OPINIONE

FITTIPALDI e RIVERA spunto per paragoni d'attualità LEGGETE SUBITO Difendo gli SPONSOR In questi ultimi giorni ho seguito con interesse il in genere, 'beh questi sponsors, a leggere alcuni gior- caso Rivera, anche perché come giocatore di calcio nalisti, sono i « cattivi » della situazione. La fortuna Rivera ha sempre avuto la mia stima, al di là delle sue capacità sportive che forse io non sarei il più Insom.ma, se ad ogni gran premio esiste oggi indicato a giudicare. il problema di avere addirittura le formula uno che capovolta si devono qualificare per correre, essendo in sovran- Rivera è sempre stato un uomo, non solo un numero, è colpa loro!... Se in formula 2 ad ogni giocatore e, quando ha voluto dire quello che pensava, gara del campionato europeo ci sono dieci italiani ha parlato chiaro riuscendo addirittura a mettere alla partenza con vetture competitive, evidentemente talmente in crisi chi poteva tacitarlo e punirlo, da è colpa loro!... Così se l'Alfa, al di là dei suoi pro- passarla sempre franca. E' per questo che forse lo blemi economici interni, può correre (vincendolo stimo più di ogni altro. Ma oggi Rivera me lo ritro- come speriamo) il Mondiale Marche, è colpa degli vo in cronaca come « giocatore dimissionario » e con- sponsors tedeschi!... Se Brambilla, Lella Lombardi temporaneamente « schiavo a vita » del suo Club di , corrono in F. 1, è naturalmente colpa de- calcio: gioca con il Milan o smette di giocare. gli sponsors!... Se è stato costruito il Paul Ricard, E' questa la legge del calcio, dove per uno sprov- circuito tra i più sicuri del mondo, se parecchie veduto di tal mondo come me la libertà dell'indivi- piste d'Europa hanno nuovi boxes, miglioramenti di DA PAGINA 4 duo è legata al fatto di trovare un'altra squadra che tracciato e di sicurezza dei piloti, direzioni corsa paghi il necessario, la volontà del « precedente pa- con controlli più efficienti e moderni è sempre e drone » di concedere la « vendita », ed infine, ma ul- solo colpa degli sponsors!... Questo è almeno quelle tima, se vuole continuare a giocare, la « libertà » del che ho capito io leggendo i giornali da Barcellona giocatore (si fa per dire) di cambiare club. Poi leg- in avanti: insomma questi sponsors che ci stanno go il giornale e

World CliampionsliipTeam

1 MAGGIO • Le corse in calendario dal 2a2l 26 maggio in Italia e all'estero

DATA CORSA AC LOCALITÀ' DI PARTENZA ORARil VALIDITÀ' TIPO DI GARA VINCITORE ASSOLUTO ORGANIZZATORE DISTANZA - ARRIVO EDIZIONE PRECEDENTE PRIMATI 22 Trofeo Cadetti-AGIP SIAS Monza Autodromo di Monza ore 21 Velocità in circuito A. Pessina (Grasselli) media di km. 2,405 F. Monza 99.220 kmh. Germania Rally Rohrl-Berger [Ascona) punti 23-25 "a"y Hessen Camp. Europeo 7.236 &}&&- Cond. Coeff. 2 t)l Rally Barbarossa Germania Nurburgring • •• Rally

24-25 Corsa Hockenheim Svizzera Circuito di Hockenheim Velocità in circuito Vai i da per il campionato di km. 6,789 V**1 T1, T2. GTS, GT4, S, C2 svizzero 24-25 100 Miglia di Hockenheim Germania Circuito di Hockenheim »** Velocità in circuito ,-v GT: Fitzpatrick (Porsche Car- di km. 6,789 T1, T2 GTS, GT4, S, FF, ^) rera) media 172,700 kmh. FSV 1& 24-25 Salita Le fin Francia Velocità in salita Lapierre [March) in 4'04"7 •T1 •, *T2, GTS, GT4, S, C2 F1. F2. F3. G9 24-25 Ronde del Monte Bianco Francia Rally Henry-Gelin (Alpine) in 3. T1, T2, GT3, GT4, S 18'56" 24-25 Ronde de la Baule Francia Rally *•• 24-25 Criterium di Lorena Francia Rally Henry-Gelin (Alpine) T1, T2. GTS. 'GT4. S 24-25 Rally del Salente AC Lecce p. Lecce ^ ^w>\O- ore 24 (24) Rally Di Gioia (Porsche Carrera) Piloti Salentina a. Lecce - km. 350 ore 9 (25) * 24-25 Scuola Henry Morrogh Scuola Morrogh Autodromo di Casale ore 9-13 • Scuola pilotaggio ! A Zolder nel 1973: J. Ste- 25 G.P. del Belgio Circuito di Zolder -^-^ Velocità in circuito di km. 4,220 ~^jji& Camp. 'Mndiale wart (Tyrrell) media 173,384 Cond. F- 1 ti kmh. (record) J A Nìvelles nel 1974: E. Fit- 1 tipaidi (Texaco-Marlboro-Mc- laren) media 182,019 kmh. Velocità in circuito Non disputato nel 1973 25 Premio Austria Circuito dell'Osterreichring • ** di km. 5,911 T1. T2, GTS, GT4, FF, dell'Osterreichring FV, FSV Camp. Europeo 1è &«a_Turismo 25 500 Miglia Stati Uniti Ovale di Indianapolis Velocità in circuito .-f «jfc J. Rutherford (iMcLaren-Offy) di km. 4,023 di Indianapolis G9 ~\à32 1in medisalita 255,1-69 kmh. " Salita al Montseny Spagna Montseny km. 16,300 J. Uieusset (March 72) in T1, T2, GTS. iGT4. S. C2 8 '55 "97 F1. F2, F3, G9 tf> Camp. Europeo Montagna i 25 Wordl 600 Stati Uniti Charlotte Velocità in circuito STK 25 Corsa a Calder Australia Circuito di Calder Velocità in circuito GT3, GT4 25 Trofeo del RACB Belgio Circuito di Zolder Velocità in circuito fi."S Peltier «MW) in 20'25"8 di km. 4,220 tg 25 Corsa a Brands Match -Gran Bretagna Circuito di Brands Match Velocità in circuito ( di km. 4,265 \ià in circuito £' 25 Premio di Berlino Germania Circuito dell'Avus tg ) 25 Rallycross Knutstorp Svezia • »• Rallycross 25 f. 3 Mugello AC Firenze Autodromo del Mugello ore 8,15 e Velocità in circuito F.F.: Ragaiolo (BWA) media di km. 5,245 ore 18 F3. GT4, S, FF, Mex 123.089 kmh. Mex.: Fargion. media 111,183 kmh. 25 Ponte Corace'Tiriolo AC Catanzaro p. Bivio Sarrottino ore 9,30 Velocità in salita Sospesa per il maltempo. In a. Bivio Tiriolo - km. 6,500 T1, T2, GTS, GT4, S prova miglior tempo Scola in 3'55"8 25 Verzegnis-Sella Chianzutan Scuderia Friuli p. Ponte Landaia ore 10,30 Velocità in salita Mesti [March^BMW 2000) in a. S. Chianzutan km. 6,200 TI, T2, GTS, GT4, S 3'10"5. media 117,165 kmh. 25 5. Trofeo Valle d'Aosta AC Valle d'Aosa p. Aosta ore 21 (24) Rally Pelganta ('Lancia Stratos) a. Aosta ore 2,30 (25) • 25 5. Coppa AC Genova AC Genova p. Calcinare ore 7,31 Rally Santorum (Fulvia HF 1300) a. Monte Fasce ore 10 * 25 Trofeo CSAI Autocross SC Maggiora Pista di Maggiora • Autocross 25-29 Rally Acropoli Grecia p. Atene Non disputato nel 1974. a. Atene T1, T2, GT3, GT4 Nel 1973: Therier (Alpine) Gamp. Mondiale Marche Rallies pg Corsa a Thruxton Gran Bretagna Circuito di Thruxton Velocità in circuito Ashley (Lola T330). 42'51"2. d! «m. 3,792 F.5000 media 185,800 kmh. 26 Corsa a Oulton Parte Gran

