DEI LIBRI DEL MESE

Il Libro del Mese: Il re dei bambini di Acheng recensito da Eliana Bouchard, Enrica Collotti e Goffredo Fofi Marco Vallora: Elogio della luce di v . - in i/• I fi* .. .jji «rt^j4^i i" * « Paolo Fossati: Giorgio Morandi Innocenzo Cervelli: Le nazioni di Pomian C. Cases, G. De Luna, M. Revelli, G. Rochat, N. Salio: Guerra! Guerra! RECENSORE AUTORE TITOLO

Il Libro del Mese 4 Goffredo Fofi Acheng II re dei bambini Eliana Bouchard 5 Enrica Coliotti rischel Letteratura • 6 Alberto Papuzzi Janet Fraine Dentro il muro Sara Cortellazzo 7 Claudio Gorlier 8 Carlo Pagetti Kurt Vonnegut Comica finale Galapagos 9 Poesia, poeti, poesie Francesco Rognoni Irving Layton Tutto sommato Joe Rosenblatt Gridi nel buio 11 Libri per Bambini Adalgisa Lugli Sergio Tofano I cavoli a merenda Narratori italiani 12 Bianca Tarozzi Fabrizia Ramondino Star di casa Dario Puccini Enrico Alleva Il tacchino termostatico. Un etologo e i suoi animali 13 Silvio Perrella Letteratura e salti mortali 14 La Traduzione Maria Caciagli Fancelli Johann Wolfgang Goethe Divan occidentale-orientale Anna Baggiani Etty Hillesum Lettere, 1942-1943 15 Riccardo Morello Adalbert Stifter Tarda Estate 16 Marco Vallora Giovanni Macchia Elogio della luce 17 Giorgio Graffi Giulio C. Lepschy (a cura di) Storia della linguistica 19 Libri di Testo Cosma Siani -Aldo Busi Decamerone da un italiano all'altro. Prime cinque giornate Cinema e Musica m 20 Lino Miccichè Maurice Drouzy Cari Th. Dreyer nato Nilsson 21 Gian Piero Brunetta Paolo Cherchi Usai, Lorenzo Codelli (a cura di) Prima di Caligari. Cinema tedesco 1895-1920 Alberto Crespi, Silvana De Vidovich (a cura di) Prima dei codici. Il cinema sovietico prima del rea- lismo socialista, 1929-1935 22 Franz Niemetschek, Friedrich von Schlichtegroll Mozart 23 Lorenzo Riberi Miles Davis Miles. L'autobiografia di un mito del jazz Franco Fayenz Jazz domani

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riNDjCF • DEI LIBRI DELMESE^I Leggete Il mondo attraverso i libri. una grande storia di libri. Un capitolo al mese/ RECENSORE AUTORE TITOLO

Arte • 24 Paolo Fossati Morandi 25 Bruno Pedretti Hans Belting La fine della storia dell'arte o la libertà dell'arte Walter Lapini Erminio Paoletta Svelato il mistero della pompeiana Villa dei Misteri Storia e società m 26 Innocenzo Cervelli Krzystof Pomian L'Europa e le sue nazioni Anna Oliverio Ferraris Angela Giallongo Il bambino medievale 28 Cesare Cases Giinther Anders Opinioni di un eretico Discorso sulle tre guerre mondiali Franco Fortini Extrema ratio. Note per un buon uso delle rovine Nanni Salio Johan Galtung 60 Speeches on War and Peace 30 Marco Revelli Antonio Gibelli L'officina della guerra. La Grande Guerra e le tra- sformazioni del mondo mentale Giorgio Rochat 31 Paul Fussell Tempo di guerra Il Salvagente Giovanni De Luna Carlo Rosselli Scritti dell'esilio. Giustizia e libertà e la concentra- zione antifascista, 1929-1934 32 Gian Giacomo Migone Pietro Ingrao Le cose impossibili. Un'autobiografia raccontata e discussa con Nicola Tranfaglia. Loredana Sciolla Luciano Benadusi (a cura di) La non decisione politica. La scuola secondaria tra riforma e non riforma. Scienza m 33 Gianni Laviola Frans De Waal Far la pace tra le scimmie Martino Lo Bue Gerald Holton Scienza educazione e interesse pubblico Filosofia • SSiS 34 Marina Sbisà John L. Austin Saggi filosofici Emilia Giancotti Yirmiyahu Yovel Spinoza and Other Heretics 35 Cesare Cases Georg Wilhelm Friedrich Hegel Diario di viaggio sulle alpi bernesi Viaggio nelle alpi bernesi Antropologia • 36 Francesco Remotti Clifford Geerz Opere e vite. L'antropologo come autore Roberto Beneduce Tobie Nathan La follia degli altri. Saggi di etnopsichiatria 38 Premio m 1990: finalisti e vincitori 39 Lettere m

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Il mondo attraverso i libri. N. riNDICF -4 ••DEI LIBRI DELMESE^^L

Il Libro del Mese Gli alberi, gli scacchi, i bambini di Goffredo Fofi

ACHENG, II re dei bambini, Theoria, zioni scientifiche. Il fascino dei suoi quel proletariato nel cui nome si mati entrambi di tao), è meno "me- Per riuscirvi, fa accadere il fatto pri- Roma 1991, ed. orig. 1991, trad. dal racconti sta proprio nel loro minuzio- compiono nuove oppressioni e si tafisico", è più concreto, storico, po- ma della data prevista, ma è un modo cinese di Maria Rita Masci, pp. 71, so non sciupar niente, neanche una operano nuove mistificazioni a van- litico. Il maestro guidato dal buon di barare , anche se il suo tema non Lit 15.000. riga, ma con ciò stesso senza mai di- taggio delle "avanguardie", dei senso e nemico istintivo delle frasi tradisce la verità. Gli altri — i buro- menticare il racconto per la dimo- "partiti", dei "grandi leader". In- fatte, dell'inesauribile logorrea e ri- crati — della verità poco si preoccu- Terzo e ultimo racconto lungo del- strazione, riuscendo anzi il più delle somma, il mite Acheng si confronta petitività della propaganda e dei pano: basta loro inventare leggi la serie dei "Tre Re" curata nel- volte, a rendere limpido e alto il suo direttamente con Mao, "il grande ti- "materiali di critica", o che vorreb- astratte e ossessivamente ripeterle l'edizione italiana con impeccabile narrare. La sua semplicità non è mai moniere". Senza mai citarlo, in sor- be quantomeno spazio anche per al- nell'illusione che verità poi diventi- amore da Maria Rita Masci, Il re dei quella riduttiva della propaganda dina. tro di più vero e utile per la crescita no (o tornino a essere). Il "re dei bambini di Acheng si svolge sette an- bambini" sa che la realtà la si può ni dopo l'azione del primo. Il re degli raccontare (e interpretare, e derivar- scacchi, infatti, raccontava l'esodo ne lezioni) solo prima vivendola. An- dalla città e le prime esperienze del che questo era un insegnamento di narratore-protagonista qui sopran- Mao, un vero che è diventato in Mao nominato, per la sua magrezza, Stec- C'era una volta il maestro e nei maoisti (là e qua) falso nel mo- co. Era il tempo esplosivo della rivo- mento stesso in cui si è fatto norma o luzione culturale vincente, del primo di Eliana Bouchard retorica, catechismo. Acheng discute contatto dei giovani "istruiti" con la Mao sul terreno di Mao. realtà dell'immensa provincia cinese Nel bellissimo film di Chen Kaige contadina e montanara, dell'allonta- tratto dal Re dei bambini, che i mer- namento degli studenti dalle grandi Il giovane Lao Gar detto lo Stecco che, arma- il movimento di cooperazione educativa aveva canti del cinema italiano, compreso città nel momento in cui Mao consi- to di roncola, sale la montagna verso la scuola elaborato una critica al libro di testo, ne chiede- quello detto d'essai, non hanno tro- dera il loro compito di "attacco al dove dovrà insegnare, è appena stato fatto mae- va l'abolizione, lottava contro la burocrazia, i vato utile comprare per i nostri quartier generale" concluso e si at- stro sul campo di grano dove da sette anni, insie- santi e le madonne obbligatorie. Il paragone non schermi, il regista — della leva di tende dal loro affollamento metropo- me alla sua brigata ha zappato, seminato, accu- regge. Si sa, la civiltà occidentale può abolire il Acheng e come lui figlio di sceneg- litano solo confusione e tumulto. dito i maiali. Incerto sul suo futuro lavoro, lascia libro ma usarne cento, se non funziona la scuola giatori — appare molto meno dida- Il cinismo del vecchio leader, che la zappa ai suoi compagni ma tiene la roncola, pubblica c'è quella privata, si può talvolta aggi- scalico di Acheng, ma bravo in quan- manovra come ultima risorsa per la non come simbolo del passato, ma perché potreb- rare la burocrazia e oggi può persino stare a casa to è bello il testo di Acheng che egli visualizza. Più occhio che penna, ci- sua battaglia politica masse giovanili be servire a cambiare i bambù del tetto o il gratic- chi non ha i santi e le madonne. Eppure questo facilmente ideologizzabili, sembra nema. Più pastoso, anche, e lirico, potersi permettere di tutto, secondo cio del letto. Il maestro ha frequentato solo il pri- libretto ci irretisce con la sua semplicità e rimette egli ama soffermarsi su particolari e una sua astuzia della storia verifica- mo anno della media superiore e ha di fronte a sé al centro con la forza dell'ingenuità la necessità su paesaggi che Acheng accenna e tasi poi anch'essa fragile e perdente. una classe del terzo anno sprovvista di libri di te- dell'uomo di osservare la realtà con i propri oc- non descrive. Per esempio, quéi cin- Senza infierire, i tre "Re" di Acheng sto: il manuale adottato dallo stato è nelle mani chi e con la coscienza dell'importanza di soddi- que chilometri che dividono la briga- offrono una durissima disamina di dell'insegnante, dev 'essere copiato sui quaderni e sfare prima di tutto i bisogni primari di ciascuno ta dalla scuola. Per esempio, il non- quegli anni e di quella storia, anche studiato meticolosamente, burocraticamente, dando a tutti i caratteri necessari per esprimerli. idillio della grassa Lai Di con il prota- gonista per il cui tramite già Acheng se non è questo il compito primario ideologicamente. Lao Gar, cosciente della non Se questa piccola considerazione unifica a di- loro affidato dall'autore, interessato ci ha avvertiti dell'assurdità del mo- progressività di un testo dai contenuti così astrat- stanza i bambini di Acheng e quelli di Rodari, a mostrare la storia sullo sfondo più dello sessuale iperrepressivo e ma- vasto della civiltà cinese, e a concre- ti, decide di non fame uso e cerca di trovare un un'altra però li divide isolando irrimediabilmen- schilista che la rivoluzione culturale tizzare in figure e situazioni semplici punto di contatto, nella conoscenza dei caratteri te uno dei valori più robusti e più utopici della ri- santificava. Per esempio il tema delle di immediata comprensione e perfi- di scrittura, per poi di lì tirare delle linee di osser- voluzione culturale e cioè la roncola. I nostri canzoni — del conflitto tra la tiritera no didascaliche, conflitti culturali e vazione della realtà del villaggio, magazzino di bambini occidentali non hanno mai avuto né "rivoluzionaria" da opera di Pechi- modi di vivere e di intendere natura segni da cui attingere per costruire frasi e periodi. avranno mai, così come i loro maestri, la possibili- no e marce eroiche, e la semplice can- e cultura, contingente ed eterno. L'esperimento funziona, i bambini imparano e tà di costruire la loro esperienza conoscitiva coniu- zone molto infantile e giocosa e ironi- ca (l'ironia: bestia nera di ogni "rivo- Della sua esperienza di "giovane quando saranno nella loro brigata di lavoro sa- gando insieme lavoro manuale e lavoro intellettua- istruito" spedito in campagna, luzione al potere") composta dal pranno scrivere una lettera ai genitori. Il maestro le. Acheng ha scritto con parole limpide e universa- "re" e da Lai Di. Acheng ha acquisito la comprensione Lao Gar, però, viene convocato dal segretario li delle storie in cui c'è, anche se non pesa, tutta la dei dilemmi profondi della sua terra dell'ufficio per l'istruzione dell'azienda centrale tradizione della storia del suo popolo, compresa Chen Kaige lascia al suo posto la e società. Ora, nel Re dei bambini, scena molto evidente dei giovani del- e rimandato a temprarsi un po' in una brigata di l'esperienza rivoluzionaria, anche perché ha lavo- dopo essersi tirato un po' da parte la brigata che recitano, su insegna- per raccontarci la vitalità della tradi- produzione. rato in campagna per una decina di anni, leggendo mento del loro compagno diventato zione buddista nel Re degli scacchi, Siamo nel 1976, in quegli stessi anni, in Italia, certo Tolstoj, Dostoevskij, Balzac e Hugo. per cosi poco tempo maestro, la sto- più radicata di quella portata dalla ri- riella del vecchio sulla montagna che voluzione, e per raccontarci nel Re raccontava la storiella del vecchio degli alberi la sconfitta della natura a sulla montagna che... Parodia di opera di interventi presunti progres- contro la quale il protagonista "re Nel Re dei bambini lo scontro che dei suoi allievi, per la loro "istruzio- scuola; e senso della storia e della sisti, egli può permettersi di mettere dei bambini" perde anzi la sua batta- sta verso la fine non è grandioso co- ne", viene semplicemente rispedito narrazione come ripetizione, della in scena se stesso e un conflitto che è glia, ma è quella per una semplicità me nel Re degli alberi o nel Re degli in una brigata di lavoro dai burocra- storia e della narrazione come già progettuale, pedagogico per eccellen- dell'evidenza, quella del "buon sen- scacchi (l'abbattimento del grande al- ti, che tollerano solo la ripetitività detto, e in particolare, sembrerebbe za e per eccellenza politico o meglio: so" soffocato dagli interventi ideolo- bero da parte dei figli del progresso e delle formule, l'indottrinamento ri- nella storia cinese. Ma ha spostato al- di critica della politica, come dovreb- gici, che Acheng e il suo "re dei bam- della ragione, la grande partita a tuale su cui si basa infine il loro pote- la fine una divagazione mentale del be essere di ogni progetto pedagogi- bini" sono andati, paradossalmente, scacchi tra il vecchio maestro conta- re di parlare in nome di chi non sa. "re" messa invece da Acheng nella co vero, cioè liberatorio. Può presen- a imparare proprio dai contadini, da dino e il povero giovane cittadino ar- Il progetto maoista è stato un pro- prima metà del libro: il modo in cui tarsi come un pedagogista per caso getto per il dominio, di ignoranza egli conduceva, alla brigata, i buoi al (ma che lo è poi per vocazione, come dunque, invece che di "educazione" pascolo pisciando qua e là per essere dovrebbe essere di fatto per ogni in- e di affrancamento? Acheng non lo seguito da loro, avidi del sale conte- tellettuale), tuttavia in grado di pro- OIKOS Edgar Morin dice a chiare lettere, ma semina di in- nuto nell'urina (e siamo a un altro porre subito nella sua esperienza Rivista quadrimestrale PER USCIRE DAL dizi la narrazione, e conclude sul per- esempio di quella concretezza "cor- un'alternativa all'educazione ufficia- porale" cosi importante in Acheng), per una ecologia delle idee VENTESIMO SECOLO sonaggio del ragazzo che studia per le. "Nel 1976 erano già sette anni paragonato a un modo possibile di in- diretta da Mauro Ceruti poter parlare per il padre muto, il di- che lavoravo alla brigata di produzio- segnare (ma "gli alunni sono molto e Enzo Tiezzi ne..." Non è più un ragazzino, la sua AA.VV. sprezzato faticatore soprannominato più facili da gestire dei buoi"), di parte di lavoro manuale l'ha fatta ed JOHN M. KEYNES senza alcuno motivo "Cacarella". "comandare grazie alla pipì". Una Furio Jesi (Anche il turpiloquio minimale e di è disposto a continuarla. Una volta MITOLOGIE INTORNO Linguaggio e metodo saggezza tutta contadina, terragna, chiamato dalle istanze superiori a una volgarità tutta contadina — le- che il regista del film fa ritornare alle ALL'ILLUMINISMO gata ai bisogni primari — cui il prota- prendere il posto di un insegnante Theodor Hierneis origini, al ragazzo, all'allievo nella che ha lasciato, non è che il panico lo A. Kamenskij - F. Sologub - gonista rinuncia quando deve andare cui vita conta il lavoro più della scuo- IL RE È A TAVOLA a insegnare per rispetto del suo ruo- prenda più di tanto. Questo privile- V. Brjusov Ricordi di un cuoco di la, e il lavoro di sempre, con quella gio (il lavoro intellettuale) gli tocca lo, è un elemento di positiva concre- RACCONTI DEL Luigi di Baviera conoscenza di sempre di cui i buro- semplicemente perché ha studiato un DECADENTISMO RUSSO tezza, pacatamente rivendicato ri- crati, altra specie anche quando dal po' più degli altri, perché è un "gio- spetto all'aulica e barocca, insensata popolo siano venuti, non possono vane istruito", al contrario dell'ami- G.W.F. Hegel Francesco Petrarca sloganistica del potere). proprio tener conto, ne sono proprio co Lao Hei che lo invidia in quanto, VIAGGIO NELLE ITINERARIO Il maestro ha poco da insegnare incapaci. avendo egli conosciuto solo l'inse- ALPI BERNESI IN TERRA SANTA agli allievi. Ha da insegnare poco ma gnamento elementare e le citazioni quel poco è essenziale: saper leggere, Il ragazzo e i buoi sono osservati del presidente Mao, sa di "non avere saper raccontare il vero e non la reto- dall'insegnante provvisoriamente falli- futuro". rica finzione dell'ideologia. La lezio- to e respinto, dal giovane istruito che ne è quella stessa che il maestro dà al diventerà, forte di quella conoscenza, Nulla in Acheng è superfluo: la m suo migliore allievo. L'allievo provo- lo scrittore (e pedagogo, "re") prosa è scarna ma l'azione è fitta e le PIERLUIGI LUBRINA EDITORE ca una scommessa. In cambio di un Acheng, che oggi, dalle parti di San notazioni anche; tutto nel testo ha V.le V. Emanuele, 19 - 24100 Bergamo - Tel. 035/223050 prezioso vocabolario "professore dei Francisco, scrive e lavora "part-time" una necessità, al pari che nel più rigi- professori", egli saprà raccontare un come imbianchino, muratore, ripara- do teatro didascalico, nelle dimostra- fatto prima che questi sia avvenuto. tore di autombili. n 3 r indice DEI LIBRI DEL MESE|H

Il Libro del Mese

I racconti di Acheng sono bellissi- cinese si manifesta attraverso la mi. Bellissimi e perturbanti, total- La forza del Tao scritta rossa che invita a mangiare gli mente coinvolgenti. Perché sono rac- uomini frammista ai caratteri neri in conti profondamente tragici, come di Enrica Collotti Pischel cui sono scritti i libri confuciani del deve essere tutto ciò che viene dalla giovane candidato agli esami impe- Cina, e da qualunque altro paese del riali. L'allievo che è il termine dialet- mondo povero: perché tragica è quel- scrittori cinesi di Taiwan o di Hong- non è un punto di riferimento dei caratteristiche del mondo descritto tico centrale del lavoro dell'improv- la realtà, risultato di un complesso kong. personaggi di Acheng, molto più le- da Acheng) e vogliono solo continua- visato insegnante è figlio di un muto: intreccio di fattori, dei quali la po- Acheng si è posto finora come rap- gati dei giovani di piazza Tian'an- re a vivere, mangiare, quando posso- deve imparare a scrivere per poter vertà materiale è soltanto il primo. presentante della generazione che fu men alla trasformazione rivoluziona- no, riposarsi. Tutto al minimo livel- parlare per lui. A scrivere, o a parla- Accanto, sopra, sotto vi sono l'igno- delle guardie rosse e che tra il 1976 ria della Cina. Coloro ai quali lo.. re? È cinese: deve imparare a scrive- ranza, l'esclusione, la prevaricazio- ed il 1978 espresse la propria totale Acheng dà la parola sono guardie ros- È chiaro che la generazione delle re. Ma ci sarà un tempo in cui la pa- ne, l'abbandono, il conformismo, rottura con il regime denunciando- se trasferite nelle zone rurali al ter- guardie rosse è figlia della società ri- rola scritta in Cina non sarà strumen- l'insensatezza. Tutto ciò che Acheng ne, in termini libertari e popolari, au- mine di un'esperienza politica vissu- voluzionaria. Non c'è in Acheng — e to dei buracrati? in una delle sue introduzioni chiama toritarismo, privilegi e inefficienze. ta con partecipazione, convinzione, quindi nei personaggi ai quali egli dà Questo è 0 grande interrogativo di l'assurdo. In questo senso non vi so- Acheng che riprende tanti temi del no dubbi: l'atteggiamento di Acheng taoismo: il suo trasferimento in cam- verso la realtà cinese si riallaccia a pagna durante la rivoluzione cultura- quello di Lu Xun. La Cina che en- le avvenne nelle regioni della Cina trambi descrivono è un paese tragico sudoccidentale, sulle montagne e e il motivo della tragicità sta nello nelle foreste nelle quali da sempre ha scarso valore attribuito alla vita degli trovato spazio e radici la contrappo- uomini comuni, al loro lavoro, alle sizione taoista alla logica confuciana loro passioni, alla loro disponibilità a del lavoro organizzato, della trasfor- combattere le cause delle tragedie. mazione funzionale della natura e del Ricordo un lontano dibattito con potere dello stato quale garante del- Franco Fortini: perché Lu Xun pote- l'ordine. Nei suoi racconti le presen- va essere considerato un realista ze taoiste sono continue: la nebbia mentre la sua opera pareva più vicina che va e che viene senza controllo e all'espressionismo o al simbolismo? condizionamento, la forza degli albe- La risposta fu che ciò che Lu Xun de- ri uniti tra loro, il compianto muto scriveva, per quanto allucinante, era dei contadini per gli alberi tagliati. vero in Cina, mentre ciò che Kafka Ma Acheng non è un taoista, è un ci- descriveva era solo simbolico a Pra- nese moderno, un figlio della rivolu- ga. Ebbene ciò che riallaccia Acheng zione cinese con la sua componente a Lu Xun mi pare proprio il fatto che anticonfuciana, un figlio della rivolu- ciò che egli scrive è vero in Cina: tra- zione culturale che nacquè dalla de- gicamente vero. nuncia di un potere di partito troppo Ciò che rende dirompente per le omologo alla burocrazia confuciana autorità cinesi il messaggio di ma che non seppe poi trovare nulla di Acheng è che egli descrive — senza alternativo a un sistema autoritario accedere alla banale demonizzazione di controllo sociale. oggi corrente — la Cina della fine Per misurare la sua distanza dai della rivoluzione culturale in termini tanti letterati e intellettuali che sono che si potrebbero applicare con so- rimasti al margine della rivoluzione stanziale pertinenza alla Cina di og- cinese evitando solo di subirne il più gi. I fenomeni denunciati da Acheng gravoso impatto, basta notare il fa- non sono stati modificati dopo la scino che nell'opera di Acheng han- morte di Mao, ma continuano. Forse no la forza dei contadini, le loro mani solo peggiorati dall'introduzione del- straordinarie e possenti, i loro mezzi l'etica del profitto, come il taglio de- antichi per operare nella natura con gli "alberi inutili", cioè della foresta, astuzia, ma anche con saggezza, tipi- e la loro catastrofica sostituzione con ci valori taoisti. Ma i suoi contadini le piantagioni di gomma. Egli descri- non sono soltanto forze della natura. ve la forza di Lu Xun, la Cina rivolu- Sono uomini che hanno partecipato zionaria: la legittimazione, anzi la alla rivoluzione, benché sia chiaro mistificazione del discorso di Lu che il potere instaurato dalla rivolu- Xun nella Cina popolare furono rese zione ma ormai istituzionalizzato è possibili dalla sua morte nel 1936 e per loro estraneo. Lo straordinario quindi dalla possibilità di interpreta- "re degli alberi" è stato un soldato re la sua denuncia come denuncia molto coraggioso: ha combattuto ed della vecchia Cina, quella che la rivo- ha anche imparato un poco a scrive- luzione avrebbe dovuto cancellare. In piazza Tian'anmen vi fu anche la ingenuità o delusione, ma comunque vita — alcuna nostalgia per il mondo re; il suo merito non è stato ricono- Acheng dimostra che a quel mondo ripresa di queste istanze, ma entro pregressa. Giovani uomini e donne di prima della rivoluzione o per un sciuto a causa del suo atteggiamento non è stata posta fine, che esso si è ri- un fenomeno assai più complesso e che sono stati protagonisti della pri- mondo in qualche modo diverso: per antiburocratico ma egli conserva fi- costituito sotto forme nuove: la com- — se dobbiamo porci nel quadro di ma fase della rivoluzione culturale, o la semplice ragione che esso non è co- no all'ultimo un misterioso legame di mistione tra povertà e gerarchizza- valori che sottostanno ai libri di avevano creduto di esserlo, ma han- nosciuto. Se mai si può dire che una connivenza con un suo compagno zione dei ruoli, la disponibilità a por- Acheng — più inquinato. Perché la no già lasciato alle spalle la mobilita- delle più forti denunce contro il regi- d'armi, punito come lui. E vero che i si al servizio del potere, l'accondi- visione di Acheng, almeno quella che zione verbale, l'impegno, le violen- me sta proprio in questa situazione contadini non danno nulla ai giovani scendenza delle sue stesse vittime e emerge da questi suoi libri, differisce ze, l'attacco alla generazione dei di ignoranza, di sprovvedutezza im- che sono stati inviati in campagna a le loro segrete fughe nella trasgres- da quella della maggior parte degli maestri e dei padri (spesso estrema- posta ai giovani, che nulla sanno né imparare da loro: i due mondi resta- no impenetrabili e i giovani vorreb- sione. scrittori e degli intellettuali cinesi — mente traumatico sia per gli attac- del passato della Cina, né del mondo bero sfuggire alla sorte che li relega Come Lu Xun, Acheng condanna ufficiali, tollerati o dissidenti che sia- canti, sia per gli attaccati), gli scontri fuori di essa, né della cultura del suo in campagna, anche se non ribellarsi la Cina che descrive, perché spera di no — e soprattutto degli attuali stu- tra fazioni di giovani, la loro stru- popolo e neppure della vita, quoti- ad essa. I contadini li isolano e li te- saper svegliare qualcuno che si ado- denti. Il suo modo di esprimersi, i mentalizzazione da parte delle auto- diana e banale. Il tema centrale del mono: essi accettano le piccole vessa- peri per cambiarla. Se i suoi racconti rità, l'abbandono delle schiere dei Re dei bambini non è quello del rifiu- sentimenti e i bisogni che descrive zioni cui li sottopongono quanti, sono affascinanti, ciò si deve proprio "giovani ribelli" da parte di Mao, la to della cultura, che ci si potrebbe sono molto più affini a quelli del tem- emersi dai loro ranghi, esercitano il alla piena assunzione da parte sua del repressione subita dai gruppi capaci anche attendere da un autore molto po della rivoluzione culturale e dimo- potere, ma sanno anche sfuggire ad compito di critica sociale e politica di un'elaborazione propria ed eversi- sensibile alla tradizione taoista, ben- strano che in quel periodo vi erano esse, contemperarle in un mondo in- del potere e non già perché l'opera di va. sì del rifiuto della cultura ufficiale, molti cinesi che parlavano un lin- tegrato da una compassione antica. Acheng sia apolitica o concepita se- mistificata e soprattutto inutile, in guaggio quotidiano, comune agli in- Quell'esperienza è sottintesa, gra- In definitiva questi quadri contadini condo criteri di arte pura, usati spes- nome della trasmissione di strumenti tellettuali e a coloro che tali non era- vosa e alienante: scontata la non di- appaiono a mezza strada tra le auto- so da altri scrittori per chiedere e ot- per acquisire e formare una cultura no. Ma naturalmente, la forza di sponibilità a ripercorrerla. I pochi rità che sempre spengono ogni creati- tenere licenze. Benché egli si trovi propria: il giovane ribelle inviato a Acheng è di usare quel linguaggio per che si riattaccano alla rivoluzione vità e uomini impegnati insieme ad ora negli Stati Uniti, la sua esperien- fare il maestro contesta il libro, il li- descrivere la realtà in cui vivevano le culturale, lo fanno verbalmente e per altri nella dura lotta per sopravvive- za non si inserisce nel gioco di altri bro unto e inutile lasciato dal suo persone comuni, le cose che facevano abitudine (quasi mai, nei testi di re. Coloro che nuociono veramente intellettuali e scrittori che negli anni egoista predecessore (un ricordo di e soprattutto quelle che riuscivano a Acheng, per utile personale o per nei racconti di Acheng sono altre au- ottanta hanno cercato di allargare i Contro il culto del libro, il testo di non fare e non l'immagine mistifica- conformismo finalizzato): il mancato torità: quelli che al potere aggiungo- margini di tolleranza entro il regime, Mao dissacratore del marxismo so- ta della realtà che il potere voleva ac- distacco è la causa della sostanziale no l'uso della parola scritta. Sarebbe in un processo che in definitiva ha vietico?), ma si adopera in ogni modo creditare: in sostanza i suoi racconti debolezza di questi individui, della meglio dire il monopolio della parola avuto una delle sue tappe essenziali e con la collaborazione di altri perso- sono un documento di protesta di loro separatezza dal contesto dei loro scritta. Perché ai bambini non si de- attorno al dramma di Tian'anmen e naggi trasgressivi, per far imparare ai una generazione che è stata repressa compagni e a maggior ragione dal vono insegnare i caratteri: al maestro nella figura dell'ex ministro della cul- bambini i caratteri come strumento allora e dopo la morte di Mao vitupe- mondo dei contadini e dai loro valo- ribelle lo si impedisce. In Cina la sco- tura Wang Meng uno dei suoi prota- per comunicare. Questo tema che rata, negata, cancellata. ri. Ma gli altri non rinnegano l'espe- larizzazione rurale è diminuita dopo gonisti; e tanto meno è assimilabile a percorre tutto il racconto, il tema Il mondo urbano, il mondo degli rienza vissuta, non la maledicono, la morte di Mao: per questo il nemico quella di altri scrittori cinesi che cer- non sono dei "pentiti": l'hanno su- della parola scritta e del suo posses- intellettuali e della moderna cultura che Acheng denuncia non è solo la cano in una liberalizzazione politica perata dolorosamente (l'assenza del- so, è molto cinese, ma non è confu- cinese, frutto di un secolo di commi- scomparsa Cina di Mao ma quella le condizioni per potere operare più la gioia, della gioia collettiva, ma an- ciano. Nel Diario di un pazzo di Lu stioni, il mondo sostanzialmente eli- ben vivente della nuova élite attuale. o meno come in occidente o come gli che della gioia individuale è una delle Xun la demistificazione della società tario degli studenti cinesi di oggi, Hihvn N. 3 pag-

Marsilio La routine della paura di Alberto Papuzzi

Frecce acuminate e sottili, gocce corrosive, JANET FRAME, Dentro il muro, Inter- il tè, né di trasportare fino alla porta dare di stare in guardia, per le pro- zione per te. Tieni la camicia da not- punture di spillo. Grilli: piccoli grilli per la testa no Giallo, Milano 1990, ed. orig. di servizio il bidone traboccante di cessioni misteriose delle luci e le te e la vestaglia e togliti la dentiera". 1961, trad. dall'inglese di Lidia Per- rifiuti destinati ai maiali. Evidente- macchine fotografiche nascoste. Gli stessi codici concentrazionari: mente esisteva un crimine che mi era "Ero sempre più terrorizzata. Co- "... ancor prima che le rumorose pa- ria, pp. 212, Lit 23.000. IL SANTO ASSASSINO ignoto, che non avevo incluso nella minciai a vagare di notte e a lasciarmi zienti della corsia Due fossero porta- Dichiarazioni apocrife Come tutti i veri scrittori, Janet lista perché non riuscivo a inchiodar- assalire dal panico all'ora dei pasti, di te dentro per i 'multipli', il che signi- Una sequenza incalzante di scritture brevi Frame coinvolge il lettore di Dentro lo con il riflettore tremolante della fronte ai quadretti di sangue e alla fica che ricevevano due trattamenti e sarcastiche, percorse da fremiti continui il muro in un immediato e oscuro mente negli oscuri sobborghi dell'in- porcellana di ossa... perché erano os- di seguito e a volte addirittura tre". dì insopprimibile moralismo processo di identificazione con la conscio". La paura domina la mente sa, no?" Quando esce, con Istina Mavet, pp. 136, L. 14.(XX) protagonista del romanzo, quella si- del degente, perché non è padrone In fondo al vicolo senza uscita c'è dalla stanzetta degli elettrochoc, il gnorina Istina Mavet, spaventata, ri- della propria mente, così come non è l'elettrochoc. La macchinetta con le lettore incontra, in questo ordinato Régis Debray belle, disperata, ostinata, nella quale più padrone delle proprie azioni, dei manopole che avanza sul carrello, mondo a parte, la tranquilla, distac- A DOMANI, PRESIDENTE non sappiamo fino a che punto si ri- propri vestiti e del proprio tempo. verso le pazienti in attesa del tratta- cata, incoerente ma scientifica cer- De Gattlle, la sinistra, la Francia La provocatoria riscoperta delle virtù tezza e ragionevolezza del sapere me- di un capo carismatico dico, che all'irragionevolezza, all'im- prefazione di Silvio Lanaro prevedibilità, all'impulsività, alle os- pp. 135, L. 14.000 sessioni dei comportamenti dei "pazzi" oppone la fiducia in quelle regole e in quei meccanismi su cui 0 CNarrativa^) Due donne e un film sistema manicomiale si fonda e si le- di Sara Cortellazzo gittima nella società. '"Si sta inse- Frediano Sessi rendo?' chiedeva di tanto in tanto il IL RAGAZZO CELESTE dottore, come una brezza passeggera Perché si uccide un compagno? proveniente da un altro paese po- pp. 180, L. 24.000 janet Frame presenta Dentro il muro come che bloccano il respiro narrativo), nelle prospetti- trebbe rivolgersi a un animale che ha un'opera di fantasia in cui nessuno dei personag- ve deformate dall'uso del grandangolo, e ancora sorpreso a prepararsi per il letargo in- ^Letteratura universale^ gi, compresa la protagonista-narratrice Istina Ma- nell'adozione frequente della soggettiva, dal vernale. L'atto di 'inserirsi' era cir- vet, si ispira a una persona vivente. In realtà il punto di vista della protagonista, un modo per condato di approvazione: 'Prima ti Izumi Kyòka diario-documento-romanzo di Janet Frame è privilegiare il suo sguardo stupito, imbarazzato, inserisci prima ti lasciano tornare a IL MONACO DEL MONTE KÒYA marchiato e attraversato, in modo inequivocabi- attanagliato dall'angoscia e perso fra le mura ma- casa' era la logica dominante; e 'Se non riesci ad adattarti alla vita in un E ALTRI RACCONTI le, da esperienze, ricordi, dolori e orrori vissuti nicomiali. ospedale psichiatrico come ti aspetti a cura di Bonaventura Ruperti dalla scrittrice, rinchiusa e sballottata per otto Ma ciò che vorremmo anche sottolineare è la II mondo magico e crudele, di essere in grado di vivere nel mon- fantastico e sensuale anni da un ospedale psichiatrico all'altro, per sensibilità, una sensibilità molto femminile, che do esterno?' Già, come?" di un moderno autore del Giappone una diagnosi, clamorosamente errata, di schizo- si traduce nel rapporto instaurato fra la scrittrice pp. 338. L. 19.000 L'angoscia del manicomio è nella frenia incurabile. A svelare le tracce, chiare e e il suo doppio, Istina, fra Istina e il mondo dei sua routine. Nel fatto che nella vita, profonde, del vissuto personale di Frame dissemi- malati che la circonda, e ancora, fra Jane Cam- bene o male, volenti o nolenti, "biso- Charles W. Chesnutt nate in Dentro il muro, ci vengono in aiuto la pion e Janet Frame, ovvero fra la regista e l'uni- gna inserirsi". E se uno è incurabile, LA SPOSA DELLA GIOVINEZZA a cura di Alessandro Portelli sua autobiografia in tre volumi (To the Is-Land, verso della "diversità". Un cerchio di solidarie- è incurabile. Se è schizofrenico, ci re- traduzione di Cristina Mattiello An Angel at my Table e The Envoy from Mir- tà, uno sguardo lucido e nel contempo partecipe sta. E si sa che l'elettrochoc fa male, La linea del colore: per la prima volta rar City, di cui Interno Giallo ha annunciato la lega queste donne fra loro. Janet Frame e Istina si "però è per il loro bene". Routine in italiano i racconti del padre pubblicazione in tempi brevi) e Un angelo alla aggirano nei labirinti manicomiali cogliendo la manicomiale significa che la terapia fondatore della letteratura afro-americana fondamentale, e scientifica, nei con- pp. 264, L. 18.000 mia tavola, l'acclamata lettura cinematografica "preziosa umanità" dei degenti, al di là del loro fronti di una persona disturbata è di tale autobiografia firmata da Jane Campion, comportamento che "per lo più causava irrita- metterla sotto controllo, perché a sua Benito Pérez Galdós regista neozelandese d'adozione artistica austra- zione, ostilità e impazienza". Jane Campion, a volta non disturbi il normale svolgi- TRISTANA liana, come Frame. Un reticolato strettissimo di sua volta, si è accostata a Janet Frame per sfatare mento della vita sociale. "E le confu- introduzione di Vito Galeota traduzione e note di Augusto Guarino rimandi, che richiamano sia grandi avvenimenti la mitologia della scrittrice pazza e geniale, che si se signore anziane vagano su e giù nei Il gioco ambiguo della seduzione della vita della scrittrice sia minuti gesti e sensa- era creata su di lei. "Quando ho deciso di scavare loro abiti spiegazzati, con le calze di nel romanzo che ispirò Burìuel zioni del suo quotidiano, si può quindi instaura- più a fondo — dice Jane Campion — ho capito cotone che ricadono a fisarmonica... pp. 407, L. 22.000 re fra la testimonianza di Dentro il muro e Usuo quanto dolore e sofferenza possano venire procu- e vengono condotte presto nelle loro stanze, spogliate, messe a letto e adattamento cinematografico. La rossa, irrequie- rati a una persona di straordinaria sensibilità che, Omero chiuse dentro. Appena l'infermiera LA MORTE DI ETTORE ta, problematica, timida e malinconica Janet, proprio a causa di questa, viene creduta malata se ne va scendono dal letto e girella- (ILIADE XXII) messa in scena da Jane Campion, si illumina e si di mente e trattata come tale". Alla "diversità", no per la stanza controllando cercan- a cura di Maria Grazia Ciani approfondisce ulteriormente alla luce del percor- per eccesso di sensibilità, la Campion si è acco- do riordinando". Qualcosa è riemer- commento di Elisa Avezzù so vissuto da Istina "dentro il muro". Lo smarri- stata con la sua, rara, sensibilità e con uno sguar- so dal loro passato e richiede subito Morire per la patria, morire per la gloria. Epitafìo di un eroe. mento e l'angoscia della Janet cinematografica lo do personalissimo, capace di calarsi nei legami la loro attenzione, ma "nessuno vuo- pp. 120. L. 12.000 ritroviamo, in tutta la sua prepotente verità, nel- parentali, di capire le scelte estreme, di mettere in le ascoltarle né capirle". Non c'è al- Seconda edizione le parole di Istina: "Ho visto la mìa scheda. Im- scena sensazioni confuse in immagini limpide, di cunché di drammatico o spietato in queste vecchie che tentano di "ri- pulsiva e pericolosa, dice. Perché? E come? Co- porre l'accento sulla lotta fra ribellione e insicu- mettere ordine" dietro le porte chiu- C>ggD me? Che cosa significa?" E questi allarmanti e rezza: tutte qualità già presenti nel suo primo se. È soltanto il manicomio. dolorosi punti interrogativi rimbalzano nella film, Sweetie, un altro capitolo, splendido e pro- Elémire Zolla scrittura cinematografica, nei segni di interpun- vocatorio, di ordinaria follia. Janet Frame usa un'immagine LE MERAVIGLIE DELLA NATURA zione utilizzati (lunghe inquadrature nere, buie, straordinariamente efficace, una vol- INTRODUZIONE ALL'ALCHIMIA ta che la sua Istina è uscita dall'ospe- Leggere le annodature e gli svincoli d'un tralcio, dale psichiatrico e affronta un viag- i succhi freschi che irrorano un tronco... HiHHHi gio in treno per fare ritorno a casa. pp. 596. L. 45.000 "Quando il treno si fermò in un de- conosca l'autrice. Tale identificazio- Entrando in manicomio, Istina Ma- mento, è la materializzazione del ter- serto di erba e alberi della gomma e Gigliola Pagano De Divitiis ne è più emozionante e talvolta op- vet si assoggetta a un potere che spia rore. Ho ritrovato in queste pagine la fu deviato su un binario di raccor- MERCANTI INGLESI primente che in altri casi, perché il li- e giudica le sue fantasie, i suoi tur- stessa atmosfera da incubo che l'elet- do... mi tornò di nuovo alla mente NELL'ITALIA DEL SEICENTO bro ci trasporta in un mondo che è bamenti, le sue pene, prima ancora trochoc suscitava negli ospedali ita- Venezia e Livorno, Napoli e Palermo: Cliffhaven e la gente che c'era den- la penetrazione inglese nel mondo mediterraneo nello stesso tempo la mente di una dei suoi comportamenti, e può punir- liani e che mi è stata raccontata da tro. La loro vita su un binario morto pp. 223, L. 32.000 giovane manicomializzata e la realtà la per la sua sensibilità e per come la tanti degenti ed ex degenti quando dava forse la precedenza a un traffico oggettiva dei manicomi. Noi lettori sua mente turbata elabora la realtà. raccoglievo le testimonianze per scri- più urgente?" Gabriella Gribaudi vediamo contemporaneamente il la- "All'ora dei pasti ormai le tovaglie vere Portami su quello che canta. Il Dentro il muro è un libro da regala- A EBOLI bile confine che separa, o meglio uni- a quadretti mi facevano trasalire: quale era un malato che cantava in re a tutti coloro che hanno dubbi sul- Il mondo meridionale sce, lucidità, allucinazione, follia, e sembravano rigate di sangue e disa- un cortile di Collegno e il professor la legge 180 e pensano che quelle di in cent'anni di trasformazioni la condizione di chi viene marchiato stri. Nessuno sospettava il pericolo Coda, soltanto da una finestra sen- Franco Basaglia fossero idee nobili Un paese del Sud indagato con la pazienza per aver oltrepassato quel confine. crescente. Notai altre porte oltre a tendolo cantare, ordinò che glielo si ma inattuabili. Da regalare agli psi- dell'etnologo e la precisione del chirurgo quella misteriosa del bagno; e non pp. 293, L. 42.000 Nei libri e nei film sulla malattia portasse per il trattamento. chiatri depositari di una scienza che mentale i due piani restano quasi avevo modo di scoprire dove condu- La stessa attesa panica quando può ignorare le piccole (o grandi?) sempre staccati: o il racconto sogget- cevano... E noi stavamo sedute den- l'infermiera legge l'elenco delle rico- necessità delle persone. La storia che Shuichi Katò tro, nella stanza teoricamente ami- STORIA DELLA LETTERATURA tivo, il diario, la confessione, o la de- verate destinate alla terapia: "Aspet- racconta si svolge dall'altra parte del GIAPPONESE scrizione dall'esterno, il documento, chevole. Pian piano, contraendo un tare di primo mattino, nelle ore geli- mondo, in un'altra cultura e in un al- a cura di Adriana Boscaro la denuncia. Dentro il muro è l'uno e muscolo, rimettendo a fuoco uno de incappucciate di nero, era come tro tempo; eppure assomiglia alle vi- Dalle origini al XVI secolo l'altro: le angosce e le illusioni dei sguardo malevolo, gli insetti avanza- attendere la pronuncia di una con- cende non raccontate (o non abba- pp. 379, L. 42.(XX) "malati" e lo sguardo dei "sani" su vano sul tappeto e i rettili strisciava- danna a morte". La stessa patologica stanza raccontate) di tante istituzio- Seconda edizione di loro. Il punto di intersecazione è no sulla melma color pastello delle concentrazione sulla ricerca di picco- ni psichiatriche italiane, non solo ai un sentimento dominante in ogni pa- pareti, con la lingua dardeggiante e le cose che possano esorcizzare il mo- tempi del professor Coda. Giacomo Noventa gina: la paura. famelica". Le allucinazioni generano stro elettrico: "Tentai di trovare un "IL CASTOGALLO" "Che cosa avevo fatto? Non ave- paura e la paura genera allucinazioni. paio di calze lunghe di lana dell'ospe- E ALTRI SCRITTI 1922-1959 vo pianto né parlato fuori turno né Una spirale che spinge ancora di più a cura di Franco Manfriani dale per tenere i piedi al caldo in mo- Il quinto ed ultimo volume mi ero rifiutata di spingere lo spazzo- verso la follia. Al medico che le dice do da non morire sotto il nuovo trat- delle "Opere Complete" lone con lo straccio per lucidare né di "Presto la rimetteremo in perfetta tamento". Gli stessi freddi rituali: pp. 3I4, rilegalo. L. 68.000 aiutare ad apparecchiare i tavoli per forma", Istina Mavet vorrebbe gri- "Tu hai il trattamento. Niente cola- N riNDICF - HOEI LIBRI DEL MESE|^B

chisa e di raccontare la propria espe- La struttura di Faces in the Water ri- rienza. Questa sarà, anzi, la sua flette chiaramente questa complessa Sola sulla banchisa estrema rivincita, quando, una volta progettualità nelle sue simmetrie. Il dimessa in modo definitivo, dopo passaggio tra un reparto e un altro, i di Claudio Gorlier aver scampato il rischio agghiaccian- periodi di libertà sulla parola conces- te della lobotomia, l'infermiera le si periodicamente, i rapporti tra pa- Non ho capito bene perché questo partire da Katherine Mansfield e poi chiederà soprattutto di dimenticare. zienti, infermiere, medici e parenti romanzo di Janet Frame sia stato tra- nella narrativa del maggior scrittore Una richiesta che ironicamente Isti- in visita, consentono di misurare la dotto con un titolo sostanzialmente neozelandese dopo la Mansfield, na rovescerà nella chiusa del libro: labilità, o l'inesistenza, dei confini fuorviarne, rispetto all'originale Fa- Frank Sargeson. Le regole tentano "E da quello che ho scritto in questo stabiliti dalle norme sociali nella stes- ces in the Water. Il titolo originale, invano di nascondere sotto la crosta documento vedete bene che le ho ob- sa misura in cui annullano quelli tra difatti, prende le mosse da uno dei della normalità un terrificante po- bedito; non è vero?" realtà, simbolo, fantasia, visione. Il LA NUOVA ITALIA passi cruciali del libro, dove l'io nar- tenziale di repressione e di violenza, Un punto nodale in tutta l'opera "language of society" è una vernice rante della protagonista, Istina Ma- a cominciare dalla sfera della sessua- della Frame riguarda la sua convin- protettiva stesa per nascondere la ve- rità. Inversamente, la struttura del vet, durante il ricovero nella clinica lità, della vita di coppia, del rapporto zione che, come ha giustamente rile- ABBASSA LA TUA RADIO psichiatrica, osserva Brenda, una tra genitori e figli, e più generalmen- vato Cherry Hankin, il problema viaggio, interno ed esterno (ciò che la PER FAVORE delle prime ricoverate che hanno su- te nelle convenzioni sociali e, dun- dell'identità individuale e della tota- Frame ha definito "commuting bet- Gianni Isola bito la "nuova operazione" destina- que, nel potere. Se la dimensione ur- lità della vita psichica in una società ween reality and fiction", il trasfe- Il fenomeno della lenta ma ta a mutare la sua personalità, e la bana esaspera il paradigma, non esi- di massa, per quanto isolata e sotto rirsi tra realtà e invenzione, o finzio- progressiva diffusione dell'ascolto ascolta parlare. Il disagio le deriva radiofonico nell'Italia degli Anni dalla sensazione di avere evitato, Trenta e I rapporti dell'EIAR con il regime fascista. Una ricostruzione quasi per deliberato proposito, una dell'impatto del nuovo media nella responsabilità piena di urgenza, a so- realtà sociale e politica italiana di miglianza di qualcuno che cammina quegli anni. lungo la sponda di un corso d'acqua e Lire 29.000 vi scorge un viso o una parte del cor- PITTURA E STORIA po in movimento, ma anziché aiutar- Lavoro e classi povere in lo o andare in cerca di aiuto si volge Italia 1850-1915 da un'altra parte. Tutti noi, dunque, Carlo Cartiglia scorgiamo dei visi nell'acqua, non Mondo contadino, paesaggio, possiamo dimenticarli né ignorarli, attività artigianali e industriali, oppure ne obliteriamo la memoria strutture urbane, proletariato di città, emarginati, proteste sociali: per mantenere la nostra calma di es- il documento iconografico come seri "normali" che vivono nel mon- supporto della ricerca storica. do. La metafora dei visi nell'acqua Lire 20.000 non consente dunque, e non solleci- ta, un'interpretazione univoca. I visi PER UNA ANTROPOLOGIA STORICA DEL MONDO nell'acqua sono, in primo luogo, ANTICO quelli dei ricoverati, che "il mon- Riccardo Di Donato do", ha ricacciato nelle cliniche psi- Nuove categorie interpretative chiatriche in quanto devianti rispet- delle principali manifestazioni to a un codice e una normativa socia- della civiltà greca, In le non rispettati e trasgrediti. Sotto un'intersezione costante tra questo profilo, siamo tentati di rima- antico e moderno. nere nel "mondo", nel rifiutare di Lire 44.000 vederli, per rimanere "calmi", tran- GRAMMATICA FILOSOFICA quilli. In realtà, riesce difficile di- Ludwig Wittgenstein menticare o non tentare di aiutarli. Traduzione italiana di Ma il confine tra noi e loro, come tra Mario Trincherò normalità e ciò che si definisce cor- Il significato delle espressioni rentemente follia, rimane estrema- linguistiche ricondotto ai loro uso mente labile. Così, per effetto di un entro quella struttura di calcolo sogno, delle circostanze, o dell'ostili- che è II nostro linguaggio. Lire 55.000 tà dell'ambiente in cui viviamo, nel- l'acqua scorgiamo il nostro viso. An- LA FORMAZIONE STORICA che noi apparteniamo a quella di- S. Guarracino e D. Ragazzini mensione, e "il mondo" cerca di Il ruolo della storia nella cultura neutralizzarci e di rinchiuderci nelle scolastica attuale: i problemi della didattica, i caratteri tecnici istituzioni "correttive" dove la no- e metodologici della nuova stra personalità viene mutata, per ef- storiografia, il rapporto fra storia fetto del trattamento elettrico o di e scienze sociali. una operazione chirurgica. Lire 19.000 Accanto alla metafora dell'acqua, L'INSEGNAMENTO DELLA dello specchio, del riflesso, un'altra STORIA pervade il romanzo e si trova ricor- S. Guarracino e D. Ragazzini rente in molte sue parti: il "lonely I nodi di metodo e di merito della polar desert", la banchisa ghiacciata. disciplina, i principali problemi relativi allo sviluppo cognitivo e Non a caso questo referente essen- personale dello studente, le ziale prende corpo già nel primo capi- procedure di insegnamento. tolo, e si colloca in un ambiente ur- Lire 19.000 bano inesorabilmente estraniarne: ®

IRVING LAYTON, Tutto sommato. Poe- pubblico che, dopo lo spettacolo, se inerte / senza che una sola mente ri- un Kundera prosciugato da ogni sen- ultime sono scritte da chi, come sie 1945-1989, a cura di Alfredo Riz- non può proprio lasciarlo morir di fa- conosca il proprio destino". Anche il timentalismo. Yeats, sa che "i vecchi devono essere zardi, Piovan, Abano Terme (PD) me, invita l'artista solo a mense sa- diluvio si ripete, ma stavolta "Ogni Introducendo la prima scelta ita- pazzi"): un'allusione al Satyricon di 1989, pp. 282, Lit 30.000. crificali ("se un borghese domandas- cosa che vive è sommersa e annegata. liana all'opera di Layton (Il freddo Fellini (1976) assegna così appena un JOE ROSENBLATT, Gridi nel buio, a se un po' di poeta arrosto, la cosa / Non vedo dondolarsi un'arca". A verde elemento, trad. it. di Amleto quarto del volume ai primi trent'anni cura di Alfredo Rizzardi, Piovan, sembrerebbe naturalissima", anno- scampare la catastrofe universale è, Lorenzini, Einaudi, 1974), Nor- di produzione e tutto il resto all'ope- Abano Terme (PD) 1990., pp. 116, tava Baudelaire!). con un beffardo colpo di coda, sol- throp Frye sottolineava la traducibi- ra di un poeta ultrasessantenne (Lay- Lit 25.000. Quel che così rischia di apparire tanto l'artista-giullare, poiché "Co- lità d'una poesia dal significato ton è del '12). Siamo insomma al co- un universo troppo polarizzato, retto loro che non intendono distruggere / "sempre diretto, [che] solo in misura spetto d'uno di quei rari artisti che La poesia di Irving Layton è irri- non conosce involuzione e può dare ducibile a un singolo modulo espres- ancora tantissimo. Peccato quindi sivo: sensuale come Lawrence e si- che la quasi inesistente distribuzione nuoso come Williams, il poeta ebreo- della "Colchide", la collana dell'edi- canadese conosce momenti di yeat- tore Piovan in cui Layton è ospitato, siana intensità visionaria, di epi- lo destini esclusivamente agli specia- grammatico nitore (viene in mente listi e alle aule universitarie. certo primo Pound, o Kavafis), di E il peccato è ancora maggiore da- macabro baudelairiano, d'arginata to che ultimamente la collana sem- commozione, di sdegno e invettiva brerebbe tipograficamente, e fin nel- (Teognide è uno dei suoi numi tutela- la qualità della carta, molto migliora- ri), di ironia lieve o crudele, di sarca- ta: quasi tutti i refusi che disturbano smo, di rabelaisiana risata. la lettura di Tutto sommato (soprat- Meravigliosa varietà, dunque; ep- tutto del testo inglese), spariscono da pure anche coerenza notevole. Gridi nel buio. Così non sono certo Un'autentica dichiarazione poetica che l'emistichio "Or poems are read si rinviene negli ultimi versi di Zuc- earth" (che Rizzardi rende: "O le china, quella straordinaria medita- poesie sono terra rossa") contenga zione in cui l'umile, coriaceo vegeta- un refuso (read invece di red), o non le si trasforma in pauroso talismano, sia piuttosto un gioco d'omofonia evocando l'immagine quasi mitica, che il traduttore deve rassegnarsi ad orrenda e rinvigorante, della madre ignorare. Che sussista un dubbio del decrepita che "sputa sgarbata sul genere è indizio del tipo di poesia in mondo". "Nelle mie orecchie stordi- esame. Si tratta infatti di raffinatissi- te risuona un'invettiva familiare", ma metapoesia, che s'avvale dei più conclude Layton: "Anche dai poeti sottili accorgimenti per "increspare" vorrei un linguaggio diretto, / senza la pagina, farne ruscello o lago, e su- piagnistei, ogni parola un colpo. / bito trasmutare in inchiostro il san- Nei deserti senza pioggia i cactus si gue dei pesci presi all'amo: "Una schiudono al sole / e il loro profumo è poesia è pescare presso un ruscello l'altra lingua che gli avvoltoi cono- invisibile / & tu non sei lì del tutto scono". La parola della poesia è pa- ma sei consapevole / di essere spiato rola della madre, ancestrale; è, se- da uccelli rari del bosco / dove sono condo la lezione wordsworthiana, nascoste uova colore di sogno // in parola ijomune e ordinaria, ma più ciascun uovo è celato un nastro di disadorna e dolorosa: confina con il macchina da scrivere / è la lenza [line, silenzio, e anzi la sua arida dolcezza che vuol dire anche 'verso'.. !] che pe- (il profumo dei cactus) appartiene a sca nel futuro". Se per Layton l'arte un mondo dove ogni suono dell'uo- è dionisiaco forsennato divertimen- mo è cessato. E parola vitale, eppure to, per il connazionale Rosenblatt es- concepibile e comprensibile solo nel- sa è soprattutto divertissement, ozio la coscienza della morte; con la morte piscatorio non scevro di sacralità (si convive con fermezza e rabbioso ri- pensi a tutte le connotazioni della fi- spetto. gura archetipa del pescatore), ma sempre claustrofobicamente ricon- "Ciascun uomo fa i propri accordi dotto all'unica realtà del foglio bian- con la morte. Caro amico, / un giorno co. In bilico fra un'evocatività quasi la seppellirai in uno dei tuoi paesag- mallarméiana e le delicatezze un po' gi". Così nei versi per il pittore Etto- stucchevoli di Richard Brautigan, la re de Concillis; ma è con un altro, più parola di Rosenblatt s'immerge "do- atletico ed erotico "accordo", che ve il buio morde un fondale di cioto- Layton sigilla il volume: "Vivace e li", o si spinge "ai confini dei grilli drogato d'amore / con l'asta volteg- ridenti // laggiù la terra è molto tene- gio / sopra la mia tomba". La figura ra / & i bruchi sono dolcissimi e affa- del saltatore con l'asta è solo l'ultima mati". Un brivido d'orrore attraver- incarnazione di un poeta già varia- sa queste poesie liquide, levigatissi- mente apparso come giocoliere, acro- me, dove articolati "concetti" meta- bata, funambolo, buffone, briccone da un manicheismo un po' meccani- gli dei rendono forsennati di poe- limitata si avvale di moduli comples- fisici, folgoranti illuminazioni e divino, profeta, mago, assassino, co, è in verità segnato e reso tragica- sia". Insomma, salva (e si salva) solo si, imperniati su accessori della lin- stravaganze carrolliane intessono eroe, messia profano e sacro. Layton mente complesso da un evento stori- la gioia tragica della creazione; e per- gua come la rima, l'allitterazione, crudeli canti nuziali: "Avvolta nella traccia insomma un nuovo "portrait co ben preciso: l'Olocausto. Un nu- ciò le numerose poesie dedicate ad al- l'assonanza e simili"; e il gran nume- mia rete, una figlia del fiume balla / de l'artiste en saltimbanque" (la feli- trito gruppo di poesie lo affronta di- tri artisti, che costituiscono un segre- ro di poesie ambientate in Italia, o muovendosi a scatti in una vestaglia ce espressione è di Starobinski), ar- rettamente, denunciando la cattiva to "libro dentro il libro", ove poeti, dedicate ad amici o artisti italiani, è d'argento; / finalmente mia sposa". ricchendo la tradizione con inedite coscienza dei troppi che cercano di filosofi, pittori, cineasti, musicisti si un ulteriore invito alla traduzione. Quanta nostalgia per gli illeciti e sani irresistibili varianti (il Cavaliere soli- rimuoverne la memoria; e la lezione raccolgono, accomunati da un "de- Già curatore di due sillogi laytoniane amori laytoniani! tario, le cui poesie "sono i proiettili dell'eccidio resta implicita in ogni al- stino rischioso": "solo con l'arte mo- (Lerici, 1981; Piovan, 1983), Alfre- d'argento: / scoppi di distici / scari- tra accusa di conformismo e sfibra- dulare il dolore umano / in un grido do Rizzardi appronta ottime versio- L'opera e la figura di Rosenblatt che di quartine"; l'invasata Mosca tezza morale, nella tirata Per il mio così triste, così strano che gli uomini ni, fedeli eppure spesso in grado di (nato nel '33) sono finemente discus- greca che "Ali traboccanti di divino prossimo all'inferno, nelle poesie che chiamano estasi" (Fellini). vantare una propria dignità artistica. si nell'eccellente saggio introduttivo, caos interiore / ... / la testa fra le gam- deplorano la crudeltà verso gli ani- Strettamente connesse alle poesie Qua e là si incontrano inspiegabili di- illustrato da sette disegni dello stesso be si scervella sulla brevità della vita in lode del furore creativo, sono strazioni (perché mai le bouncing por- Rosenblatt, che permettono una sor- / poi come una forsennata greca di mali, o nelle invettive (non sfigure- rebbero nelle pagine di Thomas quelle che celebrano l'amore erotico. poises [focene saltellanti] sono diven- ta di "ginnastica visiva", una specie Euripide lascia cadere / un miliardo Erede del paradosso stevensiano che tate "tartarughe" [p. 47]? o gli stools di riscaldamento prima delle acroba- di uova per fertilizzare / il suo tragico Bernhard) contro la mala genia dei turisti americani (invettive cui acco- vuole perenne soltanto la bellezza [sedili del cesso] dei "giacigli" [p. zie dell' orecchio e della mente cui in- splendore che non può essere ucci- 55]?); e qualche volta si sarebbe sterei quell'assoluto e più sottile ca- percepita dai sensi, Layton è però so- vitano i testi. L'impeccabile tradu- so"). Lo stesso ricorrente e talvolta "osato" di più (come resistere alla polavoro che è I bagnanti). prattutto un creatore di indimentica- zione è frutto d'una consuetudine e fastidioso vittimismo che, in un cele- tentazione di rendere a vanishing La visione storica di Layton è de- bili personaggi femminili. Anche per di un affetto cui lo stesso Rosenblatt bre saggio (Survival, 1972), Margaret waistline of air con "un'evanescente solante: quello che Blake chiamava loro parlerei di "libro", anzi di "ro- rende esuberante omaggio: "Stimato Atwood elenca fra le "costanti" del- manzo" en abime: le varie donne vita [invece di 'cintura'] d'aria" [p. amico, hai scisso l'atomo della mia la letteratura canadese, è in primo "il ciclo di Ore" (e che nel nostro 227]?), ma è comunque difficile im- poeta è naturalmente mediato dai ri- evocate, con passione o con ironia, maschera j... I ora ogni glossema in- luogo un attributo dell'artista-sal- con amore, con sprezzo, con gratitu- maginare mano più sicura di quella di glese si ritira timido sotto una foglia / timbanco: non senza autocompiaci- corsi nietzschiani e dai vortici di Rizzardi. Yeats) non si spezza, gli eredi d'ogni dine, a loro volta contribuiscono a in questo salubre giardino con le co- mento, il giullare s'esibisce infatti di tratteggiare la ricca figura di un se- rone che cantano dal suolo italiano" nuovo potere sempre "saliranno ver- Nell'assenza di qualsiasi datazio- fronte a un pubblico maldisposto e duttore cosmopolita, un po' come si (Per Alfredo in un giardino di traduzio- so la stessa rovina / finché questa ne, si suppone che le poesie siano di- aggressivamente sospettoso — un potrebbe incontrare nelle pagine di ni). creazione non sarà che una massa sposte cronologicamente (di certo, le 2.0 Turbo i.e. 158 CV-DIN. 215 Km/h. Alberi controrotanti. Turbina raffreddata ad acqua. ABS. Cerchi in lega. Pneumatici ribassati. Interni in pelle. Condi- zionatore automatico. Vetri atermici Solextra. 2.0 i.e. 119 CV-DIN. 192 Km/h. Alberi controrotanti. Gestione elettronica di accensione e iniezione. Condizio- natore automatico. Vetri atermici Solextra. 2.0 CHT. 100 CV-DIN. 183 Km/h. Motore con dispositivo "Controlied High Turbulence" a condotti di aspirazione sdoppiata. Riscaldatore automatico. 2.5 Turbodiesel. 118 CV-DIN. 195 Km/h. Intercooler. Correttore automatico dell'anticipo. Condizionatore automati- co. Vetri atermici Solextra. 2.0 Turbodiesel i.d. 94 CV-DIN. 180 Km/h. Iniezione diretta. Intercooler. Turbina a geometria variabile. Riscaldatore automatico. Nuova Croma. Guardare e sognare.

Finalmente è qui, sotto gli occhi di tutti. Perché tutti vedano che niente è stato risparmiato per fare della nuova Croma un prezioso oggetto del desi- derio. Guardate per esempio le linee raffinate e decise del frontale. Osservate la plancia dal design moderno, perfettamente ergonomico. Scoprite tut- te quelle cose che tutte le Croma hanno, come l'idroguida, la chiusura centralizzata con telecomando, gli alzacristalli elettrici ante- ^^^^ riori e posteriori, gli interni in morbido velluto o in pelle naturale. E anche quelle sensazioni che sono difficili da esprimere, come B^MMW*I la potenza, la grinta e l'elasticità dei suoi motori. Scoprirete così che il bello di un sogno è poter continuare a sognare. Dal vero. fuori dal loro campo, lo scrittore non osmosi tra adulto e bambino che è di tanto che pubblica nel 1913 una poe- si è tradito. tutto il suo lavoro: non si insegnano sia su "Lacerba". Libri per Bambini C'è un filo di buona sintonia tra ai bambini i trucchi e le menzogne E venuto il momento di leggere Calvino e Tofano, che illustra questa del mondo dei grandi: "I bambini Tofano come un bell'esperimento edizione del Marcovaldo e che Calvi- che recitano per me sono malinconi- trasversale tra poesia d'avanguardia, Sto all'avanguardia no chiama ancora in causa per dire cissimi", ma fa una gustosa eccezio- arte e illustrazione. Il suo teatro per che il suo Marcovaldo è una specie di ne per i piccoli attori cinematografici bambini e le sue favole possono rida- di Adalgisa Lugli Bonaventura al rovescio. Tofano era americani, che sono spontanei a tutte re fiato a una lettura meno seriosa apparso ancora negli "Struzzi Ragaz- le età perché appartengono a un po- degli esperimenti futuristi di questi zi" nel 1977 con II romanzo delle mie polo di grandi bambini. E non si pro- anni, a Fortunato Depero in partico- SERGIO TOFANO, I cavoli a merenda, per l'infanzia. In realtà sappiamo be- delusioni, originariamente pubblica- pinano ai bambini predicozzi lacri- lare, anche lui vicino ai bambini e al Adelphi, Milano 1990, pp. 148, Lit ne quanto la distinzione sia vaga, ma to a puntate sul "Corriere dei Picco- mosi: "Ma per carità niente quadret- teatro, quando collabora al "Teatro 25.000. sappiamo anche che la trasgressione li" e poi in volume nel 1925. to familiare, niente bozzetto patriot- dei piccoli" di Vittorio Podrecca con funziona solo se si lancia qualche am- Nel caso dell'edizione Adelphi tico, niente oleografie patetico- le marionette de I balli plastici nel In un articolo sulla terza pagina miccamento ai grandi quando si scri- sembra che la bonne distance nei con- sentimentali, niente storie lacrime- 1917-18. Con Tofano viene voglia di del "" del 9 di- ve per bambini. Si può arrivare a da- fronti del libro sia stata raggiunta. A voli di piccoli saltimbanchi maltrat- vedere ristampato, qui rigorosamen- cembre 1990, una visita alla sezione re qualche giustificazione non richie- Tofano peraltro Adelphi si era già tati o di spazzacamini affamati, né te per grandi, ma con la stessa vivaci- dei giocattoli del museo della città sta come fa Calvino che nella prefa- dedicata con la pubblicazione delle drammetti pietosi di orfanelli e tro- tà e lo stesso divertimento, il libro svedese di Lund dà l'occasione a zione al Marcovaldo ovvero Le commedie che avevano per protago- vatelli derelitti, non gesti edificanti poetico di Corrado Govoni del 1915 di scrivere una bellis- Rarefazioni e parole in libertà, nelle sima pagina sulla melancolia. Magris pagine interamente scritte e illustra- dice che accostarsi all'infanzia è dif- te con disegni e parole, con l'autori- ficile come accostarsi al mito, ma che tratto (occhi: portali gotici della cat- è ancora più arduo rappresentarsi le tedrale di fosforo del mio cervello, cose che sono compagne di gioco del bocca: divano pallido dei baci, porta bambino. Anzi per queste ultime, umida della sala da pranzo della boc- per i giocattoli, non si può che prova- ca dove i denti giorno e notte come re un inquietante senso di estraneità, bianchi convitati banchettano intor- come se gli oggetti fossero dotati di no alla tavola rossa della lingua), o il una specie di doppia anima un po' palombaro: burattino per il teatro triste e un po' perversa. I giocattoli muto dei pesci. Tofano costruisce I tengono faticosamente testa al tem- cavoli a merenda con un segno analo- po e ne portano vistosamente i segni. go, un unico tratto di penna che scri- La loro sopravvivenza continua a da- ve parole e continua in immagini, re il senso di un'interruzione, come con figure scattanti che si incuneano se i bambini, per entrare nel mondo nella pagina stampata. Alcune storie degli adulti e passare dalla passione sembrano scappar fuori dalla penna del gioco alla frivolezza dell'impe- del disegnatore prima ancora che da gno, avessero dovuto smettere di gio- quella dello scrittore: un principe care troppo presto. con una gamba in più può essere un errore di disegno prima ancora che I libri per bambini godono al con- un'invenzione della favola. Così il re trario di una specie di eterna giovi- che stava sempre voltato dalla stessa nezza, almeno quelli come I cavoli a parte è l'esito naturale della silhouet- merenda di Tofano, che nascono da te di un vignettista;. un'invenzione pura, che non hanno il sottofondo di moralismo didattico Anche il legame velocissimo tra con il quale gli adulti hanno voluto un'azione e l'altra delle storie è del sempre proporre il gioco e lo svago. vignettista e dell'inesauribile uomo Tofano è uno di quei personaggi ge- di teatro, da cui sprizzano continue niali che riescono a intrecciare mira- invenzioni linguistiche, in rima o no, colosamente e con leggerezza, senza e alla rima Tofano è disposto a sacri- tradire nessuno sforzo, mondi diver- ficare tutto, sapendo, come hanno si, l'arte figurativa, la letteratura, il insegnato le avanguardie, che tutto teatro. Esordisce come attore nel deve venire dal caso (il bassotto del 1909 con Ermete Novelli, è autore di Signor Buonaventura nasce per far teatro, di racconti e di fiabe, regista, rima con otto). E anche i nomi sono scenografo e costumista illustratore vignette illustrate: il capitano con ar- prima per "Il Giornalino della Do- matura Uguccion della Stagnola, sul- menica" di Vamba e poi dal 28 otto- la cui corazza la pioggia batte come bre 1917 per il "Corriere dei Picco- su un lucernario, i nemici che assalta- li", per il quale inventa il personag- no Borgotrebettole sono i Tiraturac- gio del Signor Bonaventura (firmato cioli, la signorina Goudevening spo- Sto). sa lo spagnolo Tibidado, il re con una Scritto nel 1920,1 cavoli a meren- gamba in più si chiama Trittico, il re da è riproposto da Adelphi in una di Strozzapopoli vuole inventare le collana rigorosamente dedicata agli ciliegie senza nocciolo, il saggio fa- adulti. L'insieme delle dieci brevi fa- stagioni in città nella bella edizione ei- nista il Signor Bonaventura (Sergio di scolaretti probi né nobili azioni di moso si chiama Nompossumus e un vole illustrate dà sulle prime un certo naudiana "per ragazzi" del 1963 Tofano, Il teatro di Bonaventura, a balilla eroi. Facciamoli ridere". miliardario americano viene in Italia senso di spaesamento e comunica il scrive: "E un libro per bambini e ra- cura di Alessandro Tinterri, Adel- Un tedio per il ciarpame ottocen- per comprare cartoline illustrate del piacere di un'incursione in un terre- gazzi, ma senza che l'autore abbia phi, Milano 1984), con una bella pre- tesco e di regime di cui sono piene la Colosseo. no riservato e senza infingimenti di per l'occasione creduto necessario al- fazione, ricavata da uno scritto dello letteratura italiana e la storia del- prefazioni e postfazioni che giustifi- lontanarsi dal suo ideale stilistico di stesso Tofano apparso su "Sipario" l'illustrazione di questi anni si ritro- chino ai grandi l'attenzione a un li- una prosa articolata, agile e limpi- nel 1937, in cui egli dà gli elementi va simile solo nelle avanguardie, alle La rubrica "Libri per Bambini" è bro tradizionalmente considerato da". Per dire ai grandi che, anche fondamentali del meccanismo di quali Tofano è notoriamente vicino, a cura di Eliana Bouchard

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Ì.AC Ruggero Puletti «522» Bp Racconti] di una giornata Hr Un millenarismo improbabile

