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DEI LIBRI DEL

Anno XVII - N. 6 Lire 9.500 €4.90 Un romanzo per l'indescrivibile • Slavenka Drakulic: la guerra, gli stupri, il figlio del nemico • di Monica Bardi e Nicole Janigro

Ci sono tanti mondi Le letterature nell'era della comunicazione globale Albert Memmi, Edward Said[ Robert Bringhurst, Wilson Harris-, John Thieme rT^^^^^^^jyaT^n^^ffT Robert D. Kaplan: luoghi comuni ad uso politico il libro che ha scatenato il ucaso Sifo- ne" Carteggio di un amore tormentato La storia del'900 italiano di Simona Colarizi Se la scienza si traveste da Dio ^Mfi^^^^^HRj^ffÈ Giuliana Saladino: un'epo- pea siciliana e il romanzo di una delusione politica Il dono di sangue di Alastair Mac Leod Jj^^^^^^^^^iLa psicoana- lisi e i confini da non violare t^^^rafJ^H II Candide dei pesi massimi I SEGNALI: Risposta a Tabucchi • Razzismo controverso • [pignorante lettore • MINIMA CIVILIA: Sulla scuola • MARTIN EDEN: Lorenzo Mattotti e Claudio " fri ti e . ' il II Piersanti, nuove tracce nel paesaggio del fumetto il EFFETTO FILM • LE SCHEDE • STRUMENTI l DEH telBFìij;PEi_ h|fSE Abbiamo chiesto ai mem- delle curiosità e delle ALBERTO VIGEVANI, La febbre dei libri. Einaudi. Viaggio fantasmagorico nel- Memorie di un libraio bibliofilo, Selle- bri del nostro comitato di passioni. La lista che la modernità turca. rio. Tra splendidi aneddoti e stermi- redazione e ad alcuni no- scorrerete contiene tito- COLIN WARD, I bambini e la città, nata dottrina, la spiritosa autobiogra- stri collaboratori abi- • li che forse ritorneranno l'ancora. Sulle esperienze delle fia di un narcisista impenitente. tuali di scegliere tra i recensiti e citati, e altri di "scuole di strada" l'analisi di un pen- FRED VARGAS, lo sono il tenebroso, libri usciti di recente, cui forse non parleremo satore libedario rivisitata, nella pre- Einaudi. Intorno a un serial killer che che stanno leggen- mai, ma offre uno fazione di Marco Rossi-Doria, da un si ispira alla poesia romantica, arriva- sguardo in anticipo sui "maestro di strada" di oggi. no in Italia gli squinternati personaggi do o che intendono (S.M.) di una simpatica giallista francese. leggere, quelli che lavori in corso dell'In- GIANNI CARCHIA, L'amore del pen- consiglierebbero ai dice. siero, Quodlibet. Una delle voci più lettori deW'Indice". I consigli di questo CARLA CASAGRANDE, SILVANA VEC- rigorose, appartate e originali della Troverete di tutto, tra mese sono di Marioli- CHIO, I sette vizi capitali. Storia dei pec- filosofia italiana del Novecento. abbinamenti arditi e na Bertini, Bruno Bon- cati nel Medioevo, Einaudi. Attenzio- (M.B.) ne all'accidia. competenze bizzarre. E ci piace giovanni, Anna Chiarloni, Li- DAVID ALBERT, Meccanica quan- sia così perché abbiamo volu- dia De Federicis, Aldo Faso- tistica e senso comune, Adelphi. Se CARLO DIONISOTTI, Lettere londinesi to che le scelte fossero domi- A NT' I 'T |h T? T lo, Santina Mobiglia, Franco riuscirò a capirlo. (1968-1995), Olschki. Giudizi politi- nate soltanto dai principi V-lXTXl A ll_/l\.l Rosifi> Giuseppe Sergi. (F.R.) co-storiografici e letterari nello stile inconfondibile del grande italianista. ALFIO MASTROPAOLO, Antipolitica. Al- silenzio sulla poesia liminare: per dell'iperbolica Vercelli-Versailles, ro futuro lo azzecca più la scienza o la UMBERTO ECO, La bustina di Mi- l'origine della crisi italiana, l'ancora. una nuova committenza, anarchica manzo d'esordio di un vercellese na- fantascienza? nerva, Bompiani. Letti tutti in se- Saggio sulla piega antipolitica assunta ed estrema. Con un pizzico di Adu- to nel 1975. CAROLINA STELLITO, Manipolazioni, quenza, gli interventi di Eco mo- dal discorso politico nel tentativo di si, suggerisce Sanguineti. ROBERTO VECCHIONI, Le parole non le Avagliano. I geni della volontà e del- strano quanto sia utile affrontare la assecondare i rumori, gli umori e i ROBERTO Rossi PRECERUTTI, Una portano le cicogne, Einaudi. Passio- l'amore (forse) in un incalzante, realtà con rovesciamenti semplici, malumori della "gente". meccanica celeste. Poesie, Crocet- ne didattica fra una liceale e il pro- romantico thriller fantabiologico. As- intelligenti e razionali delle categorie IGNAZIO SILONE, Ed egli si nascose, ti. Forie riproposta della "forma chiu- fessore, seconda prova narrativa di solutamente appassionante... interpretative del presente. Città Nuova. Prefazione di Carlo sa". Ricerca sintattica che nella rivi- un cantautore che insegna al liceo (A.F.) MARIE-FRANCE HIRIGOYEN, Moleste Ossola. Un dramma (teatrale) per ca- sitazione di immagini pittoriche (da classico. morali. La violenza perversa nella pire il dramma (umano)? Piero della Francesca a Burri) per- SANDRO ONOFRI, Registro di classe, famiglia e nel lavoro, Einaudi. Una (B.B.) viene a un'addizione tattile e sonora Einaudi. Nel primo anniversario della JOANA BREIDENBACH, INA ZUKRIGL, espeda di "vittimologia" (nuova ma- capace di dilatare tempo e modo del- mode gli inediti frammenti di diario di Danza delle culture. L'identità cultu- teria di insegnamento in Francia), non la percezione poetica. uno scrittore e giornalista che era rale in un mondo globalizzato, Bollati si occupa solo di mobbing ma anche Verso l'inizio. Percorsi della Ricerca (A.C.) anche insegnante. Boringhieri. Contro le idee correnti, di altre più impalpabili situazioni: poetica oltre il Novecento, a cura di (L.D.F.) una prospettiva etnologica sulle ibri- forse senza considerare che da Andrea Cortellessa, Flavio Ermini e dazioni e gli sconfinamenti come uni- sempre, almeno nell'età evolutiva, i Gio Ferri, Anterem. Selezione di MIRKO ROMANO, Sul significato della ca dimensione autentica delle cul- deboli potevano rafforzare la loro testi italiani successivi al 1975 cor- fiamma di una candela, Rizzoli. PHILIP K. DICK, Ma gli androidi so- ture. personalità proprio difendendosi. redati da ampi saggi critici. Contro il L'anno della maturità in un liceo gnano pecore elettriche?, Fanucci. Il ORHAN PAMUK, La nuova vita, (G.S.)

siamo dati per limitare l'inevitabile invasione di campo del- forse per la prima volta, di sicuro per la ripetitività, incide Lettere le relazioni private nei confronti del lavoro di valutazione. con il termine mostro il protagonista in un finale che San- Fra questi strumenti ci sono alcune piccole istituzioni tradi- dipan Dep si limita a definire deludente, accampando inu- Troppo buoni con gli amici. Ho letto, con un certo ri- zionali dell'Indice, prima fra tutte la rubrica "L'autore ri- tili e fuorviami accostamenti culturali e similitudini pseu- tardo, l'intervento di Antonio Moresco sulle recensioni sponde", di cui ha fatto buon uso lo stesso Moresco. Le diffe- do psicanalitiche al pari di uno studente liceale ai primi negative che "L'Indice" ha riservato ai suoi libri. Premet- renze di trattamento fra gli autori sono spesso dovute scritti. Non vado oltre, non sono un critico e non voglio passare per il portabandiera della difesa di un libro acqui- to che di Moresco ho letto, soltanto in parte perché non all'ampia autonomia che siamo soliti lasciare a coloro che stato forse solo grazie alla notorietà data al precedente II ho provato interesse a finirlo, Gli esordi. E quindi potrei consideriamo, nel comitato di redazione, i nostri referenti silenzio degli innocenti-, quello che mi ha spinto a scrivere è essere tra quei lettori che condividono i giudizi negativi. per le singole discipline. Gente, è chiaro, con il proprio nor- la convinzione che bisogna comunque avvicinare al libro Eppure non posso non condividere l'irritazione di More- male carico di relazioni personali, simpatie eccetera. Vinco- lata però a un patto di chiarezza con i lettori che talora, a che si presenta, e soprattutto che la cultura a un buon li- sco, che ho provato anch'io più di una volta, per il doppio volte solo per distrazione a volte per ragioni meno confessa- vello quale pretendo sia il vostro debba essere comunque criterio che si nota - troppo spesso per una rivista quale gli, può venire disatteso. Credo allora che, per recuperare al di sopra dell'indirizzo personale di pensiero di chi scri- "L'Indice" intende essere - tra l'estrema severità verso al- quella che lei generosamente definisce "l'autorevolezza del- ve a favore di chi legge, o meglio si avvicina alla lettura. cuni e la sintonia amichevole e spesso dichiaratamente la rivista", sia necessario da parte nostra concentrare l'atten- Guido Sopracordevole amicale e addirittura compiacente verso altri - ha ragione zione sul problema che lei ripone e sulle strategie per rime- Moresco - modestissimi ma in qualche modo "interni". diarvi. Vi dedicheremo sicuramente il seminario annuale Interni al mondo accademico, o editoriale o giornalistico. A noi invece quella recensione era piaciuta molto, e per del giornale fra poche settimane, ma sono convinto che sia questo l'abbiamo tradotta dalla rivista indiana "Biblio", con Una scelta di campo della rivista potrebbe essere natural- opportuno dare la massima visibilità a questa discussione e mente una spiegazione, ma questa scelta io non la vedo, le cui da circa tre anni abbiamo iniziato una collaborazione chiamare ad essa il maggior numero di contributi esterni. fondata su un periodico scambio di articoli. "Biblio" traduce collaborazioni sono troppo variegate, e dunque queste Magari attraverso quella rubrica "Segnali" che nelle mie e differenze di trattamento non mi sembrano né eque né ogni due mesi (si tratta di un bimestrale) recensioni apparse nelle nostre intenzioni nasce proprio come strumento di suW'Indice", e "L'Indice" ricambia. Ci sembra infatti inte- etiche. Se severità dev'essere, valga almeno per tutti. Le maggiore apertura dell'Indice alle ragioni critiche dei suoi stroncature non mi piacciono, penso infatti che il miglior ressante ospitare sguardi che vengono da altre parti del lettori, e quindi di trasparenza e garanzia contro le scivola- mondo, e per questo stiamo cercando di ampliare il raggio servizio al lettore sia una recensione intelligente su un li- te, amicali o meno che siano. bro che valga realmente la pena leggere, ma le schede be- delle collaborazioni anche ad altre riviste, tra cui l'egiziana nevole e a volte iperboliche scritte da amici su debolissimi (L.R.) "Al-Ahram Weekly", di cui presto cominceremo a pubblica- libri di amici sono ancora più sgradevoli e mettono a disa- re alcuni articoli. gio il lettore che quei libri li ha magari letti e che a volte è informato degli autori e dei rapporti personali tra autori e In difesa del Cannibale. Con il numero di febbraio ho recensori, e indeboliscono fortemente l'autorevolezza ripreso l'acquisto de "L'Indice", ben intenzionato, grazie Un titolo fuorviarne. Il titolo del mio articolo pubblica- della rivista. a nuovi spazi di tempo da dedicare ai miei interessi con- to sullo scorso numero dell'"Indice" ne tradisce grave- Silvia Bortoli, Milano quistati, a farlo diventare un appuntamento fisso. Proprio mente il contenuto. Infatti un titolo come La fabbrica del- mentre mi stavo addentrando nella lettura di Hannibal, lo spreco. Considerazioni scettiche sulla riforma dell'Uni- Leggo nella sua critica, che va accolta con cura e discussa, trovavo la vostra recensione rimandandone la lettura al versità presuppone una considerazione negativa della un elemento attenuativo che non può che farmi piacere, là termine del piacere di aver concluso il citato libro. Non so riforma in atto, mentre la mia idea, nonostante qualche ri- dove.lei definisce certi eccessi di sintonia fra autore e recen- se "L'Indice" abbia recensito Hannibal anche precedente- serva, è positiva. E vero che il mio orientamento positivo sore "dichiaratamente amicali". Dichiaratamente, cioè tra- mente, ma, se posso permettermi una critica, al di là che dovrebbe risultare evidente al lettore attento dell'articolo, sparentemente. Credo però che il suo rilievo sia fondato e abbiate dovuto servirvi di una traduzione anziché usufrui- ma il titolo, si sa, orienta in modo decisivo le attese del let- non trovo di molta consolazione il fatto che non sfugga ad re di qualcuno dei vostri buoni collaboratori, ho trovato tore e influisce sulla stessa interpretazione del testo. Inol- esso nessuna pubblicazione critica al mondo in nessun cam- detta recensione esageratamente critica e alquanto limita- tre forse non tutti i lettori sanno che i titoli, per prassi po del sapere. È un dato di fatto che il terreno della produ- tamente restrittiva, quasi "di parte". Certo,! Martini a ba- giornalistica consolidata, non sono opera dell'autore, ma zione culturale è in realtà un tessuto di relazioni, amicali e se di lacrime di bambino hanno suscitato in me un certo del cosiddetto "titolista". non, dichiarabili e non, e che in esso chiunque, anche More- disgusto e l'impressione della ricerca di un facile clamore; Lorenzo Renzi sco, porti con sé una cerchia di sodali e un manipolo di osti- in tutto il libro alle volte permane l'impressione di un sot- li. Ciò non ci assolve e non assolve nessuno, ed è per questo tofondo splatter esageratamente sovraesposto; ma è nella che la scelta di un giornale come il nostro, che si pretende continuità della lettura che si può trovare anche quella e-mail: [email protected] serio, se non oggettivo, deve essere di massima trasparenza certa poesia che accompagna i personaggi con una perso- http://www.lindice.com/ e insieme di maggior uso possibile di alcuni strumenti che ci nalità forte, cosa che può dare fastidio. Lo stesso Harris, , L'INDICE

I^Hdei libri del mese|ì

29 Ubando del concorso

30 JON TURNEY Sulle tracce di Frankenstein, di Aldo Fasolo e Norman Gobetti

6 e DINO CAMPANA Un viaggio chiamato amore, di Rossella Bo PAOLA MASTROCOLA La gallina volante, di Maria Vittoria Vittori 30 GLEN O. GABBARD ed EVA P. LESTER Violazioni del setting, di Mauro Mancia 7 MELANIA G. MAZZUCCO Lei così amata, di Anna Chiarloni ALDO BUSI Casanova di se stessi, di Walter Siti Generazioni, di Lidia De Federicis

8 La forza del passato, di Alberto Rollo 31 ENZO BIANCHI Le parole della spiritualità, di Gabriella Caramore Milano città piccola, di Marosia Castaldi

9 TIZIANO SCARPA Cos'è questo fracasso, di Andrea Cortellessa e Venezia è un pesce, di Enrico Cerasi 32 ANDREA CARANDINI Giornale di scavo, di Pier Giovanni Guzzo

10 DARIO BIOCCA e MAURO CANALI L'informatore, di Mimmo Franzinelli e Bruno Falcetto 33 Minima civilia. Scuola e civiltà, di Franco Rositi 34 Stroncare a orecchio. Una risposta ad , di Davide Conrieri 12 FRANCOIS-RENÉ DE CHATEAUBRIAND DiBuonaparte e dei Borboni, di Francesco Fiorentino 35 Il razzismo controverso. Una risposta a Sandra Puccini, di Alberto Burgio GIUSEPPE MARCENARO e PIERO BORAGINA Italie, il sogno di Stendhal, di Mariella Di Maio 36 Io sono un ignorante. Perciò leggo, di Giulio Mozzi

13 ALASTAIR MAC LEOD 11 dono di sangue del sale perduto, Babele: Ideologia, di Giovanni Borgognone di Franco Marenco

14 DAVID FOSTER WALLACE La scopa del sistema, di Andrea Bajani JAVIER MARI'AS L'uomo sentimentale, di Valeria Scorpioni Coggiola 37 PAUL THOMAS ANDERSON Magnolia, di Margherita Principe JOHN FORD Peccato che sia una puttana, di Franco Marenco 38 GIANNI CANOVA L'occhio che ride, di Marco Pistoia CAMILLE PAGLIA "Gli uccelli" di Alfred Hitchcock, di Norman Gobetti 15 Bisogna stare attaccati al reale, intervista ad Albert Memmi di Santina Mobiglia 39 Luis Bunuel, di Dario Tornasi Schede di Stefano Boni, Massimo Quaglia e Michele Marangi 16 Le nostre storie sono intrecciate, intervista a Edward Said di Nikhil Padgaonkar 18 Lo sfiato della mongolfiera, intervista a Robert Bringhurst di Carmen Concilio 40 Nuove tracce nel paesaggio del fumetto, Intervista a 19 PAULINE MELVILLE II dono del ventriloquo, di Carmen Concilio Lorenzo Mattotti di Chiara Bongiovanni e Iole Cilento Una domanda a Wilson Harris Sceneggiare "Stigmate", di Claudio Piersanti 20 I subalterni possono parlare?, di John Thieme

21 SIMONA COLARIZI Storia del Novecento italiano, di Marco Gervasoni 41 NARRATORI ITALIANI di Francesco Roat, Irene Amodei, Sergio Pent, Mariolina Bertini FRANCESCO TUCCARI La nazione, di Maurizio Griffo e Lidia De Federicis

42 LETTERATURE di Guillermo Carrascón, Michela Andreatta, Alice Fumerò, 22 RENATE SIEBERT Cenerentola non abita più qui, di Chiara Bertone Mariolina Bertini, Francesca Prevedello, Paolo Vingon, SUSAN MOLLER OKIN Le donne e la giustizia, di Emma Schiavon Guido Bonino, Roberta Ascarelli, Cinzia Bigliosi, Le immagini di questo numero Camilla Valletti e Giovanni Carpinelli sono tratte da Italie, il sogno di 23 GIULIANA SALADINO Romanzo civile, di Alfio Mastropaolo Stendhal, recensito a pagina 12. 44 GIALLI PIER PAOLO PORTINARO II realismo politico, di Maurizio Griffo di Paolo Manera, Michele Stellato, Giulia Visintin e Sylvie Accornero A pagina 6, Fernando Mare- 24 REMO GUIDIERI Ulisse senza patria. Etica e alibi del dono, scalchi in un acquaforte di Cre- di Andrea Borsari 45 SENECA tien. di Simone Beta e Anna Maria Sberveglieri STEFANO LAFFI II furto. Mercificazione dell'età giovanile, A pagina 9, Milano. Veduta del di Massimo Angelo Zanetti 46 MONDO ANTICO Duomo, incisione. di Maria Clara Conti, Massimo Manca e Guido Cortassa 25 II rovescio internazionale e Imbrogli di guerra, di Angelo d'Orsi A pagina 11, autoritratto di ROBERTO DELLA SETA La difesa dell'ambiente in Italia, RELIGIONI Bianca Milesi Mojon. di Enrico Alleva di Antonella Comba A pagina 13, Pauline Beyle in un ritratto di anonimo. 26 DAVID REMNICK II re del mondo, di Nadia Urbinati 47 FILOSOFIA di Annamaria Contini, Cristina Meini, Guido Bonino A pagina 18, Tommaso Grossi e Franca D'Agostini in un ritratto di Giovanni Carno- vali, detto il Piccio. 48 ANTROPOLOGIA di Sandra Puccini e Francesco Ronzon A pagina 31, autoritratto di Francois-Xavier Fabre. 49 POLITICA di Diego Giachetti, Giovanni Borgognone, Maurizio Griffo A pagina 32, Stendhal in un ri- 27 LUDWIG VON MISES Teoria della moneta e dei mezzi di circolazione, e Aldo Agosti tratto di Silvestro Valeri. di Marina Colonna A pagina 53, Scenografia per il 50 DIRITTO "Mose" di Rossini, acquarello di di Ugo Pastore e Roberta Sala Pierre-Luc-Charles Caron. 28 Storia della filosofia Laterza. Voi. VI, di Maurizio Ferraris COMUNICAZIONE Qui sopra, Danzatrice con cem- di Giulia Visintin e Daniele Rocca brali, tempera di Antonio Cano- 29 DAVID J. CHALMERS La mente cosciente, di Sandro Nannini va (s.d.), e Lord Byron in un bu- sto di Lorenzo Bartolini.

28 La conversazione: un'introduzione allo studio dell'interazione verbale, 50 Schede di Anastasia Miiller, Paolo Vingon, Daniela Frau, di Guy Aston Bruno Bongiovanni, Santina Mobiglia e Alberto Cavaglion Una difficile elaborazione collettiva Oltre il racconto delle vittime Romanzo dell'indescrivibile Nicole Janigro Monica Bardi Perché questo libro è proble- segna una parte consistente del- matico, si chiede Ursula Maerz, le letterature jugoslave della se- SLAVENKA DRAKULIC, Come se io non ci fossi, viene operata dai carnefici o da chi si pone al che recensisce Come se io non ci conda parte del Novecento. La ed. orig. 1999, trad. dal croato di Maria Rita Le- riparo del pregiudizio balcanico per il quale fossi sul settimanale "Die Zeit" descrizione del "giardino zoolo- to, pp. 232, Lit 25.000, Rizzoli, Milano 2000 certe efferatezze "qui non sarebbero possibi- (del 23 marzo) mettendo in di- gico" è una specialità degli scrit- li". Già con le diciannove cronache di Balkan scussione quella che ritiene una tori maggiori, in gran parte ser- Il suo nome cominciava con S., proprio co- Express Slavenka Drakulic aveva avvertito del "falsa distanza" fra l'autrice e la bi, come Tisma, Kis, Kovac, che me quello della protagonista del romanzo di rischio di una regressione collettiva della co- sua protagonista, ottenuta nel nelle loro pagine vivisezionano Slavenka Drakulic. La pancia di S. cresceva al- scienza ("E l'Europa il nemico. Il nemico romanzo attraverso la narrazio- con l'occhio del clinico e dell'en- lora, nel 1993, come la mia, ma presumibil- chiuso nella fortezza, freddo, razionale, ben ne in terza persona. Anche Rand tomologo le reazioni dell'anima- mente quel bambino veniva dal campo di educato"), guadagnandosi un posto di rilievo Richards Cooper, che parla del le umano posto in una situazione Omarska e non avrebbe avuto diritto allo nell'elenco di intellettuali e giornaliste sospet- libro in "The New York Times di terrore e pericolo. Infatti non sguardo di tenerezza che toccava agli altri figli te, dalle frequentazioni etnicamente miste, Book Review" (del 2 aprile), tro- è certo un caso che anche questo della coppia. Il marito di S., testimone all'Aia pubblicato da un settimanale croato. Eppure va difficile definire un testo che libro riproponga la discussione, e autore di un diario lucido e agghiacciante, gli argomenti della rimozione sono forti, e so- non vuole usare la tecnica del che ciclicamente si riaccende aveva deciso con lei di tenere il bambino "per no iscritti nel codice genetico europeo, come documento, ma che, a suo pare- nello spazio culturale compreso ringraziare Dio che ci ha salvato la vita". Io la sembra implicitamente dirci anche Slavenka re, non riesce a essere molto di fra Lubiana e Sarajevo, del rap- andavo a trovare più di una volta alla settima- Drakulic, citando in apertura di libro il noto più di un "diligente lavoro gior- porto fra fiction e )action. Alla fi- na, ma il racconto delle violenze subite S. lo passo di Se questo è un uomo da cui l'autrice nalistico". Per Cooper chiamare ne degli anni settanta ad alcuni rese a un'amica italiana più diretta di me nel ha tratto il titolo del proprio libro: "È un go- la vittima solo con le iniziali del critici i racconti di Danilo Kis, il porre domande. Stoltamente ci rimasi male. dimento intenso, fisico, inesprimibile, essere nome, S., non è un artificio utile cui modello letterario era, sem- Leggendo questo romanzo ho capito, dopo an- nella mia casa, fra persone amiche, e aver tan- a condensare in una storia indi- pre non a caso, La storia univer- ni, il motivo della sua reticenza: nella mia gra- te cose da raccontare: ma non posso non ac- viduale i particolari di mille , de- sale dell'infamia di Borges, sem- vidanza normale S. cercava pace per sé e per la corgermi che i miei ascoltatori non mi seguo- stini simili, ma significa rischia- brarono troppo vicini alla realtà sua famiglia. Perché la normalità fosse recupe- no. Anzi, essi sono del tutto indifferenti: par- re, una volta ancora, di privare la delle persecuzioni comuniste, e rata - attraverso un patto di amore fra S. e il lano confusamente d'altro fra di loro, come se donna violata della sua identità. lo scrittore fu accusato di plagio. marito - di quelle violenze su S. non si doveva 10 non rifossi". La "pena desolata", il "dolore Insomma: troppo vicino, trop- E anche ora c'è chi a Belgrado più parlare, mai più. Lui aveva assunto tutto il allo stato puro" di cui parla è la fe- po fantastico, poco esatto o ad- sussurra che le opere teatrali di male su di sé, era disposto a raccontare in pub- rita aperta da cui prende avvio il racconto dirittura invece quasi pleonasti- Biljana Srbljanovic potrebbero blico, a testimoniare contro i suoi aguzzini. Ma - straziato, insopportabile, denso - di Sla- co, per chi l'esperienza della essere il prodotto di un plagio. lei doveva dimenticare, per il bene di tutti. venka Drakulic: all'indifferenza di chi non guerra ha direttamente vissuto. Certo, in un mondo letterario D'altra parte anche per Slavenka Drakulic il vuole sentire (spesso riparandosi dietro una Come se io non ci fossi, che no- ancora pervaso dalla categoria nemico non ha volto, e non deve averlo nella supposta ipersensibilità) la scrittrice oppone il nostante l'angoscia crescente si è del complotto, avere successo memoria della sua vittima: "Uno tenta di im- racconto dell'indescrivibile. costretti a-leggere fino all'ultima (nell'amato/odiato estero) ag- primersi nella sua mente. Gira il viso di S. ver- Nonostante la scelta del racconto oggettivo pagina, pare un oggetto spurio grava l'accusa, ma ciò che appa- so di sé e le grida che se lo sarebbe ricordato, e l'uso della terza persona, è evidente l'ambi- che non si sa bene come colloca- re davvero insostenibile è la che deve ricordarselo. Puzza. Sì, avrebbe ri- zione di convogliare in una vicenda esemplare re. Troppo delicato l'argomento, realtà della drammatica storia cordato il suo puzzo, questo se lo sarebbe ri- 11 succo dei molti diari di guerra che le donne troppo forte la realtà a cui si rife- balcanica. Il conflitto infinito cordato. Ma non il suo viso. Il suo viso si per- bosniache hanno scritto, con consapevolezza risce; trasformarlo in letteratura degli anni novanta ha, di nuovo, de nel soffitto, con il moscone che continua pi- diversa e ispirandosi in modo vario al pensie- pare un'operazione senza riguar- ributtato nelle pagine della lette- gramente a dondolarsi sulla lampadina". Si vi- ro non violento, alla lotta per i diritti umani, do. Un atto che può colpire la ratura eccessi e residui, sogni e ve grazie alla capacità di dimenticare, o grazie al pacifismo e al femminismo. Slavenka sensibilità delle vittime quanto incubi, violenze e orrori, eroismi all'illusione, come scrive Eva Grlic nei suoi Ri- Drakulic vuole tuttavia spingersi oltre le testi- quella del lettore, tanto più che il e vigliaccherie, fatti e misfatti cordi, che tutto ciò che accade riguardi qual- monianze frammentate e interrotte, forzare il romanzo non concede la conso- dello scenario bellico. Così an- cun altro o sia "parte di un mondo diverso, ir- racconto al di là del limite di ciò che non può lazione morale di una vittima per che autori come Slavenka reale". Ma la rimozione della violenza non si essere detto, eppure bisogna dire e ascoltare, antonomasia buona e giusta. Se Drakulic - che appartiene ana- macchia di colpa solo se appartiene alle vitti- infatti dipinge i carnefici come graficamente, essendo nata nel me, mentre è un delitto aggiunto al delitto se inesorabilmente condannati alla 1949, a quanti hanno lottato in banalità del male, le donne del gioventù per il diritto di toccare campo di prigionia ricorrono a temi leggeri e privati, antipoliti- mezzi diversi, dalla seduzione al ci, e che mai avrebbero pensato di dover ritornare al leitmotiv furto, per sopravvivere. Chi raccoglie testimonianze si ostina a volere di più, conoscere ra mondiale: solo da poco, ormai esistenziale dei loro padri, (i pa- E qui sta il punto che molti scontra proprio con il dilemma il passato di chi le parla, le sen- molto anziane e consapevoli che dri reali e i maestri letterari) - si recensori sottintendono e che che Slavenka Drakulic cerca di sazioni che hanno accompagna- dopo la loro morte non ci sareb- sono trovati dinanzi al tema del- emerge durante molte presenta- risolvere attraverso la finzione to la prigionia, le modalità scelte bero più stati testimoni, un certo la guerra. E la scrittrice riesce a zioni del libro: è legittimo scrive- della letteratura: andare oltre il per superare il trauma, la fine numero di donne ha infatti ac- comunicare molto bene nelle re, nella forma della fiction, sul racconto delle vittime. I reso- dei cosiddetti "figli dell'odio". cettato di ricostruire quanto ave- storie quotidiane di Balkan Ex- tema della violenza sessuale co- conti, infatti, sono spaventosi, E se rimane la sensazione che vano vissuto durante l'occupa- press (il Saggiatore, 1993) i modi me intellettuale e donna che ha unici e irripetibili, tutti hanno in chi si è confessato una volta non zione sovietica di Berlino (si ve- graduali e impercettibili attra- incontrato numerose vittime del comune l'orrore, un orrore che 10 farà mai più, non è però vero, da Norman M. Naimark, The verso i quali la guerra penetra conflitto bosniaco, che conosce riesce però a dirsi proprio per- come spesso si sente ripetere in Russian in Germany, London nelle ossa (quelle ossa che l'arti- bene il background del fenome- ché privo di emozioni. (Anche i modo stereotipato, che le donne 1995). sta e performer Marina Abramo- no, ma che non è stata vittima? filmati, per esempio II tribunale "non parlano". Semmai c'è da vic ripulisce ossessivamente dal Qui invece le inchieste e le rac- Slavenka Drakulic risponde di sì dell'Aia, di Edina Ajurlovski, stupirsi di quante donne, questa sangue nel suo video Cleaning colte di testimonianze (fra le pri- e naturalmente si ricollega al di- presentato recentemente da te- volta, e nonostante la loro origi- House). me quelle di Alexandra Stigl- battito, tuttora infiammato (ma le-i-, offrono testimonianze che si ne spesso rurale, abbiano deciso mayer, Massen Vergewaltigung. che qui è impossibile riprende- Non c'è dubbio, però, che fra intuiscono terribili ma che han- di confessarsi. Al Tribunale Krieg gegen die Frauen, Freiburg re), sul ruolo del testimone nella la serie dei crimini e dei massa- no l'asetticità di uno stenogram- dell'Aia è arrivato un materiale 1993), il lavoro invisibile di asso- ricostruzione della Shoah. E ri- cri, delle carneficine e delle tor- ma, costellato di imponente: più ciazioni e gruppi femminili, loca- corda Village of a Million Spirits: ture, la violenza sessuale provo- sì e di no). di trecento ore li e stranieri, hanno reso possibile a Novel of the Treblinka Upri- chi un malessere del tutto parti- Uno dei testi "È legittimo di videotape, l'incontro con altre donne pronte sing (Penguin, 2000), il cui auto- colare. Anche se è quasi sempre più significativi, centinaia di cas- all'ascolto. Probabilmente anche re, l'americano Ian Mac Millan, avvenuto in pubblico, rimane un Breaking the scrivere nella forma sette registrate e la pressione dei media, nonostan- dichiara fin dalla quarta di co- delitto intimo, una ferita che dif- Wall of Silence. della fiction numerose casse te gli scandalismi, è riuscita a far pertina che nel suo libro tutto è ficilmente può trovare un'elabo- The Voices of sul tema della di carta. L'altra sentire le singole donne meno inventato, le storie di vita e i vis- razione collettiva. Eppure, in Raped Bosnia novità, diciamo colpevoli e sole, ma obiettivi di suti dei personaggi, che sulla pa- queste nuove guerre civili, la (Antibarbarus, violenza sessuale?" così, è che il rac- un fenomeno di massa. Da questa gina rimangono molto poco, barbarie di sempre ha avuto an- Zagreb 1996), conto dello stu- esperienza è nato il Centro per le perché svaniscono dopo averci che esiti storicamente inediti. in cui Seada pro è avvenuto donne vittime della guerra di Sa- raccontato l'impossibile, gli ulti- Soprattutto nel caso bosniaco Vranic presenta una parte dei in tempo pressoché reale - la rajevo, che ha pubblicato una mi attimi nella camera a gas. lo "stupro etnico" diventa arma colloqui che ha avuto con 202 stragrande maggioranza conosce vendutissima raccolta di testimo- Non lo dice, né lo teorizza, ma di guerra, progettata dall'alto e persone, di cui 175 donne, ri- 11 violentatore, amico o ex colle- nianze, Li pregavo di uccidermi, e con questo libro Slavenka imposta alla truppa, prolungata propone il dilemma. La giornali- ga, e spera che venga punito. E organizza varie forme di aiuto. E Drakulic incredibilmente si avvi- nel tempo e diffusa nello spazio sta ammette di aver dovuto "lot- non quaranta o cinquantanni alcune donne, fra cui solo una a cina, nonostante la diversità di in centinaia di case-bordelli. Per tare" con le vittime, e viene con- dopo, come ad esempio è acca- capo scoperto, hanno accettato toni e accenti, alla poetica del tutti gli osservatori lo shock del- tinuamente accusata di freddez- duto per le violenze sessuali av- di raccontarsi in una puntata di "pessimismo antropologico" che la scoperta è datato estate 1992. za e di voyeurismo, perché si venute durante la seconda guer- "Frontiere". L'INDICE ,

DEI LIBRI DEL MESE^H

Come è approdato il libro di Rebecca West, Black Lamb and Kaplan alla traduzione italiana, Grey Ealcon (1941; trad. it. par- che non è esattamente tempesti- ziale in 2 volumi col titolo Viag- va? Si direbbe che il libro non testimoniato in un reportage realizzato per il gio in Iugoslavia, Edt, 1994); se- abbia attirato l'attenzione degli guiti da autori di competenza let- "Tg 1" da Mariella Crocellà: "Avrei voluto editori italiani nel 1993, e nep- per evitare quella rimozione del "pensiero strappare quella vita dentro di me con le un- teraria molto più bassa, e (al pari pure nel 1996, quando ne appar- di Reed e West) privi di cono- molesto" e della memoria che rende possibi- ghie, ho provato a buttarmi giù da un muro, ve la seconda edizione con una le - in una catena interminata - che il delitto sperando di non vedere crescere la mia pancia, scenza effettiva della regione. Po- nuova prefazione. Si direbbe che co importa che il libro di Rebec- trovi ancora e sempre gesti uguali e nuove vit- sperando di morire. Quei bambini erano un la traduzione sia stata avviata (o tlm

separarsi, "dimenticare le rose" Carteggio di un amore tormentato ormai sfiorite: i due continue- ranno a scriversi, a cercarsi, spesso a tormentarsi, ma non si Eravamo cose d'oro incontreranno che fuggevol- mente a Novara (siamo ormai Rossella Bo alla fine del 1917) in occasione dell'arresto - dovuto a uno SIBILLA ALERAMO, DINO CAMPANA, e soprattutto alla disperazione scambio di persona - di Cam- Un viaggio chiamato amore. Lettere dei due protagonisti, destinati a pana. Il rivedersi è un addio: 1916-1918, a cura di Bruna Conti, trascorrere solo un breve mo- nonostante le ultime suppliche pp. 130, Lit 18.000, Feltrinelli, Mi- mento della vita immersi nella di Dino, Sibilla, che mai gli ave- lano 2000 felicità - "il ricordo di quei va negato il suo sostegno, re- mattini (...) ch'eravamo due sterà lontana da lui, ormai im- Un viaggio chiamato amore è, cose d'oro", scrive Sibilla - e prigionato a vita (dal carcere in ordine di tempo, l'ultima ri- poi a bruciare nella desolazione passa infatti, quasi senza solu- stampa dello struggente carteg- e nella solitudine, quando non zione di continuità, al manico- gio che testimonia la breve nella pazzia. mio di San Salvi a Firenze e poi quanto intensa relazione inter- Nulla più di questo può esse- al cronicario di Castel Pulci, corsa fra Dino Campana e Si- re sublimato dalla letteratura: dove morrà nel 1932). billa Aleramo, che si conobbe- l'accendersi pur ineluttabile Termina per loro "il viaggio ro, amarono e tormentarono della passione è mediato e vei- chiamato amore", come Campa- negli anni compresi appunto colato dalle "parole stampate", na non dubitava che accadesse: tra il 1916 e il proprie o altrui sua infatti è la definizione, che 1918. Il volume (Whitman, ad ben rientra nel clima visionario e è frutto della re- "Innamorata esempio), dallo girovago della sua opera e della visione, filologi- scrivere in fran- sua vita, che non conosce ritor- camente più ac- delle immagini di sé cese; il breve ni, se non nel sogno. Sibilla inve- curata, esercita- che di volta in volta momento di fe- ce, di cui è lo sguardo fissato sul- ta da Bruna licità (siamo la lontananza nella fotografia ri- Conti (la quale trae dagli occhi nell'agosto del prodotta in copertina (lo stesso firma quest'an- dei suoi compagni" 1916, quando sguardo che Bruna Conti segue no anche la cu- Sibilla afferma: nella sua rigorosa ricostruzione, ratela di II pas- "Ho fede, sai, intenzionata com'è a difenderla saggio, secondo romanzo-auto- tanta. Staremo insieme tanto. dalle noiose recriminazioni dei biografia della Aleramo, ripub- Guardiamo lontano. Amore. commentatori delle varie epo- blicato pure da Feltrinelli) sui Baciami") coincide con il deli- che), sceglie di proseguirlo anco- materiali di cui era composto il rante quanto - involontaria- ra a lungo, innamorata pervica- precedente volume del 1987 mente? - dannunziano tentati- cemente delle immagini di sé (Editori Riuniti), rispetto al vo di trasformare la propria vi- che di volta in volta trae dagli quale l'attuale risulta riorganiz- ta in un'opera d'arte, in un mi- occhi dei suoi compagni, quelle zato e ampliato grazie all'inseri- racolo ("Saremo soli sulla terra. stesse di cui continua instanca- mento di alcuni documenti ine- Bruceremo. Hai visto che sia- bilmente a raccontare fino a tar- diti. I nuovi criteri adottati nel- mo vergini, che qualcosa non ci da età. la datazione dei testi contribui- fu mai strappato? Per noi. Più a scono effettivamente a rendere fondo, ci mescoleremo allo spa- maggiormente unitario il car- zio, prendimi, tienmi, io non ti teggio, e a chiarire alcuni dei la- lascio, bruceremo" - ancora Si- ti rimasti oscuri nella vicenda billa). A quest'inno all'amore, La scuola, il pollaio che unì i due scrittori ribelli. La solo parzialmente oscurato dal- loro passione (il poeta visiona- la paura del futuro e dall'ironia Maria Vittoria Vittori rio dai comportamenti impre- di Campana ("Tutto va per il vedibili, l'autrice di Una donna meglio nel migliore dei mondi che aveva coraggiosamente ri- possibili", il 17 agosto del PAOLA MASTROCOLA, La gallina volante, Impresa ridicola, disperata, impossibile: ma vendicato al mondo il suo ruo- 1916) segue inevitabilmente un pp. 214, Lit 26.000, Guanda, Parma 2000 se la gallina ha le ali perché non dovrebbe usar- lo di creatura libera e desidero- ben più lungo tormento, in cui le? Del resto insegnare a usare le ali è anche sa di autodeterminarsi) suscitò, emerge da un lato lo stereotipo, A vent'anni esatti di distanza dal suo debutto quello che lei quotidianamente fa, o cerca di fa- nell'ambiente letterario di que- caro all'autore dei Canti orfici, nelle patrie lettere (nel 1980, nel libro di Luigi re, con i suoi allievi, i suoi ragazzi "a cui hanno gli anni - ma anche successiva- dell'intellettuale maudit, coatti- Malerba Le galline pensierose), quest'onesto ani- appiattito il mondo": il goffo adolescente Assa- mente - non poche polemiche, vamente destinato a distrugge- male chiamato gallina ritorna ad animare le pagi- rotti, lo skinhead Collina, la paffuta Richetta ac- intese soprattutto ad accusare re con il suo tocco tutto ciò che ne di un romanzo. Un romanzo che racconta di cessoriata di gel e piercing. E non è certo impre- Sibilla di essere in qualche mo- ama; dall'altro la figura di una Carla, quarantenne professoressa di lettere spo- sa meno ridicola, o disperata, o impossibile. do responsabile del destino di donna schiantata ma ancora di- sata e con due figli, equamente divisa tra il suo Le lezioni di sradicamento dai luoghi comuni follia cui Dino andrà incontro, sposta a farsi sacerdotessa di un pollaio, che ospita ventiquattro galline, e la scuo- ovvero di volo che Carla cerca di impartire ai suoi o di averlo comunque abban- amore impossibile. Sibilla ap- la, ambienti non così distanti come si potrebbe allievi inerti, orizzontali, paghi di becchettare in donato a se stesso in un mo- pare sostenuta da una sorta di supporre. L'autrice (nata nel 1956 e al suo esor- terra, sono vere e proprie partiture di un'operetta mento estremamente delicato vocazione terapeutica che, se dio) ne parla con cognizione di causa, dal mo- tragicomica. Per fortuna in classe c'è Tanni, ovve- per la sua vita. non le permette di negare la mento che è un'insegnante di scuola superiore; e ro Carla Tannivella, che non sarà un genio ma è follia dell'amato (di cui ben Com'è ovvio, il carteggio fra i se pure s'era vista nei libri di Domenico Starnone una che ha i pensieri e possiede "la dote straordi- presto si rende conto), le con- due inquieti amanti è destinato un'analoga rappresentazione ironica talvolta im- naria, ormai rarissima, di saperli esprimere in un sente almeno di pensare a se a una molteplicità di interpre- pietosa del mondo scolastico, risulta del tutto sorriso, in un tema"; e, nel pollaio, c'è Corvetta, la stessa e al proprio sentimento tazioni possibili, poiché riveste inedito il connubio che qui s'instaura tra scuola e gallina tutta nera che è più curiosa delle altre, più per lui come a una possibile pa- nello stesso tempo le caratteri- pollaio, discenti e galline, insegnamento e alleva- disponibile all'avventura. Va da sé che sarà Cor- nacea: ed è nei panni di una stiche di una testimonianza mento. vetta la gallina prescelta per il folle volo, e Tanni Beatrice trasfigurata in dea chiave del clima di una tranche aiuterà la sua stramba professoressa a progettare classica, che appare nella La storia è inscritta in una struttura circolare: interessante della nostra storia e costruire macchine da volo sempre più ingegno- straordinaria I piloni fanno il l'eterno ritorno - che ha poco di Nietzsche e molto letteraria, un potenziale emoti- se: "una specie di gru a metà tra il pendolo di Ga- fiume più bello, poesia che di burocratico - dell'anno scolastico, con i sui riti e vo di notevole intensità e, dato lilei e la carrucola nel pozzo di Campana scrive per lei, sempre le sue scartoffie; ed è una scrittu- nient'affatto trascurabile, un Montale". nel 1916, e che ora rientra a ra circolare che richiama però valore letterario intrinseco. Come andrà a finire non si pieno titolo nei materiali anche il recinto di un pollaio, Nelle lettere di "Cloche" e del- sa, e del resto non ha alcuna im- dell'epistolario. com'è testimoniato dalle ricor- la Aleramo, autentiche quanto renze lessicali: apre e chiude la portanza, perché il pregio mag- efficaci testimoni dell'auto- Ma anche l'illusione di una storia il verbo "beccare", e si ri- giore di questa storia esilaran- biografismo e del frammenti- guarigione, o almeno di una trovano di frequente espressioni te, beffarda e anche un po' smo vociano di quegli anni, si tregua, vien meno, e il romanzo come "zampettare", "raspare", commovente - che meritata- affaccia tutto un mondo di cri- d'amore precipita in tragedia: "abbassare la cresta", "abbassa- mente ha vinto lo scorso anno il tici e scrittori, a vario titolo Sibilla si vede come una rosa re le ali". premio Calvino per l'inedito - coinvolti nelle loro vicende, da calpestata da un amante deli- All'interno di questo doppio risiede per l'appunto nella sua Emilio Cecchi ad Antonio Bal- rante, Dino fa una cinica paro- recinto di scuola-pollaio la pro- capacità di mantenere aperta la dini, da Cardarelli a Franchi: la dia shakespeariana, in cui la tagonista "cova" un sogno smi- curiosità, la disponibilità al vo- letteratura e le peculiarità del Aleramo, alias "Rina Faccio surato: quello di riuscire a far lo a dispetto di ogni recinto, vivace ambiente intellettuale mia amica amante amabilissi- volare una gallina. d'ogni orizzontalità. dell'epoca si mescolano all'in- ma" è ormai "una donna sul ba- coercibilità del desiderio, al de- ratro" , una Giulietta da perse- lirio del possesso e della gelosia guitare. Non resta che fuggire, ,. LINDSCE 7 IMI DEI LIBRI DEL MESEH

MELANIA G. MAZZUCCO, Lei così la storia di Erika e Klaus, i due amata, pp. 430, Lit 32.000, Rizzoli, Storia straziata di Annemarie Schwarzenbach gemelli ormai in esilio. Il testo è Milano 2000 infatti punteggiato da una tesa Cavalli, automobili e baronesse corrispondenza, fatta di slanci In L'uomo senza qualità Musil ideali, effimeri rimpianti, utopi- osserva che chi "vuole la verità" stici piani di "amore plurimo". diventa uno "studioso" - ma 0 Anna Chiarloni Grazie a questa intersezione termine "Gelehrter" indica an- - ritagliata prevalentemente sul- che metodo e scienza -, mentre naggio filtrandone, e, perché di riferimenti all'Europa degli nella legge di famiglia. Trasgres- la figura di Klaus - la biografia chi "vuol mettere in gioco la sua no, esaltandone le caratteristi- anni trenta. siva ma affamata di tenerezza, la si dilata, incrocia i riferimenti soggettività" diventa di solito che. E c'è poi un terzo elemen- Lo sfondo iniziale è quello giovane scrittrice è respinta dal- letterari, si fa voce e parola di scrittore. Ma cosa deve fare, si to - questo sì - dei nostri gior- della Berlino di Hindenburg, ef- la madre, una virago algida e quel Sanatorium Europa che chiede Musil, chi voglia fare ni: una messa in gioco della fervescente e spregiudicata, do- normativa, incapace di affetto. scaccia i suoi figli, successiva- qualcosa d'intermedio? La so- scrittura che alterna diverse ve il lesbismo di Annema- Mentre il padre, di fronte alla mente di un'America efficiente luzione l'autore austriaco la modalità, afferrando il perso- rie - eterea dandy in cravatta, palese androginia della figlia, e reclusoria, feroce nel ridurre trovò com'è noto nella forma naggio, vorrei dire certificando- labbra scarlatte e taglio ma- opta per il rico- Annemarie a aperta della scrittura saggistica. lo, attraverso materiali e punti schietto - è ingrediente di una vero in clinica. "corpo estra- Oggi però - a fronte di un'am- di vista diversi, fino a confron- variegata e permissiva bohème Ecco allora, do- "Il padre, neo" al mondo e pia produzione, non solo italia- tarlo con un io autobiografico intellettuale. In primo piano po il primo ten- a se stessa. E an- na, di minuziose ricostruzioni - quello dell'autrice - che a più l'interno sfarzoso della casa pa- tativo di suici- di fronte alla palese cora, con l'ulti- in forma letteraria di vite, am- riprese emerge tra le maglie terna in Engadina, annegato nel dio, una sorta di androginia della figlia, ma fuga in Afri- bienti e sentimenti - la risposta cronologiche del romanzo sug- chiacchiericcio di un'opulenta matrimonio ri- opta per il ricovero ca, il testo si ani- potrebbe essere diversa. Perché gerendo la verità esistenziale imprenditoria borghese e di paratore che ma nel dedalo di la biografia articolata in forma della ricerca in corso. un'aristocrazia cosmopolita. Ca- porta Annema- in clinica" paesaggi di un di romanzo tende appunto a co- Mazzucco utilizza con note- valli, automobili, baronesse. E rie in Persia, ac- continente are- niugare i dati di fatto con l'in- vole perizia una struttura circo- una certa indulgente simpatia canto a una mi- nato ai margini terpretazione soggettiva, il me- lare, stringendo la protagonista per la Germania hitleriana. Inti- te, incerta figura maschile. Su o- del tempo e della storia. Grandi todo con la fantasia. Prendiamo nel segno di un doppio lutto: ma della famiglia Mann, soprat- gni spiaggia del mondo è il titolo orizzonti, dunque, non ignari di ad esempio il l'incidente che tutto di Klaus e Erika, Annema- di questa seconda parte, centra- voragini private, che la scrittura terzo libro di nel 1942 mutila rie, appena ventenne, laureata ta su quell'ansia di Annemarie di Mazzucco, appena increspata Mazzucco. C'è "Fatta di slanci l'esistenza di in storia, è in cerca di una sua che la spinge ad abitare nomi di- da lievi iterazioni nel risalire il indubbiamente Annemarie e la identità. Come loro fa uso di versi, lungo itinerari condivisi silenzio dell'amore lesbico, af- molta ricerca, ideali, effìmeri cancellazione morfina - il segno, allora cor- da molti intellettuali in fuga fronta con casta efficacia. molto studio di rimpianti, utopistici della sua figura rente, di una pretesa elezione dall'Europa, come ricorda Maz- Della Schwarzenbach - risco- carte, e docu- piani dalla storia di estetico-letteraria - come loro è zucco. Ci sono forse troppe no- perta negli anni ottanta da Roger menti, e genea- quegli anni. Di fragile, instabile. Ma Erika, tizie, troppi dati affastellati su Perret per la casa editrice svizzera logie in questa di amore plurimo" mezzo vibra una l'amica del cuore, troverà una razze, popoli, cose e case in que- Lenos - in italiano sono disponi- biografia della balenante strut- redenzione nel cabaret politico ste pagine persiane. Ma è grazie bili Morte in Persia (e/o, 1998) e scrittrice svizze- tura caleidosco- - notevole a pagina 91 quel suo agli squarci su un oriente immo- La valle felice (Tufani, 1998). Con ra Annemarie Schwarzenbach pica che nell'incipit sovrappone incisivo, rapido ritratto per "vo- bile e pietrificato, mai di manie- questa appassionante biografia (1908-1942). Ma c'è anche tutta in continua dissolvenza persone ce sola", in una Monaco ormai ra, che il racconto riprende quo- Melania G. Mazzucco ne ripro- la soggettività di chi con passio- e luoghi diversi per poi retroce- battuta dalle squadre naziste -, ta. E alla capacità dell'autrice di pone la figura: diversa, sperduta ne e intelligenza insegue nel dere nella presa diretta di detta- mentre Annemarie resta intima- far interagire lo straziato repor- ma anche - come dice il titolo - tempo e nei luoghi un perso- gliate visioni d'ambiente, dense mente impigliata nel denaro e tage interiore di Annemarie con "così amata". Contro il romanzo come arredamento Generazioni Essere nel male sociale Lidia De Federicis Walter Siti

All'inizio del Novecento la scuola è dei tede- nel periodo fra le due guerre e della borghesia ALDO BUSI, Casanova di se stessi, Aldo Subi (con falsa etimologia schi - i Mann, i Musil - e sullo sfondo, a noi po- ebraica che vi appariva ben integrata: mirando pp. 512, Lit 33.000, Mondadori, Mi- da "subire"). Questo Aldo Subi, steri, lascia intravedere il nazismo. Intendo la alla fine, allo strappo dell'impensabile persecu- lano 2000 che dice "io", non è a stretto ri- scuola in quanto situazione narrativa che rap- zione. Da tale adombrata consapevolezza del fu- gore il protagonista del libro, ma presenta i destini incrociati in un claustrofilico turo anche Dietro la porta trae una sostanza cu- L'ultimo romanzo di Aldo Bu- non è nemmeno, a stretto rigore, microcosmo. La classe o il collegio come, nel ro- pa. E Bassani mostra che il romanzo della scuola si è utile a chiarire che differen- un semplice testimone (come lo manzesco d'altri tempi, la locanda o il castello. funziona anzitutto per parlare d'altro. za ci sia tra l'autobiografia come è, mettiamo, Watson nei roman- Alla scuola è specialmente toccato, nell'universo La scuola del Sessantotto è di don Milani. La fine e l'autobiografia come mez- zi di Sherlock Holmes). I due narrativo moderno, il compito di configurare la scuola del post Sessantotto è della sinistra (dice zo. La prima è il racconto che protagonisti della storia sono il società in miniatura: là dove i giovani maschi ap- l'autore) patetica, che ha preso la voce indivi- uno fa delle proprie vicende, giudice Eros Torellino e il mae- prendevano le virtù dell'obbedienza e del co- duale di Domenico Starnone. E dov'è la scuola nella convinzione che siano stro elementare Amato Perche: mando, nei rapporti fra singoli e di gruppo, e delle donne? Muti oggetti del desiderio nella esemplari e/o istruttive, e ha co- Torellino è ossessionato dal bi- con esclusioni e alleanze e buie pulsioni e tutti i letteratura di Vittorini e di Bassani (poche le ra- me obiettivo (che può essere o sogno di possedere tutte le don- turbamenti dell'adolescenza. gazze e pronte a sposarsi già in quinta ginna- no letterario) quello di illustrare ne di Perche - e riesce effettiva- Nell'Italia fascista degli anni trenta la scuola è sio!), le donne invece hanno usato bene e poi in- (o di far riflettere su) la vita mente a farsi la madre, la moglie, di Vittorini, è II garofano rosso, accesa gioventù vaso la scuola. Senza farne però un nuovo luogo dell'autore stesso; la seconda è la sorella, l'amante e la figlia del del fascismo di sinistra; o è di Meneghello, il pro- narrativo, connotato con audacia dallo specifico un artificio esclusivamente lette- maestro -, finché, in un'estrema tagonista dei Fiori italiani che era entrato alle femminile. Cos'è infine la scuola, quest'appara- rario e viene usata dall'autore resa dei conti, i due vengono tro- medie nel 1932 (e nel rastrellamento del 10 giu- to che il mondo moderno aveva istituzionalmen- come pretesto - l'io, in quel ca- vati morti (e nudi) in uno chalet gno 1944, data fissa dei suoi ricordi resistenziali, te predisposto per la cura dei giovani? Se è vero so, non è che uno strumento sul lago d'Iseo. Per essere un pensò per la prima volta a un libro sull'educazio- che forse ha cessato d'essere la principale agen- particolarmente sensibile che semplice testimone, Subi parla ne). Più vicino ai maestri tedeschi è comunque il zia formativa, se ha cessato d'essere nella realtà serve minare gli stereotipi della troppo di se; ma più ancora, le che quella scuola l'ha rievocata vissuta il principale soggetto della trasgressione, realtà, ripartendo da quel che si vicende di Subi (per esempio la in Dietro la porta (1964). Prima liceo a Ferrara quale sarà la sua (epigonale) realtà romanzesca? conosce meglio: è insomma sua amicizia con un "plurindu- durante l'anno scolastico 1929-1930. Dietro la Intanto Paola Mastrocola con La gallina vo- l'equivalente romanzesco del co- striale" che poi gli mente e lo de- porta, mentre non visto ascolta i compagni e si lante un romanzo scolastico e femminile l'ha gito cartesiano. La prima esalta lude) assomigliano, per struttura scopre riflesso nello specchio del loro sguardo, il scritto. Quasi un'eccezione. Aggiungo un altro l'autore, la seconda lo sfrutta e psicologica profonda, a quelle ragazzo ebreo perde le certezze dell'innocenza e titolo, che viene dal Sud e ha vinto il premio lo distrugge. dei due protagonisti. Insomma, del decoro borghese, e apprende per sempre la "Nuove lettere": About me and about (Istituto Busi fa finta di rimpiangere la "storia esterna" di Torellino e propria natura: non riuscirà né adesso né mai a italiano di cultura di Napoli, 1999), una mistura l'autobiografia di primo tipo, di Perche illumina le radici in- spalancare la porta e accettare il confronto, "in- saggistica e narrativa, una seriocomica celebra- l'Histoire de ma vie di Casanova, consce ("l'avevo già vissuta tutta chiodato per nascita a un destino di separazione zione dell'attività didattica di Grazia Ferrara, ma in realtà brucia di curiosità e senza saperlo") della biografia di e di livore". Bassani nel 1964 aveva già pubblica- brindisina nata nel 1963 e insegnante di lettere a di interesse per questo nostro Subi - come dire che, nel pro- to Il giardino dei Finzi-Contini e subito dopo Fasano. In apertura la provocatoria Ferrara si tempo, in cui sembra che non cesso di autosvuotamento, Aldo avrebbe scritto L'airone, storia di una giornata annuncia così: "Un tale mi ha chiesto 'Perché esistano più "vite intere" capaci Busi è arrivato all'idea dell'auto- che precipita in suicidio. Era dunque nel pieno scrivi?' Avendo subito afferrato il tono sensibil- di essere raccontate senza esplo- biografia "delegata": "mi vengo- percorso del "romanzo di Ferrara" con il quale, mente ironico, gli ho risposto 'Per imparare a te- dere. Sono molti anni che, con la no bene solo i ricordi decisa- in sei volumi e intrecciando vicende disperse, nere la penna in mano, visto che prima mi sono scusa dell'autobiografia, Busi fa mente altrui, con quelli riesco a volle raccontare la vita di una città di provincia esercitata con qualcos'altro'". ricerca usando il romanzo; ma fare giustizia dei torti subiti". stavolta sottolinea il carattere di La parte più decisamente au- "pretesto" dando al se-stesso- che-scrive-di-sé un altro nome, L'ndicE

••DEI LIBRI DEL MESEI^B lettuale, soprattutto se esercitato Una memoria in una zona franca come la lette- ratura per ragazzi (e qui Verone- si coglie sapientemente il model- ghignante larsi di un sempre più diffuso ti- Milano città piccola po di alacre fornitore di storie, di Alberto Rollo un nuovo impiegato dell'edito- Marosia Castaldi ria), tutte queste manifestazioni SANDRO VERONESI, La forza del pas- di inconsistenza trascinano con sè anche 0 consolatorio pungolo Ero una camminatrice e camminavo per la mia città dove, per andare da qui a lì, ci vogliono al- sato, pp. 250, Lit 27.000, Bompiani, della rabbia coniugata al passato meno tre ore. Ora abito a Milano e faccio sempre gli stessi percorsi. La differenza è che qui, per ar- Milano 2000 e dei conflitti irrisolti. rivare da qui a lì ci vuole mezz'ora, perché Milano è piccola rispetto a Napoli. Quando arrivai qui e dal Ticinese andavo a piedi al Duomo o ai giardini di via Palestra o in corso Buenos Aires, tutti si af- Sandro Veronesi è autore di Veronesi gioca cinematografi- fannavano a elencarmi i tram e gli autobus che servono per arrivarci e io dicevo ma a che serve? E grande talento. È passato, con camente a dettare i ritmi di un th- così vicina. E andavo a piedi. Allora, in piazza Duomo alcune mattine c'erano degli uomini col cap- sensibilità e sapienza, attraverso riller (i riferimenti esibiti, quan- pello degli alpini e a me sembrava di stare proprio in un paese. C'era anche Macondo, lo spazio al- il reportage, ha misurato le po- tunque funzionali, sono sin trop- ternativo postpolitico in cui ci si trovava a bere a sentire musica a parlare. Poi hanno ucciso Moro. tenzialità di un new journalism po compiaciuti), ma in realtà è la Poi c'è stato il Settantasette e le città si sono chiuse. Ora si sono riaperte ma non dal basso: dall'alto. italiano, ha saggiato i trucchi e commedia a tonificare il muscolo Anche Milano si è riaperta e, come tutte le città europee, si è rifatta la faccia. Ha adornato lo scalo l'arte combinatoria del postmo- della narrazione, a irrorare di tic, delle Ferrovie Nord con un colonnato che sta tra il Pop, il postmoderno, l'industriale archeologico e dernismo narrativo muovendosi manie e ossessioni il ritratto del il film western. In mezzo alla piazza delle Ferrovie Nord ha messo un gigantesco ago di acciaio di di- ambiziosamente in un'area che protagonista (la lotta contro il fu- ciotto metri con giganteschi fili intrecciati di Claes Oldenburg. A me di Claes Oldenburg piaceva mi piacerebbe battezzare del mo strappa pagine magistrali, co- molto la macchina da scrivere in panno afflosciata e penso che sarebbe stato meglio mettere in piaz- great italian novel, dell'opera ca- sì come l'invenzione dell'eserci- za Cadorna una scultura del 1970 di Jean Francois Bory che si intitola L'eternità: è una macchina da pace di sintetizzare i guasti, le zio spirituale - battezzato "la pa- scrivere vecchio modello spruzzata d'oro su cui precipitano tanti soldatini di piombo. Forse sarebbe maschere, l'identità tumefatta ce del pianerottolo" - destinato a stata più consona alla nostra vicinanza ai Balcani, però Milano è la capitale della moda e l'ago e il fi- del nostro Paese. Da questo tener viva la fedeltà coniugale), a lo servono per cucire i vestiti di moda. Allora non c'erano ancora le gigantoreclames United Colors germe generoso è nato Venite segnare gli stacchi, a esigere le of Benetton, non c'erano le fontane con cui si è cercato di creare delle piazze, perché a Milano tutti venite B52 (Feltrinelli, 1995). entrate e le uscite, a montare 0 correvano da un posto all'altro dall'ufficio a casa e da casa all'ufficio e non avevano il tempo di fer- Con La forza del passato, a ugua- meccanismo delle agnizioni (la marsi nelle piazze. Ora nelle piazze, come in ogni città internazionale, hanno il tempo di fermarsi gli le ambizione corrispondono una lettura della lettera della moglie immigrati che la sera dopo le nove si fermano a mangiare panini. Ora ci sono zone chiuse al traffico formidabile idea narrativa e so- in circostanze quantomeno para- perché altrimenti moriamo prima ed enormi palazzoni grattacielati. La periferia è costituita da pa- prattutto una sintassi del rac- dossali), a modulare le divagazio- lazzoni grattacielati o da paesini tutti puliti e ordinati, senza il kitsch che c'è nella periferia di Napo- conto sorprendentemente atleti- ni (quella formidabile sui com- li dove le insegne e le facciate di locali e ristoranti trasmigrano dalla Madonna del Rosario al film we- ca, un'anglosassone scioltezza menti degli amici ascoltati attra- stern al film hollywoodiano. Qui tutto è normale. Per questo la gente si uccide. Non c'è bisogno di che richiama Graham Greene, il verso il citofono del portone di altri che lo faccia. Ci pensa da sola come succede nelle grandi città del Nord ricco d'Europa. Non c'è miglior Maugham, un certo Le casa). La forza del passato è - mi bisogno di un colpo di lupara o di pistola da camorra. Qui tutti sanno benissimo come si fa: basta Carré. sembra - una fosca commedia mettersi in una cassa o davanti al televisore e aspettare come ha fatto quell'uomo "tra i sessanta e gli L'idea: Gianni, un giovane degli equivoci che soprattutto fa ottanta anni" che è stato trovato in una "strada sterrata, piena di sterpaglie, che collega via Traiano scrittore di libri per ragazzi, vie- perno intorno alla nuova equivo- con via Gattamelata... un anziano malnutrito e segregato in un appartamento, morto per gli stenti e ne avvicinato da un sconosciuto cità dell'intellettuale (un intellet- scaricato per paura". Secondo me ci si è messo da solo nella cassa. O come è successo ad Amburgo che si ostina a volergli raccontare tuale ipodeterminato quanto si a Wolfgang Dikcs, "deceduto nel dicembre '93 è rimasto per cinque anni morto, seduto davanti al una verità destinata a ribaltare vuole ma pur tuttavia inserito televisore con l'albero di Natale ancora acceso senza che nessuno se ne accorgesse". Ora è interna- l'immagine del padre, recente- nella dinamica dei premi, dei ri- zionale perché non c'è più la Magneti Marelli né l'Ansaldo e dentro i padiglioni dell'Ansaldo da un mente scomparso, il quale non conoscimenti, delle crisi creati- sarebbe stato il generale demo- ve) che si vive e si racconta attra- cristiano, l'uomo di potere e dal- verso codici letterari-cinemato- le frequentazioni eccellenti che grafici, che sa quanto è vivo e Gianni ha conosciuto e detesta- quanto è morto della tradizione a to, ma una spia sovietica, un uo- cui implicitamente si appella, e mo chiave degli equilibri Est- che vive il suo "intrigo interna- Ovest, un depositario dei misteri zionale" consapevole di non po- riusciti") non parlano allo scrit- recitare il proprio ruolo, insom- ter contare su schieramenti che tore anche perché non lo consi- ma a essere inevitabilmente che hanno segnato la storia d'Ita- lia dal dopoguerra in poi. La ri- non siano quelli, infine molto tobiografica (con episodi bellis- derano degno delle loro confi- inautentico. Preferisce evitare, velazione incrina il faticato equi- privati, di una, sia pur piccola, simi, come l'addio al fantasma denze, e lo scrittore risponde innamorandosi di "un maschio librio esistenziale di Gianni, così identità da ricostruire. Gli scena- del padre: "non è possibile an- con uno slancio d'amore-odio: vero", "un borghese di sogno", come la contigua confessione ri evocati dalla storia del padre dare avanti così, papà, io sono "questo me lo rende oggi anco- uno che "non era mai stato a let- della moglie circa una trascorsa (un russo che si è calato nei panni diventato troppo vecchio, or- ra più dolentemente odioso". to con un uomo" - garantendo- relazione adulterina fa franare di un ufficiale italiano per con- mai, sono più vecchio di te L'antica "pena di essere social- si quindi una fine rapida del l'accarezzata convinzione di ave- quistare una posizione di con- quando mi picchiavi") è tal- mente inferiori sempre" si com- rapporto e un ritorno, concla- re costruito un rapporto coniu- trollo nell'apparato militare ita- mente legata al cosiddetto "af- bina a una più inconfessabile in- mato, alla castità. La castità, tra gale fondato sulla lealtà, sulla fi- liano all'indomani della seconda fresco sociale", la struttura è feriorità psicologica, a formare l'altro, è una caratteristica del- ducia, e soprattutto sul governo guerra mondiale) sono così ampi così necessaria e congegnata in un corto circuito che era ben l'eroe epico. illuminato della virtù. Un inci- rispetto alla statura di Gianni, ri- un così commovente impulso noto a Baudelaire: Signore, con- Altro che satira della borghe- dente in motocicletta e il succes- spetto alla ridefinizione del suo conoscitivo, che fa a pezzi i di- cedimi di non essere inferiore a sia lombarda post-industriale! sivo ricovero segnano con la con- codice morale-comportamenta- scorsi di chi dice: Busi è bravis- coloro che disprezzo. Subi parla C'è anche quello, naturalmente, cretezza della debacle fisica l'in- le, che lo sconcerto eh fronte a un simo a raccontare, peccato che e parla anche perché non vuole ma compreso in un percorso combere, la cogenza di una svol- passato riscritto anfibologica- la sua infelicità lo renda tanto ascoltarsi e preferisce esibire il ben più serio ed emotivamente ta. Il bel titolo del romanzo si mente dalle inedite rivelazioni narcisista, perché non racconta dono della narrazione al posto impegnato. Senza paura per il muove fra la sua origine pasoli- emerge soprattutto come scacco e basta, risparmiandoci i suoi dell'autoanalisi. E vero che, rac- proprio dolore, ma anzi usando niana ("Io sono una forza del di un figlio in un mondo senza sproloqui? Il lettore a cui Subi contando la storia di Torellino e il proprio dolore come un gri- passato, solo nella tradizione è il padri, o senza maestri. Non è un si rivolge non è un lettore "ele- Perche, capisce la complicità maldello. Di fronte a una so- mio amore") e quel tanto di resi- caso che 0 personaggio più me- gante" e "raffinato", è un letto- che lega la vittima al persecuto- cietà che si presenta nuova e ric- duale verdismo melodrammati- morabile sia proprio un sostituto re tignoso che vuole soprattutto re e l'ambiguità del servo con- ca di mutazioni sorprendenti, co in cui è adom- paterno, un ri- capire, il lettore da "tirar su" in tento di esserlo. Ma preferisce Busi concepisce il romanzo co- brata l'emergen- sarcimento pa- futuro. pensare a se stesso come a un me un "meccanismo testimonia- terno che esce uomo buono che non diventerà le" che ricava dai particolari za del destino. Però è vero che Subi parla "Una sintassi dal buio, rozzo mai un persecutore; intuisce privati indicazioni sui fenomeni In realtà quello troppo spesso ci si parla addos- e gentile, armato che, nell'inferno della recipro- pubblici, sapendo che in indagi- che evoca Vero- del racconto so quando non si hanno interlo- di pistola, che cità affettiva, si corre sempre 0 ni del genere è impossibile non nesi è un passato cutori. Ma la ragione è anche sorprendentemente mangia unto e rischio di diventare il "padro- essere personalmente coinvolti, ingombrante, un'altra, ed è connessa a ciò che atletica, un'anglosassone beve birra, che sa ne" o il "borghese riuscito" di fino ai nodi più oscuri e alle re- ostile a qualsiasi Subi scopre di sé scrivendo la valutare una tra- qualcuno, e perciò respinge la sistenze più profonde. Ogni ro- intenerimento, scioltezza" propria "autobiografia per pro- duzione ben fat- reciprocità: "non apparterrò manziere importante, in Italia, che porta con sé cura': "l'unico ruolo che ho io ta del Placido mai a nessuno, ma non odierò deve reinventarsi una tradizione l'immagine di qui dentro è quello dell'Infanga- Don, che è insomma una persona mai". L'unico affetto realmente romanzesca: Busi si appoggia al una memoria ghignante, cattiva, to e del Vendicatore". La moti- "buona e misteriosa e forte e ro- reciproco è, al solito, quello che Settecento inglese, a quel mi- dispettosa. Il cedere del sipario vazione narrativa per cui Subi si mantica e piena di passato come lo lega alla madre, e lei sola può scuglio di curiosità sfacciata, di delle ultime buone certezze, il trova a dover fare da testimone ogni padre desidera essere agli permettersi di smontare le sue aggressività economica, di em- venir meno della malsicura con- è che i maschi eterosessuali non occhi di un figlio". Gianni è così pose eroiche, come quando smi- pirismo razionalista e di audacia vinzione di essere ripagati dalla hanno il dono della parola: se lo piccolo di fronte a quest'altro tizza il suo desiderio di adottare strutturale. Busi sta dalla parte correttezza e dall'onestà indivi- scrittore non raccontasse per lo- Gianni che può finalmente di- una zingarella; per il resto, del romanzo come conoscenza e duale, la screpolatura che si inci- ro, loro non saprebbero mai rac- sporsi a ricominciare. Da dove e quanto all'amore "di passione e rivendicazione, contro il roman- de sulla morbida superficie della contarsi. Ma, come risulta dal che cosa, Veronesi non ci dice. compassione" che Subi dice di zo come "arredamento"; ma compagine famigliare, il sospetto rapporto con il "plurindustra- Senz'altro da qualcosa che subito cercare, beh quello lo portereb- mentre in molti lo auspichiamo, di saper intaccata anche la rassi- le", i maschi eterosessuali (che "gli manca". be a "essere nel male sociale", a lui lo fa. curante decenza del lavoro intel- qui coincidono con i "borghesi „ riHDiCE , LLLLDEI LIBRI DEL UESEBI

pit di romanzo incompiuto"). E Lo splendore infatti il primo, scoppiettante Scarpa - quello che nel 1996 del vuoto trionfa nel romanzo-saggio Oc- chi sulla graticola (Einaudi; cfr. "L'Indice", 1996, n. 4) ma an- sacco di anni fanno teatro concerti convegni, come a Napoli non c'è più l'Italsider e dentro le offici- Andrea Cortellessa che quello, di due anni succes- ne della vecchia Italsider c'è la Città della Scienza. A Milano fa bene camminare perché la strada è sivo, del bistrattato package di sempre piatta, non si vede il cielo e la scansione circolare delle circonvallazioni ti riporta sicuramen- TIZIANO SCARPA, Cos'è questo fra- narrazioni brevi Amore® (Ei- te al punto di partenza. Le distanze oggettive rimangono quelle di un paese ma le distanze interiori casso? Alfabeto e intemperanze, naudi; cfr. "L'Indice", 1998, n. sono abissali perché questa città è un non paesaggio che non è un non luogo. Non è come essere in pp. 181, Lit 16.000, Einaudi, Torino 10) - è un prensile imitatore di aeroporto o in metropolitana, non luoghi che sono dovunque. Milano non è dovunque: è dentro se 2000 voci, un acrobatico pasticheur stessa, dentro il suo non paesaggio imploso, senza vulcano, senza fiume, senza mare, senza montagna, in grado di fare con le parole (le senza niente di niente tranne le centinaia di cortili dove ti ricordi di Stendhal che li amava tanto. Se Quello di Tiziano Scarpa, il "frasi-giocattolo", le chiama: al- esci dai cortili trovi gente di tutti i colori: gialli, neri, bianchi, integrati, clandestini, poveri, barboni, più brillante fra i narratori ludendo agli speech acts di Au- uomini d'affari, donne in carriera, donne che fanno la spesa. Ormai le città intemazionali sono tutte all'esordio negli anni novanta, è stin, ai giochi linguistici di uguali. La differenza è che qui, per arrivare da qui a lì, ci vuole sempre mezz'ora e lo spazio di all'origine un formidabile ta- Wittgenstein e magari anche ai mezz'ora, per 0 tempo dell'anima, è brevissimo: non hai il tempo di farti una mappa, anche perché lento mimetico. Il suo nuovo li- metafisici balocchi dell'amato vedi sempre le stesse cose, a meno che non cambi qualche United Colors of Benetton che ti spaven- bro, caratterizzato da uno Savinio) tutto ciò che vuole. La ta all'incroco tra via Pontaccio e via Mercato. Per chi viene da dove il paesaggio è troppo forte, fa be- scoppiettio continuo di trovate, poetica dell'"apocrifo" fa an- ne stare in un non paesaggio: così si lavora meglio e si impara meglio a morire, perché si ha paura del- dissimula pure segmenti assai che qui le sue prove (per esem- la morte se si guarda l'infinità del mare dallo strapiombo di una rupe o nella solitudine di una mon- seri, che permettono di indivi- pio nell'esilarante - e minaccio- tagna. Qui ci si allena alla morte. Alla morte internazionale metropolitana, alle cassette da sonno che duare quasi una poetica. Par- sa - Lantacritica, che fa il verso i giapponesi hanno in metropolitana e che forse avremo anche noi qui a Milano per passare più dol- lando dei monologhi di Thomas a diciotto noti critici letterari, o cemente dal sonno temporaneo a quello interminabile. Tanto, nel frattempo, ci saremo allenati. Bernhard, Scarpa sottolinea co- nel - perfetto - tomheau per me essi non sia- Giorgio Man- no davvero in ganelli). Eppure prima persona, qualcosa è cam- bensì passino "Delle loro biato in Scarpa: per la trascrizio- tremende, e infatti Cos'è ne di un narra- tragiche carabattole, questo fracasso tore-portavoce, non è una rac- il quale non fa io non ne voglio colta calviniana, altro che "apri- più sapere" una specie di re le virgolette nuova Collezio- per far risuona- ne di sabbia. re la voce dell'altro". Il talento Il suo baricentro è invece co- dell'istrione (un libro di stituito dai pezzi facili usciti su Bernhard si intitola L'imitatore "Alias", il supplemento del "ma- di voci) si rivela così essere, an- nifesto", qui raccolti con il titolo ziché narcisistica egolatria, mas- 17 collaudi ( +1). Se il titolo rin- sima apertura a quella altrove via alle prefazioni di Marinetti ai definita la "parola radicalmente libri delle ultime leve futuriste, altrui della letteratura" - abdi- l'intento è quello di fuoriuscire cazione di sé nei confronti fisicamente dallo studiolo del dell'onda sonora e corporale dei manierista, dalla Wunderkam- rumori o voci altrui. Perché noi mer del collezionista malinconi- "siamo tessuti, impastati, fatti co ("l'utopia carceraria delle no- (drogati) di altri". stre biblioteche mentali"), per Nel saggetto sul Campiello mettere in scena "un'esperienza goldoniano che intitola il libro suggerita da quelle pagine". Ed come, secondo Scarpa, si frantu- mette in atto il nostro desiderio (raccolta di scritti critici dal è significativo che tale anelito Venezia merà Venezia, per la mortale sua di perderci, di smarrirci, di 1991 al 1999), lo scrittore si fa all'apertura coincida con l'in- ridondanza estetica. Dunque, confonderci. "Il primo e unico registratore umano del "verbo- contro sulla via di Damasco con a caso suggerisce Scarpa - sulle orme di itinerario che ti suggerisco ha un dromo", "sociodromo", "soma- Il signore che apre: cioè con l'An- un certo Calvino -, vi è una Ve- nome. Si intitola: A caso. Sottoti- todromo", insomma dell'arena tonio Moresco qui intervistato nezia esperita dai piedi, una ago- tolo: Senza meta". Si tratta di popolare, ring tonante di stre- ("Anch'io, se avessi potuto leg- Enrico Cerasi gnata dal cuore, una patita dal na- smarrirsi, di perdersi, di girova- piti e sussurri. Qui per Scarpa gere le tue cose quindici anni fa, so e dalle gambe, una bramata gare senza uno scopo, senza un si inaugura "un rapporto fra ar- non avrei perso tempo con que- TIZIANO SCARPA, Venezia è un pe- dalle mani ecc. Questo nella pri- perché, lasciandosi risucchiare in tista e classi popolari" prose- sta ideologia terminale", così re- sce. Una guida, pp. 126, Lit 11.000, ma parte. La seconda, invece, questo organismo originario. "La guito, nel Novecento italiano, cita Scarpa il suo atto di contri- Feltrinelli, Milano 2000 propone un'antologia di esercizi salvezza viene dall'origine", af- dal solo Palazzeschi del Doge zione). Il libro termina, conse- letterari aventi Venezia come og- ferma l'autore; in essa non v'è (un romanzo non a caso vene- guentemente, con l'abbandono Ha avuto una bella idea, l'edito- getto: in buona parte si tratta di "nessun Minotauro" - "nessun ziano). Avrebbe potuto aggiun- del Novecento morente insieme re Feltrinelli, a riproporre - rive- scritti dello stesso autore, con la mostro acquattato che aspetta di gere il Gadda di Adalgisa e Pa- alla nonna morta: "Di tutti e due duta ed ampliata - l'iniziativa edi- piacevole aggiunta di un brano, divorare la propria vittima". Si sticciaccio (quello che parla - che pure ho amato tanto e che toriale di Paravia, che, nel 1998, tradotto dallo stesso Tiziano Scar- tratta, evidentemente, del sogno dell'"insinuazione del dialetto" mi sono stati carissimi - delle lo- aveva pubblicato In gita a Venezia pa, di Guy de Maupassant, e di di chi si è allontanato, di chi è come "forma di avvicinamento ro tremende, tragiche carabatto- con Tiziano Scarpa. Si tratta di una un testo inedito di Diogo Mainar- partito. Coloro che restano, qua- al pòppolo", alla sua "icastica le, io non ne voglio più sapere". guida letteraria, come si usava in di. L'intermezzo, infine, offre una si sempre, hanno sogni diversi.® di alto valore"); ma il punto Siamo insomma in piena tran- altre epoche, che tuttavia non ha rassegna bibliografica delle opere non è certo nella precaria carat- sizione: tra il Signor Scarpa Uno, solo lo scopo di suggerire itinera- letterarie a cui l'autore, nella pri- terizzazione sociale di questa che conosciamo e amiamo, e un ri più o meno turistici, ma anche ma parte, ha fatto riferimento. La citta è le regioni istanza etno-linguistica (la qua- Signor Scarpa Due i cui linea- di fornire un ritratto, più antropo- Rivolgendosi a una graziosa le infatti gli fa azzardare un ter- menti non riusciamo ancora a logico che artistico, della città na- candidata turista, Scarpa propone C'è la Venezia di Tiziano mine screditato come "populi- decifrare. Dovessi aggrapparmi tale dell'autore. L'edizione feltri- una guida, un manuale di orienta- Scarpa. La Roma del toscano smo"). A contare è invece la ra- a una sola delle travicelle qui nelliana si compone di due parti e mento pratico, quotidiano e im- Sandro Veronesi. La Milano dicale dialogicità di questa poe- galleggianti, nel "brusio mitolo- di un intermezzo: la prima adem- mediato in cui c'è posto per aned- di Marosia Castaldi, napoleta- tica dell'incontro ("la letteratu- gico" e nel "bagno d'immagini" pie, a suo modo, all'impegno con- doti personali o popolari e per cu- na. Sulla nuova narrativa ve- ra è la scienza degli incontri"): che allaga questa fine di secolo, tratto con il sottotitolo, suggeren- riosità varie; l'opera, insomma, è neta, e sul passaggio delle l'Alatiel di Boccaccio o persino starei col brano più antico, l'ine- do nove quasi-itinerari ripartiti in apparentemente estranea alla mi- identità municipali alla me- la Beatrice del sonetto Tanto dita Teoria delle aureole, che il- altrettante "sezioni" corporali: tologia più o meno decadente di tropoli, è uscito II "times" e la gentile come figure di "incon- lustra lo stilema col quale i fu- piedi, gambe, cuore, mani ecc. cui sappiamo. Ma ciò che colpisce casa degli specchi (Il Poligrafo, tro perfetto, conchiuso in se metti rappresentano un oggetto Coerentemente con l'idea già è, tuttavia, proprio la dimensione 1999), un saggio di Saveria stesso, esaurito in una compar- scomparso (sottratto, volatilizza- espressa nei suoi lavori letterari, mitologica del libro. Chemotti. Sul particolare am- sala: ciao". E chiaro come la di- to, evaso): un prillare di raggi Tiziano Scarpa conferisce al cor- Tiziano Scarpa, nato e cresciuto biente sardo, Ignazio Delogu, versificata ebbrezza del numero concentrici, "un'impercettibilità po un ruolo centrale nell'espe- a Venezia, ritrae Venezia come un nato ad Alghero nel 1928, degli "incontri" sia inversamen- talmente flagrante, talmente cla- rienza del mondo. organismo primitivo e avvolgente, pubblica storie di vita e di te proporzionale alla loro morosa da manifestarsi con un Nel caso specifico, suggerisce materno: e misterioso, come ogni memoria raccolte con il titolo profondità. Molteplicità, super- visibilio". Questo libro viene da che l'esperienza di Venezia non origine. Venezia è un pesce, "è Una città una strada e altri rac- ficie: il pensiero non può che leggerlo, o guardarlo, come fos- debba essere monopolizzata da dalla notte dei tempi che naviga". conti (Editrice Democratica correre a (sigla in- se una di quelle malinconiche una minoranza di storici dell'arte, Come si può non vedere nell'im- Sarda, 1999): "racconti urba- fatti la letteratura dell'incontro aureole della perdita: in luogo di ma che risponda invece, nono- magine del pesce mitologico quel- ni non del tutto frequenti in una specie di ricetta per Se una un Novecento estinto ma ben stante il rischio di schizofrenia, la del mare, cioè dell'origine una terra in cui la città tarda notte d'inverno un viaggiatore: lungi dall'essere sostituito. O di all'esigenza di un corpo frantu- - materna per definizione? L'ori- ad affermarsi". "primi versi senza poema, inci- una nonna che non c'è più. • mato: frantumato anch'esso, così gine, qui, è la salvezza perché n.6 riNDLCE o ••DEI LIBRI DEL MESEIIH

