Dicembre 2000 Anno XVII - N. 12 Lire 9.500 €4.90 • Gli occhi asciutti dell'eccezione Vontiggia: un padre e un figlio normali• e diversi

di Vittorio Coletti, Silvio Verretta, Ferruccio Giacanelli, Marosia Castaldi e Maria Luisa Bedogni

La letteratura non salva, mai Opere già classiche di Pier Vittorio Tondelliesperto in soglie Snob con impegno, sensuale con distacco V^QSS ^ Un madrigale lirico e romanzesco Tutto Chau- cer in italiano Dalla convivenza allo sterminio • H2O Ha ragione la Bibbia, il diluvio cè stato RA D'ORIENTE agioni e ipocrisie della guerra del Kosovo NON SON NATO SELVAGGIO? [ntropologia rapace PLATONE \ Carchia e la musica del pensiero DIETRO LE QUINTE| Freud e Jones: bocconi duri e atti mancati SEGNALI : Minima civilia. Incompetenze globali • Giordano Bruno filosofo, uma- nista e mago • Il Giubileo discusso • Limperfetta cultura fascista • MARTIN EDEN: LO scrittore secondo Stifter I ! - STRUMENTI • EFFETTO FILM • LE SCHEDE I

MENSILE D'INFORMAZIONE - SPED. IN ABB. POST. COMMA 20/b ART. 2, LEGGE 662/96 - ROMA - ISSN 03933903 delle curiosità e delle Abbiamo chiesto ai mem blica dal '68. Lo introduce un'in- DAVID FOSTER WALLACE, Brevi in- bri del nostro comitato di passioni. La lista che tervista di Piero Coppo, in cui terviste con uomini schifosi, Ei- scorrerete contiene tito- naudi. Alla vigilia dell'attesissimo redazione e ad alcuni no- Camatte ripercorre il suo itinera- infinite Jest, i racconti del geniale stri collaboratori abi- , li che forse ritorneranno rio intellettuale intorno ai concet- virtuosista americano, tra tinte tuali di scegliere tra i recensiti e citati, e altri di ti, oggi vietati dal bon ton, di ca- surreali e tocchi da . libri usciti di recente, cui forse non parleremo pitale e alienazione; auspici Marx, Bordiga, i situazionisti, la ANTONIO MORESCO, La santa, che stanno leggen- mai, ma offre uno Bollati Boringhieri. Un testo per il gnosi, Freud. do o che intendono sguardo in anticipo sui (C.M.) teatro firmato dal grande e visio- lavori in corso dell'In- nario autore de Gli esordi. leggere, quelli che dice. ALDO NOVE, Amore mio infini- consiglierebbero ai to, Einaudi. A quattro anni da lettori deW'lndice". I consigli di questo Woobinda, l'ultima incursione di Troverete di tutto, tra mese sono di Andrea DINO CAMPANA, Sperso per il mondo, Olschki. Ci consente di Aldo Nove nella contemporaneità. abbinamenti arditi e Bajani, Mariolina Berti- leggere insieme una serie di au- (A.B.) Bruno Bongiovanni, Lidia competenze bizzarre. E ci piace che ni, tografi campaniani (1906-18), sia così perché abbiamo volu De Federicis, Claudia Moro, smarriti e ritrovati, qui organizzati to che le scelte fossero domi- ^^ A I 'T IH" "I? 1 Stefano Verdino, Anna Via- da quel geniale e appassionato cava. indagatore "campanista" che è LOUISE LABÉ, il canzoniere, nate soltanto dai principi Mondadori. Una buona occa- Gabriel Cacho Millet. Nel libro si sione per leggere, con il testo a raccolgono anche varie lettere fronte, una delle più belle rac- Einaudi. Anche la terra di D'An- loga dalla doppia identità, fra i MICHAEL IGNATIEFF, Isaiah Berlin. inedite o malnote dell'autore dei colte di liriche d'amore del Cin- nunzio, Croce e Silone ha ora un quali si segnala II volo delle cuf- Ironia e libertà, Carocci. La storia Canti orfici. quecento. imponente volume (1162 pagine) fie: strana esperienza, giugno di una vita densa, il ritratto di un (S.V.) MICHEL DIBDIN, Vendetta d'an- nella serie "Le regioni nella storia 1993, di una commissaria stata- geniale storico delle idee. Mi- nata, Passigli. Una nuova indagi- d'Italia". le in una scuola di suore della chael Ignatieff, giornalista anglo- ne, di ambiente langarolo, del MARTIN MCCAULEY, Stalin e lo Brianza. canadese esperto di conflitti etni- commissario veneto Zen, fratello stalinismo, il Mulino. Serena ed ANGELO SEMERARO, Tommaso ci, si era già provato nel genere JOANNES CREMERIUS, Il futuro spirituale del poliziotto aristocra- efficace sintesi che ben conte- Fiore provveditore agli studi, con una biografia plurale, The della psicoanalisi, Armando. Da tico e poeta di P.D. James. stualizza il suo oggetto nella sto- Manni. Sessanta pagine di docu- Russian Family (1987), dedicata una critica consapevole della psicoanalisi e delle sue istituzio- SERGIO ATZENI, il quinto passo è ria russa, sovietica e internazio- menti di imprevista attualità in alla propria famiglia. l'addio e Passavamo sulla terra nale del Novecento. questo profilo di Fiore: un salve- JOHANNA DRUCKER, Il labirinto al- ni, l'indicazione di un futuro pos- leggeri, Il Maestrale. Una casa Roma, città del papa. Storia d'I- miniano chiamato da Omodeo al fabetico. Le lettere nella storia del sibile. editrice di Nuoro ripropone molto talia. Annali 16, a cura di Luigi ruolo di provveditore a Bari negli pensiero, Bonnard. Da una stori- MALEK CHEBEL, La cultura del- opportunamente in edizione eco- Fiorani e Adriano Prosperi, Ei- anni della ricostruzione educativa ca e teorica americana delle arti l'harem, Bollati Boringhieri. nomica gli ultimi due romanzi del- naudi. Monumentale tragitto sto- (1943-1947). visive, una monografia di intrecci: Un saggio che affronta gli lo scrittore che ha decifrato la rico (1254 pagine), in 34 eccel- MARINA GIROTTO e MARIA LUISA tra alfabeti terrestri e celesti, lin- aspetti psicoanalitici, antropolo- Sardegna come "mondo dei vin- lenti contributi, di una città plurale RONCO, Dalle terre del riso, GS guaggi magici, calligrafie, religio- gici e sociali della sessualità ti" straordinariamente ricco di costruita intorno al corpo can- Editrice. Duecento ricette, fra cu- ni, filosofie, scritture e tecniche di magrebina. storia ignorata. giante del papa. cina internazionale e tradizione stampa. Protagoniste le lettere MARIO TREVI e MARCO INNAMO- degli alfabeti. (M.B) (B.B.) vercellese, in un ricco volume: RATI, Riprendere Jung, Bollati opera di due ex insegnanti, che JACQUES CAMATTE, Dialogando Boringhieri. Colpe istituzionali e non hanno temuto di passare con la vita, Colibrì. Uno scritto arroccamenti individuali hanno dall'umanesimo in cattedra al ci- del 1997 sulla questione dell'in- ostacolato e ostacolano il dialogo fra junghiani e freudiani. L'Abruzzo, a cura di Massimo MARIA CORTI, Storie, Manni. bo in tavola. dividualità, tratto da "Invarian- (A.V.) Costantini e Costantino Felice, Sei racconti dell'autorevole filo- (L.D.F.) ce", la rivista che Camatte pub-

Lettere A proposito della cosiddetta egemonia culturale Il greco dall'inglese. Raramente gli editori italiani mo- strano curiosità nei confronti della letteratura greca con- Vi è qualche motivo di gratitudine nei confronti race offre il silenzio, il vuoto, l'ignoranza come al- temporanea e raramente i critici letterari italiani, giovani e di Francesco Storace, presidente della regione La- ternativa alla censura. non, mostrano interesse per la ricerca che alcuni editori zio. Come noto, il bambino di Andersen, Candi- Dobbiamo pure essergli grati perché ci ha co- fanno nei contesti delle letterature minori. Ho dunque de o il classico Dorftrottel (scelga lui) sono in gra- stretto a riflettere su noi stessi come cittadini e, molto apprezzato l'articolo che Caterina Carpinato ha do di far emergere una verità nascosta perché fin per quelli che lo sono, come insegnanti. Non sono pubblicato suir'Indice" di ottobre a proposito di due libri troppo evidente. Dote tanto più preziosa in una soltanto gli ammiratori di Storace a correre il ri- greci usciti presso Bompiani, quello di Apostolos Doxiadis politica dominata dalla tattica elettorale. La sua schio di effettuare matrimoni di convenienza (pa- e quello di Petros Markaris. Lavorando nell'editoria, ho proposta (ma qui Storace supera quei modelli che rafraso ancora una volta Salvemini) con i valori imparato (purtroppo - perché era molto più rasserenante non fanno proposte) di istituire commissioni di che professano e, addirittura, con le loro intime credere che i buoni prodotti culturali potessero imporsi controllo dell'obiettività dei testi scolastici rivela convinzioni. grada sui) a capire che il successo dei libri, e la relativa effi- le pulsioni autoritarie di uno schieramento, politi- Non mi riferisco soltanto al lungo e travagliato cacia, in termini di sensibilizzazione letteraria, di una scel- co e non, che con la democrazia e la libertà ha fat- percorso della sinistra italiana verso una piena e ta culturale passano anche e fondamentalmente per l'at- to spesso matrimoni di convenienza. La sua pro- incondizionata accettazione della democrazia (se- tenzione che i media le dedicano. Per questo ho apprezza- to chi, come Caterina Carpinato, ha colto quella che io ri- posta di mediazione - "lasciamo perdere la storia gnalo, tuttavia, che mai essa, dove ha governato in tengo una prova interessante di apertura a una più del Novecento e io rinuncio alle mie commissioni" Italia, ha coltivato tentazioni censorie). Penso, articolata cultura mediterranea. Tuttavia, sono stata un po' - è ancora più rivelatrice e contiene forse il bando- purtroppo, a qualche recente arrendevolezza nei confronti del cosiddetto revisionismo storiografi- disturbata dal tono, molto sicuro nella sua insinuazione, lo dell'intera matassa. con cui Carpinato ha denunciato l'insensibilità linguistica co, a qualche tendenza a proporre una storia com- Come hanno rilevato diverse persone (tra cui dell'editore italiano nel tradurre 0 romanzo di Doxiadis prensiva e condivisa (pericolosamente contigua a due direttori dell'"Indice", Cesare Cases e Alber- dall'inglese, "appiattendo e impoverendo uno dei romanzi una storia Obiettiva o Ufficiale). Oppure, sull'al- to Papuzzi), la cosiddetta egemonia culturale della migliori della letteratura greca contemporanea". Chi pole- sinistra solo in alcuni momenti ha scalfito la super- tro versante, a un relativismo che ignora le lezioni mizza con questa scelta non sa, evidentemente, che è stato ficie di quell'iceberg di rimozioni e di conformi- sulla realtà storica di maestri come Carr e lo stesso Doxiadis stesso (bilingue) ad autotradursi dal greco e a ri- smo che ha condizionato la scuola italiana per Salvemini, per fare due esempi tra tanti. chiedere che le traduzioni straniere partissero dalla sua mezzo secolo. Basta confrontarci con il dibattito Un'ultima considerazione. In troppe occasioni versione inglese del libro, non da quella greca. Certamente sul passato come si è configurato nella vicina Ger- l'invocazione della libertà di insegnamento è servi- chi scrive una recensione non è tenuto a sapere le ragioni mania per rendersene conto. Né è il caso di so- ta a costruire una sorta di polo delle libertà di fare di certe scelte editoriali. Tuttavia - credo - è tenuto a ri- pravvalutare l'effetto taumaturgico (o demoniaco, i propri comodi, soprattutto, ma non solo, nelle al- spettare i confini del proprio spazio d'analisi, ad attenersi per Storace) del Sessantotto. Chi, come me, ha in- te sfere dell'insegnamento. Oggi sappiamo di nuo- all'oggetto (limitato e reticente) che si trova in mano, e a segnato storia all'Università fino all'inizio degli vo apprezzare quella formula, sancita dall'articolo giudicare (bene o male) quello, non quello che sarebbe po- anni novanta avrà condiviso l'esperienza di trova- 33 della Costituzione. Grazie al nostro governato- tuto essere. Che nella traduzione, poi, si sia perso qualcosa re studenti che nella maggioranza non avevano re bambino. è sicuro — ma non perché è stata fatta dall'inglese; sempli- studiato il fascismo fino all'esame di maturità. Ci Gian Giacomo Migone cemente perché è stata fatta, forse. sono voluti altri anni perché venissero letti gli ulti- Anna Maria Lorusso mi capitoli dei testi di storia, quali che fossero, e Nei prossimi numeri "L'Indice" ospiterà una di- perché un ministro della pubblica istruzione po- scussione a più voci su insegnamento della storia e Le immagini. Le immagini di questo numero sono trat- nesse meritoriamente il problema. Non a caso Sto- libri di testo. te da Biedermeier. Arte e Cultura nella Mitteleuropa, pp. 304, s.i.p., Skira, Milano 2000. SommariO

TESTO & CONTESTO 21 SANDRO BELLASSAI La morale comunista ARTE Un padre e un figlio normali e diversi e LAURA CERASI Gli ateniesi d'Italia, di Albertina Vittoria 36 Enciclopedia delle arti minori, di Michele Tornasi 4 GIUSEPPE PONTIGGIA Nati due volte, VALENTINO PACE Arte a Roma nel Medioevo, di Vittorio Coletti, Silvio Perrella, ANTONIO PAPA e GUIDO PANICO Storia sociale del calcio, di Aldo Agosti di Alessio Monciatti Ferruccio Giacanelli, Marosia Castaldi CESARE DE SETA II secolo della borghesia, e Maria Luisa Bedogni di Maria Perosino SCIENZE

NARRATORI ITALIANI 22 Sul diluvio, di Mario Tozzi SEGNALI 6 PIER VITTORIO TONDELLI Opere, 37 Minima civilia. Incompetenze globali, di Andrea Cortellessa POLITICA di Franco Rositi 7 CLAUDIO PIERSANTI Lappeso, di Silvio Perrella 23 DANILO ZOLO Chi dice umanità, di Nicole Janigro 38 II filosofo, l'umanista, il mago. Bruciate Bruno o ANDREA CANOBBIO Indivisibili MIMMO CANDITO Professione: reporter di guerra, rispettate la sua città, di Fabio Raimondi e PAOLO NORI Spinoza, di Andrea Bajani di Nicola Tranfaglia 39 11 Giubileo discusso, di Filippo Gentiloni 8 Bilanci di un secolo, di Giuseppe Antonelli Babele: Medium, di Giulia Visintin Generazioni, di Lidia De Federicis ANTROPOLOGIA 40 Variazione. Cultura e fascismo, di Bruno Bongiovanni 9 Storia della letteratura italiana Salerno, 24 SANDRA PUCCINI Andare lontano, di Nicola Merola di Francesco Remotti ALBERTO CADASEI Romanzi di Finisterre, EFFETTO FILM di Paolo Vingon FILOSOFIA 41 LARS VON TRIER Dancer in the Dark, di Umberto Mosca POESIA 26 GIANNI CARCHIA L amore del pensiero, di Sergio Givone, Gianni Vattimo e 42 Un secolo di cinema italiano, di Dario Tornasi 10 GIUSEPPE UNGARETTI Vita di un uomo, Federico Vercellone 43 La meticcia di fuoco. Oltre il continente Balcani, di Vittorio Coletti 28 JEAN-LUC NANCY Lesperienza della libertà, di Michele Marangi Principio del giorno, di Simona Forti Visconti a Volterra, di Marco Pistoia di Stefano Verdino ALFONSO M. IACONO Autonomia, potere, Schede di Giampiero Frasca, Giulia Carluccio e minorità, di Francesca Rigotti Massimo Quaglia

LETTERATURE 29 ERMANNO BENCIVENGA La rivoluzione MARTIN EDEN 11 HENRI DE MONTHERLANT Le ragazze da marito, copernicana di Kant, di Gianluca Garelli di Carlo Lauro 44 Sullo status e sulla professione dello scrittore, 12 DORIS LESSING Ben nel mondo, di Paola Splendore PSICOANALISI di Adalbert Stifter ABRAHAM YEHOSHUA II cuore del mondo 45 Una musica di suoni scuri, di Laura Pariani 30 SIGMUND FREUD e ERNEST JONES Corrispondenza e DAVID GROSSMAN La memoria della Shoah, Storie di germanesi, di Carmine Abate (1908-1939) e RAUL ROAZENI miei incontri con di Anna Ruchat la famiglia di Freud, di Roberto Speziale Bagliacca Scrivere in lingua straniera, di Muin Madih Masri 13 AMOS OZ Lo stesso mare, Il senso della pace 31 LUCIANO MECACCI "Il caso Marilyn M. " e altri e The Story Begins, di Francesco Rognoni disastri della psicoanalisi, di Mauro Mancia STRUMENTI 14 MURIEL SPARK Gli anni fulgenti di Miss Brodie, 46 GIULIA LANCIANI Profilo di storia linguistica e di Giuliana Ferreccio RELIGIONI letteraria delPortogallo, di Arlindo J.N. Castanho JANE URQUHART Niagara & Altrove, HANS TUZZI Collezionare libri, di Carmen Concilio 32 ADRIANA DESTRO e MAURO PESCE Antropologia di Francesco Rognoni ed esegesi del Vangelo di Giovanni, 15 Dawn Powell: un romanzo e una biografia, MARGHERITA BLANCHIETTI e CHODUP TENZIN di Cristiano Grottanelli di Francesco Rognoni LAMA Parlo tibetano, di Antonella Comba LAWRENCE E. SULLIVAN La tradizione religiosa 16 GEOFFREY CHAUCER Opere, di Chiara Lombardi dell'Ebraismo, di Eliana Bouchard Cantari fiabeschi arturiani SCHEDE 3 3 ALESSANDRO GROSSATO II Libro dei simboli, e BINDUCCIO DA SCELTO La storia di Troia, di Alberto Ventura 47 LETTERATURE di Roberta Manetti di Barbara Piqué, Giulia Visintin, Alessandro 17 OVIDIO Heroides e TAZIO Leucippe e Clitofonte, Fambrini, Chiara Sandrin e Laura Rescia di Federica Bessone MUSICA 48 ARTE Da Callimaco agli umanisti, di Andrea Tessier di Simonetta Castronovo, Gelsomina Spione, 34 GIORGIO PESTELLI Canti del destino. Studi Maria Beatrice Failla e Anna Maria Bava su Brahms, di Alberto Rizzuti 49 INFANZIA STORIA GIUSEPPINA LA FACE BIANCONI e ANTONIO ROSSI di Fernando Rotondo e Anna Preianò Le rime di Serafino Aquilano in musica, 50 FILOSOFIA 18 L'identità ebraica a Trieste e Gorizia, di Massimo Scorsone di Luigi Perissinotto, Luciano Andreozzi, di Enzo Collotti, Alessandra Minerbi, Anna Millo 35 Nino Rota tra musica e film, di Roberto Calabretto Guido Bonino, Piero Cresto-Dina, e Lucio Ceva Anna Maria Sberveglieri e Corrado Piana ANNA RITA ADDESSI Claude Debussy e Manuel 51 STORIA E POLITICA 20 ROLAND SARTI Giuseppe Mazzini, de Falla e PAOLO REPETTO II sogno di Pan, di Maurizio Griffo, Daniele Rocca, di Maurizio Ridolfi di Aurora Blardone Bruno Bongiovanni e Ferdinando Fasce ERNESTO ROSSI Una spia del regime, PAOLO GALLARATI L'Europa del melodramma, 52 RISTAMPE E RILETTURE di Leonardo Casalino di Marco Emanuele di Lidia De Federicis Quest'anno i regali li porta www.internetbookshop.it

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Vittorio Coletti Marosia Castaldi

za una discriminazione, nota GIUSEPPE PONTIGGIA, Nati due vol- struosa, ma ci provo...: Provo a pensare 'io sono con la consueta intelligenza Pontiggia affronta il nodo difficile dell'intrec- te, pp. 232, Lit 29.000, Mondadori, Paolo', ma ho una sensazione di terrore e di ver- Pontiggia, è sbagliato "per evita- cio tra autobiografia e finzione letteraria. Il pro- Milano 2000 tigine, io non ho il suo passato né il suo futuro, re una discriminazione" negare tagonista diventa padre di un bambino cerebro- non posso immaginare quello che lui immagina, la differenza. leso a causa di un parto malcondotto che com- Il nuovo libro di Pontiggia ri- né condividere niente di ciò che vive. Non pos- È forse proprio nell'incerto, prometterà in modo indelebile le sue facoltà mo- badisce l'abilità e l'originalità siamo mai, come si dice con una espressione te- difficile equilibrio tra questi due torie e di linguaggio. compositiva dello scrittore, che meraria e orrida, entrare nel cervello di un altro". punti, tra il rifiuto di una norma In termini narrativi, c'è un preciso sistema presenta un testo difficilmente In questo nucleo tematico, l'impossibilità di en- univoca e la percezione a occhi strutturale che Pontiggia adotta per avvicinarsi a catalogabile in un genere preci- trare nel cervello di un altro, sta anche il senso asciutti dell'eccezione, che si un argomento difficile come l'handicap, senza so, ora resoconto (quasi) auto- del nucleo strutturale del libro: la narrazione svolge la vita di Paolo, con i suoi cadere nel patetico. Questa struttura consiste nel biografico, ora saggio, ora ro- può lentamente, per cerchi concentrici, in un problemi di linguaggio e di disporre l'uno dopo l'altro capitoli che riguarda- manzo. È da tempo, del resto, tempo non lineare e progressivo, ma sfasato e deambulazione, e quella di suo no episodi tra loro lontanissimi nel tempo: capi- che Pontiggia sperimenta solu- turbolento, avvicinarsi al centro, ma, una volta padre, il professor Frigerio, che toli che narrano del rapporto attuale con il figlio zioni architettoniche inedite, arrivataci, deve ammettere l'impossibilità di co- fluide, con risultati eccellenti. la racconta e ripensa con l'ango- raoiPaoluo s5i1 alternanaiLClllttUVoJ a« capitolwpuuiii iUn Icu viiu s JiI torn iwiiiau indie i*iww- , - - , scia, l'apprensione e l'amore di tro per parlare della sua nascita, e poi ancora più glierlo, tanto più se quel centro non è il proprio Nati due volte ha richiamato l'at- 1. • • • • ' J ! ! . IoT „, gi^vài Xcos nnnì difficilì /Idi) />e< d aa / )individuare r\ n-id(t7lrli i,l mrpa mlaa vita lo \71t, laa la tenzione dei molti recensori so- chi ingaggia ogni giorno una indietro per rievocare i primi anni di insegna battaglia. Il punto di vista dei mento del padre, e poi di nuovo in avanti per rac- sensibilità, la percezione del mondo di un Altro. prattutto per il suo aspetto di li- Solo un Altro che sia lampantemente diverso, co- bro "verità" che affronta un te- genitori, del padre in particola- contare i rapporti con i medici nelle varie fasi re, è forse l'angolazione che più della crescita. Il tempo si presenta con un anda- me un disabile, ci pone di fronte a questo limite ma così socialmente vivo e acuto di indicibilità che appartiene sia alla vita sia alla come quello dei disabili. Con la di tutte caratterizza il libro e gli mento centrifugo, come se volesse allontanarsi dà la straordinaria tensione ed dal nucleo del discorso, quel nucleo indicibile di narrazione. Del resto Paolo, che ha perso un lin- lucidità implacabile che gli è guaggio e una motorietà normali, ma non l'intel- propria, Pontiggia descrive la efficacia anche letteraria che ne dolore che è la vita di Paolo. E, tuttavia, questo impongono una lettura parteci- tempo, che va avanti e poi indietro, si muove co- ligenza, è il primo a sottrarsi ai giochi di divora- realtà di un figlio handicappato mento che la scuola, la famiglia, la società cerca- e l'ingranaggio di competenze e pe e tutta d'un fiato. Il sofferen- me un sasso buttato nell'acqua che crea una ri- te di questa vicenda di fatica e dondanza alla rovescia, facendo sparire poco a no di mettere in atto per assimilarlo, per distrug- professioni (spesso scarse e mal gerlo, volendolo aiutare. Solo attraverso la offerte) in cui questi e i suoi ge- dolore non è infatti, o forse non poco i cerchi attorno a sé, per arrivare al sasso è tanto o solo, il che li ha generati. coscienza del limite, della diversità, dell'impossi- nitori vengono bilità del possesso si apre una breccia: "Una vol- necessariamente figlio disabile, Il movimento centrifugo si rivela allora centri- alla fin fine ca- peto: è un accerchiare ta, mentre lo guardavo inseriti, sotto- "H romanzo come se lui fosse un al- posti a una mi- pace di misurare da ogni lato in modo in della fatica diretto, apparentemen- tro e io un altro, mi ha scela tremenda il mondo a parti- te allontanandosi, per M salutato. Sorrideva e si è di sofferenze e di doversi re dai propri pa- arrivare, in realtà, pro- appoggiato contro il di conforti, di rametri, istinti- innanzitutto guardare prio a quel sasso. Quan- muro. E stato come se ci solidarietà e di vamente conscio do si arriva al sasso, si fossimo incontrati per cinismo, di fati- da se stesso" dei suoi limiti. verifica la resa. La resa sempre, per un attimo". che intermina- Ma è soprattutto al dolore, alla vita, al Il tempo "per sempre, bili e di brevi fe- (anche) il padre, Dasein, con la sua irri- per un attimo" che si licità. Ne risulta un'analisi così è la madre, sono insomma i ge- ducibile alterità. C'è un espande e si contrae, equilibrata, senza ipocrisie e nitori e i parenti più prossimi capitolo cruciale in cui che fugge e ritorna, che senza lamenti, della crescita di (gli sconcertati e sconcertanti si parla dell'incontro si dà e si nega, come un bambino disabile, che il libro nonni) a soffrire di più della con Bertoia, un pensio- qualsiasi cosa di cui mai andrebbe reso obbligatorio per menomazione del figlio. Sono nato malato che fa visita possiamo dire: è mio. tutti quelli che si occupano degli loro che debbono lottare con il al padre: '"Deve entrare Nemmeno il nostro handicappati, a partire dagli psi- loro stesso orrore di fronte al- nella sua testa'... 'Ma tempo, nemmeno l'ami- cologi e dai medici, la cui scien- l'handicap, con la loro norma- non posso'... Capisco co, nemmeno il libro, za non fa qui una gran bella figu- lità, col loro desiderio di non es- che la risposta è mo- nemmeno un figlio. ra, e non per difetto proprio, ma sere troppo osservati, troppo per la presunzione con cui viene compatiti, troppo umiliati per impugnata da chi la possiede. la disgrazia che ha colpito il bambino. La strumentazione scelta da Pontiggia per spogliare da ogni Non conosco libro recente ca- Scrivendo questo romanzo, mi- C e nel libro, come accennavo, eccesso il dramma quotidiano di pace di restituire il punto di vi- Una lingua niaturizzando e rendendo quasi quel microcosmo di esperti, di chi deve "nascere una seconda sta di un padre intenso come naturali molte e diverse tecniche addetti ai lavori, di volontari, che volta" per vivere è spesso quella questo. Nati due volte è il ro- narrative, Pontiggia ha dimostra- lodevolmente aiuta e conforta del linguaggio. Sono le parole manzo di un genitore, della sua malata to non solo di saper analizzare (e ma non meno spesso deprime e degli esperti, dei maestri, degli lotta per difendere e far cresce- satireggiare, quando necessario) mortifica i suoi soggetti. Solo in altri, dei parenti, degli stessi di- re il figlio, ma soprattutto della Silvio Perrella le tante malattie linguistiche che Serena Cruz o la vera giustizia sabili a essere sottoposte a un fatica di doversi innanzitutto ci affliggono, ma di essere in gra- vaglio senza pietà, che libera fi- guardare da se stesso, dalla pro- di (Einaudi, Ho sentito dire che Giuseppe do di trovare attraverso l'immagi- nalmente il malato dall'inquina- pria diversità, dalla propria esi- 1990) si'trova una descrizione al- Pontiggia, avendo in casa un fi- nazione linguistica una più larga mento ideologico e sociale in cui gente individualità, da ogni er- trettanto lucida e implacabile di glio disabile, avrebbe dovuto e molteplice possibilità di stare al infinite ragioni, spesso anche rore di calcolo della distanza questo mondo di specialisti del scrivere una testimonianza su mondo con decenza. Avendo ac- buone e generose, lo immergo- che lo separa dalla creatura per dolore dell'infanzia e dell'adole- questa sua esperienza, piuttosto quisito, per di più, la consapevo- no. Lo scrittore non arretra di cui trepida e spera. Ad annulla- scenza. Che in Nati due volte a che inventare un romanzo, come lezza che ci sono "tante cose che fronte a nulla, neppure davanti re le differenze, a far tacere nel- uscirne meglio siano i ragazzi che ha fatto con Nati due volte. non passano per il linguaggio". alle sottili manipolazioni della la dedizione ogni sgomento, ci liberamente e volontariamente riesce meglio Franca, la madre, assistono Paolo, i suoi amici Tutto è possibile, naturalmen- Quante volte abbiamo sentito verità che stanno dietro i pur lo- o letto che la letteratura era lì devoli sostituti di vecchi handi- che non rivendica spazi per sé sprovvisti di ogni psicologia e te, ma se avesse scelto la fronta- né osa inframmettere silenzi scienza medica, solo armati della lità della testimonianza gli sareb- lì per morire o stava estinguendo- cap, come quando diciamo non si, eppure eccoci qua a leggere un udente invece di sordo o non ve- meditabondi, pause di riflessio- loro generosità, la dice lunga non be stato possibile dar vita a un li- ne tra sé e il figlio, ma appare di- tanto sull'efficienza quanto sul- bro così bello e saggio? romanzo così appassionante e ne- dente anziché cieco. Pontiggia si cessario come questo di Pontig- avvale anche della sua consuma- retta, semplice, forte, tutta ri- l'umanità degli scienziati del ma- Semplicemente, scrivendo un solta nei gesti del suo amore. Il le. Questo libro infine è anche romanzo, Pontiggia è stato fede- gia. Allora viene da chiedersi se la ta abilità aforistica per descrive- letteratura non sia per certi versi re e chiosare le manovre (ap- padre ha invece difficoltà che una testimonianza d'amore, di le a se stesso e alla propria storia. rendono tanto precisa e pacata un amore silenzioso che sa la pro- Alla storia di chi ha deciso di simile a Paolo, il figlio disabile punto spesso linguistiche) con del professor Frigerio. Non po- cui gli altri si avvicinano o si al- quanto cruda la sua disamina pria fragilità, che è consapevole prendersi cura del linguaggio, dei fatti e delle persone; è sem- della propria intermittenza in si- sapendo quanto sia necessario trebbe adattarsi anche a lei que- lontanano dal mondo del dolore sto dialogo? e della diversità. Basterebbe ri- pre lì a misurare con minuzia e tuazioni estreme di angoscia e di riuscire a nominare il mondo nei leggere la pagina in cui, nel libro senza finzioni la traiettoria che sofferenza. Quando sulla pagina suoi giusti termini. Non stupi- "Perché Paolo è sopravvissuto?" che difende i diritti dello scarto il figlio penosamente disegna compare Paolo, che lentamente e sce, dunque, che per lui "uno gli chiedevo. e dell'eccezione, si smontano le nella vita quotidiana dove nulla faticosamente avanza sul suo sen- scrittore è chi è perennemente "Perché è forte!" rispondeva, sospette prese di distanza dalla è adeguato a lui, neppure que- tiero di fatiche e di piccole con- sensibile alle disgrazie del lessi- con un sussulto umiliato di orgo- normalità, così comuni nel lin- sto padre che è tanto determina- quiste, senti che lo vede e acca- co, anche se non ne viene coin- glio. guaggio politicamente corretto, to ad aiutarlo e sorreggerlo rezza uno sguardo tenero e tur- volto. E che non aspetta di es- "No, perché è debole" gli dicevo, dove "tutto diventa eccezione". quanto dubbioso della propria bato, che solo un padre può im- serlo per riflettere sulle differen- "e trova la sua forza nella flessibi- Se è ingiusto fare della differen- utilità. prestare a uno scrittore. • ze dei significati". lità". • alla ricerca di un appiglio, il lin- cile e penoso, che presuppone la guaggio sforzato e difficile, fa- rinuncia a schemi precostituiti e ranno di Paolo un disabile pale- la (graduale) disponibilità ad ac- se, visibile, non dissimulabile. cettare la realtà del disabile come Straniero nel nostro mondo Non può mimetizzarsi, come en- persona. tro certi limiti è possibile alla bel- È un percorso compiuto insie- me dal disabile e dai suoi genito- Maria Luisa Bedogni la allieva dell'istituto d'arte, che "sembrava una nuotatrice au- ri, in un rapporto continuo di in- straliana appena uscita dalla pi- terscambio; spesso inespresso e Con fretta e con emozione ho comprato il li- Antonella Meo Normalmente diversi (Area/Onlus, scina" ma che se parla non riesce solo intuito. Per Paolo sono deci- bro di Pontiggia; l'ho letto con gli stessi senti- 1999), "I genitori di ragazzi disabili sono in primo a farsi intendere per un disturbo sive la tenacia e la costanza, la fi- menti, presa tra il desiderio di rileggerlo e il bi- luogo madri o padri di un figlio con handicap. E della fonazione. Appena incede ducia e la dignità che gli trasmet- sogno di deporlo. Per chi si occupa di disabilità come se la loro identità fosse del tutto appiattita sulla scena del mondo, Paolo è tono i genitori, due figure positi- a livello teorico-organizzativo tutto ciò che ri- sulla dimensione dell'handicap o meglio ancorata con tutta evidenza un "diverso". ve che senza schiacciare il figlio porta alla dimensione reale, sofferta e sangui- al ruolo primario di genitore di un handicappato". Deve recitare un ruolo obbliga- sanno offrirgli più di un buon nante, del problema è un pugno nello stomaco. Ma definizioni tecniche mi pare abbiano poco da to, imposto in parte dalle limita- modello di comportamento. È Di qui la fretta di cui parlavo, l'emozione veniva spartire con la storia del libro, quando finisce il zioni oggettive (anche) così che invece dal desiderio di risarcimento. "tempo della commedia, ora è cominciata la trage- nel rapporto con i genitori lo fan- no nascere due Come afferma Lennard J. Davis nella prefazio- dia", "chi mi aveva parlato di felicità della nascita l'ambiente - gli "Accettare volte. Ma il letto- ne a Enforcing Normalcy (Verso, 1995), i libri (...) il viso paonazzo, atterrito in una sorta di sorri- spazi, le cose, le è riuscire re coglierà age- sulla disabilità sono pochissimo letti, e le sessioni so fisso, il cranio a cono, l'immagine di una divinità persone - deri- volmente, dalle accademiche, sia alle conferenze tecniche sia in mesopotamica (...) terrificante e domestica". vanti dalla sua a vedere in Paolo pagine di Pon- altri tipi di incontri sulla disabilità, sono pochis- Una reazione diversa ha un altro padre che ci grave infermità, una peculiare forma tiggia, che se- simo frequentate. viene dalla letteratura. È David, il padre di Ben, in parte costrui- to dall'immagine di esistenza" guendo quel per- A tempi alterni le grandi disgrazie del vivere un altro figlio diverso e non amato del libro di che gli altri si corso anche i ge- diventano di moda: follia, Aids, pedofilia. Ma la Doris Lessing II quinto figlio (Feltrinelli, 1996). fanno di lui, da- letteratura era una dimensione altra a cui forse "David buttò i bagagli nel furgone, poi, con un'e- nitori nasceran- gli schemi mentali secondo i qua- non si era più pensato. La scommessa di Pontig- spressione dura che Harriet non gli aveva mai vi- no due volte, per poter giungere li ritengono sia giusto - sia bene, gia riesce in pieno: un tecnico mi ha detto: "Scri- sto, afferrò Ben, che se ne stava seduto sul pavi- ad accettare e amare Paolo ri- sia necessario - comportarsi con ve con semplicità, con poche parole le cose per mento del soggiorno, e lo infilò dentro. Tornò in spettandone la figura umana au- il "diverso". Ciascuno a suo mo- cui noi usiamo lunghi discorsi". fretta da Harriet, con lo stesso viso rigido, e cir- tentica. "Accettare" non è, come do: con amore, con eccesso di spesso accade, un rassegnarsi L'handicap materializza dimensioni dell'esisten- condandole le spalle con un braccio la fece volta- protezione, con una visione rabbioso alla disabilità, come per za che nessuno desidera: la non capacità, la non re in modo da impedirle la vista del furgone che si astratta fino alla spietatezza del una pura ingiustizia patita. E spontaneità, la non bellezza, la non armonia. An- era già avviato e da cui Harriet udiva provenire dovere di non discriminare. Ri- piuttosto riuscire a vedere in che il padre e la madre sentono tutto questo, e il voci e suoni inarticolati (...) prese a ripetere con conoscere burocraticamente al Paolo una peculiare "forma di padre di Paolo deve fare i conti con una realtà or- monotona insistenza (...). Bisognava farlo, era disabile gli stessi diritti/doveri esistenza", addirittura con un ganizzata secondo criteri dettati dalle regole gene- inevitabile (...). Lei era in lacrime, sconvolta e dei normali può portare a negar- suo "stile". La madre, forse, rie- rali, dalle convenzioni, sollevata, riconoscente ne i bisogni specifici e quindi sce nell'impresa per la sua parti- dalla lontananza dal pro- che si fosse assunto tut- esporlo al rischio di nuove vio- colare comunicazione emoziona- blema, dalla stupidità. te le responsabilità". • lenze. L'incontro fra il padre di le con il figlio: ci appare più di- La ricerca è quella di una Forse non era neces- Paolo e la preside della scuola retta, immediata, intuitiva. Il pa- relazione simmetrica con sario, non era inevita- media alla quale deve essere dre, che nei primissimi anni di uno straniero nel nostro bile il terribile ricovero iscritto al termine delle elemen- vita di Paolo aveva sperato (pre- mondo, con un lui-per- di Ben, perché il padre tari è emblematico. La preside gando) nella sua "guarigione", sona non con un lui-ma- di Paolo si chiede inve- pretende di applicare senza ecce- poi deve conquistarne gradual- lato, con un contenitore ce chi è quel ragazzo zioni, in modo impersonale, la mente la conoscenza, deve saper differente che ha conte- che cammina oscillan- norma ministeriale che prevede accogliere le sue piccole verità, nuti identici ai nostri. do lungo il muro. "Lo il sorteggio per formare le classi, altrettante espressioni di saggez- Il dolore di cui parla il vedo per la prima volta: È un disabile: Penso a ma in questo caso Paolo rischie- za ("Papà, dai tempo al tempo", libro è il dolore di un pa- rebbe di perdere il rapporto con o "non te l'aspettavi"), deve am- dre; la madre rimane quello che sarebbe sta- ta la mia vita senza di il gruppo di compagni che con mirarlo per la sua "simpatia per il lontana, immersa com'è amicizia e affetto lo hanno soste- mondo" o per il fatto che pro- nel suo grande amore, lui no, non ci riesco. Possiamo immaginare nuto durante le elementari. Le prio per la precarietà dell'equili- nella sua intelligente de- ragioni della preside - la norma brio indotta dalla sua disabilità dizione al figlio. Come tante vite, ma non ri- nunciare alla nostra". del sorteggio evita ogni discrimi- neuromotoria egli riesca a fare risulta dalla ricerca di nazione ed è garanzia di demo- fotografie che "comunicano un crazia - e quelle della rappresen- senso mobile e avventuroso del- tante dei genitori - il ragazzo non l'esistenza". va protetto troppo, deve affron- Mano mano che Paolo cresce, tare la vita perché "la vita è ri- in più punti della sua costruzione zione, sia a chi, per evitare una schio" - risuonano dal lontano Paolo narrativa Pontiggia sembra ve- Due Voci discriminazione, nega la diffe- territorio d'una (presunta) nor- derlo come inquadrato in una renza", rappresentano dunque malità che, in fondo, vorrebbe sorta di "campo lungo" del lin- Marosia Castaldi, scrittri- per me il viatico che deve ac- assimilare a sé il diverso con una ha il suo stile guaggio cinematografico, o estra- ce. Ha studiato filosofia a compagnare la lettura di que- sorta di normalizzazione forzata. niato, ogni volta più lontano, Napoli e arte a Brera. Dop- st'opera. Lo stesso significato si rivela nei Ferruccio Giacanelli come una figura umana carissi- pia formazione quindi, ri- Territori, della "normalità" e modi impietosi dell'insegnante ma alla quale il padre è intima- volta all'astratto e al con- della "diversità", a volte separati dell'istituto d'arte che, rifiutan- mente legato, ma che forse può creto, al ragionare e al guar- Tra i numerosi stimoli e i vari, da confini sfumati e incerti, a Vol- do di accettare la disabilità del- farcela anche senza di lui, arran- dare, a tempi mentali e a possibili piani di lettura che of- te percepiti e ribaditi come netta- l'allieva con il disturbo della fo- cando lungo i muri, attraversan- spazi corporei. Scrive ro- fre questo libro importante e mente delimitati e molto distanti nazione, la giudica solo "imma- do i cortili in go-kart, scendendo manzi, ma è tentata spesso bello di Giuseppe Pontiggia l'uno dall'altro. Paolo, il figlio tura" e in pratica la umilia siste- da solo la scaletta del teatro della da testi di raffronto tra im- - una narrazione, ma insieme un del soggetto narrante del libro, è maticamente per stimolarla a scuola anche se poi, giunto in magine e parola (vedi le fo- saggio, una guida a osservare il portatore di una grave anomalia "vincere" il suo difetto. tografie di stanze in Tenia- disabile con sguardo diverso da per una lesione cerebrale provo- basso, finisce inevitabilmente moci stretti, a cura di Ales- quello condizionato dalla cata da un trauma da parto: una Il territorio della normalità di- per cadere nell'abbraccio dei ge- sio Larocchi, Associazione consuetudine - si impone, per tetraparesi spastica distonica che spone dunque di un suo codice nitori. Le ultime frasi del libro culturale "la meridiana", me, la riflessione sui territori ne fa un disabile, o handicappa- monodirezionale, impostato di sono d'una intensità rappresen- Agrate Brianza, giugno della "normalità" e dell'anor- to. La sua anomalia è chiara, im- volta in volta sul registro corre- tativa struggente. Rivelano - o 2000). malità" o, con un termine altri- mediatamente evidente. Dappri- zionale o compassionevole, che sanciscono - le tappe raggiunte menti evocativo, della "diver- ma lo è solo per un esperto: presuppone comunque la visio- dal padre e da Paolo nel loro lun- Maria Luisa Bedogni, ope- go apprendimento a vivere ratrice. Ha studiato sociolo- sità". Del resto, lo stesso autore "questo è un bambino sinistra- ne del disabile come eterno bam- inserisce sin dalle prime pagine to!", esclama con spontaneità in- bino e del bambino come idiota. "con" la disabilità. E nell'imma- gia all'Università di Trento. gine, distante e luminosa che Ha svolto attività di ricerca e un breve capitolo dal titolo Che contenibile il primo specialista Con esso pretende di "interpre- cosa è normale? La domanda ri- - una fisiatra - che riveli la dia- tare" il disabile in base a una co- chiude il libro, di Paolo appog- formazione per la Regione giato contro il muro che sorride Piemonte. Ha lavorato per mane, oscura, nello sfondo del- gnosi corretta ai genitori ancora noscenza pre-giudiziale, senza l'attenzione del lettore, e gli si ri- inconsapevoli, illusi da giudizi nemmeno immaginare che il di- salutando il padre, vorrei che si l'Associazione lotta malattie leggesse un simbolo che va molto mentali. E attualmente atti- propone più volte lungo il libro, precedenti più sbrigativi e otti- sabile, a sua volta, possa svilup spontaneamente, come pensie- mistici e quindi non disponibili pare un suo codice peculiare con oltre questa singola, appassio- va nell'ambito di Area/On- nante vicenda: il simbolo del lus, associazione che si oc- ro-guida che induce a riflettere ad accettare subito un verdetto il quale tenta in ogni circostanza in circostanze liete e tristi, dolo- doloroso. Poi lo sarà irrimedia- - disperatamente - di farsi inten- progresso realmente possibile, cupa di disabilità e di fami- della cognizione del volto auten- glie di disabili con un'impo- rose e serene. Le parole di Pon- bilmente agli occhi del mondo: le dere. Saper ascoltare il disabile, tiggia, "È questo il paesaggio disarmonie e le limitazioni della anzi, riuscire a coglierlo nella sua tico della disabilità, e del rispetto stazione psicodinamica e assoluto per il disabile come relazionale. che si deve aprire: sia a chi fa motricità, l'andatura goffa, bar- autenticità, è possibile solo al ter- della differenza una discrimina- collante, incerta e costantemente mine di un lungo percorso, diffi- umana presenza. • HH^^^HH Ni: riNDICF 6 •HDEI LIBRI OEL MESEBH

diano, è il proprio passato di ce, "lui è cosciente che il suo im- gli è intollerabile in quanto lin- Tondelli già classico scrittore. Di autore di Altri liber- maginario è morto. È cosciente guaggio di morte. Di più: il lin- tini, cioè: "in questa stanza (...) di averlo perduto" - e la voce guaggio della propria morte. E Goodbye, smalltown boy lui ha scritto (...) il suo primo li- che si prepara alla morte, pur- quel che è peggio è che proba- bro. Da quel balcone, mentre troppo, non è più quella di un bilmente, in un certo senso, non scriveva, fissava le luci della personaggio. sbaglia. Andrea Cortellessa città brillare sotto le cime del- Alla fine, Tondelli indulgerà Quello che non pare legittimo l'Appennino, là in fondo (...) Là allo stesso errore dei suoi lonta- - e soprattutto, direi, è impossi- PIER VITTORIO TONDELLI, Opere. biblioteca) (cfr. "L'Indice", si svolgeva la vita e lui (...) non ni censori - a leggere cioè come bile -, per chi quei testi non ha Romanzi, teatro, racconti, a cura di 2000, n. 7-8): che in apertura poteva fare altro che sognarla e sue le parole dei personaggi di scritto ma interpreta, è condivi- Fulvio Panzeri, pp. L Vili-1229, confessa di aver letto le opere di descriverla (...) una città della Altri libertini. A vergognarsene. dere una visione di questo tipo. Lit 29.500, Bompiani, Milano 2000 Tondelli a ritroso, "l'inizio alla notte in cui i sogni risplendono E a volerle, quindi, censurare. Tanto più che cambiarle, quelle luce della fine" (e allora le scene e in cui tutti sono allegri, ben Spadaro riporta le sue parole parole, non potrà resuscitare chi Tondelli classico. A nemmeno notturne, in Altri libertini, sa- vestiti, affascinanti nelle loro au- estreme, su una copia della tra- le ha scritte. Come ogni grande dieci anni dalla morte. E, ciò che rebbero pascaliano anelito al ri- to lanciate veloci attraverso la duzione di Testori della Prima libro Altri libertini, ormai, c'è: impressiona forse di più, ad ap- torno nell'Eden!). Non troppo pianura". lettera ai Corinti-, vi è evidente il una volta per tutte. • pena vent'anni dal suo primo li- diversa la posizione di Roberto All'altezza di Camere separate, distacco da Camere separate bro: Altri libertini, "I Narratori" Carnero e di Elena Buia (unica Tondelli ha ancora la lucidità di ("tutta questa ricerca del passa- distinguere, di separare la voce to, questo ossessivo andare al- Feltrinelli, gennaio 1980. Se tan- che tenti davvero un interpreta- Su Tondelli ti "classici" recenti sono inven- zione, con pagine acute sulla - anzi, "le" voci di quell'io col- l'indietro (...) non basta più, è zioni dell'industria editoriale simbologia fagica, digestiva e lettivo e decentrato, figlio degli un intoppo, una stupidaggine Roberto Carnero, Lo spazio (interessante la nuova serie dei deiettiva). anni settanta - di Altri libertini (...) ho sempre pensato che la emozionale. Guida alla lettura "Classici" Bompiani: robusti ma Proprio una delle postille tra- da quella del proprio sé (non è scrittura avrebbe potuto (...) di Pier Vittorio Tondelli, pre- non più in legatura, economicis- scritte da Spadaro può tuttavia un caso che la stesura dell'opera 'salvare' la storia miserrima (...) faz. di Enrico Palandri, post- simi) non è questo il caso dello suggerire un'interpretazione op- prima procedesse di pari passo (la mia) in un canto epico (...) la faz. di Stefano Zappoli, crono- scrittore emiliano stroncato a posta: che ponga cioè l'accento con l'elaborazione della tesi di letteratura non salva, mai (...) logia di Fulvio Panzeri, Interli- trentasei anni dall'Aids, appunto sulle discontinuità e sulle palino- laurea, svolta sul genere narrati- l'unica cosa che salva è la fede e nea, Novara 1998, pp. 138, nove anni fa. La sua classicità si die che Tondelli ha affrontato (e vo che meglio insegna a distin- la ricaduta nella Grazia"), ma è Lit 30.000. misura dall'ostinata affezione di che danno anche tanto più spes- guere voce dell'autore e voci dei ancora più terribile la nota di discepoli e compagni di strada. sore spirituale alla sua "conver- personaggi: il romanzo epistola- qualche giorno prima: "quello Elena Buia, Verso casa. Viag- Uno di loro è certo Fulvio Pan- sione"). Sulla sua copia del Cine- re). Solo che ora ha una poetica che il destino mi ha poi riserva- gio nella narrativa di Pier Vitto- zeri, che gli ha dedicato più di se del dolore di Peter Handke, opposta, basata proprio sulla so- to non è stato (...) una evoluzio- rio Tondelli, Fernandel, Raven- cento interventi (ricavo l'incre- Tondelli sottolineò infatti queste vrapposizione centripeta e "nar- ne verso l'assoluto della scrittu- na 1999, pp. 127, Lit 20.000. dibile cifra dal catalogo del Cen- frasi: "a volte mi definisco cisistica" (secondo un'acuta dia- ra e della finzione più alta (...), Antonio Spadaro, Pier Vitto- tro documentazione di Correg- 'esperto in soglie' (oppure 'cer- gnosi di Tagliaferri) di quelle quanto un ritorno rovente al rio Tondelli. Attraversare l'atte- gio: http://tondelli.co- catore di soglie') (...) il narrato- due voci: sino a renderle indi- mondo del mio primo libro al sa, Diabasis, Reggio Emilia mune . Correggio . re . it) e re è la soglia. Per questo deve stinguibili. Tanto che si potreb- punto da dividere, di quelli che 1999, pp. 231, Lit 30.000. be persino sostenere che il vero hanno in sostanza solo dei per- ora allestisce il monumento edi- fermarsi e riprendersi". Non stu- Antonio Spadaro, Laborato- toriale delle Opere (un secondo pisce questa attenzione per le fa- lutto, in Camere separate, sia sonaggi (...) la stessa purtroppo quello elaborato nei confronti vera e ora sì reale, vissuta, sorte rio "Under 2J". Tondelli e i nuo- volume, imperniato su Un si liminari, per i riti di passaggio, vi narratori italiani, Diabasis, weekend postmoderno e sugli al- nello scrittore che aveva giocato, della propria scrittura giovanile, tanatologica". Il Tondelli estre- della propria capacità di vivere mo, insomma, interpreta Altri Reggio Emilia 2000, pp. 221, tri scritti d'occasione, dovrebbe col titolo del suo secondo libro, Lit 30.000. uscire la prossima primavera). tra la sigla del Picchetto Armato in "quella realtà separata che de- libertini come profezia del pro- prio destino: e quel linguaggio È su Camere separate - l'ulti- Ordinario (Pao Pao, com'è noto, finiamo arte". Perché ora, inve- mo suo libro, scritto mentre già è racconto di naia) e l'isola poli- la malattia lo rodeva - che si gio- nesiana "anticamera del paradi- ca la partita postuma di Tondel- so" (così nel titolo di un libro li. Su questo libro che nel 1989 degli anni cinquanta, pure pre- molti lessero come inopinata sente nella sua biblioteca). E Troppo umano apertura al "rosa" (sia pure in non si capisce granché di Came- chiave gay): al modo in cui Ri- re separate se non si coglie la suc- 22 = 1980, p. 33: apice - narrativo emotivo e ov- mini (1985) era stato condanna- cessione di traumatiche separa- Chiamare in causa la filologia farà storcere il viamente scandalistico - di Postoristoro e del- to quale postmoderno romanzo- zioni che appunto lo sostanzia: naso a quel critico alla moda che una volta ac- l'intero libro). romanzo, espressamente confe- non solo fra sé e gli altri (quell'i- cusò Panzeri di essere "un piccolo filologo dili- zionato per l'industria. E in ef- postasi degli "altri" rappresenta- gente", che "gioca con Tondelli come se fosse Panzeri, ricordiamolo, è esecutore testamenta- fetti sconcertante, se uscito dalla ta dal compagno morto), ma fra Dante". Ma il rispetto per la lettera dei testi re- rio dell'amico. Va letta quindi in chiave umana, penna di chi nei libri precedenti, il sé di ora e quello di un tempo. sta primo compito di chi li editi: sia Dante o me- prima che filologica, la frase con cui liquida la appunto Altri libertini e Pao Pao Reinterpretazione di un passato, no (tanto, sarà sempre meno). questione nelle Note ai testi (le quali omettono di (1982), aveva dato vita a una in primo luogo, letterario. È Per questo è doveroso segnalare l'unico grave precisare tagli e modifiche): "l'edizione del testo prosa polifonica macaronica questo il "sentimento" più difetto del "classico" dedicato a Tondelli. Cioè qui presentata, rispettando le volontà dell'autore corporea, umorosamente picare- profondo del libro - nonché ciò la scelta di modificare 0 testo dei primi due epi- (...), si adegua alle ultime correzioni apportate". sca ed "emotiva" (nel senso di che ne motiva la complessa (non sodi di Altri libertini, Postoristoro e Mimi e Scelta che contraddice quella adottata per Bigliet- "intimamente connessa alla lin- solo musicale) struttura a flash- istrioni (non Viaggio, come dice Panzeri), esem- ti agli amici: che, "non essendo stata completata la gua", con modelli quali Céline, back sovrapposti. plandolo su una copia corretta dall'autore in ex- revisione da parte dell'autore, non tiene conto tremis, a matita rossa e blu: "apportandovi pre- delle ipotesi di modifica indicate e si adegua quin- Celati e Arbasino). Tanto il primo che l'ultimo cisazioni e cambiando il lessico soprattutto nel di all'edizione 1986". Cioè - a norma - all'ultima Tondelli hanno come propria Molti critici chiedono che non senso di variare, in alcuni casi, la bestemmia in edizione seguita e corretta dall'autore (ciò che per scena madre un ritorno a casa: venga frazionata la traiettoria di turpiloquio" (Panzeri a pagina 1135). Non è Altri libertini non è avvenuto). Questo per la stret- ma mentre il "libertino" narran- Tondelli. Anche l'esplosione lin- proprio esatto. Sono sistematicamente censura- ta deontologia filologica (che oltretutto ha da tem- te di Viaggio torna a Correggio guistica di Altri libertini, l'anar- te le bestemmie ("porcodio" —» "perdio", ecc.), po preso a discutere il dogma dell'"ultima volontà solo per trovarvi "tutta una chismo stilistico ed esistenziale ma lo è anche il turpiloquio sessuale: con l'in- d'autore" - del tutto fuorviarne, per fare un esem- morte civile ed erotica e intellet- maturato negli anni "caldi" del troduzione di imbarazzati pio noto a Panzeri, nel caso tuale e desiderante che ti chiedi Dams bolognese (a contatto con eufemismi ("la spagnola" di un "classico" come Pa- come la gente fa a sopravvive- docenti come Camporesi, Eco e —> "il servizietto"; "pom- lazzeschi). re", il Leo di Camere separate, lo stesso Celati) e appena mode- pini" —» "cosacce") e pe- trasparente alter Ma venendo alla sostan- rato òa\V editing rifrasi che nuocciono al- ego dell'autore, za della questione, che è di un altro mae- l'incisività di certe situa- torna con strug- critica, sorprende che Pan- stro al quale lo zioni e soprattutto defor- "D Tondelli estremo gente compiaci- zeri osservi ultime volontà scrittore resterà mano il ritmo delle frasi, mento "nel pae- che sanciscono un impove- sempre legato, interpreta così importante in questa se in cui è nato, rimento letterario (e uma- Aldo Tagliaferri 'Altri libertini' come prosa (es.: "menarsi su e nella casa dove no) dell'opera dell'amico - incontinenza giù la pistola Smith e profezia ha abitato per (soprattutto - ove questi espressiva che Wesson neanche ci do- vent'anni, sotto Altri libertini dovessero di- causò persino del proprio destino" vesse sborrare" —> "[...] lo stesso tetto venire ne varietur - per un processo per dovesse farla venire"). che protegge il tutti quelli che l'accoste- oltraggio al pu- Esemplare guasto "musi- sonno dei suoi genitori". Centro ranno in futuro). Umanis- dore, vinto grazie all'arringa di cale", la censura dell'ulti- del centro, cuore del cuore, la simo, rispettare le indica- un avvocato-poeta, Corrado Co- ma incitazione di Giusy a propria stanza adolescenziale (la zioni di un amico in punto sta -, bisognerebbe leggerla co- Bibo, "diocane, sborra", cui descrizione richiama per di morte. Ma pensiamo a me lontana incubazione dei va- mentre lo sta masturban- contrasto quella virtuosistica- cosa sarebbe successo se lo lori sentimentali e spirituali di do per potergli praticare mente accumulatoria della stan- avesse fatto Max Brod con Camere separate. Esplicito, in l'iniezione che lo salverà za di Annacarla nell'episodio quelle di Kafka. questo senso, il libro del gesuita dalla crisi d'astinenza (p. Antonio Spadaro, Attraversare eponimo di Altri libertini, pp. (A.C.) l'attesa (che si basa sull'analisi 112-113). Qui il passato, con- delle postille ai volumi della sua templato da un balcone leopar- L'INDICE , •IDEI LIBRI DEL MESEB|

Limpida dà il titolo al libro: "L'appeso era "non c'è più niente che faccia tutto e per tutto a questo monito: un tizio legato per la caviglia al paura, sono i cretini che rovina- "Frena la parola che si inceppa da Autoritratto ramo di un albero e anche se era no tutto, i cretini e i fanatici, al- sé, non lasciarla uscire". ma velenosa a testa in giù non sembrava sec- trimenti può esserci dell'allegria Anche se nominata, non sa- da cinico cato, anzi ne approfittava per dovunque, anche dove ti sembra premo mai come si chiama que- Silvio Perrella pensare ai fatti suoi". Piersanti ce che dominino male e squallore, sta donna, così non vedremo lo presenta con le valigie in ma- mentre il vero squallore lo trovi nessuno dei dettagli figurativi di Andrea Bajani no, mentre arriva in una nuova dove ti aspettavi la più serena contorno alla storia: chi serve i CLAUDIO PIERSANTI, L'appeso, città. Ha un lavoro da espletare, e normalità, quasi sempre". pasti, ad esempio? Eppure c'è PAOLO NORI, Spinoza, pp. 162, Lit pp. 223, Lit 30.000, Feltrinelli, Mi- questo lavoro lo conduce dentro Per Cane "le piccole ferite a una mensa, e Cane, come gli al- 15.000, Einaudi, Torino 2000 lano 2000 un palazzo in apparenza simile a volte sono più dolorose delle tri abitanti della casa, ne usufrui- molti altri, in realtà piuttosto di- grandi". La sua piccola-grande scono. Ciò non significa che ol- Esploso meno di un anno fa, il In tempi d'inutile alluvione verso, sia nella sua forma interna, ferita sta nel fatto che la donna tre alle figure di Cane e di Corsi- fenomeno Paolo Nori comincia romanzesca come i nostri, L'ap- sia nei suoi abitatori. È in parte che ama è già sposata con un al- ni non facciano la loro appari- ora a dare segni di cedimento. peso, la nuova invenzione narra- un ospedale, in parte un ospizio, tro. Ciò non significa che il suo zione, e non abbiano i loro ruo- Dopo avere raccolto tutte le be- tiva di Claudio Piersanti, c'im- in parte un nascondiglio, in parte sentimento non li, altri perso- nedizioni raccoglibili dalla critica pone di ricordare cosa sia davve- un albergo e tante altre cose. navighi incessan- naggi, tra i quali nostrana, lo scrittore parmigiano ro la letteratura quando è piena- Il lavoro di Cane è, appunto, temente dentro "Tutto indimenticabile pare abbia cominciato a far stor- mente se stessa. quello di mordere. In questo pa- di lui, giganteg- mi sembra An- cere il naso ai recensori. Se solo Quanti romanzi leggiamo, lazzo si è nascosto un uomo che giando nella sua diventa normale, drea, un povero sei mesi fa la parola d'ordine era pensando che sarebbe stato me- conosce ed è in procinto di rive- mente. Quante e di qualsiasi luogo e indifeso ragaz- "viva l'ironia di Paolo Nori", glio andare al cinema, e quante lare notizie pericolose. E un po- volte ha bisogno si può avere zo che abita "la sembra che ora a farla da padrona volte, pur riconoscendo l'abilità litico, un uomo dei servizi segre- di parlare con lei stanza più vuota sia una sorta di annoiato dichiara- tecnica dello scrittore, la storia ti, un funzionario dello Stato? anche se non è lì nostalgia" che avesse mai re "un gioco è bello quando dura ci scorre addosso senza lasciare Non importa sapere esattamente con lui, e quando visto: un lettino poco". Paolo Nori non farebbe alcuna traccia duratura? chi sia Corsini (è questo il suo raramente le te- in struttura me- altro che ripetere, cambiando mi- Leggere L'appeso significa in- cognome); importa semmai os- lefona non sa dirle se non pochis- tallica proveniente dalle cantine nuzie qua e là, una barzelletta che vece compiere una vera esperien- servare il suo ormai naturalizza- sime strozzate parole. E quando dell'ospedale, una sedia, una ci ha già fatto ridere una volta. za d'immaginazione interiore. Da to rapporto con la menzogna, e riesce a scriverle una lunga lette- grande valigia chiusa, una lam- Learco Ferrari è, come già in dove vengono infatti le figure che sapere che il compito di Cane ra, sente la necessità di distrug- padina nuda appesa al suo lungo' Bassotuba non c'è e in Le cose non abitano questo libro, e che sono (affidatogli da Angelo) consiste gerla, triturandola e disperden- filo giallastro". E come non cita- sono le cose, il protagonista - io capaci d'insinuarsi nella nostra nel sopprimerlo. dola in molteplici cassonetti del- re la visione rapida e folgorante, narrante, scrittore alle soglie della mente, se non dall'immaginazio- Nel suo lavoro, Cane è un uo- l'immondizia (e sono davvero pa- strappata all'inconsapevole San- pubblicazione del primo roman- ne di chi ha avuto la pazienza di mo di vasta esperienza. Già in gine di grande presa). Ma esiste dra: "Si avvicinò e aprì la porta zo, costantemente ai ferri corti con aspettare che le immagini si tra- passato, per raggiungere i suoi davvero questa donna, o è solo piano piano, due o tre millimetri la propria vita quotidiana e con un sformassero in un fitto susseguir- scopi, ha saputo abitare luoghi nella mente di chi l'ama così in- appena. Sandra era immersa nel- padre in chemioterapia. Intorno a si di righe uniformi, e in questo difficili e squallidi come ad tensamente? l'acqua ma il suo viso era irrico- lui un manipolo di amici e amiche stillicidio alfabetico ha saputo ab- esempio un carcere, e ne ha trat- È un altro interrogativo desti- noscibile, gonfio e deformato da contrappuntano con telefonate bandonarsi agli umori più foschi to la convinzione che "La gente nato a rimanere tale, perché an- una smorfia di disgusto". surreali le giornate di Learco. Tut- e alla più disarmante tenerezza? si lascia impressionare dalle ap- che in questo caso non è davvero Se Piersanti frena la parola che to qui, non succede altro. Nori Si chiama Antonio Cane la fi- parenze, non sa che tutto diven- necessario saperne di più, in un li- possa squadernare la sua storia è gioca la carta dell'autobiografismo gura principale di questo libro, e ta normale e che di qualsiasi luo- bro che ritaglia con una radicalità perché vuole intensificare le im- sfacciato, vergando pagine su pa- ha quarantaquattro anni. E lui go si può avere nostalgia". Basta sapiente che fa impressione solo magini mentali che nascono dal gine di diaristici resoconti di ore e "l'appeso", simile al tarocco che sapersi avvicinare alle cose e ciò che gli serve, essendo fedele in susseguirsi delle righe. E si trat- giorni trascorsi fra traduzioni, ma- ta, certo, di immagini mentali, gazzinaggi e serate di letture, alter- ma di quanta precisa e quasi pal- nate di tanto in tanto da intermi- pabile consistenza, tanto che a nabili nottate similfìlosofanti con volte si pensa ai procedimenti la Giovanna di turno. Tondelliano senza giovanilismi immaginativi di Kafka, e al mo- Con Bassotuba non c'è, prima in do in cui sono stati trasportati veste DeriveApprodi e poi sotto nella nostra lingua in un libro l'egida di Einaudi "Stile Libero", ANDREA CANOBBIO, Indivisibili, pp. 230, narratori post-tondelliani sarebbero tutti omo- come II padrone di Goffredo Pa- Paolo Nori aveva messo in piazza Lit 27.000, Rizzoli, Milano 2000 logati su un giovanilismo piatto e privo di origi- rise. E altre a vere e proprie la figura di un intellettuale tanto nalità. deiezioni psichiche. impegnato quanto ironicamente Ha fatto discutere non poco la recente pub- Con Indivisibili, Andrea Canobbio è giunto al Dopo aver corteggiato la quo- cinico, tanto voglioso di fare blicazione per Bompiani del volume dedicato al- suo quarto libro di narrativa, dopo un primissi- tidianità cechoviana con Luisa e quanto maledettamente disilluso l'opera di Pier Vittorio Tondelli. La disputa ha mo esordio appunto all'interno dell'antologia il silenzio (nei "Classici" Feltri- e preso nella spirale delle mano- visto contrapporsi santificatoti e demonizzatoti tondelliana Giovani blues (1986) e poi il vero ap- nelli è possibile leggere una sua vre di ogni giorno. Quello di Bas- dello scrittore correggese. Se infatti per gli uni prodo al mondo dell'editoria con l'einaudiana, e bella introduzione ai racconti sotuba era un intellettuale che ri- Tondelli è stato, oltre che un fine scrittore, un ormai introvabile, silloge di racconti Vasi cinesi dello scrittore russo), Piersanti spondeva con un amareggiato ti- grande talent scout e forse il più carismatico ani- (1989). Agli esiti di Indivisibili lo scrittore tori- dunque si presenta ai lettori con rarsi fuori al chiacchiericcio mon- matore della scena letteraria nostrana, per gli al- nese è arrivato lasciandosi alle spalle il bel gioco altre e diverse tonalità, che forse dano dell'intellighenzia (e non so- tri l'autore di Altri libertini non ha reso alcun calviniano di Traslochi (1992), intelligente diver- erano in parte affiorate nella col- lo) italiana, che contrastava con il servizio alla nostra narrativa se non quello di im- tissement metaletterario, e il quasi classico Padri laborazione con Lorenzo Mat- sarcasmo la moda delle comme- poverirne gli orizzonti. Resta comunque indub- di padri (1997), passato forse un po' sotto silen- toni confluita in Stigmate (cfr. morazioni ("E morto Lucio Batti- bia l'influenza capillare esercitata da Tondelli zio da parte della critica nostrana. Con Indivisi- "L'Indice", 2000, n. 6), ma sem- sti, dicono. Echissenefraga" scri- sulla narrativa italiana anni novanta. In princi- bili la cifra della scrittura di Andrea Canobbio pre fedelissimo a se stesso. ve Learco/Nori). L'arma di Paolo pio era Tondelli, viene da scrivere quando ci si trova, mi sembra, un sua definizione, distin- Cane, lui che non crede nel li- Nori, si era scritto allora da più avvicina a molti dei nostri scrittori under 40. In guendosi per limpidezza, nettezza del tratto. E, bero arbitrio, ma solo nel destino parti, era l'ironia, un'ironia deli- principio erano le antologie "Under 25" lancia- soprattutto, per un'attitudine al cambio di pro- o nel caso, "trovava da sempre af- cata che dava luogo a una narrati- te da Transeuropa e curate da lui. In principio, spettiva narrante, a una qualche forma di relati- fascinante l'ordine naturale delle va comica di irresistibile fascino. soprattutto, era quel suo ribadire, quasi a ogni vismo conoscitivo. Sono indivisibili le due sorel- cose". Ed è nell'ordine naturale riga, che scrittura è raccontare del proprio vis- Spinoza è il terzo volume della le protagoniste del romanzo, partite per l'India delle cose che "da qualche parte suto, che scrittura è partire da lì. E poi, e poi. imbarcate in un improbabile viaggio organizzato saga di Learco Ferrari, prosegue l'odio rispunta fuori, è l'odio il un percorso cominciato in casa E che questo sia un male, come vorrebbero "Turismo & Cultura". Canobbio gioca a raccon- padrone del mondo. È inutile tarci una terra scrutata dall'angolazione defor- Fernandel (Le cose non sono le coloro che accusano Tondelli di essere il re- cercare di interpretarlo e descri- cose) e arrivato, al momento, fin sponsabile di una superfi- mante di una delle sorelle, vere da dove viene: l'odio è in sé ostentatamente e un po' qui. La grandezza e il coraggio di cialità diffusa dei nostri una spiegazione sufficiente. C'è Nori consisteva, all'epoca di Bas- narratori, è tutt'altro che retoricamente progressi- l'odio, c'è il sole, c'è la tempesta, sta, medio acculturata e sotuba, nell'utilizzare la scrittura dimostrato, se è vero che c'è la penicillina, c'è il cancro. per darsi in pasto alla critica e ai sono parti diretti dell'o- molto, molto tollerante. C'è tutto". Abbandonandosi a Indubbiamente limitati- lettori, per mettere in publico un pera di promozione ton- questa terribile naturalezza, Piet- ritratto dell'artista cinico da "gio- delliana scrittori come va, la scelta prospettica di santi ha scritto una storia immer- Canobbio è comunque un vane". Spinoza ribadisce quel ri- Romolo Bugaro, Andrea sa in un'acqua limpida ma vele- tratto, senza aggiungere nulla. La Demarchi, Silvia Ballestra affondo efficace alla me- nosa, che, come il ùquido di una dioborghesità buonista di forza di un simile tentativo, tutta- e Andrea Canobbio. Il flebo assassina che Cane riesce a via, sta proprio in questa iterazio- percorso di Andrea Ca- casa nostra. E, al di là dei neutralizzare, manda "un riflesso giovanilismi, c'è una le- ne, nel ripassare a penna un auto- nobbio, al proposito, mi azzurrino che brillava un istante ritratto già scritto. Non è un gio- sembra emblematico. zione tondelliana anche nella penombra prima di svanire in questo. E allora ben co letterario, quello di Nori, co- Quanto meno serve a nel buio". me si vorrebbe, forse, quando smentire la falsa opinione venga. con l'accusa di ripetitività gli si secondo la quale i nostri D'altronde, "il mondo è lento e (A.B.) sornione, si disse Cane, pieno di chiede di cambiare. "Questo che tempi morti, rami secchi, passeg- ci giriamo tra le mani" sembra ri- giate serene, pensieri caldi d'amo- petere Learco, "è il testimone che re non troppo invadenti". • ci avete consegnato". • |DEI LIBRI DEL MESE|