Massimo Franco Bontempelli Bergamasco «522» RACCONTO DI Ruggero Puletti LE RICETTE DEGLI UNA GIORNATA UN MILLENARISMO INNAMORATI La macchina sottoposta IMPROBABILE 14 febbraio: San 'uxqrirt all'artificio della Italo Calvino e le Valentino. 100 ricette 1 .'fi V. ' - personificazione «Lezioni americane» per amarsi di più | DEI LIBRI DEL MESE|

a caso, in un momento storico che pro- mo giovani. Tanto da scrivere sui vo- pone e già attua nuove catastrofi. lantini che il 'il bradisismo era un Narratori italiani La scrittura di questa artista è pretesto per scacciare i proletari dal dunque studio della natura: le tra- Rione Terra, dal centro storico di sformazioni del paesaggio campano Pozzuoli'. Il che naturalmente era I travestimenti della capitana (dalle antiche pagliarelle sui giardini anche vero... Se penso oggi a quella di agrumi ai teli di plastica o alle reti generazione di rivoluzionari, il Mon- di Bianca Tarozzi impeciate che ora assai meno lumino- te Nuovo mi sembra il suo nobile tu- samento lo segnano) e quelle del no- mulo — così come si tramanda che il stro paesaggio interiore. Se lo sguar- Capo Miseno, lì di fronte, sia la tom- FABRIZIA RAMONDINO, Star di casa, sguardo inefficace dei più. Il titolo do che scorre su Napoli e la attraver- ba del nocchiere di Enea troiano. Garzanti, Milano 1991, pp. 102, Lit heideggeriano di questo libro dispie- sa vede tutto ciò che la città è stata, Morimmo per fortuna in viaggio e 16.000. ga nel testo le sue vaste implicazioni: esso scorge anche nel sé la costituzio- non contribuimmo a fondare la nuo- la dimora dell'essere è non solo prov- ne di strati sovrapposti e differenzia- va città, vergine e barbara, che poi L'ultimo libro di Fabrizia Ramon- visoria e instabile ma anche inventa- ti, la forza trasgressiva e disgregatri- sarebbe diventata come tutte le al- dino è, come gli altri suoi, autobio- ta; essa è una dimora soprattutto ce che lo attraversa, il tumulo su cui tre, passate e a venire, corrotta". grafico, mitologico e incantatorio. mentale e immaginativa. si adagia. Così anche le identità ses- Potrebbe essere, questa, una scrit- Ma non è un libro di cui sia semplice Tutto è casa al randagio e nulla lo suali della narratrice autobiografica tura mortuaria, l'epitaffio alla gene- parlare: il lettore è conquistato ma, è; ma il luogo dell'appartenenza nel si depositano quasi incongruamente razione della "nuova sinistra", ma non lo è: agiscono in chi scrive, in Napoli e in chi legge, una ribellione e un'energia salutari, anche se il filo rosso che perdura "non è certo né rosso sangue, né politico né catastro- Zoo minimo fico" ma è invece "il rosso scarso e RENATO STELLA estenuato, quasi impercettibile" del L'OSCENO DI MASSA di Dario Puccini filo d'Arianna. È questa la maggiore Sociologìa della metafora del primo dei tre scritti del- comunicazione la raccolta, che davvero potrebbe in- titolarsi "Il filo rosso". Sì, la rivolu- pornografica neggiatore Giandomenico Giagni. Come quello ENRICO ALLEVA, II tacchino termostatico. Un zione non c'è stata; sono mancate "la La prima indagine sociale etologo e i suoi animali, Theoria, Roma 1990, della madre di Enrico che va dal macellaio e trae pietà ardimentosa" e "l'ardimento sulle nuove dimensioni pp. 115, Lit 15.000. dalla borsa della spesa oltre al portafoglio anche privo di pietà del gioco". Resta però e le implicazioni in Italia. un grosso serpente che si era rifugiato lì tra cavoli da dipanare il pallido filo attorciglia- 288 pagine, lire 30.000 dell'occuparmi d'un libro di scienza non sono e carote... to della memoria e dell'arte. Esso ri- e non voglio essere o apparire un intruso. Intendo Pure amando e ammirando Kipling e Quiro- conduce alla Ottilia goethiana: rispettare le regole del gioco, anche se non si trat- ga, che fanno parlare, in alcuni casi, gli animali "Nelle Affinità elettive Goethe rac- ANTONIO FARRO conta che il filo che univa i pensieri ta di un gioco, ma di un libro, e del tutto serio. nei loro racconti, ho sempre considerato invece LA LENTE VERDE di Ottilia sul suo diario era simile a Ma ecco: "Il libro delle storie naturali, a saperlo con qualche diffidenza i moralisti e favolisti alla Cultura, politica e azione quello, rosso, che teneva insieme tut- sfogliare, riserva infinite sorprese letterarie" (p. Esopo e alla Fedro (benché sempre mi sia piaciu- to il sartame sulle navi della flotta in- collettiva ambientaliste. 25). Non ho letto male; è l'autore che parla e di- to quel "sed cerebrum non habet"), e anche io, glese; se si strappava quel filo rosso, 354 pagine, lire 32.000 ce proprio così: "letterarie". Dunque, visto che è leggendo queste storie rare e curiose di animali e tutte le vele si afflosciavano.... lo stesso Alleva a dirlo, dentro la sua rigorosa vi- di insetti, ho cercato di "tralasciare le facili ana- Quando si afflosciarono le vele del- PATRIZIA ROMITO sione razionale e scientifica di studioso di etolo- logie antropomorfizzanti che le bestie (òur living l'avventuroso naviglio che ci condu- LAVORO E SALUTE gia e di fisiopatologia comportamentale, non mi mirrors di esopìca rimembranza) da sempre ispi- ceva verso la Città Rivoluzionaria, fu rano ai loro narratori". Cosimi sono tranquilla- perché quel filo rosso era stato strap- IN GRAVIDANZA sento, come addetto a cose letterarie, escluso a pato; così tutto il sartame ci crollò Come la società si prende priori dalla possibilità di recensire adeguatamen- mente divertito alla storia della fragola che è ros- addosso". Occorre ora, secondo Fa- cura delle donne incinte. te, da buon lettore attento alla lettera d'ogni ope- sa, profumata e saporita per essere mangiata dai brizia Ramondino, infilare di nuovo 168 pagine, lire 20.000 ra scrìtta, questo prezioso libretto. più svariati ed erranti animali e diffondere do- quel filo, rintracciarne l'antico per- vunque i propri semi, o della voracità impressio- Nella collana Griff E non conta che ci sia qualcosa di più, e che corso, ricordarne il senso originario. questo di più sia che conosco Enrico Alleva da nante dei topiragno, o alle vicende complesse Che è quello, appunto, della memo- quando era a scuola con mio figlio Andrea e della cova eseguita in mille modi ingegnosi dai ria e dell'arte: "La capitana, allora, FRANCESCO INDOVINA quindi so a menadito la storia narrata nella pre- più strani uccelli: ma ho letto con grande interes- rimasta sulla nave, ricominciò con (a cura di) se, come se si trattasse del nucleo centrale di un pazienza a infilare il filo rosso tra il messa: del padre finanziatore delle ricerche di disordinato e afflosciato sartame". La ragione del piano Enrico dai tre ai sedici anni, e delle madre sua, Bildungsroman, la questione fondamentale del- GIOVANNI ASTENGO paziente sopportatrice del caotico zoo familiare l'"imprinting"; oppure le osservazioni acutissi- Il risultato di quella paziente ope- E L'URBANISTICA tra bagno, camera da letto, finestre e terrazzini. me sulla vera sostanza del principio d'evoluzione razione, Star di casa, è forse il libro ITALIANA Ho persino dimenticato i cento aneddoti che egli in Darwin, da non confondere, per carità!, con più armoniosamente compiuto del- l'autrice napoletana. I tre scritti — via via mi ha raccontato e che deliziarono alcuni Con una raccolta di scritti Star di casa, Il salotto profanato e So- inediti del grande urbanista pomeriggi del compianto amico scrittore e sce- pra un antico tema — pur essendo na- recentemente scomparso. ti in occasioni diversi, rivelano ispi- 384 pagine, lire 42.000 razione e metodo unitari: tutto il li- bro riprende il filo della memoria e proprio per questo, in difficoltà. È caso della Ramondino è quello della l'una sull'altra, come le sabbie diver- punta lo sguardo sui luoghi un tempo ANNA MANGIAROTTI stato difficile, durante la lettura, rivisitazione e della scrittura simboli- samente colorate di certe clessidre: favolosi e ormai invivibili nei quali L'INNOVAZIONE porsi in rapporto vigile o cosciente- ca. Di lei si potrebbe dire ciò che "Mentre nelle mie letture di romanzi tuttavia occorre vivere — Napoli e la NEL PROGETTO mente distanziato rispetto al testo. Hofmannsthaì dice del poeta nel suo e di teatro non mi immedesimavo terra campana — intesi come meta- fora del vivere contemporaneo. Se è Esempi di architettura Subito si è sganciata una identifica- Canto di vita: "A lui offre ogni luogo mai in una eroina, solo in qualcuno zione: sì, anche noi abbiamo sognato / Piena di mistero la soglia; / S'affida dei protagonisti, quando mi mettevo difficile fissare in un genere lettera- contemporanea. di "vedere nelle case degli altri" e ad ogni onda / Il senza patria". a organizzare una pièce, il cui pubbli- rio definito questa scrittura autobio- 162 pagine, lire 22.000 abbiamo cercato degli spazi in una Nonostante la sua vocazione di co erano le zie e le signore del paese, grafica e saggistica che studia le me- città bombardata, in una casa sini- "viaggiatrice" e cittadina del mon- mi piaceva invece travestirmi da tamorfosi del salotto napoletano da forma figée a soggiorno blindato, e MARCO FIORINI strata. Sì, anche noi abbiamo guarda- do, Fabrizia Ramondino ritorna in donna; e mentre nella vita ero così del sé storico e biologico da una gio- COME ASSICURARSI to un punto dell'aula tanto fissamen- questo libro all'oggetto privilegiato selvatica da odiare il reggiseno e le te da abolire lo spazio circostante e il della sua scrittura — Napoli — calze e i reggi calze... nel travesti- ventù vulcanica a una maturità che IL LAVORO CHE PIACE suo significato. Sì, anche noi abbia- creando tra sé e il proprio tema la ne- mento mi piacevano; e mi piacevano esplora la memoria, si può forse dire che questa forma ibrida rimanda al Un metodo per valutarsi mo dovuto affidarci a un filo rosso cessaria distanza mediante l'uso il rossetto, la cipria, il belletto, le ci- Benjamin di Infanzia berlinese e di e costruire il proprio futuro. per uscire dal labirinto. E dunque esplicito di una cultura tedesca che si glia finte, i nei, i capelli gonfi e rial- Immagini di città. 160 pagine, lire 22.000 questo libro sommuove la nostra me- pone in contrasto dialettico rispetto zati, le velette; e sognavo di possede- Trend/Le guide in un mondo moria, ci porta lontano. a un oggetto — Napoli appunto — re un vestito nero e scollato come Tuttavia se nel Benjamin dell'I«- La memoria di Fabrizia Ramondi- magmatico e apparentemente irridu- quello di Anna Karenina o bianco or- che cambia fanzia berlinese troviamo il terribile no è storica e individuale insieme; è cibile a una unità di visione. Qui Ril- nato di strass come quello della non- gobbetto della sfortuna, lo spiritello dunque, sempre, anche la nostra me- ke, Goethe e Benjamin sono la cultu- na giovane in una sua foto, per im- che combina disastri, l'omino gobbo JACK FALVEY moria — quella della generazione ra antitetica, il filtro che fa lievitare personare certi ruoli: i ruoli delle che nell'interpretazione di Hannah STRATEGIE DI CARRIERA che ha visto, della guerra, i segni, da un libro immaginoso e concreto. peccatrici, delle pentite, delle sedut- Arendt conduceva Benjamin "con DOPO I 35 ANNI decifrare, sulle case e sulle persone, Nelle pagine di Star di casa lo trici: di quell'eterno femminino, nel una precisione quasi sonnambulesca, una deriva consistente e paurosa ne- sguardo scava e attraversa l'oggetto teatro dei maschi". sempre nel posto in cui si trovava il Una guida che non ha gli sguardi e sui muri. Ma ciò che rilevandone gli strati più profondi. I Anche qui dunque, nel sovrappor- culmine della malasorte", nella scrit- la "pretesa" di trasformare conta è poi anche la memoria indivi- sovvertimenti che hanno sventrato o si delle identità sessuali, la vocazione tura della Ramondino ci sono soltan- la personalità del lettore, duale, solo sua, di Fabrizia Ramondi- sepolto i vari luoghi eletti del golfo trasgressiva che l'autrice sempre in- to, per fortuna, i più miti e benevoli ma di aiutarlo a chiarire no; la sua eccentricità, la sua propria- napoletano — guerra, terremoto, dividua nella propria storia sovverte "monacielli" o "monacelle", a volte mente necessaria lontananza dal cen- eruzioni — sono nuovamente inter- addirittura benefici, e che in ogni ca- e risolvere i propri problemi. la banalità conformista dei ruoli. tro, il suo far parte e non far parte, pretati: di ciascuno restano le tracce Questa vocazione trasgressiva che ri- so basta esorcizzare con una pietruz- 160 pagine, lire 22.000 contemporaneamente, di qualcosa. nella memoria storica e nella concre- guarda il genere si accompagna al filo za. Nel mondo contadino e magico Trend/Le guide in un mondo Ciò che conta è infine la capacità del- ta realtà, ciascuno di essi rimanda an- rosso della vocazione politica. Ma il dell'ultimo "pezzo" di questa raccol- che cambia l'artista di spostare di poco, pochissi- cora più indietro: alla formazione miti- sovvertimento è in entrambi i casi un ta essi sono strettamente legati al mo, la prospettiva comune per otte- ca e geologica di quella terra composi- evento naturale, un segno della gio- tempo folclorico dell'età dell'oro — nere il riquadro iscritto nel cielo che ta. Ma tutto è presente, tutto è "ora" vinezza della terra e del sé: "Ancora un tempo in cui le porte delle case modifica di un centimetro essenziale nella coscienza della scrittrice: i segni negli anni '70 a causa della nostra ri- potevano essere lasciate aperte, e le FrancoAngeli la visione delle cose rispetto allo delle passate catastrofi affiorano, non voluzionaria origine vulcanica erava- nonne parlavano alla luna. N 3 riNDICF - 3 DEI LIBRI DEL MESE

Narratori italiani

scelta letteraria dello scrittore napo- sto primo saggio e gli ultimi tre del ro libro; un passaggio che nell'immo- Lo scrittore sul trampolino letano: a una letteratura nella quale suo libro, nei quali tratteggia un no- bile volo dei gabbiani rima perfetta- prevalgono "i giochi troppo evidenti tevolissimo ritratto di Goffredo Pa- mente (si tratta di una rima baciata) di Silvio Perrella di abilità, le complicazioni esibite di rise. E proprio di Parise e dei suoi Sil- con l'esperienza fatta da Parise con i struttura e i manierismi del linguag- labari che La Capria parla, ricordan- Sillabari (e chissà, azzardo, tentata, gio, le difficoltà da triplo salto mor- do "il volo immobile" di alcuni dei dallo stesso La Capria, nei Fiori giap- RAFFAELE LA CAPRIA, Letteratura e bellezza del risultato". Alla ricerca tale di certi avanguardismi e di certo più belli tra quei racconti, dove le ponesi). salti mortali, Mondadori, Milano della perfezione va connesso il "ri- sperimentalismo", La Capria ne pre- frasi sembrano volare "senza sforzo, Tra il primo e gli ultimi tre, ci so- 1990, pp. 176, Lit 30.000. schio del fallimento", e se non si cor- ferisce un'altra che vada alla ricerca ad ali distese e immobili, come fanno no in Letteratura e salti mortali, altri re questo rischio (nei tuffi, quello di del "giusto equilibrio tra senso co- i gabbiani"; ma ricordando insieme: dodici saggi: si parla della falsa buo- C'è un nesso tra letteratura e salti battere con la testa sul trampolino, mune e senso estetico". Una lettera- "Quando provai il mio primo tuffo na letteratura, del conformismo della mortali? Per Raffaele La Capria non come accade a Louganis nelle Olim- tura nella quale contano "il lungo ti- dai dieci metri e presi il coraggio per forma e dell'irrealtà dominante, dei solo è possibile porre un tale rappor- piadi dell'88, l'evento che, visto alla rocinio e lo scrivere e riscrivere", il grande volo, e mi sentii in aria in libri non riusciti, uno dei quali è Con- to nella sua vicenda biografica (è sta- televisione, dà l'avvio al saggio di La che portano "a conquistare una pro- buona posizione, ben inarcato e con versazione in Sicilia di Vittorini, dello to un tuffatore ed è uno scrittore), Capria), allora non vale la pena di pria scrittura"; senza dimenticare le punte dei piedi tese e unite come stile delle "piccole volpi"; vi si pon- ma accostare le due attività significa gono inoltre distinzioni tra gli scrit- aver sotto la penna un buon numero tori e i romanzieri (di quest'ultimi la d'immagini feconde e rivelatrici: ec- letteratura italiana sarebbe povera), co che allora viene naturale intessere tra idea teatrale e trovata, tra crea- un discorso su che cosa sia per lui la connubio letterario-scientifico? Qualcuno po- zione e composizione. C'è poi un bel letteratura. La Capria è uno scrittore

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Wk Francesco Biamonti ean Bottéro Giovanni Previtali Stanley Elkin Vento largo Mesopotamia Studi sulla scultura gotica in Italia Il sangue degli Ashenden Una storia di passaggi clandestini, Il primo saggio che restituisce alla civiltà Un capitolo fondamentale Il condominio mesopotamica la propria originalità. della storia dell'arte, affrontato di fughe e di solitudini tra L'America grottesca e amara di uno dei la Liguria ponentina Traduzione di Claudia Matthiae con la con una strumentazione filologica collaborazione di Donatella Taverna. di grande valore. più originali romanzieri postmoderni. e la Provenza bruciata dal sole. «Saggi», pp. xxxvi-352 con 36 illustrazioni fuori «Biblioteca di storia dell'arte», pp. xxxni-178 con Traduzione di Igor Legati. «Supercoralli», pp. rv-ii6, L. 22 000 testo, L. 65 000 • 228 illustrazioni fuori testo, L. 65 000 «Nuovi Coralli», pp. vi-266, L. 22 000 n. 3 L'INDICE ! ••DÈI LIBRI OEL MESEH

La breve introduzione di Cusatelli colloquiale, usa locuzioni e diminuti- questo Divano il testo tedesco è quel- non si sbilancia troppo, e scopre ap- vi del parlato ("Chi non sa darsi ra- lo dell'edizione amburghese com- La Traduzione pena l'approccio: la prima chiave di gione / di tremila anni e passa / resti mentata da Erich Trunz, e solo per le lettura dell'opera è comunque quella al buio, pivellino / viva sol di giorno poesie postume è seguita la scelta del viaggio, anzi, del movimento or- in giorno"; p. 101). Una delle figure dell'edizione Insel. Utili note a piè di Seduzioni persiane di Goethe bitale, dell'ottica e della psicologia più amate dal traduttore sono le in- pagina integrano il lavoro interpreta- del viaggiatore, come del resto sugge- versioni, e ogni tanto spunta qualche tivo e traduttorio e intessono con- di Maria Caciagli Fancelli riva lo stesso Goethe. Dunque l'o- chiasmo e qualche iperbato in più ri- nessioni interne. riente come fuga dal presente storico spetto all'originale. Ad alta frequen- Il punto centrale della suggestiva e privato verso il medioevo dei pa- za le elisioni ("Siam curiosi di scopri- lettura di Ludovica Koch è stretta- JOHANN WOLFGANG GOETHE, Divari lo scrisse tra il 1814 e il 1819 sull'on- triarchi persiani: una metafora che re / noi che in caccia andiam di storie mente legato a riflessioni di ordine occidentale-orientale, a cura di Gior- da di quella passione e sullo sfondo permette di risolvere rapidamente i / chi sia mai quella che ami; p. 63"). formale sulla composizione del can- gio Cusatelli, Einaudi, Torino 1990, della Restaurazione politica e religio- vari nodi interpretativi, particolar- Nel momento in cui il traduttore zoniere goethiano. Per la Koch, in- pp. XV-474, Lit 70.000. sa postnapoleonica. L'occasione e il mente quello dell'erotismo, e ancor sceglie di uscire dall'aura del Divan fatti, il Divano è soprattutto un"'av- JOHANN WOLFGANG GOETHE, Divano modello gli vennero dal Divan del più dell'esotismo. Inutile dire che il canonizzato e di muoversi con una ventura di ricerca e di saccheggio" occidentale-orientale, a cura di Ludo- poeta persiano Hafiz, tradotto pro- Divan postula ed esige chiavi comple- propria autonomia dentro lo spirito e che si conclude nella catalogazione vica Koch, Ida Porena e Filiberto- prio nel 1814 dall'orientalista von mentari di lettura, politica, sociolo- il mestiere della raccolta, si espone' a appassionata ed ironica delle più sva- Borio, Rizzoli, Milano 1990, pp. Hammer. Questo ampio canzoniere gica e poetologica, alle quali Cusatel- qualche rischio e a qualche sporadica riate esperienze sentimentali, cultu- 730, Lit 60.000 orientale-occidentale, sistemato con li fa doverosamente cenno; rimane caduta ("Nicht lange besinnen" reso rali e scientifiche. Saccheggio della poesia persiana, in primo luogo, ma Che le edizioni italiane di Tutte le anche saccheggio e memoria delle poesie di Goethe, del Divan e del proprie opere, in particolare del prossimo Faust appaiano tutte più o Faust e della Farbenlehre, in una sorta meno nel corso di quest'anno non di cantiere aperto e senza un centro. può essere solo un felice prodotto del Lettere dall'abisso Nell'accumulo di materiali e nella caso. Mi pare piuttosto che con que- contaminazione dei registri, ovvero ste traduzioni stia venendo a compi- di Anna Baggiani nel carattere infinito e asistematico mento un lungo processo di avvicina- della costruzione goethiana, la Koch mento e di conoscenza dell'opera vede la sola forma possibile di unità goethiana, che nel suo percorso or- ("la compiutezza del non-finito") e mai bicentenario ha conosciuto da ETTY HILLESUM, Lettere, 1942-1943, a cura di guitati, fino al momento in cui seguirà sul convo- in questa anomala unità la proiezione noi singolari vicende. Chiara Passanti, prefaz. di Jan G. Gaarlandt, glio i genitori e il fratello per condividerne, qual- formale di una riserva di fondo che Nel secolo scorso, infatti, era sta- Adelphi, Milano 1990, ed. orig. 1986, pp. che mese dopo, la fine. Per circa un anno, dal- accompagnerebbe tutta la ricerca e la to in primo luogo il dilagante heini- 149, Lit 16.000. l'agosto '42 al settembre '43, queste Lettere raccolta di materiali. smo a mettere in disparte l'autore del scandiscono, con cristallina chiarezza, nei suoi Nel sublime pastiche del canzonie- Faust; ma in realtà si trattava di una "Un pezzetto di terra in mezzo alla brughiera, dati elementari, la tragica esperienza. "Già die- re goethiano il vero filo conduttore più ampia opposizione, non esclusi- su cui sono stati scaraventati tanti destini uma- cimila sono partiti da questo luogo, vestiti e sve- non sarebbe quello storico-politico, vamente cattolica, verso una cultura ni..." "Un villaggio di baracche di legno incorni- stiti, vecchi e giovani, malati e sani..." scrive nel né quello gnomico e neppure quello sentita come non omologabile, ciate da cielo e brughiera. Laggiù si poteva trova- luglio del '43; ma ancora prima, nel dicembre conviviale, ma il segreto compiaci- un'opposizione che era andata da mento del poeta di fronte alla disor- re una grande abbondanza di vite umane". Que- Tommaseo a Papini, e che a fine Ot- del '42: "Tutta l'Europa sta diventando pian dinata ricchezza del mondo e al vor- tocento aveva conosciuto, con Vitto- sto, con le parole della Hillesum, è Westerbork, piano un unico, grande campo di prigionia..." E tice dell'esperienza umana. In questo rio Imbriani, la forma più pittoresca in Olanda: creato nel 1939 dal Dipartimento di nel Diario (Adelphi, Milano 1985), nello stesso senso sarebbero da intendere parole e più tipica dell'ostilità italiana all'o- giustizia olandese per ospitare ebrei profughi dai anno: "Su tutta la superficie terrestre si sta esten- e immagini ricorrenti, in particolare pera goethiana. campi (ma anche dalla famigerata St. Louis, la dendo pian piano un unico, grande campo di pri- la metafora della polvere e del vento, Se si prescinde dal caso lontano di nave pellegrina) e, in seguito, campo di smista- gionia e non ci sarà nessuno che potrà rimanere per la Koch la principale chiave in- Francesco De Sanctis, il primo vero mento da cui partivano, con ben organizzate ca- fuori. E una fase che dobbiamo attraversare. Qui terpretativa. motore di questo processo di rinno- denze settimanali, treni carichi di ebrei destinati gli ebrei si raccontano delle belle storie: dicono Questa lettura critica che proietta vamento è stato senza dubbio Bene- ad Auschwitz. Etty Hillesum, ventottenne, vi la- che in Germania li murano vivi e li sterminano il Divan in direzione dei grandi can- detto Croce, con gli studi e la mono- zonieri ottocenteschi (dal Buch der vora come membro "assistente" del Consiglio coi gas velenosi". E ancora, nelle Lettere: "Cre- grafia del 1915. Anche Gramsci, che ebraico, sotto la supervisione tedesca, impegnata Lieder di Heine alle Fleurs du mal di tra il 1920 e il 1930 traduceva dalle do che per noi non si tratti più della vita, ma del- ad aiutare, moralmente e materialmente, i perse- Baudelaire) è così conseguente da liriche del giovane Goethe, stava tut- l'atteggiamento da tenere nei confronti della no- conferire all'opera tanto composita e to nel solco di quell'insegnamento. stra fine". Nessuna illusione è, quindi, possibile. contaminata una vernice alla fine Negli anni successivi la cultura ita- Ma può essere interessante, a questo proposito, compatta e unitaria. La traduzione, liana, come ci ha ricordato recente- esaminare brevemente alcuni dati. infatti, risulta molto omogenea nel mente Franco Fortini ("il manife- MimìTfi Nell'Europa occidentale, i Paesi Bassi presen- senso che tende in genere a dilatare e sto", 2 febbraio 1990), ha perduto tano la più alta percentuale di ebrei uccisi: il 75 a staccare più che a congiungere e a l'occasione di un confronto ancora legare (lo si vede anche dalla tenden- possibile; e i casi, prima di Saba, poi per cento contro il 40 per cento in Belgio e Nor- za a usare più dell'originale la pun- del tardo Montale sono piuttosto ec- vegia e il 25 per cento in Francia (la Danimarca teggiatura forte). E una lettura lenta, cezioni che confermano la "reniten- costituisce un caso a sé, come ovviamente, per al- ricca di scansioni e di pause, che za italiana alla cultura e al pensiero di tre ragioni, l'Italia). Un acuto saggio dello stori- ascolta molto i sensi multipli delle cui Goethe era latore". co olandese Hans Blom, apparso in L'esperien- parole e l'eco del verso. In questo La vera svolta in questo lungo pro- za dell'altro, studi su Etty Hillesum (Apeiron, senso è una traduzione molto nuova, cesso si è prodotta solo verso gli anni Roma 1990) che raccoglie gli atti di un convegno che della poesia goethiana estrae più settanta, probabilmente propiziata svoltosi a Roma nel dicembre 1988, analizza sottili strati di senso e poco concede da un più ampio respiro della vita a una certa tradizione liederistica del culturale italiana e da una fitta serie questi dati constatando l'alta frequenza e regola- Goethe italiano. rità delle deportazioni in Olanda — non solo di studi e di traduzioni (tra le quali Nuova è anche la decisione di emerge decisamente il Faust di Forti- staccare II libro di Suleika dagli altri e ni), che hanno contribuito a prepara- di affidare interamente a un'altra vo- re il terreno alle imprese editoriali ce — quella di Ida Porena — la tra- che vedono la luce quest'anno. duzione di questo che è il più vasto li- L'anno 1990, comunque, resterà bro del Divan. Con tale decisione le legato alla più imponente fatica tra- intenzioni unitarie in dodici libri di- invece in ombra la chiave di maggior con "non ponzare"; pp. 70-71). Ma curatrici hanno probabilmente volu- duttoria che si conosca in campo goe- suguali nei temi e nei metri, disegna credito accademico, quella gnomico- nel complesso rimane l'esempio di to sottolineare la diversità di questa thiano, ovvero alla traduzione di tut- diverse forme di secessione dalla didattica, recentemente riproposta una traduzione con un suo profilo e parte e restituire spazio a Marianne ta la lirica e particolarmente del Di- realtà tedesca e dai contemporanei, i in modo convincente da Sengle un suo carattere, talora con passaggi von Willemer che non solo era stata van. Certo, di fronte a questa acqui- quali, tuttavia, rimangono i primi (Neues zu Goethe, 1988), il quale ri- molto fini ("Del mare antico valve / la musa ispiratrice del vecchio poeta, sizione totale, e a più voci parallele, inequivocabili interlocutori del poe- badisce la tesi di un Divan opera di già fossili cercavo nel macigno"; p. ma aveva avuto anche parte attiva della poesia goethiana, non si può fa- ta travestito con panni orientali: for- ragionamento e di saggezza, di tre- 59); una traduzione che di fronte al- nella stessa composizione poetica. re a meno di osservare come questo se una risposta al romanticismo e un mendo egoismo, e soprattutto di am- l'alta qualità dell'originale risponde Così, il canzoniere più patriarcale fenomeno avvenga, oggi, ancora in modo di comunicare con una genera- maestramento kulturkritisch. sempre con intelligenza e arguzia, e che si conosca lascia trasparire anche consonanza o comunque in una sorta zione ostile. La novità della lettura di Cusatelli soprattutto con un patrimonio di cul- in questo modo — grazie alla singola- di continuità con quella tradizione Una traduzione italiana ci viene viene dalla traduzione e dalle voci tura che consente di muoversi con re scelta di Koch e Porena — la parte che aveva tenuto da parte Goethe co- offerta con testo a fronte da Giorgio che egli riesce a prestare a un'opera destrezza tra i vari registri di stile del viva e diretta che una vocazione poe- me "essere collettivo". Voglio dire Cusatelli, prefatore, traduttore e cu- in realtà molto asistematica. In que- Divan, di arrivare agli strati profondi tica femminile, accesa e subito inter- che, se c'è stato, proprio nell'Otto- ratore di un volume molto bello, gra- ste traduzioni, dimenticata l'ottica di questa poesia e farne emergere to- rotta, ebbe in questo straordinario cento, un Goethe conosciuto e ama- ficamente seducente, giustamente del viaggiatore, Cusatelli si mostra ni di saggezza cantabile. tentativo di poesia a due voci. to dagli italiani, questo è stato il integrato delle Noten che Goethe lettore libero, non estetizzante né at- Il Divano occidentale-orientale cu- Goethe lirico e particolarmente quel- aveva voluto unire alla raccolta e che tualizzante, traduttore sicuro di sé, lo degli "amori", come recitava il ti- rato da Ludovica Koch e Ida Porena testimoniano l'intenso lavoro di do- fedele al carattere composito e anche ripristina invece nel titolo la versione tolo della più nota raccolta dell'Otto- cumentazione e di ricerca che l'ave- al "mestiere" del Divan. La sua tra- cento, quella di Domenico Gnoli. tradizionale italiana senza timore vano accompagnata. Al testo goe- duzione riavvicina questa poesia così delle sovrapposizioni semantiche Dunque oggi, nel solco di quella thiano è aggiunto il saggio informati- epigrammatica al Lied, dal quale essa della parola "divano": "Divan", in- tradizione, ci giungono ben due edi- vo di Maria Teresa Granata, Goethe si stava allontanando, ma è capace di fatti, non era soltanto il termine tec- zioni del Divan, la grande raccolta li- orientalista, più indici e altre note. Il cogliere quelle tonalità gnomiche e nico dei canzonieri persiani con il si- rica del poeta ultrasessantenne, nata volume è tanto completo da eccedere riflessive che costituiscono il tessuto gnificato di scrittura e di registrazio- da un nuovo amore, non del tutto di- nelle informazioni come fa con Her- profondo della raccolta. La versione ne, ma era anche, per metonimia, il sperato, per Marianne von Wille- der e con Wieland, le cui brevi bio- di Cusatelli tende a ridurre media- luogo possibile di lettura e di incon- mer, trentenne moglie di un suo ami- grafie sono ripetute due volte (pp. mente il volume dell'originale, si af- tri, il "divano, appunto, l'ottomana, co e banchiere francofortese. Goethe 261 e 442; 365 e 448). fida a veloci ottonari e a un lessico il sofà" (introd., p. 27). Anche in ADALBERT STIFTER, Tarda Estate, in- un indubbio fascino nella sua commi- trod. di Margherita Cottone, Nove- stione singolare di aspetti arcaici e cento, Palermo 1990, ed. orig. 1857, Nella casa delle rose un amore inattuale premoderni, ad esempio l'epicità op- trad. dal tedesco di Margherita Cot- portunamente sottolineata nella pre- tone, Silvana Speciale e Viviana ài Riccardo Morello fazione, e di tratti addirittura post- Amari, pp. 600, Lit 60.000. moderni, che sembrano anticipare passione nascente e quella ormai su- Mann si dichiarava soggiogato dal- qui quella circolarità, quella sorta di certi esiti della letteratura più recen- Nel 1857, lo stesso anno in cui in perata, non la pienezza della felicità l'atmosfera delle pagine stifteriane, rifiuto dello sviluppo lineare, che te. L'amore dell'aristocrazia europea Francia usciva Madame Bovary, appagata e realizzata, sulla cui soglia in cui anche il sottile senso di noia sembra essere, sia strutturalmente per la campagna, ossia il filone tradi- Adalbert Stifter portava a termine il la vicenda significativamente si arre- non fa che accrescere la suggestione che contenutisticamente, una delle zionale della laus ruris, si intreccia suo grande romanzo Tarda Estate sta. Tarda Estate non è solo un libro di una realtà opaca e misteriosa, ma- costanti della grande civiltà austria- con la raffinata cultura estetica del (Der Nacbsommer). Una coincidenza difficile da tradurre, ma anche, e so- linconicamente chiusa in un enigma- ca. Biedermeier, la passione per la natura significativa perché anche Stifter, prattutto, un libro difficile da legge- tico silenzio. In effetti Tarda Estate è Il nitore e la limpidezza della scrit- e la cura del paesaggio con l'interesse come Flaubert, appartiene alla schie- re, di quelli che fanno discutere a un libro dalla durata interminabile, tura di Stifter, ma anche il suo anda- antiquario per le vestigia del passato. ra di quei narratori ottocenteschi, lungo. Un illustre contemporaneo di da sinfonia bruckneriana, i tempi so- mento a tratti tortuoso e incongruen- L'apparente semplicità tematica cela asceti e nello stesso tempo esteti del- Stifter, Friedrich Hebbel, promette- no lentissimi, paragonabili al trascor- te, vengono felicemente ricreati dalla una complessa tessitura di motivi la pagina scritta, che hanno saputo va polemicamente la corona di Polo- rere delle stagioni, con frequenti ite- traduzione italiana. Romanzo inat- simbolici — dalle rose che ornano la trasferire e trasfigurare con l'eccel- nia a chi fosse riuscito a concludere la razioni di luoghi e situazioni imper- tuale, scritto quasi contro la sua epo- facciata della casa di Risach, alla sta- lenza dello stile le profonde inquietu- lettura 'el romanzo, ma Thomas cettibilmente variati. Domina anche ca, Tarda Estate ritrova oggi per noi tua classica conservata nel suo inter- dini della loro epoca. no — i quali affondano le loro radici La pubblicazione di questo capo- nell'humus della grande cultura eu- lavoro della letteratura tedesca — ropea. Tuttavia il mondo di Tarda uno di quelli che, a giudizio di Nietz- Estate non è totalmente privo di om- sche, andrebbero continuamente ri- "Non si può fare, ma solo essere e accettare "; se- bre e di inquietitudini, ma cela qual- letti — costituisce un avvenimento « guire, ' 'nel nostro stile,... il destino in cui si è in- cosa di ambiguo e di sfuggente, di pe- di notevole rilievo, se consideriamo verso Auschwitz ma anche a Sobibor (35.000 tegrati", ma con serenità, "addolorata conten- rennemente inespresso. Sotto la su- perficie apparentemente idillica e che si tratta in assoluto della prima morti) — con un forte aumento nel '43; solo do- tezza": il frutto di una lunga maturazione inte- rassicurante di quella che Glaser ha traduzione mai apparsa in Italia. Tra po il luglio '43 le deportazioni sembrano alli- riore che permette a Etty Hillesum di mettere i grandi autori austriaci Stifter è ri- definito con ironia una "pensionopo- nearsi alle cifre degli altri paesi, dove evidente- masto sempre un po' in ombra, re- quotidianamente in pratica l'amore per il prossi- lis", ossia una prefigurazione stori- centemente però la sua popolarità è mente l'apparato di polizia tedesco incontrava mo nella convinzione che "ogni situazione, per co-sociologica dell'Austria attuale, andata crescendo e le traduzioni si maggior resistenza, attiva o passiva che fosse. Tra quanto penosa, è qualcosa di assoluto, e contie- dominata da un'osservanza sin trop- sono moltiplicate rapidamente. Non le pur caute conclusioni del saggio sulle possibili ne in sé il bene come il male ' '. ' 'La vita è una co- po pignola e maniacale delle regole, è certo casuale che sinora mancasse cause, colpisce l'ipotesi che nei Paesi Bassi il go- sa splendida e grande, più tardi dovremmo co- si avverte una sottile inquietitudine, ancora all'appello Tarda Estate, un verno d'occupazione, fortemente influenzato struire un mondo completamente nuovo", scri- la presenza latente di una insicurezza romanzo cospicuo dal carattere pro- dalle SS, trovasse nell'efficienza burocratica tra- e di un dubbio radicali, capaci di mi- verà ancora nel luglio 43. Le valenze religiose di nare quell'ordine, spalancando l'a- grammaticamente elitario, sia per la dizionale olandese, come nel forte spirito di questo atteggiamento sono indubbie e sono state vicenda volutamente incolore e spo- bisso dell'insensatezza. "corporazione" (verzuiling) di una società de- glia di azione, sia per lo stile ambigua- del resto ampiamente oggetto d'osservazioni nel mocratica rigidamente articolata in gruppi omo- convegno. L'arte di Stifter è fatta di sottili mente limpido, di quella limpidezza nuances, come quando, parlando del- genei, le condizioni ottimali per il funzionamen- Da Seneca a Meister Eckart, dalla mistica austriaca che spesso nasconde la massi- l'esistenza non vissuta di Risach e ma profondità alla superficie. to delle misure repressive (al punto che nel '44 ebraica al Nuovo Testamento, a Nietzsche e so- del suo amore irrealizzato, si limita il romanzo narra la formazione Otto Bene, rappresentante tedesco nei Paesi Bas- prattutto a Rilke, suo poeta prediletto: nessun ad osservare "dolorose erano soltanto spirituale del giovane Heinrich si poteva annunciare che la questione ebraica era accostamento è stato tralasciato nello sforzo di le pause", frase quanto mai rivelatrice, Drendorf, attraverso la conoscenza risolta). Paradossalmente, d'altra parte, la forte definire un'identità religiosa che sfugge a una nella sua laconicità, dello sforzo com- scientifica e il senso del bello, nella integrazione ebraica nel paese avrebbe favorito classificazione precisa (ma è curioso che ai catto- piuto per contenere ogni impulso pas- luminosa cornice della campagna au- l'obbedienza e l'allineamento agli ordini gover- lici sia sfuggita almeno l'eco della letizia - sionale nei limiti del contegno imposti striaca: luogo della sua educazione è nativi: non sentendosi minacciati, come cittadi- scana dei Fioretti). E non ci si sottrae talvolta al- dal mondo. E quello che Alfred Dop- la "casa delle rose", la tenuta del ni, troppo tardigli ebrei s'accorgono dell'inevita- pler, mutuando una formulazione di vecchio barone von Risach, in cui la la tentazione di fare del personaggio una piccola , ha definito una simbiosi ideale di natura e arte sinte- bile. Una democrazia, o una società, paralizzan- maestra di vita o una "compagna di strada", in sorta di understatement portato all'ec- tizza, attraverso l'idea struggente te che favorisce l'annientamento. modo forse riduttivo rispetto alla portata della cesso, un atteggiamento che anticipa della stagione declinante, l'aureo tra- Non stupisce, forse, in questo contesto d'asso- sua esperienza esistenziale. Registrazione di tanta letteratura moderna, da Robert monto della civiltà europea. luta mancanza d'alternative per tutti, l'atteggia- eventi interiori analizzati con acume, assai ben Walser a Thomas Bernhard, che ha La maturazione del protagonista, mento di Etty Hillesum che, rifiutando ferma- resi dalla puntuale traduzione della stessa Pas- fatto dell'eccesso l'elemento base della la sua Menschenwerdung è coronata mente in nome dei suoi principi le possibilità di santi — con intenzioni, da non dimenticare, di sua lettura della realtà. da un matrimonio, secondo una con- fuga per se stessa, si rende perfettamente conto scrittrice —, il Diario resta un documento toc- Stifter ha scritto di aver voluto solidata tradizione austriaca, che va delle contraddizioni nella vita del campo. "In cante e attuale proprio per le vive contraddizioni rappresentare nel suo romanzo "una dal Flauto magico fino ai romanzi di quale meccanismo funesto siamo impigliati? che lo animano, aldi là delle possibili indicazio- vita più profonda e più ricca di quan- . L'unione di to avviene normalmente", avvalo- Non possiamo liquidare il problema dicendo che ni di vita. Ma in queste quarantasette Lettere, Heinrich e Natalie realizza il sogno rando così l'immagine oleografica del d'amore che invece Risach e Matil- siamo tutti dei vili. E poi, non siamo così cattivi. per forza di cose, è "l'esperienza dell'altro" che poeta della natura, ma la sua onestà e de, madre di Natalie, non avevano Ci troviamo di fronte a interrogativi più profon- prende il sopravvento: l'enorme peso della realtà il suo amore scrupoloso per l'esattez- potuto portare a compimento. Nata- di... (la bellissima lettera del 24 agosto 1943). si traduce, con leggerezza, in dato oggettivo: è za in senso musiliano gli hanno impe- lie è la bellezza che sta per sbocciare, Analogamente, la Hillesum si stupirà dell'osse- qui che prende corpo la vocazione dello scrittore, dito di falsificare la realtà: la natura una figura ideale che ha il suo corri- quio alle leggi che impedisce alle infermiere di ancorché la Hillesum lamenti d'essere costretta a mantiene tutta la sua inquietante spettivo nelle sembianze della statua portar fuori, all'aria, una neonata. Per soprav- uno stile giornalistico. Testimonianza preziosa ambiguità, irriducibile alle leggi della classica e nel personaggio omerico di vivere nel mondo del campo, brutta copia del ve- della conquista dell'interiorità, ma anche di av- ragione. E questa dimensione malin- Nausicaa. Matilde incarna invece il conica, da "idillio tragico", in cui la ro mondo, dove gli uomini sono ormai "rivestiti venimenti che molti oggi vorrebbero rimossi; e fascino della bellezza matura al suo società del romanzo cerca di addo- declino, simboleggiata dalle rose in soltanto dell'ultima camicia della loro umani- dà da pensare che ci siano voluti cinquantanni mesticare e di esorcizzare le forze piena fioritura e dall'idea stessa della tà", occorrono "altri organi oltre alla ragione". perché si arrivasse alla pubblicazione. elementari della vita, senza riuscirvi tarda estate. Le due figure femminili del tutto, a costituire la grandezza e rappresentano rispettivamente la la forza poetica di questo libro.

PASSATOdPRESENTE MANUALE n. 24, nuova serie, settembre-dicembre 1990 DEL DOCENTE MANUALE DEL DOCENTE in questo numero: IMPARIAMO A INSEGNARE Il nazionalismo alla fine del XX secolo; Lo Stato e il lavoro delle donne Di Piero Berto/ini nell'Italia liberale; Usi e abusi. Comunità rurali e difesa dell'economia tradi- e Gianni Balduzzi zionale nello Stato pontificio; Gli schermi del Bicentenario; Operai, stalini- 36 000 lire smo, industrializzazione. Un aggiornamento; Ritratto di famiglie napoletane con patrimonio; Luoghi e realtà dell'Ottocento italiano; Identità femminile e H lavoro. Le operaie tessili isontine durante il fascismo; English summary. scritti di:

Hobsbawm, Soldani, Caffiero, Gozzini, Dallet, Minerbi, Fontana, Nemec. MZAN^^ • • • • • PONTE ALLE GRAZIE ir—— ^anicnemi n 311NDICF • CH LIBRI DEL MESE MB

battuta, quel coup de théàtre, farla "risuonare" in un altro contesto, H naso di Cleopatra e altri giochi del caso inusualmente, serve anche al perspi- cace analista per rilevare l'insospet- di Marco Wattora tata teatralità di Pascal e delle sue Pensées, e restituirle dunque all'epo- GIOVANNI MACCHIA, Elogio della lu- Confessions per rispondere a quell'at- tto, come personaggi manzoniani struggere, di scomparire". L'idea si ca barocca. Esplicitamente, anzi, ce, Adelphi, Milano 1990, pp. 280, tacco di pittura. truccati, Alvaro come fra Cristoforo, coagula subito in immagine, in "qua- Macchia parla di una avvertita "re- Lit 30.000. Ecco che sono le correspondances Melitone come don Abbondio. Per- dro", così come "il misantropo di gia" della frase, pilotata da quel in Macchia: queste curiose tangenze, ché quello che importa davvero è Molière deve vedere l'umanità quale grand'uomo di spettacolo dell'intelli- A differenza della fotografia, che questi predestinati, forse casuali — "capire", carpire la "molla" che un'infinita setta di ubbriachi, ilari genza che fu Pascal. E attraverso per il Barthes della Camera chiara ma pregni comunque di destino — muove gli artisti ("La nausea, assai come i bevitori di Velàzquez, col dito un'analisi quasi jankelevitchiana del- provoca da sempre uno sguardo po- incroci della storia, delle arti. Viaggi, più dell'odio, resta la grande molla puntato sulla sua immagine". Così, l'eros come Je ne sais quoi, dello char- stumo, dolcemente luttuoso, ogni li- incontri, giochi del caso. Così nasce dell'immaginazione di Saint-Si- anche Fromentin, il disprezzato let- me come magico incantamento, tra- bro, meglio ogni testo è sempre con- la fascinazione per il tema dell'incon- mon"), magari capire persino l'illu- terato di Dominique, si fa pittore passando di universo in universo, temporaneo, "moderno", inaugurale tro: fortuito, potenziale, fecondo. minante non-capire di Diderot, criti- orientalista e presunto pompier, per Macchia ricama il proprio saggio, per Macchia. Non come vuole lo slo- Decisiva visita di Montesquieu a co così intelligente (che anzi, "inven- bisogno di nettezza, di esattezza ico- partendo dalla sineddoche simboli- gan, ormai abusato, dello Shakespea- Saint-Simon, "questo formidabile ta" la critica d'arte moderna) e che nografica. E qui Macchia — che ha co-iconografia di un naso non poi co- re nostro contemporaneo-, ma come il archivio vivente di pettegolezzi", vi- pure non avverte la grandezza di sempre prediletto lavorare ai confini, si perfetto, per risalire sino a Cyrano geniale colophon del libro di Béroal- e a una disamina ben più panorami- de, "imprimé cette année", che gio- ca. condamente vale per sempre. E Mac- L'intelligenza è contiguità, corto- chia — che arditamente dichiara di circuito (che è poi l'arte segreta di non essere "tra coloro che esigono trovare illuminanti, fuliminei exer- immota e astratta venerazione per gues). Come Cocteau mise infine tut- tutto ciò che ha qualche secolo di sto- ta la sua attività sotto la cupola della ria", ma che preferisce identificarsi poesia (Poésie de Roman. Poésie de simbolicamente con la servetta di Critique. Poésie de Théàtre) cosi in Talete, che transita beata tra i monu- fondo bisognerebbe rendersi conto menti con la sua candida sporta, re- che Macchia legge e raccoglie tutto spirando "naturalmente", fisiologi- sotto l'egida della teatralità: e Piran- camente, quella cultura —, Macchia dello o la stanza della tortura insegni. non si fa scrupolo di rompere le Non soltanto per quel continuo rife- astratte categorie del tempo, leggen- rimento ali"'aria di palcoscenico", do Plutarco attraverso Tanizaki, me- che si respira in Hogarth, in Wat- scolando spregiudicatamente Mario teau, in Pietro Longhi, nell'amata Soldati con Saint-Amant e con l'Are- pittura del Settecento e in Zoffany. tino, mostrandoci arditamente Lio- Ma proprio per questa idea della tri- tard come un fotoreporter d'oggi, dimensionalità, che egli sente respi- che s'industria per poter ritrarre il ri- rare dietro ogni pagina, dietro — me- luttante Rousseau. Quel "gran vec- glio intorno — a ogni quadro. chione confusionario che è il Tem- È una musicale stereofonia del- po", non esiste altro che come illu- l'inanimato, che circonda le superfici sione; del resto Shelley l'ha insegna- apparentemente morte (e che cosa to: i poemi del passato, del presente, mai c'è di più teatrale di una "natura dell'avvenire sono i frammenti di un morta", vivissima recita, ogni volta unico infinito poema. ripetuta, di una apparentemente fu- Così si disegnano per noi sempre nebre cerimonia?). "Quando ci si im- più trasparenti le predilezioni che at- batte in certi ritratti di Monte- traggono il saggista, che sotto il nu- squieu, par di avvertire la voce grave me tutelare di Baudelaire e di quel li- di Saint-Simon ... che tenta di impri- bro-emporio che è lo Spleen de , gionare un uomo come in una gab- sembra privilegiare appunto i libri- bia". La gabbia del teatro, appunto, magazzino, i volumi-repertorio, i te- che scioglie, sblocca, rianima la luci- sti-coacervo, le cosiddette satire me- da glassa della pittura: "Ciò che nippee, che vivono di preesistenti Watteau aveva composto nel silenzio brani metabolizzati e di strutture an- immoto dei colori, Marivaux lo tra- ticlassiche, carnevalesche. Addirit- sforma in movimento e parole". tura il sogno borgesiano di "un libro Questo è in fondo il dono del sag- che sogna un altro libro". Perché, gista: ridare respiro alle cose, alla te- quasi citando l'amato Falstaff, Mac- stualità della cultura. Ridare "gio- chia sembra pensare che "tutto nel co": quel che Barthes intendeva an- mondo è interpolazione". Ma vedia- che in senso etimologico, il "gioco" mo dunque quali sono i temi privile- della chiave nella sua serratura, della giati dal libro. Innanzitutto una sim- vite nel suo alveo: ridare libertà, mo- patia istintiva per gli irregolari, gli vimento. Ovvero la prosa di Béroal- autori inclassificabili, quella "trup- de, che a differenza della morta per- pa" trascurata di artisti — come i fezione dei versi di Malherbe "balla- poeti barocchi — che "attesa invano va la sua danza demoniaca, teatrale e una degna sistemazione, è rimasta oscena". Perché anche l'esattezza per secoli accampata in periferia, co- ottica, la lucida perfezione matema- me in una città in crisi di alloggi". tica ha il suo respiro, la sua vibratili- Bella metafora ardita, che ce li rende tà. Quell'aria e quella luce che mira- più vicini, familiari, in questa utopia colosamente Chardin "raccoglieva orizzontale, geografica delle Lettere, sulla punta del suo pennello", quasi così cara a Macchia. Attratto subito sitazione-specchio che è un motivo- Watteau, per preferirgli lo smorto, della luce con l'ombra, della precisio- un sospiro. "C'è troppa luce nella da una spirale musicale, che gli consi- bellezza", appunta Macchia, e subi- glia di porre attenzione a quel "quar- chiave per raccontare i contrapposti patetico Greuze. Capire e far capire: ne con l'indistinto, della ragione con due "caratteri". E poi, quasi un fisi- la critica, per Macchia, spesso è come la follia (come lo zio di De Chirico, to si fa rammemorare da Grandville tetto svizzero" di artisti eccentrici, che "la verità sta nelle ombre", nel co rimpianto, per non poter esser sta- un'attività metonimica, che trapassa che spingeva una seggiola, per sonda- che sono Rousseau, Fussli, Lavater e suono della paura di Debussy, che ti presenti ai convenevoli barocchi di da un'arte, da una disciplina, a un'al- re l'abisso) — ci parla in fondo come Liotard. E dal gruppo di singolari scrive: "Vorrei che questa mia musi- Galileo e di Saint-Amant. Nel legit- tra. Volentieri, Macchia si rifà al ma- sempre un pochino di sé. Ed è pittore "musicanti" privilegia ed isola il più ca avesse l'aria di uscire dall'om- timo desiderio di poter guatare que- gistero lessicale di Roberto Longhi, lui stesso, quando pastellando il pro- misconosciuto, quel "maestro della bra". Dalla nebbia della memoria, gli sguardi incrociati e per certo diffi- che con genio inimitabile tentava di lucidità quasi inespressiva" che è filo di Cleopatra, immagina il naso di poiché, come insegna Fromentin, "il denti, che il ritrattista Liotard e il so- trascrivere la pittura in parole: come Liotard, l'uomo che si travestiva da lei, gogoliano e ritagliato, "che gal- ricordo è un mirabile strumento turco, per giocare il sottile teatro del spettoso Rousseau si saranno scam- descrivere meglio certi personaggi leggia" sopra il mare in tempesta di d'ottica". Così in Nadar — Ingres proprio personaggio. Ovvero, provo- biati durante la seduta di posa, della Rome ridicule di Saint-Amant quell'immenso campo di battaglia del dagherrotipo — la fotografia si catoriamente, Macchia trascura il entrambi "mascherati, come in un che con "quei caraveggeschi a passo che è la storia dell'umanità. rifà trepida pittura; e — meraviglio- grande affresco drammatico-ideolo- melodramma mozartiano: uno da ridotto" che sono i bamboccianti? Ma soffermiamoci per un attimo so paradosso ottico — nell'esattezza gico della rivoluzione francese, per turco, l'altro da armeno". Prolunga- "La musica di Couperin è una tra- su uno dei capitoli più rilevanti e ri- meccanica della pellicola di Zola — posare l'occhio su un angolino della mento: il fatto che Saint-Simon non sposizione musicale della pittura di velatori del libro, quello appunto de- fotografo in esilio, terrorizzato di es- tela, dove si consuma in silenzio un abbia avuto il tempo di rovesciare Watteau. Un settimino di Mozart dicato al pascaliano Naso di Cleopa- sere "visto" nel momento in cui ve- capitolo non meno importante ma "la sua morbosa curiosità" sulla du- sembra creato per 'sonoriser' una tela tra. L'intelligenza saggistica di Mac- de — si addensa una maggiore densi- periferico: la pacifica morte ginevri- chessa Luisa Elisabetta, provoca for- del pittore di Valenciennes". Sono chia è sempre sperimentale, d'assag- tà psicologica che non nei suoi libri. na del pittore Liotard. Eppure c'è un se in Macchia la voglia di dedicarsi al queste le consonanze che attraggono gio, appunto: come un pianista che Perché quegli esatti documenti "re- dettaglio ancora, infimo, trascurato, capitolo delle "Duchesse di Parma". il melodioso saggista, che occupan- nella ricca solitudine del proprio stu- spirano l'atmosfera di quell'esilio: il ma rivelatore: un vero primo piano Così il rimpianto che il grande Verdi, dosi di Pélleas et Mélisande osserva: dio provi instancabile le varie diteg- silenzio, la paura, il sospetto. Si ad- cinematografico. Quella mania per- proprio perché idolatra di Manzoni, "Se il mondo del grande melodram- giature per trovare quella più soddi- densa più disperazione in queste im- secutoria di Rousseau, che si convin- non abbia mai tentato un Promessi ma del primo Ottocento può far pen- sfacente. Così Findagatore-pianista magini, che nelle aperte dichiarazio- ce di essere demonizzato e bersaglia- sposi in musica, non si spreca in un la- sare ad un David, la nuova opera prova, nel silenzio della proficua in- ni delle sue lettere e delle sue note". to dai suoi ritrattisti, i quali lo mo- mento, ma si fa sottigliezza critica. E sembra suggerire l'incerto vagare di temporalità, a ripetersi la "battuta" strerebbero ancora più brutto del so- dunque, sull'onda del Budden, ecco un quadro simbolista, o di Turner, o pascaliana, come se respirasse in gno di sé: quasi sospinto a iniziare le una lettura "romanzata" degli ambi- di Moreau, dove il personaggio è sul un'atmosfera spostata, alla Oscar gui protagonisti della Forza del desti- punto di vanificare se stesso, di di- Wilde. Infatti, farla reagire, quella n 311NDICF p- » BHDEI LIBRI DEL MESEHÌ

thews) la linguistica greco-latina. I praticamente ai suoi inizi, lo risolve imperiale romana, nonché (con alcu- capitoli del secondo volume esamina- in senso convenzionalistico con il ne eccezioni) quelle tardoantica e al- Ordinando no la linguistica del medioevo, la lin- Cratilo platonico. tomedievale, mentre nel basso me- guistica del Rinascimento e quella Potremmo poi raggruppare le va- dioevo la ripresa dello studio di Ari- del Sei-Settecento; gli autori di que- rie tradizioni linguistiche in base ai stotele costituisce l'evidente presup- la Torre di Babele sti capitoli, sono, rispettivamente, diversi motivi che hanno portato al posto per la fioritura della grande Edoardo Vineis e Alfonso Maierù, loro costituirsi; e quindi potremmo scuola dei Modisti (tra XIII e XIV di Giorgio Graffi Mirko Tavoni (con l'eccezione delle riconoscere un'origine "sacrale" del- secolo), molte delle cui analisi sintat- due ultime sezioni, dedicate al mon- la linguistica in ambito ebraico e ara- tiche sono ancor oggi estremamente do slavo, opera di Maria Delfina bo, come pure, naturalmente, india- stimolanti. Storia della linguistica, a cura di Giù- cialisti, nelle varie aree, i quali hanno Gandolfo e Silvia Toscano), e Raf- no ("il pensiero antico indiano sul Il caso dei Modisti non è comun- lio C. Lepschy, voli. I e II, Il Mulino, potuto lavorare direttamente sui te- faele Simone. Il terzo e ultimo volu- linguaggio è strettamente collegato que isolato: molti sono i momenti Bologna 1990, pp. 310 e 395, Lit sti di cui ci parlano invece di doversi me dell'opera sarà dedicato alla lin- ai sacri testi detti Veda, i più antichi della storia del pensiero linguistico 32.000 e 38.000. rifare..., di seconda mano, a opere di guistica dell'Ottocento e del Nove- documenti letterari indiani", voi. I, che offrono spunti fondamentali di sintesi o a studi di altri" (voi. I, p. cento, nonché alla storia della lingui- p. 50); viceversa, la linguistica del vi- riflessione allo studioso moderno, il Dall'età moderna in poi, l'istitu- 18). stica e della dialettologia italiana. cino e medio oriente antico, docu- quale dunque non potrà che trarre zione accademica ha sempre avuto, Di questa Storia della linguistica Come si vede, i due volumi finora mentata da opere di carattere didat- vantaggio da una lettura attenta di inevitabilmente, un ruolo essenziale sono finora usciti, a breve distanza, i usciti coprono l'ambito della lingui- tico e da elenchi lessicali, sembra ca- questa Storia. La distinzione tra epo- nell'attribuzione dell'autonomia e primi due volumi; il voi. I si apre con stica giudicata, a partire dall'Otto- ratterizzata da preoccupazioni emi- ca scientifica e epoca prescientifica della dignità scientifica a una deter- della linguistica, pur essendo an- minata disciplina: questo è accaduto ch'essa spiegabile, ovviamente, co- anche per la linguistica, che ha co- me fenomeno storico, al giorno d'og- minciato ad essere riconosciuta come gi non può non causare gravi distor- scienza autonoma soltanto quando, sioni, sia perché conduce a trascurare nei primi decenni del secolo scorso, FONDAZIONE ARNOLDO epoche e figure fondamentali del in alcune università tedesche furono pensiero linguistico, sia perché pone create cattedre che portavano il suo E ALBERTO MONDADORI una barriera in realtà inesistente tra nome (o nomi simili). Questo ricono- la linguistica del XIX secolo e quella scimento istituzionale veniva di fat- "Tempo e libro: il futuro della lettura" precedente: la ricerca storico-compa- to a coincidere con l'inizio di un'epo- Milano, venerdì 22 e sabato 23 marzo 1991 rativa ha sì conosciuto a partire dai ca nuova (anche se non totalmente, primi anni dell'Ottocento una svolta come vedremo) negli studi sul lin- Palazzo Visconti, Via Cino del Duca 8, Milano decisiva, ma tale svolta si inserisce in guaggio, cioè quella della cosiddetta una tradizione di studi che ha origine ' 'grammatica storico-comparativa' ', PROGRAMMA DEL CONVEGNO nel mito biblico della torre di Babele e che ha conosciuto, a partire dal Ri- che nel corso del XIX secolo avrebbe VENERDÌ 22 MARZO conseguito risultati estremamente nascimento e per tutta l'età moder- importanti, permettendo tra l'altro ore 9.30 Paolo Pillitteri, sindaco di Milano. Introduzione: Marco Manzoni. Moderatore: Luca Formenton na, una serie di rimeditazioni e riela- di determinare le relazioni genealogi- ore 10.00 Marino Livolsi, docente di Sociologia all'Università di Trento borazioni, che portarono alle prime che tra le varie lingue e i vari gruppi e "Libro, comunicazione e immagine: debolezza o peculiarità?" ipotesi di parentela genealogica tra le varie lingue e i vari gruppi di lingue. a tutt'oggi insuperati. Dal punto di ore 10.30 Giuseppe De Rita, Direzione Censis vista della storia della cultura, questa "Leggere libri nella società della modernizzazione: situazione presente e linee di tendenza" Queste speculazioni non erano certa- istituzionalizzazione della linguistica mente riservate a eruditi più o meno ha finito con il causare notevoli di- ore 11.00 Coffee break eccentrici, se si pensa che a esse si de- storsioni, la più grave delle quali è ore 11.30 Franco Ferrarotti, Docente di Sociologia all'Università La Sapienza di Roma dicò intensamente anche uno studio- stata la quasi totale svalutazione di "La pausa del libro: il tempo ritrovato" so come Leibniz. tutte le ricerche linguistiche prece- ore 12.15 Discussione denti al XIX secolo, qualificate sem- plicemente come prescientifiche. ore 14.30 Carlo Sini, Docente di Filosofia Teoretica all'Università degli Studi di Milano "Leggere per pensare" )orla! Come per una sorta di nemesi, la Via delle Fornaci. 50 00165 ROMA grammatica storico-comparativa ha ore 15 .00 Silvia Vegetti Finzi, Docente di Psicologia Dinamica all'Università di Pavia conosciuto almeno in parte lo stesso "L'emozione del libro" destino delle posizioni prescientifi- ore 15.30 Grazia Marchiano, Docente di Estetica Comparata all'Università di Siena che a cui si era voluta contrapporre: "La marcia siderale del libro e il congedo della scrittura" RIVISTA DI lo strutturalismo postsaussuriano la ore 16.00 Coffee break PSICANALISI accusò infatti di gravi insufficienze per il suo interesse quasi esclusivo "LETTURE ECCELLENTI": 4 fase, all'anno privati: L. 100.000 per l'aspetto storico (diacronico) dei ore 16.30 Paola Capriolo, Scrittrice fenomeni linguistici e per la sua inca- enti: L. 130.000 pacità di cogliere la natura sistemati- ore 17.00 Elemire Zolla, Docente di Letteratura Anglo-Americana all'Università La Sapienza di Roma ca del linguaggio. Ma una simile ne- ore 17.30 , Scrittore mesi doveva abbattersi anche sullo QUADERNI DI strutturalismo, accusato, nei primi ore 18.00 Discussione PSICOTERAPIA tempi dello sviluppo della "gramma- SABATO 23 MARZO INFANTILE tica generativa" (la teoria linguistica ore 10.00 Tavola rotonda elaborata da Noam Chomsky a parti- "L'editoria libraria alle soglie del Duemila" 2 voli, all'anno Moderatore: Furio Colombo - Gruppo Fabbri re dagli anni cinquanta), di non esse- privati/enti: re riuscito a cogliere l'aspetto essen- Partecipano: L. 70.000 ziale del linguaggio, cioè la sua natu- Giulio Bollati, Edizioni Bollati-Boringhieri; Inge Feltrinelli, Casa Editrice Feltrinelli; Roberto Calasso, Adelphi Edi- ra di "capacità mentale", e di essersi zioni; Giovanni Ungarelli, Rizzoli Libri; Mario Spagnol, Casa Editrice Longanesi; Vanni Scheiwiller, Casa Editrice limitato alla descrizione, anziché alla Scheiwiller; Tiziano Barbieri, Sperling & Kupfer; Anna Maria Ci andini, Libreria Milano Libri. KOINOS spiegazione, dei fatti linguistici. ore 12.30 Chiusura dei lavori GRUPPO E FUNZIONE Una storia della linguistica deve ANALITICA quindi, da un lato, evitare di traccia- re confini netti e invalicabili tra pe- 2 voli, all'anno riodi prescientifici e scientifici; d'al- privati: L. 40.000 tro lato, tuttavia, dato il rischio note- la dettagliata presentazione di Lep- cento, prescientifica (se non addirit- nentemente "pratiche". Una simile enti: L. 60.000 vole di fraintendimenti che si corre schy e tratta nel capitolo 1 (di Gòran tura antiscientifica), ed appare quin- esigenza "pratica" sta senz'altro alla all'esame di concezioni del linguag- Malqvist) la linguistica cinese, nel ca- di molto opportuno che essi siano base anche della linguistica greco- gio molto distanti da quelle contem- pitolo 2 (di George Cardona) la lin- usciti quasi contemporanemente, latina (la grammatica è infatti una PSICHIATRIA poranee, è necessario che il pensiero guistica indiana, nel capitolo 3 (cura- perché costituiscono l'occasione per techne, cioè un'"arte", e non una epi- DELL'INFANZIA linguistico delle varie epoche e delle to da Erica Reiner) la linguistica del informarsi adeguatamente su epoche steme, una "scienza"); ma (ed è que- varie culture sia esaminato quanto vicino e medio oriente antico (cioè del pensiero linguistico spesso tra- sto l'aspetto apparentemente unico E DELL'ADOLESCENZA più possibile dall'interno, ad opera dell'Egitto e della Mesopotamia), nel scurate e per compierne un ripensa- della tradizione grammaticale classi- 6 fase, all'anno cioè di specialisti filologicamente capitolo 4 (dovuto a Raphael Loewe) mento globale. ca) questa motivazione pratica non è privati: L. 70.000 ferrati. La Storia della linguistica cu- la linguistica ebraica, nel capitolo 5 Non vorremmo dare l'idea che l'o- la sola ad aver agito: come scrive in- enti: L. 90.000 rata da Lepschy si pone come obietti- (di Henri Fleisch) la linguistica araba pera si configuri come una serie di fatti Matthews (voi. I, pp. 261-62), vo esplicito (pienamente conseguito, e nel capitolo 6 (opera di Peter Mat- contributi irrelati: ci pare, al contra- "i tre fattori storici più rilevanti so- a mio parere) quello di soddisfare en- rio, che l'organizzazione dell'intera no sufficientemente chiari. Tutti e ANALYSIS trambe queste esigenze: Lepschy impresa permetta di reperire abba- tre — l'origine dialettica di molte ca- 3 fase, all'anno (voi. I, p. 17) scrive infatti che essa stanza chiaramente alcuni tratti fon- tegorie fondamentali, la preoccupa- "si presenta come una storia del pen- damentali della storia del pensiero zione circa la correttezza, e gli inizi privati: L. 60.000 siero linguistico, degli interessi e de- linguistico. Uno di essi è senz'altro della grammatica nella filologia — la- enti: L. 80.000 gli atteggiamenti riguardo al linguag- quello del rapporto tra linguaggio e sciarono le loro tracce nella discipli- gio, e non come una storia delle teo- realtà, che pressoché tutte le tradi- na che ne sarebbe emersa". Ci pare rie linguistiche, o, tanto meno, della zioni linguistiche si pongono, pur ri- di poter dire che la compresenza di REVUE INTERNATIONALE scienza linguistica". L'esigenza di solvendolo, naturalmente, in modo questi tre aspetti caratterizzi la sto- DE SOCIOLOGIE fornire una ricostruzione storica- diverso: quella ebraica, ad esempio, ria del pensiero linguistico occiden- mente e filologicamente adeguata identifica "parola" e "cosa" tale, con la prevalenza di uno di essi, INTERNATIONAL REVIEW delle varie epoche del pensiero lin- ("L'ebraico biblico e rabbinico... a seconda dei vari momenti storici e OF S0CI0L0GY guistico ha determinato quindi "un non distinguono tra 'parola' e 'cosa': dei vari studiosi: così, ad esempio, la tentativo di basarsi direttamente sul- dabhar viene usato indiscriminata- preoccupazione pratica, volta ad as- privati: L. 70.000 le fonti primarie, che ha dettato la mente", voi. I, p. 120), mentre quel- sicurare un corretto insegnamento enti: L. 90.000 necessità di rivolgersi ai migliori spe- la classica, che affronta il problema del latino, sembra dominare l'epoca "SEMPRE COSI': BASTA CHE TU ABBIA IN MANO LA GUIDA DI REPUBBLICA E TUTTI TI SEGUONO PER L'INTERO MUSEO".

Repubblica vi apre le porte dei dodici musei più famosi del mon- MARTEDÌ E MERCOLEDÌ do. Ogni settimana due fascicoli in regalo con Repubblica gui- deranno la vostra visita alla pinacoteca di un nuovo museo. Tut- UN MUSEO DA SCOPRIRE. to è stato pensato per offrirvi la straordinaria sensazione di es- sere realmente presenti. Il percorso che seguirete, per comincia- re, è stato tracciato secondo l'effettiva topografìa di ciascun mu- seo. Sfogliare i fascicoli di Repubblica sarà come passare da una sala all'altra soffermandosi però soltanto sui dipinti più celebri, quelli che un'équipe di esperti di storia dell'arte ha selezionato per voi. Dipinti che troverete fedelmente riprodotti in fotogra- fìe a colori. Tutti i martedì e mercoledì ricordate il vostro ap- In collaborazione ^^Ssm^PT con S^jm^ m mm m gruppo IR/ puntamento con i fascicoli dei grandi musei. Guardateli, legge- teli e soprattutto conservateli. Saranno le vostre guide ideali. la Repubblica Libri di Testo Johnny il Boccaccio di Cosma Siani

GIOVANNI BOCCACCIO - ALDO BUSI, cioè, un po' nella logica del simplified maggior parte dei titoli di messere e mie", "profondersi in un inchino a notte continuarono a scambiarsi Decamerone da un italiano all'altro. reader. Senonché quest'ultima è una cavaliere", p. 5), lasciando in pratica 90°", e perfino "uomini" non rima- alee-ooo tenerissimi e a sopprimere Prime cinque pomate, Rizzoli, Mila- logica che segue tipologie addirittura la sequela delle novelle; e fin qui si ne tale ma si rigenera in "maschi". gridolini, facendo gorgheggiare l'usi- no 1990, pp. 478, Lit 38.000. rigorose: possiamo avere Yabridg- può essere d'accordo con lui, perché Quando non succede di peggio, e un gnuolo sino i limiti dell'ugola, tanto ment o condensato, che consiste in rientra nell'ottica deWabridgment. comprensibile "e lui... cominciarono che poi fischiò e rifischiò e amen". A costo di dare un dolore a Busi, pratica nell'amputare il testo di sue Ma poiché il dichiarato scopo non a riguardare" diventa l'oscuro o al Non sempre questa sbrigliatezza bisogna dire subito che la sua riscrit- parti, e così ridurne la mole, e il tem- era necessariamente di abbreviare massimo intuibile gergo "comincia- gli fa buon gioco. L'originale "La- tura del Decameron non è operazione po e lo sforzo di lettura. O possiamo bensì di rendere abbordabile il testo, rono a lumargli ben bene il pacco". sciami vedere come l'usignolo ha fat- nuova nella storia del mondo. L'e- trovarci di fronte a semplificazioni si rimane perplessi sulle troppe esclu- Non diciamo poi degli allettamenti to questa notte dormir la Caterina" quivalente del Boccaccio in ambito possiede più vis comica del trasposto europeo, per esempio, I racconti di "Andiamo un po' a vedere se stanot- Canterbury, viene normalmente letto te l'usignuolo ha conciliato il sonno in versione inglese moderna poetica della mia Caterina". E l'irrequietez- o prosastica. E, sempre oltremanica, za da discolo insofferente di discipli- restano famosi i Tales from Shake- na induce il sedicente traduttore in speare, venti drammi narrati dal sag- errori di traduzione. Nel preambolo gista Charles Lamb e sua sorella Ma- alla prima giornata, "di famigli rima- ry "per introdurre i giovani allo stu- VLADIMIRA ROSSI LONGHI E GIUSEPPE RECCHIA sti stremi" non vuol dire "soprav- dio" del grande William. In tutto il vissuti a intere famiglie decimate" mondo anglosassone, poi, circolano ma "rimasti privi di domestici"; sussidi didattici detti simplified rea- "non altrimenti che ad una femmina ders, "libri di lettura semplificati", avrebbe fatto" significa "come cioè redatti a differenziati livelli di avrebbe fatto con una donna" e non complessità linguistica. Ebbene, una LE VERITÀ DI "come una sgualdrina di strada". buona parte di essi vengono ricavati Ma Busi procede imperterrito. dai classici della letteratura manipo- "L'ora del vespro" è "l'ora del tè", lati o riscritti mirando al vario grado perché, spiega con fremito classista, di competenza dei milioni che nel "in Italia, l'ora del tè fu importata mondo studiano la lingua inglese. fra i ceti superiori molto prima del tè Ma anche nell'hortulus della no- stesso" (NiiT, p. 32). Pampinea tor- stra Italia temo, ahimè, che il Deca- na a casa e trova "la colf". La brigata merone da un italiano all'altro non ab- di giovani fiorentini sciama per i pra- bia il primato dell'impresa. Busi era ti "cantando fiorinfiorello". E a tur- suppergiù ventenne quando Alfredo no compaiono sulla scena del Trecen- Giuliani e Italo Calvino da par loro to il Veronelli, frate Indovino, Guc- "raccontavano" per l'Einaudi la Ge- ci, la dietapunti, una locanda della rusalemme e l'Orlando. Più semplice- catena Jolly, un "hélas" di vedova mente, e indirizzandosi con qualche sconsolata, un "incallito recchione", accorgimento didattico a un pubbli- dei savuarfer e fulservis palesemente co giovanile e sprovveduto, Piero traslitterati per italiani, e — per fer- UN marci alla settima novella della se- Chiara pochi anni fa ha riscritto del HU' Decameron dieci novelle (Il Decame- conda giornata — una "cappella di ron raccontato in 10 novelle, Monda- IL MONDO L'IRAQ & LA GUERRA San Prepuzio in Valcava" (meno am- dori, 1984). miccante dell'originale San Cresci in Il Boccaccio-Busi non spicca isola- "E non possiamo dimenticare che la mentalità tanto complessa che ha Valcava), "la rava e la fava", dei to, dunque, ma si inserisce in una prodotto gli eventi di questi ultimi mesi si spiega col fatto che sia Bush "mandrilli", "un terno al lotto", un stringa variegata in cui forse ha tro- "palazzinaro" e delle donne che bal- vato ispirazione. Sarà per questo che quanto Gorbaciov hanno fatto parte dei servizi segreti. Queste pre- lano "la lambada fra di loro". volendo risaltare a tutti i costi, e sul messe servono perciò a meglio capire i retroscena e la filosofia della Col che Busi si è abbondantemen- suo stesso concorrente, messer Gio- guerra in corso, che è una collezione di azioni che colpisce soprattutto te lasciati indietro i buoni propositi vanni appunto, Busi attinge fin nelle della prima ora: "Desidero sottoli- more del paratesto a quel folclore istallazioni essenziali alle popolazioni e, per questa ragione, possiamo neare che ho tradotto il Decamerone personale per cui si è reso noto. Dice affermare che ci troviamo di fronte ad una guerra di 'criminali' ". di Giovanni Boccaccio... non ho di avere, per amore del tradurre, au- scritto il mio", inveendo contro colo- tocensurato "dello scrittore che è in Ma chi è veramente Saddam Hussein? ro che "contesterebbero a altri la me trovate intimamente strepitose" George Bush è un criminale di guerra? possibilità di accedervi [al Decame- (figuriamoci se avesse dato la stura); Perchè una gran parte dei media fa la guerra a coloro che non voglio- ron vero] grazie a una traduzione in- parla di una insondabile "tentazione vocando la sacralità del testo". di chiamarlo Gianni o Johnny" (il no la catastrofe nucleare? Ebbene, non siamo per la sacralità Boccaccio) e dell'intenzione di "far- Qual è stato il ruolo della diplomazia, degli ostaggi e delle donne al del testo. Non siamo nemmeno con- gli fare un meritato giro di valzer sul momento del conflitto? tro le manipolazioni del testo lettera- suolo nazionale". In retrofrontespi- rio ispirate a criteri didascalici. In li- zio, dopo "Giovanni Boccaccio (Cer- Riflessioni sulla questione curda e sull'affare Kuwait. nea di principio, d'accordo con Busi taldo 1313-1375)", si presenta come La strategia della guerra illustrata dal Califfo di Bagdad. fin qua; e anche con le sue intenzioni Aldo Busi nato a Montichiari nel di partenza: procurare un primo ap- 1948 (e ivi morto seduta stante: "Questo libro raccoglie documenti, discorsi, interviste, scritti, materia- proccio, facilitato, al testo del Boc- 1948). E sul segnalibro, a specchio li e riflessioni sulla più grande partita a scacchi mai giocata in ogni caccio. Per il resto, riassumiamo. La del noto affresco del Boccaccio di tempo, dove chi ha il ruolo di pedina-vivente non può avere altra sua non è una traduzione. Sembre- Andrea del Castagno, troviamo un rebbe un abridgment, perché il testo è mezzobusto del Busi in canotta a chance se non quella di essere mangiata". ridotto; ma quello che resta dopo i spallina larga. tagli viene riscritto, e avremmo per- SHAKESPEARE AND COMPANY Ma a parte il personaggio coi suoi ciò un adaptation o rifacimento. Se- svolazzi, e a parte anche il frascame nonché la riscrittura è così insoffe- di spiegazioni filologico-critiche del rente degli scopi divulgativi da cui ha proprio lavoro (pp. 5-8, con concen- più drastiche, ma non irragionevoli. sioni, che tolgono molto del sapore che mandano il Nostro fuori dai gan- mosso, che si presenta come un esa- trato in bandella), cerchiamo di guar- Mi capitano fra le mani un Canter- d'epoca. Quanto a semplificare o gheri. In primo luogo, certa goliardia sperato idioletto del riscrittore. dare al prodotto finito. E il prodotto bury Tales concentrato e rinarrato standardizzare il dettato, ve lo im- di linguaggio. Nell'introduzione, il Il divulgatore di letteratura può è un'operazione apparentemente di- entro una gamma di 850 parole per maginate Busi che mortifica la pro- Boccaccio: "Disse allora Filomena: avere buona sorte. I non creativi Ta- vulgativa. Ce n'era ragione? I Canter- un livello iniziale indicato come pria creatività compulsando le liste Questo non monta niente... come les from Shakespeare sono entrati a far bury Tales vengono riscritti perché il "Stage 2"; o riduzioni di David Cop- di frequenza dell'italiano di base Pampinea disse, potremmo dire la parte del patrimonio letterario ingle- dialetto medioinglese di Chaucher è perfield nell'ambito delle 1500 o (ammesso che ne esistano, oltre quel- fortuna essere alla nostra andata fa- se. Dubitiamo che il Boccaccio-Busi di gran lunga più ostico al lettore mo- 3000 o 7000 parole d'uso più fre- le di De Mauro del 1980?) voreggiante"; e il Busi: '"Ma chi se abbia lo stesso corso, passato lo scan- derno che non il volgare del Boccac- quente. Voglio dire che sono opera- E chiedere troppo. Ma, a quel che ne frega' disse allora Filomena... 'la daletto del momento. Peccato. cio. Quest'ultimo suona ancora ma- zioni dai precisi criteri (ancorché sembra, è troppo anche chiedere a penso anch'io come Pampinea: che Un'occasione mancata per avvicina- drelingua a noi moderni; anche se — controverse; fra gli stessi inglesi, non Busi di lasciare le cose così come abbiamo avuto un culo sfacciato ec- re a! Decameron molti potenziali let- ammettiamolo onestamente, in que- tutti accettano tali readers). stanno, se enunciati perfettamente co'". E figuriamoci la scena erotica tori, anche (ci avevano pensato Busi sto concordando con Busi — non è Ora, quanto ad amputare, Busi lo comprensibili dopo sette secoli, della novella di Caterina e l'usignuo- e il suo corrivo editore?) fra gli stra- lingua da poter essere bevuta; per l'i- fa ("Via i preamboli, le canzoni e le prendiamo a caso "Figliuola mia", lo (quarta della quinta giornata): "si nieri che studiano la lingua italiana. taliano medio di oggi, non diciamo sfiziose oziosità in villa delle sette "e alcuni han detto peggio", "o belle coricarono insieme e quasi per tutta per lo studente, è lettura faticosa. conteuses e dei tre raccontatori fra donne", "fare la debita riverenza", la notte diletto e piacer presero l'uno L'intento di Busi, e anche qui po- una giornata e l'altra; via gli abboc- divengono rispettivamente "Cocca dell'altro, molte volte facendo cantar La rubrica "Libri di Testo" è tremmo convenire, è di renderla camenti moralistici che gravano su mia", "per non parlare poi di chi mi l'usignolo", secondo Busi tradotto in sciolta e dilettevole. Egli si inserisce, a cura di Lidia De Federicis quasi ogni singola novella; via la ha insultato tout court", "belle "si allungarono sul letto e per tutta la MAURICE DROUZY, Cari Th. Dreyer prima" di C. Th. Dreyer, Praesiden- nato Nilsson, Ubulibri, Milano 1990, La madre vampiro di Dreyer ten (1918), che narra tre storie conca- ed. orig. 1982, trad. dal francese di tenate, quella di un signorotto che Giulio Lupieri, pp. 287, Lit 40.000. seduce e mette incinta una lavandaia di Lino Miccichè ed è costretto dal padre a sposarla, Relatore in un convegno veronese con grandissima infelicità, quella del del novembre 1984 su "L'opera di dopo aver odiato la propria famiglia scente diviso fra due madri, la vera e biografica dello studioso francodane- figlio del signorotto che seduce e Cari Th. Dreyer", Maurice Drouzy adottiva (in particolare la matrigna) la falsa; un bambino che piange in se ha gettato su molti episodi del- mette incinta la governante dei nipo- — studioso di origine francese ma da fino a fuggirne precocemente, reca- preda all'angoscia". l'opera dreyeriana, i quali ne acqui- ti e se ne fugge prima ancora che co- anni docente di storia e di estetica ci- tosi in Svezia nel 1908, venne a sco- Abbiamo abbondantemente cita- stano spessore e significato abbon- stei partorisca, quella della figlia nata nematografiche all'università di Co- prire tutta la, anzi tutte le, verità sul- to Drouzy, sia dal Cari Th. Dreyer na- dantemente, e in qualche caso radi- da quel parto anch'essa vittima di un penaghen — ha ricordato, citando la vera madre, prendendo ad adorar- to Nilsson sia dalla relazione che ten- calmente, diversi. Penso a una uomo, accusata di infanticidio (il un testo francese, che la "biografia è ne la memoria e patendone con tale ne nel 1984 al convegno di sceneggiatura non realizzata come bimbo muore appena nato: ma non le il regno allo stesso tempo dell'inquie- intensità la mancanza che — afferma (ora in II cinema di Dreyer, a cura di Dóden Dorener (Riuniti nella morte, credono) e portata in giudizio in una titudine, dell'incertezza e della con- il biografo — "tutta la sua vita e tut- Andrea Martini, Marsilio, Venezia 1913), dove una ragazza a servizio in corte presieduta dal seduttore della gettura". All'epoca, era uscita da ap- ta la sua produzione saranno la liqui- 1987), perché le sue affermazioni so- una fattoria viene sedotta dal signo- madre e proprio padre. Penso ad un pena due anni e mezzo, in quasi con- dazione di un'infanzia senza amore no in tutti i sensi eloquenti. Lo sono rotto, resta incinta, perde il figlio in cortometraggio come Modrehjàelpen temporanea edizione francese e da- né felicità, nutrita di solitudine e di prima di tutto in quanto fanno intra- una tempesta, e dopo una serie di pe- (Assistenza alle madri, 1942), dove si nese, la biografia dreyeriana di rancore"; che "tutti i suoi film (ad vedere la luce nuova che la ricerca ripezie, si suicida. Penso all"opera racconta la storia di una giovane no- Drouzy — ora, tardivamente, dispo- bile che aspetta un figlio (da un uomo nibile anche in italiano — destinata, che non vuole più saperne di lei, na- se non a rivoluzionare, per lo meno a turalmente) e, che dopo molta dispe- modificare profondamente gli studi razione, potrà vivere serena con il sul grande cineasta scandinavo, neonato grazie al Servizio Nazionale scomparso quasi ventitré anni fa, di Aiuto alla Maternità. Penso a Or- nell'aprile 1968. Fra i convenuti al det (1955), dove Inger, la moglie di convegno dreyeriano di Verona, Mikkel, resuscita dopo essere morta qualcuno aveva già avuto occasione di parto. Penso a Gertrud (1964), il di leggere in francese il sorprendente capolavoro della maturità che J.-L. studio di Drouzy. Ma i più lo ignora- Godard disse "uguale, in follia e bel- vano, come si potè constatare da al- lezza, alle ultime opere di Beetho- cune fra le stesse relazioni. Se cosi non fosse stato, non solo non sareb- ven", ritratto di una donna che muo- bero ancora riecheggiati molti degli re in solitudine per avere dato tutta equivoci da anni esistenti sull'autore se stessa all'amore. Penso infine al- di Ordet, ma si sarebbe potuto con- l'interesse dreyeriano per la figura di cordare all'unanimità sull'aggiunta Medea, la mitica eroina euripidea di una quarta caratteristica, propria che uccide i figli, dopo essere stata ri- delle pratiche biografiche: l'inquieti- pudiata dal loro padre. tudine, l'incertezza, la congettura, di E evidente che il duplice trauma, cui aveva appunto parlato Drouzy, di quella maternità drammatica e di vanno infatti completate con il pa- quell'infanzia solitaria, che sta alla rossismo ossessivo, ovvero con il ca- base dell'esistenza di C. Th. Dreyer, rattere assolutamente parossistico spiega, motiva, e riempie di senso che la figura del biografato finisce, a molte opzioni del grande regista da- lungo andare, per assumere nel bio- nese; e chiarisce anche il fondamento grafante. psicologico, in parte conscio in parte inconscio, della serie di donne umi- Biografia quella di Drouzy? Sì, liate è offese o eroicamente solitarie certamente, sotto molti aspetti. Nel che costituisce con pochissime ecce- senso più alto, di straordinario sag- zioni l'affresco complessivo dell'opus gio biografico dotato di una capacità dreyeriano, che, fin dal 1977, in una di illuminazione non inferiore, e per sua bella monografia, Mark Nash certi versi superiore, a quella di un proponeva di leggere come un corpus saggio critico, filologicamente inop- unico, un testo unitario centrato sul pugnabile e metodologicamente sa- tema del desiderio (e della sessuali- piente. No, certamente, sotto molti tà). Grazie a Drouzy questo corpus, e altri aspetti, rispetto ai quali può ri- sultare più informativa la lettura del- le 22 sceneggiature, i 14 lungome- la classica biografia dreyeriana di traggi e i 13 cortometraggi che lo Ebbe Neergaard (che risale al 1940, compongono, hanno raggiunto ora ma è stata aggiornata nel 1963). un livello ben maggiore di leggibilità. Drouzy, infatti, salta a piè pari vasti Ma le citazioni di Drouzy sono periodi e rilevanti circostanze, igno- eloquenti anche in altro, e opposto, rando sistematicamente il "privato" senso, quello che inizialmente abbia- o dedicandogli poche righe: sei righe mo definito del "parossismo ossessi- alla omosessualità di Dreyer, due ri- vo" tipico del biografo, che tende a ghe al suo matrimonio, una riga a un trasformare una verità parziale, sep- grande amore che lo precede; e via pure importantissima, in un dogma sintetizzando. Tutto il "privato", esclusivo, totalizzante, avvolgente. meno l'essere Cari Theodor Dreyer Talmente pervasivo che, quando non figlio adottivo dei coniugi danesi basta la logica a farne l'unica chiave Dreyer e figlio naturale di Josephine per spiegare tutto, si ricorre, con te- Nilsson, svedese, governante di una merario sprezzo del pericolo, alla fattoria, messa incinta dal padrone, e BfiQEHHHHHi fantasia. Faremo un solo (macro) morta all'inizio del 1891, dopo esser- esempio di questo parossismo osses- si ritrovata nuovamente incinta e sivo in Drouzy, per cui tutti i film di avere tentato un aborto a base di ca- eccezione di Mikaél) ruotano in un Dreyer non sono, a parere dello stu- pocchie di fiammiferi. modo o in un altro attorno allo stesso dioso, che varianti più o meno espli- tema, tentano di rispondere alla stes- Coscienza storica cite di un'unica autoterapia da shock Abbandonato dalla madre che, sa unica domanda: perché mia madre infantile: l'esempio di Vampyr, 0 dopo averlo partorito in Danimarca, è giunta al punto di abbandonarmi? film che Dreyer realizzò nel 1932 lo affida prima a una famiglia di sala- Rivista di studi per una nuova tradizione di chi è la colpa?" che, malgrado gli ispirandosi a di Sheridan Le riati, poi a un calzolaio di Copena- Camilla "slittamenti prodottisi nella sua te- Fanu, film sul quale Drouzy a lungo ghen, il piccolo Cari, fra il febbraio matica" lungo mezzo secolo, il cinea- Anno I - N. 1 del 1889, mese della sua nascita, e il si sofferma. Perché la donna vampiro sta costruì tutte le sue sceneggiature del film si chiama Marguerite? Sem- febbraio del 1891, data della sua "attorno alla figura di una giovane C. Marco II Mezzogiorno nella crisi italiana; M.S. Giannini Lo adozione, è oggetto di sette successi- plice? Semplice: si chiama cosi, come donna che... resta vittima di una so- Stato; L.M. Lombardi-Satriani L'invisibilità della mafia; I. Fe- la Margarete di Prastanken, Marte e vi affidamenti e traslochi ambientali cietà di uomini egoisti e intolleran- e familiari; niente da stupirsi se, do- hér II concetto lukàcsiano di razionalismo; N. Tertulian Lukàcs Marete di Dies Irae e Mads di Du ti", anche se nei primi film queste Skal Aere Din Hustru, perché l'inizia- po altri sei trasferimenti con la fami- donne sono "tutte vittime innocen- e l'ontologia; A. Scarponi L'ontologia possibile; C. Cassola Sto- glia adottiva, fra il 1891 e il 1904, le Ma corrisponde al nome, Marie, ti", mentre "da Vampyr in poi le vit- ria di una maturazione (inedito); M. Rio Limiti di una poesia dell'odiata madre adottiva di Cari Cari Th., andatosene di casa a dicias- time non sono più solo vittime" ma sette anni, si trasferirà altre otto vol- per l'infanzia; N. Chomsky L'America che rinasce; G. Spadoli- Th.; è dunque a lei che si riferisce il "anche colpevoli, persino crimina- ni Una certa idea dell'Italia; P. Permoli S. Pellico. Un classico regista costruendo la donna vampiro! te, fra il 1906 e il 1911, e ancora altre li", in quanto ciò corrisponde al pas- cinque volte prima di trovare una re- dimenticato. Perché il medico, suo complice, si saggio "da una concezione melo- chiama Marc? Semplice: è il corri- sidenza stabile e definitiva, nel drammatica a una visione tragica del- 1937: per un totale di ventisei spo- spondente maschile, Marc come Ma- l'esistenza"; che, insomma, "la mol- rie, di Marguerite la vampira, il dop- stamenti, traslochi, trasferimenti, la di tutta la produzione dreyeriana" che costituiscono quasi un primato di pio della mamma cattiva! Perché le è il bisogno del regista di innalzare Nelle principali librerie irrequietezza residenziale. due ragazze, la malata (che morirà un monumento ignotae matri, me- MARCO editore - 87010 LUNGRO di Cosenza vampirizzata e la sorella che il prota- diante dei film "girati per necessità Ma questo, che pure è già qualco- Via Camicia Rossa, 12 - tel. e fax (0981) 947555 gonista salverà) si chiamano Léone e sa, non sarebbe nulla come conse- interiore, col sudore, le lacrime e il Gisèle? Semplice: incastriamo i due guenza di un trauma infantile, se non sangue", perché "dietro il regista" Distributori: Diest (naz.), The Courier (Toscana ed estero) fosse — dice Drouzy — che Dreyer, possiamo stanare "un patetico adole- ^••o- 3 l'INDICF - - ••DEI LIBRI DEL ME SE ^HL