CONTINUAZIONE DA PAG. 2 come l'automobilismo, è neces- sario e 'dovrebbe essere trattato con vera gentilezza da chi pensa che il nostro sport deve conti- nuare ad un certo livello. Così come tutti gli altri hanno la ne- cessità sempre più di trovare finanziamenti, altrettanto l'auto- mobilismo sportivo, in ogni sua dimensione, deve avere legami che gli permettano di fare le gare, e questo può avvenire so- lo attraverso finanziamenti che non possono pensare di essere legati solo al nome dell'automo- bile. Lo sponsor oggi, ad un certo livello, non è legato solo alla ipotetica macchina su cui voi leggete il nome, ma finisce con l'essere coinvolto nei vari gra- dini che permettono infine allo spettatore dì seguire una gara: dalla macchina al pilota, dal- l'organizzatore alla pista, dai mezzi di sicurezza al fatto stes- so che la manifestazione abbia luogo o no. Lo sponsor, poi, molto spes- so non ha nel campo sportivo una competenza così specifica da pensare che sempre i suoi giu- dizi siano quelli dell'intendito- La Ferrari già col numero 1, l'identificazione prevista per il campione de! mondo. E' un'augurale foto-simbolo que- re: dovremmo essere noi ad e- sta colta al volo a Montecarlo. Per ora però si tratta di metà del numero preparato per le gare di quest'anno: ducarlo, a trattarlo come un il secondo 1 (11 Ragazzoni) o il 2 (12 Lauda) lo si mette dopo secondo le esigenze ospite d'onore cui spiegare come funziona il 'meccanismo secon- a Ferrari rj. 12 che per 75 giri è stata in testa con Niki Lauda do il nostro punto di vista. L'at- concludendo il G. P. di Monaco con 2'7 di vantaggio suiia bian- taccarlo, come vien fatto a vol- L corossa McLaren Texaco Marlboro dell'irriducibile Fittipaldi te, suona più per partito preso appena percorso il giro d'onore ha S'messo di rombare. Dopo qualche o per altri fini, che per cercare parolina affrettata con i tecnici, Niki Lauda è andato a prendersi il di costruire qualcosa -di valido suo momento dì gloria mentre i più impegnati dello staff dei mec- per il nostro sport. canici si affaccendavano intorno al serbatoio dell'olio. A stare alla frettolosa confidenza dell'austriaco a un giornalista (milanese, un Gli sponsor fino ad oggi han- dubbio affiorava: « Nel finale ho rallentato io volontariamente, per- no dato parecchio all'automobi- ciò Fittipaldi mi ha potuto avvicinare. Guidavo allento a non com- lismo, ed -ora noi cerchiamo (o mettere errori; in qualche curva lenta mi si accendeva la spia della meglio certuni cercano) di farli pressione olio, ma penso si sia trattato di un contatto elettrico». disamorare. Certo un Gran Pre- Così al 'giornalista. Ma evidentemente ai meccanici, che si era- mio di Formula 1 con due Fer- no ripresi — con gli altri personaggi del -boxes — dallo choc di rari competitive ed il resto del quel preoccupante finale di Fittipaldi, anche se poi i coristi in ser- lotto lì per l'ingaggio con vettu- L'avv. Gianni Agnelli con il giova- vizio permanente effettivo ne hanno tutti sminuito la pericolosità, re alla meglio, come era in certi arrivando perfino a scrivere del velleitarismo del 'Campione brasilia- anni passati, non sarebbe pro- ne Montezemola (che lui ha volu- to a fianco di Ferrari] a Monte- no, il dubbio era suonato ben diverso. Tanto che si sono affrettati prio quello che gli sportivi vor- carlo la mattina del Gran Premio ad un controllo dei livelli. Ed un paio di chili di oleoso liquido mar- rebbero vedere (o forse alcuni ca Agip sono stati necessari per riavere il pieno. sì?). Ferrari può battere tutti, Così quando è stato il momento di riportare le monoposto nei e lo ha dimostrato, quindi gli garages, la 'macchina n. 12 è stata una delle poche che non ha ripre- sponsors teniamoceli cari, con so la strada del riposo a motore acceso. E1 stata anzi portata in un il dovuto rispetto ohe meritano, garage particolare, dove la sera sarebbe stata a disposizione per una e che hanno saputo meritarsi. « visione » speciale dei] principe Ranieri, che aveva espresso il de- E poi lasciatemi concludere siderio di osservare da vicino la Ferrari del ventennale. Così, fino con il paragone del Fittipaldi che al mattino dopo, i meccanici non hanno potuto ritirarla. Avevano corre sulla Marlboro-McLaren, tra l'altro dovuto lavorare fino a notte inoltrata. con tuta impataccata di Marlbo- Mentre tutti a Montecarlo festeggiavano il traguardo raggiunto, ro e Texaco, ma che non par- i cenerentoli di tutte le fatiche hanno rischiato persine di rimanere te al Gran iPremio di Spagna senza mangiare, per aver dovuto pensare a lavorare sulla « T » mu- perché, « non ne ha voglia », e letto per cambiare i .rapporti. Il buon factotum Pignatti (meccanico ciò nonostante è quello di pri- e autista del bus-racing) aspettava con evidente ansia che i suoi ma, ed alla fine 'dell'anno, scadu- colleghi si spicciassero di lavorare intorno alla vettura che lui poi to il suo contratto, è l'uomo più doveva trasportare a Anderstop in Svezia, dove l'avrebbero aspettata libero di questa terra. Dall'altra ring. Forghieri e Niki Lauda per prove speciali prima del G. R. di parte ci metto il Rivera, che Svezia. non ha magliette « sporcate » da Ci son volute quattro ore buone di lavoro, che non c'erano da sponsors, ma perché salta un cambiare solo i rapporti (operazione adesso più lunga sul cambio allenamento resta fuori squadra, trasversale: esattamente tre ore contro i venti minuti che occorre •punito; critica il suo club e si per uno Hewland del ), ma anche da montare un marchin- ritrova a dover decidere tra lo gegno particolare che potrebbe diventare l'arma buona per man- smettere di giocare per essere tenere la T sul piano di straordinaria efficienza palesata sui circuiti un uomo libero o « a fare lo tortuosi, ora che arrivano i « piatti » veloci, come quello di Ander- schiavo » se vuole ancora tirare stop ne è un esempio. L'aggeggio non è poi altro che quel famoso De Dion di cui pro- calci al pallone. Decidete voi, prio AUTOSPRINT fece un accenno '('mai smentito) prima di Si'Iver- anche se io dico: «Meglio un stone. L'adozione del sistema De Dion è un vecchio pallino di For- giorno da Icone con gli sponsors, ghieri, un ritorno ai tempi quasi storici della tecnica automobili- che cento giorni da pecora, sen- stica. Tentato dallo stesso ingegner Chili sull'Alfa tre 'litri tre anni za! ». fa al Castellet, vagheggiato dalla Lotus, ma mai attuato perché i a. d.a. VEDI A PAGINA 35 vantaggi non pareggiavano gli svantaggi, almeno finché non si arri- I»» Uni tantttm sorte capovolti Sveliamo i dubbi affiorati per il finale-suspence del G.P. MONACO F. 1: sulla FERRARI attaccata da Fittipaldi mancava olio (stava cedendo il motore!) LAUDA ha rischiato • *9MBMBBi Ultimo giro ha segnalato sorridendo Regazzoni col pollice in alto al suo partner Lauda. L'immagine ricordo è stata ripetuta per la storia. Però, se i visi sono sorridenti, dentro c'è ancora tanta ansia fra i presenti 3! box Ferrari. Lauda aveva troppo rallentato sotto l'attacco dì FittipSldì. E in di fermarsi! questo articolo vi spieghiamo perché vava anche a modifiche delle gomme. Cosa che la Goodyear ha prepa- dire: se la corsa fosse durata qualche giro in più, o se si fosse rato proprio per il test svedese, seguito a prime prove segretissi- corso sull'asciutto e quindi a (medie da livello record, come Lauda me a Fiorano. prometteva con le sue prodezze in prova, poteva capitare il patatrac! Ma del De Dion e del test svedese (peraltro non molto felice, sia Nemmeno il Gran Premio del riscatto ventennale sarebbe stato vin- per i tempi mediocri che per una toccata di Lauda) diciamo a par- to! ;Una tantum la jella tanto lamentata in occasioni passate, aveva te. Torniamo piuttosto alla 312 T abbandonata nei garage per il ripagato con accettabili interessi di buonasorte. Principe. La mattina dopo, quando, i meccanici l'hanno ritirata, non Si aveva insomma l'indiscutibile conferma che la mancata rispo- c'era ovviamente più tempo per fare un controllo, così è stata ca- sta di Lauda all'attacco finale spregiudicato di Fittipaldi, non era ricata sulla bisarca e rispedita a casa. Ed è stato lì, nell'officina di dovuta a * saggia amministrazione del vantaggio », come si era ten- Maranello, che ai tecnici Ferrari sono venuti i sudori freddi. Che tato di accreditare con quei giornalisti che subito avevano assorbito quando hanno messo mano al motore, per appurare questa storia la ivtìHna informativa, ma a un'iniziata defaillance di motore, che dei due chili d'olio consumati (qualcuno già azzardava l'ipotesi di Lauda aveva cominciato ad accusare. un errore nell'apprestamento iniziale della macchina per la corsa: Così si spiegava l'impressione che molti telespettatori, i quali avevano modo di osservare i virtuosismi dei piloti nelle curve sulla discesa del Mirabeau. Essi hanno osservato, un Lauda impegnato come mai gli era capitato nella prima fase della córsa. Anche la sua Ferrari slalomava fino a sfiorare pericolosamente, in un paio di occasioni, le barriere d'acciaio, con manovre persino più « sporche » di quanto persino un telecronista in genere più obbiettivo (il tori- nese Gino Rancati del telegiornale 13,30) aveva invece addebitato a Fittipaldi, iper sostenere Ila tesi del campione del mondo innervosito in una azione velleitaria per andare a prendere il « tranquillo » av- versario. Così ora si scopre che l'austriaco di ghiaccio, tranquillo non doveva esserlo tanto. E che quel suo sciabordare non era poi tanto causato dal rispondere all'attacco di Fitti (d'altronde i tempi alti lo confermano), quanto dal doversi impegnare per tenere un passo adeguato a non perdere tutto il vantaggio, ma senza affidarsi alla risorsa del motora (già evidentemente alterato) in quei punti più pericolosi. Sarebbe stata certo una ingiusta beffa del destino-cinico-baro, se quella trappola del destino fosse andata a segno. Una Tantum le parti di « fortuniere » diventavano invertite (e ciò dovrebbe far arrossire quei colleghi che hanno persino avuto la sfrontatezza di sminuire la stessa entusiasmante azione finale del campione del mon- do avversario). La ritrosia della Ferrari nel tener celato l'episodio ha ovviamen- te una sua spiegazione. Si fosse trattato di una gomma, sarebbe Si sarà convinto l'avv Montezemolo che Fittipaldi non è poi il « fortuniere » stato subito Imagari menato a merito della suspense e degli agguati la cui immagine lui ha contribuita a suscitare tra gli ultras ferraristi? della sorte che non -mancano mai; così dicasi di una sospensione ga- Certo che quando lo hanno fotografato cosi insieme al brasiliano (erano leotta o di un cambio, che possono presupporre colpe di piloti. Nel i giorni delle prove) non pensava certo alla clamorosa rimonta in gara caso del imotore il problema è più delicato. Perché, con le interpre- che avrebbe portato Emerson vicino al « colpaccio » contro il pilota ferra- tazioni tecniche confortate da certi episodi di Kyalami, .con la rista che nelle prove, prometteva di dargli 2 secondi ali giro! moria di motori ripetuta, si poteva riaffacciare il dubbio della inci- denza del cambio trasversale con il logorio dei suoi assorbimenti, figuratevi^Si riaffacciava un errore tipo la vite lenta del manicotto sui 'motori comunque sollecitati. di Monza '74...), si è scoperto un fatto molto grave. Un propulsore che non resiste a Montecarlo preoccupa, che il Pur dopo una corsa appena tirata, data la piaggia, il motore tracciato monegasco, tranne qualche errore di svirgolata di giri nei della vettura vincitrice mostrava chiara la causa del fumo che solo ambi, in genere non costringe, anche a pista asciutta, a sfruttamenti qualche iniziato spettatore alla TV, aveva visto sbuffare dagli sca- totali dei propulsori, certo più impegnati su percorsi senza respiro, richi di Lauda nelle curve tipo Rascasse: il segmento di un pistone aveva ceduto. E, in più, si son trovate delle bronzine segnate. Come CONTINUA A PAGINA 19 Marcelle Sabbatini tt

