SETTEMBRE 1995 N. 8 ANNO XII LIRE 8.000

D E L BR DE L M E

7 A. . „ Algeria Mario Rasetti ' cinquantanni della bomba • Norberto Bobbio I libri della mia vita intervista di Beniamino Placido Elogio della mitezza recensione di Sergio Quinzio Diventare scrittori Marisa Bulgheroni, Vario Buzzolan, Bruno Falcetto, Federico Fubini, Mario Marchetti, Ermanno Paccagntm D Libro del Mese Francisco Franco di Fani Preston recensito da Alfonso Botti

Sylvano Busso tri Quirino Principe il Mozart di Burgess ilMahler di Eggebrecht Dentro lo Specchio Marcello de Cecco L'Italia economica Alberto Destro

Le poesie di Rilke Tullio Pericoli: Gustav Mahler

MENSILE D'INFORMAZIONE - SPED. IN ABB. POST. 50% - ROMA - ISSN 0393 - 3903 IL LIBRO DEL MESE 4 Alfonso Botti Paul Preston Francisco Franco CONFLITTI Achille Silvestrini Marco Impagliazzo Duval d'Algeria Matteo Moder Abdulah Sidran La bara di Sarajevo NARRATORI ITALIANI Pietro Spirito Kenka Lekovic La strage degli anatroccoli Franca D'Agostini Giovanni Ferrara Il senso della notte Mariolina Bertini Bruno Ventavoli Assassinio sull'Olimpo Francesco Roat Cioccolata da Hanselmann Maria Vittoria Vittori Laura Pariani Il pettine Storie, di Lidia De Federicis DIVENTARE SCRITTORI 8 Va' dove ti porta la penna, di Bruno Falcetto Il come surclassa il cosa, di Ermanno Paccagnini 9 Esordienti di successo. Il segreto è aspettare, di Dario Buzzolan 10 Le due anime del Premio Calvino, di Marisa Bulgheroni Apocalissi minime, di Mario Marchetti 11 La rottura delle dighe d'Olanda, di Federico Fubini POESIA 13 Bianca Maria Frabotta Libero De Libero Borrador. Diario 1933-1935 La ballata di Pagliarani, intervista di Graziella Spampinato LETTERATURA 14 Anna Chiarloni Helga Schneider Il rogo di Berlino Irene Dische Un accordo drammatico Giulia Poggi Maria de Zayas y Sotomayor Novelle amorose ed esemplari 15 Alberto Boatto Louis Aragon Le con d'Irène CLASSICI 17 Alberto Destro Rainer Maria Rilke Poesie. I (1895-1908) RILETTURE 18 Sergio Quinzio Norberto Bobbio Elogio della mitezza e altri scritti morali LIBRI DELLA VITA 19 "Thomas Mann, il mio scrittore politico", intervista di Beniamino Placido a Norberto Bobbio FILOLOGIA 20 Alessandro Fo Mario Citroni Poesia e lettori in Roma antica Giorgio Patrizi Giovanni Aquilecchia Nuove schede di italianistica Gian Franco Gianotti Euripide Elena Sofocle Filottete 21 INSERTO SCHEDE

SEZIONE RECENSORE AUTORE TITOLO E ditoria IE

Vittorio Zucconi, facendo ricerche in bi- sponsabilità degli scienziati, recensito su 1958: un libro intessuto di riflessioni che blioteca per il reportage su "La Stampa" da questo numero dell'"Indice" (da leggere in gran parte non hanno perso lo smalto e Hiroshima a cinquantanni dallo stermi- insieme al saggio di Pietro Greco Hiroshi- la capacità di sgretolare il preteso buon nio nucleare, lamenta il fatto che ci siano ma. La fisica conosce il peccato, dagli senso dei minimizzatori, dietro al quale — pochissimi libri sull'argomento. Inoltre, Editori Riuniti), o come la riproposta da dice Bobbio — "c'è semplicemente il desi- documenti importanti, come il Diario di parte di Linea d'Ombra di un "classico" derio di non pensare alle cose che rovinano Hiroshima (Feltrinelli, 1955), di Mi- della letteratura antiatomica: Essere o non il buon umore e la salute". chihiko Hachiya, direttore nell'agosto del essere. Diario di Hiroshima e Nagasaki, In un recente intervento Luigi Bonanate '45 di uno degli ospedali della città, non di Gùnther Anders, nella traduzione di ha sottolineato che "le condizioni di ab- sonp più ristampati da tempo. Tanto più Renato Solmi e con la prefazione di Nor- bandono materiale dell'arsenale nucleare sono da segnalare le eccezioni, come il li- berto Bobbio (edito nel 1961 da Einaudi). ex sovietico lo rendono praticamente inser- bro di Eieschi e Paris De Renzi sulla re- E la storia di un viaggio in Giappone nel vibile agli scopi per cui era stato costruito, FILOSOFIA 37 Marco Santambrogio Oltre l'interpretazione MUSICA 38 Quirino Principe Hans Heinrich Eggebrecht La musica di Gustav'Mahler Nicola Gallino Johann Sebastian Bach Cantate e Oratori Fidelio 39 Sylvano Bussotti Anthony Burgess La banda Amadeus ARTE 40 Davide Gasparotto Nicole Dacos Roma quanta fuit 41 Michele Bacci AA.VV. Sancta Sanctorum Elena Alleva Mark Laird I grandi giardini storici SOCIETÀ 43 Pino Corrias Giuseppe Fiori Il venditore 44 Alberto Papuzzi Furio Colombo Ultime notizie sul giornalismo Peppino Ortoleva Un ventennio a colori Indro Montanelli Una Voce poco fa Roberto Bugliani Zucchero e altri veleni Peppino Ortoleva Mediastoria Mass Media

DENTRO LO SPECCHIO 45 Marcello de Cecco Valerio Castronovo Storia economica d'Italia Gualberto Gualerni Storia dell'Italia industriale Vera Zamagni Dalla periferia al centro 47 Guido Carboni Carolyn Marvin Quando le vecchie tecnologie erano nuove Claude S. Fischer Storia sociale del telefono Raimondo Catanzaro, Comunicare nella metropoli Paolo Ceri (a cura di)

LETTERE DALLA SCUOLA 48 Imparare a leggere, interventi di Luisella Agnolini, Roberto Carriero e Antonella Comba LIBRI DI TESTO 49 Elena Camino AA.VV. Il senso di fare Scienze SCIENZE 50 Mario Rasetti Roberto Fieschi, Macchine da guerra Claudia Paris De Renzi Mario Tozzi Augusto Biancotti Le metamorfosi della Terra Sandro Pignatti Ecologia del paesaggio 51 Renzo Morchio Josef H. Reichholf L'impulso creativo ANTROPOLOGIA 52 Riccardo Di Donato Placido Cherchi Il signore del limite Storia e metastoria Note di campo SALUTE 53 Paolo Vineis Sherwin B. Nuland Come moriamo 54 AGENDA

SEZIONE RECENSORE AUTORE TITOLO Editoria IE

e che quello statunitense è in continua molto difficile, mentre è più facile trafuga-voglia di imitarlo. Bisogna essere realisti e contrazione — anche se ciò non ci libera re i pezzi; parecchi scienziati nucleari russi non apocalittici, si dice. Ma essere realisti del tutto né da errori, né da manipolazioni sono andati a lavorare in giro per il mon- significa aver bene in mente che Hiroshi- criminali, né infine da una ripresa produt- do; attraverso i canali internazionali delle ma e Nagasaki, oltre che essere un orrendo tiva" (Gruppo di Resistenza Morale, Argo- mafie c'è già il commercio di uranio arric- passato, possono delineare ancora i tratti menti per il dissenso due. Nuovo, non chito e di plutonio. E concludeva: "Eera dei del futuro. Per non parlare della pentola nuovo, Celid, Torino 1995). Nel luglio dottor Stranamore e appena iniziata...". che bolle sotto il coperchio di Cernobyl o 1994 il direttore di "Le Monde diplomati- A un anno di distanza il fungo atomico è delle scorie nucleari gettate come spazzatu- que", Ignacio Ramonet, ricordava: alcuni di nuovo su tutti i giornali: Chirac ha deci- ra nel Mediterraneo. Anders, convinto del- paesi hanno rifiutato di firmare il trattato so di far vedere i muscoli della politica neo- la necessità di promuovere la "coscienza di non proliferazione nucleare; la miniatu- gollista, suscitando un'ondata di sdegno, atomica", ha ancora molto da insegnare. rizzazione degli ordini rende il controllo ma anche, in alcuni ambienti militari, la Cesare Pianciola SETTEMBRE 1995 N. 8, PAG. 4 Di cte,L y7\ eoe Troppo feroce anche per Himmler di Alfonso Botti

PAUL PRESTON, Francisco Fran- e condita con l'aneddotica più sa- verso la vita e il suo valore; è so- tradizionale dal punto di vista mi- Franco, rispetto alla rapida con- co. La lunga vita del Caudillo, porita. Allo storico britannico non prattutto il luogo dove le lotte tri- litare. Perché nell'autunno del '36 clusione delle ostilità, privilegiò Mondadori, Milano 1993, ed. interessa il regime, ma il suo eroe bali forniscono la chiave di lettura deviò la marcia su Madrid per con- costantemente altri due obiettivi: il orig. 1993, trad. dall'inglese di eponimo. Non si lascia distrarre anche per il pluralismo e il conflit- quistare l'Alcàzar di Toledo? Per- consolidamento della propria lea- Carla Lazzari, pp. 976, Lit dal problema della natura del fran- to sociale del territorio metropoli- ché nell'aprile del '38 puntò su Va- dership (militare e politica) e la 48.000. chismo (totalitario, autoritario, tano, da cui la scelta degli stessi lencia anziché sulla Catalogna? E pulizia nelle retrovie per la quale con tutta la gamma delle sfumatu- metodi di "pacificazione". Abbo- infine, perché nell'agosto del '38 impiegò in modo intenzionale e si- A quasi due anni dall'edizione re intermedie) che dagli anni ses- nato fin dal 1928 al bollettino ingaggiò la lunga, inutile e dispen- stematico 0 terrore, al punto da originale inglese e a uno esatto dal- santa in poi ha sviato con scarso dell'Entente Internationale contre diosissima battaglia dell'Ebro? provocare a più riprese le indigna- la sua pubblicazione in Spagna, il costrutto la storiografia al canto la Troisième Internationale di Gi- Sulla base di una convincente rico- te proteste di ufficiali e diplomati- lavoro di Paul Preston, che si è ap- delle sirene politologiche. Preston nevra, accanto all'africanismo è struzione, Preston mostra che ci italiani, tedeschi e, ancora nel pena reso disponibile in traduzio- 1940, perfino di Himmler. ne italiana, conferma il giudizio La biografia dedica giustamente che l'aveva salutato al suo apparire grande spazio al periodo del con- come la migliore biografia di Fran- flitto mondiale, probabilmente la co. Dimenticare il Caudillo parte migliore di tutto il libro. An- Erede di una prestigiosa tradi- ni decisivi per la sopravvivenza del zione di studi ispanici che per la Non deve trarre in inganno l'allusione a volontà aleggiarono nei dispositivi giuridico- regime, fin dalle crisi, del maggio storia contemporanea va da Ge- 1941 e dell'estate del '42, tra Fa- Mussolini e a Hitler che compare nella prima istituzionali del trapasso e nella prima legitti- rald Brenan a Raymon Carr pas- lange ed Esercito, che portarono pagina della biografia di Preston, laddove è sando per Hugh Thomas, lo stori- mazione del suo successore ai vertici dello nel settembre successivo all'emar- co britannico, attualmente incor- scritto che "il generale Franco rimane, tra i Stato. ginazione di Serrano Suner, il più porato presso la London School of grandi dittatori del Novecento, il più enig- Non è improbabile che ciò abbia avuto un convinto fautore della linea fasci- Economics, vi ha profuso la ricer- matico". Lo storico britannico è infatti chiaro certo impatto, oltre che nel clima politico sta in Spagna. Crisi che secondo ca di quasi tre lustri. nel delimitare l'ambito cronologico di tali af- spagnolo della seconda metà degli anni set- Preston rivelano il crescente talen- Ha visto pressoché tutto quello finità e convergenze, mentre non è necessario tanta, anche in ambito storiografico, dove il to del Caudillo "nel manipolare i che c'era da vedere, dalle testimo- aderire al verbo dei revisionismi oggi in voga lodevole intento di superare letture unilate- vertici delle varie componenti del- per capire che l'ultimo franchismo fu dittatu- rali ha finito per sacrificare la stessa passione la coalizione franchista" e consen- ra diversa da quelle italiana e tedesca, pur civile, mentre l'assunzione di moduli tenden- tono a Franco di diventare politi- camente maggiorenne. Ma anni avendole in precedenza imitate e affiancate zialmente asettici veniva giustificata con la per non breve tratto di strada. cruciali anche per il ridimensiona- necessità di riconciliazione nazionale di cui mento delle grandi ambizioni fran- Ben evidenti e marcate appaiono anche le aveva bisogno la libertà appena ritrovata. . chiste sul piano internazionale pa- differenze tra ciò che è stata la percezione di Un'eco di questa sorta di blocco psicologico rallelamente al declinare delle for- Franco nella Spagna dell'immediato post- si avverte nell'apocrifa autobiografia del tune militari nazifasciste. franchismo e quanto avvenne in Italia e Ger- Caudillo scritta da Manuel Vàzquez Mon- Meno avaro di altri storici mania all'indomani del 1945. Per rendersene talbàn (Io, Franco, Frassinella 1993, recen- nell'attribuire doti d'intelligenza al conto basterebbe leggere la trascrizione che sito su queste pagine da Nicola Tranfaglia), Caudillo de Espana, Preston sotto- della propria esperienza del servizio militare attendibile per ciò che dice del personaggio linea giustamente l'abilità con cui di leva fa in Ardor guerrero (Alfaguara, Ma- non meno di quanto lo sia a proposito delle Franco, già in procinto di entrare drid, 1995) Antonio Munoz Molina, un au- speranze frustrate di chi gli si oppose dalla in guerra al fianco dell'Asse, riuscì tore che, nonostante possa vantare già due sponda più radicale e soprattutto per la som- a sganciarsi progressivamente da un abbraccio che gli sarebbe stato premi nazionali per la letteratura e la fresca messa, ma energica, denuncia delle improba- fatale attraverso un accorto dop- nomina a membro della Real Academia bili virtù di una democrazia fondata sul- pio gioco diplomatico, fino ad ac- Espanola, non è ancora adeguatamente cono- l'oblio. creditarsi nel dopoguerra come te- sciuto da noi. In particolare laddove riferisce Anche per queste ragioni, non sono manca- nace difensore della neutralità spa- nianze dei familiari e di quanti gli dell'effige del Caudillo, con a fianco la ripro- te — e non sempre tra le righe, come nel ca- gnola e come capo di un regime furono vicini (militari, politici, ec- duzione del suo testamento, che campeggiava so di Juan Pablo Fusi e soprattutto di Javier che nulla aveva avuto a che sparti- clesiastici, uomini d'affari e sfac- all'ingresso del Centro addestramento reclu- Tusell — osservazioni critiche circa il tono ri- re con l'esperienza totalitaria. Ma cendati del regime) alla memoriali- te di Vitoria (Paesi Baschi) ancora nell'au- tenuto polemico del lavoro di Preston. Esso lo inchioda anche alle sue respon- stica degli oppositori, passando sabilità per la fattiva collaborazio- tunno 1979. Un episodio che, a vent'anni ha fatto e continua a far discutere gli storici e per i documenti diplomatici, spes- ne con i regimi di Hitler e Mussoli- dalla morte di Franco e dall'inizio della tran- gli ispanisti, che per intanto hanno già la pos- so inediti (spagnoli, inglesi, italia- sizione, rende se possibile ancor più emble- ni, prima e durante la guerra mon- ni) o già inseriti nei vari repertori sibilità di metterlo a confronto con il volume diale. Allo stesso tempo, non smi- matica la peculiare cifra di quel processo, net- (tedeschi, portoghesi, francesi e di Luis de Llera, E1 régimen de Franco nuisce il significato determinante statunitensi), senza disdegnare to e stabile nei risultati quanto contradditto- (1939-75) (Gredos, Madrid 1994) e con quel- dei nuovi equilibri internazionali l'abbondante pubblicistica che, rio e ambiguo nelle modalità di svolgimento. lo ancor più recente dello stesso Tusell su nel dopoguerra. specie nel tardo autunno del regi- Specie per la riserva che comportò nei riguar- Franco, Espana y la II Guerra mundial (Te- Attenzione minore la biografia me e dopo il 1975, ha ricamato sul- di della figura del dittatore, la cui presenza e mas de hoy, Madrid 1995). (a.b.) riserva al lungo dopoguerra, fin le vicissitudini del patriarca. quasi a sacrificare il periodo Braian Crozier, Franco ancora dell'ultimo franchismo. Lo storico in vita, ne aveva tracciato un profi- britannico ritiene infatti che, dal lo dai toni spesso apologetici tallona Franco da vicino. Quando l'anticomunismo l'aspetto che più finire degli anni cinquanta e con (1967). Toni eletti a genere nella può, quando cioè le fonti glielo marca la personalità ideologica di l'ascesa dei tecnocrati, Franco si La Casalini libri raccoglie e successiva biografia di Ricardo de consentono, giorno per giorno. E Franco. Che l'ossessione antimas- diffonde a livello disinteressi del funzionamento la Cierva (1973). GB studi avevano dedica, questo sì, enorme attenzio- sonica, un cattolicesimo del tutto internazionale informazioni dello Stato fino a perderne quasi il bibliografiche su oltre 12.000 compiuto un salto di qualità un de- ne alle trasformazioni del panora- coincidente con l'idea di cristianità novità librarie pubblicate in controllo. Mette comunque assai cennio dopo la scomparsa del ma internazionale, di cui registra e le non infrequenti venature di Italia. La catalogazione, bene in luce il gioco del Caudillo Caudillo con lo stimolante saggio eseguita secondo regole nel riavvicinarsi alla Falange ogni con puntiglio i riverberi sulla con- antisemitismo completano dei catalografiche, avviene in di Juan Pablo Fusi (1985), che dotta del biografato. principali risvolti. tempi rapidi e solo col libro qual volta i monarchici rialzino la però evitava di esaminare gli anni alla mano. Il bimestrale i libri testa, la sua capacità di alimentare L'esame dell'ambiente familiare Anche l'analisi della Seconda contiene schede giovanili. Il centenario della nasci- e degli anni giovanili serve a defini- Repubblica presenta aspetti di no- bibliografiche complete di le speranze dell'altro ramo dinasti- ta aveva poi occasionato la pubbli- vità e consente a Preston di sottoli- opere uscite in Italia negli co contro il più quotato preten- re alcuni tratti del carattere, che si ultimi due mesi, copre tutte le cazione dei lavori di Stanley G. tempra definitivamente durante neare il futuro che si prefigura. discipline, offre, oltre agli dente, don Juan di Borbone; così Payne (1992), confezionato so- l'esperienza in Marocco, anche per Specie per i poteri che Franco as- indici per autore e curatore, come segnala con puntiglio le nu- per titoli, per collane, anche merose riscritture del passato che stanzialmente per stralcio dalla sua ciò che concerne lo scarno baga- sume durante la brutale repressio- quello per editore. Franco ispirò per fornire costante- anteriore storia del franchismo e, glio politico-ideologico che ne ne della rivolta delle Asturie i libri Casalini libri mente un'immagine di sé adeguata soprattutto, di Javier Tusell orienterà l'azione futura. dell'ottobre del '34, quando di fat- Via Benedetto da Maiano, 3 (1992), dedicato agli anni della 50014 Fiesole - Firenze al mutare dei tempi e soprattutto L'Africa non è solo un'esperien- to si trova a operare come un Capo Tel. 055/599941 - Fax 055/598895 guerra civile. za coloniale e di resistenza al di- di Stato Maggiore, con ampio con- libri © casalini.cafi.it del quadro internazionale. Appartiene quindi a Preston an- simpegno di Primo de Riviera, né trollo delle funzioni dei Ministri In conclusione, Preston imbri- che il merito di aver per primo solo la posta in gioco per i destini e della guerra e degli interni. glia Franco in un'interpretazione esaurientemente coperto l'intera la missione di un paese che ha pos- La condotta a rilento delle ope- coerente e convincente che non la- vita del dittatore. Una biografia seduto un vastissimo impero di cui razioni militari durante la guerra scia, negli aspetti sostanziali, la classica la sua: minuziosamente non vuole perdere l'ultimo bran- civile che tanto infuriò gli alleati possibilità di essere contraddetta. analitica, attenta ai risvolti psicolo- dello. È il cemento di una incrolla- italiani e tedeschi era stata fin qui L'auspicio è che non tardino a gio- gici, scritta con maestria, corredata bile solidarietà di casta; è l'ambito generalmente imputata all'imperi- 1 FASCICOLO: L. 1 2.000 varsene anche gli studi sul franchi- da un'impressionante mole di dati in cui si definisce l'atteggiamento zia di Franco e alla sua formazione ABBONAMENTO (6 N.): L. 60.000 N. 8, PAG. 5 SETTEMBRE 1995 e MARCO IMPAGLIAZZO, Duval differenti per giungere a una "co- d'Algeria. Una Chiesa tra Eu- Un vescovo in Algeria munità di tutti i popoli della ter- ropa e mondo arabo (1946- ra". Sono i primordi del discorso 1988), Studium, Roma 1994, di Achille Silvestrini sulla coabitazione tra le diverse co- pp. 244, Lit 26.000. munità presenti in Algeria. La coe- sistenza delle comunità cattolica, Il libro di Marco Impagliazzo, zioni di carattere politico ma an- grande eco e un'immediata valen- zione sovietica, si addestrassero gli musulmana ed ebraica, sulla base Duval d'Algeria. Una Chiesa tra che come defensor civitatis, ossia za politica: è la prima voce ufficia- agit-prop, per la sovversione nei dell'uguaglianza dei diritti, è per- Europa e mondo arabo (1946- come sostenitore delle ragioni le che si leva a condannare la tor- paesi musulmani, che ora final- cepita come indispensabile per rie- 1988), è un'interessante pagina di umane e dei diritti umani di tutta tura; infatti le ostilità erano comin- mente erano entrati in azione. Se- dificare la società algerina che ap- storia della Chiesa. la sua popolazione, cattolica e non ciate il 1° novembre 1954. condo Duval invece il comunismo pare fortemente lacerata. Léon-Etienne Duval, vescovo in cattolica. Monsignor Duval è il pri- Esisteva la tesi, sostenuta anche non riguarda l'Algeria. A quasi un Duval sembra ripetere un testo Algeria dal 1946 al 1988, è un per- mo in Algeria a denunciare la triste dal cardinale Tisserant, che l'in- anno dall'avvio delle ostilità, Du- del 1910 di Charles de Foucauld: sonaggio di speciale rilevanza sto- pratica della tortura, contro la surrezione algerina fosse fomenta- val riconosceva tra le cause della "Da ottant'anni che Algeri appar- rica. Aveva avuto una buona radi- quale emette un comunicato nel ta dal comunismo. Tisserant era ribellione anzitutto "l'aspirazione tiene a noi, ci si è occupati tanto ce, era cresciuto bene, facendo sua gennaio 1955. Il gesto nasce da convinto addirittura che già negli delle popolazioni arabo-berbere poco della salvezza delle anime dei la condanna, emessa da Pio XI, motivazioni religiose ma ha una anni venti, al tempo della rivolu- all'autonomia", e in secondo luogo musulmani che si può dire che non dell'Action Frangaise. Duval aveva ce ne si sia occupati affatto. Né ci bene compreso le parole dette da si è occupati di più di amministrar- Pio XI in un colloquio con padre li bene, né di civilizzarli. Li abbia- Yves de la Brière: "Almeno ci la- mo mantenuti nella sottomissione scino la religione, non la confon- Virgilio a Sarajevo e null'altro. Se i cristiani di Francia dano con la politica". Maurras in- non capiscono che è loro dovere fatti si dichiarava cattolico, ma Pio di Matteo Moder evangelizzare le loro colonie, è una XI replicava: "Per essere cattolico colpa di cui renderanno conto; e bisogna essere almeno cristiano". sarà causa della perdita di una ABDULAH SIDRAN, La bara di Sarajevo, a rie / e al tempo stesso in armonia tra loro, e L'azione della Chiesa, diceva Du- cura di Piero Del Giudice, Edizioni "e", così accordate / con l'occhio che le assomma val, non può essere mai confusa con un'azione politica. Questa Trieste 1995, ed. orig. 1995, trad. dal bo- — ma nessuno / ci ha al tempo stesso soffer- chiarificazione attraversa severa- sniaco di Silvio Ferrari, pp. 318, Lit 25.000. to, e pianto". Lui, il piccolo fakin (mascalzo- mente l'intera vicenda del cattoli- ne) sarajevese, anarchico e ribelle, che rubava cesimo francese, sia dei vescovi e Tabut è la parola turca, fatta propria dalla e scassinava, per "pagare" le non colpe del pa- dei preti, sia degli intellettuali. lingua bosniaca, per indicare la cassa da mor- dre comunista, imprigionato nella famigerata Non a caso quasi tutti i grandi stu- to musulmana, dagli angoli disuguali, aperta "Goli Otock" (Isola Calva), in quanto consi- diosi e pensatori cattolici d'oltral- sulla terra e sul mondo rovesciato dei morti. derato "simpatizzante" del Cominform. pe avevano avuto almeno una fase Ma è anche la chiave di lettura che Abdulah Ma davanti all'estremo non è più tempo di iniziale di adesione all'Action Sidran offre al lettore per addentrarsi nel "ricordi", di quel "necrofilismo" della memo- Frangaise. Così anche Maritain, cuore segreto del "farsi" (poiein) della paro- ria, della tradizione, del mito di cui, per Si- Bernanos, P. Congar. la. Quella parola, come nei mille cimiteri di dran, sono imbevuti gli "animali" (i cetnici Duval era guarito da questa ma- moltitudine di anime che avrebbe- senza presente che sparano dalle colline). Da- lattia. La sua visione è quella Sarajevo, scende ogni giorno a imbeversi ro potuto essere salvate. Se la dell'enciclica missionaria Maxi- dell'umiltà, humus-terra feconda, e permette vanti all'estremo, anche la parola si "asciu- Francia non amministra meglio gli mum illud di Benedetto XV: la di ricominciare, senza lasciarsi abbagliare dal ga", tagliando il centro del mondo che è Sa- indigeni della sua colonia di quan- missione è annuncio del Vangelo, nulla incombente, il più piccolo dei dialoghi rajevo con linee nette. Il Bene e il Male, come to abbia fatto, essa la perderà, e ciò nel rispetto delle culture e delle concessi: il respiro. Tabut, bara, cassa, ma an- in una cosmogonia postmoderna, si rifron- sarà un attretramento di questi po- identità dei popoli, e deve guar- che cuore, petto, scrigno, barca, secondo l'al- teggiano sul confine dell'assedio più lungo poli verso la barbarie, con la perdi- darsi da qualsiasi complicità non chimia semita della triade T-B-T, alla quale si della storia. Che siano soldi a usura o l'ulti- ta della speranza di cristianizzazio- ne per molto tempo". solo con il colonialismo ma con sono imbevuti l'aramaico e l'arabo, l'ebraico mo pezzo'di pane o il bisogno di un abbraccio Per Duval le opzioni politiche ogni forma nazionalistica. In que- e il copto. I rivoli di minuti che fanno una anche se l'amore si è consumato, come nei vengono dopo. Prima la giustizia sto senso Duval si schiererà sem- giornata sarajevese possono così ostentare, giorni della normalità. "E troppo tempo che pre contro il blocage tra religione e sociale e i diritti per tutti: poi, da alle colline che "chiudono" oggi la città in un siamo insieme / e so che l'amore si consuma politica. In uno dei momenti cru- parte dei cristiani, l'amore frater- ciali della guerra di Algeria, quan- arco di granate e di cecchini, la grande barca — scrive Sidran in Poesia al femminile — / no, la comprensione reciproca, il do scoppia il colpo di Stato dei mi- del cuore, disegnato nello scrigno del petto. come i soldi, come i ricordi / ma turi'attorno dialogo per risolvere le controver- litari francesi, Duval intravede il L'urgenza, la fretta di proclamarsi "testi- / cadevano le granate / e io sentivo solo il bi- sie senza violenza, e alla fine l'esse- crollo delle speranze di coabitazio- moni" non indifferenti, ha reso inevitabil- sogno / che mi abbracciasse". re testimoni della pace... In questa ne e intuisce che la violenza mente affastellata quest'antologia poetica di Letteraria è la nostra presenza. Scivoliamo linea è prioritario il godimento dei diritti da garantire a tutte le mino- dell'Oas porterà la comunità euro- Sidran che, partendo dalle ultime composi- nell'indifferenziato senza sapere nulla del- ranze. Mai Duval parla dell'indi- pea in Algeria al suicidio. La sua zioni così "smagrite", risale a ritroso la cor- l'altro, di ogni altro che avremmo potuto es- preoccupazione in quanto respon- pendenza come di qualcosa di rente fino al largo musicale della matura gio- sere. "Ricordati la via per cui ce ne siamo an- sabile della comunità cristiana era prioritario. Afferma invece: "L'au- stata, da sempre, di evitare di lega- vinezza, quando, nella raccolta II cieco canta dati, / la porta, la riva, la nera mano della todeterminazione a un certo punto re la religione alla politica. L'arci- alla sua città, poteva permettersi, Virgilio di madre, l'alba, il secchio di legno / davanti a sarà un fatto naturale. L'autode- vescovo interviene con estrema de- Sarajevo, di scrivere: "Anche altri hanno can- casa, la tua limpida fronte di bambino, / ri- terminazione che venga alla fine di cisione e denuncia il colpo di Stato tato la città, passanti, / fermatisi stupiti, da- corda — il tuo sogno sia bello e soave". Buo- un processo di giustizia sociale, di sottolineando che "dietro questi vanti alla quantità d'immagini contradditto- na notte, Sarajevo, Lako Noe. diritti umani, di dialogo, avrà un avvenimenti vi è un'ideologia, significato. L'autodeterminazione quella del blocage politico-religio- che venga invece come conclusio- so, opposta alla dottrina sociale ne di uno scontro violento, ne avrà della Chiesa. Vogliono instaurare "la miseria". I problemi pressanti un altro". — continua Duval — uno Stato dell'Algeria erano, dunque, per In quegli anni Duval non utilizza autoritario cristiano attraverso la Duval di altra natura. Duval non è mai il termine indipendenza. La- controrivoluzione identificata con affatto tenero con il comunismo. È scia che emerga da solo. E questo, l'ordine e il bene morale, e scam- (D uomo di Pio XI, dell'enciclica Di- a mio avviso, non solo è conforme biano un colpo di Stato con vini Redemptoris. Il comunismo è alla dottrina sociale della Chiesa, un'opera pia". Fazi Editore già condannato. Ma in Algeria non che è ispirata al bene comune e Questa concezione era tanto più era in questione il comunismo. all'universalità degli uomini, ma è difficile da affermare in un conte- Knut Hamsuri Ed ecco l'altro elemento: la fe- anche quello che permette di evita- sto come quello musulmano. In deltà alla dottrina sociale della re l'esclusivismo dell'una e dell'al- Algeria non si poteva pensare a PER I SENTIERI Chiesa. Duval muove sempre tra parte. Duval temeva che l'indi- grandi conversioni. Questa espe- DOVE CRESCE dall'idea che la guerra ha radice in pendenza, proclamata con la vio- rienza aveva educato Duval che una condizione d'ingiustizia socia- lenza, comportasse l'esclusione e era un vescovo del tutto spoglio L'ERBA le. Gli algerini musulmani hanno la conculcazione dei diritti della dal proprio nazionalismo: è l'espe introduzione di diritto a essere considerati persone parte francese. In questa concezio- rienza viva che alimenta la coeren- a pari dignità con gli europei. I ne c'è un'esemplarità per l'Algeria za di tutto il suo itinerario. Non ha Filippo La Porta problemi reali sono quelli della po- di oggi, e in generale per l'atteggia- cambiato mai, nella vicenda algeri- traduzione di vertà e della condizione di mino- mento della Chiesa nei luoghi di na non ha avuto nessuna delle rità e di ineguaglianza dei musul- conflitto etnico e di contrapposi- oscillazioni che pure hanno avuto Maria Valeria D'Avino mani algerini. Vescovo di Costan- zioni violente. L'indipendenza è illustri personalità cattoliche fran- 190 pp. L.20.000 tina, nell'est algerino, pubblica per un fatto positivo dopo che si sia cesi. E tutto questo era sostenuto la Quaresima del 1951 una lettera realizzato un processo di presa di da un grande coraggio apostolico. dal titolo: Pour plus de justice socia- coscienza della necessità dei diritti Un autoritratto indimenticabile. umani per tutti, della coabitazione Egli ha un senso sacro della re- le. Il progresso della giustizia è, e del dialogo. Solo allora può esse- sponsabilità episcopale: non solo Il congedo di uno scrittore per Duval, inscindibile dall'instau- re un fattore di pace. per difendere la Chiesa da tenta- dalla vita. razione di relazioni tra le comunità IDEI LIBRI DEL MESE SETTEMBRE 1995 N. 8, PAG. 6

paio d'occhiali assieme a sua ma- una ricerca poetica ("se dovessi dre, e quando la sera tornò a Fiu- scegliere uno stile architettonico Tanto valeva me la Jugoslavia — quella Jugosla- per il mio scrivere, lo vorrei ecletti- Un'anima nel buio via — non c'era più. co e grottesco come l'hotel Excel- di Franca D'Agostini La strage degli anatroccoli si arti- sior al Lido di Venezia, o la sua morire cola su una scrittura immediata, versione danubiana, la Gradska di Dietro Spirito ricca e rutilante nei vocaboli di Kuca del '903, a Subotica"). E infi- GIOVANNI FERRARA, Il senso del- senso della notte si sviluppa in un svariate lingue e dialetti, tesa alla ne ci sono le storie di oggi, impres- la notte, Sellerio, Palermo alternarsi quasi dialogico con il poesia di Marina Cvetaeva e Dino sioni e suggestioni di confine, con i 1995, pp. 93, Lit 12.000. narrare, e la comprensione si af- KENKA LEKOVLG, La strage de- Campana. Tra i richiami adole- "ragazzi del Vietnam jugoslavo", i faccia nella forma di un commento gli anatroccoli, Marsilio, Vene- scenziali alle dottrine di Hermann dubbi di chi, attraversato il confi- Quel che Giovanni Ferrara ricer- al ricordo, anche nei suoi aspetti zia 1995, pp. 183, Lit 20.000. Hesse, gli avvertimenti di Peter ne, si trova a "dover ammettere ca, in questa sua prima opera nar- più empirici (suoni, sapori, dolori fi- Handke, le immagini e le musiche che qui, a venti chilometri da Trie- rativa (insegna storia antica all'Uni- sici, emozioni). Ma le singolarità Kenka (diminutivo di Koraljka) dei film di Wenders, i ritmi del ste, il tempo sembra un altro. Che versità di Firenze), è II senso non del breve testo di Ferrara non si ri- Lekovic, esordiente scrittrice di rock e di Neil Young, con ironia il grigio delle strade sembra più metaforico della notte. San Giovan- ducono a questo. Un protagonsta confine, è cittadina croata di na- questa scrittura dipana le "turbo- grigio, che i migliori cioccolatini ni della Croce e con lui altri teorici senza nome racconta tre esperien- zionalità italiana, genitori e parenti lenze proprie dell'identità-schizo- sono peggio dei peggiori cioccola- del notturno hanno pensato la notte ze della notte. La sua voce è però sono un miscuglio di razze che at- riportata da altri: "Lui racconta traversano l'Europa dalla Serbia a che... commenta... descrive... è Napoli, vive a Trieste ma se si am- convinto di questo... ricorda be- mala deve tornare nella sua città ne... dice che...". L'espediente, natale, a Fiume, perché l'Usi (dove Chandler tra gli dei che ricorda Tabucchi — ed è un ri- lavora in un centro per il recupero chiamo forse a dei tossicodipendenti) non può di Mariolina Bertini — può dare un effetto socratico di prendersi cura di lei. distanza e intimità, soprattutto se Kenka Lekovic ha trentadue an- applicato a testi di riflessione. BRUNO VENTAVOLI, Assassinio sull'Olim- ni, ha vissuto l'infanzia nella Jugo- La prima esperienza riguarda slavia comunista di Tito, ha studia- po, Rusconi, Milano 1995, pp. 264, Lit l'alzarsi presto la mattina, citato in to e ha viaggiato tra Lubiana, Za- 25.000. stile proustiano all'inizio della nar- gabria, Venezia, Milano, Roma, razione: il protagonista adolescen- Chiavari, Sarajevo, Amsterdam. È quasi inevitabile, parlando di romanzi te, perseguendo il nobile e folle Recentemente ha collaborato con che traspongono in epoche lontane, o in con- proposito di diventare "un dotto", la "Voce del popolo" di Fiume, testi sorprendenti, le regole e i meccanismi si alza alle cinque, alle quattro, o l'unico giornale in lingua italiana del giallo, pensare all'esempio fortunatissimo anche alle tre di notte per studiare che — oggi — pubblica bollettini del Nome della rosa. Inevitabile, ma un po' materie "straordinarie ed elevate" di guerra e bandi di richiamo alle come la poesia greca e la filosofia riduttivo: perché il filone del giallismo che armi per i suoi lettori. Adesso scri- tedesca. Il buio e la solitudine del gioca con l'erudizione e sa sfruttarne le risor- ve su "Il cielo sotto Trieste", "ma- mattino, il freddo, il voltastomaco gazine" per barboni ed emarginati se ha in serbo per i suoi frequentatori molti procurato dal caffè a digiuno, il nato sulla scia di analoghe espe- capolavori "minori", meno illustri dell'opera malessere e lo stordimento del rienze in altri centri urbani. di Eco ma non meno divertenti. Penso ad • sonno innaturalmente interrotto gli La giovane fiumana ha da poco esempio a La figlia del tempo di Josephine sembrano le condizioni necessarie pubblicato il suo primo libro, La Tey (1951, trad. italiana nei Gialli Monda- per "la lenta e meditata decifrazio- strage degli anatroccoli, frammen- dori, 1976), sottile indagine sui presunti cri- ne di frammenti d'Alceo o Simoni- tata autobiografia che racconta mini di Riccardo III; o al recente Meurtre che elimina poco a poco quanti potrebbero de", o di "quelle micidiali pagine storie ed eventi comuni a tanta chez Tante Léonie di Estelle Monhrun (Vi- far luce sul primo delitto. Ma lo sfondo non è dell' Analitica dei Princìpi il cui ri- cordo lo riempie ora di sgomento parte dei giovani della Venezia ntane tìamy, Paris 1994), che ha riscosso in Los Angeles; siamo sull'Olimpo e il potere è Giulia e dell'Istria. Il libro è stato Francia un successo tanto strepitoso quanto come un massacro". È la testimo- saldamente in mano agli dèi, annoiati, cinici nianza di un gioco ambizioso, eroi- redatto direttamente in italiano, imprevisto presentando una classica vicenda ma nelle librerie il volume rischia e pronti a tutto pur di non veder smascherata co e autolesionista, più diffuso di poliziesca imperniata sulla scomparsa di un di finire tra gli autori stranieri, a la propria corruzione. Intorno a loro, conten- quanto si pensi (per diventare dot- esemplare similitudine dei destini manoscritto di Proust. dendosene i favori, si agita un sottobosco di ti, ammette Ferrara, sembra prati- del libro e di chi l'ha scritto. In po- Assassinio sull'Olimpo condivide tutte le starlets: le ninfe e le mortali amate da qual- camente indispensabile comincia- co meno di duecento pagine si par- qualità dei testi migliori di questo genere che dio. Vi appartengono tanto la prima vitti- re a suicidarsi a diciassette o di- la di quanto è difficile vivere e cre- ibrido e stimolante, in cui lo humour è appe- ma, Eco, quanto l'investigatrice, Eutilia, che ciotto anni), e non è un caso che scere nelle marche del confine di santito da un filo di didattica pedanteria, ma conduce la sua spericolata indagine nella questa "ferocia della rinunzia", tipi- camente giovanile, si serva della nord-est, a due passi da un massa- in compenso l'erudizione accademica perde Grecia dilaniata dalla guerra del Peloponne- cro che sembra non avere fine, sot- notte, e trovi il proprio ambiente più astrattezza e sussiego in un bagno di autoiro- so e fin nelle terre remote degli Iperborei. La to lo sguardo indifferente — impo- adeguato nel silenzio sospeso che verità che riuscirà a svelare non getterà luce tente — di un'Europa che non può nia salutare. Ventavoli ci coinvolge in un in- precede i rumori dell'alba (il primo e non vuole intervenire, in città e treccio dal sapore chandleriano, quasi una soltanto sulla morte di Eco, ma sugli anti- tram). Perché è lì, in un certo silen- terre dilaniate dalla storia. sorta di puzzle di frammenti dal Grande son- chissimi e violenti retroscena dell'Olimpo; zio delle cose reali, visibili e tangi- incesti e delitti narrati nei frammenti di un Ed è due volte difficile, ci dice il no: c'è una fanciulla uccisa in circostanze mi- bili, che nasce quel che Agostino libro, per chi ha trent'anni, ha co- steriose; una serie di immagini pornografiche testo di Esiodo messo al bando dagli Immor- chiamava la fede nelle cose che nosciuto il comunismo dell'Est, è che la ritraggono in compagnia di personaggi tali ansiosi di preservare la loro fragile rispet- non si vedono, e forse non esisto- stato illuso dalle lusinghe dell'Oc- influenti; una catena di morti inspiegabili tabilità. no, o comunque non esistono nel cidente, e oggi si guarda intorno e modo d'esistere proprio delle co- vede solo macerie e desolazione, se. pensieri deboli da una parte e im- Questa "fede" — che Ferrara di- magini di sangue dall'altra, volga- frenica di confine, cesellata a sbal- tini italiani". come metafora del nulla, come mo- stingue molto accuratamente dalla rità nate dall'ignoranza e dall'in- zi di repentini chiaroscuri". Un affresco generazionale e so- mento di una inesplicabile lonta- percezione mistica dell'aldilà, e da differenza da un lato e odi atavici e Ci sono le memorie di famiglia, ciale, dunque, la cui stesura è forse nanza da Dio, come sofferenza cie- forme analoghe di fuga visionara furiosi dall'altro. "quando nonno Dragomir partì un po' manierata nei giudizi e au- ca: non il semplice soffrire, ma il dalla realtà — è il centro di quel "Non c'è stata — scrive l'autrice partigiano" e la nonna con "la toreferenziale. Tuttavia gli angoli dolore che non vede e non cono- che non si riesce a spiegare se non — gioventù più apolitica e apatica bambina in braccio, il bambino bui sono assai pochi e annullati da sce ragioni, senza riscatto e senza con l'ambigua definizione di "vita di quella jugoslava e non c'è stata, sulle spalle, doveva nascondersi improvvisi, sfolgoranti, squarci di destino. La "notte dell'anima" è spirituale": qualcosa di diverso nella storia moderna, repressione dagli ustascia, perché moglie del luce. Viene da chiedersi però quel vuoto doloroso che santi e mi- (come d'altra parte insegna la "filo- più ambigua di quella subita dalla serbo Vojinovic, e dai cernici, per- quanti sapranno capirla fino in stici descrivono per lo più come ri- sofia tedesca") dalle emozioni e mia generazione. Nella vicina Ita- ché figlia del croato Mrzljak". Ci fondo, questa voce. Perché è vero sultato di una condizione di estre- dagli stati d'animo che apparten- lia si consumavano Fiumicino e via sono i ricordi dell'altro ieri, quan- che bisogna averlo passato più vol- ma "aridità spirituale". Sorprende gono alla psiche; qualcosa di di- Fani, Comiso e Piazza Fontana, re- do "ogni 25 maggio, il complean- te il Titov most — il ponte di Tito invece, nel testo di Ferrara, la tota- verso dalla vita empirica, ma non ferendum sull'aborto e sul divor- no del presidente Tito, dovevamo che collega la costa fiumano-dal- le assenza di procedure analogi- necessariamente proiettato altro- zio. In Jugoslavia non succedeva comporre una poesia per il nostro mata all'isola di Veglia —, e aver che di questo genere: la notte di ve, verso il trascendente. A questo nulla. Vivevamo sotto una campa- Maresciallo", ma poi "cominciam- captato almeno una volta, al volo, cui si tratta è solo la notte. Nel Sen- tipo di esperienza appartengono na di ferro dislocati ai confini del mo a deridere la sua immagine, ap- quel senso di vertigine che l'attra- so della notte c'è un'esplorazione cose disparate. Per esempio, gii mondo, dispersi tra la corsa ai pesa alle pareti di aule spoglie, ne- versa sopra la "lastra blu" del del notturno come esperienza ef- eventi passati, che esistono, ma jeans e il cremcaffè più a buon gozi e officine, quando la storia, Quarnaro, per intendere cosa vuol fettiva, una riflessione su quel che senza avere un luogo, e forse nep- mercato, e i dinari da vendere al dopo le speranze, ci mostrò i rifiu- dire Kenka Lekovic quando guar- accade tra il tramonto e l'alba, sul- pure un tempo. La seconda e la miglior cambio in nero. Tutta la ti". C'è il diario di un percorso cul- da oltre il parapetto e pensa: "Se lo la qualità e il modo del tempo che terza parte del testo narrano infatti Jugoslavia è vissuta così, dagli schi- turale, con gli studi a Lubiana ("lo sbestiamento di noi, incompresi si distende tra l'uno e l'altra. due esperienze del tempo comé vi- cenda storica: il passaggio nottur- petari del Kossovo ai contadini sloveno che non parlavo, i profes- uomini della steppa, passava di Insolito, se non altrettanto sor- no dell'esercito alleato all'insegui- della Slavonia, dalla bisbetica Spa- sori che fingevano di non intende- qui; se altrimenti, nel secolo, non prendente, è il fatto che questa ri- mento delle retroguardie tedesche lato alla Slovenia con la puzza sot- re il croato-serbo, che era la lingua era possibile allargare la propria flessione è perseguita in un intrec- to il naso". Poi un giorno la Leko- ufficiale, nazionale") e in altre ca- anima fino a riabbracciare l'uni- cio preciso, non fortuito, con la nar- vic andò a Trieste ad acquistare un pitali, e ci sono i suggerimenti di verso, tanto valeva morire". razione, così che il meditare sul • .DEI LIBRI DEL MESE | SETTEMBRE 1995 -y^ . . N. 8, PAG. 7 / VcVv'vCs'tCr'lsC ctc^Cc < l'amore e il disamore nei confronti con le varie percezioni di esso, rentesi eccessiva che nuocerebbe dello stesso uomo (Arturo, scien- cangianti col mutare delle varie persino a un romanzo storico. Di madre in fuga; la scoperta in montagna, ziato e professore ebreo, vittima stagioni della vita. Se infatti solitamente un epilogo durante una passeggiata, di un delle leggi razziali del '38) da parte Ma la diversa percezione del chiude una vicenda o la sospende campo di battaglia della Grande di due sorelle, Isabella e Margot. Il tempo si accompagna fatalmente a ineluttabilmente, la scelta d'intrec- in figlia Guerra, con trincee e rifugi, grotte giovane Arturo viene ospitato e quella dello spazio. La villa svizze- cio della Loy è originale, in quanto e tracce di proiettile sulla roccia protetto prima dall'una, quindi a ra è prima scenario di spassi infan- il capitolo finale proietta all'indie- di Maria Vittoria Vittori scheggiata. distanza di qualche anno dall'altra: tili, poi diviene teatro d'amore, tro il lettore in un tempo e un luo- Ferrara trae dall'una e dall'altra il ora a Roma prima dello scoppio quindi luogo estraneo da rifuggire. go che hanno e non hanno a che senso dell'attesa e della libertà, il della guerra, ora in Svizzera duran- E una casa che anni prima è giudi- fare con la vicenda narrata: un mo- LAURA PARIANI, Il pettine, Selle- senso delle cose trascorse, e della te il conflitto. E al mondo maschi- cata un "rudere" da Margot-ragaz- mento anteriore, riferito all'infan- rio, Palermo, pp. 160, Lit loro conclusa esistenza. Su en- le — lo spazio elettivo del quale, za, diviene successivamente il "luo- zia delle due sorelle, dove si respi- 15.000. trambe (come su tutto il testo) gra- eminentemente extra-domestico, go" preferito da Margot-adulta. ra un'atmosfera quasi idillica di va l'idea angosciosa o esaltante sembra abitato solo dall'aggressi- Grazie alla miniatura della sua momentanea sospensione di ogni L'angosciato interrogativo di della presenza del passato, croce vità, anche quando essa può appa- prosa lieve, sempre sobria e misu- inquietudine (ma è un'assenza di Eschilo: "Chi potrà mai dalle no- dello storico, indotto a neutralizza- rire giustificata come nel caso della rata ma attenta al dettaglio allusivo drammaticità che suona tuttavia stre case scacciare il seme del re "scientificamente" il tempo per il Resistenza — si contrappone quel- come alla precisione dei particola- sottilmente ambigua proprio in dolore?" posto come epigrafe al disagio di doverne sempre fronteg- racconto Di madre in figlia potreb- giare la curiosa natura di "inesi- be bene intonarsi anche alle altre stente problematico": "qualcosa storie narrate da Laura Pariani: che non si ha la più pallida idea di proprio come alle eroine delle tra- che cosa effettivamente sia, e no- Storie gedie greche, Cassandra, Antigo- nostante ciò è spaventosamente ne, Giocasta, alle protagoniste presente e condizionante". Si tratta di Lidia De Federicis femminili s'addicono dolore, an- di una questione " filosofica, e per- goscia, lutto. ciò necessaria ma esasperante". Diverse le collocazioni tempora- Se in effetti Ferrara (o il protagoni- Storie di borghesia, storie dell'io. E di libri. poi rientrati. Tutti insegnano o hanno inse- li: nel pieno di una guerra tra fran- sta narrante) avesse fatto il filosofo, Kenka Lekovic sceglie la forma dell'appunto gnato, tranne la sradicata Lekovic, distri- cesi e spagnoli nel 1646, tra l'av- come lasciavano supporre le sue diaristico per mettere sulla pagina le lettere buendosi per i gradini dalla media all'univer- ventura napoleonica e le battaglie notti giovanili, avrebbe incontrato del suo nome. sembra sità. Cresciuti sui libri (e spinti dai casi per- risorgimentali, durante la prima un numero pressoché infinito di si- invece oggettivarsi nel saggio, in Solo se in- sonali) hanno accettato il compito di farsene guerra mondiale, in quegli anni mili oggetti. Avrebbe anche incon- terrogato, di cui però diventa subito protago- guardiani. Con dubbi però e riluttanza. Usa- sessanta in bilico tra repressione trato, ad accrescere la sua sensibi- nista esplicito e narratore. Scrive sempre in no uno schema narrativo, un sistema di diffe- e ribellione, negli anni ottanta che le incertezza, quelle tipiche entità prima persona Luisa Adorno e, pur sotto renze e contrasti, che li vede sempre isolati hanno voluto dimenticare troppo insieme contingenti e perentorie pseudonimo, racconta la propria parte di nell'istituzione o contrapposti. Possiamo im- in fretta: ma sorelle, tra loro, le sto- con cui lottano i filosofi da sempre, mondo ritoccandola con leggerezza di libro in maginare qualche spiegazione facile per Star- rie. Trovano il loro posto nella cor- come il linguaggio, il mondo, Dio, nice di un'attrazione che si dipa- libro, fino ai travestimenti ultimi della vec- none, classe 1946, e per la Pariani, 1951, i'io: cose che probabilmente non na, lenta e velenosa, tra una bam- esistono, ma non appena se ne chiaia in Come a un ballo in maschera (Sel- coinvolti e delusi dall'utopia del cambiamen- bina immaginosa e inquieta e un parla diventano imprescindibili, ne- lerie), 1995). Sul problema dell'io e del nome to. Ma anche l'ironica Adorno, quando si ri- misterioso straccivendolo, e rac- cessitanti, onnipresenti, cose che devo tornare a Walter Siti, che ha definito co- pensa insegnante, dice Scuola mia! e fa bat- contano, anch'esse, di attrazioni non hanno propriamente un esse- sì il nuovo ambiguo genere del suo Scuola di tere l'accento con orgoglio sul possessivo che ineludibili e mortali, di abbandoni re, e tuttavia (o forse proprio per nudo: "autobiografia di fatti non accaduti". la distingue. Questi scrittori, tanto più sim- e sofferenze, di ambigui labirinti questo) tendono ad assorbire tutto Altri narratori della memoria ricorrono ad patici quanto meno sono letterati di mestiere, d'orrore e incanto in cui è facile l'essere disponibile. altri artifici per mantenere una certa distanza proprio mentre si rappresentano in possesso perdersi. dai contenuti del racconto. Giovanni Ferrara del sapere libresco, e impegnati a trasmetter- Alle donne è dunque demanda- mette in scena un osservatore anonimo. E lo, vogliono chiamarsene fuori. Sarà che la to il compito di riassumere quel Racconti Laura Pariani rappresenta dall'esterno, in mancanza di stima sociale (vedi. Tullio De "guazzabuglio di inganni, autoin- terza persona, la ragazza Margherita che, nel Mauro) rende odiosa la figura dell'insegnan- ganni e disinganni" che è la vita: 1967, subisce silenziosa e ostile, "mordendo- te; o che c'è un necessario dissidio fra le ope- di madre in figlia, con l'ingom- brante eredità di carne e di san- si le labbra", l'ora di filosofia. re d'intelletto e le funzioni d'apparato; o che al femminile gue che si riverbera perfino nei Le storie di cui stiamo parlando hanno una perdura l'idea romantica, l'aura della scrittu- tramonti e nei romanzi, com'è ben di Francesco Roat leggibilità e narratività non lineari. Anzi, ri- ra creativa. O qui, con la libertà dell'immagi- descritto in Amapòla\ con un stra- flettendo la mappa mentale di ciascuno, ri- nario, si svela la perdita di fiducia profonda scico ininterrotto d'incomprensioni ROSETTA LOY, Cioccolata da sultano piene di conoscenza ricca e mista, di nella cultura del libro: se è vero che il tema è e di rancori, com'è raccontato Hanselmann, Rizzoli, Milano cose viste lette pensate. Gli autori all'anagra- così spesso la sua insufficienza a reggere l'ur- nell'amara stòria di Carlina e Anto- 1995, pp. 218, Lit 25.000. fe appaiono diversi. Nati dagli anni venti agli to degli eventi o soltanto della vita. Un per- nella; col destino di vittima sacrifi- anni sessanta, sono vecchi e giovani o nel sonaggio di Cesare De Seta, in un romanzo cale che spesso la famiglia e la Ritengo che siano le categorie storia in feroce alleanza si sono in- mezzo. Eppure, sia per i dati biografici sia per strano (Pironti, 1994), muovendosi alla ri- interiori del tempo e dello spazio cerca d'identità, fra sogno e veglia, sospira: caricate di attuare, com'è rappre- le autentiche benché astratte pro- la materia narrativa, creano un'impressione sentato attraverso le vicende della "Se potessi riavere le mie schede, che tante tagoniste dell'ultimo romanzo del- comune. Vigli di borghesi poveri e piccoli — vecchia Deiàida e, in modo parti- volte ho scritto, ripreso, studiato...". Le sche- la Loy, non già questa o quella tra avvocati e medici idealisti, o impiegatucci e colarmente intenso e struggente, le figure di donne che grazie a tali laboriose mamme e nonne; usciti dalle stret- de sono illeggibili, il romanzo è intitolato La attraverso il Più, fuscello nel vento parametri tracciano lungo il ro- toie della scuola meritocratica e nella scuola dimenticanza. di una guerra orrenda, che perde manzo il grafico della loro vita af- sua madre e poi, a opera di un pa- fettiva. In altri termini, che in pri- dre reso folle dal dolore, la sua mo piano stiano le modalità in cui femminilità e l'uomo che, nono- la dimensione del tempo è esperita lo femminile, casalingo e acco- ri, la Loy percorre le metamorfosi quanto già sappiamo dei dolori a stante tutto, l'aveva amata. da parte dei personaggi femminili gliente, le cui parole d'ordine vor- e i dolori delle sue donne ricompo- venire). Così nelle ultime righe una Delle storie di queste donne, re- (qui gli uomini sono deuteragoni- rebbero solo declinarsi all'insegna nendo frammenti di storie quasi li rivelazione allusiva e trasversale ci se con un ritmo teso, battuto e con sti, quando non si riducono a com- della "misericordia" e della riesumasse attraverso un rammen- induce a ripercorrere tutto quanto un impasto lessicale di rara effica- parse, a occasioni narrative; oserei "pietà", che Arturo respinge in tare autentico, sfumandone i ri- il romanzo per coglierne la dimen- cia in cui s'accordano la saporosa dire: a pretesti) nei vari luoghi quanto non accetta di sentirsi vitti- tratti e sospendendone qua e là le sione intimistica — direi quasi ruvidezza del dialetto e riferimenti chiusi in cui è ambientata una sto- ma. Del resto il modo di vivere i vicende, vuoi per lasciare a noi let- contemplativa, intessuta com'è di squisitamente letterari, restano im- ria, che in Cioccolata da Hansel- tempi e i luoghi della relazione fra tori il gusto di immaginarne i desti- empatia e insieme di distacco — di magini forti: il pipistrello nero e è mann tale nei due paradigmi di le due donne e l'uomo non potreb- ni, vuoi nella consapevolezza di racconto-itinerario attraverso le metallico che appare alla Guerina, accadimento individuale e colletti- bero essere più dissimili: intessuto come sia illusorio credere di poter metamorfosi dell'esistenza: dalla fosco involucro dell"'àngiul Ga- vo. O, meglio ancora, si traduce di continuità e presenza il primo, ritrovare davvero il tempo perdu- vita di relazione a quella solitaria, brièl", lo spazio immenso della Pa- nell'aspetto di una variegata storia la cui cifra sembra essere agape, to, in quanto "niente nei luoghi co- infine all'accettazione come testi- tagonia che è, per l'adolescente, formato minimo che ci viene nar- non già eros; emblematico d'un me nei ricordi resta indenne da monianza di un com-prendere che respiro di libertà, il sorriso "arcan- rata sullo sfondo di un evento ma- certo maschilismo (seppure al- quel tarlo che si chiama memoria". non ardisce a porsi come risoluti- gelico e balossètto" del Grande croscopico quale la seconda guerra quanto stereotipato) fatto di con- E saranno proprio le pagine con- vo, ma piuttosto quale consapevo- Lupo, incarnazione, da sempre, mondiale: la dimensione spazio- quiste a ripetizione e sesso, il se- clusive a ribadire la dimensione lezza della transitorietà e finitudi- del proibito e, soprattutto, un petti- temporale si dilata al massimo per condo. aperta, circolare e metamorfica di ne di ogni esperienza. ne. Proprio il pettine che era stato contrarsi a intervalli nella sistole di Una terza figura ha il compito di questa storia al femminile che nel accattivante regalo di un rigattiere questo o quel dramma privato il attraversare il tempo e lo spazio di cuore del libro si tinge anche di ambulante al Più e da lei pietosa- cui scenario è poi sempre quello questa vicenda in qualità di testi- giallo, con l'escamotage di un omi- mente usato per ravviare i capelli del microcosmo familiare, tanto mone. Si tratta di Lorenza, rispet- cidio per dubbia legittima difesa del suo povero piamuntés morto, caro all'autrice. tivamente figlia e nipote delle due — contraltare al genocidio nazista ora passa — incredibile eredità — Sono infatti i luoghi chiusi e pro- sorelle. Lei tenterà di ricomporre il — perpetrato dalla vittima Arturo, nelle mani di quella bambina tettivi della casa quelli in cui fiori- mosaico spezzato della propria sulle cui vicissitudini nella Francia sventata, incantata — povera lei scono ed esplodono — paralleli storia famigliare. Lei soprattutto di Vichy peraltro la trama si sfilac- — dal Grande Lupo che si è fatto, ma sfalsati temporalmente — dovrà confrontarsi con il tempo e cia e allenta sin troppo in una pa- di nuovo, straccivendolo. IDEI LIBRI DEL MESE SETTEMBRE 1995 N. 8, PAG. 8