dute, di altre mancano i montaggi di terreno, ovvero di fare i conti con la <8. origine o si hanno solo frammenti. bassa cucina filologica. nomi tramite il comune Le, avremo Nuove mappe Spesso si deve ricorrere alla memo- Quello che solo quindici anni fa Gise-/e-one, poi leviamo il comune ria... a fonti di seconda mano". poteva apparire come un vero e pro- Le e anagrammiamo il residuo Giseo- La scommessa storiografica com- prio buco nero, grazie soprattutto al- ne avremo Joseine, che è quasi Jose nel mare del cinema piuta a partire dalla metà degli anni le ricerche di Aldo Bernardini e ai la- (ph)ine, ovvero il nome della mamma settanta è stata soprattutto quella di vori filmografia di Vittorio Marti- buona; è dunque la mamma scono- di Gian Piero Brunetta immaginare molti mondi storiografi- nelli, è divenuto ormai un terreno fa- sciuta del regista quella che le due ra- ci possibili in cui la tenacia e il fiuto miliare e un "luogo comune" di un gazze rappresentano! Perché il ca- dei ricercatori e la volontà di soprav- piccolo esercito irregolare di ricerca- stellano si chiama Bernard e il suo Prima di Caligari. Cinema tedesco, ne alla storia e vera e propria gold vivenza dei film vincessero su tutte tori sparsi in Italia e all'estero. domestico Joseph? Semplice: perché 1895-1920, a cura di Paolo Cherchi rush di centinaia di ricercatori verso le condizioni più sfavorevoli. Nel gi- Il cinema si presenta oggi non più la povera madre naturale del regista Usai e Lorenzo Codelli, Biblioteca le terre incognite del muto, in ordine ro di poco tempo si è venuto diffon- come un oggetto dato, una storia era stata battezzata come Josephine- dell'immagine, Pordenone 1990, pp. di priorità è comunque meno impor- dendo, sul piano internazionale, il orientata e orientabile in una sola di- Bernardine; e dunque è chiarissimo 538, Lit 65.000. tante delimitare l'oggetto di quanto desiderio di riscrivere la storia del ci- rezione, ma come un sistema "molto che i due uomini sono, nella struttura Prima dei codici. Il cinema sovietico non sia riconoscere il numero delle nema, di ripensarne metodologia, grande" — direbbero i fisici — capa- del film, alleati di Josephine Nilsson. prima del realismo socialista, 1929- relazioni tra le forze in campo e la strumenti e ipotesi teoriche e meto- ce di battere qualsiasi osservatore, E perché il giovane che attraversa 1935, a cura di Alberto Crespi e Sil- possibilità di sollecitarne o analizzar- dologiche. Per molti si trattava di ri- per quanto dotato, per la sua ricchez- tutti gli avvenimenti (e ammazza il vana De Vidovich, La Biennale, Ve- ne l'azione intersettoriale. Si è veri- partire da zero, di abbandonare ba- za e complessità. D'altra parte la cir- vampiro, salvando una fanciulla) si colazione delle idee, il confronto dei chiama David (in inglese) o Allan (in risultati, la convergenza degli studi tedesco) Grey? Semplice: perché nel- internazionali su oggetti simili, l'ab- le lettere rey di Grey vi sono le tre bandono progressivo del lavoro sto- lettere delle sei che compongono il rico basato sulla memoria e sulla bi- nome di Dreyer; e dunque non è dif- blioteca di casa, hanno, in un certo ficile interpretare il giovane come senso, contribuito a dare le giuste doppio del regista. misure e a ridefinire le mappe cata- "Dimostrato" tutto ciò, è agevole stali e la cartografia del cinema muto (per Drouzy) dedurre che Varnpyr è di tutti i paesi. un film sulla lotta fra due donne, le Uno storico mediamente attrezza- due madri di Dreyer, la vera e la fal- to oggi non può non prendere atto sa; che è il tentativo, temerario e di- della complessità e della crescita dei sperato, di raggiungere Josephine piani della ricerca possibile. La for- Nilsson; che il finale (Grey si allonta- ma della topologia generale è quella na con Gisèle, che ha salvato, verso Novità di una galassia ad altissima concen- l'altra sponda dei fiume: paradiso de- trazione, nella quale ogni elemento è gli amanti o regno dei morti?) è chia- raggruppabile in insiemi disposti nel- ro che significa che è possibile vivere la forma di un "grafo sparso" di cui felicemente con la donna dei sogni; vanno ancora trovati molti archi con- che la "donna" in questo caso altri B. Camdessus F. Tustin nettivi e risolte le possibilità di con- non è che la "figura materna divenu- versione in forme poliedriche più ta sposa virtuale"; che in tale modo il I NOSTRI GENITORI PROTEZIONI coerenti e coese. Mille e un oggetto regista scopre in sé "abissi insospet- INVECCHIANO AUTISTICHE per mille e una storia: c'è posto per tati: sotto i sentimenti che nutre per LE CRISI FAMILIARI DELLA QUARTA ETÀ' NEI BAMBINI tutti e non è più il tempo per l'affer- la madre si cela il desiderio dell'ince- mazione di ««'idea di storia del cine- sto". Drouzy va ancora ulteriormen- E NEGLI ADULTI ma o di un modello di stagione. te al dettaglio, ma noi ci fermiamo Negli ultimi tempi comunque — qui, appagati da questa ipotesi, a dire sempre per merito di varie iniziative poco balzana, di desiderio incestuoso E. Weiss italiane legate a retrospettive, festi- di madre ignota, nel quale il parossi- B. Joseph STRUTTURA val o convegni (come quelli di Pesa- smo ossessivo del biografo raggiunge ro, Urbino, Ancona, Siena, Fiesole) decisamente il sublime. E DINAMICA EQUILIBRIO — la rete di relazioni e intergamie in- L'opera di epurazione, che il letto- DELLA MENTE E CAMBIAMENTO ternazionali si è venuta estendendo e re deve compiere in chiave antiparos- UMANA PSICHICO infittendo. Alla varietà delle voci, sistica e antiossessiva di fronte a in- dei discorsi e dei bagagli, corrispon- gegnose fantasie esegetiche, come de un bisogno crescente di riconosci- quelle a proposito di Varnpyr, che a cura di mento di piani comuni di lavoro e di non sono né le più fuorviami né le A. Carotenuto G. Gilli possibilità di sintonizzazione di più allucinate del volume è per fortu- sguardi e strumenti di approccio na abbastanza semplice. Proprio de- TRATTATO A. Marchetti coordinato alle fonti. purando il saggio di questi eccessi, se Due ottimi esempi per capire il ne apprezza di più la straordinaria DI PSICOLOGIA , PROSPETTIVE nuovo stato delle cose si possono portata, l'imprescindibile contributo DELLA PERSONALITÀ SOCIOGENETICHE considerare i cataloghi delle retro- a capire più e meglio l'opera cinema- E DELLE DIFFERENZE E SVILUPPO spettive del 1990 di Pordenone sul tografica di un maestro, che sebbene cinema tedesco dal 1895 al 1920 e di non fece film soltanto per curarsi o INDIVIDUALI COGNITIVO Venezia sul cinema sovietico dal perché "la verità gli era insopporta- 1929 al 1935. Due esempi comple- bile", tuttavia riversò in varia misu- mentari — di cui riconosciamo come ra in buona parte dei suoi film scheg- unica interfaccia comune l'identica ge del proprio doloroso segreto; che passione dei curatori — di cui però certamente fu, se non l'unica cagio- non sono commensurabili né presup- ne, una delle ragioni, e in qualche ca- Raffaello Cortina Editore posti culturali, né modalità di pro- so la ragione dominante, di talune gettazione, né intenzioni e risultati. scelte di soggetti, di temi e perfino di Prima di Caligari, curato da Paolo stilemi. D'altronde non è questo il Cherchi Usai e Lorenzo Codelli, è solo aspetto dell'opera dreyeriana nezia 1990, Lit 45.000. ficato, a partire soprattutto dagli an- gagli teorici inservibili, magari fis- uno dei frutti più maturi di un pro- che Drouzy finisce per egregiamente ni settanta, che i veri atti critici e sto- sandosi obiettivi più modesti, ma getto collettivo, di un lavoro decen- sottolineare, specialmente dove en- Lo sviluppo delle ricerche storiche riografici siano stati quelli del salva- molto concreti, come quelli di proce- nale di esplorazione e revisione pro- tra nel merito delle opere, come nel sul cinema in questi anni, in percen- taggio, restauro e restituzione al dere a nuovi inventari catastali, di grammata e sistematica di capitoli di- caso de La passione di Giovanna d'Ar- tuale, è stato più rapido dell'incre- pubblico da parte di collezionisti e sporcarsi le mani coi documenti degli menticati della storia del cinema. Un co su cui scrive molte belle pagine. mento demografico mondiale. E an- piccole strutture private di film con- archivi, o delineare le prime ipotesi progetto che ha promosso Pordeno- O, per fare un solo ulteriore esem- siderati perduti. per un lavoro filologico tutto da in- ne a capitale di tutta la ricerca storica pio, quando provvede a smontare che quello delle pubblicazioni, se Per dare un'idea del cammino ventare. I sani paradigmi positivisti- internazionale. Prima dei codici, con reiterate, e inoppugnabili, argo- pensiamo che il rapporto della popo- compiuto, della distanza epocale che ci, in altri campi indici di municipali- ideato e curato dal compianto Gio- mentazioni, la falsa leggenda critica lazione tra l'epoca della nascita di ci separa dalla mentalità dominante tà, arretratezza e sottosviluppo, si vanni Buttafava, è invece il frutto ec- di un Dreyer spiritualista, mistico, Cristo e l'attuale è di 300 milioni a 5 per decenni nel dopoguerra bastereb- sono dimostrati, in questa fase deli- cezionale della curiosità e intelligen- cristiano fervoroso e kierkegaardia- miliardi e quello degli studi sul cine- be rileggersi gli atti del convegno del cata di crescita e maturazione di una za di un individuo onnivoro, nato pe- no di ritorno. Vi sono invece ampi ma in Italia, dagli anni trenta ad og- 1964 sulla "Storiografia cinemato- coscienza storiografica e metodologi- rò casualmente in quella No man's argomenti per sostenere che fu, come gi, è aumentato in certi anni di cento grafica" organizzato dalla Mostra ca comune, come elementi fonda- Land culturale costituita dalle attivi- si disse egli stesso, d'altronde, un volte (se è-vero che tra il 1932 e il del cinema di Venezia. Tra le tante mentali. Nel quadro delle ricerche tà permanenti e dalle retrospettive "non credente" alla ricerca dell'as- 1939 sono stati pubblicati meno di autorevoli voci così parla Guido Ari- internazionali, dominate a lungo, sul della Mostra del cinema di Venezia soluto, che guardava, da laico intelli- trenta libri — traduzioni comprese starco: "E mai possibile che pure qui piano teorico, dagli studiosi francesi, nell'ultimo decennio. Così mentre il gente e aperto, la problematicità reli- — e in alcuni anni passati sono stati si debba affermare che Cabiria e En- prima di arenarsi nel cui de sac del- catalogo di Pordenone fa corpo con giosa. E comunque un fatto che, nel registrati oltre duecento titoli d'ar- tracte sono film fondamentali? Per l'analisi testuale, la storiografia cine- una rassegna di centocinquanta tito- suo ultratrentennale progetto su Ge- gomento cinematografico). Alla plu- quanto mi riguarda arrivo al punto di matografica italiana, per quanto ri- li, riunisce i contributi di tutta una sù, predicazione e miracoli, proseliti- ralità delle voci, degli sguardi e dei affermare che se essi fossero andati guarda le origini, ha operato, a mio serie di studiosi internazionali che smo e martirio erano visti come al- mezzi, corrisponde una pluralità di in rovina, scomparsi, non sarebbe un vedere — per merito di un manipolo stanno lavorando sull'argomento e trettanti momenti di una vicenda punti prospettici e una coabitazione grave danno, irreparabile, per la cul- di studiosi non accademici —, una già contribuisce a fissare punti fermi storico-politica. Non Gesù Cristo, ma di approcci eterogenei. Non esistono tura e la storia del cinema..." Più ol- vera e propria rivoluzione copernica- nel territorio e a indicare ipotesi di Gesù di Nazareth si sarebbe dovuto più da tempo né un progetto unifi- tre lo stesso Aristarco si domanda se na rispetto al passato. Rivoluzione lavoro molto nette e feconde, quello intitolare il film. Forse anche per cante, né una bussola teorica, ideolo- sia possibile scrivere una storia gene- che riguarda la capacità di ricostru- veneziano si può considerare come questo Dreyer non riuscì mai a farlo. gica o metodologica dominante. rale del cinema dal momento che "al- zione dei fenomeni del cinema muto, In questa importante fase di acce- cune opere capitali sono andate per- la volontà di esplorazione diretta del lerazione, proliferazione, conversio- • DEI LIBRI DEL MESEL i L'a priori di Mozart un evento eccezionale e difficilmente ripetibile. Superiore allo standard ài Alessandro Baricco medio dei cataloghi delle retrospetti- ve dell'ultimo ventennio — benché tegroll individuerà nella figura di che nella disamina della grandezza interrotto per la morte del curatore e FRANZ NIEMETSCHEK, FRIEDRICH Come alle volte'succede, fu la dili- Mozart: un musicista precoce fino al- artistica di Mozart. È significativo realizzato in extremis grazie ad Al- VON SCHLICHTEGROLL, Mozart, a cura genza spesa nel proprio lavoro a rega- l'inverosimile e un uomo rimasto per che il necrologio di Schlichtegroll sia berto Crespi e Silvana De Vidovich di Giorgio Pugliaro, Edt, Torino lare a Schlichtegroll un posto nella sempre un bambino. Un artista da irragionevolmente sbilanciato sul — non rende giustizia delle ipotesi e 1990, pp. 107, Lit 20.000. storia: con una certa tempestività ammirare ma anche un personaggio Mozart enfant prodige, scivolando della novità delle proposte critiche. l'opera da lui curata registrò la morte da non imitare. "Non imparò mai a poi con paradossale rapidità su tutta Lo stesso saggio di Buttafava, recu- È nel repentino echeggiare della di Mozart. Per l'occasione Schlich- regolarsi da sé; non sapeva né tenere perato da un volume della storia en- morte appena scoccata che la memo- tegroll scrisse una manciata di pagi- la sua carriera di compositore. Delle una casa, né far uso conveniente del ciclopedica Cinema & film edita dal- ria dei sopravvissuti ha il suo mo- ne: divennero il primo autorevole esibizioni e delle peregrinazioni del denaro, né temperarsi e dar prova di la Curcio, non è sintonizzato coi veri mento di più candida nobiltà. Ed è documento sulla figura mozartiana. piccolo bambino sono annotate le discernimento e ragione nei piaceri". atti critici compiuti con la pur ri- ciò che tinge di incomparabile digni- Ventitré anni dopo, un francese de- minuzie più insignificanti: ma arriva- "Sempre distratto, sempre pronto a strettissima selezione di venticinque tà il tono di quella forma anomala di stinato a una certa fama esordì con ti alle soglie degli anni che contano, il folleggiare", diventava "un uomo opere, con il piacere della scoperta narrazione che è il necrologio. Parole un'operetta pseudoletteraria dedica- diligente cronista se la cava con una superiore" solo quando si sedeva da- negli archivi sovietici di filoni e gia- limitrofe alla morte. Notarile forma- ta alla vita di Haydn, Mozart e Meta- riga: "per dire tutto con poche paro- cimenti sconosciuti. Ma anche in le, divenne il compositore favorito questo le giornate del cinema muto del suo tempo". C'è, occorre dire, di Pordenone erano giunte già un an- una ragione "tecnica" per un simile no prima con la memorabile retro- assurdo sbilanciamento. Schlichte- spettiva della Russia zarista. groll era un uomo di una certa cultu- Visti come insiemi complementari ra ma non aveva una reale conoscen- ed esempi non antitetici i due catalo- za del mondo musicale: e Mozart non ghi danno assai bene la misura della l'aveva mai conosciuto. Le notizie vastità dei nuovi orizzonti e delle che riuscì a mettere insieme proveni- nuove responsabilità che si aprono vano in gran parte dai racconti che alla ricerca. Il terreno — finalmente gli fece Nannerl, la sorella di Mozart — non è più luogo di scontro e di che aveva vissuto in prima persona guerra tra bande o massimi sistemi, l'epopea dell'enfant prodige e solo da né oggetto di conquista per l'affer- lontano gli anni dei successi vienne- mazione di un'egemonia culturale e si. Nessun aiuto venne, al diligente ideologica. La novità, rispetto al de- cronista, dalla moglie Konstanze: cennio precedente, è data anche dal che non solo non collaborò ma si mo- fatto che le nuove generazioni di sto- strò fanaticamente ostile verso il suo rici non fanno più corpo col processo lavoro: quando, nel 1974, il necrolo- generale del sistema. Studiosi e stori- gio di Schlichtegroll fu riedito lei ne ci di ogni genere e specie sono oggi comprò tutti gli esemplari in com- presenze esterne al fenomeno cine- mercio (600) per impedirne la diffu- matografico, non sono iscrivibili, in sione. E sì che in quelle pagine le ve- alcun momento, in analoghi processi nivano attribuite virtù che non mol- culturali o ideali. Non hanno funzio- ti, a quei tempi, erano disposti a rico- ni di compagni di strada, né di mo- noscerle. sche cocchiere, né di forze trainanti. Lo squilibrio della cronaca di Neppure fanno parte delle salmerie o Schlichtegroll aveva dunque origine di una grande retrovia. Lo storico in un'effettiva mancanza di materia- che si muove oggi alla conquista e li. Ma c'è da chiedersi come mai il di- scoperta di nuovi territori per essere ligente cronista aveva potuto arren- realmente all'altezza dei compiti di dersi così facilmente alle difficoltà. E progettazione del futuro della disci- qui viene fuori il suo tratto illumini- plina deve possedere strumenti di sta. La figura di Mozart bambino di- precisione per la misurazione crono e venta fondamentale perché è in essa topografica, credere nei propri pote- che si certifica la sua grandezza: pri- ri creativi, inventivi e decisionali, ma che intervenga la sapienza del piuttosto che in quelli istruttori e compositore: là dove limpidamente giudiziali, essere in grado di legitti- si rivela la mera esibizione di un "fe- mare nuove fonti, scoprire e suggeri- re inediti e — a tutta prima invisibili nomeno naturale" fuori dall'ordina- collegamenti tra elementi eterogenei rio. Il fondamento della "diversità" di Mozart è naturale: dimostrato — saper riunire in sé doti creative di questo, poco conta aggiungere i pregi detective, di cane da tartufi e preci- di un magistero compositivo straor- sione di un impiegato del catasto. dinario: non era che un corollario. Un'estrema libertà, un estremo ri- Nel bambino che compone concerti spetto per le proprie fonti e per tutti i per clavicembalo così complessi da soggetti che operano e hanno opera- non poter essere eseguiti si svela l'a to prima di lui. priori di cui tutta la carriera di Mo- E indispensabile che anche nel zart non sarà che una proiezione o, terreno cinematografico venga ac- nel gergo kantiano, una deduzione. quisito quel principio fondamentale Per questo non sembrò irragionevo- ed esaltante che riconosce in ogni at- le, al diligente Schlichtegroll, scrive- to una scelta effettuata dopo aver at- re una biografia che raccontava mi- traversato il corpo di chi ti ha prece- nuziosamente un bambino e glissava duto nella stessa strada. Inoltre si de- leggiadramente sull'uomo. ve aver sempre presente il fatto che lizzazione del dolore. Elaborazione stasio. Le pagine su Mozart vi risul- vanti a una tastiera. Con un'espres- In questo senso, il suo necrologio oggi, più che mai, ogni piccolo atto colta del lutto. Vendetta, anche, e ri- tano in gran parte letteralmente co- sione che è il distillato di tutt'un si- resta come limpido esempio di un conoscitivo non ha più portata muni- valsa spicciola sulla prosa della mor- piate dallo scritto di Schlichtegroll. stema etico e ideologico: nel suo ani- biografismo preromantico, esente da cipale, ma è parte integrante di un te. Non c'è vita, per quanto misera, Il nome del francese era Stendhal. mo "le facoltà inferiori prevalevano pregiudizi moraleggianti e istintiva- tessuto internazionale dalla trama e che un necrologio ben fatto non pos- A rileggerle oggi, le pagine di molto nettamente sulle potenze su- mente fondato su presupposti illumi- ordito sempre più fitti. Non è più sa riscattare. Schlichtegroll offrono più di un ag- periori". nisti. Opportunamente l'Edt, nel possibile né accettabile l'ignoranza, Mozart morì nella notte tra il 4 e il gancio alla riflessione. Il tratto più si- Ciò che c'è di significativo in que- presentarlo al pubblico italiano, l'ha o l'esclusione, o la conoscenza ap- 5 dicembre 1791. L'uomo che ne gnificativo affiora già dall'elegante sto ritratto è il sapore genuinamente accostato all'unico altro esempio de- prossimativa, di ciò che altri studiosi scrisse il più apprezzato e celebre ne- preambolo, annotato a edificazione illuministico. Erano ancora a venire i gno di stargli accanto: la biografia di stanno compiendo ed hanno compiu- crologio si chiamava Adolf Heinrich del lettore. In poche righe vi si mette tempi in cui il romanticismo avrebbe Mozart pubblicata da Franz Xaver to in altri paesi sul tuo stesso terreno Friedrich von Schlichtegroll ed era in guardia dal cercar di trarre dalla fi- imposto l'equazione "artista straor- Niemetschek nel 1797, lavoro di più di ricerca. Né la storia del cinema, né nato, nel 1764, in un posto non qua- gura di Mozart precetti per una vita dinario-uomo straordinario" che ampio respiro e di più ricca docu- la critica, né la filologia, nascono og- lunque: Gotha. Lì, per iniziativa del- virtuosa: "L'uomo che ha ricevuto non ha ancora smesso di affliggerci gi, eppure oggi godono di una libertà mentazione ma di analoga matrice l'editore Perthes, si pubblicava il mi- dalla natura doni e attitudini fuori ora. Un'equazione che per anni si fe- di invenzione e movimento mai ri- ideologica. Uno accanto all'altro for- tico Almanacco che annotava e certi- dall'ordinario raramente può essere ce quadrare o facendo passare per scontrate in passato. E rum come mano un dittico irripetibile: l'unico ficava le vanità di tutta Europa. Non modello ad altri per la condotta della adesso la "volontà di sopravviven- santi personaggi che avrebbero dete- ritratto di Mozart tracciato dallo era l'unica pubblicazione curiosa a loro vita", recita con diligenza non za" dei film si incontra con la pres- stato esserlo o trasfigurandone i vizi stesso mondo di cui Mozart era fi- cui si dessero le stampe in quella cit- sione della storia sul lavoro di centi- esente da una venatura di rimpianto. in eroiche e romanzesche virtù. Per glio. Un attimo dopo Mozart era già naia di studiosi e col bisogno di più tà. Sempre per iniziativa dell'editore Con relativo, mesto e bellissimo co- Schlichtegroll, il profilo umano di mito, leggenda, proiezione fantastica generazioni di ricomporre k memo- Perthes, veniva prodotta un'apprez- rollario: "Se vogliamo fissare per no- Mozart è ancora un universo separa- di un mondo altro, eroe di anime ro- ria perduta del cinema. Stiawio assi- zata opera dal titolo Nekrolog der stro uso regole valide per la vita pra- to da registrare con l'obiettività di mantiche e iperbole di sogni che lui stendo alla nascita di una recherche Deutschen. Schlichtegroll fu chiama- tica... dobbiamo scegliere come mo- un referto medico. L'autonomia del- non avrebbe mai potuto sognare. collettiva sul cinema di tutti i tempi e to a curarla nel 1790: lavoro a cui at- delli non tali uomini eccezionali, ma le due sfere (le facoltà inferiori e di tutti i paesi di proporzioni gigan- tese per sedici anni, seguendo la re- spiriti mediamente dotati, che abbia- quelle superiori) esime dal dover le- tesche e di dimensioni indefinibili in dazione di 34 volumi. Morì a Mona- no però sviluppato le loro facoltà in gittimare la grandezza dell'artista cui speriamo di naufragare dolce- co nel 1822. Nessun necrologio a lui modo armonico e prudente, e che con una presunta nobiltà del perso- mente nei prossimi decenni. dedicato ci è, malauguratamente, possiamo sperare di imitare". E il naggio. Un riflesso di questa impo- pervenuto. preludio allo strabismo che Schlich- stazione di fondo è riscontrabile an- umano e musicale (e che, guardacaso, zioni di Davis sullo "ziotomismo" di invettive, giudizi e osservazioni in La decadenza del genio era bianco). Non che non sia lecito ri- Armstrong o sul clownismo di Gille- una narrazione frenetica, quasi del velare le debolezze e le piccinerie dei spie sono illuminanti) nella società tutto priva di pause (quelle pause che dì Lorenzo Riberi grandi artisti, ma in questo caso col- americana degli ultimi quarant'anni; tanto contribuiscono al fascino della pisce l'apparente ripetuta incapacità meno facile è stabilire, sulla base di sua musica), che azzera ogni dato e, di cogliere i legami tra vita vissuta e questo libro, un rapporto tra l'espe- confondendone i nessi logici, ne an- MILES DAVIS (con Quincy Troupe), Più sorprendente, e meno sconta- espressione creativa, gli stimoli rienza di Davis in quanto artista nulla il senso. Sembra quasi che Da- Miles. L'autobiografia di un mito del to, anche se già si conoscevano alcuni (spesso, è vero, sotterranei e imper- afroamericano e la sua produzione vis sia ansioso di scaricare sul lettore, jazz, Rizzoli, Milano 1990, ed. orig. suoi taglienti giudizi, è invece l'e- scrutabili) che suscitano e guidano musicale, poiché a questo proposito in un lunghissimo stream of con- 1989, trad. dall'americano di Marco mergere di una consapevolezza dello l'urgenza espressiva; e quando un si- egli non fa molto per aiutarci. I suoi sciousness (sottolineato dall'incedere Del Freo, pp. 443, Lit 32.000 stesso genere nelle osservazioni di mile modo di vedere coinvolge anche biografi più seri (Carr, Chambers) colloquiale della scrittura, che con- Davis sui suoi colleghi. Quasi tutti i la dimensione artistico-musicale, co- hanno sottolineato che la sua scon- serva nell'originale ritmi, inflessioni A quasi dieci anni di distanza dal massimi del jazz con cui egli si trovò me per esempio nel caso di Omette trosità nasconde in realtà un caratte- e cadenze tipiche della comunicazio- ritorno di Davis sulle scene (1981), la in contatto, in special modo Parker e Coleman, le perplessità aumentano. re sfaccettato e sensibile, e non c'è ne orale neroamericana, e che la tra- sua autobiografia giunge a suggellare Coltrane, appaiono ridimensionati, È relativamente facile trovare una motivo di dubitarne. Ma questa duzione italiana, anche per un ecces- il decennio per lui probabilmente più in particolare nella loro dimensione spiegazione di questo comportamen- scontrosità si trasforma qui nel suo sivo scrupolo di fedeltà, non restitui- felice, almeno dal punto di vista del privata; l'unica eccezione sembra es- to, facendo riferimento alla posizio- opposto, in una disponibilità che ap- sce appieno), tutto ciò che in passato successo commerciale e "di immagi- sere Gii Evans, con il quale Davis ne del nero (e dell'artista nero in par- pare sospetta: ci si trova di fronte a ha sempre negato al suo pubblico, in ne". Volendo essere cattivi, questo stabilì un profondo e lungo rapporto ticolare: in questo senso le osserva- una massa enorme di fatti, aneddoti, un'operazione che però appare ecces- libro (tradotto con una rapidità inso- sivamente preordinata. Per questo lita per un libro sul jazz) si può infatti anche le parti più delicate e scabrose considerare l'ultimo atto di una serie dove egli descrive con dovizia di par- di abili operazioni che hanno trasfor- ticolari le sue varie fasi di dipenden- mato lo scontroso antidivo degli anni za da droghe di ogni tipo, oppure il sessanta e settanta in una superstar Il jazz non è morto periodo (1975-81) del ritiro dalle sce- celebrata dal pubblico e dai media, ne e di crisi intellettuale e fisica, sem- nei cui confronti egli ostenta oggi brano per certi versi artificiose e in- un'insospettata disponibilità. sincere. A un'attenta lettura, co- FRANCO FAYENZ, Jazz domani, Einaudi, Tori- stanza chiaramente perché oggi non ci si può più Nella storia del jazz Davis ha sem- munque, il quadro che risulta da tut- no 1990, pp. 87, Lit 14.000. pre occupato, per estrazione sociale e aspettare un nuovo "salvatore" del jazz (che non to questo è molto eloquente e orientamenti stilistici, un posto a sé. ha nessun bisogno di essere salvato: chi ha anten- rappresentativo, tanto del Davis di Proveniente da un'agiata famiglia Vino agli anni settanta la storia del jazz, in ba- ne sensibili sa sempre dove trovare, nella diaspo- ieri (un personaggio luciferino, dalla upper middle class del Midwest (il pa- se ai connotati esteriori del suo sviluppo, si è po- ra stilistica delle musiche che costituiscono "il sensibilità esasperata e nevrotica, e dre, dentista, era uno dei primissimi tuta comodamente suddividere in decenni, ognu- jazz", musicisti innovativi). Con garbo e ironia per questo affascinante) quanto di esponenti della black bourgeoisie al- no dei quali contraddistinto da uno stile predo- Fayenz demolisce i luoghi comuni e i pregiudizi quello di oggi (un uomo probabil- lora agli albori), una condizione che minante e dai suoi esponenti. E un atteggiamen- che spesso hanno accompagnato e accompagna- mente non ancora appagato, ma si può definire decisamente anomala to comune a critici e appassionati, che nel caso no la ricezione e l'analisi del jazz, delineando schiavo, forse per la prima volta, del- le apparenze e delle convenzioni). anche senza tirare in ballo il jazzista dei primi va non di rado a scapito di analisi più una serie di questioni ancora aperte, che presu- "povero negro" e simili amenità, egli approfondite e più accurati riscontri di continui- mibilmente influiranno sui futuri sviluppi di E significativo a questo proposito ha attraversato l'intero panorama del che Davis, quando affronta il perio- jazz moderno dimostrando un'am- tà, sviluppi e rotture, e nel caso dei secondi (che, questo fenomeno culturale, specchio fedele, for- giova ricordarlo, sono spesso capricciosi e infan- se più di ogni altra espressione artistica "moder- do del suo ritorno all'attività musica- piezza di vedute, una sensibilità per le, dal 1980-81 ad oggi, non si soffer- tili come e più dei patiti della lirica) favorisce fa- na", dello spirito del Novecento: il ruolo del- il nuovo e una capacità di adattamen- mi minimamente sulle motivazioni cili entusiasmi e assurde prese di posizione ' 'prò ' ' to davvero ineguagliate (anche se og- l'industria discografica e dei mezzi di riproduzio- di carattere musicale che lo hanno gi si può dire che Davis non è mai sta- e "contro" questo o quello stile. Esauritasi alla ne tecnica, le trasformazioni nella preparazione spinto a riprendere a suonare. Men- to un innovatore in senso stretto, ma fine degli anni sessanta l'ondata del free jazz tecnica e culturale dei musicisti, la dialettica tra tre nei capitoli precedenti fornisce piuttosto un musicista che ha sempre "storico" che aveva contraddistinto quel decen- le aspirazioni "universalistiche" della musica e sempre indicazioni che spiegano di- saputo cogliere le potenzialità delle nio, di fronte alla frammentazione stilistica e la necessaria delimitazione (a diversi livelli) di rezioni e svolte della sua musica (me- nuove tendenze e adeguarle al suo culturale che ha caratterizzato il jazz dei settanta aree e tendenze, la differenziazione nei gusti e morabile quella dell'inizio degli anni stile; stile che appare infatti, a uno e ancor più degli ottanta, una parte non indiffe- nella composizione del pubblico, le funzioni e le settanta, quando affermava di cerca- sguardo retrospettivo, straordinaria- re una sintesi tra James Brown e mente coerente e lineare, pur mo- rente del pubblico e della critica jazzistici si è tro- prospettive della critica, e molti altri temi cui si vata spiazzata. Di qui le lugubri previsioni che accenna di sfuggita. Questo è forse l'unico limite Stockhausen: purtroppo l'operazio- strando ovviamente i segni di un suo ne non potè essere sviluppata piena- da (troppo) tempo si sentono e si leggono a propo- del libro, la concisione: data l'importanza del- sviluppo logico interno). E intorno a mente), in queste ultime pagine non questi due poli, più vicini di quanto sito di una presunta prossima morte del jazz, per l'argomento, si vorrebbe che alcuni punti venis- se ne trova traccia. Probabilmente non possa sembrare a prima vista, l'esaurimento degli stimoli creativi e soprattutto sero fatti oggetto di sostanziosi approfondimenti; non è un caso, visto che ciò che carat- che a mio parere ruota la vicenda per l'assenza di nuove figure di grandi e carisma- ma questo implicherebbe un notevole aumento terizza maggiormente la produzione umana e artistica di Davis; e infatti tici innovatori. Anche per questi motivi la lettu- delle pagine, e si perderebbe così quello che pre- artistica dell'ultimo, Davis è la pres- anche la narrazione autobiografica ra del presente libretto, che analizza con estrema sumibilmente è il primo scopo di Fayenz: fornire soché totale mancanza di un progetto del trombettista sembra, più o meno lucidità unita a un cauto ottimismo lo stato at- a profani ed esperti un testo scorrevole che sia in- musicale di ampia portata. Proprio il consciamente, ritornarvi in conti- tuale di questa musica, si raccomanda caldamen- confronto con gli anni settanta (per nuazione. sieme una guida e uno stimolo alla riflessione. te, tanto agli apocalittici di cui sopra quanto agli Non del tutto condivisibile, anche se lo si vorreb- restare nell'ambito dell'ultima gran- Esponente tra i più rappresentati- integrati che oggi seguono impreparati le mode be, appare infine l'ottimismo di Fayenz nel giu- de svolta davisiana, quella verso il rock) è indicativo a questo proposito: vi di quella che Ben Sidran ha felice- jazzistiche dettate dai media e dall'industria di- dicare prossima la comparsa dell'"ascoltatore to- mente definito (in uno dei tanti bei il periodo 1969-75, che dopo il folgo- scografica, e che costituiscono un pubblico, co- tale", critico consapevole e dotato delle necessa- libri sul jazz mai tradotti in italiano) rante inizio venne all'epoca quasi me scrive Fayenz, "incapace di decretare l'insuc- black visibility, Davis non ha mai rie conoscenze. Vista l'attuale situazione dei unanimemente criticato, si rivela og- perso l'occasione per esprimere una cesso di un concerto". In una rapida ricognizione concerti, questa figura pare ancora una chimera; gi, a una lettura retrospettiva, straor- risoluta e consapevole diversità, della storia del jazz e dei suoi notevoli mutamen- ma questo (se può essere una consolazione) vale dinariamente fecondo e ricco di po- quando non addirittura superiorità, ti strutturali, vengono qui offerti al lettore una per ogni genere di musica, anche dei più insospet- tenzialità solo parzialmente esplora- sul piano tanto degli orientamenti serie di elementi che dovrebbero spiegare abba- tabili. (l.r.) te. Una musica aperta e visionaria, musicali quanto delle scelte di vita; contemporanea nelle sue inquietitu- un atteggiamento che pervade come dini e contaminazioni, fondata sul un filo rosso (nero) anche questo li- rock come base metalinguistica, su- bro. Non sorprende che Davis riveli blimata e trascesa (e c'è da pensare un profondo legame affettivo più con che sia stata questa la prima causa del il padre, non solo affermato e rispet- suo scarso successo commerciale, e tato professionista, ma anche soste- non, come sostiene Davis, la cattiva nitore di Marcus Garvey, l'apostolo jpp maria pacini fazzi editore jpp promozione da parte della casa disco- più radicale dell'orgoglio nero negli grafica); l'esatto contrario dell'attua- anni venti, che con la madre, simpa- le musica davisiana, che usa (non tizzante della Naacp, l'organizzazio- sempre, è vero) ritmi e riff banali e ne interrazziale "per il progresso del- consolatori per un pubblico sempre le persone di colore" che ai suoi oc- LUCCA E L'EUROPA DEGLI AFFARI più adorante e ineducato. chi rappresentava evidentemente una tendenza troppo moderata; e ATTI DEL CONVEGNO INTERNAZIONALE DI STUDI - LUCCA, 1-2 DICEMBRE 1989 - A CURA DI RITA MAZZEIE TOMMASO FANFANI Ma in questo il Davis di oggi appa- non sorprende quindi che sia la figu- re comunque sinistramente coerente: nel suo dichiarato intento di raggiun- ra del padre ad essere presente in al- Premessa di A. DE MADDALENA, J. F. BERGIER, Lucques et l'Europe:ftdélité à quel destiti?; G. PETTI BALBI, La presenza cuni momenti cruciali, come la deci- lucchese a Genova in età medioevale-, L. MOLA, L'attività artigianale e mercantile a Venezia nel tardo medioevo; M. LUZZATI, gere un pubblico sempre maggiore di sione di diventare un jazzista profes- Aspetti dell'attività dei banchi di prestito ebraici a Lucca e in Italia nel Quattrocento; V. BON AZZOLI. Mercanti lucchesi ad giovani neri (sulla scia del suo attuale sionista, o le profonde crisi dovute Ancona nel Cinquecento; H. CASADO H ALONSO, Relaciones comercialesy financieras entre mercaderes de Burgosyde Lucca maggiore ispiratore, Prince) egli ri- durante la primera mitad del siglo XVI en Lyon; G. Muro, Tra mercanti e arrendatori: nota sulla presenza lucchese a Napoli alla droga. Un'infinità di episodi e produce le drammatiche contraddi- nella prima età moderna; L. MOTIU-WEBER, Les activités des merchands-banquiers et des «entrepreneurs» lucquois à zioni di una cultura musicale (e non dettagli, più o meno noti, contenuti Genève aux XVI et XVII siècles; P. JEANNIN ET J. BOTTIN, La place de Rouen et les réseaux d'ajfaires lucquois en Europe nel libro conferma peraltro come il solo), quella afroamericana contem- du nord-ouest (fin du XVI-début du XVII siècle); F. BAYARD. Après les Bonvisi, les Lucquois à Lyon aux XVII et XVIII poranea, che non riesce a ricomporre ben noto razzismo alla rovescia di siècles; H. KELLENBENZ, Mercanti lucchesi a Norimberga, Francoforte, Colonia e Lipsia nel XVI secolo e nella prima metà Davis, sul quale si è già scritto e det- un'identità dispersa e frammentata, delXVIIsecolo ; M. AYMARD, Les Lucquois en Sicilie; P.C. VAN ROYEN. The maritime relations between the Dutch Republic e i cui fermenti innovativi, pur pre- to tutto, sia insostenibile e contrad- and , 1590-1605; A. Bica, Capitale e know-how italiano ad Amsterdam nel Seicento; A. MANIKOWSKI, Mercato polacco senti e vitali, non riescono a trovare dittorio, almeno per quanto riguarda peri prodotti di lusso e l'offerta commerciale di Lucca e delle altre città italiane nel Seicento; R. MAZZEI, I rapporti fra Lucca direzioni e referenti precisi, finendo gli aspetti musicali (particolarmente e Livorno nel Seicento; A. ESCH, Finanza statale e clientela privata internazionale intorno al 1400 nei resti degli archivi presto (è il caso, per restare nell'am- clamorose per la loro incoerenza so- mercantili lucchesi; Tavola rotonda, interventi di: A. DE MADDALENA, R. ROMANO, G. SPINI, A. TENENTI, M. BERENGO, T. no qui le sue affermazioni sulla rice- FANFANI. bito musicale, di fenomeni come il zione del free jazz degli anni sessanta PAGG. 344 - F.TO 19 x 27 - 80 ILLUSTRAZIONI - L. 85.000 rap e i suoi derivati) per essere assor- da parte del pubblico dei neri). biti dal white establishment. Con 551 00 LUCCA - PIAZZA S. ALESSANDRO, 2 - CASELLA POSTALE 1 73 - TEL. 0583-55530 buona pace di Davis. HBB ]N. 3 I'INDICF -24 •••i •IDEI LIBRI DEL MESE'^HI L'istinto leopardiano di Morandi di Paolo Fossati

Giorgio Morandi, pittore, era na- tempo, come pressione e spinta, vi Il che non significa solo che i qua- dagli esegeti in difficoltà, un'apposi- Se per un centenario che metta og- to a Bologna nel 1890; vi muore nel gioca un ruolo assai più importante dri sono ben strutturati e saldi e di- ta rubrica. Ma perché una dichiara- gettivamente le carte in tavola le ri- 1964. Lo scorso anno era dunque il di quanto non si riconosca oggi. stribuiti con spaziale curiosità, bensì zione, notarile appunto, così esplici- cerche da fare sono ancora molte, per centenario della nascita. E sul cente- Ogni "centenario" è un'omologa- che ci sono una certa concentrazio- ta? usare un cannocchiale che guarda al- nario siamo a fare qualche considera- zione ambigua. Da dove si comincia? ne, un senso di sorpresa, che, a loro Un altro esempio. In una serie di l'indietro, a partire dalle nostre atte- zione, visto che è stato doverosa- Dal metter lontano, in bella mostra, volta, appartengono a un cannoc- nature morte nelle stanze, fra vetri e se, bisogna saperci fare. A comincia- mente fitto di iniziative, cataloghi e il nostro antenato, con qualche pre- chiale puntato. (E lecito citare Leo- frutta ecco comparire carte ripiegate, re dalla figura dell'artista e dalle mo- edizioni. Si è cominciato con la mo- tesa di oggettività? Oppure si parte pardi? "Sensazioni provate alla vista scatole, fogli alle pareti a delimitare tivazioni con cui la si disegna. Mo- stra a Bologna, Giorgio Morandi dall'oggi e si fanno i conti, col can- della campagna, come a non poter nello spazio altro spazio. Cioè, Mo- randi inchiavardato a Bologna, con 1890-1990. Mostra del centenario, per nocchiale puntato, sull'artista di ie- andare più addentro e gustar più ol- randi dipinge i trucchi del mestiere, pochi viaggi all'attivo e un gran silen- le cure di Marilena Pasquali. E di fat- ri? E una doppia possibilità che a tre e non saperle esprimere"). Ma quelli con cui ottiene certi effetti, ta- zio intorno, è immaginetta che dice to l'anno s'è chiuso ancora a Bologna Morandi non sarebbe spiaciuta, que- non è questo che ci interessa, parlan- luni salti prospettici; ferri del mestie- poco. Certo, non gli possono inven- con una rassegna degli acquerelli del sta dei due tempi non sincroni; e così do di ambiguità dello spazio. Ci inte- re, come erano ferri del mestiere le tare grandi giri intorno al mondo, ri- maestro. Poi, sempre a cura di Mari- levanti presenze nei luoghi topici. È lena Pasquali, qui con Vittorio Ru- vero, non abbiamo in archivio i bi- biu, a Siena Morandi. I fiori (e Rubiu glietti di viaggio relativi. Ma l'immo- e la Pasquali hanno nel frattempo cu- bilità di Morandi è relativa di fronte rato la ristampa degli scritti di Cesa- alla sua qualità di onnivoro e assai in- re Brandi in tema, presso gli Editori formato lettore di pittura. Pel trami- Riuniti di Roma, con l'importante te di libri, riviste, fotografie, per ri- aggiunta di lettere scambiate tra il flessioni critiche e letture a tappeto. pittore e il critico fra il 1938 e il I frammenti di epistolari conferma- 1963). Ancora una selezione di di- no, i giudizi che è dato conoscere lo pinti dalle collezioni lombarde (Mo- dicono. Non solo: Morandi è gran randi e Milano, questo, come tutti i lettore di pittura nel senso assai at- cataloghi che vengo elencando, è edi- tuale che ha un suo modo di raffron- to da Electa, Milano), che era un tare cose viste e pensate e percezioni omaggio al collezionista ed esegeta delle medesime. principe di Morandi, Lamberto Vita- Ed è presenzialista, e come! Sem- li, autore di decisive sistemazioni e o pre che questo termine, un poco catalogazioni, come quella, ristampa- & mondano, indichi un'intelligenza per ta ora con aggiunte da Einaudi, L'o- o fatti e nodi culturali secondo una pera grafica di Giorgio Morandi. Chiu- prospettiva attenta e non di rimor- de l'anno la mostra che mi sembra il chio. Se a fine anni dieci la "risco- vero lodevolissimo punto a favore perta" del Seicento riapre un fronte della conoscenza di Morandi: otti- storiografico di non poco interesse, mamente curata da Michele Corda- l'attenzione di Morandi è attenta già to, Morandi. L'opera grafica. Rispon- da tempo: e c'è da chiedersi se l'elo- denze e variazioni. gio del pane-roccia e della natura Le novità vengono proprio di qua, morta-paesaggio che De Chirico pro- dal lavoro di chi ha ristudiato incisio- nuncia non sia l'annuncio pittorico ni e lastre, varianti e stati: il risultato di una annessione della pittura del è una tale vivacità, poetica e tecnica, XVII secolo, realizzata in anticipo ri- e una tale apertura culturale da aiuta- spetto alla riscoperta da parte degli re a capir meglio fantasia e operativi- storici dell'arte. tà del pittore nel suo insieme (com- Nelle tante, traboccanti pagine plesso, e assai meno lineare di quanto che si son lette in occasione del cen- si sia sempre sostenuto). Aggiungia- tenario, due argomenti (fra gli altri) mo che l'analisi tematica, per esem- sono sembrati tabù. In un pittore pio con la bella rassegna dei fiori, ag- ben conscio di essere "nell'età della giunge elementi a questo tipo di ri- critica", nell'età in cui ognuno va flessione e mostra un artista tutt'al- sventolando l'idea che buon pittore è tro che anacoreta e serrato in un suo colui che non fa tacere il critico che è spazio egoisticamente ideale. dentro di lui, che dire dei rapporti Vale la pena annotare intanto que- fra Morandi e Longhi e fra Brandi e sto: che Morandi è rispettosissimo Morandi? Non si tratta solo dell'in- dei generi come continuità storica di telligenza esegetica dimostrata da una pratica poetica, ma che entro entrambi i critici nei confronti del questa rispettosa cittadinanza si pittore, che è cosa affatto ovvia e bu- muove con la convinzione della tota- rocratica. Ma anche di un nuovo "sa- le autonomia di fronte al genere. per vedere" che Morandi inventa Proprio certe tensioni dei "fiori" per tutti, anche per Longhi e anche qualcosa dicono: quel lavorare su for- per Brandi. me chiuse, catafratte, assediate da Il fatto più problematico, tanto un'antica durezza, come sono i maz- per non restare nel vago, è quali sia- zetti conficcati nei loro vasi, dice no i rapporti fra lo sviluppo delle let- molto della possibilità espressiva, ture di Longhi, dal Piero dei France- emotiva, con cui Morandi tratta un schi al Piero della Francesca e l'analisi certo linguaggio. Aggiungerei che a e Io studio del lavoro di Morandi. Milano, celebrando la saggezza dei l'immagine, e la pratica, del cannoc- ressa quanto Morandi lo abbia (come scatole prospettiche, i coni d'ombra A questo proposito sia lecito, in collezionisti locali, si offriva uno chiale. dire?) messo in scena, deliberata- e la restante carpenteria pittorica termini figurativi si intende, un raf- spaccato di storia del gusto, o della Proviamo a pensare a una natura mente. nelle nature morte "metafisiche". fronto, fra Italiette e Italie. Quando, ricezione, molto utile a capire l'at- morta morandiana. C'è uno spazio Due esempi per tutti. Alla fine de- Perché? L'ambiguità del rapporto fascista, strapaesano e encomiasta, tenzione di Morandi al pubblico, e totale, per esempio una stanza e dei gli anni dieci, troviamo una piccola strumento-espressione, linguaggio- nel '28 (brutta data, certamente!), del pubblico verso il maestro. La fet- mobili (quante informazioni di inter- serie di nature morte, di solito pre- emozione, trucco-contenuto, intriga Longanesi deve presentare le proprie ta "milanese" del suo catalogo, molti ni, di stanze, di oggetti nei racconti sentate con l'etichetta "metafisi- il pittore alle prese con sensazioni e ragioni sul pittore, lo racconta come paesaggi e fiori, un discreto numero di via Fondazza di Morandi!), e den- che". Scatole prospettiche, bacchet- con la difficoltà di esprimerle. un altissimo personaggio che rasen- di nature morte, suggeriva un bilan- tro quello spazio, chiuso in un punto te misteriosamente sporte nel vuoto Se così stanno le cose, gli esercizi tando i muri viene avanti ciondolan- ciamento di temi, o di scelte di gene- preciso c'è un pane, un bicchiere, un e palline sospese, equilibri improba- tecnici, incisioni e disegni, acquerelli do, strisciando il passo e con l'aria di ri, più interessante (per un ritratto di tovagliolo. La prospettiva del tutto, bili di palle, stecche, tiralinee. Ar- e tempere e olii saranno mosse diffe- chi indossa i calzoni lunghi per la pri- Morandi) del puro elenco di numeri la luce globale muta appena rispetto cangeli, con intuizione felice, affer- renziate di una ricerca, non di un ma volta. Una sorta di gigante sper- di catalogo. alla prospettiva della natura morta, il mava che in quel gruppo d'opere c'è universo unico, su cui non abbiamo duto in una città di uomini piccoli, Il che fa sperare che presto si fac- meccanismo si complica silenziosa- il contributo italiano al dadaismo. ancora dati sicuri. Vengono alla men- appare e scompare sotto i portici co- cia un passo in più, e qualcuno studi mente. È lo scarto che colpiva, set- Perché il gioco pittorico porta agli te i termini che Morandi usa in un me un fusto d'altri tempi scampato al Morandi come autore di "serie" di tantanni fa, un collega di Morandi, estremi la congiunzione solidità-pre- consuntivo del 1928: "abbandonar- Diluvio. dipinti, e le variabili interne alle se- 0 quale di fronte alle pagnotte figura- carietà, equilibri e prossimi crolli, mi interamente al mio istinto, fidan- Eccovelo oggi: un uomo alto, ma- rie e i loro significati. Che risultati ne te dal bolognese scopriva le tensioni spazi e finzioni, durata e relatività. do delle mie forze e dimenticando gro, alto, un po' curvo, con un volto avremmo? Intanto la scoperta che della crosta, gli anfratti e gli sfagli, Come fossero congegni del giocoliere nell'operare ogni concetto stilistico trasognato che sembra velato da una Morandi ha un preciso atteggiamen- come se stesse guardando una roccia Calder, osserva Arcangeli. preformato", che è indicazione note- sottile tristezza, pur non essendo un to di ripetizione in tema di costruzio- secolare. Ne traeva, De Chirico, una Bisogna solo aggiungere che si vole in un artista controllatissimo "melanchonicus" taciturno. Anzi ne ed elaborazione del quadro, come conclusione importante: l'emozione tratta di una dichiarazione pressoché per forme e strutture. (Nello stesso qua e là s'accende a un'affermazione, se una mobilità interna che monta e di fronte a queste tele è la stessa che notarile, da parte di Morandi, della scritto c'è un giudizio sui propri anni a una battuta. Ma non tema il letto- smonta la composizione, chiedesse scoteva il cuore di chi si trovasse a logica delle nature morte, e una de- di apprendistato: "mi è di conforto re, non è possibile una scelta fra ret- successivi assaggi e esami. Insomma, viaggiare nella Grecia antica, "al co- scrizione precisa, meccanica, degli constatare che in tutti i miei tentati- torica e rettorica. Ognuno si prende l'immobilità presunta, di ogni tela spetto di boschi e valli e monti rite- incastri temporali, spaziali di cui vi, anche in quelli dei momenti di quella che passa l'epoca. Altro che morandiana, è un assestamento con nuti soggiorno di divinità bellissime stiamo parlando. E difatti il gruppet- maggiore esitazione, la mia persona- cannocchiale e buon uso del medesi- una relativa e precaria tenuta; e il e sorprendenti". to di opere fa corpo a sé, e si merita, lità è sempre riuscita ad affiorare"). mo! L• INDIDEI LIBRI DEL CMÉSEHFH

mentari sempre più esterni ad essa dell'alba storica, pensava che la gior- (documenti di civiltà, di storia, di ar- nata artistica si potesse chiudere in Una morte, chivio, di serie iconologiche, di ri- dissolvenza spirituale, oggi va matu- dondanze psicologiche), mentre in rando l'impressione che qualcosa di PONTE ALLE GRAZIE parallelo va emergendo lo scontro opaco e di malato circoli tra arte, molti necrologi con le visioni autonomistiche che opera, critica, fruizione. L'opera ri- privilegiano l'autarchia formale, la dotta a interpretazione, l'artista tra- Le meraviglie dell'ingegno di Bruno Pedretti tassonomia estetica, la genealogia de- dotto in critico, l'arte fiaccata dalla Strumenti scientifici dai Medici gli stili. Tali dibattiti, di conseguen- parentela estenuante col commento, ai Lorena za, investono il modo di rileggere le insieme realizzano un'autentica crisi a cura di Francesco Gravina HANS BELTING, La fine della storia to da Hegel, del valore artistico in molte opere del passato, ormai trop- del pensare artisticamente, il cui va- con una introduzione di Paolo dell'arte o la libertà dell'arte, Einaudi, valore ideale, trapasso che si conclu- po numerose per consentire una lore — particolarmente nelle arti vi- Torino 1990, ed. orig. 1983, trad. de rendendo superfluo il primo a fa- qualsiasi sintesi organica, e inoltre sive — non viene stabilito nel quadro Galluzzi dalle versioni tedesca e americana di vore del secondo. In ciò, è a tutt'oggi suggeriscono di curiosare nelle pie- dei sintomi di civiltà o di storia ma se pagine 158, lire 60.000 Francesca Pomarici, pp. 98, Lit possibile verificare quello che forse ghe dei rapporti tra pratica artistica la passa tra le pareti speculari di ri- 15.000. fu il nucleo divinatorio del sistema moderna ed esercizio interpretativo. mandi sempre più numerosi. hegeliano, non tanto là dove predica- E proprio il rapporto tra pratica e cri- Nel libro di Belting forse manca la Tema generale del libro di Belting va l'assunzione dell'opera d'arte en- tica, a lungo soffocato sotto il princi- ricerca di certe ultime istanze che so- Pellegrini scrittori pio di una indagine storica il più pos- è quel ragionare dell'arte e sull'arte tro la finalità spirituale, quanto là no proprie dei momenti in cui l'espe- Viaggiatori toscani del Trecento (storia la prima, storiografia la secon- in Terrasanta da) che nei nostri anni si è spinto sino A cura di Antonio Lanza e a celebrare la confusione — elegante- Marcellina Troncarelli mente chiamata "frammentarietà" o pagine 342, con 12 illustrazioni "complessità" —, l'impossibilità della sintesi, l'inibizione assertiva. L'arte usata del delitto in bicromia, lire 50.000 Nel confronto con lavori come que- sto ci si imbatte nelle difficoltà di di Walter Lapini chi, come Belting, coraggiosamente tenta di mettere ordine nel caos della Ferdinando Martini storiografia artistica senza appog- Confessioni e ricordi ERMINIO PAOLETTA, Svelato il mistero della fici, ma questo orfismo è ormai decaduto dalle giarsi a sistemi concettuali riduttivi, A cura di Paolo Vannini pompeiana Villa dei Misteri, Laurenziana, Na- sue antiche altezze, dalla sua nobile ansia di rica- ispirati magari a concezioni estranee pagine 3)6, lire 40.000 al campo artistico — evoluzionisti- poli 1989, pp. 127 (editio minor), pp. 268 vare un senso della vita dalla liquida cecità del che o biologiche per esempio — o a (edito maior), s.i.p. Tutto. Purtroppo si sa ben poco dell'orfismo idee totalizzanti come quella di auto- "puro": il suo stesso eponimo Orfeo oscilla tra i nomia artistica o quella di eterono- Paoletta uno degli studiosi italiani più prepa- contomi del messia e il più basso profilo delpro- «Fiammelle» mia storica. rati ha studiato in dettaglio gli affreschi della selita-cantore di vetuste dottrine preletterarie. Non è necessario essere particolar- pompeiana "Villa dei Misteri" ed è riuscito a ri- Gli scarsi resti di frammenti innodici e di lami- In preparazione: mente addentro al dibattito artistico costruire da essi uno squallido scorcio di cronaca nette cultuali pullulano di divinità olimpico- contemporaneo per aver notizia del- neroniana: corre il 62 d.C. e Nerone decide di luciferine, di epifanie, di eroi metamorfici, di no- Igor Itzov, Marina Babak l'incessante travaglio estetico che si sbarazzarsi della frigida moglie Ottavia per rim- mi paurosi e fibrillanti. Le invenzioni di mito- Fra Hitler e Stalin traduce nel proliferare di commenti e interpretazioni di ogni genere, nel- piazzarla con la formosa Poppea. Il compito di grafi ispirati diventano subito ' 'testo " e vanno ad Trionfi e sventure del l'innalzamento della dispersione se- montare un casus giuridico contro la consorte impollinarsi nei sincretismi del folklore, nel ven- maresciallo Zukov mantica al rango di modello critico decaduta è affidato al crudele liberto Aniceto. tre molle delle liturgie popolari, le quali a loro (di cui però non sono indagate le va- La giovane Ottavia — tenuta in sequestro in volta restituiscono alimento alle fictions epiche lenze mercantili), nell'esaltazione di quel di Pompei — viene da Aniceto seviziata e trasudando qua e là come liquidi carsici. Eppure discontinuità epocali tra arte, opera ingravidata. Ecco dunque il pretesto per soppri- c'è una costante nell'orfismo antico, ed è la conce- Ruslan Khasbulatov e storia, che lascerebbero al presente mere la principessa: l'adulterio. Ma il sinistro li- zione tragica dell'esistere, la continua palinodia Socialismo e burocrazia solo uno sguardo costretto fra riman- berto (non pago delle sue bravate) incarica il pit- della vita che si fa urgenza di morire, fretta di dis- di da sottocultura e citazionismi tore Glicone di affrescare il luogo del delitto (la solversi. Ma l'orfismo pompeiano è ormai conta- Valeri) Rybin scarsamente filologici. In particolare minato con i più stralunati elementi fescenninici e è diffusissimo un genere di produzio- "Villa dei Misteri ' ') con le scene più lubriche del Le banche in URSS ne teorica in cui si argomenta con in- "martirio". Ed ecco spuntare, qua e là sulle pa- dauno-irpini: esso non è stato minimamente purifi- sistenza una qualche morte — della reti, un tripudio di ragnature e di fantasie prese- cato dai lavacri illuministici della locale enclave politica, della verità referenziale, del piali, di profili viperini e omitomorfi, di crip- epicurea, e anzi già preannuncia il franare di tutta racconto, del paesaggio e, natural- tiche incisioni sillabate in una poltiglia mostruo- la cultura misterica verso il buco nero della teurgia. mente, dell'arte — secondo un cano- sa di latino, greco e siriaco, osco-umbro, un lin- Se infatti la ricostruzione del Paoletta è corretta « Fiammelle/Guide » ne di logorrea necrologica che acco- guaggio cifrato che rimena a promiscui (come noi crediamo), le megfllografie di Glicone muna pensatori come Hegel a quelle mercimonii di corpi, a tenebrosi ménages à denunciano un uso insolito dei rituali misterici, Sergio Salvi avanguardie che si prodigarono a trois, ad osceni amori puberali. Glicone ignora cioè la copertura religiosa di un delitto: l'assassi- La disUnione sovietica seppellire l'arte, ottenendo il risulta- l'epilogo della vicenda che va istoriando: solo al nio come sacrificio e mistica mimèsi di una diado- Guida alle nazioni della Non to, invece, di estendere ancor più il momento di pittare l'ultimo quadretto egli intui- chia divina, in cui la Magna Mater (Poppea) si av- Russia campo semantico e l'interesse colle- pagine 240, lire 28.000 zionistico delle opere. sce l'immonda trama e il pericolo che sovrasta il vicenda all'infausta Sterilità (Ottavia). E così del- Hans Belting è un autorevole stu- suo capo di testimone. I suoi appelli tardivi, ver- l'orfismo originario non resta che una tragica san- dioso di arte medievale (cfr. L'arte e gati febbrilmente sull'intonaco, suonano come teria di feticci informi, un verminaio lessicale in triste epicedio per un 'arte che si ritorce wildiana- preda alle convulsioni. Il Paoletta ha il merito di Usuo pubblico, Nuova Alfa, Bologna «Pamphlet» 1986, e il recente Bild und Kult, mente contro il suo creatore: le guardie di Nero- aver ordinato questi sedimenti misterici nel tessuto Beck, Munchen 1990, recensito in di una storia coerente: forse l'archeologia pompeia- ne già bussano alla porta. Lungo l'opera di Gli- Carlo Pinzani "Liber" n. 3, ottobre 1990) e da me- cone corre una filigrana initerrotta di simboli or- na ha risolto uno dei suoi pape satàn. dievalista è particolarmente attento Le ragioni del socialismo allo statuto teorico e comunicativo Nuovi sentieri, dell'opera artistica che, in particola- dopo il comunismo re per quanto riguarda il medioevo, pagine 110, lire 13.000 meno è affidato al luogo comune del- dove preconizzava quello slittamen- sibile distaccata, l'ultimo ad essere rienza e il suo senso comunicano l'ir- l'autonomia dell'arte. Ciò favorisce to dell'attribuzione di valore artisti- scoperto, ma oggi è perduta la discre- reversibilità. Ma oggi tutto è reversi- in Belting una riflessione non da con- co dall'opera all'intenzione, dal pro- zione con cui si affidano i misteri bile, quanto meno così ci viene rac- temporaneista sulle oscillazioni del dotto all'idea pura, che sarà portato presenti a disvelamenti futuri, e pare contato. Il nostro autore però non si Giovanni Masotti, senso storico e del senso artistico del- alle estreme conseguenze dalle avan- addirittura non esservi più arte né arrende di fronte al degrado mentale Zeffiro Ciuffoletti l'opera. Il libro sulla cosiddetta fine guardie novecentesche col sentenzia- opera, ma solo commento e critica: al postmodernista e piuttosto lo assume I giorni neri come una corrente che va guadata. Il della storia dell'arte riassume un va- re l'artisticità (hegelianamente) in sé compimento della diagnosi hegelia- II raid di Firenze del dato naturale o visivo che aprirà na, un parossistico succedersi del- problema comunque è che ancora stissimo dibattito storiografico, la bi- e i veleni del razzismo bliografia è nutritissima (anche se la strada, per esempio, all'assunzione l'esercizio interpretativo ha condot- non si vede l'altra sponda. Questo li- non sempre equilibrata), i rimandi di delle ruote di bicicletta duchampiane to l'arte a diventare un discorso su di bro breve, denso e colto, forse sarà pagine 140, lire 16.000 norma pertinenti. I temi sono di al novero delle opere d'arte. sé, e la critica a gettarsi sempre più molto utile a far depositare le molte quelli sostanziali: soprattutto, se e Belting, in siffatto complesso e ri- sulla semiosi artistica rivendicando scorie. Ma per ora tutti si sbracciano: come si possa parlare non tanto di muginato e indigesto percorso del- addirittura la paternità dell'opera. se la storia dell'arte rischiasse una fi- una morte dell'arte come pratica l'arte e del pensiero di essa in epoca (Segnale che meglio rivela tale feno- ne per annegamento proprio perché «Saggi» (poiché in tal senso la realtà ricicla le moderna (tra XIX e XX secolo), di- meno è, ad esempio, il desiderio del ci si sbraccia troppo? tragiche diagnosi e le conclamate pana pazientemente una gran messe linguaggio critico di farsi mimetico In preparazione: morti), quanto di una morte dell'e- di teorie: cita non solo lo storico Va- dell'opera visiva). Su tali aspetti, Belting ha scritto alcune delle miglio sercizio storiografico artistico pieno sari o il classico Winckelmann ma an- Jean Bottéro (come quello di un Vasari, cui è dedi- che le grandi firme a noi più vicine ri pagine del libro (cfr. il capitolo cato un capitolo a sé). come Riegl, Warburg, Focillon, Conclusione: il problema della rappre- La nascita di Dio sentazione). La Bibbia e lo storico Tale morte non deve apparire agli Adorno, per arrivare ai contempora- Traduzione di Antonella ignari come una questione margina- nei Gombrich, Alpers, Rosenberg, Se Vasari, ancora innocente, si ac- le, poiché almeno da Hegel è doman- Jauss, consentendosi persino il lusso contentava di elogiare evoluzionisti- Salomoni da posta e riproposta con la forza del- di leggere autentici minori tuttora vi- camente i suoi amati toscani; se an- pagine 190, lire 25.000 l'ossessione. In essa si riassume (co- venti e soprattutto operanti. L'auto- cora Winckelmann, innamorato del re vuole evidenziare come molti sia- classico, ad esso mirava con speranze me oggi nessuno ha più il coraggio di Distribuzione PDE fare per mancanza di capacità di sin- no i casi in cui si declina il significato di ricorrenze storiche e cicli biologi- tesi) il drammatico trapasso, delinea- dell'opera artistica in campi docu- ci; se Hegel, ancora con lo stupore n 3 riNDICF - 4 DEI LIBRI DEL MESE|H