Bilanci di un secolo I primi della classe Generazioni

Giuseppe Antonelli Lidia De Federicis

Letteratura italiana del Novecento. D'accordo, ma in che modo si Bilancio di un secolo, a cura di diventa un classico? e soprat- Sulla soglia del Novecento esce 11 mastino dei 1942), un Piero Chiara (I giovedì della signora Alberto Asor Rosa, pp. 624, tutto - corollario decisivo - chi Baskerville (1902), un cane "che nessuno ha mai Giulia, 1970), un Rex Stout (Nero Wolfe: Alta Lit 40.000, Einaudi, Torino 2000 incorona i classici? Non gli al- chiamato confidenzialmente Fido" (Pinketts). cucina, 1939). Testi e casi classici: l'awelenatri- ce nel villaggio (Queen), l'innocente che deve LUIGI BALDACCI, Novecento passato lori degli agoni letterari; nean- Cane da pastore: e Brusatin annota "come di- remoto. Pagine di critica militante, che il Nobel, se si guarda all'o- fendersi da un cane da pastore nella brughiera?" salvarsi dalla sedia elettrica (Woolrich), la fuga pp. 530, Lit 36.000, Rizzoli, Milano blio in cui è caduto Quasimodo (accennando a una sua paura da ragazzo e ai di una signora di provincia (Chiara), una coltel- 2000 e da cui qualcuno cerca ora di consigli che gli diede poi Peter Handke). Cane lata che intacca il prestigio di un convegno di cuochi (Stout). Testi illustrati e annotati. Sulle NICOLA MEROLA, Un Novecento in risollevare la Deledda (ad da guardia: e a me vengono in mente I cani da piccolo. Saggi di letteratura contem- esempio Baldacci). Non - o al- guardia, titolo del pamphlet che Paul Nizan pagine, di formato grande, scorrono in alto le il- poranea, pp. 246, Lit 25.000, Rub- meno non più — l'allure della pubblicò trent'anni dopo contro i filosofi bor- lustrazioni: materiali filmici, teatrali, televisivi, bettino, Soveria Mannelli (Cz) 2000 critica (anche se la prima voce ghesi. Non sfugga a nessuno lo spessore folclo- locandine, paesaggi, facce, una Joan Fontaine, una Rita Cansino, l'una e l'altra bellissime, una EDOARDO SANGUINETI, Il chieri- con cui questi consuntivi fanno rico dell'invenzione di Arthur Conan Doyle, che co organico. Scritture e intellettuali, i conti rimane quella dei critici al culmine dell'età degli eroi vittoriani e del po- maestrina perbene degli anni quaranta. (Come a cura di Erminio Risso, pp. 318, precedenti): oggi, come nota sitivismo fece rinascere nella campagna del De- vestivano, negli anni quaranta, le giovani intel- Lit 55.000, Feltrinelli, Milano 2000 giustamente Spinazzola, in un von una creatura da bestiario fantastico, incar- lettuali americane? Con pantaloni larghi e pul- lover: uguali a quelle d'oggi, senza però mostra- VITTORIO SPINAZZOLA, Letteratu- quadro di "indebolimento al- nandovi il timore del soprannaturale. Ma Nizan ra e popolo borghese, pp. 420, larmante del ruolo assolto nel ha a che fare con Conan Doyle? Non credo. I re l'ombelico, vedi foto e nota). In basso scorro- Lit 39.000, Unicopli, Milano 2000 campo della pubblicistica mili- due hanno a che fare invece con il mio paesag- no i commenti degli annotatori, un gruppo fisso tante (...), le classifiche dei suc- gio di titoli e cani: una connessione del tutto li- che comprende il musicologo Lorenzo Arruga, bera e gratuita, alla quale però qualsiasi lettore Stefano Bartezzaghi maestro di giochi linguisti- Quanto dura un secolo? Par- cessi finiscono per offrire gli può sentirsi autorizzato dalla struttura della col- ci, Manlio Brusatin storico dell'arte, Antonio lando di letteratura la domanda unici punti di riferimento di- lana che sto descrivendo, "I classici del giallo il- Faeti pedagogista che s'è appassionato a ogni non è così oziosa, se è vero che sponibili". lustrati" (Mondadori). Un'impresa di sofisticato sorta d'immaginario, Frutterò & Lucentini e per Asor Rosa il Novecento "na- E allora? Allora il classico no- intellettualismo che pone il testo al centro di Andrea Pinketts nuovo autore del nuovo ro- sce negli anni '20" e per Baren- vecentesco si autopone, guada- svariati contesti dai quali si dirama un intreccio manzo nero italiano. Bisogna inoltre citare i tra- ghi - fedele all'Hobsbawm del gnando il proprio spazio grazie a di motivi e figure, di culture personali e di ge- duttori: Oreste Del Buono, Stefano Benvenuti, Secolo breve - prende congedo un attento e costante lavoro, fat- nerazione, e le generazioni sono più d'una. (Se- Franco Cordelli, Alessandro Golinelli. E ag- "verso la fine degli anni Ottan- to talora di acceso interventismo gnalo di passaggio che il mastino fantasma, la giungere un'introduzione firmata da Dario Ar- ta" (gli ultimi dieci anni si situa- talaltra di eburneo isolamento. bestia resa fluorescente da un banale trucco, il gento. Ho elencato i tantissimi nomi. Su ogni no dunque Oltre Fu la strategia di povero cane insomma si rivela alla fine lo stru- vecchio giallo, consumato futilmente in origine il Novecento). D'Annunzio e di mento di un affare davvero borghese d'eredità e per passatempo, hanno lavorato infatti sette o Nella prospetti- Pirandello, di "Le classifiche di soldi). Fra giugno e ottobre sono apparsi, ol- otto professori e specialisti. Ne valeva la pena? va di Spinazzola, Gadda e di Un- tre a Conan Doyle, altri quattro titoli e autori: A me pare di sì, e provo a darne due diverse ra- invece, un'unica dei successi garetti; e stata un Ellery Queen (Il paese del maleficio, 1942), campata crono- quella di Monta- finiscono per offrire un Cornell Woolrich (La donna fantasma, logica "va da fi- le (con la sua ne Ottocento ad gli unici punti continua rifles- oltre la metà del di riferimento" sione sul ruolo Novecento", ta- del poeta: si veda gliando fuori il saggio di Gor- proprio quel "Novecento primo- ni nel volume Einaudi; con la sua gio di Maria Corti, anche il espressionistica. Sarà che "oggi rimentalismo "nel quale la ri- novecentesco" che Baldacci va- lenta deflessione verso il quoti- (presunto) realismo di Alberto tira aria avversa a Contini" cerca del Novecento letterario lorizza, in aperto contrasto coi diano: si veda ibidem il contribu- Moravia; uno scrittore che ha (Mengaldo) e favorevole a Cro- italiano (...) si conclude" (Asor glorificatori dell'attualità. I "giu- to di Stefano Giovanardi) e di già esaurito la prima curva sulla ce, ed è proprio "su questo Rosa) è quello strutturale di dizi in punto di morte" dati da Calvino (che "non è stato solo sinusoidale del successo e - do- punto capitale che Contini si Calvino. La sua capacità di con- quest'ultimo, galleria di tom- canonizzato da altri; si è lui stes- po aver toccato qualche tempo distacca da Croce e imposta ciliare metaracconto e affabula- beaux e "coccodrilli" giornalisti- so, per così dire, imbozzolato fa valori minimi - sta ora risa- una vera e propria reinvenzione zione in una scrittura "cartesia- ci, cantano un requiem che si si- con il filo dell'autocommento", lendo la china. (Diversa la sorte della Tradizione italiana del namente chiara e distinta" e la tua - come vuole Ferroni - Dopo Carla Benedetti) e di Pasolini di , poco frequen- Novecento" (Roberto Antonel- sua personalità di "intellettuale la fine, in piena sintonia con chi (nel suo modo vitalistico e vatici- tata da questi bilanci, ma ormai li); sarà che è ancora vicino il profondamente laico, forte di riconosce nell'oggi un "panora- nante). Questi scrittori hanno oggetto di un apprezzamento tempo in cui questo gusto veni- una sua lucidità imperturbabile, ma sconfortante - che vede il costruito - giorno per giorno, a quasi unanime: Menzogna e sor- va "unilateralmente imposto estraneo ai vizi tradizionali del trionfo di prodotti mediocri co- pezzo a pezzo - un loro perso- tilegio è per Mengaldo "uno dei anche ai lettori comuni dalle letterato" (Spinazzola) lo ren- me i romanzi di Tamaro e Baric- naggio e una loro maniera, tra- maggiori romanzi del secolo".) parole d'ordine neoavanguardi- dono un'ideale sintesi hegelia- co" (Bernardini, nel volume Ei- sformandosi in miti letterari che Rimanendo alla declinazione ste" (Merola), ma la tendenza na, in grado di sussumere le va- naudi). ancora oggi riscuotono tributi, dei casi, spicca - in questi volu- prevalente è quella a relegare il rie opposizioni dialettiche: non ma inevitabilmente vedono espo- fenomeno avanguardia nella solo quella fra tradizione e in- Tra dibattiti epocali e timori mi - l'assenza quasi completa sta la loro immagine agli strali prima metà del secolo, rifiutan- novazione, ma anche quella fra millenaristici, ha dunque preso di D'Arrigo, e con lui di Man- dell'iconoclasmo (così Baldacci do qualunque riconoscimento letteratura di cose e letteratura il via anche per il Novecento l'i- ganelli, due autori che la Storia contro Montale e Calvino, così alle esperienze tardonovecente- di parole, fra impegno e disim- nevitabile processo di secolariz- generale della letteratura italia- Merola contro Gadda, e certo sche di manipolazione linguisti- pegno, fra ideologia e indivi- zazione, e con esso l'immanca- na (recensito nella pagina a non sono mancati, ultimamente, ca e stilistica. dualismo (tanto che quando bile processo di canonizzazione fronte) ha invece promosso al gli attacchi a Pasolini). Asor Rosa parla di una sua dei pochi nomi che giungeran- rango di classici, il fatto è che Come voleva Savinio, citato di tutte le filiere individuate in da Sanguineti, l'Italia ha una "ideologia protestantica" viene no ai posteri grazie a quel veico- Accanto a questi fabbri del da pensare un calvinismo lette- lo "del comune sentire lettera- loro destino, ci sono i "casi", questi saggi (spesso coincidenti natura "antisismica": "non è con tradizioni regionali nate terra di trasformazioni" e "ri- rario come religione di Stato). rio che sono le antologie scola- che dell'ondivaga fortuna subi- La sua opera, e in particolare stiche" (Merola). Dalla secola- scono la bifida origine di vox nel secolo precedente), quella mane fedele ai modelli"; non bi- più discussa è proprio la linea sogna quindi stupirsi se lo spe- l'idea di letteratura che ha con- rizzazione alla scolarizzazione, media: il "caso" è tale perché si segnato al prossimo millennio come si vede, il passo è breve: presenta improvviso, isolato, nelle cosiddette Lezioni ameri- scrivere che "Montale è sempre ma soprattutto per la sua natura cane, sembrano essere in grado il primo della classe" (ancora intimamente controversa. Ci so- Gli altri libri di riequilibrare ogni volta i due Merola) significa eleggerlo ipso no casi editoriali e casi critici piatti della bilancia. L'equili- facto a classico. (anche clinici, stando a certe brio, d'altra parte, è la virtù dei letture psicoanalitiche: si pensi Mario Barenghi, Oltre il Novecento. Appunti su un decennio di Ma che cos'è un classico? Se- narrativa (1988-1998), Marcos y Marcos, 1999. classici, e in fondo il postmoder- condo una celebre definizione al Tozzi di Debenedetti). Si no, con la sua apparente rinun- di Calvino (l'altro primo della parlò a suo tempo di "caso Sve- Carla Benedetti, Pasolini contro Calvino, Bollati Boringhieri, cia all'autorialità e la sua inva- classe novecentesco), "un clas- vo", poi di "caso Morselli" (qui 1998. dente mania citazionista, si pre- peraltro poco rappresentato), sico è un libro che non ha mai , Perché leggere i classici, Mondadori, 1991. senta come una sorta di classici- finito di dire quel che ha da di- ma il caso novecentesco per an- smo non selettivo, una poetica re". Gli fa eco Pontiggia: "noi tonomasia rimane II gattopardo Giulio Ferroni, Dopo la fine. Sulla condizione postuma della let- dell'imitazione che accoglie tutti non leggiamo un classico per le di Tornasi di Lampedusa, tale teratura, Einaudi, 1996. i modelli ma non crede in nessu- sue qualità, ma per l'importan- addirittura da aver "segnato un Pier Vincenzo Mengaldo, Il Novecento, in Storia della lingua no, che fa di ogni testo uriaucto- za e la bellezza di quello che ci discrimine nitido, nello svolgi- italiana, a cura di Francesco Bruni, il Mulino, 1994. ritas ma l'ossequia attraverso l'i- mento culturale della seconda dice. Un classico è un'esperien- Giuseppe Pontiggia, I contemporanei del futuro. Viaggio nei ronia, ovvero - etimologicamen- za radicale, un incontro che ci metà di questo secolo, in Italia" te - la dissimulazione, gli infingi- classici, Mondadori, 1998. modifica, non un ritrovamento (Sanguineti). E come caso si menti, le ficciones. di aspetti reperibili in altri". può considerare, stando al sag- Il Novecento a grappolo Una memoria che si sfolla le tappe di un percorso tematico. Quanto conta la bravura di chi in mente se lo disegna. Quan- Nicola Merola gioni, che prescindono entrambe dal normale to conta la destinazione, la qualità del lettore. svago dei lettori, prima finalità di una collana di Prendo a esempio II paese del maleficio, felice detection; e tuttavia sono entrambe fondate sul- traduzione del titolo originale Calamity Town. Storia della letteratura italiana, di- Restaino); segue un capitolo de- le caratteristiche del genere che, con la produ- Vi troviamo parecchi schemi topici del periodo retta da Enrico Malato, Voi IX: Il dicato da Maria Antonietta Gri- zione di oltre un secolo, risulta oggi una specie e dell'ambiente americano: anzitutto i microco- Novecento, pp. XXXVIII-1534, gnani all'"uso della lingua", e di deposito mitografico della modernità tradot- smi comunitari e domestici, piccole città e miti- Lit 225.000, Salerno, Roma 2000 solo a pagina 287 (ma su un to- ta in forme popolari e seriali. ci paesi inventati (da Spoon River a Yoknapa- tale di oltre millecinquecento) La più attuale delle ragioni riguarda i rappor- tawpha), di cui Faeti, esperto di cultura pop ai Conclusa con il volume dedi- si può gettare uno sguardo sulla ti fra letteratura e storia e può interessare tempi di Roosevelt, s'incarica di ricordarci che cato al Novecento la rituale rico- materia specifica del volume, chiunque s'occupi di critica tematica o di inse- avevano sempre una vita nascosta, "una dimen- gnizione di autori e movimenti, nel primo dei capitoli panora- gnamento a temi. Le strategie funzionali del sione budellare"; ecco la casa e la famiglia, le la Storia della letteratura italiana mici ("dal primo dopoguerra al- congegno narrativo nel giallo classico, e quindi chiacchiere, i tacchini, il Natale (frequenti i de- diretta da Enrico Malato e pub- la seconda guerra mondiale"). la semplificazione, corredata però di un così ro- litti di Natale: riti estremi di purificazione per blicata da Salerno si accinge a Di queste panoramiche, ne ven- busto apparato interpretativo, permettono di rinascere), i matrimoni, il lavoro in banca, pic- proporre una serie di approfon- gono offerte altre tre, dovute a vedervi in atto, come in un laboratorio, molte cola città, piccola gente, ecco l'arrivo del fore- dimenti tematici (dalla Tradizio- Eugenio Ragni, già autore di possibili modalità del rapporto fra testo e con- stiero (in un western, nota Pinketts, direi lo ne dei testi alla Critica letteraria quella appena menzionata, ora testo. Il più tradizionale, intendo tradizional- straniero) e la morte a metà racconto (lentezza alla Bibliografia) che, contraddi- in collaborazione con Toni Ier- mente storico, si crea fra il testo e il repertorio del giallo classico!). Il lettore attento è guidato cendo Xunderstatement di una mano, e a Giuseppe Leonelli, su illustrato che lo restituisce al suo mondo e ai dalle note a seguire i fili del testo e a collegarli rubricazione complessiva come prosatori e narratori "del pieno linguaggi d'epoca. Insoliti invece e imprevedi- con altre opere e nomi importanti, da Faulkner "Appendice", innalzeranno il e del secondo Novecento", sui bili, sono i percorsi (che chiamo tematici) dei a Hopper. Ma solo un lettore molto informato numero dei volumi dagli attuali corrispondenti poeti e sugli sei annotatori, distanti per competenze e per sui fatti percepisce la risonanza di certe nude nove a quattordici e porranno "scrittori dell'ultimo Novecen- età, da Lucentini che è il più vecchio, classe notizie. Consideriamo le date: libro pubblicato l'opera tra le ammiraglie del set- to", mentre le rimanenti hanno 1920, a Pinketts (1961) e Bartezzaghi (1963). nel 1942, con una vicenda situata nel 1940, tem- tore. un rango diverso, perché sono Ciascuno legge secondo la propria esperienza. pi di guerra e della terza elezione di Roosevelt Per un giudizio definitivo sarà settoriali (poesia dialettale, tea- (Non so se abbiano comunicato fra di loro, e di cui alcuni temevano che diventasse un ditta- bene attendere l'uscita di questo tro, letteratura e ideologie: Lui- non so neppure, e mi spiace, perché Faeti, al tore, e viene il giorno di Pearl Harbour, 7 di- cospicuo supplemento e verifi- gi Reina, Siro Ferrone e Teresa quinto titolo, sia uscito dal gruppo). Ciascuno cembre 1941. E gli autori? Pinketts annota che care nella consultazione metodi- Megale, ancora Leonelli). Sono ritaglia a propria misura le osservazioni: F & L Ellery Queen è pseudonimo della coppia di cu- ca dei volumi già usciti la tenuta titolari di un capitolo monogra- prediligono le note tecniche (se ne veda una sul gini Frederic Dannay e Manfred B. Lee, pseu- delle singole linee interpretative fico, a opera rispettivamente "numero" di Sherlock Holmes all'inizio del Ma- donimi a loro volta di Manford Lepofsky e Da- e del disegno d'insieme. Intanto degli specialisti Giovanna Ioli, stino e poi si vada a rileggere l'inizio del Nome niel Nathan, figli di ebrei polacchi immigrati. non si può non raccogliere l'in- Emilio Manzotti e Giuseppe della rosa), Bartezzaghi incrocia Queen con Al lettore informato le date e i nomi dicono vito a un bilancio provvisorio Zaccaria, solo Montale, Gadda Gadda e con le canzoni di Sanremo, Arruga molto, evocano un secolo di storia, di necessita- che il direttore dell'opera ci ri- e Calvino, mentre da Stefano commenta spesso il taglio melodrammatico ma te migrazioni e spaventosi eventi. Guardo la fo- volge sia in prima persona, in Pavarini sono accorpati sotto a volte fa pura narratologia, Brusatin indugia in tografia di Manford e Daniel, due uomini gras- un'appassionata premessa, sia l'egida - e il dichiarato prete- cucina. Tutti insieme lasciano emergere quanto per l'interposta, indiscussa auto- sto - dell'ermetismo Saba, Un- c'è di arbitrario, di francamente soggettivo, nel- revolezza di Cesare Segre, auto- garetti e Quasimodo, che però re appunto delle Note per un bi- hanno almeno il nome in espo- lancio del Novecento che, all'al- nente. tro capo del volume, suonano A parte la qualità dei contri- una musica diversa, anche solo buti, che sono sempre aggiorna- nello specifico la seconda guerra nella memorialistica, che infatti si perché non si cimentano con ti e attendibili e talora felice- Il realismo mondiale), anziché essere il fine risolvono troppo spesso in un ba- l'intero svolgimento della nostra mente ispirati, non passa inos- dichiarato della ricerca, è il mez- nalizzante effetto di realtà, quan- storia letteraria, ma prendono servato il rivelatore iconismo del e l'artifìcio zo per un'indagine sul concetto do non addirittura in un involon- atto della sua sopraggiunta ina- volume, che attraverso il preva- di realismo. tario effetto retorico. Persino per deguatezza nei confronti delle lere degli spazi comuni e la sua Paolo Vingon La tesi di Casadei è che il cine- restituire l'esperienza di quegli altre letterature e rispetto ai prediletta costruzione a grappo- ma (e più in generale la cosiddet- eventi estremi che sono stati Au- compiti che le ha riservato "il se- lo tende a fornire del Novecento ta "società dell'immagine") ci ab- schwitz e Hiroshima occorre colo più tragico". una prima, più estrinseca e deci- ALBERTO CASADEI, Romanzi di Fi- bia abituati nel corso del secondo quindi un "racconto costruito". Se immaginiamo II Novecento siva rappresentazione, sostan- nisterre. Narrazione della guerra e Novecento a intendere il realismo Come scrive Jorge Semprun, di Malato come la distanza tra zialmente denigratoria, in sinto- problemi del realismo, pp. 289, in maniera assai riduttiva, vale a "Soltanto l'artificio di un raccon- le due prospettive, e questa di- nia con il popolare scetticismo Lit 35.000, Carocci, Roma 1999 dire come puro e semplice "effet- to abilmente condotto riuscirà a stanza come la risultante del che trova il Novecento troppo to di realtà". La letteratura, per trasmettere in parte la verità della confronto tra il compiacimento pieno di scrittori. Non starem- Lasciava perplessi, nel prece- contro, è diventata quindi il terri- testimonianza". Ed è esemplare, a per il lungo tragitto compiuto, mo perciò a lamentare che anco- dente lavoro di Casadei (La torio ideale per quella che Casa- questo proposito, il caso di Beppe dall'opera e dalla tradizione che ra una volta esca ridimensionato guerra, Laterza, 1999), l'idea che dei definisce "metafisica del reali- Eenoglio, la cui scrittura passa at- essa celebra, e lo sconforto per un autore come Moravia, che si la letteratura debba essere consi- smo". Come infatti scriveva traverso gli stadi successivi dei di- uno spettacolo di decadenza potrà non amare ma di cui è dif- derata come il mezzo privilegia- Adorno, "se il romanzo vuol re- spersi "quaderni neri" (che conte- che si esprime come inconteni- ficile ignorare l'importanza e la to per raccontare la guerra. E il stare fedele alla sua eredità reali- nevano materiale scritto "a cal- bile esuberanza di idee opere durata, né che seguano il suo de- cinema, allora? L'equivoco si stica e dire come stanno realmen- do") e degli Appunti partigiani autori e persino istituzioni e si stino Elsa Morante e Pasolini. chiarisce - e in maniera convin- te le cose, deve rinunciare a un (che fornivano invece una prima sconta attraver- Ma che i singoli cente - in questo più corposo e realismo che, riproducendo la rielaborazione narrativa) per arri- so la paradossa- f scrittori trovino teoricamente agguerrito Roman- facciata, si limita ad aiutare questa vare infine al Partigiano ]ohnny, la le estraneità di un limite piutto- zi di Finisterre, in cui il rapporto nei suoi affari di occultamento". cui dimensione epica assurge a un ciò che dovreb- \ "Al secolo sto che un'illu- tra la letteratura e la guerra (e Ecco perché è indispensabile am- "realismo profondo". be esserci più vi- non si perdona minazione nei pliare i confini del concetto di Stesso discorso, naturalmente, cino, ci trovia- ; la sua specificità confronti d'uffi- realismo: "perché anche narrazio- per i linguaggi visivi. Sono infat- mo forse nelle I cio ai quali ven- Generazioni ni fantastiche o genericamente ti le immagini "documentarie" condizioni mi- democratica gono chiamati antirealistiche possono essere im- di Auschwitz e Hiroshima quel- gliori per coglie- -. e multimediale" dentro gli spazi piegate per una più profonda in- Paolo Vingon è nato in le che si fermano "alla soglia del- re non solo il I i loro concessi, terpretazione (non solo rappre- provincia, nel 1967 a Pine- l'emotività", anche quando si senso complessi- così come al se- sentazione) della realtà". Un rolo, ha studiato a Torino e trovano all'interno di un film di vo dell'iniziativa, ma anche le colo non si perdona la sua speci- esempio? La battaglia di Farsalo, a Bologna, lavora soprattut- finzione, come nel caso di Hiro- ragioni per cui non riusciremo a ficità democratica e multimedia- "una delle opere - secondo Casa- to a Milano. Laurea a Tori- shima, mon amour. Mentre i film chiudere tanto facilmente i con- le. Un cenno particolare merita- dei - in cui più fortemente emer- no, con il semiologo Gian più efficaci risultano proprio ti con quello che continua a es- no anche per questo sia la pro- ge il problema di come 'rendere Paolo Caprettini e con una quelli che, come Apocalypse sere il nostro secolo. posta del tutto condivisibile, ma testo' la guerra", e in cui Claude tesi di narratologia dello Now e Full Metal Jacket, trascen- da argomentare e, vorremmo di- Simon "sceglie di impiegare i pro- Il nono volume di questa Sto- spazio; dottorato e postdot- dono la cosiddetta rappresenta- re, da far respirare, di Manzotti, cedimenti di perdita delle coordi- ria della letteratura italiana ri- torato a Bologna. A Milano zione "realistica". Ogni forma di che vede nel Pasticciaccio gad- nate temporali e spaziali, propri mane fedele a una architettura insegna in un corso di scrit- realismo, infatti, è inesorabil- diano il libro riassuntivo di tutto del Nouveau Roman, per dare che dà insieme un'idea di linea- tura alla Iulm (Libera Uni- mente destinata a diventare ma- il secolo, sia quella, meno tradu- una nuova forma di oggettivizza- rità e robustezza e di rigidità. versità di lingue e comunica- niera, a sclerotizzarsi; e, per dir- cibile in una formula, ma ugual- zione all'esperienza vissuta della Aprono tre ampi capitoli stori- zione). Intanto s'occupa di la con le parole di Claude Si- mente importante, di Giovanna seconda guerra mondiale". co-culturali, il primo dei quali letteratura sui sogni e anche mon, è troppo spesso il modo in anzi è stoiico tout court (di Lui- Ioli, che avvia una specie di lai- di testi scolastici (con Ele- Per le stesse ragioni, dunque, cui " la gente s'immagina la gi Mascilli Migliorini; gli altri, cizzazione - ma non l'ennesima mond). non è affatto detto che il massimo realtà o forse a forza d'immagi- di inquadramento culturale eu- revisione - del mito critico di di realismo si trovi nella cronaca e narsela finisce col vederla". • ropeo e italiano, sono di Franco Montale. • L'INDICE ••DEI LIBRI DELMESE|H

amplia la documentazione del si condensa / scalibrando nell'a- nosa bellezza), figge il suo Il nomade rapporto tra i due generi di scrit- Infrenata ria marginale / il consueto orato- "sguardo inerme" nel "povero tura, allegando i casi di poesia rio della sera"), realizzando, con tempo" e nel "vuoto doloroso", e i fantasmi che nasce dalla prosa a seguito di stretta aspra dolcezza, un compiuto e ma proietta anche la propria lai- un lavoro sui testi giornalistici personalissimo destino di canto, ca preghiera "dopo il sonno che, almeno per un certo perio- oggi merce rara nella nostra pro- amaro". C'è una similitudine Vittorio Coletti do, non è stato meno intenso e Stefano Verdino duzione poetica. che mirabilmente fotografa que- radicale di quello proverbial- Poeta di intima vocazione co- sto sofferto e straziato movimen- GIUSEPPE UNGARETTI, Vita d'un uo- mente attuato da Ungaretti sui EUGENIO DE SIGNORIBUS, Principio noscitiva e civile, Eugenio De Si- to che è di annaspamento, ma mo. Viaggi e lezioni, a cura di Paola versi. L'apparato di note rende del giorno, pp. 158, Lit 25.000, Gar- gnoribus non è certo una recluta, anche di testimoniale traccia: Montefoschi, pp. 1760, Lit 85.000, conto, oltre che di molti dati bio- zanti, Milano 2000 ma il suo ormai ventennale lavo- "l'escavatore così nella sordina / Mondadori, Milano 2000 bibliografici, anche di questa va- ro, per quanto apprezzato da ogni notte riprende ad affonda- riantistica in prosa, che viene a Chi ha avuto o avrà la ventura grandi poeti (Luzi, Zanzotto e so- re // le terre nere smuovono Questo nuovo volume della confermare e ad accrescere l'im- di leggere questo libro, difficil- prattutto Giudici, che più volte la china / e ogni smossa sentiero Vita d'un uomo raccoglie prose magine di Ungaretti scrittore mente non tornerà a ripercorrer- ha scritto di lui) e da critici e filo- si fa". in parte già edite dall'autore, sia perennemente inquieto (non di- ne pagine e versi per ricantarsi e sofi come Mengaldo e Agamben, Troppo è lo scandalo dei "ver- in rivista o in giornale che in suc- rei invece insoddisfatto). Alcune rimandare a memoria qualcosa: non ha ancora avuto la rilevanza bi agiti contro i mali / finiti in cessive raccolte, come gli articoli prose "di viaggio", e le prime tre "la mente è un'isola che vive / an- che merita nel Parnaso italiano, tritacarne e aceti", troppo intol- di viaggio a suo tempo radunati in particolare, hanno spesso un che persa nelle estreme rive" op- mentre egli è senza dubbio uno lerabile il "mosto sangue" della in II povero nella città o 11 deserto andamento da petit poème en pure "e poi a ridosso il tempora- tra i non molti grandi poeti della nostra "arena" bellica, ovvero la e dopo, mentre, delle lezioni uni- prose e così, mentre ribadiscono le / l'infrenata stretta delle viti / generazione post-novissima. visione del "cumulo dei cumuli versitarie, quelle tenute in Brasi- la "reversibilità" dei due registri che prima è spugna e poi è pu- In questo senso De Signoribus del male" per non dare risenti- le erano già state, dalla stessa cu- della scrittura ungarettiana, atte- gnale". Credo che anche da que- è un poeta all'antica, crede nella mento a una coscienza civile che ratrice di questo "Meridiano", stano anche la sensibilità dell'au- sti minimi esempi scatti l'impres- poesia e nella parola, per quanto non intende cedere al sonno e al- unite in volume nel 1984 (per al- tore, negli anni venti-trenta, per sione di trovarci davanti a qual- tutto - ed egli lo sa bene - co- l'oblio. tro sulla base di una tipologia let- cosa di inedito, di non ancora spiri verso un "assordante silen- Ma nessuna speranza è garan- un progetto che teraria (la prosa pronunciato nella nostra lingua: zio". Principio del giorno è libro tita in un poeta così autentica- Ungaretti stesso poetica appunto) il forte tracciato della rima si co- di intima tensione e combatti- mente sgomento (come fu Leo- aveva avviato "Osserva costernato allora molto for- niuga con un ritmo prosodico mento, rispetto al precedente pardi, come fu Montale), ed è con Mario Dia- l'Europa spossata tunata e per altro saldo e tenace, e con una miscela Istmi e chiuse, più compatto e sempre aperta la partita tra cono). e ne vede mai assente dal linguistica, calibratissima tra in- inesorabile. Qui le varie sezioni "l'impalpebrita mutezza" e la Per la verità, suo repertorio. venzione (anche audaci neologi- delineano una varia mappa di "grigia pappa" delle parole, da tutta la sezione la storia come Ma soprattutto smi e recuperi dialettali piceni) e vari percorsi umani, ora di "vo- un lato, e "l'utopia albale" e il del libro occu- una piaga viva" queste prose del tradizione, davvero mirabile nel- ci" (nella prima sezione) nel pro- lieve mito di "nuova Nuovabur- pata da lezioni e "nomade" (non a le sue giunture. Si intende un la- prio memento, ora di varie cap- go", con le fattezze di Genova, conferenze me- caso di recente voro paziente e finissimo operato tazioni oggettive, trasognate e di dall'altro. Muri e pareti, com- glio sarebbe convenuta al prece- molto frequentate dalla critica, su ogni parola e ogni suo nesso, testimonianza di un io che, scar- patti ma anche sbrecciati, popo- dente "Meridiano" di Saggi e in- ad esempio nel bel volume di quasi con un procedimento di nificato da ogni autobiografismo lano questi versi, con un richia- terventi, uscito tanti anni fa, e la Alexandra Zingone, Deserto em- netta incisione e rilievo, che por- ("alla sua pelle / sta come un mo a un'immagine decisiva di un sua pubblicazione qui, insieme blema) ripropongono la centra- ta a una pronuncia pressoché senzacasa..."), non cessa di cer- Novecento, troppo frettolosa- alla sezione dei viaggi e memorie, lità di quei nuclei tematici (deser- epigrafica e ultima del verso, a care Confidenze con l'estraneo e, mente smemorato, ma è profon- è giustificabile per via critica solo to, luce, acqua ecc.) intorno ai volte in sé serrato, a volte espan- soprattutto nelle due ultime se- damente nuova la suggestione di con qualche virtuosistico collega- quali Ungaretti ha sempre elabo- so sui ponti di un geniale uso del zioni, Tavole genovesi e Giornale una piena inermità umana che mento metaforico non sempre rato la sua poesia. Inoltre, nella gerundio ("è il suono che oscuro (ventiquattro poesie di vertigi- qui ha spazio e voce. persuasivo. Paola Montefoschi loro stessa fattura e organizzazio- mette insieme infatti prose di ne di memorie e resoconti di viaggio e lezioni sotto l'etichetta viaggio, certificano il ruolo fon- del proverbiale "nomadismo" datore di queste due forme e to- non verso l'ovvio realismo del giallo sociologi- del grande poeta, che conviene poi per l'intera opera dello scrit- co, ma a una linea di più astratta eleganza, in cui però alle due cose in misura e ra- tore. Il viaggio, immagine biogra- socci di mezz'età, e ne avverto l'effetto. E se il spiccano le icone irrealistiche della diversità an- gioni molto differenti. Dirò subi- fica del nomadismo esistenziale e lettore è meno informato, se è un giovane, se è tiborghese, l'investigatore artista, la femmina to che delle lezioni e conferenze culturale dell'autore, è infatti uno studente, se non sa niente? Serve alla lette- folle. La crudeltà del secolo è rappresa in sim- grande interesse destano quelle motivo ricorrente e generatore ratura la sua cornice storica? Serve semplice- bolici ghirigori. La cultura del sospetto, che il inedite, spesso allo stato di ap- della grande poesia di Ungaretti, mente alla lettura? Lascio il problema agli stori- Novecento ha imparato alla scuola di Marx e di punti (come l'ottima correlazio- e spesso si fa perlustrazione di un ci e ai letterati; e agli insegnanti: perché di que- Freud, quel voler guardare le budella sotto una ne a una tesi su Campana). Tra passato perduto, di un'innocenza sto si tratta quando discutono di nuovi pro- superficie linda, quella volontà di sapere, ha una l'altro consentono di pensare con sepolta, tentativo di ovviare alle grammi e metodi. naturale applicazione nel giallo e nei suoi culto- meno apprensione agli studenti "eclissi della memoria" che è l'e- Resta una seconda ragione, la principale. Ri- ri. La leggo riassunta nella parabola del luccio, di Ungaretti, del cui profitto ad stremo compito, secondo il poe- guarda la forza dell'immaginazione narrativa e un frutto delle indagini congiunte di Sherlock alcune lezioni ci sarebbe da dubi- ta, della lirica moderna: "il viag- antropologica e la lunga durata degli emblemi Holmes e di Brusatin. Un "grosso luccio dalla tare se il professore gliele avesse gio del nomade" - scrive Paola che essa crea. Il cuore di questa collana, di que- mascella magra" è la preda per cui Sherlock ha davvero propinate nella forma Montefoschi - si costituisce co- sti titoli, è la prima metà del Novecento, un'e- teso le reti. Brusatin afferra la corporea sugge- (rivista per la stampa) in cui oggi me un vero e proprio insegui- poca ancora cruciale. È il paradosso dell'Ameri- stione e dal luccio metaforico passa al luccio le leggiamo. Per altro, al critico e mento di fantasmi", fantasmi di ca, l'America cattiva e buona, dove Nero Wolfe materiale, bel pesce d'acqua dolce, allegro pre- docente Ungaretti non si può che grandi perduti e di città scompar- (ovvero Rex Stout) pronunciava nel 1939 datore dalla testa aguzza. Lo si mangia aperto e chiedere di parlare soprattutto se, ricerca di rovine e di illusioni un'ambigua omelia antirazzistica. (Ambigua sì, cotto alla brace, ma spiace l'inconveniente che del poeta e dell'intellettuale d'eternità. Ma questi viaggi na- ma Hider intanto preparava filo spinato e girar- famosi chef (dice) ricordano spesso: "un grande omonimo, e nella sua ottica si scono anche da urgenze ideologi- rosti). L'interessante è che la scelta sia andata luccio aperto con dentro un topo morto". debbono valutare azzardi critici che (oltre che pratiche) più im- come quelli legati a un uso a dir mediate, sia da quelle, oggi meno poco disinvolto di certe categorie confessabili, dell'ingenuo nazio- 7*7 "Ili storiografiche (Origini, Umane- nalista che cerca ovunque i segni simo, Romanticismo). Del resto, dell'antica ed eterna grandezza su basamenti pericolanti Unga- d'Italia, sia da quelle, più inquie- retti costruisce poi aggregati di te e inquietanti, dell'intellettuale folgorante intelligenza (ancorché europeo che sente e soprattutto spesso discutibili), come quello teme il declino del mondo occi- che legge il Romanticismo come dentale e della sua civiltà, che os- un "ritorno alla natura", "alle serva costernato 1'"Europa spos- origini", o la bella definizione sata" e ne vede "la storia come SSM per cui "l'Umanesimo [doveva] una piaga viva". dare carattere antico a una gio- vane lingua" e il Romanticismo Questo nuovo "Meridiano" "ridare giovinezza ad una lingua prosegue utilmente nella regi- già vecchia", o la acuta intuizio- strazione accurata e sempre più ne del ruolo e dell'importanza di completa delle tante parti che Giambattista Vico. hanno fatto la "vita d'un uomo". Ci sono però ancora passaggi Non c'è dubbio però che sia la cruciali in attesa di una sistema- prima parte del libro, quella del- zione e di una presentazione ade- le prose di viaggio, la più interes- guata: penso soprattutto alle tra- sante. Carlo Ossola ha già da duzioni poetiche, l'altro, davvero tempo dimostrato il fitto com- importante (forse, dopo le poe- 4 mercio che queste prose hanno sie originali, il più importante), intrattenuto con le poesie di Un- capitolo della biografia intellet- mgm garetti, e qui Paola Montefoschi tuale di Ungaretti. HHI La coppia è un ingranaggio di sventure Primo volume della tetralogia di uno scrittore a lungo rimosso Carlo Lauro

HENRI DE MONTHERLANT, Le ra- care su più piste le diverse aspi- la tetralogia delle Jeunes filles, bero sommariamente definirsi di pagine meccaniche e documen- gazze da marito, ed. orig. 1936, trad. razioni all'ascetismo e alla sen- ma la sua verità apparteneva al- critica sociale, Jeunes filles com- taristiche degli annunci matri- dal francese di Cesare Colletta, sualità, ali 'engagement e al di- la trilogia dei ragazzi intitola- prese, rappresentano l'inevitabi- moniali, femminili e maschili, pp. 221, Lit 26.000, Adelphi, Mila- stacco, alla semplicità e allo sno- ta La Jeunesse d'Alban de Bri- le risvolto di questa egotistica sul mensile "Il giorno più bello". no 2000 bismo aristocratico. Le "alter- coule: il cui elemento più im- idealizzazione dell'adolescenza. Annunci, lettere, telefonate, luo- nanze" (qualcosa che potrebbe portante, Les Gargons, appun- Il registro classicheggiante e ghi di incontro: la borghesia Con Le ragazze da marito (Les ricordare la "disponibilità" gi- to, dedicato alla stagione del quasi sacrale, ma duttile agli francese degli anni trenta appa- Jeunes filles) l'Adelphi rimuove diana) convivono e giocano nella collegio e alle amicizie partico- sbocchi della sensualità, si eufo- re, dall'osservatorio di Monther- la cortina di disattenzione cadu- narrativa, ma rivelano un mode- lari, attraversò tutta l'esistenza rizza verso sarcasmi, pungenze, lant, dominata dall'esibizioni- ta da moltissimi anni su sto spessore dialettico negli scrit- di Montherlant, sino ali'outre- amarezze di un osservatore fon- smo di coppia, dal principio ege- Montherlant, non solo in Italia. ti teorici, nono- tombe: gli ab- damentalmente spietato che rac- monico della "sistemazione" Sarà comunque interessante os- stante la lucidità bozzi risalgono conta la realtà di patetici indivi- (con sprezzo ingiusto per lo zi- servare se questo primo roman- di varie pagine "Ovunque al 1914 ma, co- dui destinati a smacchi, miserie tellaggio), in un'ostentazione di zo della omonima tetralogia Les dei Carnets o di me un cantiere e tracolli: aristocratici ormai felicità inficiata dai modelli della Jeunes filles (un vero successo quel Service inu- lo scrittore avverte senza requie, spiantati e abbandonati (Les Cé- modernità ("È proprio vero" negli anni trenta) riscatterà al- tile ammirato da nell'aria l'espressione conoscono ripe- libataires, 1934) o bibliotecari pensava Costals "che sulla pove- meno in parte l'inattualità del Camus. di noia, stupidità tute e inesauste con frustrazioni ai limiti della ra coppia uomo-donna pesa una suo autore. C'è un non redazioni negli follia (Un assassin est mon mai- massa ciclopica di volgarità - let- Certo, le simpatie collabora- detto, un sottin- e cattiveria delle donne" anni venti, qua- tre, 1973). La stesso vitalismo teratura, cinema, giornali, ro- zionistiche di quest'ultimo de- teso mai vera- ranta, sessanta, della corrida che Montherlant manze... - ed è ben triste che terminarono, dal dopoguerra in mente esplicitato uscendo infine aveva celebrato in Les Bestiaires non si possa venirne fuori!"). poi, un risentito ostracismo del- (se non troppo tardi) nell'opera nel '69 e in versione definitiva (1926) decadrà a malinconica E così Le ragazze da marito la critica. Ma parte dell'opera, di Montherlant e che probabil- soltanto nel '73, a un anno dal metafora di una sconfitta nel tar- porta in giro il lettore tra le liete nonostante la qualità letteraria, mente è la chiave di tutto: l'amo- suicidio di Montherlant. do Le Chaos et la nuit (1963). coppiette del Bois "così uguali invecchiava progressivamente in re pederastico. Inizia ai tempi del La trilogia incarna ideali e mi- La realtà "prosaica" non coin- l'una all'altra", o in un preten- alcune delle sue premesse, e pri- collegio, prosegue in trincea, si ti di cui l'autore non seppe e non cide necessariamente con uno zioso ristorante a Montmorency ma di tutto in quel culto dell'in- evolve nei soggiorni africani, non volle mai disfarsi: cameratismi scadimento dell'ispirazione, spes- o nei templi della borghesia mu- dividualismo e della forza (la si arresta neanche durante l'occu- amorosi, fedeltà reciproche, so è un'acquisizione di lucidità, sicofila: ovunque lo scrittore av- peggiore eredità di Maurice pazione nazista né dopo. Diverrà scuole di lealtà e di agonismi, ma in parte confermata dalla stessa verte nell'aria snobismi nausean- Barrès) con gli strascichi nel bel anche l'oggetto di una corrispon- anche di rinunce, lontani da rapidità di elaborazione: tra il ti e l'espressione "di noia, stupi- gesto competitivo, sportivo ed denza cifrata (con Peyrefìtte) in qualsiasi riferimento femminile 1936 e il '39 tutto il ciclo delle dità e cattiveria" delle donne. eroico, nella tauromachia. cui il vizio diventa insieme un'os- che non sia la madre. Dove ter- Ragazze è pronto. Sin dal primo Tanta misoginia di Costals tro- E anche vero che Montherlant sessione lucida, un progetto di mina questa irripetibile stagione volume si staglia la figura di Pier- va anche ambigue compensazio- è abbastanza accorto da smorza- corporazione, un ordine morale. della vita, per Montherlant inizia re Costals, scrittore di successo, ni in certe ammissioni d'autore re o, in certi casi contraddire, le La popolarità dello scrittore la desolazione borghese senza perseguitato da lettere e dichiara- sulla sincera dedizione femmini- sue stesse ostentazioni, e da gio- fu convenzionalmente legata al- scampo. I romanzi che potreb- zioni d'amore (sentimento che le verso una monogamica felicità disistima) delle sue devotissime e sull'incontentabile e bugiardo lettrici. Costals, ateo e libertino, egoismo dei maschi. Ma sottoli- avrebbe un'insofferenza istintiva neando l'irriducibile disarmonia verso questi assalti, ma (somi- tra i sessi, Montherlant assestava La vita e i libri gliando in questo a Montherlant il colpo di grazia al meccanismo e alle sue "alternanze") adotta un della coppia, giudicandolo nulla Henri de Montherlant nasce a Neuilly nel France, tra i quaranta "immortali". Al centro principio di quasi cristiana com- di meno che "un ingranaggio di 1895, in una famiglia di antica aristocrazia. Dal dei suoi drammi campeggiano grandi problemi prensione rispondendo di buon sventure" voluto da entrambi, 1910 al 1912 studia in un collegio dei Gesuiti, morali: nella Reine morte (1942) la vicenda tre- grado ad alcune lettere e incon- auspicato dalla società e richiesto ma ne è allontanato a causa della sua "amicizia centesca di Inés de Castro è letta alla luce del trando a Parigi Andrée Hacque- dalla natura per il cieco anelito particolare" con un compagno. Studierà priva- conflitto tra sentimenti e ragion di Stato; nel baut, una di queste disgraziate alla continuazione della specie. tamente, conseguendo nel 1913 0 baccalauréat Maitre de Santiago, del 1947, sono messe sotto provinciali, così disperatamente Non stupisce che Les Jeunes in filosofia. Si arruola volontario nel 1915; nel accusa la cupidigia e la crudeltà che caratteriz- dipendenti dal suo carisma uma- filles scatenasse dibattiti e pole- 1918 sarà gravemente ferito. La celebrità lette- zano la conquista del Nuovo Mondo da parte no e letterario. Nonostante l'osti- miche, e prevalentemente sulla raria arriva per lui con Les Olympiques, del degli spagnoli del Cinquecento. Ma il testo for- nazione di Andrée (un vero asse- condizione femminile; ancora un 1924, celebrazione in versi e in prosa dello sport se più affascinante resta La Ville dont le prince dio con tutte le argomentazioni decennio dopo, nel Deuxième che prolunga in tempo di pace "il grande lirismo est un enfant, scritto negli anni quaranta ma pensabili), Costals non deroga al- sexe, Simone de Beauvoir ne at- fisico della guerra". Affascinato dalla fraternità rappresentato solo nel 1967, che affronta - co- la sua impossibilità di ricambiare taccava le tesi di fondo, stigma- degli stadi e dalla sfida alla morte che consacra me il romanzo Les Gargons, di cui solo dopo la amori (difendendosi con Bos- tizzando l'orgoglioso ripiega- le forme estreme dello sport (in particolare la morte dello scrittore è stata pubblicata l'edi- suet: "Si fa un torto irreparabile mento di Montherlant su se stes- tauromachia), Montherlant sarà lui stesso uno zione integrale - i complessi intrecci emotivi e alla persona che si ama troppo") so come la timorosa fuga di uno sportivo e resterà ferito in Spagna, nel 1925, du- spirituali nascosti dietro la facciata di un colle- e si limiterà a offrire una blanda, sradicato non solo dall'impegno rante una corsa di tori. Alla sua vita appartata, gio maschile. Nel dopoguerra, Montherlant al- cameratesca, pur sempre domi- ma dalla condition humaine in che trascorre in gran parte in viaggi e lunghi terna alla sua produzione teatrale opere ro- nante, forma di amicizia. generale. soggiorni in Africa del Nord, corrisponde un'at- manzesche, che non avranno più la risonanza Scritto in una forma efficace- Difficile è però pretendere in- tività letteraria intensa, prevalentemente saggi- di quelle degli anni trenta: Les Chaos et la nuit mente ibrida (epistolare, in terza serimenti in alcuna "condizio- stica e autobiografica sino ai primi anni trenta, (1963), derisoria epopea di un anarchico spa- persona, con stralci documenta- ne" da un accanito e recidivo poi segnata dai grandi successi romanzeschi co- gnolo che è una sorta di moderno Don Chi- ristici), in una prosa spavalda- dragueur di amori bollati dalla me Les Célibataires (1934), amara satira dell'ari- sciotte, e La Rose de sable (prima pubblicazio- mente sicura (Cesare Colletta ne clandestinità: da qui la fuga arti- stocrazia in decaden- ne integrale nel è traduttore impeccabile) e forte stica nei rimpianti perimetri za, e il ciclo delle 1968), storia della ri- f -ili di una tensione interna da cui si adolescenziali o nella visione ni- "Jeunes filles" (1936- volta di un ufficiale evince anche l'estro del dram- chilistica della società contem- 1939). Ma è con l'ap- I # • JHraHI^H francese che rifiuta la maturgo Montherlant, Le ragaz- poranea. Senza la duttilità intel- prodo al teatro, nel ti, iwwra violenza del coloniali- ze da marito sono a loro modo il lettuale - engagée - di Gide nel 1942, che Monther- fm ^WÉ smo ma che, parados- romanzo di un moralista sui ge- primo caso, né il potere trasfigu- lant, benché ami pre- Ir a f* salmente, morirà uc- neris, in cui si potrebbe ravvisa- ratore di Céline nel secondo. sentarsi come "sov- ciso dagli stessi ribelli re qualche accidentale coinci- versivo" e solitario, In una fredda ansia di palinge- [ M 'Mr 4 che non ha voluto denza con il Tolstoj della Sonata nesi, accavallando i propri miti diventa una sorta colpire. Divenuto cie- a Kreutzer per lo smascheramen- d'incarnazione del alla Storia, il Montherlant di Sol- co in seguito a un'in- to del matrimonio borghese e stice de juin (1941) giunse ad au- classicismo francese solazione, Monther- delle sue contraddizioni. più ufficiale: già negli 4 y spicare che le giovani armate te- sL lant si uccide a Parigi Ma Montherlant non è certo desche (eredi di un'antichità anni cinquanta le sue I nel 1972; per sua vo- opere teatrali sono un propugnatore dell'astensione barbarica cantata da Tacito) riu- Lf* - lontà, le sue ceneri e della purezza, la sua etica an- scissero a far sventolare la "Roue accolte nella presti- IL ' it^SI^Kii^flliÉ saranno disperse tra che in questo caso è alimentata solaire" (la svastica) sulle torri di giosa Plèiade, e il le rovine del Foro 1960 lo vede entra- dal grande sottinteso, il rifiuto Notre-Dame per instaurare un Romano. tout court di una socie'tà che non nuovo ordine. Anche per sfoghi all'Académie de MARIOLINA BERTINI re riconosce forme ed espressioni di disperata e insensata solitudi- di sessualità alternative a quel- ne come questo, le migliori riu- le istituzionalmente "normali". scite del romanziere hanno pa- Hanno perciò un livido spicco le gato un dazio amarissimo. • ,,, L'INDICE DEI LIBRI DEL MESE||I

proponendogli, in cambio di un glio, dove la sua apparizione in così via - a renderla lucida testi- Il ritorno del quinto figlio passaporto falso, un lavoro di un nucleo familiare "normale" mone del suo tempo, quanto la corriere della droga a Nizza. evocava una componente fanta- capacità di collegare il personale Uomo a rischio Tutto va miracolosamente bene, stica che lo assimilava a quelle con il politico, che rende sempre ma Ben, confuso dall'ambiente creature misteriose - elfi, nani, vissute e credibili le sue testimo- sconosciuto, frastornato dalla hobbitt - tanto care a Doris Les- nianze, e anche una prodigiosa Paola Splendore lingua straniera e più solo che sing, qui si stemperano nel rap- tenuta letteraria che la porta a mai, desidera tornare in Inghil- porto con un reale orrifico dove sperimentare di volta in volta DORIS LESSING, Ben nel mondo, ed. via via con i problemi del suo terra. Finirà invece in Brasile, as- Ben appare solo un uomo a ri- linguaggi diversi agganciando fa- orig. 2000, trad. dall'inglese di Gra- tempo fino a diventare emblema sieme a un regista che, colpito schio per cui non c'è spazio di sce di lettori sempre nuove. Non zia Gatti, pp. 216, Lit 28.000, Feltri- di una generazione che andava dal suo aspetto, vuole fargli fare sopravvivenza. c'è dunque una formula stilistica nelli, Milano 2000 prendendo coscienza di sé e dei un film sugli uomini primitivi; e Questa lucida favola morale, in base a cui racchiudere, defini- suoi diritti, e con Jane Somers, lì verrà rapito da un gruppo di che interpreta le difficoltà di so- re la sua opera, che spazia dalla Abbiamo già incontrato Ben, una donna matura questa volta, scienziati che lo rinchiude in una pravvivenza dei soggetti sociali scrittura realistica dei lavori di il piccolo mostro nato in una che si trova a un punto di svolta gabbia in mezzo agli escrementi emarginati nel mondo d'oggi, esordio, come L'erba canta (del famiglia borghese, nel breve ro- della sua vita, una sorta di crisi e a povere scimmie, conigli e ca- porta la ricchissima produzione 1950, appena riproposto dalla manzo di Doris Lessing II quin- esistenziale, e che, nel confronto ni torturati, riconoscendo in lui di Doris Lessing a una soglia re- Tartaruga) alla scrittura speri- to figlio (1988; Feltrinelli, prima con la malattia e la vec- una creatura ancestrale, l'anello cord più consona agli scrittori mentale e apocalittica del Tac- 1988): l'abbiamo visto crescere chiaia e poi con i giovani, riu- mancante di una importante commerciali - quasi cinquanta cuino d'oro (1962) e del visio- come forza maligna e inconte- scirà a dare un senso alla propria scoperta nella storia dell'uo- opere in cinquant'anni, tra le nario Memorie di una sopravvis- nibile, capace di distruggere la vita (quasi tutti i romanzi di Do- mo... C'è però Teresa, un'altra quali più di venti romanzi - che suta (un'opera importante del sua stessa famiglia, e poi spari- ris Lessing sono pubblicati in donna che lo protegge, e che riu- a quelli spinti da forti passioni 1974, da tempo esaurita e che re lasciando la madre lacerata italiano da Feltrinelli). Diverso è scirà a tirarlo fuori di là. Gli uo- morali - com'è il caso di questa bisognerebbe ristampare); dal dai sensi di colpa. Quel piccolo il caso di Ben: il suo non è un mini - chi per soldi, chi nel no- scrittrice che a ottantadue anni ciclo utopico-fantascientifico libro di grande impatto emoti- viaggio di formazione né una ri- me dell'arte, chi nel nome della continua a offrirci storie, a solle- "Archivi di Canopus" fino al- vo - a metà tra l'apologo mora- cerca di valori: Ben è un ragazzo scienza - cercheranno sempre di citare la nostra l'ultimo roman- le e la favola malefica del gene- con uno sviluppo intellettivo ed sfruttarlo, mentre le donne, a riflessione su zo, Mara and re Stephen King - aveva fatto emotivo inferiore a quello della partire da sua madre, sembrano tutti i grandi Dann, ambien- molto discutere, sollecitato le sua età, con una forte carica di le uniche a rispettarlo come per- momenti della "Un gruppo di scienziati tato in un'Afri- più varie ipotesi interpretative, aggressività e una capacità limi- sona. Ed è proprio Ben come seconda metà lo rinchiude ca del futu- fino a diventare una sorta di al- tata di dominare gli istinti, ma persona a interessare maggior- del secolo in- ro; dal saggio- legoria sociale, la metafora di allo stesso tempo è solo, indifeso mente la scrittrice, che privile- quieto che si è in una gabbia in mezzo inchiesta sul- un'Europa del benessere a con- e disperatamente bisognoso di gia, nella narrazione, una pro- appena conclu- a povere scimmie, la resistenza di fronto con i diseredati del mon- affetto e di solidarietà umana. La spettiva interna al personaggio. so. Ma non è conigli e cani" uomini, donne do. Ben era comunque l'altro, necessità di affidarsi agli altri lo Ben non è una metafora, anche tanto la presenza e bambini in destinato a rompere equilibri di conduce, suo malgrado, in una se è difficile resistere alla tenta- nella sua opera Afghanistan ai comodo; il diverso inassimila- perversa odissea lontano da zione di leggerlo in questa chia- di tematiche for- due volumi del- bile, un essere che non era faci- Londra - luogo a lui ostile ma ve, e nonostante la sua afasia rie- ti - la crisi della sinistra, le lotte l'autobiografia Sotto la pelle e le accettare e neppure ricono- l'unico a lui noto, e dove potreb- sce a trasmettere la sua rabbia e di decolonizzazione (ha vissuto i Camminando nell'ombra. Mo- scere come proprio simile, con be ritrovare la madre "per- la sua solitudine, la sua dignità primi trent'anni della sua vita in stro sacro, forza oracolare, sentimenti, bisogni, desideri duta" - verso Nizza e poi in Bra- calpestata e la sofferenza causata Rhodesia, oggi Zimbabwe), la grande dame delle lettere ingle- come chiunque altro. sile e in Paraguay, in un viaggio dall'egoismo degli altri. I carat- condizione femminile, la psicoa- si, Doris Lessing è tutto questo. Una voce indispensabile della Lo ritroviamo oggi nel seguito irto di pericoli e avventure. teri stranianti di Ben, maggior- nalisi e la follia, il misticismo, il nostra epoca. • che Doris Lessing ha da pochi Ben nel mondo è un racconto mente accentuati nel Quinto fi- pacifismo, le nuove tecnologie, e mesi dato alle stampe, Ben nel di ambigua appartenenza di ge- mondo. Respinto dalla famiglia, nere - parabola, racconto pica- emarginato da tutti, incapace di resco, favola dell'orrore -, per- badare a se stesso e persino di ché Ben è un alieno, un essere di provare la sua età, Ben è facil- un'altra razza o forse di un'altra La frontiera e la memoria mente preda di imbroglioni e epoca giunto sulla terra per met- sfruttatori. È proprio dalla sua tere alla prova quelli che vengo- Anna Ruchat incerta identità che prende l'av- no a contatto con lui, a distin- vio il nuovo romanzo, dall'enig- guere i buoni dai cattivi. Nel suo ma del suo viaggio Ben non ABRAHAM YEHOSHUA, Il cuore del mondo, inter- ro gli stessi ebrei d'Israele ma anche gli israe- aspetto inquie- incontra solo vista di Matteo Bellinelli, pp. 65, Lit 12.000, Ca- liani dal mondo arabo e infine il Nord e il Sud tante e minaccio- "Ben è un alieno, chi vuole sfrut- sagrande, Bellinzona 2000 dell'Europa. Più ebraico-orientale, disconti- so: ha diciotto tarlo, ma anche DAVID GROSSMAN, La memoria della Shoah, in- nuo e contraddittorio, a tratti sentimentale, anni ma ne di- un essere persone che non tervista di Matteo Bellinelli, pp. 78, Lit 12.000, Grossman è convinto, al contrario, che il po- mostra quaranta di un'altra razza si spaventano di Casagrande, Bellinzona 2000 polo ebraico sia ancora vittima della "maledi- per le rughe in- o forse lui, che riescono zione" della "terra promessa" e che questa sia torno agli occhi ad accettarlo L'editore svizzero Casagrande (più di cin- la sua condizione esistenziale, al tempo stesso e la corporatura di un'altra epoca" per quello che è quant'anni di attività nel Cantone Ticino) è pre- "apportatrice di fertilità" e di perenne incer- massiccia che e ad amarlo per- sente dal mese di gennaio anche in Italia con tezza. Il problema di Grossman è la memoria mette tutti in al- sino, come l'an- due nuove collane, quella di narrativa, "Scritto- (memoria della tradizione, memoria della larme, le larghe narici, i lunghi ziana Mrs Biggs che vive con i ri", e quella delle "Interviste e saggi brevi", che Shoah) in relazione alla perdita dell'innocenza, capelli e le ciglia gialli; persino il suoi gatti (è lì che si nasconde conta oggi quattro volumi. dunque ancora una volta una linea di confine: suo accento "educato", che mal Doris Lessing?), che lo ospita In particolare interessa qui segnalare le in- quella tra l'infanzia e l'età adulta, nell'uomo si accorda con gli abiti sporchi e in casa sua dove si prendono terviste prodotte dalla Televisione della Svizze- ma anche in un paese come lo stesso Stato d'I- laceri che indossa, ha un effetto cura l'uno dell'altro. Quando ra italiana per il ciclo di documentari "Scritto- sraele. spiazzante su chi lo ascolta. Mrs Biggs finisce in ospedale ri israeliani. Il dolore della memoria" e condot- È interessante notare come le due posizioni Non è la prima volta che Doris sarà la volta di Rita, prostituta di te da Matteo Bellinelli. Si tratta di interviste così contrapposte, addirittura antitetiche rispet- Lessing insegue un personaggio buon cuore, che trova eccitante lente, prolungate sull'arco di diversi giorni, in to al patrimonio storico e culturale ebraico, si ri- da un romanzo all'altro, l'ha fat- il corpo villoso e massiccio di cui Bellinelli non solo scava il personaggio (Da- flettano per l'uno e per l'altro nel modo di scri- to con Martha Quest nella serie Ben e il suo rantolo finale di sod- vid Grossman, Abraham Yehoshua, Amos Oz), vere, di organizzare concretamente la stesura di dei "Figli della violenza", cinque disfazione dopo che l'ha posse- ma cerca anche di cogliere il modo in cui in cia- un romanzo. Se il laico e razionale Yehoshua si romanzi costruiti intorno a una duta. Ma il protettore di Rita scuno di questi grandi scrittori si rispecchia propone in veste di Creatore - "Per me è im- giovane donna che si confronta cercherà di toglierselo da torno l'incrocio e spesso il groviglio tra la consapevo- portante sapere dove sto andando, qual è la me- lezza di radici culturali dalla tradizione mille- ta, qual è lo scopo del mio romanzo. Certo, non naria e un'apprensione indulgente nei confron- posso e non voglio dare ricette di scrittura a nes- ti dell'agire politico di un paese considerato suno, ma non credo che si possa cominciare a David Weiss Halivni giovane e acerbo. Dalle prime due interviste scrivere senza sapere dove si vuole arrivare. In pubblicate (Yehoshua e Grossman) emergono ogni caso, io non posso accordarmi troppa li- Restaurare la Rivelazione infatti non soltanto due scrittori molto diversi bertà: devo poter controllare quello che (pur citando entrambi il modello kafkiano co- faccio" -, Grossman invece, "succube del para- La Scrittura divina e le risposte della critica biblica me principale archetipo letterario), ma quasi dosso del sopravvissuto" e preda dell'ansia di due culture contrapposte per quanto iscritte in sciupare il tempo che gli è concesso, scopre den- un medesimo tentativo di riconciliarsi con la tro la tradizione le proprie storie; di uno stesso Liliana Treves Alcalay tradizione. Mediterraneo, solare, razionale e romanzo scrive fino a sedici, diciotto versioni, Melodie di un esilio geometrico, Yehoshua vuole lasciarsi alle spal- "però arrivato all'ultimo quarto del romanzo mi Percorso storico-musicale degli ebrei e marrani spagnoli le il mito e "ricollocarsi nella storia"; Yehoshua fermo, non voglio conoscerne la fine anzitempo. si interroga principalmente sulle linee di confi- Voglio che il libro mi sorprenda: meglio ancora, (con CD accluso) ne, sulla nozione di frontiera che separa tra lo- voglio che mi tradisca". Kditrice La Giuntina - Via Ricasoli 26, Firenze www.giuntina.it IDEI LIBRI DELMESE|

Fima, è vero, parla molto per nel 1999. Ora in volumetto nelle più importante, quello con cui tout court. Cosa che dico e inten- Tra prosa sentirsi parlare, e per "far arrab- edizioni Casagrande, essa costi- vorrei essere ricordato quando do alla lettera (non solo per amor biare l'amica" del momento tuisce senza dubbio la migliore sarò morto". Dichiarazioni del di progressione): questo dev'es- e poesia ("Nina si accese un'altra sigaret- introduzione, per il lettore italia- genere vanno sempre prese con sere l'unico romanzo che abbia ta e disse: 'Paradossi. Bene. Ma no, sia all'Oz intellettuale mili- le pinze, tanto più quando pro- mai letto dove Fautore-narratore cosa ne sarà di te'"). Voglio dire: tante, ex kibbutzkim e fondatore vengono da un autore che in al- interviene come personaggio nel- Francesco Rognoni Fima non è Oz. Il quale comun- del movimento Peace Now, sia al tra sede si augura di vivere "per la storia (un artificio di solito que il suo Cechov deve amarlo grande romanziere di storie pri- sempre!" ("se proprio devo es- molto fastidioso) mantenendo un AMOS OZ, Lo stesso mare, ed. orig. davvero tanto, se poi gli spunta vate, intimiste, appunto "cecho- sere ragionevole, arriverei volen- rapporto d'assoluta parità - "de- 1999, trad. dall'ebraico di Elena così dappertutto. Nel recente Lo viane" ("Sono un narratore delle tieri fino ai cinquecento anni: mocratico", e niente affatto petu- Loewenthal, pp. 236, Lit 29.000, stesso mare, dove un personag- famiglie. Se dovessi riassumere in ma non mi chieda di rinunciare a lante - coi personaggi inventati. Feltrinelli, Milano 2000 gio sta leggendo la biografia di una parola quello che ho scritto qualche anno di più... "). Più at- Albert, Nadia, Rico, Dita, Bettin AMOS OZ, II senso della pace, inter- Cechov di Troyat; come nel ma- nell'arco di una ventina di ro- tendibile e preziosa la sua de- ecc. sono davvero sullo stesso pia- vista di Matteo Bellinelli, pp. 74, gnifico Conoscere una donna manzi, direi: la famiglia"). Ovvia- scrizione del "romanzo" (se così no di realtà del loro anonimo ma Lit 12.000, Casagrande, Bellinzona (1989; Guanda, 1992; Feltrinelli, mente, a livello profondo la di- può chiamarsi): "Per certi versi è riconoscibilissimo narratore; il 2000 2000), dove Yoel, l'agente segre- stinzione è posticcia; ma utile e il libro più personale e intimo quale è ripetutamente felicemen- to protagonista, afferma (evi- non illegittima in pratica, se lo che abbia mai scritto, anche se te spossessato della propria crea- Se in Italia almeno Yehoshua, dentemente con cognizione di stesso Oz non esita a ricorrervi: non è un libro di confessioni o di zione. Come nel capitoletto così a Grossman e forse Shabtai sono causa) che "in un racconto di "per me, un saggio politico co- memorie: anzi, è proprio l'oppo- proposito intitolato Magnificat più venduti e conosciuti, l'aske- Cechov o in un romanzo di Bal- mincia sempre con una conclu- sto. Per altri è il mio libro più "Mattina di beatitudine indorata: nazita Amos Oz (1939) è proba- zac c'erano, secondo lui, più mi- sione, mentre un romanzo o un audace, perché va al di là delle si è levato alle quattro e mezza e bilmente lo scrittore e intellettua- steri che nelle storie poliziesche racconto comincia con delle voci. categorie normali o formali che già alle cinque dopo il caffè siede le israeliano più noto all'estero, o di spionaggio". O quando lo Il concepimento di una storia o dividono la narrativa dalla poe- alla scrivania e quasi all'istante senz'altro nei paesi anglosassoni. stesso Oz, nell'intervista con Lu- di un romanzo risiede nella som- sia, dai libri di viaggio o dalla ri- escono due righe pulite, sbucano Qui naturalmente non è il caso di cia Annunziata che introduce ma di un certo numero di voci costruzione e rappresentazione dalla penna sul foglio come un fare delle classifiche. Che il ro- l'edizione italiana di In terra di conflittuali e contraddittorie. In- lirica. Lo posso definire solo gattino snodato che sguscia al manzo israeliano stia attraversan- Israele (1983; Marietti, 1992), a tendo voci in senso letterale, non usando un termine musicale: è la mondo con un guizzo da un ce- do una stagione felicissima, e sap- proposito del problema palesti- certo metaforico, non parlo di mia versione di un madrigale". spuglio. Escono e ora esistono pia imporsi sulla scena interna- nese spiega che "Ci sono due idee. (...) Poi queste voci diven- Anche per questo è così diffici- come non fossero mai state scrit- zionale, è sotto gli occhi di tutti: modi per risolvere una tragedia. tano gesti, passi, azioni, gusti, ve- le dire chi siano i protagonisti, o te piuttosto da sempre esistesse- un po' come il romanzo latino- Uno è quello di Shakespeare e stiti diversi. Invece quando vo- la storia principale di Lo stesso ro, non mie ma di se stesse". • americano negli anni settanta. l'altro quello di Cechov. In glio semplicemente dire ai nostri mare. Se il centro del racconto Un'analogia che appare quasi Shakespeare alla fine tutti sono primi ministri quello che penso, sia Albert, il commercialista ses- AMOS OZ, The Story Begins: Essays on inevitabile, quando Fima - nel morti. La scena è coperta di san- non sono mosso da nessuna ur- santenne rimasto vedovo da po- Literature, ed. orig. 1996, trad. dall'e- romanzo omonimo (1991) appe- gue, e la Giustizia svolazza su genza narrativa. Prendo la mia co, e privato anche del figlio Ri- braico di Maggie Bar-Tura, pp. 118, na riproposto da Bompiani tutto. In Cechov sono tutti fru- penna e scrivo esattamente quel- co, partito a "perdersi per ritro- £ 6.99, Vintage, London 2000 (1997,2000) -, dichiara che, "per strati e arrabbiati, col cuore a lo che penso: ma nessun primo varsi" in Tibet; oppure Dita, la quel che lo riguardava, avrebbe pezzi, ma vivi. E tutto quello che ministro mi ha mai ascoltato". splendida ragazza desiderata da Come gli scrittori di mezzo mon- dato via tutto quel carnevale su- voglio è che ci sia una fine ce- Questa del concerto di voci è ogni maschio del libro; o lo stes- do, anche Amos Oz insegna anche damericano, con i suoi giochi pi- choviana alla nostra tragedia". un'immagine adatta sì ai roman- so Rico, dal letto di Dita alle all'università: letteratura ebraica al- rotecnici e lo zucchero filato, in La stessa metafora conclude, zi in generale (non solo quelli di braccia di una prostituta disfatta, l'Università di Be'ar-Sheva, a un'ora cambio di una sola pagina di quasi alla lettera, anche la lunga Oz), ma adesso si direbbe conia- all'amore (forse) con un bambi- di macchina da Arad, l'elegante cit- Cechov. Cent'anni di solitudine intervista con Matteo Bellinelli ta apposta per Lo stesso mare, no; o Nadia, la moglie-madre ap- tadina nel deserto del Negev, dove per una Signora col cagnolino". rilasciata alla televisione svizzera "la mia confessione, il mio libro pena morta, viva in ognuno; o il abita con la moglie e i tre figli. Ma falegname Elimeleck, appassio- Oz ha insegnato anche in diverse nato d'opera lirica, all'improvvi- università statunitensi (a Berkeley e so suicida; o Bettin, la lettrice di a Boston, fra l'altro), e infatti negli Cechov, "realista" che ha visto il agili saggi di The Story Begins si re- sublime ("l'animale sparì nella spira molto l'aria del seminario di tenebra e intorno a noi tutto il creative writing di stampo america- mondo era vuoto e muto, ma co- no. Sul problema degli "inizi", si sa, me incandescente"); o Dobi, l'e- la letteratura critico-teorica è ster- terno patetico spasimante; o l'ar- minata. Ma per fortuna uno scrittore rogante Ghighi, che "scopa co- non ha il dovere di citare tutto e tut- me un cacciavite" - e tuttavia ti e, una volta disposto (in un'unica una notte "avverte la fitta delle nota) di Edward Said con il suo ce- stelle fredde fra le fronde". E lebre Beginnings (1978) e d'un paio mentre non conviene neanche di altri studiosi, Oz può passare parlare di "intreccio" - di tranquillamente ai suoi libri favoriti: trama - in senso tradizionale, i una decina fra romanzi e racconti, personaggi sono tutti "intreccia- fra cui l'inevitabile amatissimo ti" fra loro dal filo invisibile d'at- Cechov (Il violino di Rothschild), ma trazioni diverse: per cui neanche anche l'altrove bistrattato Garcia avrebbe senso l'amore di Albert Màrquez (L'autunno del patriarca, per la giovane Dita (quasi Avi- "kafkiano e carnevalesco al tempo shag col vecchio re Davide), se la stesso"). Le altre "prime pagine" ragazza non fosse un po' anche analizzate vengono da romanzi di sua nuora; né Rico seguirebbe Fontane, Agnon, Yizhar, e da rac- una prostituta, se non fosse an- conti di Gogol, Kafka, Carver, che il fantasma di Nadia, la ma- Shabtai. Per il lettore italiano costi- dre, a guidarlo; né, ancora, Al- tuirà una certa lusinghiera sorpresa bert s'avvicinerebbe a Bettin, il capitolo più lungo, quello dedica- non fosse per il desiderio in lui to ai "diversi inizi" della Storia di El- acceso da Dita - in continui ri- sa Morante. Ma qui vorrei piuttosto mandi delicati, forti e fittissimi. citare la "fine" del libro di Oz, per la Per chi, come me, ha accesso bella leggerezza con cui affronta un alla pagina solo in traduzione problema pesante, in Israele più (per quanto eccellente), la forma che altrove: "Tutti i giorni la mia cas- "liminale" del romanzo - la con- setta della posta trabocca di inviti a tinua dissolvenza della prosa in partecipare a ogni genere di confe- poesia e viceversa - è natural- renze e convegni sull'Immagine del mente un ostacolo. Di primo ac- conflitto arabo-israeliano in lettera- chito, l'impressione di una certa tura o II riflesso della nazione nel ro- artificiosità è inevitabile; certi "a manzo o La letteratura come spec- capo" appaiono ingiustificati, co- chio della società. Ma se tutto quel- me se il rigo si scorporasse nel lo che si vuole è guardare in uno verso più per stanchezza o osten- specchio, perché leggere libri? Una tazione che per intima necessità. volta, su una spiaggia di nudisti, ho Man mano però (alla seconda let- visto un uomo che stava seduto, tura, soprattutto), il libro avvol- tutto nudo, gioiosamente assorto in ge: il lirismo perde d'impalpabi- un numero di 'Playboy'. Proprio co- lità, le voci (per dirla con Oz) me quell'uomo, è dentro, non fuori, "diventano gesti, passi, azioni, che il vero lettore dovrebbe essere gusti, vestiti diversi", personaggi, quando sta leggendo". realtà di romanzo, quindi realtà (F.R.) MURIEL SPARK, Gli anni fulgenti di In miniatura il teatro della crudeltà po' ridicoli e eccessivi, non si Miss Brodie, ed. orig. 1961, trad. può dimenticare che le sue prefe- dall'inglese di Adriana Bottini, renze artistiche e le sue infatua- pp. 140, Lit 23.000, Adelphi, Mila- La maestra intraprendente zioni per "l'uomo forte", di qual- no 2000 siasi appartenenza ideologica, Giuliana Ferreccio erano parte di una cultura co- Gli anni fulgenti di Miss Bro- smopolita all'avanguardia in die, il più acclamato fra i roman- quegli anni. zi di Muriel Spark, oggetto di Emily Brontè, Mary Shelley, Racconto morale, romanzo sul contenuto del libro fittizio. Tali passioni la distinguono dal numerose ristampe, versioni tea- John Masefield) che le hanno che riflette sul senso dello scrive- Naturalmente l'autrice non ne resto degli insegnanti e professo- trali, cinematografiche e televisi- valso nel corso degli anni nume- re e sull'invenzione artistica, The aveva alcuna, ma ammette che, ri che popolano 0 mondo adulto ve, capolavoro di ironia e di in- rose onorificenze di vari paesi, e Prime of Miss Jean Brodie ha tro- se il libro avesse potuto aver un nei cui meandri di intrighi e reti- dagine psicologica, ci arriva dai infine il riconoscimento presti- vato un lettore d'eccezione in argomento, sarebbe stato un li- cenze le bambine del "Brodie fulgenti anni sessanta con una gioso di Dame of the British Em- Arthur Danto, celebre filosofo bro sull'arte, l'arte dello scrivere set" crescono e imparano a distri- carica inesausta di piacere per pire. La mole dei riconoscimenti dell'arte che insegna alla Colum- così come l'autrice la pratica, carsi. Sotto il grande olmo dove l'intelligenza, isola di salvezza ufficiali a coronamento di un'at- bia University, autore di The l'arte di trasformare ragazze co- Miss Brodie le raduna, con il li- nel mare quotidiano dei buoni tività letteraria che copre un cin- Transfiguration of the Common- muni e banali in creature d'in- bro di storia tenuto ben alto da- sentimenti. Fa pensare al Bunuel quantennio contrasta con l'at- place, a Philosophy of Art (1981). venzione, splendenti nel loro mi- vanti agli occhi per simulare una della famosa rasoiata sull'occhio tenzione distratta che il nostro Nella prefazione al suo libro, stero: una sorta di caravaggismo regolare lezione, le bambine ven- (Un chien andalou), il dialogo paese le ha rivolto, dopo l'inte- Danto ci spiega l'origine del tito- letterario. Danto si rende conto gono istruite, secondo 0 metodo asciutto e tagliente che anima resse dovuto degli anni sessanta, lo e il curioso rapporto che lo le- così di aver fatto qualcosa di an- infallibile della intraprendente si- questo teatrino della crudeltà in tant'è vero che le traduzioni rav- ga a quell'opera. cor più sorpren- gnorina, a seguire, come fa lei miniatura, fatto di insegnanti vicinate di Adelphi, tutte degli Un personaggio dente, anche se stessa, l'esempio delle grandi perverse, ragazzine "innocenti", anni novanta, la propongono del romanzo, "Una lucida meno solenne: donne della storia: Anna Pavlova, artisti promettenti, zitelle segali- quasi come una novità, e non in- suor Helena del- e divertita testimone rendendo reale Cleopatra, Florence Nightingale. gne e scapoli sottomessi; un mi- vece come quella costante e pe- la Trasfigurazio- un titolo fittizio A cementare il sodalizio fra l'in- crocosmo di svitati e intriganti, netrante osservatrice della con- ne, che in prece- delle più ha trasformato segnate e le giovanissime allieve è evocati in modo essenziale dallo temporanea comédie humaine, denza è Sandy interessanti la finzione in il suo altero e inflessibile rifiuto di sottomettersi allo "spirito di stile impeccabile che spiazza, nella scia dei grandi moralisti Stranger, allie- aberrazioni umane" realtà, mettendo sorprende, trasfigura. Come classici, francesi o scozzesi, o an- va terribile di in pratica ciò squadra": "indifferente alle criti- Bunuel, attratta dalla geometria cora, per fare un esempio più re- Miss Brodie, ha che continua- che come una roccia", con una delle passioni e dal gioco di so- cente e di nuovo cinematografi- scritto un tratta- mente accade fede incrollabile nel suo "fulgo- praffazione che si nasconde ap- co, dei contes moraux di Eric to dal titolo La trasfigurazione nei romanzi di Muriel Spark. Il re". Le bambine si sentono, così, pena nei testi romantici più Rohmer. D'altronde, alla tempe- del luogo comune, un titolo che il racconto diventa morale nell'u- entusiaste ed eroiche seguaci di amati - entrambi reinterpretano rie Nouvelle Vague la collegano filosofo ammira e invidia, ripro- nico vero senso del termine. una impresa guerresca contro il la figura e l'opera di Emily la propensione alla sperimenta- mettendosi di impadronirsene Partendo dai "ready made" di mondo degli adulti conformisti, Brontè -, Muriel Spark è una lu- zione formale, che l'ha fatta an- quando avesse scritto qualcosa Marcel Duchamp e dai foto- una guerra che esige la loro più cida e divertita testimone delle noverare fra gli scrittori postmo- che vi si adattasse. L'occasione si grammi di Andy Warhol, Danto completa dedizione e fedeltà alla più interessanti aberrazioni derni, l'irrinunciabile attenzione dà puntualmente, e l'autore con- indaga gli ambigui rapporti che causa. "Esaltate dalla sensazione umane. Nata e cresciuta a Edim- per le espressioni banali del lin- stata che in effetti gli eventi arti- si instaurano fra oggetti artistici di partecipare a qualcosa che sa- burgo nel 1918, convertitasi al guaggio comune, il lucido di- stici che ispirano le riflessioni del e oggetti reali, riflette su cosa peva vagamente di rissa, senza cattolicesimo all'inizio della sua stacco e l'eleganza della prosa suo libro sull'arte moderna non differenzi i linguaggi dell'arte con ciò correre rischi, seguirono carriera di scrittrice, ha scritto, che concentra al massimo una sono altro che questo: trasfigura- dagli altri linguaggi, questione la pericolosa Miss Brodie sotto oltreché numerosi romanzi tra- problematica complessa. La tra- zioni del luogo comune, banalità questa tanto più ardua e dibattu- l'ombra sicura dell'olmo". dotti in molte lingue - cui deve duzione eccellente e gustosissi- che diventano arte. Deciso a uti- ta a partire dagli sviluppi più re- Non solo esse assorbono, a principalmente la sua fama - ma di Adriana Bottini ci com- lizzare il titolo, scrive a Muriel centi di quei grandi maestri del- scapito del normale curriculum, commedie, poesie, biografie (su pensa per l'attesa. Spark chiedendole informazioni l'avanguardia pittorica. Verreb- l'educazione sentimentale che be voglia di paragonare il fulgo- Miss Brodie impartisce, ma assi- re di Miss Jean Brodie alla cele- stono con gusto e avidità alle bre opera di Duchamp La ma- congiure che vengono ordite per riée mise à nu par ses célibataires, allontanarla dalla scuola, tentati- ma non è questa la strada che il vi che regolarmente falliscono L'occhio cieco del gorgo filosofo statunitense segue; e tut- nello scontro con l'incrollabile tavia, pur riconoscendo l'uso determinazione dell'insegnante e Carmen Concilio strumentale che fa del romanzo la assoluta complicità delle bam- della Spark, Danto attira l'atten- bine. Di fronte al tentativo di zione su un aspetto apparente- convincerla a trasferirsi in una JANE URQUHART, Niagara, ed. orig. 1986, trad. modità di una vita "da signora", nel luogo in cui mente marginale della vicenda scuola progressista, più consona dall'inglese di Francesca Avanzini, pp. 264, lei e il marito progettano di costruire una casa. che ne costituisce invece il fulcro ai suoi metodi originali, il grup- Lit 30.000, La Tartaruga, Milano 2000 Vive di natura, nella natura, i boschi la ospitano, e l'esito finale, dandone, ininten- po non dubita nemmeno per un JANE URQUHART, Altrove, ed. orig. 1993, trad. ma è l'acqua ad attrarla. Il gorgo prodotto dalla zionalmente, una chiave di lettu- attimo che avrebbe vinto lei: dall'inglese di Chiara Libero, pp. 284, grande cascata è meta dei suoi pellegrinaggi, du- ra. Miss Brodie infatti non è la "Era più facile immaginare Giu- Lit 28.000, La Tartaruga, Milano 1998 rante i quali è accompagnata dal libro delle poe- protagonista assoluta del roman- lio Cesare che faceva domanda sie di Browning e dal suo taccuino. zo, pur costituendone la figura per insegnare in una scuola pro- La fascinazione per l'acqua è certo caratteri- Neppure Maud, l'altra protagonista femmini- principale; al suo fianco, in un gressista che non Miss Brodie. Se stica precipua delle eroine di Jane Urquhart, le del romanzo, può sfuggire alla potente attra- ambiguo rapporto di sottomis- le autorità scolastiche volevano scrittrice canadese che vive in Ontario ma che zione del gorgo. Pur vivendo in città, e senza sione e sopraffazione, di ammi- liberarsi di lei l'unica era assassi- trascorre lunghi periodi in Irlanda, di cui è ori- mai recarsi alle cascate, è l'acqua a venire a lei, razione e ripulsa, troviamo un narla". Appunto, ma anche Giu- ginaria e dove si ritira a scrivere nella sua casa attraverso i cadaveri degli annegati che giungo- gruppo di ragazzine, le sue pre- lio Cesare, come si sa, aveva dei presso Cork. Il titolo del romanzo, Niagara, no alla sua agenzia di pompe funebri, con i loro ferite che variamente intrecciano punti deboli, fra i quali una fidu- preannuncia questa fascinazione. Niagara è luo- piccoli oggetti, che lei classifica e depone in te- le loro vite alla sua. cia mal riposta nel più amato dei go mitico e simbolico; non la meta turistica che che del suo museo privato. Come l'occhio cieco Ma veniamo a Miss Jean Bro- suoi fedeli seguaci. E come Bru- oggi conosciamo, bensì luogo in cui ha comin- del gorgo, la casa di Maud è il centro di un mu- to, sarà proprio la più amata del ciato a svilupparsi l'embrione dell'identità cana- linello che le turbina attorno, e che dalle acque die. Nella Edimburgo degli anni trenta un'insegnante fuori dal gruppo, Sandy, a tradire la for- dese. Il marito di una delle protagoniste, il mag- del gorgo giunge sino a lei. Questo è il percorso midabile insegnante, fornendo giore David Me Dougal, è infatti impegnato nel- che regolarmente compie il Vecchio del Fiume comune, orgogliosa, colta, ro- mantica, si dedica a formare le un appiglio, per quanto fasullo, l'allestimento di un museo che illustri le glorie dopo aver ripescato gli anonimi annegati per alla direttrice della scuola. Un dell'esercito canadese nella battaglia del 1812 consegnarli alla sepoltura. Lo stesso maggiore giovani menti di un gruppo di al- lieve della Marcia Blaine, un isti- tradimento necessario, per "argi- contro gli americani, che continuano a millanta- Me Dougal abita, durante il giorno, in una pen- nare" Miss Brodie, necessario re la loro vittoria. Me Dougal è ossessionato da- sione di fronte alla casa di Maud, dove ha il suo tuto femminile per ragazze di buona famiglia, secondo principi come il diventare adulti, come il gli americani che invadono la sponda sud delle studio e dove si rinchiude a scrivere il suo libro distacco inevitabile dalle persone cascate del Niagara, dal fatto che i canadesi non di storia. E davanti alla casa di Maud si sofferma poco ortodossi ma strenuamente e coraggiosamente difesi contro più amate e, perciò, più odiate. E pensino abbastanza canadese, dal fatto che sua anche Patrick, un giovane impiegato contabile, qui la sapienza mirabile dell'in- moglie legga poeti inglesi, Browning soprattut- amante della poesia, e segreto ammiratore di tutti. Ama la pittura italiana, am- mira Mussolini, viaggia in luoghi treccio, che si snoda sulla falsari- to, e non canadesi. Fleda infatti è innamorata Fleda, che è solito osservare con il binocolo, na- ga del racconto poliziesco, dà della poesia, della poesia di Browning, e del scosto tra gli alberi del bosco presso il gorgo. esotici e ricchi d'arte, coltiva di- sinibite avventure amorose con spazio alle più sottili e insidiose poeta nel prologo e nell'epilogo del romanzo E sarà alla casa di Maud che Patrick farà ri- collusioni psicologiche, fra sot- sembra scrivere la biografia fittizia, ripercorren- colleghi o spiriti affini, di cui ren- torno, a chiudere il cerchio alla fine del roman- de partecipi le sue allieve predi- tintesi e duelli verbali degni del do i pochi giorni prima della sua morte, avvenu- zo. La sua conoscenza con Fleda presso il gorgo virtuosismo narrativo del Giro di ta in Italia a Venezia. lette. Bontà, Verità, Bellezza, la e tra i boschi li ha avvicinati in una sorta di reci- triade cui si ispira, ha ascenden- vite di Henry James, che la Spark Fleda vive nei boschi presso il gorgo - il tito- proco riconoscimento di affinità elettive. Il loro ze nietzscheane ed estetizzanti tempera e arricchisce con un esi- lo originale del romanzo è The Whirlpool, il gor- piuttosto che platoniche, e se lo larante gusto del pastiche e della go, appunto - in una tenda, rinunciando alle co- zelo e la dedizione ingenua con citazione letteraria. cui persegue e diffonde la sua vi- sione dell'arte possono parere un - rinunciato per poterne gioire "bozzetti perfettamente autono- tempo sul "New Yorker", aveva doppiamente per interposta per- Erano i fatti mi, istantanee di una realtà lon- accostato Dawn Powell. La vicenda di Miss Brodie si il- sona, facendo sì che un'altra al- tana, vivida e vitale", e anche an- Come in molti altri suoi libri lumina allora a mano a mano che lieva, Rose, ne diventasse l'a- a sbagliarsi notazioni francamente banali (ne dà conto Gore Vidal nel bel la giovane Sandy Stranger ("stra- mante. Ciononostante, nemme- - "e tuttavia, proprio perché le saggio stampato in appendice), niera" in molti sensi: straniera a no il rifiuto e l'insofferenza, che Francesco Rognoni banalità di ieri sono così fugaci e anche 0 "carciofone" di The Edimburgo perché per metà in- a poco a poco si insinuano, per rapidamente dimenticate, esiste Golden Spur è un belloccio sem- glese nonché straniera ai misteri quella che è ormai diventata uno un arcano piacere nell'ascoltare, pliciotto di campagna (del- dell'erotismo e al linguaggio "strazio di donna", permettono DAWN POWELL, The Golden Spur, insieme a Dawn Powell, una l'Ohio) che arriva a Manhattan a adulto che lo denota) viene impa- a Sandy di uscire dal legame che ed. orig. 1962, trad. dall'inglese conversazione che ebbe luogo cercare se stesso: cioè, nel caso rando, con le altre bambine spe- al maestro la stringe. Solo con il di Alessandra Osti, pp. 295, nel bagno di un locale notturno specifico, l'uomo sconosciuto (e ciali, a decifrare la realtà con gli riconoscimento della persona Lit 26.000, Fazi, Roma 2000 mezzo secolo fa, recarsi in cima - Jonathan lo sente e si sbaglia - strumenti dell'invenzione lingui- nella sua interezza, nella trasfi- TLM PAGE, Dawn Powell: una bio- all'Empire State Building quan- di gran successo...) con cui la stica. Ed è sempre Miss Brodie, gurazione della scrittura che, in- grafia, ed. orig. 1998, trad. dall'in- do era nuovissimo, spiare una fe- madre ormai defunta l'avrebbe nel suo fulgore, il metro e il tra- ventando il personaggio, lo ren- glese di Chiara Vatteroni, pp. 384, sta cosmopolita a Manhattan nel concepito in una giovanile pa- mite per arrivarci, la dinamica si- de reale, la ragazza se ne libera. Lit 35.000, Fazi, Roma 2000 bel mezzo della Grande Depres- rentesi hohémienne. L'intreccio, gnorina la cui mente in continuo Ma il processo non è né sempli- sione" (Page). comunque, non è che un prete- fermento si evolve senza sosta ce né lineare, né l'esito, per for- Negli Stati Uniti, anzi a New Anche i migliori apergus sul- sto per stendere il più ampio af- mentre le ragazze stesse si evolvo- tuna, definitivo. York, Dawn Powell (1896-1965) l'arte del romanzo li si trova nei fresco di un Village primi anni no. Con il suo disinvolto senso Ai misteri dell'eros e del lin- è una scrittrice di culto; e con sa- diari. Come in questo appunto sessanta, popolato d'artisti e morale essa fornisce la falsariga guaggio se ne aggiunge un altro, cerdoti di qualità come Gore Vi- del 2 giugno 1962 (non citato da scrittori più o meno da strapaz- sulla quale esercitare tutta la loro più insidioso, profondo e scon- dal e John Updike. Quindi che Page), di sapore domesticamen- zo (ma ci sono anche parodie curiosità adolescente, e il testo volgente, quello del disordine The Golden Spur - suo ultimo te neoplatonico: "Ho deciso che di Hemingway e Peggy Gug- sul quale comporre e scomporre interiore, che si rispecchia nella romanzo, ma il primo a uscire la mia idea di fondo è che c'è un genheim), yuppie ante litteram, le infinite possibilità del vivere. nuova visione di una Miss Bro- qui da noi - mi abbia lasciato solo personaggio, un A. gigante e donnine che non si fanno pre- gare, anzi rimorchiano loro ("Le Sui suoi amori, sulle congiure e die inedita, radicata nel rigore piuttosto freddo, non significa che si sfoglia come un carciofo donne di città erano meraviglio- sugli intrighi Sandy costruisce calvinista che crede di combatte- granché: la prossima volta potrei in diversi personaggi - perché se, stabilì, però molto strane. Le quelle finzioni che permettono a re, "autoelettasi alla Grazia in farmi sorprendere sulla via di ognuno non è che uno stato d'a- sentiva discutere sui meriti rela- lei stessa di condurre una doppia quel modo così particolare". Damasco e, rimontando a caval- nimo o possibilità di quello di tivi dei loro diaframmi ed ebbe il vita, lasciando agire la finzione Sandy scopre a poco a poco che lo, contarmi fra i suoi adepti! fondo, e un romanziere illumina buon senso di capire che non sulla realtà e viceversa, in un in- sotto la sua influenza le ragazze Ma per ora quasi m'appassio- una sola striscia del carciofo. parlavano di canto"). Un po' trico tanto più vivificante quanto partecipavano dell'"assoluzione na di più la sua vita, ben rico- Nello Spur, come altrove, ogni troppo lungo, il romanzo è un meno definibile, in cui la bana- totale" che dava a se stessa, in- struita da Tim Page: dall'infan- personaggio rappresenta l'eroe susseguirsi di scene e scherma- lità viene riscattata dalla tipicità curante, come ogni eletto, delle zia in una cittadina dell'Ohio, il in un altro momento - in un'al- glie, tutte piuttosto divertenti in stravagante e dal suo valore ar- categorie del bene e del male. padre alcolizzato, i guai con la tra situazione - in circostanze sé, ma un po' tediose nell'insie- chetipico. Archetipico proprio Un altro mistero sembra schiu- matrigna crudele ecc., all'appro- differenti. Il frutto si apre, sem- me - forse in conseguenza di un per l'assenza di qualsiasi logica, dersi agli occhi minuscoli e inda- do a Manhattan e - da allora - bra diverse persone, poi si ri- arte fin troppo sofisticata, che che non sia quella dell'assoluta gatori della ragazza ormai sedi- l'indefessa fedeltà ai liberi costu- chiude nell'Uno". Che è una de- non cerca la battuta memorabi- arbitrarietà dell'atto che inventa cenne, più succoso e allettante di mi del Greenwich Village. E più scrizione davvero eccellente del le, così sicura d'averla già trova- le proprie regole nel suo farsi. Il quelli che avevano stimolato la del Golden Spur (che però ho tutto e niente che avviene in The ta per strada. Come in questa ri- "temperamento artistico" di sua immaginazione di bambina letto solo in traduzione), m'ha Golden Spur, e rende giustizia velazione folgorante (ma quasi Miss Brodie consiste nella deter- ("il mondo del puro sesso sem- interessato spigolare i diari, que- anche a quella "spinosità" del li- non si vede, a metà para- minazione quasi sovrumana, e a brava distante anni luce (...) non sti sì bellissimi, e - come raccon- bro, che in realtà è propria di grafo...), che suggella il gran tratti ridicola, con cui sconfigge rimane molto tempo per le ricer- ta Page (che li ha curati nel tutti gli scrittori satirici - come il successo di una terapia psico- qualsiasi prova di realtà. che sul sesso, alle superiori"). 1995) - la sua opera in realtà più grande Evelyn Waugh, o Muriel Spark, cui già Edmund Wilson, analitica: "Erano i fatti a sba- Con l'amica Jenny, Sandy Intuisce nelle trasgressioni più di successo: dove agli sketch di recensendo il romanzo a suo gliarsi" . a compone infinite variazioni let- banali, per esempio il modo pro- scene di romanzo s'alternano terarie sugli amori dell'insegnan- vocatorio con cui la gente non te: romanzi avventurosi scritti a osservava il giorno di festa, così quattro mani, che ricostruiscono come negli eccessi di Miss Bro- die, la natura del calvinismo. Lo la vicenda dell'innamorato mor- ribondo portato da un'onda insieme a teiere scopre con fatica poiché la sua to in guerra, 0 suo carteggio sen- d'argento, cavoli e barili di whisky, eterogeneo adolescenza ne era stata protetta timentale con il maestro di canto fiorire di un qualche carico naufragato. Da quel dagli adulti illuminati, che l'ave- comune amore per la poesia e per la natura su- ("Consentimi, per concludere, momento la protagonista non sarà più se stessa, vano privata così del diritto a blime del gorgo è ciò che li unisce ma anche ciò di complimentarmi caldamente è stata altrove, nel regno di chi non è più, ed è qualcosa di preciso da rifiutare. che li separa. Il tentativo di Fleda di superare la con te per il tuo coito, [...} con diventata Moira, ribattezzata dal morente con il Come tutte le ribellioni alla ri- barriera del silenzio, fatta di sottintesi, il suo sentitissima gioia..."); se l'inse- tentativo di sottrarsi a uno sguardo voyeuristico nome della morte stessa. gnante le introduce all'arte dei cerca della libertà, quella di Sandy non è dettata tanto dal ri- per conoscere meglio il poeta che ha annuncia- "Altrove", in inglese "away", semplicemente preraffaelliti recitando The Lady to di voler sfidare il gorgo a nuoto sono falli- "via", "allontanamento", straniamento, non è of Shalott, Sandy apre la sua fiuto quanto piuttosto dalla ri- cerca di una legge. Perciò la sua mentari. L'uomo, così Patrick viene chiamato luogo ove si possa tornare. Né in tutto il roman- doppia vita al diafano personag- dal piccolo figlio di Maud, è prigioniero di un zo i vari personaggi fanno mai ritorno al luogo gio ('"Con quale strumento ha liberazione consisterà nel rico- noscere gli effetti benefici e ar- ideale, di un eterno femminino con il quale non di partenza. Il loro è un vagare irrequieto dal- scritto queste parole sua Signo- vuole misurarsi nella realtà del dialogo. l'Irlanda al Canada, la loro è una storia di emi- ria?' [...] 'Ho trovato per caso ricchenti che quegli eccessi cai vinistici avevano avuto. Allora L'ultimo protagonista atipico di questo ro- grazione al tempo della Grande Carestia (1848) un barattolo di vernice bianca e manzo è il figlio di Maud, un bambino che non quando in Irlanda i contadini "morivano come un pennello sul ciglio erboso... la zitella formidabile diventa in- tercambiabile con la città dell'a- sa parlare. Dapprima impara solo i nomi degli mosche", ma è anche un vagare all'interno del abbandonati senza dubbio da oggetti, ma li applica a sproposito; in seguito im- Canada tra terra e acqua, questa volta le acque qualche incurante membro dei dolescenza, il mistero del suo erotismo disinibito e del suo in- para solo i gerundi dei verbi; infine imita da ven- del Grande Lago. Come se il movimento, lo Disoccupati'"). Altre se ne ag- triloquo le voci e le frasi degli adulti. La sua ca- spostamento, e non il "viaggio" con le sue im- giungono, intessute di personag- fantile coraggio si fonde con i misteri della città vecchia, fami- pacità combinatoria rompe definitivamente l'or- plicazioni simboliche, fosse più importante del- gi romanzeschi, e conversazioni dine imposto dalla madre agli oggetti, privando- la meta. con figure letterarie amate, che liare e ignota, pericolosa e li di quell'aura idealizzata che Maud aveva loro In Canada è infatti ambientata la seconda si intrecciano con Miss Brodie confortante: ora "Miss Brodie le attribuito, e restituendoli al mondo delle cose: parte del romanzo, dove fa il suo ingresso l'ele- fino a scompaginarla, elaboran- appariva bellissima e fragile, anonimi bottoni, spille, nastri, che non dicono mento di ricostruzione storica: la lotta tra fenia- done le potenzialità di sviluppo esattamente come la cupa e gre- più nulla dell'annegato che li indossava. ni - gli indipendentisti irlandesi - e orangisti narrativo fino a esaurirle, con ve Edimburgo poteva d'improv- trasposta in Canada, luogo dove "la terra ap- l'acribia del detective di profes- viso trasformarsi in una città so- L'elemento magico, che i critici canadesi partiene a tutti e non è proprietà di nessuno". sione. Se l'insegnante cerca di spesa nell'aria...". Ma quando hanno riconosciuto quale elemento di origina- In questo viaggio dalle magiche atmosfere del trasformare le bambine in tanti ciò accade, quando la consape- lità di un romanzo per altri versi storico, ri- mondo celtico alla realtà del Canada si inserisce piccoli doppi - "Datemi una volezza sopraggiunge e il disor- propone quella postmoderna commistione di una sorta di microfavola nuovamente di sapore bambina a un'età influenzabile e dine retrocede, la ragazzina spe- generi che come il gorgo affascina la scrittrice, europeo. È la storia di Fratellino e Sorellina, sarà mia per la vita", era il suo ciale aveva già tradito Miss Bro- come ben si vede anche nel suo più recente ro- Liam e Eileen, non necessariamente ispirata al- motto -, il doppio a sua volta, die e Miss Brodie era già morta. manzo, Altrove. la favola dei Grimm. Orfani di madre prima, e nella migliore tradizione del go- A uno studioso che la intervista Per Jane Urquhart, l'Irlanda, come Niagara, è di padre poi, cresciuti nelle foreste del Canada tico scozzese, si vendica annien- a proposito del suo famoso trat- visione tanto realistica quanto mitica; una visio- e poi trasferitisi sulla costa del Grande Lago, tando l'originale. tato La trasfigurazione del luogo ne di terra e di acqua, di gente umile e di po- comune, chiedendole quali fos- vertà. L'incipit del romanzo immerge il lettore essi sono i protagonisti di una storia a lieto fine, Il romanzo di Jean Brodie ri- sero gli eventi o i personaggi in una realtà quasi da favola, secondo la miglio- se di fine si può parlare. Tutta la storia è narra- vela così l'altra sua faccia che, di quegli anni che l'influenza- re tradizione d'Irlanda. Ci si immerge con la ta o ricordata dalla nipote di Eileen, che dalle disegnandosi nel percorso di rono di più, se Eliot o Auden, protagonista nelle acque dell'oceano che lambi- generazioni di donne che l'hanno preceduta ha crescita delle ragazzine, compor- la guerra di Spagna o il calvi- sce la piccola isola di Rathlin al largo della costa ereditato l'indomita personalità, l'intrapren- ta l'eliminazione del "maestro" nismo, Sandy-Helena rispon- occidentale, cuore celtico del paese. E con lei si denza, la qualità visionaria dei loro sogni ad oc- in virtù del suo stesso insegna- de: "Ci fu una certa Miss Jean accoglie come tra le braccia il bel marinaio mo- chi aperti. mento: è Sandy a diventare nella Brodie, negli anni del suo ful- realtà l'amante di quel pittore gore". • cui Miss Brodie aveva rinunciato Tutto Chaucer in italiano Giardino incantato di favole antiche Chiara Lombardi

