Opere di Arthur Schnitzler Testi di Cesare Cases, Giorgio Cusatelli, Marina Ghedini e Mario Lavagetto

G.L. Beccaria, R. Ceserani; Luoghi del tempo e della memoria Danilo Manera: A est con Hrabal e Makanin Storie di esilio e di emigrazione Marco Revelli: La Fiat di Romiti Accademia di Belle Arti di Brera Comune di Milano, Settore Cultura in collaborazione con il Gruppo GFT

Sala Napoleonica, Palazzo di Brera, Milano 20 maggio-10 luglio 1988

Catalogo Electa RECENSORE AUTORE TITOLO

Il Libro del Mese 4 Giorgio Cusatelli Arthur Schnitzler Opere 5 Cesare Cases Verso la libertà L'Autore risponde 8 Su degnità e dintorni, di Giuseppe Savoca 32 Ancora Heidegger, di Victor Farias Intervento 6 Il sosia, di Mario Lavagetto 8 Qualche lezioncina di troppo, di Pier Vincenzo Mengaldo 9 Capitano Bellodi, a rapporto, di Giuseppe Maghenzani Tutto, ma non l'assoluto, di Umberto Piersanti 32 Attenti ai trucchi, di Diego Marconi 10 Libri di Testo 12 La Fabbrica del Libro 12 Anna Baggiani Alessandra Macinghi Strozzi Tempo di affetti e di mercanti 13 Sergio Pent La realtà è un dono 14 R. Ceserani, G. L. Beccaria Rosetta Loy Le strade di polvere Lorenzo Mondo I padri delle colline Daniela Danieli Mario Lunetta Guerriero Cheyenne 15 Ginevra Bompiani Paolo Capriolo La grande Eulalia 16 La Traduzione 18 Danilo Manera Bohumil Hrabal Una solitudine troppo rumorosa Vladimir Makanin Un posto al sole 19 Andrea Ciacchi Jorge De Sena La Gran Canaria e altri racconti 21 Il Salvagente 23 Arnaldo Testi L.V. Mannucci (a cura di) Gli Stati Uniti nell'era di Jackson Federico Romero M.A. Bernstein The Great Depression 24 Enzo Santarelli Anne Morelli Fascismo e antifascismo nell'emigrazione italiana Pierre Milza (a cura di) Les italiens en France de 1914 à 1940 25 Delia Frigessi Carmine Abate (a cura di) In questa terra altrove Chiara Vangelista Gianfausto Rosoli (a cura di) Emigrazioni europee e popolo brasiliano 27 AA. W. La popolazione di origine italiana in Brasile Lore Terracini AA. VV. La popolazione di origine italiana in Argentina Maddalena Tirabassi AA. VV. La popolazione di origine italiana negli Stati Uniti 29 Luisa Martina Colli AA. VV. Le Corbusier 30 Filippo Cavazzuti AA. VV. La spirale del debito pubblico 31 Marco Revelli Cesare Romiti Questi anni alla Fiat 34 Gianni Carchia Piero Martinetti Spinoza Cesare Pianciola Karl Marx Quaderno Spinoza Baruch Spinoza Etica Dimostrata con Metodo Geometrico 35 Giancarlo Mezzanatto Terry Winograd, Fernando Flores Calcolatori e coscienza Ariella Beddini Sergio Givone Disincanto del mondo e pensiero tragico 36 Mauro Mancia Daniel N. Stern Il mondo interpersonale del bambino Jerome Kagan La natura del bambino 37 Angelo Di Carlo Bruno Bettelheim Un genitore quasi perfetto 38 Anna Oliverio Ferraris Richard Restak Il cervello del bambino Mario Groppo L Vygotskij, A. R. Lurija La scimmia, l'uomo primitivo, il bambino Serena Veggetti Francesco Tonucci Bambini si nasce 39 Libri per Bambini

RECENSORE AUTORE TITOLO Il Libro del Mese Una cerniera tra dubbio e certezza di Giorgio Cusatelli

ARTHUR SCHNITZLER, Opere, in- tra problematica, Joyce e la Woolf); ancora inesplorato, intermedio tra ap- seguito, per tanti anni e contro tante del plot (con la connessa alternanza di troduzione, traduzioni e note di ma non implica — va sottolineato — proccio narrativo ed approccio dram- delusioni, senza cedimenti; e che Sch- spazi dedicati agli eventi e alla relati- nitzler sintetizzava, nel '27, con una va riflessione). Al proposito, è rimar- Giuseppe Farese, Mondadori, la svalutazione di quello che fu, per maturgico: il luogo medesimo della decenni, agli occhi del pubblico e del- convergenza con Freud, casuale, cer- formula illuministica, utile a distan- chevole che quest'alternanza caratte- Milano 1988, pp. 1538, Lit. la critica, il ruolo principe dell'autore to (come risulta dall'epistolario), ma ziarlo simmetricamente dagli abusi rizzi solo il primo gruppo, quale diva- 45.000. di Girotondo. Proprio interiorizzan- altamente suggestiva, in quanto testi- dell'immaginario e del positivo: "La ricazione tra il reale, vero o presunto, do il monologo, infatti, Schnitzler lo monianza di un'estrema, estenuata ri- profondità di pensiero non ha mai e la sua interiorizzazione; e che, inve- Il "caso Schnitzler" — come si po- aveva trasformato in un dialogo "spe- cerca di globalità, nel binomio lette- chiarito nulla; la chiarezza di pensiero ce, non emerga quasi mai nel secon- trebbe chiamarlo, per le oscurità im- ciale", e aveva scoperto un continente ratura-scienza, della cultura del finis guarda più profondamente nel mon- do, quello dei testi d'avanguardia, do- plicate — si propone, con questa scel- ve finisce inghiottita e dissolta nel ta vastissima, nella gamma completa flusso indifferenziato del monologo delle sue articolazioni, dalle scritture interiore. narrative al teatro, dagli aforismi alle Aiuta ad una conclusione il riflette- prove critiche. E merita, in un'occa- re sulla terminologia letteraria ed edi- sione simile, d'essere rimeditato. Bibliografìa toriale del tempo. Una narrazione as- Punto di forza della sistemazione sociata strettamente all'intreccio e storico-letteraria avviata dalla formu- funzionale ad una fruizione sociale ed la del "mito asburgico", aveva ottenu- Un esame delle opere di Schnitzler reperibili di questo successo: l'attenzione sempre viva per il edonistica del prodotto letterario, si to, nel '68, al tempo del libro decisivo attualmente in libreria (non fidarsi ciecamente mito asburgico e la finis Austriae e l'interesse chiamava, specie nelle pubblicazioni di Magris e del saggio di Chiarini su del Catalogo dei libri in commercio, che riporta mai sopito per la psicanalisi. E se il pubblico periodiche, novella (Novelle); una Anatol, una connotazione quasi esclu- libri ormai introvabili e si ferma a due anni pri- mostra tanta curiosità per Schnitzler, come mai i narrazione "assoluta", impegnata ver- sivamente sociologica. Entrambi i ma) fa nascere alcuni legittimi interrogativi: per- germanisti italiani — a parte il suo paladino so la realizzazione di valori formali, germanisti, seppure da prospettive di- ché Mondadori ha scelto di riproporre dieci testi Giuseppe Farese — non gli dedicano altrettanta racconto (Erzàhlung). Ora, le novelle verse, ne avevano indicato le strutture già disponibili; come si spiega la presenza di dop- attenzione? Sarebbe auspicabile, dal momento di Schnitzler, denominate così per os- portanti in certi inconfondibili arche- sequio all'uso, denunciano, in realtà, pioni, di cui il più clamoroso è Fraulein Else, che l'ultimo saggio di ampio respiro risale al 1969 tipi del vivere viennese del fine-seco- l'esaurimento di quel genere, o sotto- (Giuseppe Farese, Individuo e società nel ro- lo: rispettivamente, il siisses Madel e presente in tre edizioni, senza contare la nuova genere, in quanto ne eludono lo spiri- 1*Anatol, appunto, cioè la ragazza del raccolta dei "Meridiani"? manzo "Der Weg ins Freie" di Arthur Schnitz- to mondano, di semplice intratteni- sobborgo, ingenua e rassegnata porta- E che gli editori vogliono sfruttare il successo ler, Bulzoni); ma forse qualcuno ha appena col- mento, e vanno a confluire, con signi- trice d'amore, e il giovin signore li- di un autore che negli anni '80 ha visto una forte mato o sta per colmare questa lacuna: sarebbe ficativo innalzamento, nella tipologia bertino. Poi, con la rivelazione, nel ripresa di interesse da parte di lettori e spettatori. anche auspicabile una maggiore informazione sul "maggiore", differenziandosi — sono '75, del Ritorno di Casanova, era su- A Milano nell'attuale stagione teatrale sono stati work in progress nel mondo accademico italia- appunto i due gruppi identificati — bentrata l'ipotesi d'una lettura in rappresentati Girotondo e due adattamenti di La no. in romanzi brevi, come li chiamerem- chiave psicologica, se non psicoanali- mo oggi, e in veri e propri racconti. signorina Else; la Rai negli ultimissimi anni ha tica, intanto che l'attenzione si sposta- Esiti che corrispondono — con l'inte- trasmesso La contessina Mizzi e Girotondo; a va via via dalla produzione teatrale, Amoretto, a cura di P. Chiarini, Einaudi, Tori- ressante esclusione del genere più mio parere comunque resta insuperato il film di inizialmente privilegiata per la sua no 1987 compromesso, il romanzo, due volte plasticità, a quella narrativa, sviluppa- Max Ophuls, La ronde, del 1950. mancato (Verso la libertà, 1908; The- tasi come scavo anziché come inchie- Si possono ipotizzare due elementi principali rese, 1928) — ad una rifondazione sta. Adesso, grazie al nuovo interven- del sistema narrativo; e che collocano to di Farese — che, degli studi schnit- Schnitzler sulla delicata cerniera tra la zleriani, e non solo in Italia, è il capo- letteratura della certezza (la proposta fila — siamo arrivati al bilancio. Ma ci del realismo) e la letteratura del dub- accorgiamo subito che dovrà essere bio (in Hofmannsthal, la sindrome di un bilancio mobile, fitto di suggestio- Lord Chandos), confermando la forte ni ulteriori, più operativo che conclu- carica rappresentativa del suo ruolo. sivo: tale, insomma, da tenerci sempre V- iy Se le tecniche di scansione si confi- impegnati. gurano come l'apporto primario di Si sa che le scelte comportano, da SM \ Schnitzler, è importante che esse im- parte di chi deve affrontarle, una stre- V f prontino anche la produzione teatra- nua verifica delle opinioni (in ciò ne le. Questa utilizza, infatti, ai suoi ver- consiste la vera utilità). Farese non tici espressivi, una formula monodica sfugge alla norma, e così, nell'arco (r segmentale, l'atto unico (Einakter, a molto generoso del volume (un vero X volte isolato, più spesso replicato a avvenimento per la bibliografia italia- U Kj formare composizioni polittiche: è il na di Schnitzler), assegna la sezione caso di Anatol (1882-92), sede privile- più cospicua al narratore. È la conse- giata della tematica viennese, che pre- guenza dell'avere idenficato nel mo- se corpo, lungo parecchi anni e rap- nologo interiore, nel "parlare pensa- presentazioni parziali, dalla prolifera- to", il raggiungimento peculiare dello zione di simili segmenti; ma anche di scrittore rispetto alla situazione non Marionette (1901), su 3 Einakter, di solo viennese (riferimenti d'obbligo, Ore vive (1902), su 4, di Commedia ma devianti, perché interni a tutt'al- delle parole, su 3, ben più tarda que- st'ultima (1909-14), a conferma, come abbiamo visto per la prosa, della sta- bilità del modulo. Mentre lo scacco Austriae. do". del romanzo trova riscontro nella de- In termini storico-letterari la scelta Si è parlato di misura, ma non sem- bolezza prevalente delle prove teatra- di Farese, ordinata secondo la succes- bri ingenuo e capzioso se il termine è li costruite sulla tradizionale riparti- sione cronologica dei testi, consente, adoperato qui nel significato comune zione in atti, che induce meccanicità e d'altronde, di riconoscere a SchnitZ: di estensione. Non è irrilevante, infat- cadute di tensione (ma si deve salvare Lettemi A ler, dal principio alla fine, un'organi- ti, che alle 91 pagine di Morire corri- Professor Bernhardi, tenuto insieme cità di sviluppo che appare insolita spondano le 120 del Dottor Gràsler dalla compattezza del protagonista, internazionale Jxr nel panorama coevo. Il sottotitolo medico termale (1911-14), le 110 di che Farese, interprete sempre acuto, Rivista trimestrale europea "Dalle carte di un medico" apposto al Fuga nelle tenebre (1912-17), le 108 definisce "l'antieroe della rassegna- zione in quanto esprime col suo com- Itinerari ebraici Edizione italiana racconto più antico, Il figlio (1889), lo del Ritorno di Casanova (1915-17), le fa tutt'uno con Morire, la prima pro- 86 di Doppio sogno ; oppure, su scala portamento l'impossibilità di trasfor- Ertel, Meghnagi, Roth va, tre anni dopo, della misura e del minore, che alle 33 pagine del Sottote- mare il mondo e l'impotenza del sin- Movimenti e culture del dopoguerra ritmo che sarebbero divenuti specifici nente Gusti (1900) corrispondano le golo di fronte alla brutalità dell'esi- di Schnitzler, ed imposta precoce- 67 della Signorina Else (1923). Sono stenza in una società ostile"). Morin, Heller, Sofri mente, ancora nel quadro della di- dati da riferirsi, è vero, alla storia Neppure Einakter, ma "dialoghi", scussione della poetica del naturali- esterna dei testi, pubblicati, a punta- si chiamano, al massimo della speri- Per un governo mondiale dell'economia smo, l'esigenza di realizzare la tranche te, su riviste e quotidiani (onde, per mentazione, gli anelli della sconcer- Keynes, Kregel, Sylos Labini de vie come coincidenza degli oppo- quelli più lunghi del primo gruppo, tante catena di Girotondo (1896-97). sti, come liberazione fantastica, nello anche la suddivisione in capitoli); ma Qui l'affermazione del teatro è rag- Il mondo di Pasternak stile, dell'assunto analitico e classifi- il fatto che restino sempre costanti te- giunta, dunque, per la via della drasti- Pasternak, Stepun, Strada catorio della scienza: lo stesso pro- stimonia l'adozione sistematica di un ca confutazione delle sue convenzio- gramma che non stentiamo a ricono- modulo non meramente quantitativo, ni; e l'affermazione dell'eros, cardine Che cos'è un poeta scere, più sicuro, nelle realizzazioni ed invece implicante un'intenzione di simulato dell'intreccio, si realizza a Brodskij, Semprun della maturità, anche teatrali — per poetica. condizione del suo totale coincidere esempio, in Professor Bemhardi, del Si è parlato di ritmo, ed è opportu- con la morte. Schnitzler, a questo In edicola e in libreria. '12, — o addirittura, ad intermitten- no chiarire che il termine vuole allu- punto, non inscena né racconta: con- In abbonamento annuale (4 numeri) versando L. 35.000 sul ccp 57147209 za, in quelle dei misconosciuti anni dere alla scansione, più o meno rapi- stata (e insieme, immagina di consta- intestato alle Edizioni Caposile, p.le F. Martini, 3 - 20137 Milano Venti. Un programma, dunque, per- da e variamente articolata, dei nodi tare). N. 6

Il Libro del Mese Il doloroso piacere della menzogna di Cesare Cases

ARTHUR SCHNITZLER, Verso la li- di papà, i padri perché vecchi per lo prigione si concede un'avventura con della sorte di Anna temendo di veder- tengono alla finzione "che Georg cer- bertà, Mondadori, Milano 1981, più saggi e affabili, le donne perché un ufficiale. Soprattutto Schnitzler af- la diventare "una vittima", come ef- casse casa per una famiglia di amici, ed. orig. 1908, trad. dal tedesco e non lavorano per definizione salvo fronta direttamente (per la prima e fettivamente sarà. che Niirnberger ci credesse e che eccezioni come Anna — questi perso- per l'ultima volta nella sua opera) la cura di Marina Bistolfi, postfazio- Qui non viviamo in una situazione Georg credesse che Niirnberger ci naggi realizzano l'ideale dello scritto- situazione degli ebrei in una città in di estrema facilità erotica come in Gi- credeva". Passeggiando in cerca della ne di Giorgio Zampa, pp. 410, re di romanzi: non possono non in- cui costituivano una parte importante rotondo e neanche in quella di uno casa, Niirnberger racconta la storia di Lit. 16.000. contrarsi perché formano un ambien- della popolazione, sia quantitativa- schiacciante dominio delle conven- sua sorella, vissuta sempre nella fin- te chiuso e si riconoscono tra mille. E mente (10%) che qualitativamente, e zioni propria di tanti racconti di Sch- zione, in particolare in quella di esse- Verso la libertà , uscita nel 1908, è la Vienna di Schnitzler e di Roth, ere- in cui erano vivi sia l'antisemitismo nitzler (Il sottotenente Gusti, La signo- re una bravissima attrice, che solo po- un'opera della piena maturità di Ar- co prima di morire si accorge di que- thur Schnitzler (che allora aveva qua- sto e viene colta da una struggente rantasei anni) e una di quelle cui que- nostalgia della vita reale che non ave- sto scrittore prolifico ma nientaffatto va mai conosciuto. Tutti vivono nel trascurato dedicò le maggiori atten- le, Milano 1987 "doloroso piacere della menzogna", zioni (la sua gestazione è stata studia- <0 I morti tacciono, a cura di G. Farese, Monda- ma secondo Heinrich Bermann (un ta da noi da Giuseppe Farese). Essa è Anatol, a cura di P. Chiarini, Einaudi, Torino dori, Milano 1982 dialogo tra lui e Georg suggella la fine minuziosamente concertata in modo 1986 Novelle (2 voli.), trad. di G. Farese, Edizioni del romanzo) Wergenthin crede di tale da creare una serie di corrispon- Beate e suo figlio, trad. di M. Olivetti, Adelphi, dell'Ateneo, Roma 1986 avere dei complessi di colpa che in denze tra i singoli capitoli e episodi, a realtà non ha e che gli sono stati istil- Milano 1986 (19873) II ritomo di Casanova, a cura di G. Farese, differenza dell'altro, più tardo ro- lati dai suoi amici, che forse per la Commedia delle parole, a cura di G. Farese, Se Adelphi, Milano 1975 (19887) manzo dell'autore, Therese (1928), loro origine ebraica di tale complesso Il ritomo di Casanova, che dà l'impressione di una cascata Studio Editoriale, Milano 1986 trad. e nota di G. Fare- soffrono. "Tutta l'idea da lei espressa d'informazioni tenute insieme dal filo Commedie dell'estraneità e della seduzione, se, Bompiani, Milano 1982 — dice Heinrich — non le si addice. della biografia. In Italia è stata tradot- trad. di E. Bernardi e R. Menin, introd. di E. La Signora Berta Garlan, trad. di L. Magliano, Non proviene dalla sua anima. Certa- ta due volte, la prima nel 1933 dall'e- Bernardi e R. Urbach, Ubulibri, Milano 1985 introd. di I.A. Chiusano, Rizzoli, Milano 1986 mente no. Non le sarebbe mai venuto ditore Corbaccio (a cura di Liliana La contessina Mizzi — Al pappagallo verde, La signorina Elsa, a cura di A. Baldini, trad. di in mente in vita sua qualche cosa di Scalerò) e la seconda nel 1981 da trad. e introd. di C. Magris, Mondadori, Mila- M. Benzi, Dall'Oglio, Milano 1985 simile, se non frequentasse un tipo Mondadori (nella "Nuova Medusa", a no 1979 Signorina Else, a cura di E. Groppali, Se Studio come me e se talvolta lei non avesse cura di Marina Bistolfi). l'abitudine di pensare non i suoi pen- Doppio sogno, a cura di G. Farese, Adelphi, Editoriale, Milano 1987 La vicenda è presto raccontata. sieri, ma quelli di persone più forti., o Milano 1977 (198810) La signorina Else, trad. di R. Colorni, Adelphi, Georg Wergenthin, giovane aristo- anche più deboli di lei". Milano 1988 cratico che si diletta di musica (come Il dottor Gràsler medico termale, a cura di G. Ma Schnitzler da che parte sta? L'e- lo definisce ironicamente qualcuno), Farese, Mondadori, Milano 1985 Le sorelle ovvero Casanova a Spa, trad. C. Ma- breo, il moralista è lui. A differenza di dopo la morte del padre rientra nella La fuga nelle tenebre, a cura di G. Farese, Adel- gris, Einaudi, Torino 1988 Karl Kraus (che qui appare fuggevol- società viennese e frequenta circoli phi, Milano 1981 (19865) Il sottotenente Gusti, trad. e introd. di G. Fare- mente sotto il nome di Rapp, come tra borghesi e bohème formati essen- Gioco all'alba, trad. di E. Castellani, Adelphi, se, testo ted. a fronte, Rizzoli, Milano 1984 altri intellettuali che non saranno cer- zialmente da ebrei, in cui svolazza, Milano 1983 (19874) Therese, trad. di A.A. Bradascio, introd. di G. to stati soddisfatti di ritrovarsi in que- ambito per la sua soavità, la sua intel- Girotondo, a cura di P. Chiarini, Einaudi, To- Farese, Mondadori, Milano 1987 ste pagine), il cui tipo di moralismo ligenza e la sua nobiltà, tra una bellez- rino 1983 Verso la libertà, trad. di M. Bistolfi, postfaz. di impone la rottura totale con la società za e l'altra. Tra tante, è però una tran- che disapprovava, Schnitzler non la Morire, trad. di G. Farese, Se Studio Editoria- G. Zampa, Mondadori, Milano 1981 quilla bellezza cristiana, Anna Ros- rinnega, sa di farne parte e di soffrire ner, che lo attira e lo spinge ad avere della stessa malattia (come mostrano un rapporto serio. Ma Anna è di fami- ampiamente i diari). Heinrich, del re- glia piccolo-borghese e dà lezioni di sto, alla fine del dialogo ammette che canto: parecchi amici di Georg non si r}^ A. il complesso di colpa anche in lui è aspettano che egli la sposi. Quando relativo, che è uno strato che sta al di resta incinta, l'amante dopo un viag- r / sotto del senso di incolpevolezza e gio in Italia la sistema in una villa 'V che ne ha sotto un altro, e così di dove attenderà il bambino, che però / \ seguito, e tutti questi stati si possono nasce morto. Nel frattempo il giovane percorrere come scendendo da un compositore, che ha scritto poche co- \V piano all'altro. Resta il fatto, consta- se e progetta platonicamente un'ope- tato da Heinrich, che tale processo in ra di cui l'amico Heinrich Bermann Georg è molto più semplice e rapido, dovrebbe scrivere il libretto, ottiene il e per questo Schnitzler ha scelto lui, il posto di direttore d'orchestra in un P giovane aristocratico, per osservare teatro tedesco di provincia. Questo da m gli altri che più di lui si tormentano. E una parte appare come un incitamen- lo tratta con simpatia e con qualche to a "sistemarsi" anche sul piano sen- invidia simile a quella dei suoi amici timentale, ma dall'altra lo allontana ebrei. La libertà che cerca Georg è dalla donna, che a un certo momento soltanto disponibilità e finzione meno si- viene silenziosamente sacrificata, per- dolorosa, ma non risulta che Schnitz- ché Georg ha ripreso la via della li- u ler ne ritenesse possibile un'altra e i bertà. suoi personaggi che vogliono una di- Non c'è dubbio che Wergenthin versa società e una diversa morale, co- sia l'"eroe" del romanzo, l'unico per- me Therese Golowski, hanno la coda sonaggio che resta sempre in scena e di paglia. Era una società troppo gra- in cui si situa 0 punto di vista dello de della Parigi dell'Educazione senti- che le divisioni interne del gruppo rina Else, Gioco all'alba ecc.), ma si devole in cui non si poteva gridare "A scrittore, che fa molto uso del discor- mentale. Qui il caso sfuma nella ne- ebraico. Wergenthin non può che vi- oscilla tra l'una e l'altra. Non c'è una Mosca! A Mosca!" come nei drammi so indiretto libero per riportare i suoi cessità: se due non s'incontrano per vere tra gli ebrei perché è un intellet- sola ragazza, si può dire, su cui Wer- di Cechov, perché si era già in una pensieri e spesso riporta anche i suoi strada, s'incontrerebbero un'ora do- tuale, e solo attraverso di loro ha rap- genthin non faccia un pensierino, pe- capitale della belle époque. Per uscire sogni, mentre gli altri personaggi ven- po in un salotto. Musil romperà con porti con una piccola borghesia cri- rò su tutte grava una certa aura di dai suoi orizzonti occorreva lo slancio gono visti e interpretati da lui. Del questa tradizione nel famoso primo stiana che altrimenti eviterebbe. rispettabilità o per lo meno di autono- utopico-religioso di un Kraus. Ma ora resto il libro comincia con il suo nome capitolo dell'Uomo senza qualità. "Quella l'ho invitata per lei", gli sus- mia che lo frena o lo autorizza magari che tutti i lumi sono spenti e che la e con la morte del padre, che notoria- Siccome questi personaggi parlano surra all'orecchio, indicando Anna, la a un solo bacio, come con Therese morale, rammodernata da Alberoni e mente secondo Freud è l'evento più continuamente, si affrontano qui tutti ricca signora Ehrenberg. Georg la co- Golowski: bacio dato peraltro in un Veca, diventerà presto un gioco di so- importante nella vita d'un uomo, e i grandi problemi politici e ideologici nosce già, ma questo incontro è deci- attimo di assenza di Anna e dell'a- cietà reperibile nei negozi di giocatto- finisce con il rifiuto del matrimonio che altrimenti incidono solo di rifles- sivo, e del resto in questo ambiente mante di Therese, e questo attimo è li (come Innamoramento e amore del dopo la morte del neonato, cioè con so sull'opera di Schnitzler. È quello dai contorni sentimentali fluttuanti "riempito più del doloroso piacere primo autore) si può contemplare con la scarsa volontà o l'impossibilità di che irritava profondamente Hof- tutti si trovano consapevolmente o in- della menzogna che di ogni altro". Il indulgenza non priva di commozione assumere a propria volta il ruolo pa- mannsthal, che almeno a quell'epoca consapevolmente a promuovere o ac- "doloroso piacere" è alla base di tutti i questo quadro eccezionalmente sin- terno. Questa storia potrebbe essere predicava un'arte separata dalla vita. celerare "cristallizzazioni" perché in rapporti e la capacità di non distin- cero e completo di un mondo che al- approfondita psicologicamente in un Qui invece ci sono personaggi che ap- realtà la signora Ehrenberg dovrebbe guerlo dal sentimento autentico per- meno sprofondava nell'immoralità tipico racconto schnitzleriano, invece poggiano e incarnano il partito socia- favorire il matrimonio di Georg con mette a Georg di protrarre tanto a rendendosene conto. qui è il centro di un romanzo che in- lista e il cristiano-sociale, l'antisemiti- sua figlia Else, che ne è molto inna- lungo il rapporto con Anna senza che veste tutta una società ed è fondato smo, gli ebrei assimilazionisti e quelli morata. Mire matrimoniali e avventu- ne risenta il suo desiderio di libertà. sulla conversazione. Intorno al diafa- sionisti e anche quelli antisemiti, l'e- re hanno anch'esse confini incerti, Raramente come in questo libro si di- no Wergenthin, che sembra uscito da mancipazione della donna e chi più poiché gran parte dei personaggi vive spiega il gusto viennese della finzio- un album liberty, si muove un nugolo ne ha più ne metta. Un personaggio la doppia vita del borghese e dell'in- ne, su cui sono stati sparsi tanti in- di personaggi che si realizzano, da come Therese Golowski rappresenta tellettuale e i pregiudizi sociali costi- chiostri. Quando Georg cerca una ca- buoni viennesi, nei rapporti sociali: varie cose insieme: è un'agitatrice e tuiscono una potente barriera anche sa per far partorire Anna in segreto, lo nei salotti, al caffè, a teatro, in carroz- deputata socialista, è ostile al sioni- per chi non ne ha, come ricorda gen- accompagna l'amico Niirnberger, un za, nei quattro passi verso casa, nei smo del fratello, crede che il sociali- tilmente il vecchio dottor Stauder a ebreo particolarmente acuto che spes- viaggi. Sempre disponibili — i figli smo porterà automaticamente alla li- Georg che lo accusa di non aver supe- so scruta prima di lui stesso le sue perché poco occupati in quanto figli berazione della donna, ma uscita di rato i pregiudizi quando si preoccupa riposte intenzioni, ed entrambi si at- coli indizi è di particolare utilità nello no che non ha mai "cercato di avvici- studio delle opere d'arte. Il metodo, nare". Pochi anni dopo, due per l'e- Intervento insomma, gli aveva messo a disposi- sattezza, scriverà una Autobiografia zione una comoda via d'uscita. Strana (Selbstdarstellung) che è anche una ri- decisione per chi conosce le lettere sposta alle indiscrezioni del suo pri- H sosia che Freud ha scritto a Schnitzler pri- mo biografo, Fritz Wittels, con l'in- ma di quella data. Sembrava che lo tento di fissare i limiti oltre i quali di Mario Lavagetto ammirasse senza riserve. "Spesso mi "non è lecito al pubblico saperne di sono chiesto con stupore - diceva 1*8 più". E ora si accinge a fare una con- maggio 1906 - dove lei potesse attin- fessione che Schnitzler "avrà la bontà Partiamo dai fatti. Arthur Schnitz- gere questa o quella segreta cono- e il riguardo di tenere per sé, evitando ler aveva sei anni meno di Freud. An- scenza, che io ho acquisito con una di comunicarla a chiunque, amico o che lui ebreo, si era laureato in medi- faticosa ricerca sul campo, e sono infi- estraneo che sia". Simili raccomanda- cina e aveva avuto gli stessi maestri. ne giunto ad invidiare il poeta che zioni, e Freud lo sapeva benissimo, ricognizioni e che non abbia ricolle- in grado di assumere la parte del So- Delle prime opere di Freud Schnitz- altrimenti ammiro". preludono a una resa incondizionata: gato la "paura" di Freud al saggio sul sia? Una risposta possiamo trovarla ler è un lettore sollecito e ricettivo: la Non enfatizzerei, come altri hanno non ne ricordo altre, nel suo epistola- Perturbante e allo studio di Rank sul partendo del caso Dora : arrivato a un psicoanalisi lo interessava come medi- fatto, la portata di queste parole: rio, se non quella che molti anni pri- Doppio. Schnitzler in quanto scrittore certo punto Freud si ferma e si conce- co e come scrittore e come medico e Freud riferisce a Schnitzler uno dei ma, nel 1884, aveva rivolto a Martha era un uomo (aveva detto Freud nel de il tempo per una curiosa riflessio- come scrittore si preoccupò spesso di suoi postulati sui rapporti tra psicoa- quando le aveva confidato la propria saggio sul Motto di spirito) che pre- ne: se fossi uno scrittore, dice pressa- segnare i confini, di fissare con minu- poco, mi fermerei qui. Tutto funziona ziosa pedanteria le differenze. Se ne e la spiegazione dell'enigma è stata potrà trovare l'inventario nei suoi raggiunta e formulata con eleganza. scritti e interventi sulla psicoanalisi Ma il medico è costretto a compiere raccolti con molta cura e con un pre- un altro passo:"L'elemento cui ora al- zioso apparato di note da Luigi Reita- luderemo - dice - non può che offu- ni. Ci si imbatterà in obiezioni talvol- scare e dissolvere la bellezza, la poesia ta molto lucide e ferme; altre volte le del conflitto che abbiamo dovuto riserve riveleranno incomprensione o ascrivere a Dora; esso verrebbe a scarsa conoscenza. Schnitzler, ad buon diritto sacrificato dalla censura esempio, segnala come "una partico- dell'artista che, del resto, quando ap- lare fonte di errore" il fatto che la pare nelle vesti di psicologo semplifi- psicoanalisi inviterebbe a fidarsi dei ca e astrae". È una distinzione crucia- malati "fino al punto di credere loro le ed è questa linea di confine, difesa sulla parola". Il fraintendimento è, in ad oltranza, che impedirà a Freud di questo caso, radicale: riguarda la tera- apprezzare la grande arte moderna pia, ma anche il nucleo teorico della che si colloca al di qua di quella linea, psicoanalisi, che è costruito, passo do- nella "tremenda oggettività" in cui po passo, con una scrupolosa strategia egli stesso si muove e in cui, come della diffidenza. Altre volte si ha la avevano visto subito Rivière e Pollit- sensazione che, dopo le prime letture, zer, l'introspezione classica è irrepa- Schnitzler abbia seguito in modo sal- rabilmente liquidata. tuario, sporadico e non di prima ma- Proprio perché sembra avere com- no l'evoluzione del pensiero di piuto l'ultimo passo soltanto a metà, Freud. Solo così può rimproverare al- la figura di Schnitzler diventa esem- la psicoanalisi di non prendere in suf- plare e riconoscibile, identificabile da ficiente considerazione il mediocon- Freud con se stesso. Egli fa tutto quel- scio (Mittelbewusstsein), decisivo ai lo che uno scrittore, secondo Freud, suoi occhi per definire il lavoro dello dovrebbe fare. Semplificata, astrae, scrittore: sembra infatti ignorare la stende i veli della censura come aveva nozione di preconscio (Vorbewus- fatto la grande arte dell'Ottocento ai stsein), su cui Freud insiste nei suoi cui modelli Freud restò indefettibil- scritti metapsicologici, con parole che mente fedele: le forme classiche sono non avrebbero potuto non richiamare da Schnitzler rivisitate ed esplorate fi- l'attenzione di un simile lettore. "La no ai limiti estremi e tuttavia "tengo- rappresentazione conscia - scrive nel no"; le infrazioni sono cospicue, ma 1915 - comprende la rappresentazio- sotto controllo; gli esperimenti, an- ne della cosa, più la rappresentazione che audaci, non aprono alcun proces- della parola corrispondente, mentre so di liquidazione. E ci sono in lui - e quella inconscia è la rappresentazione colpiscono Freud come tratti di in- della cosa e basta; il sistema Prec na- quietante familiarità - anche determi- sce dal fatto che questa rappresenta- nismo, scetticismo, "il suo essere do- zione della cosa viene sovrainvestita minato dalle verità dell'inconscio, in seguito al suo nesso con le relative dalla natura istintuale dell'uomo, il rappresentazioni verbali". E qui dun- suo demolire le certezze convenzio- que, all'interno di questo sistema, che nali, l'aderire del suo pensiero alla bi- le parole prendono possesso delle polarità di amore e morte". rappresentazioni inconsce, le "trascri- Un sosia dunque: quando Freud lo vono": ed è qui che una teoria freu- confida a Schnitzler obbedisce certo diana può collocare, senza arbitrio, la alla sua propensione a pensare il pro- zona inaugurale della scrittura. Sch- prio destino per figure drammatiche, nitzler, se non mi sbaglio, non avreb- ma è anche "terribilmente serio". Al be potuto che confermare, e aggiun- punto che si prova una sorta di delu- gere se mai "l'efficace similitudine sione quando altre lettere ci informa- con una stazione di smistamento", di no che la paura è stata sconfitta, che i cui era orgoglioso e di cui probabil- due uomini si sono incontrati e si so- mente lo stesso Freud avrebbe ricono- no seduti l'uno di fronte all'altro, un sciuto la legittimità, almeno la legitti- nalisi e letteratura. La seconda ha pre- disponibilità ad ascoltare "la tentazio- sentava agli altri uomini uno spec- dopocena, "per uno scambio di idee e mità letteraria. corso la prima, ha raggiunto - per gra- ne letteraria". chio: in quello specchio Freud teme un sigaro". E quando nel 1927 Sch- Per completare l'elenco dei fatti zie degli dei e della natura - i traguar- A Schnitzler, dopo questa premes- di vedere la propria immagine con il nitzler, a cui Freud aveva raccoman- cambiamo ora prospettiva e invertia- di che la scienza ha conquistato fati- sa, Freud dichiara di essersi chiesto nome di un altro, di essere aggredito dato con tanto calore la discrezione, mo le parti mettendo Freud in quella cosamente e con un meticoloso, in- molto spesso le ragioni per cui, pur da qualcosa di familiare e di estraneo racconta tutto a Georg Viereck, un del lettore. stancabile lavoro di verifica e di siste- abitando nella stessa città, "io non ab- nello stesso tempo, di conosciuto da giornalista americano, le distanze ap- paiono incolmabili: "Per alcuni aspet- Nei suoi scritti ci sono pochi accen- mazione. È un canovaccio fisso e i bia mai cercato in questi anni di awi- sempre e di improvvisamente minac- ti - dichiara Schnitzler - io costituisco ni alle opere di Schnitzler. Due di essi ruoli (meglio: il ruolo dello scrittore) cinarLa e di avere un colloquio con cioso, di unbeimlich, di perturbante. un 'doppio' del professor Freud. Lo sono significativi: il primo si trova in può essere ricoperto da attori diversi. Lei (senza considerare naturalmente Lo specchio è il luogo della verità e stesso Freud mi ha definito una volta una nota di un breve saggio del 1917, Sedici anni dopo, il 14 maggio 1922, se Lei avrebbe gradito una tale inizia- della conferma, ma anche dell'abuso, un suo gemello psichico". Non sap- Il tabù della verginità, ed è molto elo- Schnitzler si vedrà confermata la par- tiva da parte mia)". E continua: "La dell'inganno, del furto e dell'irrepara- piamo se Freud conobbe quell'inter- giativo: parla di "un magistrale rac- te: "...ho avuto l'impressione che Ella risposta a questa domanda contiene la bile straniamento: l'identità che vi si vista. Se la lesse, è probabile che si sia conto breve, Il destino del signore di attraverso l'intuizione - ma in verità confessione che a me sembra troppo riconosce, avvertiva Kant, è in ogni sentito tradito; quasi certamente ebbe Leisenbogh"; il secondo (nel saggio sul grazie a una raffinata autopercezione intima. Io ritengo di averla evitata per caso una identità rovesciata. Rove- ancora una volta la sensazione di par- Perturbante) manifesta invece l'insod- - sapesse tutto ciò che io ho scoperto una sorta di paura del doppio. Non sciamo allora il rapporto tra attività lare una lingua che gli altri non capi- disfazione del lettore di fronte a un con un faticoso lavoro sugli altri uo- che io sia facilmente incline ad identi- medico-scientifica e letteratura, dia- vano ancora e di non trovarsi perciò altro breve racconto di Schnitzler, La mini". ficarmi con altri, o che voglia trascu- mo alla seconda un primato sulla pri- in una condizione molto diversa da profezia, che - dice Freud - ammicca Ma in questa lettera Freud dice an- rare la differenza di talento che mi ma e Schnitzler può diventare Freud, quella del pappagallo di Humboldt alla sfera del meraviglioso falsifican- che altro, dice qualcosa di così sor- separa da Lei, ma in effetti, ogni qual- l'incarnazione di un doppio maligno e (unico testimone di una lingua perdu- do le carte. Pochi anni prima, quando prendente, di tanto contrario alla ge- volta mi sono immerso nelle sue belle ripetutamente esorcizzato che si pro- ta) a cui si era paragonato molti anni il 5 marzo 1913 Theodor Reik aveva losia e alla riservatezza con cui era creazioni, ho sempre creduto di rico- fila come minaccia e seduzione fin dai prima. È probabile anche che, se os- dedicato a Schnitzler una relazione solito difendere la propria persona da noscere dietro la loro parvenza poeti- tempi (1884!) della cocaina e dei rac- servò il suo sosia attraverso quell'in- nel corso di una delle sedute della lasciare trasecolati. Ci sono cose, ripe- ca gli stessi presupposti ed esiti che conti orientali. tervista, Freud abbia visto affiorare società psicoanalitica di Vienna, te in molte occasioni, che non si pos- sapevo essere miei". Perché Schnitzler? Cosa c'era in lui numerose e profonde differenze. Freud aveva evitato di-pronunciarsi e sono e non si devono dire: l'apparen- Per una sorta di paura del doppio : di allettante e di repulsivo? cosa lo si era limitato ad osservazioni di carat- te paradosso è che Freud, in questa non c'è lettore che non sia stato colpi- rendeva tra tutti i possibili figuranti Dopo quella data non ci sono rima- tere generale sul narcisismo, dopo circostanza, confida qualcosa di mol- to da questa frase, che non sia stato del postulato di Freud su scienza e sti che due brevi biglietti di circostan- avere sottolineato che partire dai pic- to intimo, di molto privato a qualcu- indotto a cominciare di qui le proprie letteratura il più indicato, il solo forse

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Manlio Corteiazzo Paolo Zolli Dizionario Su degnità e dintorni etimologico della lingua di Giuseppe Savoca italiana Mi sia permesso di ringraziare pub- (com'è nella mia concordanza) e non del CNR per le "Concordanze della blicamente il collega Mengaldo per tre (come avrebbe voluto Mengaldo), Lingua Italiana Poetica dell'Otto/ l'ampia e argomentata recensione alla trovandoci dinanzi a due (e non tre) Novecento", nel cui ambito sono nate Zanichelli mia Concordanza di tutte le poesie di etimi diversi. E infatti analogamente la concordanza montaliana e le altre Eugenio Montale, pubblicata nel nu- lemmatizza le voci anche l'ultimissi- della serie di "Strumenti di Lessico- L'INTERO DIZIONARIO mero di aprile dell'Indice. ma edizione del Garzanti, che riporta grafia Letteraria Italiana" come pro- È ORA DISPONIBILE ANCHE IN COFANETTO DI 5 VOLUMI La recensione, al di là del lavoro proprio l'accezione ligure di "lamina" poste metodologiche aperte e come che l'ha sollecitata, è un contributo con i versi montaliani. Al contrario, opere di servizio ai testi adeguate ai DIZIONARIO ETIMOLOGICO molto interessante di analisi stilistico- non sarei così sicuro, come lo è Men- tempi (non si dimentichi che siamo in ché limitarsi puristicamente ai "fore- DELLA LINGUA ITALIANA stierismi non adattati"? - ecc., appar- di Manlio Corteiazzo tiene al lavoro interpretativo del criti- e Paolo Zolli co, essendo pertinente in sede di paro- Volume 5, S-Z le letteraria). 376 pagine, 30 000 lire Su un punto il discorso di Mengal- LES FAUX AMIS AUX AGUETS do mi sembra parzialissimo e somma- Dizionario di false analogie e Intervento rio. Libero di confessare la sua "mi- ambigue affinità scredenza" per la statistica, egli non tra francese e Italiano può tuttavia, a chi volesse esercitarsi di Raoul Boch in questa delicata ed essenziale mate- con la collaborazione Qualche lezioncina di troppo di Carla Salvioni ria, dire: "E poi: si compara cosa con cosa? (...) Le frequenze montaliane 320 pagine, 26 000 lire di Pier Vincenzo Mengaldo stabilite da Sàvoca, e solo per la poe- AMERICAN IDIOMS sia, con cos'altro le compariamo fuori Dictionary of everyday La lettera del Collega Savoca mi sembra nel di Montale, stante che non abbiamo expressions of contemporary né concordanze né indici di frequenza American English complesso un po' troppo battagliera e irritata-iro- di Pascoli, di D'Annunzio, di Saba e by Richard A. Spears nica verso una recensione piena, pur con qualche che per Gozzano e Ungaretti ci sono in coedizione cauta riserva, di riconoscimenti della bontà e pro- solamente le concordanze di Colloqui Zanichelli/National Textbook Company bità del suo lavoro e del tanto utile che se ne può 480 pagine, 28 000 lire e Allegria?. cavare per la stilistica montaliana. Trovo soprat- Ebbene, mentre rendo noto che tutto curiose, e un po' buffe, le lezioncine che egli escono in questi giorni due concor- LES FAUX AMIS m'impartisce ricordandomi, caso mai non li aves- AUX AGUETS danze dannunziane (della Chimera e si mai sentiti nominare, i notissimi lessici di fre- del Poema paradisiaco ), devo rilevare

DIZIONARIO quenza dell'italiano successivi a quello della che Mengaldo, tra l'altro, sembra es- DI FALSE ANALOGIE E AMBIGUE AFFINITÀ Knease e, in aggiunta al da me menzionato Gui- sersi dimenticato che all'inizio del suo di Raoul Bori raud, i lavori di statistica linguistica di Muller e pezzo ha citato le concordanze di Co- AMERICAN scuola. Io nominavo soltanto Knease e Guiraud razzini e Cardarelli con cui, nel pos- sesso di idonei criteri analitici, si pos- IDIOMS perché soltanto quelli aveva utilizzato Rosiello di sono a buon diritto paragonare "stati- •7TTT cui stavo discutendo; mica stavo elencando fasti e DICTIONARY OF sticamente" le concordanze di Monta- ———— EXPRESSIONS OF bibliografia della statistica linguistica. E poi la- le. AMERICAN ENGUSH by tUchard A. Sprars sciavo chiaramente intendere di credere ai con- E ancora: se il pur pionieristico Ro- fronti fra lessico di poeti e lessico di langue com- siello, nel 1965-66, poteva basarsi, co- plessiva e indifferenziata, assai meno che a quelli me ricorda Mengaldo, sul "vecchio la- fra poeti e poeti. Volentieri invece mi scuso per voro della Knease" risalente agli inizi mm aver imperdonabilmente dimenticato, in fase di degli anni trenta, .lo stesso recensore stesura, la Concordanza completa gozzaniana di sembra ignorare però che già cinque che se continuo a pensare che far due lemmi anni dopo il lavoro di Rosiello la si- IL GOULD CHIAMPO Savoca: ma tengo ad assicurarlo, contro i suoi distinti per lama filo dell'arma" e "lamiera", tuazione degli studi statistico-lingui- Dizionario enciclopedico maliziosi dubbi, che la sua Introduzione l'ho di medicina inglese-italiano giocando sulla netta differenziazione di significa- stici dell'italiano era notevolmente italiano-inglese letta, e per intero. to di termini di ugual ètimo di cui si parla nel- cambiata, potendosi disporre del LIF a cura di Luigi Chiampo Ancor più perplesso mi lascia quanto Savoca l'Introduzione, p. XVI, sarebbe stato utile servi- (ovvero Lessico italiano di frequenza) in coedizione Zanichelli/McGraw-Hill zio per il lettore. Ma non c'è dubbio alcuno che i del 1971, mentre qualche anno dopo 2 304 pagine, 88 000 lire oppone al mio pio desiderio che in lavori del genere l'italianista si associ uno storico della lin- due camini significhino lo stesso, perché nel senso apparivano altri due dizionari di stati- stica dell'italiano come il Juilland- WEST'S LAW gua, e cioè che secondo lui l'équipe dovrebbe di "cammino, percorso" Montale avrebbe certo & COMMERCIAL DICTIONARY Traversa (1973) e lo Sciarone (1977), allora comprendere, assieme a tanti altri, anche il usato due emme, come la Concordanza medesima Dizionario giuridico e che costituiscono un solido punto di dimostra Non mi pare il caso commerciale inglese-italiano, "linguista" e il "grammatico": troppa grazia, o ad abundantiam. riferimento per comparazioni diverse. francese, spagnolo, tedesco, meglio, che cattiva opinione deve avere questo di tirare in ballo indefinitezza della lingua poeti- E in tema di citazioni bibliografiche, italiano-inglese italianista degli storici della lingua, evidentemen- ca e possibilità di interpretazioni varie quando la mi sia consentito ricordare, riguardo in coedizione Zanichelli/West te digiuni di linguistica e grammatica. Quanto ai questione è solo, come qui, di grammatica ele- alla statistica letteraria, oltre al Gui- 1 856 pagine, 80 000 lire dettagli in discussione. Lasciamo l'opinabile, an- mentare. raud menzionato da Mengaldo, i la- Giorgio De Nova vori di Charles Muller e della sua CODICE CIVILE scuola, per i quali è sufficiente scorre- E LEGGI COLLEGATE re un catalogo delle edizioni Slatkine. 856 pagine 16 500 lire E poi (e la cosa è molto sorpren- anche in edizione da tavolo linguistica della poesia montaliana, galdo, che i due camini di "dal grande grado di fornire, a quanti avessero le dente) Mengaldo non sa che esiste, 42 000 lire che di per sé può gratificare chi si è camino giungono lieti rumori" e di competenze e le tecnologie necessarie sempre pubblicata da Olschki (1984), sobbarcato alle lourdes servitudes di "con incroci/di camini con grida dai per utilizzarli, i supporti magnetici una mia Concordanza di tutte le poesie Serie di Architettura questa concordanza, la quale, al pari giardini" vadano unificati, e che il se- con tutto Montale - e tutto Ungaretti di Guido Gozzano (ampiamente nota di tutti i dizionari, può offrire esempi condo sia da me "spiegato erronea- e tutto D'Annunzio poeti, ecc. - da cui e recensita in Italia e all'estero), che NORMAN FOSTER integra e supera la mia vecchia con- a cura di Aldo Benedetti di soluzioni lessicografiche e scelte mente 'percorso'". Qui saremmo già ricavare tutte le liste possibili, com- opinabili o, anche, riformabili. sul terreno dell'interpretazione con- presi 501 elenchi contenenti i lemmi cordanza dei Colloqui, a lui "sola- SA 24, 15 000 lire Per quanto mi riguarda, e per an- tro un'interpretazione, laddove, in te- comuni a due, tre... otto delle nove mente" nota. Se avesse visto la secon- dare a cose in cui è possibile essere ma di poesia, sarebbe bene lasciare raccolte singole dell'intero corpus da di copertina o scorso la prima pagi- Le Ellissi abbastanza chiari, il rilievo critico che sempre un margine di indefinito, con- poetico montaliano: il concordatore, na dell'introduzione (per lui "larga- Richard P. Feynman mente ragionata") del libro che recen- STA SCHERZANDO, Mengaldo mi muove di non aver di- naturale all'essenza stessa, polisemica dovendo scegliere, ha preferito stam- MR. FEYNMAN ? stinto due lemmi nel caso di buco (1, e ambigua, del linguaggio poetico. pare, insieme alle due liste di frequen- siva.... Vita e avventure "foro", e 2, "pederasta passivo"), e di Non è stato Montale a prendersi gio- za generali dei lemmi in ordine decre- Lontano da ogni intento polemico, di uno scienziato curioso piane (1, "pianure", e 2, "fasce di vi- co dei suoi interpreti, quando crede- scente e per categoria grammaticale, rilevo queste cose a titolo esemplifica- gneto") mi lascia alquanto perplesso. vano di avere raggiunto certezze asso- solo quella delle parole comuni a tut- tivo delle discussioni che si potrebbe- 28 000 lire Non mi sembra vada dimenticato che lute, smentendo anche se stesso? te le nove opere, e non altre come ro aprire in margine a una concordan- proprio i lessicografi e gli storici della La "degnità" che il recensore pro- quella dei "forestierismi adattati". Ha za. Ma infine per suggerire anch'io Guide Gianni Micheloni lingua considerano due termini come pone, e cioè che sarebbe bene che il fatto male? Il suggerimento di Men- una piccola "degnità": e cioè che an- Francesco Soletti omonimi solo se riconducibili a due critico letterario si associasse nel lavo- galdo di "stivare" in una lista a parte che nella "scienza" che ci dovrebbe GUIDA ALLA MOUNTAIN BIKE diversi etimi; diversamente vanno, di ro di concordanze a "un filologo/sto- "quanto meno, tutti i forestierismi essere più familiare, c'è sempre qual- 22 000 lire norma, trattati come un caso di poli- rico della lingua" mi trova del tutto non adattati", nonché i "dialettali- cosa (per me più molto che poco) che semia (come accade senza ombra di consenziente. Ma essa è ancora par- smi", non mi sembra teoricamente non si lascia prendere. Roman A. Zink fondato in quanto non si dovrebbe GUIDA MEDICA dubbio per i due lemmi in oggetto). ziale: ci vorrebbero anche il lessico- dimenticare che una concordanza co- PER L'ALPINISTA 16 000 lire Anche per quanto concerne l'esempio grafo, l'informatico, il linguista, il di lama (1, "filo dell'arma", 2, "lamie- grammatico, lo statistico... Questa me la mia è il tentativo di ricostruire ra" - dal fr. lame, a sua volta dal lat. collaborazione multidisciplinare è una langue letteraria. E l'analisi della lamina -, e 3, "stagno", dal lat. lama) i proprio l'obiettivo scientifico di un stratificazione del lessico montaliano Zanichelli lemmi non potevano che essere due Gruppo nazionale di coordinamento in dialettalismi, forestierismi - e per- X 6 riNDICF ras » • DEI LIBRI DEL MESEHH

un'etica "perversa". Sciascia tuttavia tico", come autentico era, in Camus, il ci dice, nell'affondare come sempre le senso dell'assurdo. Intervento sue indagini nelle pieghe dell'animo Certo, la mafia non è fatale come la umano e del clima che lo circonda al peste ma naviga lo stesso, per la no- "momento della decisione", che la so- stra coscienza "settentrionale", nel Capitano Bellodi, a rapporto la etica superiore, capace di combatte- senso dell'assurdo. E per la nostra lo- re la mafia, è ancora una volta quella gica, impotente di fronte all'assurdo di Giuseppe Maghenzani "umana". Quell'etica cosciente della della mafia come di fronte alla malat- propria non innocenza di fronte alla tia, è più facile erigere la barriera del- storia, del riconoscersi non "profes- la fermezza a novella colonna infame Il tentativo di portare tutta la pro- ni storici ed i modi di queste guerre. una logica di stampo mafioso? Dov'è sionista" ma "dilettante", come per al- piuttosto che cercare nella "cronaca" duzione di Sciascia sotto il segno di Il rimprovero allo scrittore sicilia- l'innocenza, dov'è la virtù? tri versi lo era ad esempio Savinio, per di ogni uomo e di ogni coscienza una una coerenza "negativa", e civilmente no si fa ancora più aspro, quando lo si Il nostro senso morale può essere convinzione, di fronte al fatto artisti- via di salvezza. diseducativa, compare nel breve sag- accusa di non aver fatto combattete riluttante di fronte alla perversioni co. In anni recenti, quando molti gior- gio Coerenza di Sciascia comparso a Bellodi con la sua "concezione etica e della giustizia come alle perversioni Sciascia è rimasto sempre coerente nalisti, da bravi sciacalli, osavano firma di Pino Arlacchi sul numero di giuridica alternativa e superiore a della mafia. Ma la realtà è che tutti nel rifiutare l'omologazione, è rima- brindare su (l'allora) condanna di En- marzo de "L'Indice". L'autore de II quella del perverso selvaggio che ave- noi, sotto la bandiera dell'etica supe- sto sempre coerente nel negare allo zo Tortora e quando la magistratura Giorno della civetta sarebbe lontano, va di fronte (cioè don Mariano, il ma- riore, non siamo che complici di que- stato il "diritto" di proclamarsi inno- mai si vergognava di aver condotto secondo questa visione, dalla verità e fioso)". Già, la concezione etica e giu- sto secolo, di questo stato, di questa cente di fronte alla mafia, è rimasto una simile scandalosa istruttoria, "An- della storia. che Lei è un uomo" divenne frase ne- Ma quali categorie sanciscono que- gata perfino agli innocenti messi den- sta verità e questa storia? È esistita (ed tro per "sbaglio". E la parola sbaglio, esiste tuttora) in molti pubblici richia- lungi dall'identificarne gli autori, sta mi una specie di verità, chiamata "fer- ancora a significare la non assunzione mezza", che altro non è se non un Tutto ma non l'assoluto di alcuna responsabilità. Sarà stato il modo per nascondere ancora una vol- fato a compiere l'inaudita violenza ta, epistemologicamente, il lato oscu- dì Umberto Yiersanti del mandato di cattura eseguito all'o- ro del potere, quello della menzogna. ra impossibile della notte, dei mesi di Sono convinto che la mafia, in regime carcere senza alcuna possibilità di di fermezza, possa tranquillamente Esposito e Arlacchi hanno, a mio parere, chiarire perfino un evidente scambio prosperare. La fermezza non ammette ragione entrambi. Un'opera d'arte (o tenden- di persona? No, è stata la fermezza, la infatti dialettica. Ed è invece quest'ul- zialmente tale) non si può esaurire in un unico sola scienza in grado di operare senza tima la sola cosa capace di creare ten- prove. Quante meschinità al posto di sioni ideali e, quindi, nuove coscienze aspetto o funzione, anche se, come afferma "^Wvì quella frase i "giusti" di stato, censori sociali. L'Affaire Moro, scritto da Mukarovsky, la funzione estetica (che io pre- di sempre, hanno proferito dalle loro Sciascia in tempi non lontani, ha co- ferisco intendere come valore) è quella preva- ottuse menti! Quante menzogne, in stituito una esemplare via letteraria lente. nome di una etica superiore, passano allo smascheramento di qualche falsa Dunque i testi di Sciascia vanno innanzi- m ancora sulle nostre pagine di storia. verità in regime di "fermezza". Lo tutto individuati come testi letterari, non sono E allora, lontano dai pentitismi, scorso anno, nella polemica sul pro- né trattati sociologici, né discorsi filosofici: di dall'ipocrisia della fermezza e dalle fessionismo antimafia, si è giunti fin a Pound mi interessano molto meno le assurde, false etiche pubbliche, almeno sia pretendere dallo scrittore siciliano ed anche ridicole sul piano dell'analisi politica concesso, a qualche pagina di buona l'accettazione senza condizioni delle letteratura, di far scaturire un deside- ed economica, posizioni antiebraiche, della regole della ragion di stato. Si è giunti rio di verità: viva Sciascia e, ancora, straordinaria ricerca linguistica e della grande a denigrare la sua verità in quanto viva Sciascia. "altra" da quello che la quiete della forza epica. Ma, a differenza di Pound, Scia- coscienza nazionale si aspettava, "al- scia è scrittore che ha fatto dell'istanza politica tra" da quella che la fermezza richie- e sociale, dell'analisi dei meccanismi del Pote- deva. re e del Palazzo, forse l'elemento centrale di universale" che lo scrittore ha saputo dare al E molto difficile incontrare, nel- tutta la sua opera: dunque, in questo caso, un suo microcosmo siciliano. l'occidente dei mercati globali, una giudizio ideologico o sociologico ha una sua cultura capace di affrontare i propri Dunque è utile ed importante che il testo piena giustificazione. tragici problemi in modo umano, do- venga affrontato in modi diversi, a partire dai ARMANDO EDITORE ve per umano si intende prima di tut- Del resto nessun libro è innocente: se è saperi e dalle competenze, dal sociologo, dal to la volontà e la capacità di capire, vero che un testo di letteratura conta soprat- critico letterario, dallo psicologo ecc. Rimane, non di giudicare e punire. tutto per il suo valore estetico, ciò non signifi- a mio parere, un terreno comune nella consa- r&SIZS La purezza di Sciascia, che è pro- ca che l'estetico viva in una sua dimensione pevolezza che dovrebbe esserci in ogni tipo di pria di chi sa di non essere "innocen- assoluta ed irrelata, la sua autonomia non de- lettura colta (ma direi anche nella lettura in te", volge la prua ad altri lidi, mentre ve essere intesa come estraneazione dal resto quanto tale) della priorità del valore estetico lo stato continua a battere le strade della vita e del pensiero. Anche un libro d'au- nell'universo letterario e, dunque, in tutti i del "giudizio", quasi che la mafia fos- tore va analizzato e "giudicato" nella moltepli- libri che ad esso rimandano. se una questione di solo giudizio. Ep- cità dei suoi aspetti, dunque pure per il suo pure, non sono innocenti i telegiorna- Condivido l'indicazione data da Franco li, quando ad ogni cronaca di mafia, implicito o esplicito discorso ideologico. Una Marenco all' Indice; far conoscere le diverse scandiscono la vittoria (quale?) a suon forma di profonda rassegnazione fatalistica, un modalità di lettura, i differenti punti di vista di elicotteri e cani ammaestrati che cupio dissolvi in cui si risolve sempre e comun- al lettore magari, aggiungo io, dalla scuola perlustrano un territorio la cui asprez- que l'uomo di Sicilia, la natura del siciliano, sempre abituato a comode e assolute classifica- za offrirebbe già spunto di meditazio- che diventa poi la natura umana tout court, zioni. Un lettore che sa di non poter contare su ne... Certo, un processo vinto contro percorre tutta l'opera di Sciascia: direi anzi che certezze assolute, senza che per questo si finisca la mafia è un fatto importante. Ma l'ultimo libro, Porte Aperte, non ne è il più nella indifferenza e nella interscambiabilità, è l'obiettivo, non è vincere i processi, contrassegnato. Ciò non inficia la "dimensione un lettore adulto. l'obiettivo è vincere la condizione umana, la catastrofe mafiosa delle contraddizioni capaci di generare al- tre catastrofi. La letteratura di Sciascia si muove all'interno di queste condizioni uma- ridica del capitano Bellodi. Quella mafia e di questa incivile convivenza. sempre coerente nel combattere le ne e storiche, e vi si muove senza dop- che ha determinato il suo "professio- E anche sotto qualsiasi altra bandiera false legittimazioni. Da questo punto pi fini. La visione di Sciascia, nella sua nismo" nel combattere la mafia, quel- non potremmo che essere, oggi, anco- di vista, lo stato italiano in fatto di imperfezione, è una visione pura. Si la stessa che ha determinato la sua ra complici. Non è questione di "pes- diseducazione supera, con ampio rimprovera al capitano Bellodi (siamo cecità di fronte ai secoli vissuti da simismo" né di rinuncia. È questione margine, la pagina di Sciascia "incri- fra le pagine de II Giorno della civet- quelle terre. Perché Bellodi si salva, di civiltà. E la nostra, piano piano sta minata". "Perché in Italia (1961) non ta), di aver risposto, al mandante ma- appunto, solo come uomo d'onore, davvero volgendo al tramonto. Quan- si può scherzare con i santi né coi fioso: "Anche Lei è un uomo". Non come uomo coerente con i propri do la cosiddetta fermezza delie istitu- fanti" dice Sciascia; è una frase com- nego a Pino Arlacchi, autore dell'arti- ideali. Per Sciascia l'etica di don Ma- zioni si sostituisce alla responsabilità prensibilissima: ci si rende conto di colo La Coerenza di Sciascia, il diritto riano è superiore a quella dei suoi storica di chi fino ad ora le ha gestite, che cosa leggevano a scuola i nostri di sentirsi quasi tradito, nella sua co- protettori politici. Non è forse vero? quando il controllato porta il nome studenti mentre veniva data alle stam- scienza civile, dall'affermazione di Il capitano Bellodi non è sconfitto, del controllore, quando per verità si pe la prima edizione de II Giorno del- Bellodi. E non negherei neppure le come si sostiene nell'articolo, dal co- intende solo il dualismo (innocente o la civetta? Quale era il clima cultura- conclusioni a cui l'articolo arriva, se dice culturale della mafia, il capitano colpevole), la verità, come verità, di- le, quanti "quaquaraquà" di stato era- accettassi "quelle" categorie di pen- Bellodi è sconfitto dal codice cultura- venta un dato accessorio, un di più no pronti a parlare, a parlare, a insab- siero che ne fondano le ragioni. le dei suoi "superiori" politici, dei che non interessa, un fatto assoluta- biare, a insabbiare: altro che il "cava- Vorrei aggiungere che se il genera- suoi "mandanti". mente marginale. Questo stesso seco- re" di Sciascia. le Dalla Chiesa fosse ancora vivo, dif- Oggi, ripetiamo in forma assai più lo, per le sue guerre, i suoi regimi e le Sciascia è "dentro" la Sicilia come il ficilmente direbbe "Anche Lei è un grave l'errore di Bellodi, quello di sue tragedie è un'unica triste ed alta Manzoni fu, per certi aspetti, "den- uomo" soprattutto ai mandanti di sta- non voler capire, convinti come sia- colonna infame. tro" il '48 milanese, con quel preciso to del suo incarico palermitano. No, mo che un'etica superiore possa sup- Lo scrittore ritorna sempre volen- senso di impotenza che deriva dalla non c'è nulla di epico, in questi anni plire di per sé al male di un'etica "per- tieri, nel suo cammino letterario, alla coscienza delle contraddizioni, non di lotta alla mafia. Come non c'era versa e selvaggia". E se lo stato italia- Colonna Infame manzoniana, eretta dallo scetticismo. Nel volere poi, a nulla di epico nella lotta al terrorismo no, in nome di quell'etica superiore, proprio grazie a quella "...concezione tutti i costi, relegare Sciascia nel re- degli anni duri. fondasse alcune sue azioni su un'etica etica e giuridica alternativa e superio- gno dello "scetticismo", ci si dimenti- E la coscienza civile non può arri- altrettanto perversa e selvaggia? E se i re a quella del perverso selvaggio che ca che ad un autore di letteratura non vare ad un pensiero molto lontano da partiti in nome di una etica costituzio- aveva di fronte": l'untore. si può chiedere di essere "scettico" o quello di Sciascia, se leggiamo i termi- nale, si comportassero anch'essi con E evidente che la mafia possiede "ottimista", ma solo di essere "auten- Libri di Testo Contromossa del lettore di Guido Armellini