ginario collettivi, koiné linguistica partenza viene ravvisato allorché il spetto allo "spazio europeo", indivi- Nazioni e rotazioni ecc.; e) le istituzioni religiose, al di là dualismo romani-barbari dello "spa- duato nella "triplice conversione" al delle specificità confessionali e pro- zio latino" registra il capovolgimen- cristianesimo latino, al latino come fessioni di fede; f) "infine anche le to del suo asse nella direzione del lingua e alla scrittura da parte "dei di Innocenzo Cervelli nazioni, o alcune delle loro compo- Mare del Nord e della Germania e si popoli rimasti all'esterno del vecchio nenti che, fin dallo stadio dell'etnia, determina la dicotomia fra Roma e limes — in realtà, inizialmente, dei KRZYSTOF POMIAN, L'Europa e le sue mente, sempre unico nella sua totali- reagiscono sia alle pressioni esterne Costantinopoli, ovvero lo spazio lati- loro principi, degli aristocratici, dei nazioni, Il Saggiatore, Milano 1990, tà, ogni percorso comporta tuttavia che a quelle esercitate dalle loro isti- no preesistente appare per un verso guerrieri" (p. 32): è qui che l'"Euro- trad. dal francese di Maria Salerni dei segmenti in comune con gli altri" tuzioni, e a volte prendono delle ini- ribaltato e per l'altro depotenziato pa" comincia a risultare tale su uno Tardini, pp. 249, Lit 38.000. (p. 157). ziative, diventando perciò coautrici della parte "greca". Il fattore morfo- "spazio europeo" identificato con la Quella delle "etnie alle nazioni" è e non soltanto oggetti passivi della logico e), ravvisabile nella diversifi- cristianità latina che assimila nuove Il problema che Pomian affronta una "traiettoria" dalle "combinazio- loro storia" (pp. 158-59). Come si cazione fra cristianità occidentale e etnie e si distingue sempre più netta- in questo bel libro, evitando la pro- ni variabili" a seconda dei singoli ca- vede, manca un fattore sociologico- orientale, appare prioritario nel con- mente dall'oriente greco. E è qui che spettiva del tipo "storia dell'idea di si, derivante comunque dall'intera- classista che viene in sostanza assimi- testo di questa riconfigurazione spa- prende corpo un fattore d), cultura, Europa", è quello indicato alla fine zione di sei fattori: a) le dinastie; b), lato ai processi di integrazione verti- ziale, nelle forme della contrapposi- mentalità, contrassegnato da "un del lavoro, ma in realtà sotteso a tut- gli stati (gli "apparati burocratico- cale). zione fra cattolicesimo ed ortodossia nuovo quadro spazio-temporale" di ta questa ricognizione saggistica su militari" e tutte le prerogative e fun- La specificità di una singola, pluri- (pp. 31-32); ma la traiettoria, tanto "svolgimento, se non di ogni giorna- oltre quindici secoli di storia: "dopo zioni che li contraddistinguono); c), secolare vicenda storica risiede nei per rimanere aderenti agli usi termi- ta, almeno di ogni settimana e di ogni la caduta di Napoleone, la nazione — gli aggregati territoriali (depositari in modi, nei tempi, negli sfasamenti se- nologici di Pomian, che trae origline fase dell'esistenza individuale com- una nazione con il suo Stato — si af- presa fra la nascita e la morte", non- ferma come forma suprema della so- ché da "una riorganizzazione del cietà umana... Esistono ancora ele- complesso di credenze relative all'in- menti o caratteri che siano comuni a visibile". Questo elemento entrava tutte e che permettano di considera- in un sistema dinamico e fungibile di re l'Europa alla svolta tra Ottocento Piccoli adulti imperfetti rapporti con i fattori a) ed e), la rega- e Novecento come qualcosa di diver- lità e le istituzioni ecclesiastiche in so da una pura espressione geografi- di Anna Oliverio Ferraris tutte le loro configurazioni. Con il ca?" (p. 204). Ci si renderà conto XII secolo Europa, spazio europeo e agevolmente di come, non a caso, il cristianità latina costituiscono una futuro di una guerra rientri nel nove- sequenza unitaria. Sussiste una sorta ro di questa comunanza di tratti. Ma ANGELA GIALLONGO, Il bambino medievale, intendere l'infanzia e gli atteggiamenti verso i di reciprocità fra vari fattori morfo- l'interrogativo formulato da Pomian Dedalo, Bari 1990, pp...., Lit 35.000. bambini, nel medioevo, erano tutt'altro che logici, quelli già indicati e ancora il rispecchia bene l'impostazione del li- omogenei e fortemente dipendenti dal contesto fattore c), individuabile nell'unifor- bro: la ricerca, cioè — e il tentativo Anni orsono venne pubblicato un libro di Phi- familiare e sociale, da fattori materiali e, non ul- mità "dell'organizzazione della so- (riuscito) di farla percepire al lettore lippe Ariès intitolato Padri e figli nell'Europa timi, sessuali. cietà in ordini" e nelle affinità delle —, di un luogo "Europa" in quanto medievale e moderna che ben presto divenne un Indagando sulla realtà quotidiana di epoche rappresentanze (più che "rappresen- sistema intrinsecamente conflittuale classico. Secondo la tesi sostenuta in quel saggio, lontane emerge spesso la difficoltà di confrontar- tazioni", p. 51) degli ordini stessi di spinte e controspinte, di sollecita- il sentimento dell'infanzia rappresenta un pro- si con fonti scarse e frammentarie. Nel tentativo "di fronte agli stati" (p. 51). L'ele- zioni "all'unità e all'uniformazione" dotto dell'epoca moderna, in gran parte legato al- mento antagonistico, ovviamente e di controtendenze volte "a divide- di individuare delle linee evolutive e nello sforzo anche in prospettiva, è quello di na- re e a diversificare" (p. 9). Lungi la famiglia nucleare e al benessere sociale. Una di fornire un'immagine coerente, lo storico ri- tura politica. Le morfologie europee quindi dall'essere un ideale comun- tesi utile, in una prima fase, in quanto ha consen- schia di disegnare un'immagine troppo lineare e disegnate da Pomian scontano inevi- que perseguito e perseguibile, l'Eu- tito di cogliere le linee di importanti trasforma- semplificata del rapporto adulto-bambino, o di tabilmente tutte le destrutturazioni ropa appare un campo di forze con- zioni; ma insufficiente a spiegare testimonianze e considerare un solo tipo di infanzia. Un noto sag- provocate dalla inconciliabilità di po- trastanti, quasi nel senso fisico del- fonti emerse in seguito. In particolare, l'inqua- gio di Lloyd de Mause (L'evoluzione dell'infan- litica, cultura e religione: si potrebbe l'espressione, e quindi, nel corso del dramento dello storico francese resta valido se ri- zia) rispecchia queste due "trappole" storiche: dire che il Burckhardt delle Welt- tempo, una sequenza di crisi: doven- ferito all'intera società e a un generico "indivi- un 'immagine dell'infanzia interclassista e un 'ec- gescbicbtliche Betrachtungen faccia do scegliere nel patrimonio storio- duo medio"; appare carente quando si riferisce a cessiva schematizzazione in cui la relazione per certi aspetti nuovamente capoli- grafico consolidato una nozione che, specifiche condizioni o classi sociali. Come indi- no, quasi a suggerire come la plurise- per eccellenza, risultasse esplicativa colare vicenda europea possa e debba ca Angela Giallongo in questo libro, il modo di del senso della storia d'Europa pecu- essere ripensata al di fuori e contro le liare al libro di Pomian, verrebbe da edificanti retoriche di ieri e di oggi. pensare a quella burckhardtiana di A metà Seicento, con la fine della "crisi storiche". guerra dei trent'anni, l'Europa cessa Per governare una materia che di essere anche in teoria una "Res- sfugge virtualmente da tutte la parti, publica Christiana" per assumere la l'autore sembra ricorrere a un ap- forma di una compresenza "di ragio- proccio morfologico. "Le guerre ri- ni di Stato che giustificano le loro voluzionarie e quelle napoleoniche pretese appellandosi al diritto, se lo inaugurano in Europa la fase conclu- ritengono opportuno le sostengono siva dell'epigenesi delle nazioni av- con la guerra e, dando forma giuridi- viata più di mille anni prima, quando ca ai suoi risultati, definiscono i rap- i barbari varcarono il limes. Fase che porti di forza riconosciuti validi fino si svolge contemporaneamente in a una prossima prova. Gli stati mo- due dimensioni: l'una orizzontale, in derni vivono in guerra e per la guer- cui ogni nazione si afferma rispetto L—^^BIHHBH ra" (p. 120). Lo stato, il fattore b), si alle altre...; l'altra verticale, in cui pratica, de jure o de facto, di quanto condo cui i predetti fattori operano, dal fatidico IV secolo, investe nel pone dunque fisiologicamente (non ciascuna nazione risolve i conflitti non è riconducibile o non è ricondu- in rapporto al variare delle loro com- XVI secolo, passando oltre la caduta patologicamente: è questo il punto) fra i gruppi che la compongono... La cibile del tutto allo stato, configuran- binazioni; nel loro interagire risiede di Costantinopoli, la Moscovia e in rotta di collisione con quanto di traiettoria seguita è diversa per ogni dosi essi e i loro organismi rappresen- l'identità di uno "spazio" definibile quindi la Russia, riproponendo in sollecitazione verso 1'"unificazione nazione considerata a parte. Ma in tativi come societas civilis sive status come Europa. Tutt'altro che statico, Ivan il Terribile "gli attributi che fu- europea" (la seconda, stando a Po- tutti i casi i punti di partenza sono nella molteplicità delle sue varianti); ovviamente, tale spazio si disloca fin rono dell'imperatore di Bisanzio" (p. mian) era provenuto e continuava a stati simili come lo sono, salvo rare d) l'insieme composito e correlato di dall'inizio secondo direttrici fatte di 138). Non si dà, in ogni caso, uno provenire da parte di un'"Europa eccezioni, i punti d'arrivo. Analoga- élite intellettuali e memoria e imma- variabili e di costanti. Il punto di spazio europeo di matrice latina in dotta" comunque configurata: "Res- termini di liberazione dell'oriente, publica Litteraria", "République né, peraltro, si dà una compiuta occi- des Lettres" e insieme "Republic of dentalizzazione dell'oriente: da Pie- Learning", "Repubblica dei Lettera- tro il Grande in poi, più naturalmen- ti", "Gelehrtenrepublik" (p. 103; in te, più fisiologicamente, "lo spazio generale i capp. XII e XIII; pp. 68- Filosofia e discussione pubblica n. 4/5, 1990. europeo cessa di coincidere con quel- 69 su Erasmo, 112 per l'accostamen- IH lo della cristianità latina" (pp. 139- to tipologico Erasmo-Voltaire, 93-94 Semestrale della sezione di filosofia dell'Istituto Gramsci Toscano diretto da G. Mari. 42, e, aggiunge Pomian, "quando la sulle diverse diaspore, dagli eretici cinquecenteschi ai sociniani agli ugo- Saggi e studi - I. HACKING, La metafisica degli stili di ragionamento scientifico; P. CRISTOFOLINI, Turchia sarà investita dall'occiden- notti, 109-10 sulla massoneria e le Piccoli ghiribizzi sull'essenziale e sul politico; L. FONNESU, Max Weber e l'etica; D. BLOOR, Individuali- talizzazione, esso cesserà di coinci- sue diverse connotazioni ecc.). L'Eu- smo e seguire una regola; D. SPERBER, Cultura e materia; F. FELLMANN, L'esperienza estetica e il dere con quello della cristianità tout- ropa delle élite intellettuali contrasta pragmatismo simbolico - Itinerari - L. GEYMONAT, Mezzo secolo di un filosofo, intervista autobiografica court' ' : per certi versi, viene istintivo dunque con uno spazio europeo che a cura di Mario Quaranta - Reprints - W. SELLARS, Empirismo e filosofia della mente; R. RORTY, Nota ripensare al gran saggio di Droysen, fra gli inizi del Seicento e la fine del su Empirismo e filosofia della mente di W. SELLARS - Note e interventi - D. FORMAGGIO, L'orizzonte Zur Charakteristik der europàischen Settecento assunse configurazioni attuale dell'estetica. L'estetica tra scienza e diletto; R. HALLER, Elogiare Wittgenstein; A. CAVARERO, Sul Krisis del 1854, cioè al tempo della geopolitiche sensibilmente differen- tempo della politica; R. ESPOSITO, Per un'interruzione del mito politico; G. MARI, Postmoderno e guerra di Crimea). ziate. democrazia. Sulla «filosofia militante» e Gianni Vattimo - Libri in discussione - D. COSTANTINI, U. Del resto la predominante, fino al GARIBALDI, S. MORINI, A. MORO discutono La logica dell'incerto di B. DE FINETTI; M. FERRARIS, M. XVII secolo, identificazione dello La Riforma aveva modificato, ma JOFRIDA, A. TRIONE discutono La disseminazione di J. DERRIDA; W. CARL, D. MARCONI, H. PUTNAM "spazio europeo" con la "cristianità non diversamente dislocato il preesi- discutono La filosofia dopo la filosofia di R. RORTY. Libri in scheda. latina", rivela anch'essa il suo carat- stente spazio europeo di direttrice tere fluido. Innanzi tutto si delinea nord-sud, segnato pur sempre dal- l'autonomia di uno "spazio carolin- Direzione e redazione: Istituto Gramsci Toscano, via Cimabue 19c - 50121 Firenze. Abbonamenti: ordinario lire l'antico limes" e con la Germania 30.000; istituzioni lire 60.000; sostenitore 120.000. Prezzo di fascicolo: singoli lire 18.000. Estero: 1 fascicolo gio", che approfondisce la già co- tagliata in orizzontale, facendo del 28.000, abbonamento lire 60.000. Amministrazione: Gruppo Editoriale Fiorentino s.r.l. - via dei Renai 4 - stantiniana divaricazione fra occi- nord un polo d'attrazione altrettanto 50125 Firenze; c.c.p. 24902504 dente e oriente, ma anche si differen- che il Mediterraneo; due poli d'attra- zia nettamente dallo "spazio roma- zione, invece che uno d'attrazione e no" (pp. 29, 25); poi quello che uno "emittente" (0 nord fino alla Ri- Pomian chiama "l'emergere dell'Eu- C»J PONTE ALLE GRAZIE ropa", quindi qualcosa di diverso ri- Svezia, la Prussia; dall'altro, secondo che la fenomenologia rivoluzionaria quali era parzialmente soggetta a una un predominante ed esportabile mo- risulti privata di una sua potenzialità dominazione straniera... C'erano PRINCIPATO forma), attestano l'esistenza di due dello francese, un potere dinastico e antagonistica per apparire fonda- tutte le condizioni perché una guerra NOVITÀ schieramenti, essenzialmente a base funzionariale in grado di esercitarsi mentalmente come un acceleratore iniziata nei Balcani diventasse mon- confessionale, che, in prosieguo di senza sostanziali limitazioni, anche indispensabile nella gara internazio- diale" (pp. 202-3). Verrebbe da dire tempo e di eventi, registrano una cer- se a seguito di inevitabili compromis- nale della modernizzazione. che il germanico "Griff nach der ta progressiva emarginazione di que- sioni con ragguardevoli segmenti del- Ma c'è dell'altro a contrassegnare Weltmacht" (Assalto al potere mon- REMO CACCIATORI gli stati che si erano adoperati ad l'antica società degli ordini quali le la morfologia europea delineata da diale") fu scatenante, più che deter- MARIA CRISTINA GRANDI "esportare la Controriforma" (con aristocrazie: nell'insieme una morfo- Pomian, ed è l'amalgama rivoluzio- minante. La prima guerra mondiale GIANCARLO PONTIGGIA l'eccezione dell'Austria, "ma solo logia europea duale, dicotomica, ne-guerra, che a sua volta produce chiude volutamente la ricognizione UGO SANTINI perché al momento opportuno ha sa- schizofrenica, nel senso che "moder- l'esplosione del fattore f), la nazione. di Pomian (p. 230). Forse, al di là puto rivolgersi contro la Turchia"). nizzatore per necessità, il potere as- La spirale che l'autore fotografa sem- dell'indicazione che il trattato di Intersezioni soluto è conservatore per natura; In altre parole, lo spazio europeo del- brerebbe escludere perfino la conso- Versailles fu "soltanto un armisti- antologia italiana per il biennio la cristianità latina si caratterizza per l'intera sua politica interna si sforza latoria eccezione che conferma la re- zio" (p. 221), l'opinione che anche il una rotazione di punti di forza emer- di garantire un difficile equilibrio fra gola: "la dinamica di radicalizzazio- XX secolo abbia avuto la sua guerra queste due tendenze, che entrambe genti o consolidantesi e per punti di ne determina un'espansione oltre dei trent'anni avrebbe meritato mag- lMTERSf2t®N» gli appartengono" (pp. 124-27). forza in non resistibile, per quanto frontiera che, una volta avviata, è giore considerazione, nel pieno ri- graduale, ribasso o decadimento. Del Ovviamer c Pomian isola l'eccen- retta da una sua logica... Una guerra spetto della prospettiva spaziale e vecchio tronco, insomma, alcuni ra- tricità insulare e la non esportabilità rivoluzionaria — e nella misura in morfologica adottata dall'autore. Se mi appassivano, altri fiorivano. Masi è già detto come, a partire dal XVII secolo, l'identificazione dello spazio europeo con la cristianità latina an- dasse perdendo sempre di più valore periodi bui, molti genitori si preoccupavano del e significato. Era il tronco stesso, destino dei figli. Intorno al VI secolo, per esem- cioè, a subire una ineluttabile meta- adulto-bambino è periodizzata in sei "fasi": l'e- pio, in una società ormai allo sfascio e preoccu- morfosi. tà dell'infanticidio (antichità-IV secolo d.C.), pata per la propria sopravvivenza, molti genitori Pomian può scrivere: "ai primi del l'età dell'abbandono (IV-XIII secolo) e così via. si imponevano il sacrificio di separarsi dai figli in Seicento, le potenze che decidevano L'analisi proposta dalla Giallongo è più varie- tenera età dedicandoli a Dio e affidandoli ai mo- il destino dell'Europa si chiamavano papato e Venezia, Spagna, Francia, gata e critica: da essa emerge che nel medioevo gli naci, perché tra le mura del convento avrebbero Impero, Polonia. Alla fine del Sette- atteggiamenti nei confronti dell'infanzia sono potuto trovare protezione, sicurezza e qualche L'antologia è articolata in quattro cento sono Gran Bretagna, Francia, stati determinati da un complesso intrecciarsi di istruzione. sezioni, che corrispondono alle quattro schemi ideologici, pregiudizi, concezioni religio- grandi tipologie testuali (narrativa, Austria, Prussia e Russia. Solo la In periodi migliori, gli adulti potevano tener poesia, teatro, saggistica). Francia è presente allo stesso titolo se e filosofiche così come da fattori materiali, presenti quelle che oggi definiremmo le esigenze I testi antologizzati sono nelle due configurazioni geopoliti- pragmatici e sociali. Da un lato predominava psicologiche dei figli, tentando di comprenderne esclusivamente dell'Otto e Novecento. che: l'antica, in cui l'asse dei conflitti una visione negativa dell'infanzia, in gran parte l'indole e avviandoli alle attività più consone al Per ogni brano, agli apparati europei procedeva in direzione nord- consueti si aggiungono una scheda originata dalle concezioni di sant'Agostino e dei loro temperamento. Ma le chances dei bambini introduttiva, una guida sud, e la nuova, quella di fine Sette- Padri della Chiesa, tese a svalutare le diverse età molto dipendevano dalle condizioni sociali dei cento, in cui esso è orientato da ovest all'interpretazione e una serie della vita dell'uomo a favore di un "progetto". di proposte di lavoro. a est. I suoi due poli sono l'Atlantico loro genitori, cosicché il destino dei diseredati L'unica dimensione temporale che contava era non aveva nulla in comune con quello del chieri- Inoltre ciascuna sezione è preceduta e l'Ural, la Gran Bretagna — in atte- da un'introduzione che illustra sa dell'America — e la Russia, il l'eternità, mentre il tempo terreno era privo di co, del cavaliere o tantomeno del piccolo princi- le caratteristiche del genere. mondo anglosassone e il mondo sla- valore; poiché di fronte a Dio grandi e piccoli pe. In mancanza di pressioni parentali finalizzate vo, la libertà religiosa e l'ortodossia, erano tutti "fanciulli", l'età infantile era assimi- al successo dei figli, erano i bambini delle classi Un Vo/. di pp. 1328 L. 42.000 il regime parlamentare e l'autocrazia lata a quella adulta. Questo orientamento non umili a godere di una maggior libertà durante gli Guida per /'insegnante di pp. 224 zarista. La linea di divisione passa favoriva la formazione di una coscienza storica e anni infantili, a potersi dedicare più a lungo ai sempre attraverso la Germania, ma sviliva una visione dinamica dell'esistenza e del- giochi che stimolavano la loro abilità fisica, il lo- stavolta là taglia in verticale, in qual- lo sviluppo psichico: secondo Agostino un'età ro sapere sociale, la loro stessa fantasia. che luogo all'altezza dell'Elba" (pp. della vita non costituiva la base per muovere al- Nel suo studio la Giallongo dedica un ampio 89-91). Quante idee-forza e ideolo- CARLO BARBERIS gie politiche — dal costituzionalismo l'età successiva in quanto "venendo un'età l'al- spazio ai "determinanti" sessuali. Nascere di ses- e parlamentarismo inglese all'Ameri- tra muore". Soprattutto l'infanzia veniva consi- so femminile comportava una drastica riduzione Storia delle civiltà ca di Tocqueville e di tanti altri, al derata una sorta di luogo simbolico dell'imperfe- delle libertà individuali e delle possibilità di scelta. antiche coacervo geopolitico non nel senso zione, il punto più distante da quella congiun- Questa differenza tra i sessi, che attraversa tutta la corso di storia per il ginnasio esplicativo delle simmetrie e asimme- zione con Dio, che per un cristiano doveva storia occidentale, ha delle caratteristiche proprie e il biennio dei licei trie di Pomian ma in quello cupo del rappresentare la vera nascita. nell'epoca medievale: l'infanzia delle bambine du- pangermanesimo ecc. — non traggo- Questa visione in negativo portò a uno stile rava meno di quella dei maschi; e, poiché i matri- L'età antica no la loro genesi da questo mutamen- educativo fortemente repressivo, teso a promuo- moni potevano essere precocissimi, molte bambine to non dei rami bensì del tronco! E si e medievale comprende anche, vale la pena ricor- vere un obiettivo supremo a scapito della vita nobili venivano allevate in casa del promesso spo- corso di storia per il biennio darlo ancora, quale esame di coscien- sentimentale e individuale. Tuttora non si può so, cosicché perdevano la madre naturale, sostituita dogli istituti tecnici za, europeo e planetario insieme, do- ignorare, secondo la Giallongo, che, anche nei da una sorta di madre adottiva, la futura suocera. vette essere per i contemporanei più avvertiti la guerra di Crimea. Uno spazio europeo fortemente sollecitato per un verso dal rimesco- spietate che hanno come posta in gio- cui è rivoluzionaria — non riguarda il risultato più profondo e caratteriz- lamento interno alla cristianità lati- co il primato nella rincorsa alla "mo- solo lo Stato. E affare della nazio- zante della prima guerra mondiale — na, sottoposta a tensioni e lacerazio- dernizzazione" (tale termine non ne... La guerra traduce in atto il mes- "guerra totale" (p. 223) — fu "l'as- ni, e per l'altro dal dilatarsi del suo perde neppure in Pomian quei risvol- sianismo che anima la Rivoluzione. suefazione alla morte, al pericolo, al- perimetro — "la storia d'Europa è ti di ambiguità che gli sono intrinse- Unisce la vocazione universale della la precarietà delle cose" (p. 224), che quella delle sue frontiere" (p. 9) — ci, ma Io si può comunque accogliere quale questa si crede investita all'a- dire una volta la si ponga in coerente oltre i termini stessi della cristianità per un suo impiego weberianamente, spirazione alla grandezza nazionale, ed intrinseca connessione con la se- latina, in direzione est, non può non per così dire, avalutativo). Da un lato che ne è una delle più potenti forze conda? Pomian, nella postfazione al divenire il campo di concorrenze una modernizzazione all'interno a motrici, forse la più potente" (p. suo saggio, ha preferito indulgere a partire dalla necessità inderogabile 145). Il contesto di riferimento è da- considerazioni di carattere soggetti- di "modernizzare l'esercito", con- to qui dalla rivoluzione francese e vo e personale, quasi riprendendo formemente ad una modellistica sta- dall'impero napoleonico. Una volta l'avvertimento iniziale: "l'Europa è tuale nella quale possono riconoscer- ingranato il meccanismo di azioni e per me un dato biografico e un'av- si, per esempio, le Province Unite, la reazioni, la suddetta spirale procede ventura intellettuale" (p. 10) — ma Questo corso di storia per i del modello britannico, stante l'ori- secondo un suo ritmo inarrestabile: declinandolo di più, sembrerebbe, bienni è articolato in grandi unità ginalità delle soluzioni da esso adot- "man mano che avanza il processo verso il "dato biografico". Sotto didattiche, a loro volta tate (pp. 128-31); tuttavia il divario d'integrazione delle nazioni europee, questo profilo diversi passaggi della divise in capitoli, ognuno dei quali fra la "Glorious Revolution" e la i conflitti con i vicini cominciano ad postfazione appaiono opinabili, pri- comprende profilo storico, "Great Rebellion" gli consente di essere vissuti diversamente: non im- mo fra tutti il ricorso alla formula, documenti, letture critiche. fatto di inserire gli elementi della ri- pegnano più solo gli stati ma tutti i anche analiticamente e criticamente Ogni unità si apre con una voluzione e del regicidio nel paradig- membri di una nazione" (p. 172). Il inaccettabile, di "età dei totalitari- cronologia comparativa relativa alle diverse civiltà. ma generale della modernizzazione. punto di riferimento è dato dalla smi" (p. 229). Ma il libro non è rac- "La Francia poteva spuntarla sull'In- guerra franco-prussiana del 1870. E comandàbile per le pagine finali, Le Proposte di lavoro al termine dell'unità comprendono: ghilterra solo a condizione di avere ancora: la corsa agli armamenti "ef- quanto per la rappresentazione di analisi di fonti antiche e brani gli stessi suoi mezzi" (p. 134); "in fettuata su scala mondiale" (p. 173) è una storia europea dove tutto ciò che storiografici contemporanei; Francia la rivoluzione era ormai al- la variante contemporanea, naziona- risulterebbe patologico da un punto analisi di immagini; analisi di l'ordine del giorno" (p. 135) in quan- lizzata ed elevata a potenza, dei mo- di vista etico-politico appare invece vocaboli; costruzione di to il divario con la potenza d'oltre- derni processi di modernizzazione fisiologico — perfino la perversione tavole cronologiche o sinottiche. manica doveva essere colmato; "la avviati a partire dagli eserciti. "Il estrema ed esemplare dell'antisemi- Storia delle civiltà antiche prima guerra mondiale ha rivelato mondo è maturo per una grande tismo (p. 190) — a una disincantata l'insufficienza della modernizzazio- guerra" (p. 174), alla stregua del pro- ricognizione panoramica e prospetti- Voi. i.pp. 344 L 23.500 Voi. //, pp. 368 L. 25.500 ne della Russia, incapace non solo di verbiale frutto che la forza di gravità ca dei processi "come sono davvero riportare la vittoria ma perfino di fa cadere, e non può non far cadere, accaduti". Una lettura, dunque, da L'età antica e medievale proseguire le ostilità per anni. Qui è dall'albero; "il principale problema intraprendere anche come salutare Vói. i, pp. 504 L. 27.500 l'origine della Rivoluzione". Posso- che i nuovi stati dovevano risolvere vaccino nei confronti delle probabili Voi. //, pp. 372 L. 25.500 no sembrare osservazioni fin troppo era quello dell'integrazione orizzon- oleografie europeistiche prossime banali; ma forse non lo è altrettanto tale delle loro nazioni, ciascuna delle venture. IDEI LIBRI DEL MESE| Guerra! Guerra! "ARCANA IMPERII,, COLLANA DI SCIENZA di Cesare Cases DELLA POLITICA forse questa affermazione va integra- DIRETTA DA GUNTHER ANDERS, Opinioni di un Norberto Bobbio nelle sue recenti cordano nel sottolineare il grande di- GIANFRANCO MIGLIO eretico, presentaz. di Stefano Velot- polemiche a favore di tale distinzio- vario tra la coscienza ufficiale e la co- ta con quella del pensatore più radi- ti, Theoria, ed. orig. 1979, Roma ne, che egli vorrebbe sottrarre al suo scienza reale dei combattenti. Un al- cale del movimento pacifista, Gun- VOLUMI PUBBLICATI 1991, pp. 102, Lit 9.000. confinamento tra i teologi medievali, tro luogo comune dei sostenitori ther Anders, che nel suo libro sulla della necessità della guerra in corso,e guerra del Vietnam ha cercato di di- «Gruppo di Milano» GUNTHER ANDERS, Discorso sulle tre sostenuto tra gli altri proprio da Verso 'una nuova Costituzione guerre mondiali, a cura di Ea Mori, Krippendorff, che ne scorge l'eredità cioè il confronto con il patto di Mo- mostrare "come l'industria non pro- due tomi, Linea d'Ombra, ed. orig. 1964, Mi- in "un certo modo americano di ra- naco, è oppugnato da Giovanni De duca armi per le guerre, ma guerre p. LV-1046, L. 55.000 lano 1990, pp. 104, Lit 12.000. gionare di tipo teologico" di cui il Luna nella sua recensione agli scritti per le armi". Questo è ricordato nel- l'intervista Opinioni di un eretico, ap- Gianfranco Miglio FRANCO FORTINI, Extrema ratio. Note Walzer sarebbe un rappresentante. di Carlo Rosselli. Una Repubblica migliore per per un buon uso delle rovine, Garzan- Di fronte alla tesi di costui per cui Inoltre, l'articolo di Nanni Salio pena uscita con un'ottima prefazione gli Italiani. (Verso una nuova ti, Milano 1990, pp. 132, Lit 24.000. "la guerra non è un crimine quando i su una raccolta di discorsi di Johan di Stefano Velotti. Di Anders si era Costituzione) parlato molto nei primi anni sessan- p. XI-162, L. 10.000 soldati combattono liberamente, Galtung, il noto pedagogista e pacifi- Guerra! Guerra!, cantavano gli scelgono il nemico e decidono quali sta norvegese, ricorda che la corsa ta, quando aveva trovato un tradut- Otto Brunner tore e sostenitore d'eccezione in Re- Terra e potere p. XX5cVII-684, L. 35.000 nato Solmi, che fece uscire da Einau- di Essere o non essere. Diario di Hiro- La rappresentanza politica. shima e Nagasaki (1961, con Antologia a cura di Domenico Fisichella prefazione di Bobbio) e il carteggio p. 364, L. 20.000 con Claude Eatherly, il pilota che Robert Ardrey Da tradurre gettò la bomba di Hiroshima {La co- L'imperativo territoriale scienza al bando, 1962), mentre a cu- p. VI-434, L. 28.000 ra di Laura Dallapiccola il Saggiatore Questioni Armati di nonviolenza pubblicava il primo volume dell'ope- di psicologia politica ra più impegnativa, L'uomo moderno A cura di è antiquato (1963). Ma poi Solmi fu Assunto Quadrio Aristarchi di Nanni Salio p. VIII-480, L. 30.000 estromesso dalla Einaudi e di An- ders, persona non grata sia in Europa Lorenzo Ornaghi che in America, che viveva isolato a Stato e corporazione JOHAN GALTUNG, 60 Speeches on War and Pea- Uniti, Italia, Germania, che ha contribuito a di- Vienna, con scarsi contatti con gli in- p. XII-324, L. 18.000 ce, Prio, Oslo 1990, pp. 400. minuire anziché ad aumentare la sicurezza di tellettuali ad eccezione di qualche Johannes Hasebroek ciascun paese, compresa quella di Israele, il cui pacifista come Robert Jungk, pur Il pensiero imperialistico territorio e il cui sistema difensivo si sono rivelati nell'Antichità V'angoscia che ci unisce" e il dissenso che ci meno radicale di lui, non si parlò p. VIII-646, L. 40.000 divide sui giudizi ' 'ultimi ' ' sulla guerra del Golfo per la prima volta vulnerabili. quasi più fino agli anni ottanta, Il concetto di «interesse» (giusta, legale, legittima, necessaria, inevitabile, Ma l'elemento strutturale non è meno impor- quando "Linea d'Ombra" pubblicò Antologia a cura di evitabile, sporca, ingiusta, avventura senza ritor- tante di quello empirico. Contrariamente a alcuni importanti articoli e interviste Lorenzo Ornaghi no) sollevano un drammatico interrogativo: ma quanto sembrano pensare molti filosofi, che tra- e di lui cominciarono a occuparsi Ea p. VIII-592, L. 36.000 esiste realmente una "cultura della pace", e se scurano questo importante fattore, la tecnologia Mori e Pier Paolo Portinaro. Non vo- Lorenz von Stein esiste quali risultati ha prodotto? non è una variabile dipendente e una delle que- gliamo qui però dare indicazioni bi- Opere scelte, I: Storia e Società bliografiche, che si troveranno in en- p. 378, L. 28.000 Insieme ad altri testi meno recenti, ma sempre stioni fondamentali, certo non l'unica, è il con- trollo delle dottrine militari e la transizione da trambi i volumetti segnalati, bensì Robert Ardrey attuali (Transarmament and the Cold War, Es- sottolineare l'attualità delle tesi di L'ipotesi del cacciatore says in Peace Research, voi. VI, Christian Ejlers, un modello di difesa offensivo a uno strettamen- p. 400, L. 25.000 Anders. Copenaghen 1988, pp. 433; Methodology and te difensivo che renda molto diffide l'aggressio- Roman Schnur ne, sino a quello che oggi sembra una pura uto- Esse non sono certo nuove e la Rivoluzione e guerra civile. Development, Christian Ejlers, Copenaghen pia, la difesa nonviolenta. Ma su questo tema il stessa intervista con Mathias Gref- Saggi storico-giuridici 1988, pp. 259), la raccolta di sessanta conferenze frath che costituisce le Opinioni di un p. 168, L. 14.000 di ]ohan Galtung scelte per onorare il suo sessan- dibattito, almeno nel nostro paese, non esce da eretico risale al 1979, il bellissimo Di- Cari Schmitt tesimo compleanno costituisce un prezioso mate- una cerchia ristrettissima di "addetti ai lavori". scorso sulle tre guerre mondiali addi- Scrìtti su Thomas Hobbes riale che contiene molti indicatori. Uno dei tanti guasti della guerra in corso è il rittura al 1964. Anders medesimo fa p. VIII-202, L. 18.000 Tenute nell'arco del decennio scorso da un ca- rafforzamento sia del "partito della fermezza" dell'ironia sulla necessità di ripeter- Hermann Heller si. Dice all'intervistatore, che lo tro- La sovranità ed altri scrìtti po all'altro del pianeta, esse affrontano il proble- sia di coloro che usciranno sconfitti. I primi già sulla dottrina del diritto ma della pace e della guerra in una prospettiva oggi chiedono un potenziamento dell'apparato 'va "più rassegnato che entusiasta": e dello Stato militare, e chi uscirà sconfitto dal conflitto si "Entusiasta? Già, crede forse che sia p. 397, L. 32.000 globale (disarmo, transarmo, ambiente, svilup- un piacere essere un banditore antia- po, diritti umani). L'approccio di Galtung non è convincerà che la prossima volta dovrà far me- Armand Du Pìessis tomico giorno dopo giorno, anno do- Cardinal de Richelieu quello del filosofo, e invano si cercherebbe nei glio per far valere le proprie ragioni. Questa era po anno? Non c'è niente di più noio- Testamento politico suoi pur molteplici contributi uno studio che una conseguenza facilmente prevedibile, come so". Se Anders è molto meno noioso e Massime di Stato analizzi la controversia guerra giusta / guerra in- ricorda Galtung nel suo intervento alla seconda dei tanti che si occupano di tutto in- p. VII-399, L. 30.000. giusta nei termini con cui essa è stata affrontata sessione del Tribunale di Norimberga, nel feb- vece che di una cosa sola, ciò è dovu- Rudolf Smend in Italia in questi giorni. braio 1983, promossa dal movimento per la pace to in primo luogo al fatto che è uno Costituzione scrittore notevole, non solo nelle sue e diritto costituzionale Nei suoi lavori Galtung privilegia un approc- europeo. In quella sede furono processati coloro p. VIII-294, L. 23.000 che hanno pianificato la guerra nucleare e fu opere propriamente letterarie (favole cio fondato più saldamente su risultati empirici e racconti, sia pure quasi sempre a George Savile ed elementi strutturali, e su un'analisi epistemo- emessa una sentenza di condanna, purtroppo so- Marchese di Halifax lo simbolica perché i veri "signori della guerra", sfondo politico-ideologico), ma an- Opere complete logica più che filosofica. E un risultato empirico che quando fa della filosofia, unico p. 526, L. 40.000 il fatto che da un significativo campione di guer- annidati nel complesso militare-industriale- sopravvissuto di quella generazione Gianfranco Miglio re prese in esame si vede che nel 98 per cento dei scientifico, non sedevano fisicamente sul banco di ottimi fabbri tedeschi dèi parlar Le regolarità della politica casi esse sono conseguenza di una corsa agli ar- degli imputati. La lezione appresa dalle due gran- materno che va da Simmel a Bloch e due tomi, mamenti. Questo fatto è importante per interpre- di guerre mondiali non è stata "mai più guerre", che si trovò in difficoltà in esilio per p. LXXV-1110, L. 90.000 tare in modo non soggettivo, né semplicemente bensì una folle rincorsa al riarmo che ha prodot- la refrattarietà all'inglese (lingua in Pierre Favre emotivo le vicende del Golfo. Sin dagli anni set- to, tra l'altro, tanti Saddam in molte parti del cui, assicura Anders, "non gli veniva La decisione di maggioranza in mente nulla"). E in secondo luogo p. VIII-498, L. 38.000 tanta, ma soprattutto a partire dalla guerra Iran- globo. I veri mandanti continuano ad essere im- puniti sia perché sono i vincitori sia perché il ca- ciò è dovuto al fatto che aprendolo si Gerhard Leibholz Iraq, l'area del Golfo ha conosciuto una crescen- sente oscuramente, anche se non si è La Rappresentazione te corsa agli armamenti, alimentata via via da di- nella democrazia sempre convinti dal contesto, che p. VIII-410, L. 34.000 verse potenze: Unione Sovietica, Francia, Stati » quest'unica cosa di cui egli parla è an- Il realismo politico che l'unica che davvero conti. "Dico di Ludwig Von Mises sempre la stessa cosa perché è sempre e Frìedric Von Hajek la stessa cosa", diceva con alquanto Antologia a cura di • minore legittimità Charles Murras, il agli armamenti spinge inevitabil- Guido Vestuti eroi dei melodrammi e continuano a sono le loro battaglie", Krippendorff monarchico francese. p. X-626, L. 48.000 gorgheggiare i loro epigoni se si po- giustamente chiedeva: "Ma quando mente alla guerra , ciò che è stato Roberto Michels tesse tradurre sul rigo musicale il sen- mai si è verificato un caso del gene- confermato da quella del Golfo. E La stessa cosa è per Anders la svol- Potere e oligarchie. so delle ben più sofisticate elucubra- re?" Non certo nel medioevo, non ta nella storia determinata dall'in- Antologia (1900-1910) zioni nella massima parte delle arti- nell'età moderna, nonostante la le- venzione della bomba atomica. "Ca- p. XI-554, L. 42.000 colesse e delle tavole rotonde. Fedele vées en masse, meno che mai nelle due pii subito, già il 7 agosto [1945], un Karl Loewenstein alla consegna, quasi come un genera- guerre mondiali. Su queste ultime giorno dopo l'attacco a Hiroshima,... Le forme della cooptazione le del Golfo, "L'Indice" continua abbiamo ora gli importanti studi di che il 6 agosto rappresentava il gior- p. VIII-286, L. 26.000 impassibile a sfornare recensioni, Antonio Gibelli e di Paul Fussell, il no zero di un nuovo computo del L'assolutismo laico sperando negli elogi dei superiori, primo dei quali è recensito in questo tempo: il giorno a partire dal quale Antologia a cura di l'umanità era irrevocabilmente in Anna Maria Battista (t) tanto più che come loro è sempre in numero da Giorgio Rochat e da Mar- p. 416, L. 40.000 ritardo rispetto agli avvenimenti, co Revelli, mentre il secondo, della grado di autodistruggersi". Anders benché a differenza di loro ne chieda cui edizione originale ha già parlato rimase fedele a questa folgorazione, venia. Però anche i libri trattano di Daniele Fiorentino nel succitato n. che non va sottovalutata quando si guerre, e ben da prima che questa 8/90 delT'Tndice", è discusso dallo pensi a tutta la fatica psichica e al- mm-m stesso Rochat in occasione della sua l'apparato di potere dispiegati (la pri- scoppiasse. Nel n. 8 dell'anno scorso VIA BUSTO ARSIZIO 40 Ekkehart Krippendorff ha recensito uscita in italiano. Metodi e risultati ma purtroppo da noi stessi) per re- TE. 30.000.005 • CCP 721200 il libro di Michael Walzer sulle Guer- dei due libri sono, come spiega Ro- re giuste e ingiuste, spesso citato da chat, assai diversi, tuttavia essi con- B> movimento operaio italiano sicché BULZONI non pretenderebbe mai, come An- Trimestrale internazionale di dibattito teorico e politico spingere nell'inconscio il significato ders pretende imperterrito da qua- EDITORE di quel giorno zero. E vero che poi rant'anni, che gli operai abbandoni- LE EDIZIONI UNIVERSITARIE D'ITALIA divenne evidente che l'umanità cor- no a cuor leggero il loro posto di lavo- HISTORIA I reva all'autodistruzione anche senza ro nelle fabbriche per non costruire la bomba, ma nulla è paragonabile ad armi atomiche. O meglio lo preten- • LA CONFESSIONE 01 UNA STREGA essa e nulla ha il suo valore simboli- derebbe, ma sapendo che è impossi- UN FRAMMENTO DI STORIA DELLA CONTRORI- co, sicché si può capire che Anders bile e che quindi qui ci troviamo di N. 4 • febbraio FORMA. Introduzione e note di L. Sambe- non scorgesse gli orrori che andava fronte a una contraddizione insolu- Amiti / Frank / Cases / Cortesi / Natoli / Timpanaro e altri. nazzi. Presentazione di A. Foa. pp. 148, L. 16.000 denunciando che come conseguenza bile, che non contribuisce certo a La crisi del golfo - L'orlandismo - Ancora un partito per i comu- sminuire il suo e nostro pessimismo. di quel "giorno zero", mentre d'al- nisti dopo il PCI? - Iltema. L'Urss e l'Est europeo - Sul materia- • E. DI RIENZO LA MORTE DEL CARNE- tra parte inquinamento nucleare e Ma quello che spinge Anders a po- VALE RELIGIONE E IMPOSTURA NELLA FRANCIA non nucleare spostavano la lotta su sizioni aristocratiche suo malgrado lismo - Uno scritto di Althusser. DEL CINQUECENTO, pp. 164, L. 15.000 un altro terreno e contribuivano a re- induce Fortini a riconoscere la dolo- • F. LA MOTHE LE VAYER DIALOGO legare in secondo piano la lezione di rosa ambivalenza dei mutamenti so- Richiedere a Marx centouno, v. Festa del Perdono 6, 20122 Milano tel. SCETTICO SULLA POLITICA, A cura e Anders, che potè essere ripresentata ciali, che da una parte premono verso 58305261 o Edizioni Associate, v. del Biscione 10, 00186 Roma, tel. con una introduzione di D. Taranto, pp. come nuova qualche anno fa da Jo- l'emancipazione, l'autonomia, l'au- 06/6892586, ccp. 48282008. 160, L. 16.000 nathan Schell, suscitando le ire dello todeterminazione, l'aggregazione • G. ARAGN0 SIETE PICCINI PERCHÉ stesso Anders, ire che peraltro riba- SIETE IN GINOCCHIO IL «FASCIO DB LAVO- divano il suo isolamento: benché RATORI», PRIMA SEZIONE NAPOLETANA DEL P.S.I. avesse sempre sottolineato che la (1893-1894), pp. 128, L 13.000 "sua" folgorazione non era dovuta a • F. CORDOVA AGLI ORDINI DEL SER- sue doti particolari, anzi avrebbe do- anni ottanta in Germania, sia in quella ancora PENTE VERDE LA MASSONERIA NELLA CRISI vuto folgorare tutta l'umanità, resta più grandiosa che ha attraversato tutti i paesi bal- DEL SISTEMA GIQLITTIAN0, pp. 144, il fatto che ciò non era avvenuto e villoso distinguo tra pianificazione, possesso e tici. L. 16.000 che egli era spesso ridotto, contro le uso delle armi di sterminio, accettato anche dal Ma non è solo una questione di "interpreta- premesse, a considerarla una sua per- magistero della chiesa cattolica, ha sinora per- zione". Nel pensiero di Galtung è ben presente la STORIA E DOCUMENTI sonale conquista. Già nel suo rappor- messo loro di sfuggire al verdetto di colpevolez- to con Eatherly egli appariva un po' "triade" ricerca/educazione/azione per la pace. • F. CORDOVA ALLE ORIGINI DEL PC I. troppo come colui che suscitava, sia za. In breve, questo vuol dire che gli "intellettuali" IN CALABRIA (1918-1926) Prefazione di pure maieuticamente, il risveglio di Galtung condivide inoltre, con Ekkehart non possono limitarsi a svolgere la loro funzione A. Leonetti, pp. 176, L. 20.000 quella coscienza che la società aveva Krippendorff, un severo giudizio sul ruolo dello di "chierici", ma debbono, quando è il momen- • 0. BIANCHI SVILUPPO INDUSTRIALE "messo al bando". Ma quando l'aria stato: "Gli stati e la loro capacità di combattere, to, essere disposti e preparati anche all'azione, al- E LOTTE OPERAIE IN PUGLIA, GLI ANNI si riempie del rimbombo dei bellici rappresentata dalle forze armate, sono fratelli ge- la resistenza nonviolenta contro la guerra. DEL CENTRO-SINISTRA (1963-1968). Pre- oricalchi, che rallegra il cuore di tanti melli, e se non si capisce questo non si capiscono Sul piano epistemologico, Galtung si pone in fazione di A. Pepe, pp. 282, L. 30.000 intellettuali, queste contraddizioni né gli uni né le altre". La seconda variabile im- una prospettiva di duplice cambiamento di para- • L MINICHINI LUGLIO 1820. CRONACA DI ci sembrano non soltanto veniali, ma portante, anch'essa strutturale, è dunque il supe- digma. Il primo è il passaggio da una concezione UNA RIVOLUZIONE. Introduzione e note di inerenti alla condizione stessa del ve- M. Themelly, pp. LXXII + 384, L. 40.000 ramento dello stato-nazione, ma con un'idea di riduzionistica e vagamente orwelliana di "pace ro pensatore, che in quest'epoca di- • G. ARAGNO SOCIALISMO E SINDA- sperata deve parlare per gli altri a co- governo mondiale minimo, ben diversa da quella negativa" intesa come assenza di guerra, come del gendarme che si vede in azione in questi gior- tregua tra una guerra e l'altra, a un'idea di "pace CALISMO RIVOLUZIONARIO A NAPOLI sto di dare l'impressione di volgere IN ETÀ GIOLITTIANA, pp. 152, L. 16.000 loro le spalle. Né esse inficiano mini- ni. Per Galtung, l'Onu deve avere una funzione positiva e di nonviolenza", ben più complessa, a di "terza parte", di mediazione, basata su una più dimensioni. Il secondo mutamento paradig- • G. CALVI SOCIETÀ INDUSTRIALE E mamente la verità del messaggio. CULTURA OPERAIA NEGLI STATI UNITI Chi da noi ha molto meditato su capacità di intervento nonviolento. matico è il passaggio da una visione eurocentrica (1890-1917), pp. 304, L. 33.000 a una planetaria (v. Balducci su ' 'l'Unità " del 21 questi problemi è Franco Fortini. Oltre alla tesi dell"'efficacia della guerra" è • AA.W UOMINI E VOLTI DEL FASCI- Del suo ultimo libro, tripartito, la necessario discutere anche quella dell'efficacia gennaio 1991). SMO, a cura di F. Cordova, pp. 448, parte letterariamente più valida è la della lotta, della resistenza, della dissuasione e Questo significa studiare i problemi intercul- L. 48.000 centrale, il resoconto di un viaggio a della difesa nonviolenta. Mentre nel dibattito an- turali, interreligiosi e i processi di civilizzazione. Gerusalemme nell'aprile 1989. Si • METODO STORICO E SCIENZE SO- cora in corso non si trova neppure un cenno a ta- Già in una conferenza tenuta a Dusseldorf nel LA «REVUE DE SYNTHÈSE HISTORIQUE» legga soprattutto la straordinaria de- CIALI le questione, Galtung suggerisce l'ipotesi che la giugno 1985 Galtung affronta questi problemi (1900-1930) a cura di B. Arcangeli e scrizione del Muro del pianto e della Margherita Platania, pp. 448, L. 48.000 folla "salmodiante e oscillante". lotta nonviolenta è tanto più efficace quanto è mettendo a confronto le strutture di giustizia e "Qua e là si muovevano giovanissimi minore la distanza sociale tra la terza parte che ingiustizia sociale del cristianesimo e dell'Islam e • P. F. BUCCELLATO E M. (ACCIO GLI ancora imberbi ma con i lunghi ric- interviene in maniera nonviolenta e l'oppressore. mette in evidenza l'esistenza per entrambe queste ANARCHICI NELL'ITALIA MERIDIONA- cioli pendenti, che dita sottili attor- E quanto si è verificato in casi assai diversi, dal religioni di una versione soft (nonviolenta) e di LE. La stampa (1869-1893). Prefazione di E. Santarelli, pp. 352, L. 38.000 cigliavano. Libri di preghiera rilegati Vietnam all'India al Sudafrica, alla Palestina, una hard (violenta). Ma i lavori più pertinenti si ammucchiavano per terra e su dei alle Filippine, presi in esame per sostenere la pos- sono soprattutto quelli contenuti in Methodol- • A. PEPE CLASSE OPERAIA E SINDA- tavoli". Lo sdegno di Fortini di fron- CATO STORIA E PROBLEMI (1890-1948), pp. sibilità di una soluzione nonviolenta in Palestina ogy and Development. Dal confronto tra i prin- 452, L. 45.000 te a questa orrenda ritualità è dovuto (Palestina-Israele. Una soluzione nonviolen- cipali aspetti che caratterizzano l'epistemologia • A. DE CLEMENTI, POLITICA E SOCIE- alla sensazione che essa, che dovreb- ta?, Sonda, Torino 1989; si veda la rubrica "Va- del cristianesimo hard e quelli corrispondenti del be essere un'esercitazione atempora- TÀ NEL SINDACALISMO RIVOLUZIO- le praticata da secoli, è invece in evi- riazioni sul tema" alla p. VII dell"'Indice-Sche- buddhismo, l'autore propone una sintesi, che NARIO (1900-1915), pp. 180, L. 20.000 chiama "epistemologia eclettica". A parte le ra- dente rapporto con l'oppressione de- de" di questo numero), quando sembrava ben • A. ROSSI-DORIA, IL MINISTRO E I gli ebrei sugli arabi. E il dio degli più vicina di quanto non lo sia oggi. Ma è anche gioni più specifiche di consenso o di dissenso, CONTADINI. DECRETI GULL0 E LOTTE eserciti che "ancora una volta si face- la tesi che Galtung applica nel leggere gli eventi Galtung rivela ancora una volta in questo suo NEL MEZZOGIORNO (1944-1949) pp. va marciare in testa alle truppe, in dell"'Europa dell'89". V'impero del male" so- esercizio analitico una grande capacità di pene- 256, L. 28.000 uniforme di un capo di stato maggio- vietico, ben più temibile di quello di Saddam, è trare negli strati più profondi delle culture, quelli • F.CORDOVA DEMOCRAZIA E REPRES- re". Il Muro del pianto, che in origi- stato sconfitto da un'azione congiunta: i movi- che alimentano, come "invarianti temporali", i SIONE NELL'ITALIA DI FINE SECOLO, ne era venerato, dopo il sionismo, in menti per la pace contro il "nuclearismo" e lo processi che portano prima alla violenza struttu- pp. 216, L. 23.000 funzione antisionista, come memen- ' 'sterminismo " e i movimenti del dissenso contro rale e poi all'evento guerra, per prevenire il quale • A. MARTINI. BIOGRAFIA DI UNA to che il messia non era ancora giun- lo "stalinismo". Eppure questa lotta è durata al- occorre andare molto in profondità. CLASSE OPERAIA, I CARTAI DELLA to, diventa la testa di ponte del dio meno quindici anni, se la facciamo iniziare dalla VALLE DEL LIRI (1824-1954), pp. 224, ebraico contro la presunta idolatria L. 24.000 che minaccia lo stato degli ebrei, conferenza di Helsinki, ben di più se interpretia- mo come lotta nonviolenta anche l'azione di al- • S. LEPRE LE DIFFICOLTÀ DELL'ASSI- mentre proprio questo culto, come STENZA. LE OPERE PIE TRA 800 E 900, sottolinea giustamente Fortini, è ve- cuni predecessori, come Sakharov. Nessuno ha pp. 320, L. 38.000 ra idolatria. notato che alcune tecniche di lotta nonviolenta, le catene umane per esempio, sono state applica- • F. S. ROTILI L'ORGANIZZAZIONE SIN- Le altre due parti dell'opera sono DACALE EDILIZIA: DALLE ORIGINI riflessioni simili nella forma e nei te sia nelle grandi manifestazioni della metà degli ALL'INIZIO DEL SECOLO (1886-1902). contenuti a quelle di Anders, che Prefazione di A. Pepe, pp. 240, Fortini ha discusso recentemente L. 25.000 sulla "Talpa libri" del "manifesto" • S. CASMIRRI, CATTOLICI E QUESTIO- (1° febbraio 1991). Il radicalismo NE AGRARIA NEGLI ANNI DELLA RICO- andersiano si può leggere come una dal basso; dall'altra integrano questi to, ma è asservito al potere, egli è gare l'Etica nicomachea. La comicità convinto che nel generale consenso del novanta per cento della filosofia STRUZIONE (1943-1950), pp. 296, sintesi tra la condanna francofortese tentativi in quello che egli chiama L. 30.000 del "mondo amministrato" e l'atti- "fascismo democratico" (espressio- "le scelte e decisioni rischiose devi odierna è insuperabile". E in verità vismo della sua prima moglie Han- ne che ricorda il "terrore mite" che proprio andartele a cercare". E una le facce dei presunti filosofi che in- • L. DE COURTEN, LA MARINA MER- nah Arendt contro il totalitarismo: Anders una volta scorgeva nella de- forma di provocazione analoga, ma gombrano lo schermo della Tv sono, CANTILE ITALIANA NELLA POLITICA DI alla prima egli rimprovera la passivi- mocrazia americana). Questa posi- diversa da quella dell'eterno "ereti- più che comiche, orribili e disumane ESPANSIONE (1860-1914) INDUSTRIA, FI- zione si ripercuote sul diverso atteg- co" Anders. quanto quella del generale Schwarz- NANZA E TRASPORTI MARITTIMI, pp. 296, tà e il fatalismo, dal secondo si di- L. 35.000 stingue perché non accetta affatto giamento nei confronti degli intellet- Anders rifiuta la designazione di kopf, oggetto dei loro incensamenti, l'esclusione degli Stati Uniti dal pae- tuali. Fortini non si rinchiude in uno filosofo. Da giovane si è occupato di e i loro libri servono soltanto come • G. CAREDDA LA FRANCIA DI VICHY, saggio totalitario, anzi dopo la bom- splendido isolamento (quello ci pen- ontologia, ma che senso ha, caro A- lasciapassare per adire alle scale mo- pp. 440, L. 52.000. ba li vede al centro di esso. Per quan- sano gli altri a crearlo intorno a lui), mleto, porsi domande sull'essere e il bili che li portano, secondo le loro • I. FALCOMATÀ DEMOCRAZIA REPUB- to riguarda il meccanismo di produ- ma cerca quando può di levare la sua non essere quando non si sa se ci sa- speranze, ai rifugi antiatomici dei BLICANA IN CALABRIA: GAETANO zione industriale della morte, An- voce nel deserto dei mass media. remo nel prossimo istante? Al con- potenti. Certo quella di Fortini è SARDIELL0 (1892-1985), pp. 3400, ders è un marxista ortodosso e non si Molte considerazioni di questo libro trario di coloro che chiedono lumi a un'ex trema ratio che dà poca soddi- L. 35.000 lascia intimidire da argomentazioni sono dedicate alla sua complicata sant'Agostino sulla guerra giusta e sfazione a intellettuali tutti contenti • P. ALATRI LE OCCASIONI DELLA STO- giuridiche o politiche. Fortini risente strategia e alle lezioni che trae dalle ingiusta, Anders nel suo estremismo di vivere finché muoiono gli altri. RIA, pp. 700, L. 70.000 di questo pensiero radicale teutoni- sue esperienze. Proprio perché si respinge tutta la storia della filosofia. "Se sono disperato — dice Anders co, ma ha assimilato anche Sartre e rende conto che l'intellettuale-massa "Quando le testate nucleari si accu- — ciò non mi riguarda". Via dei Liburni, 14 - 00185 Roma Gramsci e viene dalla tradizione del vagheggiato da Gramsci si è realizza- mulano, non ci si può fermare a spie- Tel. 06/4455207-Fax 06/4450355 L'INDICE - » ••DEI LIBRI DEL MESE^I

tata. ANTONIO GIBELLI, L'officina della guerra. La Grande Guerra e le trasfor- La prima industria della morte Merito di Gibelli è di avere eleva- mazioni del mondo meritale, Bollati to tutto ciò a problema, fino a farne, mi pare, in qualche modo la chiave Boringhieri, Torino 1991, pp. 276, di Marco Revelli Lit 40.000. dell'intero libro. La Grande Guerra, ci dice, è indicibile proprio perché L'officina della guerra è un libro — mente nuova" nell'estensione e nelle ta dell'alienazione moderna, nel suo mine). Lo attesta l'intero repertorio impensabile, perché troppo grande rigorosamente documentato — sulla conseguenze inattese, che si presentò rendersi autonoma dagli uomini che delle strategie comunicative dei re- per essere rappresentata. Non può prima guerra mondiale. Ma è anche ai suoi stessi protagonisti come la la fanno e contrapporsi ad essi come duci: sia che si scelga consapevol- essere veramente narrata perché fu un libro decisamente attuale sulla realizzazione dell ' ' ' impossibile ' ', immane macchina di morte; nella sua mente l'oblio e il silenzio per vincere totale, invase ogni territorio dell'es- guerra in generale. Sulla guerra mo- dell'"inimmaginabile". Di qui il fal- natura di prodotto umano più radi- il dolore della memoria (come alcuni sere senza lasciare alcun punto d'os- derna e, per molti versi, sulla moder- limento di ogni piano, il trionfo del- calmente disumano. Una volta av- hanno fatto), sia che si moltiplichi, servazione, interiore o esteriore, da nità in quanto tale. l'imprevedibilità, la sostanziale ingo- viata, esegue la propria razionalità invece, ossessivamente il racconto in cui guardarla e pensarla. Ovunque si In bello veritas. E questo in fondo vernabilità da parte di qualsiasi auto- speciale di sterminio, fino alle estre- una infinita coazione a ripetere e a ri- fosse, vi si era dentro ed essa era den- il Leitmotiv che scandisce l'intera rità umana, stato maggiore o gover- me conseguenze, rendendo assurdo tornare sul posto (come accadde ai tro ognuno. Non la si può raccontare trattazione: la guerra moderna come no, comando strategico e massa ogni discorso sulla necessità e possi- più), il risultato è sempre lo stesso: il per lo stesso motivo per cui non vi si terribile rivelatore e acceleratore del- combattente. La guerra, come la tec- bilità di porvi dei limiti, nello spazio, fallimento della comunicazione. Nel può sfuggire. Ma non solo. C'è una lo spirito del tempo; luogo demonia- nica, appare così dotata di una logica nel tempo, negli effetti. primo caso la rinuncia esplicita alla ragione più profonda di questa ine- co in cui vengono allo scoperto e si propria, autonoma, assoluta, incon- Si innesta a questo punto, come parola. Nel secondo il tentativo im- narrabilità, la quale ha a che fare con "inverano" processi silenziosamente la natura stessa della guerra moderna maturati nella lunga durata, accumu- (e della modernità), con la sua strut- latisi lentamente tra le pieghe della tura intrisecamente aporetica: la ten- società e delle mentalità, e portati sione irrisolvibile tra dissoluzione d'un colpo, nell'evento bellico, al pa- del soggetto e esasperazione della rossismo, al grado di verità che solo il Follia in quelle trincee soggettività che la caratterizza, e che limite estremo disvela. La Grande nel suo corso si compie. La prima Guerra fu grande appunto per que- di Giorgio Rochat guerra mondiale fu il più clamoroso sto: perché rivelò il nuovo mondo, il esempio di "evento senza soggetto". mondo del dominio compiuto della La dimensione industriale e tecnolo- Tecnica che ancora ci circonda, a co- gica che rese la produzione di morte L'officina della guerra è il frutto di un decen- subordinazione e simili. Più che quantificare loro che l'avevano fino allora condi- compiutamente impersonale, cancel- viso credendo di abitare il vecchio. nio almeno di ricerche di Gibelli in collabora- queste vicende, a Gibelli interessa descriverle in lò ogni autonomia del fattore umano: Perché segnò l'ingresso nella moder- zione con altri studiosi (in primo luogo il gruppo modo da farle pesare sulla storia della guerra e la nella "battaglia di materiale" creata nità contemporanea che ancora ci af- di Rovereto che pubblica la rivista "Materiali di riflessione su di essa. Perciò sottolinea efficace- dalla moderna artiglieria e dalla chi- fligge, mostrando tutta la carica di lavoro ") sui combattenti italiani della Grande mente la vivacità e originalità delle testimonian- mica, in cui si poteva morire senza neppure aver visto il nemico, e senza distruttività e di nichilismo che ne ze che emergono dalle lettere e dai diari dei sol- Guerra, visti finalmente nella loro dimensione di neppure sapere la causa della propria costituisce l'"essenza" (le "nefaste uomini travolti da un conflitto che non avevano dati, sotto l'apparente uniformità della comuni- meraviglie del secolo XX"). Fu, in morte, il principium individuationis si voluto né capito. Le fonti sono di due tipi: le te- cazione scritta da parte di chi doveva ricorrervi dissolve; l'individuo si riduce, come altre parole, l'inizio di un Novecento per la prima volta (p. 58), nonché l'ambivalenza che forse solo ora sta, nello stesso stimonianze scritte di protagonisti anonimi e di- scrisse Junger, a "una semplice parti- modo, sanguinosamente finendo. menticati (lettere, diari, memorie assai più fre- dei sentimenti tra rifiuto della guerra e adesione cella di natura che scompare nell'im- quenti di quanto si credesse un tempo, tanto da ai suoi valori e stereotipi (pp. 96, 101). Dalla ri- mensità della notte". Ma non per Il primo, più evidente nesso tra sopravvivere in parte all'incuria dell'Italia uffi- cerca escono confermate la forza dell'egemonia questo accetta il proprio destino, an- guerra e modernità segnalato da Gi- zi, quanto più questo si fa precario, e ciale) e i materiali elaborati dalla medicina mili- politico-culturale della classe dirigente liberale, belli consiste nel suo carattere "in- indipendente dalla propria volontà, dustriale". Nell'essere stata quella tare nel corso del conflitto per fronteggiare l'af- capace di ottenere obbedienza se non partecipa- tanto più si afferma il senso della guerra — come d'altra parte "que- flusso imprevisto di decine di migliaia di soldati zione, nonché l'eccezionale grandezza dei costi propria unicità, dell'insostituibilità sta" guerra — nel senso più proprio di cui la guerra aveva minato o distrutto l'equili- umani della guerra a tutti i livelli, dalle trincee ai di un'esistenza totalmente sfidata. "un'industria per il macello umano brio psichico (un campo che Gibelli è stato il pri- manicomi. Nacque allora quella sorta di sogget- specializzato"; un gigantesco proces- mo ad affrontare in Italia e il più assiduo ad ap- L'officina della guerra è uno studio che forni- tività senza soggetto, ormai assoluta- so di produzione in cui la potenza sce un 'apertura straordinaria sulle diverse (e spes- mente sganciata da ogni realtà ester- della tecnologia e l'esperienza della profondire, sia negli archivi che nella produzione tecnica italiana e straniera di allora e di oggi). so coesistenti) articolazioni di consenso, dissenso na, che in una fuga impossibile verso morte di massa si sono intrecciate fi- il sé finisce per incontrare solo il vuo- I risultati di queste ricerche, dice Gibelli, non e devianza nella Grande Guerra. Rimane aperto no ad apparire l'una come il volto to, il negativo, la morte come unica dell'altra. La guerra ha finito per in- possono essere quantificati, non siamo cioè in l'altro aspetto del problema, cioè come potesse la via d'uscita. In queste condizioni corporare la forma tecnica e organiz- grado di calcolare quanti tra i quattro milioni di maggioranza dei combattenti superare le terribili l'Io è autistico: non può narrare la zativa propria del lavoro industriale. italiani che andarono al fronte ne tornarono di- tensioni e sofferenze della trincea. In questa dire- propria dissoluzione senza perdersi. Se ne è alimentata, e l'ha a sua volta strutti dentro, non soltanto per l'insufficienza zione il volume di Gibelli è comunque assai più Gibelli registra questa dimensione alimentata dilatandola in dimensioni delle fonti, ma più ancora per la labilità dei con- utile e vivo di quello di E. Leed, Terra di nessu- tragica. E ne trae due conseguenze inimmaginabili, esasperandone ogni no (Il Mulino, 1985), così ricco di stimoli e pro- decisive sul piano del metodo. aspetto nel suo carattere di mobilita- fini tra "normalità" e "follia" in tempo di guer- zione totale, conducendola alla sua ra. Tutti coloro che vissero l'esperienza della vocazioni, ma così chiuso dinanzi alle dimensio- La prima riguarda l'oggetto-guer- sostanza essenziale. Si è fatta "lavo- trincea ne furono in vario modo segnati per sem- ni politico-sociali del conflitto. ra: cosa essa è, in cosa consiste la sua ro", caricandosi nel contempo di tut- pre, con emozioni e lesioni interne più o meno "verità". E la risposta è tranciante: ta la negatività che il lavoro nella mo- recuperate dalla maggioranza, esplose invece per se la guerra è, in primo luogo, patolo- dernità compiuta assume. Non è ve- una minoranza attraverso una serie di comporta- gia del soggetto essa non può essere ro che sono state le industrie Ford il menti, che vanno dalla follia ufficialmente rico- rivelata dalle forme della normalità. più clamoroso esempio di applicazio- nosciuta e come tale curata dai medici militari La sua essenza non può celarsi che ne dell'organizzazione scientifica nelle forme patologiche, anormali, tayloristica alla produzione di massa. (con un misto di scrupoli scientifici e di durezze dell'osceno e del bestiale, del delirio In forma ben più estesa, e totale, ci patriottiche) ad altre forme di stranezza antiso- e dell'allucinazione, dell'eccesso e dimostra Gibelli, lo sono stati i cam- ciale e di rifiuto dell'irreggimentazione bellica della negazione. Soprattutto della pi di Verdun, le pianure della Marna, sbrigativamente classificate come diserzione, in- follia, intesa come unica forma uma- le trincee del Carso, le grandi offen- na della razionalità bellica, in cui ciò sive in cui la parcellizzazione delle 3HBI che viene alla ribalta è, appunto, "la mansioni, la razionalizzazione dei ricerca spasmodica di una via di fuga, tempi, il coordinamento spinto dalle trollabile. Agisce senza essere agita. corollario diretto del secondo, il ter- possibile (e per questo ogni volta ri- e l'impossibilità di trovarla". Il libro risorse sono stati per la prima volta Soprattutto — esattamente come la zo livello di analogia tra guerra e mo- petuto) di raggiungere un nucleo di è — coerentemente — un minuzioso scientificamente applicati alla produ- modernità affamata di novum — cre- dernità, su cui Gibelli ha lavorato in verità, un'essenza, che sembra di percorso attraverso i luoghi infre- zione di morte su scala industriale. E sce su se stessa, si dilata e si accelera modo particolarmente fecondo: volta in volta ritrarsi di fronte al di- quentabili della guerra, ospedali mi- dove la tecnica ha potuto rivelare la offrendo a ogni svolta la vista ag- 1'''indicibilità' ' della guerra moder- scorso, e vanificarlo, e imporre di ri- litari e manicomi, uffici censura e tri- propria vera essenza di forza natura- bunali, obitori e lazzaretti dove at- ghiacciante e spettacolare dell'inedi- na. L'impossibilità di rappresentarla tornare daccapo perché comunque le incontrollabile, capace di mutare traverso le testimonianze tronche to, per il quale non esistono parole e comunicarla con le categorie nor- quello che avvenne non è quello che è la stessa natura fisica dei luoghi, di per narrare, né voci narranti cui affi- mali della coscienza e del racconto, e degli allucinati e dei simulatori, dei trasformare uomini e paesaggio ripla- narrato, risiede altrove. Quasi che mutilati e degli autolesionisti, dei darsi, né soggetti. La guerra moder- quindi di elaborarla sotto forma di ciò che è comunicato fosse solo l'ac- smando corpi, territorio e temporali- na si rivela, qui, come la forma più al- tradizione (nel senso tecnico del ter- traumatizzati e degli "inaccessibili" tà a partire dal proprio statuto artifi- cessorio, 0 dettaglio, mentre la tota- prendono forma le uniche tracce di ciale. Di qui il titolo del libro, e del lità di quello che fu esperito, e che si "normalità" sopravvissute alla follia suo capitolo centrale: L'officina della manifestò a tutti gli organi del senso dei sani. Si comunica il nucleo incon- guerra. sotto forma di bagliori accecanti, fessabile — e per questo vero — del- suoni e rumori, lezzo di cadavere e la moderna esperienza guerriera. Ma vi sono, nel discorso di Gibel- odore di esplosivo, lacerazione e do- li, anche altre, più sottili assonanze lore e paura si sottrae alla capacità La seconda riguarda il soggetto, la che fanno della guerra una metafora evocativa della parola. E, d'altra par- voce narrante: chi può raccontare la assoluta della modernità. Intanto la te, quello che avvenne per l'altro ter- guerra? In quale linguaggio può esse- sua "impensabilità". Il suo carattere ribile simbolo della contemporanei- re comunicata come esperienza vera? di "evento ai limiti dell'impossibi- tà, il Lager, il cui carattere di espe- Il libro suggerisce per lo meno tre le", come la definì Musil. La prima rienza-limite, di male assoluto, spie- punti di vista dai quali la guerra può guerra mondiale, scrive Gibelli, "fu ga la difficoltà di testimoniare del essere guardata. Il primo è quello così grande che non era possibile pen- deportato così ben documentata ne "anatomico"! del medico: il gelido sarla nella sua portata prima che fos- La vita offesa di Anna Bravo e Danie- linguaggio clinico da tavolo necro- se accaduta". La sua dimensione, le Jalla. Ed è, in fondo, la ragione del scopico, l'unico capace di contenere una volta posto in movimento il mec- naufragio della comunicazione tele- senza mediazioni l'orrore degli arti canismo della distribuzione di scala, visiva in questa "nostra" guerra va- fu talmente smisurata, così "radical- namente inseguita e mai rappresen- stiche". Da queste premesse nasceva classe": "c'è — egli scriveva — tra « una concezione della politica segnata fascisti e antifascisti, una differenza sconvolti, dei corpi lacerati, troncati, Il Salvagente da elementi assolutamente tipici di di clima morale, di sensibilità, che in divelti; di descrivere senza arretrare quella particolarissima congiuntura molti agisce con una suggestione e e senza censure culturali l'effetto storica: un'interpretazione attivisti- una forza enorme che sarebbe gravis- della tecnica sugli uomini ("vidi feri- Giustizia, libertà e pacifismo ca e spregiudicata della militanza po- simo errore non utilizzare; è anzi es- ti con porzioni di cranio strappate e il litica, con al centro "l'azione assisti- sa che conferisce alla battaglia per la cervello pulsante sotto la cicatrice; di Giovanni De Luna ta dalla ragione e... illuminata dalla libertà un valore quasi religioso". A feriti con parti della mascella aspor- luce morale"; la libertà intesa "come queste categorie egli ancorava un tate e nasi staccati, e lesioni di diver- mezzo e come fine"; una spiccata in- giudizio di "lungo periodo", veden- si nervi craniali..."). E il linguaggio CARLO ROSSELLI, Scritti dell'esilio. tà", anche documenti interventi e al- clinazione per la spontaneità più che do nella lotta antifascista soprattutto del Benn di Morgue, del Céline di Giustizia e libertà e la concentrazione tro materiale di rilevante interesse per l'organizzazione, coniugando la l'aspetto di una lotta tra due tipi di Viaggio al termine della notte, cui il li- antifascista, 1929-1934, a cura di Co- culturale e politico. fiducia nei "movimenti" con forti italiani, due tipi diversi in chiave an- bro ricorre ampiamente. Una parte stanzo Casucci, Einaudi, Torino Sia i criteri con cui è stata organiz- diffidenze verso la forma-partito in tropologica e temperamentale, desti- consistente delle fonti è costituita da 1988, pp. 338, Lit 45.000. zata la raccolta, sia l'efficace intro- generale e per il "partito di massa" nati ad affrontarsi anche dopo che il materiali medici e psichiatrici, cui duzione di Casucci richiamano l'at- in particolare; il tentativo di sintesi fascismo sarebbe scomparso come re- appartiene, appunto "la contabilità Tra le due guerre mondiali, il mol- tenzione soprattutto sui lineamenti del "socialismo liberale" al cui inter- gime politico. "Il fascismo — egli empirica della mutilazione e della tiplicarsi degli ossimori riferiti ai da "eresia socialista" assunti allora no far confluire "il liberalismo... co- scriveva — sprofonda le sue radici morte" ("polmoni perforati, cervelli grandi paradigmi di derivazione ot- dalle formulazioni di Rosselli. Total- me forza ideale ispiratrice, il sociali- nel sottosuolo italico; esprime vizi schizzati fuori, vesciche lacerate, in- profondi, debolezze latenti, miserie testini scoperti: qui ci sono brandelli di tutta la nazione". C'era una idea- di tutto il corpo umano"). forza alla base di quelle considerazio- Il secondo punto di vista è quello ni: non esistono una identità e una del poeta, in particolare di un poeta storia nazionale senza l'energia e la visionario come Andreev, l'autore di La retorica e il bazooka fierezza della lotta; le lotte, la guerra Riso rosso, il cui "sguardo sembra sono esperienze costitutive nel pro- spingersi oltre l'evento nella sua spe- cesso di sedimentazione di una qual- cificità, per cogliere nella forma di PAUL FUSSELL, Tempo di guerra, Mondadori, avevamo vergogna" e che rappresentava "ilmas- siasi identità collettiva; un giudizio, incubo attuale una parte della storia Milano 1991, ed. orig. 1989, trad. dall'inglese quindi, apertamente positivo sul futura", e alle cui visioni il libro ri- simo della devastazone fisica unita al mìnimo di Mario Spinella, pp. 406, Lit 50.000. conflitto, sulla capacità che il con- corre sovente. Ma è soprattutto alla del significato umano" (pp. 183-84). Come su fronto aperto con gli avversari ha di figura del disertore che Gibelli sem- questa base fosse possibile muovere e portare a attivare le energie più riposte, le ri- bra attribuire 0 ruolo principale. Il Paul Fussell è già noto al pubblico italiano per combattere milioni di uomini, Fussell non lo di- sorse potenziali che si annidano nelle disertore come voce narrante della il suo eccellente volume La Grande Guerra e la ce, perché gli interessa la denuncia di quanto di pieghe della società civile. In questo guerra e della modernità. Colui che memoria moderna (IlMulino, 1984), una rivisi- falso e artificioso era nella guerra angloamerica- senso la "contrapposizione tra italia- tenta l'impossibile compito di porsi tazione di grande sensibilità della letteratura bri- na e non lo studio di questa guerra in tutta la sua ni" può essere letta proprio a partire "al di fuori", e che nel vano tentati- tannica sulla prima guerra mondiale. In questo complessità e contraddittorietà. Parla perciò dei dalla pietra angolare del giudizio sul vo ricupera un residuo di soggettività suo Tempo di guerra (v. recensione di Daniele problemi di efficienza e coesione dei minori re- conflitto: come se il mondo della autentica, uno sguardo libero su una Fiorentino all'edizione originale su "L'Indice", parti dimenticando del tutto quanto la sociolo- "morale eroica" si opponesse al quie- totalità che per un breve istante è da tismo attendistico, l'insoddisfazione n. 8, ottobre 1990) Fussell affronta la seconda gia militare ha scritto in materia proprio sulla ba- lui separata. Beninteso, il concetto di per lo stato delle cose presenti al tira- guerra mondiale da un punto di vista ormai più disertore è qui utilizzato in un'acce- se di inchieste minuziose tra i soldati statuniten- re a campare delle tante maschere zione assai ampia, per certi versi im- statunitense che britannico e con un orizzonte si; e si ferma a illustrare una guerra così "ameri- popolari da Gianduja a Pulcinella, la propria dal momento che la diserzio- molto ampio, che spazia dalle reazioni dei com- cana" anche nei suoi aspetti negativi da suonare sfida progettuale con il futuro alla fa- ne in senso stretto, nello stato della battenti a quelle della popolazione civile, fino per il lettore europeo talvolta tanto lontana talistica rassegnazione allo scorrere mobilitazione totale e dell'onniper- all'esame della letteratura del tempo bellico. Il quanto quella hollywoodiana della propaganda di un tempo sempre uguale a se stes- vasività dell'amministrazione è assai suo obiettivo è la demolizione dei miti creati dal- ufficiale. so. E, non a caso, Rosselli citava a so- difficile, residuo in estinzione di una stegno delle sue posizioni la celebre la propaganda durante e dopo la guerra, di cui Non vorremmo sembrare troppo critici: il li- società contadina dalle maglie lente. Fussell contesta la dimensione ideologica e mo- affermazione di Piero Gobetti "il fa- Si tratta, piuttosto, di una diserzione bro è interessante, documentato, vivo, si legge rale; con un 'ampia e tagliente utilizzazione delle scismo è l'autobiografia di un popolo dello spirito, quale si esprime in for- bene e con profitto. Vorremmo averne di così seri fonti tradizionali di taglio memorialistico, ma che rinunzia alla lotta politica, che ha ma estrema nel disagio psichico e nel- e utili per la guerra italiana'. Tuttavia questa di il culto dell'unanimità, che fugge l'e- la follia (la via d'uscita soggettiva a anche dei film, delle canzoni, della pubblicità, il Fussell è una brillante descrizione critica più che resia, che sogna il trionfo della facili- una situazione che non consente vie nostro autore illustra il disinteresse dei militari e un'analisi dei comportamenti angloamericani in tà, della fiducia, dell'entusiasmo". d'uscita reali), ma che trova stru- dei civili statunitensi e britannici per le ragioni di guerra; un'opera di denuncia al miglior livello Traspariva da queste affermazioni menti parziali e soluzioni intermedie fondo del conflitto e invece il prevalere in tutti di giornalistico, non uno studio di straordinaria nei mille atti di resistenza passiva, la consapevolezza di vivere una fase preoccupazioni assai più limitate, dalla soprav- sensibilità e lucidità britannica della prima guer- "costituente" della storia che prelu- nell'imboscamento e nella finzione. vivenza individuale nelle azioni belliche al pic- Nella stessa scrittura, quando questa ra mondiale. Forse il nostro torto è proprio quel- deva alla nascita di un mondo nuovo; colo benessere da strappare a una vita di caserma lo di misurare quest'opera su quella precedente, il nazismo e il fascismo erano vera- è allontanamento mentale e ricon- vivacemente descritta nei suoi aspetti peggiori. quista di sé ("Ecco perché lo scrivere anziché di apprezzarne la forza di rottura che na- mente considerati la fine dell'umani- — annota Gibelli — si presenta per- La polemica di Fussell è certamente utile e op- sce dalla combinazione dei ricordi e risentimenti tà. Per rinascere bisognava distrug- gerne tutte le premesse culturali, lopiù non come un resoconto, ma co- portuna (anche se nella traduzione, pur accurata, del reduce e delle ricerche del grande studioso. ideologiche, sociali, economiche. me una forma di resistenza, come un si perde gran parte dei riferimenti noti al lettore (g.r.) gesto che ha la forma ora del diniego, Tutto il bene era da una parte, tutto angloamericano) e il volume ci sembra destinato il male dall'altra. Lungo questa dire- ora dell'autodifesa, ora della fuga e, a un successo di critica e di pubblico che ci ralle- precisamente, della 'diserzione', qui zione si approdava alla considerazio- gra. Tuttavia la revisione critica dei miti patriot- non intesa in senso letterale, ma co- ne della guerra come giusta e inevita- me riconquista di sé e sottrazione tici consolidati è condotta con un'eccessiva uni- bile. La generazione politica alla qua- agli imperativi della mobilitazione e lateralità fino a "ribadire che si è trattato di una le Rosselli apparteneva si era formata della massificazione"). Sono così gli guerra, di niente altro che di una guerra, perciò sulla dura lezione della sconfitta: ri- epistolari dei soldati semplici, le let- stupida e sadica, di un conflitto... di cui tutti formismo, socialismo, pacifismo, tere alle famiglie, i diari sgrammati- erano riferimenti screditati dall'at- cati l'altro reticolo documentario del tendismo, dagli estenuati distinguo libro, in cui l'autentico filtra anche teorici, dall'incapacità di adeguare i attraverso il linguaggio manipolato propri comportamenti pratici ai tem- dalla propaganda e amputato dalla tocentesca, i tentativi di sintesi o di mente interno al dibattito "revisio- smo come forza pratica realizzatri- pi "del ferro e del fuoco". Rosselli, a censura, rivelandosi autentico pro- superamento perpetrati lungo le più nista" che in Europa si sviluppava a ce". Sui tratti salienti di questa con- questo proposito, riportava una prio nella sua estraneità al contesto; diverse direzioni teoriche, più che un partire dal rifiuto dell'equazione so- cezione politica si sono già splendida citazione di Turati contro nella distanza che pone tra il residuo segno di vitalità e di attualità rappre- cialismo = stalinismo, Rosselli recepì soffermati gli studi più importanti la violenza: "La violenza nega la sto- di sostanza umana che rivela, e la sentarono la testimonianza di una in quegli anni la parte più dinamica (da Garosci a Tranfaglia) di una sto- ria; la nega non soltanto nel fatto cri- pervasività del contesto bellico che crisi profonda sia del socialismo sia delle riflessioni di Henry De Man riografia che si avvale ormai di acqui- minoso immediato, ma soprattutto l'avvolge. E che finirà, irrimediabil- del liberalismo di un logoramento il sulle nuove forme di organizzazione sizioni consolidate. In questo senso per la paralisi mentale che produce, mente, per sommergerlo. cui indicatore politico più rilevante del capitale, approdando a un sociali- non si può dire che il volume curato per lo spirito di servilismo, di terro- fu senz'altro la comune sconfitta del- smo libertario, immune da dogmi, da Casucci vada a colmare lacune e a re, di umiltà che produce negli uomi- Faremo bene a ricordarcene, le loro espressioni politiche, partiti- fondato sul rifiuto del burocratismo diradare tenebre; pure il libro si inse- ni"; ma per aggiungere subito dopo: ascoltando i nostri telegiornali. E po- che e statuali di fronte al nazismo e al di partito e dello statalismo esaspera- risce con forza nell'attualità del di- "la nostra generazione, plasmatasi tremo forse fare buon uso anche di fascismo. Dai nuclei centrali di en- to che caratterizzava l'esperienza so- battito politico-culturale che si è ac- nella guerra e nel dopoguer- un'altra citazione, riportata da Gi- trambi si staccarono schegge di ri- vietica. Così, allora, egli sintetizzava ceso sui temi della contrapposizione ra, spettatrice di così grandi sconvol- belli ancora a proposito di linguag- flessioni e di ripensamenti autocritici "per punti" il suo dissenso con il fascismo/antifascismo e della guerra, gimenti sociali, non riesce ahimè più gio, guerra e "autenticità", e tratta che confluirono in un'unica nebulosa marxismo: "1) il sistema marxista proponendosi come punto di riferi- ad aderire alla posizione turatiana. da Schnitzler: "Si dice: è morto da dai contorni teorici molto accidenta- implica una posizione deterministi- mento indispensabile per rintraccia- La rispetta, vorrebbe poterla appli- eroe. Perché non si dice mai: ha subi- ti e difficili da distinguere, un vero e ca; 2) il revisionismo ha eroso alla ba- re le radici lontane di posizioni — co- care, sente in essa l'eco precorritrice to una splendida, eroica mutilazio- proprio laboratorio di sperimenta- se la dimostrazione di Marx della ne- me quelle di Norberto Bobbio sulla di una nuova civiltà, di un sogno ma- ne? Si dice: è caduto per la patria. zioni, progetti, sforzi ostinati di tro- cessità dell'avvento socialista; 3) la "guerra giusta" — che oggi possono gnifico di fratellanza e di pace; ma la Perché non si dice mai: si è fatto am- vare "vie nuove", sconfitte. tesi socialista e socializzatrice, ab- stupire. realtà triste e miserabile di questo putare entrambe le gambe per la pa- In questo mondo magmatico e vi- bandonata come conclusione di un Della contrapposizione fascismo/ dopoguerra europeo glielo vieta. Noi tria? (L'etimologia dei potenti!). Il vacissimo Carlo Rosselli ebbe un teorema scientifico, è stata reintro- antifascismo Rosselli fornì allora una viviamo in un'epoca dura e arcigna in vocabolario della guerra è fatto dai ruolo importante. Una sagace scelta dotta come premessa di fede; 4) pro- chiave interpretativa svincolata dalle cui la forza storica non può affermar- diplomatici, dai militari, dai potenti. dei suoi scritti nei primi anni del- gressiva rottura tra marxismo revi- strettoie della politica, fuori anche si se non per via di rivoluzione e di Dovrebbe essere corretto dai reduci, l'esilio è stata ora pubblicata da Co- sionato e moderni movimenti sociali- dalla logica di quella "fase" dello violenza". Tutto l'universo che ave- dalle vedove, dagli orfani, dai medici stanzo Casucci in un volume che rac- sti; 5) ritorno, pur col decisivo ap- scontro con il fascismo; una lettura va presieduto all'emergere di quelle e dai poeti". Un buon viatico, per coglie, accanto agli articoli per i porto dell'esperienza marxista, a antropologica prima ancora che poli- quando tornerà la pace. "Quaderni di GL" e per "La Liber- posizioni volontaristiche e illumini- tica, culturale prima ancora che "di IDEI LIBRI DEL MESE|