Si può cominciare da un totale, forse non così necessaria — ritro- forse non del tutto prevedibile. So- Va' dove ti porta la penna sia sulle tirature). In ogni caso mi no 181 le opere prime di narrativa pare dimostrino l'esistenza di un pubblicate fra il 1989 e il 1994, di Bruno Falcetto pubblico disposto volentieri a in- mentre in questo 1995 ne sono già serire lo scrittore esordiente fra le apparse circa 40. Il ritmo di uscita proprie letture. Le tirature medie annuale sembra ormai — dopo i Diventare scrittori: un sogno che continua ad affascinare giovani e meno giovani. per un'opera prima confrontate al 29 volumi del 1989 e un successivo Come si arriva a pubblicare un romanzo e una raccolta di racconti? numero dei "successi" di varia sca- biennio di stanca (20 nel '90, 21 Chi sono gli scrittori esordienti di successo? Quali le anime della nuova narrativa? la (come pure le tirature prudenti nel '91) — ben attestato oltre la so- di tanti editori medi) si prestano glia dei 30 (34 nel '93 e 42 nel '94). In queste quattro pagine una ricerca fra autori ed editori e il caso del Premio Calvino però anche a un'osservazione di A un primo sguardo complessi- segno diverso: indicano la sostan- vo, per quanto riguarda le scelte di circa di chi ha esordito fra '89 e pale la scrittura di saggi o poesie). Bertòla (Longanesi) 7.000, Carlot- ziale ristrettezza del pubblico "for- scrittura, si notano due presenze di '92. Lontani dalla parola solo pochi to (e/o) 7.000, Ferrante (e/o) te", più assiduo e attento alla pro- particolare rilievo: quella della let- Scorrendo i profili professionali impiegati (impiegata studio medi- 6.000, Giorgi (Bollati Boringhieri) duzione della piccola editoria. Ma teratura "di genere" (giallo, nero, di questi autori, colpisce, pur sen- co, portalettere, vigile urbano) e 6.000, Levi (e/o) 5.500, Under 21- forse non è solo un problema della horror, fantascienza, narrativa za stupire, la consistenza numerica operai, oltre qualche professioni- I (Transeuropa) 5.000. Il numero narrativa d'esordio. umoristica), che costituisce circa il 21 (Mondadori); 15 (Feltrinelli); 20 per cento dei testi pubblicati 13 (Sellerio); 9 (Baldini & Castol- (non di rado fuori dal tradizionale di, Einaudi); 8 (Marsilio, Rizzoli, contenitore della collana specializ- Transeuropa); 7 (Anabasi, Bollati zata), e quella di una serie di opere Il come surclassa il cosa Boringhieri); 6 (Camunia); 5 (Gar- nate al confine fra giornalismo, in- zanti, Leonardo, Edizioni Paoline/ chiesta sociologica, autobiografia e di Ermanno Paccagnini San Paolo, Theoria); 4 (e/o, Lon- narrativa vera e propria. Il numero ganesi); 3 (Interno Giallo, La Tar- dei testi in questo caso è senza taruga, Reverdito, Marietti); 2 dubbio minore, attorno al 6 per Esiste il sommerso, in letteratura? Non lo Storie soprattutto di donne; a volte saghe, più (Adelphi, Bompiani, Editori Riu- cento, ma significativo come linea si può certo escludere, se col termine s'inten- spesso piccole storie familiari. Da parte inve- niti, Editrice Nord, Granata, Man- di tendenza. de il "valido non pubblicato" e si pensa ai ce dello scrittore appena sopra gli -anta, il ri- ni, Marcos y Marcos, Rusconi, La Testi di genere e testi misti sono non rari scherzi da "postumo". Ma se per percorrimento autobiografico tende a oggetti- Luna); 1 (Donzelli, Ediesse, ES, due presenze che danno conto di sommerso si assume la tensione a un "nuo- varsi, trasponendo il ricordo nei luoghi-mo- Frassinelli, Giunti, Interlinea, MM una trasformazione dell'offerta let- vo", a formule, tematiche, soluzioni narrati- menti della sua vicenda esistenziale. Varia- Edizioni, Quaderni Pasolini, Sen- teraria nel senso di un'articolazio- ve diverse dalle attuali, mi pare difficile ri- zioni in ogni caso su generi codificati, che si sibili alle foglie, Shakespeare & ne più moderna e meno sussiego- spondere positivamente. E la più sicura con- possono ben cogliere a ridosso di quel roman- Company). Questo elenco del nu- samente elitaria. L'idea della scrit- ferma mi pare venire dai molti manoscritti zo storico che la produzione editoriale mero totale, per casa editrice, di tura come mestiere, l'importanza sottoposti alle giurie dei premi per inediti in dell'anno passato indicava in flessione (ma opere d'esordio inventariate do- dell'apertura alla realtà e una spe- vrebbe essere l'inizio di un discor- cui, ed è il caso della penultima edizione del prepotentemente risollevatosi quest'anno, rimentazione sulle forme in chiave so sulle linee, sulle "poetiche" d'edi- non manieristica e iperletteraria Montblanc, la suddivisione per generi esalta- seppur con esiti modesti): qui il recupero gio- tore, partendo magari dalla grande possono funzionare come efficace va la spaventosa prevalenza del Biografico vanile (edito e non), più che la formula clas- divisione che separa chi punta a contrappeso all'inclinazione tradi- (56 per cento), seguito a distanza dallo Stori- sica, predilige la giocosa variazione sul gene- una definizione piuttosto netta zionale della nostra letteratura al- co-Filosofico (10 per cento) e da una dispersi- re, operando soprattutto a livello strutturale della propria proposta editoriale, l'aristocraticismo e all'intimismo. va serie di suddivisioni minimali ribadenti e temporale, seppur attraverso una strumen- anche in chiave di un rafforzamen- Si tratta di una narrativa d'esor- l'atteggiamento di dipendenza dall'edito. Si- tazione non ancora salda. to dell'immagine del marchio (Sel- lerio, Bollati Boringhieri, Manni) e dio non solo giovane. Se è consi- tuazione puntualmente ribadita dal premio Il rapporto più sentito, seppur di difficile chi mira di più alla diversificazione stente il numero degli esordienti Calvino di quest'anno: l'universo della nar- soluzione, resta quello con la realtà: del come sotto i trent'anni (14,8 per cento) e dell'offerta. Un discorso che qui rativa disperatamente speranzosa praticata in raccontarla senza appiattirsi nel cronachisti- nutrito il drappello degli esordien- privato si propone quale specchio puntuale non si può nemmeno abbozzare; co. Il ventaglio delle proposte evidenzia le in- c'è solo lo spazio per ricordare la ti d'età, che hanno oltrepassato i della realtà narrativa odierna: nei generi, e certezze e le insicurezze di tanta narrativa preziosa attività di talent-scout quarantacinque (26,1 per cento), è nella generale discontinuità degli esiti; un forte soprattutto la percentuale odierna. Perché chi adotta il taglio giornali- svolta dai piccoli (come Transeu- panorama frastagliato entro un insieme che degli scrittori "mediogiovani", fra stico, e magari anche di qualità, non sa ri- ropa, Theoria, e/o). Del resto, è i trenta e i quarantacinque anni non prevede mode imperanti: non solo quan- nunciare al vezzo del racconto e finisce tal- l'inchiesta nel suo insieme a essere (58,9 per cento). to a tendenze; ma pure per i linguaggi, cata- volta per "romanticheggiare" (così, al contra- stata pensata dal Premio Italo Cal- L'inventario dunque mostra an- logabili tra ipiù disparati. rio, chi parte da uri esigenza di narrazione, vino come avvio di una riflessione che, ma non solo, l'ingresso sulla pare avvertire sensi di colpa in un'assenza di su "nuova" narrativa ed editoria Volendo poi costruire diagrammi di fre- che cerchi di fare i conti con i dati. ribalta letteraria di una nuova ge- quenza, ecco allora prevalere la moda del mo- riferimento cronachistico, attuando una vo- nerazione di scrittori. Le presenze Ci si augura che, con i suoi limiti, mento: il "romanzo di famiglia"; non più ne- lontà di dir tutto e subito la quale induce di scrittori giovani che raccontano possa servire allo scopo. cessariamente calibrato sulle Nonne; anche squilibri che finiscono per far elidere vicen- di giovani sono significative (una devolmente scrittura narrativa e scrittura decina di autori e alcuni d'indub- perché in qualche caso vale lo specchio rove- Nota. L'inchiesta, promossa dal Pie, ha giornalistica). A volte invece l'opzione punta bio interesse; con attiva ricerca lin- sciato della nonna che racconta, anziché farsi preso innanzi tutto in considerazione un guistica sul parlato e combinazio- raccontare; ossia di anziani che si affacciano al grottesco, con tutti i rischi d'un difficile ampio campione di editori, di varia dimen- ne di registri), ma — a differenza alla scrittura con tutto un carico di proprie equilibrio, mai completamente evitati. Sicché sione ma sempre con diffusione e "immagi- di quanto è avvenuto a cavallo de- storie di famiglia rivisitate nel tono tra ro- ne" nazionali, dei quali sono state elencate tutte le opere prime di narrativa pubblicate gli anni settanta-ottanta — appar- manzo di (personale) educazione e nostalgia. negli anni 1989-94. Resta da esplorare il ter- tenenza generazionale e rappre- ritorio di un "sommerso" editoriale fatto di sentazione della condizione giova- serie case locali e anche di non pochi edito- nile appaiono meno rilevanti. ri a pagamento: ma sono realtà con caratte- L'aspetto saliente della recente delle categorie dei giornalisti-criti- sta (agente commercio, geologo, di copie stampate per una prima ristiche specifiche da studiare in altre pro- narrativa d'esordio sembra piutto- ci-pubblicisti (27,6 per cento) e biologo, medico). edizione varia, naturalmente, a se- spettive. sto la varietà delle soluzioni lette- degli insegnanti-docenti universi- Le tirature sembrano indicare conda della grandezza dell'editore: Si è considerato "narratore esordiente" rarie adottate, la gamma articolata nella grande editoria sono compre- uno scrittore alla prima pubblicazione in tari (20,9 per cento) che sommate che la narrativa d'esordio ha sapu- volume di un'opera narrativa, anche se già di proposte, che fanno dell'area arrivano a comprendere poco me- to conquistarsi fra i lettori un con- se fra le 5.000 e le 13.000, nell'edi- della letteratura d'esordio quasi lo autore di libri di saggistica, poesia, teatro, no della metà dei casi. Se si aggiun- senso non di rado di qualche rilie- toria media fra le 3.000 e le 7.000, ecc. o di singoli racconti apparsi in rivista. I spaccato di un sistema letterario gono poi operatori dello spettaco- vo. Lo dimostra questa carrellata nella piccola fra le 1.000 e le 3.000. criteri d'inclusione ed esclusione sono deci- avviato a una nuova configurazio- lo, dell'editoria, studenti e pubbli- di successi grandi, medi o di picco- Le differenti strategie editoriali sivi per l'esito di qualsiasi inventario e parti- ne. Un sistema che va ammoder- citari si sfiorano i tre quarti del to- la mole, ma comunque significativi possono fornire poi una spiegazio- colarmente imbarazzanti qui perché impli- nandosi: guadagnando condizioni tale (72,9 per cento), a dimostra- in rapporto alle dimensioni, capa- ne ad alcuni dati particolari o di- cherebbero il possesso di una precisa idea di normali di funzionamento, da un zione di una letteratura che gravita cità distributive e tirature abituali screpanze di atteggiamento fra cosa sia oggi un'opera di narrativa letteraria. lato l'editoria garantisce un regola- in grande misura sul mondo delle dell'editore: Cardella (Mondado- editori della medesima fascia (per L'esclusione dei tanti monologhi comici è re ricambio, dall'altro la società professioni legate alla produzione ri) 600.000, Maurensig (Adel- esempio, la tendenza di Sellerio di parsa evidente (il libro è perlopiù solo il luo- degli scrittori in formazione si mo- go del travaso di un testo pensato per il pal- di cultura. Resta un 27,8 per cento phi) 150.000, Covito (Bompia- partire abitualmente da una cifra coscenico, per un'altra forma di comunica- stra incline a superare pregiudizi e costituito dalla categoria dei pro- ni) 105.000, Guerini (Feltrinel- abbastanza elevata, 5.000 copie, di barriere — verso una letteratura zione). L'inserimento delle opere che fon- fessionisti e da quella eterogenea li) 105.000, Mazzantini (Marsi- contro a una maggiore individua- dono, con varie formule, reportage, saggisti- divertente o che ama nutrirsi delle altre occupazioni. Ma questo lio) 100.000, Gnocchi (Garzan- lizzazione delle tirature di Baldini ca, autobiografia e narrativa è necessario per dell'extraletterario — tipici di una 27,8 per cento comprende comun- ti) 100.000, Culicchia (Garzanti) & Castoldi; oppure le tirature ini- rispettare l'orientamento alla contaminazio- tradizione "umanistica". Che que- que mestieri molto legati alla paro- 50.000, Ballestra (Transeuropa/ ziali molto contenute, 1.000 copie, ne dei generi e dei registri propria della sto nuovo orizzonte abbia caratteri la (avvocato, magistrato, sociolo- Mondadori) 30.000, Arachi (Fel- di Transeuropa o Manni). scrittura di questi anni, per quanto renda di stabilità lo rivelano anche i dati go, consulente comunicazioni di trinelli) 37.000, Campo (Feltrinel- più incerti e discutibili i confini del corpus relativi alle opere seconde e terze: I dati di tiratura offrono una pri- considerato. massa) o al libro (libraio, commes- li) 33.000, Brizzi (Transeuro- ma utile materia di riflessione, ma quasi il 60 per cento degli esor- so di libreria, direttore di bibliote- pa) 27.500, Capriolo (Feltrinel- La realizzazione di questa inchiesta è sta- dienti dei primi quattro anni è presentano margini d'ambiguità (e ta possibile per la collaborazione di una ca); per non dire dei tanti profes- li) 32.000, De Luca (Feltrinelli) sono purtroppo parziali: la pronta giunto al secondo libro, all'opera sionisti che, già prima dell'esordio, 28.000, Rossetti (Einaudi) 8.000, trentina di case editrici che qui si ringrazia- terza (o ulteriore) il 35 per cento disponibilità di alcune case editrici no. Un grazie particolare a Elide La Rosa affiancano alla loro attività princi- Pariani e Milani (Sellerio) 8.000, si unisce infatti a una tenace — e per il prezioso aiuto nella raccolta dati. SETTEMBRE 1995 GTS- _/ v/ / • N. 8, PAG. 9 ^-t)CAX-tc^'V e. óc-t Ctto-'isC Esordienti di successo. Il segreto è aspettare di Dario Buzzolan

Più di cento opere prime tra il prezzi questa nostra scelta". silio un accordo ben preciso: l'edi- che per chi scrive il percorso — le osserva Bersani — dovrebbe met- 1992 e il 1994: l'editoria ha scoper- Ma anche il più attento dei letto- tore non accetta in lettura dattilo- esperienze, le letture, la fatica di ri- tersi dal punto di vista dell'editore. to gli scrittori esordienti? ri può distrarsi e lasciarsi sfuggire scritti che non siano stati preventi- tagliarsi il tempo per la scrittura — Considerare non solo la propria fa- Difficile rispondere, soprattutto un possibile successo. Il problema, vamente selezionati dall'agenzia. sia la cosa più importante. Anche tica, ma anche il tempo e le energie se si considera che non di rado le evidentemente, sta anche nella Esistono anche agenzie che, sco- se poi il punto d'arrivo non è un che verranno impiegate per legge- opere prime restano opere uniche, quantità degli aspiranti scrittori. perto l'esordiente, lo seguono co- contratto di pubblicazione". re il suo lavoro. Per proporre uno e che difficilmente si può far coin- "Riceviamo più di 1500 dattilo- me farebbero con un autore affer- Per dirla con Culicchia, "non ci scritto in lettura bisogna essere cidere un esordio narrativo con la scritti all'anno — dice Mauro Ber- mato, rappresentandolo presso le si può svegliare una mattina dicen- convinti che possa interessare an- nascita di un nuovo scrittore. Tie- sani, editor per la narrativa italiana case editrici. E ciò che è accaduto do 'sono uno scrittore'. Esordire che al lettore, oltre che a se stessi. pido l'ottimismo degli interessati. all'Einaudi. — Diamo uno sguar- a Giampaolo Spinato, trentaduen- richiede tempo e pazienza. Biso- Se gli aspiranti scrittori si ponesse- "Credo che si tratti di una reale do a tutti, 0 che significa che chi ci ne milanese "coltivato" dall'agen- gna saper aspettare". Della stessa ro questo problema, la metà dei apertura di credito verso i più gio- dattiloscritti non arriverebbe". vani — dice Silvia Ballestra, esor- Aggiunge Gabriella D'Ina: "Il de- diente nel 1991 con Compleanno siderio di essere letti non è suffi- dell'iguana (Transeuropa/Monda- ciente. Chi ambisce a scrivere do- dori) e ora al suo terzo libro. — Il vrebbe innanzi tutto leggere. Nei fatto che poi sia diventata anche le soluzioni più interessanti risultano alfine dattiloscritti che ci arrivano trovo una moda va imputato ai media, quelle che mirano allo stile o alla lingua, con, sempre poca passione per il libro. che spesso sull'esordiente voglio- Non si può non sapere che II gio- in quest'ultimo caso, approdi sostanzialmen- no costruire un caso, magari senza vane Holden o Le ultime lettere di curarsi della qualità di scrittura". te opposti: o un ricco pastiche virtuosistico Jacopo Ortis sono già stati scritti. Diversa l'opinione di Giuseppe che gioca una scommessa difficile da vincere Chi scrive unicamente sulla base Culicchia: "Si è semplicemente per intero (ma, ove vinta, anche di grande ri- del desiderio di raccontarsi può in- creata una nuova fetta di mercato lievo); o al contrario un mimetismo linguisti- teressare a uno psicologo, non a un — dice — quindi si è aperta la cac- co del parlato giovanile che si fa meglio ap- '» # editore". cia all'esordiente. Non so quanto prezzare quando si stacca dall'odierna moda Almeno su questo, scrittori ed durerà. Anche Tondelli si occupa- imperante ora attraverso opzioni di gruppi editori sono d'accordo: esordi im- va di giovani, ma il suo era un inte- non necessariamente devianti, ora mediante provvisati non se ne danno. Pub- resse reale, non una scelta legata a il ritmo, una velocizzazione che funziona da blicare è, sempre e comunque, il meccanismi economici". Decisa- collante e porge esiti degni di attenzione. punto d'arrivo di un itinerario di mente critico anche Mario Giorgi, formazione. Perciò un ruolo im- Il versante colto è invece quello che pone vincitore nel 1993 del premio Cal- portante potrebbe essere svolto vino con Codice (Bollati Boringhie- non pochi problemi, pur evidenziando il gra- dalle scuole di scrittura. Su cui, ri). Per lui l'apertura agli esordien- do di scrittura veramente elevato delle giova- che da queste prove, la realtà dell'attuale si- però, le opinioni divergono. Se per ti "è una moda" e il suo effetto è ni generazioni. Una maestria che lascia in- tuazione creativa definibile, con le parole di Culicchia "si è sempre scritto, an- quello d'introdurre anche in edito- cantati. Se il possibile modello — anche per Luciano Berio, come "polifonia di percorsi". che quando le scuole di scrittura ria il principio del consumo rapido quanto riguarda la collocazione temporale: di Una realtà creativa priva di linee dominanti non esistevano" e per Silvia Balle- e del continuo ricambio del pro- un parlare dell'ieri per dire dell'oggi — può (anche dentro determinati tetti "generazio- stra "le scuole sono un lusso, quin- dotto. essere rappresentato da un testo di alta qua- nali") e all'insegna d'un ricco e arricchente di possono interessare solo a una Sia moda o sincero interesse, il lità stilistica e di forte pregnanza come II eclettismo. Una realtà da cercatori di strade, piccola parte della gente che scri- buon momento della narrativa mondo estremo di , ciò che i giovani del sommerso affacciatisi ai ve", per Bersani "il rischio è di ge- d'esordio rischia comunque di ge- nerare dei calchi degli insegnanti, che mi pare spesso mancare nei tentativi che premi (ma non essi soli, se penso alla Balle- nerare degli equivoci. Tirature re- dei piccoli Baricco o dei piccoli cord, casi editoriali, concorsi lette- a lui guardano è la fusione dei due momenti: stra degli Orsi, vogliosa di liberarsi da un cli- Pontiggia", mentre altri — De Mi- rari possono portare a credere che del come e del cosa dire. Col primo che non ché) ben evidenziano con le loro indecisioni. chelis e Giorgi, per esempio — ve- il meccanismo sia semplicissimo, solo prevale, ma si assolutizza in calibratissi- Le quali si colgono soprattutto nei manoscrit- dono la scuola di scrittura come un che pubblicare un libro sia una me pagine dalla bravura a tratti veramente ti di racconti, alternanti all'interno d'una luogo dove comunque si viene ca- specie di lotteria, che un esordio spaventosa, direi quasi disumana nella sua medesima raccolta esiti diversissimi: dal pre- lati in un certo tipo di atmosfera e letterario s'inventi dall'oggi al do- capacità di smaterializzarsi; in un virtuosi- gevole al suo esatto contrario; attraverso so- si entra in contatto con persone mani. smo, e anzi manierismo, ammirevole talora luzioni linguistiche, strutturali e, insomma, che sarebbe difficile incontrare al- La realtà è ben diversa: se la di soffocante perfezione. stilistiche non solo differenti ma a volte per- trimenti. Fermo restando, s'inten- considerazione riservata dagli edi- sino opposte. de, che il talento è un altro paio di tori agli esordienti è mutata, le Ma molti altri potrebbero essere i discorsi maniche. strade attraverso cui si giunge a sollecitati dalla massa di manoscritti del Cal- Ciò che significa una forte incertezza di sé. vino; magari a partire dall'insussistenza di Ma forse anche qualcos'altro, e di più. Quasi Antonella Parigi fa parte dei soci pubblicare sono rimaste le stesse, e fondatori della Scuola Holden di quell'abusato aggettivo, di facile uso perché che la partecipazione a un premio, più che nessuna ha l'aspetto della scorcia- Torino: "Non siamo una scuola di toia. La via più battuta è, natural- buono per tutte le (cattive) stagioni e salse una tensione alla vittoria (che non manca, né scrittura creativa, non pretendia- mente, quella postale: si prende il giornalistiche, che è "generazionale", invali- è giusto che manchi), si configuri piuttosto mo certo di trasformare gli studen- dattiloscritto, lo si imbusta e si dato vicendevolmente da una serie di eviden- come richiesta d'aiuto: se non a operare delle ti in scrittori. Ci limitiamo a forni- spedisce il tutto a un certo numero . ze opposte. Resta però quanto mai chiara, an- scelte, almeno a veder più chiaro dentro di sé. re degli stimoli, a offrire una serie di editori, possibilmente scelti in di esperienze che, fatte 'in pro- base a una presunta sintonia con prio', richiederebbero anni. Lo ciò che si è scritto. Ma quante pro- scopo è soprattutto quello di elimi- babilità ha un aspirante scrittore di invia un lavoro ha sempre una pos- zia letteraria Bernabò di Milano, opinione è Giorgi, secondo cui la nare l'ingenuità, la dipendenza dal essere preso in considerazione at- sibilità di essere preso in conside- che esordisce in questi giorni con dote fondamentale è la pazienza, mito della pubblicazione, di creare traverso la "via postale"? Poche. razione. Certo è che le selezioni Pony express (Einaudi). non tanto verso gli altri quanto consapevolezza, di far capire che Eppure è così che hanno esordito preventive, ad esempio i concorsi, "Il mio percorso non si esauri- verso se stessi: l'eccessiva ansia di un'idea narrativa è qualcosa che si scrittori come Ballestra e Mauren- ci consentono di evitare il lavoro di sce nel rapporto con l'agenzia — pubblicare, la convinzione di aver costruisce e non s'inventa da un sig. "Scegliere un libro da pubbli- scrematura e di concentrarci sui spiega Spinato —. Ho deciso di scritto un capolavoro sono spesso momento all'altro". care — sostiene Cesare De Miche - testi che meritano". farmi leggere solo dopo molto sintomo d'insicurezza. lis, presidente di Marsilio — è co- Nessun dubbio: la pazienza è Il consiglio, insomma, è quello tempo. Mi sono trattenuto. Credo "Chi manda un dattiloscritto — me scegliere la persona con cui una dote necessaria quasi quanto il di non gettarsi a capofitto sugli talento. A meno che l'aspirante sposarsi. È una questione d'inna- editori, cercando invece di "farsi moramento, quindi in larga misura scrittore, travolto dall'ansia di notare" attraverso canali interme- Un piovono sfido il GENNARO COSTANZO pubblicare, non decida di battere casuale. Le probabilità che io mi di. Tra questi, oltre ai concorsi, ci innamori di un testo ricevuto per — a suo rischio e pericolo — il sono le agenzie letterarie. La mondo e soprattutto cammino dell'editoria a pagamen- posta possono essere tantissime o Grandi & Vitali di Milano fornisce nessuna". Per Gabriella D'Ina, di- so stesso por ovoro to. Istruttivo, al riguardo, un li- agli aspiranti scrittori un servizio are bretto uscito di recente (e purtrop- rettore editoriale di Feltrinelli, i di lettura a pagamento. "È una più oquilibrio o più dattiloscritti inviati alla casa editri- po difficilissimo da trovare): Polli consulenza professionale simile a di rovo, edito dalla Biado di Pom- ce richiedono invece un'operazio- quella che si può chiedere a un me- ormonio noli© azioni; ne di spoglio sistematico. "Leggia- pei. I fantomatici autori, nascosti dico o a un avvocato — spiega Ste- por diro o chi lo omo dietro la sigla "Scognamiglio e mo tutto quello che ci arriva — ga- fano Tettamanti, direttore del- rantisce — e rispondiamo sempre Gargiulo s.p.a.", si sono limitati a l'agenzia —. Siamo chiari sin eh© lo bollozzo è raccogliere una serie di offerte di con un giudizio sintetico. È il cana- dall'inizio, non facciamo balenare le che ci porta le cose più interes- conveniente. pubblicazione a pagamento, rice- miraggi di pubblicazione. Chi si ri- vute in risposta all'invio di un'im- santi. Naturalmente ci vuole tem- volge a noi lo fa soltanto per capire po e per l'editore è un costo passi- RIPOSTES EDITORE probabile raccolta di versi. Sareb- meglio che cosa ha scritto". Tutta- be da ridere, se solo non fosse tut- vo. Ma credo che il pubblico ap- Un romanzo di idee che scorre come uno poesia. 190 Pag. £ 13.000 via la Grandi & Vitali ha con Mar- to verò. DEI LIBRI DELMESEl SETTEMBRE 1995 ii. 8, PAG. 10 i>Ometterli vane Holden di Salinger, tenace modello di linguaggio oppositivo, Le due anime del Premio Calvino ripreso in Italia da tanti esordienti, di Marisa Bulgheroni è presente anche qui, nei racconti di Ondate di calore di Alessandra Montrucchio: l'inventiva mimesi Nel continente sommerso della ti, Gianfranco Spinazzi) scelgono abbatte su un esercito francese in linguistica appare come l'unico narrativa inedita sembra ripresen- di lavorare nel solco della memoria marcia nel 1672: "enorme bestia strumento capace di smascherare ff tarsi, forse con maggior evidenza, autobiografica o di indagare quel strisciante" assorta nel proprio le ipocrisie, le illusioni, le disso- la stessa linea di demarcazione che rapporto tra soggettività e storia moto ineluttabile. nanze del sociale. taglia in due l'orizzonte visibile che è stato al centro della tradizio- Nei narratori della memoria si Più lentamente, per echi e rifles- C LU E B della narrativa pubblicata. I testi ne del moderno, ripopolando di fi- riconoscono i modi della tradizio- si, si è imposto l'esempio del post- inediti, finalisti del Premio Calvino gure il territorio archeologico del ne italiana ed europea anche là do- moderno americano come linguag- NOVITÀ 1994, sono contrassegnati, come i loro tempo perduto. Altri (come ve — come nella Pietra scartata di gio della contaminazione e della tanti romanzi e racconti editi in Alberto Casadei, Marco Palascia- Giulia Fiorn — il tempo dell'in- frantumazione culturale, ma anche G. Cane questi anni in Italia, da uno scarto no, Roberto Peretto, e, più segre- fanzia, osservato da uno sguardo di una fabulazione che rimescola MonkCage. che investe la percezione indivi- tamente, Vladimiro Bottone, Ren- lucido e ammaliato, si ingigantisce generi e stili in chiave grottesca e Il Novecento musicale opera eretiche revisioni della sto- americano ria. La nuova narrativa italiana (Lexis. Biblioteca delle Arti) sembra ignorare i giochi di Donald pp. 234, L. 28.000 Barthelme e i virtuosismi di Robert L'America musicale come luogo "altro". Coover — tradotti benché poco Jazz, blues e musica colta da Ives a Apocalissi minime noti — ma è sedotta (lo osserva Fi- Gershwin, da Monk a Cage. di Mario Marchetti lippo La Porta nel libro a essa de- dicato, Bollati Boringhieri, 1995) T. Magrini dal modello di Thomas Pynchon. Uomini e suoni. La giuria del Premio Calvino 1994 ha se- sta a ricomporle in un algido tentativo di re- Prospettive antropologiche Senza queste suggestioni non gnalato, accanto alle vincitrici Giulia Fiorn e lazione che non a caso si serve dell'oggetto te- avremmo — tra gli inediti finalisti nella ricerca musicale Alessandra Montrucchio, il giovane e pro- lefonico: il piacere scatta da quest'abilità ri- (Manuali e Antologie) — un testo eterogeneo e rutilante pp. 414, L. 46.000 mettente Federico Pubini, in particolare per compositiva in un mondo in cui una voce sco- come il racconto Prolegomeni a un "L'evoluzione dello studio la "folgorante felicità espressiva" del breve nosciuta attraverso la cornetta può sollecitare romanzo storico di Palasciano, che, antropologico della musica negli testo che dà titolo alla sua collezione di rac- gli unici e superstiti fremiti. In La rottura senza forse conoscere II coltivatore Stati Uniti e in Gran Bretagna conti. delle dighe d'Olanda l'esperienza della fan- del Maryland di John Barth — irri- nella seconda metà del Novecento. La scrittura è scarnificata, sovente unci- teria del Re Sole alla conquista dell'Olanda è verente lettura del mito di Po- nante nelle prove migliori, testimonianza di ricostruita a partire da un atomo di quel- cahontas — rovescia il rapporto M. Negrotti con il passato azzerandolo fino a un immaginario compatto, di una schizoide e l'enorme corpo di trentamila soldati, quasi Artificialia. vedere nel Congresso di Vienna un'enorme superfetazione da ape regina, che La dimensione artificiale raggelata visione delle cose, di un'irredimibi- una sorta di Giochi senza frontie- della natura umana le frattura tra soggettività e mondo. In tale insieme si muove, insieme sbanda, insieme re. In Ciarlantania Roberto Peretto (Manuali e Antologie) quadro unitario disturbano certi dialoghi, sprofonda nel fango ed è travolto, in un fra- sceglie il modulo della fabulazione pp. 274, L. 32.000 certe nominazioni di personaggi che possono gore assordante, da acque ignote: la visione che si nutre di se stessa per mima- Conoscenza della natura e tecnologie richiamare una prospettiva umanistica che dell'atomo è parziale, circoscritta, egli vive e di riproduzione in una teoria generale re la ripetitività della chiacchiera dei sistemi artificiali. stride. La dimensione spazio-temporale è percepisce come particola della fanteria-behe- televisiva: il Diavolo senza qualità sempre di dislocazione rispetto al presente, moth. Nel Notturno di un onesto lavoratore che il suo narratore incontra in tre- M. Matrone con un effetto di spaesamento, di vuoto, che è il legame col mondo, colla moglie, è costitui- no sembra parente del demoniaco Poliziotti e minorenni. innanzitutto sensoriale e oggettuale. Passia- to dall'odore di caldo emanato dal corpo di Homo di fiducia di Melville, vendi- Riflessioni pedagogiche mo dall'Olanda di fine Seicento a una piazza lei e dal letto, un odore, però, slegato da ogni tore di parole, corruttore, trasfor- sull'intervento di polizia mista a bordo di un battello del forse di oggi — ma chissà? —-, a paesaggi re- altra sensazione, una sensorialità, insomma, in materia minorile Mississippi, anticipatore dei gran- decostruita, come entomologica; e il cui lega- (Heuresis. Scienze dell' educazione) duci da catastrofi ambientali: ovunque regna di inganni dei media. Meno sensi- .pp. 168, L. 20.000 il gelo, il fango, l'acqua; oggetti e persone so- me col passato è fissato all'odore di treno, un bile appare l'influenza del minima- Gli strumenti pedagogici, giuridici e no come desensibilizzati, come visti attraver- odore "inafferrabile, nessuno sa dire da dove lismo, ma nel romanzo di Renzo psicologici della figura professionale so un diaframma equoreo. Non più una terra sgorghi, come si muova, da quale mistura di Jorio, Baciare le rane, orchestrato dell'agente di polizia. guasta, ma un mondo diaccio, una cella frigo- elementi possa scaturire così acido", fossile sul genere poliziesco, sono le coa- rifera in cui larve sfibrate e inadeguate — la dell'infanzia, un'era chissà mai quando acca- zioni dello sguardo, attratto dai R. Pasini particolari della casa e del giardino L'Informale. cui coscienza è un punto di luce nebulosa — duta, una fioca accensione nella memorialità. Stati Uniti, Europa, Italia arrampicano, scivolano, precipitano, dove Nelle Nuvole color pietra affaticati e affan- dove si è compiuto il delitto, a per- (Arte Conteporanea) sentimenti ed emozioni sono derubricati a nati cartografi procedono nel brividore di dere il narratore assassino, che si tradisce non per un gioco perver- pp. 442, 200 illustrazioni, L. 50.000 istinti e sensazioni primarie, lo squassante valli e contrade ignote in un impari compito so, come i personaggi di Poe, ben- Gli orizzonti creativi dell'Informale terrore dell'insetto di essere schiacciato, ri- di riproduzione topografica, sempre avanti, nell'arte contemporanea e la sua sì per l'intensità di un'attenzione al succhiato. nell'inane consegna di catturare geometrica- diffusione su scala mondiale. visibile che lo acceca. mente l'alterità. In Uno sconosciuto che ti conosce le figu- L'aderenza alle tipologie tradi- P. Sorcinelli re femminili vengono scomposte in caviglie, Tante le suggestioni di queste atmosfere zionali o la sperimentazione di Gli italiani e il cibo all'alogeno: ancora uno sforzo, una limatura nuovi codici narrativi producono, (Storia Sociale) fototessera e voce, ed è poi l'immaginazione computeristica del borseggiatore protagoni- e avremo dei testi fascinosi. accanto alla frattura temporale, pp. 236, L. 27.000 forti variazioni di linguaggio. Nel Dagli appetiti insoddisfatti primo caso la parola tende a defi- al fast food. L'alimentazione nell'Italia del XX secolo. nire l'evento, nel secondo a pro- duale del tempo: sia dei moti di- zo Jorio, Franco Lamecchi) adot- fino ad apparire unico e necessa- porsi, in sé, come evento. Da un A.G. Marchetti scontinui della storia — la privata tano gli stili e le maniere del post- rio. Il nitido e sapiente romanzo di lato si delinea il pericolo di una Dalla crinolina alla e la pubblica — sia di quella più moderno in cui lo sguardo si spo- Maura Maioli, Le colline del silen- più scialba invenzione verbale; minigonna. intima pulsazione di un orologio sta dalle rovine e dalle finzioni zio produce, al contrario, nel letto- dall'altro gli eccessi manieristici in La donna, l'abito e la società interiore a cui il romanziere affida dell'oggettività al linguaggio sog- re una sorta di spaesamento: come cui la lingua sembra riprodursi ca- dal XVIII al XX secolo l'ordine o il disordine della pro- gettivo che le nomina, o (come se fosse stato scritto non oggi, ma a pricciosamente all'infinito minac- (Storia Sociale) pria esecuzione perché su di esso Alessandra Montrucchio) aggior- ridosso degli eventi narrati — il fa- ciano la necessità stessa del rac- pp. 296, L. 32.000 sincronizza il succedersi degli nano la scrittura ai gerghi giovanili scismo, la guerra. La sua differen- contare. Gli abiti delle italiane nell'intreccio dei eventi. Da un lato assistiamo a un e ai ritmi veloci e spezzati della za rispetto ai modelli possibili (da Nei due testi premiati quest'an- fenomeni culturali e socio-economici. raccontare distaccato, sconnesso quotidianità che li sostiene. Altri Cassola a Rosetta Loi al Marietti di no l'espressività personale travali- dall'attualità, fedele a costanti col- ancora (come Fulvia Alberti, Patri- Matilde) consiste nella sua atten- ca i limiti della scelta di campo. La laudate dalla tradizione; dall'altro zia Geminiani, Maria Giuseppina zione all'illusoria eternità del pae- prosa piena e distesa di Giulia a un'adesione spericolata e a volte Sartirana Lazzari, Luana Trapé) si saggio. Fiorn è sostenuta da un'immagina- nevrotica al presente, ai suoi modi collocano variamente lungo il cri- I narratori attenti alla contem- zione che contamina il reale di una CLLLEB e ai suoi linguaggi. Agli occhi del nale tra i due versanti perché, pur poraneità subiscono le suggestioni qualità visionaria: l'evento narrato lettore chiamato a giudicare si con- sensibili alle mutazioni in atto, le della recente narrativa americana. forza la parola a dilatarsi. E, al Via Marsala 24 40126 Bologna figurano due versanti della sensibi- definiscono in un'accelerazione o Come 0 mito dell'America creato contrario, la prosa rapida e nervo- Tel. 05 1 22 07 36 Fax 051 23 77 58 lità e della parola; come se a fine contrazione della parola narrativa negli anni trenta e quaranta da Vit- sa di Alessandra Montrucchio non secolo s'imponesse, in chi scrive, che non scardina le strutture della torini e Pavese ha lasciato tracce si aggroviglia nei propri ritmi per- una scelta di campo mentale, preli- lingua. precise nella prosa italiana degli ché la parola forza l'evento a preci- minare al gesto della scrittura, e Un caso a sé è costituito dal rac- anni cinquanta, in cui la sintassi di sarsi. Se la scrittura deve essere in quasi un situarsi fisico rispetto alla conto La rottura delle dighe d'Olan- Hemingway, di Caldwell, di Stein- ogni momento rischio, senza pro- linea di confine tra passato e pre- da di Federico Fubini che, senza beck si è impressa visibilmente, co- tezione di modelli che trattengano sente. alcun riferimento all'oggi, rappre- sì — pur con un ritardo singolare dall'urto salutare con il vuoto, la Alcuni scrittori (come Giulia senta la nostra cieca condizione — altre mitologie si sono imposte giuria ha premiato non la sapienza, Fiorn, Maura Maioli, Gino Moret- apocalittica nella catastrofe che si negli anni ottanta e novanta. Il gio- ma piuttosto l'ardimento. SETTEMBRE 1995 N. 8, PAG. 11

La rottura delle dighe d'Olanda di Federico Tubini

i eravamo mossi da Parigi in trentamila, alla metà sempre: a vedersi, dovevamo essere uno spettacolo. Cdel Giugno del 1672; il Re ci mandava a vincere in Della scaramuccia, che avvenne la mattina del terzo terra d'Olanda. giorno, me ne accorsi dal fatto che la nostra linea di Nella marcia, io stavo sempre nel mezzo del plotone, marcia subì due sbandamenti consecutivi, anche se nel- non vedevo l'orizzonte né davanti né dietro, né a destra la mia posizione, circondato da migliaia di commilito- né a sinistra, mai. Dacché eravamo partiti erano passa- ni, arrivarono ammortizzati. Dopo poco mi capitò di te dieci notti e una piccola scaramuccia (giacché misu- calpestare due cadaveri: come immolati all'avanzata ravamo il tempo non a giornate, ma a notti e combatti- del nostro tappeto umano che si stendeva sulla pianu- menti, quando non si stava l'uno attaccato all'altro a ra, mordevano forte quella strana terra strappata al ma- camminare dove portava la corrente dell'esercito). Io re. Ne ricavai che doveva esserci stata una scaramuccia specialmente che ero piuttosto basso rispetto agli altri e che avevamo vinto, visto che continuavamo a cammi- mi abituai subito a capire dove eravamo da come cam- nare. biava il colore della terra sotto i nostri sessantamila pie- di. D'un colore scuro e caldo era la terra della mia Sen- na, che abbandonammo in breve, perché dopo due on posso dire di aver mai subito un caldo insop- giorni e mezzo il suolo andò impallidendo in una tona- portabile, e nonostante la stagione una volta venne lità gialliccia e malsana: doveva trattarsi della campa- anche a piovere. Io portavo la divisa d'ordinanza per- gna fra Reims e Rocroi. fettamente a posto e perfettamente uguale a tutte le al- Fili d'erba ne vedevo di rado, perché dove passavo io tre; fu per questo che dopo mi dissero che da lontano era già stato calpestato da un numero spropositato di sembravamo un'enorme bestia strisciante, dalle mosse scarpe. Mi accorsi che eravamo entrati nei Paesi Bassi inesorabilmente costanti e uniformi. Dovevamo pro- dal fatto che il suolo prese un colore indefinibile, che prio far paura. A vederci da vicino invece si dice che non avevo mai visto; dopo mi spiegarono che lì prima fossimo paragonabili a un'innaturale messe di gemelli c'era stato il mare e che gli uomini di quel paese l'ave- monovulari, che la mamma avesse rimproverato di un vano ricacciato indietro. pasticcio combinato tutti assieme. Si vede che in faccia Dalla mia posizione diurna si poteva anche vedere il a tutti noi doveva essere stampata la medesima espres- cielo e orientarsi per capire le condizioni climatiche; si sione mesta e un po' ebete che ravvisai nei compagni vedevano anche passare di continuo degli uccelli, ma attorno, tanto simili tra loro da non essere mai riuscito non sapevo dire di quale specie perché non ero mai riu- a riconoscerne alcuno. A ripensarci, nemmeno io mi scito a capire il loro verso. L'unico rumore che si senti- dovevo distinguere. Comunque le regie divise si dimo- va di continuo era quello del nostro immenso corpac- strarono fresche quando faceva caldo, impermeabili cione di trentamila anime che si spostava. Mi ricordo sotto la pioggia: l'esercito poteva così marciare senza che in principio lo paragonai tra me al rumore che de- preoccuparsi troppo delle condizioni atmosferiche. ve fare lo stomaco di un gigante quando ha fame, ma L'alba del decimo giorno fu un'alba qualsiasi; aprii gli amplificato; poi, col passare del tempo, non vi feci più occhi alla luce, feci per alzarmi e come al solito mi ri- caso. Naturalmente tra noi soldati non si riusciva a par- trovai intruppato tra le migliaia di tonnellate della no- lare e non si voleva nemmeno: intendersi, ci intendeva- stra carne umana-francese. mo benissimo lo stesso. Per tempo riprendemmo il cammino; ricordo che in quel momento sentii in bocca il sapore amaro d'una mosca che s'era intrufolata col favore delle tenebre; fu a notte, a essere un po' meno stanchi, si sarebbe po- l'unica novità della mattina. In quei giorni il sole attra- Ltuto anche guardare l'orizzonte, seppure al buio, versava il mio cilindro di spazio visivo — che ormai era ma non ho mai visto nessuno che l'abbia fatto. È che anche quello dei miei affetti terreni — tra la terza e la ormai ci eravamo abituati a un'idea dello spazio diver- quarta ora di marcia. Fu allora, mentre iniziavo a scor- sa e molto più contratta in se stessa, e non ci saremmo gere i miei primi raggi, che il tumultuoso scalpitìo e ritrovati affatto a nostro agio. Era come far mangiare rimbombo della nostra schiera avanzante s'acquetò di un pollo arrosto a chi non abbia toccato cibo da un me- colpo e si diffuse un larghissimo silenzio. se e gli si è ristretto lo stomaco. A proposito di mangia- Ora si udiva il vento e finalmente anche lo stormire re, forse qualche volta ho mangiato, forse tutti i giorni, degli uccelli (erano gabbiani); solo questo ebbi il tem- ma non mi ricordo bene. Di certo, quando ci fermava- po di considerare: perché da lontano si sentì avvicinar- mo tutti al crepuscolo (io quando arrivava me ne ac- si un tuono immane, come un rigurgito di terribili corgevo perché il cilindro di spazio che andava da ter- profondità. Alcuni s'inginocchiarono a pregare, altri ra su in alto fino a perdersi nell'infinità dell'universo fecero per correre in direzione opposta, qualcuno si del diametro di mezzo metro e che mi apparteneva si abbarbicò morbosamente a quella terra sporca. faceva tutto buio) di certo, dicevo, avevamo solo biso- Fummo travolti da una massa liquida — terrigna ne- gno di dormire. Così, come era fermo, l'esercito si sten- ra e fangosa, più alta più veloce e più ruggente di tre- deva sotto le trentamila coperte che il Re gli aveva do- cento eserciti del Re. Fu un istante. nato. Già al mattino del terzo giorno ci alzammo tutti Tale fu la morte dell'enorme bestia strisciante che ci contemporaneamente, e così facemmo da allora per aveva fagocitati nelle sue viscere, fino in fondo. fi

La nostra Storia di Milano è un'opera storica, ma anche un'opera d'arte. La Storia di Milano, Xubblicata sul finire degli anni firmata da Treccani: '50, l'opera è stata arricchita e un punto di riferimento integrata fino ai giorni nostri. per la cultura europea. Risultato: 20 preziosi volumi che raccontano la storia della città, da sempre centro di vita culturale, politica ed economica, in rapporto Cognome con il resto dell'Italia e d'Europa. Insomma, un lavoro pensato per chi _ ama la storia e la vita o, più semplice- T-L 1 »

R R 5 INVIARE IN BUSTA CHIUSA ATRECCANI ZZ&2 TRECCANI PIAZZA DELLA ENCICLOPEDIA ITALIANA, 4 - 00186 ROMA. amare Milano. C fescere con la cultura. SETTEMBRE 1995 N. 8, PAG. 13 Journal di un uomo inetto alla ribellione di Bianca Maria Frabotta

LIBERO DE LIBERO, Borrador. mento con la storia per De Libero De Libero tace perfino sullo diario in tutta la sua spietatezza cronaca lucida e veritiera degli Diario 1933-1955, a cura di Lo- risuonò anche come una resa di strangolamento della Cometa. Sol- autolesionistica è qui che trova la eventi che scossero la sonnacchio- renzo Cantatore, prefaz. di Ma- conti e, da questo punto di vista, tanto Roma con i suoi barocchi e sua perniciosa coltura. A questo sa vita romana tra il '43 e il '45. È rio Petrucciani, Nuova Eri, Roma Borrador è un documento di inesti- pur tenui turgori anima la sua pro- punto il diario trascrive una duris- la sorpresa del terzo quaderno, im- 1994, pp. XL-310, Lit 35.000. mabile valore per capire il trava- sa; o le passeggiate con gli illustri sima battaglia interiore. Sentiamo prevedibilmente vario e attento a glio di un'intera generazione poe- ospiti di quegli anni, da Gide a l'angoscia di un uomo "inetto alla sommovimenti finalmente non più Borrador in spagnolo significa tica. Nel primo quaderno, steso Mauriac a Berenson; oppure infine ribellione" che si vergogna della solo interiori o letterari. L'attenta- brutta copia o minuta. E su un dal '33 al '40, il lettore è accolto in le appassionate letture tutt'altro propria "vigliaccheria" praticata e to di via Rasella, le Fosse Ardeati- borrador regalatogli da Maria Afro una sognante intimità intrisa di re- che asfittiche o autarchiche, Prou- predicata come estetica, ma anche ne, la disfatta e la ritirata dell'eser- di ritorno da un viaggio in Spagna, ticenza o di esibite doppiezze. La st, Rimbaud, Valéry. la fierezza del poeta che vuole di- cito tedesco, l'ingresso degli ame- Libero De Libero scrisse una parte verità non persegue la bruta realtà, De Libero ama appassionata- fendere l'arte dalle strumentalizza- ricani accolti da una folla festante, dei suoi voluminosi diari cbe in ma la corregge; la natura è indiffe- mente la poesia, ma non la sua zioni politiche e che finisce così irrompono nelle pagine del journal questa occasione trovarono così ti- rente all'umano e la poesia cerca di poesia. Anzi quello "spettro di pa- per ribadire l'immagine di uno di De Libero, spazzandone via tolo e dedicataria. Il poeta di Fon- imitarla; il fine ultimo del diario è role" che gli sembrano a volte bi- spettatore solitario e sofferente ogni manierismo, ogni compiaciu- di che, tranne qualche sporadico quello di non perdere il contatto slacche e disumane e quasi sempre che "non osa farsi compagno agli ta fumosità. intervento accademico, 'da anni è con l'adorata infanzia. Inutile spe- lo deludono, appare più che altro altri". Non è detto poi che, pur re- Se è vero che il lettore ideale del- ricordato quasi esclusivamente co- rare qualche ragguaglio sulla cor- un persecutorio assillo. E forse stando alla finestra della storia, De le scritture private è un voyeur, me il protagonista della Cometa, la rente situazione politica. l'auto da fé che dal '43 percorre il Libero non sappia restituirci una non è per il gusto di carpire dal galleria e la casa editrice che fra il fiume delle confessioni un segreto '35 e il '38 promossero a Roma un o un ghiotto pettegolezzo. Il suo vivace rinnovamento culturale vero godimento è altrove; è spiare presto avversato dal regime, fu un le movenze dell'altro, studiarne le instancabile diarista. Il suo ricchis- La ballata di Pagliarani mosse, coglierne le contraddizioni. simo zibaldone copre un arco cro- Chi esibisce il suo io sulle scene nologico di quasi cinquant'anni, intervista di Graziella Spampinato dell'autorappresentazione prima o dal 1933 al 1980. Grazie alla meri- poi si tradirà. Lo stesso De Libero toria fatica di Lorenzo Cantatore Lo sperimentalismo di Pagliarani, tra i po- poemetto, aumentando anzi, almeno quanti- sembra quasi sorpreso della piega possiamo ora leggere ampi stralci chi "Novissimi" pervenuti alla storia della tativamente, la dimensione della scommessa. che prende il suo diario in quei dai primi quattro quaderni, "regi- terribili mesi e, nonostante senta poesia italiana, affonda le radici nel parlare Indubbiamente, del resto, si può verificare stri" di anni cruciali e drammatici franare la sua fede assoluta nella come quelli che vanno dal 1933 al comune. Il suo proposito di "trasferire nel una modifica della linea discorsiva del mio poesia, è anche costretto continua- 1955. linguaggio poetico le contraddizioni presenti narrare in versi, confrontando la più compat- mente a rivendicare lo stato peren- Il curatore del libro, autore an- nel linguaggio di classe", lucidamente espres- ta Ragazza Carla con la più aperta, e in un ne di orfanità che gli preclude ogni che di un'accuratissima bibliogra- so già nel 1959 (ancor prima, dunque, certo senso 'incompattabile', Ballata di Rudi. via di fuga. La sua nuova lucidità fia, nel saggio introduttivo ricorda dell' adesione al Gruppo '63 e alla Neoavan- Mi sembra, appunto, che la Ballata registri in non gli basta, né gli giova; anzi of- la felice formula di Béatrice Didier guardia), muove dal precetto di Pound: ai alcune parti una diminuzione del momento fre un indesiderato specchio alla che definisce il diario un "refuge poeti il compito di mantenere viva e in buo- narrativo vero e proprio (in terza persona) e irresoluzione della sua poesia, co- matriciel" e infatti le pagine di De na efficienza la lingua di tutti. Su questa li- un ampliamento del momento drammatico, me alla tragedia psicologica della Libero sembrano fermentare nel nea Pagliarani sviluppa per quarantanni, un ampliamento del dialogo esteriore e inte- sua generazione e in un momento calore di un'incubatrice, se non con ironia non priva di tenerezza, da posizio- riore (in prima persona)". di estrema consapevolezza gli det- proprio materna, certo femminile. ta una sentenza che può essere let- ni radicali ma del tutto scevre di cinismo, un L'Elegia a Elda, scritta quando De Ma chi è Rudi, nato quasi contempora- ta come l'epigrafe del suo diario: Libero era già precoce orfano discorso in versi sostanziato di oralità quoti- neamente alla dattilografa Carla? "Vi lascio dentro un'immagine di di madre, si inabissa in quella diana. La pagina scritta si trasforma in una "Rudi è un elemento unificatore: di lui si profilo, non lo nego, ma io stesso "stanza chiusa del cuore" che, se partitura di voci distinte. Dalle microstorie di danno solo alcuni elementi per potere imba- non volli mai guardarmi negli oc- seppe trattenere in un'elegante re- Cronache e altre poesie (1954) e Inventario stire un romanzo. La struttura del poema è chi". ticenza la sua prima poesia, non privato (1959) approda nel principio degli imperniata su due temi: la spiaggia popolare potè raggelare la ridondanza emo- anni sessanta al poemetto La ragazza Carla, e l'estate da una parte, l'inverno e Milano tiva del suo diario. L'assenza fem- imperniato sulle vicende di una giovanissima dall'altra. Rudi, che dirige una balera in Ro- iUII^MHV minile diventa un vuoto da colma- dattilografa milanese al suo primo impiego. magna d'estate e un night club 'duro' nell'in- re per eccesso. E non solo questo. ASTROLABIO Una qualche forma narrativa costruita per al- verno a Milano, è allora il punto di contatto In una società letteraria misogina lusioni, per storie sincopate, o ridotte a sin- Stephen Batchelor come quella italiana la squisita tra questi due temi. Se le poche cose che si di- ghiozzi, può intravedersi anche sotto gli spez- IL RISVEGLIO DELL'OCCIDENTE sensibilità che De Libero sa cono di Rudi potrebbero costituire lo schema, profondere in magistrali ritratti al zoni "parlati" di Lezione di fisica (1964) e gli appunti per un romanzo, la vicenda di Ar- L'incontro del Buddhismo con la cultura europea femminile, da a Lezione di fisica e fecaloro (1968), nella mando è invece un racconto vero e proprio, , da Anna Achmato- stessa babelica polifonia di Rosso corpo lin- una storia compiuta. Questo perché Arman- Greci e gnostici, mongoli e frati, gesuiti e tulku va a Virginia Woolf, sorprende e gua popepapa scienza. Doppio trittico di do, brava e modesta persona, sia pure con commuove. Nandi (1977), e persino nella frammentata nella storia appassionante qualche risentimento, dimostra che il 'boom' dell' incontro tra due culture Del resto la biografia di De Li- riflessione degli Esercizi platonici (1985) o era già inficiato alle origini: l'ansia del soldo bero vanta 0 triste primato di una degli Epigrammi ferraresi (1990). La ballata a tutti i costi che seduce e distrugge questo catena di sciagure familiari che da di Rudi (Marsilio, Venezia 1995, pp. 86, Lit personaggio sta a dimostrare che il cosiddetto Laura A. Huxley una parte gli sottrassero costante- 20.000), cresciuta in decenni di lavoro poeti- 'miracolo' era già malato al suo nascere". TRA CIELO E TERRA mente l'ausilio dell'affetto femmi- co e solo oggi pubblicata, è il racconto di al- nile, mentre dall'altra esponevano La rima tematica "gente: niente" è quin- Ricette per vivere e amare cune vite parallele nell'Italia del "miracolo" La perfetta sincronia di corpo, i maschi di casa ai rischi dell'impe- economico. di un poco il leitmotiv di questa corsa alla gno politico. Suo padre, socialista, volontà e immaginazione conquista di un benessere illusorio: ma per arrivare alla scoperta fu perseguitato dal fascismo e il Da quale progetto nasce questa Ballata Rudi che cosa rappresenta rispetto alle due di un nuovo mondo fratello fu ucciso per una vendetta di Rudi? realtà del boom? politica. Così che forse per un in- "Ho cominciato la Ballata a Roma, nella "Rudi, con le sue insegne di famiglia insul- consapevole bisogno di ordine De primavera del '61, poco dopo La ragazza samente appese alle pareti della mansarda Gedun Chòpel Libero si iscrisse al. partito fascista Carla [uscita integralmente per la prima vol- sin dal 1922 e tale restò fino a che milanese in cui abita, è senza volere, a priori, RAMA SASTRA lo spettacolo delle atrocità nazifa- ta sulla rivista einaudiana 'Il menabò' nel un portatore del vuoto. Ma il vuoto che lui L'arte tibetana dell'amore sciste dopo l'armistizio riaccesero febbraio I960], Già dagli inizi del mio ope- rappresenta è raccontato da Armando" Un'etica dell'amore e del sesso in lui la miccia di un diverso pa- rare ho sostenuto la necessità di una reinven- Che cosa significa il Rap dell'anoressia o fondata sulla compatibilità triottismo. zione dei generi letterari, come conseguenza bulimia che sia in chiusura del poema? tra godimento dei sensi e intesa spirituale De Libero non fu mai, nemme- resa necessaria dall'ampliamento del lessico. "Nei primi anni del dopoguerra, quando si no ai tempi dell'esordio benedetto Si trattava — e si tratta — della necessità parlava di qualche ragazza 'stramba', si pen- da Ungaretti, un ermetico puro. 'democratica' di abolire il privilegio della 'pa- sava ai campi di concentramento o a qualche Thomas Cleary Contini descrisse la sua poesia co- rola poetica' e quindi postulare una capacità altra ragione spiegabile, ma in anni più vici- COLTIVARE LA MENTE me una bizzarra iniezione di sur- di poesia per qualsiasi termine lessicale. ni a noi siamo stati costretti ad assumere l'as- realismo nelle radici di un'Italia ar- Avendo scelto il poemetto narrativo come il Un corso base di meditazione Chan surdità di questa angoscia rinunciando a ogni Le istruzioni essenziali caicissima, quella Ciociaria che nel genere per me più adatto, per il suo ampio re- spiegazione. Nel poema ci si chiede 'da quali dopoguerra gli avrebbe ispirato le spiro, a verificare tale assunto, tale progetto, per praticare la meditazione campi sono reduci ora' questi nuovi colpiti secondo i manuali classici sue ottave più immaginose, gene- mi è parso 'naturale' continuare, insistere col rose, forse un po' dannunziane dalla morte?". del Buddhismo Chan nella loro prolifica facilità. Certo è che nel 1943 l'appunta- ISIPfìliMA IDEI LIBRI OEL MESE SETTEMBRE 1995 N. 8, PAG. 14