Silvestri, l'infame Documenti veri e importanti, ma non contestualizzati e interpretati in modo fuorviante Mimmo Franzinelli

DARIO BIOCCA, MAURO CANALI, dell'aggancio a Bellone, dalle informazioni in cambio di poche tatti con don Orione furono più della polizia sulla preparazione L'informatore: Silone, i comunisti e origini all'evoluzione sino alla si- lire, per il pane e la pigione. burrascosi di quanto non li si sia di attentati terroristici. Diversi la polizia, prefaz. di Piero Melogra- gnificativa risoluzione, esami- Comportamento abbastanza dif- voluti dipingere e, cessati i rap- altri riscontri testimoniano ni, pp. 275, Lit 30.000, Luni, Milano nando cosa esso abbia compor- fuso a quei tempi, con la riserva porti, il giudizio del reverendo un'intelligenza strategica, capa- 2000 tato per il militante della sinistra mentale di contenere la collabo- sull'ex allievo suonò assai aspro. ce di blandire politici ben più e, di riflesso, per le formazioni razione entro i limiti di notizie La frequentazione con Bellone navigati del giovane Silone. Tra- Dario Biocca e Mauro Canali cui egli appartenne. generiche. In realtà, una volta fu più sporadi- scurato questo pubblicarono tra il 1998 e il Tranquilli fu uno strano tipo invischiati nella rete, uscirne era ca, ma il filo co- snodo, Biocca e 1999 su "Nuova Storia Contem- di informatore, poco o punto in- oltremodo arduo. Bellone, fun- municativo si "L'adesione al socialismo Canali si sono zionario "liberale" abituato a mantenne per interessati a Bel- poranea" alcuni saggi nei quali, teressato a compensi monetari e convisse sulla base di informative degli nemmeno sostenuto da ragioni trattare con gli oppositori su un una dozzina lone unicamente anni venti attribuite al giovane di simpatia politica verso il fasci- piano di rispetto e di impegno d'anni, dal bien- col legame personale nella prospettiva Secondino Tranquilli, si indica- smo. Il rapporto con Bellone, as- degli accordi, seppe conquistarsi nio rosso alla con un funzionario del rapporto in- va l'esistenza di un collegamento solutamente centrale in tutta la la fiducia del giovane; può darsi crisi del regime trattenuto col tra il futuro scrittore, all'epoca vicenda, verteva su aspetti di na- che egli, impegnato nel soccorso liberale, dal- di polizia" giovane sovver- dirigente comunista, e la polizia. tura personale, ancora da inda- ai terremotati della Marsica, ab- l'ascesa al pote- sivo. Ora i due storici gare. Poco si co- bia giocato abilmente la carta re di Mussolini Con un ecces- presentano nel nosce della per- della solidarietà col militante so- sino alla stabilizzazione del fasci- so di enfasi, le carte qui pubbli- cialista e con i suoi conterranei. smo e al debellamento delle op- cate sono giudicate "sconcertan- volume L'infor- "Per quanto possa sonalità e della matore: Silone, i statura del fun- Cosa rappresentò, per Tranquil- posizioni. I fondi archivistici ti e inattese", quando le parti più comunisti e la risultare spiacevole, zionario che fu a li, educato tra i 15 e i 18 anni in dell'Acs contengono indicazioni rilevanti sono da tempo note, in polizia una cin- il materiale lungo interlocu- strutture assistenziali statali e re- significative sul funzionario e parte anticipate nei precedenti ligiose, quel commissario? Don sulle sue frequentazioni di vari studi di Biocca e Canali o addi- quantina di rela- rinvenuto è di tore segreto di zioni confiden- Silone. L'ipotesi Orione e Bellone impersonava- esponenti antifascisti, regolar- rittura già edite, come il memo- ziali risalenti al Secondino Tranquilli" più probabile è no istituzioni - religiose o civili - mente tradottesi in resoconti riale del 3 dicembre 1927, il do- 1923-30, reperi- che l'incontro con le quali l'orfano dovette informativi inviati a Bocchini: cumento di maggiore respiro sul te in un paio di tra i due sia av- confrontarsi per forza di cose, in nell'ottobre 1929, egli riferì alla piano dell'analisi politica (tra- fondi dell'Archivio centrale del- venuto durante la militanza una relazione peraltro segnata Direzione generale della Ps sugli scritto in appendice al mio volu- lo Stato. Il materiale coevo è dell'adolescente marsicano nei da sentimenti e da risentimenti, abboccamenti con l'ex deputato me I tentacoli dell'Ovra, Bollati preceduto da due saggi miranti a gruppi socialisti della capitale, dalla chiusura e dalla ripresa del Baldesi e con altri qualificati Boringhieri, 1999; cfr. "L'Indi- comprovarne la paternità silo- nell'immediato dopoguerra, col dialogo. L'adesione al sociali- esponenti riformisti, e due anni ce", 1999, n. 12). niana. Leitmotiv dell'arresto accompa- smo, nel segno di un rinnova- più tardi verificò - attraverso in- Molto vi è da dire sul versante mento epocale e millenarista, contri con elementi di rilievo dei interpretativo. I due studiosi La tesi degli autori è presto gnato da insulti e percosse, se- convisse col legame personale al- movimenti socialista, repubbli- presentano monodimensional- riassunta: Secondino Tranquilli, guito dal colloquio con un fun- lacciato con un sacerdote e con cano e anarchico - l'inconsisten- mente le informative, quasi si "informatore di alto profilo" a zionario comprensivo e "uma- un funzionario di polizia. I con- za di notizie pervenute ai vertici trattasse di materiale omogeneo, partire dall'autunno 1919, sino no", che chiese all'interlocutore in sequenza cronologica lineare agli inizi del 1930 trasmise a e sempre della massima impor- Guido Bellone, funzionario del- tanza; i rapporti, viceversa, sono la Questura di Roma, notizie di contraddistinti da notevoli salti straordinario rilievo sulle forma- cronologici (un blocco di rela- zioni politiche di cui fece parte Lo scrittore: Silone, i delatori e la denuncia zioni del 1923-24, pari ai quattro (federazione giovanile socialista quinti del totale, e isolati invìi e Psi sino al gennaio 1921, quin- Bruno Falcetto disseminati nell'arco di sei anni), di federazione giovanile comuni- da registri stilistici stridenti (si sta, PCd'I e Komintern), agevo- passa dal rispettoso "lei" al col- lando notevolmente l'azione re- Egli resta così legato alla propria vergogna con la Alcuni passi della prima edizione italiana di Pa- loquiale "tu") e da dislivelli con- pressiva contro i movimenti di catena della paura. Probabilmente quest e nella ne e vino (Nuove edizioni di Capolago, Lugano, tenutistici. sinistra, protetto dal nome di co- tecnica di ogni organizzazione statale, mai però 1937, p. 322) dedicati ai temi della delazione e del Mai, nell'esame di quelle car- pertura di "Silvestri". controllo poliziesco sulla società non figurano più un regime si è eretto sulla corruzione dei cittadini moralmente più deboli e sulla loro complice pau- te, si valuta - anche solo per ri- Sgombriamo il campo da una nella stesura del 1955. Ne trascrivo due (che figu- gettarla - la possibilità di un questione preliminare: il mate- ravano nel dialogo-confessione fra Luigi Murica e ra come l'attuale]. La vera organizzazione sulla quale si basa l'ordine attuale è questa occulta cor- doppio gioco o l'ipotesi della re- riale d'archivio dimostra che i Pietro Spina) e provo a prenderne spunto per dazione di note "controllate" contatti tra il giovane rivoluzio- qualche considerazione su quel che sta accadendo porazione della paura". Credo che al carattere spesso emotivo, tenden- (nelle quali, cioè, affiorasse sol- nario e un funzionario della dell'immagine dell'opera letteraria di Silone nel tanto la parte meno compromet- Questura di Roma non furono fuoco della controversia di questi mesi: zioso e poco documentato del dibattito su que- st'ultimo 'caso Silone' non sia certo estranea tente delle notizie conosciute estemporanei né superficiali. "Don Paolo ricorda i numerosi casi di delazione dall'informatore). Il libro sostie- Anacronistico, dunque, lo sforzo politica da lui conosciuti nella vita di partito; la vi- l'impostazione che Dario Biocca e Mauro Canali hanno scelto di dare al loro lavoro, quasi da serial ne piuttosto che il confidente di quanti, negando il valore del- ta di un'organizzazione clandestina in un paese spinse al massimo la collabora- la nuova documentazione, ripro- sottoposto alla dittatura è continuamente domi- storiografico di genere giudiziario, verrebbe da dire. Squilibrio fra costante incremento docu- zione con la polizia, anche se pongono la tradizionale visione nata da una lotta cieca contro le infiltrazioni poli- non se ne chiariscono le motiva- dell'itinerario esistenziale silo- ziesche. Ma la figura del delatore egli se l'era sem- mentario e persistente modesto interesse per in- terpretazione e contestualizzazione, struttura ar- zioni. Concentrati sulla singola niano. Per quanto possa risulta- pre immaginata in un modo alquanto convenzio- informativa di "Silvestri", Bioc- re spiacevole, si deve prendere nale ed uniforme; per la prima volta egli vede di- gomentativa fortemente assertiva e massimalista, a dispetto di una materia sfuggente e complicata ca e Canali perdono di vista la atto del fatto che il materiale rin- battersi davanti a sé un pover'uomo, nel quale questione fondamentale, ciò che venuto da Biocca e Canali è di tutto ciò che c'era di umano è stato offeso"; (per natura delle carte, modalità particolarissima del rapporto con la polizia, scarsità di notizie sul rimase sottaciuto: notizie, sia Secondino Tranquilli, o comun- "È noto che in ogni reparto d'ogni grande fab- chiaro, tali da poter scompagi- que a lui riconducibile in quanto brica, in ogni banca, in ogni ufficio importante, la Silone di quel tempo, difficoltà di individuare motivazioni). Ma di questo dice benissimo e in nare e distruggere l'intero appa- fonte informativa (per qualche polizia ha i suoi informatori. In ogni casa di città il rato interno del PCd'I; esito al documento servirebbero ulterio- portiere ha, per legge, la funzione di informatore modo articolato Franzinelli qui a fianco. A me preme notare che, com'era naturale attendersi, le quale, peraltro, la polizia per- ri verifiche, ma non è questo il della polizia. In ogni professione, in ogni circolo, verrà nel 1931-32, ben oltre la punto). Ai due studiosi va rico- in ogni sindacato c'è una fitta rete di persone che riflessioni su Silone si sono polarizzate su un ver- sante biografico-morale. La sua opera di scritto- conclusione del rapporto Silo- nosciuto il merito della lunga e sono a contatto con la polizia, sia per un miserabi- ne-Bellone. paziente ricerca nei fondi archi- le guadagno, sia per averne facilitazioni nella car- re e saggista anticonformista, consegnata a una Il libro gravita attorno alle re- vistici, i cui frutti pongono una riera. Questo stato di cose getta il sospetto e la sfi- serie di libri che hanno inciso a fondo sulla co- lazioni confidenziali, sottovalu- serie di problemi solo in parte il- ducia in tutte le classi della popolazione. La ditta- scienza collettiva, sulla vita culturale e politica di tando sia i contorni politici sia il lustrati dal libro, ma che pure è tura si regge su questa deformazione dell'uomo in questo secolo, ossia la sua identità che più ha dato biografico, nell'assenza di giocoforza affrontare per oltre- una bestia che trema di paura e nella paura odia il contato, quella testuale, è stata sottoposta a un un solido inquadramento criti- passare il livello notarile dell'at- proprio vicino, lo sorveglia, lo tradisce, lo vende e processo di appiattimento e deformazione, la- co: mancano i raffronti con la tribuzione al giovane Tranquilli poi ha paura di essere scoperto. [Chiunque ha sciata quasi del tutto fuori dal campo visivo o in- stampa comunista coeva (inclu- delle informative su alcuni avuto la disgrazia di cadere in questa vergogna, è vestita di una luce troppo diretta e concentrata. si gli scritti di Tranquilli su aspetti politico-organizzativi dei anche condannato a desiderare il perpetuarsi del- Brani come quelli citati in apertura invitano a "Stato Operaio"), col livello partiti socialista e comunista. la dittatura; egli, nel fondo del suo cuore offeso, la una lettura autobiografica immediata: Silone delle conoscenze complessive Dal piano polemico e dal livello odia mortalmente, ma teme la sua disparizione della polizia sul movimento ri- documentario si deve insomma 'perché allora si saprà tutto ed io sarò scoperto'. risalire al campo più compiuta- voluzionario, con la controintel- mente storiografico della com- prensione e della spiegazione [INDICE ••DEI LIBRI DEL UESE^I

zia; l'informativa del 28 aprile è tello maggiore - giunto sull'orlo l'attribuzione di una postilla, dallo status dell'interlocutore. quanto mai densa di nomi e di si- dell'autodistruzione - sfociò spostata arbitrariamente da Soltanto nell'ultima lettera, ligence del partito. La "dimen- tuazioni, si riferisce esplicita- nella decisione di chiudere i un'informativa all'altra. quella già ricordata del 13 aprile sione informativa" di Silone, mente alla cattura di Romolo e rapporti con Bellone e di cam- Paradigmatico il trattamento 1930, si coglie il tono della descritta in cento dettagli poco spicca nel florilegio delle relazio- biare vita, radicalmente. La ces- subito dal documento principe schiettezza, sull'onda di una cri- rilevanti, è stata isolata e decon- ni per il contenuto pregnante. sazione del legame informativo (del 13 aprile 1930, malamente si esistenziale spinta sino al pa- testualizzata, con esiti inevita- Altro memoriale che si doveva peggiorò le condizioni di prigio- riprodotto fotograficamente e rossismo. Ma, per l'appunto, bilmente deformanti: "Silve- qui richiamare, per la luce re- nia di Romolo Tranquilli, morto trascritto nell'introduzione) nel quello è l'unico caso. stri" si staglia in sinistra solitu- troattiva gettata sull'intera vicen- di lì a un paio d'anni. E ciò gra- quale "Silvestri" comunicò a Si evidenzia scarsa organicità dine, nei panni del più terribile da, è quello scritto il 12 ottobre verà l'animo del fratello maggio- Bellone la fine del loro rapporto: tra i due saggi (ad esempio a pa- spione annida- 1937 da Bocchi- re di una pena intima. il raffronto con l'originale evi- gina 89 Biocca rinvia al saggio tosi nel PCd'I. ni per Mussolini Mentre la prosa di Canali non denzia ben 65 (sessantacinque) di Canali per notizie sul dop- L'ultimo pa- "Biocca e Canali che, allarmato si discosta dal pedante accerta- difformità e non di tipo sola- piogiochismo dell'amico di Si- ragrafo del sag- dal successo ar- mento delle responsabilità infor- mente formale ("coscienza" non Ione, Vanni Buscemi, del quale gio di Canali, a perdono di vista riso ai romanzi mative, con pagine cariche di os- è "esistenza"). Appaiono dun- però non vi è traccia nella mo- dispetto della la questione antifascisti di Si- servazioni colte al microscopio e que disattesi sia il programmati- nografia di Canali) e tra le due ghiotta titolazio- fondamentale, ciò che Ione, aveva chie- di cui si coglie più l'aridità che co "rigore filologico" sia il "più sezioni di documenti (la prima ne - Notizie pre- sto informazioni non la rilevanza, il saggio di vigile riscontro documentale" priva di annotazioni, a parte la ziose -, è co- rimase sottaciuto" al capo della po- Biocca appare più articolato e evocati a pagina 34. mera collocazione archivistica; struito con ma- lizia: "In tale pe- attento a quanto si muoveva at- Incomprensibile la scelta della la seconda con varie note espli- teriale di scarso riodo [1928-29] torno a Silone; tuttavia lo studio- fotografia di copertina, posterio- cative). Assente, tranne in rapi- spessore, inserito nelle informa- diede a vedere di essersi pentito so proprio nell'ultima pagina in- re di un quindicennio alla risolu- di passaggi, lo scavo psicologico tive per mantenere 0 canale del- del suo atteggiamento antifasci- fila una nota fantasiosa e scoor- zione del rapporto con Bellone: nel personaggio. L'impressione, le comunicazioni con Bellone sta e tentò qualche riawicina- dinata, accostando il ritorno alla perché si è ricorsi all'immagine detta in tutta franchezza, è senza danneggiare rovinosamen- mento con le Autorità italiane politica di Silone (in Svizzera dell'intellettuale socialista nel quella dell'assemblaggio in vo- te i compagni di partito. Ecco mandando, disinteressatamente, durante la guerra mondiale, alla 1945? lume di due contributi origina- perché abbondano le notizie- delle informazioni generiche cir- testa del Centro estero sociali- Inquadramen- riamente conce- pettegolezzo sull'ambiente ca l'attività di fuoriusciti. Ciò fe- sta) alla permanenza di Leto - al to e montaggio piti per pubbli- dell'emigrazione. I ragguagli sul ce nell'intento di giovare al fra- corrente dei rapporti informativi del volume avva- cazione autono- "caso Ariel", ad esempio, oltre a tello". di "Silvestri" degli anni 1927- lorano come to- "Inquadramento ma su rivista, essere inessenziali sono persino L'understatement del dramma 30 - al vertice della Divisione talità la parzia- e montaggio con l'aggiunta comici: "Silvestri" segnalò a Ro- familiare sbilancia l'analisi di Polizia politica. lità, sottinten- del volume di un'appendice ma Arturo Cappa, delegato L'informatore proprio laddove I documenti costituiscono il dendo che negli documentaria. dell'Internazionale in Egitto era opportuna la riflessione corpus centrale del libro, e pro- anni venti l'esi- avvalorano come Una monogra- all'inizio del 1923, bruciatosi sull'accentuazione della dimen- prio per questo una resa fotogra- stenza di Silone totalità la parzialità" fia su "Silone per suo conto con un comporta- sione informativa, nondimeno fica meglio avrebbe supportato gravitasse attor- informatore del- mento arrogante. Vicenda mini- condizionata, a dispetto delle le finalità del volume che non no alla mansione la polizia" non ma e miserrima sulla quale la circostanze eccezionali, dalla una trascrizione a volte lacuno- di informatore. Amicizie, amori, può infine ignorare come nella polizia già conosceva tutto dal volontà di non oltrepassare de- sa, frettolosa e finanche errata. affetti, ideali... s'affacciano in primavera 1930 il trentenne in- materiale sequestrato a un emis- terminati confini. Quando la Imprecise o omesse le intestazio- queste pagine nell'eco delle note tellettuale si avviò verso l'uscita sario comunista che tentava il montatura giudiziaria contro ni dei rapporti e le note di pro- inviate a Bellone, ignorando il- dal tunnel e, salvando se stesso, rimpatrio clandestino. Tuttavia Romolo cadde e rimasero a suo tocollo, utili per conoscere la da- carattere autorappresentativo di scrisse al contempo il più duro lo storico non ha dubbi, e inse- carico "soltanto" le accuse di at- ta d'inserimento del documento quegli scritti, condizionati sog- atto d'accusa contro il fascismo. gue, amplificandole, queste false tività comunista, la crisi del fra- nel fascicolo; scorretta finanche gettivamente e oggettivamente Le sue opere narrative - col ro- piste, con costanza degna di mi- vello e l'eco delle lacerazioni del glior causa, accreditando Silone decennio precedente, in rifles- come il più prezioso informato- sioni lucide sui meccanismi uti- re sull'emigrazione e sul Komin- partito e prendendo in considerazione il gruppo lizzati dal regime contro i dissi- tern. di coetanei di Spina). Al testo letterario non si denti politici - erano ben note ai La polizia disponeva di ben al- parla di delatori perché è stato uno di loro. Anzi, può imporre una tesi colpevolista o innocentista: dirigenti delle strutture repressi- tre fonti sulla presenza italiana il meccanismo interpretativo in apparenza sem- è più che verosimile che in Pane e vino e in altre ve mussoliniane: il capo della nella terra dei Soviet, ottenute bra maggiormente autorizzato per uno scrittore opere siloniane si siano depositate le tracce di polizia politica Guido Leto le te- da una miriade di emigranti de- che ha fatto delle cose e persone viste e vissute la un'esperienza del mondo della delazione, ma il neva nella propria libreria (a lusi, da emanazioni spionistiche materia prima del proprio mondo letterario. personaggio non può dirci nulla di certo sulla quanto mi scrive il figlio Marco) dell'ambasciata di Mosca e dei Tuttavia è vero il contrario: nello scrittore auto- forma o il grado di coinvolgimento dell'autore. nell'edizione elvetica. Diversi in- consolati, da infiltrati in grado biografico che sia vero scrittore è vivissima (e lo Dalla lettura dei testi letterari non può che veni- terrogativi ancora attendono di trasmettere delibere originali era in Silone) la consapevolezza delle tante me- re, mi pare, un invito a un metodo di lettura fatto una spiegazione compiuta, sug- della III Internazionale. L'impo- diazioni che separano la vita dalla finzione, di co- di attenzione, complessità, pacatezza di giudizio: gerendo un approccio proble- stazione documentaria e autore- me le persone, a cominciare dal protagonista, di- non si tratta dunque di trattarli alla stregua di do- matico a struttura aperta. Dive- ferenziale del libro ha precluso ventino personaggi. E allora di fronte all'uso la- cumenti, semmai di non dimenticare che anche i nuto il più efficace autore della l'utilizzo della letteratura in ma- pidario in esergo ai saggi di citazioni tratte da documenti non sono un dato inerte e neutrale, letteratura antifascista d'esilio, teria: nella fattispecie, per lo opere letterarie e alla constatazione che Silone ma oggetti vivi, portatori di intenzioni, costruiti come mai Silone non fu "dele- spionaggio italiano in Urss, del nelle sue opere non avrebbe fatto altro che rac- in funzione di un destinatario, un obiettivo, un gittimato" col disvelamento dei volume di Giorgio Fabre Roma contare del suo tradimento è opportuna qualche contesto. suoi segreti? Lungo tutto l'arco a Mosca, edito da Dedalo nel precisazione. Procedo per punti. E se si vuole ragionare dell'opera di Silone in degli anni trenta, sino alla vigilia 1990. Se si vuole avere la misura, La centralità nella narrativa siloniana dei temi relazione alla sua vicenda di informatore non si del 25 luglio 1943, lo scrittore fu per quegli anni, di relazioni delle menzogne individuali e sociali non può es- può dimenticare che la sua identità di scrittore sottoposto in Svizzera a una informative rilevanti, si vedano, sere schematicamente ricondotta a una persona- negli anni trenta si costruisce essenzialmente at- continua sorveglianza da parte nei fondi dell'Acs - per la rete le storia di delazione: numerose altre esperienze torno a una denuncia feroce e di notevole acu- di emissari della polizia, che comunista nell'emigrazione e di attrito apparenza-realtà costellano, la sua esi- tezza sociologico-politica del totalitarismo fasci- compilarono sul suo conto nu- per l'organizzazione clandestina stenza, già dagli anni più giovanili, e possono sta in tutte le sue forme. Senza trascurare nem- merosi rapporti spionistici, ad interna - i memoriali di Ugo motivare quella visione del mondo (terremoto, meno, come testimoniano le citazioni in apertu- attestazione del fastidio arrecato Osteria, di Romeo Mangano, di corrispondenza con Zauri, esilio, ecc.). La pre- ra, la rete fittissima di sorveglianza e delazione al regime da questo atipico intel- Umberto Ferrari, di Ugo Giro- senza in Pane e vino della vicenda di Murica (la con la quale il regime aveva avvolto la società. È lettuale. ne, di Eros Vecchi e di tanti altri storia di una spia) non è certo anche questa la concretizza- che, assoldati dalla polizia, con- un ingrediente inconsueto zione del programma di lavo- sentirono decine e decine di ar- nella sceneggiatura di un ro- ro che Silone illustra nella let- resti. Personaggi la cui assenza manzo che narra delle vicen- tera a Bellone del 13 aprile Silone sull'"Indice" lascia un vuoto, anche solo pro- de di un movimento di oppo- 1930, dove al proposito di spettico, in queste pagine (al sizione in clandestinità. Tan- "abbandono completo della Nei "Meridiani" Monda- pianeta degli informatori si rife- to meno se l'autore ha scelto politica militante" si affianca dori sono usciti di recente i risce Biocca citando i due casi di di costruire l'intreccio come - in modo davvero curioso due volumi dei Romanzi e Jonna e Quaglia, ma il richiamo esplorazione di una varietà di per un collaboratore convin- saggi di Silone. "L'Indice" li è incidentale, dovuto al fatto che atteggiamenti esistenziali a to e organico della polizia - ha recensiti nel numero di i nomi dei due traditori figurano partire da una situazione ana- quello di una " attività lette- ottobre del 1998 e in quello in una nota di "Silvestri"). loga (Spina è il comunista in raria ed editoriale" democra- di settembre del 1999. Nel Il saggio di Biocca sottovaluta crisi, Romeo il comunista or- tica, da condurre nell'interes- numero di febbraio del 2000 le ripercussioni dell'arresto del ganico, Murica quello che ca- se di operai e contadini, an- Dario Biocca ha illustrato le fratello minore Romolo (cattura- de e si riscatta, Uliva quello che sulla base dell'"influenza sue posizioni, replicando a to il 13 aprile 1928 e accusato di che approda a un gesto anar- e (...) popolarità che in molti una recensione di Sergio corresponsabilità nell'attentato chico-nichilista, ma si potreb- centri d'emigrazione io ho ac- Luzzatto a I tentacoli del- terroristico che il giorno prece- be continuare, uscendo dal quistato". l'Ovra di Mimmo Franzinelli dente aveva ucciso a Milano una pubblicata sul numero di di- quindicina di persone) nell'atteg- cembre del 1999. giamento di Silone verso la poli- LI n.6 L'INDICE * MMHH ••DEI LIBRI DEL MESEBB

Contro Napoleone, il demone straniero Un pamphlet monarchico per uscire dalla Rivoluzione Francesco Fiorentino

FRANCOIS-RENÉ DE CHATEAU- dell'avanzata degli Alleati sul battere; i Borboni vogliono la tuttavia non sarebbero state sta, entrambi inevitabili nel de- BRIAND, Di Buonaparte e dei Borbo- suolo francese, e la cui pubbli- pace per tutelare la vita dei loro sufficienti per coloro che si era- spota moderno. ni, a cura di Cesare Garboli, trad. cazione è annunziata il giorno sudditi. Bonaparte aveva impo- no arricchiti con la vendita dei Questo nemico della Rivolu- di Cesare Garboli e Graziella Gior- del loro ingresso a Parigi, esso sto tasse altissime per finanzia- beni nazionali se non si fossero zione eredita tuttavia dalla Rivo- dano, testo francese a fronte, appare come un altro tassello al re la guerra; i Borboni avrebbe- poggiate su un'ulteriore rassi- luzione la forma dell'eloquenza pp. 177, Lit 16.000, Adelphi, Mila- colossale monumento di Cha- ro difeso la prosperità del paese curazione capitale: "il cuore di politica moderna. Il suo pamph- no 2000 teaubriand: non solo alla sua come quella di un bene pro- un figlio di San Luigi è un teso- let è immensamente lontano per incontestabile magnificenza let- prio. Bonaparte con l'arbitrio ro inesauribile di misericor- lo stile da testi polemici e di pro- Di Buonaparte e dei Borboni, teraria ma anche alla sua, vo- del despota si era macchiato di dia". Niente vendette o ritor- paganda prerivoluzionari, come proposto da Cesare Garboli lentieri contestata, lucidità po- crimini odiosi come l'assassinio sioni. Si capisce perché Lui- quelli di Pascal o di Voltaire. con lo scrupolo filologico che litica. del duca d'Enghien; i Borboni gi XVIII, che pure non predili- Non c'è ironia, non si racconta- gli è consueto, è un testo che ha Gli Alleati avevano passato il avrebbero rispettato la legalità geva Chateaubriand, ammise no aneddoti divertenti, soprat- patito di una pessima fama. Le Reno ITI dicembre 1813. Ma la perché, in quanto sovrani legit- che quel pamphlet dall'immen- tutto non si disseminano dubbi simpatie bonapartiste, sempre loro non fu una passeggiata. Lo timi, tengono all'osservanza so successo gli valse più di una né perplessità. Il lettore è posto vive nell'opinione e nella sto- stesso zar ammise che la guerri- della legge. Bonaparte aveva battaglia vinta. Gli argomenti sempre di fronte a una scelta di riografia francese, hanno ispi- glia nei Vosgi gli era costata soffocato la libertà; i Borboni di propaganda finiscono però campo che viene presentata co- rato una sua condanna come li- 3.000 uomini. Meglio andò in l'avrebbero ristabilita. per costituire un programma me estrema, nella quale il bene si bello infame: come una sorta di Aquitania agli inglesi di Wel- Da grande polemista politico politico lungimirante di pacifi- contrappone risolutamente al insulto lanciato verso il proprio lington accolti come liberatori. egli riesce a ribaltare anche l'ar- cazione e di monarchia costitu- male. Legittima quando si af- nemico da altri Nel sud e nel- gomentazione principale degli zionale che cerca di impegnare frontano libertà e tirannia, pace e sconfitto. Nep- l'ovest della avversari: i Borboni tornano a anche coloro in nome dei quali guerra, legge e arbitrio, tale radi- pure era bastata "D cuore di un figlio Francia riemer- regnare grazie alla vittoria di è formulato. calizzazione contiene però fuori la testimonian- gevano senti- eserciti stranieri sull'armata E il significato politico del vo- di quei casi un germe che può za dello stesso di San Luigi menti monar- francese. Lo straniero per ec- lumetto non è relativo soltanto guastare uno dei principi fon- Napoleone, il è un tesoro chici a lungo la- cellenza è appunto Bonaparte, alle circostanze in cui apparve. danti della libertà e della demo- quale ricono- inesauribile tenti (sebbene il corso che grazie ai turbamen- Descrivendo Bonaparte, come crazia: la demonizzazione del- sceva a chi lo spesso si igno- ti rivoluzionari si è messo a ca- osserva con acutezza Garboli, l'avversario, la sua delegittima- aveva criticato di misericordia" rasse persino po della Francia e ha profittato "Chateaubriand ci mette sotto zione come altro rispetto al cor- quando era po- chi fossero i di lei per innalzare il suo trono. gli occhi un identikit, e nel suo po della nazione, come straniero. tente il diritto Borboni ancora È lui il corpo estraneo che fi- schizzo si vedono formarsi di- Così, nei quasi due secoli che ci di attaccarlo anche nella disgra- vivi). A Parigi la guardia nazio- nalmente può essere eliminato. stintamente i lineamenti di tutti i dividono dal testo, la stessa reto- zia. A questa riprovazione in- nale, pronta a passare dall'altra Il ritorno della dinastia equiva- dittatori che noi abbiamo visto e rica sarà impiegata da altri per fi- fatti non era estraneo il deside- parte assieme ai prefetti Pa- le dunque a restaurare la pace, vediamo ancora prosperare nel ni politicamente opposti, illibe- rio di nuocere alla reputazione squier e Chabrol, si preoccupa- la libertà, la prosperità, la legge nostro secolo". Egli infatti riesce rali e spesso ignobili. La moder- del suo autore, sempre esigen- va soprattutto di tenere a freno e il primato degli interessi na- a cogliere perfettamente i tratti nità non ha veri antidoti contro tissimo in fatto di nobiltà mora- il popolo di sentimenti bona- zionali. Tutte queste promesse dell'avventuriero e del militari- la logica del dispotismo. le, come peraltro testimoniano partisti. Intanto Bonaparte, cir- inequivocabilmente differenti condato da quarantamila vete- decisivi momenti della sua vita. rani, da Fontainbleau cercava Se invece si considera il conte- di trattare. Non avrebbe mai ac- sto politico di questo pamph- cettato mutilazioni territoriali Errico Beyle, milanese (visse, scrisse, amò) let, scritto nei giorni terribili della Francia, ma era pronto ad abdicare per lasciare il trono a Mariella Di Maio suo figlio, per il quale contava /UII^UWU che potesse giovare la parentela con l'Imperatore d'Austria. Sua GIUSEPPE MARCENARO, PIERO BORAGINA, Ita- numerosi. Il più importante è quello di sette ASTROLABIO madre, la sbiadita Maria Luisa, lie, il sogno di Stendhal, catalogo della mostra, anni a Milano, dal 1814 al 1821, dopo la cadu- avrebbe potuto infatti ottenere pp. 239, Lit 60.000, Silvana, Cinisello Balsamo ta di Napoleone, quella caduta "nel fango" che la reggenza. Anche lo zar non (Mi) 2000 segna anche un periodo di felicità assoluta e la Rob Nairn nutriva simpatia né stima per i conclusione di una lunga incubazione artistica: LA MENTE ADAMANTINA sovrani spodestati, ma i suoi fa- La marcia travolgente, trionfale che scandi- "Odio Grenoble, sono arrivato a Milano nel vori andavano al generale Ber- Psicologia della meditazione sce l'inizio della Chartreuse de Parme è forse la maggio 1800, amo questa città. Qui ho prova- nadette, che, diventato re di sintesi più perfetta del mito italiano di to i piaceri più grandi e i più grandi dolori. L'attenzione al momento presente Svezia grazie alle armi francesi, come fulcro Stendhal. L'arrivo dei Francesi a Milano, Qui soprattutto, ed è ciò che fa una patria, ho si era poi unito ai nemici dell'armata d'Italia di Bonaparte, di un eserci- provato i primi piaceri". Sono gli anni in cui della ricerca spirituale dell'Imperatore. Solo gli inglesi e della salute psichica to di conquistatori innamorati di una preda Henri Beyle diventa faticosamente Stendhal at- • preferivano il ritorno dei Bor- bellissima e desiderata, consacra un rito pe- traverso i suoi libri italiani: YHistoire de la boni: però, a parte Wellington, renne e rinnovato nel quale la pienezza carna- peinture en Italie-, Rome, Naples et Florence. con poca risolutezza. le del congiungimento abolisce la pur sospet- Ma sono anche gli anni di silenzio (salvo il B. Alan Wallace Il 31 marzo 1814 le truppe al- tabile brutalità dell'atto. Una linfa giovane e Journal) sulle sue emozioni e sensazioni. Dopo I QUATTRO INCOMMENSURABILI leate guidate dallo zar Alessan- vittoriosa rinvigorisce la Milano asburgica e la fuga da Milano, espulso dalla polizia au- Un cuore senza confini dro entrarono in Parigi. Il 6 sonnolenta, capitale della musica e del teatro, striaca, sono opere come De l'Amour (1822), Meditazioni guidate aprile a Fontainebleau Napo- e anche attraversata da voglie repubblicane e lunga elegia del desdichado sull'amore mai ot- e dialoghi leone abdicava. Quello stesso giacobine. Riscrivendo ancora una volta, o me- tenuto da "Métilde" Viscontini Dembowski, o fra la tradizione tibetana giorno il Senato, molto conser- glio dettando (perché non dobbiamo dimenti- la Vie de Rossini (1823) che ci dicono quale e il buddhismo theravada vatore, presentava un appello a care che le centinaia di pagine del romanzo fu- ruolo ha l'Italia nella sua formazione culturale • Luigi XVIII. Ma la questione rono dettate a un copista) quella pagina indi- e letteraria. E che ci dicono quanto dolore era era tutt'altro che risolta. Gli Al- menticabile, Henri Beyle ritorna, a quasi qua- trattenuto in quell'addio a Milano, detto e non detto soltanto undici anni dopo nei Souvenirs Thich Nhat Hanh leati, nell'incertezza, avevano rant'anni di distanza, a rivivere il suo sogno, d'égotisme, soprattutto come pulsione di mor- IL PICCOLO LIBRO infatti deciso di sondare l'opi- un sogno durato tutta una vita. Con quell'ini- te, dolcissima, nell'epitaffio a lungo sognato DELLA CONSAPEVOLEZZA nione dei francesi. E una parte zio brutale e folgorante, un atto di appropria- importante della classe dirigen- zione che ha i colori dell'epopea, senza tinger- per la sua tomba, in forma di carta da gioco: In nuce te - tutti coloro che avevano si ancora della malinconia, dello spleen, che "Errico Beyle / milanese / visse, scrisse, amò. / Il messaggio e la pratica fatto fortuna in epoca rivolu- segnerà altri momenti: la campagna di Russia, Quest'anima adorava / Cimarosa, Mozart e del grande maestro vietnamita zionaria e napoleonica - era Waterloo, il ritorno dei Borboni, l'addio a Mi- Shakespeare". • spaventata dal ritorno dei Bor- lano, gli anni di Civitavecchia del console in- "Non si riesce mai a parlare di ciò che si ama" boni. Chateaubriand con il suo grigito e appesantito, che ricomincia a deside- - ha scritto Roland Barthes nell'ultimo saggio Ricky Greenwald pamphlet si rivolgeva appunto rare di ritornare a Parigi per poter scrivere ro- prima della sua morte tragica e inaspettata, un L'EMDR NELLA TERAPIA a costoro nel tentativo di con- manzi, per ritrovare almeno una "lingua" che saggio stendhaliano. Ossia Stendhal non è riu- DI BAMBINI E RAGAZZI vincerli che la restaurazione dei sente di perdere nella noia dell'esilio e degli scito a dire l'Italia prima della Chartreuse, prima Una nuova tecnica terapeutica legittimi sovrani era nei loro in- impegni burocratici. quindi che la forma romanzo organizzasse, in per la depressione teressi. Per riuscirci doveva in- In Italia Stendhal arriva qualche anno dopo una superiore unità di tono, tutti i dati emozio- le malattie psicosomatiche nanzi tutto mostrare fino a che l'esercito di Bonaparte, nel 1800, e da quel mo- i disturbi del comportamento punto Bonaparte era stato nefa- mento i viaggi e i soggiorni sono frequenti e sto per la nazione. Bonaparte aveva spopolato il paese man- AsnniAMA dando persino i ragazzi a com- , LIND,CE ••DEI LIBRI DEL MESEHB

gra quella vita, quell'esperienza, più trascurabile, tutto ha un sen- Raccontare quando non c'è storia che ne rispetti la forma severa, so, tutto dipende dall'ordine fis- senza sottrarsi all'emozione ma so e assolutistico della necessità; Tutto e niente in Nova Scoria anche senza spenderla invano. e niente, perché niente di questa La domanda che percorre im- vita è davvero riducibile a un or- Franco Marenco plicitamente ogni pagina di que- dine, a una gerarchia, a una serie sti racconti è dunque: cosa c'è di di primati, dipendenze, prefe- raccontabile, cioè di ordinabile renze; niente è aperto al dubbio, ALASTAIR MAC LEOD, Il dono di san- ra raccontata da Mac Leod è in una sequenza narrativa, con i alla riflessione critica, all'inter- gue del sale perduto, ed. orig. 1976, quella delle Maritimes, le provin- suoi nessi, i suoi inizi e le sue rogativo della coscienza. trad. dall'inglese di Franca Cavagnoli ce adantiche del Canada setten- conclusioni, con i suoi intrecci Ne nasce una narrazione ottu- e Francesca Romana Paci, pp. 331, trionale come la Nova Scoda, il significativi - cosa c'è di raccon- sa e acuminata nello stesso tem- Lit 26.000, Frassinelle Milano 1999 Nuovo Brunswick e l'isola di tabile nella pesca delle trote o po, uno sguardo distratto e vigile Terranova, di immigrazione nor- degli astici, nel trasporto della insieme, che si spinge su orizzon- Il racconto della primitività, dica, scozzese e irlandese: la stes- legna, nella macellazione del be- ti amplissimi e su infiniti campi sfiorato nel Novecento italiano sa terra, o almeno la stessa latitu- stiame, nella monta di un toro, orizzontali - in questo molto si- dalla stagione neorealista e ora dine, dove uno stranito montato- nel passaggio su un sentiero pe- mile allo sguardo dell'obiettivo diventato impossibile, continua re Faussone, anche lui con un ricoloso, nell'in- neorealista. Gli ad affacciarsi dalle regioni peri- piede nel Piemonte rurale e l'al- cidente che oggetti si succe- Bollati Boringhieri feriche del mondo. La parte più tro nell'ingegneria ultramoderna, sconvolge la vita, "Questa umanità dono agli ogget- settentrionale dell'Europa e del riusciva a non perdersi neppure nel canto corale ti, le situazioni Yves Pagès Nordamerica, soprattutto, con- in una notte di tormenta, in uno che fornisce sva- non ha bisogno inseguono le si- Piccole nature morte tinua a dar voce all'incontro fra dei più bei racconti di Primo Le- go e identità alle di essere tuazioni senza al lavoro culture altamente alfabetizzate e vi. Terra di pescatori, di contadi- piccole comu- rivendicata nessi apparenti, Variantine modi di vita arcaici al problema ni e soprattutto di allevatori, quo- nità, nella con- perché i nessi sa- pp. 128, lire 18.000 di come avvicinare le forme più tidianamente alle prese con servazione del da alcuna retorica" rebbero interpo- evolute della scrittura a costumi quanto di più antico e fondamen- folklore locale, lazioni artificio- Serge Latouche ancora radicati in tutto ciò che tale l'uomo conosca: le pratiche nella fortuna che se, perché ver- La sfida di Minerva appare come naturale, elementa- della sopravvivenza, il lavoro re- ti salva la pelle? Come si costrui- rebbero a falsare l'impressione Razionalità occidentale e ragione mediterranea re, originario e quindi sottratto a golato dalle stagioni, il disagio sce la comunicazione di espe- che tutto - il piacere come il do- Temi 100 ogni ipoteca evoluzionista, a delle intemperie e delle passioni, rienze così primarie, irriflesse, lore, la siccità come la tempesta, pp. 185, lire 24.000 ogni sofisticazione o convenzio- il favore e l'ostilità degli elementi, così sepolte sotto l'abitudine ci- la nascita come la morte - sta ac- ne stilistica: è la ricerca di una il precario e crudele dominio sul vile, così radicate e monotone, cadendo davvero e inevitabil- Daniela Daniele novità attraverso la conferma di mondo animale, la bellezza dei eppure così clamorosamente ne- mente, oggi come ieri e come do- Scrittori e finzioni ciò che di stabile, anzi perenne paesaggi, la forza inespressa dei cessarie, così impregnate dal bi- mani. L'unico cemento è dato se d'America esiste intorno a noi, in noi. sentimenti. E il suo problema è nomio di vita e onestà di espres- mai da una memoria che è perso- Incontri 1989-99 Alistair Mac Leod è l'ultimo chiaramente quello di come pie- sione? La risposta di Mac Leod nale eppure impersonale. La vita Saggi. Arte e letteratura esponente di una scuola che van- gare un materiale così solido e su che cosa ci sia di raccontabile diventa il vissuto di un'intera co- pp. 145, lire 35.000 ta notevoli scrittori e ancor più compatto, così resistente nella in questo viluppo di eventi natu- munità, senza vere variazioni Giorgio Agamben notevoli cineasti impegnati a do- sua inattaccabile cosalità, alle ar- rali è: tutto, e niente. Tutto, per- personali, senza possibili idiosin- cumentare sopravvivenze di vita ticolazioni, alle sfumature, alle ché in questa vita tutto quello crasie, senza scarti profondi - le Il tempo che resta malizie della scrittura moderna, che accade e ci è dato di coglie- emozioni sì, quelle punteggiano Saggi. Storia, filosofia e di costumi arcaici in due conti- e scienze sociali nenti che pure conoscono ripetu- di una comunicazione limata da re e di osservare, anche l'inci- lo sfondo dei fatti e delle cose, pp. 176, lire 35.000 te stratificazioni di civiltà. La ter- secoli di tradizione, che lasci inte- dente minimo, anche l'oggetto ma come meteore fugaci, che l'ombra dell'oggettività torna su- Ermanno Bencivenga bito a inghiottire. La vita in Mac La rivoluzione Leod non concede pause né col- copernicana di Kant ratori della mostra, nella quale i preziosissimi pi di scena, non innalza bandiere Saggi. Storia,filosofia manoscritti della Biblioteca Municipale di Gre- spiegate. Tutto è accettabile e e scienze sociali nali frammentari, tutte le percezioni estetiche noble affiancano opere pittoriche provenienti giustificato dal destino comune, pp. 301, lire 55.000 disseminate in tanti scritti (come le Promenades dagli Uffizi, dalla Pinacoteca di Brera, da Palaz- nulla è selezionabile né articola- Fabrizio Mori dans Rome, per esempio). Eppure quel percorso zo Pitti, insieme a edizioni originali e documen- bile. esiste anche nel non detto della Vie de Henry ti rari di collezioni private. Inoltre una giornata Sulle orme di O'Flaherty, Mac Le grandi civiltà Brulard che si interrompe nel momento dell'ar- di studi è stata organizzata dal Centre Culturel Leod rifiuta di stendere sulla na- del Sahara antico rivo a Milano, anche se tra la fine del Brulard e Franco-Italien Galliera, animata da specialisti tura la cortina della parola lette- Il distacco dell'uomo dalla natura raria, e ancor più quella della e la nascita delle religioni l'inizio dei Souvenirs d'égotisme c'è un vero e dell'opera di Stendhal. E specialisti, stendhalia- antropomorfe mitologia, che rende così snatu- proprio black-out sul periodo di gioia più subli- ni, nel senso migliore del termine, risultano es- Nuova Cultura 77 me e di più intensa elaborazione del mito italia- sere Marcenaro e Boragina, i quali, con un lavo- rata e falsa la natura di Kipling, pp. 320, con 237 illustrazioni a colori no. Questo mito, o miraggio, va indagato e stu- ro certamente non facile, con finezza amatoriale e in parte quella di Jack London; ril., lire 150.000 diato in quasi tutta l'opera di Stendhal, che è en- e competenza, ricostruiscono un itinerario estre- e sulla strada della rinuncia Mac trata a far parte intrinsecamente della nostra mamente complesso nei riferimenti e nelle dira- Leod compie un passo avanti ri- Lewis Hyde cultura, perché cosmopolita si considerava il mazioni nei vari settori. Se per un artista è diffi- spetto a Q'Flaherty, rifiutando Il briccone fa il mondo suo autore (che amava dire "Vengo adesso di cile dire "ciò che si ama", per un lettore o uno di sovrapporre sulla scena natu- Inganno, mito e arte Cosmopoli"), o europeo, come voleva Nietz- spettatore è più facile partire dal dato emozio- rale il senso umano dell'orrore e Nuova Cultura 79 pp. 400, lire 85.000 sche, o ancora italiano, nella dicotomia mani- nale e dalla suggestione culturale per tracciare della crudeltà, della sopravvi- chea, ossessiva e romantica, con cui Italia e un suo itinerario, soggettivo e personale. Perciò venza come competizione, del ti- Paul L. Wachtel Francia vengono spesso contrapposte, e sempre questa mostra, con il suo prezioso catalogo more e del trionfo. Questa uma- La comunicazione a vantaggio della prima. Si deve quindi ritorna- (giustamente dedicato al compianto Gian Fran- nità non ha bisogno di essere ri- terapeutica re ogni tanto sul sogno italiano di Stendhal, co- co Grechi, custode del Fondo Bucci della Bi- vendicata da alcuna retorica; Programma di Psicologia Psichiatria me fanno, nella bellissima blioteca Sormani di Mila- questa natura non ha bisogno di Psicoterapia mostra di recente inaugu- no) si rivolge certo agli affidarsi a metafore né a similitu- pp. 288, lire 70.000 rata a Genova, Giuseppe studiosi, maniacalmente e dini, dovendole bastare la scarna Marcenaro e Piero Boragi- piacevolmente interessati significazione letterale - ciò che A cura di na, mostra accompagnata a certi dettagli, ma anche rende ridicoli i non pochi tenta- Stefano Bolognini da uno splendido catalogo. ai lettori, ai fruitori che tivi di romanticizzare l'osserva- Il sogno cento anni dopo Genova, capitale cultu- s'immaginava Stendhal, il zione, come in passi come "il so- Manuali di Psicologia Psichiatria quale, come si sa, amava le entra nel mare come se fosse Psicoterapia rale europea nel 2004, si pp. 448, lire 55.000 propone dunque come rivolgersi agli happy few, stanco". È la severità della reli- l'unica città italiana che ab- ai "pochi felici" da cui gione degli antenati che regola A cura di bia voluto celebrare questo sperava, in futuro, di esse- una simile poetica, ed è nella fe- Giovanni Pietro Lombardo anniversario (1800-2000), re compreso. Ma tali, in deltà portata alle regole dell'in- e Renato Foschi in luogo di altre città fondo, sono tutti quei let- teriorizzazione che la scrittura I fondamenti storici "stendhaliane" che non lo tori in grado di essere di Mac Leod trova i suoi mo- della psicologia fanno (o lo faranno meno coinvolti in quel gioco menti più felici. Per questo sa- della personalità continuo di implicazioni e rebbe arbitrario offrire percorsi bene, mi si consenta di dir- Tra clinica, soggettività lo), come Milano e Roma, di complicità, di scambio specifici, intrecci, riassunti, pa- e classificazione innanzi tutto, ma anche Fi- e di fascinazione, attraver- rafrasi - il solito armamentario Manuali di Psicologia Psichiatria renze o Bologna, perché so il quale si entra in della narrativa-con-critica. La Psicoterapia no? Con gran merito del "Stendhalie", come ha narrazione cessa qui di essere pp. 363, lire 55.000 Banco di Chiavari e della scritto Julien Gracq (cor- "grande", univoca, finalistica; è Riviera ligure, che ha so- rendo il rischio di non po- una serie di storie aperte ed Bollati Boringhieri editore 10121 Torino stenuto l'iniziativa dei cu- terne più uscire). esemplari, e la storia non è che iterazione dell'atemporale, trac- corso Vittorio Emanuele II, 86 cia spezzata di ciò che non si tel. 011.5591711 fax 011.543024 può orientare. e-mail: [email protected] « L,NDICE ••IDEI LIBRI DEL MESE^I