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Nella tabella che vedete ricapitoliamo tutti i tempi sul giro di ciascun pilota nell'intero G-P di 'Monaco F.ì. E' una ricostruzione ohe abbiamo potuto fare grazie alla gentilezza del capo dell'ufficio stampa sig. Sobra. ('Nella zona più scura i tempi ottenuti con le 'gomme da bagnato). L'importanza di essere nelle prime file si vede subito dai tempi con partenza da fermo. Solo tre piloti hanno compiuto il primo giro sotto l'acqua al di sotto dei due minuti: sono Lauda, ovviamente, iPeterson e Pryce. Forse ci sarebbe riuscito anche Brambilla autore di una bella partenza se Pryce non lo avesse dan- neggiato alla « vecchia Stazione ». Fittìpaldi, che al termine della corsa risulterà magnifico secondo, in partenza già condizionati dai 60 metri con- cessi ai primi (causa lo schieramento di partenza sfalsato di 12 metri fra ciascuna macchina ha impiegato ben 16" in più di Lauda a compiere il primo giro. Questo svantaggio in partenza è stato poi parzialmente recuperato ai box al 24. giro, quando sia il ferrarista che il brasiliano si sono fermati 1 aitaltnt

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69 Alia -U W -t.lì.1.6 Ì. 1 J' .6! 70 AiblL A.

71 AMI, A.4.U. -f.ljT.oi Av L.6Ì Ultimi giri del Gran Premio. Al box della 72 A.' o.vi y\.l?.6& J.zjf.tó ^.^ ).1Z 1.1Z.OZ McLaren stanno seguendo la progressione di Fittipaldi nei confronti di Lauda. Sono 73 -t.tf.41 UiZ.B 1.-VJ15 tutti molto attenti, da Helena Fittipaldi ai meccanici, a John Goossesn della Texaco 74 •^.' A.% i-W l.-iojs 1.48* dietro il quale, appoggiato all'albero, è l'at- 75 Ali.» : A-to.88 Jl.1l.oS A.'i >.6l l.ìl.tl tore David Niven. Sperano nel miracolo... •l.ìta3 AlM| A."0«1 a cambiare pneumatici. I meccanici di Maranello sono stati bravissimi a fare • . tutto in. 32", ma hanno perso un po' di temipo per togliere il nastro desivo (che a-vevano montato prima della partenza per parzializzare i radiatori dell'olio). I meccanici della Me Laren hanno invece impiegato 23" per fare le stesse operazioni. Il primo a fermarsi ai box è stato Brambilla per cam- biare le gomme, seguito poi da Hunt, Mass, Pace, Pryce, Watson, Reutemann, Donohue, Lauda, Fittipaldi, S-checkter, Peterson, Jones, Depailler, Ickx. i-a parte con la sovraimpressione del retino-grigio indica appunto i tempi rea- lizzati (su pista bagnata. La progressione di Fittipaldi nel finale è stata eccezionale, ha girato mediamente più forte di Lauda guadagnando oltre 15", anche perché - come avete letto - il motore della Ferrari stava progressivamente perdendo per mancanza di pressione dell'olio. . ; v • •_ :-~ ' I I /( proposito di un PARALLELO 10

Fórse nell'euforia del trionfale epi- vinto. Il quale, magari, potrebbe an- logo di un digiuno ormai stressante, che aspirare a una personalizzazione su giornali persine autorevoli si so- di capacità senza paragoni che - qua- no letti titoli come questi all'indo- lunque sia l'altro simbolo - restano mani del Montecarlo ferrarista. Nei I protagonisti della grande corsa di Monaco sempre un limite alla genuinità del • Quali, con tutto il rispetto per l'au- proprio valore. Tanto vale, anche striaco, non si sa dove finisce la per i più giovani, rinfrescare il per- voglia di compiacere e dove comin- Lauda ha sonaggio, Juan Manuel Fangio (di cia la reale conoscenza di certe chietina estrazione italiana da par- possibilità di paragone. Se non altro te di nonni), l'unico pilota per il cinque titoli mondiali continuano a dell'argent quale non è mai valsa la « compo- dividere, per ora, la realtà acqui- nente-vettura », a confermare le sue sita da un personaggio-leader dello qualità, se ha vinto cinque titoli sport automobilistico degli anni '50, mondiali con quattro macchine di- da quello del neo-virgulto di Man- verse: Alfa Romeo, Mercedes, Fer- nello, al suo terzo G.P. mondiale rari e Maserati.

Ricordare qualcosa di eccezionale SPECIALE AUTOSPRINT nella mia vita non è difficile: una volta mi trovai con il re Hussein, avemmo una chiacchierata occasio- BUENOS AIRES - Parlare con nale. Dopo alcuni mesi mi scrisse i Juan Manuel Fangio non è cosa e la busta portava un francobollo difficile, lo si può trovare in ufficio con la mia effige. Cosa significa la nella sua Concessionaria Mercedes FAut/a popolarità! Ma sotto un punto di Benz, dove dietro ad un modesto vista questa può portare pure od tavolo di lavoro campeggia sulla essere sequestrati come mi toccò parete il '« Grande Ufficiale dell'Or- a Cuba dove rimasi prigioniero dei dine della Repubblica Italiana». Più guerriglieri. Mi trattarono con i fioc- raramente ormai io si trova all'au- chi, ma la paura non me la levava • to drom o, come è capitato a noi. nessuno. Oggi sono come un pen- L'abbiamo pescato sul misto as- sionato attivo, guardo questi ra- sieme atì un altro signore. Com- gazzi correre in queste vetture tan- perava un gelato di limone e lo e /«NGIO to differenti e mi ricordo che nella sorbiva con voluttà mentre a circa mia vita di pilota ebbi un solo duro 20 metri passavano delle macchine colpo a Manza, in un fuori pista. I in prova. Il 'legame col suo grande E per avere cinque titoli ne ho fat- passato è spunto naturale. to dei km., ma a Manza fu un er- « Ho cominciato come giocatore rore fatale: venivo da Londra e non di calcio, ci dice il Chueco, come avendo tempo sufficiente sbarcai ala destra e facevo dei bei gol, ma a Calais e di notte me ne andai la mia passione erano i motori: gio- no a Milano pilotando una Mercedes cavo a calcio perché costava meno Arrivai mezz'ora prima del via pre- e la squadra di Balcarce mi voleva si un'aspirina, con gli occhi che mi a tutti i costi. Avevo parecchi amici bruciavano. Poco dopo ero all'ospe- che tifavano per me come corri- dale. Grave errore per un pilota dore e un giorno uno di loro prese con esperienza ». il taxi del padre. Lo smontammo, lo preparammo per la corsa e quan- Augusto C. Bonzi do avevo molte speranze di vincere, • II sig. Sobra, capo dell'Ufficio Stampa, allora mille pesos, fusi il motore. e P.R. dell'Automobile Club di Montecarlo, Cioè distrussi l'auto e non ricevetti è sempre stato un efficente funzionario quei soldi che mi sarebbero serviti per distribuire i « pass » alla stampa e ai tanto per rimettere in sesto l'auto. fotograti. Passato ad incarichi .più impor- Piansi quella notte di rabbia per il tanti, è stato sostituito da un borioso personaggio che ha l'unico merito di es- ritiro ed anche perché dovevo riu- sere nipote del presidente. Al GP, con i nire i quattrini per rifare l'auto. « pass » speciali, c'erano però anche alcu- Ma un giorno del 1939 parecchi ni bambini, che avevano.., amici, che firmarono un libro che ho come carissimo ricordo, misero che aveva una marca di olio, resi- ferisco non fare nomi, poi oramai assieme il sufficiente per darmi un duato di guerra che raffinava di vengo tanto poco alle corse che non turismo carretera col quale vinsi nuovo e lo vendeva. Lubra promise sarebbe opportuno dare un giudizio Nel fotocolor accanto : Monte- una tappa Catamarca-San Juan. Po- una buona quantità di lire per ogni senza una certezza o una convin- carlo '75. Lauda è sceso di mac- co dopo il trionfo lo potevo assa- corsa vinta e dovette dargli l'in- zione. porare vincendo la Buenos Aires- farto quando ne vinsi una dietro Certamente la mia vita è stata china dopo aver vinto il Gran Lima e ritorno, e da allora la strada l'altra. Sparì dalla circolazione, ma sulla pista e le grandi soddisfazioni Premio di Monaco, portato in si aprì definitivamente per me. E Fangio, sia pure poco a poco, si le ho avute nelle piste; oggi vado al- trionfo dagli uomini Ferrari. nel 1948 si aprì anche l'Europa: con fece saldare il debito. E con il pri- le corse perché mi interessano, per- Campos ed un appoggio del governo mo campionato del mondo a Bar- ché continuo a lavorare in mezzo Dietr odi lui l'ing. Ceard e tentiamo la grande avventura, la cellona con la famosa Alfetta, con- alle -macchine e molte volte stanco, Lamberto Leoni il giovanissi- prova doveva dimostrarmi che ero tro l'indimenticabile Ascari la strada me ne vado in Europa e special- nato per 'le monoposto. A Reims si aprì e vennero poi gli altri quat- mente in Italia. Vado molto al ci- mo pilota di F. 2 che, dopo conosco Gordini e questi mi con- tro titoli con Maserati, due con nema a vedere pellicole comiche aver acquistato un biglietto dì segna una vettura con la quale fac- Mercedes Benz e l'ultimo con Fer- che distendono i nervi. Poi non cio buona gara, ma devo ritirarmi rari. dimentichiamo che anch'io ho fatto tribuna per vedere la corsa, è per rottura del serbatoio della ben- Certamente essere piloti è difficile l'artista quando si filmò Gran Prix riuscito ad intrufolarsi nei box zina. L'anno dopo successi a ripeti- mestiere. Credo che i nostri tem- nel castello del Conte Giovanni Lu- Ferrari (cui aspira da protago- zione a San Remo, Pau, Perpignan pi fossero migliori di quelli di oggi. rani, un gran tipo e molto tifoso e Marsiglia. E qui sorge l'inedito: Ho ammirato tanto Jim Clark con dell'automobilismo. Ma se dovessi nista) partecipando da vicino al cercavamo pubblicità e nessuno -ci uno stile personale da gran mae- scegliere fra la vita del'attore e trionfo della marca italiana. guardava in faccia fino a che tro- stro, così pure Stewart. Anche noi quella del pilota preferirei questa viamo un italiano di nome Lubra abbiamo buoni corridori, ma pre- ultima... GATTAUTO MAZDA CI VEDONO ANCHE DI NOTTE !