STANLEY FISH, C'è utt testo in que- testo "così com'è", nell'immanenza crea una mappa del mondo più dutti- sperienza che gli studenti già fanno Fish propone ad esempio il metodo sta classe? Einaudi, Torino 1987, dei suoi nessi e rapporti interni, né è le e malleabile. Sono finalità di evi- spontaneamente nei loro consumi del "rallentamento della lettura" che ed. orig. 1980, trad. dall'inglese possibile definirne il carattere lettera- dente rilievo formativo, che rispon- estetici extrascolastici; e si delinea (al di là delle virate estemporanee e di Mario Barenghi, Franco Brio- rio a partire da peculiarità oggettiva- dono al più inquietante dei problemi chiaramente la necessità che anche il degli escamotages teorici che si posso- mente riscontrabili nella sua confor- posti dalla pratica didattica: a che ser- schi, Costanzo Di Girolamo e Ste- dialogo col patrimonio letterario uffi- no imputare al critico americano) si mazione linguistica; il significato di ve studiare letteratura? (Domanda al- ciale si sviluppi in base a scelte conte- dimostra di sicura efficacia nel conte- fano Manferlotti, pp. XXII -228, un'opera letteraria non è una "cosa" la quale le proposte di sintesi storio- nutistiche e metodologiche commisu- sto comunicativo della classe, per la Lit. 14.000. che si possa descrivere dall'esterno grafica, le minuziose ricognizioni te- rate agli orizzonti d'attesa e ai criteri possibilità di ancorare la riflessione ma un "effetto" o un "evento" da spe- stuali, le decodifiche struttural-semio- assiologici del lettore comune di oggi, sulle opere alla risposta cognitiva, eti- WOLFGANG ISER, L'atto della let- ca, esistenziale degli studenti: si tratta tura. Una teoria della risposta este- di portare alla coscienza ciò che, nei tica, Il Mulino, Bologna 1987, diversi momenti della lettura, le istru- ed. orig. 1978, trad. dall'inglese zioni del testo hanno suscitato nella mente del lettore, con un procedi- di Rofolfo Granatei, pp. 330, Lit. Ma tu sei copernicano? mento abbastanza "oggettivo" da sot- 34.000. tolineare il carattere artigianale del di Lidia De Federicis testo, e abbastanza "soggettivo" da HANS ROBERT JAUSS, Esperienza non mortificare le componenti affetti- estetica ed ermeneutica letteraria, ve dell'interpretazione. I, Teoria e storia dell'esperienza GIOVANNA ASTALDI, MARIA CARMELA BARBIE- le — Astaldi e Barbiero ottengono gli effetti mi- Un'altra proposta feconda di sug- estetica, Il Mulino, Bologna 1987, RO, Nemici per la pelle, Giunti Marzocco, Fi- gliori di equilibrio: tra il rigore e la divulgazione, gerimenti didattici si trova nello stu- dio sull'eroe letterario condotto da ed. orig. 1982, trad. dal tedesco di renze 1987, pp. 150, Lit. 8500. attente a spiegare le ragioni dell'eguaglianza e a Jauss nel primo volume di Esperienza Bruno Argenton, pp. 410, Lit. far accettare quelle della differenza. Certo, siamo estetica ed ermeneutica letteraria, in Non c'è, nella scuola media, una materia spe- nel cuore della morale laica, in ciò che essa ha di 40.000. cui sono esaminate le varie forme di cifica che tragga la sua impostazione dalla psico- operativo e di meno controverso. identificazione tra lettore e personag- logia o dall'antropologia; e neppure ce n'è una Di morale laica — del bisogno di etica nella HANS ROBERT JAUSS, Estetica della gio: ne scaturisce una tipologia che, che abbia come obiettivo primario e istituzionale formazione dei giovani — oggi si discute molto, e ricezione, Guida, Napoli 1988, opportunamente riformulata e ricon- l'educazione alla tolleranza. Perciò Astaldi e Bar- è uno dei primi tentativi che ed. orig. 1978-1986, trad. dal te- Nemici per la pelle dotta a una terminologia meno spe- biero, psicologhe e, con particolari interessi nel io conosca di intervento mirato sulla scuola. E cialistica, si presta ad affrontare un desco di Antonello Giuliano, pp. campo dell'età evolutiva e della ricerca didattica, vero che siamo stati in molti a ritenere impossibi- aspetto centrale dell'esperienza este- 148, Lit. 20.000. avendo scritto un libretto anomalo, lo presentano le e inopportuna la formulazione di un catechi- tica, particolarmente rilevante nel ca- in una collana di narrativa; e l'editore, in coperti- smo laico, e utile invece la disseminazione dei so del pubblico giovanile, portato a Concludendo un recente convegno plasmare la propria identità indivi- na, suggerisce di utilizzarlo per un'alternativa lai- principi educativi nell'intero ventaglio delle ma- sull'insegnamento della letteratura, duale e generazionale in rapporto agli ca all'insegnamento di religione. L'argomento è il terie d'insegnamento, attraverso l'aggiornamento Alberto Asor Rosa notava che l'in- eroi dell'immaginario collettivo. La pregiudizio (razziale ed etnico, anzitutto), di cui contro tra professori universitari e do- e il miglioramento di contenuti e metodi. E un riflessione sugli atteggiamenti ricetti- centi della scuola rischia di apparire in quindici capitoli vengono analizzati i meccani- progetto da non perdere di vista. Ma quanti sono vi del lettore nei confronti del perso- come un dialogo tra paranoici e schi- smi psicologici e i fondamenti storici, ed esempli- gli insegnanti che riescono da soli a trasformare i naggio offre la possibilità di imparare zofrenici: gli universitari intenti ad af- ficate le disastrose conseguenze. In ciascun capito- propri (eventuali) convincimenti e la propria pe- a dare un nome alle emozioni, a discu- fabulare di teorie e di metodi remoti lo il discorso espositivo delle autrici si alterna dagogia in qualcosa di diverso da un sistema di terne in modo ragionevole e argo- dalla realtà quotidiana; gli insegnanti alla proposta di materiali disparati: barzellette, perorazioni e di divieti? Il lavoro di Astaldi e mentato, sfruttando appieno un carat- scissi tra la seduzione di tanta dottrina proverbi, fatti storici e di cronaca, favole di Fe- Barbiero fornisce procedure per la comprensione tere proprio dei mondi possibili evo- e la prosaicità della routine scolastica. dro e brevi testi saggistici (di Margaret Mead o di (e, speriamo, per la correzione) dei comporta- cati dalla letteratura: abbastanza vici- Per eliminare — o quanto meno ri- ni da essere coinvolgenti, e abbastan- Lévi-Strauss). Il libro dunque è predisposto per menti. C'è, a sostegno, un notevole apparato di durre — questa frustrante patologia za lontani da poterne parlare col do- consentire scelte e percorsi vari. Uno è, per esem- attività didattiche. Domande, test, espedienti gra- relazionale, occorrerebbe forse modi- vuto distacco. pio, di carattere informativo, su episodi celebri fici, quasi sempre ben congegnati, guidano la let- ficare il quadro concettuale in cui si I limiti di spazio mi impediscono di collocano simili incontri, concepiti fi- del passato, su grandi eventi e situazioni attuali tura di capitolo in capitolo. L'intenzione ultima è esemplificare ulteriormente (ma gli no a oggi in termini gerarchici e uni- di intolleranza, di vecchio e nuovo tipo. Un altro di passare dal libro al mondo, dalla ricognizione spunti didatticamente stimolanti non direzionali; e riconoscere, per esem- può riguardare invece l'uso della lingua. Termini del testo a quella delle persone: "Ed ora rifletti su mancherebbero); mi limiterò quindi a pio, che esiste — o potrebbe esistere, e categorie concettuali (da narcisismo a raziona- te stesso e sui rapporti che hai con gli altri. Ti concludere con una considerazione di se fosse incoraggiato — un sapere di- lizzazione) entrati alla buona nel linguaggio quo- sembra di essere tolemaico o copernicano?" (così carattere generale. Secondo le catego- dattico con finalità, metodi, risorse tidiano sono restituiti alla loro esatta natura di recita l'ultima domanda, a cui non è facile per rie proposte da Stanley Fish la classe conoscitive proprie, che può misurar- strumenti interpretativi per fenomeni complessi. nessuno rispondere con onestà). si può considerare come una "comu- si alla pari col sapere specialistico, ri- Questo a me sembra un risultato forse collaterale nità interpretativa", la quale a sua vol- definendolo e facendosi ridefinire da ta fa parte di un più ampio sistema di all'argomento, ma non secondario. Anzi, mentre esso, con vantaggio di entrambi. L'ag- attese, valori, orientamenti, che pro- nella casistica storica la semplificazione congiun- giornamento, per gli insegnanti, non duce (e viene prodotto da) l'attività consisterebbe allora nel farsi passiva- ta alla proposizione (di valori) produce qualche letteraria e estetica nelle sue varie for- mente "mettere a giorno" sugli ultimi schematismo, qui — sul loro terreno professiona- me: in questo quadro la pratica didat- (o penultimi) orientamenti della ricer- tica non appare come un'azione mo- ca teorica, per applicarli poi, opportu- nodirezionale del docente nei con- namente semplificati, alla pratica sco- fronti dei discenti ma come una serie lastica; ma nel sottoporre la ricerca di mosse e contromosse, di mutui in- teorica al vaglio della didattica, trasce- terventi in cui l'uno e gli altri si modi- gliendone gli aspetti più validi dal rimentare, che passa inevitabilmente tiche non sono in grado — mi pare — avvezzo alla fruizione di prodotti ficano reciprocamente. La stessa sto- punto di vista pedagogico e formati- attraverso le attese, i pre-giudizi, i cri- di offrire di per sé una risposta altret- multimediali indirizzati a un pubblico ria letteraria, anziché configurarsi co- vo, individuandone le lacune, offren- teri di valore, il patrimonio immagi- tanto persuasiva). di massa. me una trasmissione di nozioni, giudi- dole interrogativi, acquisizioni, campi nativo dei lettori. Una prospettiva di questo tipo po- Estremamente interessante da que- zi, metodi predeterminati, può essere di indagine specifici e nuovi. Particolarmente rilevante dal pun- stula un ripensamento di contenuti e sto punto di vista è il tentativo — interpretata come un atto dialogico Può tornare utile in questa pro- to di vista didattico è la rivalutazione di metodi, che peraltro la pratica di- variamente perseguito dai tre studiosi volto a quel "ringiovanimento del spettiva una riflessione su alcuni libri delle finalità etiche e socializzanti del- dattica di molti insegnanti ha già av- — di analizzare il processo della let- passato" che si produce, secondo da poco usciti in edizione italiana che, l'esperienza letteraria: non si tratta viato, autonomamente dalla ricerca tura "di primo grado", tipica del letto- Jauss, attraverso il ruolo attivo dei dal versante dell'estetica della ricezio- evidentemente di ritornare a un uso teorica, in risposta alle concrete esi- re non professionista. Essa è descritta nuovi lettori. Un'attenta e sistematica ne della "scuola di Costanza" e da moraleggiante della letteratura, basa- genze emergenti dal rapporto con gli da Iser come "un processo dinamico riflessione su quanto avviene in que- quello della critica americana centra- to sulla presunta esemplarità dei con- studenti. In primo luogo una ridefini- di autocorrezione" in cui il lettore sto vivo contesto comunicativo può ta sul lettore, hanno suscitato un inte- tenuti e dei modelli di comportamen- zione del concetto stesso di letteratu- "formula significati che deve conti- fornire, proprio grazie all'apporto del ressante dibattito nell'ambito delle te- to proposti dalle grandi opere, ma di ra: la rivendicazione da parte di Jauss nuamente modificare"; Fish parla di "barbaro" pubblico massmediatico orie letterarie. Qui ce ne occuperemo sfruttare a fondo le risorse educative della profonda efficacia modellizzan- "esperienza del significato", costituita delle generazioni giovanili, un flusso esclusivamente sotto il profilo peda- offerte dal particolare tipo di coope- te dell'esperienza estetica in ogni sua "da tutto ciò che il lettore fa, anche se di complesse e sorprendenti informa- gogico-didattico: che cosa ci può tro- razione che l'esperienza estetica ri- forma (trasgressiva o conservatrice, poi eventualmente lo disfa": qualcosa zioni sul significato attuale della lette- vare un insegnante di utile per il suo chiede al lettore. Ogni opera lettera- esplicitamente ammaestrativa o fina- di molto diverso dalla lettura tipica ratura e sulle sue prospettive future: il lavoro? e viceversa: quale luce può ria — Iser cita Northorp Frye — è lizzata all'intrattenimento e aU'"alle- dello specialista che, come nota anco- che giustifica un atteggiamento non fare l'esperienza didattica sui proble- come "un picnic, in cui l'autore porta viamento dal mondo") inserisce a pie- ra Iser, è sostanzialmente una "secon- troppo reverenziale nei confronti del mi teorici messi sul tappeto? le parole e il lettore il significato": un no titolo nel processo formativo la da lettura", in cui la conoscenza del sapere specialistico e anche — spero Un punto comune tra la proposta processo di proiezione e di introiezio- "paraletteratura", nei suoi generi "primo significato" elimina la dialetti- — il carattere tendenzioso, eclettico e di Jauss e Iser e quella di Stanley Fish ne in cui il lettore "pensando i pensie- scritti e non. L'educazione letteraria ca tra aspettative, conferme, sorprese asistematico di questa recensione. è costituito dalla messa in discussione ri dell'autore, lascia alle spalle il se in questo modo non si pone come una e frustrazioni. Poiché il nostro scopo (legata alla generale ondata ermeneu- stesso di prima", si disloca nei punti di forzosa sfilata di testi, autori, metodi non è di formare specialisti in minia- tica che ha investito nell'ultimo de- vista e nelle prospettive del testo, di analisi desunti da un sapere accade- tura ma buoni lettori, da questo tipo La rubrica "Libri di Testo" cennio svariati campi del sapere) della mette in questione le norme di com- mico precostituito ma come esplicita- di osservazioni scaturiscono alcune è a cura di pretesa posizione neutrale dell'osser- portamento stereotipate, amplia la zione e approfondimento delle finali- indicazioni metodologiche didattica- Lidia De Federicis vatore: non è possibile conoscere il sua "immaginazione simpatetica", si tà, delle modalità, dei valori di un'e- mente preziose. IDEI LIBRI DEL MESEI

Libri di Testo In libreria Tra il dire e il fare di Claudia Peirone ii\oùe> 7 Uro"" FRANCESCO GNERRE, FRANCA MA- ne illumini poi la materia: particolar- validi, con opportuni accorgimenti, visamente, diventerebbe (tornerebbe eco" 02 RIANI, RAUL MORDENTI, CHIARA mente significativi, anche perché po- oltre che per il triennio, anche per il ad essere?) tempo disponibile, espe- SLBONA, Il testo ritrovato. Forme co utilizzati in sede didattica, i discor- biennio delle scuole superiori che, renziale". poetiche e classici a scuola, Longo, si sul destinatario interno al testo e sui pur configurandosi come fase di ap- raffronti fra genere cavalleresco e cul- prendistato letterario in cui è bene Ravenna 1987, pp.115, Lit. tura moderna (la tradizione dei "pupi privilegiare la letteratura moderna, 18.000. Serial ó> siciliani", il Calvino del Castello dei non deve escludere assaggi e letture destini incrociati). L'attenzione alla di opere di letteratura antica. Il vero struttura formale osservata nel suo problema consiste in definitiva nel Il libro contiene quattro saggi (ri- r s» f.r„w» 8ooo spettivamente sulla Commedia, il De- cameron, l'Orlando Furioso e sulla tra- dizione lirica italiana del sonetto) scritti da studiosi facenti capo al Cen- tro Romano di Semiotica, impegnati, alcuni da tempo, in un produttivo rapporto di confronto/collaborazio- Flessibile e potente ne con gli insegnanti di scuola media superiore. di Camilla Salvi In particolare II testo ritrovato na- sce dall'esperienza di studio e di ENRICO BORELLO, MARIA CRISTINA GOZZOLI, scambio culturale effettuata nell'am- PENELOPE HATCH, ALDO TOLLINI, "Insegnare le bito di un corso di aggiornamento lingue con il calcolatore", Centro Scientifico oh professionale organizzato dal CIDI di Torinese, Torino 1987, pp. Ili, Lit. 18.000. Campobasso, suddiviso in un semina- G rio di informazione (da cui per l'ap- punto sono scaturiti i saggi proposti Come si può imparare e cosa si può imparare nel libro) e in un "laboratorio", dove con un computer è un tema che appartiene a un gli insegnanti hanno verificato la vali- dità e proponibilità didattica dei per- territorio ancora poco esplorato dalla didattica. E corsi elaborati (e spiace, a tale propo- non senza un motivo. L'utilizzazione di tecnolo- sito, che di questa seconda fase del gie moderne nel campo dell'insegnamento richie- lavoro non sia resa nel libro doverosa de infatti un costante aggiornamento e una altret- documentazione). tanto costante collaborazione tra "tecnici" e "pro- Le premesse metodologiche sotte- fani", richiede disponibilità di mezzi e di materia- se ai saggi sono semplici ed efficaci: li, un piano di ricerca autogenerantesi, ma solida- proprio quanto è oggi — dopo tanta mente finanziato, tutte cose di cui la didattica astrattezza e inutile sofisticatezza di (ultima ruota del carro) non dispone se non in approcci critici trasposti, spesso mec- pochi e isolati centri di studio. Ma l'argomento canicamente, dalla ricerca accademica alla scuola — necessario e opportuno non è di importanza così secondaria se a lavorarci proporre. Intanto la centralità del te- ci si è messo anche Steve Jobs, l'inventore di potenzialità sono tante. Uno dei vantaggi princi- sto nel processo di formazione e ap- Apple, attualmente impegnato nell'elaborazione pali, sottolineano gli autori, consiste nella comu- prendimento degli allievi, intesa non di un rivoluzionario programma rivolto all'ap- nicazione bidirezionale con l'allievo che il calco- 700 come un nuovo idolo critico che fac- prendimento interdisciplinare nella scuola. latore può instaurare e un libro di testo, una cia perdere di vista, concentrando mi- Per quanto riguarda l'insegnamento delle lin- diapositiva, un film no. "Il calcolatore può ap- nuziosamente l'attività didattica su gue un certo rapporto con la tecnologia c'è sem- prossimare (...) la situazione di insegnamento in- so' Lido pochi campioni, l'inquadramento ge- pre stato: pensiamo ai laboratori linguistici, ai dividualizzato che ha luogo nel rapporto studen- (totale nerale, ma come imprescindibile pun- video, alle lavagne luminose. Qualsiasi strumen- te-docente" (p. 15). Il calcolatore può inoltre si- to di partenza nell'insegnamento del- 30.000 la letteratura, da cui poi ricavare ter- to possa sollecitare l'attenzione dello studente e mulare "ambienti", modelli in cui lo studente \vte mini di riferimento, di orientamento stimolarlo alla produzione, è per un insegnante di può entrare interagendo con lo schema proposto. e di decodifica. Si tratta cioè di "avvi- lingue il benvenuto. In questa prospettiva è interessante l'accoppia- cinare gli studenti ad un'opera par- "Insegnare le lingue con il calcolatore" offre mento videodisco-calcolatore, in grado di attiva- tendo dall'opera stessa presentata sia una valutazione globale di quanto si è fatto e di re contemporaneamente tutte le abilità linguisti- nei suoi aspetti formali (strategie te- quanto sì potrebbe fare sfruttando l'informatica. che. Ciò non significa che non ci saranno più stuali messe in atto dall'autore, letto- Putroppo il materiale finora a disposizione è non insegnanti nei corsi di lingua: anzi, ce ne dovran- re previsto dal testo etc.) sia nei suoi solo povero, ma anche estremamente riduttivo, no essere di più e più preparati, che si serviranno aspetti tematici" (p. 13). In tal senso del computer "come di uno strumento ausiliario particolarmente lineare e saggiamen- tanto da generare in molti insegnanti l'impressio- te compendioso appare lo studio sulla ne che si tratti di un sistema complicato, costoso e flessibile e potente" (p. 21) e lo guideranno secon- ^ssèssV«e ' » Divina Commedia, di cui Franca Ma- sostanzialmente inutile, comunque non alternati- do una logica di studio e una conduzione creativa 66^ riani esamina per l'appunto gli aspetti vo rispetto ai metodi tradizionali. E invece le della ricerca. tematici e quelli formali, fornendo una griglia interpretativa che l'inse- gnante può opportunamente riempire ^Ztegruh* di contenuti ed esemplificazioni. Che B> , e \i\cfio"-. poi il testo possegga la capacità di sviluppo diacronico è invece centrale tentare di operare (con i dovuti sup- orientare il lettore e di parlare di sé nel saggio di Chiara Sibona sulla tra- porti metodologici e attraverso la pra- Collana "Il labirinto" \a "sia se lo si considera dal punto di dizione italiana del sonetto: un esem- tica quotidiana da cui ogni insegnante (jvitao^e vista della semiologia in quanto mac- 30.000 pio della possibilità di costruire spez- riceve arricchimento) una lenta rivo- Res$02-^ china comunicativa (...), sia se lo si zoni di storia letteraria in base alle luzione: quella di trasformare il "tem- F. Wedekind 304 P; considera, dal punto di vista della fi- trasformazioni interne di generi o te- po del dire e del ri-dire" tipico della FUOCHI lologia, in quanto oggetto storico de- sti formalmente affini. nostra scuola, in "tempo del fare", at- terminato (in questo caso come mano- Alla premessa metodologica della traverso la pratica della lettura diretta D'ARTIFICIO scritto) che rivela e descrive il proprio centralità del testo si affianca (e non è dei testi e non attraverso quella del orizzonte culturale" (p.43), è quanto un semplice corollario) l'invito ad metatesto, della critica e della critica W. Somerset Maugham dimostra Raul Mordenti occupandosi usare in classe testi completi (non sol- della critica, che ancora domina nel del Decameron. Ne risultano alcune tanto brani antologizzati), offerti agli nostro sistema scolastico. LA RESA proposte di lettura e interpretazione studenti a partire dalla loro stessa, Rimuovere lentamente gli ostacoli DEI CONTI di grande efficacia, nonostante i dub- materiale presenza. È ovvio che tale che impediscono una trasformazione bi (soprattutto a proposito dell'ap- pratica didattica non sempre è possi- del "tempo" scolastico significa in so- Leonid N. Andreev proccio filologico) che l'Autore stesso bile, ma può costituire un'utile e spes- stanza cambiare la qualità dell'inse- persuasivamente mostra infondati. so non più ripetuta occasione d'in- gnamento e dell'apprendimento: "in I SETTE Nel saggio sull'Orlando Furioso, contro (senza contare la possibilità di realtà, scrive ancora Mordenti, il IMPICCATI Francesco Gnerre dimostra come sia utilizzare integralmente testi brevi di 'tempo della scuola' è stranamente un possibile tracciare per gli allievi un narrativa, poesia e teatro di cui è ricca tempo completamente vuoto e total- August Strindberg percorso di lettura di quest'opera (in la produzione novecentesca). Ma l'at- mente occupato, proprio perché è un assoluto la più rifiutata dalla popola- tenzione degli Autori del Testo ritro- tempo del tutto privo di occasioni e di IL PREZZO zione media dei lettori adulti come vato si è concentrata soprattutto sui eventi (esattamente come il tempo emerge da una ricerca statistica svolta cosiddetti "classici", che sono i libri dell'ospedale, dell'esercito e del car- DELLA VIRTÙ presso la Biblioteca Nazionale di Ro- meno letti dalla popolazione adulta, cere). Se il tempo della scuola invece ma) che, partendo da un esame sem- quelli per i quali la mediazione della che 'tempo del discorso dell'inse- plificato ma non limitativo,, delle scuola risulta indispensabile. I percor- gnante' fosse 'tempo della lettura de- FrancoAngeli complesse strutture formali del testo, si di lettura tracciati possono essere gli allievi', forse si aprirebbe improv- -WlMJlill JN. 6 pag. 121

IDEI LIBRI DEL MESE I

al romanzo (ma probabilmente a que- sto genere di romanzi) solo occasio- La Fabbrica del Libro nalmente. OLSCHKI Ad altri generi, ad altre linee d'of- ferta dell'industria editoriale, rivolgo- no la loro attenzione Fabio Gambaro PERIODICI Mercato al centro (I viaggi di carta), Giulio Carnazzi (Lo scaffale di Quelli della notte), Ranieri di Giovanni Peresson Carano (Un po' di Crepax). In ogni caso, al lettore, al pubblico degli ac- Pubblico 1987. Produzione lettera- Cristina Bensussi, nell'articolo che passando magari attraverso la video- quirenti vuoi di diari di viaggio alla Harold Messner, vuoi di libri legati a ria e mercato culturale, a cura di apre la rivista, Il romanziere giovane music, la pubblicità, il video-clip. trasmissioni televisive di successo, Vittorio Spinazzola, Milano Li- anni Ottanta, tenta l'individuazione Allo stesso modo come "il lettore Archivio Storico dei materiali narrativi a disposizione di romanzi di formazione" — nell'ar- piuttosto che di fumetti, viene sempre bri, Milano 1987, pp. 244, Lit. Italiano del narratore giovane. Di quel gruppo ticolo di Remo Cacciatori I romanzi più spesso richiesta una sorta di inter- 1842 25.000. di scrittori italiani — Palandri, Ton- dei personaggi giovani — trarrebbe "le testualità che va ben oltre non solo il Non si può certo dire che l'interes- delli, Tabucchi, Del Giudice, De Car- proprie competenze di genere da sistema dei testi letterari ma la stessa Trimestrale, dir. da A.D'Addano se verso tutto ciò che riguarda l'edito- lo, Pazzi, Busi — hanno compiuto il un'intertestualità che va al di là del pagina scritta. Lire 51.000 ria libraria, i suoi rapporti con gli au- loro esordio tra il finire degli anni sistema dei testi letterari", in direzio- Dei libri di viaggi di cui si occupa Fabio Gambaro — i libri di Messner (1980), Fogar (1975), Pellegrini Belfagor (1980) o Bonatti (1984), ma anche i libri di viaggio di Moravia (A quale Rassegna di varia umanità tribù appartieni, 1972, Lettere dal Sa- 1946 hara, 1981) — interessa qui piuttosto Lettere fiorentine il discorso sulla produzione più di- Bimestrale, dir. da C.F. Russo di Anna Baggiani chiaratamente avventurosa, anch'es- Lire 43.000 sa, tra l'altro, riconducibile sul piano della diffusione come su quello della Alessandra Macinghi Strozzi: Tempo di affetti e lettura e del consumo con la sua nor- Francofonia di mercanti. Lettere ai figli esuli, Garzanti, Mi- mativa d'uso, l'esigenza di una precisa enciclopedia di riferimento, a una in- Studi e ricerche sulla lette- lano 1987, prefaz. di Angela Bianchini, pp. tertestualità programmaticamente ri- 335, Lit. 28.000. ratura di lingua francese chiesta nel lettore (da parte dell'auto- Giovane vedova dell'esule fiorentino Matteo 1981 re) come nel mercato (da parte dell'e- Strozzi, costretta a separarsi dai figli maschi ado- ditore). lescenti impiegati nei banchi dei cugini a Napoli e Semestrale, dir. da L. Petroni Libri — quelli presi in esame da Bruges, per ventitré anni (1447-1470) Alessan- Gambaro — in cui l'autore precede Lire 36.000 dra scriverà loro lettere e s'adoprerà per fargli attraverso l'espediente della dramma- revocar l'esilio, per cercargli moglie, per condurre tizzazione dell'andamento del viag- avanti in Firenze le cura della Casa, del parenta- gio, proponendo al lettore veri e pro- Il Pensiero Politico do e della campagna. Non tanto ottocentesco mo- pri "racconti in presa diretta", sot- Rivista di storia delle idee dello di virtù (come per il Guasti, primo curatore dove i giochi di potere (e la censura) costringono traendosi "attraverso un forte pathos narrativo" (p. 75) all'indole scientifica politiche e sociali dell'edizione critica dell'epistolario nel 1877 qui Alessandra per anni all'uso di un cifrario a nomi- delle relazioni di viaggio. Una produ- ripresa, sfrondata e affidata all'esauriente e pun- 1968 nar persone e fatti e a riferire quel che si dice in zione libraria, certamente non consi- tuale prefazione della Bianchini), quanto piutto- città ai figli lontani; una città ch'è pur sempre il stente sul piano dell'offerta editoria- sto esemplare incarnazione dell'ideale femminile centro del mondo se si trovano solamente "mara- Quadrimestrale, dir. da M.Delle le, che in modi sostanzialmente analo- proposto dai Libri della Famiglia dell'Alberti. me", cioè fanciulle di poco conto disposte a mari- ghi a quelli di mensili come Jonathan Piane, L.Firpo, S.Mastellone, Concretezza e realismo si mescolano in lei, come tarsi fuori, e se gli esuli fan di tutto per tornarvi. o Avventura, trasmissioni televisive, N.Matteucci in altri mercanti dell'epoca, a una viva e "popola- Un vivo quadro della vita mercantile fiorentina rally africani o transamazzonici (dalla resca" religiosità, ch'è, allora, anche "borghese" in cui pubblico e privato giocoforza s'intrecciano, Parigi-Dakar al Carnei Tropht), pro- pone "una concezione di viaggio tutta Lire 51.000 come "borghesi" sono le sue preoccupazioni d'agir e nella vita quotidiana l'esprimersi di una menta- incentrata sul carattere straordinario bene e prudentemente se è il caso, di "far masseri- lità cui ci lega ancor oggi un filo diretto, sia che e irripetibile dell'impresa, sulla prova zia", di ben trattare la "mercatanzia" del matri- l'Alessandra ammonisca i figli (per Matteo "che di forza e di resistenza che impegna La Bibliofilia monio, di provvedere degnamente col Monte alle tu gli faccia vezzi, e faccia istia netto e pulito"), gli eroici viaggiatori in percorsi sem- Rivista di storia del libro doti delle figlie e alle vesti e gioie che occorrano, sia che ricorra a modi proverbiali o descriva ca- pre più difficili, alla ricerca di zone e di bibliografia d'evader appena possibile le pesanti gravezze fi- ratteri e personaggi (il tale che "va cercando noia inaccessibili e pericolose (p. 72). 1899^ scali, d'evitare la speculazione in borsa che, per e tien l'animo coi denti"; "ha il mele in bocca e L'attenzione all'immagine che dei lei, è ancora peccato (punto dolente delle specula- rasoio a cintola"). Ma ancor più quando in lei propri lettori l'autore ha costruito al- Quadrimestr. dir. da L. Balsamo zioni storiche sulla "modernità" del mercante, emerga una sensibilità tutta femminile, come nel- l'interno dell'opera, rappresenta uno, per alcuni, in questo, ancora partecipe della men- la bellissima lettera sulla morte del prediletto e certamente il maggiore, dei centri Lire 63.000 talità medievale); di ricever con dignità parenti e figlio Matteo, e, altrove, ancora per il figlio "sono d'interesse della rivista come è possi- amici dei figli. E se con naturalezza lamenta i in fantasia aspettando Lorenzo". Perché varrebbe bile vedere dagli esempi che si posso- no ricavare anche da quest'ultimo nu- malfatti d'una schiava, se teme per la "pesta" la pena di leggerle, queste lettere, solo per la Lares mero di "Pubblico". Un lettore che quando non tocchi "gente di bassa mano" e se del lingua, così sciolta e schietta e aderente al parlato Rivista trimestrale di studi con gli anni ha acquisito competenze suo troppo vecchio contadino dice "che Iddio lo e piena di spirito e arguzia, ancorché l'Alessandra demo-etno- testuali certo più sofisticate, ma in chiami a sè, se il meglio debb'essere", anche in si schermisca col "non guatare al mio bello scrive- ogni caso competenze che riguardano antropologici questo è donna del suo tempo. Si tratta della re" o "pazienza a leggere che nel mio dire sono ormai sempre più l'intero universo 1912 Firenze dei Medici, agitata da liti e contrasti, lunga". della comunicazione audiovisiva. Un lettore investito da una comu- Dir. da G.B. Bronzini nicazione multimediale — il caso dei libri di viaggio è da questo punto di Lire 51.000 vista emblematico — il quale si trova tori o il pubblico dei lettori, possa Settanta e le soglie del decennio suc- ne piuttosto dell'offerta e del consu- a dover costruire le proprie compe- contare in Italia su molti punti di rife- cessivo, senza poter "più ricorrere ai mo cinematografico. Tuttavia se film tenze testuali, la propria enciclopedia Lettere Italiane rimento; tutt'altro. Solo che da oggi, topoi letterari che ancora fermentano come Rusty il selvaggio, Flashdance, di riferimento, attraverso quei mate- 1949 uno di questi interlocutori, "Pubbli- nella generazione non più giovanissi- Karaté Kid, La storia infinita, Guerre riali posti in circolazione dall'insieme co" appunto, un po' libro un po' rivi- ma" dei loro immediati predecessori; stellari, considerati da Cacciatori co- degli apparati editoriali e che in mo- Trimestrale, dir. da sta-annuario sulla "produzione lette- e trovandosi a vivere, a differenza di me esempi di Bildungsfilm — sorta di do sempre più consistente attorniano il "testo" letterario e non. "Testo" che V. Branca e G. Getto raria e mercato editoriale" come reci- questi, "esperienze non ancora filtrate romanzi, questa volta cinematografi- ta il sottotitolo, dopo dieci anni di attraverso il vaglio della letterarietà". ci, di formazione — sono costruiti rappresenta l'oggetto centrale d'at- vita e il passaggio nell'80 dal Saggia- "sull'idea di un lettore (spettatore) tenzione negli interventi di "Pubbli- Lire 51.000 La narrazione capace "di coinvol- tore alla Milano Libri, con il numero gere un pubblico sensibile ai proble- implicito adolescente", non altrettan- co", finendo per trascurare il versante in libreria interrompe le pubblicazio- mi dell'oggi — continua Cristina Be- to avviene con il "Bildungsroman intertestuale delle sinergie di prodot- to e di mercato. Medioevo ni. nussi — viaggia sulle onde sonore, o contemporaneo". Qui " il pubblico è Impossibile dar conto qui di tutti si struttura attraverso una lettura in previsto adulto e con esso il lettore L'interesse rivolto a formati edito- e Rinascimento gli interventi contenuti in quest'ulti- successione delle varie scene in cui è implicito del testo" (p. 35). riali, a proposte dichiaratamente di composto il fumetto. La sintesi tra Bollettino del Dipartimento mo numero, alcuni dei quali di note- Insomma il romanzo di formazione consumo (sia pure nei loro aspetti "te- vole rilevanza critica (quello di Clau- queste due dimensioni percettive è italiano "spiega i fenomeni giovanili" stuali"), rappresenta uno dei fili con- di studi sul Medioevo e il dio Milanini, Il disagio di Calvino ) e naturalmente offerta dal cinema". perché rivolto a un pubblico che gio- duttori della rivista fin dal suo primo Rinascimento teorica (Vittorio Spinazzola, La valo- Questi finiscono per essere "i materia- vane non è o non lo è più, lasciando apparire. Si potrà forse discutere che 1986 rizzazione letteraria): occasione piut- li a disposizione del narratore che vo- alla produzione cinematografica, al si- questo interesse ha riguardato, per dir tosto da prendere a pretesto per ten- glia misurarsi con il romanzo" (p. 16), stema dello star-system discografico così, sempre il versante alto, sofistica- Annuario, dir. da C. Leonardi tare un primo bilancio su uno degli con una narrazione, una struttura fa- in una sorta di divisione multimediale to, già di "qualità" di quell'insieme aspetti che ha meglio caratterizzato in bulatoria capace di coinvolgere un e internazionale della produzione e della produzione editoriale che trop- Il prezzo varia secondo la mole questi anni la storia della rivista. Il lettore "sensibile ai problemi dell'og- del mercato, il compito di coprire, po spesso, e ancora negli armi '70, tentativo di confrontarsi in modo pro- gi". Un lettore a cui parlerebbero, e in probabilmente meglio che con l'uso veniva guardata con sospetto, relega- del volume grammatico, a partire da una indagine modo più diretto, materiali prove- della parola scritta, un bisogno narra- ta com'era nel ghetto paraletterario: i sui testi e sulla figura dell'autore, con nienti da un orizzonte più ampio ri- tivo, fabulatorio, di divertire, stupire, fumetti di Crepax, Linus, Tex (ma il mercato editoriale e la produzione spetto a quello letterariamente inteso: commuovere, sbalordire presente in OLSCHKI - C.p.66 - FIRENZE letteraria. dal fumetto, alla musica, al cinema generazioni che si accostano al libro, D alternativa al minimalismo statuniten- fare muove proprio dal titolo assunto cosa voglia". Ed è sufficiente andarsi 0 se su uno stesso segmento di pubblico dalla rivista, "Pubblico". "I titoli delle a rileggere le' interviste rilasciate in siamo già nell'86), ma non II Monello di lettori. riviste letterarie — scriveva nel 1977 quello stesso arco di anni da persone o Albo Bliz; Brunella Gasperini, ma Certamente poi di fronte a queste Vittorio Spinazzola nell'intervento di come Inge Feltrinelli, Leonardo OLSCHKI non Blue Moon; i diari di viaggi ma trasformazioni c'è da interrogarsi da apertura al primo numero della rivista Mondadori, Giulio Bollati, per ritro- non le guide con la loro trasformazio- quali orizzonti reperire gli strumenti — si riferiscono per lo più alla lettera- vare constatazioni sostanzialmente ne in veicoli pubblicitari di compa- necessari per avviare una critica del- tura in sé presa [...]. Quanto ai lettori, analoghe su un pubblico di cui non si PERIODICI gnie di bandiera, catene di hotel, vil- l'editoria e del mercato librario. Co- resta inteso che non costituiscono un riesce più bene a intravedere di quali laggi-vacanze. Indubbiamente questa niugare marketing ed ermeneutica? problema interessante [...]. Tanto libri ha bisogno. attenzione nei riguardi di una produ- Ricerche di mercato e filologia? Tec- meno sarà il caso di porre l'accento Se "Pubblico" individua, e per tem- zione di "varia" ha aiutato a compren- niche di gestione commerciale e poli- sulle modalità pratiche del processo po l'importanza che riveste lo svilup- dere i caratteri di un'offerta editoriale tica degli autori? per cui l'invenzione letteraria prende po di un versante della critica orienta- che andava facendosi più articolata, Non a caso nell'editoriale di aper- corpo di libro, entra nella dimensione ta verso il lettore, l'attenzione al Nuncius attenta a rispondere alle nuove esi- tura di quello che è l'ultimo numero del mercato editoriale, assume un va- "consumo" del libro di successo, la Annali di storia della genze, ai nuovi bisogni di lettura di di "Pubblico", Vittorio Spinazzola lore di scambio, si costituisce infine necessità quantomeno di proporsi co- un mercato in profonda trasformazio- sottolinea il fatto che sia ormai diven- come un bene destinato alla fruizione me una sorta di annuario che scandi- scienza ne. tata "indispensabile" "una critica del- collettiva. [...] Intitolare al pubblico sca negli anni le trasformazioni, i temi 1986 Un interesse — è bene ricordarlo l'editoria e del mercato librario". Or- questo libro-rivista ha dunque un si- emergenti nel dibattito e nel "merca- Semestrale, dir. da P. Galluzzi — che nasce all'interno di un gruppo mai improrogabile la necessità di af- gnificato polemico" (p.39). Il ribalta- to delle lettere", tuttavia finisce per di ricercatori universitari che lavora- Lire 53.000 no presso l'Istituto di filologia moder- na della Statale di Milano, e più in particolare nei seminari coordinati da Nuovi annali Vittorio Spinazzola, a sperimentare l'applicabilità di criteri di analisi lette- della scuola speciale raria a opere e a testi che normalmen- Ritratti borghesi per archivisti te non sono considerati facenti parte del canone letterario. di Sergio Pent e bibliotecari Un progetto critico che, nel con- 1987 fronto implicitamente istituito con i FRANCESCA SANVITALE, La realtà è un dono, Dir. da A. Pratesi nuovi assetti produttivi raggiunti dal- Mondadori, Milano 1987, pp. 280, Lit. Il prezzo varia secondo la mole l'industria editoriale negli anni Ot- 22.000. del volume tanta, finisce per rivelare, soprattutto oggi, alcuni limiti. A partire dalla mo- Dalla felice lontananza degli esordi vallec- dificazione che subisce oggi il fatto chìani con Un cuore borghese (1972), Francesca Physis letterario, in direzione non solo del- Rivista internazionale di l'espansione del flusso letterario ver- Sanvitale ba onestamente distribuito l'ispirazio- so vastissimi settori della paralettera- ne narrativa in soli altri due romanzi: uno è quel storia della scienza tura, ma fino all'occultamento di sé Madre e figlia, del 1980, che vale ormai come 1959 dentro formati che vanno molto al di sicuro punto di riferimento per la narrativa reali- Trimestrale, dir. da F. Ogliari là della scrittura in senso classico. stico-borghese contemporanea, un perfetto esem- C'è così da chiedersi se per caso pio di sobrietà sostenuto da un giusto stile elegan- Lire 63.000 nell'ideale cassettina in cui sono cu- te e mai svagato. L'altro è un titolo del 1984, stoditi gli strumenti che ci soccorrono L'uomo del parco, in cui i risultati inventivi Rassegna storica nell'esame di questo tipo di produzio- non si congiungono nella giusta misura ad una ne, ma più in generale dell'insieme toscana ormai definitiva compiutezza stilistica. della offerta editoriale, la normale at- 1955 trezzistica non sia ormai diventata "Ritratti borghesi" potrebbe anche intitolarsi ampiamente insufficiente. Inadeguata questa recente raccolta di narrazioni brevi, in nella portiera di un taxi ( La realtà è un dono, Semestrale, dir. da C. Rotondi a ricostruire i circuiti di produzione, buona parte già edite in rivista ("Nuovi Argo- ultimo e miglior testo della raccolta): da un simi- Lire 41.000 distribuzione e consumo editoriale tra menti", "Playboy"). La realtà, infatti, sembra un le casuale episodio può scaturire una serie di con- anni Ottanta e Novanta, soprattutto dono neanche tanto anelato dai personaggi, che si seguenze apparentemente illogiche ma capaci di Rinascimento di fronte a una crescente attenzione muovono sullo sfondo disincantato di avveni- modificare in nero un'esistenza. Così è un filo da parte dell'industria editoriale, di 1950 menti non eclatanti, ma determinanti nel mo- quello che separa speranza e disperazione, illusio- grande e piccola dimensione, verso il recupero di una produzione margina- mento particolare in cui accadono. L'inizio di un ne e realtà. Quando la convinzione di vivere e di Annuario, dir. da E. Garin le e la sua successiva diversificazione diario, uno scorcio di mare in agosto, il solito saper cercare giustificazioni oltre le apparenze Il prezzo varia secondo la mole panorama da una terrazza sul Tevere: il ricordo viene meno, le realtà diventa l'unico vero regalo lungo linee d'offerta capaci di incro- me ciare bisogni di lettura specifici. si fa strada, cerca e trova spazio, gioca alla grande per poter sopravvivere. Inadeguato, in una rivista program- con un presente disilluso e spesso arido. Sono In sostanza, un severo giudizio sull'incapaci- maticamente intitolata al "pubblico", uomini e donne comuni — quasi sempre oltre i tà dell'uomo contemporaneo di vivere aggrappa- F l'arte in anni in cui con maggiore evidenza cinquanta — vagamente intellettuali, reduci da to alle poche certezze che una esistenza predeter- 1903 e consapevolezza l'editoria libraria fi- esperienze non esaltanti, non sempre memorabili: minata non è in grado di fornire. La realtà è nisce per dare meno per scontato che il vero trauma sembra l'angoscia del tempo che è qualcosa in cui esaurirsi e perdersi, in bene e in Annuario, dir. da U. Procacci l'importante è produrre comunque li- scivolato lasciando scarse tracce di conquista; sco- male. E, almeno secondo gli eroi smarriti della Il prezzo varia secondo la mole bri che poi qualcuno leggerà. Al cen- prirsi vecchi sull'ombra dei ricordi d'infanzia o Sanvitale, il passato è una fucina di errori in del volume tro del sistema — certamente genera- lizzando — non sta più il prodotto di un amore bruciato in fretta e male: la realtà. grado di modificare il presente. Invivibile, forse, librario, il testo, bensì il mercato, il Ma è la realtà dettata dalle macerie del passato, ma certo lo sarebbe qualunque epoca quando le Rivista di storia e pubblico degli acquirenti e dei lettori. non quella regalata dall'esaltazione — improba- motivazioni sfuggono altrove, quando si teme — letteratura religiosa Con maggiore evidenza che un tem- bile — del presente, incapace di suscitare nuove in fondo — un concreto cambiamento, poiché "il 1965 po, l'immagine del pubblico, del mer- emozioni. Una gita a Vienna, un dito schiacciato cambiamento ha un costo psichico". cato per il quale l'opera viene prodot- Quadrimestr. dir. da F.Bolgiani ta e distribuita dell'editore, può o me- no sovrapporsi all'immagine iscritta C.Ossola, E.Passerin d'Entreves dall'autore nel suo testo, interagire Lire 51,000 con essa, costituire un'immagine vir- frontare i "meccanismi di funziona- mento che la rivista annualmente pro- sfuggirgli la possibilità di avviare tuale. Diventa allora necessario ripo- mento dei processi di elaborazione, poneva nell'esame dei "fatti letterari" quella "critica dell'editoria" di cui si sizionare il livello di approccio alme- distribuzione, fruizione del libro let- ritenuti significativamente rilevanti afferma oggi la necessità. Rivista italiana no ai livelli di sviluppo degli apparati terario" (p. 8). In ogni caso un'indagi- nella stagione appena trascorsa è stato Merita qualche riflessione che in editoriali, sempre più attenti a iscrive- di musicologia ne, qualunque indagine sul mercato dunque nei confronti di una riflessio- una rivista così programmaticamente re nelle loro politiche editoriali — librario, passa sempre meno attraver- ne critica per cui il pubblico non rap- intitolata, sia mancato un approfondi- 1966 dalla pubblicità alle promozioni, dal- so le categorie del "letterario", allo presentava un problema degno di in- mento dei risultati dell'indagine Istat le attività di ufficio stampa al packa- teresse, dove il successo letterario — Semestrale ging di prodotto, all'editing — una lo- stesso modo in cui la libreria, e la pro- sulla lettura. Come pure il fatto che a duzione che attraverso essa vi è com- inteso come fortuna editoriale e di partire dai primi anni Ottanta gli sti- ro immagine di lettore, attraverso una Lire 48.000 comunicazione coordinata. mercializzata, e che rappresenta tran- mercato — veniva guardato con qual- moli più interessanti alla comprensio- ne rare eccezioni il luogo privilegiato cosa di più che il semplice sospetto. ne delle trasformazioni della "lettu- Se una delle difficoltà dell'autore da cui osservare le trasformazioni del La crisi attraversata dall'editoria li- ra", oltre che del pubblico dei lettori Storia delle relazioni di narrativa italiana è rappresentata mercato e della lettura, rappresenta braria tra fine anni Settanta e '84-'85 e degli acquirenti, iniziano a proveni- internazionali dall'identificazione del proprio letto- solo il 22 per cento (a valore) della è stata, in fondo, la conseguenza della re da altre direzioni, Eurisko, Censis. re, lettore su cui fondare la propria produzione libraria complessiva. difficoltà da parte di non pochi edito- Sollecitazioni che certamente non 1985 autorità narrativa, trovandosi di fron- Può a questo punto diventare inte- ri a comprendere la direzione e il sen- esauriscono la comprensione dei mec- Semestrale, dir. da E. Di Nolfo te a una condizione di varietà del pub- ressante ritornare al modo in cui so di una trasformazione del pubbli- canismi della lettura, dei suoi bisogni, blico, che si configura ormai come un "Pubblico", tra 1977 e '87, anni di co. "Ma chi è il nostro lettore?", il come quelli del consumo: troppo gio- Lire 49.000 insieme di pubblici distinti, caratteriz- profonda trasformazione ed evoluzio- lettore delle pagine e delle rubriche cate, come è ovvio in questo tipo di zato ognuno da codici culturali (e lin- ne delle politiche d'impresa e di mer- culturali dei giornali quotidiani e pe- contributi, in direzione di un versante guistici) svariati e mutevoli, da molte- cato nella grande come nella piccola riodici, si chiedeva proprio dalle pagi- opposto a quello in cui si è mosso Studi musicali plici orizzonti d'attesa, questa diffi- casa editrice, si è mostrato in grado di ne di "Pubblico" (1983, p. 140) Be- "Pubblico". 1972 coltà dell'autore viene sempre più interpretare le trasformazioni interve- niamino Placido. "Mi pareva di saper- Sollecitazioni tuttavia da non la- surrogata dall'editore. I cosiddetti nute nel rapporto tra autore e lettore, lo, non lo so più. Il lettore al quale sciar cadere se non a condizione di Semestrale, dir. da N. Pirrotta "giovani autori", con l'attenta pianifi- tra pubblico e produzione letteraria, fino a ieri mi rivolgevo era il tipico perdere ancor più contatto con lo svi- Lire 48.000 cazione delle politiche comunicative tra editore e mercato, tra casa editrice reduce dalle avventure intellettuali luppo dei meccanismi di funziona- da parte della casa editrice sono stati e libro di successo. consumate attorno al '68. [...] Adesso mento dei processi di elaborazione, anche una "linea d'offerta" narrativa Allora la prima considerazione da quel lettore non so più bene dove sia, distribuzione e fruizione del libro. OLSCHKI - C.p. 66- FIRENZE che non solo chi arriva oggi in quei scente sfollò da Torino al paese del Diorama della memoria paesi su veloci autostrade, ma anche Monferrato e li rimase sino alla fine chi arriva a piedi e circola a lungo, e della guerra, e assistette agli scontri di Remo Ceserani interroga persone e documenti, non fra partigiani da una parte e tedeschi e riesce più a cogliere. E tuttavia, all'a- milizia fascista dall'altra, e conobbe le IL LABORATORIO DEI nalisi, l'ampiezza, gli scopi e i risultati prime avventure conoscitive, le prime SOGNI ROSETTA LOY, Le strade di polve- polvere salgono a Lu o scendono a delle due operazioni romanzesche, le amicizie e i primi amori. Il suo, quin- Fantascienza americana re, Einaudi, Torino 1987, pp. Giarole, un poco più alti, profilati sul- strategie e messe in scena narrative di, è un romanzo storico e autobiogra- dell'Ottocento 243, Lit. 20.000. le colline, risalendo il corso del tor- risultano profondamente diversi. fico a un tempo. Se però si vanno a a cura di Carlo Pagettl LORENZO MONDO, I padri delle rente Grana, i paesi di Viarigi e Mon- C'è una differenza estrinseca, ma vedere i meccanismi narrativi, risulta Da Melville a Hawthorne, da temagno, fra vigne, campi arati, stalle, importante: Rosetta Loy rievoca la Poe a Emily Dickinson, da colline, Garzanti, Milano 1988, che lo spessore della storia è forse più casali e castelli, dove è fiorita l'adole- storia di una famiglia, dentro una Twain a London, alcuni grandi pp. 131. Lit. 16.500. presente, paradossalmente, nel libro scrittori americani del secolo scenza del protagonista dei Padri delle gran casa di proprietari contadini, tra di Mondo, il quale per catturare le scorso si cimentano con la colline. la fine del Settecento e il 1879. Il suo stratificazioni nel tempo della vita Le vicende di questi due romanzi si science-finctlon. I due romanzi sembrano avere un è, a tutti gli effetti, un romanzo stori- umana e penetrarne e capirne i mec- svolgono in due località del Monfer- Lire 26.000 tema in comune: il recupero e la rie- co, nella variante della saga di fami- canismi mette in atto tutta una serie rato che sono a un tiro di schioppo vocazione di un passato di vita conta- glia. Lorenzo Mondo rievoca fatti di sondaggi ed esplorazioni in profon- Jurij Trifonov l'una dall'altra, un poco più basso il dina che è ormai definitivamente ar- molto più circoscritti, limitati agli an- do, mentre nella Loy il frequente uso LA CASA SUL paese di Mirabello, da cui le strade di chiviato, affidato a segnali e ricordi ni in cui il suo protagonista adole- del presente non riprende i modi de- LUNGOFIUME gli storiografi antichi, che vivacizza- Un grande palazzo moscovita vano le loro pagine facendo uso del come simbolo del successo e, al tempo stesso, delle "presente storico", ma risponde a un contraddizioni esistenti nella bisogno di attualizzazione, di vivace società sovietica. coloritura, di rappresentazione di ge- Lire 16.500 Racconta ancora, odiata TV sti, comportamenti, passioni, senti- menti sotto l'aspetto esotico e affasci- Peppino Ortoleva nante del passato. SAGGIO SUI di Daniela Danieli Quello della Loy si può forse defi- MOVIMENTI DEL 1968 nire un romanzo-diorama. Gli eventi IN EUROPA E IN MARIO LUNETTA, Guerriero Cheyenne, Piero ro, in una lotta mimata che è presto tutta grotte- sono strappati dal flusso ininterrotto AMERICA Manni, Lecce 1987, pp. 195, Lit. 18.000. sca. del tempo, messi in scena come in un Con un'antologia di materiali e Questi gesti che dissacrano l'eroismo televisi- tableau vivant, colti nella loro fresca, documenti vo scandiscono la narrazione di Lunetta insieme colorita e un po' artificiosa peculiari- La ribellione studentesca che C'è un guerriero cheyenne nell'ultimo ro- agli insulti al cheyenne in versione domestica, tà. Il senso del tempo, oltre che dagli con straordinaria e inedita manzo di Mario Lunetta, che ha le penne colora- effetti di "tempo ravvicinato" assunti simultaneità si sviluppò In facendosi più significativi quando l'irriverente te, ma niente a che vedere con i pellerossa della da molte delle scene rappresentate, è Europa occidentale e orientale, narratore-protagonista racconta di essere stato lui negli Stati Uniti, nel Messico. tradizione western. E un malcapitato pappagal- dato dagli scatti improvvisi e dai salti stesso attore di una movimentata vicenda, nello Lire 24.000 lo, "troppo grasso per dissotterrare l'ascia". Il fra un tableau e l'altro, con nuovi pro- spregiudicato ruolo del killer. A questo punto il pappagallo assiste, inebetito come il lettore, al tagonisti, nuove passioni, nuove ac- Isaac Asimov gioco s'inverte e il destino del torturatore si lega a conciature e nuove movenze, come in monologo veemente e torrenziale del narratore, L'INCOGNITO È X quello delle sue vittime; nella complicata vicenda un diorama circolare che dà il senso che scarica contro di lui tutta la sua rabbia re- Dall'universo alla molecola di incesti e sabotaggi che racconta (ed è molto dello scorrimento ciclico della natura, I grandi temi della divulgazione pressa, imprecando e maledicendo. Improperi e probabilmente solo il frutto di un'immaginazio- dell'alternanza ritmica delle stagioni, scientifica accuse non risparmiano gli eroi del teleschermo, i «La scienza estrae ordine e ne troppo esposta ai film d'azione), il narratore del trascolorare e filtrare di sentimen- protagonisti dei film di guerra e dei vecchi thril- significato da fenomeni diventa sicario al servizio di un facoltoso armato- ti eterni come l'amore, la fatica, la ler, che vediamo riproposti all'infinito nei buchi gioia, il dolore, la morte. Tutto è fre- apparentamene caotici e re greco, da cui si lascia manipolare e intimidire disordinati». di programmazione delle reti private. Braccato in sco e presente, pronto per la facile proprio come i killer della tv, costantemente mi- Lire 16.500 casa, davanti a un televisore perennemente acce- immedesimazione, in questi diorami, nacciati dalla sua mano armata di telecomando. eppure tutto è lontano ed esotico, e FERROVIE ITALIANE so, l'acido telespettatore impugna il telecomando e fa la guerra ai Wayne-Bogart di turno, gli toglie La vicenda è fin troppo rocambolesca per un non c'è gioia che non sia filtrata da Immagine del treno In 150 anni colori primaverili e accompagnamen- di storia l'audio a tradimento, li riduce a ridicole mario- personaggio "perduto a se stesso", che per troppi to di trilli e di trombe, e non c'è morte a cura di Piero Berengo Gardin nette, che si dibattono sullo schermo senza sono- Il volume ricostruisce, in che non sia resa dolce e immalinconi- occasione dei 150 anni 0 ta dalle nebbie, dai biancori dell'in- dall'inaugurazione della prima verno, o resa squillante, a contrasto, strada ferrata, la storia delle da zampilli di rosso sangue, crudeli ferrovie italiane. Il racconto è affidato alle immagini; testi vendette della natura, rintocchi rap- introduttivi ed esplicativi pacificanti di campane. commentano i momenti più La messa in scena narrativa è affi- importanti del lungo percorso data a una regia abile e disinvolta, che storico. sa guardare tutto da una certa distan- Volume rilegato di 416 pagine za, con l'occhio acuto o con la pro- con circa 850 fotografie in spettiva appiattita del cannocchiale, o bianco e nero e a colori. Lire 90.000 può cercare la rappresentazione rav- vicinata, con una lente di ingrandi- Engels, Lafargue, Marx mento se necessario, o può prestare a ANARCHICI E personaggi improbabili straordinarie MARXISTI finezze e consapevolezze e stili di vita, Guida alla lettura a cura di o può nascondersi dietro l'occhio stu- Gian Mario Bravo pito di un bambino (e così vedere con Lire 15.000 immaginazione infantile le meraviglie di una città lontana come Genova o di Piero Della Seta un paese esotico reso presente dalle Roberto Della Seta I SUOLI DI ROMA Uso e abuso del territorio nei 0 cento anni della capitale prefazione di G. C. Argan le colline di Mondo non sono terrose ritorno, soprattutto di cose concrete, L'intreccio di interessi alla e grandiose, ma scorporate, paiono base della speculazione Tempo su tempo di getti, di avvenimenti che nel loro edilizia che ha sconvolto tendere verso ciò che non è terra ripetersi si fanno ogni volta figura e l'assetto urbano della «città di Gian Luigi Beccaria ("ondulazioni sommesse che accom- metafora. Il romanzo richiama conti- eterna». pagnano le discese vallive e si flettono nuamente vicende storiche, ma l'au- Lire 22.000 a scalare altri culmini, depositando tore è abilissimo nell'evitare la crona- L'opera prima di Lorenzo Mondo una scaglia d'osso, una crocetta legge- nell'infimo prato indugi sinuosi che ca, il diario, il romanzo storico. Non Enzo Scandurra narratore, I padri delle colline, è senza ra, e dissotterrano invece con un'a- non finiscono di incantare la loro az- fluisce come storia ininterrotta. Il li- LE BASI alcun dubbio un libro d'eccezione, in- quila di metallo i resti di un soldato zardata perennità"). Certo, nei parti- bro è fatto a scaglie sovrapposte, DELL'URBANISTICA tensamente lavorato, a tratti perfetto. tedesco morto durante la guerra parti- giani in ozio nell'inverno che ha sep- frammenti, serie di apparizioni. Alcu- Conoscere e pianificare il Non è un romanzo che si possa rac- giana. Siamo in terre monferrine, il pellito il tempo e le notizie, con le ne sono meravigliose e concretissime, territorio. contare, attraversato com'è da un an- paesaggio è di colline dolci - selvati- orecchie "incollate alle cuffie delle ra- carnali e simboliche insieme, come Lire 10.000 dirivieni continuo di episodi e storie che, in basso coltivate, in lato culmine dio a galena, sotto lo sguardo interro- quella di Elsa adolescente, motivo ri- Gal lontanissime e vicine. Lo definirei "tufaceo e infecondo...lasciato ai gativo dei buoi", e che poi "partono tornante che lega le tessere del libro, una meditazione sul tempo, sul peren- FATTI E MISFATTI dèmoni e agli dei". Colline sul cui piegati dalla tramontana", la neve che figura che compare e scompare, torna ne ritorno di ciò che è stato ("Ricor- sfondo non possono non aleggiare 1968-1988 cancella le impronte, l'attesa del Na- nei momenti salienti, uno dei perso- da, guai se non ricordi, se smetti di due grandi piemontesi, Pavese e Fe- tale che si acuisce nel silenzio improv- naggi più intensi del libro, Elsa oc- commentati da Enrico Menduni ricordare. Soltanto così sai di esiste- noglio. Mi pare adesso ozioso indaga- viso ecc., posso sentir riecheggiare chio-pezzato come un'indiana, oc- Una raccolta di vignette — re"). Il libro va a cercare la Storia, i re se in questo libro ci sia più l'uno o divise in aree tematiche — che momenti del Partigiano di Fenoglio. chiomarina, figura femminile accen- ripercorrono vent'anni di storia fantasmi del passato, e li dissotterrra: più l'altro: Pavese vi aleggia certo per Ma il riconoscere (qui capita spesso) nata a tratti, con straordinaria intensi- d'Italia. nel senso letterale della parola, come l'importanza che in queste pagine è autori e grandi libri tra quelli che tà, quasi a riprova che è sempre il Lire 24.000 quando il protagonista e l'amico con- data alla figura, al simbolo, al mito, Mondo ha più amato (anche Gozzano particolare che fa l'uomo. Mondo tadino, Sìfrido, arano "la valle degli ma anche Fenoglio, per la perennità e talvolta, e Borges, Joyce, Melville, non è scrittore diffuso, del tutto ton- uccisi", cercano testimonianze dei l'assolutezza conferita alla collina co- una battuta di Daniello Battoli) non do. Non indugia a descrivere il perso- Editori RiunitzxJài Franchi nelle terre di Refrancore, tea- me eterno centro di tutte le terre, del- fa che aumentare lo spessore culturale naggio, ma ne coglie l'apparire di ta- tro di battaglie cruente, sperano nella le vicende e dei destini. Ma già lo di pagine così fitte di memoria e di comparsa di un chiodo arrugginito, stacco si avverte nei tratti descrittivi: letteratura. Pagine che sono tutto un N 6 riNDICF r^ «

••DEI LIBRI DEL MESEHH

longobardi e saraceni, che lì vicino, al centro di una battaglia tra partigia- falle che si posano sui morti insepolti, 0 sul greto di un fiume, han combattut- ni e milizia; il messaggio lasciato da in un episodio di sogno, sono "antigo- Malinconici campagne militari o dalle vicende del- to battaglie cruente. Ma le letture gio- un partigiano in fuga si trasforma in ni raccolte ad ali giunte". Angelica e l'emigrazione), o può far filtrare la te- vanili di Salgari e Ariosto, e i sogni e enigma storico-archeologico sulle pit- Turandot si fondono e la principessa stimonianza da spettatori di contorno le ritualità adolescenziali, colorano di ture rupestri degli antichi liguri. orientale che ne risulta monta sull'ip- narcisi un po' distratti, che poco sanno e avventuroso sentimentale il materiale Non so fino a che punto i vari tipi e pogrifo, l'acqua del torrente ove i ma- molto hanno dimenticato. A volte il storico e quello folclorico. E nel frat- modi di scrittura raggiungono una ve- schi nudi vanno a bagnarsi è "brivi- di Ginevra Bompiani narratore entra dentro la mente e as- tempo, mentre scoppia piena l'adole- ra fusione nella misura, tutto somma- dente e torbida", il volo delle gazze è sume la prospettiva di un personag- scenza, la realtà drammatica dell'oggi to concentrata, del romanzo breve. "breve e astato", le gengive della le- gio, e condivide eccitazioni e acceca- invade sempre più la scena: dalla terra Ma, certo, i singoli episodi e tratti di pre presa dai cacciatori sono "scoper- PAOLA CAPRIOLO, La grande Eula- menti, altre volte sembra ignorare scavata dal giovane protagonista in scrittura, in sovrapposizione, funzio- te sui denti inarresi", i rosignoli "rabe- lia, Feltrinelli, Milano 1988, pp. quel che passa nei cuori e nelle menti, missione di archeologia storica affiora scano la notte di note vermiglie", l'a- nano bene come strati di una realtà 127, Lit. 16.000. rappresenta solo atti e movenze, improvvisamente il cadavere di un antropologica e storica, e anche lin- mico Giovanni che si è congiunto con smette di mimare il parlato, si ferma soldato tedesco ucciso in un agguato e guistica, penetrata con successivi i partigiani salva nel rischio la sua "vi- con minuzia documentaria, e gusto seppellito alla meglio; l'antico castel- scandagli. talità tigliosa, arbustiva" e, piccolo La solitudine assedia le figure dei racconti di Paola Capriolo. E una so- decorativo molto colorito, un po' de- lo, pieno di tesori, di ritratti che si Il linguaggio, teso fino alla prezio- esempio di poetica en abyme: "un li- litudine guadagnata in partenza, seb- cadente, sulle cornici e gli ambienti: animano in sogno con in un racconto sità e alla neoformazione lessicale e bro, per essere buono, deve racconta- bene appaia sempre come la punizio- paramenti sacri a ricami splendenti, di Gautier e di dolci monache di clau- aggettivale, porta i segni della ricerca, re un poco la storia di tutti, altrimenti ne di un lungo inseguimento. In salotti con i divani capitonné, ma an- sura, si trasforma in moderno fortino non è esornativo o decorativo: le far- si impolvera di noia". che la fila delle oche che scendono a ognuno dei racconti, infatti, un perso- bere, il brulicare dei pidocchi sulla naggio cerca di mettersi in rapporto testa del vecchio contadino, e così via. con una figura separata da una distan- za invalicabile: nel primo, un'attrice Quali sono i modelli letterari? I insegue un abitante dello specchio, grandi realisti e decadenti dell'Otto- sentato come una registrazione, e, così idealmente nel secondo uno scultore cerca di irre- cento per la nettezza dei particolari, trasposto su nagra, diventa un pezzo da leggere ad tire il proprio modello che non rivela la preziosità dell'aggettivazione, il versi fa pensare ai protagonisti antieroici dei alta voce, che ha tutte le pecche, le incoerenze e le di sé che qualche lembo di corpo da senso dei colori, gli episodi di festa e drammi beckettiani: come loro, il nostro killer, esitazioni del discorso improvvisato. una finestra; nel terzo la giovane mo- di morte. Quando, poi, il nitore lustro aggressivo solo a parole, se ne sta rintanato nel glie del comandante di una fortezza si e preciso delle scene si intorbida di Questo racconto più recitato che scritto, di chiuso di un appartamento romano, in attesa di mette in comunicazione musicale con elementi fantastici, coloriture magi- cui siamo più ascoltatori che lettori, raccoglie, presunti inseguitori che gli danno la caccia, regi- il prigioniero che vi è rinchiuso e nel che, apparizioni inquiete, vibrazioni, come il nastro che registra la voce del narratore, quarto, lo stesso prigioniero (una sor- strando su nagra, (e qui è evidente il riferimento allora viene in mente, accanto ai nar- oltre alla storia del suo fantomatico agguato, tutti ta di Gilles de Rais educa alla musica ratori della grande tradizione, anche a L'ultimo nastro di Krapp), il suo monologo gli elementi spuri del suo linguaggio parlato, la giovane sconosciuta, in un duetto qualche moderno, di provenienza for- sfrenato, nell'inutile tentativo di esorcizzare ver- compresi il turpiloquio e le maledizioni, gli acces- piano-violino. se sudamericana, un po' fiabesco e un balmente la sua impotenza. Ma, tutto sommato, si d'ira, i ruggiti, i sospiri e i balbettii. Accanto Giustamente la quarta di copertina po' fantastico, anche se dei sudameri- il giallo rievocato dall'inattendibile narratore è cani come Màrquez mancano qui le alla mimesi dell'oralità, troviamo una serie evoca Narciso e il demone della mi- solo un pretesto per dare libero sfogo al suo tor- eccitazioni linguistiche e narrative e esplosiva di metafore e di immagini militari, che mesi: infatti, entrare in rapporto, per le profondità antropologiche. rente di parole. accentuano l'esuberanza, l'impatto immediato e tutte queste figure, significa "somi- L'intrigo, confinato com'è in chiusura di rac- gliare". Resta, alla fine, un dubbio: a che quasi tangibile ("materiale" direbbe Lunetta) di conto, è "messo alle corde" (come osserva E. Muz- un testo che sa raccogliere le sollecitazioni della Questi personaggi sembrano dav- servono questi diorami splendenti? Ci vero quattro Narcisi, i quali cerchino sono, in essi, accanto ai preziosi ele- zioli nella sua elegante presentazione), quasi sof- cultura televisiva, e mimare il brusco montaggio focato dalle digressioni, dalle schegge memoriali e di ricomporre la propria somiglianza menti decorativi e al gusto illustrati- dei film d'azione. nell'acqua, e non arrivino alla fine, e dalle ossessioni che alimentano il discorso conci- vo, anche elementi conoscitivi? E Va notato che gli aspetti sperimentali di que- con profonda delusione, che alla pro- possibile, oggi, continuare a scrivere tato dell'io narrante. Sulla storia domina, infatti, sto romanzo non gli impediscono di rimanere una pria faccia, incontemplabile. Perché come Nievo o Thackeray o Tolstoj, la logorrea; sull'azione, il delirio persecutorio e i lettura agile e divertente: pur presentando una questa ricerca non è stata vana: cia- limitandosi a movimentare e sveltire colpi di "mitragliatrice verbale" con cui il prota- serie di acrobazie sul piano lessicale, esso sembra scuno di loro è diventato nel frattem- le strategie della rappresentazione? gonista travolge chiunque gli capiti a tiro. po esattamente quel che voleva esse- Potrebbe un musicista d'oggi scrivere felicemente rispondere anche alla richiesta di leg- Trasposte in un panorama multimediale ine- gibilità imposta dalla cultura di massa. Non a re, ed è qui, nella loro proterva infeli- una sinfonia o un poema sinfonico cità, che ritroviamo il carattere pro- dito, riconosciamo nelle violente invettive della caso Lunetta studia le potenzialità espressive del senza nessuna dimensione ironica, e fondo di Narciso, la malinconia. un pittore fare quadri storici o quadri voce narrante l'irruenza provocatoria e la retori- linguaggio orale e dei registri anti-letterari, racco- Narciso rifugge dalla ninfa Eco d'ambiente come un romantico o un ca aggressiva delle prime avanguardie del Nove- gliendo disordinatamente "frattaglie senza stile", (una Narcisa acustica e silvana) per impressionista o un macchiaiolo? cento, in un testo che, analogamente, chiama di che mettono in circolo nel suo discorso "in diret- assaporare la disincarnazione della Diversa è la strategia narrativa di continuo in causa il lettore, fa un largo uso di ta", anche i clichés, le battute infelici e i luoghi propria bellezza; ma incapace di go- Mondo. Anche lui si compiace di salti onomatopee, e a tratti invoca direttamente Pica- comuni che sembrano proprio uscire dai pro- dere carnalmente dell'immagine, temporali improvvisi, di mutamenti bia e Duchamp. Tuttavia, questo recupero dell'e- grammi d'intrattenimento televisivi. Senza im- muore di tristezza sulla riva del fiume. di scena, ma questo montaggio rapido stetica della provocazione non viene usata, come porre al lettore grandi sforzi di decifrazione, Allo stesso modo, nei racconti di Pao- di elementi di scrittura diversa — bra- nelle avanguardie, a fini eversivi, ma per rappre- Guerriero cheyenne è un testo attualissimo che, la Capriolo, c'è una singolare man- ni di ricordo, documenti d'archivio, canza di carnalità. E non solo nelle descrizioni minute, descrizioni più sentare una figura inquieta, e fondamentalmente in polemica con le recenti pratiche iperletterarie antieroica. Non a caso, anche quando impreca e immagini, ma nella stessa lingua usata larghe e ariose — ha lo scopo di met- di citazionismo, trae dai media e dalla strada le dall'autrice. È una lingua deliberata- inveisce, la voce narrante si mostra confusa e tere in scena una forma di narrazione sue migliori soluzioni tematiche e formali. Forse mente, leggermente desueta, la cosid- che vuole rappresentare l'esplorazio- impacciata, balbetta vistosamente, e aggredisce proprio per scoraggiare una ricezione troppo in- detta "lingua poetica", ispirata alla ne curiosa e entusiastica, procedente senza mordere. tellettualistica del suo racconto, Lunetta lo divi- convenzione ottocentesca della dispe- per tentativi, del giovane protagoni- L'aspetto più interessante del testo, e che lo de non in capitoli ma in set, come nel proposito rata divisione fra arte e vita. E una sta che si trova improvvisamente tra- differenzia in qualche modo dal torrente verbale di evocare nella lettura il ritmo agile e disinvolto lingua che si mette tutta dalla parte piantato, dal dramma della guerra, in dell'arte. Come vi si mettono i perso- un paese in cui cultura e comporta- di marca joyciana, è la sua teatralità, la sua capa- di un incontro di tennis. cità di mettere in scena il disordine della coscien- naggi, che all'arte sacrificano non so- menti sono carichi di motivazioni an- lo la vita, la ragione, la fedeltà, l'amo- za, accentuando il carattere di performance della tiche e nascoste. re reale, ma anche la coscienza dei scrittura. Non a caso il monologo viene rappre- La curiosità per la stratificazione propri delitti; (nell'ultimo racconto, antropologica del paese spinge il pro- l'irriducibile prigioniero, che versava tagonista a ricercare i documenti delle sulle sbarre un'ombra gigantesca e guerre e dei popoli antichi, franchi maligna, consente di diventare un in- nocuo scheletro mingherlino in nome della purezza musicale). Ma ciò a cui storie partigiane, o la storia (ricostrui- za. C'è un continuo nascere e rinasce- la storia della processione con sul bal- propriamente sacrificano, più che <1 ta sui giornali del tempo e sugli atti re, uomini, animali, e anche le cose, le dacchino la Madonna che in realtà è l'arte, è il suo segreto modello. Ed è glio, per spifferi, feritoie, che lancia- processuali) di un prete di campagna, colline, la terra, "concimaia" della la Perpetua dai capelli rossi di don ben chiaro che questo modello non si no bagliori di totalità, di incanto, co- don Grignaschi che si credeva di esse- storia. La terra tutto sfarina, rimesco- Grignaschi. Quanto alla scrittura, cre- trova mai fra i piedi, o a portata di me quando Elsa gli appare per la pri- re un messia. Dicevo che l'autore la, raccoglie e rigenera (anche lo zio do sia stato Fenoglio uno dei maestri mano, o a vista d'occhio; ma è sempre ma volta, armonia di corpo e di gesti. compie salti di secoli, cambia repenti- Gildo, lo zio alpino "che è diventato per uno stile così tagliente, scabro, fuori del quotidiano, fuori del reale e Il romanzo è fatto di dettagli memo- namente scenario, riporta continua- terra e rugiada sul Monte Santo"). assolutizzante. Non penso tanto ai del possibile. E irraggiungibile, non al mondo dell'idea, quanto al mondo riali collocati nel mosaico di un "tem- mente il lontano al vicino e il vicino al Un libro "forte", questo di Mondo, dialettismi, ora più ora meno ricono- della chimera. Perciò non rende sag- po grande", collegati ai cicli ritornan- lontano, e intreccia tante storie, ma scrittore che non ha concesso nulla a scibili (malorato, rubalizi, busticare, gi, ma malinconici. ti del tempo trapassato, lontanissimo. tale è la misteriosa contemporaneità e se stesso, nulla al lettore. E un libro scagno ecc.) ma ai tipi brividente acqua reincarnazione della Storia che ne ri- saturo di storie, eppure senza fluenze, pietanza tantalica, i denti inarresi della E giocato sul doppio tempo, tre livel- Ho cercato di districare qualche li- irto, ridotto all'osso. Una scrittura volpe ecc., i mille dettagli di lingua li, il presente, il ricordo rivissuto dal- sulta un romanzo di immobilità e di nea portante nei racconti di Paola Ca- segnati dalla tensione al neologizzare l'autore ragazzo, e l'antico (miti e vi- assolutezze, non pulviscolare, disper- nervosa e lucida, preziosa spesso. priolo, perché, data la sua giovane cende di Longobardi e Franchi, i pa- so. S'incardina anzi, ideologicamente, Non un aggettivo di troppo, una de- forte, o dalla febbre di battere lingua maestria, m'incuriosisce immaginare dri antichi che hanno calpestato le su alcuni nuclei centrali, fondamen- scrizione sovrabbondante. Non c'è come un artigiano batte lastra o conia in quale direzione si muoverà, nella terre monferrine, secoli addietro, ma talmente due, a mio avviso, che servo- troppa storia, non c'è troppo descri- moneta preziosa, ma tutto con mossa preziosa rete di vicoli ciechi che ha ancora nelle reincarnazioni recenti no da interpretazione al resto: la pre- vere, non c'è troppo racconto. La ten- sicura, sobria, gagliarda, piena di pu- composto. Già nei due ultimi raccon- perennemente mossi tra la violenza e dica di don Lupo e la morte del pa- sione del romanzo è epica: la cronaca dore, e insieme di forza, e di quella ti, specialmente nell'ultimo, una dire- il sacro). Mondo è maestro nei cambi dre, di una religiosità serena e severa, sublimata, i dettagli che funzionano misura che vuol contenere il dilagare zione sembra profilarsi: non tanto continui di fondale, nei passaggi re- come di rado tocca incontrare, per sempre da interrogativi, o come segni narrativo, la facilità discorsiva, ed è verso il reale, che è apparente, ma pentini di scena. Ogni episodio si ri- quel senso del presente del passato e del destino. Una tensione epica non stata lo stigma di tutta una serie di verso una coscienza più contorta della specchia nell'altro, tutto si avvita su del morire esposto con una fiducia to- perché rivolta ai problemi ultimi, ma scrittori piemontesi, da Alfieri a Pave- tentazione che si nasconde dietro la se stesso. Da Aleramo a Gordon il tale nella sensatezza delle cose che ac- proprio perché intrisa e rinforzata se, a Fenoglio, a , ad Arpi- tentazione della Chimera. partigiano, ritrovi l'eroe popolaresco cadono e che vivono sotto la volta del dalla fisicità, intensamente rappresen- no. Fuori di ogni regionalità, una co- di quelle terre, il brigante-eroe. In po- cielo, anche le crudeli, le violenze ed tata: oppure temperata con momenti munanza sotterranea nel maneggiare co più di cento pagine Lorenzo Mon- il dolore. Tutto si ricompone sempre, ed episodi più realistici, come le sto- il linguaggio. Mondo si è collocato in do concentra una folla di microstorie, circolarmente in una non-insensatez- rie boccaccesche prese dall'Alione, o quel fascio di tendenze e di tensioni. • DEI LIBRI DEL MESEL

no già apparse traduzioni italiane del romanzo Green mansions, dello scrit- La Traduzione tore inglese William H. Hudson (1841-1922), nato in Argentina e ivi vissuto fino all'età di trent'anni, rive- Preludio alla farfalla lato al pubblico inglese e americano da Edward Garnett e da John Gal- sworthy; apprezzato da Virginia Wo- di Bice Mortara Garavelli olf, Lawrence, Conrad, e da Ezra Pound, che lo definì "un poeta smar- WILLIAM HENRY HUDSON, La vita naudiana "Scrittori tradotti da scritto- rito nella scienza". Delle ragioni per della foresta, traduz. di Eugenio ri" è, dal punto di vista editoriale, una cui è giusto parlare di "primizia" edi- primizia. Lo è per ragioni che, in par- toriale sembra perfino superfluo sot- Montale, a cura di Maria Anto- tolineare il peso: il traduttore è Mon- nietta Grignani; per i capitoli XX, te, prescindono dalla qualità, alta, dell'originale e dal grado della sua tale; la traduzione è un inedito, pub- XXI e XXII, trad. di Rossana Bo- conserva dattiloscritto in due stesure, Gianmaria AJANI notorietà presso il pubblico nostrano. blicato postumo: una "prima assolu- presso il Fondo manoscritti di Autori nadei, Einaudi, Torino 1987, pp. Da Bompiani nel '45, poi da Alle- ta", dunque; ed è una traduzione che LA PROPRIETÀ contemporanei istituito da Maria Corti 342, Lit. 18.000. granza, con le successive ristampe Montale stesso aveva scelto di fare, all'Università di Pavia.. DELLE ORGANIZZAZIONI non un lavoro svolto su commissione Il numero ventitré della collana ei- mondadoriane, nel '58 e nel '76, era- Già prima dell'uscita del volume, SOCIALI NEL DIRITTO la Grignani ne aveva dato un'antici- DEI PAESI SOCIALISTI pazione pubblicando, in appendice p. XII-234, L. 19.000 alla sua raccolta di saggi, Prologhi ed epiloghi. Sulla poesia di Eugenio Mon- tale (Longo, Ravenna 1987) il quinto capitolo del romanzo di Hudson con M&A la traduzione di Montale a fronte. Eraldo BERTI Questi saggi meriterebbero ben più Fabio COMUNELLO CRT E LA CULTURA: che un cenno informativo, per il rigo- Giuseppe NICOLODI re filologico e la felice attendibilità delle interpretazioni. Ben visibili vi IL LABIRINTO "PREMIO GRINZANE CAVOUR" 1988. appaiono le tracce di una consuetudi- E LE TRACCE ne coi testi (più sottili, e più in pro- fondità, gli echi delle personali con- Una ricerca di terapia infantile attraverso la comunicazione versazioni della giovane studiosa col non verbale La CRT si pone a Nell'ambito del Premio poeta): una consuetudine dovuta "a un approccio induttivo, per non dire p. VI-284, L. 20.000 fianco della Società Grinzane Cavour materiale, all'officina poetica", nella paziente attività di riordinamento e di Editrice Intemazionale, la CRT ha contribuito descrizione degli autografi che Mon- della Città di Alba e ad istituire nelle città tale donava al Fondo pavese "ripe- scandoli dai cassetti - come ci rivela la Renato BORRUSO della Regione Piemonte di Torino, Milano, Grignani - o addirittura consegnando- COMPUTER E DIRITTO a li ancora freschi d'inchiostro e prima per la 7 edizione del Sanremo, di stamparne i testi". Abituata a rego- Tomo I: Analisi giuridica lare le sue analisi sul "farsi" delle sin- del computer Premio Grinzane i LABORATORI gole opere o di loro insiemi organici, p. XX-445, L. 35.000 Cavour, organizzato DI LETTURA. la curatrice del volume La vita nella in collaborazione con foresta non ha avuto difficoltà a "resti- È un'iniziativa rivolta tuire" il testo della traduzione attra- il Ministero della ai giovani delle Scuole verso l'esame degli interventi corretti- vi autografi di Montale e a dare, nella Pietro CARUSI Pubblica Istruzione. Medie Superiori, ideata nota finale (dal suggestivo titolo hud- soniano, A play of iridescent colour), IL NEGOZIO Un riconoscimento alla per diffondere un ragguaglio delle vicende tradutti- GIURIDICO NOTARILE letteratura italiana ulteriormente il gusto ve (sullo sfondo dell'intera attività del Quarta edizione poeta in questo settore) che interessa, due tomi, p. VIII-1834, e straniera assegnato della lettura di testi eccome, per valutarne gli esiti. Delle L. 130.000 con il giudizio dei non solo finalizzati a analisi contenute in tale sede, come del nitido Profilo letterario che Rossa- giovani studenti italiani. programmi di studio. na Bonadei (la bravissima traduttrice degli ultimi capitoli di cui è andata perduta la versione montaliana) dise- gna di Hudson, sono ampiamente de- Francesco MERLONI bitrici le osservazioni che faremo qui Vincenzo SANTANTONIO di seguito. Luisa TORCHIA LE FUNZIONI La scelta del titolo, che non tradu- DEL GOVERNO LOCALE Il BANCA UHI ce l'originale Green mansions, come è stata invece consuetudine delle altre IN ITALIA Cassa di Risparmio di Torino versioni italiane (Verdi dimore, nelle Voi. I: Il dato normativo edizioni Bompiani e Mondadori), ma p. X1-265, L. 20.000 corrisponde semmai al sottotitolo in- glese A Romance of Tropical Foresi, indica già una precisa direzione inter- pretativa: la "vita della foresta", il pul- lulare della vita selvaggia, vegetale e Enzo SCIACCA animale, racchiude una storia di amo- di un editore, come fu quello al quale re e di morte, di cui è protagonista, INTERPRETAZIONE il poeta si dedicò, dal '38 al '45 circa, con l'io narrante, una fanciulla dei bo- DELLA DEMOCRAZIA per necessità pratiche, venutogli a schi, Rima, dalla "voce silvana", "vo- p. 174, L. 15.000 mancare l'impiego al Gabinetto ce incorporea", "erratico e capriccio- Vieusseux (la "forzata e sgradita atti- so spirito"; una figura muliebre dai vità di traduttore", di cui egli parlava tratti luminosi e inafferrabili, più si- nell'intervista immaginaria del '46). mile a una creatura di fiaba che a un Il «maggiore estetico tedesco del secolo XIX, C'è di che soddisfare generosamente essere umano. Come nota la curatrice, Giulio VISMARA superiore di molto allo Hegel» (Benedetto Croce) il lettore di romanzi, l'appassionato e il titolo voluto da Montale riecheggia Questa è la prima edizione italiana lo studioso di Montale e infine (ulti- le suggestioni wagneriane che si sco- SCRITTI mo viene il primo) chiunque, lettore, prono nel tessuto narrativo: la nascita di Rima in una caverna; il rapporto DI STORIA GIURIDICA traduttore, teorico, abbia interesse col vecchio Nuflo, le cui funzioni Voi. IV: La disciplina giuridica Friedrich Daniel Schleiermacher per i problemi del tradurre. del castello medievale (non ultimo il racconto delle origini Estetica Sulle circostanze nelle quali il poe- della protagonista) sono analoghe a p. 270, L. 28.000 ta operò come traduttore di testi nar- quelle del nano nell'epopea di Sigfri- a cura di Paolo D'Angelo rativi, sul suo sodalizio con Lucia Ro- do; l'ambiente naturale dove la voce presentazione di Emilio Garroni docanachi (la destinataria della Lette- degli uccelli ammonitori diventa in- ra a una gentile signora, di Gadda) e terpretabile. sulle travagliate vicende del lavoro sono anche in libreria condotto su Green mansions (a quat- Per Hudson, naturalista, e collabo- Brandi, Segno e Immagine tro mani con la Rodocanachi, nel pro- ratore della Zoological Society of getto iniziale; ma poi la programmata London, ecologista autore di pam- a SIUFFRI FDIIORi-MIIANO Burke, Inchiesta sul Bello e il Sublime (2 ed.) revisione montaliana diventò una ra- phlets per la protezione degli albatros CD Pseudo Longino, Il Sublime dicale riscrittura) informa con preci- argentini e contro lo sterminio degli VIA BUSTO ARSIZIO 40 Russo, Da Longino a Longino sione la curatrice del volume, Maria uccelli per esigenze della moda o del TEL. 3010106 • CCP 721209 Antonietta Grignani, a cui si deve - e collezionismo, animali e alberi sono i Graciàn, L'Acutezza e l'Arte dell'Ingegno non è poco - la felice inziativa di por- Morpurgo, Anatomia del Barocco tare alla luce il testo montaliano che si N " riNDICF P S n