(nelle sue intenzioni: una batta- Niente paura, fa ridere glia dell'Io contro l'Altro). Di Metaromanzo di un narratore dubbioso uno psicologo affetto da ansia Tv, pappagalli e tornado igienista che fa accomodare i L'amore non si vive, si ricorda propri pazienti telecomandan- doli lungo un binario su cui sci- Valeria Scorpioni Coggiola Andrea Bajani volano incastrati in poltrone metalliche; a seduta conclusa li DAVID FOSTER WALLACE, La scopa Tutto questo per dire che for- rispedisce, sferraglianti, fuori JAVIER MARIAS, L'uomo sentimen- in una proiezione immaginaria. del sistema, ed. orig. 1987, trad. se andrebbe spezzata una lancia dallo studio. Di un pappagallo tale, ed. orig. 1986, trad. dallo spa- L'inglobamento della "realtà" dall'inglese di Claudio Sergio Perro- in favore dell'estrema leggibilità (Vlad 1'Impalatore) che finisce gnolo di Glauco Felici, pp. 153, vissuta nella cornice di un sogno ni, pp. 504, Lit 30.000, Fandango, e godibilità della narrativa di in tv a parlare di Dio al Club dei Lit 26.000, Einaudi, Torino 2000 da raccontare, inoltre, ha come Roma 1999 Wallace, che diverte, fa ridere i Soci del Signore. E si potrebbe conseguenza uno scivolamento suoi lettori, causa scoppi di risa proseguire ancora. L'uomo sentimentale precede nel metaromanzo: proprio in Wallace (di cui, in contem- in chi si lascia trasportare dalla La scopa del sistema è un tor- cronologicamente i testi che han- apertura, ad esempio, il narrato- poranea alla traduzione italiana prosa funambolica dei suoi ro- nado della durata di cinquecen- no dato notorietà internazionale re dubita dell'opportunità di rac- di La scopa del sistema, Einaudi manzi. Con o senza Pynchon a to pagine. Personaggi eccessivi allo spagnolo Javier Marias: Tut- contare i propri sogni, di cui ov- pubblica Brevi interviste con fargli da abat-jour. La scopa del e situazioni altrettanto incon- te le anime (1989), Un cuore così viamente non conosce la conclu- uomini schifosi) è considerato sistema è un romanzo diverten- suete turbinano all'interno di bianco (1992) e Domani nella sione, ma che per altro gli paiono uno di quei romanzieri che in te, popolato di un romanzo che battaglia pensa a me (1994), tutti "inventivi e molto intensi". un modo o nell'altro scrivono figure indimen- straborda, in ba- pubblicati in traduzione italiana La successione dei capitoli è arbitraria rispetto alla cronologia la storia letteraria del loro pae- ticabili, assurde "Wallace lia di una prosa da Einaudi. In questo romanzo il se, o che, quantomeno, hanno e talmente ben sempre sopra le personaggio-narratore è un can- degli avvenimenti: al primo in- tutte le carte per farlo. E, come disegnate da non si risparmia mai, righe. Wallace tante lirico alla soglia della fama, contro in treno segue una scena è consuetudine della critica, spingere gli ha il piglio non si risparmia conosciuto come il "Leone di che parrebbe concludere la sto- Napoli". Sul treno che lo porta a ria non ancora iniziata; immedia- per parlare di lui si sono sco- sghignazzi a ve- dell'invasato mai, ha il piglio modati alcuni dei colossi della nir fuori anche dell'invasato e le Madrid, sua città natale dove in- tamente dopo, il narratore ci letteratura americana di fine a mesi di di- e le trovate del genio" trovate del ge- terpreterà una parte di primo mette al corrente del suo passato Novecento. Thomas Pynchon, stanza da quan- nio. piano nell'Otello di Verdi, si tro- privato e professionale, per poi Don DeLillo, Philip Dick. Il do lo si è letto. E questo è so- va a osservare con attenzione e passare a discutere sulla qualità che, inutile dirlo, è un gran bel Racconta di una nonna centena- lo l'inizio. Perché, anomalia del- curiosità i suoi occasionali com- del suo sogno attuale... e così via. biglietto da visita. Ma forse per ria allieva di Wittgenstein che la politica editoriale italiana, La pagni di viaggio, due uomini e Marias ha dichiarato in varie Wallace, almeno qui da noi, non può vivere se non a una scopa del sistema è l'esordio nar- una donna. Li ritrova nell'hotel occasioni che la sua narrazione non è stato di grande aiuto: temperatura ambientale di 37 rativo di Wallace. Il suo capola- madrileno dove è alloggiato; in parte da un'immagine, da un'im- non ancora abbastanza cano- gradi, e che si sospetta sia fuggi- voro, il romanzo fiume già quasi seguito a un banale incontro al pressione, e non prestabilisce nizzato da impegnare seria- ta in un immenso deserto artifi- leggendario ancora prima di es- bar con uno dei tre personaggi, una trama, né uno scioglimento mente la critica a parlarne, ciale dall'enigmatico nome sere tradotto, Infinite Jest da noi viene a sapere che questi è il se- finale, il quale rappresenta una Wallace ha comunque sulle "D.I.O.". Di un uomo che ha qui non si è ancora fatto vedere. gretario di un facoltoso banchie- sorpresa per l'autore stesso. Il spalle il fardello di un'eredità deciso di ingrassare all'infinito Siamo ai preliminari. Lunghi re belga, con l'incarico pressoché racconto è portato avanti "a ten- "sperimentale" che forse inibi- ai danni del mondo circostante, preliminari. Ma già la Fandango esclusivo di accompagnare, in- toni", Y invenzione letteraria ri- sce il divoratore di libri. Per che è determinato, cioè, a ingi- lo annuncia in corso di traduzio- trattenere - e sorvegliare - l'affa- sponde al senso etimologico di dirla in poche parole, al lettore gantire le proprie dimensioni ne. Allora aspettiamolo. E spe- scinante ed enigmatica moglie "scoperta"; il lettore, a sua volta, occasionale forse Wallace met- occupando a poco a poco tutto riamo che i lettori non si intimo- del magnate, troppo impegnato si trova spesso di fronte ad avve- te un po' paura. lo spazio disponibile sulla terra riscano. • dai suoi affari. Inizia da qui una nimenti del tutto imprevedibili progressiva frequentazione tra il in base alla porzione di testo già cantante e l'inscindibile duo for- conosciuta. mato da Natalia (la donna an- In complesso, si ha l'impres- noiata e in cerca di nuove espe- sione che gli eventi cardine della rienze) e dal suo occhiuto, di- storia vengano accennati quasi Il fragilissimo eversore screto e silenzioso accompagna- per caso, mentre ampio spazio tore. Si profila un triangolo viene dato a ciò che resta incom- Franco Marenco amoroso con al centro la miste- piuto; tante che perfino il capi- riosa e sfuggevole donna: da un tolo finale apre una serie di inter- lato il tenore medita di sottrarla a rogativi ai quali non verrà data ri- me irrealizzabili e irrinunciabili, l'eccesso che JOHN FORD, Peccato che sia una puttana, ed. un marito che suppone prevari- sposta. sovverte qualsiasi attesa e la liberazione della orig: 1633, trad. di Alberto Rossatti, testo ingle- catore e desidera annientare; Chi è, infine, il protagonista, parola da qualsiasi condizionamento esterio- se a fronte, introd. di Viola Papetti, pp. XXX- dall'altro il banchiere è determi- l'uomo sentimentale a cui si rife- re, da qualsiasi intoppo naturalistico. Ford è il VIII-231, Lit 14.000, Rizzoli, Milano 2000 nato a difendere quella che con- risce il titolo? E il narratore, il drammaturgo di queste stagioni, e i suoi testi sidera una proprietà regolarmen- cui racconto è aperto dalle vir- - dobbiamo menzionare almeno II cuore spez- Peccato che sia una puttana mette in scena un te acquisita. golette nella prima pagina e zato, altra grande proposta di parola che si se- amore incestuoso fra fratello e sorella che tut- chiuso dalle stesse nell'ultima? para dal sentire comune per contemplare im- Assai interessante è la struttura to distrugge e tutto crea intorno a sé; una so- O è, invece, il banchiere, la cui perturbabile lo scatenamento delle passio- del romanzo. Lo spunto per la cietà incapace di riconoscere la passione, e de- personalità risulta inafferrabile, ni - sono icone a un tempo dell'inevitabilità memoria è costituito dal raccon- dita soltanto a cacciarla come si cacciano le egualmente incline alla prevari- dell'eroismo e della necessità della sua caduta to di un sogno del personaggio- fiere, e con uguali metodi; un delitto efferato cazione e alla schiavitù amoro- ed esaltante insieme, simbolizzato nel cuore e distruzione tragica. narratore, che parrebbe in tal modo prendere le distanze dalla sa? La risposta che Marias forni- stesso della vittima - "ancora caldo ribolle il Ha ragione Viola Papetti a sottolineare co- sce nell 'Epilogo è ancora una sangue che presto sarà / ghiaccio e più duro me questa tragedia abbia "in sottotraccia un realtà vissuta e solo riprodotta dal sogno stesso; l'istanza, tutta- volta ambigua: l'uomo senti- del rigido corallo" - trionfalmente esibito movimento a ritroso, come se l'azione, invece mentale è colui che si installa vi- dall'amante/carnefice di fronte a un pubblico- di snodarsi davanti ai nostri occhi, fosse inve- via, è attenuata dalla ricorrente precisione nello stabilire l'esatta talmente nella dimensione im- in-scena (ma l'allusione al pubblico-in-sala è ce già tutta trascorsa e noi, insieme ai due fra- maginaria e unilaterale del- evidente) troppo implicato nelle pratiche della telli [i tragici protagonisti dell'incesto], la sequenza cronologica in cui si so- no svolti i fatti. Il presente, in cui l'amore, non chi tenta di trasfor- rimozione per poter rispondere adeguatamen- contemplassimo da dopo la loro morte": è l'ef- mare un amore solo anticipato te alla sfida dell'orrore. fetto di una re-invenzione e ri-formulazione il narratore si propone di raccon- tare il proprio sogno, è scandi- in un amore vissuto. Ma, a ben Così Ford estremizzava, negli anni trenta del della natura in contrasto con le regole civili, vedere, nessuno dei due possibi- che distrugge il senso del tempo e ci fa vivere to - con funzione di marca tem- Seicento inglese, gli ingredienti di un teatro po - dal continuo rimandare il li protagonisti risponde in pieno che era spettacolo esteriore e sensazionalistico la tragedia, ogni singola tragedia, come ripeti- a questa definizione: non il teno- zione e attualizzazione di un sacrificio primi- momento della colazione. Il pas- ma anche scandaglio in profondità mai più sato - oggetto del sogno - è espli- re, che conquista la donna e pro- toccate sulla scena, almeno fino al secolo ap- genio, sepolto nella nostra coscienza sotto getta di annientare 0 rivale; non strati di convenzionalità e ora finalmente re- citamente collocato in un tempo pena trascorso; un teatro che il Novecento risalente a quattro anni prima. il banchiere, che ha comprato avrebbe riscoperto e ridefinito, con Antonin stituito alla luce. Al culmine di questa azione, con il denaro la donna che ama. Artaud, "della crudeltà". È in questo genere di Giovanni il fratello incestuoso si interroga Questo espediente ha diversi Si tratta, nel complesso, di un spettacolo che Artaud ritrova le radici con Annabella, sorella-amante-vittima, su effetti. Innanzitutto, il racconto libro interessante che sa tenere dell'esperienza teatrale: "Una vera opera tea- quale sarà il loro destino dopo la morte, e analettico, per quanto riguarda la desta l'attenzione del lettore, trale scuote il riposo dei sensi, libera l'incon- contro la figura di un aldilà fatto di paradisi e sostanza degli eventi, appare co- sorprendendolo con l'impreve- scio compresso, spinge a una sorta di rivolta di inferi innalza tutto il potere del sogno, so- me filtrato attraverso imo scher- dibilità delle situazioni - di cui virtuale (che del testo conserva tutto il suo va- vrumano e insieme fragilissimo everso- mo e narrato per approssimazio- spesso non possiede la chiave lore solo rimanendo virtuale), impone alla col- re dell'ordine delle cose: "Un sogno, un so- ne: lo stesso Marias pospone al te- interpretativa -, impegnandolo lettività radunata un atteggiamento eroico e gno; se no in quest'altro mondo ci conosce- sto - come è sua abitudine - un nella ricerca di una realtà sfug- difficile". remmo". Epilogo, in cui afferma che crede (il corsivo è suo) di poter spiegare gente e, in ogni caso, incompiu- Ad Alberto Rossatti va il merito di rese come È lo spettacolo di uomini e di età che cerca- la radice di questo modo di pro- ta. E questo malgrado il fatte questa: "io, inaurato del sangue / di una bella no la loro libertà oltre il limite estremo, attra- cedere, l'amore non si vede e non che la traduzione italiana - non sorella e di un padre sventurato". verso due processi che devono apparire insie- si vive, bensì si annuncia e si ri- impeccabile - manchi della flui- corda; è il regno di ciò che po- dità e del fascino della prosa ori- trebbe compiersi e che si risolve ginale. breo tunisino, francese di nente lontano alla ricerca di cultura e adozione, Al- Ricordi di un nordafricano ebreo francese una nuova identità: la lacera- bert Memmi è autore di zione era risolta con una radi- una vasta opera saggistica e nar- cale rottura, con il rifiuto di rativa, tradotta in una ventina di Bisogna stare attaccati al reale voltare la testa indietro per non lingue, che ha affrontato in pro- essere pietrificati, come nella spettive diverse i temi ampia- Intervista ad Albert Memmi di Santina Mobiglia storia biblica della moglie di mente autobiografici delle iden- Lot che dà il titolo del roman- tità plurali, nella coerente ricerca gua sono un tunisino, un magh- re. Mettevo in luce i problemi, i con tutta la sua potenza? Io sono zo. Si riconosce ancora in quel- di un universalismo laico, capace rebino, tuttavia di un tipo partico- conflitti, anche come metafora diventato di cultura francese e l'immagine? di accettare, trasmutare e far lare perché facevo parte della pic- dei rapporti fra culture. E poi il quello che mi interessa riguarda "La Statua di sale è un roman- convivere le differenze. Di im- cola comunità ebraica, che non è titolo ricorda che il matrimonio l'avvenire dell'umanità, il socia- zo che ho scritto in un periodo mediata risonanza internazionale straniera nel paese perché è là da misto non è condannato dalla lismo, il razzismo, la coesistenza molto particolare, negli anni furono le sue opere di esordio, molti secoli, prima dell'arrivo de- Bibbia, tant'è che Abramo sposa fra i popoli. E una cultura total- cinquanta, quando avevo asso- dal romanzo La statua di sale gli arabi (sono le tribù giudaizzate Agar...". mente diversa. I miei grandi lutamente bisogno di marcare (1953, con prefazione di Camus; di Gourara di cui parlo nel Farao- scrittori sono oggi Dante, delle distanze rispetto alla Tuni- Costa & Nolan, 1991) all'analisi ne). D'altra parte nel Maghreb di Come è stata ripresa nel suo Goethe, Victor Hugo, Maupas- sia, rispetto ai miei genitori. ormai classica dei rapporti colo- allora non si poteva diventare un lavoro teorico la riflessione sul- sant, Tolstoj... c'è stato un dé- Dunque dovevo partire, lasciare niali nel Ritratto del colonizzato e intellettuale, e io, fin dalla scuola, l'identità e la diversità? placement culturale, ma io sono 0 paese e non voltare la testa in- del colonizzatore (1957, con pre- avevo scoperto la cultura euro- "Voglio partire da una defini- pur sempre lo stesso. È vero co- dietro. E stata una rottura netta, fazione di Sartre; Liguori, 1979). pea. Così appena zione. La formu- munque che l'esperienza della anche dura. Oggi penso che la Oltre ai romanzi (Agar, 1955\Le finita la guerra lo così: l'identità diversità mi ha effettivamente soluzione non stia in una rottura Scorpion, 1969; Le désert, 1977), sono venuto a "La mia identità non è identica, o obbligato sul piano teorico a in- con le origini, ma piuttosto in tra i saggi più significativi sono da studiare a Parigi, lo è solo rara- dagare sulle emozioni di base, un tentativo di sintesi controlla- segnalare Ritratto di un ebreo alla Sorbona. Nel plurale non era più mente, l'identità per esempio sulla xenofobia, mi ta tra le diverse culture. Io mi (1962; Ipl, 1968) e II razzismo '51 sono rientra- così eccezionale, è mobile. Le ha spinto a interrogarmi su che sento nordafricano, ebreo e (1982; Costa & Nolan, 1989), in- to con mia mo- e sono stato riafferrato persone cambia- cos'è il razzismo, la cultura, e francese, ma questo non può sieme a L'homme dominé (1968) e glie, una francese no costantemen- anche su questioni un po' più ri- impedirmi di denunciare, come La dépendance (1979, con prefa- non ebrea cono- dalla storia" te, non comple- schiose, come la religione. Su faccio, quando è il caso, ciò che zione di Braudel). sciuta qui, e ho tamente visto questi temi e dal mio lavoro di accade in ciascuna di queste tre A dicembre Memmi compirà insegnato filoso- che continuano definizioni ho pubblicato di re- realtà. Bisogna accettare la pro- ottant'anni, portati con straor- fia in un liceo francese di Tunisi. a riconoscersi in se stesse, come cente un'opera che si intitola A pria identità in tutte le sue di- dinaria leggerezza, mentre è di Dunque il caso storico ha voluto mutano nell'aspetto fisico, nel Contre-courants, una specie di mensioni culturali e saperne recente uscito in Italia il suo ul- che io avessi tre dimensioni dif- modo di vestirsi, di portare i ca- dizionario filosofico di voci che prendere le distanze. Comincia- timo romanzo, Il Faraone (ed. ferenti". pelli. La stessa cosa accade per la mi stanno particolarmente a no a farlo anche alcune voci nel orig. 1988; a cura di Giovanna cultura, non ci sono culture sta- cuore, fra cui vorrei sottolineare mondo musulmano: anche i Parisse, pp. 350, Lit. 30.000, È cambiata in qualche modo, bili, né pure. Che rapporto c'è 'umanismo'". paesi islamici sono un mondo Textus, L'Aquila, 1999). Ne è rispetto ad allora, la sua perce- fra la mia cultura e quella di mio variegato, e non tutti si ricono- protagonista un illustre egittolo- zione dell'identità plurale? padre, che era basata, per metà, Lei è stato spesso presenta- scono nella religione. È impor- go tunisino ed ebreo che, nel "Quando sono tornato a Pari- sui testi della tradizione lettera- to come P écrivain de la déchi- tante che ognuno faccia la sua pieno della carriera e alle soglie gi, dopo la decolonizzazione, il ria maghrebina e per l'altra metà rure. Nella Statua di sale il pro- parte, bisogna spazzare davanti della vecchiaia, interrompe la mondo cominciava a cambiare. su storie ebraiche come il pas- tagonista, che rifiuta l'Oriente e alla propria porta". sua attività per seguire le tracce Da allora, con i rimescolamenti saggio del mar Rosso, con Dio si sente rifiutato dall'Occiden- di un antico insediamento ebrai- etnici e le crescenti migrazioni, che interviene continuamente te, parte infine per un conti- co in Nordafrica. Il romanzo mi sono reso conto che la mia scorre sull'impalcatura narrati- identità plurale, che avevo vissu- va della storia d'amore sboccia- to come una diversità anche an- ta tra l'anziano professore e una gosciosa, non era più così ecce- giovane studentessa; e sul cliché zionale, e sono stato riafferrato Ci sono tanti mondi della passione adultera, fitta di dalla storia. Voglio fare l'esem- rimandi e contrappunti metafo- pio semplice del mio matrimo- rici alla complessità delle appar- nio: era il '49, venivo dalla Tuni- Globalizzazione. Un termine che ha segnato la fine del millennio appena trascorso tenenze e dei legami difficili da sia e stavo alla cité universitaire, quale vessillo della nostra neo-modernità. Termine ambiguo, però, in quanto sinoni- sciogliere, prende corpo la gran- ho incontrato una giovane lore- mo di occidentalizzazione, omologazione, appiattimento; termine che non rende con- de storia che si intreccia alla vi- nese, bionda dagli occhi azzurri, cenda privata, la cronaca dram- ci siamo innamorati e sposati. A to del persistere della pluralità, della differenza, delle identità storiche e culturali. Se matica della decolonizzazione in quell'epoca il matrimonio misto l'ultima conferenza della Modem Language Association era dedicata al tema della Tunisia, che mette in scena inci- era un fatto abbastanza straordi- globalizzazione, come ci racconta John Thieme nel suo intervento; se l'ultima confe- sivi ritratti dei maggiori prota- nario, mentre non lo è più oggi: renza dell'Associazione italiana di studi canadesi, svoltasi lo scorso settembre a Bolo- gonisti, da Burghiba al mare- per esempio in Francia il 50% dei gna, aveva per oggetto "Il Canada e le culture della globalizzazione" - non solo in sciallo Juin, Mendès-France e matrimoni di giovani ebrei sono omaggio al teorico canadese della globalizzazione Marshall McLuhan - è segno che il Raymond Barre, fino alla con- misti, e lo stesso fra i giovani ma- quista dell'indipendenza nel ghrebini; con le migrazioni diven- mondo della cultura si interroga in modo pressante sul ruolo della letteratura e 1956. Tra storia e finzione, me- ta un fenomeno generale, penso dell'intellettuale nell'era della comunicazione planetaria, permanente, immediata e moria e autobiografia, tornano i anche in Italia. Dunque il caso ha internazionale. Certo è che la letteratura, la musica, il cinema sono arti transfronta- motivi che hanno segnato il lun- voluto che, ancora una volta, io liere, capaci di valicare i confini più facilmente di quanto non facciano le leggi econo- go e intenso percorso intellet- sia divenuto rappresentativo di miche e finanziarie. Le contaminazioni musicali di Khaled, sostengono alcuni, hanno tuale dello scrittore. una certa categoria di umanità at- avvicinato e forse reso più comprensibile il mondo maghrebino al mondo occidentale; È l'occasione di un incontro tuale. Allora era un fatto ango- che avviene nella sua casa di Pa- scioso e raro, adesso è una condi- il risvolto della medaglia, ha però sottolineato il critico Simon During, è ad esempio rigi, in uno studio affollato di zione comune, diffusa". che il corpo/macchina di Schwarzenegger sia diventato il simbolo della mascolinità in carte, libri e ricordi, affacciato tutto il mondo. Per la letteratura, è la traduzione ad assumere evidentemente un ruo- sui tetti del Marais, a due passi In Agar, uno dei suoi primi ro- lo fondamentale quale strumento di diffusione di conoscenze sulle culture altre, su- dal Beaubourg. manzi, lei racconta proprio la balterne o emergenti che dir si voglia. Nel raccogliere qui interviste a scrittori e intel- storia di un matrimonio misto, L'ambiente, i temi, il protago- che si conclude tuttavia con un lettuali quali il critico egiziano-palestinese Edward Said, lo scrittore ebreo-tunisino nista del Faraone riflettono an- fallimento. Albert Memmi, il poeta canadese Robert Bringhurst, lo scrittore caraibico Wilson cora una volta la sua esperienza "Sì, che è stato però letto spes- Harris, si intende presentare un ventaglio di risposte possibili che il mondo delle let- autobiografica. Vogliamo parti- so in modo distorto, totalmente tere offre sul tema della globalizzazione della cultura. Tutti questi personaggi sono ac- re di qui? autobiografico, come il racconto comunati dall'aver vissuto l'esperienza coloniale e dall'essere portatori di un'identità "In tutti i mei libri ho rielabo- di un mio matrimonio giovanile plurale. Memmi è arabo, ebreo, di espressione francese; Said è egiziano, palestinese, rato le mie esperienze, che non fallito. Certo rispecchiava anche derivano da miei particolari me- la mia esperienza, e alcune diffi- di espressione inglese; Wilson Harris è caraibico della Guyana, di ascendenza creola- riti quanto dal caso. Il primo ca- coltà reali e vissute, ma soprat- olandese, di espressione inglese; Bringhurst ha vissuto un'esistenza nomadica da co- so è che io mi sia trovato ad avere tutto numerose testimonianze di smopolita plurilingue e recentemente si è dedicato al recupero della tradizione orale tre identità sovrapposte, più o coppie miste raccolte all'epoca, degli Indiani Haida della costa occidentale del Canada. Le interviste sono state con- meno intrecciate. Sono nato in quando dirigevo a Tunisi un la- dotte non con il fine di un mero recupero del dato biografico, ma piuttosto con lo spi- Tunisia, i miei genitori non par- boratorio di psicopedagogia del- lavano francese ma arabo, e degli l'infanzia. In realtà la mia storia è rito di indagare il molteplice, la differenza, l'originalità delle varietà culturali locali, arabi ho condiviso molti tratti andata diversamente: vivo anco- seguendo l'auspicio dello scrittore Salman Rushdie riguardo la possibilità di una frut- culturali, la cucina, il cibo; i miei ra con mia moglie, la lorenese da- tuosa "impollinazione incrociata" fra le culture, le lingue e le arti del mondo. nonni vestivano ancora all'araba, gli occhi azzurri, e abbiamo avu- CARMEN CONCILIO portavano il humus-, e mia madre to tre figli. Nel romanzo non vo- per divertirsi si vestiva alla be- levo certo dire che i matrimoni duina. Dunque per storia e lin- misti siano impossibili o da evita- conflitti feroci con i musulmani in India, massacri ad Algeri. Gli Storia di un palestinese laico statunitense Ma la diversità e la differen- uomini non sono ancora arrivati za, reale o immaginaria, è anche allo stadio in cui sopportano Le nostre storie sono intrecciate alla base dei rapporti di domi- quelli diversi da loro. Hanno nazione, che lei ha analizzato a paura della differenza". partire dal Portrait du colonisé Intervista a Edward Said di Nikhil Padgaonkar e poi in numerosi altri saggi: ci- È un richiamo all'ambigua na- to, fra tutti, L'homme domine tura dei nazionalismi anche il ei è un palestinese che ha vis- con la perdita di ciò che rimane- Ho cercato anche di riscoprire (1968), in cui parla anche della fatto che lo stesso Armand, suto la maggior parte della va della terra palestinese e la tutto quello che aveva a che fare donna. mentre lascia la Tunisia, "non vita lontano dalla patria. sconfitta dell'esercito arabo da con la mia infanzia, dato che ero "Sì, sono stato il primo più di ha intenzione di andare mai in Questo ha fatto crescere in parte di quello israeliano, e dopo stato educato in un sistema ingle- trent'anni fa a formulare l'idea Israele, se non da turista"? Ep- lei la consapevolezza di apparte- la nuova occupazione, che conti- se. Prima di tutto non avevo mai della differenza, e del razzismo pure lei è stato sionista fin dagli nere a una cultura minoritaria e nua ancora oggi. studiato la storia dei popoli arabi come valorizzazione delle diffe- anni '30, e ha denunciato con spossessata? E a quel punto che ho comin- né la storia della Palestina, sebbe- renze in termini di superiorità forza l'ostilità e le persecuzioni "Non esattamente. Sono cre- ciato a sentirmi davvero una voce ne ci fossi vissuto da bambino. gerarchiche, pretese inegua- subite dagli ebrei nel mondo ara- sciuto in situazioni differenti, per- marginale, perché avevo comin- Cominciai quindi un processo glianze e base di privilegi. Come bo, nel presente e nel passato: è ché sono nato in Palestina, ma la ciato a parlare e a scrivere della di rieducazione, e lo feci da au- figure della dominazione, ac- noto il suo intervento dal titolo mia famiglia l'ha lasciata alla fine Palestina, che era allora un argo- todidatta, a cominciare dalla mia canto al colonizzato ho descritto Chi è un ebreo arabo? in un col- del 1947, poco prima della fine mento molto im- lingua madre, l'ebreo, il nero, la donna. Quan- loquio a Parigi, nel 1974, cui della Palestina stessa. Ci siamo popolare negli l'arabo. partecipava il colonnello Ghed- do si vede che gli uomini hanno trasferiti in Egitto, che a quel tem- Stati Uniti. Ri- "Guardavo i miei Penso che sia trattato le donne, da sempre, co- dafi. po, come la Palestina, era una co- cordo quando insegnanti, molto importan- me schiave, messe a lavorare tut- "Ritengo giusto che gli ebrei lonia inglese. Quindi ho studiato nel 1969 l'allora te per un intel- to il tempo, con qualche mo- siano riusciti a creare un loro ri- in un istituto inglese e, essendo primo ministro che erano tutti inglesi, lettuale frequen- mento di piacere ogni tanto, tut- ferimento nazionale, al tempo apolitico, non sapevo quale fosse israeliano Golda e mi chiedevo: tare un movi- to questo non è molto onorevole stesso credo che i primi periodi la mia vera identità. Avevo soltan- Meir dichiarò: qual è il loro segreto?" mento di base, e per la specie umana. E il rappor- degli stati nazionali, tutti, siano to dodici anni quando la Palestina "Chi sono i Pale- con l'emergere to verso lo straniero non è più difficili, terribili da vivere. Ci fu disgregata, quantunque fossi stinesi? Un tale del movimento onorevole: quando nei testi tra- vuole un atteggiamento di soli- ben conscio di ciò che era accadu- popolo non esi- palestinese dopo dizionali si dice "bisogna tratta- darietà, unita a saggezza pratica. to, dato che quella catastrofe ave- ste". Perciò la prima battaglia il 1967 le mie appartenenze si re bene lo straniero" è proprio Io mi trovo bene nell'anonimato va fatto sì che tutti i miei famiglia- consisteva nel pronunciare il no- chiarirono. Nel 1977 divenni perché lo si trattava talmente di Parigi". ri diventassero profughi. me 'Palestina', e dopo l'uscita, membro del parlamento in esilio, male che bisognava dire "non Infine sono approdato in Ame- nel 1978, del mio libro sull'orien- il Consiglio Nazionale di Palesti- esagerate!". L'immagine che Di che cosa si è soprattutto oc- rica, ed essendo la mia famiglia talismo, ne seguì immediatamen- na. Tentai allora di conciliare i uso di solito per esprimere la cupato dopo II Faraone, che è benestante ho potuto frequenta- te un altro intitolato La questione miei interessi letterari, filosofici e percezione tradizionale dello uscito in Francia ormai da dodi- re una scuola privata e poi l'uni- palestinese, che fu molto difficile culturali con quelli politici, e straniero è quella della figura ci anni? versità. Allora l'America era e- pubblicare, e cominciai a inter- questo mi portò allo studio che si profila nel deserto, al- "Un tema cui tengo molto è stremamente a favore di Israele, venire spesso sui giornali, in tele- dell'orientalismo, dell'imperia- l'orizzonte, e bisogna sparare quello della dipendenza, per me e in un certo senso ho cominciato visione e alla radio. E la mia vita lismo e dei movimenti di libera- per primo, per non dargli il tem- quasi altrettanto importante a riscoprire le mie radici arabe si fece pericolosa: nel 1985 qual- zione". po di sparare lui. Lo straniero è quanto il razzismo. Posso dire di proprio in quel periodo, a partire cuno diede fuoco al mio ufficio uno straniero, non si sa mai". averlo messo pienamente a fuoco dalla crisi di Suez, ma poi soprat- alla Columbia University, dove attraverso un'esperienza perso- tutto dopo la guerra del 1967, lavoravo da trent'anni. È un meccanismo difficile da nale diretta, dopo un'operazione spezzare anche oggi, nelle so- agli occhi: bruscamente mi sono cietà avanzate come nelle gio- percepito come uno che aveva vani nazioni. C'è un accenno in bisogno degli altri per qualun- questo senso nella Tunisia in- que cosa, ero in una situazione di Canna da zucchero a Mansfield Park dipendente descritta alla fi- dipendenza. Mi ero sempre oc- ne del Faraone, che il protago- cupato della dipendenza in senso Carmen Concilio nista Armand, suo evidente politico, come opposta alla li- "doppio", lascerà per sempre, bertà, frutto della dominazione, avvertendo che non c'è posto ma di recente ho scritto un libro EDWARD W. SAID, Cultura e imperialismo, ed. "Il mio metodo - scrive Said - consiste nel per la sua "diversità" ebraica, (Le buveur et l'amoureux, 1998) orig. 1993, trad. dall'inglese di Stefano Chiarini prendere in esame, quanto più è possibile, le sin- pur senza pentimenti per la lot- in cui ho voluto andare più a fon- e Anna Tagliavini, prefaz. di Joseph A. gole opere, leggendole dapprima come grandi ta anticoloniale cui ha parteci- do: dipendiamo dagli affetti, per Buttigieg, postfaz. di Giorgio Baratta, pp. 421, prodotti dell'immaginazione creativa o interpreta- pato e con un ritratto positivo la moglie, per i figli, dall'alcol, Lit 49.000, Gamberetti, Roma 1998 tiva, e poi mostrandole come parte del rapporto di Burghiba. dal fumo, da sostanze materiali tra cultura e impero". Dunque, il canone in quan- "Sì, ho dato un ritratto positi- come da idee ricevute. E la di- Cultura e imperialismo è un titolo program- to canone e il suo rapporto con l'impero. Di uno vo di Burghiba, ma non total- pendenza produce regressione. matico. La "e" da sola regge un'architettura in- dei capolavori di Conrad, Said scrive: "Cuore di mente. Alla fine, con gli anni, è L'ho sperimentata su me stesso. I visibile, quella che Said chiama "la struttura di tenebra è così efficace perché la sua estetica e i diventato un po' megalomane, si medici cominciano a occuparse- atteggiamento e di riferimento": una struttura suoi principi politici sono, per così dire, imperia- è fatto dedicare una grande stra- ne. C'è un giovane psichiatra bel- fatta di legami più o meno espliciti, di rimandi listi, e questi alla fine dell'Ottocento parevano in- da, palazzi. Il rapporto con il po- ga che ha scritto un libro su que- più o meno forti, di osmotica intercapillarità tra carnare al tempo stesso una estetica, una politica tere, come con il denaro, finisce sto, cui ho fatto la prefazione". la cultura occidentale otto- e novecentesca, in e perfino un'epistemologia inevitabili e ineluttabi- per cambiare gli uomini e il loro particolare inglese e francese, ma anche italiana li". Il paradosso di Conrad, che consiste nell'esse- rapporto non solo con le cose, Lei è stato un anticipatore, e americana, e l'imperialismo inteso come mo- re sia imperialista sia anti-imperialista, sembra anche con le persone. Certamen- quasi cinquant'anni fa, di quella mento di massima espansione geografica, politi- scontato oggi, soprattutto a chi si occupa di lette- te Burghiba, che era un avvoca- letteratura di confine, all'incro- ca ed economica dell'Occidente. Il prodotto rature cosiddette "postcoloniali" e conosce le ri- to, ha svolto un ruolo significati- cio di culture postcoloniali, che culturale che maggiormente chiarisce questo sposte che il romanzo di Conrad ha generato tra vo, ha passato 18 anni in prigio- ha avuto una significativa fiori- rapporto tra cultura e storia coloniale è il ro- gli intellettuali e scrittori africani, basti ricordare il ne, ed è stato più abile dei diri- tura in tempi recenti. In che mi- manzo, forma letteraria attraverso cui la cultura keniano Ngugi Wa Thiong'o con il suo romanzo genti algerini che erano sura si riconosce in queste nuo- imperialista parla e si fa parlare, o meglio, si fa The River Between (1965), in cui il fiume è luogo sottufficiali dell'esercito france- ve generazioni di scrittori e quali parola/moneta corrente. mitico per gli africani, il nigeriano Chinua Achebe se, dove avevano imparato a fare consigli darebbe loro? Oggetto d'analisi privilegiata, per Said, sono i con i suoi pamphlet anti-conradiani (ad esempio la guerra. Noi tunisini non ab- Non so se ho avuto qualche in- testi canonici del patrimonio letterario occiden- An Image of Africa. Racism in Conrad "Heart of biamo fatto la guerra, non sape- fluenza su di loro, ma data la mia tale prodotti nell'epoca di maggior espansione Darkness", 1989) e il sudanese Tayeb Salih con La vamo farla, forse per nostra for- età li sento un po' come dei mei coloniale. La dialettica polemica di Said e il suo stagione della migrazione a nord (1970; Sellerio, tuna. E stato meglio così, anche figli. Credo che il dovere dello metodo contrappuntistico non sono volti a li- 1992), in cui il fiume conradiano è il Nilo e 0 viag- se per questo forse si è parlato di scrittore, come io lo concepisco, quidare il "canone occidentale" o a sminuire il gio è quello di un sudanese verso l'Europa. meno della lotta anticoloniale in sia di essere leale nel contenuto e valore estetico di opere consegnate dai secoli al- Ma Said allarga il discorso fino a includere ro- Tunisia e da molte parti è stata nello stile, nella scelta di uno stile la storia della letteratura e dell'arte, ma a mette- manzi e autori insospettabili. In Mansfield Park, svalorizzata: ma è importante la che corrisponda al contenuto, re in luce un aspetto di tali opere spesso trascu- ad esempio, Jane Austen introduce il tema battaglia o la vita della gente? io questo ho cercato di fare. Cerca- rato, ignorato e, questo sì, liquidato da critici, dell'Impero in modo sommesso. Lo stato di be- credo, la vita della gente. re di comprendere la realtà, per intellettuali e accademici: come scrittori illumi- nessere materiale dei Bertram si misura infatti sul Le giovani nazioni quando si me è importante soprattutto que- nati, liberali e progressisti non abbiano conte- reddito garantito dalle loro proprietà ad Antigua, costituiscono sono come in pre- sto. Io credo, con il Portrait du co- stato le teorie sull'esistenza di razze "soggette" o la piccola isola dei Caraibi dove posseggono una da a febbri nazionaliste periodi- lonisé o con il Portrait d'un juif, "inferiori" in voga al tempo in cui loro scriveva- piantagione, probabilmente di zucchero. Il ro- che, come il fascismo in Italia, se- di aver cercato veramente di co- no, né abbiano saputo intravedere nelle varie manzo è basato su un modello di ordine che Sir gno che la nazione è malata e de- gliere la condizione del coloniz- forme di resistenza all'occupazione coloniale le lira, e cosa succede? si comincia- zato e dell'ebreo. Bisogna fare vere potenzialità della decolonizzazione. no a cacciare gli stranieri, gli onestamente il proprio lavoro, ebrei, i neri, chi capita. Così va stare attaccati al reale: questo è il spesso la storia, e oggi ci sono consiglio che do agli scrittori". • 6 L'INDICE ^••El LIBRI DEL UESE^I quello che faccio si fonda su una guardavo i miei insegnanti, che Prima di tutto bisogna capire Nerval aveva visto l'Egitto proiet- premessa laica. Sono un critico erano tutti inglesi, e mi chiedevo che si tratta di una storia comu- tato sulla Siria e sul Libano. Sono L'esilio è uno dei temi centrali laico, e credo nelle cose che ap- continuamente: 'Qual è il loro se- ne: la loro e la nostra. In secondo questi i meccanismi che ho cerca- dei suoi scritti, ma con questo partengono a questo mondo. Co- greto?'. luogo si può cercare di porsi in to di descrivere in Orientalismo. termine lei non sembra riferirsi me hanno detto Marx, Vico e Da ragazzino ero davvero un una prospettiva liberazionista, in Nel mio libro sulla Palestina, e soltanto a un dislocamento geo- molti altri: gli esseri umani creano ribelle, ma nonostante questo gli cui etichette come quella di 'oc- soprattutto in Cultura e imperia- grafico. la propria storia. Una patria origi- inglesi erano riusciti a inculcarmi cidentale', 'orientale', 'musulma- lismo, parlo invece delle possibi- "Quindici anni fa scrissi un sag- naria, un luogo dal quale si è stati un sentimento di rispetto, di sog- no', 'indù' non abbiano più il po- lità di opposizione e resistenza, e gio intitolato Riflessioni di un esi- cacciati, può essere recuperata so- gezione per la loro autorità, che tere che oggi gli si concede. In al- spiego molto chiaramente che liato. Parlavo in particolare del- lo con un atto politico, facendo passava prima di tutto attraverso tre parole, penso che la cosa più queste sono esistite fin dal primo l'aspetto concreto dell'esilio, del- attenzione a evitare i tranelli a cui la lingua. Quando parlavo ingle- importante sia capire che noi tut- arrivo dell'uomo bianco. C'è uno lo sradicamento storico: l'esiliato lei si è appena riferito, e che io av- se ero costantemente consapevo- ti siamo, in un modo o nell'altro, splendido libro di uno storico come qualcuno che viene bandi- verso con decisione. Non simpa- le che non si trattava della mia mescolati, che le nostre storie so- malese, Il Mito dell'indigeno in- to, l'esilio come forma di pena. tizzo con alcun fondamentalismo. lingua madre, e questo rafforza- no intrecciate". dolente, che mostra come lo ste- Con il tempo però mi è sembrato L'esilio, nel senso che ha per me va la mia sensazione di essere su- reotipo dell'indigeno indolente sempre di più che l'esilio avesse questa parola, ha più a che fare bordinato, inferiore. I nativi ven- Lei ha lavorato molto sul- fosse utilizzato dalla popolazione qualcosa a che fare con la vocazio- con la costruzione di un mondo gono abituati dai colonialisti a l'orientalismo, e soprattutto sul delle Filippine e della Malesia ne intellettuale, perché credo che nuovo, basato su principi laici e guardare a se stessi attraverso i modo in cui l'Europa durante come strumento politico per non un intellettuale debba esiliarsi da sul concetto di giustizia". loro occhi. Anch'io sono cresciu- l'epoca coloniale ha rappresen- lavorare per l'uomo bianco". ciò che gli appartiene, da ciò che è to con questa convinzione di es- tato i popoli non europei. Que- usuale, per assumere un punto di Il colonialismo è stato per lei sere diverso. Non perché fossi sto orientalismo continua a per- Lei ha parlato della "necessità vista estraniato. Il secondo signifi- oggetto di un particolare interes- più basso o meno intelligente, vadere le relazioni internaziona- di dire la verità al potere". Ma la cato del termine esilio consiste se. A parte la forza economica e ma perché ero 'geneticamente', li contemporanee? verità di chi? Chi è che deve par- quindi in questo esercizio intellet- militare, di cosa si servono le po- essenzialmente, qualcosa che ve- "Assolutamente sì, non c'è dub- lare? E con quale autorità que- tuale che ben poco ha a che fare tenze coloniali per conservare la niva chiamato 'orientale'. bio. Basta pensare alla foga con cui sta verità parla al potere? con l'essere realmente in esilio". propria autorità? Esistevano zone in cui non mi Samuel Huntington ha dipinto un "Comincerò dall'ultima do- "Io sono tra coloro che ritengo- potevo addentrare perché, es- mondo composto da otto, nove o manda: con quale autorità? Con Il termine "esilio" non implica no che il potere economico e quel- sendo un orientale, non avrei po- dieci civiltà diverse in guerra tra nessuna autorità. Una persona il riferimento a una condizione lo militare non siano di per sé suf- tuto capire l'Occidente. Ma sin loro. In pratica Huntington ipotiz- deve parlare schiettamente di originaria che può anche essere ficienti. Negli imperi coloniali mo- da quando ero molto giovane, ho za che queste regioni del mondo, per sé, senza l'autorità conferita- mitizzata? E non si rischia in derni, in particolare in quello in- sempre cercato di passare oltre e al pari delT'Oriente' e dell'acci- gli da una posizione, dalla carica questo modo di assumere la re- glese e in quello francese, il fattore di comprendere la mentalità de- dente', possiedano una specie di che ricopre o da un qualche tito- torica tipica dei movimenti rea- più rilevante è quella che chiame- gli 'altri'. Dovevo scoprire il se- carattere fondamentale che non lo ereditario. Deve poter parlare zionari? rei la componente culturale, la ca- greto della loro autorità. In que- cambia mai. Si tratta di un punto chiaramente come cittadino. "Ammetto che può accadere, pacità di affermare la propria au- sto modo sono arrivato a capire di vista veramente assurdo, che fi- Secondo: che tipo di verità? La ma la mia definizione non com- torità politica e morale convincen- che il potere coloniale può essere nisce per essere xenofobo: l'altro è verità della propria coscienza. porta qualcosa come un'origine do i nativi della sua giustezza. Co- scardinato e smantellato. Se loro il nemico, come per i Greci, che Quando si prova un'affiliazione pura. Non esiste una patria origi- me diceva Kipling: 'L'India non l'hanno costruito, io posso deco- chiamavano barbaro chiunque o un senso di appartenenza mol- naria. Una volta che l'hai perduta sarebbe India senza gli inglesi'. È struirlo. Rimane però il proble- non parlasse la loro lingua. to forti rispetto a una situazione, non puoi ritrovarla; avviene uno come dire che il destino di una ma di come sostituirlo. Non si Nella politica internazionale si può discernere facilmente ciò strappo che, per quanto mi ri- certa cultura si è compiuto grazie può fare piazza pulita, né rico- c'è una sorta di assunto secondo che è giusto da ciò che non lo è. guarda, è definitivo. Non ci può alla colonizzazione avvenuta da minciare da capo, perché la sto- cui gli arabi capiscono soltanto il Non parlo di verità assolute in essere nessun recupero. Né ci può parte di una potenza superiore. Io ria è estremamente intricata, pie- linguaggio della forza: devono senso platonico, ma di verità in essere mitizzazione, perché tutto sono cresciuto con quell'idea: na di connessioni. essere repressi e non possono es- senso storico. Non tacere se vie- sere trattati in nessun altro mo- ne commessa un'ingiustizia, se ci do, perché essenzialmente sono sono abusi dei diritti umani, se dei musulmani e i musulmani dei crimini restano impuniti, se Il capitolo dedicato a Yeats serve in questo non praticano la democrazia o la ci sono tentativi di mettere a ta- volume da raccordo tra la sezione dedicata alla scienza. Avverso questo ragiona- cere le persone e la loro libertà di Thomas riesce a imporre tanto nelle sue pianta- cultura imperialista e all'espansione coloniale e mento con tutto me stesso. In espressione. Sono questi i princi- gioni di Antigua quanto nella residenza di cam- la sezione dedicata alla resistenza e alla decolo- tutte le grandi civiltà ci sono fat- pali doveri dell'intellettuale. pagna in Inghilterra: Mansfield Park. Il discorso nizzazione. Il primo moto di resistenza al colo- tori che portano alla democrazia Infine la prima domanda: quale implicito adombrato da Jane Austen "sincronizza nialismo si manifesta nelle opere letterarie quale e fattori che portano alla dittatu- verità? La risposta è: la verità che qui l'autorità interna, in patria, con quella colo- riappropriazione del territorio, e dunque si ri- ra, come è stato per l'Occidente. io posso comprendere. Non riven- niale, sottolineando come i valori associati a così solve in una cartografia immaginaria. La raccol- Il fascismo è un fenomeno occi- dico niente più di ciò che vedo, e alti concetti quali l'ordine, la legge e la proprietà ta di poesie di Yeats La rosa è paragonabile alle dentale, ma nessuno direbbe che sono disposto a metterlo in di- debbano essere radicati fermamente nell'effettivo opere di Neruda dedicate al paesaggio cileno, a Occidente equivale a fascismo". scussione. E non incito a imbrac- controllo e possesso del territorio". quelle di Césaire sulle Antille, di Faiz sul Paki- ciare le armi, perché non sono nel- In Grandi speranze di Dickens, il giovane prota- stan, di Darwish sulla Palestina. A questa fase Una delle critiche che le sono la posizione di un demagogo. gonista, Pip, aiuta un condannato, Abel Mag- succede quella più aggressiva, espressamente state rivolte sostiene che lei abbia L'intellettuale non è mai libero dal witch, il quale, dopo esser stato deportato in Au- nazionalista e violenta, che cede poi il passo alla descritto l'orientalismo come un dubbio, dallo scetticismo verso se stralia, ripagherà il suo giovane benefattore con lotta per la liberazione e alla decolonizzazione. fenomeno a senso unico: l'Euro- stesso, ed è sempre vulnerabile. una grande somma di denaro. Quando Magwitch Da Yeats, o con Yeats, Said procede all'anali- pa crea uno stereotipo e i non- L'ultima cosa che voglio ag- toma a Londra non trova in Pip, ignaro della pro- si di tutti quei discorsi che hanno origine nei ter- europei lo accettano. In questo giungere, è che sono strenuamen- venienza del denaro, la benevolenza che si aspet- ritori coloniali in coincidenza dei processi di de- modo si finirebbepe r negare ogni te contrario all'esercizio intellet- tava, e ci vorrà del tempo prima che Pip si ravve- colonizzazione attuatisi tra la prima e la seconda libertà d'azione ai colonizzati. tuale consistente nella venerazio- da e riconosca in lui una sorta di padre putativo. guerra mondiale. Said non prende in esame "Mi sembra una critica piutto- ne di un dio. Ho amici che erano Nel personaggio di Magwitch Dickens ha rappre- esclusivamente opere letterarie, bensi gli scritti sto fragile. Nel mio libro ho de- accaniti sostenitori della rivolu- sentato l'atteggiamento che in Inghilterra si aveva di storici e storiografi, sociologi ed economisti le scritto il persistere di un nucleo di zione islamica in Iran, finché non verso i condannati deportati in Australia. Secondo cui teorie sono una risposta a - oltre che una ri- idee piuttosto ingenue e non mol- scoprirono che Khomeini era Said, "negare a Magwitch la possibilità di ritorna- scrittura di - storie e teorie eurocentriste. Per to brillanti, rese però interessanti qualcosa di ben diverso da quello re in Inghilterra non è solo un atto giuridico a ca- questo si dice che l'ex-impero - britannico, da una quantità di grandi scritto- che immaginavano, e così lo ab- rattere penale, ma imperialista". francese, ispanico o americano che sia - "writes ri, pensatori e politici lungo un ar- bandonarono e cominciarono a Anche l'Aida di Verdi risente delle medesime back", risponde. Per esempio il libro di Ranajit co di duecento anni. Ero colpito idolatrare gli Stati Uniti. Questo strutture di atteggiamento e riferimento. La rap- Guha A Rule of Property For Bengal (1963) o da come la maggior parte di loro, tipo di atteggiamento non mi pia- presentazione dell'Egitto viene costruita tenendo quello di S.H. Alatas The Myth of the Lazy Nati- pur essendo grandi scrittori e per- ce, gli intellettuali non possono ben presente che l'opera si rivolge a un pubblico ve (1977) offrono dalla prospettiva indigena una sone intelligenti, prestassero ben venerare un dio, devono stare occidentale, e presenta al suo intemo tutte le con- visione alternativa della storia della colonizza- poca attenzione a quello che dice- molto attenti a non rinunciare traddizioni già riscontrate nell'opera di Austen, zione occidentale, cercandone le radici in quelle vano. Per lo più si limitavano a ri- mai all'indipendenza, allo scetti- Dickens e Conrad. Neppure Forster, e tantomeno teorie economiche e antropologiche che tra fine petere ciò che avevano sentito di- cismo, e a una certa dose di obiet- Kipling, Camus e Gide vengono risparmiati dalla Ottocento e inizio Novecento nducevano i nati- re da altri. Un buon esempio è tività. Provo un'antipatia viscera- graffiarne critica di Said, che denuncia la loro as- vi a esseri inferiori, incapaci di organizzare la quello del poeta francese Gérard le per l'esercizio intellettuale con- suefazione al colonialismo, accettato come neces- forza lavoro e di autogovernarsi. de Nerval, che visitò negli anni sistente nel passare da un estremo sario, e spesso giustificato in relazione al caos e al- Said non esclude dal suo metodo critico i fat- quaranta del XIX secolo la Siria e all'altro: un giorno marxista, il la pigrizia che regna nelle colonie. Soprattutto di ti recenti e più attuali della storia contempora- il Libano e ne scrisse nel suo Viag- giorno dopo cattolico, il giorno Forster e Camus, Said critica la scarsa lungimiran- nea, come la Guerra del Golfo o la crisi della Pa- gio in oriente. Quando lessi il suo dopo musulmano. Questo è esat- za per non aver inteso come i moti di ribellione e lestina. Lo fa con quella stessa "forza tellurica" libro, mi resi conto che non parla- tamente ciò che la verità non è. La di liberazione nazionale in India come in Algeria che Derrida attribuisce alla decostruzione, che va davvero della Siria e del Liba- verità consiste nel tentativo di co- non fossero ispirati da qualche isolato folle, fana- si avvale cioè di un metodo critico atto a smuo- no, che conoscevo avendoci vis- noscere, sta nell'indagare in senso tico oltranzista, ma fossero movimenti organizzati vere o rimuovere pre/giudizi consolidati, lo stes- suto, e poi realizzai che Nerval socratico, magari senza scoprire che di lì a poco avrebbero dato il via al processo so metodo critico che ha generato le opere di non faceva che citare un altro mai la risposta, ma formandosi irreversibile della decolonizzazione. Fanon o di Homi Bahbha. orientalista, Edward William un'opinione su quale essa potreb- Lane, che nel 1830 aveva scritto be essere". un libro sull'Egitto moderno. In- © Biblio, trad. dall'inglese di vece di vedere la Siria e il Libano, Monica Di Biagio „ L'INDICE

••DEI LIBRI DEL MESEI^H Un nordamericano nella globalizzazione Lo sfiato della mongolfiera Intervista a Robert Bringhurst di Carmen Concilio

Poeta in lingua inglese, Robert importa quanto queste possano Bringhurst è impegnato da tempo apparire insignificanti agli oc- nella trascrizione e traduzione in chi di uno straniero. In quanto inglese del patrimonio orale degli entità geografica, il Nordameri- indiani Haida. Così definisce la ca è un unico territorio, e Cana- sua ultima opera, A Story as da e Stati Uniti sono finzioni Sharp as a Knife: The Classical frutto dell'immaginazione am- Haida Mythtellers and Their ministrativa. Molti scrittori nor- World (Douglas & Mclntyre, damericani esprimono un mag- 1999): "una sorta di manifesto gior senso di lealtà verso questa per la ridefinizione della cultura terra che non verso una qualsia- canadese fondata sulle sue - da si comunità umana (tanto meno troppo tempo ignorate - radici una struttura nazionale o politi- aborigene". ca) che si erga al di sopra di es- sa. La lealtà verso la terra, o, di- Lei si definisce "nordameri- ciamo pure, la conoscenza car- cano". Ho sempre pensato che nale della terra, non conduce al i canadesi vedessero la propria nazionalismo, ma invece a un identità come nettamente dif- regionalismo stemperato nel ferenziata da quella statuniten- continentalismo - e (per alcuni) se; d'altro canto, anche gli In- stemperato anche nel globali- diani sono ed erano nordame- smo: un senso del pianeta Terra ricani, e allora qual è il senso come casa. generico del termine "norda- Vedere il Canada quale entità mericano"? a se stante tuttavia è utile, persi- "Canada e Stati Uniti, quali no per coloro la cui coscienza entità culturali e politiche, na- ecologica è molto più sviluppata turalmente non sono affatto as- della coscienza politica. La ra- similabili. Canadesi e america- gione di ciò sta nel fatto che il ni, come cattolici e protestanti, Canada per molti versi viene de- sunniti e sciiti, sono soltanto finito come 'non Stati Uniti'. E il talmente prossimi da essere ol- buco nel setaccio, lo sfiato della tremodo consapevoli delle dif- mongolfiera imperiale. Molti ferenze esistenti tra loro, non scrittori americani vi si sono ri- fugiati, diventando canadesi per il fatto di aver lasciato gli Stati Uniti più che per essere arrivati edizioni da qualche parte. QuattroVenti In Messico e in America cen- trale, dove ho trascorso alcuni degli anni della mia formazione, i popoli del nord (canadesi e- NOVITÀ americani) sono chiamati unita- Il Canada ha accolto emi- potete immaginare, ha compor- trebbe accadere in Quebec. Nei mente norteamericanos. Per di- granti da quasi tutti i paesi del- tato un senso di grande libera- primi anni vi era molto entusia- FONDAZIONE ROMOLO MURRI stinguere tra i due è necessario la terra, ma in quanto entità zione. Tanto da rischiare di de- smo. Israele durante e dopo la specificare l'identificazione poli- amministrativa si e sviluppato generare in una sorta di turismo guerra dei sei giorni era un posto LORENZO BEDESCHI tica: canadiense o estadouniden- in modo molto parrocchiale, che i canadesi (e altri) oggi pos- magnifico in cui vivere, che se. Questa è una terminologia imprigionato da istituzioni e da sono praticare in un certo senso scoppiava di gioventù ed entu- CRISTIANESIMO utile, se vista nella prospettiva di una cultura di matrice inglese e senza spostarsi da casa. Tutta- siasmo (fatta eccezione per i E LIBERTÀ una lingua per la quale la parola francese. I bambini, che fossero via può trattarsi di qualcosa di campi di rifugiati palestinesi, na- 'americano' è simbolo della effi- figli di nativi americani, asiatici molto più edificante del turi- turalmente, che scoppiavano di IL DISCORSO DI ROMOLO MURRI cace appropriazione di uno dei e africani o est-europei hanno smo. Può trasformarsi in veico- rabbia e rancore). Due decenni (SAN MARINO 1902) molti paesi che occupano il terri- ricevuto il medesimo insegna- lo di vera conoscenza, autorico- dopo, la politica di Israele era pp. 156, L. 22.000 torio delle Americhe. Invece in mento dei figli di francesi o in- noscimento, per costruire un diventata tanto meschina e auto- inglese è difficile coniare il ter- glesi: una ristretta versione del- più profondo e benefico senso celebrativa che i palestinesi, no- mine Unitedstatesian. Così sia- la storia e della letteratura ba- di identità". nostante l'appoggio di molti Il discorso di San Marino, mo obbligati a dire 'americano', sata sulla tradizione culturale paesi del mondo, venivano trat- all'alba del 900 diffidato quando ci riferiamo a una perso- occidentale, in particolare in- tati come venivano trattati i neri dall'autorità ecclesiastica Come vede il tentativo del na proveniente dagli Stati Uniti. glese e francese. La letteratura Quebec di diventare indipen- negli Stati Uniti. con insolita procedura, Il termine di più ampia portata 'canadese' è stata per un certo dente? Se il Quebec si separa, sospetto mezzo secolo dopo era già 'nordamericano' rappresenta tempo, come del resto accade- "Penso che la questione del che vedremo qualcosa di simile. vincente con la sua una via d'uscita dall'impaccio, in va per il cibo 'canadese', un de- Quebec sia molto complessa. Se Nonostante ciò non posso garan- prospettiva democratica quanto asserisce l'identità di un rivato coloniale il Quebec si se- tire che le cose andranno meglio e politico-religiosa; il trauma continente e la nostra fedeltà a dei modelli rap- para dal Canada, se l'unione canadese resiste". fascista gli ridava la validità esso, senza per questo intendere presentati da "La pluralità culturale ciò può rappre- negatagli. Ma nel 1902 un'inclusione del Canada (o del Francia e In- sentare un bene Come vede il futuro del multi- si collocava come Messico o Guatemala) nel gran- ghilterra. è un fatto naturale. per il Quebec, culturalismo in Canada? spartiacque fra un'epoca de bacino degli Stati Uniti". La globalizza- In altre parole ma non vedo co- "Il multiculturalismo è un'al- teocratica in estinzione zione per noi ha si tratta me possa essere ternativa al monoculturalismo. e una società civile In quale rapporto stanno la significato pri- un bene per il Perciò, per definizione, è un in divenire all'insegna storia, la politica e la cultura in ma di tutto un della normalità" resto del Cana- imperativo e un bene. Ma è an- della democrazia Canada e la globalizzazione? ampio ricono- da. Perciò i que- che il nome di un ambiguo pro- e della libertà; ideali "Il Canada comprende sin da scimento di un becchesi devono gramma sponsorizzato dal go- che consegnavano la fonte tempi antichi un centinaio di dato di fatto: la massiccia pre- essere Uberi di andarsene se so- verno che riduce la cultura a del diritto pubblico culture indigene, che si espri- senza, qui, in Canada, di un no convinti di farlo, e il resto del bene di consumo e promuove alla volontà popolare. mono in una sessantina di idio- grande numero di persone pro- Canada deve valorizzare al me- una mentalità turistica sia in ca- Da qui l'inevitabile mi locali: Haida, Cree, Tsim- venienti da Asia, Africa, Europa glio la parte che rimarrà. Tutta- sa che fuori. In questo senso il mutazione genetica shian, Micmac, Blackfoot, Ku- dell'Est, America Latina, Scan- via, molta della forza trainante multiculturalismo è ambiguo e dei cattolici prospettata tenai, Chipewyan, e altri anco- dinavia, e naturalmente dal vero che sta dietro il nazionalismo in strumentale. La pluralità cultu- da Romolo Murri. ra. Per ciascuna di queste lin- Nordamerica pre-coloniale. Ma Quebec dipende, secondo me, rale è un fatto tanto naturale gue esisteva una prolifica lette- ha significato anche un proces- dalla personale ambizione di quanto ecologico. In altre paro- ratura orale. Per una trentina di so di apertura verso l'esterno, qualche uomo politico. le si tratta della normalità. Tale quelle lingue, una parte cospi- che andasse oltre l'Inghilterra, Io ho avuto l'opportunità di pluralità è minacciata da forze cua del corpus di letteratura la Francia e gli Stati Uniti, che seguire da vicino la crescita e la omogeneizzanti, che non posso- Irta Din! 16,61029 URBINO orale è stata trascritta. Queste sono stati per lungo tempo il no resistere a lungo, ma che at- FAX 0722/320998 degenerazione dello Stato di E-mail: iluathovpntj^info-net.fl sono le vere fondamenta della punto di riferimento culturale Israele nel corso di molti anni, e tualmente sono estremamente letteratura canadese. per il Canada. Questo, come credo che qualcosa di simile po- potenti". |dei libri del mese|

sica. Nell'albergo soggiorna an- ATHOL FUGARD, Trilogia della famiglia che lo studioso europeo di miti (Legame di sangue, Addio per sempre, indigeni che pretende di cono- Boesman e Lena), a cura di Annalisa scere la mitologia wapisiana me- Oboe, pp. 244, Lit 28.000, Supernova, Una domanda a Wilson Harris, caraibico glio degli indigeni stessi. A lui Venezia 1999 Rosa affida il significato del no- Allo scrittore guyanense Wilson Harris, attual-vece una messa in discussione della forma-ro- me "Chofy", vale a dire "esplo- Athol Fugard, uno dei massimi mente residente in Gran Bretagna (Essex), è statamanz o europea. Melville faceva emergere l'euro- sione d'acque". All'albergo drammaturghi contemporanei, la- attribuita il 24 Novembre 1999 la laurea honoris centrismo della forma-romanzo europea a parti- giungono anche gli americani di vorò come inserviente nei teatri londi- causa all'Università di Macerata re dall'artificiosità delle convenzioni narrative una compagnia petrolifera che nesi negli anni di Beckett, Pinter e adottate. Melville forse praticava - intuitivamen- sonda il territorio dei Wapisiana Osborne. Rientrato nel nativo Sud- Qual è il ruolo della globalizzazione rispetto te o sub-coscientemente, o inconsciamente - un con cariche di dinamite. A loro africa, scelse la periferica Port Eliza- alla cultura, alla storia e alla politica nei Caraibi? cross-culturalismo capace di far emergere una l'etnografo spiega che il nome beth come sede del suo lavoro tea- Che cosa ha significato l'indipendenza per i sin- storia nascosta. "Chofy" significa "esplosione", trale e come ambientazione della creando così malintesi tali per goli territori dei Caraibi? Come vede il futuro L'Europa avrebbe giocato, a quattro o cinque Triilogia della famiglia. Il denominato- del multiculturalismo nel tempo della globaliz- cui, ad esempio, il ragazzino del- re comune di Legame di sangue secoli dalla Conquista, un ruolo importante ma la savana, al quale viene urlato zazione? parziale nel delineare nuove possibilità. Altre (1961), Addio per sempre (1965) e L'aspetto cruciale sollevato dalla globalizza- "chofy!, chofy!" per fargli capi- Boesman e Lena (1969) è il ricorso a culture, in particolare quelle che erano state ap- re che sta correndo verso una zione per me rimane l'analisi della differenza tra parentemente cancellate, avrebbero contribuito una scena povera ed essenziale di cran-culturalismo e multi-culturalismo. Su que- mina, crederà di correre incon- sapore grotowskiano, sulla quale si in maniera originale e sorprendente a recuperare tro a suo padre. sto tema consiglio la lettura del saggio di Natha- e reinventare il passato nel presente. confrontano coppie di personaggi Se nell'albergo principiano e si niel Mackey Discrepant Engagement: Dissonan- Tale riappropriazione del passato è paragona- che scavano inesorabilmente l'uno ce, Cross-culturality, and Experimental Writing concludono varie storie, nella sa- nella coscienza dell'altro. Come nota bile a una rete intelligente capace di catturare ri- vana la famiglia McKinnon con- (Cambridge University Press, 1993). sorse da lungo tempo dimenticate per rigenerar- Annalisa Oboe nell'introduzione, l'in- In generale, l'arte del romanzo, così come è duce una vita tra regolarità e az- flusso del modello beckettiano è più le nel mistero e nella psiche dell'Immaginazione. zardo. McKinnon è uno scozze- praticata oggi, è influenzata dalla forma del ro- Posso dire che questa intuizione mi è giunta, e ha che evidente, ma mentre i Vladimiro manzo europeo del diciottesimo e diciannovesi- se, che si stabilisce nel bush co- e gli Estragone sono personaggi contribuito al mio lavoro, attraverso la scrupolo- me allevatore e, secondo l'usan- mo secolo, che, oltre ad avere una funzione for- sa ricerca di vari studiosi. Posso dire di non aver senza storia e fuori dalla storia, la po- mativa e d'intrattenimento, veicolava anche la za locale, prende due mogli, da litica dell'apartheid penetra anche lo mai subito direttamente l'influenza del pensiero cui avrà vari figli. McKinnon è rappresentazione di una società esclusivamente di C. G. Jung, e tuttavia le sue opere, e così pure spazio limitato e marginale dei per- composta di bianchi e largamente parrocchiale. un uomo aperto, anticonformi- sonaggi fugardiani, fino a invadere il la teoria dell'"inconscio collettivo", mi hanno sta, padre di famiglia, che accet- Una cosa piuttosto strana, se si riflette sul fatto fornito degli strumenti e sono state di incorag- loro stesso essere. Esemplare in che il XVIII e XIX secolo rappresentano l'apo- ta con sospetto il predicatore pa- questo senso è la vicenda di Legame giamento e di conforto quando mi è capitato di dre Napier, e che come unico re- geo di imperi globali su cui, almeno nel caso studiarle. A me pare che esista una profonda dif- di sangue, in cui due fratelli sono divi- dell'Impero Britannico, il sole non tramontava siduo tecnologico tra le palafitte si dal fatto che Zachariah è un mulat- ferenza fra "ww/A-culturalismo" e "crarr-cultu- della savana porta la macchina mai. Tuttavia, in questi romanzi, in cui trovavano ralismo". Il primo denota una sorta di metafori- to di pelle scura mentre Morris è un spazio solo personaggi "bianchi" inseriti in in- fotografica e gli acidi per lo svi- mulatto di pelle chiara. La tensione co ombrello di tolleranza verso culture altre, che luppo. Nella vita regolare della trecci romanzeschi incentrati su fitte relazioni fa- sono presumibilmente intatte e sovrane (benché tra fratelli sfocerà in un perverso gio- miliari, al contrario non veniva lasciato spazio ad savana s'insinua un evento stre- co sado-masochistico con Morris il fallimento della tolleranza si sia fatto evidente pitoso, un'eclisse di sole che altre culture per agire e reagire contro il ruolo con "la pulizia etnica" e il "razzismo istituziona- nella parte dell'aguzzino bianco e dominante di una civilizzazione inculcata o con- doppia e scandisce la storia Zach in quella della sua vittima nera. lizzato"). Il secondo denota il fatto che le culture d'amore tra i giovani McKinnon, dizionata dall'Occidente. SHAUL BASSI sono parziali e necessitano di ricercare all'infini- fratello e sorella, quasi che uno Le omissioni e i silenzi che caratterizzano i ro- to un'unitarietà che le faccia uscire dalla statica dei miti fondanti dei Wapisiana manzi di Herman Melville (in cui appaiono per- caratterizzazione alla quale si sono assuefatte, si fosse materializzato in un nuo- sonaggi neri, bianchi, e meticci) costituiscono in- noncuranti dei movimenti della storia. vo culto terreno. L'eclisse, che ORLA McKinnon si prepara a fotogra- B fare, che gli studiosi europei si Via delle Fornaci. 50 - 00165 Roma preparano a studiare per verifi- care la teoria della relatività di Dana L'ENIGMA Bianchi inadeguati e indiani disturbati ma voglia di avventura. Eroi sot- Einstein, e che i Wapisiana vivo- to zero. Un branco di poveri cri- no con sgomento a causa dell'in- ?reen „ DELL'IDENTITÀ sti, impelagati nella storia, o peg- cesto tra i due giovani, è l'altro (a cura d,) DE|GENER, Eclisse in Guyana gio nella psicologia". elemento che porta numerose pagg. 368 - L. 46.000 E così il narratore ventrilo- storie a intersecarsi. quo si prende tempo per narra- Ma proprio i riferimenti alla PAULINE MELVILLE, Il racconto del causa, attribuitagli dall'Univer- re una lunga storia, ricca di eroi relatività, ai mondi paralleli, Kenneth VISIONE ventriloquo, ed. orig. 1997, trad. sità di Macerata lo scorso no- ed eroine che meravigliano, stu- formano un altro legame tra la Wright E SEPARAZIONE dall'inglese di Roberto Serrai, vembre. piscono, incantano e divertono. scrittura di Pauline Melville e tra madre e bambino pp. 371, Lit 24.000, Giunti, Firenze L'esuberanza immaginifica è L'ironia è indubbiamente arma quella di Wilson Harris, in pagg. 416 - L. 50.000 1999 caratteristica comune degli scrit- affilata del talento di Pauline un'innegabile ascendenza che tori caraibici e, più in generale, Melville. Il romanzo narra le ancora una volta conduce alla Gianluca LA NUOVA Dopo una generazione di sudamericani, ai quali Pauline mille storie di bianchi inade- matrice sudamericana, diciamo grandi scrittori come George Melville - come, prima di lei, guati all'incontro con la savana a Borges, per fare un nome. An- Mattioli FRONTIERA Lamming, Kamau Brathwaite, Wilson Harris - dichiara di sen- e la foresta equatoriale dell'in- che il tempo del romanzo sem- DELLA Wilson Harris, Derek Walcott, tirsi vicina, anche perché la terno e con gli indiani wapisia- bra scorrere su un doppio bina- PSIC0ANALISI: V.S. Naipaul, la letteratura ca- Guyana è l'unico territorio dei na, che vivono la loro vita di mi- rio: quello dell'attualità - la ri- L'EMOZIONE raibica (anglofona ma non solo) Caraibi non insulare, incastona- ti e tradizioni ancestrali, talvol- cercatrice sostiene infatti di si arricchisce di una generazio- ta com'è tra il Venezuela e il ta disturbati dalla stupidità dei svolgere ricerche "su Evelyn SI FA SCIENZA pagg. 224 - L. 35.000 ne di giovani scrittrici quali Ja- Brasile, insieme al Suriname e al- bianchi. La prima differenza Waugh e il suo viaggio qui negli maica Kincaid, Olive Senior e la Guyana francese. E infatti il che s'impara in Guyana è tra la anni Trenta" -, e quello del Pauline Melville, solo per citar- romanzo si apre gente della co- passato - il 1919 della storica Daniela | PERCORSI ne alcune, che mantengono alta con un prologo sta, coloro che eclisse. Il fatto che i Wapisiana la tradizione letteraria del nuo- Marenco DELL'IMMAGINE che chiama im- "Un branco vivono nella ca- credano, poi, che i morti possa- vo mondo. In particolare, Pau- mediatamente in pitale George- no partecipare alla vita dei vivi, IN ADOLESCENZA line Melville con questo suo causa un "bio- di poveri cristi, town, e gli abi- possano ritornare, è solo il ri- pagg. 160 - L. 25.000 primo romanzo - che segue due grafo brasiliano, impelagati nella storia, tanti delle re- svolto mitico dei moderni assio- raccolte di racconti, Shape-Shif il senhor Mario gioni interne. mi scientifici. Il romanzo di ters (1990) e The Migration of o peggio M.-B. LA CRISI Andrade Le L'albergo di Pauline Melville risulta quindi Chicaud Ghosts (1998) — si pone quale invettive dello nella psicologia" Georgetown è estremamente attuale, non fos- DELLA MALATTIA erede della voce più rappresen- spavaldo, sac- punto d'incon- se che il 1999 sarà ricordato an- GRAVE tativa della Guyana, Wilson cente e quasi tro per i fore- che come anno dell'eclisse, sca- pagg. 144 - L. 22.000 Harris. Quest'ultimo, pur aven- odioso narratore ventriloquo stieri, punto di partenza verso vando nella tradizione di popo- do scelto l'Inghilterra quale pa- non risparmiano la contempora- l'interno e punto dove si incro- lazioni indigene non assogget- J.-M. IL SENSO DELLA tria adottiva, come Pauline neità del romanzo occidentale: ciano le varie storie che Pauline tate al tempo storico e allo psi- Deiassus MATERNITÀ Melville che vive a Londra, ha "Perché non sono io l'eroe, vole- Melville riesce a controllare sino cologismo, parlando di coloro dedicato tutti i suoi romanzi al- te sapere? Perché oggi come og- alla fine con grande maestria. che raramente compaiono nei pagg. 224 - L. 30.000 la Guyana, ai suoi fiumi, alle ca- gi avete tutti scordato come si libri di storia o di letteratura, scate, alle savane dell'entroter- Nell'albergo s'incontrano Ro- fanno gli eroi. I vostri eroi ed ma, forse, ancora per poco: Martine ra; il suo simbolismo e l'uso ar- sa, la studiosa giunta in Guyana DI FRONTE eroine sono schiavi del tempo. sulle tracce dei diari di viaggio "Ormai incapace di decidere se Ruszniewski ALLA MALATTIA dito di metafore esuberanti lo Non suscitano meraviglia né stu- dovessimo starcene per conto rendono uno scrittore immeri- dello scrittore inglese Evelyn pore. Nemmeno ci provano a Waugh, e Chofy McKinnon, un nostro o gettarci alla mercé del GRAVE tatamente poco tradotto e poco stupire, incantare o divertire. mondo intero, e star male da Pazienti, famiglie, noto in Italia, nonostante l'asse- indigeno, ed è amore a prima vi- operatori sanitari Hanno dimenticato come si fa a sta. Amore che si manifesta subi- gnazione della Laurea honoris stare allegri e non hanno la mini- morire... pagg. 240 - L. 30.000 to come reciproca attrazione fi- (C.C.) * L'INDICE

••DEI LIBRI DELMESEHI

ratterizza la storiografia del na- nazione, interrogandosi allo se essa rappresenti un libero flus- Riscrivere la storia e la geografia zionalismo indiano, vedendo in stesso tempo sulla nozione di so di scambio di idee attraverso esso un atteggiamento coloniali- "saperi locali" e illustrando il le frontiere o invece l'ultimo e sta o neocolonialista, adottato sovrapporsi di culture nazionali più terribile esempio di egemo- I subalterni possono parlare? sia dagli scrittori britannici che solo in apparenza separate. Sa- nia americana. dalla locale élite borghese na- rebbe difficile negare che le cul- "Modernizzazione", "occi- John Thieme zionalista. L'obiettivo principa- ture si sono compenetrate in dentalizzazione", "globalizza- le del progetto consiste nel ri- tutto il corso della storia umana: zione" - a volte questi termini John Thieme insegna letteratu- con l'esotico, il misterioso, il baltare questa storiografia recu- il Cristianesimo ha raggiunto paiono interscambiabili; o, peg- ra postcoloniale all'Università di profondo. Un simile discorso perando la storia sommersa del- l'India con San Tommaso, pri- gio ancora, a volte viene il dub- South Bank di Londra; è autore di vale anche per la costruzione le classi subalterne e dei gruppi ma di toccare l'Inghilterra; co- bio che si tratti di meri eufemi- uno studio critico su Derek Wal- dell'altro in senso razziale nel- che costituiscono la massa dei me afferma Amitav Gosh nel smi per "americanizzazione". cott. Il testo che segue è l'estratto l'immaginario europeo: l'ineffa- lavoratori dell'India, così come suo romanzo Lo schiavo del ma- Poiché oggi forme di egemonia di un intervento tenuto alla Fa- bile cinese o l'indolente negro degli strati intermedi della po- noscritto (1992; Einaudi, 1993), quali quelle di Mtv, del Man- coltà di Lingue e Letterature Stra- dei Caraibi del periodo post- polazione urbana o agricola. la frontiera tra l'Europa e l'Asia chester United e dell'impero niere dell'Università di Torino il emancipazione. In tutti questi Dovremmo allora consegnare i non è mai stata riconosciuta dal- delle comunicazioni di Rupert 23 ottobre scorso. casi l'alterità, che si tratti del- paradigmi binari del tipo Primo la cultura mercantile che, attra- Murdoch, così come quella del- l'altrove o del soggetto non-oc- Mondo / Terzo Mondo, Est/ verso il Mare Arabico, commer- la Microsoft, incantano in misu- Le due pietre miliari nell'am- cidentale, viene messa a tacere Ovest, e Nord/Sud ai rifiuti della ciava fra il Mediterraneo orien- ra sempre crescente intere fette bito dei cultural studies postcolo- da quel processo europeo verso storia? Dovremmo sostituire le tale e l'India. della popolazione mondiale, la niali da cui vorrei partire sono il l'autoi'dentifica- vecchie mappe Dunque la globalizzazione era, specificità di esperienze che si fondamentale lavoro di Edward zione che Said eurocentriche ed è, la norma piuttosto che l'ec- collocano in una particolare Said Orientalismo e il progetto pone in relazio- del mondo con cezione. Eppure, come ha pun- cultura viene nuovamente nega- del gruppo di "Studi Subalterni" ne con la geogra- "Dovremmo le nuove carto- tualizzato Greenblatt nel corso ta dal moderno corrispettivo di inaugurato da Ranajit Guha con fica immaginaria sostituire le vecchie grafie incentrate del suo intervento, la globalizza- quello spirito elitario sviluppa- un gruppo di collaboratori al- del progetto co- mappe del mondo sul concetto di zione non opera equamente per tosi nella storiografia in India e l'inizio degli anni ottanta (Suhal- loniale. globalizzazione? tutti i cittadini del mondo, al che il progetto dei Subaltern tern Studies: Writing on South L'altra voce con le nuove Certamente il punto che oggi sembra emergere Studies ha tentato di corregge- Asian History and Society, a cura che ha posto la cartografìe?" dibattito intor- una nuova geografia, per cui al- re. Tutto questo alimenta la do- di Ranajit Guha, 3 voli., Oxford domanda "i su- no al tema della cuni dei paesi ritenuti sottosvi- manda "ma qui ci vive ancora Press, Delhi, 1984). balterni posso- globalizzazione luppati entrano a far parte del qualcuno?" Non si sente la ne- Orientalismo ha descritto mol- no parlare?" è è piuttosto acce- gruppo degli eletti della comuni- cessità di opporsi all'entropica to bene il modo in cui l'Occiden- quella di Gayatri C. Spivak, che so nei circoli letterari. La confe- cazione, mentre altre zone del omogeneizzazione promossa te aveva sviluppato una certa sostiene l'impossibilità di recu- renza Mia (Modem Language mondo scivolano fuori dalla dalla cultura dell'informazione geografia dell'Asia (e del Nord- perare le voci dei soggetti subal- Association) del 1998, tenutasi a mappa. Di fatto, rimane una globalizzata, con il riaffermare africa) che soddisfaceva il pro- terni e oppressi, se non attraver- San Francisco, lo ha evidenzia- grande disparità nell'accesso la diversità di esperienze parti- prio bisogno psichico collettivo so una storiografia rinnovata, to, dedicando a questo tema una all'informazione - e con essa al colari vissute in spazi culturali invece di sforzarsi di compren- quale appunto quella praticata sessione specifica, nella quale benessere e al potere - sia tra particolari? dere le concezioni locali dello dai Subaltern Studies, per i quali sono intervenuti Edward Said, paesi diversi sia all'interno dei Ho cominciato il mio interven- spazio e dell'identità. Said ha di- lei stessa ha lavorato. Nel sag- Homi Bhabha e Stephen Green- singoli paesi. Più allarmante an- to parlando degli aspetti deleteri mostrato come sin dall'antichità gio-manifesto introduttivo al blatt. Il discorso di Greenbaltt cora è il fatto che, anche se la Re- delle costruzioni essenzialiste l'Europa ha inventato un Orien- primo volume dei Subaltern al congresso Mia ha aggiunto un te viene vista come il principale dell'identità messe in discussione te che era il suo opposto comple- Studies, lo storiografo Ranajit chiodo alla cassa da morto della fattore di sviluppo della globaliz- dal progetto postcoloniale. Vor- mentare, identificando l'Asia Guha critica l'elitarismo che ca- concezione europea di Stato- zazione, rimane da considerare rei concludere, tuttavia, con l'au- spicio che si instauri un più pro- ficuo dialogo fra la teorizzazione astratta e il vissuto reale, partico- larmente, ma non solo, di sogget- Consigli di lettura ti neocoloniali subalterni. Il pro- getto di Subaltern Studies va pre- so come modello, anche se l'at- Benedict Anderson, Comunità immaginate. Origini e fortuna dei nazionalismi, manifestolibri, 1996. tenzione in questo caso è posta principalmente sulla storiografia Etienne Balibar e Immanuel Wallerstein, Razza nazione classe. Le identità ambigue, Edizioni Associa- piuttosto che sulla letteratura. te, 1991; cfr. "L'Indice", 1991, n. 9. SERGIO ROSSETTI Uno scrittore che si è unito al progetto e che ha contribuito Homi Bhabha, I luoghi della cultura, Meltemi, in corso di stampa. ROME con un saggio a uno dei volumi di A BIBLIOGRAPHY FROM THE Subaltern Studies è Amitav Gosh. INVENTION OF PRINTING Aimé Césaire, Discorso sul colonialismo, Lilith, 1992. THROUGH 1899 Nel suo romanzo Le linee d'om- bra (1988; Einaudi, 1990) egli il- Lire 70.000 Assia Djebar, Bianco d'Algeria, il Saggiatore, 1998; cfr. "L'Indice", 1999, n. 2. lustra in modo ammirevole l'ar- Frantz Fanon, Pelle nera, maschere bianche, Tropea, 1996. bitrarietà delle "linee d'ombra" tracciate da quella cartografia Frantz Fanon, I dannati della terra, Einaudi, 1970; Edizioni di Comunità, 2000. che separa l'India dal Pakistan e Edouard Glissant, Poetica del diverso, Meltemi, 1998; cfr. "L'Indice", 1998, n. 6. dal Bangladesh. Le "linee d'om- bra" sono molto di più che i con- Armando Gnisci, Creoli meticci migranti clandestini e ribelli, Meltemi, 1998; cfr. "L'Indice", 1998, n. 9. fini tracciati dai politici. Esse so- no anche le linee di demarcazio- Stephen J. Gould, Intelligenza e pregiudizio: le pretese scientifiche del razzismo, Editori Riuniti, 1991. ne che separano il colonizzatore dal colonizzato, il presente dal LA BIBBIA Stephen Greenblatt, Meraviglia e possesso. Lo stupore di fronte al Nuovo Mondo, il Mulino, 1994; passato, il sé dall'immagine. Infi- EDIZIONI DEL XVI SECOLO cfr. "L'Indice", 1993, n. 9. ne, esse sono atti significanti at- A CURA 1)1 ANTONF.UA LUMINI traverso i quali si costruiscono le Eric J. Hobsbawn, Gerence Ranger, L'invenzione della tradizione, Einaudi, 1987; cfr. "L'Indice", Lire 80.000 nozioni di identità discreta. 1987, n. 8. L'implicita teorizzazione di Go- Rada Ivekovic, Autopsia dei Balcani, Cortina, 1999. sh sulla Partizione è complemen- tare a una realistica esplicitazio- Ania Loomba, Colonialismo/postcolonialismo, Meltemi, 2000. ne delle conseguenze criminose della decisione di costruire un Amin Maalouf, L'identità, Bompiani, 1999. confine a specchio che dividesse il Bengala. In Lo schiavo del ma- Albert Memmi, Ritratto del colonizzatore e del colonizzato, Liguori, 1979. noscritto, un testo che mostra vi- Nazione e narrazione, a cura di Homi Bhabha, Meltemi, 1997; cfr. "L'Indice", 1998, n. 6. vidamente la natura transnazio- -1 nale della cultura mercantile me- ELISABETTA PASQUINI La questione postcoloniale. Cieli comuni, orizzonti diversi, a cura di Ian Chambers e Lidia Curti, dievale, Gosh mescola antropo- LIBRI DI MUSICA Liguori, 1997. logia, racconto di viaggio, studi culturali e finzione per produrre A FIRENZE Edward Said, Orientalismo, Bollati Boringhieri, 1991; cfr. "L'Indice", 1992, n. 2. un resoconto credibile della sto- NEL TRE-QUATTROCENTO ria dei subalterni, seguendo le fu- Lire 38.000 Gayatri C. Spivak, Gli Studi Subalterni. Decostruire la storiografia, in Altre Storie. La critica femmini- gaci tracce di uno schiavo del- sta alla storia, a cura di Paola Di Cori, Clueb, 1996; cfr. "L'Indice", 1997, n. 2. l'undicesimo secolo rintracciabi- li nelle lettere del mercante ebreo • OLSCHKI • Ngugi wa Thiong'o, Spostare il centro del mondo. La lotta per le libertà culturali, Meltemi, 2000. che era il suo padrone. Tel. 055.65.30.684-Fax 055.65.30.214 C.p. 66 • 50100 Firenze • e-mail: orders^olschki.it (trad. dall'inglese di internet: www.olschki.it Carmen Concilio) , L,ndicE ••DEI LIBRI DEL MESEBH

al fascismo e alla seconda guerra tizzate da una parte dei suoi se- Cento anni narrati come un film mondiale, terreni già frequentati guaci. Così come, sull'altro pro- dalla storica romana. Ovvero in blema che tanto appassiona i co- In medias res quelle consacrate al ventennio siddetti revisionisti, quello della cinquanta-sessanta, quello della Resistenza e della morte della grande trasformazione e, ag- patria, Colarizi segue più l'inter- Marco Gervasoni giungeremmo noi, dell'approdo, pretazione di Claudio Pavone sia pure in chiave del tutto au- che quella di Mussolini l'alleato. SIMONA COLARIZI, Storia del Nove- le, sulla moda. Il Novecento ita- toctona, del nostro paese allo La guerra civile di De Felice. Co- GIIDICEIWICO E PROCESSO cento italiano. Cent'anni di entusia- liano si definisce con l'avvento status del primo mondo. sì come, trattando del ruolo dei PENALE smo, di paure, di speranza, pp. 680 della democrazia e della moder- Del ventennio fascista Simona comunisti e del Pei nella storia ERCOLE APRILE Lit 18.000, Rizzoli, Milano 2000 nità. È il secolo dei lavoratori che Colarizi, tra i migliori allievi di del nostro paese, Colarizi non ri- p. XIX-332, L. 44.000 (€ 22,72) attraverso le proprie rappresen- Renzo De Felice, ne segue l'in- sparmia osservazioni critiche, Lo scadere del secolo reca con tanze, sindacali e politiche, mi- terpretazione, ormai sposata da spesso drastiche, ma si situa ben IL SISTEMA ITALIANO sé una proliferazione di storie gliorano la propria condizione fi- tutti gli studiosi, ove sono mo- lungi da quel paradossale e re- DI DIRITTO del Novecento. Il libro di Simo- no ad accedere a strati i due lati cente anticomunismo storiogra- na Colarizi è tuttavia il primo a status impensa- del regime, quel- fico che sembra scoprire solo og- INTERNAZIONALE PRIVATO GIANNI BELLAGAMBA cimentarsi con la storia del no- bili nei secoli "Ben lungi da lo repressivo e gi l'importanza del Pei nella sto- stro paese limitandola al XX se- precedenti. E il quello di attiva- ria d'Italia, e che per poco non GIUSEPPE CARITI colo. Questo potrebbe far scatu- secolo delle don- quell'anticomunismo tore di consen- lo ritiene più responsabile delle p. XVI-328, L. 45.000 (€ 23,24) rire questioni non del tutto pere- ne, la cui batta- storiografico che sembra so. Momento di nostre catastrofi nazionali dello grine. Si può parlare di un XX glia per l'acquisi- scoprire solo oggi modernizzazio- stesso fascismo. LE CONVIVENZE REGISTRATE secolo italiano, così come si par- zione dei pari di- ne nella storia Come si sarà capito, insomma, IN EUROPA la, ad esempio, del Seicento ritti è in Italia più l'importanza del Pei" del nostro paese è la sobrietà di giudizio e l'assen- EMANUELE CALÒ francese o spagnolo, dell'Otto- difficile che al- (soprattutto in za di qualsiasi spirito polemico p. VIII-172, L. 25.000 (€ 12,91) cento inglese e così via? Ve una trove. È il secolo campo economi- che anima tale sintesi. Coordina- formula che potrebbe racchiu- della formazione e della diffusio- co), movimento e poi sistema di te mantenute anche nella secon- dere in sé tutto il secolo, oppure ne della cultura di massa e rappresentanza dei ceti medi, a da metà del libro, di cui intense IL DANNO ESISTENZIALE esso è stato, in modo particolare dell'avvento della categoria di cui né i socialisti né i liberali ave- sono le pagine dedicate all'asce- a cura di nel nostro paese, attraversato da consumo in larga scala. E Colari- vano saputo in precedenza dare sa e al declino dei partiti politici PAOLO CENDON PATRIZIA ZIVIZ cesure assai più radicali che nei zi illustra come spesso le sfere voce, il fascismo fu nondimeno nell'Italia repubblicana, assieme secoli precedenti? Tutte questio- della cultura giungano a definire un vulnus crudele, la cui respon- alla capacità di illustrare vicende p. XXX-824, L. 110.000 (€ 56,81) ni con le quali, felicemente, l'au- e a inquadrare le scelte e le deci- sabilità deve essere fatta ricadere a noi vicinissime in modo tale da trice ha deciso qui di non misu- sioni dei protagonisti del mondo tanto sulle classi dirigenti inquadrarle nel consueto sguar- LA TUTELA DEL SOFIMRE rarsi. E scriviamo "felicemente" politico. dell'Italia tardo-liberale quanto do lungo. Il volume si chiude IL DIRITTO D'AUTORE perché in troppe sintesi tocca Come in tutte le sintesi, vi so- sui molteplici universi conserva- con un'imponente, e utilissima, LAURA CHIMIENTI leggere decine di pagine di in- no momenti in cui l'autore, vuoi tori ostili all'avvento della demo- cronologia della storia d'Italia, p. XII-316, L. 40.000 (€ 20,66) troduzione dedicate ai "caratteri perché specialista di determinati crazia in Italia (e tra questi la dal 1861 al 1999. Una ragione di strutturali", alle "prospettive di problemi, vuoi perché intrigato Colarizi non tralascia di citare il più per ritenere tale volume de- GUIDA ALLA PRESELEZIONE sistema", alle "identità", di que- da alcune congiunture rispetto Vaticano e la Chiesa). Siamo stinato non solo agli studiosi e a INFORMATICA PERI CONCORSI sto o quel secolo, di questa o ad altre, riesce a rendere più dunque ben lungi da certune un pubblico di lettori medi e quella entità statuale. Non che si densa la descrizione e più accat- ambiguità di giudizio, intrise di non specialisti, ma anche agli DI NOTAIO E DI UDITORE tratti di interrogazioni oziose, tivante la lettura. Questi vanno giustificazionismo, registrabili studenti universitari e della GRDIZIARIO ben inteso. Solo che esse in mol- cercati qui nelle pagine dedicate nell'ultimo De Felice e poi enfa- scuola media superiore. ASTOLFO e SERGIO DI AMATO ti casi dimenticano quale do- VITTORIO RAGONESI vrebbe essere lo scrupolo dello GERARDO SABEONE storico rispetto allo scienziato p. XIV-780, con CD-ROM, sociale generalmente inteso: L. 85.000 (€ 43,90) quello del "narrare". Sacro egoismo Molto opportunamente dun- CODICE DELL'UNIONE EUROPEA que la storica romana, non nuova Maurizio Griffo LUIGI FERRARI BRAVO a lavori di sintesi in cui la cristal- VINCENZO RIZZO lina chiarezza nel dirimere intrec- p. XIII-1352, L. 160.000 (€ 82,63) ci aggrovigliati si sposa con il FRANCESCO TUCCARI, La nazione, pp. 160, nazione è la grammatica implicita della politica, mantenimento del "campo lun- Lit 16.000, Laterza, Roma-Bari 2000 l'orizzonte ultimo che anima tanto il corso IL NUOVO TRASPORTO PUBBLICO go" nella visione del narratore, dell'iniziativa diplomatica quanto lo svolgimen- REGIONALE E LOCALE evita l'introduzione ed entra in La ricerca sul tema della nazione si va intensi- to costituzionale. Un'altra cesura si registra a DALLA L151/81 AI D.LGS. medias res, con l'uccisione di Um- ficando sempre più. Si assiste a un proliferare di partire dagli anni settanta del secolo XIX, quan- N. 422/97 E N. 400/99 berto I. Momento periodizzante studi che rende difficile orientarsi nella lettera- do il principio nazionale diventa nazionalismo, ANTONINO GIORDANO quant'altri mai, sia pure come tura critica e storiografica. A fare il punto passando, da idea liberale e democratica di au- GIORGIO ZOPPI precipitato di eventi occorsi negli sull' argomento arriva ora questo lavoro di sinte- todeterminazione dei popoli, a ideologia del sa- ultimi anni. Il Novecento italiano si di Francesco Tuccari. cro egoismo nazionale. p. 104, L. 18.000 (€ 9,30) prende avvio, si potrebbe dire, Nella sua esposizione l'autore fissa anzitutto Le fortune della nazione non scemano nean- con il timido ingresso del nostro una classificazione strutturale distinguendo fra che nel secolo successivo. Il principio di autode- L'ASSICURAZIONE ILLA paese nella democrazia liberale, nazioni etniche, culturali e politiche. Questa tas- terminazione nazionale presiede, infatti, alla STORIA DELLE IDEE grazie a Giolitti. Democrazia im- sonomia idealtipica consente di cogliere la com- riorganizzazione dell'Europa dopo la grande ANTONIO LA TORRE perfetta, liberalismo claudicante, posizione di ciascun fenomeno-nazione nella guerra. Nel secondo dopoguerra, poi, il proces- p. XXVI-350, L. 45.000 (€ 23,24) eppure nell'Italia giolittiana suo- sua sempre complessa varietà, ma privilegiando so di decolonizzazione è condotto sotto l'egida, na una nota diversa, di libertà e di la fissità sincronica. Le fa da contraltare un'altra a volte assai dubbia, del rispetto dell'identità na- RISPETTO DEI DUBITI E PACE GIUSTI partecipazione, rispetto ai primi catalogazione che si articola in termini diacroni- zionale. Ancora, nel decennio che segue alla fi- LAURA LIPPOLIS quarant'anni del regno d'Italia. ci. È questa la distinzione, mutuata da Mei- ne dell'equilibrio bipolare si assiste a una recru- Colarizi adotta qui, fin da subito, necke, tra nazioni latenti e nazioni coscienti. La descenza del nazionalismo inteso spesso sotto p. XV-256, L. 40.000 (€ 20,66) uno stile che non abbandonerà nascita della nazione moderna, infatti, si ha al- specie etnica o tribale. In termini più generali, più per tutto il corso del volume. lorquando l'idea nazionale viene fatta propria poi, va detto che la coscienza nazionalista non INTERNET PRIVACY E PUBBLICI L'uso del tempo presente, assie- da élite che riescono a promuoverla, a darle di- solo ha conteso il campo alle fedi politiche che me a un ductus limpido, creano POTERI NEGLI STATI UNITI gnità politica e farla accettare dal resto della po- hanno caratterizzato gli ultimi secoli, ma sembra NICOLA LUGARESI nel lettore un effetto di empatia, polazione. esser loro sopravvissuta. amplificato da un racconto, at- p. IX-262, L. 40.000 (€ 20,66) Una volta fissato tale quadro concettuale si tento in prevalenza agli eventi ri- In margine a questa equilibrata sintesi con- passa poi a una ricostruzione d'insieme scandi- spetto alle strutture, che potreb- verrà svolgere solo due rapide annotazioni. La ta da una periodizzazione assai definita. Se, a LA TESTIMONIANZA NEI CASI DI be dirsi cinematografico, nel far forza di attrazione dell'idea nazionale deve forse partire dal Medioevo, le nazioni cominciano a ABUSO SESSUALE SUI MINORI muovere i personaggi delle vicen- portare a ridimensionare il peso del volontari- delinearsi e a essere percepite come entità cul- a cura di de con piglio rapido e sincopato. smo nella sua genesi. Le grandi nazioni moder- turali, geografiche, e anche politiche; se succes- GIULIANA MAZZONI Da qui l'effetto di gradevole let- ne sono infatti il prodotto di una storia secolare, sivamente la nascita dello Stato moderno raffor- p. XVII-244, L. 32.000 (€ 16,53) tura, oltre che di accresciuta com- che ha stratificato in modo profondo un'identità za l'identità nazionale, sia pure ancora sotto prensibilità, davvero raro negli culturale ben prima che etnica o geografica, la l'egida dell'assolutismo monarchico; è solo con storici del nostro paese. quale ha finito col trovare anche una sintesi po- (ISA E FINZIONE PUBBLICA la Rivoluzione francese e poi con il quindicen- litica. Da un altro punto di vista, poi, la persi- GIANFRANCO PERULLI Per quanto il taglio sia preva- nio napoleonico che la nazione comincia a esi- stente fortuna del paradigma nazionalitario non p. 160, L. 22.000 (€ 11,36) lentemente attento alle vicende stere come entità politica cosciente e sovrana. si può spiegare solo in termini di uso strumenta- politiche, l'autrice allarga il pro- Gli eventi rivoluzionari parigini cementano al le di un modello di mobilitazione a basso costo, prio sguardo alle sfere economi- tempo stesso il mito e la realtà della nazione ma deve far riflettere sulla sua capacità di espri- che e a quelle culturali. Sono in francese. A partire da questa data in avanti la mere pulsioni molto radicate nell'animo umano. GBURRBÈ EDITORE particolare gustosissime le narra- Vìi» RUMO Arsi/i,). 40 20151 MILANO zioni sui costumi degli italiani, B sulle forme di consumo cultura- RENATE SIEBERT, Cenerentola non sviluppo di una sfera pubblica, abita più qui. Uno sguardo di donna Saggi femminili di pensiero meridiano con 0 riconoscimento dell'utile sulla realtà meridionale, pp. 247, collettivo e di valori condivisi. Lit 38.000, Rosenberg & Sellier, To- Libere a modo loro Questa resta un aspetto residua- rino 1999 le rispetto ai rapporti personali, che si estendono all'esterno del- Finalmente le donne del Sud Chiara Bertone la famiglia, e al loro uso stru- stanno percorrendo la promet- mentale nelle pratiche clientela- tente strada dell'emancipazione: diano al femminile": "lettura di lo che annulla l'individuo, è an- del lavoro, che rimane un tra- ri, mentre il nuovo benessere ne così si potrebbe essere tentati di genere della realtà del Mezzo- che fuorviarne, e si presta a in- guardo difficile. ha piuttosto reso possibile un interpretare il titolo di questo li- giorno: un'analisi dei fenomeni terpretazioni strumentali come Queste e altre tensioni che ca- surrogato, rappresentato dal bro riconducendolo a un'idea in sociali a partire da un punto di quelle, velate di misoginia, che ratterizzano l'esperienza di don- consumo. qualche modo familiare, come la osservazione 'sessuato'", e insie- tendono a ricondurre i mali del ne e uomini nel Sud sono ricon- L'assenza della sfera pubblica conferma di un'attesa. Niente di me tentativo di interpretare con Sud a una "cultura materna", di dotte alla contraddittoria e spes- è individuata come il problema più lontano però dalle intenzioni uno sguardo del Sud i mutamen- volta in volta connessa al "fami- so perversa commistione di vec- cruciale per il Sud, ma la pro- della sociologa Renate Siebert, ti di questa società, preso atto lismo amorale" o alla "cultura chio e nuovo: "Quello che mi ha spettiva di genere mostra anche che in questa sua raccolta di sag- che teorie e concetti sviluppati mafiosa". Se la prospettiva è in- più colpito della realtà calabrese come lo sia soprattutto per le gi propone uno sguardo ben più donne. È infatti attraverso la sua complesso sui mutamenti della costituzione che passa, secondo condizione delle donne come Siebert, la strada per l'emanci- prospettiva attraverso cui legge- pazione femminile, intesa non re le trasformazioni del Sud. come emancipazione attraverso L'ascolto di individui concre- Giustizia da capifamiglia il lavoro, ma come controllo sul ti, donne soprattutto, principal- proprio destino e accesso ai di- mente attraverso la raccolta di Emma Schiavon ritti di cittadinanza. "racconti di vita", è alla base di Le donne sono dunque indica- questi saggi. Una parte di essi è te come un potenziale soggetto SUSAN MOLLER OKIN, Le donne e la giustizia. La (Walzer), insieme con le acquisizioni dei criticai dedicata alla situazione del Sud, politico protagonista del cam- famiglia come problema politico, ed. orig. 1989, legai studies (Roberto Unger). Altri aspetti ven- che la sociologa ha esplorato in biamento. L'esperienza delle trad. dall'inglese di Maria Chiara Pievatolo, pre- gono invece giudicati severamente, come gli as- venti anni di pionieristiche ricer- donne che lottano contro la ma- sentaz. di Gianluigi Palombella, pp. 258, sunti sulla natura eminentemente privata e "giu- che, qui riprese sinteticamente fia e delle donne sindaco rivela Lit 28.000, Dedalo, Bari 1999 sta" della famiglia di Unger e Rawls, nonché ma discusse estesamente in pre- in questo senso le potenzialità (Rawls) sulla considerazione della differenza cedenti importanti opere su temi della mobilitazione femminile, sessuale come una questione "contingente e mo- quali l'immagine sociale del- In questo libro Okin mette l'attuale teoria po- ma anche le particolari difficoltà ralmente irrilevante" ai fini di una teoria sociale l'infanzia in un paese della Cala- litica anglosassone sulla giustizia sociale alla della partecipazione politica del- della giustizia. Di Walzer, più sensibile alle que- bria - Le ali di un elefante (An- prova di questioni fondamentali: nella disamina le donne. Resta tuttavia, in una stioni di genere, viene invece criticata la possibi- geli, 1984) - , i mutamenti della degli svantaggi sociali viene incluso il lavoro non lettrice esterna alla realtà meri- le deriva integralista del suo concetto di giusti- soggettività femminile in tre ge- retribuito di cura che, per l'attuale struttura di dionale, la curiosità rispetto a zia dipendente dalle "interpretazioni condivise" nerazioni di donne - "È femmi- genere, viene affidato in gran parte alle donne, come la complessità delle espe- in una certa comunità. Oltre a questi Okin pren- na, però è bella" (Rosenberg & rendendole più deboli sul mercato del lavoro e rienze delle donne concrete si de in considerazione altri autori, dichiara- Sellier, 1991) -, i rapporti tra vulnerabili in caso di divorzio? Deve esserci giu- possa comporre in un soggetto tamente elitisti (Michael Sandel, Allan Bloom, donne e mafia - Le donne, la ma- stizia anche all'interno delle famiglie, oppure i politico "donne", e se vi siano Alasdair C. Maclntyre, Robert Nozick), confu- fia (il Saggiatore, 1994). nuovi principi di pari opportunità valgono solo differenze e interessi conflittuali per recuperare la distanza fra famiglie? E dun- tandone pazientemente le, tesi punto a punto. Altri saggi sono dedicati a ri- potenzialmente dirompenti per que la teoria contemporanea della giustizia si in- Quello della comunicazione e dello scambio flessioni metodologiche sull'in- questo processo. dirizza ancora implicitamente a capifamiglia fra ricerca e pubblico è anche un altro esplicito terpretazione delle fonti orali. Le interpretazioni qui accen- maschi adulti, come avveniva in modo dichiara- impegno di questo libro. L'autrice dichiara nel- La scelta di privilegiare le fonti nate si ritrovano in modo ricor- to nella grande maggioranza dei pensatori del la prefazione di non voler cadere nella "trappo- orali ha l'intento di fornire "una rente, a volte ripetitivo, nei saggi passato, o essa è finalmente davvero inclusiva? la accademica" di molta teoria femminista, quel- lettura dei complessi rapporti dedicati al Sud. La loro evolu- la di produrre testi incomprensibili "anche per tra psiche individuale e meccani- Per l'autrice si tratta della continuazione idea- zione nel percorso intellettuale la maggioranza delle persone colte". Lucidità e smi di funzionamento della le di quella che è considerata la sua opera mag- dell'autrice avrebbe in effetti po- chiarezza non vengono meno nella critica porta- realtà sociale e storica" centrata giore: Women in Western Politicai Thought tuto essere oggetto di una rifles- ta alle tesi femministe della differenza dal punto sulla categoria della soggettività. (1979), con cui ha sottoposto la tradizione filo- sione complessiva più estesa ri- sofica, da Platone a Stuart Mill, alla critica fem- di vista della teoria del genere come pura co- spetto a quella fornita dalla bre- La riflessione sul soggetto - la minista. Anche in questo nuovo libro è chiara struzione storica e sociale. Per una lettrice colta ricercatrice - che dialoga con le ve nota introduttiva, per ricom- l'intenzione di instaurare un dialogo spregiudi- nel campo saranno di estremo interesse le con- porre la disomogeneità tematica fonti e le interpreta permea per cato con la tradizione e con le correnti accade- nessioni che emergono fra teoriche della diffe- intero il libro, il cui filo condut- del volume e per orientare la let- miche più influenti. Okin non si esime dal con- renza e teorici politici communitarians (come tura rispetto alle implicazioni tore fondamentale è in effetti il trobattere duramente autorità considerate in- Walzer e Maclntyre), nonché le connessioni fra percorso, intellettuale ma non della collocazione temporale dei toccabili, ma si appropria allo stesso tempo del- le analisi di genere e la teoria politica più liberal saggi, che tende invece a perder- solo, di Renate Siebert, tedesca le categorie concettuali giudicate utili al fine di (Rawls). Questo aspetto colma ampiamente di origine e calabrese di adozio- si nella struttura del libro, diviso promuovere una maggiore giustizia fra i sessi. quello che appare come l'unico vero limite di per temi. ne. I saggi raccolti rappresenta- Così sono esaminate in profondità soprattutto le questo libro: quello di rimanere completamente Si intuisce ad esempio un per- no un'introduzione al pensiero teorie di John Rawls e Michael Walzer, dei qua- all'interno della produzione americana, per corso che va dall'attenzione a dell'autrice, una chiave di lettura li vengono assunte le tesi della "posizione origi- quanto riguarda sia la teoria politica sia il pen- rendere visibili ambiti di studio con cui leggere, o rileggere, i naria" (Rawls) e della giustizia in sfere separate siero femminista. precedenti lavori. Il percorso prima ignorati, alla critica a che ne emerge combina in modi concetti apparentemente uni- originali ispirazione diverse, dal- versali che si rivelano inadegua- la formazione con la Scuola di ti, e infine al più chiaro orienta- Francoforte all'interesse per la avendo a modello la società in- vece quella dell'esperienza delle è proprio questa persistente so- mento verso le relazioni di ge- psicoanalisi, il pensiero femmi- dustriale classica vi si rivelano donne concrete, emergono le vrapposizione di elementi tradi- nere, che riguardano quindi sia nista e infine il dialogo intercul- inadeguati. sfaccettature di una situazione zionali (provenienti dalla civiltà uomini sia donne, come chiave turale, di cui sono testimonianza Renate Siebert intende evitare caratterizzata piuttosto da una contadina) ed di lettura dei fe- i saggi sulla scrittrice algerina rischi di semplificazione e gene- contraddizione tra "essere forti elementi moder- nomeni sociali. Assia Djebar e le riflessioni sul ralizzazione, per portare al cen- e apparire deboli", tra il potere ni (provenienti "I costi Ciò richiede che razzismo. Al tempo stesso, è un anche gli uomini tro invece la soggettività di indi- di fatto esercitato nell'ambito dalla civiltà in- del disincantamento percorso caratterizzato da un ri- vidui concreti, donne che non domestico e l'immagine pubbli- dustriale). Il siano studiati goroso impegno di autorifles- possono essere costrette nel mo- ca di debolezza che asseconda nuovo congloba senza i vantaggi nelle loro speci- sione, in particolare sulla pre- dello della matriarca del passato l'illusione della superiorità ma- il vecchio, spes- della condotta ficità di genere: senza della propria soggettivi- né in quello della donna e- schile. so lo rivitalizza, è questa una tà - dall'esperienza dell'essere mancipata del presente. Anche misurare la situazione ma contempora- di vita razionale" delle nuove di- straniera nel E infatti mes- delle giovani donne di oggi in neamente esso rezioni di ricer- Sud alle angosce sa in discussio- base a un modello nuovamente stesso è modifi- ca suggerite. infantili - nella cato, sfigurato". La situazione "Una contraddizione ne un'immagine astratto di percorso lineare di Traspare invece costantemente selezione di pro- del potere fem- emancipazione appare inade- del Sud è così interpretata, usan- nei saggi la tensione politica spettiva teorica tra il potere esercitato minile nella so- guato. L'analisi di Siebert mette do categorie weberiane, come dell'autrice, l'impegno per la ri- e oggetti di ri- nell'ambito domestico cietà contadina in evidenza le tensioni vissute un "disincantamento senza ra- duzione delle diseguaglianze tra cerca come nel- del passato che dalle giovani donne, per le qua- zionalizzazione": una società che uomini e donne e per una mi- l'interpretazio- e l'immagine pubblica dimostrerebbe li l'adesione individuale al valo- ha subito i costi del disincanta- gliore qualità della vita. Merito ne. L'esperienza di debolezza" la presenza nel re dell'emancipazione si scon- mento senza i vantaggi della del libro è indicare che questi di essere donna Sud di una so- tra con una realtà sociale che la- condotta di vita razionale. obiettivi si possono perseguire nel Sud è il fon- cietà matriarca- scia poco spazio sia a nuove Alla commistione tra vecchio e soltanto a partire dalle contrad- damento esplicito della doppia le. Il concetto di matriarcato, forme di relazione tra i sessi, sia nuovo è ricondotto anche il fat- dizioni del presente nel Sud e prospettiva presente nelle analisi oltre a essere ambiguo, impo- a progetti di emancipazione at- to che alla costruzione della sfe- non da un astratto ed etnocentri- proposte. È un "pensiero meri- nendo l'adeguamento a un ruo- traverso l'accesso al mercato ra privata non sia corrisposto lo co ideale di emancipazione. g , riNDICF ••DEI LIBRI DEL MESEB|