GEOFFREY CHAUCER, Opere, a cura Crono di molti scritti esiodei e di Pietro Boitani, trad. dall'inglese platonici, riconduce a un mo- di Vincenzo La Gioia, pp. 1959, mento di felice rapporto tra uo- Lit 280.000, Einaudi, Torino 2000 mo e natura, che proprio per questo è detta da Chaucer "ama- E finalmente possibile leggere ta". La memoria è quindi stru- in italiano, nella versione di Vin- mento di riscoperta del passato e cenzo La Gioia, tutta l'opera di può costituire il senso del pre- Geoffrey Chaucer (1340-1400 sente, un "principio speranza" circa), mentre finora erano stati che si oppone alla rovina della tradotti e pubblicati per intero so- storia, all'oblio che figura come lo I racconti-di Canterbury. sonno. Per il lettore moderno, cono- L'intuizione di Chaucer si ri- scere Chaucer può rivelarsi trova in molti autori dell'Otto- un'impresa impegnativa ma an- cento: da Foscolo a Parini a Leo- che affascinante, perché signifi- pardi. Si pensi al canto Ad Ange- ca seguire il percorso attraverso lo Mai, dove la vita prorompe il quale l'autore si inoltra nel dai "polverosi chiostri" e gli an- mondo dei classici, recupera un tichi padri sono chiamati a sve- immaginario ormai topico e gliarsi e a risvegliare a loro volta scontato e lo rappresenta con il presente, quel "secol morto" formule del tutto nuove, che intorpidito nella dimenticanza, suggeriscono intuizioni di sor- nel "disperato oblio". I tempi a prendente modernità. Come in cui si rivolge Leopardi sono "av- Picasso, nella rielaborazione volti in sonno eterno" e solo la personale di soggetti classici o memoria del passato, le "favole già rappresentati da altri pittori, antiche" del canto Alla Primave- è possibile ricostruire una "pina- ra possono ridestare gli uomini, coteca ideale", così nell'interte- svelando un'iniziale momento di sto di Chaucer si colgono le ri- partecipazione dell'uomo alla prese e le trasformazioni degli natura, di Stimmung. scritti che compongono una "bi- Il sogno si contrappone al son- blioteca ideale". Nella sua opera no, in Leopardi come in Chau- rivivono, in una riscrittura oniri- cer. Il quale, però, filtra attraver- ca e metastorica, immagini e so il sogno stesso tutta la lettera- soggetti di Cicerone, Virgilio, tura a cui si ispira, trasformando Seneca, Ovidio, ma anche dei così i suoi contenuti in un mon- "minori" Claudiano e Marziano do trasfigurato e nuovo che ri- Capella, degli autori medievali scatta una realtà priva di vita, delle Chansons de geste e dei sonnolente. Nel Parlamento de- dream-poems, fino a quelle dei gli uccelli, Chaucer legge il Son- Vi compare inoltre la rappresen- versioni, e da una di esse, la più classici italiani Dante, Petrarca e no di Scipione di Cicerone, e in tazione di Cupido che affila i Narrar di Troia, fedele al romanzo originale Boccaccio. sogno Scipione l'Africano lo ac- suoi dardi, e quella del tempio di (pur con gli inevitabili stravol- Se la realtà è deludente e stati- compagna in un meraviglioso Venere, la cui descrizione acco- cantar di Artù gimenti conseguenti essenzial- ca e il mondo è "imbambolato", giardino, dove la rappresenta- sta elementi classici a personifi- mente al variare dei destinatari, "sul punto di svenire" ("a mased zione classica del locus amcenus cazioni allegoriche dell'amore non più solo nobili cortigiani, thing / Alway in poynt to falle si confonde con quella dei giar- cortese, in un paesaggio prima- Roberta Manetti ma anche borghesi), deriva di- a-doun"), come scrive Chaucer dini incantati dei romanzi me- verile che ricorda 0 Prologo dei rettamente il nostro testo, che nei primi versi del Libro della Du- dievali inglesi, descritti, ad Racconti di Canterbury. Manca BLNDUCAO DELLO SCELTO, La storia ne è traduzione scrupolosa. La chessa, l'unico modo per vincere esempio, nei poemi onirici di però in Boccaccio la confortante di Troia, a cura di Maria Gozzi, vicenda, in tutti e tre i testi, un torpore a cui neanche il sonno Langland e dell'anonimo autore immagine della Natura che ci of- pp. 720, Lit 44.000, Luni, Milano- non si limita all'esposizione dei è concesso è di chiedere "a qual- del Pearl. fre Chaucer, quella "amata natu- Trento 2000 fatti narrati nell'Iliade, ma cuno" un libro. Solo leggendo si L'ingresso è segnato da un'iscri- ra" del Libro della Duchessa chia- Cantari fiabeschi arturiani, a cura di prende avvio dalla spedizione può allontanare l'insonnia e fare zione che riporta versi scritti "in mata ora a dirimere le questioni Daniela Delcorno Branca, pp. 200, degli Argonauti, lontana pre- scaturire il sogno, quindi, fuori di oro e nero": "Per me si va ["Thor- amorose proposte dall'insolito Lit 24.000, Luni, Milano-Trento messa alla distruzione della metafora, uscire con la letteratura gh me men gon"] nel sito bene- "parlamento degli uccelli" e a ri- 1999 città, per proseguire con i no- dalla condizione di immobilità detto. .. Per me si va ["Thorgh me stabilire l'armonia generale. stoi degli eroi principali della priva di senso in cui spesso ci si men gon"] ..." (w. 127 sgg.), L'amore assume toni più dram- Il primo dei due volumi con- guerra; il tutto è intercalato da trova a vivere. chiaro riferimento all'epigrafe in- matici nel Troilo e Criseida, ri- siste nella prima edizione inte- vari episodi, lasciando grande Il libro riporta alle "favole contrata da Dante sulla porta del- scrittura chauceriana di un episo- grale del "pronipote" toscano spazio a quattro storie d'amore scritte un tempo l'Inferno, scritta dio marginale della guerra di di un famosissimo romanzo in (la passione di Medea per Gia- da sapienti, / anch'essa con Troia, stratificatosi in molta lette- versi in lingua d'oi'l, il Roman sone, la relazione adulterina tra messe in rima da parole "di colo- de Troie di Benoìt de Sainte Paride ed Elena, il "triangolo" "L'unico modo ratura medievale a cominciare poeti, / a memo- re oscuro". L'ac- dalle versioni di Benoit de Sainte- Maure, scritto probabilmente che vede protagonisti Troylus, ria di quel tem- per vincere un torpore costamento tra Maure e di Guido delle Colonne negli anni sessanta del XII se- Briseida e Dyomedes, l'amore po quando ama- a cui neanche il sonno giardino paradi- fino al Filostrato di Boccaccio. colo, come dire uno dei capo- impossibile di Achille). ta era natura" siaco e inferno è Anche in quest'opera Chaucer stipiti, insieme agli altri della è concesso è di chiedere Del volgarizzatore italiano ci ("written fables / ovviamente dis- sfronda il repertorio tradizionale cosiddetta "materia antica", del è noto solo il nome, Binduccio That clerks had a qualcuno un libro" sonante, ma tan- e propone soluzioni originali e genere romanzo nella letteratu- dello Scelto; per il resto, si co- in olde tyme, / to più efficace poetiche, come nei frequenti "in- ra europea. Questa mastodonti- nosce talmente poco da non po- And other poe- nel gioco di allu- ni" di Troilo all'amore, ora trion- ca opera (30.316 octosyllabes), ter dire con certezza né se fosse tes, put in rime / To rede and for sioni e richiami caro a Chaucer. fali, ora elegiaci. Così, l'evocazio- che travestiva, com'era uso, senese o fiorentino né quando to be in minde, / While men lo- L'ispirazione di Chaucer sem- ne di amore nel III libro - "Amo- con panni medievali gli eroi del abbia compiuto la sua opera. ved the lawe of kinde"; w. 51- bra però più vicina a quella re, che governa terra e mare..." mondo antico e che proponeva Un terminus ante quem lo offre 56). La stessa esigenza è espressa dell'Amorosa visione di Boccac- (w. 1744 sgg.) - fonde i motivi una rappresentazione idealizza- comunque il manoscritto (uni- da Boccaccio, quando, nel proe- cio, poiché in entrambi la visio- cristiani della Consolazione di ta di Troia - città matrice di co) che trasmette il testo, copia- mio al Filostrato, spiega di aver ne onirica nasce da un'irrisolta Boezio con la voce pagana della tutta la civiltà occidentale, to nel 1322 dal senese Andrea voluto "rivolgere l'antiche sto- interrogazione razionale sulle Antigone sofoclea. esempio di buongoverno e ri- di Deio degli Ugurgieri, la stes- rie", cercando tra i poemi classi- oscure e misteriose dinamiche Queste e molte altre sugge- cettacolo di ogni forma di bel- sa famiglia del Ciampolo di ci e quelli cavallereschi una vi- dell'amore. Ed è proprio l'ine- stioni si muovono libere in tutta lezza - e dei Troiani - della Meo primo volgarizzatore del- cenda che costituisca "scudo" sperienza in materia amorosa che l'opera di Chaucer, ora trasfigu- presunta discendenza dai quali VEneide. Dei modi della mise en per il suo "segreto e amoroso introduce Chaucer in quel giar- rate dal sogno, ora in un più di- più di una casa regnante ambi- prose e della traduzione italiana, dolore", ma anche ispirazione dino incantato, la cui descrizione retto contatto con la multiforme va vantarsi -, ebbe un successo nonché del background cultura- per poterne scrivere. rievoca il giardino "fronzuto e e variegata realtà mondana, co- enorme, attestato anche dalle le dei testi, informa l'Introdu- numerose riscritture in più lin- La testimonianza degli antichi bello / e di piante verdissime ri- me nei Racconti di Canterbury, zione, seguita da una Nota criti- gue. In prosa francese se ne co- autori, come nella mitica rievo- pieno" raffigurato nel Teseida ma raramente conservano la loro noscono attualmente cinque cazione dell'età dell'oro o età di dello stesso Boccaccio (VII, 51). forma originaria. • retto con la cultura ellenica (si- era originario della Tebaide egi- no alla seconda metà del XIV ziana: come nota Tissoni, "è dif- secolo intermittente e occasio- ficile trovare, nel IV e nel V se- nale) e il suo collocarsi, come colo d.C., un poeta di qualche Lettere d'amore alle radici del romanzo eredità della Bisanzio morente, fama che non sia originario del- entro quella europea quale cen- l'Egitto", ed egiziano era appun- Federica Bessone tro fondante. to Nonno, nel cui magistero, Tra i grandi Umanisti del cor- "diretto o indiretto", Tissoni teggio bessarioneo (Leonardo ravvisa un elemento fondante PUBLIO OVIDIO NASONE, tìeroides, a cura di manzo antico è appunto un collettore, degrada- Bruni, Poggio Bracciolini, Lo- della poetica cristodorea. Pierpaolo Fornaro, pp. 428, Lit 80.000, Edizio- to, di tradizioni letterarie illustri). renzo Valla...) non spicca forse L'ultimo nuovo volume di ni dell'Orso, Alessandria 1999 Due opere distanti per genere letterario, lin- Francesco Filelfo: eppure pro- "Hellenica" si rivolge infine al ACHILLE TAZIO, Leucippe e Clitofonte, a cura di gua, epoca si incontrano a tratti nella rappre- prio a lui si deve, con significa- mondo dell'alta erudizione: è Federica Ciccolella, pp. 360, Lit 60.000, Edizio- sentazione dell'amore e si pongono, in modi di- tivo anticipo su Poliziano, il pri- l'aggiornamento della straordi- ni dell'Orso, Alessandria 1999 versi, alle origini della moderna forma romanze- mo cospicuo tentativo occiden- nariamente ricca bibliografia sca. Lacrime nella busta è il titolo dell'importan- tale di versificazione greca "an- callimachea che Luigi Lehnus Parlano d'amore i due volumi che inaugurano te introduzione di Fornaro alle Eroidi: più di tica" di età uma- produsse (Uni- la collana "Millennium", diretta da un gruppo sessanta pagine dense e stuzzicanti, che molto nistica, il De versità di Geno- di classicisti dell'Università di Torino: testi gre- presuppongono e molto suggeriscono di nuovo. psychagogia-, al- "È difficile trovare, va, 1989) limi- ci e latini con traduzione a fronte, ricca introdu- Svetta, su tutte, la parte dedicata alla permanen- trettanto signi- tandosi al 1988. zione, nota biobibliografica accurata e aggiorna- za vitale dell'opera nella letteratura europea, ficativamente, nel IV e nel V secolo d.C., L'autore sta ul- tissima, nota al testo e alla traduzione, puntuali con incursioni felici in testi epistolari e non dalla prima edi- un poeta di qualche fama timando una note di commento a piè di pagina. Più che un'e- ("L'influenza delle Eroidi (...) non coincide af- zione moderna che non sia originario nuova edizione dizione economica, più che uno strumento per fatto con il sottogenere dell'eroide"): si va da della raccolta fi- di Callimaco, ed specialisti: studiosi, appassionati di classicità, Eloisa e Abelardo alle "eroidi allucinate" di Ma- lelfiana ha preso dell'Egitto" è certo super- amatori di letteratura moderna in cerca di "ra- dame Bovary a Rodolphe; vanno aggiunti alla le mosse nel fluo notare che dici" troveranno molto di utile e di piacevole in serie gli accostamenti fulminanti dei testi in cal- 1997, presso le questo suo lavo- questi testi, che si rivolgono anche a chi di filo- ce alle epistole. È soprattutto l'invenzione delle alessandrine Edizioni dell'Or- ro, lungi dal costituire un arido logia non si cura. "Ti vidi e fui perduta (...) Bel- epistole "doppie", con il loro gioco di prospet- so, una nuova collana ("Helle- elenco di titoli, sottende un ri- lo tu eri (...) avevano i tuoi occhi incatenato i tive diverse (complicato, nel caso di Enone, Pa- nica. Testi e strumenti di lette- goroso percorso nella storia miei sguardi (...) Poi quando, a morte ferita, ar- ride ed Elena, dal dialogo con un'epistola "sin- ratura greca antica, medievale e della filologia classica, che pro- rivai alla stanza, al letto lì steso, per me la notte, gola"), a suggerire "una lettura d'insieme del li- umanistica"). In essa trova ora prio attorno al poeta filologo, lunga quant'era, passò tra le lacrime". "Vederla bro come intreccio narrativo aperto" e a fare di posto la prima traduzione italia- ben prima delle scoperte papi- ed essere perduto fu tutt'uno. Infatti la bellezza Ovidio un precursore del romanzo epistolare: na della sintesi di Nigel G. Wil- racee, ha misurato per cinque (...) si insinua nell'anima attraverso gli occhi "tra Richardson e Rousseau si vede bene che il son (Da Bisanzio all'Italia. Gli secoli le proprie forze. (...) Giunto nella mia camera da letto, non riu- romanzo epistolare moderno nasce dalla costola studi greci nell'Umanesimo ita- Callimaco era di Cirene e ope- scii nemmeno a chiudere occhio". Il linguaggio dell'eroide inverando l'indicazione ovidiana del liano): si tratta di un'edizione rava ad Alessandria; egiziano, dell'eros mette alla pari Medea e Clitofonte, l'a- distanziamento e dell'ironia prospettica a cui la riveduta e aggiornata dall'auto- dunque, come Cristodoro (e more tragico di una grandissima figura del mito lettera può, fra altre lettere, venir sottoposta". re rispetto al fortunato origina- Nonno), e proprio su un suo te- - rinarrato elegiacamente nell'epistola a Giaso- La possibilità di una doppia lettura di ogni epi- le inglese (1992), e anche qui a sto, l'Inno a Pallade, si esercitava ne - e 0 coup de foudre di un giovane di buona stola, la prima emotivamente coinvolta, la se- Wilson riesce, come nell'opera il genio precursore di Angelo famiglia alla prima esperienza (un io-narratore conda relativizzante e avvertita della distanza gemella Filologi bizantini (Mo- Poliziano: diverse piste uniscono che promuove se stesso a un livello più alto di ironica fra autore ed eroina, apre vie diverse al rano, 1990; la prima edizione questi tre libri solo in apparenza quello di un personaggio da romanzo: ma il ro- prolungarsi dell'eroide in tempi moderni. inglese, Scholars of Byzantium, è disparati. • del 1983), un percorso che feli- r cemente delinea le relazioni tra ricercatori, insegnanti e im- prenditori nel cruciale periodo ff edizioni < la corte di Artù messa in perico- che si apre col precursore \jQuattroVentiJ lo da un altro cavaliere che una Da Callimaco Leonzio Pilato (opportuno que- ca, descrittiva dell'aspetto mate- fata malvagia ha fornito di armi sto spostamento all'indietro ri- riale del codice e dei rapporti incantate. A rendere interessan- agli Umanisti spetto alla data del 1397 quan- PSICOLOGIA APPLICATA fra il volgarizzamento e la fonte ti questi cantari è soprattutto il do, con l'incarico dello Studio E DELLA COMUNICAZIONE diretta, e da una breve Nota lin- fatto che testimoniano narrazio- fiorentino a Manuele Crisolora, Collana diretta da Mario Rizzardi guistica. Le parche annotazioni ni non altrimenti documentate, Andrea Tessier si faceva convenzionalmente sono volte a glossare i termini che non derivano dalle compila- iniziare l'insegnamento del gre- AA.W., Genitori e figli meno immediati per il lettore zioni in prosa più ampie (come MIGEL WILSON, Da Bisanzio all'Ita- co in età moderna), per muo- in consultazione, a cura moderno, spesso rapportandoli il Tristano Riccardiano e la Ta- lia. Gli studi greci nell'Umanesimo versi, assai concretamente, tra di Elena Trombini manoscritti, biblioteche e prime ai corrispettivi del testo france- vola Ritonda, entrambe leggibili italiano, ed. orig. 1992, trad. dall'in- AA.W., Processi se. in volumi pubblicati dallo stes- glese di Barbara Sancin, pp. 226, edizioni a stampa (il capitolo su di rappresentazione, soggetto e Il secondo volume di cui si dà so editore) circolanti in Italia fra Lit 30.000, Edizioni dell'Orso, Ales- Aldo Manuzio, con la cui morte società, qui conto è invece una beneme- il Due e il Trecento: abbiamo sandria 2000 nel 1515 il volume programma- a cura di Federico Braga Illa ticamente si chiude, è tra i più rita raccolta di testi in ottava ri- piuttosto frammenti di storie ar- FRANCESCO TISSONI, Cristodoro. AA.W., Viaggi di andata felici). ma finora dispersi in edizioni or- turiane che, prendendo a prota- Un'introduzione e un commento, e ritorno: zero tre anni, mai quasi irreperibili e antiqua- gonisti personaggi della Tavola pp. 256, Lit 30.000, Edizioni del- Dal Rinascimento al sesto se- a cura di Fiorella Monti Rotonda, rielaborano e reinven- te, testi certamente rappresenta- l'Orso, Alessandria 2000 colo trasporta la seconda opera M. Bydlowski, Il debito di vita. tivi di una letteratura "minore", tano episodi attingendo a piene LUIGI LEHNUS Nuova bibliografia che si segnala, la cura (monu- I segreti della filiazione ma che, dal secondo Trecento in mani dal repertorio fiabesco, callimachea (1489-1998), pp. 511, mentale, invero) che Tissoni poi, godette di un enorme favo- come era già avvenuto nei lais F. De Felice - A.M. Ferrane, Lit 70.000, Edizioni dell'Orso, Ales- - recente traduttore delle Dioni- Autismo e musicoterapia re presso il popolo radunato ad in lingua d'o'fl. La diffusione di sandria 2000 siache di Nonno di Panopoli - ascoltare nelle pubbliche piazze, queste brevi storie in ottava ri- dedica al poemetto descrittivo F. De Felice - V. Firetto - e che pervenne anche alle orec- ma dovette però essere enorme, Ha goduto di fortunato inte- (ekphrasis) in esametri dattilici C. Pagnanelli, Il dolore cronico chie di personaggi culturalmen- benché ci siano pervenute in te- resse (anche oltre i confini del che un poeta dell'epoca di Ana- te non sprovveduti come il con- stimonianze manoscritte spesso pubblico "di nicchia" cui si ri- stasio I (491-518), sbrigativa- G. Lakoff - M. Johnson, te Matteo Maria Boiardo, il cui uniche e talvolta frammentarie, volgeva) la recente breve silloge mente etichettato "minore" (ma Elementi di linguistica Orlando innamorato si nutre pu- immancabilmente di aspetto dei Ritratti degli uomini illustri certo non tale nel gusto degli an- cognitiva, a cura di M. Casonato e M. Cervi re di questo humus. L'antologia, modesto: d'altronde, la scarsa (Elogia clarorum virorum, 1546) tichi antologisti, se giudicato de- curata da una delle maggiori sopravvivenza di codici può at- del medico umanista Paolo gno di comparire nell'Antologia G. Lucarelli, L'arte di rendere spécialiste del settore, compren- tribuirsi giustappunto alla po- Giovio curata da C. Caruso greca), Cristodoro, dedicò alle creativo un gruppo de i due Cantari di Carduino, i vertà dei materiali che non han- (Sellerio, 1999): spicca, tra essi, statue dello Zeusippo, il celebre F. Nanetti, La leadership efficace due Cantari del Falso Scudo, il no resistito a un uso che dob- la felice immagine del cardinal complesso termale in piena Co- Cantare di Astore e Morgana, biamo supporre piuttosto in- Bessarione colto nel suo percor- stantinopoli iniziato da Settimio R. Pani - R. Biolcati, Shopping l'Innamoramento di Galvano, il tenso. Severo, portato da Costantino al compulsivo. Note di psichiatria so mattutino dai Santi Apostoli psicodinamica Cantare di Lasancis e il Cantare La Nota al testo informa dello al Vaticano, circondato dal fio- massimo splendore e infine in- di Galasso dalla Scura Valle, rap- stato della tradizione mano- re degli Umanisti del tempo e cendiato nel 532, durante la ri- R. Stoloraw - J. Fosshage - presentativi delle tre tematiche scritta dei cantari pubblicati; fatto segno all'ammirazione de- volta di Nika. Dèi, eroi, poeti, G. Atwood - B. Brandchaft, intorno alle quali sostanzialmen- gli astanti. Il lettore odierno si retori, filosofi si susseguono in Psicopatologia intersoggettiva, a essi sono inoltre corredati di cura di M. Casonato te si possono raggruppare tutti i note di commento adeguate agli sorprende di questa ben riposta un'apparentemente fulgida gal- cantari fiabeschi di materia artu- intenti di buona divulgazione ammirazione; al più, percepisce leria: pure s'insinua sottile nei J. Weiss - H. Sampson, riana: l'amore di un cavaliere perseguiti dalla collana, mentre il testo di Giovio come felice ri- versi del bizantino il senso di Convinzioni patogene. per una fata; l'itinerario di for- la dovizia di rinvìi bibliografici visitazione antiquaria, ma forse una grandezza già inesorabil- La scuola Psicoanalitica mazione di un giovane cavaliere mente lontana, e vi echeggiano di S. Francisco, a cura dell'introduzione fa del volume gli sfugge la novità rivoluziona- di M. Casonato allevato fuori dal mondo civiliz- un buon punto di partenza per ria dell'esperienza umana e let- nuovi conflitti che mostrano zato; la liberazione, da parte di chi volesse avviare studi più ap- teraria che esso vividamente perduto l'ideale dell'antica pai- un cavaliere quasi celestiale, del- trasmette, il nuovo contatto di- deia. Cristodoro, poeta-filosofo, Via Din! 16,61029 URBINO profonditi. FAX 0722/320998 Come cambiò l'identità ebraica Il laboratorio Trieste Una difficile defascistizzazione Enzo Collotti Anna Millo

TULLIA CATALAN, La comunità che avrebbero reso più rapido ebraica di Trieste (1781-1914). Po- (nel caso dei ceti abbienti) o più ROBERTO SPAZZALI, Epurazione di frontie- Zona B, che includeva l'Istria, occupata dall'e- litica, società e cultura, pp. 373, lento (negli strati più poveri) il ra. Le ambigue sanzioni contro il fascismo sercito del maresciallo Tito e poi affidata alle Lit 50.000, Lint, Trieste 2000 processo di integrazione nella so- nella Venezia Giulia 1945-1948, pp. 408, organizzazioni di massa comuniste filoslave, cietà urbana. Come puntualizza Lit 38.000, Libreria Editrice Goriziana, Gori- l'epurazione, ponendo il suggello alla lotta an- La storia degli ebrei a Trieste è Tullia Catalan, "nella prima zia 2000 tifascista, preparava l'affermarsi dei poteri po- parte importante della storia del- metà dell'Ottocento l'ebraismo polari, che si erano candidati a succedere al- lo sviluppo economico del porto triestino era costituito da una mi- Con grande profusione di dati analitici e pa- l'amministrazione italiana in vista di una pros- adriatico ma è anche, soprattutto noranza azkenazita, presente da ziente accuratezza nella ricostruzione inter- sima annessione alla federazione jugoslava. In- dagli ultimi decenni del Sette- secoli in città e composta da fa- pretativa Roberto Spazzali affronta un tema fi- tersecandosi con la firma del Trattato di pace cento, un frammento di grande miglie provenienti dall'Europa nora inedito per la storiografia locale, dimo- del 1947 e con i nuovi schieramenti in campo rilevanza delle vicende dell'e- centrale, e da una maggioranza strando la capacità di stabilire nessi e confron- internazionale dopo la rottura tra Tito e Stalin braismo nei territori asburgici e di ebrei sefarditi, di origine ita- ti con il più ampio contesto nazionale e inter- nel 1948, l'epurazione veniva altresì a interagi- dei rapporti con i correligionari liana, giunti nell'emporio duran- nazionale in cui quelle vicende si inseriscono. re con avvenimenti che rispetto alla fase ini- dell'area mitteleuropea. Punti di te il XVIII secolo e nei primi anni Se l'epurazione si configura come un episodio ziale ne condizionavano fortemente esiti e pro- riferimento erano Vienna, Praga, del XIX". Una situazione messa circoscritto dal punto di vista cronologico, es- spettive, dovendo confrontarsi con fattori pri- Budapest, crocevia come Trieste in evidenza anche dallo scarso sa emerge tuttavia nel lavoro dello studioso ma imprevedibili. Di questo occorre tenere di un movimento migratorio al- uso dello yiddish, soppiantato triestino come un momento cruciale nel deli- conto per non proiettare sull'intera vicenda in l'interno dell'impero o prove- come lingua franca dalla lingua neare le forme e le condizioni della fuoruscita sede di valutazione storica le distorsioni ideo- niente da altre aree dell'Europa italiana anche nei rapporti tra della società triestina e istriana dal fascismo e logiche di cui allora spesso risentirono i giudi- orientale (specie dall'impero za- correligionari. dalla guerra per approdare a nuovi e diversi zi dei contemporanei. rista), destinato nei decenni suc- Il filo conduttore di questo libro regimi istituzionali e politici. Tre sono dunque gli attori dei fatti analizza- cessivi a gravitare sempre più è rappresentato, nel contesto dei Divisa in due parti come risultato degli ti nel libro che assurgono al ruolo di protago- verso Trieste via via che questa mutamenti istituzionali, dalla tra- eventi bellici e degli accordi diplomatici, la nisti. Da una parte i poteri popolari instaurati assumeva anche la funzione di sformazione dell'identità ebraica Venezia Giulia nel corso del 1945 affrontava nella Zona Venezia Giulia, decisi a farsi carico porto di transito in direzione del- che accompagna il processo di in- con intenti e modalità differenti la "resa dei dell'esigenza di giustizia contro fascisti e colla- le rotte orientali e segnatamente tegrazione. Una trasformazione conti" nei confronti della dittatura fascista e borazionisti - come l'autore dimostra con del Vicino Oriente. Una com- che trova espressione tra l'altro del collaborazionismo con l'occupatore tede- concreti riferimenti - espellendo i rappresen- plessità di situazioni e di intrecci nella vita intema della comunità e sco. Nella Zona A, comprendente Trieste e il tanti dell'amministrazione italiana, privando etnici e culturali che rende questi nel rapporto che i singoli individui suo territorio e sottoposta al direct rule del dei diritti politici quanti, alle risultanze di una sviluppi particolarmente stimo- ebrei stabiliscono con il loro orga- Governo Militare Alleato, essa era concepita sommaria istruttoria, si erano macchiati di ma- lanti, come risulta dal bel libro di nismo comunitario (anche di rot- come il filtro selettivo per la creazione di una nifestazioni di consenso con il passato regime, Tullia Catalan, di prima tappa di tura e di abbandono, come è avve- nuova classe dirigente attraverso la sanzione incamerando i beni degli epurati, in un com- un percorso di studi che sta rin- nuto ili frequente soprattutto nei pubblica di coloro che in vario modo avevano plessivo disegno di rieducazione politica del- novando radicalmente cono- momenti in cui maggiore è stata la costituito i quadri dirigenti del regime e si era- scenze e metodi di ricerca di que- spin/a air integrazione, e non solo no compromessi con i nazisti. Invece, nella sta componente della società necessariamente nei casi in cui triestina. Lo dimostrò un paio di questa è stata forzata), aspetti tutti anni fa la notevole mostra Sha- che trovano particolarmente at- BH^^^BmHHHIH lom Trieste: gli itinerari dell'e- tenta e sensibile l'autrice. Il capi- braismo, promossa dal Comune tolo settimo, che analizza i Percor- menti assai diversificati. Se l'anti- considera il rapporto percentua- con la partecipazione determi- si educativi interni ed esterni alla semitismo spinge molti ebrei al- Dall'antisemitismo le con i non ebrei; rivestiva inol- nante appunto di Tullia Catalan. comunità, rappresenta un mo- l'integrazione e il nazionalismo tre un ruolo fondamentale di Per molti aspetti Trieste fu un mento esemplare delle implicazio- sollecita l'adesione a un'apparte- allo sterminio transito per gli ebrei provenienti laboratorio. Già i privilegi di ni problematiche della ricerca. nenza nazionale più forte di quel- dall'Europa centro-orientale. Maria Teresa nel 1771 avevano Basterebbe pensare al significato la religiosa, il sionismo per parte Una presenza dunque difficil- dimostrato l'interesse a legare la dell'educazione femminile sotto il sua propone con forza il senso di Alessandra Minerbi mente trascurabile e una comu- sorte degli ebrei profilo dell'e- una doppia identità nazionale. nità particolarmente numerosa e alla fortuna eco- man-cipazione Altrettanti aspetti di quella "se- SILVA BON, Gli ebrei a Trieste 1930- attiva, che aveva alle spalle una della donna, o al- nomica dello "La separazione parazione fra religione e sfera 1945. Identità, persecuzione, rispo- lunga vicenda e che negli anni Stato asburgico; la tendenza a op- pubblica-politica" che all'inizio ste, pp. 375, s.i.p., Libreria Editrice trenta era profondamente inseri- nel 1781 le pa- fra religione tare per la scuola del Novecento era la cifra carat- Goriziana, Gorizia 2000 ta nella vita economica, politica tenti di tolleran- e sfera pubblica-politica pubblica da parte terizzante anche dell'ebraismo e sociale della città giuliana. Pro- dei più abbienti, za di Giuseppe era la cifra caratterizzante triestino. Il processo di integra- Questo libro riprende e ap- prio per questo la persecuzione II ("a livello eu- che ebbe il dupli- zione, che l'autrice riesce a evi- profondisce un testo pubblicato ha dilaniato qui più che altrove il ropeo [...] il pri- dell'ebraismo triestino" ce risvolto di qua- denziare attraverso l'esemplifica- dall'autrice nel 1972. Si trattava tessuto cittadino, imponendo mo documento lificare la scuola zione di determinati nuclei fami- di un lavoro assolutamente pio- una spaccatura verticale profon- ufficiale dell'av- ebraica come ser- liari "nei suoi vari stadi attraverso nieristico che per la prima volta da a fronte della quale lo stupore vio del processo di emancipazio- vizio a vantaggio dei più poveri le generazioni", ebbe (come al- in Italia affrontava diffusamente e l'impreparazione degli ebrei ne civile") esplicitavano il pro- della comunità e di favorire l'iden- trove) tra i suoi indicatori più le vicende di una singola comu- sono stati assoluti. Qui più che getto politico di inserire gli ebrei tificazione dei giovani che fre- espliciti l'incremento dei matri- nità ebraica negli anni della per- altrove d'altra parte la propa- nello sviluppo economico, finan- quentavano la scuola pubblica moni misti, mentre l'abbandono secuzione razziale fascista e poi ganda antisemita è stata aggres- ziario e commerciale dello Stato con gli ideali dell'irredentismo. della religione dei padri non si ri- dell'occupazione nazista. Da al- siva, le violenze numerose e gra- per promuoverne l'integrazione Nel passaggio dall'Otto al No- solse prioritariamente in forme di lora, soprattutto nell'ultimo de- vi, fino alla profanazione della e successivamente l'assimilazio- vecento la problematica dell'i- conversione bensì nello stato di cennio, sono usciti molti studi sinagoga nell'estate del 1942. ne nonché "una auspicabile con- dentità ebraica assunse una feno- chi rimase al di fuori delle confes- - sia di carattere locale sia di re- Uno dei meriti maggiori di versione al cattolicesimo". Giu- menologia assai complessa. Se in sioni (konfessionslos). spiro nazionale - sulla politica questo libro è di riuscire a riper- stamente l'autrice sottolinea co- generale si può parlare di un pro- Alla vigilia della Grande Guer- razzista del regime fascista e sul- correre sia le vicende più pro- me lo scopo della patente non cesso di politicizzazione nei com- ra l'ebraismo triestino viveva le le comunità ebraiche italiane, priamente legate alla persecuzio- fosse quello di realizzare l'egua- portamenti degli ebrei, che saran- lacerazioni di una società scossa che hanno messo in luce il carat- ne, sia l'evolversi delle forme e glianza delle confessioni, ma di no sempre più spinti all'integra- dalla crisi incipiente dello Stato tere capillare della persecuzione delle manifestazioni dell'antise- proclamarne la tolleranza a con- zione (concetto che l'autrice pre- plurinazionale: l'ala irredentista, antisemita fascista. A trent'anni mitismo triestino, con le sue pe- dizione che assolvessero a deter- ferisce giustamente a quello, che si sarebbe aggregata successi- di distanza Silva Bon ha avuto a culiarità locali e le sue analogie minate funzioni. Di fatto e di di- abusato, di assimilazione, più ge- vamente al fascismo per poi subi- disposizione una produzione rispetto alla propaganda nazio- ritto la piena emancipazione civi- nerico e al tempo stesso meno su- re l'offesa delle leggi del 1938 e la storiografica significativa e ha nale. Soltanto se si riesce a capire le degli ebrei sarebbe stata datata scettibile di esprimere adeguata- deportazione della "soluzione fi- anche arricchito enormemente la virulenza della campagna di al 1867, ma essa si era andata nel mente i diversi livelli di integra- nale", attestò in prima persona la la mole della documentazione stampa e di tutti i gesti intimida- frattempo aprendo la strada con zione in contesti diversi e in in- sconfitta dell'abbandono dell'i- consultata, grazie allo spoglio di tori, delle scritte antisemite, de- le tappe intermedie delle ripetu- dividui diversi) nella società mag- dentità ebraica ad opera del na- numerosi archivi adesso accessi- gli atti di puro vandalismo, si può te occupazioni francesi del Lito- gioritaria, anche Trieste si rivela zionalismo trionfante, che d'al- bili - sia di parte fascista, sia fon- comprendere il peso della politi- rale e del 1848. A Trieste le tappe particolarmente sensibile alla tronde non avrebbe risparmiato di ebraici. Ha potuto così realiz- ca antiebraica come parte della dell'emancipazione coincisero pressione di fenomeni politici neppure il movimento sionista, zare un lavoro che, se dal prece- politica fascista di questi anni. La con l'afflusso di ebrei di nuove che appartengono ormai all'età incapace dopo la guerra, l'annes- dente prende certamente le mos- stampa assume in questo conte- provenienze, che modificarono contemporanea: il nazionalismo sione all'Italia e la scomparsa se, è assai più ricco e articolato sto un peso particolarmente rile- sensibilmente la composizione e l'antisemitismo moderno, il sio- della duplice monarchia, di svol- Trieste era negli anni trenta la vante, ne viene fatta in queste pa- etnica, sociale e religiosa della nismo. Uno spettro di prospetti- gere un ruolo di forte rivendica- comunità locale. Gli stessi fattori terza città italiana per popola- ve cui corrispondono comporta- zione dell'identità ebraica. • zione ebraica, ma la prima se si • ^BHHHPBHMWWBMBMWMHHI H

cli di conferenze e volantinaggi. Nel 1942 venne aperto, come in Tra le maglie altre città d'Italia, il Centro per lo studio dei problemi della raz- del regime scistizzazione che investisse tutti gli strati del- za, punto di aggregazione per le la società triestina. Tuttavia, un dato si impo- varie forze impegnate nella per- l'intera collettività. Del tutto diversi gli inten- ne alla riflessione: il lavoro di Spazzali docu- secuzione. Lucio Ceva dimenti delle autorità anglo-americane, che ri- menta in modo preciso come, fra tutte le clas- Dopo l'armistizio e l'occupa- sultano con grande evidenza, anche se desunti si sociali, maggiormente interessato al proces- zione nazista Trieste diventa ADONELLA CEDARMAS, La Comu- solo per via indiretta dalle fonti consultate. so epurativo a Trieste risulti essere il ceto del- parte dell'Adriatisches Kusten- nità Israelitica di Gorizia 1900-1945, Mossi in primo luogo dalla preoccupazione di le libere professioni e dei dirigenti d'azienda, land, direttamente amministrata pp. 334, Lit 40.000, Istituto Friula- controllare tensioni che potevano esplodere 10 stesso da cui doveva poi provenire gran par- dai nazisti con funzionari - qua- no per la Storia del Movimento di nella vendetta e nella violenza personale, si de- te del nuovo personale politico nell'ormai li Odilo Globocknik e Franz Liberazione, Udine 1999 vono ben presto misurare con la difficoltà di prossimo ripristino della democrazia rappre- Stangl - che avevano fatto il loro individuare e colpire responsabilità politiche e sentativa. Omogenea per origini sociali, ma di- apprendistato in altre zone già Su circa duecento ebrei pre- illeciti arricchimenti in un tessuto sociale nel versa dalla precedente per valori e apparte- amministrate secondo i criteri senti a Gorizia nel 1938, i depor- quale il regime appariva essere penetrato in nenza ideologica, l'élite politica nella città giu- del Nuovo Ordine. tati furono quasi un quarto (48, profondità. Autonoma rispetto alla legislazio- liana sarà invece d'ora in poi reclutata tra i cat- La comunità fu costretta a so- di cui solo 2 ritornati), propor- ne operante in Italia, ma nello stesso tempo tolici, non coinvolti nelle organizzazioni del spendere del tutto le proprie at- zione dunque assai maggiore ri- non altrettanto precisamente definita nelle regime, oppositori attivi nell'ultima fase della tività, furono sospese anche le spetto ai 42.500 ebrei d'Italia (di norme e nelle procedure giuridiche, l'epura- guerra, alcuni dei quali, già presenti nelle com- funzioni religiose nel tempio. Il cui 7495 deportati e 610 ritorna- zione a Trieste finirà spesso per dare luogo a missioni d'epurazione, saranno di lì a poco segretario Carlo Morpurgo era ti). La tragedia goriziana ha il suo sentenze guidate in realtà da criteri incerti e da chiamati a incarichi istituzionali di grande pre- ben cosciente del pericolo che culmine nella retata del 23 no- valutazioni contraddittorie, che tuttavia avran- stigio. Oltre che un dato comune a quanto av- gravava su di lui e sui suoi corre- vembre 1943 e non è estranea al- no come risultato la condanna di reati per la verrà nel resto d'Italia, questa è una conferma ligionari e, pur non abbando- le vicende della risiera di San maggior parte legati alla propaganda, alle per- sul piano locale della rilevanza sociale rivestita nando la comunità, raccoman- Sabba, campo di transito e anche secuzioni antisemite e all'adesione al fascismo dai liberi professionisti e dai dirigenti d'im- dava a tutti coloro che potevano di prima eliminazione. La depor- repubblichino. presa, per posizione occupazionale al centro di di andarsene. Nell'ottobre 1943 tazione e i suoi esiti riguardano Terza protagonista è infine la stessa società una rete di relazioni importante nell'aggregare cominciarono le retate, molti fu- naturalmente il periodo posterio- giuliana, profondamente divisa nelle apparte- 11 consenso all'epoca della dittatura fascista e rono rinchiusi nella risiera di re all'armistizio del 1943, quando nenze ideologiche e nelle opzioni nazionali, ora capaci di riannodare in democrazia le file San Sabba prima di salire sui va- la provincia fu inclusa nell'Adria- eppure tutta accomunata dalla riluttanza - ed di un nuovo consenso, ponendosi come me- goni piombati. La deportazione tisches Kustenland amministrato è questo uno dei risultati più interessanti della diatori di un blocco sociale moderato, che degli ebrei verso i campi di ster- dai tedeschi ma nel quale tuttavia ricerca - a seguire le indicazioni delle autorità guarda all'elettorato di lingua italiana sia tra la minio nazisti fu dunque l'ultimo permanevano prefetti e podestà politiche e militari nel formare le commissioni popolazione triestina che tra i profughi istria- atto di un processo persecutorio della Repubblica sociale ridotti a di epurazione e nel denunciare abusi, violenze, ni. Se il grande potere economico non fu in al- voluto e iniziato dal fascismo ita- organi di obbediente affianca- compromissioni. Sia nella Zona A che nella cun modo sanzionato per la sua passata ade- liano, facilitata dalla capillarità mento dei nazisti, salvo attivarsi Zona B, tanto le classi popolari che il ceto me- sione al regime e se l'epurazione nel suo com- dell'apparato che esso era riusci- rispetto a questi in un "macabro dio impiegatizio esprimono una diffidenza sul- plesso colpì poco in profondità, si può però to a mettere in funzione, dal- conflitto d'interessi" quando si le cui motivazioni, certamente molteplici e dif- sostenere - sulla scorta dei risultati di questa la schedatura di ogni singolo trattò di appropriarsi dei beni ferenziate, occorrerà in futuro indagare anco- ricerca - che almeno il ceto sociale al cui in- ebreo, dalla martellante diffusio- ebraici. Al riguardo, va ancora ra. Di fronte a questi ostacoli, gli stessi anglo- terno avrebbe continuato a riprodursi la classe ne di stereotipi antisemiti. Se una volta sottolineata la terribile americani apparivano ben presto scettici sulle politica, non rimase del tutto indenne dai con- molti ebrei italiani e meno ebrei responsabilità maturata nei 45 reali possibilità di aprire un processo di defa- ti con il passato. stranieri, grazie anche all'aiuto giorni di Badoglio quando all'in- di tanti italiani, riuscirono a vito (verbale) a disapplicare la le- sfuggire alla morte, ogni singola gislazione razziale non si unì l'or- deportazione costituiva un suc- dine di distruggere gli elenchi no- cesso del gigantesco apparato di minativi che tedeschi e fascisti re- < vano avere domestici "ariani"; i portanti, in primo luogo la scuo- sterminio che era parte integran- perirono poi facilmente in "Mu- contatti fra due realtà che fino la, capaci di dare una parvenza te del Nuovo Ordine europeo nicipi, Prefetture e Questure". gine una lettura sistematica e in- ad allora erano state profonda- voluto dai nazisti. Vi furono i di normalità soprattutto ai gio- Preparata con indagini segrete telligente che restituisce tutta la mente legate dovevano essere singoli, e non furono pochi, che vani. I numerosi casi di coloro già nel gennaio 1938, la legisla- violenza della campagna antise- annullati. Nel corso degli anni si impegnarono per aiutare gli che scelsero di fare due anni in zione dell'autunno successivo mita, i modi e le forme della dif- successivi furono rimossi i qua- ebrei, fra questi una menzione uno sono soltanto uno dei tanti piomba sull'Unione delle comu- fusione degli stereotipi antiebrai- dri di autori ebrei, non furono particolare merita monsignor indicatori che la normalità era nità israelitiche (dove numerosi ci. L'autrice sottolinea come pro- più eseguite musiche di compo- Santin, e accanto a lui tanti fun- solo apparente, che si temeva da - come nel resto della nazione - babilmente proprio i toni più sitori ebrei, nelle biblioteche zionari che esercitarono il loro un momento all'altro che le cose sono i fascisti attivi) generando moderati e controllati, non senza vennero tolti i libri scritti da potere per rallentare le pratiche precipitassero. In una situazione dolorosa sorpresa, disorienta- velleità culturali, del quotidiano ebrei. A proposito della com- od occultarle, tanti comuni citta- ogni giorno più difficile conti- mento e iniziali tentativi di schi- "Il Piccolo" possano essere stati plessa questione dell'atteggia- dini che offrirono un aiuto o un nuò fra la maggioranza degli vare o attenuare i pericoli. Si alla lunga vettori più pericolosi mento della maggioranza della rifugio, ma furono appunto ec- ebrei a prevalere l'incredulità, la cerca "in tutti i modi di confer- di pregiudizi e sentimenti antise- popolazione triestina a quanto cezioni. speranza che con il tempo la si- mare al Governo la salda fede fa- miti che non quelli più gridati e stava accadendo, Silva Bon rile- tuazione si sarebbe stabilizzata e Una nota critica rispetto al ti- scista". Poi i noti tentativi di aggressivi di tanti altri fogli, in va come a un iniziale sconcerto, calmata, ma numerosi continua- tolo e, di conseguenza, nel meri- sfuggire alle maglie sempre più specie quelli del Guf, particolar- legato soprattut- rono invece a es- to: dalla documentazione con- strette della normativa e della mente attivo nella città giuliana. to alla preoccu- sere gli episodi sultata e dal taglio scelto dal- ancor più severa sua applicazio- "Il Piccolo" non solo si impegnò pazione per le di violenza, le l'autrice, ci pare siano essenzial- ne: abiure, battesimi retrodatati in una serie di pubblicazioni che conseguenze di "La persecuzione aggressioni, le mente la "persecuzione" e le e altre scappatoie che, al di là veicolavano i più vieti stereotipi, ordine economi- ha dilaniato scritte antisemi- "risposte" a essere delineate; della variabile e quasi sempre ef- ma si fece promotore di confe- co che la perse- qui più che altrove te sui muri e nei l'"identità" ebraica, con tutto fimera utilità, costituirono fonti renze, incontri, ecc., altrettante cuzione poteva negozi. quello che di sfuggente e con- di lucro per grandi e piccoli per- occasioni che, se raggiungevano implicare, ma il tessuto Lo scoppio traddittorio una definizione del sonaggi del regime. un pubblico limitato, avevano anche all'effetti- cittadino" della guerra ag- genere implica, non emerge da comunque l'importante funzione va difficoltà a ca- Le reazioni variamente orienta- gravò ulterior- queste pagine. Non emerge cioè di diffondere certi temi. pire le ragioni di te di molti non ebrei sono regi- mente la situa- la vita della comunità in sé, con strate da una costante e docu- Con il censimento dell'agosto quanto stava accadendo, fece se- zione: gli ebrei erano adesso ac- una propria vicenda che non mentata attività spionistica. Giu- del 1938 - vero e proprio stru- guito un silenzio sempre più cusati - con nuove sfumature può non intrecciarsi tragica- sto forse aver omesso "per motivi mento di controllo - prese avvio uniforme, un adeguamento sem- antisemite - di aver voluto il mente alla persecuzione, ma che di riservatezza" i nomi degli la persecuzione fascista. Non ci pre più passivo, ormai assoluto conflitto e di augurarsi la scon- a essa preesiste. Ne consegue "spiati"; rincresce però la man- pare opportuno in questa sede alla fine del '38. fitta dell'Italia. Si fondevano in che anche la periodizzazione canza di indicazioni (sempre che riportare dati e cifre che non fan- Alcuni fra gli ebrei che capiro- modo sempre più evidente - e suggerita nel titolo ci appare reperibili) sugli informatori o no che confermare quanto è or- no che la situazione era destinata ancora una volta in modo pecu- troppo ampia: alla prima metà quanto meno sulle loro aree di mai acquisito grazie agli studi di a peggiorare scelsero la via del- liare nella città giuliana - ele- degli anni trenta non sono fatti provenienza. Giustamente l'au- quest'ultimo decennio, e cioè il l'emigrazione - e furono soprat- menti antisemiti e odio antisla- che brevi cenni, la presenza trice ricorda anche eventi che po- carattere capillare e attento della tutto giovani -, altri abiurarono vo, rancori razzisti e nazionalisti. ebraica assume consistenza nel- trebbero sembrare secondari a persecuzione, che non lasciò o abbracciarono un'altra religio- A fronte di una comunità sem- la misura in cui diventa oggetto fronte dei grandi drammi ma che escluso alcun settore e che tra- ne. Molti si strinsero attorno alle pre meno numerosa, che riusci- di persecuzione e la assume co- provano una volta di più l'infima volse oltreché ogni singolo ebreo strutture di una comunità che, va a sopravvivere solo grazie al ralmente, ma vengono taciuti i soglia di un regime che, coi suoi anche l'insieme della compagine nonostante si dibattesse in una continuo afflusso di ebrei stra- singoli percorsi individuali. non pochi "consenzienti", condi- cittadina. Le espulsioni furono grave crisi economica a causa nieri dall'Est europeo, la propa- Percorsi che avrebbero consen- va d'"italianità" ogni sua chiac- perseguite con cura in ogni set- prima di tutto della notevole di- ganda antisemita cambiò toni, e tito di affrontare la questione chiera: sublime esempio di que- tore, dalle scuole all'università, minuzione degli iscritti, fu capa- assunse una nuova virulenza. Il identitaria negli anni trenta, sto la rimozione del monumento dagli uffici pubblici alle società ce di mantenere molte sue orga- Guf fu artefice ancora una volta quando, salvo rare eccezioni, al goriziano Graziadio Isaia sportive. Furono vietati i matri- nizzazioni di solidarietà e assi- di atti di violenza, ma anche di essa diventa sempre meno trat- Ascoli, insulto a qualunque cul- moni misti e gli ebrei non pote- stenza e di creare strutture im- iniziative più strutturate quali ci- teggiabile. • tura non solo ebraica. • Mazzini democratico, Mazzini oscurantista Biografia del pensatore politico all'origine del repubblicanesimo moderno Maurizio Ridolfi

ROLAND SARTI, Giuseppe Mazzini. ne pedagogica assegnata all'asso- simo significato di legittimazione. Dal libro di Sarti quella di "Il Pensiero Mazziniano" e vo- La politica come religione civile, ed. ciazione nell'educare gli indivi- Mentre in quegli anni in Mazzini Mazzini emerge come una figu- lendo offrire una diversa chiave orig. 1997, trad. dall'inglese di An- dui a divenire cittadini responsa- maturava sul piano dei principi ra complessa, versatile e appa- interpretativa per i lettori italia- nalisa Siboni, postfaz. di Sauro Mat- bili verso il benessere comune. una possibile coniugazione tra re- rentemente contraddittoria, il ni del pensiero religioso di Maz- targli, pp. VIII-352, Lit 38.000, La- Fu una prospettiva di cui si sa- pubblicanesimo popolare e de- cui carattere di fondo viene in- zini, Sauro Mattarelli valorizza terza, Roma-Bari 2000 rebbe resa interprete già l'orga- mocrazia rappresentativa (si veda dividuato nella rivendicata unità la valenza pregnante di moralità nizzazione partitica della Giovi- Giuseppe Mazzini. Pensieri sulla tra religione e politica; vale a di- laica. Mazzini non solo fu estra- Nel corso del decennio di fine ne Italia costituita nel 1831 da democrazia in Europa, a cura di re, come si sottolinea, nell'idea, neo ai dogmi della religione cat- secolo, alla rinnovata attenzione Mazzini, ma che fu ribadita Co- Salvo Mastellone, Feltrinelli, avvalorata spesso da Mazzini, tolica così come avverso alle sue storiografica verso la figura di istituzioni, ma dimostrandosi Giuseppe Mazzini è corrisposta convinto che la fede religiosa una crescente riscoperta del suo potesse essere uno strumento lascito culturale e politico, in- essenziale di lotta politica nella crociatasi con la prospettiva di sua accezione di "religione dei motivare le ragioni di un neore- I tranelli dell'Ovra doveri", sottolinea Mattarelli, pubblicanesimo che sappia vivi- prefigura un moderno repubbli- ficare le fonti più vitali della tra- Leonardo Casalino canesimo democratico "attra- dizione democratica europea. verso l'associazione di liberi in- Aggiungendosi a recenti lavori dividui nella patria e quindi nel- di autori italiani (Luigi Ambro- ERNESTO ROSSI, Una spia del regime. Carlo Del questi particolari come sue confessioni. A Ceva l'umanità (patria delle patrie)". Re e la provocazione contro Giustizia e Libertà, fu inoltre suggerita una linea processuale di ac- soli, Salvo Mastellone, Massimo In sostanza, mentre nel volu- pp. 383, Lit 55.000, Bollati Boringhieri, Torino cusa verso chi lo aveva in mala fede coinvolto in Scioscioli) e ravvivando una fer- me la religiosità mazziniana è de- 2000 trame terroristiche tese a provocare vittime in- tile tradizione anglosassone di lineata come una definita "reli- nocenti. Ceva intuì il senso dell'operazione e studi (da Bolton King a Denis gione politica", nella postfazione Carlo Del Re fu la spia fascista che nell'au- scelse di togliersi la vita per bloccarla. Il suo sui- Mack Smith), la biografia di si insiste invece sul suo significa- tunno 1930 determinò l'arresto dei compo- cidio, in effetti, fece fallire il progetto del regi- Mazzini scritta da Roland Sarti to di "religione civile". L'opzio- nenti il Centro interno milanese e la caduta me, e Del Re non potè più recitare la parte del- apporta diversi elementi di inte- ne interpretativa non allude solo dell'intera rete clandestina di Giustizia e li- l'antifascista tradito. Assolto "per insufficienza resse su entrambi i piani evocati. a diverse categorie analitiche ma bertà nell'Italia settentrionale. L'operazione di prove" dal Tribunale Speciale continuò, con Professore di storia nella univer- presenta disgiunte implicazioni segnò l'esordio dell'Ovra e assestò un colpo alterne fortune, per tutti gli anni trenta, a recla- sità statunitense del Massachu- sul piano politico-culturale. Sul- durissimo all'attività del movimento antifasci- mare soldi e favori dalla gerarchia fascista e dal- setts e da almeno trent'anni lo sfondo possiamo rintracciare sta. Del Re aveva prelevato, per coprire dei la polizia in cambio del suo tradimento. Subito esperto di storia italiana, Sarti ci la sempre attuale eredità dello propri debiti, cospicue somme dai fondi asse- dopo la Liberazione Ernesto Rossi e la professo- restituisce una immagine "inte- studio classico di Tocqueville gnatili in custodia in qualità di perito del Tri- ressa Bianca Ceva, sorella di Umberto, si procu- grale" della figura di Mazzini sulla democrazia americana a bunale di Milano, e si era salvato dalla banca- rarono copia di molti documenti sul suo tradi- (1805-1872). Attingendo sempre proposito del ruolo pubblico rotta con il tradimento. Nella rete della polizia mento e nel 1955 pubblicarono in contempora- di prima mano alla mole di car- della fede religiosa, indicata co- fascista caddero, tra gli altri, Vincenzo Calace, nea due volumi: Una spia del regime (Feltrinelli) teggi privati e scritti pubblici, me un importante fattore nel Umberto Ceva, Francesco Fancello, Ferruccio e Retroscena di un dramma (Ceschina), che cata- ma anche confrontandosi con consolidamento dell'"amore di Parri, Ernesto Rossi, Nello Traquandi. Subito pultarono sulle prime pagine dei giornali Del Re ammirevole disinvoltura con la patria" e nel cementare lo "spiri- dopo Del Re era stato inviato all'estero per veri- quale emblema di ciò che di più sporco il regi- ricca storiografia su Mazzini, il to pubblico" della repubblica. ficare la reazione agli arresti tra i circoli antifa- me mussoliniano aveva prodotto. Del Re reagì libro evidenzia tanto la sua per- Nella prospettiva di una nuova scisti di Lugano e Parigi, e proprio nella capita- promuovendo una lunga e penosa trafila giu- sonalità quanto le fonti del suo "religione civile" per i cittadini le francese la sua trama si era spezzata. Sma- diziaria grazie al sostegno di alcuni ex gerarchi pensiero democratico-repubbli- della nuova Italia e dell'Europa scheratolo, Rosselli e i suoi compagni avevano e di qualche autorevole prelato desideroso di cano e le forme dell'azione intra- unita il tema è invece decisivo diffuso la notizia del tradimento additandolo al procurare grattacapi a chi, come Rossi, incal- presa per accelerare il processo per poter annoverare o meno disprezzo degli antifascisti e zava la Chiesa sul terreno di unificazione nazionale. Mazzini tra i possibili interlocu- costringendo il regime a tra- delle corresponsabilità col tori. L'impressione è che occor- Dal libro emerge con chiarezza sferirlo in Argentina in attesa defunto regime. Mimmo ra vagliare il diverso contenuto come, ricongiungendosi in modo del processo contro gli espo- Franzinelli - che ha ottima- della vicenda storica di Mazzini critico e originale alla traduzione nenti di Giustizia e libertà. mente curato questa nuova non solo da quello della memo- nazionale dei principi rivoluzio- edizione aggiungendo un'ap- Nel frattempo si cercò di ria che di essa si volle costruire nari d'oltralpe, lungo gli anni pendice di documenti pro- far cadere Umberto Ceva in ma anche dalle emergenze attua- trenta del XIX secolo fu con prio sugli anni 1948-66 - nel un tranello, facendogli con- li del dibattito politico-culturale. Giuseppe Mazzini che il pensie- suo documentatissimo sag- fermare durante i suoi interro- Sotto questo profilo, sia i nume- ro democratico italiano delineò gio introduttivo ha giusta- gatori una serie di circostanze rosi riscontri documentari por- una propria capacità progettuale mente osservato come il no- ben conosciute in quanto tra- tati da Sarti sia la memoria che i rispetto sia al modello di gover- me di Del Re sia diventato si- smesse con ampio anticipo da seguaci ne tramandarono collo- no liberale sia alle rivendicazioni nonimo di "tradimento". antagonistiche del nascente mo- Del Re e contrabbandando cano la religiosità mazziniana nel vimento socialista. Con Mazzini novero delle religioni politiche il pensiero democratico italiano proprie dell'età contemporanea. assurgeva a una dimensione eu- Negli Stati preunitari prima e al- l'ombra della monarchia poi, ropea, con originali apporti teo- che "la religione [fosse] un ele- me persistente carattere genetico 1997), l'enfatizzazione del valore Mazzini e i mazziniani poterono rici sui temi della nazionalità e mento indispensabile per la ri- anche nella successiva storia del- di esempio e di simbolo della Re- riaffermare una minoritaria della partecipazione dei cittadini voluzione e la fede in Dio fon- l'associazionismo mazziniano. pubblica romana avvenne pro- identità politica solo attraverso il alla vita delle istituzioni. Costret- damento di qualsiasi convinzio- Le pagine della vita politica di prio in ragione della legittimità linguaggio e le forme simbolico- to all'esilio dal 1831 per quasi ne politica". Movendo dalla sua Mazzini dedicate al "biennio ri- del governo conquistata grazie al rituali proprie di una religione quarantanni ininterrotti, e quin- privilegiata chiave interpretati- voluzionario" 1848-49 sono forse suffragio universale e all'Assem- politica-, vale a dire, attraverso un di indotto a commisurare la va, Sarti ritiene di poter affer- tra le più riuscite. Al centro c'è la blea costituente. Fu nel nome di apostolato laico che si affidava a realtà italiana con quelle europee mare che "l'insi- vicenda della Repubblica roma- quell'evento che, parole e segni mutuati dalle fedi di volta in volta incontrate (tra na, per molti aspetti evento fon- anche come ef- stere sull'unità Francia, Svizzera e Gran Breta- religiose. datore del moderno mito politico fetto della diffi- "L'idea della religione e gna), Mazzini prospettò un idea- della Repubblica e della leggenda denza che Maz- della politica se- Diverso è invece il senso del le repubblicano ridestato dall'in- popolare di Mazzini. In Italia, zini nutriva ver- che la fede in Dio para Mazzini "ritorno di Mazzini" cui stiamo contro coi valori storico-cultura- con l'elezione di una Assemblea so la rivoluzione fosse fondamento dalla concezione assistendo oggi. Esso avviene nel li della nazione italiana e una im- costituente intervenuta a sanzio- francese nella politica più pro- solco di quella ventilata "civiltà magine della patria intesa come di qualsiasi nare i fondamenti democratici sua versione gia- gressista dei suoi repubblicana" e di quel rivendi- associazione democratica di cit- della Repubblica romana, già al- cobina, l'"Italia convinzione politica" tempi e dei no- cato sentimento etico-politico di tadini uniti da un condiviso amo- l'indomani della fallita rivoluzio- repubblicana" stri", giungendo responsabilità verso le comuni re per le istituzioni democrati- ne ma soprattutto dopo l'unifica- risultò refrattaria addirittura a istituzioni di cui già altre volte in che. Dimostrandosi attento ai re- zione nazionale, avvenuta nel se- alla ricezione dei modelli delle re- prevedere che egli "avrebbe ap- passato, negli interpreti più con- centi filoni di ricerca sulle cultu- gno di casa Savoia e del liberali- pubbliche d'oltralpe. Nel suo far- provato le attuali critiche dei sapevoli della tradizione demo- re associative, Sarti rileva come smo moderato, i democratici ri- si la tradizione repubblicana di fondamentalisti religiosi alla ci- cratica (da Carlo Rosselli a Ugo Mazzini considerasse l'associa- trovarono un potente appiglio ascendenza mazziniana avrebbe viltà moderna, che mostra una La Malfa), si erano lamentati l'o- zione come un valore in sé e uno per rinsaldare l'antagonistica insomma rivelato il forte nesso tendenza pericolosa a ignorare blio rispetto alla storia italiana strumento grazie a cui rigenerare identità politica rispetto a istitu- tra l'idea di un popolo che aspi- le questioni morali". Al contra- delle "Repubbliche perdute" o la la società sul piano morale. Ne zioni monarchiche ritenute prive rava a far da sé e un insistito an- rio, nella postfazione, nella sua marginalità nel confronto con le derivò la centralità della funzio- di un evento che avesse un mede- coraggio alla storia d'Italia. qualità di direttore della rivista altre realtà europee. • L'INDICE ••DEI LIBRI DEL MESEHI

ca e a un'ideologia si rifletteva an- e la casa". Erano ideali e valori in parliamo porta invece il suo titolo Il volume non perde mai di vi- Il bottone che nel privato e nella concezione cui hanno creduto più generazio- in modo del tutto legittimo. Nel sta l'inquadramento del fenome- della famiglia, della donna e del- ni di militanti, anche oltre il 1956, nostro paese la storia del calcio è no calcistico nell'evoluzione del militante l'uomo, con caratteristiche che che rimane, non per caso, il termi- stata fino a non molto tempo fa, complessiva della società italia- presentavano elementi di novità e ne ad quem della ricerca. L'autore come notano gli autori, "vittima na, e particolarmente nella storia di modernizzazione, prefiguran- li esamina ed evidenzia senza de- dell'enorme popolarità del suo del "tempo libero": segue quindi Albertina Vittoria do un mutamento rispetto al sen- monizzarli. Cerca infatti di com- oggetto", e ha fornito per lo più lo attentamente l'indirizzarsi delle so comune prevalente nella so- prendere quale sia stato "il rap- spunto solo a oneste compilazioni preferenze degli italiani nei di- SANDRO BELLASSAI, La morale co- cietà di allora. porto del Pei con la società italia- imperniate sugli eventi agonistici, versi spazi del leisure (dal cine- munista. Pubblico è privato nella rap- La centralità dell'impegno poli- na e il suo sviluppo, da dove pro- o a pamphlets giornalistici magari ma al teatro, dal ballo agli sport presentazione del Pei (1947-1956), tico, in anni di battaglie assai veniva e di che tipo era il consen- brillanti ma non di grande spesso- d'élite); analizza l'evoluzione dei prefaz. di Aldo Agosti, pp. 382, aspre per la conquista di spazi e so che lo ha sorretto, a quali esi- re. Dopo la pubblicazione da Ei- consumi e la distribuzione del- Lit 48.000, Istituto Gramsci Emilia- forme di democrazia nel nostro genze sociali rispondeva, come e naudi dell'ormai introvabile Sto- la spesa delle famiglie, il diffon- Romagna - Carocci, Roma 2000 paese e delle difficoltà economi- perché si sia lentamente eroso, ma ria del calcio italiano di Antonio dersi - per la verità mai travol- che del passaggio da una civiltà anche che immaginario collettivo Ghirelli (1954), solo il volume gente - della pratica sportiva at- In un intervento del 1950 sul contadina a una civiltà urbana e abbia formato, che memoria ab- pubblicato da Antonio Papa nel tiva in un contesto dominato so- settimanale dell'Udi, "Noi don- industriale, era d'altro canto ac- bia sedimentato". • 1993 (Storia sociale del calcio in prattutto dalla passione "da ne", il dirigente comunista Rugge- spettatori". Attento quanto ba- ro Grieco, confessando di essere sta alla storia dell'evento sporti- "assolutamente incapace di attac- vo, segue con competenza l'evo- care un bottone come si deve", so- luzione tecnica e regolamentare steneva che "le spose sono anche del gioco, che vista nell'arco di giudicate dal modo di vestire dei Eruditi interventisti mezzo secolo smentisce netta- loro mariti" e le invitava a control- mente la leggenda di un calcio lare e a provvedere ai bottoni dei sport "conservatore" per eccel- LAURA CERASI, Gli ateniesi d'Italia. Associazioni monumenti, l'Associazione per la difesa della lenza. È ricco di riferimenti alla loro vestiti. Tra le lettrici che ri- di cultura a Firenze nel primo Novecento, Firenze antica, la Società per l'arte pubblica, geografia del fenomeno, abbon- sposero a questo intervento, vi fu pp. 234, Lit 34.000, Angeli, Milano 2000 l'Associazione per la difesa e l'incoraggiamento dando in dati sulla distribuzione chi accolse l'invito di Grieco, pro- degli studi classici, la Società dantesca e la più mettendo che avrebbe trovato il territoriale delle squadre profes- In un contesto storiografico generalmente po- politica Società Dante Alighieri, per citare le tempo anche per i bottoni, dal sionistiche e sull'origine regiona- co interessato alla storia della cultura - seppure maggiori. Associazioni che si trovavano a metà momento che il proprio marito le dei protagonisti del campiona- si stia lentamente affacciando una tendenza op- strada tra i cenacoli eruditi e i circoli d'élite ot- era un uomo impegnato nella lot- to, con l'iniziale schiacciante posta - le vicende delle associazioni culturali go- tocenteschi e le riviste e i gruppi d'avanguardia ta per una società "organizzata in prevalenza del Nord via via tem- dono ancor minore fortuna: di grande impor- dell'inizio del secolo, e che svolgevano un ruolo maniera che anche le donne, tutte perata dall'ascesa delle regioni tanza, quindi, questo volume di Laura Cerasi diverso da quello, più propriamente educativo, le donne, non debbano più am- centrali e più recentemente me- che, attraverso una ricerca attenta e capillare, in- dell'Istituto di studi superiori. mazzarsi di lavoro e rubare le ore ridionali. Non sono assenti dalla daga diverse istituzioni culturali della Firenze tra La funzione assolta da questo associazioni- al sonno o ai bottoni del marito ricostruzione i numerosi adden- la fine dell'Ottocento e la prima guerra mondia- smo culturale, solidamente radicato nella vita per leggere un libro o andare a tellati del fenomeno calcistico le, nell'ambito delle trasformazioni politiche e cittadina, non fu - come sottolinea l'autrice - una conferenza". E un esempio si- nella vita economica e sociale del sociali e dei processi "di accompagnare il gnificativo del ragionamento dei paese: da quello importantissimo di modernizzazione contrastato processo militanti comunisti del secondo (e a lungo decisivo per il finan- del capoluogo tosca- di democratizzazio- dopoguerra, quando l'impegno ziamento dell'intero complesso no, che aveva vissuto ne della vita pubbli- politico e la certezza che questo dello sport) del totocalcio, a per brevissimo tempo ca", ma piuttosto "di impegno fosse finalizzato a una quello che più profondamente e la gloria di capitale, costituire un canale grande meta caratterizzavano for- irreversibilmente ne sta mutando "Atene d'Italia" come di formazione e re- temente la loro esperienza e quel- alcuni caratteri originari, cioè la si volle appellare. golato allargamento la del partito nel suo complesso: l'intreccio sempre più stretto delle classi dirigen- un ragionamento che era al fondo Il volume costitui- con la televisione. Ma probabil- ti". L'attività e la di una vera e propria morale che sce una ricostruzione mente l'aspetto più interessante produzione culturale Sandro Bellassai indaga in questo - attraverso le fonti a del libro sta nella sua capacità di di queste istituzioni volume nelle sue diverse sfaccetta- stampa e i materiali cogliere nei suoi tempi storici la si tramutò in una ture, con una ricerca minuziosa e prodotti dalle diverse pervasività a diversi livelli di un sorta di mobilitazio- un uso articolato e intelligente del- associazioni, affianca- fenomeno sempre più ingom- ne civile, che per al- le fonti, comprendenti le riviste e i te da fondi privati e brante nell'immaginario degli cune, verso la fine bollettini del partito, i documenti carteggi - del tessuto italiani: per esempio nell'evolu- degli anni dieci, di archivio del Pei, le testimonian- sia di relazioni perso- zione della lingua, segnata tra quando si andava ze e la letteratura esistente. nali sia di formazioni l'altro dall'accelerazione fortissi- associative gravitante sempre più radican- ma "della trasfusione del calcio Dalla lettura di queste fonti attorno alla rivista "Il do il movimento na- - per nulla maliziosa o pregiudi- nel linguaggio politico", che ha Marzocco" e ad alcu- zionalista, sarebbe fatto ironicamente parlare della zialmente anticomunista e sempre ni sodalizi tesi alla poi divenuta di natu- inserita nel contesto storico - "politica come prosecuzione del diffusione della cultu- ra politica, fino al- calcio con altri mezzi", o nella emerge una realtà complessa e ra e alla tutela del pa- l'interventismo al ambivalente nella sua comples- rappresentazione letteraria e ci- trimonio artistico: la momento del con- nematografica, o ancora nella sità. Erano anni, quelli dalla fine Società Leonardo da flitto mondiale. della guerra alla seconda metà de- definizione incerta di un'identità Vinci, gli Amici dei (A.V.) gli anni cinquanta, in un mondo nazionale, che si riflette a suo spaccato in due blocchi contrap- modo nel subitaneo accendersi posti e in un paese dove domina- di passioni per le sorti degli "az- va il potere assoluto della De, in zurri", puntualmente seguito da cui la lotta politica era estrema- lunghi periodi di indifferenza e compagnata da una forte "tensio- Italia. Dai club dei pionieri alla na- disamore. mente dura e l'impegno politico ne utopica e escatologica" e, al La politica zione sportiva 1887-1945, il Muli- veniva posto avanti a tutto: "Tut- tempo stesso, dalla convinzione no) - di cui questo rappresenta in Se un difetto si vuol trovare a ta la nostra vita, ogni gesto, ogni profonda che esisteva un paese del pallone qualche modo la continuazione - questo lavoro, è che non riesce a parola è politica", si legge ad dove tutte le contraddizioni, an- aveva dato segno di recepire le tenere sempre insieme coerente- esempio su "Noi donne" nel che quelle personali, della società tendenze più aggiornate della sto- mente i tanti fili che sviluppa, 1949. La militanza comunista as- borghese e capitalistica erano sta- Aldo Agosti riografia soprattutto inglese e troppi forse rispetto al numero sumeva una dimensione totaliz- te risolte, l'Unione Sovietica. francese e di inserirsi felicemente tutto sommato contenuto delle zante sia per i singoli soggetti sia L'Urss, con i suoi ideali e le sue ANTONIO PAPA, GUIDO PANICO, negli studi di storia dello sport, da pagine. Ne risulta così l'impres- per il Partito comunista (il partito realizzazioni, diveniva un faro Storia sociale del calcio. Dai cam- noi allo stadio ancora aurorale. sione di una certa frammenta- "nuovo" togliattiano), che nelle della propria esperienza di mili- pionati del dopoguerra alla Cbam- Riprendere il discorso per gli ulti- rietà, e a volte di superficialità: al- sue direttive invitava a sacrificare tante, un punto fermo verso il pions League (1945-2000), pp. 241, mi cinquantanni non era un com- cuni temi fondamentali, come anche la propria personalità al la- quale tendere: anche i problemi Lit 34.000, il Mulina, Bologna 2000 pito semplice: il terreno in realtà è quello degli interessi economici voro politico e che dava vita a delle donne - qui analizzati con stato a stento dissodato da qual- che ruotano intorno al mondo del strutture, come le scuole di parti- grande attenzione - e il difficile L'aggettivo "sociale", coniuga- che studio particolare, gli archivi calcio, sono appena sfiorati, men- to o le associazioni giovanili, fina- equilibrio tra il loro essere mogli e to al sostantivo "storia", induce delle società calcistiche sono di- tre altri, come quello del tifo or- lizzate a "formare" i propri qua- madri e la partecipazione alle lot- ormai spesso il lettore a una certa spersi e per lo più inaccessibili, ganizzato e delle sue degenerazio- dri anche dal punto di vista del te politiche, trovavano una solu- istintiva diffidenza: ne è infatti in- mentre la materia è inflazionata ni violente, sono trattati in modo carattere e non solo culturale e zione: "Nel Paese del socialismo valso l'uso - e l'abuso - di volta in dal dilagare della chiacchiera più frettoloso di quanto si vorreb- ideologico ("Lo stesso lavoro ac- - scriveva Marisa Musu su "Noi volta per rendere accattivanti sto- giornalistica e televisiva. Papa e be. Ma nell'insieme il libro, godi- cademico deve essere svolto in donne" nel 1951 - sono state rie specialistiche sentite come Panico riescono nel complesso a bilissimo per qualsiasi appassio- funzione formativa", recitava ad create tutte le condizioni perché troppo aride, o per dare una pa- fornirci un lavoro di sintesi non nato del gioco più popolare d'Ita- esempio una risoluzione della la donna possa non solo esplicare tente un po' seriosa e scientifica specialistico di grande leggibilità: lia e - a conti fatti - del mondo, è Commissione centrale scuole del la sua attività lavorativa a seconda alle ricostruzioni aneddotiche più senza note tradizionali, ma pun- anche un contributo tutt'altro che 1950). Il forte senso di apparte- delle proprie tendenze e capacità, disparate. Estraneo all'una e al- tuale nei riferimenti bibliografici trascurabile alla storia dell'Italia nenza a un'organizzazione politi- ma possa anche curare la famiglia l'altra tentazione, il libro di cui utilizzati. repubblicana. • L'INDICE ••DEI LIBRI delmeseHI

Ma non si è trattato di un feno- tazioni ambientali e planetarie, è sommersa, tutto da abbandonare sione che il liquido più noto è an- Ha ragione meno universale e tantomeno è la prima cosa che si cerca sulla per sempre. che il più strano e che più lo stu- stato preceduto da quaranta gior- Luna o su Marte, eppure è straor- Grandi migrazioni di comunità diamo meno lo comprendiamo, la Bibbia ni di pioggia: piuttosto un'unica dinario come gli uomini non si umane seguirono lo schianto del- come se volesse ancora sfuggirci: grande catastrofe, localizzata, rassegnino alla sua dominanza, la diga naturale del Bosforo e del- non è del resto nella sua natura Mario Tozzi però, nella culla tradizionale del- tanto da aver chiamato parados- la gigantesca inondazione che ne prendere le forme che ognuno le la cultura ancestrale del pianeta salmente "Terra" un pianeta che, seguì, e dove potevano dirigersi assegna? Un libro straordinario, Terra, in Asia, nella Mezzaluna per la maggior parte, è coperto di quelle popolazioni se non verso quello di Ball, che forse potrà aiu- WILLIAM RYAN, WALTER PITMAN, fertile. Due geologi, Ryan e Pit- acqua. la Mesopotamia, nella Mezzaluna tarci a comprendere anche l'uso II diluvio, ed. orig. 1998, trad. dal- man, ci raccontano da scienziati Si parla di acqua dolce, in que- fertile? E cosa potevano recare se sostenibile dell'acqua che, in pra- l'inglese di Aldo Audisio, pp. 336, un evento che trova nelle analisi sto caso, quella che ci dà la vita, non il ricordo terribile del dilu- tica, si riduce a un'unica grande Lit 35.000, Piemme, Casale Monfer- scientifiche rigorose di qualche quella che ci illudiamo di doma- vio? Così nasce il mito di Gilga- regola: sottraine il meno possibi- rato (Al) 1999 lustro di ricerche un fondamento re quando già è un successo ave- mesh, così arriva il diluvio della le al sistema Terra e restituirne PHILIP BALL, H20, ed. orig. 1999, impensabile, che nasce dalle de- re imparato a imbrigliarla. Non è Bibbia: un evento geologico raro inalterata la maggior parte. trad. dall'inglese di Isabella Blum, cifrazioni delle antiche saghe e ci l'acqua di Ryan e Pitman: quella - ma non impossibile - che due Nella struttura del racconto i pp. 429, Lit 34.000, Rizzoli, Milano conduce verso il diluvio attraver- è l'acqua della sommersione tem- geologi hanno cercato per decen- due libri si assomigliano molto e 2000 so il lavoro degli scienziati, i col- poranea di una regione cultural- ni scrutando le profondità del leggerli insieme vi porterà a sen- Il diluvio universale, catalogo della pi di genio e la fantasia, in un lin- mente tanto dominante da aver Mar Nero alla ricerca di indizi, tirvi incredibilmente più colti. mostra, pp. 237, s.i.p., Museo Tri- guaggio accattivante. trasmesso poi alla tradizione di come le incisioni di fiumi sotto- Dove albergano, in fondo, i mi- dentino di Scienze Naturali, Trento L'acqua, comunque, quella che tutta l'Indoeuropa un mito tanto marini in profondità o i fossili ti ancestrali se non nell'acqua? 2000 impropriamente chiamiamo ele- forte, ed è un'acqua, invece, in- marini al di sopra dei preceden- Il Catalogo della mostra sul dilu- mento e che è - invece - un com- credibilmente salata. Il diluvio ti di acqua dolce, prova incon- vio universale di Trento aggiun- La Bibbia aveva ragione. Più o posto: due molecole di idrogeno e non è piovuto futabile che il la- gerà elementi di conoscenza meno 7500 anni fa l'acqua som- una di ossigeno nell'unica formu- dal cielo, è venu- go era diventato specifici di grande interesse, e merse la Terra, uccise gli animali, la chimica che tutti ricordano dai to da un mare "Il diluvio è venuto da un un mare e ave- fornisce l'unica cosa che manca costrinse a lunghe migrazioni gli tempi della scuola. Anche Philip - il Mediterra- va preso subito ai due libri, le immagini di gran- uomini, cambiò le pianure in la- Ball è uno scienziato, un chimico, neo - che si è mare - il Mediterraneo - a ospitare altre de effetto (senza nulla togliere ghi e sconvolse gli equilibri del che fa della divulgazione la sua scaricato con che si è scaricato con faune. alla suggestione dei disegni a pianeta. Un diluvio vero, reale, principale attività e del libro H20 violenza inaudita violenza inaudita in un Ball ci ricorda carboncino di Pitman e Ryan o non la metafora di catastrofi man- uno straordinario viaggio nella in un altro mare - d'altro canto - ai diagrammi sofisticati di Ball). date a punire gli uomini superbi, scienza dell'infinitamente piccolo - il Mar Nero -, altro mare - il Mar Nero" che su un altro Settemilacinquecento anni fa il non le arche salvifiche di anime a partire dal mito e dall'antico. quando il secon- pianeta il diluvio Mediterraneo si rovesciò nel perdute e di animali a coppie (che Sembra ben nota l'acqua, ma sia- do era ancora un non sarebbe po- Mar Nero in una catastrofe che cos'è l'arca se non la metafora di mo sicuri di conoscere la sua vi- grande lago di acqua dolce di- tuto accadere: siamo 0 solo ad avrebbe prima sgomentato e poi un esplosivo ripopolamento?), cenda privata, comprendiamo a spensatore di agricolture e ci- avere acqua liquida, su Marte e ispirato gli uomini, e per sapere ma le acque di un mare intero che fondo la sua unicità? Tanto per viltà. In un attimo la soglia del sulla Luna, se c'è, è ghiacciata, e che è vero basta guardare anco- si rovesciano in quelle di un altro cominciare quando diventa solida Bosforo, che ancora oggi li sepa- solo un'eruzione o l'impatto di ra oggi i pescatori del Bosforo: mare invertendo i rapporti e stra- non diminuisce di volume, come ra, cede di schianto nel 5600 un bolide può provocarne il tem- gettano un secchio nell'acqua volgendo le prospettive. Le acque tutti i liquidi, ma aumenta; poi, a.C.: la differenza fra i due livelli poraneo scioglimento; sul Sole è più profonda e si fanno traspor- scacciano gli uomini e l'esodo possiede legami chimici così par- è allora di oltre 100 metri e ci gassosa, altrove ancora ghiacciata tare senza motori e senza vele crea i miti e informa le religioni: i ticolari al suo interno che davvero vollero quasi tre secoli perché e "sporca". Partendo dall'acqua dentro il Mar Nero, una corren- poemi arcaici si basano su pre- non sembra possibile che gli uo- tornassero a congiungersi al rit- in H20 si trova di tutto, da Tale- te profonda di acqua più densa supposti scientifici nella tradizio- mini ne sappiano ancora così po- mo di circa due metri a settima- te - ovviamente - agli alchimisti, che viene dal Mediterraneo li ne orale e nella canzone ciclica co dopo averla utilizzata da così na. Campi coltivati, villaggi, ar- alle radici dei miti acquatici, ai trascina senza sforzi, un fiume che in tutta la Terra hanno poi tanto. L'acqua è il sangue della menti, ma anche mura, palazzi, simboli e all'emotività: tutto per sottomarino ultimo retaggio del raccontato la storia del diluvio. Terra, è la responsabile delle mu- culture: ogni cosa rapidamente arrivare alla sconcertante conclu- diluvio universale.