lampade per auto agli alogeni li F. 1 dopo-MOMMU | [i J J ITTI

L'ANTICIPAZIONE affiorata alla vi- gilia di Silverstone è tornata buona in questa occasione delle preprove Che cosa ferarriste di Anderstorp- Le notizie sono ancora vaghe. « Pista sporca » si è detto, « toccata » di Lauda in un guardrail (come Depailler d'al- tronde), tempi non. reclamizzati (il che significa molto alti). Però una significa novità (e grossa) ci sarebbe stata. La prova (ripetuta dopo assaggi a Fiorano ) di un'antica ricetta fran- cese, nota come « retrotreno in sal- il tentativo sa De Dion ». E* una necessità, ormai, quella di risolvere il problema della « ruota interna » e il ricorso al De 'Dion può essere una soluzione. Il 6 no- DE DION vembre del 1972 al Gastellet un'Al- fa 333 fu già provata da Chiti con questo « ritorno al passato ». Ap- punto le curve piatte del Ricard inducevano al test. Ma il tentativo sulla rimase lì. I risultati non furono probanti. Il vantaggio con le piste piatte dovrebbe esserci, ma forse occorrerà anzitutto tornare a ruote molto più piccole, tanto per dirne 312-T una. CONTINUAZIONE DA PAGINA 5 quando debbono essere sempre al massimo dei giri. Questo rinno- varsi di allarmante avaria (peraltro solo nella macchina di punta, cioè quella più impegnata fino in fondo) (potrebbe significare che non tutti i problemi tecnici, al di là dei facili cori da de profundis già intonati per i rivali, sono ancora •risolti. Al di là degli agguati sempre possìbili nelle corse, il consumo d'olio e il segmento di Monaco mettono paura in vista dei prossimi impegni, quando gli avversar! già dicono di covar rivincite. Anche se pure i possessori del Cosworth hanno poco da stare allegri. Appare anche per loro chiaro che l'affidabilità degli 8 cilindri, super- potenziati a 490 cavalli e undicimila giri per rispondere al pericolo Ferrari, pare si sia ridotta a una durata possibile di 400 miglia anzi- ché le mille di un anno fa, per i propulsori inglesi migliori (nei test al banco). Ma se è vero, come garantisce Pace, che ora per i Cosworth vengono i circuiti buoni, cioè i più veloci, non c'è troppo da (vivere sugli allori. Perché, assicurano altri avversai!, la situazione di due anni fa è cambiata. Anzi dell'anno scorso. Fino ad allora i Che si tratti 'di antica ricetta, sovviene dal relativo brevetto, 'datato 20 motori « morbidi » erano gli 8 cilindri, cioè di pronta accelerazione marzo 1893, e delle numerose applicazioni successive a cominciare dalla ai bassi regimi; ora è diventato il 12 Ferrari. Di contro nei nuovi « 3,5 chevaux »; ovviamente,, De Dion. ottoCosworth la potenza arriva violenta al massimo. Perciò Pace e C. Se avete seguito -gli andazzi \della .formula uno |« tre litri » fin dal 1966, avrete notato forme successive 'di preoccupazione per 'la messa a terra confidano nei prossimi tracciati, più veloci e in quelli con le curve della patema disponibile. Molti progettisti impiegavano tempo, -soldi e piatte per le quali (De Dion a parte) pare anche che gli inglesi si fatica nello sviluppo idi vetture a trazione integrale fino a, ^provocare iczoè stiano preparando con qualche sorpresa per le sospensioni. che, da parte del driver, divenne la risposta di prammatica: « Questa la Il (mondiale è davvero appena cominciato a Montecarlo. E non fai guidare a tu' nonno ». dimentichiamoci che ci .sono in arrivo gli altri due « dodici » che Su due sole ruote motrici, d'altron- stravano lar nobilitate ricuperando minacciano di allargare le incertezze. Specialmente il Matra per la de, c'era poca gomma per tèrra con scocche sempre più rigide e leg- Shadow di Jarier che sarà già in Francia. Per l'Alfa Romeo c'è da ammenoché non -si maggiorassero gere l'eccesso di peso e mantenen- drasticamente le relative impronte do cosi l'ago della bilancia in pros- attendere invece, anche se ora lo stesso Reutemann è solleticato da aumentando la larghezza dei 'batti- simità dei valori minimi 'concessi. quei 526 cavalli che corrispondono alla potenza del miglior Ferrari, strada e riducendo per quanto pos- Inoltre, i pneumatici a grancassa ma ottenuta ai dodicimila giri contro i 12.700 buoni cui deve crescere sibile la pressione di gonfiamento. non si contentano di rotolare in (sempre) il boxer -modenese. Una cosa è certa: tutto fa brodo per fare Cosa che fu fatta, ma che non ba- qualche modo, ma pretendono ohe ancora della F.l '75 il più grande spettacolo (automobilistico) del stava da sola a conciliare le poten- il loro battistrada si mantenga sem- mondo (e con buona pace dei girotondieri di Indianapolis...)! ze in ascesa dei vari propulsori, ma- pre, e tutto quanto, sull'asfalto se m. s. gari nevrastenici come i primi Co- vogliamo che la gomma faccia il suo sworth, cogli otto '.quintali scarsi di dovere e la macchina — in conse- una vettura a pieno carico, destinati guenza — sia guidabile. una sola ruota si solleva o si ab- a calare fino a 650 kg. nel corso di Una buona sospensione a trape- bassa o buca. Essendo infatti il pon- f una, gara, zi può soddisfare le suddette esi- te, guidato da puntoni, bràcci o I Meno male, che, riprendendo un' genze per una ridotta escursione di vincoli diversi, l'estremo interessa- I idea di Jim Hall padre della Cha- scuotimento. Ma come la mettiamo, to da scuotimento sarà portato a I parrai, l'occhiuta Ferrari con Era- a questo proposito, quando un alet- spostarsi longitudinalmente dando 1 bham a ruota introdussero nel mon- tone « carica » e « scarica » un quin- luogo a provocante ancheggiare del \do dei Gran Premi il machiavello ca- tale o poco meno in funzione delle retroterreno. \pace di risolvere lo sdruccioloso ipro- diverse velocità alle quali due trat- Ma queste fortunatamente, sono ìblema. Inutile spiegare che si trat- ti di uno stesso tracciato risultano considerazioni spicciole e senza pre- | tava delle « ali » 'sulle quali tutti percorribili? tesa di validità generale. Jntrodu- ìquanti dovevano ipso facto fiondar- E ancora: lo stesso carico dina- cendp qua e là gli opportuni leve- \si e, ciascuno, con la sua brava mi- mico indotto dagli iposostentatori raggi linearizzanti, par sempre pos- i tutoria da proporre, costringerà all'impiego 'di molte "più sibile realizzare un « De Dion » as- solutamente direzionale, in tutte le * Condizioni ideali perché qualcuno rigide con aumento della frequenza ; si /acesse male e infatti... ma perché « naturale » della sospensione ossia condizioni di esercizio: il che potreb- vi stiamo raccontando tutte queste del saltellamento. be, a ripensarci, creare battibecco frivolezze? Ha già, ecco: non vor- Ecco perché (molto rapidamente) fra Camber (variabile) all'avantre- remmo che qualcuno, fiducioso nel l'attenzione di Forghieri e C, po- no e Camber (adamantino) al re- progresso, ritenesse la formula uno trebbe essere stata polarizzata da trotreno. degli anni settanta più facile da pro- una soluzione che in campo corse Beh, se è vero che queste note ha i suoi quarti di nobiltà. prendono lo spunto da una voce che gettare e da sospendere che non i attende conferma, è proprio il caso ' primi esemplari del '6 uso Brabham Una simile esperienza di breve di riferirsi al « se tanto mi da tan- ET 19. corso fu osservata anni addietro su to » per valutare la qualità di in- D'accordo, l'esperienza e tutto una Lotus di F. 2 con Chapman pa- chiostro destinata a fluire in futuro quello che volete voi: ma non di- zientemente a spiegare che cosi fa- su questo argomento nel caso che la mentichiamo il gigantismo appena cendo le ruote giravano pari pari previsione risultasse azzeccata. Sta- citato dei pneumatici attuali, che ossia piatte sul -manto stradale. remo a vedere, e, se va come spe- • passeranno almeno una volta e mez- Peccato che, fermo restando il pa- riamo, brinderemo anche alla buo- 'zo rispetto ai loro colleghi del tem- rallelismo fra ponte e terreno, il nanima del conto Albert De Dion. po che fu. ponte stesso sia 'portato a ruotare '• Nel frattempo telaisti geniali dimo- attorno a un asse verticale quando g. o. L» tecnica f.l • lUONJtCflflU

Nuovo supporto (sotto) per l'alettone posteriore montato sul muletto Ferrari 312 T. Spontaneo il Si prepara qualcosa collegamento con la causa dell'incidente di Bar- cellona e quindi con il voler chiaramente esclu- dere che un fatto del genere non debba riguar- nelle sospensioni dare le Ferrari. La struttura scatolata è probabile rappresenti l'elemento di forza idi una succes- II segreto siva carenatura fFoto ORZALI) delle