••DEI LIBRI DEL MESEBH

come parecchi altri esempi che la cu- mentate dalle consonanze con l'im- Allora le soluzioni da lui cercate (si ratrice commenta, e come altri ancora maginario hudsoniano: bastino a pro- pensi alla montaliana "lotta per scava- componenti autentici della vita natu- che è facile ricavare dal confronto fra varlo le tematiche ornitologiche asso- re un'altra dimensione nel nostro pe- rale che il progresso tecnologico si af- l'originale e la traduzione (ma potreb- ciate alle figure femminili (Arietta, sante linguaggio polisillabico") diven- fanna a distruggere. Dopo un inizio in FIRENZE LIBRI be bastare alla bisogna l'analisi com- Clizia, Volpe); e il breve apologo che tano un appannaggio della lingua tra- sordina, con scarso successo, sui temi parativa del cap. V riprodotto nell'ap- chiude Farfalla di Dinard è forse una ducente, scavando, per contrasto, en- della degradante aggressività umana pendice del saggio a cui si è accennato reminiscenza della farfalla che cade tro la lingua da trasporre e mettendo- verso la natura, Hudson si impone al Gisa Castelletti poco fa) mostra come una traduzione nel fuoco, in uno degli ultimi capitoli ne in luce tratti caratteristici, preziose NON TIRARE LA CODA AL GATTO pubblico inglese nel 1904 con Green possa, debba, diventare una parafrasi. della Vita della foresta, ripetendo spie per l'interpretazione dei testi. Romanzo - Lire 12.000 mansions, appunto. E il romanzo del- Nel classico saggio di W. Benja- l'immagine di Rima arsa precipitando Una storia simbolica che varca mille vol- la fuga del giovane venezuelano Abel min, Il compito del traduttore, si leg- dall'albero in cusi si era rifugiata. te i confini del sentimento. Un invito ad dai subbugli politici di Caracas, alla ge: "La fedeltà nella traduzione della Non si insisterà mai abbastanza su accettare l'esistenza senza illusioni ma ricerca fallimentare dell'oro nel Pa- parola singola noji può quasi mai ri- quanto giovi studiare l'operazione del anche senza pessimismi. rahuari, regione estrema a ovest del- produrre pienamente il senso che essa tradurre, e i suoi risultati, natural- l'Orinoco, fra tribù primitive. In una ha nell'originale". Scrutando come il mente, per comprendere sia i testi let- Anna Maria Lontebasso foresta dell'Amazzonia il giovane in- senso delle singole espressioni venga terari e i loro autori, sia le strutture LETTERE DI PHARAN contra la strana fanciulla canora, Ri- riprodotto si possono seguire come al linguistiche in ogni loro aspetto e li- Saggio - Lire 18.000 ma, che gli indiani credono un essere rallentatore le fasi del corpo a corpo vello. Specialmente quando il tradut- L'ascesa al potere di Irene di Bisanzio diabolico ("la figlia della Didi" e per dello scrittore che traduce col testo da tore sia, in proprio, un artista sommo. sullo sfondo delle lotte iconoclastiche questo evitano di addentrarsi nei bo- nelTVIII secolo. schi in cui lei si aggira in perfetta ar- monia con gli animali selvatici. Con- Daniela Lazzari quistato dal fascino della misteriosa LE ATTESE creatura, che vive custodita dal vec- Letteratura italiana Racconti - Lire 5.000 chio Nuflo, Abel la segue nelle terre diretta da Alberto Asor Rosa In un universo frammentato che declina lontane del Riolama, nella vana ricer- Einaudi Storia e geografia inesorabilmente verso il futuro, le «atte- ca della sua gente scomparsa; e quan- Primo Levi se» si configurano come vere e proprie do la storia sta volgendo al lieto fine, II. L'età moderna sfide ai « pieni » e ai vuoti dell'esistenza. Rima, catturata dagli indiani, è bru- Opere Tomo primo Volume secondo ciata viva: l'aggressività degli uomini Francesco Maratta fomentata dalla superstizione ha di- L'apogeo e la crisi della civiltà letteraria Romanzi e poesie italiana: la produzione delle Città-Stato LE GUIDE DEL TRAMONTO strutto l'incarnazione più pura della Poesie • Lire 15.000 "vita della foresta". Questo secondo volume delle Opere ospita dell'Umanesimo, Firenze, Siena Un mosaico di spunti e ispirazioni che si i romanzi-invenzione (La chiave a stella, e la Toscana, Bologna, Ferrara e l'Emilia, muovono e si intersecano in un crescen- L'interesse di Montale per quest'o- Se non ora, quando?) con cui Levi Milano, Mantova e la Padania, Napoli do di straordinaria vitalità poetica. pera, proprio nel momento in cui gli si è affermato scrittore a pieno titolo, e il Meridione, Urbino e le Marche, pesava il suo ufficio di traduttore per Venezia e il Veneto. necessità, è rivelato dalla pervicacia e le poesie (Ad ora incerta), originale Gennaro Morra con cui egli si diede a cercare un edi- elaborazione dei suoi temi civili e umani. Introduzione di A. Asor Rosa. VIAGGIO NEL DESERTO Presentazione di C. Piancastelli tore per la versione italiana: dapprima Introduzione di Cesare Segre. Saggi di M. Martelli, P. Orvieto, N. De Blasi, A. Varvara, V. De Caprio, Poesie • Lire 15.000 Mondadori, poi Einaudi, a cui anche «Biblioteca dell'Orsa», pp. xxxv-640, L. 42 000 Una ricognizione introspettiva che ci of- Pavese aveva suggerito la scelta del A. Carella, G. M. Anselmi, L. Avellini, fre degli exempla drammatici, vitali, romanzo di Hudson. La collaborazio- E. Raimondi e M. Zancan. emblematici, di incantevole bellezza. ne di Lucia Rodocanachi (poliglotta, lan McEwan pp. xiv-741, L. 80 000 lettrice insaziabile, amica di Sbarbaro, Bambini nel tempo Furst, Barile, Gadda, Bazlen, Monta- Lilia Rima Caveri 1 VENTIMILA le, che ebbe a definirla una "Sévigné Il mistero di una bambina rapita e inutilmente ricercata attraverso i percorsi Moshe Lewin (LIBIA ADDIO) del nostro tempo") doveva consistere Romanzo - Lire 16.000 della memoria, è al centro del nuovo nell'apprestare una traduzione di ser- Storia sociale dello stalinismo Intrecciando storia e immaginazione, vizio, a cui Montale avrebbe apporta- romanzo del piti sottile e inquietante cronaca e avventure private, questo ro- to i ritocchi stilistici da lui ritenuti scrittore inglese d'oggi. Uno dei maggiori storici sovietici scopre manzo ripropone l'epopea di centinaia i caratteri del decennio cruciale che vede di famiglie italiane coinvolte nel grande necessari. Ma, alla prova, la revisione Traduzione di Susanna Basso. diventa un rifacimento: "Di solito ri- l'affermarsi dello stalinismo e il configurarsi sogno dell'Italia imperiale. «Supercoralli», pp. 221, L. 22 000 faccio tutto per ragioni d'orecchio; della società sovietica attuale. perché rifatto un periodo bisogna in- A cura di Andrea Graziosi. Arcangelo Rosati tonargli anche quelli che gli stanno Fabrizia Ramondino «Biblioteca di cultura storica», pp. xvui-390, L. 30 000 FOGLI ILLEGITTIMI intorno and so on". Annota la Gri- Un giorno e mezzo Prefazione di G. Fratini gnani: "si tratta proprio di un grosso Poesie - Lire 9.000 cesello interlineare di etti i 258 fogli Napoli, settembre 1969: una generazione «Questo è finalmente un poeta che non originali provano la portata". Questo divisa tra la passione d'un futuro Karl Pribram abbiamo avuto mai l'avventura di legge- cimento con un materiale linguistico da inventare e lo smarrimento d'una re. Ci troviamo di fronte al candore e al- Storia del pensiero economico la pienezza di una vita...» che spesso appare refrattario alla resa perduta misura del vivere. I. Nascita di una disciplina. 1200-1800 delle sonorità legate al monosillabi- dalla prefazione «Supercoralli», pp. 207, L. 22 000 smo dell'inglese è un episodio (forse il Lo sviluppo del pensiero economico, più significativo perché frutto di libe- dal tardo Medioevo fino agli anni '50 Nicola Savino ra scelta) di quel tirocinio scrittorio Arduino Cantafora di questo secolo, in stretta connessione NELLA RETE DEL GLADIATORE da cui verrà fuori il prosatore raffina- Quindici stanze tra le teorie economiche e l'evoluzione Poesie - Lire 12.500 to della Farfalla di Dinard. del pensiero occidentale. Ogni sentimento, ogni affetto andrebbe per una casa vissuto con un pizzico di sarcasmo. Tan- E merito ancora della Grignani l'a- «Pbe», pp. i.xxii-301, L. 22 000 to in fondo rimane la tristezza. ver snidato, confrontando il testo de- Quindici storie visionarie e oniriche costruiscono una minuziosa architettura finitivo della traduzione con l'origi- Marco Scandella nale e con la versione "di servizio", dell'immaginario. DI LA DAL SILENZIO caratteristici luoghi montaliani: "li- «Nuovi Coralli», pp. 255, L. 16 000 Prefazione di D. Glader quido trillo di risa" (little rippling Poesie - Lire 9.000 sound of laughter), prossimo al "trillo «C'è la morte, senza colore, c'è la nostal- d'aria" della figura femminile di un gia, c'è la porta per smarrirsi nella sua ri- mottetto; e flash tradotto con "vam- cerca...» pa", che è termine frequente nel lessi- tradurre. Qualche esempio: to recom- Franco Battisti, Alto Adige co poetico di Montale; e il vocabolo, mence the flitting and swaying and inconsueto nella lingua comune, pril- dropping towards the earth diventa: Roberto Valentini lare, per il roteare di una spada, che "ricominciando prilli, moti a pendolo MAURIZIO COHEN MEMORIA E DINTORNI troviamo nel cap. II, e che ricorre nel- e tuffi verso terra" (nella traduzione Poesie - Lire 9.000 l'Elegia di Pico Farnese e in Verso Fini- della Rodocanachi: "ricominciando E il temperamento, è l'entusiasmo d'es- sterre. Oppure a sorprenderci sono le lo svolazzamento e l'ondeggiamento sere pur sempre uomo in un mondo inu- LA GABBIA mano, la carta vincente (0 almeno la zat- corrispondenze fra immagini di Hud- e la discesa verso terra"); a clear, bell- tera a cui affidarsi) di questa poesia. son e immagini di Montale poeta: la like chirp reso con "il loro tinnulo capigliatura di Rima falling in a cloud scampanellio"; the gurgling of running e la "nube dei capelli" di Clizia; il water, con "un chioccolio di acqua Giuseppe Ventrone prezioso nimbus che compare nel ri- corrente", esibendo nella medesima L'INCONSISTENZA tratto della fanciulla silvestre e il pagina una variazione (procedimento Romanzo - Lire 9.000 "nimbo di vischi e pungitopi" in cui si che Montale adotta in conformità con Il « sentimento del nulla » da Heidegger a dilegua Iride, o il nimbo nell'immagi- la repulsione della lingua italiana per Sartre approda in questo romanzo breve ne di Volpe. Dai versi "e s'ora/ d'ae- le ripetizioni, tollerate dall'inglese in un «conte philosophique» calato nel- ree lanugini s'infiora quel fondo, a ma- l'universo quotidiano di una provincia per la loro funzionalità): the soft indefinita. rezzarlo sei tu..." si estraggono alcuni dashing and gurgling of the water, "il tasselli della traduzione del cap. IV: tenue gorgoglio dell'acqua spicciante". "un nimbo più libero e fluido velava il E si noti ancora la felice riproduzione Miranda Zaccaria fondo più cupo di uno smorzato pallo- di un'onomatopea: the rush and splash LA VITA NON E SILENZIO re di lanugini" (the nimbus of free flos- of rain "la pioggia ruscellava a scro- Poesie - Lire 10.500 sy hairs half veiled the darker tints with sci". Non si finirebbe più di citare, Ecco un modo di onorare la parola: in a doumy pallor); "mentre i raggi, po- invogliati, bisogna ammetterlo, dalle silenzio, fino a trovarvi la forza di « farsi dire». sandosi, si sfioccano, cangiano, marez- analisi della curatrice. Sulla cui trac- zano e sfumano nel nulla..." (the bea- cia noteremo ancora che la predile- ms changing to visible flakes as they fall zione di Montale per questo romanzo dissolving into nothing). Quest'ultimo, doveva avere radici ben profonde, ali- Via Duccio di Buoninsegna 13 50143 Firenze-Tel. 71.55.15 IDEI LIBRI DEL MESEI

un esprimersi comprimendo, per far primavera, ai mutamenti nell'organiz- Sotto la pressa eco all'ossimoro sottointeso nel tito- zazione del lavoro ecc.: la storia col- lo, nonché alla frase del Talmud che lettiva non ha un ruolo di rilievo dia- di Danilo Manera percorre il testo: "siamo come le oli- lettico in Hrabal, che più spesso si ve, soltanto quando veniamo schiac- limita pudicamente a constatarne i di- ciati esprimiamo il meglio di noi" (p. sastri. Non ci si lasci ingannare nem- BOHUMIL HRABAL, Una solitudine vare anche due zingare raccoglitrici di 13). Ma lo aspetta una delusione: vie- meno dalla metafora apparentemente troppo rumorosa, Einaudi, Torino carta, che ogni giorno portano l'incas- ne sostituito da due energici ragazzo- sottesa alla vicenda: lo sforzo da Sisifo 1987, ed. orig. 1981, trad. dal ce- so al loro baffuto zingaro-magnaccia, ni della brigata del lavoro socialista, d'un piccolo uomo del sottosuolo per il quale per premio le fotografa ogni puliti e bevitori di latte, che impacca- portare in salvo un tesoro di cultura. co e appendice di Sergio Corduas, giorno con una macchina senza rulli- no a pieno ritmo, insensibili al lucci- pp. 120, Lit. 14.000. La Solitudine è innanzitutto una no. chio delle rilegature dei libri che guiz- storia di perdizione/salvazione indivi- L'imballatore progetta d'andare in zano a tratti in mezzo ai rifiuti carta- duale di Hanta-Hrabal, della sua ca- A Hrabal, con ogni probabilità il pensione comprandosi con i risparmi cei. Vengono da una nuova, masto- duta/risalita, della .sua sfida alla vec- dontica pressa idraulica, dove giovani maggior narratore ceco vivente accan- la sua pressa, di montarla in un giardi- chiaia e alla morte attraverso la scrit- qui questa commistione medievaleg- alacri e solari torchiano in un ambien- to al notissimo emigrato M. Kundera, no e creare coi libri accumulati un tura. Perché, come nota l'amorevole giante è portata agli estremi: dalle te arioso libri freschi mandati al mace- il pubblico italiano e "L'Indice" han- solo, ispirato pacco al giorno, dando e finissimo curatore Sergio Corduas, chiaviche a Seneca e viceversa. Ma ro, strappandone allegramente le co- no sempre giustamente dedicato una persino ai visitatori delle sue opere la questo è il breviario di poetica dello tutti questi motivi sono come storditi pertine, "senza che neppure una pagi- benevola attenzione (cfr. i nn. 5/85, possibilità di pigiare il proprio pacco: scrittore moravo, conscio di come es- da un'urgenza metafisica, sottoposti 7/86 e 2/88). E logico pertanto che si alla tensione d'un'esperienza interio- saluti su queste pagine la pubblicazio- re sicuramente centrale nella vita di ne da noi del suo libro più bello, an- Hrabal (che effettivamente lavorò al- cora inedito in Cecoslovacchia, Una cuni anni a quella pressa), e in grado solitudine troppo rumorosa. di tenere le redini della narrazione, E la storia di Hanta, che da trenta- Storie in bianco e nero breve e concentrata. cinque anni lavora in uno scantinato La Solitudine è passata attraverso con una pressa meccanica a compri- tre redazioni, una in versi liberi, l'al- mere cartaccia, cascami e putridume VLADIMIR MAKANIN, Un posto al sole, Edizioni tra in gergo/dialetto e l'ultima, qui vario, topi e mosche compresi, in pac- e/o, Roma 1988, ed. orig. 1984, trad. dal russo consegnata, in una prosa letteraria chi squadrati nel cui cuore il sudicio e e postfaz. di Daniela Di Sora, pp. 160, Lit. per niente sofisticata, affollata di per- gentile eremita depone un libro pre- 18.000. sone, oggetti e pensieri, ma equilibra- zioso, aperto su una bella frase, rive- ta e fluida. Questo itinerario ripercor- stendo quando può i lati del pacco re le tappe di Hrabal dalle raccolte di con fradicie stampe di grandi pittori. Non è uno scrittore dell'era gorbacioviana, poesia ai racconti sui pàbitelé fino alle Ogni giorno, tra le forconate che get- sue narrazioni lunghe migliori (Treni ta nel tino e le urla del suo capo che lo bensì profondamente segnato dalla glaciazione brezneviana il quarantenne Makanin, che esordi- strettamente sorvegliati e Ho servito il incita ad essere più attivo, il vecchio re d'Inghilterra). Con questa gemma sce da noi con una raccolta di tre racconti lunghi, imballatore s'istruisce suo malgrado, Hrabal elude il rischio dell'automa- centellina pagine di filosofi e poeti e ambientati tutti nel mondo impiegatizio mosco- nierismo, sempre presente in uno si sostiene con caraffe di birra. E la vita, con il suo quotidiano di sconfortante banali- scrittore come lui, dal piglio incon- sera porta a casa qualche libro salvato tà: la trita fraseologia di rapporti (familiari, di fondibile. E si supera, mostra di saper dalla carta straccia, che va ad aggiun- lavoro, d'amicizia o amore) tanto scopertamente fare con la cartaccia quello che faceva gersi ai quintali di volumi che gli sti- insulsa da diventare a volte una farsa toccante, coi rottami di ferro nelle acciaierie pano l'appartamento, lasciando appe- poi la Tv, il telefono, le serate tra conoscenti, Kladno in un altro dei suoi molti me- na qualche stretto passaggio. Ma so- stieri: trasformare per pressione o fu- l'intrico dello scambio di favori, la dea vodka, le prattutto sogna, giorno e notte, rag- sione frantumi di vita in poesia. Nei gomitolato su se stesso: accosta e fon- miopissime ambizioni, l'assoluta mancanza d'o- romanzi della trilogia su Nymburk, la de citazioni, sperimentandone la con- rizzonti e la greve penuria di felicità. "cittadina dove il tempo si è fermato", tiguità, gli appaiono Gesù e Laozi e I protagonisti sono impiegati più o meno coe- il clima è già diverso, più spensierato molti altri, rivive il suo amore giova- tanei dell'autore. In L'uomo del seguito, Ro- e insieme nostalgico, non senza qual- nile per la leggiadra Mancinka, comi- che concessione ai luoghi comuni dei camente perseguitata dal lezzo degli dioncev, caduto improvvisamente e senza spiega- zioni in disgrazia presso l'onnipotente Aglaja An- provinciali paradisi perduti mitteleu- escrementi e la breve convivenza feli- ropei, e la pagina, pur sempre ravviva- dreevna, segretaria del direttore, viene escluso ce con una zingarella taciturna, con- dalla bella ex-moglie dello sventurato Ali- ta dall'umorismo e sospinta dall'alta- tenta di un piatto di gulasch, una stufa dalle missioni al seguito di questi. Rodendosi il muskin, che invece si spegne poco a poco, viene lena di dolcezza e crudeltà, carnalità e e un aquilone, che finirà incenerita fegato per individuare il suo errore, comprende licenziato e finisce per morire misero e malato. In sfacelo, esuberanza e mestizia, è me- lager nei nazisti. Sogna "in una solitu- che solo quelle esaltanti ventate d'energia davano Il fiume dalla rapida corrente, Sima, la moglie no incisiva. A La tonsura si può persi- dine popolata di pensieri", lui "spac- tono e senso ai suoi giorni. Si sente vecchio, inuti- del capoufficio Ignat'ev, dopo quindici anni di no, ereticamente, preferire la grazio- cone dell'infinito e dell'eternità" (p. le, oggetto di scherno e si sbronza. matrimonio, si dà alla bella vita con una com- sissima commedia cinematografica 9), ben sapendo "che i cieli non sono che na ha saputo trarre J.Menzel, con In Kljucarev e Alimuskin l'essenzialità della briccola di colleghi e rincasa brilla. Il marito è umani e che l'uomo che si occupa del una magnifica M. Vàsàryova nel ruolo trama è sottolineata dall'espediente di sciorinarla costernato, si presume per l'infedeltà, ma poi vie- pensiero non è umano neanche lui" della protagonista. (p. 12). Frequenta i sotterranei di Pra- in poche battute nella prima pagina: un uomo ne a galla una realtà più penosa: Sima è condan- ga, dove lavorano accademici in di- s'accorge che quanto meglio gli vanno le cose nata — a sua insaputa — da un cancro che la Tornando al finale della Solitudi- sgrazia, e sollevando un chiusino per- tanto peggio vanno per un'altra persona. Si afflig- consuma. Ignat'ev cerca conforto da vecchi amici ne, concordo senz'altro con Mario cepisce il clangore del moltitudinario ge per il malcapitato, ma visto che non può farci scordati per anni, tenta d'ottenere alle spicce il Barenghi, che in un eccellente scritto scontro nelle fogne tra ratti e surmo- nulla, smette di crucciarsi. "La cosa veramente divorzio comprando con regali un conoscente, apparso su "Linea d'Ombra" del mar- lotti. I pochi contatti esterni di Hanta zo 1988, tratteggia il moto del totale e importante però sono i particolari..." avverte poi crolla, e si abbandona al torpore dell'alcool. sono con altri patetici e bislacchi cer- biologico vitalismo hrabaliano verso l'autore (p. 74). Inizia così il racconto delle fortu- E ora Sima, ravvedutasi circa le baldorie, ma catori di "una felicità diversa" (p. 75): esiti mistici. Irresistibilmente attratto il professore d'estetica al quale passa ne di Kljucarev, che trova portamonete per terra, sempre più emaciata, a trafficare col medesimo dalla distruzione e dalla morte (mas- recensioni teatrali d'anteguerra e il ha una famiglia felice, viene segnalato per una sicciamente presente nella Solitudine) cappellano che rifornisce di libri d'a- promozione e riceve persino profferte amorose nell'intento di trasmutarle in rinascita viazione, ricambiati con solenni lette- D e sopravvivenza, il tardo Hrabal af- re di ringraziamento. Lo vanno a tro- fronta con spavaldo tormento l'orco dei vitalisti, l'incognita fine, nella spe- ranza di migrare al luogo dove il pre- na imbratti occhi umani o cuori" (p. so possieda "un'intera dimensione in sente s'annulla, solo il passato può far EDIZIONI UNICOPLI 58). Il colpo lo spinge in giro per le più" rispetto ad altri suoi libri (cfr. paura e quieto e familiare è il futuro birrerie praghesi e il ruscello del rac- l'intervista in appendice a p. 118). Ec- (cfr. intervista, p.118). No, un libro di conto si fa a questo punto vorticoso co dunque che, scandito dall'incipit Hrabal sulla vecchiaia e la morte non I • • • I monologo che mescola in fitto collage identico dei capitoli, impera il model- può finire con la sua morte, benché il immagini, ricordi, brandelli di medi- lo hrabaliano dell'accostamento poli- nostro confessi di scrivere pensando I tazione, fino al rientro nel deposito e cromo e a forte base sensoriale di ma- sempre di morire prima che il suo li- alla visione del proprio suicidio nella teriali narrativi disparati (un po' col bro esca. No, l'intera vita è ancora vecchia pressa. gusto del rigattiere appassionato o del tutta da raccontare per Hrabal, e tace- Nel caotico passo conclusivo non si collezionista di cartoline) e ritrovia- re non è possibile Hanta quello striz- Werner Sombart può districare il sognato dal realmen- mo i suoi schizzi ora buffi ora meravi- zamento nella pressa se l'è sognato. te accaduto per chi narra, ma il saldis- gliati e i suoi personaggi delicatamen- Guardatelo 11, seduto su una panchina LUSSO E CAPITALISMO simo vitalismo hrabaliano invita a dif- te balzani: il venditore d'un misero di Praga con una bracciata di viole del a cura di Mauro Protti fidare da letture in chiave apocalitti- mercato alla periferia di Stettino che pensiero strappate da un'aiuola. Sor- offre una scarpina destra e un calzino ride candidamente mentre le due zin- pp. 219-L. 25.000 ca; come dice il protagonista: "al mondo non dipende proprio nulla da viola destro, lasciando Hanta sbigotti- gare amiche sue se ne vanno allegre come le cose finiscono, ma tutto è sol- to di fronte alla sua fede che "da qual- dopo il rito quotidiano della foto scat- Federica Sossi tanto desiderio, volere e anelito, so- che parte esistesse uno storpio con la tata loro dallo zingaro-magnaccia con miglianti all'imperativo categorico di sola gamba destra e col numero qua- una macchina priva di rullino. E nella FILOSOFIA DI PROUST Immanuel Kant, il quale un quarto di rantino e col desiderio di recarsi a foto inesistente c'è anche lui, Hanta- Hrabal, in posa per l'eternità. Saggi sulla scrittura e la morte secolo fa mi è apparso qui a Karlàk Stettino a comprare una scarpina e un mentre si comprava wurstel arrosto in calzino che accrescesse il suo fascino" Introduzione di Franco Rella una notte di pioggia e la vecchia ven- (p. 81), oppure il tizio che assale not- pp. 178-L. 17.000 ditrice si scaldava le mani sul carbone tetempo i passanti minacciandoli col crepitante" (p. 88). Bisogna anche coltello perché non conosce altro mo- guardarsi dal sopravvalutare il riferi- do di costringere la gente ad ascoltare Distribuzione Promeco mento in certi passi alla censura, agli le sue poesie (p. 85). Ecco convivere I • ••III intellettuali umiliati dopo la celebre basso e alto, fetido e celestiale, anzi, riNDICF ••DEI LIBRI DEL MESE^I

narrativa, tra biografia e finzione, si fa Ansia di conoscenza incontro lucidamente pacificato tra espressione narrativa e oggetto narra- il Mulino di Andrea Ciacchi to, rovesciandosi l'una nell'altro e di nuovo distinguendosi. Un'esperienza di lettura formidabile, dunque, anche JORGE DE SENA, La Gran Canaria tore o del narratore "il desiderio ecci- della crisi di una scrittura costretta a se concentrata su una materia lettera- e altri racconti, Editori Riuniti, tato di parole, di colloquio, di comu- misurarsi con le condizioni stesse, og- ria fluida ma breve. Domenico Parisi nicazione" che attraversa tutto il li- Roma 1988, ed. orig. 1982, trad. gettive e circostanziate, che la vorreb- Non solo tecnologia bro. Un libro, come già s'è accennato, dal portoghese di Vincenzo Bar- bero ostacolare, o farla indietreggia- scuro, duro, dove non c'è spazio per re. Scienza e problemi di «policy» ca, prefaz. di Luciana Stegagno le scorribande fantastiche o lietamen- La vittoria dell'autore, e con lui del Può la scienza fornire soluzioni Picchio, pp. 217, Lit. 18.000. te telluriche di altre prove narrative lettore, è proprio nel coraggio della nelle decisioni di interesse collettivo? di Jorge de Sena. Se è vero che preva- parola, che non si allontana dai campi Una proposta che è sfida Jorge de Sena, nato a Lisbona nel le l'inflessione personale di un uomo minati e desolati che è invitata ad al mondo scientifico e critica 1919 e morto nel 1978 in California, che ha avuto il riconoscimento in vita esplorare, ma ne rimane incontamina- alla politica tradizionale è forse la più completa figura di intel- della sua statura intellettuale prima e ta, illesa, ancora godibile ed esperta: Friedrich A. von Hayek lettuale portoghese di questo nostro soprattutto lontano dalla sua terra, epistemologicamente pura. Così, secondo Novecento. Se il lettore ita- possiamo forse accettare e compren- l'opposizione tra memoria e materia Conoscenza, mercato, liano ne ha già avuto sentore con le pianificazione poesie di Esorcismi (1975) e Su questa Saggi di economia spiaggia (1984), col romanzo II medico e di epistemologia prodigioso (1987) e la novella Storia del Peixe-pato (1987), questa raccolta Il lungo cammino di racconti gli offrirà un nuovo aspet- bata e arruolata in una burocrazia avvilita e av- di un grande intellettuale attraverso i molteplici campi to dell'opera di Jorge de Sena. Prima, vilente. La vacua pomposità della grande palude della scienza sociale, però, e proprio in funzione di questo spirituale brezneviana l'ha resa insensibile a idea- una ricerca protesa verso li e affini. In Makanin colpisce la totale mancan- volume, è necessario ricordare la con- ampi orizzonti culturali dizione di poeta errante di Sena. Nel za di giudizio morale, accentuata dall'asetticità 1959, con già un'intensa attività di del narratore, dall'impostazione freddamente Edmondo Paolini saggista e poeta alle spalle, egli si esi- aritmetica (non a caso l'autore viene da studi Altiero Spinelli lia volontariamente in Brasile, a causa 72) matematici) e riduttiva del tema del destino: le delle sue posizioni politiche anti-sala- L'opera politica e civile di Spinelli, vite friabili dei suoi personaggi — che oltretutto zariste. Da lì, intensifica la sua mili- C22? un ritratto di vita pubblica e privata sono incapaci di comunicare coi figli, presentati tanza e inizia a svolgere regolarmente il magistero universitario, che culmi- come incerti calchi dei loro padri in una società Hans Blumenberg na, nel 1964, con una ormai famosa tardigrada — si sgretolano sotto gli strali spunta- Il riso tesi sul sonetto di Camòes, passaggio ti d'una casualità dimessa e ben poco tonante, che delia donna di Tracia obbligato per l'intellettuale lusitano risulta fatale solo perché si tratta pur sempre di Una preistoria della teoria che aspiri a farsi interprete non par- vite umane. Basta scorrere Perestrojka per av- L'estraneità del teoreta ziale della sua terra e della sua cultu- vertire come al contrario Gorbaèev proponga le al mondo della vita ra. Nel 1965 lascia il Brasile e accetta sue tesi con un'enfasi tra bonaria e accorta sul- l'invito di un'università statunitense. in un'affascinante ricognizione l'impegno, sull'urgenza di nuovi entusiasmi e so- tra le pagine di Platone, Agostino, Negli Stati Uniti si trasferisce defi- lidarietà, punti insomma proprio a una predica Bacone, Nietzsche, Heidegger nitivamente, anche se, soprattutto infine credibile e proveniente da un pulpito non nell'ultimo decennio di vita, si dedica tarlato. Makanin gode senz'altro del clima più George B. Kerferd a quelle andangas, a quelle scorriban- aperto, che gli permette di pubblicare anche dopo I sofisti de che lo porteranno a scoprire o a le bordate della "Pravda", ma non pare affrettar- I critici dei valori e delle tradizioni riscoprire orizzonti che, sintetizzati, si, come altri suoi colleghi, a descrivere il degrado della società ateniese, da Protagora contribuiranno a fare della sua opera sociale e i molti guai dell'Urss tenuti finora na- a Gorgia: un movimento qualcosa di sottilmente locale, e insie- scosti. Forse per questo le sue storie, che così bene di inconsueta modernità me ampiamente cosmopolita. Che co- nella Grecia del quinto secolo sa infatti esiste di più peculiarmente s'immaginano a teatro o in bianco e nero (stanze portoghese che viaggiare e scrivere? nude, scenari urbani senza uno scorcio ameno, Carlo Dionisotti "Quando avevamo navigatori... quan- 0 ritrovi kitsch), continuano a darci l'immagine conoscente per il divorzio. La scena si chiude con Appunti sui moderni do avevamo verbi...", sospira Efa de più nitida d'una generazione ammaccata e letar- Queirós, già alla fine del secolo scor- l'ubriaco che batte il pugno su una dozzina di Un viaggio nel paesaggio gica, ritratta èechovianamente subito dopo il letterario italiano da Foscolo, so. Ma si può essere allo stesso tempo foto della moglie, distese sul tavolo di cucina, mezzo del cammin, che s'arrabatta per il suo a Leopardi, a Manzoni, per i sentieri fedeli e nemici della propria terra, pochi attimi fermati nella rovinosa e fuggevole posticino sotto uno scialbo sole. L'unica frase ad critici di uno dei più sensibili della propria cultura, solo per il fatto corrente della sua esistenza. effetti che Ignat'ev scova nel suo vocabolario è: interpreti della modernità di esserne lontani, di volerla sprez- Come ricorda Daniela Di Sora nell'ottima "Questa è la vita". zantemente allontanare in una pro- postfazione, la narrativa sovietica contempora- Eugenia Casini Ropa spettiva marinara e onirica, sul piano nea si concentrava finora sostanzialmente su due Certo, Makanin non è tutto qui. C'è II Pro- La danza e l'agitprop del reale e su quello dell'oggetto, ma filoni; quello epico (in prevalenza la tematica anche su quello della finzione e del feta, romanzo su una figura di santone-guaritore, I teatri-non-teatrali nella cultura ricordo. dell'ultima guerra mondiale, ma anche d'altre ci sono i racconti dove l'autore ritorna all'infan- tedesca del primo Novecento epoche storiche) e quello contadino (con sempre zia sugli Urali e altri ambientati tra i villaggi Il risultato di queste contradditto- maggior accento sulle nazionalità non russe). La seminomadi di baracche, e la Di Sora ha già in Daniela Lombardi rie e abili operazioni sta proprio in preparazione una seconda raccolta, Povertà maschile, questi racconti, restituiti in tutta la generazione che fiorisce ora, cresciuta tra gli ag- Dove cielo e loro cristallina oscurità dalla tradu- glomerati di catapecchie del dopoguerra o negli colline s'incontrano, che ci permetterà di conti- povertà femminile zione di Vincenzo Barca. Scritti in orridi quartieri delle metropoli in costruzione, ha nuare la lettura. Uomini e donne nelle istituzioni Brasile fra il 1961 e il 1962, ma riferiti perduto presto le sue radici, s'è malamente inur- (d.m.) assistenziali della Firenze medicea: e ambientati tutti negli anni salazaristi atteggiamenti caritativi di un Portogallo ancora una volta se- e politica repressiva parato a forza dall'Europa, soprattut- to nel rifiorire di speranze e di colori Giulio Tremonti del dopoguerra, si rincorrono in un dere questo "odore di carne rimpian- La fiscalità industriale ordine cronologico che la fiction ha ta, di possessi mancati, rimandati, ri- Strategie fiscali voluto far impazzire, mostrando e ce- fiutati, o non ottenuti" che emana da e gruppi di società in Italia lando insieme la loro occasione auto- queste pagine. Il piano erotico che, STORIA MONDIALE biografica, quasi memorialistica. contorto e fra mille gore sfila lungo il Autogestione, Se nell'introduzione all'edizione libro, dove l'amore dei vecchi sembra DELL'EDUCAZIONE cooperazione portoghese (inciampata nei fili della essere privo di sapienza come quello diretta da G. Mialaret e J. Vial e partecipazione censura e apparsa con più di dieci an- dei bambini, e quello degli adolescen- edizione italiana a cura di agli utili ni di ritardo) Sena sottolinea quanto ti sembra non aver mai avuto l'inno- G. Flores d'Arcais, G. Giugni, A. Pieretti di suo, di teneramente e vergognosa- cenza o la curiosità che è di quegli a cura di Bruno Jossa In Italia non mancano le storie delle dottrine pedagogi- mente personale c'è in queste narrati- anni, dà forse una chiave per penetra- II socialismo di mercato ve—il pappagallo verde del violento re in questo affascinante e inquietante che, del tutto assenti sono invece le storie delle istituzio- e la teoria dell'impresa apprendistato del primo racconto, la mondo di Sena. Un'ansia di conoscen- ni educative. In quest'opera esse sono per la prima volta cooperativa nei contributi morte rasentata nella caserma im- za insoddisfatta, vissuta nel dramma prese in esame in rapporto all'ambiente culturale in cui dei più noti esperti italiani monda di Penafiel, le visioni erotiche dell'impossibilità del ricongiungi- sono nate e in stretta connessione con la vita economi- di Oporto, lo spogliarello neo-realista mento. ca, politica e sociale dei singoli popoli. 1 primi tre volu- Il cittadino come arbitro al "Buon Pastore", l'ascolto delle con- La serenità dell'ultima storia, che La DC e le riforme istituzionali versazioni di caserma e lo scorgere dei mi delineano un panorama completo dalle origini fino dà il titolo alla raccolta italiana, espri- agli inizi degli anni ottanta; il quarto affronta le proble- a cura di Roberto Ruffilli maneggi nel racconto sui "Due Fratel- me le stesse apprensioni con toni dif- matiche generali dell'educazione con particolare riferi- e Pier Alberto Capotosti li" e, infine e soprattutto, lo sbarco ferenti, filtrandole attraverso una sto- alla Gran Canaria — la dimensione ria d'amore di guerra, dolcissima. Ma mento all'età contemporanea ed alla situazione italiana. memorialistica si mette poi al servizio anche i tradimenti e le separazioni dei 4 volumi indivisibili in cofanetto - L. 180.000 del "potere selettivo, espressionistico, soldati di un altro racconto, costretti poetico della scrittura", come osserva ad aspettare la morte in una anacroni- Luciana Stegagno Picchio nella prefa- stica ma non meno drammatica guer- zione italiana. ra coloniale; anche "le 'iti' e il regola- Certo, vien voglia, dopo aver letto mento" e il "Buon Pastore", con altre queste storie, di scoprire se è dell'au- sordide storie di caserma, ci parlano Gruppo G Conosci Italgas

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mmm gruppo IDEI LIBRI DEL MESE!

lisi condotta nei densi e lucidi capitoli della Geschichte fu subito riconosciuta Il Salvagente come la dimostrazione inconfutabile dell'impossibilità di redigere una bio- grafia di Gesù nel senso moderno del Gesù l'ineffabile termine: risultava così confermata in sede storiografica una tesi già sostenu- di Claudio Gianotto ta qualche decennio prima da A. von Harnack nel corso del suo esame di libera docenza nel 1874: vita Jesu scri- ALBERT SCHWEITZER, Storia della turale, ripetuto all'infinito finisse per attese escatologiche del giudaismo bi nequit, e veniva siglato il tramonto ricerca sulla vita di Gesù, Paideia, dissolvere, rendendolo evanescente, apocalittico, da lui pienamente condi- definitivo di un'illusione, che aveva il proprio oggetto. E questa la conclu- Brescia 1986, ed. orig. 1906, trad. vise. Conformemente a queste attese, percorso e animato la teologia per ol- sione cui giunge A. Schweitzer al ter- Gesù predicò l'avvento imminente tre un secolo. dal tedesco e cura di Francesco mine di un lungo e rigoroso lavoro di del regno di Dio, ed era convinto che Questo orientamento negativo de- Coppellotti, pp. 776, Lit. 70.000. disamina critica dei più importan- la sua dignità messianica si sarebbe dotto dall'opera di Schweitzer, suffra- ti studi sulla vità di Gesù pubblica- manifestata soltanto al momento di gato da ulteriori conferme fornite dal- Il dibattito culturale contempora- ti lungo l'arco di oltre un secolo: tale avvento. Siccome, però, il regno l'analisi del Vangeli condotta secon- neo, così attento e sensibile ai proble- da H.S. Reimarus (1694-1768) a tardava a venire, egli pensò di poter do il metodo della Formgeschichte, mi dell'ermeneutica, troverà senz'al- che riconosceva nella loro redazione tro nella Geschichte der Leben-Jesu- pesanti interventi della comunità pri- Forschung di A. Schweitzer, ora dispo- mitiva, portò ad una progressiva con- nibile in traduzione italiana a 80 anni centrazione dell'interesse esclusiva- dalla sua prima edizione (1906), un UGO VOLLI mente sul Cristo annunciato (teologia testo di eccezionale interesse. CONTRO LA MODA kerygmatica di R.Bultmann), che in- Il volume è un classico della storio- L'incisività del pamphlet e terpella la fede, a scapito del Gesù l'ampio respiro del saggio di della storia, considerato come irran- grafia teologica tedesca; tuttavia, su- cultura. Un libro riuscito, giungibile. Percorsa fino in fondo, però a fatica i confini di quell'area cattivo quanto basta, ironico e linguistica. Se si eccettua, infatti, la intelligente, contro questa strada avrebbe condotto ad Gran Bretagna, dove la Geschichte l'imperialismo della Moda. una impasse insostenibile: il personag- trovò a Cambridge un convinto soste- gio storico di Gesù, privo ormai di nitore in F.C. Burkitt, che la fece tra- GAD LERNER qualsiasi interesse teologico, finiva durre in inglese, l'opera non conobbe OPERAI per essere dissolto, e il cristianesimo mai traduzioni nelle lingue romanze; Un viaggio nell'Italia degli anni si riduceva a fondarsi sopra un'idea, questa in italiano, curata da F. Cop- ottanta attraverso i luoghi e le un messaggio astratto e atemporale, esperienze degli operai della pellotti, che ora ci presenta l'editrice contraddicendo una delle sue caratte- Fiat. Un libro controcorrente: ristiche fondamentali, vale a dire il Paideia, interrompe dunque un silen- un punto di vista non zio durato diversi decenni. Ci augu- padronale. suo radicamento nella storia. Capo- riamo che essa possa contribuire a far volgendo l'impostazione del proble- conoscere al pubblico italiano, che ha ma di Gesù rispetto a quella della teo- familiarità per lo più soltanto con lo logia liberale, la teologia kerygmatica Schweitzer missionario-medico di era incorsa nell'errore diametralmen- Lambarene, anche lo Schweitzer teo- DORIS LESSING MARCELO R. PAIVA te opposto. IL GIOCO DEL ROVESCIO SE GIOVENTÙ SAPESSE FELICE ANNO VECCHIO logo. Dell'impossibilità di accettare gli "...il libro più bello di L'altro Diario di Jane Somers. La storia di uno studente che esiti di questa impostazione del pro- L'interesse per il personaggio stori- Tabucchi, e uno dei più belli Un romanzo d'amore, ma resta paralizzato per uno co di Gesù e la sua biografia, che ave- della letteratura italiana di anche il romanzo di una donna scherzo del destino. Il romanzo blema di Gesù si accorsero gli stessi va incominciato a manifestarsi all'in- questi anni." (Pietro Citati, "Il che, giunta a una certa età, autobiografico di un giovane, allievi di Bultmann, ma soltanto agli terno della teologia grosso modo a Corriere della Sera") impara ad accettarsi e ad che è stato il caso letterario inizi degli anni '50. E non a caso nel partire dal Seicento (si pensi, per accettare la vita. degli ultimi anni in Brasile. loro tentativo di superare le aporie esempio, al teismo inglese e al suo della teologia kerygmatica ritornaro- interesse a presentare il cristianesimo ELISABETTA RASY RUSSELL HOBAN GORE VIDAL no alla formulazione del problema "senza misteri"), trovò nella filosofia IL FINALE IL PELLEGRINO INTRIGO A nei termini di Schweitzer, con la diffe- illuministica il suo motore ideologico DELLA BATTAGLIA Un viaggio tra magia e realtà WASHINGTON renza che essi, disponendo di una e nell'applicazione del metodo stori- "...la conferma di una capacità nei luoghi della Prima Due delitti nel mondo della strumentazione filosofica più sofisti- co-critico all'analisi delle fonti evan- di suggestione e di una densità Crociata. Un romanzo a sfondo politica americana, un cata (la "nuova ermeneutica" di geliche il suo strumento di indagine stilistica che pone la Rasy in storico in cui poesia e detective improvvisato, una E.Fuchs e G.Ebeling, che molto deve più efficace. Non va però dimenticato primissima fila nella nuova metafisica si intrecciano in una pupa da sballo. Un romanzo al contributo teorico della filosofia di che, nonostante tutto, questo rapido narrativa italiana." (Luigi narrazione ricca di meraviglie e ricco di atmosfera e di ironia. W.Dilthey e di M.Heidegger), riusci- moltiplicarsi delle ricerche sulla vita Malerba, "Il Corriere della di misteri. Un Gore Vidal negli insoliti rono anche a proporne una soluzione di Gesù che investì in particolare la Sera") panni del giallista. coerente: nella formulazione di teologia protestante tedesca nei secoli J.M.Robinson, per esempio, la conti- XVIII e XIX, dando appunto origine STEFANO BENNI MARIO CLAUDIO Nel centenario della nascita nuità tra la "concezione dell'esisten- a quel fenomeno condensato nella IL BAR SOTTO IL MARE AMADEO la riproposta di tre grandi za" in Gesù e nel kerygma della co- formula di Leben-Jesu-Forschung, era Sesta edizione Prefazione di Luciana libri di munità primitiva garantisce e fonda il Stegagno Picchio passaggio tra il Gesù della storia e il mosso da intenti prettamente teologi- RAYMOND CHANDLER ci. O meglio, l'interesse per la storici- QUATTRO NOVELLE Una nuova rivelazione della LA SIGNORA NEL LAGO Cristo della fede. ADDIO MIA AMATA tà di Gesù era funzionale al raggiungi- SULLE APPARENZE narrativa portoghese Ma al di là della sua importanza per contemporanea. IL GRANDE SONNO mento di un obiettivo teologico: la Seconda edizione il dibattito più propriamente teologi- legittimazione, in sede storica, della In un romanzo costruito con In edizione economica: I PAOLA CAPRIOLO un sapiente montaggio, la vita Blues di Bay City, L'uomo a co, il volume di Schweitzer si racco- fede cristiana e della sua razionalità. manda per due altre buone ragioni. In sintonia con l'orientamento cultu- LA GRANDE EULALIA del più importante pittore cui piacevano i cani, I racconti Seconda edizione lusitano della Belle Epoque. della semplice arte del delitto. Innanzitutto, è particolarmente ben rale inaugurato dal razionalismo del scritto; il suo stile, essenziale ma non Seicento e poi dalla filosofia dei lumi, piatto, vigoroso e ricco di immagini, la preoccupazione dei teologi era non mancherà di soddisfare chi abbia quella di ridimensionare il cristianesi- un certo gusto per la prosa letteraria; mo e renderlo più credibile e com- anche se, com'è inevitabile, nella tra- prensibile, detronizzandolo dal suo duzione esso ha perso un po' del suo piedistallo di religione soprannatura- W.Wrede (1859-1907). forzare i tempi, assumendo su di sé le scussione teologica sta forse proprio La critica di Schweitzer coglieva sofferenze e le tribolazioni caratteri- qui: non tanto nella sua proposta di smalto. In secondo luogo, la parte più le e rivelata e spogliandolo di tutti propriamente dedicata al dibattito quegli elementi surrettizi, dei quali la nel segno. In effetti, gli elementi pro- stiche del periodo pre-messianico, co- interpretazione "coerentemente esca- priamente biografici su Gesù forniti sa che fece consegnandosi volontaria- tologica" della vita di Gesù che, in storiografico (che rappresenta i due tradizione lo aveva rivestito per fon- terzi del libro) non ha perso nulla del dare e garantire il dogma. Si trattava, dai Vangeli sono estremamente esili; mente alla morte come il "servo soffe- realtà, ad un esame più attento si rive- per cui, chi voglia a tutti i costi rico- rente" di Is 53. la estremamente fragile ed arbitraria mordente originario e rimane a tut- quindi, di liberalizzare la dottrina cri- t'oggi insuperata. L'analisi delle ope- stiana, di ripulirla da tutte le incrosta- struire nei dettagli la vita di Gesù fini- Ma quale tipo di rapporto esiste tra dal punto di vista esegetico; quanto sce per inventarseli, lavorando a par- questo Gesù apocalittico e il fondato- piuttosto nell'aver sollevato il proble- re dei diversi autori, condotta con una zioni e da tutti gli orpelli di tipo dog- chiarezza e una penetrazione impa- tire da presupposti di tipo psicologi- re del cristianesimo? Quale continuità ma ermeneutico, individuandone con matico accumulatisi in secoli di storia reggiabili, fornisce uno spaccato della co. L'immagine che ne risulta, quindi, c'è tra la predicazione di Gesù e quel- esattezza i termini e proponendone e di riportarla alla semplicità origina- cultura europea, in particolare tede- dice di volta in volta molto di più la su Gesù, elaborata dalla comunità una impostazione corretta: riconosci- ria. sca, tra la fine del Settecento e gli inizi sulla personalità dell'autore o sullo primitiva e poi dalla chiesa di ogni mento, da un lato, dell'autonomia del Novecento, mettendo in risalto i spirito dell'epoca che non sul perso- tempo? Si tocca qui il problema fon- della fede, che la ricerca storica non Sulla base di queste indicazioni fittissimi e complessivi rapporti che programmatiche, è facile capire come naggio storico di Gesù. damentale del dibattito su Gesù: il può né confermare né smentire; e, problema ermeneutico. Schweitzer intercorrevano tra filosofia e teologia. la Leben-Jesu-Forschung procedesse, A questi tentativi di modernizzare dall'altro, affermazione dell'irrinun- Anche per queste ragioni la Geschi- nella sua analisi di quelle che sono le Gesù, facendone un personaggio del non riuscì a proporne una soluzione ciabilità del riferimento al personag- soddisfacente; tant'è vero che, quan- chte di Schweitzer merita di essere an- uniche fonti per una biografia di Ge- nostro tempo, Schweitzer contrappo- gio storico di Gesù. noverata tra i classici. sù, cioè i Vangeli, prevalentemente se una sua originale interpretazione do affronta il problema del significato Tutto questo apparirà ancora più per via negativa: bisognava assoluta- della vita di Gesù che chiamò "coe- del personaggio storico di Gesù per la chiaro alla luce degli sviluppi succes- mente eliminare dalle notizie dei do- rentemente escatologica" (konsequen- fede del credente, egli fa appello a sivi della ricerca sulla vita di Gesù. cumenti tutto quanto accennasse al teschatologisch). Gesù è figlio del suo categorie che storiche non sono affat- Subito dopo la sua pubblicazione, il soprannaturale o richiamasse, anche tempo; egli è così profondamente ra- to, riconoscendo che in realtà l'essen- lavoro di Schweitzer ricevette imme- za del personaggio di Gesù resta ir- solo lontanamente, il dogma, per rag- dicato nell'universo escatologico del diati consensi, ma soprattutto per raggiungibile (unantastbar) dalla ri- giungere il nucleo storico del perso- giudaismo, che ogni tentativo di sepa- quanto riguarda la pars destruens (cri- cerca storica e accessibile al credente naggio Gesù. Ma era inevitabile che rarlo da esso finisce per falsarne l'im- tica della Leben-Jesu-Forschung di soltanto, attraverso una comunicazio- questo modo di procedere, volto a se- magine. In quanto personaggio stori- stampo liberale), mentre lasciò invece ne "da volontà a volontà". Tuttavia, il parare il permanente dal caduco, il co, Gesù può essere correttamente piuttosto indifferenti la pars costruens suo contributo più importante alla di- dato storico dall'elemento sopranna- compreso soltanto sullo sfondo delle (l'"escatologia conseguente"). L'ana- DEI LIBRI DEL MESE

Il mondo attraverso i libri.

La stampa nazionale ha già dato ampia (direttore de "L'Osservatore librario", Mosca); informazione sul 1° Salone del Libro, ospitato Rosellina Archinto (direttore di "Leggere"); a Torino Esposizioni dal 19 al 23 maggio Harold Bloom (Yale University); Pierre scorso. Il Salone ha accolto più di centomila Bourdieu (Collège de France); Marisa visitatori, che per cinque giorni hanno potuto Bulgheroni (collaboratrice editoriale); avvicmare il variegato mondo dell'editoria Gianfranco Corsini (Università di Napoli); italiana. Nell'ambito della manifestazione, Antoine De Gaudemar ("Liberation"); Umberto arricchita da numerosi convegni, tavole Eco (Università di Bologna); Enzo Golino rotonde, seminari e mostre, L'Indice ha (vice-direttore di "L'Espresso"); Vladimir organizzato una intera giornata di Lapscin (Università di Mosca); Mitchel Levitas discussione sul tema "Informazione e giudizio: (direttore di "Book Review ofThe New York i compiti del recensore". Di fronte a un Times"); Jurij Lotman (Università di Tartu); pubblico foltissimo e appassionato, Franco Antonio Porta (direttore di "Alfabeta"); Jean Marenco e Gian Giacomo Migone de L'Indice Pierre Salgas (di "La Quinzaine Littéraire"); hanno introdotto e coordinato il dibattito, nel John Sturrock (già direttore del "Times quale sono intervenuti numerosi direttori di Literary Supplement"); Robert Weimann riviste dedicate ai libri e molti studiosi di (Accademia delle Arti di Berlino - RDT); diversa nazionalità. Ricordiamo tra gli altri: Mary-Kay Wilmers (codirettore di "The London Review of Books"); Helen Woolf (consulente Anatolij Andreevich Anan 'ev (direttore di editoriale). "Ottobre", Mosca); Eugeni] Sergeevich Avariti