In poche righe il senso del li- da burocrati e carrieristi, che pizzico più matura di quella che Storia di una signora invulnerabile bro. Scritto sì sotto il fardello non hanno goduto dei munifici la primavera aveva risvegliata. della morte prematura di un premi toccati più tardi a tanti Èra davvero un piacere incon- Esultanti di stare col nemico compagno di strada, per rivivere militanti settantottardi, eppure trarla in quei mesi, quando, sen- un'avventura non sempre lieta, rimasti sulla breccia. Nel caso di za macchina blu, jeans di velluto ma non tanto per narrarla, se Giuliana, e di suo marito (sul e pullover, se ne andava in uffi- Alfio Mastropaolo non per squarci, quanto per pro- quale si veda il bel libro di Mi- cio al mattino, o ne tornava, en- varsi a intenderla. Giuliana Sala- chele Perriera, Marcello Cimino: tusiasta, stranita e divertita a un GIULIANA SALADINO, Romanzo civi- questo destino ci si potesse sot- dino scruta dentro di sé e i suoi vita e morte di un comunista soa- tempo, all'idea di trovarsi "al go- le, pp. 184, Lit 15.000, Sellerio, Pa- trarre, anzitutto col riscatto del- compagni. Non che dubiti di ciò ve, sempre pubblicato da Selle- verno", in una condizione che lermo 2000 le classi deboli, dei contadini, che ha fatto, ché lo rifarebbe rio, nel 1990) dalle colonne di mai avrebbe immaginato di vive- del proletariato di città. senza esitazioni. Ma vuol capire quella vigorosa tribuna di gior- re. Convinta della possibilità di L'orgoglioso galeone della si- Giuliana Saladino ha vissuto perché tanto entusiasmo, passio- nalismo civile, e di resistenza, convogliare a servizio del bene nistra d'antan s'è inabissato da questa vita. E con sobrietà la rac- ne, tensione morale, ma anche che fu il giornale "L'Ora". comune le potenzialità intellet- un pezzo. Di tanto in tanto, tut- conta. Traendo spunto dagli ulti- tantissime difficoltà, seppur bi- È così che negli anni ottanta, tuali d'una città ribellatasi alla tavia, giusto per preservarne il mi, penosi mesi di vita dell'amico lanciate da amicizie e affetti, ab- dopo aver scritto questo libro, mafia. Poi, senza una parola di ricordo, il mare ne restituisce Rocchi, che in questa vita l'aveva biano partorito risultati a prima Giuliana Saladino, che aveva or- dispetto, quando il vento cam- qualcosa. Stavolta è un prezioso biò, decise di tornare ai suoi li- manoscritto, vent'anni or sono bri, alle sue fighe, ai nipoti. Che letto solo da qualche amico l'hanno occupata fino al giorno dell'autrice, e che la pietas filiale in cui se n'è andata. ha voluto dare oggi alle stampe. Centocinquanta pagine di sca- Con un titolo che già la dice lun- Una dietetica del potere bra scrittura, malinconiche e ga. Romanzo civile: ossia testi- struggenti, ma animate da un fi- monianza di civismo, d'un senti- Maurizio Griffo lo sottile d'ironia, preziose per mento sovente invocato come rivisitare l'ultimo mezzo secolo panacea di molti mali che afflig- di storia siciliana, e di storia pa- PIER PAOLO PORTINARO, Il realismo politico, dire, richiamandosi a quello stesso principio di gono questi tempi, ma che in tria, di cui la prima è stata insie- pp. 152, Lit 14.000, Laterza, Bari 1999 realtà, al fine di trovare degli argini alla volontà realtà nessuno sa cosa sia, se non me metafora e distillato. la pretesa di curare il disperato di potere e di potenza. In altri termini, se l'as- Questo libro sul realismo politico ha un du- sunto del realismo è il riconoscimento dei rap- Le contraddizioni Saladino individualismo postmoderno non le nega. Le confessa. Nel ro- persuadendo gli individui, sem- plice fine. Il primo - quello ufficiale, per così porti di potere esistenti, questo approccio non dire, e rispondente peraltro agli obiettivi della si risolve in un'apologetica della forza fine a se manzo civile convissuto da una pre più ripiegati su se stessi, a pattuglia d'amici e militanti che una qualche disciplina collettiva collana editoriale in cui esso vede la luce - è di stessa, ma si articola in quella che Portinaro fornire un quadro esauriente di un'importante chiama una "dietetica del potere, dunque una inizia con le lotte per la terra, con in nome di chissà quali interessi la strage di Portella della Gine- comuni. corrente di analisi dei fatti politici, che ha alle dottrina della moderazione strategica". Ovvero spalle una lunga tradizione, offrendo al lettore se il realismo parte "dal presupposto struttura- stra, con una dichiarazione Al contrario, questo libro, che italiano un'aggiornata e precisa messa a punto le dell'ostilità e dall'esistenza del nemico", co- d'amore pronunciata ai funerali giunge, varrà ricordarlo, dal e una soddisfacente sistemazione. E diciamo me tecnica di governo esso "lavora contro l'as- delle vittime della strage, coi me- Mezzogiorno d'Italia, il civismo subito che in un siffatto compito l'autore si solutizzazione dell'ostilità e la criminalizzazio- si di carcere dell'amico Rocchi, l'addita nella concretezza di vin- produce egregiamente, dando le coordinate ne del nemico". D'altronde, all'interno della allora giovanissimo dirigente coli solidali che in nessun modo generali del tema e seguendo il filo millenario tradizione di pensiero che analizza, l'autore contadino. Che prosegue con oscurano le differenze, che ma- degli scrittori politici che possono definirsi opera una scelta assai definita verso quello che quattro anni ad Agrigento, terra gari le esasperano fino al conflit- realisti, da Tucidide a Machiavelli, fino a We- si può definire il realismo moderato, come già di missione, tra mafia e braccian- to, ma che presuppongono so- ber, che resta il referente più prossimo. Il rea- mostra la dedica a Bobbio posta in esergo. Se- ti poverissimi, appresso a un ma- pra ogni cosa senso individuale lismo politico, allora - lungi dall'essere una guendo questo filo conduttore Portinaro ricor- rito che ha buttato a mare una di responsabilità, nutrito magari dottrina o una corrente di pensiero politico as- da che ii realismo, a partire dalle analisi di possibile carriera accademica per da valori diversi, ma reale, per similabile ad altre, sia generali e un po' inde- Montesquieu e poi di Tocqueville, incontra il fare il segretario provinciale del quanto accade ai propri simili. terminate come il repubblicanesimo o più de- liberalismo come dottrina del governo limitato. Pei. Ancora: il mito dell'Urss, le Civico è colui che per tutti ri- finite come il liberalismo o il socialismo -, è Tuttavia, più che il principio della divisione dei campagne per la pace, l'ardua di- vendica la medesima dignità che più semplicemente un'attitudine disincantata, poteri è "il modello del governo misto", cioè di sciplina di partito, i dubbi infini- vorrebbe riconosciuta a se stesso ma non puramente cinica o nichilista, verso le un equilibrio fondato sulle effettive articolazio- ti sulle alleanze, sulla linea politi- e nella sfera pubblica si adopera dinamiche del potere. Talché l'etichetta di rea- ni della società, che rappresenta più compiuta- ca, ma anche sul proprio faticoso perché questo avvenga. lista può riunire autori assolutamente distanti mente "l'orientamento realistico in ambito isti- destino personale, tra "assemblee A dar concretezza ai legami ci- fra loro come Marx e Pareto, entrambi acco- tuzionale". di tanfo inconfondibile" e desola- vici di cui parla questo libro è il munati però dal rifiuto delle superfetazioni te vite di donne, oppresse dagli loro dispiegarsi per cerchi con- L'unica riserva che, in conclusione, ci sentia- ideologiche. oppressi, padri, fratelli, mariti. centrici. Dapprima il primo cer- mo di avanzare rispetto a questa puntuale e at- Il secondo fine del lavoro, non espresso, ma tenta ricostruzione di Portinaro riguarda la let- E poi. Il ritorno a Palermo. La chio degli affetti familiari, poi nuova militanza tra le donne di quello delle amicizie, infine la percepibile lungo tutta l'esposizione, è quello tura forse un po' restrittiva del concetto di co- di rivalutare la tradizione di analisi politica rea- stituzionalismo, che sembra affiorare in qualche città. Il giornalismo di denuncia. militanza politica. Nessun cer- Altre pagine, sempre intrecciate chio vive senza l'altro. Ma reci- lista e di rimuovere rispetto a essa la condanna passaggio. Il costituzionalismo, infatti, come di tradizione demoniaca o luciferina che da tecnica della limitazione del potere, non è assi- con un fecondissimo privato. procamente si presuppongono. Perfino un'antica casa avita, con- E si alimentano. Quando a uno sempre la accompagna. E riguardo a questo se- milabile alla teoria del diritto mite, perché non condo e più mimetico intendimento si può dire svaluta il ruolo del potere esecutivo, ma lo va- venientemente délabrée, in un capita d'isterilirsi, gli altri si centro storico fatiscente, sporco, rafforzano e lo surrogano. Dan- che la rivalutazione riesce in maniera convin- lorizza per fondare in modo stabile l'ordine po- cente, anche perché viene effettuata, per così litico. e nient'affatto pittoresco. Popo- dogli tempo di rifiorire. lata da tutta la famiglia allargata e Nel dopoguerra la Sicilia è sta- mai abbandonata per un più ta bruscamente trascinata nel confortevole appartamento, con gorgo della modernità: non sem- le serrande al posto delle persia- pre povera sul piano materiale, accompagnata. "All'indomani vista così miseri sul piano pub- mai lasciato anche il giornalismo ne sconnesse, coronato da un at- né su quello morale, ma misera- della seconda guerra mondiale, blico. attivo, è tornata a manifesta- tico anziché da un tetto di tegole, bile spesso, quando non mo- provenendo da famiglie diverse, C'è da dire che questa è solo re pubblicamente il suo impe- nella città nuova della speculazio- struosa, impastata di speculazio- urbane o paesane, borghesi be- una conclusione provvisoria. gno civile: ha concorso ad ani- ne edilizia e mafiosa. ne edilizia, scempio del territo- nestanti e timorate, educati dai Già, perché il libro è stato scrit- mare il movimento antimafia, ha Vengono alfine le pagine, assai rio, burocrazie indolenti e pleto- gesuiti del Gonzaga o da profes- to, e tumulato in un cassetto, in disteso lenzuola alle sue finestre pudiche, delia delusione politica. riche, brutte storie di malaffare, sori fascisti nei licei o anche solo una stagione di torpido ristagno, e s'è finanche avventurata - vin- Del "grande e glorioso" partito contaminazioni atroci con la ma- da bambinaie balorde", una pic- quando pareva che non vi fosse- cendo un riserbo sedimentato e che si contamina coi circuiti del fia. Rispetto a questa storia, tre cola pattuglia di resistenti aveva ro più prospetti- tenace - ad ac- potere, che abdica alia sua diver- atteggiamenti erano possibili per fatto la sua scelta: "ciascuno con ve. Invece subito cettare l'incari- sità. Quelle sul '68: allorché padri chi la viveva dai piani alti della un suo cammino individuale e di dopo in Sicilia co di assessore e figli parlavano lingue diverse. borghesia intellettuale e profes- letture quasi identico, in un'uni- s'è aperta un'al- "Vuol capire perché tanto alla cultura nel- Quelle sui nuovi ricchi e gli ex- sionale o dell'aristocrazia ormai ca direzione, al passo con la sto- tra stagione, orri- entusiasmo, passione, la prima giunta poveri, scesi in città dai paesi. decaduta. Il disincantato e sde- ria, buttando all'aria allegramen- bile per i crimini Orlando. Inca- Magari figli dei contadini di allo- gnoso distacco del principe di te e senza risparmio ogni patri- che l'hanno scan- tensione morale, rico tosto ab- ra, ora impiegati in Regione. E in- Lampedusa, narrati in un fasci- monio inculcato, dilapidando dita, ma esaltante abbiano partorito bandonato, non fine, la pagina dell'estremo dolo- noso romanzo, che ha però il dissacrando e scoprendo, con- per i fermenti e risultati così miseri" appena Orlan- re privato. La morte dell'amico. torto d'aver fabbricato lo stereo- fluendo nel Pei, reinventando la voglia di riscat- do avviò quel- Che ispira il romanzo, grava sulle tipo secondo cui nulla possa tutto, a cominciare da noi stessi to che l'hanno la manovra di sue pagine e le suggella. Salvo che cambiare nelle cose siciliane, né (...) rompendo (...) con i mostri segnata: fermenti ripiegamento al fine di così tortuoso itinerario in quelle umane. La compromis- sacri, con Dio Patria e Famiglia, che non scaturivano solo dal moderato che avrebbe sancito la si salva "una vecchia signora in- sione di chi ha preferito convive- col perbenismo e con la classe, sangue dei Chinnici, Costa, Cas- fine della "primavera palermita- vulnerabile", che delusioni pub- re, con vantaggio, coi nuovi ceti (...) esultanti di stare schierati sarà, Falcone, Borsellino e molti na", ridotta a amministrazione, bliche e dolori privati avrebbero affaristico-malavitosi. E la resi- col nemico (...): pochi operai e altri ancora, ma anche dall'osti- non cattiva in verità, e che co- potuto sopraffare, ma che hanno stenza, morale, intellettuale, po- tanti contadini all'assalto dei loro nazione d'una generazione di munque si lasciava forse alle invece temprato, dopo tutto inse- litica, di chi ha ritenuto che a diritti". militanti, alla lunga sopraffatti spalle una società almeno d'un gnandole a vivere. • Antropologia del dare e del ricevere Il dono che non è un dono Infantile illimitato Andrea Borsari Massimo Angelo Zanetti REMO GUIDIERI, Ulisse senza patria. zioni che fondano il diritto e la Etica e alibi del dono, pp. 119, nuova libertà che esso consente. STEFANO LAFFI, Il furto. Mercificazione dell'età analisi a una fondamentale esigenza di riprodu- Lit 25.000, l'ancora, Napoli 1999 Il dono di cui parla Mauss è in- giovanile, pp. 118, Lit 16.000, l'ancora, Napoli zione di un'economia capitalista afflitta da iper- vece, afferma Guidieri, "presti- 2000 produzione congenita e quindi obbligata, per La raccolta di saggi che Remo to usuraio": "L'errore di Mauss autoperpetuarsi, a stimolare artificiosamente e Guidieri propone in prima usci- comincia quando, per ragioni Dilazione delle scelte e dunque slittamento in ogni modo i consumi. ta al pubblico italiano si pone in che difficilmente si comprendo- dei tempi di ingresso nella vita adulta, apatica E nella divisione sociale del tempo sono i gio- chiara controtendenza rispetto no, egli vuole che un prestito sia assenza di progettualità e debolezza dei riferi- vani a disporne in modo privilegiato per il con- alla vasta letteratura disponibile un dono, che la reale positività menti etico-ideali - queste le caratteristiche sumo: gli adulti sono sempre più assorbiti dal nella nostra lingua dedicata al di quest'ultimo sia omologata dell'attuale condizione giovanile analizzate da tempo del lavoro; gli anziani disporrebbero di paradigma del dono. E, sebbe- con l'obbligo terribile che l'usu- Laffi. tempo e, relativamente, di denaro, ma mancano ne lo faccia nel contesto di un ra impone a colui che vi ricorre, Il giovane è in primo luogo "ostaggio della necessaria apertura alle novità e delle com- desolato bilancio, anche auto- a rischio della propria libertà, dell'economia", ovvero è l'inevitabile esito ge- petenze per fruire della nuova generazione di biografico, delle promesse man- per avere ciò che non ha. Ecco nerazionale dell'affermarsi del mercato sulle al- merci, sature di tecnologia. cate dell'antropologia e delle dove comincia l'usura: quando tre istituzioni, del trionfo del paradigma eco- Il tradizionale conflitto tra giovani e adulti si scienze sociali (si veda il capito- il desiderio, il bisogno di avere, nomico nell'orientare l'azione. Infatti se il gio- dissolve così in un comodo quanto deleterio lo introduttivo), mantiene tutta- è tanto forte che per soddisfarlo vane si perde - anzi, come direbbe l'autore, si compromesso, la separazione generazionale tra via uno spiraglio aperto che ri- mettiamo in pericolo anche la disperde - nel presente, negandosi un vero tempo di produzione, monopolio degli adulti, manda in estremo il dono e la nostra anima". La posizione di progetto di vita che lo proietterebbe finalmen- e tempo del consumo, concesso ai giovani. sua etica possibile a una pro- Mauss mostra così per Guidieri te e definitivamente nella dimensione adulta Questi ultimi risultano le principali vittime di spettiva diversa da quella del- di presupporre un'antropolo- dell' assunzione di responsabilità, egli non fa questo equilibrio, in quanto immolano sull'al- l'"alibi per fare e pensare il con- gia, nel senso di una concezione nient'altro che agire seguendo i principi della tare del consumismo la loro più profonda es- trario" alla quale pure l'inchio- dell'uomo, nella quale il dono si razionalità economica, che è inevitabilmente senza, ovvero la loro creatività e la loro fanta- da sin dal sottotitolo del libro rivela come una forma di com- miope, orientata al breve termine, e che lo in- sia. La loro personalità risulta atrofizzata per- l'analisi di Guidieri, che inse- petizione fra gli individui. In duce ad abbandonarsi alle mille lusinghe del ché congelata nella dimensione dell'infantile il- gna antropologia a Parigi (Nan- questa lotta per il riconoscimen- consumo, a indugiare oltre misura nella como- limitato desiderio di possesso e della sensazio- terre) e New York (Cooper to, secondo il modello indivi- da condizione di studente o a rifugiarsi, se ne- ne di onnipotenza, ben lontana dalla semplice Union). duato da Hegel, l'uomo del de- cessario, nelle scelte sempre reversibili del la- soddisfazione del bisogno; infine la lusinga del Il percorso tracciato dai saggi siderio impegnato nella dialetti- voro precario. "sorriso istituzionale" li diseduca all'impegno e qui raccolti si snoda lungo un ca servo-padrone cerca di essere Ma è in particolare quella di consumatore la alla fatica, favorendone al contrario le pulsioni ampio arco di anni della produ- riconosciuto dagli altri. Nel da- dimensione esistenziale per eccellenza del giova- narcisistiche. zione dell'autore, e si muove dal- re e rendere differiti nel tempo ne contemporaneo. Perché gli adulti cercano di Lo stile dell'autore è quello di molta sociolo- la ripresa nel Saggio sul prestito dello scambio - prosegue la cri- compensare attraverso il denaro e i beni mate- gia critica, ricco di suggestioni, brillante, asiste- (1984) delle conseguenze dirette tica di Guidieri - si mette in mo- riali il loro fallimento pedagogico nella comuni- matico e al tempo stesso tutto teso a modellare del decennio delle sue etnografie to "una prestazione che impe- cazione di valori, di modelli, di stimoli ed espe- un sistema totalizzante forse un po' troppo coe- melanesiane (si veda II cammino gna, un atto che vincola, instau- rienze. Questa spiegazione, sostiene l'autore, è rente. E anche il tema è caro a quella tradizione dei morti, 1980; Adelphi, 1988), rando una dialettica in cui l'idea solo parziale e rimanda a ragioni ben più di studi, la preoccupata denuncia dell'affievolir- attraverso la rivendicazione po- stessa di un 'dono libero' diven- profonde, strutturali, che rispondono in ultima si di ogni istanza di cambiamento sociale. lemica dell'originalità della sua ta un nonsenso" e "proprio per- prospettiva su Prestito e sacrificio ché nella relazione non c'è li- (1997), per approdare alla dia- bertà, si instaura la 'reciprocità' e gnosi della nostra epoca e del suo si intrecciano legami positivi e necessari". Nessun dono risulta linguaggio semplificato e metic- nozione di mana, si potrà con- sarà perciò quello che comporta pertanto realmente disinteressa- Prende forma in questo modo cio (Pidgin, 1998) e a quella sorta cludere con il saggio su Prestito - come del resto vuole il senso to e - conclude il Saggio sul pre- l'abbozzo di un'altra direzione di metamorfosi della filosofia e sacrificio che nel caso descritto comune - rinunciare a qualcosa stito - costringe all'interno di etica per il dono cui si accennava della storia in geofilosofia del- da Mauss "il presunto mana del- che si possiede, poiché sacrifi- quel "lavoro dell'usura" che "in- all'inizio. Essa chiede certamen- l'Europa intitolata a Ulisse senza la cosa equivalga, semmai, al ca- care non è nutrire ma distrugge- tesse quella singolare rete, allo te di essere approfondita, anche patria (inedito, come il testo ini- rattere feticistico della merce in re e, per quanto dall'esterno stesso tempo astratta e coerciti- nelle sue premesse: come andrà ziale) che chiudono il volume. Il contesto moderno", mentre "né possa apparire assurdo, in esso va, in cui il prestito diventa male- intesa per esempio la mimesis, la tutto segue un movimento stili- espressione dell'occulto né del c'è la perdita e non il profitto; è fico, e il bisogno resta cronica- "facoltà mimetica" che essa coin- stico per cui il "linguaggio im- vacuo, mana piuttosto è il vero questa l'assurdità dei santi e di mente inappagato". volge? Ma sembra altresì porre pervio e scioccante" di Guidieri della cosa: essere, stato, espe- coloro che sanno rinunciare, di l'esigenza di mettere in questio- si fa sempre più apertamente D'altra parte la partecipazio- rienza, accessibili ed esprimibi- quelli che hanno perduto la loro ne altri spunti divergenti che pu- "cursorio", "feroce" e corrosivo, ne tra cosa che circola e agente li. La categoria è un attributo di vita per un ideale. Il sacrificio re accanto a essa coesistono. So- assumendo i toni del pamphlet e è, nell'analisi di Mauss, debitri- sostanza, in certi casi equivalen- consiste così non in uno scam- prattutto la scelta di situarsi dal dell'invettiva, come ha segnalato ce del pre-logico hau di Lévy- te all'attributo di esistenza (che bio reciproco, ma in un "orien- punto di vista di quella originaria la puntuale re- Bruhl, concetto manca in quelle lingue), che tamento", in un "arcaismo teti- apertura di senso alla quale ri- censione di Au- che per Guidieri concettualmente fissa il manife- co che avvicina per eccessi l'in- mandano tanto l'apparizione gusto Illuminati "H sacrifìcio va criticato in starsi Ae\Yauthentikòn [inteso determinato", e la "domanda di dell'autentico, del mana, nella (Gli stregoni del- quanto irrispet- etimologicamente come 'ciò che colui che accetta di perdere memoria-oblio della possessio- lo scambio, "il va sottratto a qualunque toso dei dati et- produce da sé'] che la vista, l'in- apre all'indeterminato": "la vi- ne, quanto l'orientamento verso manifesto", 26 visione che lo assimili nografici, che tendimento conoscono". cinanza, o solo la volontà di av- l'indetermmato della relazione ottobre 1999). parlano invece vicinare l'indeterminato com- a una forma A sua volta il sacrificio va per sacrificale. Il quale, se fornisce Secondo Gui- di cose che in ef- Guidieri sottratto a qualunque porta l'eccesso. Spreco, rischio l'approdo a una gratuità scevra dieri, che qui ri- di reciprocità" fetti non torna- visione che lo assimili a una for- di fallire, di perdere, di perder- di interesse, rischia però di ap- legge e deco- no, di un'equi- ma di reciprocità, al compenso, si". Di converso, il vero dono è piattirsi su un'etica sacrificale struisce il maus- valenza tra una alla restituzione e allo scambio per Guidieri una "perdita sec- che porta a parlare indifferente- siano Saggio sul dono (1923-24), cosa che do e una cosa che rice- con la divinità in cui si dà un in- ca", "giuridicamente un'assur- mente di rinuncia, perdita e sa- il dono di cui parla Mauss non è vo possibile solo come "transu- teresse e un guadagno desidera- dità" nella quale "l'atto si com- crificio, senza distinguere tra sa- assimilabile alla moneta, l'equi- stanziazione" che rende somi- to. Viene a questo punto intro- pie senza tornaconto" e l'essen- crificio e autosacrifìcio, l'unico valente universale di scambio glianti due cose in realtà diffe- dotta, da Bataille, l'idea di spre- ziale è la rinuncia, che significa caso in cui è possibile mettersi della moderna economia di cui renti. La nozione di hau andrà co. Non consumo ma distruzio- "alienare definitivamente qual- dal punto di vista di chi sacrifica rappresenterebbe l'origine, in semmai ricondotta, come acca- ne, lo spreco coglie la peculiarità cosa senza altro contraccambio mantenendo la capacità di "met- quanto le cose scambiate negli de in Tupu (in Voci da Babele, di alcune esemplari manifesta- che l'effetto procurato", dato tersi nella pelle della vittima". esempi addotti da Mauss sono 1984; Guida, 1990), alla cosmo- zioni arcaiche equiparate da che la riconoscenza non si può Che senso ha infatti insorgere, oggetti di natura problematica logia polinesiana, dove, in quan- Mauss al dono come scambio ancora considerare debito. Se il come accade qui, contro la rimo- perché composita, circolano e to "manifestazione" e "sorge- agonistico, ma viene criticato dono così inteso vincola, sarà in zione della violenza, confinata e non circolano, sono contempo- re", è l'espressione diversificata, da Guidieri per la sua ambi- "termini.mimetici": "quel rice- addomesticata da noi per conti- raneamente valori e talismani, cioè cangiante, del tupu, della guità nel riconoscere alla vio- vere non implica un rendere. nuare a correre feroce fuori dal condensano il tempo e le virtù crescita degli enti, delle cose co- lenza un ruolo imperativo e tra- Ricevo e cercherò di dare allo "nostro castello incantato", se dei loro possessori. Neppure è nosciute e visibili, e riflette il sgressivo ponendo allo stesso stesso modo: il dono insegna il non quello di riconoscerla come assimilabile al contratto, che problema del modo in cui l'u- tempo la distruzione sotto l'egi- dono. Il vero dono, il dono co- parte integrante del nostro stesso non è equivalente allo scambio, mano dialettizza intellettiva- da di una finalità omeostatica di me matrice del dono è antropo- comportamento, d'accordo con ma deriva semmai in termini mente il visibile e l'invisibile. Ri- equilibrio, di un eccesso messo logico in quanto atto specifico Simone Weil che "non ritenersi roussoviani dalla necessità di levando come essa sia il calco cioè al lavoro con astuzia hege- della specie: la riproduzione. immuni dalle colpe dei padri è la alienare un diritto per instaura- della teoria della magia di liana contro l'eccesso stesso. Se- Così la relazione genitore- condizione per amare ed essere re simultaneamente le conven- Mauss, interamente basata sulla condo Guidieri il vero sacrificio discendente". giusti"? f, riNDLCF ••DEI LIBRI DEL MESE|H|

E in effetti questi due volumi lora un po' provvisori e affrettati, echeggiano i dibattiti che, nel- talaitra penetranti e più riflessivi, l'ambito di una frammentata e di numerosi autori: Annamaria iperminoritaria sinistra non alli- Rivera (sulla "guerra umanita- Da Italia Nostra a Seattle neata e coperta, hanno accompa- ria"), Febee Accame e Carlo Oli- gnato il fragor delle bombe e le va (sulle parole della "normalizza- Enrico Alleva luci traccianti dei missili su Bel- zione balcanica"), Franco Galle- grado, sui ponti di Novi Sad, sul- rano (sul nuovo complesso rap- la fabbrica Zastava di Krakujevaz, porto che questa guerra introdu- ROBERTO DELLA SETA, La difesa dell'ambiente Gli ultimi capitoli riguardano l'attuale ruolo sulle raffinerie di Pancevo. Eco di ce con l'agire politico), Paolo Per- in Italia. Storia e cultura del movimento ecologi- delle varie organizzazioni nazionali nel contesto un passato indigesto e indigeribi- sichetti (su una guerra senza etica sta, pp. 107, Lit 20.000, Angeli, Milano 2000 internazionale (molto interessante il documento le che si propone dichiaratamen- guerriera), Enzo Modugno (sui qui allegato, originariamente presentato da Gio- te come un memento per un fu- militarismo keynesiano degli Ha un'apparenza sommessa, questo breve vanna Melandri, rappresentante di Legambien- turo che forse già si annuncia mi- Usa), di Angelo Baracca (sulla saggio a firma di uno dei più importanti attori te, allo storico convegno norvegese di Bergen naccioso: "Vademecum per la guerra ambientale), di Fulvio dell'ambientalismo italiano: ma è invece un im- nel giugno 1990, quella prima Conferenza mini- prossima guerra", recita signifi- Vassallo Paleologo (sulle vessa- portante documento su aspetti trascurati della steriale su ambiente e sviluppo oggi nota come cativamente il sottotitolo di uno zioni di questa "pace"), Guido nostra storia culturale. l'evento di nascita della "Internazionale ambien- dei due volumi, forse il più riu- Ambrosino (sulla guerra vista dal- La parte più pregevole del testo sono i primi talista"). Un doveroso tributo va al mai abba- scito. A partire dall'ampia intro- la Germania, che rompe così la due capitoli, che ricostruiscono la nascita e il stanza osannato primo ministro norvegese di al- duzione (dell'editore, ossia Clau- sua cinquantennale pace), Alber- coagularsi di quei fermenti paesaggistici e natu- lora, Grò Harlem Brundtland (presidente dal dio Del Bello) la guerra della Na- to Tarozzi (impressioni dalla Ser- ralistici dell'immediato dopoguerra che avranno 1983 della Commissione mondiale per l'ambien- to si mostra nella sua teratologica bia), Sandro Portelli (sul political- esito nel "proto-conservazionismo" dell'associa- te e lo sviluppo) che presentò il primo rapporto novità. Una guerra che sostitui- ly correct di questa e altre guerre zione Italia Nostra. Consistono in una narrazio- prospettante uno sviluppo sostenibile. Non sce ai diritti del cittadino i vaghi recenti), Sergio Cesaratto (su eco- ne piena, costruita sulla presentazione di una mancano riflessioni e notizie sull'incidente di e più elementari "diritti umani"; nomia, economisti e guerra). nutrita schiera di personaggi storici di quegli an- Seveso, un pezzo di triste subordinazione scien- una guerra che vanifica il diritto Più ricco di articoli specifica- ni e di brevi interviste. tifico-culturale italiana da cui ancora stentiamo internazionale e abolisce il con- mente scientifici il secondo volu- Sorge negli anni successivi l'ecologia "politi- a riscattarci, né sul ruolo di "rottura" culturale e cetto stesso di Stato sovrano; una me, in cui nondimeno permane ca", quel movimento ambientalista di cui l'au- di utile proselitismo del mensile "Sapere" di guerra che santifica due princi- un certo tasso di provvisorietà e tore tratteggia con rigore ammirevole e note- quegli anni. Chiudono l'opera un'utile biblio- pi ambigui e potenzialmen- di volatilità degli interventi. Cu- vole onestà intellettuale i ruoli, i personaggi, le grafia essenziale, un glossario (breve ma denso), te pericolosis- rato da un giova- date e gli eventi importanti: dalla fondazione una riuscita galleria dei protagonisti, nonché simi: il diritto ne ricercatore del- una panoramica sui dati più importanti sui livel- Volkswagen al Club di Roma e alla Columbia di "ingerenza "Una guerra che santifica l'Enea, Franco Ma- University, a Barry Commoner, Aurelio Pec- li di inquinamento atmosferico, rifiuti, tassi di umanitaria" e renco (nulla a che cei, Olof Palmer, Ugo Stille e Giulio Maccaca- estinzione o di urbanizzazione. quello di "au- il diritto di ingerenza fare con il lettera- ro. Non manca il trio Andrea Poggio, Paolo Sarebbe dunque augurabile che l'autore, at- todetermina- umanitaria e quello di to-comparatista Sala e Annamaria Testa, fondatore della rivista tuale portavoce di Legambiente, trovasse il tem- zione dei po- autodeterminazione membro del comi- "La Nuova Ecologia", che poi funse da luogo po per mettere insieme un'opera di maggiore poli"; una tato di redazione di incontro e di dibattito per il più verace am- dimensione, espandendo soprattutto la parte sul guerra che so- dei popoli" dell'"Indice"), Im- bientalismo degli anni ottanta. Segue un suc- ruolo (e le non poche limitatezze) che le princi- stituisce un'al- brogli di guerra è cinto, ma saporito, capitolo sulle mobilitazioni pali associazioni ambientaliste italiane intendo- leanza politi- peraltro un tentati- antinucleari, dalla chiusura di Montalto di Ca- no giocare in una prospettiva in cui tutto si glo- co-economica e il suo braccio ar- vo assai utile e soprattutto tem- stro al referendum antinuclearista, dove si rac- balizza. Quali saranno le prospettive dei nostra- mato all'Onu e alla sua logica isti- pestivo di far scendere in campo conta dell'influenza che l'incidente nucleare di ni movimenti ecologisti in un'Europa dove la di- tuzionale e politica; una guerra gli scienziati e farli rivolgere a un Cernobyl esercitò sul mondo ambientalista na- fesa del consumatore assume toni ogni giorno che segna, con una sconfitta epo- pubblico extra-accademico, a zionale. più sovranazionali? cale della sinistra internazionale partire da un Seminario svoltosi - pari per gravità a quella del nel giugno '99 a Roma (molti di 1914, quando lo scoppio del con- coloro che vi sono coinvolti flitto vide l'allineamento dei parti- prenderanno parte al II Conve- ti socialisti alle rispettive borghe- gno di scienziati e scienziate con- apertis verbis contro quella guer- sie guerrafondaie - anche il forse tro la guerra organizzato al Poli- Scienziati e intellettuali contro la guerra ra) dire "io l'avevo detto!"; ma definitivo arruolamento della tecnico di Torino per il 22-23 cui prò desti E, soprattutto, a chi stragrande maggioranza dei giugno 2000). Se è vero, come già Una sconfìtta epocale parlerebbero le nostre voci? "chierici" sotto le insegne del po- ricordato, che tra le peculiarità di Qualcuno sarebbe disposto ad tere; una guerra che probabil- questa guerra vi sono gli aspetti ascoltarle? Anzi: qualcuno ha mente costituisce una uscita di scientifici e tecnologici, assai op- Angelo d'Orsi ancora voglia di sentir parlare di scena della politica, non sappia- portuno è tentarne un'analisi ca- quella guerra? Ebbene, se qual- mo quanto a lungo e quanto pace di rivolgersi anche al di fuo- Il rovescio internazionale. Vademe- forma di un massiccio e intensi- cuno nutre il bisogno di farlo, profondamente; una guerra che ri delle esigue schiere dei cultori cum per la prossima guerra, pp. 262, vo bombardamento, a noi, citta- ora ha un'occasione per riscuo- trasforma, definitivamente e irre- della biochimica o della termodi- Lit 20.000, Odradek, Roma 1999 dini delle diciannove potenze al- tere il cervello e la coscienza dal- vocabilmente, il conflitto militare namica. I collaboratori di questo Imbrogli di guerra, a cura di Franco leate che somministravano giu- la torpida pigrizia in cui tutti ri- tra eserciti o degli eserciti contro volume (da Alberto Di Fazio a Marenco, pp. 163, Lit 20.000, stizia, toccò subire un altrettanto cadiamo. le popolazioni civili in attacco Andrea Martocchia: in tutto una Odradek, Roma 1999 massiccio e intensivo bombarda- L'occasione è data due libri, di all'ecosistema; una guerra, infine, quindicina di studiosi) affronta- mento mediatico in cui una vo- picciol pondo e di vii prezzo. che non è azzardato prevedere no i temi cruciali dell'uranio im- Guerra del Kosovo, o guerra lenterosa coorte di intellettuali L'editore è lo stesso: una piccola inauguri un'età di guerra perma- poverito, della crisi energetica, dei Balcani, o ancora - e me- fu ingaggiata a svolgere il suo casa romana, Odradek, che da nente. E cosa pensare di quello del gravissimo impatto climatico, glio - guerra della Nato: contro servizio "P" (come "Propagan- pochi anni, faticosamente, cerca sforzo di uniformazione (e di degli effetti definiti "aspecifici" la Jugoslavia, ma anche, forse, da"). Sicché, mentre con una di uscire dalla semiclandestinità. conformazione) compiuto a suon non solo dei bombardamenti ma contro l'Europa; e, in sostanza, scientifica imparzialità i nostri Con l'annunciata joint venture di bombe e di propaganda in più in generale delle armi (a co- guerra della Nato per autoaffer- missili aeroguidati e le nostre con la rivista "Giano" (la prima e quello che rimaneva, malgrado minciare dunque da chi le usa) marsi come unico soggetto so- bombe di ogni tipo - grande oc- unica rivista italiana di ricerche tutto, uno Stato multietnico e sulla salute. Quando pensiamo vranazionale capace di dispensa- casione di sperimentazione sui temi della guerra, della pace, multireligioso, uno Stato che pur alla Jugoslavia, una terra con cui re premi e punizioni. È trascorso scientifica e tecnologica, la guer- dell'ambiente e sui "problemi senza esserlo si richiamava pervi- gli italiani hanno intrattenuto, ormai un intero anno, da quella ra! - si distribuivano su Kosovo, globali", che dal 1989 porta avan- cacemente al socialismo e che non lungo tutto ló scorso mezzo seco- che potremmo chiamare, alla Serbia, Vojvodina, e, all'occor- ti una linea di ecopacifismo mili- voleva saperne di piegarsi alla Na- lo, relazioni economiche, cultu- Marc Bloch, una dròle de guerre: renza, anche sul Montenegro, a tante, en marxiste), Odradek for- to e a un'Unione Europea emissa- rali e soprattutto umane impor- una "neoguerra", secondo qual- noi toccava sorbire quotidiana- se riuscirà a essere in futuro una ria di Washington? Con la guerra tanti e ricche, oggi non abbiamo cuno (Umberto Eco), una "non mente non soltanto la blanda e presenza meno evanescente sui del Kosovo vengono gettate le che uno scenario di desolazione, guerra" secondo molti altri: ope- ingente messe di non-notizie sul- banchi delle librerie e nei nostri fondamenta di un Super-Stato, di distruzioni materiali e immate- razione di polizia internazionale, la non-guerra, ma altresì l'ancor scaffali privati. Intanto chi non la un Impero pronto a colpire ovun- riali. Il Danubio divenuto torbi- intervento umanitario, espiazio- più indigesta razione di com- conoscesse può cominciare ap- que risulti un'"anomalia": si an- do e scuro porta pesci deformi e ne necessaria... Nel tentativo di menti da parte di pseudocorri- punto dai due libretti in questio- nuncia gloriosamente la fondazio- innumerevoli bombe inesplose giustificare ciò che accadeva, o spondenti di guerra o di anchor- ne. Sono volumi di autori vari, ne di questo nuovo Leviatano: giacciono sotto pochi metri di più esplicitamente di teorizzare men all'amatriciana i quali, sulla che risentono anch'essi della fret- "un solo mondo, un solo modo di terra o di acqua, mentre tonnella- il necessario dominio mondiale base delle non-notizie di cui di- ta di scendere in campo contro la produzione, un solo mercato, un te di sostanza tossiche, la cui pe- americano, molte parole della sponevano, costruivano i loro guerra; realizzati a guerra finita, solo prezzo universale per ogni ricolosità non siamo in grado di "neolingua" di guerra vennero non-discorsi: piccoli castelli di ancora a caldo, ma tenendo conto merce, un solo sistema di tassa- valutare appieno oggi, corrom- impiegate dai governanti, da po- carte destinati a essere spazzati delle riflessioni e delle discussioni zione, un solo quadro normativo pono ogni catena vitale. La lotta co disinteressati osservatori pro- via dal prevedibile affiorare di che si sono svolte un anno fa so- (...). Una sola lingua, una sola per la pace oggi, più che mai, si fa fessionali, dai comunicatori. qualche frammento di verità. stanzialmente ai margini di un moneta, un solo esercito fondato innanzi tutto attraverso lo studio. Quei 78 giorni di "incursioni ae- Ora che molti - sempre troppo mondo intellettuale afono se non sul monopolio di determinate tec- Il tempo della deprecazione, ree" furono giorni in cui mentre pochi - di quei pezzetti di verità del tutto muto, quando non nologie". dell'auspicio e della preghiera è le popolazioni jugoslave riceve- sono venuti alla luce, ci sarebbe schierato, pur con tutti i distinguo finito, quello della lotta è appena Il volume si snoda attraverso i vano la civiltà occidentale sotto facile (intendo a chi fu, allora, possibili, accanto agli aggressori. cominciato. contributi di grande interesse, ta- Da Cassius Clay a Muhammad Ali sta, si allenava senza tregua, e for- contempo, funse da catalizzato- Il narratore, David Remnick, se quando entrò nel pugilato pro- re e simbolo della protesta paci- direttore del celebre "The New fessionistico, dopo la vittoria fista, e della rabbia del suo po- Yorker", ex cronista sportivo, ci Il Candide dei pesi massimi olimpionica a Roma, era ingenuo: polo. accompagna nel percorso con secondo il suo medico di allora, La storia della boxe è leggibi- molta abilità, inserendo Cassius Nadia Urbinati Ferdie Pacheco, "Era come il le come metafora dei rapporti Clay nel contesto dei suoi primi Candido; pensava che non potes- razziali negli Stati Uniti: anni di campione, quando sov- se succedergli niente di brutto, in dall'epoca della schiavitù, quan- vertiva tutte le aspettative dei DAVID REMNICK, Il re del mondo, ni fisiche di Ali ci colpiscono an- quello che era il migliore dei do i proprietari inscenavano, colleghi e dei cronisti sportivi. Il ed. orig. 1998, trad. dall'inglese di che perché sono una forma acce- mondi possibili". per scommessa, combattimenti libro si legge come un romanzo, Valeria Galassi, pp. 314, Lit 32.000, lerata di quello che tutti temia- Voleva essere campione del fra gli schiavi, fino agli anni del- e anche chi non sa nulla di boxe, Feltrinelli, Milano 1999 mo, l'avanzare della vecchiaia, mondo, e assunse un costante la segregazione, quando la vitto- riuscirà a capire le differenze l'imprevedibilità e il pericolo del- atteggiamento di sfida e provo- ria di Jack Johnson scatenò di- tecniche, oltre che caratteriali, Questo libro ha un prologo la vita". Tra i molti miti di quegli cazione nei confronti degli av- sordini in tutto il paese; dal ri- fra Clay, Patterson e Liston, e straziante: un uomo di mezza anni, Ali è tra i pochi viventi: le versari e della stampa: non rien- fiuto opposto per trent'anni dai potrà comprendere come il gio- età, molto malato, guarda un varie dimensioni di lettura del trava in nessuno degli stereotipi campioni bianchi di accettare vane pugile abbia rivoluzionato vecchio video su di sé. Aveva suo personaggio e del suo mito calzanti per un nero dell'epoca; sfide con neri, fino agli anni il modo di fare boxe fra i pesi ventidue anni, era bellissimo, ve- impongono la sua storia alla no- e destò grande scalpore, dopo trenta, quando Joe Louis con- massimi. Il libro racconta storie loce, loquace, e stava per vincere stra attenzione. la conquista del titolo mondiale quistò il titolo, e impose il suo di pugili e cronisti sportivi, ma il titolo mondiale dei pesi massi- Questo libro racconta come nel 1964, l'annuncio che appar- modello di nero silenzioso e ri- anche di gangster, che fino a mi. Forse era l'uomo più forte egli creò se stesso e la sua imma- teneva alla Nation of Islam, spettabile, eroe di tutti coloro quel momento avevano control- del mondo, o, come lui stesso gine negli anni sessanta, quando e che avrebbe assunto un nuovo che si impegnavano strenua- lato il mondo della boxe; e della amava definirsi, il più grande. negli Stati Uniti la segregazione nome, al posto di quello tra- mente nel proprio lavoro e nella Nation of Islam, con le sue mol- Al di là delle valenze emotive, il era imperante, anche per i cam- mandatogli dagli antenati schia- ricerca dell'integrazione. Fino te ambiguità, che sicuramente prologo imposta una strategia pioni sportivi. Oggi Ali dice: vi. La sua conversione fu indub- agli anni sessanta, quando prosperò grazie ai successi di narrativa: l'uomo nel video è Cas- "Dovevo dimostrare che si pote- biamente favorita dall'incontro Clay/Ali, incarnazione e metafo- Clay, ma nel contempo tenne i sius Clay, quello che dalla poltro- va essere un tipo diverso di nero. fondamentale ^^^^^^^^ ra della parte più gangster lontano dal suo am- na commenta faticosamente le Era una cosa che dovevo dimo- con Malcolm X, giovane ed esa- biente. immagini è Muhammad Ali. Tra i strare al mondo". La creazione con cui però "Un americano, un sperata del suo Purtroppo la traduzione non è due sé di quest'uomo c'è uno ia- del proprio personaggio richiama ruppe duramen- negro; due aspirazioni popolo, scelse all'altezza del testo, che ha lo sti- to, uno spazio che andrà colmato una metafora fondante della no- te dopo la sua consapevolmen- le veloce del giornalismo ameri- dalla narrazione. La vicenda rac- stra civiltà: come dalla nuda argil- espulsione dalla non riconciliate; due te il separatismo cano, denso di allusioni e di pas- contata ha i caratteri di un mito la ("clay", in inglese) venne crea- Nation, sebbene ideali in guerra in un e il nazionalismo saggi ironici, che vengono appiat- classico: un giovane eroe delle to un uomo. La sfera personale, negli anni abbia unico corpo scuro" nero. Tuttavia, titi e spenti; sono utilizzati termi- arene diventa un simbolo di lotta tuttavia, resta marginale in questa poi seguito il rimase essenzial- ni spesso enfatici, in qualche caso e liberazione per il suo popolo, storia rispetto alla sfera pubblica. percorso di av- mente america- decisamente sbagliati. Anche gli viene conosciuto in tutto il mon- Clay, a differenza di molti pugili, vicinamento al- no, e anche per editori hanno forse qualcosa da do; poi è colpito da una terribile non proveniva dal sottoproleta- l'Islam ortodosso già iniziato da lui vale l'analisi della "doppia rimproverarsi: non si può dare nemesi, e solo allora diventa un riato nero, e tuttavia sin dall'ado- Malcolm. In nome di quella fede coscienza" elaborata quasi un per scontato che il lettore italiano uomo, accettato e amato da gran lescenza la boxe fu per lui la cosa religiosa, nel 1967 rifiutò di en- secolo fa dal grande studioso ne- conosca personaggi e situazioni parte del suo paese. Come affer- più importante nella vita. Sco- trare nell'esercito impegnato ro W.E.B. DuBois: "Uno sente della storia afro-americana, e sa- ma l'autore, oggi "Ali è un mito priamo di lui, imprevedibilmen- nella guerra in Vietnam. Questa sempre la sua duplicità - un rebbe stato utile che il racconto, americano (...) un simbolo di fe- te, che era un ragazzo educato, scelta gli costò il titolo di cam- americano, un negro; due ani- pur molto ricco, fosse accompa- de (...) di bellezza e bravura e co- non rissoso, che leggeva con dif- pione e parecchi anni di esilio me, due pensieri, due aspirazio- gnato da una serie di note espli- raggio (...) di orgoglio razziale, di ficoltà, poco interessato alle ra- dalle arene, nel momento più ni non riconciliate; due ideali in cative, magari più corrette delle ingegno e di amore. Le condizio- gazze. Era maniacalmente saluti- fruttuoso della sua carriera. Nel guerra in un unico corpo scuro". poche inserite.

colson whitehead enzo striano il mio nome a memoria l'intuizionista giornale di adolescenza "Un nome, "Le reputazioni Napoli, anni '30. non si trattava letterarie non salgono Un grande che di un nome." e scendono come romanzo ritrovato Questo romanzo gli ascensori, ma dell'autore di dimostra come una sola Whitehead è certamente "Il resto di niente". goccia possa diventare destinato a raggiungere il mare e come i piani alti." un semplice nome possa generare il mondo. the new york times hook review

losco maraini elle eggels la visitatrice case, amori, uni la casa delle sette sorelle Un amore fuluio tomizza fosco marami "Un libro che va accolto elle eggels Sette sorelle la imitatrice di gioventù. case, amori, unioersl come una festa che mandano avanti Il passato che per la letteratura una panetteria ritorna italiana. Ricordando in una cittadina nelle vesti Ippolito Nievo, olandese negli anni '50, di una donna verrebbe da parlare tutte in cerca che dopo di Confessioni del grande amore quarant'anni di un ottuagenario." e tutte innamorate dice di essere di un uomo sua figlia. Giampiero Comodi, che forse non c'è. diario della settimana

MONDADORI http://libri.mondadori.com ••nm N6 LINDICF 27 w^amm

••DEI LIBRI DEL MESE|MÌ Il valore è soggettivo Un'opera capitale presto dimenticata ma di grande influenza Marina Colonna

LUDWIG VON MISES, Teoria della conseguenze del potere del si- per essere più facilmente ap- quista nell'opera del suo fonda- rinnovano e si trasformano, in- moneta e dei mezzi di circolazione, stema bancario di espandere gli prezzata e compresa anche nel tore, un significato che va oltre terrotto solo da temporanei ed. orig. 1924, trad. dal tedesco di impieghi in eccesso rispetto al- suo spirito polemico, deve esse- la semplice formulazione della momenti di stasi (di equilibrio). Lapo Berti, a cura di Riccardo Bel- le riserve. In questa prospetti- re inquadrata nel clima cultura- teoria dell'utilità marginale, e si Questo è il contesto entro cui lofiore, pp. CXXX-328, Lit 56.000, va, l'introduzione di Bellofiore, le della Vienna a cavallo tra Ot- estende fino a delineare una Menger sviluppa la sua teoria Edizioni Scientifiche Italiane, Na- dettagliata e ricca di riferimen- to e Novecento. Ludwig von teoria generale dell'azione soggettiva del valore. Ed è alla poli 1999 ti e di spunti interpretativi, of- Mises (1881-1973), infatti, è umana. spiegazione dei fenomeni che fre ampia materia per l'indivi- stato forse il più fedele erede Una peculiarità della sua ana- caratterizzano questo contesto Teoria della moneta e dei duazione di analogie o diversità del pensiero di Cari Menger lisi, che sarà ripresa da Mises, - lo sviluppo della ricchezza, i mezzi di circolazione di Ludwig processi storici di cambiamen- von Mises, originariamente to, la genesi e la funzione delle pubblicato in Germania nel istituzioni - che il suo metodo 1912, fu ripubblicato in edizio- individualistico e soggettivo è ne riveduta e ampliata nel finalizzato. La discussione 1924, e tradotto in inglese nel Il nuovo bando del Premio Calvino sull'origine e sulla natura della 1934. Compare ora, per la pri- moneta, sul fatto che essa ma volta, tradotto in italiano Quattordicesima edizione emerga come il risultato non da Lapo Berti per la collana intenzionale e non prevedibile della Esi "Economia Moneta- di un processo selettivo posto ria", diretta da Augusto Gra- 1) L'Associazione per il Premio Italo Calvino in collaborazione con la rivista "L'Indice" bandisce la in essere dallo sforzo dei singo- ziani. La traduzione si basa sul- quattordicesima edizione del Premio Italo Calvino. li individui di migliorare gli la seconda edizione tedesca del 2) Si concorre inviando un'opera di narrativa (romanzo oppure raccolta di racconti) che sia opera scambi, è il suo primo tentativo 1924, ed è corredata da note prima inedita (l'autore non deve aver pubblicato nessun libro di narrativa, neppure in edizione fuori di sviluppare una teoria degli che segnalano le principali va- commercio) in lingua italiana e che non sia stata premiata o segnalata ad altri concorsi. ordinamenti sociali fondata rianti rispetto alla prima edi- 3) Le opere devono pervenire alla segreteria del Premio presso la sede dell'Associazione (c/o "L'In- esclusivamente sull'osservazio- zione tedesca e a quella inglese. dice", via Madama Cristina 16,10125 Torino) entro e non oltre il 30 settembre 2000 (fa fede la data del ne del comportamento indivi- Il volume comprende un'am- timbro postale) in plico raccomandato, in duplice copia, dattiloscritto, ben leggibile, con indicazione duale. Quarant'anni più tardi, pia introduzione del curatore di nome, cognome, indirizzo, numero di telefono e data di nascita dell'autore. esso costituirà il punto di par- Riccardo Bellofiore, una nota Per partecipare si richiede di inviare per mezzo di vaglia postale (intestato a "Associazione per il Pre- tenza della Teoria della moneta biografica e una bibliogra- mio Italo Calvino", Via Madama Cristina 16,10125 Torino, e con la dicitura "pagabile presso l'ufficio e dei mezzi di circolazione di fia pressoché completa e ag- Torino 18") lire 50.000 che serviranno a coprire le spese di segreteria del premio. Mises. Un'implicazione di que- giornata delle opere di Mises. I manoscritti non verranno restituiti. sta visione della realtà come Sono inoltre riportate in ap- Per ulteriori informazioni si può telefonare il venerdì dalle ore 13 alle ore 16 al numero 011.6693934 processo è il ruolo preminente pendice, tradotte da Cristina (e-mail: premio. calvino@tin. it). che nell'analisi di entrambi gli Pennavaja, le recensioni di 4) Saranno ammesse al giudizio finale della giuria quelle opere che siano state segnalate come ido- autori svolgono il tempo, l'in- Knut Wicksell (1912) e di Al- nee dai promotori del premio oppure dal comitato certezza e la conoscenza. Con bert Hahn (1924), rispettiva- di lettura scelto dall'Associazione per il Premio straordinario anticipo rispetto mente alla prima e alla seconda Italo Calvino. agli sviluppi teorici più recenti, edizione del volume. Saranno resi pubblici i nomi degli autori e delle l'homo ceconomicus di Menger opere segnalate dal comitato di lettura. Teoria della moneta è un te- e di Mises non si limita a risol- sto che ha avuto una vita con- 5) La giuria è composta da 5 membri, scelti dai vere passivamente problemi di troversa e difficile. Il suo con- promotori del premio. La giuria designerà l'opera ottima allocazione di risorse tenuto polemico e ambizioso vincitrice, alla quale sarà attribuito un premio di lire date in un mondo perfettamen- suscitò inizialmente giudizi se- 2.000.000 (due milioni). "L'Indice" si riserva il di- te prevedibile. Le sue scelte, al veri quasi ovunque. Sebbene ritto di pubblicare - in parte o integralmente - contrario, sono il risultato di alcuni anni più tardi, e per un l'opera premiata. un processo di apprendimento breve periodo, critici autorevo- L'esito del concorso sarà reso noto entro il mese continuo, individuale e sogget- li definissero il volume "uno di giugno 2001 mediante un comunicato stampa e la tivo: è parte integrante della dei più importanti trattati nella pubblicazione sull'"L'Indice". sua attività imparare a identifi- letteratura odierna di lingua te- 6) Le opere dei finalisti sono sottoposte ai lettori care i propri bisogni, così come desca", il contributo di Mises italiani del Festival du Premier Roman di le risorse necessarie a soddi- alla teoria della moneta e delle Chambéry, i quali attribuiscono a una di esse il Prix sfarli, posto che disponga del crisi non ebbe mai la risonanza Calvino au Festival du Premier Roman. Il vincitore potere o della libertà di fare il che forse meritava, e fu presto sarà invitato a presentare il suo testo al Festival. migliore uso di quanto ha com- oscurato, negli anni trenta, La partecipazione al premio comporta l'accetta- preso, scoperto, o creato. Coe- dall'acceso dibattito suscitato zione e l'osservanza di tutte le norme del presente rentemente, in questa versione dalla nuova versione che di regolamento. Il premio si finanzia attraverso la sot- del metodo soggettivo, i biso- quella teoria era stata elaborata toscrizione dei singoli, di enti e di società. gni individuali non sono assun- dal suo giovane allievo Fried- ti come stabili. rich von Hayek. Dal punto di È con riferimento a questo vista della storia del pensiero, contesto, e a questi elementi di questa vicenda richiede atten- anche sottili tra Mises e gli au- (1840-1921), cioè del fondatore aiuta a comprendere la distanza analisi, che Mises costruisce la zione e chiarimenti. Per molti tori che, prima e dopo di lui, si di quella "Scuola Austriaca" che separa entrambi dai teorici sua teoria della moneta, con- aspetti, infatti, la teoria mone- sono cimentati sugli stessi temi. che a partire dal 1871 si oppo- dell'equilibrio economico ge- trapponendola alla teoria taria di Hayek si avvale di con- Questa ricostruzione è tanto se con forza sia alla teoria del nerale, così come dai sostenito- quantitativa, già allora domi- cetti o di pezzi di analisi elabo- più opportuna nel caso di un valore lavoro di David Ricardo ri della teoria quantitativa della nante, e alla connessa tesi sulla rati da Mises in modo spesso autore come Mises che, per sia al metodo di analisi della moneta, che domineranno in- neutralità della moneta, così autenticamente originale, an- aver concentrato la sua atten- scuola storica te- contrastati nei come all'utilizzo di grandezze che se non sempre efficace. Più zione sulla moneta assai più di desca (o, più decenni succes- medie o aggregate (il livello ge- in generale, Teoria della mone- quanto abbia fatto il suo ispira- precisamente, sivi. Prima di nerale dei prezzi, la domanda ta può ancora oggi utilmente tore Cari Menger, può a buon del suo nuovo "D metodo soggettivo tutto l'assenza aggregata di moneta). Come il ricordarci il contesto in cui so- diritto essere considerato il leader, Gustav si estende della nozione lettore attento potrà rilevare, no stati posti alcuni problemi fondatore di quella che il suo Schmoller) e, al- fino a delineare stessa di equili- tuttavia, anche quando si ac- teorici che hanno avuto grande allievo Hayek, con più fortuna lo stesso tempo, brio generale cetti l'impostazione soggettivi- rilevanza nella storia del pen- di lui, ha reso nota come teoria contribuì alla na- una teoria generale (statico), oltre stica, l'intera trattazione pro- siero economico del Novecen- monetaria "austriaca". Una scita della teoria dell'azione umana" che di un qual- posta da Mises soffre per un to. Tra quelli analizzati con teoria che, sebbene abbia con- soggettiva del siasi apparato difetto di metodo che tra gli particolare attenzione dal cura- tribuito a delineare i cosiddetti valore da cui di- tecnico-analiti- addetti ai lavori è noto come tore, vanno ricordati: il tentati- "fondamenti microeconomici" scende la tradizione neoclassica co. Per Menger, come per Mi- "apriorismo". Da questo punto vo di risolvere l'annosa que- dell'approccio neoclassico alla ancora oggi dominante. Nel- ses, la realtà economica non so- di vista, è appena il caso di no- stione di una determinazione moneta, non si identifica con la l'ambito del più ampio filone di lo è troppo complessa per po tare che Hayek non solo rigetta coerente del valore della mone- ben più consolidata tradizione pensiero neoclassico, tuttavia, ter essere descritta con l'astrat- l'apriorismo di Mises, ma assu- ta la tesi sulla non neutralità di cui Milton Friedman e, suc- la Scuola Austriaca è sempre ri- ta precisione che la teoria del- me la nozione di equilibrio ge- della moneta, la definizione cessivamente, Don Patinkin so- masta un'entità distinta e - l'equilibrio economico generale nerale statico a fondamento, e completa e rigorosa del proces- no stati a lungo i più autorevo- ritaria soprattutto per il signifi- richiede, ma è anche, e soprat- come punto di partenza, della so di creazione della moneta, e li esponenti. cato più ampio, a volte filosofi- tutto, un flusso incessante di sua teoria della moneta e del la discussione sui limiti e sulle La lettura del testo di Mises, co, che il metodo soggettivo ac- eventi e di opportunità che si ciclo. * L'INDICE

•••DEI LIBRI OELMESEHI

consideri che quasi tutto quello cennio, John McDowell, con Il primo è il fatto che, almeno 1 filosofi del '900, parlandone da vivi che si è fatto nella filosofia del Mente e mondo, trova la sola via in sede di bilancio complessivo Novecento può tranquillamente di uscita per curare lo scettici- (diversa è la situazione che si ri- Rideranno anche di noi? ricadere sotto una forma di tra- smo che riduce l'esperienza a cava dalla lettura dei singoli scendentalismo più o meno qualcosa di identico agli schemi contributi), il Novecento sem- Maurizio Ferraris esplicito: ermeneutica, semioti- concettuali con cui è letta attra- bra chiudersi con un quindi- ca, strutturalismo, filosofia del verso un richiamo a Kant. cennio di anticipo, ossia con la linguaggio, storicismo. Dietro c'è sempre un assunto. contrapposizione - che a giusto Storia della filosofia. Voi. VI, a cu- da ridere e, soprattutto, ci ac- Vedere per credere. Dilthey si C'è la realtà, che è l'oggetto del- titolo Rossi e Viano considera- ra di Pietro Rossi e Carlo A. Viano, corgiamo che la situazione non chiede come fondare le scienze le scienze della natura, e che è no apparente - tra gli analitici e 2 tomi, pp. 1258, Lit 150.000, La- è recentissima, e che i filosofi dello spirito? Ovviamente, si generalmente - e a giusto ti- i continentali, ossia fra due mo- terza, Roma-Bari 1999 erano avviati verso il Costanzo tratterà di integrare la critica tolo - stimata, per cui, quando di (simpatetico l'uno, antitetico Show molto prima dell'inven- della ragion pura con una criti- Quine indaga From a logicai l'altro) di considerare il rap- La Storia della filosofia diretta zione della televisione. Già nel ca della ragione storica. Hei- point of view (e non Verso un porto subalterno della filosofia da Pietro Rossi e da Carlo Au- Sei e Settecento - leggiamo nel degger lascia incompiuto Essere punto di vista logico, come si nei confronti della scienza. Il gusto Viano si conclude con saggio conclusivo, a firma dei e tempo? Due anni dopo, per legge a un certo punto: è un secondo è che ci sono autori questi due volumi novecente- curatori - i filosofi non se la metterci una pezza, non trova calypso di Harry Belafonte: originali, e che esulano da que- schi, che riguardano - almeno sentivano più tanto di parlare di di meglio che esplicitarne la "From a logicai point of view / sto quadro complessivamente così si dice, chissà perché - la scienza, e preferivano orientarsi struttura trascendentale con better marry a woman older non euforico, che trovano poco parte più opinabile di tutte le verso la sfera opinabile del Kant e il proble- than you) sta di- spazio, o nessuno. Tanto per storie della filosofia: la più diffi- mondo umano e storico. La via ma della metafi- cendo "da un fare un esempio, Alexius Mei- cile, si dice anche, perché sui vi- d'uscita parve quella di rilancia- sica. Gadamer punto di vista nong viene rappresentato poco vi (o su quelli morti da poco) è re la filosofia come metodologia deve urbanizza- "Kant compensava scientifico". Poi più che Manfred Frank (cioè, più arduo farsi un'opinione; ma e fondamento generale delle re Heidegger? la propria povertà ci sono delle su- nel testo invece che in nota), non è mica vero, visto che sui scienze, e questo spiega il posto Che cosa di me- con la promessa di fare per-realtà, ap- von Ehrenfels non è nemmeno vivi riusciamo benissimo a farci centrale che, in tutte le storie glio del dire che parentemente nominato, la Gestalt è trattata una opinione, e talmente bene della filosofia, viene per l'ap- "l'essere che dell'io il proprietario più importanti, di passaggio (mentre magari si che prima di parlare sui morti punto assegnato a Kant, che può venir com- dell'universo" di fatto poco in- parla sin troppo di Merleau- recenti si premette (o si premet- fornì (e soprattutto nella sua preso è il lin- teressanti: le Ponty). Husserl è presente con teva) "parlandone da vivo". Di- versione più recepita, la Critica guaggio", cioè ideologie degli un eccellente saggio di Ettore fatti, giunti al Novecento, i ma- della ragion pura) una fisica-ma- che le condizioni di possibilità scienziati, le credenze delle per- Casari, ma c'è relativamente nuali, liceali o universitari, si tematica degradata, che com- dell'esperienza sono condizioni sone comuni, e insomma tutto poco spazio per il movimento espandono quanto più si avvici- pensava la propria povertà con di possibilità degli oggetti ciò che si muove nella "sovra- fenomenologico, mentre (sia nano all'epoca e spesso al domi- la promessa di fare dell'io il dell'esperienza? Lévi-Strauss struttura". Di questo regno dei pure con un atteggiamento cri- cilio dell'autore. Immagino che proprietario dell'universo (e di decide invece che la storia non cieli, o di questo refugium pec- tico) è sin troppo presente Hei- siano concepiti grosso modo lì, allora, giù Nietzsche, Gentile serve a niente? Subito Ricoeur catorum, si occuperà la filosofia, degger. Inoltre, se ci sono ben come i manuali ontologici che e tutti gli altri). Per misurare trova la formula per definire il con esiti generalmente relativi- due capitoli espressamente de- Baumgarten consigliava ai poeti l'invadenza di questo schema suo progetto: "un kantismo stici (tanto la verità che conta, e dicati alla teologia, forse si sa- in cerca di ispirazione: "leggete basterà constatare quanto si ap- senza soggetto trascendentale". su cui ci si gioca la vita, è assi- rebbe potuto concederne uno lì, guardate quanti argomenti, plichi alle esperienze di pensie- E via di seguito, con riferimenti curata dalla scienza). alla psicologia. regolatevi, e scrivete (o almeno ro più disparate. Lasciando da kantiani che diventano ancora Il modo in cui questo schema, Lo dico non per fare il solito pensate) qualcosa anche voi". parte le varie e numerose fami- più espliciti in Apel e in Haber- del tutto persuasivo, si articola gioco degli esclusi, ma per atte- Però, se veniamo alle idee glie di neokantiani, perché il mas, e persino nei loro nemici nell'opera, è questo: il secolo si nuare il pessimismo che domina fondate, troviamo che c'è poco gioco sarebbe troppo facile, si giurati. E, ancora nel nostro de- apre con Bergson, Russell e almeno in sede di conclusione. Husserl, prosegue con lo storici- È insomma vero che nel Nove- smo, l'idealismo, il marxismo, e cento si è fatta molta filosofia con le loro crisi nell'esistenziali- scadente, confusa con la politi- smo, nell'empirismo logico, e ca, con la teologia, con la lette- Per studiare come parliamo nelle varie forme di restaurazio- ratura, con la mitologia vecchia ne spiritualistica. Le ultime pa- e nuova, oppure rincorrendo le Guy Aston role sono affidate alla filosofia Scienze Paradigmatiche (cioè, del linguaggio, alla filosofia della come ai tempi di Kant, la fisi- mente, alle teorie della comuni- ca), ma non è tutto. Ci sono del- La conversazione: un'introduzione allo studio del- conversazionali della semiotica strutturale di cazione, così come al postmo- le opinioni filosofiche che han- l'interazione verbale, a cura di Renata Galatolo Greimas; D. Zorzi esamina le norme conversa- derno e al decostruzionismo. Su no tenuto banco per un bel pez- e Gabriele Pallotti, pp. 400, Lit 48.000, Cortina, zionali da un punto di vista contrastivo, sottoli- alcune di queste (direi sulle ulti- zo, ma che ora mostrano la cor- Milano 1999 neando divergenze fra l'inglese e l'italiano. me tre che ho menzionato) c'è in da, e sono pronto a scommette- I primi saggi della seconda parte del volume si larga misura poco da sperare, e re (tanto per dirne una) che tra Lo studio della conversazione spontanea è do- focalizzano invece su particolari fenomeni di- capisco che siano riportate, in non molto sarà difficile leggere minato dalla Conversational Analysis (CA), nata scorsivi all'interno della conversazione. S. Stame taluni casi, per scrupolo di com- (poniamo) che "è solo all'inter- dai corsi del sociologo Harvey Sacks. Gli addet- propone la teoria della duplicità funzionale dei pletezza, benché certe volte non no di un orizzonte linguistico ti alla CA si sono guadagnati fama di essere di marcatori discorsivi, tesi a mediare fra accordo e senza imbarazzo (Pagnini af- che mi è dato fare l'incontro ostica lettura sia per la loro maniera di scrivere disaccordo fra gli interlocutori; M. Mizzau esa- fronta il ponte Dalla psicoanalisi con qualcosa", che l'arte è por- sui dettagli del parlato, sia perché trattano dati mina la "finzione" del discorso riportato e la sua al decostruzionismo con il disa- si in opera della verità, che l'Es- conversazionali inglesi autentici, difficilmente funzione all'interno della conversazione; C. Baz- gio di una persona per bene in sere è qualcosa che trascende comprensibili per il non-nativo: di conseguenza zanella esamina le ripetizioni e, in particolare, la un luogo di malaffare, ma pro- gli enti, e altre amenità o tetrag- questi studi hanno avuto in Italia una diffusione loro funzione come indice di comprensione re- babilmente è proprio il ponte a gini che sono circolate a sazietà limitata. Questo volume, che raggruppa quat- ciproca; R. Galatolo esemplifica i vari tipi di ma- far problema, e personalmente nel secolo che si sta chiudendo, tordici saggi appositamente scritti da studiosi lintesi linguistici che possono sorgere nell'inte- non me la sentirei di mettere in e che proprio per questo hanno italiani della conversazione, si propone come in- razione analizzando un talk show televisivo. I un solo calderone Freud e La- stufato. troduzione per non-specialisti che desiderano saggi rimanenti offrono spunti che allargano gli can, Derrida e Deleuze). C'è po- Insomma, non è affatto vero farsi un'idea degli scopi, dei metodi e dei risul- scopi della CA tradizionale. S. Contento propo- co da sperare, tra l'altro, perché che la Scienza (ricordiamoci che tati ottenuti sia in CA sia in altri approcci ne uno studio del ruolo della gestualità nell'in- non sono metodi o veri e propri non ce n'è una sola) vive del suo all'analisi dell'interazione verbale che possono terazione e della sua sincronizzazione con la pa- programmi di ricerca, ma costi- presente, mentre la Filosofia (ri- esserne complementari - dall'interazionismo rola; A. Fasulo offre una rassegna della ricerca tuiscono piuttosto (essenzial- cordiamoci, anche qui, che non simbolico di Goffman alla filosofia del linguag- sull'acquisizione della competenza conversazio- mente nel caso di Derrida) crea- ce n'è una sola) rumina il suo gio, alla psicolinguistica, all'etnografia della co- nale; P. Violi e P. Coppock esaminano le carat- zioni geniali che lasciano poco passato, come suppongono le municazione. teristiche degli scambi e-mail e delle interazioni spazio alla prosecuzione. Ma identificazioni (non storiografi- on line in "ambienti virtuali". sulla filosofia del linguaggio (o, che, si noti, ma teoretiche) della La prima parte introduce i concetti e i metodi meglio: sull'area culturale in cui della CA e chiarisce i suoi rapporti con altre teo- In conclusione al volume, G. Pallotti offre filosofia con la storia della filo- è sorta), così come sulla filosofia sofia. Basta vedere come invec- rie della comunicazione orale. G. Fele fornisce una guida pratica alla raccolta di dati conver- della mente (i capitoli sono ri- una lucidissima descrizione delle origini etno- sazionali. Il lettore che ha trovato stimoli allo chiano i filosofi e come si succe- spettivamente di Marconi e di dono quelle che una volta si metodologiche della CA, mentre L. Gavioli de- studio della nostra quotidianità trova così Lolli), c'è molto più da sperare, linea i principali meccanismi conversazionali un'utilissima guida fai-da-te per poter iniziare chiamavano le sette filosofiche, e nei fatti si tratta, attualmente, e ora si chiamano "correnti" o identificati da Sacks e dai suoi alunni negli anni ricerche proprie. A complemento del lavoro degli unici ambiti in cui si svolga settanta. M. Sbisà si sofferma sui punti di con- sarebbe forse stata utile una discussione dei "indirizzi". Se si gira in una bi- un'attività filosofica teorica. blioteca, è una esperienza molto tatto con la ben più nota teoria di Austin e Sear- metodi di codifica dei dati per renderli elabo- Detto questo (e appurato che c'è le degli atti linguistici; F. Bercelli ci porta rabili e scambiabili su computer, rendendoli viva e impressionante: si leggo- ancora qualche campo per la fi- no dibattiti degli anni cinquan- dall'atto alla nozione più estesa di attività lin- così più facilmente accessibili ad altri studiosi, losofia, diciamo tanto quanto ce guistica, e ai rapporti fra CA, il frame analysis di e permettendo quella replicabilità e quella soli- ta, o magari anche settanta e ot- n'era ai tempi di Bergson e di tanta, di cui si stenta a capire il Goffman e i contextualisation cues di Gumperz; da base quantitativa che la CA stenta tuttora a Husserl), non condivido per in- M.P. Pozzato fornisce due applicazioni a dati guadagnarsi. senso, e che molto spesso susci- tero l'analisi di Rossi e Viano, tano ilarità. Rideranno anche di che risulta, per quel che vedo, noi? È possibile, ma non è un contestabile in due punti. argomento. I6 LINCHCF ••IDEI LIBRI DEL MESEB

mondi possibili fisicamente (e lo dell'edizione originale, In sebbene più prudente e più plau- Dualismo naturalistico e umanismo neutralefunzionalmente ) indistinguibili Search of a Fundamental Theory, sibile, si basa su argomenti piut- da quello reale, ma nei quali non inopportunamente omesso nella tosto fragili. Molto discutibile ap- Se si incontrasse uno zombie per strada si danno stati di coscienza, ciò traduzione italiana). pare soprattutto che dalla possi- vuol dire che questi ultimi non Proprio nel tentativo d'indica- bilità logica degli zombie possa Sandro Nannini sono stati fisici (o funzionali). re in quali direzioni potrebbe es- essere tratta una conclusione on- Chalmers si dichiara, dunque, sere sviluppata questa nuova tologica così impegnativa come esplicitamente dualista riguardo "teoria fondamentale" della l'irriducibilità della coscienza al DAVID J. CHALMERS, La mente co- certa attività cerebrale che al rapporto della mente con il realtà Chalmers, abbandonando mondo fisico. Questa conclusio- sciente, ed. orig. 1996, trad. it. di Al- "informa" il cervello sull'eccita- corpo. Ma il suo dualismo, a dif- la prudenza dei primi capitoli, ne infatti deriva da quella pre- fredo Paternoster e Cristina Meini, zione di altre sue parti; e può ferenza di quello classico di Car- cerca di mostrare nell'ultima messa solo a condizione che si Milano, prefaz. di Michele Di Fran- darsi anche che sia questa attività tesio, è un "dualismo delle pro- parte del suo saggio che la di- abbia una concezione platoniz- cesco, pp. XXDC-438, Lit 52.000, Mc- cerebrale che provoca (o concor- prietà", non delle sostanze. Tale stinzione tra fisico e cosciente zante e assolutistica dei mondi Graw-Hill, Milano, 1999 re a provocare) i movimenti dei proprietà appartiene inoltre al potrebbe essere la manifestazio- possibili, secondo la quale essi si muscoli del mio apparato fona- mondo naturale. Laddove esista ne superficiale di una realtà uni- trovavano nella mente di Dio pri- David J. Chalmers ha pubbli- torio quando io mugolo per il un sistema nervoso dotato di taria più profonda. Egli approda ma della creazione e non sono cato nel 1996 un volume, The mal di denti; ma il mio sentire quella architettura funzionale perciò a una forma di "monismo modificabili. Molto più plausibile Conscious Mind, che, dopo aver dolore è altra cosa rispetto a tut- che è stata precedentemente neutrale", che non si arresta sembra invece il considerarli co- conosciuto un notevole successo ti i processi fisico-chimici che ac- chiamata "consapevolezza", ne- neppure di fronte all'ipotesi del me costrutti teorici, la cui possi- negli Stati Uniti e in altri paesi, è cadono nel mio sistema nervoso cessariamente emerge anche la "panpsichismo", secondo la bilità dipende dal sistema concet- ora disponibile anche in tradu- e nei miei muscoli. Chalmers ri- coscienza. Ma quest'ultima non quale anche un termostato e per- tuale, storicamente variabile, che zione italiana. La mente coscien- prende questa tesi di Block e la è qualcosa di fisico; e la sua com- sino una roccia avrebbero una adottiamo. L'esistenza degli zom- te, come nota Di Francesco nel- sviluppa acutamente e dettaglia- parsa non può essere spiegata in qualche embrionale esperienza bie appare oggi intuitivamente la prefazione all'edizione italia- tamente nell'introduzione e nel- base a leggi pu- cosciente! E an- possibile, perché il concetto cor- na, costituisce uno dei momenti le prime due parti del suo sag- ramente fisiche. cor più specula- rente di coscienza (e di mente) in- più significativi di quella ripresa gio. Le ricerche intorno alla base Per spiegarla oc- tiva è l'ipotesi corporato nel linguaggio ordina- di studi sulla coscienza che ha neurologica e alle funzioni delle correrà trovare "Neppure Dio lanciata nelle ul- rio è di origine cristiana e carte- catalizzato negli ultimi anni l'in- attività mentali coscienti posso- delle "leggi psi- avrebbe potuto time pagine, do- siana: e dunque è pregiudizial- teresse non solo di molti filosofi, no spiegare in termini scientifici cofisiche". In creare un mondo ve si adombra la mente favorevole al dualismo ma anche di scienziati cognitivi e il correlato fisiologico e funzio- questa prospetti- possibilità (basa- mente/corpo. Chi può dirci quali neurobiologi. Questi ultimi han- nale della coscienza - un corre- va, detta "duali- dove i triangoli ta su una com- saranno le nostre intuizioni al ri- no cercato di ridare dignità lato che Chalmers chiama "con- smo naturalisti- sono quadrati" plicata utilizza- guardo quando le neuroscienze ci scientifica allo studio delle espe- sapevolezza" - ma non la co- co", la fisica ces- zione della fisica avranno abituati a identificare i rienze soggettive, ricercando per scienza stessa intesa come espe- sa perciò di esse- quantistica qui nostri stati di coscienza con certi un verso i loro correlati neurolo- rienza soggettiva. re la "scienza fondamentale" che non riassumibile) che, sebbene processi neurologici? Può darsi gici e, per un altro, elaborando Chalmers usa molteplici argo- descrive l'intero mondo reale e facciamo esperienza di stati fisici che allora la possibilità che esista- teorie empiriche sul ruolo fun- menti per provare l'irriducibilità viene sostituita da una concezio- macroscopici discreti e compiu- no degli zombie ci appaia altret- zionale svolto dagli stati coscien- della coscienza in termini neuro- ne più larga, che, pur rimanendo tamente determinati, la realtà in tanto assurda quanto oggi ci ap- ti nell'economia dell'attività logici o funzionali, in parte ri- scientifica e naturalistica, inclu- sé anche a livello macroscopico pare l'idea che i fulmini possano mentale. A questi tentativi re- prendendo l'armamentario teori- de la coscienza fra gli elementi sarebbe invece una "sovrapposi- non essere scariche elettriche. Ma centi volti a elaborare una co già messo a punto da Kripke, ultimi e irriducibili della realtà. zione" di stati talvolta reciproca- su questo punto la discussione è "scienza della coscienza" i filo- Nagel, Block, Jackson ecc. e in E questa concezione più larga mente contraddittori. aperta; e indubbiamente il saggio sofi della mente hanno reagito in parte arricchendolo ulteriormen- quella della quale Chalmers è in Ma anche la teoria del duali- di Chalmers vi ha apportato nuo- due modi opposti. te. L'argomento fondamentale è cerca (come dichiara il sottotito- smo naturalistico delle proprietà, vi stimoli e nuove idee. Alcuni, come gli "eliminativi- comunque quello basato sulla sti", hanno sostenuto che occorre possibilità logica dell'esistenza rinunciare a tutti i concetti pre- degli "zombie". Uno zombie, se- scientifici del senso comune (o condo la definizione che Chal- comunque occorre usarli solo mers ne dà, è una creatura che ha Il bando del Premio Paola Biocca nella vita di tutti i giorni, non in un corpo (compreso il cervello) sede scientifica) e sostituirli con assolutamente indistinguibile da nozioni provenienti dalle neuro- quello di un essere umano e, di 1. L'Associazione per il Premio Italo Calvino in collaborazione con la rivista "L'Indice dei libri scienze; e ciò vale ovviamente an- conseguenza, si comporta esatta- del mese", e il Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (C.N.C.A.), bandisce il Pre- che e in primo luogo per il con- mente come un uomo. Se s'in- mio Paola Biocca. Al Premio possono concorrere storie, inchieste, interviste, testimonianze e cetto di coscienza (il che non contrasse uno zombie per la stra- reportage che illuminino aspetti delle guerre e delle paci e testimonino le volontà di raccontare vuol dire però, come erronea- da, lo si sottoponesse a qualsiasi il mondo attraverso le frontiere, attraverso i conflitti. mente intendono tutti i loro av- test psicologico o a qualsiasi esa- Il Premio è dedicato alla memoria di Paola Biocca, tragicamente scomparsa nei cieli del Kos- versari, Chalmers compreso, che me clinico, e infine, dopo la sua sovo il 12 novembre 1999 mentre compiva una missione umanitaria. essi, negando l'evidenza, voglia- morte, si esaminasse il suo corpo no contestare l'esistenza del- mediante la più accurata delle Nel 1998 la scrittrice aveva vinto il Premio Calvino con un romanzo, pubblicato nel 1999 con l'esperienza cosciente. Gli elimi- autopsie, non si sarebbe in grado 0 titolo Buio a Gerusalemme. nativisti dichiarano solo l'inade- di accorgersi che esso non è un 2. Si concorre al Premio Paola Biocca inviando un testo - inedito oppure edito non in forma guatezza dei concetti tradizionali uomo. Eppure non lo è per la di libro commerciabile - che si riferisca a realtà attuali (non anteriori al 1998). a spiegarla scientificamente, de- semplice ragione che, per defini- 3. Il testo deve essere di ampiezza non inferiore a 10 e non superiore a 50 cartelle di 3000 bat- nunciano la tendenza che tali zione, uno zombie non è coscien- tute ciascuna. concetti hanno a reificarla, tra- te; è un puro meccanismo senza 4. Si chiede all'autore di indicare nome e cognome, età, indirizzo, numero di telefono ed sformandola in una sostanza o in "interiorità", senza soggettività. eventuale e-mail. una proprietà che sarebbe di na- Gli zombie ovviamente non esi- 5. Occorre inviare del testo una copia cartacea, in plico raccomandato, e una digitale per tura non fisica, e preferiscono ri- stono. Ma è possibile che esista- e-mail a uno dei due indirizzi seguenti: volgersi, per ottenere una tale no? Chalmers risponde che è na- Segreteria del Premio Paola Biocca c/o L'Indice, via Madama Cristina 16, 10125 Torino; spiegazione, alle neuroscienze). turalmente impossibile, ma non e-mail: premio. biocca@tin. it. Altri invece hanno ribadito logicamente impossibile. Avendo Segreteria del Premio Paola Biocca c/o C.N.C.A., Presidenza Nazionale, via Vallescura 47, noi uomini il cervello che abbia- che nell'esperienza cosciente c'è 63010 Capodarco di Fermo (AP); e-mail: enea. segreteriaQsapienza. i t mo ed essendo il mondo reale qualcosa di assolutamente irridu- 6. Il testo, nelle due forme, deve essere inviato entro e non oltre il 30 novembre del 2000 (per cibile: il colore e il profumo di quello che è, con le sue leggi di natura, è impossibile che non ab- l'invio del plico fa fede la data del timbro postale). La copia manoscritta non verrà restituita. una rosa non possono essere 7. Per partecipare si richiede di inviare per mezzo di vaglia postale (intestato ad "Associa- identificati con i processi cere- biamo delle esperienze coscienti. zione per il Premio Italo Calvino", via Madama Cristina 16, 10125 Torino, e con la dicitura brali che accompagnano il vede- Ma Dio avrebbe potuto creare re e l'odorare. Soprattutto Ned un mondo fisicamente identico "pagabile presso l'ufficio Torino 18") Lit 50.000, che serviranno a coprire le spese di segrete- Block in un articolo del 1995, On al nostro e tuttavia privo di co- ria del Premio. a confusion about a function of scienza: nel quale gli esseri uma- 8. Il Premio si finanzia attraverso la sottoscrizione dei singoli, di enti e di società. consciousness - pur riconoscen- ni (e tutti gli altri animali dotati 9. La giuria, composta da Vinicio Albanesi, Maurizio Chierici, Delia Frigessi, Filippo La Por- do che la coscienza può svolgere di coscienza) sarebbero stati so- ta, Gad Lerner, Maria Nadotti, e Clara Sereni designerà l'opera vincitrice, un certo ruolo funzionale nell'at- stituiti da zombie. Un tale mon- alla quale sarà attribuito un premio di Lit 1.000.000 (un milione). tività cerebrale e nel controllo do è logicamente possibile (men- 10. L'esito del concorso sarà reso noto entro il mese di giugno 2001 mediante un comunicato dei movimenti corporei - ha so- tre neppure Dio avrebbe potuto stampa e la comunicazione sulla rivista "L'Indice". stenuto che in tal caso si dovrà creare un mondo dove i triango- 11. "L'Indice" e il "C.N.C.A. Informazioni" si riservano il diritto di pubblicare - in parte o li sono quadrati, perché ciò è parlare di una "coscienza d'ac- integralmente - l'opera premiata. contraddittorio). Ora - questo è cesso" (coscienza funzionale) e 12. La partecipazione al premio comporta l'accettazione e l'osservanza di tutte le norme del non la si dovrà confondere con il punto cruciale - secondo Chal- mers la possibilità logica che esi- presente regolamento. l'esperienza soggettiva (o "co- Per ulteriori informazioni si può telefonare allo 011-6693934 (ogni lunedì dalle ore 12.00 alle scienza fenomenica') che inevita- stano degli zombie è una prova ore 14.00) oppure allo 0734-672504/672120 bilmente l'accompagna: può dar- sufficiente della irriducibilità si che il mio sentire dolore ac- delle esperienze coscienti a stati compagni necessariamente una fisici o funzionali. Se esistono Limmagine pubblica della biologia