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:// ziva< musica libri e altro musica libri e altro Questioni che sono ancora tut- documentato il "groviglio balca- la Nato non può non porsi il pro- Ragioni e ipocrisie della guerra del Kosovo te lì, sul ponte di Kosovska Mi- nico" ma sorvola forse un po' blema di quel che sarebbe acca- trovica, pronto a trasformarsi in troppo velocemente sulle cause duto. Perché, nella provincia del Ultima avventura d'Oriente campo di battaglia, nelle intermi- inteme della disgregazione jugo- Kosovo, dopo un decennio di re- nabili sedute del Tribunale del- slava.(E forse crede troppo alla sistenza non violenta e dopo Nicole Janigro l'Aia, i cui testimoni, a casa, in pax americana in un mondo glo- Dayton, le premesse di una car- Croazia, Serbia, Bosnia-Erzego- bale, appunto, in cui mutano neficina c'erano tutte. E non cre- vina saltano in aria, negli improv- mezzi e forme della sovranità.) do proprio si possa parlare di DANILO ZOLO, Chi dice umanità. che Zola riporta). Sono queste, visati luoghi di detenzione del Non esisteva, infatti, né esiste, "guerra civile" (se non, forse, per Guerra, diritto e ordine globale, secondo l'autore, le "dinamiche Kosovo dai quali i prigionieri fa- una situazione relativamente pa- poche settimane), per definire pp. 244, Lit 22.000, Einaudi, Tori- di lungo periodo del potere glo- cilmente scappano (i morti del cificata dove, per impulso e mira una situazione molto più simile no 2000 bale", che vedono la proiezione dopoguerra nella provincia sono occidentali, vengano scatenati aiì'apartheid. Il che naturalmente dell'egemonia atlantica in dire- più di mille), in costituzioni che conflitti e "pulizie etniche". Il non significa che anche la storia "Chi dice umanità cerca di in- zione euroasiatica con la Nato non garantiscono né i diritti civili conflitto inter-jugoslavo ha suffi- del Kosovo non abbia visto, e gannarti". Così suona la massi- (scavalcate le Nazioni Unite ed né le identità nazionali, in sovra- ciente carburante locale per non veda tuttora, rovesciamenti ma che, nel 1927, Cari Schmitt esautorato il Consiglio di Sicu- nità triplicate (come in Bosnia), o prendere fuoco, e anche gran fra carnefici e vittime - negli an- prende a prestito da Proudhon rezza) in funzione di "braccio ar- dimezzate come quella di Belgra- parte delle armi necessarie, alme- ni ottanta gli albanesi sono vitto- per descrivere il processo di di- riosi, poi diventano no men. Cer- sumanizzazione dell'avversario to, da un certo punto in poi pre- necessario allo Stato imperiali- vale il decisionismo americano, stico per muovere guerra in no- in particolare quello di Madelei- me di interessi universali. Né ne Albright, che toglie a Milose- più né meno di quanto - sostie- Cani da guardia poco agguerriti vic ogni spazio alla trattativa con ne Danilo Zolo - accade oggi: gli occidentali; ma insistere trop- qualificare l'azione bellica come Nicola Tranfaglia po sulle componenti terroristi- "intervento umanitario" è un che dell'Uck, sugli interessi ma- mezzo di autolegittimazione, la lavitosi, sul fatto che i kosovari MIMMO CANDITO, fronte alle esigenze pubblicitarie e alle prepoten- motivazione etica è solamente Professione: reporter di guer- sono maghi del traffico illecito ze del potere politico e finanziario, in Italia come un'arma in più per persuadere ra. Storia di un giornalismo difficile da He- (se è per questo lo erano anche in tutto il mondo, emulare le imprese di quel che la guerra che si conduce sia mingway a Internet, pp. 552, Lit 22.000, Baldini nella Jugoslavia comunista!) por- giornalismo libero e indipendente che nell'ulti- quella "giusta". E intorno al & Castoldi, Milano 2000 ta a minimizzare ciò che il Koso- mo secolo, soprattutto nel mondo anglosassone, motto, che funge da Leitmotiv, vo ha subito. Si riproduce l'or- ha esercitato un importante ruolo di analisi criti- Zolo intreccia e ramifica la sua Questo libro, scritto da un inviato speciale mai solita contrapposizione. della "Stampa" che negli ultimi venticinque an- ca della società e dei poteri dominanti. critica alle ragioni ufficiali del- Chi minimizza nutre sospetti ni ha girato il mondo seguendo guerre e conflitti Il libro di Candito rievoca personaggi impor- l'intervento dei diciannove pae- sugli esecutori del massacro di in Africa, in Asia, in America Latina e in Euro- tanti di questa storia (a cominciare dall'inviato si della Nato, nella primavera Racak (come già sulle bombe pa, è un grido di allarme di fronte al procedere inglese nella guerra di Crimea William Rossell) del 1999, contro la federazione del mercato di Sarajevo), si avvi- di tecnologie telematiche e informatiche che ed episodi significativi che si dipanano tra la jugoslava. A quella che conside- ta in una reiterata quanto pro- rendono sempre più difficile il mestiere giornali- metà del diciannovesimo secolo e la fine del ra una troppo debole credibilità babilmente non voluta opera- stico inteso come filtro e come mediazione tra ventesimo. della spiegazione umanitaria zione di revisionismo storico in gli avvenimenti e i lettori-utenti dei mezzi di co- - difesa dei diritti dei kosovari Oggi, constata l'autore, il bombardamento tempo reale, e ci ricorda che i municazione. minacciati da genocidio - Zolo delle notizie da tutto il croati sono stati ustascia, gli al- contrappone una visione reali- Tra i molti episodi mondo è massiccio, la banesi filofascisti, i musulma- stica che, riprendendo e svilup- che l'autore racconta, velocità di trasmissio- ni... e infine condanna natural- pando le tesi dei suoi lavori pre- con uno stile chiaro e ne è straordinaria, ma mente ogni forma di intervento. cedenti, analizza gli effetti di accattivante, quello che questo non significa Certo, e i serbi sono stati cerni- lunga durata dello Strike against riguarda la guerra del che le informazioni, ci, ma anche partigiani - come Yugoslavia sulle relazioni inter- Golfo all'inizio degli soprattutto quelle cen- del resto è avvenuto per tutti gli nazionali. Una guerra "nuova" anni novanta è, da que- trali e decisive, si altri popoli della ex-Jugoslavia. (Mary Kaldor) e "virtuale" (Mi- sto punto di vista, assai diffondano meglio che Ma "il passato che non passa" chael Ignatieff), in un mondo significativo: se infatti in passato. purtroppo non giustifica le stra- nel quale il conflitto non è più la gran parte dei cittadi- Il rischio che i gior- gi di oggi, né rende meno tragi- congelato dai do ut des della ni in tutto il mondo ha nalisti, da "cani da ca "la sanguinosa fiaba serba". guerra fredda e gli schieramenti seguito quella guerra guardia" dell'informa- attraverso le televisioni zione (ma in Italia lo Chi invece insiste sulle vittime appaiono scombussolati dai civili delle carneficine parla sem- processi della globalizzazione. piuttosto che sui quoti- sono mai stati? perso- diani, d'altra parte la nalmente ne dubito), si pre di genocidio (un concetto che Sono quattro, nell'approccio telecamera non ha po- trasformino in docili durante queste guerre ha avuto olisti co di Zolo, i campi d'inte- tuto indagare sugli esecutori delle diretti- una storia ancora tutta da scrive- resse che aiutano a comprendere scontri e darci una vi- ve di chi possiede o re) e auspica bombe a grappolo. le ragioni dell'attacco della Nato. sione indipendente del- controlla i mezzi di co- Mi chiedo se sia possibile ricono- Il casus belli del Kosovo è stato, la guerra, ma ha dovuto municazione è assai al- scere le vittime - senza partecipa- per gli Usa, un mezzo per ribadi- sottostare a una rigida to nell'era delle nuove re anche noi osservatori alla ma- re la superiorità politico-militare censura militare. tecnologie e delle co- cabra conta balcanica, dove il fat- sull'Europa e un modo per rima- tore numerico serve tanto all'"in- Insomma oggi è sem- siddette "guerre intelli- nere, ora che il Muro non c'è genti". gegneria demografica" quanto al- più, sul suolo del vecchio conti- pre più difficile, di le truffe elettorali - e, nello stesso nente. Si sarebbe trattato dell'ul- tempo, credere in vie alternative tima avventura d'Oriente, per all'intervento militare. Della Nato spartirsi gli impervi Balcani, di o di altri. Diversamente, temo, le una Santa alleanza allargata, que- mato", addirittura con funzioni do. Che ha "perso" il Kosovo, il no all'inizio, per scatenarsi. Sono spiegazioni "realistiche" appro- sta volta, anche agli Stati Uniti. di tipo giudiziario. Infatti il Tri- cui status rimane ambiguo, che semmai le relazioni pericolose dano, seppure con intenti diversi, Un'altra motivazione presente è bunale penale internazionale per non ha più un rapporto formal- fra quanto accade "dentro" e alla Realpolitik. Quella dei Dini, ovviamente quella di tipo econo- la ex Jugoslavia ha utilizzato (e mente definito nemmeno con il quel che avviene "fuori" a rende- dei Romano, dei Santoro. E rima- mico, la lotta, insomma, in fun- ancora utilizza) i militari Ifor, Montenegro, mentre anche la re ancora più complicati i giochi ne un mistero come mai chi, sulla zione antirussa ma non solo, per Sfor, Kfor come agenti di polizia Vojvodina scalpita. Così, della delle parti in campo. Ma, per fa- questione serba, vuole "pensare il controllo dei corridoi con l'a- giudiziaria. Jugoslavia nata a Versailles e rin- re un solo esempio, anche chi è diversamente" non riesca a trova- rea caucasica e caspica. Ma l'e- Sovranità e ingerenza, diritto saldata nel periodo comunista da stato contrario all'intervento del- re altri ispiratori! vento bellico ha rappresentato internazionale e legge locale, un'abile alchimia di "comunismo anche un banco di prova per la guerra umanita- . nazionale", sono Daniela Marcheschi Nato, in via di trasformazione da ria e pacifismo scaturiti tanti Sulla "riforma" delta scuola organo difensivo, qual era all'e- DESTINO E SORPRESA istituzionale, di- "Anche chi è stato Stati quante so- poca della guerra fredda, in isti- ritti di cittadi- no le maggiori Ì Per Giuseppe Pontiggia, tuzione sovranazionale al cui in- nanza e diritto contrario all'intervento nazionalità, che, con i suoi primi scritti sul "verri L'AGONIA terno sperimentare un nuovo all'autodetermi- della Nato non può non dopo gli sconvol- modello di rapporti. All'unica DELLA SCUOLA ITALIANA nazione dei po- gimenti bellici, Carlo Carrara superpotenza il "federalismo porsi il problema di quel corrispondono a poli: sono i ter- LA DOMANDA DEL SENSO egemonico" garantisce suprema- mini del dibatti- __ch e sarebbe accaduto" territori meno Fabio Bentivoglio, zia e stabilità, permettendole di Per una filosofia del «ri-trovamento» to politologico e mischiati, e ri- IL DISAGIO DELL'INCIVILTÀ fronteggiare le insidie regionali In APPENDICE testi di: giuridico, stori- propongono, in g Kasper, Antiseri. Giussani, Heschel, Un insegnante di un sistema mondo unipolare un caos di norme e istituzioni, i uj Alfrro, Fischer, Welte, Rahner. co e storiografico, etico e di po- j Rigobello, Anders, Pannenberg, Bobbio nella scuola dell'autonomia • (e quanto sia ardua la stessa ela- litica internazionale che accom- problemi storicamente irrisolti borazione teorica in grado di so- pagnano la disgregazione jugo- dell'area. E mi pare stia proprio Coscienza Realtà Testimonianza stenere una simile idea di egemo- Editrice j^C. R. T. slava e le successive guerre bal- qui uno dei punti meno convin- nismo è dimostrato dalle diverse caniche. E sono riproposti dalla centi dell'argomentare di Zolo, Via S. Pietro, 36 - 51100 Pistoia E-mail', [email protected] posizioni del dibattito americano Tel.: 0573/976124 - Fax: 0573/366725 In Internet: www.zen.it/crtiltempio caduta di Milosevic. che affronta in modo molto ben L'INDICE , i ••IDEI LIBRI DEL MESE||

rivendicando linee di continuità re e nella sua brutalità l'episo- entro una tradizione di studi dio pone in luce una duplice che si è voluto chiamare diretta- operazione di assimilazione a mente e globalmente "antropo- cui i due Akka vengono costret- logia italiana: un secolo di sto- ti: se per un verso siamo noi che ria" (dal titolo di un libro di Pie- li assimiliamo, ponendoli in una tro Clemente e altri, Laterza, condizione di totale deprivazio- 1985). ne culturale (del resto già co- Con questo nuovo libro non minciata in Africa), per un altro pare però che sia questo l'inten- verso sono loro che assimilano dimento; o per lo meno i temi col tempo e per imitazione certi che questo libro ci propone aspetti almeno della nostra lin- sembrano spingere verso un al- gua e della nostra cultura. A se- tro tipo di utilizzazione. La for- guito di ciò, Pellegrino Mat- za e il significato dei temi pro- teucci si sente autorizzato ad af- posti sono tali da proporre mo- fermare: "i due Akka conviven- difiche, suggerimenti, arricchi- do in mezzo alla civiltà, sono di- menti dello stato attuale dell'an- ventati due uomini possibili, e tropologia. Lo scopo non è for- hanno regolarizzato quanto in se più quello di dimostrare "co- loro era abnorme". me eravamo" azzerando l'oblio, La smania e la brama di pos- ma di inserire nella coscienza sesso appaiono evidenti in tutti i antropologica attuale temi di viaggiatori etnologi qui esamina- particolare rilevanza e significa- ti. L'antropologia, o meglio l'et- tività antropologica: si tratta di nologia, praticata in primo luogo incrementare direttamente l'an- come "un'attività rapinosa", è un tropologia - e non soltanto la paradigma diffuso e generale. sua coscienza storica - attraver- Enrico Hillyer Giglioli, nel suo so un lavoro di recupero, il cui viaggio intorno al mondo sulla significato è anche teorico. Sot- corvetta Magenta (1865-1868), si to questo profilo, si potrebbe dedica a un'intensa attività di parlare di antropologia dell'an- raccolta di oggetti della cultura tropologia, in un duplice senso: materiale delle società incontra- dal presente si guarda al passato te. Odoardo Beccari e Luigi Ma- e l'antropologia ottocentesca ria D'Albertis, che tra il 1871 e il viene fatta oggetto di investiga- 1877 si recano in Nuova Guinea, zione antropologica (è rilevante "sono spinti a partire (...) da per l'antropologia attuale chie- un'ansia di raccolta che spesso si dersi quale tipo di antropologia fa esclusiva e totalizzante (...) e i nostri antenati avessero deciso che rende le collezioni (...) sco- di costruire); dal passato, così po forte dell'esplorare". D'Al- indagato, provengono inoltre te- bertis non solo trafuga oggetti, mi che incrementano e ap- ma persino scheletri umani: essi profondiscono la problematica rappresentano ai suoi occhi un antropologica attuale. In questa tale "acquisto da non lasciar- duplice prospettiva possono es- mi nell'animo" - come egli affer- sere lette molte pagine di questo ma - "il minimo rimorso". Di libro. "ansia di possesso" Sandra Puc- alterità vista dai primi antropologi È prevedibile che in ogni co- C'è un primo punto che balza cini parla anche a proposito di munità scientifica vi sia chi si as- subito all'attenzione del lettore. Elio Modigliani, il quale tra il sume il compito di ritornare in- "Perché si partiva? cosa spinge- 1886 e il 1894 si reca nell'isola di Perché non son nato selvaggio? dietro, di sostare presso i cumu- va veramente al viaggio?". I Nias, a Sumatra e nelle isole li dei rifiuti, di tirare fuori le viaggi di questi primi antropo- Mentawei. "Procurarsi ad ogni Francesco Remotti vecchie teorie, ricostruendo i lo- logi erano spesso avventurosi, costo" gli oggetti che egli ritiene ro contesti d'uso, i loro signifi- condotti in terre lontane, af- di interesse etnologico, "bramare cati operativi. Lo si può fare in frontando situazioni di perico- con cupidigia fino al furto", al SANDRA PUCCINI, Andare lontano. Molto spesso occorre dimenti- vista di diversi obiettivi: per di- lo: e non si può certo invocare trafugamento, alla violenza, alla Viaggi ed etnografia nel secondo Ot- care per potersi concentrare su mostrare il progresso effettiva- un brutale interesse di tipo co- dissacrazione sono aspetti che in tocento, pp. 298, Lit 36.000, Caroc- quello che si fa e per cercare di mente realizzato nonostante l'o- loniale, un mettersi al servizio Modigliani sono particolarmente ci, Roma 1999 farlo bene, anche se - come è blio e quindi confortare gli ope- del colonialismo da parte del- vistosi e nello stesso tempo espli- del tutto evidente - si può be- ratori nel loro percorso; per ri- l'antropologia (anche se, ovvia- citi, ammessi e giustificati dallo Anche quando si preferisce nissimo dimenticare e, nello costruire momenti storici parti- mente, questa componente è stesso autore; così come giustifi- non tirare fuori teorie o miti del stesso tempo, fare male quello colari, indipendentemente dai tutt'altro che assente in vari cata è la "penetrazione forzata progresso per giustificare la che si fa. L'oblio è comunque risultati conseguiti dalla scienza; momenti formativi dell'antro- nella vita e nella cultura dei po- scienza, è ben difficile fare a un prezzo che inevitabilmente per ricollegare in qualche modo pologia ottocentesca e novecen- poli visitati", quasi seguendo una meno di concepire l'attività si paga; non è una condizione il presente al passato e provare tesca). Un inizio di risposta può sorta di ossessivo "modello ses- scientifica come qualcosa che va sufficiente per il successo (o il ad arricchire il essere intravisto suale". La giustificazione viene avanti, che procede e, in questo progresso): però, quanto più presente con gli nell'affermazio- fondata ovviamente sui diritti senso, progredisce: tutto sta poi un'attività scientifica ha succes- scarti del passa- ne: "si ha biso- della scienza: penetrare in tutti i a vedere dove va. Anche quan- so, tanto più dimentica, trascu- to. Da tempo, "Occorre fare di tutto gno di appro- modi nella vita degli indigeni è do la scienza è concepita nor- ra, seleziona, produce scarti e Sandra Puccini per provvedere priarsi dell'i- giustificato dall'obiettivo di co- malmente come un brucare er- rifiuti. In un suo libro del 1991 ha scelto di rovi- all'assimilazione gnoto". Il tema gliere e superare il "mistero" che ba da parte di greggi (le comu- {Il passato, la memoria, l'oblio,, stare in quel cu- dell'appropria- è in loro. Il mistero, di cui parla nità scientifiche) o come uno il Mulino) Paolo Rossi ha soste- mulo di scarti delle forme strane zione riemerge Modigliani, corrisponde perfet- sferruzzare continuo senza alza- nuto che la scienza, proprio in che sono l'antro- e inquietanti di umanità" costantemente tamente all'"ignoto" che - se- re la testa per vedere altrove, è quanto costruttiva, produce cu- pologia e l'etno- in tutte le figure condo Paolo Mantegazza - difficile negare un procedere: muli di rifiuti: qualunque strada logia italiane e le vicende esa- Odoardo Beccari "adora" e che l'immobilità - a quanto pare - essa percorra, ai suoi bordi vi della seconda metà dell'Otto- minate, a cominciare dall'ap- tanto più "ama", "quanto più ne non si addice alla scienza. Ma se sono mucchi di rottami e di cento, e con questo suo nuovo propriazione-assimilazione dei è difficile la conquista". La bra- si procede, anche da parte di scarti. Potremmo aggiungere libro ritorna in quel lontano due pigmei Akka portati in Ita- ma di possesso è diretta all'igno- coloro che si limitano a brucare che i rottami sono vecchie teo- paesaggio, riproponendo alla lia a seguito della morte in terra to (o al mistero) allo scopo di ri- o a sferruzzare, ciò significa che rie, concetti ormai obsoleti e considerazione studiosi e impre- africana di Giovanni Miani (no- durlo ed eliminarlo. E tale ridu- qualcosa viene inesorabilmente inutilizzabili, sottoprodotti del se scientifiche che hanno indub- vembre 1872) come sua eredità, zione è resa possibile dall'acqui- lasciato alle spalle. La scienza è procedere più o meno normale, biamente fatto l'antropologia e progressivamente spogliati sto e dall'assimilazione. fortemente, spesso disinvolta- e proprio per questo scartati e italiana degli inizi. Perché San- della loro lingua e delle loro mente, selettiva sia per quanto obliati. Ma tra gli scarti vi sono dra Puccini vuole riproporre al- abitudini. Nell'episodio dei pig- Ovviamente, ci resta da capire riguarda i suoi oggetti, sia per anche possibilità non utilizzate: l'attenzione figure su cui per mei Akka si può dire che l'an- perché il mistero di vite diverse, quanto riguarda la strumenta- gli stessi vecchi concetti, rifiuta- molta parte è caduto davvero tropologia italiana offra il peg- lontane e ignote susciti una così zione concettuale che usa e le ti o rovinati dall'uso, potrebbe- l'oblio? Se si considerano i suoi gio di sé: Paolo Mantegazza, profonda tensione e inquietudi- prospettive teoriche da cui si fa ro svelare, in altri contesti ope- primi scritti, si potrebbe forse Arturo Zannetti, Enrico H. Gi- ne, tanto da indurre questi viag- guidare. Nella scienza, come rativi, potenzialità euristiche in- sostenere che l'idea fondamen- glioli, Giovanni Beltrame mani- giatori ad affrontare solitudini e nella vita, normalmente si di- sospettate. Nel mucchio dei ri- tale era quella di contrastare la festano un'impressionante po- rischi di non poco conto. Utiliz- mentica molto: l'oblio ha una fiuti possono esserci ricchezze boria dei giovani antropologi vertà e inadeguatezza di mezzi zando la tesi di Eric J. Leed (La parte considerevole nell'econo- impreviste, idee nuove, rinno- (come in diverse occasioni aveva di osservazione e interpretazio- mente del viaggiatore, il Mulino, mia dell'attività scientifica. vabili o recuperabili. sostenuto Alberto M. Cirese), ne. Ma proprio nel suo squallo- • < forme esteriori, ma si estende anche alle idee degli altri. In 1992), che Sandra Puccini ci Modigliani diventa esplicito un propone e secondo la quale le progetto di penetrazione nell'al- "cose strane ed insolite" (ignote, terità fino al punto di cogliere le misteriose) generano "ango- "idee metafisiche" che - come scia", possiamo forse precisare egli afferma - costituiscono la che ancor più producono ango- parte interna e nascosta. Così, la scia le forme ignote di umanità. sua interpretazione del canniba- Occorre possederle, farle pro- lismo dei Batacchi di Sumatra prie, assimilarle per ridurre o az- viene fondata non sulla fame o zerare tale angoscia. L'assimila- sulla ferocia, ma sulle loro idee zione elimina il mistero: e occor- circa i rapporti tra sé e gli altri, re fare di tutto ("andare lonta- allo stesso modo che per Becca- no", penetrare, impossessarsi) ri vi è nel cannibalismo "un per provvedere all'assimilazione principio filosofico" che - guar- delle forme strane e inquietanti da caso! - concerne proprio il di umanità. Una formula collau- tema del rapporto tra assimila- datissima di assimilazione delle zione e trasformazione. Impos- forme strane di umanità è di sessarsi non più soltanto degli considerarle "simili" a ciò che oggetti degli altri, ma delle idee "noi" eravamo: i selvaggi come i degli altri (quelle che animano nostri "antenati" più o meno le loro forme di umanità) com- lontani. Sistemati in una lonta- porta due aspetti. In primo luo- nanza cronologica - oltre che go - come riconosce lo stesso spaziale -, e considerati non più Modigliani - "lo studio delle così diversi da noi, essi inquieta- idee metafisiche dei popoli sel- no assai di meno: assimilandoli, vaggi è sempre arduo" ed esige la nostra forma di umanità ne "una lunga permanenza"; in esce rassicurata e rafforzata. modo simile, Boggiani afferma Ma l'angoscia - ispiratrice del- che "bisognerebbe vivere lunga- la brama del possesso e dell'assi- mente tra questa gente, studiar- milazione - nasce solo dagli "al- ne e impararne prima la lingua, tri"? Il ljbro di Sandra Puccini onde impossessarsi delle leggen- suggerisce anche un'altra via, de e comprendere le idee loro più interna al "noi". Per molti di sulle cose della vita". In secon- questi viaggiatori - specialmente do luogo, le idee degli altri per D'Albertis, "animo inquieto - tanto più se sono idee "nasco- e tormentato" - si può a buon ste" - sfuggono agli inquadra- diritto parlare di "fuga dalla 'ci- menti preventivi, alle assimila- viltà'". La "febbre interna che zioni entro schemi preordinati: da sì lungo tempo mi rodeva" impossessarsene, introdurle in - secondo le parole di Modiglia- "noi", fare loro posto nelle no- ni - fa pensare appunto a una stre menti, tra le nostre idee, si- causalità interna, piuttosto che gnifica esporsi a una trasfor- all'angoscia generata dal mistero mazione più o meno profonda. di un'alterità che doveva ancora L'acquisto delle idee altrui è conoscere e che egli comunque fonte (almeno potenziale) di al- terazione. Per acquisire le idee vagheggiava. Vi è un "disagio" punto di mezzi teorici adeguati altrui (l'aspetto ideativo delle vicino di quanto si pensi agli in- interculturale (con i suoi proble- della civiltà o del "noi" a cui si per comprendere e di tecniche loro forme di umanità) è inevita- teressi degli antropologi cultura- mi di assimilazione, possesso, appartiene: l'andare lontano, espressive appropriate per rap- bile lasciar cadere - come in ef- li: per scoprire, per esempio, che scambio, ibridazione e così via) l'andare oltre nasce anche - e presentare "il movimento della fetti avviene in Boggiani - le le teorie sulla plasticità del cer- e l'altra è la sfida della comuni- forse soprattutto - da un'inquie- vita - nei suoi tempi e nei suoi "componenti predatorie e rapi- vello umano si rivelano non solo cazione interscientifica. E con- tudine interna, che troviamo del spazi umani". Boggiani è colui nose" che l'etnologia e l'antro- compatibili, ma convergenti con vinzione di chi scrive che il tema tutto esplicita in D'Albertis, in che consapevolmente intende pologia dell'Ottocento avevano la teoria della plasticità delle for- della plasticità, ovvero delle Modigliani e nell'ultimo viaggia- realizzare una "etnografia viven- manifestato fino a quel momen- me di umanità, che gli esseri condizioni, delle modalità e dei tore ottocentesco qui considera- te" dei Caduveo e, rispetto a to. Boggiani si dispone non solo umani con la loro cultura e con risultati attraverso cui gli esseri to, cioè nel pittore Guido Bog- Paolo Mantegazza, che incarna a conoscere "più da presso" e a la loro arte costantemente ri- umani di continuo vengono fatti giani. Ed è significativo osserva- l'anima "scientifica" dell'antro- studiare "in casa loro" i Cadu- creano. I Caduveo di Boggiani e si fanno (vengono modellati e re che per questi viaggiatori l'as- pologia ottocentesca, egli è colui veo del Mato Grosso, ma a ve- (e di Lévi-Strauss), con le loro si modellano, anche graficamen- similazione comincia ad agire in che propone la via "artistica". pitture facciali continuamente te, come per i Caduveo), costi- senso opposto a quello fin qui stirsi come loro e a identificarsi con i loro costumi: "vado diven- Alla fine del suo libro, pur con ricostruite, sono un esempio tuisce un tema imprescindibile considerato: anziché ricondurre l'equilibrio che la contraddistin- perfettamente calzante e antro- per la comunicazione intercultu- gli altri a noi (o a quella parte di tando a poco a poco un perfetto Caduveo". gue, Sandra Puccini propende pologicamente significativo. In rale e, nello stesso tempo, un noi che sono i nostri antenati), ci per un recupero, oggi, degli conclusione, sono forse soprat- terreno particolarmente profi- si spinge verso gli altri, da cui si Guido Boggiani, che si reca spunti, delle suggestioni e della tutto due le sfide a cui l'antro- cuo e promettente per la comu- viene in qualche modo assimila- in Sud America prima nel stessa prospettiva di Boggiani, pologia oggi deve far fronte: una nicazione interscientifica in ti. "Come mi sembravano felici" 1887, poi nel 1897 e infine nel esempio di "uno stile etnografi- è la sfida della comunicazione campo antropologico. - afferma D'Al- 1901, l'anno del- co libero, privo di steccati teori- bertis -, "Più la sua scompar- ci rigidi e di tenaci ideologie di volte dissi a me sa in Bolivia, riferimento". Ma, visto che pro- stesso: 'Perché "Impossessarsi non parte con prio in questa conclusione San- C.so Buonarroti, 13 non son nato sel- non più un armamenta- dra Puccini esplicita il suo inten- Edizioni tel. 0461829833 38100 Trento fax 0461 829754 vaggio anch'io, soltanto degli oggetti rio scientifico: dimento - quello cioè di studia- Erickson perché non po- egli ormai agi- re il passato dell'antropologia trei almeno di- degli altri, sce al di fuori per intervenire in qualche modo ventarlo?'". Di- ma delle idee degli altri" degli schemi di sul presente -, forse sarebbe il Phil Green (a cura di) ventare come lo- tipo evoluzioni- caso di aggiungere per l'antro- Alunni immigrati ro: l'assimilazio- stico; invece che pologia culturale un altro sugge- nelle scuole europee ne di sé agli altri è propriamente uno scienziato che descrive e in- rimento, proveniente anch'esso un'alterazione. Qui non si tratta Dall'accoglienza casella, egli è ormai un etnografo dal viaggio presso questi viag- al successo scolastico di confermare o ribadire ciò che che vive e assapora a lungo la giatori: vale a dire, il recupero pp. 250 - L. 38.000 già siamo assimilando gli altri a sua esperienza; il suo atteggia- della "scienza" (oltre che del- noi; si tratta, al contrario, di tra- mento è come quello di un "pit- l'arte), e persino dell'intreccio sformarci assimilando noi agli tore impressionista". Con Bog- tra arte e scienza, non appena si altri. Non è più questione di ac- giani - sostiene sempre Sandra pensi alle più recenti teorie sul quisto e di possesso; è questione Puccini - si rende visibile una cervello e all'insistenza sulla Roberta Verità - potremmo dire - di alienazio- "svolta conoscitiva epocale", "plasticità" del cervello umano. ne, di trasformazione di sé in quella che appunto conduce dal A lungo gli antropologi culturali Con la testa qualcosa d'altro. viaggiatore ottocentesco all'et- si sono dimostrati refrattari per fra le favole nografo moderno. L'obiettivo quanto si verifica sul versante A ben vedere, questo effetto Favole per bambini di alterazione o di alienazione più importante e decisivo pare biologico dell'antropologia. Sa- che pensano serenamente comincia ad affiorare allorché la essere quello non più della clas- rebbe ora di riaccostarsi alla pp. 176-L. 28.000 brama di possesso non si limita sificazione degli altri nei propri scienza per scoprire, forse, che il più soltanto agli oggetti o alle schemi scientifici, ma la messa a suo linguaggio è oggi assai più Su internet: www.erickson.it L'INDICE

••DEI LIBRI DEL MESE JJJJ^B Lo scandalo massimo Al di là della contrapposizione fra analitici ed ermeneutici Sergio Givone

GIANNI CARCHIA, L'amore del pen- gere le spalle a Platone porta porto fra il linguaggio e la ve- tici, Carchia individua i guasti non hanno altro scopo (altro siero, pp. 150, Lit 32.000, Quodli- inevitabilmente a concepire la rità, far ricorso a una diversa er- che derivano da una concezione senso, altra verità) che la con- bet, Macerata 2000 verità come invenzione fantasti- meneutica: un'ermeneutica che totalitaria e conservatrice del servazione fine a se stessa. ca e a risolverla nel suo farsi postuli "un darsi originario del linguaggio - linguaggio che di- Carchia scriveva queste cose Benché la scomparsa prema- evento, nel suo non essere che senso" e dunque il suo costi- venta tutt'uno con l'essere e ne già 1991. Da allora, come que- tura di Gianni Carchia abbia apparenza. Non essendoci più tuirsi (anzi, il suo essere già da offre un'immagine molto peg- st'opera dimostra, avrebbe pro- messo fine alle sue ricerche nel eventi da intuire, conclude Car- sempre costituito) indipenden- gio che indebolita, perché ri- seguito nella direzione di una fi- pieno del loro sviluppo, grazie a chia, restano solo cose da rac- temente da chi lo interpreta e lo dotta a traccia del non essere, a losofia che, platonicamente, fos- questo libro bellissimo e contare. trasforma in fatto comunicati- memoria culturale, a monu- se amore del pensiero a misura profondamente meditato, cui Con perfetta simmetria rove- vo. Di ciò Carchia vede un pre- mento. "E la gabbia del lin- che è pensiero che ama, pensie- l'autore ha lavorato fino all'ulti- sciata la filosofia analitica com- cedente in Bergson e nella sua guaggio", egli scrive "a invertire ro capace di accordarsi all'esse- mo, è possibile cogliere di esse pie il movimento opposto ma concezione della circolarità del- 10 stato di cose reale, inducen- re, pensiero come musica che tutta la ricchezza e l'intero pro- rinvia all'identica tesi della in- lo spirito per cui lo spirito si fa doci a credere, ad esempio, che "dice il mondo com'è prima del- filo. Carchia veniva dall'antro- valicabilità del linguaggio. Se mondo ma per farsi libero da 11 valore dell'opera d'arte non la creazione". Ma ciò non com- pologia e dalla teoria critica l'ermeneutica, dopo aver dissol- qualsiasi mondo, pura energia sia nella sua concezione - la vi- porta necessariamente ascesi o francofortese, che fu tra i primi to verità e senso creatrice, fonte sione delle idee, l'afferramento mistica, benché Carchia abbia in Italia a studiare sia nel ver- nel racconto e di tutto ciò che dei 'ricordi puri' - ma nella sua seguito anche tali cammini; non sante adorniano sia in quello anzi, seguendo "Pensiero e ma sussistente ricezione, nella sua accettazione significa assolutamente disto- benjaminiano, per approdare Nietzsche, nella di per sé - e da parte della critica, dei musei gliere lo sguardo dal mondo, poi a una forma originale di pla- favola, giunge al come musica questa riscoper- ecc.; oppure ancora, che il valo- perché significa giudicarlo a tonismo o di essenzialismo po- decostruzioni- che dice il mondo ta di Bergson re dell'azione morale non le sia partire dal suo fondamento, dal- st-ermeneutico. Apparentemen- smo e ai suoi so- com e prima dopo Heidegger intrinseco, ma dipenda dal suo la sua origine. Dunque, è Plato- te un'inversione di rotta: da una fismi, la filosofia e al di là di Hei- adeguarsi o meno alle norme ne che permette a Carchia di es- filosofia della storia a una filo- analitica, rite- della creazione" degger è degna etiche ecc.". Lo stesso accade, e sere fedele a quella teoria critica sofia dello spirito, dall'erme- nendo che il lin- della più grande in modo emblematico, con la della società da cui era partito e neutica alla metafisica, dal lin- guaggio purifi- attenzione. Ma psicoanalisi. "I valori spirituali che la filosofia degli ultimi guaggio all'essere. Fino a una cato e formalizzato dica il mon- non meno interessante la solle- sono considerati qui solo una ri- trent'anni, si tratti di neo-retori- teoria dello spirito o, per usare do com'è veramente, non fa che citazione che Carchia ne ricava: sposta, attraverso la sublimazio- ca o di neo-positivismo, di neo- una sua espressione, del Verbo negare la trascendibilità dell'o- a prendere sul serio "qualcosa ne, alla pulsione di morte, dun- sofistica o di neo-scientismo, come "legame intimo con l'es- rizzonte linguistico e ripristina- che rappresenta forse lo scan- que come volontà di immobiliz- non ha fatto che tradire. In lui, sere, come ritmo latente delle re l'illusione che tra parola e co- dalo massimo per il mondo del- zare il tempo, di stornare la ca- nonostante il salto apparente, cose del mondo". In realtà il sa non ci sia alcun terzo. Scrive la cultura e della storia, messi ducità, in obbedienza a una inizio e fine della ricerca chiu- pensiero di Carchia evolve in Carchia: "il riduzionismo della d'un colpo da parte". concezione monumentale e fu- dono il cerchio di un'impresa fi- modo lineare. L'esito è confor- filosofia analitica che vuol met- Pensatore in polemica con la neraria della cultura". Insom- losofica di rara coerenza, fra le me alle premesse. tere ordine nel linguaggio e, al- svolta linguistica e i suoi sboc- ma, i valori dello spirito sono più significative di questo scor- Si consideri la disamina car- l'opposto, l'affermazione sofi- chi solo apparentemente antite- convertiti in beni culturali che cio di secolo. • chiana dello stato attuale della stica secondo cui il linguaggio è filosofia. La tanto dibattuta con- sempre orthos, in ordine, non trapposizione fra analitici ed er- sono in realtà antitetici. In en- meneutici appare a lui sostan- trambi i casi, si sottintende che zialmente pretestuosa: gli uni e non si dà verità - fosse pure co- gli altri di fatto concordano sul me affermazione della sua indi- Una salvezza attraverso la forma punto decisivo, ossia sulla liqui- stinguibilità dalla menzogna - dazione della trascendenza del fuori appunto dalla lingua". Federico Vercellone senso rispetto alle sue epifanie. Prendendo le distanze sia dal- Da dove la "svolta linguistica", l'ermeneutica (e dal pensiero Gianni Carchia è forse uno dei pensatori con- chiede Carchia, se non dalla renza è divenuta in Carchia una figura del "subli- debole) sia dalla filosofia anali- temporanei che più ha inseguito i lineamenti di identificazione di orizzonte della me rovesciato" - a riprendere parzialmente il ti- tica (e dal neo-scientismo), Car- un pensiero attraverso percorsi variegati e appa- comprensione e linguaggio? Ma tolo di un suo saggio contenuto in Retorica del chia non si lascia intimorire dal- rentemente difformi, estraniandosi così decisa- identificare orizzonte della com- sublime (Laterza, 1990) - della liberazione dal- l'interdetto che grava su gran mente dal tratto monografico, storicistico che prensione e linguaggio significa l'immanenza. E un cammino verso quell'altro parte della filosofia contempo- appartiene alla tradizione della filosofia italiana. che della verità (la verità come dal mondo che è la forma, estrema salvaguardia ranea, e, ritornando a Platone, Carchia ha compiuto un iter nella filosofia che paradigma e condizione dell'ac- dalla positività dell'essere che si staglia nella sua indica la via del risalimento alle apparentemente non potrebbe esser più avven- quasi demonica intrascendibilità. cesso degli eventi a un senso origini fino a scoprire che "il turoso, dal marxismo, dalla sua frequentazione Un pensiero, dunque, che non ha mai dimesso possibile) non ne è più nulla. Af- linguaggio è umano, troppo dei "Quaderni rossi", da Benjamin e Adorno al- la propria criticità ma che, anzi, la ha accentuata fermare, come afferma la neo-re- umano" e che viceversa la realtà l'antropologia, per venire a Kant e al romantici- a confronto con gli esiti estremi del moderno e torica contemporanea, che il lo- eccede la sua significazione, tra- smo, all'estetica delle arti figurative e poi ai suoi del tardo-moderno, come testimonia fra l'altro gos in fondo è mito e soltanto scende la comunità linguistica. studi più recenti nei quali l'attenzione per il pen- anche la sua splendida trattazione dell'Estètica mito, ossia effetto di linguaggio, Non è il linguaggio a catturare e siero antico è divenuta prevalente. Pure sarebbe antica (Laterza, 1999). L'opposizione antico-mo- non è che l'altra faccia del ridu- ad appropriarsi della realtà, sbagliato pensare che la preoccupazione teorica derno si estende così dalla sua cifra storica a zionismo votato a sostenere, co- perché è vero invece che la maggiore di Carchia non si manifesti sin dall'ini- quella metafisica, a intendere l'opposizione pe- me sostiene la filosofia analitica, realtà sempre di nuovo "ammu- zio per maturare poi in seguito con peculiare renne tra la bellezza e la storia, un bellezza che che il mito è semplicemente lo- tolisce" e "infrange" il linguag- coerenza. E quanto testimonia questa breve cita- romanticamente decade nell'arte secondo una gos inconsapevole o mascherato. gio. In essa va riconosciuto, per zione tratta dal suo primo libro, Orfismo e trage- tesi che viene sviluppata in particolare in Arte e quanto non possa essere nomi- La neo-retorica (ossia quel dia (Celuc, 1979): "Solo il canto di Orfeo poeta è bellezza (il Mulino, 1995). E solo al di là della nato (infatti è irriducibile all'or- movimento di pensiero che va capace di redimere la> natura: l'impulso salvifico portata univocamente artistica della bellezza, in- dine del linguaggio), il princi- dall'ermeneutica al decostruzio- della conoscenza vera non può, infatti, non esse- trodotta dalle estetiche idealistiche, che è dato pio di un'alterità che fa resi- nismo, e di cui il pensiero debo- re estraneo ali'hybris titanica che sotterranea- recuperarne la cifra peculiare, quella liberazione stenza sia alla pretesa di demi- le è un episodio) ha, dice Car- mente pervade, non meno del mito, il logos, di- nell'apparenza che costituisce la più remota pro- tizzare il mondo sia al tentativo chia, la sua ragion d'essere nella spiegato". messa della kantiana Critica.del Giudizio. negazione che esista un "altro" di remitizzarlo. Del resto, osser- Il tratto gentile della personalità di Carchia, dal linguaggio e dunque qualco- va Carchia, il sospetto e la diffi- La produzione scientifica di Carchia è ricchis- che resta impresso nella memoria di chiunque lo sa di spirituale che non sia mero denza nei confronti del linguag- sima. Oltre ai libri già citati sopra bisogna ricor- abbia frequentato, è infine intrinseco al suo stes- "gioco linguistico". Col che vie- gio, che ha ispirato tanta rifles- dare almeno Estetica ed erotica. Saggio sull'imma- so modo di far filosofia, che è vivificato sin dall'i- ne oscurata l'evidenza cui la fi- sione filosofica contemporanea, ginazione (Celuc, 1981); la raccolta di saggi La le- nizio dalla preoccupazione di una natura oppres- losofia da Platone in poi si è non derivavano dalla consape- gittimazione dell'arte (Guida, 1982); lo studio sul sa che cerca la propria salvezza nell'arte. E su sempre appellata. Tale è quel- volezza che verità e realtà non romanzo antico Dall'apparenza al mistero (Celuc, questo piano che si palesa la dimensione, pro- l'intuire che non appartiene al- sono mere proiezioni dell'uma- 1983); limito in pittura (Celuc, 1987), nel quale priamente salvifica del suo pensiero, che coinci- l'ordine del dicibile ma lo in- no ma vanno cercate altrove? si affaccia, tra l'altro, l'idea di un'ermeneutica de con la sua vocazione estetica. Una vocazione staura, e lo instaura non a parti- Ossia in una dimensione che re- della pittura poi sviluppata in studi successivi; La estetica che rivendica la sua universalità su di un re da sé, ossia dal linguaggio, ma sta irrimediabilmente preclusa favola dell'essere. Commento al "Sofista" (Quod- piano che trascende l'arte stessa. Questo tratto da ciò che è oltre il linguaggio sia all'ermeneutica sia alla filo- libet, 1997); Dizionario di estetica (in collabora- attraversa la meditazione di Carchia dai suoi inizi stesso - ed è la dimensione in sofia analitica? zione con Paolo D'Angelo, Laterza, 1999); e infi- sino agli esiti ultimi che preludono alla sua im- cui lo spirito riposa silenziosa- ne L'amore del pensiero sul quale si soffermano Occorre secondo Carchia, matura scomparsa. La salvezza attraverso l'appa- mente in sé, dunque, non fatto anche queste pagine. qualora non si voglia rinunciare culturale, bensì realtà archetipi- alla tesi del carattere fondamen- ca, essenziale, originale. Ma vol- talmente interpretativo del rap- r••DEiNDII LIBRI DEL CMESEÌFI

che secondo Carchia condizio- cendo, però, si arriva all'estre- Dialettica negativa stigmatizza Una concezione ascetica na in modo determinante l'er- mo del nichilismo ermeneutico come il "bisogno ontologico" meneutica di ispirazione hei- ("i miei versi hanno il senso che di Heidegger, mi sembra solo Con Platone deggeriana; e Hartmann con la gli si attribuisce", secondo il fa- in parte fondato. E innegabile tesi secondo cui lo spirito è una moso detto di Valéry). che, collocando tutta l'erme- sorta di efflorescenza o sublima- Di contro a questa totale dis- neutica dal lato di una riduzio- Gianni Vattimo zione della vita, dalla quale si soluzione della lettera dei testi e ne vitalistico-naturalistica della eleva come una sua formazione delle formazioni storia, Carchia Il titolo dell'ultimo libro di mato esplicitamente, è presente superiore, anche però inevita- storico-culturali compie una Gianni Carchia - purtroppo come riferimento e ispiratore bilmente più debole, che per vi- nell'atto inter- "Carchia propone semplificazione non solo il più recente, ma pro- ideale. Ciò che, soprattutto in vere ha sempre bisogno di ri- pretativo, che ri- eccessiva, sia prio l'ultimo che ha scritto e alcuni bellissimi capitoli della mettersi in contatto con la vita duce tutto a sto- di distinguere per ciò che ri- preparato per la stampa - po- seconda parte del libro, Car- vivente di ciò che spirituale non ria vivente, e radicalmente lo spirito guarda Heideg- trebbe anche suonare in modo chia chiama "spirito", cercando è. Hartmann sostiene esplicita- cioè a puro dive- da tutto ciò ger sia rispetto leggermente diverso: non L'a- di coglierlo al di là delle letture mente che le forme in cui lo spi- nire naturale, al- a Gadamer. La more del pensiero, ma "L'amore vitalistiche e storicistiche che rito si obiettiva - in opere d'ar- la vita nel sen- che è cultura e storia" nozione-chiave nel pensiero". Almeno così mi hanno dominato molte filosofie te e di pensiero, in istituzioni, so puramente di Wirkungs- sembra si debba trasformarlo del nostro secolo, è per l'ap- ecc. - non possono vivere se "zoologico" del geschichte (sto- per farsi un'idea unitaria del li- punto quell'oggetto di amore non in quanto uno spirito viven- termine, Carchia richiama la ria degli effetti) gadameriana bro, che comprende saggi scrit- che muove il pensiero e, solo, te le risvegli alla vita. Senza que- nozione di spirito come la ela- doveva infatti metterlo in guar- ti nell'arco di un quindicennio gli conferisce un senso. Questo sto, lo spirito obiettivo (i "pro- bora Max Scheler: il quale vede dia dal riportare l'interpreta- e che, anche quando sono dedi- intento di liberare lo spirito da- dotti" concreti dello spirito), l'essenza dello spirituale nel- zione dello spirito obiettivo al- cati a discussioni di intento ap- gli equivoci che vi hanno incro- come già Hegel lo chiamava, ri- l'essere qualcosa di radicalmen- l'arbitrio del momento vissuto; parentemente stato teorie co- mane lettera morta. Ma ciò si- te nuovo rispetto a tutto ciò che l'in sé dei prodotti spirituali c'è storico-critico me quelle di Ni- gnifica, secondo Carchia, che lo è vita (vegetale, animale, psichi- proprio in quanto c'è una loro più che stretta- "Lo spirito è invece colai Hartmann spirito non è nulla di autonomo, ca), "un principio opposto a vita storica che non si riduce a mente teorico, e di Wilhelm è solo vita che deve ritornare al- ogni forma di vita in generale e servire da pura e semplice oc- sono tutti ripor- slancio rivolto Dilthey com- la vita, e dunque anche all'im- anche alla vita dell'uomo". È casione alle nuove, arbitrarie tabili a un unico su se stesso, porta anche una manenza e al destino della mor- una concezione ascetica dello interpretazioni, e che ha qual- filo conduttore, presa di distan- talità. In Hartmann, dunque, spirito, che echeggia anche cosa dell'immortalità che sta a la ricerca di un impulso za polemica siamo di fronte a un vero e pro- Schopenhauer; e in base alla cuore a Platone. Può essere amore che pos- ridotto a forma" dall'ermeneuti- prio "naturalismo dello spiri- quale Carchia propone di di- questa una risposta sufficiente sa ispirare e in ca, almeno co- to". Se il senso dei prodotti spi- stinguere radicalmente lo spiri- all'esigenza di non lasciare che qualche senso me Carchia la rituali si dà solo nel loro essere to da tutto ciò che è cultura e lo spirito sia travolto dalla pura fondare - anche se non come legge, a mio parere troppo con- rivissuti e interpretati, sembra a storia, e che si pensa come una e semplice vicenda della vita pensava il termine la metafisica dizionato dalla sua versione de- Carchia che non ci sia più alcu- sorta di surplus della vita; lo e della morte, e che dunque, razionalistica - l'attività del costruzionista. na autonomia dello spirituale ri- spirito nella sua purezza è inve- tra l'altro, anche la morale pensiero. Negli ultimi anni, In modi e termini diversi, spetto alla vita concepita nella ce "sospensione degli impulsi finisca per assoggettarsi del tut- Carchia si era anche dedicato a Hartmann e Dilthey non hanno sua pura naturalità. E questo vitali (...) anelito definalizzato, to alla legge della sopravviven- un'intensa lettura di Platone saputo mantenere un netto di- anche il senso dell'affermazione slancio rivolto su se stesso, im- za? Forse la risposta della stori- - pubblicando un Commento al scrimine tra lo spirito e la vita: di Croce secondo cui ogni storia pulso ridotto a forma". Lo spi- cità autenticamente spirituale "Sofista" (Quodlibet, 1997) -, e Dilthey con la sua teoria del- è storia contemporanea, perché rituale è una sorta di valore fi- - Wirkungsgeschichte di Gada- in molte di queste pagine pro- YErlebnis come chiave metodi- è reale solo nella vita attuale che nale, che non intende servire mer, storia dell'essere in Hei- prio Platone, oltre che richia- ca delle scienze dello spirito, la rivive e reinterpreta. Così fa- agli scopi della vita, della pro- degger - non è sufficiente a una mozione della cultura, e non mentalità platonica, ossessiona- aspetta, anzi forse esclude, l'in- ta dal rapporto con un mondo terpretazione vivente: "l"in sé' di forme eterne che le appare dello spirito è il frutto dell'asce- come l'unica garanzia (ma che si, di quel processo di negazio- minaccia anche sempre di to- ne grazie al quale ci si libera del gliere ogni senso al divenire, al- 'per noi' di ogni recezione at- la speranza, alla libertà; forse tualizzante". all'amore stesso). Ma se la sto- ria fosse pensata, cristianamen- Il sospetto che, come altri er- te, come storia della salvezza, meneutici e decostruttori pen- anche nel senso di una kenosi titi, anche Carchia abbia cedu- che non è certo estranea alle to alla fine (ma in realtà già in preoccupazioni ascetiche di tante opere precedenti, dunque Carchia, forse il discorso po- non è affatto un pentito...) a trebbe cambiare. • quello che il suo Adorno nella

"Un libro eccellente, che cade come ima bomba nella melassa della narra- tiva italiana d'esordio. Un romunzo, come pochi oggi, vivo e vero."

Craig Marini ci Il Sole 24 Ore

"Un romanzo storico colto, fitto, pieno di rimandi al mondo odierno. "

Erica Arosio, GIOIA

"L'ho letto con grande gusto; ci sono godibili colpi di teatro e un costante controcanto ironico, un lieve freddo distacco che da misura profondamente origintde al romanzo."

Furio Colombo

Pagd.332 - £. 28.000 JEAN-LUC NANCY, L'esperienza del- Più heideggeriano di Heidegger Estremizzando l'eredità di la libertà, ed. orig. 1988, introd. Hannah Arendt, forse troppo di Roberto Esposito, pp. 210, poco ammessa dall'autore, Lit 32.000, Einaudi, Torino 2000 Quel niente di essere Nancy procede a un'ontologiz- zazione della politica e, ovvia- Grazie soprattutto a piccoli Simona Forti mente, a una politicizzazione editori - penso a Cronopio, Lan- dell'ontologia. Se egli, come io franchi, Marcos y Marcos, credo, ha questo obiettivo - una Quodlibet, Il Melangolo - molte 1999, e, non ancora tradotto, non può che partire dallo spa- 1992). "La libertà o è in comu- "de-regionalizzazione" della fi- delle opere di Jean-Luc Nancy Et re singulier et pluriel, Galilée, zio aperto da Heidegger, deve ne o non è": la libertà non è che losofia, la decostruzione della sono state tradotte in italiano. 1996). I suoi lavori ci suggeri- però sforzarsi di andare oltre il modo d'essere, e come tale separazione e del rapporto ge- Tuttavia, in Italia esse non han- scono di "sostare presso il ne- Heidegger, o meglio, sforzarsi in-comune, delle molteplici sin- rarchico tra ontologia, da una no ottenuto quella accoglienza gativo" in cui consiste la realtà: di mantenersi fedele a quelle golarità. La libertà, insomma, parte, e politica ed etica, dall'al- favorevole e rumorosa che pres- riconoscerne le aporie, i doublé premesse da egli stesso "tradi- irriducibile alla somma delle li- tra - non può più avere senso so altri paesi hanno incontrato. binds e le contraddizioni. Tale te". Ecco perché Heidegger bertà formali comunque da di- per lui, così come per altri pen- La recente edizione Einaudi di attitudine, tuttavia, non deve - sembra concludere Nancy -, fendere e rafforzare, va pensata satori e pensatrici che condivi- L'esperienza della libertà contri- trasformarsi in un rassegnato che pure ha riconosciuto la ne- insieme, sino alla sovrapposi- dono questo orizzonte filosofi- buirà sicuramente a far circolare ed estetizzante lamento sulla cessità di "liberare la libertà" zione reciproca, alla condivisio- co, stabilire principi primi, or- l'opera dell'autore francese al di "fine" e sulla mancanza di si- da una conce- ne originaria dinatori di tutte le regioni del là della ristretta cerchia degli ad- gnificato, ma restare vigile e zione dell'essere della scena del reale, che servano da orienta- detti ai lavori. "combattiva" per sfruttare le come sostanza e "AI limite mondo. mento alla prassi. Non solo per- Penalizzata, forse, dall'ecces- chances positive che tale pre- come presen- L'ascendenza ché questa pratica di deduzione sivo tratto francese - dalla ri- sente procura. Come dice Ro- za, portatrice di della filosofìa arendtiana, in di una "filosofia pratica" da una dondanza di una scrittura a vol- berto Esposito nel saggio intro- una nozione "ap- non c'è che questa come in "filosofia prima" è ormai diven- duttivo - di grande utilità per il propriativa e so- te irritante e dal compiacimen- la libera disseminazione quasi tutte le tata obsoleta, ma anche e so- to per una frammentarietà non lettore italiano -, se per Nancy stantiva" del- sue opere, è prattutto perché si è dimostrata sempre d'aiuto alla compren- la filosofia non può più essere l'"essere-libe- dell'esistenza" fortissima. An- e si dimostra deresponsabiliz- sione -, la riflessione di Jean- una concezione del mondo, ro", non ha pen- che per Nancy, zante. Ripensare e reimpostare Luc Nancy è senza dubbio uno può però costituire l'apertura sato fino in fon- il mondo, così alla radice il rapporto essere-en- dei non molti esempi di pensie- di un pensiero in cui il mondo do la libertà come ritiro, senza come lo "spazio pubblico" col te, è sì un'operazione ontologi- ro "in atto". L'orizzonte da cui stesso viene riconosciuto, radi- residui, dell'essere. Si può in- quale sembra coincidere, non ca, ma è al contempo una mos- essa muove è quello della fine calmente, come l'unico senso. fatti parlare di libertà dell'esse- corrisponde ad alcun luogo sa politica ed etica, tanto neces- della filosofia, della consuma- "Al limite della filosofia - scri- re se e solo se si ammette che determinato, ma sta a indicare saria quanto interminabile. Tut- zione, cioè, del significato delle ve Nancy -, là dove ci trovia- non c'è un essere distinto dal- la condizione di possibilità di tavia è in questa strenua resi- categorie portanti dell'epoca mo, non c'è che la libera disse- l'esistenza di ogni esistente; se, una trama infinita di esisten- stenza nei confronti di una co- moderna. Tuttavia, Nancy non minazione dell'esistenza". E e solo se, si riconosce che l'es- ze finite, non ordinabili secon- moda concezione sostantiva, soltanto respinge per sé la vaga questa la verità, banale e a un sere dell'esistenza è proprio do criteri di identità e di esclu- identitaria e appropriativa del- e ingenua etichetta di postfilo- tempo difficile da sottoscrivere quel "niente di essere" che ci sione. l'essere che si situa la libertà del sofo e di postmoderno, ma, po- fino in fondo, a cui il pensiero tiene in rapporto, che costitui- Il lettore che cerca in questo pensiero e, di conseguenza, la tremmo dire, si impegna nell'e- di Heidegger ci ha condotto e sce il rapporto come partizione libro un trattato politico sulla li- sua responsabilità: scegliere per laborazione di un'"ontologia rispetto alla quale esso è venu- dell'esistenza. La libertà, per- bertà che stabilisca definizioni, l'esistenza singolare e plurale del presente" (si vedano a que- to imperdonabilmente meno. tanto, non va più pensata in an- tracci distinzioni o elabori nor- oppure negarla. In fondo que- sto proposito i bei saggi II sen- Se ciò che oggi rimane della fi- titesi alla comunità (La co- me a cui conformare la prassi ri- sto è il "primo" spartiacque tra so del mondo, Lanfranchi, losofia, se il pensiero, insomma, munità inoperosa, Cronopio, marrà sicuramente deluso. il bene e il male. •

Se Kant avesse letto Kafka Uscire fa paura Francesca Rigotti

ALFONSO M. IACONO, Autonomia, vo un'epoche, una sospensione, potere, minorità. Del sospetto, della accompagnata da una sorta di paura, della meraviglia, del guardare smarrimento (...) l'uscita è una con altri occhi, pp. 171, Lit 35.000, decisione che si apre alla libertà, Feltrinelli, Milano 2000 alla potenzialità e alla possibi- lità". Così capiamo che l'illumi- Nel famoso scritto Risposta al- nismo non è necessariamente ed la domanda: che cos^è l'illumini- esclusivamente un andare verso: smo? pubblicato nel 1784, Kant l'illuminismo è soprattutto un lo definisce come "l'uscita del- venire da, un uscire fuori. l'uomo dallo stato di minorità Un altro autore illuminante - e che egli deve imputare a se stes- poi c'è chi lo vuole oscuro - è so". Quando si commenta que- Kafka. Iacono ci fa rileggere Re- sto passo, l'accento cade quasi lazione per un'Accademia, la sto- sempre sulle nozioni di minorità ria di una scimmia che diventa (XJnmiindigkeit, scrive Kant) e di uomo e che racconta il suo pro- volontà (è a se stesso infatti, se- cesso di umanizzazione, con l'i- condo il filosofo, che l'uomo de- dea dellAu'sgang in testa. Chiusa ve imputare la possibilità o me- in una gabbia strettissima, la no di riscattarsi). Alfonso M. Ia- scimmia si rende conto - narra ' cono invece, in questo affasci- Kafka - che sarebbe presto mor- nante studio, cambia le regole ta oppure che sarebbe diventata del gioco e mette l'accento piut- facile preda da ammaestrare. La tosto sulla nozione di uscita, Au- scimmia non trova vie d'uscita. E sgang. Anzi, sul momento dell'u- poiché non poteva vivere senza scita, sul gesto, sulla fenomeno- almeno una via d'uscita decide logia dell'uscita. A pensarci be- di fare l'unica cosa logica: smet- ne, per avere un'uscita c'è biso- tere di essere scimmia e diventa- gno di un dentro e di un fuori, di re uomo. Se Kant avesse letto il un posto in cui si è e di modi e racconto di Kafka avrebbe sicu- ragioni con i quali e per le quali ramente commentato che quella se ne esce. Proviamo a seguire non era un'uscita autonoma e Iacono. Che comincia con l'indi- volontaria dalla minorità ma solo carci alcuni autori. Foucault per un'assimilazione al mondo che esempio. Foucault nota che il voleva opprimerla. La scimmia punto di vista dell'uscita sugge- ha raggiunto uno stadio di falsa risce che "il mettersi alle spalle libertà perché continua di fatto a un mondo o un'età conta assai essere soggetta al dominio di chi di più del mondo o dell'età che ci attende (...) Mettere l'accento l'ha costretta a mimetizzarsi e ad sull'uscita è come porre in rilie- • ••IDEHNDICI LIBRI DEL MESE|^FB

La conversazione può dire sostanzialmente tuttora tro ad Aristotele e a Descartes; quasi che la Dialettica trascenden- relazione modale fra questi e il condiviso da gran parte della filo- piuttosto, egli avrebbe sollevato tale costituisse una sorta di inuti- soggetto conoscente. sofia contemporanea, laddove es- in modo nuovo i propri interro- le e gravosa appendice alla Criti- In simile prospettiva, il sogget- interessante sa si trovi a definire per esempio gativi in merito agli argomenti ca. La risposta di Bencivenga è tivismo kantiano che risulta dalla che tipo di "determinazioni" del- trascendentali. Così, anche le ine- degna della massima attenzione, lettura di Bencivenga è un sogget- Gianluca Garelli la mente siano le conoscenze, e vitabili aporie e le ardue soluzio- pur non proponendosi quale uni- tivismo decisamente strappato al- quale rapporto la mente stessa in- ni da lui ipotizzate per esempio ca strada percorribile per chi de- le maglie del cartesianesimo: se trattenga con il mondo esterno. allo scopo di colmare la frattura sideri intraprendere un nuovo per Descartes è l'immediata ac- ERMANNO BENCIVENGA, La rivolu- Domande come quelle di Descar- fra a priori ed empirico (la più "ritorno a Kant". Proprio dalla cessibilità alla sostanza pensante, zione copernicana di Kant, ed. orig. tes sulla differenza fra il sonno e importante delle quali consiste, nozione di focus imaginarius po- cioè all'io, a garantire la cono- 1987, trad. dall'inglese di Alberto la veglia, o ipotesi provocatorie secondo Bencivenga, nella pro- trebbero derivare suggerimenti scenza di tutto il resto, secondo il Jori, pp. 304, Lit 55.000, Bollati Bo- come il cervello nella tinozza so- blematicissima postulazione di significativi per una ridiscussione criticismo invece l'io conosce tat- ringhieri, Torino 2000 no accomunate da un unico oriz- qualcosa come le "intuizioni pu- critica e non dogmatica della no- to più direttamente e immediata- zonte problematico, per affronta- re"), o fra realismo e idealismo, zione di "oggetto" di esperienza, mente di se stesso, e semmai il La casa editrice Bollati Borin- re il quale chi si professi kantiano non sono altro che espressioni di laddove "decidere di considerare tentativo della filosofia trascen- ghieri presenta in traduzione deve fare i conti, intanto, con un quella fondamentale struttura qualcosa un oggetto per gli scopi dentale - come risulta bene dalle l'importante libro kantiano di Er- limitato armamentario concet- antinomica che costituisce il nu- che sono pertinenti in un dato pagine conclusive della Critica - è manno Bencivenga, finora noto tuale. Kant certo non era in con- cleo della filosofia in generale. contesto (empirico)" non com- di carattere utopico, essendo la fi- agli specialisti nella sua versione dizione di tematizzare la possibi- Bencivenga adopera in proposito porta assolutamente il miscono- losofia "idea" di una scienza pos- originale americana (1987); un la- lità di un linguaggio logico "libe- l'espressione "conflitto delle fa- scimento della realtà degli ogget- sibile mai data in concreto: in- voro che l'autore stesso - la cui ro", né ovviamente disponeva an- coltà", in riferimento non già tut- ti medesimi, bensì significa chia- somma un ' ' :ale non estraneo al- fama è legata in particolare agli cora della nozione di oggetto in- tavia alle facoltà universitarie, co- mare con il nome più appropria- l'esponente di riguardo di un "se- studi di logica - considera retro- tenzionale quale sarebbe stata me nell'omonimo testo kantiano, to un'operazione da sempre av- colo socratico" quale fu il Sette- spettivamente quale momento sviluppata dalla fenomenologia, bensì alle facoltà della mente vertita come necessaria nella pre- cento tedesco. Del resto, il riferi- fondamentale della propria evo- ed era quindi umana. In questo sa di distanza dal realismo dog- mento al valore pratico e sapien- luzione teorica. Ma la ragione di tanto più co- quadro, se pro- matico. A questo proposito, sia ziale della filosofia è costante nel un rinnovato interesse non è indi- stretto a ricorre- "Un soggetivismo babilmente biso- detto per inciso, le notazioni di libro. Nella definizione di essa viduale, risiedendo essa nella re a spericolate decisamente gnose di qualche Bencivenga meriterebbero di tro- quale "conversazione interessan- profonda attualità filosofica delle oscillazioni con- ulteriore svilup- vare ampia rielaborazione e con- te", "analisi correttiva, piuttosto problematiche connesse alla rivo- cettuali. Ciò non strappato po parrebbero le ferma in un'analisi accurata dei che diretta", "narrazione di sto- luzione concettuale (il riferimen- toglie tuttavia, alle maglie considerazioni in testi kantiani successivi alla Criti- rie" - e mai acquisizione definiti- to, esplicito, è a Kuhn) tematizza- afferma Benci- merito allo statu- ca della ragion pura, ossia la Criti- del cartesianesimo" va - risuona qualcosa di più di ta da Kant. La quale dovrebbe venga, che il filo- to epistemologi- ca del Giudizio e il cosiddetto una flebile eco del modello consistere, oggi come allora, nel- sofo di Kònig- co del Giudizio Opus postumum. rortyano. Ma se gli esiti possono la messa a punto di nuove prati- sberg abbia sa- riflettente, ben Affinché una rivoluzione di suggerire una certa prossimità, che linguistiche per una rinnova- puto fare tesoro della lezione del- più significative e decisamente pensiero sia realizzabile, natural- decisamente diverso è il percorso ta comunità filosofica. lo scetticismo, sostanzialmente condivisibili si rivelano le osser- mente, sono le categorie di pos- attraverso il quale Bencivenga vi L'analogia è tutt'altro che su- accettandone la diagnosi, e inau- vazioni dell'autore a proposito sibilità e necessità elaborate in perviene. Non è possibile qui ap- perficiale ed estemporanea, giac- gurando un particolare modo di del rapporto fra intelletto e ra- ambito leibniziano a richiedere profondire tale delicata questio- ché secondo Bencivenga il qua- sollevare interrogativi in filosofia. gione, e alla deplorevole abitudi- una messa a punto e una rico- ne; ci si accontenti però almeno dro concettuale in cui ha storica- Ma il suo merito precipuo non ne, invero peculiare dei kantolo- struzione accurata della varietà di osservare, in conclusione, che mente operato il lavorìo critico di consisterebbe nell'aver inventato gi di formazione analitica, di tra- delle loro accezioni, che renda- tale diversità pare tutt'altro che ir- Kant, ossia la scolastica leibnizia- l'argomentazione trascendentale, scurare la funzione della ragione no ragione non solo dei rapporti rilevante per la definizione stessa na e in particolare Baumgarten, si già sostanzialmente nota fra l'al- stessa nel processo conoscitivo, fra i fenomeni, ma anche della del filosofare. •