piano la Shoah con i bombarda- seguito del Fiihrer. Ma Berlino è ni, ma nel lento emergere di queste Bombe menti sui civili tedeschi e giappo- ormai in fiamme e gli ultimi anni memorie c'è il segno di una lacera- nesi: "atrocità simili", in quanto della guerra Helga li vive sepolta in zione ulteriore, successiva all'in- "prodotto di un'ubbidienza acriti- una cantina, con la matrigna e il fanzia. Dopo la guerra, nel 1971, fuoco ca del singolo al sistema". E la di- fratello minore. Ora non c'è tregua Helga Schneider riesce a rintrac- scussione non è certo chiusa, an- all'angoscia e all'orrore. Non si ciare la madre a Vienna. Sopraffat- di Anna Chiarloni che perché non può prescindere tratta solo di fame e sete, di cimici ta dalla gioia essa accorre, vuol ca- da una questione di fondo, relati- e ratti. I bambini sopravvivono pire, perdonare. Ma si trova di va al "consenso": se sia cioè possi- sottoterra tra gli escrementi e i ca- fronte una donna fiera del suo pas- Letteratura greca e latina HELGA SCHNEIDER, D rogo di bile separare il "popolo" dall'or- daveri dei suicidi, o dei vecchi sato di SS, nostalgica del nazismo. Berlino, Adelphi, Milano 1995, ganismo statale, e quindi dalla morti di stenti. Ricordate Giochi Schiantata dalla delusione, Helga pp. 229, Lit 26.000. macchina bellica di un certo regi- proibiti? Qui il fratellino di Helga sfugge rifiutando ogni contatto. Gregorio me. Ora l'intensa testimonianza di dichiara tronfio: "Quando sarò La riflessione sul passato la sca- Nazianzeno A lungo rimosso, il tema delle Helga Schneider mette dolorosa- grande voglio fare il bandito e uc- va dentro ma ci vorranno ancora sofferenze dei civili tedeschi mente a fuoco l'intersezione tra cidere tutti gli uomini". vent'anni prima che la scrittura Sulla virtù nell'ultima guerra è emerso sul fi- individuo, storia nazionale e lin- Poi arriva la primavera del 1945 prenda corpo. Poi, in un'estrema Carme giambico nire degli anni settanta nell'alveo guaggio offrendo nuovi elementi e con lei i russi, spesso ubriachi, in negazione della lingua materna, pp. 460 L. 50.000 Helga Schneider redige in italiano il memoriale della sua infanzia. La condanna del nazismo è ferma, se- Filosofia e pedagogia vera. Il messaggio è limpido. Ma Minuetto per scienziato e profuga per il lettore resta inscritto nel co- Carnap no d'ombra delle immagini di quei bombardamenti sulla popolazione Filosofia IRENE DLSCHE, Un accordo drammatico, di Berlino: "Bombe e fuoco. Fuo- e sintassi logica Feltrinelli, Milano 1995, ed. orig. 1993, co e annientamento. Annienta- trad. dall'inglese di Grazia Gatti, pp. 294, mento di cose, corpi, leggi, tradi- pp. 120 L. 16.000 zioni e conquiste civili". Lit 32.000. Tarter Ein fremdes Gefiihl suona il titolo origi- La riva nale: forse ci voleva proprio un "sentimento Meraviglie di un altro mare estraneo" — come quello di questa scrittrice ebrea nata a New York da genitori tedeschi Alterità, soggettività, giustizia: — per scrivere il primo vero romanzo sulla barocche a partire da Lévinas riunificazione della Germania. Perché la Di- pp. 158 L. 20.000 sche, a differenza di altri autori ancora e sem- di Giulia Poggi pre impigliati nel soliloquio interno su quel Ulivieri che resta dei "cieli divisi", sposta lo sguardo a MARÌA DE ZAYAS Y SOTOMAYOR, Novelle amorose ed esempla- oriente, cogliendo la valenza europea del Educare ri, a cura di Sonia Piloto di Ca- crollo del muro di Berlino. Accanto ai tede- al femminile stri, Einaudi, Torino 1995, pp. schi entrano infatti in scena gli amabili e XX-340, Lit 90.000. pp. 252 L. 30.000 sgangherati alfieri di quella migrazione di popoli che dopo il 1989 si è messa in moto corre sicura nella ripetizione quotidiana — il "E poiché io ho la mania di leg- Letteratura inglese verso l'opulenta Germania, lasciandosi alle computer, la ricerca sui solitroni, il panino gere tutto, persino i pezzettini di spalle i lacerti del socialismo sovietico. sotto nylon — finché un giorno il "bios" lo carta trovati in terra per via...": co- Bertinotti La cifra stilistica adottata qui dalla Dische colpisce alle spalle: prima con la malattia e sì si esprimeva Cervantes nella pri- è più surreale rispetto ai racconti dell'esor- poi con un imprevedibile quanto imbaraz- ma parte del Don Chisciotte inne- scando, e proprio a partire da que- Verso la sponda dio, a suo tempo recensiti su queste pagine zante desiderio di paternità. sta incursione autobiografica, la invisibile ("L'Indice", 1991, n. 4). Organizzato secondo Nella Berlino degli anni novanta il bambi- spirale di specchi e proiezioni nar- Il viaggio nella narrativa la struttura delle 33 Variazioni su un valzer no è presto trovato: è Valerie, un piccolo rus- rative che avrebbero caratterizza- inglese da Dickens di Diabelli il romanzo procede guizzando ne- so sparuto e cinereo, a suonare alla porta. Ma to il romanzo. Non molto tempo do- a Virginia Woolf gli ambiti più disparati. C'è la vecchia aristo- non è solo: nella vita di Benedikt entra anche po, con un'analoga rivendicazione pp. 200 L. 30.000 crazia bavarese in declino e l'asettico am- la madre, Marja, e con la forza di un ciclone. alla lettura, una nobildonna madri- biente della ricerca berlinese, ci sono le frat- Il contrappunto tra l'algida astrazione dello lena si sarebbe rivolta al suo pub- doni taglie residue della Ddr e i grigi centri di smi- scienziato tedesco e la materna, imperativa fi- blico, affinché non solo si dilettas- stamento dei profughi dell'Europa orientale. sicità della profuga moscovita costituisce l'as- se delle sue novelle, ma anche ri- Textual Liaisons Sono scenari che ben si prestano a illuminare se portante di un romanzo che avanza a passo flettesse sulla discriminazione che escludeva il cosiddetto sesso de- Intertestualità e intratestnalità la caleidoscopica situazione di un mondo in di valzer dilatandosi progressivamente in bole dall'arte del leggere e dello in «The Philanthropist» transito sui cardini della recente storia euro- una scrittura visionaria, talora chagalliana, scrivere: "Dunque se tutto ciò è e «Les Liaisons Dangereuses» pea. Lutto comincia con un'inserzione: "Ma- fino all'icona finale. È qui che la Dische con- vero [che anche le donne possono di Christopher Hampton lato terminale, celibe, cerca bambino a scopo densa la tesi di fondo: una frastagliata fami- diventare letterate] quale sarà mai pp. 256 L. 30.000 adozione". A pubblicarla è un matematico, glia europea in cui Benedikt, superato il suo il motivo per cui noi donne non sia- Benedikt conte Waller di Wallerstein, una nevrotico solipsismo, assaggia "la bellezza in- mo considerate idonee a leggere Saggistica delle figure più riuscite del romanzo. Prodot- costante e preziosa della prima persona plu- libri? lo infatti, se vedo un libro to di un ascetismo intellettuale esasperato rale", accettando quella "vita" che grazie ai nuovo o antico, abbandono il cuci- Pire Ila, Ingrao e al. Benedikt vive immemore di se stesso e degli profughi russi, ostinatamente, gli si attacca to e non ho pace finché non l'ho altri nel bunker delle scienze esatte. La natu- addosso in un crescendo tempestoso di odori letto tutto". «Rivoltare ra lo disgusta e, disertate ormai da tempo le e musiche, di fiabe e terre lontane. Con un fi- Godibili ora anche in edizione "rive fangose della sinistra", il prossimo lo nale a sorpresa, in forma di minuetto. italiana, per la cura e la traduzione il mondo, abolire di Sonia Piloto di Castri, le dieci annoia. La sua eburnea esistenza di single la miseria» (a.c.) novelle "amorose ed esemplari" cui Donna Maria de Zayas y Soto- Un itinerario dentro l'utopia mayor premette queste vibrate pa- di Franco Basaglia role costituiscono altrettante storie pp. 160 L. 20.000 di una rivisitazione soggettiva — e di riflessione. cerca di orologi e di corpi di don- narrate all'interno di una cornice dunque meno ideologica — delle Abbandonata dalla madre — ne. Agguantata anch'essa, Helga boccaccesca: dieci casi o vicen- Desnos memorie familiari. Nell'immediato nazista fanatica — nella prima in- viene risparmiata ma in quella can- de, dieci "meraviglie" (così le defi- dopoguerra il giudizio morale sui fanzia, Helga conosce la rigida di- tina assiste alla violenza. Tra le ul- nisce la stessa Zayas) tese a in- Il meraviglioso bombardamenti di Dresda e Berli- sciplina dei collegi hitleriani ma time immagini: l'esile salma di cantare lettrici e lettori del variega- moderno no si risolveva — anche da parte anche — grazie alle relazioni della un'amica più grande stuprata, rin- to pubblico barocco. E ho antepo- sto le lettrici ai lettori non tanto per Una poetica surrealista tedesca, come ricorda Stig Dager- famiglia — il privilegio di un sog- chiusa in un armadietto da bagno e trasportata fuori dalla cantina, per ubbidire a una formula che ormai, del cinema mann nel suo reportage Autunno giorno riservato alla gioventù aria- tedesco (1946, trad. italiana II Qua- na nel grande bunker della Cancel- poterle dare una sepoltura decen- se non fosse perché dettata da pp. 132 L. 30.000 drante, 1987) — con una risposta leria del Reich. Sono, queste, pagi- te. una sana aspirazione all'ugua- che era al tempo stesso una defini- ne assai interessanti perché da La rievocazione della Schneider, glianza, rischia di diventare di ma- zione di responsabilità della Ger- un'inconsueta prospettiva infantile che dal 1963 vive in Italia, è recen- niera, ma perché mi sembra che lo mania: "Tutto è cominciato a Co- il lettore viene immesso in quella te. Che cosa l'ha spinta a ripercor- spirito che anima la narrativa delia Piazza Torricelli 4 1-56126 Pisa ventry". Ma nel 1983, con Bruder sequenza di uffici, refettori, came- rere quella tragica esperienza in- Zayas sia quello di dilatare il più Tel. 050 29544 Fax 050 20158 Eichmann, Reinhardt Kipphardt rate e lavanderie che costituivano fantile? L'indagine sulla propria possibile l'orizzonte di ricezione di Distribuzione riproponeva il problema mettendo una sorta di città sotterranea in cui identità è alla base di molta lettera- PDF provocatoriamente sullo stesso vivevano centinaia di persone al tura autobiografica degli ultimi an- DEI LIBRI DEL MESEL SETTEMBRE 1995 N. 8, PAG. 15

della loro prosa barocca, esse quelle già approntate, sia pure in spira alle sue spalle. E dunque la convoglino messaggi facilmente via parziale, da Eugenio de Zuani scrittura che porta la donna e un genere che ancora si disegna- decifrabili, lo conferma la stessa e dalla stessa Mancuso. Il pube l'eros e non viceversa. va su ruoli convenzionali e stilizza- maniera in cui la traduttrice condu- Peccato, perché ciò le avrebbe Le con d'Irène usò. nel 1928 sen- ti, su di un codice mobile più nel ce questa versione italiana (la pri- evitato qualche inesattezza o inter- za nome d'autore. Dal 1986 Galli- complicarsi esteriore degli eventi ma integrale) della raccolta. Sce- pretazione troppo disinvolta: come di Aragon mard lo ristampa come prima par- — fughe, peripezie, travestimenti gliendo di spezzare in più punti il quando, nel Giudice della propria di Alberto Boatto te de La défense de l'infini, fram- — che in una loro effettiva implica- filo argomentativo della narrazione causa, finisce per schierare Carlo menti a firma di Louis Aragon. zione con il reale. a favore di un suo sviluppo più ra- V nientemeno che contro Federico Ricco dunque di un dono ma Simile nell'impianto e negli artifi- pido e lineare, la Piloto di Castri Barbarossa, là dove il testo spa- Louis ARAGON (attribuito a), Le egualmente di una privazione: è ci narrativi a quella di tanti suoi mostra di privilegiare l'aspetto gnolo ("sucedió el caso referido con d'Irène, ES, Milano 1995, questa la condizione in cui il poeta predecessori e contemporanei, la istintivo che preme dietro alla scrit- en Fez, a tiempo que el César Car- ed. orig. 1928, trad. dal francese francese costruisce il suo scenario novellistica della Zayas se ne di- tura della Zayas cedendo a volte, los V... estaba sobre Tunez contra di Adriano Spatola, pp. 88, hit erotico, che gli è fornito dalla pro- stanzia tuttavia in ragione di un at- è vero, al fascino di un rifacimento Barbarroja") allude ovviamente 16.000. vincia, insulsa, prevedibile e grigia, teggiamento concreto, quasi auto- in chiave moderna, ma attenta non all'imperatore medievale, ma almeno in superficie. A causa di un biografico, nei confronti della ma- sempre, se non alla lettera esatta al corsaro infestante, nel Cinque- In un capitolo de Le con d'Irène, disastro finanziario e di una terri- teria narrata. Per cui l'eterno gioco del testo spagnolo, al ritmo profon- cento, le coste del Mediterraneo. a cui è forza attribuire l'imbaraz- bile storia d'amore, il protagonista dell'amore, che costituisce l'hu- si è rifugiato in un paesino della mus di tanti intrighi barocchi, è per Lorena. lei l'occasione di indicare e sottoli- Dopo questo attacco più che neare la differenza di comporta- normale, cominciano a spostarsi menti fra uomini e donne, un prete- all'unisono la situazione narrativa sto per stabilire complicità con e lo stile sorprendentemente mobi- quello che si indovina essere un le di Aragon. Accanto a brani di pubblico aristocratico e preferibil- "scrittura automatica", che è la mente femminile. C'era una volta grande novità degli anni venti e Credo che sia proprio questo l'amara delusione degli anni suc- circuito fra autrice, eroine e lettrici, cessivi, e a convincenti estensioni fra donne narranti e donne narrate il Sud• della prosa di Maldoror, incontria- a disegnare il tanto dibattuto fem- mo una stupefacente franche de vie minismo di Maria de Zayas, femmi- composta da uno Zola passato at- nismo che, comunque lo si voglia traverso le file del surrealismo. osservare, non arriva mai a sovver- Narrativamente, lo spostamento tire il rigido sistema di ruoli e istitu- riguarda il possesso dell'erotismo, zioni patriarcali in cui si iscriveva la la sua pratica. Tranne la beffarda società seicentesca, ma si attesta i Meridiani polluzione iniziale, provocata qua- piuttosto ai livelli di una sua inter- si senza intervento esterno, e meno pretazione in chiave di differenza, che mai da una donna, il protago- laddove la donna cessa di essere nista viene di continuo escluso un tramite, una proiezione lettera- dall'esercizio dell'eros. L'erotismo ria, per vivere in prima persona ge- è consegnato (spostato) nelle mani losie, passioni, perfino erotici coin- e nei corpi degli altri. volgimenti. Dapprima, dei frequentatori di Per arrivare a questo, la Zayas uno squallido postribolo, spiati dal finisce per spostare impercettibil- protagonista attraverso gli spionci- mente l'asse attorno a cui ruotava ni compiacenti e troppo adoperati la novella d'ispirazione italiana e della sua camera temporanea. In- per eluderne i persistenti filtri reto- discrezione voyeuristica, con cui rici, in ragione di una tecnica varia- Aragon esaurisce, con abilità del ta e composita, dove il ricorso ad resto, i clichés di un racconto proi- artifici canonici (il travestimento, bito. Se no, come si fa a venderlo l'agnizione, la descrizione di luo- sottobanco? ghi e persone) si mescola a quegli Poi la storia esplode e con essa effetti magici e soprannaturali che, esplode la campagna francese. La più che confermare il supposto ro- situazione è di un uomo dentro un manticismo della scrittrice, denun- cascinale, in mezzo alle donne, ai ciano piuttosto la sua abilità nello garzoni, alle serve, ai duri lavori scorciare, annodare, ricomporre dei campi. Un uomo pieno di for- .frammenti di storie tanto quotidia- za fisica, di desideri, di umori. Ma ne quanto, a volte, incredibili e av- questo uomo è un paralitico, a venturose. causa di un'infezione da sifilide, e Strettamente legata al modello non può più nemmeno parlare. cervantino, la scrittura della Zayas Tuttavia la situazione viene del sembra insomma aggirarne i po- tutto capovolta. L'uomo è conten- stulati di verosimiglianza, parteci- Finalmente nei Meridiani to del suo stato; gode sfrontata- pando da un lato alle aspettative il- mente dell'erotismo a cui sfronta- lusorie, alla fuga dalla realtà pro- i romanzi di un grande narratore tamente attorno a lui si abbando- pria del tardo barocco, e aprendo nano gli uomini e le donne del ca- dall'altro l'arte del "novellare" a del Novecento americano. scinale, le stesse donne del suo una più vasta fruizione, a uno stile sangue. che ammonisse ma ai tempo stes- A cura di . Ma l'eros non è soltanto uno so avvincesse e in cui lo stesso spettacolo che viene contemplato, concetto di esemplarità, ancora assorbito, esaltato dai sensi di un così gravido in Cervantes di riso- Al N uomo paralizzato. Esiste una sel- nanze morali, diventasse attenzio- O DADO R f vaggia forza sotterranea che conse- ne al privato, a un'intimità in cui tut- gna trionfalmente l'erotismo alla ti — e soprattutto le donne — po- donna, alla figlia e poi alla figlia tessero riconoscersi. della figlia dell'uomo che resta Questa tendenza a volgere il ge- do, comunicativo e intimamente Sviste che non rendono il giusto zante definizione di "confessio- sempre al centro della grande casa. nere verso una letteratura di con- femminile che lo genera. onore all'importanza dell'edizione ne", il protagonista confessa ap- E molto probabile che scambia- sumo e a ritagliarne le pretese stili- Peccato solo che uno sguardo einaudiana, e anzi parrebbero di- punto due cose: una mancanza e mo l'aspetto clandestino delle cose stiche sui criteri di una più imme- volutamente frettoloso alla biblio- mostrare come, quando il nuovo una dote. Non possiede il linguag- e dei libri per quello segreto. Non- diata funzionalità e comprensione grafia critica sulla Zayas abbia dis- avanza, scemi l'attenzione verso i gio pratico dell'erotismo, incapace dimeno questo libro, di cui in mo- lo si può scorgere nella cura che la suaso la curatrice del volume dettagli: sia pure minimi, sia pure com'è di esprimersi mediante que- do contraddittorio Aragon esclu- Zayas dedica agli interni, ai dialo- dall'addentrarsi nel dibattito fem- storici. sta lingua che dischiude il dominio deva la sua paternità per proibirne ghi, a tutte quelle forme di comuni- minista già avviato da Alessandra del mondo fisico, materiale dei poi la pubblicazione, nasconde cazione (biglietti, messaggi, sere- Melloni (Il sistema narrativo di corpi. All'opposto, è signore qualcosa. Il segreto forse dello nate) che tanto da vicino richiama- Marta de Zayas, Quaderni ibero- dell'universo delle parole, dispone sfuggente poeta, cantore di molte- no il telefono delle odierne, intermi- americani, Torino 1976) ed Emilia del prodigioso valore metaforico plici sentimenti sempre immanca- nabili telenovelas. E che le novelle Mancuso (Marta de Zayas: una collegato con esse. Così negli istan- bilmente buoni, e di un amore uni- della Zayas contengano i germi di donna in difesa delle donne nella ti in cui, seduto al tavolino, conse- co e assoluto celebrato per centi- una narrativa di consumo (già Car- Spagna del Seicento, Il Ventaglio, gna la sua confessione alla materia- naia e centinaia di versi, ogni gior- melo Samonà le aveva accostate Roma 1980); peccato che non si lità della pagina, solo in quegli no meno distinguibili gli uni dagli ai romanzi d'appendice), che, in- sia soffermata a confrontare la sua istanti la donna amata appare, si altri e ogni giorno sempre più su- somma, nonostante la ridondanza versione italiana della raccolta con muove silenziosa nella stanza, re- perflui. REGIONE PIEMONTE ASSESSORATO CULTURA E ISTRUZIONE

MUSEO REGIONALE DI SCIENZE NATURALI

TORINO-12 APRILE • 20 DICEMBRE 1995 TORI N o - 2 2 APRI LE • 15 OTTOBRE

'95 V

MERCOLEDÌ' ORE 17.30 H 12 APR. • COME CONVINCERE PARLANDO DI EVOLUZIONE < PIETRO OMODEO Università degli Studi di Siena 06 26 APR. I I 1 VERTEBRATI DEL VILLAERANCHIANO IN PIEMONTE E LE COLLEZIONI DEL MUSEO DI TORINO FRANCA CAMPANINO D 5 Museo Regionale di Scienze Naturati di Torino s I IL MUSEO DI STORIA NATURALE: FERROV/E IDENTITÀ F. RUOLI SCIENTIFICI DI * SANGEMINI UN'ATTUALISSIMA ANI ICA ISTITUZIONE LUIGI CAGNOLARO Musco Civico di Storia Naturale di Milano I bienne I UOMO E INSETTI: STORIA DI UN RAPPORTO AFFASCINANTE m A MAURO DACCORDI HA EMC h Musco Regionale di Scienze Naturali di Torino N I IA VEGETAZIONE IN PIEMONTE HI FRANCO MONTACCHINI Università degli Studi di Torino Z < tì HH •UHI HHHflH 06 27 SET. • BIOGEOGRAFIA, BIODIVERS1TA E ORE 1 7.30 ROSANNA PIERVITTORI < RISORSE AMBIENTAI.! UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO MARIO ZUNINO U IL PIONIERISMO NEI LICHENI D Università degli Studi di Palermo 73 BENEDETTO LANZA ORE 7.30 11 OTT. • QUALITÀ AMBIENTATE DEI FIUMI PIEMONTESI UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FIRENZE LA RIPRODUZIONE NEGLI ANFIBI GUIDO BADINO 31 Università degli Studi di Torino SÌAGGÌHI ORE 1 7.30 LEOPOLDO GARCIA SANCHO UNIVERSITÀ COMPLUTENSE DI MADRID £ 25 OTT • MICROLEPIDOTTERI: 1 LICHENI DELL'ANTARDIDE LE PIÙ PICCOLE, MA NON SEMPRE. TRA LE FARFALLE I UMBERTO PARENTI Università degli Studi di Torino a 14 GIUGNO j ORE I 7 .30 w 8 NOV. • GLI AMIANTI E L'AMBIENTE DIBATTITO GIOVANNI FERRARIS N Università degli Studi di Torino LE SCIENZE NATURALI E LA SCUOLA COORDINATORE GIANFRANCO GHIARA 22 NOV. • TEMPO GEOLOGICO Pili ANTICO UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SIENA Z ROSALINO SACCHI Università degli Studi di Torino 6 SETTEMBRE w FRANCO ANDREONE ORE 17.30 HH 6 D1C. • PRESENTAZIONE DELIA MONOGRAFIA: MUSEO REGIONALE THE NON MARINE MOLLVSCS OF THE MAI TESE 1SIANDSDI SCIENZE NATURALI DI TORINO CONSERVAZIONE E SALVAGUARDIA SANDRO RUFFO DEGLI ANFIBI Museo Civico di Storia Naturale dì Verona i u I 9 SETTEMBRE • FAUNA MALACOLOGICA FOSSILE E RECENTE DELLE C/3 o ORE 17.30 PAOLO MODENESI ISOLE MALTESI E SUO SIGNIFICATO BIOCEOGRAFICO ;; UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI GENOVA FOLCO GIUSTI ASPETTI ECOFISIOLOGICI w NEI LICHENI DEI DESERTI CALDI Università degli Studi di Siena W A OTTOBRE 20 DIC. • I MINERAI.], MEMORIA STORICA DEI.IA TERRA 06 ALAIN DUBOIS ORE 17.30 ROBERTO COMPAGNONI MUSEO NAZIONALE H-1 DI STORIA NATURALE DI PARIGI Università degli Studi di Torino IBRIDAZIONE E SISTEMATICA NEGLI ANFIBI

PRESSO LA SALA GIOÌ JTTI DEI. CENTRO I 8 OTTOBRE TORINO INCONTRA ORE I 7 .30 VIA NINO COSTA, 8 DIBATTITO DOVE VA IL MUSEO? COORDINATORE ROBERTO ANTONETTO RAI TORINO CONFERENZE E DIBATTITI

CENTRO TORINO INCONTRA VIA NINO COSTA 8 - TORINO

M. CONFERENZE SALA GIOLITTI

SALA CAVOUR W

MUSEO REGIONALE DI SCIENZE NATURALI • TORINO VIA GIOLITTI 36 TEL (Oli) 432.3073 F«x (Oli) 432.3331

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PER INFORMAZIONI E COMUNICAZIONI TEL (Oli) 432.3073 FAX (Oli) 432.3331 M.R.S.N. - VIA GIOLITO, 36 -10123 TORINO ORARIO MOSTRA 9-19 TUTTI I GIORNI INFORMAZIONI 9 -23 VENERDÌ E SEGRETERIA CHIUSO LUNEDÌ TEL fOI I ) 432 3061 riNDIC•••El LIBRI DEL MESE F SETTEMBRE 1995 / - . N. 8, PAG. 17 Caparbio Rilke restituito a se stesso di Alberto Destro

RAINER MARIA RILKE, Poesie. I di una corrispondente melodia lin- Dell'apparato curato da Andrei- i loro non meno vertiginosi ma me- rata. La felicità creativa cede il (1895-1908), a cura di Giuliano guistica (come a suo tempo s'era na Lavagetto basterà dire che non no grandiosi inabissamenti orfici. passo al grande sforzo del comple- Baioni, commento di Andreina proposto Errante). Questo co- conosce esempi di eguale ampiez- Baioni non si lascia irretire dalla tamento del Malte, il lavoro in pro- Lavagetto, Einaudi-Gallimard, munque non va certo inteso come za e accuratezza in nessun'altra tentazione — che ha tenuto banco sa in cui si deposita l'esperienza Torino-Paris 1994, testo tedesco una rinuncia alla ricerca di soluzio- edizione, neppure tedesca. Oltre per decenni nella critica — della umana della "discesa nella mate- a fronte, pp. CXXXIII-1061, hit ni timbrico-ritmiche adeguate. Si alle indispensabili spiegazioni te- lettura "sapienziale" o "dottrina- ria" segnata dalla metropoli che 95.000. veda, per fare un solo esempio il stuali, esso offre per ciascuna ope- le" della parola rilkiana, la cui sto- nell'esaltante canto delle "cose" celeberrimo "attacco" del Cornet ra un'ampia informazione genetica ria viene invece ricostruita in una delle Nuove poesie per un momen- Pur mai assente in Italia dall'edi- "Reiten, reiten, reiten...", reso non e una rassegna dei passi dell'autore prospettiva rigorosamente storico- to era stata messa in ombra. Ma toria e dagli studi, Rilke attendeva con il tradizionale (e, certo, lessi- dai diari o, più, dall'epistolario re- letteraria. Si muove dal dato pri- appare probabile secondo Baioni da gran tempo una nuova, com- calmente corretto) "Cavalcare, ca- lativi a quell'opera, sì da proporne mario di una "sensualità elementa- che per Rilke "il romanzo sia stato plessiva edizione che lo propones- una prova così dura soprattutto se adeguatamente al pubblico ita- perché, dopo gli anni entusia- liano, rinnovando secondo criteri smanti dei Neue Gedichte, lo rende adeguati alla più recente filologia consapevole della sua fragilità e lo rilkiana quell'opera di mediazione confronta in maniera tragica con che Vincenzo Errante meritoria- l'impotenza. Il vero orrore, insom- mente, ma in termini oggi troppo ma,... è che la sua creatività si sia datati, aveva fatto nei lontani anni inaridita, proprio quando credeva trenta. Ora i volumi rilkiani della di essersi liberato dalla schiavitù "Biblioteca della Plèiade" di Ei- dell'ispirazione e di avere final- naudi-Gallimard, di cui qui si se- mente in mano lo strumento per gnala il primo (il secondo, con la scrivere all'infinito lavorando qual- restante produzione in versi è an- siasi materia". nunciato per l'autunno), si assu- Da questo punto riparte lo sfor- mono con piena autorevolezza il zo del poeta, che concepisce compito di rappresentare il Rilke (1912) il gran progetto delle Elegie italiano per i prossimi decenni. duinesi, al cui compimento, tutta- La pregevolissima veste editoria- via, si frapporranno dieci lunghi le purtroppo non indenne del tut- anni. E la svolta che le Duinesi se- to da refusi presenta in questo pri- gneranno rispetto alle Nuove poe- mo volume una scelta dalle Prime sie sarà radicale: non più l'orgo- poesie e Le poesie giovanili nella gliosa onnipotenza sulle cose che traduzione di Anna Maria Carpi, possono in ogni momento venire cui si deve anche la versione della trasmutate e consolidate nella poe- Canzone d'amore e morte dell'alfie- sia, ma l'attenzione per le cose vi- re Christoph Rilke, Il libro d'Ore ste "dalla parte dell'angelo", e cioè tradotto da Cesare Lievi, e II libro in una loro assolutezza rispetto delle immagini e le Nuove poesie all'uomo, ma anche in una loro tradotti da Giacomo Cacciapaglia. metafisica fuggevolezza. Si rompe Questa parte testuale (sempre pre- l'illusione eternante della poesia. sentata con l'originale a fronte) è "La sublime, elegiaca verità della accompagnata da un veramente poesia rilkiana è allora la consape- imponente apparato (circa 380 fit- volezza che il poeta non proviene te pagine) di cronologia, bibliogra- da qualche luogo dell'eterno e che fia, introduzioni, commenti e note la sua poesia altro non può essere di Andreina Lavagetto che guida il che il momento epifanico della fu- lettore passo passo nella complessa gacità...". Ma questa consapevo- vicenda rilkiana fornendo un aiuto lezza (che occupa tutta la parte ini- di grandissimo valore alla com- ziale delle Elegie) si rovescia nel prensione puntuale e approfondita paradossale "tuttavia" dell'accet- di testi sovente non facili. Questo tazione orfica di questo "esser primo volume si apre con una ric- qui" che è "meraviglioso" anche chissima introduzione complessiva nella sua eterna mutevolezza, nel di Giuliano Baioni su Rainer Maria suo trascorrere perenne, nel suo Rilke: la musica e la geometria. eterno fluire e morire. Il portavoce Il recensore confessa di trovarsi di questa nuova, esile ma salda feli- a malpartito di fronte a tanta ric- cità terrena diventa Orfeo, il dio chezza di cose meritevoli di discus- della metamorfosi (non a caso, tut- sione, da comprimere nello spazio tavia, dio-cantore). E Baioni rileva che il giornale può mettere a di- con felice insistenza come al com- sposizione. Né vuole, per allegge- pimento delle Elegie nel febbraio rire il suo compito, saltare qualche 1922 Rilke giunga solo dopo che, parte dell'impresa, come forse le valcare, cavalcare..." (che ritmica- sia un aiuto alla lettura, sia anche e re, assolutamente senz'occhi, che, all'inizio di quel mese, ha compo- traduzioni, che una pessima tradi- mente fa del tutto torto alla sfibra- forse soprattutto una rassegna del- per un suo primo istinto, non rie- sto di getto la prima serie dei So- zione italiana tenderebbe a sorvo- ta cadenza dell'originale), ma con la valutazione, sovente variante nel sce a vedere e a conoscere il mon- netti: sì che, rovesciando la corren- lare. Al contrario comincerà — sia un più adeguato, felice "Cavalca, tempo, che Rilke dette delle pro- do nella geometria delle sue forme, te cronologia ideale, occorrerà ri- pure in tutta brevità — proprio da cavalca, cavalca...". Si tratta di tra- prie opere, segnatamente le prime perché vuole goderlo e assimilarlo pensare il rapporto genetico tra le queste. duzioni pienamente autonome, nel e ancora immature. ciecamente, come possono fare so- due opere, che pare correre tra So- Le traduzioni sono di più mani, senso che al lettore cui l'originale L'introduzione di Baioni rico- lo un fiore o una pianta". La cifra netti e Elegie anziché, come comu- ma questo non crea alcuna diffi- sia precluso esse propongono un struisce sinteticamente l'arco dello cui più volte Baioni (ma anche lo nemente accettato, in direzione coltà, forse perché opportunamen- testo pregevole e leggibile, ma sviluppo rilkiano dalle prime, in- stesso Rilke) ricorre per definire contraria. Dopo il gran momento te ciascuno dei traduttori copre un danno il meglio di sé nel raffronto certe prove, al lento dispiegarsi nel questa passività di fronte all'irrom- creativo del febbraio 1922, la ricer- periodo o una fase creativa in sé e nel rinvio all'originale, di cui fa- quadro dell'impressionismo vien- pere delle sensazioni è quella della ca rilkiana accentua "un processo omogenea. O forse piuttosto per- cilitano la lettura. L'opzione che nese, ai tentativi di superamento "femminilità", cui corrisponde di astrazione sempre più rigoroso, ché all'opera della traduzione ha rende possibile tutto questo è del lirismo istintivo, facile e talora l'atteggiamento di attesa dell'"ispi- ma anche sempre più disperato", presieduto una comune volontà, quella di una fedeltà molto attenta, corrivo degli inizi in direzione di razione" che condiziona la scrittu- che appare la cifra degli ultimi an- che è sfociata in un "tono" condi- a costo anche di qualche legittima più maturi esiti, fino alla dura, "ca- ra e i suoi momenti eruttivi, ma an- ni di vita. viso: quello di una sapiente moder- durezza (pensiamo a certe acroba- parbia" opera degli anni parigini che le fasi intermedie di sterilità e Baioni è uomo di amori tenaci. Ci nità di scrittura, che non significa tiche sostantivizzazioni rilkiane, di assoggettamento al "mestiere" di vuoto. ha dato a distanza di vent'anni l'una forzata modernizzazione del detta- che il tedesco ancora accetta, ma letterario che porterà al capolavo- Da questa dipendenza Rilke si dall'altra due monografie su Kafka, to rilkiano, ma che evita, a un seco- che spesso l'italiano avverte con fa- ro delle Nuove poesie, e di qui poi, emancipa nel corso dell'esperienza che appartengono al meglio che la lo di distanza dalla stesura delle stidio: ed ecco qui, ad esempio, il superata questa fase, alla ricerca in parigina (e accanto a Rodin, Baioni ricerca mondiale abbia prodotto su primissime tra le òpere accolte, "Niebewegtes" di Der Marmor- toni spesso drammatici del "gran- giustamente mette a questo propo- quest'autore. Possiamo aspettare, mascherate storiche, allo stesso Karren dalle Nuove poesie reso con de stile" delle Elegie duinesi che sito in forte rilievo la funzione di dopo la fatica di questa edizione, modo che evita, di fronte all'esibi- "La Cosa sempre immota", con troveranno compimento solo Cézanne) grazie all'acquisizione di una "rivisitazione" rilkiana che non ta, scorrevolissima musicalità di soluzione apprezzabile, anche se, quando, in singolare coincidenza, un artigianato letterario da cui na- soffra dei limiti di spazio che una tutto il primo Rilke, il tentativo im- certo, meno "cantabile" dell'origi- si sarà data anche la stesura della sceranno le Nuove poesie. Ma si pur ricca introduzione inevitabil- possibile della ricreazione italiana nale).. prima parte dei Sonetti a Orfeo con tratta di un momento di breve du- mente deve rispettare? SETTEMBRE 1995 N. 8, PAG. 18 P^j iLe-ttccìse, H Bene e il Male secondo un laico di Sergio Quinzio

NORBERTO BOBBIO, Elogio del- ne\ ciò che è giusto è tale perché è Infatti, taglia la strada a ogni possi- che l'osservanza delle leggi date da camente, non lo è dal punto di vi- la mitezza e altri scritti morali, comandato da Dio, oppure Dio bile spiegazione del 'perché' sia Dio si fondasse, supponiamo nella sta della fede. È in definitiva la fe- Linea d'Ombra, Milano 1994, comanda ciò che è giusto (ma in bene, mentre proprio la seconda Bibbia ebraica, soprattutto sul ti- de a poter dire che "ormai solo un pp. 214, Lit 15.000. questo caso "il criterio del giusto e concezione è superficiale, raziona- more di terribili pene: non solo al- Dio ci può salvare", sebbeneflino- dell'ingiusto non è la volontà di listica, operando 'come se' ciò che lora non si credeva a eterne pene ra non ci abbia mai salvati: qui non "Vi confesso che sono esitante a Dio ma la sua natura che essendo è bene potesse essere ulteriormen- post mortem, ma i profeti mostra- si afferma una proposizione vera, entrare nella grande selva della di- per essenza buona non può co- te fondato" (Lezioni e conversazio- no di sapere molto bene che le di- ma, malgrado la forma, si esprime sputa filosofica sui rapporti tra fe- mandare che azioni buone"). A ni, Adelphi, 1982). sgrazie colpiscono il giusto a prefe- la radicalità del nostro bisogno di de e ragione. Non mi ritengo così Bobbio sembra proponibile sol- C'è poi un sensato argomento di renza dell'empio. Non è la paura salvezza e l'impossibilità che si dia sicuro da non rischiare di perder- tanto la seconda possibilità, e ne Bobbio che tuttavia, così com'è della pena, ma soprattutto l'auto- all'uomo una propria via per sal- mi e di far perdere coloro che vo- trae le conseguenze. Ma perché formulato, non mi pare soddisfa- rità assoluta della fonte dalla quale varsi. Non mi pare convincente lessero accompagnarmi nel mio neanche la domanda conclusiva: viaggio di esplorazione". Queste "Perché dovrebbe salvarci chi non parole appartengono alla terza e è responsabile delle nostre sventu- ultima parte dèi'Elogio della mi- re?". Perché farebbe così anche tezza, dedicata ai rapporti tra mo- La lista di Bobbio una madre per il figlio. rale e religione e alla presenza del Sono chiamato in causa — ed è male nella storia: quella parte cioè per me un onore — anche nell'ul- alla quale intendo dedicare queste Quali libri teniamo sullo scaffale preferito? Quali libri segnano la nostra vita? Che cosa timo saggio che conclude 0 libro mie riflessioni. Bobbio non è un ed è intitolato Gli dei che hanno "venerabile maestro", ma un uo- leggevano da giovani i nostri intellettuali e scrittori? Quali sono i libri di formazione fallito. Alcune domande sul proble- mo che patisce scandalo per l'in- di intere generazioni di lettori? Da questi interrogativi parte una serie di interviste, che ma del male. Non so se sia del tut- giustizia del mondo e soffre che "L'Indice" comincia oggi con Norberto Bobbio: "Libri della vita". Il testo che pubblichiamo to vero che, come scrive Bobbio, nessuna risposta possa placarla. È "gli uomini di ragione hanno sem- qualcosa di molto più serio di un nella pagina a fronte è una parte dell'incontro che il filosofo ha tenuto, per la nostra pre sospettato, se non addirittura "venerabile maestro", è un uomo rivista, al Salone del Libro il 19 maggio (con la partecipazione di Franco Ferraresi, apertamente professato, la possibi- consapevole della propria e comu- Margherita Hack, Beniamino Placido e Giuseppe Sergi). In quell'occasione, Bobbio ha rie- lità dell'errore, ammesso l'insuffi- ne impotenza di fronte a ciò che cienza del loro sapere senza l'aiuto veramente importa. sumato gli elenchi dei libri che leggeva ogni mese quand'era all'università. divino, e lasciata aperta la via alla Le questioni che propone Bob- Riproduciamo quello del dicembre 1928, steso su un foglietto del ricettario del padre. continua rivedibilità delle loro af- bio me lo fanno sentire molto me- fermazioni"; non so se sia del tutto no lontano dal vero credente di vero che "la fiducia nella ragione quanto senta la massima parte di Do-rr. PROF. COMM. LUIGI BOBBIO non è mai stata così assoluta come coloro che si professano tali. Que- Docente ». Untrer>It4 la fiducia nella Provvidenza divi- sto non è affatto un tentativo di an- Chirurgo Primario Ospedale Maggiore na". Forse l'orizzonte della "ragio- Via Moiitevocclilo, 1 - TORINO - Tel. <15-511 nessione. Bobbio è un "laico", ma ne" è rimasto a lungo non meno si- che osa anche nei confronti della K OtAAsd^U - curo e fisso di quello della "reli- ragione le stese radicali obiezioni y ws hjAu gione", e solo da poco sono diffusi che io, "credente", sento di dover dubbi in proposito. - /K iVlA^l) VvC. osare anche nei confronti della re- •e. ^wwo 0W Fondamentali mi sembrano le f i Nftc* ligione. 5 . 6-VoO- iìt-tJVVLlU- N r pagine in cui Bobbio distingue Per quanto "pessimista", come . 1 - (i v JLt. nettamente il "Male attivo", o col- T-vMj-vviArvvvJ - l'accusa di essere il vescovo di Co- pLrvw C pa, dal "Male passivo", o sofferen- mo Maggiolini, e pur vedendo che Ì & • fW^G" - za, per affermare decisamente che oggi "l'intero corso della nostra J). Zu y\- t Ùte-Z il secondo non può essere spiegato 51 Zu WvO- storia sembra minacciato di mor- U ìlibito- soltanto come effetto del primo. te", Bobbio vede "zone di luce di Anche se i cristiani parlano volen- 61- HWKI'-X- Po uT 03 Pvj vvj t CZoj cui non sarebbe giusto non tener tieri del peccato originale come /_. (y/vwuAL' conto", zone che io non vedo. Non wvftt-Wvt- t if causa di tutte le sofferenze del vedo, per esempio, né "l'abolizio- , GÌPVL - Za- v>'ft HL ^V/f* mondo, anche dei più spaventosi ne della schiavitù" né "la soppres- | . 1/tótAi - 'ifsiA-'jW" - \<- t-f/l - OpCxj^ disastri naturali, non posso dar torto a Bobbio. Le radici ebraiche sione in molti paesi dei supplizi". f, h OWO - Le forme sono evidentemente l di Freud lo hanno portato ad af- cambiate, ma non direi né che la fermare che la sofferenza è la cau- quantità complessiva è diminuita FVKA - sa della colpa, e non viceversa. E né che la coscienza con la quale | , ^mMU - forse le stesse radici, in ultima ana- rendiamo schiavi e infliggiamo Ju, grt-vtuvpl^w? < k- /t&VwU lisi religiose, spingono oggi Bob- supplizi sia meno colpevole di bio a fare affermazioni simili, che quella di ieri: anzi. /ftwJka- del resto non sarebbe affatto diffi- cile trovare nelle Sacre Scritture. Molto acutamente e con la sem- |K - dwvc - ' I ' HftAA'y^ì - plicità degli argomenti forti Bob- In esse trapela abbastanza spesSò, Tc/v-vtc t )Crvv* l bio confuta i tentativi di pervenire | -

"Thomas Mann, il mio scrittore politico" intervista di Beniamino Placido a Norberto Bobbio

Professor Bobbio, abbiamo letto che la sua biblioteca minima E che edizione era mai? della democrazia comprende anche Alexis de Tocqueville. Ma "Non ricordo. Qui mi devo fermare un momento. A scuola ci permetta il dubbio: questo scrittore ha fatto parte della sua allora si studiava soltanto il francese, fra l'altro in ginnasio e formazione fin da quando era un giovanetto o non sarà entrato non in liceo. Quando si arrivava all'università, bisognava co- adesso fra i suoi autori poiché c'è oggi una fioritura del suo minciare a studiare un po' d'inglese. Uno dei miei amici del pensiero? tempo era , che aveva imparato l'inglese fre- "Domanda pertinente. Ma che io sia un vecchio lettore di Toc- quentando, anziché il liceo classico dove si studiava il greco, il queville ho una prova irrefutabile. Quando ero studente avevo liceo moderno la cui 'modernità' consisteva nel fatto che, inve- preso l'abitudine di elencare in un taccuino (un ricettario di mio ce del greco, si studiava l'inglese. Che coltivasse sin dagli anni padre che era medico, inviato in omaggio da una ditta di medi- di università studi di letteratura inglese e americana è cosa no- cinali, la Pipérazine Midi) i libri che avevo letto nel mese. Vole- ta. Avendo saputo che io mi ero messo a studiare l'inglese per vo lasciare ai posteri un segno della mia capacità di leggere di conto mio, mi propose di leggere insieme alcuni classici. Per un tutto. Avevo già sin d'allora inventato il mio 'indice del mese'. certo periodo di tempo c'incontravamo a casa mia al mattino. Ebbene, nell'elenco del mese di gennaio 1929 (ero allora al mio Ci rifugiavamo, per restare indisturbati, nella camera di attesa secondo anno di giurisprudenza) compare tra i libri letti, e sono dei clienti di mio padre che faceva le sue visite al pomeriggio. una ventina, YAncien régime et la Révolution di Tocqueville. In- Lui era il maestro, io l'allievo. Leggeva, poi traduceva e com- credibile, ma è proprio così. Non ricordo chi me lo avesse sug- mentava. Era le poesie di Shelley ricordo benissimo L'allodola. gerito, forse il nostro mentore, Leone Ginzburg, e quale fosse La ricordo perché io cercai di farne una traduzione personale. l'occasione di questa lettura, ma è un fatto che il nome del cele- Come risulta dalla trascrizione fattane nello stesso ricettario bre autore della Démocratie en Amérique, che lessi molto più tar- qualche pagina dopo". di, compare nella lista dei libri letti da un giovane poco più che Lei non faceva anche letture meno nobili, come facciamo noi diciottenne. Ciò che mi stupisce oggi, non è tanto di aver compi- quando leggiamo per esempio la "Gazzetta dello sport" o qual- lato quella lista, ma di averla conservata, tanto che non mi è sta- che giallo? to difficile ritrovarla quando mi sono preoccupato di prepararmi "Vedo, un po' arrossendo, che nell'elenco compare un autore per l'esame di oggi". francese che piaceva molto agli innamorati, Paul Géraldy". Noi la conosciamo, professore, come un uomo virtuoso, ma Quello di Toi et moiì io vorrei sapere se lei ha mai praticato qualche vizio e in parti- "Sì proprio'lui. Ma non si tratta di Toi et moi, ma di altri due colare il vizio della lettura onnivora. Non ricordo chi ha detto titoli, Prelude e La guerre, madame". che la lettura nasce come vizio, nel senso che all'inizio deve as- Fra le sue lettere di studioso, fra i suoi libri di formazione, solutamente essere onnivora: soltanto se uno legge di tutto po- non c'è anche qualche romanzo? O qualche poesia? Qualche trà dopo diventare un lettore anche selettivo. Lei è stato, è an- testo non disciplinare che però l'abbia aiutata a capire la politi- cora un lettore onnivoro? ca quanto se non meglio di un testo scientifico? "La miglior prova che 0 vizio del lettore onnivoro l'ho avuto è "Non sono mai stato un grande lettore di romanzi. Ho letto proprio quest'ambizioso e, non ho difficoltà a dirlo, vanitoso, molto Balzac perché nella casa di campagna avevamo la Plèiade elenco dei libri del mese. Prendiamo la lista del mese di dicem- in cui i romanzi di Balzac occupano molti volumi, e naturalmen- bre 1928.1 libri che vi compaiono sono diciotto! Possibile? Non te i grandi romanzi dell'Ottocento, che erano allora letture ob- sono un po' troppi? Pensate che fra questi compare nientemeno bligate, mentre ora, mi pare, non lo sono più, da Stendhal a Flau- La chartreuse de Parme. Diciotto libri, tra cui la Certosa? Eppure bert, da Dostoevskij a Tolstoj. Il mio scrittore prediletto, che ho è scritto così. Per darvi un'idea della varietà di quelle letture e letto quasi interamente in diverse epoche della mia vita, è stato della tipica dispersione del lettore vorace, faccio qualche esem- Thomas Mann, che ho letto, per rispondere alla sua domanda, pio, di cui il primo a essere stupito a tanti anni di distanza sono anche come scrittore politico. Come dimenticare nella Montagna io. L'elenco comincia da un romanzo, forse il primo, di Giovan- incantata il famoso dialogo tra Settembrini e Naphta? e nell'ulti- ni Battista Angioletti, un autore che la maggior parte dei presen- ma pagina, l"addio a Giovanni Castorp, onesto Beniamino della ti in questa sala probabilmente non ha mai sentito nominare, ma vita'. E le ultime parole: 'Da questa festa mondiale della morte, che allora godeva di una certa notorietà, tanto da diventare mol- da questo malo delirio che incendia intorno a'noi la notte piovo- ti anni più tardi il direttore della rivista culturale della Rai, che sa, sorgerà un giorno l'amore?'. Del resto Mann è l'autore di un aveva per titolo 'L'approdo' e uscì per qualche anno. Il romanzo libro politico nonostante il titolo Considerazioni di un impolitico, era intitolato II giorno del giudizio. Se la memoria non m'ingan- che mi ha indotto, per la sua mentalità di grande conservatore, a na, Angioletti vinse con questo libro il Premio Bagutta, allora ". fondato. Proseguendo: un autore che non poteva non comparire Un'ultima domanda, professor Bobbio. Da giovani noi non era Benedetto Croce". sapevamo stare senza leggere, senza avere un libro in tasca. E Che cosa di Croce? ancora così, almeno per lei? "Due sono i titoli, addirittura: Elementi di politica e Teoria e "No, oggi no. Come lettore sono giunto a uno stato di quasi storia della storiografia". saturazione. Una volta ero io che sceglievo i libri. Ora sono i li- Ma è un librone! bri che scelgono me. Ogni giorno mi arrivano pacchi di libri, per "Credo di non aver bisogno di dire che i libri di Croce erano il posta, per corriere, portati a mano. Ne ho la casa piena. Non nostro pane quotidiano. Leggevamo le sue opere via via che ap- posso tenerli tutti. Anche perché sto al quinto piano. Un giorno parivano. Di passata ricordo che il 1928 fu l'anno in cui apparve un amico architetto vedendo tutti quegli scaffali ricolmi, coi vo- la Storia d'Italia dal 1870 al 1915 in cui, quando ormai il regime lumi in doppia fila, m'ha detto: 'Sta' attento, i libri pesano'. Leg- fascista era consolidato veniva esaltata l'età giolittiana. Di Croce go ancora molto, ma in modo disordinato. Troppi libri sul mio avevamo cominciato a fare la conoscenza in liceo, perché ci face- tavolo. Un capitolo qui, qualche pagina là. Non riesco più a leg- vano leggere il Breviario di estetica. Le opere di Croce credo di gere un libro per intero. Non leggo, sfoglio. Mi è già capitato di averle lette tutte, proprio tutte. Sono una sessantina di volumi. dire che, arrivato a una certa età, uno non legge né scrive vera- Dopo Croce c'è nell'elenco Shelley, le poesie di Shelley". mente: leggiucchia e scribacchia". |DEI LIBRI DEL MESE| SETTEMBRE 1995 N. 8, PAG. 20