Le molle sdoppiate di cui si dice nel testo sono chiara- micromolle mente visititi (sopra) sulla March dì Brambilla, Interessante il sistema di attacco anteriore dei puntoni. Le piastre adia- MONTECARLO - Fra i tanti aspetri del Gran Premio di Monaco (chi se l'è perso ha fatto centi alla scocca servono al fissaggio dei radiatori late- ile), ne esiste uno che non viene mai sot- rali. (Sotto] A nudo la UOP Shadow di Jarier. Come si tolineato abbastanza. Ci riferiamo alle innu- vede g»li elementi molla-ammortìzzatore non sono poi così merevoli occasioni galeotte che le circuit dans la cité offre a chi — come chi scrive — ge- inclinati come si raccontava. La barra antirollio è invisi- me dì piacere nel ritrovarsi di fronte ad im- bile perché resta perfettamente nascosta in zona pedaliera provvise nudità. Trattandosi infatti di un circuito dove i « g » -si sprecano, le risorse mentali degli ad- detti ai lavori vengono spinte a limiti da sfarfallamento onde stabilire come, dove, quan- do e perché accade dò che impedisce di spie- ire il tempo di qualificazione, Ne conseguono striptease integrali fra una . rova e l'altra ed ecco, appunto, dove inizia la dolce tortura per il voyeur incallito, ricono- scibile in queste situazioni dal tremor del bar- bozzo che non riesce a dominare. Montecarlo '75 ci ha dato poi emozioni supplementari con le sue incertezze meteorologiche fra i giorni delle prove e quello della gara. L'occhio sdrucciolevole, languido su un battistrada ridotto a chewingum, (a propo- sito, non si era mica detto che gli slick da tempi non esistono più?) si soffermava sui labbro di un iposostentatore, per finire in- ìfato a spingersi più su e sempre più su nell'oscurità compiacente di una sospensione posteriore. Anche negli intermezzi in passerella resta possibile cogliere al volo qualche guizzo di 'mità, come gli allegri saltellamenti dell'a- Anche la Lola Embassy (foto sopra) aveva il nuovo supporto vantreno March le cui ruote sterzanti finiva- alettone modificato e rinforzato. Nuova idea Brabham (a fian- per essere dei timoni di direzione, visto che 3/4 del loro tempo lo trascorrevano in co). Per raffreddare i freni posteriori (e pure il differenziale e così via) si sfrutta l'air-box (Sotto) come si vede l'ala ante- Chi più chi meno, comunque, 'a Montecarlo riore della T di Niki Lauda è riempita di polistirolo espanso zompettano un po' tutti e la caratterizzazio- ne del molleggio assume il ruolo di tema te- lico n. 1. Quasi tutti pasticciavano infatti, lettendo molle sopra molle e frammischiando- ne le risonanze alla maniera di Buchettirio. La idea delle spirali separate e distinte si definisce attualmente « a la Shadow » nel giro della F.l. sendo stato -introdotto a tanto livello sulle nere UOP di Don Nichols; ma volendo esser sottili potremmo benissimo battezzarle « alla •li », visto che figuravano sulla GFE di un paio di anni fa. Va notato che gli scopi per cui si mette la micromolla in basso possono essere diversi; sulla Shadow, dove l'aggeggio non è poi tan- D « micro », si tende a realizzare in tal mo- do una flessibilità decrescente con la compres-

Dove troviamo invece delle mollettine pro- forma, realizzate magari in piattina come negli ;mpi March, Brabham, Lola ed Hesketh do- cumentati, meglio pensare a un'azione di ricu- pero-giochi volta ad evitare scarnicolamenti da •arte di molle eccessivamente traumatizzate. Come già vi diceva Lini, alla McLaren si attono nuovi marciapiedi sempre in tema di sospensione; Gordon Coppuck aggredisce que- volta il coricamento in curva dando •— per ora solo a Emerson — la possibilità di indurre » o « ammorbidire » la barra antirol- lìo anteriore variando dall'abitacolo il guada- gno meccanico del sistema tramite un coman- do idraulico. Altra applicazoine recente {in Formula Uno) dell'oleodinamica riguarda il dispositivo anti- grippaggio dei freni sulla Ferrari 312T che si distingue fra l'altro, vedi caso, per l'equilibrio e la stabilità della frenatura. L'impianto prov- vede attraverso due generatori di pulsazioni (mai sentito un rubinetto che spernacchia?) ad allontanare le pastiglie dai dischi tostoché il pedale del freno viene rilasciato, molto più efficacemente di quanto non faccia la rugosità dei dischi .stessi, cui altrimenti ci si affida. In tal modo si evita di rimanere con un fre- no puntato e/o con pastiglie a leggero con- tatto di disco quando non si frena. Avevamo già visto il marchingegno applicato sul Pan- tera Achilli Motors, ma la coincidenza non do- vrebbe dipendere né da rapporti di consu- lenza né da... spionaggio industriale. •Le previsioni motoristiche ascoltate a Mo- naco danno ormai per prossimo e scontato l'ar- rivo sulla scena dei « dodici » Matra e Alfa Romeo, che dovrebbero mettere definitivamen- Nelle foto sopra e a destra si vede la leva dì comando nel- te in pensione il «povero» Cosworth. l'abitacolo e l'attacco sulla sospensione del nuovo sistema Giuliano Orzali della McLaren M 23 per indurire o ammorbidire la barra r2T Tutto tu! protsimo appuntimelo f. 1 '»VJ(t '• : mt >.<

Venerdì 23: dalle 10 alle 11,30 prove Le ORE F. 1; dalle 13 alle 14,30 prove F. 1; dalle Domenica il G.P. 14,30 alle 16,15 prove F. Renault e R 5 LS