Le ragazze e i ragazzi che ci hanno aiutato nel- • Desidero ricevere n magliette Taglia SDMDLDXLn l'organizzazione dello stand de L'Indice indossava- • Desidero abbonarmi a L'Indice dal mese di no una maglietta con le nostre insegne che ha avuto e ricevere in omaggio una maglietta (specificare taglia: ) un grande successo. Abbiamo così pensato, anche per le sollecitazioni ricevute, di offrirla ai nostri let- Invio: assegno • francobolli • vaglia postale • tori, che potranno ordinarla inviandoci il tagliando qui a fianco - o la sua fotocopia - debitamente Nome e cognome: compilato. L'importo da inviare è di Lit. 15.000 per ciascuna maglietta. Chi ne compra cinque potrà pa- Via garne solo quattro (Lit. 60.000). C.A.P Città Chi invece si abbona entro il 10 luglio la riceve- rà in omaggio. Le tariffe per l'abbonamento sono Tel riportate a pag. 39- Spedire l'importo, con questo tagliando, a L'Indice, via Andrea Doria 14, 10123 Torino. L quanta ormai screditata fra gli storici degli Stati Uniti (ma non fra alcuni L'illusione democratica epigoni nella periferia dell'impero), lo fa in una prospettiva problematica di Arnaldo Testi diversa. Non per disegnare i tratti ori- ginari, omogenei e immutabili di un LORETTA VALTZS MANNUCCI (a l'appello alle emozioni, che prese va- presunto homo americanus, ma per cura di), Gli Stati Uniti nell'età di rie direzioni: dall'abolizionismo ai delineare la questione, comunque a tutti gli stati nazionali ottocenteschi, Jackson, Bologna, Il Mulino movimenti di riforma morale (proibi- zionismo), al nativismo anticattolico. della costruzione di una "coscienza 1987, pp. 401 Lit. 38.000. Servi anche a plasmare il discorso po- nazionale". Una costruzione che ri- litico "popolare" ma "unidimensiona- guardava la volontà di vari gruppi di DAVID B. DAVIS E DAVID H. DO- le", "totalmente presentista, governa- riformatori di usare le istituzioni edu- NALD, Espansione e conflitto. Gli to da impressioni immediate e rapi- cative e religiose per rimettere ordine Stati Uniti dal 1820 al 1877, Bolo- de", fondato su mere immagini, tipico e deferenza dove vedevano l'anarchia e il caos: il caos delle fedi, delle lin- gna, Il Mulino 1987, ed. orig. delle nuove organizzazioni di partito. I partiti di massa sono caratterizzati gue, delle etnìe, delle classi, contrap- 1985, trad. dall'inglese di Gian- posto a un passato ritenuto più sem- franco P. Ceccarelli e Maria Elisa quindi come istituzioni che discipli- nano e restringono gli spazi sociali e plice e armonioso. Si trattava comun- Traldi, pp. 433, Lit. 36.000. que di progetti, che si scontravano con la forza densa e persistente di al- tre tradizioni, altri valori, altri deside- ri. Immigrati cattolici e comunità Era veramente Andrew Jackson, il operaie, per esempio, difesero attiva- settimo presidente della repubblica mente la propria identità contro quel- nordamericana (1829-1837), un "tri- Un declino di 40 anni li che definirono tentativi di omoge- buno del popolo"? Fu veramente l'età neizzazione culturale. Con analoga jacksoniana (il periodo descritto così di Federico Fornero sensibilità e accuratezza, Davis descri- vividamente da Alexis de Tocqueville ve la formazione di una cultura afro- in La democrazia in America) il "trion- americana nel sud schiavista; l'emer- fo dell'uomo comune"? Sono doman- MICHAEL A. BERNSTEIN, The Great Depression. quelli tradizionali immobilizzavano aree di di- gere dell'abolizionismo e del femmi- de classiche nella storiografia degli Delayed Recovery and Economie Change in soccupazione così vaste da deprimere drastica- nismo; l'intreccio fra "tradizionale" e Stati Uniti, e di importanza cruciale America, 1929-1939, Cambridge University mente il livello generale della domanda. L'impos- "moderno" nei movimenti revivalisti anche da un punto di vista politico- Press, Cambridge 1987, pp. XVII-269. sibilità politica di una programmazione di lungo e di riforma morale, e il loro passag- culturale: una risposta trionfalmente periodo volta alla riallocazione delle risorse ren- gio dalla dimensione individuale e so- positiva è servita al partito democrati- ciale all'azione politica (legislazione La natura della depressione degli anni '30; i deva inefficaci le risposte congiunturali; così, l'in- co per costruire la propria tradizione sulla scuola, sul riposo domenicale, (oggi per la verità un poco appannata) motivi della sua straordinaria durata; la sua con- nestarsi del ciclo recessivo su una catena di tra- contro l'uso dell'alcool). di "partito del popolo" e per rivendi- clusione con la mobilitazione bellica; il suo lasci- sformazioni strutturali ancora appena agli albori care una continuità ideale che, attra- to politico ed economico: può tutto questo contri- si tramutava in una lunga e profonda depressio- Più tradizionale mi sembra l'im- verso Jackson, risale a Thomas Jeffer- buire a spiegare la dinamica storica del "declino" ne. pianto della seconda parte del volume son, e discende poi fino a Woodrow americano? La risposta suggerita da questo libro La prospettiva dischiusa da questa analisi (dovuta, per gli anni 1860-1877, a Wilson e, naturalmente, a Franklin è un sì convincente e stimolante. conduce l'autore a una discussione finale di mag- Donald), prevedibilmente monopo- D. Roosevelt. Nell'antologia da lei lizzata dalla descrizione e dall'analisi L'autore ridiscute le interpretazioni della cri- giore ampiezza storica. Dalla crisi, infatti, l'eco- curata, Loretta Valtz Mannucci pro- della conduzione politica, militare, si alla luce di un'analisi dei mutamenti struttura- nomia americana uscì attraverso la spinta genera- pone altre risposte, sue e di studiosi amministrativa, economica della americani, a queste domande; il loro li intervenuti nell'economia americana nei decen- lizzata indotta dalla mobilitazione per la guerra, guerra civile del 1861-1865. Donald tono generale, pure nella complessità ni successivi alla prima guerra mondiale, e indivi- dall'espansione di una spesa pubblica che, anche vi propone una tesi precisa: non si dell'approccio che rispecchia un lavo- dua proprio nell'interazione tra ciclo recessivo e negli anni della guerra fredda, trainò l'intero ap- trattò tanto di "un conflitto tra due ro di ricerca ancora in corso, è preva- cambiamenti di lungo periodo — nella composi- parato produttivo. Nei decenni successivi, le ten- nazioni distinte", quanto di "una del- lentemente negativo. zione della domanda, degli investimenti, dell'oc- denze di lungo periodo analizzate in relazione le contese in una serie di continui dis- In un importante saggio del 1961 cupazione — il motivo dell'eccezionale persisten- alla crisi finalmente si affermarono, alternando sidi interni alla nazione americana" prodotti dalla tensione fra tendenze qui tradotto, Lee Benson parla del za della depressione e dell'insuccesso delle rispo- progressivamente la composizione della domanda centralizzatrici e tendenze localisti- concetto di "democrazia jacksoniana" ste politiche ai suoi dilemmi. Fin dagli anni '20, e degli investimenti. Tuttavia, lo stimolo suscita- come di una "illusione", indotta dal- che. Nordisti e sudisti scoprirono sui un progressivo spostamento della domanda, verso to dalle politiche fiscali degli anni '40 e '50 ridie- l'uso di un linguaggio e di una retori- campi di battaglia "di non essere due i consumi che sarebbero poi divenuti tipici di una de fiato a tutti i settori industriali, a cominciare ca populista a cui gli esponenti del popoli estranei... ma di avere qualco- partito di Jackson furono praticamen- società più ricca, aveva iniziato a fornire nuove da quelli storicamente declinanti. Così, l'adatta- sa in comune"; questa identificazione "rese il conflitto davvero una guerra te costretti, "recalcitranti ad ogni pas- opportunità di crescita (nella chimica, nella pro- mento dell'economia ai caratteri futuri della do- fratricida". Una interpretazione con- so", dagli sviluppi della lotta politica duzione industriale di alimenti e oggetti per la manda fu artificialmente rallentato; lo stimolo troversa, che il lettore può mettere a e sociale. I jacksoniani dello stato di casa, nei servizi), ma anche a contrarre il poten- fiscale incentrato sulla difesa diede un breve e confronto con quella diametralmente New York non erano campioni dei ziale di altri settori industriali (tessile, siderurgia, deciso impulso al reddito nazionale ma, sul lungo opposta sostenuta da Raimondo Lu- lavoratori e dei farmers poveri, ma im- legname ecc.). Il crollo del 1929 intervenne sullo periodo, frenò l'innovazione e il dinamismo della raghi (da ultimo in La guerra civile élites prenditori politici legati alle ur- sfondo di questo lento, sotterraneo spostamento struttura economica. Ne conseguì un debilita- americana, Il Mulino 1978). Per Lura- bane e alla proprietà assenteista nelle di risorse tra diversi settori produttivi, soffocan- mento della capacità di competere che sarebbe poi ghi la "nazione" americana ancora campagne. Furono essi stessi indicati do la continuità della trasformazione. La caduta venuto alla luce con il pieno ritorno sui mercati non esisteva, se non come progetto come "nemici del popolo" da movi- generale della domanda bloccò il trasferimento di internazionali delle industrie europee e giappone- politico della classe dirigente setten- menti di lavoratori, artigiani, e uomi- risorse, e in primo luogo di posti di lavoro, verso si, rese più efficaci dalla ristrutturazione compe- trionale e dello stesso Abraham Lin- ni di mestiere che, come mostra Sean coln; "nessuno tra i combattenti senti- le attività con maggiori possibilità di crescita. I titiva delle proprie economie nazionali nel lungo Wilentz in un altro importante (e più va il conflitto come una 'guerra civi- recente) saggio, facevano appello alla nuovi settori più dinamici non erano ancora così boom postbellico. le'". tradizione di un repubblicanesimo ra- solidi e ampi da trainare una ripresa generale; dicale di origine rivoluzionaria: l'idea Che la guerra rafforzasse il senti- di un commonwealth che ha interessi mento "nazionale" nel nord non è ne- generali davanti ai quali devono cede- gato da Donald. Egli osserva, fra l'al- re gli interessi individuali, l'idea che tro, come proprio in quegli anni en- la decorosa sopravvivenza di tutti sia trasse nel linguaggio comune l'espres- un problema collettivo. Furono que- politici di espressione collettiva; che venne esplosivo, anche quel sistema, tà sociale nel quarantennio preceden- sione "gli Stati Uniti è", in sostituzio- sti movimenti che costrinsero, nel integrano ma nello stesso tempo che fino ad allora aveva moderato e te la guerra civile. L'idea di una socie- ne della precedente "gli Stati Uniti contesto del suffragio universale ma- escludono dalla gestione del governo. nascosto i conflitti sezionali, andò in tà egualitaria ne esce a pezzi. Le spe- sono ". Ma il suo approccio è talmente schile, i due nascenti partiti principali Il loro emergere fu il risultato di una frantumi. requazioni economiche erano parago- "continuista" e "consensuale" da por- (democratici e Whigs) ad appropriarsi vera e propria ridiscussione delle fina- Questo di Davis e di David H. Do- nabili a quelle presenti nell'Europa tarlo a contestare i "resoconti tradi- di parte della loro retorica a fini elet- lità e del senso dello stato, e del ruolo nald è un solido e aggiornato manuale del nord, e in continua crescita. Le zionali" che parlano del periodo, torali. in esso dei cittadini. Valtz Mannucci (il secondo di una Storia degli Stati divisioni sociali erano rigide, sanzio- compreso quello post-bellico della Come quella illusione si sia creata, sottolinea giustamente la problemati- Uniti d'America in tre volumi appena nate da istituzioni e costumi netta- Ricostruzione, come di una "seconda costituisce il filo conduttore dell'in- cità di questo processo (centrale, ag- tradotta da II Mulino) che ha il pregio mente separati. La mobilità verticale rivoluzione americana" ("l'ultima ri- troduzione al volume. Valtz Mannuc- giungerei, in tutta la storia degli Stati della lunghezza giusta: sintetico, ma era esigua. Nonostante "pochi stupe- voluzione capitalistica", secondo il ci analizza con immaginazione (e con Uniti, soprattutto nei momenti di anche sufficientemente dettagliato da facenti esempi" di fortune costruite Barrington Moore di Le origini sociali della dittatura e della democrazìa, una ricchezza maggiore di quanto rie- conflittualità come la vigilia della permettere una esposizione proble- dal nulla, la ricchezza era un fattore Ei- naudi 1969). Per Donald, vi furono sca a rendere conto qui) due anni em- guerra civile, la crisi di fine Ottocen- matica e non riduttiva. Inoltre, so- ereditario; chi viveva del lavoro ma- allora rapidi e significativi cambia- blematici, il 1825 e il 1846: il prima e to, gli anni del New Deal); la sua sto- prattutto nella prima parte stesa da nuale aveva scarse opportunità di mi- menti, "ma la comunanza di ideali e il dopo dei fasti dell'età jacksoniana, ria, come quella del rapporto fra reli- Davis (per gli anni 1820-1860: dove si glirare la propria condizione. La "val- istituzioni del popolo americano — il diverso linguaggio politico e simbo- gione evangelicale e struttura della riaffacciano temi affrontati anche nel- vola di sicurezza" dell'ovest, come via Nord e Sud, bianchi e neri", pose loro lico con cui vari gruppi diedero un party politics, resta ancora da scrivere. l'antologia di Valtz Mannucci), mo- economicamente praticabile a livello dei limiti precisi. Limiti che derivava- senso alle trasformazioni in corso. La Dagli anni Quaranta, come afferma stra una notevole capacità di assorbire di massa, non esisteva. Restava la dif- no dalla struttura costituzionale, che Espansione e sua conclusione è che 0 clima civile David Brion Davis in gli apporti della più recente storia so- fusa mobilità geografica, che lasciava riconobbe comunque i diritti degli fosse passato da toni laici, razionalisti conflitto, quel sistema bi-partitico di- ciale. Con cautela: l'organizzazione la speranza di opportunità dietro l'an- stati; dall'ideologia del laissez-faire, e cosmopoliti a toni religiosi, emotivi, venne una potente forza di coesione della materia continua a essere per ca- golo: per qualcun altro. "Chi poteva che frenò l'intervento dello stato e nazionalisti ed espansionisti; e che nazionale: ma con un grosso, dram- pitoli separati (economia, poi società, dire che cosa ne era stato di ciascuno garantì il rispetto della proprietà pri- questo fosse legato all'emergere dei matico limite. Rafforzò la convizione poi politica); ma comunque con risul- dei suoi vicini e compagni di lavoro di vata; dai partiti politici, che erano co- partiti politici e delle chiese come cru- dell'esistenza di alternative costanti e tati interessanti. E sicuramente utile, un tempo? Senza dubbio qualcuno si alizioni non omogenee e dal comune ciali novità. Il risveglio religioso che nettamente definite, che rappresenta- per il lettore italiano, scorrere le pagi- era fatto strada". razzismo anti-nero, diffuso in tutto il aveva investito tutto il paese, aveva vano tuttavia solo gli interessi degli ne in cui si rende conto dei risultati Anche quando Davis riprende l'im- paese. rafforzato una visione democratica e americani bianchi. Quando il proble- delle ricerche sul problema della di- magine del "carattere americano", ca- individualista priva di difese contro ma della diffusione della schiavitù di- stribuzione del reddito e della mobili- ra a certa letteratura degli anni Cin- N 6 [INDICE ~ 24 ••DEI LIBRI DEL MESEBÌ

nano puntualmente anche in questo Esuli e barbari lavoro sul Belgio. La Morelli è, so- prattutto, una buona conoscitrice di archivi pubblici e privati, che ha di Enzo Santarelli esplorato in lungo e in largo, tra Ro- ma e Bruxelles. Così, nella stesura del ANNE MORELLI, Fascismo e antifa- percorse dagli studi: il soggetto prin- libro si è potuta agevolare di vari son- daggi, che era venuta via via pubbli- scismo nell'emigrazione italiana in cipale poteva essere l'emigrazione, cando, e ai quali rinvia. Tuttavia la Belgio (1922-1940), Bonacci, Ro- con i suoi protagonisti e le loro espressioni culturali o politiche, op- lettura rimane scorrevole: il metodo ma 1987, pp. 297, Lit. 40.000. pure quell'insieme di relazioni inter- prescelto è quello narrativo, preferen- nazionali (come nel libro sul Canada) do esemplificare la natura dei proble- Il tema dell'emigrazione degli ita- su cui si innestano, o interferiscono, mi piuttosto che indugiare su tutti i liani all'estero è stato profondamente le reazioni degli espatriati e, nel caso passaggi dell'interpretazione. Per di- segnato, negli ultimi anni, al pari di specifico, l'opera di propaganda e chiarazione esplicita il nesso insolubi- tanti altri, da una modifica di interessi promozione in favore dei Fasci italia- le (e cangiante) fra l'emigrazione co- e di tecniche storiografiche, che è ve- ni all'estero messa in atto dalla diplo- me fatto economico e l'emigrazione nuta avanti, per quel che riguarda i mazia italiana, al livello consolare. come evento politico, viene posto al periodi più recenti, anche attraverso centro. L'ambiente belga, d'altra par- il discorso sul posto del fascismo nella Sono questioni non nuove, che tor- storia d'Italia. E noto, ma va ricorda- babilmente non avrebbe potuto indi- to, quanto l'emigrazione abbia, per viduare questi punti di notevole inte- più versi, influito sulla formazione resse (e non limitato al solo ambiente della società italiana e sullo stesso belga, che è poi in grandissima parte svolgimento della lotta politica in Ita- il paese Vallone); e senza una ricerca lia, come emerge dalla vicenda, cen- La ricchezza delle fonti di base, sia pure individualmente con- trale, dalla comunità insediata in dotta, non si sarebbe potuto ricostrui- Francia, nel ventennio dei fasci. Nel re e indicare i tratti peculiari di una dopoguerra fu riscoperto il saggio di Les italiens en France de 1914 à 1940, a cura di tani caratterizzati da forme di insediamento eco- storia che è anche una storia di men- Gramsci sulla questione meridionale, nomico-sociali più consistenti, fino a un saggio di Pierre Milza, Ecole Frangaise de Rome, 1986, talità. Non a caso si cita Yves Mon- con i suoi spunti intorno all'influenza pp. 787, s.i.p. Romain Rainero sull'Africa del Nord. tand per dire degli operai immigrati del fatto migratorio sul nazionalismo Gli studi sull'emigrazione politica toccano italiani che s'inclinavano d'istinto e il sindacalismo rivoluzionario già gli aspetti meno noti e finora insondati dei diversi verso il comunismo, tanto in Francia nell'età giolittiana: sul nesso, insom- I ventisette saggi raccolti nel volume sono il movimenti: i massimalisti italiani (1926-1940), i come in Belgio. ma, fra l'emigrazione come grande fe- frutto di una ricerca collettiva promossa dal Cen- Gruppi di lingua italiana in seno al Pcf (1921- Emergono, tra i vari aspetti di nomeno popolare e le cadenze, i ca- tre d'Etudes et de Documentation sur l'Èmigra- 1928), gli anarchici, la "propaganda operaia" di un'"emigrazione di massa composta ratteri delle crisi politico-sociali vissu- tion Italienne (Cedei), che molto ha attinto, siste- te o subite nella penisola. Nel medesi- Gl, la Lega italiana dei Diritti dell'uomo (1923- da gente comune", le molte e quoti- maticamente, ai fascicoli del Casellario politico mo tempo il rientro degli emigrati po- 1934); ma sono presenti, al limite, l'organizzazio- diane difficoltà che questa gente in- centrale presso l'Archivio Centrale dello Stato, a litici ravvivò l'interesse per gli uomini ne dei fasci e le missioni cattoliche. Bruno Tobia contra in un paese che mantiene verso Roma. L'impostazione, richiamata da Pierre Mil- di essa un atteggiamento che giungerà e le idee, l'esperienza e il laboratorio studia "Il Corriere degli Italiani", Leonardo Ra- collettivo delle organizzazioni e delle za, che ha diretto il lavoro, si basa sul criterio di a varie ondate di espulsioni o a misure pone la situazione e le reazioni dei fuorusciti pubblicazioni degli esuli, come si può una stretta associazione fra emigrazione "politi- e interventi draconiani (1932, 1938) nella congiuntura della seconda guerra mondiale, vedere da quella Storia dei fuorusciti ca" e emigrazione "economica", due aspetti finora della polizia e dei governi. La Morelli Franco Ramella ricostruisce la biografia di un sottolinea che il flusso dei profughi di Aldo Garosci, che nel 1953 rimase rimasti tendenzialmente o prevalentemente di- quasi senza seguito. operaio antifascista, Adriano Rossetti, nato nel antifascisti in Belgio è spesso tributa- stinti. Il primo rilievo riguarda il punto di svolta biellese nel 1894 e volontario in Spagna nel rio della Francia, essendo alimentato rappresentato da questa impostazione sul piano Campo vastissimo, questo degli ita- 1936, come un anello emblematico e indicativo da arrivi forzati e clandestini; vi è del metodo e delle nuove conoscenze che ci forni- liani sparsi per il mondo, immersi nel- della composita saldatura tra il "fuoruscitismo" e quindi una sorta di stadio "nomade" o l'emigrazione di massa e articolati in sce. Un secondo rilievo riguarda l'organizzazione interlocutorio, nella vicenda di una l'emigrazione economica. Mentre Eric Vial infor- organizzazioni politiche non molto del lavoro di una équipe che è partita da una comunità mai del tutto accettata, ma il lettore sulla consistenza delle molte miglia- numerose, quasi sempre minoritarie, struttura e da un obiettivo centrali, e ha fatto nemmeno da quei sindacati alle cui ia di fascicoli del Casellario politico centrale, con ma abbastanza vivaci e influenti. È in capo, nelle fasi preparatorie e nella pubblicazio- lotte gli italiani partecipano quasi questo quadro, vivace, mosso e inte- questo saggio di Ramella, la ricerca attinge uno sempre in posizioni di avanguardia. ne, a organismi decentrati, anche di altra tradi- ressante, che si può collocare ora il dei suoi risultati più tangibili: sulla base dello A Bruxelles non manca peraltro un lavoro di Anne Morelli sul Belgio, zione, come l'École di Roma. studio delle biografie e degli studi regionali, scri- vertice intellettuale particolarmente centrato sul periodo tra le due guerre I risultati si articolano in tre sezioni: la prima ve Pierre Milza tenendo conto della diversità e distinto, che si raccoglie intorno a mondiali. L'autrice discende da una dedicata agli italiani nella società francese, è aper- ricchezza delle fonti disponibili, è venuto il mo- personalità eminenti della cultura e famiglia di emigrati di tradizioni anti- ta da uno studio di Pierre George sui flussi e le mento di pensare e di scrivere una "storia sociale della politica costrette all'esilio e non fasciste, e la sua ricerca è ravvivata, trasformazioni dell'emigrazione e si chiude con intorno a organismi di collegamento qualche volta, dal tono della testimo- dell'emigrazione politica". due studi sull'immagine degli italiani in Francia dei partiti, come la Concentrazione nianza e della memoria. Nella stessa (e.s.) antifascista di Parigi: e sono Nitti, collana, I fatti della storia, diretta da fra le due guerre e sulla lingua degli emigrati. La Francesco Luigi Ferrari, Arturo La- De Felice, l'editore Bonacci era venu- parte centrale del volume, che è quella maggiore e briola, Berneri, Sforza. A questo am- to pubblicando i saggi di Gianfranco maggiormente articolata, si avvale anche del con- biente, che intreccia il suo discorso Cresciani, Fascismo, antifascismo e gli tributo di alcuni studiosi italiani, e si impernia sulla stampa socialista e liberale del italiani in Australia e di Luigi Bruti sul nesso emigrazione-politica. L'apre lo stesso paese ospitante, giova una certa libe- Liberati, Il Canada, l'Italia e il fasci- Milza, con un breve scritto problematico e sugge- ralità della casa regnante (che si esten- smo , che pure hanno contribuito a de- stivo ("un'anticamera del fascismo?") dedicato de a Guglielmo Ferrerò) e l'apertura lineare l'intreccio di problemi pecu- alla Legione dei volontari italiani nell'esercito mentale di un personaggio come Van- liari di tutta una serie di paesi "mino- dervelde. Nella capitale belga si pub- ri" o "periferici", rispetto agli Stati francese, nella guerra del '14. La terza parte con- blicano le riviste "Res publica" (1931- Uniti o alla Francia e all'Argentina. siste in una decina di "studi regionali", che vanno 33) diretta da Ferrari, alla quale colla- Già questi e altri precedenti, per così dalla regione parigina ai dipartimenti metropoli- borano Sturzo e Salvemini, e "Bilan" dire, mostravano nella diversità del- (1933-38) che gravita sulla personali- l'impianto, le diverse vie o varianti tà di Ottorino Perrone, un intellet- tuale militante d'origine bordighiana in contatto anche con Trotsky. te, è del tutto peculiare. Malgrado la poggio al fascismo. E il radicamento sua piccola dimensione, nel primo do- in un ambiente spiccatamente prole- Ciò non impedisce, nella vicenda Franz Xaver Kroetz poguerra il Belgio viene ad occupare tario, in una categoria come quella quotidiana, che gli italiani fossero un posto di rilievo fra gli sbocchi del- dei minatori, in cui allignano i princi- poi, nei fatti, ritenuti per pregiudizio i Teatro l'emigrazione italiana e il "paese ne- pi e il costume della difesa di classe più stranieri fra gli stranieri, i più Lavoro a domicilio Musica a richiesta ro", la regione mineraria, assorbe e (nelle varie componenti rappresenta- "barbari" nel senso greco del termine te dai comunisti, socialisti, anarchici e (p. 173). D'altra parte si deve ricorda- Né carne né pesce Morte nella notte di Natale concentra la parte maggiore dei lavo- ratori provenienti principalmente dal loro sottogruppi), che spiega l'imma- re che il Belgio almeno in due occa- Nord Italia: "una emigrazione molto gine di relativa unità, combattività e sioni è stato teatro di vicende partico- ostinatezza degli antifascisti italiani in larmente rilevanti dell'antifascismo Un autore dalla forza dirompente che in Germania politicizzata, spaccata in due dal fasci- Belgio. L'indagine tocca punti di for- internazionale: l'attentato di De Rosa ha provocato più scandalo del suo amico Fassbinder. smo". 154). Secondo la Morelli, e c'è da creder- te interesse "culturale" nelle pagine al principe Umberto nel 1929 e il Introduzione di Enrico De Angelis lo, sulla base dei molti dati riferiti, dedicate al culto di Matteotti, alle ce- Congresso contro l'impresa etiopica anche di modesta cronaca collettiva e lebrazioni del Primo maggio, agli nel 1935, che valsero a complicare i rapporti e il contenzioso con lo stato politica, il fascismo rimase minorita- scontri frequenti, e talvolta diretti a fascista. Forse per l'ottica prescelta rio certamente lungo gli anni venti, e prevenire la fascistizzazione della co- lonia italiana, con i Fasci all'estero. A dall'autore, l'intreccio di queste vi- Maurice Blanchot anche in seguito le forze antifasciste, proposito di Matteotti e del Primo cende con la parabola di quella parti- grazie agli organismi unitari e di mas- maggio si accenna alle tradizioni po- colare forma di fascismo belga tradi- Foucault come io l'immagino sa nati precocemente e ben radicati polari come si rinnovano nell'alveo zionalista e cattolicizzante, che fu il cu alla base in uno specifico mondo pro- dell'emigrazione: così è, ad esempio, "rexismo", rimane probabilmente duttivo (le Leghe italiane antifasciste Una nitida sintesi del pensiero di un grande intellettuale per una Chanson des exilés, canzone troppo al margine. Ma data la natura come dono postumo d'affetto in Belgio), riuscirono a contrastare degli esuli, dedicata a "Il Martire", del paese e le dimensioni della colo- da parte di un maestro della critica. con qualche efficacia la controparte. scritta e diffusa in Belgio nel 1926, di nia italiana, che investe e coinvolge In questo senso l'esperienza belga ap- cui la Morelli ha ritrovato lo spartito quasi esclusivamente l'ambiente fran- pare unica nel quadro internazionale in un piccolo archivio privato. Senza cofono, una singola ricerca non pote- del tempo, e ben diversa da quelle il soccorso della memoria e di partico- va andar oltre e si traduce spesso in 8Edizion i Costa & Nolan Via Peschiera 21 16122 Genova comunità italo-americane, che diede- lari esperienze familiari, l'autrice pro- uno scavo pionieristico. o ro, nel complesso, un rilevante ap- "Spaghettifriesser" di Delia F rigessi

In questa terra altrove. Testi lette- più rappresentativi Gastarbeiterauto- emigrati e l'ha spinta ad ogni sorta di rari di emigrati italiani in Germa- ren. sacrifici e di risparmi finalizzati al ri- nia, a cura di Carmine Abate, pre- Chi si aspettasse di trovare soprat- torno a casa, non valga e non funzioni tutto luoghi comuni o stereotipi, re- più per la seconda e per la terza gene- sentaz. di Tullio De Mauro, Pel- sterà deluso. I temi di questi autori razione di figli e di nipoti. Questo mi- MARIETTI legrini, Cosenza 1987, pp. 154, sono gli stessi che vengono analizzati to non è stato sostituito neppure dal Lit. 15.000. e dibattuti dai ricercatori e dai socio- consumismo. "Ciò che ci manca è pro- logi dell'emigrazione e sono detti con prio la nostalgia degli oliveti" (p. Gastarbeiterliteratur, Auslanderlitera- una freschezza e un'onestà che colpi- 132), scrive Immacolata Amodeo. La tur. Così la chiamano in Germania, scono (le "trite parole" di Saba). Due casa, il paese, la piccola patria sono quasi a sottolineare con il primo ter- racconti di Abate - L'idolo lontano lontane ormai, "una matrice spenta" mine la sua possibile filiazione dalla lontano e Gabbie - descrivono i con- (Salvatore A. Sanna, p. 90) e Abate "letteratura proletaria" nata a Berlino flitti tra generazioni, tra i padri e gli riconosce che " non è 11 la risposta che alla fine del secolo scorso, e certi suoi caratteri di "letteratura operaia". Questa letteratura degli emigrati, de- gli stranieri ha circuiti suoi, suoi gior- nali e recitals perfino affollati ma an- che case editrici (la Ararat di Berlino è specializzata in letteratura turca) Quali ospiti che non di rado toccano un pubblico più largo perché pubblicano con il te- GLANFAUSTO ROSOLI (a cura di), Emigrazioni significato storico e antropologico dell'atto del sto tedesco a fronte. Incuriosisce dun- migrare e le interrelazioni tra immigrato e società que il vissuto di chi proviene da una europee e popolo brasiliano. Atti del Congresso mondo "altro" e lo mette a confron- Euro-Brasiliano sulle Migrazioni (Sao Paulo, 19- brasiliana (cfr. Fabio Nusdeo, Maria Beozzo Bas- to? In Francia i romanzi degli scrittori 21 agosto 1985), Centro Studi Emigrazioni, sanesi, Angelo Trento, Gian]austo Rosoli, Maria maghrebini, in Gran Bretagna quelli Roma 1987, pp. 445, s.i.p. Beatriz Rocha-Trinidade, Teresa Isenburg indiani e africani raccolgono oggi un Achim Schrader, foào Baptista Borges Pereira, grande successo di critica e di pubbli- Questo volume curato da Gian]austo Rosoli ]udita Scorano). Il volume riesce a fornire l'im- co, ma queste sono opere di alta pro- segue la struttura di un congresso sull'immigra- magine di una migrazione in continua evoluzione fessionalità e che nella maggior parte zione in Brasile che si è tenuto a San Paolo nel (si tratta qui del periodo che va dalla metà del appartengono a quello che i sociologi secolo scorso ai nostri giorni) e di una ricerca che chiamerebbero il campo letterario in 1985. Il libro, diviso in tre sezioni (socio-giuridi- non ha pretese di completezza manualistica ma senso stretto. ca; storica; socio-antropologica), rispecchia effica- cemente le tendenze attuali del dibattito storio- che tenta, pur all'interno di temi tradizionali, di Fin qui ho accennato per la Germa- grafico, ospitando quegli studiosi — soprattutto suggerire nuove interpretazioni del fenomeno mi- nia a un fenomeno soprattutto socio- brasiliani e italiani — che sono maggiormente gratorio. Esiste però una frattura tra la curiosità logico ma esiste anche il fatto lettera- attenti ai temi del'immigrazione europea. espressa dal titolo (il rapporto tra immigrazione e rio? La domanda è probabilmente formazione del popolo brasiliano) e l'orienta- mal posta e mi sembra che questi Nel panorama piuttosto sconfortante degli mento generale dei testi: l'immigrazione italiana scritti degli emigrati, per la prima vol- studi sull'emigrazione verso l'America meridio- fa qui la parte del leone, soffocando o escludendo ta pubblicati in Italia, lo suggerisca- nale il libro di Rosoli offre alcuni saggi che, pur tutta quell'immigrazione proveniente da altri no. Esistono luoghi e situazioni che si affrontando temi classici e sfruttati, sono percorsi paesi europei e non, che alimentò in forma consi- mostrano più propizi di altri alla poe- da una sottile vena innovativa che potrebbe far sia, alla letteratura, che ispirano, favo- stente il mercato del lavoro brasiliano, e senza la sperare in un decollo qualitativo di questi studi. I riscono e quasi esigono la parola e quale è difficile delineare il profilo storico di quel contributi più interessanti, in questa prospettiva, l'espressione creativa. Potranno esse- popolo americano. (c.v.) re i recessi o le grandezze della natu- sono quelli che si propongono di analizzare il ra, la lontananza, l'esilio, l'abbando- Edmond Jabès no e via dicendo. Lo hanno suggerito Il libro i romantici e in altro modo anche gli psicoanalisti: ci sono condizioni di vi- delle interrogazioni li-Ili ta, situazioni che si possono definire Il ritono del libro e II libro di "dominanti" perché influiscono e pe- Yukel. Due nuovi passi nell'in- sano con tale forza che è quasi impos- cessante percorso della sibile sottrarsi al loro influsso. L'emi- scrittura. grazione appartiene a queste situazio- 'Biblioteca In forma di parole» ni dominanti quando è vissuta come Pagine 200, lire 23.000 necessità socio-economica, costrizio- ne ad abbandonare la terra d'origine, sforzo difficile e contraddittorio per inserirsi in una società complessa e Pier Aldo Rovatti differente che esige l'adattamento e Il declino della luce tuttavia pone limiti non valicabili al possesso e all'esercizio della piena cit- tadinanza. Le sue contraddizioni Metafora e filosofia: Da Hei- spingono alla conoscenza soprattutto degger: Nietzsche, Bergson, nei casi più fortunati, quando per Derrida, Lévinas, Blumenberg. comprenderla è possibile utilizzare strumenti critici e interpretativi. Co- « Filosofia » noscere, capire la trasformazione in- Pagine 144, lire 20.000 dividuale e il processo collettivo at- il dialetto. traverso l'espressione e la parola, su- zii che sono venuti dalla campagna e cerco" (p. 90). Per questi emigrati la Nella sua presentazione del volu- perare il divario linguistico e l'identi- dal sud per lavorare alla catena di condizione di non appartenenza è di- me Tullio De Mauro cita la poesia di tà subalterna: questo bisogno di cono- montaggio e i figli cresciuti e vissuti in ventata la chiave vera di lettura del Giambusso sulla Germania come "un Stefano Petrucciani scenza fa nascere le poesie e i racconti Germania. Nel primo racconto il fi- proprio mondo scisso. A volte legata vero atto d'amore". D'amore e di con- degli emigrati (spesso lo stesso autore glio accetta di restare a casa, disoccu- alla nostalgia ma più spesso all'ango- Etica dell'argomentazione sapevolezza: "Forse/nei miei forse/ tenta entrambe le forme letterarie o pato a dispetto degli studi compiuti, scia fino a trasformarsi in psicosi e in Ragione, scienza e prassi sono stato/più me stesso qui/che al- scrive in più lingue, e questo la dice per non deludere il padre che ha scel- follia, la non appartenenza trova rifu- trove" (p.48). È anche il riconosci- nel pensiero lunga sulla sua ricerca espressiva) e to di andare a lavorare per tutta una gio e salvezza nell'ironia. mento di una condizione che non toc- realizza una saldatura tra letteratura e vita in Germania proprio per evitare La signorina tedesca calabrese "è di Karl-Otto Apel al figlio il suo stesso destino. In Gab- straniera/in Germania/in Italia/una ca solo questi emigrati che racconta- vita che può forse apparire obsoleta Interrogare Apel per una razio- bie la confessione amara di Zu Pietro, curiosità" (ancora Immacolata Amo- no con fatica e coraggio i costi terribi- ma che nei testi scelti di In questa terra nalità filosofica "forte". che con il suo allevamento di galline e deo, unica donna della raccolta, p. li e distorti dello sviluppo e oltrepas- altrove non è mai, a mio parere, equi- « Filosofia » conigli produce e distrugge per poi 134) e Franco A. Belgiorno sogna di sano così la loro perifericità e la dise- voca contaminazione. Pagine 160, lire 20.000 riprodurre e ridistruggere in una spi- trasformarsi in un cane siciliano ma guaglianza delle culture. Esclusione, rale senza senso, si scontra con la poi il sogno si rovescia e sono i tede- alterità, non identità sono tratti por- Chi sono questi emigrati scrittori? mentalità del nipote che riconosce schi a tramutarsi in cani vestiti e calza- tanti del nostro mondo. "Ma prima/ Molti insegnanti (di italiano), uno psi- malgrado tutto i vantaggi dell'emigra- ti. L'ironia è anche la protagonista cari miei/un problema prosaico:/ riu- cologo, un assistente sociale, un gior- zione: "la mia strada la voglio percor- delle pagine di Gino Chiellino che sciremo a capirci? e poi/ che cambie- Gianni Baget Bozzo nalista e due lettori all'università ma rere fino in fondo, senza paure. Io descrive l'integrazione come "un sen- rà?" (Abate). anche un ferroviere, un elettricista e I tempi e l'eterno non pretendo mari e monti. Pretendo so di dovere adattato al mercato tede- un operaio ora disoccupato. Sono i di vivere qui con la mia famiglia in sco" e dà colore alla fabbrica "Gene- "germanesi" di cui ha trattato una ri- A cura di Claudio Leonardi santa pace. Perché qui nonostante ra-matti" di Giuseppe Fiorenza Dil- e Giovanni Tassani cerca sociologica antecedente (pub- tutto vivo meglio di prima e perché l'Elba. Distacco, filtraggio, presa di Una vicenda biografica e teolo- blicata nell'84 in Germania e nell'86 qui mio figlio avrà un futuro" (p. coscienza, l'ironia permette di ricono- gica di confine. in Italia, anch'essa a cura di Carmine 193). Illusioni, volontà di adattamen- scere e di esprimere conflitti tra iden- Abate), figli di emigrati o emigrati da to? Anche questo. Ma è significativo tità vecchie e nuove senza lasciarsene venti-trent'anni in Germania. Parec- « Terzomillennio • che il mito del ritorno, quello che ha travolgere, e mescola a volte con ef- chi hanno già pubblicato in riviste, Pagine 164, lire 17.000 sorretto la prima generazione degli fetti sorprendenti più di una lingua e antologie o libri e sono considerati i Distribuzione P.D.F.., DIF.ED. (Roma) 10 MODI DI ESSERE ROMANZO,

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ARNOLDO MONDADORI EDITORE fase nord-occidentale, c. 1870-1920, parte antifascista) del periodo fascista Ritorno all'Euroamerica fase contemporanea, 1920-1965); 2. ed immigrazione successiva al 1945. Gli italiani e le idee in Argentina (attra- Così come sarebbero stati benvenuti di Lore Terracini verso gli scritti degli intellettuali); 3. cenni più decisamente politici, al di là Immigrazione e popolazione italiana. delle cifre, tanto alla situazione italia- Come dichiara l'autore, viene qui ten- na (che determinava l'emigrazione AA.W., La popolazione di origine tipi di ricerche: le prime quattro sulla tata, per una storia che abbraccia assai per ragioni sia politiche sia soprattut- italiana in Argentina (Euroameri- storia remota, quella di Nascimbene più di un secolo, un'ipotesi di perio- to economiche) quanto alla situazio- cani, voi. II) Fondazione Giovan- di carattere statistico sull'intera epoca dizzazione che costituisce un primo ne argentina (che anch'essa, con le vi- immigratoria, le ultime cinque sui tentativo, meritorio pur nel suo carat- cende politiche ed economiche dei ni Agnelli, Torino 1987, pp. 615, contributi degli immigrati italiani nei tere necessariamente approssimativo, decenni peronisti, spiega l'abbassarsi s.i.p. campi dell'architettura, letteratura, di ordinare una materia vastissima e dell'indice di permanenza dell'immi- musica, scienze. sfuggente. grazione italiana in Argentina; p. La Fondazione Agnelli ha pubblicato La seconda sezione, quella del solo Interessantissimi i dati sull'epoca 431). Il capitolo II fascismo in Argenti- nel settembre scorso una monumenta- Nascimbene, corredata da frequenti e più remota. Quanto ai decenni mo- na (pp. 448-455) imposta giustamente le opera, Euroamericani, in tre volu- imponenti tabelle e grafici, è a sua derni e contemporanei, proprio sul il fenomeno di un patriottismo più mi, che studia la popolazione di origi- volta divisa in tre parti; 1. Aspetti so- piano della periodizzazione, forse sa- emotivo che ideologico nelle masse ne italiana rispettivamente negli Stati cioeconomici della storia degli italiani rebbe convenuto distinguere più net- italiane da tempo nel paese, per le Uniti, in Argentina e in Brasile. L'ulti- in Argentina (fase ligure, 1835-c. 1870, tamente fra immigrazione (in gran quali l'adesione a Mussolini risolveva mo volume è corredato da indici dei nomi e degli argomenti dell'intera opera. Il primo si apre con una Intro- duzione di 130 pagine di Marcello Pa- cini; vi si spiega che si tratta di ricer- che promosse dalla Fondazione tra il conflitti personali e frustrazioni socia- 1980 e il 1986, e che esse vanno con- Da Colombo a Cuomo li; ma sono troppo scarsi i cenni alla siderate non tanto come la conclusio- militanza antifascista di molti italiani ne quanto come l'inizio di attività, di Maddalena Tirabassi in Argentina, e manca del tutto la che si estenderanno in un prossimo menzione di associazioni e giornali futuro verso i paesi del sud-est asiati- AA. W., Euroamericani. La popolazione di ori- dei maggiori studiosi dei fenomeni migratori statu- antifascisti come "Italia Libre", fon- co e del Pacifico. nitensi e italiani. Rimarrebbe deluso chi si atten- data nel 1940 a Buenos Aires insieme gine italiana negli Stati Uniti, Fondazione Gio- al settimanale omonimo, diretto per Mi occuperò qui soltanto del volu- vanni Agnelli, Torino 1987, pp. 418, Lit. desse dalla raccolta una disamina storiografica sul- me sull'Argentina. Esso è costituito anni da Nicola Cilla con la collabora- 55.000. la questione dell'immigrazione. Pur costituendo il da due sezioni: La presenza italiana in zione di Sigfrido Ciccotti e altri (del Argentina, di autori vari, quasi tutti fulcro del libro, i saggi storici sull'argomento han- tutto assenti nell'indice dei nomi). argentini o italo-argentini, a cura di Pur non esistendo dati precisi si calcola che la no l'obiettivo, più o meno esplicito, di indagare su Alcuni problemi culturali e politici Francis Korn, di circa duecento pagi- popolazione di origine italiana residente negli Stati cosa significa essere americani di origine italiana vengono sollevati e rimandati a future ne; e Storia della collettività italiana in Uniti si aggiri sui venti-venticinque milioni. Nel negli Stati Uniti contemporanei. occasioni: così la tematica "complessa Argentina (1835-1965), di Mario C. censimento del 1980 è stata per la prima volta posta Da Cristoforo Colombo a Mario Cuomo ver- e difficile" del rapporto tra ideologia Nascimbene, di circa quattrocento. la domanda sull'origine etnica degli intervistati: rebbe voglia di sottotitolare il volume, ma purtrop- e realtà sociale, diverso in Argentina e in Europa (p. 455); così pure il ruolo Entrambe sono corredate da ampie circa dodici milioni hanno indicato l'Italia e ciò sta po si adatterebbe solo allo spazio temporale coper- bibliografie e da una documentazione degli intellettuali, per il quale l'inda- to dai vari saggi della raccolta. L'esperienza migra- fotografica. a dimostrare la persistenza del legame tra le terze e gine avviata si prospetta come l'inizio quarte generazioni di immigrati con il loro paese toria italiana negli Stati Uniti è infatti la storia di di un percorso (p.501). Insomma, an- La prima sezione, anche se non vie- un insediamento faticoso e duramente conquistato ne detto, è la traduzione italiana di un d'origine. Queste cifre da sole giustificano l'inte- che se le tabelle e l'indagine statistica volume curato dalla stessa Fondazio- resse che storici, sociologi, demografi e antropologi in una società segnata dal pregiudizio nei loro con- possono avere il loro fascino, si sareb- ne Agnelli e apparso in spagnolo, col hanno dedicato al fenomeno migratorio italiano ed fronti. be desiderato ogni tanto un andamen- titolo Los italianos en la Argentina, nel alle modalità di insediamento negli Stati Uniti. La particolare attenzione della storiografia to meno analitico e quantitativo e più attento all'inquadramento sintetico 1983 a Buenos Aires. Era un libro che Tuttavia i risultati di decenni di studi sull'argo- statunitense all'insediamento urbano degli italo- dei dati nelle vicende storiche e ideo- circolò in pochissime copie, difficilis- americani, rappresentato dalla costituzione di Lit- mento sono rimasti spesso circoscritti all'ambito logiche. simo da trovare; ben venga dunque la accademico e non hanno avuto tra il pubblico quel- tle Italies nelle principali città industriali statuni- pubblicazione attuale che rende ac- Inevitabilmente la sezione a cura di l'adeguata diffusione che un fenomeno di portata tensi, trova adeguata rilevanza nella seconda sezio- cessibili questi contributi. Si tratta di F. Korn e le pagine di Nascimbene ne della raccolta. Tuttavia l'aspetto più interessan- una serie di studi di vari autori (Inizio sociale così grande avrebbe meritato. Inoltre, a talvolta si sovrappongono sia nei dati delle relazioni tra Italia e Argentina di causa di barriere linguistiche e culturali, spesso te del libro è dato dalle domande ricorrenti in molti sia nelle osservazioni. Due esempi fra I.J. Ruiz Moreno; Gli italiani nelle ori- non si è verificato tra il paese d'origine e quello di dei saggi. Come si è giunti ad avere un potenziale molti. Di una figura notissima come gini dell'agricoltura argentina. Santa Fe arrivo uno scambio sui risultati delle ricerche in- candidato presidenziale di origine italiana, sembra l'argentino Sarmiento si parla a lungo (1870-1895) di E. Gallo; La crescita traprese. Per l'Italia, un paese che non ha avuto essere la domanda implicita di molti degli studi di nelle pagine di R. Donghi Halperfn dell'economia, dell'industria e l'immi- esperienza di duraturi insediamenti coloniali, l'a- questo volume. Ora che si è giunti alla terza e quar- (pp. 112, 113), sottolineando la sua attenzione, alla fine dell'Ottocento, grazione italiana, di R. Cortés Conde; rea linguistica è determinata esclusivamente dalle ta generazione di americani di origine italiana l'et- Gli italiani a Buenos Aires: le professio- verso l'immigrazione italiana, sia per comunità immigrate e, come sostiene Marcello Pa- nia, in quanto coscienza delle proprie origini, è le- ni, l'inserimento sociale (1869-1914 ) di quanto riguarda i dati numerici sia F. Korn e L. de la Torre; Origini e tini nel lungo saggio introduttivo, "gli italo-ameri- gata alla nuova immagine dell'Italia, quella della per uno scarso apprezzamento quali- destinazioni degli italiani in Argentina cani hanno sempre funzionato come lente di in- moda e del design, della lingua e dell'alta cultura, tativo; ma, duecento pagine dopo (p. (1835-1970) di M.C. Nascimbene; grandimento ed al tempo stesso come prisma di di- della rivalutazione della dieta mediterranea. Non 340), Nascimbene si sofferma in una Presenza italiana nell'architettura rio- storsione dell'immagine italiana presso l'opinione si tratta più di nostalgia per l'Italia idealizzata e nota a spiegare chi era Sarmiento, evi- platense, di F.J. Bullrich; L'influenza pubblica americana". sconosciuta delle prime generazioni di immigrati dentemente pensando a un lettore ita- italiana nella letteratura argentina di R. poiché, come afferma Vecoli, "Abbiamo scoperto liano che non sa chi fosse. E ancora, L'obiettivo del volume pubblicato dalla Fon- l'immigrazione in Argentina degli Donghi Halperfn; L'Italia e la musica che la nostra identità non si trova in Italia ma in noi del Rio de la Piata di R. Arizaga; L'in- dazione Agnelli è appunto quello di migliorare le universitari italiani ebrei, nel 1939 e stessi, nella nostra storia e cultura". fluenza italiana nell'attività scientifica conoscenze reciproche riunendo scritti di alcuni anni immediatamente successivi in argentina del XIX secolo di M. conseguenza delle leggi cosiddette Montserrat; Contributi scientifici degli razziali, appare accennata e scandita italiani in Argentina nel XX secolo, di da sintetiche enumerazioni a p. 123 A. Korn). Come si vede, si tratta di tre (R. Donghi Halperfn) e a p. 454 (Na- scimbene); mentre è a sua volta ogget- to della lunga esposizione di A. Korn (pp. 178-192). origine. La struttura del libro permet- vengono posti in rilievo — né emer- te che tutti questi temi vengano ana- gono autonomamente — argomenti Si tratta insomma di un volume ric- Un'isola etnica lizzati in forma introduttiva nella pri- tali da giustificare la tesi di una pecu- chissimo di dati e di osservazioni, ma ma sezione per poi essere approfondi- liarità del popolo euroamericano. forse troppo parcellizzato. Una sorta di Chiara Vangelista ti singolarmente dai contributi raccol- Il libro può essere considerato sol- di repertorio enciclopedico, in cui l'o- ti nella seconda parte del volume. tanto la fase iniziale del lavoro che la pera di varie mani, spesso meritorie, L'opera, organizzata in questo modo, avrebbe tratto giovamento da una re- AA.W., Euroamericani. La popo- anche queste dedicate principalmente Fondazione Agnelli si appresta a in- assume un carattere troppo descritti- traprendere. Data la stanchezza che il te omogeneizzante di raccordi inter- lazione di origine italiana in Brasi- al Rio Grande do Sul — presentate al simposio organizzato dalla Fondazio- vo e propedeutico, e sono rare le pagi- filone della ricerca sull'emigrazione ni. E un libro molto utile come opera le, Fondazione Giovanni Agnelli, ne a Sao Paulo nel novembre del ne in cui lo studio dell'immigrazione europea in America tradisce anche in di consultazione, grazie anche ai ric- Torino 1987, pp. 408, s.i.p. 1985. Il volume è corredato di due diventa un momento di riflessione questa occasione, sarà indubbiamente chi indici analitici. Ma i vari saggi cor- sezioni bibliografiche, che formano complessiva sul mondo brasiliano. produttivo seguire effettivamente la rono ogni tanto il rischio di presentar- si come voci sparse, senza il ritmo sin- Il terzo e ultimo volume dell'opera una guida di massima, e per alcuni Il limite sostanziale del volume ri- via che Marcello Pacini indica nel suo versi affrettata, alla lettura della sto- siede nell'immagine riduttivach e esso saggio introduttivo generale, prestan- tetico di un discorso corale; mentre la edita dalla Fondazione Agnelli è de- miriade di dati non sempre si racco- dicata interamente all'immigrazione riografia italiana e brasiliana sull'ar- comunica, come se l'immigrazione do attenzione agli aspetti culturali e gomento. italiana avesse soltanto ricostruito un antropologici dell'immigrazione e ab- glie in sintesi interpretative che illu- italiana in Brasile, nel periodo com- minino il lettore, un po' stordito dal- preso tra la seconda metà dell'Otto- I temi affrontati dagli autori sono proprio mondo culturale, affettivo e bandonando l'approccio troppo re- materiale estraneo alla realtà brasilia- gionalista che ha caratterizzato que- l'abbondanza di reperti statistici e di cento e i primi decenni di questo se- quelli cari alla letteratura attenta al osservazioni minute. colo. Il libro è diviso in due parti: la fenomeno migratorio: la tipologia na, creando così isole etniche e cultu- sto volume. prima (Luis A. De Boni e Rovilio Co- dell'emigrante, la vita nelle regioni di rali autonome. In tal modo il conte- sta, Gli italiani del Rio Grande del provenienza, il viaggio verso l'Ameri- nuto del libro si pone in contraddizio- Sud, pp. 1-173), che ha lo scopo di ca, l'impatto con una realtà scono- ne con il titolo e con il disegno gene- fornire una introduzione al fenomeno sciuta, le attività degli italiani in Bra- rale dell'opera, che voleva cogliere storico dell'immigrazione di massa di- sile, il ruolo della religione, la persi- quegli elementi di sincretismo cultu- retta verso quella regione; la seconda, stenza di strutture famigliari tradizio- rale che hanno portato alla formazio- intitolata La presenza italiana in Brasi- nali, della lingua, dei dialetti e dei ne della coscienza euroamericana. le, che raccoglie alcune relazioni — modelli architettonici del paese di Nel corso del volume, invece, non ATTUALITA. GRANDI REPORTAGES.

INTERVISTE.

VIAGGI.

_TUTT0 A COLORI. QUEL FANTASTICO VENERDÌ' DI REPUBBLICA. "Il Venerdì", tutte le settimane chieste e interviste: centotrenta- per sole lire mille. Buona lettu- con Repubblica, vi porta dove due pagine a colori tutte per ra a tutti i lettori di Repubblica, ancora non siete stati: nel vi- voi. "Il Venerdì" è in edicola « n LXJ* vo delle immagini. Attualità, ogni venerdì insieme a Repub- |J| KCPUDDllCS grandi reportages, viaggi, in- blica e Affari&cFinanza. Il tutto, « dell'architettura italiana. ti di Le Corbusier ciò che ancora eser- ciata la monumentale pubblicazione Corbu encore?" Le perplessità sul bilancio dell'an- cita fascino e che suscita interesse: un franco-americana degli Archives. In- no lecorbusiano si confermano all'e- fascino e un interesse anche superiori tanto Parigi ha intitolato il volume di Luisa Martina Colli same delle recenti inziative editoriali. a quelli che oggi riescono ad esercita- uscito per la retrospettiva del centro Per gli amatori, Electa ha pubblicato re le battaglie culturali di Le Corbu- Pompidou: Le Corbusier. Une encyclo- in fac-simile i famosi camets di viaggio sier, i suoi principi costruttivi, i suoi pédie. Si può scrivere un'intera enci- Le Corbusìer 1910-65, a cura di va come "piccolo borghese") e del riempiti da un Le Corbusier giovanis- appelli sociali, i fondamenti teorici clopedia su un uomo solo? Neppure Willy Boesiger e Hans Girsber- post-modem-, rispetto alla storia, i simo (aveva 23 anni) tra il giugno e del suo razionalismo. In un crescendo Napoleone ne ebbe mai una, e non montaggi e le bizzarrie dell'ecletti- ger, Zanichelli, Bologna 1987, l'ottobre del 1911, durante il "voyage di gusto antiquariale e documentario, credo che Le Corbusier sarebbe lusin- smo ottocentesco e i postiches del re- d'Orient". Sono sei quadernetti con la Zanichelli ripubblica la prima biogra- gato del dubbio privilegio accordato- ed. orig. 1987, trad. dal francese stauro ricostruttivo del primo nove- copertina nera e fogli di carta bianca fia scritta nel '44 da M.Gauthier e su- gli. di Mara de Benedetti, pp. 352, cento esercitano suggestioni più fotti o a quadretti vergati frettolosamente pervisionata con cura da Le Corbusier Ma tra le migliaia di pagine pubbli- 699 ili. a colori, Lit. 58.000. di quanto non riescano fare il rigore e a matita, talvolta a penna, talvolta stesso, e traduce Vabstract della Oeu- cate in questo ultimo anno, solo una la essenziale emozionalità della villa con qualche tocco di pastelli a colori. vre complète, Le Corbusier 1910- minima parte può aiutare a riflettere Savoye o di Ronchamp. Neppure la Questi preziosi fac-simile raccolti in 1965, reperibilissimo da sempre in sui ruoli che l'opera lecorbusiana ha MAXIMILIEN GAUTHIER, Le Cor- mole di contributi per il centenario ha un cofanetto sono un vero capolavoro qualunque biblioteca. Si traducono e avuto nel codeterminare la fisionomia busìer. Biografia di un architetto, cercato realmente di colmare questa delle tecniche riproduttive, e il loro si ristampano anche i libri di Le Cor- culturale ed architettonica della real- Zanichelli, Bologna 1987, ed. distanza, poiché in genere sono man- prezzo è inevitabilmente adeguato busier, scrittore e saggista tra i più tà urbana di oggi. Perciò chi conservi orig. 1944, trad. dal francese di cati seri confronti tra la realtà di oggi (300.000 lire). L'illusione è perfetta: i vivaci del secolo, mentre è già annun- una attenzione storica nei confronti Mirella Gresleri Coppola, pp. di questo maestro trarrà probabil- 224, Lit. 16.500. mente maggiore interesse dalla lettu- ra di saggi né monografici né celebra- tivi come la Storia delle teorie architet- LE CORBUSÌER, Voyage d'Orient - toniche dall'Ottocento ad oggi di Kruft Carnets, a cura di Giuliano Gre- (Laterza 1987), o L'architettura del sleri, Electa, Milano 1987, 6 voli., protorazionalismo di D'Amato (Later- za 1987). Quanto alle esposizioni e ai pp. 1128, Lit. 300.000. loro cataloghi, l'Italia non ha dato dei contributi rilevanti, anche se per mol- te persone i documenti del viaggio in Oriente presentati da Gresleri sono Nel marzo scorso l'assessore alla stati una interessante scoperta. Forse cultura del comune di Roma ha fret- le mostre migliori sono state quella di tolosamente aggiunto una coda al- Londra o quella organizzata da Von l'anno lecorbusiano appena concluso: Moos a Zurigo, e dedicata all'Esprit si è trattato di un insolito convegno di Nouveau e ai rapporti con gli indu- studi, occasione per condurre nella striali. medesima sala, tra politici ed ammini- stratori, un testimone storico di Le Nel gennaio dell'87 "Casabella" Corbusier quale è Claudius Petit, e un aveva aperto l'anno lecorbusiano con architetto non meno celebre per la un numero monografico in cui erano sua opera che per le polemiche accese stati intenzionalmente raccolti non dalla sua presenza tra noi, il giappo- già i risultati maturi dell'indagine sto- nese Kenzo Tange. Le ragioni dell'i- rica, ma i frammenti e le primizie dei niziativa resterebbero oscure, se non nuovi orientamenti di ricerca. Si vole- si sapesse che essa si inserisce nel pro- va evitare il carattere conclusivo e so- getto socialista di affidare a Tange la lenne delle commemorazioni: ma non consulenza per il Sistema Direzionale si riuscì a farlo, perché Le Corbusier è Orientale di Roma. Le Corbusier era troppo giovane per appartenete con solo un pretesto; l'idea era di servirsi sicurezza alla Storia, e troppo vecchio della rievocazione dei rapporti che per appartenere al presente. Poco do- egli ebbe nel dopoguerra con Petit, po, nel settembre di quell'anno, Ar- allora ministro della Ricostruzione chitecture d'Aujourd'hui pubblicava Nazionale, per dar lustro alla nuova un intervento intitolandolo Corbu en- auspicata alleanza aleenaza tra politi- core. A quoi sert-il? Temo che per il ca e cultura, questa volta siglata da momento sia difficile o imbarazzante Signorello e da Tange. Naturalmente rispondere. Ci penseranno i nostri ni- i nostri architetti hanno protestato vi- poti, che forse proveranno più di noi vacemente, ritenendo che la loro il desiderio di andare a visitare e a esclusione offendesse tutta la tradizio- studiare da vicino le sue architetture. ne e la cultura architettonica italiana. E se a qualcuno venisse voglia di farlo Ma la strumentalizzazione che è stata già adesso, sarà certo lieto di sapere fatta subire a Petit e alla stessa figura che l'anno scorso un editore di Lon- storica di Le Corbusier è passata ab- dra ha avuto l'idea di stampate un bastanza in sordina: sembra infatti volumetto utile proprio a questo sco- che siano sempre di meno coloro che po , The Le Corbusier Guide. È un sono disposti a scontri o a polemiche invito ad andarsi a guardare l'opera di per simili motivi. Le Corbusier con i propri occhi: e per molti studenti di architettura, indotti Il centenario di Le Corbusier si è dai loro professori a diventare dei di- concluso. Per qualcuno di noi, che voratori di riviste e dei viaggiatori da dell'architetto ci eravamo occupati da tavolino, potrebbe essere una felice tempo e lontani da riflettori e da ri- occasione. balte, il gioco degli interessi politici, delle ambizioni personali e delle stra- tegie editoriali ha lasciato una traccia non meno profonda di quella costitui- ta dai numerosi contributi e dalle mo- stre scientifiche dell'anno. Per ora è e l'eredità culturale e progettuale del sei quaderni sembrano gli stessi che d'altronde difficile giudicare se la co- maestro svizzero. Bisogna però dire Le Corbusier comperò dal suo carto- noscenza e l'interesse per l'opera le- che non sempre la responsabilità è laio più di mezzo secolo fa, le loro corbusiana siano veramente cresciuti, stata degli studiosi, e per lo meno in paginette restituiscono tutta la morbi- se si siano approfonditi nel corso di un caso essa è stata chiaramente dei dezza degli schizzi veloci a matita, questo centenario. E però un fatto in- politici e degli amministratori. Si trat- l'acquosità degli inchiostri, la casuali- dubbio che l'accoglienza e l'interesse ta del progetto di una mostra e di un MicroMega tà delle macchie e delle correzioni. dei giovani architetti sono stati scarsi convegno intitolati Le Corbusier e L'I- Con la loro pubblicazione il collezio- Le ragioni della sinistra (, 7 un po' ovunque. A Marsiglia, durante talia, progetto di cui anni fa il comu- nista di rarità e di cimeli potrà degna- il convegno intitolato Le Corbusier et ne di Roma dette incarico ad un comi- mente adeguarsi all'"epoca della ri- 2/88 la Mediterranée (che si svolgeva accan- tato scientifico che vi lavorò con im- producibilità tecnica", mentre lo stu- La rivista diretta da Giorgio Ruffolo to alla bella mostra sul medesimo te- pegno. Il lavoro fu infatti praticamnte dioso avrà una ragione di meno per • ma) qualche studente algerino della completato, con una impostazione si- trascorrere giornate ed ore al tavolo Ecole d'Architecture de Provence si è curamente più utile di tanti minuziosi della villa la Roche, dove sono custo- In questo numero, fra gli altri articoli: affacciato per mezz'ora il primo gior- contributi biografici: si trattava di esa- diti gli archivi di Le Corbusier. no: per il resto, i congressisti si sono minare entrambi i binari della relazio- Eppure le iniziative editoriali di Cobas e dintorni dovuti rassegnare a parlare a se stessi. ne tra l'architetto e l'Italia, non solo questo genere lasciano un senso di Articoli di Marcenaro, Mafai, Camiti, Pipan, Starnone ciò che egli vide, studiò, propose e sorpresa: credevamo che a studiare Le Lo scarso interesse dei giovani ha cercò qui da noi, ma anche ciò che noi d'altronde delle ragioni profonde, Corbusier fossero sopratutto degli La condizione ebraica abbiamo visto, compreso, accolto e storici, e storici dell'architettura mo- che vanno molto al di là del campo Articoli di Luzzatto e Nirenstain sviluppato dal suo insegnamento. derna, ed ecco che essi sembrano specifico dell'architettura: la "crisi del Evidentemente l'idea non piacque al- pronti a trasformarsi in biografi e in Heidegger e Hitler moderno" di cui scrivevano Haber- la nuova giunta romana, e il lavoro romanzieri, in cultori di reliquie e in mas e Lyotard, significa anche che at- compiuto andò perduto insieme al de- narratori di moderne agiografie lai- Articoli inediti di Arendt, Anders e Améry tualmente il "moderno" appare lonta- naro pubblico investito nel progetto. che. Infatti si ha l'impressione che su no ed estraneo. La nuova architettura Si preferì appoggiare piccole iniziati- Gli Stati Uniti dopo Reagan questi nostri storici siano proprio le continua ancora ad oscillare tra i poli ve di minore rilievo, che non prendes- sottilmente affini del convenzionali- sero posizione sui problemi aperti lettere inedite, i progetti minori, i Articoli di Portelli, Melman, Migone,Xolombo, Riotta, Franco smo (quello che un tempo si qualifica- progetti abbandonati, i libri non scrit- JN. 6 pag. 301