peccato che manchi una bibliogra- fia generale separata. Particolar- Notizie dagli scavi Dal poeta al pubblico mente rilevante è la finezza con cui di Alessandro Fo l'autore si muove fra le complesse di Giorgio Patrizi questioni metodologiche riguar- danti il problema di fondo: coglie- MARIO CITRONI, Poesia e letto- 'dolore poi, nella produzione re davvero, e quasi unicamente GIOVANNI AQUILECCHIA, Nuove l'alto numero delle schede presen- ri in Roma antica. Forme della dell'esilio, confermerà quanto soli- sulla base dei testi, il delicato, eva- schede di italianistica, Saler- tate — diciotto, di varia ampiezza, comunicazione letteraria, La- do fosse il rapporto di Ovidio col nescente rapporto fra poeta, desti- no, Roma 1995, pp. 420, Lit con appendici — consente un iti- terza, Roma-Bari 1995, pp. 508, "suo" pubblico, e istituzionaliz- natario privilegiato, pubblico di- 62.000. nerario lungo e complesso tra pro- Lit 70.000. zerà nella letteratura europea un stante. blemi critici, storici e filologici di di- gesto a noi oggi familiare: l'appello In quest'ambito, una famosa Alla sua seconda raccolta di versa natura ma con alcune co- Una poesia di Montale o di Bau- al lettore. questione specifica è quella del- scritti sparsi su vari fatti e perso- stanti. Una prima costante è quella delaire si trovano più o meno "da Ma tu, lettore che davvero ami la l'amichevole ingiunzione di singoli naggi della letteratura italiana, Gio- che emerge fin in apertura di volu- sempre" racchiuse in un libro e af- poesia e i libri, non potrai fare a personaggi eminenti, ricordata da vanni Aquilecchia ripropone la mi- me, all'interno di una scheda dedi- fidate soprattutto alla lettura silen- meno di gradire il nuovo sapore Virgilio in calce a varie ecloghe e sura della scheda come spazio cata alla riflessione sui problemi di ziosa di un pubblico indetermina- assunto via via — nelle pagine di alle Georgiche-, iussa di Pollione, previlegiato per l'intervento critico: edizione di testi antichi a stampa: to, distante dall'autore. E un canto riflessione che si giova dello svilup- omerico? Un'ode di Pindaro o di po che questo tipo d'indagine me- Saffo? Un carme di Catullo? Soli- todologica ha avuto in Gran Breta- tamente si avverte, almeno in mo- gna, luogo da cui Aquilecchia — do confuso, che quanto a genesi, com'è noto, docente all'University fruizione e circolazione, le loro Ritrovare i classici, in alto College di Londra — invia le pre- condizioni dovessero essere diffe- di Gian Franco Gianotti senti "notizie dagli scavi". renti: ma quali, precisamente? In chiusura di tale intervento Il libro di Mario Citroni è frutto Aquilecchia richiama il filologo alla rebbe citare qualche titolo — per esempio la di una ricerca ormai quasi venten- EURIPIDE, Elena, a cura di Caterina Barone, recensione del maggior numero di nale. L'oggetto privilegiato è la Giunti, Firenze 1995, pp. 145, Lit 28.000. Giulietta di Luigi da Porto (1539) curata da esemplari rinvenibili di un'opera — poesia, dall'età arcaica a quella au- SOFOCLE, Filottete, a cura di Maria Belpo- Cesare De Marchi, o II Fauno di marmo di tutti, laddove il numero di essi sia gustea, con particolare riferimento ner, Giunti, Firenze 1995, pp. 116, Lit Nathaniel Hawthorne curato da Agostino esiguo — per la possibilità di rile- a Catullo, Virgilio, Orazio, Tibul- 28.000. Lombardo — per suscitare più di un interes- vare comunque differenze tali da lo, Properzio e Ovidio. Non man- se o di una curiosità. Ma restringendo l'at- caratterizzare ciascun esemplare e cano tuttavia né un quadro d'insie- In ogni biblioteca, dice Montale, "i classici tenzione all'area greco-latina — l'unica per da allestire uno scenario significati- me sulle condizioni generali della restano in alto, appena raggiungibili / con la cui ragioni di competenza mi permettano vo di varianti, correzioni, ripensa- menti. Questa osservazione non è vita letteraria, né specifici riferi- scala". Dislocazione che implica, sì, gerarchia d'uscire da formule generiche —, segnalo in- soltanto il frutto di un'ovvia pruden- menti a generi letterari diversi da nanzi tutto una peculiarità degna di nota an- di valori rispetto ai volumi che affollano gli za filologica ma anche l'esito quelli praticati da questi grandi che per gli addetti ai lavori: la presenza del classici (ad esempio il teatro o scaffali più bassi, ma che anche comporta dif- dell'attenzione alla ricostruzione testo originale a fronte, interamente ricom- l'oratoria). E così pure, in questa ficoltà d'accesso e meno frequente lettura. Ai della specificità storica di ogni te- sorta di ri-scrittura della storia let- rischi di lontananza e separatezza insiti in posto in base a revisione critica condotta dal sto uscito dalle cure di autore o teraria latina dal peculiare punto questa topografia verticale possono e devono singolo curatore. Veniamo alle due prime editore. Si considerino le schede di vista dei rapporti fra autore e ovviare adeguati strumenti di mediazione, opere in libreria, /'Elena di Euripide a cura di sul Molza commediografo per l'at- pubblico, trovano rapido ma ade- scale ben temprate che consentano l'ascesa Caterina Barone (docente di drammaturgia tribuzione degli Ingannati, oppure guato rilievo anche personalità ri- del lettore dal consumo istantaneo della antica nell'Ateneo di Trento) e il Filottete di quelle della serie aretiniana — de- maste escluse da quella rosa di stampa di breve durata alla familiarità con Sofocle a cura di Maria Belponer (studiosa di dicate alle rime, a un Ragionamen- eletti, come Ennio, Lucilio, Cice- testi capaci di superare le barriere del tempo narrativa antica e dei problemi di traduzione to apocrifo, ad Aretino lettore di Ariosto e alla collocazione dello rone o Lucrezio. Resta il rimpianto e riproporre intatta, generazione dopo gene- dalle lingue classiche). Entrambi i volumi che all'età imperiale siano dedicate scrittore toscano tra i poligrafi ve- razione, la rosa d'inquietanti interrogativi o presentano salda strumentazione filologica e solo rapide aperture. neziani di metà secolo — o ancora la sagacia di non banali risposte. Questo è lo non comune capacità di coniugare compren- Il lettore non specialista potrà in quelle concernenti Tasso, di cui spirito con cui si segnala la nascita dei "Clas- sione dell'antico e sensibilità moderna, sì da s'indaga la composizione dei dialo- un primo momento sentirsi attrat- rendere accessibile al lettore d'oggi due gran- to soprattutto dalla ricostruzione sici Giunti", una bella collana diretta da Lu- ghi e lo stile della prosa. Ciò che si di voci del teatro d'Atene. Voci grandi ma d'insieme. Dopo la letteratura na- cio Felici. I criteri informatori si muovono afferma in tutti questi interventi è la zionale d'età arcaica, rappresenta- sul terreno della "nobile divulgazione": at- nettamente distinte di cui ciascun volume sa capacità costante di trasformare ta dai grandi generi del teatro e tenta scelta di curatori specialisti, rigore cogliere, nel saggio introduttivo e nelle note l'annotazione critica o storico-cul- dell'epos, tra fine II e inizio I seco- d'informazione, massima leggibilità dei testi, che accompagnano la versione italiana, gli ac- turale in rilievo filologico da piegare lo a.C. si tende a una letteratura essenziale corredo di note, grande cura e centi particolari e il timbro inconfondibile: alla definizione del testo o all'illu- per pochi. H processo culmina con chiarezza nella veste grafica ed editoriale. Se nella tragedia di Sofocle la conquista di una strazione del processo compositi- la rivoluzione di Catullo e dei poe- matura e civile compassione sullo sfondò del vo. Così anche nei bel saggio com- si aggiunge un particolare non secondario, il parativo tra le fonti dei dialoghi tas- tae novi, segnata dall"'esaltazione, conflitto tra fredda ragion di stato ed eroica contenuto prezzo di vendita, l'insieme ha tut- siani e quelli bruniani che si chiude impetuosa e provocatoria, dei di- ti i requisiti per soddisfare esigenze di lettori sofferenza individuale; nel dramma di Euri- ritti del mondo individuale a tro- con il disegno di due cammini di- colti e promuovere effettivo accostamento a pide la serrata polemica contro l'assurdità di var riconoscimento e spazio auto- versi, verificati proprio nel rapporto ogni guerra, non offuscata dalla revisione in- nomo nella letteratura" e dalla buone letture di nuove fasce di pubblico. con gli auctores: per Tasso dal- nocentista del mito di Elena e dall'anomalia scommessa di "prospettare, per Spigolando nel catalogo, tra volumi usciti e l'eterodossia all'ortodossia (forse paratragica del lieto fine. mai pacificata, come vorrebbe in- una poesia che pure aspira all'ec- quanto è annunciato come imminente, baste- cellenza e all'immortalità, uno spa- vece Aquilecchia), per Bruno in zio di destinazione privato". senso inverso. Poi di nuovo ecco un allarga- Altra prospettiva dominante è mento dell'ambito di destinazione, studio analitico — da poesie che, non iniussa collegati con Varo, car- fedeltà a un taglio che rispecchia il quella della storia della cultura cin- con i grandi poeti augustei che, forse lise dall'ovvio della prassi mi innegabili a Gallo, irrealizzabili "prevalente carattere di ricerca in quecentesca, di cui Aquilecchia ri- pur muovendo per vari aspetti scolastica, ti appariranno come re- senza Mecenate e i suoi haud mol- fieri', pur se caratterizzato dalla costruisce alcuni scorci originali, dall'esperienza neoterica, tornano staurate, ora che sono a fuoco sul ila iussa. Si è spesso discusso sulle "sostanziale cristallizzazione... cri- attraverso sintesi in cui l'erudizione a guardare ai problemi della comu- loro autentico sfondo. E soprattut- effettive circostanze, la natura e i tica e bibliografica alle rispettive si esprime con grande precisione nità. Lavorando nell'ambiziosa to il caso di Catullo. Gli amici, i limiti di queste sollecitazioni. Se- date originarie di pubblicazione" ed essenzialità. Un esempio ne so- prospettiva di coinvolgere un pub- nemici, la stessa Lesbia, i carmi sul condo me siamo di fronte a un pre- dei singoli pezzi. Nel nuovo volume no gli appunti raccolti nell'ampio blico generale presente e futuro, dolore da lei provato per la morte ciso sistema, che potremmo defini- capitolo intitolato alla letteratura essi propongono un rinnovamento del passero: tutto si anima di vita e re "il presunto invito", individuato metoscopica cinque-seicentesca radicale dell'intero canone dei colore, se si riflette che questi com- da Virgilio per affrontare il passo — l'arte di interpretare i segni della "classici" e rifondano da capo una ponimenti furono poesia di cer- della dedica in modo elegante, fronte umana, che investe il campo letteratura d'interesse nazionale. chia. Gli amici e Lesbia ne furono personale ed efficace a un tempo. dell'anatomia come dell'iconogra- Con Virgilio bucolico e Orazio, la cioè i primi, iniziati destinatari: Profilando il carme come risposta fia — a partire dall'opera di Giovan destinazione generale viene ancora questa poesia intendeva ora festeg- a un impulso germogliato all'inter- Battista Della Porta. Un esempio raggiunta attraverso la mediazione giare ora additare allo sprezzo i no di una nobile amicizia lettera- ancora, importante per la messa a di un importante dedicatario-de- piccoli eventi e personaggi della vi- ria, Virgilio coinvolge il destinata- punto storico-filologica di una ne- stinatario privato. Con Ovidio si ta comune, indifferente all'istanza rio privilegiato più a fondo, nella bulosa testuale quanto mai aggro- completerà invece il processo, già di offrire al lettore esterno tutti i genesi stessa dell'opera. Il dedica- vigliata, è nella scheda dedicata al- rilevante nell'ultimo Properzio, di ragguagli per la piena comprensio- tario non si limita a "figurare" nel- le Pasquinate romane del Cinque- abolizione di questo intermedia- ne, e insieme volta a eternare tutto, la composizione, ma ne viene "at- cento: dove si disegna una realtà rio: nella sua produzione d'amore levando al cielo con versi giocosi tratto" direttamente al cuore e vi si significativamente ambigua per la per la prima volta è il pubblico ge- (Catullo 6,17). fissa in contiguità con l'autore, in voce di Pasquino, tollerata perché, nerico e sconosciuto della poesia a una cooperazione assai stretta, e mescolando vero e falso nella de- Il libro è un prezioso strumento nuncia del potere, finiva per lascia- divenire il destinatario privilegia- per la comprensione dei poeti clas- direi ineliminabile, dislocata alle to, l'interlocutore diretto, amiche- radici stesse di questo suo spicchio re sostanzialmente intatta l'autorità sici, grazie anche alla ricchezza de- del papa e della curia. vole e affezionato, dell'artista. Il gli indici e delle note, mentre è un di mondo. MATERIA • AUTORE TITOLO MATERIA H AUTORE TITOLO

Letteratura italiana II Claudio Lolli Nei sogni degli altri - Lorenzo Riberi (a cura di) La Germania allo specchio della storia Mauro Curradi Cera e oro Economia IX Thomas Mun Il tesoro dell'Inghilterra Maurizio Maggiani Il coraggio del pettirosso nel commercio estero Alberto Cadioli Letterati editori Giacomo Becattini, Sergio Vacca Prospettive degli studi di economia Alessandro Masi (a cura di) Ziz zag. Il romanzo futurista (a cura di) e politica industriale in Italia Federico De Roberto La paura Augusto Graziani La teoria monetaria Elisabetta Rasy Ritratti di signora della produzione Letterature straniere III Elizabeth von Arnim La memorabile vacanza Franco Reviglio Meno Stato più Mercato del barone Otto Cristiano Antonelli Economia dell'innovazione Miljenko Jergovic Le Marlboro di Sarajevo Alessandro Roncaglia, Il pensiero economico Raymond Jean Mademoiselle Bovary Paolo Sylos Labini Stefano Brugnolo La tradizione dell'umorismo nero Scienze X John D. Barrow Le origini dell'Universo Linguistica Roberta Lorenzetti Problemi di coerenza Giorgio Israel, Ana Millan Gasca Il mondo come gioco matematico Tullio De Mauro Capire le parole Jonathan Weiner Il becco del fringuello Tullio De Mauro (a cura di) Come parlano gli italiani Emilio Balletto Zoologia evolutiva Cinema IV Jean-Louis Leutrat Sentieri selvaggi di John Ford Filosofia XII Richard H. Popkin La storia dello scetticismo Paolo Vernaglione David Cronenberg Salvatore Natoli I nuovi pagani Teatro Umberto Artioli Il combattimento invisibile Vincenzo Vitiello Cristianesimo senza redenzione Roberto Alonge Ibsen Salute XIII Cai Jingfeng La dietetica cinese Musica Giovanni Piana Mondrian e la musica Pierre Huard, Ming Wong La medicina cinese Richard Middleton Studiare la popular music Giorgio Cosmacini, I vecchi e la cura Pierre Boulez Conversazioni sulla direzione Cristina Cenedella d'orchestra Amedeo Levorato, Renzo Rozzini, I costi della vecchiaia Bambini V Irina Korschunow Il drago di Piero Marco Trabucchi Tessa Potter Blob Psiche Bruno Norcio, Lorenzo Toresini Psichiatria e nazismo Guido Quarzo Sogno disegno matita di legno (a cura di) Architettura VI Antoni Gaudi Idee per l'architettura Erich Fromm L'arte di ascoltare Cristiano Tessari Baldassarre Peruzzi Viaggi e guide XTV Stefano Ardito Il Parco del Monte Bianco Carlos Marti Aris Le variazioni dell'identità AA.W. Sui sentieri dei partigiani Santino Langé, Barocco alpino AA.W. Guida alla Certosa di Monte Giuseppe Pacciarotti Benedetto e al Parco dell'Orsiera-Rocciavré Società Vili Ettore Masina L'arcivescovo deve morire Giampietro N. Berti Uriidea esagerata di libertà Manuel Vicent Mediterraneo Paolo di Lucia (a cura di) Nomografia Marc Cooper Sulle tracce di Che Guevara Giovanni Munari ìtinerantibus in toto orbe terrarum Storia Giorgio Caredda Governo e opposizione nell'Italia del dopoguerra Luis Sepulveda Patagonia Express

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L'inserto è a cura di: Riccardo Bellofiore (economia), Eliana Bouchard (bambini-ragazzi), Guido Castelnuovo (libri economici), Sara Cortellazzo (cinema, musica e teatro), Lidia De Federicis (letteratura), Franco Ferraresi (società), Anna Elisabetta Galeotti (fdosofia), Martino Lo Bue (scienze), Adalgisa Lugli (arte), Giuseppe Sergi (storia), Anna Viacava (psicologia, psicoanalisi). Coordinamento di Lidia De Federicis e Anna Elisabetta Galeotti, redazione di Camilla Valerti, disegni di Franco Matticchio. SETTEMBRE 1995 N. 8, PAG. 22/11 olvesoti narrano le loro vicende anonime trasversalmente inserito in tutti gli del sogno rivoluzionario, ma attra- del soldato di ventura Pascal e del- dove niente accade o evolve, per- ambienti, ufficiali e non, attento e verso il disincanto e la cifra prou- la sua donna, che furono — ai tem- Narrativa ché essi paiono sempre in precario partecipe, diventa l'osservatore stiana della nostalgia, emergono i pi della Santa Inquisizione — la re- equilibrio sul crinale della non ideale di un mondo stratificato e vivi contorni di una scomoda ve- mota scintilla di una scalpitante fa- CLAUDIO LOLLI, Nei sogni degli scelta. Timorosi di concedersi — complesso dove a poco a poco rità; e un approccio apparente- miglia di anarchici. In questo viag- altri, Marsilio, Venezia 1995, pp. giocando semmai schermaglie ero- montano il rifiuto degli stranieri mente non politico a temi terzo- gio nella fantasia e nella storia il 166, Lit 20.000. tiche per approcci che non attec- (sia pur ferengi, cioè cristiani ami- mondisti diventa, non banalmente, protagonista trova lo spazio per ce- chiscono — essi "si vorrebbero e ci) e la repressione poliziesca, un piccolo requiem per l'Africa. lebrare il ricongiungimento alla Nonostante il titolo, in questi non si hanno", nello Struggimento mentre intomo al vecchio Selassiè Anna Baggiani memoria del padre, il granitico for- racconti di Claudio Lolli non si in sordina d'una sofferenza mai si accendono vere e proprie lotte naio — cultore delle poesie di Un- parla affatto di sogni, né propri né gridata, cui Lolli dà voce armoniz- di successione. L'arrivo di una garetti — che gli raccontava la leg- altrui; piuttosto dell'assoluta inca- zandone le angosce con parole al- troupe che gira un film su Rim- genda del pettirosso e del suo co- pacità di averne. Sono infatti dei lusive e leggere, che ricordano baud diventa per Michele occasio- raggio, quello di saper trovare, nel- quarantenni, segnati da storie pa- quelle delle sue canzoni. ne di un pellegrinaggio ai luoghi MAURIZIO MAGGIANI, Il coraggio la vita, l'astuzia e la pazienza neces- rallele all'insegna del disincanto, i Francesco Roat dello scrittore e conferma e scelta del pettirosso, Feltrinelli, Milano sarie ad affrontare le angherie dei protagonisti che ci vengono pre- di omosessualità; mentre l'amicizia 1995, pp. 316, Lit 28.000. potenti. Saverio trova le motivazio- sentati nei sette scampoli narrativi con i Lij, affascinanti aristocratici ni per scavare fino in fondo al suo con cui è imbastito questo libro. Si parenti dell'imperatore, ma di Parte da lontano Saverio Pasca- passato remoto, accanto a Fatiha, dibattono uomini e donne presi educazione liberale americana, gli le, il narratore ricoverato in ospe- la spavalda combattente palestine- dalla stessa difficoltà ad abitare la MAURO CURRADI, Cera e oro, Se- permetterà di intuire quanto basta dale dopo un tuffo nelle acque di se che con lui dà vita a un nuovo, distanza tra le utopie pubbliche e stante, Ripatransone (Ap) 1995, pp. delle oscure trame intorno al pote- Alessandria d'Egitto alla ricerca possibile romanzo. Un viaggio nel- private d'una giovinezza ormai tra- 325, Lit 24.000. re. Costretto infine ad andarsene del "porto sepolto". La nostalgia è le ombre sconosciute che hanno scorsa e la disillusione d'una età alla morte del Negus, Michele sa alla base di questa caccia alle radici vissuto la Storia sulla propria oscu- adulta, forse solo anagraficamente Arrivato, dalla Svezia, all'Uni- che un vero distacco è impossibile: della memoria. Saverio è nato in ra pelle, un percorso epico che è tale, il cui unico sogno semmai si versità di Addis Abeba per inse- l'Africa lasciata alle spalle è imbal- esilio, ma la stirpe dei suoi avi con- anche — per Maggiani — una incupisce nell'incubo di non saper gnare italiano, il professore Serpe- samata nel cera e oro del titolo che duce a Carlomagno, briciola di ter- scommessa narrativa ben realizza- colmare il vuoto spalancatosi fra gna viene brutalmente messo di richiama, sì, un raffinato movi- ra arroccata sulle Alpi Apuane, in ta, soprattutto nel gioco d'incastri progetti di ieri e risultati di oggi. I fronte a una realtà coloniale italia- mento poetico settecentesco, ma un'Italia teatro di lotte secolari. temporali e nelle suggestioni di personaggi intercambiabili di Lol- na fino allora rimossa: siamo alla anche l'inutile pompa di un catto- Durante un pellegrinaggio nel de- un'Alessandria d'Egitto imbellet- li, tutti quanti debitamente nevro- fine del '68, ribellioni, censure, licesimo in violento contrasto con serto di Siwa, Saverio cerca la forza tata di esotici sentori e di magiche tici, delusi, persi dietro al rovello giochi diplomatici si intrecciano la desolante miseria del paese. Sen- per riagganciare le sue origini, at- atmosfere levantine. di un'inquietudine implosiva, ci nella vita di tutti i giorni e Michele, za alcuna retorica, neppure quella traverso la dolorosa, favolosa storia Sergio Pent

le aspirazioni e iprogetti di una "civiltà delle lettere". zione s'impone fin dalla prima lettura: se l'autore sa Editori e futuristi I capitoli più originali della ricerca riguardano le vi- distaccarsi con felice noncuranza dai canoni del nuo- cende del secondo dopoguerra: segnaliamo in parti- vo credo futurista, i risultati appaiono decisamente colare le dettagliate ricostruzioni della nascita della migliori. Vanno in questa direzione Soffici, compa- ALBERTO CADIOLI, Letterati editori, Il Saggiatore, "Bur" e del Saggiatore. La collezione "Centopagine", gno di strada del primo futurismo, con la sua visione Milano 1995, pp. 224, Lit 29.000. diretta da Calvino sarebbe stata l'ultimo episodio di fresca e nuova del paesaggio, i fratelli Ginanni Cor- "militanza letteraria". radini alias Corra, con la creazione di un bizzarro "Smetti di fare il giornalista, mestiere incompatibi- Alberto Papuzzi personaggio a metà tra il medium e il clown, e Gin- le con quello dello scrittore", si legge in una lettera di na, che di clowns popola tutti i suoi racconti: la logi- , degli anni cinquanta, citata in questo Zig zag. Il romanzo futurista, a cura di Alessandro ca clownesca è il lievito della sua arte. Piace anche saggio come prova delle difficoltà che s'interpongono Masi, Il Saggiatore, Milano 1995, pp. 618, Lit l'entusiasmo della scrittura di Conti, ed è persuasiva fra industria culturale e mondo letterario. In questo 38.000. la figura di Astra, creata da Benedetta. Chi non con- rapporto che cosa ha funzionato? E come è cambia- vince è invece Sanzin che esegue capriole e salti mor- to? Ecco gli interrogativi con cui si misura Alberto Procedendo a zig zag nell'eterogenea narrativa fu- tali su ovvietà del "Maestro" quali "lottare è vivere", Cadioli, già autore Je/Z'Industria del romanzo turista, Alessandro Masi ha scelto e assemblato otto e meno che mai Spiridigliozzi, autore di un farragi- (1981) e La narrativa consumata (1987). Lo studio testi: Arlecchino di Ardengo Soffici, Sam Dunn è noso romanzo accessoriato di dinamo, autostrade so- rivisita figure di letterati e stagioni editoriali. Il pri- morto di Bruno Corra, Imbottigliature di Primo lari e un tale che scopre la "vera vita" andando, guar- mo Novecento rivive nella collaborazione fra Papini Conti, Le locomotive con le calze di Arnaldo Gin- da caso, in Etiopia. A parte bisogna considerare il e Prezzolini e nel lavoro svolto da Renato Serra. De- na, Astra e il sottomarino di Benedetta, San France- sempreverde Marinetti che, pur ingessato nella divi- gli anni fra le due guerre Cadioli mette a fuoco la più sco in aeroplano di Fernando Spiridigliozzi, Infinito sa di Accademico, trova ancora il modo di stordirci volte discussa èsperienza che vide protagonisti Alber- di Bruno G. Sanzin, L'aeropoema del Golfo della con le sue temibili raffiche di immagini. to Carrocci, Alessandro Bonsanti, la rivista "Solaria", Spezia di Filippo Tommaso Marinetti. Una constata- Maria Vittoria Vittori

FEDERICO DE ROBERTO, La paura, macello europeo che fu la prima mineo e sanguinoso, chiude il cer- ELISABETTA RASY, Ritratti di si- zione costante per il corpo delle e/o, Roma 1995, pp. 60, Lit 5.000. guerra mondiale. E proprio con chio di una violenza senza senso e gnora. Tre storie di fine secolo, tre ragazze e il loro accostarsi rassegnazione di animali al macel- senza scampo. Pubblicate per la Rizzoli, Milano 1995, pp. 222, Lit all'amore e al sesso. Grazia, che as- Una costa di monte pietrosa e lo, all'ordine del superiore, uno prima volta in "La fiera letteraria" 28.000. siste al parto della madre, ne rileg- scavata dalle trincee antiaustria- dopo l'altro i soldati affrontano il del 31 luglio 1927, queste poche ge l'affanno e il dolore come che, un posto di guardia scoperto tiro nemico e cadono. Fino a che pagine di De Roberto, dure e pie- Tre brevi biografie romanzate l'espiazione dolorosa del peccato e che si raggiunge solo esponendosi uno di loro si rifiuta, spezzando trose come la montagna e le sue per tre donne che fra XIX e XX sceglierà in seguito, lei brutta e alla vista dei nemici in agguato. così violentemente la catena trincee, sono un piccolo capolavo- secolo scelsero l'avventura lettera- quasi nana, amori frettolosi e clan- Improvvisamente, in un'alba fred- dell'ubbidienza militare e risve- ro di essenzialità, una scheggia che ria, Grazia Deledda, Ada Negri e destini con giovani del luogo e un da, le truppe austriache rompono gliando nel tenente dubbioso e colpisce nel profondo e scava nella Matilde Serao, delle quali la Rasy innamoramento non corrisposto quella tregua non dichiarata fra le scoraggiato 0 sentimento della di- zona d'ombra più oscura, là dove rievoca con particolare attenzione per il giornalista Stanis Manca, pri- due parti che aveva permesso una sciplina e lo sdegno per quella ri- l'uomo incontra la propria morte. la giovinezza e le famiglie d'origi- ma di approdare a un tranquillo provvisoria convivenza pacifica, e bellione così palese: l'epilogo, ful- Cristina Lanfranco ne: l'ambiente sardo, chiuso e dif- matrimonio borghese. La giovane tirano senza sbagliare su ogni sol- fidente, dei Deledda ostili verso Ada Negri impara dalla madre a dato che tenta di raggiungere il po- l'ostinazione letteraria di Grazia e respingere gli uomini, mortifica il sto di sentinella. Morto dopo mor- alla ricerca costante di un marito proprio corpo e urla di terrore alle to si fa chiaro per i soldati del plo- RINALDO FABRIS per le figlie, non ricche e non belle; prime mestruazioni. Matilde Se- tone e per il loro tenente che il bre- i pochi metri quadri della portine- rao, dal corpo pesante e inelegan- ve percorso verso la postazione è ria della casa lodigiana dove Ada te, dalla risata che echeggia per le un tiro a segno che non lascia LA TRADIZIONE Negri adolescente vive in ristret- redazioni giornalistiche di Napoli scampo. La paura si fa largo rapi- tezze con la madre e dove impara il e poi di Roma, impone agli uomini dissima fra tutti i soldati, uomini e PAOLINA rancore verso chi possiede e la che incrociano la sua strada una tratta da serva; e la Napoli in cui la femminilità sgraziata ma vitalissi- ragazzi che parlano tutti i dialetti Pseudoepigrafia e canonicità nell'epistolario paolino d'Italia, piega loro le gambe, stroz- famiglia Serao, sospesa fra presun- ma. La fisicità delle tre figure sem- bra costituirsi come elemento cen- za le voci e il respiro. Il brevissimo «La Bibbia nella storia» pp. 296 - L. 36.000 te remote origini patrizie e l'in- magistrale racconto di De Roberto combere della miseria, cresce una trale del libro e nell'insieme dà il si concentra, con attenzione chi- Matilde avida di sapere e di cultu- quadro di tre diverse femminilità, rurgica, su questo incontro con la ra, ma anche di ricchezza, di belle tre diversi modi di affermarsi nel paura che annienta quando la mor- frequentazioni, di riscatto sociale. mondo degli uomini, vivendo den- tro a un corpo di donna. te si fa certa, sull'assurdità di una VIA N0SADELLA 6 fFoTTTT " V ' A lTEL . 051/306811 Circola nelle pagine della Rasy una carneficina specchio del grande 40123 - BOLOGNA YIRTnTllTTEDIZIONI l FAX 051/341706 sorta di carnalità soffusa, l'atten- Cristina Lanfranco DEH0NIANE BOLOGNA SETTEMBRE 1995 N 8, PAG. 23/111

ELIZABETH VON ARNIM, La memo- quali si annida l'emancipazione bontà dei cattivi, l'importanza del- rabile vacanza del barone Otto, femminile; l'immorale vita da cam- le debolezze umane, la relatività Bollati Boringhieri, Torino 1995, peggio, che livella ogni distinzione degli oggetti e dei gesti. Ivo il co- 7'un ed. orig. 1909, trad. dall'inglese di di classe. L'ironia e il divertimento munista da Sarajevo raccomanda Luisa Balacco, pp. 247, Lit 26.000. sono garantiti dalla goffaggine e al figlio a Zagabria di non insultare Bibbia ebraica ingenuità del barone, dalla scrittu- mai nessuno "per quel che ci sta a cura di Rav Dario Disegni Bettina von Arnim (1785-1859) ra che procede per opposizioni capitando"; Musa il perfido vojvo- era sorella dello scrittore tedesco dialettiche e dal ricorso, come già da lancia granate su Zenica senza rvntDDm min ^Din n^Dn Clemens Brentano, sposa del poe- nel romanzo-film, a quei cliché che togliere la sicura; Senka, moglie fe- ta e romanziere Ludvig Joachim riguardano la caratterizzazione dei lice e fedele, è sicura che la foto di Pentateuco e Haftaroth von Arnim (1781-1831), amica di vari popoli. donna nel portafoglio del marito Per la prima volta in libreria Goethe e anima a Berlino di un vi- Carmen Concilio morto l'hanno messa "quei porci la Bibbia in ebraico vace salotto letterario. Con lo della Brigata". La Storia, con la es- con traduzione italiana a fronte pseudonimo di Elizabeth, Mary se maiuscola, è morta a Sarajevo. Annette Beauchamp, nata in Au- Miljenko Jergovic, ventinove anni, stralia nel 1866, sposa nel 1889 di scrive storie, bellissime, per so- Editrice La Giuntina - Via Ricasoli 26, Firenze un conte von Arnim, di Bettina MILJENKO JERGOVIC, Le Marlboro pravviversi. eredita lo spirito letterario. Come di Sarajevo, Quodlibet, Macerata Matteo Moder lei vanta amicizie illustri: cugina di 1995, ed. orig. 1994, trad. dal croa- che tratta della situazione degli im- leggendo il romanzo di Flaubert e Katherine Mansfield, amica di to diLjiljana Avirovic, pp. 137, Lit migrati nel Sud della Francia, a si rechi dallo scrittore per chieder- Forster, sposa in seconde nozze il 16.000. L'Attacbée (1993), dove affronta gli delle spiegazioni. Raymond fratello di Bertrand Russell, prima vari aspetti della condizione fem- Jean si è divertito a mescolare fin- di partire per l'America dove muo- Un ragazzo, la prima volta in un RAYMOND JEAN, Mademoiselle minile. Negli ultimi anni si è orien- zione e realtà, moltiplicando con re nel 1941. Autrice del romanzo rifugio, si domanda se le granate Bovary, Biblioteca del Vascello, tato verso un tipo di scrittura più grande abilità le allusioni alla vita e da cui è stato tratto l'omonimo e risparmieranno auto e casa. Le ri- Roma 1995, ed. orig. 1991, trad. dal leggera, deliberatamente cinema- alle opere di Flaubert. L'incontro spiritoso film Un incantevole aprile trova illese, ma scomparse, perché francese di Emilia Gut, pp. 115, Lit tografica, come in Un fantasme de di Berthe e Flaubert si svolge a (1991), Elizabeth non perde qui la quell'auto e quella casa non hanno 6.000. Bella B. Della vasta produzione di Croisset sotto gli occhi sorpresi e sua verve ironica e spassosa. A far- più significato. Nulla ha più un Raymond Jean la Biblioteca del un tantino complici della domesti- ne le spese è lo spocchioso e petu- senso dentro la guerra e tutto si ri- Raymond Jean ha esordito nel Vascello ha scelto di proporre al ca Félicifé, la protagonista di Un lante barone Otto col suo spirito duce a una valigia sempre pronta 1959 con un romanzo sul confor- pubblico italiano un breve raccon- cuore semplice. Superata la diffi- da integralista prussiano. Trasci- in cui infilare l'indispensabile. Che mismo americano negli anni del to particolarmente significativo denza iniziale, tra la giovane e il nato da una conoscente in una va- non è quello di prima. Chi ha visto maccartismo, Les ruines de New dell'ultimo periodo dello scrittore suo padre spirituale s'instaura una canza in Inghilterra da farsi in ca- bruciare la Biblioteca universitaria York, e, per più di trent'anni, non di Aix-en-Provence, Mademoiselle relazione piena di tenerezza e di ravan, il viziato e conservatore ba- di Sarajevo sa che il destino dei li- ha smesso di interessarsi ai grandi Bovary, che risale al 1991. Si tratta sensualità, che scombussola le abi- rone si trova a lucidar stivali, a tra- bri è la polvere, che un libro, come problemi del nostro tempo, che di questo. Alla fine di Madame Bo- tudini dell'eremita di Croisset. Ma- scinare cavalli riottosi, a lavare i ricordi, è un peso in più nella va- trovano spesso un'eco nei suoi ro- vary, dopo la morte di Charles, la demoiselle Bovary è una specie piatti, gomito a gomito addirittura ligia della fuga. Chi ha visto sa e manzi — pensiamo in particolare a piccola Berthe, come è noto, è affi- di favola, un gioco sulla relazione con un Lord, purtroppo un socia- non cerca spiegazioni logiche alla Le Village del 1966, dove evoca la data a una zia che la manda a lavo- tra uno scrittore e il suo personag- lista. I tre caravan, la lisa, la Elsa e folle idiozia che lo circonda. Piut- guerra del Vietnam, a Les Deux rare in un cotonificio. Raymond gio, un affettuoso omaggio a Flau- la Ailsa conducono il barone alla tosto riprende il suo tempo inse- Printemps (1971), dove mette in Jean immagina allora che Berthe bert di cui scopriamo numerosi lati scoperta di un nuovo mondo: le guendo, tra storie vere, false o ve- parallelo la Primavera di Praga e il all'età di vent'anni venga a cono- inediti. deplorevoli usanze inglesi, tra le rosimili, la lucidità dei folli, la maggio '68, a La Ligne 12 (1973), scenza del destino di sua madre Eranqoise Bonali Eiquet

Swift giunge ai surrealisti attraverso Baudelaire e Da Swift a Breton Lewis Carrol, de Quincey e Villiers, Poe e Lautréa- mont, Bloy e Mark Twain, per non ricordare che al- cuni nomi — Brugnolo ricostruisce le oscillazioni STEFANO BRUGNOLO, La tradizione dell'umorismo ideologiche dello humour noir: di volta in volta al nero, Bulzoni, Roma 1994, pp. 283, Lit 40.000. servizio del tradizionalismo o dell'illuminismo, dell'odio antiborghese o della critica all'umanitari- Punto di partenza di questo lavoro è quello hu- smo progressista, esso non si lascia definire univoca- mour noir, che Breton teorizzò ed esaltò ("valore mente, e attraverso intrecci tematici e "formazioni di ascendente tra tutti") ma rifiutò di definire. Per Bre- compromesso" sempre imprevedibili, disegna nella ton, tuttavia, un dato resta incontrovertibile: la va- letteratura moderna uno spazio ricco di contraddizio- lenza costantemente rivoluzionaria dello humour ni e suggestioni. E proprio la definizione di questo noir. È su questo dato che Stefano Brugnolo apporta spazio lo scQpo perseguito da La tradizione una serie di importanti precisazioni, che correggono dell'umorismo nero, attraverso una serie di analisi l'impostazione bretoniana. testuali esemplari per rigore e chiarezza. Attraverso una lunga serie di autori — che da Mariolina Bertini

a una concezione più globale della lare al processo di produzione), stica nell'età adulta, e sui rapporti gio Tecce segue una premessa di Linguistica rappresentazione del discorso), De Mauro contrappone un'imma- tra capacità di lettura e ascolto te- presentazione di Tullio De Mauro orientandosi quindi verso "una gine molto più ricca e complessa: levisivo. Dalla comprensione della sul LIP (come esplorazione siste- considerazione graduata dei pro- "Il movimento della ricezione si natura del linguaggio, in conclu- matica del "parlato parlato"), e ROBERTA LORENZETTI, Problemi cessi inferenziali", in cui anche la sviluppa... in modo simile a chi sione, "sorge un ammonimento di un'introduzione di Giovanni Nen- di coerenza, Printer, Bologna conoscenza del mondo gioca un saggia ed esplora gli appigli per sa- tolleranza, di rispetto, di sforzo di cioni, che mette in rilievo "la du- 1995, pp. 149, Lit 22.000. suo ruolo. I capitoli terzo e quarto lire su un albero o, in montagna, su comprensione dell'alterità e diver- plice e tenace vocazione dell'Italia: riguardano l'anafora, considerata una paretina... Così ci arrampi- sità delle lingue". alle differenze da un lato, all'unità In una prospettiva di psicologia anch'essa come esempio di infe- chiamo, per ipotesi, tentativi, ri- Carla Bazzanella dall'altro". Significativamente, il cognitiva, questo libro si concen- renza, e il focus, che vengono trat- torni, nuove partenze e il cammino lessico dell'italiano parlato risulta tra sui processi coinvolti nella tati rigorosamente all'interno di un di ciascuno è solo uno dei possibi- simile nei quattro centri indagati comprensione del discorso (inteso quadro cognitivista (vedi il rappor- li per arrivare più in alto". In que- (Milano, Firenze, Roma, Napoli), nel senso più ampio, sia scritto che to privilegiato con i modelli men- sto volume sono raccolti undici ed "è il 98,4% fatto di parole di ri- parlato). Si tratta di un fenomeno tali e la teoria dello scenario per la contributi apparsi negli ultimi tre Come parlano gli italiani, a cura di conosciuto e consolidato uso na- complesso, la cui riuscita e appa- soluzione delle anafore), in base al- anni. Le tematiche affrontate spa- Tullio De Mauro, La Nuova Italia, zionale comune". I brevi, molto rente "facilità" risultano straordi- le recenti ricerche sperimentali in ziano dalla variegata riflessione Firenze 1994, pp. 270, Lit 25.000. specifici articoli si distribuiscono narie, come sottolinea Stefania psicologia. filosofica di tradizione occidentale in quattro sezioni: la situazione so- Stame nella presentazione. In par- Carla Bazzanella sulla comprensione, alle origini del Nel numero di febbraio del 1994 ciolinguistica (Come si parla oggi ticolare, nel primo capitolo Loren- linguaggio e allo sviluppo filogene- delT'Tndice" era stato segnalato il in Italia)-, le condizioni di insegna- zetti presenta alcuni modelli relati- tico e ontogenetico, ai tratti perti- volume a cura di De Mauro e altri, mento e apprendimento dell'italia- vi alla comprensione: Haviland e nenti della comunicazione verba- Lessico di frequenza dell'italiano no lingua seconda (L'italiano degli Clark, Kintsch e van Dijk, John- le umana, alla pluralità delle lin- parlato (= LIP), pubblicato da stranieri)-, l'analisi del parlato (Pro- son-Laird. Nel secondo affronta la TULLIO DE MAURO, Capire le pa- gue, alle varie "adeguatezze" nella Etaslibri nel 1993. Nel libro che blemi teorici e metodologici nel- ricca tematica delle inferenze, di role, Laterza, Roma-Bari 1994, pp. traduttologia, alle intersezioni infor- qui segnaliamo si presentano 24 l'analisi del parlato)-, i caratteri cui discute i vari tipi, e su cui con- 174, Lit 18.000. matica-linguistica, all'attenzione agli interventi tenuti nel corso di due morfologici, lessicali e sintattici del fronta le due teorie del "minimali- aspetti non linguistici e pragmatici. convegni tenuti l'uno a Roma, l'al- corpus raccolto (Quale italiano smo" (concentrato sulla coesione Alla ' "visione ferroviaria" della Non mancano dati statistici ag- tro a Pavia per presentare appunto parlano gli italiani?). locale) e del "costruttivismo" (teso comprensione (intesa come specu- giornati sulla stratificazione scola- il LIP. A una prefazione di Gior- Carla Bazzanella SETTEMBRE 1 995 N. 8, PAG. 24/IV

Queste altre vennero coniate pro- dell'universo religioso e artistico di rioso mondo poetico di David si è data per sfuggire ai propri fan- prio in occasione della program- questo popolo Ford ha riproposto Cronenberg, regista canadese rive- tasmi. Lo spettatore, posto di fron- Cinema mazione parigina del film, opera alcune caratteristiche poetiche ed latosi al pubblico italiano intorno te a-tale tipo d'immagini, vede ro- che Jean-Luc Godard aveva inseri- estetiche, esprimendole nel "falso alla metà degli anni ottanta, in vesciarsi le sue coordinate di visio- JEAN-LOUIS LEUTRAT, Sentieri sel- to nella lista dei dieci migliori film raccordo", soluzione stilistica che coincidenza con l'uscita del film ne, ma soprattutto arriva alla per- vaggi di John Ford, Le Mani, Rec- sonori americani. L'analisi svolta rinvia alla lacerazione e alla cicatri- Videodrome. L'autore, ripercor- cezione dell'opera come di un og- co (Ge) 1995, pp. 93, Lit 18.000. sul film di Ford da Jean-Louis ce come segni più evidenti dell'in- rendo passo a passo la carriera del getto animato che coinvolge tutti Leutrat, esperto storico del we- contro tra culture differenti. cineasta, si sforza di dimostrare ai quanti i suoi sensi, fisici e psichici. "John Ford sapeva far ridere il stern e docente universitario a Pa- Umberto Mosca suoi lettori che Cronenberg non è Nel cinema di Cronenberg — pubblico, e sapeva farlo piangere; rigi, parte proprio dalla considera- solo un abile confezionatore di mentale, ma intriso di una forte la sola cosa che non sapeva fare è zione dell'universo fordiano come pellicole horror, ma anche un arti- dose di corporalità e visceralità — annoiarlo!". Queste parole di coerente sistema di segni. Pren- sta in grado di esprimere una per- non s'assiste a un'esposizione di Francois Truffaut, scritte in morte dendo spunto dai percorsi e dalle sonale idea del mondo. Ogni suo concetti, bensì alla presa d'atto di John Ford, quasi vent'anni do- soluzioni narrative, Leutrat si con- PAOLO VERNAGLIONE, David Cro- film si caratterizza infatti per un d'una determinata situazione: l'in- po l'uscita di Sentieri selvaggi, re- centra sulla dimensione del viag- nenberg, Edizioni Scientifiche Ita- profondo e vertiginoso sguardo civiltà della civiltà o l'immutabilità sero definitivamente giustizia gio, individuandone la struttura liane, Napoli 1995, pp. 163, Lit sulla realtà, sguardo che coglie della continua mutazione che subi- all'opera di un artista straordinario concentrica, la ciclicità dominante. 25.000. l'architettura instabile delle cose, sce l'Occidente. che lo stesso Truffaut un tempo Sottolinea l'affinità tra le popola- ben nascosta dietro l'apparenza Massimo Quaglia aveva definito "il più sopravvalu- zioni indigene Navajo e colui che Con questo libro Paolo Verna- del benessere quotidiano che la so- tato regista di secondo piano". chiamavano "grande soldato": glione cerca di far luce sul miste- cietà occidentale di fine millennio

Settembre. Inizia la nuova stagione cinematografi- sto è un uomo. I fratelli Taviani si sono invece ci- ca dopo il black out estivo — contrariamente ad altri mentati con Le affinità elettive, dal romanzo di paesi, come gli Stati Uniti, in cui nel periodo delle va- Goethe, ambientato in una luminosa Toscana, come canze si lanciano le maggiori novità. Scorrendo tra le già era accaduto per La notte di San Lorenzo e varie uscite annunciate o tra le opere in lavorazione, Good Morning Babilonia. Il regista di C'eravamo cerchiamo di stilare una breve guida sui film più si- tanto amati, Ettore Scola, ha realizzato dal Romanzo gnificativi che arriveranno nelle nostre sale, legati, di un giovane povero dell'ottocentesco Octave apparentati o ispirati al mondo letterario. Guardan- Teuillet un film liberamente ispirato al libro, inter- do alle opere presentate a Cannes segnaliamo innan- pretato da un Alberto Sordi che commissiona, per zitutto Serenata alla luna di Terence Davies (l'auto- una somma modesta, un omicidio a un neolaureato re; ricordiamo, di II lungo giorno finisce). Tratto da che non riesce a trovare un'occupazione. Comencini, un romanzo premio Pulitzer di John Kennedy Toole infine, ha diretto Va' dove ti porta il cuore, dal best- (edito da Trassinelli'), il film narra la difficile infanzia seller di Tamaro, con un cast forte di Virna Lisi, Mar- e adolescenza di un ragazzino figlio di una misera fa- gherita Buy e Massimo Ghini. miglia della Georgia negli anni quaranta. "Ho volu- Altre opere si soffermano invece sulle vicende di to mostrare il paradiso perduto di un adolescente", alcuni circoli letterari, come Carrington, biografia chiarisce l'autore, che in quest'opera non facile, tan- Paradisi perduti firmata da Christopher Hampton (sceneggiatore di to da richiedere un ascolto e partecipazione particola- Le relazioni pericolose di Stephen Frears) della pit- ri da parte dello spettatore, conferma le sue doti poe- di Sara Cortellazzo trice Dora Carrington (Emma Thompson), grande e tiche, evocative e l'intensità di un tocco raro nel di- vera artista all'interno del circolo di Bloomsbury, le- pingere il mondo degli umiliati e offesi. nioni che, con l'aiuto di Wenders, porterà sullo scher- gata sentimentalmente al poeta omosessuale Lytton Se volgiamo lo sguardo al cinema italiano possia- mo alcuni suoi racconti degli anni settanta presenta- Strachey. mo notare che un gran numero di autori, alcuni di ti in Quel bowling sul Tevere (Einaudi); La tregua, Attendiamo infine con grande curiosità e interesse grosso calibro, si ispirano a opere letterarie: Antonio- in gestazione da lungo tempo, è un impegno morale, l'adattamento, sicuramente personale, che Jane Cam- ni, Rosi, Taviani, Scola e Cristina Comencini, tra gli oltre che artistico, che Rosi ha preso con , pion (autrice di Un angelo alla mia tavola e Lezioni altri. Al di là delle nuvole è l'ultima fatica di Anto- autore del libro omonimo, seguito ideale di Se que- di piano) sta traendo da Ritratto di signora di James.

UMBERTO ARTIOLI, Il combatti- personaggi sono proiezioni delle ROBERTO ALONGE, Ibsen. L'opera troversa fortuna europea di cui fu mento invisibile. D'Annunzio tra potenze in lotta, che solidarizzano e la fortuna scenica, Le Lettere, Fi- oggetto. Ne emerge il profilo di un Musica romanzo e teatro, Laterza, Roma- o si contrappongono come fram- renze 1995, pp. 159, Lit 26.000. drammaturgo interamente otto- Bari 1995, pp. 254, Lit 35.000. menti di un'unica individualità. « centesco, che per primo riscatta il Allo stesso modo le ambientazioni Dopo lunghi anni di frequenta- dramma dal consumismo evasivo GIOVANNI PIANA, Mondrian e la Invisibile è il combattimento che dei drammi, e gli oggetti-emblemi, zioni con l'autore, e con il contesto alla francese, per farne un impe- musica, Guerini e Associati, Mila- ha luogo nella psiche, già a partire sono metafore simboliche degli circostante dello spettacolo tardo- gnativo spazio di riflessione criti- no 1995, pp. 120, Lit 18.000. dal Piacere, tra due modi di essere stati d'animo. ottocentesco, Roberto Alonge ca, attraverso la pratica della "di- dell'immaginario: spiritualmente Giuliana Olivero consegna a questo saggio i termini scussione" fra i personaggi, co- L'apertura di un problema della fecondo con esiti artistici, l'uno, fondamentali del caso Ibsen, illu- stretti ad analitiche disamine di sé musica introduce, all'interno di oscuro, carnale, trasudante sessua- minando il senso rivoluzionario e delle ragioni del proprio agire quella "metafisica" apparente- lità, l'altro. Questa divaricazione, e del suo teatro alla luce della con- negli ex salotti borghesi delle piè- mente astorica che informa il pro- in particolare l'assimilabilità del ces hien faites, poco prima che getto pittorico di Mondrian, un Freud, più drasticamente, li faccia elemento di inquietudine e di in- secondo aspetto ai connotati della Francesca Chiusaroli dimensione scenica, sono per Ar- Alfio Cortonesi stendere sul suo lettino. Dopo stabilità. Si può interpretare il neo- Storia, memoria e tioli fondamentali per capire origi- RURALIA esordi tardo-romantici, Ibsen sco- plasticismo come una sorta di conoscenza nell'Inghilterra pre il realismo e poi sposta il suo espressionismo rifiutato, l'abban- ne e sviluppo della teatralità dan- Economie e paesaggi del medievale inquieto obiettivo dagli spettri so- dono degli schemi curvilinei come nunziana. Se per il giovane D'An- medioevo italiano nunzio il teatro è il regno della de- 1995 - pp. 432 - L. 40.000 ciali ai mostri dell'inconscio, ma una sorta di rimozione attuata nei 1995 - pp. XVI+428 - L. 48.000 subisce ogni sorta di critica e di confronti delle forze del mondo gradazione, e la scenicità una for- Un itinerario nel suggestivo AA.VV. ma estetica minore, l'incontro con quadro di vita delle campagne fraintendimento, venendo accusa- della vita, la scelta a favore dell'or- italiane in un'epoca segnata La funzione dell'eroe to, di volta in volta, di oscurità, o togonalità come dettata dallo sfor- i maestri del neoplatonismo, da germanico: storicità, Plotino a Novalis (e non il pensie- dalla trasformazione profonda di scandalo. È Bernard Shaw uno zo di resistere alla caoticità del rea- dei rapporti di lavoro, dei pae- metafora, paradigma ro di Nietzsche), produrrà il rove- fra i primi a capirlo e ad apprez- le, alla tragicità e alla precarietà na- saggi, degli assetti di potere 1995 - pp. XIV+376 - L. 40.000 sciamento in positivo di quest'idea zarlo, finché si impadroniscono turale. Da questo punto di vista della sua opera i registi francesi e nessuna connessione sembrerebbe di teatro, che diventerà così il ma- Anna Esposito Ruggero Morresi gico spazio dove una collettività russi del naturalismo, attratti imporsi in modo più spontaneo di UN'ALTRA ROMA Argomentazione e dialettica dall'apparente determinismo delle quella che si stabilisce nei confron- celebra un rito iniziatico di cono- Ita logica hegeliana e scenza, e il corpo dell'attore, non Minoranze nazionali sue tesi, e i primi esponenti della ti dell'astrattismo dodecafonico di e comunità ebraiche tra "Nouvelle Rhétorique" nuova cultura simbolista, attenti a Schònberg, attraversato da una più impuro, sarà capace di riflette- 1995-pp. 132-L. 24.000 re i ritmi del cosmo. Questa meta- Medioevo e Rinascimento cogliere e valorizzare l'oltre oscuro medesima tensione tra l'elemento a cui rimandano i suoi testi. Il suc- espressivo e quello formalistico e morfosi si compie attraverso tutto 1995-pp. 348 -L. 40.000 Mario Negri l'arco della produzione dramma- L'intreccio fecondo di presenze cesso arriva tardi per lui, quando scaturito da un'analoga esigenza diverse in una città che viene La Messenia Micenea ha ormai varcato la soglia dei ses- ricostruttiva, da una richiesta di turgica dannunziana, lungo la qua- adeguandosi, non senza contrad- Guida archeologico-turistica le il modello è quello déH'Ich-dra- santanni, con un destino che lo ac- unità strutturale quale mai era sta- dizioni, al ruolo di capitale 1995-pp. 120-L. 30.000 ma (come tale, fra l'altro, anticipa- comuna, curiosamente, ad altro ta avanzata nella tradizione musi- tore dell'espressionismo), in cui, il CALAMO grande delle scene altrettanto osti- cale dell'Occidente. Senonché — nel combattimento fra anima e Via B. Telesio, 4/B - 00195 Roma co e controverso: Luigi Pirandello. corpo che agita lo spazio dell'io, i Tel.e Fax: 06/372.45.46 Marzia Pieri • N. 8, PAG. 25/IV SETTEMBRE 1 995 t^^olve^cLe-

RICHARD MIDDLETON, Studiare la Musica segnalazioni popular music, introd. di Franco ed ecco l'imprevisto — Mondrian Fabbri, Feltrinelli, Milano 1994, LIDIA BRAMANI, Composizione non pensa affatto a Schònberg. ed. orig. 1990, trad. dall'inglese di musicale. Colloquio con Azio Questi — afferma — "non è riu- Melinda Mele, pp. 416, Lit 85.000. Corghi, Jaca Book, Milano 1995, scito ad esprimere nella musica il pp. 87, Lit 12.000. nuovo spirito". A tanto sono giun- Da un lato è un libro da studiare ti invece il jazz, le forme più mo- solo essendovi obbligati, un tipico ORIO VERGANI, I Ricordi. Imma- derne della musica da ballo, gli testo da esame universitario, ricco gini di un'epoca, prefaz. di France- esperimenti rumoristici del futuri- di informazioni e di articolate spie- sco Degrada, Ricordi, Milano 1994, smo italiano. A che cosa mirano si- gazioni da mandare faticosamente pp. 62, Lit 12.000. mili accostamenti? Il ridimensio- a memoria. Dall'altro è un volume namento dei tratti melodici e l'ac- — probabilmente l'unico — nel ELVIO GIUDICI, Verdi, Ricordi, Mi- centuazione dell'elemento ritmico quale andare a cercare spunti e lano 1994, pp. 87, Lit 16.000. e percussivo sembrano riconduci- sfondi storici e filosofici per af- bili a quella negazione di ogni for- frontare un qualunque discorso GIANCARLO LANDINI, Donizetti, ma chiusa e di ogni residuo "cosa- sulla canzone, sul pop, sul rock. Ricordi, Milano 1994, pp. 71, Lit le" che ispira la serie delle succes- Come promettono le note di co- 16.000. sive "riduzioni" operate dall'arti- pertina, è interessante e ben argo- sta. L'ovvia impressione che le os- mentata la critica alle banalizzazio- ELVIO GIUDICI, Puccini, Ricordi, servazioni di Mondrian sulla musi- ni di Adorno sull'argomento (una Milano 1994, pp. 71, Lit 16.000. ca, più che ad aprire nuove pro- critica, naturalmente, storica e so- ANDRÉE CORBIAU, Farinelli. Voce fettivo di e la spettive in senso musicologico, ciologica); e, dopo una precisa de- Tartini. Il tempo e le opere, a cura regina, dal film di Gérard Cor- sua opera musicale, Teda, Castro- contribuiscano a chiarire il quadro scrizione dell 'impasse musicologi- di Andrea Bombi e Maria Nevilla biau, Guanda, Parma 1995, ed. villari (Cs) 1995, pp. 55, s.i.p. concettuale dal quale prende le ca di fronte a tutto ciò che non ha Massaro, Il Mulino, Bologna 1994, orig. 1994, trad. dal francese di mosse il suo medesimo itinerario il crisma del Conservatorio, molto pp. 462, Lit 50.000. Leonella Prato Caruso, pp. 159, VITTORIO VINAY, Grammatica creativo, non impedisce di apprez- intrigante è anche la proposta di Lit 22.000. funzionale dell'armonia classica. zare la portata teorica di una rifles- analisi della popular music (che DAVID W. BARBER, Bach, Beetho- Morfologia, Rugginenti, Milano sione che, sotto lo sguardo di Pia- viene vista come una sorta di "va- ven & Company, presentaz. di CESARE MAZZONIS, Del narrare in 1994, pp. 189, s.i.p. na, sembra continuamente portare riazione" messa in atto a partire Eduardo Rescigno, Càlamo, Milano musica, Teda, Castrovillari (Cs) alla luce frammenti insostituibili dagli stessi princìpi su cui si basa 1995, ed. orig. 1986, trad. dall'ingle- 1995, pp. 92, s.i.p. MIMMO FRANZINELLI, Phil Ochs: della nostra modernità estetica. quell'altra musica). se di Anna Preve e Andrea Sarto, ili. la vita e la musica, Stampa Alterna- Piero Cresto-Dina Nicola Campogrande di Dave Donald, pp. 160, Lit 20.000. JOSÉ RALLO ROMERO, H mondo af- tiva, Roma 1995, pp. 62, Lit 1.000.

sione si possono leggere le conversazioni intrattenute fiuto della bacchetta: "Più si va verso la musica con- nel 1988-89 da Boulez con un interlocutore dal nome temporanea, meno si ha bisogno di questo prolunga- Un coach sul podio proustiano incaricatosi poi della sbobinatura e del mento". La determinazione di Boulez nel leggere il corredo editoriale del testo. passato attraverso la lente della contemporaneità lo PIERRE BOULEZ, Conversazioni sulla direzione Il libro si articola in una dozzina di capitoli dai ti- porta a dirigere anche Beethoven con gesti simili a d'orchestra, a cura di Jean Vermeil, La Nuova Ita- toli semplicissimi (Il gesto, La prova, Il disco, ecc.) quelli di un coach. Eppure, l'affermazione "per il fra- lia, Firenze 1995, pp. 172, Lit 20.000. che consentono di avvicinare uno dei massimi prota- seggio in particolare sono necessarie le due mani" po- gonisti del Novecento musicale in un'attività da lui trebbe stare tranquillamente in bocca a Temirkanov, Se una telecamera riprendesse, escludendo l'orche- ostinatamente ritenuta marginale. O, per meglio di- il direttore russo il cui Beethoven fatto rigorosamen- stra dal campo visivo, Boulez che dirige, e dieci se- re, strumentale: dirigere è stato una necessità, uno te a mano sembra letto attraverso Musorgskij. Biso- condi di filmato venissero poi proposti a un campio- stratagemma per assicurarsi l'esecuzione delle pro- gnerebbe farli conversare fra loro, Boulez e Temirka- ne di cento persone estranee all'ambito musicale in- prie opere, un modo per mettere le mani su posizioni nov: potrebbero venirne fuori cose interessanti. sieme alla domanda "che lavoro fa questo signore?", di comando. Insieme al cinismo di dichiarazioni co- Nel frattempo, contentiamoci di Boulez e Vermeil, non è improbabile che molte delle risposte indiche- me queste, Boulez fornisce anche utili chiavi d'acces- sperando nella correzione alla prima ristampa dei rebbero nell'atletico signore col riporto un grintoso so ad alcuni capolavori del Novecento storico (si veda non pochi refusi. allenatore di basket impegnato a dettare schemi alla la discussione di un passo della Mer di Debussy). Alberto Rizzuti squadra. Il capitolo più interessante resta quello dedicato al Per comprendere le ragioni di questa prima impre- gesto, contenente un'argomentazione storica del ri-