del G.P. Sabato 24: dalle 10 alle 11,30 prove F. del BELGIO: e anche 1; dalle 13 alle 14 prove F. 1; dalle 14,30 (sesta alle 16,45 prove F. Renault e R J LS. la nostra TIVVU si prova del scalda (però dalla mondiale) SVIZZERA a colori) Televedremo anche ZOLDER ZOLDER - II circuito è pronto per ricevere le 26 Visto che tutte le colpe delle « limitazio- al calcio e soprattutto alla squadra che da ni » automobilistiche nel piccolo schermo buona parte del campionato detiene il pri- non sono da addebitare solo alla nostra TV mato della classifica. DeH'automobHismo si (vedi pag. 34) e mentre e: prepariamo a è interessato nonostante - o forse siamo ec- presentarvi un rapporto-riassunto sulle bel- cessivamente maligni? - non sia accaduto le (e brutte cose) televiste nell'ultimo me- nulla di grave in pista. Probabilmente la se, vale un attimo tornare sulla telecrona- presenza — reclamizzata precedentemente ircuito, sì può dire che sia perfetto per tutta la lunghezza del tr ca del trionfo (monegasco). Dignitosa la da Poìtrpnieri in telecronaca diretta — del- l'avv. Glanni Agnelli alla gara ha avuto po- • LA CURVA « JACKY ICKX » - Grosse novità sono state portate sul circuito. telecronaca diretta, è pur necessario, quasi indispensabile, soffermarsi anche sul « pri- tere catalizzante sul cronista sportivo che Dietro domanda della CSI, la «Curva Jacky Ickx» ha ricevuto una nuova geometria e ma » e sul « dopo » gara. Sabato 10, il pe- tuttavia ha voluto ridimensionare il suo « esse » prima del rettilineo delle tribune è stata ricostruita con l'intento di farne nultimo « Dribbling », nell'annunci are il entusiasmo (e l'evidente sviscerato attacca- una curva rallentatrice. La nuova geometria della curva porterà a una diminuzione della servizio di Gino Rancati, « Domani Mon- mento per l'interessato ospite del Gran Pre- velocità delle F. 1 dal 30 al 40 per cento, velocità che ìn quel punto non è lontana, se tecarlo: Speranze e brividi », aveva prono- mio) infierendo quasi con rabbia sulla non non superiore, ai 250 kmh. Proprio Patrick Depaìller faceva notare alcuni giorni or sono, sticato la vittoria della Ferrari sottolinean- certo felice giornata calcistica della Juven- al momento dell'operazione « Elf Grand Priw Days », che la nuova struttura della curva do che si trattava di « una classica al cui tus. Non appare molto chiaro, comunque, risponderà alle esigenze del caso ed era la benvenuta. auspicabile svolgimento regolare l'automo- l'inconsueto ossequio allo sport auto. bilismo mondiale chiede una giornata di ri- A conclusione della giornata, la « Dome- • L'ESPERIENZA DEL 1973 - In vistii del G.P. del Belgio del 1973, che aveva conciliazione dopo le sconcertanti vicende nica sportiva». Con la solita flemmatica anche la denominazione di Gran Premio d'Europa, erano stati spesi più di venti • IL CONFORT - E1 principalmente in milioni di franchi belgi; Nonostante, v'è mancato poco che il Gran Premio non ve- relazione al Gran Premio del 1973 che tut- nisse effettuato. GÌ si ricorderà, infatti, te le migliorie sono state apportate a tutte che nel corso delle prove l'asfalto aveva le infrastrutture dell'impianto. Per il 1975 f.\ cominciato ben presto a cedere e che le la maggior parte delle cose sono state an- enormi ruote ne strappavano addirittura cora perfezionate: piloti e scuderie vi tro- grandi pezzi. I piloti, in quelle condizioni, veranno un parco conduttori interamente Programmi dal 21 al 27 maggio 1975 rifiutarono di provare. Tutti, pertanto, i asfaltato, ma anche 34 rimesse e 34 boxes. responsabili del circuito da una parte e i Una tribuna della capienza di 150 persone DOMENICA 25 SECONDO SABATO 24 è stata riservata alla stampa ed è equipag- Ore 15,20 - Gran Premio de! Belgio Ore 22,40 - Sabato sport (telecronaca diretta) giata di telefoni, perforatrici, telex, instal- DOMENICA 25 lazioni per trasmissione in diretta per la NAZIONALE Ore 21,45 - La Domenica sportiva Ore 15,20 - Gran Premio del Belgio cadio e la televisione. TUTTI I GIORNI SECONDO [telecronaca diretta, a colori) Ore 18,45 - Telegiornale sport Ore 17,50 - Domenica sport WUNDERINCK • LA SICUREZZA - Sotto questo aspet- SABATO 24 Seconda programma to, seicentosettantacinque persone saranno Ore 11,35 - Ruote e motori Ore 22,00 - La Domenica sportiva (parzialmente a colorì] in attività per il Gran Premio 1975, delle DOMENICA 25 Secondo programma frattura al viso Ore 12,00 - Anteprima sport quali 15 medici, 30 pompieri, 140 com- LUNEDÌ' 26 Ore 16,30 - Domenica sport Ore 19,45 - Obiettivo sport [parzial- in prove 5000 missari di percorso, Quindici posti di pri- Ore 18,00 - Domenica sport mente 8 colori] mo soccorso sono stati disposti nei luoghi LUNEDÌ' 26 Programma nazionale Ore 8,00 - Lunedì sport più pericolosi del circuito, collegati in per- TUTTI I GIORNI Secondo progr. ZANDVOORT - Probabilmente a causa manenza con la torre della direzione di Ore 7,35 - Buon viaggio TV Svizzera di una foratura l'olandese Roelof Wunde- corsa. Inutile dire che vi è anche un gros- SABATO 24 rink ha perso la sua Chevron B 24 (noleg- so ospedale da campo della Croce Rossa per Ore 19,30 - L'automobile vista dal ci- giata da Tony Dean) durante le prove non eventuali interventi chirurgici d'urgenza, nema [3.a trasmissione) ufficiali di venerdì 14 maggio, in uno dei con tutto personale specializzato. Bisogna VENERDÌ' 23 DOMENICA 25 tratti più veloci del circuito di Zandvoort, ancora citare quattro ambulanze speciali per Ore 14,00 - Telescuola: Conseguenze (orario non stabilito) - Gran Premio giudiziarie di un incidente stradale del Belgio vicino al punto in cui Roger Wìlliainson la rianimazione Ìn aggiunta ad altri quat- ebbe il suo incìdente fatale nel 1973. tro « safety cars » costruite espressivamente Completamente senza controllo, la Che- per il Moto Club Zolder. Queste station- vron di Wunderink è uscita di pista, con- wagons Ford Consul 2 litri, possono ser- dì Spagna ». Mentre le immagini si soffer- indifferenza Paolo Frajese ha annunciato tro la rete dì protezione, che ha fortunata- vire come vetture di primo intervento, vet- mano a lungo su Lauda e Regazzoni in pro- che si sarebbe parlato di automobilismo mente rallentato la velocità della macchina ture antincendio o ambulanze. Sono equi- va e su altri partecipanti alla gara — tra per « raccontare la giornata molto bella in modo considerevole, e poi sì è ferma- paggiate con un apparecchio per la riani- i tanti abbiamo notato Peterson, Lella della Ferrari ». Un filmato riepilogativo ha ta contro il guard-rail. La macchina non si mazione, due estintori da 12 kg. portatili Lombardi, Ickx e l'ex campione del mon- fatto rivìvere alcuni dei momenti più en- è incendiata, ma è risultata molto danneg- ed un estintore da 50 kg. incorporato e do Stewart — Rancati chiedeva a Fittipaldi tusiasmanti della gara; quindi un'intervista giata, mentre Wunderink è stato portato servito da manichette. Il loro equipaggio è le ragioni della sua partecipazione al di Poltronieri al vincitore ha fornito le pri- I all'ospedale con una forte commozione ce- formato da un medico, un pompiere in te- « Monte » e la defezione dal Montjuich. me impressioni di Niki Lauda. Dopo aver « Le installazioni qui sono ben fatte» ba elogiato i meccanici per la velocità con cui * rebrale e lo zigomo fratturato. nuta antincendio e un pilota molto esper- risposto tra l'altro Emerson, che non ha esi- gli hanno sostituito i pneumatici, il pilota Perciò Wunderink non prenderà Ìl via to. Un estintore da 12 kg. è disposto sul tato a definire il circuito del Principato ha detto che con una macchina così perfet- la settimana prossima al GP del Belgio, do- circuito ogni 50 metri e, in più, ciàscun comunque sempre più rischioso di quanto ta come la sua Ferrari le chances, sia per I:- ve avrebbe dovuto provare per la prima posto di controllo è fornito di 4 o 6 estin- non possa essere una pista permanente. la Casa che per se stesso, sono considerevo- volta ìl nuovo motore. E probabilmente tori e di liquido alogenato. Un autocarro « Ma i rischi, in corsa, ci sono in tutti i lissime. E ha rivolto Ìl suo « grazie » a En- circuiti del mondo, ha aggiunto il Campio- zo Ferrari dichiarando: « Io ho vinto solo non parteciperà neanche al GP di Svezia. con 1500 kg. di liquido estinguente reste- rà permanentemente Ìn allarme. Infine, due ne precisando che non si può prevedere per perché ho guidato una Ferrari », Quasi a elicotteri saranno pronti per una evacua- quanti anni ancora potrà durare questa confermare l'opinione di Niki Lauda la Gran Premio. «Dipenderà dalle misure di « giuria » dei giornalisti degli undici quoti- zione immediata di eventuali feriti. sicurezza che sapranno adottare di anno in diani chiamati a eleggere il campione della Bisogna dunque constatare che tutto è piloti dall'altra, dimostrarono tutta h più anno gli organizzatori » ha sottolineato il settimana ha assegnato tre voti al pilota e stato messo in opera da Maurice Baillieu, ben sei a Ferrari. :, buona volontà e dopo una notte intera di pilota. Afebbrili lavori supplementari, il Gran Pre- Jo Coprnans e da tutta la loro equipe di Rancati lo abbiamo risentito nel telegior- Tanto è il piacere del momento (ma non nale delle 13,30 di domenica, poche ore I mio potè normalmente disputarsi- alla pre- Zolder. 23 sono i piloti iscritti alla corsa: scordiamoci che è finito il calcio) che do- manca la Parnellì di Andretti (che è impe- prima della partenza, annunciata, come ab- menica ci daranno il bis « diretta » da Zol- I senza di oltre 40.000 spettatori che pote- biamo già detto, da un « appassionato » Ba- 1 rono ammirare la vittoria di Stewart alla gnato a Indianapolis) e ora, come si legge der per il G.P. del Belgio alle 15,20 (e i rendson. La cui voce, a lode della Ferrari, fortunati « svizzeri » al solito se lo ve- I media di 173,384 kmh ed il giro più velo- a parte, anche la Ensign. Partiranno per- tutti. si è nuovamente levata durante il telegior- dranno a colori). jce del compianto Francois Cevert a 177,850 nale della sera; momento in cui, normal- E km /orati. Andre Royez mente, i suoi fervorini vengono dedicati Ciò' Luni • < _^ _' L_^"I _à i'tltro tppunttmmto dal 25 miggie 221

INDIANAPOLIS - Indy la « Glamour » è pronta per giorni. Altre corse hanno luogo, ma non sono come quella Con tre vincitori un'altra saga sportiva. La 59.a per la cronaca e forse una dello Speedway del Mid West. Qui c'è tutto: spettacolo, tra le più appassionanti, spettacolari che gli annali dell' borse iperboliche, folla eterogenea ineguagliabile, velocità, ovale dell'Indiana ricordi. E' zeppa di visitatori, agghin- brivido. data a festa come non mai, pronta alla tradizionale sfilata E quest'anno, nonostante il booster abbia subito un lungo le arterie principali, ma soprattutto pronta per la « arresto » (perché può essere usato soltanto nei sorpassi} lui pnma fila 500 Miglia del Memorial Day, la corsa del milione e passa per la famosa questione del risparmio di carburante onde di dollari che .per quattro ore terrà fisso l'occhio del mondo arrivare sino alla fine della corsa, la velocità dicevo, ci sportivo sulla capitale dell'Indiana, anche se in Europa, sarà lo stesso. A meno che le bandiere gialle non appaiano un'altra tappa della formula uno avrà il suo regolare svol- numerose, come i funghi dopo la pioggia. In tal caso gimento. vorrà dire incidenti — e facciamo gli scongiuri — o cose INDY 1975 Vedete, Indianapolis è unica, non si ripete ogni 15 del genere. II giorno del brivido in più

Fole position per A. J. Foyt che anche quest'anno parte con i favori del pronostico: lo vediamo Gordon Johncock disporrà della nuova Eagle Bi) impegnato nella prima sessione di prove durante la quale ha girato alla strepitosa media 193,97 mi- vera « stella » nel fantastico mondo della formuli glia, pari a quasi 312 kmh. Dovrà, tuttavia, guardarsi da Rutherford, Johncock e Bobby Unser del suo pupillo, « visto » molto bene anche dagli