alla vergogna per qualche atto ("Feci indirettamente, al di là delle sue in- un brutto articolo di commento all'u- tenzioni, rivela del suo autore. Inve- che Croce definiva "le forze centri- Un comunista di frontiera scita di Giolitti dal partito", dopo ce, lo storico contemporaneo troverà fughe del Novecento" era racchiuso l'invasione sovietica dell'Ungheria; non solo elementi nuovi, ma anche in queste affermazioni: "L'agnostici- di Gian Giacomo Migone "... sbagliai seriamente" a votare per interpretazioni illuminanti su alcuni smo — aggiungeva Rosselli — come la radiazione del "Manifesto"), per nodi decisivi: le motivazioni che il neutralismo, non ha mai conquista- PIETRO INGRAO, Le cose impossibili razionalità si legge d'un fiato, anche non parlare dell'autoironia con cui si spinsero una generazione della sini- to nessuno; e il pacifismo in tanto Un'autobiografia raccontata e discussa perché Nicola Tranfaglia riesce ad valuta come tattico della politica stra ad aderire o a tollerare lo stalini- può sollevare entusiasmi in opposi- con Nicola Tranfaglia, Editori Riuni- essere incalzante, senza mai cedere ("Del resto, come 'capocorrente' smo; la dialettica togliattiana, so- zione a una guerra esistente in quan- ti, Roma 1990, pp. XXXIII-216, Lit alla tentazione di farsi protagonista. valgo proprio un fico secco"). E in- prattutto nei suoi rapporti con il par- to si trasformi in una guerra alla 26.000 (con una videocassetta a cura Eppure, l'immagine e la viva voce di variabilmente generoso con gli av- tito; la svolta mancata del 1956, con guerra, in guerra civile". dell'Archivio Audiovisivo del Movi- Ingrao riescono a esprimere l'uomo versari politici e con le persone da cui il XX congresso del Pcus e l'invasio- Eccola la formula fatidica, ritor- mento Operaio e Democratico, regia nella sua integrità. Un uomo capace dissente. Basti dire che in quest'in- ne dell'Ungheria; il tentativo manca- nata oggi di grande attualità dopo le di Ansano Giannarelli). di argomentare le sue convinzioni, tervista, concessa nel momento di to di introdurre elementi di demo- considerazioni di Claudio Pavone su- per quanto radicate, senza mai ri- maggior tensione di un conflitto che crazia nel Pei, di cui fu protagonista gli aspetti di guerra civile assunti an- Consiglio al lettore di non rinun- nunciare al dubbio dell'intelligenza. riguardava l'identità del partito a cui lo stesso Ingrao all'XI congresso, e che dalla Resistenza italiana, ed ec- ciare all'uso della videocassetta in cui Ingrao è così sicuro di sé da essere ca- ha dedicato la sua vita, ricorda tutte che sboccò nella radiazione del "Ma- cone le "premesse" logiche e politi- Pietro Ingrao racconta la sua vita. pace di dire: ho sbagliato; addirittura le occasioni in cui, in passato, Achille nifesto"; la difficoltà del gruppo di- che. Quando Rosselli scriveva, nel Nel libro il testo scorre, la sua lucida di confessare un sentimento vicino Occhetto si era comportato in ma- rigente di comprendere il '68 e gli an- 1934, Hitler era appena salito al po- ni successivi di grandi rivolgimenti, tere ma aveva subito contribuito a per non parlare del terrorismo. rendere la pace "quello che fu sem- Chi si è accontentato delle carica- pre nella storia: uno stato negativo e ture di comodo di Ingrao e della sini- precario, una parentesi tra due guer- stra comunista, che una stampa quasi re, una guerra, come Clausewitz di- Chi non fa la riforma, l'aspetti unanime ci ha propinato in questi ceva, che continua sotto forme muta- mesi, ha di che restare sorpreso. Na- te". In questo senso la guerra era as- di Loredana Sciolla turalmente osservatori più attenti e solutamente inevitabile. "Non pun- partecipanti meno faziosi e strumen- tiamo sulla guerra — scriveva tali della politica italiana sapevano e sanno perfettamente che una parte Rosselli —. Constatiamo che la guer- La non decisione politica. La scuola secondaria l'istruzione di base inizia negli anni quaranta e ra viene. Non riusciamo a far nostre della sinistra comunista, precisamen- termina nel 1962, mentre quello della seconda- le illusioni di Henderson e di gran tra riforma e non riforma. Il caso italiano a con- te quella che fa capo a Ingrao (anche parte della sinistra europea. Un solo fronto con altre esperienze europee, a cura di ria superiore termina nel 1971 ed è caratterizzato se Ingrao a sua volta si chiede chi so- modo esiste per scongiurarla: preve- Luciano Benadusi, La Nuova Italia, Firenze da un sostanziale equilìbrio tra programmazione no e che cosa vogliono gli "ingraia- nirla. Prevenirla con un'azione riso- 1989, pp. 261, Lit 25.000. centralizzata e autonomia delle forze locali. Nel ni" — "quelle volte in cui siamo an- luta, con un intervento rivoluziona- caso inglese — ricostruito da Gianfranco Rescal- dati a contarci, io ne ho trovati po- rio che nei paesi dove il fascismo do- Questo volume viene a colmare una lacuna li — il "ciclo della politica" di riforma del- chi..."), almeno dopo la morte di To- mina rovesci le parti nella guerra ci- nella letteratura sociologica sulla scuola italia- l'istruzione secondaria inizia negli anni cinquan- gliatti ha avuto un ruolo di punta vile". La guerra civile come guerra ta e si conclude alla fine degli anni settanta, ed è nella ricerca di spazi di libertà all'in- na, che finora ha preferito concentrarsi sui temi terno del partito, nel tentativo di in- alla guerra e contemporaneamente connotato da un carattere fortemente decentrato, della selezione scolastica, del rapporto scuola- trodurvi i rudimenti della democra- come scelta di campo, rifiuto sia del mentre il progetto iniziale della scuola compren- pacifismo che del vecchio neutrali- occupazione, degli insegnanti e degli studenti. Le zia. Anche se Ingrao, con la solita di- siva, di una scuola cioè che unifichi i diversi ca- smo. Nella contrapposizione con Hi- politiche scolastiche, piuttosto trascurate dagli sarmante sincerità esclama: "Al tler, il pacifismo veniva misurato studiosi italiani, hanno invece ricevuto ben mag- nali dell'istruzione superiore, sembra attualmen- Congresso di Firenze fui troppo uni- non sul piano dei principi morali ma giore attenzione nei paesi anglosassoni: negli Sta- te lasciare spazio a innovazioni di segno opposto. tario. Quanta fatica ho fatto io stesso nella concretezza dei risultati otte- ti Uniti è stata perfino istituzionalizzata nelle Il sistema scolastico francese — indagato da Sere- a praticare la pubblicità del dissen- nuti. In un suo scritto ancora inedi- università come disciplina specialistica la Edu- na Fanelli — pur avendo vissuto nell'ultimo de- so!" Ingrao afferma di non essere to, riferito proprio ai ricordi degli cational Policy. cennio trasformazioni di notevole portata tra cui "integralista, come qualcuno è anda- to dicendo, ma piuttosto un uomo di anni tra le due guerre, Vittorio Foa La questione di polìtica scolastica analizzata la riforma della secondaria inferiore, non ha an- confrontandosi con il pacifismo, la 'frontiera'. Certo, da comunista te- — la riforma dell'insegnamento secondario — è cora avuto, analogamente a quello italiano, una democrazia, e gli altri grandi temi stardo, ma sempre pieno di curiosità tra le più importanti che si siano poste in tutta riforma della scuola secondaria superiore. Il caso verso gli altri". Chi lo ha seguito e lo della vigilia di guerra e poi della guer- italiano, infine — approfondito da Luciano Be- ra vera, ha avanzato alcune conside- l'Europa occidentale dal dopoguerra ad oggi. In segue, in certe sue incursioni nel razioni in questo senso esemplari: Italia, dopo essere stata per anni al centro di viva- nadusi —, rivela una situazione paradossale: mondo della sinistra cattolica e non "avevamo messo a raffronto la gran- ci dibattiti e polemiche non solo nelle aule di mentre la riforma della scuola media obbligato- violenta, o dell'ambientalismo, o del de conquista socialista, in Francia, Montecitorio, sembra attualmente caduta nel di- ria è stata rapidamente condotta in porto fin dal femminismo, è portato a dargli ragio- delle quaranta ore di lavoro la setti- menticatoio. Opportuna è dunque la pubblica- 1962, non sono bastati venticinque anni a varare ne. Tuttavia, anche istituzioni fon- mana, attuata nel 1936, con le cin- zione di questo libro che ci riporta alla memoria, una qualsiasi riforma della secondaria superiore. damentalmente integraliste sono po- quantasei ore la settimana lavorate L'iter stesso della mancata riforma delle superio- polate da persone che tali non sono e ricostruendolo nelle sue fasi storiche e nei suoi che sono disposte a difenderle, "per- dai tedeschi per preparare una guerra meccanismi decisionali, l'iter travagliato e in- ri ha un carattere paradossale e non privo di iro- di annientamento... Potevamo discu- nia: il processo politico parte da un'ipotesi di ché la battaglia bisognava condurla tere di tutto, di libertà e democrazia concludente che fa della riforma della scuola se- dentro". Verrebbe la tentazione di condaria superiore "uno dei più clamorosi casi di scuola unificata che, se realizzata, sarebbe stata concludere: "Nulla salus extra eccle- e socialismo ma la priorità era una so- la più avanzata in Europa, e si chiude senza nem- la; resistere a Hitler e Mussolini... fallimento del riformismo all'italiana". Il falli- siam". Nel '36-'39 l'appoggio dell'Urss ai mento non riguarda l'effetto di una politica, ma meno riuscire a fare approvare un elevamento dell'istruzione obbligatoria a livelli ormai da Invece, per Ingrao, che non vuole repubblicani nella guerra civile spa- lo stesso processo decisionale, per cui — secondo "correre dietro alle nuvole", ma "ca- gnola cancellò la critica all'assoluti- le parole del curatore — più che di una ' 'riforma tempo raggiunti da quasi tutti i paesi europei. pire" per "prendere iniziative", è smo sovietico". C'era più pacifismo sbagliata", come nel caso della sanità, si tratta di Le cause dell'insuccesso italiano sono nume- decisiva l'efficacia politica. Per que- nelle lotte degli operai francesi che una "riforma mancata". Di qui l'efficace titolo sto non è interessato a piccole forma- riducevano le produzioni belliche rose e si sono sommate l'una all'altra. Benadusi del libro: La non decisione politica. ne evidenzia quattro principali. Innanzitutto zioni politiche, a salvarsi l'anima. che non nelle predicazioni di Capiti- Per questo, qualche mese or sono, ad ni. Questo il senso dei due esempi di Il volume si propone di enucleare i fattori di l'instabilità politica; in secondo luogo, il fatto Arco, ha dichiarato che sarebbe ri- Foa. questo fallimento utilizzando un metodo stori- che, diversamente che in altri paesi europei, la masto nel Pds, insieme con i suoi Siamo nel pieno della "morale co-comparatistìco, mettendo cioè a confronto il base sociale di consenso alla riforma non è mai compagni. Ma è anche per questo eroica", nel luogo storico in cui si so- caso italiano con altri tre casi nazionali: svedese, stata molto vasta, né molto coesa, né molto atti- che ha subito lo stalinismo e la sovra- no formate identità "dure e arcigne" inglese e francese. Se si considerano ì risultati rag- va. Un terzo fattore negativo è stato la forte con- nità limitata della sinistra italiana, che impararono in quegli anni la ne- giunti, i diversi paesi si collocano lungo una scala flittualità — e l'incapacità di mediazione delle restando dov'era. Anche a prezzo di cessità della scelta di campo, costi che vede al primo posto la Svezia e all'ultimo l'I- forze politiche — per cui si è verificata Tamara non comprendere, ancora oggi, che quel che costi. Allora, con il rifiuto talia, preceduta di poco dalla Francia. realtà che "tutti hanno ostruito tutti"; infine lo quella realtà da lui accettata o subita, dell'ideologia, questo ostinato, laico stesso prolungarsi dei tempi di adozione, che ren- a tanti democratici con cui ha dialo- pragmatismo condusse un'intera ge- Nel caso della Svezia — analizzato da Piero gato, come uomo di "frontiera", co- de obsoleti i progetti attorno a cui si discute. nerazione lungo i sentieri infidi del- Zocchi — il policy process della riforma del- me "cerniera", appariva non come l'alleanza con lo stalinismo, li obbli- un errore, ma come qualche cosa di gò a dimenticare l'orrore nel nome di atroce. Eppure tutti i democratici una lotta a un orrore più grande. Fu mera coerente con la successiva europei hanno subito la guerra fred- in larghissima parte una scelta obbli- "svolta" (rispetto a cui, naturalmen- da: chi, come Ingrao, scegliendo se gata. Ma oggi? Veramente si presen- te, esprime il suo dissenso nell'ultima privilegiare, tra i due schieramenti tano tutte le condizioni che guidaro- parte del libro). Per queste ragioni, che produsse, libertà ed eguaglianza; no Rosselli a rifiutare la pace identi- se fosse un medico, gli affiderei con chi, invece, preferendo il rischio di ficandola con la capitolazione? E so- fiducia la vita di una persona vicina. vie isolate e difficili o la mera testi- prattutto quei fermenti di attivismo In quanto uomo politico, consiglierei monianza. e di impegno civile che affiorarono di ascoltarlo sempre con attenzione, nel rifiuto delle posizioni pacifiste pensandoci tre volte prima di dissen- appartengono ancora allo schiera- tire da lui. mento di chi oggi vuole o solo giusti- Come storico di se stesso, Ingrao fica la guerra? Sembra proprio il con- usa la propria testimonianza per rico- trario, con, da un lato, schierato chi struire e interpretare il contesto in accetta lo stato delle cose presenti e cui essa si colloca. Un futuro biogra- usa la guerra per difenderne appas- fo di tipo anglosassone, che avesse sionatamente l'esistenza; dall'altro l'ambizione di ricostruire minuziosa- chi non ha ancora rinunciato ai sogni mente la sua vita pubblica e privata e alle utopie millenaristiche e lotta non troverebbe molto materiale in per la più antica di tutte, la pace. questo volume, se non per quello che n » l'INDICF ~33 ••DEI LIBRI DEL MESE|B

smi retroattivi che ne regolano l'ini- bizione che, secondo De Waal, si sa- Impariamo dalle scimmie rebbero evoluti parallelamente ai meccanismi che la scatenano. di Gianni Laviola Le ragioni che determinano se due individui si riavvicinano dopo un FRANS DE WAAL, Far la pace tra le ritualizzazione comprende quei se- li, di risoluzione dei conflitti. Come coesistenza sarebbe la funzione ge- conflitto dipendono da molteplici scimmie, Rizzoli, Milano 1990, ed. gnali di sottomissione che, quando quella delle cosiddette sfere di domi- nerale dei comportamenti di riconci- considerazioni, derivano dal valore orig. 1989, trad. dall'inglese di Luca recepiti, sono in grado di sopprimere nanza, in cui ogni partner periodica- liazione, anche se le loro diverse mo- della relazione, dalla sua storia. Ran- Limongelli, pp. 286, Lit 32.000. (o almeno inibire) l'impulso ad attac- mente cede all'altro, a seconda della dalità rispecchiano il patrimonio di cori di lunga durata possono infatti care da parte del soggetto che in quel questione in ballo, e come fa notare ciascuna specie, e rispondono in buo- portare all'isolamento sociale, che in Con uno stile piacevole e spesso momento è il vincitore della disputa. De Waal: "Anche nella nostra spe- na parte a un substrato evolutivo ca- un sistema basato su coalizioni e al- accattivante l'etologo olandese Frans Ma non necessariamente un'intera- cie, spesso molte coppie sposate se- ratteristico per i diversi livelli fileti- leanze equivale a un "suicidio politi- De Waal ci introduce alla vita, fatta zione sociale aggressiva prevede un guono questo schema". ci. co". Spesso vincere significa perdere di gestualità quotidiana, di cinque "vincitore" e uno "sconfitto": la ri- In questo volume si descrivono in Quando la ricerca etologica ha un amico, un potenziale alleato per specie di primati (tra cui l'uomo), alle soluzione di un conflitto su base pari- modo particolareggiato i comporta- messo a fuoco esclusivamente l'ag- future dispute intraspecifiche. La loro dispute e lotte per il potere; co- taria non è certamente impossibile. menti che, con grande varietà e fan- gressività, senza valutare i comporta- principale pressione evolutiva che ha me anche ai loro intrattenimenti gio- Nel mondo animale esistono infatti tasia, individui della specie umana menti affiliativi, ha esagerato le con- posto accanto all'espressione dell'ag- cosi e alle più segrete pratiche sessua- anche altre forme, molto più flessibi- adottano più di sovente per rappaci- seguenze disgreganti sulla coesione gressività, meccanismi atti a ristabi- li. Ma il testo non è un semplice com- lire una coesione sociale (anche se su pendio descrittivo: De Waal ci sotto- equilibri differenti) è costituita dal linea ogni volta le teorie correnti sui fatto che intrattenere buoni rapporti possibili determinanti biologici ed con gli altri può rivelarsi un elemento evolutivi dei vari comportamenti, in- decisivo per la sopravvivenza di un serendole con sapienza tra una messe Fantalinguaggio scientifico individuo. agile e piacevole di aneddoti e descri- Il fatto che uomini, antropomorfe zioni che, come nell'Alice delle favo- ai Martino Lo Bue e scimmie inferiori manifestino chia- le, interpretano la funzione di proiet- ri e prevedibili comportamenti di ri- tarci senza nemmeno farcene accor- conciliazione, significa che la neces- gere, "al di là dello specchio". GERALD HOLTON, Scienza educazione e interes- sità di ristabilire un certo grado di Questa leggera sensazione di se pubblico, Il Mulino, Bologna 1990, ed. orig. coesione sociale ha alle spalle più di istantanea immedesimazione con i trenta milioni di anni di storia evolu- nostri "cugini animaleschi" deriva 1986, trad. dall'inglese di Davide Panzieri, tiva e che è antecedente alle varie anche dall'intensa empatia che emer- pp. 143, Lit 16.000. tappe di separazione evolutiva dei ge dalla scelta accurata di fotografie primati qui passati in rassegna. In di scimmie, che corredano gli eventi Mi è capitato più di una volta in questi giorni ciascuna di queste specie si possono descritti: foto che per la spontaneità di scoprire che per non poche persone il famoso però trovare alcune importanti varia- delle immagini arricchiscono sostan- caccia, "invisibile" sarebbe un ordigno di fatto zioni sul tema della riconciliazione. zialmente un testo etologico. Foto capace di non essere visto a occhio nudo più o Tra i fenomeni riscontrati solo nel- numerose e immediatamente esplica- meno come l'uomo invisibile dei racconti di fan- l'uomo e negli scimpanzé, De Waal tive di un concetto etologico, che ci tascienza. Se qualcuno sorriderà trovando ecces- annovera la mediazione di terzi, l'op- danno la misura di quante ore di os- portunismo, e l'inganno. sivo questo esempio sarà bene che ripensi con at- servazione, in laboratorio o in natu- Tutte le specie di primati qui esa- ra, siano state necessarie per concen- tenzione a tutte le parole di uso comune con si- minate ricercano attivamente il con- trare una tale ricchezza di materiale. gnificati più o meno legati all'immaginario della tatto con gli individui con cui si sono Da notare una serie di "facce buffe" nostra epoca che ha letto in articoli e libri di di- tando Margaret Mead, "a ogni linguaggio inse- precedentemente trovati in conflit- nei giovani bonobo a p. 195. vulgazione scientifica e di cui crede di aver com- gnato da adulti ad altri adulti o a bambini consi- to. Le strategie e le modalità appaio- La biologia aveva proposto finora preso il significato; l'universo "simmetrico", il derati adulti... In definitiva esso serve soltanto a no differenti, poiché sono espressio- una visione piuttosto desolante della "codice" genetico, il "colore" e il "sapore" dei separare coloro che lo conoscono da coloro che ne del diverso stile di consapevolezza condizione umana. Nel 1963, Kon- quark e via di seguito. La verità è che siamo così non lo conoscono ' Senza un 'analisi accurata di sociale e di intelligenza nelle varie rad Lorenz, il padre dell'etologia, abituati a non affrontare discussioni serie sul lin- specie. Anche la complessità degli suggeriva nel suo libro II cosiddetto questo genere di problemi l'insegnamento di base approcci è molto varia, e spazia dal male, il carattere naturale, e insieme guaggio della scienza e su come esso deve essere della scienza è destinato a restare superficiale e presentato in sede didattica e divulgativa che sia- semplice anche se più immediato ineluttabile, dell'aggressività nella comunque inutile sul piano della democratizza- contatto di due schiene (macaco re- specie umana, letto proprio attraver- mo portati a sottovalutare l'irresponsabilità con zione di una società in cui l'operato dei "tecni- so), alle strategie complesse che pre- so troppo azzardate comparazioni cui in generale si "parla" di scienza. Il capitolo ci" o meglio le sue conseguenze siano sottratti al vedono l'uso di terzi e quarti soggetti con analoghi comportamenti anima- centrale di questo libro di Gerald Holton, do- controllo della comunità. Difficile dire se la so- come intermediari per la rappacifica- li. Intento principale del volume di cente di storia della fisica alla Harvard Universi- luzione sia, come sostiene Holton, la "Leaming zione (scimpanzé). De Waal è invece quello di restituire ty e autore di diversi saggi di carattere epistemo- Society ' ', ovvero una società in cui tutti i cittadi- Per funzionare, il meccanismo la condizione di "naturalità" anche logico (per esempio L'immaginazione scientifi- della riconciliazione ha bisogno di al- agli sforzi di riconciliazione, ricorda- ni siano in grado di aggiornare in continuazione ca, Einaudi, 1983) si intitola Metafore nella la loro cultura di base essendo così in grado di meno un certo grado di "innatezza" re cioè che per un animale, quando la scienza e nell'istruzione e tratta in modo molto in alcuni elementi, quali la capacità specie preferisce la vita di gruppo al- esercitare un controllo critico sui risultati della di passare dall'ira ad atteggiamenti la solitudine, non esistono alternati- acuto il problema della comunicazione della ricerca avanzata; certo in un'epoca in cui la di- scienza e dei suoi contenuti al pubblico dei non amichevoli, subendo cambiamenti ve allo sviluppo di meccanismi natu- mensione del possibile è stata più che mai cancel- emotivi relativamente rapidi. E cer- rali di risoluzione dei conflitti. In ul- scienziati. Per l'autore questo problema è centra- lata trovo difficile sfuggire al fascino di un 'uto- tamente' indispensabile la presenza tima analisi, fare la pace sarebbe al- le poiché solo in una società in cui tutti siano in pia così squisitamente illuminista. di meccanismi neurali atti a sostene- trettanto biologicamente determina- grado di giudicare criticamente il lavoro degli Ciò che manca al libro di Holton è un'analisi re e rinforzare il legame sociale, tra- to che fare la guerra. "esperti" potrà essere risolto il problema dei li- di come la comunità scientifica stessa abbia mite una sorta di gratificazione en- I primati non umani, gli animali fi- miti della ricerca scientifica e del rapporto tra dogena, interfaccia interna all'indi- un'immagine di sé e del suo ruolo nella società logeneticamente a noi più vicini, for- progresso della ricerca e responsabilità sociali. viduo di una ristabilita coesione di del tutto fuorviarne e di come questa falsa co- mano relazioni sociali stabili, in cui i Per Holton problemi di comunicazione del tipo gruppo. La capacità di venire tran- scienza degli scienziati li renda automaticamente membri sono allo stesso tempo amici di quelli sopra citati devono portare a un attento quillizzati dal contatto corporeo e di dei divulgatori in parte superficiali. Trattandosi e rivali. Come per gli uomini, anche studio di quelle differenze di linguaggio che in riconoscere o di esprimere una certa essi sembrano avere un'immagine della terza parte di un'opera più vasta pubblicata espressività facciale, come ad esem- realtà denotano diverse visioni del mondo. mentale della loro società. La ritua- negli Stati Uniti non si può pretendere certo la pio il sollevarsi delle labbra dai denti, lizzazione dell'aggressività sarebbe Poiché gli scienziati che sviluppano termino- completezza. Questo difetto è in gran parte ripa- fenomeno che da semplice riflesso si alla base di questa rete di relazioni logia e immaginario parlano ad altri scienziati gato dalla brevità e dalla maneggevolezza del te- sarebbe evoluto a messaggio sociale, sociali, tramite l'instaurarsi di una del loro stesso livello, secondo l'autore, il lin- sto che speriamo ne favoriscano la circolazione acquisendo il significato alternativa- gerarchia formalizzata: un meccani- nelle scuole e nell'università sia tra i docenti che mente di sorriso o di ghigno. smo che consente agli animali sociali guaggio scientifico si è ormai sottratto al regno del "linguaggio naturale" così come succede, ci- tra gli studenti. La pubblicazione in lingua italiana di stare insieme nonostante un'acce- di questo importante volume (l'edi- sa competizione interindividuale. La zione originale è della Harvard Uni- versity Press) segna una svolta nelle ficarsi: gli stili di peace-making umani sociale. L'idea tradizionale, che l'ag- interpretazioni etologiche — ma an- sono accuratamente confrontati con gressività porti alla dispersione e al- che etico-filosofiche — dei compor- quelli analoghi di altre quattro specie l'allontanamento reciproco dei con- tamenti sociali. Per decadi l'etologia di primati: scimpanzé e bonobo tendenti, non sembra essere valida è stata accusata di proporre visioni (scimmie antropomorfe), macaco re- per i primati che vivono in gruppo. deterministiche e riduzioniste di so e macaco orsino (scimmie inferio- Essa avrebbe soltanto il compito di spiegazione dei fenomeni sociali letti (grpftrif f0e noflfe fafe of ri). Si va dagli abbracci e baci dello facilitare la formazione di nuovi appunto come aggressiva "suprema- feauneefof du fcaSe, £0u0 « scimpanzé, all'uso intenso della ses- equilibri (oppure il rinsaldarsi di vec- zia" dell'individuo più forte (che di- sualità (svincolato dalla mera funzio- chi), i quali inevitabilmente vengono veniva il "più adatto" perché con- % fiooi. %txt foffoBef* f$e ne riproduttiva), vissuto come prati- periodicamente scossi dall'insorgere quistava per supremazia sociale un fafe of £ir 0aref0 of 6rSne« ca di riconciliazione e di abbassa- tra gli individui dei conflitti per le ri- accesso preferenziale alle femmine). f$af ®a« caffè* (geaumams mento della tensione sociale, nei casi sorse disponibili, siano esse l'accesso E proprio merito della primatologia 6? £tr (gag, and te f$e del bonobo e del macaco orsino. I al cibo o un partner per la riproduzio- degli ultimi anni l'aver rivoluzionato eeSenfg 6008. macachi reso segnalano invece un'av- ne. Bisogna proprio ignorare i mec- alcuni vetusti punti di vista, svelan- venuta riconciliazione mediante la canismi di omeostasi che permeano il do sottili meccanismi di alleanze so- ricerca attiva di una più stretta pros- mondo vivente, per vedere l'aggres- ciali, e con essi il valore adattativo, simità fisica. sività esclusivamente come qualcosa se non della docilità, di un'intelligen- Riparare la relazione incrinata e di negativo e di disadattativo, dato te relazione sociale a carattere pacifi- permettere il ritorno a una pacifica che essa non è svincolata da meccani- catorio. MARIETTI danti l'interlocutore: lontani prodro- concettuali più adatte, era probabil- mi dei successivi, più recenti dibatti- mente inteso come applicabile a m Penso, dunque parlo ti (cui Austin non partecipò) sulle qualsiasi lingua, benché egli l'appli- "presupposizioni", le "implicatu- casse alla propria lingua madre. Tony Tanner di Marina Sbisà re", il "principio di cooperazione". Quanto ai timori di appiattimento L'adulterio nel Una delle critiche che in passato è e banalizzazione, l'insistere di Au- stin su di una filosofia "sobria" e JOHN L. AUSTIN, Saggi filosofici, Gue- cata postuma per la prima volta nel stata rivolta alla filosofia del linguag- romanzo 1961 e accresciuta di altri inediti in gio ordinario e, in particolare, ad Au- senza pretese di profondità a volte sa Contratto e trasgressione rini e Associati, Milano 1990, ed. orig. 1979, trad. dall'inglese di Paolo edizioni successive, sono un'occasio- stin è stata quella di appiattire i pro- un po' di denegazione (si veda l'aper- L'evoluzione delle idee e dei blemi filosofici su di un senso comu- tura di Enunciati performativi): nu- pregiudizi della società nell'a- Leonardi, pp. 282, Lit 38.000. ne per fare la conoscenza con questo autore, senza dimenticare, peraltro, ne corrispondente al modo di parlare merosi indizi infatti autorizzano a nalisi delle eroine di Rousseau, credere che Austin era ben lungi dal Goethe, Flaubert. Possediamo il libero arbitrio? È che si tratta di un autore più difficile e alla cultura degli inglesi di classe possibile, e come, una conoscenza di quanto il carattere antimetafisico medio-alta. E di nascondere questa non conoscere, o dal non voler pro- vare, il brivido filosofico. Che vuol José Antonio Maravall certa? Possiamo avere conoscenza del suo pensiero e il suo attaccamen- banalità dietro un muro di minuziose degli stati d'animo altrui? Che cos'è to al linguaggio ordinario possano far osservazioni linguistiche, complice però mantenere nei limiti di un suo La letteratura la verità? O addirittura: che cosa esi- pensare. A dire il vero John L. Au- una polemica persecutoria contro le canone di eticità: per esempio con picaresca ste? Domande filosofiche tradiziona- stin non è un personaggio inedito per ipersemplificazioni e le generalizza- l'uso di "strumenti puliti", o con il zioni della filosofia tradizionale. So- rifiuto di barare usando generalizza- Cultura e società li, tradizionalmente insolubili. Ma il pubblico italiano. E noto soprat- perché non cercare delle risposte, per tutto a linguisti e sociolinguisti, per il no accuse giustificate? Naturalmen- zioni infondate, la rimozione di con- nella Spagna del '600 troesempi, la sovrapposizione fra A cura di Rinaldo Froldi concetti non equivalenti. I capolavori spagnoli del Sei- cento nella lucida interpreta- Che Austin non fosse più nemico zione di un appassionato e raf- della filosofia (quella degli altri) di finato commentatore. qualunque altro filosofo, lo mostra in Filosofìa, vile marrana modo significativo la rete di riferi- Paul Ricoeur menti ad altri filosofi che si trova nei di Emilia Giancotti suoi Saggi. Alla teoria della conoscen- Filosofia della za di Platone è dedicato un articolo. volontà Cartesio e Leibniz, insieme con Pla- 1. Il volontario e tone stesso, sono nominati come YIRMIYAHU YOVEL, Spinoza and Other Her- dà soltanto una monografia, a più facce, su Spi- esempi di genio filosofico (sia pure l'involontario etics, voi. I: The Marrano ofReason, voi II: The noza, ma attraverso Spinoza fa anche un bilancio perverso); Kant è citato qua e là con A cura di Marco Boriato della sua posizione di intellettuale ebreo, laico e L'opera fondamentale del gran- Adventures oflmmanence, Princeton Universi- fondamentale rispetto, e non manca- de filosofo francese. ty Press, Princeton 1989, pp. 235 e 217. militante e avanza una proposta politica di com- no accenni agli empiristi inglesi, fra i pleta laicizzazione dello stato di Israele. Inoltre, quali Berkeley è citato con maggiore Maria Jesus Quando uscì in Israele il libro di Yovel diven- benché esista già un'ampia letteratura sul rappor- simpatia, Hume con maggiore anti- Rubiera y Mata ne subito un caso. Se ne parlò anche sulla stampa to di Spinoza con la cultura ebraica e marrana e patia. Nel panorama contemporaneo benché la tesi che Spinoza sia un pensatore laico, o quasi-contemporaneo sono citati L'immaginario e italiana come di un best-seller. L'intento di Yo- G. E. Moore (per criticarlo), Peirce radicale e teorico dell'immanenza sia ormai ac- vel è molto chiaro e di per sé tale da giustificare, con la sua semiotica, Charles Morris. l'architettura creditata, lo specifico interesse del contributo di nella letteratura a mìo giudizio, la decisa opposizione degli orto- Non vi sono riferimenti espliciti a Yovel risiede, per un verso, nella particolare ac- araba medievale dossi intransigenti: recuperare Spinoza all'ebrai- Frege e a Wittgenstein; ma la presen- A cura di Ennio Concino smo, sottolineandone i legami con la cultura centuazione dell'identità marrana del filosofo za del primo, che si intuisce qua e là, II significato estetico e simbo- marrana e, per altro verso, non soltanto rivendi- olandese e del suo essere ebreo e, peraltro verso, doveva essere nota agli interlocutori lico delle più celebri realizza- carne l'appartenenza al pensiero occidentale ma nell'aver stabilito e chiarito attraverso analisi cui i saggi, originariamente conferen- zioni dell'arte islamica, dallo puntuali una continuità tra l'origine marrana e i ze, erano rivolti (Austin tradusse in Yemen all'Andalusia, dalla mettere in rilievo anche la natura radicale e ereti- ca del suo pensiero. Che fosse diffìcile portare a contenuti dì un sistema teorico che, nella sua for- inglese l'opera di Frege Grundlagen Mecca a Baghdad. der Arithmetiky, quanto poi a Witt- buon esito in ambiente ebraico questa operazio- mulazione definitiva, finisce col rovesciare i pre- supposti da cui muove. genstein, la sua influenza sulla filoso- Lorenzo Milani ne culturale e politica non deve sorprendere, se si fia del linguaggio ordinario formava pensa che Spinoza ebbe per primo il coraggio di Il libro si compone di due volumi che si svilup- un orizzonte condiviso cui Austin si Alla mamma mettere in discussione l'idea sulla quale si è fon- Lettere 1943-1967 pano entrambi intorno all'idea che Spinoza — riferisce in diverse occasioni polemi- Edizione integrale annotata data l'identità ebraica: quella di "elezione" del pensatore eretico ma di provenienza marrana, camente. L'autore con cui Austin a cura di Giuseppe Battelli popolo ebraico. Appartenente dapprima alla co- provenienza rintracciabile in alcune delle sue tesi preferisce dialogare è, comunque, In un documento eccezionale, munità ebraica di Amsterdam, bandito successi- più importanti — fu anche il fondatore di una Aristotele, considerato esempio e l'inedito ritratto "privato" di vamente da essa, egli dimostrò, nella sua opera moderna filosofia dell'immanenza. Usando co- guida per i problemi di metodo e in un protagonista del nostro particolare per l'approccio di Austin tempo. più polemica e militante, il Trattato teologico- me filo conduttore l'idea di immanenza, che giu- politico, l'infondatezza teorica del concetto di all'etica attraverso la teoria dell'azio- stamente egli considera come l'idea portante del ne e il problema della responsabilità "elezione divina", chiarendone il significato più Heinrich Ott sistema, Yovel rintraccia prima i semi di tale (linguisticamente incarnato nelle riduttivamente storico e, pertanto, transitorio. principio nelle correnti in cui si articola la cultu- "scuse"). La preghiera, Studioso della cultura ebraica oltre che della fi- Quanto alle tesi sostenute da Au- linguaggio losofia occidentale, in questo libro Yovel non ci stin, sono da segnalare le tematiche dell'uomo epistemologiche: il rapporto fra per- I fondamenti filosofici del rap- cezione e linguaggio (in cui, a suo av- porto personale dell' uomo con viso, la percezione eccede il linguag- Dio. lo meno parziali, o dei preliminari a suo Come fare cose con le parole (Ma- te, il deciderlo sta al lettore. I Saggi gio), il rapporto fra credenza e sapere una più corretta e meno insolubile rietti, Genova 1987), opera di filoso- filosofici danno elementi sufficienti (di cui Austin afferma la discontinui- Giovanni Meriana formulazione delle domande stesse, fia del linguaggio uscita dai confini per capire come si siano formate, e in tà); non mancano però tematiche di Lettere da casa esaminando il modo in cui parliamo di disciplinari della filosofia e general- che misura dipendano da una lettura carattere ontologico (per esempio sul Jemolo questi stessi problemi nell'esperienza mente considerata uno dei "classici" a sua volta viziata da pregiudizio. tema de "i fatti"), in cui Austin a più quotidiana. Questa la proposta della alla base dello sviluppo della prag- Austin parla apertamente delle ra- riprese si mostra sì antimetafisico, Storia di un'amicizia ma contemporaneamente antiridu- Nel centenario della nascita filosofia analitica del linguaggio ordi- matica linguistica. In effetti, nozioni gioni, dei vantaggi e dei limiti della nario: analizzare e riformulare i pro- come quella di "enunciato performa- sua metodologia (soprattutto nel sag- zionista. L'etica è presente, come ac- del grande studioso, un'affet- cennavamo sopra, attraverso la ten- tuosa testimonianza di vita e di blemi filosofici mediante il riferimen- tivo" (il tipo di enunciato proferen- gio Una giustificazione per le scuse). cultura. to non a linguaggi ideali o a strutture do il quale si compie un'azione, ad Inoltre, il fatto stesso della traduzio- sione verso una teoria dell'azione (e logiche formalizzabili, ma al linguag- esempio "Io prometto che...", che ne italiana, condotta da Paolo Leo- del linguaggio come azione), da co- Pier Luigi Celli gio comune e al suo uso quotidiano. serve a fare una promessa) e ancor nardi (anch'egli filosofo del linguag- struire attraverso l'analisi del lin- La filosofia del linguaggio ordina- più quella di "atto linguistico" (il gio, di ambito analitico) con il crite- guaggio. Fra gli articoli che affronta- Lettere a una figlia rio si è sviluppata come corrente del- proferimento di qualsiasi enunciato, rio di "tradurre tutto", al limite fin- no temi di filosofia del linguaggio in clausura la filosofia analitica inglese fra gli an- considerato come azione) sono a vol- gendo "che le osservazioni che spiccano Come parlare — alcuni modi Quali ragioni ci spingono ad ni trenta e gli anni cinquanta trovan- te (e a torto) trattate come se fossero Austin fa sulla lingua inglese le aves- semplici, un'analisi al microscopio, in una scelta di vita? do il suo momento di maggior vivaci- dei contributi alle ricerche di prag- se fatte sulla lingua italiana", serve a contesti dichiaratamente astratti, di tà negli anni del secondo dopoguerra matica linguistica, privi di ogni va- evidenziare il carattere concettuale semplici asserti dichiarativi intesi co- Adriano Fabris e i suoi centri privilegiati nelle uni- lenza filosofica. L'Austin filosofo più che strettamente linguistico, e me atti linguistici; e La verità, che ar- versità di Cambridge (dove insegna- che si trova nei Saggi può invece esse- quindi non vincolato alle forme di gomenta a favore di un'originale ver- Linguaggio della va Wittgenstein) e Oxford. Della sua re un aiuto a meglio comprenderle, superficie di una singola lingua, della sione della teoria della verità come rivelazione variante oxoniense fu esponente di chiarendone il contesto d'origine. maggior parte delle osservazioni au- corrispondenza ai fatti. I Saggi filoso- fici erano, per metodo, contenuti e Filosofia e teologia spicco — se non leader riconosciuto Così, ad esempio, è curioso ma non stiniane. È vero però che la filosofia stile, tutt'altro che facili da tradurre. nel pensiero di — John Langshaw Austin (1911-60), casuale ritrovare la "felicità" (o buo- del linguaggio ordinario richiede di cui ora escono in traduzione italia- na riuscita), parola chiave nella teo- continuamente una distinzione (dif- Paolo Leonardi ha fatto molto bene Franz Rosenzweig un lavoro molto impegnativo, riu- II "nuovo pensiero" inaugurato na i Saggi filosofici. Forse nessuno ha ria dagli atti linguistici, studiata sot- ficile, e filosofica) fra tesi concettuali dimostrato tanta passione e tanta pe- to le specie aristoteliche dell'eudai- di cui i fenomeni linguistici costitui- scendo a rendere le idee e il modo di da La stella della redenzione in procedere dell'autore, anche se qual- un esemplare percorso storico- rizia nell'investigare fenomeni lin- monia nell'Etica Nicomachea nel pri- scono semplicemente un sintomo o critico. guistici anche minimi, tanta fiducia mo e più giovanile dei saggi un esempio, e tesi riguardanti diret- che volta nei dettagli il testo perde nel ricercare in essi l'origine di equi- contenuti nel volume. Può inoltre es- tamente la struttura della lingua in un po' colore: in lingua originale la voci filosofici, lo spunto per scoprire sere interessante rintracciare, so- questione. Non si può poi dubitare scrittura di Austin era "costruita", le reali credenze di ciascuno di noi, o prattutto in saggi anteriori al 1950, che Austin fosse consapevole delle voluta (fino a essere, a momenti, per delineare ancora una volta un'au- l'emergere embrionale di tematiche differenze fra lingue: conosceva cer- contorta), più di quanto non risulti torappresentazione dell'uomo e del come quelle relative a ciò che l'uso di tamente, oltre al greco e al latino, il nel leggere la traduzione che — pe- Oli suo essere nel mondo. certi enunciati "presuppone" o "dà tedesco e il francese; il suo darwini- raltro motivatamente — spesso ap- a intendere", o al ruolo giocato nella smo linguistico, cioè l'idea che nelle piana o semplifica. Dispiace che vi I Saggi filosofici, raccolta di artico- siano parecchi errori tipografici. M li scritti fra il 1938 e il 1958 pubbli- comunicazione degli assunti riguar- lingue sopravvivono le distinzioni GEORG WILHELM FRIEDRICH HEGEL, zi siderali in cui egli non vedeva altro Diario di viaggio sulle alpi bernesi, che la "cattiva infinità". Ghiacciai, prefaz. di Remo Bodei, trad. dal te- Hegel a Twin Peaks sempre ghiacciai; stelle, sempre stel- desco di Romano Cavallo, Ibis, Co- le. Casomai la natura gli piaceva mo-Pavia 1990, pp. 88, Lit 13.500. di Cesare Cases quando non gli dava l'impressione GEORG W. F. HEGEL, Viaggio nelle dell'incombere di una necessità di- alpi bernesi, a cura di Gian Antonio suoi preesistenti sentimenti repub- profittava degli ospizi di frati, dove minor valore". Addio montanari ne- nanzi alla quale l'uomo si annichila. De Toni, Lubrina, Bergamo 1990, blicani, ma quanto all'alpinismo non si trovava del vino italiano o addirit- gati ai traffici. Lo spettacolo che più lo attira in que- pp. 94, Lit 16.000. c'era nulla di preesistente e Hegel vi tura delle salsicce di Bologna (cioè Non meno dei montanari lo delu- sta escursione sono le cascate, poiché si dedicò eccezionalmente. Lasciata presumibilmente dei salami). Gli pia- dono le montagne. Nelle valli lo de- in esse l'infinito si concilia con il fini- Di Hegel tutti sanno almeno che, Berna non ebbe più a che fare con le ceva infatti molto il vino rosso, in ciò prime l'angustia, sui ghiacciai la mo- to, il grandioso con l'aereo. "E pro- secondo lui, il reale è razionale e il ra- montagne, anzi finì a Berlino, al cen- assai simile a Goethe, che ne beveva notonia. "La loro veduta non offre prio per questo la graziosa, non co- zionale è reale. Questa identità è sta- tro della piattissima Marca di Bran- un litro a pasto. L'attenzione per il niente di particolarmente interessan- stretta, libera caduta di quest'acqua ta sovente messa in dubbio e certa- deburgo. cibo rientra nel generale interesse te. Si può solo dire che è un nuovo ti- che si nebulizza, ha in sé qualche co- mente anche Hegel si pentirebbe di Ma quella volta se la cavò, pare, per il concreto e per il momento eco- po di veduta, che però non offre as- sa di tanto più amabile. Dal momen- averla affermata di fronte all'uscita benissimo. Da Thun a Lucerna, sette nomico, in contrasto con l'immagine solutamente nessun'altra occupazio- to che quella che si osserva non è una contemporanea in italiano di due giorni di camminata ininterrotta, dal del filosofo nelle nuvole (del resto in ne allo spirito" fuorché la meraviglia grande forza, una potenza, il pensie- versioni del diario di un viaggio gio- 25 al 31 luglio 1796, passando per quegli anni leggeva molto di econo- perché lì si gela mentre a poca distan- ro della coazione, della necessità del- vanile da lui compiuto quasi duecen- Interlaken, Grindelwald, Meirin- mia politica). Che i margari lasciasse- za, in pianura, si scoppia di caldo. la natura può restare lontano e la vi- to anni fa. La coincidenza è reale, ma talità nel suo continuo risolversi e ri- difficilmente si può considerare ra- fluire, nel suo movimento e nella sua zionale. Visto che ne avevamo fatto a attività perenne, senz'essere riunita meno per tutto questo tempo, si può in un'unica massa, produce piuttosto presumere che non si tratti di un'o- teplicità di modi con cui le successive generazio- lo spettacolo di un libero gioco". An- pera fondamentale e che una sola ni hanno tentato di far fronte alla modernità. zi questo spettacolo entusiasma tal- versione sarebbe bastata. Per fortu- ra marrana e passa poi a scoprire le tracce di quel- Le "avventure dell'immanenza" vengono il- mente Hegel che egli spiega a lungo na le due edizioni non sono equiva- la che egli considera una vera e propria rivoluzio- lustrate mediante analisi che, accanto alle analo- le ragioni per cui nessuna immagine lenti. Quella di Bodei ha note molto ne operata da Spinoza in alcuni dei pensatori più gie, evidenziano sottilmente le differenze tra l'o- ne può dare un'idea. "La presenza sobrie e un'eccellente prefazione rappresentativi della filosofia moderna e contem- riginaria formulazione spinoziana del principio sensibile del quadro non consente al- (Bodei è uno di quei rari scrittori di l'immaginazione di ampliare l'ogget- poranea: Kant, Hegel, Marx, ma anche Heine, dell'immanenza e il suo ripresentarsi, in alcuni cui si può ancora dire che "esaurisco- to rappresentato, ed essa è costretta no l'argomento"). La traduzione è Hess, Feuerbach, Nietzsche e Freud. pensatori che, lo hanno condiviso, assumendolo a concepirlo così come glielo offre la scorrevole e le cartine molto chiare. I più importanti "modelli marrani", che se- come sola fonte di valore e normatività e come vista". "Del resto, anche nel quadro L'altra edizione ha prefazione e note condo Yovel si possono riconoscere — benché premessa a una qualsivoglia emancipazione migliore manca necessariamente l'e- più estese, certo informate, ma tal- trasformati — in Spinoza sono: l'eterodossia; il umana. Ricordando, soltanto le analogie, in lemento più attraente, più essenzia- volta un po' strane; in compenso è ar- rifiuto della religione rivelata; l'ambiguità e questo quadro rientrano: Kant, per aver condivi- le, la vita perenne e il suo fluire pos- ricchita da belle vignette contempo- equivocità del linguaggio palese nell'uso dello so l'interesse per una "purificazione razionale" sente". Il che sarebbe un argomento ranee. Insomma, si può trovare un stesso discorso o frase in sensi diversi per nascon- della religione storica, trasferendola in un sosti- contro le vignette dell'editore Lubri- po' di razionalità anche qui riservan- dere ad alcuni e rivelare ad altri la vera intenzio- tuto razionale e riducendola — differenziandosi na se nel frattempo cinema a Tv non do la prima edizione ai filosofi e la se- ne; una via alternativa alla salvezza. Quella del- in questo da Spinoza — a intema moralità; He- avessero inflazionato la riproduzione conda agli amanti della montagna. del fluire possente della vita tanto da la ambiguità è caratteristica dominante dell'i- gel, per aver negato l'idea di trascendenza e aver Patria di Rousseau, la Svizzera era renderlo più insopportabile delle allora un paese celebrato per le rudi dentità marrana, presente in altri personaggi em- considerato come divino il regno dell'immanen- morte distese dei ghiacciai. virtù dei suoi abitanti, legate alla na- blematici di quella cultura, da Uriel da Costa a za, pervenendo a una versione idealistica, dialet- Le quali permisero a Hegel di riba- tura montuosa e contrapposte da tut- Juan de Prado, da Baltasar Alvarez de Orobio a tica, dinamica e storicizzata dello spinozismo; gli dire la sua avversione per il cosiddet- ta una tradizione, che si rifà soprat- Daniel de Ribera, dei quali tutti l'autore delinea hegeliani di sinistra Heine, Hess e Feuerbach to argomento fisico-teologico che de- tutto al poemetto Die Alpen di Al- un efficace ritratto, offrendoci anche un'interes- quali rappresentanti, con caratteristiche diverse sumeva l'esistenza di Dio dal perfet- brecht von Haller (1729), molto caro sante lettura di un testo letterario: La Celestina l'uno dall'altro, di una filosofia dell'immanenza to ordinamento della natura al servi- a Kant, alla vita molle e viziosa delle di Fernando de Rojas. Nei capitoli conclusivi del liberata dalla teleologia e dalla teologia implici- zio dell'uomo, inspiegabile senza un corti. Un genio dell'Fbi dice in un primo volume Spinoza toma ad essere al centro ta nella hegeliana filosofia della storia; Marx nel- Creatore. Secondo certi divulgatori classico del cretinismo cinefilo: "Ci della trattazione: vi si analizzano i differenti li- la critica della religione, nella concezione del- di Leibniz, Dio avrebbe diviso l'a- sono virtù che credevo scomparse e rancia a spicchi perché potesse essere velli del suo linguaggio (nelle sue implicazioni l'uomo come concreto ente naturale, nella teorìa che invece ho ritrovato qui a Twin equamente ripartita tra i membri del- Peaks". La Svizzera era e in parte psicologiche, religiose e politiche) con riferimen- dell'emancipazione umana che, scientificamen- la famiglia. Hegel li invita a andare crede ancora di essere la Twin Peaks to al problema filosofico della massa (multitu- te, Il Capitale indica come perseguibile attraver- in montagna. "Dubito — egli scrive dell'Europa. Chi non va in montagna doj, di volta in volta oggetto di manipolazione o so leggi immanenti nel reale; Nietzsche, per aver — che anche il teologo più credulo non può capirlo, neanche se ha la for- soggetto politico, e la teoria della salvezza attra- portato alla sua conclusione più radicale il prin- oserebbe qui, su questi monti in ge- tuna di nascere svizzero. Per esem- verso la conoscenza. L'epilogo propone la tesi cipio dell'immanenza; infine, Freud, "fratello" nere, attribuire alla natura stessa di pio Peter Bichsel, autore di uno spiri- — che è anche Leitmotiv del secondo volume di Spinoza "nell'onestà di pensiero" e "nel- proporsi lo scopo della utilità per l'uomo, che deve invece rubarle quel toso saggio La Svizzera dello svizzero — che Spinoza sia stato il primo ebreo laico, e l'assenza di fede", per la sua adesione a una for- (in II virus della ricchezza, Marcos y poco, quella miseria che può utilizza- abbia incarnato e anticipato nel suo personale ma radicale di naturalismo. Marcos), scrive: "Il Giura e le Alpi re, che non è mai sicuro di non essere mi suscitano più che altro dei rimorsi destino il destino futuro del suo popolo e la mol- schiacciato da pietre o da valanghe di coscienza, perché ho sempre l'im- durante i suoi miseri furti..." Dun- pressione che dovrei scalarli ed ogni que anche per Hegel non è vero che volta lascio perdere". Hegel non la- tutto il reale sia razionale: nonostan- sciò perdere. Non era svizzero, anzi gen, Andermatt, Altdorf e salendo ro al compratore la stima del prezzo Una mentalità così prosaica finisce te la sua fiducia nello spirito, egli si era nato in una regione collinare e a fino ai 2064 metri del Kleiner Schei- dei loro prodotti non l'attribuisce a per andare in montagna solo per fare rendeva conto che esso trovava i suoi regime assoluto come il Wurttem- degg e ai 2431 metri dal passo della generosità, ma anzi alla speranza di i conti in tasca agli alpigiani che gli limiti in una natura nientaffatto be- berg. A Berna, dove era capitato un Furka. Ebbe modo di vivere la vita ricavarne il più possibile. Anche gli vendono le tome. Non a caso Hegel nevola. Quello che non immaginava, po' per caso come precettore di una semplice idoleggiata dagli ammirato- osti che da Wassen a Steg vendono ai diffiderà sempre del bello di natura è che i ritrovati dello spirito potesse- famiglia patrizia (sistemazione allora ri della Svizzera, anche se non ne era turisti cristalli portati dalla monta- di fronte al bello artistico e polemiz- ro diventare per l'uomo pericoli mol- comune per i giovani intellettuali), particolarmente entusiasta: si cibava gna "conoscono bene la differenza zerà con Kant a proposito dei suoi to più gravi delle valanghe e delle ebbe modo di mettere alla prova i di latticini trovati nelle malghe o ap- tra pezzi di maggior valore e pezzi di entusiasmi per l'immensità degli spa- tempeste.

Marsilio Ficino «Il Soggetto & la Scienza»... Ettore Perrella

...ha superato i dieci titoli! La Vita Un piccolo traguardo La formazione fatto di grandi classici. A cura di Albano Biondi Alcuni ora tradotti integralmente degli analisti Testo latino à fronte a cura di Giuliano Pisani in italiano, e il compito della psicanalisi Pagine 544 - Lire 65.000 ma sempre rigorosamente accompagnati Pagine 520 - Lire 48.000 A 500 anni dalla prima edizione a stampa, dal testo originale a fronte. esce il trattato medico-filosofico Questo libro, anche se affronta il problema della più famoso del nostro Rinascimento. formazione degli analisti (che non è una preparazione La salute degli uomini colti e i rimedi alla loro In preparazione: professionale, come una recente legge italiana sembra "melancholia " sono fra i principali temi trattati. Giordano Bruno, De magia presupporre), parte dalla distinzione del senso e La presente edizione costituisce (quarta ristampa) della significazione, articolata con l'aiuto della musica la prima traduzione italiana integrale. Paul Valéry, Eupalino di Mozart, e giunge a porre una domanda che Un unico tomo raccoglie i tre libri sulla vita. (terza ristampa) riguarda tutti: che significa oggi essere padri?

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incidenza? Farebbe parte di una stra- 23). tegia di auto - ed etero-convincimen- Il mito scientistico però è tramon- L'antropologia to, per la quale ciò che viene descrit- tato, in particolare in antropologia, i CEDAM to e rappresentato avrebbe una sua con il dissolvimento dello strutturali- _ J Casa Editrice Dott. Antonio Milani oggettiva autonomia: nella forza smo (p. 12), per cui ora risulta facile, tra il qui e il là scientifica delle cose, degli avveni- auspicabile e doveroso procedere a menti, delle situazioni, degli aspetti un'analisi (quasi uno smascheramen- di Francesco Remotti oggettivamente raccolti, a prescinde- to) delle modalità di costruzione let- re dalle qualità e dalle contingenze teraria dei testi etnografici. Gli auto- soggettive. ri che Geertz esamina sotto questo CLIFFORD GEERTZ, Opere e vite. troppo lungo (più di un secolo a par- Ma per Geertz la strategia del- profilo (Claude Lévi-Strauss, Ed- DIRITTI L'antropologo come autore, Il Muli- tire dal fatidico 1871, anno impor- l'occultamento è qualcosa di più che ward E. Evans-Pritchard, Bronislaw no, Bologna 1990, ed. orig. 1988, tante per E.B. Tylor e per L.H. Mor- l'adesione a un mito positivistico im- Malinowski, Ruth Benedict) vengo- trad. dall'inglese di Silvia Tavella, gan), gli antropologi hanno concen- perante nelle scienze sociali e umane no considerati come fondatori di ge- pp. 162, Lit 20.000. trato la propria attenzione sui pro- a partire dalle loro origini ottocente- neri letterari, di discorsività, di stili DELL'UOMO blemi relativi alla ricerca (spe- sche: l'occultamento è strumentale di argomentazione antropologica, "Ripensare l'antropologia" è cialmente il lavoro sul campo), rispetto a un più profondo bisogno di nonostante la loro più o meno concla- un'attività che ormai vanta una tra- tralasciando, o quasi, quelli inerenti rassicurazione che caratterizza parti- mata scientificità. Si tratta — questo dizione ragguardevole, a cominciare la scrittura (p. 30). Per Geertz, l'an- colarmente l'etnografia. "C'è qual- è chiaro — di modi molto diversi di acquisizione di "sicurezzza" (p. 78) antropologica. L'analisi formalizzan- te e universalizzante di Lévi-Strauss non è il realismo visivo (le ' 'diapositi- ve" etnografiche) di Evans-Prit- chard; gli spunti biograficamente Nella psiche di nessuno problematici contenuti nel Diary di collana Malinowski o le inclinazioni perso- di Roberto Beneduce CENTRO DI STUDI nali della Benedict, in contrasto con l'ambiente intellettuale, consentono E DI FORMAZIONE SUI a Geertz di trattare questi autori in DIRITTI DELL'UOMO TOBIE NATHAN, La follia degli altri. Saggi di et- europeo ha ricevuto Usuo posto". modo più positivo. Tuttavia la man- nopsichiatria, a cura di Mariella Pandolfi, Pon- Questi problemi non appartengono al passato. cata consapevolezza della letterarie- E DEI POPOLI te alle Grazie, Firenze 1990, ed. orig. 1986, Se uno studioso autorevole qual è Zempléni ritie- tà dei loro prodotti induce a ritenere diretta da pp. 244, Lit 32.000. ne che etnologia e psicoanalisi (o psichiatria) sia- che siano modelli non più proponibi- no compatibili, il modo in cui essi debbano inte- li. ANTONIO PAPISCA La folie est de partout. La quarta di coperti- ragire resta ancora incerto: l'esperienza diretta Contro i miti e le sicurezze illuso- rie manifestate dagli autori prece- na dell'edizione originale enuncia così il princi- degli Ortigues, impegnati su un terreno cultural- denti, Geertz fa valere la distanza pio che fonda le ricerche etnopsichiatriche e che mente eterogeneo, indicava infatti che non era Verso una difesa popolare che intercorre tra l'esperienza infor- legittima il tentativo di curare "la follia degli al- possìbile una loro ricomposizione nella pratica me, casuale, bruta, alla base dell'et- nonviolenta per l'Italia? tri": uomini che vivono altrove o che vengono clinica ma solo in un successivo momento di sin- nografia, e il suo prodotto scritto fi- ISBN 88-13-16274-X da forme di vita differenti, immigrati. Ricono- tesi e di elaborazione. E questa, per molti versi, nale. In questo passaggio si inserisce pp. VIII-256 L. 21.000 scere che ovunque e da sempre esiste la follia è la lezione del "complementarìsmo " di Deve- a pieno l'autore; ma, perdute le cer- semplicemente riconoscere la presenza dell'uo- reux, maestro dello stesso Nathan: divelta l'inter- tezze di un tempo, affiorano dram- mo, guardare fra le pieghe oscure della sua esi- disciplinarità dai suoi luoghi comuni e ammuffi- matici motivi di "inquietudine" (p. stenza. Al pari della cultura, essa sembra caratte- ti, l'etnopsìchiatria doveva fondare la propria 140). Non si tratta soltanto dell'e- Obiezione di coscienza rizzarlo con altrettanta implacabile determina- pratica su una ben più viva interazione tra saperi, saurirsi del mito scientistico. Le in- quiciudini degli antropologi contem- al servizio militare tezza. Sarebbe tuttavia ingenuo pretendere di far sulla duplicità irriducibile ("interdipendenza... ed al tempo stesso autonomia assoluta ") fra psi- poranei sono anche determinate dal Profili giuridici coincidere la categoria universale di "follia" con fatto che è mutato il pubblico a cui i e prospettive legislative. la nostra particolare nozione di "disturbo menta- cologico e sociologico, fra psichismo e cultura. prodotti etnografici sono rivolti. Un ISBN 88-13-16550-1 le". L'allievo avrebbe preso poi le distanze per ragio- tempo — osserva Geertz (p. 142) — pp. X-200 L. 19.500 Per il Foucault di Les mots et les choses, fra ni decisive quali l'interpretazione dei rituali nel- gli oggetti della scrittura antropolo- etnologia e psicoanalisi correva una "profonda le terapie (che a differenza di Devereux, per Na- gica e il suo pubblico erano del tutto parentela e simmetria", "una correlazione fon- than non sono mai "assurdi, né magici né tanto- separati, ma oggi vi è un ben maggio- re legame e anzi mescolanza tra di lo- damentale" che permetteva di articolare la storia meno infantili", p. 160) e il giudizio sullo stato psichico dello sciamano (che negli Essais Deve- ro. Di qui scaturisce una fondamen- Diritto alla salute degli individui sull'inconscio delle culture e la reux aveva definito "o un nevrotico grave o uno tale "incertezza riguardo all'indiriz- e coscienza sanitaria storia di queste sull'inconscio dei primi. Non psicotico in stato di remissione")-, non avrebbe zo retorico da seguire... Chi dovrà molto diversamente, Freud aveva parlato degli essere persuaso ora? Gli africanisti o ISBN 88-13-16649-4 tuttavia abbandonato quel linguaggio, quei mo- pp. VIII-178 L. 18.000 "stessi risultati" che, attraverso strade diverse, et- gli Africani...? E di che cosa: del ri- nologia e psicoanalisi andavano raggiungendo: delli. gore empirico? Della portata teorica? quelle concordanze che rivelerebbero l'unità psi- Le stesse nozioni di "frontiera" e di "dop- Della presa immaginativa? Della pro- chica dell'umanità e che Nathan propone di pio", che tornano con insistenza nel lavoro di fondità morale?" I diritti umani a 40 anni chiamare "psichemi". Nathan, segnano infatti snodi essenziali anche Lo sgretolarsi delle certezze antro- pologiche trova la sua ragione più dalla dichiarazione Ma lo sguardo di Foucault era lo sguardo del nella riflessione metodologica di Devereux. L'et- filosofo e dello storico, non già quello del clini- nopsichiatria alla quale maestro e allievo pensa- profonda, per Geertz, nella decolo- universale. nizzazione e nella fine dell'imperiali- co: a lui erano possibili congiunzioni che l'ope- no va a situarsi al confine di materiali disciplina- ISBN 88-13-16655-9 ri differenti, penetrando in quella terra di nessu- smo. Il crollo dell'imperialismo e il rare quotidiano mostra invece assai più faticose. crollo dello scientismo vanno di pari pp. VIII-232 L. 27.000 no dove "masses de faits" (Mauss) sconosciuti li-Jtzi Sorprende poco allora che nel coevo OEdipe passo (p. 141): se il primo scuote i •'jia' Africain, lavoro fra i più noti della celebre scuo- non sono collocate ancora sotto nessuna rubrica fondamenti morali dell'etnografi-, a la di Dakar, Marie-Cécile e Edmond Ortigues af- ma anche al confine fra l'interno e l'esterno, in nell'"essere là", nei contesti esotici, fermassero che una collaborazione tra lo psicoa- quel luogo virtuale ove bisogni, conflitti e muta- il secondo toglie credibilità ai discor- Diritti economici sociali nalista e l'etnologo è praticabile soltanto a con- menti si esprimono con una violenza particolare: si antropologici fatti nelle aule e nei e culturali nella prospettiva dizione di riconoscere "non solo ciò che li distin- quella della malattia e della follia. Conoscono seminari universitari dell'"essere di un nuovo stato sociale gue ma ciò che li oppone", e concludessero: questi conflitti gli immigrati, ai cui corpi "trave- qui" (p. 144). "Chi siamo noi per de- ISBN 88-13-16959-0 "Quando una terapia psicoanalitica diventa pos- stiti" (Ben Jelloun) viene affidato il compito do- scrivere loro?" "In realtà — com- pp. VIII-202 L. 22.000 menta Geertz (p. 142) — è il diritto sibile allora i problemi d'acculturazione, in un stesso di scrivere, di scrivere di etno- modo o nell'altro, sono stati già posti; il 'dottore' grafia, che sembra messo in discus- *** sione". La fine dell'imperialismo è ' 3 KH&lifea^ySt^.. OÒTfóJSii'U < dunque la fine dell'antropologia, co- rivista quadrimestrale me qualcuno aveva già preconizzato dal testo canonico di Edmund R. tropologia (sociale o culturale) è so- cosa di stravagante — egli afferma (p. 144)? Se il motivo del ripensa- Leach (Rethinking Anthropology), la stanzialmente etno-grafia, descrizio- (p. 17) — nel costruire dei testi appa- mento dell'antropologia è il suo ca- PACE cui pubblicazione risale a trent'anni ne di culture diverse, e perciò per un rentemente scientifici partendo da rattere letterario troppo a lungo oc- DIRITTI DELL'UOMO fa ( 1961 ). Molti vi hanno contribuito verso è attività scientifica di ricerca esperienze ampiamente biografi- cultato, la soluzione di Geertz consi- sul campo e per un altro attività let- che", quali sono, appunto, quelle et- ste in una nuova retorica antropolo- DIRITTI DEI POPOLI in prospettive e con obiettivi diversi; non vi è dubbio che parecchi aspetti teraria di esposizione o rappresenta- nografiche. In una prospettiva scien- gica, in un rinnovamento della "capacità di persuadere i lettori che diretta da dell'opera di Clifford Geertz rispon- zione di ciò che il ricercatore presu- tistica, l'eventuale riconoscimento di dono pienamente ai requisiti di que- me di aver colto nell'angolo di mon- questa base biografica getterebbe stanno leggendo un discorso autenti- ANTONIO PAPISCA sta meritoria attività critica. Opere e do da lui frequentato. Troppo a lun- forti dubbi sull'attendibilità dei re- co" (p. 152); non più oscurando la vite rappresenta forse il contributo go, secondo Geertz, gli antropologi soconti etnografici, facendo venire funzione dell'autore, ma esaltandola e raffinandola. Redigendo testi in Abbonamento Italia L. 55.000 più esplicito, anche se il capitolo in- hanno disdegnato, e anzi occultato, meno il criterio della ripetibilità del- troduttivo all'ormai classico The In- questo lato letterario della loro atti- l'esperienza. Proprio per questo, "gli modo consapevole, l'antropologia ri- Abbonamento Estero L. 70.000 terpretation of Cultures del 1973 vità, per cui la figura dell'autore ri- etnografi hanno bisogno di. convin- marrebbe fedele alla sua vocazione di (trad. it. Interpretazione di culture, Il sultava relegata ai margini della rap- cerci... non soltanto del fatto che so- intermediazione tra un Qui e un Là, no veramente 'stati là', ma anche del e producendo immaginativamente CEDAM S.p.A. Mulino, Bologna 1987) rimane il te- presentazione etnografica: nella pre- sto fondamentale. fazione, nelle note, nelle appendici fatto che... se a nostra volta noi fossi- "connessioni testuali" tra questi due Via .1 appelli. 5/6 - 35121 Padova poli, essa costruirebbe un "terreno Il presupposto principale che ani- dei libri che essi pur scrivevano. mo stati là avremmo visto ciò che essi Tel. 049/656677 r.a. ma il libro consiste nella tesi secondo Perché questo oscuramento del- videro, sentito ciò che essi sentirono, Telefax 049/8752900 cui, per un periodo decisamente l'autore, della sua funzione, della sua concluso ciò che essi conclusero" (p. n [INDICE - ^••EL LIBRI DEL MESE ••

stessa; la consapevolezza letteraria è "energie discorsive", ma perché av- ora l'espediente per rianimare il suo verte, come un po' tutte le altre an- comune fra coloro a cui si scrive e co- "spirito di scoperta". Così "non è tropologie, i limiti con cui "qui" (e i autori: ijkki loro di cui si scrive" (p. 153). più il caso di sommergere in un mare altrove) si costruisce l'immagine del- Di che cosa è fatto questo terreno di teoria o di metodo i problemi che l'uomo? Il "terreno comune", lungi iirknzk comune? Di due ingredienti: la vita riguardano l'antropologia della pagi- dall'essere soltanto un travaso di vita degli altri, la vita che scorre nei vari na" (p. 157). Ma non vi è anche stato altrui in opere nostre, non è piutto- Là frequentati dagli antropologi, e le chi invece ha visto alla base dell'an- sto un luogo di scambio, di negozia- SAGGISTICA forme letterarie inventate "qui", tropologia non la "fiducia", bensì il zione, di compromesso, in cui si in- con cui quella vita viene rappresenta- "rimorso" dell'occidente (Lévi- contrano e si scontrano i noi e gli al- Daniela D'Ambra ta. Il terreno comune costruito dal- * Strauss)? E non è forse pensabile che tri, e in cui si gettano temerariamen- FREUD E LA RIFLESSIONE SULL'ERRORE - Lire 16.000 l'antropologia non è altro che que- la crisi di credibilità dei concetti te pregiudizi, velleità, aspirazioni, sto: "rappresentazione di un tipo di scientifici occidentali — incrementa- Il tema dell'errore affrontato brame di identità e di alterità (nostre attraverso la storia della filosofia vita nelle categorie di un altro tipo". ta, se non proprio determinata, dalla e altrui)? stessa antropologia — possa dar luo- in una ricerca che confluisce nel Per Geertz, anzi, "è impossibile di- to come sottoposto all'ordine scienti- Geertz descrive bene questa situa- terreno della pslcoanallsl freudiana. fendere qualsiasi tentativo di farne fico e alle leggi antropologiche del go al riconoscimento esplicito che i zione dinamica dell'antropologia qualcosa di più". Il ripensamento Qui, ora per Geertz — nonostante concetti e le teorie esistono anche al- contemporanea. In un mondo in cui trove? Non è forse più equo e pro- NARRATIVA dell'antropologia provocato da tutte le cautele con cui cerca di am- popoli completamente diversi sono duttivo ritenere che in quei Là non vi Geertz perviene a un ridimensiona- morbidire la sua proposta — 0 Là di- "sballottati in una interconnessione Luigi Atzenl mento, drastico, delle sue pretese. LA TENUTA - Lire 24.500 L'antropologia come descrizione Il bilancio esistenziale di un uomo consapevolmente letteraria delle for- che si Interroga sulle Illusioni e le me di vita altrui "sarebbe già abba- speranze della giovinezza. stanza; per parte mia, sono convinto dice. Gustavo Vittorio Cantone che sia abbastanza, anche se, per al- Ma perché ciò che agli Ortigues appariva un LA MURAGLIA DI NO tro verso, significa decretare la fine loroso e impossibile di rappresentare un deside- incedere impervio e contraddittorio, riesce così Lire 24.500 di altre pretese" (p. 153). rio, una memoria, di riaffermare un'identità che facile a Nathan? Forse perché i pazienti di que- Una risposta lucida e ironica agli Senza avvedersene (forse), Geertz proprio in quanto espressa e difesa spesso li emar- assilli che ogni giorno d adotta un atteggiamento di ricorso ai st'ultimo sono già in stato di avanzata accultura- tormentano. gina: quegli stessi immigrati che Nathan incontra "fatti" nudi e crudi, di cui giusta- zione? Si tratta di domande fondamentali per Francesco Carlstla mente ci ha insegnato a diffidare. E nel suo ospedale di Bobigny, costruendo un dia- comprendere il senso dell'etnopsichiatria (quan- logo terapeutico che spesso viola felicemente le tomeno di quella psicoanalitica), e soprattutto il COSE DI UNA VOLTA proprio un "fatto" (per giunta inelu- Lire 22.000 dibile) che "tutte le etnografie sono regole dell'ortodossia psicoanalitica ("Non ci so- suo possibile luogo. Sono domande che si pone la Un uomo e una donna: due vite fabbricate a casa propria", per cui si no regole proprie delle psicoterapie metaculturali stessa curatrice dell'edizione italiana, quando af- segnate dalla violenza e dalla è costretti a ridurre l'intera impresa ma soltanto orientamenti"). ferma nella sua introduzione che "il lavoro teori- sofferenza, mal dalla rassegnazione. antropologica a "rappresentazione La riflessione sulle tecniche adottate dai tera- co e clinico 'emergente' dell'etnopsichiatria" è d'un tipo di vita nelle categorie di un Maria Grazia Cervaroil peuti tradizionali permette poi all'autore di con- "quello nelle aree occidentali" (p. 26). Come la- VALZER DI FIABE - Lire 13.000 altro tipo" — oppure si tratta del- frontare procedure e strategie dalla cui conoscen- sciano intendere le conclusioni dell'autore, la Storie di grande freschezza e l'interpretazione" di Geertz, della za la stessa psicoanalisi potrebbe trarre insegna- clinica delle "applicazioni metaculturali" sem- spontaneità, narrate per divertire sua versione dei fatti, della sua "di- e divertirsi. scorsività", del suo orientamento re- menti, riconoscendo le sue proprie "magìe" e brerebbe potersi realizzare con relativo successo, torico? Proprio seguendo le indica- quel principio universale della cura che egli indi- ma solo a certe condizioni e nei confronti di quei Guido Cuzzupoli zioni di Geertz, siamo propensi a vidua nella sequenza del "distinguere e confon- pazienti i cui problemi risalgono a situazioni e U FAMIGLIA OPT1MAYER scegliere questa seconda ipotesi. dere". Sono proprio questi, a giudizio di Nathan, conflitti culturali (come nel caso degli emigranti lire 13-000 La storia e le appassionanti Sembra di poter dire che l'antro- i termini chiave di ogni processo terapeutico: in- e dei rifugiati, di alcune forme di psicosi, ecc.). vicende di una famiglia di pologia di Geertz (in particolare dicata nella coppia dedans/dehors il topos fon- Potrebbe essere questo un limite necessario per Indianapolis. quella espressa in questo suo libro) damentale dello sviluppo psicologico e della dia- chi, come Nathan, pensa che l'etnopsichiatria sia dominata dall'idea di una bipola- lettica fra individuo e ambiente, i limiti fra ordi- debba essere soltanto psicoanalitica, che ne la- Paolo Dobran Tornassi GRANO DELLA SPERANZA rità spaziale: 1"'essere là", vale a dire ni di discorso, esperienze, fenomeni verranno ca- scerebbe intatta per altro la capacità di interroga- nei contesti esotici, e l'"essere qui", Lire 29.000 tegorizzati proprio grazie a un preliminare re in forme originali quel rapporto fra uomo e Un'amicizia profonda e ossia gli ambienti accademici e uni- incancellabile sullo sfondo di un versitari. Geertz sfrutta in vari modi processo di "distinzione". E dopo questo mo- cultura di cui tutto s'è detto e tutto resta ancora mento organizzatore e razionalizzatore, dopo da dire. Est europeo ancora tutto da lo scarto tra il Qui e il Là, fino al pun- scoprire. to non soltanto di porre in luce l'"in- questa separazione cercata ad arte, che può pro- L'edizione italiana, che introduce qualche va- congruenza" tipica degli antropologi dursi il passaggio fra categorie e "mondi" in op- riazione nei confronti di quella originale, lascia Mary Petrone ("qualche anno trascorso ad arrabat- posizione: quello del puro e dell'impuro, quello però perplessi per le scelte della traduzione. Svi- FILI INVISIBILI - Lire 17.500 tarsi fra pastori e coltivatori di igna- Microcosmi al femminile. 'Piccole dei vivi e quello dei morti, quello dei processi se- ste a parte (feindre de croire è "fìngere di crede- donne' di grandi sentimenti e mi e una vita intera a tenere lezioni condari e primari, quello del presente e del passa- re", non "convincersi", p. 213; échanges è profonda sensibilità. agli studenti e a discutere con i colle- to. Il terapeuta dovrà pertanto dominare l'ambi- "scambi" e non "mutamenti", p. 216; une foie ghi"), ma anche di denunciare il sen- guità, essere un passeur di professione, scrive Na- è "una fede", non "una volta", p. 217; ecc.), in Anna Rita PizzioU so di falsa naturalezza della colloca- GIOCHI DI MEMORIA than: ossia qualcuno che fa attraversare frontie- zione universitaria dell'antropologia qualche passaggio sentiamo forzato o tradito il Lire 17.500 (sembra ormai far parte dell'"ordine re, accompagnando il suo paziente nel viaggio testo. Ad esempio quando si rende échecs con In una particolare ottica naturale delle cose" che sotto a ogni lungo regioni interdette. "errori", mentre si vuol dire proprio dell'insuc- femminile il tentativo di antropologo vi sia una cattedra — Resta tuttavia un'insanabile asimmetria, che è cesso, dello scacco della psicoanalisi di fronte a ricostruire le contraddizioni e il malessere di una Intera pp. 139-40). poi quella stessa alla quale allude Nathan quan- disturbi etnici come l'alcolismo, o ancora quan- generazione. Geertz rimane imprigionato, tut- do ricorda il "monoteismo" della psicoanalisi o do, relativamente ai terapeuti nelle società tradi- tavia, in questo schema spaziale. la presenza di un "ostacolo epistemologico deter- zionali, avant la lettre "thérapeutes fami- Lia Scaringi Bevilacqua ANTICA PRIMAVERA Certo, "i Là e i Qui" risultano oggi minato dal fatto che il discorso scientifico resta liaux" diventa inspiegabilmente "solitamente "molto meno isolati... delineati... Lire 26.000 occidentale". La consapevolezza di tale asimme- definiti 'terapeuti familiari'"! Ciò detto, essa ha opposti" (p. 156): vi sono antropolo- Ambientato in un periodo che va il merito di aver reso disponibile al lettore italia- gi yoruba e singalesi, e i Tongani gio- tria non attenua però il peso di asserzioni come dagli anni trenta al dopoguerra, cano contro i Washington Redskins questa: "solo la psicoanalisi è... 'esportabile'". no un 'opera di grande stimolo e di averla posta la storia si impone anche per l'attenta ricostruzione di una (p. 143). Il Qui ha perduto la suppo- Tali asserzioni sono fondate infatti su invarianti all'interno della riflessione dell'antropologia me- dica e psichiatrica degli ultimi anni. realtà di provincia ormai nenza di chi un tempo pensava dì or- costruite pur sempre all'interno del lessico psi- scomparsa. dinare il mondo secondo le leggi della coanalitico: riserva di modelli, termini, interpre- sua antropologia. E tuttavia, per tazioni oggi non paragonabile a nessun 'altra, ma Francesco Scrima Geertz, il Qui conserva la prerogati- LA SPIAGGIA E IL FUOCO che tuttavia l'antropologia di Lévi-Strauss ci dice Lire 23-000 va della "discorsività" antropologi- angusta quando pretende di applicare, come nel- ca, ovvero dell'antropologia come di- L'Incontro di un artista in cerca l'analisi dei miti, sempre e ovunque un unico co- d'ispirazione con la natura scorso e descrizione sui Là: perduta Incontaminata e gli abitanti di la sicurezza dei concetti scientifici, si una piccola e sconosciuta isola. è visto che per Geertz la salvezza del- l'antropologia consiste proprio nel Alfio Susmel rinnovamento "qui" delle sue "ener- è soltanto un fluire della vita, che noi senza fine" e dove "è sempre più dif- IL BALCONE DEL SIGNORINO venta la vita da descrivere e da im- Lire 20.000 gie discorsive". Come appare chiara- mettere nelle opere del Qui: il rap- ci incaricheremmo di descrivere nel- ficile che l'uno non incroci la strada mente in diverse pagine del libro, il Una storia semplice di due porto tra il Qui e il Là è cambiato le nostre opere, ma vere e proprie dell'altro" (p. 156), l'antropologia si ricchezze e un amore fra due Là coincide con 2 fluire della vita; (dall'imposizione scientifica alla de- concezioni antropologiche? presenta come un "gioco disordina- giovani di condizioni affatto compito e prerogativa del Qui è scrizione letteraria), ma il "fatto" L'antropologia ha iniziato il pro- to, inventivo, casuale e variabile", diverse. "rendere in frasi la vitalità del rea- ineludibile per Geertz è che le "ener- prio sviluppo scientifico smentendo dove si intravedono avvisaglie di le". E come se il Qui, mondo di for- gie" antropologiche partono pur certe prerogative occidentali (dalla "qualcosa di nuovo" (p. 157). Che Felice Turturiello me discorsive ed esercizi retorici, sempre dal Qui. cultura alla religione, dallo stato alla cosa può essere questo qualcosa di LA FINE DELLA STORIA Lire 27.500 avesse bisogno del Là, della vitalità Deludente e irritante, questo ulti- scienza); deve proprio finire ritenen- nuovo, se non un più massiccio inter- di un altrove: si tratta di catturare il Un percorso che attraversa la mo Geertz: ricondurre, se non ridur- do di essere una peculiarità esclusiva vento di idee altrui nelle teorie an- storia degli uomini lungo le sue flusso vitale dell'altrove per riempire re, l'antropologia alla sua dimensio- dell'occidente? Uno degli spunti più tropologiche (non semplicemente nei coordinate meno ufficiali, e vitalizzare le categorie e i gusci ne letteraria, e così sperare che possa importanti e decisivi di "ripensa- "discorsi")? Le quali non "qui", e seguendo piuttosto la linea del vuoti del Qui. L'antropologia per riprendere slancio "qui". L'antropo- mento" critico dell'antropologia oc- neppure "qui e là", ma trasversal- mito e dell'immaginario collettivo. Geertz consiste nell"'immettere le logia, se non è proprio legata indisso- cidentale non consiste forse nel con- mente, in ogni dove, si intessono co- 'loro' vite nelle 'nostre' opere", an- lubilmente all'imperialismo, è però cepirsi come una volontà di incontro me reti, visto che gli altri — come Distribuzione: che se si è rivelata a un tratto opera- un fatto esclusivo della civiltà occi- con le antropologie degli altri? E pure Geertz in diverse occasioni ha zione molto "delicata" sotto 0 profi- dentale? Per Geertz, un tempo l'an- questo, non in quanto animata da insegnato — non si limitano a vivere, C.I.D.S. ROMA lo morale, politico, epistemologico tropologia era spinta dalla "fiducia" una particolare "fiducia" in se stes- bensì sono costretti anche loro a pen- Telefono 06 426.762 (p. 140). Se un tempo il Là era pensa- che la civiltà occidentale aveva in se sa, né da un rinnovamento delle sue sare. n 3 l'INDICF - 8 ••DEI LIBRI DEL MESEBI Premio Italo Calvino 1990