Così un bel giorno, senza nemme- aveva macchiato i libri? Le indagi- GUIDO QUARZO, Sogno disegno dei bambini attraverso i loro dise- no accorgertene, sei dimagrito, rie- ni non portarono a niente. I bam- matita di legno, E. Elle, Trieste gni. Nella foresta disegnata da Lu- Bambini sci a rispondere al maestro, la bini erano impauriti e insieme ec- 1995, ili. di Fulvio Testa, pp. 108, ca vorrebbero convivere un leone scuola ti sembra meno brutta e Su- citati di questa storia. La signorina Lit 10.000. e una tigre, ma è impossibile; allo- IRINA KORSCHUNOW, Il drago di si ti invita alla sua festa. E il picco- Merryman cercava di calmarli e li ra la tigre scappa e si nasconde in Piero, Piemme, Casale Monferrato lo drago? Adesso anche lui può distraeva (si fa per dire) con "se- Guido Quarzo, premio Ander- cucina e Luca viaggia tra felci, lia- (Al) 1995, ed. orig. 1978, trad. dal tornare al suo paese, sa un sacco di dute creative" da cui nascevano sen il Mondo dell'Infanzia 1995, ne, piante strane e pigne di ciocco- tedesco di Dolores Munari Poda, ili. cose che i suoi amici non sanno, racconti terrificanti, di fantascien- rincorre l'immaginazione e i sogni lata in compagnia del leoncino. di Franca Tabacchi, pp. 82, Lit sebbene abbia una testa sola e spu- za appunto. Doveva controllare la Mattia invece disegna un fantasma 10.000. ti innocue nuvolette di fumo e noi situazione il signor Brown, il vice- così bello sul foglio bianco che speriamo che ogni tanto ritorni a preside, un tipo strano dall'aspetto LUGLIO 1995 nessuno lo vede. Non lo vede nep- Che brutto andare a scuola se far capolino da sottoterra per rin- truce ("sembrava uno di quegli in- IL RICHIAMO pure la maestra quando va a piaz- nessuno ti parla se non per pren- cuorare qualche bambino insicuro segnanti che si vedono nei vecchi DELLA COMUNITÀ zarsi sulla lavagna, ma piuttosto di derti in giro perché sei grasso e pi- e troppo goloso di cioccolato. film"), che portava sempre con sé essere cancellato prende il volo gro; e come potresti essere diversa- Sofia Gallo un sacchetto bianco di plastica Nostalgia o bisogno? con tutta la lavagna e fluttua sulla testa dei bambini. Il disegno della mente se la nonna per consolarti quando usciva dalla scuola. E ave- Articoli di Latouche, torre non soddisfa Elena; è piutto- non fa che riempirti di dolci e tu li va le chiavi di una misteriosa aula Lomnitz, Favreau mangi e il giorno dopo sei ancora vuota al piano di sopra. Quelle Saggi di Boba, Donini, sto un pozzo, peccato che inghiot- più grasso e Luigi Sala, il più anti- gocce vischiose che continuavano Escudero, Ravaioli ta a poco a poco tutta la classe, al- lora è meglio che ridiventi torre patico dei tuoi compagni, ti chia- TESSA POTTER, Blob, Sonda, Tori- a radicarsi sui poveri libri colavano In libreria. Abbonamento annuale ma Ciccione e Pallone? Ma un no 1995, ed. orig. 1994, trad. dal soffitto? E mentre Jack e L. 40.000 - de 71172003 per la gioia di tutti. E ancora c'è un giorno ai giardini incontri un pic- dall'inglese di Davide Forno, ili. di Graham s'impegnavano a investi- buco nel foglio fatto dal troppo colo drago che fa capolino da sot- Peter Cotrill, Lit 10.000. gare la signorina Merryman trovò cancellare di Valentina, un buco toterra e ti dice che è scappato dal inaspettato l'oggetto del reato: una che corrisponde proprio alla porta della casetta, da cui si affaccia una paese dei draghi dove tutti ridono Racconta Jack che s'aggiravano bottiglietta di liquido rosso. "E donnina che ha tante storie di dise- di lui perché ha una testa sola, non a scuola nella sua classe dei sinistri sangue di Dracula, — confessò gni da raccontare. E infine c'è Gio- riesce a volare e non sputa fuoco, blob di colore ruggine "umidi e lu- Barry Edwards — si compra nei vanni che ai giardini vuol disegna- ma soltanto nuvolette di fumo che centi". Il primo se l'era trovato in- negozi dei giocattoli". Ma anche in re il color trasparente, l'aria, il cie- non spaventano nessuno. Allora collato sul libro il suo amico sua assenza il sangue ricomparve. CAPITALISMO lo, il volo dei passeri, il caldo e il diventate amici e il piccolo drago Graham. E il giorno dopo ne era Per bambini dai sette agli undici NATURA freddo e fa un disegno fatto di nul- mangia i tuoi dolci col fuoco della spuntato un altro su quello di Em- anni. la come una bolla d'aria che vola stufa e ti segue a scuola nello zai- ma. Era vernice, inchiostro rosso, Maria Conforti SOCIALISMO lontano. netto, t'insegna a difenderti dai sangue? si chiedevano i bambini prepotenti e si diverte a scrivere, sbigottiti in classe (in quei giorni Datanews 00184 Roma, Ma S. Erasmo, 15 Sofia Gallo Tel. (06) 70450318/9, Fax 70450320 contare e disegnare insieme a te. dimezzata per l'influenza). Chi SETTEMBRE 1995 N. 8, PAG. 26/VI

base di una rilettura discutibile (e di Gaudi è apodittico, a tratti dog- 1536) è un'agile sintesi della sua talvolta preferiti a un'interpreta- discussa) delle idee originali, è di- matico laddove l'eredità evidente tesi di dottorato, svolta a Venezia zione univoca della fonte vitruvia- Architettura venuto simbolo dello sforzo di un dell'eclettismo è trasfigurata in con la direzione di Manfredo Ta- na. Nella seconda parte del volu- architetto le cui intuizioni costrut- una teoria di principi assoluti, ra- furi; anche la premessa di France- me sono presi in esame altri pro- ANTONI GAUDI, Idee per l'archi- tive e decorative appaiono venate ramente razionalizzati. E tuttavia sco Dal Co individua un orizzonte getti, centrati su ipotesi di trasfor- tettura. Scritti e pensieri raccolti di misticismi a volte oscuri. Molta risulta difficile separare le idee di studi consolidato, puntando mazione esplicita dell'antico, dove dagli allievi, a cura di Isidre Puig parte di questa intepretazione, dell'architetto dalle intenzioni dei quasi a legittimare l'appartenenza si rileva ancora l'atteggiamento di- Boada, prefaz. di Juan Bassegoda troppo univoca per un catalogo di suoi allievi: in tal senso sarebbe an- del lavoro a un contesto di ricer- sinvolto nei confronti di una tradi- Nonelli, ed. italiana a cura di Maria architetture assai articolato, di- cora opportuna un'edizione critica che su temi rinascimentali, omoge- zione ammirata e non sofferta. Per Antonietta Crippa, Jaca Book, Mi- scende dall'immagine che del mae- di questi frammenti. neo persino al di là delle intenzio- lo più l'analisi di Tessari è condot- lano 1995, ed. orig. 1981, trad. dal stro hanno dato due generazioni di Sergio Pace ni. D'altra parte Tessari mette a ta sui numerosi e splendidi disegni catalano di Laura Ma/occhi, pp. allievi appassionati, continuando- fuoco un aspetto poco noto nel- autografi: questa scelta documen- 320, Lit 40.000. ne l'opera architettonica e sistema- l'opera del pittore e architetto se- taria attutisce l'importanza di certi tizzandone il pensiero non solo ar- nese, cioè il ruolo che vi svolge la temi, com'è quello della commit- Tra gli architetti su cui si sono chitettonico, attraverso la pubbli- cultura antiquaria, maturata sia at- tenza, dissolto attraverso definizio- costruite mitografie inossidabili, in cazione dei rari scritti ma soprat- CRISTIANO TESSARI, Baldassarre traverso la conoscenza del testo vi- ni forse troppo ellittiche, per primo piano c'è Antoni Gaudi tutto delle conversazioni, trascritte Peruzzi. Il progetto dell'antico, truviano e del lavoro di Francesco esempio dove si scrive di un vago (1852-1926), autore a Barcellona e durante una lunga frequentazione. premessa di Francesco Dal Co, in- di Giorgio che attraverso il rilievo "umanesimo edonistico dell'am- dintorni di opere celebri, dove al- Proprio un allievo, Isidre Puig trod. di Howard Burns, Electa, Mi- diretto delle antichità. Così, la ri- biente .chigiano". meno la ricchezza figurativa è am- Boada, ha raccolto nel 1981 gran lano 1995, pp. 155, Lit 40.000. cerca ricostruisce i modelli proget- Sergio Pace mirata anche dal turista meno mo- parte di questi testi sparsi, ora in- tuali di molte architetture peruzze- tivato: la chiesa della Sagrada Fa- trodotti al pubblico italiano da La monografia di Cristiano Tes- sche a partire dagli exempla dei milia, ancora in costruzione sulla Maria Antonietta Crippa. Il tono sari su Baldassarre Peruzzi (1481- monumenti romani, confrontati e

Si fecero notare in televisione a "Lupo solitario", la e ha due sceneggiatori d'eccezione: lo scrittore Joel prima intuizione baciata dalla fortuna di Antonio Rose, e soprattutto l'ex cineasta di culto Amos Poe Ricci. Come due vetusti cineimbonitori da piazza, (molto amato all'inizio degli anni ottanta quando si commentavano, reinventavano e dissacravano cele- scoprì il suo Alphabet City). Il disegno sobrio, crudo, bri film, facendo frusciare blocchi di fogli con diver- debitore del cinema, è di Tayyar Ozkan, di origine tentissimi fumetti. Poi Disegni & Caviglia hanno co- turca. La storia parte dalla "Pacifica", un motel da minciato a dilagare trasversalmente da "Cuore" a normali chronicles, gestito dall'ex guerriero Don "Ciak", dal "" a "Comix". Ora Cooper. Un giorno, un reduce dal Vietnam, senza propongono un "musical a fumetti", ovvero le prime spiegare perché, imbraccia due M16 e fa strage di strisce dotate di colonna sonora ad hoc: Il figlio di clienti al ritmo di una telelezione fi aerobica. La po- Razzi Amari (Comix; Lit 12.500, compresa l'audio- lizia dice che è "sindrome del Vietnam". Don Cooper, cassetta), caustico seguito di Razzi Amari, partorito scampato alla mattanza, mormora "ma il 'Nam è sta- nel '92. Lalbo è ambientato nel maggio del 2176, in to una vita fa". E decide di frugare nel passato del fol- una terra che non è proprio il migliore dei mondi pos- le. La prima traccia è una ragazza bella e sfuggente, sibili, e in una galassia da girare in lungo e in largo particolarmente propensa a lasciare cadaveri dietro di attraversando pianeti che ospitano comunità ecologi- sè, che scappa in un'America pronta a inghiottirla, ste, a luci rosse, misticheggianti. A intervalli regola- tra deserti e giungle d'asfalto. ri, come uno spot, incappi in un consiglio per l'ascol- Musical a fumetti Una segnalazione anche sul fronte delle edicole. È to. Ti infili le cuffie e puoi sentire la colonna sonora arrivato in Italia il primo manga stampato alla giap- delle vignette. I brani musicali sono dieci, Disegni di Bruno Ventavoli ponese. Si legge dal fondo, da destra verso sinistra. Si impresta la voce e l'armonica, il resto lo fanno il chiama Dragon Ball. È una creatura di Akira Toriya- gruppo degli "Ultracorpi". schwarzeneggerizzato, Berlusconi sdentato, D'Alema ma ed è stampato dalla Star Comics. L'eroe si chiama Un'altra dose di Disegni & Caviglia può essere go- che "si appoggia al centro... e casca". Goku, è un bambino di otto anni, dotato di poteri ec- duta in Occhio per occhio (pubblicato nell'econo- Dalla giovane ma prestigiosa General Press di Pa- cezionali, nipote dello Scimmiotto (la leggenda mica Feltrinelli, con prefazione commossa di Walter vona (vicino a Roma; al telefono 06-9311706) una orientale interpretata anche da Manara), che cerca di Veltroni). È un almanacco di sberle politicanti, bella proposta in tre albi (uscite mensili, a partire da racimolare le "sette magiche sfere del dragone". Hu- dall'ormai preistoria della prima repubblica (Occh et- giugno; ognuno a 3.000 lire) intitolata La Pacifica, mour, botte, superbambinastri, saggezza zen, perfidi, to che cerca di appoggiarsi a un Segni "The Fly", tan- nella nuova collana di strisce d'autore "Paradox Mi- e un pizzico di lolitesco eros, secondo la premiata ri- to per rimanere nei paraggi del cinema) fino a Bossi stery". Esce dai cantieri della DC Comics americana cetta nipponica.

CARLOS MARTI ARIS, Le variazioni Terragni, Kahn, Le Corbusier, scipline diverse nelle quali si evi- mandi e tematiche prese a prestito alpino. Forme d'arte spesso consi- dell'identità. Il tipo in architettu- Mies van der Rohe); un procedi- denzia come sistemi di trasmissibi- dalla biologia o dall'antropologia derate "minori" rispetto alla pro- ra, CittàStudi, Milano 1994, pp. mento conoscitivo che si snoda lità di conoscenze per metodi e or- costituiscono proposte per chiari- duzione dei grandi centri artistici 177, Lit 27.000. nella forma. Ma non solo. Inol- dinamenti, sorti nel secolo scorso, menti e per ridare dignità a termi- dell'epoca, e che invece devono es- trandosi nella lettura, si rivelano abbiano limitato l'apertura all'in- ni attualmente coinvolti in tratta- sere lette a partire dalle modalità Aris sviluppa il concetto di tipo importanti alcuni riferimenti a di- terdisciplinarietà. Numerosi ri- zioni principalmente teoriche. di rielaborazione originale e dalla architettonico inteso come "enun- Non codici per decodificare gli dialettica che instaurano con i temi edifici, ma riferimenti per non re- della cultura "alta". Una rielabora- ciato che descrive una struttura I • Sisift formale". La struttura comprende legare i concetti espressi in limiti zione — simile per intensità e pe- forma e configurazione dell'ogget- wr ^ per la libertà creatrice. netrazione a quella del romanico to. L'architetto lavora con la for- Maria Cristina Vecchi — che porta alla creazione di spazi ma, ma le tensioni del progetto ar- domestici e quotidiani, di quinte e chitettonico si snodano nel dibat- fondali "ordinari" usufruibili tersi tra tipo, forma e luogo. L'ar- tutt'oggi; o alla lenta formazione di opere straordinarie, ma sempre vi- chitettura ha origine da questi con- Percorsi della riflessione JBk. femminile Cindy Sher trasti e tramite essi diviene indivi- resti umani SANTINO LANGÉ, GIUSEPPE PAC- cine al sentire collettivo, come i Sa- non identificati cri Monti. Ma questo libro ci mo- dualità; le trasformazioni e le so- • CIAROTTI, Barocco alpino. Arte e vrapposizioni che intervengono architettura religiosa del Seicento: stra anche una geografia diversa ri- Sottoscrivete l'abbonamento a Lapis, Jessica Benjamin nel tipo costituiscono elementi del- spazio e figuratività, Jaca Book, spetto a quella usuale, svelando vi dà diritto a ricevere pornografia e psicoanalisi una società e un territorio alpino la struttura atti a formulare un i quattro numeri dell'anno 1995 • Milano 1994, pp. XIV-282, Lit progetto. L'apertura sul termine ti- Hilda Doolittle 75.000. tutt'altro che marginali. La rico- conoscenza e arte struzione delle committenze, degli po vuole condurre all'elaborazione -x- • di una teoria del progetto che trag- • ordinario lire 40.000 Il libro è un'opera di sintesi che itinerari degli artisti e delle mae- ga origine dal carattere operativo • sostenitore lire 60.0042 estero lire il femminile e il divino riempie un vuoto negli studi italia- stranze, ci restituisce la realtà di un le trappole di un mito di questa parola: "cioè a dire la de- O60.000 • ni sul tema, finora confinati ad al- universo attivo, aperto agli scambi Q sottoscrivo n° abbonamenti e alle innovazioni, ricco di risorse terminazione creativa promotrice • allego assegno non trasferibile intestato a La Tartaruga edizio- arcaici futuri cune importanti ricerche locali. di forme, che il termine stesso por- l'artificio della nascita Attraverso le vicende legate alla sociali e culturali, e configura ni un'area funzionante più da spazio ta sempre con sé nell'opera dei mi- pagamento in c/c postale n° 24001208 intestato a costruzione dei santuari e dei Sacri gliori", come osserva puntualmen- La Tartaruga edizioni - via Filippo Turati 38 - 20121 Milano Monti, dei monasteri o delle sem- di mediazione tra nord e sud che te Giorgio Grassi nella premessa. plici cappelle alpestri, viene deli- da confine. I repertori degli artisti L'esperienza storica dell'architet- cognome e nome La Tartaruga edizioni neata la peculiarità e l'importanza chiudono il volume. tura viene letta in un ordinato per- Via Filippo Turati 38 - Milano di queste architetture nella costru- Antonio De Rossi corso ricco di esempi (Berlage, Tel. 02 6555036 - Fax 02 653007 zione dell'identità del paesaggio SETTEMBRE 1 995 N. 8, PAG. 27/IV

Alla luce di queste considerazio- Più tardi, commentando a di- epoche in cui 0 pensiero risiede prensibilmente ignorato da tutte le una sorta di letteratura che opera ni non si può che lamentare stanza di qualche mese la pubbli- nella forma, nelle quali il potenzia- moderne edizioni. Il riferimento servendosi di forme semplici, im- l'indifferenza della critica e della cazione dell 'Autunno, Jolles ritor- le innovativo consiste nell'espri- diretto alle forme della vita e del magini della cultura che le rappre- storiografia contemporanea nei nava sull'importanza dell'elemen- mere il sentimento nell'ornamento pensiero del XTV e XV secolo senta. confronti di Jolles. Lo stesso Wiet- to pittorico e lamentava di non in- e nella musica del verso. francese e borgognone appariva La replica immediata di Huizin- se de Boer, che pure rileva nella contrare, in quella galleria di pae- La recente storiografia olandese più significativo del rinvio simboli- ga, dopo la concisa risposta pub- sua introduzione al volume einau- saggi e di nature morte, più figure: che si è occupata di Huizinga ha co al crepuscolo del Medioevo, ac- blicata sulla rivista olandese "De diano l'importanza di alcune fonti accanto ai ritratti di Filippo il Buo- indagato le origini dell'idea di rap- cettato quasi con riluttanza per le Gids", era proseguita nella forma come il saggio Zur Deutung des Be- no e di Giovanni Senza Paura indi- presentazione implicita nella cele- sue implicazioni decadenti (il tito- privata della corrispondenza per griffes Naturwahreit in den Bildel- cava Christine de Pisan, René bre definizione della storia come lo definitivo dell 'Autunno spetta, sfociare nel saggio del '29, che ri- den Kunst (1905), non riserva che d'Anjou, Marie de France, Charles forma dello spirito attraverso la occorre ricordarlo, alla poetessa badisce il fondamento etico del la- una fuggevole citazione agli scritti d'Orléans e Francois Villon. quale una civiltà fa i conti con il Henriette Roland Holst, e verso di voro dello storico, rispetto a quella sui Primitivi italiani pubblicati in L'obiezione anticipa in realtà la proprio passato. Come ha osserva- esso Huizinga nutrì sempre una che considera l'interpretazione let- Olanda tra il 1894 e il 1895 e mai considerazione riguardo all'ingiu- to Tollebeek, la definizione di forma di diffidenza). teraria. Esso consiste in un'esigen- più riproposti, nei quali Jolles ri- stizia perpetrata ai danni della let- Huizinga traduce da un lato l'Um- Il problema della forma ritorna za primaria di autenticità che pre- considerava il rapporto tra Me- teratura, schiacciata dalla preva- bildung di Georg Simmel, e dall'al- nel saggio del '29 intitolato II com- tende di giungere a comprendere dioevo e Rinascimento in termini lenza dell'elemento figurativo. tro implica l'ideale "résurrection pito della storia della cultura, che la natura del fatto storico al di là molto simili a quelli che costitui- Muovendo dalle pagine conclusive du passé" di Michelet. Secondo risente degli studi coevi di Jolles, della forma da esso assunta, secon- ranno poi i toni crepuscolari do un'esigenza che riprende alla dell'Autunno. Nello studio su Bot- lettera, operando uno spostamen- ticelli Jolles si soffermava sulla to dal piano pragmatico a quello coesistenza di elementi medievali e Cosa leggere della volontà il celebre "wie es ei- prerinascimentali nella cultura fi- gentlich gewesen" di Ranke. gurativa del Quattrocento, nella quale percepiva non più solo il sof- Secondo me Il saggio del '29 segna il limite fio vivificatore dell'arte nuova, ma della riflessione di Huizinga sul- il "malinconico ricordo dell'arte la forma, chiarendo nello stesso gotica", manifestando le stesse ri- su Huizinga, jolles e la storia tempo come le implicazioni più fe- sèrve espresse dzA'Autunno a pro- conde del suo metodo portino in posito del "Medioevo rinascimen- direzione della storia della menta- tale" di Courajod e di Thode. lità. In questo senso dobbiamo Altre tracce dei saggi giovanili di rammaricarci che Huizinga non Jolles permangono nel testo di di Silvia Contarmi abbia portato a compimento il Huizinga, che inducono a interro- progetto di un secondo libro sulla garsi sulla sua genesi e sulle sue civiltà medievale che nelle inten- fonti, al di là delle analogie con zioni doveva costituire, invertendo l'opera di Huysmans rilevate dallo i termini cronologici, il seguito storico olandese E.W. Krul (Histo- In una lettera indirizzata a Huizinga nel 1905, de\\'Autunno. Su questo testo ri- ricus tegen de tijd. Opstellen over quando il grande affresco dell' Autunno del Medioevo cominciava masto allo stadio di abbozzo, inti- tolato dapprima prosaicamente De leven en werk van J. Huizinga, Hi- appena a delinearsi, André Jolles definiva il metodo dello storico olan- storische Uitgeverij, Groningen Twaalfde eeuw (Il dodicesimo se- 1990). Immagini e frammenti di dese come "un fragile amalgama, un elettrone sospeso tra l'oro dell'arte e colo), e poi ribattezzato II secolo di Là-bas di Huysmans e del Latin l'argento della scienza". cristallo, ci illumina un capitolo mystique di Rémy de Gourmont Proprio sulla polarità tra arte e scienza, la più feconda delle antinomie rile- \ della recente biografia di Huizinga avrebbero costituito secondo Krul vate all'interno della sua opera, attira ora l'attenzione del lettore la raccolta di a opera di Anton van der Lem, che si avvale delle fonti inedite dell'ar- il mosaico delle citazioni dèd'Au- saggi di Huizinga intitolata significativamente da Einaudi Le immagini della sto- tunno. Il fasto delle processioni e chivio di Leiden proponendone in delle esecuzioni pubbliche, il rin- ria. Un'operazione che suggerisce di riprendere anche in Italia il discorso inter- appendice qualche frammento (A. tocco delle campane, "l'odore di pretativo attraverso l'idea di rappresentazione (verbeelding), rileggendo il giudi- van der Lem, /. Huizinga. Leven en sangue e di rose" sul quale aveva zio di Jolles in una sorta di percorso a ritroso che, tenendo /'Autunno come pun- werk in beelden en documenten, attirato l'attenzione il celebre sag- to di riferimento, ne esamini l'archeologia del testo secondo le direttrici della Wereldbibliotheek, Amsterdam 1993). Dal materiale conservatoci, gio di Febvre che dà inizio alla forma e della funzione estetica. Se poi si considera che la riflessione di Hui- controversa ricezione francese di il progetto si configura, in termini Huizinga, andrebbero così ripor- zinga si approfondisce e si precisa nel decennio dal 1920 al 1930, e che pro- opposti a quelli dell 'Autunno, co- tate alle letture estetizzanti del prio nel 1930 esce in Germania il testo più maturo di Jolles, Forme sem- me un'indagine sull'alba della cul- Movimento degli anni ottanta in plici, il recupero delle posizioni di quest'ultimo appare indispensabile tura medievale, intrisa dell'ideale Olanda. per uno studio comparativo che analizzi più compiutamente lo svi- cortese e nella quale le forme della Il libro di Krul ha il merito di luppo del concetto di forma, crùx interpretativa di ogni esegeta vita e del pensiero non sono anco- ra cristallizzate nello stile gotico. soffermarsi sul primo nucleo di di Huizinga, come ha ricordato di recente lo storico belga studi dedicato da Huizinga alla Il materiale del libro confluisce cultura della corte di Borgogna, Jo Tollebeek (De toga van Fruin. Denken over ge- in parte nei tre saggi su Abelardo, pubblicato nel 1912, che Einaudi schiedenis in Nederland sinds 1860, We- Alano di Lilla e Giovanni di Sali- non ripropone (il contributo era reldbibliotheek, Amsterdam 1990). sbury, ricavati da una serie di le- presente invece nella raccolta cu- zioni tenute alla Sorbona nell'apri- rata da Capitani nel 1967 per La- le del 1930. Nei tre "spiriti prego- terza), escludendo anche il saggio tici" Huizinga individua le figure sulla formazione dello stato borgo- rappresentative di un'epoca, intor- gnone letto alla Sorbona nel 1930 e no alle quali organizzare la struttu- mai presentato al pubblico italia- di quel testo preparatorio che è Tollebeek, la teoria della storia poi rielaborati in Forme semplici, ra del libro. Quale essa fosse pos- no. Una scelta discutibile, soprat- L'arte dei van Eyck nella vita del lo- formulata da Huizinga negli anni ai quali Huizinga accenna esplici- siamo soltanto ipotizzare dallo tutto perché 0 volume ospita inve- ro tempo (proposto ora per la pri- venti e trenta può essere descritta tamente. Organizzando il materia- schema inviato a Jolles nel 1927, ce l'ultimo studio del trittico bor- ma volta al lettore italiano nella come una sorta di "renaissance", le storico secondo la triade propo- che sotto la dicitura "forme ogget- gognone, dedicato a Filippo il raccolta di Einaudi), Jolles può af- un tentativo di purificare fino alla sta da Jolles, che analizza la nasci- tive" comprendeva una serie di ca- Buono. Ripercorrendo a ritroso il fermare che lo spazio riservato alla stilizzazione l'universo storico. ta, l'attualizzazione e la morte del- tegorie tra cui forme ideali, come cammino che porta ali 'Autunno, letteratura e il giudizio stesso di L'immagine ideale appena evocata le forme all'interno di una cultura, la Chiesa e l'Impero, forme cultu- Krul menziona una lettera di Jolles Huizinga sono mutati nel passag- neU'Autunno, in seguito posta al Huizinga evita da un lato lo sche- rali, come l'altare e il trono, stru- che, commentando il saggio del gio dal saggio al libro del '19. La centro dei due saggi fondamentali ma controverso di Spengler, dove menti come la lancia e la spada, 1912, invitava Huizinga a dedicar- chiusa del '16, che si soffermava ora riproposti da Einaudi (Rinasci- "la morfologia degenera in mitolo- simboli come il fiore e il pesce, e si completamente a uno studio sul- sull'erotismo "molle e triste" delle mento e Realismo e II problema del gia", e nello stesso tempo riprende infine figure come il pellegrino, la la civiltà borgognona. Jolles si sof- canzoni di Charles d'Orléans e di Rinascimento) diviene dunque la e conclude il dibattito sulla scrittu- donna e il cavaliere, in una sequen- fermava in particolare sulla costru- Villon, da cui si sprigionava il ba- cifra dell'opera dello storico olan- ra della storia iniziato con Jolles za che richiama alla mente la tipo- zione del testo, interpretando la gliore dorato e quieto del crepu- dese dopo il '19. nel 1925 in forma di lettera aperta, logia di Duby. rievocazione dell'alterco notturno scolo medievale, scompare e intitolato significativamente Clio L'intento di sostituire l'ormai lo- avvenuto nel 1465 alla corte nell' Autunno, dove è ribadita la , interesse di Huizinga per la e Melpomene (ora ripubblicato, a goro approccio psicologico con dell'Aia tra i rozzi invitati di Frisia predominanza dell'elemento figu- L forma, ricostruito da Krul sul- cura di Silvia Contarmi, in "Poéti- quello morfologico, espresso con "qui n'entendoient frangois ne que rativo sul documento letterario. lo sfondo della cultura tedesca del que", 1995, n. 100). Rifacendosi a chiarezza fin dai tempi del saggio bestes brutes" e i nobili francesi, Alla condanna di un canone lette- primo Novecento (Scheler, Frobe- uno scritto dello stesso Huizinga su Filippo il Buono, evolveva dun- come una prova dell'abilità dello rario percepito come logoro ri- nius, Freyer, e da ultimo Spen- sulla Giovanna d'Arco di Shaw, que naturalmente verso la storia storico che si fa pittore del passato, spetto alle idee nuove espresse dal- gler), senza sottovalutare l'impor- Jolles aveva sostenuto che la forma della mentalità, come dimostra facendo di un episodio di cronaca la pittura, alla rigida contrapposi- tanza di un libro come Primitive della narrazione condiziona forte- l'altro grande libro che Huizinga il simbolo animato della natura ef- zione tra forma e contenuto, Jolles culture di Taylor, è presente fin nel mente il contenuto, e che la storia sostituì al progetto incompiuto sul fimera dello stato borgognone. ribatte ricordando che vi sono sottotitolo dell'Autunno, incom- stessa dev'esser riguardata come secolo di cristallo: Homo ludens. SETTEMBRE 1995 N. 8, PAG. 28/VIII

nella loro espressione più aperta- è ormai finita". Per quanto concer- GIAMPIETRO N. BERTI, Un'idea la riflessione sull'apparente con- mente violenta condannarono a ne la vita di Oscar Romero, è me- esagerata di libertà. Introduzione traddizione insanabile dell'anar- Società morte l'arcivescovo", gli interroga- glio evitare di ripetere fatti ormai al pensiero anarchico, Elèuthera, chismo: esso nasce dentro la Sto- tivi che gli insegnamenti di Rome- noti: da sottolineare è solo come, Milano 1994, pp. 190, Lit 23.000. ria, da una polemica politica — ETTORE MASINA, L'arcivescovo ro pongono a cristiani e a quanti anche grazie ai numerosi docu- l'opposizione all'egemonia marxi- deve morire. Oscar Romero e il non lo sono, e infine la "fedeltà al- menti citati, questo sia uno stru- Titolo popperiano per questa sta nella Prima Intemazionale —, suo popolo, prefaz. di Leonardo la memoria dei tanti e tanti morti e mento utilissimo alla ricostruzione guida essenziale a un viaggio tra i ma si sviluppa contro la Storia, Boff, Gruppo Abele, Torino 1995, desaparecidos dell'America latina... del suo travagliato itinerario spiri- pensatori dell'anarchismo, teorici quasi esaurendosi nella Rivoluzio- pp. 262, Lit 26.000. Questi morti sembrano farsi sem- tuale: dalla rigida ortodossia alla e militanti spesso mistificati dalla ne intesa come "atto risolutore pre più scomodi quanto più si cer- vocazione profetica, fino al marti- critica, liberale e marxista, e talora della lotta contro le forme storiche Pur avendo già pubblicato, per ca di rimuoverne le vicende e i rio per amore del popolo. vittime di una divulgazione propa- del dominio". Anche tale aporia le Edizioni Cultura della Pace, una messaggi con la scusa che la storia Silvia Giacomasso gandistica insensibile alla moltepli- sarebbe alla base del ripensamento biografia di Oscar Romero, l'arci- cità e contraddittorietà delle ela- teorico degli ultimi cinquant'anni, vescovo di San Salvador ucciso da borazioni. Giampietro Berti, auto- di cui Berti presenta un'estrema un sicario degli Squadroni della re di altri validi studi (tra cui una sintesi riferendosi agli apporti con- morte mentre celebrava l'Eucare- corposa biografia di un personag- temporanei, da Bookchin a Casto- stia nel 1980, Masina ritorna oggi gio originale e negletto quale Fran- riadis, da Clastres a Chomsky. ad affrontare la figura e l'opera del cesco Saverio Merlino), ci conduce Questo volume è un primo tentati- grande prelato centroamericano. attraverso le analisi di "padri fon- vo, riuscito, di entrare nei labirinti Ovviamente aggiornato, e arricchi- datori" (Proudhon, Bakunin, Kro- di una teoria che parte dalla politi- to di ulteriori testimonianze, que- potkin), di anticipatori (Godwin, ca per giungere all'etica, che pren- sto testo deve molto, come ammet- Stimer), di militanti impegnati ad de avvio dal "disincanto del mon- te lo stesso autore, a una recente attualizzare i principi classici (Ma- do", legato al processo di secola- biografia di Romero: Maria Lopez latesta, Berneri). Per Berti l'anar- rizzazione, per approdare a una Vigil, Piezas para un retrato, Uca, chismo è sicuramente figlio dell'il- sorta di "nuovo incanto", a un San Salvador 1993. Masina spiega luminismo, ma, a differenza dei progetto utopico di una società questo suo secondo libro dedicato suoi fratelli (liberalismo e sociali- senza dominio né privilegio. a "Monsignore", come veniva smo), esso cerca di coniugare la li- Claudio Venza chiamato dai fedeli, con tre motivi bertà individuale e l'eguaglianza principali: la preoccupazione per sociale respingendo la loro con- l'azione vincente delle forze "che trapposizione. Interessante è pure

va fatto anche l'oggetto dell'ultimo corso svolto pres- ti a delineare i requisiti di un legislatore ideale, che so l'Università di Milano, viene affrontato sia nella risponda alle esigenze morali costituenti le precondi- Per una scienza delle leggi prospettiva più generale della filosofia del linguaggio zioni dell'obbligo politico in una società liberale. Le normativo, che in quella pratico-applicativa di un'at- domande rilevanti sono in questo caso come e quan- Nomografìa. Linguaggio e redazione delle leggi, a tenta e serrata analisi degli strumenti di politica del do definire i termini impiegati nel linguaggio del le- cura di Paolo di Lucia, Giuffrè, Milano 1995, pp. diritto per rendere, secondo l'indicazione di Cesare gislatore per renderlo comprensibile, trasparente, ac- 134, Lit 16.000. Beccaria che apre il saggio introduttivo, "un libro so- cessibile per il cittadino dotato di media capacità cul- lenne e pubblico un quasi privato e domestico". turale. Attentamente curato da Paolo di Lucia, Nomogra- Il saggio sul linguaggio giuridico costituisce una L'ùltimo paragrafo del saggio, intitolato semplice- fia offre lo spunto per ricordare un aspetto della ri- sorta di autoritratto intellettuale di Scarpelli: l'ade- mente Pessimismo, restituisce uno degli aspetti più flessione di Uberto Scarpelli, giurista e filosofo scom- sione rigorosa al metodo della filosofia analitica in- interessanti della recente riflessione di Scarpelli, par- parso qualche anno fa, e il suo impegno neoillumini- terpretato in modo non dogmatico e arricchito dalla ticolarmente negli ultimi scritti, una forma di acuta e sta per una scienza della legislazione che costituisca continua lettura dei classici, i suoi classici Thomas drammatica denuncia delle promesse mancate della un valido ausilio per chi svolge il compito, delicato e tìobbes, John Locke, Jeremy Bentham e John Stuart democrazia del nostro secolo, fatta da un liberale in- grave, di redigere testi normativi. Mill, il liberalismo intransigente accompagnato a un transigente, malinconico esponente di un individua- Il volume, pubblicato nella collana dei "Quaderni pessimismo che rifiuta, con un atto di volontà più che lismo etico in declino che, con amara autoironia, si di filosofia analitica del diritto" fondata dallo stesso di ragione, di diventare relativismo assoluto e nichi- paragona a don Chisciotte. Scarpelli, raccoglie i materiali di un seminario, svol- lismo morale. Sul piano più propriamente tecnico, Nella discussione si segnala in particolare il proble- tosi nel novembre del 1991. Si tratta di una relazione dell'analisi dei concetti giuridici, Scarpelli rivisita la ma del ruolo dei giudici nel processo di formazione introduttiva di Scarpelli, dal titolo significativo, Il propria riflessione, e quella degli allievi più cari, ca- del diritto, che viene affrontato con speciale attenzio- linguaggio giuridico: un ideale illuministico, e dei ratterizzando tali concetti come designanti entità fit- ne e con acuta sensibilità per considerazioni di tipo commenti di autorevoli giuristi e filosofi (tra gli altri tizie, definite — con Bentham — impossibili eppure sociologico relative ai modi di reclutamento dei ma- Sabino Cassese, Tloriano d'Alessandro, Mario Jori, indispensabili per realizzare gli scopi della conviven- gistrati e ai loro rapporti con le altre professioni giu- Natalino Irti e Antonio Maccanico), seguiti da alcuni za civile. ridiche. Sullo sfondo, anche in questo caso, ci sono i quesiti elaborati dalla Banca d'Italia, e arricchiti da Anche quando si nutre qualche perplessità, come problemi della crisi dello Stato liberale come metodo una replica di Scarpelli, un contributo teorico di avviene per la scelta di "impossibile" per designare di selezione delle élites e della trasformazione, forse Claudio Luzzati e da una nota terminologica e una qualcosa che semplicemente non ha esistenza fattua- irreversibile, dei presupposti antropologici che ne bibliografia curate da Paolo di Lucia. le, si rimane colpiti dalla lucidità e dalla linearità del- giustificavano l'esistenza. L'argomento, da sempre caro a Scarpelli che ne ave- la ricostruzione di Scarpelli che riesce con pochi trat- Mario Ricciardi

del passato implicitamente sugge- mo, il gelo di Budapest piombato culturalità, revisionismo storico e metodologica, impeti nazionalisti- rito dalla destra attuale (postfasci- sul disgelo, la svolta del Psi, gli oc- identità nazionale si incastonano ci e aspirazioni federaliste: la fallita Storia sta, postmoderna e soprattutto chi del Pei puntati verso lo Sput- gli scritti raccolti in questo volu- emancipazione politica del 1848 e "post-non-importa-che") e dall'al- nik, il governo Tambroni. Nuove me, corredati da un'ottima intro- la fondazione dello stato naziona- le, l'avventuroso imperialismo gu- GIORGIO CAREDDA, Governo e op- tra la concordia agiografica sugge- sono le fonti utilizzate: i verbali del duzione a cura di Lorenzo Riberi. glielmino e l'esperienza repubbli- posizione nell'Italia del dopoguer- rita in chiave difensiva, come mito Consiglio dei ministri, quelli della Soffermandosi sugli aspetti pecu- cana di Weimar, il dodicennio ne- ra, Laterza, Roma-Bari 1995, pp. delle origini, dal centro e dalla sini- direzione del Pei (quando si po- liari dell'articolato rapporto tra so- ro nazista e la rifondazione post- 262, Lit 35.000. stra. I padri della repubblica, del tranno consultare quelli della cietà, politica, storia, storiografia e resto, pur avendo faticosamente De?), quelli dell'Archivio storico loro mediazione culturale in Ger- bellica, fino alla recente ricompo- sizione della nazione divisa e alla Una recente e spesso mediocre sottoscritto un patto costituzionale della Confindustria. mania, un gruppo di noti studiosi necessaria ridefinizione della me- leggenda viene sfatata. Si tratta che per la prima volta ha unificato Bruno Bongiovanni tedeschi e italiani analizza il ruolo moria storica e dell'identità tede- delle origini precocemente conso- nella democrazia la nazione, non svolto dagli storici e dalla loro di- sca. E sono proprio le incognite fu- ciative della repubblica. Questa erano animati da progetti comuni. sciplina nella formazione della co- ture, unite alle voci insistenti di leggenda ha trasformato un con- Il vincitore al governo (De Gaspe- scienza politica e sociale lungo il "sdrammatizzazione del passato" cetto della scienza politica in una ri) e gli sconfitti all'opposizione progressivo evolversi dell'idea di come di "alienazione etnica" che si corriva e ruspante immagine del (Nenni e Togliatti) vivevano piena- La Germania allo specchio della nazione. Scandito da parole-chiave levano da più parti anche fuori passato che la damnatio memoriae, mente, e anche lealmente, in uno storia. Storiografia, politica e so- proprie del vocabolario storico te- dall'Europa, a rendere quanto mai fatta sciaguratamente precipitare scenario enormemente complicato cietà nell'Otto e Novecento, a cura desco — quali Sonderweg e Ge- attuale (e non solo per gli speciali- su quarant'anni di storia italiana dalla guerra fredda, la loro identità di Lorenzo Riberi, Angeli, Milano lehrtenpolitiker, Bildungsbùrger- sti del settore) la ricognizione sto- dal nuovo avanzato e scaturito dal- istituzionale e costituzionale. Le 1995, pp. 246, Lit 38.000. tum e Volksgeschichte — si delinea rico-ideologica proposta in questi la decomposizione politica e dalla tappe del quindicennio qui esami- un panorama composito della plu- dieci saggi brevi. crisi morale ed economica degli nato sono peraltro scandite secon- Sullo sfondo d eWHistoriker- ralità di tendenze e orientamenti anni novanta, ha certamente favo- do un ritmo dettato dall'opposi- streit e all'indomani della riunifica- che hanno contraddistinto i perio- Marisa Margara rito. Il libro di Caredda supera in- zione: la fine dei governi del Cln, il zione tedesca, in un clima europeo di salienti della Germania moder- fatti da una parte l'azzeramento 18 aprile, il quinquennio freddissi- arroventato dal dibattito su multi- na, tra continuità e innovazione N. 8, PAG. 29/IX SETTEMBRE 1995

chezza inglese poteva derivare uni- divertirsi scoprendo quali fossero i nostro paese, e con lo scopo pro- (Caselli, Nacamulli, Gambardella- camente dallo scambio con l'este- requisiti del "perfetto mercante" spettico di individuare tematiche Torrisi, Zanfei, Coda) e all'econo- Economia ro. Più in particolare, la ricetta di snocciolati con dovizia di partico- attuali in grado di sollecitare l'atti- mia dei sistemi locali (Becattini- Mun consisteva nella ricerca di un lari da Mun. vazione di nuovi programmi di ri- Rullani, Del Monte, Brusco, Dio- THOMAS MUN, D tesoro dell'In- costante avanzo della bilancia Riccardo Realfonzo cerca. Il volume della Angeli ripro- gradi, L. Bianchi). Con questo li- ghilterra nel commercio estero, a commerciale da ottenersi con l'au- duce le relazioni e i contributi, che bro si inaugura una collana dedica- cura di Guglielmo Forges Davanza- silio di una politica estera prote- spaziano così dal rapporto tra im- ta ai "Problemi dello sviluppo in- li, Edizioni Scientifiche Italiane, zionista. Il tesoro dell'Inghilterra prese e contesto socio-culturale dustriale", che intende coltivare Napoli 1995, pp. 138, Lit 21.000. nel commercio estero contribuì am- (Marchionatti-Silva, Lunghini-Fu- cinque aree di studio: le relazioni piamente all'edificazione di un Prospettive degli studi di econo- magalli, Salvati), agli studi sul mer- tra sistemi produttivi e contesti Questo libro, scritto intorno al "modello" teorico sostanzialmente mia e politica industriale in Italia, cato e l'organizzazione del lavoro culturali e istituzionali; la globaliz- 1630, è un celebre classico della coerente di quello che Dobb definì a cura di Giacomo Becattini e Sergio (Frey), dall'evoluzione delle forme zazione dei mercati e delle econo- letteratura economica mercantili- "un sistema di sfruttamento attra- Vacca, Angeli, Milano 1995, pp. di mercato (Bianco-Grillo, Colom- mie; la varietà dei modelli di im- sta. Il suo autore, Thomas Mun, fu verso lo scambio, regolato dallo 398, Lit 45.000. bo-Mariotti, Luini) al ruolo presa; i problemi del lavoro e della uno dei più fertili teorici del perio- Stato". Il libro — per la prima vol- dell'innovazione tecnologica (Ar- disoccupazione strutturale; i pro- do e, come molti suoi "colleghi", ta integralmente tradotto in italia- In occasione dei vent'anni di chibugi-Evangelista), dall'indu- blemi della politica industriale, era un ricco mercante londinese. no — è curato da Guglielmo For- pubblicazione la rivista "Econo- stria italiana nel contesto dell'inte- con particolare attenzione alla re- Nel libro egli difese gli interessi ges Davanzati che ne propone una mia e politica industriale" ha orga- grazione europea (Ranci, P. Bian- golazione dei mercati e alla priva- della Compagnia delle Indie traduzione molto attenta e offre un nizzato a Milano, il 12-13 novem- chi-Sassatelli, Ninni) alla questio- tizzazione delle iniziative pubbli- Orientali (che, poi, erano anche i saggio introduttivo intelligente e bre 1993, presso l'Università Boc- ne dell'assetto proprietario delle che in campo produttivo. suoi propri interessi) proponendo informato. È un'opera da leggere coni, un convegno con l'obiettivo imprese (Barca, Cozzi-Genco, Riccardo Bellofiore la tesi, destinata a divenire famosa, tanto per chi è interessato agli retrospettivo di fare il punto sugli Giorgetti), fino all'analisi delle re- per la quale la crescita della ric- aspetti teorici quanto per chi vuole studi di economia industriale nel centi teorie economico-aziendali

Gli "assunti nuovi e diversi" sui quali si edifica la messa nella circolazione ha natura endogena ed è teoria del circuito sono sostanzialmente riconducibili l'esito di una contrattazione fra banche e imprese; in Rifiuto del marginalismo a due ordini di ipotesi: la suddivisione della società in secondo luogo, poiché il credito non è ripartito equa- gruppi sociali distinti (imprenditori e lavoratori), ca- mente fra imprese e lavoratori, il sistema dei prezzi AUGUSTO GRAZIANE La teoria monetaria della pro- ratterizzati da differenti obiettivi (l'accumulazione riflette la distribuzione delle risorse monetarie e, duzione, Banca Popolare dell'Etruria e del Lazio, per gli uni, il consumo per gli altri) e differenti vin- conseguentemente, la moneta non può considerarsi Arezzo 1994, pp. 171, s.i.p. coli (ovvero, differenti disponibilità di moneta); la neutrale. capacità, propria del sistema bancario, di creare mez- La ricerca di Graziani esplora a fondo le molteplici La determinazione endogena dell'offerta di mone- zi di pagamento e di attivare, attraverso il soddisfaci- implicazioni e le diverse varianti del modello di base, ta e il rifiuto della teoria marginalistica della distri- mento della domanda di credito, il processo produtti- dedicando la dovuta attenzione alle diversità di ap- buzione rappresentano gli aspetti caratterizzanti del- vo. proccio e di accento che caratterizzano il dibattito fra la cosiddetta "teoria del circuito monetario". Riper- Desistenza di due gruppi sociali distinti è legata al- i moderni teorici del circuito. Il risultato è una de- correndone l'evoluzione storica e richiamandone le la selezione nell'accesso al credito. Essendo il credito scrizione nitida e persuasiva dell'effettivo funziona- principali fonti di ispirazione (da Marx a Wicksell, da accessibile ai soli imprenditori, essi godono di una di- mento dei meccanismi di produzione e distribuzione Schumpeter a Keynes), Graziani costruisce, nei nove sponibilità di acquisto virtualmente illimitata; i lavo- della ricchezza in un'economia monetaria. Dna de- capitoli che compongono l'opera, un'analisi macroe- ratori di una capacità di acquisto strettamente vinco- scrizione che rappresenta, al tempo stesso, un invito conomica completa, concepita come "analisi indipen- lata al reddito guadagnato. alla riflessione sui limiti — logici ed esplicativi — dente e fondata su assunti nuovi e diversi", non già L'ipotesi della creazione bancaria dei mezzi di dell'ortodossia neoclassica: della sua analisi moneta- "come semplice formulazione aggregata dell'analisi pagamento produce due conseguenze analitiche ri- ria, della sua teoria della distribuzione. microeconomica ". levanti: in primo luogo, la quantità di moneta im- Guglielmo Forges Davanzati

rienza di teorici dell'economia po- FRANCO REVIGLIO, Meno Stato sul peso del debito pubblico. Na- logico localizzato, che riguarda so- bilità di individuare alcune carat- più Mercato. Come ridurre lo Sta- turalmente, si tratta "solo" di alcu- lo una determinata tecnica lascian- teristiche di un sistema industriale litica, vivo interesse per la storia to per risanare il Paese, Mondado- ne possibili tesi interpretative. do inalterate le altre, e che è relati- in grado di generare un intenso del pensiero economico. Per fare ri, Milano 1995, pp. 320, Lit Riccardo Realfonzo vo al livello di intensità dei fattori, cambiamento tecnologico e quindi qualche esempio, di Roncaglia si 29.000. alla dimensione del processo pro- in grado di aumentare la sua com- ricordano gli studi su Sraffa e su duttivo, alla formazione della ma- petitività internazionale: così, se le Petty, mentre di Sylos Labini ven- Il senso del libro di Reviglio sta nodopera, alla struttura organizza- capacità innovative dipendono gono subito alla mente i saggi su tutto nel titolo: occorre ridurre tiva, alla localizzazione regionale. dall'accumulazione di conoscenza Schumpeter e su Marx. In questa circostanza, i due studiosi rielabo- l'intervento statale nell'economia a CRISTIANO ANTONELLI, Economia Utilizzando questo concetto come localizzata, determinanti sono la favore del libero mercato per risa- dell'innovazione. Cambiamento strumento interpretativo, Antonel- disponibilità di manodopera quali- rano un testo già pubblicato nella nare le malmesse finanze pubbli- tecnologico e dinamica industria- li compie un approfondito e stimo- ficata e istruita, come pure modelli Enciclopedia delle scienze sociali che, acquisire livelli minimi di cre- le, Laterza, Roma-Bari 1995, pp. lante processo di rivisitazione dei di organizzazione del lavoro che per offrire, evidentemente a un dibilità intemazionale e consentire 264, Lit 36.000. principali elementi delle diverse valorizzino l'esperienza, la compe- pubblico di non addetti ai lavori, una ripresa solida e duratura di teorie dell'innovazione. Una inte- tenza, la creatività e l'intuizione una sorta di Bignami della storia produzione e occupazione. Questa Il libro trova il suo asse intorno ressante, e operativa, ricaduta di dei vari soggetti. Inoltre, la velo- dell'economia politica. Lo sforzo convinzione, osserva Reviglio, non al concetto di cambiamento tecno- questo itinerario teorico è la possi- cità di introduzione di innovazioni di sintesi e semplicità condotto dai sta solo nel suo pensiero ma è pre- tecnologiche dipende sia da alti li- due autori è davvero apprezzabile; sente nel senso comune in forma di velli di eterogeneità industriale, sia essi riescono a condensare, ad crescente domanda di mercato e da forti relazioni cooperative tra le esempio, in una ventina di pagine, decrescente affezione per l'inter- imprese basate su complementa- una discussione che va da Diodoro C.so Buonarroti, 13 Tel. 0461/829833 vento statale. Ciononostante, af- rietà, come nei distretti tecnologi- Siculo a Marx, attraverso Petty, 38100 Trento Edizioni Fax 0461/829754 finché sia con certezza promossa e Centro Studi ci. Infine, accanto al processo di Smith e Ricardo. Il libro si compo- positivamente portata a compi- Erickson introduzione di una innovazione ne sostanzialmente di tre parti: un mento la normalizzazione, sarebbe localizzata, fondamentale è la sua capitolo introduttivo sul metodo dell'economia politica; i capitoli necessario — egli spiega — un di- C. Cornoldi et al. M. Pratelli capacità di diffusione, che può verso assetto istituzionale (più portare a un cambiamento tecno- centrali (II, III, IV) dedicati alla maggioritario e presidenzialismo). Matematica Disgrafia logico con effetti su tutto il sistema scuola classica, al marginalismo e Un governo stabile potrebbe, in- e metacognizione e recupero delle difficoltà industriale e quindi non più loca- al dibattito tra le due guerre; la fatti, fare ingoiare l'amara medici- grafo-motorie lizzato, ma generico. parte finale del libro (capitoli V, Atteggiamenti mctacognitivi VI, VII, Vili) sulle discussioni re- na di una (ulteriore) riduzione del e processi di controllo Aldo Enrietti "welfare" all'italiana. Non c'è co- centi, nonché sui temi della dina- munque da spaventarsi, avverte mica e del sottosviluppo. Come è naturale, dato l'intento del lavoro, Reviglio, giacché, pur in presenza R. De Beni et al. D. Sliarpe e S. Muller di una drastica riduzione della spe- gli autori possono appena citare i grandi problemi dell'analisi econo- sa, sarebbe possibile, mediante un Imparare a studiare Abilità di studio ALESSANDRO RONCAGLIA, PAOLO mica e, per una "informazione più incremento della produttività del la geografia SYLOS LABINI, H pensiero econo- Livello 1 - Programma ampia", rimandano ai manuali settore pubblico, migliorare i risul- mico. Temi e protagonisti, Later- Abilità metacognitive per il 2° ciclo elementare "tradizionali". tati conseguiti in materia di salva- per comprendere e ricordare Livello 2 - Programma za, Roma-Bari 1995, pp. VII-126, guardia dei bisogni primari. Le te- per la scuola media Lit 15.000. Riccardo Realfonzo si di fondo di Reviglio sembrano discendere necessariamente dai Alessandro Roncaglia e Paolo dati che egli riporta sulle mille Sylos Labini hanno molte volte di- inefficienze del settore pubblico e NUOVE PUBBLICAZIONI ER1CKSON PER LA DIDATTICA mostrato, nella loro ben nota espe- SETTEMBRE 1995 N. 8, PAG. 30/X Q^c-lvescte, mentale in ambito economico e quantistica. Un libro essenziale per Stephen W. Hawking, questa "bre- il grande problema cosmologico strategico. Pose poi le fondamenta chi ormai non crede più alla figura ve storia dell'Inizio per non inizia- della singolarità iniziale, che im- Scienze della branca scientifica degli auto- dello scienziato postrinascimenta- ti" ripresenta ai non esperti le re- magina l'universo iniziale tutto mi cellulari, che solo in questi ulti- le, in grado di dare 0 suo contribu- centi teorie cosmologiche riguar- concentrato in un punto, o le idee GIORGIO ISRAEL, ANA MILLAN mi anni inizia a evolvere. E si po- to a branche della scienza così di- danti la struttura e la formazione dell'universo inflazionario, del GASCA, 11 mondo come gioco ma- trebbe continuare, ad esempio con verse, e, spostando il suo punto di dell'universo, basate su nuove evi- tempo di Planck, della struttura tematico, La Nuova Italia Scientifi- la sua partecipazione al Progetto vista su posizioni "anomale" o ad- denze sperimentali come le misure dello spazio-tempo nei primi istan- ca, Roma 1995, pp. 158, Lit 23.000. Manhattan. In un'epoca in cui gli dirittura eretiche, di creare nuovi del satellite Cobe sulla radiazione ti. Barrow sviluppa questi argo- scienziati si rendono conto con campi di studio. cosmica di fondo (1992). L'autore menti con la necessaria precauzio- Una delle personalità più inte- rammarico di come la specializza- Alessandro Magni si preoccupa di offrire gli elementi ne di chi è conscio non solo della ressanti in assoluto nel mondo zione diventi essenziale per padro- utili per capire la "logica" con cui difficoltà di comprensione, ma so- scientifico del Novecento, John neggiare un campo di studio, von gli astrofisici studiano l'universo, prattutto di chi sa bene che posso- von Neumann riuscì a lasciare Neumann è l'ultimo grande esem- prima analizzando in dettaglio i di- no esistere sempre teorie alternati- tracce indelebili nei più diversi pio di scienziato che riesca a pa- versi fondamenti teorici e speri- ve. Questa "incertezza" aiuta il let- campi della conoscenza. Alcuni droneggiare discipline così distanti JOHN D. BARROW, Le origini mentali delle moderne teorie, poi tore a non smarrirsi di fronte al te- esempi: il tentativo di assiomatiz- fra loro. E quanto sia importante dell'Universo, Sansoni, Firenze riproponendo concetti non pro- sto e insieme a non pretendere di zazione della matematica, insieme questa capacità interdisciplinare si 1995, ed. orig. 1994, trad. dall'in- priamente intuitivi come lo sposta- capire ogni dettaglio, ma di accon- a Hilbert, l'assiomatizzazione della può vedere dalle fruttuose conta- glese di Aldo Serafini, pp. 148, Lit mento verso il rosso, l'universo tentarsi di intuire le idee guida del- meccanica quantistica a pochi anni minazioni fra campi diversi che 22.000. aperto, chiuso o critico, l'esistenza la moderna cosmologia. dalla sua nascita, un contributo es- von Neumann riuscì a condurre, e la misura della radizione cosmica senziale alla nascente teoria dei come l'idea dell'applicazione dei Naturale continuazione dei noti di fondo. Introduzione necessaria Gianfranco Durin giochi, teoria di importanza fonda- campi di Hilbert alla meccanica volumi di Steven Weinberg e di per affrontare temi più ardui come

ALESSANDRO BARICCO, Barnutn. Cronache dal RENATO MONTELEONE, Cospiratori Guerriglieri grande show, Feltrinelli, Milano 1995, pp. 206, Lit Briganti, Einaudi, Torino 1995, pp. 174, Lit 11.000. 14.000.

L'autore di Castelli di rabbia e di Oceano Mare ha Storie dell'altro Risorgimento, come dice il sottoti- raccolto, in questo volumetto dell'Universale Econo- tolo. Lo storico del movimento operaio, l'autore del- mica, i suoi articoli, ognuno rigorosamente di ottan- la biografia di Turati, si misura in queste vivaci pagi- ta righe, pubblicati nella rubrica omonima, ogni mer- nette, destinate ai ragazzi da undici anni in su, con la serie B del Risorgimento: non il Re Galantuomo e il coledì o quasi, sulla "Stampa". Come scrive in una conte di Cavour, non Mazzini e Garibaldi, ma prota- brevissima nota, il titolo Barnum allude proprio a gonisti più oscuri e sotterranei, scelti fra coloro che "quello del circo". cospirarono per l'indipendenza, come il sottotenente Perché tutto quello che Baricco vedeva intorno gli Michele Morelli, che ideò e iniziò "la congiura da cui sembrava "un grande spettacolo di clown, domatori e re Ferdinando fu indotto a concedere la costituzione" acrobati; e mi piaceva l'idea di provare a raccontarlo, ma che morì ghigliottinato e dimenticato dalla storia, un po' alla volta, così come veniva". Ecco dunque di o fra i guerriglieri di professione, quale fu Carlo Pisa- tutto un po': il pianista Sviatoslav Richter che suona cane, ma anche fra i briganti che contrastarono l'uni- Bach come "un copista benedettino ipnotizzato dal ficazione, come Chiavone, che arrivò ad avere due- carisma del testo sacro"; i tennisti Ivanisevic e Korda mila uomini, insignito da Francesco II del titolo di "perfetta imitazione di un videogame"; Pier Paolo Comandante in capo di tutte le truppe del re delle Pasolini che "pensava volando"; il concerto di Jova- Due Sicilie. Le vicende risorgimentali vengono a gal- notti "un tunnel ritmico che scava sotto la terra delle CASTA la in un'aura fiabesca, cui contribuiscono le belle il- settemila vite dei settemila presenti". lustrazioni di Piero Ventura. Il mondo appare popolato di personaggi che diven- tano tutti metafora di ciò che siamo, o non siamo, o Clown e Briganti "L'Indice" non recensisce i libri dei membri del Comitato di re- vorremmo essere. dazione, ma ne dà conto in questa rubrica a cura della direzione.