telli » e veramente pratici. « Possono qua- pre nella categoria USAC. Vi siete mai sof- si gareggiare in formula uno, tanfo sono fermati a pensare quanto dura, quanto dif- FOYT resta di proporzioni ridotte ». Un americano ficile sia una gara 500 miglia su questo « Si prevede, spiega Mario, che per la ovale? Vi sono elei momenti in cui i miei terza corsa regina, quella di Pocono, il polsi si spezzano e vorrei tanto abbandona- il favorito nuovo bolide sarà competitivo dopo un voleva re tutto. II dolore è talmente forte che mi intenso collaudo. Quanto alla formula 5000 mordo le labbra ». bisognerà attendere ancora qualche me- « Prendete una donna — ed in questa ma... setto prima di poterla osservare in azio- Lella e Arturo caso la Lombardi — fatela correre per 4 ne ». ore a velocità intorno a 300 kmh e vedre- Intanto il primo giugno Andretti ed Al te che succederà! No, le donne devono star SPECIALE AUTOSPRINT Unser a Pocono, per la Formula 5000 INDIANAPOLIS - La cronaca ha taciuto, (rinviata a causa del violento nubifragio) ma ad Indy durante il mese di. maggio si lontane da Indy ». saranno al volante della vecchia Lola con è commentata, criticata anche, la notizia Ma lo dici per scaramanzia o supersti- I INDIANAPOLIS — «Mister sfortuna», la quale è probabile riescano a strappare secondo la quale mister Hopkins, che ha a zione? ovvero Lloyd Ruby, il pilota di Wichita il titolo a Redman. disposizione mezza dozzina di macchine « Un po' di tutto. Se corresse una don- (Texas) a 47 anni suonati, prima di riti- Ma torniamo alla Parnelli-Indy. Il suo qualificate, avrebbe avuto intenzione di af- na rinuncerei alla corsa delle corse pur sa- rarsi in pensione s'è visto toccare la motore è appunto una versione con tur- fidare a due piloti europei per donare mag- pendo che lì c'è il premio più vistoso del spalla dalla dea bendata, questa volta bocompressore del Cosworth 8 cilindri, ed gior «glamour» alla corsa. Chi esattamen- mondo ». sotto le spoglie di Teddy Mayer il quale è indubbiamente una « rivoluzione » nel te? Come spieghi che Steve Krisiloff. che ha pensato di affidare la seconda McLa- settore Indy. « Questo, spiega Parnelli Nonostante l'oriundo inglese abbia un potremmo definirlo il Merzario della ren « officiai » al pilota più « freddo » Jones, in vista della probabile modifica certo senso di astio verso gli italiani, a- USAC (anch'egli « tootpick », stuzzicaden- della categoria. E Ruby guiderà-una nuo- dei regolamenti che consentiranno un mo- vrebbe optato per Lella Lombardi e Arturo ti n.d.r.) corre, si piazza bene e resiste? vissima McLaren presa sotto l'ala muni- tore "stock" 8 cilindri con o senza tur- Merzario. « Questi due piloti pur se magri e os- fica della Allìed Polymer del Nord Ame- bo. I malori "Offy", sono superali, e se suti, hanno una forza talvolta superiore a rica, una sussidiaria della ditta inglese L'informatore ci ha detto testualmente: le Offy dovranno presentarsi con 4 cilin- « Mister Hopkins ha pensato che siccome noi più grossi. E' tutta questione di mu- polymer che produce prodotti di gomma dri contro un otto, saranno battute. Stia- scoli e nervi. Ecco, sono uomini dai nervi Color bianco, con Ja bandiera inglese la Formula uno non appare troppo favore- mo lavorando per quest'anno, ma soprat- vole a Merzario, gli avrebbe dato con pia- d'acciaio ». sulla pancia, il numero sette farà la sua tutto per il 1976 che sarà l'anno dì grazia Ma se una donna è una brava driver e grande apparizione affiancandosi alla Mc- cere un bolide se il pilota italiano fosse per le corse su ovale». stato disposto a provare... riprovare e qua- può vincere, perché negarle di partecipare Laren bianco-verde di Johnny Rutherford, L'ha disegnata Maurice Phillippe ed Al sponsorizzata dalla Gatorade. La macchi- lificarsi durante il mese di maggio. ad una corsa? Unser girando una cinquantina di volte Evidentemente qualcuno ha detto no al « Sono poche le donne eccezionali. Un na aerodinamicamente parlando è molto sull'ovale di Ontario ha sfiorato le 182 bea riuscita, con i radiatori in fiberglass vecchio dirigente ed allora si sarebbe butta- paio nelle "dragsters" come la Paula Mur- miglia orarie. to anima e core verso la Lombardi, la qua- phy e la Cha Cha Mudeltown e nulla più. situati sui fianchi della monoscocca. « // consumo del carburante è stato in- Il motore con turbocompressore è un le, sembra, avrebbe detto: «è ancora trop- Ma se stringi la mano alla Murphy, ti fa feriore, 'precisa Phillippe, ma purtroppo do- po presto per me ». male. E la sua chance di resistere l'ha di- Offy preparato dalla McLaren, 4 cilindri, po 50 giri abbiamo perso un pistone, ma può erogare 790 HP a 9000 giri ed ha Durante una pausa delle prove di In- mostrata in ripetute gare dì supervelocità». non il motore intero. Somiglia molto al- Onestamente, che ne pensi della Lom- una trasmissione Hewland LG500 a quat- la macchina Grand Prix di Mario Andret- dy, abbiamo avuto una lunga conversazio- tro marce. ti e tanto basta » conclude il costruttore ne con Bobby Unser il « driver » di Dan bardi? Un'altra primizia, che Autosprint è riu- inglese. Gurney, il quale ad Ontario — se ricorda- « E' una pilota eccezionale per quanto ri- scita a fotografare ancora in stato di « fi- Chi vincerà ad Indy? abbiamo chiesto te — si era battuto tenacemente affinchè guarda occhio, tempo, decisioni, ma non nltura '», è la Parnelli Joncs di AI Unser, a Mario Andretti. « Sino a che Parnelli gli organizzatori « facessero fuori » Lella la ritengo forte abbastanza per una gara dotata del Ford Cosworth DFV ridotto a non collauderà moltissimo il nuovo bolide, nella gara 5000. Ecco, in sintesi, la nostra a lungo raggio come la 500 miglia dì In- 2506 cc. e sovralimentato. Avrebbe dovuto Foyt ha la carta per batterci anche perché lunga chiacchierata. dy ». guidarla Mario Andretti, ma poiché il bo- la sua nuova "creatura" è veramente spet- « Io non sono contrario alle donne in E se ti sfidasse ad una corsa di resi- lide non è completo né collaudato abba- tacolare. Ma nel 1976, attenzione alla no- genere. Ma non posso sopportare ÌI fatto stenza? stanza, Parnelli ha deciso con Mario dì stra Viceroy », che esse cerchino di essere "liberate ". Mì « Non farmi ridere. Mi vergognerei dì com- affidarla al fratello del « cow boy » Bobby Parnelli Jones, dopo aver detto che il sai dite da che cosa? Da chi? Siamo noi uo- battere con una donna ». Unser. La nuova Viceroy è una copia del favore pende su Foyt, ha precisato « se mini (specie gli americani n.d.r.) ad esse- Tremendamente « ariti femminista » Bob- modello « ultrasegreto » della Formula però Foyt uscirà prima della fine, allora re i veri schiavi delle donne. Noi dobbia- by Unser, cow boy e drìvers di indiscusse 5000 che Autosprint è riuscito altresì a vi sono tre nomi da tener presente: John- mo liberarci dì queste eroine ». doti è anche « irriducibile ». E' convinto fotografare ancora allo stato di disegno. ny Rutherford, Gordon Johncock e Bobby « La Lombardi ad Indy? Pazzie. Sappi a modo suo e non lo contrasto. Semmai, f- «irtelii „ f*a_ che io corro da circa 17 anni e quasi sem- molte cose sarebbero da vedersi. ANDRETTI non avrà || il turbo - COSWORTH • INDIANAPOLIS - Anche Mario Andretti, questa settimana ha compiuto i quattro giri regolamentari di qualifica a bordo però della vecchia (relativa- mente) Eagle Offy con la quale ha toccato le 186,480 miglia {299,73 kmh). L'ottava velocità tra i 33 cavalieri del brivido; eppure per quel vecchio regola- mento, incomprensibile dati i tempi moderni, dovrà partire dalla decima fila, cioè 28. Molti altri sono riusciti a qualificarsi. Intanto Andretti, grazie alla sua velocità è riuscito a togliere il posto a Lee Kunzman che la scorsa settimana era riuscito a girare a sole 180.469 miglia. Tra Ì qualificati di questa.settimana Anche Lloyd Ruby disporrà di una McLaren nuovissima, con gli ultimi figurano anche Steve Krisiloff !(30. posizione) alla media di 183.408 miglia, aggiornamenti e motore carenato: avrà come sponsor la Allieti Polyrner Dick Simon su Coyote Foyt (181.893) e Rick Muther in ultima posizione.

t motore carenato. Il preparatore italo-americano, Prime prove anche per la nuovissima e ancora incompleta Parnelli Jones dotata del Cosworth tutre grandi speranze per una chiara affermazione DFV turbocompressore: la macchina sponsorizzata dalla Viceroy doveva essere affidata a Mario iitori (foto A. MANOOCHIA] Andretti, ma sarà impiegata invece da Al Unser. Andretti, con la « vecchia », partirà in decima fila