A poniamo anche di essere dotati della volontà kantiana. Come la assimilarsi ai suoi parametri. E mettiamo, suggerisce Iacono, col questo è un modo molto interes- bisogno di sicurezza? Con la sante di guardare al problema del paura della nuova condizione dominio, termine di gran moda che ci aspetta fuori? Uscire fa nella filosofia politica normativa paura, ricorda l'autore. Abban- Loescher soprattutto nella sua variante re- donare il luogo familiare e sicu- pubblicana. ro, foss'anche una prigione o Il problema del dominio, ci una tana, suscita angosce e timo- viene ricordato, non è il proble- ri. Ancora Kafka lo ricorda, que- ma del potere: esistono relazioni sta volta in La tana, il suo ultimo di potere che sono legittime, che racconto. In fondo il dominio è sono giochi strategici o trasmis- attraente e rassicurante anche sioni di sapere, di tecniche, di per chi lo subisce. Tanto più che dati, da parte di chi possiede i passaggi, nelle nostre società l'autorità per farlo nei confronti deritualizzate, non sono più del neofita. Esiste poi il dominio, confortati dal rito, che aveva che è la sottomissione ad autorità proprio lo scopo di rafforzare e arbitrarie e inutili, che oggi ti rassicurare chi varcava la soglia trattano bene e domani magari ti tra il vecchio e il nuovo. L'usci- brutalizzano, ti licenziano, ti ta, il cambiamento, la meta- danno un brutto voto, ti umilia- morfosi fanno paura ed è umano no. E queste sono cose che Fou- e giusto che sia così. cault diceva e scriveva vent'anni Forse Kant, per queste paure prima di Pettit. ed esitazioni, ci avrebbe accusato Iacono per parte sua cerca di di viltà, di "incapacità di usare farci capire che il dominio fa di l'intelletto senza la guida di un al- tutto per apparirci come potere tro". Un secolo e mezzo di psi- legittimo: e lo fa col tipo di argo- coanalisi e di marxismo hanno al- mento presentato come l'argo- meno messo in dubbio l'idea che mento di Trasimaco (dalla Re- la possibilità di salvarsi dipenda pubblica di Platone): quello che unicamente dalla volontà del sal- dice che il giusto è "l'utile del vando. Penso a quelli che non più forte". Non cediamo alla l'hanno capito, penso a recenti tentazione di applicare questa volontà di potenza che credono formula alla politica nostrana di di poter smuovere le montagne inizio millennio. Cerchiamo in- con la forza di volontà e dichiara- vece di capire le differenze tra no di essere guariti dal cancro potere e dominio, tra giustizia e perché hanno voluto vincere il consenso; cerchiamo di renderci male. E quanti uomini e donne conto di quanto la pratica del so- prima e dopo avrebbero voluto e spetto e l'arte del diffidare siano vorranno vincere anche loro, di- importanti per smascherare i le- speratamente, per sé e per i pro- gami della giustizia con il potere, pri cari, e non ci riescono? Sal- proprio quelli che ci nascondo- varsi non è solo una scelta indivi- no l'uscita dalla minorità. duale, come vuol far credere que- Supponiamo infine di averla sta retorica della volontà da quat- trovata, la famosa uscita, e sup- tro soldi. • N. 12 30

straordinaria sensibilità storica, positivamente l'attivismo di Jo- ma aveva un carattere settario ed nes e fu ben lieto che le sue ca- egocentrico. Come scrittore era pacità diplomatiche contribuis- brillante e come polemista aveva sero a far sbarcare la psicoanali- Chi inceppa le macchine del dogma? un occhio infallibile per scovare il si negli Stati Uniti. lato debole delle argomentazioni Una volta emigrato in Canada, dell'avversario. "La mia ambizio- Jones pagò cinquecento dollari a PAUL ROAZEN, I miei incontri con la famiglia durissimo con V establishment psicoanalitico, ne è piuttosto di sapere, di essere una ricattatrice (una ex pazien- di Freud, ed. orig. 1993, trad. dall'inglese di oggi è forse lo storico più citato dagli stessi 'dietro le quinte' e 'nel sapere', te) per impedirle di accusarlo Ada Cinato, presentaz. di Marco Conci, psicoanalisti. piuttosto che nello scoprire", pubblicamente di averla sedotta; pp. 256, Lit 24.000, erre emme, Pomezia (Ro- "Eros & psiche" è la collana dove Marco scrive nella lettera a Freud del 19 probabilmente era innocente, ma) 1997 Conci ha inserito notevoli lavori, alcuni dei giugno 1910. ma cedette al ricatto per timore quali controcorrente, come la versione inte- Era dotato di coraggio: appena di uno scandalo; Jones stesso Documenti storici ricchi di informazioni co- grale di La rivoluzione sessuale di Wilhelm i nazisti entrarono a Vienna volò racconta nella sua autobiografia me l'epistolario Freud-Jones sono destinati a Reich, un'antologia di scritti di Elvio Fachi- sul posto per adoperarsi a mette- Free Associations la possibile lasciare in una certa misura inappagati. Per nelli, o la recente rivisitazione dello psichiatra re in salvo Freud e la comunità spiegazione. A Londra era stato quanto gli editori chiamino prefatori e curato- e psicoanalista americano Harry Stack Sulli- psicoanalitica. Fu aperto alle accusato da due bambini di es- ri a fornire un quadro di fondo e un apparato van, decisamente stimolante. La stessa collana nuove idee che sostenne contro sersi "comportato in maniera in- di note capaci di ricordare gli avvenimenti che nel 1997 ha pubblicato un testo di Roazen che lo stesso Freud e sua figlia Anna. decente durante un colloquio costituiscono il background, gli interventi criti- è opportuno ricuperare perché fornisce infor- Tra i meriti che gli vengono rico- con loro"; venne imprigionato ci possono creare sconcerto e il desiderio di sa- mazioni anche intorno all'epistolario Freud- nosciuti c'è quello d'aver scritto per una notte, ma il magistrato perne di più. Jones. Roazen nel 1965 ebbe la possibilità di una introduzione molto positiva lasciò cadere l'accusa. In seguito Quando Franco Borgogno scrive che se un leggere per primo i documenti dei Jones Ar- all'opera di uno sconosciuto ana- però una ragazzina di dieci anni tempo era scandaloso parlare in piazza dei chives di Londra che erano in stato di abban- lista scozzese, Ronald Fairbairn, con cui Jones aveva avuto un panni sporchi della psicoanalisi, oggi costi- dono. La lettura attenta del materiale che gli che solo con il tempo sarebbe colloquio clinico "si vantò con tuisce scandalo il non parlarne apertamente, archivi custodivano confluirà in molte opere stato recuperato come un pensa- altri bambini che il dottore le allude a una svolta che abbandona la necessità dello storico americano, incluso questo I miei tore di primissimo ordine. Si aveva parlato di cose di sesso". E di controllare e di manipolare le notizie, nel- incontri con la famiglia di Freud, che racconta prodigò poi per sostenere e far Jones dovette dare le dimissioni. l'ingenua convinzione di risparmiare "ingiu- le interviste e il loro retroscena. Le annotazio- venire a Londra (tra l'altro per- Freud scrisse a Jones espres- sti" attacchi a figure che si ritiene opportuno ni facilitano la comprensione dei fatti, ma so- ché analizzasse i suoi figli) Mela- sioni del tipo "l'ho sempre anno- mantenere idealizzate. Svolta che è anche il se- prattutto ricreano un mondo e un'atmosfera rne Klein, che a Vienna era in verata tra gli intimi della mia fa- gno che le macchine del dogma si sono incep- che una prefazione, anche quando onesta, non odore di scismatica e che si sa- miglia", nei momenti dei lutti è pate? può che tratteggiare a linee incerte. E nel rebbe confermata come la gran- affettuoso e partecipe, ma, al di quinto capitolo che i nodi famigliari si stringo- Tra gli storici della psicoanalisi l'iniziatore de antagonista di Anna Freud. là di questo, si segnala in lui un no intorno a Jones. (esterno) della lettura critica delle vicende e La dura lettera del 23 settembre certo distacco nei suoi confronti. dei protagonisti della psicoanalisi è l'america- Apprendiamo, per esempio, che Anna 1927 di Freud e la lunghissima I toni che usa in tutta la corri- no Paul Roazen, che è stato professore di Freud pensava che la biografia di Jones avesse risposta di Jones del 30 successi- spondenza non raggiungono mai scienze politiche all'Università di Toronto ed è avuto successo in larga misura perché lei gli vo esprimono i termini della quelli caldi riservati a Ferenczi, fondamentalmente uno storico delle idee. Let- aveva permesso di usare le lettere di suo pa- maggiore tensione tra i due: "A che viveva come un figlio. Dire, tura critica non significa attacco, ovviamente. dre: "Anna era diventata il capo della famiglia Londra Lei sta organizzando una come scriveva Lilla Veszy-Wa- Con la sua vasta e capillare produzione di li- psicoanalitica, così, pur consultandosi con i costante campagna contro l'ana- gner alla metà degli anni sessan- bri, saggi e recensioni, è praticamente l'autore fratelli e le sorelle su varie questioni, la sua lisi dei bambini di Anna, accu- ta, che Jones "fu tra gli amici più che ha studiato il maggior numero di fatti e sandola di non essere stata ana- vicini a Freud" non solo appare personaggi. Entrato in passato in un conflitto lizzata abbastanza in profondità, esagerato, ma ricorda molto da un rimprovero che ripete nella vicino quell'alterazione dei dati lettera a me. Devo precisarle che storici che non di rado Jones si questa critica è tanto pericolosa permise. quanto intollerabile". Va ricor- Alcune lettere di questo car- Freud e Jones il celta ning per formare un analista può dato che l'analista di Anna era teggio conducono a episodi del- durare oltre dieci anni, ma che stato lo stesso Freud, anche se la vita e dell'opera di Jones sui ha segnato la nascita della prati- non si sa se a quel tempo Jones quali il silenzio del curatore vie- È un fanatico e non mangia abbastanza ca della psicoanalisi come tera- ne fosse al corrente. ne criticato. Il primo va inserito pia. Infine l'affiorare della pro- Bravo giocatore di scacchi, perché costituisce un preceden- Roberto Speziale Bagliacca pensione espansionistica del dalla corrispondenza si trae l'im- te per comprendere la disinvol- Freud conquistador. Jones, scrive pressione che fosse una sorta di tura di Jones nel secondo episo- Steiner nell'introduzione, "costi- braccio del potere temporale di dio. Nella lettera che scrive a SIGMUND FREUD, ERNEST JONES, addirittura dire che, nel bene e tuiva l'occasione di proiettare le Freud. Nella lettera del 1° feb- Freud il 20 ottobre 1928, Jones Corrispondenza (1908-1939), ed. nel male, l'immagine che per sue idee nella cultura inglese e braio 1927, gli scrisse di voler accenna al famoso caso di orig. 1993, trad. dall'inglese di Cate- molti decenni si ebbe di Sig- radicarle in essa, consentendogli "fare i passi più appropriati per Anna O., a proposito del quale rina Ranchetti, prefaz. di R. Andrew mund Freud corrispondeva es- di entrare a far parte di un mon- una azione di propaganda". Freud aveva affermato trattarsi Paskauskas, introd. di Riccardo senzialmente a quella che Jones do che aveva amato sin dalla gio- D'altra parte Freud pensava che della "felice guarigione di un ca- S Steiner, presentaz. di Franco Borgo- aveva fornito. vinezza". le sue opinioni polemiche fosse- so di isteria", aggiungendo che gno, pp. 860, Lit 150.000, Bollati Jones nasce nel 1870 a Gower- Lo storico Paul Roazen collo- ro "troppo rigide, troppo peren- Anna era rimasta "sana ed effi- Boringhieri, Torino 2000 ton, una cittadina dell'entroterra ca Jones tra i padri fondatori torie" e confessava che Jones gli ciente". Ma la verità è che diviso dall'Adantico dalla baia della psicoanalisi, anche se di- dava un senso "starei per dire, di Bertha Pappenheim (Anna O.) Capita di rado. L'editore Bol- di Carmathen, nella Gran Breta- venta presto assai critico del- estraneità razziale. E un fanati- non guarì, ebbe alterne vicende lati Boringhieri ha fatto precede- gna occidentale. Jung lo pre- la versione dei co e non man- di salute e fu persino ricoverata, re la traduzione italiana della sentò a Freud come "un celta fatti da lui offer- gia abbastanza". anche se più tardi diventò famo- Corrispondenza (1908-1939) tra del Galles (...) che conosce bene ta (ad esempio "Nelle riunioni di lavoro Freud ha in sa per essersi prodigata costrut- Sigmund Freud ed Ernest Jones i Suoi scritti e pratica personal- in Freud e i suoi mente Giulio tivamente per la difesa della da un saggio (corredato da mas- mente la psicoanalisi (...). E seguaci, Einaudi, poteva arrivare Cesare, che di- donna. Il primo a rivelarlo fu sicce note) di Franco Borgogno molto intelligente e potrebbe fa- 1998). Lo de- a stracciare ceva di volere proprio Jones: la moglie di che costituisce un vera e propria re delle buone cose", Freud gli intorno a sé "uo- Breuer si sarebbe ingelosita per scrive come un in mille pezzi critica alla logica che ispira alcu- risponde: "Il Suo inglese mi è uomo piccolo e mini ben pasciu- l'assiduità che il marito riservava ni aspetti del lavoro redazionale molto simpatico (...) io mi atten- altero che aveva lo scritto di qualcuno" ti", e paragona alla Pappenheim, così Breuer del curatore Paskauskas, oltre do che gli inglesi non si lasceran- un modo di fare Jones a Cassio. troncò la cura; avvertì la pazien- che dell'operato dello stesso Jo- no mai sfuggire dalle mani le no- brusco e milita- Jung in una let- te, che stava già molto meglio, e nes. stre idee, non appena ne avran- resco, che nei momenti peggiori tera del 12 luglio 1908 a Freud si accomiatò da lei, ma la sera Se diversamente dagli altri no preso conoscenza". Qui sono sapeva essere vendicativo, gelo- - scritta quando ancora i loro stessa venne chiamato di nuovo; pionieri della psicoanalisi Erne- già presenti in filigrana alcuni so e querulo. Nelle riunioni di rapporti non si erano dete- la trovò in uno stato di grande st Jones gode di una più vasta fattori che, anni dopo, gioche- lavoro poteva arrivare a straccia- riorati - chiamò Jones "una per- eccitamento, apparentemente notorietà, non lo si deve ai suoi ranno un ruolo determinante re in mille pezzi lo scritto di sona che mi riesce enigmatica" e più malata che mai. nella cosiddetta "crisi" della psi- aggiunse di trovarlo inaffidabile. lavori psicoanalitici, benché fin qualcuno. Anche con i pazienti Jones aggiunge che Anna O., dalla sua prima relazione sulla coanalisi, e non si tratta ovvia- aveva fama di essere duro. Era Cosa risponde Freud il 18 suc- mente di Freud che chiama "in- cessivo? "A me è sembrato un che a Breuer era sempre apparsa "razionalizzazione"avesse di- però abilissimo nel perseguire il come un essere asessuato e non mostrato notevole acume. E glese" un gallese. potere: negli anni trenta volle fanatico che sorride delle mie esitazioni e che dimostra un'af- aveva mai fatto allusione ad ar- neppure lo si deve al suo saggio Prima di tutto il giudizio su Jo- che la Società inglese "diventas- fettuosa indulgenza verso di Lei gomenti proibiti per tutta la du- sull' Amleto shakespeariano, nes di Jung e di Freud cambierà. se il centro dell'impero psicoa- per le Sue oscillazioni... Direi rata del trattamento, ora era in bensì a quella Vita e opere di Poi abbiamo la testimonianza nalitico, tenendo le altre società che inganna gli altri, non noi". preda alle doghe di un parto Sigmund Freud, uscita negli an- che il neurologo Ernest Jones, in una condizione subalterna". Paskauskas nel 1988 descriverà isterico. Sebbene profondamen- ni cinquanta, che, se non è la come del resto tutti i pionieri, Del resto Freud lo considerava come Jones avesse elaborato una te scosso, tentò di calmare la pa- prima, certamente resta la bio- iniziò a fare l'analista sulla base "il capo indiscusso degli analisti strategia per emarginare Jung e ziente ipnotizzandola. "Il giorno grafia freudiana con cui tutti gli della semplice lettura dei saggi di di lingua anglosassone". prendere il suo posto accanto a dopo partì con la moglie diretto storici sono stati e saranno ob- Freud. Qualcosa di inconcepibi- Jones era estremamente intelli- Freud che, d'altro lato, valutava bligati a fare i conti. Si potrebbe le oggi come oggi, quando il trai- gente ed erudito, possedeva una <

a Venezia per una seconda luna di miele, che ebbe come risulta- che scandalo! to la nascita di una figlia". nimi mira a ricostruire ciò che il pettegolezzo Le insinuazioni di Jones sono maschera e trasforma. Proprio in omaggio a abbastanza scoperte: privo di Mauro Mancia opinione aveva sempre il peso maggiore (...). una ferrea regola psicoanalitica, occorre ricu- coraggio e di professionalità, Non credo, prosegue Roazen, che si sia resa perare ogni più piccola particella delle comu- Breuer avrebbe miseramente fal- LUCIANO MECACCJ, "Il caso Marilyn conto di quanto gravosa fosse destinata a rive- nicazioni e dei comportamenti, se si vuole arri- lito proprio là dove Freud sareb- M." e altri disastri della psicoanalisi, larsi la sua presenza per Jones". Un dettaglio vare a ricostruire lo stato mentale dei protago- be probabilmente riuscito, aven- Lit 24.000, pp. 207, Laterza, Roma- apparentemente insignificante può essere rive- nisti di un'epoca, i loro conflitti e le loro al- do (lui sì) creduto nell'impor- Bari 2000 latore di una mancanza di metodo: una volta leanze. tanza della sessualità! Questa Anna fece notare che l'inglese di suo padre Lo storico si deve basare sul metodo del versione ha fatto il giro del mon- Tentare di mettere in cattiva (nella corrispondenza con Jones) non era sem- controllo incrociato dei dati raccolti. E così do, ma ricerche storiche ulterio- luce cento anni di psicoanalisi pre corretto e che lo si poteva modificare. che Roazen scoprì e scrisse per primo che ri hanno appurato che l'ingegno- con un ballo. Questo il progetto Quando Jones ne parlò a Strachey, il tradutto- Anna Freud fu analizzata dal padre. Ma pren- sa spiegazione non stava in pie- dell'autore che, nuovo principe re principe della Standard Edition delle opere diamo Freud che nel 1908 rivela a Jung di non di. F falso, tanto per fare un di Lampedusa, invita "re, cava- freudiane, questi ne inorridì. Jones introdusse fidarsi di Jones; che non fosse uno stato esempio, che la coppia Breuer lieri, suicidi, avvelenatori, impic- tacite correzioni. L'inglese di Freud era accet- d'animo passeggero, lo dimostra una lettera ci- sia partita precipitosamente per cati, ruffiane, aguzzini, bari, de- tabile oltre che "personale". tata da Roazen in cui Freud scrive a Eitingon Venezia. Al contrario, Breuer si latori, traditori, pazzi, spie, stu- Nel corso della sua vita, Anna Freud si sentì nel 1927, quasi vent'anni dopo: "Non credo occupò con grande zelo del tra- pratori", e naturalmente psicoa- libera di depennare qualunque cosa scegliesse che Jones sia coscientemente male intenziona- sferimento della paziente in una nalisti e loro pazienti, alla gran- nelle corrispondenze di Freud. Roazen sollevò to; tuttavia è una persona sgradevole, che vuo- clinica, continuò a lavorare nor- de kermesse di questo secolo cui il problema delle pratiche redazionali dubbie le mettersi in mostra dominando, irritando e malmente e infine andò a passa- ha dato inizio il maestro di Vien- connesse con la corrispondenza di Freud nel polemizzando, e a questo fine la sua slealtà re le vacanze a Gmuden, non a na: Sigmund Freud. La prima 1968 e l'anno seguente nello "scandaloso" Fra- gallese ('Il Bugiardo del Galles') gli è ben Venezia, in famiglia. Quanto a invitata a questo ballo è Marilyn tello Animale, dove indicò il taglio apportato utile". Dora Breuer, nacque 1*11 marzo Monroe. Ma perché proprio la in una lettera di Freud in connessione al suici- Sempre dalla corrispondenza con Eitingon del 1882, ben tre mesi prima del Monroe? Semplice, perché è la dio di Victor Tausk: "Da allora non vi sono emerge qualcosa che sembra ribadire taluni suo supposto concepimento a donna più analizzata degli Stati più state simili manomissioni nelle lettere di tratti della figura di Jones: Joan Rivière aveva Venezia. Uniti, con un curriculum degno Freud". In Inghilterra la pubblicazione delle riferito a Freud che Jones l'aveva seguita sulle Il secondo episodio che vede di una grave psicotica, quale for- lettere di Freud a Lou Andreas-Salomé dovet- sue posizioni teoriche e cliniche, si era congra- Jones manovrare per screditare se era, esempio di ripetuti falli- te essere temporaneamente ritirata fino a che i tulato con lei per telefono e poi 1'" aveva tradi- qualcuno è messo in evidenza da menti della psicoanalisi e non tagli relativi al suicidio di Tausk (introdotti ta". Una doppiezza che dava ragione ai dubbi Borgogno, defensor Ferenczi. Ri- soltanto di uno sprovveduto psi- nell'edizione tedesca) non fossero stati reinte- di Jung. Anna Freud rimproverava in cuor suo guarda il ruolo determinante che coanalista, ma di molti valenti e grati. a Jones d'aver dato tanto credito a Melanie Jones svolse nel propagandare la rispettati seguaci del pensiero di Non così nelle lettere dei corrispondenti di Klein e questa d'aver portato a Londra Anna tesi del grave deterioramento Freud. Norma Jeane, in arte Ma- Freud (si pensi alle lettere di Arnold Zweig). Freud? Roazen lo sostiene. Jones cercò di cal- mentale di Sàndor Ferenczi, che rilyn Monroe, è una figlia di nes- Uno dei modi più diffusi per negare sbrigativa- mare l'irritazione della Klein denigrando An- per il curatore Paskauskas sem- suno, nasce da una madre mala- mente il problema è stato quello di dire che ta- na: "È certamente un boccone duro, e forse in- bra essere un fatto acquisito, vi- ta di mente, vive anni in orfano- gliare talune informazioni equivaleva a tagliar digeribile. Probabilmente più in là di così, con sto che non commenta la lettera trofio, subisce abusi sessuali a corto con i pettegolezzi. Ma il pettegolezzo è l'analisi, non può andare: non possiede l'origi- del 3 giugno 1933 a Freud dove otto, undici e tredici anni. Mani- precisamente ciò che distorce la storia, mentre nalità del pioniere". proprio questo viene insinuato. festa precocemente un compor- il metodo basato sul rispetto dei fatti anche mi- (R.S.B.) Non poche ricerche recenti tamento da esibizionista sedut- - basti pensare a quelle riassun- trice, dominata da uno stato ses- tive di Judith Dupont e Carlo suale patologico della mente, in- Bonomi - hanno dimostrato che capace di elaborare qualsiasi an- noti psicoanalisti e storici non goscia per l'abbandono. Passa analisti analizzati male (e non delle pazienti sono noti da tem- po Allendy, Anaì's iniziò l'analisi hanno creduto alle affermazioni da un analista a un altro, ma la poteva essere altrimenti) dai po. Essi costituiscono tuttora un con Otto Rank, che seguì a New di Jones secondo le quali Fe- sua personalità distruttiva e au- propri genitori. A cominciare problema che la Società interna- York. Qui, non si limitò all'ana- renczi era psicotico. Come aveva to-distruttiva sembra sempre da Anna Freud analizzata dal zionale di psicoanalisi ha affron- lisi con Rank, ma "mentre que- fatto con il caso Anna O., Jones avere la meglio di fronte a qual- padre, da Hilda Abraham ana- tato e analizzato in profondità st'ultimo analizzava un paziente, sembra che abbia inventato cose siasi aiuto offerto dalla psicoana- lizzata da Karl, fino a Melanie (vedi il recente libro di Glen lei aveva rapporti sessuali con così straordinarie sugli ultimi lisi. Dunque Marilyn Monroe è Klein, analista dei propri figli, O. Gabbard e Eva P. Lester Vio- quelli che aspettavano il loro anni di quello che era stato il suo l'esempio di come la psicoanali- con il risultato che una figlia, lazioni del setting, Cortina, 1999; turno di analisi". si, nonostante i ripetuti sforzi "forzato" analista, da far pensa- Melissa, ne è diventata la più cfr. "L'Indice", 2000, n. 6). Ma Un capitolo è poi dedicato in- fatti da numerosi analisti, possa re a due eminenti analisti inglesi, violenta nemica e accusatrice. l'effetto svalutativo, accusatorio teramente ai numerosi suicidi di fallire. Ma la Monroe è stata an- James Strachey ed Edward Glo- Altri esempi tendono a dimo- e scandalistico è nell'aver con- psicoanalisti. Mecacci ne ha fatto che al centro di un giallo non an- ver, che non avesse mai perdo- strare non solo che gli psicoana- centrato in poche pagine tutti i addirittura una tabella. A comin- cora risolto che ha visto implica- nato a Ferenczi di essere stato il listi della prima generazione più inquietanti casi noti di rela- ciare con Johann Honegger, allie- ti molti personaggi di potere da suo analista. hanno rovinato i propri figli zioni analitiche abnormi, espres- vo di Jung suicidatosi nel 1911, JFK (presidente degli Stati Uni- Perché tutte queste informa- analizzandoli, ma hanno de- sioni di una difficoltà da parte per finire con Bruno Bettelheim ti) alla Cia, fino all'ultimo psi- zioni non vengono neppure ac- scritto i loro casi sotto mentite dell'analista a contenere ed ela- suicidatosi nel 1990. Una catena coanalista della povera Marilyn: cennate dal curatore di questo spoglie, cioè facendone un fal- borare i propri desideri. A co- tragica che può essere vista anche Ralph Green- epistolario? È questo che stim- so. Questa è minciare da Ferenczi che si inna- come un rivolgersi alla psicoana- son. Dalla lettu- matizza Borgogno. forse l'accusa mora di Gisele, sua paziente, e la lisi di individui profondamente ra di questo sto- Nel momento delle prime de- più infamante. sposa dopo molti tormenti. Ma, disturbati. E i primi analisti, stan- ria emerge che "I primi analisti fezioni dal movimento psicoana- Non viene fatto presa in analisi Elma, figlia di do alla storia del movimento, era- Greenson non erano certo sofferenti, litico (Adler e di lì a poco Jung), alcun cenno al Gisele, si innamora anche di lei e no certo sofferenti e brancolava- solo ha avuto Jones ha un'idea nefasta: la crea- e brancolavano nel buio contesto storico inizia con lei una relazione ses- no nel buio nel tentativo di darsi con la Monroe zione di una salda organizzazio- e culturale in suale. Lo stesso Freud viene ac- un aiuto reciproco. Non meravi- una relazione nel tentativo di darsi ne di lealisti, un comitato che si cui si sono tro- cusato - sulla base di un pette- glia che tra questi primi esplora- troppo intima raccolga intorno a Freud "come un aiuto reciproco" vati a operare i golezzo suggerito da Jung - di tori dell'inconscio ci siano stati perché potesse una fidata guardia di palazzo". primi psicoana- aver avuto una relazione senti- fallimenti, errori e catastrofi per- restare nei confi- Oltre a Jones, Ferenczi e Rank, listi, alle resi- mentale con la cognata Minna sonali. Perché non considerarli ni della psicoanalisi; ma, invece fanno parte del Comitato stenze sociali che hanno dovuto Bernays. Ma Jung, a sua volta, ha veri e propri "martiri" della psi- di aiutarla a vivere, si è reso an- Abraham e Sachs. A esso nell'e- superare, alle difficoltà per fare avuto una storia sessuale con la coanalisi, sacrificati per permet- che responsabile della sua morte pistolario si allude a più riprese, accettare un metodo a quel sua paziente Sabina Spilrein, do- tere alle generazioni successive di (non si capisce bene se diretta- a partire dalla lettera del 1° ago- tempo nuovo e inquietante per po aver sposato la paziente Em- praticare questo difficile mestiere mente o indirettamente). "Alla sto 1912, dove Freud esige: indagare la mente umana. ma Rauschenback. Un altro in- con più accortezza e meno rischi fine la morte di Marilyn - scrive "questo comitato deve essere treccio molto piccante è quello personali? Mecacci, citando Wolfe - sareb- L'autore descrive poi con pre- strettamente segreto". Ai cinque che vede come protagonista be stata un sollievo per tutti: per cisione quasi maniacale i casi di Ma si tratta qui di una storia membri Freud destinò romanti- Anaì's Nin. Questa eroina del i Kennedy, liberati dall'incubo violazioni dei confini, specie ses- della psicoanalisi ispirata al ca- camente altrettanti anelli. Ernest sesso e della psicoanalisi era spo- di uno scandalo; per la Cia e suali, da parte di illustri analisti tastrofismo 'e destinata a pro- Jones fu l'unico a perdere il suo: sata con Hugo Guiler e amante l'Fbi, rassicurati rispetto alla fu- ai danni delle loro pazienti. A muove ipotesi altrettanto cata- gli venne rubato da una scatola di Eduardo Sanchez. Ma aveva ga di segreti di Stato; per Green- detta dell'autore, la sua denun- strofiche di morte della psicoa- riposta nel cofano dell'auto, luo- una relazione sessuale appassio- son, sollevato da un impegno cia non è scandalistica, né deni- nalisi, nonostante la psicoanalisi go assai insolito, ha pensato nata con Henry Miller e con la personale e professionale troppo gratoria, né ispirata a morali- paia invece in discreta salute. qualcuno, per tenere un anello smo, ma serve solo a "mostrare moglie bisessuale di Miller, Ju- coinvolgente". ne. Nello stesso tempo era in Una storia che piacerà di certo simbolicamente così prezioso. che le relazioni sessuali tra pa- ai tanti detrattori della psicoa- Questo probabile atto mancato ziente e analista rappresentano analisi con René Allendy, "il Concluso così, con poco ono- quale, più che analizzare la sua nalisi e a quei numerosi voyeurs in un "fedelissimo" è quasi certo re per la psicoanalisi, il caso una caratteristica importante che sono abituati a curiosare, che Freud non l'avrebbe dimen- della storia della psicoanalisi". paziente Anaì's, gradiva passare Marilyn, Mecacci passa alla pre- la frusta sulle sue natiche". Do- come bambini, dal buco della ticato facilmente. • sentazione di quei poveri figli di Gli agiti sessuali nei confronti serratura. • W3 N. 12 32 |DEI LIBRI DEL MESE

Il Vangelo come rito

Giovanni tra gli altri cristiani L'ebraismo spiegato ai ragazzi Cristiano Grottanelli Eliana Bouchard

ADRIANA DESTRO, MAURO PESCE, no in certe aree", mentre il Van- Come nasce una religione. Antropo- gelo di Giovanni- di cui l'ultimo LAWRENCE E. SULLIVAN, La tradizione religiosa ne l'autore cerca di spiegare la separatezza che logia ed esegesi del Vangelo di Gio- redattore non è stato, secondo dell'Ebraismo, trad. dall'inglese di Andrea Con- ha contraddistinto l'agire del popolo ebraico e vanni, pp. 208, Lit 38.000, Laterza, Destro e Pesce, Giovanni figlio tri, pp. 30, Lit 24.000, Jaca Book - Edb, Milano l'agire dei gentili quando introdussero l'obbligo Roma-Bari 2000 di Zebedeo, il discepolo di 2000 del ghetto. Qui un approfondimento sarebbe Gesù - sarebbe databile, nella stato doveroso. Un capitolo intero è dedicato al- Questo libro è opera di due versione che ci è giunta, verso la Questo libro-atlante, realizzato da Sullivan le fonti della Torah; segue una descrizione delle coniugi che insegnano nell'Uni- fine del primo secolo. appositamente per l'editore italiano, si rivolge a figure dell'autorità religiosa, le evoluzioni del versità di Bologna: Adriana De- Il terzo elemento, che sembra un pubblico di ragazzi pressoché digiuni di sto- messianismo, la spiegazione di alcune parole stro, antropologa, ha pubblicato al recensore il più importante, ria delle religioni. Di difficile adozione nelle chiave quali merkabah, qabbalah, chassidismo. recentemente La famiglia isla- consiste nell'interpretazione del scuole dove si opta per l'insegnamento confes- Le pratiche religiose comprendono i vari aspet- mica (1998) e Mauro Pesce, sto- contenuto del Vangelo di Gio- sionale, può invece trovare spazio in quelle fa- ti della vita, dalle prescrizioni alimentari al com- rico del cristianesimo, è autore vanni. Secondo Destro e Pesce, miglie che intendono offrire ai propri figli la plesso rapporto con la modernità. Alcuni brani fra l'altro di II cristianesimo e la quel testo presenterebbe una se- possibilità di familiarizzare con esperienze reli- dello Shema, preghiera composta di brani tratti sua radice ebraica (1994). Insie- quenza di rituali che erano pro- giose diverse dalle proprie. L'introduzione sot- dai libri del Deutéronomio e dei Numeri chiu- me, Destro e Pesce hanno scrit- babilmente in uso presso i grup- tolinea il concetto di popolo eletto e invita il let- dono il volume insieme a un glossario e a una bi- to per Laterza il volume Antro- pi giovannisti all'epoca del redat- tore ad approfondire la ricchezza di tradizioni bliografia. Manca una biografia dell'autore. pologia delle origini cristiane tore. Questi proietterebbe sul interne all'ebraismo come unica condizione per Il testo fa parte di una collana, "Le religioni (1997), a cui il libro qui recensi- passato la situazione dei propri disarmare l'ignoranza, considerata responsabile dell'umanità", che prevede dodici titoli dedicati to si riallaccia. tempi presentando l'adesione a delle persecuzioni più accanite che hanno colpi- alle principali religioni oggi praticate; come spes- Tre sono gli aspetti più inte- Gesù di alcuni seguaci come se si to gli ebrei fino a questo secolo. so accade in queste opere destinate ai più giova- ressanti di quest'opera. Il primo trattasse dell'ingresso formale in Partendo dal bar mitswah e dal bat mitswah, il ni, non sempre l'autore riesce a mettere a fuoco il è l'attenzione rivolta con acribia una comunità già ben costituita: testo descrive, nel suo ca- lettore, pressato dall'obiet- filologica a uno dei quattro Van- così il redattore "getta luce su pitolo più felice, il percor- tivo di dire tutto quel che è geli canonici - quello detto "di un'origine, descrive un nesso so che ragazzi e ragazze importante sull'argomento. Giovanni" - che viene indagato fondativo e giustifica un'eredità, compiono all'interno della Ma questo è il limite delle nella sua struttura narrativa, in- che si conserva entro una storia comunità per accedere al grandi opere e non resta gannevolmente semplice ma in che cambia e si evolve". diritto di preghiera nella che aspettare il fiorire di realtà sapientemente orchestra- I capitoli dal II al V sono dedi- sinagoga. La sezione stori- opere intermedie che im- ta. Il secondo è la capacità di ri- cati alla ricostruzione di questa ca incomincia con la chia- pongano all'autore, prima conoscere in quello l'espressio- possibile sequenza di rituali. Co- mata di Abramo, accenna della pubblicazione, di se- ne, anzi il testo fondante, di me chiarisce lo schema a pagina alla formazione della To- dersi accanto al lettore, di "una delle formazioni cristiane 141, tale sequenza sarebbe com- rah e della Bibbia ebraica, leggergli la storia e di verifi- delle origini": gli autori, che posta dalla scelta dei discepoli si sofferma sul significato care che il giovane ascolta- chiamano questa formazione "la da parte di Gesù (1, 35-51), e da di Diaspora per giungere tore non si sia perso per forma giovannista" del cristiane- una purificazione di quei disce- fino a Herzl e alla fonda- strada ma che, anzi, ponga simo iniziale, parlano di "cristia- poli. Questa, a sua volta, com- zione dello Stato naziona- dei quesiti a cui all'interno nesimo al plurale" perché "solo prenderebbe l'assistenza al mae- le. Sul significato di elezio- del libro si dia risposta. alla fine del secondo secolo si stro e la purificazione vera e pro- formerà una dottrina normativa, pria mediante la parola di Gesù riconosciuta come tale dalla (capitoli 2-12 del Vangelo di maggioranza delle correnti, e Giovanni), seguite da un rituale un'organizzazione comunitaria duplice, di cui la prima parte, lo- Qumran, a quelli del Talmud, ai D'altra parte è certamente vero 10 20, ma in Atti 2 Gesù non ap- sostanzialmente uniforme alme- calizzata in un triclinio e incen- pitagorici, fino all'iniziazione al anche che il giovannismo non si è pare; appaiono invece lingue di trata sulla lavanda dei piedi dei sacerdozio di Iside. Il sesto capi- mai pensato come un momento fuoco e "incominciò a radunarsi discepoli da parte di Gesù, an- tolo fa il punto. In esso si prende passeggero nella formazione del una gran folla, perché ciascuno MIIQUIW drebbe interpretata come un ri- in esame il prologo del Vangelo cristianesimo. Si è invece consi- udiva i discepoli parlare nella to di inversione che "introduce di Giovanni'. Destro e Pesce af- derato come la vera religione de- propria lingua". L'alitazione è una nuova dottrina e un nuovo ASTROLABIO fermano che il redattore di quel finitiva. Dobbiamo perciò consi- caratteristica del racconto di precetto" (l'amore reciproco), Vangelo, "da un lato, compren- derarlo come uno dei cristianesi- Giovanni 20; l'episodio della mentre la seconda, che si svolge de la trasformazione (che ha dato mi che esistevano verso gli inizi Pentecoste in Atti 2, con la glos- Vimala Thqkar in una sala per preghiere, consi- luogo al sistema religioso giovan- del secondo secolo. È così che, solalia, non ha nulla di simile. Al- LO YOGA sterebbe nell'approfondimento nista) facendo ricorso a schemi quando il giovannismo cesserà di la discesa dello Spirito gli /Ittz'le- OLTRE LA MEDITAZIONE della dottrina e del precetto e in che gli derivano dalla sua imma- esistere, non sorgerà il cristiane- gano invece, in 2, 41, il battesi- Gli Yoga Sutra di Patanjali una preghiera che prepara alla ginazione socio-culturale" (che a simo, ma semplicemente un altro mo: il battesimo, l'imposizione nell'interpretazione illuminante prova suprema (capitoli 13-17). sua volta "riflette largamente la cristianesimo". delle mani, la discesa dello Spiri- di una guida unica Dopo la morte di Gesù e la di- società ebraico-palestinese del Le due idee-chiave del libro, to e la glossolalia sono ancora le- spersione del gruppo (capitoli suo tempo"), "e, dall'altro, ad l'ipotesi di una lettura "rituale" gati in Atti 19,1-10: i discepoli di 18-19), la vera fase iniziatica (la una serie di modelli che gli deri- del Vangelo di Giovanni e l'insi- Efeso, battezzati a suo tempo so- Michael Eigen terza della sequenza ricostruita vano dal quadro concettuale del stenza su una pluralità di cristia- lo "col battesimo di Giovanni dagli autori) comprenderebbe lo MISTICA E PSICOANALISI Prologo". Questo secondo "stra- nesimi almeno prima della fine Battista", non avevano ricevuto scacco costituito Cosa può dare il mistico to di modelli" ha del secondo secolo, sono ben ar- con quel battesimo lo Spirito, an- dalla dispersio- allo psicoanalista la funzione "di gomentate e si rafforzano a vi- zi "non avevano neppur sentito e come l'esperienza mistica ne, 1 esperienza legittimare lo cenda. Entrambe si prestano a dire che vi fosse uno Spirito San- può essere letta da parte dei di- "Quando sviluppo che si è verifiche che il libro non presen- to". Per iniziativa di Paolo, essi alla luce della psicoanalisi scepoli della re- il giovannismo verificato (...) ta, ma che potrebbero arricchire "furono battezzati nel nome del surrezione del attraverso cate- ulteriormente la prospettiva Signore Gesù. Poi Paolo impose maestro, la tra- cesserà di esistere, aperta dagli autori. Non farò che loro le mani, lo Spirito Santo Winston L. King gorie astratte. Il smissione dello un esempio, partendo dall'episo- venne su di essi e cominciarono a LO ZEN sorgerà Prologo pensa spirito dal mae- dio che apre la pericope delle ap- parlare in lingue e a profetare". E LA VIA DELLA SPADA un altro cristianesimo" l'evoluzione gio- stro ai discepoli, vannista come la parizioni di Gesù ai discepoli do- Ma immaginare un rito "giovan- La formazione psicologica mediante alita- creazione di po la resurrezione: il maestro ap- nista" dell'alitazione alternativo del samurai zione, e l'invio qualcosa di di- parso, si narra, "soffiò sui disce- rispetto all'imposizione delle La spada che uccide dei discepoli nel mondo con il verso rispetto a prima, che tutta- poli e disse loro: 'Ricevete lo mani òiAtti 19, 6 sarebbe un'ap- e la spada che dà la vita: potere della remissione dei pec- via mette in essere ciò che in Spirito Santo; a chi rimettete i plicazione meccanica e ingenua l'alleanza zen/samurai cati e con la consegna a qualche realtà già esisteva o doveva essere peccati, sono loro rimessi; a chi li delle proposte di Pesce e Destro. nel Giappone antico e moderno discepolo di un ruolo speciale fin dall'inizio. Ciò che si è forma- ritenete, sono ritenuti'" (20, 22- Nell'alitazione di Giovanni 20, (capitoli 20 e 21). to o che si deve formare assume 23). Tale episodio potrebbe leg- 22 si dovrà cercare semmai una ripresa del modello di Genesi 2, Il quinto capitolo comprende, forma di una nascita (dall'alto), gersi come la versione "giovanni- Rumi 7 (il Creatore "modellò l'uomo accanto alla discussione attenta di una sostituzione della nascita sta" di quanto gli Atti degli apo- L'AMORE È UNO STRANIERO con la polvere del terreno e soffiò della fase propriamente iniziatica naturale con una rigenerazione stoli narrano della discesa dello Poesie scelte nelle sue narici un alito di vita: dell'ipotetico rituale, un'interes- operata da Dio". La breve Con- Spirito sui discepoli in occasione L'ebbrezza d'amore e l'estasi così l'uomo divenne un essere vi- sante sezione comparativa, nella clusione sfocia nelle considera- della Pentecoste. In entrambi i nei canti del mistico più ispirato vente"), in linea con l'idea della quale i riti ricostruiti da Destro e zioni finali: "Non si può ignorare racconti i discepoli sono riuniti; della poesia islamica rigenerazione operata da Dio che Pesce sono paragonati a una se- che il cristianesimo dei secoli nel passo degli Atti (2, 1-41) la successivi non è coincidente con resurrezione è avvenuta, come rie di riti iniziatici coevi - da 11 Vangelo di Giovanni presenta il giovannismo. E cosa diversa. nel Vangelo di Giovanni, capito- ASISHI AMA quelli di un famoso testo di nel Prologo (1,12-13). •••«•mi II •Min mi ••I N.12 r INDICF ••DEI LIBRI DEL MESEB|

variare degli stili di rappresenta- elementi animali o vegetali zione e dei contesti psicologici. stanno a significare quasi inva- "Le immagini possono trasmu- riabilmente un elevarsi dell'uo- tare ma non evolvono mai", ri- mo al cielo o uno sprofondare corda Grossato, che pure esten- nelle regioni più oscure della Metti un anno di Indice de la sua indagine a un'area terra. Così, ad esempio, l'uo- molto più ampia di quella presa mo-leone e l'uomo-asino si tro- sotto P albero originariamente in considerazio- vano a rappresentare, nell'anti- ne da Warburg. Se infatti que- co Egitto come in India o nel st'ultimo si era arrestato nella nostro Medioevo, le possibilità sua classificazione scientifica al- rispettivamente solari e infer- le aree più vicine alla civiltà oc- nali dell'essere umano. cidentale, e cioè il mondo classi- Contrariamente a quanto av- co e la cultura europea, Grossa- viene per molti libri illustrati, to amplia il raggio d'azione an- che vengono il più delle volte che all'Oriente, di cui è speciali- scorsi solo leggendo le didasca- sta, fornendoci in tal modo del- lie delle immagini, questo volu- l'idea di Warburg una dimostra- me ha due diversi percorsi di zione molto più convincente e lettura. Quello del testo, fonda- universalmente applicabile. mentale per la comprensione Il simbolo differisce dall'alle- dell'iconologia, e quello pura- goria in quanto non rimanda a mente visivo, in cui non sono le un significato esterno e media- singole immagini, ma è il loro to, ma in qualche modo è esso insieme, il loro talvolta sconcer- stesso ciò che vuole evocare. E tante accostamento a costituire vero che, se esiste un simbolo, di per sé una lettura possibile, esiste anche un simboleggiato, alla maniera di un ermetico Mu- ma la distanza fra i due non è tus Liber. È doveroso segnalare razionale o misurabile: ci è im- infine che la veste grafica si po- possibile separare nettamente ne su livelli di eccellenza, in cui l'immagine da quella forza che al pregio estetico si aggiungono essa intende esprimere, e in ef- interessanti accorgimenti fun- fetti i simboli, nella loro più an- zionali, come le piccole carte tica origine, appartengono a geografiche in testa ad ogni pa- "quella fase antropologica in gina che ci segnalano visiva- cui l'identità fra 'atto artistico' mente l'area interessata o i fre- ed 'atto magico' inteso nel sen- quenti e precisi rimandi interni so più ampio era considerata as- ai paragrafi del testo. Il volume solutamente consustanziale". è preceduto da una stringatissi- e sotto P albero di un amico È in questo che risiede il va- ma prefazione di Elémire Zolla, lore essenzialmente "rituale" che fra l'altro critica, ironia del- L'abbonamento annuo costa 88.000 lire (8.000 a copia) del simbolo, che in effetti è la sorte, la "prefazioncina mise- Il doppio abbonamento 154.000 lire (7.000 a copia) strettamente legato, anche dal ra misera" di un altro libro sui punto di vista storico, ad altre simboli. L'abitudine di far pre- (uff. abbonamenti: tel. 011-6689823, fax 011-6699082, manifestazioni della ritualità cedere le opere degli autori me- e-mail: [email protected], conto corrente postale n. 37827102) tradizionale, quali il teatro, le no conosciuti al grande pubbli- processioni o la danza. La ric- co dalle paginette un po' svo- chissima e originale documen- gliate di qualche grosso nome tazione fotografica contenuta di richiamo è uno dei cattivi co- nel libro di Grossato, che da sé stumi più diffusi nella nostra vale il prezzo dell'opera, ci fa editoria. • Introduzione a un iconologia del corpo umano percorrere questo rituale del corpo e della sua gestualità at- L'uomo è un leone, l'uomo è un asino traverso i secoli e le civiltà più diverse, individuando nel meta- morfismo l'elemento caratteriz- NOVITÀ Alberto Ventura zante di questo itinerario. Ve- Irene Panozzo diamo così corpi che si allunga- IL DRAMMA ALESSANDRO GROSSATO, II Libro grossolane di un esoterismo da quale un idrogeologo vedrebbe no o si deformano, dèi e dee dei simboli. Metamorfosi dell'umano che appaiono sotto forme uma- DEL SUDAN baraccone e i criteri, più presen- un rabdomante. Specchio dell'Africa tra Oriente e Occidente, pp. 196, tabili ma altrettanto aleatori, L'opera di Grossato rappre- ne composite, strane commi- Presentazione di Lit 75.000, Mondadori, Milano della psicologia del profondo. I senta una eccellente introduzio- stioni di membra ed elementi 1999 simboli, al contrario, hanno non ne all'iconologia. Pur nei limiti vegetali, combinazioni presso- Gianpaolo Romanato solo una grammatica e un'orto- di un lavoro volutamente divul- ché inesauribili dell'incrocio La storia di un paese mi- Quando un essere umano grafia proprie, ma anche una lo- gativo, Il Libro dei simboli chia- uomo-animale. Tutto questo nacciato dal fondamenta- traccia un qualsiasi segno visibi- ro genetica, una storia, una geo- risce quanto metodo, precisione materiale - peraltro bene orga- lismo islamico e lacerato le è evidente che, attraverso grafia. e pazienza classificatoria siano nizzato in rubriche tipolo- da una guerra intema che quel segno, vuole trasmettere un Indagini diverse per oggetto e necessari per affrontare questo giche - è suscettibile di inter- dura da oltre 50 anni, preciso significato. Lo stesso consistenza hanno negli ultimi argomento. Il titolo del volume pretazioni diverse, a seconda pp. 304 - L. 28.000 linguaggio, proferito a voce o decenni gettato un po' di luce è, a dire il vero, un po' fuorvian- del contesto d'origine e delle messo per iscritto, non è altro sui simboli, ritrovando nelle te, poiché non si tratta di una in- intenzioni di chi lo ha generato; Giorgio Dal Fiume che un'idea rivestita di forma, icone bizantine o nelle archi- troduzione ai simboli indistinta- ma qualcosa di costante emerge EDUCARE un concetto espresso nella con- tetture medievali, nei templi mente, ma soltanto a una parte invariabilmente da questa con- ALLA DIFFERENZA cretezza udibile e visibile dei indù o negli im- di essi, quelli gerie di immagini, ed è il conti- La dimensione suoni e delle lettere. Ma mentre pianti urbanisti- cioè che si espri- nuo riferimento alle potenze interculturale nell'edu- nel caso della lingua tutti sono ci dell'antichità, mono attraverso dell'uomo, che non è un essere cazione degli adulti "Corpi che si allungano concluso e definito una volta disposti ad ammettere che essa delle precise ra- la rappresenta- Il passaggio dalla pedago- o si deformano, per tutte, ma al contrario si soggiace alle precise norme del- gioni simboli- zione del corpo gia dell'integrazione a apre e si integra con i domini la grammatica e dell'ortografia, che, con tanto strane commistioni umano o di sue quella della relazione. Un il linguaggio dei segni può appa- più disparati dell'universo che di leggi formali parti; ma il sot- aggiornamento dei percor- rire più indeterminato, casuale, di membra lo circonda, potendo assumere e concettuali. totitolo, Meta- si di educazione e socializ- privo di regole. Il fatto è che Ma queste ac- ed elementi vegetali" morfosi dell'u- caratteri e forme divine, ma tal- zazione nell'epoca della queste regole ci sono, e sono al- quisizioni, tal- mano tra Orien- volta anche pericolosamente globalizzazione e della trettanto rigorose di quelle della volta preziosis- te e Occidente, infere. Il valore positivo o nega- sintassi, ma le loro leggi sono sime, sono rimaste il più delle rimette alquanto a posto le cose. tivo, supero o infero, di ciascu- multiculturalità, più profonde e meno apparenti, volte confinate in ambiti estre- L'idea ispiratrice del lavoro è il na immagine è ciò che più col- pp. 224 - L. 22.000 e dunque il più delle volte ci mamente specialistici, e comun- vecchio progetto di Aby War- pisce di questa classificazione sfuggono. que non sono sfociate in una burg, mai portato a termine, in iconologica, e sembra essere scienza generale del simbolo base al quale lo studioso tedesco l'elemento più realmente pri- fSk Non è un caso se ancora deve mordiale dei simboli: a tutte le nascere una vera scienza dei che definisse criteri di studio intendeva proporre un atlante universalmente applicabili. Co- storico e geografico dei simboli, latitudini e in tutte le epoche ri- simboli, con metodi e parametri EDITRICE MISSIONI\RIA sì, a tutt'oggi, la figura dell'"i- che ne attestasse la permanenza troviamo questa costante, per da tutti accettati, quasi che ogni ITALIANA conologo" viene considerata in dalla preistoria al giorni nostri; cui un determinato membro indagine sul senso delle immagi- Via Corticella 1SI - 401 2* BOIOVMÌ certi ambienti accademici con una permanenza che lasciava del corpo, una sua deformazio- ni simboliche sia costretta a tel. 051/326027 - fax 051/32~?52 la sospettosa diffidenza con la immutata l'immagine pur nel ne o una sua trasmutazione in oscillare fra le approssimazioni email: ordini®emi.it - wvvu.emut Segreti e stupefatti Quattro gemme brahmsiane su versi di Goethe, Hòlderlin e Schiller Alberto Rizzuti

GIORGIO PESTELLI, Canti del desti- L'Abseiter, il solitario che at- Jupiter": Do - Re - Fa - Mi, tata, un gesto di rabbia che la componente gelehrt, dotta, della no. Studi su Brahms, pp. XII-203, tira quasi nolente l'attenzione quattro note ora in piena evi- sordina ai violini, mettendo un personalità brahmsiana; a quel Lit 38.000, Einaudi, Torino 2000 di tutti sul proprio segreto, è il denza, ora poste a irradiare bavaglio allo 'sforzato', cerca di sapere che estendendosi su mol- tipo umano a cui l'artista aderi- energia da anfratti remoti (o da contenere da ulteriori trasporti. ti dati, molto bene assorbiti, Einaudi pubblica un saggio sce d'istinto. Spesso dicendo picchi scoscesi: spostando l'o- Violoncelli e consentiva orga- rosso, e questa è una notizia. Il più di quanto non dicano i ver- biettivo verso una zona adia- contrabbassi si nizzazione, pun- saggio rosso parla di musica, e si, la musica lascia in chi ascolta cente del catalogo brahmsiano, muovono per "Do-Re-Fa-Mi, ti di vista rac- questa è - nel panorama rara- il brivido lungo del soffio inef- si può osservare come il Tema scatti lenti, tor- corciati, esclu- mente rigoglioso dell'editoria fabile: esperienze veramente domini dall'alto le Sinfonie, ri- bidi, disegnan- quattro note ora in piena sione di cose se- musicale nostrana - una notizia metafisiche sono il ritorno del- spettivamente in Do minore, Re do una figura evidenza, ora poste a condarie": è rilevante. Il sag- l'Adagio iniziale maggiore, Fa maggiore e Mi mi- che come certi irradiare energia questo, secondo gio rosso che al termine del nore). temi wagneriani Pestelli, "il vero parla di musica "Geniale Canto del desti- L'illustrazione del processo sembra avere fa- da anfratti remoti" senso dell'ac- non è una ri- no e la conclu- creativo, soprattutto là dove stidio dello stes- cademismo di stampa di Ro- tanto da suscitare sione rallentata tratta rapporti musicali puri, è il so elemento ar- Brahms, che, gnoni, Adorno o l'ammirazione e rarefatta del terreno d'elezione di Pestelli. monico in cui respira; il 'nero male inteso da alcuni suoi coeta- Mila, e questa è di un uomo inseducibile Canto delle Par- Ecco un esempio, relativo all'e- demonio' ha in odio la luce e nei, lo aveva fatto considerare una notizia ecce- che, un istante pisodio che introduce l'appari- flette la groppa come per entra- un 'Macher', un facitore, più che zionale. C'è vo- come Webern" di magia assolu- zione deWAbseiter: "il tema dei re in qualche fenditura del ter- uno 'Schòpfer, un creatore". So- luto il concorso ta carpito alle bassi incastonato nelle due pri- reno". no figlie naturali di questo frain- di Goethe, Hòl- vastità iperura- me battute presenta, in una va- I Canti del destino "non cono- tendimento l'iconografia e so- derlin, Schiller, di Brahms e di nie con un'intuizione - l'allar- riante sfigurata, il Tema Jupiter, scono l'estetica nietzscheana dei prattutto l'aneddotica brahmsia- un fine dicitore, ma alla fine la gamento della tonalità di base poi esposto in forma corretta piedi leggeri"; sono musiche nel- na; di quest'ultima vale ricorda- cinquina è uscita. Ci si porta a mediante la tripartizione equi- più avanti (...); qui, nel suo le quali Brahms ravvisa l'oppor- re l'esperienza di Rilke bambino, casa una collezione d'esercizi di valente dell'ottava - geniale profilo lesionato, il motivo 'co- tunità "di incorporare una serie che correndo un mattino in riva rara intelligenza critica: quattro tanto da suscitare l'ammirazio- me un nero demonio sorveglia di emozioni di natura intellet- a un lago affonda prima fronte e meditazioni sul destino ordinate ne di un uomo inseducibile co- la soglia dell'opera': così Kal- tuale in una scrittura intensiva, poi naso nella pancia di un uo- e precedute da un capitolo che me Webern. beck, [l'amico e primo biografo in uno slancio lirico che lascia mo grigio i cui splendidi occhi individua la costellazione dei Terzo e ultimo tratto comune di Brahms,] e non si può chiari- tuttavia scoperto lo spunto cul- azzurri s'intrawedono a stento Canti e forgia gli strumenti ne- dei Canti è un motto che, evo- re meglio l'impressione di que- turale. Infatti la concisione e la nella coltre biancastra di un siga- cessari per scrutarla. cando l'ultima sinfonia di Mo- sto esordio; che all'ascoltatore riservatezza di quelle composi- ro acceso. Oggetto delle riflessioni di zart, Pestelli chiama "il Tema ingenuo arriva come una gomi- zioni era dovuta proprio alla Un libro sull'opera densa di Pestelli sono quattro lavori co- un uomo del Nord, fisicamente rali composti da Brahms rispet- ingombrante, artisticamente in- tivamente prima (1868-71) e troverso e culturalmente onnivo- dopo (1882) il tardo e fonda- ro sembrava a priori doverne ri- mentale esordio sinfonico flettere la fisionomia ingannevo- (1876, mentre a Bayreuth s'i- L'angelico cantore le: proporzioni temibili, concet- naugura il Festspielhaus). Af- tosità accerchiante, rapporto si- frontato il tema della morte nel Massimo Scorsone gnificativo testo/note paurosa- Requiem tedesco, capolavoro su mente sbilanciato a favore di testi biblici, per interrogarsi queste. Niente di tutto ciò: Pe- sulla precarietà umana Brahms GIUSEPPINA LA FACE BIANCONI, ANTONIO ROS- assumere le pose falsamente ingenue del com- stelli raccoglie e vince la sfida SI, Le rime di Serafino Aquilano in musica, abbandona i libri sacri e sale ponimento popolaresco: massimo espediente di lanciata proprio da Rilke, uomo lento sulle spalle dei giganti: pp. 311, Lit 59.000, Olschki, Firenze 1999 una esplicita, supremamente raffinata poetica di lettere nella cui mente l'inopi- Goethe, di cui seleziona un del preziosismo. nato contatto con l'adipe aveva frammento dal Viaggio inverna- Se dovessimo oggi, a distanza di cinque seco- Ma quanto di tanta fortuna e di tanta fama lasciato il germoglio di un'oppo- le nello Harz (Rapsodia per con- li, giudicarne l'eccellenza dalle iperboliche lodi fosse pure dovuto all'ausilio dell'arte sovrana sizione bislacca fra la corpulenza tralto, op. 53) e il Parzenlied di che contemporanei entusiasti non gli lesinarono, della musica, che l'Aquilano stesso avrebbe re- della musica e la leggerezza del- Ifigenia (Canto delle Parche, si sarebbe forse davvero tentati di levare un poe- sa all'uopo ancella della propria poesia, non è la poesia. ta come Serafino ai sommi fastigi degli armonio- dato sapere con precisione, pur essendo al cor- op. 89); Hòlderlin, di cui sce- Partendo dall'analisi dei testi glie il Canto di Iperione (Canto si cori, apparentandolo, a Dio piacendo, a quel- rente del fatto che Serafino usava esibirsi di- l'angelo Israfel "i cui precordi - teste Edgar A. nanzi allo scelto pubblico delle corti signorili verbali, Pestelli guida il lettore del destino, op. 54); Schiller, del all'individuazione degli ingre- cui opus privilegia la Nenia sul- Poe, all'occasione chiosatore del Corano - sono che lo ospitavano cantando i propri versi (per i un liuto sonante". quali egli stesso avrebbe composto le arie) ac- dienti di quel valore a loro ag- la fine del Bello (Nenia, op. 82). giunto dalla mano di un compo- Rimatore celebratissimo ai tempi suoi, e cori- compagnandosi al liuto (ad lembum canendo), Oltre al tema del destino, i sitore in stato creativo di auten- feo incontrastato di quella stessa scolta di lirici giacché non si è tuttora in grado di ascrivergli Canti di questo "ciclo greco" tica grazia. Alla sicurezza con cortigiani che, dal Cariteo al Tebaldeo, ebbero con incontrovertibile sicurezza un solo brano condividono la modalità austera cui si muove fra divinità, eroi e vaghezza di manipolare le miniate tessere del musicale. Insomma, "Serafino musicista è, allo dell'espressione sovrapersonale. titani lo studioso assomma le Canzoniere secondo un proprio manieristico gu- stato attuale delle conoscenze, un fantasma", Genere in cui Brahms vantava virtù dell'artigiano, maestria e sto combinatorio per poi cimentarsi a ricompor- come recisamente asseriscono ancora i curato- lunghe consuetudini esecutive, il pazienza poco meno che infini- le in algide tarsie marmoree, irrigidendo "le li- ri della sobria, anzi scientificamente severissi- Lied corale con strumenti forni- te. Il prodotto è una prosa cesel- bere situazioni petrarchesche in acutezze con- ma edizione dei superstiti testi serafiniani cor- va modelli quali 0 Canto degli lata e trasparente che dei Canti cettose" (Bonora), a Serafino de' Ciminelli dal- redati di notazione musicale: un'edizione im- spiriti sopra le acque, una meravi- consente d'apprezzare, oltre alla l'Aquila (1466-1500) va comunque riconosciuto prontata (com'è nondimeno opportuno) a cri- gliosa pagina schubertiana su te- poesia, la complessa architettu- il merito incontestabile (ché nessuno vorrà se- teri d'una cautela filologica estrema, ma neces- sto di Goethe. Affidati a un coro ra: classica nella sua essenzialità, riamente imputargliene la responsabilità come saria, crediamo, e più che sufficiente a fare giu- per lo più misto ma di colore co- ma profondamente romantica una colpa) di aver recato non piccolo contribu- stizia dell'eccessiva corrività attribuzionistica stantemente bruno, i versi pre- nella fedeltà all'idea schilleriana to all'universalizzazione (o, meglio, all'interna- che in passato dovette indurre in errore più di gnanti di Hòlderlin e quelli sol- del nesso inscindibile tra conte- zionalizzazione) del linguaggio dolente e sospi- uno studioso. Eppure - fatta salva l'intrinseca cati dagli enigmi dei dioscuri di nuto e forma. Pestelli ribalta in- roso del malinconico amante di Madonna Laura validità concettuale della minuziosa procedura Weimar acquistano un pathos somma in modo definitivo una trasformandolo in una vera koinè poetica, larga- di verifica e collazione delle fonti manoscritte che trascende l'imbelle eroismo tradizione storiografica tesa da mente diffusa e condivisa anche al di fuori d'I- messa in opera - non ci si può sottrarre ad una romantico. L'angoscia umanissi- un secolo a fare di Brahms un talia. E spesso, in effetti, laddove l'intonazione sensazione d'inevitabile delusione dinanzi all'i- ma davanti all'indecifrabilità grande Schòpfer di musica stru- circospetta e blandamente sentimentale di uno potesi metodologica formulata, significativa di delle trame di (e fra) passato mentale, specie da camera, e un dei tanti imitatori oltramontani del Petrarca (il un radicale, irredimibile scetticismo: "Può be- presente futuro sublima in una quieto Macher di quella vocale, Petrarca, vogliamo dire, flamboyant di Maurice nissimo darsi che neanche una nota di musica musica che eleva l'individuo al considerata limitatamente al ge- Scève, del Desportes, di Pontus de Tyard, di in questo volume sia dell'Aquilano, e non c'è rango di osservatore, ammutoli- nere del Lied per voce e pia- Thomas Watson, fra i tanti) si complica di lam- argomento alcuno che possa darci certezze né to ma impavido, di uno spetta- noforte. Segreti e stupefatti, i bicchi e metafore capricciose, si può star certi di per il sì né per il no". Il fantasma resta dunque colo terribile e grandioso: la quattro Canti del destino mo- riudire una qualche eco dei virtuosistici concen- tale: né potevamo aspettarci miracoli o resurre- concrezione inesorabile del de- strano invece un'altezza di con- ti cui dette voce l'Aquilano improvvisando in zioni di alcun genere. Irride e aborre, l'angeli- stino. La chiave d'accesso al cezione, un'ampiezza di orizzon- variazioni inusitate di vieti temi psicologistici co cantore. Anche quando si tratti della dovizia cuore degli eroi senza volto dei ti e una bellezza sonora tali da tutta una fioritura di strambotti, frottole, capi- sontuosa degli apparati critici provveduti dalla suoi Canti Brahms la deposita far loro reclamare a buon diritto toli, egloghe, epistole e sonetti, piegati talora ad moderna filologia. nel verso che inaugura la Rapso- un posto non qualunque fra le dia: "Aber abseits, wer ist's?" gemme più preziose dell'arte ("Ma chi è là, in disparte?"). d'ogni tempo. r••DEiNDII LIBRI DELMESE|CFH

com'è noto, a dedicare un'altra gresso alla Lux Film, in balia di L'influenza stilistica che De- Un'eufonia parte consistente del suo tempo "volponi sopraffini" come Guido Fibre bussy esercitò su Falla viene in- all'insegnamento al Conservato- Gatti, che invitano il giovane a ri- dagata seguendo metodologie antica rio di Bari, di cui fu per lungo nunciare ai diritti d'autore che in- di sogni ben delineate che si servono di tempo direttore. vece gli spettavano. La parte più "figure stilistiche" funzionali co- Roberto Calabretto E d'obbligo, a questo punto, interessante del volume, però, è me il "clima brumoso" o il "flau- andare a un altro necrologio ri- quella dedicata alle recensioni Aurora Blardone to debussiano", prendono in portato nel testo, magistrale e che hanno accompagnato l'atti- considerazione il significato con- Fra cinema e musica del Novecento: commovente, scritto da Fellini, vità di Rota. Dalle molte "stron- ANNA RITA ADDESSI, Claude Debus- ferito a termini specifici dai sin- il caso Nino Rota, a cura di France- che all'"amico magico" dedicò cature" di Pestalozza, che critica sy e Manuel de Falla. Un caso di in- goli autori, pongono le basi per sco Lombardi, pp. 231, Lit 48.000, un lungo articolo pubblicato nel il riferimento agli elementi popo- fluenza stilistica, pp. 215, Lit 34.000, uno studio condotto attraverso Olschki, Firenze 2000 "Messaggero". Solo Federico po- lareschi presenti in alcune sue co- Clueb, Bologna 2000 l'intertestualità, oggi ancora po- La filmografia di Nino Rota, a cura teva cogliere "l'immaginazione lonne sonore e che in definitiva PAOLO REPETTO, Il sogno di Pan. co applicata alla storia della mu- di Fabrizio Borio, pp. 331, s.i.p., geometrica" dell'amico, la sua giudica questa musica come Saggio su Debussy, pp. 173, sica. Ne nasce uno stimolo utile Olschki, Firenze 1999 "visione musicale da volta cele- "merce", si passa agli apprezza- Lit 25.000, Il Melangolo, Genova allo studioso che intenda utiliz- ste, per cui non aveva bisogno di menti rivoltigli da tanti altri, co- 2000 zare più ampi criteri metodolo- Nel suo necrologio per la vedere le immagini dei [suoi] me Savinio, che lo ritiene "il più gici. scomparsa di Nino Rota, Miche- film". Le ragioni della funziona- musicale dei musici" ch'egli ab- Intorno alla figura di Debussy Le innumerevoli fonti ben do- langelo Zurletti, in riferimento al- lità della musica di Rota al cine- bia conosciuto. si è raccolto negli ultimi anni un cumentate supportano osserva- la musica del compositore ritenu- ma di Fellini nasceva, infatti, pro- Il secondo volume, curato da rinnovato interesse. Recenti stu- zioni che tendono ad arricchire to da tutti come l'inattuale del prio da questo presupposto e, pa- Fabrizio Borin, ripercorre la fil- di si sono valsi di nuove metodo- argomentazioni ormai affidate ventesimo secolo, invocava il be- radossalmente, dal suo voluto di- mografia rotiana offrendo ben logie di approccio estese anche alla ripetitività della tradizione. I neficio del dubbio. Per chi, come stacco dalla vicenda filmica. Sem- 158 schede di film per cui Nino al fenomeno della recezione e concetti di stile e di influenza, ad lui, a lungo aveva pensato di pos- pre Fellini era consapevole del Rota compose le colonne sonore. delle influenze stilistiche. esempio, vengono riconsiderati sedere la certezza del rifiuto, que- mondo interno del musicista, do- Si tratta, anche in questo caso, di Tra le pubblicazioni, partico- da diverse angolazioni al fine di sto atteggiamento assumeva un ve la realtà aveva scarsa possibi- un volume di importanza capita- lare rilievo merita il libro della rendere più chiara la definizione particolare significato, in quanto lità d'accesso. Rota era un perso- le che pone fine alle tante filmo- Addessi. Il titolo, Claude De- di "influenza stilistica". rivalutava la produzione di uno naggio magico che "passava, sci- grafie lacunose compilate fretto- bussy e Manuel de Falla. Un ca- Anche del termine "Spagna", dei grandi maestri del Novecento volava fra le cose": anche in que- losamente in pubblicazioni pre- so di influenza stilistica, riman- così caro a Falla, si ripercorrono italiano. Un maestro atipico, cer- sto sta il segreto della sua musica cedenti. Questi primi due volumi da ad un campo di indagine de- i tratti più significativi, facendo- to, che conosceva benissimo la che sembrava provenire da zone della collana "Studi dell'Archivio finito. In realtà, la ricerca si ri- ne una "chiave di lettura fonda- musica del suo presente ma che misteriose dell'immaginazione. Nino Rota" della Fondazione Ci- vela largamente approfondita, mentale per comprendere il rap- non l'accettava, perché, dice Zur- Nell'antologia edita da Olschki, ni, in definitiva, aprono una ri- toccando argomenti che inseri- porto fra i due compositori". Il letti, "conservava una fiducia illi- accanto ai saluti che costellano le flessione scientifica sull'operato scono i due musicisti in un con- volume è corredato di appendici mitata nel gioco, nel divertimen- pagine finali, troviamo molti mo- di un musicista spesso sminuito, testo più ampio. Nella sua pre- relative agli innumerevoli docu- to musicale, nel piacere dell'orga- menti dedicati al diario di Erne- se non ridicolizzato, da prece- fazione, Mario Baroni sottoli- menti consultati nell'Archivio nizzazione dei suoni secondo sta Rota Rinaldi dove, sviste ed denti lavori interamente giocati nea il modo di procedere del- "Manuel de Falla" di Granada, un'eufonia antica". Pochi, a di- errori a parte, si trova la chiave sull'aneddotica o sui luoghi co- l'autrice, che coniuga felice- tra cui riveste particolare inte- stanza di vent'anni dalla morte, per cogliere stati d'animo vissuti muni che ne hanno accompagna- mente rigore scientifico e leggi- resse il testo degli appunti presi avrebbero scommesso che sareb- dal figlio sin dal suo primo in- to l'esistenza. • bilità. durante un incontro con Debus- be rimasta qualche traccia del sy il 10 ottobre 1911. suo catalogo. Rota sarebbe so- La disamina attenta e puntuale pravvissuto certamente come non si inaridisce nell'oggettività compositore di colonne sonore, dei dati ma, seppure con alcuni grazie alle preziose collaborazio- passaggi di non immediata frui- ni che nel corso della sua vita eb- Parola e musica nell'opera del Settecento bilità, si preoccupa di cogliere la be con Fellini, innanzitutto, e poi valenza umana che un evento ar- con Visconti, Zeffirelli, Castella- Marco Emanuele tistico porta con sé. La Addessi ni, Soldati e, soprattutto, grazie conduce il lettore a considerare all'Oscar conseguito con II padri- come proprio nello spirito anti- no di Coppola. Ma del composi- PAOLO GALLARATI, L'Europa del melodramma. - più che nella tradizione dell'opera comica ita- romantico, nella ricerca di un lin- tore di concerti, musica da came- Da Calzabigi a Rossini, pp. 362, Lit 50.000, Edi- liana - il modello e il riferimento estetico per guaggio classico e universale, nel- ra, musica sacra e via dicendo co- zioni dell'Orso, Alessandria 1999 elaborare la sua rivoluzione melodrammaturgi- l'apertura alle estetiche francesi e sa sarebbe rimasto? Pressoché ca, che mira all'espressione della verità e alla non in un isolamento nazionali- nulla. Oggi, contrariamente a Dodici saggi su un periodo di storia dell'o- naturalezza. Per Gallarati nella storia della mu- stico Falla ritrovi, attraverso De- queste previsioni, vediamo come pera italiana, di impostazione simile ma di sica si devono ancora avere saldi riferimenti: si bussy, gli stilemi più autentici la musica di Rota venga sovente contenuto molto variegato, apparsi in luoghi può parlare di "progresso" e assumere punti della sua Spagna. incisa ed eseguita in festival e ras- diversi, vengono saldati e pubblicati in un per- fermi (il significato rivoluzionario della trilogia Diversa impostazione ha inve- segne musicali. Un fatto rilevan- corso ritmato in tre parti. I primi contributi in- mozartiana), alla luce dei quali analizzare anche ce il saggio di Paolo Repetto dal- te, che conferma come Rota com- dagano le ragioni dell'estetica di Ranieri de' le ombre, gli episodi meno conosciuti. Bisogna l'accattivante titolo II sogno di ponesse musica indistintamente Calzabigi, attraverso la sua produzione lettera- leggere sempre i documenti con le lenti della Pan. Malgrado la validità di alcu- per il teatro, le sale concertistiche ria o polemica (la Lulliade, la Dissertazione su prospettiva storica e conoscere bene il tessuto ni spunti, il lettore viene traspor- e per il cinema con il medesimo Metastasio, la Risposta di Don Santigliano); il culturale in cui nascono i capolavori. Pertanto tato in aeree divagazioni che fan- impegno e con lo. stesso atteggia- ceppo centrale riguarda la lettura diretta dei Rousseau viene citato più volte per interpretare no perdere di vista il filo condut- mento, secondo una visione stret- libretti viennesi non mozartiani di Da Ponte, Così fan tutte nel quadro della polemica contro tore. Così come nei boschi miste- tamente artigianale dell'atto com- accompagnata da due interventi su Mozart un mondo dominato dalle regole dell'artificio riosi in cui vagano Pelléas e Mé- positivo. (Mozart e la commedia nel secolo XVIII, L'e- (ma il codice della comunicazione artificiosa nigma di Cosi fan tutte)-, rossiniana l'ultima se- produce anche Bellezza: Mozart lo sa e lo sot- lisande, si rischia infatti di smar- Queste considerazioni vanno zione (la riflessione critica sul Pesarese negli tolinea con nostalgia nell'enigmatica partitura); rire l'orientamento tra "guglie fatte nel salutare la pubblicazione scritti di Carpani; il saggio su dramma e ludus il saggio rossiniano in cui si analizzano le cate- bombate come enormi canditi di dei due interessanti volumi che in Italiana e Barbiere-, Per un'interpretazione gorie di dramma e ludus nelle opere comiche, cristallo, fibre di sogni, fiumi di Olschki gli ha dedicato nella veste del comico rossiniano). Autori, polemiche, te- nonché la dimensione temporale della dramma- rose in piena e riverberi di pupil- di compositore di musica per il ci- sto poetico e musicale vengono di frequente ri- turgia rossiniana, finisce col chiamare in causa le sbarrate". Talvolta non risulta nema. Non a caso, il primo di es- condotti alla humus culturale dell'epoca, con Hegel. agevole separare l'intervento del- si, curato da Francesco Lombar- rapidi ma decisivi excursus nel territorio della l'autore dalle citazioni poiché il di, custode della memoria del Nell'ultimo contributo Gallarati svolge un'o- linguaggio non muta di tono e la letteratura, del teatro, della filosofia contem- riginale interpretazione del comico in Rossini, musicista e segretario dell'Archi- poranei agli autori esaminati. lettura viene resa poco scorrevo- vio Rota alla Fondazione Giorgio sulla scorta delle recenti applicazioni della cate- le dall'uso ridondante delle vir- Cini di Venezia, s'intitola Fra ci- Succosi e intriganti i contributi più recenti, goria bachtiniana del carnevalesco al teatro di golette. nei quali la forma dell'intervento (la relazione a Plauto: teatro nel teatro, metateatro, gioco illu- nema e musica del Novecento: il I riferimenti a Poe, Baudelaire, un convegno) costringe il musicologo a una sionistico sono le chiavi di una drammaturgia caso Nino Rota. Lombardi stesso, D'Annunzio e al vigore intellet- maggiore chiarezza espositiva, specie quando opposta a quella del "realismo quotidiano" che nella sua pregevole introduzione tuale che ferveva intorno a De- riassume alla breve i risultati dei suoi studi pre- fa capo a Mozart. Le pagine migliori sono quel- al volume, che via via raccoglie se- bussy si concretizzano in inte- cedenti, per definire nuovi orizzonti: il fulcro le in cui si osano lucide sintesi, senza paura di zioni di diari, lettere, critiche e re- ressanti citazioni che richiede- dell'interesse rimane sempre il rapporto parola- schematizzazioni, ma in ogni saggio affiora una censioni sottolinea come Rota, ar- rebbero commenti, confronti e musica nell'opera del Settecento, ma l'oggetto dimensione pacata, non polemica, del parlar di rivato al cinema "forse per neces- conclusioni (pur conservando la viene considerato di volta in volta da angolatu- musica, e del parlar bene, con un linguaggio che sità forse per caso" negli anni leggerezza del libero fluire), uti- re diverse. È il caso di Mozart, autore sul quale non conosce la provocazione, ma solo la sicu- trenta, avesse già scritto allora li al lettore e allo studioso forse la ricerca di Gallarati si è soffermata a più ri- rezza del taglio, la pazienza dell'analisi; su tutto molte opere che gli avevano pro- più di passaggi sfuggenti come: prese nel corso degli anni; ora, nel saggio su si stende una prosa garbata, senza inutili com- curato soddisfazioni nell'ambito "a volte l'impazienza cresceva, e Mozart e la commedia, l'opera del musicista plicazioni tecniche, ma attenta a evitare trascu- della musica di tradizione colta. il calore del desiderio si riverbe- viene collegata a Lessing, Diderot e Goldoni. ratezze e a conservare un colore personale, in Certo, a un preciso momento del- rava in parole di smalto che de- Appassionato spettatore di teatro, a Vienna parte simile a quello di alcune pagine del suo la sua vita il cinema assorbì quasi coravano il vetro dell'attesa". Mozart trova proprio nella commedia in prosa maestro Massimo Mila. interamente le sue energie, ma in Un punto di partenza, comun- lui fu sempre presente l'anelito a que, per ulteriori approfondi- comporre musica d'ogni genere e, menti. • [