JONATHAN WEINER, Il becco del ni quasi impercettibili, in partico- luzione del vivente. Weiner tutta- libro, avvincente come un roman- commentate le ipotesi sull'origine fringuello. Giorno per giorno lare nelle dimensioni del becco, so- via non si limita alla dettagliata zo, e scritto con lo stesso rigore di della vita e il progressivo aumento l'evoluzione delle specie, Monda- no imputabili ai grandi mutamenti cronaca dell'avventura scientifica una pubblicazione scientifica, tra- della complessità degli organismi dori, Milano 1995, trad. dall'ingle- climatici che causano delle varia- dei Grant, ma trae spunto da que- sporta il lettore in un incredibile viventi: dalla cellula procariote a se di Giovanna Praderio e Davide zioni consistenti nella disponibilità sta ricerca per esporre altre signifi- viaggio nella scienza, facendolo quella eucariote, dalla scissione Scalmani, pp. 331, Lit 34.000. delle risorse alimentari. In pratica cative indagini naturalistico-evolu- partecipe di uno dei più approfon- cellulare alla formazione di organi- viene osservato ciò che Darwin zionistiche e fare frequenti riferi- diti e importanti studi sull'evolu- smi pluricellulari. Su queste basi Il giornalista scientifico Jo- stesso immaginava come un pro- menti al viaggio del Beagle in que- zione, riuscendo inoltre a delinea- viene imbastita la seconda parte nathan Weiner racconta la storia cesso troppo lento per poter essere ste isole, e alle teorie del suo prota- re con efficacia la complessità del- del testo, in cui viene analizzata la affascinante delle scoperte di Peter osservato da occhio umano: l'evo- gonista, Charles Darwin. Questo la ricerca naturalistica moderna. storia del pensiero evoluzionistico e Rosemary Grant, i due biologi Giorgio Malacarne, Alexa Capra e il contributo di due grandi biolo- che studiano una popolazione di gi postdarwinisti: l'embriologo fringuelli delle Galapagos su Haeckel e il genetista Weismann. Daphne Major, una piccola e qua- È IN EDICOLA Diversi capitoli sono dedicati alla si inaccessibile isola dell'arcipela- trattazione dei rapporti tra morfo- go. Dagli anni settanta i due coniu- EMILIO BALLETTO, Zoologia evo- genesi ed evoluzione e alle proble- gi, accompagnati a volte dalle gio- lutiva, Zanichelli, Bologna 1995, matiche della sessualità. La terza vani figlie, e aiutati da dottorandi pp. 494, Lit 60.000. parte del libro è un compendio di dotati di ottime qualità nella ricer- ì La bottega del genetica di popolazione in cui la ca e di un notevole spirito di sacri- È certamente positiva la com- visione neodarwinista ortodossa è ficio, hanno studiato questo am- parsa sul mercato editoriale uni- vista con spirito critico ma costrut- biente e i suoi abitanti nei più inti- versitario di autori italiani, in tivo. Si giunge così ai capitoli su mi aspetti. Questa meticolosa ri- quanto riflette un'attività di ricer- mimetismo e coevoluzione, filoge- cerca ha consentito ai Grant di tra- lestauro ca competitiva a livello internazio- nesi e speciazione, di cui l'autore è sformare i 40 ettari di lava in un L'UNICO MENSILE nale. A breve intervallo dall'uscita specialista. Il testo termina con un perfetto laboratorio di ricerca, ar- di due testi di zoologia sistematica utile capitolo sui metodi utilizzati rivando a conoscere individual- A CARATTERE DIVULGATIVO coordinati dal prof. Baccetti, esce nello studio dell'evoluzione. Im- mente l'intera popolazione di frin- ora un testo complementare di portanti sono i rimandi bibliografi- guelli, e riuscendo a valutare con CHE OFFRE zoologia evolutiva, utile in partico- ci in cui sorprende la presenza di incredibile precisione le variabili lare per il secondo corso di zoolo- autori italiani (un decimo circa), a ambientali. Il loro lavoro si è foca- AGLI APPASSIONATI gia degli studenti di Scienze Biolo- conferma di quanto detto all'inizio lizzato in particolare sulla misura- giche e Naturali. Il libro è diviso in sulla tradizione zoologica italiana. zione e sull'analisi dei cambiamen- UN AMPIO PANORAMA tre parti, legate da un comune filo Sempre in introduzione è formula- to l'auspicio che il testo esca dalle ti morfologici e comportamentali DEL MONDO DEL RESTAURO conduttore di tipo storico. Il pri- che, generazione dopo generazio- mo capitolo è interamente dedica- mura universitarie. Ce lo auguria- ne, avvengono nei piccoli passe- to all'origine dell'universo. Nei mo. riformi frugivori. Queste variazio- successivi undici capitoli vengono Giorgio Malacarne HNDICF ••DEI LIBRI DEL UESEM SETTEMBRE 1995 Ci / / N. 8, PAG. 31/XI-

'è una gran produzione di testi di scienze della culturale: solo in un secondo momento gli aspetti tec- no di tendenza, nel rapporto Terra-civiltà dell'uomo. C Terra da qualche anno a questa parte, volumi nici possono essere passati in esame e approfonditi. In Ecco, in ultima analisi II nuovo atlante di Gaia è un spesso pensati per l'educazione scolastica superiore, verità definizioni e nozioni hanno un ruolo importan- manuale di sopravvivenza possibile, uno spietato — ma che contribuiscono a rendere disponibile un re- te nell'impianto del libro — in ciò più simile a un ma- ma non pietistico — sommario dei mali che espongo- pertorio di temi geologici, naturalistici e ambientali nuale —, mentre, parallelamente, vengono messi in lu- no la Terra ai più svariati rischi, una guida nell'attuale saldamente poggiati su una base scientifica chiara e ri- ce gli strumenti di conoscenza dell'ambiente. crisi del pianeta e dell'umanità. gorosa. Un insegnamento — non il solo — che si può Il tema delle risorse è approfondito a dovere e final- Le immagini inusuali e i bei disegni a pastello costi- trarre dalla lettura di libri come questi sta nella con- mente si fa notare che non solo di carbone o petrolio tuiscono uno dei pregi di un libro al limite fra geologia nessione ormai acclarata fra le scienze geognomiche e si tratta, o di minerali, ma anche di acqua, di paesag- e alpinismo, limite peraltro spesso valicato da tutti i quelle storiche e ambientali: ricostruzioni del passato gio da fruire, di aria da respirare, tutte risorse non so- grandi geologi del passato che erano — per forza di geologico e strumenti di conoscenza e intervento am- stituibili a breve, cioè destinate all'esaurimento o alla cose — anche escursionisti e arrampicatori di valore. bientale affondano le proprie radici cognitive nello corruzione. Ma la tematica di maggiore pregio qui In Le meraviglie delle Alpi italiane di Pompeo L. Ca- stesso terreno di un libro di storia o di un manuale di messa in evidenza è quella dei singoli rischi ambienta- sati (Berna, Milano 1994, pp. 143, Lit 48.000) i soci del ecologia. Sono volumi di lettura e di consultazione, li, da quello sismico a quello vulcanico, dall'inquina- Club Alpino Italiano e della Società Geologica ricono- nello stesso tempo adanti e dizionari, libri illustrati e mento allo smaltimento dei rifiuti, alla desertificazio- sceranno molti dei paesaggi e dei fenomeni che hanno guide, diari e manuali; mai come in questi casi limitar- ne. Previsione e prevenzione del rischio geologico go- reso celebre nel mondo la catena alpina, mentre il tu- ne l'uso e l'utenza risulta riduttivo. dono finalmente di un buon trattamento e, in questo rista più avveduto troverà una serie di spunti per futu- La Terra, questa conosciuta di Mario Panizza e San- campo, il libro si avvale del contributo di specialisti di ri itinerari attraverso notizie e immagini a cavallo fra la dra Piacente (Loescher, Torino 1994, pp. 438, Lit disciplina, che se provenissero anche da realtà non storia (geologica e non) e le curiosità. Dal Paleozoico 39.000) è un libro tradizionale per impostazione partenopee darebbero un'idea meno provinciale, a al Quaternario si completa una rassegna ragionata del- scientifica e anche per impianto grafico (peraltro co- prescindere dall'autorità — fuori discussione — dei le forme del paesaggio alpino resa vivace — oltre che stituito da materiale fotografico di grande qualità), in singoli ricercatori (ma chi meglio di un "indigeno" dalle spettacolari foto di grande formato — dall'aper- cui si esegue una lunga zoomata dall'universo al piane- può conoscere il rischio vulcanico nell'area campa- tura di numerose "finestre" dedicate a temi specifici ta Terra e alla sua composizione. Va riconosciuto che na?). In un utile saggio sul dissesto geoambientale in di interesse generale come i fenomeni di dissesto fra- è difficile essere originali in un testo obbligato da esi- noso, la formazione di gole e cascate o di guglie e pic- genze di programmi e da una certa "conservazione" chi. Non mancano poi gli spunti più specifici dedicati intrinseca ai libri scolastici, ma la materia in continuo al collezionista di minerali o fossili o a chi vuole sape- movimento — non tanto per i contenuti, quanto per re se sono mai esistiti dinosauri sulle Alpi e dove se ne l'ampliamento esplosivo dei suoi confini — consenti- Variazioni sul tema possano ancora oggi seguire le vecchie piste. rebbe una trattazione finalmente diversa. In questo caso la novità maggiore consiste nell'analisi integrata Le scienze della Terra n linea con la pubblicazione delle ricche guide geo- del sistema Terra che gli autori chiamano a innervare Ilogiche regionali (di cui sono ormai stati stampati l'itinerario concettuale da loro delineato. Tale approc- di Mario Tozzi cinque volumi sugli undici previsti), la Berna continua cio sistemico, però, resta limitato al proposito iniziale nella sua meritoria opera di divulgazione di tematiche e sepolto sotto una quantità forse esagerata di parole geologiche e naturalistiche legate alle diverse realtà laddove sarebbero auspicabili esempi concreti e la geografiche italiane. La caratterizzazione geologica in mancanza assoluta di cortine fumogene (siamo sicuri questo caso accresce il valore di bene ambientale e che curricolo sia più digeribile di curriculum? e — vi culturale che il paesaggio dovrebbe avere, rendendo prego — la "geosinergetica" no!). Lo spazio per il possibile un turismo più consapevole e una maggiore concetto di tempo geologico è stato ridotto rispetto a alfabetizzazione scientifica. più datati testi consimili, e poche pagine si conquista- Nel 1792 Lazzaro Spallanzani compiva un memora- no anche l'uomo e la sua evoluzione recente mentre è bile Viaggio nelle Due Sicilie e in alcuni posti dell'Ap- un piccolo gioiello la sezione geomorfologica, che si pennino, compendiato in sei volumi, di cui la Cuen, in occupa dello studio del rilievo terrestre, in linea con i una collana della Fondazione Idis, pubblica il Viaggio migliori testi anglosassoni: si sente qui l'aggiornamen- all'Etna (Cuen, Napoli 1994, pp. 85, Lit 10.000; cfr. to continuo e la competenza specifica di uno degli au- "L'Indice", 1995, n. 1). Un'altra faccia della geologia, tori. raccontata peraltro da un biologo (ammesso che que- Scienze della Terra di Giuliano Bellezza (McGraw- sta definizione allora potesse avere un senso), che co- Hill, Milano 1994, pp. 502, Lit 45.000) si avvale di una stituisce ancora oggi un esempio elevato delle capacità intelaiatura grafica molto valida, segnata dall'uso di di osservazione degli uomini rispetto alle cose della due corpi e del neretto, di molte fotografie e di mol- natura. Visto con gli occhi di oggi — ovviamente — il tissimi diagrammi accattivanti e rigorosi. "Schede" e linguaggio scientifico risulta curioso, ma non manca "approfondimenti oltre il testo" si integrano con inca- mai di una sua stringente logica interna che dovrebbe stri precisi nell'impianto e consentono di diversificare essere ricordata a molti dei ricercatori di oggi, in qua- la trattazione. I cicli geologici e geochimici sono ben lunque campo si applichino. Comunque ciò aggiunge messi in evidenza e danno il segno di un'impostazione interesse a una scrittura vivace, sostenuta da un'argu- moderna, insieme con i rudimenti di geologia ambien- Italia dal dopoguerra a oggi si trova anche una sorpre- zia empirica notevole e da una polemica continua con tale e di studio degli ecosistemi terrestri. Le risorse, sa (per chi non è addetto ai lavori): nella storia delle i naturalisti del passato (soprattutto stranieri) e contro l'impatto ambientale e i diversi tipi di energia occupa- cosiddette catastrofi naturali del passato c'è la chiave le superstizioni che la gente aveva riguardo ai vulcani. no tutta la parte finale del volume e aprono prospetti- per capire quelle del futuro. Che sarebbero dunque Inutile aggiungere che molte di quelle superstizioni ve da approfondire in studi successivi. Alcune parti evitabili, basterebbe studiare tabelle e dati, prendere persistono ancora oggi nei tentativi di "inorridire" le tradizionalmente trattate sono state qui trascurate, te- atto dello stato di conservazione del territorio e ren- colate di lava in uso al Vesuvio o nell'ostensione di stimoniando una scelta che finalmente aridava fatta, dere edotte le popolazioni (il caso della recente allu- icone e aspersori, utilizzata sull'Etna almeno fino al non essendo più possibile dedicare lo stesso spazio al- vione del Po è esemplare al riguardo), ma allora sa- 1983. Certo i "fluidi elastici" e altre "meraviglie" po- la cosmogonia e alle frane oppure ai monsoni e ai ter- remmo in un paese civile. tranno farci sorridere, ma il valore documentale e di- remoti. Anche in questo caso però una sensazione di dattico del volumetto resta enorme. Fra l'altro Spal- già visto traspare da molti paragrafi e da parecchie il- ella parte finale del libro si torna ai problemi più lanzani va considerato l'anticipatore di concetti che lustrazioni, alcune delle quali originariamente presen- Ntecnici, come la valutazione di impatto ambienta- sono ormai basilari nella geologia moderna — come ti in volumi precedenti di scienze della Terra (e — le (Via), di cui molti parlano — ma pochi sanno — e il quello di rischio vulcanico — e si rendeva ben conto guarda il caso — non citate nelle fonti). volume si conclude con una curiosa appendice in cui di un fenomeno che aveva impedito per secoli di rico- Le scienze della Terra costituiscono una base così si racconta dei sotterranei di Napoli (del loro stato dis- noscere la vera natura di taluni apparati vulcanici, cioè salda di quelle ambientali da non permettere ormai di sestato e della loro storia), degli scavi nella zona di Si- la grande mutevolezza delle forme delle montagne che fare alcuna distinzione quando si esaminano rischi e bari e del rischio di frane in località ritenute al sicuro venivano chiamate vulcani solo dopo un'eruzione. Lo risorse connessi al pianeta e alla sua evoluzione. An- come la penisola sorrentina. studio delle forme e dei prodotti sarebbe servito per che la demografia tiene ampiamente conto della geo- Non molti anni sono passati da quando James Lo- riconoscere i vulcani laddove se ne poteva solo sospet- logia ed è appena il caso di ribadire il costante incre- velock ha "scoperto" Gaia (si veda al proposito l'ap- tare l'esistenza. Il Viaggio all'Etna permette una gran- mento del contenuto sociale di quella che per decenni profondito L'ipotesi Gaia, a cura di Peter Bunyard e de libertà di divagazione e consente, inoltre, di adden- non è stata ritenuta nemmeno una scienza. E il caso de Edward Goldsmith, Red, Como 1992, pp. 374, Lit trarsi in una sintetica storia dell'Etna attraverso gli oc- L'ambiente, risorse e rischi di Valerio Di Donna e An- 48.000): la Terra è un organismo vivente, immenso; chi dei vecchi escursionisti nord-europei e di spaziare tonio Vallario (Liguori, Napoli 1994, pp. 370, Lit ma pur sempre un organismo, dotato di vita propria e fra minerali rilucenti e vecchie colate. 40.000) e della rinnovata edizione de L'atlante di Gaia quindi capace anche di reagire in caso di pericolo. In- La metodologia delle ricerche geologiche di Spal- a cura di Norman Myers (Zanichelli, Bologna 1994, quinamento, depauperamento delle risorse, distruzio- lanzani, sostenuta da costante spirito critico verso i pp. 272, Lit 42.000; cfr. "L'Indice", 1995, n. 7). ne della biosfera, in pratica, l'uomo: ecco i maggiori metodi precedenti, viene sottolineata nell'opportuna Nell'alveo di una trattazione multidisciplinare Di problemi attuali per l'organismo Terra. Secondo Lo- presentazione-inquadramento iniziale. La cura nella Donna e Vallario passano in rassegna i principali velock la Terra risolverà — magari in qualche milione stampa (nonostante il formato un po' penalizzante) e aspetti della tematica ambientale degli anni novanta, di anni — 0 problema uomo semplicemente non con- le chiavi di lettura fornite a lato, nonché la scheda di- non trascurandone il lato socio-economico e politico sentendogli più di vivere sulla sua superficie, e gli ulti- dattica finale che suggerisce riflessioni e permette spe- (con un paragrafo ricco di dati sulla politica ambien- mi decenni di danno ambientale continuato e aggrava- rimentazioni — come la lettura comparata con una tale in Italia). In uno schematismo evidente — ma in- to non fanno altro che confermare questa impressio- carta geologica — non devono far considerare questo dispensabile e ragionevole — l'ambiente viene giusta- ne. Per la verità qualcosa sembra essere mutato negli come un libro scolastico: si tratta di una via per fare e mente considerato una realtà unitaria che deve essere ultimi anni, piccoli segni, forse ancora impercettibili, divulgare scienza che aspetta ancora oggi di essere conosciuta prima di tutto in termini di acquisizione ma comunque indicazioni di un cambiamento, alme- nuovamente intrapresa. DEI LIBRI DEL MESE N. 8, PAG. 32/IV SETTEMBRE 1 995 ^^c-lve^cte-

stanzialmente conservatrice, se- care Dio, per il cristiano tutto di- bisogno d'aiuto, ma di quell'aiuto VINCENZO VITIELLO, Cristianesi- condo Popkin deve essere letta venterebbe nulla. La finitudine che sarebbe bene gli uomini si mo senza redenzione, Laterza, Ro- Filosofia prima di tutto alla luce di questo creaturale cristiana non è suffi- scambiassero tra loro, fatti scaltri e ma-Bari 1995, pp. 156, Lit 24.000. tipo di preoccupazioni religiose. ciente a se stessa e deve far ricorso maturi dalla consapevolezza della RICHARD H. POPKIN, La storia del- Proseguendo le sue ricerche in al- al suo Dio se non intende sprofon- loro comune fragilità". L'etica Il dolore estremo della finitezza lo scetticismo. Da Erasmo a Spi- tri scritti, Popkin ha esteso questa dare nell'abisso del nulla. Per non dell'uomo neopagano, proposta in umana: il Padre che si sottrae al Fi- noza, introd. di Simona Marini, linea interpretativa anche alla figu- dissolversi insieme al mondo, l'uo- questo libro, è pertanto connotata glio nel momento necessario del Anabasi, Milano 1995, ed. orig. ra di David Hume, cercando di mo cristiano deve custodire la pro- da una totale e irrevocabile fedeltà bisogno. Il tragico nichilismo trini- 1979, trad. dall'inglese di Rodolfo strapparlo alla triade classica degli tario — secondo Vitiello — è rac- Rini, pp. 359, Lit 60.000. empiristi Locke-Berkeley-Hume e chiuso tutto intero in questa inau- ponendolo invece in connessione dita esperienza dell'assenza. Che è La storia dello scetticismo di Ri- con la tradizione pirroniana prece- l'esperienza "dell'infinito assentar- chard Popkin è un testo che, insie- dente, spesso di provenienza fran- si dell'infinito". Nell'ora nona in me ad altri articoli dello stesso au- cese. Così come le tesi sulla crisi cui sulla croce il Figlio implora di- tore, è alla base dell'interesse sto- pirroniana del Cinquecento, anche speratamente il Padre perché lo riografico — e teorico — degli ul- questa interpretazione di Hume è salvi dalla follia annientatrice degli timi decenni per lo scetticismo e la stata al centro di grandi dibattiti, uomini, Dio tace. Incredibilmente tradizione pirroniana. Pubblicato talvolta anche aspri, e ha dato ori- impotente, egli si ritrae, lasciando per la prima volta nel 1960 (ma al- gine a nuovi filoni d'indagine sto- il Figlio nella lontananza della sua cune parti erano già comparse pre- riografica oggi assai frequentati. terrificante solitudine. Tra Padre e cedentemente sulla "Review of Guido Bonino Figlio si spalanca così un incolma- Metaphysics") con il titolo History bile abisso. Soltanto il legame of Scepticism from Erasmus to De- dell'abbandono, quello dell'estre- scartes, venne in seguito ampliato e ma lontananza e separatezza uni- prolungato fino a includere la trat- sce paradossalmente Dio e Cristo. Nulì'altro. Ed è in questo vertigi- tazione di Spinoza, nell'edizione SALVATORE NATOLI, I nuovi paga- del 1979. Popkin individua nella ni, Il Saggiatore, Milano 1995, pp. noso nulla che prende corpo il cri- storia della filosofia moderna la 141, Lit 22.000. stianesimo senza redenzione evo- presenza di un filone scettico che cato da Vitiello in questo libro. Un connette tra loro pensatori di vario Sebbene condividano la stessa cristianesimo che ci mostra genere, dai più noti ad altri che so- metafisica del finito, cristianesimo pria finitudine nell'infinità di Dio alla vita. Tuttavia, poiché dalla vita D'esperienza dell'ultimo Dio". Di no invece piuttosto oscuri. In que- e paganesimo prospettano due di- e saper soggiornare in essa. Perché il male risulta inestirpabile, ne quel Dio, però, che non salva. Co- sto modo è messa in discussione verse concezioni etiche. Mentre è in essa che egli troverà la certez- consegue che l'uomo neopagano sicché l'uomo, nella sua sconsolata l'intera immagine tradizionale del- quella cristiana assume la finitudi- za della redenzione, sia dal dolore accetterà la propria impotenza co- solitudine, su questa terra non può lo sviluppo del pensiero moderno. ne in senso creaturale, l'etica paga- e dalla sofferenza dell'esistenza sia, me una modalità diversa di abitare far altro che amare "insensatamen- Innanzitutto viene posta in secon- na è invece contraddistinta da una in definitiva, dalla morte. L'uomo la terra. Modalità che non sarà te" la malvagità altrui e quella pro- do piano la lotta (forse un po' mi- finitudine naturale di tipo greco. pagano sa invece soggiornare sulla contrassegnata dalla smisurata vo- pria. Nella consapevolezza che tologica) tra scienza e fede, mentre Ciò dà luogo — secondo Natoli — terra accettando in maniera disin- cazione prometeica di voler ridur- nessun Dio scenderà mai dal cielo viene rivalutata la portata episte- a due modalità differenti di abitare cantata la propria finitudine. Egli è re gli enti al proprio incondiziona- per salvarlo. Perché il male, in mologica delle dispute religiose in- il pianeta. Il cristiano, infatti, come consapevole che non si dà alcuna to dominio di manipolazione tec- questo mondo abbandonato torno al criterio della verità, dispu- il pagano, si comprende a partire redenzione ed è per questo che la nica. Ma neanche da un'altrettanto dall'ultimo Dio, è irredimibile. te generate dalla Riforma prote- dalla sua finitudine. Ma il carattere sua vita è senza speranza. Ciò vuol incondizionata rassegnazione ad Giuseppe Cantarano stante e rinvigorite dalla pubblica- della sua finitudine è dato dalla dire che egli non avverte la neces- agire nichilisticamente in un mon- zione nel 1569 della traduzione la- creazione divina, non già dalla sità di trovare in qualche modo do privo di senso. tina delle opere di Sesto Empirico. morte, come invece avviene per il una salvezza assoluta. Caso mai — Giuseppe Cantarano Anche la filosofia di Descartes, so- pagano. Cossiché, venendo a man- come scrive Natoli — egli "sente il DIZIONARI GARZANTI Qualità in evoluzione

I GRANDI DIZIONARI INGLESE IX CD KOM 4/1 strumenti completi OGGI ANCHE il tlisionaria che parla I DIZIONARI LEGGERI IN CDROM ISO TITOLI 1)1 LINCILE pensati per la scuola von frasari e manuali I>R( )G ETTO VIVAYOGE 35 UN'OLE le lingue m n Iti mediali di tutto il niond&ri (con No va media)

5BJWH N. 8, PAG. 33/XIII SETTEMBRE 1995

te alla medicina cinese, utile punto Medicina Tradizionale Cinese, ha vano la giornata degli ospiti all'in- delle malattie nonché i processi di di riferimento per ulteriori letture. a cuore la prevenzione; infatti cu- terno dell'istituto, volte a consenti- riabilitazione vengono analizzati Salute Antonella Comba rare dopo che la malattia si è mani- re un più ampio spazio personale e senza nasconderne i lati di incer- festata, è come "fabbricare armi a render meno rigide le imposizio- tezza e complessità: forme positive PIERRE HUARD, MING WONG, La dopo che la guerra è scoppiata". ni esterne. Così la maggior atten- e negative di utilizzo di tecnologie medicina cinese, a cura di Grazia Giuliana Andriuoli zione agli aspetti igienico-sanitari diventano paradigmatiche per Annunziata, Luni, Milano 1994, si coglie nei resoconti dei bilanci, lì avanzare ipotesi di risparmio. Il ca- ed. orig. 1964, pp. 124, Lit 28.000. CAI JLNGFENG, La dietetica cinese, dove i pagliericci vengono sostitui- pitolo dedicato più specificamente a cura di Emilio Minelli, Jaca Book, ti da letti veri e propri, o nel rego- ai costi dell'assistenza, analizzando I sistemi tradizionali di medici- Milano 1995, pp. 203, Lit 25.000. lamento, che comincia a prevedere aspetti epidemiologici, sociologici na, in particolare quelli asiatici, GIORGIO COSMACINI, CRISTINA una maggiore frequenza del cam- (leggi denatalità e aumento del- pur essendo molto complessi non "L'organismo di una persona in CENEDELLA, I vecchi e la cura. Sto- bio di biancheria. Il lettore viene l'aspettanza di vita), nosologici vengono studiati in un modo ade- salute si trova in uno stato di equi- ria del Pio Albergo Trivulzio, La- così guidato attraverso i piccoli (leggi malattie croniche e degene- cambiamenti della realtà quotidia- guato: i procedimenti terapeutici librio tra gli elementi che compon- terza, Roma-Bari 1994, pp. 238, Lit rative) e tecnologici, permette di na di un microcosmo in lenta ma che più interessano i medici occi- gono il suo organismo e in armonia 40.000. comprendere anche come e perché continua evoluzione, sotto la spin- dentali vengono separati dal con- con l'universo; viceversa la predo- si arrivi a determinate cifre di spe- L'evoluzione della concezione ta delle profonde trasformazioni sa. Nell'ultima parte del volume si testo culturale originario e utilizza- minanza di uno di loro determina sociali, economiche e politiche che di assistenza e cura degli anziani delineano gli scenari attuali e futu- ti come elementi indipendenti, processi patologici. Una malattia si susseguono nel corso di due se- viene ricostruita dagli autori paral- ri della spesa sanitaria pubblica e senza che vi sia una reale compren- può essere di natura fredda o cal- coli nell'Italia settentrionale, e in lelamente alla storia del Pio Alber- privata nel nostro paese: dalla di- sione del loro ruolo. Talvolta que- da, dovuta a uno stato di deficit o particolare a Milano. sto accade in ossequio alle mode, di eccesso". Partendo da questa go Trivulzio, dalla sua progettazio- versa crescita del prodotto interno con una certa fretta. Così facendo concezione, la Medicina Tradizio- ne ai nostri giorni, e inserita nel Giuliana Andriuoli lordo dipenderanno probabilmen- si corre il rischio di applicare male nale Cinese utilizza gli alimenti te- contesto socio-culturale e politico te in futuro i differenti standard di i procedimenti e di avere effetti rapeutici in base alla loro "natu- della città di Milano. La principale assistenza pubblica. Molto interes- collaterali che poi vengono attri- ra", intesa come capacità di pro- fonte di informazioni proviene dai santi le pagine dedicate al "caso" buiti alla grossolanità dell'intero durre o disperdere calore, e al loro documenti degli archivi della Fon- delle demenze che, come la malat- sistema tradizionale. Per evitare "sapore"; ciascun "sapore è colle- dazione, che riportano con dovizia AMEDEO LEVORATO, RENZO ROZ- tia di Alzheimer, rappresentano un inconvenienti sarebbe meglio am- gato ad un certo organo" ed in di particolari tutto ciò che concer- ZINI, MARCO TRABUCCHI, I eosti aspetto emblematico dello scena- pliare le proprie conoscenze di sto- quantità adeguate risulta tonico neva la vita dell'istituto, dalla ge- della vecchiaia, Il Mulino, Bologna rio di assistenza socio-sanitaria. Al ria della medicina orientale, per per quell'organo. Il mèdico sce- stione economica alla struttura or- 1994, pp. 308, Lit 34.000. termine del libro vengono delinea- acquisire una metodologia meno glierà l'alimento terapeutico se- ganizzativa. Bilanci, regolamenti in- te le scelte da adottare negli anni a improvvisata. Per esempio, molti guendo il metodo antagonista così terni, registri di accettazione, trat- Gli autori, affrontano in modo venire, in ambito di assistenza e sa- praticano l'agopuntura come una da colmare i vuoti e disperdere gli teggiano di volta in volta una situa- sistematico il problema dei costi nità: sarà opportuno che il cittadi- terapia alternativa alla medicina eccessi, raffreddare o riscaldare, al zione corrispondente al panorama dell'assistenza sanitaria agli anzia- no e le comunità locali dispongano occidentale, ma pochi sanno che fine di recuperare l'equilibrio ge- sociale e al grado di sviluppo eco- ni nell'ultimo decennio del secolo. di una maggior autonomia nella re- già nel VI secolo un grande ago- nerale dell'organismo. Gli alimenti nomico raggiunto dalla città di Mi- Con dovizia di tabelle e di grafici si golamentazione della spesa, men- puntore dell'epoca Tang, Sun Si- sono preziosi per completare e lano nello stesso periodo. Ad illustrano gli aspetti demografici tre per parte loro regione e stato miao, definiva "cattivo medico" concludere l'azione terapeutica dei esempio, il formarsi di una co- ed epidemiologici della popolazio- stabiliranno gli standard tecnici e chi utilizzava soltanto l'agopuntu- farmaci, che "sempre influiscono scienza di dignità anche nelle clas- ne anziana che, comprendendo un organizzativi. ra, e non la moxibustione e le me- negativamente sull'energia vitale si popolari e il progressivo svilup- arco di età di circa 35 anni, rappre- Sergio Bongioanni dicine. Questa e altre notizie inte- attaccando la salute mentre lotta- po dei concetti di democrazia e li- senta un gruppo diversificato quan- ressanti sono contenute nel pre- no contro la malattia". La dietetica bertà sviluppatisi nel corso del- to a necessità, livello di attivazione sente volumetto di Huard e Wong, cinese non ha solo lo scopo di cu- l'Ottocento si riflettono in piccole sociale e qualità della vita. La pre- un'introduzione fitta di nomi e da- rare le malattie ma, come tutta la modifiche delle regole, che scandi- venzione, la diagnosi e la terapia

In certi casi i risvolti o le quarte di copertina fanno mente sorge o è sorta questa età nuova (o meglio, davvero un cattivo servizio ai libri che dovrebbero questa "soglia di un'età nuova", qualunque cosa si- presentare. Personalmente trovo piuttosto fastidiosi i KJD VOLTI gnifichi il sorgere di una soglia)? In che senso una risvolti troppo altisonanti, sia quando magnificano storia nasce, muore o è senza fondamenti? Può darsi oltre misura il libro, sia quando utilizzano toni ina- « che si trovino risposte all'interno del libro, ma deguati (per eccesso) ai temi trattati o ai modi della l'enunciazione apodittica della quarta di copertina la- trattazione. Quest'ultimo è il caso della quarta di co- scia veramente perplessi. E poi forse bisognerebbe pertina del libro di Mauro Ceruti Evoluzione senza smetterla di annunciare svolte epocali un giorno sì e fondamenti (Laterza, Roma-Bari 1995, pp. 92, Lit un giorno no. 9.000). Immediatamente di seguito alla frase citata viene Confesso di non aver letto il libro (la quarta di co- detto: "A questo scopo tutte le scienze evolutive ci pertina va a mia parziale giustificazione), che comun- possono aiutare, perché oggi riconoscono la contin- que sembra essere costituito da una serie di riflessio- genza dei processi storici". Ma qual è lo scopo di cui ni sulla storia (umana e naturale), sull'evoluzione, si sta parlando? Forse s'intende dire che le scienze sulle teorie cosmologiche e sulle loro implicazioni Svolte epocali in saldo evolutive ci possono aiutare ad affrontare (o a com- culturali. I!esigua mole del libro (ottantasei pagine, prendere) la nuova età del mondo che si sta prean- nunciando, ma si tratta solo di una congettura, dal molto piccole, di testo) fa supporre che non si possa di Guido Bonino trattare di molto più che di una raccolta, appunto, di momento che di scopi non si è fatta alcuna menzione. riflessioni in margine al lavoro scientifico dell'auto- Infine, la conclusione, tra l'enigmatico, l'ispirato e il re. Lo stile apocalittico e visionario della quarta di co- ria senza fondamenti, che ha in se stessa le condizio- divertito: "Le cose sono andate così, ma potevano an- pertina sembra dunque decisamente iperbolico (nel ni della propria nascita e della propria morte": un che andare diversamente... " (i puntini di sospensione senso che tende alla figura retorica dell'iperbole). esordio che nasconde sotto la pomposità delle parole sono nel testo). Ringrazio il prof. Aldo Fàsolo per la "Sta emergendo la soglia di un'età nuova, di una sto- una sostanziale povertà di concetti. Quando esatta- segnalazione di questa quarta di copertina.

preoccupavano, nella stessa nazio- tomia frontale. Non a Brandeburg, fare un minimo di chiarezza, Erich 1971, un'intervista del 1963, due ne, di "ripulire" l'umanità. Certo, i Grafeneck, Hadamar, Hartheim, Fromm non ha mai scritto questo paginette progettate per un'intro- Psiche circa centomila malati di mente Sonnestein. A Milano, Italia. E in libro. Né, tantomeno, potrebbe duzione a un volume mai scritto sterminati a causa del loro soffrire molti altri centri "evoluti". averlo fatto in anni così vicini, es- sulla tecnica psicoanalitica. Forse Psichiatria e nazismo, a cura di sono poca cosa rispetto ai sei mi- Pierluigi Politi sendo morto nel 1980. Poi, forse, l'itinerario seguito è soltanto uno Bruno Norcio e Lorenzo Toresini, lioni di martiri della Shoah. Così non avrebbe scelto un titolo che ri- dei tanti possibili. Certo è che la Centro di Documentazione, Pistoia come la deportazione dei ricovera- prende quello del suo bestseller, ricchezza umana e clinica di 1994, pp. 54, Lit 20.000. ti ebrei dall'ospedale psichiatrico né — azzardiamo — una veste edi- Fromm fa capolino a ogni pagina, di Trieste è forse solo un episodio toriale così somigliante a quella dei sia che si occupi dei limiti della psicoanalisi classica e proponga I Fogli di Informazione presen- minore dell"'eutanasia selvaggia" ERICH FROMM, L'arte di ascoltare, romanzi da spiaggia. Ma, depurato dove e come andare oltre, sia che tano un tragico volumetto — tragi- nazista. Ma è importante che gli prefaz. e cura di Rainer Punk, Mon- da questo look da libreria estiva, il presenti un caso clinico comples- co non è un'iperbole — che, agli psichiatri conoscano e non dimen- dadori, Milano 1995, ed. orig. volume canta. E pur vero che Rai- so, sia che affronti la fatica che albori della società multirazziale tichino la loro storia. Chissà come, 1991, trad. dall'inglese e dal tedesco ner Funk (il cui nome viene taciu- ogni paziente e ogni psicoanalista del terzo millennio, ricorda una ma queste pagine me ne hanno ri- di Paola Massardo e Palma Severi, to in copertina) ha assemblato in maniera assolutamente personale devono quotidianamente affronta- delle pagine più oscure della psi- portate alla mente altre, che non pp. 191, Lit 30.000. re. Ma della fatica, ho già detto. chiatria, quella relativa alla conni- dimepticherò tanto facilmente: i fonti diverse, lontane nel tempo e venza fra cattedratici, clinici, psi- diari clinici dei pazienti sottoposti, Ecco un libro che richiede al let- nello spazio: una conferenza del Pierluigi Politi copatologi germanici e quanti si in fondo non molti anni fa, a lobo- tore un po' di fatica. Intanto, per 1964, parti di un seminario del SETTEMBRE 1995 N. 8, PAG. 34/XIV (^ohe-cte- ne di escursione (diciotto in Italia, per valli: Val Pellice, Val Germa- l'apparato iconografico, che com- saggi in cui viene ricostruita la sto- diciotto in Francia e quattro in nasca, Val Chisone, Val di Susa, prende fotografie dei luoghi de- ria della bassa e media Val di Susa, Viaggi e guide Svizzera); per ogni zona sono de- Valli di Lanzo, del Tesso e del Ma- scritti, fotografie d'epoca relative è messa in ribevo la sua importan- scritti uno o più itinerari. Nella Ione, valli del Canavese. All'inizio alla Resistenza e alcuni manifesti di za per le vie di comunicazione che STEFANO ARDITO, Il Parco del breve introduzione a ogni gruppo di ogni sezione è presentata breve- propaganda della Repubblica So- la attraversano, vengono ripercor- Monte Bianco. 99 itinerari per di itinerari vengono esaminate le mente (poche pagine) la storia del- ciale di Salò. Conclude il libro un se le vicende degb insediamenti vette, sentieri, rifugi e ghiacciai, caratteristiche dei luoghi e le ra- le formazioni partigiane di quella elenco delle formazioni partigiane monastici della zona e in particola- Centro Documentazione Alpina, gioni di possibile interesse. Parti- valle; segue la descrizione degb iti- che hanno operato sulle montagne re della comunità certosina di Torino 1995, pp. 183, Lit 32.000. colare attenzione è riservata alle zo- nerari, di varia difficoltà e lunghez- e nelle valli della provincia di Tori- Monte Benedetto e delle sue di- ne meno conosciute e frequentate. za, ma tutti accessibili a semplici no. pendenze. La seconda parte, a cu- È innanzitutto necessario ricor- Guido Bonino escursionisti (alcuni sentieri sono Guido Bonino ra di Mariamaddalena Negro Pon- dare che il parco che dà il titolo al percorribili anche in mountain zi, offre una descrizione artistico- libro in realtà non esiste. Si tratta bike). Numerose schede, distribui- architettonica della Certosa, le cui di un progetto (speriamo non solo te lungo tutto il libro, ricordano strutture medievah sono eccezio- un sogno) promosso da gruppi specifici episodi della lotta parti- nalmente ben conservate a causa ambientalisti (tra cui Mountain GIAN VITTORIO AVONDO, WALTER giana e della repressione nazifasci- AA.W., Guida alla Certosa di dell'abbandono della Certosa stes- Wilderness), che ha iniziato a tro- FRANCO CAVORETTO, VALTER sta. Molto interessante è anche Monte Benedetto e al Parco sa intorno al 1470, abbandono che vare udienza presso le autorità ita- FAURE-ROLLAND, EZIO SESIA, Sui dell'Orsiera-Rocciavré, Regione ne "congelò" lo sviluppo architet- liane, francesi e svizzere, ma che sentieri dei partigiani, prefaz. di Piemonte-Centro Documentazione tonico. Vengono anche esaminati per il momento non ha ancora sor- Giorgio Vaccarino, Centro Docu- Alpina, Torino 1995, pp. 143, Lit gU interventi di restauro realizzati tito nessun effetto concreto. La re- mentazione Alpina, Torino 1995, 29.000. con il concorso dell'Assessorato ai gione presa in considerazione dal pp. 167, Lit 35.000. Beni Culturali della Regione Pie- libro di Ardito corrisponde co- Questa guida si aggiunge a una monte e dell'Ente Parco. Nella ter- munque a quella del parco proget- L'obiettivo di questo libro è precedente di impostazione analo- za parte, infine, sono affrontati gli tato, ovvero all'intero massiccio quello di presentare cinquantano- ga: la Guida alla Certosa di Pesio e aspetti geologici, botanici e fauni- del Monte Bianco. Questa guida, ve itinerari escursionistici tra le al parco dell'Alta Valle Pesio. L'in- stici del Parco dell'Orsiera-Roccia- come si afferma nelle prime pagi- montagne della provincia di Tori- tento è quello di fornire una pre- vré, nei cui confini si trova la Cer- ne, "descrive sia itinerari a caratte- no in luoghi dove si siano svolti sentazione storica, artistica e natu- tosa. Il volume è completato da re escursionistico sia percorsi di fa- episodi significativi della Resisten- ralistica di un'area molto interes- una scelta di itinerari escursionisti- cile alpinismo e di 'escursionismo za. L'esposizione è organizzata se- sante da tutte le tre prospettive. La ci, un'appendice toponomastica e alpino' per rocce e ghiacciai". Nel condo un criterio geografico: le parte storica è a cura di Giuseppe una breve bibliografia. libro sono presentate quaranta zo- escursioni sono infatti raggruppate Sergi e comprende alcuni brevi Guido Bonino

categoria: nella mia biblioteca casalinga, per esem- vigazione tra le isole delle Baleari; nei vari capitoli Crociera sullo scaffale pio, l'ho collocato sull'eterogeneo scaffaletto transdi- vengono descritti i luoghi di sosta: Ibiza, Mallorca, sciplinare dei "libri sul Mediterraneo", accanto al Cabrera, Tabarca, la costa valenciana. Segue un capi- monumentale Civiltà e imperi del Mediterraneo tolo intitolato II diario di Epicuro, in cui Vicent ri- MANUEL VICENT, Mediterraneo. Mare interiore, nell'età di Filippo II di Fernand Braudel (Einaudi, flette sulla dimensione interiore del Mediterraneo e Feltrinelli, Milano 1995, ed. orig. 1994, trad. dallo 1953), al più maneggevole II Mediterraneo. Lo spa- sul senso del suo lavoro, concludendo con una rifles- spagnolo di Pino Cacucci e Gloria Corica, pp. 127, zio, la storia, gli uomini, le tradizioni, a cura dello sione gastronomico-esistenziale: "Voglio salvare la Lit 22.000. stesso Braudel (Bompiani, 1987), e a Mediterraneo. mia coscienza. Cosa posso fare? Credo di contribuire Un nuovo breviario di Predrag Matvejevic (Garzan- alla felicità universale rivelando al mondo la manie- Questo libro fa parte della collana dei "Traveller ti, 1991). Certamente Manuel Vicent non possiede ra per scoprire i meloni e i granchi migliori. Con que- Feltrinelli", composta da testi che a vario titolo si né la poderosa erudizione di Braudel, né l'eleganza di sto, oggi ho compiuto il mio dovere". Le professioni possono definire "di viaggio". In questo caso il viag- Matvejevic. Tuttavia il suo libro non sfigura in loro d'amore per la semplicità della cucina mediterranea gio presenta un triplice aspetto: quello geografico- compagnia e va ad arricchire uno scaffale che ha go- sono peraltro numerose lungo tutto il libro. La terza spaziale (dal Café Gijón — un noto caffè letterario di duto ultimamente di una grande crescita. parte, infine, Una memoria azzurra, racconta delle Madrid — a Itaca, come recita il titolo originale), Mediterraneo. Mare interiore si divide in tre par- peregrinazioni di una notte madrilena, una sorta di quello culturale (dalla metropoli convulsa — sempre ti. Nella prima, Sulla verticale di Apollo, Vicent rac- discesa agli inferi di locale in locale, scegliendo am- Madrid — alla tranquilla serenità dei piccoli centri conta, a mo' di introduzione, di una crociera nel- bienti sempre più malfamati. La naturale conclusio- del Mediterraneo), quello interiore (la ricerca di se l'Egeo con un viaggio organizzato, alternando osser- ne di questa catabasi è un viaggio a Itaca, che svolge stesso intrapresa dall'autore-narratore). vazioni sulla Grecia con altre sui suoi compagni di la funzione del dantesco "E infine uscimmo a riveder Ma oltre che al genere "viaggi", Mediterraneo. viaggio e sui riti del turismo di massa. La seconda le stelle". Mare interiore può essere ascritto anche a un'altra parte, Cabotaggio, è la descrizione di una breve na- Guido Bonino

MARC COOPER, Sulle tracce di Che sistema tendano a porre la conser- cui gli indirizzi (più di 2500 per sapevole di avere un pubblico va- fluenza del lato più avventuroso Guevara. Un reporter allo sbara- vazione di quel privilegio al di so- l'Italia) sono sistematicamente ri- rio e vasto, con cui difficilmente deka vita del loro autore. Regione glio in Latinoamerica, Feltrinelli, pra di tutti gli altri interessi, e che i partiti per continente, stato, regio- riuscirà a instaurare contatti diret- ak'estremo Sud deka terra, la Pata- Milano 1995, ed. orig. 1994, trad. problemi sociali... sia sempre me- ne o isola e una scheda telegrafica ti, anche se li auspica per poter gonia diventa, in questi appunti, o dall'inglese di Stefano Viviani, pp. glio affrontarb con più democrazia ci comunica in una sola riga se correggere e aggiornare il suo lavo- puri racconti, la terra dove tutto 170, Lit 22.000. anziché con una sua limitazione". l'ospitalità è per tutti o soltanto ro: spero perciò che non gli di- sembra possibile, compreso il Silvia Giacomasso per religiosi, se vengono accolti spiaccia leggere qualche nota pre- campionato di bugie, e dove tutti Nell'introduzione alla versione gruppi, se la casa è aperta anche sa dal margine di una copia molto si possono incontrare, esikati poli- itahana del suo libro, che purtrop- d'inverno, di quanti posti letto di- "vissuta". "Eremo di Camaldoli, tici e avventurieri. A confondere i po raccoglie solo alcuni articoli spone, se vi si può bivaccare, cuci- INCUBO. Costa poco ma rientro piani contribuisce lo stesso prete- dell'edizione originale, Cooper nare autonomamente, dormire nel h OTTO!!! (ok solo se hai la ti-, sto letterario del viaggio (elaborato spiega come sia stata la settimana GIOVANNI MUNARI, Itinerantibus sacco a pelo. Non tutte le schede pa)". "Suore Francescane, MITO: insieme a Bruce Chatwin): ritrova- passata da ricercato in Cile dopo il in toto orbe terrarum, Tipografia sono ricche di notizie, ma vengono vicino ostello, dove beki e sfigati h re la fattoria dove si suppone siano golpe del 1973, in attesa di riuscire Rumor, Vicenza 1995, pp. 648, Lit forniti sempre i dati essenziali; nel undici in camera, mentre a noi sepolti i due avventurieri Butch a lasciare il paese, a cambiare la 40.000. caso poi di stati ove la presenza sup.ra (strega al telef) ha dato Cassidy e Sundance Kid. Altra me- sua vita, in cui l'attivismo pobtico cattolica sia marginale, si racco- CHIAVI!". ta del vagabondaggio di Sepulveda aveva occupato, fino ad allora, il È la fatica di un certosino del manda di usare gb indirizzi soprat- Rosina Necer è l'Amazzonia, visitata "dall'alto" primo posto. "Il giornalismo di- fax, dedicata a coloro che intendo- tutto per l'orientamento e la rac- insieme al mitico capitano Pala- venne il mio modo di fare politi- no viaggiare in tutto il mondo colta di informazioni o eventuali cios. Ma aka fine di una lettura ca". La lettura di questi servizi di ospiti di missionari o di istituti cat- altri recapiti. Anche nelle situazio- molto piacevole, resta il dubbio Cooper risulterà senza dubbio uti- tolici. La seconda edizione, am- ni più complesse il pellegrino vie- che sia tutta una finzione: "Coloa- le a chi volesse approfondire alcu- pliata e aggiornata, è disponibile ne incoraggiato a continuare il Luis SEPÙLVEDA, Patagonia Ex- ne [scrittore cileno di kbri d'av- ni momenti significativi della pok- anche nelle versioni In Italia (pp. viaggio: in Asia, ad esempio, lo si press. Appunti dal sud del mondo, ventura] mi aveva passato i suoi tica Usa in America Latina negli 150, Lit 20.000) e In Europa, at- invita a ricorrere ai vescovi "per ri- Feltrinelli, Milano 1995, trad. dallo fantasmi, i suoi personaggi, gli in- ultimi dieci anni. Momenti che de- tualmente in ristampa, e si può tro- cevere indicazioni utik a raggiun- spagnolo di Ilide Carmignani, pp. dios e gb emigranti di tutte le lati- vono essere letti, comunque, alla vare nelle librerie rebgiose o ordi- gere le stazioni missionarie e fare 104, Lit 15.000. tudini che abitano la Patagonia e la luce di quei pregiudizi e inclinazio- nare direttamente all'autore. Esi- eventualmente presso di loro inte- Terra del Fuoco, i suoi marinai e i ni che Cooper apertamente dichia- stono ormai parecchie guide a con- ressanti esperienze". Itinerantibus Autore di grande successo inter- suoi vagabondi del mare. Adesso ra. "Sono portato a credere che venti e ostelli gestiti da enti eccle- è nato per i pekegrini, ma circola nazionale, il cileno Sepulveda è an- sono tutti con me...". tutti i governi mentano, che tutte siastici, con la veste accattivante, il ormai in ambienti, soprattutto gio- che membro dek'equipaggio di Silvia Giacomasso le istituzioni militari e di pobzia linguaggio e la logica della guida vanili, di turismo povero, caratte- Greenpeace; questi appunti di siano repressive, che coloro che turistica. Itinerantibus ha invece rizzati da grande curiosità e adatta- viaggio, o schizzi di storie e perso- detengono il potere in qualunque l'aspetto sobrio di un catalogo, in bihtà. L'autore è sicuramente con- naggi, sembrano risentire dell'in- SETTEMBRE 1 995 3 N. 8, PAG. 35/IV KAZUO ISHIGURO, Gli inconsolabi- Poesia Manifesto politico redatto da un Con una testimonianza di Maria In arrivo li, Einaudi, pp. 600, Lit 34.000. gruppo di filosofi napoletani: in- Luisa Spaziani. Traduzione di Gaspare Bona. JEAN DE LA FONTAINE, L'infedeltà terventi di Carillo, Fusillo, Piro, Novità di settembre delle donne, Biblioteca di Minosse, Pomarici, Russo, Zanardi. JONATHAN SWIFT, L'arte della JOYCE Lussu, Sherlock Holmes, pp.65, Lit 10.000. menzogna politica, Ibis, pp. 64, Lit Fiction anarchici e siluri, Biblioteca del Novelle in versi ispirate ad Ario- ELENA DONI, Fondamentalismi. 10.000. Vascello, pp. 160, Lit 22.000. sto e a Boccaccio. Quando la religione sconvolge il Prima traduzione italiana. CAIO ABRÉU FERNANDO, Così lon- mondo, Rizzoli, pp. 220, Lit tano da Marienbad, Zanzibar, pp. GIUSEPPE' PEDERIALI, Stella di JEAN GIONO, L'uomo che piantò 30.000. FERDINANDA VIGLIANI, H coraggio 232, Lit 22.000. Piazza Giudia, Giunti, pp. 216, Lit la speranza e crebbe la felicità, di scrivere. Scritti di donne tra vio- Dieci racconti di disperazione a 26.000. Scheiwiller, pp. 48, Lit 5.000. BRUNO LATOUR, Non siamo mai lenza e speranza, Gruppo Abele, Sào Paulo. La storia di una donna ebrea che Ristampa dell'opuscolo pubbli- stati moderni. Saggio d'antropolo- pp. 160, Lit 22.000. vendette i suoi compagni ai nazisti. cato nel 1958 a cura di Ezra gia simmetrica, Elèuthera, pp. 216, In collaborazione con Telefono EDOARDO CALANDRA, Juliette, Fa- Pound. Lit 26.000. Rosa. zi, pp. 264, Lit 24.000. ANNA QUINDLEN, Una cosa vera, Ritratto di femme fatale di uno Rizzoli, pp. 300, Lit 28.000. PETER HANDKE, Canto alla durata, ANTONELLA MASSA, I parchi mu- scrittore in tensione tra verismo e Einaudi, pp. 70, Lit 14.000. seo di arte contemporanea in Ita- decadentismo. GIORGIO SCERBANENCO, Non ri- lia, Loggia de' Lanzi, pp. 192, Lit Con la collaborazione manere soli, il melangolo, pp. 300, , Ballate non pagate, 38.000. di Laura Rosso PAULO COELHO, L'alchimista, Lit 26.000. Einaudi, pp. 112, Lit 16.000. della Libreria Feltrinelli di Torino. 210, 24.000. JOHN MCNEILL, Libertà gloriosa Bompiani, pp. Lit I dati dei volumi non sono Il bestseller dello scrittore brasi- DIDIER VAN CAUWELAERT, Sola libertà. Omosessuali e fede, Grup- definitivi e potrebbero subire liano. andata, Longanesi, pp. 144, Lit Non fiction po Abele, pp. 232, Lit 28.000. modifiche di cui 22.000. ci scusiamo in anticipo. VASILIJ GROSSMAN, L'eterno ripo- Vincitore del premio Goncourt AA.W., Per l'emancipazione, EUGENIO MONTALE, Montale pit- so, Hefti, pp. 120, Lit 14.000. 1994. Cronopio, pp. 50, Lit 8.000. tore, Ripostes, pp. 100, Lit 30.000.

• Selterio si presenta in forma smagliante con il zio Tiepolo con Dal suolo rurale al suolo urbano di varo di quattro nuove collane o, meglio, "serie" se- J.L. Piernay. "Diritto, Devianza e Società" diretta da condo la variante preferita da Elvira Sellerio. La pri- Amedeo Cottino con la pubblicazione degli atti del ma, "Fine secolo", è coordinata da Adriano Sofri, au- convegno Diritto, Uguaglianza e Giustizia Penale a tore anche di un titolo della medesima, Il nodo e il cura di Cottino; Il disordine regolato. Strutture nor- chiodo; il secondo titolo è un rapporto sul sistema mative e conflitto familiare dello stesso Favretto; penitenziario italiano compiuto dagli Ispettori del Rubi poco: in prigione, Rubi un milione: barone. Consiglio d'Europa, Gladstone 1992. Gli ispettori La giustizia dimenticata di C. Sarzotti e A. Cottino. europei nelle prigioni italiane. La seconda serie, bat- Per informazioni e prenotazioni rivolgersi alla dotto- tezzata "Il gioco delle parti. Romanzi giudiziari", in- ressa Elisa Pelizzari, telefono e fax: 011/8171388. tende offrire un campione di "casi", alcuni famosi • Il calamo di Roma ha inaugurato una nuova grazie alle trasposizioni sul grande schermo, che con- collana di storia: "Pagine della memoria". I primi ti- tengano anche elementi del romanzesco: Il processo toli sono: Un'altra Roma. Minoranze nazionali e co- di Frine di Edoardo Scarfoglio, Il caso Paradine di munità ebraiche tra Medioevo e Rinascimento e Robert Hichens sono a disposizione; la direzione è di Ruralia. Economia e paesaggi del medioevo italiano. Remo Ceserani. Nella terza, dal nome "Le favole mi- • Marietti-Scriptorium la collana "I fiori sec- stiche", sono pubblicati testi dedicati al tema chi" pubblicata in passato dall'editore Marietti è sta- dell'estasi e delle visioni della tradizione cristiana. I ta acquisita dalla casa editrice Scriptorium. Non stu- primi sono: Costituzioni. Sul modo di visitare i con- pisce che il desiderio sia quello di promuovere la cir- venti di Teresa d'Avila, La notte oscura di Giovanni Archivio colazione di testi che hanno saputo dare conto della della Croce. Infine, la quarta recupera le opere mi- testimonianza di contadini, artigiani, operai, persone gliori di fantascienza scritte dagli anni cinquanta fino lare sui temi dell'interculturalità, dell'immigrazione comuni. I titoli di prossima pubblicazione sono: alla cyber fiction. "Fantascienza" propone II signore e dei rapporti tra Nord e Sud del mondo. Le collane Claudio Costantini, Un contabile alla guerra. dei sogni di Roger Zelazny, Il sistema riproduttivo in cantiere sono tre. "Itinerari di Ricerca: strutture e Dall'epistolario del sergente d'artiglieria Ottone di John T. Sladek e soprattutto Barbagrigia di Brian sistemi sociali a confronto" diretta da Bernardo Ber- Costantini (1915-1918); Maria Rosa Cucculelli, I A. Aldiss, "una favola per bambini, da raccontare nardi, Antonio Colajanni e Luigi Maria Solivetti con "Ricordi" dell'artigiano ascolano. Rinaldo Cosmi però a bambini decrepiti e tristi" come la definì lo L'animismo di Edward Burnett Tylor di A. Ciattini; (1822-1844); Sandro Portelli, Testi autobiografici stesso autore. Equilibrio e controllo in una società tradizionale. settecenteschi di afroamericani; Augusta Molinari, • L'Harmattan dal gennaio scorso ha aperto Uno studio sulla Nigeria del Nord di L.M. Solivetti; Guerra e matronage. Lettere a una madrina di una sede italiana. Riferendosi alla strategia adottata Le donne nel movimento Mau-Mau di M. Santoru e guerra (1915-1918); Antonio Gibelli, Scampato pe- da ormai vent'anni in Francia, la filiale torinese in- Il mondo visto dall'Africa. Gli Africani parlano del- ricolo. La memoria di guerra di un contadino im- tende aprire uno spazio editoriale specializzato sulle lo sviluppo di G. Lasciani. "La città del Terzo Mon- periese. aree extra-europee e sulle scienze sociali, in partico- do" diretta da Carlo Carozzi, Alfredo Mela e Mauri- Camilla Valletti

Premio Viareggio-Rèpaci 1995 LEONID POBYCIN Premio Strega per la narrativa LA CITTA DI ENNE MARIATERESA Premio Selezione Campiello Traduzione e postfazione DI LASCIA MAURIZIO MAGGIANI di Pia Pera PASSAGGIO IN OMBRA IL CORAGGIO Un piccolo sognatore russo, Il caso letterario dell'anno: DEL PETTIROSSO malinconico e miope, un Don un'autentica scrittrice Chisciotte in miniatura che fugge "...e dagli abissi del porto sepolto dalla realtà stagnante paragonata dalla critica a Elsa sono arrivato fin qui, ancora della provincia con l'ausilio Morante, cercando la mia parte di Dio, di figurine e decalcomanie. e Tornasi di Lampedusa. la mia parte di Anarchia." Dagli archivi russi la riscoperta di un capolavoro. IRENE DISCHE UN ACCORDO CARLO VILLA DRAMMATICO ELENA PAN DI PATATA Traduzione di Grazia Gatti GIANJNI BELOTTI Le esilaranti avventure In un felice romanzo composto PIMPI OSELÌ di una piccola peste, neo Peter seguendo le variazioni di Tra un paesino del bergamasco Pan in rivolta contro il padre, Beethoven su un valzer e la periferia di Roma, gli anni fino all'adolescenza, alla di Diabelli, un uomo apprende del fascismo e della devozione fragorosa scoperta del sesso di dover morire e finalmente bigotta visti dalla parte di una e all'ingresso nel "torbido scopre la vita. bambina. Un romanzo che mondo" degli adulti. Un'architettura di accordi smonta con feroce allegria i miti Pirotecnici giochi verbali e di sentimento. dell'infanzia e della serenità all'interno di una scrittura idilliaca del mondo contadino. instancabile. Feltrinelli L'Unità e la Ricordi vi offrono l'opportunità di realizzare una splendida videoteca sul cinema italiano a un prezzo estremamente vantaggioso. Da II sorpasso a Una giornata particolare, da Bianca a II ladro di bambini, ogni sabato e per sedici settimane con l'Unità troverete un grande film. Giornale più videocassetta a sole 6.000 lire.