Le giurie del premio Italo Calvino hanno preso in consi- Finalisti e vincitori derazione i manoscritti segnala- storia della povera strega; Paolo Pettinari, Passaggio in sicale. Tuttavia si ritiene oppor- ti dai due comitati di lettura per Salvatore Garufi, I momenti Arcadia; tuno segnalare due testi: I il romanzo e per il testo teatrale della vita; Gianni Eugenio Viola, L'al- D'Angorissima di Marco Balzar - per musica. Giovanna Giordano, Cina tra Gerusalemme. ro per un suo ingegnoso estro Cara io Ti Canto; inventivo e Rubrica cuori solita- Il romanzo Ole Leali, Logomachia; Testo teatrale per musica ri di Lorenza Sacchetti Mitra Jakob Pesciolini, il romanzo Nino Leone, Madre Matuta; La giuria ha ritenuto di non per la disinvolta ironia nei con- di Enzo Fileno Carabba, rac- Ferdinando Lucchesi, La poter assegnare il premio non fronti del codice librettistico. conta le avventure e le disav- principessa malinconica; ravvisando in nessuno dei lavo- La giuria: Luciano Berio, venture di un protagonista sen- Andrea Molocchi, Tenera- ri presentati le qualità di un'ac- , Edoardo San- za particolari connotazioni in mente (' 'el dragon ' '); cettabile rappresentabilità mu- guineti. un mondo dominato dall'assur- do e dall'imprevedibile: un mondo visionario di "oltranze" surreali con effetti di atroce co- micità. Carabba dimostra riNDIC••dei libri del meseHFH un'autentica vocazione di scrit- Comitato di redazione Alessandro Baricco, Piergiorgio Battaglia, Gian Luigi Beccaria, Riccardo Bellofiore, Giorgio Beri, Eliana Bouchard (redatto- tore e un sicuro talento, che si re capo), Loris Campetti, Franco Carlini, Cesare Cases, Enrico Castelnuovo, Guido Castelnuovo, Gianpiero Cavaglià, Anna abbandona con naturalezza alla Chiarloni, Alberto Conte, Sara Cortellazzo, Lidia De Federicis, Aldo E asolo, Franco Ferraresi, Giovanni Filoramo, Delia Fri- gioia del raccontare. La ricchez- gessi, Anna Elisabetta Galeotti, Claudio Gorlier, Martino Lo Bue, Adalgisa Lugli, Filippo Maone (direttore responsabile), za immaginativa di Jakob Pescio- Diego Marconi, Franco Marenco, Luigi Mazza, Gian Giacomo Migone, Alberto Papuzzi, Cesare Piandola, Dario Puccini, Tullio Regge, Marco Revelli, Gianni Rondolino, Franco Rositi, Giuseppe Sergi, Lore Terracini, Gian Luigi Vaccarino, Anna I finalisti lini deborda qua e là in eccessi Viacava, Dario Voltolini Anna Baggiani, Alessandro che l'autore non ha ritenuto di Direzione Baricco, Lorenzo Ferrerò, dover riportare a una più con- Cesare Cases (direttore), Gian Giacomo Migone (condirettore, ' 'Liber"), Alberto Papuzzi (condirettore), Giuseppe Sergi (vice- membri del comitato di lettura trollata economia narrativa, ma il direttore). Redazione del premio per il testo teatrale romanzo rivela senz'altro una Eliana Bouchard, Lidia De Federicis, Delia Erigessi, Luca Rastello, Marco Revelli, Sonia Vittozzi. personalità nuova di scrittore. per musica, hanno segnalato al- Segreteria Ricerca iconografica La giuria: la giuria i seguenti testi, scelti Mirvana Pinosa Maria Perosino tra quelli pervenuti al premio: Fernando Bandini, Vincenzo Progetto grafico Art director Ritratti Marco Balzarro, I D'Angoris- Consolo, Marina Jarre. Agenzia Pirella Gottsche Enrico Maria Radaelli Tullio Pericoli sima; Redazione Sede di Roma Gianpietro Calasso, Adriano; I finalisti Via Andrea Doria, 14. 10123 Torino, tel. 011-546925 Via Grazioli Lante 15/a, 00195 Roma Enzo Fileno Carabba, Inte- fax 543741 tel. 06/316665 -fax311400 Sylvie Accornero, Anna Bag- grale Sade; giani, Alberto Cavaglion, Alexa Ufficio pubblicità Editrice Giuliano Corti, Il principe Emanuela Merli ' 'L'Indice -Coop. a r.l." Hausner, Elide La Rosa, Fede- Mirza; rica Venier, Emanuela Volpi, Via S. Giulia 1, 10124 Torino, tel. 011-832255 Registrazione Tribunale di Roma n. 369 del 17/10/1984 Abbonamento annuale (10 numeri, corrispondenti a tutti i mesi, tranne agosto e settembre) Pierfrancesco Di Noia, Il membri del comitato di lettura Italia: Lit 60.000; Europa (via superficie): Lit 80.000 - (via aerea): Lit 95.000; paesi extraeuropei (via superficie): Lit 80.000 - viaggio di L.; del premio per il romanzo, han- (via aerea): Lit 120.000. Amelia Imbarrato, Aladino; no segnalato alla giuria i se- Numeri arretrati: Lit. 9.000 a copia per l'Italia; Lit 11.000 per l'estero. Paolo Lodigiani, La messa dei guenti testi, scelti tra quelli che In assenza di diversa indicazione nella causale del versamento, gli abbonamenti vengono messi in corso a partire dal mese sue- . cessivo a quello in cui perviene l'ordine. Per una decorrenza anticipata occorre un versamento supplementare di lire 2.000 (sia ! matti; al premio sono pervenuti: per l'Italia che per l'estero) per ogni fascicolo arretrato. Daniela Maddalena, Il castel- Claudio Balostro, Buoni muli Si consiglia il versamento sul conto corrente postale n. 78826005 intestato a L'Indice dei libri del mese - Via Romeo Romei, lo dei destini incrociati; 27 - 00136 Roma, oppure l'invio di un assegno bancario "non trasferibile" allo stesso indirizzo. e consapevoli menzogne-, Giorgio Pellegrini, Il Parnaso; Nicola Bottiglieri, Afrore; Distribuzione in edicola Distribuzione in libreria Libreria di Milano e Lombardia SO DI P., di Angelo Patuzzi, PDE - via Tevere, 54 - Loc. Osmannoro Joo - distribuzione e promozione Alberto Pozzolini, Il camion; Enzo Fileno Carabba, Jakob Via Zuretti 25 50019 Sesto Fiorentino (FI) periodici - via Galeazzo Alessi 2 Lorenza Sacchetti Mitra, Ru- Pesciolini (vincitore del premio 20135 Milano- tel. 02/67709 tel. 055/301371 20123 Milano - tel. 02/8377102 brica cuori solitari; per il romanzo); Fotocomposizione Stampato presso So.Gra.Ro Puntografica, Via Monfalcone 91, 10136 Torino (via I. Pettinengo 39 - 00159 Roma) il 25 febbraio 1991. Marco Scatasta, L'armadio; Giuseppe Di Giacomo, La Antonio Vallesi, Aries. mia mente dispersa; Torino, febbraio 1990 Francesco Piero Franchi, La ,3' ìi ikÌtitiI Iar ffrrVi^iiJ^liyirtiritSftMiiifff WWiTr^^KS^MfflifrnrtBHi^^ff^^^^^^^^^^^—

Hanno collaborato a questo numero saro. Carlo Pagetti: insegna lingua e let- romantica inglese. Sta curando la Riccardo Morello: dottorando in teratura inglese all'università di To- traduzione dell'opera di Percy Bys- rino. Ha curato Nel tempo del sogno she Shelley. Anna Baggiani : consulente edito- all'università di Torino (Storia del lingua e letteratura tedesca all'uni- (Longo, 1988). Nanni Salio: ricercatore di fisica riale. Partito d'Azione. La rivoluzione de- versità di Pavia (Stifter. Alle soglie presso l'università di Torino. È se- Alessandro Baricco: critico musi- mocratica, Feltrinelli, 1982). della modernità, di prossima pubbli- Bruno Pedretti: pubblicista, redat- gretario dell'Italian Peace Research cale e musicologo (Il genio in fuga. Goffredo Fofi: direttore di "Linea cazione presso Campanotto). tore della rivista "Casabella". Institute. Due saggi sul teatro musicale di Rossi- d'Ombra". Anna Oliverio Ferraris: insegna Silvio Perrella: pubblicista, colla- ni, Il Melangolo, 1988 e Castelli di Paolo Fossati: insegna storia del- psicologia dell'età evolutiva all'uni- bora con "Roma", "Leggere", "Li- Marina Sbisà: ricercatrice di filo- rabbia, Rizzoli, 1991). l'arte contemporanea al Politecnico versità di Roma (Determinanti stori- nea d'Ombra" (Italo Calvino. La let- sofia all'università di Trieste, si oc- di Torino. Ha di recente pubblicato co-sociali dell'individuo, Cortina, teratura, la scienza, la città, Marietti, cupa di filosofia del linguaggio e di Roberto Beneduce: psichiatra, si semiotica (Linguaggio, ragione, intera- occupa di etnopsichiatria e antropo- La "pittura metafisica" (Einaudi, 1990). 1988). 1989). Dario Puccini: insegna letteratura zione. Per una teoria pragmatica degli logia medica. Ha curato Linguaggio, atti linguistici, Il Mulino, 1989). ragione, follia (Esi, 1990). Emilia Giancotti: insegna storia ispanoamericana all'università La Gian Piero Brunetta: insegna sto- della filosofia moderna e contempo- Sapienza di Roma. Dirige la rivista Loredana Sciolta: insegna sociolo- ria e critica del cinema all'università ranea all'università di Urbino. "Letteratura d'America". gia della religione all'università di Fi- di Padova (Buio in sala, Marsilio, Claudio Gorlier: insegna lettera- Francesco Remotti: insegna an- renze (Vent'anni dopo. Saggio su una 1989). ture dei paesi in lingua inglese all'u- tropologia culturale all'università di generazione senza ricordi, Il Mulino, 1989). Maria Caciagli Fancelli: insegna niversità di Torino. Torino. È direttore della missione lingua e letteratura tedesca all'uni- Giorgio Graffi: insegna linguistica etnologica italiana in Zaire (Noi pri- Cosma Siani: insegnante, autore versità di Firenze, occupandosi in generale all'università di Pavia (Sto- mitivi, Bollati Boringhieri, 1990). di libri di testo si occupa di didattica particolare del periodo classico. ria della sintassi tra '800 e '900, di Marco Revelli: lavora al diparti- della letteratura. Enrica Collotti Pischel: insegna prossima pubblicazione presso II mento di studi politici dell'universi- Bianca Tarozzi: insegna letteratu- storia e istituzioni dei paesi afroasia- Mulino). tà di Torino. Ha pubblicato Lavorare ra inglese all'università di Verona. tici. Fra le sue pubblicazioni Dietro Walter Lapini: dottorando in filo- in Fiat (Garzanti, 1989). Ha scritto su Robert Lowell, Jean Tian'An Men. logia greca all'università di Padova. Lorenzo Riberi: dottorando di Rhys e altri poeti e narratori del No- vecento. Sara Cortellazzo: responsabile del Gianni Laviola: biologo, si occupa storia contemporanea. Collabora, Marco Vallora: giornalista free settore cinema e scuola dell'Aiace di di psicobiologia dinamica all'univer- come critico di musica jazz, con rivi- lance, scrive di libri, musica classica, Torino. Di recente ha pubblicato sità di Roma. ste specializzate. arte e cinema. Agnes Varda (Edt, 1990). Martino Lo Bue: laureato in fisica, Giorgio Rochat: insegna storia Innocenzo Cervelli: insegna storia si occupa di superconduttività. contemporanea all'università di To- rino. Si occupa di storia militare, co- del rinascimento all'università di Ve- Adalgisa Lugli: insegna storia del- Le immagini di questo numero so- loniale e politica dell'Italia contem- nezia (La Germania dell'Ottocento. l'arte all'università di Udine. no tratte da Beardsley's Illustra- poranea. Un caso di modernizzazione conserva- Lino Miccichè: insegna storia e tions for le morte darthur, Dover trice, Editori Riuniti, 1988). critica del cinema all'università di Francesco Rognoni: ricercatore di Publications, Inc., New York letteratura angloamericana all'uni- Giovanni De Luna: insegna storia Siena. È presidente della Mostra in- 1972. dei partiti e dei movimenti politici ternazionale del nuovo cinema di Pe- versità di Udine. Si occupa di poesia Lettere

Egregio Direttore, bio di impaginazione. Ce ne scusiamo Signor Direttore, il Mulino vedo che nell'ultimo numero del- con l'autore. Speriamo che casi simili credo che La figlia della luna di l'Indice" (gennaio 1991) esce una non sì ripetano e che quando si tratta di Margaret Mahy ("Gaia Junior", libri MARZO 1991 recensione con la mia firma di un li- mutamenti così gravi si abbia sempre il per ragazzi, Mondadori) meritasse bro di Giuliano Pontara, Antigone e tempo di avvertire l'autore e di ottener- una segnalazione più approfondita Creonte. In effetti vi avevo mandato ne il consenso, come generalmente fac- rispetto a quella contenuta nella GABRIELE LOLLI tempo fa una mia recensione di quel ciamo. Occorre tuttavia ricordare che scheda pubblicata dal n. 1 de "L'In- libro: sj trattava di quattro pagine al- "L'Indice" è un ircocervo, è una rivi- dice" di quest'anno. Nella scheda, INTRODUZIONE l'incirca di tremila battute. Vedo pe- sta-giornale: rivista per il tipo di artico- infatti, viene data preminenza alla ALLA LOGICA rò che tra le due recensioni la somi- li e la scelta dei collaboratori, giornale trama del romanzo che forse è la sua FORMALE glianza non è molto stretta. Quella per la forma e l'impaginazione. Ciò si- parte meno importante. La vicenda che voi pubblicate comincia da un gnifica che piccoli tagli e mutamenti ci di Laura, ragazza quattordicenne, ha La logica formale e le sue periodo che si trova nella terza pagina devono essere consentiti per esigenze ti- valore come metafora della pubertà, moderne implicazioni della mia e tra un taglio e l'altro pro- come iniziazione alla vita adulta e le presentate da uno segue fino alla fine. Sfortunatamente vicende, appunto, hanno il solo sco- fra i massimi esperti però vi siete dimenticati di tagliare po di analizzare questa fase umana di alcuni riferimenti alle prime due pagi- cambiamento senza peraltro assume- re mai forme noiose di insegnamenti: ne. Ovviamente, risulta impossibile MAURICE AGULHON capirci qualcosa. si parla di argomenti diversissimi E che cos'è accaduto delle prime senza mai farli pesare nel contesto LA REPUBBLICA due pagine? Alcuni excerpta — all'in- narrativo. Si veda, ad esempio, la NEL VILLAGGIO circa un periodo sì e uno no — com- spiegazione che la madre di Laura dà sulle ragioni della separazione dal L'affermarsi paiono in un riquadro al centro della dell'ideale democratico pagina sotto lo sciocco titolo Politica marito: "... Ci siamo dati da fare per anni cercando di cambiarci a vicen- nelle campagne e moralità. I tagli, di cui mi sfuggono DAVID W. PEARCE da, e siamo rimasti a metà... Era più completamente i criteri, ne fanno francesi del sud, bravo di me come massaia, ma lo fa- ANIL MARKANDYA una specie di raccolta di aforismi tra Rivoluzione e ceva pesare anche troppo..." Con la EDWARD B. BARBIER campati per aria e implausibili: ad seconda Repubblica, stessa chiarezza la madre spiega, do- in un classico PROGETTO PER esempio, dove io avevo scritto cauta- po aver elencato la gravità della si- mente "il nostro recente passato è della storiografia UN'ECONOMIA VERDE tuazione in cui si trova (la terribile Una proposta concreta stato dominato da concezioni della malattia del bambino piccolo e la ne- contemporanea storia..." trovo uno stupido "il pas- cessità di badare responsabilmente per la realizzazione sato è stato dominato...". Meno ma- alla figlia) come sia per lei necessario dello sviluppo sostenibile, le che nel riquadro non compare la il rapporto con l'uomo che ha da po- fondata sul radicale e preventivo mia firma. (Anzi, stranamente non co conosciuto: "... quando si fa l'a- cambiamento dei modelli di compare nessuna firma). more è come prendersi una piccola consumo e di investimento Ma come vi permettete!? Come vi vacanza, un riposo da questa costan- permettete di rimaneggiare a vostro te consapevolezza. Magari per pochi piacimento i testi che ricevete? Vi ha minuti ma ci si sente annullare, ed è forse autorizzati qualche critico de- un gran sollievo". Argomenti non fa- OFFERTA PRIVATA costruzionsita? cili sono messi in discussione con DI BENI PUBBLICI La cosa più irritante è che mi è ac- preciso senso della misura come, ad a cura di caduto spesso' di leggere sull"'Indi- esempio: ce" recensioni severe nei confronti WALTER SANTAGATA di traduttori e curatori. E i redatto- — rendersi conto che neanche il Privatizzazioni, ri? Non leggete dunque gli articoli vantaggio della bruttezza può salvare sponsorizzazioni, volontariato: che pubblicate? (Forse non li leggete dalla brutalità dello stupro; RAYMOND ARON i prò e i contro delle risposte per intero). — la non abitudine alle vistose alternative alla fornitura fattezze femminili che sbocciano nel CLAUSEWITZ Ovviamente, mi vedo costretto a pubblica di beni collettivi chiedervi di pubblicare questa lette- corpo di una bambina e gli obblighi La guerra moderna di cautela che ne conseguono; ra integralmente e rispettando l'ordine come guerra assoluta delle frasi. — il vantaggio derivato dal nuovo e estrema: Marco Santambrogio rapporto che la madre ha con un uo- YVES MENY mo, così che sarà più facile, per la fi- gli insegnamenti JEAN CLAUDE THOENIG P.S. Leggo ora la sua risposta ad glia, andarsene di casa il giorno che si del geniale stratega LE POLITICHE Angela Groppi, la quale incolpava sposerà o deciderà di vivere da sola; tedesco nell'analisi PUBBLICHE dei rimaneggiamenti (subiti anche — pensare all'amore e al sesso e di uno fra i più lucidi dal suo articolo) "la sciatteria della domandarsi quale dei due viene pri- intelletti contemporanei Una panoramica della ricerca stampa periodica". Al termine di ma e se esista davvero, a lungo anda- più avanzata sull'azione una lunga argomentazione lei scrive re, una gran differenza. dei pubblici poteri L'elenco degli spunti offerti dalla "Ci pare quindi che il revisore abbia MARIA SERENA PIRETTI nel settore istituzionale, fatto bene a sopprimere il collega- Mahy potrebbe continuare a lungo, economico e sociale mento tra Laterza e Saint-Just". ma credo che sia particolarmente im- LA GIUSTIZIA Dunque non era sciatteria. Dunque portante rilevare come (anche se at- DEI NUMERI traverso una fantastica e avvincente non era un critico decostruzionista Il proporzionalismo che vi autorizzava a riscrivere gli ar- trama) il romanzo sia calato nella in Italia tra 1870 e 1923: ticoli secondo il vostro umore. Voi realtà quotidiana: è questo che ap- consapevolmente vi proponete di mi- passiona i giovani lettori i quali, non gli antecedenti storici gliorare i nostri articoli correggendo- dimentichiamolo, sono molto più dell'odierno ne gli errori. Ma in questo caso do- coinvolti dalla Tv che dalla famiglia. dibattito politico vreste aggiungere bene in chiaro la I ragazzi, per loro fortuna, hanno po- vostra firma. co bisogno di recensioni: se si toglie infatti quanto ha scritto Antonio L'Italia è piena di gente che, stan- Faeti per "Tuttolibri" dedicato al MOZART ca del proprio mestiere, cerca di fare Natale 1990 e la scheda della Vittoz- a cura di pograficbe come ad ogni giornale, an- quello degli altri: ci sono accademici zi sulT'Tndice", nessuno ha parlato che se la nostra cattiva coscienza do- SERGIO DURANTE che fanno i giornalisti, giornalisti che sino ad ora della Figlia della luna. Ciò vrebbe rimanere tutta da rivista ed op- fanno i filosofi, perfino l'opposizio- malgrado, in poco più di sei mesi, il Una guida puntuale ne da noi ha sempre preferito fare la porsi a trattamenti come quelli subiti romanzo è arrivato alla quarta ri- alla comprensione SERGE MOSCOVICI da Santambrogio o da Giampiero Ca- parte del governo. Ora anche i redat- stampa, che per il genere "narrativa dell'opera mozartiana, rocci (assai peggiore, questo, e lamenta- LA FABBRICA tori impugnano con gusto la matita ragazzi" non è poco. Analoga sorte è un'analisi aggiornata, rossoblu del professore. Solo che to dall'autore in una giusta lettera di toccata a Eva, di Peter Dickinson DEGLI DEI protesta). fondata su ampie nessuno vuole pagare i costi del me- (sempre edito nella "Gaja Junior" Saggio sulle passioni Qui siamo dalla parte dei nostri col- prospettive critiche stiere altrui. Nel vostro caso il mini- Mondadori): il romanzo che fa arric- individuali e collettive mo che dovreste fare è appunto di laboratori anche contro di noi. Diverso ciare il naso agli adulti, ma offre ai scrivere sugli articoli che rimaneggia- è il caso di articoli che non ci giungono ragazzi e alle ragazze un grande inte- te: "Riveduto e corretto da XY". nella forma adatta a una rivista giorna- resse di lettura. Indipendentemente LORENZO RENZI Anzi — sa che cosa le dico — perché listica come la nostra e che richiedono dal giudizio critico su questo tipo di non ve li scrivete tutti voi gli articoli? per ragioni di chiarezza o di lunghezza narrativa, credo che sia assolutamen- COME LEGGERE (m.s.) di essere sottoposti a quella sciagura del te necessario accostarsi ad essa per LA POESIA nostro tempo che è l'editing. Di cui capire cosa vogliono i giovani di oggi preghiamo di credere che faremmo vo- da un libro. Da Saba, Montale e Pasolini, lentieri a meno se talvolta non fosse ne- a De Gregori e Guccini, cessario essere contro i collaboratori in Roberto Denti un approccio colloquiale nome dei sacrosanti diritti dei lettori. e non scolastico alle varie forme (c.c.) di poesia contemporanea. Per quanto riguarda il suo articolo, Nuova edizione ampliata Santambrogio ha perfettamente ragio- ne. La soluzione adottata, sulla cui in- felicità conveniamo, fu decisa all'ulti- mo momento in tipografia per un cam- LI L'ANGELO NERO L'oscura minaccia del male, presenze allarmanti, spettri nefasti, fantasmi pubblici e privati. Un libro gotico e lunare, di aspra e misteriosa bellezza. Dello stesso autore da Feltrinelli: Il gioco del rovescio, Piccoli equivoci senza importanza, Il filo dell'orizzonte, I dialoghi mancati, Un baule pieno di gente.

IRENE DISCHE DANIEL PENNAC RICHARD FORD PIETOSE BUGIE IL PARADISO DEGLI ORCHI INCENDI Le avventure di un "capro espiatorio" di "Un ottimo romanzo di un grande scrittore. In Germania: Premio della critica 1989, Ford osserva l'animale uomo con profonda oltre 80.000 copie vendute e accese mestiere in un Grande Magazzino di Parigi. "Un'altalena tra divertimento e suspence. comprensione e insieme con un distacco polemiche. quasi clinico." Salman Rushdie "Il vero elemento dissacratorio della sua Uno scrittore d'invenzione, un talento fuori prosa risiede nel suo freddo humor, nella delle scuole." Stefano Benni Dello stesso autore di Rock Springs e di sua assoluta libertà dai pregiudizi. Le L'estrema fortuna. mancano semplicemente quei fondati sensi MARGARITA DE SOSNIZKA di colpa, quel moralismo tipico della PRANZO DI GALA EMMANUEL BOVE 'riparazione' e quell'esigenza di armonia che I MIEI AMICI hanno lasciato nella letteratura tedesca del Le strampalate avventure in Italia di una dopoguerra tracce così moralmente ragazza russa. L'esordio di una giovane II capolavoro di Emmanuel Bove. "Nessuno equivoche." Hans Magnus Enzensberger autrice ucraina che, scrivendo in un come lui ha il dono del dettaglio che Sette racconti "da sottoporre alU propria metaforico italiano, innesta dentro la nostra colpisce." Samuel Beckett pietas, possibilmente senza bugie". "Die Zeit" letteratura temi e suggestioni tipiche di Gogol', Bulgakov e Nabokov. ENRICO FILIPPINI L'ULTIMO VIAGGIO L'ALTRA DONNA CARLO ANDREA FALVELLA MANOSCRITTO Un racconto inedito di toccante bellezza Tre racconti, tre ritratti di donna tracciati accompagnato da altri testi narrativi degli con rara semplicità e perfezione. Della MAI RITROVATO anni sessanta: monologhi drammatici, e stessa autrice da Feltrinelli: Il taccuino Un piccolo gioiello di narrativa surreale. ironici, in cui un uomo si interroga sui d'oro, Il diario di Jane Somers, La brava Una tragicomica parodia dell'Eterno ritorno. propri amori, incontri, passioni. terrorista, Se gioventù sapesse, Il quinto Il singolare esordio di un giovane scrittore figlio, Racconti africani. « italiano.

STEPHEN JAY GOULD BRUNO BETTELHEIM ALBERTO CAVALLARI LA VITA MERAVIGLIOSA LA VIENNA DI FREUD LA FABBRICA Freud e il movimento psicoanalitico, il DEL PRESENTE La scoperta di un giacimento di fossili e la Lezioni di informazione pubblica travagliata storia della sua interpretazione. mondo dell'infanzia, gli ebrei e l'Olocausto, - Una grande impresa scientifica del XX i tre temi fondamentali sui quali Bettelheim Un grande giornalista ci conduce nei luoghi secolo che ha contribuito a rinnovare l'intera ha lavorato lasciando un'impronta originale dove si "cucina" l'immagine della realtà, teoria dell'evoluzione. Un libro affascinante e decisiva - in una scelta di saggi inediti che proponendosi di farci vedere il "sistema sulla natura della storia e sulla costituiscono il testamento spirituale del universale" dell'informazione pubblica e impressionante improbabilità dell'evoluzione grande psicoanalista austriaco. cosa accade al suo interno. Uno strumento umana. Dello stesso autore da Feltrinelli: indispensabile a chi legge i giornali e segue Dello stesso autore da Feltrinelli: Psichiatria non oppressiva, Il mondo le notizie. Uno stimolante saggio sulla Quando i cavalli avevano le dita, Il sorriso incantato, Sopravvivere, Imparare a leggere, storia e la filosofia del complesso universo del fenicottero, La freccia del tempo, il ciclo Freud e l'anima dell'uomo, Un genitore quasi dell'"industria delle coscienze", che mostra del tempo. perfetto. i molti pericoli per la libertà che si profilano all'orizzonte.

TOMÀS MALDONADO LAURA BALBO ALBERTO MELUCCI ANDREA TAGLIAPIETRA IL GIOCO DELL'IO LA METAFORA DELLO DISEGNO INDUSTRIALE: TEMPI DI VITA UN RIESAME Studi e proposte per cambiarli Il cambiamento di sé SPECCHIO in una società globale Lineamenti per una storia simbolica Il disegno industriale nel contesto delle Un'analisi puntuale dei tempi e degli orari innovazioni che hanno coinvolto i processi nei quali è immersa la nostra vita. Un Un mondo che scopre la complessità e la "In modo alquanto suggestivo, La metafora differenza non può sfuggire l'incertezza e dello specchio insegue, a partire dai racconti produttivi, la filosofia della produzione, la affascinante progetto per realizzare una realtà tecnologica. società-amica-di-chi-ci-vive. chiede agli individui la capacità di mutare del mito fino agli inizi del pensiero forma restando se stessi. contemporaneo, il costante riproporsi della figura filosofica dell'uomo che si guarda, FRANCO RELLA GABRIELLA TURNATURI ovvero dell'inclusione nel mondo L'ENIGMA DELLA BELLEZZA ASSOCIATI PER AMORE LÉON CHERTOK, dell'osservatore stesso." Emanuele Severino ISABELLE STENGERS Le tracce della bellezza attraverso il sapere Dalle associazioni dei familiari delle vittime IL CUORE E LA RAGIONE occidentale: da Eraclito alla tragedia, da delle stragi di Bologna e di Ustica, al SALVATORE NATOLI L'ipnosi come problema, Platone e il neoplatonismo, fino alla sua Comitato di Racconigi per Serena Cruz. Le TEATRO FILOSOFICO apparente totale sparizione nell'età moderna. emozioni e gli affetti da limiti per l'azione a da Lavoisier a Lacan risorse per un nuovo modo di far valere La storia tortuosa e affascinante Le indagini sul tempo, la storia, le idee ragioni e diritti fuori degli schieramenti dei rapporti tra ipnosi e psicoanalisi. dell'autore di L'esperienza del dolore, LUCIANO BIANCIARDI politici e ideologici. Una ricerca "eretica" nei confronti Ermeneutica e genealogia, Vita buona, vita IL LAVORO CULTURALE sia dell'ortodossia analitica felice. sia dell'epistemologia clinica. La riproposta di un libro, a mezzo tra il pamphlet e il saggio di costume, ancora UGO VOLLI godibilissimo per la sua acuta e feroce RICHARD WARNER APOLOGIA DEL SILENZIO ironia. SCHIZOFRENIA IMPERFETTO E GUARIGIONE Cinque riflessioni intorno alla filosofia Storia della Musica, voi. IX Psichiatria ed Economia Politica del linguaggio IL ROMANTICISMO Prefazione di Michele Tansella Il silenzio come punto di partenza e di (1830-1890) Introduzione e cura arrivo per un viaggio circolare intorno alla a cura di Gerald Abraham filosofia del linguaggio. di Giovanni De Girolamo Il volume che conclude la prestigiosa "New Uno dei capisaldi della ricerca psichiatrica Oxford History of Music". ad orientamento sociale. [INDICE

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MATERIA AUTORE TITOLO MATERIA AUTORE TITOLO

Dizionario di economia politica, Letteratura italiana II Giovanni Pascoli Giugurta AA.W. voi. 16 Giacinto Spagnoletti Poesie raccolte R. Magliona, A. Michelsons, Economie locali tra grande e Le poesie S.E. Rossi piccola impresa Beniamino Joppolo La giostra di Michele Civa Palazzo dei congressi La nuvola verde e altri racconti Arte XG. Muratore, S. Lux (a cura di) Demetrio Paparoni L'origine della ferita Walter Pedullà Lo schiaffo di Svevo Maria Grazia Cerri Palazzo Carignano Sergio D'Amaro Il ponte di Heidelberg "Antologia di Belle Arti" Il neoclassicismo Letteratura di IV Michael Ondatje Nella pelle del leone Simonetta Stagni (a cura di) Piccoli artifici lingua inglese Occhio di gatto — Roberto Zapperi Tiziano, Paolo III e i suoi nipoti Muriel Spark Atteggiamento sospetto G. Piantoni, P. Venturoli Paolo Troubetzkoy Edna O'Brien Ragazze nella felicità coniugale (a cura di) t Paul Auster Il palazzo della luna Riviste XI "La cultura" Studi su Sigpiund Freud Nadine Gordimer Vivere nell'interregno "Luogo comune" Anno I, n. 1 Teatro V Arthur Schnitzler Ore vive "Problemi del socialismo" Immigrati, non cittadini? Mimma Gallina Teatro d'impresa, teatro di stato? "Filosofia e teologia Per l'Europa Cinema Lietta Tornabuoni '90 al cinema "Novecento" Anno I, n. 1 Fritz Lang Il colore dell'oro "Cinegrafie" Il cinema americano prima Musica Aldo Nicastro Pètr Il'ic Cajkovskij della grande censura Gustave Reese La musica nel Medioevo Scienze naturali XII Claudio Greppi (a cura di) Paesaggi dell'appennino toscano Cristian Martin Schmidt Brahms Raymond Siever Sabbia Filosofia VI Fabio Minazzi (a cura di) Il pensiero di Giulio Preti nella cultura filosofica del Novecento Cliff Ollier Vulcani Peter Bancroft Le pietre più belle del mondo Adriana Cavarero Nonostante Platone Pier Aldo Rovatti (a cura di) Dizionario Bompiani dei Filosofi Psicoanalisi-psicologia XIII Salvatore Dell'Io Come scegliere il vostro psicoanalista Giandomenico Montinari Il buco nella rete # Emanuel Lévinas Trascendenza e intelligibilità Jean Starobinski L'ordine del giorno M. Malacrea, A. Vassalli Segreti di famiglia (a cura di) - Carlo Borghero Conoscenza e metodo della storia Silvia Vegetti Finzi Il bambino della notte Aldo G. Gargani L'altra storia M. Canziani, L. Ferrari, Sofferenza psichica e Mafia Storia Vili "Meridiana" P. Leonardi (a cura di) domanda di cura Paolo Pezzino Una certa reciprocità di favori Karl Jaspers Genio e follia Carlo Cartiglia Pittura e storia Bambini-ragazzi XIV R. Gruzzani (a cura di) Tante poesie Haim Burstin (a cura di) Rivoluzione francese Biondine de Montmorillon La natura giorno per giorno Emilio Gentile L'Italia giolittiana Burny Bos, Hans De Beer Olii scappa di casa Georges Bataille La struttura psicologica del fascismo Francesco Enna Gondrano il cormorano Pietro Barcellona Il capitale come puro spirito Economia TX John Masefield Lo scrigno delle meraviglie Giorgio Rampa Modelli individuali ed esiti complessivi Ursula K. LeGuin Agata e pietra nera Giulia Orecchia, Piede, cosa fai? M.C. Bassanini, P. Ranci Non per profitto Giovanna Mantegazza (a cura di) Giovanni Caselli Il viaggio degli argonauti Guido Vestuti (a cura di) Il realismo politico di Ludwig von Mises e Friedrich von Hajek Libri economici XV Ippolito Nievo Il Marmo

TITOLO MATERIA AUTORE TITOLO MATERIA AUTORE

Rjccar(j0 Bellofiore (economia), Guido Castelnuovo (libri economici), Gianpiero Cavagli* (letteratura), Sara Cortellazzo (cinema, musica, teatro), L inserto e a cura • . , Anna Elisabetta Galeotti (filosofia), Marco Revelli (storia e scienze sociali), Anna Viacava (salute, psicologia, psicoanalisi). Mart.no Lo Bue (scienze), Adalgisa Lugi. » ^ De Federicis e Marco ReveUi, disegni di Franco Matticchio n. 3 [INDICE « ••DEI LIBRI DEL MESE^BI

magnolo e il suo reimpiego creativo BENIAMINO JOPPOLO, La giostra di IN LIBRERIA O DIRETTAMENTE ALL'EDITORE Letteratura italiana della lingua dei classici. Poemetto Michele Civa, introd. di Giorgio Bàr- UH •a sulla morte e che la morte ossessiva- beri Squarotti, Pungitopo, Marina di ECOLOGIA DELLA MENTE Dal sommario del n. 10 Rivista interdisciplinare per la costru- [1 caso di Enza e dei suoi tre bambini GIOVANNI PASCOLI, Giugurta, Marsi- mente esplora laddove essa, per cosi Patti 1989, pp. 120, Lit 15.000. Le sculture del presente e del futuro lio, Venezia 1990, trad. dal latino e dire, "coesiste" con la vita, nell'a- BENIAMINO JOPPOLO, La nuvola ver- zione di un comportamento tera- Un figlio in collegio peutico Dimmi bambino che vita fai e ti dirò se ti dro- note di Alfonso Traina, pp. 88, Lit troce agonia del sepolto vivo, il Giu- de ed altri racconti, a cura di Natale gherai 12.000. gurta costituisce un mirabile esempio Tedesco e Domenica Perrone, Pungito- Semestrale diretto da Luigi Cancrini Il sistemico reificato po, Marina di Patti 1991, pp. 186, Tossicomania: quando l'invio c fatto dal datore della maestria pascoliana nell'uso ri- Anno VI N. 11 e 12 di lavoro Il Giugurta è uno dei trenta poe- vitalizzante dell'esametro latino: i s.i.p. Abbonamento 1991 L. 30.000 La comunicazione della diagnosi di epilessia Dal tempo della terapia al tempo del cam- metti latini di Giovanni Pascoli, "il 131 versi dell'opera, sulla scorta di biamento più grande poeta bilingue della lette- citazioni, spunti e reminiscenze vir- Versamenti sul ccp n. 29572005 Siciliano di nascita, ma "euro- int. a Aldo Primerano AUTORI DEL N. 10: L. Cancrini. L. Onnis, A. ratura italiana" secondo D'Annun- Di Gennaro, G. Cespa. B. De Agostini, A. Chou- giliane, oraziane e lucreziane, sono peo" per scelta e vocazione, Benia- via U. Niutta 2 - 00177 Roma zio. L'opera si ispira a un episodio hy. R.C. Dentale. P. Quinzi, M. Colombani, P. densi di figure di parola che trovano mino Joppolo (1906-63), romanzie- con causale «Abbonamento 1991 Corticelli, A. Gualdi, J. Shelder, J. Block, A. Me della storia romana riferito da Plu- puntuali riscontri in Myricae e nei re, poeta, critico, pittore e dramma- ad Ecologia della Mente» Lean, A. D'Avach, M. Paci, G. Piazza. tarco, Eutropio e Orosio: il re numi- Canti di Castelvecchio. L'uso avan- turgo, è uno di quegli autori che an- da, sconfitto da Mario, viene portato guardistico, seppur formalizzato en- cora, certo per nostra colpevole aldo primerano editrice tipografica prigioniero a Roma e rinchiuso nel tro un metro e una lingua classici, di disattenzione, non hanno acquisito 00177 Roma - via U. Niutta 2 carcere Tulliano, dove morirà per fa- complesse sinestesie quali querulam tel. 06/2428352 (r.a.) - fax 06/2411356 un posto di rilievo nella cultura nove- Jài me (Plutarco) o per strangolamento taciturna per omnia guttam auribus centesca. Merito della casa editrice EL (Eutropio e Orosio). Composto nel hausit (ben tradotto da Traina "bev- Pungitopo è quello di aver riproposto tafora: il protagonista vegeta, cioè coerente. La sua storia ha l'asciutto 1896 e inviato al concorso di poesia ve con le orecchie..., il lamento di questo scrittore talmente anomalo e produce luminosa vegetazione; in rigore di un exemplum, l'inesorabile latina di Amsterdam, il Giugurta non una goccia tra il silenzio del mondo") isolato nel clima culturale del suo C'è sempre un piffero ossesso troviamo scansione di un delirio: è un itinera- meritò allora la medaglia d'oro e non o sonitus vestigia rauci aure legens tempo da essere stato condannato al- una fusione panteistica tra persone, rio drammatico che ha già tutte le conobbe in seguito molta fortuna ("seguendo con l'orecchio l'orma del l'oblio. Alcune delle novelle, special- oggetti, bestie, elementi della natu- stazioni prestabilite. Giustamente, editoriale. Riproposto oggi dall'edi- fioco suono") e la ricorrente compre- mente quelle tratte dalla raccolta del ra, divinità: la vita è energia che cir- nell'introduzione, Bàrberi Squarotti tore Marsilio nella collana "Il Convi- senza in ossimori di realtà e allucina- 1937 C'è sempre un piffero ossesso, cola, si mescola e si confonde. Nel ro- afferma che si tratta della "rapida, vio" in una splendida edizione a cura zione, luce e buio, silenzio e rumore hanno invenzioni strutturali e lingui- manzo La giostra di Michele Civa, essenziale, radicale narrazione del di Alfonso Traina, il poemetto non scandiscono il delirio del re numida stiche assai felici, con richiami alla scritto nel 1945, tale concezione simbolo dell'uomo in rivolta attra- solo ci propone la sua sconvolgente morente, il cui lento trapasso diviene violenza figurativa dell'espressione e "elettrica" della vita si unisce a verso i simboli della vita, della socie- modernità strutturale e linguistica, metafora dell'universale segreta a un "futuristico e stravolto lirismo" un'appassionata-difesa delle ragioni tà, della storia". ma, a chi lo voglia, permette di sco- esperienza della morte; un mistero (Natale Tedesco); in I clienti che non dell'uomo calpestate dai falsi valori Maria Vittoria Vittori prire (grazie anche all'esauriente è che, scrive Pascoli nel distico proe- se ne andavano più, gli stati d'animo della società. Michele Civa è un ra- mai sovrabbondante o compiaciuto miale, solo lo sguardo di un poeta è in dei personaggi vengono visualizzati gazzo del sud, di famiglia povera e di apparato di note del curatore), le in- grado di penetrare. tramite violenti contrasti cromatici; idee precise e affilate come coltelli: finite rispondenze con la più nota Marco Noce in La nuvola verde si assiste a una ba- sa di essere sfruttato e rivendica il di- produzione in italiano del poeta ro- rocca drammatizzazione di una me- ritto a un odio pieno, consapevole,

GIACINTO SPAGNOLETTI, Poesie raccolte, Garzanti, no la predilezione per la quotidianità e gli eventi minimi to negativo del tempo, vissuto come progressiva sottrazio- Milano 1990, pp. 196, Lit 26.000. dell'esistenza, la rassicurante presenza di fantasmi di ami- ne ed esorcizzato dalla persistenza del ricordo, a favorire ci e familiari (il padre, Sandro Penna) e l'attenzione riser- rinnovate riflessioni sul declinare della vita e sulla morte. "Ma in che differisce / la poesia della vecchiaia da vata alla storia (la guerra, l'unità europea). Il "tempo della confidenza" consiste dunque in una so- quella / della gioventù? E la vecchiaia è proprio / il tem- Se Pasolini ha rilevato, nella prima fase poetica del- vrapposizione di frammenti onirici, gnomici e memoriali, po più adatto alla confidenza? ' ' In questi versi è contenu- l'autore, una crepuscolare "funzione linguistica della no- e l'amarezza che lo pervade è almeno in parte mitigata ta una delle chiavi di lettura per il nuovo volume di Spa- stalgia" (filtrata dalla lezione montaliana, che incide pro- dall'amore e dalla presenza delle figure femminili, numi gnoletti, che propone l'accostamento di due momenti fondamente su Spagnoletti), questo dato trova piena con- tutelari capaci di contrapporsi alla dissoluzione dei valo- compositivi distìnti e lontani nel tempo: uno, Passato re- ferma nelle liriche successive; anche nella vecchiaia, in- ri. Emblematico, a questo riguardo, è l'Omaggio a una moto, relativo al periodo 1940-53, l'altro, Passato pros- fatti, le frequenti immersioni nel passato, compiute serva amorosa, un (autoironico) epistolario in versi che simo, alla produzione degli ultimi nove anni. La conti- attraverso il sogno o il ricordo, non indugiano sulla tene- ripropone il carteggio tra la veneziana Francesca Buschini nuità tra le sezioni si esplicita attraverso la ricorrenza di rezza del "tempo perduto", bensì funzionano da osserva- e un Giacomo Casanova ormai vecchio e lontano dalla quella che Pasolini (in un saggio del '53, ora in appendice torio privilegiato nei confronti del presente, di cui si pre- patria. Dalle espressioni sgrammaticate della giovane si al volume insieme a uno scritto di Caproni) definisce dica l'angosciosa immobilità ("Giuocando coi ricordi, delinea l'immagine di una vita di stenti, accettata con un "una sovrabbondanza sentimentale", cui dà voce uno ritornavo / sempre più indietro, sino alle lontane / dolcez- fatalismo dotato, pur nella sua disarmante semplicità, di stile "ibrido" che avvicina vocaboli e stilemi poveri a ze di bambino; e di là/ contemplavo la mia immobilità / un potere taumaturgico e consolatorio. espressioni "lussuose". Fili conduttori della raccolta so- feroce, e la vecchiaia senza fine"). E proprio il sentimen- Rossella Bo

WALTER PEDULLÀ, Lo schiaffo di alla sua vena visionaria. Il linguaggio de La capanna indiana e In un tempo correnti ne sono il viaggio l'acqua il Svevo, Camunia, Milano 1990, pp. critico di Pedullà si arrampica inge- incerto) un numero limitato di ogget- ponte — segnale appunto di passag- 364, Lit 30.000. gnosamente su ogni voce d'autore: e \ / ti e di temi che fanno riferimento al gio —, sue aspirazioni redimere la il controcanto che ne fa è sottile, vi- mondo circoscritto della casa e della provincia in scrittura e sublimarla in Memorabile, nella narrativa del brante, a volte sinuosamente aderen- natura, visti ora con sottile ironia ora metafora. Ci riesce in vari momenti: Novecento, la scena in cui il padre te, a volte lievemente distaccato; con affetto, malinconia e nostalgia. "Qui è l'inerzia arborea / qui il fiato morente schiaffeggia l'inetto Zeno l'arduo lavoro di analisi è sempre, co- Progressivamente ci si rende conto ramificato / le parole si addossano al- Cosini: lo schiaffo di Svevo è uno di munque, ben dissimulato tra le pie- però (soprattutto leggendo i versi di le case / deformano le porte". Que- quei gesti "forti" capaci di fungere ghe di una scrittura vivida e inquieta Viaggio d'inverno, che segnano una st'opera di riscatto si serve di un'alle- da cifra comportamentale e stilistica che fa, letteralmente, scintille. svolta decisiva nell'attività del poe- goria dalle suggestioni mitteleuro- di un'intera letteratura che, abban- Maria Vittoria Vittori ta, anche dal punto di vista dello stile pee, sulla scorta di letture metaboliz- donate le vecchie certezze, "si tiene e del linguaggio) che nell'universo zate (l'antico Hòlderlin come il pronta allo shock". L'analisi di Wal- noto delle case e dei campi, dei fiori e recente Magris di Danubio): un in- ter Pedullà indaga su scrittori assai degli affetti familiari Bertolucci pro- terlocutore privilegiato — Friedrich noti del Novecento, estraendone va le sensazioni forti, di inquietudine —, nomi e toponimi germanizzanti profili inconsueti. "Il Novecento è ATTILIO BERTOLUCCI, Le poesie, e paura, di un viaggiatore instancabi- che l'autore sovrappone a persone invecchiato e sta morendo senza ave- Garzanti, Milano 1990, pp. 422, Lit le. Con lo stesso occhio di precoce cose luoghi vicini per poterli nomina- re capito qual è la regola che la vita si 25.000. nostalgia con cui guardava il paesag- re. Ne risulta una topografia d'aria e è data e che ha imposto agli uomini gio noto della sua terra ora il poeta perfino qualche indulgenza a sofisti- del secolo", sostiene Pedullà, il quale Il volume, che documenta l'attivi- guarda se stesso e la propria vita: pre- cati anacronismi ("Buona sera, si- ben si ricorda della lezione di Giaco- tà poetica del poeta emiliano anterio- vale su ogni cosa il senso tragico del- gnora Schwarzengel, / non rifiuti un mo Debenedetti: il personaggio del re alla raccolta La camera da letto l'esclusione e della separazione dal lieve bacio sulla mano"), che sono Novecento va allo sbaraglio perché la (1984-88), consente di seguire nelle mondo. I figli sono "stanchi di atten- fra gli effetti gradevoli di questa rac- vita "si incarica sempre di dargli un sue varie fasi la ricerca di quella che mente si disperde. / Un giorno / sarò dere", l'amore è "inutilizzabile ai colta di versi. La modernità di regi- cazzotto cieco e sconcertante". Ogni — con una formula tradizionale e tutto disperso"). La ricerca di un lin- confini dell'inverno" e il "poeta du- stro è affidata al tono marcatamente scrittore, quindi, appronta le sue ar- non del tutto chiara — potrebbe de- guaggio aulico e l'attenzione all'espe- bita avviandosi che lo si riconosca ed colloquiale da un lato, e all'ardita mi di difesa e di offesa: Gadda vor- finirsi "la sua personale dimensio- rienza poetica di Montale, Ungaretti onori". metaforizzazione dall'altro. La situa- rebbe uccidere il linguaggio materno, ne". In Sirio non si possono non co- e Saba (e dei poeti stranieri, da Har- Monica Bardi zione di fondo trova consonanze nel Savinio, stanco del passato, prova a gliere le evidenti ascendenze pasco- dy e Frost, da Pound a Edward Tho- modello leopardiano fissato dalla tra- giocare a dadi, Saba trasgredisce nei liane, ma sullo sfondo di soggetti ru- mas, Marianne Moore e Frénaud, di dizione scolastica (il poeta dolente, contenuti e nel linguaggio, Landolfi stici e di paesaggi nebbiosi ricorre la cui si possono leggere in appendice esiliato), nel quale è probabile che gioca sui due tavoli della roulette e presenza inquietante e severa di an- numerose traduzioni e imitazioni) si molti appartati cultori di poesia tut- della letteratura, Alvaro s'inventa geli "invisibili e gravi", "fermi a associano fin dalle prime raccolte a SERGIO D'AMARO, Il ponte di Hei- tora si riflettano e proiettino. D'A- una figura di donna che ha la bocca mezz'aria" con i capelli al vento e gli un'idea tradizionale della figura e del delberg, Tracce, Pescara 1990, pp. maro sa indurre in tale condiziona- come una ferita, Sciascia ha al suo at- occhi neri. Con il senso di mistero ruolo del poeta: "Sarò il nero poeta 100, Lit 15.000. mento una sua raggiunta consapevo- tivo, oltre alla corda seria e civile, "la connesso a queste figure sovrannatu- malinconico, / che tutti gli astri silen- lezza espressiva: "... Come farò / a corda pazza", Pizzuto dilata la sua rali si insinua nei versi del poeta il zioso aduna / per la festa funebre del- Nella zona in cui vive, il Gargano, far dormire il tempo se la mia / ora è narrazione nell'unico tempo dell'in- sentimento del consumarsi progressi- l'onore''. Per il suo quotidiano eser- D'Amaro esplora la solitudine. Suo questa folgore che non / illumina la finito presente, l'illuminista Vittori- vo e irrimediabile della vita ("Come cizio il poeta ha scelto (ce ne accor- tema l'asfissia da provincia con sma- strada..." ni in Le città del mondo si abbandona un ruscello / è mia vita, e continua- giamo leggendo i versi della maturità nia di orizzonti e di dialogo, motivi Cosma Siani Già nel primo romanzo, dunque, è mente da Abel, Tayo deve riconosce- sua esistenza, fino a trovare il propio bianco in quanto privi di impianto ri- sapienza tribale, il cui nome deriva presente il confronto, ambiguo e iro- re l'esistenza e il ruolo del male e del posto nell'universo matriarcale rego- tualistico o mitico, i romanzi di Er- dal trickster chippewa, Menhabozo, nico, tra il sentimento occidentale caos dentro di sé e nel mondo. Il ro- lato da Donna Ragno e dalle sue ge- drich hanno avuto un vasto successo che con saggezza, ironia e magia rie- dell'usura della parola e quello della manzo si riappropria simbolicamente melle. Paula Gunn Alien vede questo di pubblico e di critica. In Love Medi- sce a sopravvivere a epidemie e care- tradizione orale. Nelle opere succes- delle virtù terapeutiche dell'antica archetipo del pensiero femminile cine (Holt, Rinehart & Winston, stie per poter tramandare la storia sive Momaday s'inoltra in questa di- tradizione orale, quando la ripetizio- presiedere alla creatività delle scrit- New York 1984, in italiano Medicina della sua gente. rezione, con un'analisi del linguaggio ne del racconto mitico riportava al trici indiane, che presenta appunto d'amore, trad. di Paola Bonomi, e dell'immaginazione vissuti tradi- tempo sacro delle origini, quando la come nipoti di Donna Ragno nella Mondadori, Milano 1985), ambien- zionalmente come potere, per cui parola poteva creare e distruggere, recente antologia Spider Woman's tato tra gli anni trenta e gli anni set- l'uomo è "fatto di parole" e la sua come è detto nel prologo: "le storie Granddaughters (Ballantine, New tanta, spicca il personaggio di Nector esistenza consiste nel suo immagi- sono tutto quel che abbiamo per York 1989, pp. 280, $ 11,95). La Kashpaw, amante irrequieto, lettore narsi. combattere la malattia e la morte... Donna Pensiero è qui vista come una di Melville, che riesce a mantenere le Se Donna Ragno è l'archetipo per In The Way to Rainy Mountain non abbiamo nulla se non abbiamo le guerriera e attorno a questa immagi- distanze con il mondo di valori e di- le scrittrici, quello del trickster, il (University of New Mexico Press, storie". Il raccontare come arte e co- ne Alien riunisce racconti mitici tra- svalori dei bianchi: il suo tuffo nel la- "briccone divino", sembra presiede- Albuquerque 1969, in italiano 11 me forma di sopravvivenza è il tema dizionali, insieme con quelli di scrit- go nel momento più difficile è fusio- re all'opera degli scrittori indiani. viaggio a Rainy Mountain, trad. di centrale della raccolta di poesie, rac- trici dell'Ottocento, come Pauline ne del rituale chippewa per entrare in Scrittore-/ric£s/er per eccellenza è conti, miti, foto familiari Storyteller Gaetano Prampolini, La Salaman- Johnson (Mohawk), Pretty Shield contatto con lo spirito delle acque e Gerald Vizenor (Chippewa) che in dra, Milano 1988, pp. 167, Lit (Seaver Books, New York 1981, (Crow), Zitkala-Sa (Sioux), arrivan- dell'immagine di Ishmael che torna a trad. it. di Laura Coltelli, La Sala- questo modello della comicità, della 20.000) Momaday esplora le proprie do via via al Novecento con Humi- galla attaccato alla bara di Qeequeg mediazione degli opposti, della forza radici kiowa attraverso un collage di vitale travolgente, capace di creare e ricordi, storie orali, racconti, disegni distruggere, ribalta l'immagine del- e in The Names (Harper & Row, New l'indiano mezzosangue, che da uomo York 1976) esplora con la memoria Cosa leggere in bilico si fa equilibrista, saltimban- — ancora foto, ricordi, storia, rac- co, clown. La metafora del circo è conti tradizionali — i significati del centrale nel romanzo Darkness in suo nome kiowa, collegato a Rainy Secondo me Saint Louis Bearheart (Bookslinger, Mountain. Anche il tanto atteso se- Saint Paul 1978), che racconta il condo romanzo, The Ancient Child viaggio di un gruppetto di tricksters (Doubleday, New York- sul romanzo degli indiani d'America dalla costa orientale degli Stati Uniti 1989, pp. 315, $ 18,95) propone un al sudovest, attraverso un continente difficile equilibrio tra realtà e mito, devastato dall'inquinamento chimi- alternando il punto di vista di Grey, co e ideologico. In Vizenor parole e una giovane visionaria navajo vissuta nomi possono essere stravolti a piaci- nella riserva, e quello di Locke Set- mento. Così gli schizzi giocosi di man, un Kiowa cresciuto al di fuori Wordarrows (University of Minneso- delle tradizioni indiane, pittore cali- di Fedora Giordano ta Press, Minneapolis 1978, in corso forniano di successo (Momaday si di stampa a cura di Maria V. D'Ami- dedica da sempre alla pittura). Alla co per La Salamandra) presentano le morte della nonna, Locke, chiamato Sono trascorsi più di vent'anni dalla pubblicazione di House Made parole come frecce, secondo la tradi- alla riserva e costretto a confrontarsi zione orale che vede la parola come of Dawn (Harper & Row, New York 1968, in italiano Casa fatta di con la sua indianità dall'eredità di un potere. Il trickster torna protagonista sacchetto sciamanico di pelle d'orso, alba, trad. di Franco Meli e Loraine Willis, Guanda, Milano 1979), il ro- nell'ultimo romanzo di Vizenor, inizia uno sconvolgente viaggio alla manzo di N. Scott Momaday (Kiowa-Cherokee) che ha segnato la Native Griever: An American Monkey King ricerca del significato profondo del American Renaissance, la rinascita contemporanea delle culture e delle arti de- in China (Fiction Collective, New suo nome (Set significa orso in kio- gli indiani d'America. Con una nuova consapevolezza storica, politica e sociale, York 1987), confrontandosi con i wa), che lo spinge ad abbandonare la scrittrici e scrittori indiani si sono volti al passato tradizionale recuperando l'antica arte tricksters d'oriente (il re delle scim- sua vita da bianco e a tornare a quella del racconto orale, giungendo spesso a originalissime fusioni con le tecniche moderne — mie dell'opera cinese) in una serie di della riserva, dove la visionaria Grey dallo stream of consciousness al gioco postmoderno. Con la parola indiana, a lungo ne- situazioni di ingenua e lieve comici- lo guiderà all'incontro con l'archeti- gata attraverso un vero genocidio, anche culturale, tornano oggi la tradizione, il mito, il ri- tà. Si può cogliere l'archetipo del po. Con il viaggio alla montagna sa- tuale e con essi la possibilità di sentirsi uniti e di venir trasportati in uno spazio privilegiato in trickster nella poesia di James Welch cra che chiude il libro e che Zolla ri- (Blackfeet-Gros Ventre), più diffici- tiene centrale nella letteratura india- cui ogni pena trova Usuo archetipo e con esso la sua storia e il suo percorso. Con House Made le vederlo nei romanzi, dove manca na contemporanea (I letterati e lo scia- of Dawn, che è stato modello e guida per tanti scrittori indiani contemporanei, entra in scena un supporto narrativo mitico. Eppu- mano, Marsilio, Venezia 1989, pp. l'indiano d'oggi, emblematico Abele, pericolosamente in bilico tra il mondo bianco, la cui re ne ha qualche aspetto il protagoni- 440) sembra così conclusa la ricerca cultura ha assimilato ma che lo considera un paria, e i brandelli della sua tradizione che so- sta senza nome di Win ter in the Blood di Momaday. pravvivono nella riserva. La tecnica del flusso di coscienza adottata da Momaday ben espri- (Harper & Row, New York 1974, in me un senso di straniazione e sofferenza, mentre l'uso di elementi tradizionali diversi (pue- italiano Inverno nel sangue, trad. di blo, kiowa, navajo, peyotismo) mette in evidenza l'inevitabile sincretismo delle culture Paola Ludovici e Giorgio Mariani, indiane d'oggi. Nella sua dolorosa, drammatica ricerca d'identità, Abel, il protagoni- Savelli, Roma 1978), preda dei suoi sta, abbandona le false guide del mondo bianco e toma a quello indiano, dove il can- istinti sino alla fine, quando, grazie Il perseguimento del proprio de- to rituale (da cui è tratto il verso la "casa fatta di alba") sembra concedere l'o- al racconto del vecchio Yellow Calf, riesce a dare un senso alla storia della stino attraverso la ripetizione del- blio del dolore. La speranza giunge infine con l'illuminazione improvvisa l'archetipo, individuato nella ceri- sua vita. Così anche Jim Loney di monia e nel mito, è al centro dello che porta il corpo a ripetere il gesto rituale che ristabilisce — secondo la The Death of Jim Loney (Harper & straordinario romanzo Ceremony cerimonia navajo — il momentaneo equilibrio tra ordine e caos, le Row, New York 1979, in italiano La (Viking, New York 1977, in italiano due forze continuamente all'opera nel mondo. morte di Jim Loney, trad. di Cinzia Cerimonia, trad. di Paola Ludovici, Biagiotti, La Salamandra, Milano Editori Riuniti, Roma 1981) della 1988) può essere visto come l'aspetto scrittrice Leslie Marmon Silko (Pue- negativo del trickster, che corre cicli- blo Laguna). Qui è l'arte stessa del camente verso l'autodistruzione. raccontare che trova la sua origine Con Fools Crow (Viking, New mitica in Donna Pensiero/Ragno, an- York 1986) Welch ripercorre la sto- drogino principio cosmogonico dei ria dei Pikuni, membri della confede- Pueblo, i cui pensieri creano la real- razione Blackfeet: vicende di guerra, tà. Essa pensa il mito e la scrittrice lo miti, vita tradizionale, compongono racconta prendendo a modello la mandra, Milano 1983), in cui Silko shina (Okanogan), Ella Cara Deloria dopo l'affondamento del Pequod. una sorta di ideale preludio a Winter drammatica ricerca d'identità di riflette sul racconto come ponte tra (Sioux), Mary Tali Mountain (Koyu- The Beet Queen (Henry Holt, New in the Blood dove compare il perso- Tayo, un altro uomo in bilico, come passato e presente, mito e realtà quo- kan), alle contemporanee Elizabeth York 1986, pp. 338, $ 16,95) è forse naggio di Yellow Calf, la cui nascita è Abel, tra il mondo bianco e quello in- tidiana, arte e magia. Cook-Lynn (Crow-Creek Sioux), il meno "indiano" dei romanzi di Er- qui annunciata. Esce ora The lndian diano. Il mito narra della disatten- Anna Lee Walters (Pawnee-Otoe), drich, che esplora qui più il lato tede- Lawyer (Norton, New York 1990, zione degli uomini per l'altare di Ma- Linda Hogan (Chickasaw) e alle più sco della sua eredità. Notevole è il ro- pp. 349, $ 19,95), protagonista un dre Grano, che, offesa, abbandona il famose Leslie Silko e Louise Er- manzo successivo, Tracks (Harper & discendente del guerriero Yellow loro mondo portando con sé le nuvo- drich. Row, New York 1988), un affresco Calf, di cui conserva il sacchetto le della pioggia. Per salvare gli uomi- Un impianto ritualistico basato sul storico e umano della vita nelle riser- sciamanico. Il romanzo si presenta ni dalla carestia provocata dalla sicci- mito cosmogonico di Donna Pensie- ve nel primo ventennio del secolo, come un intrigo poliziesco in cui Syl- tà, sarà necessario un viaggio nel ro/Ragno che dopo aver stabilito quando la lottizzazione dei territori vester Yellow Calf, che da una pove- mondo sotterraneo, dove è fuggita l'ordine nell'universo crea le sue ge- tribali portò alla rapida spoliazione ra riserva Blackfeet del Montana è Madre Grano, e un rito di purifica- melle Uretsete e Naotsete perché da parte dei bianchi. Indimenticabile riuscito a diventare un avvocato di zione. Percorso parallelo compirà continuino la creazione, si trova nel Tra le più interessanti "nipoti di è il personaggio di Fleur: il suo lega- successo e un campione di pallacane- Tayo, guidato dalle immagini arche- romanzo The Woman Wbo Owned Donna Ragno" è certamente Louise me con la natura è tale che essa non stro, cade nella trappola tesagli da un tipiche che uno sciamano navajo the Shadows (Spinsters-Aunt Lute, Erdrich (Chippewa Turtle Moun- può sopravvivere alla perdita dei ter- detenuto del penitenziario locale cui traccia in una pittura di sabbia du- San Francisco 1983) di Paula Gunn tain), che nei suoi romanzi presenta reni tribali, e scompare senza lasciar ha negato la libertà vigilata. Per ti- rante una cerimonia di guarigione: Alien (Pueblo Laguna-Sioux), teori- realtà, miti e fantasie degli indiani traccia quando i bianchi tagliano i more di uno scandalo, Sylvester deve una montagna, una costellazione, ca fra le più brillanti di un pensiero Chippewa del North Dakota. I ro- boschi in cui era vissuta. A metà tra abbandonare la carriera politica ap- una mandria di mucche. Infine l'a- indiano e femminista. Nel suo dram- manzi sin qui pubblicati (sta per due mondi è la figura di Pauline, che pena intrapresa, ma accettando l'in- more di una donna avrà il potere — matico processo di individuazione la uscirne un quarto) costituiscono la sovrappone ambiguamente sciama- vito di difendere i diritti territoriali come l'incontro con Madre Grano — protagonista, Ephanie, una Pueblo saga di due famiglie chippewa, la cui nesimo e cattolicesimo, diventando di una comunità Sioux del North Da- di riportarlo all'ordine interiore, al mezzosangue, dovrà riconoscere i storia viene seguita a ritroso dal pre- una suora assetata di potere e di mar- kota si trasforma da avvocato india- riconoscimento del suo posto nell'or- miti (provenienti da differenti tradi- sente sino agli inizi del Novecento. tirio. Su tutti spicca il vecchio scia- no — un diverso nella comunità dine dell'universo. Ma, non diversa- zioni indiane) cui s'è conformata la Più facilmente accessibili al lettore mano Nanapush, depositario della bianca — in avvocato degli indiani. un Findley e di Robertson Davies, ci per assemblare l'avvenire. Ciò a cui mo congestionato. Patrick Lewis, il va davvero esemplare. La cadenza Letteratura sono sconosciute le opere di tanti lavorano — enormi palazzi, ponti personaggio principale, e l'emigrato quasi da ballata dello stile rischia tut- scrittori notevoli, da Richler a Buc- dalle interminabili campate — è il Nicholas Temelcoff, testimoniano, tavia di essere spezzata dal tentativo dì lingua inglese kler, dalla Paradis a Laurence, senza concretizzarsi in acciaio dei sogni di rispettivamente, l'incapacità di ade- di Ondaatje di creare un fraseggio contare tutta la ricchissima produ- grandezza dell'umanità. Gente sra- guarsi ai nuovi modelli sociali e la ri- faulkneriano tra i vari personaggi, al- MICHAEL ONDAATJE, Nella pelle del zione di narratori di lingua francese. dicata da un recente passato in cui a cerca di un'identità sicura nelle con- ternando talvolta in modo poco chia- leone, Garzanti, Milano 1990, ed. Michael Ondaatje — originario dello primeggiare era il confronto tra uo- vulsioni della nuova epoca. Fantasia ro presente e passato. Con una mag- orig. 1989, trad. dall'inglese di Marco Sri Lanka — si tuffa nell'impresa di mo e natura, si trova scaraventata a e trasfigurati scampoli di realtà stan- gior linearità, il romanzo avrebbe ac- Papi, pp. 220, Lit 29.000. narrarci il Canada alla fine dell'epoca definire i contorni imprecisi delle ge- no alla base del romanzo, che trova quistato parecchio in suggestione, pionieristica, con la costruzione di nerazioni a venire. La vicenda — ar- momenti davvero felici in certe de- senza costringere il lettore a rincor- La narrativa canadese contempo- grandi città e di opere titaniche tificiosamente complicata più che scrizioni quasi magiche: per tutte, il rere episodi e personaggi. ranea, al di là delle recenti traduzioni proiettate verso un futuro nuovo e complessa — segue i destini di alcuni recupero della vacca imprigionata Sergio Pent dei libri di Margaret Atwood, è pra- confuso. Toronto, agli inizi del seco- personaggi-simbolo attraverso ven- nel ghiaccio e la caduta nel vuoto del- ticamente ignota in Italia. Se si ec- lo, è come un enorme cantiere in cui t'anni di travolgenti evoluzioni so- la suora dal ponte in costruzione, vi- cettuano le traduzioni occasionali di vite disparate operano oscuramente ciali, difficili da reggere nel loro rit- sioni di un'intensità poetico-narrati-

MARGARET ATWOOD, Occhio di gatto, Mondadori, sciata da Cordelia, amica del cuore sin dall'infanzia, e con il presente continuo della narrazione entro una strut- Milano 1990, ed. orig. 1988, trad. dall'inglese di Mar- poi, nel corso degli anni, di volta in volta persecutrice e tura estremamente raffinata, che introduce una riflessio- co Papi, pp. 429, Lit 30.000. vittima, alleata fedele e rivale implacabile. Mentre dipa- ne sulla possibilità di una prospettiva cronologica basata na il filo rosso di un'amicizia tra donne orgogliosamente sulle coordinate della meccanica quantistica. "Il tempo In visita a Toronto dopo anni di assenza in occasione — e forse anche perfidamente — al di fuori di ogni utopi- non è una linea, ma una dimensione, come le dimensioni di un'importante mostra retrospettiva della sua produzio- stica sorellanza, la Atwood si muove con leggerezza tra i dello spazio" per cui "non è qualcosa che si possa osser- ne, Elaine Risley — pittrice di successo e umbratile voce 15 capitoli di questo romanzo imponente e proteiforme, vare guardando all'indietro, ma guardandoci dentro co-1 narrante — ripercorre strade e vicende della propria ado- 75 stanze di una surreale galleria d'arte, che accosta con me se fosse acqua", commenta Elaine nelle prime righe lescenza e vi ritrova le tracce, appena un po' sbiadite, dei disinvoltura classici della pittura fiamminga, pop art e del romanzo, aprendolo a una sequenza di frammenti esi- colori e degli entusiasmi dei nuovi fermenti sociali e arti- iperrealismo femminista. Alle minuziose, seducenti de- stenziali assemblati in un mosaico al cui interno il gioco i stici degli anni sessanta. Ma, inoltrandosi nei labirinti del scrizioni di opere e tendenze figurative — in parte esisten- metatestuale di citazioni e allusioni si accompagna a mo- passato, Elaine finisce fatalmente con lo smarrirsi in terri- ti, ma più spesso ideate dalla stessa Atwood — fanno da menti di emozionante intensità lirica. tori oscuri e inutilmente rimossi, e si scopre addosso ferite contrapputno le istantanee dell'album di famiglia di Valeria Gennero mai rimarginate. Tra di esse la più dolorosa è quella la- Elaine. Storia personale e storia dell'arte interagiscono

MURIEL SPARK, Atteggiamento so- biografie. Non solo, ma Fleur — in e soffocante, scenario di delusione PAUL AUSTER, H palazzo della luna, spetto, Feltrinelli, Milano 1990, ed. un intreccio narrativo che sovrappo- delle loro prime aspettative. Baba e Rizzoli, Milano 1990, ed. orig. 1989, orig. 1981, trad. dall'inglese di Ettore ne con compiaciuta abilità generi e Kate delineano in questo loro "ulti- trad. dall'inglese di Mario Biondi, pp. Capriolo, pp. 140, Lit 22.000. registri — si troverà implicata in una mo atto" due modi di affrontare la 303, Lit 30.000. serie di eventi misteriosi modellati vita coniugale. Kate attraversa l'ado- Attraverso la compilazione di una nei minimi particolari sulle vicende lescenza alla ricerca del grande amo- Tra chiari echi dickensiani — or- serie di resoconti assolutamente fe- da lei descritte nel manoscritto del re che trova, o meglio crede di trova- fani dal passato burrascoso, povertà, deli della vita di ognuno dei soci, suo primo, inedito romanzo. "La ve- re, in Eugene, uomo tutto d'un pez- solitudine — e più ancorate e solide l'Associazione Autobiografica si pro- rità è più strana della finzione", ri- zo, freddo e pedante. Il matrimonio radici nel romanzo di frontiera pone di consegnare ai posteri la "Ve- cordano spesso i protagonisti di At- e la progressiva odissea di amarezze e (Twain, Cooper, Stegner), si dipana rità" sulle intricate vicende del do- teggiamento sospetto. Tuttavia, sug- di dolori di Kate prendono forma at- l'intreccio di questa poco plausibile poguerra inglese. Vi aderiscono, sot- gerisce Muriel Spark, ancora più traverso la graffiarne narrazione di vicenda del quarantatreenne ameri- to la guida attenta dell'enigmatico strano e affascinante è il nostro osti- Baba, che fin dalla prima pagina del cano Paul Auster. La ricerca delle Sir Quentin, figure di spicco dell'alta nato bisogno di trovare una finzione romanzo esprime la sua estraneità di proprie origini conduce il protagoni- società londinese. Tuttavia quando a cui si possa dare il nome di verità. fronte ai sogni ingenui dell'amica. sta, dall'emblematico nome di Marco Fleur, aspirante scrittrice, viene as- Valeria Gennero All'amore ideale e totalizzante di Stanley Fogg, sulle tracce di perso- sunta come segretaria, il cammino Kate Baba oppone il vantaggio eco- naggi stralunati e inquieti, che rac- comune verso la verità si trova di- nomico e riesce a farsi sposare da contano storie assurde in cui avven- nanzi a ostacoli — e scorciatoie — Frank Durrak, ricco e cafone quanto tura e mistero sembrano esser sem- rapidamente, a un certo punto più del tutto inaspettati. Accade infatti basta per garantirle una vita di litigi pre in primo piano. Da Manhattan al per scoprire dove andrà a parare lo che Fleur si senta legittimata a rav- EDNA O'BRIEN, Ragazze nella felicità ma anche di sicure agiatezze. Di più deserto dello Utah, Fogg segue le scrittore che per dipanare con lui ma- vivare il grigiore dimesso delle narra- coniugale, e/o, Roma 1990, ed. orig. evidentemente non è dato sperare, tracce di se stesso percorrendo l'in- tasse esistenziali che si lascerebbero zioni originali con elaborazioni frut- 1969, trad. dall'inglese di Silvia Nono, anzi è proprio la speranza a sancire il tricata vicenda del ricco paralitico volentieri aggrovigliate. Di difficile to della propria fantasia. E che i di- pp. 155, Lit 22.000. calvario affettivo della fragile ed Thomas Effing — che scoprirà esse- collocazione, il libro sembra soprat- retti interessati riconoscano nelle va- eroica Kate per la quale amore e sa- re suo nonno — non senza aver af- tutto la generosa quanto vacua prova riazioni introdotte delle eventualità "Sono una scrittrice con un solo crificio finiscono per essere sinonimi frontato le giuste iniziazioni verso la di un narratore che ha le potenzialità plausibili e gratificanti, e comincino tema: le donne che amano e che sof- fatali. Da segnalare soprattutto l'epi- verità. Piuttosto ben raccontato e per raccontare storie di altro e mag- a sentirle come parte del loro passa- frono". Così ama definirsi Edna logo, dove il sarcasmo e l'ironia di strutturato in maniera classica sul fi- gior interesse. to, perdendosi nei labirinti della me- O'Brien, scrittrice irlandese che con Baba non riescono a eludere il dolore lo di ottocentesche memorie narrati- Sergio Pent moria in un cortocircuito che è allo Ragazze nella felicità coniugale con- per la fine dell'amica. Non rimane ve, questo singolare romanzo stenta stesso tempo esistenziale e narrativo. clude la trilogia iniziata con Ragazze molto di lei se non la possibile rico- però a trovare una sua credibilità. Né Infatti, come in un gioco di scatole di campagna nel 1960 e proseguita struzione degli ultimi momenti, delle gli giova il finale posticcio e anonimo cinesi, questo romanzo in forma di con La ragazza dagli occhi verdi del ultime speranze.... "Cristo, ma in cui l'autore sembra aver perso al- autobiografia ha per protagonista quando la smette di sperare la gen- l'improvviso la fiducia fino a quel 1964. Protagoniste della trilogia so- NADINE GORDIMER, Vivere nell'in- una scrittrice di romanzi coinvolta te?" punto riposta nella vicenda e nelle no due amiche: Baba e Kate, appro- terregno, a cura di Stephen Clingman, suo malgrado nella redazione di auto- sue invenzioni. Un testo che si legge date a Londra da un'Irlanda cattolica Olivia Realis Lue Feltrinelli, Milano 1990, trad. dall'in- glese di Franca Cavagnoli, pp. 238, Lit O< C2 38.000.