Il bello portanti raccolte museali. Ogni ci. Naturalmente non è stato si trattasse di movimento di arti- voce è accompagnata da una ric- possibile concedere a tutte le vo- Di fronte sti o d'importazione di opere, ca bibliografia ragionata. Nel ci lo spazio che è stato garantito tanto da Bisanzio quanto dall'Eu- quotidiano corpo delle voci sono inserite al- alla miniatura, di modo che lo all'Antico ropa continentale. cune illustrazioni in bianco e ne- sviluppo di alcune è un po' con- La raccolta degli scritti di Va- Michele Tornasi ro. L'apparato illustrativo è tratto, come appare nel caso del- Alessio Monciatti lentino Pace sull'arte a Roma nel completato da sessanta tavole a la Porcellana. Nonostante la bre- Medioevo coglie queste specifi- colori fuori testo. vità, sono particolarmente ap- cità o, per usare le parole del- Arti minori: Enciclopedia tematica Le persistenza nella nostra prezzabili le voci Cuoio (Ales- VALENTINO PACE, Arte a Roma nel l'autore, la "situazione di esem- aperta, a cura di Cinzia Piglione e cultura di modalità di approccio sandro Della Latta), che offre Medioevo. Committenza, ideologia e plare coesistenza di forze - l'An- Francesca Tasso, pp. 412, 60 taw. ottocentesche si rivela non solo una chiara sintesi su un argo- cultura figurativa in monumenti e li- tico, Bisanzio, l'Occidente"; nel- col., Lit 158.000, Jaca Book, Milano nell'ordinamento delle voci, ma mento che in Italia è poco fre- bri, pp. 509, Lit 70.000, Liguori, la consapevolezza che "il senso 2000 anche nella loro scelta. La voce quentato dagli studi, e Vetro do- Napoli 2000 del loro apporto possa esservi più ampia, che occupa quasi ot- rato (Tasso), che presenta sinte- colto senza prevaricazioni ege- La nascita dei musei di arte tanta pagine, è quella sulla Mi- ticamente una tecnica confinata Le condizioni socioculturali in moniche dell'una sull'altra" e decorativa in Europa nella se- niatura. Arte applicata a pieno per lo più in ambiti specialistici. cui si sviluppò l'arte a Roma nel nella convinzione che "di fronte conda metà dell'Ottocento è le- titolo ancora per uno studioso Ragioni analoghe impongono di Medioevo furono strutturalmen- ad un monumento lo storico de- gata alla convinzione che fosse ve oggi cercare di cogliere so- necessario offrire agli artigiani e prattutto le motivazioni intellet- agli industriali strumenti per ri- tuali, la ragione delle scelte che sollevare le arti applicate dallo fanno sì che esso si configurasse stato di decadenza in cui versa- L'Ottocento da collezionista nel suo specifico aspetto". vano. Sul modello del primo e L'autore della ricerca rivolge più prestigioso di questi musei, l'attenzione di preferenza alla il South Kensington di Londra Maria Perosino committenza e alle tipologie di (oggi Victoria and Albert Mu- oggetti più significative da quel seum), sorsero a Vienna, Berli- CESARE DE SETA, Il secolo della borghesia, Berlino, ci viene detto, sono le capitali, i luoghi punto di vista; cosicché a utili no, Parigi istituzioni analoghe, 2 voli., pp. 574, s.i.p., Utet, Torino 2000 che contano. Qui e non altrove si rinnovano le pagine di inquadramento di fe- in cui a una scuola di disegno era ragioni della creatività, le idee e i dibattiti si fan- nomeni già noti si alternano associata una collezione di ope- Inventariare un secolo, ordinarlo, metterlo no eventi visivi. Ecco, appunto, visivi. Perché quelle che hanno aperto - per la re, originali o calchi, che servis- negli scaffali giusti. De Seta affronta l'Ottocento quello che si ricava dalla lettura di questo libro verità non sempre con la merita- sero da guida agli artisti per rag- con l'animo di un collezionista. La sua, certo, è è non tanto, o non solo, un catalogo di materia- ta fortuna - nuove branche di giungere l'auspicata sintesi del in prima istanza collezione di immagini, ma an- li, ma la storia della costruzione di un immagi- studio su argomenti e materiali bello con l'utile. Per favorire lo che, come insegna Calvino, un diario di viaggio, nario, cui concorrono, di volta in volta, arte, ar- trascurati, seppur tutt'altro che studio dei modelli del passato da di sentimenti, di stati d'animo, di umori. "Non chitettura, design, fotografia. marginali. E merito infatti del- parte degli artisti, le collezioni c'è opera di cui si discorre in questo volume che l'autore aver avviato lo studio dei musei vennero ordinate se- Sottotraccia la convinzione che lo scenario non sia stata parte della diretta e personale espe- in cui l'opera si costruisce e si svela - atelier, sa- della miniatura "romana" del se- condo criteri tipologici, in base rienza", avverte nell'introduzione. colo XIII (Per la storia della mi- alla funzione dei manufatti, o se- la di esposizione, accademia, metropoli e Mettere in fila le cose, da David a Cezanne (o, niatura duecentesca a Roma); l'a- condo i materiali. quant'altro - sia elemento fondativo, costituti- come preferisce l'autore, dal Congresso di Vien- vo del suo farsi. Basta pensare a quella gigante- ver articolato l'indagine sulla L'approccio ottocentesco a na all'inaugurazione della Tour Eiffel), non è sca disneyland che furono le esposizioni univer- committenza non strettamente questi problemi condiziona an- impresa di poco conto. Unica strada possibile sali, in cui esperienza del luogo e degli oggetti papale dello stesso secolo (in cora la nostra percezione delle pare essere quella di costruire degli itinerari, di esposti si confondono e si saldano negli occhi particolare quella benedettina e arti decorative, fin nella termi- seguire passo a passo il dipanarsi di percorsi dei visitatori. aristocratica: Committenza bene- nologia che usiamo per definirle, biografici contraddittori, sfuggenti all'applica- Le città diventano così personaggi, attori di dettina a Roma: il caso di San che in quel contesto ha la sua zione di una griglia storiografica acquisita. La questa messa in scena infinita che altro non è Paolo fuori le mura e Commit- origine. Su questi condiziona- storia di Blake, delle sue che la messa in scena del tenza aristocratica e ostentazione menti e sulla fortuna storica del- opere visionarie, delle sue presente. "Noi abitiamo, araldica nella Roma del Duecen- le arti applicate riflettono breve- difficoltà materiali, non è siamo l'oggi", dicono all'u- to)-, l'aver prodotto nuovi con- mente Liana Castelfranchi Ve- quella di Canova. Eppure nisono i protagonisti di que- fronti formali, svincolati da gas e Anna Menichella nelle loro entrambi partecipano del sto "secolo della borghe- schemi interpretativi troppo ri- prolusioni al dizionario, dedica- medesimo "groviglio di ten- sia", stordito e ignaro della gidi spesso risultati penalizzanti. te rispettivamente a II ruolo del- sioni intellettuali ed ideali", malattia, nonostante si sia I contributi ora pubblicati nel- le arti minori nel medioevo e a La se ne fanno interpreti. Co- aperto con Goya e chiuso la collana "Nuovo Medioevo", nascita del design. A queste, e al- me, di lì a poco, faranno con Munch. diretta da Massimo Oldoni, so- la ricca prolusione di Cinzia Pi- Daguerre e Maxime du • no tutti apparsi nel corso di due glione su Centri di produzione in È legittimo dunque pen- Camp, raccontando Parigi e decenni (ad eccezione di uno, Italia tra rinascimento e manieri- sare che questo libro sia an- l'Egitto, incantati prima an- inedito), cosicché talvolta si so- smo, è affidato il compito di che, da ultimo, una rifles- cora che dalle immagini dal- no imposti aggiornamenti sugli tracciare la cornice storica entro sione sull'archeologia del le opportunità che offre la sviluppi intercorsi: i puntuali, e cui collocare i dati forniti nelle contemporaneo. E suggeri- fotografia di cambiare il puntuti, post-scripta ne danno singole voci. Avrebbe potuto es- sca tra le righe che le palin- modo di guardare, dunque ampio conto e testimoniano di sere questa la sede sia per soffer- genesi allora avviate siano di testimoniare il mondo. riflesso l'appassionata intensità marsi più diffusamente sugli stu- ancora aperte, e ci appar- del dibattito critico. Ma se que- di che hanno determinato il no- Occorre, innanzitutto, di- tengano più di quanto la sti sono utili anche come aggior- stro modo di considerare la arti segnare una geografia, di- storiografia corrente ci invi- namento bibliografico, qualche suntuarie (Wickhoff, Riegl, Fo- chiararla: Londra, Parigi, ti a credere. riserva va espressa circa la rac- cillon), sia per orientare più colta dei testi in sezioni intenzio- esplicitamente il lettore su crite- nalmente omogenee, che però ri di ordinamento e obbiettivi non possono sempre esserlo, per del dizionario. come Pietro Toesca, che le riser- segnalare l'eccellente voce Araz- te diverse da quelle di qualsivo- vava un distinto paragrafo all'in- zi firmata da Nello Forti Grazzi- glia altro centro. In primo luogo i la natura stessa di raccolta e per Ciascuna voce tratta di una terno del capitolo sulle arti mi- ni, che fornisce un panorama af- monumenti antichi erano una la meritoria articolazione che li specifica tecnica (ricamo, com- nori nei suoi volumi sull'arte fidabile della materia senza sa- presenza incombente, e nei lun- contraddistingue. Per le stesse messo) o di un materiale (avo- medievale e trecentesca in Italia, crificare la ricchezza e la preci- ghi secoli del Medioevo si attinse ragioni si sente la mancanza di rio, cuoio), secondo un'articola- la miniatura è oggi considerata sione dell'analisi in nome della in continuazione, quando non ai un indice dei nomi e di un ade- zione debitrice appunto dei cri- ormai un'arte maggiore, soprat- chiarezza, e la voce Tessuto, loro materiali, al loro patrimonio guato apparato iconografico. teri di classificazione ottocente- tutto per epoche come l'alto me- compilata da Domenica Digilio formale. Fu questo un fattore di Ciò nonostante l'organicità schi. Data l'importanza che in dioevo o l'età romanica, in cui e Francesca Piccinini. Stupisce continuità tanto d'insieme del questo modo si riconosce alle essa svolge un ruolo trainante ri- invece l'assenza di alcune tecni- forte che è diffi- volume non è tecniche di lavorazione, a queste spetto ad altre tecniche. Se dun- che che avrebbero meritato di cile, per taluni "Di fronte compromessa, tendenzialmente è dedicata la que il suo inserimento in questo essere inserite nel dizionario: le elementi, motivi e la sua lettu- prima parte di ogni voce: esem- contesto può di primo acchito armi e armature, ma soprattutto e schemi figura- a un monumento ra rappresenta plari le sezioni sull'arazzo, sulla sorprendere, la voce è comun- l'ebanisteria. tivi, distinguere lo storico deve cogliere una delle rare Glittica, sull'Incisione, sul Rica- que benvenuta per la sua utilità. fra recupero e Data la struttura delle voci, le motivazioni occasioni - an- mo, sullo Smalto, sul Vetro dora- Soprattutto le sezioni relative al- resta affidato al lettore il com- conservazione o, che per il non to. Meno considerato è il valore le tipologie del libro e alla loro pito di meditare sul ruolo gio- se si vuole, fra ri- intellettuali" specialista simbolico delle materie, che in descrizione, e alle tecniche e ai cato dalle singole tecniche nelle nascita e affiora- per affronta- certe epoche gioca invece un luoghi di produzione (dovute a varie epoche, sulla gerarchia mento. Sostan- re contestual- ruolo determinante. La parte Francesca Lollini, Cristina delle arti e sui rapporti fra le ziali furono inoltre gli innesti cul- mente le molteplici componenti centrale e più ampia della voce Quattrini, Fabrizio Tasso) si se- tecniche nei diversi momenti turali di matrice diversa che a più dell'arte a Roma nel Medioevo traccia un profilo dell'evoluzio- gnalano per la ricchezza di infor- storici, sulle ragioni della fortu- riprese intervennero su questa e per riflettere sui meccani- ne storica della singola arte. mazioni e l'acume nell'imposta- na o del declino di ciascuna ar- orditura, attratti dalla sede della smi precipui che sottendo- Grande attenzione è riservata ai re i problemi. Un approccio ti- te, anche se spunti e materiali Curia e favoriti dalle stesse rela- no ora la committenza, ora la problemi del collezionismo e al- pologico avrebbe potuto aggiun- di riflessione abbondano nelle zioni internazionali intrattenute produzione, ora la fruizione ar- la presentazione delle più im- gere interesse anche ad altre vo- voci migliori. • dalla gerarchia ecclesiastica, che tistica. • s i N G 4 7 • I

Si immagini che i grandi paesi europei, con Italia al Che un piccolo o grande "risparmiatore" possa par- seguito, abbiano davvero il destino di inseguire e di MINIMA CIVILIA tecipare con competenze di lungo termine a un tale raggiungere finalmente la american way oflife - e che mercato è certamente impossibile. Gli unici compe- quindi anche da noi accada, come in America secon- Incompetenze globali tenti sembrano poter essere coloro che, manipolan- do l'"Economist", che due terzi dei votanti possieda- done gli scambi, ne manipolano anche le regole. La no azioni di società, siano cioè a qualsiasi titolo, di- di Franco Rositi situazione è dunque diversa, peggiore, rispetto a retto o indiretto, degli azionisti. Cosa accadrebbe al- quella del mercato di cui parlava Keynes, dotato di la democrazia se essa divenisse pertanto sostanzial- serie regole istituzionali. E, d'altra parte, è dubbia la mente fondata su di una cittadinanza degli azionisti e natura di un soggetto politico che immetta politiche dunque dei giocatori di borsa? Il "nazionalismo del economiche su tale mercato: poiché si tratterebbe co- marco", che Jiirgen Habermas temeva per la Germa- munque di un soggetto che interviene in un mondo a nia, e che significa la riduzione degli ideali di cittadi- scarsa regolazione giuridica, egli dovrebbe necessa- nanza all'orgoglio del successo economico nazionale, riamente interpretare la logica della potenza imperia- sarebbe certamente almeno più comunitario della le, legibus soluta. nuova, per fortuna ancora un po' immaginaria, de- Che sorgano resistenze istintive e paure irriflesse mocrazia iperindividualista dei giocatori di borsa. dinanzi ai nuovi mercati mondiali è dunque ben Come qualcuno ha già detto, e come già forse acca- comprensibile. Anche il più disinformato dei cittadi- de qua e là, potrebbero darsi casi di grave conflitto fra ni ha potuto in questi anni intuire che la deregulation interessi contrastanti: per esempio, il lavoratore che invocata da tanti non è altro che l'immissione delle possiede un pacchetto di azioni sarebbe tentato di vo- nuove forme di scambio internazionale entro i recin- tare per partiti conservatori che promettono alle ti della propria nazione. Forse la conseguenza che aziende la totale flessibilità del mercato del lavoro; dobbiamo più temere da questa spontanea diffusa con questo voto egli favorirebbe l'incremento di valo- percezione è che non solo incrementi la sensazione di re dei suoi risparmi, tuttavia metterebbe a rischio nel- non essere informati (una sensazione che potrebbe lo stesso tempo il suo posto di lavoro. Ma da una "cit- nomisti dovrebbero riprendere le preoccupazioni di perfino incentivare la partecipazione politica), ma tadinanza degli azionisti" potrebbe anche emergere, Keynes, in un contesto che presenta qualche ulterio- che si diffonda l'idea che non si possa in nessun caso secondo l'opinione di altri, un positivo movimento re difficoltà. essere informati. collettivo orientato a esigere dai governi nazionali e da L'importante lavoro di Maria Rosaria Ferrarese, Le L'impossibilità di essere informati potrebbe far altre autorità internazionali una nuova politica di con- istituzioni della globalizzazione (il Mulino, 2000), crescere l'apatia politica, ma anche, cosa senza dub- trollo dei mercati azionari, e nuove misure per incre- raccoglie, organizza e valuta una ricca letteratura in- bio peggiore, potrebbe far sì che nella cultura comu- mentare la trasparenza di questi mercati. ternazionale che ha messo in luce la progressiva ero- ne la stessa partecipazione politica si assimilasse a un Chi coltiva questa speranza attribuisce alla schiera sione della sovranità degli Stati e degli ordinamenti gioco in cui si gioca d'azzardo. A mercati opachi e degli azionisti un desiderio di raziona- giuridici nazionali di fronte alla cresci- vertiginosi corrisponderebbe una vita politica opaca lità economica che è invece da dimo- ta del mercato internazionale. Nelle e vertiginosa, nella quale si fanno scendere in campo strare. Gli indizi di cui si dispone, per "A mercati opachi pieghe della fitta rete mondiale di le proprie indiscutibili e imponderabili opzioni (co- esempio gli enormi guadagni di borsa scambi si assiste alla formazione di me negli spoti). di alcuni "grandi" giocatori o specula- e vertiginosi convenzioni, accordi, pattuizioni a ca- Il volume di Maria Rosaria Ferrarese, che si astiene tori a scapito di una miriade di piccoli corrisponderebbe rattere eminentemente privato, gestiti dal trarre queste conseguenze, dedica anche alcuni giocatori, e così la convergenza cieca una vita politica da soggetti diversi da quelli istituzio- paragrafi ai tentativi che sono in atto per riorganizza- di tanti piccoli risparmiatori nell'ac- nali che hanno tradizionalmente ca- re un diritto internazionale che permetta una global quisto di titoli gonfiati della neiv eco- opaca e vertiginosa" ratterizzato la scena della regolazione governance dei mercati e abbia poteri di costrizione. nomy, fanno pensare che molti acceda- giuridica. Si produce per questa via Il lettore ne riceverà lo stimolo per comprendere co- no al risparmio azionario con una un "diritto globale" il quale, anziché me la perpetuazione delle nostre democrazie dipen- mentalità più vicina a quella del giocatore d'azzardo essere la statuizione pubblica di regole ex ante, è un da, tutt'altro che dall'effervescente folla degli azioni- (salvo qualche filistea parziale assicurazione contro il insieme di adattamenti con cui soggetti privati, talo- sti, da una ripresa della severa speranza di Kant in un rischio) che a quella dell'investitore razionale. ra anche mediante oscuri accordi ad hoc con governi diritto cosmopolitico. Già più di sessant'anni fa John Maynard Keynes nazionali, razionalizzano la convergenza aveva trattato con molta diffidenza l'ipotesi di una ra- dei vari interessi privati. Una pletora di Giuseppe M. Costanzo zionalità del mercato di borsa, e le sue considerazio- nuovi "mercanti del diritto", in particolare Un giovane ricercatore universitario ni, fondate sulla confutazione dell'idea che i risparmi grandi studi legali, affolla questo mercato DIMENTICANZE scopre per caso si tramutino automaticamente in investimenti, non ubiquitario. E-mail: [email protected] nell'hard-disk di un computer di secondamano sono state smentite. Proprio la difficoltà di affidarsi a Potrebbe sembrare che stia rinascendo la Internet: http://diqilander.iol.it/9costanzo tutti gli scritti di un oscuro poeta, mercati azionari soggetti a irragionevoli ondate di ot- medievale lex mercatoria, ed è invece cosa morto nel più totale anonimato. timismo e di pessimismo, imprigionati in una logica tutta diversa: "se infatti [la lex mercatoria di («Sii?".'. M.<.iDIANZI) Suggestivo come un giallo, di scommesse a breve termine, e d'altra parte neces- oggi] mantiene il carattere della autocostitu- d questo romanzo sariamente sforniti di una solida base cognitiva per zione, poiché è oggi, così come era ieri, un •E") m coinvolge subito il lettore e calcoli razionali di largo respiro, spingeva Keynes a diritto creato dagli stessi gruppi sociali che n e lo proietta in un mondo valutare positivamente il ruolo di un soggetto politi- ne fanno uso, essa è invece profondamente t accademico-editoriale' i co - lo Stato, evidentemente - che potesse decidere diversa poiché non è più radicata in una tra- c corrotto a di favorire gli investimenti a lungo termine, e produr- dizione". Si tratta di un diritto volubile, assi- n in cui arbitrio, arroganza e superficialità z re il corrispondente clima di fiducia. Oggi, di fronte milabile a una radicalizzazione estrema della e possono determinare all'incremento del mercato azionario, alla sua pene- common law americana, ma perfino privo di la vita 0 la morte di un intellettuale. trazione diffusa e alla sua mondializzazione, gli eco- qualsiasi pur vaga cornice costituzionale. Editrice Nuovi Autori, pp. 94 - L. 18.000 L'opera di divulgazione del biografia tutta costruita a ri- Il filosofo, pensiero bruniano è poi pro- dosso d'una tesi ormai respin- seguita, durante quest'anno ta in realtà da tutti gli speciali- l'umanista, giubilare, con alcuni inter- sti di Bruno, perché ritenuta w venti brevi e introduttivi, che infondata, e formulata quasi vanno dal testo d'una confe- dieci anni fa dallo storico in- il mago renza tenuta da Giovanni glese John Bossy, il quale ri- <3 Aquilecchia nel 1996 (Bruno tenne che il Nolano fosse stato nel suo tempo, La città del so- G una spia presso l'ambasciata le, pp. 22, Lit 3.000) fino allo di Francia a Londra per conto Negli ultimi anni le ricerche e gli scritti su Giordano scritto di Giuseppe Gangi (Rinascimento e naturali- d'Elisabetta I. In realtà, questo testo utilizza acritica- Bruno hanno subito un incremento notevole in ragio- smo: Giordano Bruno, Del Bucchia, pp. 43, mente quasi tutte le informazioni storiche su Bruno, in ne d'un rinnovato interesse per la filosofia e la biogra- Lit 11.000), il quale s'occupa del Nolano soltanto nel- gran parte derivanti dalle carte processuali, che non so- fia d' uno dei più importanti filosofi del Rinascimento. le ultime pagine ascrivendolo al filone dell'ermetismo no sempre attendibili nella rievocazione di date, fatti, In particolare questo anno, quattrocentesimo anniver- magico, secondo un'interpretazione ormai diffusa dal persone e azioni - come lo stesso autore rileva -, senza sario del rogo, si pone senz'altro in tale prospettiva: al- 1964, quando comparve l'importante lavoro di Fran- mai approfondire né storicamente né filosoficamente gli meno una decina, infatti, sono i titoli editi in italiano ces A. Yates, Giordano Bruno e la tradizione ermetica argomenti, ma limitandosi a una narrazione in bello sti- 2 nei quali è possibile vedere riflessi i diversi punti di vi- (Laterza, 1989 ). Più interessante, per quanto sempre le della vita di Bruno, ammantandola di mistero al fine sta che animano l'interesse degli studiosi, ma anche la di natura introduttiva e con uno sguardo che privile- di renderla, chissà perché, più avvincente. curiosità del pubblico meno avvezzo a frequentare il gia più l'ottica della lettura personale e attualizzante Tentazione cui non sfugge nemmeno l'ennesima bio- mare di lotte senza fine della filosofia. che quella scientifica, è il lavoro di Enzo Mazzi (Gior- grafia romanzata di Eugen Drewermann (Giordano Un primo aspetto da considerare concerne l'edizio- dano Bruno. Attualità di un'eresia, prefaz. di Giovan- Bruno. Il filosofo che morì per la libertà dello spirito, ne dei testi di Bruno: argomento spinoso data la com- ni Franzoni, manifestolibri, pp. 109, Lit 14.000), il Rizzoli, pp. 306, Lit 16.000), testo che mescola ele- plessità del lavoro filologico indispensabile per mette- quale a partire dall'esperienza del cattolicesimo socia- menti biografici a costruzioni del tutto immaginarie e re a punto le lezioni definitive di scritti assai comples- prive di riscontri reali, nozioni filosofiche a deduzioni si e di non facile lettura. In questa direzione Les Bel- del tutto prive di fondamento. Alla presunzione di di- les Lettres hanno intrapreso dal 1993 la pubblicazione Bruciate Bruno re cose più vere e intelligenti senza in realtà occuparsi delle CEuvres complètes degli scritti del filosofo di No- dei testi di Bruno né di ricostruire i rapporti che egli la in edizione critica, avvalendosi del lavoro filologico ebbe con gli uomini del suo tempo non sfugge nem- ormai cinquantennale di Giovanni Aquilecchia. o rispettate la sua città meno il nuovo libro di Giuliana Conforto (La futura Assumendo questo come testo di riferimento, la scienza di Giordano Bruno e la nascita dell'uomo nuo- Mondadori ha pubblicato una "nuova" versione dei di Fabio Raimondi vo, Noesis, pp. 197, Lit 28.000), la quale non demor- Dialoghi filosofici italiani (a cura e con un'introduzio- de nella sua voglia d'attualizzare Bruno interpretando- ne di Michele Ciliberto, Mondadori, pp. CXIV-1546, lo come un anticipatore delle più recenti teorie fisiche, Lit 85.000), i cui testi "sono stati riscontrati in modo mescolando esoterismo e meccanica quantistica, astro- e sistematico con le prime stampe, ed emendati da refu- logia e filosofia della mente, ermetismo e teoria della si e imperfezioni che, in alcuni casi, ne compromette- relatività, saggezza orientale e arte, nel pieno rispetto vano il senso. Inoltre, quando è sembrato utile ai fini dei canoni della superficialità e dell'estetismo propri di una più agevole lettura dei dialoghi, si è intervenu- della New Age purtroppo imperante. ti sulla punteggiatura". I criteri adottati hanno però Di ben altra caratura sono i due testi con i quali suscitato un'aspra polemica (che qui non è possibile chiudo questa rassegna. riassumere né affrontare) tra Aquilecchia e Ciliberto, Il libro di Sandro Mancini (La sfera infinita. Identità e assurta pure alle cronache dei quotidiani nazionali. Da differenza nel pensiero di Giordano Bruno, Mimesis, un punto di vista prettamente scientifico però va fatto pp. 314, Lit 35.000) s'occupa d'alcuni aspetti prettamen- notare che mentre ogni singolo volume delle Belles te metafisici delia filosofia di Bruno, cercando di rico- Lettres ha una nota filologica che illustra i criteri del- struire il pensiero del filosofo e non quello del mago er- l'edizione, questa invece manca nel volume della Mon- metico. L'onnicentrismo è il concetto cardine della filo- dadori, che invece ha l'indubbio vantaggio d'essere sofia bruniana, la quale cerca attraverso la ripresa di Co- più maneggevole (un solo tomo contro sette) e, in pro- pernico di soppiantare sia il teocentrismo medievale sia porzione, più economico. l'antropocentrismo dell'Umanesimo. Attraverso un con- Accanto a queste importanti imprese editoriali va fronto serrato con Cusano (e Montaigne), l'autore ritiene poi situata la pubblicazione di singoli testi bruniani, che Bruno dispieghi "la sua filosofia onnicentrica in due magari con nuovi commenti e traduzioni, di cui è le vede in Bruno l'emblema della repressione contro- filosofie parallele e complementari, qui denominate la via esempio Giordano Bruno, La magia e le ligature (a cu- riformistica che inaugurò la modernità, ma la cui espe- analogica della differenza e la via dialettica dell'identità", ra di Luciano Parinetto, Mimesis, pp. 151, Lit 26.000), rienza mutatis mutandis può parlare ancor oggi a chi, ossia in un pensiero dualistico e uno monistico, che non che propone una nuova traduzione di due degli scritti "dopo quattrocento anni, perplesso se non angosciato consentirebbero di schiacciarlo sulla dimensione dell'im- di Bruno appartenenti al novero delle cosiddette di fronte al dominio spesso violento di una tecnica manenza, ma nemmeno di continuare a leggerlo all'in- 1 "opere magiche", ossia il De magia e il De vinculis in senz'anima fondata drasticamente sul principio d'i- terno della contrapposizione statica tra questa e la tra- genere, scritti probabilmente a Helmstadt nel 1589 e a dentità e non-contraddizione, di fronte a chiese e reli- scendenza. Ciò cui si punta invece è mostrare come Bru- Francoforte nel 1590. gioni che predicano l'amore e denunciano l'ingiustizia no dinamizzi il rapporto tra le due sfere mostrandone la Una delle basi sulle quali s'è costruita nei secoli la fa- ma in modo moralistico, senza mettere in causa la pro- reciproca reversibilità nell'immaginazione. Ne viene fuo- ma di Bruno è il processo che egli subì a Venezia prima pria identità e la verità esclusiva e assoluta del proprio ri un Bruno incagliato nell'aporia del rapporto irresolu- e a Roma poi (1592-1600), di cui vengono ora ripubbli- dio e dei propri dogmi, sia ancora qui a interrogarsi bile tra perdita del centro e moltiplicazione dei centri, tra cati, in una comoda edizione tascabile, alcuni materiali come fermare il fiume del sangue". Un Bruno certo perdita del senso ed esplosione dei sensi: un Bruno tragi- con intento divulgativo: le denunce di Giovanni Moce- idealizzato: irenista e umanista, mago ermetico e natu- co e dilaniato dall'ottimismo della nuova epoca annun- nigo all'inquisizione veneziana, il Sommario redatto a ralista, impegnato nella costruzione d'una filosofia ciata dal vangelo copernicano e dal pessimismo del ripe- uso degli inquisitori nel 1598 e alcuni dei documenti uf- dell' amore universale, ma l'operazione ha comunque il tersi incessante delle vicende storiche, della vanitas delle ficiali che scandirono gli ultimi giorni del filosofo di pregio di mostrarlo nella sua decisiva veste politica. Il infinite manifestazioni dell'Uno, tutte incapaci di sottrar- Nola (Atti del processo di Giordano Bruno, a cura di Da- rogo di Bruno fu di natura politica, perché egli com si all'impetuoso fluire eracliteo delle forme. vide Dei, Sellerio, pp. 231, Lit 15.000). Le vicende le- batté una lotta in nome della cultura popolare, del sa- Il libro di Saverio Ricci (Giordano Bruno nell'Europa gate al processo sono, in realtà, un altro degli aspetti as- pere vivo di "streghe" ed "eretici", contro l'intolleran- del Cinquecento, Salerno, pp. 649, Lit 56.000) ha invece sai delicati della vicenda bruniana, non solo per l'anda- te razionalità repressiva della Chiesa romana. La mor- un'impostazione storica e più attenta alla ricostruzione mento del procedimento e per le oscurità che lo avvol- te di Bruno significò la rinuncia a una modernità di- dei contesti entro i quali Bruno si trovò a vivere e al cui gono, ma anche per le stranezze che riguardano la sor- versa, più tollerante e aperta ai molteplici linguaggi contatto sviluppò il suo pensiero. L'autore ripercorre te dei verbali. Mentre, infatti, ci sono note le trascrizio- che strutturano l'esistenza, cioè alla possibilità di con chiarezza e dovizia di particolari la biografia del No- ni degli interrogatori in terra veneziana, non si sa quasi un'umanità riconciliata nel cristianesimo e non atea, lano in tutte le sue fasi, cercando anche di mettere in ri- nulla della ben più lunga e decisiva fase romana, della poiché l'ateismo "è figlio spurio, ma non per questo salto l'aspetto sociale e politico del suo pensiero, trac- quale ci è finora pervenuto solo il Sommario, dopo che meno vero, dei roghi". L'appassionato pamphlet di ciando il ritratto d'un uomo inquieto e impegnato in la Chiesa di Roma aveva cercato, per lungo tempo, d'av- Mazzi non si sottrae al dovere di denunciare ancora i un'estenuante lotta per affermare le proprie idee, ma an- valorare la tesi secondo la quale i documenti erano an- responsabili (chierici e laici) dei roghi, unitamente al- che istanze più generali di rinnovamento della scienza e dati distrutti tra il 1815 e il 1817 in occasione del ritor- la loro scelta di far nascere un'Europa che si reggeva della pratica politica. Siamo lontani dal mito illuministi- no a Roma degli archivi pontifici trasportati a Parigi nel esclusivamente sull'intolleranza della fede e sullo stra- co e risorgimentale del martire del libero pensiero, del- 1810 da Napoleone. Questo documento fu scoperto potere della tecnica asservita all'utile capitalistico, fino l'uomo tutto d'un pezzo che sfidò l'oscurantismo e l'in- per la prima volta tra il 1886 e il 1887 in uno degli ar- al punto d'affermare che di fronte a tali scelte "ci vuol transigenza della chiesa di Roma e, al contempo, anche madi della Miscellanea della Segreteria di Stato e pron- ben altro che una richiesta di perdono", poiché è piut- dall'immagine più "irrazionalistica" del mago impegna- tamente presentato a papa Leone XIII, il quale però ne tosto necessaria "una vera conversione, cioè un'inver- to nella "contemplazione di ermetiche 'sapienze' ed al- proibì la divulgazione. Il testo allora non fu riposto, ca- sione di cammino". chemiche 'rigenerazioni'". Talvolta però, nella ricerca talogato, là dov'era stato trovato, ma in mezzo ad altri (forzata) d'un centro e di un'equidistanza, si eccede fino stampati e manoscritti dell'archivio personale di Pio IX, Assai più ampio è invece il contributo in chiave intro- ad arrivare ad attribuirgli simpatie filospagnole e filocat- dove fu rinvenuto da mons. Angelo Mercati nel 1940, duttiva di Matteo D'Amico (Giordano Bruno. Avventure toliche che certo non gli appartenevano, intingendo for- che per primo lo pubblicò. e misteri del grande mago nell'Europa del Cinquecento, Piemme, pp. 464, Lit 42.000), che si propone come una se un po' troppo la penna nell'acqua santa. IDEI LIBRI DEL MESE|

Nella stessa linea del recu- Il Giubileo pero del giubileo biblico si muovono altri testi interes- santi. Fra gli altri: Anno santo, discusso giubileo romano o giubileo bi- blico? di Laura Ronchi De di Filippo Gentiloni Michelis (Claudiana, pp. 62, Lit 5.000), e anche un volume N A a più voci della Cittadella di Assisi (Se il Giubileo si fa Van- L'anno giubilare sta per terminare, fra successi me- gelo..,,pp. 180, Lit 25.000). diatici e dubbi. Vistosi i primi, ma non irrilevanti anche Un altro aspetto discutibile del Giubileo è quello abele Osservatorio i secondi. Si può tentare qualche bilancio, certamente ecumenico, inevitabilmente messo in discussione da sulla proliferazione semantica" incompleto e parziale. una celebrazione essenzialmente cattolica, con la sua B Fortissima è stata l'esposizione sulla carta stampata, forte centralizzazione romana. Se ne occupa esplicita- Medium s.rrì. Da quelle parti - come si sa - stat alla quale qui ci si vuole limitare (un discorso sui mass mente un volumetto della Claudiana a cura di Franco virtus, secondo la fortunata sentenza scolastica che media in genere dovrebbe essere molto più ampio). Li- Giampiccoli, con il titolo significativo Giubileo ed ecu- riassume l'apprezzamento aristotelico per la medietà. bri, riviste, opuscoli a non finire. Basta affacciarsi a una menismo (pp. 104, Lit 15.000). Il sottotitolo pone un Ma il significato letterale dell'aggettivo sostantivato ne qualunque libreria o a un'edicola di Roma. La prima interrogativo cruciale: Occasione o inciampo?. I saggi faceva già da prima del Medioevo un termine tecnico osservazione riguarda il superamento della vecchia di- del volumetto propendono piuttosto per il secondo, in più di un linguaggio scientifico, logica compresa (il stinzione fra stampa laica e stampa cattolica. La secon- anche se fra i sette autori tre sono cattolici. Di ostacolo termine di mezzo di un sillogismo), estendendosi ra- da, ovviamente, in prima fila, ma anche la prima ha fat- all'ecumenismo soprattutto il legame fra il Giubileo e pidamente a indicare ciò che si interpone fra due en- to la sua parte, forse per convinzione, probabilmente quella pratica delle indulgenze che nel secolo XVI sca- tità, lo strumento della correlazione e della comunica- per calcolo di vendite e di affari. tenò la protesta di Lutero. Una pratica sulla quale nel zione, la sostanza stessa attraverso la quale la comu- Domina, com'è logico, la stampa di tipo apologetico. 2000 è stata messa la sordina, ma che non è stata né taci- nicazione avviene. Resta nella forma latina anche ne- Quantità enorme, difficilmente calcolabile. Qualità di- tata né sconfessata. gli scienziati che in epoca moderna si esprimono nel- le rispettive lingue, a cominciare da Bacone, per pas- scutibile, dominata soprattutto da una forma di esalta- Nel suo saggio, Giampiccoli insiste sulla necessità sare nel XIX secolo al francese, che si limita ad ag- zione piuttosto ripetitiva. che il dialogo ecumenico sia "da pari a pari", ma il cat- giungere l'accento acuto sulla prima vocale (1856). Più interessante è uno sguardo sulla stampa critica. tolicesimo continua a negare tale parità fra i dialoganti. Ma sono anche gli anni delle sensitive, delle sedute Critica, non nel senso di una negazione del valore del Lo ha confermato di recente il discusso documento del spiritiche nelle quali "avrebbe agito da medium [in Giubileo, ma soprattutto nel senso della scoperta e del- cardinale Ratzinger Dominus Jesus. Non sembra che presenza di D'Annunzio] la famigerata Eusapia Pala- la messa in luce degli aspetti più profondi, spesso sotto- l'anno giubilare, nonostante le premesse vaticane, sia dino", e in questa accezione l'uso è consolidato an- valutati, dell'evento giubilare. Anche le pubblicazioni riuscito a far fare passi avanti all'ecumenismo. Tutt'al- che al di fuori del linguaggio degli studiosi. di questo tipo sono numerose, generalmente di buon li- tro, purtroppo. Col nuovo secolo la massificazione incombe, e vello. Qui se ne possono indicare soltanto alcune, fra le Fortemente critico nei confronti dell'impostazione abbastanza presto si assiste alla cumulazione del- più significative delle principali linee di tendenza. giubilare un volume a più voci delle comunità cristiane la pluralità di giornali, cinema, radio nei mass me- Fra queste, è dominante quella che cerca di riportare di base, una "provocazione" come recita il sottotitolo. dia, espressione inglese che appare per la prima il Giubileo del 2000 nella linea e nella scia dell'antico Titolo eloquente: Giubileo e potere (Edizioni Associate, volta - quando si dice il destino - nella frase "Class giubileo ebraico. In questo senso, chiaro e profondo il pp. 160, Lit 26.000). I risvolti, l'altra faccia delle cele- appeal in mass media" (1923). La pervasività dei volumetto di Carmine Di Sante, Duemila. Il grande giu- brazioni giubilari, quella dell'aumento del potere eccle- mezzi di comunicazione di massa procede veloce, bileo (Editrice Esperienze - Edizioni Lavoro, pp. 68, siastico, e anche dei denari (un saggio di Marcello Vigli; compaiono i suoi primi esegeti. La pronunciabilità Lit 10.000). suo anche il volume I giubilei del Novecento. Papato e dell'espressione inglese ne assicura la fortuna an- Di Sante lavora come teologo presso il Sidic, centro potere da inizio secolo al giubileo del 2000, Datanews, che nelle altre lingue e McLuhan è il suo profeta, fondato dopo il Concilio Vaticano II per favorire il pp. 160, Lit 2.000). Una dura denuncia dei privilegi che capace di un'autocitazione quasi ironica quando fa dialogo cristiano-ebraico. Il suo saggio, infatti, risale la Chiesa cattolica ha acquisito con il regime concorda- seguire ai suoi Strumenti del comunicare un titolo all'antico giubileo ebraico e alle sue categorie. Un'a- tario e che il Giubileo non può non accrescere. Nel suo come II medium è il massaggio. perta condanna della logica dell'appropriazione e saggio Giovanni Franzoni si chiede se il Giubileo sarà La comodità del riferimento collettivo al plurale si dell'accumulo; una svolta a favore della priorità dei veramente un "grido degli oppressi", una possibile uto- impone col moltiplicarsi dei mezzi di comunicazione, più poveri. pia, o non piuttosto una speranza inutile e delusa. ai quali si aggiunge con tutta la sua inevitabilità la te- levisione. Eppure si comincia seriamente a parlare di Alla base del Giubileo la famosa espressione biblica Maria Immacolata Macioti, docente di sociologia multimedialità soltanto con l'avvento dello strumento (Lenitico 25,10): "Santificherete il cinquantesimo anno presso l'Università "La Sapienza" di Roma, allarga il di- e proclamerete la liberazione nel paese per tutti i suoi che negli ultimi decenni ci ha permesso dì rimpiaz- scorso sui giubilei: è in gioco non soltanto la storia - co- zare da solo calcolatrici, carta, penna, telefono, car- abitanti. Sarà per voi un giubileo; ognuno di voi tornerà me in tutti i testi citati - ma anche la geografia. In Pelle- ta da lettere, per non parlare degli stessi cinema e tv: nella sua proprietà e nella sua famiglia". Un colpo duro grinaggi e giubilei. I luoghi del culto (Laterza, pp. 220, l'elaboratore elettronico. Anziché coagularsi in un più al moderno capitalismo. Lit 35.000) il Giubileo romano del 2000 viene messo a realistico termine singolare (e molti sono entrati e Al centro di questo studio alcune categorie troppo confronto con eventi analoghi in varie religioni in varie usciti dalle mode) la pluralità di funzioni svolta dagli dimenticate, come quelle della "remissione" e del- parti del mondo. Così l'evento romano viene insieme il- elaboratori si riassume oggi in una parola che ricor- l'"ospitalità". Categorie antiche che oggi ritrovano luminato e anche ridimensionato. da - grazie al prefisso "multi-" - la varietà dei codici - meglio: potrebbero ritrovare - una nuova attualità. Dall'Antico Egitto, alla greca Delfi, alle montagne e impiegati più che l'assoluta e sempre più monolitica Così per la gratuità e per il perdono "come antidoto al- ai fiumi sacri dell'Africa e dell'Asia, al pellegrinaggio omogeneità del medium. Forse per dimenticare che la violenza, messa in discussione della logica della con- alla Mecca, fino a Lourdes e a Fatima: viaggi e viaggia- in fin dei conti si tratta solo di numeri, per quista e della guerra (...) e ricostituzione del mondo set- tori in cerca di un "al di là", di un qualcosa che li possa quanto velocissimi, anzi di due cifre soltanto: te volte buono, dove l'uomo può tornare a vivere nella "salvare". Una storia lungo i millenni, che si ripete an- l'uno e lo zero. gratuità e nella responsabilità". che nel 2000 a Roma. Niente di nuovo sotto il sole. GIULIA VISINTIN

Berselli Laura Gasparini GRAMMATICA , il MORANDINI L'archivio j Prodotti chimici ENCICLOPEDIA ITALIANA DI BASE DIZIONARIO DEI FILM fotografico Guida per il consumatore t ZANICHELLI pei la (ons.rva2io.it e la gestione i C'W CH G. :?HI , cN OPQOBiF: m» v % ^ ^Wjiy è h IRA fe ::ur

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Silvia Berselli, Laura Gasparini John Emsley GRAMMATICA L'ARCHIVIO FOTOGRAFICO PRODOTTI CHIMICI ITALIANA DI BASE MANUALE GUIDA PER IL CONSUMATORE ENCICLOPEDIA di Pietro Trifone il MORANDINI 2001 PER LA CONSERVAZIONE 34 000 lire ZANICHELLI 2001 e Massimo Palermo DIZIONARIO DEI FILM E LA GESTIONE 28 000 lire a cura di Edigeo di Laura, Luisa DELLA FOTOGRAFIA ANTICA E MODERNA 118 000 lire e Morando Morandini 58 000 lire volume con CD-ROM 40 000 tire 178 000 lire edizione con CD-ROM www.zanichelli.it solo CD-ROM 99 000 lire 50 000 lire ZANICHELLI I LIBRI SEMPRE APERTI IDEI LIBRI DEL MESE SlElGlNlAlL

Le discussioni sui controversi rapporti tra cultura e fa- loro ricerca di studi solidi cui parassitariamente aggrap- re (vi si discorre quasi esclusivamente di cinema e lettera- scismo, originate da una esuberante produzione edito- parsi: le loro falangi, composte più da "ideologi" che da tura), e contiene anche qualche imperfezione, il libro, riale e surriscaldate da un seguito alluvionale di inter- studiosi, difettano infatti di liberali autentici (presenti in pur da non trascurare, di Ruth Ben-Ghiat, La cultura fa- venti giornalistici, sono state, nell'anno che si sta con- verità nel "Polo laico"), e sono costituite in buon nume- scista, trad. dall'inglese di Maria Luisa Bassi, pp. 354, Lit cludendo, numerose e qualche volta strumentalmente ro, a parte il valore aggiunto dei clericali dell'ultim'ora, o 38.000, il Mulino, Bologna 2000. Al centro vi è la tesi, fuorviami. All'inizio di tutto vi è stato il bel libro di An- da ex-neofascisti che non riescono a liberarsi del terno al empiricamente ben esposta, della piena esistenza di una gelo d'Orsi, La cultura a Torino tra le due guerre, pp. 378, lotto Evola - Sorel - Drieu La Rochelle o da ex-stalinisti cultura fascista. Non sono inoltre mancati interventi su Lit 38.000, Einaudi, Torino 2000. Si tratta di una rico- che, vezzeggiatissimi dai media, rovesciano, in chiave tematiche più circostanziate. Come l'assai interessante struzione intelligente e filologicamente minuziosa, oltre anti-antifascista, sugli insicuri socialdemocratici di oggi volume antologico La filosofia italiana di fronte al fasci- che già ben nota agli studiosi: d'Orsi in ventanni ha in- e domani, o sui più grintosi azionisti di ieri e l'altro ieri, smo. Gli anni Trenta: contrasti e trasformazioni, a cura di fatti disseminato i suoi interventi in riviste, miscellanee, l'autofobia maturata nei confronti del proprio marxi- Amedeo Vigorelli e Marzio Zanantoni, pp. 242, Lit atti di convegni, opere complessive. Il libro ha del resto a smo-leninismo di un tempo. 29.000, Unicopli, 2000, con contributi, tutti già noti, di che fare con una città, Torino, dove diverse e straordina- Nel libro di d'Orsi, totalmente incolpevole dell'uso Eugenio Garin, Emilio Agazzi, Michele Ciliberto, Or- rie presenze hanno impresso all'intera storia culturale che ne è stato fatto, non si discute peraltro, né si potreb- nella Pompeo Faracovi, Italo Mancini. E come Un legi- italiana della prima metà del secolo scorso un marchio be, di ' azionisti . Non si discute inoltre, né si potrebbe, slatore per l'arte. Cipriano Efisio Oppo. Scritti di critica e che si è rivelato indelebile, tanto che la fisionomia intel- di politica dell'arte 1915-1943, a cura di Francesca Roma- lettuale della città è stata considerata, fuori Torino, tal- na Morelli, pp. 510, s.i.p., De Luca, Roma 2000. Si può volta un po' supponente : di qui una certa irritazione, Variazione arrivare alla conclusione che, più che essere un produt- qualche mal digerito complesso d'inferiorità e il libera- tore diretto di cultura, il regime seppe avvalersi, talvolta torio e francamente troppo scoperto grido di soddisfa- con qualche evidente sospetto, dei grandi intellettuali fa- zione fatto prorompere nell'articolo di fondo scritto per Cultura e fascismo scistizzatisi (due nomi su tutti, Gentile e Volpe, ma l'e- il "Corriere", sul libro di d'Orsi, da Indro Montanelli. lenco potrebbe continuare). Seppe soprattutto essere Nel volume non manca comunque nulla: vi sono i di Bruno Bongiovanni un abilissimo organizzatore culturale. Su questo tema si grandi maestri della stagione positivistica (da Cognetti veda l'assai utile studio di Gisella Longo L'Istituto Nazio- De Martiis a Graf), i loro celeberrimi allievi, nani sulle nale Fascista di Cultura. Gli intellettuali tra partito e regi- spalle di giganti, e qualche volta giganti sulle spalle di na- di una cultura fascista particolarmente florida. Lo scatto me, pp. 320, Lit 30.000, Pellicani, Roma 2000. Il fasci- ni, la civiltà dei produttori (cui appartengono Luigi Ei- moralistico conclusivo - che ha qualcosa di provocato- smo, almeno quello più radicale, si rese tuttavia conto di naudi e i giovani de "L'Ordine Nuovo"), la fantastica e riamente "ultragobettiano" e quindi di "ultratorinese" - lavorare involontariamente per la "fronda" intellettuale abbacinante meteora di Gobetti, la stagione "neovocia- è sembrato tuttavia poter capovolgere, o manomettere, e di non riuscire a creare una cultura autenticamente fa- na" delle riviste (Torino che eredita Firenze), i cattolici l'impianto concettuale del volume. Non sarebbe cioè scista e autonomamente libera dagli influssi delle culture "sociali" e "liberali" (si pensi a Frassati), i giornali e i stata la cultura, pur compromettendosi, a resistere in politiche precedenti. Cercò di porvi riparo, quando era giornalisti, gli editori (non solo Einaudi, ma anche Fras- quanto tale e a tenere le distanze (sul proprio terreno, ormai troppo tardi, e quando si respirava un'aria di gran- sinelli, Utet, Bocca, ecc.), gli artisti, gli architetti, i mece- non ovviamente su quello dell'opposizione politica) dal de incertezza. Fallì nell'impossibile impresa. Racconta nati, e poi i non molti fascisti veri e propri presenti nel regime, ma sarebbe stato quest'ultimo a sedurre, attira- questa vicenda il volume di Alessia Pedìo La cultura del mondo della cultura: non alludo ai conformisti (magari re, corrompere e inquinare la cultura stessa. È questa totalitarismo imperfetto. Il Dizionario di politica del Parti- intermittenti) per quieto vivere, e neppure al nicodemi- un'impressione sbandieratissima dai media ed estrema- to Nazionale Fascista (1940), pp. 290, Lit 32.000, Unico- smo di chi ha un atteggiamento esteriore (peraltro non mente sbagliata, oltre che in contraddizione, tra l'altro, pli, Milano 2000. Si volle, con questo massiccio Diziona- entusiastico) diverso dal convincimento interiore, ma ai con i risultati della ricerca di d'Orsi e con il postulato ini- rio (una grande impresa editoriale), andare ben oltre l'i- quasi sempre piuttosto rozzi - nel capoluogo piemonte- ziale che vuole imperfetto il totalitarismo italiano. naffidabile Gentile. Si definirono nella premessa (di Fer- se - fascisti convinti e devoti. Dalla lettura del libro, gio- Al di là di Torino, su cui però va almeno ricordato an- nando Mezzasoma) "valorosi camerati" i collaboratori cato senza alcuna smania scandalistica sino all'ultimo ca- cora l'ottimo Oscar Mazzoleni, Franco Antonicelli. Cul- dell' impresa. Si dovette tuttavia ricorrere, oltre che a ele- pitolo, si ricava che in una città come Torino, e in presen- tura e politica 1925-1950, pp. 384, Lit 50.000, Rosenberg menti ultrafascisti, a personalità come Jemolo, Cantimo- za di un totalitarismo notoriamente imperfetto, la cultu- & Sellier, Torino 1998, altri volumi, affrontando la storia ri, Chabod, Morandi, Maturi, Valitutti e altri. Tutti in ra, per il suo stesso radicamento diffuso, per la sua stessa complessiva dei rapporti tra fascismo e cultura italiana, egual guisa "compromessi" ? Non sarebbe proprio inte- dimensione orgogliosamente "alta" e talvolta aristocra- si sono poi aggiunti e hanno ulteriormente alimentato la ressante questa chiave d'accesso e servirebbe solo alla ticamente e implacabilmente "altezzosa", pur con qual- discussione. Sulla statura morale di quanti nell'Univer- bassa cucina di oggi. Quel che emerge è la conferma che che evidente cedimento, e forse proprio per questo ine- sità seppero costituire un'adunata di refrattari è uscito il la cultura dell'età fascista fu fascisticamente ancora più vitabile "entrismo" di fatto, fu tra i fattori che impediro- libro di Helmut Goetz II giuramento rifiutato. I docenti imperfetta del totalitarismo che avrebbe voluto, senza no al fascismo-regime, a mal partito su questo terreno, di universitari e il regime fascista, ed. orig. 1993, trad. dal te- saperlo veramente fare, sussumerla e fagocitarla. diventare appunto pienamente totalitario, e di far dila- desco di Loredana Melissari, pp. 314, Lit 48.000, La gare in tutti gli interstizi della società, disintegrando la Nuova Italia, Milano 2000, dove si narra dei 12 docenti residua autonomia dell'intelligenza, 1' evidentissima e che nel 1931 si rifiutarono di giurare fedeltà, su carta da permanentemente invasiva anima a tutto tondo plebea Altri libri recenti sul fascismo bollo da L. 5, al regime fascista. L'esiguo numero (12 ap- dei ceti medi emergenti fascistizzati, un'anima tuttora punto, cui si potrebbero aggiungere alcuni prepensiona- (pur trasformatissima) molecolarmente presente in Ita- Giovanni Ansaldo, Il giornalista di Ciano. Diari 1932-1945, menti volontari e il caso di Borgese emigrato in America) pp. 380, Lit 45.000, il Mulino, Bologna 2000. lia , un'anima cioè strapaesana e provinciale più che "na- può lasciar supporre una compromissione profonda del zionale", anti-intellettualistica, virilistica, diffidente ver- Lucio Ceva, Guerra mondiale. Strategie e industria bellica mondo accademico con il regime. Il che è formalmente so ogni forma di cultura, magari insieme cattolica e put- 1939-1945, pp. 294, Lit 44.000, Angeli, Milano 2000. indubitabile. Chi restò tuttavia - fascisti convinti a parte taniera, sensibile al culto mistico e insieme erotico del - qualche volta, appigliandosi alla libertas docendi sanci- Carlo Galeotti, Mussolini ha sempre ragione. I decaloghi del capo, nonché disponibile alle liturgie plebiscitaristiche ta dalla elitaria Riforma Gentile, fu in grado di fare opera fascismo, pp. 250, Lit 25.000, Garzanti, Milano 2000. di massa. A Torino, sicuramente, qualche intellettuale, di educazione e di aprire indirettamente un fronte inter- Emilio Gentile, Fascismo e antifascismo. I partiti italiani tra le per esigenze di carriera, per ragioni di famiglia, per stan- no che potè distanziare la gioventù studiosa e il regime due guerre, pp. 546, Lit 32.000, Le Monnier, Firenze 2000. chezza, o per altri motivi, ebbe momenti di sbandamen- stesso. Il che contribuisce a spiegare il tracollo di consen- to. La cultura nel suo insieme, soprattutto quella "alta", Ludovico Incisa di Camerana, Fascismo populismo moder- si, tra i giovani intellettuali e tra gli studenti, davanti alla no, o assai poco. Ed è questo quel che conta. Ed è so- nizzazione, pp. 430, Lit 40.000, Pellicani, Roma 2000. tragedia della guerra, nella vertìgine dei primi anni qua- prattutto questo quel che dal libro di d'Orsi emerge. ranta. Anche a proposito di questi ultimi, peraltro, uti- Enzo Magri, Ifucilati di Mussolini, pp. 306, Lit 32.000, Bal- dini & Castoldi, Milano 2000. Nell'ultimissimo scorcio dell'ultimo capitolo (due pa- lizzando il concetto di "zona grigia" elaborato da Primo gine e mezza), tuttavia, vi è una quasi improvvisa lacera- Levi e agguantato da Renzo De Felice, e partendo dal ca- Ray Moseley, Ciano. L'ombra di Mussolini, trad. dall'ingle- zione del discorso storiografico e, sul terreno valutativo, so di Pavese, si è discusso di cultura e, sulla scorta di se di Aldo Serafini, ed. orig. 1999, pp. 336, Lit 34.000, Mondadori, Milano 2000. uno scatto moralistico in gran parte incongruo, quasi Prezzolini, di "apoti", vale a dire di intellettuali disincan- una lamentatio in merito al fatto che l'oggetto d'amore tati e attendisti, nel libro, certo anch'esso assai interes- Sergio Romano, Mussolini. Una biografia per immagini, pp. (la cultura torinese) non sarebbe sempre stato (e come sante, di Raffaele Liucci, La tentazione della "casa in colli- 188, Lit 38.000, Longanesi, Milano 2000. na". Il disimpegno degli intellettuali nella guerra civile ita- avrebbe potuto?) all'altezza della passione suscitata in Andrea Rossi, Fascisti toscani nella repubblica di Salò 1943- anni ben più facili e fortunatamente democratici. Si so- liana (1943-1945), pp. 204, Lit 25.000, Unicopli, Milano 1945, pp. 160, Lit 23.000, Biblioteca Franco Serantini, Pisa stiene infatti, andando parzialmente e pur legittimamen- 1999. Sul periodo precedente, e su tutt'altro versante, si 2000. te "fuori tema", che l'antifascismo non sarebbe stato di è altresì aggiunto un nuovo e importante documento: le lettere tra Giaime Pintor e Filomena d'Amico, C'era la Claudio G. Segré, Italo Balbo, pp. 512, Lit 45.000, il Muli- casa nelle stanze della cultura. È in questo varco, e tra- no, Bologna 2000. scurando i restanti novantanove centesimi del volume, guerra. Epistolario 1940-1943, introd. di Luisa Mangoni, che i polemisti odierni del centro-destra, incapaci di pp. 136, Lit 20.000, Einaudi, Torino 2000. Uomini e scelte della RSI. I protagonisti della Repubblica di uscire dal sempiterno orizzonte del camerata, dove sei ? Mussolini, a cura di Fabio Andriola, pp. 276, Lit 28.000, Allontaniamoci però dal crepuscolo e torniamo al fa- Bastogi, Foggia 2000. di antica memoria, si sono gettati. Affannosa è infatti la scismo maturo. Promette più di quel che pare mantene- N.12 riNDICF ^EFFETTOFILM^1

La musica del rumore nella trappola del lavoro Umberto Mosca

ancer in the Dark è un'o- Dancer in the Dark di Lars Von Trier con Bjòrk, pratica, faranno ritorno alle loro pera unica nella storia attività quotidiane come se nul- del cinema: un musical Catherine Deneuve e David Morse, Danimarca 2000 la fosse accaduto. Nell'ultima senza musica, o meglio parte del film Selma può fare a dun musical di rumori. Ciò pre- garante? Soltanto che, a diffe- gonista che si rifiuta di indossare lamenti che ordinano, controlla- meno degli occhiali, poiché è di- messo, in modo da evitare trop- renza di ciò che vorrebbe la tra- il cappuccio al cospetto dell'ese- no e limitano l'esistenza degli ventata completamente cieca; pi giri di frase, e cercando di af- dizione del genere, la storia di cuzione: è come se il personag- individui. Qui questo tema è ma, come se ci vedesse, si muo- frontare quel senso di inadegua- Dancer in the Dark non è una gio, già privo della vista, temesse portato all'eccesso attraverso le ve negli spazi sempre più chiusi tezza della parola che si prova di commedia, ma una tragedia, e, di non esser più in grado di per- condizioni di lavoro del perso- con una grazia perfetta. Von fronte alle opere uniche, cerche- inoltre, non ha in sé il tipo di cepire neppure i suoni che pro- naggio (il tema del lavoro pesan- Trier ci fa capire come una di- remo di disciplinare il nostro en- musica che ci si aspetterebbe di vengono dalla stanza. Perché è te e crudele era affrontato con mensione a misura di essere tusiasmo in una serie di osserva- trovare in un musical. soltanto ispirandosi ai suoni che grande urgenza in Le onde del umano sia possibile raggiunger- zioni volte a motivare l'assunto Comunque, che Dancer in the provengono dall'ambiente socia- destino) oppure con le regole la soltanto nell'isolamento com- iniziale. Dark sia un film dove occorre af- le (la fabbrica, il treno merci, il che prevedono ventiquattro ore pleto dalla società del lavoro Oltre a una serie di inconfon- finare l'ascolto lo suggeriscono il tribunale, il carcere) che Selma di isolamento per il condannato "forzato", degli straordinari, del dibili scelte estetiche ispirate lungo schermo nero iniziale e riesce a entrare in quello stato a morte, e che questi debba es- cottimo e del conseguente inari- principalmente dal desiderio di l'ouverture musicale, che, speri- ipnotico che le permette di sot- sere legato a un asse quando vie- dimento dell'anima, dove un trasmettere allo spettatore una mentando insolite strategie trarsi alla sua terribile realtà. Al- ne fatto salire sulla botola della uomo è addirittura disposto a sensazione di fastidio e malesse- espressive (qui Von Trier è me- meno fino a quando non soprav- forca. Sono proprio queste con- perdere la vita pur di non dover re, il film di Lars Von Trier che more probabilmente dell'incipit viene un rumore improvviso, più dizioni di inumana costrizione a rivelare alla moglie di trovarsi in ha vinto la Palma d'Oro a Can- dell' Orgoglio degli Amberson lacerante e insistente degli altri dare a Selma la forza per evade- crisi economica. E, infatti, è nes 2000 contiene una certa si- dell'amato Orson Welles), invita (è il caso del trillo del telefono, re dalla realtà e rifugiarsi dentro proprio nel finale del film - la tuazione che ha praticamente se- lo spettatore a "vedere", ad un'altra costante dei film di Von la sua mente. In fondo questo cui ultima parte, pur nella sua gnato l'intera sua filmografia. ascoltare con tutti i sensi proprio Trier, talmente marcata da esse- non è altro che il senso più sinteticità, costituisce un duris- Parliamo della conta dei passi in virtù dell'oscurità totale re adottata anche dai giovani profondo del discorso tracciato simo pamphlet contro le esecu- compiuti da Selma, la protagoni- (un'autentica provocazione, se è proseliti dell'autore, vedi il Vin- dal Dogma, secondo cui anche zioni capitali - che il personag- sta: prima per azzeccare l'entra- vero che molti in sala approfitta- terberg di Festen), che riporta quando si è intrappolati dalle gio si impone sulla piccola co- ta in scena in un musical amato- no dell'assenza dell'immagine, e bruscamente alla realtà perso- regole ci si può sentire liberi co- munità che la sta mettendo a riale, poi per salire sul patibolo. nonostante la presenza di un naggi e spettatori, rimandando a me non mai. Sul patibolo, acco- morte, quando, seguendo il sug- Contare i passi è la prassi di una maestoso crescendo musicale, quell'ineludibile dimensione so- gliendo l'invito dell'amica inter- gerimento dell'amica di ascolta- seduta di ipnosi (vedere, in tal per continuare a raccontarsi i ciale cui deve ritornare l'indivi- pretata da Catherine Deneuve re il suo cuore (il suono del suo senso, Element of Crime, Euro- fatti propri o magari porsi inter- duo immerso nelle gratificanti (un omaggio ai musical di Jac- cuore), dà luogo a un'ultima e pa, The Kingdom), è il percorso rogativi su un eventuale inciden- derive della sua mente. ques Demy), Selma lascia parla- definitiva evasione. che conduce alla dimensione del te tecnico occorso al sistema di re (cantare) il suo cuore, risul- In tutti i film dell'autore dane- Nonostante sia stato girato sogno a occhi aperti. Per difen- proiezione...). Evidente qui il ri- tando così assai più viva di quei se vi è un puntuale riferimento tra Danimarca e Svezia, il film è dersi dalla propria vita il perso- ferimento al finale, con la prota- al carattere disumano dei rego- suoi aguzzini che, ultimata la naggio si muove in una dimen- un chiaro atto di accusa nei sione parallela che la accompa- confronti della disumanità di gna ovunque si trovi e che sta un sistema sociale di cui gli Sta- solista segnati da sonorità essen- pronta a rivelarsi qualora Selma Selma e le altre performance intime e raccolte, ti Uniti rappresentano il model- ziali e liberate dalle influenze ne senta la necessità. Ecco allora lei si lamenta per il fatto di dover lo (un sistema sociale basato che un mondo parallelo si apre, C'è una figura ricorrente nei rock presenti nei lavori con la lavorare (recitare e cantare) in sulla vendetta, come risulta evi- senza fratture narrative ed film di Lars Von Trier: si tratta prima band, volti a esprime- quel porto di mare che è un set dente quando Selma canta che espressive con la realtà, attraver- di un personaggio femminile, a re una dimensione interiore cinematografico. Così Bjòrk giù basterebbe un attimo per per- so una spesso minima trama mu- metà tra handicap e misticismo, profonda e personale, un paio ra che non salirà mai più su un donare), in cui attori come Da- sicale prodotta dai suoni d'am- che riesce a dare un senso alla d'anni fa Bjòrk è l'interprete di set. Tuttavia, se ciò dovesse dav- vid Morse (poliziotto in Lupo biente, su cui il personaggio in- propria vita soltanto nell'amore un videoclip intitolato It's oh so vero accadere (e sarebbe una tra- solitario, per la regia di Sean nesta la sua voce; ed è subito un assoluto, nella devozione e nel- quiet, realizzato da Spike Jonze gedia), il suo resterebbe come un Penn) e Peter Stormare (serial mondo diverso, di equilibrio e l'abnegazione verso un'altra (l'autore di Essere John Malkovi- caso raro nella storia del cinema, killer dalla faccia un po' tonta leggerezza. persona. È il caso della Bess ch). Von Trier la vede nel clip e in cui un'attrice lascia un segno in Fargo e nichilista in II grande McNeill di Le onde del destino. decide di scrivere Dancer in the indelebile alla sua prima e ultima Lehovski dei fratelli Coen) sono Cos'è un musical, infatti, se La Selma interpretata da Bjòrk Dark, chiedendo all'artista islan- apparizione. Anche i film, così le icone che immediatamente ri- non una rappresentazione della è uno di questi personaggi. dese di esserne la protagonista. come il viaggio di alcune anime, mandano alle distorsioni e agli realtà dove tra le azioni degli in- Dopo gli esordi con il gruppo Durante le riprese del film l'au- possono essere soggetti a espe- incubi prodotti da un'America dividui e gli elementi del paesag- dei Sugarcubes alla fine degli an- tore e la sua interprete litigano rienze eccezionali. crudele e insensibile alle grida gio regna un'insolita armonia di ni ottanta, quindi tre album da furiosamente perché, abituata a (U.M.) di aiuto dei suoi figli. Di quelli cui la musica è responsabile e più poveri, si intende. mmmmj N. 12 42 "EFFETTriNDICO FILMF™

naie veneziano"); infine, l'esse- Il cinema europeo del métissage, a cura GIAN PIERO BRUNETTA, Identikit del '900 italiano re riusciti a instaurare un rap- di Giovanni Spagnoletti, pp. 234, cinema italiano oggi. 453 storie, porto importante con la critica Lit 28.000, Il Castoro, Milano 2000 pp. 139, Lit 20.000, Marsilio, Venezia Dario Tornasi cinematografica, il mondo del- 2000 le organizzazioni culturali, le Uscito come supporto testuale istituzioni, i festival ecc., rap- della rassegna dedicata al cinema Sulla base dell'esperienza com- Un secolo di cinema italiano, atti per decenni i molteplici pro- porto che ha fatto sì che "mol- "meticcio" organizzata dalla XXXVI piuta come membro della Com- del convegno, pp. 168, Lit 42.000, cessi inventivi ed espressivi, li to a lungo, più a lungo che in Mostra Internazionale del Nuovo missione cinema del Dipartimento Il Castoro, Milano 2000 riporta a matrici, modi, forme, qualsiasi altro paese, la critica Cinema di Pesaro, svoltasi lo scor- dello spettacolo della Presidenza miti e luoghi comuni". Non è non si è limitata a esercitare il so giugno, il volume II cinema eu- del consiglio (relativa al biennio Il volume propone gli atti di qui possibile riassumere le sti- proprio mestiere, ha tentato di ropeo del métissage intende fare il 1997-99), Gian Piero Brunetta un convegno tenutosi all'Acca- molanti ipotesi del saggio di far corpo con l'attività registi- punto su un particolare aspetto scrive con questo libro una sorta demia delle Scienze di Torino Brunetta nella loro comples- ca, ha cercato di esercitare un dell'attuale cinematografia euro- di resoconto di "viaggio all'interno dal 3 al 5 giugno 1999 a cura sità, limitiamoci così a indicare ruolo maieutico, pedagogico e pea, quello relativo alla produzio- della realtà creativa e dei sogni del Museo Nazionale del Cine- quelli che, secondo lo studioso, dirigistico, di levatrice e grillo ne di film realizzati da registi che del cinema italiano" di oggi. In ma e della Fondazione "Maria sono i tre punti di forza del ci- parlante, si è autopromossa lavorano in Occidente pur essen- questo senso, il saggio offre molto Adriana Prolo". Chi partecipò nema italiano: innanzi tutto, il prima a compagna di strada e dovi immigrati da altri luoghi. Un più di un semplice profilo o iden- a quelle giornate ricorderà che suo essere sempre stato sospe- poi sentita parte del destino cinema che fornisce una moltitudi- tikit dei protagonisti o aspiranti ta- i momenti più significativi fu- so tra industria e artigianato; del cinema e ad un certo mo- ne di sguardi diversi sul mondo, li del paesaggio contemporaneo rono soprattutto quelli del di- poi, l'essersi avvalso di una mento ha pensato di assumere ognuno dei quali si basa sulla per- del nostro cinema. Forte della let- battito, grazie, tra gli altri, an- tura di più di quattrocento sceneg- che agli interventi di Francesco giature presentate alla Commis- Rosi, Carlo Lizzani e Lino Mic- sione con l'obiettivo di ottenere il cichè. Purtroppo - cosa di cui sostegno dello Stato, Brunetta è in del resto si scusano gli stessi grado di ricostruire un quadro curatori - non è stato possibile molto preciso in cui temi, motivi, in questo volume riprodurre stili di scrittura dei soggetti e delle l'appassionato dibattito, e ci si sceneggiature prese in esame è così limitati alle relazioni uf- vengono analizzati, discussi e in ficiali. qualche modo classificati anche in Il tema del convegno relazione ai legami di (maggiore o - "Cent'anni di cinema italia- minore) appartenenza alla tradi- no" - era in realtà assai vasto, zione del cinema italiano del pas- ma, nei fatti, esso si muoveva sato. In questa prospettiva, se da alla ricerca di una definizione un lato Brunetta nota come la gran dell'identità del cinema del no- parte delle sceneggiature presen- stro paese, delle sue peculiarità ti alcuni difetti ricorrenti (per e caratteristiche in rapporto al esempio, una scarsa attenzione complesso della società italiana alla descrizione dei luoghi, all'am- nei suoi diversi aspetti. In que- bientazione delle storie) e come, sto senso si è cercato di andare in generale, la capacità nella co- oltre un approccio strettamen- struzione dei meccanismi narrativi te cinematografico - la storia appaia modesta, d'altro canto del cinema per gli storici del ci- giunge a constatare come il cine- nema -, cercando al contrario ma sia tornato "a rappresentare il contributo di altre discipline: un luogo privilegiato e ideale di storia, sociologia, antropolo- comunicazione per una miriade di gia, linguistica, semiotica ed giovani sparsi su tutto il territorio economia. Una particolare at- nazionale". Proprio in relazione a tenzione il convegno l'ha infat- questa esigenza di comunicazio- ti dedicata alla produzione ci- ne, lo studioso passa in rassegna nematografica del nostro pae- alcuni dei temi o delle costanti se, alla nascita dell'industria, al narrative che con maggior forza struttura produttiva fondata su il ruolo di guida verso destini sonale esperienza di vita dell'auto- suo sviluppo e alla sua crisi. sembrano emergere dallo scena- una sorta di bottega rinasci- più alti e progressivi". re, sulla sua educazione culturale, rio complessivo; tra questi, la sin- Il saggio che apre il volume mentale, in cui potevano ritro- Dedicato ai rapporti fra teo- sulle sue abitudini e, soprattutto, drome del reducismo, sulla scia - e per certi versi ne determina varsi - magari per realizzare un ria e storia è invece il saggio sull'articolata combinazione di fat- del cinema di Salvatores, del viag- gli sviluppi e gli indirizzi di ri- solo film, come nel caso del to- di Francesco Casetti, che ri- tori che l'interazione con il paese gio e della fuga (anche in relazio- cerca -, L'identità del cinema rinese Pietro Micca, diretto da vendica con forza, e in piena d'adozione fa scaturire e rende ne alla costante attualità del mo- italiano, è di Gian Piero Bru- Aldo Vergano nel 1938, che in- sin-tonia con Brunetta, la ne- palesi. Il volume curato da Giovan- dello del road movie), del degrado netta, il quale, riprendendo clude nei suoi credits Carlo cessità di una "storia inte- ni Spagnoletti con la collaborazio- civile e politico, o, soprattutto al spunti che avevano già segnato Mollino, Italo Cremona e Car- grata", capace di lavorare su ne di Maria Coletti, Leonardo De Nord, del degrado umano, esi- la sua Storia del cinema recen- lo Levi - pittori e architetti, più serie di fenomeni: dai modi Franceschi e Francesca Leonardi stenziale. Se l'analisi di Brunetta si temente pubblicata da Einau- letterati e poeti anche di gran- di produzione a quelli di rap- si propone di studiare la tendenza impone per lucidità e franchezza di, individua nel cinema italia- de valore ("un parco naturale, presentazione, dalle forme di di questo cinema del melting pot nel rilevare gli impacci e le diffi- no la capacità di mantenere un'oasi faunistica, un mondo consumo al quadro istituziona- attraverso un notevole numero di coltà per una rinascita reale del "un profondo nucleo unitario, del tutto autosufficiente e per- le, dal paesaggio mediale saggi (Réné Prédal, Roberto Silve- nostro cinema, pure non si risolve uno spirito che guida e deter- fetto, come nel medioevo e nei al contesto socioculturale. stri e Giuseppe Gariazzo sono so- in una mera diagnosi o in un bilan- mina a lungo e in egual modo secoli successivi è stato l'Arse- lo alcuni dei nomi degli autori dei Agli aspetti legati all'econo- cio fine a se stesso. Anzi, questo contributi), in modo da fornire un mia e alla produzione sono in- resoconto anche affettuoso, da panorama il più possibile comple- vece dedicati i saggi di Gianni parte di uno studioso autorevole to ed esaustivo dell'intera produ- Rondolino [La nascita dell'in- che è innanzitutto un profondo e Belfagor zione. L'impostazione del volume dustria cinematografica a Tori- appassionato conoscitore del ci- è condotta essenzialmente secon- no), Pierre-Jean Benghozi (L'e- nema italiano, si pone in ottica 330 do due direttrici, fedeli testimoni conomia del cinema italiano: un propositiva e prospettica. Da que- della differente natura che le ope- li passo indietro del matador Clara GALUNI cinema in Europa) e Lorenzo sto punto di vista, hanno valore i re del métissage possiedono e, Ventavoli (Il pubblico e il mer- suggerimenti che Brunetta offre contemporaneamente, della pro- Firenze 1943-44, Piazza Pitti 14, e cato). Pierre Sorlin, dal canto agli aspiranti autori di cinema e Giochi di vita, d'amore e di guerra Elisa BENAIM SARFATTI fonda influenza delle culture occi- suo, si sofferma sul rapporto che, con sintesi e chiarezza, rac- dentali con cui tali lavori entrano in tra ideologia e critica della so- coglie in alcuni punti fondamenta- Noam Chomsky Paolo CASALEGNO contatto. Nella sua prima parte, il cietà, mentre al cinema e alla li. Soprattutto, lo studioso rivendi- libro studia il fermento in base ad Luciano BIANCIARDI 1 padri Pio di un 'editoria beata storia del costume sono dedi- ca l'importanza della qualità nar- approcci di taglio interdisciplinare cati i saggi di Antonio Costa rativa, nella precisione dei mecca- Vitaliano Brancoli e il secolo "superbo e sciocco" Giulio FERRONI che intendono sondare in modo (Sulla dolcezza del vivere prima nismi di costruzione dell'intreccio, sfaccettato la pratica dell'immigra- della rivoluzione, ovvero: muta- nella caratterizzazione dei perso- Intorno al metodo di zione nell'ambito delle società L' della prefazione Gerratana Hiroshi MATSUDA menti e costanti del costume na- naggi, nella cura dei dettagli e nel- multiculturali, nella seconda l'inda- zionale negli anni della "Dolce la capacità di immaginare il film a gine entra maggiormente nel- Giancarlo BERGAMI II giocoliere e il virtuismo azionista vita") e Marino Livolsi (La tra- venire con un ritmo e una scansio- Il Wojtyla desiato "Meridiani pomeridiani" Mondadori lo specifico cinematografico ana- sformazione del costume). Infi- ne sua propria. Non nel senso di lizzando l'identità artistica di alcu- ne, Sergio Raffaelli prende in una facile precettistica, quanto ni cineasti, le tematiche propo- esame la fondamentale que- piuttosto di una sorta di istanza ste, le tendenze narrative e l'im- stione della lingua italiana nel quasi morale che, in sintesi, si può Belfagor patto culturale che questi fattori Rassegna di varia umanità diretta da Carlo Ferdinando Russo cinema italiano, e Gianfranco riassumere nell'idea che si debba generano nelle varie cinematogra- Casa editrice Leo S. Olschki Bettetini si occupa dei rappor- "scrivere meno e scrivere meglio". Abbonamento: sei fascicoli di 772 pagine, lire 75.000, estero lire 128.000 ti con la televisione e i nuovi fie nazionali. e.c.p.21920509 "Belfagor", Firenze tel. 055-65.30.684 fax 65.30.214 media. GIAMPIERO FRASCA GIULIA CARLUCCIO dizzazioni storiche o delle sin- film. Il motivo dello scintillio, SVEN NYKVIST, Nel rispetto della luce, Dai Balcani gole localizzazioni geografiche. Visconti battito alternativo tra stati ed ed. orig. 1997, trad. dallo svedese di In questo senso, il filo non si elementi diversi (l'essere e il non Stefano Boni, pp. 227, Lit 32.000, Lin- Michele Marangi ferma solo ai Balcani, ma inve- Marco Pistoia essere, il qui e l'altrove, il passa- dau, Torino 2000 ste il cinema occidentale in ge- to e il presente), fa da filo con- nere, sia in riferimento a temi e duttore a un'opera sospesa fra "In ogni film si impara qualcosa di La meticcia di fuoco. Oltre il conti- poetiche balcaniche che hanno Visconti a Volterra. La genesi di "Va- tradizione e modernità, effetto nuovo-e io non voglio morire senza nente Balcani, a cura di Sergio Gr- trovato larga eco anche a Hol- ghe stelle dell'Orsa...", a cura di documentaristico come richia- aver appagato la mia curiosità. An- mek Germani, pp. 237, Lit 49.000, lywood, come è accaduto per il Veronica Pravadelli, pp. 332, mo al cinema della memoria ed drò avanti finché continuerò a gioire La Biennale di Venezia - Lindau, mito del vampiro, sia in relazio- Lit 48.000, Lindau, Torino 2000 effetti di raddoppiamento del- del mio lavoro - e il giorno in cui tut- Torino 2000 ne ad autori particolarmente af- l'inquadratura come messa in ri- to sarà finito e giungerà l'estrema so- fascinati da questo universo, co- All'interno del progetto "Vi- lievo di una condizione di im- litudine, lo accetterò con serenità, Non solo i Balcani e non solo me ad esempio Ulmer, Tour- sconti a Volterra", che tra ago- prigionamento. C'è ancora luce a farmi compagnia. il cinema sono al centro di que- neur, Siodmak, Kazan. sto e settembre ha incluso una Due contributi (rispettiva- Ci sarà sempre". Le parole con cui sto libro, edito in occasione del- La presenza dei Balcani oltre mostra sul film, un concerto di mente di Raffaella Bertazzoli e Sven Nykvist conclude le proprie la retrospettiva veneziana orga- il cinema balcanico si traduce Franco Mannino, la proiezione di Massimo Fusillo) sono rivol- memorie sono indicative non solfan- nizzata dalla Biennale di Vene- anche nelle molte co-produzio- della copia restaurata di Vaghe ti a indagare il senso di sugge- to dell'estrema vitalità del personag- zia. Definirlo un catalogo sareb- ni in cui registi "occidentali" stelle dell'Orsa... e un convegno stioni letterarie (D'Annunzio gio, ma anche del ruolo centrale che be assolutamente riduttivo, poi- hanno girato in set "orientali", diretto da Lino Miccichè, spicca da un lato, Sofocle e O'Neill egli attribuisce all'elemento luministi- ché si tratta di fatto del primo o vi hanno ambientato le loro questo volume, suddiviso in due dall'altro) più significative di co. Il grande direttore della fotogra- studio complessivo pubblicato fia svedese sta infatti conducendo in Italia sul cinema balcanico e un lungo viaggio - centoventisette delle aree limitrofe, capace di film in cinquantacinque anni di car- fornire testimonianze di prima riera - alla scoperta della luce. Luce mano su cinematografie, autori, che è quella naturale del sole e non generi spesso sconosciuti o quella artificiale delle lampade. Luce marginalizzati dal mercato cul- che è quella bellissima e cangiante turale. In questo senso il volu- del Nord Europa. Il volume - pubbli- me curato da Grmek Germani è cato in occasione della rassegna estremamente prezioso per la "Nel rispetto della luce: omaggio a sua capacità di intrecciare per- Sven Nykvist", svoltasi a Bologna corsi e di sfondare i rigidi confi- nello scorso aprile e promossa dalla ni classificatori e definitori del- Mostra internazionale del cinema li- le cinematografie nazionali o bero e dalla Cineteca del Comune di delle periodizzazioni storiche e Bologna - consente di ripercorrere catalogazioni di stili e generi: "il le principali tappe della sua vita, e di nome Balcani - scrive Grmek mettere a fuoco le modalità attraver- Germani - si vuole ricondurre so cui si esplica il suo lavoro sull'im- non alla sua deriva di pattumie- magine. Nykvist cerca di fare in mo- ra o polveriera che dir si voglia do che il proprio apporto alla realiz- dell'Europa o del mondo, quan- zazione del film risulti invisibile, rite- to al gesto di balcanologi, poli- nendo che il ruolo del direttore della tici, letterati, cineasti che sep- fotografia sia semplicemente quello pero usarlo per raggiungere da di mettersi al servizio delle intenzioni esso anche i luoghi più distan- della sceneggiatura e della traduzio- ti". In questo senso è emblema- ne che ne fa il regista. In quest'ottica tica una cartina rielaborata gra- la tecnica costituisce una base d'ap- ficamente per cui puntando un poggio, un mezzo, e non deve mai immaginario compasso al cen- essere fine a se stessa: per conse- tro dell'attuale Serbia si rag- guire risultati soddisfacenti occorre giungono con lo stesso raggio subordinarla alla creatività. Nella luoghi come Roma, Venezia, concezione nykvistiana del cinema Vienna, Praga, Cracovia, Odes- storie: emblematico il caso di sezioni (Contributi critici e Ma- quanto non faccia pensare uno gli attori sono visti come lo strumen- sa, Istanbul e Atene, includen- Corman, da cui il libro prende teriali e documenti) seguite dalla sguardo nella superficie del to più importante del film. Compito do ovviamente capitali come il titolo, ispirato alla traduzione scheda tecnica e dalla bibliogra- film. Se il Forse che sì forse che del direttore della fotografia è quello Belgrado, Zagabria, Lubiana, italiana di un suo western, per- fia specifica. Aggiungendo un no traspare più volte come as- di catturare le loro reazioni, di far Budapest, Bucarest, Tirana. fetta sintesi dell'unione di diffe- altro tassello alla sua preziosa sunzione della "suggestione emergere il carattere e l'intensità Oltre la rigidità dei confini renti elementi che caratterizza il opera di decano dei viscontolo- dei luoghi" e delle "loro sim- delle espressioni sul loro volto. Ogni geografici, ma anche oltre le ca- cinema balcanico, delle sue pas- gi internazionali, Miccichè apre bologie segrete", esso è anche viso è però diversamente sensibile noniche specializzazioni, i nu- sioni che non conoscono com- la ricca serie di contributi. In esplicitamente citato in alcune alla luce, ragion per cui è necessa- merosi saggi offrono un mosai- promessi, ma anche del fascino primo luogo egli mette in rilievo scene. A sua volta II lutto si ad- rio utilizzare fonti luminose diverse co molto ricco e variegato in cui esercitato da certi temi ben ol- come, dopo Le notti bianche, dice ad Elettra di O'Neill è tra- per i vari personaggi. È quindi fon- le analisi delle varie cinemato- tre l'Europa centro-orientale. anche in Vaghe stelle dell'Or- mite per una moderna riflessio- damentale che il fotografo sia pre- ne sul mito, soprattutto nella sente alle prove di trucco e che grafie nazionali e dei singoli au- Contrasti, passioni, incertezza sa... "Visconti (...) si sia giovato tori si ritrovano continuamente di una sorta di 'sceneggiatura versione sofoclea, ma in Vi- spieghi agli attori che cosa si fa e definitoria: come sottolinea Sla- sconti si connota anche di rela- per quale motivo, in modo tale che intrecciati nel rapporto con la voj Zizek, "i Balcani iniziano della luce'", facendo assumere storia, la letteratura e le arti fi- funzione diegetica e perfino zioni interne, richiamando la non si sentano manipolati, usati, sempre da qualche altra parte, regia teatrale, del 1949, dell'O- Nykvist si sente una specie di me- gurative. Alcuni temi appaiono sempre a sud est di qualche luo- strutturale alla partitura lumi- reste di Alfieri. diatore delle emozioni tra gli attori e particolarmente significativi: la go", in una cartografia immagi- nosa. diaspora, gli esotismi, le tipolo- naria che proietta nel paesaggio L'analisi stilistica di un seg- Un altro referente fonda- l'occhio della cinepresa. La stretta gie delle figure romantiche, eroi reale e culturale le ombre degli mento dell'ottava sequenza, mentale, il Preludio, Corale e collaborazione tra tutti coloro che ricorrenti (e spesso perdenti) di antagonismi ideologici e dei quella del primo incontro tra Fuga di César Franck, partitura fanno parte della catena di montag- un cinema sempre appassiona- contrasti storici, ma anche i ri- Gianni (Jean Sorel) e Sandra musicale del film, è analizzato gio di un film rappresenta una ran- to. Colpisce poi scoprire l'opera flessi di una molteplicità di (Claudia Cardinale), permette da Giorgio Pestelli come un dizione irrinunciabile per la riuscita e l'importanza di registi che sguardi e di stimoli che vanno di definirne il carattere "oggetti- nuovo incontro con la cultura dell'impresa. Per tale motivo è di tendenzialmente sono miscono- ben oltre una singola zona geo- vo e coscienziale" e soprattutto musicale della Decadenza (ac- grandissima importanza poter lavo- sciuti o addirittura non nomina- grafica. E, si sa, il cinema da la valenza di sintesi diegetica canto al Bruckner di Senso e al rare sempre con le stesse persone, ti nelle storie del cinema ufficia- sempre vive dell'alternanza tra dell'intero film, in un insieme Mahler di Morte a Venezia), creare équipe affiatate. Cosa che a li: Frantisek Càp, Ante Babaja, luci e ombre. nel quale il buio prevalente è in- pagina musicale che alimenta Nykvist è riuscita con Ingmar Berg- Zivojin Pavlovic, Voja Nanovic, terrotto da pochi squarci lumi- l'"operazione introspettiva" man, con il quale ha lavorato per ecc. nosi. Al contrario la sequenza messa in atto da Visconti. Ve- molti anni, curando le immagini di al- della cisterna si connota come ronica Pravadelli ripercorre cuni dei più importanti titoli della sto- A partire da questo panorama Le immagini complesso, ben testimoniato quella del livello "soggettivo e l'evoluzione della sceneggiatu- ria del cinema. Sia queste opere, sia dalle schede dei centodieci film inconscio" di Gianni e Sandra, ra dalla prima alla quarta ver- quelle realizzate con registi del cali- A pagina 41, Bjòrk e della rassegna e dalle bio-filmo- orchestrato da una luce "espan- sione, individuando significati- bro di Woody Alien, John Huston, Catherine Deneuve in Dan- grafie degli autori ospitate nella sa". A un presente oscuro si ve varianti che infine danno Roman Polanski, Louis Malie e An- cer in the Dark di Lars Von seconda parte dell'opera, La contrappone un inconscio assai luogo a una messa in scena nel- drej Tarkovskij, hanno contribuito al- Trier (2000); a pagina 42, meticcia di fuoco propone nuovi chiaro, attraverso il quale l'eco la quale "la logica dell'orna- l'affermazione di uno stile che pro- un'inquadratura di La Gio- percorsi di lettura che permet- leopardiana acquista carattere mento si intreccia con la ricer- cede attraverso successive sottra- conda di Eleuterio Rodolfi tono di ricostituire in modo al- di dimensione e non solo di sug- ca dei fantasmi", entro una dia- zioni, alla ricerca di una semplicità (1916); in questa pagina, Mi- quanto unitario una cinemato- gestione. lettica tra superficie e profon- che sappia tenersi lontana dalla ri- lena Dravic in Covek nije grafia sovranazionale che pre- dità. Lettere a Visconti sul film petizione manieristica e sia capace tika, di Dusan Makavejev A suo modo l'organizzazione senta molti tratti in comune, e un diario (di Duccio Benve- di tentare la strada della sperimenta- (1965). della luce è anche al centro del- che spesso non si colgono se ci l'analisi di Suzanne Liandrat- nuti) sulle riprese suggellano zione più audace, si ferma alla rigidità delle perio- Guigues, da tempo esegeta del degnamente il volume. » MASSIMO QUAGLIA N.12 L'INDICE4 4 "MARTIN EDEN™ Sullo status e sulla professione dello scrittore Adalbert Stifter