Giocare a fare Dio Incubi di disumanità Aldo Fasolo Norman Gobetti

JON TURNEY, Sulle tracce di ganza, bisogno di apparire, o Frankenstein, ed. orig. 1998, trad. semplicemente per volontà di "Anch'io mi occupo di scienza, mi sono insieme di ansiosa speranza. Tutto ha inizio dall'inglese di Rosaria Trovato, definire le potenzialità della di- laureato in biologia con una tesi sulla ripro- proprio dal Frankenstein di Mary Shelley pp. 343, Lit 38.000, Edizioni di Co- sciplina che praticavano, hanno duzione dei vermi e sull'apparato boccale del- (1818); le precedenti narrazioni di sfida alla munità, Torino 2000 attinto a piene mani a miti pro- le serpi". Sono parole di Montgomery, uno conoscenza (da Prometeo agli alchimisti, dal meteici e demiurgici. È di questi dei protagonisti dell'Isola del dottor Moreau Golem a Faust), sostiene infatti Turney, non Il "Frankenstein food" è l'ul- giorni l'infatuazione per le cellu- di H.G. Wells. La scienza parrebbe insomma avevano molto a che fare con la scienza. tima delle esecrazioni coniate le staminali del cervello, un tema materia un po' schifosa e parecchio viscida, e Mary Shelley invece era decisamente ben attorno alla mostruosa creatura affascinante e di grandi poten- cosi certo è stata ed è, almeno agli occhi di ro- informata sulle ricerche svolte dai suoi con- e tese a bollare il connubio fra zialità, ma che viene venduto da manzieri e teatranti, registi cinematografici e temporanei, e non solo, si dimostrò capace vivente e scienza che lo trasfor- molti scienziati come l'ennesima conduttori televisivi. Ma la scienza, sempre di produrre un mito culturale apparente- ma. L'evocazione di Franken- panacea ai mali del corpo e vista dalla sponda della cultura più o meno mente inestinguibile: "Sentiamo ancora stein non vuol far riflettere sul dell'anima. Il risultato di tante popolare, è anche qualcosa di aristocratico e l'ascendente della storia perché quel potere significato e le potenzialità (pe- promesse è che ai successi pur astratto, forse troppo, al limite dell'innatura- è oggi nostro, se solo lo vogliamo", dice ricoli inclusi) degli alimenti de- straordinari della biologia si ac- le - "Una luce fredda e sottile entrava dalle fi- l'autore. rivati da Ogm (organismi modi- compagna ancor oggi la cattiva nestre, cercando avidamente qualche mani- Non per niente le riscritture letterarie di ficati geneticamente), quanto immagine di fondo degli scien- chino drappeggiato, qualche pallida forma di Frankenstein si calcolano nell'ordine delle innescare reazioni di terrore, ziati. Questo è vero nella lettera- mummia accademica, ma trovando solamente centinaia, e lo stesso vale per le riduzioni tea- per definizione irrazionale. Per tura come nella finzione cinema- il vetro, le nichellature, lo squallido splendo- trali e per le versioni cinematografiche - quasi due secoli i timori verso la tografica, dove appaiono sempre re di porcellana di un laboratorio", così Al- queste spesso di grandissimo impatto: dal scienza, causati volta a volta (o quasi) come dei pericolosi fa- dous Huxley in II mondo nuovo descrive il muto della Edison del 1910 agli horror di Ja- dalla macabra stimolazione elet- natici. Per un riscatto da questi "Centro di incubazione e di condizionatura di mes Whale (1931) e di Terence Fisher trica dei cadaveri, e poi dalla vi- stereotipi negativi, lo scrittore, Londra Centrale". (1957) alla lettura neogotica colta di Ken- visezione e dall'eugenetica, dal regista e medico Michael Crich- Da due secoli l'immagine pubblica della neth Branagh (1994). E innumerevoli sono i progetto Genoma Umano e dal- ton in un suo saggio apparso su biologia oscilla tra questi due opposti stereo- fumetti, i programmi radio e televisivi, le vi- le mirabilie della biologia mole- "Science" (5 marzo 1999) affer- tipi, tra questi due incubi di disumanità: l'ani- gnette, le canzoni, i saggi e gli articoli di colare e della clonazione ("gio- ma che gli scienziati responsabi- male e la macchina, il bestiale e l'androide, giornale in cui compare l'icona creata da care a fare Dio", come ha detto li devono abbandonare il loro come se agli occhi della fiction la scienza del- Mary Shelley (ma incarnata nel modo senza il Presidente degli Stati Uniti, vittimismo e inventare nuove la vita con la tentazione delle sue allettanti dubbio più influente dal Boris Karloff del Bill Clinton) sono pervicace- storie positive. In fondo è la stes- promesse rischiasse sempre di allontanarci film di Whale). mente mediati dallo stesso mito sa conclusione del libro di Jon dalla natura umana, privandoci a un tempo Non è stato però solo Frankenstein a con- letterario. L'immagine di Turney, che, in modo un poco della nostra aristocratica spiritualità e della dizionare il discorso pubblico sulla biologia. Frankenstein, pur nelle sue retorico, invita a lasciare il mito nostra imperfetta fisicità. Per tutto il XIX secolo la figura sempre un molte trasmutazioni, continua a di Frankenstein a favore di altre In Sulle tracce di Frankenstein (ma forse po' inquietante dello scienziato ha abitato di rappresentare l'emblema della narrazioni, più adeguate alle sfi- l'originale Frankenstein's Footsteps in que- frequente la letteratura. Turney cita tra gli hybris scientifica e induce pun- de attuali della biologia. L'opera sto caso significava piuttosto "sulle orme di altri, quasi esclusivamente in campo anglo- tualmente un misto di fascina- di Turney, secondo un'autore- Frankenstein") Jon Turney ricostruisce que- mento colpevole, terrore, repul- vole recensione apparsa su "Na- sta ambigua storia di sistematica sfiducia e sione morale. La storia di Mary ture" il 20 agosto 1998), si ispira Shelley è un mito moderno per- al libro di Spencer Weart, Nu- ché è fondata sulla scienza e de ar Fear (Harvard University non sul soprannaturale - rileva Press, 1988) sulla percezione Turney -, e si inserisce in una della fisica nel periodo della modernità, che, con Marshall guerra fredda, quando di nuovo Ps icoanalisti: i confini da non violare Berman, inizia quasi cinque se- gli scienziati furono considerati coli fa. Essere moderni, dice "eredi di Frankenstein". Ma è la Berman, "vuol dire trovarci in biologia a far paura veramente: L'amore proibito un ambiente che promette av- basta considerare l'enorme peso ventura, gioia, crescita, trasfor- scientifico, ma anche di immagi- Mauro Mancia mazione di noi stessi e del mon- ne, che possiede un'opera colos- do, e che, allo stesso tempo, mi- sale quale la mappatura dell'in- GLEN O. GABBARD, EVA P. LE- analisti, fin dall'inizio, se ne so- zione di affetti tra paziente e naccia di distruggere tutto ciò tero genoma umano, di cui tanto STER, Violazioni del setting, ed. no preoccupati. Federn, negli analista che comporta anche che abbiamo, tutto ciò che co- si discute in questi mesi! orig. 1995, trad. dall'inglese di Al- anni venti, considera i confini identificazioni proiettive del nosciamo". Forse un modo di scrivere vise Orlandini e Susanna Coen Pi- come una funzione dell'Io che paziente sull'analista e la loro Il saggio di Jon Turney, me- "nuove storie" e mandare al rani, pp. 232, Lit 42.000, Cortina, crea una separazione tra Io e elaborazione da parte di que- scolando abilmente i riferimenti museo il mito di Frankenstein è Milano 1999 non-Io, e più recentemente Di- st'ultimo ai fini di una interpre- letterari, cinematografici e tea- conoscere meglio la scienza rea- dier Anzieu ha attribuito alla tazione, possibilmente senza trali con un'acuta analisi sulla le, anziché quella mitologica, Innanzitutto una precisazione: pelle questa funzione di confine contro-identificazioni proietti- percezione della bio-medicina che a fini agiografici, oppure il titolo originale del volume è tra l'Io e il mondo. La Jacobson ve. Tenendo presente che il negli ultimi due secoli, raggiun- terrifici, ci viene spacciata. Un Boundaries and Boundary Viola- si è interessata alla demarcazio- compito dell'analista non è ge obiettivi molteplici e tutti rile- esempio interessante di piana tions in Psychoanalysis, cioè ne tra le rappresentazioni inter- quello di gratificare le richieste vanti. Nell'opera, godibilissima riflessione scientifica è offerto "Confini e loro violazioni in psi- ne del Sé e dell'oggetto, e così libidiche del paziente, ma quel- nonostante qualche difficoltà dal libro sulla clonazione - in- coanalisi". Questo bel titolo è Hartmann che ha parlato di lo di aiutarlo nella sua crescita nella sua resa italiana, delinea in quietante di nuovo nel titolo ben più ampio e completo ri- confini della mente all'interno mentale. Qui nasce il primo pe- modo fulminante una storia dei The Second Creation, ma eccel- spetto a quello dell'edizione ita- della relazione analitica. ricolo di violazione del confine nodi, scientifici ed etici, affron- lente nei contenuti - scritto dai liana. I confini, infatti, nella rela- Nell'esplorare la dimensione legato alla volontà di gratificare tati dalla biologia moderna. La "padri" di Dolly, Ian Wilmut, zione analitica comprendono interpersonale dei confini all'in- i propri pazienti, come se l'ana- sua attenzione prevalente è tut- Keith Campbell e Colin Tudge ovviamente il terno del setting, lista dovesse diventare il geni- tavia rivolta alla percezione pub- (Headline, 2000). Diviene in- setting ma van- gli autori defini- tore buono che risarcisce il pa- blica della scienza nella cultura somma importante fare un salto no anche al di là "Nessuno può sentirsi scono tre ele- ziente dei danni prodotti dai popolare. L'analisi di queste in- di qualità: non limitarci al- di esso: sono i genitori cattivi. immune da questo menti che costi- tersezioni fra cultura specialisti- l'informazione, ma sviluppare confini intrapsi- tuiscono l'unità L'oggetto analitico è quello ca e immagine pubblica ci fa una reale alfabetizzazione sui chici e interper- pericolo: di agire della relazione che si costituisce nell'esperien- scoprire alcune realtà storiche metodi della biologia. Questo sonali di en- sessualmente analitica. Essi so- za relazionale, espressione di piuttosto inattese. In primo luo- non significa rinunciare a quelle trambi i compo- no: la cornice un amalgama tra oggetto del go, si apprende con un certo stu- forme di drammatizzazione del- nenti la coppia a danno dei pazienti" analitica, i confi- passato e nuovo oggetto creato pore che mentre la scienza, nel l'opera scientifica che sappiano analitica, e che ni analitid e l'og- dalla soggettività dei due parte- suo complesso, pur fra alti e bas- coinvolgere la sfera affettiva, in- le loro violazioni getto analitico. cipanti. Qui gli autori mettono si storici, ha goduto di un forte sieme a quella razionale, anzi... riguardano gli agiti sia transfera- La cornice analitica è il conte- sull'avviso rispetto a un possi- sostegno e di grandi speranze, la È solo attraverso una ristruttu- li sia controtransferali che pos- nitore della relazione che offre bile sconfinamento: quello biologia è stata sempre percepita razione profonda degli atteggia- sono realizzarsi all'interno e al- una garanzia al paziente per co- creato dalla cosiddetta self-di- come pericolosa e blasfema. Si menti verso la biologia, in un l'esterno del setting. municare le proprie esperienze sclosure (o "autorivelazione"). scopre inoltre che a tale immagi- pluralismo di concezioni elabo- Gli autori iniziano il loro libro più intime e i propri desideri Gli autori distinguono opera- ne, socialmente inquietante, rate autonomamente, che si po- con una carrellata storica, quasi senza il pericolo di agire. zioni decisamente dannose, co- tranno diradare le ombre di sto- hanno contribuito in modo si- a dimostrare che le violazioni I confini analitici definiscono rie goticheggianti vecchie e gnificativo scienziati importanti, dei confini in campo analitico i parametri della relazione ana- nuove. che per orgoglio luciferino, arro- sono sempre esistite, e che gli litica e facilitano una circola- La prima ha comportato un quie- Nelle Scritture to appagamento all'interno della comunità cristiana, una "idola- dell'Encyclopédie des nuisances Osservazioni e nel mondo trica autosufficienza del presen- sull'agricoltura geneticamente modificata e te", una mesta privazione della sassone, Nathaniel Hawthorne e Jack Lon- sulla degradazione delle specie (Bollati Borin- speranza. La seconda ha dato don, Wilkie Collins e Conan Doyle, Robert ghieri, 2000), che mantenendosi costante- Gabriella Caramore luogo a un impoverimento del L. Stevenson e H.G. Wells. Col volgere del mente in bilico tra intervento sull'attualità e messaggio evangelico, a uno secolo è cominciata poi la grande stagione visione distopica (ognuno dei tre capitoli ENZO BIANCHI, Le parole della spiri- svuotamento del sacrificio di della fantascienza, e qui Turney si sofferma prende il titolo da un romanzo di fantascien- tualità. Per un lessico della vita inte-Cristo, a una irresponsabile e va- su R.U.R. di Karel Capek (1921) e soprat- za) così mette in guardia il lettore dalle disin- riore, pp. 208, Lit 28.000, Rizzoli, cua festosità. tutto sul II mondo nuovo di Aldous Huxley volture della scienza: "Ed ecco che si sono di- Milano 1999 Ma vi è ancora qualcosa di (1932), a cui riconosce un'influenza sui di- leguati lo spettro della clonazione umana e prezioso che emerge dalla medi- battiti scientifici seconda solo a quella della Xombra di Frankenstein, abbandonati alle no- "È verso un sapere dell'anima" tazione assidua, quotidiana sulla creatura di Shelley. Come per lungo tempo stre spalle come i pregiudizi di un'altra epo- che, per Maria Zambrano, si diri- Parola di Dio. Da un lato la cer- qualcosa di simile all'esperimento del dottor ca". E non manca neanche un riferimento ad gono insieme, percorrendo un tezza che, anche in una vita vis- Frankenstein era parso sul punto di poter Huxley: "Ciò che provoca disagio è la visio- unico cammino, la rivelazione suta con generosità e con pie- essere realizzato, così dagli anni '30 si co- ne fantascientifica d'individui standard fab- prodotta dalla filosofia e il libero nezza, non viene meno la passio- minciò a dire che il brave new world di Hux- bricati in serie nelle incubatrici di una indu- fluire della vita che come un fiume ne di conoscere, la tensione a ley si avvicinava. E stria della riproduzio- scorre. Allo stesso modo, si po- scoprire. Ma poi vi sono, verso poi, sempre più insi- ne, a seconda dei bi- trebbe dire che le parole di questo la fine del libro, varie voci dedi- stentemente, che nel sogni di uno Stato to- "lessico della vita interiore" di En- cate a chi è solo, a chi soffre la "mondo nuovo" ci vi- talitario". zo Bianchi mostrano il procedere malattia, a chi si affatica nella vevamo già. Un disagio che si tra- parallelo, ravvicinato, di due per- vecchiaia, a chi patisce la morte. Dopo il romanzo di sforma in visione apo- corsi affiancati: quello della ade- Questa attenzione alla fragilità Huxley Turney non calitticamente pacifica- sione alla realtà del mondo, della creatura non è certo dovu- trova altri esempi di ta in un altro libro re- dell'essere in esso presenza, e quel- ta a uno sguardo malinconico così efficace mitopoie- cente: il romanzo Le lo dell'interrogarsi sulle cose, sulla vita. Enzo Bianchi ha trop- si in materia di biolo- particelle elementari di quelle ultime e quelle più prossi- pa passione del vivere per subire gia popolare, con la Michel Houellebecq me, alla ricerca di un "ordine della simili ripiegamenti. Piuttosto, la parziale eccezione del (Bompiani, 1999; cfr. nostra interiorità" (ancora Zam- caducità dell'umana esistenza Jurassic Park di Mi- "L'Indice", 2000, n. 4) brano). Ma nel libro di Enzo Bian- che "svela come la vita sia costi- chael Crichton filmato si conclude con la paci- chi questo "doppio passo" è decli- tutivamente fatta di perdite, di da Steven Spielberg fica estinzione del ge- nato in una specificità: la vita è assunzioni di limiti e di povertà, (1993). E in effetti è nere umano, che ha da- quel "divenire in cui si inserisce la di debolezze e negatività", ha difficile mettere in to origine a una nuova vita cristiana" e l'interrogazione è anch'essa, per il cristiano, un so- dubbio la permanente razza prodotta per clo- quella che procede dall'ascolto lido fondamento biblico, e va influenza dei due ca- nazione e depurata di della Parola di Dio. "Essenziale al rintracciata nella fede in un Dio pisaldi individuati da passioni e infelicità. "Si credente è avere 'un cuore che che è Dio della debolezza e non Turney. Frankenstein, resta sorpresi nel vede- ascolta'" (1 Re 3,9). della forza, in un messia che è per non fare che un re con quale dolcezza, In una fase della vita culturale sconfitto e non trionfatore, in esempio, ha fatto una quale rassegnazione, e italiana in cui ci si sente, talvolta, un amore che solo se passa attra- recente comparsa nel forse quale segreto sol- un po' sopraffatti da un'ondata di verso la morte "introduce alla pamphlet radicalmen- lievo, gli umani abbia- produzione verbale intorno a te- vita eterna". te antiscientifico scrit- no accettato la propria matiche religiose, la cui qualità è to dal gruppo scomparsa". spesso dubbia, è confortante im- NOVITÀ battersi in un "lessico" come quel- lo di Enzo Bianchi, mosso da un ELIZABETH E. GREEN amore per la Parola che si traduce LACRIME AMARE in fiducia, ma anche rispetto, per Cristianesimo e violenza mente dall'amore romantico al possano costituire la cura della le parole umane, capaci di aiutarci di fuori del setting, con la diffe- loro paziente. Questa trappola a comprendere che "la nostra vita contro le donne me quella di condividere espe- renza però che il primo può es- 112 pp., L. 15.000, € 7,64, cod. 340 controtransferale rimanda ine- ha un senso e che a noi non spetta L'A. indaga il nesso tra cristianesimo rienze personali o l'esternazio- sere analizzato e non deve esse- vitabilmente a Ferenczi. La re- né inventarlo né determinarlo, ma (che permette e talvolta istiga) e vio- ne gratuita dei propri senti- re agito. lazione sessuale può rappresen- semplicemente scoprirlo presente lenza contro le donne: anche nelle menti, da quelle che possono Comunque, gli autori pro- tare anche una difesa maniacale e attivo in noi e attorno a noi: rico- Scritture troviamo brani contenenti aiutare a comprendere meglio pongono diverse tipologie di da sentimenti dolorosi di perdi- episodi di violenza inaudita contro le nosciutolo, ci reca in dono la li- donne. L'A. propone, alla fine della sua l'eventuale natura difensiva del analisti che violano sessualmen- ta dell'oggetto. Questa viene bertà di accoglierlo". opera, una serie di azioni concrete che conflitto portato dal paziente. te i confini della relazione: definita dagli autori "resa maso- L'ordine seguito in questo les- le persone e le chiese devono intra- Comunque, sempre essi invita- (1) psicotici; (2) psicopatici pre- chista". In questo caso, l'anali- sico non è né alfabetico né tema- prendere per invertire finalmente la no alla prudenza nell'operazio- datori; (3) soggetti afflitti da sta si attacca morbosamente al tico, ma segue un suo filo inter- rotta. ne di self-disclosure differen- mal d'amore; (4) masochisti. paziente poiché la sofferenza è no, che il lettore non ha difficoltà AUGUSTO C0MBA ziandosi ampiamente da que- Mentre sono rari gli sconfina- comunque preferibile alla per- ad accogliere o a scomporre, a- gli autori che ne fanno invece menti in psicotici, più pericolo- dita dell'oggetto. E ovvio che dattandolo alle proprie esigenze VALDESI E MASSONERIA un uso programmato ed ecces- si invece tra gli psicopatici e i analisti di questo tipo sono par- di riflessioné. Le voci vanno da Due minoranze a confronto sivo uscendo dalla neutralità predatori afflitti da gravi distur- ticolarmente vulnerabili di Deserto a Preghiera, da Castità a 192 pp., L. 25.000, €12,91, cod. 336 analitica. bi narcisistici che si considera- fronte a pazienti sadici e gravi Obbedienza, da Conoscenza di sé L'A.racconta la storia dei movimenti e i La seconda parte del libro è no grandiosi e quindi al di so- psicopatici. a Silenzio, a Gioia, che, signi- contraddittori rapporti tra i valdesi e la pra dei comuni principi etici. massoneria a partire dal primo contat- quella più viva e interessante, Il rispetto dei confini per ficativamente, chiude il volume. to nel 1787 fino ai giorni nostri, con perché tratta gli sconfinamenti Essi agiscono con facilità e non Gabbard e Lester deve essere Ciò che le raccorda tutte non so- l'inquinamento della Loggia P2 e la più gravi: quelli di natura ses- provano alcun rimorso in quan- mantenuto anche dopo la fine no vaghi afflati spirituali di una successiva, ennesima interruzione dei suale. Gli autori hanno espe- to considerano i pazienti come dell'analisi e questo è un argo- religiosità vissuta individualistica- rapporti. Cosa può riservare il futuro?. rienza in questo tema poiché oggetti da utilizzare per la loro mento estremamente delicato mente (come forse potrebbe far hanno avuto in analisi colleghi personale gratificazione. La per tutti gli analisti che dovran- temere il titolo), ma, al contrario, STEFANO ALLIEVI, DAVID BIDUSSA, PAOLO NASO che si sono trovati impigliati in maggioranza degli analisti che no tenere a mente la massima due concretissimi ingredienti che queste pericolose reti contro- violano i confini sessuali sono "once a patient, always a pa- costituiscono anche le solide fon- IL LIBRO E LA SPADA transferali. Essi precisano che però i "malati d'amore". L'ana- tient". Né è possibile superare i damenta di quello che è l'intero La sfida dei fondamentali- la trasgressione di confini sotto lista può in questo caso agire confini tra analista supervisore e percorso di Enzo Bianchi, fonda- smi religiosi forma di un coinvolgimento per cause diverse: può confon- collega supervisando, cosa che tore, una trentina di anni fa, della dersi con il paziente, può ripe- Ebraismo-cristianesimo sessuale rappresenta la conclu- rappresenterebbe una confusio- Comunità monastica ecumenica -islam sione di una serie di agiti, an- tere una relazione incestuosa ne tra insegnare e curare. Un da- di Bose: il solido radicamento nel- del suo passato. La stessa proi- 208 pp., L. 25.000, €12,9, cod. 339 che verbali, che dimostrano che to è sicuro per gli autori: l'anali- le Scritture e una vita vissuta in Gli autori studiano il percorso politico, i confini sono stati superati già bizione del rapporto sessuale sta che ha avuto rapporti sessua- costante relazione al mondo. culturale e teologico compiuto dai fon- analista/paziente può intensifi- da tempo. Essi mettono sull'av- li con il proprio supervisore o La fedeltà, sempre rinnovata, damentalismi monoteistici che porta al care il mal d'amore allo stesso punto in cui non c'è più distinzione tra viso tutti gli analisti in quanto peggio con il proprio analista è alle Scritture e insieme alla co- nessuno può sentirsi immune modo della natura proibita politica e religione, individuo e società infinitamente più a rischio di al- munità dei viventi aiuterà il cri- e la realizzazione dei dettami della Bib- dell'oggetto edipico. Essi pos- da questo potenziale pericolo: tri di violare a sua volta i confini stiano - avverte Enzo Bianchi - bia o del Corano porta all'uso anche sono fraintendere un desiderio di agire sessualmente a danno con i propri pazienti. Non biso- non solo a non fare della sua reli- della violenza. di natura materna da parte del dei loro pazienti. Per loro an- gna dimenticare, concludono gli gione una prigione asfittica, in paziente (i malati d'amore sono che l'innamoramento cui segue autori, che il regalo maggiore e cui condurre un'esistenza disin- soprattutto uomini) prenden- l'eventuale interruzione del la gratificazione maggiore che carnata, ma anche a evitare le • >• editrice dola per un'avance sessuale. rapporto analitico rientra tra le alla fine l'analista può dare al due grandi rimozioni nelle quali Particolarmente insidiosa è la violazioni del setting. Essi spe- proprio paziente è quello di frequentemente è incorsa la cri- Claudiana fantasia che alcuni analisti colti- cificano che l'amore di tran- mantenersi con fermezza nei li- stianità di questo tempo: quella Via Pr. Tommaso 1 -10125 Torino vano che l'amore e la sessualità Tel. 011/668.98.04-Fax 011/650.43.94 sfert non differisce sostanzial- miti del setting. dell'attesa e quella della croce. „ L'INDICE

^••EL LIBRI DEL MESE|^H Appunti di un politico caparbio L'archeologia come ricerca di vita Pier Giovanni Guzzo

ANDREA CARANDINI, Giornale di per le ricadute in direzione di scavo. Pensieri sparsi di un archeolo-una più avanzata "qualità della go, pp. 220, Lit 30.000, Einaudi, To- vita", sul piano dell'uso del terri- rino 2000 torio, dell'utilizzazione del tem- po libero, della diffusione delle Da quale varco avvicinarsi al- conoscenze e quindi dell'am- lo "scavo", direi su stesso, del pliamento della coscienza critica quale Carandini ci traccia il nei non specializzati, dell'incre- "giornale"? "Il", oppure "un"? mento dell'occupazione intellet- Perché, al di là della piacevolez- tuale, del rapporto tra docenti e za per il lettore di seguire un iti- discenti, dell'equilibrio tra isti- nerario di formazione, del quale tuzioni. i passi successivi e le conse- La natura politica del ripensa- guenze risultanti sono gli uni re che Carandini ha esplicitato descritte e le altre motivate, al sulla carta a beneficio dei lettori di là della materia di riflessione, si disvela nel desiderio di illu- ognuno dei' varchi offerti non strare compiutamente, fin dalle sembra portare molto all'in- radici, appunto con un taglio terno. Se ne potrebbe tentare che potrebbe essere definito au- una sommaria enumerazione, tobiografico, le motivazioni del naturalmente soggettiva: il var- programma. Se Carandini ci co autobiografico, quello del- porta con sé alla verifica, all'in- l'ambito profes- , M terno dell'am- sionale, quello basciata italiana della metodolo- "Manifesti del genere di Londra, dei gia della disci- propri ricordi plina; quello dei aggregano e fanno infantili che so- personaggi in- riconoscere, no lì localizzati, contrati, quello ma producono non si tratta di dello scontro una recherche. tra scienza e po- anche i risultati opposti" Si tratta, piutto- litica. Intorno a I sto, della con- ognuna di que- vinzione che o- ste etichette possibili si possono gni avvenimento passato ha pro- aggregare, scomponendo il tes- dotto conseguenze che si con- suto solo apparentemente di- statano anche nell'oggi. E sordinato dell'impaginazione altrettanto vale per la rivisitazio- del volume, i pensieri che Ca- ne della casa Carandini a Parella randini raccoglie, oserei dire di Ivrea, nella quale gli oggetti, per deformazione professiona- le cose formano un sistema, le, in schede, raramente più di- esemplato dalla personalità di stese di una pagina. Un lettore un uomo, il nonno Francesco. malizioso, ma di contigua perti- Forse questi due temi costi- per questa categoria come pos- "pensieri". A leggere, nulla po- nenza all'ambiente dell'archeo- rale, qual è nel suo fondo quella tuiscono le acquisizioni che sibile componente del Giornale trebbe apparire più sparso: la logia italiana, potrebbe altresì che Carandini motiva e propu- l'autoanalisi di Carandini ha ri- credo valga la lettura politica successione reale del tempo, gli essere tentato di leggere com- gna, non si misura, nel breve spa- tenuto fossero da porre a monte che, per tutta quest'opera, ho argomenti, talvolta anche il mo- pulsando l'indice dei nomi: così zio della vita di un essere umano, della sua attività di archeologo: proposto. do di porgere, la quasi assoluta da seguire, in ordine alfabetico, in risultati acquisiti, quanto in facendo sì che, nello scavo e Non sfuggirà, infatti, anche a mancanza di rapporto tra un quanto Carandini pensa, e scri- lievitazione di coscienze. Le mo- nello studio, di quanto si sia tro- coloro che non siano completa- pensiero e il successivo. Eppure, ve, dei propri colleghi, da Ra- difiche dello status quo che Ca- vato ci si sforzi di ricostruire il mente addentro al piccolo mon- non sfuggo alla convinzione che nuccio Bianchi Bandinelli a randini propugna non potranno sistema originario, e di quest'ul- do dell'antichista italiana, come quell'aggettivo sia il sigillo, crip- Paul Zanker (in realtà, il primo derivare altro che da un consen- timo abbia una visione storica, l'alternarsi del miele e del fiele tico quanto geniale, della vo- in ordine alfabetico è Carmine so di tale ampiezza da essere in lungo lo sviluppo del tempo, fi- sia parallelo alla gradazione di lontà, oserei dire della capar- Ampolo, l'ultimo Federico Ze- grado di influenzare scelte parla- no all'uso che si possa proporre aderenza del personaggio de- bietà, politica di Carandini. Chi ri). Ma non credo che nessuno mentari. E ciò potrà verificarsi come il migliore nell'oggi, a be- scritto alla linea di azione che mai avrebbe letto un saggio su dei varchi apparenti, o possibi- solamente se quella lievitazione neficio di un pubblico il più am- Carandini ha adottato. Sembre- come fare archeologia? Chi mai li, sia quello reale per entrare di coscienze, cui appena sopra si pio, ma anche il più cosciente rebbe quasi che la sua ricercata, si potrebbe appassionare a un dentro lo "scavo" del quale Ca- accennava, avrà felicemente possibile. motivata, anche tormentata manifesto per rifondare una di- randini ci presenta il "giorna- completato il suo sviluppo e si convinzione di come si debba sciplina al più esornativa di di- le": e tantomeno può esserlo Se questa che si è schematiz- sarà propagata a decine di mi- fare archeologia oggi sia divenu- stratti in cerca di un brivido di l'indice dei nomi. zata è la chiave di scrittura (e gliaia di individui. quindi anche di lettura) del ta profonda e totalizzante ragio- mistero o di un'emozione esteti- L'introiezione dell'archeologia Come tutto quello che diventa giornale di Carandini, non ci si ne di vita. Nelle pagine del Gior- ca? Invece l'indeterminatezza, storica, che si adombra nel De pubblico di una personalità potrà meravigliare del suo rovel- nale si colgono accenni ad ango- apparente, dell'autobiografia, Chirico di copertina, in Carandi- pubblica, anche quest'opera ha lo mentale, prima nello sforzo di li privati, che sembrano per lo appuntata più che sistematizza- ni ha prodotto una consapevo- un significato politico: e, per descrivere con chiarezza a se più rivolti agli affetti, i quali ta che si vuol dare intravedere lezza che egli ha adottato come questo motivo, è "il" giornale stesso il proprio compito, poi, e possono mostrare come Caran- con l'uso di quell'aggettivo cela obiettivo e paragone della sua che Carandini desidera sia noto, contemporaneamente, nel para- dini non viva solamente per l'ar- il desiderio di accattivare il let- condotta pubblica. Quest'ulti- quasi il manifesto del ruolo che gonarsi con il mondo a lui circo- cheologia. Il che sembra venire tore. Il quale, se gravita nel cam- ma, ora esplicitata come in un egli ha svolto lungo gli anni che stante spesso contrario a quel a costituire un ben armonioso po, andrà a ricercare il proprio manifesto, potrà essere utilizzata te hanno visto attivo, e ancora lo programma. Da questo conti- equilibrio. Equilibrio, beninte- nome nell'indice, o quello di come metro di giudizio di tutte le vedranno, sulla scena della cul- nuo paragonarsi con gli altri de- so, che riguarda l'uomo Caran- qualcuno che conosce, o del altre possibili, anche se alle di- tura, non solo italiana ma anche riva ai pensieri sparsi qui raccol- dini: del quale il Carandini poli- quale ha sentito parlare (c'è an- verse e alle contrarie ad essa, a almeno europea. L'archeologia ti una serie di ritratti, di schizzi, tico estensore di questo Giorna- che Vittorio Sgarbi, anche se quanto consta, manca un tal ma- della quale Carandini ha costrui- di impressioni che richiamano le non vuole interessare il letto- una volta sola). nifesto. Pur se nel quotidiano in- to un metodo di applicazione, ri- un più immediato interesse. Ca- re, cui, invece, si rivolge perché Sortisce il complesso da queste trico dei poteri, delle competen- volto alla comprensione storica randini nomina quasi tutti i desidera da un lato esplicitare compatte duecentodieci pagine ze, delle risse, delle alleanze si di- del mondo antico o, per più pre- maggiori antichisti di questa ul- (rivendicare?) il proprio ruolo di testo al netto degli apparati un svela quanto basta a comprende- cisamente esprimersi, di quei tima metà del XX secolo, e non nella battaglia per migliorare la disegno determinato, del quale è re, per chi abbia attenzione settori del mondo antico che co- pochi dei principali politici che cultura italiana, dall'altro acqui- di certo troppo presto, ed anche sufficiente a intendere, le scelte stituiscono i campi di intervento hanno avuto meriti, e demeriti, sirlo in essa come potenziale al- inutile, tentare un giudizio. Pre- di campo dei protagonisti e dei delle applicazioni praticate, è ri- nelle vicende della cultura isti- leato. sto, perché le azioni in prò e comprimari. Manifesti del gene- vendicata come componente es- tuzionale italiana. Al di là della Se quanto fin qui detto è nel quelle in contrario sono in con- re costituiscono una rosa con spi- senziale della cultura. Non solo piacevolezza con la quale Ca- reale, si evidenzia vieppiù la lun- temporanea azione, e non hanno ne: aggregano e fanno riconosce- per i risultati affidabili sul piano randini intinge la sua penna ora ga strategia di Carandini: alla ancora esplicato tutte le poten- re, ma producono anche i risulta- scientifico che possono sortire nel miele ora nel fiele per fissare quale sembrerebbe, quindi, far zialità insite, così da costituire si- ti opposti. Di certo, una riflessio- da lavori e studi condotti con ri- le proprie esperienze dei rap- da contraddizione l'aggettivo tuazioni definite. Inutile, perché ne del genere non sarà stata gore metodologico, ma anche porti con tali personaggi, anche "sparsi", che qualifica i suoi un'azione (una battaglia) cultu- ignota a Carandini. s N 4

In tutti i paesi d'Europa la scuola è sotto la pressio- lavoro (come se la fase economica attuale introduces- ne del cambiamento. E facile pensare che questo fer- MINIMA CIVILIA se novità strutturali), oppure sulla complessità (come vore nel voler riformare i sistemi scolastici dipenda se soltanto adesso scoprissimo di vivere in una società dalla necessità di rendere uniformi, nella nuova Euro- Scuola e civiltà complessa) oppure su altri caratteri o fenomeni che si pa, standard e percorsi di istruzione. Alcune accelera- assumono come nuovi e strutturali e invece sono ta- zioni riformatrici, soprattutto a riguardo dell'univer- di Franco Rositi lora molto antichi, in tutti gli altri casi probabilmente sità, sono derivate proprio dal bisogno di rendere con- congiunturali. frontabili sul mercato comune europeo quelli che oggi In assenza di un pensiero riformatore che sia capa- si è soliti chiamare "crediti di istruzione". Ma non tut- e ce di assumere le condizioni essenziali della civiltà da te le motivazioni dell'attuale diffuso interrogarsi sul cui si è condizionati e su cui si voglia costruire ulte- modello scuola possono essere ricondotte a tali conve- riore civiltà, è preferibile che ci si attenga almeno al nienze. Sia la cronologia sia i contenuti di questo di- buon senso. Più inglese e più computer, forse un po' battito mostrano origini più complesse. più di matematica, su questo si potrebbe essere tutti Chi di noi ha bisogno di non sentirsi troppo pessi- d'accordo se talora i proponenti non esagerassero. mista quanto al destino della nostra civiltà potrebbe Così per esempio si attengono al buon senso, ma infi- guadagnare l'idea che la presente centralità del pro- ne esagerano, gli estensori di un documento a cura blema scuola è il sintomo di un intoppo nella marcia, delle associazioni imprenditoriali europee (Per una che per altri versi sembra trionfante, delle ideologie e scuola di qualità. Il punto divista degli imprenditori, lo delle pratiche liberali-liberiste. La programmazione si cerchi in www. conf industria. it). pubblica di un sistema scolastico è quanto di più av- Questo documento è denso di raccomandazioni tan- verso possa esserci all'idea liberista di una società che to banali quanto condivisibili: "Resta essenziale saper non ha bisogno di un programma. Se si discute su co- leggere e scrivere, far di conto, conoscere il passato e il me organizzare un sistema pubblico di istruzione e di presente del mondo"; oppure: "la necessità di un siste- formazione, è ovvio che si sottintende l'antica cre- ma scolastico primario di alta qualità"; oppure: "Per denza che umanità non è un dato né individuale né di ne accurata su come debba essere, o debba essere co- fare una buona scuola ci vuole un capo di istituto ca- natura. Umanità come prodotto di una volontaria e struito, l'uomo nuovo a cui pure tutti alludono. A ec- pace, personale motivato, famiglie coinvolte e interes- consapevole costruzione collettiva, dunque come cezione di un antico testo scritto nel 1986 su richiesta sate, studenti con alte aspirazioni e soprattutto una prodotto di un programma: è questa la convinzione di Francois Mitterand dai membri del Collège de Fran- buona qualità dell'insegnamento"; oppure: "Gli stu- che ha attraversato le molte civiltà di cui abbiamo ce (pubblicato sull'"Indice", 1987, n. 3: Proposte per un denti devono sviluppare le competenze linguistiche, memoria. Francesco Remotti ha raccolto le testimo- insegnamento del futuro) e di un libro appassionato, ma informatiche e multimediali". Gli imprenditori euro- nianze di questa ansia costruttivista e antinaturalista esile, di Edgar Morin (La tète bien faite, 1999; Cortina, pei fanno inoltre la scelta di riferirsi soltanto alla scuo- in molte società che una volta erano chiamate "pre- 2000), nessuno dei grandi intellettuali europei, a quel la pubblica (scelta che è ancora di pregevole buon sen- letterarie" (si veda in particolare Prima lezione di an- che so, ha prodotto testi impegnativi su temi relativi al- so se confrontata a certo parrocchiale liberismo italia- tropologia, Laterza, 2000, cap. 2; e l'introduzione a la riforma della scuola, anche se molti intellettuali sono no), sebbene mostrino poi qualche preoccupazione Forme di umanità. Progetti incompleti e cantieri sem- stati chiamati, in Italia e forse in altri paesi, a far parte per una spesa pubblica per l'istruzione che invece non pre aperti, Paravia-Scriptorium, 1999). Anche nella di comitati di consulenza ministeriale. dovrebbe affatto sembrare eccessiva (nei paesi svilup- letterarissima storia dell'Occidente è documentata la Eppure pensare un nuovo sistema scolastico è im- pati l'istruzione nazionale, compresa l'istruzione ter- fedeltà a un ideale di educazione come processo né presa che dovrebbe suggerire l'assunzione di una re- ziaria, viaggerebbe su medie del 5-6% del Pil). spontaneo né garantito: pur quando la tradizione (la sponsabilità epocale e delle corrispondenti forme di Queste rassicuranti virtù del documento vengono famiglia, i costumi) è stata fatta depositaria di tale pensiero. Nessuna istituzione infatti ha ritmi lunghi soltanto smentite da una certa tendenza ad attenuare processo, non è mancata la discussione su quali valo- come la scuola, e dunque tanta necessità di essere quell'orientamento alla critica radicale che ha caratte- ri comuni consapevolmente fondarlo né si è dimenti- programmata, in vista di un lontano futuro, in riferi- rizzato una buona parte o almeno la migliore parte cato il rischio di una degenerazione individualistica. mento a caratteri che si ritengano poco della scuola "borghese". Si dice per Che in Italia la discussione sulla scuola sia fatta da ta- variabili. Se per esempio supponiamo esempio, con un eccesso di irenismo: luni in nome della semplicissima idea della libertà in- di avviare una riforma della scuola che "La presente centralità "La scuola deve anche indicare le buo- dividuale è ancora un segno dell'arretratezza dei nostri parta dalle elementari (questo è pro- ne ragioni per condividere i valori fon- conservatori. In realtà il liberismo estremo dei buoni- prio il caso della riforma in atto in Ita- del problema scuola è damentali della nostra società, verso i scuola è in questo caso molto meno destrutturato e de- lia), occorreranno almeno 12-13 anni il sintomo di un intoppo quali non può avere un atteggiamento strutturante di quanto potrebbe sembrare: come è no- perché i bambini che oggi vanno alla nella marcia delle neutrale". Tuttavia anche questo ri- to, c'è da noi, almeno se si esclude l'università, una so- prima elementare prendano il diploma, flesso d'ordine potrebbe essere accet- la forza che si candida a competere con la scuola pub- e ben 17-18 anni perché qualcuno di pratiche liberiste" tato, o solo leggermente ritoccato, se blica, ed è la chiesa cattolica. Non c'è dunque il rischio loro si laurei. Non possiamo dunque altrove non si dicesse che la scuola de- di un mercato selvaggio del bene istruzione. Il liberi- costruire nuove regole e nuovi appara- ve valutare non soltanto le conoscen- smo estremo dei buoni-scuola è qui dunque soltanto ti scambiando come esigenze stabili alcune urgenze ze, ma anche "competenze e capacità personali e so- una pellicola di vernice ideologica su un solido appa- solo contingenti. ciali" (e aggiunge: "anche se ci si rende conto che so- rato pratico-culturale che cerca risorse pubbliche per Cosa sarà fra 12 o 17 anni il mercato del lavoro, co- no necessarie ulteriori ricerche in proposito"). Ma, al tentare ancora una volta la carta dell'egemonia. Pos- me si sarà realizzata la globalizzazione (poche o mol- di là di questi rischiosi frangenti, per il resto, giova ri- siamo dunque paradossalmente rassicurarci: anche i li- te regole), come sarà cambiato o confermato lo Stato petere, il documento degli imprenditori europei ha il beristi nostrani deflettono dal proprio rigore indivi- cosiddetto assistenziale, come saranno i partiti, ecc. merito di essere almeno di sano buon senso in un dualista e accennano a un programma collettivo quan- - questo nessuno può ragionevolmente prevederlo. contesto in cui un linguaggio gergale e pieno di diffi- do parlano di riforma della scuola. Deve dunque risultare profondamente sospetto che i cili formule è spesso il surrogato di una discussione su Meno confortante è però costatare che la rinnovata ragionamenti sulla riforma della scuola siano oggi fondamentali caratteri di civiltà, quale sarebbe neces- discussione sulla scuola non sta eccitando una riflessio- completamente centrati su flessibilità e mercato del saria alla nostra ansia di rinnovare la scuola. s L'INDICF

••DEI LIBRI DELMESE|B

Qualcosa del genere avvie- tute televisive, per il quale Stroncare ne a proposito della versione magari riesce divertente sen- di "sentida confidéncia" resa tir dire che la "spiccata lin- da noi con "sentita confiden- dezza di abito e di bianche- a orecchio za", intendendo che la confi- ria" che Macario ricercava denza veniva fatta con turba- per sé "non significa che fa- di Davide Conrieri mento, "con intensa parteci- cesse la pubblicità a qualche pazione emotiva" (sotto Sen- detersivo". IL TRADUTTORE RISPONDE tito nel Battaglia). Vorrebbe Ma quel tipo di lingua a cui Tabucchi che l'espressione Tabucchi guarda non è la lin- La recensione che Antonio Tabucchi, ("L'Indice", portoghese si rendesse con "risentita" oppure "amara gua italiana senza più; e non è la lingua italiana suffi- 2000, n. 3) ha dedicato all'edizione dei Racconti di Ega confidenza", dacché "sentido" "indica risentimento". ciente per tentare di rendere il portoghese di Ega, sulla de Queiroz curata per la Bur da Maria Abreu Pinto e Il che è vero; ma è altrettanto vero che indica anche cui riconosciuta originalità stilistica è inutile indugiare: da me è, prima di ogni altra cosa, un modello di stron- qualcosa che causa pena, rammarico, e che viene Contini diceva radicalmente che, proprio a causa della catura arbitraria. Ora che vanno di moda le scuole di espresso con emozione e convinzione (nel Diciondrio "violenta preponderanza dello stile" nella sua opera, scrittura, potrebbe essere assunta in qualcuna di esse del De Morais, sotto Sentido: "que causa pesar, pena "per stazzarlo [Ega de Queiroz] al suo giusto peso biso- per insegnare gli artifici che, in assenza di adeguate ra- ou saudade; proferido com sentimento, com alor, com gna mettersi in condizione di leggerlo nell'originale". gioni, danno apparenza verosimile a un testo che aspiri convicgào"). A noi è parso che il più vago "sentito" Noi abbiamo cercato non dirò, che sarebbe sciocca a collocarsi nel genere "stroncatura". Varrà la pena qui rendesse meglio ciò che l'autore voleva significare, e presunzione, di dare un equivalente italiano al porto- di mostrare almeno qualcuno degli artifici che Tabuc- che meglio descrivesse la condizione del personaggio. ghese dei Contos, ma di tradurre quel portoghese in un chi impiega per gettar discredito sul lavoro, sulla pre- Abbiamo così fatto una scelta. Questo è italiano che conservi traccia di sue pe- parazione e sulla personalità intellettuale dei tradutto- il punto. Che Tabucchi non accetti la culiarità linguistiche e stilistiche. A ri. Nel farlo si avrà modo, oltre che di rispondere a ri- nostra soluzione linguistica è legittimo. "Si sa, a volte gli scrittori questo fine ci siamo prefissi di rispetta- lievi del recensore, di dare al lettore qualche informa- Che la presenti come risultato non di sono degli originali. re gli usi lessicali di Ega (evitando, ad zione sui criteri che hanno guidato la traduzione. una scelta consapevole, ma come pro- E non compete esempio, di sostituire il termine generi- Uno dei punti essenziali della strategia retorica di Ta- dotto di ignoranza e approssimazione, co con uno più specifico); di mantenere bucchi consiste nell'enfatizzare ogni presunto errore è nient'altro che un artificio essenziale ai traduttori le strutture sintattiche, i giri di frase, i dei traduttori. E innanzi tutto gli indeterminati difetti al meccanismo della stroncatura arbi- emendare l'originalità" valori fonici originali; di distinguere i che presenterebbe la traduzione nel suo insieme. La traria. lusitanismi dai "queirozismi", rifiutan- quale, avendo fruito di sovvenzioni governative porto- Fra le strategie di Tabucchi non vo- do quelli e conservando questi. Tutto ghesi, e apparendo a Tabucchi far strage a un tempo glio includere quella di falsificare volontariamente le ciò entro i limiti imposti dalla diversità tra le due lin- del testo originale e della lingua italiana, viene da lui, prove. Certo è però che egli esibisce una prova oggetti- gue, e avendo l'occhio all'uso dell'italiano e a esempi di con squisita argutezza, assimilata a una "strage di Sta- vamente falsa quando ci fa colpa di tradurre con "sco- scrittori italiani. Ma Tabucchi avrebbe voluto un italia- to": si entra subito così nell'ambito della criminosità sceso e piatto" "escarpado e arido", mentre noi tradu- no più comune e spento, e anzi lo presenta come l'uni- più infame. ciamo così un'altra espressione, "descarpado e chato", co che si sarebbe dovuto usare. Di qui l'artificio retori- Che il volume sia guasto anche nei primi fondamenti, che è la lezione portata dal testo da noi dichiaratamen- co d'introdurre sue traduzioni alternative alle nostre, e che i suoi curatori siano degli sprovveduti apparireb- te seguito. La lezione "escarpado e arido" non se l'è in- come chi rimedi con semplicità a una indiscutibile a- be dal titolo del racconto iniziale, l'unico racconto che ventata Tabucchi, è stata introdotta da editori porto- berrazione della lingua e del buon senso. Tabucchi prende in esame; e addirittura dal fatto che ghesi; ma, riconosciuta priva di ogni fondamento, è sta- Una serva fa spumare il vino nel bicchiere "facendolo "venga adottata l'arcaica grafia 'Queiroz', in luogo ta espunta dall'edizione dei Contos queiroziani curata cadere dall'alto da una brocca", e Tabucchi: "significa dell'ormai corrente 'Queirós', ignorando la riforma or- nel 1969 da Helena Cidade Moura, prima ancora che naturalmente 'versandolo nel bicchiere'". No, non signi- tografica che il Portogallo ha avuto nel Novecento". da quella curata da Fagundes Duarte. Un maggiore fica naturalmente "versandolo"; significa che, appunto Spiega Tabucchi al disinformato lettore italiano: "sa- scrupolo filologico avrebbe risparmiato a Tabucchi di per farlo meglio spumare, lo faceva cadere dall'alto. Ma- rebbe come se all'estero traducessero il Principe del disperdere, indirizzandoli verso i traduttori, i suoi pre- cario si chiude in un "silenzio vistoso"; e Tabucchi: "è 'Machiavello', o simili". Tace Tabucchi invece al mede- ziosi strati ironici. ovviamente un 'ostentato silenzio'". No, non è ovvia- simo lettore che la grafia "Queiroz" è tuttora larga- E Tabucchi esibisce ancora una prova oggettivamen- mente un "ostentato silenzio". Se avesse voluto dire pro- mente adottata. L'edizione portoghese dei Contos filo- te falsa quando afferma che noi parliamo di tempi "in prio "ostentato", Ega lo avrebbe detto (come nei Maia, logicamente più attendibile, quella di Fagundes Duar- cui l'epoca era casalinga e ristretta". Il che gli consente cap. XIII, dice di un personaggio che ostentava il riso: "o te (1989), alla quale ci siamo attenuti, reca la forma di spiegare confidenzialmente al lettore, invitandolo a Ddmaso (...) ostentando rir alto"), ma qui dice "silèncio "Queiroz", e la medesima forma è adottata da A. Cam- complice divertimento alle spalle dei traduttori, "detto saliente". Traduciamo "borghesia cautelosa"; e Tabuc- pos Matos per il suo Diciondrio de Ega de Queiroz, da fra noi significa che la vita, a quel tempo, era parca e la chi: "naturalmente significa 'borghesia timorata'". M.H. Piwnik nella traduzione francese di racconti di si trascorreva fra le mura di casa". La nostra frase è: Pur mosso da insopprimibile impulso a ristabilire Ega (Gallimard, 1997), da Luciana Stegagno Picchio "L'esistenza a quell'epoca [e non l'epoca] era casalinga l'ordine naturale della lingua e del buon senso, a volte per l'edizione italiana del racconto José Matias (Tran- e ristretta". Tabucchi si sforza di mostrarsi indulgente. Corregge, chida, 1992)... Ma perché continuare? Tutti i lusitanisti Altre osservazioni fa Tabucchi in riguardo a quelle sì, ma quasi di contraggenio, per inciso: "Farò il possi- (portoghesi e non portoghesi) lo sanno. che sarebbero vere e proprie inesattezze di traduzione e bile per 'rotolare' anch'io su una diligenza che, dicono i La nostra versione del titolo del primo racconto dà presunte, gravi e persino risibili, improprietà linguisti- traduttori, 'rotolava continuamente' (nel senso che modo a Tabucchi di introdurre l'idea che traduciamo che italiane (non senza che le due categorie si mescoli- 'correva monotona')". No, Tabucchi, non rotoli via. un po' a orecchio. L'idea, va detto, viene proposta non no). Tabucchi è sempre molto perentorio. Di fronte a Aggrappiamoci a questa diligenza rotolante. Intanto senza clemenza, ma con qualche oscurità. Riconosce "un freddo fine e secco", dichiara: "sappiamo che in per osservare che l'originale dice "a diligència rolava infatti Tabucchi che "singularidades" è "uno dei tanti italiano si direbbe 'pungente e asciutto'"; di fronte a continuamente". Poi, che i mezzi da trasporto a ruote falsi amici nel cui tranello cadono spesso i traduttori", Macario che si stira, che rigira mollemente la testa lun- in italiano "rotolano" almeno a partire dal Seicento, e poi ci avverte che "singularidades", da noi reso con go lo schienale della seggiola di vimini "come i gatti con particolare intensità nell'epoca di Ega, ma pure "singolarità", "appartiene a un'area semantica che si- sensibili che si sfregano", commenta: "in una lingua da con salde propaggini novecentesche: "rotolano" car- gnifica piuttosto 'originalità', 'stranezze'". Sono tal- cristiani vorrebbe dire 'certi gatti voluttuosi che si stro- rozze, "rotolano" carri (anche in poesia: Carducci, Pa- mente d'accordo che nell'introduzione adopero ap- finano alle gambe'". Sulle nozioni di "italiano" e di scoli), "rotolano" carriole (De Marchi), "rotolano" punto "stranezze" quale sinonimo di "singolarità". "lingua da cristiani", date per scontate nelle loro carat- omnibus (Oriani), "rotolano" treni in Pascoli come in Non facendo nulla di speciale, a dire il vero. Il Grande teristiche, tornerò. Ma intanto noto che scrittori come Gadda, "rotolano" carretti (Arpino), "rotolano" perfi- Dizionario della Lingua Italiana della Verga (in Artisti da strapazzo) e Gadda no i furgoni delle immondizie (Buzzati). Poi, che i tra- Utet (d'ora innanzi semplicemente (nel Giornale) parlano di "un freddo duttori italiani moderni di romanzi francesi dell'Otto- "Battaglia") registra sotto Singolarità: secco". E che, nell'altro caso, non si ve- cento lasciano che i veicoli che in quei romanzi "rotola- "atto, comportamento, evento incon- "La lingua italiana de che cosa c'entrino le "gambe"; né no" continuino a farlo anche nella nostra lingua. Un so- sueto, strano, bizzarro"; "eccentricità che Tabucchi prende perché la generale qualità attribuita ai lo esempio. La carrozza che nel cap. VI della la parte di di una persona"; "carattere insolito, a punto di riferimento gatti dal testo portoghese ("osgatos sen- Madame Bovary "roulait encore sur les boulevards" nel- originale o anche bizzarro di un fatto, stveis") debba qui essere specificata la versione di Oreste Del Buono (Garzanti) "si attarda- di un comportamento, di un atteggia- è una lingua nella "voluttà"; né perché "si sfregano", va a rotolare sui viali", e nella versione di Ottavio Cec- mento psicologico ecc.". Forse per Ta- da telegiornale" che più strettamente corrisponde chi (Newton Compton) "ancora rotolava sui viali". bucchi "singolarità" non ha in italiano all'originale "se esfregam", debba essere Quanto al "continuamente", Ega lì vuol dire appunto questi significati? Per ciò trova che sostituito da "si strofinano", dal mo- "continuamente", e non "monotonamente". Alla mo- "può apparire singolare" tradurre "singularidades" mento che "sfregarsi" significa "strusciarsi contro qual- notonia si era riferito poche righe innanzi parlando del con "singolarità"? Non si potrebbe forse dire che la cosa o addosso a qualcuno" (Battaglia), detto anche "rotolare monotono della diligenza" ("rolar monòtono protagonista del racconto era una "ragazza singolare" specificamente del gatto: "Lei si sfrega come il gatto" da diligència"). Bello scherzo gli farebbe il traduttore allo stesso modo che Manzoni dice di Gertrude che era (Pavese). che, dove egli s'impegna a distinguere, unificasse. E una "monaca singolare"? Abbiamo preferito "singola- In realtà, la lingua italiana o da cristiani che Tabucchi con che autorità? rità" a "stranezze" non solo perché il primo termine ci prende a punto di riferimento è la lingua più quotidia- Affascinati dalla preziosità dello stile di Ega e consa- è parso più appropriato, ma anche perché l'escursione na e banale, costituita da un vocabolario ovvio, povero, pevoli della delicatezza del compito che ci eravamo as- semantica che gli è propria ci ha consentito di mante- e nella quale le parole si uniscono in serie e in nessi pre- sunti, abbiamo meditato e discusso le nostre scelte di nere la studiata ripetizione da parte di Ega della parola vedibili. Una lingua da comunicazione di massa, una traduzione: talché di molte di esse potremmo render " in differenti contesti, conservando un dato "singular lingua da giornale e forse più da telegiornale. Le stesse ragione. Ma questa sarebbe opera che vorrebbe molto formale non insignificante, visto che concerne una pa- ironie che Tabucchi fa alle spalle dei traduttori rinvia- rola tematica. no a un pubblico dal gusto facile facile, aduso alle bat- • ,. LINDICF ••DEI LIBRI DEL MESEI^B

Il razzismo spazio. Ne vuole assai meno l'accumulare in menzione stu- diatamente acontestuale e- controverso spressioni e frasi che si assu- mono, senza alcuna articolata di Alberto Burgio giustificazione, come erronee. E ciò che fa largamente Ta- bucchi: l'artificio accumulati- vo serve a dare l'impressione della sovrabbondanza Sull'"Indice" del marzo scorso è apparsa, a firma di delle prove e fa passare in secondo piano, di fronte al Sandra Puccini, una recensione in parte dedicata al avere un'idea abbastanza precisa del proprio oggetto loro incalzare, l'esame della loro validità. volume Nel nome della razza. Il razzismo nella storia di indagine, ma ciò non sempre accade. In particolare, "Era matto di lei" non va bene, sentenzia Tabucchi: d'Italia 1870-1945, pubblicato nel 1999 a mia cura dal per quanto riguarda l'argomento di cui qui si tratta, "di solito un innamorato dice: 'sono pazzo di te'". For- Mulino. Limiti di spazio e la scelta di privilegiare sembra difficile negare che siamo ancora lontanissimi se abbiamo esperienze diverse. Quand'ero giovane un'ottica critica hanno costretto l'autrice a omettere dal disporre di una nozione di razzismo sufficiente- (come ora non sono più, nonostante Tabucchi abbia qualsiasi informazione sulla struttura del libro, il suo mente chiara e condivisa, come dimostra il fatto che, l'amabilità di crederlo), ho detto a taluna "sono matto contenuto, persino il suo argomento. Per questo, nel mentre il riferimento a saggi sul razzismo coloniale e di te"; m'è capitato di non essere corrisposto, però mai ringraziare "L'Indice" per avermi cortesemente offer- l'antisemitismo non avrà destato meraviglia, aver letto di non essere inteso. Ragazze e ragazzi italiani da me to l'opportunità di colmare la lacuna, confido che l'in- che il libro contiene studi sul razzismo sessista, anti- interpellati mi assicurano che l'espressione continua a vasione di campo che compio prendendo la parola slavo o antimeridionale sarà apparso a taluni motivo di essere compresa e ritenuta equivalente a "sono pazzo quale parte in causa non parrà inescusabile. perplessità. di te". In ogni modo il Battaglia: "Andare matto di Il volume raccoglie i testi riveduti delle 34 relazioni Ne segue, sembra, l'ineludibilità di una definizione qualcuno: esserne follemente innamorato". "La tenda presentate a un convegno svoltosi a Bologna nel no- di "razzismo" in base alla quale includere o escludere si arricciava" merita questa glossa correttiva di Tabuc- vembre del 1997 per iniziativa di un gruppo di studio- dal campo di riferimento del concetto una determina- chi: "nel senso che la tenda 'si increspava'". Nel Batta- si accomunati da un convincimento: ta posizione ideologica o un determi- glia sotto Arricciare: "increspare". In un saggio della li- l'idea che la ricerca storica fosse (sia) nato movimento politico. Nel saggio sta delle castronerie che Tabucchi saprebbe ricavare ancora lontana dall'aver preso nella de- introduttivo del volume ho provato a dalla nostra traduzione: "era rimasta rattrappita dalla bita considerazione sia il problema del- "D nocciolo del razzismo fornire una definizione che mi pareva paura". E qui rimango più che mai sconcertato. La ca- la diffusione di ideologie di stampo è la trascrizione confortata dalle indagini storiche in es- stroneria ("os ganidos dos flatos") è un'espressione co- razzista nella cultura italiana, sia la in chiave naturalistica so raccolte. Senza neppur lontanamen- struita secondo modalità caratteristiche di Ega: la pre- questione della loro concreta incidenza di caratteri storicamente te estendere la nozione di razzismo "ad ferenza per sostantivi astratti plurali congiunta con sul processo di formazione dello Stato ogni discorso sulle razze", ho scritto l'inclinazione a descrivere le voci umane attraverso ter- unitario e sulla costituzione materiale determinati" che sembra possibile cogliere il nòccio- mini che indichino un esprimersi inarticolato, inclina- del regime fascista. Per sottoporre que- lo dell'ideologia razzista nella trascri- zione ben nota e studiata nel saggio fondamentale sulla sta ipotesi a un vaglio adeguato, si è ri- zione in chiave naturalistica delle carat- lingua e lo stile di Ega (Ernesto Guerra Da Cai, Lingua tenuto opportuno dare al convegno la più vasta artico- teristiche storicamente determinate (culturali o politi- e estilo de Ega de Queiroz, 1981, p. 226: "Uivar, ganir, lazione tematica e di prospettive interpretative, preve- che, sociali o morali) in base alle quali il gruppo uma- rosnar rugir, bramir, ecc. sào maneìras habituais de ma- dendo interventi sul colonialismo e l'antisemitismo, il no trasformato in "razza" suole essere identificato. nifestalo do ser humano na narralo queiroziana"). nazionalismo e l'antimeridionalismo, la psichiatria e Naturalmente con questa ipotesi lessicografica (che Parimenti sconcertato rimango dal tono ironico-com- l'eugenetica, il sessismo (antifemminile e omofobico) e peraltro non inventa nulla rispetto a un dibattito ormai miserativo che Tabucchi impiega di fronte a un "poeta l'antropologia, la letteratura e la sociologia. Nel libro avanzato in altri paesi) si può dissentire, come credo poverino, che vediamo entrare nel salotto 'con il naso questo ampio ventaglio disciplinare è ordinato in quat- Sandra Puccini intenda fare. Il punto è che la sua cri- adunco e fatale'". Questo "naso adunco e fatale" ("na- tro sezioni. tica pare voler colpire non soltanto una proposta defi- riz adunco e fatai") lo si può trovare registrato, in una La prima (testi di Enzo Collotti, Michele Nani, Mau- nitoria, ma l'idea stessa che si debba (quindi si possa) serie di simili "qualificazioni duplici" nel citato studio ro Raspanti, Pier Paolo Poggio, Gaetano Riccardo, elaborare una nozione univoca di razzismo. E qui con- di Guerra Da Cai (p. 184), quale manifestazione di un Francesco Germinario, Giuliana Benvenuti, Alain fesso di non riuscire a seguirla. modo espressivo tipico di Ega. Si sa, a volte gli scrittori Goussot) raccoglie indagini su personalità (Marselli, Dopo avere lamentato la scarsa omogeneità del li- sono degli originali. E non compete ai traduttori Orano, Boine; e, sul versante antirazzista, Mazzini, Co- bro (ma è corretto pretendere da un volume di atti di emendare l'originalità. lajanni, Ghisleri) e questioni (il razzismo antislavo, la convegno quanto ci si può attendere da una silloge Interamente riservato ai traduttori è il pezzo finale ricezione del mito ariano tra Otto e Novecento, la organica di saggi?), Puccini scrive che il principale della lista delle castronerie. Ed è davvero, retorica- guerra al brigantaggio, la costruzione dell'immagine "errore prospettico" del libro consiste nell'"usare il mente, un pezzo grandioso, dove s'impegna con negativa della Sardegna come "zona delinquente") a termine 'razzismo' al singolare", in quanto ciò co- l'acume del recensore la forza stilistica dello scrittore. diverso titolo influenti nell'elaborazione di un'idea di stringe a "misconoscere" la molteplicità delle posi- Annunciato solennemente, con un rullo di tamburi italianità non raramente innervata da elementi razzisti. zioni indagate. Potrei limitarmi a osservare che avere che prepari il lettore allo straordinario spettacolo: Gli studi riuniti nella seconda sezione (a firma di Ni- un'idea di cosa sia lo Stato o il nazionalismo non im- "Termino con una scena surrealista". Poi la scena: "il cola Labanca, Alessandro Triulzi, Uoldelul Chelati Di- pedisce di cogliere le differenze tra uno Stato (un re è dentro la carrozza, 'con i cocchieri impiumati, i rar, Gianluca Gabrielli) focalizzano il nesso classico movimento nazionalistico) e l'altro: anzi: costituisce muli pieni di sonagli e i battitori con i pungiglioni'". (ma forse non ancora adeguatamente indagato dalla un presupposto indispensabile di qualsiasi analisi Infine il commento: "Pensare a guardie che avessero storiografia di argomento italiano) tra colonialismo e comparata. Temo però che se mi fermassi qui, elude- in mano delle picche e delle alabarde, sono buoni tut- razzismo. È qui affrontata da diverse angolature la rei il vero problema. ti. Ma immaginarli come un nugolo di calabroni, que- complessa questione della costruzione degli stereotipi Ho l'impressione che la posizione di Puccini tradi- sta sì che è fantasia!". Gran colpo, inferto con tanto razzisti dell'Africa e degli africani, ed è analizzata (nel sca un pregiudizio non infrequente: l'idea che di punto esclamativo. Certo sarebbe meglio riuscito suo sviluppo normativo e nel suo sfondo ideologico) la dell'analisi concettuale si possa fare a meno perché, se "pungiglione" non significasse "pungolo". Per ve- legislazione fascista volta a disciplinare le "relazioni tutto sommato, la lingua è di per sé sufficientemente rificarlo non occorrono vocabolari in tanti volumi o razziali" tra italiani e colonizzati. univoca. Sempre opinabile, un simile convincimento dizionari storici: bastano quelli che usano gli studenti Nella terza parte sono raccolti saggi (di Giovanni appare nel caso del razzismo pernicioso: non sarà delle scuole medie, il Grande Dizionario Garzanti del- Miccoli, Delia Frigessi, Tullia Catalan, Simona Urso, che, proprio pjerché crede di sapere già che cosa sia il la Lingua Italiana, per esempio, o il Dizionario Italia- Luigi Urettini, Alessandra Minerbi, Michele Sarfatti, razzismo, la ricerca storica stenta a riconoscere l'in- no Sabatini Coletti della Giunti. Secondo un precetto Silva Bon, Irene Guerrini e Marco Pluviano, Domeni- venzione di "razze" per così dire atipiche, popolate che Tabucchi ha voluto darci a sproposito, ma che è co Losurdo, Alberto Cavaglion) che, oltre ad analizza- (ieri come oggi) da donne e omosessuali, meridiona- in sé giusto: mai fermarsi alla prima accezione di una re aspetti poco noti della persecuzione degli ebrei da li, slavi e "asociali"? parola. parte del fascismo, cercano di documentare la lunga His fretus, vale a dire su questi bei fondamenti, Ta- nascita dell'antisemitismo italiano e la necessità di ri- Alberto Burgio ha sentito il bisogno di replicare alla bucchi si lancia in una intemerata conclusiva contro di considerare criticamente la rappresentazione vulgata mia recensione del volume da lui curato: un bisogno sa- me che non saprei l'italiano, contro i miei maestri che che di esso prospetta una vicenda circoscritta alla sola crosanto, che non mi sento davvero di criticare. Mi spia- non me lo avrebbero insegnato, contro l'italianistica legislazione fascista e un'immagine ridotta a semplice ce però che nella foga polemica egli abbia in parte frain- della Scuola Normale: una filza d'insolenze sulle quali è episodio. Segnata da una forte connotazione compara- teso il significato del mio dissenso e, soprattutto, che elegante trascorrere (che naturalmente significa "sor- tistica, la quarta sezione del libro (studi di Ferruccio non abbia colto il mio riconoscimento degli stimoli in- volare"). Piuttosto dirò che la recensione di Tabucchi Giacanelli, Renzo Villa, Claudio Pogliano, Dario Pa- novativi contenuti nel lavoro suo e degli altri autori pre- non mi ha rallegrato, ma mi ha confortato. Se lo scritto- dovan, Anna Rossi-Doria, Valeria Paola Babini, Ric- senti nel libro. re in italiano e in portoghese, 0 lusitanista, il traduttore cardo Bonavita, Dario Petrosino, Giovanni Dall'Orto, Questo però non vuol dire che la rilettura della sto- che Tabucchi è, spinto da furia demolitrice contro la Clara Gallini, Marcella Filippa) è infine dedicata ai te- ria dei "razzismi" italiani sia ormai compiuta: vuol di- nostra versione, pur arrampicandosi sugli specchi, con mi della patologizzazione della devianza sociale, re piuttosto che si apre (grazie anche alle indagini di sprezzo persino del ridicolo, pur tacendo verità e por- dell' eugenetica, della stereotipizzazione inferiorizzan- cui ho dato conto nel mio articolo) una fase nuova, nel- tando prove false, pur facendo mostra d'ignorare ca- te della donna e degli omosessuali. la quale sarebbe assai fruttuoso incrociare posizioni e ratteristiche della lingua e dello stile di Ega che i lusita- Fin qui il libro, o meglio: il suo scheletro. Ora, è pro- sguardi diversi, affinare gli strumenti concettuali e for- pisti in genere conoscono, è rimasto alla fin fine con in babile che questo scarno elenco basti di per sé a porre se anche meditare serenamente sulle obiezioni e sui mano un pugno di mosche (o, peggio, un fastidioso nu- in risalto il problema di ordine teorico che un'impresa dissensi che provengono da altre discipline e altri iti- golo di calabroni), ebbene allora vuol dire che la nostra storiografica del genere inevitabilmente comporta. Co- nerari di ricerca. traduzione non è poi tanto malfatta. me si direbbe ovvio, fare storia di qualcosa implica Sandra Puccini „ L'INDICE