ta dover essere, ceteris paribus, l'im- pentirsi. L'esperienza storica mostra, attuazione della riforma tributaria del posizione fiscale e/o la crescita della infatti, che, in assenza di una stabiliz- 1973-74, le seconde rispondevano I dilemmi del debitore quantità di moneta". Insiste Casarosa: zazione (prima) e di un rientro gra- immediatamente ad una legislazione "quando il rapporto ricchezza com- duale (poi) dello stock del debito pub- di spesa che estendeva il grado di co- di Filippo Cavazzuti plessiva/reddito varia, 0 rapporto De- blico (come nell'esperienza inglese pertura dello stato del benessere in bito pubblico/Prodotto interno lordo successiva alla prima guerra mondia- Italia; b) le reazioni dell'economia ita- AA.W., La spirale del debito pub- forme sperimentate storicamente". non presenta, di per sé, alcuna utilità le), altri deprecabili "avvenimenti" liana ai due shocks petroliferi ed alle politiche monetarie del cambio che blico, a cura di Augusto Graziarli, Continua Montesano: "Naturalmen- e molto spesso si muove addirittura in hanno riportato 0 debito pubblico a hanno cercato di misurarsi con essi. il Mulino, Bologna 1988, pp. te, l'ipotesi di razionalità intertempo- modo "perverso" e "sembra pertanto più ridotte dimensioni in percentuale rale e l'estrema semplificazione dei errato porre al centro del dibattito di del prodotto nazionale: il consolida- Queste e quelle, infatti, hanno asse- 150, Lit. 15.000. modelli analizzati non consentono di politica economica sull'indebitamen- mento forzoso (in Italia nel novembre gnato al settore pubblico il ruolo di interpretare con essi la realtà, se non to pubblico l'obbiettivo di realizzare del 1926 — dopo il "discorso di Pesa- "settore residuale" ove potessero tro- Il volume trae spunto, con modifi- per grandi linee. Forse, l'indicazione un rapporto Dp/Pil costante". Pun- ro" e "quota novanta" — tutto il debi- vare compensazione (in termini di che e integrazioni, dalla XXVI Riu- più rilevante offerta da questi modelli tualizza Onofri, che è andato a ricer- to pubblico a breve termine fu con- maggiori spese e di minori entrate) nione scientifica annuale della Società consiste nella determinazione (...) del- care "indizi circa la rilevanza o meno vertito forzosamente in obbligazioni molti degli effetti indotti dall'estero e Italiana degli economisti, svoltasi a l'influenza che il debito pubblico ha degli effetti ricchezza che il debito a lungo termine del Littorio) o l'infla- dalle citate politiche (in particolare quella degli elevati tassi d'interesse Roma nel novembre del 1985. Oltre sul disavanzo pubblico e sulla espan- pubblico può eventualmente esercita- zione (come in Francia ed in Germa- reali funzionali alla rivalutazione del- ali 'Introduzione di Augusto Graziani, sione monetaria: quanto maggiore è il re sulle spese per consumi", che per nia negli anni venti). la nostra moneta); c) la volontà delle il volume contiene (nell'ordine di debito pubblico tanto maggiore risul- quanto riguarda le famiglie "per il Ma anche per l'analisi del debito pubblicazione) saggi di Luigi Spaven- nostre autorità monetarie (esercitata ta, Aldo Montesano, Carlo Casarosa, tramite le esenzioni fiscali ed il livello Paolo Onofri, Tullio Jappelli, Valerio dei rendimenti offerti) di indurre le Selan, Giancarlo Morcaldo, Giacomo famiglie e le imprese (in luogo delle Vaciago e Maria Teresa Salvemini. banche) a detenere la massa crescente dei titoli pubblici; d) la incapacità del- Il titolo del volume (per il messag- lo stato (a causa della inefficienza e gio e la chiave di lettura offerti al let- della mancanza di trasparenza dei tore) non rende giustizia alle preoccu- mercati finanziari) di incamerare la pazioni degli autori. E con l'abituale rendita del risparmiatore. franchezza che Luigi Spaventa, citan- do Buiter, ci ricorda infatti che "pro- In conseguenza di tutto ciò (lo ri- babilmente il numero di affermazioni corda anche Graziani nella sua Intro- disinformate sulla questione del debi- duzione) la spesa per interessi passivi to e dei disavanzi pubblici è maggiore registrata nel bilancio supera larga- che su ogni altro argomento di ma- mente il disavanzo di parte corrente, croeconomia". Tale affermazione, e ciò si accompagna alla creazione di con cui concordiamo pienamente, de- una nutrita classe di rentiers ed alla ve poi essere letta con l'ammonimen- esasperazione dei problemi distributi- to che già nel 1980 lo stesso Buiter vi ("il contribuente schiavo del porta- aveva formulato insieme al premio tore di titoli" per dirla con Keynes) Nobel per l'economia James Tobin e connessi al reperimento delle imposte cioè che "la teoria macroeconomica per il pagamento degli interessi passi- del debito pubblico è diventata negli vi. ultimi anni sempre più controversa". Queste brevi note di accompagna- Ma se ciò è vero, come non concorda- mento al volume possono essere con- re con Federico Caffè quando, in oc- cluse sottolineando ancora una volta casione di una recensione ad un mio come sia praticamente impossibile libretto sull'argomento, scriveva che, (sia dal punto di vista empirico sia da allora, "in quanto controversa, ci sa- quello della speculazione teorica) se- ranno posizioni contradditorie e parare i temi del debito pubblico da ognuno cercherà di avvalorare la pro- quelli più generali della finanza pub- pria" . E come non cogliere il suo am- blica. La montagna del debito pubbli- monimento a procedere alla "disin- co attesta la mancata soluzione di tossicazione dalle affermazioni 'emo- molti problemi: quelli connessi alla tive' cui siamo quotidianamente sot- iniquità del prelievo, che fa sì che sia toposti dai politici ufficiali, da quelli socialmente impossibile aumentare la onorari in qualità di loro consiglieri e pressione tributaria in assenza di una dai frequentemente deformanti mezzi adeguata riforma fiscale e contributi- di comunicazione di massa e di dibat- va; quelli connessi alla mancanza di tito pubblico". ogni regolamentazione dei mercati Non è questo, tuttavia, il caso degli mobiliari, che fa sì che i rendimenti autori che hanno contribuito al volu- dei titoli pubblici dipendano più dagli me in esame, che tutti si muovono appetiti di pochi che non dalla "do- invece con la circospezione dello stu- manda" della moltitudine che offre i dioso mosso dal dubbio della ricerca fondi; quelli connessi alla riforma del- scientifica. Comincia Spaventa: "Tut- la pubblica amministrazione e delle tavia, una letteratura teorica già assai procedure di spesa, che fanno sì che ampia e in rapida crescita offre ben sia quasi impossibile ogni valutazione poche certezze su una serie di impor- "ex ante" degli oneri che i diversi tanti questioni in ordine agli effetti, di provvedimenti di spesa rimandano breve e medio-lungo periodo, del de- agli esercizi futuri. bito: e la più cruciale è proprio quella La politica del rientro del debito sulla quale v'è minore certezza — pubblico coincide dunque con la poli- quanto velocemente e fino a quando tica economica "tout court", con le può crescere il debito prima di causa- grandi opzioni di tipo distributivo, re un cambio di regime in una delle con la modernizzazione degli appara- ti pubblici di governo e diviene dun- momento i dati non sono in grado di pubblico deve valere ciò che ha già que ancora più difficile. Come ci ri- IL LIBRO CHE HA RIVELATO distinguere in modo significativo tra osservato Schumpeter: "il bilancio è corda infatti Lundberg (economista di la possibilità che raggiungano una lo scheletro dello stato spogliato di valore, banchiere, onesto conservato- IL PIÙ IMPORTANTE condizione di ottimizzazione con tutte le fallaci ideologie...la storia fi- re) "nel campo supremo della fantasia orizzonte infinito solo asintoticamen- scale di un popolo è una parte essen- è possibile immaginare una politica di SCRITTORE GIAPPONESE VIVENTE te oppure in presenza di un valore del ziale della sua storia generale"; o bilancio perfettamente razionale ove debito pari a due o tre volte il Pil... quanto ha sottolineato De Viti de il ministro del bilancio, schiacciando Avere chiarito ciò non aggiunge anco- Marco quando scrisse che il bilancio gli appositi bottoni, produce gli effet- ra nulla al dilemma citato all'inizio "è fattore di primissima importanza ti marginali desiderati sul reddito, sul- circa la irrilevanza o meno, nel lungo nelle vicende storiche dei popoli; sen- la domanda, sui prezzi e crea e man- termine, per l'inflazione del grado di za comprenderlo o tenerne conto, si tiene un equilibrio economico perfet- to. Costruzioni formali elaborate lun- Yasushi Inoue monetizzazione del fabbisogno pub- può fare la storia descrittiva e dram- go queste linee sono indubbiamente blico". matica delle guerre e delle rivoluzio- possibili anche se della loro utilità be- In assenza (per fortuna) di guerre ni, ma non se na. dà la spiegazio- neficia principalmente il costruttore (che, come per il passato, hanno de- ne...non si comprenderebbe la guerra d'indipendenza degli Stati Uniti, di- stesso. La formulazione di una politi- terminato i forti indebitamenti degli ca economica non riguarda tanto i so- stati) rimane però la convinzione, as- chiarata al grido: No Taxation wi- thout representation". gni matematici degli effetti aggregati La montagna sai viva in tutti noi, che uno stock di quanto più strettamente la volontà debito pubblico che ha superato il va- In estrema sintesi, vale dunque la politica di avere specifici risultati". lore nominale del prodotto interno pena di ricordare che, con effetti pari lordo, e che continua a crescere, costi- a quelli di una guerra, nei tempi re- Hira tuisce "un problema". Esso è lì a gi- centi le cause principali di crescita ganteggiare come il convitato di pie- dello stock del debito pubblico paio- tra, e a testimoniare qualche "scellera- no essere state: a) la "sfasatura", oc- romanzo Bompiani tezza" compiuta nel passato da qual- corsa nella seconda metà degli anni che Don Giovanni (il parlamento, le settanta, tra andamento delle entrate GRUPPO EDITORIALE FABBRI, BOMPIANI, SONZOGNO. ETAS autorità di governo, la forza delle co- e delle spese pubbliche. Mentre le pri- orporazioni, ecc...?) di cui occorre me risentivano delle difficoltà della non mantenga piuttosto il carattere, Il primo si fonda sull'affermazione Un buon prodotto aziendale precario, dell'emergenza. Una sorta di una rigorosa centralità del manager di "capitalismo di guerra", di forma rispetto all'impresa. Romiti non si di Marco Revelli della transizione. Per fare ciò occorre stanca di riaffermare il modello del penetrare al di sotto della fitta rete di manager non proprietario. Del funzio- fatti, episodi, opinioni che costitui- nario non coinvolto con l'impresa da CESARE ROMITI, Questi anni alla arrivano allo scontro cruciale: con un come semplice rito. Il discorso è tanto scono la seconda parte del libro — rapporti di proprietà ma con essa to- Fiat, intervista di Gianpaolo Pan- lavoro di preparazione tecnica e orga- esplicito da essere brutale: in gioco — quella in fondo più ordinaria e anche talmente identificato e legato all'azio- sa, Rizzoli, Milano 1988, pp. 385, nizzativa durato anni, la Fiat; con un ci dice — c'era la questione ultima del talvolta noiosa, in cui sfilano come in nista di controllo da un vincolo di preoccupante vuoto d'idee e di pro- un grande album di famiglia del capi- lealtà spinta fino all'abnegazione. Lit. 25.000. comando sulla forza lavoro; della so- spettive, e una situazione di scolla- vranità in fabbrica. Un problema, talismo italiano i grandi fatti econo- Dell'uomo capace di sublimare tutto mento politico e organizzativo, il mo- quindi, di potere: una di quelle que- mico finanziari degli ultimi anni, dal se stesso nel ruolo di comando senza Nulla da dire, un buon prodotto vimento operaio. Su questo argomen- stioni che nella teoria dei giochi si caso Alfa-Nissan alle mascalzonate di coinvolgimenti e distorsioni di tipo Questi anni al- aziendale. A guardarlo, to la descrizione di Romiti è minuzio- definiscono "a somma zero", in cui Schimberni, dal fallito accordo con la venale o finanziario. A questa figura, la Fiat sembra effettivamente uscito sa: ci spiega, con abbondanza di parti- cioè o si vince o si perde, senza altra Ford alla vicenda Gemina. E cercare a metà tra l'"uomo di marmo" e il nuovo nuovo dalle catene di montag- colari, come la resa dei conti sia stata alternativa. E la Fiat l'affrontò come le idee guida; i principii fondamenta- "monaco guerriero", Romiti aderisce gio (dell'ultima acquisizione del grup- preparata fin dall'anno precedente, al sull'ultima spiaggia, consapevole — li, per così dire, della filosofia romitia- con tutta la propria persona, al punto po, la Rizzoli) insieme all'altra novità 1979, col licenziamento dei 61, la ve- come in fondo lo erano gli operai che na. I quali mi sembrano riconducibili che si direbbe fisicamente e moral- dell'anno, la Fiat Tipo. Anche qui rifica della debolezza sindacale, l'o- bloccavano i cancelli (assai meno i lea- sostanzialmente a due. mente impastato della stessa materia fiancate levigate, di un elegante grigio aziendale che governa. Il suo modo di metallizzato. Anche qui, ben visibile ragionare è così lineare e quadrato da in alto, sulla facciata, il marchio della ricordare le strutture littorie della pa- fabbrica: un "Cesare Romiti" nell'in- lazzina di Mirafiori o del quartier ge- confondibile blu Fiat. Anche qui ab- nerale di Corso Marconi, con una lo- bondanza di accessori, spesso inutili, gica tanto spietata da uccidere ogni come quell'indice dei nomi finale che barlume di fantasia, e un realismo tan- vorrebbe alludere a una certa scienti- to esasperato da accettare solo l'evi- ficità dell'opera. Per l'occasione, uni- denza dell'esistente. Il suo linguag- ca eccezione alla logica produttiva gio, concreto fino alla solidificazione, che vuole, per dirla con Marx, il "la- gela ogni velleità di frivolezza, impo- voro incorporato al capitale" senza ne il passo cadenzato della dura logica che dell'artefice appaia traccia, qui fi- d'officina: "Ogni volta che mi parla- gura anche l'identità dell'operaio: vano di una persona da assumere — "Intervista di Gianpaolo Pansa", si confessa — io raccomandavo sempre, legge sulla fiancata in basso. Ma Pan- in modo scherzoso ma non tanto: gli sa è un operaio speciale, con una pro- avete guardato le scarpe? porta scarpa fessionalità straordinaria. Di quelli a punta larga o aguzza? stiamo bene che, si diceva una volta, col tornio attenti a quelli che portano le scarpe fanno "fare i baffi alle mosche". Forse troppo appuntite, in azienda voglio senza l'antagonismo e l'autonomia tipi quadrati, ben resistenti, uomini che di quella classe operaia di mestie- da battaglia con i piedi ben piantati re costituivano l'anima rivoluziona- per terra". È questo che lo rende, in ria, ma indubbiamente con la medesi- qualche modo, un inattuale. Certo ma capacità tecnica. E l'operaio Pan- agli antipodi rispetto allo scintillio ef- sa ha lavorato particolarmente bene. fimero post-moderno. E che, in quan- Intanto, giocando sul linguaggio, ha to esponente della vecchia, solida, per sbozzato un profilo romitiano a tinte certi versi statica economia di produ- forti, con tratti michelangioleschi, zione, lo pone in antitesi, come dire? perfettamente adatto al personaggio strategica rispetto ai nuovi ricchi del- "grezzo ma giusto" — "ruvido" recita l'economia di carta, ai mobilissimi fi- eufemisticamente il risvolto di coper- nanzieri d'assalto, De Benedetti, Ber- tina — e al messaggio di forza tran- lusconi... Romiti è uno che ama ripe- quilla che si voleva creare. Poi, attra- tere, come il personaggio positivo del verso il montaggio, è riuscito a dare recente film Wall Street, che "la finan- agilità e il ritmo del dialogo a quello za di per sé non crea ricchezza, è sol- che sembrerebbe nato più come un tanto un aiuto per creare ricchezza". monologo. Spesso le domande sem- È anche uno che, come molti di noi, plificano gli argomenti dei cridci, in ha gioito per il lunedì nero di Wall modo da facilitare la difesa. A volte, Street, perché per lo meno segnava la poi, Pansa ci mette anche del suo — e fine del mito deteriore dello yuppie. dilapida un po' della propria credibi- È il prototipo dell'imprenditore che lità — per creare 0 contesto entro cui si deve ancora misurare, come rappor- il discorso dell'intervistato possa va- to fondamentale, col lavoro vivo. Ap- lorizzarsi, come nel caso di quella in- partiene a un mondo di "pensieri for- credibile descrizione, con toni gran- ti", di soggetti fondati ("Per me coe- guignoleschi, delle condizioni d'ingo- renza significa valori costanti nel tem- vernabilità della fabbrica alla vigilia po, regole di vita che non possono del licenziamento di 61 operai, che mutare"). Può rappresentare, fuori concentra tutti i luoghi comuni più dall'emergenza, il simbolo di un capi- deteriori su una Mirafiori corte dei talismo sempre più complesso, astrat- miracoli, ricettacolo di violenti, con- to, mobile e sregolato? O non è desti- trabbandieri, prostitute, vagabondi, neanche si trattasse del "ventre di Pa- rigi". 0 La storia è quella di un manager che, da una situazione inizialmente subordinata e settoriale, assurge al rientamento dell'opinione pubblica; e ders sindacali) — che in quella batta- pieno potere, centralizzando intorno poi pianificata in stretto rapporto col glia si sarebbe giocata l'egemonia po- a sé il comando di un potentissimo sistema bancario, in particolare con litica e culturale, il rapporto di forza Paolo Santacroce gruppo industriale e finanziario. Una Mediobanca, e mobilitando l'intero sociale di un lungo periodo futuro. storia di successo come altre, se non gruppo a livello internazionale (furo- Ora Romiti può affermare, parafra- incrociasse, a un certo punto, un no fatte confluire in Italia da ogni sando Andreatta, che "l'unico fatto evento per così dire "epocale", una parte le auto invendute, per affronta- politico vero degli ultimi dieci anni è ALGERIA svolta storica — l'autunno '80, i 35 re un lungo periodo di paralisi pro- stata la svolta della Fiat, perché ha Nuova edizione giorni della Fiat, la grande sconfitta duttiva). Ci spiega soprattutto l'atteg- cambiato tutto il sistema delle relazio- pagine 480, lire 32.000 operaia — e non ne fosse da questa giamento di ferrea determinazione ni industriali, ha messo K.O. il sinda- "nobilitata". Trasformata, cioè, in vi- del gruppo dirigente Fiat nel ricerca- cato, ha ribaltato i rapporti fra la clas- cenda pubblica esemplare, oggetto di re lo scontro duro ("il trauma", per se politica e quella imprenditoriale". Francesco Di Molfetta riflessione etico-politica. E in effetti usare un termine che ricorre più vol- Che con l'autunno 1980 "si è voltata la prima parte del volume — un vero te)^ nel perseguire soluzioni finali. una pagina". E su ciò, per fastidioso e proprio libro nel libro — dedicata al che il tono sia, al di là del cinismo e E forse questo il dato politico di lungo periodo di preparazione inizia- dell'arroganza che pure è grande, ha MANHATTAN maggior significato, e che può in buo- to col '74 e poi alla svolta, è quella ragione. Per lo meno sul breve o me- na parte spiegare le ragioni della vit- che si legge con maggiore attenzione. dio periodo è indubbiamente lui il pagine 286, lire 22.000 toria Fiat: la posizione di assoluta in- Quasi come un romanzo. Vi si avverte vincitore. E nella misura che effettiva- transigenza che ne caratterizzò fino tutta la crucialità delle questioni in mente vanta. In preparazione gioco: un immenso scontro di potere, alla fine i comportamenti. Non c'è un di portata nazionale, tra due grandi solo istante in cui Romiti dia l'impres- Resta invece da capire se il modello Vittorio Casagrande modelli etici contrapposti — l'etica sione che le posizioni della Fiat fosse- industriale rappresentato dalla Fiat del profitto e l'etica della solidarietà ro negoziabili. Non c'è un solo punto degli anni '80, il tipo di relazioni sin- VENEZIA — tra due vere e proprie concezioni che appaia rinunciabile. L'intera vi- dacali, il rapporto tra impresa e socie- del mondo. Così come si avverte l'in- cenda si presenta come una serie di tà affermatosi dopo la grande sconfit- quietante sproporzione di forza e di fatti compiuti, di atti di forza. La trat- ta operaia, possa presentarsi come un CLUPGUIDE organizzazione con cui le due parti tativa romana come mera procedura modello stabile, adeguato a un capita- formale. La mediazione governativa lismo normalizzato e stabilizzato, o se samente di fare. Inoltre, l'ammirazio- ne di Heidegger per la "verità interio- nato a tramontare insieme a quegli L'Autore risponde re e la grandezza del nazional-sociali- operai che ha liquidato, e che anch'es- smo" (Einfùhrung in die Metaphysik, si credevano in valori sostantivi, in p. 152, testo del 1935 ma pubblicato identità forti e conflittuali? Ancora Heidegger nel 1953), ammirazione che conservò Il secondo principio è ancor più fino alla morte, lo portò a banalizzare problematico: è l'affermazione del- di Victor Farias persino i massacri nazisti e a rifiutare l'assoluta centralità dell'impresa. Una l'autocritica richiestagli dai suoi am- centralità assorbente, che ne fa una miratori. Nel 1949, in una conferenza sorta di potere sovrano, nel senso più Nelle note biografiche scritte da fronti del circolo culturale liberal-de- come in altri commenti sul mio lavo- letta a Brema, Heidegger arrivò persi- proprio che la teoria politica attribui- Eduard Baumgarten durante il perio- mocratico di Heidelberg raccolto in- ro, le osservazioni partono da un prin- no a dire che "in fondo, la fabbrica- sce al termine: un potere "superiorem do in cui studiava a Freiburg, in parti- torno a Max Weber. Durante la sua cipio generale: i fatti concreti di Mar- zione di cadaveri nelle camere a gas e non recognoscente"; pronto a battersi colare modo, sotto la direzione di permanenza qui egli era tutt'altro che tin Heidegger devono essere accura- nei campi di concentramento è la stes- per la propria totale autonomia e per Martin Heidegger, egli racconta il se- un nazionalsocialista. Io sono stupe- tamente separati dalla sua filosofia. la propria assoluta irresponsabilità sa cosa che la trasformazione dell'a- guente aneddotto: nel corso di una fatto di udire che egli è libero docente Dietro una grande opera può nascon- nei confronti della società circostante. gricoltura in industria alimentare..." discussione sui risultati della ricerca a Gòttingen, poiché non riesco a im- dersi un essere che agisce in modo In qualche modo, l'impresa come feu- (W.Schirmacher, Technik und Gelas- svolta da Baumgarten, Heidegger vol- maginare sulla base di quale contribu- do separato, precedente e ostile al miserevole. senheit, Freiburg, 1984). Nessuno le dimostrare l'assurdità della sua opi- to scientifico egli sia stato ammesso moderno stato nazionale. Già com- La separazione fra la persona e la può discutere il fatto che la filosofia mentando l'esito della vicenda dei 61, di Heidegger manca di strumenti ne- Romiti aveva affermato: "Poi fummo cessari per fondare un'etica, base del- trascinati in giudizio, prima istanza, la solidarietà umana, e apre così le seconda istanza, in parte vincemmo, porte all'inumanità combattiva. Ma in parte perdemmo, ma nessuno di lo- non solo questo. Fu esattamente a ro rientrò"; quasi che le porte della partire dalla sua partecipazione attiva Fiat segnino un confine territoriale ri- Intervento a fianco del regime nazista, fino alla spetto allo Stato italiano; che all'in- morte, che Heidegger pose le sue basi terno il Signore sia legibus solutus. Ma filosofiche nella discriminazione de- a proposito del dissidio che lo con- Attenti ai trucchi gli esseri umani. L'"essere" diviene trappose all'ing. Tufarelli, nei cui ri- "storia dell'essere" e come "Ereignis" guardi il libro è spesso ingrato, e in di Diego Marconi si manifesta nel linguaggio. Ma il lin- polemica col modello olivettiano, il guaggio, come splendore dell'essere, discorso di Romiti è ancora più espli- rimane da allora legato essenzialmen- cito: "Tufarelli, e tanti altri ottimi ma- Mi pare che la reazione di Farias alla mia ne, tende ad immiserire il pensiero di Heidegger, te al popolo tedesco, alla sua lingua e nager come lui, erano portati ad attri- breve recensione del suo libro sia basata su un identificandolo piattamente con le tesi della pro- al suo destino. Soltanto i tedeschi e la buire un peso eccessivo alle responsa- certo numero di equivoci. Il primo equivoco (che paganda nazista. Nella mia recensione, avevo loro lingua sono stati capaci di recu- bilità sociali dell'azienda... Io inve- si ritrova anche nella sua prefazione all'edizione avanzato l'ipotesi che la consonanza del pensiero perare la grandezza dell'origine greca ce... penso che quando uno ha la re- italiana del libro — Victor Farias, Heidegger e di Heidegger con la cultura reazionaria dell'Eu- e di superare la degenerazione della sponsabilità del comando d'una "verità", derivata dal fatto che la lin- il fascismo, Bollati Boringhieri, Torino 1988, pp. ropa tra e due guerre fosse più profonda di quan- azienda, deve preoccuparsi degli inte- gua greca fosse stata tradotta in latino 356, Lit. 35.000 - , pubblicata su "Repubbli- to risulta dal libro di Farias; e avevo indicato una ressi dell'azienda e soltanto di quelli. e nelle altre lingue romaniche (si veda ca") consiste nell'attribuirmi la tesi che il nazi- In altre parole, deve avere un obietti- serie di posizioni filosofiche significative (centra- la sua intervista postuma, Soltanto un vo che viene prima di qualsiasi altro: smo di Heidegger non comprometta il suo pensie- lità del problema europeo, ecc. ecc.) che mi sem- dio può salvarci, in "Spiegel", 31 mag- far funzionare l'azienda al meglio e ro. Si tratta di una tesi che, nella recensione, cito brano condivise da Heidegger e dalla cultura rea- gio 1976, p. 217). Heidegger così tra- farle conquistare il maggior profitto come sostenuta da altri, e che, del tutto esplicita- zionaria. Con questo non intendevo certamente sformò la teorizzazione biologica raz- possibile. Dei riflessi sulla società ci si mente, non condivido. Tant'è vero che sostengo "riabilitare" il nazismo (neanche sul piano cultu- zista di Rosenberg in un "razzismo" deve preoccupare soprattutto in altra che il coinvolgimento nazista di Heidegger do- spirituale che arrivava alle stesse con- sede". Un atteggiamento, questo, for- rale), ma se mai suscitare una riflessione sulla clusioni: soltanto l'essere umano te- se accettabile nel caso del piccolo o vrebbe indurre anche ad un ripensamento della profondità dei veleni nazisti. Farias trova che la desco è un essere umano nel vero sen- medio imprenditore, ma indubbia- natura culturale del nazismo. Farias si scandaliz- mia formulazione di quelle tesi fa troppo onore a so della parola. E fu proprio Benedet- mente pericoloso e tendenzialmente za di questa proposta, che considera equivalente Heidegger, e le riformula in termini che, almeno to Croce uno dei primi a cogliere que- catastrofico (per sé e per gli altri) ad una "restaurazione del nazismo" al livello cul- in certi casi, mi paiono molto riduttivi. Mi do- sto punto essenziale della filosofia di quando venga praticato da un impero turale, motivata da una "ammirazione cieca" per mando quale possa essere il senso di questa opera- Heidegger, già al momento della let- industriale e finanziario nelle cui atti- Heidegger. Qui c'è, credo, un secondo equivoco. zione, che tende a fare di Heidegger un semplice vità figurano (traggo l'elenco dal vo- tura del Discorso Rettorale, nel 1933: Non pretendo che Farias sia al corrente delle mie propagandista del nazismo, nemmeno allineato lume stesso): "Automobili, Autocarri, "Heidegger vuole che la filosofia e la scelte filosofiche personali; tuttavia, va detto che Autobus, Trattori, Assicurazioni, con le versioni più "nobili" della cultura di de- scienza siano per i tedeschi, una que- Fondi d'investimento, Supermercati, esse sono molto lontane dal pensiero di Heideg- stra. Questa immagine del filosofo è talmente stione puramente tedesca e a vantag- Motori d'aereo, Difese spaziali, Pro- ger. Ciò non mi impedisce di riconoscere la statu- incredibile che rischia di generare, per reazione, gio del popolo tedesco", ("La Critica. dotti chimici, Quotidiani d'informa- ra filosofica, come non lo ha impedito a innume- esattamente l'effetto opposto a quello che Farias Rivista di letteratura, storia e filoso- zione, Settimanali, Mensili, Libri, revoli filosofi, delle più varie opinioni politiche e si propone: e cioè, ancora una volta, la dissocia- fia", Napoli 1933). Se fosse possibile utilizzare alcune Calciatori, Scavatrici, Parti di centrali speculative. Farias, invece, concepisce a tal punto zione completa del pensiero di Heidegger dal suo nucleari, Cuori artificiali", e così via, riflessioni heideggeriane staccandole il dibattito filosofico come una lotta della luce contesto politico. Si tratta invece di riconoscere il fino ai Treni e alle Armi. Tanto più dall'essenza della sua filosofia, si do- contro le tenebre che dà per scontato che il rico- che allo Stato la Fiat ha ampiamente nesso, Varia di famiglia" tra il pensiero di Hei- vrebbe includere in esse la denuncia attinto sia in termini di infrastrutture noscimento della statura di Heidegger non possa degger e la cultura di destra, nazismo incluso, dell'inumanità del suo pensiero cen- e servizi, che in termini di finanzia- che venire da un heideggeriano, e anzi da un senza per questo appiattire Heidegger sul nazi- trale. Ma questo significherebbe an- mento indiretto o diretto. heideggeriano particolarmente ottuso ("cieco"). smo; e d'altra parte, si deve ricordare (come ha che pensare contro e non con Heideg- Farias sembra pensare che il vincolo nazista fatto Lévinas su "Alfabeta" di aprile) che prende- ger. Il fatto che siano apparse delle del pensiero di Heidegger costituisca di per sé non re le distanze da un pensiero compromesso col opere che si richiamano alla sua in- F, questa dei finanziamenti pubbli- fluenza è qualcosa che riguarda la sto- ci, forse la parte più reticente del li- solo una confutazione, ma una decisiva smentita ria della cultura e non il dibattito filo- bro. L'Amministratore delegato della della qualità del suo pensiero. E, per darsi ragio- sofico sistematico. Anche un malinte- Fiat vi dichiara che essi (almeno quel- so può dare i suoi frutti. li a fondo perduto) non supererebbe- Nella prefazione che ho scritto, per ro i 598 miliardi tra il 1982 e il 1987. l'edizione italiana del mio libro, ho Ma da uno studio recentemente av- viato a Torino, e secondo i dati forniti preso posizione di fronte alle opinio- nione mediante la seguente obiezio- all'abilitazione. Dato che Baumgar- prassi filosofica è, tuttavia, di per sé dal responsabile della Commissione ni dei miei critici italiani più rilevanti. ne: "Per poter filosofare, bisogna es- ten aveva fallito con me, intratteneva un fatto abbastanza discutibile e ipo- lavoro del Pei torinese, Gianni Alasia, Adesso vorrei soltanto approfondire sere un uomo onesto!". Baumgarten un rapporto molto vivo con l'ebreo tizza una scelta filosofica tanto deter- risulterebbero pari a diverse migliaia quello che ha scritto Diego Marconi riferì in seguito questa domanda di Fraenkel, che prima era stato attivo a di miliardi; tali da coprire cioè una minata quanto ritardataria. Ma se an- in questa rivista. La sua argomenta- Heidegger a Edmund Husserl, che ne Gòttingen e qui era stato ormai solle- parte consistente dell'intera innova- che la si accettasse, non si risolvereb- zione porta a risultati paradossali. Da fece il seguente commento: "Lei zione di processo labour saving realiz- vato dal suo incarico. Io suppongo bero i problemi posti dal coinvolgi- un lato, Marconi afferma inizialmente avrebbe dovuto dire: ben trovato, si- zata dalla Fiat dopo l'80! Finanzia- che B. si sia messo su questa strada a mento di Heidegger con il nazismo. e con decisione la necessità di scinde- gnor Heidegger. Dietro la verità deve menti, si badi, sganciati da ogni con- Gòttingen, per cui si potrebbero spie- Soprattutto perché questo sarebbe re l'opera dall'individuo per distrug- stare l'onestà, la semplice veracità di tropartita sociale. gare anche le sue attuali relazioni. Io fattibile, nel caso che si potesse sepa- gere poi, verso la fine del suo articolo, chi filosofa...". Baumgarten, che nel ritengo attualmente impossibile una rare la prassi politica dalla pratica fi- il suo stesso principio. Infatti, dato Erogati, cioè, secondo il principio frattempo era diventato docente pres- ammissione al Sa, così come all'incari- losofica. Ed è proprio questa separa- che il nazional-socialismo è un pro- romitiano dell'irresponsabilità sociale so l'Università di Gòttingen, avrebbe co di docente...". Questo rapporto fu zione che Heidegger non fece mai. In getto storico abietto, la grande opera dell'impresa. subito direttamente le conseguenze archiviato dal dottor Vogel perché occasione della sua conferenza su di Heidegger non può essere intesa in L'impressione, che emerge dall'in- del principio che si celava dietro la considerato "hassgeladen, un- Hòlderlin a Roma (1936), Heidegger relazione ad esso ("il nazismo dell'uo- tera lettura del libro, è che questo ti- domanda del suo professore. Martin brauchbar" e, in seguito, nel 1935, confidò al suo discepolo Karl Lowith mo Heidegger non compromette il po di logica, quest'"etica della con- Heidegger, pur d'interrompere la car- usato contro Baumgarten dal suo suc- che il suo "concetto della storicità era suo pensiero"). Ma, a sua volta, se un vinzione", per dirla con Weber, fon- riera di Baumgarten come docente, cessore, lasciando chiaramente capire la base della sua azione politica" (K. pensatore della portata di Heidegger data sul valore esclusivo del profitto, fece pervenire, nel 1933, un rappor- che, allora, Heidegger continuava ad Lowith, Mein Leben in Deutschland fu realmente nazional-socialista (co- e contrapposta all'"etica della respon- to-denuncia contro il suo ex-allievo al essere una sicura fonte di informazio- vor und nach 1933. Ein bericht. Stutt- me il mio lavoro ha dimostrato, se- sabilità" che dovrebbe governare ogni dottor Vogel, Fùhrer dell'organizza- ne per il partito nazista. Il fatto che la gart, 1986, p. 57). condo Marconi), risulta allora che il sfera di interesse pubblico, la quale ha zione dei docenti di Gòttingen, con il denuncia inoltrata allora non avesse La decisione di Heidegger di ap- nazional-socialismo, almeno cultural- costituito e costituisce tuttora la forza quale mise Baumgarten di fronte al raggiunto il suo obiettivo, non dimi- poggiare il regime più criminale che mente, doveva essere qualcosa di del progetto Fiat, ne rappresenti an- pericolo imminente di essere sospeso nuisce minimamente la bassezza mo- la storia umana abbia mai conosciuto che la debolezza. E che il feudalesimo molto più grande di quanto non dal suo lavoro di docente ed espulso rale che l'ha ispirato. fu da lui intesa come una conseguenza aziendale alla Romiti rischi di oscilla- avremmo potuto pensare:"Se un gran- dalla Germania. Nella sua denuncia "L'Indice" ha pubblicato nel gen- necessaria del suo pensiero, e fu per re perennemente tra l'egoismo squili- de filosofo è stato, non superficial- Heidegger scrisse: "Il Dr Baumgarten naio del 1988 una critica al mio libro quello che egli stesso non si tirò mai brante dai pesanti costi sociali, e l'ob- mente, nazista, questo rischia di signi- diventa mutevole, e anche il suo at- Heidegger et le Nazisme, scritto da solescenza. indietro e non fece mai quello che i teggiamento intellettuale nei con- Diego Marconi. In questo articolo, suoi ammiratori hanno cercato fatico- N 6 • ITiUlVh W 33 • DEI LIBRI DEL MESEB

schrift zur Eroffnung del Instituts, sua responsabilità, proprio perché era trova nientemeno che la discrimina- spansione planetaria della tecnica. Berlin, 1942, p. 11 e ss.), nel quale un filosofo di enorme prestigio e un zione ontologica di tutto ciò che non Quello che Marconi chiama "la sim- ficare che il nazismo è stato, da un disse fra l'altro: "Noi italiani siamo professore con notevole influenza sul- è tedesco. Quello che innocentemen- patia per le forme sociali arcaiche", punto di vista culturale, un fenomeno quelli che, per primi, nel cuore del- la gioventù, era qualitativamente te Marconi chiama "la concezione de- non è altro che il tentativo di negare, di maggior rilievo di quanto appaia l'Europa, abbiamo intrapreso una lot- maggiore di quella di un nazista qual- stinale della storia", è in realtà la con- alla ragione e alla democrazia, la pos- dai roghi di libri di Goebbels o dai ta contro la rozzezza [ungeist) orien- siasi. E fu precisamente questa la ra- vinzione heideggeriana che il pensie- sibilità di rendere vivibile il mondo deliri razzisti di Rosenberg." Questa tale" (pp. 11-12). Malgrado Marconi gione per la quale il commando allea- ro e il popolo tedesco sono il telos attuale; tentativo che reputò necessa- affermazione di Marconi è grave e lo mi attribuisca una "competenza filo- to decise di sospenderlo dalla sua cari- della storia e che il resto rimane a rio fino alla morte e che riaffermò è soprattutto per la conclusione alla sofica limitatissima", essa mi basta per ca di professore presso l'Università di priori escluso dalla realizzazione del- esplicitamente nella sua intervista po- quale è arrivato. Tutto ciò fa apparire riconoscere il bisogno di basare i miei Freiburg a tempo indefinito. l'uomo in quanto tale. Dietro "la ne- stuma. .il nazismo come "meno facilmente giudizi sui fatti. Penosa e grave è anche la relativiz- gazione del valore teoretico della Marconi lamenta che, per quanto identificabile con il regime sanguina- Questo può anche valere per quan- zazione fatta da Marconi, quando scienza e la sua riduzione a tecnica" riguarda il nazismo, sia sorta una rio di una banda di briganti". L'affer- to riguarda l'allusione fatta nel mio enumera i "temi" su cui Martin Hei- sta l'affermazione dell'inutilità della "censura". Il che si può considerare mazione di Marconi è un esempio di lavoro su Hugo Dingler. Lo scritto degger ha riflettuto, senza fermarsi razionalità ("la ragione è il maggior anche un equivoco, perché Au- quanto l'ammirazione cieca per Hei- che il mio critico non è riuscito a tro- nemmeno un istante ad esaminare la nemico del pensiero"), e la credenza schwitz, e quanto esso ha significato, degger possa produrre. E questo vare nelle bibliografie da lui consulta- documentazione. Dietro quello che irrazionale secondo la quale soltanto ha tracciato una frontiera indistrutti- equivale ad una restaurazione del na- te, Max Planck e i fondamenti della Marconi asetticamente chiama "la le virtualità dei tedeschi, come "popo- bile: quella che divide l'umano dall'i- zismo a livello "culturale" e ad una fisica teorica moderna, è reperibile centralità del problema europeo e del lo metafisico", possono fornire una ri- numano. Come limite non serve per sua riabilitazione che potrebbe farlo presso il Document-Center di Berlino problema tedesco nel suo ambito", si sposta vera ai problemi posti dall'e- dare dei giudizi "inquisitoriali", ma può servire per distinguere l'umano diventare paradigma del tentativo di dal perverso. Quando si perde questa ripristinare un nuovo fascismo, ma capacità di discernimento, il pensare questa volta "depurato" dalla volgari- perde ogni sua legittimità perché, nel tà filosofica e praticabile da uomini farlo, si mette in pericolo la sua ulti- che non saranno più una "banda di ma e più elementare condizione, briganti", bensì agenti illuminati dei <3 quella della possibilità. veri principi. Con questo Marconi as- nazismo non è ancora averlo confutato. La critica sume integralmente ed esplicitamente filosofica può forse essere motivata dallo sdegno, rpcn v rir Marconi considera che il grosso di- la formulazione heideggeriana del ma non può consistere nello-sdegno-, come sem- - 1935-53, nella quale si parla di una battito sollevato intorno al mio libro bra pensare Farias. sia ingiustificato. Egli ripete i giudi- "verità interiore e grandezza" del na- Comunque, mi pare che, una volta chiariti zifascismo che i tedeschi, sprovvisti di zio, totalmente infondato, di J. Derri- alcuni (pesanti) equivoci, il dissenso tra Farias e da e H. G. Gadamer: tutto ciò che io una filosofia adeguata nel 1933, non ho accuratamente dimostrato era or- riuscirono a capire, cogliendo soltan- me non riguardi il giudizio sul nazismo né quello & mai noto. Inconsapevolmente essi to la pura superficialità. Una grandez- sull'importanza del rapporto tra il pensiero di hanno aggravato il problema, con la za e una verità interiore che dovreb- Heidegger e il nazismo (su quest'ultimo punto mi loro opinione. Prima di tutto perché bero cercarsi nel futuro e che Heideg- riconosco parzialmente incompetente, ma ritengo se così fosse, c'è da domandarsi come ger pone esplicitamente, nelle sue le- che dovrebbe essere oggetto di meditazione, so- r' mai non siano stati in grado di avviare zioni su Nietzsche, come il compito prattutto per gli heideggeriani); ma piuttosto un dibattito sui fatti, e non sulle inter- spirituale dei tedeschi e il loro desti- l'opportunità di prendere sul serio il retroterra pretazioni. La verità è, tuttavia, che no. culturale del nazismo. Su questo rimango della u l'emozione è scaturita dal legittimo mia opinione: il nazismo va studiato anche nei vissuto di un'interruzione: l'interru- Diego Marconi, nel voler mettere zione di un atteggiamento filosofico in discussione le mie conclusioni, fa suoi rapporti con la cultura "alta", di cui Heideg- ger è un esempio. Il rischio di cui Farias si preoc- A indifferente ai problemi umani più un accenno alle mie fonti di informa- gravi e decisivi. Il "pensiero debole", cupa (quello di veder risorgere una cultura nazi- zione. In primo luogo, mi rimprovera concentrato su sé stesso, aveva alla di ignorare il significato politico di sta "pulita") lo si corre tanto più, quanto meno sì base una pensatore considerato "non- Giuseppe Bottai, verso gli anni '40, è disposti a riconoscere ti radicamento del nazi- coinvolto". Il mio libro dimostra non nel contesto della mia analisi dei rap- smo in settori significativi della cultura europea: / solo che Heidegger aveva sempre in- porti di Heidegger con figure rilevan- proprio così, infatti, si affrancano quei settori da teso la sua riflessione come essenzial- ti del fascismo italiano. In concreto paragrafo del libro di Farias in cui si parla della ogni responsabilità. mente legata al destino del suo popo- mi obietta di non avere messo in risal- pubblicazione di uno scritto di Heidegger in un Dove il dissenso è più netto è sul metodo lo, ma che il suo coinvolgimento face- to il momento "dissidente" nell'atteg- Annuario a cura di E. Grassi: pubblicazione con- va riferimento positivo a un movi- argomentativo di Farias: qui si deve ancora una giamento politico di Bottai. A questo trastata da Rosenberg ma accettata dal ministero mento storico criminale. Auschwitz proposito posso rispondere innanzi- volta constatare che /'engagement tende a gene- della Propaganda (Goebbels) per l'intervento ha reinserito per sempre la serietà. tutto che sia la mediazione di Musso- rare un certo cinismo nella scelta dei mezzi. Io dell'ambasciatore italiano Alfieri "su richiesta Soltanto una riflessione, che tenga lini sia quella del suo ministro furono avevo rilevato una serie di censure, di forzature conto della sua gravità per poterla decisive per imporre la pubblicazione del Duce" (così un memorandum dell' Ami Ro- unilaterali, di trucchi retorici nel discorso di Fa- senberg citato da Farias, p. 276). Questo para- evitare, così facendo, risponde real- degli scritti di Heidegger, riguardanti mente ai compiti che il pensiero non rias, e lui mi assicura che Bottai era davvero grafo è intitolato Heidegger e il Duce, facendo la dottrina di Platone sulla verità nel- può eludere. Nella misura in cui Au- l'annuario di Ernesto Grassi, "Geisti- fascista, che lo scritto antisemita di Dingler esiste così immaginare chissà quali rapporti (di amici- effettivamente, che sotto il nazismo si usava chia- schwitz ha acquistato, come avverti- ge Uberlieferung" (1942); fatto che è zia fraterna? di subalternità? di riconoscimento mento, una validità permanente e mare 'Fuhrer' qualsiasi capo o capetto: tutte cose stato confermato in Italia da ulteriori da parte di Mussolini dell'autorità spirituale di considerando che la distruzione degli pubblicazioni, ("L'Unità" del che non avevo messo in dubbio. Dubito invece Heidegger?). Orbene, il dittatore in questione è esseri umani non solo non è ancora 13.3.1988: "E. Bottai usò Heideg- che sia sensato presentare Bottai senza far cenno nominato soltanto nelle parole "su richiesta del finita, ma — soprattutto nel Terzo ger"; "Panorama" del 20.3.88: "Si del suo ruolo (più o meno mistificato) di punto di Mondo — è diventata sistematica, lo stampi, disse il Duce"). Ma è impor- Duce", che ho appena citato. Un innocente artifi- riferimento della "dissidenza", che si possa parla- sforzo del pensiero non si può ridurre tante in ogni caso far risaltare il grado cio retorico? Forse; ma a me pare rappresentativo re di un insigne epistemologo soltanto come au- di tutto uno stile. a una frivola conversazione da salot- di "dissidenza" ideologica che Bottai to. può aver espresso. Nel novembre tore di uno scritto antisemita rintracciato in un archivio, che sia corretto utilizzare oggi un'abitu- 1941, la rivista ufficiale di Alfred Ro- dine linguistica dell'epoca nazista per ottenere senberg, i "Nationalsozialistiche Mo- effetti sinistri. Aggiungo un altro esempio. C'è un natshefte", dedicò un numero com- pleto al fascismo italiano, nel quale Bottai scrisse un articolo (Ursachen und Gepràge des faschistichen Antiso- zialismus im Ideengut Mussolinis, Ns Monatshefte, Quaderno 140, pp. (Atta H. Dingler), ed è un violento 883-897), in cui con profusione di ci- attacco contro la fisica moderna, da tazioni, tratte dall'"Ideengut" del Du- lui denunciata come contagiata dagli ce, metteva in risalto la intima comu- ebrei. Tale scritto è accessibile al pub- nione spirituale fra il fascismo ed il blico. nazismo (p. 884) e il fatto che "Gli È anche da confutare la sua critica italiani non possono essere tenuti a sull'uso da me fatto della parola lungo al guinzaglio dalle dottrine "Fuhrer", per quanto riguarda il no- asiatiche, assurde nella loro pratica me attribuito àie delegazioni tede- applicazione e criminali" (p. 887). sche presso i congressi internazionali. Verso la fine del suo articolo, Bottai Chi sia minimamente informato sul- rivolge un appello deciso all'ugua- l'epoca nazional-socialista sa che il glianza di tutti gli esseri umani (a con- "Fuhrer-prinzip" è alla base di questo dizione, però, che essi siano tedeschi sistema politico e che tutti coloro che oppure italiani), e lo fa in modo ine- svolgevano un ruolo direttivo, a qual- quivocabile: "Uguaglianza degli esse- siasi livello, dovevano essere chiamati ri umani e, vorrei aggiungere, delle "Fuhrer". Il loro potere e la loro ge- nazioni e di tutti i popoli. Una missio- rarchia emanavano dalla responsabili- ne che la guerra alleata di Germania e tà di Hitler e perciò dovevano usare il Italia vuol provare e realizzare e lo loro nome politico. farà!" (p. 897). Più tardi nel dicembre Il fatto che Heidegger abbia agito 1942, in occasione dell'inaugurazione da denunciarne è banalizzato da Mar- dell'Istituto Studia Humanitatis di coni: "quello che emerge è il ritratto Berlino, istituzione appoggiata da di un nazista qualsiasi". Con questo Mussolini e diretta da Ernesto Grassi, ragionamento trascura il problema Bottai pronunciò un discorso (Studia centrale, perché Heidegger non pote- Humanitatis und die wissenschaftliche va essere un nazista qualsiasi, dato Methode, in Studia Humanitatis. Fest- che non era una persona qualsiasi. La inuiv»rpag IDEI LIBRI DEL MESEÌBI

luogo di uno spostamento, impercet- netti individua 0 modello del suo stes- tibile forse alla superficie solo perché so razionalismo religioso. Ora, come Spinoza neoplatonico radicato molto nel profondo, interve- mostra benissimo Alessio nell'intro- nuto nella vicenda spirituale di Mari- duzione, le progressive rettifiche che di Gianni Carchia netti all'inizio del secolo. E tale spo- Martinetti viene apportando alla sua stamento che ci rende conto delle dif- concezione di Schopenhauer sono al- PIERO MARTINETTI, Spinoza, a cu- una nota di edizione, ben diversa è la ficoltà che impediscono a Martinetti, trettante tappe in direzione di una MARINA MIZZAU ra di Franco Alessio, Bibliopolis, situazione, fortunatamente, quanto all'indomani della pubblicazione nel nuova lettura di Spinoza. Radicaliz- ECO E NARCISO zando la propria prospettiva coscien- Napoli 1987, pp. 424, Lit. allo Spinoza postumo che Franco 1904 della Introduzione alla metafisi- Parole e silenzi nel ca , di condurre a termine la Metafisica zialistica nella quale aveva sapiente- 40.000. Alessio ha curato ora per Bibliopolis. conflitto uomo-donna La pubblicazione di questo lavoro, vera e propria, strenuamente abboz- mente fuso e trasfigurato apporti an- Nel microcosmo della dedicato a un'interpretazione com- zata e rielaborata negli anni fra il che differenti come quelli della filoso- 1902 e il 1907 (i suoi esiti frammenta- fia dell' immanenza di Schuppe, del- coppia, la difficile presa Salvo poche eccezioni, fra le quali plessiva del pensiero di Spinoza, è de- spicca l'antico contributo di Augusto stinata probabilmente a determinare, ri sono stati raccolti da Emilio Agazzi l'empiriocriticismo e soprattutto della di coscienza femminile in Del Noce alla "Giornata martinettia- se non una svolta, quanto meno una nel 1° volume degli Scritti di metafisi- psicologia di Wilhelm Wundt, Marti- cui la parola della donna na" organizzata nel 1963 in occasione modifica notevole nell'immagine a ca e di filosofia della religione). Nel- netti approda ad uno panpsichismo è opposizione e ironia. del ventesimo anniversario della mor- tutt'oggi consolidata del pensiero di l'Introduzione alla metafisica Marti- che muta radicalmente il significato netti è fermo ancora ad un'immagine del dualismo posto da Schopenhauer Saggi 160 pp. L. 22 000 te del filosofo canavesano, la storio- Martinetti. Abbozzato nelle sue linee grafia filosofica italiana ci ha presen- generali fin dal 1914, sottoposto ad convenzionale di Spinoza visto come fra mondo della volontà e mondo del- la rappresentazione. Per il coscienzia- MARIA MICHELA SASSI lismo assoluto di Martinetti, il fondo LA SCIENZA noumenico dell'essere è non già 0 ma- le, come la volontà schopenhaueria- DELL'UOMO NELLA na, bensì è la realtà vivente e lumino- GRECIA ANTICA sa di una Coscienza cui solo la nostra La differenza fra uomini e ...e libertario imperfezione fenomenica, il nostro ir- donne, fra liberi e schiavi, retimento nell'irrealtà e nell'irrazio- fra greci e barbari, vista di Cesare Piandola nalità del tempo, può ostacolare l'ac- cesso. Questo rovesciaménto dell im- con gli ocòhi dèi greco postazione schopenhaueriana, per il maschio e libero, dal quin- KARL MARX, Quaderno Spinoza (1841), a cura racconti mitici o storici che, insieme a culti e riti, quale alla ascesi della noluntas che de- to secolo a.C. alla tarda di Bruno Bongiovanni, Bollati Boringhieri, nulla hanno a che fare con l'amor Dei intellec- ve ripudiarel'i n sé del mondo si sosti- antichità. Torino 1987, pp. 201, Lit. 25.000. tualis. tuisce l'affermazione del progressivo assimilarsi — fino all'identità finale Nuova Cultura BARUCH SPINOZA, Etica Dimostrata con Metodo L'informatissima introduzione di Bongio- 250 pp. L. 32 000 Geometrico, a cura di Emilia Giancotti, Edito- vanni ricostruisce la Spinoza-Renaissance nella — della coscienza finita alla Coscien- za assoluta fuori del tempo, è allora ri Riuniti, Roma 1988, pp. 461, Lit. 30.000. cultura tedesca da Lessing a M. Hess. In questo ciò che dischiude a Martinetti i tratti VICTOR FARIAS contesto propone una chiave interpretativa forte di uno Spinoza ben differente da HEIDEGGER Nel marzo-aprile 1841 II giovane dottorando degli estratti spinoziani di Marx, che legge come quello ricevuto in eredità dall'ideali- E IL NAZISMO K. Marx raccoglieva tre quaderni di estratti dal premessa alla crìtica dello Stato hegeliano. smo tedesco. Una interpretazione Trattato teologico-politico di Spinoza. L'edizio- La democrazia politica di Spinoza è essenzia- neoplatonica di Spinoza prende il po- Il libro che ha acceso nel- ne italiana, condotta sulla nuova Mega (Berlino le per il passaggio di Marx dal liberalismo al sto dell'immagine di Spinoza come la cultura europea una di- 1976), riporta in appendice un saggio di A. Ma- comunismo, inteso come democrazia radicale in esponente del panteismo naturalisti- scussione carica di ardue theron che raffronta puntualmente il Trattato cui la mediazione politica tende a scomparire e la co. Questa nuova lettura non è però e inquietanti implicazioni un rovescio simmetrico della prece- con la ricostruzione fatta da Marx sconvolgendo società civile a rendersi autotrasparente. Il Marx generali. dente: il panteismo che ora Martinetti l'ordine dei capitoli e riorganizzando 170 estratti di Bongiovanni è un democratico libertario che attribuisce a Spinoza non è acosmisti- Nuova Cultura in "un altro testo che ha la sua propria coerenza". "si trova comunista senza cessare di essere libera- co — ciò che sarebbe una ricaduta 376 pp. L. 35 000 La prima parte del montaggio ruota intorno alla le". Nel 1844 l'influsso di Spinoza è sostituito da nell'esegesi panlogistica — bensì è un tesi dell'ordine immutabile della natura che quello di Feuerbach, ma ciò non esclude che Spi- panteismo trascendente. Né naturali- esclude interventi miracolosi. Fede e conoscenza, noza abbia potuto "funzionare come contravvele- stica, né acosmistica, la lettura di Mar- religione e filosofia non hanno rapporti tra loro. no etico e logico contro le ricorrenti e non sempre tinetti ha al suo centro proprio il pro- blema di come, al cospetto della per- Ne conseguono due ordini di problemi ricostruiti addomesticate seduzioni dell'hegelismo". Ne con- fezione divina, si affermi in Spinoza la da Marx nella seconda e nella terza parte del segue, tra l'altro, una paradossale contrapposizio- realtà fenomenica: come si giustifica- % ili I. montaggio. Se le credenze religiose hanno un ri- ne tra i quaderni spinoziani e i Manoscritti del no l'imperfezione ed il male? Attra- svolto politico in quanto inducono o distolgono fi 1 '44: i primi autentico testo marxiano, i secondi verso Spinoza si fa strada in Martinet- T dall'obbedienza, quale deve essere Vatteggiamen- dubbia raccolta di appunti di cui non conosciamo ti una filosofia dell'affermazione che to dello Stato? Marx trascrive dal testo tutto ciò neppure l'ordine preciso. Bongiovanni privilegia dà corpo e realtà al processo della li- che rafforza la proposizione: "il vero fine dello insomma uno dei vari Marx ricostruibili oggi: il berazione spirituale. Lasciato l'ideale Stato è la libertà"; tralascia invece ciò che in critico radicale dell'alienazione politica. ascetico e negativo di Schopenhauer, Martinetti si appropria dell'"ottimi- DORIS LESSINO Spinoza la limita, per es. il Credo minimo cui La traduzione del Trattato è quella di A. MIA MADRE smo di Spinoza", un ottimo "religioso tutti sono tenuti in quanto necessario alla convi- Droetto e Emilia Giancotti (Einaudi 1972). Chi e stoico che lo avvicina a Epitteto" (p. In questo piccolo capola- venza civile. Vengono così contrapposti due tipi voglia rileggersi Spinoza ha ora a disposizione 278). Riconsegnando Spinoza alla sua voro, intessuto di pena e di Stato: quello confessionale e oppressivo e quel- anche la nuova accurata traduzione e il commen- vera tradizione, quella della mistica di bravura, Doris Lessing lo autentico che garantisce la libertà e la demo- to dell' Etica a cura della valente studiosa del ebraica e della kabbalah, Martinetti si misura col tema sempre crazia ("l'unione di tutti gli uomini che ha colle- filosofo olandese (ma per il testo latino dovrà s'accorge ora che, dal punto di vista identico e sempre nuovo gialmente pieno diritto a tutto ciò che è in suo ricorrere all'edizione Sansoni, Firenze 1963). dell'illuminato", male non può essere del rapporto tra madre e potere"). I passi successivi sono tratti dalla parte altro che la "conoscenza" del male: dolore è il limite radicale dell'intellet- figlia. esegetica del Trattato. Marx è interessato solo ad to finito. Gnosticamente, male è solo alcuni risultati della critica ai testi sacri come Varianti 103 pp. L. 12 000 il "non conoscere". È la caduta nel senso e nella vita "immaginativa" ciò da cui ha origine la distinzione del ALBERTO OLIVO bene e del male, secondo l'interpreta- IRA FATALE zione che Spinoza stesso ha dato del Autobiografia mito della caduta nell'Antico Testa- tato il pensiero di Martinetti come in di un uxoricida mento dove Dio vieta all'uomo di fondo privo di vere linee di svolgi- mangiare i frutti dell'albero della co- Caso psichiatrico e giudi- mento, sviluppatosi per oltre un qua- noscenza. "Se la mente umana avesse ziario di rilevanza storica, rantennio senza crisi e ripensamenti solo conoscenze vere, essa non avreb- Olivo ha molti titoli per sostanziali. Prendendo in parola l'i- be alcuna idea del male; il male nasce essere ricordato anche deale di coerenza propugnato dallo con la cognizione del male, e la cono- come singolarissimo nar- stesso Martinetti, il quale ristampò ta- scenza del male nasce con la cono- ratore naif. le e quale nel 1929 la sua Introduzione scenza inadeguata" (p. 297). Dal pun- alla metafisica perché "rilettala, trovò to di vista del "liberato", dal punto di Varianti 155 pp. L. 16 000 di non dovervi cangiare nulla", la re- vista del perfetto, ciò che alla fine cezione storiografica è rimastavittim a vien meno non è soltanto l'imperfet- essa stessa di quel topos dell'"inattua- ENZO FILOSA to, ma lo stesso problema dell'imper- lità" dentro cui Martinetti ha voluto fetto. Secondo quanto Martinetti ave- LA PICTA collocare la sua opera. Opera che, an- va scritto già nell'Introduzione alla Romanzo che per questo, continua a venire col- metafisica, "l'uomo non vive per co- locata nei piani nobili delle bibliote- «Un nuovo narratore, un noscere, ma conosce per elevarsi me- che come un tesoro, ideale si, ma in- diante la conoscenza alla vera vita, al- ingegno singolare e au- servibile ed in fondo imbarazzante. In tentico, uno scrittore a l'esistenza perfetta che esclude la co- realtà, si fa sempre più palese che il noscenza, perché esclude l'imperfe- tutto campo.» tema dell'"inattualità" è stato in gran zione (p. 140). Geno Pampaloni parte un alibi alla pigrizia dei ricerca- tori e degli studiosi. Così, mentre l'at- Varianti 109 pp. L. 14 000 tesa e pur pregevole ristampa dell'/n- una ristesura integrale venticinque troduzione alla metafisica uscita sul fi- sostenitore di una teoria panlogistica anni dopo nel 1939, lasciato inedito nire del 1987 da Marietti obbedisce in della conoscenza razionale; Spinoza è dalle vicende della malattia e della fondo ancora al vecchio cliché storio- qui il rappresentante di un panteismo Bollati Boringhieri morte dell'autore che impedirono grafico, priva com'è di qualunque ap- immanente secondo ima convenzione l'ultima rifinitura, lo Spinoza, opera parato storico-critico o anche solo di storiografica ricavata da Schopenhau- di un'intera vita, testimonia in primo er, nel cui dualismo filosofico Marti- artificiale come parte del programma si attribuiscono ad essi potenzialità Al lìmite dell'artificiale cognitivo, cioè come disciplina il cui che sono tipiche di un essere soclàle obiettivo primario è simulare l'attivi- qual è l'uomo, vale a dire la capacità tà cognitiva dell'uomo. di prendere impegni, di interagire di Giancarlo Mezzanatto Winograd e Flores rivolgono la lo- con l'uomo in qualità di soggetti auto- ro attenzione soprattutto al primo dei nomi, allora si passa il segno, si fanno TERRY WINOGRAD, FERNANDO condizionamento reciproco che può dell'intelligenza artificiale si fondano due aspetti, con alcune osservazioni ipotesi sostanzialmente sbagliate sulla loro effettiva utilità. FLORES, Calcolatori e coscienza, portare a mutare anche radicalmente su un'idea della conoscenza limitata salutari a proposito delle applicazioni dei sistemi di intelligenza artificiale: Secondo gli autori, nessuno stru- Mondadori, Milano 1987, ed. il modo in cui la realtà viene rappre- ad essere riflessione oggettiva del sentata. mondo, allora questi stessi sistemi so- esistono limitati domini nei quali i li- mento informatico attuale è in grado orig. 1986, trad. dall'inglese di Date queste premesse, la conclusio- no ben lontani dal poter simulare i miti intrinseci di questi sistemi "non di avere una pre-comprensione del Fabrizio Butera e Sonya Ballance, ne di Winograd e Flores è chiara: se comportamenti intelligenti dell'uo- precludono un comportamento che mondo come quella dell'uomo, e pro- pp. 216, Lit. 30.000. l'essenza della conoscenza e del lin- mo. Questa, che è la tesi principale appaia intelligente" (p. 127). I cosid- babilmente nessuno di essi sarà mai in guaggio risiede nella loro dimensione del libro, ha alcune conseguenze si- detti sistemi esperti, per esempio, grado di riprodurre l'intelligenza Questo è un libro sorprendente per sociale, se la rappresentazione che ab- gnificative almeno per due questioni: possono essere costruiti con successo umana nella sua dimensione sociale. almeno due motivi: 1) perché Terry biamo del mondo presuppone una per la progettazione di sistemi infor- in "aree in cui l'identificazione delle Quali sono allora gli strumenti infor- Winograd, uno dei più noti ricercato- sua pre-comprensione che non può matici che svolgano una funzione si- caratteristiche pertinenti è diretta e la matici che possono davvero dirsi in- ri nel campo dell'intelligenza artifi- mai essere resa completamente espli- gnificativa nella vita e nel lavoro del- natura delle soluzioni è chiaramente novativi? Secondo Winograd e Flo- ciale, vi afferma che molte delle sue cita, e se, come è stato detto, i sistemi l'uomo e per il ruolo dell'intelligenza determinata" (p. 127). Quando però res, sono quelli che sviluppano e rin- pretese sono ingiustificate e basate su forzano la competenza comunicativa presupposti erronei; 2) perché le basi degli individui, la loro partecipazione teoriche di queste affermazioni ven- consapevole ad una rete di impegni, gono ricercate nell'ermeneutica filo- che aiutano i membri di una comunità sofica, assai poco nota e studiata nella ad agire in modo coordinato. Viene comunità filosofica statunitense, tan- però da domandarsi se questi stru- tomeno in quella informatica. Il gioco e il tragico menti, fra i quali "Coordinator", pro- Secondo i due autori, l'idea diffusa dotto da una società di software gui- che avremo molto presto sistemi e di Ariella Beddini data dallo stesso Flores, rappresenti- macchine intelligenti capaci di opera- no davvero, come essi sostengono, un mutamento di paradigma nella co- re in modo del tutto simile alle perso- SERGIO GIVONE, Disincanto del mondo e pensie- deggeriana, che pure trova il suo centro nella ne "è fondata su un'interpretazione struzione dei sistemi informatici, o ro tragico, Il Saggiatore, Milano 1988, pp. 189, considerazione della finitezza-mortalità dell'uo- non siano piuttosto sistemi che per erronea della natura della conoscenza mo) si risolvono in atteggiamenti sostanzialmente e del linguaggio dell'uomo" (p. 106). Lit. 25.000. certe applicazioni sono del tutto ana- È fondata in particolare sull'idea che conciliatori e apologetici dell'esistente. La realtà loghi, nei loro pregi e difetti, a quelli l'essenza della conoscenza stia nella Il libro, composto di saggi in parte già apparsi del non-essere, del male, del dolore, viene rimos- dell'intelligenza artificiale. riflessione, cioè nella rappresentazio- su riviste di filosofia, affronta il tema dell'elabo- sa, cosa tanto più stupefacente, quanto più si Altro è il discorso se ci riferiamo al ne di una realtà semplicemente pre- razione di un pensiero adeguato ad interpretare la rifletta sul fatto che, storicamente, la nostra epo- secondo aspetto: qui Winograd e Flo- sente in termini di oggetti e di loro nostra epoca, caratterizzata, nell'analisi dell'er- ca "viene da un abisso di atrocità e di morte e res non esitano, in nome di una inter- proprietà, e che il linguaggio non sia meneutica contemporanea, dai fenomeni del "di- sopra un abisso pende"). pretazione del pensiero ermeneutico altro se non una sua descrizione, un che non può non risentire della di- sincanto del mondo" e della crisi del soggetto e La formulazione di un'ermeneutica adeguata modo per dare dei nomi agli oggetti stanza culturale che li separa da esso, alla nostra epoca, afferma Givone, può tentativa- ed affermare fatti su di essi. "Una del- dei fondamenti. Pur rimanendo all'interno di a mettere in discussione tutto il pro- le attività principali nell'Intelligenza questa prospettiva, Givone assume una posizione mente trovare ispirazione nel pensiero tragico, gramma della scienza cognitiva e Artificiale teorica è stata il tentativo critica rispetto a una parte dei suoi esiti. Il luogo che non rimuove o non elimina dialetticamente quindi anche il ruolo che vi svolge di progettare sistemi formali che pos- teorico in cui convergono secolarizzazione e pen- la negatività, ma resta solidale con la verità e ne l'intelligenza artificiale. Questa è la sano rappresentare adeguatamente e siero ermeneutico è la considerazione dell'arte svela il carattere ancipite e contraddittorio. Nella parte meno convincente di tutto il li- coerentemente i fatti del mondo" (p. come modello di ogni esperienza, in quanto, nel- tragedia, infatti, dove l'azione del logos rappre- bro: perché mai la considerazione che 125). Questi sistemi sono certamente l'epoca della morte di dio e del dispiegamento senta la prima forma di demitizzazione del mate- le attività dell'uomo avvengono in innovativi rispetto ai programmi tra- una dimensione sociale dovrebbe della tecnica, ogni attività umana appare gioco riale mitico dell'epos, ma che pure produce an- dizionali, ma solo in quanto essi rea- mettere in discussione l'intero pro- cora poesia mitopoìetica, "Zeus e Prometeo stan- lizzano una corrispondenza più com- svincolato da qualsiasi valore fondante e trova la gramma cognitivo? Perché l'idea che plessa fra la realtà e le strutture sim- propria giustificazione solo in se stessa, nella sua no entrambi nel proprio diritto". In questa pro- la nostra rappresentazione del mondo boliche che devono rappresentarla, e coerenza intema e nella sua forma autonoma, spettiva, dovrebbe essere ripensata l'affermazione presupponga una sua precomprensio- in quanto le operazioni che vengono come, appunto, l'opera d'arte. Di qui, sul piano di Nietzsche "vengo dal tragico e vado verso il ne inconscia dovrebbe limitarne le ca- condotte su tali strutture fanno ricor- dello stile della nostra epoca, l'estetismo diffuso. tragico" e la dimensione tragica del cristianesimo, pacità esplicative? Quello della scien- so a ragionamenti di complessità su- Sul piano del pensiero, per l'"ontologia debo- così come l'ha proposta Kierkegaard, che, nell'or- za cognitiva è un programma di ricer- periore. le" la poesia rappresenta il paradigma dell'identi- rore dell'esibizione estetica della croce, vede dio ca molto vasto, con influenze e indi- contro dio, l'innocenza della vittima sacrificale, rizzi anche molto diversificati fra lo- Ciò non consente però, secondo ficazione tra essere e linguaggio, dal momento che ro, e il problema di definire con preci- Winograd e Flores, di andare al di là il costituirsi del senso nel linguaggio che parla e lo scandalo del male che ha bisogno di dio per sione il ruolo dell'intelligenza artifi- dei limiti della riflessione. Anche in che viene parlato — l'accadimento dell'essere — essere scandalo. ciale nell'ambito di questo program- questi sistemi "il programma è limita- non è che una "mobile ragnatela sul nulla", even- La riconciliazione tra dimensione tragica e ma è tutt'altro che risolto. Winograd to per sempre a funzionare all'interno tuale e gratuita come l'opera d'arte. Ora, sostiene prospettiva escatologica cristiana resta, per il let- e Flores ritengono di aver aperto un del mondo determinato dall'articola- tore, un problema teorico irrisolto, come altri nel nuovo orizzonte nella progettazione zione esplicita, dai suoi possibili og- Givone, l'idea della poesia come infondato fon- damento si dà già nei primi romantici tedeschi, i libro (il rapporto tra razionalità della tragedia e dei sistemi informatici. Un po' più getti, proprietà e relazioni fra oggetti modestamente noi diremmo che alcu- quali, peraltro, sottolineano anche la dimensione originarietà mitica della poesia e, ancora, la que- fatta dal programmatore" (p. 127). ne osservazioni di questo libro ci con- stione della possibilità, nella nostra epoca, di una Quando i sistemi si trovano di fronte tragica della relazione con il nulla, contenuta in sentono di valutare con maggior chia- ad una realtà che non può essere rap- questa definizione. Al contrario, gli esiti della filosofia, e non solo di una poesia, tragica), consa- rezza i limiti attuali dei sistemi dell'in- presentata in modo adeguato data demitizzazione e di una parte, almeno, dell'erme- pevolmente Givone non presenta i suoi saggi co- telligenza artificiale. l'articolazione iniziale, non sono più neutica contemporanea (quella gadameriana, ad me un punto d'arrivo, ma come riflessioni aperte utilizzabili perché non sono in grado, esempio, ma anche quella più propriamente hei- ad un'ulteriore ricerca. senza l'intervento di un programma- tore, di modificare radicalmente la lo- ro rappresentazione del mondo. E neppure le ricerche in corso sull'ap- prendimento e sull'acquisizione auto- matica della conoscenza consentono di superare quello che per i due autori Amnesty International STORIA DELL'OPERA ITALIANA è un limite intrinseco di questi siste- mi. VOCI PER LA LIBERTÀ a cura di LORENZO BIANCONI e GIORGIO PESTELLI Venticinque anni di lotta L'ermeneutica filosofica di Hei- per i diritti umani degger e Gadamer e le ricerche del biologo Humberto Maturana mostra- pp. 224 - L. 28.000 STORIA DELL'OPERA ITALIANA STORIA nf.l.L'OPrRA ITALIA' no, secondo Winograd e Flores, che tutte le attività umane, e quindi anche Ada Fonzi I il conoscere ed il comunicare, si rea- UN AMORE SENZA EDIPO lizzano in una dimensione sociale. La chiave di tutto starebbe allora nel La relazione nonna-nipote "passaggio da una concezione della e la revisione del ruolo affettivo comprensione centrata sull'individuo nei rapporti generazionali a una concezione basata sulla società" Postfazione di Elena Franchetti (p. 106). L'essenza della conoscenza, 96 - L. 11.000 piuttosto che nella riflessione, sta in quello che per Heidegger è l'"esser- gettati", e più precisamente nell'esse- re "immersi nella dimensione sociale PIANO DELL'OPERA della comprensione o dell'impegno che essa implica" (p. 106). Ogni indi- Volume 1: Profilo storico /Volume 2: Lo spazio europeo / Volume 3: Atlante storico. Cronologia / Volume 4: Il sistema produttivo e le sue competenze / Vo- viduo nell'attività del conoscere è gui- lume 5: La spettacolarità / Volume 6: Teorie e tecniche, immagini e fantasmi. dato dalla tradizione, da una pre-com- prensione mai del tutto conscia che SONO IN LIBRERIA I VOLUMI 4 e 5 determina il modo in cui egli si rap- EDIZIONI GRUPPO ABELE presenta il mondo. L'interazione del- l'uomo con la realtà si realizza in un Via dei Mercanti, 6 - 10122 TORINO EDT/MUSICA - VIA ALFIERI 19, 10121 TORINO della madre sul neonato per cui la in- verbali cui è dato questo destino portamento delle figure per lui signi- I quattro sensi del Sé ter-soggettività di cui Stern parla im- emerge la percezione amodale che ficative. Infatti, contrariamente da plica inter-fantasia. "scompare nel profondo, per riemer- quanto ipotizzato da Freud nel 1920, di Mauro Mancia La conseguenza di questo processo gere solo quando condizioni partico- 0 bambino non è provvisto di uno nel tempo è lo sviluppo di una sinto- lari sopprimono o controbilanciano la "scudo protettivo contro gli stimoli", nizzazione affettiva che rappresenterà supremazia della versione linguistica. ma è piuttosto vigile, con occhi e con DANIEL N. STERN, Il mondo inter- cui la nascita, nonostante alcuni ovvi una tappa cruciale nell'acquisizione Tra queste possiamo citare certi stati orecchi avidamente aperti alla perce- personale del bambino, Bollati Bo- momenti traumatici, non incide su un del linguaggio. Con lo sviluppo del contemplativi o emotivi, e la perce- zione del mondo circostante. Ciò si- ringhieri, Torino 1987, ed. orig. processo di crescita mentale che va linguaggio, circa nel secondo anno di zione di certe opere d'arte che si pro- gnifica che il bambino non è mai auti- 1985, trad. dall'inglese di Ales- visto come continuo e che prescinde vita, si forma un nuovo mezzo di pongono di evocare esperienze che stico in quanto è continuamente im- dagli stessi processi di codificazione sandro Biocca e Lucia Maria scambio che permette di creare signi- esulano dalla categorizzazione verba- pegnato fin dalla nascita in relazioni su cui si basa lo sviluppo del linguag- ficati condivisi tra madre e bambino. le". Tra queste esperienze rientra de- Biocca, pp. 320, Lit. 45.000. sociali. Al concetto di autismo norma- gio. Stern però ci mette giustamente in cisamente la musica che si sottrae per le, viene quindi da Stern preferito Nel capitolo dedicato al rapporto guardia in quanto il linguaggio "inse- definizione alla categorizzazione ver- quello di relazionalità emergente che Trovare un accordo su che cosa sia con l'altro, Stern entra nel vivo della risce un cuneo tra due forme simulta- bale e si colloca per le sue caratteristi- prevede un impegno del bambino ad il Sé anche per psicologi dell'età evo- questione relativa all'importanza del- nee di esperienza interpersonale: che più specifiche, in esperienze che interagire con altri esseri umani. Que- lutiva e psicoanalisti esperti non è co- le prime relazioni d'oggetto nello svi- quella vissuta e quella verbalmente rimandano alla vita prenatale e post- sto costituisce un punto di arrivo, il sa facile. Daniel Stern in questo im- luppo della nevrosi e della psicosi e rappresentata". Poiché tutte le espe- natale che caratterizzano la formazio- risultato della costruzione attiva da portante libro, che riassume gran par- dello sviluppo mentale come può es- rienze vissute nella relazione con la ne del Sé preverbale. patte del bambino di rappresentazio- te delle sue ricerche e dei lavori di ni di relazioni con altri "regolatori del altre scuole, non si nasconde il pro- Sé". In questa interazione e dominio blema e dice: "Poiché non possiamo della realtà che i bambini esperiscono conoscere il mondo soggettivo che i nell'incontro con il mondo e lo stimo- bambini hanno, dobbiamo inventar- lo che essi ricevono vengono fronteg- lo. Questo libro è tale invenzione". Come le tartarughe di mare giati con l'adattamento basato sulla Il Sé può essere definito come un realtà. Le operazioni difensive di cui aspetto della personalità che si strut- la psicoanalisi parla possono certo ve- tura e caratterizza l'individuo fin dal- JEROME KAGAN, La natura del bambino, Einau- pulsioni di vita) con gli affetti delle sue relazioni \ rificarsi ma, per Stern, solo quando si l'inizio della vita a cominciare da fasi di, Torino 1988, ed. orig. 1984, trad. dall'in- primarie (prima fra tutti la madre), con cui sarà sia reso possibile il pensiero simboli- preverbali. Stern infatti precisa che glese di Igor Legati, pp. 294, Lit. 30.000. in grado di stabilire un attaccamento. Quest'ulti- co. Una posizione questa che propo- esiste nel neonato un senso preverba- mo sarà quindi collegato ad una relazione che ne un nuovo modello metapsicologi- le del Sé che precede non solo lo svi- co di sviluppo della mente. Kagan inizia la sua esplorazione della mente sarà la base della sua sicurezza, stato questo in luppo del linguaggio ma anche l'ini- Resta valida l'idea di un'origine del bambino con l'ovvia considerazione che il continua crisi e trasformazione che costringerà il zio della coscienza autoriflessiva o co- traumatica della nevrosi e della psico- pericolo, in questo tipo di ricerca, è quello di scienza di Sé. Tale è il senso di poter bambino ad un continuo lavoro di adeguamento si purché venga ricercata lungo tutta agire, il senso di essere fisicamente attribuire al bambino aspetti specifici della psico- della propria soggettività alla oggettiva realtà la storia del paziente sotto forma di coeso, il senso di una continuità nel logia degli adulti. E partendo da questa critica esterna, in quanto — dice Kagan — "lo schema una esperienza cruciale definita come tempo e di una intenzionalità della all'adultomorfismo è di fatto possibile ridimen- che il bambino si crea non potrà mai essere una la origine narrativa della sua patolo- mente. sionare la maggior parte delle teorie dello svilup- copia esatta della realtà". Ne è un esempio la gia, capace di fornire la metafora- Quattro sono i diversi sensi del Sé po della mente, dalla nascita all'adolescenza. possibilità di attrarre l'attenzione del bambino chiave e modificare la sua vita. Su che per Stern il bambino organizza Il complesso lavoro di Kagan è ancorato ad presentandogli stimoli nuovi che lo costringono a questa linea il compito dell'analista attraverso le sue primitive esperienze sarà quello di lavorare su "qualsiasi un assunto bio-psicologico che potremmo defini- organizzare un nuovo schema, lievemente diver- relazionali: a) un senso del Sé emer- metafora ricostruttiva che dimostri di re isomorfico nel senso che per questo autore, so da quello abituale. Di fatto — precisa Kagan gente (da 0 a 2 mesi); b) un senso del avere la massima forza e il massimo Sé nucleare (da 2 a 6 mesi); c) un sen- "man mano che le strutture cerebrali raggiungono — "la mente sì sviluppa proprio sul confine tra potere esplicativo per la vita del pa- so del Sé soggettivo (dai 7 ai 15 mesi); determinati livelli di organizzazione, emergono ciò che è abituale e ciò che invece subisce una ziente, anche ove non sia possibile ri- d) un senso del Sé verbale (dopo i 15 nuove capacità cognitive che inducono nuove minima trasformazione". salire all"edizione originale' della me- mesi). Una caratteristica fondamenta- motivazioni". Di fatto, per Kagan la maturazione Certo, una delle funzioni fondamentali della tafora". le di questi diversi sensi del Sé è che di capacità cognitive (e tra tutte il pensiero) è il mente del bambino nel primo anno di vita è In conclusione: il libro di Daniel essi non si elidono ma, al contrario, si perno intorno al quale ruotano gli affetti, le emo- quella di mettere in relazione le esperienze che fa Stern è importante, a mio avviso, per sommano e ciascuno rimane in fun- zioni e le azioni. La maturazione cognitiva è un momento per momento con gli schemi che ha le implicazioni che contiene relative zione durante l'intera vita dell'indivi- alla teoria e alla clinica psicoanalitica. continuum di possibilità offerte al bambino fin formato nel corso della sua breve storia. In una duo. La psicoanalisi, nella sua teorizzazio- dai primi mesi gestazionali, sempre in una stretta parola, la sua possibilità di memorizzare l'espe- Una parte essenziale della ricerca ne più attuale, si occupa di parti in- relazione con la maturazione di cellule e sinapsi presentata in questo libro è che la or- rienza. Per Kagan questa possibilità matura nel | fantili della personalità che si manife- nervose, specie della corteccia cerebrale. La orga- ganizzazione mentale del neonato è bambino parallelamente alle trasformazioni cui stano nel transfert ed è quindi interes- strettamente correlata al suo corpo e nizzazione di strutture neurobiologiche è la base va incontro il sistema nervoso centrale, soprattut- sata a conoscere le tappe essenziali si basa sulle relazioni che esistono tra per la organizzazione di schemi mentali, percetti- to la corteccia prefrontale. Ad un difetto prima- dello sviluppo della mente e le moda- le diverse esperienze sensoriali. Ciò è vi, mnemonici, cognitivi. Il concetto di schema rio di memoria l'autore fa risalire la comparsa lità che caratterizzano le prime rela- reso possibile da una capacità innata — come prima forma di conoscenza infantile che dell'ansia da separazione tra gli otto e i dodici zioni del bambino con gli oggetti af- del neonato: quella di poter trasfor- inizia con le esperienze che i neonati fanno par- mesi di età. "L'ansia da separazione — egli scrive fettivi più significativi della sua infan- mare una informazione che ha attra- tendo da ciò che vedono, odono, odorano, gusta- zia, primo tra tutti la madre. Ecco verso una via di senso in una informa- — recede dopo i due anni d'età perché il bambino no e toccano (soprattutto nella loro ìntima rela- perché lo studio di queste relazioni zione relativa ad un'altra modalità. diventa capace di comprendere l'evento, di preve- zione con la madre) — è centrale a tutto il pensie- primarie può dirci molto sulle ango- Questa capacità è definita da Stern dere il ritorno della madre e di reagire in maniera sce persecutorie e depressive e sull'u- ro di questo autore e forse la sua elaborazione più come "percezione amodale" che per- produttiva". In una parola l'attivazione della me- so della scissione e della identificazio- mette al neonato di integrare le diver- originale. moria permette al bambino di organizzare quelle ne proiettiva e introiettiva che il pa- se esperienze sensoriali e di farne del- Sulla base degli schemi che riesce a costruirsi conoscenze necessarie per risolvere il problema ziente fa con l'analista, ripetendo mo- le rappresentazioni. I principi che or- il bambino potrà memorizzare determinate espe- che ha generato l'ansia. dalità più arcaiche e permettendo ganizzano le esperienze del neonato e rienze e sarà in grado di mettere in relazione le quindi alla coppia analitica un lavoro le sue rappresentazioni riguardano le ricostruttivo nel corso del processo sue innate motivazioni (prime fra tutte le sue attività sensomotorie che consentono analitico. al neonato di conoscere il mondo che D. Stern ha dimostrato che molte lo circonda, il piacere o il dispiacere modalità transferali che vengono vis- che esperisce da queste esperienze e sute nell'Aie et nunc della relazione lo stato di coscienza come base che gli analitica non corrispondono alle permette di vivere determinate espe- sere osservato nella clinica psicoanali- madre non possono rientrare se non Appare qui di grande interesse per emozioni reali vissute dal bambino rienze e di integrarle. tica. Contrariamente alle numerose parzialmente nel campo della verba- la teoria psicoanalitica della mente con la madre. Ad esempio la mancan- A partire da tre mesi incomincia a teorie analitiche che parlano di fusio- lizzazione, ne consegue che il linguag- quanto il libro di Stern sottolinea: za di un "autismo" fisiologico, la pre- formarsi nel neonato un senso del Sé ne del bambino con l'oggetto, Stern gio verrà a produrre inevitabilmente cioè una divaricazione tra conoscenza senza di un senso della realtà fin dalle nucleare sulla base del fatto che il parla, anche per epoche molto preco- una scissione nelle esperienze del Sé del mondo (inclusa l'esperienza pre- prime relazioni con il mondo, la man- neonato ha il senso di potersi muove- ci, della possibilità per il bambino di in quanto viene a spostare l'esperien- verbale) e conoscenza codificata del canza di una simbiosi nel senso re ed agire, di essere fisicamente coe- avere il senso di essere con l'altro e di za dal livello emotivo a quello rappre- linguaggio. Questo scarto permette malheriano del termine, la divarica- so, di avere una continuità storica e di una sua capacità attiva di integrazione sentazionale. E naturale che in questa alla fantasia e alle emozioni inconscie zione tra conoscenza del mondo (in trarre piacere o dolore dalla esperien- e di differenziazione. Dai 7 ai 9 mesi interazione tra conoscenza (significa- di allontanarsi dalla realtà. Nella vita particolare gli aspetti pre-verbali di za. Naturalmente, di questi aspetti il infatti il neonato realizza che la sua ti) e parole (significanti) giocano un del giorno e della notte esiste tutta questo) e conoscenza codificata del più affascinante appare quello del esperienza soggettiva può essere divi- ruolo essenziale i genitori e l'ambien- un'ampia gamma di relazioni tra pen- linguaggio e quindi tra esperienza vis- senso della continuità del tempo che sa con altri. Si tratta di un'esperienza te come mediatori di cultura. In que- siero e linguaggio, tra esperienze vis- suta e esperienza rappresentata. Ne pone il problema della memoria nella intersoggettiva in quanto il bambino sta misura lo stesso apprendimento sute ed esperienze rappresentate. consegue che dobbiamo stare attenti infanzia, memoria intesa come capaci- viene a condividere con l'oggetto una può essere considerato una modalità La terza parte del libro è dedicata a collegare direttamente con le prime tà del neonato di dare un senso di attenzione reciproca (egli sente la ma- per creare significati condivisi tra ai temi clinici che non possono non relazioni infantili quanto osserviamo continuità alle sue esperienze moto- dre come focus della sua attenzione adulti e bambini. E ciò permette di essere influenzati dalle osservazioni nel transfert e riconoscere che le linee rie, sensoriali e affettive. Ma dalle ma anche se stesso come oggetto del- considerare il linguaggio alla stregua riportate relative al rapporto madre- di identificazione paterna o materna esperienze riportate da Stern si può l'attenzione della madre); una inten- di un fenomeno ttansizionale, cioè bambino a partire dalla nascita. Il pre- così come si rivelano nel corso del inferire che già la memoria è una fun- zionalità (le forme protolinguistiche come spazio comune necessario al ge- supposto teorico-sperimentale di que- processo analitico possono apparite zione che precede la nascita: se si invi- di comunicazione che usa esprimono nitore e al bambino per formare e or- sto capitolo è che la madre e il bambi- distorte rispetto alla realtà che ha ca- ta una madre a leggere uno stesso le sue intenzioni); gli stati affettivi che ganizzare significati condivisi. no costituiscono una coppia in un co- ratterizzato storicamente la formazio- scritto ad uno stesso ritmo varie volte saranno condivisi con la madre nella Ma, ritornando alla scissione che il stante stato di interazione. Si dovrà ne della mente infantile del paziente. al giorno, questo ritmo diventerà fa- misura che il bambino potrà attribui- linguaggio crea, poiché essa rappre- quindi considerare nella coppia il li- Il libro di Stern allarga dunque il cam- miliare al bambino una volta nato. re alla madre la capacità di segnalare senta solo una parte delle molteplici vello di tollerabilità e di sintonizza- po di indagine e solleva dubbi su trop- Anche esperienze affettive di piacere quegli affetti che hanno rilevanza per esperienze non-verbali, essa compor- zione. Appare chiaro dal libro di po facili analogie ed estrapolazioni. o dolore possono essere ricordate dal i propri sentimenti. Quest'ultima è terà una discrepanza tra la conoscen- Stern come un altro elemento diventi neonato così da conferire al suo svi- una comunicazione a doppia via, nel za del mondo (significati) e le parole essenziale nello sviluppo della mente luppo un carattere di continuità per senso che presuppone anche fantasie (significanti). Tra le esperienze non del bambino: l'autenticità del com- le vere qualità che danno forza e spes- sore al rapporto pedagogico. Genitori che crescono Nella sua parte centrale, infine, il libro di Bettelheim può essere letto di Angelo Di Carlo come un piccolo trattato di psicoana- lisi del gioco infantile. Bettelheim vi BRUNO BETTELHEIM, Un genitore qualità protettiva se la natura del rap- na. Ebbene, anche in un libro di edu- riassume tutta una tradizione di pen- siero che ha fatto del gioco una delle quasi perfetto, Feltrinelli, Milano porto genitori-figli è sempre meno cazione familiare come questo, l'at- tenzione al nucleo forte del sapere vie per attingere i significati inconsci 1987, ed. orig. 1987, trad. dall'in- quello che sembra essere divenuto nelle società industriali e postindu- psicoanalitico riemerge e si ripropone dei comportamenti del bambino. Ma glese di Adriana Bottini, pp. 454, striali del nostro tempo, dominate come via maestra per comunicare (se il gioco non è solo una esperienza da Lit. 30.000. dalla separatezza emotiva, dalla soli- questo è possibile) con il bambino, interpretare, è uno dei luoghi alti del- tudine di giovani ed adulti, dal con- con l'adolescente. la maturazione in cui le emozioni e la Ebreo viennese e psicoanalista, formismo di massa. Di fronte a questa Nel libro non troviamo quindi un ragione si incontrano, in cui è possibi- Bruno Bettelheim ha vissuto nel 1938 condizione di vita si avverte con chia- insieme di consigli pedagogici da for- le vedere emergere in trasparenza l'esperienza della deportazione e del rezza, in Bettelheim, la sottile nostal- nire a genitori in difficoltà (anche se uno degli obiettivi del lavoro analiti- lager nazista. Sfuggì al campo di con- gia per una società in cui i giovani non mancano evidentemente i princi- co: l'integrazione della vita emotiva e centramento ed emigrò in America imparavano a vivere e a lavorare gra- pi regolatori e i modelli di condotta) della vita intellettuale. Il gioco è dun- nel 1939, dove, in un libro divenuto zie a rapporti personali e ravvicinati ma soprattutto l'indicazione di un at- que un luogo della mente, la stanza famoso, Il prezzo della vita (1960), Spielraum narrò la sua personale tragedia e l'or- dei giochi ( ), come è vista rore del campo di sterminio vissuto da Bettelheim, è uno spazio di libero da milioni di deportati. Questo accen- movimento aperto al sogno e alla no ad un'opera sui campi di sterminio so l'acqua". Questa concezione pecca di una certa realtà, nel gioco il bambino può vive- nazisti, fatto per recensire un'opera di ingenuità e giustifica alcune banalità come l'accu- re emozioni ricche di significato e sperimentare un autentico esercizio riflessione pedagogica non è eviden- Naturalmente questa è una concezione molto sa alla psicoanalisi di aver preso in considerazio- di libertà intellettuale. Anche in que- temente casuale; in effetti è come se i riduttiva dell'ansia e un po' semplicistica che si ne solo il desiderio sessuale dell'uomo trascuran- problemi che Bettelheim affronta in ste parti del libro dedicate al gioco basa su una idea ottimistica dello sviluppo della do il suo desiderio di mantenere il proprio Io torna il tema, caro a Bettelheim, che questo suo nuovo libro, fossero anco- mente e delle emozioni e sentimenti del bambino; moralmente buono. L'ingenuità di questa idea ra i problemi e le domande che in maturare è accogliete alcune parti di idea che conferisce alla conoscenza la possibilità appare in tutto il suo spessore con l'affermazione quegli anni lontani hanno attraversa- sé ed elaborarle in un tempo interio- di produrre emozioni capaci di consentire un che a fondamento dei principi morali sta l'emo- to la sua esistenza. Il lager è per Bet- re, un tempo che varia da soggetto a telheim un vero punto di svolta, è l'i- comportamento flessibile. Su queste possibilità si zione, che a sua volta ha il compito di mantenere soggetto, che coincide con un itinera- nizio di una riflessione sul valore pro- basa quella relazione emotiva che il bambino sta- gli stimoli che danno piacere e allontanare quelli rio di scoperta, un movimento verso fondo della libertà e della soggettività bilisce con chi si prende cura di lui e che è stata dolorosi. la verità. Il gioco è appunto questo, per questo senso forte, per questo suo umana. La situazione estrema in cui è chiamata attaccamento. La serenità del bambino Il gioco qui diventa tautologico e denuncia spessore psicoanalitico e antropologi- vissuto gli ha insegnato che la com- sarà favorita da ogni situazione che produce o un impasse che si evidenzia più chiaramente nel- co, serve a preparare gli apprendi- prensione di sé, delle proprie ed altrui consolida l'attaccamento. L'ansia, al contrario, l'ultimo capitolo, dedicato al ruolo della fami- emozioni, è un potente strumento di menti futuri e la padronanza delle sarà prodotta da separazione o minaccia all'attac- glia. In questa parte Kagan non va molto oltre difesa della propria integrità, della emozioni. camento. Quindi l'ansia è per Kagan sempre se- l'affermazione che la relazione tra il comporta- propria autonomia interiore: nel lager Un'opera di teoria dell'educazione condaria ad una paura di perdita di una persona comprende che la capacità di comuni- mento dei genitori e le qualità del bambino è dunque, questa di Bettelheim, un li- cara. Qui l'autore fa sua una affermazione di care e la fedeltà ad un nucleo profon- ambigua. Si domanda come sia possibile una con- bro che si colloca nella sua linea di do di valori e di ideali rappresentano Bowlby che "gli attaccamenti profondi ad altri clusione così pessimistica. Forse nell'analisi di ricerca degli ultimi anni, una ricerca uno strumento fondamentale di so- esseri umani sono il perno intorno a cui ruota la Kagan è mancato un microscopio più fine — per psicopedagogica da cui sono nate an- pravvivenza. vita di un individuo, non solo quand'egli è anco- rimanere nella metafora biologica a lui cara — che le opere sulla fiaba e sull'appren- dimento della lettura. Non vi sono in I temi di cui stiamo parlando non ra un lattante o tenta i primi passi, ma per tutta per evidenziare e riconoscere quei processi di scis- questo libro che pochi accenni a quel- riguardano solo l'antica esperienza l'adolescenza e la maturità, su su fino alla vec- sione, identificazione proiettiva e introiettiva, le situazioni psicopatologiche intorno del lager, li ritroviamo con altre mo- chiaia". L'attaccamento del bambino alla nutrice negazione, idealizzazione e imitazione che sono a cui ha lavorato a lungo e che ha dalità e contenuti nell'analisi critica appare come il cardine intorno al quale ruota il alla base della formazione del mondo intemo narrato in altre opere molto note (si che Bettelheim ha fatto e fa della con- genetico e l'ambientale, l'innato e l'acquisito. Al dell'individuo e che valorizzano e responsabiliz- veda per tutte La fortezza vuota, Gar- dizione di anomia, di frammentazio- punto da affermare che "i teorici contempora- zano il ruolo dei genitori, senza sminuire quello zanti 1976, 1979, 1987). In questo ne, di dipendenza e in ultima analisi nei...vedono nel bisogno individuale di un rap- nuovo libro vi è, come si è detto, il di isolamento emotivo, che caratteriz- della genetica, nel complesso processo che porta porto di fiducia e d'amore, e nell'urgenza di con- tentativo di fornire una lettura dei zano le società di massa tecnologica- alla creazione della persona umana. trollare l'ansietà, le spinte più potenti del com- rapporti tra genitori e figli, i rapporti mente avanzate in cui tutti noi vivia- ( m.m.) di tutti i giorni, in situazioni di nor- mo. Li ritroviamo infine in questo li- portamento umano". malità, un tentativo fatto alla luce di bro Un genitore quasi perfetto (o me- Le tappe e gli eventi che hanno caratterizzato una idea di educazione che ci è sem- glio "abbastanza buono" per essere J lo sviluppo della mente dall'età infantile all'età brata di grande rilievo, animata com'è più fedeli al titolo originale) in cui gli adulta potranno spiegare la organizzazione defi- da un intenso desiderio di intimità e stessi temi sono tradotti in termini pe- nitiva del comportamento umano come, in analo- di stabilità emozionale, dal desiderio dagogici e ripensati all'interno della di una vita ricca di affetti e di forza relazione genitori-figli. gia con il modello biologico, ogni cellula che nel- simbolica, quale può nascere in chi ha II libro è il bilancio di una lunga | lo sviluppo embriologico ha raggiunto la sua de- avuto a lungo esperienza della soffe- esperienza psicoanalitica ed è una ri- stinazione, assume una forma definitiva che sarà renza mentale e, insieme, il sostegno flessione sul valore e sul significato impossibile cambiare. Biologia e psicologia, natu- della "saggezza" psicoanalitica. delle dinamiche affettive nella cresci- ra e cultura sono così erubricati nel pensiero di ta umana. La maturazione emotivo- Kagan da fargli affermare che anche lo sviluppo affettiva (questo uno dei temi centra- del senso morale segue un suo naturale percorso li) è un difficile, complesso, cammino che lo avvicina alla "naturalezza con cui le tarta- verso l'identità e l'autenticità del sé. rughine di mare, appena rotto l'uovo, vanno ver- Motore di tutto questo sono le identi- ficazioni profonde grazie alle quali il bambino accoglie nel mondo interno condotte, modi di sentite e di pensare dei genitori, del mondo familiare, del- l'ambiente sociale. Si matura, ci dice con gli adulti e a sistemi sociali ricchi teggiamento interiore: la necessità di Bettelheim, per la qualità di queste di appartenenza. conseguire una consapevolezza di sé relazioni, per la forza della presenza Se il rapporto personale e la ric- per arrivare alla conoscenza dell'al- Storia della medicina dell'altro, per la stabilità del contatto chezza delle identificazioni, la vici- tro. In breve, le fantasie, i sentimenti personale, che si instaura tra adulto e nanza e la continuità delle generazio- di un bambino, ci dice Bettelheim, Alcune delle nostre edizioni o ristampe anastatiche: bambino. Se pensiamo per un mo- ni, sono i luoghi della maturazione possono facilmente trovare il muro mento al problema dell'esercizio del- della mente, è soprattutto la cono- delle nostre difese, ma se riusciamo a l'autorità, del controllo di sé e del- scenza di sé che fa da catalizzatore di calarci nelle nostre emozioni metten- BONINO, Biografia medica piemontese (1824-25) l'autodisciplina, scopriamo che ciò ogni relazione maturativa e di ogni doci in certa misura in ascolto di noi BRAMBILLA, Storia delle scoperte fisico-medico-anatomi- che ha peso e significato nell'impara- vera crescita personale. Il tema della stessi, se avvertiamo un contatto più co-chirurgiche fatte da italiani (1780-82) te a vivere le regole comuni, non sono maturazione affettiva intesa come ac- profondo e comprensivo con le nostre BURCI, Storia della chirurgia italiana (1876) esperienze passate, possiamo utilizza- gli ordini e ancor meno le minacce e crescimento della consapevolezza di CORRADI, Annali delle epidemie occorse in Italia le punizioni. Ciò che conta è un siste- sé, tema così strettamente legato al re tutto questo per ridurre le difese e (1865-94) ma di valori coerente, quell'insieme pensiero psicoanalitico, può essere creare uno spazio mentale più ampio CORTE, Notizie istoriche intorno a' medici scrittori mila- fatto di comunicazione affettiva e di considerato un vero leit-motiv del li- che consenta all'altro di vivere e di fermezza interiore che crea le condi- bro. Per Bettelheim la sostanza del crescere. Il rapporto con un bambino nesi (1718) zioni per introiettare stabilità e auto- procedimento analitico è nella cono- dovrebbe, in altri termini, poter ac- DE RENZI, Collectio Salernitana (1852-59) controllo. All'obbedienza basata sulla scenza di sé. Egli sa molto bene che crescere la nostra capacità di insight FLOURENS, Histoire de la découvette de la circulation du paura e il conformismo, Bettelheim questa conoscenza è il risultato di un personale e tradursi nella consapevo- I sang (1857) contrappone il primato della crescita difficile cammino attraverso zone lezza delle ambivalenze e dei conflitti MODENA-MORPURGO, Medici e chirurghi ebrei licenzia- attraverso identificazioni con chi sa e che attraversano la condizione uma- oscure della mente. In una sua recen- ti nell'Univ. di Padova (1967) sa fare: questo è per lui il nucleo gene- te opera, Freud e l'anima dell'uomo na. Un bambino cresce perché si sente ratore della forza dell'io, quel nucleo (1982), egli ha sottolineato proprio compreso, ma un bambino è compre- In vendita presso (editore e nelle migliori librerie che consente di affrontare poi le vicis- so se il genitore sa mettersi in ascolto questo punto, cioè che il senso del A rii ta si invia il catalogo situdini dolorose e i conflitti connessi lavoro analitico è nella scoperta di delle proprie emozioni: nel duplice ascolto di sé e dell'altro nascono l'em- alla condizione umana. Dobbiamo ag- una verità interiore e non certo nei FORNI editor: 010 SALA BOLOGNESE (BO) giungere che per Bettelheim i proces- facili adattamenti all'esistente come patia, la capacità di identificazione, le si di identificazione hanno questa ha creduto certa psicologia america- spinte ad utilizzare risorse profonde, n 6 riNDjCFpag 38 • DEI LIBRI DEL MESEHI