teatro come squisito fatto artistico, l'inerzia decadente" dell'Europa zione. Proprio per questo è un vero Teatro dimenticandoci, una volta seduti in occidentale, sui rapporti fra cinema e Musica peccato che le novità rispetto alla poltrona, degli intrecci inestricabili televisione, sul disamore e rifiuto del prima edizione italiana riguardino ARTHUR SCHNITZLER, Ore vive. con quelle che sono le sue componen- pubblico per il cinema nostrano che ALDO NICASTRO, Petr Il'ic Cajkovs- solo la veste editoriale. Un'introdu- Quattro atti unici, Mondadori, Mila- ti più prettamente economiche, tal- ha toccato, a livello di incassi, il mi- kij, Studio Tesi, Pordenone 1990, pp. zione critica e un aggiornamento bi- no 1990, ed. orig. 1902, trad. dal tede- mente stratificate e condizionanti da nimo storico. Un intervento è dedi- 299, Lit 30.000. bliografico, entrambi più che neces- sco di Giuseppe Forese, pp. 95, Lit determinare le stesse scelte artisti- cato al trionfo dei buoni sentimenti, sari dopo mezzo secolo, avrebbero 9.000. che, il più delle volte definite sola- ovvero agli ultimi Oscar assegnati Libro prezioso, dalle qualità non messo nel giusto rilievo il valore del- mente a posteriori. Il saggio di Mim- che hanno privilegiato storie diversa- ovvie. Innanzitutto è scritto con rara l'opera senza nascondere non tanto ma Gallina, che muove da uno stimo- Ore vive è un ciclo di quattro atti mente edificanti, a partire da Nuovo eleganza: una prosa che evita i toni le numerose scoperte recenti quanto, lo iniziale di Gian Renzo Morteo, è unici (in origine ne erano previsti cinema Paradiso, preferendole a rac- giornalistici con cui tante biografie, più in generale, la distanza fra un'im- teso appunto ad analizzare il com- cinque) che Arthur Schnitzler ha de- conti contemporanei problematici e oggi, corteggiano l'attenzione del postazione analitico-testuale come plesso rapporto tra teatro e stato e la dicato a quella tragicomica figura di realistici. Una sezione, Arrivi, è riser- lettore; una scrittura che anche nelle quella di Reese e le tendenze della parallela evoluzione degli assetti or- letterato snob e supponente che nella vata ai nuovi talenti emersi o confer- analisi musicali si tiene un passo al di medievistica musicale più moderna, ganizzativi e di mercato. Attraverso Vienna di fine secolo, completamen- mati (Jane Campion, Alci Kaurisma- qua del gergo tecnico e sa trovare un che tenta di capire l'oggetto sonoro un rapido e puntuale excursus stori- te ammaliato dalla propria opera e ki, David Lynch e Giuseppe Torna- efficace tono descrittivo sufficiente- anche ricostruendo i destini della sua co-politico, ripercorso in funzione tutto dedicato a se stesso, si mette in tore), mentre un'altra, Partenze, ri- mente preciso ma non per questo ari- ricezione. della situazione attuale, si giunge ad mostra nei caffè e si esibisce in lun- corda, attraverso ritratti vividi, do. Seconda virtù: è un libro, a suo Antonio Cirignano affrontare la fitta trama degli ordina- ghe passeggiate nei viali. Il rovello alcune grandi personalità scomparse: modo e in un numero di pagine accet- menti, delle sovvenzioni ministeriali attorno al quale sono costruiti questi Silvana Mangano, Ava Gardner, tabile, completo. Nel senso che c'è, e locali. Mentre si discute da decenni brevi lavori è, in sostanza, se sia me- Greta Garbo e Sergej Paradzanov. di Cajkovskij, tutto quel che effetti- di una legge organica, il teatro italia- glio la vita o la forma, se una abbia il '90 al cinema si presenta dunque co- vamente è significativo: dall'aneddo- no continua infatti a essere governa- me una raccolta da leggere e consul- tica più o meno attendibile alla pre- diritto di sacrificare l'altra, se la to dalle circolari ministeriali che si tare, una sorta di almanacco per ri- sentazione delle opere, dalle testimo- menzogna artistica possa giocare cru- sforzano di articolare e di ricomporre trovare e ricordare un pezzetto di nianze del tempo alle lettere, dal pet- delmente e sfruttare la verità dei sen- il panorama di una scena divisa da storia del cinema. tegolezzo all'esegesi critica: lavo- timenti altrui. Schnitzler non risolve sempre fra teatro privato e teatro rando a 360 gradi, Nicastro riesce a il dubbio. Anzi, anche se ben si intui- pubblico, fra teatro d'impresa e tea- Sara Cortellazzo raccogliere il materiale più diverso, sce verso chi vadano le sue simpatie tro di stato, fino ad annullarne nella NOVITÀ incrociando in modo indubbiamente sembra aggiungere dei punti di do- sostanza i confini e i meccanismi abile livelli differenti di lettura e di manda alla fine di ogni netta affer- stessi di produzione. Sullo sfondo, il interpretazione, e ottenendo alla fi- mazione dei suoi personaggi. In Ore paradosso da cui il saggio prende po- FRITZ LANG, Il colore dell'oro, a cura ne un ritratto credibile ed esaustivo. vive, sedici belle pagine che danno il lemicamente le mosse, per cui appun- di Alberto Rollo, Editori Riuniti, Ro- Terza virtù: non è un libro ciecamen- titolo al ciclo, una madre malata si to tutto il teatro è pubblico e con- ma 1990, pp. 295, Lit 28.000. te abbagliato dall'ammirazione per il uccide per restituire al giovane figlio temporaneamente tutto il teatro è FRANZ TUMLER compositore. La grandezza dell'arti- poeta la tranquillità e l'ispirazione. privato. Fritz Lang, avvicinatosi al cinema IL CAPPOTTO Nel più complesso La donna col pu- sta viene fuori, a sbalzo, da una vita anche attraverso un'intensa attività che non necessariamente è traman- gnale la vita, tra sogno e realtà, di una Alfonso Cipolla di sceneggiatore, ha sempre intratte- moglie è materia diretta per l'opera data come esemplare. E neppure co- nuto nel corso di tutta la sua carriera me romanticamente maledetta, o del marito. Le ultime maschere è un una confidenza e un rapporto costan- J. RODOLFO WILCOCK esemplare schizzo sul fallimento e eroica a tutti i costi. Tutto ciò fa si Cinema ti con la scrittura. Lo testimoniano le che il libro di Nicastro, pur essendo L'INGEGNERE sulla vanità del successo. Letteratura, molte sceneggiature originali che un libro su Cajkovskij, non sia inuti- infine, è una commediola divertente LIETTA TORNABUONI, '90 al cinema, hanno preso forma nei suoi film e le le. E, nel ripetere per l'ennesima vol- che ha per protagonisti due ex aman- Einaudi, Torino 1990, pp. 216, Lit innumerevoli pagine scoperte nel ta una storia ormai logorata da trop- ti autori di due romanzi ricavati dalle 8.500. 1976, dopo la sua morte, contenenti pe lacrime, riesca a restituirle, con J.W. JOHNSON rispettive lettere. Soltanto uno alla appunti, racconti, soggetti, riassunti, l'intelligenza, una sottile aura di in- AUTOBIOGRAFIA DI UN EX fine verrà pubblicato, ed è già trop- Un anno di cinema raccontato con trattamenti e vere e proprie sceneg- tatta meraviglia. UOMO DI COLORE po. vivacità e intelligenza da Lietta Tor- giature per film mai realizzati. Un'e- Gian Luca Favetto nabuoni, che non si è limitata a colla- dizione critica di una parte di questo Alessandro Baricco zionare una sintesi di recensioni ai materiale, indispensabile per una let- film più significativi distribuiti nelle tura a tutto tondo del cinema lan- HONORÉ DE BALZAC sale, ma ha voluto dedicare una se- ghiano, è stata pubblicata in lingua GOBSECK zione introduttiva a quei fenomeni tedesca, in due volumi curati da Cor- MIMMA GALLINA, Teatro d'impresa, che hanno segnato in modo peculiare nelius Schnauber e Thomas Sessler. GUSTAVE REESE, La musica nel Me- teatro di stato? Storia e cronaca della la stagione cinematografica in que- Il colore dell'oro ci propone una scel- dioevo, Rusconi, Milano 1990, ed. scena italiana contemporanea, Ro- stione. Ecco allora sfilare riflessioni, ta di tali preziosi materiali. Si tratta orig. 1940, trad. dall'inglese di Flora WLODEK GOLDKORN di cinque storie per il cinema assai di- senberg & Sellier, Torino 1990, pp. appunti, cronache e curiosità sulle Levi d'Ancona, pp. 576, Lit 60.000. USCIRE DAL GHETTO 142, Lit 21.000. tendenze affermatesi, sui cambia- verse fra loro nel respiro narrativo menti dell'assetto produttivo nel- come nelle scelte di "genere": dalla Riappare con il Reese una delle pa- spy-story Uomini senza patria (1939) Si tende sempre a considerare il l'Europa dell'est e a Hollywood, sul- noramiche più vaste e autorevoli che ai thriller psicologico Cupa primavera LUCA QUATTROCCHI (1954), da un soggetto (L'altro che è la storiografia musicale moderna ab- in noi, 1935), "influenzato da Jekill e bia mai dedicato al medioevo. L'ope- LA SECESSIONE A PRAGA Hyde", come ha dichiarato Lang, al- ra inaugurò la celebre collana musi- la sceneggiatura La montagna della cologica dell'editore newyorkese superstizione (1939), l'esito narrativo Norton, affidata negli anni 1940-60 più articolato e complesso del libro, a specialisti fra i migliori del momen- HANS BISANZ ispirato a eventi reali "tratti da vec- to, e apparve poi in questa stessa tra- VIENNA 1900 chi giornali, racconti di testimoni e duzione italiana nel 1960 (Sansoni, atti giudiziari", come puntualizza il 2" ed. 1980). La profondità analitica, regista. Sono cinque storie per il ci- la ricchezza di esempi e varianti, lo nema scritte da Lang nel periodo scrupolo descrittivo e documentale americano, cinque progetti che ci of- con cui l'autore affronta le diverse distribuzione RCS Rizzoli libri frono la possibilità di compiere un ramificazioni del canto liturgico e piccolo, ulteriore passo nella cono- della monodia profana e le forme po- / 'EP/TOZ£ scenza dell'universo narrativo lan- lifoniche via via più complesse fino al ghiano. 1453 fanno del volume, dotato di Via del Commercio, 73 una monumentale bibliografia, un la- Tel. 0461/824844 - 38100 Trento Sara Cortellazzo voro di ancor utilissima frequenta-

CHRISTIAN MARTIN SCHMIDT, Brahms, Edt, Torino sui procedimenti della variazione motivica, senza i quali riconoscere i tratti più interessanti del saggio. Assumendo 1990, ed. orig. 1983, trad. dal tedesco di Angelo Boz- lo stesso metodo della composizione dodecafonica sareb- gli schemi formali della tradizione e opponendosi con im- zo, pp. X-195, Lit 35.000. be risultato inconcepibile. Sulla scia di una tale imposta- pegno al declino dell'armonia nel suo ruolo di portatrice zione analitica si colloca il brillante saggio di Schmidt. di forma, Brahms perseguiva un ideale di coesione che Non si insisterà mai abbastanza sul rilievo del contri- Lo studio intende sottrarsi all'orientamento prevalente- non escludeva la varietà e la sottigliezza dei procedimenti buto di Arnold Schònberg nella storia della ricezione mente biografico che caratterizza la maggior parte delle costruttivi. Schmidt rileva come la stessa tecnica della va- brahmsiana. Il suo saggio Brahms il progressivo, scritto monografie su Brahms, per tentare un 'indagine sistemati- riazione motivica generasse un livello aggiuntivo di con- nel 1933 e rielaborato per la versione inglese del 1950, ca dei principi costruttivi che presiedono alla creazione ferimento della forma, poggiante sull'intreccio delle rela- analizzando i principi della sintassi musicale in alcuni la- musicale. E vero che un 'importante sezione del volume è zioni motivico-tematiche. Coesione, dunque, come ga- vori del compositore, individuava nell'irregolarità metri- dedicata alla posizione del compositore nel contesto poli- ranzia di intelligibilità, pur nella varietà della conforma- ca una componente fondamentale dell'organizzazione tico-sociale. E qui veniamo a conoscenza di un Brahms zione e nella ricchezza delle relazioni. È ancora strutturale. L'antitesi tra 1'"accademico" Brahms e 1'"in- attento amministratore delle proprie finanze, un Brahms Schònberg ad affermare: "La grande arte deve esprimersi novatore" Wagner, già priva dì significato per una gene- che, benestante a partire dalla metà della sua vita, aderiva in maniera precisa e concisa. Essa presuppone la mente razione di musicisti che, come Mahler, Strauss, Reger, ai valori etici prevalenti nel suo tempo, sentiva il vincolo attenta di un ascoltatore istruito, capace di cogliere, con erano di fatto cresciuti sotto l'influenza di entrambi i morale del principio borghese di prestazione e manifesta- un solo atto del pensiero, tanto i singoli concetti quanto maestri, perdeva ora ogni ragion d'essere anche sul piano va con orgoglio la propria capacità lavorativa. Tuttavia tutte le relazioni della totalità". sono senz'altro ì densi capitoli centrali, dedicati ai pro- critico ed estetico. Schònberg restituiva a Brahms la pa- Piero Cresto-Dina ternità storica di una "prosa musicale" moderna basata blemi dell'organizzazione formale, quelli in cui è lecito N 3 L'INDICE P S VI • DEI LIBRI DEL MESEI^H

testo fra i più noti dell'illuminismo delle relazioni, delle comunicazioni e Dizionario Bompiani dei filosofi con- do che si possa non arbitrariamente Filosofia francese — senza indicazione del tra- degli interventi tenuti nel corso del temporanei, a cura di Pier Aldo Ro- identificare). Infine 6 voci maggiori duttore e facendolo seguire da una convegno, testi di natura assai etero- vatti, testi di Fabio Polidori, Federica (Bergson, Freud, Heidegger, Hus- Il pensiero di Giulio Preti nella cul- postfazione di Giulio Preti priva di genea quanto al valore e al contenu- Sossi, Pier Aldo Rovatti, Bompiani, serl, Nietzsche, Wittgenstein) oltre a tura filosofica del novecento, a cura indicazione di data, che il profano to. Gli interventi illustrano i diversi Milano 1990, pp. 428, Lit 20.000. segnalare le preferenze di Rovatti di Fabio Minazzi, Angeli, Milano può solo limitarsi a far risalire a pri- aspetti dell'attività filosofica di Pre- contengono cenni sulla fortuna e le 1990, pp. 518, Lit 50.000. ma del 1972, anno della morte? Ma ti, dalla riflessione etica e epistemo- Può capitare di cercare notizie su interpretazioni. Questo dizionario torniamo a Preti, raro rappresentan- logica alle considerazioni sulla storia vita e opere di (prendiamo una pagi- può essere uno strumento utile per i Il pensiero di Giulio Preti è di at- te della "breve stagione dell'empiri- della scienza e sulla storiografia filo- na a caso) Carabellese Pantaleo, Ca- dati biografici e bibliografici aggior- tualità, come dimostrano le numero- smo italiano", come ebbe a definirla sofica. Provocatorio fra tutti il sag- racciolo Alberto, Caramella Santino, nati che contiene e anche per le rapi- se riedizioni, la fitta pubblicazione Bobbio. A un'accurata analisi del suo gio di Marcello Pera che sceglie, per Carbonara Cleto, Carchia Gianni. de indicazioni sull'orientamento fi- di scritti inediti del filosofo pavese, pensiero ("une pensée forte", scrive celebrare degnamente il filosofo, non 900 voci di poche righe tracciano il losofico dei personaggi meno noti. nonché la compilazione di diverse Petitot in uno dei saggi che compon- di vivisezionare i problemi da lui af- "chi è" della filosofia del Novecento Sarebbe stato anche più utile se il cu- opere volte ad analizzarne il pensie- gono il volume "d'une grande ac- frontati catalogandoli all'interno (intesa in modo latitudinarie: ci sono ratore, puntando decisamente sul ro, compreso il recente lavoro di Ful- tualité dans la mesure ou elle peut dell'una o dell'altra corrente storico- letterati come Kraus e Malraux, sto- "chi è" della filosofia contempora- vio Papi (Vita e filosofia. La "scuola nous aider à elaborer une épistémolo- metodologica, quanto piuttosto di rici come Marc Bloch e Le Goff, po- nea, avesse reso più completa l'infor- di Milano": Banfi, Cantoni, Paci, Pre- gie rationaliste plausible et moder- discuterli e risolverli, intavolando litici come Bordiga, oltre a fisici, so- mazione sui minori che in molti casi ti, Guerini e Associati, Milano 1990) ne") è dedicato questo volume, che con le posizioni di Giulio Preti una ciologi, psicologi). 110 voci un po' appare eccessivamente telegrafica. dedicato a Antonio Banfi e ai suoi al- presenta al pubblico, con discreto ri- sorta di dialogo. più ampie (intorno a una pagina) Cesare Panciola lievi. Forse per questo la casa editri- tardo, gli atti del convegno dall'omo- Francesca Rigotti danno anche un breve riassunto delle ce SE di Milano ripropone nel 1990, nimo titolo svoltosi a Milano nel- idee. Altre 40 voci aggiungono l'ana- L'uomo macchina di La Mettrie — l'ottobre 1987. Vi figurano i testi lisi della "parola chiave" (supponen-

ADRIANA CAVARERO, Nonostante Platone, Editori stra la propria eterodossa proposta, introducendo Nono- mentarietà delle figure tale potenza si amplifica e prospet- Riuniti, Roma 1990, pp. 134, Lit 22.000. stante Platone come "tattica del furto". Quattro figure ta la possibilità di radicare nel mito alcuni termini della antiche, Penelope, Demetra, Diotima e una servetta tra- politica delle donne, primo fra tutti del "separatismo"'. Nel pensiero della differenza sessuale, agli esseri uma- cia, vengono "rubate" al contesto dell'opera di Platone e Così, nel testo, l'uso esegetico della parola rimanda di ni, uomo e donna, corrisponde una dualità del soggettto indagate, attraverso una lettura che assume a proprio cen- continuo al suo significato politico, l'operazione analiti- che la filosofia occidentale ha misconosciuto, universa- tro la categorìa della nascita, umano venire al mondo da ca suggerisce i modi di una pratica politica, di una "tatti- lizzando, nella neutralità dell'Uno, la parzialità del sog- donna, per scoprire in esse le tracce di una resistenza fem- ca, degna delle antiche Amazzoni, che contrapponga alla getto maschile. Negli anni ottanta, sviscerati i termini minile contro l'invasione del patriarcato. La polivalenza millenaria invasione un 'incursione imprevedibile e legge- della cancellazione dell'io femminile nella cultura pa- rappresentativa delle figure libera la narrazione al gioco ra, ad opera di manipoli che hanno altrove la loro dimora triarcale, per la teoria della differenza l'autoaffermazione poetico; il testo è continuamente mosso dalla dinamica di e la loro forza, appunto in quel luogo che è cresciuto sul della donna come soggetto richiede di elaborare un codice sdoppiamento dei sistemi di riferimento: il pensiero greco loro sottrarsi": sono i luoghi, le dimore di donne che al- di parole e di figure capaci di darne rappresentazione. E la nel suo complesso, da un lato, e il mosaico di un possibile cune donne — Adriana Cavarero è fra loro — hanno co- vertigine dell'invenzione, sospesa tra le insidie di un lin- ordine simbolico femminile, le cui tessere si vanno poco a struito in questi anni, come la Librerìa di Milano e la co- guaggio che dice la femminilità solo nel suo non-essere- poco componendo. Filtrate dal nuovo codice interpretati- munità filosofica Diotima di Verona. autonomo, e l'azzardo di fondare la nuova costruzione vo, le quattro figure esprimono la loro potenza allusiva in Elisabetta Covini nel vuoto, nell'assenza di una tradizione propria. Con la una logica del tutto interna a questo ordinamento, come coscienza e il piacere del rischio Adriana Cavarero illu- senso di sé nell'appartenenza al proprio sesso. Nella fram-

EMANUEL LÉVINAS, Trascendenza e utopico non può prescindere dall'im- la storia, ricostruito antologicamente esperienza diretta della sua esisten- EDUARD SPRANGER, Le responsabili- intelligibilità, Marietti, Genova 1990, maginare un differente "ordine del in questo volume. L'introduzione e za, si rifugia a vivere in una seconda tà del comprendere, Rosenberg &Sel- ed. orig. 1984, trad. dal francese di giorno". E questo il tema che Staro- le premesse alle varie sezioni guidano storia, che è la rappresentazione teo- lier, Torino 1990, ed. orig. 1980, trad. Franco Camera, pp. 89, Lit 12.000. binski indaga in questo saggio breve il lettore attraverso i testi, di cui al- rica della sua vita. Gli uomini tendo- dal tedesco di Tonino Griffero, pp. e straordinariamente ricco di spunti. cuni sono poco conosciuti e inediti in no a chiudersi nella loro infelicità in- 128, Lit 21.000. Si tratta di una conferenza dal ti- Ogni utopia infatti (come ogni pro- italiano. Molteplici le questioni af- teriore poiché vogliono evitare di tolo Trascendenza e intelligibilità te- gramma pedagogico) nasce dall'in- frontate, dal tentativo di calcolare confondersi con il mondo e fare i nuta da Lévinas nel giugno 1983 al- soddisfazione per un certo uso del matematicamente la probabilità de- conti con esso. Alla scelta di rifugiar- l'università di Ginevra, seguita da tempo, e prevede una giornata altra, gli eventi, al problema dell'attendi- si nella gabbia della propria infelici- una Conversazione con Emanuel Lévi- come si può desumere da testi di tut- bilità delle testimonianze, dal rap- tà, costituita dalla costruzione dei STORIA nas registrata il giorno seguente, alla te le epoche, e assai diversi tra loro, porto tra fatti naturali e fatti storici, modelli teorici, si deve sostituire, in- quale hanno preso parte alcuni amici da Orazio a Rabelais, da Rousseau ai alla definizione delle nozioni di cer- vece, "l'arte della vita", che "è il de- LETTERARIA ginevrini — "protestanti, cattolici pensatori sociali dell'Ottocento, tezza morale e di verosimiglianza, stino di raccontare senza fine, con ed ebrei" — e, infine, una postfazio- Saint Simon, Cabet, Fourier, e persi- dalla ricerca di una posizione equili- parole e azioni senza fine". Ecco, al- D'ITALIA ne di Franco Camera a commento dei no l'anti-utopista Marx. E ogni uto- brata per la critica storica tra pirroni- lora, che si dissolve il carattere obict- due testi. La conferenza levinasiana pia può atteggiarsi, rispetto al pro- smo e credulità, all'affermazione del- tivante di ogni storiografia che pre- Nuova edizione a cura di A. BALDUIN0 blema del tempo, in due modi con- affronta la questione della possibilità l'utilità della storia nella ricerca della tende di descrivere la storia così co- SAPEGN0 - IL TRECENTO di un'intelligibilità del Trascendente trapposti: o delinea una nuova costri- saggezza e per l'insegnamento della me essa è realmente accaduta all'in- che non si converta in sapere essen- zione temporale rigida, sulla base morale. Il dibattito, che coinvolge terno delle teorie esplicative. Per 626 pagg., L. 60.000 zialmente annullante la trascendenza dell'esigenza di una maggiore ugua- storici e filosofici di tutta l'Europa, liberarsi definitivamente dalla rassi- VALLONE - DANTE glianza e giustizia sociale, chiedendo del saputo. La cartesiana "Idea del- interseca altri discorsi non meno rile- curante protezione della nostra infe- 760 pagg., L. 70.000 l'Infinito", idea di Dio nell'uomo, uno spontaneo conformismo (l'uto- vanti, di cui il volume rende conto: la licità è necessario, pertanto, scrivere sembra a Lévinas liberare proprio pia "dura", che presuppone in gene- polemica sul rapporto tra ragione e un'altra storia, quella che il mondo, VALLONE - STORIA DELLA questo tipo di intelligibilità. In essa re l'unanimismo); oppure si augura il lettera testamentaria, e sul legittimo pur possedendo, non ha mai avuto CRITICA DANTESCA infatti l'ideatum, sottraendosi alla totale rilassamento di ogni norma dominio dello spirito critico, oltre al- modo, tuttavia, di raccontare. Resti- DAL XIV AL XX SECOLO "presa del pensante", volge in posi- cronologica, e esalta la liberazione la discussione che si sviluppa intorno tuendo la possibilità di esistere a 2 tomi, 1146pagg., L. 120.000 tivo intelligibile la propria negazione del piacere e del desiderio (utopia al recente punto di vista della filoso- quelle esperienze della nostra vita del sapere, producendosi immediata- "morbida" e tendenzialmente anar- fia empirica. L'arco di tempo preso che hanno conservato un inquietante JANNACO/CAPUCCI chica). Questa bipolarità si rivela co- mente nel pensante stesso come ur- in considerazione si estende fino alla silenzio, sarà possibile, in definitiva, IL SEICENTO genza etica, come sua responsabilità me una struttura antropologica fon- pubblicazione del primo volume del- redimere il passato dalla sterile cate- nei riguardi del prossimo prima e al damentale, destinata a permanere in- l'Encyclopédie, quando il consenso goria storica della necessità. 974 pagg. - L. 95.000 di là di ogni sapere: "idea di Dio co- variata attraverso le più diverse mo- intorno all'utilità, l'autonomia e la BALDUIN0 - L'OTTOCENTO dificazioni storiche. Non si dovrà scientificità della storia può ormai Giuseppe Cantarano me amore del prossimo". Nella con- Tomo 1, 778 pagg., L. 70.000 versazione che segue Lévinas è poi dunque interrogarsi sulla nostra epo- considerarsi raggiunto. chiamato a rispondere a una serie di ca, apparentemente priva di spinte Tomo 2, 692pagg., L. 70.000 questioni riguardanti soprattutto le utopiche, nella quale tuttavia non Marina Sozzi Tomo 3, imminente relazioni tra rivelazione biblica e fi- mancano segnali di disagio rispetto LUTI - IL NOVECENTO losofia, tra ebraismo e cristianesimo all'"ordine del giorno"? Filosofia segnalazioni Tomo 1: Dall'inizio del secolo (Lévinas dichiara di accettare la no- Marina Sozzi ELENA PUCCINI, Atnour-Passion e al primo conflitto mondiale zione di kenosi), tra "singolarità amore coniugale, Marsilio, Venezia 645 pagg., L. 70.000 ebraica" e universalità greca. ALDO G. GARGANI, L'altra storta, Il 1990, pp. 277, Lit 39.000. Tomo 2, imminente Franco Oggero Saggiatore, Milano 1990, pp. 207, Lit Ì5.000. ESTRATTI La società ecologica, a cura di Paolo • BALDUIN0 - Ugo Foscolo CARLO BORGHERO, Conoscenza e degli Espinosa, Angeli, Milano 1990, 90 pagg., L. 10.000 metodo della storia, Loescher, Torino "Noi seppelliamo in anticipo i vi- pp. 330, Lit 28.000. 1990, pp. 304, Lit 23.000. venti nel carcere che costruiamo per • CAPUCCI - Poesia e profezia: da Bruno a Campanella JEAN STAROBINSKI, L'ordine del gior- proteggerci nella nostra infelicità": ELENA AGAZZI, Dopo Francoforte. no, Il Melangolo, Genova 1990, ed. Descartes, sulla base della distin- questa sorta di inumazione anticipa- Dopo la metafisica, Jiirgen Haber- 268 pagg., L. 30.000 orig. 1982, trad. dal francese di Carlo zione tra scienza e memoria, aveva ta dell'esistenza, evocata da Gargani mas, Karl Otto Ape!, Hans Georg • SANTAT0 - Il giacobinismo Gazzelli, pp. 76, Lit 8.000. esautorato dall'ambito scientifico le nel suo ultimo libro, sintetizza, in Gadamer, Liguori, Napoli 1990, pp. italiano - 148 pagg., L. 20.000 verità contingenti, relegando la sto- una impietosa immagine, il tragico 145, Lit 14.000. Come qualsiasi forma di potere ha ria tra le discipline inutili e libresche. paradosso del vivere quotidiano. PICCIN un legame strutturale con una deter- A partire dalla sua presa di posizio- Sebbene viva una storia, l'uomo ten- ROSARIO ASSUNTO, La natura, le arti, de sempre a nascondersi nell'astra- Via Altìnate. 107 - 35121 Padova minata organizzazione del tempo in- ne, si sviluppa nel Sei-Settecento un la storia, Guerini, Milano 1990, pp. Tel. (049) 655566 - Fax (049) 8750693 dividuale e collettivo, ogni progetto complesso dibattito sullo statuto del- zione della sua vita; invece di fare 131, Lit 18.000. "Da allora viviamo su di una terra a doppiofondo", della loro motivazione e dei loro effetti, il non poterli ri- Nella struttura del libro si ritrova una voluta inversio- dice Jacques Pinto nel suo Diario di Giudea (Tranchida, condurre a un disegno complessivo, la mancanza di un ne cronologica che fa affrontare prima il periodo che va Milano 1990, ed. orig. 1989, trad. dal francese di Danie- centro di riferimento. Una sorta di "hobbesiano" stato dal 1947 ad oggi, e quindi quello che va dalla nascita del la Bolsi, pp. 100, Lit 20.000): da quando gli ebrei sono di natura, dove l'autore assiste da spettatore, nell'estate popolo ebraico all'inizio di questo secolo, quasi a voler tornati a quella terra antica, mano a mano che essi torna- del 1988, all'arrivo delle truppe israeliane. Non è certo dimostrare come più difficile e più urgente sia ormai por- vano, una storia di popolo si sovrapponeva a un'altra. tenero, il Friedmann, ebreo americano, con i due artefici si di fronte ai problemi e alle contraddizioni. Quella di Pinto è una testimonianza rara, così come della guerra del Libano, Begin e Sharon. Di Begin, "vit- rara è la nitida tensione della sua scrittura immediata, il tima in cerca di dignità" come lo chiama, coglie il fatali- racconto quotidiano delle sensazioni di un soldato, un smo negativo della dimensione esistenziale, l'incapacità ufficiale, impiegato come riservista nei territori occupati di uscire realmente dall'antica condizione di vittima del da Israele, nei giorni amari dell'Intifada. E un libro dun- mondo, che paralizza il cammino degli israeliani nella que che dà spazio alle emozioni vere, senza nulla filtrare storia. E David Grossmann, scrittore israeliano, che In Palestina-Israele, una soluzione non violenta di Jo- attraverso l'ottica ideologica o quella politica, capace di suggerisce a Friedmann questa visione: "[alle mie nozze] han Galtung (Sonda, Torino 1990, ed. orig. 1989, trad. trasmettere quel rumore di fondo collettivo, quella di- — narra Grossmann — è arrivata la zia Ilka, superstite dall'inglese di Chiara Pent e Nanni Salio, pp. 138, Lit mensione di scontro tra uomini pensanti, che meno ha di Auschwitz che reca tatuato sul braccio un numero. Si 18.000), il ragionamento prende le mosse dalla fede nel spazio nella tragica cronaca quotidiana del conflitto me- è presentata con un cerotto che glielo copriva, le ho chie- metodo non violento come possibile strada per la risolu- diorientale. sto se si era fatta male. No, è stata la sua risposta, se l'era zione di qualsiasi conflitto. Accompagna questa fede la Una dimensione a "diario", quella del libro, che messo semplicemente perché non voleva turbare la gioia convinzione che arabi ed ebrei abbiano entrambi il dirit- esprime un ritmo interno, pare registrare un respiro; le del momento..." Quel cerotto è Israele, dice Gros- to di vivere in quella parte del mondo e che la questione azioni dei soldati, gli scontri con i ragazzi dell'Intifada, smann, l'intera Israele campa su quel cerotto, e ognuno da risolvere sia come individuare una struttura che possa sembrano quasi appartenere, fatalmente, al respiro di sa che sotto c'è un abisso. La visione del domani di certa accontentare entrambi e un processo che possa condurre quella terra, iscritti nel suo destino. Chi non capisce que- Israele, dice Friedmann riferendosi a Shamir, è Pieri. alla realizzazione di quella struttura. sto, sembra dirci Pinto, chi non coglie l'insopprimibile L'oggi invece è l'Intifada, vero scossone alle rimozioni La prima parte del libro esamina brevemente l'appli- dimensione di realtà delle ragioni di questo conflitto, en- israeliane e alla retorica dei documenti dell'Olp redatti cazione del metodo non violento in alcune specifiche oc- trambe le ragioni, non può guidarci verso la pace perché in qualche lontana capitale araba. casioni storiche, il perché di successi e insuccessi, le non vede. E come non vedere E profilo di quei monti, Nello stesso tempo Friedmann non è insensibile alla strutture sociali, religiose o etniche che più o meno ga- l'aridità di quelle terre, di quegli acidi paesaggi psicolo- spropositata predilezione dei media occidentali per la rantiscono la riuscita del metodo non violento. Affron- gici descritti da Pinto. "In questi paesaggi sconvolgenti continua citazione delle violenze commesse dall'esercito tando lo specifico del conflitto in questione Galtung mo- — dice Pinto — nei quali ci affrontiamo, quarant'anni israeliano, di contro al resto delle tragedie quotidiane stra qualche limite nella definizione storica dei soggetti dopo, siamo infine faccia a faccia con noi stessi", e da in campo ("essendo il giudaismo una religione" è un'af- noi stessi, si sa, è meglio non fuggire. fermazione che salta di netto oltre un secolo di laicizza- Altrettanto amaro, rabbioso e lucido ci appare Lettera zione della condizione ebraica, e non comprende la di- a un amico ebreo di Ibrahim Souss, rappresentante del- mensione politico-nazionale del movimento sionista), l'Olp a Parigi (Tranchida, Milano 1990, ed. orig. 1988, Variazioni ma procede efficacemente alla delineazione di immagini trad. dal francese di Ornella Rotz, pp. 77, Lit 15.000). di pace pragmatiche. Galtung affronta la questione Altrettanto efficacemente la struttura del testo assume sul tema ebraica con una forte critica alla concezione di popolo qui, come in quello precedente, il valore di spinta al eletto, ritenendola responsabile della scarsità di dialogo coinvolgimento emotivo nel contenuto; là "diario" qui Israele e Palestina tra arabi ed ebrei, e indica nella "catena non violenta" la "lettera", la presenza del referente dei messaggi viene in strada per i palestinesi per giungere al cuore della "co- entrambi i casi solo simulata, letterariamente costruita. I di Emanuele Fiano scienza pigra" degli israeliani. due contributi, apparentemente dialettici, esprimono in Su di un altro piano completamente, si situa Israele e realtà, tragicamente, la condizione del soliloquio, una Palestina. Diritto e Giustizia (Ediesse, Roma 1990, pp. condizione culturale frequente nel rumoroso mondo del- 216, Lit 18.000), resoconto di una serie di analisi giuri- la politica mediorientale. Nel libro di Souss in particola- dico-normative dell'occupazione israeliana nei territori, re, una reale possibilità di replica alle accuse contenute aventi come scopo sostanziale quello di verificare le pos- non è psicologicamente ammessa, il lettore viene indotto sibilità operative interne alle strutture giuridiche, di a pensare che nel testo specifico e nella posizione del- analizzare e verificare l'attuale situazione di occupazio- l'Òlp in generale coesistano già la coscienza delle proprie ne, e di aprire il cammino verso una soluzione del proble- ragioni e la perfetta consapevolezza delle ragioni del- ma con l'ausilio di strumenti e organismi giuridici. Non è l'altro, quindi del dolore e della paura presenti nella con- un caso, basti pensare a quanto prima sosteneva Fried- dizione ebraica, riassunte nell'esperienza drammatica mann sull'interesse verso Israele, che questa raccolta di del genocidio nazista. È questo, ci pare, un limite alla saggi, scritta da giuristi occidentali, nasca da una do- profondità dell'autocritica così efficacemente sottoli- manda di fondo che trova inconcepibile lo scadimento neata come necessaria da Souss nel suo testo. Lettera a un morale e civile e quindi poi legislativo, dello stato di amico ebreo è comunque un libro molto coraggioso che Israele; scadimento di controllo giuridico teso al soste- rende conto dello sforzo compiuto dall'autore nel razio- gno di un progetto politico definito immorale. A questa nalizzare la propria rabbia, nel farla diventare elemento domanda di ordine etico si dà sostanzialmente una rispo- di un colloquio, di contro al silenzio colpevole dell'amico sta di tipo tecnico e documentario. ebreo sulla sorte del popolo palestinese. Le tesi di fondo che Alain Gresh e Dominique Vidal sostengono in Palestina 1947: una spartizione mai nata (Rubbettino, Catanzaro 1990, pp. 270, Lit 24.000), è che nell'amputazione del piano di spartizione dell'Onu del 1947, realizzato solo per quello che riguarda la parte di Israele, risiedano gran parte delle strozzature storiche Quello che Paolo Naso ha trascritto per noi del suo re- del conflitto mediorientale. Il percorso che si offre al let- cente viaggio in Israele e nei territori occupati in Come tore, sorretto da un linguaggio giornalistico estrema- pietre viventi. Immagini e testimonianze dei cristiani pale- mente vivo, e da un apparato di fonti ricchissimo, illumi- stinesi (Claudiana, Torino 1990, pp. 90, Lit 8.500), in- na, a tratti, aspetti e posizioni di quel conflitto, che ap- troduce nel dibattito sulla questione mediorientale un paiono oggi, ai nostri occhi, paradossali, ma che sono a linguaggio in parte nuovo e comunque più sereno, lieve- volte la radice antica di odierne contraddizioni: la dop- mente sospeso sulla violenza degli eventi. Tema del bre- pia posizione di Israele, alleato dell'Inghilterra nel con- ve saggio è un resoconto sulla presenza di chiese e orga- nel resto del mondo, e sensato appare il suo commento; flitto mondiale, ma suo nemico poi nella battaglia sul "li- nizzazioni cristiane all'interno del mondo palestinese, ciò che l'occidente si aspettava dagli ebrei in passato, bro bianco"; le leghe di cooperazione arabo-ebraiche pa- relativamente al loro coinvolgimento nell'Intifada. For- una guida morale per la cultura cristiana, se lo aspetta cifiste e nemiche del terrorismo ebraico nel 1947; i ten- te risulta, in questa analisi, l'impegno politico, orientato oggi da Israele, e ancora, gli ebrei propugnatori di un tennamenti statunitensi tra il '44 e il '47 sull'appoggio in senso pacifista, delle chiese cristiane (con poche origi- concetto lineare di storia come processo di avanzamento alla creazione di Israele, l'appoggio dell'Urss al progetto nali eccezioni come quelle dei "sionisti cristiani" propu- morale verso l'era messianica di liberazione, stimolano sionista dove "gli ebrei avanzati e progressisti di Palesti- gnatori di un fondamentalismo prò israeliano di raro l'occidente a scaricare su Israele un senso di frustrazione na costituiscono per noi una promessa più degli arabi ar- estremismo). Naso fa parlare i leader delle chiese, i punti nei confronti della storia. retrati". Una guida formidabile, insomma, a una prepa- di riferimento locale di una specialissima "teologia pale- Nel breve saggio di Joaquim Sokolowicz, Israeliani e razione colta e imparziale sulla questione mediorientale. stinese della liberazione" e presta un orecchio attento e Palestinesi. Le radici, i fatti, le prospettive del conflitto me- Con I socialisti tra Israele e Palestina di Michele Achilli tollerante alle più originali espressioni culturali che in- diorientale (Garzanti, Milano 1990, pp. 141, Lit (Marzorati, Milano 1990, pp. 468, Lit 35.000) viene col- contra, rare sovrapposizioni di profetismo cristiano e 18.000), scritto con linguaggio giornalistico un po' fred- mato, un vuoto di informazioni sulla storia del rapporto cultura islamica in una società a impronta ebraica. Lun- do e con alcune riflessioni politiche che troppo rapida- tra socialisti italiani e questione mediorientale, dalla fine go tutto il corso degli incontri, una critica attenta e pun- mente pretendono di esaurire lo spettro delle variabili dell'Ottocento ai giorni nostri. Nella ricerca si sviluppa- tuale ai "fondamentalismi" di qualsiasi matrice è sem- presenti, ancora una volta lo spunto di riflessione è og- no contemporaneamente tre filoni di analisi: l'evoluzio- pre presente e bene accompagna la coerente militanza gettivamente vivo e intrigante. ne dell'atteggiamento internazionale nei confronti della pacifista dell'autore. Il conflitto israeliano-palestinese esercita sull'immagi- questione, con tutta la gamma di spinte sociali, economi- che o politiche che descrivono questa evoluzione; in se- In Da Beirut a Gerusalemme di Thomas Friedmann nario collettivo del mondo occidentale un'influenza am- condo luogo, i cambiamenti che, nel tempo, la posizione (Mondadori, Milano 1990, pp. 434, Lit 34.000), si narra bigua che determina spesso lo scavalcamento del criterio del Psi assume rispetto al problema, in conseguenza dei invece dell'esperienza professionale di un giornalista di imparzialità nel giudizio su quella vicenda. Ancora ne- propri mutamenti d'orientamento; e infine l'evoluzione statunitense corrispondente dalle due capitali nel corso gli anni settanta, a sinistra, era valida l'affermazione di dei termini stessi della questione arabo-israeliana. Diffi- degli anni ottanta e insieme si ricostruisce la cronaca de- Durrenmatt, citata da Sokolowicz, "per molti il conflit- cilmente riassumibile, data la sua struttura di cronaca gli avvenimenti succedutisi attraverso frammenti di vita to del Vicino Oriente rappresenta il conflitto tra sociali- minuziosa, il saggio consente, pur nella copiosa mole di quotidiana e incontri con i personaggi chiave. Del mon- smo arabo e capitalismo ebraico, anche se Israele è la riferimenti tratti dalla stampa socialista, di ricostruire do libanese Friedmann sottolinea la continua produzio- struttura più socialista di quest'angolo del mondo, men- un percorso di interesse (un tempo più orientato verso ne di regole soggettive di adattamento alla guerra; ne tre l'Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti sono sen- Israele, oggi verso i palestinesi) sempre presente con for- emerge una società dove la condizione sociale unificante z'altro gli stati più capitalistici del mondo". Ambigui e za nell'esperienza politica del Psi. pare essere, per assurdo, la frammentarietà degli eventi, pericolosi capovolgimenti logici. N [INDICE p^ viii ••DEI LIBRI DELMESEHH

Del resto anche Paolo Pezzino, do- è soliti definire come di "scottante zionalizzato, quasi di uno stato con- e a controllare territori e uomini, non Storia cente all'università di Pisa, fa parte attualità". Come prima operazione, tro lo stato; o all'immagine di un'on- è altro dalla modernità né totalmente del gruppo di studiosi che da qualche proficuamente, viene sgomberato il nipresente piovra la cui testa coinci- altro dallo stato. Nel corso dei decen- Mafia, numero monografico di "Meri- anno si riunisce intorno a "Meridia- campo dai luoghi comuni più consoli- de con un potere così forte e incon- ni essa ha dimostrato una straordina- diana. Rivista di Storia e scienze socia- na", la rivista che si è imposta fra le dati e ricorrenti, nei vari discorsi sul- trollabile da rendere velleitario ogni ria versatilità riuscendo a crescere e li", settembre 1989 - gennaio 1990, n. più stimolanti nell'ambito della sto- la mafia. Purtroppo non si tratta solo tentativo di contrastarlo; o ancora al- ad espandersi, adattandosi anche ai 7-8, Imes, Roma, pp. 445, Lit 44.000. ria contemporanea operando un si- di forme del linguaggio retorico, l'idea della mafia come male endemi- grandi mutamenti di mercato che si PAOLO PEZZINO, Una certa reciproci- gnificativo rinnovamento negli studi esclusivo appannaggio di giornalisti co, residuo di una subcultura resi- sono prodotti nella vita nazionale, tà di favori. Mafia e modernizzazione del Mezzogiorno. Dalla lettura del li- frettolosi o di sceneggiatori televisi- stente ai processi di modernizzazio- utilizzando a propri fini l'allarga- violenta nella Sicilia postunitaria, bro di Pezzino, che raccoglie saggi vi. Molte di quelle semplificazioni, ne. Eliminare la mitologia, la generi- mento della rappresentanza politica Angeli, Milano 1990, pp. 229, Lit già editi in riviste sparse, e da quella infatti, sono presenti anche nei di- cità, e ogni rinvio ad aspetti e della democrazia, l'espansione dei 25.000. dei vari contributi in "Meridiana", scorsi di questori, politici, intellet- inafferrabili o a cause che si perdono traffici e delle comunicazioni, l'in- primi fra tutti i saggi di Salvatore Lu- tuali. Basti pensare a tutte le facili nella notte dei tempi è operazione es- cremento stesso della mobilità e della Si riferisce congiuntamente delle po e Rosario Mangiameli, la più im- spiegazioni che rinviano all'idea di senziale se non si vogliono sfumare le rete di informazioni. due pubblicazioni non solo per la portante sensazione che si ricava è una contrapposizione di modelli fra responsabilità o invalidare le possibi- Chiara Ottaviano concomitanza del tema ma soprattut- quella dell'ineludibile complessità vecchia e nuova mafia, e vecchia e lità di repressione. Un dato è certo, to per la profonda ed evidente affini- della conoscenza storica anche quan- nuova camorra, di presunti codici la mafia, che è solo criminalità, volta tà che lega gli scritti in questione. do si applica a quelle questioni che si d'onore, di un contropotere istitu- ad accaparrare violentemente risorse

CARLO CARTIGLIA, Pittura e storia. Lavoro e classi po- cioni e Carrà, di fatto accompagnano per più di mezzo se- statuto scientifico della storia. Di qui la grande importan- vere in Italia, 1850-1915, La Nuova Italia, Firenze, colo le trasformazioni economiche, il mutamento della za che Cartiglia attribuisce alla mediazione di percorsi in- 1990, Lit 20.000 composizione di classe, gli sconvolgimenti sociali legati terdisciplinari, in particolare quelli intemi alla semiolo- all'evoluzione della rivoluzione industriale, registrandoli gia e all'iconologia. Si tratta da un lato di indagare l'ope- La tendenza ad annettersi complessi documentari e ter- e interpretandoli così che, come scrive Cartiglia, "i fatti ra d'arte sia nel momento della realizzazione che in quel- ritori disciplinari molto distanti dai propri consueti ambi- artistici divengono testimonianze e avvenimenti primari, lo della ricezione, in un duplice viaggio nel tempo riferito ti di ricerca si arricchisce ora di questo libro di Carlo Car- allo stesso modo delle macchine, dei manufatti, degli sta- al passato in cui l'opera fu elaborata e al presente in cui la tiglia. Il volume può dirsi un esempio didatticamente ben tuti di sindacati e partiti, degli articoli di giornale, della stessa opera viene fruita; dall'altro di studiarla "per ricer- riuscito di come utilizzare le fonti iconografiche (in parti- fondazione di casse rurali o di leghe contadine". carne il contenuto, il programma del committente e del- colare quelle pittorichej all'interno della ricerca storica Il riconoscimento dello status di fonte di un simile ma- l'artista, i rapporti con l'ambiente culturale in cui na- lungo un percorso che si può efficacemente sintetizzare teriale non è però un'operazione indolore sotto il profilo sce", in un'interpretazione che supera il dato puramente nei seguenti punti: scelta di un "oggetto" storiografico metodologico. Il vagare fuori dai propri tradizionali con- estetico, descrittivo, classificatorio. possibilmente posto all'incrocio di diversi approdi disci- fini disciplinari obbliga lo storico a una più accentuata Nel concreto, gli esempi fomiti da Cartiglia sono tutti plinari; individuazione delle fonti più congruenti allo vigilanza critica; si tratta, infatti, di fonti tipicamente di grande suggestione: i quadri di Fattori sui contadini to- studio di quell'argomento; sollecitazione di quelle fonti "intenzionali", tese a imprimere un proprio messaggio al scani tra il 1870 e il 1900; le raffigurazioni del mondo con domande ancorate a un progetto intellettuale che as- futuro e come tali guardate con molto sospetto dalla me- contadino ancorate a immagini contorte di fatica e soffe- sume come priorità storiografica più che la storia degli todologia di derivazione positivista. L'approccio tradi- renza; le prime rappresentazioni del lavoro operaio; i vol- eventi e dei fatti, quella di lungo periodo della mentalità zionale, quello legato alla verìfica dell'autenticità e del- ti scavati degli emarginati e dei vinti, degli esclusi dalla e della cultura materiale. l'esattezza della fonte, viene in questo caso dilatato in un modernizzazione e dalla corrente dell'industrializzazio- In concreto si esemplifica come sia possibile studiare il ambito più vasto nel quale il vero problema filologico di- ne. Molte volte i risultati di questi esempi si limitano a lavoro e le classi povere in Italia tra il 1850 e il 1915 at- venta quello di sapere "sino a che punto l'artista ha avuto confermare quanto si sapeva già da altre fonti; in altri ca- traverso una produzione pittorica come quella del veri- una conoscenza diretta di ciò che raffigurava, e sino a che si, rispetto alla condizione del proletariato urbano, ad smo e del realismo che aveva già al suo intemo un intento punto, invece, hanno pesato la fantasia, l'esigenza del esempio, essi fanno fare un balzo in avanti alla conoscen- più conoscitivo che estetico. I contadini, gli operai, le mercato, le richieste e le aspettative del pubblico". za storica su uno dei periodi più significativi della storia fabbriche, gli emigranti, le stazioni, i ponti, le gru, il In questo senso, per essere efficaci le fonti pittoriche della società italiana e, in particolare, dei suoi strati me- no sfiorati dal protagonismo collettivo. complesso delle immagini che rimbalzano dalle tele di vanno adeguatamente sollecitate attraverso domande che Fattori, Segantini, Pelizza da Volpedo, ma anche di Boc- non possono nascere esclusivamente dall'interno dello Giovanni De Luna

Rivoluzione francese. La forza delle scristianizzazione (M. Vovelle) alla (Utet, 1971), al Gaeta (Utet, 1982). ca, dominata dalla logica del denaro come "equivalente generale" e dalla idee e la forza delle cose, a cura di vita politica locale dopo il Terrore E invece un utile strumento didatti- PAGVS EDIZIONI (C. Lucas). Unico asse intorno al co: presenta un'ordinata ricostruzio- dimensione quantitativa; sintesi, la Haim Burstin, Guerini e Associati, Paese (Tv) Via t'urtatone, 10 Milano 1990, pp. 294, Lit 36.000. quale l'eterogeneità dei temi trova ne del periodo e' della discussione seconda, di tutto ciò che non è assi- una parziale ricomposizione: la dia- storiografica; offre un sintetico qua- milabile all'ordine produttivo, per- Telefono e Fax (0422) 9»4 "La parola, dopo mesi di spettaco- lettica tra "forza delle idee" e "forza dro delle più significative forze poli- ché infimo o sublime, eccessivo o ri- lo, è quindi ritornata agli storici", delle cose", tra innovazione sogget- tiche con cui Giolitti si misurò, so- voltante. Di ciò che è incommensu- tiva che prepara l'evento e condizio- cialisti e cattolici; dà conto dello sce- rabile perché estremo ("la violenza, ANFIONE ZETO N.4/5 v Così, nel suo breve saggio introdutti- Diretta da M. Petranzan vo, Haim Burstin sintetizza lo spiri- ni strutturali che lo rendono possibi- nario economico entro cui mosse l'i- l'eccesso, il delirio, la follia") e per Rivista quadrimestrale to del convegno internazionale sulla le. Un principio di organizzazione potesi strategica giolittiana; questo riconducibile, nella sua so- tratteggia infine — ed è il terreno su di architettura e arte rivoluzione francese tenutosi a Mila- del materiale, questo, che è anche, in stanza, al sacro. A questa dimensio- cui l'autore si muove con maggiore no nell'aprile del 1989 che qui è rac- qualche modo, chiave interpretativa, ne Bataille ricollega il fondamento Alessandro Anselmi disinvoltura — la nascita del nazio- colto in atti. E in effetti, nonostante capace di restituire alla politica, e al- reale della sovranità, qui definita co- EDIFICIO MUNICIPALE la sua dimensione événementielle, il nalismo e delle tendenze che, a ridos- me "regalità" e distinta dallo stato, REZE LE NANTES la pressione dei media, a Milano si è so della guerra di Libia, apriranno la riusciti a uscire dalla kermesse, per ruolo che le spetta, senza disperdere, meccanismo razionalizzato e di per con questo, il patrimonio di acquisi- crisi di quell'esperimento "neolibe- La rivista Anfione Zeta si costitui- tornare a pensare la rivoluzione fran- sé inerte, bisognoso di essere alimen- zioni che un paio di decenni di storia rale". sce come punto d'incontro fra di- cese nel quadro della presente con- tato da quella e fondato nella sua ca- sociale e una più lunga tradizione di scipline diverse (arti visive, este- giuntura culturale, contrassegnata, a Marco Revelli pacità di dominio; e anche, sul ver- storia economica hanno accumulato. sante opposto, la rivolta. Sovranità tica, filosofia teoretica, scrittura, giudizio degli organizzatori, dal "re- musica) pur avendo come sua spe- Marco Revelli come espressione dell"'eterogenei- lativo cedimento dei grandi sistemi cificità l'analisi di un'opera di ar- interpretativi", dalla caduta delle tà" delle sfere elevate della società; rivolta come risorsa del settore infi- chitettura nel suo "farsi". precedenti "grandi narrazioni" ideo- GEORGES BATAILLE, La struttura psi- logiche. E per questo aperta a un più mo, della parte plebea. Alla prima si cologica del fascismo, L'Affranchi, ricollegherebbe, appunto, il fasci- libero gioco storiografico, a un più Salorino 1990, ed. orig. 1933-34, trad. COLLANA DI ESTETICA agile lavoro investigativo. Deriva EMILIO GENTILE, L'Italia giolittiana, smo, estrema forma di sovranità sa- dal francese di Andrea Chersì, pp. 93, crale, la quale finisce — unica nella probabilmente da questo l'impres- Il Mulino, Bologna 1990, pp. 263, Lit Lit 9.000. sione di una certa frammentarietà 25.000. modernità — per realizzare la con- Caterina Limentani Virdis dei materiali, ma anche l'indubbia Il testo fu pubblicato tra il 1933 e densazione di tutti i poteri che dalla IL FLAUTO DI PIETRA sperimentalità dei contributi, il loro Il volume, già pubblicato nel 1977 il 1934 sulla rivista di Boris Souvari- dimensione sacrale dell'eterogeneità carattere decisamente innovativo sia nella Storia dell'Italia contemporanea ne "La critique sociale", e contiene traggono origine: il potere militare, Dalla "lettura" dei grandi pittori del sul piano del metodo che dei temi, diretta da Renzo De Felice (Ed. in embrione alcune delle categorie quello politico e quello religioso. Nord (Bruegel, Rubens ed altri) ai che li rende di particolare interesse. Scientifiche Italiane, Napoli), com- che saranno successivamente svilup- Non per questo il fascismo si con- rapporti tra letteratura e pittura, Si va dallo studio di William Doyle pare ora parzialmente rivisto e ag- pate ne La souveraineté (trad. it. Il trappone alla sfera "normale" del- all'analisi delle strutture del paesaggio. sull'abolizione della venalità delle ca- giornato con una fitta appendice bi- Mulino, 1990). È, in sostanza, pro- l'omogeneità, anzi è legato a questa dotto esemplare del Bataille sovver- da uno stretto rapporto funzionale, riche alla ricostruzione dei percorsi bliografica nell'ambito della Storia Luciano Testa biografici di cinque '"futuri giacobi- d'Italia dall'Unità alla Repubblica del sivo, radicalmente contrapposto al- come indispensabile sostegno e ali- ni" (T. Tackett), dal ruolo dell'idea Mulino, accanto a L'Italia del Risor- l'ordine borghese e alla società ordi- mento. In questa chiave il fascismo si LE MUSE porrebbe come espressione politica di "sovranità della nazione" (M. gimento di A. Scirocco, L'Italia libe- nata della produzione, alla ricerca di E IL NAUFRAGIO Terni) alla storia dei termini "giaco- rale di R. Romanelli, L'Italia fascista un improbabile soggetto rivoluziona- del sadismo, radicato nella sfera bino" e "repubblicano" nel corso di D. Veneruso e L'Italia contempo- rio e impegnato in una critica "defi- "primordiale" del "sacro", e insie- Dal Mausoleo di Costantina (IV sec.) al dell"Ottocento e del Novecento (M. ranea di G. Mammarella. Dal punto nitiva" della società contemporanea me come strumento imprescindibile S. Pietro in Vaticano (1667) non senza Agulhon), dalla combinazione di an- di vista storiografico l'opera non ag- attraverso un mélange di psicoanalisi, di sostegno alle forme economiche aver incrociato gli ammonimenti dei tico e di moderno nell'idea di libertà giunge molto alla già fittissima lette- marxismo, fenomenologia. A soste- capitalistiche, mentre all'eterogenei- maestri (Aristotele, Alberti, Foscolo) giacobina (P. Viola) alle dinamiche ratura sull'età giolittiana, dal vec- nere l'impianto analitico è la con- tà non mediabile del proletariato sa- l'autore indaga alla ricerca dei fonda- delle comunità di villaggio nel pro- chio Salomone (1945, recentemente trapposizione tra "omogeneità" ed rebbe affidata la speranza della rivol- menti per una teoria della progettazio- cesso rivoluzionario (J.-P. Jessenne), ristampato da La Nuova Italia) al Ca- "eterogeneità", essenza la prima del- ta. ne architettonica. dal ruolo di ragione e violenza nella rocci (Einaudi, 1961), al Valeri la razionalità produttiva capitalisti- Marco Revelli n 3 [INDICE - - •••E LIBRI DEL UESEB

certamente l'intenzione di indivi- iniziali degli agenti vengono formu- e di politiche pubbliche: si tratta Economìa duare il nuovo ruolo del lavoro dopo late in condizioni di informazione quindi di un settore che deve essere la rivoluzione informatica: ma la tesi genuinamente incompleta: i modelli indagato e che necessita di una politi- PIETRO BARCELLONA, Il capitale co- che il comando della forza lavoro av- individuali che vengono di conse- ca organica da parte dello stato. La me puro spirito. Un fantasma si aggi- venga ormai principalmente sul sape- guenza formulati dagli agenti non ne- seconda parte del libro fornisce inve- ra per il mondo, Editori Riuniti, Ro- re tecnologico e non sui processi di cessariamente vengono confermati, e ce una rassegna della letteratura eco- ma 1990, pp. 195, Lit 15.000 trasformazione materiale, dando luo- lo stesso continuo di equilibri stazio- nomica e giuridica sul tema. go a un capitalismo cognitivo, sem- nari finali, oltre a dipendere dalle Aldo Enrietti Barcellona, giurista di area comu- bra scambiare una delle tendenze in congetture iniziali, ha stabilità sol- nista, pubblicò da Boringhieri pochi atto con la marginalizzazione, se non tanto locale. anni fa un bel libro sull'individuali- con la scomparsa, delle forme classi- Riccardo Bellofiore smo proprietario, di cui si è già parla- che della produzione di merci, o con to su queste colonne. Si trattava di la sua integrale inclusione nel "sape- Il realismo politico di Ludwig von una intelligente e feroce critica del re autoreferenziale riflessivo". D'al- Mises e Friedrich von Hayek, a cura neofunzionalismo e del pensiero de- tronde, va ricordato, Barcellona è un di Guido Vestuti, Giuffré, Milano bole, visti come due facce di una giurista: se le forme del lavoro, del- Non per profitto. Il settore dei sog- 1990, pp. 622, Lit 48.000. stessa medaglia ideologica corrispon- l'industria e del mercato non costi- getti che erogano servizi di interesse dente alle nuove forme del capitali- tuiscono a sufficienza l'oggetto della collettivo senza fine di lucro, a cura di L'antologia di Vestuti si segnala smo e all'individualismo di massa. riflessione critica degli economisti, Maria Chiara Bassanini e Pippo Ranci, principalmente perché rende di nuo- Meno felice è stato il suo tentativo di quasi tutti ormai intenti a cantare le Fondazione Adriano Olivetti, Roma vo disponibile, sia pure in modo in- sviluppare una critica in positivo co- lodi della tecnica e del laissezfaire, la 1990, pp. 337, s.i.p. completo, L'azione umana di von Mi- me nel seguito di quel volume, L'e- colpa non è certo di chi questo pro- ses, tradotto in italiano da Tullio Ba- goismo maturo e la follia del capitale, blema, quello della critica della socie- Dal punto di vista del rapporto tra giotti nel 1959 dalla Utet, sintesi mo- sempre di Boringhieri, incentrato tà presente, almeno continua a por- lo stato e i cittadini gli anni ottanta numentale del pensiero economi- sulla "sofferenza psichica" come selo. in Italia hanno visto il manifestarsi co-politico di uno dei fondatori della possibile incrinatura del dominio si- Riccardo Bellofiore di due fenomeni complementari: da scuola "austriaca". La scelta di scrit- stemico: il meno che si possa dire è un lato la riduzione dell'intervento ti di Hayek è più frammentaria, e in che quello spunto era rimasto generi- dello stato nella fornitura di una se- buona parte si tratta di lavori facil- co; ma certo sono più che giustificate rie di servizi, dall'altro la crescita mente reperibili altrove. L'introdu- le tirate d'orecchie che a Barcellona della realtà del volontariato (in cam- zione di Vestuti vuole fondare il rea- ha dato Maria Turchetto su "Linea GIORGIO RAMPA, Modelli individuali po assistenziale, sanitario, preventi- lismo, interpretato come "teoria che d'Ombra", sottolineando gli esiti ed esiti complessivi. Premesse ad vo e nella protezione civile) e del- nega la possibilità di previsione non paradossali ma conseguenti di un uno studio delle fluttuazioni econo- l'associazionismo (nei settori dell'e- scientificamente corretta e sorret- pensiero troppo spesso in libertà dal miche, Clueb, Bologna 1990, pp. 140, economica vecchia e nuova, quale ducazione, dello sport, della coope- ta", nell'idea "che la scelta sia la ba- rigore e dall'intelligenza. Dopo un Lit 20.000. quella della relazione tra modelli in- razione internazionale, nella difesa se dell'umano orientamento", idea volume di raccolta di articoli pubbli- dividuali degli agenti ed esiti com- dell'ambiente). Ciò che accomuna che un po' sommariamente viene ri- cati per lo più nel corso della batta- Il libro inaugura una bella collana plessivi. Rampa rovescia l'imposta- queste diverse organizzazioni spon- tenuta compatibile soltanto con un glia dentro un partito comunista in di economia dell'editrice bolognese, zione tradizionale, secondo cui l'ana- tanee che vanno a costituire 0 settore atteggiamento rigidamente indivi- dissoluzione, battaglia che Barcello- e costituisce una versione rivista di lisi dinamica è necessaria soltanto "non profit" o "terzo settore" è l'in- dualistico. La critica all'utopismo, na ha svolto coerentemente dal lato una dissertazione di dottorato: alla per valutare la stabilità di un equili- tento altruistico per supplire volon- che è nelle intenzioni del curatore, della proposta di una rifondazione Clueb va anche dato atto della felice brio individuato da una previa anali- tariamente alle carenze sia del merca- non impedisce slanci lirici e un otti- comunista, l'autore torna con un te- iniziativa di bandire un concorso tra si statica: qui invece si interpreta l'e- to che dell'azione pubblica. Il libro mismo incrollabile: "che gli esiti sia- sto di più ampio respiro, dove svilup- autori di tesi, per così dire, "di terzo quilibrio come punto stazionario di offre in primo luogo, in maniera do- no incerti — scrive Vestuti — è la pa alcune tesi sull'intreccio tra orga- ciclo", rendendo così disponibili al un qualche processo dinamico, che è cumentata e approfondita, un qua- prova del mistero del divenire uma- nizzazione capitalistica del lavoro, pubblico scritti che altrimenti ri- dunque in un certo senso più "fonda- dro comparato della realtà di questo no e, al tempo stesso, della necessità società, stato e forme della "rappre- scherebbero di rimanere confinati a mentale". Secondo il punto di vista settore a livello internazionale, po- di attivamente operare per quello sentazione" del mondo, già avanzate una circolazione limitata. Il volume dell'autore, che espone e critica con nendo in evidenza come, contraria- che noi chiamiamo destino", che è in uno degli ultimi numeri di "De- di Rampa affronta in modo proble- grande chiarezza le dominanti for- mente ad altri paesi, in Italia esso poi nient'altro che l'"esito positivo mocrazia e Diritto" (con le critiche matico e il più possibile discorsivo mulazioni neowalrasiane e delle non abbia costituito finora un ogget- del mondo moderno". di Ingrao e Bertinotti). Meritoria è una questione nodale della teoria aspettative razionali, le congetture to di specifiche attenzioni di ricerca Riccardo Bellofiore

Commercio internazionale. Valore, voi. 16 del Dizio- nes si fa seguire una particolare attenzione a quei filo- ne moderna della teoria del valore marxiana, ottenuta nario di economia politica, diretto da Giorgio Lunghi- ni postkeynesiani che resistono, in maggiore o minore espungendo da quest'ultima le contraddizioni formali, ni con la collaborazione di Mariano D'Antonio, Bolla- misura, all'omologazione dell'economista di Cambrid- ha avuto come inevitabili, ma discutibili, effetti se- ti Boringhieri, Torino 1990, pp. 158, Lit 30.000. ge nell'ortodossia. L'ultimo volume fa in parte ecce- condari tanto la tesi che il capitalismo è modo di pro- zione ai criteri generali: non solo perché vi vengono duzione esente da contraddizioni quanto il silenzio da Con questo volume si completa il lemmario del Dizio- raccolte due voci non troppo omogenee, ma anche per- parte della scienza economica sulla fabbrica come luo- nario di economia politica, composto da 41 voci. Ognu- ché la trattazione da parte di Giorgio Lunghini della go capitalistico del lavoro umano. Così il Dizionario fi- na è strutturata in una introduzione e due parti: la pri- categoria del valore affronta soltanto i classici, Marx, nisce, e bene, dove dovrebbe riprendere il discorso economico: alla necessità, urgente anche se non nuo- ma, di ricostruzione critica dell'impiego della catego- e la ripresa moderna del problema della "trasforma- va, di rispondere agli interrogativi tradizionali della ria nella storia dell'analisi economica; la seconda, di zione", sino a Sraffa. La ragione è, molto semplice- "scienza triste" coniugando rigore formale e significa- norma più breve, espone lo stato attuale dell'arte. Un mente, che Lunghini limita la propria trattazione alla tività storica. carattere distintivo dell'opera è una ripartizione delle teoria del valore-lavoro — la trattazione del valore- correnti del pensiero economico giustamente contra- utilità aveva fatto oggetto di un'altra voce — giungen- Riccardo Bellofiore stante con la voga corrente: Marx viene separato dai do a conclusioni di un certo interesse benché — anzi, forse proprio perché — controcorrente: la dissoluzio- classici, alla consueta distinzione tra neoclassici e Key-

ROBERTO MAGLIONA, ANGELO MI- sto non si dia ancora nel Canavese RAFFAELE GHEDINI, Consumatori e CHELSONS, SERGIO E. Rossi, Econo- ma che l'evoluzione di quest'area ri- imprese nella dinamica oligopolisti- mie locali tra grande e piccola impre- chieda una convergenza tra la grande ca. Dall'equilibrio alla tendenza, sa. Il caso di Ivrea e del Canavese, impresa (Olivetti) e le piccole e me- Giuffré, Milano 1990, pp. XVII-250, Fondazione Adriano Olivetti, Roma die per definire meccanismi di me- Lit 24.000. 1990, pp. 259, s.i.p. diazione e regolazione. Aldo Enrietti CARCHEDI, GUERRERO, SHAIKH, STA- Ormai vasta è la letteratura italia- MATIS, Saggi sulla spesa pubblica, la na sui sistemi industriali territoriali, tecnica e il commercio internazionale 1/91 in particolare quelli localizzati nella del moderno capitalismo, quaderno cosiddetta Terza Italia; va quindi sa- monografico di "Plusvalore. Studi di In questo numero, fra gli altri articoli: lutata con particolare interesse que- Economia segnalazioni teoria e analisi economica", n. 8, 1990, Contraddizione, Roma, pp. Giorgio Ruffolo sta ricerca che si occupa invece di Per Vunila delle sinistre un'area collocata all'interno del 116, Lit 12.000. ROBERTO BERTINELLI, Economia e triangolo industriale e molto prossi- Paolo FI ores d'Arcais ma a Torino. I caratteri distintivi del politica nella Cina contemporanea, GIUSEPPE SCIFO, Elementi di ma- Canavese sono individuati infatti sia La Nuova Italia Scientifica, Roma croeconomia per manager, Guerini e Contro Vunila delle sinistre 1990, pp. 147, Lit 22.000. Associati, Milano 1990, pp. 120, s.i.p. nella presenza di una grande impresa Francois Furel a tecnologia avanzata (l'Olivetti), sia nell'esistenza di un sistema indu- ADAM SMITH, La ricchezza delle na- DAVID M.WINCH, Microeconomia. La misteriosa fine dell'impero rosso zioni. Abbozzo, SE, Milano 19902, Problemi e soluzioni, Il Mulino, Bo- striale non gerarchizzato intorno ad Michael Walzer essa ma formato da un insieme di ed. orig. 1937, trad. dall'inglese di Va- logna 1990, ed. orig. 1984, trad. dal- comparti diversi per prodotto, tec- lentino Parlato, pp. 78, Lit 15.000. l'inglese di Marco Cantalupi, pp. 345, Due specie di universalismo Lit 30.000. nologia, sbocco di mercato e localiz- Jean Améry zazione. Avendo assunto come sche- ma di riferimento l'ipotesi del di- CLAUDIO LUCIFORA, Le teorie del sa- AA.vv., Esercizi di micro e macroeco- Wittgenstein, o i confini ileWintelligenza stretto tecnologico di Antonelli lario di efficienza, Giuffré, Milano nomia, Egea, Milano 1990, pp. (1986), gli autori ritengono che que- 1990, pp- X-104, Lit 13.000. XI-221, Lit 20.000. batte, allora il suo parallelo è sempre bellissimo" a Bernardo Vittone che 4a Edizione del PREMIO BIMESTRALE Arte più indietro possibile, al pittore di considera le cupole di Guarini "oscu- Lascaux o alle tante immagini stereo- re e difficili", da Quatremère de MAGAZINE Palazzo dei Congressi, a cura di Gior- tipe che sono divulgate dalla riprodu- Quincy che giudica stravagante e Mar./Apr. 1991 — di L. 3.000.000 gio Muratore e Simonetta Lux, con una zione. Demetrio Paparoni è editore bizzarro, in senso negativo, l'utilizzo presentazione di Franco Borsi, Edita- d'arte e promotore di una delle rivi- della tecnica da parte di Guarini, a — Per la pubblicazione di una raccolta inedita di poesie, racconti, di un romanzo breve o sag- lia, Roma 1990, pp. 208, s.i.p. ste più vivaci di arte contemporanea, de Andrade che parla dell'"infelice gio, di autore italiano, anche esordiente. "Tema celeste", che si fa a Siracusa parto dell'ammalata fantasia del Pa- — Il Premio andrà all'opera, contenuta tra le 20-120 cartelle dattiloscritte, giudicata da una Il Palazzo dei Ricevimenti e Con- in virtù di quello che fino a poco tem- dre Guarino Guarini", per arrivare Giuria tecnica e insindacabile, il miglior elaborato. Anche altri testi segnalati saranno pro- posti per la stampa. Le Edizioni Andreozzi sono distribuite, tra l'altro, tramite propri Rea- gressi realizzato da Adalberto Libera po fa avremmo considerato un tipico alla completa rivalutazione nel corso der's Club e Mostra del libro esordiente. a partire dal 1937 fu da subito pensa- miracolo italiano in un totale deserto del Novecento. L'autrice è stata so- to come un fulcro compositivo, pro- di strutture, ma che è invece un mira- printendente per i Beni Architetto- — Scadenza: 15 aprile 1991. spettico e simbolico dell'Eur, l'Espo- colo da villaggio globale se, come lui nici e Ambientali del Piemonte fino — È richiesta per ogni manoscritto la quota di L. 50.000 (cinquantamila), per spese di organiz- sizione Universale di Roma del 1942 stesso dice, "gli intellettuali di tutto al 1982. zazione, da versare sul c/c postale n. 42751008 intestato ad Alberto Andreozzi Editore - voluta da Mussolini oltre che per evi- il mondo abitano in un unico luogo". Maria Laura Della Croce Viale G.B. Valente, 31 - 00177 Roma, a cui vanno spediti i dattiloscritti (non restituibili), denti fini propagandistici, per porre Nel volume, che riunisce una serie di unitamente alla ricevuta (o fotocopia) del versamento. le basi di un primo decentramento saggi apparsi sulla rivista, Paparoni — A tutti i partecipanti sarà inviata in omaggio sia copia del Uibro premiato che delle altre della capitale (peraltro in contraddi- ricuce un insieme di artisti in presen- Edizioni Andreozzi. zione col marcato accentramento su za di uno di questi percorsi universa- piazza Venezia, dopo l'apertura delle li. L'"origine della ferita" è la co- D Neoclassicismo, numero monogra- collezioni private originarie e sa co- fronto con un altro grande commit- nuove vie del mare e dell'impero), in scienza o la memoria della morte, un fico di "Antologia di Belle Arti", nuo- gliere, nell'apparente disomogeneità tente di Tiziano: l'imperatore Carlo cui fin da quegli anni si iniziava ad salto a grandi temi e categorie di va serie, nn. 35-36-37-38, 1990, Alle- qualitativa dei materiali, il punto di V. L'analisi è molto sottile nel mette- intravvedere una carenza di edifici di fronte alle quali sia l'artista che il cri- mandi, Torino, pp. 160, Lit 80.000. forza per una esemplare storia della re in luce le pressioni, le reticenze e pubblica utilità, che nel dopoguerra tico di fatto sembrano ridurre a zero miniatura dal XVI al XIX secolo. La le ambiguità di un rapporto in cui, da si farà cronica. Gli autori della mo- la ricerca del mezzo espressivo. Riflettendo, nella breve introdu- pittura "in piccolo" trova infatti la entrambe le parti, è in gioco il pro- nografia — che hanno seguito passo Qualsiasi analisi o autoriflessione su zione, sui dodici anni di attività della migliore interpretazione in un'inda- prio prestigio, i problemi interni alla passo la costruzione del palazzo di di esso diventa secondaria, con il rivista da lui diretta, Alvar Gonzà- gine storica e di costume che le rico- famiglia dei committenti, i cui ruoli Libera prendendo anche in esame, rientro già consolidato dentro la pit- lez-Palacios rivendica con orgoglio il nosca il suo primo valore d'uso, af- non sono ancora definiti, e il peso fin dai progetti di Funi e Afro, le de- tura o mezzi che le sono affini. Ed è rigore filologico che è stato il Leit- fettivo e sentimentale, e la sottragga che i ritratti hanno in questo conte- corazioni parietali concluse soltanto anche in questo caso una pittura cita- motiv di questa pubblicazione: una ad obblighi estetici convenzional- sto. All'interno di questi giochi, le nel 1953 da Gino Severini — metto- zionista, al fondo, che rivela all'ana- filologia talvolta ostica e poco accat- mente intesi. La tendenza a orienta- due figure di papa Farnese e di Tizia- no a fuoco questo ed altri aspetti, co- lisi più ravvicinata una convincente tivante ma, si insiste, ineludibile re la sensibilità verso il "grazioso" e no sono tratteggiate nei loro percorsi me quello primario delle colonne pia- posterità di Francis Bacon, o almeno "base di ogni manifestazione brillan- la ricerca della meraviglia, comuni ad paralleli con delicatezza, ma con centiniane poste in facciata, a formare una sua riconosciuta autorità su lavo- te". Il volume raccoglie saggi e sche- ogni squisito artificio minuto, non qualche accento un po' patetico là il portico monumentale della razionali- ri degli anni ottanta di artisti come de di diversa ampiezza dedicati a escludono ovviamente l'alta qualità dove si cerca di indagare la loro inti- stica aula dei congressi, voltata da Arnulf Rainer, Jim Dine, Ross svariati aspetti della pratica artistica di un genere che non dispiacque a mità di uomini anziani a confronto. un'unica copertura ribassata a crocie- Bleckner, Robert Morris, Siegfrid tardosettecentesca: pittura, scultura, grandi artisti e che si trova qui ben Simone Baiocco ra. Ne emerge un capitolo fondamen- Anzinger. E curioso come in tutti il arti decorative e architettura. Anche documentata da schede e riproduzio- tale dell'architettura italiana moderna neoromanticismo, il ricorso a reper- gli argomenti trattati sono eteroge- ni. Il lavoro condotto su questa rac- e fascista, in cui gli stilemi del raziona- tori da danza macabra, sia conclama- nei: si passa infatti da precisazioni su colta ha consentito tra l'altro di rico- lismo classico vengono piegati a una to, caricato, eccessivo, tanto da di- personaggi di spicco, come Canova, noscere in un pregevole piccolo olio versione autoctona, latina, di grande ventare, come nota Schwarz nell'in- Palagi o Francesco De Mura, al recu- su legno di bosso la mano di Bartolo- Arte segnalazioni suggestione. troduzione, un irresistibile élan vital pero di figure pressoché sconosciute, meo Passerotti e di attribuire plausi- Paolo San Martino che trasforma ogni cosa nel suo oppo- come Pietro Angeletti, o allo studio bilmente una coppia di acquerelli a sto. di soggetti inconsueti, come le gioie Rosalba Carriera, la pittrice venezia- L'Europa delle carte. Dal XV al XIX Adalgisa Lugli di Paolina Borghese. Ne deriva un na che contribuì alla fortuna della secolo, autoritratti di un Continente, quadro frastagliato e forse frammen- miniatura anche per la scelta innova- catalogo della mostra, a cura di Marica tario, ma che rappresenta tuttavia un tiva dell'avorio come supporto del Milanesi, Mazzotta, Milano 1990, pp. utile punto di partenza per la rico- dipinto. DEMETRIO PAPARONI, L'origine della 178, Lit 60.000. ferita, prefaz. di Arturo Schwarz, Te- struzione di una stagione artistica Alessandra Rizzi ancora trascurata nel dibattito sto- ma Celeste, Siracusa 1990, pp. 103, Lit MARIA GRAZIA CERRI, Palazzo Cari- ALDO COLONNETTI, I segni delle co- riografico del nostro paese. 22.000. gnano. Tre secoli di idee, progetti e se. Grafica, design, comunicazione, realizzazioni, Allemandi, Torino Maria Perosino La casa Usher, Firenze 1990, pp. 143, La critica d'arte dopo gli anni ses- 1990, pp. 262, Lit 120.000. Lit 25.000. santa, tranne pochissime eccezioni si ROBERTO ZAPPERI, Tiziano, Paolo muove nell'ambito di una scrittura Una miniera di documenti e un HI e i suoi nipoti, Bollati Boringhie- Franz von Stuck e l'Accademia di evocativa che dipana grandi fili di dettagliato rendiconto delle opera- ri, Torino 1990, pp. 103, Lit 22.000. Monaco da Kandinsky ad Albers, ca- analogie, cosi come sempre più onni- zioni di restauro, passate e in corso, Piccoli Artifici. Miniature e ritrattini talogo della mostra, Mazzotta, Milano vora e onnicomprensiva è la cultura per documentare l'evoluzione e le ag- dalle raccolte civiche, catalogo della In bilico tra storia politica e storia 1990, pp. 158, Lit 75.000. dell'artista, i suoi legami con un im- giunte ottocentesche di questo capo- mostra, a cura di Simonetta Stagni, dell'arte, il saggio prende le mosse maginario senza tempo e senza luo- lavoro dell'architettura barocca, na- Nuova Alfa, Bologna 1991, pp. 153. dal ritratto di Paolo III con i nipoti FRANCESCO TENTORI, P.M. Bardi, go, ma ormai presente davanti agli to come residenza del principe di Ca- s.i.p. di Tiziano, ricostruendo la genesi con le cronache artistiche de occhi di tutti, come una sorta di mu- rignano e diventato nel corso dei se- dell'opera e spostando spesso, attra- "L'Ambrosiano" 1930-1933, Maz- seo ideale dell'arte di tutti i tempi. Il coli, prima sede del parlamento Le miniature in mostra presso il verso il rapido succedersi dei brevis- zotta, Milano 1990, pp. 412, Lit gesto dell'artista è perciò sempre subalpino, poi di istituzioni museali. Museo Civico di Bologna, affidate simi capitoli, il punto di vista dal- 80.000. universale e ha già da tempo messo Oltre alla "rassegna delle avventure per lascito alle Collezioni Comunali l'artista alla committenza. Punto di fuori uso, almeno in apparenza, una costruttive" e ai capitoli più stretta- d'Arte e al Museo Davia Bargellini, forza del lavoro è la precisa sottoli- tradizione di ricerca e di esegesi criti- mente tecnici sul problema del de- fanno parte della raccolta di 225 ope- neatura delle valenze politiche del ca che guardava al "vicino", al tra- dipinto, dettate dal suo inserimento I-'-U ...''.'>TÌfì grado e degli interventi di conserva- re che sono state di recente schedate MHWI mando, al nucleo di una scuola, di un zione, si segnalano le discussioni e le e restaurate. Il catalogo curato da Si- nella tipologia del "ritratto di sta- ambiente o di una ricerca particolari. prese di posizione della critica uffi- monetta Stagni rende conto di un to", che si adatta alla famiglia Farne- Se l'opera è un gesto che salta ogni ciale, da Montesquieu per il quale il percorso critico che rispetta la parti- se ansiosa di accrescere il suo ruolo in crescita stilistica o formale e la ab- Palazzo Carignano è un "edificio colare fisionomia di ciascuna delle Italia così come in Europa, nel con-