« Peccato che debba partire dal gruppo di coda», dice Andretti. «Comunque se Ai MAGNIFICI 7 la domanda - tipo : non vi saranno incidenti, ingorghi al via, dovrei trovarmi tra Ì primi dieci dopo un paio dì giri, poiché dinanzi a me vi sono piloti che hanno girato ad una media di 4 ed anche sei miglia di meno. Non sarà in- vece compito facile acciuffare Foyt, John- Mai paura correndo a INDY? cock e Hobby Unser, ma in quattro ore di corsa tutto è possibile ». « Indubbiamente questa 59" edizione si INDIANAPOLIS - Abbiamo voluto rivolgere ad alcuni dove la folla — parlo dell'Europa — è quasi in mezzo presenta avvincente, con macchine aggior- tra i più esponenti drivers della categoria USAC una do- alla strada. Dovrebbero porre rimedio a quell'inconvenien- natissime e piloti di valore. Del resto in manda-tipo che fosse capace dì rivelarci un po' lo spirito, te. Troppe vite umane periscono per l'incuranza della prima fila quest'anno vi sono tre vincitori la visuale di essi nei riguardi della categoria in cui vivono federazione mondiale automobilistica ». di ìndianapolis e tanto basta ». molti mesi dell'anno. GORDON JOHNCOCK: «In vita mia ho avuto Dunque Andretti parte handicappato. «E' ìndianapolis sicura? Se nascosa fareste per ren- paura soltanto ii giorno degli esami di maturità. Poi la Certo che se non fosse andato a Monaca, derla tale? Avete paura quando correte sulla vecchia pista paura è scomparsa. Ad Indy mi sento più sicuro che in il primo giorno delle qualifiche, con tem- dell'Indiana? altre piste. Forse è un po' antica, ma sempre avvincente. peratura più mite, macchina non relegata Qui un pilota si sente veramente tale ». in garage per 15 giorni forse sarebbe par- AL UNSER: « ìndianapolis è simile alle altre. In una tito tra i primi cinque o giù di li. potrai sentirti più sicuro perché la conosci meglio, in A. J. FOYT: « Che cos'è la paura? Ho paura semmai Il totalizzatore, pur non ricevendo mol- un'altra pensi di farcela perché più larga e facile a percor- che la macchina non mi parta o mi si fermi. Ad Indy sono te scommesse (pochi sono coloro che tenta- rere. E' sicura, anche se, quando corri a 200 miglia all'ora come a casa mia, più sicuro, poiché chi corre con me ne sa no un pronostico puntandoci sopra dollari) nulla è sicuro. Paura? Perché? Se avessi paura smetterei ». quanto me. Ed io mi sento sicuro e deciso ». eccezione fatta per i concorrenti al Toto- JOHNNY RUTHERFORD: « No» ho paura. Semmai MIKE MOSLEY: « ìndianapolis è più sicura delle indy di Autosprint, il totalizzatore dice- è quel senso che ti prende e che prende anche chi sale sulT piste di formula uno. Immaginate se lasciassero stare la vo da favorito A.J. Foyt, seguito da Gor- aereo la prima volta. Quanto ad Indy la ritengo legger- folla ai bordi della pista come fanno all'estero? Possibile don Johncock, Mario Andretti e Bobby che nessuno sia capace di tagliare netto e mettere la gente Unser. mente sorpassata. Dovrebbero rifarla, almeno il fondale. E' un pronostico difficilissimof ripeto, Tuttavia hanno allontanato la folla, allargato il rettilineo a posto? Se dovessi rifare Indy la farei come è, più mo- che potrebbe essere sovvertito proprio da derna e tecnicamente più pratica », centrale e ciò rende la corsa diversa rispetto agli anni qualche « rookie » il quale, partendo in co- passati. Non è Indy come certi percorsi di formula uno MARIO ANDRETTI: « Indy_ non è certamente la da e mantenendo una media fissa, lascian- pista più sicura, ma non è da disprezzarsi. Certo che la do che i grossi si azzuffino e si inseguano, rifarei seguendo criteri più moderni, ma non sta a me a potrebbe arrivare bello bello al traguardo ricostruirla. Paura? Non credo. L'uomo deve e sa combat- lasciando a bocca amara i 300 mila spetta- tori venuti qui per assistere al duello dei tere questo strano senso che ti piglia spesso nella vita. duelli. Quando corro però vedo solo la pista, i rivali, la mia mac- E duelli ce ne saranno. A iosa. china. Se ti distrai, addio ». BILL VUKOVICH: «Niente paura. Chi ha paura è Uno Manocchia perduto. Qui hai a che fare con 200 miglia di velocità e devi concentrarti. Non bai tempo di pensare alla paura. Indy è antica, è vero. Bisognerebbe rifarla. Hanno pro- • La quinta prova del Trofeo Asso- messo che presto la rifaranno di nuovo. Allora sì che sprint, competizione organizzata dalla As- l'Indiana potrà vantare la gemma degli ovali». sociazione Nazionale Gimkane, -si svol- gerà con inizio alle ore 9 domenica 25 . Verrà coperto anche il motore della McLaren maggio all'autoparco di Loreto in quel m ufficiale dì Teddy Mayer: l'auto sarà guidata da eli Ancona. L'edizione precedente è stata ^ Rutheford che fa parte del poker dei favoriti vinta dal forte Contarmi, tota Spazio riservato 25 Ultima allo scrutatore MAGGIO 75 per M scheda punteggio AMORETTI MARIO ALLISON BOBBY BIGELOW TOM BRYTON LEE CARTER DUAN DALLENBACK WALLY CARUTHERS JIMMY LEGNA KAUFMAN, ottani'anni FOYT A. G. FOLLMER GEORGE abita a 400 metri dall'ovale JOHNCOCK GORDON KRYSILOFF STEVE KARL JERRY Sono Ja nonna MOSLEY MARK MURPHY DAN di INDIANAPOLIS McCLUSKEY ROGER INDIANAPOLIS — Mi chiamo Leotta niti dopo 6 ore e mezza di gara spinge- RUTHERFORD JOHNNY Kaufman. Sono nata nell'Indiana dove re un mostro così grosso. Intanto Dawson vivo insieme ai miei figli; il più anzia- aveva riguadagnato terreno e tagliò il tra- UNSER AL no « Richard » lavora saltuariamente, du- guardo. Una cosa che fece clamore fu il rante le corse, nella pista dello Speed- fatto che non inclusero De Palma nemme- UNSER BOBBY way. Infatti la zona dove vivo, a circa no tra i primi dieci. Fu uno dei finali 400 metri dall'ovale, si chiama Speedway più drammatici di Indy, almeno così VUKOVICH BILLY Indiana. Per cui, anche se non volessi, scrissero a quei tempi ». debbo essere per forza un'appassionata di « Mamma Kaufman », così la chia- WALTHER SALT automobilismo. Ho compiuto 81 anni da mano tutti, ha una memoria di ferro. poco, ho i capelli brizzolati, mangio mol- Ricorda nomi ed eventi in una ma- ta pastasciutta, guido la mia « Carolina » niera impressionante. A questo può PUNTEGGIO TOTALE una Crevrolet del 1940 che non venderei aggiungere una cognizione tecnica non per tutto l'oro del mondo ». comune. « Detto queste poche righe all'amico Lei fu una delle poche fortunate Lino Manocchia che ospito nella mia vil- che potè dare un bacio allo scozzese letta ogni anno, in occasione della famo- Jimmy Clark, dopo la sua vittoria sa 500 Miglia. E Lino mi ha chiesto, se sull'ovale a bordo della Lotus con la dopo tutti questi anni dì vita vissuta quale vinse l'edizione 1963. vicino alla pista e dentro, durante le cor- « Parnelli Jones aveva vinto la pale se, ricordo una o due gare con particolare posìtion ma Jimmy Clark si era affian- Nr. TESSERA AS [per ch[ è socio) interesse. Orbene, se la memoria non mi cato girando a 149 miglia orarie. (Par- inganna, cercherò di riassumere due tra nelli Jones aveva segnato il nuovo record le più elettrizzanti — per me — gare dell'ovale marciando in prova alla media vissute qui ad Indianapolis. Era il 1912 di 150.879 miglia orarie, n.d.r) Clark e la LDD Miglia di J-ndy era in fasce, men- guidava una macchinetta che tutti defini- tre io ero un'ambiziosa signorinella. Al- vano un giocattolo. E cosa buffa, aveva il lora furoreggiava Ralph De Palma, un pi- motore situato nella posizione errata: nel- Compilate ed inviala questa scheda in una busta, affrancala con 100 lire ad lota emigrato da ragazzo in America, un la coda. (Per la prima volta Clark mon- II voto sì chiude grande pilota, che si era piazzato sesto, tava un motore-stock Ford e aveva la mac- AUTOSPRINT mi pare, nella prima edizione di India- china color verde, che di solito qui ad il 22 maggio napolis. Era molto popolare ma non come Indy dicono porti sfortuna. Quest'anno concorso TotoINDY Joe DawsofJ, un pilota di Indianapolis sarà Rutherford a ripetere, a distanza di Stralcia del regolamento via dell'Industria, 6 che guidava una macchina chiamata « The oltre 12 anni, la medesima cosa. Era l'i- National ». nizio della fine dei motori anteriori. Nel Ari. i • II partecipante al concorso S. Lazzaro di Savena (Bo) « Allora si correva alla media di circa 1965 tutti, con l'eccezione di 6 bolidi, pronostici dovrà indicare nell'appo- 90 miglia oraria (150 Km/h) e la corsa avevano il motore posteriore n.d.r) sita colonna Ja presumibile classifi- richiese 6 ore e mezza per terminare e « Parnelli Jones, il mio pilota preferi- ca finale, dal primo al ventesimo pa- citore della 500 Miglia di Indiana- molta gente aveva abbandonato la pista to aveva preso il contando e sembrava de- sto, di ciascuno dei piloti segnalata polis. per tornare a casa. Comunque dissero che ciso a vìncere. Superava tutti con la in schedina. Per ciascuna posizione c'erano 80 mila spettatori e credo sia un sua Agajanian Willard special, ma verso esattamente pronosticata, verranno PREMI recordo per quel periodo. Al 200" giro la fine sembrò perdesse olio ed emetteva attribuiti al partecipante 3 (due) Al 1. classificato: un « casco INDY » la Mercedes di De Palma cominciò ad qualche fumata nera. Lo starter gli espo- punti. Un (1) punto, invece, verrà autografato dai 33 partecipanti alla emettere suoni strani, poi d'un colpo ri- se la bandiera nera proprio sul finire del- [attribuito per quei piloti, indicati in •competizione e una scatola-kit della mase come paralizzata poiché non andava la corsa privando Parnelli della vittoria schedina, che si classificassero oltre monoposto Indy di Penske; oltre le 20 miglia orarie. Molti pensavano che andò a Jimmy Clark il quale era ve- il 20. posto o che dovessero ritirarsi che si sarebbe arreso, invece continuò tra ramente un bel ragazzo e ci sapeva fare ». [ in competizione. al 2. classificato una bandiera da gli applausi veramente emozionanti ». E con questo ringrazio AUTOSPRINT segnalazione autografata dallo «star- « D'un tratto, la Mercedes perse la vo- per lo spazio concessomi augurandomi che Art. 4 • Condizione assoluta perché ter» ufficiale di Indy, JPat Vidan, e ce. De Palma saltò fuori insieme al suo se qualcuno dei suoi lettori dovesse ve- la schedina pronostico venga presa una scatola di montaggio della meccanico, mi pare si chiamasse }ef- nire ad Indy mi verrà a trovare. Sono sul- Iin considerazione, è quella di ave- stock^car di Gordon Johncock più /N/«y, ed insieme cominciarono a spìngere la lima Avenue vicino allo Speedway ». re esattamente pronosticato il vin- altri premi fino al 30. classiflacato. la macchina. Immaginate, due uomini sfi- Ciao e buona fortuna Denny HULME debutta da d.s. INDIANA'PQLK - Le qualificazioni per la 500 di ilndianapodis sono cominciate ai primi di maggio e l'ex-campione del mondo Denny Hulme ha fatto il suo debutto come direttore di squadra con l'Associated Polymer McLaren. Certo, faceva senso per il McLaren Racing impiegate, in una certa forma, le capacità di direzione di Denny a Indianapolis, perche Indy e una corsa che Denny conosce estremamente bene. Denny sa bene ciò che un pilota ha bisogno di sapere durante la lunga corsa, e perciò dovrebbe costituire un valido appoggio per Lloyd Ruby che ,- guiderà la McLaren APG. Hulme e Ruby hanno corso insieme prima quando dividevano i Ford I GTS, ma vorrei sapere come faranno a stabilire i contatti vìa radio dalla macchina ai box durante la corsa? La combinazione della parlata di Kiwi di Hulme e la larga pronuncia Strascilante texana di Ruby dovrebbe essere (pressoché inconnprensi-bile!