Hi DEI LIBRI DEL ME5E^|

Io sono un ignorante. A causa della mia ignoranza molto meglio una lezione che una lettura: ma o vado a Generalmente non compero i supplementi letterari. studio quanto posso. Studiare significa: (a) leggere li- lavorare o vado a lezione, non lavorare non me lo pos- Ho tutti i numeri di "Alias", il supplemento del "ma- bri, (b) avere qualcuno con cui parlarne. Di solito le so permettere - non mi piacerebbe neanche, non la- nifesto", ma perché compero "il manifesto" tutti i san- cose che ho lette nei libri restano morte fintantoché vorare - e quindi mi butto sui libri. ti giorni, e poi è bellissimo da guardare. Non posso di- non trovo qualcuno con cui parlarne. In verità a me Compero i libri in libreria. Mi capita ogni tanto di re che lo compero per avere un'informazione sui libri. piacciono molto le lezioni e la mia memoria ritiene ordinare un libro che non ho mai visto, ma del qua- Non compero il "Tuttolibri" - o come si chiama ades- le ho solo letto o sentito parlare: ma è raro. Devo es- so. La verità è che compero un solo quotidiano, e sem- sere strasicuro che mi servirà, oppure disperato. Per pre quello. E nessun settimanale. abele Osservatorio sulla lavoro sono sempre in movimento, così in ogni città Gli amici mi raccontano un sacco di libri. Mi rac- proliferazione semantica in cui vado mi fiondo in una libreria. Ho le mie pre- contano anche un sacco di film, perché non ho tempo ferite nelle città dove vado spesso, ma mi piace an- di andare al cinema. In cambio io racconto loro un che entrare in un cartolibreria di paese. Il fatto è che sacco di musiche. Generalmente il racconto sostitui- Ideologia, s.f. Oggi, nel linguaggio diffuso, il nessuno dispone i libri allo stesso modo, anche le li- sce la lettura, la visione o l'ascolto. I miei amici e io termine possiede generalmente una connotazione brerie di una stessa catena sono differenti tra di lo- siamo tremendi: più che leggere i libri, guardare i film negativa, essendo considerato sinonimo di "astrat- o ascoltare le musiche, li scassiniamo. Non si salva nes- tezza", "dogmatismo" e "dottrinarismo", dovuti alla suno. difesa preconcetta, aprioristica, e anche passiona- Comunque il passaparola funziona. Anche il pre- le, di una determinata assunzione culturale e poli- Io sono un ignorante. stito dei miei libri funziona. Se non li prestassi, non tica. In un certo senso, dunque, "ideologico" si avrei posto per quelli nuovi. Ne ricevo parecchi in contrappone comunemente a "pragmatico". Verso la fine del Settecento, però, gli idéologues, segua- Perciò leggo omaggio - il vantaggio di essere uno scrittore - e ge- ci delle teorie di Helvétius e di Condillac, erano co- neralmente non mi interessano, il che non significa loro che, in polemica con la retorica filosofica e di Giulio Mozzi che siano cattivi libri: non sono i libri che mi interes- con gli atteggiamenti "metafisici", spiegavano le sano, ecco. Allora li regalo, li do via, li metto in palio "idee" su una base "sensistica" e consideravano nella tombola... In sostanza io ho bisogno di due cose: (a) di avere fondamentale per ogni conoscenza l'accertamento c empirico dei fatti (una scienza della formazione un'idea di quel che c'è, (b) di essere suggestionato a delle idee così concepita venne chiamata "idéolo- leggere questo o quello. Generalmente le recensioni gie" da Destutt de Tracy). Gli idéologues vennero che leggo volentieri sono quelle corte, nelle quali non poi dipinti negativamente, come "intellettuali si fanno tante storie e si dice: "C'è questo. È fatto co- astratti e in malafede", da Napoleone, al quale es- sì e così. E interessante o no". Di "Alias", la pagina si si erano opposti polìticamente. L'uso negativo che leggo sempre - e spesso per prima - è l'ultima del- del termine "ideologia", comunque, ha la sua fase la sezione "Ultrasuoni", dove ci sono dieci/quindici più nota e influente con la descrizione elaborata da recensioni corte di dischi nuovi. Marx ed Engels, nell'Ideologia tedesca (1845-46), E più o meno come essere in libreria, dare un'oc- della "falsa coscienza" e dell'ingannevole giustifi- chiata, farsi un'idea. Quel movimento lì: guardi, fai cazione dei rapporti di dominazione tra le classi. scorrere l'occhio, ti fermi un attimo, riprendi a scorre- Nella polimorfa elaborazione concettuale marxia- re, alt, guardi un libro, lo posi... na, in realtà, "ideologia" assume almeno tre signi- Poi mi piacciono le informazioni pratiche. Mi ri- ficati distinguibili: oltre a poter essere "falsità" e cordo una volta che uscì un'edizione nuova delle "inganno", essa può anche, semplicemente, chia- rire "ciò che è", rispecchiare interessi e motivazio- opere complete di T.S. Eliot. Il "Corriere della sera" ni concreti ed effettivi; infine è "ideologia" pure la fece un lenzuolo, una pagina intera di recensione. religione, la quale, oltre a essere "oppio del popo- ro: quindi è possibile fare scoperte, cioè vedere un Dove si parlava tanto di Eliot, si spiegava perché e lo", viene descritta come "cuore di un mondo sen- libro mai visto prima, anche nella più banale carto- percome era un grande poeta, quale era stata la sua za cuore", ovvero esigenza e desiderio di trasfor- libreria di paese. influenza sulla poesia novecentesca eccetera, e non mazione il cui obiettivo, però, si trova proiettato in Senza contare che la migliore amicizia della mia vita mi si diceva: (a) se quelle opere complete erano ve- un futuro "utopìstico". l'ho fatta grazie a un libro comperato vicino la stazio- ramente complete, (b) se la traduzione era buona, ne Termini di Roma, in un negozio di libri e dischi, per (c) se gli apparati erano buoni, (d) se, in sostanza, Nell'alveo del marxismo è, poi, soprattutto Gram- sci a ritornare sulla nozione di ideologia, rivalutan- ammazzare il tempo nell'attesa di un treno. Mi piac- valeva la pena che io spendessi i miei soldi per una dola come "concezione del mondo" e, dunque, co- que, e cercai la persona che lo aveva scritto. nuova edizione completa di Eliot (poi andai in libre- me forma necessaria di organizzazione delle mas- E difficile che io comperi un libro perché ne leggo ria, guardai, e li spesi). se. Al contrario, nella versione dell'elitista Vilfredo la recensione. E facile che, avendo letta una recensio- Capisco: un lettore del "Corriere" potrebbe non sa- Pareto, l'ideologia si configura esclusivamente co- ne, nel momento in cui vedo il libro in libreria, lo pere chi è Eliot. Mio fratello, per dire, non lo sa di si- me "falsità" e rientra, così, in una visione della con- prenda in mano per guardarlo. Faccio curo: però sa tutto sulle macchine per dotta umana caratterizzata dalla prevalenza gli acquisti migliori quando prendo in friggere le patatine, che sono il suo me- dell'elemento irrazionale: l'ideologia è una "teoria mano il libro, lo guardo, lo poso, poi lo "Recentemente ho letto stiere. Suppongo che se una ditta con- non logico-sperimentale", composta da sofismi e riconsidero qualche giorno più in là, corrente produce una nuova macchina ragionamenti pseudologici con i quali si esprime poi aspetto ancora, e finalmente deci- una storia del senso per friggere le patatine, a mio fratello meramente il bisogno "illogico" che gli uomini han- do se acquistare o no. Anche perché, di colpa di 1008 pagine, interessi sapere com'è fatta e come fun- no di "sviluppi logici". Un uso "neutrale" del termi- essendo io ignorante, compero libri che mi ha lasciato ziona, e non leggersi un saggio sull'im- ne "ideologia" è rintracciabile, invece, nella socio- che parlano di cose che non conosco: portanza delle patatine nella cultura ali- logia americana: Cari J. Friedrich, ad esempio, de- giudicarli è quindi assai difficile. stremato" mentare post-mcdonaldiana. Che è un finisce semplicemente le ideologie come "sistemi Scopro ogni tanto che, poiché io so- argomento di tutto rispetto, ma non è di idee connessi con l'azione", considerandole, no uno scrittore, si presume che legga quello che gli serve in quel momento. dunque, come produzioni concettuali generali aventi finalità strategiche. Karl Mannheim, invece, prevalentemente letteratura; e che essendo io un giovi- Mi viene in mente la prima regola di un curioso Do- distingue tra un'ideologia "totale", di un'epoca o di ne scrittore, si presume che legga gli altri giovini scrit- decalogo del cronista letterario, compilato dal mio ami- un concreto gruppo storico-sociale, riferendosi in tori. Sbagliato. Ultimamente compro molte cose di ur- co Pietro Spirito, giornalista (ma di nera) del "Picco- generale allo spirito di quell'epoca o di quei grup- banistica, o libri che mi consigliano i miei amici urba- lo" di Trieste, sulla scorta di un altro dodecalogo, più po, e un'ideologia "particolare", ovvero quella di nisti, come La leggibilità del mondo di Hans Blumen- generale, compilato dal fondatore del "Piccolo" Teo- chi nasconde, più o meno coscientemente, la rea- berg (il Mulino) che è interessante, scritto malissimo e doro Mayer, ad uso di redattori e collaboratori. Così le natura di una situazione, il cui riconoscimento con migliaia di refusi. Sto comperando anche molti li- dice Pietro: "Lavora per il lettore. Mettiti nei suoi nuocerebbe ai suoi interessi. Dalia metà degli anni bri francesi sull'impiego delle "storie di vita" nella for- panni: lui vuole solo sapere se quel testo vale la pena cinquanta si è sviluppato, infine, un dibattito sulla mazione e nell'intervento sociale, quasi tutti delle edi- o meno di essere preso in considerazione, e perché. cosiddetta "crisi delle ideologie": a partire da Ray- zioni L'Harmattan. Recentemente ho letto una storia Adèguati alla sua richiesta di informazione ma non di- mond Aron, e poi, soprattutto nelle riflessioni di Da- del senso di colpa di 1008 pagine, che mi ha lasciato menticare che il tuo è anche e soprattutto un ruolo di niel Bell e di Seymour Martin Lipset, le "ideologie" stremato. E ho scoperto che Paolo Attivissimo, autore indirizzo. Scrivi in modo da essere capito da chiun- sono state viste come un modo totalizzante di pro- di Internet per tutti (Apogeo), è un ottimo scrittore. que, e cerca di porgere il tuo giudizio in maniera tale durre argomentazioni e spiegazioni, un tipo Sono figlio di due biologi. Ho un approccio biologi- che il lettore possa elaborare un giudizio suo pro- di pensiero sistematico ormai ampiamente co al mondo. Sono cristiano. Ho un approccio cristia- prio". in via di declino e di esaurimento nel mondo no all'universo. Biologia e teologia hanno il loro bel Direi che è tutto. Specialmente se uno, come me, occidentale. posto nei miei scaffali. Trovare recensioni divulgative legge non per diletto o per svago, ma perché è igno- GIOVANNI BORGOGNONE di teologia è un'impresa disperata. rante e ha bisogno di sapere le cose. L'INDICE

Una disfatta o una porta aperta? Margherita Principe

na pioggia di rane pe- Magnolia di Paul Thomas Anderson con Tom Cruise, tiere di Magnolia Boulevard. santi, viscide, sangui- L'uno come polo dinamico (il nolente e maleodoranti Jason Robards, Julianne Moore e Melinda Dìllon, Usa 1999 movimento continuo ma anche conclude la giornata di una de- il non avere alcuna storia perso- cina di abitanti di una zona ur- Non c'è dialogo infatti tra che Stanley, bambino prodigio, le vicende: la purificazione e la nale precedente), l'altro come bana della California meridio- Frank T.J. Mackey, crociato te- ottiene dal padre con la sua ri- riconciliazione sono cercate dai espressione della staticità (la nale. C'è chi prova paura, chi levisivo della rivolta dei maschi volta e con la sua richiesta personaggi o sono frutto di cir- malattia ma anche la solidità di orrore, chi si salva la vita, chi in crisi, ed ex figlio cui è stato d'amore non è altro che un "vai costanze e fatalità? Si spinge- un impero anche questa volta semplicemente guarda, e chi, negato amore dal padre, e il pa- a letto"; similmente, il suo alter rebbero così oltre se non fosse- televisivo). Insomma, una di- senza commentare la stranezza dre stesso, che dal letto di mor- ego Donnie, ex genio dei quiz, ro mortalmente malati, sul la- sfatta camuffata da riconcilia- del fenomeno, si preoccupa di te lo ha chiamato "come nella si salva sì dalla galera riparando strico, o se banalmente non do- zione? Oppure più semplice- ripulire il parabrezza dai resti scena di un film". Questa volta al suo gesto sconsiderato, ma ri- vessero improvvisamente anda- mente una porta aperta a più della strana precipitazione. la scena non si svolge come do- mane senza denti proprio il re in bagno? Di certo la risposta possibilità? (Cosa succederà a Questo è in sintesi Magnolia, vrebbe, il figlio è troppo scosso giorno prima dell'arrivo del tan- può essere positiva per due per- Stanley con suo padre, e a tanti personaggi che cercano di dal ricordo del dolore passato e to sospirato apparecchio, che sonaggi, che invece di essere Jimmy, dopo che la rana gli de- fare ordine nella propria vita o dal dolore presente, mentre il forse lo avrebbe reso più desi- trascinati dal flusso degli eventi via il colpo in canna, e cosa ne in quella delle persone amate, e padre si avvia ormai privo di co- derabile agli occhi dell'amato. agiscono e non cercano riconci- sarà di Frank?). che a conclusione dei propri scienza verso la fine. Simili sono Ugualmente fallimentare è la liazione per sé ma per chi ama- Forse nessuna delle due letture sforzi vengono benedetti, oltre i meccanismi di finta riconcilia- tentata riconciliazione tra mogli no, e che, guarda caso, non tra- è da scartare, considerando che che da un tradizionale acquaz- zione o di riconciliazione man- e mariti: una finisce con una volgono gli interlocutori con tutto il film è costruito sul ca- zone purificatore, dall'ambigua cata che il regista mette in atto a confessione devastante e viene fiumi interminabili di parole, muffamento, sul travestimento pioggia anfibia di cui abbiamo conclusione dell'intreccio di vi- poi sostituita da un altro rito ma sono gli unici disposti ad dei personaggi: solo nasconden- detto. cende, sensato o casuale che sia. tradizionalmente purificatore, il ascoltare: l'infermiere Phil Par- dosi in un ruolo molti di essi tro- Ambigua e anfibia non a caso, Quasi con sottile crudeltà, suicidio, e l'altra non ha nean- ma e l'agente di polizia Jim Kur- vano espressione (e infelicità), poiché la rana ha avuto - in cul- dopo averci fatto intravedere la che luogo, salta la messa in sce- ring, il quale, insieme al vecchio come la giovane moglie del vec- ture ricche di apparati simbolici possibilità di una svolta, Ander- na e approda direttamente a un Earl Partridge, può essere con- chio uomo, ricca, vestita dei suoi come quella egizia, ebraica, gre- son non rappacifica padri e figli; tubetto di tranquillanti. Resta siderato il personaggio filo con- abiti eleganti ma distrutta den- co-romana, cristiana, così come padri, figlie e mogli: tutto ciò un solo dubbio comune a tutte duttore delle vicende del quar- tro. E ciò è tanto più vero per i nelle culture precolombiane -, personaggi-star, i quali più di significati via via differenti e tutti subiscono maggiormente i contrastanti all'interno dello Paul Thomas Anderson mente costante di film in film, (più che lo star system), lo sta- contraccolpi dello smaschera- stesso sistema di simboli. Incar- arricchendolo di volta in vol- tus di stella televisiva e mediati- mento finale, dallo sgretolamen- nazioni del demonio e della li- Se Magnolia è un film che ta di nuovi arrivi, quasi come ca in generale, quello stato che to del luccicante e ultraterreno cenziosità, ma allo stesso tempo parla di famiglie future e pas- succede nella strana famiglia avvicina apparentemente un Frank T.J. Mackey all'angoscia simbolo di fecondità e di vita sate, famiglie che avrebbero cinematografica di Boogie personaggio al proprio pubbli- del poco tempo rimasto da vive- per il loro legame con l'acqua e potuto essere tali ma non lo Nights. Il più sorprendente di co per poi innalzarlo e renderlo re e del peso impronunciabile la pioggia, le rane di Magnolia sono state, famiglie apparenti questi nuovi arrivi è for- irraggiungibile, attraverso sulla coscienza del presentatore precipitano forse con l'intenzio- ma che in realtà non sono de- se quello di Tom Cruise, per l'amore (Jimmy Gator), l'adora- Jimmy Gator, fino ad arrivare ne di lavare, purificare, portare gne di questo nome, anche il il quale il regista ha scrit- zione mista a terrore (Frank all'ap-parente sconfitta del pic- al loro termine le vicende dei lavoro di Paul Thomas Ander- to espressamente la parte di Mackey) o il compiacimento colo genio televisivo Stanley (Je- poveri personaggi che combat- son (1° gennaio 1970, Studio Frank T.J. Mackey. morboso (Stanley Spector). remy Blackman, egli stesso insi- tono contro il caso (o vanno in- City, Ca), regista, sceneggiato- Tanto più sorprendente Eppure molto vicino allo star- gnito di un riconoscimento acca- contro al proprio destino, come re e produttore, con gli attori quanto, come ha fatto notare in dom Anderson deve essere nato demico dal Presidente degli Stati suggerisce il prologo, insinuan- dei suoi film sembra segnato un'intervista Jason Robards e cresciuto, dato che il padre, Uniti), che in realtà altro non è se doci il dubbio che ci sia effetti- da una pratica di collaborazio- (anch'egli una new entry), il Ernie Anderson, fu una cele- non la vittoria del bambino sul vamente un disegno; però dub- ne quasi familiare: fin dal cor- mosaico di storie strettamente brità prima radiofonica e poi ruolo da piccola star impostogli bio rimane, nulla viene esplici- tometraggio Cigarettes and legate l'una all'altra dà uguale televisiva a Cleveland, Ohio, da un padre-agente e attore falli- tato), ma la loro stessa natura Coffee (1993), che vede la pre- spazio ai personaggi senza che creando verso la fine del decen- to. Una vittoria che forse gli per- ambigua, così come la loro grot- senza di Philip Seymour Hoff- uno prenda il sopravvento nio un personaggio a metà tra il metterà di evitare il destino del tesca e sgradevole fisicità, ci man, infermiere del morente sull'altro e assuma un ruolo da presentatore televisivo e la ma- meno fortunato ex bambino pro- mettono all'erta e ci svelano co- Jason Robards in Magnolia, star, cosa questa che, del resto, schera da commedia dell'arte digio Donnie Smith (William me in realtà i nodi non riescano, per arrivare a Sydney (1996) sarebbe in stridente contrasto che faceva il verso agli horror H. Macy), colpito da un fulmine non possano sciogliersi, riconci- e al più conosciuto Boogie con le vicende narrate e con lo movies di serie Z e che ebbe un (punizione divina per un atto di liazioni e purificazioni non pos- Nights (1997), Anderson ha spirito del film. Infatti a essere successo strepitoso, con uno hybris intellettuale?) e derubato sano avere luogo realmente, e se sempre cercato di lavorare con preso maggiormente di mira da share che a livello locale finì per dai genitori (gli ennesimi genito- sembrano possibili di mera ap- un gruppo di attori tendenzial- Anderson è proprio lo stardom superare il 50%. ri snaturati) delle vincite dei quiz parenza si tratta. e della sua infanzia. Esistono però modelli alterna- vich, Robin Wood, e Francois All'italiana tivi. Quello cinico di Cipri e Ma- Gli uccelli Truffaut). Quotidianisti resco, messo con molta acutezza Certo però lo sguardo di Ca- Marco Pistoia in relazione al modello classico Norman Gobetti mille Paglia si fa sentire. Conti- Stefano Boni di Diogene, Cratete e Antistene, nui sono i riferimenti alla lettera- con il quale il duo siciliano con- tura (, i tragici greci, i romantici, GIANNI CANOVA, L'occhio che ride. divide la reazione a una cultura CAMILLE PAGLIA, "Gli uccelli" di Al- Baudelaire, D.H. Lawrence, ROBERTO ESCOBAR, LUIGI PAINI, Commedia e anti-commedia nel cine- che uccide i migliori tra i propri fred Hitchcock, ed. orig. 1998, a cura Lewis Carroll...) e alla pittura Riflessi nel grande schermo, pp. 211, ma italiano contemporaneo, pp. 175, figli (Socrate allora, Pasolini og- di Anna Di Lellio, pp. 126, Lit (Constable, Delacroix, Picasso, Lit 19.000, Il Sole 24 Ore, Milano Lit 22.000, Editoriale Modo, Mila- gi). Attraverso inquadrature ie- 23.000, Liberal Libri, Firenze 2000 Dal!...), oltre che alla cinemato- 2000 no 2000 ratiche, che smascherano la tra- grafia degli anni cinquanta e ses- MAURIZIO PORRO, Pine del primo gica assenza del sacro, Cipri e "In principio era la natura. (...) santa; e soprattutto è inconfon- tempo, pp. 133, Lit 20.000, Archin- Mai capace di essere feroce, Maresco mostrano la profonda Non possiamo sperare di com- dibile la chiave di lettura. Rivol- to, Milano 2000 alla maniera di Groucho Marx, animalità dell'uomo, la cui vol- prendere il sesso e la differenza gendo una minuziosa attenzione affetta da una predominante garità è in opposizione alla pati- sessuale finché non avremo chia- ai dettagli figurativi e facendo Se questi due volumi vengo- adulazione dei potenti, che l'ha natura del mondo odierno. Lo rito il nostro atteggiamento verso riecheggiare le situazioni narrati- no proposti insieme è perché condotta a considerare il nostro sguardo sospeso di Soldini è la natura". Basterebbe l'incipit ve e le battute di dialogo nel più entrambi hanno per tema la come il migliore dei mondi pos- continuamente in precario equi- del suo opus magnum Sexual Per- ampio contesto della vita e della memoria, anche se le loro pro- sibili, la commedia cinematogra- librio (come un acrobata) tra sonae (1990; Einaudi, 1993) per carriera di Hitchcock, Paglia esi- spettive e finalità sono profon- fica italiana ha raramente saputo apertura e chiusura, tra le molte capire cosa abbia spinto Camille bisce con sfacciato compiaci- damente differenti. Non solo, i porre uno sguardo rigoroso sul due libri sono firmati da auto- reale. Da questa tesi di fondo revoli critici cinematografici, parte questo denso studio su un appartenenti, come vuole il genere che anche negli ultimi an- gergo, alla categoria dei "quoti- ni ha continuato a essere il ditta- dianisti". Che la memoria sia, tore del cinema nostrano. Due per i cinefili, uno strumento capitoli di carattere teorico-ge- fondamentale, e che il suo ruo- nerale (La dittatura della comme- lo abbia conosciuto mutamenti dia: mai tagliare la testa al re\ La sostanziali nel corso degli ulti- rottura del canone: verso uno mi vent'anni, è palese. Un tem- sguardo plurale) precedono cin- po i film si vedevano soltanto al que ritratti d'artista, dedicati ad cinema, nel buio della sala, e le autori che hanno saputo sottrar- immagini si fissavano nel ricor- si a una imperante retorica pro- do degli spettatori con forza ponendo uno sguardo e un pun- straordinaria. I critici del pas- to di vista "ideologico" diversi sato ricordavano, a distanza di sul reale: Cipri e Maresco, Soldi- decenni, inquadrature magi- ni, Nichetti, Piavoli, Salvatores. strali e battute folgoranti. Og- Di fatto, afferma Canova, è so- gi i cinefili dispongono di prattutto una questione di un'offerta molteplice e sfaccet- sguardi, di come, ma anche di tata - televisione, videocasset- cosa, si osserva quando il mondo te, Dvd - e non è più necessario è filtrato, scomposto, ricompo- ricordare tutto, il film si può ri- sto, alterato, rielaborato, infine vedere - nella maggioranza dei restituito nelle sue molteplici casi - come si può rileggere un forme dall'occhio del cinema, libro. come sanno fare questi registi. Maurizio Porro, da più di Attraverso l'impero monolin- venticinque anni critico del guistico della commedia, ancor "Corriere della Sera", compie più nella sua forma contempora- un viaggio a ritroso nel suo nea, mimetica della logica e del "tempo perduto", alla ricerca di punto di vista televisivi, si è assi- possibilità del reale e le costri- Paglia a dedicare un intero libro mento le proprie idiosincrasie e quelle immagini ed emozioni stito a una "progressiva rimozio- zioni che impone all'individuo. a Gli uccelli, il film di Alfred le proprie reazioni di spettatrice che nel cinema contemporaneo ne del tragico e del sublime", Quello candido di Nichetti sma- Hitchcock del 1961 tratto da ("Dopo la prima impressione di ritrova solo saltuariamente. Il mentre il melodrammatico e il schera l'insensatezza e il grigiore Daphne du Maurier (il suo omo- vero terrore, di solito mi metto a lettore finisce per passeggiare in patetico sono stati rielaborati e della realtà attraverso la creazio- nimo racconto del 1952 si può ridere e ad applaudire i corvi, sua compagnia lungo i viali di inglobati dalla macchina televisi- ne di un mondo fantastico. leggere in italiano in due diverse che considero emissari colerid- Milano negli anni cinquanta e va, che li ha tritati per farne una Quello polifonico di Piavoli ne- edizioni: La Tartaruga e Sellerio, geriani incaricati di fare scempio sessanta, passando da un cine- sorta di grado zero linguistico. Il ga l'ottica antropocentrica e la entrambe del 1996). della nozione wordsworthiana di ma all'altro, quando non c'era- mèlo è divenuto un facile effetto dimensione letteraria del rac- Dopo la dotta e controversa infanzia") e rileva con gusto os- no ancora i multiplex e al film larmoyant, sceso al livello "mol- conto, creando sinfonie e coreo- carrellata "da Nefertiti a Emily sessivo ogni traccia del "potere era abbinato lo spettacolo di ri- to più controllabile (e innocuo) grafie sulla e della natura. Infine Dickinson" di Sexual Personae, schiacciante della natura paga- vista. Erano anni formidabili, del commovente e del sentimen- quello ondivago di Salvatores Paglia aveva già spostato la sua at- na" e della "mistica della diffe- c'erano locali aperti anche la tale", mentre il patetico è stato gioca sull'effetto di spiazzamen- tenzione su un approccio a tutto renza sessuale". mattina e non capitava mai di scisso dal comico, che divenen- to e nella insoddisfatta ricerca di campo alla cultura popolare con- Secondo l'autrice infatti "Gli vedere un film in una sala vuo- do ipertrofico lo ha costretto ad altri mondi giunge da ultimo al- temporanea. Le due raccolte di uccelli descrive il ritorno di ciò ta, nemmeno al pomeriggio. atrofizzarsi. la virtualità. saggi Sex, Art and American Cul- che è stato represso, la liberazio- Porro si muove, senza soluzione ture (1992) e Vamps & Tramps ne di forze sessuali primitive e di di continuità, dal cinema al tea- (1995) spaziavano dal rock'n'roll appetiti controllati ma mai del tro, altra sua grande passione, e Bclfagor alla pornografia passando per la tutto domati", è "un'ode perver- i nomi di Albertazzi e della Pro- politica accademica, l'Aids e Ma- sa al fascino sessuale della don- clemer, di Strehler e di Visconti 327 donna, con un approccio feroce- na, in tutte le metamorfosi sedut- affollano le sue pagine cariche mente polemico fondato sul prin- tive, dal gelido artificio alla tene- di nostalgia. Giinter Grass e Christa Wolf Cronache d'inverno cipio che più si riesce a essere of- ra vulnerabilità". Ed ecco allora Diversa l'operazione della Du bon usage de Descartes Roberto Bordoli fensivi e scandalosi più si è centra- la protagonista Melanie Daniels, coppia Escobar-Paini che, sulla to il bersaglio. interpretata da Tippi Hedren, al- scorta delle storiche collane di Theodore Cachey jr. L'odissea del Dante americano le prese con le sue metamorfosi: Giuseppe Rensi ritratto da Fabrizio Meroi Nel contesto della sua produ- Giovanni Grazzini e Tullio Ke- femme fatale, valchiria, strega, CARLO TULLIO-ALTAN Chiesa cattolica e Ragione zione da angelo nero dell'Acca- zich, raccoglie in volume le re- demia e da femminista tendenza vampiro, Cleopatra, Lady Mac- censioni apparse nell'inserto e la vispa Teresa Giulio Ungarelli drag queen, questo libro occupa beth, geisha, Alice, Monna Lisa, domenicale del "Sole - 24 Ore". Le fondamenta sommerse della narrativa italoamericana Martino Marazzi tuttavia una posizione un po' ec- e infine "iniziata esausta e flagel- I film presi in considerazione Lidia De Federicis Minima personalia, le donne nella scuola centrica: E come se Paglia si con- lata dell'affresco pompeiano del- sono quelli del 1999, annata in cedesse un respiro più profondo la Villa dei Misteri". Melanie è cui brillano i capolavori di Stan- Mario Bretone / Eduardo De Filippo Paura d'affogare nun l'avimmo del solito, rallentando i suoi abi- insomma un perfetto archetipo ley Kubrick (Eyes Wide Shut) e Conor Fahy dopo l'Orlando Furioso Alfredo Stussi tuali ritmi da videoclip per con- femminile, degno di stare alla pa- Terrence Malick (La sottile li- centrarsi sul lavoro anche umile ri con i grandi personaggi mitici nea rossa). La scrittura densa ed Fascicolo 326 di un'analisi accurata e puntuale. e letterari e nello stesso tempo fe- evocativa dei due giornalisti In un centinaio di pagine l'autri- licemente attuale nell'indicare aiuta il lettore a comprendere la ce passa infatti alla moviola tutto l'unica via all'emancipazione che tessitura e la sottile geometria il film scena per scena, dando Paglia ritiene auspicabile: "Cosa dei film presentati e fa riflettere prova di una notevole consuetu- potrebbe incarnare la moderna sul nuovo ruolo del critico, un FRANCO FORTINI inedito '90 Cesare Cases al paragone dine con la filmografia di Hitch- liberazione femminile meglio di tempo giudice inappellabile del Abbonamento annuo lire 75.000 - Estero lire 128.000 cock e con la letteratura critica una donna elegante che guida a "bello" e del "giusto", oggi abi- c.c.p.21920509 - "Belfagor" Firenze che lo riguarda (in particolare tutta velocità una spider in aper- le traduttore di immagini in ag- Case editrice Leo S.Olschki c.p.66, 50100 Firenze Tel.055-65.30.684 Fax 65.30.214 Donald Spoto, Peter Bogdano- ta campagna?". gettivi. „ L'ndice

to, con la capacità del grande CHIARA SIMONIGH, La danza dei mise- Non a caso, Luis Bunuel tessitore, Farassino ricostruisce ri destini. Il "Decalogo" di Krzysztof Ioseliani gli evidenti legami tra un film e Kiéslowski, pp. 237, Lit 34.000, Testo Dario Tornasi l'altro - compresi quelli tra l'ul- & Immagine, Torino 2000 Michele Marangi timo e il primo -, a evidenziare la coerenza di una poetica che I miseri destini a cui fa riferimento ALBERTO FARASSINO, Tutto il ci- ma che al contrario si occupa so- alla fin fine sembra aver la me- il titolo di questo volume, scritto da Ioseliani secondo Ioseliani. Addio nema di Luis Buiiuel, pp. 370, prattutto dell'intellettuale e del- glio su qualsivoglia dichiarazio- una dottoranda del Dams di Torino, terraferma, a cura di Luciano Barca- Lit 36.000, Baldini & Castoldi, Mi- l'uomo di cinema, e di questo ne di gratuità espressiva. Del re- sono quelli di alcuni abitanti di un roli, Carlo Hintermann e Daniele lano 2000 riesce a offrire un ritratto a tutto sto è lo stesso Bunuel a far dire condominio del quartiere Stowskì di Villa, pp. 223, Lit 33.000, Ubulibri, Buiiuel cittadino messicano, a cura di tondo che lo segue nella sua for- a uno dei personaggi di Quel- Varsavia, luogo al centro di una del- Milano 1999 Auro Bernardi, pp. 130, Lit 30.000, mazione culturale madrilena - a l'oscuro oggetto del desiderio che le opere più importanti del regista Le Mani, Genova 1999 contatto con Federico Garda (citiamo a memoria e quindi polacco Krzysztof Kiéslowski. La Otar Ioseliani ama il parados- Lorca e Salvador Dali -, nell'av- certamente con qualche inesat- sua macchina da presa s'incarica di so e sa cogliere come pochi la Quando, nel 1962, vince il ventura parigina - che porterà tezza) "Freud e la psicoanalisi scandagliare spazi architettonici sottile vena surreale che spesso premio della critica al Festival di alla realizzazione dei surrealisti hanno dimostrato che il caso programmaticamente regolari e di si cela dietro le superfici della Cannes con L'angelo sterminato- Un Chien andalou e L'Age non esiste". svelare, al di là di porte e finestre, la quotidianità. Appare quindi per- re, Bunuel non perde l'occasione d'or -, nei difficili anni america- Che - dopo un certo periodo singolarità di ciascun individuo e la fettamente in tema il fatto che per ironizzare coi critici sulla lo- ni - dove verrà cacciato dal Mu- d'oblio - il nome di Bunuel ab- particolarità di ogni vicenda. Gli ap- questo libro sia praticamente la ro pretesa di trovare nei suoi seum of Modem Art di New bia ritrovato un nuovo interes- partamenti via via messi in scena nei prima monografia interamente film chissà quali significati: dedicatagli, nonostante una car- "Non riesco a capire l'ossessione riera ormai quarantennale e l'im- che alcuni hanno per dare una portanza di film come C'era una spiegazione razionale a immagi- volta un merlo canterino (1971), ni spesso gratuite. La gente vuo- I favoriti della luna (1984), Un le sempre la spiegazione di tutto. incendio visto da lontano (1989), E la conseguenza di secoli di Briganti (1996) e Addio terrafer- educazione borghese. E per tut- ma (1999). Spesso premiato nei to quello per cui non trovano festival internazionali, molto spiegazioni ricorrono in ultima amato dalla critica più attenta, istanza a Dio. Però, a cosa gli Ioseliani è un cineasta poco visi- serve? Dopo dovranno spiegare bile e scarsamente distribuito, Dio". I critici non sembrano nonostante faccia film estrema- aver preso troppo sul serio le pa- mente godibili in cui l'eleganza role del regista spagnolo, come narrativa e la sottile ironia diven- testimonia l'alto numero di volu- tano gli strumenti per veicolare mi monografici dedicati alla sua con leggerezza una visione luci- opera - quasi una sessantina di da e tagliente dei paradossi del testi pubblicati in Spagna, Italia, mondo contemporaneo. Gran Bretagna, Stati Uniti e Queste caratteristiche vengo- Germania -, per non citare gli no ben testimoniate dal libro, innumerevoli saggi critici e re- che riesce a rendere la ricchezza censioni sparsi in tutto il mondo, e la complessità del cineasta che cercano un po' tutti di inter- georgiano attraverso una lunga pretare e spiegare il cinema di conversazione che ne ripercorre Bunuel. la carriera artistica, in cui le A questa lunga lista si è ag- continue divagazioni, i racconti giunto da poco il libro di Alber- di vita vissuta e le riflessioni per- to Farassino, docente di storia sonali diventano più affascinan- del cinema all'Università di Pa- ti e folgoranti di una qualsiasi via. In perfetta sintonia con lo traccia critica predefinita. Iose- spirito della collana che lo ospi- York quando il suo nome verrà se da parte della critica italiana dieci mediometraggi che compon- liani offre inediti squarci sul ci- ta ("I Saggi / Cinema" dell'edi- collegato ai blasfemi film degli è anche testimoniato dalla ras- gono l'opera costituiscono altrettan- nema sovietico degli anni ses- tore Baldini & Castoldi, curata anni parigini -, nel lungo perio- segna Bunuel cittadino messica- te proiezioni dell'io dei personaggi a santa e su registi come Tarkov- da Paolo Mereghetti), Tutto il ci- do messicano - durante il quale no, svoltasi a Milano nell'otto- cui appartengono. Personaggi che skij, Michalkov, Koncalovskij, nema di Luis Bunuel è un libro realizzò più di venti film, di va- bre dell'anno scorso. Proprio talvolta s'incrociano, talaltra si sfiora- Dovzenko, Barnet; confronta le innanzitutto alla ricerca di letto- lore diseguale, ma dove mai ven- in occasione di questa retro- no appena, arrivando fin quasi a toc- sinistre parentele tra la censura ri che non per forza di cose già ne meno il suo spirito corrosivo spettiva è stato pubblicato il carsi per proseguire poi ognuno lun- ideologica dei tempi sovietici e conoscono "tutto il cinema di e iconoclasta -, sino al trionfale volume curato da Auro Bernar- go la propria traiettoria. Pur parten- quella economica della seconda Luis Bunuel" prima di accinger- ritorno in Europa - in cui ormai di. Il libro - insieme alla rasse- do dalle leggi che Dio dettò a Mosè, fase della sua carriera; riflette si alla sua lettura. Voglio dire più nessuno poteva mettere in gna - vuole essere uno spunto l'autore, cattolico non praticante, ri- sulie virtù dell'indolenza e della che il lodevole sforzo di Farassi- discussione il suo statuto di au- di riflessione e un'occasione di fugge da atteggiamenti celebrativi o pigrizia e sulla necessità di fare no è stato quello di scrivere un tore. conoscenza del periodo più in- didascalici e non tenta alcuna mis- un cinema fuori dagli schemi, in libro che pur non rinunciando La seconda parte del libro tenso ma anche più negletto sione divulgativa o di conversione. cui il piacere della narrazione si affatto né al rigore delle analisi, - Racconti - prende invece in dell'attività cinematografica di In nome di una sorta di "spirituali- sposa con la libertà della visione. né alla scrupolosità della ricerca, esame, uno a uno, i trentadue Bunuel. Un periodo che merita smo laico" rende tuttavia sensibile Lo stile della conversazione sa rivolgersi anche al lettore non film dell'autore, attraverso ana- ora una nuova riconsiderazione allo spettatore la presenza di un'en- caratterizza anche la seconda specializzato, offrendogli la pos- lisi attente tanto alla dimensione - del resto critici come André tità superiore, la cui natura risulta mi- parte del libro, dove il regista af- sibilità di un'esperienza cogniti- stilistica che a quella poetica Bazin e, in Italia, Adelio Ferre- steriosa, impalpabile e indecifrabile. fronta le questioni più diretta- va al termine della quale il cine- - di contenuto -, con una parti- rò e Renzo Renzi ne avevano Il Decalogo dunque non si basa su mente legate alla realizzazione di ma di Bunuel diventa davvero colare attenzione ai riferimenti già colto a sua tempo la ferti- un intento moralistico, ma ha sicura- un film. Anche in questo caso il qualcosa che si può conoscere contestuali, agli orizzonti esteti- lità - che in anni recenti è sta- mente una forte valenza etica, di cui testo scritto traduce una comu- meglio. Del resto, che Farassino ci e culturali in cui i film di ta già avviata dalla critica ispa- mette però in luce una specie di nicazione orale, riprendendo le fosse in grado di portare a termi- Bunuel si collocano, ad esempio nofona a partire da Augustin contraddizione. La legge di Dio ha lezioni tenute da Ioseliani in oc- ne un'impresa di questo genere ai loro continui rimandi all'am- Sànchez Vidal - autore anche rappresentato da sempre e per l'in- casione di un seminario organiz- 10 aveva già ampiamente dimo- bito del Surrealismo. Soprattut- di uno dei saggi contenuti nel tera civiltà occidentale il principio zato a Bologna nel 1997, in cui il strato coi suoi due volumi sul ci- libro. ispiratore di ogni condotta morale, regista riflette sul linguaggio ci- mai messa in discussione nei suoi nema di Godard (pubblicati da Le immagini Bunuel cittadino messicano si nematografico, sugli elementi di 11 Castoro) che costituiscono an- divide in tre parti; la prima è fondamenti e tuttavia spesso tra- base di cui tenere conto nella ch'essi, proprio come è il caso di A pagina 37, Julianne composta da una raccolta di sgredita. I Comandamenti regolano progettazione di un film, e sul- quest'opera su Bunuel, un ter- Moore nella parte della "gio- saggi critici di carattere genera- il comportamento umano tramite di- l'importanza di particolari fasi mine di confronto obbligato per vane moglie del vecchio uo- le - oltre a quelli di Sànchez Vi- vieti, e quindi reprimono, intimidisco- della realizzazione, dal lavoro chi, almeno in Italia, si ritrova a mo" in Magnolia di Paul dal e di Bernardi, citiamo quel- no, mettono in crisi e gettano nello con gli attori sul set al montaggio dover confrontarsi con uno di Thomas Anderson; a pagina lo dello storico Barthélmy sconforto gli individui. Kiéslowski, e alla sonorizzazione. Ne emerge questi due autori. 38, Tippi Hedren / Melanie Amengual -, la seconda è costi- nel suo lavoro di decostruzione e un quadro affascinante e com- Tutto il cinema di Luis Bunuel Daniels nella scena dell'at- tuita da una serie di testimo- scardinamento delle certezze quoti- plesso, in cui la pratica del fare è un libro nettamente diviso in tacco dei corvi fuori dalla nianze di suoi colleghi e colla- diane, giunge addirittura a mettere cinema diventa una sintesi di ri- due parti. Nella prima - Roman- scuola di Bodega Bay in Gli boratori, la terza, infine, dalle in discussione il significato degli og- flessione teorica e costruzione zo - si ripercorre la vita del regi- uccelli di Alfred Hitchcock; schede dei suoi film, composte getti d'uso più comune. La sua poe- artigianale. Come ricorda, con la sta, in un'ottica tuttavia che ha in questa pagina, Liba Prado tanto da stralci di recensioni tica si fonda sul perenne slittamento consueta leggerezza e una punta poco a che vedere con quelle ed Esteban Màrquez in Subi- d'epoca - un materiale sempre di senso delle cose, su un gioco in- di civetteria lo stesso Ioseliani: tradizionali biografie che fini- da al cielo (1951), un film del prezioso per collocare storica- gaggiato con lo spettatore che po- "io non sono né troppo intellet- scono spesso con l'indulgere periodo messicano di Luis mente l'opera di un autore - trebbe essere definito "drammatur- tuale, né troppo tecnico. E poi sull'aneddotica e la vita privata Bunuel. quanto da osservazioni critiche gia del disorientamento". amo un solo mestiere, quello che di colui di cui si racconta la vita, più recenti. MASSIMO QUAGLIA avrei voluto fare, il gioielliere". L'INDICE

Nuovke traccMARTIe nel paesaggiN EDENo del fumett™ o Intervista a Lorenzo Mattotti di Chiara Bongiovanni e Iole Cilento

i sei affermato come autore c'è stato effettivamente un inte- que la storia la si costruisce in- immagini, la mia logica deriva versi. C'erano nuove tracce nel di fumetti nel gruppo Val- resse anche da parte di altri am- sieme, nasce da un lavoro comu- dalle immagini, non dalla storia paesaggio del fumetto. Spiegel- wwoline nei primi anni ottan- bienti, legati al design e alla mo- ne. Trovo molto faticoso lavora- narrata; uno sceneggiatore come mann aveva pubblicato la prima ta. Cosa puoi dire ora, a distan- da: siccome Valvoline era un re da solo anche al testo, ho dif- Claudio Piersanti, invece, parte parte di Maus, i manga giappo- za di anni, di quella fase del tuo concentrato di aria nuova, si so- ficoltà a controllare la parola dalla logica della storia e mi aiuta nesi cominciavano a essere ac- lavoro? no rivolti a noi. La rivista di mo- scritta. Ho l'impressione che a rendere comprensibile, leggibi- cettati in Europa, e anche altri "E stata una tappa molto im- da 'Vanity' utilizzava l'illustra- senza uno sceneggiatore le mie le, il mio immaginario visivo". autori scendevano in campo per portante. Era già da dieci anni zione al posto della fotografia, e storie non sarebbero abbastanza raccontare le loro esperienze. che disegnavo fumetti, ma Val- ci ha chiesto di fare un numero ricche, cadrei sempre in temi Nella prima parte della tua at- Tutte queste novità mi incuriosi- voline è stato una nuova finestra in cui alcuni disegna- tività hai fatto un vano molto, perciò ho provato a che mi ha permesso di ampliare tori di fumetti rein- grande uso del colore, semplificare il disegno, a raccon- i miei interessi. Era il momento terpretavano la mo- mentre nei tuoi ultimi tare storie intime, sensibili, uti- del postmoderno, scoprivamo la da. Così è comincia- fumetti usi il bianco e lizzando una struttura più sem- possibilità di mischiare influenze ta la mia carriera di nero... plice in bianco e nero, che mi of- diverse e ci siamo resi conto che illustratore. Facendo "Non sono stato io a friva la possibilità di dare ritmi potevamo utilizzare nel fumetto questo lavoro mi so- scegliere il tratto grafi- molto più lunghi. Ho scelto di tutto un arco di conoscenze o di no poi reso conto co in bianco e nero disegnare un fumetto più diret- amori per la pittura, per il cine- che realizzare le illu- che caratterizza L'uo- to, semplice, veloce". ma, per i segni ecc. In quegli an- strazioni era per me mo alla finestra e Stig- ni abbiamo scoperto la straordi- molto meno ango- mate, è stata l'editoria E invece le illustrazioni per la naria duttilità del fumetto, pote- sciante, molto più che mi ha portato, se Divina Commedia? Fa paura vamo farlo diventare poesia, semplice, rispetto ai non costretto, a fare l'idea di affrontare un testo si- cambiare stile all'interno della fumetti, perché le af- questa scelta. Verso la mile? storia, essere ironici, surreali, frontavo in modo fine degli anni ottanta "Eh sì che fa paura! Io poi ero metafisici, fare storie astratte o più distaccato. Per avevo iniziato una cresciuto sfogliando la Divina affidarci unicamente alle emo- quanto mi riguarda, grande storia a colori, Commedia di mio padre, un bel zioni del colore. Avevamo la comunque, è sempre molto spettacolare, librone con le illustrazioni di presunzione di considerare il fu- stata la fucina, l'offi- che nelle mie intenzio- Dorè. Quindi Dorè faceva parte metto come la forma d'arte più cina del fumetto a ni doveva essere l'e- del mio immaginario, per tutto adatta a quel preciso momento permettermi di af- quivalente di un film l'arco della scuola ho disegnato storico. Non volevamo fare qua- frontare tutti gli altri in cinemascope. Ero diavoli e mostriciattoli. Quando dri per quattro collezionisti, lavori". influenzato dalle gran- mi hanno chiesto di illustrare l'In- quello che ci interessava era rac- di immagini stile Barry ferno io non sapevo cosa fare. Al- contare storie, senza sentirci li- Per la maggior Lyndon, o II Gattopar- lora mi son messo su una musica mitati da nessun vincolo formale parte dei lavori rea- tlH ildcn. il W€Stt6T6 ai SCYl do, volevo costruire degli anni settanta, molto pittori- o di genere". lizzati negli anni ot- >ere una storia romantica e ca, i Genesis, Peter Gabriel, che tanta tu eri autore Rubrica a cura di Dario Voltolini misteriosa. Il problema mi ha fatto tirar fuori tutto il pia- E il lavoro come illustratore è sia dei testi sia dei era che in quel mo- cere di quando a sedici anni dise- stato una conseguenza naturale disegni. In seguito hai preferito che conosco. Lavorare con un' mento non c'era più nessuno che gnavo i mostri ascoltando musi- di questo modo più aperto di creare veri e propri "romanzi a altra persona mi permette di ve- potesse permettersi di pagarmi a ca, anche se chiaramente quelli di concepire il fumetto? quattro mani", in cui collabori dere le mie idee anche attraverso tavola. Il libro - 100 pagine a co- oggi sono mostri molto rielabora- "All'inizio m'interessava sola- con uno sceneggiatore. uno sguardo esterno. Ti viene lori - sarebbe venuto a costare ti dopo trent'anni di lavoro, ma mente fare fumetto e cercavo di "Mi è sempre piaciuto lavora- un'idea, la racconti e capisci su- un'enormità, e poi mi sono reso questa era l'unica maniera in cui vivere solo col fumetto, però do- re con gli sceneggiatori, o meglio bito se funziona o non funziona. conto che stavano venendo fuori sentivo di poter affrontare un la- po, proprio attraverso Valvoline, co-sceneggiatori, perché comun- Io, ad esempio, lavoro molto per dei fumetti completamente di- voro così impegnativo".

vole. La rilevanza teologica del ventava quasi un santo ufficiale, re alcun metodo agli aspiranti tempo di esposizione di ogni pa- Sceneggiare pensiero di fondo è scarsa ma in- e il suo percorso diveniva quindi sceneggiatori. Non ho mai pen- gina. Il fumetto si sfoglia feroce- quietante: di Dio non sappiamo un percorso sapienziale. Lorenzo sato di diventare sceneggiatore mente per tradizione, in bagno e nulla eppure siamo tutti convinti lo aveva disegnato un po' invec- di fumetti, sono semplicemente in luoghi nascosti, non è facile "Stigmate" di riconoscere la sua volontà e la chiato, circondato da visitatori amico di Mattotti e avevo da chiedere maggiore attenzione sua logica. In Stigmate la volontà intimiditi e da splendide oche. tempo voglia di lavorare con lui. per la tua pagina disegnata. Mat- Claudio Piersanti di Dio è davvero imperscrutabi- Quando abbiamo deciso di Lo stesso è accaduto per il cine- totti pensa molto alla mano del le, e i suoi silenzi e i suoi sentieri dare un respiro maggiore a que- ma. Secondo me non si incontra- lettore che sta per girare il fo- Quando qualcuno mi chiede sono misteriosi. Il dono stesso sta strana storia il finale è cam- no mai dei generi o delle profes- glio, e ho imparato a pensarci come si lavora a una sceneggiatu- delle stigmate è ambiguo: il pro- biato radicalmente. Prima di tut- sioni, si incontrano delle perso- anch'io. ra a fumetti mi viene il mente il tagonista lo vivrà piuttosto e giu- to abbiamo deciso di non enfa- ne. Forse questo mi rende diver- Il fumetto non ha problemi mio vecchio fax, grigio sip e stamente come una punizione tizzare il suo ruolo di santo. "P" so dai professionisti, dei quali produttivi che superino il costo dall'aspetto rozzo e assai com- crudele. La santità non è il punto (soltanto questo il suo nome) è non mi considero affatto miglio- delle quadricromie: puoi far battivo. Lui saprebbe rispondere più alto di una perfetta carriera stato normalizzato. Non insegna re. Il mondo della scrittura è un straripare fiumi, costruire infini- meglio di me, ne ha trasmessi e terrena, ma il risultato di una più pensieri sublimi sulla vita e mondo diverso da quello dei fu- ti sfondi metropolitani o boschi ricevuti tanti di fumetti, o meglio scelta divina che non si basa su la morte, ma porta coperte di la- metti e ancor più diverso dal ci- sterminati, puoi andare dove di strani bozzetti pieni di bal- semplici criteri meritocratici. Chi na a disgraziati infrequentabili nema. Le regole che accomuna- vuoi nello spazio e nel tempo. loons vuoti, e di quadrati e ret- non ricorda l'enigmatica conclu- identici al vecchio "P". Il per- no questi e un po' tutti gli altri Un problema produttivo nel ci- tangoli bianchi con dentro scrit- sione del Vangelo di Giovanni, corso non è più sapienziale ma mondi sono banali ma ferree, e nema può compromettere la vita to "TESTO". LO strano uomo pro- quando Gesù dice a Pietro sbi- testimoniale. Il ruolo sociale di riguardano la coerenza interna e stessa del film, e la sua durata è tagonista di Stigmate è venuto gottito: "Se io voglio che egli re- "P" è molto più misterioso: il ritmo. Tutte le altre regole canonica e socialmente accerta- fuori un giorno d'inverno dal sti finché io ritorni, che te ne im- quando lo vediamo andar via nel professionali portano forse a un ta : se un film dura tre ore se ne mio fax grigio: prima il testone porta?". In realtà non abbiamo suo furgone, verso le rampe di buon prodotto standard ma a parla sui giornali. Il fumetto, so- pelato, poi il torace tozzo, la fatto Stigmate spinti da troppa una tangenziale metropolitana, nulla di nuovo. Un libro a fu- prattutto in Italia, ha avuto po- panza, le gambe cicciotte. Era teologia, ci siamo arrivati dal possiamo pensare di lui tutto metti pone innumerevoli proble- chi autori e un pubblico assai pi- lui. Mattotti l'aveva disegnato basso. Anche perché all'inizio quello che vogliamo. Per esem- mi ritmici e formali, e nello stes- gro. Peccato, perché potrebbe così come lo vediamo sin dal pri- pensavamo a un racconto di po- pio possiamo immaginarlo in so tempo offre possibilità quasi riservarci molte sorprese. Le mo tentativo. Povero stigmazza- che pagine. Infatti Stigmate è na- una casa di periferia davanti alla illimitate. Parte non ignobile dei principali energie confluiscono to, faceva proprio impressione, to due volte. Nella prima versio- tivù, o barista, o padre di fami- problemi appartengono al mon- nel cinema, dove vengono stan- brutto e sgradevole come doveva ne, molto più breve, si percorre- glia col problema di far quadra- do specifico della grafica, e non dardizzate sin dall'inizio da re- essere. Perché questa era la vano grosso modo le stesse tappe re i conti. Nel finale che abbia- vanno sottovalutati. Righi, righi- gole di mercato ormai indiscuti- scommessa iniziale: il personag- ma il finale era diverso: il prota- mo scelto per il libro non c'è al- ni, blocchetti, devono occupare bili. Pochi sanno che per essere e gio che riceve il simbolo della gonista, senza perdere le sue ca- cun riconoscimento sociale, al- la pagina in modo non sgradevo- restare autori veri di cinema ci santità non è affatto un santo, ma ratteristiche somatiche e senza cuna ufficialità. Finisce tutto le, senza affollare la mente del vogliono forze ciclopiche. Nel anzi è un cattivo, e per giunta un rinnegare la sua storia, alla fine con una nevicata. lettore di problemi grafici irri- fumetto servono soltanto: un ta- raggiungeva una sorta di ricono- solti. L'autore di fumetti valuta cattivo senza qualità, cioè un me- Non so dire molto della mia volo, una scatola di matite, un scimento pubblico, insomma di- giustamente con attenzione il diocre assolutamente inconsape- esperienza, e non ho da propor- fax se si abita lontani. intensa questo ingegnere composi- gratori, musica pop, sesso libero e sa maestra di danza, Laura, ma an- torno), dall'attitudine a muoversi Narratori italiani tore conquistato alle lettere che nel- altro ancora. In questo accumulo so- che da un intreccio di amicizie so- con uno sguardo planetario che ab- la prima metà del secolo scorso stanzialmente ritrito di fatti e situazio- spese tra rivalità e complicità, al cui braccia in poche righe vicende im- ROSETTA LOY, La porta dell'acqua, firmò per quotidiani e periodici co- ni, il brillante autore riesce a intesse- centro sta il bel Moreno, affascinato mani, a scrivere appunto come Dio, pp. 104, Lit 22.000, Rizzoli, Milano me il "Corriere della Sera", il "Resto re una storia decisamente godibile e da Laura anche lui. Prender confi- rendendo accettabile la grandiosità 2000 dei Carlino" e la "Tribuna" corri- piena di fatterelli privati che facil- denza con le vite parallele di Elisa e esagerata dell'assunto grazie alla spondenze di guerra e racconti di mente riusciamo a condividere a oc- Marina è un po' come vedere un re- tecnica dell'abbassamento ironico È una prosa all'insegna dello viaggio di un raffinato ed elegante chi chiusi. L'epopea del povero Car- make di Ricche e famose di Cukor adatto a un Dio debole. Un'altra ra- sguardo La porta dell'acqua (riela- lirismo. Che riferisse la minuziosa fi- lino di Lontrone, che da un borgo del riscritto dall'Almodovar di Donne gione può trovarsi inoltre nel feno- borazione di un testo già pubblicato sionomia di morte di guerre d'altri sud più arretrato approderà ai fasti sull'orlo di una crisi di nervi: destini meno di carattere generale che in- nei 1974 ma che, secondo l'autrice, tempi (la"balcanica del 1912 e l'au- luccicanti di New York, è di quelle e passioni del rosa più classico si veste la nostra cultura, nell'andare "solo adesso ha trovato il suo dise- stro-serba del 1914) o ripercorres- da far storcere il naso al lettore abi- fanno impalpabili e scivolano via, del nostro tempo e nel paradosso gno definitivo"): lo sguardo attonito se, taccuino alla mano, più rassicu- tuale: non c'è nulla di nuovo nel- travolti da uno humour affettuoso, per cui, nonostante la dichiarata se- di una bambina volto a scrutare il ranti e flemmatici itinerari europei l'odissea del virgulto italico che fug- che ignora la freddezza. colarizzazione, di Dio discorrono i microcosmo d'una famiglia bene- (Parigi-Londra; Copenaghen-Oslo; ge dalla nonna dispotica e da un MARIOLINA BERTINI giornali ogni mattina. È fatale tutta- stante nella Roma degli anni trenta. Venezia-Costantinopoli; Roma-Bar- matrimonio combinato, per cercare via che il Dio del Mondo creato sia Ma è un'ottica infantile già incline al cellona), Barilli evocava sempre, e se stesso e un'ipotesi di successo un personaggio della modernità. disincanto quella dell'io narrante di con aggraziata compostezza, un oltreoceano. Nulla se non la verve Un inetto dunque, un pasticcione, questo insolito romanzo di formazio- mondo rarefatto di atmosfere incan- comica, avventurosa e grottesca di uno sperimentatore al quale sfug- ne; una ragazzina costretta a misu- tevoli, umori cupi, "cipigli aggron- Cappelli, che con esuberanza - a FRANCO FERRUCCI, Il mondo creato, gono di mano gli esperimenti, un rarsi con le ipocrisie e con l'apatia di dati", scenari malinconici e assorti, volte eccessiva - ci catapulta in una pp. 312, Lit 28.000, Fazi, Roma 1999 dio dell'imperfezione che cerca e adulti insensibili nei confronti del solo a tratti splendidamente anima- babele che tutti abbiamo conosciuto non trova ascoltatori (gli interpreti suo bisogno d'affetto e attenzione. ti come da personaggi d'una vec- e che costituisce un nostalgico lem- Franco Ferrucci, italiano nato a accreditati, vedi Agostino qui vana- Spiando i grandi e il loro perbeni- chia pellicola in bianco e nero: ec- bo di passato. Un maggior controllo Pisa (1936) e italianista che inse- mente inseguito, si ostinano infatti a smo, la protagonista sperimenta le co allora, condensati nelle lucide avrebbe forse evitato alcune scene gna a New York, aveva pubblicato celebrarne l'onnipotenza e le miste- prime inquietudini interrogandosi sentenze di un sofisticato cronista superflue o l'impressione un po' in- da Einaudi nel 1986 II mondo crea- riose finalità). Nella nuova edizione sul senso o non senso dell'umana fi- errante, esemplari e ironici ritratti di verosimile che si ricava dalla paren- to, vasto romanzo di gusto anglo- l'ultimo, esplicativo capitolo è cre- nitudine e soprattutto sul disamore inglesi che "han l'aria di appartene- tesi americana, decisamente sopra sassone in cui è narratore il creato- sciuto da quattro a diciotto pagine, che prova per lei la sua algida go- re alla loro pipa", di danesi, "gente le righe. Ma nel complesso il roman- re. È il Dio biblico che si racconta, spia di un'aumentata cura o preoc- vernante. Ma non vi sarà modo di che vive in pace, molto borghese- zo regge la sua mole, ci fa sorridere, mescolandosi all'esistenza degli cupazione dell'autore nel commen- destare alcun interesse né in mente proprio come vuol vivere", di ci fa capire che in fondo, in quegli umani e alle "esistenze fantomati- tarsi e nel rendere espliciti i propri quell'istitutrice "sovranamente ottu- zingari "nati e cresciuti su una terra anni, eravamo un po' tutti così: inge- che" che essi hanno creato al di là convincimenti. Così apprendiamo sa", né nei genitori latitanti accomu- di fango", di svedesi "dallo sguardo nui, incauti e sognatori. del suo volere; il diavolo, natural- che "il credere e il non credere" nati solo da sempre identici riti post- tranquillo e grande che sarebbe SERGIO PENT mente. Ora Ferrucci ristampa un ro- fanno parte della stessa ricerca "di prandiali che svelano alla bimba tut- dionisiaco se non fosse protestan- manzo, o poema, che è già stato fra dare un senso alla vita"; e che ta la loro vacuità. Del resto non v'è te", di lapponi, che "han gli occhi e i suoi maggiori successi; anzi lo ri- "quando il genere umano se ne an- trama o sviluppo in questa storia la testa a triangolo come le volpi, scrive in una minuziosa revisione, drà" anche Dio se ne andrà con lui. senza sbocco, se non il riverberarsi son fulvi e giallastri come le volpi, e con accenni protratti fino all'attua- Ma la malinconia di questo libro as- come le volpi son selvatici, ma non sai bello non viene dalla sentenzio- degli stati d'animo della protagoni- MARGHERITA GIACOBINO, Marina, lità recente e inserti anche notevoli. sta, di cui Rosetta Loy ci descrive enigmatici". Marina, Marina, pp. 350, Lit 30.000, L'aggiornamento e il rilancio hanno sa e un po' scontata conclusione, bensì dall'apparire e scomparire di con tersa scrittura le metamorfosi: IRENE AMODEI Piemme, Casale Monferrato (Al) 2000 buoni motivi. Alcuni dipendono da dai freschi stupori alle buie, improv- Ferrucci stesso, dal suo persistente mille vite a perdere, di cose e ani- vise cupezze d'una psiche bambina Elisa e Marina, quarantenni ami- interesse per i miti di fondazione e mali, teologi, lucertole, e imperfet- costretta a farsi adulta anzitempo. A che da una vita, cariche di ricordi di gli archetipi (memorabile il saggio tissime talpe mosche bisce. difendersi con l'arma di sguardi una giovinezza squinternata e tra- del 1974 su Omero, L'assedio e il ri- LIDIA DE FEDERICIS asettici che esplorano i corpi quasi GAETANO CAPPELLI, Parenti lontani, sgressiva tra Londra e Torino, han- negandone la fisicità. Solo immagini pp. 415, Lit 32.000, Mondadori, Mila- no appuntamento a Parigi: tra una e immaginario, quindi, in quella sor- no 2000 tartina di hummus e un dolcetto ai NOVITÀ ta d'acquario in cui si dibatte la pro- pistacchi ritroveranno intatta la sva- AA.VV. tagonista, consapevole che neppur Sommando tutti i luoghi comuni gata confidenza degli anni delle co- la mano più piccola - come ha del romanzo di formazione - destino muni, delle case editrici femministe GLOBALIZZAZIONE scritto Garcia Lorca - può aprire la orfano, paesino del profondo sud, e dei micidiali seminari d'italianisti- DELLE RESISTENZE E DELLE LOTTE porta dell'acqua. scoperta del sesso in età implume, ca del flaccido barone universitario L'altra Davos pagg. 176 - lire 17.000 FRANCESCO ROAT vocazione artistica, parenti ricchi e Giacinto Vezzi. Da allora, Elisa è di- lontani, fuga e agguati del destino fi- ventata una signora bene, tentata Seattle non è rimasta isolata: a Davos si sono riuniti i no al rosa dei titoli di coda - Cappelli però da una romantica avventura movimenti emblematici delle resistenze e delle lotte so- ci ha omaggiati di un frizzante, mai extraconiugale; Marina invece, foto- ciali di tutti i continenti, allo scopo di coordinare un'azio- monotono racconto esistenziale. grafa vagabonda e madre single, si ne comune contro gli effetti devastanti del neoliberismo e contro il degrado della democrazia. BRUNO BARILLI, Il viaggiatore volante, Aggiungendo al tutto l'epoca degli è costruita una vita libera e aperta a pp. 209, Lit 26.000, Muzzio, Padova accadimenti, tra gli anni sessanta e tutte le esperienze. Il vero soggetto la fine dei settanta, è lecito aspettar- del romanzo sono però soprattutto fiS Mj 1999 EDITRICE MISSIONARIA ITALIAN A si una piccola enciclopedia del bel gli anni settanta, che sfilano nella Via di Corticella 181 - 40128 Bologna memoria di Marina: dominati dal Sapeva dipingere paesaggi e tempo andato, tra spinelli e capello- lei. (151/326027 - fax 051/327552 - email: ordini(" emi.it - www.emi.il suo grande amore per una misterio- tratteggiare profili con mano abile e ni, mito americano e fenomeni mi- £ Le ambientazioni bucoliche di al- Letterature le grida a cui la donna si abban- sua stessa generazione, come BERNARD MACLAVERTY, Donna al cune liriche si alternano a quelle di dona durante l'amore e si invaghi- Amos Oz e Abraham B. Yehoshua, piano, ed. orig. 1997, trad. dall'ingle- un altro luogo deputato all'amore, il sce di lei, fino a fare del desiderio la medesima capacità critica di ri- se di Giuliana Zeoli, pp. 257, Lit JUAN MELÉNDEZ VALDÉS, I baci letto, mentre il linguaggio simbolico di possederla autentica ossessio- levare tendenze e cambiamenti 26.000, Guanda, Parma 1999 d'amore, a cura di Mario Di Pinto, non disdegna di parlare anche "di ne. La loro vicenda, che in un cre- nella realtà israeliana contempo- testo spagnolo a fronte, pp. 87, allegria, di gelosia, di passione e di scendo di solitudine e follia ac- ranea, pur servendosi di una cifra Il titolo italiano del nuovo roman- Lit 20.000, Le Lettere, Firenze 1999 imitazione della morte". E allora il compagnerà il lettore fino al tragi- poetica radicalmente diversa. zo di Bernard MacLaverty già dice poeta rievoca le parti del corpo co epilogo, s'incrocia con quella Lontana dagli estetismi di Oz, co- il suo contenuto: si tratta infatti del- La poesia del Settecento spa- femminile sulle quali il desiderio ha di numerosi altri personaggi le cui sì come dalle costruzioni forte- la storia di una donna che ha dedi- gnolo riserva a volte felici sorprese, indugiato, in un crescendo di gio- vite sono legate, per circostanze mente simboliche di Yehoshua, la cato la sua vita alla musica, a un tra cui Los besos de amor di chi amorosi ed erotismo. diverse, al medesimo condominio: prosa di Kenaz si concentra mondo fatto di suoni, reali e imma- Meléndez Valdés, recentemente GUILLERMO CARRASCÓN il vecchio e malato consigliere sull'indagine della quotidianità più ginati, di silenzi ed emozioni con- tradotti da Mario Di Pinto. Come condominiale che spende le ulti- prosaica, a volte ritratta nei suoi trastanti. Sempre tesa all'introspe- chiarisce il curatore nella dotta me rabbiose energie nella lotta aspetti più meschini e squallidi. zione e all'analisi, Catherine è sog- Guida alla lettura che precede i te- ostinata contro gli abusi edilizi di Grazie al ricorso allo strumento getta a frequenti crisi di depressio- sti, si tratta di 23 odi che il poeta una coppia di nuovi condomini; un della parodia, i suoi personaggi ri- ne. Ecco allora calibrati flash-back neoclassico scrisse ispirandosi ai YEHOSHUA KENAZ, Ripristinando an- anziano colpito da afasia e co- sultano tanto più riusciti e convin- sul suo conflitto con la famiglia; una Basia dell'olandese Johannes Se- tichi amori, ed. orig. 1997, trad. stretto su una sedia a roteile, e centi quanto maggiore è l'utilizzo famiglia irlandese inserita in una ti- cundus. Alle loro spalle c'era tutta dall'ebraico di Elena Loewenthal, che nella vicinanza della giovane del grottesco nella loro caratteriz- pica comunità cattolica. Catherina la tradizione anacreontica che, pp. 295, Lit 30.000, Mondadori, Mila- colf filippina conosce gli ultimi fal- zazione. Meno incisivo e quasi irri- è stanca di vivere in condizione di passando da Catullo, giungeva si- no 1999 laci bagliori di vita e affetto; il pa- solto risulta il profilo dei personag- inferiorità, di confronto con un no al Rinascimento, anche spagno- dre di un militare di leva che a se- gi femminili non identificabili con mondo religioso che lei, dopo aver lo. La dicitura "poesia erotica" che Un condominio ormai in degra- guito dell'inspiegabile diserzione una palese condizione di disagio perso la fede, non sente più suo, e accompagnava il manoscritto non do non lontano dal centro di Tel del figlio sprofonda in un abisso di psicologico o mentale, come Gabi decide di non tornare più a casa va però intesa troppo drasticamen- Aviv, e nel condominio un appar- dubbi e sensi di colpa. È questo lo o la madre del giovane soldato di- dopo la laurea. Una relazione vio- te: si tratta infatti di versi squisita- tamento dove una giovane donna scenario di Ripristinando antichi sertore. Romanzo a episodi, Ripri- lenta la trascina una volta di più mente sensuali, dolcemente lan- di nome Gabi s'incontra con uno amori, ultimo romanzo di Yeho- stinando antichi amori è costruito nella solitudine, nell'incapacità di guidi, il cui pregio risiede più nella sconosciuto. Nell'abitazione ac- shua Kenaz, scrittore fra i più a partire da singole trame che cor- esprimersi, di fare musica. Frutto di forma che nei contenuti. Le varian- canto Abiram, trentenne frustrato amati in Israele, e che condivide rono parallele, e che in un gioco di un amore infelice è una figlia, An- ti sul tema dell'amplesso che costi- e solo, ascolta da dietro la parete con altri autori appartenenti alla richiami e allusioni si completano na, non desiderata. Ma proprio in tuiscono l'argomento dei poemetti a vicenda, attribuendo alla narra- lei Catherina ritrova la gioia della vi- sono delicatamente allusive, senza zione carattere unitario e armoni- ta, si scopre ad ascoltare un nuovo nulla togliere all'immaginazione e co. Sullo sfondo, una Tel Aviv cao- ritmo: la musica che le è nata den- alla partecipazione del lettore - an- tica e degradata, i conflitti sociali tro e che la renderà famosa; la che di quello contemporaneo -, tra vecchi e nuovi immigrati, e la composizione della sua vita, dei chiamato a interpretare le ambi- crisi dei valori nazionali che in suoi cambiamenti di umore, della guità testuali e a ricercarne le plu-

CHUCK PALAHNIUK, Tight Club, ed. orig. 1996, trad. zione della morte. Ed è anche un avvincente thriller metafi-co superstite della Consegna: il suicidio di massa con il qua- dall'inglese di Tullio Dobner, pp. 215, Lit 25.000, Edi- sico. Il fight club si propaga come un virus - o come un mul-le la Chiesa è riuscita a nascondere ai suoi membri il mecca- mar, Milano 1998 tilevel marketing, che è lo stesso - perché allora "la prima re-nismo preciso e perverso con cui li ha resi schiavi. Cosa c'en- CHUCK PALAHNIUK, Survivor, ed. orig. 1999, trad. gola del fight club è che non si parla del fight club"? Il suo tra il sesso? Lo scoprirete leggendo il racconto che Tender dall'inglese di Michele Monina e Giovanna Capogrossi, leader assoluto, Tyler Durden, è una vera e propria leggendadetta alla scatola nera del Boeing 747 che ha dirottato, e sul pp. 295, Lit 24.000, Mondadori, Milano 1999 metropolitana - amici di amici raccontano di averlo visto -,quale - unico passeggero - sta per schiantarsi sul deserto au- perché allora chiede all'io narrante di non parlare mai di luistraliano. Il romanzo procede dal quarantasettesimo al primo Il bellissimo film di David Fincber - che dopo il successo a Maria? E perché lui e Maria non sono mai presenti allo capitolo, da pagina 289 a pagina 1: è solo una trovata, d'ac- di Seven (1995) non ha più incontrato il favore della critica - stesso tempo? Tutto parte dall'insonnia del protagonista, e cordo, ma ciò ne fa un vero e proprio conto alla rovescia in ha riportato l'attenzione sul romanzo d'esordio di Chuck Pa-gli indizi per giungere alla soluzione non mancano di certo. direzione della deadline. E Palahniuk tiene in piedi fino lahniuk, che non è (come ha scritto qualcuno) la storia di un Survivor, tempestivamente tradotto in italiano, è la prova all'ultimo una vicenda in cui... tutti i nodi vengono al petti- gruppo di ragazzotti annoiati che si riempiono di botte per che Palahniuk è un grande scrittore, e che sta procedendo ne, anche quello che apparentemente potrebbe sembrare un vincere il vuoto esistenziale della Generazione N (nel senso con coerenza in una direzione ben precisa. Stesso stile lapi-suicidio narrativo: l'introduzione di un personaggio onni- di ennesima). Fight Club, piuttosto, è la storia di una rivol- dario del romanzo precedente, ma anche stessa struttura: consciente, quella Fertility Hollis che batte il mondo in cerca di ta disperata contro il nostro sistema di vita; una rivolta cheun io narrante che, poco prima della fine, racconta al pre-qualcosa che la sorprenda, e alla fine lo trova. Anche in que- non può essere tacciata di ingenuità (come ha fatto qualcuno)sente la storia che lo ha portato fino a quel punto. E natu- sto, dunque, come nel romanzo precedente, Palahniuk ricor- per gli esiti disastrosi ai quali perviene e per il messaggio di ralmente stessa ossessione per la morte, ma questa volta nel-re a un espediente fantastico e soprannaturale. Ma dedurne disillusione che in fondo trasmette. È vero: Fight Club è l'en- le relazioni che essa intrattiene con il sesso e la religione. che egli racconti di un mondo immaginario che nulla ha a nesimo romanzo che ci mette di fronte alle assurdità del con- Tender Branson, infatti, è un membro della Chiesa Cree- che vedere con il nostro (e si è detto anche questo) non si- sumismo e del capitalismo; ma lo fa riportando alla luce qual-dish: comunità di austeri cristiani che vivono rifiutando le lu- gnifica leggere Palahniuk, ma casomai esorcizzarlo. cosa di molto più profondo e fondamentale: la nostra rimo- singhe del "mondo di fuori". Anzi, è l'ultimo Creedish, l'uni- PAOLO VINQON

COSMA SIAM, L'IO diviso. Joseph Tu- filo tracciato da Cosma Siani in riginaria", filtro attraverso cui Tu- le voci più significative della nar- Salwa Bakr era stata inserita, a siani fra emigrazione e letteratura, questo volumetto, che raccoglie siani restaura il proprio rapporto rativa italiana e straniera". I rac- sua insaputa, in Lo specchio degli pp. 94, Lit 16.000, Corine, Roma 1999 quattro saggi e una nutrita biblio- con il mondo, sorgente irrinuncia- conti in concorso vengono raccol- occhi (Ananke, 1998), a cura di grafia, non si limita a fornirci su bile di saggezza spontanea e di ti in volume per i tipi di Avagliano Younis Tawfik. Quanto a Muham- Per un singolare complesso di Tusiani esaurienti notizie biografi- primitiva religiosità, è la chiave e presentati a una giuria compo- mad al-Busati, Gamal al-Ghitani e circostanze il nome di Joseph Tu- che e bibliografiche, ma offre della sua personalità complessa sta da mille studenti degli istituti Baha' Taher, alcuni loro romanzi siani, non conosciutissimo nel no- un'interessante interpretazione di intellettuale in bilico tra due cul- superiori di tutta Italia e, successi- sono da tempo reperibili in tradu- stro paese, è sicuramente uno dei dell'itinerario letterario ed esisten- ture, quella italiana e quella an- vamente, a un secondo comitato zione (rispettivamente per Sper- nomi italiani più citati nelle univer- ziale dello scrittore. Nato nel 1924 glosassone, che nella sua espe- formato da cinquanta ascoltatori ling & Kupler, Giunti e Edizioni La- sità degli Stati Uniti: proprio a Tu- nel paese garganico di San Mar- rienza si incontrano senza snatu- selezionati. Per il 1999 col titolo voro, Jouvence). Nonostante la siani la cultura anglosassone è in- co in Lamis, Joseph Tusiani emi- rarsi. Prefigurazioni sono stati pubblica- poca fortuna che i racconti brevi fatti debitrice di molte esemplari grò negli Stati Uniti nel 1947, già MARIOLINA BERTINI ti i narratori italiani in concorso, incontrano in Italia, iniziative come traduzioni di classici italiani, dalle ricco di un bagaglio di ampie let- mentre in Silenzi sono raccolti gli questa di Salerno sono piccoli ca- liriche di Dante al Morgante del ture e di primi tentativi letterari; a undici racconti di altrettanti scrit- polavori in termini di divulgazione. Pulci, dalle Rime di Michelangelo New York intraprese la difficile tori arabi (cinque egiziani, un ma- La panoramica di situazioni che alla Gerusalemme Liberata e ai conquista della lingua inglese e rocchino, una tunisina - vincitrice Silenzi propone non può infatti Canti di Leopardi, per non.citarne del mondo letterario e accademi- Silenzi. Storie dal mondo arabo, a cu-del Premio -, un iracheno, due si- che risvegliare sane curiosità (co- che alcune. L'attività di traduttore co, affermandosi come traduttore, ra di Isabella Camera d'Afflitto, riani e una saudita). Per alcuni me scorre la quotidianità saudita? d'altronde è forse quella che ha poeta e docente universitario di pp. 144, Lit 24.000, Avagliano, Saler- - come Ibrahim 'Abd al-Magid e quali sono i rapporti con l'Occi- procurato a Tusiani maggiore no- letteratura italiana. Siani, che no 1999 Nada al-Tasan - si tratta della pri- dente e con l'occidentalizzazio- torietà, ma non è l'unica in cui si esplora ogni versante della polie- ma traduzione in italiano. Muham- ne? sono veramente così inermi le sia impegnato: la sua vasta pro- drica produzione di Tusiani, si Giunto alla sua terza edizione, il mad Barrada, Nafla Dhahab, Hay- donne? la paura, l'allegria, la duzione comprende versi in italia- sofferma con particolare sensibi- Premio Stellato (dal titolo di una dar Haydar, Walid Ikhlasi e Fu'ad complicità hanno una nazionalità no, in latino, in inglese, in verna- lità sulla vena di nostalgia e me- poesia di , al quale al-Takarli erano invece già pre- precisa?) e anche tutti quei nomi e colo garganico, saggi critici, pro- moria della terra natale che per- è dedicato) viene annualmente senti nell'antologia Narratori arabi cognomi difficili, a furia di vederli se narrative e una monumentale corre i suoi testi, accentuandosi bandito dalla Provincia di Salerno del Novecento, pubblicata da scritti, perdono la loro pretesa im- autobiografia, pubblicata in tre nei versi degli anni novanta e nel- con intento di "diffondere fra i gio- Bompiani nel 1994 a cura di Isa- pronunciabilità. volumi tra il 1988 e il 1992. Il pro- la vasta autobiografia: la "terra o- bella Camera d'Afflitto, mentre vani la conoscenza di alcune tra FRANCESCA PREVEDELLO , L'INDICE