fantile, a quella capacità di "aggiusta- Il bambino all'attivo re le cose, di stabilire connessioni, di romperle, di ristabilirle in qualche al- Scienza, tro punto". ài Anna Oliverio Ferraris Il cervello adulto non possiede più tale capacità che ha perduto in un'e- disegni RICHARD RESTAR, Il cervello del lo sviluppo cerebrale non rappresenti li fascino della complessità e della di- poca imprecisata tra la prima infanzia bambino, Mondadori, Milano soltanto un processo che va dal sem- versità. Fin dai primi capitoli il lettore e la maturità. Ma pensare che l'am- 1987, ed. orig. 1986, trad. dall'in- plice al complesso, ma faccia capo a viene posto di fronte ai misteriosi biente e l'esperienza non abbiano al- e bambini glese di Libero Sosio, pp. 309, tappe con caratteristiche proprie che meccanismi con cui le cellule nervose cun ruolo sarebbe un errore e proce- non rappresentano necessariamente i crescono, migrano, si differenziano e dendo nella lettura il lettore viene fa- Lit. 32.000. di Serena Vergetti prodomi di una trasformazione in si influenzano: "Dopo sole tre setti- miliarizzato con un nuovo concetto continuo; così vi sono strutture e fun- mane di vita" — scrive Restak a p. 45 delle neuroscienze, quello secondo Nel corso degli ultimi decenni di zioni nervose che non si identificano — "il cervello è un misto di cose arbi- cui l'unicità di ciascun ambiente indi- FRANCESCO TONUCCI, Bambini si questo secolo si è verificata una vera e con i precedenti logici di struttine e trarie e di altre definite rigidamente. viduale (non ci sono due esseri che nasce, La Nuova Italia, Firenze propria rivoluzione che ha avuto al funzioni nervose più mature, ma che Il tessuto primordiale deve avere il vivano esattamente nello stesso am- 1987, presentaz. di Antonio Fae- potenziale di generare ogni cellula suo centro la condizione infantile nei possono esaurirsi in una determinata biente) ha come conseguenza una uni- ti, pp. III-159, Lit. 24.000. suoi diversi aspetti e che ha rispec- fase dello sviluppo: ad esempio, la concepibile nel corpo. Nello stesso cità corrispondente nell'organizzazio- chiato un diverso modo di porsi della complessità architettonica e funziona- tempo, l'ectoderma dev'essere pronto ne cerebrale, un fatto che implica fin società nei riguardino n soltanto della Francesco Tonucci, psicologo e pe- condizione neonatale ed infantile ma dagogo, è anche un disegnatore (e co- anche delle stesse trasformazioni cui me tale si firma Frato). Questa è la sua l'uomo va incontro nel corso dell'arco seconda antologia di disegni con cui vitale. mette gli adulti di fronte allo specchio Prima che si sviluppasse un ampio Verso il quarto stadio in quanto genitori dei bambini del no- campo di ricerche che spazia dalla stro tempo. Nella sua prima antologia embriologia alla neurobiologia ed alla (Con gli occhi del bambino), anch'essa psicologia dell'infanzia, il neonato ed di Mario Groppo edita da La Nuova Italia, l'autore si il bambino venivano considerati co- poneva, invece, dal punto di vista in- me degli individui adulti in miniatura LEV S. VYGOTSKIJ, ALEKSANDER R. LURIJA, La l'esperienza umana; la scrittura come sistema di fantile. e come tali essi sono stati rappresenta- scimmia, l'uomo primitivo, il bambino. Studi segni convenzionali permette il controllo coscien- Come dimostrano la bella prefazio- ti per secoli da parte dell'iconografia sulla storia del comportamento, Giunti, Firenze te e l'analisi degli eventi e degli oggetti da ricorda- ne di Antonio Faeti (che mette a con- tradizionale. Il neonato racchiudeva 1987, ed. orig. 1930, trad. dal russo e cura di re; essa estrinseca in uno strumento tecnico la fronto il bambino di Frato con Mafal- infatti in sè il progetto umano, anche da, BibI e Bibò, Lucy e altri bambini- Maria Serena Veggetti, pp. XVI-256, Lit. funzione naturale della memoria, ma ciò com- se ad uno stadio larvale, così come Io fumetto) e anche le pagine conclusi- spermatozoo racchiudeva in sè, per 18.000. porta una trasformazione dei processi cognitivi ve, dedicate al segno (L'incontro con molti studiosi del Seicento e del Sette- con un conseguente potenziamento delle capacità Frato), il volume presenta molteplici cento, un omuncolo, un vero e pro- La traduzione di quest'opera importante, logiche di astrazione, di generalizzazione e di ra- piani di lettura. Tuttavia è quasi im- prio adulto miniaturizzato pronto a pubblicata nel 1930 e praticamente sconosciuta gionamento. Questi studi e queste ricerche oggi possibile sottrarsi all'analisi spietata crescere in ambiente appropriato. anche a livello internazionale, costituisce un nuo- sono di grande attualità ed hanno portato attra- dell'immagine dei "grandi" che la sua Compito della società era quello di vo apporto essenziale per la comprensione della verso molteplici contributi interdisciplinari (Le- lettura complessiva comunica. Nel- facilitare la trasformazione di questo teoria dello sviluppo storico-culturale. Nei tre roi-Gourhan 1965, McLuhan 1962, Havelock l'antologia gli adulti sono descritti co- progetto nella realtà, di favorire la saggi, di cui si compone il volume, le linee fonda- 1963, Ong 1967, Goody 1977, Olson 1978) al- me persone che del bambino molto crescita di un individuo che ancora mentali di sviluppo del comportamento della l'affermarsi della moderna antropologia cogniti- "si preoccupano" ma non si "occupa- non aveva raggiunto le sembianze e i scimmia antropoide, dell'uomo primitivo e del comportamenti dell'adulto. va. Con molta prudenza la Veggetti, appoggian- bambino, evolutiva, storica e ontogenetica, non si dosi anche all'opinione della Scribner (1985), Questo atteggiamento nei confron- pongono semplicemente su un piano parallelo, ti del neonato, e più in generale del- non nega che si possa considerare Vygotskijano il ma ciascun processo di sviluppo prepara dialetti- EDIZIONI l'infanzia, era fortemente condiziona- fondatore di tale nuova disciplina scientifica, ma to da un concetto 'adultocentrico' camente il successivo attraverso tappe cruciali e certamente quest'opera farà apprezzare adeguata- QuattnMnti della vita umana; un concetto che la- critiche, che lo trasformano con forme più elevate mente il contributo vygotskijano e più in genera- sciava poco spazio alle manifestazioni di organizzazione in un nuovo stadio di sviluppo. le della psicologia sovietica in tale direzione. rC tipiche di età poco apprezzate. Proba- Lo sviluppo umano è il quarto e ultimo stadio, bilmente questa impostazione deriva- proprio dell'uomo adulto civile, che non è solo il ACTA va non soltanto dall'incapacità di "sa- risultato di un processo di evoluzione biologica e PHILOSOPHICA per comprendere" la vera essenza in- di sviluppo infantile, ma è il prodotto dello svi- fantile — anche se alcuni pedagogisti luppo storico-culturale, di cui la primitività rap- Collana dell'Istituto si sforzavano di tracciare delle regole presenta il livello di partenza. La trasformazione Italiano per gli Studi per educare l'infante — ma anche delle funzioni psichiche naturali in funzioni su- Filosofici dallo scarso valore che avevano neo- nati e bambini, falcidiati da una mor- periori, culturali avviene attraverso l'elaborazio- talità precoce, dalle malattie infettive ne di strumenti tecnici esterni di lavoro e l'uso di della prima infanzia, da gravi scom- segni simbolici, che fanno da amplificatori delle pensi nutrizionali. Per quali motivi ci potenzialità umane. LA PLURALITÀ si sarebbe dovuti attaccare affettiva- I processi cognitivi dell'individuo e il suo IRRAPPRESENT ABILE. mente ai neonati e ai bambini, ci si apprendimento sono strettamente generati dal ti- IL PENSIERO sarebbe dovuti sforzare di compren- POLITICO po di attività pratica che le diverse culture hanno derli, se la loro condizione era estre» DI HANNAH ARENDT mamente fragile e l'infanzia non era storicamente attuato nell'organizzare i rapporti altro che uno stato di precaria e ri- di produzione sociale. Le forme storiche delle Atti del Convegno schiosa sopravvivenza? funzioni psichiche superiori sono connesse alle dell'Istituto Italiano Nel corso di questo secolo la mor- modalità di comunicazione e di trasmissione del- per gli Studi Filosofici, talità infantile si è contratta drastica- Napoli, mente e con essa il numero dei figli: 26-27 settembre 1985, gradualmente è cresciuta l'attenzione a cura di R. Esposito nei riguardi del bambino divenuto og- getto di cure, interessi, affetti. A que- dall'inizio che ambiente ed esperien- sto punto è difficile stabilire se sia sta- za contribuiscono a produrre delle ve- to l'apprezzamento del bambino ad re differenze strutturali e poi funzio- Il volume si suddivide in tre sezio- indurre un crescente interesse degli nali a carico dei cervelli dei diversi ni. La prima mette a fuoco il tema delia modernità (e per converso scienziati nei riguardi delle sue carat- individui. della tradizione), come ambito di teristiche biologiche e psichiche o se Gli ultimi capitoli sono dedicati ad riferimento esplicito, o anche im- siano stati i dati provenienti dalle illustrare le "competenze" del neona- plicito, dell'analitica arendtiana. scienze a sollecitare un maggior inte- to e le prime interazioni sociali. I ri- La seconda sezione del volume è resse nei riguardi delle prime età, fino sultati degli esperimenti condotti in dedicata al rapporto tra il pensie- ad allora ignorate e misconosciute. questi ultimi anni ci danno l'immagi- ro della Arendt ed alcuni settori Probabilmente si tratta di un moto ne di un bambino attivo, che non sol- influenti della filosofia contempo- circolare in cui gli interessi sociali ed tanto è capace di entrare in risonanza ranea (soprattutto con la «filosofia individuali rincorrono quelli scientifi- pratica» e l'esistenzialismo, hei- emotiva con gli "altri significativi" e deggeriano da un lato e jaspersia- ci cosicché, nel giro di pochi decenni, di adeguarsi alle loro richieste, ma no dall'altro). L'ultima sezione è si è passati dallo studio della seconda che riesce anche ad influenzarli con concentrata su tre singole opere infanzia a quello della prima infanzia comportamenti differenziati quali il della Arendt: la prima, su Agosti- per poi concentrarsi sulla fase neona- pianto nelle sue varie forme, i sorrisi, no, l'ultima, sul giudizio e quella tale e, in questi ultimi anni, su quella la "sincronia interazionale". centrale — nel senso che intorno fetale. Quella che ne emerge è l'immagine ad essa sembra ruotare come su un perno l'intera produzione della di un organismo molto sensibile, affa- L'attenzione che Richard Restak, Arendt — sulla rivoluzione. neurologo, dimostra per II cervello del le di alcuni riflessi si esaurisce con le a farsi plasmare dalla chimica del me- scinante e incredibilmente comples- bambino si colloca in questo scenario ultime fasi dello sviluppo fetale, così soderma, fenomeno nel quale una cel- so: una immagine che rafforza ulte- sociale e culturale, in cui vi è una cre- come l'intenso sognare del feto decli- lula ne influenza un'altra attraverso la riormente quel nuovo modo di porsi Distribuzione P.D.E. scente attenzione per lo sviluppo nerà in maniera drastica nel corso dei mediazione di sostanze chimiche che nei confronti dell'infanzia che rappre- umano, ma soprattutto una accetta- primi mesi di vita. nessun chimico ha ancora socperto, e senta il momento culminante di una C.P. 156, 61029 URBINO zione della diversità delle caratteristi- Forse il merito del saggio di Restak tanto meno è riuscito a sintetizzare". trasformazione culturale che si è ac- che e dello psichismo delle prime fasi risiede nel sottolineare, con grande Il lettore viene poi introdotto al tema centuata negli ultimi decenni di que- vitali. Restak, infatti, ci mostra come chiarezza e ricchezza di informazioni, della plasticità del cervello fetale e in- sto secolo. Francesco Tonucci afferma di aver le che consentirebbero interventi più <0 avuto rapporti inizialmente difficili incisivi nel modificare la qualità della no" affatto. E non solo i genitori adul- con il suo alter ego Frato, la cui fama è crescita e quindi della vita. ti, ma anche coloro che professional- cresciuta più in fretta di quella che a Anche per il sostegno scientifico mente dovrebbero preoccuparsi della Tonucci compete come studioso. Tra che le ricerche di Tonucci psicologo dimensione specifica del bambino, questi due aspetti della sua attività c'è danno ai disegni di Ftato sono con- della sua psicologia. tuttavia una sintonia profonda. Le sue vinta che il messaggio dei suoi disegni Il titolo afferma — ed è una tauto- vignette costituiscono l'evidenza, nel raggiunga un pubblico di lettori tanto logia — che bambini "si nasce"; ma la senso più diretto, delle ricerche empi- differenziato da ricomprendere anche cosa più difficile, una volta che si è riche condotte con i bambini e per i i bambini. Da questa considerazione nati, consiste nell'essere e nel vivere bambini. Si può affermare, a mio pa- scaturisce una nota finale, forse l'uni- da bambini, come persone che si svi- rere, che proprio la specifica dimen- ca, di ottimismo per il lettore di Fra- luppano e che, attraversando quella sione della disciplina coltivata da To- to. Accade che un pubblico enorme- sorta di motocrossing che l'infanzia di nucci gli consente di rendere tanto mente più ampio sia raggiunto dai oggi rappresenta, dovrebbero a loro evidenti le conseguenze dell'essere suoi disegni piuttosto che dai reso- volta diventare adulti e "smettere i bambini in un mondo nel quale si è conti delle nostre ricerche, pubblicate sulle riviste specialistiche. Proprio panni dell'infanzia", se vogliamo usa- tenuto conto scarsamente, e in modo dalla consapevolezza che emerge dal re un'espressione che già nell'Epistola settoriale e casuale, delle scoperte potere dell'immagine, fondato sulla di San Paolo ai Corinti aveva trovato della psicologia e soprattutto di quel- un modello implicito di crescita psi- cologica. capacità di raggiungere immediata- La "via dell'infanzia" appare anzi mente il suo pubblico (in questo caso tutta costellata dall'ansia dei genitori, gli utenti delle istituzioni educative), che di rado sopravvivono di fronte può nascere la speranza di rendere le alla situazione caratterizzata dal "la- acquisizioni della ricerca educativa sciare che i bambini facciano da soli" oggetto di più ampio e partecipe di- (pp. 86-87). I genitori ansiosi sembra- battito da parte di chi ne è in fondo il mrpwpropensi-a trovare la-tranquil- reale destinatario;, igenitorie ihamhb lità quando il bambino è in condizio- ni, o, in ultima analisi il "bambino ne di essere esorcizzato, immobilizza- Comitato di redazione padre dell'uomo", per dirla con una to: per esempio appeso al gancio del- Piergiorgio Battaggia, Gian Luigi Beccaria, Riccardo Bellofiore, Giorgio Bert, Eliana Bouchard (segretaria di redazione), famosa espressione attribuita allo psi- l'appendiabiti o assicurato con la ca- Loris Campetti (redattore capo), Franco Carlini, Cesare Cases, Enrico Castelnuovo, Guido Castelnuovo, Gianpiero cologo Woodward. tena al piede sul prato (p. 105 sgg.). Cavaglià, Anna Chiarloni, Alberto Conte, Sara Cortellazzo, Lidia De Federicis, Achille Erba, Aldo Fasolo, Franco L'immagine di Ftato è veicolo d'ec- "Smetti di mangiarti le unghie, altri- Ferraresi, Delia Frigessi, Claudio Gorlier, Adalgisa Lugli, Filippo Maone (direttore responsabile), Diego Marconi, Franco cezione innanzi tutto nei confronti Marenco, Luigi Mazza, Gian Giacomo Migone (direttore), Cesare Piandola, Dario Puccini, Tullio Regge, Marco Revelli, menti non diventerai mai grande!", dei messaggi di Tonucci psicologo ed Gianni Rondolino, Franco Rositi, Giuseppe Sergi, Lore Terraàni, Gian Luigi Vaccarino, Anna Viacava, Dario Voltolini dice l'adulto di pagina 27, mentre il educatore. Se le questioni che emer- bambino, terrorizzato ed attonito, Segreteria Redazione in tipografia Ufficio promozione gono da quest'analisi del mondo adul- ammira la condizione dell'adulto e si Monica Bardi Sonia Vittozzi Anna Nadotti to trascendono la sola ottica educati- chiede se non valga la pena di conti- Mirvana Pinosa va, il discorso educativo può essere nuare a rosicchiarsi le unghie. Progetto grafico Art director Ritratti Ricerca iconografica considerato l'unico possibile, la vera L'adulto è consapevole dei pericoli Agenzia Pirella Góttsche Enrico Maria Radaelli Tullio Pericoli Alessio Crea porta aperta consentita dall'analisi. "Speriamo che i grandi imparino a fa- che il bambino corre nel mondo dei Redazione Sede di Roma re la pace senza fare la guerra!", sono grandi, ma il rimedio che viene adot- Via Andrea Daria 14, 10123 Tonno, tel. 011-546925 Via Romeo Romei 27, 00136 Roma, tel. 06-3595570 tato nelle situazioni di pericolo non le parole significative che Frato mette agisce mai sulle cause reali che lo ge- Ufficio pubblicità Editrice in bocca ai bambini nella parte dedi- Emanuela Merli nerano, come mostrano efficacemen- "L'Indice - Coop. a r.l". cata ai Pensieri di pace. Il mondo dei Via Giolitti 40, 10123 Tonno, tel. 011-832255 Registrazione Tribunale di Roma n. 369 del 17/10/1984 te i disegni dedicati al tema della "si- grandi sembra essere viziato alla base curezza" (pp. 60 e sgg.). Infatti il bam- Abbonamento annuale (10 numeri, corrispondenti a tutti i mesi, tranne agosto e settembre) da una distorsione profonda e organi- bino viene reso invulnerabile ai peri- Italia: Lit. 42.000. Europa: Lit. 70.000. Paesi extraeuropei: Lit. 110.000 (via aerea) - Lit. 70.000 (via superficie) ca, che si rifrange sul piano logico at- coli dell'ambiente familiare o sociale Numeri arretrati: Lit. 8.000 a copia-, per l'estero Lit. 10.000 a copia. traverso uno sviluppo economico ca- sempre e sistematicamente a scapito In assenza di diversa indicazione nella causale del versamento, gli abbonamenti vengono messi in corso a partire dal mese ratterizzato da procedimenti che gua- della spontaneità d'azione e dell'in- successivo a quello in cui perviene l'ordine. Per una decorrenza anticipata occorre un versamento supplementare di lire stano in maniera irreversibile l'am- ventiva, fino a diventare il piccolo 3.000 (sia per l'Italia che per l'estero) per ogni fascicolo arretrato. biente, in cui si dovrebbe poter gode- fantoccio devitalizzato, ma incolume, re del tempo libero, e che sono tipici Si consiglia il versamento sul conto corrente postale n. 78826005 intestato a L'Indice dei libri del mese - Via Romeo che si vede nelle immagini delle pp. della società del 'benessere' industria- Romei, 27 - 00136 Roma, oppure l'invio di un assegno bancario "non trasferibile" allo stesso indirizzo. 66 e 67. l'grandi' parlano molto, be- le. Che spetti ad un'opera di 'educa- ninteso, dei diritti dell'infanzia, ma Distribuzione in edicola Distribuzione in libreria Librerie di Milano e Lombardia zione' radicale, fondata sui presuppo- sono poi solo disposti ad agire in SO.DI.P., di Angelo Patuzzi, PDF - viale Manfredo Fanti, 91 Joo - distribuzione e promozione sti della ricerca in psicologia, la defi- un'ottica protezionistica, mobilitan- Via luretti 25, 20135 Milano. 50137 Firenze • tel. 055/587242 periodici • via Decembrio, 26 nizione di un percorso diverso? Forse do persino le istituzioni addette al 20137 Milano - tel. 02/5452779 questa è la speranza che accomuna controllo del loro mondo per difen- Preparazione Stampa Tonucci a tanti ricercatori che opera- Pbotosistem, Via A. Cruto 8/16, 00146 Roma SO.GRA.RO, Via I. Pettinengo 39, 00159 Roma dere il bambino dalla violenza. Però, no nel suo stesso campo, pur fra le se a un certo punto parla il bambino molte possibili divergenze che riguar- ..., si veda la vignetta con gli sculac- dano le strategie e gli interventi edu- cioni (p. 117)! cativi.

padre del bambino, brucerà i suoi pennelli e si ritirerà, più saggio, ma si Libri per Bambini sospetta con più rassegnazione e di- sincanto, in una cerchia raccolta di amici, a fare il pescatore. Sakumat, Il bimbo e la morte che "aveva l'età in cui gli uomini saggi sanno stare in amicizia con se stessi, di Angelo Petrosino senza perdere quella degli altri" (p.7), è in grado di capire i bambini e di stare con loro; Sakumat è l'uomo che ROBERTO PIUMINI, LO stralisco, reale, esso si materierà dei sogni del ha fatto i conti con se stesso e che vive Einaudi, Torino 1987, pp. 85, bambino, delle sue aspirazioni, delle la propria solitudine non come una sue illusioni, ma anche della sua condanna, ma come la condizione più Lit. 14.000. straordinaria saggezza e vitalità. L'uo- idonea per arrivare al cuore dei suoi Siamo in Oriente. Una strana malattia mo aggiungerà la sua maturità intel- simili e per decifrare le azioni degli impedisce a un bambino undicenne, lettuale e le risonanze delle sue espe- uomini. È capace di non usare i bam- Madurer, ogni contatto con il mondo rienze. Dopo mesi di convivenza e di bini e di non lasciarsi usare: trappola esterno. Isolato dal mondo, dalla sua simbiosi, l'opera è cresciuta, ma senza quasi inevitabile nella quale si impan- via in una vera e propria preparazione un umanesimo reale, che mette al aria, dalla sua luce, dai suoi colori, e mai avere l'impronta del definitivo, tanano le forme abituali delle relazio- comune alla morte. E, straordinaria- bando ogni riferimento religioso e si relegato nelle stanze asettiche del pa- perché i sogni di un bambino non so- ni parentali e pedagogiche. mente, è il bambino a reggerla con abbarbica tenacemente al vincolo mo- lazzo di suo padre, Madurer consuma no mai definitivi, e le strade percorri- Ed è in virtù di questo esemplare dignità e sensibilità. Il pittore, pur rale che ogni uomo ha col suo simile. la sua solitaria esistenza in una dispo- bili si moltiplicano a ogni schiarirsi atteggiamento che l'adulto riceve dal conservando la sua saggezza, esce da In tempi di compromessi di basso sizione malinconica, se non infelice. d'alba. bambino tanto quanto lui stesso gli questa esperienza con una incrinatura conio questo libro è un atto di corag- L'unica idea del mondo entra in quel- Arriva però l'epilogo della vita del dà. Sulla soglia di un equilibrio psico- immedicabile. La sua muta protesta, gio e di fiducia, una risposta degna le stanze lucide e bianche attraverso piccolo, che sfinito dalla malattia, si logico già raggiunto, egli si apre a una maturata attraverso la sofferenza e la allo scempio generale che si fa dei le illustrazioni dei libri, che alimenta- congeda dal padre additandogli il visione ancora più profonda del vive- morte di un bambino, si rapprende bambini, scarrellati e sbaciucchiati no sogni e segrete aspettative. prato autunnale sulla parete della re, ad una consapevolezza dei lati nella cenere dei suoi pennelli e nell'e- senza tregua sui binari di ignobili Un giorno il padre invita a palazzo stanza e sussurrandogli col fiato che oscuri del destino umano, sui quali silio volontario. Un libro di grande e spettacoli televisivi. un pittore, Sakumat. L'uomo, con la gli rimane: "Il prato ... Sai cosa pro- forse non si era ancora affaciato nel distesa tristezza, certo. Un libro difficile per i piccoli? Può potenza della sua arte, affrescherà le va?... Il prato sente una stanchezza trionfo mondano della sua arte. Per- Il tema della morte, così ingom- darsi. Ma perché sottrarre ai bambini, stanze del bambino, per circondarlo felice... come quando si corre molto ciò si lascia appassionare e si abban- brante per noi adulti, è quasi sistema- d'arbitrio, una capacità di giudizio con le immagini del mondo che gli è nel gioco... Tutto il prato si addor- dona senza remore a questa nuova ri- ticamente censurato dalla letteratura che in realtà ci intimidisce e ci rende negato. menta, vedi. Si sveglia al sonno, per- cerca, controllata dalla fiducia e dagli per ragazzi, dove semmai a volte si è più responsabili nei loro riguardi? Il pittore accetta. Ma non sarà un ché quando si è svegli, non è come il ultimi fuochi che consumano la vita guadagnato diritto di cittadinanza so- del piccolo. lo fungendo da ricatto morale ai dan- mondo fittizio e sdolcinato quello che sogno di uno che dorme?". La rubrica "Libri per Bambini" prenderà corpo, a fatica, sulle pareti: Il pittore, invecchiato nel corso di Questa partecipazione emotiva al ni del piccolo lettore. Qui invece sof- è a cura di Eliana Bouchard oltre a contenere gli echi del mondo quei mesi, si congederà anche lui dal destino del bambino si distende via ferenza viene circoscritta nei limiti di RCS Gli appuntamen più prestigiosi della tua estate

HAJfòjfé I ' DM I BANG IF II Al' NERI BUChjf I: ^feria-de• Mnfrfi temp1o1

Amori Dal Big Bang ai buchi neri ENZO B1AGI STEPHEN W.HAWKING Leone Tolstoj scrive che: L'universo ha avuto un inizio? E in "£"ne/ cuore dell'uomo che risiede il questo caso cosa c'era prima? Da principio e la fine di ogni cosa ". dove è venuto l'universo e dove sta Si ama: per passione, per capriccio, andando? Il tempo avrà mai fine? Un per dispetto, per gioco, per abitudine, libro straordinario scritto dal più per amore dell'amore... grande scienziato contemporaneo.

Questi anni alla Fiat - CESARE ROMITI L'orologiaio cieco Intervista di Giampaolo Pansa RICHARD DAWKINS I conti in rosso, l'ingovernabilità delle CREAZIONE oppure EVOLUZIONE? fabbriche, il terrorismo, sindacalisti e Uno scienziato con un finissimo senso politici, la marcia dei quarantamila, dell'humour e il gusto della polemica l'affare Alfa Romeo, gli anni della spiega come la scienza d'oggi affronta ripresa: che cosa è successo dal 1974 l'enigma delle origini dell'uomo a oggi al vertice della Fiat nel e della vita. racconto-intervista del suo amministratore delegato. La perestrojka nella Economia ABEL G. AGANBEGJAN Storia della Economia Che cosa deve cambiare in Unione JOHN KENNETH GALBRAITH Sovietica entro l'anno 2000. Produzione, obiettivi, salari, rapporti Una magistralesintesi daAristotele sociali: una coraggiosa e acuta analisi agli anni 2000. Idee protagonisti del più influente consigliere battaglie speranze prospettive: per economico di Michail Gorbaciov. conoscere il passato, capire il presente, immaginare il futuro. RIZZOLI [INDICE

AUTORE TITOLO AUTORE TITOLO

II Alberto Vigevani Un'educazione borghese AA.W. Creare imprese Georges Simenon Il testamento Donadieu M.I. Tugan-Baranovskij Cartamoneta e metallo Boris Pasternak L'infanzia di Zenja Ljuvers H. Bente, N. Buckarin Inefficienza economica organizzata Horacio Quiroga Racconti d'amore di follia e di morte Simona Pergolesi Il credito agevolato alle imprese Mircea Ebade Il segreto del dottor Honigberger Nino Galloni Struttura dell'economia e prospettive... Kazuo Ishiguro L'artista X Alvar Aalto Idee di architettura Marguerite Duras La vita materiale Augus Wilkie Biedermeier III Davide Pinardi L'isola nel cielo G.E. Rubino, M.A. Teti Catanzaro Mario Fortunato Luoghi naturali Ralph Toledano Francesco di Giorgio Martini P.D. Cacucci Outland Rock, 5 thriller furibondi Faietti, Oberhuber (a c. di) Bologna e l'Umanesimo Per dove parte questo treno allegro B. Montevecchi, S.V. Rocca Suppellettile Ecclesiastica M. Clifton, F. Riley La macchina dell'eternità Lauta Pagnotta Giuliano Bugiardini Katherine Kurtz L'ascesa dei Deryni XII Luce Irigaray (a c. di) Sessi e generi linguistici Gianni Vicario La stirpe di Odisseo "I giorni cantati" I rossi e il verde IV Umberto Albini Viaggio nel teatro classico XIII Benoit B. Mandelbrot La geometria della natura Jerome K. Jerome Il paese di Teatro Ilya Prigogine La nascita del tempo AA.W. Il senso in musica Peter G. Bergmann L'enigma della gravitazione AA.W. Opera '87 Giorgio Giacomelli Dal quark al big bang V AA.W. Manuale di Intelligenza Artificiale AA.W. Cosmologia Oliviero Stock L'integrazione uomo-computer XIV G. Ponzio, P. Galli Madre e handicap Pamela McCorduck Storia dell'intelligenza artificiale Richard M. Gargiulo Lavorare con i genitori... Geoff Simons Uomo o robot? Norbert Bensaid Le illusioni della medicina Anna Hart Sistemi esperti AA.W. "Deregulation versus regulation" Roger Schank Memoria dinamica Milly Schar-Manzoli Guida ai farmaci e ai vaccini Piero Scaruffi L'Intelligenza Artificiale XV Arthur Conan Doyle Le avventure di Sherlock Holmes AA.W. Meaning and Mental Representations Francesca Lazzarato (a c. di) Fantasmi & C. VI William Moens Cronaca di un sequestro dell'800 Pier Mario Fasanotti L'uomo con la giacca verde Michel Winock La febbre francese dalla Comune ... Donatella Ziliotto Dov'è finita la fine? Pasquale Fornaro Crisi post-bellica e rivoluzione Pierre Pélot Il colore di Dio Alan J.P. Taylor Bismarck. L'uomo e lo statista Roberto Piumini Il ragazzo col violino. Reinhart Koselleck La Prussia tra riforma e rivoluzione Piemonte Vera Comoli Mandracci L'inserto è a cura di: Riccardo Bellofìore (economia), VIII Achille Ardigò Per una sociologia oltre il postmoderno Guido Castelnuovo (libri economici) Gianpiero Cavagllà Luca Jahier Dagli aiuti alla fame (letteratura), Sara Cortellazzo (cinema, musica, teatro), Mar- tino Lo Bue (scienze), Adalgisa Lugli (arte), Marco Revelli (coordinamento, storia e scienze sociali), An- Paolo Arvati Gli anni della ristrutturazione ... na Viacava (salute, psicologia, psicoanalisi), AA.W. Il "caso Austria" Dario Voltolini (filosofia). Hermann Heller L'Europa e il fascismo I disegni sono di Franco Matticchio IX Marco Fortis Prodotti di base e cicli economici

AUTORE TITOLO AUTORE TITOLO ne — soltanto omonimo del poeta — da parte di Zenja è parallela al succe- guayano Horacio Quiroga attivo dagli piantagioni di erba mate, individui es- Letteratura è protagonista di una vendetta amo- dersi delle stagioni, al trasformarsi inizi del secolo fino al 1935 e poco senzialmente soli, popolano le pagine rosa che si trasforma in autentica pas- delle sue sensazioni in pensieri, sul noto sinora in Italia. Degno erede di di Quiroga. Ma i racconti più inquie- BORIS PASTERNAK, L'infanzia sione per la donna del suo rivale in filo di una profonda e prodigiosa poe- Edgar Allan Poe, Quiroga ambienta i tanti sono quelli che si costruiscono di Zenja Ljuvers e altri rac- arte. I fiori, i profumi, gli ammalianti ticità. suoi racconti ora nell'ambito urbano sulla sottile linea di confine che segna il passaggio tra la vita e la morte, {Alla conti, prefaz. e cura di Vittorio particolari delle notti italiane portano Gian Piero Piretto di Buenos Aires, ora nel mondo lonta- lontano dal più noto mondo poetico no e impenetrabile della selva argen- deriva, Il miele selvatico, Gli immi- Strada, Mondadori, Milano 1988, pasternakiano, che ritorna prepotente tina di Misiones, segnata da una serie granti), quelli che riflettono stati alte- trad. dal russo di Clara Co'isson, in altri racconti, con le visioni da can- di eventi drammatici e di morti tragi- rati di coscienza (La meningite e la sua Bruno Osimo e Luca Lamberti, pp. to popolare russo della neve, della che. Dal titolo del volume si può in- ombra) o quelli che sono metafora 210, Lit. 20.000. tormenta, dei cavalli e dei postiglioni, tuire la tematica portante della raccol- della sofferenza umana (Quadrivio laico). Un grande narratore, che, co- che sono protagonisti del viaggio, del- HORACIO QUIROGA, Racconti ta: lucidi racconti costruiti sul filo di la separazione e dell'addio di Disamo- angosce esistenziali profonde, di forti me annota Dario Puccini nella bella Gli ambienti dei sei racconti che d'amore di follia e di mor- Vittorio Strada ha riunito in questo re. Il racconto che dà il titolo al libro ossessioni, di dichiarate forme di paz- prefazione, si affaccia a suo modo alla te, prefaz. di Dario Puccini, Edito- volume vanno dalle notti italiane del narra il passaggio della protagonista zia, dove ambiguità e ironia allentano modernità. Dopo di lui, si è detto, e ri Riuniti, Roma 1987, trad. dallo Tratto di Apelle, agli Urali e all'Asia dall'infanzia all'adolescenza, segnato la tensione portando a situazioni che sullo stesso cammino, verranno Kafka dell'Infanzia di Zenja Ljuvers. La fisi- da un rapporto di sottile sensibilità spagnolo di Fausta Antonucci, pp. sfociano talvolta nell'allucinante re- e Céline. cità sensuale e quasi decadente dell'e- per gli oggetti che la circondano du- 257, Lit. 18.000. gno del fantascientifico, come nel rac- Silvia Benso state italiana fa da sfondo a Pisa e rante le tappe del suo viaggio verso conto d'ambiente preistorico II sel- Ferrara, che vedono gli eventi del pri- nuovi spazi, nuove sinestesie, nuove Questo volume raccoglie il meglio vaggio. Avventurieri, relitti della so- mo racconto, dove un Heinrich Hei- idee. La presa di coscienza della vita della produzione letteraria dell'uru- cietà, indios guarani, lavoratori delle

ta a quiete e semplici abitudini; vacanze in campagna irrespirabile che circonda il cugino Achille, suicida; Leo- Alberto Vigevani (esoticamente, al mare), cerimoniali domestici, visite, fe- nardo, malato di cuore; il signor Cavallini, anch'egli ten- ste in famiglia. Un mondo che viene appena sfiorato dalla tato suicida. Non la "fatale mestizia ebraica" né il presen- Un'educazione borghese mitica presenza del signor Alzheryan, raffinato finanziere timento di una catastrofe forse non prevedibile (e per internazionale avvolto nell'aura favolosa dell'infanzia ri- molti inimmaginabile) accomuna questi personaggi ma, Rusconi, Milano 1987, pp. 344, Lit. 32.000 visitata e perciò stesso, forse, depositario dell'unico mes- piuttosto — in linea con una grande tradizione letteraria saggio religioso del libro, sia pure in sogno (Lettera al — l'impossibilità di sfuggire alla rete di quell'avviluppan- Sette lunghi racconti che accompagnano momenti di- signor Alzheryan). E Alzheryan è, infatti, d'origine po- te, inflessibile, tenace dolcezza borghese, il rifiuto di un I versi, dall'infanzia alla maturità, della vita dell'autore lacca, straniero nella città in fermento cui presta la sua "trapianto intollerabile" nella realtà, l'inutile tentativo di nella Milano del primo e secondo dopoguerra. Una fami- ideale identità il signor Attila, attivo, vitale, incline al opporle le armi, insufficienti, del sarcasmo (per Leonar- glia della borghesia ebraica pienamente assimilata, la cui compromesso e, nel bene e nel male, al passo coi tempi do) o dell'evasione (per Achille) in Salgari o nel teatro. diversità si iscrive, più che nel fatto religioso, in piccoli (Un'amicizia esemplare). Outsiders, per vie diverse, en- Teatro che offre invece una via di scampo all'omosessuale strappi d'origine dovuti a immigrazione recente: la "mam- trambi; entrambi indenni dall'atmosfera di decoro e vigile Cavallini, bravissimo mimo domenicale, cui riesce il per- mina" veneziana; gli intricati rapporti con la domestica buon senso che affiora dall'affollata tessitura dello scritto- fido e disperato gioco di mettere a nudo, dinanzi ai ragazzi friulana Lucia (La Lucia dei giardini); le zie veronesi di re. attoniti e inconsapevoli, il nucleo di violenza che prelude, Leonardo (L'invenzione); la zia Lina dei cappelletti in Si entra con un certo orrore, ma affascinati, in questi questa volta sì, all'orrore futuro. La sua Vispa Teresa brodo (Nostalgia), emiliana come il padre dell'autore (Il interni sempre sovraccarichi, di oggetti, sentimenti, con- assume così connotazioni spettrali, metafora dell'inquie- piccolo della Riri). L'altrove da cui provengono i perso- venzioni, annotati meticolosamente, come per un punti- tudine e dell'angoscia che comincia a segnare tutta una naggi non è, come si vede, molto lontano: la buona bor- glioso inventario della memoria, con una stanca e malin- generazione e a incrinare le certezze di un mondo già ghesia di provincia, parsimoniosa e riservata, aliena da conica partecipazione; sicché un eccesso di déjà vu abite- sopravvissuto a se stesso, così che la Fine della domenica ostentazioni, immessa in un ambiente urbano ancora otto- rebbe queste pagine se, miracolosamente, non ne sortisse coincide con la fine dell'innocenza. \ centesco — i grandi cambiamenti verranno dopo — lega- fuori un'aria dolcemente soffocante, quella stessa aria Anna Baggiani

GEORGES SIMENON, Il testa- constatare anche nel "racconto fanta- ficiale da parte del regime. Oggi que- cora una volta quel grande talento ma compiuta al nulla, alla ripugnan- mento Donadieu, Adelphi, stico" Il segreto del dottor Honigberger st'uomo deve rinnegare il proprio narrativo che riesce spesso a dar for- za, all'inutile. Bruno Ventavoli Milano 1988, ed. orig. 1937, trad. che fa parte del "ciclo indiano" ed è, passato ed espiare colpe che ha sì fra le opere di narrativa, indubbia- commesso, ma in completa buona fe- dal francese di Paola Zallio Messo- mente la più legata all'attività dello de. I momenti più riusciti del libro ri, pp. 393, Lit. 25.000. studioso. Il lettore viene infatti inizia- sono proprio quelli in cui Ono incon- Agli inizi di questo romanzo, scrit- to allo Yoga da un narratore-speciali- tra i suoi vecchi amici, molte volte to e ambientato nel 1936, la famiglia sta che avrebbe poi dedicato all'argo- anch'essi colpevoli degli stessi suoi _ VOCABOLARIO _ Donadieu pare incarnare nel modo mento gli scritti fondamentali Tecni- sbagli. Quanta difficoltà allora parla- più tipico l'austera solidità di certa che dello Yoga (1948) e Lo Yoga: im- re di quei tempi e di quegli errori, DELLA borghesia francese di provincia. Ar- mortalità e libertà (1954). Ma l'erudi- quanta diffidenza, quanta cautela ver- matori a La Rochelle, i Donadieu zione dello studioso non soffoca l'in- so un passato che si vorrebbe forse conservano, benché convertiti al cat- ventiva del narratore; non sveliamo la poter cancellare con un colpo di spu- LINGUA ITALIANA tolicesimo, un attaccamento ostinato trama dell'opera il cui ben articolato gna ma col quale si è invece costretti a al lavoro e uno stile di vita sobrio che congegno permette al lettore di pene- fare i conti quotidianamente. ricordano le loro non lontane origini trare nei segreti dei "poteri miracolo- Dario Tornasi protestanti. Alla morte del capofami- si" dell'ascesi yogica. Aggiungiamo glia, però, che scompare in circostan- soltanto che il racconto è l'ultimo tas- ze poco chiare, forse suicida, l'appa- sello mancante per comporre il qua- rente saldezza della roccaforte fami- dro completo dei romanzi di questo liare comincia a sgretolarsi; Simenon periodo (Signorina Christina, Il serpen- MARGUERITE DURAS, La vita Oltre 150.000 voci, tutti i vocaboli e locuzioni dell'italiano moltiplica e gradua sapientemente i te, Notti a Serampore, pubblicati in ita- materiale, Feltrinelli, Milano scritto e parlato, ufficiale e colloquiale, della lingua segni premonitori del crollo finale, at- liano da Jaca Book) e da cui occorre 1988, ed. orig. 1987, trad. dal fran- traverso il lento emergere, nei diversi partire per seguire gli esiti successivi cese di Laura Guarino, pp. 151, letteraria di oggi e dei secoli scorsi, dei linguaggi e dei gerghi membri della famiglia, di tendenze ir- della dialettica sacro-profano nella Lit. 16.000. dei vari settori, della terminologia scientifica e tecnica: resistibili e di tare insospettate. Il nu- narrativa eliadiana. Marco Cugno me tutelare di questo affresco gran- Dopo i grandi successi degli ultimi l'unico dizionario veramente completo per gli Italiani dioso non è certo Balzac — come sug- romanzi ci viene ora proposto un li- dell'ultimo '900 e del primo 2000. gerisce il risvolto di copertina — ben- bro strano e durissimo della scrittrice sì lo Zola ineguagliabile di Pot-Bouil- francese, premio Goucourt. Tradotto L'opera si fonda su una redazione composta di lessicografi le, attento alla decomposizione del KAZUO ISHIGURO, L'artista, Riz- velocemente, dopo le vaste risonanze e specialisti delle singole discipline, decoro borghese, alle sue atmosfere, zoli, Milano 1988, ed. orig. 1986, patrie, La vita materiale si presenta al con Aldo Duro direttore. ai suoi miasmi, ai suoi sapori, con ine- trad. dall'inglese di Laura Lovisetti lettore come anomalo nell'impalcatu- sauribile avidità. La traduzione rende Fuà, pp. 233, Lit. 24.000. ra e nei contenuti: 49 brevi capitoli, piena giustizia allo stile di Simenon in che hanno il sapore di altrettante ogni sfumatura. Mariolina Berlini Kazuo Ishiguro è un giovane scrit- istantanee. Vita materiale è tutto ciò tore poco più che trentenne nato a che accade nella sua crudezza, sono i 4 volumi di grande formato di circa 1.300 pagine ciascuno, Nagasaki e trasferitosi in Inghilterra ricordi del passato, notazioni sul pre- all'età di sei anni. Ciò che affascina in sente, messe a fuoco delle cause mate- con numerosi disegni illustrativi e pregevoli tavole a colori questo romanzo è la sua capacità di riali dei romanzi precedenti. In que- fuori testo, concepiti, gli uni e le altre, come sussidi MIRCEA ELIADE, Il segreto del parlarci delle trasformazioni avvenute sto libro autobiografico la scrittrice dottor Honigberger, Jaca nel Giappone dagli anni del naziona- ormai settantaduenne accumula parti- integrativi delle definizioni. Book, Milano 1988, ed. orig. 1940 lismo a quelli del dopoguerra, con la colari scabrosi, i suoi amori multiraz- e 1963, trad. dal romeno di Maria- partecipazione emotiva di un giappo- ziali, le allucinazioni di alcolizzata, le no Baffi, pp. 127, Lit. 19.000. nese e il distacco critico di un occi- prostituzioni adolescenziali, gli orrori La narrativa non fu per Eliade dentale. Protagonista del romanzo è della guerra, trite elucubrazioni sulla ISTITUTO DELLA ENCICLOPEDIA ITALIANA differenza fra i sessi. Da ogni pagina un'attività secondaria rispetto alla ri- Ono, un vecchio pittore che rievoca fondata da Giovanni Treccani gli anni della sua giovinezza, l'ap- trabocca erotismo, un leggero gusto cerca filosofica e scientifica e neppure Roma, Piazza Paganica 4 può essere considerata una mera illu- prendistato artistico, la scelta propa- pornografico di mettere a nudo con strazione di questa. E quanto si può gandistica fino alla consacrazione uf- impudenza la propria vita: emerge an- DEI LIBRI DEL MESE!

do di tensione narrativa, che culmina cia, ma soltanto una grande indulgen- to Fuori di qui (forse il più bello, per- Opere prime quando si avvicina l'ultima tappa del za e malinconia, che si esprimono in ché sembra racchiudere in sé tutti i viaggio, una Rodi incontaminata (T'i- una scrittura sobria e controllata ep- frammenti sparsi negli altri) il prota- sola del cielo"), dove 0 protagonista pure intensa. I personaggi di Fortuna- gonista, in carcere per terrorismo, DAVIDE PINARDI, L'isola nel comprende che non arriverà mai a MARIO FORTUNATO, Luoghi na- to hanno sperimentato o sperimenta- tenta di ampliare il proprio orizzonte cielo, Tranchila, Milano 1988, quei documenti, metafora di una veri- turali, Einaudi, Torino 1988, no soluzioni diverse per uscire dall'in- inventando storie nuove; quando pe- pp. 87, Lit. 14.000. tà assoluta e inconoscibile. Anche la certezza, dal disagio esistenziale che rò si accinge a fissarle sulla pagina pp.150, Lit. 10.000. scrittura, sin qui misurata ma efficace, gravano su di loro: chi, per continua- bianca, capisce che anche "scrivere In questo esordio narrativo di Da- si riveste di insolito splendore. Nuoce re a vivere, si è creato una finzione, può essere una gabbia, le parole con- vide Pinardi un evento imprevedibile tuttavia a questo bel racconto il voler Attraverso nove racconti, che sono nel lavoro, nel matrimonio, ne scopre tinuano a ripetersi, i verbi a logorar- scuote il tranquillo corso dell'esisten- prendere il lettore per mano e sugge- altrettanti frammenti, schegge di una la vanità; chi ha trasgredito, capisce si". L'uscita dal carcere coinciderà za di un giornalista, e lo induce a par- rirgli una possibile morale, invece di realtà concepita come una sorta di che ormai anche la trasgressione è di- quindi con l'uscita di prigione menta- tire per un lunghissimo viaggio alla affidarla esclusivamente agli accadi- territorio intermedio tra l'esistenza e ventata finzione, luogo comune, "na- le e la ricerca di una sorta di immobili- ricerca di documenti che dovrebbero menti; è sintomo di una ingiustificata la cessazione di essa, Fortunato af- turale". Rimane soltanto il dolore. tà in cui sentirsi come "una seconda svelare un intrigo internazionale. Do- insicurezza di Pinardi nelle proprie fronta in questo bel libro i temi della Ma anche nell'abitudine al dolore i persona, un'identità parallela". po un avvio lento ma funzionale, il capacità espressive. trasgressione: la droga, l'eversione, la personaggi continuano a cercare una racconto prende piede in un crescen- Maurizio Ferrerò pazzia. Non ci sono intenti di denun- forma giusta di esistenza. Nel raccon- Maurizio Ferrerò

vivace della narrazione, che si concede ben poche pause, tenze, non potrà non vederlo coinvolto in un meccanismo P.D. Cacucci anche questo è incisivo, veloce, con dialoghi serrati e "furibondo", da cui si può uscire indenni solo usando la incalzanti. Ma attenzione, non siamo di fronte a cinque propria intelligenza e scaltrezza. I protagonisti dei due Outland Rock, 5 thriller furibondi brani che, in modo monocorde, manifestano esclusiva- successivi racconti assistono involontariamente a un omi- cidio che segna tragicamente la loro esistenza di derelitti. Transeuropa, Ancona-Bologna 1988, pp. 237, mente queste caratteristiche. L'autore, un giovane bolo- gnese, non si prende mai troppo sul serio. Sul tracciato L'ultimo brano, che può essere definito un romanzo bre- Lit. 22.000 secco e duro della hard boiled school, apre degli squarci ve, dimostra indubbiamente le qualità dell'autore, pun- di sottile e intelligente ironia che ci distanziano dall'intri- tuale nel descrivere le faticose tappe della clandestinità del Il sottotitolo di questa raccolta di racconti, "5 thriller go vero e proprio e ci avvicinano ai personaggi. I protago- protagonista, sensibile nell'analisi del sentimento dell'a- | furibondi", lascia di primo acchito un po' perplesso il nisti sono giovani o meno giovani dei nostri giorni, a volte micizia, brillante infine nella costruzione di un intreccio lettore ormai troppo abituato a secchi slogan che etichetta- disoccupati con lavori saltuari, o impiegati senza ambizio- ben ritmato. Da buon viaggiatore solitario Cacucci salva, no drasticamente il prodotto. Poi, dopo aver letto il libro, ni, o ancora professionisti con troppe ambizioni, o infine quando può, i protagonisti dei suoi racconti facendogli il termine "furibondo" appare realmente appropriato. I individui "dall'altra parte della barricata", nel mondo oltrepassare una frontiera oltre la quale il loro destino è I protagonisti dei vari racconti si trovano infatti, prima o dell'illegalità. Tutti, indistintamente, si ritrovano in si- apparentemente impreciso, nebuloso. Quasi sicuramente poi, vittime di soprusi, ingerenze, violenze fisiche e psico- tuazioni eccezionali determinate generalmente dal Caso. furibondo. logiche che provocano in loro una sana ribellione piena di Aurelio, protagonista del primo racconto, scopre nel suo furore. E così anche la voce dell'autore generalmente si fa terrazzo la scatola nera di un satellite-spia esploso nello Sara Cortellazzo | sentire con toni impetuosi, violenti. E ancora il ritmo spazio. L'Operazione Recupero, da parte delle superpo-

GIUSEPPINA DE RIENZO, La pia- sulla rivista "Oltre il cielo", nata nel nura del circo , De Agostini, 1957: una testata ormai "mitica", che Novara 1988, pp. 135, Lit. 16.000. aveva la peculiarità di coniugare un KATHERINE KURTZ, L'ascesa interesse per la divulgazione scientifi- SANDRO VERONESI, Per dove dei Deryni, Nord, Milano 1988, ca con la pubblicazione di romanzi o parte questo treno allegro, ENZO FILOSA, La pietà, Bollati- di racconti, proprio come i primi pulp ed. orig. 1970, trad. dall'inglese di Theoria, Roma-Napoli 1988, pp. Boringhieri, Torino 1988, pp. 107, americani che s'occuparono di fanta- Annarita Guarnieri, pp. 229, Lit. 186, Lit. 18.000. Lit. 14.000. scienza. "Oltre il cielo" ebbe non solo 8.000. il merito di aprire la strada ad altre Il figlio ha trent'anni, lineamenti Ancora una volta Alex Voglino, cu- esperienze di riviste amatoriali o pro- gentili ereditati da una irrequieta ma- ratore della Fantacollana Nord, pro- fessionistiche, ma servì soprattutto dre danese fuggita di casa, la preroga- pone un romanzo fantasy di un'autri- come palestra per giovani scrittori e tiva di incantarsi dietro le luci di un ce anglosassone, Katerine Kurtz. La critici, tra i quali lo stesso De Turris, gasometro, un'assoluta mancanza di Fantastico scrittura al femminile, dalla Le Guin e curatore dell'antologia, che possiamo valori e di progetti: è un figlio che si dalla Bradley in poi, sembra essere senz'altro definire il massimo conosci- rifiuta di crescere. D padre, un Robert diventata una delle caratteristiche tore ed esegeta della letteratura fanta- Mitchum appena un po' sgualcito, è MARK CLIFTON, FRANK RILEY, La principali di questo genere di lettera- stica italiana. Nei racconti di Vicario un tipo attivo, invece, uno che ha ma- macchina dell'eternità, tura fantastica, e non soltanto un or- (alcuni dei quali sono veramente no- neggiato denaro e lo ha perso, che ha Nord, Milano 1988, ed. orig. 1954, pello esteriore. In altre parole, si può tevoli, come quello che apre la raccol- dissipato talento, amore e occasioni, trad. dall'inglese non indicata, pp. affermare che ci sono differenze so- ta, Naufragio in una stanza) è interes- (negli anni Cinquanta la fantascienza ma ha comunque recitato la sua parte 174, Lit. 10.000. stanziali fra come uno scrittore e una sante notare due elementi: il primo è americana raggiunge forse l'apice) è in quel forsennato teatrino che il fi- scrittrice s'accostano alla fantasy : ge- il delinearsi d'uno stile di scrittura evidente come una certa sensibilità e glio ama guardare dalle finestre di ca- La scelta di pubblicare La macchina neralmente, la riflettuta dei miti eroi- che sarebbe poi divenuto caratteristi- un'attenzione ad alcuni problemi già sa, o da treni in corsa. Il romanzo è la dell'eternità è stata, oltre che felice, ci, come quello di Artù, o la creazione co della "via italiana alla fantascien- allora fossero di comune dominio, su- storia del loro viaggio verso una ban- coraggiosa. Clifton e Riley, infatti, so- ex-novo di universi immaginari paral- za"; il secondo è quello dell'affinità- perando distinzioni tra stati e annul- ca di Lugano, alla ricerca di un depo- no due autori sconosciuti anche pres- leli, da parte di autrici sono accompa- confronto con i temi allora dominanti lando differenze di potenze e di tradi- sito di quasi mezzo miliardo da recu- so il pubblico più attento e preparato, gnate da nuovi punti di vista e da nuo- nella fantascienza americana: senza zioni. perare; si snoda tortuoso tra beni e due vere e proprie meteore nel firma- ve interpretazioni affascinanti, men- voler fare dei paragoni impossibili Mario Della Casa amori perduti, personaggi bizzarri, in mento della fantascienza internazio- tre vengono mitigati quei toni aspri e un agosto sfilacciato e appiccicoso: nale: vinsero il premio Hugo nel 1955 truculenti che costituiscono un aspet- non a caso, il mese deputato all'ina- per poi sparire quasi immediatamen- to deteriore di tanti romanzi di fan- zione. Il lieto fine non c'è: il denaro te. Questo romanzo, tuttavia, è un tasy ; viste al femminile, le saghe difet- recuperato non servirà, quasi sicura- piccolo gioiello, superiore a tante tano forse nella componente eroica, mente, al figlio e neppure al padre, opere di autori ben più celebrati. La ma acquistano un'atmosfera magica e che sta perdendo la sua innata fiducia prova più evidente è che, a oltre tren- fiabesca. È il caso de L'ascesa dei TRANSIZIONE nelle cose. Il fatto è che questo ragaz- t'anni dalla sua pubblicazione, man- Deryni, un'avventura ambientata in zo biondo ha uno sguardo che toglie tiene intatti la sua freschezza e il suo un Galles immaginario ma perfetta- consistenza e peso specifico a persone fascino. La trama, ad esempio, si di- mente ricostruito: magia, telepatia, e situazioni. Niente resiste al suo gen- stacca in parte dai luoghi comuni del- intrighi ed emozioni d'ogni sorta fan- tile sarcasmo corrosivo, che è poi l'ar- la fantascienza tecnologica allora im- no da contorno alle peripezie del gio- 10/88 bimestrale ma principale dell'autore: la scrittura perante e sembra permettere riflessio- vane Kelson. Un'avventura da legge- di Veronesi, esordiente piuttosto sicu- ni e considerazioni che solo in anni a re d'un fiato, aspettando la prossima. L'IMPULSO ALLE RIFORME IN URSS EI VIN- ro dei suoi mezzi, allinea ed enumera noi vicini entreranno a far parte del Mario Della Casa COLI DELLA STORIA / Introduzione di France- sostanziosi dettagli, disseminando "patrimonio genetico" della fanta- nello stesso tempo indizi di profondo scienza; anche la scelta di costruire il sco Benvenuti / Robert V. Daniels, Il potere e scetticismo e, quando si abbandona a canovaccio interno su un computer l'intelligentsia / Michal Reiman, La «perestrojka» un ricordo, a un'effusione, lo fa solo (la scienza informatica era allora agli sovietica e la primavera di Praga del 1968 / Viktor per strozzarla con maggior compiaci- inizi e radicalmente diversa da quella mento. Maria Vittoria Vittori attuale) dimostra un interesse notevo- GIANNI VICARIO, La stirpe di Zaslavsky, I caratteri originali della società sovietica / le per il problema del rapporto uomo- Odisseo, Solfanelli, Chietì 1988, Roberts W. Davies, La riforma economica sovietica: macchina. Al di là della valutazione pp. 143, Lit. 10.000. una prospettiva storica. positiva del romanzo, dunque, la Opere prime Macchina dell'eternità dimostra come Questa antologia di racconti di segnalazioni la cosiddetta fantascienza degli anni Gianni Vicario è, nelle intenzioni di d'oro fosse in realtà ben più ricca di chi l'ha preparata, un viaggio a ritroso CAPPELLI GIULIO CISCO, La patria rico- sfaccettature e di stimoli di quanto verso le origini della fantascienza ita- noscente, Camunia, Milano comunemente si riconosca. liana. Vicario, infatti, è uno degli au- In vendita presso le librerie Feltrinelli 1988, pp. 182, Lit. 20.000. Mario Della Casa tori che scrissero più frequentemente IDEI LIBRI DEL MESE

comparsi in riviste e giornali tra il marmoreo Seneca della Fedra e del dini, il Buon Vecchio, l'Irlandese, definitiva libri come questi servono Teatro 1983 e il 1986. Da Eschilo a Euripi- Tieste. E bella scrittura, quella di Al- l'Investigatore, il Marinaio. Quattor- come collezione di indizi: utili allo de, veleggiando verso la fine del mito. bini, il che non guasta alla sua idea del dici caratteri che col tempo sono cre- studioso per mettersi sulle tracce di UMBERTO ALBINI, Viaggio nel Per dirla con la chiusura del capitolo teatro greco come lente per osservare sciuti e si sono moltiplicati emigrando teorie seducenti, da raggiungere sulla teatro classico, Le Montiier, dedicato all'Ifigenia in Tauride: "Il e decifrare la storia, il presente e se nei Paesi vicini, in quello di Cinema e via, in salita, delle bibliografie. Tanto Firenze 1987, pp. 186, Lit. 19.000. mito finisce, non perché si renda giu- stessi proiettati in uno specchio, solo in quello di Tivù, da cui gradiremmo più utile, in questo senso, risulta il stizia, ma perché è finita l'avventura". un poco deformati dal tempo, non ricevere al più presto uno stralunato volume in questione perché gli indizi Dal Prometeo incatenato di Eschilo at- troppo. rapporto etnografico sul tipo di quel- che semina riguardano un'area di stu- Copertina bianca, elegante, la bella traversando le tempeste del mare so- Gian Luca Favetto lo firmato dall'umorista inglese. di che in Italia risulta ancora tutta da raffinatezza della "Bibliotechina del focleo fino ad arrivare alle Fenicie, Gian Luca Favetto scoprire: la Semiotica della musica. Saggiatore": è un Viaggio nel teatro l'epitaffio che Euripide ha composto Sotto questa definizione, come il let- classico in diciassette tappe quello su Edipo e la sua discendenza, Albini tore non avrà difficoltà a constatare, scritto da Umberto Albini, docente di offre spesso orizzonti insoliti, squarci dimora un po' di tutto: con la sola letteratura greca a Genova, studioso non frequentati, continui rimandi al- ambizione comune a risalire dai segni tanto acuto quanto appartato. Dicia- l'oggi. In ultimo analizza il pirotecni- JEROME K.JEROME, Il paese di Teatro segnalazioni al senso passando attraverso tecniche sette sono i brevi saggi raccolti in vo- co linguaggio del commediografo si- Teatro, Ubulibri, Milano 1988, di decodificazione che oscillano tra lume, la maggior parte dei quali già racusano Epicarmo e si spinge fino al ed. orig. 1889, trad. dall'inglese di WYSTAN HUGH AUDEN, Il mare sofisticati sistemi di scomposizione e Felice Patruno, disegni di J. Ber- e lo specchio. Commenta- volenterosi adattamenti musicali di nard Partridge, pp. 110, Lit. rio a "La tempesta" di schemi già sperimentati dalla critica letteraria. La validità di questi esperi- 12.000. Shakespeare, Se, Milano 1987, menti va giudicata ovviamente su testi ed. orig. 1944, trad. dall'inglese di Un libriccino per sorridere soave. più completi ed esaustivi: indubbio è Aurora Ciliberti, testo inglese a Un porta-pensierini divertente, affet- però il loro interesse e nitida l'impres- tuoso e scaltro. Una rassegna di luo- fronte, pp. 114, Lit. 15.000. sione, nel lettore, che essi traccino ghi comuni impreziositi. Una galleria una possibile via di fuga dalle tautolo- di foto di scena fatte in punta di mati- AA. W. Labirinto, Spirali, Mi- gie erudite della musicologia tradizio- ta. Il papà dei Tre uomini in barca (e lano 1988, pp. 80, Lit. 15.000. nale. poi anche ...a zonzo), il compilatore dei Pensieri oziosi di un ozioso ha dedi- cato queste sue paginette ad un indi- Musica viduo di cui non si diffida mai abba- stanza, uno "che sento tanto nomina- Musica segnalazioni re ma che capisco così poco: al serio AA.W., Il senso in musica. AA.W., Studi Pergolesianì, a studioso di teatro". Forse proprio lui Antologia di semiotica mu- doveva essere messo in testa al qua- sicale, a cura di Luca Marconi e cura di Francesco Degrada, La derno di appunti in cui Jerome ha de- Gino Stefani, Clueb, Bologna Nuova Italia, Firenze 1988, pp. scritto gli usi e i costumi singolari de- 1987, pp. 341, Lit. 28.000. 238, Lit. 24.000. gli abitanti del Paese di Teatro. Ma nella lista delle persone incontrate il Non manca l'ovvio difetto di tutte FERENC LISZT, "Un continuo serio studioso non figura. Compaio- le antologie: si capisce poco. Nel sen- progresso". Scritti sulla no, invece, l'Eroe, che ha una deva- so che estrapolati da studi più ampi, o musica, Unicopli, Milano 1987, stante attrazione per i guai; l'Eroina, smagriti per esigenze di spazio, i con- pp. 446, Lit. 55.000. a cui piace molto soffrire; il Cattivo, tributi dei vari studiosi finiscono so- che è tanto malvagio quanto sfortuna- vente per risultare poco decifrabili: AA.W., Studiare musica: to. E ancora: il Comico, l'Avvocato, frammenti appena leggibili di puzzle obiettivi e percorsi, a cura di l'Avventuriera, la Domestica, il Bam- che si immagina immensi e affascinan- Gino Stefani, Clueb, Bologna bino, gli Innamorati comici, i Conta- ti (e spesso lo sono effettivamente). In 1987, pp. 161, Lit. 13.000.