Da De Sica a Spielberg, da Truffaut a Kubrick: l'Unità pubblica la storia del cinema attraverso i ritratti di venticinque -grandi autori. Una collana di venticinque libri per chi ama il cinema. Giornale più libro solo 2.500 lire. SETTEMBRE 1995 N. 8, PAG. 37 j^itcrò crfic*. GIANNI VATTIMO, Oltre l'inter- minoranze e ancor di più degli in- pretazione, Laterza, Roma-Bari dividui per qualche verso devianti. 1994, pp. 151, Lit 18.000. Il senso comune dell'ermeneutica Qui naturalmente Vattimo si sente di Marco Santambrogio a disagio, anche perché la sua prin- C'è il sospetto che l'ermeneutica cipale motivazione per rifiutare la abbia esaurito la sua carica innova- metafisica si trovava proprio tiva e sia ormai solo una koiné, un stanziale avversione o di svaluta- momenti riproduce, più di quella le seconde come interrogativi a nell'idea che ogni pensiero metafi- modo di esprimersi comune a tutta zione, a tutto favore delle scienze di Kuhn, la distinzione tra questio- cui, entro un quadro dato, posso- sico sia necessariamente violento, la cultura filosofica. Certo è stato dello spirito e soprattutto del- ni esterne e questioni interne pro- no rispondere le ricerche empiri- in quanto tenta di trovare fonda- ben assimilato quel suo principio l'esperienza estetica, tenuto fin qui posta da Carnap! È Carnap e non che! Questa coincidenza, che è menti assoluti che chiudono la ri- centrale che riguarda la pluralità dai pensatori ermeneutici: "La Kuhn (che non per nulla ha fatto davvero sorprendente in vista della cerca e mettono a tacere il dubbio. delle prospettive aperte sul mon- scienza non pensa"! Ma proprio tesoro dell'insegnamento di Qui- profonda avversione con cui il (Devo aggiungere però che la di- do, la differenza dei diversi quadri quell'atteggiamento, sostiene, de- ne) che in Empirismo, semantica e pensiero emerneutico ha sempre mostrazione di questa necessità e concettuali possibili (equivalente- nuncia un'incapacità di superare ontologia concepisce le prime co- guardato al grande neopositivista, in fondo anche il senso di questa mente: linguaggi, tradizioni, para- una visione ancora metafisica della me decisioni pratiche che riguar- meriterebbe ulteriore approfondi- violenza a me sfuggono completa- digmi...) e al tempo stesso la neces- scienza e di abbracciare in pieno la dano l'adozione di questo o di quel mento. mente). sità di adottarne qualcuno. Questo vocazione nichilistica. quadro concettuale o linguaggio, Ho trovato invece insoddisfa- Anche qui Vattimo suggerisce principio è espresso efficacemente che la radicalizzazione nichilista ri- dicendo che non si dà verità senza solverebbe il problema: l'eticità interpretazione o anche che prima • non deve consistere in una generi- di poter parlare della verità intesa ca capacità di inserirsi in una qua- come corrispondenza o confor- lunque tradizione, comunità o tes- mità degli enunciati rispetto alle suto sociale bensì, per lo meno og- cose e ai loro stati, dobbiamo ope- gi e per noi, nell'appellarsi ad alcu- rare una scelta e decidere da quale ni tratti specifici della modernità. E punto di vista — in quale linguag- siccome nella modernità ci sono sì gio, in dipendenza da quale mo- i comunitarismi e i fondamentali- mento storico o personalità indivi- smi come rivendicazioni nevroti- duale o schema concettuale — ci che di identità e appartenenze, ma collochiamo nel guardare e descri- anche la scienza-tecnica moderna « vere le cose. Lo "sguardo da nes- B che è altrettanto profondamente sun luogo" non è possibile. Ma al inserita nella tradizione, si tratta di giorno d'oggi, sostiene Vattimo, a "discernere ciò che 'va' e ciò che tutti (neokantiani, esistenzialisti, 'non va'" e, se capisco bene, di sce- fenomenologi e perfino filosofi gliere piuttosto la scienza-tecnica analitici) accettano una versione o che il comunitarismo nevrotico. l'altra di tale principio che ormai è Ma ci si può chiedere: perché mai? poco più di un'innocua banalità. Personalmente anch'io preferisco L'ermeneutica corre il rischio di di gran lunga la prima al secondo, risultare vacua; o peggio ancora, se ma una teoria filosofica non può intende quel principio come la affidarsi alle preferenze personali. semplice scoperta e il rispecchia- Sembra che in questo caso l'erme- mento di un fatto oggettivo — il neutica non disponga di nessuno fatto cioè che ogni fatto dev'essere strumento per "discernere ciò che interpretato da qualche prospetti- 'va' e ciò che 'non va'" o per lo me- va determinata e non "da nessun no che Vattimo non lo abbia mo- luogo" —, rischia di contraddirlo strato in queste pagine. e di contraddirsi. Alternativamen- Un'ultima osservazione. Quello te, se non riesce a mostrarne le ra- che colpirà certamente molti letto- gioni "oggettive", si riduce alla ri in questo libro è la continua semplice espressione di gusti filo- esortazione a portare alle estreme sofici che in quanto non argomen- conseguenze, radicabzzando nel tati sono semplicemente arbitrari e senso del nichilismo, le premesse "soggettivi". poste dai fondatori dell'ermeneuti- La proposta di Vattimo per ca. Si tratta di una tendenza che sfuggire a questo dilemma consiste non è fuori luogo chiamare estre- allora nel richiamare l'ermeneutica mistica. Prendiamo ad esempio il a una "radicalizzazione nichilisti- principio per cui "non esistono ca" ovvero, in parole più povere, a fatti, solo interpretazioni". Al sen- un riconoscimento più esplicito so comune il principio appare pa- della propria non-neutralità, radossale perché comunemente si dell'essere cioè essa stessa il risul- pensa che ci siano sia i fatti, sia le tato della scelta di una particolare interpretazioni e che le due cose prospettiva, in un particolare mo- siano molto diverse l'una dall'al- mento storico a cui è legata in ma- fpfiai tra. Una volta spiegato che il suo niera non contingente. Così facen- senso è che ogni fatto dev'essere do essa sfuggirà da un lato all'arbi- visto da qualche punto di vista, trarietà perché mostrerà di essere, quell'aria di paradosso svanisce e in qualche senso ancora da chiari- anzi la cosa appare quasi banale, re, relativamente necessaria, e Quell'atteggiamento è ingiustifi- centi nella sostanza le proposte di come si è già detto. Ma la distin- dall'altro alla pretesa di disvelare cato perché anche alle scienze del- Vattimo in campo etico. Qui l'er- zione del senso comune conserva la "vera struttura oggettiva la natura è impossibile sottrarsi al- Luisa Del Giudice meneutica nichilistica si trova so- la sua profonda ragionevolezza, dell'esistenza umana". Diverrà la dimensione storica e anzi è pro- spinta irresistibilmente in direzio- che tuttavia l'estremismo (tutto esplicitamente la filosofia della prio "la scienza moderna, erede e Cecilia ne del comunitarismo, inteso in preso dalla sua scoperta e pregiu- modernità sia nel senso che della compimento della metafisica, che Testi e contesti senso lato: se non si danno verità dizialmente ostile al senso comu- modernità darà l'interpretazione trasforma il mondo nel luogo dove di un canto narrativo trascendenti, se i valori sono solo ne) preferisce ignorare: anche se filosofica più persuasiva, sia nel non ci sono (più) fatti, solo inter- tradizionale quelli generati dallo sviluppo stori- tutti i fatti sono interpretati e sog- co, in ciascuna epoca e comunità gettivi, alcuni sono più soggettivi senso che riconoscerà se stessa co- pretazioni". Qui Vattimo si appel- 360 pp., L. 45.000 me suo esito storico. (Ma non al la, com'era prevedibile, a Kuhn di buono sarà solo quel che epoca e di altri. L'espressione di una sem- modo di uno storicismo metafisico cui dà una lettura molto particola- comunità stabiliscono che sia buo- plice preferenza non è proprio sul- che tenta di fondarsi storicamente: re: la scelta di un paradigma, che no e quello che importa sarà l'inse- lo stesso piano di un teorema ma- si tratterà invece di uno storicismo precede la fase normale della rimento delle singole esperienze e tematico; l'impressione di un gior- consapevole di essere "solo" scienza, corrisponderebbe in qual- Francesca Cappelletto "l'appartenenza a una comunità nalista non è, si spera, la stessa co- un'interpretazione — sia pure la che modo a quella "apertura" di storica che... vive nella lingua". sa del giudizio di un tribunale. più coerente e convincente tra cui parla Heidegger e che deve per Il Carnevale Come si vede, ancora una volta la Proclamare che tutti i fatti sono soggettivi non è sbagliato, ma non quelle disponibili). forza precedere la verità pensata e Organizzazione sociale musica è di Hegel, anche se Gada- come corrispondenza o confor- mer ci ha messo le parole. incoraggia certo a porsi e a risolve- Enunciata questa tesi, il libro § e pratiche cerimoniali mità. Tale apertura è da pensare Ma sarebbe impossibile non ve- re il problema filosofico veramente inizia a darle applicazione e a trar- 7 a Bagolino (come precisa megho un'appendi- dere che, oggi come ieri, oltre al difficile, che è quello di distingue- ne le principali conseguenze, pri- re i vari tipi o i vari livelli di sog- ma nei confronti delle scienze del- ce) secondo la metafora dell'abita- | 272 pp., L. 40.000 volto che si pretende umano e ras- re, dell'inserirsi in un paesaggio se- sicurante delle piccole, pacifiche gettività. Ancora una volta si vede la natura, poi dell'etica, della reli- -SS gnato da una tradizione e quindi in comunità tradizionali, il comunita- che si può ignorare il senso comu- gione e dell'arte. Vediamone qual- ne solo a proprio rischio. che esempio. Per quanto riguarda ultima analisi dell'adottare un lin- ^ Grafo edizioni rismo possiede ancora un volto a le scienze della natura, Vattimo guaggio. Ma, per quanto appaia via A. Bassi, 10-25123 Brescia dir poco inquietante, di agghiac- sottolinea l'atteggiamento di so- strano, la scansione di questi due tel. 030/393221 fax 3701411 ciante violenza nei confronti delle N. 8, PAG. 38/IV SETTEMBRE 1 995

HANS HEINRICH EGGEBRECHT, varrebbe anche per À la manière La musica di Gustav Mahler, de... di Alfredo Casella, tanto per La Nuova Italia, Firenze 1994, Il vetro rotto di Mahler fare un esempio esattamente op- ed. orig. 1982, trad. dal tedesco di Quirino Principe posto a quello di Mahler, un esem- di Laura Dallapiccola, pp. 291, pio in cui il compositore dice: Lit 30.000. "Questo è l'altro..."), ma sono vis- Mahler non assunsero soltanto la musica mahleriana. Una traccia di ha per premessa quella spregiudi- sute da Mahler come conquista Il recensore abusa spesso di una tradizione a termine di confronto. questo tipo di giudizio echeggia catezza che è immune dalle tavole propria e come necessarie alla sua comoda scorciatoia nell'intento di Una più colta e sofisticata linea di nelle parole di Adorno, ma con dei divieti estetici stabbiti dalla poetica personale. Eggebrecht non dare il senso di un libro; a priori, dissenso istituì un'alternativa entro tutt'altro segno algebrico, anzi con cultura. Il gesto di afferrare il vetro dà alla difficile domanda soltanto va alla ricerca delle conclusioni. le categorie della modernità. L'al- il piglio deciso di chi parteggia per rotto che trova sulla strada mae- una risposta forte e ineccepibile; Ma questo libro non soltanto giu- ternativa poteva essere, per esem- Mahler e proprio per la sua persi- stra, di afferrare materiali che il ne dà altre, semplicemente perché stifica questa partenza a ritroso; pio, Mahler-Debussy. A un gusto stente "inattualità" lo ammira: gusto, soggetto alla tradizione, di- non può eluderle, malgrado la loro quasi la esige, tanto esso è convin- prevalente per il prodotto artistico Mahler, scrisse Adorno nel suo ce- sprezza perché banali, o che rivolti marginalità. Nel "caso Mahler", il cente nella chiusa. Convincente, klein und fein, per il suono analiz- lebre saggio dedicato al composi- al sole acquistano colore e forma, marginale può essere un elemento osiamo dire, per una ragione nega- zato e stilizzato, per il frammento tore (1960), usava un linguaggio quindi significato, e che prestano quasi decisivo. Egli allinea sul ta- tiva. Il saggio di Eggebrecht, ta- prezioso tendente al limite della già invecchiato, se paragonato a alla musica un'eloquenza mai co- volo ciò che vorremmo ma non gliato come un'esposizione di me- possiamo ignorare, anche con ram- todi indagativi piuttosto che come marico: la straordinaria fortuna di un'immersione nella materia da Mahler dopo il 1960, anno di svol- analizzare, dà moltissime risposte ta coincidente con il centesimo an- parziali là dovè affronta elementi Quando Bach dava i numeri niversario della nascita del compo- linguistici ricchi di forza simbolica sitore a Kalischt (Kalisté) in Boe- (il Naturlaut, i segnali, i procedi- di Nicola Gallino mia, deve qualcosa allo sviluppo menti iconici che noi altrove ab- del disco stereofonico, che ha reso biamo chiamato ideogrammi, e si- giustizia "all'esigenza particolar- re per la puntualità con cui fissa le relazioni mili). Ma nell'ultima pagina, JOHANN SEBASTIAN BACH, Cantate e Orato- mente grande della musica di nell'ultimo capoverso, è tanto lun- ri - I (BWW 1-40), Ariele, Milano 1995, tra le scelte liturgico-poetiche e quelle musi- Mahler di espandersi nello spa- gimirante da non rispondere alla trad. dal tedesco di Viviano Cavagnoli, pp. cali. La versione di Viviano Cavagnoli è una zio"; all'impulso del libro di Ador- domanda il cui senso va al di là 218, Lit 15.000. "line to line" che sacrifica scientemente no su Mahler di quello stesso 1960; dell'oggetto, la musica mahleriana LUDWIG VAN BEETHOVEN, Fidelio, Ariele, l'eufonia e la pregnanza del dettato poetico al film di Visconti, Morte a Vene- zia, da Eggebrecht deprecato, poi- come linguaggio da accogliere e da Milano 1995, trad. dal tedesco di Viviano alla resa scrupolosa d'una tavolozza lessicale assimilare nella sua complessità. mai casuale e sempre graduata nella scelta ché l'estrapolazione dell'Adagietto Cavagnoli, pp. 150, Lit 12.000. dal complesso della sinfonia, La domanda, infatti, è una un- delle temperature emotive. La concordanza "l'estensione di questa musica alla answered question per eccellenza: Certo: quasi sempre nelle cantate di Jo- dei "numeri" poetici con quelli musicali, in- lunghezza del film e le immagini perché la musica di Gustav Mah- hann Sebastian Bach la musica è troppo più trodotta pensando all'ascolto, è condotta che questo vi collega sono fuor- ler, inattuale durante la vita del grande della pletora di cuori tremebondi e sull'edizione discografica completa incisa da viami", dal momento che tutto ciò suo autore e oggi — malgrado le Helmuth Rilling; e un'indispensabile appen- fa credere che la bellezza senti- apparenze — di nuovo inattuale anime belle che popolano leziose i libretti di dice consente la ricostruzione delle eteroge- mentale di questo pezzo di musica per motivi diversi, è sentita come Picander, Franck o Neumeister. Eppure la sia da identificare con Mahler; un una "musica per il nostro tempo" creazione sonora nasce "serva dell'orazione": nee fonti testuali bibliche, corali, madrigali- appiattimento e una falsificazione (piuttosto che una musica del no- è esegesi, poesia e preghiera autentica. È allo- stiche che il sincretismo bachiano aduna in messi in scena ai danni di Mahler, stro tempo) e come tale amata e ce- ra vitale penetrare nella sua estensione il un gesto creativo possente e geniale. una pietanza offerta dall'industria lebrata in maniera persino mania- corpus dei testi: ricomporre il mosaico con Accanto ad altri benemeriti tasselli apparsi culturale, che sazia ma non estin- cale? cui il geniale artigiano assembla schegge di nella medesima collana "Libretto" — gli ora- gue la fame. Chiediamo al pensiero di Egge- corali, libra remoti canti firmi sopra ammo- tori di Felix Mendelssohn-Bartholdy e il Così i tentativi di rispondere so- brecht di fare un po' di posto ad nizioni severe, ruba al melodramma il dittico Freischutz di Cari Maria von Weber —-, an- alcune nostre considerazioni. La no troppi per essere conclusivi, e recitativo-aria per investirlo della missione che il testo di Joseph Sonnleithner e Georg in verità una risposta autentica musica di Mahler, negli anni in cui commento esegetico-meditazione mistica. Friedrich Treitschke per Fidelio di Beetho- il suo autore era vivo e operoso, fu manca, sicché Eggebrecht lascia la Eeditore Ariele offre ora, con originale a ven colma in un certo senso una lacuna. È sentita come inattuale rispetto alla questione aperta. Semmai, egli dà tradizione sinfonica classico-ro- fronte, la prima traduzione italiana dei testi ben vero che già nel 1983 Luigi Della Croce risposte parziali nell'analisi di sin- mantica. Certo, non mancarono delle oltre duecento cantate bachiane: sacre, curò per gli Oscar Mondadori una dettagliata goli micromeccanismi compositivi, coloro che ne ebbero intelligenza profane o raggruppate in cicli come nell'Ora- e fortunata Guida all'opera; che però com- applicando alla musica un metodo piena, e furono forse più numerosi torio di Natale. Fonte è la raccolta curata da prendeva, mescolati in un inestricabile pasti- analogo a quello adottato da Leo di quanto non appaia dalle crona- Rudolf Wustmann per Breitkopf & Hdrtel che, versione tedesca e italiana dei brani mu- Spitzer per la poesia. Qui egli dav- che del tempo: esemplare fu in tal nel lontano 1913 e coronata in Germania da sicali, con i dialoghi parlati offerti nella sola vero scava in profondità con talen- to poetico unito a sapienza filolo- senso la reazione di Arnold Schòn- una serqua di ristampe, ultima quella del traduzione. Cavagnoli presenta ora con testo gica (ossia, di lettura attenta, che è berg, che dopo avere ascoltato la 1982. E edizione italiana, prevista in quattro a fronte l'integrale del libretto 1814, prece- Terza Sinfonia scrisse a Mahler: quanto di meglio si possa sperare volumetti tascabili, è preceduta da un saggio duto da un saggio di Quirino Principe, Uni- da uno studioso). Anche per ragio- "Ho veduto la Sua anima messa a di Raffaele Mellace che qua e là cade in scru- cità e solitudine di Fidelio, la cui originalità nudo". Lo smascheramento e ad- ni di metodo, tese all'intuizione poli semplificatori esumando categorie sto- maggiore, al di là dell'ottimo taglio divulga- dirittura il denudamento progres- del macrocosmo nel microcosmo, sivo (nella Nona e nella Decima, riografiche rischiose ("La composizione di tivo, sta nella ricerca dell'archetipo della pro- Eggebrecht scelse nel 1982, quan- persino la radiografia impietosa- queste cantate abbraccia tutta la grande sta- tagonista Pidelio-Leonora: dal poema di Lu- do scrisse in originale questo libro mente diagnostica) è un buon mo- gione del tardo barocco"), ma si fa apprezza- dovico Ariosto ai film di Martin Scorsese. allora edito da Piper a Monaco, dello ermeneutico per intendere una dimensione ridotta, nell'ordi- l'effetto di quel linguaggio. A par- ne di grandezza del saggio di te la pattuglia degli estimatori fe- Adorno (circa 300 pagine contro le deli e agguerriti, anche i commen- quello di Debussy. Usava mezzi nosciuta, è un segno di libertà, la circa 200 del filosofo onnisciente). page bianche, il sinfonismo mahle- Da allora sembra ormai impossibi- tatori più benevoli insistettero sul- riano (e anche i Lieder di Mahler, vecchi per dire cose nuovissime, e quale deriva dalla condizione di la difficoltà "logica" di seguire una nessun altro compositore moder- senzatetto. In quanto Mahler, in le non dedicare a Mahler libri ster- soprattutto quelli orchestrali incli- minati, in più volumi, come hanno sinfonia mahleriana, sulla mancan- ni alla grandiosa scenografia ferra- no fu capace di ottenere un simile questa sua libertà, tende verso l'al- za di un filo rosso, e si compiac- risultato. tro, verso la sfera beatificante e re- voluto Costantin Floros e Donald ta di moralità tragica) appariva Mitchell. Il caso di La Grange è a quero di riversare sui lettori cata- Perché dunque la musica di dentrice dell'angelo, verso l'irrag- fuori tempo, soggetto com'è a una parte, poiché lo studioso franco- ste di saggio rappel à l'ordre, di as- Mahler, malgrado tutto questo, ci giungibile, la sua musica è arte per concezione architettonica organiz- americano, da ricercatore assoluto, siomatici richiami alla chiarezza. parla in modo còsi irresistibilmen- eccellenza, quella che è motivata zata in maniera complessa, con ri- ci ha dato una pura biografia som- Quando, dirigendo in concerto te penetrante, perché è un trauma dalla libertà dell'uomo, dalla sua mandi, autocitazioni, arcate co- mersa dall'inesauribile estensione musiche proprie, Mahler poneva estetico ed emotivo? Eggebrecht condizione di senzatetto, dal suo struttive, insomma, mirante a una dei dati. In Eggebrecht, grazie alla in programma, accanto a una sua, dà bellissime risposte, in uno stile essere eternamente in cammino, e qualità di "opera compiuta" e di sintesi, l'illuminazione è più inten- una sinfonia di Beethoven, ecco alto che sarebbe da sé solo un mo- tutto ciò esprime". grande sintesi che molti pensavano sa. La bella traduzione italiana è di subito il sospiro di sollievo: magari tivo sufficiente per indurci a di- Clausola perfetta, da condivide- incapace di funzionare. Poiché Laura Cohen, vedova di Luigi Dal- si lodava cortesemente la novità chiarare un altrettanto alto apprez- re: accentrata intorno a un'idea ca- Mahler sconcertava per sopram- lapiccola: una delle sue ultime fati- del Kapellmeister con velleità di zamento di questo libro. In verità, ra a Eggebrecht e usata ripetuta- mercato, inserendo nelle partiture che. Laura Dallapiccola, che nel compositore, e poi si lodava il ri- in tutta intera la sua monografia mente in tutto il libro, quella di elementi eterogenei e creando un 1960 ci diede la memorabile tradu- torno a più spirabil aere. Istruttivo l'autore mostra di sapere scrivere "usurpazione", che è l'appropriar- effetto volutamente ibrido, ciò ag- zione delle Erinnerungen di Alma è in proposito, sul quotidiano di come uno scrittore, appunto, piut- si di ciò che è già esistito, il farlo gravava il dissenso. Si pensi al mo- Mahler contribuendo in modo de- Trieste "L'Indipendente", tale tosto che come un musicologo o proprio nello stile e nel sangue, do ostentato con cui Debussy, cisivo a risvegliare l'interesse per V.H., semianonimo recensore al comunque da studioso accademi- non con il plagio ma "rifacendo" Dukas e Pierné uscirono dal Théà- Mahler in Italia, si è uccisa pochi celebre concerto triestino del no- co (Eggebrecht lo è, di fatto). Illu- secondo un calco: è il caso delle tre du Chàtelet a metà dell'esecu- mesi fa, il 26 marzo di quest'anno, vembre 1905, in un raffronto tra la minante fra tutte la seguente con- prime quattro battute della Quarta zione della Seconda Sinfonia di a Firenze, in un modo orrendo e Quinta di Mahler e la sinfonia "Ju- clusione: 0 linguaggio di Mahler, Sinfonia, che sembrano un Mozart Mahler, il 17 aprile 1910. Ebbene, tragico. Leggere 0 libro di Egge- piter" di Mozart. Ma gli ostili, o i "che si serve della cultura con pi- o un Haydn pur essendo puro c'è il rischio che, per quest'ultimo brecht significa anche ricordare meno convinti, che sentirono inat- glio usurpatorio, antitradizionale Mahler, e non solo (se così fosse motivo da noi esposto, oggi si rin- lei. tuale in quegli anni la musica di novi un giudizio d'inattualità sulla ed astorico, come se fosse natura, soltanto, ciò che Eggebrecht dice |DEI LIBRI DEL MESE| SETTEMBRE 1 995 n\ N. 8, PAG. 39/IV giovine, se ho davanti agli occhi presunti torti del destino. Quante da una stupenda trasposizione ci- Moana, il Mozart, il Burgess uno spartito, raro e ghiotto, inedi- le volte che mi sono impicciato di nematografica, che potrà consolare to, arrapante. La pioggia nel pineto far sonare, pubblicare, diffondere il "musicista" del non essere venu- di SyIvano Bussotti per tenore e pianoforte. Il 1° luglio musiche, vuoi del famoso oculista o to a galla, nelle piscine o ai laghi dei 1988 l'Anthony Burgess musicista dell'oscuro idraulico. Adoratore contemporanei, come tale. dedicava a quel pianista, che dei dilettanti, fui premiato alla Quanto mi piacerebbe mettermi ANTHONY BURGESS, La banda cinematografica in appendice, due l'avrebbe interpretato, una copia grande almeno una volta, nel riu- a ricamare a mia volta con citazioni Amadeus, Bollati Boringhieri, operette morali, 0 tutto intervallato della composizione scrivendo, ap- scire a far ascoltare, e leggere pub- ghiotte del come hanno nominato il Torino 1995, ed. orig. 1991, da quattro intermezzi, più il dop- punto, con l'amicizia del composito- blicate, musiche, nientemeno, che Mozart, da noi, e Massimo Mila e trad. dall'inglese di Aurelio Ga- pio salto mortale senza rete che re. In questa sede non lo giudi- del celeberrimo filosofo T. W. Barilli, Gabriele Baldini o i due riazzo con la collaborazione di tenta l'impossibile trasposizione cherò. Terminato nel principato di Adorno. Tutt'altro che brutte, co- splendidi Alberto: il Savinio e l'Ar- , pp. 181, Lit letteraria della celeberrima Sinfo- Monaco il 4 marzo di quello stesso me tutt'altro che sgradevole può basino, Gavazzeni o Malipiero 25.000. nia in sol minore uscendone contu- anno, dirò soltanto che Gabriele tamburellare sui nostri volti... silva- (musicista letterato fra gb eccelsi); so, pien di lividi e azzoppato (lo sa D'Annunzio riceve, nelle 14 pagi- ni (sospensione autografa) il teno- abbandonarmi al gioco d'immagi- Un libro gaglioffo, nell'originale e lo scrive: "talvolta le cose vanno nette, l'ennesimo omaggio di un di- rile canto del Burgess. Mi si lasci nare anche io Stendhal che manda inglese intitolato Mozart and the fatte proprio per dimostrare che seredato. Confesso qui la smodata rammentare come non c'è successo in bestia Burgess dicendogli: "Lei, Wolf Gang. Varrà la pena sottoli- non si possono fare"); in fondo la passione personale del riparare ai letterario, neanche se reso nababbo che è un letterato-musicista"; e via nearlo, quel gioco di parole davve- andare. Riapro invece La banda ro geniale. Presentarci la vii razza Amadeus dove si possono beccare dannata dei musicisti, d'ogni tem- stupendezze del tipo "Debussy po, contrada, epoca e confessione prometteva un pasto completo, come una banda di lupi selvaggi, molto saporito. Mozart offriva sol- strappa infine la maschera "divina" tanto pane e acqua". "Il messia di noiosamente impostaci dal più co- Bonn, del quale Joseph Haydn, e mune dei luoghi, restituendo ai non Mozart, fu il profeta, apparte- meschini grandi del passato il ceffo neva a un mondo che si batteva per veritiero che meritano. Beethoven diventare moderno. Beethoven si un pidocchioso vecchiaccio sordo mosse in avanti, Mozart restò come una campana, aggiungerem- dov'era". Insomma Burgess ha fi- mo, a morto e l'affarista Gershwin, nalmente il gran coraggio di siste- puerile rapsodo al gin and tonic\ o mare bene le cose, riuscendo a in- l'emigrato Schònberg, fissato con trufolarsi nell'iniziare un capoverso la sciocca democrazia delle dodici cruciale con la maiuscola "Io" per note tutte a pari merito, che idea, proseguire "ho cominciato la mia ma incapace a succhiar dollari al ci- carriera artistica come compositore nematografo Usa. Rossini, grasso autodidatta: per scarso talento e mangione presto sterile, sfaticato e per la consapevolezza che la musica fatuo salottiero; più artista in cuci- non avrebbe potuto esprimere le na che in teatro e nel conversare cose che volevo dire" (siamo così maligno alla parigina, mon cher sicuri? Se è per questo Stravinskij Bey le, soppesando scolli e poppe di ha sempre predicato che la musica soprani e nobildonne stendhakana- non esprime un bel nulla; ma chi mente pallide. E i letterati, non di scrive questa, forse indebita, recen- meno infami dei musici, si tratti sione, resta fermamente convinto pure di T.S. Eliot o del Da Ponte, dell'esatto contrario) "giunto di Henry James o di un fanatico all'età di mezzo, mi dedicai a un'ar- Berlioz a doppio servizio fra la car- te più esplicita". E più in là "l'arte è tasuga pentagrammata e adunche un commercio che nobilita se stes- piume d'oca in fregola su puttane- so e il consumatore, dando più di schi cartigli di pergamino. quanto non sia pagata ... Mozart Febbre d'ogni genere letterario compose per denaro, cosa che E. che impesta di sudati brividi le 181 M. Eorster non fu obbbgato a fare: pagine zeppe: dialoghi, poesie in la scarsa produzione di quest'ulti- commedia e ghiotte sceneggiate; mo si addice a un rentier, mentre la non senza l'effetto sicuro d'am- capacità creativa di Mozart si confà bientarsi alle solite soglie paradisia- sia a un artigiano serio sia al lavora- che — malinconicamente persuasi, tore costretto a guadagnarsi il pa- però, che ci si diverta di più, molto ne". Davvero encomiabile. Confes- di più all'inferno —, nebbiose anti- siamoci allora. Che il tono agrodol- camere, viste e riviste nei "Bellissi- ce mi sorte dalla penna, distratta mi di Rete 4", anteposte all'incon- dal, forse più pregiato, vizio dello tro divino. Gioverà ricordare come scriver musica, a causa di quel ma- le checche londinesi Domineiddio leducato ignorante dell'Anthony lo chiamano la Dolores e siccome Burgess: non mi cita per nulla in "Solo il musicista ha accesso al co- questo libro, mentre gli cadono spetto di Dio", ecco che il Divin dalla penna cognomi e nomi anche Fanciullo ribaldo e sporcaccione se d'infima entità. Infine me ne dovrei ne accaparra, con puerili logorree, rallegrare, attento com'è stato a le michelangiolesche ginocchia; ignorare italiani ben altrimente no- tutti quegli altri a sfogliare volgari sua brava, tradizionale conclusio- ti del sottoscritto, sognandomi di rotocalchi della storia, aspettando ne. L'autobiografico tutti a casa, sedere a un tavolino in veranda del un incerto turno d'ambulatorio insomma, dove l'ultima delle ma- Una nuova lettura i Café de Paris di fianco al Casino di graveolente, con la Madonna della schere non riesce, beninteso, a ca- Montecarlo, in mezzo all'Amadeus seggiola e/o il Quarto stato formato dere, ma scivola di traverso sulla fi- dei vangeli. e all'Anthony, quest'ultimo con la cartolina impiccati al chiodo su pa- sionomia d'alcolizzato dello scrit- bottiglia di J&B, quell'altro con un reti umide, basse, verdoline. tore a sillabare sentenze dantesche, rubizzo Marzimino, io con la Ferra- Sì, perché a lui, battezzato tentando "la via del linguaggio bri- relle. Violino, viola e violoncello, di Johannes, Chrysostomus, Wolf- co" ma riuscendo, con il dolente volta in volta pizzicati o soavi, nel gangus, Theopbilus, fu dato in bre- scandagbo sadomaso dell'autoana- commento assolato al passaggio Jean Delorme, studioso lento della limousine impenetrabi- ve, sciagurata sorte d'una meteora, bsi, soltanto a darci l'impietosa fo- ed esegeta dei vangeli, prodigio, l'unico, l'incantevole, totessera di se stesso. le, con dentro rimpiattato il celebre guida il lettore, attraverso soprano; all'andirivieni di atletici l'assoluto e impareggiabile rompi. Temo d'essere frainteso e d'aver l'analisi di alcuni tra i rac- Ce le troviamo perennemente sul l'aria, irritata, di voler stroncare un vigili urbani, mentre curvano le conti più noti e conosciuti, schiene giardinieri biondi e giardi- groppone, trinità di scimmiacce, il bbro davvero impareggiabile. Del ad una rilettura profonda e nasuto Alighieri, lo Shakespeare quale si augura vivamente la lettura nieri negri sulle aiuole più colorate sorprendente dei testi evan- della terra; scende dal cielo azur nnammurato, un petomane Mo- a sceneggiatori, drammaturghi, gelici. zart. Tutti e tre tanto super, impa- saggisti, poeti e romanzieri e poi (sic) quell'angelo di Moana Pozzi e ragonabili, da far presto di tuttal- musicisti: compositori, direttori di dal parcheggio sotterraneo sbuca in trognuno-, tanti lilliput attorno a un cori e orchestre, cantanti, danzato- decapotabile rosea, sotto la sua lus- Gulliver. Esplodano i petardi di ri, sobsti, speciabsti in master class sureggiante cascata di bionde chio- VITA E PENSIERO me ricciutissime, a metri, Lady questo hbello come il triplice star- d'ogni genere, dirigenti sinfonico- Pubblicazioni dell'Università Cattolica nuto del gigante. E si contano in teatrab, melomani appassionati, di- Per informazioni: o 02-72342310 Chatterley (la prima): esce, nuda; tredici, proprio, le schegge taglien- ve, divi e pianiste, ah! I pianisti: viene a baciarli tutte due, il Mo- zart, il Burgess; mi strizza l'occhio e ti del volumetto: un prologo, tre at- debbo a uno di loro, di cultura e LIBRI PER CAPIRE ti con un abbozzo di sceneggiatura curiosità sterminate malgrado l'età se li porta via proprio per sempre. N. 8, PAG. 40 SETTEMBRE 1995 YA'rite, Uscivano tutti e tre dalla bottega sembra invece condensarsi, dopo una più approfondita considera- di Jan van Scorei, che era stato il il rientro nelle Fiandre, nel San Lu- zione delle differenti tecniche gra- Il pittore della grotta primo artista del Nord a compiere, ca che ritrae la Vergine (Rennes), fiche e di "ripresa" dei monumen- tra il 1521 e il 1523, un serio viag- quasi un manifesto degli ideali dei ti adottate dagli artisti. C'è lo di Davide Gasparotto gio d'istruzione in Italia, soggior- "romanisti". Ma la vera specialità splendido Heemskerck, giunto a nando a Roma negli anni del pon- per la quale i fiamminghi erano ap- Roma intorno al 1532, forse con NICOLE DACOS, Roma quanta sulle grottesche, a ridiscendere, tificato di Adriano VI di Utrecht. prezzati dai committenti italiani una lettera di presentazione per il fuit. Tre pittori fiamminghi per così dire, nelle "grotte" di Ro- Della tecnica "compendiaria" era naturalmente il paesaggio, e cardinale Andrea Della Valle, cele- nella Domus Aurea, Donzelli, ma, per riscoprire sulla Volta nera delle tanto ammirate pitture anti- due taccuini conservati a Berlino bre collezionista di antichità: nei Roma 1995, trad. dal francese di della Domus Aurea un graffito che che dovette ricordarsi soprattutto testimoniano la loro maestria in suoi disegni cortili e giardini Maria Baiocchi, pp. 146, 113 ili. reca le firme di tre artisti fiammin- Lambert Sustris che a Padova, a questo campo. all'antica — come quello di Jacopo in b.-n., Lit 60.000. ghi che lì compirono il loro ap- partire dagli anni quaranta, si ri- La discussione condotta con Galli, in mezzo al quale tra torsi e prendistato romano e che la Dacos velò esecutore raffinatissimo di acribia da Nicole Dacos su questo rilievi sbrecciati si erge il Bacco di Nel Proemio al terzo libro delle può ora identificare: si tratta ap- scene di paesaggio dipinte a fresco corpus di disegni, e le conseguenti Michelangelo, anch'esso mutilo, Prose della volgar lingua Pietro punto di Herman Postma, di Lam- nelle dimore private di una cerchia proposte attributive, costituiscono quasi a confermare il topico para- Bembo ci ha lasciato forse la più bert Sustris e del più celebre Mar- di amatori dell'antico. La cultura uno degli aspetti di maggiore no- gone tra lo scultore fiorentino e gli precoce celebrazione di quella che ten van Heemskerck. "archeologica" di Heemskerck vità del libro e speriamo foriere di antichi — sono fotografati con mi- più tardi Vasari avrebbe chiamato nuziosa precisione ma al contem- la "maniera moderna": una fulgida po con intensa capacità di sugge- stagione artistica nella quale ai ri- stione. conosciuti capolavori dell'anti- In un ristretto gruppo di fogli — chità classica si andavano aggiun- Ai lettori prevalentemente raffigurazioni di gendo quelli di Raffaello e Miche- architetture — l'autrice riconosce langelo! Tra gli artisti che "nel pic- Dopo il successo del dischetto contenente i titoli di tutti i libri recensiti sull'"Indice" dalla nascita al di- poi la mano di un artista (l'Anoni- colo spazio delle loro carte" cerca- cembre 1993 e dopo le numerose sollecitazioni ricevute da più parti, risiamo decisi a realizzare uno stru- mo B) fino a oggi praticamente rono, attraverso l'antico, una nuo- mento di ricerca di ben più ampia portata. ignorato dagli studiosi, Michiel va misura p.er le loro moderne Su un semplice CD-ROM archivieremo non più solo /'Indice dell'Indice, ma il testo integrale di tutte Gast, impegnato tra l'altro in veste creazioni, ve ne furono diversi pro- le recensioni pubblicate dall'ottobre 1984fino al luglio 1995. di comprimario in alcune imprese decorative romane a cavallo tra an- venienti d'oltralpe. Di un drappel- La ricerca potrà dunque avvenire non solo per autore, titolo, casa editrice, anno di edizione, argomen- lo di questi, calati in Italia a partire ni quaranta e cinquanta. Infine, to, recensore, numero e anno della rivista in cui è apparsa la recensione, ma anche nella forma definita nell'Anonimo A (già individuato dagli anni venti del Cinquecento, ipertestuale, vale a dire con l'utilizzo di più parole-chiave. Inoltre sarà possibile richiamare sullo schermo traccia ora la storia Nicole Dacos, da Egger) cui si devono alcune e stampare tutti i ritratti di Tullio Pericoli e i disegni di Franco Matticchio. che in un agile volumetto conferi- splendide vedute di Roma, la Da- sce forma organica a ricerche e in- La produzione del CD-ROM ha un costo, almeno per noi, molto elevato. Tuttavia lo offriremo al prez- cos riconosce Herman Postma, au- teressi coltivati ormai da diversi zo di sole 75.000 lire (con una riduzione a 50.000 lire per gli abbonati), notevolmente inferiore a quello tore anche di un album di disegni anni. di prodotti similari, come chiunque potrà verificare nelle edicole e nelle librerie che li vendono. di architettura oggi a Kassel. L'indagine prende le mosse Non potendo però correre rischi, sul numero scorso abbiamo pubblicato il modulo che qui riproducia- La ricostruzione della carriera di dall'esame di un dipinto, datato mo, avvertendo che ci saremmo impegnati nella realizzazione del CD-ROM solo se rifossero pervenute Posthumus — a partire dal dipinto 1536 e firmato dal frisone Herman sufficienti prenotazioni entro agosto. A causa dell'intervallo estivo, questo fascicolo dell"'lndice" è stato di Vaduz e da questi nuclei grafici Postma (oggi a Vaduz, collezione chiuso in tipografia con grande anticipo, quando non conoscevamo ancora l'esito del sondaggio. Ne dare- — è il vero e proprio cuore del vo- Liechtenstein): si tratta di un sug- mo perciò notizia nel prossimo numero di ottobre. Nel frattempo i lettori interessati, a cui fosse sfuggito lume. La studiosa ipotizza, sulla base però di indizi piuttosto labili, gestivo paesaggio con rovine clas- il primo annuncio, potranno ingrossare l'elenco delle prenotazioni inviandoci il sottostante modulo per un apprendistato del frisone ac- siche, in mezzo al quale campeggia fax (06-37514390) o per posta (L'Indice - via Grazioli Lante 15/A- Roma). una gran lapide sulla quale sono canto a Jan Cornelisz Vermeyen, incisi dei versi ovidiani che fanno pittore che si ricorda soprattutto riferimento all'inesorabile voracità per i cartoni destinati a una spetta- del tempo che tutto consuma • Desidero prenotare il CD-ROM del- Cognome colare serie di arazzi celebranti (Tempus edax rerum). L'autrice l'impresa di Tunisi (1535), com- propone un parallelo tra il quadro D'Indice", nell'ipotesi che riuscirete a missionati da Maria d'Ungheria. di Posthumus (come latinamente realizzarlo. Nome Più certa appare invece la parteci- si firma l'artista) e un breve di Pao- pazione di Postma alle decorazioni lo III del 1534, attribuibile • Mi impegno fin d'ora a versare l'im- Via effimere di archi trionfali lignei all'umanista Latino Giovenale, che eretti in occasione dell'entrata a porto dovuto: Roma di Carlo V nella primavera lamentava la continua rovina dei Ca "nobili ornamenti degli antichi", • 75.000 lire P del 1536. All'interno di una folta in linea per altro con predecessori • 50.000 lire, poiché équipe di artisti guidata da Anto- illustri quali il Biondo e Raffaello. nio da Sangallo il Giovane si di- • sono abbonato. stinguono nei documenti, accanto Il quadro ritrae alcuni artisti in- • mi abbonerò entro l'anno. Telefono a più adulte presenze, giovani pro- tenti a disegnare e misurare i resti mettenti, tra cui Cecchin Salviati e antichi, ma è innegabile che • Vi chiedo di informarmi non appena ^Qte Battista Franco, insieme a una pat- nell'insieme esso sia alquanto lon- tuglia di fiamminghi, che la Dacos tano dalla tensione "archeologica" il CD-ROM sarà pronto. pensa capitanati non tanto da del Raffaello tardo e accostabile Heemskerck (come sembrava po- piuttosto al paesaggismo "roman- • Subito dopo provvederò al pagamento tersi desumere da un passo vasa- tico" ed evocativo di uno Scorel. con le modalità che mi indicherete. riano) quanto proprio dal giovane La riscoperta del dipinto ha spinto la studiosa, a più divent'anni di di- stanza dal suo fortunato volume

G. Crepaldi - S. Vassallo cura di) JÀNOS KELEMLN Gianfranco Pasquino*™* Raffaele De Mucci UNA DEMOCRAZIA Carla Corradi Musi Giudici VAMPIRI EUROPEI E VAMPIRI IDEALISMO E STORICISMO L'ALTERNANZA INATTESA CHE SI TRASFORMA NELL'OPERA DI BENEDETTO CROCE U HOOK oa V «M201* E li UM0 COHSBSJBCE e sistema politico j DELL'AREA SCIAMANICA pp.246 L. 24.000 pp. 204 L. 20.000

UNA DEMOCRAZIA « CHE SI TRASFORMA m a rare di Cimpeolo CrtpeUi e Sakitore Tassello

Luigi De Franco Janos Kelemen IDEALISMO E STORICISMO Gianfranco Pasquino /a idi) INTRODUZIONE A Raffaele De Mucci BERNARDINO TELESIO NELL'OPERA DI BENEDETTO CROCE L'ALTERNANZA INATTESA GIUDICI E SISTEMA pp. 460 L. 38.000 pp. 144 L. 16.000 LE ELEZIONI DEL 27 MARZO 1994 POLITICO E LE LORO CONSEGUENZE Rubbettino pp. 304 L. 28.000 pp. 208 L. 20.000 Bjjj^^B 1

IDEI LIBRI DEL MESE| SETTEMBRE 1995 N. 8, PAG. 41

guarda il periodo in questione ri- paleocristiani come i racemi, i delfi- ti risultati ottenuti grazie agii inter- mane pressoché un unicum ni o i vasi ansati, mentre i costoloni venti di restauro: innanzitutto il mo- Posthumus. nell'Urbe) cambia già di per sé tut- presentano fregi di tipo classico saico che sovrastava il punto più Entrato al servizio del duca Lu- ti i termini della questione. D'altra (gli ovoli e fusarole) accostati ad al- sacro dell'edificio, dove erano l'al- dovico X di Baviera a partire dal parte, l'analisi dell'aspetto formale, tri che imitano le contemporanee o tare, l'arca delle più preziose reli- 1538, l'artista prende ben presto oltre che dell'organizzazione ico- poco più antiche opere a tarsia dei quie della cristianità e la veneratis- nuovamente la strada del Nord: nografica e dell'impostazione ideo- maestri Cosmati. L'osservazione sima immagine di Cristo acheropi- per la ricostruzione della parte da logica che essa sottende, illustra dei tratti fisionomici o dei panneggi ta. Di questo Maria Andaloro forni- lui avuta nella decorazione a fresco abbondantemente non solo l'alto li- richiama alla mente una pluralità di sce un'analisi, innovativa anche del "palazzo italiano" di Landshut vello qualitativo degli affreschi ma riferimenti: alcuni elementi farebbe- nella forma (che prevede un'inte- serve da appoggio l'Adorazione dei anche la loro natura di opere "dot- ro pensare a Cimabue e Giotto, al- grazione costante tra illustrazioni, Magi per la cappella ducale (1540 te", che rivelano un'attenzione co- tri rimandano alla contemporanea grafici e testo), in cui un'attenzione stante alle innovazioni contempo- pittura paleoioga, altri alle opere circa), un dipinto in cui il pittore particolare è prestata ad aspetti di Aharon BARAK non riesce però a far decantare in ranee e al confronto con linguaggi romane della prima metà del seco- solito poco perlustrati dell'opera un'organica visione suggestioni fi- formali diversi, alla ricerca di una lo, allo stile bizantino di età mace- d'arte, quali le caratteristiche del LA DISCREZIONALITÀ gurative prese a prestito qua e là. sorta di maniera "aulica" secondo done e tardo-comnena, all'arte fe- medium musivo, la matericità, il DEL GIUDICE Durante una pausa dei lavori nella le diverse sfumature che questo dericiana e così via. montaggio delle singole sezioni Traduzione di Ilaria Mattei Residenz si deve pensare, a parere Presentazione dell'autrice, a una rapida visita nel- di Antonio Gambaro la Mantova dominata da Giulio p. XIV-274, L. 32.000 Romano: qui il pittore dovette ap- puntare sul suo taccuino (anche Giardini da tennis questi fogli sono oggi a Berlino) gli Andrea COMBA ultimi ricordi della grande maniera di Elena Alleva italiana. L'artista concluse la sua IL NEO LIBERISMO carriera nei Paesi Bassi, avendo or- INTERNAZIONALE Strutture giuridiche mai raggiunto un discreto status MARK LAIRD, I grandi giardini storici: i ca- nente europeo dalla moda del giardino ingle- polavori del giardino formale dal XV al se" — pur ammettendone la veridicità stori- a dimensione mondiale sociale: si fece apprezzare soprat- dagli accordi di Bretton Woods tutto come ritrattista e, forte della XX secolo, Allemandi, Torino 1994, ed. ca. A suo avviso molti dei grandi giardini for- all'organizzazione mondiale sua esperienza "antiquaria", parte- orig. 1992, trad. dall'inglese di Carola Lo- mali esaminati e magnificamente illustrati del commercio cipò forse alle decorazioni allestite dati, pp. 248,152 ili. a col. e 154 in b.-n., Lit nel libro, quali Chantilly in Francia, e p. 300, L. 35.000 ad Anversa nel 1549 per l'ingresso 100.000. Wilhelmshòhe e Schwetzingen in Germania, solenne del principe Filippo, figlio risultano proprio dall'armoniosa unione dell'imperatore che tredici anni Il termine formale in riferimento ai giardi- dell'impostazione formale con quella paesag- prima Posthumus aveva visto sfila- Guglielmo GULOTTA ni evoca subito alla mente il classico stile gistica successiva. E sottolineando rifatto che re in mezzo alle rovine di Roma. persino un informale come Claude Monet LA SCIENZA "all'italiana", rinascimentale o barocco, in DELLA VITA cui la natura è intesa come uno specchio nel nel suo giardino "impressionista" di Giverny QUOTIDIANA accolse la simmetria e l'ordine nelle aiole di quale si riflette l'ordine di una realtà perfetta p. XXII-1024, L. 95.000 Gli affreschi e divina. Una realtà dove l'architettura di fiori (riprendendo lo schema delle plates- porticati, terrazze, scalinate, fontane o balau- bandes bordate da piccole siepi dei giardini stre si fonde con la geometria, la proporzione "alla francese" del Settecento) desidera forse segreti indurre il lettore a pensare che lo schema del IL DANNO BIOLOGICO, e la simmetria delle piante potate ad arte, PATRIMONIALE, giardino formale, pur trasformato e ridotto ai di Michele Bacci dando luogo a una scenografia grandiosa, MORALE composita e artificiale, in cui si celebra il do- minimi termini, abbia sempre influito sulla Contributi di W. Brondolo, minio dell'uomo sulla natura e allo stesso composizione dei giardini successivi e sia tut- A. Farneti, G. Giannini, AA.W., Sancta Sanctorum, tempo si magnifica il potere, il fasto e la ric- tora presente in quelli moderni. U. Loi, F. Mangili, Electa, Milano 1995, pp. 285, chezza del proprietario del giardino. Il giardino formale non è stato "distrutto", A. Marigliano, O. Morini, 80 ili. in b. n„ 340 ili. a col., Lit M. Pogliani, E. Ronchi, 160.000. Ma il giardino formale davvero si contrap- né dimenticato: prova ne sia ri giardino di E. Secchi, G. Toscano. pone così nettamente al giardino paesaggisti- Dumbarton Oaks, a Washington, progettato p. XVI-514, L. 60.000 Il grande pubblico ha potuto leg- co "all'inglese" del Sette-Ottocento in virtù negli anni venti da Beatrix Farrand e trasfor- gere sui giornali non molto tempo della sua struttura architettonica, della sua mato da Ruth Havey nel 1960 in un vero e addietro la notizia ufficiale del com- geometria e simmetria? Può essere conside- proprio giardino formale in chiave moderna. Luigi LACCHE pimento dei restauri della decora- rato più artificiale di quest'ultimo — nato in L'opera di riprogettazione ha tramutato ad L'ESPROPRIAZIONE zione parietale (musiva, ad affre- epoca preromantica — che non è altro che un esempio un campo da tennis in un originale sco e marmorea) della cappella la- PER PUBBLICA grande allestimento scenografico "naturale" "giardino dei ciottoli", creando un insolito UTILITÀ teranense del Sancta Sanctorum. di colline, boschi e laghetti, in cui gli scorci su spazio formale, in cui si rinnova e si fonde la Benché i quotidiani non abbiano ri- Amministratori e proprietari chiostri, templi, villaggi, pagode e romitori si tradizione del parterre d'eau (lo specchio nella Francia dell'Ottocento servato a questo avvenimento d'acqua sagomato ad aiola) e del parterre de un'eccessiva attenzione, si tratta susseguono come gli scenari di un'opera? p. XXXIX-706, L. 90.000 purtuttavia di un evento di straordi- Già nell'introduzione l'autore mette in di- broderie. La pietra bianca, a contrasto coi naria importanza per la nostra co- scussione l'opinione corrente, la consuetudi- ciottoli scuri velati dall'acqua, sostituisce il noscenza di quel fondamentale pe- ne "che i giardini formali siano stati distrutti bosso nelle sue volute ornamentali e crea con Richard R. NELSON riodo della storia della pittura in Ita- semplicità un moderno giardino formale, nel da quelli paesaggistici di 'Capability' Brown IL PROGRESSO lia che si apre negli anni settanta formato "campo da tennis". e che il Barocco sia stato bandito dal conti- TECNICO del secolo XIII e culmina con l'atti- COME PROCESSO vità di Giotto, nel periodo a cavallo EVOLUTIVO fra Due e Trecento. A cura di Claudio Piga L'opera di restauro, realizzata da concetto poteva assumere. L'intrinseca complessità di que- dell'immagine, la ricostruzione del- p. 106, L. 18.000 Bruno Zanardi grazie al contributo Evidente è, ad esempio, il richia- sta pittura, avvertibile anche solo in le sequenze esecutive e del dise- economico essenziale di un'impre- mo all'antico, soprattutto nell'impa- una lettura rapida e parziale, do- gno preparatorio, ecc. sa privata parmense, ha infatti rive- ginazione degli affreschi, nei quali vrebbe impedire il pericolo, che già Sezioni di grande interesse ri- lato, sotto le ridipinture cinquecen- per ogni parete sono dislocati due sembra incombente, di una sua guardano altri aspetti essenziali Giulio VISMARA tesche, la presenza di un ciclo af- riquadri-finestre (ognuno dei quali semplicistica interpretazione in dell'edificio del Sancta Sanctorum: LA GIURISDIZIONE frescato medievale riconducibile, contiene una "scena") che si apro- chiave "campanilistica", fondata ricordiamo di passaggio, per ragio- CIVILE con esattezza pressoché assoluta, no su un impressionante fondo de- sull'alternativa secca "Roma o Fi- ni di brevità, il saggio di Julian DEI VESCOVI ai primi anni del pontificato di papa corativo rosso, caricato di motivi renze". In questo senso Serena Ro- Gardner sull'architettura e quello di (Secoli I-IX) Niccolò Ili (1277-79), di cui è pre- mano, nel suo saggio, dopo aver Patrizia Tosini sugli affreschi cin- p. X-224, L. 34.000 sente il ritratto nell'atto di presenta- messo in luce la pluralità dei riferi- quecenteschi della loggetta con la re il modello dell'edificio a Cristo in menti culturali presenti negli affre- teoria di santi. Concludono il volu- maestà: si tratta del resto di una fi- Le immagini schi del Sancta Sanctorum proce- me alcuni contributi in cui sono illu gura la cui cruciaiità in fatto di com- de al confronto con Assisi e alla ri- strati con abbondanza di docu- Charles Jr. WOLF mittenza è ben nota agii storici Giovanni Lurani, La storia lettura dei fatti pittorici romani dei mentazione grafica e illustrativa i MERCATO O STATO della Mille Miglia, De Agosti- decenni seguenti, mettendo in evi- diversi problemi inerenti a ogni sin- d'arte, come ricorda nel suo saggio Una scelta ni, pp. 190, Lit 25.000. Alessandro Tornei, dato che lo si è denza come nel ciclo in questione gola fase del restauro. Tra questi, fra alternative imperfette H volume racconta la storia emergano già con forza gran parte di particolare interesse è l'interven- ritenuto spesso e lo si ritiene tutto- p. XIII-210, L. 28.000 ra, anche a maggior ragione, il pro- della celebre corsa automobili- di quei problemi con cui verranno a to di Bruno Zanardi, che in due ap- motore della decorazione ad affre- stica attraverso il ricordo di un cimentarsi gli artisti più tardi, ivi pendici, integrando la propria sco del portico della Basilica di protagonista, Giovanni Lura compresi Cimabue e Giotto, oltre ai esperienza di restauratore con San Pietro e del transetto della Ba- ni, pilota di livello internazio- romani Jacopo Torriti e Pietro Ca- l'analisi delle fonti documentarie, silica Superiore di Assisi. nale, che dal 1932 al 1952 par- vallini. affronta il problema dell'uso di sa- GIUFFRÈ BHTORE • MILANO tecipò alla Mille Miglia. gome per trasporre il disegno pre- . La possibilità di accostare a quei La "sensazionalità" del rinveni- VIA BUSTO ARSIZIO 40 paratorio e quello delle finiture a ben noti lavori un intero ciclo affre- mento del ciclo affrescato non de- TEL. (02) 38089.290 • QCP 721209 calce negli affreschi medievali. scato a Roma (che per quanto ri- ve far dimenticare gli altri importan- NON P E N S AT E SIA ORA D 1 A P P ROFO N D 1 R E CER T E C O N O S C E N Z E ?