SDEI LIBRCHEDEI DEL MESE MICHEL RIO, Morgana, trad. dal fran- pensare alla differenza tra Lo hob- della diffidenza, della dipendenza e ché una manciata di miti greci an- lità, fragile e insieme di una forza cese di Annamaria Ferrerò, pp. 165, bit e II Signore degli Anelli, di cui dell'odio. La rivalità, covata negli tichi continua a dare la sua forma sovrumana e quasi onnicompren- Lit 28.000, Instar Libri, Torino 1999 Tolkien era pienamente consape- anni, esplode per uno stupido vitale alla nostra percezione di noi siva. L'ottantasettenne psicanali- vole), ma anche all'interno della scherzo, i ruoli si trasformano - chi è stessi e del mondo?" E, approfon- sta e scrittore belga Henry Bau- Dopo aver dedicato a Merlino, stessa opera, a seconda dei prota- sano mostra le ferite della solitudine dendo la sua analisi, giungeva a chau è ormai noto in tutto il mondo nel 1989 (Instar Libri, 1994), una gonisti dei singoli episodi. Inoltre, e della dipendenza, e il cieco si la- scandagliare minuziosamente per le sue rivisitazioni di miti anti- biografia immaginaria che rielabo- non sono solo i personaggi che si scia andare a una rancorosa idea- l'Antigone di Sofocle, che Hegel chi in forma di romanzo. Con il suo rava liberamente spunti tratti dal ci- esprimono in modo diverso (un re lizzazione di sé -, fino a un ambiguo definì "l'opera d'arte più perfetta ultimo Antigone (prix Rossel, clo arturiano, Michel Rio ha ora ri- non parla come un mendicante, un lieto fine, in cui si prospetta una re- che lo spirito umano abbia mai 1997), si chiude il percorso circo- creato, con lo stesso metodo, la fi- elfo non parla come uno hobbit), denzione per gli affetti. Un testo me- prodotto". Alla base della tragedia lare iniziatosi nel 1990 con Edipo gura e le vicende di Morgana. Né ma lo stesso Tolkien varia registro lanconico, patetico a volte, e forse di Antigone sta il conflitto che sulla strada (Giunti, 1993). fata benefica, quale la descrissero linguistico a seconda dei contesti, sbrigativo se paragonato ad altre avrebbe segnato la fondazione e CINZIA BIGLIOSI i più antichi testi del ciclo, né maga passando da uno stile colloquiale e patografie di rapporti amorosi o di la formazione delle strutture di pa- lasciva e crudele, quale divenne burlesco a uno lirico, dalla solen- famiglia, come Morire o Ricchezza, rentela e delie istituzioni civili in nei poemi più tardi, la Morgana di nità arcaica alla quotidianità più ri- scritti da Schnitzler ancora negli an- Occidente. La densità simbolica Rio è piuttosto un'incarnazione del- lassata. Si ritrova così all'interno ni novanta, ma non privo di fascino. del personaggio di Sofocle conti- la scienza, con le sue contraddizio- dell'opera di Tolkien l'intera tipolo- Felice la resa del conflitto tra i due nua a riprodurre incessantemente GEORGE MOORE, Morrison's Hotel, ni, la sua disumanità e la sua irresi- gia classica degli stili: sublime, protagonisti tra motivi occasionali e interpretazioni a volte opposte. La Dublino, ed. orig. 1914, trad. dal- stibile forza di seduzione. Artù, che medio e tenue, tragico, elegiaco e l'inglese di Carmine Mezzacappa, rappresenta la mistica della caval- comico. Non è difficile far corri- pp. 136, Lit 26.000, Tranchida, Mila- leria, e Merlino, che impersona in- spondere a ciascuno stile partico- no 2000 vece la saggezza, la ameranno en- lari personaggi, razze, episodi, luo- trambi, di ambiguo e invincibile ghi, epoche della storia della Terra Il Morrison's Hotel di Dublino, amore. In lei dovranno però ricono- di Mezzo. L'importanza del lin- condotto dall'ottima signora Baker, scere l'implacabile distruttrice del- guaggio nell'opera di Tolkien (filo- è un grande albergo che si trova la loro più cara creazione, il mondo logo e inventore di lingue, dalle all'angolo con Dawson Street e si della Tavola Rotonda; perché Mor- quali si sviluppa tutta la sua opera affaccia sul vetusto College Green: gana è l'ombra che ne accompa- narrativa) è inoltre confermata dalla ai tempi della nostra storia offriva gna lo splendore e ne annuncia la sua poetica, presentata nello scritto una delle migliori accoglienze pos- fine. La scrittura tersa di Michel Rio Sulla fiaba. Tale poetica è basata sibili in città e garantiva un servizio - ben resa dalla traduttrice - im- sulla nozione di incanto: mentre la efficiente e garbato. Su tutto il per- bocca spesso la strada accattivan- magia cerca di trasformare il Mondo sonale, campeggia Albert Nobbs, il te dei facili filosofemi new age\ la Primario (il mondo reale), l'incanto cameriere più fidato e apprezzato incorniciano fantasiose illustrazio- - attraverso il quale si esplica il po- da tutti gli ospiti "grazie a un carat- ni, tratte questa volta da un antico tere mitopoietico del linguaggio - tere compiacente, per la sua man- codice irlandese. mira alla creazione di un Mondo Se- canza di interesse nella gente". MARIOLINA BERTINI condario, il mondo appunto delle Come una guida turistica letta da opere di Tolkien. un turista svogliato, inizia il raccon- GUIDO BONINO to della storia della vita del signor Nobbs, una vita che si svolge tutta intorno a pochi isolati, oltre il fiume MASSIMILIANO MORINI, Le parole di Dodder fino a raggiungere Sack- Tolkien, pp. 107, Lit 23.000, Moby- ai * A-1— ville Street e poi, qualche volta, il dick, Faenza (Ra) 1999 ARTHUR SCHNITZLER, Geronimo il cie- mare. Se a qualcuno venisse vo- co e suo fratello, ed. orig. 1900, a cura profondi, appassionante il gioco ricchezza del testo greco e, per glia, potrebbe seguire i passi del Tratto da una tesi di laurea, il li- di Beppe Benvenuto e Alessandra Ia- dell'autore con i cascami del ro- noi, la sua costante attualità, ali- signor Nobbs, entrare nei pub, bro di Morini affronta - pur in breve dicicco, pp. 75, Lit 10.000, Sellerio, manticismo, e da seguire (per chi menta le sue radici con quelle scendere al fiume e sedersi con lui, spazio - l'intera opera di Tolkien: Palermo 2000 conosce meglio Schnitzler) il filo in- che, sempre secondo le acute os- alzarsi e poi tornare a inerpicarsi non solo Lo hobbit, Il Signore degli trecciato di autobiografia e proiezio- servazioni di Steiner, sono le cin- su e giù per i mille frammentari gra- Anelli e il Silmarillion, ma anche al- Il racconto di Schnitzler che Selle- ni che lega la vicenda di Geronimo que costanti fondamentali sulle dini che disturbano l'attività freneti- cune opere minori che non fanno rio propone in questi giorni per la e Carlo a quella ben più tragica di quali la contraddizione della con- ca dei camerieri del Morrison. Così parte del ciclo della Terra di Mez- cura di Beppe Benvenuto e Ales- Robert e Otto in Fuga nelle tenebre. dizione umana poggia, ossia l'op- otterrebbe un condensato di dubli- zo. In alcune di queste (e precisa- sandra ladicicco, Geronimo il cieco ROBERTA ASCARELLI posizione uomo-donna, vecchiaia- nesità davvero insolito. Un impasto mente nelle Lettere di Babbo Nata- e suo fratello, non fa parte dei testi giovinezza, società-individuo, vivi- fatto di malinconia, di miseria, di le e in Mr. Bliss, ma non in II cac- canonici per gli amanti del fine se- morti, uomini-divinità. Nella com- isolamento ma anche di sogni, di ciatore di draghi, una versione co- colo austriaco: mancano ammicca- presenza di torto e ragione, lo ironia, di dignità. Il racconto, in mica e in minore di Lo hobbit) ven- menti o traviamenti passionali, le scontro etico tra jus sanguinis e realtà, è giocato su un doppio tra- gono ritrovati insospettabili lati morbide tappezzerie dell'esteta, o HENRY BAUCHAU, Antigone, ed. orig. jus civitatis resta insanabile e vestimento così a lungo vissuto da oscuri, che richiamano quelli delle verità misteriose e inquietanti da 1997, trad. dal francese di Angela Vi- pressoché indicibile. La versione svuotare' l'identità di chi lo ha por- opere più famose. Ma il principale portare alla luce mostrando un irri- tale, pp. 317, Lit 24.000, Giunti, Fi- romanzata del mito propostaci og- tato. E la città, una Dublino in que- obiettivo del libro di Morini è quello verente fastidio per le apparenze. renze 1999 gi dai tipi di Giunti cerca di supe- sto caso ineditamente decorosa, ri- di fornire un'analisi linguistica Lontano da Vienna, nell'idillio di una rare nei fittissimi dialoghi dei per- sponde nascondendo anch'essa le dell'opera di Tolkien, così ricca di strada montana ai primi rigori Nell'introduzione al suo Le An- sonaggi questa indicibilità, e sca- ragioni più profonde della sua su- stili diversi. Lo stile varia infatti non dell'autunno, un cieco e suo fratello tigoni (1984; Garzanti, 1995), va nel profondo di Antigone, per- perficiale convenzionalità. solo da un'opera all'altra (basti vivono il piccolo dramma familiare George Steiner si chiedeva "per- sonaggio dalla misteriosa sensibi- CAMILLA VALLETTI

PIERRE ASSOULINE, La cliente, ed. orig. 1998, trad. dal negozi sono l'uno di fronte all'altro come cinquantanni nessioni simboliche. Seguendo questa chiave di lettura, francese di Carlotta Clerici, pp. 168, Lit 24.000, Guan- prima. La domanda che spinge il narratore a proseguire si esce dal quadro del giallo e si entra nel campo della da, Parma 2000 l'indagine riguarda il movente della delazione. La storia speculazione morale. La colpevole che è stata a sua vol- assume ora un andamento patetico più vicino al registro ta vittima è la Trancia, un paese che come la fioraia non La cliente è il primo romanzo pubblicato da Pier- del melodramma che non all'intelligenza affettiva di un ha osato per anni guardarsi allo specchio. L'errore per re Assouline, già noto in Francia come biografo di Ga- Maigret. La fioraia, che mantiene nei suoi atteggiamen- Assouline starebbe nel credere che si possa trovare una ston Gallimard, di Simenon e di Hergé (il creatore di ti una sfumatura razzista, ha denunciato "quelli là" spe- spiegazione facile e risolutiva di tutto. Nelle chiese non Lintin). rando di ottenere in cambio la liberazione di suo fratel- ci sono specchi, a un certo punto la fioraia va a inginoc- A metà del romanzo il quadro è chiaramente delinea- lo, prigioniero in Germania. Speranza poi delusa (e in- chiarsi nella cappella di Notre-Dame-du-Pardon: "Non to: abbiamo le vittime, la colpevole (la cliente, appunto), genua: un poliziotto francese non era in grado di ottene- c'era niente che le restituisse la sua immagine. Nient'al- le circostanze. Durante la seconda guerra mondiale in re un favore simile dagli occupanti; ma all'autore del li- tro che la sua coscienza. Ogni riflessione, lì, veniva san- Francia, al tempo dell'occupazione tedesca, una fioraia bro un'osservazione simile non viene in mente). Due o tificata. Si era inondati da un chiarore di infinita purez- denuncia alla polizia con una lettera anonima i pellicciai tre ebrei sono morti per nulla, come tanti altri persegui- za". Secondo il romanziere, nella vicenda non c'è stato ebrei che prima avevano il negozio di fronte al suo. Pie- tati di quegli anni. Ma non è questo il dramma al centro neppure un colpevole definito. Alla fine si capisce che il gandosi alle nuove disposizioni antisemite, i pellicciai del racconto. Assouline si interessa alla fioraia, che alla vecchio pellicciaio Fechner, sopravvissuto allo stermi- avevano dovuto cedere la loro attività. Di fatto non ave- Liberazione è stata arrestata ed è rimasta in prigione per nio, aveva identificato la delatrice e non aveva parlato vano smesso di lavorare. Avevano cambiato indirizzo e un giorno o due. Tornata a casa, è stata scambiata dalla dopo la guerra. Sarebbe questa la saggezza suprema: continuavano a ricevere di nascosto i loro clienti in un gente per una di quelle donne che erano state con i te- "Essere capaci di spiegare il Male e tacere". Tanto ru- appartamento. La fioraia che è stata e continua a essere deschi: rapata a zero, è stata esposta al pubblico ludibrio, more per nulla? Non proprio: tante pagine per spiegare loro cliente conosce quell'indirizzo e lo svela in una let- ed è stata così punita per un crimine che non aveva com- la riluttanza a voltare pagina. Ma quando, nella rifles- tera che verrà conservata negli archivi di polizia, e sco- messo. Ha pagato, e si è per questa via riscattata agli oc- sione sulla banalità del male, a prevalere è la banalità, perta mezzo secolo dopo dal narratore. Dopo un inizio chi di Assouline. si è tentati di pensare con l'autore che quel passato non un po' macchinoso, la vicenda conquista l'attenzione del Rimane ora da scoperchiare il doppio fondo della va- merita di passare. lettore. Lutto ruota intorno a un angolo di Parigi, i due ligia. Nel romanzo è presente una sfilza nutrita di con- GIOVANNI CARPINELLI •••••• L'INDICE

DEI LIBRI DEL MESE

dice d'onore e nuovi crimini legati dell'Esposizione coloniale di Pari- tro kanak, una trentina di "canni- pendentisti un'avventura che sa- Gialli a un malessere e uno squilibrio gi, centoundici kanak - autoctoni bali" da esibire in qualche nume- rebbe solo rocambolesca se non profondo, collegando un ricco della Nuova Caledonia - vengono ro. Su questo antefatto Daeninckx fosse anche tragica. Più che i WILLIAM MCILLVANNEY, Laidlaw. In- mosaico di storie individuali che inviati in Europa, ospiti per lo più innesta un breve romanzo che, se personaggi, poi, sono i luoghi a dagine a Glasgow, ed. orig. 1997, a cu- tracciano l'immagine di una città dello zoo alle porte di Parigi. In non fosse per gli strafalcioni della essere protagonisti, la metropoli- ra di Carmine Mezzacapa, pp. 326, amata con dolore. Niente di nuo- quei giorni però, proprio nello traduzione, si leggerebbe d'un tana in questo caso, dove il narra- Lit 30.000, Tranchida, Milano 2000 vo, evidentemente, e con qualche stesso zoo, muoiono i coccodrilli. fiato, e che racchiude i temi cari tore si mette sulle tracce della fi- cedimento retorico legato al fer- Bisogna sostituirli. Ed entra così all'autore. La memoria innanzitut- danzata mandata a sua insaputa Ex insegnante, giornalista e vore sociale e al desiderio di in gioco un circo tedesco, che si to: è un sopravvissuto, ormai an- a sostituire coccodrilli. La metro- saggista, romanziere, poeta e "poeticità": eppure McIllvanney, offre di barattare coccodrilli con- ziano, a raccontare a giovani indi- politana appare qui come un con- sceneggiatore, McIllvanney è una disincantato e partecipe come il centrato di umanità e di solida- presenza centrale nella vita cultu- suo eroe, riesce a dare vita a per- rietà; sarà un senegalese addetto rale e politica scozzese, fervente sonaggi credibili e intensi, e il ri- alle pulizie, anche lui un escluso, sostenitore di una rinascita nazio- sultato appare più interessante e ad aiutare l'improvvisato insegui- nale sui valori della giustizia so- incisivo di tanti prodotti analoghi tore, e lo si sentirà raccontare: ciale e sull'identità culturale. Laid- provenienti da firme più note e sti- "Quasi tutti i giovani del mio vil- law ben rappresenta la sua idea mate. laggio sono morti a Verdun. A di scrittura come impegno, rifles- PAOLO MANERA causa dei gas... I soldati bianchi sione e divulgazione, all'interno non volevano muovere all'assalto, dei codici del poliziesco per ap- e il generale ha chiesto di salvare passionare e provocare nel con- la Francia proprio a noi, fucilieri tempo una riflessione aperta ai delle truppe coloniali. Siamo dubbi e alle contraddizioni. Jack DIDIER DAENINCKX, Cannibale, ed. emersi dal fango (...) senza ma- Laidlaw, il protagonista della sto- orig. 1998, trad. dal francese di Mau- schere, spinti dalla polizia militare ria, è un ispettore di polizia dai rizio Ferrara, pp. 98, Lit 15.000, Lavo- e dai gendarmi, che invece erano metodi anticonvenzionali, che af- ro, Roma 1999 protetti e abbattevano i fratelli se fronta nel degrado di Glasgow il tentavano di scampare alla nu- caso di una ragazza stuprata e Nel 1998, dopo un secolo e be mortale". Quando parla delle uccisa evitando categorizzazioni, mezzo di storia coloniale, la Nuo- contraddizioni della storia Dae- stereotipi e cinismo; nell'indagine va Caledonia - territorio francese ninckx sa esattamente dove incontra famiglie devastate dai d'oltremare - imbocca una strada affondare il bisturi; si potrà rileg- fallimenti personali, giovani in cri- che potrebbe sfociare nell'indi- gere a questo proposito La morte si d'identità emotiva e sessuale, pendenza. Lo stesso anno Dae- non dimentica nessuno (1989, l'underworld pittoresco e violento ninckx ripesca un curioso fatto di Feltrinelli 1997). tra vecchi delinquenti con un CO- cronaca. Nel 1931, in occasione SYLVIE ACCORNERO

JEAN-CLAUDE IZZO, Solea, ed. orig. 1998, trad. dal fran- rapporto con l'altro sesso. Distrutto dalla perdita della in quanto matrice della nostra civiltà, "nostro liquido am- cese di Barbara Ferri, pp. 218, Lit 26.000, e/o, Roma donna amata, quella Loie continuamente rievocata attra- niotico originario", per riprendere la definizione di Clau- 2000 verso la musica struggente di Miles Davis, Solea appunto, dio Magris, sia anche madre di tutti i contrasti, Dio e il che la stessa Loie definiva "la colonna vertebrale del can- diavolo, la tragedia e il monoteismo. Izzo andava oltre, so- Al lettore sensibile, che ha seguito l'ex poliziotto Mon- to flamenco", Montale si ritrova invischiato da un'ex stenendo che "nel momento in cui Caino uccise il fratello tale da Casino totale (e/o, 1998; cfr. "L'Indice", 1999, amante, Babette, in una orrenda storia di mafia dalla qua- Abele, il Mediterraneo raccontava il primo romanzo noir n. 3) a Chourmo (e/o, 1999), non può sfuggire l'acre odo- le sa che difficilmente potrà sfuggire. "La vita puzzava di "; il polar mediterraneo non sarebbe quindi altro che re di morte che prende alla gola sin dall'esergo di Solea, morte" è la prima frase del primo capitolo, che chiude ri- "l'accettazione fatalistica del dramma che pesa su di noi a dove si dice "che è normale baciare un cadavere e che ci petendo "la vita puzzava di morte, non mi ero sbagliato". partire da quell'istante". Per Izzo Lo straniero di Camus sono momenti nella vita in cui bisogna farlo". Oppure, E Marsiglia, come si addice al coro della tragedia anti- è il "romanzo contemporaneo che ha fondato il polar me- per misurare il senso dell'incombente tragedia, basterà ca, amplifica le gioie semplici del solitario protagonista diterraneo". In un articolo per il "Nouvel Observateur", uno sguardo ai titoli dei vari capitoli - che in Izzo sono (l'amicizia, la presenza di una donna che sta per essere nei giorni in cui Solea usciva in Francia (maggio 1998), sempre stati una vera sintesi dell'anima del protagonista; amata, il cibo, la bottiglia di Lagavulin che lo accompagna Izzo scriveva: "la tragedia collettiva, sia nei Balcani sia in e questo vale non solo per la trilogia di Montale, ma an- fino all'ultimo) e le sue immani pene: la perdita di questa Algeria, incontra quella individuale in uno stesso sangue che per I marinai perduti e II sole dei morenti, di prossi- donna, di un amico d'infanzia e altri cadaveri ancora che nero. Di fronte alle fratture che hanno segnato la storia ma pubblicazione per le edizioni e/o. Ne citiamo alcuni la mafia semina attorno a lui affinché sia ben chiaro chi è del Mediterraneo, gli artisti hanno risposto instancabil- che ci sembrano particolarmente significativi: 2. Nel qua- il più potente. Il mare, l'intensità del sole e la carica uma- mente con la passione di un mare unificatore". le l'abitudine alla vita non è una vera ragione per vivere; na di Marsiglia nulla potranno però contro un destino di Izzo avrebbe dovuto essere in Italia a febbraio, ma un 3. Nel quale non è inutile avere qualche illusione sulla morte. tumore lo ha stroncato un mese prima. Vogliamo ricor- vita; 11. Nel quale è proprio la vita che si recita, fino È lo stesso Izzo a sottolineare la filiazione del noir dal- darlo con la colonna sonora dei suoi libri, alla rinfusa: il all'utimo respiro. la tragedia greca. È convinto che le "condizioni sociali blues di Lightniri Hopkins, Brel, Brassens e Eerré, il tan- Solea ha lo stesso ritmo lento della tragedia, quella clas- dell'uomo contemporaneo, che sono l'oggetto dell'inchie- go - ma non troppo, per la nostalgia -, il rap di MC So- sica, la cronaca di una morte annunciata, e il lettore, co- sta del nuovo romanzo noir, siano la forma moderna del laar, Besame mucho, gli Sketches of Spain di Miles Da- me lo spettatore antico, partecipa solo indirettamente, at- destino". Nel 1998, in occasione del festival Etonnants vis e Gii Evans, i Massilia Sound System, IAM e gli altri traverso lo sguardo del protagonista, ai momenti più vio- Voyageurs, dedicato quell'anno al Mediterraneo, Izzo gruppi marsigliesi con il chourmo, Paolo Conte e il piani- lenti. Montale ha intuito che è tempo di bilanci delle sue aveva curato assieme a Michel Le Bris un'antologia, Me- sta sudafricano Abdullah Ibrahim. attività, dell' esistenza, ma soprattutto del suo personale diterranée (Librio). Vi emergeva come il Mediterraneo, SYLVIE ACCORNERO

SIMON SLNGH, Codici & segreti, ed. scriverlo sul cuoio capelluto di un sue comunicazioni, continuamente ELIZABETH GEORGE, Il morso del ser- mento o di odio nei confronti del- orig. 1999, trad. dall'inglese di Stefano corriere con la testa rapata. L'infor- inventando nuovi sistemi per scrive- pente, ed. orig. 1999, trad. di Maria la vittima. Naturalmente non tutti Galli, pp. 416, Lit 33.000, Rizzoli, Mi- matore doveva recapitare ai Greci la re in codice; per difesa, per gioco, o Cristina Pietri, pp. 574, Lit 32.000, si rivelano essere soltanto ciò che lano 1999 notizia che Serse, il re di Persia, si per l'oscuro fascino dell'occulto. La Longanesi, Milano 2000 appaiono, e ben presto risulta stava armando contro Sparta e Ate- crittografia non è una scienza di evidente che la figlia di un agen- Per sfuggire alle cento orecchie ne. E partì, il latore, solo quando gli scarsi cultori, rara, o solo per iniziati: È fra Londra e la campagna del te dei servizi segreti ritiratosi ad del già occhialuto arcivescovo di furono ricresciuti i capelli; facendosi è la lingua dello spionaggio e del Derbyshire che si nasconde la amministrare un albergo di lusso Salisburgo, Wolfgang Amadeus Mo- di nuovo rasare arrivato a destina- controspionaggio, del celebre Sher- causa della morte della giovane conduceva lontano dalla famiglia zart nella corrispondenza col padre zione per mostrare il messaggio. Un lock Holmes esperto di scritture ci- donna partita per un'escursione e un'esistenza ben diversa da quel- scriveva in codice. Ma il bisogno di po' macchinoso, però l'informazione frate, di Edgar Allan Poe, ritenuto il ritrovata in una zona della bru- la della bella ragazza da marito. difendere un messaggio da spioni non venne intercettata dalle guardie più grande crittografo dei suoi tem- ghiera popolata di megaliti prei- L'investigatore Lynley - familiare interessati, o pettegoli curiosi, è anti- persiane. L'autore del libro è un in- pi. Singh ricostruisce tra l'altro la storici. Le indagini dell'aristocrati- ai lettori di Elizabeth George - si co come il mondo; esiste una scien- glese nato nel Somerset, professore controversia, non certo cavallere- co ispettore di New Scotland accompagna questa volta a un za dal suo particolare fascino, ia crit- di fisica che ha già pubblicato due sca, del 1824, tra Jean-Frangois Yard Thomas Lynley dovranno nuovo assistente: la sua collabo- tografia, che studia il modo di occul- anni fa L'ultimo teorema di Fermat, Champollion e l'inglese Thomas dunque partire da lì, e dai preve- ratrice Barbara Havers ha infatti tare e decifrare una scrittura dai si- con cui ha iniziato ai misteri della Young, per la paternità della decifra- dibili contrasti con l'ispettore di subito un provvedimento discipli- gnificati nascosti. La sua storia, matematica migliaia e migliaia di let- zione dei geroglifici egiziani, e spie- polizia locale, per scavare negli nare a causa di un episodio avve- raccontata in Codici & Segreti di Si- tori. Come dire un maestro della di- ga i principi di funzionamento di ambienti più diversi della capitale nuto nel romanzo precedente. Ma mon Singh, è costellata di fatti gusto- vulgazione scientifica. Dall'antica Enigma - la macchina tedesca che, - secondo lo stile consacrato da anche per lei, simpatica figura di si, aneddoti suggestivi; che testimo- Grecia ai nostri giorni, dai geroglifici durante la seconda guerra mondia- Ruth Rendell e P.D.James - e ri- donna sempre trascurata nel- niano quanto gli antichi, pur poveri della Stele di Rosetta a Internet, le, criptava i messaggi del comando costruire le ragioni del delitto, l'aspetto, fumatrice, sovrappe- di mezzi, fossero ricchi di fantasia e sempre inseguendo i percorsi della centrale per garantire il segreto mili- raccogliendo tracce a prima vista so ma con una determinazione e inventiva. Ne è conferma leggere scrittura in codice, lungo tremila anni tare. A pagine di erudizione e di sto- sconnesse e muovendosi in un uno spirito d'iniziativa a tutta pro- che nel V secolo a.C., per mandare di storia, scoprendo con stupore ria si alternano pagine di suspense folto gruppo di personaggi di am- va, c'è in serbo qualche soddisfa- un messaggio segreto dalla Persia quanto sia stato sempre profondo il degne di una spy story. bo i sessi, ciascuno sospettabile zione. in Grecia, non ebbero di meglio che bisogno dell'uomo di secretare le per più di un motivo di risenti- MICHELE STELLATO GIULIA VISINTIN „ LINDICE

STEFANO MASO, LO sguardo della ve- NICOLETTA PALMIERI, L'eroe al bivio: metastorica, bisogna sempre con- gno bolognese di cui qui si raccol- rità. Cinque studi su Seneca, pp. 187, modelli di "mors voluntaria" in Seneca testualizzare). E inoltre, come gono gli atti. Nel primo dei tre bloc- Lit 32.000, Il Poligrafo, Padova tragico, pp. 203, Lit 25.000, Ets, Pisa giungeva lo stoicismo a coniugare chi che raggruppano i numerosi in- Lucio ANNEO SENECA, Dialoghi, a 1999 1999 la felicità con la morale, l'interesse terventi le molteplici influenze sene- cura di Paola Ramondetti, pp. 936, individuale con quello universale? cane nell'antichità sono esplorate Lit 120.000, Utet, Torino 1999 Filo conduttore del libro è il pro- Il saggio di Nicoletta Palmieri si Ciò non poteva avvenire se non da Massimo Cacciari (Seneca de- blema, arduo e avvincente, dei sa- costruisce sulla sottile distinzione, attraverso un lungo e faticoso pro- mitizzatole e rielaboratore del- Dopo la pubblicazione delle Let- pere del sapiens stoico: poiché il tipicamente stoica, fra suicidio ra- cesso di autotrasfigurazione, una l'eredità ellenistica, e in quanto tale 2 tere a Lucilio (1951, 1969 ), delle trasparire della verità, il lento e la- zionalmente motivato - l'autentico vera e propria "metabolizzazione" ponte verso l'era cristiana), Gualtie- Tragedie (1987) e delle Questioni borioso dispiegarsi del senso del suicidio stoico - e irrazionale fuga dell'anima in sapienza. È attraver- ro Calboli (il Seneca "inimitabile" di naturali (1989), la collana dei Tutto, non può non rimandare nella morte. Non sempre la scelta so una lettura delle Lettere a Luci- Quintiliano), Antonio Carile (il Sene- "Classici Latini" della Utet si arric- all'esistenza di un soggetto che di della mors voluntaria è la più co- lio che l'autore formula questi pro- ca del De clementia, con le sue chisce di un altro volume, dedicato questo dispiegarsi si fa insieme at- raggiosa, talvolta vi sono ragioni blemi, confrontando puntualmente contraddizioni rispetto al modello ai dieci trattati di Seneca che la tra- tore e spettatore. Il modello di tale che impongono di astenersene. le fonti del primo stoicismo, e nel- della regalità ellenistica), Alba Maria dizione manoscritta raccoglie sotto processo è quello dell'autoreferen- Una di queste è il dolore dei con- lo stesso tempo attualizzandone i Orselli (Martino di Braga autore di il titolo complessivo di Dialoghi. zialità: la verità conosce (guarda) giunti che sopravvivono: il motivo, contenuti: con un gusto per la di- un falso senecano di grande fortuna Dialoghi di nome, ma non di fatto: se stessa nel proprio manifestarsi che al filosofo è suggerito dalla gressione che continuamente fa nel Medioevo). Nella seconda se- Seneca si rivolge sempre a un in- attraverso il sapiente che la inter- propria coscienza (il Seneca delle slittare ii discorso in direzione di zione Emilio Pasquini, Marco Santa- terlocutore - sia esso fittizio o, co- roga. Fondare il sapere del sa- epistole, che pur gravemente ma- modelli storici simili, seppure ine- gata, Maria Grazia Biasio analizza- me nel caso delle tre Consolazioni, piente - che da un canto è guida lato sceglie di continuare a vivere quivocabilmente diversi. Con un no le presenze senecane rispettiva- reale - senza però che quest'ulti- al suo agire, dall'altro trova nel- per non arrecare dolore al padre, o tono vivido che mantiene sempre mente in Dante, Petrarca e nel- mo intervenga direttamente nella l'azione il suo ineludibile banco di alla moglie), diventa nelle tragedie alta la tensione, Paul Veyne ci dà l'umanesimo romano del secondo discussione. La sola eccezione è prova - esigeva di saldare il piano appello "ricattatorio" da parte del un quadro dell'etica stoica - "la fi- Quattrocento. Dell'influenza di Se- l'inizio del De tranquillitate animi, ii etico con quello gnoseologico/on- padre o della figlia dell'aspirante losofia più incredibile per un mo- neca tragico si occupano Giancarlo dialogo che vede Sereno, amico tologico; e questo, come sottolinea suicida (Anfitrione nel!Hercules fu- derno" - ricco e dettagliato, e al Giardina (tra Quattrocento e Seicen- carissimo di Seneca e prefetto dei Stefano Maso, induceva già i primi rens, Antigone nelle Phoenissae). Il contempo una descrizione a tinte to), Andrés Pocina (teatro spagnolo vigili di Nerone, aprire la discussio- stoici a prese di posizione squili- tipo di morte scelto con le sue ade- forti di un mondo pieno di passio- del XX secolo) e, riguardo agli ap- ne, basata sul contrasto fra il desi- branti (Aristone a favore dell'etica, renze o i suoi scarti rispetto ai mo- ni e contraddizioni, il mondo di Se- passionati esercizi di traduzione derio intenso di una vita ritirata, in- Crisippo a favore della logica). Tra delli greci diviene un prezioso se- neca. Non privo di alcune felici in- che Alfieri eseguiva sulle tragedie teramente dedicata alio studio, e le autopresentazione della verità (at- gnale di possibili interventi stoi- tuizioni interpretative, questo libro senecane, Alfonso Traina. L'ele- ammalianti sirene della vita pubbli- traverso le strutture logiche) e cheggianti: Fedra e Giocasta, sce- brillante suscita talvolta l'impres- mento tragico diviene metafora nel- ca. Sull'onda delle celebrazioni del scelte dell'etica, tra conoscere e gliendo la morte per spada, la più sione che certe formule, certi slo- la drammatizzazione della storia e bimillenario delia nascita di Seneca agire, Seneca colloca l'intervento nobile per i romani (e ricusando gan, pur così efficaci (o forse pro- dell'esistenza attuata dal Seicento e dei numerosi convegni che han- mediatore della retorica, facendo l'ignominiosa morte per impicca- prio per questo?) liquidino un po' barocco, con la sua dialettica di no ricordato la figura del maestro così della verità il "frutto di convin- gione che il teatro greco riservava troppo sbrigativamente nodi con- ostentazione/interiorizzazione (Ezio di Nerone, il volume curato da Pao- cimento ricercato e da ultimo deli- alle suicide), imprimono alla loro cettuali di grande densità. Para- Raimondi). La ricezione di Seneca e la Ramondetti, arricchito da una fin berato più che di deduzione ne- morte il sigillo della razionalità stoi- dossi dell'etica stoica e contraddi- del suo ideale pedagogico in Fran- troppo densa introduzione, da un cessaria". Ciò che conta di più è ca. Non convincono, per contro, zioni del Seneca filosofo-politico cia è oggetto della ricostruzione di ampio commento (pieno di continui sempre il momento soggettivo del- quei personaggi che escogitano giungono a un parziale scioglimen- Jean-Marie André, mentre Walter rimandi interni) e da un utilissimo la persuasione, quello che muove morti prolungate ed elaborate: la to nell'epilogo, dove Veyne inter- Tega lo studia come emblema delle indice di concetti e di immagini no- all'assunzione di responsabilità e loro volontà di morire vacilla, poi- preta le Lettere a Lucilio come vero tensioni tra philosophes e dispoti- tevoli, offre al lettore una panorami- si traducè in scelta etica. Ai diffici- ché non è sostenuta dalla ragione e proprio "testo di opposizione": smo illuminato (la bella apologia ca molto interessante sullo stoici- li equilibri dello stoicismo i tre sag- (Teseo ed Edipo devono restare l'apoliticità ostentata diverrebbe al- che ne fa Diderot, non giustifica, smo romano. Ognuno degli argo- gi centrali del volume (uno dei rari degli "aspiranti suicidi"). Tuttavia, lora provocatoria presa di posizio- bensì rende conto delle dure scelte menti trattati (la provvidenza, la a considerare Seneca come vero osserva opportunamente Nicoletta ne nei confronti del tiranno. Con la del Seneca politico). Michael von coerenza interiore del sapiente, filosofo) offrono uno sfondo nei Palmieri, non dobbiamo leggere in consapevolezza di non poter più in Albrecht, sulle tracce di Seneca nel- l'ira, la felicità, la vita ritirata, la tran- presupposti senecani alla costru- Seneca un'apologia del suicidio: alcun modo influire sulla realtà po- la letteratura tedesca, associa la for- quillità dell'animo, la brevità della zione del sapere: maturità e auto- l'ars moriendi non è che una parte, litica del suo tempo - neppure a tuna dell'autore cordovese alle epo- vita) viene discusso con il consue- nomia di giudizio nei confronti del una sezione della più vasta "arte prezzo di gravi compromessi -, Se- che di travaglio e di crisi - le età più to mix di alti riferimenti filosofici e di pensiero e dei valori tradizionali della vita". neca lo stoico ha raggiunto il suo soddisfatte e pacificate gli riservano buon senso romano terra terra. A (dei quali tuttavia sa accogliere la (A.M.S.) "punto di non ritorno". un trattamento più critico, o quanto- chi si lamentava che la vita umana ricchezza), intelligenza curiosa e (A.M.S.) meno ironico. L'ultima sezione, che fosse troppo breve, Seneca rispon- imparziale nell'esplorare la dottri- si concentra sull"'attualità" di Sene- deva così: "La vita ci è stata data na delle altre sette, costruzione ca, si propone di serbarne la forza lunga a sufficienza, e anzi in ab- coerente della propria personalità vitale per le generazioni future: il Se- bondanza per la realizzazione del- nella fitta trama di un perdurare PAUL VEYNE, Seneca, ed. orig. 1993, neca "scienziato" di Giuseppe le cose più grandi, se fosse tutta in- che si traduce in felicità, pienezza trad. dal francese di Arturo Panciera, Seneca nella coscienza dell'Europa, atti Cambiano, il "linguista" di Ivano vestita bene; ma quando si disper- di sé priva di interruzioni. L'idea di pp. 252, Lit 32.000, il Mulino, Bolo- del convegno, a cura di Ivano Dionigi, Dionigi, il "politico" di Paolo Mieli. Il de nello spreco che se ne fa o nel- "trasparenza" della verità (cui è in- gna 1999 pp. 496, Lit 32.000, Bruno Mondadori, panorama è vasto, e lo completa un la noncuranza che se ne ha, quan- titolato il primo dei cinque studi) Milano 1999 sondaggio (Francesco Citti e Camil- do non la si spende per nessuna implica la presenza di un residuo "Una paradossale ricetta di feli- lo Neri) sulla presenza di Seneca cosa buona, soltanto sotto la stret- oscuro e incomprensibile che solo cità individuale": così l'autore di / Per accedere all'ipotetico concor- nel mondo letterario e dello spetta- ta della necessità finale ci accor- il sapiente può ridurre al minimo, greci hanno creduto ai loro miti? (il so "Un classico per il terzo millen- colo, nonché in quello disperso e giamo che è passata oltre, quella confidando in se stesso in quanto Mulino, 1984) descrive lo stoici- nio", avrebbe Seneca i titoli neces- variegato dei detti popolari - a testi- vita di cui non ci siamo resi conto pienamente inserito nella raziona- smo. Ma che cos'era la felicità per sari? Questa la domanda che Ivano monianza di un'eredità, oltre che at- che stava passando". lità del tutto. gli antichi? - si domanda lo storico Dionigi si pone in conclusione al vo- tuale, onnipervasiva. SIMONE BETA ANNA MARIA SBERVEGLIERI nominalista (non esiste una felicità lume, e che è all'origine del conve- (A.M.S.)

SENECA, La follia di Ercole, a cura di Elena Rossi, pp. Sulla scena teatrale, però, le cose cambiano, e non di L'Eracle è stato pubblicato da Rizzoli nel 1997, nella 180, Lit 13.000, Rizzoli, Milano 1999 poco. Nella commedia attica - ma anche in quel genere traduzione di Maria Serena Mirto, e da Garzanti nel letterario tutto particolare chiamato "dramma satiresco", 1999, tradotto da Umberto Albini; sempre nel 1999; e Strano destino davvero, quello di Eracle: se il mito lo dove alcune vicende mitiche venivano riviste in chiave sempre nella "BUR", è usato /'Ercole furente, a cura di celebra come il più grande eroe dell'antichità, il teatro comica -, Eracle si trasforma in un personaggio comple- Elena Rossi. Nella sua ricca introduzione, la curatrice in- classico ne mette in luce gli aspetti meno eroici e più in- tamente diverso: l'eroe diventa il paradigma del ghiotto- siste sulle differenze tra la versione euripidea e quella se- quietanti. ne e si trasforma in un gigante dal ventre smisurato di- necana, sottolineando come le modifiche strutturali at- All'interno della tradizione letteraria e della produ- sposto a qualunque cosa pur di divorarsi un manzo inte- tuate dal filosofo latino rispondano a un diverso canone zione artistica, Eracle è soprattutto il protagonista del- ro e di scolarsi damigiane di vino. E non solo: il lato co- interpretativo della realtà: se in Euripide l'improvvisa fol- le dodici fatiche, una serie di imprese celebrata anche mico della situazione è accentuato dal fatto che nella lia che lo spinge al massacro della sua famiglia appariva dagli autori cristiani, come per esempio nella Consola- maggior parte dei casi l'eroe finisce per rimanere a boc- sostanzialmente "immotivata o, meglio, indotta dalla pu- tio Philosophiae di Boezio, dove i duri labores di Er- ca asciutta, dando così origine alla macchietta deW'Era- ra crudeltà divina", in Seneca la pazzia che sconvolge la cole diventano le prove che gli uomini forti devono su- cle affamato", deW'Eracle defraudato del pranzo". Se si mente dell'eroe è vista come "vero e proprio delirio di po- perare per poter raggiungere, grazie alle loro vires ("for- guarda invece alle tragedie rimaste, ci si accorge come il tenza, che si manifesta come volontà di dominio totale", e ze"), la virtus ("virtù"). L'eco di queste fatiche giunge teatro antico abbia focalizzato la propria attenzione su si presenta "come lo stadio patologico dell'ambizione eroi- pressoché intatta fino ai moderni, attraverso un inces- due momenti specifici della vita dell'eroe. Se le Trachi- ca a oltrepassare i limiti". sante stillicidio di nuove interpretazioni; nel 1972 G. nie di Sofocle e /'Ercole sull'Età attribuito a Seneca ne Resta comunque, anche nel lettore moderno, lo sgomen- Karl Galinsky pubblica da Blackwell un saggio, The narrano la tragica fine, provocata dal dono mortale del to di fronte a una vicenda così profondamente tragica: quan- Herakles Theme, dedicato alle varie facce che l'eroe, centauro Nesso, /'Eracle di Euripide e /'Ercole furente do una disgrazia improvvisa colpisce un uomo al colmo del- nato a Tebe dall'ennesima relazione adulterina di Zeus, di Seneca puntano il loro obiettivo su un altro dramma- la felicità senza che egli ne sia né consapevole né, tantome- mostra a partire da Omero fino ad arrivare al ventesi- tico episodio, l'assassinio della moglie e dei figli a causa no, colpevole, non esistono parole capaci di consolarlo. dell'odio di Era/Giunone. mo secolo. SIMONE BETA Mondo antico stituito dall'esegesi della decora- FRIEDHELM PRAYON, Gli Etruschi, del Mulino: di facile e rapida lettu- dilà), l'arte (l'architettura: impianti zione pittorica delle tombe del ed. orig. 1996, trad. dal tedesco di ra, è un'ottima introduzione agli urbani ed edifici, plastica funeraria, Tuffatore a Paestum e della Cac- Marinella Marchesi, pp. 124, 17 ili., aspetti fondamentali della civiltà votiva e templare, pittura funeraria, BRUNO D'AGOSTINO, LUCA CERCHIAI, cia e della Pesca a Tarquinia, so- Lit 16.000, il Mulino, Bologna 1999 etrusca. Benché alla portata di uno ceramica e pittura vascolare, arti Il mare, la morte, l'amore. Gli Etruschi, no esaminate, insieme a quelle del studente liceale, la trattazione è ri- minori e artigianato artistico), per fi- i Greci e l'immagine, pp. 220, taw. tuffo in mare, le possibili raffigura- Il testo di Prayon, professore di gorosa. Il centinaio di pagine del li- nire con eredità e sopravvivenze. fuori testo in b/n e col., Lit 42.000, zioni dei confini dell'esistenza e archeologia etrusco-italica all'Uni- bro non contiene alcuna nota; il di- Come si vede, tanti e tali sono gli Donzelli - Fondazione Paestum, Roma delle porte dell'Ade. Nella terza, versità di Tubinga, non fa eccezio- scorso - completo e articolato - si argomenti trattati che il testo è già 1999 Apollo, il sacrificio e le classi ne rispetto agli altri inclusi nella snoda lungo sei capitoli, in cui ven- apprezzabile come semplice pa- d'età, viene affrontato, con l'anali- collana "Universale Paperback" gono analizzati la storia dell'etru- noramica dei dati oggettivi, della Di Bruno d'Agostino e Luca Cer- si delle rappresentazioni del mito scologia e le sue fonti (fonti scritte, civiltà etrusca. Ciononostante, chiai il volume raccoglie una co- di Achille e Troilo, il tema del sa- monumenti e iscrizioni), il territorio, Prayon propone anche una lettura spicua serie di saggi dedicati allo crificio umano, atto rivelatore del- la città e la società (la regione e le del mondo etrusco integrata con la studio delle immagini mitiche che l'etica aristocratica e manifesta- sue risorse, città e necropoli, Stato grande civiltà greca e romana, sot- in Etruria, tra il VII e il V secolo zione cruenta del culto di Apollo. e società, la vita privata e la fami- tolineandone i reciproci influssi, sia a.C., decoravano edifici, monu- La quarta, Eracle in Etruria, è de- glia), le origini, le prime fasi stori- comprovati, sia ancora ipotetici, menti sepolcrali, oggetti d'arte. I dicata all'eroe civilizzatore, depo- che e la lingua (il problema delle suggerendo l'idea di un"'apparente contributi dei due studiosi, già sin- sitario degli ideali dell'aristocrazia origini, la fase protostorica, lingua naturalità" degli Etruschi, che li di- golarmente pubblicati in altre se- nonché modello per i tiranni. L'a- e scrittura), l'espansione commer- stinguerebbe dal "calcolato classi- di, sono presentati in quattro di- cuto lavoro interpretativo svolto ciale, la fioritura e il declino (domi- cismo dei Greci e dalla razionale stinte sezioni. La prima, L'immagi- dagli autori consente a questo li- nio marittimo e terrestre, i partner monumentalità dei Romani", e, nel- ne nella società etrusca arcaica, bro di proporre una convincente commerciali e le popolazioni limi- la conclusione, ipotizzando inedite illustra, entro le loro coordinate messa a fuoco di alcuni aspetti trofe, i contrasti con i Greci, la ro- persistenze del Volksgeist etrusco cronologiche e storiche, i princi- della concezione del mondo e del manizzazione dell'Etruria), la reli- nelle arti figurative del mondo mo- pali complessi figurativi dell'arte sistema di valori su cui si fondava gione (la "disciplina etrusca", il derno - ad esempio nell'opera di etrusca. Nella seconda, Il mare, la la società etrusca. pantheon etrusco, la comunicazio- Alberto Giacometti. morte e le Sirene, il cui fulcro è co- MARIA CLARA CONTI ne con le divinità, la morte e l'al- MASSIMO MANCA •••••mi^HHi

PAUSANIA, Guida della Grecia. Libro VI: l'Elide e Olim- mondo ellenico. Così, se lo storico dell'arte e l'archeologo di notizie storiche, miti, tradizioni e leggende, è senz'altro pia, a cura di Gianfranco Maddoli, Massimo Nafissi e possono a buon diritto scandagliare e interrogare a fondo meno difficile che altrove cogliere il commosso sentimen- Vincenzo Saladino, pp. 436, Lit 48.000, Mondadori - il testo per trame notizie o conferme e per vagliarne l'at- to del passato che vive pur dietro uri esposizione sempre Fondazione Lorenzo Valla, Milano 1999 tendibilità, lo studioso delle letterature classiche potrà, al- sobria e assai controllata, studiatamente semplice e lonta- trettanto legittimamente, prescindere da un esame capil- na dal patetico come da ogni eccesso della retorica, a trat- A distanza di quattro anni dalla comparsa del libro lare e settoriale dei dati, delle notizie e dell'utilizzazione ti persino monotona. quinto della Guida della Grecia di Pausania, la collana delle fonti per cercare di cogliere lo spirito e le sollecita- Il testo critico della nuova edizione, curato con esem- "Scrittori greci e latini" della Fondazione Lorenzo Valla zioni culturali che animano nel complesso la redazione plare rigore filologico, e la puntuale ma sempre accessi- propone ora il sesto, che con il precedente costituisce un dell'opera; potrà esimersi dal valutare lo spirito critico con bile traduzione italiana a fronte costituiscono in pari unico blocco tematico, dedicato all'Elide, e ad Olimpia in il quale Pausania riferisce fatti, miti e leggende legati ai tempo un indispensabile punto di riferimento per lo particolare. Con la pubblicazione di sei volumi su dieci, luoghi e alle opere che descrive per intendere piuttosto il studioso e lo specialista e un invito alla lettura per un prende così decisamente corpo l'ambizioso progetto della senso di un recupero del passato - storico o mitico, più o pubblico ben più vasto, che certamente un'opera come benemerita collana di pubblicare l'intera opera di Pausa- meno accuratamente indagato, non importa - che in di- questa è in grado di attrarre e di interessare. L'introdu- nia, affidato alla direzione di Domenico Musti e Mario verse forme accompagnerà ancora per secoli, nella tarda zione e il dotto e ricco commento, di taglio prevalente- Torelli. Fonte inesauribile di dati e notizie su luoghi, ope- antichità, nel Medioevo e oltre, la cultura greca, influen- mente storico-antiquario, non trascurano peraltro né gli re d'arte, artisti, siti e leggende della Grecia antica, l'ope- zandone, o condizionandone, in vario modo forme lette- aspetti strutturali e più propriamente letterari dell'ope- ra del Periegeta è da sempre oggetto di intensa attenzio- rarie ed espressioni linguistiche. ra né i problemi filologico-testuali, mai elusi a garanzia ne, e di controversa valutazione, da parte di storici, ar- Il libro sesto, in gran parte occupato dall'ampia rasse- della solidità del testo e dell'inerpretazione offerti al cheologi e storici dell'arte, ma è tutt'altro che priva di in- gna delle statue dei vincitori degli agoni olimpici e di al- pubblico. Sussidi preziosi per tutti sono l'ampia e ag- teresse anche per lo studioso della civiltà letteraria della tre statue onorifiche dedicate a personaggi illustri nel san- giornata bibliografia, gli indici - dei nomi propri di per- Grecia antica. Pausania è, per molti aspetti, espressione tuario di Olimpia, è non solo uno dei più preziosi dal pun- sonaggi storici e mitici e di divinità, dei nomi etnici e genuina di quel culto della Grecia classica che costituisce to di vista antiquario e storico, ma anche uno di quelli che geografici, di altri nomi propri (santuari, istituzioni, fe- uno degli aspetti più vistosi della cultura dell'età degli offrono gli spunti migliori per un giudizio critico sull'in- ste, monumenti, edifici, opere letterarie, ecc.) - e di- Antonini e, sul versante greco, si tinge spesso di uno spic- tellettuale, sul letterato e sullo scrittore nel suo contesto ciassette tavole appositamente disegnate da Roberto cato orgoglio nazionale, ben comprensibile in un'epoca di culturale. In quel lungo, puntiglioso, meticoloso elenco di Ricciotti. assolutismo e di soggezione politica ma non culturale del eroi e di glorie della Grecia, arricchito da una fitta trama GUIDO CORTASSA

di esse si ponga in una posizione lavoro ai meditanti disoccupati e New York senza un soldo in tasca, medio fra morte e rinascita, un pe- Religioni assoluta. Adhar Mall ritiene che mettere armonia nei loro rapporti, e sperimentando la privazione di tut- riodo in cui si ha una straordinaria proprio l'induismo sia in grado di l'apertura di un albergo-residence to vissuta dai barboni. La prima e occasione per liberarsi dal samsa- RAM ADHAR MALL, L'induismo nel mostrare molto bene come le varie per i senzatetto newyorchesi. Glas- più toccante testimonianza qui de- ra, se si riesce a non farsi catturare contesto delle grandi religioni mondia- concezioni del divino possano con- sman ha anche organizzato spe- scritta riguarda per l'appunto i gior- dai pensieri negativi. Ma bardo è li, ed. orig. 1997, trad. dal tedesco di vivere e come i miti, in particolare ciali ritiri meditativi, che si propone- ni trascorsi ad Auschwitz nel 1996 anche qualsiasi periodo di tempo Flavia Frangini e Marco Belli, pp. 207, della creazione, siano essenziali vano una presenza fisica e menta- con alcuni sopravvissuti ai campi che comporti una particolare mo- Lit 28.000, Ecig, Genova 1999 per spiegare l'essere nella sua glo- le in luoghi e situazioni di estrema di concentramento, con figli di so- dalità di vita e di coscienza: c'è il balità, e tratteggia quindi un qua- sofferenza, ciò che lui chiama "te- pravvissuti, con figli di nazisti, figli bardo della veglia, del sogno e del Secondo Adhar Mall, un indiano dro completo di argomenti altrove stimoniare" (hearing witness): per di militari tedeschi e di profughi. sonno profondo, come pure il bar- professore di filosofia all'Università spesso travisati, come il karman, la esempio fare un ritiro ad Ausch- Gente di molte nazionalità e religio- do delia meditazione. Questa Gui- di Brema, tutte ie religioni possono reincarnazione, le tre vie dello yo- witz, oppure vivere alcuni giorni a ni diverse che per cinque giorni ha da al bardo è per l'appunto un'e- trarre ispirazione dall'induismo per ga e l'etica della non-violenza. meditato insieme nei campi di ster- sposizione molto chiara del modo giungere a un reale ecumenismo ANTONELLA COMBA minio. in cui bisogna prepararsi al mo- interreligioso. L'induismo non ha in- (A.C.) mento della morte, agendo negli al- fatti veri dogmi, non distingue le tri periodi intermedi. Liberarsi dopo scritture in canoniche o apocrife, la morte è nel contempo più facile e non ha una gerarchia ecclesiastica più difficile: più facile, perché la che discrimini quali dottrine con- BERNIE GLASSMAN, Testimoniare. Le- mente non è più connessa al corpo servare e quali rigettare. D'altra zioni di un maestro zen per costruire la CHOKYI NYIMA RINPOCHE, Guida al fisico e quindi non ne subisce i parte Adhar Mall nega che il poli- pace, ed. orig. 1998, trad. dall'inglese a bardo. Lo specchio della consapevolez- condizionamenti; più difficile, per- teismo, le varie mitologie e il siste- cura dell'Associazione "La rete di In- za, ed. orig. 1991, trad. dall'inglese di ché se non ci si allena durante la ma delle caste costituiscano ele- dirà", pp. 191, Lit 32.000, Ubaldini, Cristiana De Falco e Mario Maglietti, vita non si è in grado di ricono- menti imprescindibili e caratteriz- Roma 1999 pp. 123, Lit 20.000, Ubaldini, Roma scere la luminosità della propria zanti dell'induismo. L'essenza di 1999 natura fondamentale, la natura del- questa religione è invece espressa Questo volume di Bernie Glass- la buddhità. Si viene fuorviati da nell'insegnamento del Rigveda se- man, autore anche di II pane e lo Molti conoscono il Bardo Thodol, proiezioni mentali che provocano condo il quale "Il vero è l'Uno. I zen (Ubaldini, 1997), mostra come un insegnamento del buddhismo ti- smarrimento e conducono a una saggi lo chiamano con nomi diver- si possa vivere il buddhismo in mo- betano reso celebre nelle interpre- nuova rinascita. Dunque si può dire si". La vera divinità unica non è do originale senza perderne di vi- tazioni psichedeliche di Timothy che questo volume costituisca, ov- quindi patrimonio di una particola- sta l'essenza. Nel curriculum di Leary e dei poeti della beat genera- viamente in assenza di istruzioni re popolazione o tradizione, ma Glassman, infatti, non c'è solo la tion. Sono parole da sussurrare orali, il miglior complemento alla let- "brilla in modo diverso in anime di- fondazione di diverse comunità di all'orecchio del morente per guidar- tura del Bardo Thodol (edito in ita- verse", accompagna ogni manife- meditazione a Los Angeles-e New lo nel periodo della meditazione po- liano da Ubaldini, Newton Comp- stazione delle religioni positive e al York, ma anche la creazione di un st mortem. Di solito la parola "bar- ton, Utet, Tea, Shang-Shung). tempo stesso impedisce che una panificio artigianale, per dare un do" indica proprio il periodo inter- (A.C.) OCHE DEI LIBRI DEL MESE

JERRY A. FODOR, Concetti. Dove sba- egli coniuga una teoria computa- tafore alimentari) alla concezione Sparti). Ogni volume si apre con Filosofia glia la scienza cognitiva, ed. orig. 1998, zionale dei processi mentali con di Hegel della conoscenza come un'introduzione (uguale per tutti) di trad. dall'inglese di Sergio Levi, revi- una semantica referenziale tipica possesso e assimilazione; dalla Stefano Poggi, in cui sono esposti, JEAN-MARIE GUYAU, Abbozzo di una sione scientifica di Elisa Paganini, della tradizione logico-filosofica. nausea di Sartre agli aneddoti sul- tra l'altro, gli intenti della collana. morale senza obbligo né sanzione, con pp. 180, Lit 30.000, McGraw-Hill, CRISTINA MEINI la vita di Kant, ghiotto di baccalà Nella prefazione dell'autore sono le annotazioni di Friedrich Nietzsche, Milano 1999 ("persino quando era sazio il no- presentati i termini essenziali del ed. orig. 1885, trad. dal francese di stro filosofo pensava che avrebbe tema trattato. Normalmente si parla Anna Mandich, a cura di Ferruccio La collana "Dynamie" di Mc- potuto mangiarsene ancora un bel di "percezione" quando si ha a che Andolfi, pp. 244, Lit 35.000, Paravia, Graw-Hill si segnala per la tradu- piatto [...] e con grande appetito"). fare con oggetti, di "sensazione" Torino 1999 zione di una serie di titoli molto re- FRANCESCA RIGOTTI, La filosofia in Particolarmente gustosa (tanto per quando si ha a che fare con stati centi di studiosi che operano in cucina. Piccola critica della ragion culi- dimostrare che è difficile liberarsi soggettivi (si ha una sensazione di Dopo alcuni decenni d'oblio, prevalenza nell'area delle scienze naria, pp. 101, Lit 16.000, il Mulino, delle metafore gastronomiche) è la fastidio, non una percezione). Que- torna a essere oggetto d'attenzio- della mente. In Concepts, che na- Bologna 1999 descrizione di una fantasiosa sta distinzione si rivela però imme- ne quello che viene considerato il sce da un ciclo di lezioni tenute Scuola di Atene di Raffaello in cui i diatamente problematica: alla per- capolavoro di Jean-Marie Guyau: all'Università di Oxford nel 1996, è Numerosissime sono le metafore vari filosofi sono alle prese (cia- cezione di un oggetto corrisponde l'Abbozzo di una morale senza esposta la teoria dei concetti di che avvicinano l'attività del cono- scuno a suo modo) con il cibo. sempre uno stato soggettivo (una obbligo né sanzione, riproposto quello che è considerato il filosofo scere a quella del mangiare: basti GUIDO BONINO sensazione), e spesso non è facile da Paravia nell'eccellente edizio- più rappresentativo delle scienze pensare alla sete di sapere, o alle separarli in modo chiaro. Più volte ne curata da Ferruccio Andolfi, cognitive. Cuore del libro è la criti- espressioni come "divorare un li- è stato inoltre sottolineato il ruolo che pubblica anche le annotazio- ca alta tesi assai diffusa secondo bro" o "ruminare un'idea". I proce- dell'intelletto (che opera attraverso ni di Nietzsche al testo, finora ine- cui i concetti associati alle parole dimenti di analisi e sintesi della fi- concetti) nella costituzione del- dite in italiano. Cosa rende tutto- singole sono entità strutturate, losofia, inoltre, presentano forti PAOLO SPINICCI, Sensazione, percezio- l'esperienza sensibile. Ci si ritrova- ra così stimolante la riflessione cioè scomponibili in tratti semanti- analogie con le attività che si svol- ne, concetto, pp. 222, Lit 28.000, il no così tra le mani le tre nozioni che etica di Guyau? Innanzitutto, la ci più elementari. Al contrario, se- gono in cucina: la preparazione Mulino, Bologna 2000 compaiono nel titolo, le cui com- consapevolezza che il declino or- condo Fodor quasi tutti i concetti dei singoli ingredienti e la loro plesse interrelazioni sono appunto mai inarrestabile delle certezze lessicali sono semplici, e il conte- combinazione nei piatti finiti. La La collana dei "Saggi" del Mulino l'oggetto del libro. La trattazione metafisiche avrebbe travolto non nuto semantico di un concetto è bocca è poi il luogo in cui cibo e si è arricchita di una sottocollana inizia con Kant, si snoda attraverso solo la morale tradizionale, ma dato esclusivamente dalla pro- parola si incontrano, l'uno in entra- dedicata a "La filosofia contempo- le interazioni tra filosofia e psicolo- anche ogni tentativo di giustifica- prietà che tutti e soli i membri che ta, l'altra in uscita: da qui derivano ranea", diretta da Stefano Poggi. gia nell'Ottocento, si sofferma sulla re - magari su base scientifica - cadono sotto quel concetto condi- innumerevoli altre immagini, ricca- L'obiettivo è quello di tracciare bre- tradizione associazionistica britan- i'imperatività di un dovere univer- vidono. Rispetto ai suoi lavori pre- mente collezionate da Francesca vi storie di importanti concetti e te- nica, affronta il tema del linguaggio sale. Si tratta, insomma, di ripen- cedenti, e in particolare a Psico- Rigotti. Il libro presenta un panora- mi filosofici nella riflessione all'incir- e dei rapporti che esso intrattiene sare lo statuto della moralità, semantica (il Mulino, 1990), l'unico ma molto ampio delle complesse ca degli ultimi duecento anni. Sen- con la triade sensazione-percezio- emendandone gli aspetti coattivi significativo elemento di novità è connessioni metaforiche che nella sazione, percezione, concetto fa ne-concetto, presenta le posizioni e punitivi (gli obblighi e le sanzio- costituito dalla posizione dell'auto- storia del pensiero, della letteratu- parte dei primi tre volumi pubblica- di Brentano, Bergson, James, Hus- ni) per valorizzarne le istanze di re riguardo all'innatezza dei con- ra e delle arti visive sono state ti (gli altri sono L'essere e i suoi si- serl, la psicologia della forma e la autonomia, di potenziamento del- cetti. Mentre in precedenza Fodor messe in luce tra l'ambito conosci- gnificati, di Fiorenza Toccafondi, e teoria dei sense data, per conclu- la vita individuale. Non a caso, riteneva che gli agenti fossero do- tivo-filosofico e quello alimentare- Identità e coscienza, di Davide dere con un capitolo sulle teorie l'unico ideale regolativo ammes- tati fin dalla nascita di rappresen- culinario. Si va dall'Antico Testa- psicologiche contemporanee della so da Guyau è quello di una vita tazioni simboliche distinte - come mento (Ezechiele che mangia il ro- percezione (James Gibson, Ulrich "più intensa e più espansiva", più dire, in un linguaggio più antico, tolo della profezia consegnatagli Neisser, Jerry A. Fodor). Nel com- generosa verso gli altri perché in- che ci sono le idee innate -, ora da Dio per meglio assimilarla) alla plesso il libro di Spinicci raggiunge ternamente più ricca, quindi biso- egli pensa che ad essere innato commedia classica (dove i cuochi pienamente gli obiettivi che questo gnosa di "prodigarsi", in linea sia soltanto un meccanismo gene- sono tradizionalmente personaggi tipo di lavori normalmente si pro- con una creatività esistenziale rale, quello che ci consente di "ri- salaci e chiacchieroni, una carat- pongono. Da una parte riesce a che ha nell'arte un modello esem- suonare" selettivamente alle diver- teristica che si conserva ancora presentare in modo chiaro e relati- plare. Nelle note di Nietzsche al se proprietà di cui facciamo espe- nel Chichibio di Boccaccio); dal vamente approfondito i principali testo sono frequenti le espressio- rienza. Questo sembra essere per Convivio di Dante (in cui la metafo- problemi legati ai rapporti tra sen- ni di approvazione, anche se egli la verità un innatismo assai annac- ra è presente fin dal titolo) all'uovo sazioni, percezioni e concetti. rifiuta la connotazione altruistica quato, che concede all'empirismo che compare nella Sacra conver- Dall'altra parte individua, alla luce data al sentimento di potenza vi- più di quanto l'autore non sia incli- sazione di Piero della Francesca; di una questione particolare, con- tale. Entrambi gli autori, peraltro, ne a ritenere, attenuando di molto dai dolci fatti a forma di lettere nessioni interessanti tra momenti concordano su un punto decisi- la portata polemica delia versione dell'alfabeto (rudimentale disposi- della storia del pensiero che pos- vo: dal "crepuscolo del dovere", precedente. L'altro tratto caratteri- tivo didattico di cui parlano Orazio, sono sfuggire a uno sguardo meno e dalla condizione d'anomia che stico di Concepts è la tesi secon- Rabelais e Oliver Goldsmith in II vi- focalizzato. A questo proposito è esso comporta (è Guyau a intro- do cui i concetti sono enti mentali cario di Wakesfield) alla citazione particolarmente interessante il ca- durre questo concetto, ben prima particolari e non capacità; anzi, le del Vangelo di Luca secondo cui pitolo dedicato ai rapporti tra filoso- di Durkheim), sorge la possibilità condizioni di identità di un concet- "non di solo pane vivrà l'uomo, ma fia e fisiologia nell'Ottocento, che di attivare - oltre la metafisica - to precedono e sono determinate di ogni parola che esce dalla boc- riesce a tenere insieme in modo una prassi dell'affermazione. indipendentemente dalle condi- ca di Dio". Particolarmente abbon- convincente Pierre-Jean-George Laddove finisce la morale a prio- zioni a cui quel concetto è posse- dante la messe raccolta anche in Cabanis, Arthur Schopenhauer, ri, può cominciare la creazione duto da un agente. Questa posi- campo strettamente filosofico, da Johannes Muller e Hermann von dei valori. zione fa di Fodor un cognitivista Kierkegaard (i cui scritti sono sor- Helmholtz. assai originale, nella misura in cui prendentemente ricchissimi di me- ANNAMARIA CONTINI GUIDO BONINO

Mente e linguaggio, a cura di Alfredo Paternoster, a rendere particolarmente utile il lavoro di Paternoster, McGinn è poi presentato il saggio di Davidson Cono- pp. 270, Lit 38.000, Guerini e Associati, Milano 1999 che offre un'ottima sintesi dei problemi legati al nesso scere la propria mente, in cui si esprime, come scrive mente-linguaggio, e un'utile scelta introduttiva al vasto Paternoster, una forma di "esternismo anomalo", diret- Il primo obiettivo di questa antologia è documentare le materiale oggi disponibile. In verità Paternoster non tamente conseguente al "monismo anomalo" davidso- fasi principali di un passaggio che è stato per anni sotto gli sembra avere obiettivi storiografici, né è interessato al- niano. E così via, attraverso Dretske e Chomsky, per occhi di tutti: "la sostituzione della filosofia della mente la questione fondazionale (può davvero la filosofia del- concludere con la versione preliminare (1995) della alla filosofia del linguaggio quale nucleo fondamentale la mente diventare fondativa dell'intera filosofia?). "teoria della competenza lessicale" presentata da Mar- della riflessione filosofica". È un passaggio che ha riguar- L'idea di fondo è piuttosto chiarire il nesso filosofia del- coni nel suo libro del 1997 (Lexical Competente). dato soprattutto la filosofia analitica degli anni ottanta- la mente - filosofia del linguaggio, e la relativa possibi- Questo sviluppo unitario è reso possibile dalla scelta novanta del Novecento, ma che ha avuto qualche riper- le dominanza della prima sulla seconda, nei termini di di una tematica di fondo, che è la coppia "esternismo/in- cussione anche in ambito continentale, per esempio favo- un sviluppo argomentatamente unitario. Così alcuni tra ternismo" (ossia: i significati sono interni alla mente, o rendo una ripresa delle tematiche di filosofia del pensiero i testi più significativi della svolta sono raccolti in una esterni, e di natura sociale?). Non c'è una precisa rispo- dopo decenni di primato della filosofia pratica. successione non tanto cronologicamente consequenzia- sta alla questione (anche se, mi sembra, nel quadro pre- Nella sola filosofia analitica, comunque, la cosiddetta le, ma in modo che i sostenitori di tesi in competizione, sentato da Paternoster l'esternismo anomalo di David- "svolta cognitiva" è stata tanto rapida quanto di lunga o in alternativa o comunque collegate si trovino l'uno di son e l'internismo anomalo di Marconi risultano le ri- preparazione. Ha coinvolto, dai primi anni ottanta fino seguito all'altro. Fodor, celebre protagonista del rilan- sposte migliori). La conclusione che sembra più interes- alla metà dei novanta, praticamente chiunque si occu- cio del cognitivismo in filosofia della mente contro il sante a Paternoster è che questo recente percorso ha por- passe di filosofia in area angloamericana: ma l'intero comportamentismo, precede Gareth Evans, autore di tato a un nuovo tipo di dialogo tra filosofi e scienziati: "i movimento affondava le radici molto in là, forse sin una correzione in senso psicologistico della semantica di filosofi conoscono la letteratura psicologica e neuropsi- dalla fregeana filosofia del pensiero, o più in generale Frege. Uno dei saggi in cui Putnam sostiene il suo par- cologica e attingono a piene mani alle ipotesi empiriche dalla filosofia pura centroeuropea tra Otto e Novecento ticolare esternismo è accostato ai testi di Burge, noto in essa formulate; gli scienziati guardano con interesse (come è stato sottolineato in più riprese, contro coloro teorico di una forma di esternismo sociale, e di Mc- alle ipotesi speculative, riconoscendone la capacità, al- che tendevano o tendono a sottolineare storiografica- Ginn, altrettanto noto teorico dei "due aspetti" (alcuni meno in via provvisoria, di mettere ordine tra dati spe- mente l'equazione "filosofia analitica = filosofia lingui- aspetti dei contenuti mentali sono determinati dall'am- rimentali difficili da interpretare". biente, altri dal ruolo cognitivo). Contro il dualismo di stica"). È questa vastità sincronica e diacronica del tema FRANCA D'AGOSTINI HHH^Hi^HflHHHIHHIHI fondato il Musée de l'Homme. Il Ln tropologia del Musée de l'Homme, con la colata in modo da consentire Frangaise" di cui l'autore è diret- quadro delineato da Zerilli è di conseguente perdita di quel viva- all'autore una elasticità interpre- tore - che, dopo un primo capito- grande interesse, e restituisce - ce laboratorio interdisciplinare che tativa utile, da un lato, a evitare di lo dedicato a una breve storia FILIPPO ZERILLI, Il lato oscuro dell'et- anche rendendo noti preziosi ma- il Museo ha rappresentato per oltre chiudere le analisi del folklore in della disciplina, il libro si pone il nologia, pp. XTV-230, Lit 35.000, Ci- teriali d'archivio, come la corri- sessant'anni nel panorama del- un ingenuo esotismo bucolico fat- problema di introdurre attraverso su, Roma 1999 spondenza tra Rivet e Boas - i ca- l'antropologia francese e interna- to di usi arcaici, costumi ance- un'ampia serie di ricerche esem- ratteri originali e peculiari dell'an- zionale. strali e tradizioni immutabili, e plificative i due aspetti principali Filippo Zerilli ripercorre la storia tropologia francese: con l'intreccio SANDRA PUCCINI dall'altro ad allargare il proprio di questo campo di ricerche. In della nascita e degli sviluppi degli tra museogratia e ricerca sul cam- campo referenziale anche all'or- primo luogo, i temi classici dei studi etnologici francesi fino alia po e, soprattutto, con i legami vitali mai pervasivo scenario di urba- settore: le tecniche, il ciclo della seconda guerra mondiale. Una e fruttuosi che uniscono il versante nizzazioni, spostamenti di popo- vita, i saperi naturali, le cerimo- storia che si apre nel secondo Ot- fisico-razziale, quello socio-cultu- lazione e ibridazioni sociocultura- nialità, i ritmi calendariali, le tradi- tocento, con la istituzionalizzazio- rale e quello museografico dello JEAN CUISENIER, Manuale di tradizioni li da anni in atto anche negli an- zioni orali e le forme espressive. ne - universitaria e museografica - studio dell'uomo, arricchiti dal popolari, ed. orig. 1995, trad. dal fran- goli del mondo folklorico più iso- In secondo luogo, gli approcci e dell'antropologia nelle sue diverse confronto e dal dialogo serrato con cese di Francesca Neri, prefaz. di Pier- iati e tradizionali (ad esempio: la le sensibilità disciplinari ad esso scuole, e che ha la sua fase più in- i campi prossimi della preistoria e carlo Gimaldi, pp. 163, Lit 28.000, moda, il tifo calcistico, l'ingresso peculiari: il piano storico, la distri- tensa e feconda nel periodo tra le della sociologia. Una specificità Meltemi, Roma 1999 delle nuove tecniche agricole, buzione areale o regionale, l'ana- due guerre, quando grazie all'ope- preziosa, che proprio oggi, con la l'invenzione degli usi e costumi lisi interna e ravvicinata dei singo- ra congiunta di grandi studiosi co- creazione del nuovo Musée des Il libro consiste in un'agile intro- locali per finalità turistiche). È li tratti culturali e la focalizzazione me Marcel Mauss, Paul Rivet, Arts et Civilisations voluto da Chi- duzione allo studio del folklore in- sull'onda di questa esigenza di sugli aspetti "micro" e ordinari George Henri Rivière, Marcel rac, sembra sul punto di scompari- teso come insieme di pratiche di apertura al "presente" e alla con- della vita sociale e culturale delle Griaule - per ricordare solo i più re: visto che nella nuova istituzione vita locale, ordinaria e tradiziona- temporaneità - ben esplicitata comunità poste al centro dell'at- importanti - viene progettata e rea- dovranno confluire - tra le altre - le. Anche se incentrata sul mondo peraltro anche nella politica edi- tenzione. lizzata la Missione Dakar-Djibuti e anche le collezioni etnografiche rurale e popolare, l'opera è arti- toriale della rivista "Ethnologie (F.R.)