teatri. Si tratta di informazioni non sempre reperibili con soprattutto la sezione dedicata alla rassegna-stampa, pre- Opera '87. Annuario E.D.T. facilità e, credo, per la prima volta riunite qui nella loro sente per la maggior parte degli spettacoli qui elencati, a dell'opera lirica in Italia completezza. Se questo appare l'intento fondamentale, dare una vivace idea di polemiche e discussioni che, per la non possiamo tuttavia esimerci dal proporre altre "lettu- loro attualità, non possono essere semplicemente conse- E.D.T./ Musica, Torino 1988, pp. 298, re". C'è una rilevanza degli almanacchi per la storia della gnate al passato. Il materiale qui raccolto si riferisce a Lit. 50.000 cultura? quarantasette teatri e a duecentododici spettacoli, ed è Il genere-annuario vive e si alimenta in una sostanziale organizzato, per ciascuna città, in una prima sezione che ambiguità: mentre vorrebbe fissare, quasi fotografare, gli contiene i dati relativi all'ente (nome, recapiti, tipologia, A chi è indirizzato Opera '87, annuario E.D.T. del- episodi salienti di una stagione culturale appena trascorsa, organico, incassi, turni di abbonamento, anno di costru- l'opera lirica in Italia? Se vogliamo credere al dépliant definendone i tratti che consentono di distinguerla da ogni zione o di restauro del teatro) ed una seconda dedicata | pubblicitario, dobbiamo immaginare questo bel volume, altra stagione, incontra, allo stesso tempo, quell'inerzia alle informazioni sullo spettacolo (autori e titoli, prime che costituisce probabilmente una vera e propria novità naturale che rende in realtà assai lenti i mutamenti delle rappresentazioni, autori dei libretti, personaggi e interpre- nel campo dell'editoria musicale nel nostro paese, "sulla idee, dei gusti, delle mode. Se, come pare, la casa editrice ti, direttori e complessi, presenze e incassi). Utilissimi gli scrivania di tutti gli operatori musicali italiani e dei ma- E.D.T. vorrà dare un seguito a questa iniziativa, si potrà indici dei nomi e delle opere, molte le fotografie, i bozzet- nager dei cento teatri più importanti in trentaquattro forse in futuro distendere con profitto lo sguardo su un ti, i disegni. Un piacevole viaggio, in fondo, nella geogra- paesi del mondo". Parlano a favore di un utilizzo eminen- arco ragionevolmente ampio di anni. Nel nostro caso, già fia dell'Italia operistica. temente "pratico" la precisione e la sistematicità che carat- la ricorrenza di certi titoli o delle firme di certi allestimen- terizzano la raccolta dei dati relativi ai vari enti e ai vari ti rivela orientamenti artistici tutt'altro che effimeri. Ma è Piero Cresto Dina

1 Collana 'Quaderni di Humanitas' LIBRI Adalberto Bonecchi Alberto Pesce BLU Oltre lo schermo Collana diretta da Attilio Pizzigoni Registi in controluce ATTILIO PIZZIGONI GIANANDREA GAVAZZENI LA SAGGEZZA "LA CASA MARGIOTTA "LA CASA PERDUTA" Presentazione di Gianni Rondolino ED ALTRE ARCHITETTURE" Presentazione di FREUDIANA Introduzione di Luciano Anceschi Rossellini - Visconti - Antonioni - Pasolini - Fellini - V. e Francesco Moschini Prospettive P. Taviani - Olmi - Tati - Huston - Bunuel - Rocha - transpersonali Wajda - Ichikawa - Dreyer - Bergman - Tarkovskij - VANNI BRAMANTI MARIO DE MICHELI Bresson - Cavalier "ARTISTI SCRITTORI" "LA BUONASORTE" in psicanalisi Prefazione di Mario Lunetta "... un insieme di ritratti sfaccettati e coloriti, somiglianti LEONARDO SINISGALLI e accattivanti attraverso ai quali passa un pezzo di "PROMENADES ARCHITECTURALES" CARLO BELLI storia del cinema" (dalla Presentazione), FRANCO ANGELI Introduzione e immagini "GLI ARCHITETTI DEL pp. 164 con 10 ili. f.t., L. 16.000 di Paolo Portoghesi RAZIONALISMO ITALIANO" Lire 18.000, pagine 154

PIERLUIGI LUBRINA EDITORE V.le V. Emanuele, 19 - 24100 Bergamo - Tel. 035/223050 Morcelliana Via G. Rosa, 71 - 25121 Brescia N 6 VINDICE - v ••DEI LIBRI DEL MESEÌHI

cato attribuiti da Schank e dai suoi evita infatti, volutamente, di descrive- mo a livello funzionale non sia nien- In questa raccolta di articoli il tema Intelligenza colleghi a tutto questo lavoro, soprat- re tutti i metodi relativi alla rappre- t'altro che un sistema di elaborazione viene affrontato da diversi punti di tutto nel suo aspetto di simulazione sentazione della conoscenza, ponen- dell'informazione. Su questo assunto vista: in essa trovano spazio scritti di artificiale dei processi cognitivi umani, ha, per do l'accento sull'acquisizione della Simons poggia la sua "dottrina del- ricercatori di psicologia, di scienze co- la verità, suscitato alcune perplessità stessa e sui problemi inerenti ai rap- l'uomo robotico" che dovrebbe por- gnitive e di intelligenza artificiale. Di PIERO SCARUFFI, L'Intelligen- in molti ricercatori, ma il merito dei porti tra "ingegnere della conoscen- tare a una nuova, definitiva sintesi la particolare interesse è l'articolo di S. za Artificiale, Muzzio, Padova primi sta nell'aver sottolineato l'im- za" ed esperto di dominio. Dopo una secolare dicotomia fra umanesimo e Bagnara e M. Visciola, che offre una portanza delle aspettative nella com- prima parte introduttiva, la Hart esa- meccanicismo. Nonostante l'eccezio- valida panoramica storica delle ricer- 1987, pp. 267, Lit. 33.000. prensione dei testi scritti. In questo mina il ruolo dell'ingegnere della co- nale complessità del nostro sistema che e delle applicazioni ergonomiche Proposto come "guida per il pro- libro l'autore si pone il problema di noscenza, i meccanismi di "estrazio- nervoso, nonostante molti processi sui sistemi uomo-macchina e alcuni grammatore" questo libro di Scaruffi collocare l'idea dell'uso delle aspetta- ne" della conoscenza e le tecniche di mentali rimangano sconosciuti alla cenni sulle attuali linee di ricerca. Al- è in realtà sufficientemente prope- tive in una più generale teoria della intervista. Si prosegue poi, con nozio- scienza, non paiono esercì dubbi sulla tri articoli riguardano invece più spe- deutico per interessare lettori non memoria. Infatti, secondo Schank, ni superficiali sul calcolo delle proba- possibilità di trovare prima o poi la cificatamente TLA. e le scienze cogni- tecnici. Dichiaratamente senza ambi- "una teoria coerente delle strutture di bilità, teorema di Bayes, e fuzzy logie. formula per il robot intelligente. Tut- tive, di cui vengono delineate lo stato zioni divulgative finisce tuttavia per memoria deve naturalmente precede- Lo stesso meccanismo a regole di infe- tavia, come recentemente ha dichiara- di alcune ricerche e le prospettive fu- essere leggibile anche come una pic- re una teoria completa della com- renza è solamente citato per poter poi to Nitzan, "Sarà un gran giorno quel- ture. In particolare un articolo affron- cola storia dell'Intelligenza Artificia- prensione del linguaggio". Una teoria parlare di ragionamento incerto. E lo in cui un robot riuscirà a allacciare ta il tema dell'utilizzazione del lin- le. Nella prima parte dedicata alle tec- della memoria, in particolare, deve te- inevitabile, a questo punto, porsi la un paio di scarpe". Nell'attesa sareb- guaggio naturale in alcune forme di niche — ai metodi di rappresentazio- ner conto di come le strutture della domanda su come sia possibile colle- be meglio rimanere con i piedi magari interazione con il computer, mentre ne della conoscenza, di ragionamen- conoscenza che ci permettono di gare i metodi di ragionamento con scalzi, ma ben piegato per terra. in un altro si pone l'accento invece to, di trattamento della conoscenza comprendere il linguaggio si sviluppi- una conoscenza acquisita ma non rap- Giuliana Martinat sulle difficoltà di esplicitare e forma- inesatta, d'apprendimento — riper- no modificandosi nel tempo e su quali presentata! Meccanismi induttivi di lizzare l'insieme di conoscenze che corre infatti inevitabilmente i proble- problemi esse pongano in relazione al acquisizione e costruzione di tabelle permettono il dialogo tra gli esseri mi, i tentativi di soluzione, le ipotesi recupero e alla memorizzazione delle di conoscenza, basata sulla teoria dei umani, un terreno di ricerca quanto filosofiche e psicologiche che hanno informazioni. In sostanza, secondo costrutti personali, terminano la parte mai aperto. Nel complesso il libro segnato le tappe dell'evoluzione del- l'autore, occorre una teoria della me- teorica del libro, che si conclude con PAMELA MCCORDUCK, Storia raggiunge lo scopo di fornire un qua- l'Intelligenza Artificiale. Lo stesso moria dinamica, e solo grazie ad essa l'esame di due sistemi esperti, in cui dell'intelligenza artificiale. dro introduttivo dei diversi approcci al problema, accessibile ad un pubbli- procedimento — coerente con una potremmo avere un giorno sistemi l'autrice non riesce a chiarire l'appli- Gli uomini, le idee, le pro- che oltre a comprendere, possano an- cazione delle metodologie citate pre- co eterogeneo. n , n considerazione dell'Intelligenza Arti- spettive, Muzzio, Padova 1987, ficiale come scienza aperta, ancora in che apprendere ciò che leggono. cedentemente. Paolo Fogliano ed. orig. 1979, trad. dall'inglese di una fase inziale di frammentaria e Giancarlo Mezzanatto Simona Bocca Girolamo Mancuso, pp. ix-418, convulsa-espansione — è adottato nella seconda parte, dedicata alle ap- Lit. 42.000. plicazioni, cioè all'elaborazione del GIOVANNI ADORNI, SALVATORE linguaggio naturale, ai sistemi esperti, Pamela McCorduck propone ai GAGLIO, LINA MASSONE, Manua- ai robot e ai sistemi di sviluppo. At- GEOFF SIMONS, Uomo o robot?, lettori non specializzati un' indagine ANNA HART, Sistemi Esperti. le dì Intelligenza Artificia- tento agli ultimi sviluppi della tecno- Dall'ingegneria della cono- a cura di Roberto Albanesi, Tecni- personale sul mondo dell'intelligenza logia e agli orientamenti del mercato, artificiale. Questa disciplina viene le. Il linguaggio Prolog e le scenza all'intelligenza arti- che Nuove, Milano 1987, ed. orig. Scaruffi valuta anche criticamente lo presentata come l'apoteosi scientifica sue applicazioni, La Nuova ficiale, Jackson, Milano 1988, ed. 1986, trad. non indicata, pp. 259, stato attuale della ricerca, individuan- di "quel misterioso ma antico impulso Italia Scientifica, Roma 1987, pp. Lit. 29.000. do limiti e difficoltà non solo in setto- orig. non indicata, trad. dall'inglese a riprodurre noi stessi in qualche mo- 240, Lit. 34.000. ri tradizionalmente problematici, co- diAA. W„ pp. 194, Lit. 28.000. do essenziale ma straordinario". Ma me quello del linguaggio naturale, ma Nel campo dell'Intelligenza Arifi- più che nella ricostruzione storica o Il testo è suddiviso in due sezioni: anche in settori spesso ottimistica- Nella panoramica delle pubblica- ciale fiorisce, talvolta, una schiera di nell'illustrazione dei tentativi di co- la prima richiama alcuni concetti fon- mente giudicati evoluti, come quello zioni di intelligenza artificiale, il libro studiosi e appassionati che si potreb- struire fantastici automi, golem e sta- damentali sul Prolog, ponendo in evi- dei sistemi esperti. L'esposizione pre- della Hart si colloca sicuramente in bero definire integralisti. Questi — di tue meccaniche, l'interesse del libro denza il confronto fra questo linguag- senta qualche corrività: il testo si pro- una posizione non di primo piano: è cui fa parte Geoff Simons — sosten- risiede nella pubblicazione di ampi gio di programmazione ed il calcolo pone di "coprire l'indispensabile", ma un insieme di "pensieri ed esperien- gono che qualunque aspetto del com- stralci di interviste condotte dall'au- dei predicati, mentre la seconda illu- certo non invoglia ad approfondire la ze" che l'autrice ha raccolto su alcuni portamento umano intelligente è, o trice ai principali protagonisti della stra alcuni esempi di impiego del Pro- bibliografia, sorprendentemente pri- aspetti dell'acquisizione della cono- presto sarà, traducibile in una serie di nascita dell'intelligenza artificiale. log in alcuni tipici campi dell'Intelli- va non solo dei luoghi di edizione, scenza ed è indirizzato ad un pubblico istruzioni che possono essere imple- Testimonianze dirette di Shannon, genza Artificiale, fra cui la visione ar- ma, quel che è peggio, anche delle non interessato agli aspetti tecnici mentate in un computer. Il presuppo- McCarthy, Minsky e molti altri con- tificiale, il planning e la comprensio- date di pubblicazione. dell'intelligenza artificiale. L'autrice sto di una simile posizione è che l'uo- sentono di precisare il significato di ne del linguaggio naturale. Non ci si Giuliana Martinat episodi importanti quali il Congresso aspetti tuttavia di trovare esattamente del Dartmoth College del 1956, la na- ciò che il titolo indica. Non si tratta scita di grandi progetti di ricerca pres- cioè di un vero e proprio manuale di so le Università e i centri di ricerca IA rivolto a lettori che non abbiano industriale negli Stati Uniti, le resi- una certa familiarità con i concetti stenze opposte alla nascita di una di- principali dell'IA e della programma- ROGER SCHANK, Memoria di- sciplina scientifica che avesse per og- zione logica. Infatti la prima parte del namica, Marsilio, Venezia 1987, getto il tentativo di descrivere ogni libro è probabilmente sintetica per ed. orig. 1982, trad. dall'inglese di aspetto dell'intelligenza umana in chi si avvicini per la prima volta al Alessandra Stragapede, pp. 166, modo preciso da poter essere simula- Prolog; d'altro canto la seconda parte Lit. 35.000. to su una macchina. dà per scontato il supporto teorico Morena Danieli necessario all'argomento. Si tratta Il laboratorio di IA dell'Università piuttosto di un buon testo in cui il di Yale negli Stati Uniti, guidato da lettore che abbia familiarità con il Roger Schank, è uno dei centri di ri- Prolog e con ITA può trovare interes- cerca più prolifici nel campo della santi spunti per applicazioni di tale comprensione di testi scritti in lin- OLIVIERO STÒCK, L'interazio- linguaggio in alcuni fra i settori tradi- guaggio naturale, sia per quanto con- ne uomo-computer, Il Pensie- zionali dell'IA, facilitato in ciò dalla cerne le proposte teoriche, sia per i ro Scientifico, Roma 1987, pp. 197, presenza di numerose parti di codice sistemi costruiti. Il valore ed il signifi- Lit. 25.000. commentato. Giorgio Montini

ressati ai processi cognitivi che sottostanno all'uso del sono particolarmente familiari a chi nel campo dell'Intel-1 Meaning and Mental linguaggio. Le teorie del significato che ne emergono con- ligenza artificiale si occupa di comprensione di testi e\ Representations cepiscono il significato di un enunciato non come l'insie- costituiscono un punto importante dei contributi di\ me delle sue condizioni di verità, quanto piuttosto come Schank e Kass e di W. Lehnert. I primi danno un resocon- numero monografico di "Versus-Quaderni di l'insieme di conoscenze necessarie per un suo uso corretto. to dell'attività di ricerca svolta presso l'Università di Yale I studi semiotici", a cura di Umberto Eco, E quando anche, come nel caso di Johnson-Laird, si fa nel campo della comprensione dei testi sino agli sviluppi I più recenti, mentre la Lehnert, analizzando i composti I Marco Santambrogio e Patrizia Violi, 1986 notare come le condizioni di verità debbano avere un ruolo preminente, questo avviene attraverso la mediazio- nominali (nominai compounds), mostra l'inadeguatezza I (ma 1987), n. 44/45, Bompiani, Milano, ne dei processi di costruzione dei cosiddetti "modelli men- di un loro trattamento puramente linguistico e la necessi- \ pp. 251, Lit. 14.000 tali" (mental models). Fauconnier, che nel suo contribu- tà, affinché siano interpretati correttamente, di una rap- to utilizza la nozione di "spazio mentale" (mental space) presentazione concettuale che tenga conto in qualche mo- per dar conto dell'uso dei quantificatori nel linguaggio do dell'organizzazione della memoria e dei processi men-1 Confrontando l'àntimentalismo di Frege, fondatore naturale, ritiene che fra il livello del linguaggio e quello tali che la coinvolgono. Non mancano, nei testi di questa I della semantica modellistica, e le nozioni chiave di que- della realtà ve ne sia un terzo che può essere chiamato raccolta, elementi di eterogeneità ed anche di polemica I st'ultima, riferimento e verità, con il titolo di questa cognitivo e nel quale vengono costruiti gli stessi spazi interna, come quella di Wilks nei confronti di Johnson-1 raccolta di articoli che associa la nozione di significato con mentali. "La costruzione ha luogo quando il linguaggio Laird. Del resto il panorama delle teorie del significato di quella di rappresentazione mentale, si può già avere un'i- viene usato, ed è determinata insieme dalle forme lingui- ispirazione cognitivista si va facendo sempre più ampio ed I dea di quali siano le caratteristiche distintive delle teorie stiche che costituiscono un discorso e da un'ampia gamma articolato: questa pubblicazione offre una serie di contri-1 del significato di ispirazione cognitivistica rispetto alla di elementi extra-linguistici". Fra questi elementi Faucon- buri qualificati e recenti ai lettori che in questo panorama | tradizione della filosofia del linguaggio analitica. Questo nier cita le informazioni di background, le aspettative vogliano cercare di orientarsi. numero speciale della rivista "Versus" raccoglie infatti che possono essere suscitate da un discorso: questi aspetti una serie di articoli di autori tutti in qualche modo inte- Giancarlo Mezzanatto I del paesaggio agrario. zia statale, vero artefice della moder- una società, allora questa di Taylor Storia Cristina La Rocca nizzazione prussiana e forse in qual- mostra non poche carenze. Ma è co- che misura sopravvalutata, per giun- munque un vivace ritratto di una per- Piemonte, a cura di Vera Como- gere infine alle dinamiche sociali che sonalità straordinaria. tale processo innescò, e all'inevitabile Lorenzo Riberi li Mandracci, Laterza, Bari 1988, MICHEL WINOCK, La febbre resa dei conti del '48. 199 ili., pp. 205, Lit. 55.000. Marco Revelli francese dalla Comune al maggio '68, Laterza, Bari 1988, REINHART KOSELLECK, La Prus- ed. orig. 1986, trad. dal francese di Nel 1976, trattando della fortuna sia tra riforma e rivoluzio- storiografica del tema della casa rura- Antonietta Angelica Zucconi, pp. ne (1791-1848), Il Mulino, Bo- PASQUALE FORNARO, Crisi post- le, Paola Sereno (L'etnogeografia, Fi- 370, Lit. 40.000. logna 1988, ed. orig. 1967, trad. dal bellica e rivoluzione. L'Un- renze 1976), contrapponeva la quan- tedesco di Marco Cupellaro, pp. gheria dei consigli e l'Euro- tità degli studi sull'argomento alla lo- ALAN J. P. TAYLOR, Bismarck. 693, Lit. 60.000. pa danubiana nel primo La Francia paese della "febbre rivo- ro generale debolezza metodologica, L'uomo e lo statista, Laterza, lamentando soprattutto "la tendenza dopoguerra, Angeli, Milano luzionaria" e della crisi: Winock, in Bari 1988, ed. orig. 1955, trad. dal- alla concezione ambientalista", e l'a- Un grande tema e un grande meto- 1987, pp. 272, Lit. 25.000. quest'opera storica dal taglio classifi- l'inglese di Francesca Socrate, pp. nalisi delle dimore rurali puramente do. La Prussia tra riforma e rivoluzione catorio e tipizzante proprio della come oggetti fisici, privi di relazioni si avvale appieno delle duplici doti di 290, Lit. 35.000. L'ipotesi di partenza di questo ben scienza politica, ne censisce ben otto con il territorio circostante e soprat- Reinhart Koselleck, uno dei pochissi- documentato studio è suggestiva: l'in- in meno di un secolo, tra la Comune e tutto "cristallizzati in uno spazio sen- mi storici attuali a possedere una raffi- Anche se questo libro dimostra ap- dividuazione, nel 1918-19, della via il maggio '68, passando per il maggio za tempo". Allo stesso modo, pochi natissima e meticolosa tecnica storio- pieno i suoi trent'anni, costituisce pur più praticabile per la diffusione della 1877 (la nascita vera e propria della anni più tardi, un convegno sulle case grafica e, insieme, un'elevata potenza sempre una lettura gradevole e non rivoluzione da oriente a occidente III Repubblica), il boulangismo, l'af- rurali nel Medioevo ("Archeologia teorica e concettuale. La vicenda del- priva d'interesse. Fedele al titolo, es- non nei paesi più avanzati, ma in faire Dreyfus, il 6 febbraio 1934, il 10 Medievale", IX (1980)), invitava "a la Prussia tra la rivoluzione francese e so unisce in una narrazione vivida e quelli in posizione intermedia "tra i luglio 1940 (la morte della III Repub- rifuggire dai tentativi di stabilire tipo- il '48 costituisce un argomento di ironica, illuminandoli e integrandoli a due poli opposti dello stadio avanzato blica) e il 13 maggio 1958 (ancora logie di oggetti ed edifici universal- grande interesse attuale. F la storia vicenda, il lato pubblico e quello pri- del capitalismo e dell'estrema arretra- maggio!) con la svolta gollista... Inca- mente valide", auspicando che il tema dell'"unico stato europeo la cui evolu- vato della quarantennale attività poli- tezza economica e politica". L'area pace di dar vita a istituzioni democra- delle dimore rurali divenisse un ferti- zione a grande potenza coincise con tica di Bismarck. Il Bismarck di Tay- danubiana è considerata da Fornaro tiche stabili, a una compiuta parla- le punto d'incontro interdisciplinare l'industrializzazione": l'esempio di lor appare così una personalità com- (che concorda con la tesi delle insuffi- mentarizzazione della vita politica e a tra storici, geografi, archeologi ed ar- una riuscita "rivoluzione dall'alto", di plessa e sfuggente, nonostante l'appa- cienti condizioni per una rivoluzione un sistema reale di alternanza, la chitetti. Il Piemonte, a cura di Vera un processo cioè di modernizzazione rente "semplicità" dei suoi obiettivi di tipo bolscevico nell'Europa del Francia si direbbe che abbia impiega- Comoli, pubblicato nell'ambito della guidato dall'amministrazione statale politici, l'unificazione della Germa- 1918-20) l'esempio tipico di questa to due secoli a sanare la radicale crisi collana "L'architettura popolare in la quale, in risposta alla sfida della nia e la sua sicurezza nel sistema delle situazione. La breve stagione dei con- costituzionale apertasi con l'89. Il li- Italia", evidenzia felicemente quanto rivoluzione francese, dovette essa potenze europee; tanto sfuggente, in sigli ungheresi è oggetto di un'analisi bro ne indica le cause in almeno tre questo incontro sia stato fruttuoso stessa tentare di guidare l'evoluzione effetti, da essere definito dallo stesso accurata, in cui alle favorevoli condi- ordini di problemi. In primo luogo il per l'evoluzione delle ricerche in que- economica pur limitando le innova- Taylor "guidato da forze inconsce che zioni di partenza (la transizione paci- mancato superamento del conflitto sto campo. Non vengono infatti pro- zioni politiche. E Koselleck la rico- lo dominavano prima che egli domi- fica dalla repubblica borghese a quel- tra Stato e Chiesa, o meglio "la per- posti, secondo i canoni consueti, dei struisce con metodo esemplare, con- nasse gli altri". Nel dipingere Bismar- la socialista, il consenso di gran parte manente incompatibilità, l'antinomia "tipi" edilizi considerati come "tipici" ducendo l'indagine ai tre livelli fon- ck come un grande improvvisatore, della popolazione) si oppongono la e infine lo scontro tra le due eredità di una data area, ma si esaminano in- damentali, giuridico, politico e socia- Taylor segue una diffusa tendenza disperata situazione della politica culturali (nazionali): il cattolicesimo vece — attraverso una precisa e docu- le, attento alle diverse velocità tem- storiografica; ma la sua insistenza su estera (la ferma ostilità dell'Intesa, la romano e la Rivoluzione francese". In mentata analisi territoriale e struttu- porali di essi, alle interdipendenze questo aspetto, che giunge ad essere il continua occupazione militare di par- secondo luogo, e come diretta conse- rale — le trasformazioni diacroniche che li legano e alle contraddizioni cui tratto determinante del pensiero e te del paese) e gli errori del nuovo guenza del primo, il permanere nella delle diverse forme di insediamento (i danno luogo, ed ai diversi significati dell'azione del Bismarck statista, sem- regime all'interno. Fu soprattutto il mentalità e nello stile della sinistra di ricetti, la cascina, l'habitat sparso) in semantici della terminologia politico- bra eccessiva. Molta della grandezza dogmatismo dei dirigenti comunisti a un persistente "feticismo della 'rottu- stretta correlazione con il contesto amministrativa, secondo i dettagli di Bismarck consiste, certo, nell'aver spingere verso avventate decisioni ra' e della 'tabula rasa'", di una ricor- economico e territoriale. Le tre sezio- della moderna storia sociale tedesca e formulato risposte immediate e spes- (come la radicale socializzazione delle rente passione per le barricate e per il ni in cui si articola il volume (Storia e di quella "storia dei concetti" di cui è so "rivoluzionarie" a problemi politici industrie e della terra, e la mancata gesto rivoluzionario, unite a un "con- caratteri delle forme insediative; I modi divenuto maestro. Dalla ricostruzione complessi, elevando a sistema la Real- riforma agraria), che fecero perdere al cetto sacralizzato della politica". Infi- dell'architettura; Testimonianza del la- di quell'importante riforma originaria politik; ma i tratti demiurgici attribui- regime, malgrado l'efficace politica ne, sul piano sociologico, un indivi- voro, del privato, della vita collettiva) che fu il Codice generale prussiano di tigli da Taylor impediscono analisi sociale e culturale, il sostegno delle dualismo di fondo, sordamente ostile propongono una lettura delle testi- Federico il Grande, e dalle contraddi- più approfondite. Questi tratti sono masse. Il capitolo sull'Austria e la Ba- alla fissazione di regole del gioco con- monianze architettoniche non come zioni in esso presenti tra il ruolo fon- messi ulteriormente in risalto dalla viera è invece troppo sintetico per divise. Una sorta di deficit di secola- estemporanea descrizione formale, damentale di unificazione giuridica quasi totale assenza di uno sfondo so- fornire spunti ad una riflessione su un rizzazione, dunque, che secondo l'au- bensì come espressione storicizzata che oggettivamente svolse e la difesa ciale ed economico della scena su cui possibile asse rivoluzionario Monaco- tore (ma le ultime vicende francesi della società contadina, trasformando dell'antico ordinamento cetuale che si muovono politici, sovrani e diplo- Vienna-Budapest; l'ipotesi iniziale re- parrebbero smentirlo) sarebbe tutta- l'asettica tipizzazione del passato in consapevolmente realizzò, si passa al- matici: se le migliori biografie sono sta così limitata alla sola Ungheria. via in rapido superamento. una storia delle lente modificazioni la funzione innovativa della burocra- quelle che offrono anche il ritratto di Lorenzo Riberi Marco Revelli

del Salernitano. La cronaca-diario di Moens è un docu- ventura con i briganti ebbe un certo successo presso i William Moens mento piacevole e di notevole interesse che si può leggere lettori inglesi. In particolare la sua capacità di registrare Cronaca di un sequestro dell'800 come la testimonianza dell'incontro tra due ben distanti lucidamente ogni dettaglio, durante l'avventura salernita- realtà. na, ne fanno un testimone inconsueto del momento in cui Sei, Torino 1987, ed. orig. 1866 trad. Alle osservazioni incuriosite e un poco stereotipe della il mezzogiorno si inserisce nel processo di unificazione moglie, impressionata dalle bellezze e dalle miserie di nazionale. dall'inglese e prefaz. di Madeline Merlini, Palermo, ai compiacimenti pittoreschi e naturalistici del Moens analizza i rapporti tra contadini e briganti, criti- pp. 251, Lit. 22.000 sequestrato che esibisce imperturbabile calma e coraggio, ca l'insipienza dell'esercito "piemontese" e dei generali, fanno riscontro i profili dei briganti: uomini ingenui e giunge perfino a proporre, sull'esempio svizzero, la costi- ignoranti, pecorari o pastori che hanno scelto una vita tuzione di milizie locali per estirpare il brigantaggio. Ac- Agente di borsa e proprietario di terre nel New Forest, ribelle alle istituzioni ed errabonda. Moens li descrive di canto al culto per Salvator Rosa e per Robinson Crusoe, il William Moens vuole essere il primo a fotografare l'Etna scorcio attraverso il gioco delle carte, le uniformi impre- libro offre esempi gustosi dell'anglicità del protagonista. in eruzione. In compagnia della moglie va a fare un tour ziosite dagli ori, le bestemmie e i gesti d'amicizia. Dopo Nella sua prefazione e anche nella garbata traduzione, in Italia e, dopo aver girato la Sicilia, da Napoli si dirige esser stato liberato Moens tralasciò le attività di borsa per Madeline Merlini mette bene in luce i modelli culturali di verso Paestum dove, nella piana di Battipaglia, viene darsi con successo ad altre imprese e anche agli studi questo suo concittadino del secolo scorso. \ rapito il 15 maggio del 1865 e tenuto sotto sequestro per archeologici e religiosi (alla fine della vita diventò presi- 103 giorni dalla banda di Gaetano Manzo nelle montagne dente della "Società degli Ugonotti"). Ilsuo libro sull'av- Delia Frigessi

GLI ORIZZONTI DELL'IMPRESA NELLE EDIZIONI DEL SOLE 24 ORE

I CM*»»' ORGANIZZAZIONE IL MARKETING LA SERVICE IDEA OULANlfAf?® COME METODO DI SCIENZA NELL'ERA ELETTRONICA Dario Barassi E DI IMPRESA Robert D. Buzzell Il primo modello organico per l'impresa dei servizi, una U^SSU Gianfranco Dioguardi In che modo le nuove tecnologie elettroniche guida alla strategia del valore Alle origini della scienza di visibilità. Con un saggio manageriale: da Claude modificheranno i sistemi di marketing esistenti? Le introduttivo di Federico Bernard a Henri Fayol. Una Butera su "Franz Kafka straordinaria riflessione sul risposte degli studiosi della Harvard Business School. scrittore di organizzazione". pensiero organizzativo L. 22.000 e sulla pratica Prefazione di : imprenditoriale. Walter Giorgio Scott. IL. 16.000 L.35.000 IDEI LIBRI DEL MESEI

Esordiamo con una annotazione di carattere tecnico. Il tentativo è quello di rilanciare il dibattito culturale pretazione dei fenomeni sociali, di denuncia e di risposta Le pubblicazioni di cui parleremo non sono in vendita in nel nostro Paese sulle tematiche dell'emarginazione e al bisogno di orientamento di molti operatori sono stati edicola, se non di rado; si possono trovare più facilmente della condizione giovanile, ma anche dell'ambiente, sia raggiunti. Come quando nell'87 promosse l'inchiesta sul- in libreria o, ancor meglio, ci si può abbonare, il che esso naturale, culturale o sociale. Il metodo proposto è le comunità-truffa per tossicodipendenti gestite dal Nar- rappresenta senza dubbio la forma di distribuzione più racchiuso nell'immagine delle "nuove alleanze": tra sape- co-non, offrendo materiale inedito e spunti utili a molti diffusa. re e morale, contro il prevalere delle competenze speciali- quotidiani e settimanali di attualità. Pur avendo ulteriormente ristretto il campo, il panora- stiche e contro la deresponsabilizzazione dei cittadini; tra Oggi, l'Aspe si avvale di 8 redazioni che sul territorio ma si presenta composito, spaziando dalla rivista "ricca", società civile, con i suoi dinamismi e le sue articolazioni, e nazionale fungono nel contempo da osservatori sulle che esce su carta patinata, a quella ecologica, per la cui istituzioni politiche, per la ricerca di nuove e migliori esperienze del settore pubblico e privato, sull'attività di stampa "non si è abbattuto neppure un albero"; dall'orga- regole del gioco; tra scienza e esperienza, tra innovazione movimenti e associazioni, sulle situazioni di disagio ed no di informazione del gruppo di volontariato alla pub- tecnologica e lavoro sociale. emarginazione e che costituiscono il materiale per gli blicazione dell'ente locale o dell'associazione e così via. Di grafica assai curata e formato maneggevole, Anima- argomenti trattati: tossicodipendenza, alcolismo, minori, Sono in molte a nascere, legate spesso a un preciso perio- zione Sociale sembra rispondere alle aspettative anche sul omosessualità, prostituzione, psichiatria, handicap, carce- do storico e al dibattito culturale preminente, e in molte a piano dei contenuti. Accanto a saggi, ricerche, inchieste, re, obiezione di coscienza, ecc. morire — anche se quelle che abbiamo preso in conside- documenti, il mensile ospiterà rassegne bibliografiche a Da quest'anno, oltre ai consueti servizi, inchieste e razione in questa sede hanno dimostrato ormai una solidi- tema, progetti ed esperienze, l'azione e il pensiero di un documenti, sono stati inaugurati un osservatorio sulla tà reale. personaggio. Ogni numero conterrà inoltre l'inserto Ago- violenza, affidato a Vittorino Andreoli, un altro sulla La sensazione che si ricava addentrandosi in questo rà, spazio di dibattito aperto a chi tra i lettori vuole prevenzione a cura di esperti del settore e poi corrispon- universo ci porta a concludere che, da parte di chi è intervenire. Per tutto Tanno, l'argomento di Agorà sarà denze dall'estero, un'agenda parlamentare, informazioni impegnato a combattere gli aspetti di questa società più incentrato sull'"animazione sociale", al fine di verificarne su convegni e dibattiti. Nel corso dell'88, oltre ai 24 distruttivi per l'essere umano — e con ciò intendiamo l'attualità, i significati e le connessioni con altri aspetti numeri regolari, usciranno 6 speciali monografici alcuni l'esclusione del più debole o di chi non si omologa alla dell'agire umano. dei quali dedicati a prostituzione, carcere e lavoro, volon- norma, la manifestazione del disagio sotto forma di tossi- Dai numeri 1 e 2 segnaliamo un saggio di Giovanni tariato, progetti giovani. codipendenza o di alcolismo e tutte le cause di marginali- Per T89 è previsto il passaggio a periodicità settimana- tà sociale —, emerge una ricerca di legittimazione del le. proprio operato a cui può rispondere, tra gli altri, la carta stampata. Non solo quindi desiderio di scambio e di con- fronto, ma bisogno di esprimere la propria opionione per contribuire ad una maggiore comprensione della realtà Variazioni circostante. Veniamo ora ad una pubblicazione che in sé pare na- scondere una sorta di eccezionalità. E non tanto — o non sul tema solo — per ciò che pubblica e per le opinioni di cui si fa portavoce, bensì per il "motore primo" di quest'iniziativa Disagio, devianza, editoriale: Gli altri, periodico di tutti gli emarginati della società, Genova, abbonamento Lit. 6.000, trimestrale. Entriamo ora nel vivo delle segnalazioni con due novi- emarginazione Rosanna Benzi, direttrice del giornale, lavora e vive la tà, che più correttamente dovremmo definire rinnova- propria giornata in condizioni del tutto anomale: protetta menti. di Linda Cottino da un polmone d'acciaio in un ospedale genovese. Dopo 5 anni di brillante carriera, la rivista Devianza ed Non è ovviamente in questo aspetto esteriore la ragio- emarginazione dell'assessorato ai Servizi Sociali della Pro- ne del nostro interesse per Gli Altri-, ciò che colpisce, e vincia di Milano si trasforma e diventa Marginalità e Socie- Districarsi nell'universo della carta stampata talvolta intimorisce un po', è quanto traspare dalle pagine tà, Angeli, Milano, abbonamento Lit. 30.000, mensile. periodica, che ogni settimana, ogni mese, ogni del giornale e cioè la forza della sua animatrice, il suo Alla base del cambiamento, vi è la necessità di orienta- giorno si riversa nelle edicole della penisola, ri- desiderio di vita. La carica con cui denuncia e sferza re verso più attuali esigenze la ricerca e il contributo della schia di rimanere sforzo inappagato, se l'intento è quella che definisce la tendenza all'autodistruzione del- rivista. Nata infatti nei primi anni '80 per dar voce agli quello di intravedere un ordine o di andare alla l'uomo moderno, sia fisica con gli attacchi all'equilibrio operatori dei servizi e fungere altresì da cassa di risonanza ricerca del filo d'Arianna. Tentiamo allora di della natura, sia morale con i continui accessi di violenza per la sperimentazione e l'alternativa anti-istituzionale, la restringere il campo e di scendere nel più specifico e la sistematica esclusione dei più deboli, dimostra la pubblicazione si è resa permeabile al mutamento dei biso- settore dell'editoria "in rivista" legata ai temi del- capacità della Benzi di cogliere il valore della vita nei suoi gni, volti oggi ad una più adeguata formazione professio- la marginalità sociale e del disagio. aspetti meno spettacolari e più sofferti. Il rischio è quello nale e aggiornamento permanente, allo sviluppo dell'ela- Lo spazio non ci consente di affrontare l'argo- di incappare, come talvolta accade a Gli Altri, in un borazione teorica, al confronto con esperienze e modelli mento sotto il duplice aspetto dell'elaborazione eccesso di moralismo, sempre teso all'ammonimento, avanzati. politico-culturale da un lato e dell'esperienza, del sempre all'erta per il pericolo di una definitiva sconfitta L'obiettivo che Marginalità e Società si pone oggi la fenomeno, dei protagonisti dall'altro. Con queste righe ci limiteremo perciò a tratteggiare un qua- dell'essere umano. vuole strumento per produrre e ricevere stimoli all'inter- dro generale di quanto si pubblica in materia di Il giornale porta come sottotitolo, "periodico di tutti no di un dibattito il più ampio possibile, che coinvolga il problemi dell'emarginazione, con uno sguardo ri- gli emarginati della società" e come tale spazia su un vasto mondo della cultura e della politica, la scienza e tutti volto alle politiche sociali e sanitarie, senza ad- arco di problemi: dall'handicap alle tossicodipendenze, coloro che lavorano allo studio e alla gestione delle nuove dentrarci in quel vasto e variegato mondo di fogli dai minori agli anziani, dai nomadi ai senza fissa dimora, forme del disagio sociale e delle risposte per esse elabora- e riviste che sono il prodotto di un'esperienza o di dalla tutela dell'ambiente a quella dei diritti umani, dal te. Il Comitato Scientifico, poliedrico e assai vasto, rispec- una riflessione, condotte in ambito specifico. carcere alla psichiatria. Essenzialmente, Gli Altri rifugge chia pienamente il nuovo corso. Anche il campo d'indagi- dai settorialismi e dalle specializzazioni per entrare con la ne è molto ampio, spaziando dal carcere alla scuola, all'o- propria voce in tutti gli ambiti in cui nasce l'emarginazio- spedale, ai servisi psico-sociali, ecc. Dai numeri 1/2 e 3 ne. Ciò che a nostro parere distingue il lavoro della Benzi segnaliamo interventi su tossicodipendenza e carcere, no- è il suo essere puntuale e mai ambigua nell'accostarsi ai madi, politiche preventive attuate dalla provincia di Mila- Sarpellon sulla povertà nelle sue manifestazioni più attua- problemi. no contro l'Aids, ruolo del giudice minorile, rapporto tra li; una rassegna bibliografica di Nicoletta Tessarin su "I realtà e cinema nella rappresentazione della criminalità. contributi delle scienze dell'uomo allo studio delle emer- genze di massa" e quella di Antonio Lovati sulla protezio- ne civile; quindi, "Alla scoperta del pianeta infanzia", una esperienza da Bari; "Stress e sindrome da burn-out nella Ci avviciniamo alla conclusione di questo rapido excur- professione di educatore", saggio teso a individuare i sus tra i periodici dedicati ai temi della marginalità socia- rischi connessi a questa professione e i modi per sostener- Proseguiamo con la seconda novità, che anche in que- le, con una segnalazione per così dire collettiva. Abbiamo li. sto caso, come già accennavamo è soprattutto inaugura- infatti estratto dal mazzo delle riviste, il cui baricentro è zione di un nuovo ciclo. La rivista vede infatti la luce per calibrato rispetto alle precedenti su aspetti più specifici di la prima volta nel 1971, su iniziativa dell'Istituto di scien- politica sociale e sanitaria, titoli che ci paiono significati- ze amministrative e di promozione sociale di Milano. vi. Iniziamo con Prospettive sociali e sanitarie, ed. CIS, Oggi, passa nelle mani del Gruppo Abele di Torino, Milano, abbonamento Lit. 32.000, quindicinale. Nato nei. ormai ben avviato in campo editoriale. Si tratta di Anima- Ed è ancora a Torino, presso lo stesso autore-editore, primi anni '70 con lo scopo di contribuire al dibattito sui zione Sociale, II serie, Gruppo Abele, Torino, abbona- cioè il Gruppo Abele, che dobbiamo soffermarci se non servizi, è ancor oggi strumento di informazione per ope- mento Lit. 50.000, mensile. vogliamo commettere Terrore, magari per falsi scrupoli di ratori, amministratori e quadri sindacali a cui propone La caduta di quell'attenzione ed entusiasmo che hanno equità, di non segnalare Tunica agenzia di stampa esisten- studi, ricerche, dibattiti sui temi di maggior attualità del contrassegnato il decennio passato nei riguardi delle ri- te in Italia specializzata sui problemi dell'emarginazione, settore, nell'intento di ritrovare un valido rapporto tra forme sociali e dell'individuazione di elementi culturali e la cui dicitura abbreviata suona Aspe (Gruppo Abele, cittadini e istituzioni. Più centrato sui temi della cultura normativi che ponessero le basi di un welfare-state il più C.S.C., Torino, abbonamento Lit. 40.000, quindicinale). della salute e dell'uomo, della medicina di base e della compiuto possibile, ha portato con sé in questa fine anni L'agenzia è nata alla fine del 1982, quando il gruppo di psichiatria, Società e salute, Milano, abbonamento Lit. '80 un parallelo esaurimento delle risorse che di quei volontariato torinese aveva già affiancato alla propria atti- 24.000, trimestrale, si è da poco costituito in associazione progetti erano l'anima. La difficoltà nell'applicare rifor- vità "sulla strada", alcune iniziative culturali come la li- per attendere a un impegno più efficace in campo sociale, me accettate, lo stallo di altre ritenute indispensabili, il breria e il centro di documentazione. Da allora l'Aspe ha a favore della salute e dell'efficacia dei servizi. E chiudia- disorientamento degli operatori e poi la maggior com- via via più chiaramente definito la propria identità, per mo con Salute e territorio, La Nuova Italia, Firenze, abbo- plessità del reale, in cui è sempre più difficile scorgere molto tempo rimasta in bilico tra la forma-agenzia e la namento Lit. 33.000, bimestrale, che sotto il patrocinio unità di percorsi e sempre più facile esserne espulsi, sono forma-rivista. Oggi è uno strumento di informazione ri- della Giunta regionale toscana fa uscire un prodotto mol- tutti elementi che la direzione collettiva di Animazione volto principalmente ai giornalisti e agli operatori che si to rigoroso, con un target ristretto agli "addetti ai lavori" Sociale denuncia nell'editoriale di apertura del primo nu- occupano di problematiche sociali, pur arrivando alle e agli studiosi del settore. Ospita monografie, esperienze mero e che pone a proprio fondamento ideologico su cui scuole, alle biblioteche e in molte sedi istituzionali. dal territorio, contributi dall'estero, allargandosi dai temi si è innestato il bisogno di far imboccare nuove vie alla I circa 5000 abbonati testimoniano che gli obiettivi di consueti alla farmacologia, all'educazione alimentare, al- rivista. informazione rapida, in grado anche di suggerire un'inter- l'epidemiologia, alla formazione del personale sanitario. IDEI LIBRI DEL MESEI

le ma soggettivisticamente affermato; non invece la realizzazione dell'anti- pubblica alla sua complessa cultura, di una nuova ambivalenza della città, Società come tragica affermazione della di- co sogno austriaco "del ricongiungi- lacerata tra il "conflitto interiore" e il non riducibile a conflitti bipolari, ma sperazione, trasformata in ricerca del mento con la grande nazione tede- "pathos dell'immobilismo". ad una contraddizione fra moderniz- HERMANN HELLER, L'Europa e dominio per il dominio (come "ditta- sca?". E s'incrina pure la già fragile Marco Revelli zazione e declino che attraversa tutti il fascismo, Giuffré, Milano tura formale", cioè eclettica afferma- superficie della "democrazia conso- gli strati sociali. zione di contenuti eterogenei: "nega- ciativa" austriaca, di quel grande com- Mariella Berrà 1987, ed. orig. 1931, trad. dal tede- zione dello stato o sua deificazione, promesso tra cattolici e socialisti che sco e cura di Carlo Amirante, pp. socialismo o capitalismo, sindacali- ha garantito finora stabilità ed estin- 225, Lit. 18.000. smo o centralismo, cattolicesimo o zione delle tensioni ideologiche. Al di PAOLO ARVATI, Oltre la città paganesimo"). Una minaccia, conclu- sotto appare un'"altra Austria", per divisa. Gli anni della ri- Hermann Heller appartiene alla de Heller, destinata a riprodursi ogni- molti aspetti imprevedibile, sorda, at- LUCAJAHIER, Dagli aiuti alla strutturazione a Genova., medesima generazione di politologi e qualvolta una democrazia non sappia traversata da tentazioni conservatrici fame. Strategie di coopera- giuristi democratici weimariani, vicini emanciparsi dall'universo frantumato e dai segni — come scrive G. E. Ru- Sagep, Genova 1988, pp. 119, Lit. zione alimentare, Edizioni alla socialdemocrazia tedesca, cui ap- dei suoi partiti (regno della scissione) sconi — "della xenofobia, dell'intol- 18.000. Gruppo Abele, Torino 1988, pp. partennero anche Kirchheimer, per realizzare una sintesi superiore. leranza, dell'ottuso autoritarismo, 198, Lit. 22.000. Fraenkel e Neumann, con i quali con- Marco Revelli persino dell'antisemitismo". Un'Au- Le condizioni storiche, culturali e dividerà persecuzione ed esilio (mori- stria in cui persino i nuovi movimenti territoriali definiscono in parte le ri- Luca Jahier, pubblicista con espe- rà a Madrid nel 1933 a soli 42 anni). ecologisti e pacifisti mostrano signifi- sorse ed i vincoli di una società locale rienza anche operativa nel campo del- Al centro di quest'opera della maturi- cative tendenze e componenti conser- e le sue capacità e modi di adeguarsi la cooperazione allo sviluppo e delle tà, scritta in piena crisi weimariana, vatrici. Il volume offre, in forma agile al cambiamento. Genova centro eco- strategie agro-alimentari, presenta un sta la questione della democrazia no- AA.W., Il "caso Austria". ed efficace, gli strumenti per un giudi- nomico importante nei secoli passati, testo dotato di estrema scientificità vecentesca e delle sue aporie ("Si ha Dall'"Anschluss" all'era zio meditato, attraverso numerosi con una struttura sociale diversificata, che analizza una delle principali com- l'impressione che la nostra epoca non saggi sugli aspetti storici, politici e non riesce a trovare una via di uscita Waldhein, a cura di Roberto ponenti in cui si articola la politica di riesca a trovare una soluzione politica culturali più significativi, dall'analisi alla crisi degli anni '80. Agli interro- cooperazione e di aiuto al Terzo Cazzola e Gian Enrico Rusconi, Ei- adeguata alla democrazia sociale dio del fascismo austriaco a quella dell'o- gativi posti da A. Bagnasco nella bella Mondo, ossia l'invio di derrate ali- naudi, Torino 1988, trad. dal tede- massa", sono le prime parole del volu- perato della Chiesa cattolica, dall'an- introduzione, Paolo Arvati cerca di mentari. Lo studio propone, con tono me) sta cioè la consapevolezza della sco di AA.W., pp. 211, Lit. tisemitismo alla "denazificazione", dare una risposta attraverso una anali- ed incedere analitici e per nulla pre- difficoltà di superare l'atomismo e la 16.000. dal modello politico della Seconda re- si delle ricerche disponibili sull'anda- giudiziali, una rassegna storica delle conflittualità sociale sempre più spin- mento demografico, occupazionale, politiche attivate dai principali paesi ti e di riprodurre, dalla molteplicità Come per la Germania, sia pur in sui processi di declino e reindustria- donatori, seguita da una analisi teori- degli antagonismi, per via razionale, forma più ambigua ma più ufficiale, lizzazione e sulle trasformazioni so- ca degli effetti degli aiuti sulle nazioni l'unità; e soprattutto la sensazione anche per l'Austria esiste un "passato cio-culturali. I fenomeni di riduzione donatrici e su quelle riceventi, per che il processo spinto di spersonaliz- che non vuole passare". Sotto la scos- dei tassi di natalità, delle dimensioni concludersi con un caso concreto, zazione del dominio, di formalizza- sa del caso Waldheim, della sua dife- della famiglia nucleare non sono solo quello del Mali. La tesi che emerge zione e astrattizzazione del comando sa, attraverso la formula del "dovere un sintomo di modernizzazione e di rileva le contraddizioni, le incompati- attraverso la norma, riproducano al di soldato", per aver operato nella "laicità", ma sono anche indicatori di bilità e le degenerazioni che le strate- polo opposto, come potenziale di- Wehrmacht, vacilla l'antico alibi del- disagio. La crescita del terziario sia gie di aiuto finora rese operative han- struttivo, irrazionalità e domanda di l'annessione subita, dell'Austria vitti- come occupazione che come contri- no comportato. Una nota finale regi- assoluto. Il fascismo è letto precisa- ma dell'espansionismo nazista, su cui buto al reddito prodotto, l'alto indice stra l'opportunità di una riforma degli mente come rivolta volontaristica e era stata basata la legittimazione post- di natalità delle imprese, gli elevati aiuti che più autenticamente conside- irrazionalistica contro i processi di bellica della nuova Austria e su cui si livelli di istruzione non sono espres- ri le logiche economiche che sotten- astrattizzazione e di razionalizzazione fondava la "neutralizzazione delle re- sione di una tendenza innovativa, ma- dono i rapporti tra i vari paesi del della società, della politica e della cul- sponsabilità del passato", la de-colpe- tura, ma dipendenti dalla complessità mondo, in un'ottica di crescita comu- tura; come affermazione tutta negati- volizzazione collettiva: l'Anschluss fu dello sviluppo economico e del mer- ne e più bilanciata. va di un "come se" ormai irrealizzabi- veramente un atto di prevaricazione o cato del lavoro. L'immagine è quella Laura Piatti

portato al prevalere di una cultura artificiale, basata sul sua specializzazione, ma ne viene criticato il fatto di avere Achille Ardigò metodo ed a un appiattimento delle differenze fra cultura considerato il processo di razionalizzazione solamente sul scientifica e cultura umanistica. Una critica viene rivolta piano cognitivo, di avere privilegiato gli aspetti procedu- Per una sociologìa anche al cosiddetto pensiero debole, che per la sua man- rali di funzionalità di un sistema sociale piuttosto che oltre il post-moderno canza di pretese di spiegazioni globali, non può compren- quelli etici della liberazione individuale e comunitaria. Il dere le due dimensioni del sociale, quella della libera ridurre il problema della governabilità a logiche decisio- Laterza, Bari 1988, pp. 321, Lit. 28.000 intenzionalità soggettiva e quella della costruzione siste- nali astratte, a misure automatiche ha portato a concen- mica collettiva. La sua attenzione va alle due correnti di trare la progettualità in ambiti ristretti. La proposta è per pensiero, che pone alla base del pensiero post-moderno: una governabilità non disgiunta da norme morali, per il l'individualismo metodologico ed il neoilluminismo siste- ristabilimento di una nuova etica cui si collega una do- Achille Ardigò, uno dei maggiori sociologi italiani, mico. La sua ipotesi per la rifondazione della sociologia manda di senso. I propone una rifondazione della sociologia, che guardi alle non è una sintesi di queste, ma si fonda su una concezione La sociologia deve indirizzarsi ad esplorare le tensioni e I relazioni fra i soggetti, al contenuto, più attenta al senso duale della vita che consideri l'individuo come parte e le convergenze fra etica della convizione personale ed etica I dei fenomeni che ai problemi di metodo e ai risultati tutto, e permetta il passaggio e la relazione dal soggettivo della responsabilità collettiva. Per superare questo divario I semantici. Approfondisce e sistematizza - con ampi riferi- al societario. fra senso degli attori sociali e senso del sistema sociale 1 menti al dibattito teorico, filosofico e scientifico del nove- Il nuovo sapere tecnologico ripropone problemi etici sembra necessaria non solo una rifondazione della sociolo- cento - un modello di comprensione della realtà, già deli- che rimandano all'ontologia dell'uomo e richiedono una gia come scienza, ma anche una nuova scienza dei sociolo- neato nell'intervista Le due dimensioni del sociale al nuova riflessione filosofica. Alle teorie sociosistemiche ed gi che comporti un diverso metodo di analisi. I confronto, qui pubblicata in appendice. E unto di parten- in particolare a Luhmann viene riconosciuto il merito di I za è una revisione del pensiero post-moderno, il quale ha avere posto l'accento sulla complessità della società e sulla Mariella Berrà

Fantascuola il Voltaluna DIZIONARIO hrMoa* il M4H0 laL Théophile Gautier Una notte di Cleopatra DEGLI SCRITTORI Introduzione di Giuseppe Grasso — Pagg. 88 - £. 6.000 GRECI E LATINI Theodor Storm direno da Davanti al camino Francesco Della Corte Introduzione di Antonio Pasinato — Pagg. 64 - £. 5.000 Angel Bonomini Tre volumi rilegati di complessive 2480 pagine Fantascuola I novizi di Lerna LA PIÙ COMPLETA RASSEGNA DEGLI AUTORI Prefazione di Mario Lodi Introduzione di Lucio D'Arcangelo — Pagg. 88 - £. 6.000 GRECI LATINI BIZANTINI E ALTOMEDIEVALI 200 pagine. 20.000 lire Washington Irving DEI GENERI LETTERARI Diciotto racconti sulla scuola DELLE SCUOLE E DELLE CORRENTI per la scuola. Dolph Heyliger DELLA LETTERATURA CLASSICA Distribuzione Introduzione di Francesco Marroni — Pagg. 96 - £. 6.000 AFFIDATA AD OLTRE CENTO SPECIALISTI Coccinella Libri. Torino N Promeco Milano. Marino Solfanelli Editore 66100 Chieti - Via G. Armellini 3 — Tel. (0871) 63210 MARZORATI EDITORE Castalia VIA PORDOI, 8 - 20019 SETTIMO MILANESE ti dello scorso autunno. Le opinioni prese industriali, con particolare at- prattutto il riequilibrio territoriale e talismo: a partire da una impostazio- Economia dell'autore riguardo alle funzioni del- tenzione e ricchezza di dettagli empi- l'espansione di alcuni settori ed alcu- ne metodologica organicista, e rife- la finanza nei sistemi moderni e ad rici per la componente agevolata di ni tipi di imprese. rendosi tanto a Sombart quanto a NINO GALLONI, Struttura del- altre questioni sono spesso in contra- tale aggregato. Partendo dalla fine Andrea Beltratti Weber, Bente distingueva tra buro- l'economia e prospettive sto con l'interpretazione attualmente del secolo scorso, si può trovare un crazia e burocraticismo: la prima po- predominante; fra i molti esempi vale interessante racconto dello "strano in- teva felicemente combinare efficienza della politica economica, la pena di citare lo schema proposto treccio" esistente in Italia fra banca ed e strutture neocorporative di autorità Studium, Roma 1988, pp. 224, Lit. per lo studio degli effetti del debito impresa, che ha assunto varie forme a e controllo sociale, sostituendo al- 20.000. pubblico sui tassi di interesse e sulla seconda del periodo storico: inizial- l'imprenditore del capitalismo libera- disoccupazione, in base al quale si so- mente esplicito nella organizzazione HERMANN BENTE-NIKOLJ I. Bu- le il 'capo'; il secondo non poteva che stiene l'esistenza di un meccanismo della banca mista, e poi implicito nel CHARIN, Inefficienza econo- dar luogo a forme di spreco che nasce- perverso che spinge i tassi di interesse sostegno accordato dalle banche com- L'autore presenta una analisi teori- mica organizzata. L'econo- vano dalla stessa organizzazione Bu- reali a muoversi in modo inversamen- merciali agli istituti di credito speciale charin, in uno dei suoi ultimi inter- ca ed empirica relativa a diversi temi mia burocratizzata nella te proporzionale alla capacità del si- nell'era della "doppia intermediazio- venti prima di essere definitivamente di particolare interesse per l'econo- Germania di Weimar, a cura mia italiana, fra cui soprattutto la di- stema di creare occupazione. ne". Questa parte del testo è oggi rile- emarginato dal dibattito in Urss e poi vante indipendentemente da ogni ri- di Alfredo Salsano, ed. orig. 1929, soccupazione, la struttura produttiva, Andrea Beltratti soppresso, prese spunto dal libro di ferimento al credito agevolato, date le gli effetti del debito pubblico sui tassi trad. dal tedesceo di Enzo Grillo e Bente, giudicato esemplare, per riaf- recenti discussioni sui pregi e difetti di interesse. Il libro presenta comun- dal russo di Michele Sampaolo, Ei- fermare le novità del 'capitalismo or- della banca mista e sui ruolo che il que una visione di ampio respiro, che naudi, Torino 1988, pp. XXVII- ganizzato' in occidente — che spinge- sistema creditizio deve rivestire nel- giunge alla situazione italiana dopo 265, Lit. 15.000. vano ad una stabilizzazione più che l'ambito dello sviluppo economico aver considerato il panorama finan- ad un crollo dell'economia — e per italiano. L'autore presenta anche un criticare al contempo l'industrializza- ziario e produttivo a livello interna- SIMONA PERGOLESI, Il credito insieme di dati relativi alle agevola- "L'inefficienza economica organiz- zione centralistico-burocratica attuata zionale, con particolare riguardo al agevolato alle imprese in- zioni industriali, assieme ad alcuni zata", scrive Bente, "non riguarda né da Stalin e le sue 'inefficienze organiz- problema del debito internazionale dustriali. Le agevolazioni tentativi interpretativi della storia l'attuazione inadeguata degli obietti- zate'. Il volume contiene anche un'u- ed alle questioni di coordinamento gestite dai Ministero del- passata. E interessante notare il cre- fra paesi industrializzati e paesi in via vi, né la loro inadeguata determina- tile presentazione del curatore. l'Industria 1962-1984, Ange- scente ruolo delle sovvenzioni all'in- di sviluppo che esso implica. La fun- zione autonoma, bensì la creazione di Riccardo Bellofiore li, Milano 1988, pp. 347, Lit. dustria effettuate tramite lo strumen- zione stessa del sistema finanziario to creditizio nell'ambito della inter- falsi obiettivi" prodotti dall'organiz- 35.000. viene discussa alla luce della sua utili- mediazione degli istituti speciali, ed zazione burocratica stessa. Il libro di tà all'espletamento dei compiti pro- anche la pluralità di obbiettivi asse- quest'economista tedesco, che aderì duttivi, riprendendo un tema partico- Il libro traccia l'evoluzione del cre- gnati a questo strumento, fra cui so- al nazismo, si inserisce nel dibattito larmente attuale dopo gli avvenimen- dito a medio e lungo termine alle im- sulla razionalizzazione nel tardocapi-

un sistema che produceva macchine per produrre macchi- stiene che la quantità di moneta scaturisce da contratta- Michail Ivanovic Tugan-Baranovskij ne. Nonostante i rischi di dare una visione armonica del zioni interne al mercato, viene creata dalle aziende di capitalismo, questa posizione aveva almeno un grosso me- credito per finanziare la domanda globale. Il valore della Cartamoneta e metallo rito, quello di evitare l'ingenuo crollismo che era tipico moneta dipende perciò dalla domanda globale: è solo re- della Seconda, e poi della Terza, Intemazionale, ma che golando quest'ultima, e quindi indirettamente, e non con a cura di Augusto Graziani e Andrea Graziosi, non è scomparso nemmeno oggi. il controllo diretto della quantità di moneta da parte delle 2 ed. orig. 1919 , trad. dal russo di Andrea Questo volume, il primo di una nuova collana di autorità monetarie, che è possibile ottenere la stabilità dei Graziosi, Esi, Napoli 1988, pp. LVI-220, s.i.p. "Economia monetaria" diretta da Augusto Graziani, ci prezzi. mostra un nuovo, meno noto volto dell'economista russo, La modernità delle conclusioni di Tugan, di sapore quello del teorico monetario eterodosso tanto rispetto alla keynesiano ed antimonetarista, è sottolineata con chiarez- L'economista russo Tugan-Baranovskij gode anche da teoria quantitativa quanto rispetto alle versioni tradizio- za nella lucida introduzione di Graziani. Il volume, tra- I noi di una certa notorietà per i suoi scritti sulla teoria nali del marxismo. dotto dalla seconda edizione postuma (la prima era stata della crisi, in cui prese una vivace e rigorosa posizione in Rispetto al marxismo, Tugan mostra come la moneta, pubblicata nel 1917) è anche preceduto da un esauriente contrasto con quegli autori che ritenevano insita nel capi- non abbia natura di merce ma di puro segno: la moneta è saggio di Andrea Graziosi, "La Russia e le scienze sociali", talismo una tendenza al sottoconsumo. A questa tesi, Tu- sempre, anche quando si incarna in un metallo, rappresen- che inquadra il testo nel contesto storico e culturale, da gan replicava che nulla in astratto impedisce che la do- tante di un rapporto di credito-debito. Di conseguenza, la una nota bio-bibliografica dello stesso Graziosi, e da un manda globale sia tale da esaurire il reddito prodotto, pur stabilità dei prezzi e dei cambi non dipende dalla cosiddet- lungo saggio su Baranovskif dell'altro grande economista in presenza di una debole domanda di consumi, a condi- ta base metallica o dalla convertibilità ma dal governo russo Kondrat'ev pubblicato nel 1923. zione che la domanda di investimenti cresca in misura della moneta all'interno come internazionalmente. Ri- adeguata: sino a dipingere, polemicamente, l'immagine di spetto alla teoria quantitativa, Tugan rompe perché so- Riccardo Bellofiore

Economia segnalazioni AA.W. Il rafforzamento pa- 1962, trad. dall'inglese di Antonino trimoniale delle banche, a Salomone, pp. 520, Lit. 26.000. ARRIGO OPOCHER, Progresso cura di Francesco Cesarini, Il Muli- tecnico e commercio inter- no, Bologna 1988, pp. 319, Lit. AA.W., Firm environment Creare Imprese. Le nuove MARCO FORTIS, Prodotti di ba- nazionale. Un'analisi teori- 34.000. interaction in a changing iniziative imprenditoriali se e cicli economici, il Muli- ca, Cedam, Padova 1987, pp. xvi- productive system. nella provincia di Torino no, Bologna 1988, pp. 196, Lit. 165, Lit. 14.000. ALFRED D. CHANDLER Jr., Stra- Theory, behaviour and (1982-1985), a cura degli Uffici 25.000. tegia e struttura. Storia del- trend: an International Studio della Camera di Commercio AA.W., Aspetti e problemi la grande impresa america- overview, Angeli, Milano 1988, e dell'Unione Industriale di Tori- del nuovo ordine economi- Marco Fortis presenta, con fi con- na, Angeli, Milano 19873, ed. orig. pp. 268, Lit. 28.000. no, Edizioni del Sole 24 Ore, Mila- co internazionale, Cedam, tributo di Nomisma (per la quale ha no 1987, pp. 164, Lit. 24.000. lavorato proprio nel campo degli stu- Padova 1987, pp. 109, Lit. 14.000. di sulle materie prime), un volume re- lativo al ruolo delle materie prime- PAOLA ANTONELLO, Investi- I successi conseguiti negli ultimi prodotti di base (Mppb) nelle econo- menti in macchine e pro- anni dalle maggiori imprese localizza- mie dei paesi industrializzati. Il lavo- dotto per ora lavorata nel- te in provincia di Torino (Fiat ed Oli- ro combina l'approccio proprio del- l'economia italiana 1960- vetti innanzitutto) hanno rilanciato STORIA UNIVERSALE DELL'ARTE l'economia applicata con una valuta- 1982, Giuffrè, Milano 1987, pp. l'interesse anche per una analisi delia zione teorica sulle relazioni tra feno- 357, Lit. 28.000. Sezione "Le civiltà dell'Occidente" struttura e della dinamica del più va- meni e dinamiche economiche e con- diretta da Enrico Castelnuovo sto tessuto industriale formato da pic- sumi di materie prime, ispirandosi SVIMEZ, Un programma per cole e medie imprese. In questo volu- agli studi sui cicli "lunghi" e sui "busi- il Mezzogiorno, il Mulino, Bo- me l'oggetto di analisi è la creazione ness cycles". Il testo si compone di tre di nuova imprenditorialità sia nell'in- sezioni: nella prima si propone una logna 1987, pp. 47, Lit. 6.000. dustria che nei servizi. Se la creazione panoramica degli sviluppi storici dei di imprese ha avuto una dinamica ac- SVIMEZ, Rapporto 1987 sul- LA FINE DEL consumi di materie prime nell'area in- centuata, ponendo Torino in testa al- dustrializzata; segue una disamina re- l'economia del Mezzogior- la graduatoria nazionale, ciò non si è lativa alle connessioni tra progresso no, il Mulino, Bologna 1987, Lit. tradotto però in apprezzabili risultati tecnico, specializzazioni produttive e 25.000. MONDO ANTICO di creazione di occupazione, in quan- consumi settoriali di Mppb, in termi- to circa l'80% delle imprese non supe- ni di comparazione tra paesi; nella HARVEY ARMSTRONG, JIM TAY- di Guido A. Mansuelli ra i cinque addetti compresi i titolari, terza parte si indaga sui rapporto tra , Economia e politica re- in precedenza già occupati, ed i fami- LOR le ciclicità dell'economia italiana e gionale, Giuffré, Milano 1987, gliari coadiuvanti. Non stupisce allora l'intensità della domanda di materiali. ed. orig. 1985, trad. dall'inglese di che il tasso di disoccupazione in pro- Il lavoro dimostra come l'analisi degli G. Aquilina, pp. XXIX-481, Lit. vincia superi il 10% se si pensa che assorbimenti di Mppb possa offrire Pagine VIII-276 con 330 illustrazioni ...... ^ alla sola Fiat Auto gli occupati sono un contributo rilevante allo studio 35.000. diminuiti di quasi 40.000 unità tra il delle fasi di sviluppo delle economie 1980 ed 0 1985. industrializzate e dei settori in essa via CESARE BISONI, Il bilancio del- UTET Aldo Enrietti via dominanti. le banche, Il Mulino, Bologna EDI FORI DAL 1791 Laura Piatti 1988, pp. 113, Lit. 15.000. IDEI LIBRI DEL MESE I

disponibili foto di prima mano). In to classificatorio — diversamente da Per la fine dell'anno e per la stessa vista la pubblicazione di un secondo Arte questi casi i pareri sulla cronologia quanto accade in altri paesi o in altre collana — Dizionari Terminologici volume dedicato ai paramenti liturgi- delle opere sono inevitabilmente di- discipline affini — aumenta l'interes- — curata dall'Istituto Centrale per il ci ed alla mobilia ecclesiastica. scordi, ma l'accettazione dei due alta- se per questo dizionario mirato alla Catalogo e la Documentazione, è pre- Fiora Bellini LAURA PAGNOTTA, Giuliano ri d'esordio rimane un atto di fede. definizione vuoi di nomenclature Bugiardini, prefaz. di Mina Gre- Sono invece fastidiosi gli errori di in- vuoi di tipologie. Da "accenditoio" a gori, Allemandi, Torino 1987, pp. formazione come quello, a pagina 28, "via crucis" ognuno dei trecento lem- 254, Lit. 80.000. su Pierino da Vinci (che essendo nato mi attinenti alla suppellettile liturgica sul 1530 non potrà essere evocato di rito cattolico-romano, riporta i dati neppure lontanissimamente per un'o- etimologico-lessicali, la definizione, Gli storici dell'arte non possono pera che si ritiene eseguita "intorno al la storia dell'uso e dell'evoluzione vantare qualcosa di simile al classico secondo decennio") o, a pagina 58 sul strutturale dell'oggetto insieme ad libro dell'Albertini su Firenze dalla Costa (che, negli anni '20, aveva salu- una nomenclatura delle sue parti — Repubblica al Principato . Manca an- tato da un pezzo Bologna). quest'ultima visualizzata con disegni che una monografia recente su un Massimo Ferretti a tratto. Le tappe salienti delle varia- personaggio cruciale come Fra Barto- zioni morfologiche e stilistiche di lomeo, ma c'è urgenza di un lavoro ogni oggetto, entro un arco cronolo- come quello che Giovanni Romano gico che va dal Paleocristano al Flo- ha fatto per Mantova. In tale situazio- reale, sono illustrate in un apparato di ne, un libro sul Bugiardini (1475- circa mille fotografie che documenta- 1554), artista più discontinuo che ef- BENEDETTA MONTEVECCHI, SAN- no anche la diversità delle tecniche e fettivamente "minore" e, comunque DRA VASCO ROCCA, Suppelletti- dei materiali impiegati. Strumento di rappresentativo di quella falda iconi- le Ecclesiastica, Centro Di, Fi- lavoro per il catalogatore e per lo sto- ca che dall'età savonaroliana va fino renze 1987, pp. 495, Lit. 160.000. rico d'arte il volume contiene inoltre alla Controriforma, è destinato a cari- un'ampia bibliografia, un glossario ed carsi di grosse responsabilità. L'inda- un lemmario in cinque lingue (italia- gine svolge un utile servizio agli studi, Il fatto che in Italia la storia delle no, latino, francese, tedesco, spagno- nonostante la qualità scadente di al- arti non possa avvalersi di una tradi- lo) ponendosi così quale presupposto cune riproduzioni (non sempre sono zione disciplinare fondata su un asset- ad una nomenclatura normalizzata.