•• Mi Paolo Troubetzkoy, 1866-1938, catalogo della mo- Verbania Pallanza, che ha dato occasione per la pubbli- lente in scultura di Boldini. È un vero virtuoso anche del- • stra, a cura di Gianna Piantoni e Paolo Venturoli, Il cazione di un catalogo con un taglio che lo rende utilizza- le nazionalità: il padre è un principe russo, la madre una Quadrante, Torino 1990, pp. 295, Lit 65.000. bile come prima monografia sull'artista, ma con una op- cantante lirica nordamericana, è allevato da un'istitutrice portuna accentuazione sui problemi posti dai materiali svizzero-tedesca, sposato a una svedese e poi a un 'irlande- La scultura italiana dell'Ottocento non è stata fino ad presi in esame e un utile percorso (Venturoli) attraverso le se. ora oggetto dì studi di insieme o di mostre paragonabili a altre gipsoteche italiane, i convegni e le pubblicazioni di La matrice lombarda è in un costante e forte legame quella dedicata all'Ottocento francese (La sculpture restauro e conservazione. con Pallanza che commissiona a Troubetzkoy il monu- e fran9aise au XIX siècle, Grand Palais, Parigi 1986) con Il principe Troubetzkoy è allievo di Bazzaro e si forma mento a Carlo Cadorna. In realtà l'artista entra in contat- un catalogo per argomenti, piuttosto che per opere, autori nella Milano scapigliata di Grandi, Ranzoni e Cremona, to con ambienti molto diversi e molto in anticipo sui o scuole, che toccava temi come l'atelier dello scultore, le artisti legati al mecenatismo e al collezionismo della sua tempi: è in Russia dal 1898 ali 905 e in seguito, come be- accademie e le scuole di formazione, le tecniche e i mate- famiglia, quando si trova sul Lago Maggiore. Negli anni niamino del collezionismo intemazionale, in varie città riali, le commissioni pubbliche e religiose, il meccanismo ottanta dell'Ottocento fa dichiarazioni di poetica che lo degli Stati Uniti, dove fa ritratti di personaggi di spicco delle scelte e dei finanziamenti, la scultura nella città e assimilano a Medardo Rosso, nel voler rendere /' ' 'impres- americani, e qualche incursione nell'esotico, citando dal infine le diverse forme di linguaggio, dalla tradizione clas- sione", nel ripudiare il simbolismo ("non voglio che ì folklore, dai cow-boys ai pellerossa. Infine toma in Euro- sica, al romanticismo, all'eclettismo, al realismo, al sim- miei dipinti e statuette rappresentino 'idee' come quelle pa, dividendosi tra la sua casa nei dintorni di Parigi e Vil- bolismo e al primitivismo. In Italia le più importanti mo- dei simbolisti "), ma poi elabora un linguaggio facile, ve- la Cabianca sul Lago Maggiore, ma recuperando anche, stre di scultura ottocentesca degli ultimi anni sono nate al loce e descrittivo, che semplifica, ma utilizzandolo a fon- col lascito dei gessi provenienti dal suo atelier al Museo contrario da situazioni molto circoscritte, su singoli arti- do, lo sperimentalismo di Rosso. Ma con tutti i virtuosi- del Paesaggio di Pallanza, un'identità italiana, che Raf- sti o piuttosto su nuclei di materiali conservati, come il smi e il gusto per la scultura minuta dei francesi, tanto faello Giollì aveva dovuto ribadire nel promuovere una restauro dei gessi di Lorenzo Bartolini a Prato (1978), che con la grande esposizione parigina del 1900, Trou- sottoscrizione nel 1912 perché la Biennale di Venezia gli della gipsoteca di Bistolfi a Casale Monferrato (1984) e betzkoy verrà imposto nei salotti da Robert de Monte- dedicasse una sala. ora di quella di Troubetzkoy al Museo del Paesaggio di squiou come il ritrattista della "vie moderne", l'equiva- Adalgisa Lugli tra scienze umane e psicoanalisi. Il la psicoanalisi (nell'articolo hanno centrali della psicoanalisi che sono parte di quel gigante della storia del- Riviste numero raccoglie contributi di gran- largo corso le "illuminazioni", e la l'applicazione a Freud degli stessi l'arte che è Meyer Schapiro: Elena de interesse, nonostante una certa verità si "sente"). Ma vi è anche del- strumenti concettuali della psicoana- Cavagnaro traduce e commenta il più Studi su Sigmund Freud (1939- disomogeneità. Un po' scontato ap- l'altro, e di meglio. Per esempio, un lisi (chiarendo cosi i limiti della stes- noto saggio Leonardo and Freud: an 1989), numero monografico di "La pare il saggio di Bedeschi sul Contri- denso saggio di Francesco Saverio sa autoanalisi, e in particolare l'in- Art-Historical Study, dal "Journal of Cultura. Rivista di Filosofia Letteratu- buto di Freud alla scienza sociale, in Trincia di Introduzione alla filosofìa sufficiente elaborazione del rapporto the History of Ideas", aprile 1956 ra e Storia", nuova serie, XXVIII, cui si propone un troppo veloce con- della religione di Freud, il cui ateismo con la madre), e la definizione di (se ne sarebbe forse potuto aggiunge- 1990, n. 1, Le Monnier, Firenze, pp. fronto del fondatore della psicoanali- è visto in tensione "tra i due poli del- quella sintesi che è propria dell'opera re un altro, meno noto, dello stesso 240, Lit 22.000. si con Hobbes, Marx e Weber (a tut- l'inammissibilità dell'autonomia del- freudiana tra materialità e simboliz- periodo: Two Slips of Leonardo and a to vantaggio, va da sé, nell'ideologi- l'oggetto religioso, e del radicamento zazione, e che la rende irriducibile a Slip of Freud, in "Psychoanalysis. La scelta che informa questo fasci- co antiideologismo dei nostri giorni, analogico di esso nella struttura del- uno statuto metodologico di stampo Journal of Psychoanalitical Psycholo- colo interamente dedicato a Freud è del primo e del terzo, e con una spic- l'essere psichico". O le considerazio- positivistico contro l'opinione di gy", inverno 1955-56). quella di percorrere la via parziale ma ciativa condanna del secondo). Sim- ni critiche che Roberto Finelli dedica Freud stesso, cui qui Gay è troppo Riccardo Bellofiore utile di una riflessione filosofica sulla paticamente superficiale la rassegna alla monumentale biografia di Freud fedele. Ma soprattutto c'è quel pic- psicoanalisi: questione centrale, e di Roberto Levi sulle poche ma acce- scritta da Peter Gay: in poche righe colo gioiello che è la "confutazione" tuttora irrisolta, quella del rapporto se controversie su La scientificità del- lucidissime si impostano quei temi degli scritti di Freud su Leonardo da

"Luogo comune", I, novembre 1990, n. 1, Roma, pp. emergenti, e progressivamente dominanti, di lavoro coin- In questo annullamento di ogni distinzione tra materia 66, Lit 6.000, abbonamento annuo Lit 30.000 (vaglia cidano sempre più con l'ambito linguistico, in quanto e spirito, ovvero tra agire materiale e agire comunicativo, postale o assegno bancario intestato a General Intel- produzione-circolazione di comunicazioni. Con l'ovvia consìste il paradigma fondamentale del postmoderno, cui lect, via Cernaia 32, Roma). conseguenza che interlocutrice privilegiata di un possibile sembrano aderire, sia pure con significative differenze, la superamento degli attuali rapporti di produzione abbia da quasi totalità dei redattori di "Luogo comune". Realtà La riflessione sul moderno Marx dei Grundrisse (ed in essere non più la vecchia classe operaia, sempre più margi- senza centro e senza differenziazioni gerarchiche (come particolare del famoso "Frammento sulle macchine ") e nale rispetto alla nuova realtà informatica della produ- pur sempre nella classica distinzione marxiana tra sfera la visione del postmoderno appaiono costituire gli estremi zione, bensì la cosiddetta "intellettualità di massa", della circolazione e ambito della circolazione), lo spazio teorici e temporali tra i quali i promotori di questa nuova composta da tutte quelle figure del lavoro dipendente — della società moderna si espone tendenzialmente solo alla rivista si vogliono provare a riflettere. Il nuovo progetto come ricercatori, tecnici, informatici, addetti all'indu- dilatazione e all'onnipotenza della comunicazione-infor- teorico-editoriale si colloca esplicitamente in un 'area di stria culturale, impiegati dei media — "la cui attività ha mazione: è perciò non più definibile secondo categorie critica radicale della società capitalistica, e si basa su due nel sapere e nel linguaggio la propria materia prima", e economico-produttive, ma piuttosto interpretabile "pri- assunzioni di fondo: che l'attuale società sia caratterizza- che perciò, aldi là di differenze di mansioni e di reddito, ma di tutto sul piano delle forme di vita, del consumo ta, come suo fenomeno più caratteristico, dalla riduzione sono unificate dall'"attitudine in generale" all'agire co- culturale, degli usi linguistici". sempre più netta del lavoro manuale-, e che i nuovi tipi municativo. Roberto Finelli

Immigrati, non cittadini?, numero di vita una sua collocazione originale losofica di Gennaro Sasso, un profilo Il cinema americano prima della confusione e da una relativa libertà. monografico di "Problemi del sociali- nel panorama delle riviste filosofiche dell'originale opera di storico della grande censura, sezione monografica Leonardo Gandini, in chiusura, ana- smo", nuova serie, gennaio-aprile (e teologiche), dato che la cultura ita- letteratura di Eugenio Donadoni, e di "Cinegrafie", semestrale, II, gen- lizza i mutamenti che il Codice ha in- 1989, n. 1, Angeli, Milano 1990, pp. liana è stata finora alquanto restia a altri pezzi più brevi sulla riforma del- naio-giugno 1991, n. 3, Bologna, pp. trodotto nel tessuto narrativo e figu- 186, Lit 22.000. simili incontri. Il numero 3 di que- lo stato italiano nella politica e nel di- 163, Lit 25.000. rativo del film. st'anno è dedicato al rapporto tra fi- ritto fra Otto e Novecento, su Ro- Sara Cortellazzo Sia pure con un certo ritardo è losofia, teologia e Europa. Nella sto- berto Ridolfi, su Verga e su Bobbio. La giovane rivista di cinema pro- uscito il primo numero della nuova ria europea, come sottolinea nel den- Su questa scia comincia ad essere ap- mossa dalla Cineteca di Bologna, serie di "Problemi del socialismo", so testo di apertura Ugo Perone, teo- prontato il secondo fascicolo che ospita nel suo terzo numero un'am- la rivista fondata da Lelio Basso e di- logia e filosofia costituiscono una conterrà, tra l'altro, un articolo dedi- pia riflessione sul cinema americano retta da Franco Zannino. Il tema in- polarità, tuttora irrisolta, che ridi- cato alla storia e alle caratteristiche prima dell grande censura, ovvero su torno a cui ruotano tutti gli interven- venta attuale allorché si ri-prende dell'italiano burocratico, un saggio quel periodo, agli inizi del sonoro Preghiera ti è la novità per il nostro paese del- criticamente il progetto della moder- su Claudio Napoleoni e una più am- (1930-34), antecedente la definitiva l'immigrazione extracomunitaria, i nità, con le sue contraddizioni e le pia e approfondita analisi dell'opera imposizione del Production Note, e filosofia problemi che essa ha sollevato, il sue ferite tuttora aperte, ma anche di Bobbio. Quanto all'approccio che conosciuto in Italia come Codice a cura di Giovanni Moretto confronto con altre realtà europee, e con la sua ineludibilità. Tale ripresa la rivista intende sostenere, "Nove- Hays. Tale Codice, costituito da un pp. 430, L. 45.000 non. Il volume si apre con un que- problematica della "dialettica dell'il- cento" non si presenta con dichiara- insieme di regole che stabilivano co- stionario a cura di Gianfranco Pa- luminismo", considerata nel suo in- zioni esplicite. Ma nel saggio più am- sa era permesso o vietato si basava su squino a cui sono stati invitati a ri- treccio indissolubile con la dialettica pio, quello sulla crisi dello storici- una serie di precedenti formulazioni spondere intellettuali, sindacalisti, della religione, può ben essere assun- smo, la ricognizione viene condotta censorie organizzate con una certa si- Schleiermacher tra politici, che a vario titolo sono diret- ta a caratterizzare l'impegno cultura- con chiara consapevolezza che la stematicità da William Hays sin dal teologia e filosofìa tamente interessati al tema in discus- le della rivista. Di grande interesse è frammentazione del sapere, non solo 1922. I quattro saggi presentati af- sione (più esattamente, Laura Balbo, la panoramica dello stato attuale dei al suo interno ma anche nel rapporto frontano da prospettive diverse il te- a cura di G. Penzo e M. Farina Fausto Bertinotti, Ottaviano Del rapporti fra teologia e filosofia che che intrattiene con il resto della vita, ma preso in esame. Kevin Brownlow pp. 486, L. 50.000 Turco, Massimo Pivetti, Domenico risulta dal resoconto elaborato da M. con la politica, con la morale, è frutto analizza lo sviluppo storico e le pecu- Rosati). Una domanda in particolare Pagano ed E. Guglielminetti, di un della crisi delle filosofie dialettiche. liarità dei sistemi di censura dagli al- sembra aver posto in difficoltà gli in- dibattito fra rappresentanti di riviste Lo sforzo di "Novecento" sembra bori del cinema sino agli anni trenta. Michele Nicoletti terlocutori mettendo in evidenza europee (Geffré, Sutherland, Mar- collocarsi proprio qui, nel ricercare Se Gregory D. Black, attraverso una l'insufficienza degli strumenti cultu- dones, Ferretti, Spam, Gilbert e Pe- se nella separatezza, con i suoi con- serie di esempi filmici, prende in esa- Trascendenza rali a nostra disposizione, a cui non si rone) e dagli articoli di Bayer e Mac- flitti, divaricazioni e convergenze, me l'adozione del codice di censura può supplire con la sola buona volon- Kinnon. Il dialogo fra teologi e filo- non sia possibile indicare nuovi pun- da parte dell'industria, Nicola Maz- e potere tà. La domanda riguardava le diffe- sofi continua con la rubrica "Dizio- ti di unificazione. zanti si addentra nei meandri di tale La teologia politica renze culturali e il dilemma fra politi- nario", nella quale si confrontano, Stefania Pietroforte fase caratterizzata da una grande di Cari Schmitt che assimilazioniste e salvazione e sulla voce "eredità", Cantillo e promozione delle diversità, anche Amato. Il pezzo forte del numero è pp. 704, L. 70.000 quando queste riguardino aree di la- uno scritto giovanile di Heidegger, recenti pubblicazioni vori o comportamenti controversi: con una introduzione di Gadamer: un esempio per tutti la poligamia o il Interpretazioni fenomenologiche di Heidegger ruolo delle donne. Da considerare Aristotele (a cura di Vitiello e Cam- I GUICCIARDINI E LE MIECZYSLAW MARKOWSKI a cura di Giorgio Penzo con particolare attenzione è l'opinio- marota). Seguono un intervento di SCIENZE OCCULTE ASTRONOMICA pp. 200, L. 20.000 ne di Pasquino che suggerisce di ab- Vannini su Eckhart, la rubrica "Cro- L'OROSCOPO DI FRANCESCO GUICCIARDINI. ET ASTROLOGICA bandonare la visione del problema nache" e un'utile rassegna dei som- LETTERE DI ALCHIMIA, ASTROLOGIA E CRACOVIENSIA Maurizio Chiodi nei soli termini di politica interna; mari di riviste italiane e straniere. CABALA A LUICI GUICCIARDINI per tentare di trovare una prospetti- ANTE ANNUM 1550 Domenico Jervolino A cura di Raffaella Castagnola va nell'ambito dell'area del Mediter- Il cammino Istituto nazionale dì studi sul Istituto Nazionale di Studi sul raneo, sia per quanto riguarda la so- Rinascimento. Studi e testi, voi. 19 Rinascimento. Studi e testi, voi. 20 luzione dei problemi economici, sia 1990, cm. 17x24, Vni-400 pp. 1990, era. 17x24, XXXVI-380 pp. della libertà anche per quel che concerne, in ter- con 8 taw. f.t. Lire 94.000 Lire 92.000 La ricerca Filosofica mini più generali, l'affermazione di idee democratiche. "Novecento", quadrimestrale, I, gen- di Paul Ricoeur naio 1991, Roma, pp. 95, s.i.p., abbo- VIAGGI IN EUROPA FONDAZIONE GIORCIO CINI Préfacc di Paul Ricociir Chiara Ottaviano namento annuale Lit 30.000 (c.c.n. SECOLI XVI-XIX OPERA & LIBRETTO pp. 604, L. 70.000 CATALOCO DEL FONDO 1136005 intestato a Centro di studi VOLUME PRIMO italiani, Ass. cult., via dei Vestini 6, «FIAMMETTA OLSCHKI» Gabinetto scientifico e letterario 00185 Roma). 3 Studi dì Musica Veneta Romano Guardini «GJ . Vieusseux», voi. 5 1990, cm. 17x24, VIII-462 pp. con 36 1990, cm. 17x24, VHI-416 pp. ili. f.t ed esempi musicali n.t Ritratto Per l'Europa, numero monografico di Il periodico, promosso da un grup- Lire 80.000 -r Lire 90.000 "Filosofia e Teologia", IV, 1990, n. 3, po di giovani studiosi romani, si ca- della malinconia Edizioni Scientifiche Italiane, Napoli, ratterizza anzitutto per il rilievo dato pp. 170, Lit 17.000. alla letteratura, alla filosofia, alla sto- 3 ed, pp. 88, L. 10.000 riografia italiana di questo secolo. I CASA EDITRICE LEO S. OLSCHKI "Filosofia e Teologia" è un qua- materiali offerti nel primo fascicolo CASELLA POSTALE 66 • 50100 FIRENZE TEL. 055 / 6530684 • FAX 6530214 drimestrale che si situa sulla linea di sono un saggio su crisi e critica dello frontiera tra le due discipline e che storicismo italiano, esaminata attra- MORCELLIANA già si è conquistato nei primi tre anni verso la produzione storiografica e fi- Via G. Rosa 71 - 25121 ci e naturalistici, ma il paesaggio nel economicamente ad esse. In questo geologia e sulla flora (l'Appennino loro e cuciti da un capitolo iniziale Scienze naturali suo complesso come ricchezza sociale periodo incomincia l'enorme diffu- Toscano costituisce la cerniera flori- introduttivo e uno finale di bilancio. e componente della qualità della vita. sione del castagno, che non è quindi stica fra l'Europa del nord e i Balca- Il tentativo di fornire una visione ar- Paesaggi dell'Appennino Toscano, a Esso si articola in una serie di saggi un bosco naturale e che segna pro- ni) confermano ed evidenziano, sot- ticolata complessiva è ben riuscito e cura di Claudio Greppi, Giunta regio- storici e naturalistici accompagnati fondamente il paesaggio. Le riforme to l'apparente uniforme dolcezza il lettore è ben guidato nel collegare nale toscana, Marsilio, Venezia 1990, da fotografie molto curate che cerca- lorenesi del tardo Settecento e del morfologica, le differenze che vi so- l'aspetto naturalistico con quello sto- pp. 237, s.i.p. no di cogliere gli aspetti "normali" primo Ottocento modificano una se- no fra le varie valli, per cui ciascuna rico-economico, grazie anche alle fo- dell'ambiente montano toscano. Nei conda volta il paesaggio appenninico di esse è un'unità differenziata per tografie e ai disegni di paesaggi a vo- E il primo volume di una serie de- saggi storici il concetto rilevante è con una rete viaria, insediamenti in- ragioni storiche, poltiche, economi- lo d'uccello delle varie valli che costi- dicata all'ambiente montano, colli- che il paesaggio dell'Appennino non dustriali e la privatizzazione delle che e naturali. Infatti la seconda par- tuiscono un riassunto degli aspetti nare e costiero della Toscana, voluta è un prodotto naturale, ma è nato proprietà comuni accentuando così te del libro è costituita da una serie di trattati separatamente. dalla Giunta regionale. II libro espo- dall'opera dell'uomo, soprattutto a le differenze economiche e paesaggi- quadri ambientali dalla Garfagnana ne una serie di "quadri ambientali" partire dal basso medioevo, quando stiche fra le varie valli. Il paesaggio alla Valtiberina. I saggi, scritti per lo dell'Appennino: non vuole indivi- la montagna fu politicamente domi- appenninico è perciò un prodotto più da docenti universitari, sono di duare aree rilevanti per aspetti stori- nata dalle città e divenne funzionale storico "antiquato". I saggi sulla scorrevole lettura, ben integrati fra

RAYMOND SIEVER, Sabbia, Zanichelli, Bologna 1990, microscopica con lo studio della forma e della composi- bale delle placche e i grandi ambienti dove si depositano ed. orig. 1988, trad. dall'inglese di Renato Lancellot- zione mineralogica del singolo granulo e risale man mano le sabbie. L'autore cerca da un lato di avvicinarci alle ta, pp. 235, Lit 36.000. a gradi di organizzazione superiore di scala sempre più spiagge e ai torrenti delle nostre vacanze e dall'altro di far grande. Si va dall'insieme dei granelli del singolo strato ai vedere dal punto di vista sedimentologico luoghi come il La sabbia ha un grande potere evocativo di ambienti rapporti geometrici dei vari strati fra loro, che svelano i Grand Canyon o la Valle della Morte, noti in tutto il del passato e la ricostruzione di tali ambienti è una delle meccanismi di trasporto e deposizione. L'associazione di mondo per gli aspetti paesaggistici e l'ambientazione dei attività più affascinanti per un geologo. La dimensione diversi meccanismi o facies ci porta all'identificazione di film western. Il lettore italiano, non abituato a questo ti- temporale è quella che domina il libro di Siever. Il suo un ambiente. I corpi sedimentari prodotti da un ambiente po di paesaggi, ottiene una piccola rivincita nel capitolo racconto inizia dall'origine dei granelli di sabbia delle saranno correlati ad altri prossimi lateralmente (ad esem- riguardante i margini continentali e le correnti di torbida. spiagge attuali, toma a quelle del passato e termina con le pio i depositi di una spiaggia con quelli di una pianura Queste ultime si formano a partire da frane sottomarine spiagge di un lontano futuro, quando la terra avrà termi- fluviale). Da queste relazioni sarà possibile ricostruire un che si staccano dalla piattaforma continentale sommersa, nato buona parte della sua energia intema. Fra i libri di paesaggio del passato sempre più vasto e articolato. Ray- precipitano lungo i canyon sottomarini e si espandono sul divulgazione di scienze della terra è raro trovarne uno de- mond Siever insegna geologia alla Harvard University ed fondo oceanico a grandi profondità. Nessuno ha mai vi- dicato allo studio dei sedimenti e alla paleogeografia, è un geologo di fama intemazionale. Il testo scientifico sto una corrente di torbida dal vero, ma i più famosi sedi- cioè alla ricostruzione degli ambienti del passato, in cui va, per così dire, di pari passo con la sua vita, il che da un menti arenacei di origine torbiditica costituiscono i più tali sedimenti si sono formati, sono stati trasportati e de- lato conferisce vivacità alla trattazione e dall'altro rivela bei paesaggi dell'Appennino Emiliano, migliaia e mi- posti. Il libro è incentrato sulle sabbie e sulle rocce che si il gusto dell'autore nello svolgimento del proprio lavoro. gliaia di strati alternati di arenarie e argilliti. Il testo è formano dalla loro cementazione nel tempo, le arenarie. Accenna alla propria infanzia, con le gite al Grand Ca- scorrevole, ma denso di concetti, corredato da belle ed ef- Sabbie e arenarie raccontano molte cose a chi le osserva nyon e la lettura di un testo geologico sull'area che deter- ficaci fotografie e chiari schemi che rendono comprensi- con attenzione-, la loro presenza implica il fatto che, se minerà la sua scelta di vita futura. Narra la gioventù da bili anche le parti più specialistiche della trattazione. Il li- nel passato è esistita una spiaggia, vi devono essere stati in studente, con la scoperta della possibilità di trovare nelle bro, che fa parte della collana "Nuovi classici della scien- qualche luogo i monti da cui i granuli sono stati portati arenarie la direzione delle correnti dei fiumi del passato. za" di Zanichelli, è bello sia per l'originalità del tema via, i fiumi e i venti che li hanno trasportati e i siti dove Rievoca un'estate trascorsa a cercare con un amico una scelto nell'ambito della divulgazione delle scienze della sono stati deposti. Il testo si sviluppa nei vari capitoli se- rete di fiumi scomparsi da milioni dì anni, vasta quanto terra, sia per la capacità accattivante di scrittura. L'impa- guendo ordini di grandezza via via superiori nello studio quattro stati americani. La sua maturità intellettuale ginazione grafica è unita sempre a rigorosità scientifica. dei sedimenti. L'analisi di una sabbia parte dalla scala coincide con lo studio della correlazione fra tettonica glo-

PETER BANCROFT, Le pietre più belle blica che privata con il suo curatore, violacea. Vi è poi una slanciata giallo- to. L'autore ha rivolto la sua atten- del mondo, Muzzio, Padova 1990, ed. l'indicazione di chi l'ha scelto e chi verde hiddenite della Carolina del zione, più che agli aspetti fisici e pe- orig. 1973, trad. dall'inglese di Maria l'ha fotografato. L'ordine della rac- nord, argento nativo della Norvegia, trologia del vulcanesimo, agli aspetti Stella Longato, pp. 170, Lit 55.000. colta è puramente estetico, molti dei una rossa crocoite australiana, sme- geografici di questo fenomeno endo- campioni non sono visibili al pubbli- raldi colombiani e infine una lumino- geno. Per cui risultano maggiormen- Il libro è costituito da una raccolta co e quindi vi sono gli indirizzi delle sa rodocrosite rosso rubino del Colo- te sviluppati i capitoli dedicati alle di ottime fotografie di splendidi collezioni pubbliche dove è possibile rado. forme superficiali degli edifici e dei campioni di minerali e gemme. Il cri- vederne di simili. La garanzia della depositi, alla idrologia e idrografia, terio di scelta è stato spietatamente scrupolosità del lavoro viene dall'e- all'erosione e alla formazione dei estetico. Molti minerali da collezione lenco degli esperti consultati: curato- suoli e ai rapporti con l'attività uma- mancano all'appello o perché non ri e conservatori dei principali musei na. In subordine e collocati negli ulti- erano disponibili campioni sufficien- di mineralogia del mondo, commer- CLIFF OLLIER, Vulcani. Attività, mi due capitoli sono stati velocemen- temente perfetti per colore, lucen- cianti e collezionisti privati. Il pregio geografia, morfologia, Zanichelli, Bo- te trattati la distribuzione mondiale tezza, trasparenza e forma o perché i del libro è nella notevole bellezza dei logna 1990, ed. orig. 1988, trad. dal- dei vulcani e le rocce ignee. Questa campioni erano belli, ma non ripro- campioni. Il testo inizia con dei cri- l'inglese di Piermaria Luigi Rossi, pp. scelta riunisce e porta alla conoscen- ducibili in fotografia in modo soddi- stalli d'oro custoditi al British Mu- 237, Lit 34.000. za di un pubblico più vasto una serie sfacente. Ciascuna fotografia è ac- seum in cassaforte (per il pubblico è di informazioni poco reperibili in al- compagnata da una scheda contenen- esposta una copia), poi un'acquama- Questo testo sui vulcani, scritto tri testi di divulgazione o universita- te una breve storia del minerale e del rina fedele al suo nome, poi vi sono da un geografo australiano professo- ri. Gli aspetti geografici del fenome- campione preso in considerazione (a bellezze africane, la tanzanite, brasi- re alla University of New England di no vulcanico vengono esaltati in tut- volte costato "lacrime e sangue"), la liane come il quarzo rosa, un topazio Armidale, ha un taglio un po' diverso ta la loro varietà sulla crosta terre- attività vulcaniche. Si tratta di una collezione di appartenenza sia pub- giallo-oro intenso e una kunzite rosa dalle solite trattazioni sull'argomen- stre, nei vari climi e nelle complesse serie di fenomeni di cui si sono sco- perti molti aspetti negli ultimi anni e LA SALAMANDRA di una ricerca che va avanti a ritmo Giovanni Casoli galoppante perché molto deve essere forme, immagini, stili ancora conosciuto. Basti pensare che MAESTRI PERDUTI l'esplosione del vulcano St. Helens Collana diretta da Gabrio Vitali del 1980 negli Stati Uniti occidenta- DA RITROVARE li, una delle più studiate e famose per EDGAR MORIN le immagini fotografiche che hanno Silone, Pasolini, Manzoni, Leopardi, Foscolo fatto il giro del mondo, ha costituito AUTOCRITICA cinque Italie possibili, rimosse, urgenti un precedente per ripensare in modo nuovo l'attività vulcanica esplosiva. Presentazione di Mauro Ceruti Occorre ritrovare i maestri perduti e, i più radicalmente Il punto di vista adottato dall'autore L. 24.000 attuali, più gravemente strumentalizzati o rimossi eppure rende difficile al lettore una visione unitaria del fenomeno vulcanico che urgentemente necessari per farci uscire dall'imbarbari- appare così di problematica inqua- THOMAS BRASCH RINA SARA VIRGILLITO mento attuale, sono: il laico religioso Foscolo, il cattoli- dratura dati i molteplici aspetti trat- co laico Manzoni, il materialista spirituale Leopardi, il tati. Comunque un libro sui vulcani PRIMA DEI PADRI INCARNAZIONI socialista senza catene Silone, il profeta capace di parole ha sempre un interesse, data la stret- MUOIONO I FIGLI DEL FUOCO di carne Pasolini. ta relazione che esiste tra le aree più E un libro non conformista, aperto, originale, che stimo- densamente popolate del globo, co- a cura di Paolo Ciro Introduzione di Ernestina Pellegrini la il lettore a riflettere, con una intelligente inquietudine. me la Campania e il Giappone, la fer- L. 16.000 L. 22.000 tilità dei suoli di origine vulcanica e l'attività vulcanica esplosiva. DISTRIBUZIONE: GRUPPO EDITORIALE GIUNTI (FIRENZE) Collana Idee-saggistica - pp. 232 - L. 18.000 Moretti&Vitali editori Bergamo - V.le V. Emanuele, 67 - Tel. 035/239104 Sofferenza psichica e domanda di cu- prezzare la grande accuratezza con te e le sue magagne e che s'è divertito maltrattanti, anche questo nuovo la- Psicologìa ra, a cura di Maria Canziani, Luigi Fer- cui Jaspers ripercorre le tappe della un mondo. E sarà poi vero che ha voro scritto dagli operatori del Cbm rari e Paola Leonardi, introd. di Pier vita di artisti come Strindberg, Swe- scritto in francese? Se così è, bisogna (Centro per il bambino maltrattato) Psicoanalisi Luigi Morosini, Angeli, Milano 1990, denborg, Hòlderlin e Van Gogh. Sa- dire che la traduzione è eccezional- di Milano (v. "L'Indice", novembre pp. 281, Lit 32.000. rà anche indotto a notare le molte mente buona, perché ri-ambienta i 1989, n. 9) mi pare di fondamentale GIANDOMENICO MONTINARI, Il buco anime dell'autore: quella dello psico- dati alla situazione italiana in modo importanza per chi si occupi profes- nella rete, Ecig, Genova 1990, pp. L'attenzione rivolta al problema patografo, interessato allo studio preciso e documentato. Ma è poi un sionalmente del problema. Il libro 226, Lit 15.000. della sofferenza psichica fluttua tra scientifico della malattia mentale, caso che anche il nome del traduttore offre un'approfondita analisi inte- rimozione e allarme sociale. E quan- che attinge a queste fonti straordina- risulti allusivo? Ci troviamo di fronte grando i diversi approcci teorici e Le riflessioni dell'autore sono ba- do è avvenuto invece un confronto (o rie per leggervi i segni del progredire a un simpatico scherzo. Con l'aria tecnici che, insieme, contribuiscono sate sull'esperienza del Centro di So- scontro) di idee si è trattato, troppo della schizofrenia; quella del padre ora grave ora spigliata del vademe- alla comprensione dell'incesto e ga- cioterapia Daily di Genova (di cui è spesso, di idee senza dati: rappresen- della "fenomenologia soggettiva", cum, accompagnato dalle lievi, sur- rantiscono l'efficacia della presa in stato ideatore e responsabile dal '73 tazioni (nei casi peggiori, distorte e che già aveva scritto nel suo Trattato reali illustrazioni di Sempé, il testo carico. L'analisi psicologica si avvale all'81). Ciò che è stato vissuto in cir- strumentali) invece di conoscenze. del 1913: "Lo psicotico può diventa- guida il lettore a una scelta impossi- di contributi psicoanalitici e sistemi- costanze spesso confuse e drammati- L'integrazione tra riflessione e dati, re una parabola di tutto l'essere uma- bile, dissacrando psicoanalisi, psi- ci per esplorare, alla luce delle storie che in mezzo ai pazienti soprattutto che ancorano a una realtà effettiva, è no per ciò che vi è di più estremo in coanalisti e pazienti, già a partire dal- personali e familiari, i meccanismi psicotici è ora raccontato senza la formula che dà qualità a questo li- lui", il che induce un apprendimento la dedica: "Agli anonimi inventori di intrapsichici e le dinamiche relazio- trionfalismi, in maniera costruttiva e bro. I saggi contenuti riguardano l'a- non scientifico, ma metafisico; quel- 'da qualche parte', 'a livello di', e altre nali che sostengono l'incesto, in mo- con un certo entusiasmo. Infatti, nalisi di cinque anni di attività psi- la, infine del filosofo, incantato dalla espressioni senza le quali non si po- do da delineate un piano di tratta- "poiché — come dichiara Montinari chiatrica nel Piacentino. Ne emerge, problematica esistenziale che questi trebbe fare nessun discorso psicoana- mento che permetta alla vittima co- — non si può rinunciare a riflettere" per esempio, che il profilo di "alto geniali artisti, pur nella loro atroce litico". I suggerimenti a flash si dipa- me agli altri membri della famiglia di conviene riesaminare le teorie e le utilizzatore" è quello di un soggetto sofferenza, sono riusciti a proporre. nano nelle tre parti: L'importante è recuperare il più possibile il rapporto tecniche rispetto alla complessità solo, nubile/celibe o vedovo, pensio- Scrive di Van Gogh: "Ci tocca nel osare; Tutto quello che avreste voluto coi familiari, ma anche, a ciascuno, della vita in comunità. Si scoprirà al- nato, privo di titolo di studio, e che profondo ma non è il nostro mondo; sapere sull'analisi e non avete mai osa- di rielaborare i conflitti intrapsichici lora che è indispensabile adattarle in se gli psicotici cronici costituiscono il viene di là una interrogazione radica- to chiedere; e Trovare l'araba fenice. che sono stati agiti nella relazione in- modo flessibile a una pratica sempre nucleo duro degli assistiti, sono però le, un appello che si indirizza alla no- Azzeccati i criteri di analisi riuscita e cestuosa. Agli aspetti legali è dedica- in movimento; che servono paradig- anche una minoranza a fronte di un stra esistenza. Il suo effetto è benefi- di analisi fallita, le definizioni di to un capitolo scritto da un magistra- mi semplificati ma non per questo elevato numero di persone che pon- co, ci trasforma". Ma lo Jaspers psi- Edipo e di autoanalisi, e le tipologie to con evidenti sforzi di chiarezza, meno validi; e soprattutto che occor- gono una domanda di cura per una chiatra non si fa illusioni quando affer- degli analisti sia personali (Dinosau- purtroppo non molto efficaci. In un re creatività per inventare nuove problematica più differenziata. Tra ma che il "mondo della schizofrenia è ro, Sardina, Nobile Straniero, Brava altro capitolo tecnico una ginecologa strategie. C'è sempre almeno una le risorse disponibili per l'interven- vasto", e che se all'inizio sembra sor- Massaia, Intellettuale, Maliarda, descrive le modalità dell'inchiesta possibilità, un "buco nella rete". to, si pone all'evidenza in particolare gere "un demone liberatore", non tar- Mondano, Debuttante) sia di scuola. medica, necessaria per avvalorare le Montinari lo dimostra nel corso delle l'importante ruolo acquisito dalla dano a comparire "gli effetti terribi- Ma il bello è che, mentre amabilmen- dichiarazioni della vittima. Gli auto- sue riflessioni, sia quando invita a ri- psicoterapia nel potenziale del servi- li della devastazione e dell'inaridi- te irride, dà le adeguate informazioni ri sottolineano che tale inchiesta, se conoscere le dimensioni materna, pa- zio pubblico. mento". sul fatto che esistono più o meno af- condotta con pazienza e sensibilità, terna e dell'Io, sia quando passa a oc- Giovannantonio Forabosco Enrico Pascal fidabili psicoanalisti Doc (a Denomi- non solo non è traumatica ma può cuparsi dell'ambiente (anche in sen- nazione d'Origine Controllata), e avere addirittura valenze terapeuti- so architettonico) e dell'organizza- sgangherati "psicoanalisti selvaggi", che, perché permette alla vittima di zione, sia infine quando riflette sulle che è meglio lasciar perdere. ripensare agli aspetti fisici dell'espe- rienza e ai sentimenti a essi collegati varie forme di attività e sui progetti. Paolo Roccato Lo psicotico, ospite della comunità, con una persona esperta che può aiu- KARL JASPERS, Genio e follia, Rusco- SALVATORE DELL'IO, Come scegliere tarla a ricordare con chiarezza gli av- appare inizialmente piuttosto assen- ni, Milano 1990, trad. dal tedesco di il vostro psicoanalista, Cortina, Mila- venimenti, a distinguere tra fantasie te, vuoto. Vuoto che si dovrà colma- Umberto Galimberti, pp. 212, Lit re facendo ricorso a varie strategie, no 1990, ed. orig. 1987, trad. dal fran- e realtà e a recuperare un contatto 28.000. che vanno confrontate e integrate cese di Antonio Ricordi, illus. di Jean- Segreti di famiglia. L'intervento nei realistico col proprio corpo. come propone Montinari, senza mai Jacques Sempé, pp. 134, Lit 13.000. casi di incesto, a cura di Marinella Ma- Jaspers è stato psichiatra e "feno- Maria Teresa Pozzan dimenticare la dimensione ludica lacrea e Alessandro Vassalli, Cortina, menologo" nella prima metà della dell'esistenza. Chi si trincera dietro lo spiritoso Milano 1990, pp. 347, Lit 39.000. sua carriera, in seguito filosofo esi- pseudonimo? Uno del mestiere, cer- Enrico Pascal stenzialista puro. Il lettore potrà ap- tamente, che conosce bene l'ambien- Come il precedente sulle famiglie HSB ÉHM| •BHHHL

SILVIA VEGETTI FINZI, Il bambino della notte. Diveni- dal rapporto sessuale, e legata a un autonomo senso di pria identità nella specificità del sesso di appartenenza. re donna, divenire madre, Mondadori, Milano 1990, pienezza e realizzazione. Se la crescita comporta da parte Per l'autrice la procreazione è un processo fisiologico e pp. 278, Lit 29.000 di entrambi i sessi la rinuncia alle fantasie onnipotenti, il insieme ideativo, un modo di essere della persona al di là distacco dalle fantasie partenogenetiche da parte della della meta della filiazione fisica. Maternità è una cifra L'autrice, psicoanalista milanese nota per la sua Storia bambina — in una società segnata dalla svalorizzazione simbolica ed etica, in grado di avviare non soltanto la de- della psicoanalisi e studiosa dei processi e dei contenuti della maternità — si risolve però in una totale rimozione finizione della singola identità, ma un processo di ridefi- della femminilità, propone in questo suo ultimo libro, dell'antico sogno, e con esso delle proprie autonome ca- nizione dei valori su cui si fonda la società umana. che si avvale tanto di strumenti psicoanalitici quanto di pacità creative, fissando la ragazza all'attesa che sia infine Si tratta per le donne, maggiormente in un periodo in riferimenti storico-antropologici, la ricostruzione del pro- una presenza estema (il principe azzurro) a colmare un cui l'onnipotenza medica della riproduzione artificiale ri- cesso che porta la donna a divenire psichicamente, ancor vuoto originario. Al bambino della notte, alle fantasie di propone l'antico tentativo di controllo sul corpo femmi- prima che fisicamente, madre. autogenerazione, sepolte profondamente nell'inconscio nile, di recuperare la dimensione complessiva del progetto Attraverso la presentazione di alcuni casi di bambine ma rintracciabili attraverso i miti dell'antichità, viene so- materno, fondato sul riconoscimento del limite e sulla ca- in trattamento, Silvia Vegetti ci introduce alle fantasie di stituito il bambino sociale, il ruolo di brava figlia o spe- pacità di coniugare l'identificazione con il figlio con la maternità delle bambine e a quella produzione fantasti- cularmente quello di "maschiaccio". La bambina, cui separazione da lui, la cura per l'altro con la cura di sé, il ca, "ilbambino della notte", che è "condensato immagi- non è stata trasmessa la consapevolezza di questa origina- legame simbiotico con il processo di emancipazione della nario di tutte le parti di sé perdute insieme alla onnipo- ria possibilità di accesso alle proprie facoltà generative e persona. tenza infantile": una fantasia autogenerativa, sganciata al rango delle madri, diventa incapace di radicare la pro- Maria Teresa Fenoglio

Franco Croce soggetto donna r \ Storia della poesia di Eugenio Montale <2 AMORE E PERVERSIONE Una guida alla lettura agile, rigorosa, aggiornata. tra gli altri La libertà delle donne Lettere inedite di D. A. F. de Sade o voci della tradizione politica suffragista Marco Focchi La volontà di godimento a cura di Anna Rossi-Doria Helga Schubert pp 320, Ure 38000 Joan Rivière La femminilità come mascherata La stanza proibita Elisabetta Donini Alfredo Civita Storie di donne forti e innocenti nei racconti La nube e il limite Filosofia della psicanalisi di una scrittrice che sa anche essere spietata verso donne, scienza, percorsi nel tempo I^KKEHH pp 300, Lire 50000 SESSUALITÀ' E RAZZISMO l'universo femminile. tra gli altri Discutendo di storia Jacques-Alain Miller soggettività, ricerca, biografia Le cause oscure del razzismo Maurizio Fagiolo dell'Arco Palazzi, scattlgno, Di cori, Passerini, D Amelia, Pietro Adamo e Giulio Giorello Accati, Calvi Schiavismo, razzismo e democrazia CO Classicismo pittorico Società italiana delle storiche, n. 1 Edoardo Weiss pp 128, Lire 18 000 Metafisica, Valori Plastici, Realismo Magico e "900" Il delirio di veneficio

Da Carrà a De Chirico, da Savinio a Morandi: Renate Siebert RIVISTA DI RICERCA PSICOANAUTICA la straordinaria stagione d'arte degli anni Venti in Italia. È femmina, però è bella in libreria, ogni numero: L. 30.Ò0Ò Tre generazioni di donne al sud abbonamento annuo (2 numeri): L. 55.000 pp 368. Lire 38 000 con ccp n. 14257208 o con assegno non trasferibile intestato a Arcadia Edizioni 8 via Torino 44 - Milano Edizioni Costa & Nolan Via Peschiera 21 16122 Genova tel. 02.804353-877623 O .Rosenberg &_ SellierEditor i in Torino! : sembrano avere maggior fortuna, an- meno alla pari con le novità nel setto- riporta anche l'impostazione: 150 na, il formato (la collana si chiama "i Bambini-ragazzi che perché l'editore difficilmente si re della narrativa. La scuola — che poesie divise per temi (il giorno, le librotti") e la rilegatura fanno di que- avventura a presentare un autore, pure fa lievitare il settore ragazzi del- stagioni, animali, luoghi, neve, Nata- sto volumetto un ideale compagno di Tante poesie, a cura di Roberta Graz- preferendo presentare un genere (fi- le biblioteche — non si sente ancor le) e alla fine un breve indice degli viaggio o di camera per bambini e iarli, Vita e Pensiero, Milano 1990, ili. lastrocche), o poesie a temi (poesie pronta ad affrontare il discorso poe- autori, con una riga di presentazione bambine dai sette agli undici anni. E, di Franca Trabacchi, pp. 238, Lit per giocare, poesie di Natale ecc.). Il sia. Eppure antologie e testi scolasti- e rinvìi. Vi compaiono antichi e mo- come suggerisce la breve introduzio- 18.000. discorso si .fa lungo e articolato sul ci a poco a poco stanno aprendosi a derni, italiani e stranieri, anche re- ne (Per capire la poesia), si potranno destinatario che l'editore italiano per un nuovo approccio. Nella pratica si centi rivalutazioni e scoperte (Anto- leggere insieme ai genitori. È predi- Uno sguardo alle iniziative edito- ragazzi si prefigura: l'alunno di scuo- salta da Pascoli nelle elementari a nia Pozzi e Dino Campana); per gli letta la forma frammento (anche se si riali europee che si occupano di poe- la elementare, l'insegnante, la coppia Ungaretti in prima media, con un fu- italiani non si va oltre il Novecento. danno lunghe canzoni di Prévert e sia in questi anni sottolinea la fortu- di giovani genitori, il preadolescen- gace e superficiale incontro con Ro- Pochi i canti popolari e anonimi, il Neruda). Le corrette e chiare indica- na delle antologie per autori, temati- te, con tutte le loro brave distinzioni dari (ma Rodari non è un classico, è che denota l'abbandono della poesia zioni alla fine di ogni brano o fram- che, di generi, per epoche o destina- (primo o secondo ciclo...)? Salvo au- anzitutto un metodo). L'iniziativa filastrocca (pochissime sono le poesie mento permettono a chi commenta o tari. Anche il pubblico, a giudicare tori consacrati e ormai classici (Ro- dell'editrice cattolica Vita e Pensie- con la rima). Una preferenza partico- accompagna la lettura di citare l'au- dalle scelte di librai ed editori, sem- dari, Piumini, insieme agli ancora ro, settore ragazzi, si colloca sulla lare, nell'ordine, per Neruda, Pré- tore e di avviare il lento cammino bra preferire l'antologia all'opera del poco diffusi Grossi, Scialoja, Oren- scia fortunata di altre esperienze si- vert, Ungaretti e Garda Lorca. Le il- verso il testo originale e quindi la let- singolo poeta. Nel settore editoriale go) sono pochissimi gli editori che mili, soprattutto i volumetti curati lustrazioni delicatissime e costruite tura autonoma. "poesia per ragazzi" tali iniziative cercano di presentare voci nuove, al- da Mario Lodi, di cui questa raccolta sulla poesia e in genere a doppia pagi- Angelo Ferrarini

BLONDINE DE MONTMORILLON, La natura giorno per so periodo dell'anno. Passare dal generale al particolare, conda della stagione, tane, uova, orme di animali; uno giorno, Vallardi, Milano 1990, ed. orig. 1990, trad. dai movimenti degli astri al succedersi delle maree e uti- strumento utile ai bambini di città per imparare a distin- 1 dal francese di Giulio Colombo, pp. 160, Lit 28.000. lizzare i detriti lasciati da queste ultime per realizzare un guere una biscia da una vipera, un'ape da una vespa, un " erbario marino, può essere un modo divertente e intelli- fungo commestibile da uno velenoso. Ma è anche un testo La natura giorno per giorno è come un vero libro di gente di conoscere la natura. Allo stesso modo il lettore da lasciare sulla scrivania di casa e consultare se, in un scienze naturali dovrebbe essere: più simile alla natura può essere affascinato dai segreti della fotosintesi, dalla impeto creativo, si vorrà tentare la costruzione di un ac- che a un trattato. Per i bambini di città, che sono spesso metamorfosi degli insetti, dalla durata della gravidanza in quario naturale, di un nido per accogliere uccelli di pas- incapaci di riconoscere nidi, orme, funghi, il libro è diverse specie di mammiferi. L'aspetto più interessante saggio, di un erbario senza averne le conoscenze tecniche. : un'occasione pratica e divertente per colmare le lacune. del libro è proprio l'esame del mutevole divenire della na- Gli esperimenti sui sistemi visivi delle api e sui percorsi Della natura ha i colori (grande spazio al verde-giallo- tura che, nel corso delle stagioni, rimane fluida, impren- delle formiche provenienti da formicai diversi sono poi marrone) e, soprattutto, lo scandire del tempo, mese per dibile, talvolta misteriosa ("che cosa guida le migrazioni tutta una sorpresa che richiede partecipazione attiva, os- mese, stagione per stagione. In tal modo la zoologia non degli uccelli?") a dispetto di tanti irrigidimenti didattici e servazione e che darà grande soddisfazione al lettore. viene descritta in ordine alfabetico o di evoluzione, ma classificazioni astratte. Enrica Pessione per associazioni stagionali, collegando insieme animali e La natura giorno per giorno diventa così un libro da vegetali che convivono nello stesso ambiente e nello stes- tenere in tasca durante le passeggiate per riconoscere, a se- >H»1|

BURNY Bos, HANS DE BEER, Olii Frequentando le librerie per ragazzi, della governante e di quattro giovani URSULA K. LEGUIN, Agata e pietra di piede per bambini da due a cinque scappa di casa, E. Elle, Trieste 1990, specie sotto Natale si sentono spesso ospiti. Viene invece coinvolto in un nera, Salani, Firenze 1991, ed. orig. anni. Nel primo e nel secondo il pie- ed. orig. 1989, trad. dal tedesco di Giu- richieste di libri che abbiano come complicatissimo intrigo centrato su 1976, trad. dall'americano di Mariaro- de si presenta di profilo e ogni pagina lio Lughi, Lit 15.000. protagonisti bambini e non animali, uno scrigno dai poteri magici, di cui sa Giardina Zannini, pp. 95, Lit ospita un'immagine e una filastrocca ebbene, si convincano genitori e una perfida banda di ladri tenta in 10.000. sulle sue attività e sulle cure che il Il giorno del suo compleanno Olii nonni che questo elefante Olii nei ogni modo di impadronirsi. Nelle ul- proprietario può dedicargli per ren- il piccolo elefante è sicuro di ricevere suoi atteggiamenti, sguardi, fattezze time righe del romanzo scopriremo "Rise di nuovo e mi guardò. Solo derlo felice. I due successivi mostra- in regalo un fratellino ma la forza del e ingenuità è la rappresentazione vi- d'improvviso, col protagonista, che un attimo. Ma guardò, vide. Non mi no una pianta con le dita ben diffe- suo desiderio non è sufficiente e si vente del figlio o nipotino: tutto il re- la sua avventura è stata solo un bellis- aveva guardato per vedere com'era renziate: in ogni pagina la dimensio- deve accontentare di quattro solidi e sto è solo apparenza. simo sogno: è la "giustificazione", lei, ma per vedere com'ero io. Que- ne cambia corrispondendo a sei di- imponenti pattini a rotelle. Infelice e Eliana Bouchard retrospettivamente naturalistica, sto è raro, a mia esperienza". Cioè verse età variando sui temi delle deluso corre alla ricerca di un compa- dell'atmosfera visionaria e quasi fu- Love story, ma con po' di acne, molta dimensioni e dei tipi di scarpe con gno di giochi e senza pregiudizi si ri- mettistica che permea questo raccon- meraviglia, con le ambizioni dell'a- cui coprirli. Per voltare più facilmen- volge a cicogne, ranocchie, tassi e to, fondato su accostamenti incon- dolescenza, senza le velleità dell'età te le pagine su ognuna è praticato un canguri nella speranza di farsi regala- grui, straniami, e su una concatena- adulta. E con la penna dell'autrice de buco in cui infilare l'indice facendo re un fratello anche molto diverso, FRANCESCO ENNA, Gondrano il cor- zione di eventi che rasenta l'assurdo. La mano sinistra delle tenebre. Lonta- leva con il pollice nella parte bassa ma non gli viene concesso neppure morano, Juvenilia, Bergamo 1990, ili. A cominciare dalla grottesca banda na qui dalla science fiction sociale che della pagina. Le superfici frastagliate un girino. Correndo all'impazzata di Bruno Enna, pp. 223, Lit 10.000. di ladri, capitanata da un mago, la cui ne ha fatto una specie di leggenda, consentono di essere lette anche con sulle sedici ruote, in preda alla delu- buffonesca spietatezza ricorda un Ursula LeGuin si misura con uno dei le dita delle mani mentre i piedi in sione, Olii esce di strada e si rompe Una fiaba in cinquanta brevi capi- po' i personaggi di Jarry; fino alle misteri tormentosi della vita di un carne e ossa possono cercare la pro- una gamba contro un albero: all'o- toli, punteggiati da gradevolissime il- fantasiose scorribande nel tempo e adolescente: la possibilità e 0 farsi pria impronta sovrapponendosi alla spedale la mamma lo consolerà di- lustrazioni, che racconta la storia di nello spazio, che fanno intervenire parola di un'amicizia limpida e pro- pagina di cartone. cendogli che la zia Anni gli procurerà un cormorano nato solo e allevato da nella storia improbabili alchimisti fonda fra un ragazzo e una ragazza; e Eliana Bouchard un cugino. La semplicità della storia un burbero ma affettuoso gabbiano medievali, e modificano di continuo lo fa assumendo il punto di vista sog- arricchita dalla forte comunicatività reale. Attraverso gli occhi curiosi, ec- lo scenario su cui si muove il protago- gettivo del ragazzo, immedesiman- delle immagini ripaga un po' il pub- citati o spauriti del piccolo volatile 0 nista. Infine, un susseguirsi di rapi- dosi in maniera sorprendente con le blico infantile delle deludenti edizio- lettore è condotto a esplorare le leggi menti che elimina una a una tutte le ansie, il linguaggio, i tic, le esaltazio- ni italiane del mitico Babar, a metà locali autorità ecclesiastiche, fino al ni e le crisi di un diciassettenne di della natura e dell'ecosistema, il mi- GIOVANNI CASELLI, Il viaggio degli vescovo, sotto io sguardo attonito strada fra il cartone giapponese e gli racolo della nascita, il ruolo dell'i- fronte alla scommessa fatale che si Argonauti alla conquista del vello delle forze dell'ordine, si risolve in sfilacciamenti postwaltdisneyani. stinto nella lotta per la sopravviven- gioca alla sua età al confine tra confi- d'oro, Giunti Marzocco, Firenze un ironico lieto fine che vede il ve- za, le fasi della crescita e infine la denza e amore. I protagonisti sono 1990, ili., Lit 30.000. morte. Accanto a questo, Gondrano scovo ricondotto precipitosamente due specie di ragazzi-prodigio, isolati sAGLIANZAui nella cattedrale appena in tempo per dai coetanei per eccesso di doti, il sperimenta anche, di volta in volta, Si può leggere come un libro nor- la celebrazione della funzione natali- che non li rende del tutto simpatici sentimenti umani, quale quello del male e girare in successione le molte zia. Masefield (1878-1967) è soprat- (ma sentirsi prodigiosi e isolati sem- tempo che passa, della paura o del- facciate che risultano dall'unica, im- tutto noto come poeta, autore tutta- bra un fatto abbastanza comune ver- l'affetto. Il tutto narrato con una vi- mensa pagina ripiegata. Ma si può via di un buon numero di romanzi e so i sedici anni); e anche il contesto vacità inconsueta, che ne fa un rac- anche svolgerlo, il libro, su un pavi- di opere destinate all'infanzia. Lo — americanissimo, con tutti gli ste- conto da leggersi tutto d'un fiato, mento o su un tavolone — ma allora scrigno delle meraviglie riprende il reotipi elitari e competitivi che cono- identificandosi con naturalezza nel ci vogliono otto metri e ventun centi- protagonista del precedente II popolo sciamo per via di telefilm — risulta simpatico protagonista. In questo metri di lunghezza — e seguire in di mezzanotte (romanzo reperibile un tantino sgradevole. Ma il mistero senso, il cospicuo apparato di schede due tappe — recto e verso — il favo- nella stessa collana mondadoriana). della chiacchiera che cambia in amo- di lettura, che esplicitano l'intenzio- loso viaggio degli Argonauti nella re- Una fantasia graffiante e capricciosa, re e della scoperta del rispetto è tale ne didattica del volume, rischia di motissima Colchide. Cartine e tavole molto più colta di quanto non dia a da resistere anche a un clima un po' appesantire eccessivamente un rac- sinottiche guidano attraverso il labi- vedere, caratterizza la scrittura del da Happy days in chiave seriosa. Pec- conto certamente fruibile anche al di rinto di coste, approdi, avventure, poeta inglese: tuttavia, per dirla con cato per il titolo originale, più fanta- fuori delle aule scolastiche. incontri, mostri e imprese che copre Masolino d'Amico, autore di una ca- scientifico: Very far away from any- Sonia Vittozzi tutto il bacino del Mediterraneo, il f- ConiM991,piùpagineepiùco- U. lorosa prefazione, il "saper far convi- where else. t lore, una nuova grafica, un nuo- vere il capriccio con la verosimiglian- Mar Nero, molta Europa e Asia mi- J vo formalo più pratico e maneg- za costituisce probabilmente la dote Luca Rastello nore. Il testo (libera riduzione dalle J gevole, nuovi collaboratori e — Argonautiche di Apollonio Rodio a O nuove redazioni locali. più caratteristica di uno scrittore per Una iniziativa editoriale di adulti che come pochi altri seppe ca- cura di Marco Nardi e Renzo Rossi) U Scholé Futuro, associazione Q mantiene l'aroma dei racconti mito- _ di idee. Un numero 6.000 lire. JOHN MASEFIELD, Lo scrigno delle larsi nei panni dei bambini e parlare, Abbonamento annuale (5 nu- meraviglie, Mondadori, Milano 1990, per così dire, la loro lingua". logici e delle versioni del liceo e ri- j— meri) 25.000 lire, cumulitivo QJ chiede forse la mediazione di un con fco(e. la prima rivista ita- ed. orig. 1935, trad. dall'inglese di Uva GIULIA ORECCHIA, GIOVANNA MAN- <~~ liana di educazione ambienta- Tron, ili. di Quentin Blake, pp. 182, Sonia Vittozzi adulto, ma l'attenzione e l'entusia- 3 le, 40.000 lire. Versamenti »ul TEGAZZA, Piede, cosa fai?, Piede, co- smo dei bambini sono assicurati (ve- i CCP 26441105 intestato a Lit 16.500. me stai?, Calzine e scarponi, Piedini Scholé, via S. Francesco rificati in laboratorio!). d'Assisi, 3 - 10122 Torino, e piedoni, La Coccinella, Varese Tel. 011/545567 - Fax LU Tornando dal collegio, Kay Har- 1990, 4 voli., Lit 4.500 il voi. Luca Rastello 011/549552 ker si accinge a trascorrere una tran- o L I B A ir quilla vacanza natalizia in compagnia Quattro volumi cartonati a forma l'INDICF ^•DEI LIBRI DEL MES&II

Libri Classici Letterature del Novecento via al 1970, e che pare dunque essere Boringhieri (1967-80) e curate da pari pari ripresa dalla prima pubbli- Cesare Musatti. economici HONORÉ DE BALZAC, Massimilla Do- SHERWOOD ANDERSON, Winesburg, cazione negli Oscar Mondadori data- ni, Selleria, Palermo 1990, ed. orig. Ohio, Mondadori, Milano 1991, ed. ta al 1971. THOMAS S. SZASZ, Il mito della dro- a cura di 1839-46, trad. dal francese di Giando- orig. 1919, trad. dall'inglese di Ada ga. La persecuzione rituale delle dro- nato Crico, pp. 182, Lit 10.000. Prospero, pp. 236, Lit 9.500. JOHN LE CARRÉ, La tamburina, Mon- ghe, dei drogati e degli spacciatori, Guido Castelnuovo Conseguenza di un imprescindibi- Con un'introduzione di Vincenzo dadori, Milano 1991, riedizione, ed. Feltrinelli, Milano 1991, riedizione, le must degli scrittori francesi negli Mantovani. orig. 1983, trad. dall'inglese di Ettore ed. orig. 1974, trad. dall'inglese di An- Selezione di libri economici del mese anni trenta dell'Ottocento: il "voya- Capriolo, pp. 474, Lit 12.000. drea Sabbadini, pp. 206, Lit 16.500. di gennaio 1991. ge d'Italie", che Balzac fece nel FRIEDRICH DÙRRENMATT, La pro- Storia di terrorismo e di servizi se- La ristampa a quattordici anni di Con la collaborazione delle librerie 1837. messa. Un requiem per il romanzo greti, fra Israele e la Palestina, ripro- distanza dalla prima edizione italiana Stampatori Universitaria e Comu- giallo, Feltrinelli, Milano 1991, riedi- posta al pubblico italiano, si spera in- (sempre presso Feltrinelli), con una nardi di Torino. THOMAS HARDY, Giuda l'oscuro, zione, ed. orig. 1958, trad. dal tedesco dipendentemente dalle tensioni at- nuova prefazione di Umberto Galim- Rizzoli, Milano 1991, ristampa, ed. di Silvano Daniele, pp. 192, Lit tuali, a otto anni dalla prima tradu- berti, di quest'importante riflessione orig. 1895, trad. dall'inglese di Giulia- 10.000. zione. su uno dei più scottanti problemi di Culture arabe na Aldi Pompilj, PP- 482, Lit 12.000. questi anni appare davvero beneme- Con una prefazione di Claudio CARLO COLLODI, Fiabe e racconti, EDUARDO REBULLA, Carte celesti, rita. , La preghiera Gorlier e un utile apparato biobiblio- Mondadori, Milano 1991, pp. 430, Lit Sellerio, Palermo 1990, pp. 94, Lit dell'assente, Ed. Lavoro, Roma grafico. 12.000. 8.000. 1990, ed. orig. 1981, trad. dal francese Maurizio Vitta ha qui raccolto I di Maria Matarrese, pp. 200, Lit HENRIK IBSEN, Teatro, Tea, Milano racconti delle fate (1892), traduzione PATRICK SUSKIND, Il profumo, Tea, 15.000. 1991, riedizione, trad. dal norvegese di "personalizzata" di alcune delle più Milano 1991, ristampa, ed. orig. 1985, Ilda Castagnoli Manghi e tìanne Colet- conosciute fiabe dell'Ottocento trad. dal tedesco di Giovanna Agabio, francese (da Cenerentola a Cappuccet- TAHAR BEN JELLOUN, Molta il folle. ti Griinbaum, pp. XX-404, Lit pp. 258, Lit. 11.000. Molia il saggio, Feltrinelli, Milano 13.000. to rosso o a La Bella e la Bestia) e Le Quando si dice un best-seller cul- 1991, ed. orig. 1978, trad. dal francese Quattro opere, Casa di bambola storie allegre (1887) interamente nate turale: secondo numero dell'allora ECIG di Lina Angioletti, pp. 15%, Lit (1879), L'anitra selvatica (1884), Ro- dalla fervida immaginazione di Col- nuova collana di tascabili Tea, uscito lodi. 10.000. smersholm (1886), Il costruttore Sol- nel 1985, cinque anni più tardi è già HENRI LAOUST ness (1892) scritte negli anni della alla sua quinta edizione. Sarebbe in- GLI SCISMI Riedizione della versione uscita WILLIAM GOLDING, Riti di passaggio, nel 1988 presso le Edizioni del Lavo- maturità (nel 1879 Ibsen aveva or- teressante conoscere i numeri di ogni NELL'ISLAM mai superato i cinquantanni) e pre- Tea 2, Milano 1991, riedizione, ed. edizione, anche per paragonare le ti- ro. Prima che sia troppo tardi, queste orig. 1980, trad. dall'inglese di Pier due opere del più apprezzato scritto- sentate nella versione pubblicata nel rature italiane a quelle del resto 1982 dalla Utet. Francesco Paolini, pp. 200, Lit d'Europa. re marocchino residente in Francia 10.000. aiutano a prendere coscienza delle complesse sfaccettature di una cultu- LUCIANO, Questioni d'amore, Marsi- PETER HANDKE, Falso movimento, ANTONIO TABUCCHI, Il filo dell'oriz- ra magrebina alle prese con l'occi- lio, Venezia 1991, trad. di Eleonora Guanda, Parma 1991, ed. orig. 1975, zonte, Feltrinelli, Milano 1991, riedi- dente. Cavallini, testo greco antico a fronte, trad. dal tedesco di Lorenza Venturi, zione, pp. 108, Lit 8.000. pp. 154, Lit 14.000. pp. 104, Lit 16.500. Dialogo ellenistico sull'eros (com- Paradigma del "racconto cinema- ELIE WIESEL, Il testamento di un KAHLIL GIBRAN, Il profeta, Feltrinel- posto nel II secolo d.C.) nella scia di tografico" nato come sceneggiatura poeta ebreo assassinato, Bompiani, li, Milano 1991, ed. orig. 1923, trad. Platone e Plutarco, con un'introdu- dell'omonimo film che Wim Wen- Milano 1991, riedizione, ed. orig. dall'inglese di Giovanna Francesca zione di Enzo Degani. ders realizzò nel 1975. 1980, trad. dal francese di Daniel Vo- Brambilla, pp. 90, Lit 70.000. gelmann, pp. 312, Lit 10.000. Un classico della saggistica sul mondo islamico; analizza LEV TOLSTOJ, Il cadavere vivente, COSTANTINO KAVAFIS, Poesie, Mon- Ristampa dell'edizione uscita nel 1982 presso La Giuntina. la nascita e gli sviluppi, Marsilio, Venezia 1991, ed. orig. dadori, Milano 1991, trad. di'Filippo fino all'epoca attuale, KAHLIL GIBRAN, Il vagabondo, Mon- 1911, trad. di Sergio Leone, testo russo Maria Fontani, testo greco moderno a delle divisioni interne dadori, Milano 1991, riedizione, ed. a fronte, pp. 202, Lit 16.000. fronte, pp. XXVII-258, Lit 12.000. Filosofia al mondo islamico orig. 1932, trad. di Isabella Farinelli, Dramma scritto nel 1901 ma ap- Viene qui riproposta l'edizione pp. 540 - £ 45.000 testo inglese a fronte, pp. 150, Lit parso postumo, con un'ampia e det- curata nel 1961 da Pontani, sempre SÒREN KIERKEGAARD, La malattia 10.000. tagliata introduzione di Sergio Leo- per Mondadori, con in aggiunta una mortale, Mondadori, Milano 1991, Anche qui ci si trova di fronte a un ne (pp. 1-46). nota bibliografica che si ferma tutta- ed. orig. 1848, trad. dal danese di Meta crocevia culturale: arabo cristiano Corssen, pp. XX-164, Lit 10.000. JEAN-PAUL ROUX maronita, Gibran, che raggiunse il Con un'introduzione di Filippo LA RELIGIONE successo in vita proprio con II profeta Gentili. DEI TURCHI E DEI (successo testimoniato, in Italia, dal- MONGOLI le numerose edizioni tascabili uscite Sociologia e Psicoanalisi negli ultimi anni), passò gran parte dei suoi giorni negli Stati Uniti, fra CHERYL BENARD, EDIT SCHLAFFER, Boston e New York e scrisse per lo Lasciate in pace gli uomini. Manuale più in inglese. Sarebbe interessante per un felice rapporto di coppia. Fel- conoscere quale sia stata la sua in- trinelli, Milano 1991, ed. orig. 1990, fluenza sulla letteratura araba del trad. dal tedesco di Valentina Colom- Novecento e quale la sua fortuna fra bo e Lucia Strinati, pp. 240, Lit Per intraprendere un viaggio nelle conoscenze spirituali il pubblico mediorientale. 13.000. dell'uomo Due sociologhe viennesi riprendo- pp. 384 - £ 36.000 no, in un libro serio e ironico basato SAAD KIWAN, RICCARDO CRISTIANO, su interviste, l'annosa questione del- Saddam Hussein. L'altro muro: le donne-mogli che si "relegano vo- l'Occidente e il mondo arabo, Edizio- lontariamente in un ruolo frustrante Per ricevere Cataloghi e informazioni ni Associate, Roma 1991, pp. 140, Lit e subalterno". sulle nostre novità: 16.000. ECIG - Via Caffaro, 19/10 - 16124 GENOVA Due giornalisti informati, l'uno SIGMUND FREUD, 11 perturbante, SPoiO/20.88.00 della stampa scritta l'altro della tele- Theoria, Roma-Napoli 1991, riedizio- visione, presentano il primo instant ne, ed. orig. 1919, trad. dal tedesco di hook sulla crisi del Golfo, la cui let- Silvio Daniele e Cesare Musatti, pp. tura potrà cominciare a farci capire 94, Lit 9.000. alcune delle ragioni più profonde de- Riproduzione dell'edizione appar- La Ecig è distribuita in libreria da PDE gli ultimi avvenimenti. sa nelle Opere di Freud pubblicate da

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IPPOLITO NIEVO, Il Varino, a cura di Angelo Romano, tanamento da casa significa però inesorabilmente il ter- lerno editrice di cui il racconto di Nievo è una delle più Salerno, Roma 1990, pp. 133, Lit 9.500. mine della fase del sogno e della spensieratezza: lo Sgric- recenti espressioni, si propone infatti di offrire testi in cui ciolo, che vorrebbe sposare Favitta, abbandona la casa a la cura e il rigore scientifico si abbinano a un formato agi- Il nucleo poetico della novella di Nievo è costituito, causa della malignità di chi lo accusa di volersi appropria- le ed elegante e a un prezzo estremamente contenuto. La come nelle più famose Confessioni di un Italiano, dalla re degli averi della ragazza. Favitta sposa così Giorgetto e collana, che conta già molti titoli prestigiosi, da Petrarca fusione fra il mondo innocente e vitale dell'infanzia e il solo dopo la sua morte improvvisa si unisce allo Sgriccio- al Machiavelli narrativo della Novella di Belfagor, da fiabesco paesaggio friulano bagnato dal fiume Varmo: i lo nella veste di "vedovella arcigna e appassita". Come Stendhal a Emanuele Tesauro (v. "L'Indice-Schede", due giovani protagonisti, lo Sgricciolo e la Favitta sono già si comprende da queste brevi note, la novella non ha 1991, n. 2) e a Guicciardini, prevede per quest 'anno testi uniti da un forte senso dell'avventura, dalla serietà del certo lo spessore delle Confessioni, sia per l'assenza di un antichi francesi e provenzali, i Canti carnascialeschi di gioco, dal gusto della beffa e della monelleria. Il legame contesto storico come quello malinconico del tramonto Lorenzo de' Medici, Il cappotto di Gogol, Il fanciullino dei due adolescenti si interrompe per l'irruzione nella lo- della repubblica veneziana, sia per la ristrettezza dello di Pascoli, le Liriche di Heine e altre numerose opere più ro vita di Giorgetto, il ragazzo che, uscendo vincitore da scenario friulano di borghi sonnolenti e mulini in abban- o meno note di cui si attendeva una nuova edizione. Dal una breve collutazione, attira l'attenzione di Favitta. dono. Ciononostante II Varmo trae i suoi motivi di inte- primo gennaio la collana, diretta da Alberto Castelvec- Nella casa di Giorgetto, dominata dalla figura patriarcale resse dalla caratterizzazione dei personaggi, che richiama chi, ha acquistato una periodicità fissa di dodici volumi del nonno, la ragazza apprende il senso del lavoro e del quella di Carlino e della Pisana, dalla mescolanza fra lin- annuì, che usciranno in coppia a mesi alterni, e ha previ- dovere e toma dai genitori più matura e consapevole, tra- gua classica e popolaresca, dalla suggestiva concezione sto la possibilità della sottoscrizione di abbonamenti an- sformando lo stesso Sgricciolo in un tenace lavoratore. Il dell'infanzia. La piacevolezza della lettura è dovuta in nuali. passaggio alla vita adulta, segnato dal temporaneo allon- parte alla veste editoriale: la collana "Minima" della Sa- Monica Bardi Perché sempre più gente legge pida e catastrofica guerra del Golfo, accusan- nifesto"? Boh. Noi sappiamo che da 20 an- doci di parteggiare per Saddam Hussein, ni, da! 1971, cerchiamo di stampare un quo- quando noi scrivemmo già molto tempo fa, tidiano che abbia sempre un sapore diverso in splendida solitudine, che il dittatore irache- dalla solita marmellata mass-mediologica, no era un uomo pericoloso e che vendergli tentando una lettura della realtà libera dalle armi era cosa assolutamente delinquenziale. nebulose influenze del Palazzo più corrotto Lo hanno fatto negli anni passati, quan- d'Europa, e dei Palazzi di tutto il mondo. do denunciavamo le stragi di stato, o i rap- Questo, probabilmente, viene apprezzato porti tra mafia e politica, o la tendenza al anche dai nostri nuovi lettori, che non sono monopolio nell'informazione, o l'assurda necessariamente comunisti, ma appartengo- legge contro i tossicodipendenti, o le respon- no alla più ampia categoria delle persone che sabilità della DC nel caso Gladio. sanno ancora pensare. Piace invece molto Noi non ci preoccupiamo troppo di loro, meno al Palazzo e ai relativi inquilini, che non e speriamo di poter continuare a fare un gior- perdono occasione per tirarci olio bollente dal- nale senza padroni per almeno altri ventan- le loro medioevali finestre. ni. Tanto poi sono i fatti (e i lettori), a darci Lo fanno adesso, in occasione della stu- ragione.