PAUL RABINOW, Fare scienza oggi, ed. orig. 1996, trad. scienze umane per gli aspetti sociali e culturali di que- degli esiti, del prodotto, e degli impatti socio-culturali fi- dall'inglese di Giancarlo Carlotti, pp. 190, Lit 40.000, ste ultime. nali. Feltrinelli, Milano 1999 Già autore di ricerche su potere e simbolismo in Ma- Di qui la realizzazione di un'opera in forma di storia rocco e di riflessioni sui nessi tra etnografia e rappresen- narrativa, basata su una lunga indagine sul campo presso Se esiste un tratto comune all'interno del sempre più tazioni testuali, Paul Rabinow si interessa in questo libro i laboratori dove è maturata questa invenzione (insignita eterogeneo dibattito etno-antropologico successivo agli alla nascita del Fcm (Polymerase Chain Reaction), una del premio Nobel nel 1993), e di un'analisi in grado di en- anni sessanta, è l'ormai marcata e profonda consapevo- delle tecniche più diffuse oggi in campo biotecnologico per trare direttamente all'interno della trama di teorie e pra- lezza del mutato ruolo sociale della disciplina e del re- la sua capacità di facilitare l'identificazione di segmenti tiche, di attori e istituzioni, di routine e contingenze, di lativo spostamento dei suoi interessi e dei suoi quadri precisi di Dna e la loro riproduzione in un alto numero di etiche, politiche ed economie implicata nella costruzione interpretativi. Nel primo caso, a seguito di un passaggio copie in un breve lasso di tempo. A differenza di molte e produzione delle varie verità scientifiche e delle diffe- dalla ricerca pura e speculativa al sempre più stretto dia- opere di storia, filosofia, e sociologia della scienza, il lato renti pratiche tecnologiche. Anche se si tratta di una ri- logo con la società e i problemi del mondo contempora- originale della ricerca è il suo evitare il piano normativo e cerca a cui avrebbe forse giovato un più esplicito apparato neo. Nel secondo caso, invece, in relazione a un analo- fondazionale a favore di un approccio di tipo etnografico. teorico-concettuale che aiutasse a focalizzare i nodi chiave go passaggio dal locale al globale, dall'esotico alle varie Una lettura interessata ad esplorare il proprio referente presenti all'interno del ricco tessuto empirico e descritti- forme di modernità, dalla purezza all'ibridazione, non come l'esito inevitabile di uno sviluppo tecnologico, vo, il libro di Rabinow si presenta come un buon esempio dall'olistico al frammentario, e così via. In questa pro- come la produzione cumulativa o discontinua di un sape- di come un'analisi etnografica possa aiutare a spostare spettiva, non è dunque un caso che Fare scienza oggi re puro e astratto, o come un gioco di potere tra gruppi so- l'analisi delle scienze e delle tecniche dal regno ideale, in appaia come un buon esempio sia dell'attuale timore da ciali in cerca di legittimazione, ma come un "oggetto cul- cui queste sono state spesso collocate sia dai loro seguaci parte della società contemporanea per gli effetti e la dif- turale" emergente da un reticolo di individui, valori cul- sia dai loro inquisitori, per collocarle invece all'interno fusione delle cosiddette "tecno-scienze" e delle nuove turali, gruppi di laboratorio, strutture industriali, finan- delle locali, articolate pratiche quotidiane peculiari del lo- tecnologie informatiche (Internet, biotecnologie, new ziarie, e accademiche il cui intreccio, non gratuito ma in ro mondo culturale. economy), che dell'emergente attenzione da parte delle larga parte contingente, appare il reale deus absconditus FRANCESCO RONZON

MARY DOUGLAS, Questioni di gusto, to l'utile sforzo di unire tra loro sociale ancora legato al sistemi- VALERIO VALERI, Uno spazio tra sé e luzione in relazione agli sviluppi ed. orig. 1996, trad. dall'inglese di analisi simbolica e analisi istitu- smo e istituzionalismo delle posi- sé. L'antropologia come ricerca del sog- della disciplina, alle contingenze Franco Motta, pp. 156, Lit 20.000, il zionale, dall'altro il limite che con- zioni funzionaliste. Di qui un in- getto, a cura di Martha Feldman e Ja- sociali, e alle idiosincrasie perso- Mulino, Bologna 1999 siste in una lettura olistica e treccio tra piani di analisi elabo- net Hoskins, trad. dall'inglese di Bian- nali. La seconda, interessata al ri- schematica delle due dimensioni rato spesso in modo così chiaro, ca Lazzaro, pp. XVIII-228, Lit 35.000, pensamento di temi dell'antropo- Questa raccolta di saggi costi- in causa. Dal lato simbolico, in ri- pulito, e senza resti, da perdere Donzelli, Roma 1999 logia classica, appare nei saggi tuisce un buon esempio dei temi ferimento a un'ipotesi di "sistemi con facilità per strada il carattere dedicati al ruolo del tabù, alle for- e degli interessi della studiosa in- di pensiero" netti, omogenei, e ir- quasi sempre opaco, emergente, Uscito postumo, dopo l'improv- me temporali della società, e al- glese: le anomalie simboliche, il reggimentati (a partire dai quali e frammentario delle pratiche e visa e prematura morte dell'auto- l'ordine nei miti cosmogonici. Infi- contrasto tra puro e impuro, l'or- misurare gli scarti e i residui cate- delle interazioni concrete degli re nel 1998, il libro raccoglie sag- ne un approccio più sperimentale dine e il disordine sociale. In par- goriali). Dal lato istituzionale, in- attori sociali. gi legati a ricerche etnografiche emerge nel saggio dedicato ai ticolare, gli interventi ruotano at- vece, in riferimento a un modello (F.R.) effettuate in area oceanica e in- modi e alle forme di distribuzione torno a un'analisi dei nessi tra un donesiana con forte sensibilità sociale della conoscenza, e in pensiero culturale in base a cate- storica e comparativa. Gli inter- quello scritto con la musicologa gorie di origine sociale espresse venti sono caratterizzati da uno Martha Feldman, dove il tema in forma simbolica e il suo mondo stile di analisi tra l'empirico e il fi- della regalità sacra viene affron- di norme pubbliche, unità sociali, losofico che vede in autori come tato a partire dalle relazioni tra e strutture istituzionali di riferi- Mauss, Lévi-Strauss e Dumont al- opera lirica e crisi della monar- mento. Al centro della riflessione cuni dei suoi più classici esempi chia francese agli albori della ri- vi sono dunque temi già larga- di riferimento. A differenza di tan- voluzione attraverso un elegante mente affrontati dall'autrice nelle te opere epigonali, le riflessioni di intreccio di analisi storica, storia sue opere classiche, ma la rac- Valeri si articolano però attraver- dei generi musicali e strumenta- colta amplia e approfondisce al- so una profonda rilettura critica di rio etno-antropologico. A cercare cune delle sue implicazioni; infat- molte tesi e ipotesi dei propri ispi- una chiave di lettura d'insieme si ti prende come spunto di parten- ratori. Di qui le principali caratte- potrebbe definire la raccolta co- za il quadro sociale dei gusti ristiche delia raccolta. Da un lato, me un'opera al confine tra tensio- pubblici e collettivi in relazione l'approccio aperto con il quale ni non sempre risolte ma operan- ad alcuni temi della vita quotidia- l'autore procede a un'accurata ti in modo originale e produttivo: na (lo shopping, la volgarità nelle presentazione delle realtà di rife- un'enfasi speculativa non priva a fiabe, o il divieto e il consumo di rimento e a un'altrettanto precisa volte di una idealità teoretica po- certi alimenti). Nonostante l'usua- discussione delle ipotesi e delle co conciliabile con l'ormai acqui- le mestiere - intelligenza, e pa- riflessioni che in relazione a esse sita sensibilità del dibattito etno- dronanza argomentativa - del- si ritiene, possibile chiamare in antropologico per l'eterogeneità l'autrice, il limite dell'opera appa- causa. Dall'altro, la presenza e la processualità della vita so- re evidente nel suo restare legata all'interno del volume di almeno ciale, e un insieme di qualità in- non solo ai pregi ma anche ai di- tre prospettive. La prima, di taglio tellettuali - il senso critico, la cu- fetti dell'antropologia "simbolica" storico-disciplinare, è ben e- ra analitica e l'eleganza concet- degli anni sessanta e settanta al- spressa dal saggio introduttivo, tuale - che hanno rappresentato la quale Mary Douglas appartiene nel quale la biografia intellettuale il punto di forza e il marchio di insieme ad altri studiosi come Ed- dell'autore viene utilizzata sia per fabbrica della riflessione di que- mund Leach, Claude Lévi- esporre le proprie topiche di ri- sto studioso. Strauss, e Victor Turner. Da un la- cerca sia per chiarire la loro evo- (F.R.) L'INDICF

DEI LIBRI DEL MESE *«•

Politica dei rimproveri politici e organizzati- poralizzazione del significato ulti- flessione non superficiale. Riprese movimenti sociali "dal basso"; essi vi che il padre muoveva con pigno- mo"; in questo modo può essere vi- in un volume, quelle piccole voci possono avere, secondo Touraine, leria quasi pedantesca, con "catti- sto anche il pensiero di Dewey, vale costituiscono una sorta di diziona- uno scopo positivo e costruttivo, va- LEV SEDOV, Stalinismo e opposizione veria", intingendo la penna nel "ve- a dire come un "tentativo sistemati- rio tascabile della politica. In tutto le a dire la difesa dei diritti culturali di sinistra. Scritti 1930-1937, a cura di leno", cercando "il capro espiato- co di temporalizzare ogni cosa". 157 voci - una trentina delle quali e sociali delle minoranze. Esiste, Valentina Giusti, pp. 95, Lit 12.000, rio", "marchiando di fallimento i Tuttavia ciò significava, per Dewey aggiunte per l'occasione a comple- dunque, ancora uno spazio per Prospettiva, Roma 1999 suoi collaboratori migliori e più de- e per Whitman, accettare la contin- tamento del panorama lessicale -, l'azione politica, senza cadere nel gni di fiducia"; gli rimprovera l'as- genza, e quindi sostituire al necessi- arricchite da una prefazione di vecchio conservatorismo statalista: Lev Sedov era, tra i figli di Lev soluta incomprensione e trascura- tarismo marxista una prospettiva di Montanelli. Nell'insieme, la lettura ri- si deve puntare sui movimenti dei Trockij, quello che, a differenza de- tezza per le vicende e i drammi "pura e gioiosa speranza". sulta decisamente omogenea. So- "senza" (senza-lavoro, senza-docu- gli altri componenti la prole, seguì e personali dei singoli militanti, figlio GIOVANNI BORGOGNONE no affrontati tutti i temi più impor- menti, senza-casa) per arginare le condivise la sorte politica e perso- compreso. Il suo lamento sconfina- tanti: dal governo alle elezioni, alle ingiustizie create dal neo-liberismo. nale dei padre. Una sorte atroce. E va da questioni politiche e organiz- garanzie della libertà, alle ideolo- GIOVANNI BORGOGNÓNE una storia politica e di affetti fami- zative, che c'erano ed erano pres- gie. Ancora, lo sforzo di definizione liari che si dipana nel corso di santi, e coinvolgeva l'aspetto uma- e di chiarificazione terminologica, eventi drammatici: la sconfitta no della questione, il figlio che vo- DINO COFRANCESCO, Il linguaggio del- se parte spesso da un episodio dell'opposizione di sinistra in Urss, leva essere considerato come tale la politica. Vademecum per il cittadino, contingente, va ben oltre la polemi- la piena affermazione dello stalini- dal padre, che esigeva di essere prefaz. di Indro Montanelli, pp. 140, ca corrente. Sicché, sovente, la pur Il futuro del Novecento. Come il XX smo, la persecuzione poliziesca e trattato con affetto e comprensione Lit 15.000, Ecig, Genova 1999 brevissima sintesi non sfigura a secolo ha pensato il tempo a venire, la calunnia politica contro i trotzki- paterni e non solo come un bravo confronto con quelle contenute in pp. 182, Lit 24.000, manifestolibri, sti, l'esilio di Trockij e della sua fa- militante dell'organizzazione. Tra l'agosto del 1997 e l'ottobre più ampie e compassate opere di Roma 1999 miglia, l'affermazione del nazismo DIEGO GIACHETTI del 1998, sul "Corriere della Sera" consultazione specialistica. in Germania. Una storia che si con- comparivano, a firma di Dino Co- MAURIZIO GRIFFO Il volume raccoglie gli scritti di cluse tragicamente, con un lutto francesco e impaginate sotto l'eti- intellettuali di varia provenienza di- che feri profondamente la famiglia chetta dimessa di "parole", brevi sciplinare che, sulle pagine del Trockij eliminando l'ultimo discen- definizioni terminologiche che, in "manifesto", hanno affrontato da dente diretto. Sedov, infatti, morì RICHARD RORTY, Una sinistra per il margine alle vicende del giorno, fa- diverse prospettive il problema di nel 1938 a causa di un banale at- prossimo secolo. L'eredità dei movi- cevano il punto su espressioni cor- ALAIN TOURAINE, Come liberarsi del come il Novecento abbia immagi- tacco di appendicite, dopo esser menti progressisti americani del Nove- renti del linguaggio politico. Una liberismo, ed. orig. 1999, trad. dal nato e abbia inteso pianificare il stato ricoverato presso una clinica cento, trad. dall'inglese di Luca Baget- sorta di commento critico all'attua- francese di Roberto Salvadori, proprio futuro. Fra le interpretazioni che, si scoprì in seguito, era gesti- to, prefaz. di Gianni Vattimo, pp. 141, lità che tentava di estrarre il succo pp. 160, Lit 22.000, il Saggiatore, Mi- che a tal riguardo vengono propo- ta da ex guardie bianche, un am- Lit 25.000, Garzanti, Milano 1999 concettuale degli avvenimenti e di lano 2000 ste, vi è in particolare quella di un biente infiltrato da agenti della dare al lettore comune una guida secolo che ha temuto un avvenire Gpu. I testi scelti riprodotti in que- Secondo il prefatore, le idee che per orientarsi nella vita pubblica al Il titolo originale del nuovo libro di denso di minacce - basti pensare sto libro sono solo un piccolo Rorty - uno dei più noti filosofi con- di là della polemica corrente. Una Alain Touraine è Comment sortir du alle "visioni sconvolgenti sugli ef- esempio della produzione del gio- temporanei - propone in questo vo- rubrica originale che era diventata libéralisme?, dove il termine france- fetti della bomba atomica". In que- vane figlio di Trockij, e quindi ren- lume per la sinistra americana sono per molti un appuntamento consue- se liberalismo equivale al nostro "li- sto senso, l'idea dominante non è dono solo in parte l'idea di quanto estensibili anche alla situazione ita- to e atteso. Rispetto alle tante acro- berismo", e indica, nella prospetti- stata, ovviamente, quella della len- sia stato importante il suo lavoro di liana ed europea: la politica di sini- bazie verbali che accompagnano va dell'autore, la pericolosa reazio- ta "decadenza", bensì quella di militante politico ai fini del manteni- stra dovrebbe, infatti, configurarsi in lo svolgimento della vicenda politi- ne scaturita dal fallimento delle po- una rapida "catastrofe" (Scipione mento in vita della piccola organiz- generale come una politica "non- ca, infatti, le colonnine di Cofrance- litiche di intervento statale nella ge- Guarracino). Un altro aspetto che zazione che si richiamava a Trockij, fondazionale", quella di un "partito sco fissavano altrettanti punti fermi stione dell'economia. Di fronte ai fe- viene messo in luce è l'importanza l'opposizione di sinistra appunto, in della speranza". Rorty individua nel e spesso offrivano uno spunto di ri- nomeni di burocratizzazione, di che ha rivestito nel Novecento la procinto di diventare la IV Interna- marxismo la principale fonte di tutte scarsa competitività e anche di concezione scientifica dei mondo zionale (settembre 1938). Un lavo- ie sciagure della sinistra del ventesi- A- corruzione che si accompagnano e della società, la fiducia illimitata ro minuzioso, faticoso, quotidiano, mo secolo: gli ideali della democra- alla modalità di modernizzazione "nelle possibilità della scienza e preziosissimo per Trockij, che gli zia sociale e della giustizia econo- basata sullo sviluppo economico della tecnologia di risolvere qua- era debitore di moltissime informa- mica - egli dice - hanno preceduto integrato dall'attività statale, negli lunque problema sociale" (Marcel- zioni utilizzate per scrivere i suoi ar- di gran lunga il marxismo, dal quale, ultimi decenni è emerso con forza lo Cini). Il ventesimo secolo si era ticoli e libri. Un debito ampiamente anzi, sono stati ostacolati. A una si- sempre maggiore il modello presentato come un'era progressi- riconosciuto dal padre nell'articolo nistra dogmatica e prigioniera di dell'autoregolazione dei mercati. sta e radiosa, in attesa dell'inevita- scritto per ricordare il figlio appena una concezione "religiosa" del mu- Pur considerando le crìtiche agli in- bile vittoria del socialismo, che pa- morto: "senza le ricerche che fece tamento sociale l'autore contrappo- successi economici del settore reva essere preannunciata dallo (...) nessuna delle opere che ho ne gli orientamenti politici e filosofici pubblico e alla elefantiasi burocrati- sviluppo dell'industria, dall'inizio scritto in questi ultimi anni sarebbe di uomini come Whitman e Dewey, i ca "giuste e indispensabili", Alain della secolarizzazione, dalla forza stata possibile". Tuttavia le lettere quali rifiutavano schemi di interpre- Touraine reputa anche importante dei lavoratori organizzati, e dai di Lev Sedov da Berlino rivelano tazione e di azione sociale prestabi- ribadire una preoccupazione molto "tremolìi" degli imperi coloniali (Da- anche aspetti non sempre idilliaci liti. L'America, a loro avviso, avreb- diffusa: "L'idea di un'economia pri- niele Barbieri). Quello appena tra- nel rapporto col proprio genitore, be dovuto essere "secolarizzata va di qualsiasi controllo sociale e scorso è stato, secondo Toni Ne- che, non dimentichiamolo, era an- compiutamente", compresa nella politico è assurda" e "porta all'au- gri, il secolo in cui si è realizzata che il maggiore esponente dell'op- propria specificità, senza collocarsi mento delle disuguaglianze e di una "idea di Europa" sostanzial- posizione, un capo, un dirigente, all'interno di un rigido quadro di rife- ogni forma di emarginazione e di mente atlantica, opposta all'Euro- quindi una figura importante, impe- rimento. Se al marxismo, secondo esclusione". Tra i possibili rimedi pa dell'Est, e omologata cultural- gnativa per il figlio, un padre col Rorty, si deve ascrivere il grave tor- che, a questo punto, il noto sociolo- mente al modello americano; una quale non era facile misurarsi e to di avere impiegato in senso de- go francese illustra, in modo molto condizione a cui neanche la cadu- rapportarsi. Scriveva alla madre, terministico la dialettica di Hegel, vi schematico, per contrastare i dele- ta del muro di Berlino sarebbe riu- mentre i nazisti dilagavano euforici è, però, un'altra forma di storicismo teri "effetti collaterali" della globaliz- scita a porre rimedio. per le vie della città, lamentandosi hegeliano, che consiste nella "tem- zazione, vi è la rivalutazione dei GIOVANNI BORGOGNONE

SERGIO GARA VINI, Ripensare l'illusione. Una prospettiva tuale, a patto di ripensarlo in modo "laico" e di riscoprire sempre dettate da una vena di sincerità e di voluta "par- dalla fine del secolo, pp. 180, Lit 20.000, Rubbettino, come idea guida di un nuovo protagonismo della sinistra zialità" che non è così comune nei libri di memorie: per- Soveria Mannelli (Cz) 1999 quella "della partecipazione, dell'autogoverno, delle ge- ché Alasia, animato da un'inesausta passione civile e po- GIANNI ALASIA, Partito amato amaro partito, pp. 133, stioni sociali in alternativa all'anarchia del mercato". litica, non ambisce al distacco dello storico, ma piuttosto Lit 15.000, Emmelibri, Novara 1999 I due libri di Alasia rispondono ugualmente al bisogno vuole, con la sua testimonianza, "aiutare lo storico nel suo GIANNI ALASIA, Il fascino discreto della classe operaia. di dare una prospettiva e un senso all'azione di una sini- razionale lavoro". Anni 1960-1970: le lotte per le riforme, pp. 127, stra che rifiuta l'omologazione alla dittatura del mercato, E per far questo ha sentito il bisogno di raccontare in Lit 15.000, Emmelibri, Novara 2000 ma dichiaratamente esprimono anche "il dovere di testi- un altro libretto la storia concreta di un impegno per le moniare, in tempi di degenerato individualismo e di 'pri- riforme nella stagione degli anni settanta, ripercorsa in al- Gianni Alasia e Sergio Garavini condividono come pro- vatizzazione' della politica, [una] storia di lotte e di libe- cune significative tappe torinesi: la rivendicazione di una tagonisti un lungo tratto della storia della sinistra politica razione collettiva". Partito amato amaro partito è un li- scuola diversa, le battaglie per la salute e per l'ambiente e e sindacale, torinese e non solo torinese. Ora i loro libri ci bro di memorie, che ripercorre tutta la vita politica del contro un'assistenza emarginante, per le pensioni, la casa, consegnano pagine di appassionata riflessione, nel caso di protagonista, attraverso le sue tappe più significative: i trasporti, un fisco più equo. Ne esce ridimensionata Alasia strettamente intrecciate con il filo della memoria. l'esperienza - vissuta quasi da ragazzo - della Resistenza, un'interpretazione che fa leva sul massimalismo come ta- Garavini, invece, non guarda al passato se non per inter- la scelta politica dell'adesione al Psi, nella cui sinistra mi- ra storica della sinistra italiana: le riforme fatte in Italia, rogarsi - con angoscia ma anche con rigore - sul perché literà per quasi vent'anni forgiandosi alla scuola dei "qua- estremamente concrete anche se concepite in un'ottica di della fine di quella che, con Furet, accetta di definire un'il- dri morandiani", la stagione del Psiup, e poi il momento alternativa ideologica al "sistema" sono queste, passate at- lusione, dato che "l'anarchia capitalistica si è dimostrata, riconosciuto come il più denso e difficile, quello dell'im- traverso l'impegno del sindacato, delle istanze di base del ed è, più attraente delle riforme tentate da comunisti e so- pegno come assessore regionale al lavoro, con un prolun- partito comunista e della galassia di una sinistra diffusa cialisti attraverso le istituzioni". Garavini però non ha gamento di attività parlamentare sentito come abbastan- nella società. za frustrante. Sono pagine asciutte, a volte anche dure, dubbi sul fatto che l'insegnamento di Marx sia ancora at- ALDO AGOSTI Larga parte del volume è compo- ma di enti pluripersonali con i più attualità, come i cenni in materia qualche tempo, attraverso la cro- Diritto sta da un'utile e ordinata docu- diversi scopi e statuti. L'autore di enti cosiddetti no-profit, su cui naca politica, è entrato nel lessico mentazione, inclusiva di direttive non intende approfondire le tema- si ricorda il recente decreto legi- comune, anche se non sempre FRANCO BONELLI, SABINO CASSESE, e comunicazioni comunitarie e di tiche giuridiche e le norme speci- slativo 460 del 1997 in materia di con una reale consapevolezza del La disciplina giuridica delle telecomu-legislazione e giurisprudenza ita- fiche inerenti a ciascuna di que- onlus, e di fondazioni bancarie, a suo significato giuridico. In questa nicazioni, pp. 1077, Lit 130.000, liana in materia. ste formazioni, ma piuttosto, con cui è dedicato il recente e discus- monografia l'autore si propone di Giuffrè, Milano 1999 UGO PASTORE proposito forse non meno ambi- so decreto legislativo 153 del offrire un quadro d'insieme di tutti zioso, tracciarne un quadro gene- 1999. In entrambi i casi si tratta di i conflitti di interesse configurabili Due noti giuristi, esperti rispetti- rale, cercando il filo conduttore formazioni destinate ad avere un in diritto civile, esaminandoli in un vamente in diritto commerciale e che accomuna tutte le diverse impatto di rilievo sulla società, le raffronto diretto e unitario, anziché diritto amministrativo, hanno cura- esperienze di aggregazione nello prime con riferimento alle attività nel quadro sistematico più tradi- to un'opera mirata a dare un qua- GIULIO LEVI, Le formazioni sociali, spirito della Costituzione e dei dirette di volontariato, e le secon- zionale delle rispettive discipline dro il più possibile completo della pp. 113, Lit 20.000, Giuffrè, Milano principi su cui essa si fonda. Non de grazie alle cospicue risorse di appartenenza. L'analisi affronta normativa italiana sulle telecomu- 1999 mancano argomenti di estrema economiche di cui possono di- quindi in primo luogo i conflitti di nicazioni. La complessa materia, sporre in favore di attività di inte- interesse nel mandato con rappre- che comporta un non facile in- "La Repubblica riconosce e ga- resse sociale. Nel complesso può sentanza e nel diritto di famiglia. treccio di diverse discipline e rantisce i diritti inviolabili dell'uo- dirsi raggiunta una certa comple- Un più ampio spazio è poi dedica- principi pubblicistici e privatistici, mo, sia come singolo sia nelle for- tezza, nei limiti dello scopo del- to ai conflitti di interesse nelle so- è stata affrontata con il necessa- mazioni sociali ove svolge la sua l'opera, accompagnata dall'a- cietà commerciali e nei gruppi di rio contributo di numerosi colla- personalità". Così l'articolo 2 della pertura di alcune prospettive di imprese, con i loro possibili risvol- boratori. La trattazione compren- Costituzione della Repubblica Ita- discussione di ampio respiro, ti di diritto penale, su cui l'evolu- de diverse questioni sollevate liana pone le basi giuridiche per il consentite dalla larghezza degli zione normativa e giurispruden- dalla controversa legislazione co- riconoscimento di quel genere in- orizzonti affrontati. ziale si è accelerata negli ultimi munitaria e nazionale sulle teleco- termedio tra l'individuo e lo Stato (U.P.) anni con l'evolversi anche in Italia municazioni, dai profili costituzio- che si realizza in ogni aggrega- dei grandi gruppi e delle concen- nali e tecnico-economici, alla libe- zione di individui. "Formazioni so- trazioni societarie. La conclusione ralizzazione dei servizi e delle in- ciali" è espressione estremamen- dell'opera sta nel suo presuppo- frastrutture, ai problemi inerenti te ampia, che comprende un'ete- sto iniziale; secondo cui una defi- ad accesso e interconnessione. rogenea pluralità di associazioni ALDO STESURI, Il conflitto di interessi, nizione unitaria del conflitto di in- Quest'ultima parte include un riconosciute e non (fra queste ul- pp. 254, Lit 34.000, Giuffrè, Milano teressi deve comunque passare esame di problematiche inerenti time, si può ricordare, sono com- 2000 . attraverso l'esame di tutte le fatti- al diritto della concorrenza. Un presi anche i partiti politici e i sin- specie di conflitto e suppone una capitolo è infine dedicato alle dacati), fondazioni, comitati, so- Quello del conflitto di interessi è coerenza di fondo attraverso varie esperienze italiane di privatizza- cietà di capitali, società di perso- un tema complesso, che affiora in discipline. zione e joint-ventures nel settore. ne, cooperative, consorzi, insonn- diverse branche del diritto e da (U.P.)

PATRIZIA BORSELLINO, Bioetica tra autonomia e diritto, parti come soggetti dialoganti è il riconoscimento della ta alla discussione del consenso informato, del principio pp. 281, Lit 25.000, Zadig, Milano 1999 tolleranza: non è cioè un interlocutore credibile colui che di autonomia che lo regge, e alla critica al paternalismo tenta di impedire il dissenso (in tale difesa della tolleran- medico; l'autrice difende il modello liberale della rela- In questo volume - in cui l'autrice raccoglie contributi za è presente il ricordo di Scarpelli e delle sue riflessioni zione terapeutica, di cui il consenso informato è elemen- precedentemente pubblicati e alcune nuove riflessioni - bioetiche, su cui purè l'autrice si sofferma nel lungo con- to centrale; esso trova la sua giustificazione etica nella viene approfondita la questione dell'autonomia dei pa- tributo finale). morale del rispetto reciproco, in cui l'autonomia del sin- zienti sia sotto il profilo morale sia e soprattutto sotto il Altro modo di intendere la bioetica, oltre a quella di golo individuo occupa un ruolo centrale e non rinuncia- profilo della regolamentazione giuridica. La cornice entro inserirla nella prospettiva laica che esalta il valore della bile, ancor meno quando sono in gioco la sua salute e la la quale si articola la riflessione è quella del modello tolleranza e dell' autonomia, è quello di definirla come sua stessa vita. Si tratta di difendere i diritti dei pazien- dell'etica liberale, e la tesi è che "il diritto auspicabile (...) "ambito di riflessione nel quale si pone rimedio all'im- ti all'interno della relazione di cura e delle istituzioni in una società multietica, come quella attuale, sia il dirit- perdonabile mancanza del mondo della vita", secondo ospedaliere, diritti peraltro riconosciuti dalla Costituzio- to capace di garantire agli individui (adulti e consapevoli) un atteggiamento critico antiriduzionistico ricorrente ne italiana oltre che dalle dichiarazioni internazionali. il più alto grado di esplicazione della loro autonomia de- nella letteratura postmodernista; ma, a fronte dei tenta- La terza parte, infine, indaga il ruolo del diritto in bioe- cisionale e di azione compatibile con l'impedimento del tivi di argomentare attorno al valore della vita presup- tica; come s'è detto, l'obiettivo è garantire attraverso il danno ad altri e con il rispetto dell'altrui autonomia". La ponendo una precomprensione morale della vita stessa, diritto lo svolgimento delle singole libertà, evitando di difesa delle etiche laiche assume il valore della ricerca del l'autrice solleva seri dubbi; nella sua risposta critica alle imporre una morale; la critica è rivolta a quei modelli di consenso anche in situazioni di pluralismo morale; se non impostazioni di tipo ermeneutico, Patrizia Borsellino af- legislazione in cui oltre alla disciplina degli aspetti tec- è possibile realizzare l'accordo non solo sul piano metae- ferma che "si deve guardare con favore a un'etica che si nici delle prassi mediche si tenta l'imposizione di mo- tica ma neppure su quello dei principi etici sostanziali, de- interroga su ciò che costituisce il senso dell'esistenza delli di nascita, salute, vita e morte non universalmente ve essere possibile individuare un insieme di valori e re- (...) anche se nel farlo tale etica mette in campo argo- condivisi, delegittimando posizioni etiche pur rappresen- gole procedurali in grado di consentire un confronto tra le menti sorretti da assunti di tipo ontologico-metafisico, tate nella società, in aperta violazione con le istanze pro- posizioni e la loro coesistenza pacifica, malgrado il disac- per i quali non è possibile fornire evidenze di tipo empi- prie della società pluralistica. cordo di base. Unico vincolo all'accettazione delle singole rico e razionale". La seconda parte del volume è dedica- ROBERTA SALA

ia faccia più sgargiante. Stavolta lettura, libri, testi, scrittura, retori- percettibili, distanze della ragna- palmente i rapporti tra cittadino e Comunicazione viene messa a fuoco la moltepli- ca, rapporto fra parole e immagi- tela grande come il mondo. pubblica amministrazione. Carlo Vi- cità di questioni linguistiche su- ni, fino ai modi del pensiero, e al- GIULIA VISINTIN voli indica il modello che nel mondo FRANCO CARLINI, LO stile del Web. Pa- scitate dall'espressione e dalla le azioni-interazioni di corpo e occidentale ci si è riproposti di una role e immagini nella comunicazione dicomunicazion e così come sono mente. Particolarmente ricco di "democrazia in rete", "elemento es- rete, pp. XII-187, Lit 22.000, Einaudi, percettibili nella rete delle reti, in notazioni sensate ed efficaci, senziale per scongiurare qualsiasi Torino 1999. quella forma che ce l'ha resa fa- quello di cui si ha bisogno qui e rischio di 'grandi fratelli' di orwellia- miliare, ormai universalmente de- ora per riflettere su caratteristiche Democrazia in rete o "Grande fratello"?na memoria". L'obiettivo dì oggi, Si dà retta volentieri a Carlini, finita Web, dove alla interminata attuali e potenziali del "Web", L'accesso agli archivi e la salvaguardiaassiem e al superamento della vi- nelle sue meditazioni - con molte connettività dell'lnternet si so- senza negarsi la possibilità di della riservatezza nelle fonti contempora-schiosità tipica del settore burocra- puntate nella cronaca - intomo al- vrappone uno strato di forme gra- spalancare qualche finestra in di- nee, atti del convegno, pp. 122, tico e dei suoi ritardi nell'applica- la rete delle reti, ai modi di per- fiche più o meno intellegibili e ac- rezioni meno prevedibili. Al di là Lit 26.000, Olschki, Firenze 1999 zione di leggi innovative, consiste correrla, a ciò che vi si trova, og- cattivanti. La percezione, l'uso, dell'abbondanza di concetti e nei realizzare una democrazia gi, e a che cosa se ne possa l'accrescimento di questa selva di prospettive - e anche quando non Dagli atti di questo convegno "informata" che si alimenti al tempo aspettare legittimamente per il fu- segni mette in gioco dunque sia sono idee assolutamente inedite, emergono sia la necessità d'un sal- stesso di trasparenza amministrati- turo. Il credito se lo è guadagnato le risorse intellettuali e corporee la forza dell'argomentazione è do equilibrio fra consultabilità e ri- va, libertà di ricerca e controllo de- discutendo con cognizione ma tradizionalmente devolute alla let- persuasiva-, si segnala l'ammire- servatezza dei documenti, sia la gli accessi. Ma l'esigenza non è so- senza oscurità e soprattutto sen- tura, sia i modi della comunicazio- vole proposta di servirsi del verbo sostanziale disomogeneità delle lo italiana: lo stesso Congresso In- za inconsulti, disarmanti entusia- ne orale, in senso proprio o in "agire" in luogo dell'onomatopea posizioni registrabili sul fronte ar- ternazionale di Pechino, in un Codi- smi di queste faccende (sempre quella forma ibrida che è la corri- d'importazione che designa l'atto chivistico circa le ultime leggi sulla ce deontologico valido per gli ar- sull'lnternet ha già, nel 1995, spondenza per via elettronica di premere un tasto del mouse privacy dei documenti. La questio- chivisti di tutto il mondo, raccoman- scritto Chips and salsa: storie e (che si rappresenti con la metafo- per dar corso a una qualunque ne tocca il mondo della cultura co- da in più punti un'armoniosa com- culture del mondo digitale, e, nel ra della posta o con quella della operazione nell'elaboratore. In me quello della vita d'ogni giorno. penetrazione tra rispetto della pri- 1996, Internet, e il gen- conversazione), sia infine la sen- particolare il derivato "agibile", ri- Se è vero, infatti, che l'art. 33 della vacy e consultabilità dei documen- darme: le prospettive della demo- sibilità nei confronti di rappresen- ferito alle connessioni che posso- Costituzione sancisce la libertà del- ti. La democrazia di domani non crazia in rete, entrambi editi da tazioni spaziali che si offrono no essere percorse nella rete (ap- la ricerca scientifica, è altrettanto sembra dunque poter prescindere manifestolibri). Questioni sempre sempre meno come puramente punto con un tocco di mouse al vero che le leggi del 1990, del 1996 dalle modalità di gestione degli ar- più vicine, delle quali volentieri bidimensionali alla visione e alla puntatore visibile sullo schermo) e - aggiungiamo noi - dell'anno chivi e dalla trasparenza che sarà Carlini sottolinea l'aspetto più in- lettura. È facile immaginare quali ben si attaglia, senza neppure passato indirizzano verso una più utile e doveroso garantire, con i più fluente ma meno appariscente, la sponde vada a lambire un ragio- scomodare troppo la metafora, al- severa tutela della riservatezza. Gli larghi margini, a ciascun cittadino. namento come quello di Carlini: le peculiari, smisurate e quasi im- presenza più durevole invece dei- interventi riguardano però princi- DANIELE ROCCA L'INDICF

ARTURO LARCATI, Espressionismo te- degli espressionisti è una "rinuncia sonaggi. Su tutto questo, il libro di Un nuovo concetto di cittadinan- GIANNI TURCHETTA, Il punto di vista, desco, pp. 115, Lit 15.000, Editrice Bi- a ogni tipo di coscienza^ critica " STRUMENTCasadei è documentatissimo. TacIe za per "l'uomo planetario". In que- pp. Ili, Lit 10.000, Laterza, Roma- bliografica, Milano 1999 che ha prestato il fianco alla stru- invece sulle guerre inventate; ed è ste parole si potrebbe racchiudere Bari 1999 mentalizzazione del nazionalsocia- un peccato, perché uno sguardo il senso di questo testo. L'educa- li saggio, incluso nella collana lismo. alle guerre stellari, alle terze guerre zione interculturale non è altro che Quello del punto di vista è sicu- "Storia dei Movimenti e delle Idee", ANASTASIA MULLER mondiali e a quelle controfattuali un'educazione allo sviluppo e alla ramente il primo aspetto del testo è uno strumento divulgativo che potrebbe dirci su noi stessi cose mondialità, elementi costitutivi di narrativo su cui si sia soffermata la svolge un'analisi accurata del- altrettanto importanti quanto il mito una pedagogia moderna, basata riflessione moderna, ben prima l'espressionismo letterario tede- di Caino e Abele. sull'interdisciplinarità e sui rappor- della nascita ufficiale della narrato- sco, vigile tuttavia rispetto al ri- PAOLO VINCON ti col mondo. Il libro, risultato di più logia. Ed è forse proprio per questo schio di facili schematismi. La pro- ALBERTO CASADEI, La guerra, pp. 93, mani, si articola in tre parti. Nella che il concetto è rimasto così ric- spettiva critica da cui l'autore par- Lit 10.000, Laterza, Roma-Bari 1999 prima - la meno convincente - si camente polisemico, a cominciare te è la consapevolezza che con il affrontano concetti già ampiamen- dal fatto che indica al tempo stes- termine "espressionismo" non si Dalla guerra nasce l'epica greca te trattati altrove, come sviluppo- so la prospettiva percettiva e quel- possa definire in modo unitario un e da questa la letteratura occiden- Portare il mondo a scuola, a cura di sottosviluppo e multicuituralità- la concettuale assunta dal narrato- fenomeno animato al suo interno tale. Cosa dire di più? A giudicare Irrsae Lombardia, Provveditorato agli interculturalità. La seconda, meto- re rispetto ai fatti narrati. Tzvetan da tendenze spesso opposte e il dal repertorio bibliografico tirato in Studi di Milano, pp. 220, Lit 25.000, dologica, contiene invece i capito- Todorov, Gérard Genette e lo strut- cui percorso si è intrecciato in ma- ballo da Casadei sembrerebbe Cres, Roma 1999 li più interessanti del volume (il 4° turalismo tutto hanno senz'altro niera complessa con quello delle proprio che la guerra e il 6°). Per gli autori, avuto il merito di mettere ordine altre correnti coeve. Attraverso un sia uno dei motori lavorare sulla com- all'interno di una serie di tipologie "metodo induttivo" viene così rico- fondamentali della plessità è indispen- dal sapore squisitamente borge- struita la "morfologia" del movi- narrazione, in tutte le sabile all'interno di siano, ma con il risultato di spiega- mento, individuando ie forme in cui sue forme. Le guerre un progetto di edu- re il come del punto di vista e di i diversi "espressionismi" particola- della letteratura, infat- cazione allo sviluppo scordarsi del suo perché. Tornare ri si sono storicamente concretiz- ti, sono sì le stesse e alla mondialità, e alle origini del concetto - vale a di- zati. Vengono poi tratteggiati i pro- della Storia, ma se vengono suggerite re alle famose Prefazioni di Henry fili delle maggiori personalità della possono entrare nelle alcune tecniche per James (Editori Riuniti, 1984) - con- lirica e del dramma espressionisti, pagine dei libri sotto sviluppare l'ascolto, sente invece a Turchetta di risalire come Gottfried Benn e Georg Kai- forma di memorie, vi il dialogo e la ricerca alle motivazioni che spinsero que- ser. Su questa via, in una "geogra- entrano anche attra- comune. Nel con- sto scrittore a cercare una soluzio- fia" del movimento, Larcati esplora verso una vera e pro- tempo si mette in ri- ne che fosse alternativa sia all'on- i "centri di emanazione", come i pria trasfigurazione lievo l'importanza niscienza del narratore ottocente- caffè, le riviste, le case editrici e le letteraria. E se nel pri- dell'immagine come sco, sia al racconto in prima perso- "capitali" - Berlino, Vienna, Pra- mo caso, si va dai veicolo per l'appren- na; vale a dire una soluzione che ga -, e analizza il rapporto ambiva- Commentarii di Cesa- dimento intercultura- gli consentisse di drammatizzare lente intessuto con i grandi temi re a Se questo è un le e come supera- l'esperienza del personaggio sen- della guerra e della rivoluzione. In- uomo di Primo Levi, mento di barriere lin- za rinunciare ai vantaggi di un nar- teressante è poi l'analisi dell'ere- nel secondo si va guistiche, stimolan- ratore esterno alla storia. Tutta la dità che l'espressionismo ha la-' dall'Iliade (in cui la do riflessioni e possi- questione è nata da questo proble- sciato sul piano della prassi: le in- guerra di Troia è nar- bili percorsi di lavo- ma, nel laboratorio di uno scrittore novazioni tecniche e ie soluzioni rata attraverso il sin- ro. Decisamente utile e non in quello di un teorico o di un sceniche impiegate nel dramma, golo episodio dell'ira anche la terza parte, critico. Turchetta ne esamina le ad esempio, sono entrate a far par- di Achille) ai vari ro- dedicata ai laborato- conseguenze nella letteratura ita- te integrante del linguaggio visivo manzi ottocenteschi ri e alla bibliografia liana moderna, da Giovanni Verga contemporaneo. Più controverso il che annoverano Na- ragionata, ad Aldo Nove. lascito sui piano ideologico: quella poleone tra i loro per- DANIELA FRAU PAOLO VINCON

Le storie estreme e la storia. I racconti della Shoah, a cu- lando della peste del Seicento, si era trovato di fronte ad riente bibliografia: alcuni interventi vanno ben al di là ra di Alessandra Deoriti, Silvio Paolucci e Rossella Ro- analoghi dilemmi. A una scuola che forse tende a rinno- della natura di una dispensa per insegnanti (da antologia pa, pp. 312, Lit 28.000, L'Orecchio di Van Gogh, Bolo- varsi troppo alla svelta si chiedono collegamenti nevrotici mi paiono le bellissime riflessioni qutobiografiche di Da- gna 1999 fra lager e gulag, schiacciando ogni considerazione criticaniel Vogelmann); altri contributi arricchiscono la nostra sul "secolo breve", e si dimentica che, talora, il distacco conoscenza, per esempio dimostrandoci come il noto afo- Questo volume nasce dall' esperienza di un corso di ag- del tempo può essere un impagabile strumento di cono- risma di Adorno secondo cui "scrivere una poesia dopo giornamento per insegnanti promosso a Bologna dal Di- scenza per chi voglia sottrarsi al condizionamento delle Auschwitz è un atto di barbarie" sia spesso citato fuori partimento di italianistica dell'Università, dal Landis e ideologie. "L'essenza della poesia non consiste nell'inven- contesto (come ci dimostra Riccardo Bonavita); Rossella dall'Istituto per la storia della Resistenza nell'anno scola- zione dei fatti", scriveva Manzoni in una frase che sembra Ropa ricostruisce con molta puntualità i modi della rap- stico 1998-99. confezionata apposta per rassicurare chi temesse l'insi- presentazione storica del nazismo e le diverse scuole in- Se la verità di una testimonianza del lager risulti o non nuarsi di concetti revisionistici in una discussione di que- terpretative; Alessandra Deoriti esamina con perizia alcu- risulti attenuata quando accetta di sciogliersi nelle figure sto genere. ne storie del ghetto (soprattutto i diari di Korczak, ingiu- della narrativa è un problema annoso, tuttavia non anco- I relatori invitati a partecipare al corso bolognese han- stamente trascurati e poco utilizzati in classe). Con la con- ra entrato nelle aule scolastiche con la necessaria metodi- no evitato questo rischio, affrontando il tema sotto molte- sueta pacatezza Nadia Baiesi esorta infine il docente a ri- cità. E dire che, nella sostanza, i termini della questione plici angolature, ciò che rende meno faticosa la lettura di flettere su Auschwitz come "un insegnamento possibile".

non sono cambiati rispetto ai tempi in cui Manzoni, par- un ampio volume, corredato da una sintetica ma esau- ALBERTO CAVAGLION

ASSOCIAZIONE ITALIANA EDITORI, di 5.567 copie (alzata molto, sup- certo più occasioni per farlo. Italia- spersione. Da queste ovvie consta- approcci storiografici, strategie co- Catalogo degli editori italiani 2000, pongo, dagli elenchi telefonici, da- ni, ancora uno sforzo. tazioni di fatto, prende le mosse il li- municative ed esperimenti di scrit- pp. 876, Lit 100.000, Editrice Biblio- gli orari ferroviari, ecc.). Dei titoli BRUNO BONGIOVANNI bro di Paola Di Cori, in un efficace tura, correzioni di rotta per prova ed grafica, Milano 1999 32.714 sono novità, 3.503 nuove equilibrio tra la riflessione autobio- errore, sono oggetto di un racconto edizioni e 15.649 ristampe. Sem- grafica e metodologica sul suo la- sempre vivacemente contestualiz- Ecco alcuni dati statistici conte- pre dei titoli, 43.251 sono rubricati voro dell'Insegnare di storia", inter- zato nella sua cornice reale di nuti nella parte prima di questo me- come "varia" (narrativa, saggistica, rogandosi sul che cosa (il "di" al po- un'istituzione debole e informalmen- ritorio volume che contiene l'elenco libri "utili" e professionali, ecc., tira- PAOLA DI CORI, Insegnare di storia. sto del "la" nel titolo è pour cause), te unfriendly, fatta di aule affollate di di tutti gli editori italiani attualmente tura media 5.200 copie), 5.489 so- Appunti sulla didattica universitaria, sul come, ma soprattutto sull a chi è studenti anonimi e disomogenei, operanti, indispensabile a librai, bi- no "libri scolastici" (tiratura media pp. 196, Lit 22.000, Trauben, Torino destinata la trasmissione dei sape- frastornati dalla difformità di stili di- bliotecari e anche a noi de "L'Indi- 8.529), 3.126 "libri per ragazzi" (ti- 1999 re, nell'ottica di una relazione inte- dattici, sulle cui reazioni si esercita ce". Le case editrici nel 1999 risul- ratura media 9.048). Ancora dei ti- rattiva basata sul reciproco ascolto. lo sguardo antropologico della do- tano in Italia 3.918 contro le 3.688 toli, 14.076 risultano tradotti. Tor- Tra la rivoluzione dal basso del Attenendosi all'intento dichiarato, cente in cerca di segnali di percor- del 1998 e le 3.314 del 1997. 1.806 niamo ora, per concludere, al '68 e la rivoluzione dall'alto annun- che non è quello di "risolvere il pro- so. Diario in prima persona, è una si trovano nell'Italia settentrionale, 1999. In commercio vi sono ciata trent'anni dopo, la didattica blema di quale sia la miglior storia lettura che non offre ricette pronte 1.546 in quella centrale e 566 in 358.847 libri. Di cui 317.469 di va- continua ad apparire il lato oscuro e da insegnare", l'autrice presenta un per l'uso, ma spunti e situazioni in quella meridionale. I dati esatti sui ria, 23.904 scolastici, 17.474 per sommerso della vita accademica, il puntuale e documentato resoconto cui può riconoscersi chiunque prati- titoli e le tirature risalgono al 1997. ragazzi. Com'è che scriveva il for- meno rimodellato e tanto più para- della sua esperienza didattica nei chi l'insegnamento della disciplina In quest'anno vengono pubblicati se un po' démodé Brecht? "Afferra dossalmente sottaciuto in un'univer- corsi tenuti per alcuni anni presso a qualsiasi livello scolastico. 51.866 titoli, con una tiratura meda un libro, è un'arma". Oggi ci sono l'ateneo torinese: ipotesi di lavoro e sità di massa ad alto tasso di di- SANTINA MOBIGLIA per essere riconosciuti scrittori di qualità Premio Italo Calvino a opere prime inedite di narrativa

Le giiiurte I edizione 1986-87: Enrico Castelnuovo, Cesare Garboli, Natalia Ginzburg, Cesare Segre II edizione 1987-88: Gianluigi Beccaria, Cesare Cases, Delia Frigessi, Claudio Gorlier, Franco Marenco III edizione 1988-89: Remo Bodei, Ginevra Bompiani, Fidia De Federicis, Daniele Del Giudice, Franco Fortini IV edizione 1989-90 Anna Chiarloni, Maria Corti, Michel David, Guido Fink, Mario Lavagetto V edizione 1990-91 Fernando Bandirti, Vincenzo Consolo, Marina Jarre, Luciano Beno, Giorgio Pestelli, Edoardo Sanguineti VI edizione 1991-92: Remo Ceserani, Romano Luperini, Nico Orengo, Elisabetta Rasy VII edizione 1993: Guido Almansi, Grazia Livi, Rosetta Loy, Carlo Ossola, Vittorio Spinazzola Vili edizione 1994: Francesco Biamonti, Marisa Bulgheroni, Giulio Ferrarti, Ermanno Paccagnini, Fabrizia Rarnondino IX edizione 1995-96: Angela Bianchini, Filippo La Porta, Geno Pampaloni, Francesca Sanvitale, Emilio Tadini X edizione 1996-97: Luisa Adorno, Roberto Cotroneo, Maurizio Maggiani, Ezio Raimondi, Marino Sinibaldi XI edizione 1997-98: Enrico Deaglio, Maria Nadotti, Silvio Perrella, Clara Sereni, Gianni Turchetta XII edizione 1998-99: Antonio Moresco, Marta Morazzoni, Massimo Onofri, Bernard Simeone, Carla Vasio XIII edizione 1999-2000: Marcello Fois, Silvana Grasso, Salvatore Nigro, Domenico Scarpa, Simona Vinci

Il bando della XIV edizione 2000-2001 è pubblicato a pagina 27

Le opere premiate negli anni hanno trovato il loro editore ...e anche opere segnalate

Pia Fontana, Spokane, Marsilio Alessandro Orlandini, Il fantasma di Bettino, Angeli Gabriele Contardi, Navi di carta, Einaudi Claudia Salvatori, La donna senza testa, Graphos Pierangelo Selva, La grande neve, Marsilio Antonio Avitabile e Gianni Franciolini, il mondo della luna, La Casa Usher Enrico Tronconi, Il bosco, racconto, in "Paragone letterario" Cristina Comencini, Le pagine strappate, Feltrinelli Enzo Fileno Carabba, ]akob Pesciolini, Einaudi Susanna Tamaro, La testa fra le nuvole, Marsilio Mara De Paulis, Gilbert, Shakespeare & Co. Rocco Brindisi, Racconti liturgici, Sestante Marcello Fois, Pietà, Marcos y Marcos Marco Valerio Borghesi, La questione dell'orizzonte, Bollati Boringhieri Mario Giorgi, Codice, Bollati Boringhieri Alessandra De Lucia, Il sogno dijeroen, Atheneum Alessandra Montrucchio, Ondate di calore, Marsilio Franco Petroni, Per misura d'igiene, Il Lichene Giulia Fiorn, Non m'importa se non hai trovato l'uva fragola, Maura Maioli, Le colline del silenzio, Guaraldi L'Angolo Manzoni Domenico Mancuso, Sotto un cielo piccolo, Pianeta Libro Laura Barile, Oportet, Marsilio Jacopo Nacci, Tutti carini, Donzelli Paola Biocca, Buio a Gerusalemme, Baldini&Castoldi Vladimiro Bottone, L'Ospite della Vita, Avagliano Dario Buzzolan, Dall'altra parte degli occhi, Mursia, Vincenzo Esposito, La Festa diSanta Elisabetta, Avagliano Paola Mastrocola, La gallina volante, Guanda

I testi devono pervenire alla segreteria del Premio entro il settembre del 2000

Associazione per il Premio Italo Calvino via Madama Cristina, 16-10125 Torino Poesia Cultura a Cuba Premi zioni delle riviste "Ristretti Orizzon- composta dal pubblico. Il mate- ti" e "Due Palazzi" di Padova, e riale va inviato, entro il 30 giu- con il patronato della Presidenza I Centro di poesia contempora- Longiano (Fc), a cura della Associazione Nuova Conso- gno, all'Aiace, Galleria Subalpina nea e l'Università di Bologna della Repubblica, il primo concor- 30, 10123 Torino. Fondazione "Tito Balestra" e nanza bandisce un concorso so letterario di narrativa in lingua promuovono, nei giorni 13 e 14 Btel. 011-5069062/538962 dell'Arci di Cesena, in collabora- di composizione intitolato a Fran- italiana riservato ad autori e autri- giugno, a San Giovanni in Monte, zione con il Ministero della cultu- co Evangelisti, aperto a tutti i il convegno dal titolo "In che ver- ci detenuti presso gli istituti carce- ra cubano, si tengono - fino al 25 compositori di nazionalità italia- rari di tutta Italia. Il comitato I Comune di Budrio, con il Ro- so va il mondo". Sul tema "Le vo- giugno - mostre, convegni e gior- na, senza limiti di età. La terza tary Club di Bologna, la casa ci della contemporaneità" inter- d'onore di Storie chiuse, storie nate di studio dedicate alla cultu- edizione è riservata a composi- editrice Clueb e l'Accademia dei vengono Ezio Raimondi e Mario che escono è presieduto da Gian- ra e all'arte di Cuba. La manife- zioni per voci e ensemble di dura- carlo Caselli e formato da Edoardo Notturni, bandisce l'ottava edizio- Luzi. Moltissimi i poeti stranieri, i stazione prende in esame la cul- ta massima di dieci minuti, edite cui temi di discussione muovono Albinati, Bianca Berlinguer, Gian- ne del premio di narrativa Ghost- tura e la realtà sociale nella Cu- o inedite, eseguite o no, con te- carlo De Cataldo, Ornella Favero, busters. Il concorso è riservato a tutti dalla situazione della poesia ba di oggi, la cultura artistica e la sto in qualunque lingua (ma ac- contemporanea del loro paese. Bruno Gambarotta, Filippo La Por- racconti gialli brevi (non più di die- religiosità popolare, i progetti di compagnato da traduzione italia- ta, Carlo Lucarelli, Nico Orengo, ci cartelle di duemila battute), Dall'Inghilterra, Lavinia Green- na). Le partiture, in cinque copie interscambio culturale, la storia Barbara Palombelli, Fernanda Pi- inediti, in lingua italiana, che ab- law, Michael Hofmann, Jamie (anonime e corredate dalle gene- McKendrick; dalla Polonia, Jaro- fotografica dell'isola e la presen- vano, Marco Vicentini. I testi (ro- biano come tema un fatto, una tazione del quarto congresso ibe- ralità e dal curriculum del com- manzi e racconti) vanno inviati, en- slaw Fazan e Bronislaw Maj; dal- positore, in busta chiusa), vanno persona, un oggetto che l'autore la Scandinavia, Timo Sinnemaa; roamericano e caraibico sull'inci- tro il 15 dicembre, alla casa editri- identifichi come il più rappresen- denza della globalizzazione sulla inviate, entro il 15 settembre, al- ce Meridianozero, via Umberto dalla Francia, Jean-Pierre Lemai- la segreteria dell'Associazione, tativo del secolo passato. Gli cultura. Fra i relatori: Tom Bene- Giordano 4, 35132 Padova. Il pre- re; dall'Islanda, Astradur Ey- via Simone de Saint Bon 61, scritti vanno inviati, in tre copie tollo, Liber Arce Matos, Vilma mio consiste in Lit 1.500.000. steinsson, Sigurbjorg Thrastar- 00195 Roma. Il premio è di cartacee e in formato elettronico, Spengler Calderin, Gianni Minà, entro il 30 giugno, a: Segreteria dottir, Sigurdur Palsson; dalla Lit 3.000.000, e la partitura vin- tel. e fax 049-8644704 Waldo Leyva, Danilo Manera, B del Premio "Ghostbuster", Ufficio Spagna, Arturo Casas. Per l'Ita- citrice sarà pubblicata da una ca- e-mail: [email protected] lia, oltre a Luzi e Raimondi, sono Giovanni Ferrerò, Alfonso Gonza- sa editrice e trasmessa da Radio- cultura, Comune di Budrio, presenti Bertoni, Buffoni, Cucchi, les, Ulysses Mora. tre. 40054 Budrio (Bo). Il premio, di Ladolfi, Mussapi, Rondoni e San- 5 tel. 0547-665850/665420 a Fondazione Benetton studi ri- Lit 5.000.000, viene assegnato tagostini. La sera è prevista una Btel. 06-3700323 cerche bandisce un concorso a da una giuria composta da Fran- lettura itinerante, con poeti, atto- tre borse di studio per tesi di lau- cesco Guccini, Paola Bertolucci, ri e musicisti. rea e di dottorato di ricerca discus- Renzo Cremante, Luigi Crocetti, a Provincia regionale di Sira- se nelle Università italiane nell'an- Modelli culturali cusa, il Collegio siciliano di Andrea Errani, Paolo Malpezzi, Btel. 051-220666 no accademico 1999-2000 riguar- Giovanna Mengoli, Rino Pensato, filosofia, l'Istituto italiano per gli danti Il gioco e i giochi, attraverso e-mail:[email protected]. i I Centro italo-tedesco Villa Vigo- Giancarlo Roversi, Paola Salsi, studi filosofici, il Ministero dei i tempi, fino agli sport contempora- unibo.it ni organizza, nella sua sede di Enzo Spaltro, Giovanni Tamburini Beni culturali, il Ministero della nei. Le tesi devono essere invia- Loveno di Menaggio (Co), nei e Valerio Valesi. Pubblica Istruzione e la Regio- te, in duplice copia, alla sede del- giorni 16, 17 e 18 giugno, un con- ne Sicilia istituiscono la secon- Btel. e fax 051-6238026 vegno sul tema "Verso una circo- la Fondazione (piazza Crispi 8, e-mail: [email protected] da edizione del premio Viaggio a 31100 Treviso) entro il 30 aprile L'anarchico Merlino lazione europea di modelli cultu- Siracusa, dedicato a saggi, ri- rali e professionali: Italia e Ger- 2001, accompagnate da curricu- cerche e studi che abbiano come lum e da un certificato rilasciato Associazione Amici dell'Uni- er approfondire la figura e il mania a confronto". Fra le relazio- argomento la filosofia. Quat- dall'Università attestante la vota- versità degli studi di Torino pensiero di Francesco Saverio ni segnaliamo: Otfried Hòffe, tro sono le sezioni in cui si artico- zione conseguita. Le borse di stu- bandisce il Premio Via Po, riser- Merlino (1856-1930) - da giovane "Globalisierung und Demokra- la il premio: 1. saggi editi nel dio ammontano a Lit 5.000.000, e vato a scrittori di nascita o resi- esponente del movimento anarchi- tie"; Stefano Poggi, "Discorso fi- 1999 da case editrici italiane possono riferirsi a qualsiasi epoca denza piemontese, oppure che co internazionale, e in seguito ap- losofico, tradizioni nazionali e glo- (Lit 6.000.000); 2. tesi di laurea storica. abbiano ambientato in Piemonte prodato a un'originale concezione balizzazione culturale. Il caso te- o di dottorato di ricerca svolte nel fatti e personaggi del loro roman- del socialismo libertario - l'Asso- desco e il caso italiano nell'Otto- 1999-2000 (Lit 4.000.000); 3. ri- Btel. 0422-579450 zo. I libri, pubblicati dall'otto- ciazione Arte e pensieri di Bologna cento e nel Novecento"; Gian vista filosofica edita nel 1999 fax 0422-579483 bre 1999 all'ottobre 2000, vanno organizza una giornata di studi dal inviati, in sette copie, entro il 30 titolo "La fine del socialismo? settembre, alla segreteria orga- Francesco Saverio Merlino e nizzativa del premio, presso Unio- l'anarchia possibile". Fra le rela- ne industriale, via Fanti 17, zioni: Giampietro Berti, "France- 10128 Torino. Il premio consi- sco Saverio Merlino nella storia ste in Lit 10.000.000, oltre a del socialismo"; Nicola Tranfaglia, una menzione speciale, di "Merlino e la crisi dell'Italia libera- 2.000.000, per l'opera esordien- le"; Paolo Favilli, "La 'Rivista criti- te, e a un premio di 1.000.000 ca del Socialismo': un carrefour di per la miglior tesi di laurea sulla itinerari del revisionismo italia- narrativa piemontese. Il comitato no?"; Emilio Papa, "Merlino avvo- di lettura è composto da Lorenzo cato dei 'malfattori'"; Natale Mu- Mondo, Bruno Quaranta e Giovan- sarra, "Merlino e la rivoluzione nel ni Tesio. Mezzogiorno d'Italia"; Gianpiero Btel. 011-5712303 Landi, "Aldo Venturini studioso e Mario Bravo e Corrado Malandri- (Lit 4.000.000); 4. premio spe- Aiace, il Torino Film Festival fax 011-5176997 continuatore dell'opera di Merli- no, "Globalizzazione. Le trasfor- ciale a scelta della Giuria (Lit e la Divisione servizi educati- no"; Bruno Bongiovanni, "La revi- mazioni del pensiero e delle isti- 4.000.000). Le opere devono vi della Città di Torino promuovo- sione del marxismo tra fine Otto- I 3 giugno 2000, alle ore 18, tuzioni politiche"; Aldo Venturelli, essere inviate, entro il 30 set- no la prima edizione del premio cento e primi decenni del Nove- nel Palazzo Comunale di Finale "Organizzazioni e responsabilità tembre, dalle case editrici o dagli Sottodiciotto Filmfestival. Cine- cento"; Massimo La Torre, "Merli- Ligure, si svolgerà un dibattito degli intellettuali di fronte alla ma Scuola Ragazzi, che vuol es- no tra anarchismo e democrazia"; autori, a: Premio di filosofia pubblico di storia del medioevo in globalizzazione"; Salvatore Patti, sere un luogo d'incontro e di con- Raimondo Cubeddu, "Merlino, i "Viaggio a Siracusa", presso Isti- occasione dell'assegnazione dei "La libera circolazione delle pro- fronto per i prodotti audiovisivi marginalisti austriaci e i teorici tuto Quintiliano, via Tisia 49, premi Finale Ligure Storia. La giu- fessioni in ambito giuridico"; Li- realizzati in ambito scolastico. dell'individualismo"; Luciano Pelli- 96100 Siracusa. La Giuria è pre- ria (composta da Gabriella Affal- bero Riera, "Libera circolazione Cortometraggi, fiction, documen- cani, "Merlino e la questione del sieduta da Remo Bodei. di, Franco Cardini, Salvatore Fo- delle professioni economico-con- tari e film d'animazione prodotti mercato". Btel. 0931-494103, dale, José Enrique Ruiz-Dome- tabili"; Alberto Varvara, "Verso un da ragazzi di età inferiore ai di- nec, Peter Schreiner e Giuseppe 5 tel. 0546-55501 0347-9484239 accesso europeo all'insegna- ciotto anni saranno premiati Sergi) ha conferito il premio mag- e-mail: gplandi@racine e-mail: [email protected] mento". nell'ambito di un concorso, sud- giore ad Agostino Paravicini Ba- Btel. 0344-36111 a casa editrice Meridianozero diviso nei tre livelli scolastici, da gliani per il libro Le chiavi e la tia- e-mail: [email protected] organizza, insieme alle reda- due giurie, una di esperti, l'altra ra (Viella), e il premio "opera pri- ma" a Franca Ragone, per Giovan- Leopardi ni Villani e i suoi continuatori (Istituto storico italiano per il me- Recanati, il 29 e il 30 giu- dioevo). Anche per l'edizione del gno, si svolgono due giorna- 2000 i giurati hanno lavorato non te leopardiane. Yves Bonnefoy su presentazione di domande, apre i lavori con "Per la poesia di ma valutando l'insieme della pro- Leopardi". Nella giornata dedica- duzione mondiale di storia del ta a "Margini della poesia del No- medioevo: le quattro edizioni pre- vecento", relazioni di: Giulio Fer- cedenti sono state vinte da Jac- roni, "La poesia interroga il mon- ques Le Goff, Juan Gii, Giovanni do"; Gilberto Lonardi, "Leopardi Tabacco e Salvatore Tramontana. e i poeti del Novecento"; Antonio Il premio "opera prima" ha già Prete, "'Il fiore del deserto', 'la contribuito all'affermazione di rosa di nulla'. Il poeta e il confine giovani autori come Ernst Voltmer della lingua, da Leopardi a Ce- (che fu premiato per II Carroccio lan". Inoltre, incontri con Yves edito da Einaudi) e Giuseppe Ai- Bonnefoy e , e inter- bertoni (che, premiato per il suo venti di Enrico Capodaglio, Lucio primo libro, ha poi pubblicato Felici, Ghanshyam Singh, Stefa- L'Italia carolingia da Carocci). no Verdino. Silvio Riolfo presenta il numero della rivista "Resine" dedicato a "Leopardi e gli autori liguri: Boine, Sbarbaro, Montale, Calvino". di Elide La Rosa atei, e fax 071-7573972 ••• ^UI LIURI I—' L_ L_ IVI L— O L_ Tutti i titoli di questo numerO

DHAR MALL, RAM - L'induismo nel contesto delle ARASSINO, ALBERTO - Tutto il cinema di Luis Bu- AGLIA, CAMILLE - "Gli uccelli" di Alfred Hitchcock grandi religioni mondiali - Ecig - p. 46 riuel - Baldini & Castoldi - p. 39 P- Liberal Libri - p. 38 ALASIA, GIANNI - Il fascino discreto della classe ope- FERRUCCI, FRANCO - Il mondo creato - Fazi - p. 41 PALAHNIUK, CHUCK - Fighi Club - Edimar - p. 42 raia. Anni 1960-1970: le lotte per le riforme - Emme- FODOR, JERRY A. - Concetti. Dove sbaglia la scienza PALAHNIUK, CHUCK - Survivor - Mondadori - p. 42 libri - p. 49 cognitiva - McGraw-Hill - p. 47 PALMIERI, NICOLETTA - L'eroe al bivio: modelli di ALASIA, GIANNI - Partito amato amaro partito - EM- FORD, JOHN - Peccato che sia una puttana - Rizzoli - p. 14 "mors voluntaria " in Seneca tragico - Ets - p. 45 melibri - p. 49 FUGARD, ATHOL - Trilogia della famiglia - Superno- PATERNOSTER, ALFREDO (A CURA DI) - Mente e linguag- ALERAMO, SIBILLA / CAMPANA, DINO - Un viaggio chia- va - p. 19 gio - Guerini e Associati - p. 47 mato amore. Lettere 1916-1918 - Feltrinelli - p. 6 Futuro del Novecento. Come il XX secolo ha pensato il PAUSANIA - Guida della Grecia. Libro VI: l'Elide e ASSOCIAZIONE ITALIANA EDITORI - Catalogo degli edi- tempo a venire, Il - manifestolibri - p. 49 Olimpia - Mondadori / Fondazione Lorenzo Valla - p. 46 tori italiani 2000 - Editrice Bibliografica - p. 51 PORRO, MAURIZIO - Fine del primo tempo - Archinto - ASSOULINE, PIERRE - La cliente - Guanda - p. 43 p. 38 Portare il mondo a scuola - Cres - p. 51 PORTINARO, PIER PAOLO - Il realismo politico - Laterza ABBARD, GLEN O. / LESTER, EVA P. - Violazioni del -p. 23 Gsetting - Cortina - p. 30 PRAYON, FRIEDHELM - Gli etruschi - il Mulino - p. 46 ARCAROLE LUCIANO / HINTERMANN, CARLO / VIL- GALATOLO, RENATA / PALLOTTI, GABRIELE (A CURA DI) - BLA, DANIELE (A CURA DI) - Ioseliani secondo Iose- La conversazione: un 'introduzione allo studio dell 'in- liani - Ubulibri - p. 39 terazione verbale - Cortina - p. 28 BARILLI, BRUNO - Il viaggiatore volante - Muzzio - p. 41 GARAVINI, SERGIO - Ripensare l'illusione - Rubbettino - BAUCHAU, HENRY - Antigone - Giunti - p. 43 p. 49 ABINOW, PAUL - Fare scienza oggi - Feltrinelli - p. 48 BERNARDI, AURO (A CURA DI) - Buhuel cittadino messi- GEORGE, ELIZABETH - Il morso del serpente - Longane- RREMNICK, DAVID - Il re del mondo - Feltrinelli - p. 26 cano - Le Mani - p. 39 si - p. 44 RIGOTTI, FRANCESCA - La filosofia in cucina - il Mulino BIANCHI, ENZO - Le parole della spiritualità - Rizzoli GIACOBINO, MARGHERITA - Marina Marina Marina - - p. 47 - p. 31 Piemme - p. 41 RINPOCHE, CHOKYI NYIMA - Guida al bardo. Lo spec- BIOCCA, DARIO / CANALI, MAURO - L'informatore: GLASSMAN, BERNIE - Testimoniare - Ubaldini - p. 46 chio della consapevolezza - Ubaldini - p. 46 Silone, i comunisti e la polizia - Luni - p. 10 GUIDIERI, REMO - Ulisse senza patria - l'ancora - p. 24 Rio, MICHEL - Morgana - Instar Libri - p. 43 BONELLI, FRANCO / CASSESE, SABINO - La disciplina GUYAU, JEAN-MARIE - Abbozzi di una morale senza ob- RORTY, RICHARD - Una sinistra per il prossimo secolo - giuridica delle telecomunicazioni - Giuffrè - p. 50 bligo ne sanzione - Paravia - p. 47 Garzanti - p. 49 BORSELLINO, PATRIZIA - Bioetica tra autonomia e dirit- ROSSI, PIETRO / VIANO, CARLO A. (A CURA DI) - Storia to - Zadig - p. 50 della filosofìa. Voi. VI - Laterza - p. 28 BUSI, ALDO - Casanova di se stessi - Mondadori - p. 7 Rovescio internazionale. Vademecum per la prossima guerra, Il - Odradek - p. 25 zzo, JEAN-CLAUDE - Solea - e/o - p. 44 I

AMERA D'AFFLITTO, ISABELLA (A CURA DI) - Silenzi. Storie dal mondo arabo - Avagliano - p. 42 AID, EDWARD W. - Cultura e imperialismo - Gam- C beretti-p. 16 CANOVA, GIANNI -L'occhio che ride. Commedia e anti- S commedia nel cinema italiano contemporaneo - Edito- APLAN, ROBERT D. - Gli spettri dei Balcani - Riz- SALADINO, GIULIANA - Romanzo civile - Sellerio - p. 23 riale Modo - p. 38 Kzoli - p. 5 SCARPA, TIZIANO - Cos'è questo fracasso? - Einaudi - p. 9 SCARPA, TIZIANO- Venezia è un pesce - Feltrinelli - p. 9 CAPPELLI, GAETANO - Parenti lontani - Mondadori - KENAZ, YEHOSHUA - Ripristinando antichi amori - p. 41 Mondadori -p. 42 SCHNITZLER, ARTHUR - Geronimo il cieco e suo fratello - Sellerio - p. 43 CARANDINI, ANDREA - Giornale di scavo. Pensieri sparsi di un archeologo - Einaudi - p. 32 SEDOV, LEV - Stalinismo e opposizione di sinistra. Scritti 1930-1937 - Prospettiva - p. 49 CARLINI, FRANCO - Lo stile del Web. Parole e immagini nella comunicazione in rete - Einaudi - p. 50 SENECA, LUCIO ANNEO - Dialoghi - Utet - p. 45 SENECA, LUCIO ANNEO - La follia di Ercole - Rizzoli - CASADEI, ALBERTO - La guerra - Laterza - p. 51 AFFI, STEFANO - Il furto. Mercificazione dell'età p. 45 CHALMERS, DAVID J .-La mente cosciente - McGraw- giovanile - l'ancora - p. 24 Hill - p. 29 LARCATI, ARTURO - Espressionismo tedesco - Editrice SIANI, COSMA - L'io diviso. Joseph Tusianifra emigra- zione e letteratura - Cofine - p. 42 CHATEAUBRIAND, FRANCOIS-RENÉ DE - Di Buonaparte Bibliografica - p. 51 e dei Borboni - Adelphi - p. 12 LEVI, GIULIO - Le formazioni sociali - Giuffrè - p. 50 SIEBERT, RENATE - Cenerentola non abita più qui. Uno sguardo di donna sulla realtà meridionale - Rosenberg COFRANCESCO, DINO - Il linguaggio della politica. Va- LOY, ROSETTA - La porta dell'acqua - Rizzoli - p. 41 demecum per il cittadino - Ecig - p. 49 & Sellier - p. 22 SIMONIGH, CHIARA - La danza dei miseri destini. Il COLARIZI, SIMONA - Storia del Novecento italiano - Rizzoli-p. 21 "Decalogo" di Krzysztof Kieslowski - Testo & Imma- gine - p. 39 CUISENIER, JEAN - Manuale di tradizioni popolari - SINGH, SIMON - Codici & segreti - Rizzoli - p. 44 Meltemi - p. 48 AC LEOD, ALASTAIR - Il dono di sangue del sale Mperduto - Frassinelli - p. 13 SPINICCI, PAOLO - Sensazione, percezione, concetto - il MACLAVERTY, BERNARD - Donna al piano - Guanda - Mulino - p. 47 p. 42 STESURI, ALDO - Il conflitto di interessi - Giuffrè - p. 50 MARCENARO, GIUSEPPE / BORAGINA, PIERO - Italie, il AENINCKX, DIDIER - Cannibale - Lavoro - p. 44 sogno di Stendhal - Marsilio - p. 12 MARENCO, FRANCO (A CURA DI) - Imbrogli di guerra - DD'AGOSTINO, BRUNO / CERCHIAI, LUCA - Il mare, la morte, l'amore. Gli etruschi, i greci e l'immagine - Odradek - p. 25 OURAINE, ALAIN - Come liberarsi dal liberismo - il MARIAS, XAVIER - L'uomo sentimentale - Einaudi - Donzelli / Fondazione Paestum - p. 46 TSaggiatore - p. 49 DELLA SETA, ROBERTO - La difesa dell'ambiente. Sto- p. 14 TUCCARI, FRANCESCO - La nazione - Laterza - p. 21 ria e cultura del movimento ecologista - Angeli - MASO, STEFANO - Lo sguardo della verità. Cinque studi TURCHETTA, GIANNI - Il punto di vista - Laterza - p. 51 p. 25 su Seneca - Il Poligrafo - p. 45 TURNEY, JON - Sulle tracce di Frankenstein - Edizioni MASTROCOLA, PAOLA - La gallina volante - Guanda - p. 6 Democrazia in rete o "Grande fratello"? L'accesso di Comunità - p. 30 agli archivi e la salvaguardia della riservatezza nelle MAZZUCCO, MELANIA G. - Lei così amata - Rizzoli - p. 7 fonti contemporanee - Olschki - p. 50 MCILLVANNEY, WILLIAM - Laidlaw. Indagine a Glas- DEORITI, ALESSANDRA / PAOLUCCI, SILVIO / ROPA, gow - Tranchida - p. 44 ROSSELLA (A CURA DI) - Le storie estreme e la storia. I MELÉNDEZ VALDÉS, JUAN - I baci d'amore - Le Lettere racconti della Shoah - L'Orecchio di Van Gogh - -p. 42 ALERI, VALERIO - Uno spazio tra sé e sé. L'antropo- p. 51 MELVILLE, PAULINE - Il racconto del ventriloquo - Vlogia come ricerca del soggetto - Donzelli - p. 48 DI CORI, PAOLA - Insegnare di storia. Appunti sulla di- Giunti-p. 19 VERONESI, SANDRO - La forza del passato - Bompiani - p. 8 dattica universitaria - Trauben - p. 51 MISES, LUDWIG VON - Teoria della moneta e dei mezzi VEYNE, PAUL - Seneca - il Mulino - p. 45 DIONIGI, IVANO (A CURA DI) - Seneca nella coscienza di circolazione - Edizioni Scientifiche Italiane - p. 27 dell'Europa - Bruno Mondadori - p. 45 MOORE, GEORGE - Morrison's Hotel, Dublino - Tran- DOUGLAS, MARY - Questioni di gusto - il Mulino - p. 48 chida - p. 43 DRAKULIC, SLAVENKA - MORINI, MASSIMILIANO - Le parole di Tolkien - Moby- Come se io non ci fossi - Rizzo- ALLACE, DAVID FOSTER - La scopa del sistema - dick - p. 43 li-p.4 w Fandango-p. 14

SCOBAR, ROBERTO / PAINI, LUIGI - Riflessi nel gran- KIN, SUSAN MOLLER - Le donne e la giustizia. La ERILLI, FILIPPO - Il lato oscuro dell'etnologia - Cisu Ede schermo - Il Sole 24 Ore - p. 38 Qfamiglia come problema politico - Dedalo - p. 22 -p. 48 Hanno collaborato

EDITRICE COMITATO DI REDAZIONE ENRICO ALLEVA LIDIA DE FEDERICIS ALFIO MASTROPAOLO "Eindice S.p.A. " PRESIDENTE Biologo del comportamento, Si occupa di storia della lettera- Insegna scienza politica all'Uni- Registrazione Tribunale di Roma Cesare Cases dirige il reparto di fisiopato- tura e di didattica (Letteratura versità di Torino (Antipolitica. n. 369 del 17/10/1984 Enrico Alleva, Arnaldo Bagna- logia comportamentale del- e storia, Laterza, 1998). Alle origini della crisi italiana, sco, Elisabetta Bartuli, Gian l'Istituto Superiore di Sanità di l'ancora, 2000). PRESIDENTE Luigi Beccaria, Cristina Bian- Roma. Gian Giacomo Migone MARIELLA DI MAIO chetti, Luca Bianco, Bruno Bon- Insegna lingua francese all'Uni- LORENZO MATTOTTI AMMINISTRATORE DELEGATO giovanni, Guido Bonino, Eliana ANDREA BAJANI versità di Roma Tre. Disegnatore (L'uomo alla fine- Maurizio Gi letti Bouchard, Loris Campetti, Fran- Laureato in lettere moderne al- stra, Feltrinelli, 1992; Stigmate, co Carlini, Enrico Castelnuovo, l'Università di Torino. ANGELO D'ORSI Einaudi, 1999; Inferno, Nua- CONSIGLIERI Guido Castelnuovo, Anna Insegna storia del pensiero poli- ges, 1999). Lidia De Federicis, Delia Frìges- Chiarloni, Sergio Chiarloni, MONICA BARDI tico contemporaneo all'Univer- si, Gian Luigi Vaccarino Marina Colonna, Alberto Conte, Redattrice editoriale Utet. sità di Torino. SANTINA MOBIGLIA Sara Cortellazzo, Piero Cresto- DIRETTORE EDITORIALE Insegnante, è stata redattrice di Dina, Lidia De Federicis, Giu- Piero de Gennaro CHIARA BERTONE BRUNO FALCETTO "Linea d'Ombra". seppe Dematteis, Michela di Dottoranda in studi sulle donne Si occupa di letteratura italiana REDAZIONE Macco, Giovanni Filoramo, De- e sul genere all'Università di otto-novecentesca e di editoria GIULIO MOZZI lia Frigessi, Anna Elisabetta Ga- via Madama Cristina 16, 10125 Àlborg, Danimarca. (Storia della narrativa neorea- Scrittore (Il male naturale, Torino leotti, Gian Franco Gianotti, lista, Mursia, 1992). Mondadori, 1998). tel. 011-6693934, fax 6699082 Claudio Gorlier, Martino Lo ROSSELLA BO e-mail: lindice@tin. it Bue, Diego Marconi, Franco Ma- Dottore di ricerca in scienze let- ALDO FASOLO http: www. lindice. com renco, Luigi Mazza, Gian Giaco- SANDRO NANNINI mo Migone, Angelo Morino, Al- terarie. Insegna embriologia sperimen- Insegna filosofia teoretica al- UFFICIO ABBONAMENTI berto Papuzzi, Cesare Piandola, tale all'Università di Torino. l'Università di Siena. tel. 011-6689823 (orario 9-13). Tullio Regge, Marco Revelli, Lo- CHIARA BONGIOVANNI renzo Riberi, Alberto Rizzuti, Dottoranda in francesistica al- MAURIZIO FERRARIS CLAUDIO PIERSANTI UFFICIO PUBBLICITÀ Gianni Rondolino, Franco Rosi- l'Università di Palermo. Insegna estetica all'Università Scrittore e sceneggiatore (Stig- tel. 011-6693934 ti, Giuseppe Sergi, Stefania Sta- di Torino (L'ermeneutica, La- mate, Einaudi, 1999). STEFANO BONI PUBBLICITÀ CASE EDITRICI futti, Gian Luigi Vaccarino, terza, 1998). Argentovivo, via Bordighera 6, Maurizio Vaudagna, Anna Via- Crìtico cinematografico. Mem- MARCO PISTOIA 20142 Milano cava, Paolo Vineis, Dario Volto- bro della redazione di "Garage". FRANCESCO FIORENTINO Dottorando in storia dello spet- tel. 02-89515424Jax 89515565 lini, Gustavo Zagrebelsky Insegna lingua e letteratura tacolo all'Università di Firenze e-mail: argentovivo@argento ANDREA BORSARI francese all'Università di Bari (Maurizio Nichetti, Il Castoro, DIREZIONE vivo.it Saggista (Sul confronto tra le (11 ridicolo nel teatro di Moliè- 1997). Luca Rastello (direttore), Mario- culture. Altro, straniero, tra- re, Einaudi, 1997). DISTRIBUZIONE IN EDICOLA lina Bertini (condirettore), Aldo ducibilità, il Mulino, in corso di MARGHERITA PRINCIPE So.Di.P., di Angelo Patuzzi, via Fasolo (condirettore) stampa). Bettola 18,20092 Cinisello (Mi) MIMMO FRANZINELLI Laureata in storia delle teoriche tel. 02-660301 REDAZIONE Si è occupato di repressione po- del cinema. Camilla Valletti (redattore capo), GABRIELLA CARAMORE litica nel Ventennio fascista (I DISTRIBUZIONE IN LIBRERIA Daniela Corsaro, Norman Go- Autrice del programma radiofo- tentacoli dell'Ovra, Bollati Bo- ALBERTO ROLLO Pde, via Tevere 54, Loc. Osmanno- betti, Daniela Innocenti, Elide La nico di cultura religiosa "Uomi- ringhieri, 1999). Critico letterario, editor della ro, 50019 Sesto Fiorentino (Fi) Rosa, Tiziana Magone ni e profeti" (RaiRadio3). collana "Universale Economi- tel. 055-301371 MARCO GERVASONI ca" della casa editrice Feltri- RITRATTI MAROSIA CASTALDI Ricercatore di storia contempo- nelli. VIDEOIMPAGINAZIONE GRAFICA Tullio Pericoli Scrittrice (Per quante vite, Fel- ranea presso l'Università di Mi- la fotocomposizione, via San DISEGNI trinelli, 1999). Pio V15,10125 Torino lano (L'intellettuale come e- FRANCO ROSITI Franco Matticchio roe. Piero Gobetti e le culture Insegna sociologia all'Univer- STAMPA ENRICO CERASI del Novecento, La Nuova Ita- sità di Pavia. presso So.Gra.Ro. (via Pettinen- MARTIN EDEN Collabora con "Il Gazzettino di lia, 2000). Venezia" (Quando la fabbrica go 39, 00159 Roma) il 26 maggio a cura di Elide La Rosa, Dario EMMA SCHIAVON chiude, Marsilio, 1994). 2000 Voltolini MAURIZIO GRIFFO Dottore di ricerca in storia con- STRUMENTI Ricercatore di storia delle istitu- temporanea all'Università di Mi- COPERTINA E RESTYLING GRAFICO a cura di Lidia De Federicis, Die- ANNA CHIARLONI Rosi Berghelli zioni politiche all'Università di lano. go Marconi, Camilla Valetti Insegna letteratura tedesca al- Napoli. l'Università di Torino (Germa- "Elndice" (USPS 0008884) is VALERIA SCORPIONI COGGIOLA EFFETTO FILM nia 1989. Cronache letterarie published monthly except Au- ASTON GUY Insegna lingua e letteratura spa- a cura di Sara Cortellazzo, Nor- della riunificazione tedesca, gust for $ 99 per year by "Elndi- Insegna linguistica inglese al- gnola all'Università di Torino. man Gobetti, Gianni Rondolino Angeli, 1998). ce S.p.A." - Turin, Italy. Periodi- con la collaborazione di Giulia l'Università di Forlì. cals postage paid at L.I.C., NY Carluccio e Dario Tornasi WALTER SITI 11101 Postamster: send address IOLE CILENTO PIER GIOVANNI GUZZO Insegna letteratura contem- changes to "Eindice" c/o Spee- Diplomata in scenografia al- MENTE LOCALE Soprintendente archeologico a poranea all'Università dell'A- dimpex Usa, Inc.-35-02 48th a cura di Norman Gobetti, Elide l'Accademia di Belle Arti di Na- Pompei. quila (Scuola di nudo, Einaudi, Avenue, L.I.C., NY 11101-2421 La Rosa, Giuseppe Sergi poli. 1994). NICOLE JANIGRO MARINA COLONNA Giornalista e traduttrice (L'e- DARIO T OMASI ABBONAMENTO ANNUALE Insegna microeconomia all'U- niversità Federico II di Napoli splosione delle nazioni, Fel- Insegna storia del cinema all'U- (11 numeri corrispondenti a tutti i mesi, tranne agosto) (Strategie Rationality in Econo- trinelli, 1993,1999). niversità di Torino. Italia: Lit 88.000, €45,65. Europa: Lit 110.000, €57,07 (via super- ficie) e Lit 121.000, €62,78 (via aerea). Paesi extraeuropei (solo via mics, Oxford University Press, in aerea): Lit 147.000, €76,27. corso di stampa). MAURO MANCIA NADIA URBINATI Membro ordinario della Spi e di- Insegna politicai theory alla Co- CARMEN CONCILIO rettore dell'Istituto di fisiologia lumbia University. NUMERI ARRETRATI Ricercatrice di lingua e lette- umana a Milano. Lit 12.000, €6,22 acopiaper l'Italia; Lit 14.000, €7,26per l'estero. MARIA VITTORIA VITTORI Gli abbonamenti vengono messi in corso a partire dal mese successi- ratura inglese all'Università di vo a quello in cui perviene l'ordine. Torino. MICHELE MARANGI Insegnante e pubblicista, colla- Si consiglia il versamento sul conto corrente postale n 37827102 Critico cinematografico, svolge bora a "Noi donne" e al "Matti- intestato a L'Indice dei libri del mese - Via Madama Cristina 16 - ANDREA CORTELLESSA attività didattica sull'analisi del no" di Napoli (Il clown futuri- 10125 Torino, oppure l'invio di un assegno bancario "non trasferìbi- Dottore di ricerca in italianisti- film. sta, Bulzoni, 1990). le" all'Indice, Ufficio Abbonamenti, via Madama Cristina 16-10125 ca all'Università "La Sapienza" Torino, oppure l'uso della carta di credito (comunicandone il numero di Roma (Le notti chiare erano FRANCO MARENCO MASSIMO ANGELO ZANETTI via fax o per telefono). tutte un'alba, Bruno Mondado- Insegna lingua e letteratura in- Dottorando in sociologia econo- ri, 1998). glese all'Università di Torino. mica all'Università di Brescia.

•••••••••• Lettori e operatori dell'editoria da anni si ritrovano su t /Xlio^ Nuovi servizi W IL LIBRO NELLA RETE Le news Le notizie dell'editoria tutti i giorni Migliaia di pagine, decine di rubriche in tempo reale. interamente dedicate all'editoria: Cerco e offro lavoro - Gli annunci dei libri di prossima pubblicazione La ricerca di personale dell'editoria, - Le directory su editori, librerie, biblioteche, scrittori in collaborazione con Jobline. Un servizio importante per le aziende - I dati dell'editoria e per chi cerca lavoro. - La rassegna stampa - Le recensioni e le interviste del Café Letterario Concorso letterario Un premio per racconti inediti in collaborazione con la rivista In-edito. Venite anche voi a sfogliare www.alice.it

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