sulla storia della grafica. Qualcosa spiace. comportino un proseguimento operativo Bologna e l'Umanesimo. Ad esempio: il martellante abbinamento Ralph Toledano da parte di qualche artefice specializzato. 1490-1510 fra Francesco Francia e l'Art Nouveau Francesco di Giorgio Con tali criteri si studia, sì e no, un artista (Emiliani-Oberhuber), che rimane retori- romantico. Il peggio è che parte dell'intro- catalogo della mostra a cura di camente elusivo; l'inutile scheda 141, in- Martini. Pittore e scultore duzione è spesa per rintracciare le ragioni genuamente diramata ma fallace nel caso storiche dell'emarginazione del pittore ri- Marzia Faietti e Konrad Electa, Milano 1987, pp. 176, Oberhuber, Nuova Alfa specifico; la pretesa di Oberhuber di rica- spetto all'architetto. E troppo spesso torna vare la data di nascita di Marcantonio Lit. 90.000. il sibilo fastidioso della "tradizione sene- Editoriale, Bologna 1988, (millesimo e, all'incirca, mesi), in base ai se". E se invece il tradizionalismo testimo- pp. 392, Lit. 80.000. ritmi del suo svolgimento stilistico messi a Chi è Francesco di Giorgio? "Un auto- niasse un ruolo attivo del "pubblico" sene- confronto con le fasi d'evoluzione teoriz- didatta che si elevò dalla condizione di se? E se ciò aiutasse a diversificare le occa- Grazie alla collaborazione fra la Pina- zate da Rudolf Steiner. Un caso più spino- figlio dì pollivendolo col sudore della sioni produttive, introducendo la nozione coteca di Bologna e l'Albertina di Vienna è so è rappresentato dalla Lucrezia (coli, fronte" o un esponente tipico della salda- (non denigratoria ma oggettivante) di bot- stata organizzata una bella mostra centra- priv.) riproposta come Raffaello, ma dove tura quattrocentesca fra arte e tecnica? Se tega? Il libro, che non è impeccabile nep- ta sugli avvii padani e sull'esordio a Roma la dimensione del foglio sforza il calibro si è inclini alla seconda definizione, un pure nella bibliografia, è un'occasione di Marcantonio Raimondi. La qualità del del disegno, che è di una "purezza" tonan- libro costruito attorno al catalogo dei di- bruciata. Il mercato editoriale non potrà progetto critico si riflette anche nel catalo- te, di età neoclassica. Il catalogo rimane pinti e delle sculture appare già tendenzial- darci tanto presto un'altra monografia sul- go; che, fra l'altro, è particolarmente sor- comunque un buon punto di riferimento, mente arbitrario. L'amputazione non ri- l'artista. Ma a tale proposito: la nuova vegliato nella realizzazione libraria e regge anche per la nitidezza con cui emergono i guarda solo l'ingegnere-architetto. Nelle campagna fotografica a colori è cosa meri- bene il confronto con gli usi editoriali che problemi ancora aperti. mire del catalogatore non rientrano nep- toria; ma perché scontornare accuratamen- — all'estero — caratterizzano gli studi Massimo Ferretti pure i disegni e tutte quelle pratiche che te le cornici originali? Massimo Ferretti

l'accorpamento in un unico stato. An- ti, cartografie storiche, documenta- alle generazioni successive al '48 e che il volume proposto appartiene a zioni tipologiche su singoli manufatti che fu quindi volutamente ignorato questo filone di studi urbani, attento o parti di città, i volumi della collana fino all'esposizione commemorativa alla realtà dei singoli luoghi, già flori- restituiscono le vicende legate alla co- del 1896 che segnò la ripresa di un GREGORIO E. RUBINO, MARIA A. ALVAR AALTO, Idee di archi- do in Italia, ma lasciato sovente in stituzione storica e trasformazione interesse critico che oggi si esprime tettura. Scritti scelti 1921- TETI, Catanzaro, Laterza, Bari passato al dilettantesco zelo degli sto- delle strutture urbane esaminate, dal- nella mostra al Kustlerhaus di Vien- 1968, saggio introduttivo di Mar- 1987, pp. 215, Lit. 48.000. rici locali. Catanzaro è l'ultimo nato di le origini alla seconda guerra mondia- na. Lo chiamarono "Biedermeier", cello Fagiolo, Zanichelli, Bologna una ormai cospicua serie dedicata a le. Ovviamente non sempre il risulta- estendendo a tutte le manifestazioni Nei decenni successivi all'unità po- Le città nella storia d'Italia, che ha to della ricerca, o l'apparato icono- del gusto dell'epoca il senso di ridico- 1987, pp. 154, Lit. 16.000. litica della penisola ebbero successo i Cesare De Seta come direttore. Inizia- grafico proposto, sono di livello qua- lo reso dalla caricatura del cittadino fascicoli delle Cento Città d'Italia, che ta nel 1980, la collana conta oggi 30 litativo analogo: diversi sono gli auto- qualunque, dell'onesto Meier appun- La Finlandia è stata in questo secolo ribadivano la identità particolare che volumi pubblicati ed una consistente ri e i soggetti di studio. Fra i volumi to, rispettoso dell'autorità e dell'ordi- un piccolo grande laboratorio d'Eu- ogni realtà urbana aveva, potenzial- serie di opere in preparazione. Avva- meglio riusciti, segnaliamo quelli de- ne costituito. Di fatto alcune delle ropa nei campi dell'architettura e del design, con Alvar Aalto (1898-1976) mente messa in dubbio proprio dal- lendosi di fonti diverse, studi esisten- dicati a Roma (I. Insolera), Genova conquiste spirituali del romanticismo (E. Poleggi e P. Cevini), Padova (L. erano state tradotte in forme di senti- come maestro alchimista: l'uomo che Puppi e M. Universo), Milano (L. mentalismo piccolo-borghese e a que- ha distillato le forme dell'armonia na- Gambi, M.C. Gozzoli), Lecce (V. Caz- ste si improntarono molte soluzioni turale per trasmutarle in una sorta di zato e M. Fagiolo), Venezia (G. Bella- pratiche di quieto e comodo benesse- standardizzazione umanizzata che è la HMBHBBHMHMIHII vitis e G. Romanelli). Ma nel com- re. Ad una rivalutazione delle espres- cifra continua della sua architettura. plesso la collana costituisce un corpus sioni artistiche del Biedermeier di etti Aalto, antiteorico per eccellenza, non STORIA DELL'ARTE IN ITALIA unico e di eccezione di studi di storia il mobilio è testimonianza essenziale, amava tenere conferenze e scrisse as- diretta da Ferdinando Bologna urbana; un grande atlante comparato, si è dedicato Angus Wilkie che ne ri- sai poco per essere un architetto dive- le cui pagine si vanno via via comple- costruisce la storia con una scelta di nuto celebre sia in Europa che negli tando, che ha ben poche analogie nel- pezzi rintracciati in Europa e in Ame- Stati Uniti. I suoi scritti principali, la storia dell'editoria e degli studi de- rica, in musei e collezioni private, e di raccolti in un volume pubblicato in dicati alla città. cui intende provare il carattere e l'i- Finlandia nel 1972, sono ora propo- sti, con alcune aggiunte rispetto alla Maristella Casciato dentità stilistica fuori dalla ricostru- L'ARCHITETTURA zione storica d'ambiente, collocando- edizione originale, nella serie TAM/ li in un contesto moderno e funziona- Teoria dell'architettura moderna, di- le. Ad una descrizione cronologica e retta da Giuliano Gresleri. Si tratta di DEL SETTECENTO tematica fa riscontro una documenta- articoli, testi di conferenze, interviste zione per immagini che di ogni singo- con l'architetto, che datano dal 1921 di Anna Maria Matteucci lo mobile privilegia autonomia, mate- al 1967, e seguono il percorso "razio- AUGUS WILKIE, Biedermeier, ricità e struttura, qualità atemporali nale" di Aalto verso la identificazione di una architettura civile fatta per Mondadori, Milano 1987, ed. orig. che suggeriscono un impiego attualiz- l'uomo. Una introduzione di Marcel- 1987, trad. dall'inglese di Maurizio zato e flessibile del Biedermeier. Ne lo Fagiolo e una prefazione di Goran Vitta, pp. 215, Lit. 80.000. deriva al libro una impressione ridut- tiva di catalogo-prontuario per solu- Schildt agevolano la lettura critica zioni pratiche di arredamento. della piane argomentazioni del mae- con 398 illustrazioni 53 11 ij'jTM; rni Negli anni che seguirono il Con- stro, le quali sono arricchite da alcuni gresso di Vienna nei paesi di lingua suoi schizzi di viaggio che parlano, tedesca, la borghesia, obbligata al- Alessandra Rizzi come gli scarni scritti, con la medesi- UTET l'immobilismo dall'apparato politico EDITORI DAL 1791 ma fulminante capacità di sintesi. e militare della Santa Alleanza, elabo- rò uno stile di vita che non piacque Maristella Casciato N 6 riNDjCF » ••DEI LIBRI DEL MESEHB

VERONIQUE WILLEMIN, GILLES- vano aspirare. Si tratta di un vero e In Inghilterra il giardino è il corol- propone direttamente come testo sto- rico, ma piuttosto come manuale di ANTOINE LENGLOIS, Les 7 Folies proprio manuale di giardinaggio, ri- lario naturale della casa. Non c'è edi- giardinaggio — nella migliore tradi- Capitales, catalogo della mostra volto a tutti gli interessati a migliora- fìcio unifamiliare che non possegga re il proprio giardino dal punto di almeno un piccolo orticello privato; zione anglosassone — ricco di consi- Editions Alternatives, Paris 1986, vista delle tecniche, delle essenze, ma tanto che lo spazio verde domestico gli per creare nel giardino della nostra pp.115. anche a livello formale. Delle nume- può essere considerato come un loca- casa delle vere e proprie sculture ve- rose riedizioni del 1574, 1578, 1579, le della casa. Se conosciamo dai ma- GERALDINE LACEY, Creating To- getali. Tuttavia, accanto a dettagliate AA.W., De Folie en Folies, la dé- 1586, 1593, 1608, 1652, quella del nuali di giardinaggio del passato, dai piary, Garden Art Press Ltd., notizie pratiche su come organizzare couverte du monde des jardins, le strutture tutorie, sulle specie da 1577 fu pubblicata con lo pseudoni- dipinti e da quelle raffigurazioni che Northiam, 1987, East Sussex, pp. Atelier d'Edition "Le Septième mo di Didymus Mountain e con il ti- Mario Praz chiamava "scene di con- scegliere, sui terreni, le stagioni e le 147. Fou", Genève 1987, pp. 231. tolo più accattivante di The Garde- versazione", le dimensioni e le imma- potature, la presenza di un discorso ner's Labyrinth. La riedizione che vie- gini del giardino circostante la casa La storia dell'ari topiaria (dal latino storico documentario, più che critico, Un'interessante esposizione del ne oggi proposta si basa su quella del inglese dei secoli passati, poco sappia- topia, paesaggio dipinto, giardino ar- è costante, prima di tutto nella ricca 1986 tenutasi nel parco di Bagatelle 1652 e introduce numerose illustra- mo delle vicende di questo spazio agli tificiale) ha origini antiche; già i greci raccolta iconografica che propone un ne L'Ile de France e un lussuoso volu- zioni a supporto del testo originale inizi del Novecento. Jane Brown, con e poi i romani usavano potare gli albe- efficace confronto tra esempi del pas- me riccamente illustrato, indirizzano che viene invece mantenuto integral- ricche illustrazioni, documenta la sto- ri e le siepi dei loro giardini in forme sato e realizzazioni attuali, una testi- la nostra attenzione sulle folies archi- mente. Diviso in due parti, questo ria del giardino inglese moderno dal- geometriche, figurative e architetto- monianza delle domesticazione della tettoniche, complemento necessario e fondamentale volume della storia del l'opera di Gertrude Jekill, la creatrice niche. Arte botanica globale, la topia- natura da parte dell'uomo. indispensabile a ogni giardino sette- giardino europeo, affronta le più sva- del "giardino fiorito" (ricco di brode- ria, è presente in tutta la storia del centesco. Se pensiamo al giardino paesistico come una sorta di palcosce- nico "naturale" ecco che le folies, quella serie di manufatti architettoni- ci come colonne e rovine artificiali, Cosa leggere tempietti neoclassici e padiglioni goti- ci, grotte e ponticelli, statue e cinese- PIERRE ET SUSANNE RAMBACH, rie, divengono i personaggi illustri di Secondo me Jardins de Longévité — Chine Ja- una commedia in continuo svolgi- pon — L'art des dresseurs de pier- mento. Ma al di là della semplice ar- res, Editions d'Art Albert Skira chitettura di ornamento al giardino, su verde e storia le folies hanno permesso una crescen- S.A., Geneve, 1987, pp. 231. te sperimentazione compositiva che JOHN BROOKES, Gardens of Para- altrove non sarebbe stata possibile. dise, Widenfeld and Nicolson, Espressione di libertà oltre che di London 1987, pp. 240. creatività architettonica, pittorica e fi- gurativa, questi curiosi edifici sembra- di Matteo Vercelloni Il giardino orientale è anzitutto un no anticipare e riassumere, nel ristret- "giardino simbolico", espressione tri- to spazio del giardino, i revivals stili- dimensionale e figurativa di determi- stici assunti sia per la costruzione del- nate filosofie e religioni. Questi due Nel 1625 Francesco Bacone nel suo Of Gardens notava che il costru- volumi ne documentano il carattere la città nuova, dettata anche dalla ri- ire giardini appartiene al culmine della civiltà, cioè alle loro fasi più raffi- voluzione industriale, sia per le "mo- esoterico indagando nel mondo cine- nate, in cui l'uomo, soddisfatti i propri bisogni materiali, si industria finalmen- derne" dimore di campagna. Il catalo- se e giapponese (Jardins de Longévité) go redatto da Willemin e da Langlois te per appagare quelli spirituali. Da tali affermazioni possiamo forse dedurre che e in quello islamico (Gardens of Para- organizza in sette suggestivi capitoli ogni civiltà, ogni società ha il verde che si merita. Tuttavia, oggi, sembra rinascere un dise). Il percorso che il libro di P. e T. una convincente raccolta iconografi- interesse, non solo letterario, per il verde; parchi pubblici urbani e regionali, giardini e Rambach propone, incentrato sulla ca, intercalando i testi di corretta aiuole fiorite, viali alberati e parterre erbosi sono intesi sempre più come presenze essen- presenza e sul significato della roccia esposizione filologica con citazioni ziali per migliorare le qualità ambientali del nostro paesaggio, soprattutto urbano. Se pos- come elemento compositivo prima- rio, mette in luce le diversità e le ana- letterarie. Ogni illustrazione è com- siamo intendere l'ambiente come natura vista attraverso cultura, cioè come un patrimonio logie tra giardino giapponese e giardi- mentata da un'esauriente didascalia prodotto, direttamente o indirettamente dall'opera di trasformazione, di domesticazione e di no cinese: entrambi hanno come rife- che permette una lettura non sistema- coltivazione compiuta dall'uomo, tali processi vanno colti all'interno di quel "tempo geografi- tica dell'intero volume, ma in grado rimento formale la pittura Sung, ma co di lunga durata" caro a Fernand Braudel. Un nuovo rapporto con la storia, un nuovo di stimolare la curiosità di ogni letto- se il giardino templare giapponese era modo di guardare al passato, sembrano allora dover necessariamente caratterizzare ogni nuo- re. De Folie en Folies, una ricchissima una vera e propria palestra dello spiri- e dettagliata raccolta di immagini di va proposta di verde e ogni lettura delle sue vicende storiche. Segnali in questo senso arrivano to, luogo di meditazione e di silenzio giardini europei dei secoli che vanno anche dal panorama editoriale internazionale; con libri in gran numero che sembrano sottoli- legato strettamente alla casa, quasi a dal XVI al XVIII, documenta l'idea neare un interesse per i giardini che supera la dimensione della semplice curiosità bibliogra- configurarne una "stanza senza soffit- del giardino attraverso capitoli che si fica per abbracciare quella di una storia che vuole essere contemporanea e propositiva. La to", da contemplare più che da per- propongono come "percorsi": ad realizzazione di accurate riedizioni anastatiche dei fondamentali trattati sui giardini, accan- correre, quello cinese si configura più come parco di delizia destinato allo esempio quelli de "L'initation", "de la to a sempre più numerosi studi sul giardino dell'uomo significa attualizzare le diverse connaissance", "de la galanterie", "de svago e al piacere, nonché riproduzio- storie di questo spazio "sacro", espressione di civiltà raggiunta all'interno del divenire del ne di fantasia del Paradiso occidenta- l'exotisme", "de l'illusion". Se il cata- rapporto natura/cultura e frutto di millenarie esperienze di domesticazione e coltiva- logare le folies in tematiche non del le di Amida. Un giardino ricco di biz- zione volte ad assicurare approvvigionamenti e piaceri estetico-contemplativi. La tutto scientifiche non appare molto zarrie, di padiglioni, di ponticelli po- nota analogia tra giardino e Paradiso terrestre ha origini antiche e sembra ritro- convincente, l'imponente raccolta fo- licromatici e di rocce in forme fanta- tografica e-di disegni, più che le noti- " kparsi in tutta la storia delle civiltà sia occidentali, sia orientali; il giardino è stiche, un luogo tutto da scoprire per- zie storiche contenute nei testi, fa di ^stato nella storia un luogo "sacro", un bene prezioso, uno "spazio altro". correndolo nei suoi tortuosi percorsi. Le immagini raccolte nel volume te- questo, libro, di grande formato e di "Il giardino, — affermava Michel Foucault — il più piccolo fram-A stimoniano anche il comune senso di elevata qualità iconografica, una sorta mento del mondo, ne rappresenta al tempo stesso la totalità,A prospettiva asimmetrica, di illusione di "atlante" di facile e utile consulta- hcostituendo fin dai tempi più remoti una sorta di ete-^ di profondità, dei giardini in esame; zione per studiosi del settore o per rotopia felice ed universalizzante". chiunque voglia avvicinarsi al fanta- ambedue tendono a creare uno spazio stico mondo dei giardini dei secoli apparentemente infinito, metafora passati e delle folies ivi contenute. simbolica dell'universo. Inoltre per quanto riguarda il decoro roccioso, alle rocce fantasiose e modellate di quelli cinesi rispondono quelle natu- rali del giardino giapponese poste con riate tematiche dell'arte dei giardini, ries e di aiuole composite) divenuta la giardino occidentale. Dall'antichità abile sapiente regia Zen sul tappeto di dalla preparazione delle aiuole alle principale progettista di giardini del classica al primo Rinascimento, dalla ghiaia e sabbia. Il carattere religioso sementi, facendo riferimento ai tratta- movimento delle Arts and Crafts, al tensione scientifica seicentesca ai ca- del giardino orientale è rintracciabile tisti classici, alle fonti greche e roma- "giardino concettuale", frutto di ispi- pricci rococò, sino alle diverse inter- anche nella cultura islamica; rispetto THOMAS HILL, The Gardener's La- ne. Implicitamente si propone così, razioni artistiche e letterarie, di Sir pretazioni della cultura romantica al giardino cinese e giapponese, è l'e- byrinth — The First English Gar- soprattutto per ciò che concerne la Geoffrey Jellicoe, il più significativo l'ars topiaria sembra alternarsi tra ri- lemento vegetale più che quello roc- dening Book, introduzione di Ri- forma, il giardino all'italiana di picco- landscape architect del XX secolo. cerca di razionalità figurativa e gratui- cioso a determinarne però la compo- chard Mabey, Oxford University la dimensione, quello della cultura ri- Esempi puntuali vengono analizzati ta decorazione. Nel Settecento l'esprit sizione. Significati cosmici, mitici e géométrique del giardino francese e metafisici caratterizzano così il giardi- Press, New York 1987, pp. 224. nascimentale in cui il "labirinto" era brillantemente dal punto di vista sto- anche una figura non solo simbolica, rico e formale, mentre si delinea, nel subito dopo quello rococò diedero a no islamico, un luogo "sacro", espres- Pubblicato per la prima volta nel capace di dare al giardino un convin- confronto con le molteplici soluzioni questa sapiente arte dei giardini un sione di civiltà in cui alberi, acqua e 1563 con il titolo A most brief and cente disegno ambientale. stilistiche adottate nel corso dei de- aspetto progettuale inusitato: il verde architetture organizzano un disegno pleasant treatyse, teachiynge howe to cenni, il complesso e ricco panorama diventa infatti "architettura" e i trat- ordinato e concluso. del giardino inglese "del nostro tem- tati del tempo, come ad esempio quel- dress, sowe, and set a garden, The Gar- Il libro di J. Brookes, attraverso un po". Un giardino che vede accavallar- lo di A.J. Dézallier D'Argenville del dener's Labyrinth può essere conside- viaggio che dalle origini arriva sino si il ritorno dello stile inglese e il revi- 1709, riportano tavole che propongo- rato come la prima opera europea in- alle realizzazioni attuali e alle pro- val italiano, le rigide influenze forma- no modelli scenografici interamente teramente dedicata alle tecniche del spettive future del giardino islamico, li dell'architettura del movimento costruiti con essenze vegetali adagiate giardinaggio. A Londra, dove fu stam- propone un discorso storico ricco di moderno e il New Georgian, un giar- su strutture lignee. Grazie alla potatu- pato, ebbe subito un enorme successo riferimenti e di esempi iconografici dino ispirato al passato con abbon- ra delle siepi ad arcade o palissades e di pubblico a testimoniare che già dal- organizzati di paese in paese. la seconda metà del Cinquecento il JANE BROWN, The English Garden danza di siepi potate in forme geome- agli alberi geometricamente definiti, giardino inglese non era uno spazio in Our Time — From Gertrude triche, per giungere con Jellicoe e al- il giardino diventa una sorta di città per pochi privilegiati, ma un comple- Jekyll to Geoffrey Jellicoe, Anti- tri a progetti e realizzazioni contem- effimera e allusiva. Il libro di G. La- mento della casa, un luogo alla cui que Collectors' Club, Woodbrid- poranei. cey, interamente dedicato a questa fondamentale arte dei giardini, non si diretta creazione e gestione tutti pote- ge, Suffolk 1986, pp. 272. n riNDICF xii HIDE! LIBRI DEL MESEHM

natori indiani della Black Mesa, de- Riviste scritti da Matt Witt, costretti a subire l'invadenza aggressiva delle ditte ap- I rossi e il verde. Gli indiani paltatrici nord-americane nelle loro e l'ambiente, numero monogra- riserve, vorrebbero salvare l'ambien- fico di "I giorni cantati", I, settem- te, ma non possono fare a meno del bre/dicembre 1987, n. 3-4, Sapere progresso, hanno bisogno di conti- 2000 / Il manifesto anni '80, Roma nuare a lavorare nelle miniere di car- bone a cielo aperto. I cacciatori di 1987, pp. 64, Lit. 6.000. pelli del Canada orientale, studiati in un libro di Calvin Martin di cui dà Il numero si propone di illustrare, conto in un articolo Giorgio Mariani, attraverso materiali diversi prove- non si possono certo definire ecologi nienti dalla vasta cultura storico-etno- o ambientalisti secondo l'usuale acce- grafica americana, la situazione degli zione occidentale, perché da almeno indiani d'America, di parlare di loro vent'anni per la loro stessa sopravvi- fuori del folklore e dentro la storia. venza devono pagare prezzi alti, poli- Emerge così un quadro vario ed esau- tici ed ambientali. Il rapporto tra in- riente della realtà di questi "figli della diani ed ecologia si mostra così più natura" (siano essi indiani, aborigeni complesso di quanto non lascino in- australiani, inca); leggendo i testi del- tendere le semplificazioni della cultu- le canzoni dei folk-singers indiani, im- ra di massa, della controcultura e del- pariamo a conoscerne i problemi, a la propaganda neocolonialista. guardarli con un occhio diverso. I mi- Laura Luongo

tere oracolare da parte delle donne, rubato da Febo (Apol- prendere la strada dell'" obliquità" (M. Mizzau): il non Sessi e generi linguistici lo) alla madre Febe, da cui trae origine un diverso ordine detto prevale sul detto, l'implicito sull'esplicito fino a un logico e la censura della parola delle donne. Viene quindi a cura di Luce Irigaray, numero monografico conflitto di silenzi come luogo della resistenza e al suici- qui affermata la cancellazione di una "storia", la scompar- dio, parola estrema per uscire dall'inevitabilità del siste- di "Inchiesta", XVII, n° 77, Dedalo, Bari sa di una lingua. Non stupisce così che Patrizia Violi possa ma dominanza-sottomissione. La considerazione di alcu- 1987, pp. 80, Lit. 8.000 riscontrare un pressoché totale accordo sull'inutilità del ne figure femminili protagoniste di romanzi dell'800 apre genere femminile nella lingua, sulla sua "accidentalità" in 10 sguardo sulla storia di questa "obliquità" senza esplici- un linguaggio ormai percepito come neutro e universale; tare se prevalga in essa un cammino dell'identità o un La categoria di genere che irrompe nelle diverse disci- salvo ribadire che la differenza sessuale — che viene pe- tragico messaggio di negazione. La relazione madre-feto, pline scientifiche viene qui introdotta nell'analisi del luo- raltro riaffermata come un dato che sdoppia il genere mediata da un terzo, la placenta, va oltre la contraddizio- go ove si fonda il potere di comunicare, il linguaggio. umano e non gli individui — in quanto "opposizione ne separatezza/fusione, sfruttamento/autodistruzione I Riconoscere e conoscere la natura sessuata del discorso semantica profonda", organizza la nostra percezione del fondando un rapporto che preserva i soggetti e allontana significa affrontare alla radice il problema della parola mondo e che la marginalìzzazione del femminile avviene 11 modello (maschile) di un parassitismo devastatore. Il delle donne. Primo compito sembra essere quello di ren- là dove, prima del linguaggio, il maschile è posto come saggio conclusivo di L. Irigaray offre ampi spunti di anali- dere visibile il fatto che le nostre società discendono da termine fondante (ad esempio con un investimento simbo- si del linguaggio di pazienti in terapia analitica di entram- due genealogie, madre-figlia, padre-figlio, il che implica lico pregnante su alcuni elementi del mondo naturale bi i sessi in cui la specificità femminile sembra quella di l'esistenza di un ordine culturale che si trasmette di madre come sole/luna, acqua/fuoco, cielo/terra, ecc.) e il femmi- volersi "cancellare davanti all'ordine della lingua e del in figlia (L. Irigaray); una dimensione della civiltà che nile come sua negazione o come limite. Negazione e limite mondo". Ma, per l'appunto, quale ordine della lingua e \ Mauxion afferma essere andata perduta fin dall'inizio che inducono la comunicazione — quando la parola, che del mondo? della nostra era culturale, riferendosi alla perdita del po- è sempre a due voci, riguarda la coppia donna-uomo — a Laura Derossi I

JMII^JIJIMV Rizzoli, Milano 1988, ed. orig. ste, SE, Milano 1988, ed. orig. NOVITÀ Libri 1886, trad. dall'inglese di Marcella 1958, trad. dal francese di Libero ASTROLABIO E. BEIN RICCO, G. PONS economici Bonsanti, pp. 496, Lit. 10.000. Solanoli, pp. 114, Lit. 15.000. JACK KEROUAC, I vagabondi CONOSCENZA SCIENTIFICA a cura di II) Religione E FEDE del Dharma, Garzanti, Milano Guido Castelnuovo 1988, riedizione, ed. orig. 1958, Lewis Yablonsky Incontri e scontri tra saperi Il libro dello splendore trad. dall'inglese di Magda de Cri- PADRI E FIGLI del nostro tempo Libri usciti nel mese di aprile (Zohar), Studio Tesi, Pordenone Introduzione di E. Rambaldi stoforo, pp. 245, Lit. 14.000. 1988, ristampa, trad. dall'ebraico Due ruoli vitali dell'essere uomo 1988. Con la collaborazione delle pp. 228, L. 16.500 («P.C.M. 57») AGOTA KRISTOF, Quello che di Elio e Ariel Toaff, pp. 72, Lit. in un confronto eterno Il dialogo fra scienza e teologia secondo il librerie Stampatori Universitaria resta, Guanda, Parma 1988, ed. e inevitabilmente conflittuale pensiero di Pannenberg, la »Process Theo- e Bookstore di Torino. 14.000. • logy» americana e Kart Barth. Verso un nuo- orig. 1986, trad. dal francese di Ar- GIORGIO GIRARDET, Cristiani vo rapporto scienza-fede? I) Letterature mando Marchi, pp. 117, Lit. perché, Claudiana, Torino 1988, 15.000. Erving Polster G. EBELING pp. Ili, Lit. 7.500. AA.W., Racconti fantastici NIKOLAJ LESKOV, I racconti LUTERO OGNI VITA russi dell'Ottocento, Monda- dei "giusti", TEA, Milano L'ITINERARIO E IL MESSAGGIO Ili) Storia MERITA UN ROMANZO dori, Milano 1988, trad. dal russo 1988, trad. dal russo di Piero Caz- pp. 90, L. 8.000 MOSHE FEWIN, La Russia in Quando raccontarsi è terapia Questa succosa e agile presentazione del- di Giovanna Spendei, pp. 220, Lit. zola, pp. 368; Lit. 12.000. una nuova era. Un'inter- Le pagine della nostra vita la biografia e del pensiero di Lutero costi- 8.000. HENRY MILLER, I giochi dì Cli- tuisce l'Introduzione alla nuova collana «M. , pretazione storica, Bollati- formano un intreccio unico Lutero-Opere scelte» diretta dal prof. P. Ric- BOCCACCIO Elegia di Fiam- chy, TEA, Milano 1988, ed. orig. capirne il fascino ca. Un testo base. metta, Corbaccio, Garzanti, 1956, trad. dall'inglese di Mario Boringbieri, Torino 1988, ed. orig. può essere una forma di terapia Milano 1988, a cura di Francesco Cicognani, pp. 129, Lit. 8.000. 1988, trad. dall'inglese di Bruno Eduard Schweizer straordinaria quanto efficace Erbani, pp. 3000-XXXVI, Lit. MICHEL DE MONTAIGNE, Saggi Rosso, pp. 142, Lit. 16.000. • LO SPIRITO SANTO 10.000. scelti, TEA, Milano 1988, trad. LEO MOULIN, La vita quoti- pp. 150, L. 15.000 («P.B.T. 18») diana dei monaci nel me- L'esegeta del N.T. ci conduce alla scoper- ASSIA DJEBAR, Donne d'Algeri dal francese di Gianni Nicoletti, pp. I. Boszormenyi-Nagy - G.M. Spark ta della persona più ignorata della Trinità. nei loro appartamenti, 312, Lit. 12.000. dioevo, Mondadori, Milano Che cosa ci insegna la Bibbia e che cosa 1988, ed. orig. 1978, trad. dal fran- LEALTÀ INVISIBILI Giunti, Firenze 1988, ed. orig. ANGELA NANETTI, Cambio di ci dice la riflessione teologica sull'opera cese di Rosanna Brichetti, pp. 280, dello Spirito di Dio in noi e nel mondo? 1980, trad. dal francese di Gian- stagione, E. Elle, Trieste 1988, Una rete di obblighi reciproci Lit. 10.000. non esplicitati franco Turano, pp. 189, Lit. pp. 123, Lit. 11.000. F.F. Bruce ma non trasgredibili 15.000. GUDRUN PAUSEWANG, Dopo la GESÙ VISTO struttura rigidamente i sistemi FRANCIS SCOTT FITZGERALD, Il catastrofe, E. Elle, Trieste IV) Saggistica e società DAI CONTEMPORANEI e i singoli individui grande Gatsby, Mondadori, 1988, ed. orig. 1987, trad. dal tede- ALBERTO ABRUZZESE, Metafore • Le testimonianze non bibliche Milano 1988, riedizione, ed. orig. pp. 220, L. 18.000 («P.B.T. 19») sco di Marina Molinari, pp. 211, della pubblicità, Costa & No- Un «classico» del biblista di Manchester, ag- 1925, trad. dall'inglese di Fernanda Lit. 14.000. lan, Genova 1988, pp. 123, Lit. Mark S. Gold giornato alle ultime scoperte in merito. Le Pivano, pp. 182, Lit. 9.500. MANUEL PUIG, Il tradimento 15.000. testimonianze su Gesù da Giuseppe Flavio BARBARA FRISCHMUTH, Inganni ROBERTO CAZZOLA, GIAN ENRICO BUONE NOTIZIE agli Apocrifi fino al Corano. di Rita Hayworth, Mondadori, SULLA DEPRESSIONE e incontri di Sophia Silber, Milano 1988, ed. orig. 1970, trad. RUSCONI (a cura di), li caso Au- Giunti, Firenze 1988, ed. orig. dallo spagnolo di Enrico Cicogna, stria. Dall'Anschluss all'era Natura, cause e trattamento 1976, trad. dal tedesco di Elena di una forma di malattia mentale • mmeditrice pp. 281, Lit. 8.000. Waldheim, Einaudi, Torino tra le più frequenti e tormentose Eranchetti, pp. 259, Lit. 15.000. ELISABETTA RASY, Il finale del- 1988, pp. 211, Lit. 16.000. Claudiana VICTOR HUGO, Emani, Il re si la battaglia, Feltrinelli, Milano JOSE ORTEGA Y GRASSET, La ri- Via. Pr. Tommaso 1-10125 Torino diverte, Ruy Blas, Garzanti, 1988, pp. 123, Lit. 15.000. bellione delle masse, TEA, c.c.p. 20780102 Milano 1988, trad. dal francese di MARIA SEBREGONDI, Etimolo- Milano 1988, ed. orig. 1930, trad. ASIPOIAMft Enrico Groppali, pp. 379-XLI, Lit. giario, Longanesi, Milano 1988, dallo spagnolo di Luciano Pellicani 11.000. pp. 143, Lit. 16.000. e Antonio Cavicchia Scalamonti, HENRY JAMES, Le Bostoniane, PAUL VALÉRY, Monsieur Te- pp. 206, Lit. 12.000. [INDICE ™ ••DEI LIBRI DEL MESE••

la radiazione gravitazionale. L'enigma "La nascita del tempo", l'autore spie- lato in questi anni nel contesto di dalla geometria frattale coincide con Scienze della gravitazione sarà un'ottima lettu- ga con semplici esempi come l'esten- quella che forse è stata l'unica iniziati- una rinnovato interesse, proprio in ra per tutti coloro che, avendo già sione del concetto di irreversibilità va culturale, promossa da un'indu- ambito fisico, per tutti quei problemi, stria, più ricca di contenuti che di pro- fino ad oggi trascurati, che richiedono PETER G. BERGMANN, L'enigma assimilato delle esposizioni discorsive dal livello microscopico a quello ma- della teoria della relatività, sentano il croscopico e addirittura cosmologico paganda e di spettacolo. Questo testo una trattazione non lineare; dunque della gravitazione. Relati- bisogno di una conoscenza un po' più abbia imposto una revisione del rap- è costituito da un'intervista a Benoit non mancano certo le proposte di ap- vità e cosmologia, Mondado- approfondita senza però doversi av- porto tra la concezione classica dell'u- Mandelbrot e da una serie di paragra- plicazione dei frattali alla descrizione ri, Milano 1987, ed. orig. 1969, venturare nei formalismi di una trat- niverso e il tempo. Nella seconda con- fi che delineano la posizione della di problemi di carattere fisico-mate- trad. dall'inglese di Franz Job, pp. tazione a livello universitario. ferenza vengono ancora affrontati i geometria frattale (non scoperta ma matico. Un altro aspetto di questa 214, Lit. 28.000. Martino Lo Bue temi dell'ordine, del disordine, del- indubbiamente resa famosa da Man- nuova geometria, dovuto all'imposta- l'entropia e della nozione di "freccia delbrot stesso) in rapporto a questioni zione di Mandelbrot, è la centralità del tempo", non solo in rapporto alla di carattere metodologico, fisico e in data alla rappresentazione. Infatti, generale pratico. Infatti una delle ca- Viene qui ripresentato in versione fisica ma anche alla biologia. Grazie ferma restando l'importanza del for- ratteristiche dell'impostazione data riveduta e ampliata un testo che è alla chiarezza e alla semplicità con cui malismo, l'autore ha sempre dato un Prigogine esprime le sue teorie e i dall'autore alle sue teorie è la concre- quasi un classico di divulgazione della grande peso alla visualizzazione degli suoi punti di vista, questo libro potrà tezza; come matematico, Mandelbrot teoria della relatività ristretta e gene- ILYA PRIGOGINE, La nascita oggetti matematici. Grazie a ciò e alle servire a chiunque come primo ed ele- non ha mai perso di vista il rapporto rale. Gli aggiornamenti riguardano del tempo, Theoria, Roma-Na- capacità grafiche degli elaboratori, mentare approccio ad una delle pro- con la realtà in contrapposizione con essenzialmente la terza parte del testo poli 1988, trad. dal francese di Bru- oggi i frattali possono essere rappre- blematiche più attuali della termodi- la cosidetta scuola di Bourbaki che dedicata agli sviluppi recenti delle te- no Pedretti e di Sylvie Coyaud, pp. sentati con figure alla cui bellezza fan- namica contemporanea. proponeva una visione totalmente no onore le immagini che si possono orie di Einstein. Indubbiamente però 81, Lit. 12.000. astratta della matematica. D'altra can- Martino Lo Bue trovare anche in questo breve testo. i contenuti fondamentali del testo si to la grande popolarità raggiunta oggi trovano nella prima e nella seconda Martino Lo Bue parte, nelle quali vengono rispettiva- Vengono qui riproposti i tre testi di mente trattate la teoria della relatività Ilya Prigogine raccolti in occasione ristretta e la teoria relativistica della delle attività del Progetto Cultura gravitazione. Nei diversi capitoli, la Montedison. Questo è un fatto positi- cui brevità facilita notevolmente la vo, infatti sarebbe una grave perdita BENOÌT B. MANDELBROT, La lettura, Peter Bergmann tocca tutti i se il materiale accumulato in questi geometria della natura, a cu- problemi principali della teoria relati- anni dal Progetto Cultura non venisse ra di Andrea Giordano, Annamaria riutilizzato e ristampato ora che que- vistica: dalla velocità delia luce alle Piras, Andrea Ruben Levi, Massi- trasformate di Lorentz, dalla curvatu- sta iniziativa è stata soppressa dalla mo Turchetta, Montedison, Milano ra dello spazio fino alla questione del nuova amministrazione della Monte- raggio di Schwarzchild. Nelle appen- dison. Preceduti da una breve nota 1987, pp. 91, s.i.p. dici, essenziali per una lettura appro- biografica, vengono presentati due fondita del testo, vengono impostati saggi (si tratta dei testi di due confe- con semplici strumenti matematici (è renze tenute nel 1984 e nel 1987) e Purtroppo questo è l'ultimo libro necessaria una certa dimestichezza una intervista. In quest'ultima Prigo- pubblicato nell'ambito del progetto con equazioni di secondo grado dun- gine ripercorre l'itinerario personale Cultura Montedison che è stato im- que una cultura matematica a livello e culturale che lo ha portato ad occu- provvisamente chiuso poche settima- di scuola media superiore) problemi parsi di quel ramo della fisica, fino ad ne fa; in questo modo sono state inter- quali: le leggi di Keplero, la legge del- ora piuttosto trascurato, che è la ter- rotte diverse iniziative ancora in corso l'inverso dei quadrati, le trasformate modinamica dei processi irreversibili. ed è rimasto un punto interrogativo di Lorentz, il raggio di Schwarzchild e Nel primo saggio, intitolato appunto sul destino di tanto materiale accumu-

qualcuno degli altri testi della stessa serie dedicati ad "pensano" gli scienziati. Infatti non è difficile redigere un Giorgio Giacomelli argomenti fisici. Ciò non toglie che il risultato sia ottimo e elenco di scoperte e di dati; il problema più complesso è possa essere veramente preso come esempio di divulgazio- spiegare perché sono state fatte certe supposizioni le quali Dal quark al big bang. La struttura ne di prima qualità. Ci sono almeno tre livelli di informa- hanno portato a determinate teorie e non ad altre. Per della materia e l'evoluzione zione dei quali il lettore potrà beneficiare. Il primo ri- esempio, un conto è dire come fanno tutti, che l'ipotesi dell'universo guarda la semplice acquisizione di alcuni concetti fonda- atomica ha spinto chimici e fisici a ricercare i costituenti mentali di fisica; come già in altri volumetti di questa elementari della materia, dalle molecole fino ad arrivare Editori Riuniti, Roma 1988, pp. 172, collana i soggetti più affascinanti servono anche da prete- ai quark. Un altro conto è ricordare, come fa l'autore, che Lit. 8.500 sto per introdurre argomenti basilari quali gli ordini di il criterio fondamentale che ha portato a supporre la ma- grandezza, le leggi di conservazione, ecc. Il secondo livello teria come costituita da un numero finito di "mattoni" è quello in cui l'autore, dopo aver fornito importanti indivisibili si basa sull'osservazione di proprietà periodi- che; sono le periodicità nelle caratteristiche degli elementi Giorgio Giacomelli, ordinario di fisica a Bologna e nozioni di carattere generale, riesce a dare un quadro che hanno spinto alla ricerca degli atomi così come le collaboratore della rivista "Sapere", ba saputo creare un esauriente di come "lavorano" i fisici ovvero del tipo di proprietà ricorrenti di questi ultimi hanno fatto pensare I eccellente testo divulgativo pur avendo scelto uno spettro apparati sperimentali di cui si servono e del modo in cui li che essi stessi avessero una struttura interna e così via. di argomenti vasto e difficilissimo da trattare con sempli- usano. L'autore dedica anche ampi spazi ai punti di contatto tra cità. "Dal quark al Big Bang" è sicuramente una delle più Oltre a delineare le leggi e i principi su cui si basano la fisica delle particelle, la cosmologia e la moderna fisica complete e chiare fonti di divulgazione sulla fisica delle strumenti che vanno dalla camera a bolle al collider, teorica. Un libro come questo è vivamente consigliato a particelle che sia stata scritta negli ultimi anni. Indubbia- Giorgio Giacomelli presenta alcune interessanti immagini chiunque voglia farsi un'idea di ciò che si studia oggi in mente questo è uno dei testi più ambiziosi della collana di particelle e di interazioni spiegando le basi su cui ven- alcuni dei campi più avanzati della fisica. , "Libri di base" e per certi aspetti è il più difficile; si può gono interpretate. Infine, e questo è ciò che distingue dire che un lettore totalmente sprovvisto di nozioni fisi- l'alto livello di divulgazione di questo testo, l'autore rie- Martino Lo Bue che leggerà più facilmente questo volume dopo aver letto sce a cogliere ogni occasione per dare un'idea di come

do di circa dieci anni. L'eterogeneità AA.W., Cosmologia, a cura di ROBERTO BIORCIO - GIOVANNI LODI Bianca e Francesco Melchiorri, Le e la non linearità dell'itinerario di let- tura, difetti insiti nella struttura anto- (a cura di) Scienze, Milano 1987, pp. 96, Lit. logica, vengono ampiamente com- NOVITÀ 7.000. pensati dal fatto che tramite questi articoli si può seguire dal vivo il na- L'ULTIMO scere dei concetti di cui si dibatte oggi LA SFIDA VERDE Il grande merito dei libri divulgati- in ambito cosmologico. In modo par- PIRANDELLO vi è quello di rendere accessibili al ticolare nell'articolo di Alan H. Guth PIRANDELLO E IL MOVIMENTO ECOLOGISTA IN ITALIA pubblico dei non esperti gli elementi e Paul J. Steinhardt si troverà una ec- di base di varie branche della cono- cellente esposizione del modello di L'ABRUZZO SAGGIO INTRODUTTIVO DI ALBERTO MELUCCI universo inflazionario, molto in voga scenza scientifica; il loro maggiore li- pp. VI-218, lire 20.000 mite risiede nel fatto che qualsiasi li- in questi anni, scritta appunto dai Testi di: bro, pur rimanendo valido per un cer- creatori del modello stesso. Ci sono anche due brevi articoli scritti appo- Chi sono i verdi italiani? Da che cosa dipende la loro rapida to tempo in rapporto al nucleo cen- A. BARBINA trale di una certa disciplina, risulta sta per questo quaderno dai suoi cura- crescita? Quale ruolo giocano sul terreno politico? Da do- quasi subito superato per quanto ri- tori per introdurre e rendere più omo- F. CURI mande come queste si avvia il primo studio sistematico sulla guarda la ricerca più avanzata. Questa genee le varie parti della raccolta. In A. GIULIANI complessa realtà dell'ecologismo italiano in tutte le sue diver- conclusione, chiunque sia interessato è la ragione per cui è difficilissimo R. SCRIVANO se espressioni e problematiche: associazioni e gruppi ambien- trovare testi semplici che si trattino in agli aspetti più recenti della cosmolo- G. SPAGNOLETTI talisti, movimenti, esperienza delle liste verdi, emergere della modo esauriente delle teorie svilup- gia troverà quello che cerca in questa ED ALTRI pate nell'arco degli ultimi anni. La antologia, non dimenticando che il li- questione ecologica nelle società avanzate, rapporti tra am- stessa ragione rende utili e uniche le vello degli articoli di "Le Scienze" ri- bientalismo e politica, composizione dell'elettorato verde, in raccolte di articoli che la rivista "Le chiede sempre un'ampia e approfon- particolare i casi di Milano e del Veneto, ecc. Scienze" pubblica su dei singoli filoni dita conoscenza della letteratura di- EDITRICE di ricerca. Cosmologia è uno di questi vulgativa di base sugli argomenti trat- VECCHIO FAGGIO "Quaderni" e riunisce una serie di tati. Via S. Baroncini 53 Chieti LIVIANA EDITRICE pubblicazioni che coprono un perio- Martino Lo Bue Tel .0871 - 42289 VIA L. DOTTESIO, 1 - 35138 PADOVA - TEL. 049-8710099 |N riNDICF xiv| •DEI LIBRI DELMESEH

po' datato nella parte che riguarda la blico in alcuni settori (re-regulation). fiutate i prodotti tossici imposti dal con qualunque studio storico, viene Salute terapia ipolipemizzante e antiaggre- Il libro raccoglie gli atti del Conve- "Potere Chimico-Medico" e ricorrete affermato che i popoli antichi e primi- gante, un po' debole nel capitolo dei gno organizzato dalla Fondazione alla natura. Cavoli, fagiolini e man- tivi erano più longevi e la sopravvi- fondamenti scientifici della medicina NORBERT BENSAID, Le illusioni Smith Kline — da anni orientata ad dorle dolci per l'infarto, lavanda, ro- venza nel medioevo era analoga a della medicina: ovvero la e con numerose incertezze nella tra- analizzare problemi decisionali e or- smarino e tintura di ananas per un quella dei giorni nostri, nonostante le duzione dei termini medici. prevenzione come alibi, ganizzativi della Sanità — e fornisce ovulo contraccettivo (di cui però l'au- stragi provocate da naturalissime pe- Marco Bobbio numerosi spunti di riflessione sulla ri- trice non garantisce l'efficacia). A suo stilenze, guerre, brigantaggio e pover- Marsilio, Venezia 1988, ed. orig. regolamentazione del Sistema Sanita- dire, la medicina non ha portato al- tà. Un libro insomma che non si ac- 1981, trad. dal francese di Mario rio Nazionale, anche grazie al con- cun miglioramento delle condizioni cantona, si butta. Baccianini e Marina Merella, pp. fronto con l'esperienza maturata in di vita del genere umano; in contrasto Marco Bobbio 286, Lit. 28.000. questi anni in Francia, Germania Oc- cidentale, Olanda e Gran Bretagna. La prevenzione è spesso fatta di AA.W., "Derugulation ver- Marco Bobbio luoghi comuni: prevenire è meglio, meno costoso, più efficace. Si sorvola sus regulation" nei sistemi invece ' su alcuni aspetti negativi: la sanitari in cambiamento, a medicalizzazione della salute (se non cura di Vittorio Ghetti, Angeli, Mi- vuoi star male, curati), il dogmatismo lano 1987, pp. 245, Lit. 23.000. di principi tutt'altro che scientifici (fai MILLY SCHAR-MANZOLI, Guida ginnastica tutti i giorni se vuoi evitare Il dibattito sull'esigenza di riforma- ai farmaci e vaccini. Come l'infarto), la diffusione di un perenne re la Riforma Sanitaria, verte princi- e quando le medicine sono senso di colpa (ormai sei avvisato; se ti palmente sull'inefficienza del servizio dannose, MEB, Padova 1987, ammali è colpa tua), l'imposizione di e su soluzioni di tipo manageriale. pp. 181, Lit. 16.000. misure di sicurezza contro rischi che Viene di solito proposto di spostare il riguardano solo il singolo (è obbliga- delicato equilibrio tra gestione pub- Un libro dal titolo fuorviarne che torio l'uso delle cinture in auto), la blica e privata dei servizi, in favore vorrebbe essere alternativo mentre è generalizzazione di uno stato ansioso della seconda (deregulation), quasi a solo disinformativo, che vorrebbe per eventi prevedibili ma non com- controbilanciare l'eccesso di "socializ- proporre un modello terapeutico na- pletamente evitabili (hai un alto ri- zazione" introdotto dalla legge 833/ turale mentre si limita ad elencare la schio di avere un infarto). Bensaid 78. In tal modo si trascurano gli gravità ma non l'incidenza di noti ef- non mette in discussione la buona fe- aspetti congiunturali (crescenti diffi- fetti collaterali dei farmaci, che vor- de della Medicina (le cui scelte sono coltà delle finanze pubbliche), demo- rebbe essere documentato mentre ri- sempre dettate dall'intenzione di far grafici (l'invecchiamento della popo- porta soltanto opinioni. Ci si imbatte del bene) ma dall'acritica accettazio- lazione accresce le esigenze sanitarie) in una disordinata requisitoria contro ne di un modello di prevenzione e tecnologici (crescenti investimenti tutta la medicina considerata falsa aprioristico, autoritario e moralizzan- vengono ricuperati imponendo l'of- perché basata su un "errore scientifi- te, che impone senza educare, che ferta di servizi alla domanda) che co": la vivisezione. Secondo l'autrice prevede senza evitare, che crea più stanno creando difficoltà anche ai si- trovare una soluzione ai problemi del- angoscia di quanta sofferenza riesce stemi prevalentemente privatistici. la salute è semplice, anzi semplicisti- ad eliminare. Molti spunti interessan- Non si affronta, d'altro canto, la pos- co: tutto ciò che è Naturale è Bene. ti si perdono però in un testo poco sibilità di rafforzare, con semplici Vene varicose, infezioni, cancro, ma- documentato, poco sistematico, un strumenti legislativi, l'intevento pub- lattie cardiache, contraccezione? Ri-

di relazioni affettive ed emotive che legano i genitori ai Il secondo libro si pone come guida di lavoro per gli Giuliana Ponzio, Paola Galli figli handicappati, sugli altissimi costi che queste famiglie operatori che, a diverso titolo professionale, si occupano sono costrette a pagare per la mancanza di una cultura di bambini portatori di handicap ed entrano in rapporto Madre e handicap sociale dell'handicap che riconosca e accetti la diversità con le loro famiglie. Pur se chiaramente riferito alla situa- come appartenenza e non come estranea alterità. zione americana — caratterizzata da un complesso di Feltrinelli, Milano 1988, pp. 133, Lit. 16.000 Il primo libro nasce dal bisogno delle due autrici (una interventi definito "helping relationship" molto diffuso madre di un figlio handicappato e una donna professio- nei paesi di cultura anglosassone — il lavoro presenta un nalmente in rapporto col mondo dell'handicap) di capire indubbio interesse per l'operatore italiano: da un lato, — attraverso una serie di interviste ad altre madri — se, infatti, esso sollecita una riflessione critica sul proprio Richard M. Gargiulo in che modo e in che misura i vari aspetti della condizione lavoro e sul contesto in cui esso si svolge; dall'altro offre femminile risultino modificati da questa specificità, di gli strumenti per conoscere, analizzare, comprendere le Lavorare con i genitori di bambini scrutare il mondo psichico di queste madri, il loro rappor- difficoltà delle famiglie dei bambini handicappati, i vari handicappati to coi figli, i partners, il lavoro, le altre donne, ecc. L'ipo- livelli delle loro risposte nei confronti dei figli, le loro tesi di partenza (la presenza di un figlio handicappato è un richieste agli operatori, le possibili modalità del sostegno ed. orig. 1985, trad. dall'inglese di Silvia fattore a tal punto dirompente da costituire un elemento da offrire loro, i requisiti necessari agli operatori, ecc. Lena, Zanichelli, Bologna 1987, pp. 159, di rottura con l'ovvietà, di emancipazione, di liberazione) Due libri, dunque, utili per entrare un po' meglio in Lit. 18.000. viene totalmente smantellata dalle interviste: il rapporto un "privato" che continuiamo troppo spesso a voler consi- col figlio handicappato, non adeguatamente supportato e derare solo tale, per cogliere l'handicap come problema sorretto dalla comunità, condiziona ulteriormente la don- sociale ben più complesso di quando di solito lo si conside- All'interno dell'ormai ricca bibliografia sull'argo- na, legandola a doppio filo ad una faticosa subalternità, ri, per incominciare a cercare risposte più adeguate per il mento, questi due libri — complementari fra di loro — costringendola a passare attraverso le ambiguità e le misti- sostegno non solo dell'handicappato ma dell'intero nucleo I stimolano una riflessione sulle implicazioni più sottili e ficazioni che a livello inconscio costituiscono una difesa familiare. per tutte le donne colpite da questa specificità. profonde dell'handicap, sull'inestricabile e complessa rete Elena Sormano

Salute segnalazioni SADI MARHABA - MARIA ARMEZZANI DEE BURTON, The American del sonno, Vallardi, Milano George L. Mosse Cancer Society, 21 giorni 1988, ed. orig. 1984, trad. dal tede- Il dialogo per smettere di fumare, sco di Tiziana Prina, pp. 232, Lit. QUALE PSICOTERAPIA? Mondadori, Milano 1988, ed. orig. 18.000. ebraico-tedesco GLI INDIRIZZI PSICOTERAPICI IN ITALIA: 1986, trad. dall'inglese di Marisa Buon libro di divulgazione sui mec- Caruso, pp. 138, Lit. 18.000. canismi del sonno. CONFRONTO E ANALISI Da Goethe a Hitler Una guida di consigli pratici per pp. 124, L. 14.000 chi abbia già deciso di smettere di fu- RICCARDO DAVANZO, PATRIZIA PRESENTAZIONE DI SERGIO RONCATO mare. ROMITO, L'alimentazione nel pp. XII-334, lire 30.000 primo anno di vita, Editori DOMENICO SECONDULFO, Medi- Riuniti, Roma 1988, pp. 159, Lit. cine del quotidiano. La sa- Chi vuole accostarsi alla psicoterapia, in veste di paziente o di Elie Wiesel lute tra consumo e bisogno, 10.000. futuro terapeuta, deve oggi compiere una scelta fra molte pro- Angeli, Milano 1987, pp. 194, Lit. Storia, fisiologia, psicologia e so- Cinque figure ciologia dell'allattamento al seno. poste. Questo libro vuole aiutare a chiarire i termini della scel- 17.000. ta. Quale visione dell'uomo è sottesa a ciascun orientamento bibliche Con una bibliografia ragionata e Un saggio sociologico sulla medici- un'appendice sui farmaci da usare e psicoterapico? Quali sono i suoi rapporti con la medicina? In Giosuè, Elia, Saul, na di base. che senso si può parlare di scientificità in psicoterapia? Ri- Geremia, Giona AA.W., Forme associative e spondendo a 20 domande come queste, rappresentanti di 25 GUIDO PESCI, Psico contatto, orientamenti presenti in Italia espongono le loro posizioni, in medicina di base, a cura di pp. 129, L. 14.000 Marta Nicolini, Angeli, Milano training educativo e psico- un confronto puntuale e inedito. 1987, pp. 201, Lit. 15.000. terapeutico, Omega, Torino 1987, pp. 131, Lit. 24.000. Editrice La Giuntina Gli atti del convegno organizzato dalla Lega Nazionale Cooperative. Tecniche di psicoterapia corporea LIVIANA EDITRICE Via Ricasoli 26, Firenze dedicate soprattutto al recupero di VIA L. DOTTESIO, 1 - 35138 PADOVA - TEL. 049-8710099 ALEXANDER BORBÉLY, Il libro soggetti portatori di handicap. N riNDICF xv ••DEI LIBRI DEL MESE^TAI

tro fedeli appassionati di thrilling che sacrifici assurdi la gallinella Cocca a ma di birilli, La scomparsa di lady Bambini, si ritrovano puntualmente in un angu- espellere ova rotonde. Quando ottie- Frances Carfax, L'avventura dei Faggi sto e polveroso angolo di una biblio- ne il suo scopo, caccia lo sfortunato Rossi, L'avventura del piede del diavo- ragazzi teca, per immergersi nel mondo di animale per godere lui solo della glo- ARTHUR CONAN DOYLE, Le av- lo, L'avventura della faccia livida. quelle storie misteriose che non rie- ria. Ma non c'è da preoccuparsi: il venture di Sherlock Hol- Sherlock Holmes è un personaggio PIER MARIO FASANOTTI, L'uo- scono a vivere nella realtà. Caterina fato, di fronte al Vescovo e al Duca, mes, Fabbri, Milano 1988, trad. che affascina i ragazzi — sempre mol- ha in serbo una bella sorpresa, una to interessati ai gialli — perché si erge mo con la giacca verde, E. desidererebbe con tutta l'anima ren- dall'inglese di Rossana Guarneri, dere più emozionante la sua vita: ri- lieta beffa che tutto regola secondo contro ogni ingiustizia difendendo la Elle, Trieste 1988, pp. 77, Lit. pp. 160, Lit. 14.000. trovare, che so, dentro la scatola di un giustizia. legalità con le sue strabilianti doti lo- 7.000. detersivo... un bel piede mozzato. E il Gian Luca Favetto Conan Doyle ha fortuna con i ra- giche e deduttive, nell'ambito di una Inserito nella serie arancio dedica- signor Costantini vorrebbe tanto ve- gazzi: le edizioni di alcuni dei suoi consolidata società borghese, verso la ta a chi legge qualsiasi cosa, questo dere nei suoi dirimpettai dei pericolo- racconti sono da anni disponibili in quale è molto rispettoso, anche se ne giallo racconta la storia di un insolito si alieni. Ma niente. In realtà tutto è diverse edizioni, anche recenti. L'ulti- smaschera deficienze e difetti. Molto barbone che solo una volta al mese si così banale che alla piccola congrega ma, questa della Fabbri, si raccoman- curata, in questa edizione, la tradu- unisce ad altri vagabondi per dormi- non rimane che rifugiarsi in bibliote- PIERRE PÉLOT, Il colore di da per una scelta omogenea, tratta da zione di Rosanna Guarneri che cono- re, sempre nello stesso punto, sulla ca per respirare un po' di sano mistero Dio, Giunti Marzocco, Firenze tre diverse raccolte e anche per il nu- sce lo stile e i ritmi necessari per ac- sponda del fiume. Finché scompare e per risolvere, finalmente, un vero 19873, trad. dal francese di Renato mero delle pagine, adatte alla misura cattivarsi l'interesse dei giovani letto- lasciando di sé soltanto una vecchia mistero. Adattissima per i ragazzi, Caporali, pp. 150, Lit. 16.000. dell'interesse del lettore, che arriva ri. Piacevoli le tavole a colori, inserite giacca verde e un paio di chiavi. L'an- questa vicenda si rivela in realtà assai rapidamente alla conclusione. I titoli al centro del volume, di Gianni Ren- damento della narrazione scorre ada- piacevole anche per un adulto, che Con questo romanzo, Pierre Pélot dei racconti sono noti agli appassio- na, che ricordano un grande maestro gio, il commissario e i poliziotti sono coglie la fine ironia dell'autrice pron- ha ottenuto in Francia un notevole nati del genere giallo: L'avventura del dell'illustrazione, Giorgio Tabet, an- umani, civili, cortesi, sullo sfondo si ta a pescare qua e là riferimenti e cita- successo e si è segnalato come uno carbonchio azzurro, Il mistero di Bo- cora attualissimo. scorgono immagini di guerra, di emi- zioni dal mondo, amato, del giallo. degli autori più attenti ai valori della scombe Valley, L'avventura del diade- Roberto Denti grazione, di razzismo, di capitali dis- Sara Cortellazzo dignità umana. Protagonisti di questo solti. Un giallo di attualità, forse un romanzo, ambientato nel periodo se- po' felpato ma molto compatto; il guente alla guerra civile americana, commissario Donati è un latino, sa di sono Lincoln Sodom, un bambino di cucina casalinga e pensa alla famiglia colore, la cui presenza nella scuola del lontana, potrebbe essere emiliano, ROBERTO PIUMINI, Il ragazzo villaggio è in grado di scatenare odi e anzi romagnolo, fa fede il timbro po- col violino. L'ovo di Giotto, reazioni violente, Dashiell Manton, il stale della lettera ricevuta dalla mam- Nuove Edizioni Romane, Roma maestro retto e coraggioso e Dylan Stark, il meticcio tornato per una ven- ma a pagina 31. 1988, ili. di Guida Joseph, pp. 34 e detta che non verrà consumata. Nel Eliana Boucbard 42, Lit. 10.000. paesaggio severo, nella polvere delle Il ragazzo col violino è una fiaba per colline calcaree si scontrano interessi cantare e ballare: otto scene con pro- e passioni: le baionette nordiste non logo ed epilogo. Patrizio Sincero, sen- hanno spazzato pregiudizi e discrimi- DONATELLA ZILIOTTO, Dov'è fi- za casa né letto, abita nel vento legge- nazioni razziali, come ben dimostra il nita la fine?, Nuove Edizioni ro, riceve in dono da un pappagallo discorso del sindaco di Jaspero. Sono Romane, Roma 1987, ili. di Federi- un violino con cui per tre volte può infine respinte soluzioni semplicisti- co Mangioni, pp. 57, Lit. 10.000. vincete il destino. In due occasioni si che e conclusioni liberatorie. Una let- libera di una brigantessa e, in ultimo, tura per ragazzi già in grado di riflet- Dov'è finita la fine, ovvero chi ha conquista la bella figlia del Re. Beato tere su conflitti più vicini alla realtà di strappato l'ultima pagina del giallo lui! Come beato è Belgionni, contadi- quelli fra "nemici stellari"; un modo, che stavamo avidamente leggendo? E no e pastore, che ne L'ovo di Giotto è soprattutto, per imparare a leggere la proprio questa la domanda che si costretto a misurarsi con l'ambizione storia recente con un po' di attenzio- pongono i protagonisti della vicenda. fuor di misura del grande pittore to- ne per i diritti di chi è oppresso e non La domestica Caterina, il signor Co- scano, cerca la perfezione, la bellezza può chiedere giustizia. stantini, Peppo e Tonina sono quat- e l'armonia, e costringe con esercizi e Monica Bardi

zare dalle note raccolte proposte per gli adulti) un mondo Bungalow di Katmal. Un uomo impressionabile farebbe Fantasmi & C. segreto di paura e di imprevisti, calando il lettore in meglio a evitare di dormire in un posto simile. Tanto vale scoperte inattese di atmosfere magiche ed avvincenti. Tre- sposarsi". a cura di Francesca Lazzarato, Juvenilia, dici autori di culture diverse: due autori di lingua tedesca Grande vantaggio della raccolta: ha soltanto lo scopo Bergamo 1988, pp. 240, Lit. 9.200 (Hauff e Storm), sette di lingua inglese (Dickens, Le Farm di divertire e di far leva sui desideri di mistero tipici — di cultura irlandese — Hudson, M.R. James, Conan dell' adolescenza, che la Lazzarato individua così bene Doyle, Kipling, Crawford, americano) un messicano (Roa nella breve post-fazione: "Da una parte, il racconto del- l'orrore può anche essere inteso come una metafora dell'a- Non è casuale che "fantasia" e "fantasma" derivino Barcena, per la prima volta tradotto in italiano), uno dolescenza... l'adolescente, che si appresta a lasciare l'uni- dalla stessa radice etimologica d'origine indoeuropea che spagnolo (Bécquer, forse anche lui tradotto per la prima verso infantile per fare i conti con le regole del mondo inizia con il significato di "mostrare" per arrivare a quello volta), un francese (Maupassant), un norvegese (Lie); adulto, trova un preciso spunto di identificazione. Dal- di "apparire". Cosi se i fantasmi appaiono ai comuni quindi un panorama ampio e indicativo. Anche se ricavati l'altra gli oggettivi furori suscitati da spettri quanto mai mortali, è indispensabile che la narrazione si dimostri da romanzi (come L'armadio derivato dal Circolo Pi- reali (da Cernobyl all'Aids) fanno apparire spettri quasi precisa e analitica per renderli credibili. I migliori raccon- ckwick) i racconti risultano assolutamente integrali. Nel- rassicuranti e perfino consolatorie le vecchie storie di ti su questo argomento offrono in larga misura esempi la descrizione dei fantasmi indiani di Kipling si legge: "Sia spettri....". Libri come questi avvicinano i ragazzi ai libri, evidenti di questo contrasto fra la pura invenzione e capa- questi che i fantasmi-cadavere, però, sono articoli destina- aiutandoli a conquistare il piacere e il gusto della lettura. cità di tradurla in realtà concreta. In questa antologia, ti soltanto al consumo locale, e non se la prendono mai coi Francesca Lazzarato ha ricercato (senza lasciarsi influen- bianchi." E ancora: "Accadde in quello che chiameremo il Roberto Denti

Bambini-ragazzi segnalazioni j rossoscuola j PAOLO PRADA, Il paese delle Terzo volume della serie Alla corte | N. 41 forme, Giunti Nardini, Firenze di re Artu. NELLE LIBRERIE 1987, pp. 27, Lit. 8.000. KIM JORDAN, L'isola dei mi- I (distribuzione PDE) I steri, E. Elle, Trieste 1988, ed. MARIO V. Pucci, Il segreto del- la felicità, Giunti Marzocco, Fi- orig. 1985, trad. dall'inglese di Lui- renze 1988, pp. 124, Lit. 7.500. sella Brugiapaglia, pp. non indicate, Lit. 7.000. i Olive Schreiner Terzo volume della serie Realtà e Per le edizioni E. Elle, collana li- i fantasia. écolInserto di educazionee | brogame, sono usciti per i ragazzi: I 1899 Sempre per i ragazzi la casa editrice ambientale Juvenilia pubblica: I 150 titoli: Una mappa STEPHEN OVERHOLSER, Selvag- bibliografica per cominciare • introduzione di Annalisa Oboe gio West, E. Elle, Trieste 1988, I CHRISTINE NÓSTLINGER, Il non- Scuola e protezione civile • ed. orig. 1985, trad. dall'inglese di Articoli di Orunesu, no segreto, Juvenilia, Bergamo I Passi, Rocco, Rosso, Salio, Una scelta delle migliori prose brevi della fa- Cristina Zar, pp. 125, Lit. 5.500. 1988, ed. orig. 1986, trad. dal tede- I Spinelli, Tiezzi | mosa scrittrice sudafricana bianca intorno al Quarto volume della serie Time E inoltre sco di Maria Pia Chiodi, pp. 191, machine. I Ora di religione tema della guerra anglo-boera Lit. 8.800. Autonomia scolastica I Contratto - Donne insegnanti J.H. BRENNAN, Nel regno dei Razzismo negli stadi • morti, E. Elle, Trieste 1988, ed. FRANCESCO ENNA, Il bambino I orig. 1984, trad. dall'inglese di Fla- di porcellana, Juvenilia, Berga- mo 1988, pp. 190, Lit. 8.800. 1 Abbonamento (5 numeri) Lire vio Gregori, pp. 237, Lit. 7.000. | 17.500 - CCP 14450100 intesta- to a Rossoscuola, Strada della IMagra 5/b - 10156 TORINO EDIZIONI LAVORO I^COPIE SAGGIO SU RICHIESTA Nemici come TTrima

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Questo è il problema.

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