n questo saggio risalente al A gli ha detto che nella via B ci esemplare degli spiriti più nobili Ogni umana attività ha una gran banalità, magari espressa 1848 e tratto dalla raccolta sono degli scontri. Ognuno di - e le scienze naturali che ci rive- componente tecnica, immediata- con una certa ampollosità e pre- I Pàdagogische Schriften (Pa- noi sa bene quanto sia frequente lano le meraviglie della creazione mente evidente a tutti, il che in tenziosità formale. (...) Anche deborn, 1960), Adalbert Stifter, questo tipo di errore. Se poi dalla divina, devono insieme contri- fondo obbliga gli eventuali simu- per quanto concerne il carattere, pittore e autore di celebri racconti, cronaca passiamo alla storia, è buire alla cultura superiore di latori a confessare di non posse- è quasi certo che chi ha maggiore nato a Oberplan in Boemia nel evidente che l'esigenza di chia- uno scrittore. dere gli strumenti per esercitarla. saldezza morale sia anche più 1805 e morto a Linz nel 1868, de- rezza nella descrizione dei fatti Occorrono poi altre conoscen- Il mestiere dello scrittore invece modesto, la modestia anzi è una scrive, quasi con candore, ma an- diventerà ancora più imperiosa, ze meno importanti, che sono sembra presupporre unicamente componente della moralità, così che con onestà e rigore intellettua- a prescindere dallo sforzo che lo strumentali, come quella delle la capacità di scrivere, la disponi- come la dolcezza lo è della forza. le, un fenomeno intramontabile: storico deve compiere per aspi- lingue. Se mi si domandasse, bilità di carta, penna e inchiostro Colui che è abituato a controlla- gli errori, i difetti, le vanità che ca- rare a definirsi tale (...). dov'è il tempo per acquisire tutto e il fatto di aver qualcosa da dire. re le proprie passioni, anzi ad an- ratterizzano il mondo delle lette- Il talento da solo è sterile e im- questo bagaglio di conoscenze, Ora tutti sanno scrivere, tutti nullarle, colui che è severo con re. Non va dimenticato il contesto produttivo, non genera che paro- risponderei: dal momento che un hanno carta, penna e inchiostro e se stesso sarà anche giusto con storico in cui lo scritto si colloca. le vuote se non gli si forni- quasi tutti qualcosa da gli altri, lascerà loro spazio e non La caduta del regime metterni- sce una materia adeguata dire. Perciò fare lo scrit- diventerà impaziente o arrogan- chiano e della sua odiosa censura da elaborare (...) Tale ma- tore sembra facilissimo, te se sono meno progrediti di lui aveva provocato in Austria un'on- teria per lo scrittore è co- anche se poi è difficilissi- nel cammino morale. La sua ra- data di scritti polemici e di propa- stituita dall'umanità e da mo essere un grande gione non avrebbe permesso di ganda politica; nel clima di caos ri- tutto ciò che la anima, os- scrittore. Riguardo al ta- essere distolta dal processo di voluzionario emerge l'intento pe- sia da tutto il mondo cir- lento naturale va detto perfezionamento, perciò ora non dagogico di Stifter che, nella pre- costante. Quanto più egli che esso è sempre asso- si permetterà di ostacolare quel- fazione alla raccolta di racconti conosce a fondo l'uomo ciato alla modestia; chi lo altrui. Non così nei tempera- Pietre colorate (1853), dirà di in tutte le sue manifesta- ha talento infatti perce- menti passionali. Con passionale aver scelto piccole storie di bambi- zioni e le cose nella loro pisce, se non con chia- intendo una personalità nella ni proprio perché donne e bambi- oggettività - non sempli- rezza almeno in modo in- quale le componenti materiali ni "non fanno la rivoluzione". An- cemente nel loro unilate- tuitivo, la vera grandezza hanno il sopravvento su quelle che Nestroy, il grande genio satiri- rale rapporto col suo io - umana, e quindi ha sem- spirituali o dando luogo alla ri- co dell'epoca, dopo aver ridicoliz- tanto più saprà dominare pre un atteggiamento cerca di un appagamento fisico zato il conformismo del regime, la realtà, distinguendo ap- umile rispetto a quest'i- (voluttà) o a un bisogno di domi- prese poi di mira le velleità rivolu- parenza e sostanza, of- deale. Quanto più gran- nio e prevaricazione sugli altri zionarie nella farsa Libertà a frendo poi all'umanità le de è il talento, tanto mag- non disgiunto dalla violenza (...) Kràhwinkel. Uno scetticismo con- proprie conquiste come giore sarà l'ideale perse- servatore informa poi l'atteggia- Una delle passioni più diffuse un nuovo bene. Egli do- guito e quindi la mode- tra i cattivi scrittori è l'invidia. mento del più grande poeta au- vrà perciò cogliere nel stia (...) Chi manca di striaco, Franz Grillparzer: Che il Questo deprecabile sentimento è modo più ricco possibile i Martin Eden. Il mestiere di scrivere qualità non conosce purtroppo una fonte inesauribile diavolo si porti via le gazzette! è l'ambito degli ideali più fenomeni umani e natura- n , . ,. „ , ,. . di cattivi scrittori (...) indegni di il titolo di una poesia che denun- li, saper analizzare se stes- lubrica a cura dt Dario Voltolini elevati, si limita a ciò che cia il moto pendolare dell'opinio- tale nome, che riversano nei loro so e osservare gli altri, in è dato senza spingersi ol- ne pubblica in balia degli slogan scritti il loro astio, attirando a dagare la natura circostante; tutto tre, perciò tutto gli appare chia- di piazza. Come si vede, nella aspirante scrittore deve possede- torto sull'intera categoria il di- questo però gli permette soltanto ro, facile, accessibile (...) Si misu- Vienna del Vormàrz l'ombra di re tutte queste qualità - altrimen- sprezzo generale. Per alcuni scri- di raggiungere uno spazio e un ra in tutti i cam- Karl Kraus sembra ormai dietro ti non è tagliato per il suo mestie- vere vuol dire tempo limitati. Le esperienze e le pi, anche quelli l'angolo. re - sarà anche uno che arriva più semplicemente scoperte dei millenni sono raccol- velocemente degli altri alla meta, più ardui, poi- guadagnare de- ché ovunque "Tutto quel che sembra (R.M.) te nella scienza che permette al- anzi probabilmente alcune no- naro, e non dedi- l'uomo di abbracciare grandi spa- zioni scientifiche, grazie alla con- scorge le mede- facile e chiaro sime cose, tutti i carsi a un'arte Lo scrittore si prefigge di zi e intervalli di tempo, persino di centrazione delle sue energie, sa- deve suscitare nobile ed eleva- diffondere le proprie parole spingersi nel futuro. Colui che si ranno già presenti intuitivamen- dubbi, le tensio- ni che caratteriz- diffidenza ta; perciò essi scritte attraverso la stampa, di sente chiamato a parlare a tutta te prima ancora di essere state cercano possibil- trovare lettori e quindi di parlare l'umanità deve aprirsi a un vasto apprese sistematicamente. zano la ricerca nel vero scrittore della perfezione mente ciò che ac- a un vasto pubblico. Ora, giac- orizzonte per poter cogliere l'es- Tutto ciò non basta ancora per contenta la mas- ché il semplice parlare come tale senza delle cose, perciò sarà ver- gli sono ignoti, fare uno scrittore. Così come si perciò lavora con facilità, realiz- sa per ottenere il non ha molto senso, uno scritto- sato non solo nella propria disci- dice che l'anima plasmi il corpo massimo consenso; fanno affida- re serio dovrebbe mirare a un al- plina, ma in molte altre, giacché za molto senza essere mai né vivente a propria immagine, ana- stanco né spossato. mento sulle passioni e sui senti- tro scopo, avere una finalità su- l'essenza delle cose emerge sol- logamente essa plasmerà ogni fi- menti più spregevoli dell'uma- periore al parlare comune, che è tanto dal loro reciproco rispec- bra e particella di quell'altro or- Quando la mancanza di qua- nità, sulla curiosità, sulle mode puro flatus vocis e non risponde chiamento. ganismo che è la scrittura. "È lità si associa a un temperamento ecc. (...) In conclusione tutto dei suoi eventuali errori. E chia- A volte vediamo persone intel- l'interiorità di un uomo che im- focoso allora le persone diventa- quel che sembra facile e chiaro, ro che lo scrittore, almeno in rap- lettualmente assai dotate lavora- prime il marchio spirituale alle no influenti, lavorano con zelo e che non si è conquistato con uno porto a ciò che dice, deve saper- re in un unico campo prigioniere sue opere d'arte" (...) Certi faci- sono insofferenti e arroganti, dal studio e una ricerca faticosa, che ne più dei lettori, magari anche della loro scelta tori di libri seri- momento che ignorano quel che è saltato fuori quasi per caso, de- soltanto conoscere meglio i fatti, unilaterale ed vono mettendo manca alle loro opere e non pos- ve suscitare diffidenza nel vero e inoltre dev'essere in grado di esclusiva, sino a insieme tutto sono capirlo, essendo loro estra- scrittore. Di solito non ha un conferire alle proprie parole una "Quanto più farsi fuorviare quel che trovano neo, pensano di avere tutto quel gran valore, ma è qualcosa che forma tale da renderle efficaci, dalle cose più grande è nella società in che è necessario, si oppongono tutti pensano di sapere, persino il perché possano raggiungere lo assurde. Molti il talento, tanto vista di una im- con vigore a ogni piccolo rilievo miracoloso manifestarsi della scopo che si proponeva. mali della storia come se fosse un'ingiustizia e poesia, che talvolta sembra il maggiore sarà mediata risonan- Egli deve possedere una predi- universale deri- za; i loro libri vi- riescono facilmente a imporsi. A frutto di un'ispirazione momen- sposizione naturale che lo distin- vano dall'ostina- la modestia" vono per il breve tale categoria appartengono tanea, non cade dal cielo ma pre- gua dagli altri, ossia il fondamen- zione con cui lasso di tempo in quelli che, in società o negli or- suppone sempre un processo di to del suo mestiere è il talento. si trattano certe cui quelle idee gani di stampa, esprimono sem- maturazione e chiarificazione Quanto esso sia necessario, per- cose contro la loro natura. L'u- sono in voga, ma anche in tale pre la loro opinione su tutto sen- spirituale. (...) Riguardo a coloro sino in ambiti meno importanti, manità spesso è abbagliata dal ambito si limitano ad appagare za esserne richiesti, dilungando- che non sono moralmente all'al- si vede dal modo in cui certi cro- proprio punto di vista, dai propri senza produrre nulla. Solo quel si su ogni novità. Sono quasi tut- tezza di tale compito, conviene nisti nostrani scrivono sui gior- errori. Lo scrittore ha un sacro che sgorga dall'unità della perso- ti persone mediocri e prive di che gli spiriti più dotati restino nali, senza possedere la dote fon- dovere, una grandissima respon- na produce a sua volta nuova vi- talento. Dal momento che il loro uniti in modo da suscitare in loro damentale di un cronista, vale a sabilità, guai a lui se, brandendo ta; perciò l'unica e fondamentale orizzonte è ristretto trovano la necessaria vergogna per tenerli dire la capacità di riferire sempli- la spada fiammeggiante della sua qualità di uno scrittore è quella sempre con facilità un metro di a distanza; sarà come l'autentica cemente ciò che ha appena ascol- eloquenza, diffonde errori e se- di plasmare il proprio carattere giudizio per ogni cosa; mentre virtù femminile che sa sempre te- tato. Quando ad esempio un te- mina discordia! Procuri piutto- nella massima purezza e pienez- l'artista cerca faticosamente la nere a bada ogni tentativo di con- stimone A riferisce: "Nella via B sto di evitare il più possibile l'er- za. Se persino nelle faccende più soluzione tenendo conto di tutte quista pur non avendo a disposi- ci sono degli scontri", il cronista rore. La storia - magistra spesso comuni della vita è proprio il ca- le diverse possibilità, loro invece zione altra arma se non la sua scrive sul giornale: "Nella via B ci inascoltata dell'umanità - la filo- rattere la qualità primaria che hanno già sempre la ricetta semplice presenza. sono degli scontri", mentre in sofia - soprattutto quella pratica, può spronare gli altri al bene, fi- pronta e la tirano fuori - natural- realtà sa soltanto che il testimone sparsa negli scritti e nella vita guriamoci in letteratura (...). mente si tratta sempre di una (trad. dal tedesco di Riccardo Morello) l'ikirurr45 LpRTINEDEN^

una ricerca del colore folclorico, della propria madre, a casa sua. facevo parte della PoLiKunst, Una musica a una piccola vena sentimentale Storie Usare l'italiano non è stato dun- un'associazione polinazionale o a tematiche burlesche e ridan- que naturale, semplice, liscio, che col tempo avrebbe contato di suoni scuri ciane. A me però non interessa di germanesi , ma mi ha sempre creato e conti- su scrittori e artisti stranieri re- né la funzione antiquariale del nua a crearmi una grande insi- sidenti in Germania di ben 17 dialetto, né tantomeno quella or- curezza di fondo, che cerco di nazionalità. Ciò che ci accumu- Laura Pariani namentale. Al dialetto chiedo Carmine Abate superare con una pignoleria nava era la voglia di uscire dai espressività, sonorità, carnosità, forse esagerata nelle continue ghetti culturali delle nostre na- Ricordo un'intervista a Bill Evans cioè quelle qualità intime che La mia madrelingua è l'arbé- revisioni dei miei testi. Oltre- zionalità, cercare nuove strade, in cui questo grande del jazz di- chiederei a qualsiasi lingua do- resh, cioè l'albanese antico. In- tutto la mia situazione linguisti- aprirci. È in tale contesto multi- chiarava apertamente che non bi- vessi usare. fatti il mio paese d'origine, Car- ca si è complicata - e, da altri culturale che è nato il mio pri- sogna fidarsi di coloro che suona- Perché il dialetto è lingua. Non fizzi/Karfici, in Calabria, è stato punti di vista, arricchita - dal mo libro di racconti pubblicati no con gran facilità, perché, dice- dovrebbe esserci bisogno di ripe- fondato alla fine del Quattro- fatto che a sedici anni ho messo in tedesco nel 1984, col titolo di va, tipi come loro non vivono mai terlo, vista la solida tradizione cento dai profughi albanesi che piede per la prima volta in Ger- Den Koffer und weg!. Ora vivo dei veri conflitti, per cui non pos- letteraria in dialetto che abbiamo fuggivano dalla dominazione mania. in Trentino, a metà strada tra sono imparare, migliorarsi. A lui, alle spalle. Senza contare il lavo- ottomana. È qui che ho cominciato a Amburgo e Carfizzi, ma le sto- che era un improvvisatore ecce- ro dei poeti novecenteschi, il loro Fino a sei anni sapevo parlare scrivere in italiano delle storie rie che mi ronzano in testa con- zionale, con un senso del ritmo scavo erudito e critico che ha solo l'arbèresh. A scuola, come "germanesi" - come vengono tinuo a sentirle in una Babele di quasi insuperabile, la musica co- portato a galla la coscienza della quasi tutti gli chiamati gli emi- lingue: l'arbèresh, che è la lin- stava molto lavoro, studio conti- pari dignità del dialetto rispetto arbèreshè, ho grati, cioè né te- gua in cui penso e sogno, l'ita- liano della mia scolarizzazione, nuo. E quando l'intervistatore alla lingua italiana, e nel contem- poi subito una "A me piacciono deschi, né arbè- stupito gli chiese come si poteva po della sua potenziale diversità. scolarizzazione reshè, né italia- il calabrese, il tedesco, il germa- conciliare quest'affermazione con Tra l'altro, questa mia ricerca esclusivamente queste rapsodie ni, ma figure nese, cioè la lingua ibrida degli le sue eccezionali improvvisazio- linguistica si lega alla necessità di in lingua e cul- che sono poi ibride, come la emigrati; e poi le parole e i modi ni, Evans rispose che la libertà più di dire dei tanti luoghi in cui ho costruirmi un mio luogo interio- tura italiana, delle storie lingua che par- piena è quella che si esercita lavo- re, costituito sia dalla memoria cioè litirè, stra- lano - e ho co- vissuto. Perciò sono costretto, rando sopra una struttura. dell'infanzia, sia dalle storie della niera, mentre a tutta polpa" minciato a scri- di storia in storia, a reinventare È un discorso che non vale so- grande tradizione (tragedia greca casa e con gli verle per un mo- una mia lingua, stanto attento a lo per la musica, ma anche per lo e Bibbia); e di questo luogo inte- amici, nel vici- tivo ben preciso: non perdere la musicalità delle scrivere: per me, una storia non riore fa parte anche la lingua ma- nato, per le strade del paese, volevo denunciare l'ingiustizia lingue e delle storie che ho den- può nascere né dalla fretta né per terna, che caratterizza le infles- continuavo a parlare quella che della costrizione a emigrare. E tro. Ad esempio, quando nella caso. Dietro ci sta sempre un la- sioni della mia voce nel dire, nel noi chiamiamo gjuha e zemères, naturalmente parlavo di situa- Moto di Scanderbeg sono la ma- voro assiduo, artigianale, un pro- raccontare. "la lingua del cuore". L'altra, la zioni vissute in prima persona: a dre o lo zio del protagonista a va-e-riprova su quella dimensio- Lingua non bassa, ma profon- lingua che parlavano i maestri, quattro anni avevo visto partire raccontare, a volte lascio termi- ne del raccontare che io definirei da, con cui le donne di casa mi prima, i professori poi, e infine i mio padre per la Francia, con ni arbèreshe o tedeschi, o li ita- "acustica". E con questa espres- hanno trasmesso le prime espe- datori di lavoro, era gjuha e un contratto in tasca da minato- lianizzo, li contamino, pur di sione non intendo l'attenzione rienze di affetto e di dolore. Lin- hukes, "la lingua del pane": im- re, e l'anno dopo per la Germa- non spezzare il loro flusso ritmi- alla voce o ai silenzi dei propri gua non morta, ma tragica, per- portante, certo, ma non radica- nia, dove è rimasto venticinque co, la loro musica. personaggi (che pure è una parte ché è minoritaria; perché è una ta dentro come la lingua arbère- anni, prima da solo, poi con mia Nel Ballo tondo, oltre alla fondamentale, faticosa ed entu- musica di suoni scuri. sh. Tant'è che la scelta, all'ini- madre, mentre io facevo la spo- contaminazione linguistica, ho siasmante, dello scrivere), quan- Certo, imboccare questa via zio forzata e poi sempre più la tra Amburgo e Carfizzi. Do- imboccato anche un'altra stra- to piuttosto l'orecchio teso al nella scrittura implica un lavoro consapevole, di scrivere in ita- po la laurea, a ventun anni, sono da: ho lasciato in tedesco, e so- proprio ritmo interiore; di respi- faticoso di approfondimento, di liano l'ho vissuta come una sor- stato costretto anch'io a stabi- prattutto in arbèresh, non solo razione, mi verrebbe da dire. E il invenzione linguistica, di immer- ta di tradimento nei confronti lirmi in Germania per motivi di singole parole ma intere frasi; ritmo musicale del mondo di cui sione della lingua nella carne; a dell'arbèresh. Di fatto sono an- lavoro, e ho vissuto in prima cioè ho scritto, per il momento uno scrittore deve appropriarsi volte mi sento molto sola, tanto ch'io un "transfuga linguisti- persona i problemi del vivere in misura ridotta, in più lingue per farlo diventare parola, e poi più in tempi come questi in cui, co", cioè uno scrittore che scri- tra più mondi e più lingue, co- contemporaneamente. E ho an- frase, capoverso, pagina, capito- al rovescio, perfino la carne può ve in una lingua diversa da quel- gliendone però anche gli aspetti che inserito delle antiche rapso- lo; in quel momento magico nel essere ridotta a parola. la che ha imparato dalla voce positivi. Erano gli anni ottanta e die dell'Arbèria, inseguendone quale la storia si dà come folgora- il ritmo come un topo dietro al zione nella testa e nell'orecchio. pifferaio magico. A me piaccio- no queste rapsodie che sono Prima però, per me, c'è un la- luppa la vena surreale, Andrea Pazienza ti po- Scrivere in lingua straniera poi delle storie tutta polpa, ve- vorio di immaginazione, di fanta- tenzia l'ironia". Qualcuno mi consigliava di loci e leggere. Ne sono stato fe- sie che mi sento pulsare nella te- Quando partii da Nablus, quindici anni fa, ascoltare Paolo Conte come additivo per la licemente condizionato. Perciò sta: un caos disperso e quasi inaf- portai con me, oltre a pochi effetti personali, poesia. Mi sentivo come un magazzino nel qua- quando ho ritoccato II ballo ferrabile di idee in cui quasi mi suoni, profumi, frammenti di storie. Il classico le si ammucchiavano emozioni altrui. Finché tondo per la nuova edizione che pare di non sapere trovare lega- diario dell'emigrante, da cui sono nati alcuni un giorno incontrai il primo libro italiano che mi. Poi, a illuminare questa con- è appena uscita da Fazi, sono racconti, editi da Scriptorium (1994), e un bre- abbia sentito mio, e restai folgorato dal suo tito- fusione, nella mente mi si fa stra- stato molto attento nelle corre- ve romanzo, Il sole d'inverno, pubblicato da lo: La luna e ifalò. Già la luna mi ispirava, mi fa- da il ritmo adatto al tipo di storia zioni a non compromettere il Portofranco (1999). Da ragazzo, leggendo gli ceva tornare in mente il mio paese. Nella cultu- e di personaggio; così me ne la- ritmo delle rapsodie. Devo an- autori del mio paese, pensavo che gli scrittori ra araba tutte le cose naturali, quindi anche i scio guidare, comincio a lavorare che dire - e questo mi è chiaro palestinesi non fossero di immediata compren- dentro le regole che la scoperta corpi celesti, avevano un'immagine molto poe- solo da qualche anno - che lo sione. La nostra letteratura è stata condizionata di quel ritmo mi detta. Ché, in tica. A proposito della luna, qualcuno aveva ad- scrivere in una lingua diversa definitiva, credo di dedicarmi al- da eventi tragici troppo importanti dei quali è dirittura pensato di intentare causa alla Nasa dalla madrelingua ha anche un lo scrivere proprio perché aspet- rimasta prigioniera. L'opera di qualche autore quando, nell'estate del Sessantotto, Armstrong vantaggio, soprattutto per chi to questo momento. palestinese è arrivata in Italia, per esempio Uo- aveva calpestato il mare di cipria che avvolge il come me scrive su temi come mini sotto il sole, di Ghassan Kanafani, che si nostro "specchio della vita". Al mio paese c'era l'emigrazione, le minoranze: un Parlo di ritmo, di musica, di si- può definire di carattere patriottico. Ci sono di- chi si era sentito ferito nel più profondo dei certo distacco dalla materia lenzi; e in effetti concepisco la verse immagini per raffigurare la patria: una fi- sentimenti, l'amore. I poeti arabi, ma anche gli trattata, una specie di filtro ca- pagina come una sorta di partitu- danzata, una regina, una bandiera; per Kanafa- innamorati qualsiasi, paragonavano le loro pace di eliminare le scorie tra- ra musicale, perché per me le pa- ni è un'immensa madre onnipresente. Nel suo donne alla luna, quella creatura che tutti vedo- dizionali più inflazionate: la no- role non sono soltanto segni di libro c'è un personaggio che accosta l'orecchio no ma che non possono toccare ("Solo io l'ho stalgia lamentosa, la denuncia inchiostro sulla pagina, ma sono al terreno: "Senti, senti il suo battito", e il com- avuta"). Figuriamoci uno straniero che la vio- scontata. Questa lingua-distan- anche e soprattutto suoni. Forse pagno di viaggio osserva: "Figuriamoci, sarà il lenta senza neanche rendersene conto. Per tor- za è per me la chiave per rien- è una cosa che mi viene dalla for- tuo cuore". "Non può essere", risponde il pri- nare a La luna e i falò, sfogliandolo mi sono ri- trare nei miei luoghi o raccon- tuna di aver conosciuto nel corso mo, "Perché sento anche l'odore materno". tare i miei personaggi arbèreshe dell'infanzia il fascino delle gran- trovato come a casa. Quell'emigrante che face- o germanesi, attraversati più o di narrazioni orali, con il gioco di Così un giorno - superato il disorientamento va fortuna in un paese lontano (l'America) in meno consapevolmente dal equilibri tra le pause o il conci- dell'emigrato appena sbarcato e dopo aver tro- cui non c'era nemmeno una bottiglia di vino plurilinguismo e dal multicul- tarsi del tono al momento giusto, vato un lavoro stabile - decisi di concedermi il buono, assomigliava un po' a me che in Italia turalismo. con i cambiamenti di voce come lusso di scrivere. Scrivevo racconti, e soprattut- non riuscivo a trovare una goccia di acqua pota- bile (d'accordo che dalle mie parti, nel deserto, in un'esecuzione polifonica. to cercavo di ribaltare certi luoghi comuni sulla In conclusione, il mio viaggio mia terra d'origine. Le mie "pagine sparse" cir- ce n'è poca, ma quella poca è eccezionale). Non Il tentativo di ricreare questa conoscendo l'italiano, avevo incominciato a be- nello spazio della lingua italiana sonorità carnosa nella pagina colavano in Rete (il mio primo editore) e fra i parte da una lingua lontana, miei amici, che avevo costretto a diventare miei re quella dei treni, e solo più tardi, quando riu- scritta mi ha portato via via a stu- scii a decifrare il cartellino trilingue, avevo ca- l'arbèresh, che mi batte i ritmi, lettori. A questo punto tutti si sentirono in do- mi evoca le storie, mi accompa- diare le potenzialità del mio dia- pito perché aveva quel gusto così orribile. letto materno. Mi rendo conto vere di acculturarmi per bene e incominciarono gna in altre lingue e in un altro che il mio modo di utilizzare il a propormi i loro autori preferiti come se fosse- viaggio, questa volta reale e al- dialetto può stupire; di solito, ro stati dei ricostituenti: " ti svi- MUIN MADIH MASRI talenante, dal nord al sud, dal quando lo si impiega, lo si lega a sud al nord dell'Europa. L'INDICE ^STRUMENTI •• I testi vamente tale "parte istituziona- si presenta, in effetti, come il pri- precisa quanto possibile, e HANS TUZZI, Collezionare libri, pre- le" lungo l'anno accademico e mo tentativo a me noto di risol- senz'altro godibile oltre che affi- faz. di Alessandro Olschki, pp. 272, poi disprezzarla per completo vere con successo il dilemma pe- dabile. Lit 38.000, Milano, Bonnard 2000 e la loro lingua nei momenti di valutazione fi- dagogico appena esposto. La relativa ristrettezza del- nale, provocando così negli stu- Questo Profilo, pubblicato l'arco temporale tenuto in con- Niente come un'opera di consul- Arlindo J.N. Castanho denti la sgradevole sensazione con il contributo dell'Instituto siderazione nel Profilo non smi- tazione permette all'autore di trac- di aver lavorato invano. Camòes e dell'Instituto portu- nuisce affatto il suo valore com- ciare di nascosto anche il proprio Le circostanze riferite rappre- guès do livro e das bibliotecas, plessivo in quanto manuale, autoritratto: tanto più se, per sua GIULIA LANCIANI, Profilo di storia sentano, comunque, casi limite soddisfa appieno le esigenze di giacché per i secoli successivi stessa ammissione, "chi scrive ama linguistica e letteraria del Portogallo. che gradatamente tenderanno, si una didattica della storia della non è difficile trovare sia i testi molto tenere le distanze". Sornione Dalle origini al Seicento, pp. 484, spera, verso l'autoestinzione o, letteratura che non voglia perde- letterari essenziali da seleziona- piuttosto che sfuggente, candido Lit 50.000, Bulzoni, Roma 2000 se si dimostreranno duri a mori- re mai di vista l'indispensabile re, sia informazioni storico-filo- nell'affettazione, dandy quando ba- re, verso l'estinzione indotta conoscenza del testo letterario in logiche precise e abbondanti, sta per non scalfire la propria vulne- Le considerazioni che seguo- (magari con l'aiuto delle misure sé: i capitoli consacrati a ogni in modo da poter impartire un rabilità, chiunque si celi sotto lo no possono sembrare a prima vi- proposte dalla riforma universi- periodo storico-letterario con- corso di livello universitario co- pseudonimo di Hans Tuzzi (il marito sta secondarie o "fuori tema", taria attualmente in corso). I ca- venzionale - dalle origini al me si conviene. In più, tenendo tradito di Diotima, neW'Uomo senza per quanto riguarda l'oggetto si più frequenti, invece, sono Quattrocento, Cinquecento, Sei- conto sia del progressivo incre- qualità) è maestro d'ironia non inva- immediato di questa recensione, quelli in cui l'insegnamento e la cento - sono completati da una mento dell'importanza della dente, ha buone doti epigrammati- ma spero che dimostrino alla fin valutazione della "parte istitu- bibliografia specifica e da un'an- narrativa - e soprattutto del ro- che, una certa saggezza, la giusta fine di essere, invece, premesse zionale" sono già, fortunatamen- tologia particolarmente felice manzo, praticamente non anto- malinconia. E quindi non c'è dub- essenziali a una corretta valuta- te, una realtà, ma una realtà con- nelle scelte, per di più corredata logizzabile - nei secoli successi- bio, chi volesse abitare "la più rare- zione dell'importanza del volu- dizionata da certe discrasie in- dalla traduzione dei brani (va vi, sia dell'"ingorgo critico" fatta sfera del pensiero collezioni- me in questione nel panorama terne o congiunturali. In effetti, pure segnalata l'accurata trascri- provocato dalla sovrabbondan- sta" di Hans Tuzzi può senz'altro fi- degli studi di lingua e letteratura lo studio della storia della lette- zione dei testi in portoghese, za di opere letterarie recenti darsi. Ma anche chi, come me, a di- portoghese in Italia. ratura di una nazione pluriseco- praticamente esente da refusi per le quali risulta ancora diffi- spetto dei diecimila volumi che lo In quasi tutte le università in lare come il Portogallo implica - al contrario di quanto succede, cile stabilire una valutazione circondano, s'ostina a illudersi di cui tali studi sono attivati, i cor- quasi sempre delle opzioni ini- troppo spesso, in tante pubbli- relativa con il dovuto distacco, comprare libri solo per "leggerli", e si hanno due colonne portanti: ziali, metodologiche e conte- la stesura di un secondo vo- di leggerli solo per "vivere", in Colle- l'apprendimento della lingua, nutistiche, di scelta non faci- lume del genere si presente- zionare libri trova pane - oltre che con un insegnante madrelin- le - e che, una volta stabilita rebbe altamente problema- carta - per i suoi denti. "Un libro og- gua, e il corso monografico te- l'impostazione da attribuire tica e, comunque, di assai gi costa più di ieri: ma domani co- nuto dal professore titolare del- al corso, si dimostrano ne- dubbia utilità. sterà ancora di più. Compralo". Se cessariamente limitative e la cattedra. Si notano sovente Come si può desumere an- questo consiglio - ci racconta il Tuz- pedagogicamente insuffi- delle discrepanze tra la struttu- che dal titolo, non è neppure zi - ha fatto la fortuna di Matthew cienti. Mi spiego meglio: con ra programmatica dei corsi e il caso di considerare il volu- Bruccoli, massimo collezionista di lo scarso monte ore disponi- l'offerta pedagogica che do- me una mera storia e antolo- "fitzgeraldiana", applicarlo sempre bile per l'insegnamento della vrebbe, in principio, assecon- gia letteraria, giacché il pri- e incautamente potrebbe essere ri- "parte istituzionale", o si darla. Spesso i programmi dei mo capitolo è dedicato, gros- schioso. Per questo il capitolo intito- studia la storia della lettera- corsi presentano una struttura so modo, alla storia della lin- lato al Comprare è qui al terzo posto tura portoghese attraverso tripartita - lingua, storia della gua. Tale "valore aggiunti- dopo quelli dedicati al Conoscere e un manuale (ad esempio letteratura (la cosiddetta "parte vo" è tanto più apprezzabile al Valutare; né tutto si risolve nell'ac- quello di Antonio José Sarai- istituzionale") e corso mono- in quanto la bibliografia di- quisto, bisogna anche Conservare va e Óscar Lopes, o quello di grafico -, in netto contrasto sponibile sull'argomento è e (eventualmente) vendere. E sicco- Georges Le Gentil e Robert con la struttura bipartita (lin- piuttosto scarna e l'interesse me tutte queste operazioni si fanno Bréchon) che la descrive, gua e corso monografico) del- per questa materia specifica spesso per posta, o trattando con che la racconta dai primordi l'offerta didattica. si viene affermando all'inter- altri bibliofili (e "il bibliofilo è perlopiù all'attualità, senza un contat- Per colmare il divario tra i sa- no dei corsi di portoghese antipatico, sospettoso quando non to diretto con i testi letterari peri richiesti dai programmi e proposti, in Italia, dalle sin- costituzionalmente asociale"), con- propriamente detti, o si stu- le reali possibilità pedagogiche gole cattedre universitarie. viene usare il linguaggio nella ma- messe a disposizione degli stu- diano i testi di diversi autori dei niera più precisa: perciò il Vocabo- vari periodi storico-letterari sen- cazioni italiane di ambito lusita- Non si pensi, però, che il ri- denti, si prospettano varie solu- nistico). La presenza della tradu- conoscimento di tutti questi larietto essenziale (con voci sempre zioni di ripiego - ognuna di es- za arrivare, però, a una chiara vi- concise, talvolta tuttavia di bel piglio sione d'insieme. Si tratta, in fon- zione a fronte è, in questo caso, pregi vada a sconfinare in un in- se francamente insoddisfacen- ancora più benvenuta in quanto condizionato panegirico: non saggistico), un glossario dei termini te, è chiaro, ma comunque rite- do, della difficilmente risolubile di catalogazione antiquaria france- dicotomia tra una panoramica fi- molti dei testi presentati non so- mancano sviste, omissioni o nuta "la meno peggio" dai sin- no mai stati tradotti prima in Ita- particolari discutibili; ma l'inse- si, inglesi e tedeschi, nonché una li- goli responsabili. La più sbriga- lologica globale, ma del tutto sta delle corrispondenze fra nomi astratta, e un'esperienza dei testi lia, o ancora hanno subito inter- gnante che utilizzerà quotidia- tiva consiste nell'ignorare del venti traduttivi piuttosto delete- namente il manuale a lezione antichi e moderni dei luoghi di stam- tutto la "parte istituzionale", concreta ma inevitabilmente pa in Europa; infine, una bibliografia frammentaria. ri. Le sezioni antologiche così potrà smorzare, correggere o sia come materia di insegna- strutturate offrono spunti pre- completare ogni particolare che ragionata per temi. Il tutto nella gra- mento sia come materia da va- La soluzione ideale sarebbe ziosi anche per i corsi di tradu- gli sembri meritare il suo inter- fica elegante e ariosa, nel bel forma- lutare nelle prove finali di esa- quella di avere a disposizione zione già attivati in varie univer- vento, ovviamente tenendo con- to e con le belle illustrazioni (e, al- me. Questo è un esempio evi- una storia della letteratura cor- sità italiane. Inoltre, alcuni dei to del valore pedagogico del vo- meno stavolta, con un prezzo quasi dente di inadeguatezza tra teo- redata da una scelta antologica testi antologizzati sono difficil- lume nel suo insieme. D'altron- inferiore a quello "di ieri"...) cui in ria e pratica, ma si conoscono di testi, meglio ancora se tradot- mente reperibili in libreria perfi- de, l'autrice è la prima a "consi- questi anni ci ha abituati la Bonnard, prassi ancora più frustranti per ti e col testo originale a fronte. no in Portogallo, e le difficoltà derare questo libro un work in dedicandosi alla bibliofilia anche gli studenti, come quella di non Ed è proprio a questo punto che inerenti alla lettura dei testi anti- progress, destinato, si spera, a per i non iniziati. Tutt'altro che diva- insegnare affatto la "parte isti- mi si impone di parlare diretta- chi scoraggerebbero perfino il migliorare nel tempo, anche gante, Collezionare libri spazia tuzionale" ma esigere la sua co- mente dell'ultima fatica di Giu- più intraprendente degli studen- grazie ai suggerimenti e alle cri- ovunque, fra antichi e moderni, aste noscenza in sede d'esame, o ad- lia Lanciani, giacché il suo Profi- ti, qualora non potesse contare tiche che verranno da chi vorrà miliardarie e occasioni per tutti o dirittura quella di trattare atti- lo di storia linguistica e letteraria sulla presenza di una traduzione utilizzarlo". • quasi, consigli molto pratici, "dritte" e aforismi. Entrare nel mondo dei bi- bliofili è un po' come attraversare lo specchio: certe cose appaiono ca- povolte, per esempio i temuti refusi, MARGHERITA BLANCHIETTI, CHODUP TEN- estremamente difficile comprendere un li. Così stando le cose, non è sufficiente all'improvviso un vanto e un orna- ZIN LAMA, Parlo tibetano. Manuale di con- mondo così diverso senza impararne la lin- studiare una normale grammatica di base mento... La massima attenzione mi versazione con pronuncia figurata, pp. 255, gua. In realtà, chi si accinge a studiare il ti- per parlare in modo corretto ed educato. sembra dedicata all'editoria del no- Lit 23.000, Vallardi, Milano 1999 betano deve assimilare non uno ma due Occorre appunto un manuale apposito. In vecento, il cui collezionismo in Italia linguaggi, uno per l'orale e uno per lo scrit- quello che presentiamo - il primo in lingua è ancora agli albori, almeno rispetto La lingua tibetana veicola un patrimonio to. Inoltre l'orale possiede spesso due for- italiana - vengono per prime le frasi di uso alla Francia e soprattutto ai paesi culturale di grande importanza, un patri- me completamente distinte, la prima delle più comune; seguono le espressioni relati- anglosassoni. In questo campo monio che rischia di diperdersi dopo che la quali serve per rivolgersi alle persone di li- ve ai numeri, al tempo, ai viaggi, al cibo, e sembra che si possano ancora fare Cina ha invaso il Tibet e ha imposto nelle vello pari o inferiore al nostro, l'equivalen- poi ancora altre, fra cui quelle relative ai buoni acquisti a prezzi piuttosto mo- scuole tibetane lo studio del cinese come te del nostro "tu", e la seconda è una forma rapporti umani, al buddhismo, i modi di dici, permettendo anche al bibliofilo prima lingua. L'arrivo in Europa e in Ame- onorifica, che corrisponde al nostro "lei". dire, le parolacce (non molto usate: la peg- di scarsi mezzi ma buon fiuto e pas- rica di numerosi profughi, fra i quali mae- Ma nella forma onorifica non mutano solo giore è "scemo"). Al testo originale si af- sione di gustare i piaceri di cui tratta stri buddhisti di grande importanza, ha su- i pronomi, gli aggettivi possessivi e le per- fianca la trascrizione fonetica e la traduzio- Walter Benjamin nel saggio Sballan- scitato molto interesse per la civiltà tibeta- sone dei verbi, bensì anche i nomi comuni ne italiana. do la mia biblioteca, famoso ma in dei complementi indiretti e le radici verba- na, ma si è presto capito che sarebbe stato ANTONELLA COMBA Italia inspiegabilmente inedito.

FRANCESCO ROGNONI N. 12 L'Indice 47

riattualizzano in contrasto o in ar- biente per rappresentare II gruppo di Itaca), si esce dal rimpianto che di speculari interni alla discussione Letterature monia alcuni di quegli aspetti pro- delle sue coetanee, non ultima una la facilità di scrittura di Nordbrandt poetologica dell'epoca romantica, fetici della memoria ai quali il Sei- compassionevole ironia. ne imbrigli talvolta la spericolatez- la ricostruzione delle istanze che BENEDETTA PAPASOGLI, Volti della cento aveva dato voce. Non a ca- GIULIA VISINTIN za, non lo spinga a osare di più, e stanno alla base di quella crisi del- memoria nel "grand siècle" e oltre, so il volume si chiude con in ap- si sente finalmente l'aria di una la concezione del mito in cui si ri- pp. 343, Lit 45.000, Roma, Bulzoni pendice un saggio sulla fortuna di poesia più grande. solve, secondo l'autore, l'ultima 2000 Pascal nell'età dei Lumi: a signifi- ALESSANDRO FAMBRINI poesia di Hòlderlin. care come anche nel dibattito set- CHIARA SANDRIN Sin dalla fine del Rinascimento tecentesco sul bonheur (e sul tem- HENRIK NoRDBRANDT, Il nostro amo- cominciano a perdere prestigio le po e sulla memoria), ancorato dia- re è come Bisanzio, a cura di Bruno antiche arti di memoria, mentre an- letticamente alla grande visione Berni, pp. 200, Lit 18.000, Donzelli, cora lontani sono gli avvaloramen- tragica pascaliana, la rottura non Roma 2000 LUCIANO ZAGARI, La città distrutta di ti moderni, in letteratura come in fi- escluda linee di continuità. Mnemosyne. Saggi sulla poesia di ANDRÉ FRÉNAUD, La strega di Roma, losofia, di una memoria "affettiva". BARBARA PIQUÉ Non sono molti gli esempi di Friedrich Hòlderlin, pp. 200, Lit ed. orig. 1973, trad. dal francese di Il libro di Benedetta Papasogli si poesia danese tradotti in Italia, e 25.000, Ets, Pisa 1999 Davide Bracaglia, pp. 94, Lit 22.000, propone di sondare questo vuoto, perciò tanto più benvenuto giunge San Marco dei Giustiniani, Genova di sollecitare questo silenzio, che è questo volume di liriche di uno de- Il volume raccoglie cinque saggi 2000 anche silenzio della critica e della gli autori più noti del suo paese, apparsi nel decennio 1988-1998, storiografia. Che ne è dunque del- EDITH WHARTON, Il sonno del cre- Henrik Nordbrandt. Il curatore, seguiti da un'appendice che ripro- Eminente voce della poesia la memoria in una cultura, quella puscolo, ed. orig. 1927, trad. dal- Bruno Berni, ha riunito una sessan- pone.il contributo, del 1960, del- francese del XX secolo, André del Seicento francese, tanto attrat- l'inglese di Marta Morazzoni, pp. 254, tina di composizioni dalle molte l'autore alla vivace discussione cri- Frénaud, scomparso nel 1993, fu ta dai misteri dell'interiorità, dalle Lit 28.000, Corbaccio, Milano 2000 raccolte che Nordbrandt, classe tica suscitata dal ritrovamento e amico di Elio Vittorini, di cui con- profondità inconoscibili dell'io? 1945, ha pubblicato a partire dal dalla pubblicazione dell'inno Frie- divise l'impegno politico. Lo scrit- L'età classica, in realtà, ha presta- Se il nome di Edith Wharton evo- suo" esordio nel 1966, operando densfeir nel 1954. I saggi si con- tore francese si recò spesso a to poca fiducia a questa facoltà, ca immediatamente le rarefatte una selezione sulla base del "per- centrano su alcuni punti nodali del- Roma tra il 1960 e il 1970, mentre relegandola tradizionalmente a schermaglie dell'Ha dell'innocen- sonale gusto del curatore", come l'interpretazione della lirica hòlder- rielaborava incessantemente funzioni servili. Eppure, proprio al- za, o magari semplicemente le avverte una nota alla traduzione, liniana, ripercorrendone lo svilup- questo poema, che, a trent'anni lora inizia a prendere forma "un im- sontuose ambientazioni della ver- ma finendo per offrire un panora- po attraverso il complesso dalla sua prima edizione, viene maginario della memoria" denso di sione cinematografica che ne ha ma di testi per molti versi rappre- cammino che, a partire dal fonda- ora proposto al pubblico italiano sviluppi futuri. Attraverso un per- dato Scorsese, l'effetto di questo sentativi dell'intera produzione mentale apporto alla discussione nella coraggiosa traduzione di corso suggestivo, ricco di riletture suo romanzo degli ultimi anni sarà dell'autore. Produzione che ruota all'interno del classicismo, condu- Davide Bracaglia. La città eterna, originali, che sceglie come tappe probabilmente disorientante. Im- quasi per intero intorno ai poli del ce a una delle più radicali trasfor- centro ispiratore delle meditazioni testi notissimi (dalle Pensées di mutata la sfera sociale - quella dei viaggio e della distanza da una mazioni del linguaggio poetico. di Frénaud, è il rivelatorio e strati- Pascal alla Princesse de Clèves di benestanti newyorkesi - siamo tra- parte e dell'amore e degli affetti Accanto alla discussione di alcuni ficato simbolo del divenire del- Madame de La Fayette) e altri sportati tuttavia in un'epoca com- che a essi s'intrecciano dall'altra, testi hólderliniani precedenti la l'uomo, di passaggi epocali che pressoché sconosciuti, Benedetta pletamente diversa: gli anni venti, in un'unica ininterrotta ghirlanda svolta del 1800, nei quali è già ac- non riescono a risolvere la tragi- Papasogli coglie due valenze es- non ancora infranti dalla crisi eco- che stringe il sé al mondo. Nord- cennato il nuovo, controverso si- cità della condition humaine: senziali della memoria "del cuore" nomica. La protagonista è una da- brandt, che ha vissuto a lungo lon- gnificato che la Grecia assumerà "Perché nulla qui regna. Non la secentesca. La prima è intima- ma molto sicura di sé, attenta a tano dalla Danimarca, costruisce nella lirica successiva (La soggetti- gioia / o l'innocenza, né il piace- mente legata alla problematica de- ogni tipo di ispirazione fra lo spiri- la sua lirica come un continuo rac- vità, la rivoluzione e il mito della re, né la virtù. ,/ Con un altro gli affetti e delle passioni e all'in- tualistico e l'esoterico, assidua fi- conto di sé e della propria espe- Grecia), l'autore lascia emergere il aspetto, l'eroe ricomincia, / inge- terrogativo eterno sul "bonheur": lantropa dagli svariati interessi, rienza. teso ad aggiornare l'inter- carattere peculiare del rapporto di nuo, le sue nobili gesta. Crolla". una memoria "affettiva", appunto, equanimemente distribuita ad faccia tra l'ignoto di ciò che è Hòlderlin con l'antico attraverso il Formalmente perfetti (inevitabile di cui ecco affiorare le prime con- esempio fra la campagna per il estraneo e remoto e il noto di ciò confronto con Goethe, Foscolo e pensare a Valéry), e altrettanto fuse manifestazioni (si veda la bel- controllo delle nascite e la celebra- che è consueto e già vissuto. Il li- Leopardi (Ritornò all'archetipo? Le criptici, i versi si articolano in un la analisi dedicata alle riflessioni di zione della Giornata delle Madri. mite di questo procedimento si av- "Favole antiche" nella poesia di percorso fatto di interrogativi, un monaco benedettino, Frangois Con finezza, Wharton riesce a dar- verte in uria certa convenzionalità Hòlderlin, nel "Faust", nelle "Gra- frammenti della mitologia classi- Lamy, sui ricordi "furtivi", quasi ne un ritratto ai limiti del comico dell'esotico che negli esempi me- zie" e nel Leopardi). La riflessione ca e insegne della cristianità, che preannuncio dei sussulti della me- ma soprattutto del patetico, cir- no riusciti si ferma alla superficie poetologico-filosofica, difficile e convivono nella dimensione mo- moria involontaria). L'altra invece, condando la signora Manford di dell'impressione, soprattutto quan- profondissima, che accompagna numentale della città e in quella greve di antichi retaggi, coinvolge una complicata tribù familiare nel- do la spontaneità dell'esperienza Hòlderlin fino all'ulteriore, definitiva archetipale di un'umanità dolen- la sfera dell'etica: la memoria si fa la quale sono rappresentati tanto viene riferita con la stessa sponta- svolta della sua esistenza, e un'a- te, talvolta satireggiata per la sua carico di ravvivare valori morali, le debolezze e i rimpianti della ge- neità di scrittura, senza dare il nalisi di alcuni testi esemplari di viltà. Lo sguardo di Frénaud è lu- toccando talvolta zone profonde nerazione più anziana, quanto i tempo all'esperienza stessa e alla quest'ultima fase sono affrontati ri- cidamente impietoso ma non di- della persona, ma cedendo anche modi in cui i giovani vi si contrap- parola che la rappresenta di sedi- spettivamente nei due ultimi saggi: sperato: conscio dell'assurdità talvolta il passo, in un'esigenza più pongono - che sia attraverso la mentarsi in immagini e costruzioni "La luce filosofica attorno alla mia dell'esistenza, l'eroe laico non ri- spirituale, all'oblio di sé. Una terza dissipazione della frivolezza o nel più pregnanti. Quando questo limi- finestra". Introduzione alle lettere fi- nuncia a interrogarsi, intuendo parte dello studio apre la prospet- tentativo di raggiungere una matu- te viene meno, quando la lirica losofiche e L'ultimo Hòlderlin: la dietro tale prassi l'incerto rimedio tiva oltre il "grande secolo": ad au- rità meno inconsapevole di quella sembra il frutto di un'elaborazione natura, l'uomo, e la perfezione, alla propria finitezza: "Tu non ri- tori - Prévost, Rousseau, Chateau- alla quale assistono. Più di un più meditata e la parola si forgia in mentre nel saggio centrale, Al di là mani precipitata in questo buco, / briand - che, pur nelle inedite aspetto accomuna questo roman- versi di una consistenza formale della poesia come mito. Tre poesie sibilla consultante, / se il tuo gran sfaccettature in cui i poteri della zo a quello nel quale Mary Mc- più piena, come in 600 (Preghiera) dai "Canti dalla notte" di Hòlderlin, corpo deborda tempo e spazio". reminiscenza vanno rifrangendosi, Carthy si servì del medesimo am- o Pà vej mod Ithaka (Sulla strada si espone, in una fitta rete di riman- LAURA RESCIA L'INDICE

DEI LIBRI DEL MESE

Arte allo Studium cittadino (Bosi); alla scuola di disegno applicato all'indu- la vita di san Domenico e dei Dot- negli affreschi richiestigli per Morta- nascita e diffusione della attera bo- stria, sul modello avviato vent'anni tori della Chiesa. I dipinti incontra- ra, per Trecate e per la nativa Cera- noniensis (Breviglieri); al ruolo del prima a Londra dal South Kensing- rono il favore dei committenti, per i no, nell'intervento con pitture e stuc- Anno 1300 il primo giubileo. Bonifacio notariato in seno alle istituzioni co- ton. La scelta museologica segue quali l'anno successivo Zurbaràn chi in Santa Maria presso San Celso Vili e Usuo tempo, catalogo della mo- munali e nello specifico alle "forme sin dalle origini il criterio, poi mante- eseguì il bellissimo Cristo Crocifis- a Milano, e raggiunge il suo apice tra stra, a cura di Marina Righetti Tosti- dell'immaginario" di questo ceto, nuto, di raggruppamento per tipolo- so oggi al Chicago Art Institute. Gli il 1602 e il 1610 con la commissione Croce, pp. 261, 145 ili. in b/n, 105 a espresse nel ricco corpus di dise- gie di materiali, enucleando così anni seguenti sono quelli dell'affer- dei quadroni carliani per il Duomo di col., Lit 100.000, Electa, Milano 2000 gni realizzati dai notai sulle coperti- una cospicua e significativa sezione mazione nel contesto sivigliano tra- Milano. Per oltre trent'anni (muore ne dei registri contenenti gli atti am- di dipinti. Il nucleo-guida della colle- mite le opere realizzate per il Chio- nel 1632) il pittore continua ad avere Si tratta del catalogo della mo- ministrativi di loro competenza (di zione di opere del XVII secolo è co- stro della Casa Grande o per il Col- prestigiosi incarichi pubblici, lavora stra tenutasi a Roma, Palazzo Ve- volta in volta cavalieri, castelli, crea- stituito dalla pittura lombarda (af- legio di San Buonaventura. Nel per i maggiori ordini religiosi, elabo- nezia, dal 12 aprile al-16 luglio di ture mostruose, ritratti di podestà e fiancata da rimandi ad altre scuole, 1633, quando la sua bottega è or- ra modelli di grande fortuna e inven- quest'anno. Catalogo e mostra na- di capitani del Popolo) (Vallerani); e con un'importante rappresentanza mai affermata e in tutte le colonie zioni reiterate, dialoga con gli altri scono con l'intento di riprendere e ancora alla pittura murale e su tavo- di pittori veneti), riflettendo una vo- spagnole si diffondono repliche protagonisti della grande scuola mi- approfondire alcuni dei temi di- la (Benati), e alla miniatura (Medi- cazione delle raccolte civiche a do- delle sue elegantissime sante, Zur- lanese di primo Seicento. Grande scussi al convegno Roma anno ca). Mentre specifiche sezioni rac- cumentare la cultura locale, raffor- baràn è richiesto a Madrid per af- merito del volume è quello di restitui- 1300 organizzato nel 1980 da An- colgono schede sulle sculture due- zata con continuità sia con donazio- fiancare gli artisti che realizzeranno re la complessa attività del Cerano, giola M. Romanini, riallacciandosi centesche superstiti della cattedra- ni di privati sia con interventi pubbli- la decorazione del Salone de Los la sua polivalenza e la sua capacità al contempo al volume, ancora cu- le, sulle committenze degli ordini ci. Dalla grande stagione borromai- Reinos nella residenza del Buen di sapersi rapportare con la produ- rato dalla Romanini, dedicato a Ro- mendicanti e sull'arte a Bologna nel- ca, passando attraverso Cairo, e Retiro. Il suo ciclo dedicato alle Fa- zione incisoria e l'editoria milanese, ma nel Duecento (1991). Forte di l'ultimo decennio del secolo, giun- toccando gli ultimi decenni del se- tiche di Ercole otterrà il favore del- con l'architettura, la scultura e le arti questi precedenti scientifici, l'o- gendo a presentare anche tessuti, colo, i cui protagonisti stanno emer- la corte, pur non amalgamandosi minori attraverso uno sguardo a 360 biettivo dell'esposizione è stato oreficerie e sigilli. Una delle idee- gendo con sempre più forza nei re- perfettamente con il nuovo vivace gradi sulla cultura contemporanea quello di presentare le varie sfac- guida del volume, sottolineata nel centi studi critici, si scorre una gal- linguaggio madrileno, il cui porta- ambrosiana. Parallelamente alla pro- cettature dell'ambiente artistico ro- saggio d'apertura di Giovanni Ro- leria di immagini esemplari del Sei- voce ufficiale è proprio Velàzquez. duzione pittorica il testo dà spazio mano tra la fine del XIII e il primo mano, è quella di Bologna quale cento lombardo. Le schede, ac- A Siviglia ormai il nuovo astro na- anche alla florida attività grafica del- decennio del XIV secolo, prima del crocevia culturale nel XIII secolo tra compagnate da una bella docu- scente è Bartolomé Esteban Muril- l'artista inserendo disegni per opere trasferimento della sede papale ad Oriente e Occidente, punto d'incon- mentazione fotografica, sono ordi- lo; Zurbaràn ritorna quindi, dopo i sicure o per opere smarrite nel per- Avignone; e in particolare di resti- tro cioè - grazie all'Università, alle nate alfabeticamente, lasciando in dipinti per il monastero di Guadalu- corso cronologico, sottolinea il ruolo tuire l'immagine della capitale qua- grandi chiese degli ordini mendi- coda la sezione dedicata ai pittori pe, a Madrid, dove morirà nel di primo piano assunto dal pittore le dovette apparire ai pellegrini che canti, e agli scriptoria laici dove la- anonimi. II volume è concluso da 1664. Il volume, che si inserisce per il collezionismo e punta l'atten- vi accorsero nell'anno 1300, dopo voravano copisti e miniatori prove- una ricca sezione di apparati, che nella collana divulgativa Electa "I zione sulla produzione di numerose la proclamazione dell'anno giubila- nienti indistintamente dall'Italia e consentono differenti modalità di Maestri" - il saggio di Moreno si repliche e copie di suoi dipinti. re da parte di Bonifacio Vili. Il volu- dall'Europa settentrionale - di lin- uso e lettura. presenta infatti privo delle note -, è me presenta 192 schede e sette guaggi figurativi differenti, in parti- ANNA MARIA BAVA GELSOMINA SPIONE corredato da un apparato fotografi- saggi (oltre a quello introduttivo colare il bizantino, il protogotico e il co ricco di particolari a grandezza della curatrice) che affrontano l'ar- naturalismo federiciano; un tema cui naturale, da un regesto delle opere te romana del 1300 spaziando dai si collega quello del ruolo svolto da e da una bibliografia essenziale. monumenti sepolcrali di Arnolfo di Bologna nell'ambito della cosiddet- Affiancano le immagini citazioni Cambio alla scultura lignea, dalla ta "Commonwealth mediterranea" Quadreria dell'Arcivescovado, a cura di ARSENIO MORENO, Zurbaràn, trad. dalla bibliografia sul pittore all'in- pittura di Cavallini e di Giotto al ci- - secondo un'espressione di Bel- Marco Bona Castelletti, pp. 527, 629 dallo spagnolo di Anna Maria Baglia- terno della quale si rivelano ancora clo profano dell'abbazia delle Tre ting richiamata da Benati - costitui- ili. in b/n e a col., Lit 260.000, Electa, ri, pp. 149, Lit 90.000, Electa, Milano fondamentali i contributi di Gallego Fontane, dai codici del "Maestro tosi dopo la quarta crociata e l'ac- Milano 1999 1999 e Pérez Sànchez. del Codice di San Giorgio" ai ma- celerazione della diffusione in Occi- noscritti ebraici, dalle lastre sepol- dente dell'arte bizantina: Bologna MARIA BEATRICE FAILLA Il volume, che fa parte della col- Il profilo biografico e culturale di crali all'oreficeria e alle monete del riuscì cioè a rielaborare con origina- lana "Musei e alle Gallerie di Mila- Francisco de Zurbaràn (1598- Giubileo. Se i saggi nel loro insie- lità gli influssi giunti da Oriente e ad no", si articola in sezioni sulle rac- 1664) viene ripercorso da Arsenio me tendono a riepilogare i risultati esportarli - così modificati - in Valle colte che andarono costituendo la Moreno a partire dall'apprendistato raggiunti dagli specialisti dei vari Padana. Il volume è prezioso e mol- quadreria dell'Arcivescovado di del pittore estremegno presso Pe- settori negli ultimi quindici anni to importante per tutte le ricerche in MARCO Rosei, Il Cerano, pp. 322, ili. Milano introdotte da studi ragionati dro Diaz de Villanueva, in una Sivi- (con l'eccezione tuttavia degli in- corso e future sull'arte medievale in in b/n e a col., Lit 240.000, Electa, Mi- sulle diverse figure dei collezionisti, glia che agli inizi del XVII secolo è terventi di Romanini sul monumen- Italia settentrionale, e viene ad ag- lano 2000 sulle loro scelte artistiche e sulle to de Braye, e di Zanichelli sui ma- giornare e integrare gli studi classi- caratteristiche delle raccolte con noscritti ebraici), risulta invece par- ci di Volpe, Gnudi e Conti sulla scul- A trentasei anni di distanza dal ca- puntuali schede critiche delle ope- ticolarmente utile e significativo il tura, la pittura e la miniatura a Bolo- talogo della mostra al Broletto di No- re, interamente riprodotte. Le ricer- contributo delle schede nella se- gna nel Duecento; in questo senso vara dedicata a Giovan Battista Cre- che condotte, anche attraverso un conda parte del volume. Ciò vale vanno almeno segnalate - per la lo- spi detto "il Cerano" esce l'attesa analitico esame degli inventari (al- nello specifico per le 43 schede ro importanza nel panorama degli monografia completa del pittore del- cuni dei quali pubblicati negli ap- dedicate ai codici miniati, alcune studi storico-artistici - le schede sul- lo stesso Marco Rosei. I fondamen- parati del volume), permettono di delle quali permettono di conosce- le sculture forse provenienti dal pro- tali ritrovamenti territoriali, gli impor- aggiungere qualche tassello alla re da vicino personalità artistiche tiro dei Leoni e dei Mesi della catte- tanti incrementi al catalogo dell'arti- complessa storia del collezionismo da poco definitesi; altrettanto im- drale di San Pietro (Tumidei), quelle sta e l'anticipazione della data di na- lombardo tra Sei e Settecento, in portante - nell'ambito del discorso sulla ricca produzione del "Maestro scita - ora fissata al 1567/68 - ri- cui i protagonisti della curia milane- sul ruolo della curia nella diffusione dei crocifissi francescani" (Bosko- spetto a quella di quasi dieci anni se occuparono un ruolo di assoluto a Roma del gotico francese - la vits); e la scheda dì Ferretti sulla successiva tradizionalmente riporta- rilievo. La Quadreria dell'Arcive- Bibbia dell'Aracoeli in nove volumi, Madonna delle Febbri, l'affresco ta permettono di recuperare il per- scovado ebbe avvio dal cospicuo donata ai francescani di Santa Ma- con la Madonna e il Bambino di re- corso di esordio dell'artista e di ridi- nucleo di dipinti e di disegni lascia- ria in Aracoeli da Niccolò III e rea- cente restaurato e interrogativa- scutere criticamente la carriera del- ti nel 1650 per fedecommesso ai lizzata presso alcuni degli atelier mente attribuito all'attività giovanile l'assoluto protagonista della cultura suoi successori arcivescovi dal parigini attivi durante il regno di di Giotto (1290 ca.). artistica milanese negli anni di Fede- cardinale Cesare Monti. La raccol- Luigi IX. Da sottolineare infine l'im- rico Borromeo. Le maggiori novità ri- ta (parte della quale fu trasferita a portanza - ma ciò è valso soprat- SIMONETTA CASTRONOVO ancora dominata dalla figura di guardano soprattutto la fase giova- Brera nel corso dell'Ottocento) ri- tutto per chi ha potuto visitare la Francesco Pacheco, pittore tardo- nile dell artista che si svolge ancora flette gli interessi collezionistici del mostra - di poter vedere riuniti in- manierista e autorevole scrittore di per tempo per vivere direttamente la cardinale legati alla cultura lombar- sieme ben cinque opere del "Mae- cose d'arte, ma già pervasa dall'in- presenza di Carlo Borromeo e per da di influenza borromaica, ma an- stro del Codice di San Giorgio", fluenza del nuovo naturalismo, dal- confrontarsi con l'effervescente e che ai suoi itinerari tra Napoli e la evento che non si verificava in Ita- Museo d'Arte Antica del Castello Sfor- la quale non sono esenti altri ap- colto clima culturale milanese tardo Spagna e ai suoi stretti contatti con cinquecentesco, e nella quale av- la curia romana. Tra le altre colle- lia, credo, dalla mostra su il Gotico zesco. Pinacoteca. Tomo III, pp. 419, prendisti, come il giovane Velaz- vengono i precoci contatti del pittore zioni emerge la ricca raccolta di a Siena del 1982. Lit 190.000, Electa, Milano 1999 quez, che rimarrà affettuosamente con Bologna e con Roma. Il catalo- Giuseppe Pozzobonelli, donata nel legato a Zurbaràn fino agli ultimi go si apre con un bellissimo disegno 1783, che rispecchia i colti interes- SIMONETTA CASTRONOVO Il terzo volume, dedicato intera- anni madrileni, e Alonso Cano, en- firmato per un'incisione dell'Ongr/ne si del cardinale in rapporto alla cul- mente alla pittura del Seicento, si trambi allievi di Vincente Cardu- Seraphicae Religionis Francesca- tura accademica d'Arcadia. Alle aggiunge ai due precedenti tomi (ri- ccio. L'attitudine allo studio e alla nae pubblicato a Roma nel 1587, raccolte Monti e Pozzobonelli si ag- spettivamente dedicati al Medioevo rappresentazione dal vero, pur nel- eseguito su commissione del mini- giungono nuclei minori costituiti dai e primo Cinquecento e al Cinque- l'ambito di una predisposizione alla stro generale dei francescani a di- lasciti del prevosto Ignazio France- Duecento. Forme e colori del Medioevo cento) con cui si è avviata la pre- raffigurazione statica della realtà, mostrazione del successo raggiunto sco Riccardi (1685), del cardinale a Bologna, catalogo della mostra, sentazione ordinata e sistematica sono le caratteristiche del pittore sin dall'origine dal pittore che nel Federico Visconti (1693) e del car- pp. 426, 176 ili. in b/n e 169 a col., della Pinacoteca del Castello Sfor- che emergeranno, dopo un perio- 1591 sarà impegnato per il Palazzo dinale Benedetto Erba Odescalchi Lit 100.000, Marsilio, Venezia 2000 zesco, e arricchisce la collana edi- do trascorso a Llerena, in Estrema- Borromeo di Milano su richiesta di (1737), e un consistente numero di toriale dedicata ai Musei e alle Gal- dura, al momento del suo ingresso Renato, fratello del cardinal Federi- dipinti la cui provenienza è ancora Il volume affronta il tema della lerie di Milano iniziata nel 1973. Il ufficiale sul mercato monastico si- co. L'affermazione sociale dell'arti- ignota; una sezione del volume è produzione artistica a Bologna nel Museo Artistico Municipale nasce vigliano con l'importante incarico, sta, sottolineata dalle fonti letterarie infine dedicata ai quadri dell'Arci- Duecento attraverso un apparato di nel 1878 intorno ad alcuni lasciti di affidatogli nel 1626 dai padri do- che mettono in rilievo i modi cavalle- vescovado dell'Otto e del Nove- 133 schede assai dettagliate e otto "generosi e benemeriti cittadini", menicani del convento di San Pa- reschi con i quali condusse la sua vi- cento. saggi, rispettivamente dedicati al- con un duplice ruolo di conserva- blo el Real, per la realizzazione di ta, trova poi conferma nelle pale e l'architettura e urbanistica (Hubert); zione e di didattica, attraverso una varie opere raffiguranti episodi del- ANNA MARIA BAVA cendi, discriminazioni razziste nei di ragazzi, la bambina/maschiac- che volta si sentono così, dentro. E che vive con le altre piccole in un re- Infanzia confronti degli immigrati cinesi, fur- cio, il bambino abbandonato e poi allora hanno voglia di mordere, di cinto dove sono obbligate a nutrirsi ti, truffe, giudici corrotti e processi ritrovato da grande, ecc. A questo graffiare...". esclusivamente di fiori rosa per ave- RHIANNON LASSITER, La terra non gi- addomesticati, associazioni segre- campionario dell'immaginario let- (F.R.) re la pelle morbida e gli occhi bril- ra più, ed. orig. 1998, trad. dall'inglese te di cristiani bigotti e fanatici che in terario aggiunge un elemento tipi- lanti, rivendica e realizza il proprio di Marina Astrologo, pp. 227, realtà, con la scusa di voler moraliz- co della psicologia infantile, cioè la diritto a uscire fuori, presto imitata Lit 24.000, Salani, Milano 2000 zare l'ambiente, fanno i loro interes- paura del buio e di tutto ciò che dalle amiche, per giocare e rotolarsi si economici e suon di crimini. Sin- viene dal profondo, dall'ignoto, nel fango come i maschietti. A loro Fratello e sorella, Wraith e Ra- tomatica e rivelatrice è la scena in dall'oscuro. In questa occasione si STEFANO BORDIGLIONI, MANUELA BA- volta, la tartaruga Clementina deci- ven, orfani in una Londra del futuro cui la moglie del giudice è complice tratta dei Passaterra o Fangosi, DOCCO, Dal diario di una bambina trop- de di fuggire in cerca della libertà, la minacciosa e torbida, partono alla di furto e corruzione ma si scanda- creature misteriose provenienti po occupata, pp. 146, Lit 15.000, Ei- topina Fiorentina conquista un nuo- ricerca della sorellina Rachel, lizza per un po' di alcol. Alice inda- appunto dal sottosuolo e dal fan- naudi Ragazzi, Trieste 2000 vo ruolo gratificante entro la fami- scomparsa in circostanze misterio- ga su un delitto di cui è stata testi- go, che mangiano la terra, adora- glia, le scimmie Bonobe sperimen- se. La troveranno, ma la ragazza mone, e con l'aiuto di Sam fa giusti- no le discariche e i mucchi di L'illustrazione di copertina di tano una vita creativa e autonoma non è più quella di prima... Il cuore zia. Lei diventerà direttrice del gior- spazzatura, le cose umide e vec- Grazia Nidasio, come sempre non più al servizio dei maschi. Sono - irrisolto - della vicenda è il con- nale locale e lui partirà per chie, ingurgitano cartacce, torsoli splendidamente evocativa e rias- tutti personaggi al centro di storie flitto tra i due protagonisti. Wraith è diventare un grande scrittore. Il tut- di mela, bucce di patate, i nostri suntiva, mostra una ballerinetta in che parlano dell'infanzia all'infanzia, riflessivo, altruista, fedele a una to con una vivida descrizione d'am- avanzi insomma. Come i lombrichi, tutù e scarpette impegnata in un as- con humour e leggerezza, ma pure sua morale. Raven è impulsiva, biente che fa risaltare particolari e sono molto utili all'uomo e al siste- salto all'arma bianca con un gigan- con radicalità di passioni e ragioni egocentrica, troppo fiduciosa in se dettagli del processo di formazione ma ecologico. Ma il perfido e avido tesco orologio dai mostruosi tenta- civili, toccando temi e problemi de- stessa. Abissalmente diversi, i due della nazione americana. padrone del sistema di raccolta e coli. È Martina, dieci anni, la cui stinati ad attraversare un immagina- fratelli sono indispensabili l'uno per FERNANDO ROTONDO distruzione dell'immondizia della giornata è praticamente priva di rio non solo infantile, a insediatisi e l'altra: insieme fanno una persona città, nonché costruttore di un'inu- tempo libero, occupata com'è da a "lavorare" a lungo, per giungere fi- sola. Viene così affrontata una te- tile ma redditizia linea metropolita- scuola, quantità industriali di com- no a noi oggi e a risultare ancora at- matica cruciale per gli adolescenti, na, ha ridotto in schiavitù i Fangosi piti, lezioni e ripassi per le verifiche tuali e moderni. Discendono di lì libri ai quali il libro è rivolto: Raven in- usandoli come manodopera per lo il pomeriggio, poi corsi di nuoto, odierni come La gattina Rosy dei carna la metà oscura ma attraente SARA MARCONI, Olimpia e le principes- smaltimento dei rifiuti e costrin- danza, inglese (manca solo il com- Wilkon (Arka), in cui la protagonista che si cela nell'intimo di ognuno di se, ili. di Marilena Pasini, pp. 103, Lit gendoli a mangiare anche plastica puter). È la giornata tipica di una va via di casa per affermare la pro- noi, selvaggia, imprevedibile, spe- 11.000, Feltrinelli, Milano 2000 e avanzi di fast-food. Come si vede bambina dei nostri giorni. Che vor- pria divergenza e trasgressività, La ricolata. Wraith è la parte razionale, l'autrice introduce un elemento so- rebbe tanto giocare con le amiche, principessa birichina di Cole (E.El- ma rappresenta anche la capacità Sara Marconi, torinese di nascita ciale e civile quale la problematica le Barbie, a pallavolo e a calcio, le), ragazzina anticonformista che di aiutare gli altri. Il secondo tema e milanese di residenza, ha scelto ambientale del riciclaggio dei rifiu- guardare i cartoni di Sailor Moon, gira in jeans e su una moto, e II portante è quello della diversità. per il suo esordio nella narrativa per ti. Molta carne al fuoco, dunque, ma non può perché a quell'ora è maialino Loto di Hasler (Piemme), in Tutti i personaggi si sentono diver- ragazzi una storia divertente e a ma ben condita e aromatizzata, sempre in giro per piscine e pale- cui la porcellina Lala prima di spo- si per qualche ragione: Raven ap- tratti surreale, tutta giocata su una per una lettura scorrevole, avvin- stre; allora deve accontentarsi di sarsi decide di conoscere il mondo. partiene a una stirpe di mutanti (gli fantasia sbrigliata che si sviluppa cente e divertente. scrivere sul suo diario segreto, Segno che le bambine e i bambini di Hex) dotati di superpoteri tecnolo- come un sogno, dalla logica stra- (F.R.) quando può, nei ritagli di tempo ru- oggi si riconoscono ancora in que- gici e condannati dalla legge, deve bati alle occupazioni obbligate, la ste storie e le fanno proprie perché fuggire se vuole sopravvivere; sera a letto, la mattina in bagno, a ne hanno bisogno e vi si rispecchia- Wraith è sensibile e si preoccupa scuola di nascosto. Finché si riem- no con le proprie domande, inquie- per il prossimo, ma vive in mondo pie di puntini rossi e il medico, dopo tudini, aspettative. dove vige la legge del più forte; analisi ed esami, anche psicologici, (F.R.) Kez, un ragazzino che si unisce a sentenzia: reazione psicosomatica loro, si sente inutile e privo di qua- allo stress; cura: tantissimo gioco lità; Ali vive nel quartiere più esclu- con gli amici. Finalmente Martina sivo della città, ma quando si sco- può salutare il diario: "vado a guar- ORLA pre che anche lei è una Hex viene darmi Sailor Moon e poi corro a B cacciata dall'Eden. Tutti scopriran- comprarmi le ginocchiere per la Via delle Fornaci. 50 - 00165 Roma no che la diversità non è solo una pallavolo". La forma diaristica dà al- fonte di sofferenza, ma anche un la storia un andamento lieve, vivace e divertente, raccontando un apolo- Kenneth VISIONE punto di forza e un tassello fonda- volta e stravagante, di un'Alice mo- PETER VAN LOON, Luna piena per il Wright mentale per l'approdo a un'indivi- derna che si trova precipitata den- Lupetto Mannaro, ed. orig. 1999, trad. go veritiero mai sentenzioso. E SEPARAZIONE dualità adulta. Infine, una proble- tro una fiaba metropolitana. Olim- dal neerlandese di Laura Draghi, ili. di (F.R.) tra madre e bambino matica cara alla fantascienza: che pia, Bambina da Avventura, che Hugo van Look, pp. 158, Lit 12.000, pagg. 416 - L. 50.000 cosa è umano e cosa non lo è? Ra- odia le storie di principesse amate Salani, Milano 2000 ven è veramente umana? Sembra invece dalle bambine lagnose e priva di empatia verso il resto del A. Ferro QUADERNI DI smorfiose, un giorno decide di ma- Ritorna Lupetto Mannaro. Come mondo: detto in altre parole, non F. Borgogno PSICOTERAPIA rinare la lezione di piano, incontra si sa il piccolo licantropo era stato ADELA TURIN, Rosaconfetto, ed. orig. avrebbe superato il test di Voigt- una strega che anziché su una sco- abbandonato dai suoi genitori a 1976, ili. di Nella Bosnia, pp. 39, (a dì) | |s| FANTI L.E Kampff al quale venivano sottopo- pa viaggia in una moto Honda del causa della sua diversità, ma adot- Lit 17.000, Motta, Milano 2000 voi. 41: La "storia" sti i replicanti di Biade Runner. 1973 (CB 350 Four, modello euro- tato da una famiglia che invece e il "luogo immaginario" Però il lettore non sfugge all'identi- peo), con casco regolamentare na- ama le bizzarrie. Adesso Dolfi par- Nella seconda metà degli anni pagg. 320 - L. 40.000 ficazione con il suo personaggio e, turalmente, e parte con lei per te per il campeggio, ma, a causa settanta l'editrice Dalla parte delle insieme, alla domanda: c'è anche un'avventura nella quale streghe, di un errore di consultazione del bambine, un nome storico dell'edi- in me qualcosa di poco umano? La Hélène L'EROTICO orchi, principesse, magie e incan- calendario, si trova precipitato in toria per l'infanzia e del femminismo giovanissima autrice (oggi venten- Parat tesimi sono così vicini alla realtà da una crisi di licantropia in una notte MATERNO ne, diciassettenne quando scrisse pionieristico, pubblicò alcuni albi il- confondersi con essa. Come il Gior- di luna piena in un bosco spaven- Psicoanaiisi questo libro) ha continuato la storia lustrati che suscitarono attenzione, dell'allattamento no stregato dell'Anno Rovesciato, toso alle prese con una creatura in altri due romanzi, da poco usciti fecero discutere e aprirono una pagg. 272 - L 40.000 che risulta il 31 ottobre 2002 (cifra misteriosa e selvaggia e con un in Inghilterra, e gestisce un suo cu- nuova strada nel campo dei libri per che si può leggere al contrario), fe- pericolosissimo cacciatore di lupi. rioso sito ufficiale, non privo d'inte- ragazzi. Adesso la "Mottajunior" ri- sta di Halloween. Olimpia appare Per fortuna intervengono in suo pubblica i primi quattro, i più belli e A IL SÉ resse: http://www.conjure. sempre spiazzata, senza parole, aiuto gli stravaganti genitori adotti- famosi, tra cui il famosissimo e or- Giannakoulas TRA CLINICA demon.co.uk/index2.html. con tante domande ma nessuna ri- M. Armellini rnniA vi, il nonno, lupo mannaro anche mai introvabile Rosaconfetto, di rT sposta, come la logica di una bam- lui, e Amina, la bambina di cui Dol- P.Fabozzi E TEORIA ANNA PREIANÒ Adela Turin e Nella Bosnia, fondatri- bina - anche di una lettrice - che fi si è innamorato (con sorpresa fi- 1(a cur1a di) **£?•" ci dell'editrice (gli altri sono: La vera winnicottiana alla fine capisce che avventura e nale). Come nel precedente libro, storia dei Bonobo con gli occhiali, pagg. 296 - L. 40.000 fantasia vanno accettate per come la figura del piccolo lupo mannaro Arturo e Clementina e Una fortunata sono e che anche un Libro di Princi- si presta a raccontare un apologo catastrofe). Rosaconfetto, destinato pesse da Bambine Avventurose che rappresenta la diversità come Dana L'ENIGMA KATHRYN LASKY, Testimone oculare, a diventare un manifesto program- può essere molto divertente. Spiri- possibilità personale e non minac- Breen ed. orig. 1998, trad. dall'inglese di matico dell'editrice, pone, insieme DELL'IDENTITÀ tosi i disegni in bianco e nero di Ma- cia per gli altri e mostra come ac- (a cura di) Alessandra Dugan, pp. 153, Lit con gli altri albi, il problema dei rap- DEI GENERI rilena Pasini. cettare ogni individualità, anche la 13.000, Mondadori, Milano 2000 porti tra i sessi e della parità tra don- pagg. 368 - L. 46.000 più eccentrica, vincendo pregiudi- (F.R.) na e uomo, imperniando la storia su zi e stereotipi. Dolfi soffre perché personaggi femminili forti e decisi in Il titolo originale è Alice Rose & non è come gli altri bambini - o Sam. Alice è una ragazzina dodi- un'epoca in cui i maschietti la face- I.N.H. ESPERIENZE meglio, perché c'è chi non lo con- Harwood cenne orfana di madre, con padre vano ancora da padroni come pro- DEL SÉ sidera uguale agli altri - ma non in- M. Pines giornalista e cercatore d'argento, tende rassegnarsi e fuggire sem- tagonisti dei libri. Erano tempi di for- IN GRUPPO BEATRICE MASINI, Fango su e fango (a cura di) sartina che cuce vestiti per le belle pre, vuole piuttosto partecipare al- ti passioni civili e morali che mette- pagg. 256 - L. 40.000 giù, ili. di Adriano Gon, pp. 157, del saloon. Sam è Samuel Cle- la vita che conducono gli altri coe- vano in moto radicali cambiamenti Lit 13.000, Salani, Milano 2000 mens, giornalista quasi trentenne tanei, per questo si reca al nei costumi sociali e nei comporta- J.-J. SOCRATE che un giorno diventerà famoso campeggio malgrado i pericoli. menti individuali. Allora questi libri Duhot o il risveglio con il nome di Mark Twain. La vi- Beatrice Masini tocca vari topoi Come spiega l'autore: "Non voglio furono anche accusati di ideologi- cenda si svolge in una cittadina mi- della grande tastiera della lettera- smo femminista, intenti didascalici e della coscienza dire che i bambini si trasformino pagg. 192 -L. 30.000 neraria del Nevada durante la guer- tura per l'infanzia: la casa sull'al- sempre in lupi mannari, ma qual- moralistici, ripetitività e schematismi ra civile, tra omicidi, linciaggi, in- bero, la capanna/rifugio, la banda narrativi. L'elefantina Pasqualina, • L'ndtce ,

^•'OEI LIBRI DEL MESE ••• logica, La forma generale della pro- Filosofìa se da qui l'eccessiva sicurezza con LÀSZLÓ MÈRO, Calcoli morali. Teoria discipline scientifiche. Questo li- posizione, Le equazioni della mate- cui il Tractatus viene definito da dei giochi, logica e fragilità umana, ed. bro, scritto da un matematico un- matica, La generalità, Le leggi della Mounce "un'opera di logica filosofi- orig. 1996, trad. dall'inglese di Elena gherese e pubblicato originaria- H.O. MOUNCE, Introduzione al "Trac- scienza, La credenza, Il solipsismo, ca", dimenticando non solo che l'e- Ioli, Dedalo, Bari 2000 mente a Budapest, costituisce tatus" di Wittgenstein, ed. orig. 1981, Il valore, Le proposizioni della filoso- spressione "logica filosofica" era in- dunque una piacevole novità. L'au- trad. dall'inglese di Marilena Androni- fia. L'ultimo capitolo espone breve- visa a Wittgenstein, ma anche che il La teoria dei giochi nacque alla tore propone una rassegna piutto- co, pp. 152, Lit 30.000, Marietti, Ge- mente quegli aspetti della filosofia senso del libro era per il suo autore fine degli anni venti con alcuni la- sto esauriente dei risultati ottenuti nova 2000 wittgensteiniana posteriore al Trac- fondamentalmente un "senso etico". vori di Émile Borei e John von Neu- dai teorici dei giochi che potrebbe- tatus che possono aiutarci a com- È questo, direi, il punto più debole di mann, ma divenne una disciplina ro interessare il filosofo politico e Quest'introduzione al Tractatus lo- prendere meglio, secondo la stessa un volume che per il resto si segna- accademica solo nel 1944, quando morale. Anche se le teorie sotto- gico-philosophicus di Ludwig Witt- indicazione di Wittgenstein, la prima la per una capacità davvero rara di lo stesso von Neumann, insieme a stanti sono solitamente piuttosto genstein risale al 1981. Nonostante opera. L'ordine della presentazione illustrare con chiarezza e precisione Oskar Morgenstern, pubblicò complesse, la lettura del libro di da allora sia ormai trascorso un ven- dei temi riproduce l'ordine esplicito alcuni dei passaggi e dei nodi teori- Theory of Games and Economie Méró non richiede alcuna cono- tennio, essa resta una delle guide dell'opera. È questa una scelta pres- ci più complessi dell'opera. Behavior. Alcuni anni dopo, nel scenza di matematica che vada ol- migliori, più chiare e affidabili, alla soché inevitabile in un volume di ca- LUIGI PERISSINOTTO 1957, il filosofo Richard B. tre le quattro operazioni. Anche i lettura di quella che Wittgenstein eb- rattere introduttivo, la quale però non Braithwaite tentò una prima appli- lettori con un interesse per la filo- be una volta a definire "l'opera della dovrebbe far dimenticare che l'ordi- cazione dei risultati ottenuti in que- sofia politica e morale che non ab- sua vita". Bene ha dunque fatto la ne del Tractatus non è propriamente gli anni dai teorici dei giochi ai pro- biano alcuna nozione di teoria dei casa editrice Marietti a curarne la un ordine lineare, e che tra le sette blemi della filosofia morale. Da al- giochi leggeranno sicuramente traduzione italiana e ad affidarla a proposizioni fondamentali che ne lora nei paesi di lingua inglese le con piacere questo libro. Essi de- Marilena Andronico, una delle più in- costituiscono l'ossatura non sussiste applicazioni della teoria dei giochi vono tuttavia essere avvertiti del teressanti studiose italiane della filo- un rapporto di deduzione o di fon- all'etica e alla filosofia politica si so- fatto che le applicazioni "filosofi- sofia di Wittgenstein. Undici dei do- dazione. Mounce attira assai di rado no succedute a un ritmo più o me- che" della teoria dei giochi sono da dici capitoli di cui il volume si com- l'attenzione su questo ordine di que- no costante. La filosofia continenta- molti anni una grande industria ac- pone illustrano, senza troppi tecnici- stioni, come, peraltro, non si chiede le è rimasta in larga misura estra- cademica sia in Inghilterra sia negli smi ma anche senza eccessive mai (a differenza di quello che Witt- nea a questa tradizione, probabil- Stati Uniti, e che, sfortunatamente, semplificazioni, quelli che Mounce genstein fa sia nella Prefazione che mente a causa della scarsa pene- la bibliografia del libro di Méró non considera i temi essenziali dell'ope- nella proposizione 6.54) che tipo di trazione delle filosofie ispirate all'u- contiene alcun riferimento a questa ra: Fatti e cose, La proposizione co- libro sia il Tractatus e, dunque, che tilitarismo e al contrattualismo, e enorme letteratura. me immagine, Le proposizioni della genere di lettura richieda. Deriva for- del poco interesse dei filosofi per le LUCIANO ANDREOZZI

FRANCO VOLPI, Dizionario delle opere filosofiche, con la senti solo con quelle opere che hanno maggiormente inte- tre di Willard Van Orman Quine; se René Girard è pre- collaborazione di Guido Boffi, pp. 1167, Lit 75.000, ragito con ti mainstream della filosofia occidentale (al pen- sente con due titoli, Nelson Goodman ne meritava proba- Bruno Mondadori, Milano 2000 siero slavo è tuttavia riservata un'attenzione maggiore ri- bilmente più di uno (che tra l'altro non è neanche il più im- spetto a quella dedicatagli in altri dizionari di filosofia di portante della sua produzione); quattro opere di Émile Cio- Benché unicamente il suo nome compaia sulla copertina, analoghe dimensioni). I grandi autori del passato sono in ran sono forse troppe rispetto alle cinque di Bertrand Rus- Franco Volpi è naturalmente solo il coordinatore di un'o- genere rappresentati da un numero di opere piuttosto ele- sell (del quale mancano peraltro i Principles of Mathema- pera così ampia, che si è avvalsa del contributo di centot- vato: di Platone ci sono ventisette dialoghi e la Lettera VII; tics, a cui forse si poteva trovare posto sacrificando uno dei tantasei autori. Progenitore di questa edizione italiana è il Aristotele c'è tutto; ventuno sono le opere di Kant (e ce ne due titoli di Julius Evola o uno dei cinque di Réné Gué- Lexicon der philosophischen Werke, pubblicato in Ger- sono anche di decisamente "minori") e dodici quelle di non). mania nel 1988 sotto il coordinamento dello stesso Volpi, Schelling Tommaso, Hegel, Nietzsche e Heidegger sono Queste ultime osservazioni non costituiscono tuttavia di Maria Koettnitz, Harry Olechnowitz e ]ulian Nida-Rù- abbondantemente presenti. Per quanto riguarda la filosofia una vera e propria critica, poiché - a meno che ci si trovi melin (ampliato nel 1999 nel GrolSes Werklexikon der contemporanea (o più in generale di questo secolo) la scel- di fronte a casi clamorosi - simili giudizi sull'equilibrio Philosophie). La traduzione italiana ha ovviamente richie- ta è stata necessariamente più selettiva, limitandosi a ope- interno di un'opera come questa dipendono in buona par- sto un certo lavoro di adattamento e revisione, che è stato re "di riconosciuta originalità e fama internazionale". Tale te dalla sensibilità e dagli interessi personali. Si può infi- condotto con la collaborazione di Guido Boffi. Le opere decisione era naturalmente obbligata, ma sorge il dubbio ne osservare che, pur trattandosi senza dubbio di un'ope- schedate sono più di milletrecento, e spaziano su tutta la che ci sia qualche squilibrio tra la filosofia cosiddetta "con- ra di riferimento, questo Dizionario delle opere filosofi- storia della filosofia occidentale. Sono dunque tralasciate, tinentale" (molto ben rappresentata) e la filosofia cosiddet- che si presta assai bene anche a una lettura più distesa come il curatore spiega nella prefazione, le filosofie orien- ta "analitica" (talvolta un po' trascurata). Per esempio, se (anche se forse non "dalla prima all'ultima pagina"). tali, mentre le tradizioni ebraica, araba e slava sono pre- cinque sono le opere di Jacques Derrida, forse sono poche le GUIDO BONINO

GIANLUCA GARELLI, La teleologia paradosso di un sostrato sovrasen- l'esigenza di un confronto con alcu- emergere la domanda circa il "sen- crociato di domande che esigono il secondo Kant. Architettonica, finali- sibile, inaccessibile sia alla cono- ni nodi problematici indissolubilmen- so" del male, inteso letteralmente co- massimo di impegno per la verità, tà, sistema (1781-1790), pp. 193, scenza discorsiva sia all'intuizione, e te connessi con l'eredità della filoso- me la "direzione" che esso indica, tanto dalla filosofia quanto dalla fede. Lit 30.000, Pendragon, Bologna 1999 nondimeno postulabile dalla ragione fia romantica e idealistica. Per citare vale a dire la sua destinazione ultima ANNA MARIA SBERVEGLIERI come il "non luogo" dal quale essa soltanto uno dei motivi ricorrenti nel- al bene. La nozione di temporalità Nella parabola del pensiero kan- può attingere la propria unità. la ricca e complessa ricostruzione come spazio della coscienza, di- tiano il ricorrente intreccio della pro- PIERO CRESTO-DINA compiuta dall'autore, si tratta dell'iti- mensione umana tipizzata nei pro- blematica teleologica con la doman- nerario lungo il quale la bellezza Vie- cessi opposti di dispersione e racco- da circa l'unità architettonica del si- ne hegelianamente perdendo i pro- glimento, è invece analizzata da Lui- ANTONIO DELOGU, La filosofia in stema sembra mettere allo scoperto pri connotati metafisici "per inabis- gi Ruggiu, in puntuale confronto con Sardegna (1750-1915), pp. 441, l'instabilità dell'equilibrio raggiunto sarsi definitivamente nel variegato le origini aristoteliche e neoplatoni- Lit 30.000, Condaghes, Cagliari 2000 con la prospettiva trascendentale FEDERICO VERCELLONE, L'estetica del- cosmo delle opere". Tale itinerario, che, pur mantenendo lucidamente le messa a punto dalla prima Critica. l'Ottocento, pp. 170, Lit 18.000, il Mu- che può corrispondere a un "tra- differenze. E inoltre i grandi temi del- Un'attenta opera di recupero, va- La relativa disattenzione che la tradi- lino, Bologna 1999 monto dell'ideale del bello" (eviden- la ricerca di Dio e della scoperta del- lorizzazione e promozione di figure e zione esegetica ha riservato all'ar- te sia nel dispiegarsi di uno sguardo la coscienza (Mario Ruggenini, Luigi momenti significativi del panorama chitettonica, e più in generale alla Chi esaminasse superficialmente "storico" sull'arte sia nell'affermazio- Alici); la libertà umana come fondata filosofico sardo è stata condotta ne- Dottrina trascendentale del metodo, la varietà delle prospettive sull'este- ne di una rilevanza estetica del dalla libertà di Dio, in un processo gli ultimi anni da Antonio Delogu, do- "brutto"), si intreccia in vari modi con si spiega anche con una certa "su- tica e l'eterogeneità delle imposta- circolare in cui essa è dialetticamen- cente di filosofia morale presso l'U- il riproporsi della dialettica di auto- te legata alla servitù (Sergio Rosta- perfetazione" - in parte dovuta alla zioni teoriche qui coinvolte sarebbe niversità di Sassari, direttore da oltre stessa autointerpretazione kantia- nomia ed eteronomia dell'arte, che gno); la teologia della storia in Ago- forse indotto a dubitare che il titolo un ventennio dei "Quaderni sardi di na - dei nodi tematici dell'Analitica rappresenta un vero e proprio filo stino e Gioacchino da Fiore (Bruno Estetica dell'Ottocento possa pre- filosofia, letteratura e scienze uma- trascendentale. Se già in linea di conduttore nella prospettiva qui svi- Forte); e, ancora, la pace come prin- starsi ad altro che a una periodizza- ne" e già autore di una vasta produ- principio l'idea di architettonica co- luppata. cipio e fine della condizione umana zione didatticamente efficace ma in zione bibliografica in materia (tra tut- me arte del sistema contiene l'inter- (Giuseppe Goisis), e un'analisi del ultima analisi un po' convenzionale. PIERO CRESTO-DINA ti ricordiamo Filosofia e società in rogativo sulla destinazione finale De musica nella quale svolge un ruo- L'intera questione se esista un'este- Sardegna, recentemente edito dalla della ragione e sul senso del percor- lo centrale il concetto di numerus - tica dell'Ottocento, se cioè l'ambito Franco Angeli). La Filosofia in Sar- so da essa compiuto nella critica dei non solo ritmo del verso, ma anche oggettuale definito da questa degna traccia un suggestivo itinera- propri fondamenti, sono gli stessi te- espressione sia interpretabile come ordine delle cose (Maria Bettetini). Il rio della storia del pensiero filosofico sti kantiani a mostrare come l'imma- qualcosa di unitario, non sfuggireb- volume contiene in tutto otto contri- Agostino e il destino dell'Occidente, a nell'isola tra la seconda metà del gine dell'architettonica tenda a "sci- be in questo caso al rischio di una buti che, seppur svolti in piena auto- cura di Luigi Perissinotto, pp. 201, Settecento e i primi decenni del No- volare progressivamente verso una soluzione di tipo nominalistico. In nomia di interpretazione da autori di Lit 30.000, Carocci, Roma 2000 vecento con la descrizione di alcune descrizione organicistica, in base al- realtà lo sforzo di Vercellone consi- orientamenti diversi, hanno in comu- tra le figure maggiormente rappre- la quale il sistema razionale del sa- ste proprio nel ricondurre l'intera pa- ne l'interesse per un pensatore che "Se Dio, perché il male?" è uno dei sentative del dibattito filosofico sar- pere viene interpretato come struttu- rabola del pensiero estetico ottocen- ha tracciato una via. Il suo pensiero, grandi temi caratteristici del filosofo do: dai celebrati Giovanni Maria Det- ra vivente, organizzata, (...) finaliz- tesco - la riflessione di autori come con la sua alta capacità di sintesi del- di Ippona. Come confrontarsi, dopo tori, Domenico Alberto Azuni, Pa- zata". L'autore interroga la teleologia Schleiermacher, Schopenhauer, le culture giudaica, greca e romana, Auschwitz e Hiroshima, con una con- kantiana evitando, com'è lecito at- Kierkegaard, Nietzsche, ma anche si addensa in "qualcosa che viene squale Tola e Giovanni Battista Tu- cezione del male puramente morale? tendersi, ogni deriva provvidenziali- le poetiche di Baudelaire e Wagner designato come l'Occidente": il cui veri ai meno noti ma altrettanto rile- Forse, propone Italo Sciuto, metten- stica e mantenendo una fondamen- e le estetiche positiviste e formaliste destino è consegnato anche alla ca- vanti Antioco Polla, Giorgio Asproni do in secondo piano il concetto di tale cautela critica anche di fronte al degli ultimi decenni del secolo - al- pacità di rispondere a quel fuoco in- e Giovanni Pinna Ferrà. male come privazione e lasciando CORRADO PIANA N. 12 riNDICF 51 SCHEDF ^^ DEI LIBRI DEL MESE

pa di Meana mette mano a un dia- si lontano dai nazisti in attesa del- radicamento che forse, grazie al- da Moscato, che si avvale degli in- Storia e politica rio, poi edito dalla Oet. Ripubblica- l'arrivo degli Alleati. l'appoggio della chiesa, c'è stato in terventi di Diego Giachetti, Gabrie- to oggi con l'aggiunta di una pre- DANIELE ROCCA una prima fase, ma che poi è venu- le Polo, Raffaello Renzacci e Marco Elena Croce e il suo mondo. Ricordi e ziosa bibliografia resistenziale, il li- to evaporando, lasciando solo il Revelli, il legame tra classe operaia testimonianze, pp. 280, Lit 28.000, bro, privo di ambizioni artistiche, è consenso derivato dal controllo, e Fiat viene esaurientemente sotto- Cuen, Napoli 2000 una sofferta testimonianza di vita quasi totale, dell'apparato dello Sta- lineato sul terreno storico. La cen- imperniata sulla figura dell'alto uffi- to. Così Follini ci dà una storia tutta tralità dell'una è la centralità dell'al- Animatrice di riviste di cultura ciale Giuseppe Cordero Lanza di MARCO FOLLINI, La DC, pp. 161, interna della De senza interrogarsi tra. Il declino dell'una è il declino come "Aretusa", "Lo spettatore ita- Montezemolo, cugino dell'autrice e Lit 18.000, il Mulino, Bologna 2000 sulle ragioni sistemiche della sua dell'altra. liano", "Prospettive"; promotrice di capo del Fronte militare clandesti- esistenza. Tant'è vero che non vie- BRUNO BONGIOVANNI campagne per la difesa dell'am- no, torturato in via Tasso dai nazi- L'autore di questo volume è un ne approfondito il vero motivo del biente e del paesaggio con asso- sti, poi tra i martiri delle Ardeatine impenitente recidivo. La quarta di prolungato dominio democristiano: ciazioni come Italia Nostra e il Fon- con altri 334 prigionieri. Il diario di copertina ci avverte, infatti, che i la guerra fredda. La De come parti- do per l'ambiente italiano; appas- Fulvia Ripa di Meana, in seguito suoi precedenti libri sono La DC al to del meno peggio, votato contro- sionata lettrice e saggista di poesia premiata con la Croce al valor mili- bivio (Laterza, 1992) e C'era una voglia da tanti italiani che non vole- GIORGIO SOLA, La teoria delle élites, e di letteratura antica e moderna, tare e morta nel 1984, ha il merito volta la DC (il Mulino, 1994). Non vano votare i comunisti. Infine Follini pp. 282, Lit 32.000, il Mulino, Bolo- autrice di opere storiche e biografi- di richiamare vividamente la con- pago di questi contributi, che in tan- non affronta il vero legato negativo gna 2000. che, scrittrice finissima tanto di libri cretezza della quotidianità in quel- ti potevamo considerare esaustivi, e della De: la pratica del condominio MARIO STOPPINO, Potere ed élites po- di memorialistica quanto di narrati- le tragiche circostanze, anche se mostrando un interesse monoma- doroteo, una costituzione materiale litiche. Saggi sulle teorie, pp. 282, va, Elena Croce non è inquadrabi- la considerazione della tragedia di niaco per il suo oggetto di studio, consensuale che è la palla al piede Lit 35.000, Giuffrè, Milano 2000 le secondo categorie di giudizio Roma come di una Passione che torna di nuovo sull'argomento con dell'Italia. comuni. Anche la definizione che a condurrà al ricupero della perduta un'operetta di sintesi. E, va detto su- MAURIZIO GRIFFO La teoria delle élites postula che prima vista potrebbe risultare la più purezza e la concezione dell'estate bito, tale sintesi appare riuscita, li li- ogni forma di governo - non im- calzante, quella di intellettuale, ri- '43 come d'un periodo di disonore bro infatti è scritto in perfetto stile porta se democratica - comporti sulta inutilizzabile. Lei stessa, infat- nazionale nel quale crollano il mito democristiano: felpato, gommoso, sempre il prevalere dei governanti ti, in una pagina autobiografica in di Mussolini e la credibilità dell'Ita- mellifluo. Uno stile che ricorda il mi- organizzati e potenti (pochi) sui terza persona, se la attribuisce con lia piuttosto che come il presentar- gliore Mariano Rumor o il più brillan- 1968-69: dagli eventi alla storia, "900", governati disorganizzati e dispersi una carica ironica che ne vanifica si dell'occasione per una rinascita te Vittorino Colombo. Follini, infatti, n. l,pp. 208, Lit 28.000, 1999 (molti). Come sottolinea Sola, che la pregnanza, quando annota che collettiva sono caratteristiche di un non nasconde le magagne di casa Millenovecentossesantanove, "Parole- ci offre un'utilissima ricostruzione al termine degli studi universitari sentire più latamente patriottico propria, ma descrive con ammire- chiave", n. 18, pp. 256, Lit 30.000, teorica, e insieme una sistematica era "un'intellettuale", cioè "l'ultima che antifascista in senso stretto. vole impassibilità i difetti del partito 1999 concettuale, tale teoria ha una du- cosa che avrebbe desiderato o so- Nel libro si incontrano però spunti democristiano dando prova di un ATTILIO MANGANO, 1969. L'anno del- plice matrice italiana. Deriva infat- gnato di essere". Per aiutare a met- significativi in relazione alle tecni- candore che rasenta l'improntitudi- la rivolta, pp. 190, Lit 20.000, MB Pu- ti, come sfondo intellettuale, da tere a fuoco una figura che fuorie- che di guerriglia partigiane (sabo- ne. La tesi di fondo è riassumibile in blishing, Milano 1999 Machiavelli e dalla visione realisti- sce dagli schemi correnti arriva ora taggio, ostruzionismo) e all'odio poche parole. La De sarebbe stata DIEGO GIACHETTI, MARCO SCAVINO, ca e demistificatrice della politica il volume che raccoglie gli interven- popolare per alcuni uomini del re- una sorta di partito-nazione capace La Fiat in mano agli operai. L'autunno che ne è scaturita. Ha però la sua ti di una giornata di studio tenuta gime (Graziani), oltre che ricordi di aderire strettamente alla fibra più caldo del 1969, pp. 220, Lit 30.000, Bi- origine effettiva nel 1896, data del- nel marzo del 1996 all'Istituto Suor ora strazianti, come la morte del intima della società italiana. I suoi blioteca Franco Serantini, Pisa 1999 la pubblicazione, da parte di Mo- Orsola Benincasa di Napoli. Signi- giovane Fumaroli, ora commoventi: difetti insomma non dipenderebbe- Cento... e uno anni della Fiat. Dagli sca, degli Elementi di scienza poli- ficativamente il sottotitolo parla di l'autrice rievoca la malattia più co- ro dalle insufficienze culturali e poli- Agnelli alla General Motors, a cura tica. Se però Mosca privilegia l'e- ricordi e testimonianze, sottoli- mune di quei mesi, scherzosamen- tiche della classe dirigente, ma sa- di Antonio Moscato, pp. 144, spressione "classe politica", eredi- neando come più che un approc- te detta "morbo di Kesserling", per rebbero solo uno specchio dell'Ita- Lit 20.000, Massari, Bolsena (Vt) 2000 tata dal dibattito politico italiano cio freddamente analitico si sia cui con pretesti vari chi può si fa ri- lia. Il libro, però, non si perita di de- del tardo Ottocento e dagli scritti preferito un taglio discorsivo. coverare al Principe di Piemonte, scrivere questo rapporto tra partito La lotta operaia. La stagione dei di Bonghi, Turiello, Sonnino, Fran- Tranne le due relazioni di Giusep- ospedale amico, non esitando a e paese, dandolo per scontato. In movimenti. Gioventù, amore e rab- chetti e Villari, è a Pareto che si de- pe Galasso e di Emma Giammat- sottoporsi a interventi chirurgici an- altri termini l'autore sopravvaluta il bia. È ora di ripercorrere, e di con- ve la notevolissima fortuna del ter- tei, l'insieme degli interventi ha un che del tutto superflui pur di tener- radicamento sociale del partito. Un cettualizzare, gli eventi di un nodo mine "élite", il quale, peraltro, con- carattere rievocativo. Foltissimo il storico - l'autunno caldo - in cui tiene di per sé un'accezione aristo- novero dei partecipanti, fra cui si emersero pienamente, con la Fiat cratico-positiva, laddove il più limi- potranno ricordare i nomi di Ro- come epicentro, le questioni irrisol- tativo "classe politica" sembra es- berto Calasso, Giovanni Macchia, te della rivoluzione industriale di sere oggettivo-neutrale. In Michels Cesare Cases, Antonio Cederna, massa italiana. "900", una nuova e comparirà poi il termine "oligar- Gennaro Sasso, Vittorio Gabrieli, assai ben articolata rivista mode- chia" (con la sua "legge ferrea") e Gustaw Herling. Completa il volu- nese, collega il 1969 al '68, ma il anche, in riferimento ai dirigenti di me un'accurata bibliografia degli rapporto con tutto il precedente partito, "Fùhrerschaff. Weber e scritti. decennio, e con il quinquennio Aron useranno il termine di Mosca, mentre Mills non esiterà a discute- MAURIZIO GRIFFO 1958-1963 ("miracolo economi- co"), risulta evidente. Le interpreta- re di "power élite". La ricognizione zioni degli storici, e la vicenda del- di Sola, comunque, ci conduce da l'Italia repubblicana, sono anche al Saint-Simon e Comte (precursori) centro di "Parolechiave". L'insieme a Giddens e al dibattito odierno. Il volume di Stoppino si avvale inve- FULVIA RIPA DI MEANA, Roma clan- delle rappresentazioni vuole inve- ce di un gruppo di saggi assai sti- destina, ed. orig. 1944, pp. 231, ce essere il Cuore del libro di Man- molanti su Mosca, Schumpeter, de Lit 28.000, Kaos, Milano 2000 gano. Eccellente ricostruzione, passo per passo, di un anno cru- Jouvenel, Lasswell e Bruno Leoni. La natura del potere, ancora non Proclamata "città aperta" nel set- ciale, è poi il testo di Giachetti e domata dalla democrazia, conti- tembre 1943, Roma è liberata il 4 Scavino, che ha per protagonisti naturalmente gli operai, ma anche i nua a essere al centro dell'atten- giugno 1944. Con l'intento di rac- zione. contare l'incubo dell'occupazione, sindacati, i partiti e il movimento studentesco. Nel volumetto curato fra l'estate e l'autunno '44 Fulvia Ri- BRUNO BONGIOVANNI

GIOVANNI BORGOGNONE, James Burnham. Totalitari- di organizzazione sociale che non era più né capitalistica ders of Freedom (1943), al quale si deve l'introduzione smo, managerialismo e teoria delle élites, pp. 382, né socialista, ma appunto manageriale. Il che accomuna- ufficiale, nella riflessione statunitense, della grande Lit 30.000, Stylos, Aosta 2000 va, a suo dire, realtà all'apparenza tanto diverse quali la scienza politica realistica italiana. Ecco il polemista che Germania nazista, l'Urss e gli stessi Stati Uniti roosevel- ingaggia una serrata discussione con gli amici progressi- Nel 2001 compirà sessantanni un libro molto discusso, tiani. sti (e anticomunisti) della "Partisan Review", per poi ben La rivoluzione manageriale dello studioso statunitense Un primo merito del lavoro di Borgognone è quello di presto distaccarsene e affiancarsi, in nome di un antico- James Burnham; libro che a più riprese, dal 1946 in poi, è ricostruire il percorso che conduce Burnham alla redazio- munismo viscerale, ai conservatori della neonata "Natio- stato proposto al pubblico italiano. Burnham era un raffi- ne di La rivoluzione manageriale, disegnando la com- nal Review". Il tutto entro una linea evolutiva della qua- nato ed elitario intellettuale proveniente da una famiglia plessa costellazione intellettuale nella quale si inserisce, le Borgognone evide7izia la continuità all'insegna del rea- bene di Chicago, cresciuto fra Princeton e Oxford e ap- e in particolare rilevando affinità e differenze con la ri- lismo e del disincanto che consentono a Burnham di de- prodato alle soglie degli anni trenta a un marxismo etero- flessione del fascista statunitense Lawrence Dennis. In nunciare lucidamente, ma da posizioni spesso franca- dosso e perennemente in discussione con se stesso. Il libro secondo luogo, l'autore restituisce con chiarezza sia la di- mente inquietanti, le aporie del liberalismo della guerra era scritto sotto l'impulso di e in polemica con l'eroe epo- scussione che seguì all'uscita del libro (e che vide la par- fredda rispetto alla questione cruciale della "forza". Rivi- nimo di quel movimento trockista sotto le cui bandiere al- tecipazione di figure come Paul Mattick, Dwight McDo- sitando l'intero percorso di Burnham sino alla sua scom- l'inquieto e combattivo professore di filosofia newyorkese nald, Charles Wright Mills, Paul Sweezy, Pierre Nevil- parsa (1987), Borgognone conclude richiamandone i li- era parso trovare per qualche tempo la propria casa. Esso le), sia l'intera parabola successiva che portò Burnham a miti e le contraddizioni indubbi, ma anche osservando segnò il distacco dell'autore dal trockismo e dal marxismo esplicitare scelte di campo realistiche ed elitarie che, nel giustamente che "sottovalutare la ricchezza degli spunti stesso. Burnham infatti vi svolgeva la tesi secondo la qua- vivo della guerra fredda, lo fecero approdare armi e ba- tematici" burnhamiani "rivelerebbe certamente superfi- le, nel periodo fra le due guerre, l'affermarsi dello strato gagli a posizioni dichiaratamente conservatrici e reazio- cialità analitica". dominante dei manager aveva prodotto una nuova forma narie. Ecco allora il Burnham dei Machiavellian Defen- FERDINANDO FASCE N. 12 L'INDICE 52 ^SCHEDF ^^ DEI LIBRI DEL MESE

Ristampe e riletture schedato sull'"lndice" di febbraio no accaniti e bravissimi nel far do- Silvia De Laude l'edizione esaustiva da Giulia Visintin: un vecchio Giallo mande. Iacono si mostra assai coin- di tutto Pasolini, di cui già sono usci- Mondadori, il numero 1652, attesta- volto, ma (da professore) può an- ti sei volumi, anche l'originario edito- FRANCO LUCENTINI, Notizie degli sca- to dal catalogo storico fra lo scono- che giocare di leggerezza: "Non re pasoliniano Garzanti non cessa, vi, a cura di Domenico Scarpa, sciuto Nathan Gottlieb e un Ed Mc- sposo i filosofi, non faccio matrimo- con il proprio marchio, di ristampar- pp. 102, Lit 14.000, Avagliano, Cava Bain. Alla prima uscita, nel 1980, si ni esclusivi. Secondo me, in filoso- ne le opere sparsamente e a basso de' Tirreni (Sa) 2000 presentava alla buona, con i tagli fia, piuttosto che avere dei mariti o prezzo. Quest'anno vari titoli narrati- che lo adattavano alla praticità del delle mogli è meglio avere degli vi e saggistici, da II sogno di una co- La vecchia passione di Domenico (rimpianto) periodico. Nessun'eco amanti 0 delle amanti". Piacevole sa a Ragazzi di vita a Empirismo Scarpa per F & L è nota ai lettori allora, nessuna notorietà. Passando esordio (prima di rispondere seria- eretico, sono ricomparsi negli eco- dell'Indice" da quando è uscito un dalla veste economica della stampa mente sul peso che ha avuto Hei- nomici "Elefanti" in una nuova serie suo pezzo che coniava la formula settimanale agli ornamenti dell'edi- degger nella sua formazione). resa riconoscibile a vista dalle illu- dei "libri comico-teologici" e ne di- toria sofisticata, il restaurato Aristo- (L.D.F.) strazioni di Lorenzo Mattotti. La gra- scuteva le scelte di stile, o meglio lo tele s'è arricchito di due presenta- fica di copertina è l'unica novità in stile come scelta intellettuale. Era il zioni, di Beppe Benvenuto ed Ema- tali ristampe povere, che per il resto gennaio 1993. Sulla celebre coppia, nuele Ronchetti, che hanno raccol- si limitano a riprodurre il libro com'e- politicamente scorretta e vistosa- to le scarse notizie disponibili sul- ra: a volte con il testo nudo, a volte mente mercenaria, duravano i so- l'autrice: canadese di nascita e ac- PIER ANTONIO QUARANTOTTI GAMBI- con i contorni (un'introduzione, una spetti: anche sul romanzo più ambi- Bollati Boringhieri cademica di mestiere in varie sedi, NL, L'onda dell'incrociatore, con una bibliografia) che cominciavano a zioso, A che punto è la notte, un ra- fino alla Vanderbilt University (dove nota di Tullio Kezich, pp. 264, usarsi una decina d'anni fa. Opera- ro esempio di romanzo giallo e gno- ha avuto un suo posto nel sito) e all' Claude Pichois e Alain Brunet Lit 18.000, Sellerio, Palermo 2000 zione sbrigativa ma non inutile, spe- stico, oggi divenuto un libro di culto, ateneo di Notre-Dame nell'Indiana Colette cie se ci fa risentire, nei contorni, an- un surreale e realistico promemoria dove attualmente lavora. Poche ag- Ristampa felice, che rimette in che sensibilità e voci d'epoca. È il Le Vite della Torino degli ingegneri Fiat. giunte vengono ora dal breve rac- pp. 527, con 59 illustrazioni fuori testo luce uno scrittore di collocazione caso di Amado mio e Atti impuri, i ril., lire 100.000 Oggi però, compiendo Lucentini ot- conto Aristotele e il giavellotto fata- insolita e un bel libro, entrambi cui testi (per la prima volta in econo- tantanni, capita talvolta che la cop- le, tradotto in italiano davvero per la Albert Londres fuori moda e un po' dimenticati. mica) riportano esattamente la pri- pia venga disunita. L'editore Ava- prima volta (a quanto se ne sa) con ma edizione curata da Concetta L'Ebreo errante è arrivato Quarantotti Gambini (1910-1965), gliano, in un libriccino impreziosito premessa di Benvenuto e nota con- istriano e perciò obbligato a dolo- D'Angeli e pubblicata nella collana Varianti dai disegni di Franco Gentilini, ri- clusiva di Luciano Canfora. Si trat- pp. 212, lire 30.000 rosi esili, pubblicò L'onda dell'in- "Le Mosche Bianche" nel 1982. Chi stampa l'ultimo (1964) dei tre rac- terebbe di un'inchiesta basata sulla crociatore, il suo romanzo più riu- è interessato alla filologia potrà ser- Jean Gimpel conti giovanili, i soli che Lucentini Fisica del filosofo, mentre la prima scito, nel 1947. Durante la guerra, virsene per confrontare la nota della Contro l'arte e gli artisti abbia firmato con il solo suo nome. era dedicata alla Metafisica e la ter- fra il 1942 e il 1943, mentre era bi- curatrice con i diversi criteri adottati, Nascita di una religione Racconto breve. E Scarpa ne rad- za, in corso di pubblicazione, lo è bliotecario alla Civica di Trieste, e giustificati, nei "Meridiani". Chiun- Saggi. Arte e letteratura doppia lo spessore impegnandosi alla Poetica. Così annuncia la quar- l'aveva immaginato e scritto ma que altro potrà invece approfittarne pp. 174, lire 38.000 in un affettuoso esercizio di saggi- ta di copertina. Ma il lettore arguto spostandone la vicenda autobio- per leggere con poca spesa due Massimiliano Griner smo narrativo, che incomincia con non si lascerà intimidire, sapendo graficamente al passato, all'età in- brevi storie friulane fra le più intense La «Banda Koch» l'umile impresa del riassunto e poi che i gialletti di Margaret Doody re- certa della sua stessa giovinezza: e ingenue (non a caso rimaste per Il Reparto speciale di polizia 1943-44 s'allarga alla linea filosofale di Lu- stano amabili e possono dare, a chi è infatti in una giornata di settem- trent'anni inedite) sul tema dell'amo- Nuova Cultura 80 centini, percepibile (forse) pur nel lo apprezza, il lento piacere del ra- bre del 1935 che il ragazzo Ario, re efebico e sull'incanto della giovi- pp. xx-433, con 21 illustrazioni lavoro di coppia, e declina infine gionamento indiziario. cresciuto nel porto assieme a Ber- nezza vissuta in "giorni e notti paga- fuori testo, lire 58.000 nelle memorie personali. Dalla storia (L.D.F.) to e a Lidia, svolta dalle turbolenze no-cattoliche". Così scriveva pre- Mimmo Franzinelli di vita di un poverino narrata "nella del sesso a un repentino senso di sentandole Attilio Bertolucci, non in- I tentacoli dell'Ovra sua lingua di trenta parole" - tuttofa- morte e al gusto amaro della fata- genuo poeta degli idilli domestici e re in una pensione di cattive signo- Agenti, collaboratori e vittime lità. Perché Quarantotti Gambini, naturali. rine finito a caso negli scavi di Villa della polizia politica fascista nel pieno della guerra, volle risali- (L.D.F.) Gli Archi Adriana -, da un contenuto dunque ALFONSO M. IACONO, La giustizia è re alla giornata di dieci anni prima pp. xx-745, con 32 illustrazioni di bassa quotidianità romana tra- l'utile del più forte?, con la collabora- per rappresentarvi un mondo di in- fuori testo, lire 50.000 svoliamo a riflettere sullo statuto del- zione di Gioacchino Bonomo, Giu- nocenze perdute, di disastri inevi- le cose e delle parole, del tempo, Augusto Graziani seppe Burgio, Calogero Sciortino, tabili? Di tal genere sono le do- Lo sviluppo dell'universo. La lettura di Scarpa pp. 60, Lit 12.000, Ets, Pisa 2000 mande che Kezich solleva nella MARINA TOMMASO, Brunella Gasperi- dell'economia italiana punta tuttavia alla concretezza, al ricca nota conclusiva. E accenna "genio del concreto" che assiste Lu- ni. La rivoluzione sottovoce, pp. 208, Dalla ricostruzione alla moneta Alfonso Iacono, professore all'U- a risposte e interpretazioni, e in- Lit 28.000, Diabasis, Reggio Emilia europea centini (e la coppia) nelle spericola- niversità di Pisa e collaboratore alle tanto racconta i rapporti dello scrit- 1999 Nuova edizione aggiornata te divagazioni. E Lucentini, oggi, pagine culturali del "manifesto", è tore con Trieste e con Saba. Ten- Saggi. Storia, filosofia e scienze sociali cosa risponde a Scarpa che vorreb- tornato dopo più di trentanni al liceo de insomma, nei limiti di un saggio pp. 296. lire 40.000 be andare alle radici della disperata Questo libro è uscito inosserva- Empedocle, di Agrigento, di cui è di poche pagine, a introdurre ele- fraternità di quei primi racconti? Al- to un anno fa. Vale la pena tentar- Serge Latouche stato allievo, per rileggere Plato- menti di storicità in una materia l'epoca (dice citando Valéry) era in ne una riproposta. Si tratta infatti L'altra Africa ne assieme agli studenti e trattarne narrativa che appare invece tutta preda davvero alla disperazione di del primo e unico studio su una Tra dono e mercato un tema - il fondamento della giusti- presa dalla vita dei sensi e dall'in- ritrovarsi sui trentanni "senza esse- giornalista intelligente che di sé Nuova edizione riveduta zia - di sicura attualità. Dal I libro sorgere ambiguo dei desideri. Le . Storia, filosofia e scienze sociali re né ricco né celebre". Fedele al confessava poco (e solo con iro- della Repubblica ha ripreso una te- sorprese migliori vengono, attra- pp. 232, lire 45.000 concreto e alla propria cifra ironica. nia), ma che, scrivendo romanzi si sostenuta da Trasimaco secondo verso Kezich, dal commento di Sa- rosa e piccole poste e dialogando A cura di Mario Vianelli Fedele al proprio enigma. cui "il giusto è l'utile del più forte", ba al romanzo ancora in corso. Se con altre donne, contribuiva a Saba aveva l'arte del citare (34 ci- I fiumi della notte LIDIA DE FEDERICIS traendone però un insegnamento cambiare il nostro costume. La Alla scoperta delle acque opposto a quello usuale: dalla verità tazioni di L'onda dell'incrociatore milanese Brunella Gasperini, carsiche italiane che Trasimaco enuncia, sulla logica nel carteggio con l'amico Pier An- pseudonimo di Bianca Robecchi, Nuova Cultura 81 interna alla natura del potere, può tonio), non sembra da meno Ke- era nata nel 1918 di buona fami- pp. 327, con 191 illustrazioni a colori zich stesso, che sull'onda di que- ril., lire 100.000 discendere infatti non l'inerzia dello glia borghese. Liceo al Parini, lau- ste lettere e delPanalisi ruspante" MARGARET DOODY, Aristotele e il gia- scetticismo ma un atteggiamento rea in filosofia. Esordiente nel Cristina Bono di cui Saba si compiaceva, ci invo- vellotto fatale, ed. orig. 1980, trad. dal- critico, un passo decisivo per la de- 1950 su "Novella" e passata poi Con il cuore in sospeso glia a rileggere una porzione di l'inglese di Rosalia Coci, premessa di mocrazia (tesi, questa, del simpati- alla più dinamica "Annabella", Diario di un trapianto cultura del Novecento. Cultura Beppe Benvenuto, nota conclusiva di co Iacono). Il quaderno ora pubbli- pubblicò una ventina di volumi di L'esperienza psicologica e medica triestina, di quando il microcosmo Luciano Canfora, pp. 65, Lit 12.000, cato, nell'ambito del progetto d'isti- romanzi e racconti saggi raccolte. pp. in, lire 30.000 della triestinità (con Saba e Svevo, Sellerio, Palermo 2000 tuto "Paideia" (1998-1999), contiene Morta nel 1979, è stata finora di- Bruno G. Bara Slataper, Stuparich) era riconosci- MARGARET DOODY, Aristotele detecti- il resoconto della lezione-base di la- menticata, nonostante il nuovo in- bile. Quarantotti Gambini, nuovo II metodo ve, ed. orig. 1978, trad. dall'inglese di cono e della successiva discussio- teresse per le donne scrittrici e nome acquisito da Sellerio, segna della scienza cognitiva Rosalia Coci, presentazioni di Beppe ne. Il testo di Iacono s'aggancia, fuori canone: nella rivalutazione il numero 486 di "La memoria", la Un approccio evolutivo Benvenuto e Emanuele Ronchetti, riassumendolo in parte, all'argo- dei generi il rosa stenta assai più storica collana tanto meritoria per i allo studio della mente pp. 449, Lit 18.000, Sellerio, Palermo mento di un suo libro maggiore, il del giallo, e ci saranno pure buo- Manuali di Psicologia Psichiatria testi che propone quanto (spesso) 1999 saggio Autonomia, potere, minorità, ni motivi. La sua paziente biogra- Psicoterapia. Scienza cognitiva uscito a settembre da Feltrinelli (e avara delle notizie che si vorreb- pp. 379, lire 58.000 fa è un'insegnante di Roma, che recensito da Francesca Rigotti in bero. Ma non è il caso di questo In una pagina dedicata a scienza ha il merito anzitutto di non esser- Pier Luigi Righetti e Lara Sette questo stesso "Indice"). Ma si carat- volumetto ben corredato. e filosofia, e all'interno di una rifles- si scoraggiata nell'indiscreto la- terizza per l'elegante semplificazio- Non c'è due senza tre sione sul ritorno all'antico e su certi voro. Sconta le difficoltà e l'imba- Le emozioni dell'attesa ne del discorso e per il tono conver- (L.D.F.) stereotipi e vecchie maniere, Fran- razzo di chi non sfoglia soltanto dalla genitorialità alla prenatalità sevole che ammette qualche ac- cesco Adorno sul "Sole - 24 Ore" carte ma deve vedersela con i vi- Manuali di Psicologia Psichiatria cento più personale a proposito del- (domenicale del 23 luglio) recensi- vi: disturbare una famiglia, rovi- Psicoterapia l'impegno nel lavoro filosofico: un pp. 391, lire 50.000 va l'Aristotele detective parlandone stare nei cassetti. La mole delle bel modello di come si possa, per- invece assai bene, come di una note dà conto delle ricerche e de- sino nella biasimata lezione frontale, , Amado mio monografìa "solo ora tradotta in ita- gli incontri che sono stati neces- parlare da adulti a giovani in un de- preceduto da Atti impuri, con uno Bollati Boringhieri editore liano dalla Sellerio", anzi "un'opera- sari. Fra i rari studiosi a cui la Ga- licato equilibrio fra autorevolezza e scritto di Attilio Bertolucci, pp. 202, 10121 Torino zione consapevole sulla logica di sperini non è sfuggita si notano i familiarità. Con Iacono interloqui- Lit 16.000, Garzanti, Milano 2000 corso Vittorio Emanuele II, 86 Aristotele" sebbene in forma di (con nomi di Bruno Pischedda e Vitto- scono circa trenta studenti, femmi- tel. 011.5591711 fax 0x1.543024 virgolette) "romanzo giallo". Si tratta rio Spinazzola. ne e maschi, di tre classi terze. So- Mentre nei "Meridiani" di Monda- e-mail: [email protected] in verità di un giallo autentico, già dori prosegue a cura di Walter Siti e (L.D.F.) AgendA Calderón Urbanistica bre, un convegno di studi dedicato a Irlanda nascita dell'impressionismo"; "Elias Canetti, il potere e la soprav- Giovanni Miccoli, "La Chiesa di vivenza" con interventi incentrati sui Roma e l'antisemitismo tra '800 i svolgono a Palermo, nel quat- l "Progetto speciale periferie" ei giorni 11,12 e 13 dicembre e '900"; Andrea Pacini, "11 dialo- trocentesimo anniversario della della Città di Torino, Il Politecnico grandi temi della massa e della co- si tiene a Sassari, presso la S I munità; del silenzio, del potere e N go fra ie culture nel mondo con- nascita di Pedro Calderón de la Bar- e il Goethe Institut organizzano a Facoltà di Lettere e il Liceo Azuni, temporaneo"; Valerio Magrelli, ca, dal 14 al 17 dicembre, le "Gior- Torino, dall'll al 16 dicembre, una dell'obbedienza; della metamorfosi un convegno sulla cultura irlande- e del confine tra umano e animale; "Nel nodo della lingua: poesia e nate Calderoniane", con la presen- serie di iniziative (convegni, rasse- se, organizzato da Giuseppe Ser- traduzione"; Samir Kalik Samir, za dei maggiori studiosi del grande gne musicali, seminari) sui temi dell'abiezione e del male. Fra i rela- pillo, dal titolo "Féasta. Convivio tori: Remo Bodei, Andrea Borsari, "Gli Arabi cristiani e l'Ellenismo scrittore spagnolo. Il convegno in- delle periferie, del rinnovamento e artistico-letterario irlandese. Anti- nei secoli IX e X". ternazionale di studi affronta una della riqualificazione urbana, del Fabrizio Desideri, Roberto Esposito, chi e nuovi miti d'Irlanda", dedica- molteplicità di argomenti: Calderón protagonismo giovanile. In partico- Ubaldo Fadini, Gerhard Meltzer, Ge- to, oltre che alla letteratura con- 0 tel. 011-8174777 sulla scena spagnola ed europea lare, il convegno "Formazione degli rald Stieg, Luciano Zagari. temporanea (narrativa e poesia), e-mail venerdì[email protected] del XX secolo, Calderón scenografo spazi periferici e rinnovamento ur- 0 tel. 010-8398768 anche al teatro, alla musica, al ci- e drammaturgo, le sue affinità spiri- bano nella città del XX secolo" (14 e-mail [email protected] nema e alle arti figurative. Parteci- tuali con Wagner, la sua influenza dicembre, Museo dell'automobile) pano, fra gli altri, la poetessa Nua- sui poeti degli anni venti e sul dram- vuole fornire un panorama di pro- la Ni Dhomhnaill e la scrittrice Ju- Premi e Corsi ma per musica italiano, i suoi rap- spettive sui temi della crisi e della lia 0' Faolàin, gli studiosi Donatel- porti con la filosofia barocca, il tea- rigenerazione delle periferie. Le re- Indiani d'America la Abbate Badin, Rosangela tro nel teatro, i rapporti padre-figlio lazioni - inquadramento dei fatti cri- Barone, Melita Cataldi, Marco Ma- a Venice International Univer- gnani e Francesca Romana Paci, i sity - col sostegno della Gladys e il mito di Troia nelle sue opere. tici, strategie praticate, strumenti 'Università di Torino organizza, L musicisti del gruppo Belgrave Krieble Delmas Foundation e della Fra i moltissimi relatori ricordiamo: utilizzati, attori, aspetti dell'innova- presso la Fondazione Luigi Ei- L Square, gli artisti Mildred Cullivan, Fondazione Cassa di Risparmio di José Diaz Borque, Luciano Garcfa zione e della continuità - sono affi- naudi (via Principe Amedeo 34), il Franco Ferrovecchio e Anna Maria Venezia - mette a disposizione Lorenzo, Aurora Egido, Juan Oleza, date a Carlo Olmo, Evelina Calvi, 7 dicembre, il convegno "Gli India- Caracciolo. venti posti (dieci per studiosi ame- Ciriaco Morón Arroyo, Francisco Giovanni Magnano, Elke Bahrs Di- ni d'America e l'Italia: frontiere, Ruiz Ramon, Kasimiro Sabik, Seba- scher, Rudolf Bòttcher, Stanislaw ricani e dieci per studiosi italiani) contatti culturali, ricerche". Rela- 0 e-mail [email protected] per un corso estivo in The Private stian Neumeister, Alan Paterson, Jucknowicz, Wolfgang Gerlich, Clau- zioni di Alberto Guaraldo, "Meticci Marc Vitse, Giovanni Caravaggi, de Jacquier, Jordi Borja. and the Public in Venice: Absorp- e indigeni del Messico nelle pagi- tion, Integration and Reinvention, Maria Grazia Profeti, Maria Teresa Btel. 011-4432518 ne del saviglianese Gian Domeni- Cattaneo, Norbertvon Prelwitz. e-mail [email protected]. 700-1450 per dottorandi e dottori co Melica"; Silvia Giletti Benso, di ricerca in storia e cultura vene- 0 tel. 091-7434300 "Attività e fonti missionarie in fax 091-6111947 Venerdì letterari ziana. Le lezioni saranno tenute in Messico e Colombia"; Chiara Van- lingua inglese dai docenti Conci- gelista, "Indigeni del Brasile in fon- 'Associazione culturale italia- na, Cracco, Howard, Lazzarini, Mo- ti italiane"; Flavio Tescari, "Ricer- Lna organizza a Torino, fino al retti, Mueller, Piana, Pincus, Ro- Turchia che italiane su culture indigene del 6 aprile, una serie di conferenze: mano, Schulz, Tenenti, Varanini, Messico occidentale"; Fedora Bruno Bara, "I processi mentali Vaugham Schofield, Wolters. Giordano, "Vie italiane nell'icono- i svolge a Venezia (Isola di San della comunicazione"; Gottfried L'ammissione viene stabilita da Mediterraneo logia"; Naila Clerici, "Testimoni na- Servolo), il 15 e 16 dicembre, Wagner, "Kurt Weill e la lirica del un'apposita commissione esami- S tivi. Miti, tradizioni, stereotipi"; En- natrice sulla base del materiale 'Università, l'Association inter- organizzato da Merifor (Mediterra- XX secolo. Creatività, storia, iden- rico Comba, "Pagine antropologi- presentato (curriculum e applica- nationale d'epigraphie grec- neo: centro di ricerca e formazio- tità ebraica"; Marcello Gigante, L che"; Gilbert Douville, "Un Lakota tion form). Le domande vanno in- que et latine e l'Institut national ne) un convegno su "La Turchia "La biblioteca della Villa Ercola- a Torino"; Francesco Stagna, "Un viate, entro il 31 gennaio 2001, a: du patrimoine di Tunisi organizza- oggi", in cui si discutono: l'immi- nese dei papiri"; Jean-Loup Am- etnografo ai fornelli: maccheroni Venice International University - no a Sassari, dal 7 al 10 dicem- grazione dei Turchi in Europa, la selle, "Dall'antropologia del me- per gli Ojibwa'". Summer Institute in the Humani- bre, il convegno "Lo spazio maritti- storiografia ottomana, le relazioni ticciato all'antropologia delle ties, Isola di San Servolo, 30100 mo del Mediterraneo occidentale 0hal9OOO.cisi.unito.it/americano connessioni"; Marco Goldin, "La fra Stati Uniti e Turchia, le strate- Venezia. in età romana: geografia storica gie e il marketing delle imprese ed economia". I temi trattati sono: turche. Interventi di Ahmet Acar, 0 tel. 041-2719530 gli aspetti generali, istituzionali e Valerle Amiraux, Suraya Farocqi, fax 041-2719510 storici; i nuovi ritrovamenti epigra- Nilufer Gole, Bahadir Kaleaga- e-mail [email protected] fici; le relazioni del Nord Africa con si, Bruce Kuniholm, Ozlem Oz, le altre province; lo spostamento Stephane Yerasimos. della linea di costa; le installazioni 0 fax 041-720618 portuali; le cave litorali, le rotte, gli e-mail [email protected] itinerari, i geografi, le isole, i fiumi, 'Associazione italiana amici gli insediamenti costieri. Fra i mol- Ldel haiku promuove la 15° edi- tissimi relatori: M'hamed Fantar, zione del Premio letterario nazio- Paolo Bernardini, Ernesto De Miro, nale di haiku, alla quale si può par- Giovanni Uggeri, Lidio Gasperini, tecipare inviando un massimo di Giuliano Volpe, Marcello Gaggiotti, Vittime di reati dieci haiku inediti (con la metrica Carlo Tronchetti, Giuseppe Tron- canonica 5-7-5 sillabe, rima facol- chetti, Giuseppe Nieddu, Attilio 'Accademia dei Lincei e il Consi- tativa). I testi vanno inviati in sette Mastino, Luis Garcia Moreno, Ma- Lglio nazionale delle ricerche pro- copie (sei anonime più una con da- nuel Parodi Alvarez, Paola Cavalie- muovono a Roma (Palazzo Corsini, ti biografici), entro il 1° maggio, a: re, Rubens D'Oriano, Giuseppe via della Lungara 10), il 5 dicembre, Amici del haiku, c/o Edizioni Empi- Maratta, Cesare Letta, Rossella una tavola rotonda sul tema "La vit- ria, via Baccina 79, 00184 Roma. Pera, Attilio Petruccioli. tima del reato, questa dimentica- La giuria è composta da Marisa Di 0 tel. 079-2065203 ta", con questo programma: Angelo Iorio, Kyuya Komatsu, Momoko Balloni, "Cause ed effetti del ritar- Kuroda, Michiko Nojiri, Giorgio Pa- dato sviluppo della vittimologia"; Fatti in casa trizi, Carla Vasio. Antonio Pagliaro, "La rilevanza della 0 tel. e fax 06-3725768 vittima nel diritto penale sostanzia- Letteratura per l'infanzia le"; Roberto Kostoris, "La tutela Honoré de Balzac, Poetica del romanzo. Prefazioni e altri della persona offesa nel procedi- scritti teorici, introd. di Mariolina Bertini, trad. e note di Da- Venezia, il 15 Dicembre mento penale"; Giovanni Paolo niela Schenardi, pp. LX-433, Lit 86.000, Sansoni, Milano 'Associazione per il progresso 2000, il Dipartimento di studi Voena, "La tutela del danneggiato A 2000. economico bandisce il Premio linguistici e letterari europei e po- nel processo penale"; Marta Bar- L stcoloniali dell'Università di Vene- gis, "Il ruolo degli enti rappresenta- Ape - destinato alle iniziative di zia Ca' Foscari organizza una gior- tivi"; Cherif Bassiouni, "La posizio- Bruno Bongiovanni, Da Marx alla catastrofe dei comunismi. autori italiani di divulgazione eco- nata di studio sulla letteratura per ne della vittima nelle prospettive Traiettorie e antinomie del socialismo, pp. 368, Lit 35.000, nomica, organizzativa, manageria- l'infanzia in area inglese dal titolo universali di tutela dei diritti uma- Unicopli, Milano 2000. le o tecnico-scientifica realizzate "Hearts of Lightness: the Magic of ni"; Mario Chiavano, "Lavittimae la nel corso dell'anno 2000 -, diviso Children's Literature". Intervengo- Convenzione europea dei diritti in tre sezioni: saggi, opere mono- no: Peter Hunt, Morag Styles, Ge- umani"; Vittorio Fanchiotti, "La vitti- Enrico Castelnuovo, La cattedrale tascabile. Scritti di storia grafiche e collane editoriali; artico- raldine Brennan, Laura Tosi, Ales- ma nel sistema dei tribunali penali dell'arte, pp. 416, Lit 70.000, Sillabe, Livorno 2000. li, servizi, rubriche comparsi su sandra Petrina, Anna Rosa Scritto- internazionali"; Riccardo Pisillo quotidiani, periodici, radio e televi- sione; pubblicazioni, riviste, inizia- ri, Laura Vinas Valle, Shaul Bassi, Mazzeschi, "Il regime della ripara- Cesare Cases, Confessioni di un ottuagenario, pp. 128, Francesca Orestano, Elena Paruo- zione nel diritto convenzionale". tive di formazione o di diffusione di lo, Elisabetta Marino. Tra gli argo- 0 tel. 06-6861159 Lit 18.000, Donzelli, Roma 2000. cultura manageriale e imprendito- menti trattati nel corso della gior- fax 06-6893616 riale di imprese o enti pubblici o nata di studio: la letteratura per Apuleio. Storia del testo e interpretazioni, a cura di Giuseppi- privati. Opere e iniziative devono l'infanzia medievale, la riscrittura essere comunicate entro il 28 feb- contemporanea della fiaba, la na Magnaldi e Gian Franco Gianotti, pp. 336, Lit 40.000, braio 2001 a: Associazione per il poesia comica per bambini, il rap- Edizioni dell'Orso, Alessandria 2000. progresso economico, via Domeni- porto tra parola e immagine nei li- Canetti chino 12, 20149 Milano. Il premio bri illustrati, i romanzi esotici di Kip- Giuseppe Sergi, L'idea di Medioevo. Tra senso comune e pra- consiste in una medaglia d'oro per ling, l'epistolario di Lewis Carroll, ciascun vincitore. la rappresentazione del multicultu- romosso dal Goethe Institut, tica storica, pp. 78, Lit 14.000, Donzelli, Roma 1999. 0 tel. e fax 02-48011266 ralismo nella letteratura per l'in- Pdalla rivista "Nuova corrente" fanzia. (che ne pubblicherà gli atti) e dal Cir- colo , si svolge, presso Dario Voltolini, 10, pp. 176, Lit 26.000, Feltrinelli, Milano 2000. Btel. 041-935212 l'Auditorium del Teatro Carlo Felice di Elide La Rosa e-mail [email protected] di Genova, nei giorni 3 e 4 dicem- IN. rz 54 | Bdei LIBRI DEL MESEBI Tutti i titoli di questo numerO

DDESSI, ANNA RITA - Claude Debussy e Manuel de GROSSATO, ALESSANDRO - Il libro dei simboli. Metamorfo- POWELL, DAWN - The Golden Spur - Fazi - p. 15 AFalla. Un caso di influenza stilistica - Clueb - p. 35 si dell'umano tra Oriente e Occidente - Mondadori - p. 33 PRAVADELLI, VERONICA (A CURA DI) - Visconti a Vicenza. ASOR ROSA, ALBERTO (A CURA DI) - Letteratura italiana GROSSMAN, DAVID - La memoria della Shoah - Casagran- La genesi di "Vaghe stelle dell'Orsa... " - Lindau - p. 43 del Novecento. Bilancio di un secolo - Einaudi - p. 8 de-p. 12 PUCCINI, SANDRA - Andare lontano. Viaggi ed etnografia nel secondo Ottocento - Carocci - p. 24

ALDACCI, LUIGI - Novecento passato remoto. Pagine ACONO, ALFONSO M. - Autonomia, potere, minorità. Del Bdì critica militante - Rizzoli - p. 8 Isospetto, della paura, della meraviglia, del guardare UARANTOTTI GAMBINI, PIER ANTONIO - L'onda del- BALL, PHILIP - HzO - Rizzoli - p. 22 con altri occhi - Feltrinelli - p. 28 l'incrociatore - Sellerio - p. 52 BELLASSAI, SANDRO - La morale comunista. Pubblico e IACONO, ALFONSO M .-La giustizia è l'utile del più forte ? - Q privato nella rappresentazione del Pei (1947-1956) - Isti- Ets - p. 52 tuto Gramsci Emilia Romagna / Carocci - p. 21 Il diluvio universale - Museo Tridentino di Scienze Natu- BENCIVENGA, ERMANNO - La rivoluzione copernicana di rali - p. 22 EPETTO, PAOLO - Il sogno di Pan. Saggio su Debussy - Kant - Bollati Boringhieri - p. 29 RIl Melangolo - p. 35 BINDUCCIO DELLO SCELTO - La storia di Troia - Luni - RIGHETTI TOSTI-CROCE, MARINA (A CURA DI) - Anno 1300 p. 16 il primo giubileo. Bonifacio VIII e il suo tempo - Electa - BLANCHIETTI, MARGHERITA / TENZIN LAMA, CHODUP - A FACE BIANCONI, GIUSEPPINA / Rossi, ANTONIO - Le p. 48 Parlo tibetano. Manuale di conversazione con pronuncia Lrime di Serafino Aquilano in musica - Olschki - p. 34 RIPA DI MEANA, FULVIA - Roma clandestina - Kaos - p. 51 figurata - Vallardi - p. 46 LANCIANI, GIULIA - Profilo di storia linguistica e letteraria ROAZEN, PAUL - I miei incontri con la famiglia di Freud - BON, SILVA - Gli ebrei a Trieste 1930-1945. Identità, per- del Portogallo. Dalle origini al Seicento - Bulzoni - p. 46 erre emme - p. 30 secuzione, risposte - Libreria Editrice Goriziana - p. 18 LASKY, KATHRYN - Testimone oculare - Mondadori - p. 49 Rosei, MARCO - Il Cerano - Electa - p. 48 BONA CASTELLOTTI, MARCO - Quadreria dell'Arcivesco- LASSITER, RHIANNON - La terra non gira più - Salani - p. 49 Rossi, ERNESTO - Una spia del regime. Carlo Del Re e la vado - Electa - p. 48 LEHNUS, LUIGI - Nuova bibliografìa callimachea (1489- provocazione contro Giustizia e Libertà - Bollati Borin- 1998) - Edizioni dell'Orso - p. 17 BORDIGLIONI, STEFANO / BADOCCO, MANUELA - Dal diario ghieri - p. 20 di una bambina troppo occupata - Einaudi Ragazzi - p. 49 LESSING, DORIS - Ben nel mondo - Feltrinelli - p. 12 RYAN, WILLIAM / PITMAN, WALTER - Il diluvio - Piemme - LOMBARDI, FRANCESCO (A CURA DI) - Fra cinema e musica BORGOGNONE, GIOVANNI - James Burnham. Totalitari- p. 22 del Novecento: il caso Nino Rota - Olschki - p. 35 smo, managerìalismo e teoria delle élites - Stylos - p. 51 LUCENTINI, FRANCO - Notizie degli scavi - Avagliano - p. 52 BORIN, FABRIZIO (A CURA DI) - La filmografìa di Nino Rota - Olschki - p. 35 BRUNETTA, GIAN PIERO - Identikit del cinema italiano og- ANGUINETI, EDOARDO - Il chierico organico. Scritture gi. 453 storie - Marsilio - p. 42 Se intellettuali - Feltrinelli - p. 8 ALATO, ENRICO (A CURA DI) - Storia della letteratura SARTI, ROLAND - Giuseppe Mazzini. La politica come reli- Mitaliana - Salerno - p. 9 gione civile - Laterza - p. 20 MANGANO, ATTILIO -1969. L'anno della rivolta - MB Pu- SOLA, GIORGIO - La teorìa delle élites - il Mulino - p. 51 blishing - p. 51 SPAGNOLETTI, GIOVANNI - Il cinema europeo del métissa- ANDITO, MIMMO - Professione: reporter di guerra - CDonzelli - p. 23 MARCONI, SARA - Olimpia e le principesse - Feltrinelli - p. 49 ge - Marsilio - p. 42 MASINI, BEATRICI - Fango su e fango giù - Salani - p. 49 SPARK, MURIEL - CANOBBIO, ANDREA - Indivisibili - Rizzoli - p. 7 Gli anni fulgenti di Miss Brodie - MECACCI, LUCIANO - "Il caso Marilyn M. " e altri disastri Adelphi - p. 14 CARCHIA, GIANNI -L'amore del pensiero - Quodlibet - p. 26 della psicoanalisi - Laterza - p. 31 SPAZZALI, ROBERTO - CASADEI, ALBERTO - Romanzi di Finisterre. Narrazione Epurazione di frontiera. Le ambigue della guerra e problemi del realismo - Carocci - p. 9 MÉRÓ, LÀSZLÓ - Calcoli morali. Teoria di giochi, logica e sanzioni contro il fascismo nella Venezia Giulia 1945- fragilità umana - Dedalo - p. 50 1948 - Libreria Editrice Goriziana - p. 18 CATALAN, TULLIA - La comunità ebraica di Trieste (1781- 1914). Politica, società e cultura - Lint - p. 18 MEROLA, NICOLA - Un Novecento in piccolo. Saggi di let- SPINAZZOLA, VITTORIO - Letteratura e popolo borghese - teratura contemporanea - Rubbettino - p. 8 Unicopli - p. 8 CEDARMAS, ADONELLA - La Comunità Israelitica di Gori- zia 1900-1945 - Istituto Friulano per la Storia del Movi- MONTHERLANT, HENRI DE - Le ragazze da marito - STOPPINO, MARIO - Potere ed élites politiche - Giuffrè - p. 51 mento di Liberazione - p. 19 Adelphi - p. 11 SULLIVAN, LAWRENCE E. - La tradizione religiosa dell'e- MORENO, ARSENIO - Zurbaràn - Electa - p. 48 braismo - Jaca Book / Edb - p. 33 CERASI, LAURA - Gli ateniesi d'Italia. Associazioni di cul- tura a Firenze nel primo Novecento - Angeli - p. 21 MOSCATO, ANTONIO (A CURA DI) - Cento... e uno anni del- la Fiat - Massari - p. 51 CHAUCER, GEOFFREY - Opere - Einaudi - p. 16 MOUNCE, H.O. - Introduzione al "Tractatus" di Wittgen- stein - Marietti - p. 50 AZIO, ACHILLE - Leucippe e Clitofonte - Edizioni del- Museo d'Arte Antica del Castello Sforzesco. Pinacoteca. Tl'Orso-p. 17 Tomo III - Electa - p. 48 TISSONI, FRANCESCO - Cristodoro. Un 'introduzione e un ELOGU, ANTONIO - La filosofìa in Sardegna (1750- D1915) - Condaghes - p. 50 commento - Edizioni dell'Orso - p. 17 TOMMASO, MARINA - Brunella Gasparini - Diabasis - p. 52 DE SETA, CESARE - Il secolo della borghesia - Utet - p. 36 TONDELLI, PIER VITTORIO - Opere. Romanzi, teatro, rac- DE SIGNORIBUS, EUGENIO - Principio del giorno - Garzanti - p. 10 ANCY, JEAN-LUC - L'esperienza della libertà - Einau- conti - Bompiani - p. 6 di - p. 28 TURIN, ADELA - Rosaconfetto - Motta - p. 49 DELCORNO BRANCA, DANIELA (A CURA DI) - Cantari fiabe- N schi arturiani - Luni - p. 16 NORDBRANDT, HENRIK - Il nostro amore è come Bisanzio - TUZZI, HANS - Collezionare libri - Bonnard - p. 46 Donzelli - p. 47 DESTRO, ADRIANA / PESCE, MAURO - Come nasce una reli- gione. Antropologia ed esegesi del Vangelo di Giovanni - NORI, PAOLO - Spinoza - Einaudi - p. 7 Laterza - p. 32 NYKVIST, SVEN - Nel rispetto della luce - Lindau - p. 43 DOODY, MARGARET - Aristotele detective - Sellerio - p. 52 NGARETTI, GIUSEPPE - Vita di un uomo. Viaggi e lezio- DOODY, MARGARET - Aristotele e il giavellotto fatale - Uni - Mondadori - p. 10 Sellerio - p. 52 Un secolo di cinema italiano - Il Castoro - p. 42 Duecento. Forme e colorì del Medioevo a Bologna - Mar- VIDIO NASONE, PUBLIO - Heroides - Edizioni dell'Or- URQUHART, JANE - Altrove - La Tartaruga - p. 14 silio - p. 48 Oso-p. 17 URQUHART, JANE - Niagara - La Tartaruga - p. 14 Oz, AMOS - Il senso della pace - Casagrande - p. 13 Oz, AMOS - Lo stesso mare - Feltrinelli - p. 13 Oz, AMOS - The Story Begins: Essays on Literature - Vin- tage - p. 13 ' lena Croce e il suo mondo - Cuen - p. 51 AN LOON, PETER - Luna piena per il Lupetto Mannaro - VSalani - p. 49 VERCELLONE, FEDERICO - L'estetica dell'Ottocento - il Mulino - p. 50 ACE, VALENTINO -Arte a Roma nel Medioevo - Liguori - VOLPI, FRANCO - Dizionario delle opere filosofiche - Bru- Pp. 36 no Mondadori - p. 50 OLLEMI, MARCO - La DC - il Mulino - p. 51 PAGE, TIM - Dawn Powell: una biografia - Fazi - p. 15 FRÉNAUD, ANDRÉ - La strega di Roma - San Marco dei F PAPA, ANTONIO / PANICO, GUIDO - Storia sociale del cal- Giustiniani - p. 47 cio. Dai campionati del dopoguerra alla Champions Lea- FREUD, SIGMUND / JONES, ERNEST - Corrispondenza gue (1945-2000) - il Mulino - p. 21 HARTON, EDITH - Il sonno del crepuscolo - Corbac- (1908-1939) - Bollati Boringhieri - p. 30 PAPASOGLI, BENEDETTA - Volti della memoria nel "grand Wcio - p. 47 siècle " e oltre - Bulzoni - p. 47 WILSON, NIGEL - Da Bisanzio all'Italia. Gli studi greci PASOLINI, PIER PAOLO - Amado mìo - Garzanti - p. 52 nell'Umanesimo italiano - Edizioni dell'Orso - p. 17 PERISSINOTTO, LUIGI (A CURA DI) - Agostino e il destino YEHOSHUA, ABRAHAM - Il cuore del mondo - Casagrande - ALLARATI, PAOLO - L'Europa del melodramma. Da dell'Occidente - Carocci - p. 50 p. 12 GCalzabigi a Rossini - Edizioni dell'Orso - p. 35 PESTELLI, GIORGIO - Canti del destino. Studi su Brahms - GARELLI, GIANLUCA - La teleologia secondo Kant. Architet- Einaudi - p. 34 tonica, finalità, sistema (1781-1790) - Pendragon - p. 50 PIERSANTI, CLAUDIO - L'appeso - Feltrinelli - p. 7 GIACHETTI, DIEGO / SCAVINO, MARCO - La Fiat in mano PIGLIONE, CINZIA / TASSO, FRANCESCA (A CURA DI) - Arti AGARI, LUCIANO - La città distrutta di Mtiemosyne. agli operai - Biblioteca Franco Serantini - p. 51 minori. Enciclopedia tematica aperta - Jaca Book - ZSaggi sulla poesia di Friedrich Hólderlin - Ets - p. 47 GRMEK GERMANI, SERGIO - La meticcia di fuoco. Oltre il p. 36 ZOLO, DANILO - Chi dice umanità. Guerra, diritto e ordine continente Balcani - La Biennale di Venezia / Lindau - p. 43 PONTIGGIA, GIUSEPPE - Nati due volte - Mondadori - p. 4 globale - Einaudi - p. 23 Hanno collaborato

EDITRICE COMITATO DI REDAZIONE CARMINE ABATE SERGIO GIVONE della vicissitudine. Giordano "Eindice S.p.A. " PRESIDENTE Scrittore (Il ballo tondo, Fazi, Insegna estetica all'Università di Bruno e la liberazione della po- Registrazione Tribunale di Roma Cesare Cases 2000). Firenze. tenza, Unipress, 1999). n. 369 del 17/10/1984 Enrico Alleva, Arnaldo Bagna- ALDO AGOSTI CRISTIANO GROTTANELLI FRANCESCO REMOTTI sco, Elisabetta Bartuli, Gian PRESIDENTE Insegna storia contemporanea al- Insegna storia delle religioni al- Insegna antropologia culturale al- Luigi Beccaria, Cristina Bian- l'Università di Torino. l'Università di Modena. l'Università di Torino. Gian Giacomo Migone chetti, Luca Bianco, Bruno Bon-

AMMINISTRATORE DELEGATO giovanni, Guido Bonino, Eliana GIUSEPPE ANTONELLI NICOLE JANIGRO MAURIZIO RIDOLFI Maurizio Giletti Bouchard, Loris Campetti, Ricercatore di storia della lingua Giornalista e traduttrice (L'e- Insegna storia dell'Europa all'U- Franco Carlini, Enrico Castel- italiana all'Università di Cassino. splosione delle nazioni, Feltri- niversità di Viterbo. CONSIGLIERI nuovo, Guido Castelnuovo, An- nelli, 1999). Lidia De Federicis, Delia Friges- na Chiarloni, Sergio Chiarloni, ANDREA BAJANI FRANCESCA RIGOTTI Laureato in lettere moderne all'U- CARLO LAURO Insegna dottrine e istituzioni poli- si, Gian Luigi Vaccarino Marina Colonna, Alberto Con- niversità di Torino. Dottore di ricerca in letterature tiche all'Università della Svizzera te, Sara Cortellazzo, Piero Cre- comparate. italiana, Lugano. DIRETTORE EDITORIALE sto-Dina, Lidia De Federicis, Piero de Gennaro FEDERICA BESSONE Giuseppe Dematteis, Michela di Ricercatore di letteratura latina CHIARA LOMBARDI ALBERTO RIZZUTI REDAZIONE Macco, Giovanni Filoramo, De- all'Università di Torino. Svolge un dottorato di ricerca in Ricercatore di storia della musica via Madama Cristina 16, 10125 lia Frigessi, Anna Elisabetta letterature comparate all'Univer- all'Università di Torino. Torino Galeotti, Gian Franco Gianotti, AURORA BLARDONE sità di Torino. Musicologa, critico musicale alla FRANCESCO ROGNONI tel. 011-6693934, fax 6699082 Claudio Gorlier, Martino Lo Bue, Diego Marconi, Franco "Stampa". MUIN MADIH MASRI Insegna letteratura angloameri- e-mail: lindice@tin. it Scrittore (11 sole d'inverno, Por- Marenco, Luigi Mazza, Gian cana all'Università di Udine. http: www. lindice . com BRUNO BONGIOVANNI tofranco, 1999). Giacomo Migone, Angelo Mori- Insegna storia contemporanea al- FRANCO ROSITI UFFICIO ABBONAMENTI no, Alberto Papuzzi, Cesare l'Università di Torino. MAURO MANCIA Insegna sociologia all'Università tel. 011-6689823 (orario 9-13). Piandola, Tullio Regge, Marco Membro ordinario della Spi e di- di Pavia e qui dirige la Scuola Revelli, Lorenzo Riberi, Alberto ELIANA BOUCHARD rettore dell'Istituto di fisiologia Universitaria Superiore di Pavia. UFFICIO PUBBLICITÀ Rizzuti, Gianni Rondolino, Redattore editoriale. umana a Milano. tel. 011-6693934 Franco Rositi, Giuseppe Sergi, ANNA RUCHAT ROBERTO CALABRETTO ROBERTA MANETTI Traduttrice. Collabora con "il PUBBLICITÀ CASE EDITRICI Stefania Stafutti, Gian Luigi Insegna storia della musica all'U- Ricercatrice in filologia roman- manifesto". Argentovivo, via Bordighera 6, Vaccarino, Maurizio Vaudagna,, niversità di Udine. za all'Università del Piemonte 20142 Milano Anna Viacava, Paolo Vineis, Orientale (Vercelli). MASSIMO SCORSONE Dario Voltolini, Gustavo Zagre- tel. 02-89515424Jax 89515565 LEONARDO CASALINO Filologo. Lavora presso il Grande belsky e-mail: [email protected] Dottorando in storia all'Univer- MICHELE MARANGI Dizionario Enciclopedico Utet. vivo.it sità di Torino. Critico cinematografico, svolge DIREZIONE attività didattica sull'analisi del ROBERTO SPEZIALE BAGLIACCA DISTRIBUZIONE IN EDICOLA Mariolina Bertini, Aldo Fasolo ARLINDO J. N. CASTANHO film. Insegna psicoterapia all'Univer- So.Di.E, di Angelo Patuzzi, via Lettore dell'Instituto Camóes sità di Genova. Bettola 18, 20092 Cinisello (Mi) REDAZIONE presso l'Università di Bergamo e NICOLA MEROLA tel. 02-660301 Camilla Valletti (redattore capo), Torino. Insegna letteratura italiana mo- PAOLA SPLENDORE derna e contemporanea all'Uni- Insegna lingua e letteratura ingle- Daniela Corsaro, Norman Go- DISTRIBUZIONE IN LIBRERIA Lucio CEVA versità della Calabria. se all'Università di Roma Tre. Pde, via Tevere 54, Loc. Osmanno- betti, Daniela Innocenti, Elide La Ha insegnato storia delle istitu- Rosa, Tiziana Magone ro, 50019 Sesto Fiorentino (Fi) zioni militari a Pavia. GIAN GIACOMO MIGONE ANDREA TESSIER tel. 055-301371 RITRATTI Senatore. Insegna storia dell'A- Insegna filologia greca all'Uni- Tullio Pericoli VITTORIO COLETTI merica Settentrionale all'Uni- versità di Trieste. VIDEOIMPAGINAZIONE GRAFICA Insegna storia della lingua italia- versità di Torino (in aspettati- la fotocomposizione, via San DISEGNI na all'Università di Genova. va). DARIO TOMASI Pio V15,10125 Torino Insegna storia del cinema all'Uni- Franco Matticchio ENZO COLLOTTI ANNA MILLO versità di Torino. STAMPA Insegna storia contemporanea al- Ricercatrice presso la Facoltà di presso So.Gra.Ro. (via Pettinen- MARTIN EDEN l'Università di Firenze. Scienze della Formazione dell'U- MICHELE TOMASI go 39, 00159 Roma) il 24 novem- a cura di Elide La Rosa, Dario niversità di Trieste. È perfezionando in storia dell'arte CARMEN CONCILIO bre 2000 Voltolini medievale presso la Scuola Nor- Ricercatrice di lingua e letteratura ALESSANDRA MINERBI STRUMENTI male di Pisa. inglese all'Università di Torino. Insegna storia della Germania al- COPERTINA E RESTYLING GRAFICO a cura di Lidia De Federicis, Die- l'Università di Trento. MARIO TOZZI Rosi Berghelli go Marconi, Camilla Valletti ANDREA CORTELLESSA Geologo, è ricercatore del Cnr a Dottore di ricerca in italianistica ALESSIO MONCIATTI Roma (Annus Horribilis, Cuen, "Eindice" (USPS 0008884) is EFFETTO FILM published monthly except Au- presso l'Università "La Sapienza" Perfezionatosi in storia dell'arte 1998). a cura di Sara Cortellazzo, Nor- di Roma (Ungaretti, Einaudi-Rai medievale alla Scuola Normale di gust lor $ 99 per year by "Eindi- man Gobetti, Gianni Rondolino Educational, 2000). Pisa, è borsista della Biblioteca NICOLA TRANFAGLIA ce S.p.A." - Turin, Italy. Periodi- con la collaborazione di Giulia Hertziana di Roma. Insegna storia contemporanea al- cals postage paid at L.I.C., NY Carluccio e Dario Tornasi LIDIA DE FEDERICIS l'Università di Torino. 11101 Postamster: send address Si occupa di storia della letteratu- UMBERTO MOSCA changes to "Eindice" c/o Spee- MENTE LOCALE ra e di didattica (Letteratura e Critico cinematografico (]im Jar- GIANNI VATTIMO dimpex Usa, Inc.-35-02 48th a cura di Norman Gobetti, Elide storia, Laterza, 1998). mush, Il Castoro, 2000). Insegna filosofia teoretica all'Uni- Avenue,L.I.C.,NY 11101-2421 La Rosa, Giuseppe Sergi versità di Torino. MARCO EMANUELE LAURA PARIANI Insegnante. Si occupa di storia del Scrittrice (Il paese delle vocali, ALBERTO VENTURA melodramma. Casagrande, 2000). Insegna storia e istituzioni del ABBONAMENTO ANNUALE mondo musulmano all'Università (11 numeri corrispondenti a tutti i mesi, tranne agosto) GIULIANA FERRECCIO MARIA PEROSINO di Cagliari. Italia: Lit 88.000, €45,65. Europa: Lit 110.000, €57,07 (via super- Insegna lingua e letteratura ingle- Insegna alla Scuola Politecnica ficie) e Lit 121.000, €62,78 (via aerea). Paesi extraeuropei (solo via se all'Università di Torino. di Design. Lavora nell'editoria FEDERICO VERCELLONE aerea): Lit 147.000, €76,27. d'arte. Insegna estetica all'Università di SIMONA FORTI Udine. Insegna storia delle dottrine politi- SILVIO PERRELLA NUMERI ARRETRATI che all'Università di Alessandria. Saggista (Italo Calvino, Laterza, STEFANO VERDINO Lit 12.000, €6,22 a copia per l'Italia; Lit 14.000, €7,26 per l'estero. 1999). Redattore di "Nuova Corrente". Gli abbonamenti vengono messi in corso a partire dal mese successi- GIANLUCA GARELLI vo a quello in cui perviene l'ordine. È dottore di ricerca in estetica. MARCO PISTOIA GIULIA VISINTIN Si consiglia il versamento sul conto corrente postale n. 37827102 Insegna storia del cinema alla Bibliotecaria a Torino, cura con intestato a L'Indice dei libri del mese - Via Madama Cristina 16 - FILIPPO GENTILONI scuola di specializzazione in sto- Alberto Petrucciani la Bibliogra- 10125 Torino, oppure l'invio di un assegno bancario "non trasferibi- Insegna storia e filosofia nei licei. ria dell'arte dell'Università di Fi- fia italiana delle biblioteche, del renze. le" all'Indice, Ufficio Abbonamenti, via Madama Cristina 16-10125 Collabora con "il manifesto", libro e dell'informazione. "Rocca", "Confronti". Torino, oppure l'uso della carta di credito (comunicandone il numero FABIO RAIMONDI ALBERTINA VITTORIA via fax o per telefono). FERRUCCIO GIACANELLI Insegna storia e filosofia all'Itm Storica. Redattore responsabile di Psichiatra. Fogazzaro di Vicenza (Il sigillo "Studi Storici". Muri Patò o s'ammucciòffi

Vigàta. 21 marzo 1890, Venerdì Santo. Durante la sacra rappresentazione della Passione di Cristo, detta il "Mortorio", il ragionier Antonio Patò, nei panni di Giuda, scompare nel nulla. "Muri Patò o s'ammucciò?" È quello che vuole sapere la cittadinanza tutta.

*Patò è morto o si è nascosto? MONDADORI www.andreacamilleri.net