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PROFESSIONE . I IDEI LIBRI DEL MESE N. 8, PAG. 43 SETTEMBRE 1995 o-cZ&tà, Un caso umano tra le nebbie di Arcore di Vino Corrias

GIUSEPPE FIORI, D venditore. la, collega, spiega. Cavandone al- cente del suo mazzo. Laddove non Imbracciando il suo sorriso e una politiche che dal reame di Bettino Storia di Silvio Berlusconi e cune costanti, diciamo così, carat- c'è legge (o poca legge o leggi aggi- delle sue bugie meglio riuscite: si allarga trasversale in quasi tutti i della Fininvest, Garzanti, Mila- teriah, ma che Silvio affila a fini rabili) il tycoon si destreggia al me- "Misteri? Noi facciamo televisio- gruppi di Camera e Senato, con no 1995, pp. 215, Lit 23.000. strategici: la falsificazione, il vitti- glio. Prima con il mattone e le aree ne, siamo l'azienda più trasparente fuochi di sbarramento contro qua- mismo, l'extralegalità. prodighe di varianti ai piani rego- d'Italia perché stiamo davanti agli lunque progetto di legge ostile Per l'appunto un venditore. Di Le prime due sempre intrecciate latori. Poi, per una dozzina d'anni, occhi della gente ventiquattro ore all'azienda e ai suoi interessi. E molte cose (apparentemente) di- in frasi standard tipo" quella pro- assaltando l'etere, "scalando le al giorno". Trasparenti? Meditare, per quanto Silvio si sforzi di smen- verse: case, intrattenimento tv, cal- nunciata ai tempi della nascente montagne" per piazzare i ripetito- prego, i paragrafi dedicati alla tirlo, anno dopo anno, finanzia- cio, pubblicità e infine politica. legge Mammì, aprile 1990: "Che ri, rintuzzando i pretori che oscu- guerra Berlusconi-De Benedetti mento dopo finanziamento, bugia Non lasciatevi ingannare, in realtà cosa posso dirvi? Posso dire che il ravano, invocando Bettino e la sua per la conquista della Mondadori, dopo bugia, nessun imprenditore venditore di una cosa sola, decli- cittadino Berlusconi è indignato artiglieria di decreti legge. dove Fiori mette in luce la figura di italiano ha mai avuto un bisogno nata infinite volte: il suo sorriso. tanto vitale dell'appoggio politico. Uno smagliante sorriso che deside- Ossigeno quotidiano così indi- ra; una visione del mondo a trenta- spensabile che dall'apnea forzata due denti. di Tangentopoli Berlusconi uscirà Silvio Berlusconi è un caso uma- con un colpo di reni e un'inven- no, prima che politico. Uno dei zione: il partito fatto in casa, anzi Gli Atlanti in azienda. più avvincenti casi umani di questa nostra Italia, scandita dal nero dei Per costruirlo può contare sugli misteri e dal rosa di una spensiera- uomini, il marketing, l'organizza- ta allegria, rivoluzionaria senza che fanno scuola. zione, il knowhow aziendale, ma soprattutto sulla sua personale co- noscenza degli italiani (dai molto ricchi ai molto poveri), la sua per- fetta sintonia con la piccola bor- ghesia che allaga la provincia itali- ca, coltivando sogni e bisogni, in- sofferenza e rancori, oltreché red- diti esentasse. Scrive Fiori: "Una Atlante geografico massa di manovra in larga parte metodico De Agostini raccogliticcia, gelatinosa, politica- Volume rilegato mente apatica, influenzabile da formato 24 x 34 cm messaggi illusori". pagine 312, lire 48 000 Forza Italia è una stella cometa. Appare e già splende. È il mono- Atlante geografico scopio acceso su un uomo solo e il moderno De Agostini suo sorriso. Un leader che ci vuole Volume rilegato bene, vuole sacrificarsi per noi, formato 24 x 34 cm vuole migliorarci. Diceva un gior- pagine 224, lire 38 000 no il suo amico Fedele Confalonie- mai una rivoluzione, ruminante, ri: "In fondo Silvio è un Ceausescu Atlante elementare ma anche pronta a digerire, pro- buono". Il libro di Fiori confuta De Agostini pensa al presente e perciò disedu- l'aggettivo. Volume rilegato cata alla memoria. E (dicevamo) le pagine del Ven- formato 22 x 29 cm Agb smemorati viene in soccor- ditore ci raccontano anche di un pagine 64, lire 15 000 so Giuseppe Fiori con il suo II ven- declino speculare all'ascesa di Sil- ditore. Storia di Silvio Berlusconi e vio. Scrive Fiori: "Risalta la dimen- della Fininvest, biografia molto Atlante storico sione gigantesca di un problema De Agostini poco autorizzata, appassionante Al LAN 11 irrisolto, la doppia anomalia del Volume rilegato trust privato delle tv e l'assenza di repertorio di un'ascesa. E inciden- fcLfcAAtNIAKt formato 25,5 x 34 cm regole sulla compatibilità fra inca- talmente di un declino. Ut A I INI L'ascesa è di Silvio, partito dal pagine 152, lire 39000 richi di gestione della cosa pubbli- quartiere Isola di Milano con gli ca e la posizione dominante in aspirapolvere e le crociere, arriva- campo mediatico. Non succede al- to a Palazzo Chigi. Tutt'altro che trove nel mondo". Neppuré "nelle una favola, semmai un intreccio di fragili democrazie sudamericane". affari, fortuna, bravura, innovazio- E insomma di che declino si tratti ne, azzardi, megalomania, che Fio- lo avete capito. ri sbroglia come uno spago. Resti- tuendoci il gomitolo degli anni ot- tanta di cui Silvio è stato un prota- IN LIBRERIA GLI gonista, cresciuto sotto il padri- Sul Cavaliere naggio di Bettino Craxi. Atlanti De Agostini E già stato detto e scritto molto A partire dalla "scesa in cam- sulle mirabolanti avventure di Ber- po" dell'onorevole Berlusconi, lusconi, ma fino a oggi, nulla ne molti libri sono stati dedicati riassumeva con più efficacia, con all'esame della sua vita e della sua più leggibilità, questa lunga marcia D3AGOSTINI carriera imprenditoriale-politica. verso il potere. C'erano i libri in- Si propone qui una ristretta scelta chiesta di Guarino e Ruggeri (pub- di titob: blicati da Kaos), veri mosaici dei PINO CORRIAS, MASSIMO GRA- misteri che si addensano intorno Arnaldo Valente, il presidente del- perché il suo senso di giustizia è fe- Sul crinale della legalità pure MELLINI, CURZIO MALTESE, 1994 la prima sezione civile della Corte agb esordi e alla crescita della Fi- rito. In tre settori importanti, cal- l'intreccio societario dentro a cui Colpo grosso, Baldini & Castoldi, d'Appello di Roma che firmò la ninvest. C'era il repertorio-archi- cio, televisione, editoria accadono nascono, muoiono, rinascono le Milano 1994, pp. 232, Lit 22.000. vio "Berlusconi 1" curato dal Cen- cose ingiuste ai miei danni". Una scatole opache dell'impero azien- (clamorosa) sentenza interamente tro Documentazione Mafia Con- frase che vi accorgerete di aver dale, dal 1969 a oggi, con presta- a favore di Berlusconi. E che tre ENRICO MARRA, EDOARDO VI- nection di Floriano De Angeli. sentito centinaia di volte, diretta nomi e sedi estere e fiduciarie sviz- anni dopo (1994) stabilì il trasferi- GNA, Sette mesi di Berlusconi, C'erano varie mitografie scritte da contro la Rai, contro la Sipra, con- zere che cambiano, ricompaiono mento a Brescia dell'inchiesta mi- Ediesse, Roma 1995, pp. 168, Lit mani amiche e un istruttivo (a vol- tro la Federazione Lega Calcio, in Lussemburgo. S'inabissano ol- lanese sul generale della guardia di 10.000. te irresistibile) Berlusconi in Con- contro De Benedetti, più recente- treatlantico. Rispuntano: Edil- Finanza Giuseppe Cerciello (coin- GIOVANNI RUGGERI, Berlusconi. cert, di D'Anna e Moncalvo (Ot- mente contro i giudici, contro i po- volto Berlusconi) e infine, travolto nord, Italcantieri, Immobiliare San Gli affari del presidente, Kaos, zium), uno psicologo e un giornali- litici "del ribaltone", contro "gli da polemiche, si dimise dalla magi- Martino, Fininvest, tutte società Milano 1994, pp. 262, Lit 28.000. sta, che per un'intera stagione han- alleati che tradiscono". Perfino con radici inesplorabili, come i fi- stratura. no registrato e sbobinato le prolu- contro il responso delle urne (ulti- nanziamenti, inutilmente indagati È soprattutto schierando pattu- GIOVANNI RUGGERI, MARIO GUA- sioni filosofico-commerciali che me amministrative) quando Berlu- dalla commissione di inchiesta P2, gHoni di avvocati (più o meno tutti RINO, Berlusconi, inchiesta sul si- Silvio destinava ai clienti e agli uo- sconi si disse certo che "erano più inutilmente inseguiti dai giudici li ritroveremo in Forza Italia) che gnor TV, Kaos, Milano 1994, pp. mini di Publitalia. veri gli exit-poli" del magro botti- italiani e svizzeri. Berlusconi procede spedito lungo 295, Lit 30.000. Fiori, da questa massa di carta e no elettorale. È da questa nebbia che Berlu- la sua verticale. E anche mano- di carte, riassume, condensa, rive- Ma è l'extralegalità il fiore vin- sconi cresce, raddoppia, avanza. vrando una delle più potenti lobby | DEI LIBRI DEL MESE | SETTEMBRE 1995 si. 8, PAG. 44

controcorrente di Peppino Ortole- dell'amministrazione, che si dice- va, Un ventennio a colori, che rico- vano teledipendenti, e gli intellet- Ultimissime struisce le vicende della televisione tuali liberal. Ritorno di Alberto Papuzzi commerciale nell'arco che va dal Ma questa contrapposizione si è 1975 al 1995. trasformata in un gigantesco falso E interessante notare che ricom- problema, nel senso che ha pro- al futuro FURIO COLOMBO, Ultime noti- zioni di fatti a cui manca sia una pare qui, fin dalle prime pagine, dotto un tira e molla in cui è anda- zie sul giornalismo, Laterza, fonte che una verifica ma che sono l'idea della televisione come mon- ta perduta quasi ogni traccia delle PEPPINO ORTOLEVA, Media- Roma-Bari 1995, pp. 243, Lit molto ricche di dettagli". In gene- do virtuale, tuttavia saldamente concrete questioni che concerno- storia, Pratiche, Parma 1995, 25.000. re hanno per protagonisti indivi- agganciato alla realtà attraverso il no la televisione. Riforme, decreti, pp. 258, Lit 28.000. PEPPINO ORTOLEVA, Un ven- dui ai limiti della devianza, oppure consumismo. Rispetto a un'epoca spartizioni, lottizzazioni, bracci di PEPPINO ORTOLEVA, Mass Media, tennio a colori, Giunti, Firenze bambini. Il gusto della leggenda pionieristica e tradizionalistica, ferro hanno essenzialmente accre- Nascita e industrializzazione, 1995, pp. 126, Lit 14.000. metropolitana può trasformare il quella del ventennio di Ettore Ber- sciuto il potere "di condiziona- Giunti, Firenze 1995, pp. 187, INDRO MONTANELLI, Una Voce problema della convivenza fra ita- nabei, tanto per capirci, in cui la mento e, diciamolo pure, di ricatto Lit 14.000. poco fa, Il Mulino, Bologna liani e immigrati in una costellazio- televisione era vista come un ri- di tutti i partiti". Attraverso un ex- 1995, pp. 95, Lit 10.000. ne di aneddoti su prostituzione, schio di americanizzazione, come cursus che analizza in particolare i All'inizio c'era Marshall Mc- ROBERTO BUGLIANI, Zucchero droga, schiavitù, violenza, osses- una perdita di valori, per cui ali- caratteri dei telegiornali sia Rai sia Luhan, con la sua tesi che il me- e altri veleni, Piero Manni, Lec- dium è il messaggio. Ma nessuno ce 1995, pp. 109, Lit 25.000. poteva pensare, alla metà degli an- ni sessanta, che fosse possibile In un brillante articolo sulla una storia della comunicazione, "New York Review of Books" il come scrive Peppino Ortoleva nel- polemista australiano Robert Hu- la premessa a Mediastoria. D'al- ghes, l'autore del discusso La cul- tronde fino agli anni cinquanta "era tura del piagnisteo, citava una bat- normale l'uso della parola comuni- tuta un po' snob, secondo la quale cazione per designare anche il tra- la televisione non è qualcosa che si sporto" (da cui il residuo "vie di co- guarda ma qualcosa su cui si appa- municazione"). Nel suo volume, re (Why watch it, anyway?, "New che in parte riprende una serie di York Review of Books", 16 feb- testi apparsi sotto varie forme negli braio 1995). Al di là dello snobi- anni novanta, cuciti ora con capito- smo dell'intellettuale che va in te- li inediti, questo studioso delle co- levisione anche se la ignora, la bat- municazioni di massa tenta appun- tuta può essere assunta come me- to di identificare ed esplorare i pun- tafora di una reale degenerazione: ti di collegamento fra il sistema del- la televisione non è più un mezzo le comunicazioni e i cambiamenti che comunica, un tramite fra boi e sociali, in questo secolo, con una altre realtà, ma è un mondo a sé specifica attenzione ai problemi at- stante, una realtà autonoma, che tuali. Muovendosi su un terreno tut- sempre più frequentemente identi- tora da sondare, direi che Ortoleva fichiamo come virtuale. Questa in- evita di giungere a conclusioni de- tuizione sul ruolo assunto nella so- finitive: prospetta i problemi, anzi- cietà americana da un media po- ché risolverli, e piuttosto che fare tente come la televisione ormai una storia dei media ne propone le può valere anche per la società ita- basi. In questo modo, offre al letto- liana e può addirittura essere este- re tutta una serie di chiavi indispen- sa alla nostra stampa: anche i gior- sabili per prendere confidenza con nali tendono a essere non qualcosa le tecnologie della comunicazione che si legge ma qualcosa che accade. e farsi un'idea delle questioni eti- che e politiche che esse implicano. Come questo possa accadere è Una per tutte, la caduta del dia- spiegato nel libro di Furio Colom- framma che un tempo divideva co- bo, che vive e lavora a New York, municazioni di massa e comunica- è docente alla Columbia Univer- zioni interpersonali: per esempio sity, è stato un lettissimo collabo- Internet è un medium attraverso cui ratore della "Stampa" mentre oggi io parlo a una folla di individui o at- scrive per "". Non lo traverso cui mi costruisco una rete spiega didatticamente, non lo spie- di relazioni? Oppure che cosa si- ga in teoria, ma attraverso il rac- gnifica, dal punto di vista politico, conto di numerose vicende, quasi l'idea di "ggente", con due lettere tutte ambientate in quell'avventu- g, resa possibile dalle nuove tec- roso groviglio che è il giornalismo nologie?". americano. Prendiamo il processo al cam- Se invece di uno strumento di pione nero O. J. Simpson tuttora analisi e riflessione vogliamo fra le in corso: "Il pubblico ha fame di mani una vivace guida all'universo notizie e ne è nata una corsa feb- dei media, ecco un manualetto del- brile ad esaurire la richiesta — la "Collana XX Secolo" che Gabrie- scrive Colombo —, come se si trat- le Turi cura per Giunti: Mass Media, tasse di un bene indispensabile. La ancora di Ortoleva, con un sottoti- produzione di notizie su quel pro- sioni sessuali. mentava appunto una funzione Fininvest, Ortoleva arriva alla con- tolo che chiarisce: Nascita e indu- cesso è aumentata rapidamente, Costruito come un manuale in "pedagogico-autoritaria", il ven- clusione che con Berlusconi "l'at- strializzazione, vale a dire le mac- includendo fatalmente una quan- una ventina di didattici capitoletti, tennio '75-'95 appartiene alla neo- trazione fatale fra sistema televisi- chine della comunicazione, l'indu- tità di 'imitazioni' della verità, e Ultime notizie sul giornalismo offre televisione: "La Tv a colori, l'am- vo e sistema politico è giunta al suo stria del libro, quella del giornale, molte invenzioni allo scopo di dare un quadro spettrale, sia pure die- biente ideale per l'emittenza com- approdo logico: la televisione che cinema, musica, radio e televisio- soddisfazione al lettore. Hanno tro la misura e il garbo che con- merciale e più in generale per una si fa partito". ne. Ritroviamo qui, fra una messe giovato alle vendite e all'audience, traddistinguono l'autore, sempre televisione che avvolge come una Due personaggi agli antipodi co- d'informazioni, Marshall McLuhan senza avere nulla a che fare con il alieno dalla retorica e dall'enfasi. pellicola tutti i momenti dell'esi- me Montanelli e Bugliani offrono e la sua teoria del "villaggio globa- rigore della professione. E accadu- Sorprendente il giudizio assoluta- stenza, è forse la grande 'fantasma- una controprova, del tutto sogget- le", che però non significa ciò che to di più. Si è assistito, in forma mente negativo che l'autore espri- goria' di cui la società italiana è tiva, del malessere dell'informazio- comunemente e banalmente im- più scoperta del solito, a notizie 'su me sul genere dell'intervista — spettatrice in questi anni, un uni- ne. L'ex direttore del "Giornale" maginiamo: la riduzione del mondo ordinazione', ovvero su richiesta "una perdita di tempo in televisio- verso letteralmente surreale, ma lo fa con una scelta degli editoriali alla dimensione del villaggio grazie popolare, un fenomeno che, pur- ne, una pagina sprecata sul giorna- che può essere in parte trasforma- scritti per la defunta "Voce", in cui alle potenti reti di comunicazione troppo, è sempre meno insolito nel le" —, in nome di un'assunzione to in vita vissuta attraverso gli atti mette a nudo, con tardiva genero- fornite dai mass media. Come spie- giornalismo contemporaneo". di responsabilità dei giornalisti che di consumo". sità, la sua impotenza di fronte alla gano due preziose paginette del manuale, lo studioso canadese è l'humus etico in cui ha radici que- La chiave provocatoria su cui è "Destra che non c'è", a una destra Le notizie su ordinazione non aveva in testa un significato assai st'appassionata difesa di ciò che è costruito tutto il libro è l'idea che anch'essa virtuale, per la quale pu- sono falsi. Sono piuttosto ricostru- più profondo e sostanzialmente realmente notizia. le vicende dell'Italia d'oggi e in re ha predicato. Mentre Bugliani, zione ed enfatizzazione, scorpo- opposto a quello che va per la particolare lo scontro fra neocon- intellettuale di sinistra, usa le armi rando un fatto dal suo contesto ed Naturalmente le degenerazioni maggiore: la diffusione dei media servatorismo e progressismo pos- della satira e della parodia, metten- emarginando quanto può inficiar- dell'informazione hanno il loro produrrebbe un'implosione "che sano essere letti come una contrap- do in scena in una decina di rac- lo. Un caso lampante di queste no- epicentro nel conflitto televisivo riporta nell'Occidente alfabeta una posizione culturale fra un "partito contini il grottesco bailamme e tea- tizie che deformano la realtà senza fra "da un lato la ricorrente tenta- cultura acustica orale e tribale". della televisione" e un "partito gu- trino della cosiddetta Seconda Re- tuttavia essere false sono le cosid- zione pedagogico-autoritaria, dal- Tesi peraltro osteggiata da Ortole- tenberghiano". A prova di ciò Or- pubblica, quale appare nell'eroico- dette "leggende metropolitane", l'altro la demagogia dell'audience va, se la si assume come un nuovo toleva cita i conflitti che opposero, mico epos della nostrana informa- genere in gran voga da noi, ma di e del 'dare al pubblico quel che de- Verbo. (a.p.) origine americana. "Sono narra- sidera'", come si legge nel saggio nell'America di Reagan, i tecnici zione giornalistico-televisiva. ter ^Qyye^oolvicr Finalmente l'Italia economica di Marcello de Cecco

VALERIO CASTRONOVO, Storia economica omaggio alle tradizioni culturali di casa d'Italia. Dall'Ottocento ai giorni nostri, nostra, insegnano la storia come storia Einaudi, Torino 1995, pp. 628, Lit 48.000. politica o, al massimo, sociale. Quando, GUALBERTO GUALERNI, Storia dell'Italia per la persistenza di maldigerite mode industriale. Dall'Unità alla Seconda Re- transalpine, non insegnano alcune micro- pubblica, Etas Libri, Milano 1995, pp. storie, con risultati, nell'assenza di altre, e 309, Lit 41.000. più tradizionali, nozioni, spesso pernicio- VERA ZAMAGNI, Dalla periferia al centro. si e talvolta ridicoli. La seconda rinascita economica dell'Ita- Per i colleghi che decideranno di dedi- lia. 1861-1990, Il Mulino, Bologna 1993, care alla storia economica postunitaria pp. 581, Lit 48.000. del nostro paese i loro corsi, sono dispo- nibili ora almeno tre nuovi testi. Quello Con lunga e faticosa procedura, lo sta- di Valerio Castronovo è il più generale, il tuto delle facoltà di Economia e Com- meno, se si vuole, pervaso di tecnicismo mercio è stato recentemente cambiato. In economico. L'autore sembra averlo dise- nome della nuova autonomia (che rasso- gnato per un pubblico più vasto di quello miglia tanto a una sovranità limitata) è degli studenti del primo anno delle fa- stato imposto per legge che la facoltà si coltà di Economia. Egli ha curato perciò i chiami di Economia, il Commercio aven- riferimenti alla storia politica e voluta- do ovviamente per gli esperti del Cun ter- mente omesso grafici e tabelle, pur facen- minato la sua onorata carriera accademi- do ampio riferimento ai dati nel testo. Di- ca proprio quando esso attinge priorità ciamo senza ambagi che questa ci sembra assoluta tra le attività degli italiani, perso- una decisione discutibile. Chi, tra i lettori nale politico incluso. Le nostre facoltà di potenziali di un libro di storia economica Economia e Commercio furono e sono contemporanea, può essere disturbato o tradizionalmente dedite a insegnare quasi impaurito da grafici e tabelle coi quali de- esclusivamente l'arte della mercatura. Be- ve confrontarsi ormai ogni giorno, tanto ne. D'ora in avanti, chi varcherà la soglia ne sono pieni i giornali? D'altro canto, la di una facoltà di Economia, immaginerà citazione di cifre e dati nel testo, senza di trovarla piena di economisti. Ma nien- poter far riferimento ad alcuna tabella, ri- te paura. E cambiato solo il nome del pro- sulta assai meno efficace e assai più di- dotto, che resta peraltro immutato rispet- spersiva, anche per chi si occupa di que- to a prima. ste cose da professionista. La cultura dei In verità, qualcosa è cambiato. Ad esem- grafici e delle tabelle forse non avrà anco- pio, è stato reso obbligatorio l'insegna- ra invaso il liceo classico, ma certo ha pie- mento della storia economica, considerato namente conquistato tutte le altre scuole ora esame fondamentale del primo anno. superiori e compare nei programmi persi- no della scuola media inferiore. Anche per gli storici economici si è aperto dunque un mercato di massa, E vero che in un recente incontro pub- quello dei libri di testo. Sul contenuto dei blico all'Università di Roma, un eccelso corsi di storia economica, il rescritto ro- filologo, dovendo riferirsi all'asse delle mano nulla dice (ci mancherebbe anche ordinate di un grafico che aveva presenta- che il Cun ci imponesse cosa insegnare). to, non ha esitato a chiarrtarlo "la fianca- Ma non sarebbe cattiva idea se alle giova- ta". Ma è persona formatasi quando anco- ni menti che si avvicinano per la prima ra don Benedetto regnava sui programmi volta agli studi universitari fosse data liceali. Suo figlio — ne siamo certi — non l'opportunità di imparare finalmente lo farebbe mai. qualcosa sulla storia economica dell'Italia Il libro di Castronovo, nella sua ansia di contemporanea, dato che i manuali di storia per le scuole medie superiori, in segue • N. 8, PAG. 46 SETTEMBRE 1995 Lo Q^ydoc-c-lvio segue sia prossima e, come accade anche tagliata analisi. Ma che una connessio- pubbliche alla prima impresa privata Le provocazioni dell'interpretazio- nelle migliori scuole, il tempo sia scor- ne esista tra la crisi che ha investito il italiana, si mostra nondimeno in tutta ne di Gualerni si susseguono a ogni parlare a un pubblico colto ma non so troppo velocemente. Aspettiamo triangolo industriale a metà degli anni la sua profondità, Valerio Castronovo pagina, rendendo estremamente fe- specializzato, segue la tradizione della dunque tra breve una terza edizione, sessanta e l'emigrazione dell'industria sembra guardare al terzo miracolo ita- conda la lettura della sua prosa elegan- narrazione cronologica, e adotta un nella quale le fondamenta restino al- leggera nella Terza Italia nemmeno è liano con assai maggiore scetticismo, te (specie per chi già conosca l'argo- tono sommesso, scevro da desideri di trettanto poderose di quanto sono nel- più dubitabile. temperato dall'equanimità che l'intero mento; molto infatti è dato per acqui- fornire chiavi di lettura troppo perso- la prima e l'esile guglia terminale si Così come non può sfuggire che si suo volume mostra verso gli avveni- sito da parte del lettore, sia per quanto nali ad avvenimenti alcuni dei quali trasformi in più compiuto edificio. E tratta di uno sviluppo diverso da quel- menti narrati. riguarda i fatti che le teorie). Alla vul- sono accaduti letteralmente solo ieri. non si periti Vera Zamagni di aggiun- lo che aveva caratterizzato l'esperienza Assai diverso temperamento rivela gata corrente, che insiste sul protezio- E un proposito apprezzabile, che è gere altre duecento pagine al suo volu- del Triangolo. Tanto questo era stato don Gualberto Gualerni nella sua Sto- nismo che caratterizza il primo svilup- realizzato anche nell'amplissima e ac- me. È già un testo di riferimento e di operazione di élites — è noto che i ria dell'Italia industriale, che nel sotto- po industriale italiano, egli oppone curatissima bibliografia messa a dispo- insegnamento utilissimo così com'è e fondatori delle imprese settentrionali titolo fissa i suoi confini dall'Unità alla l'immagine di un'industria cresciuta sizione di chi voglia saperne di più. Se lo diventerà ancor più trattando la sto- avevano un livello culturale assai ele- Seconda Repubblica. Come le scultu- con un perenne legame al mercato in- adotta questo testo, il docente potrà ria repubblicana più distesamente. vato, certo superiore a quello dei loro re di Wiligelmo sulla facciata del Duo- temazionale. Trasformatrice nella sua facilmente sovraimporre la propria in- Particolarmente apprezzabile è la cro- equivalenti inglesi, ad esempio — mo di Modena, le sue affermazioni, le interezza, per mancanza di materie terpretazione — se ne ha una — allo nologia essenziale, e intelligente l'idea quanto quello è stato un vero e pro- sue fulminanti intuizioni possono es- prime, minerali di ferro e carbone, sfondo accuratamente preparato da di fornire schede informative sulle prio fenomeno di popolo, del che te- sere anche distorte, ma si imprimono l'industria italiana ebbe dall'inizio a Castronovo. confrontarsi col vincolo estemo, e con Dovendo esprimere un giudizio sui la povertà del mercato intemo di meriti relativi delle tre sezioni in cui è sbocco. Ultima arrivata in Europa, do- divisa l'opera, Dall'Unità alla prima vette farsi largo in un mercato oligo- guerra mondiale, Gli anni del fascismo, polistico, dove cartelli e combines era- 1 cinquantanni di storia repubblicana, no la norma. Non ebbe quindi la pos- dirò che la trattazione riservata ai pri- sibilità di percorrere una propria via mi cinquant'anni è senz'altro la mi- tecnologicamente indipendente, ma gliore, la meglio integrata nella grande dovette dall'inizio adottare le tecnolo- scena degli avvenimenti mondiali, la gie più moderne e produttive, acqui- più abile nel coniugare politica ed eco- standole all'estero insieme ai necessari nomia. Secondo in classifica viene il macchinari, che furono sempre an- periodo repubblicano, terzo quello fa- ch'essi quelli di ultimo modello. scista. Gualerni imprime nella mente del Castronovo è molto attento a chiari- lettore anche l'idea guida dei successi- re la posizione di partenza dell'Italia vi modelli stranieri imitati nello svilup- unita, con chiari riferimenti all'econo- po industriale italiano. Particolarmen- mia pre-unitaria, questa grande di- te avvincente è il confronto tra il mo- menticata dei nostri studi storici. Il dello francese, di stato e banche uniti suo libro ha anche il merito di colloca- nella costruzione di infrastrutture re dall'inizio nella giusta luce il proble- aventi per scopo più il consolidamen- ma del dualismo italiano, con una ve- to politico-strategico e amministrativo ramente ammirevole imparzialità e del nuovo paese che il suo sviluppo in- una precisione non frequentemente ri- dustriale, e quelli tedesco e americano, scontrabile in molti suoi colleghi. che si avvicendano a esso nei periodi Delle quasi seicento pagine delle successivi. Fondamentale è per lui la quali si compone il testo di Vera Za- svolta del 1926, quando il regime fa- magni, 311 servono a condurci alla vi- scista butta a mare senza ambagi l'in- gilia del fascismo, e lo fanno con mano dustria tessile tradizionale, che pur sicura. La "studentessa" del primo an- aveva ampliato capacità ed esportazio- no o la "lettrice" di media cultura (in- ni, ma anche la siderurgia tradizionale, chiniamoci alle mode d'oltreoceano) legata alla banca tedesca, perché le ri- che vogliono sapere qualcosa della tiene senza futuro e si imbarca in una storia economica dell'Italia unita, Ve- modernizzazione che, attraverso alter- ra Zamagni le guida con dovizia di ne vicende, porta a un completamento informazioni benissimo scelte ed effi- della matrice industriale che gli so- cacemente riprodotte in grafici e ta- pravvive e che spiega lo sviluppo eco- belle essenziali sparsi per tutto il volu- nomico italiano fino al 1963. me nelle spesso intricate vicende Naturalmente, il costo di tale pode- dell'Italia prefascista. L'economista rosa operazione è ripetutamente sot- che dividerà con lo storico economico tolineato: esso fu pagato da operai e che decida di adottare questo testo il contadini, tramite la compressione dei compito di introdurre gli studenti del salari e dei prezzi relativi dei prodotti primo anno agli studi di economia, agricoli. Così come è detto con molta potrà esser certo di stare parlando la chiarezza che la trasformazione fu stessa lingua di Vera Zamagni, di usa- possibile solo perché, nella grande re le stesse categorie culturali.! princi- mobilitazione della prima guerra pali dibattiti che hanno diviso gli eco- mondiale, assunsero responsabilità di nomisti sui modi dello sviluppo del- comando, nel settore pubblico e l'Italia prefascista sono qui riportati, nell'imprenditoria privata delle indu- se si può dire, dal di dentro. Echi del- strie chiave uomini capaci di governa- le principali tematiche di teoria econo- re l'economia e di pilotarla nella gran- mica che hanno affaticato e affaticano stimonia l'assai limitata scolarizzazio- nella memoria incancellabilmente. E de trasformazione. Risulta dunque principali imprese italiane. evidente che Beneduce, Menichella, gli studiosi sono presenti quasi in ogni Ma la esortiamo ad affrettarsi, per- ne dei suoi protagonisti. E seppure na- questo nonostante il corredo non esal- pagina. Gli anni del fascismo sono to come decentramento dal Triango- tante di grafici e tabelle, l'assenza di Mattioli, Mattei, Valletta, Donegani, ché c'è il rischio, Dio ne scampi, che Sinigaglia appartennero tutti alla stes- percorsi con attenzione, senza retori- debba cambiare, se aspetterà troppo a lo, in cerca di riparo da sindacati e fi- note, l'assai scarsa acribia del testo ca, dando esauriente risalto a fatti e sco, esso è cresciuto senza la dovizia di (quest'ultima certo evitabile, se solo la sa categoria di grandi manager, non lungo, il suo felice titolo in Dalla peri- importa se privati o pubblici. Essi fu- persone. feria al centro, e ritorno. capitali che aveva caratterizzato l'in- RCS, di cui l'Etas Libri è parte, avesse dustrializzazione dall'alto fino al 1960, deciso di aggiungere un milione ai rono capaci di gestire esplicitamente Il sottotitolo del volume indica che Del degrado degli ultimi vent'anni lo sviluppo industriale italiano visto la trattazione arriva al 1990. Ma solo della nostra storia economica, che so- e ha perciò dovuto di necessità indiriz- quattrocento e passa miliardi di perdi- zarsi verso settori ad alta intensità di te dichiarate nel 1994, reclutando un come lotta per l'affermazione di un ottanta pagine scarse del totale, contro no poi quelli in cui gli italiani hanno fi- paese ultimo arrivato in un mondo le 311 dedicate all'Italia prefascista, nalmente ritrovato, dopo tre secoli, un lavoro, che i paesi nostri vicini redattore professionista per curare dell'Europa centro-settentrionale sta- l'edizione di questo libro importante). ostile dal quale era impossibile isolar- analizzano quarantacinque anni, nel reddito prò capite simile a quello degli si. Questi grandi manager giungono vano abbandonando. Don Gualerni è un sacerdote ma è corso dei quali, a stare al felice titolo altri paesi sviluppati europei, Vera Za- sulla scena negli anni venti, divengono un vero erede del Risorgimento. Capi- scelto dalla Zamagni, l'Italia ha con- magni non sembra infatti preoccupar- Ne è derivata una precarietà conti- protagonisti negli anni trenta, e lo ri- ta oggi raramente di leggere un libro cluso la sua lunga rincorsa delle altre si eccessivamente, affascinata come nua del fenomeno, collegata stretta- mangono fino agli anni sessanta. Per pervaso di amor di patria come il suo, nazioni europee più sviluppate, ed è chiunque abiti in Emilia, Veneto o To- mente alla sua apparente irrepressibi- Gualerni, sono questi decenni l'era del anche se privo di qualsiasi traccia di giunta al centro, dalla periferia nella scana, dalle meraviglie dei distretti in- lità, che ha trovato nella svalutazione capitalismo manageriale italiano, retorica. Quella pericolosa retorica quale l'avevano trovata gli artefici del- dustriali della Terza Italia. Che l'indu- della lira la soluzione alle proprie crisi quando si costruisce nel nostro paese che dipinse, dopo l'Unità, di eroismo la sua seconda rinascita. La lettrice è stria sia arrivata alfine a quella che, al- periodiche di competitività nei con- lo stato industriale, in corrispondenza ed eccezionalità la rinascita italiana, quindi guidata con altrettanta sicurez- meno nell'opinione degli stranieri col- fronti dei paesi del Sud del mondo, a quanto avviene nei paesi avanzati. za, per quel che riguarda i supporti ti, è sempre stata l'Italia civile, anzi che si specializzano sempre più negli mentre dimenticò di sottolineare in statistici, ma la narrazione non si di- l'Italia tout court, e l'abbia ridestata stessi settori industriali, in ben altre che modo i tempi fossero maturi per la Col loro uscire di scena inizia il pro- stende come nella prima parte (o co- dal lungo sonno agrituristico in cui era condizioni salariali. rinascita stessa. E che ha proseguito la cesso di declino della grande industria me nelle corrispondenti pagine del vo- precipitata a seguito della crisi della Forse perché vive e lavora a Torino, sua opera perniciosa, erigendo, ad italiana che ha caratterizzato gli ultimi lume di Castronovo). Si forniscono sua prima industrializzazione, quat- la città dove la crisi dell'industrializza- esempio, il mito della ricostruzione trent'anni. Qui Gualerni fa meglio sia spunti interpretativi interessanti, ma trocento anni fa, è argomento certa- zione dall'alto, seppure alleviata con postbellica, e del miracolo degli anni • l'impressione è che la fine delle lezioni mente affascinante, e che richiede det- abbondanti e ricorrenti sovvenzioni sessanta. DEI LIBRI DEL MESE! SETTEMBRE 1995 N. 8, PAG. 47 < ceduti, i quali, peraltro, hanno cono- inventandosi, a parziale soluzione dei l'impatto potenziale delle nuove tec- comunità della Baia di San Franci- sciuto una fase di triste declino senza suoi problemi, il modello adriatico, nologie sulla comunicazione politi- sco. Di indagini "microscopiche" di di Zamagni che di Castronovo. L'arri- idee e iniziative prima di scomparire che usa al meglio le risorse disponibili ca: distribuzione dell'informazione, questo tipo, solidamente fondate su vo, nei secondi anni venti, il trionfo, di scena. alle classi meno acculturate della po- feedback da parte del cittadino — basi archivistiche, abbiamo biso- nei quarant'anni successivi, e il decli- Il vero modello italiano della transi- polazione. La classe dirigente prota- diretto o sotto forma di sondaggi — gno per evitare le grandi generaliz- no, dal 1965 a oggi, del modello ame- zione, dalla grande alla piccola impre- gonista dello sviluppo industriale del fino alle possibilità di forme di vera e zazioni ideologiche che sembrano ricano in Italia, devono infatti essere sa, dal centro faticosamente raggiunto paese si è dissolta, e quella nuova che propria democrazia e di voto "in di- invece caratterizzare il corrente di- messi al centro della storia economica a una nuova e ancora indefinibile se- si sta formando non affonda le proprie retta". La seconda, strettamente battito sui media. Utilissima la di- del nostro paese nel Novecento. Alla miperiferia, si dispiega dunque nei de- radici nello stesso terreno che aveva collegata, riguarda i modi in cui scussione sulle prospettive della ri- ricerca costante del modello di riferi- cenni successivi. Lo stato, da protago- generato quella precedente. stanno cambiando il funzionamento cerca sulle reciproche influenze tra mento più moderno, la cui imitazione, nista dello sviluppo e grande commit- Le conclusioni che dalle analisi e in- della pubblica amministrazione e innovazione tecnologica e ambiente con gli opportuni adattamenti, per- tente delle maggiori imprese, diviene tuizioni di Gualerni si possono trarre l'erogazione dei suoi servizi. Il dato sociale. Quello dei mezzi di comuni- metta loro di stare sul mercato inter- un dispensatore di redditi che permet- ci inducono quindi a pensare che, for- fondamentale è la necessità di rico- cazione è un terreno d'indagine che nazionale, gli imprenditori e i manager tano ai consumatori di acquistare i se, bene avrebbe fatto Vera Zamagni a noscere la natura di sistema com- cerca una propria definita identità italiani importano idee e macchinari prodotti a tecnologia intermedia che intitolare il suo libro Dalla periferia al plesso della nuova comunicazione, scientifica; mentre si trova ad attra- "state of the art" dagli Stati Uniti, rea- le stesse imprese italiane producono e centro, e ritorno già dalla prima edizio- frutto dell'integrazione fra strumenti versare campi disciplinari diversi e lizzano alleanze societarie con ditte vendono anche all'estero. Esso divie- noti, dal telefono alla televisione, e il corre due rischi opposti: essere im- americane, acquistano licenze e bre- prigionato in ottiche disciplinari tra- vetti, promuovono accordi che faccia- dizionali e ristrette o disperdersi in no dirigere verso il nostro paese gran- generico e ideologico sociologi- di capitali finanziari americani. Per smo. Gualerni, dunque, la Quota Novanta La storia in sé della diffusione del è rilevante come politica industriale, telefono negli Stati Uniti è tutto som- che permette il completamento della mato meno soddisfacente, perché matrice produttiva del paese e il di- le tecnologie della comunicazione stacco dal precedente modello tede- basate sull'elettricità se studiate una sco. Essa permette all'industria italia- separata dall'altra finiscono con na di sintonizzarsi con un mondo nuo- l'occultare aspetti altamente signifi- vo, quello dei beni di consumo dure- cativi del problema. Un solo esem- voli, la cui realizzazione avviene para- pio: il controllo esercitato dalle com- dossalmente, dopo il breve esperi- pagnie telefoniche sui cavi di tra- mento degli anni venti, con la produ- smissione a lunga distanza ha con- zione di massa di armi per la seconda ferito loro un sostanziale controllo guerra mondiale da parte degli Stati sullo sviluppo di radio e televisione, Uniti, e più compiutamente nei decen- almeno fino all'introduzione della ni successivi. Non sfugge a Gualerni trasmissione via satellite. È un pro- quel che aveva rilevato Graziani negli blema simile a quello che stiamo af- anni sessanta, che l'adozione di questo frontando oggi in Italia con la cabla- modello contrastava con il livello di tura in fibra ottica. reddito medio degli italiani, e quindi Il libro di Carolyn Marvin si occu- impose una fase prematura allo svilup- pa dei meccanismi attraverso i qua- po del paese. Ma questo, per Gualer- li l'insieme delle tecnologie legate ni, accadde perché, negli anni cin- all'elettricità è stalo socialmente me- quanta e sessanta, quegli stessi uomini tabolizzato. L'analisi parte dalla for- che avevano costruito il modello pri- mazione dei tecnici e dal modo in ma della guerra restarono a guardare cui la loro emergente identità pro- la realizzazione concreta del suo po- fessionale e sociale ha influenzato tenziale in forma di esportazioni e lo sviluppo e la percezione della profitti delle industre sulle quali ave- tecnologia. È una questione centra- vano scommesso con tanta preveggen- le: i "tecnici dell'elettricità" svolgono za (il cosiddetto "miracolo italiano"), un ruolo determinante nel passag- senza preoccuparsi di preparare il sal- gio degli Stati Uniti da una cultura ' to di qualità successivo. prevalentemente agricola a una cul- Gualerni indica, con grande chia- tura propriamente industriale nei rezza, come la crisi del modello dipese primi anni del Novecento. Belle le dalla sua forzosa imposizione al con- pagine sul ruolo della manodopera sumatore italiano, quando le imprese femminile, in particolare nei centrali- non riuscirono a esportare tutto quan- ni telefonici, e quelle dedicate all'im- to avrebbero potuto. Il perché di que- patto delle tecnologie sulle gerar- sto limite alle esportazioni italiane egli chie sociali, nella vita della famiglia non lo spiega, ma si può individuare o nei luoghi di lavoro. nella costrizione, imposta dalle condi- Nei capitoli successivi l'interesse zioni della pace, dell'economia tede- si sposta da un lato sui rapporti tra sca entro una struttura produttiva as- elettricità e nuovo senso della cor- sai diversa, e meno tecnologicamente poreità e dello spazio (reale e sim- avanzata, di quella che i tedeschi ave- bolico) in cui i corpi si trovano ad vano ereditato dall'anteguerra, dato agire, e dall'altro sul contributo es- che le loro industrie, come accertò lo senziale che l'elettricità dà allo svi- Strategie Bombing Survey alleato, era- luppo delle forme di intrattenimento no state solo minimamente danneg- ne anche dispensatore di servizi pub- personal computer con i suoi colle- di massa. Quest'ultimo discorso ri- giate. Fu la riconversione tedesca a un blici, ma pure in questo caso con l'oc- gamenti in reti e anche in reti di reti. serva interessanti sorprese nell'ana- livello industriale che artificialmente chio più rivolto ai redditi dei dipen- Arrivano Le osservazioni metodologiche di lisi dei primi anni dell'elettricità e escludeva le industrie di punta, a get- denti che assume per svolgerli, e che si Luciano Gallino e di Paola Manacor- della diffusione della luce elettrica. tare sui mercati di tutto il mondo pro- trasformeranno in beni di consumo, da saranno particolarmente utili a A tratti la mole delle storie e degli dotti di media tecnologia che le indu- cioè in domanda per le industrie, che i nostri chiunque affronti il problema dell'in- aneddoti che la Marvin racconta ri- strie tedesche furono costrette a pro- all'efficienza degli stessi servizi. di Guido Carboni troduzione e dello sviluppo delle schia di farci perdere di vista, alme- durre al posto di ciò che meglio sape- Gualerni ha individuato assai bene nuove tecnologie, a qualunque livel- no per un momento, il quadro gene- vano fare, ma che era ora riservato a il male oscuro che ha aggredito la no- lo. Ma nel complesso, nonostante rale, ma si tratta di materiali preziosi, inglesi e americani. Così gli imprendi- stra economia, e la nostra classe diri- Negli ultimi due anni si sono inevi- l'apertura al panorama internaziona- scavati nei periodici del tempo, so- tori italiani si trovarono il passo sbar- gente, negli anni cinquanta, e le ha im- tabilmente moltiplicate le iniziative le di molti degli interventi, i problemi prattutto in pubblicazioni specializ- rato dall'arrivo in forze sulla scena del- pedito di compiere il salto qualitativo editoriali sui mezzi di comunicazio- sembrano posti in termini corretti zate a cui perfino un lettore geogra- la Germania, e dovettero ripiegare sul successivo, quello che ci avrebbe per- ne, soprattutto legati alle nuove tec- eppure ancora molto speculativi e ficamente vicino alle fonti d'archivio mercato interno. Per sfruttare al mas- messo di occupare stabilmente un po- nologie. In questo panorama quello astratti. Il lettore rimane con un avrebbe comunque difficoltà di ac- simo gli impianti e mantenere alti i sto al centro dell'economia mondiale. che distingue la collana "Media- grande desiderio di case studies cesso. profitti. Così si spiega anche lo sciope- Negli anni venti si saltò su un sentiero mortosi" (messa in cantiere dalla che consentano di cogliere i proble- ro degli investimenti successivo al di sviluppo sul quale si giunse al cen- Utet in collaborazjone con Telecom, mi nelle loro reali complicazioni. CAROLYN MARVIN, Quando le vecchie 1963, e non solo con la paura dei sin- tro. Tra il 1955 e il 1965 non si riuscì a a cura di Peppino Ortoleva e Chiara tecnologie erano nuove, Utet, Torino Gli altri due volumi hanno proprio 1994, ed. orig. 1992, trad. dall'inglese dacati e del centro-sinistra e dei suoi ripetere l'operazione, come invece fu Ottaviano) è l'attenzione ai rapporti queste concretezza e articolazione. conati programmatori e redistributivi. di Alesandra Conni, pp. 442, Lit possibile al Giappone. Lasciata concreti e specifici fra comunicazio- Cominciamo dal secondo. Il noccio- 42.000. Non si investe perché il modello ame- nell'angustia di un modello per lei or- ne, tecnologia e organizzazione del- lo duro del volume di Fischer inte- CLAUDE S. FISCHER, Storia sociale del ricano si è ripiegato su se stesso prima mai obsoleto perché, paradossalmen- la società. resserà soprattutto i sociologi e gli telefono. Utet, Torino 1994, ed. orig. del tempo. E i successori dei grandi te, praticabile con successo solo da Nell'ultimo dei volumi finora usciti, storici. Si tratta di un'indagine estre- 1988, trad. dall'inglese di Carla Pal- manager prebellici, che entrano in sce- paesi di più vecchia industrializzazio- mieri, pp. 316, Lit48.000. Comunicare nella metropoli, una se- mamente precisa, con strumenti Comunicare nella metropoli, a cura na negli anni sessanta, non sono della ne, l'industria italiana ha quindi im- rie di interventi diversi affrontano statistici e qualitativi, della diffusione stessa pasta di quelli che li hanno pre- di Raimondo Catanzaro e Paolo Ceri, boccato la strada del declino relativo, due questioni chiave. La prima è del telefono tra il 1879 e il 194Q in tre Utet, Torino 1995, pp. 154, Lit 18.000. SETTEMBRE 1995 N. 8, PAG. 48 oóe^eve cLc^LLcv òc-woLcv itengo che promuovere la pra- Il libro più richiesto nella biblio- tica della libera lettura sia una Imparare a leggere teca centrale è stato Se questo è un Rdelle finalità della biblioteca scola- uomo di Primo Levi (19 prestiti), stica. Perché ciò avvenga occorre seguito da Chi ha paura delle mele marce? di Don Ciotti (17), a pari che: 1) nella scuola ci sia una bi- Nell'editoriale che apriva il numero di maggio avevamo invitato insegnanti blioteca e sia accessibile agli stu- merito con Scusa i mancati giorni denti; 2) la dotazione della biblio- e bibliotecari ad aprire un dibattito sulle letture dei giovani e sulle biblioteche di Daniele Leandri e II mondo dei teca consenta di ritagliarsi percorsi scolastiche. Ringraziamo tutti i lettori che hanno accolto l'invito. vinti di Nuto Revelli. Segue La tre- personali; 3) la gestione della bi- Alcune lettere sono molte lunghe, anche sei cartelle; altre contengono gua di Levi (16), la Vita di Galileo blioteca sia professionale. preziosi dati, sui quali ci proponiamo di intervenire in seguito. Per ora pubblichiamo di Brecht (14), Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino di Christiane F. e Vediamo meglio i singoli punti. alcuni brani di tre lettere, scusandoci con gli autori per gli inevitabili tagli. 1) Nessuna norma impone, nei fat- L'amico ritrovato di Fred Uhlman ti, che nelle scuole secondarie esi- mancanza di autorevolezza e di au- chiedermi, mentre tasto nel vivo il ranno mai un gran mercato, ma (13). sta una biblioteca. Nessuna norma tenticità delle testimonianze lette- bisogno di orientamento personale neppure svaniranno mai. Così co- Uno degli autori più graditi, che impone che sia accessibile. La rarie che sono loro proposte dalla che ciascuno porta nei propri pan- me non svaniranno i timori di chi non figura in classifica, perché le maggior parte delle scuole secon- scuola e dagli approcci editoriali. ni: orientamento verso le difficoltà produce libri per profitto. richieste si distribuiscono fra tutte darie possiede comunque dei libri C'è sì un problema generale di de- individuali tipiche dell'età, ma an- Roberto Carriero, Casina (RE) le sue opere, è senz'altro Isaac Asi- non di testo, e si arrabatta a ren- mov, con 41 richieste (10 per cen- derli fruibili servendosi di persona- to dei prestiti di letteratura ameri- le non docente non specializzato, cana); poi vengono Stephen King insegnanti con ore a disposizione, ed Ed MtBain, con 36 richieste insegnanti esonerati dall'attività di- ciascuno; Edgar Allan Poe (26), dattica per motivi di salute. Perché Ray Bradbury (22), Herbert (14) e la biblioteca sia compiutamente Crichton (13) Stevenson conta 19 accessibile occorre che l'apertura prestiti, Agatha Christie 13. sia continuativa, in modo da creare Ma quali sono i criteri in base ai consuetudine al servizio, l'orario quali un giovane lettore sceglie un esteso, l'ambiente, fisico e umano, libro? Bisognerebbe forse distin- gradevole, e che agli studenti non guere lo studente del triennio (16- venga impedito, con disposizoni re- 19 anni) da quello del biennio (14- strittive, di frequentarla. 16). Il primo ha in genere interessi Occorre che il materiale sia più precisi e non chiede molte esposto, facilmente raggiungibile, informazioni bibliografiche; ama chiaramente organizzato. 2) La do- già la lettura oppure la aborrisce e tazione della biblioteca scolastica l'ha abbandonata, a meno che non deve essere ampia, organica, ag- sia costretto dall'insegnante di let- giornata; soprattutto deve rispon- tere (specialmente l'ultimo anno) a dere all'effettiva domanda di lettu- leggere i classici italiani. In genere ra espressa dai ragazzi, evitando la i maschi prediligono le letture furbata di ricondurla sempre al ca- "tecniche" (sport, musica rock e none scolastico. È evidentemente jazz, cinema), i gialli e i fumetti, una furbata di corto respiro. 3) Il mentre le ragazze chiedono so- bibliotecario scolastico NON è prattutto romanzi, poesie d'amore l'insegnante. Lo studente che en- o testi di psicologia. Nel biennio tra in biblioteca è il normale uten- invece si legge di più e con mag- te di un servizio: le sue domande giore libertà di scelta: molti inse- sono legittime; ha diritto di essere gnanti indicano solo il genere da aiutato, se lo vuole; ha diritto di cercare (avventura, fantascienza, non essere interrogato; ha diritto ecc.) e la quantità di libri da legge- di scegliere quello che gli piace; ha re entro un termine cronologico diritto alla riservatezza. (per esempio quattro libri all'an- no, oppure un libro al mese, ogni Probabilmente sapete che nel quindici giorni, ecc.), e talvolta marzo di quest'anno il Ministero danno elenchi di autori e titoli che della Pubblica Istruzione ha lan- ritengono adeguati al livello della ciato un piano per la promozione classe. In questi casi il ruolo del- della lettura. Spero, anche se il te- l'insegnante bibliotecario è fonda- sto le ignora, che ne verranno ini- mentale: deve fare in modo che il ziative strutturali. In ogni caso primo contatto dello studente con però la promozione della lettura la biblioteca e con il libro sia gra- non sarà sufficiente a garantire devole e lo spinga a ritornare e a l'obiettivo che il Ministero indica, diventare un lettore abituale. e che tutti immagino condividia- mo: "consentire a tutti i cittadini E assolutamente importante evi- di saper gestire autonomamente e tare in questa prima fase di consi- consapevolmente il proprio rap- gliare libri noiosi o troppo lunghi. porto con la sfera dell'informazio- Gli studenti di prima hanno una ne e con le proprie aspirazioni bassissima velocità di lettura e non culturali". La nostra (dell'I.T.C. reggono per più di un centinaio di Abbai esperienza e la letteratura pagine, a meno che non siano tra- professionale ci portano a conclu- ficit di autorità nella società no- che verso i problemi, le ambiguità itengo che suscitare nei giovani scinati da una forte suspense. dere che per questo il piacere del- strana e pure di credibilità di chi si e le tragedie del mondo contempo- Rla passione per la lettura sia Quindi al loro primo ingresso in la lettura non basta, e che la scuo- atteggia a testimone. Ma c'è, a mio raneo, rispetto a cui è tremenda- uno dei fini più importanti del la- biblioteca cercano "libri sottili" o la deve assumersi un compito parere, anche un problema di au- mente difficile dare indicazioni voro di un docente, in particolare almeno tascabili. molto più incisivo: educare pro- torevolezza e credibilità che tocca non ambigue, persuasive e dure- nell'area delle materie umanisti- Un libro che ha molto successo grammaticamente e sistematica- chi per mestiere scrive: questo non voli. che. La nostra scuola, l'I.T.S.C.G. fra questi lettori alle prime armi è mente all'uso delle fonti d'infor- è un problema dei giovani, ma di A me sembra evidente un rischio "Michele Buniva" di Pinerolo, Una storia semplice di Sciascia. Più mazione e dei sistemi informativi. chi cerca in loro un pubblico "let- in cui spesso noi adulti incorriamo: possiede una biblioteca centrale di ponderosi, ma sempre efficaci Quello che abbiamo provato a fa- terario". Anche se in questo man- il desiderio che i giovani cerchino circa 12.000 volumi, con abbona- nell'agganciare il lettore tenendolo re ci ha tra l'altro convinto che le cato incontro i giovani indubbia- e trovino riferimenti — esistenzia- menti a quarantuno riviste, fra cui con il fiato sospeso, sono i roman- due cose non sono in opposizio- mente perdono un'esperienza no- li, sociali, simbolici, e quindi anche "L'Indice"; un laboratorio di lin- zi di Crichton, in particolare Sfera ne, contrariamente alle aspettati- tevole di confronto intellettuale. semantici — sufficientemente sta- gue straniere dotato di una biblio- e Jurassic Park. Tuttavia ce ne sono ve di tutti. Mi sembra che i letterati (come del bili per riaccendere le speranze teca di 2.000 volumi, e vari altri la- anche molti altri che l'insegnante boratori, fra cui un laboratorio au- può consigliare, specie se conosce Luisella Agnolini, Brescia resto alcuni insegnanti) pecchino che tremano in molti di noi. Quel spesso di incapacità di comunica- che il sistema della produzione diovisivi con 350 videocassette e gli interessi e le precedenti espe- 250 compact disc. I libri sono cata- rienze degli alunni. Posso citare il a questione riproposta dal- re, come se l'educazione letteraria editoriale poi strombazza non può da essi ricevuta comportasse l'alto essere di gran conto. logati con la classificazione caso di un ragazzo che detestava le l'Editoriale defi"Tndice" di Dewey, e il catalogo, originaria- materie letterarie, ma amava mol- Lmaggio mi tocca come biblioteca- rischio di trovarsi lontani dalla vita A conclusione desidero dire che, immediatamente vissuta. Nella tutto sommato, io la questione del- mente su schede cartacee, è stato tissimo la matematica: è diventato rio e come lettore, ma anche come informatizzato dal 1988-89 con il un lettore dopo che gli ho prestato, cittadino (se è vero che in gioco c'è mia professione di responsabile le buone letture la ridimensionerei della biblioteca pubblica di una in questi termini: l'esercizio della sistema Nicset. È stato inoltre isti- traendoli dalla mia biblioteca per- — fra altre cose — la trasmissione tuito un collegamento a rete fra i sonale, La matematica delle civiltà intergenerazionale dei valori su cui comunità di 4000 anime nell'Ap- lettura "letteraria" non è per forza pennino reggiano, incontro quoti- o per natura una pratica facilmen- terminali per poter fare contempo- arcaiche di Roero e Giacardi e la si fonda la coesione sociale). raneamente il prestito dai diversi Storia universale dei numeri di L'impedimento maggiore che io dianamente la difficoltà di trovare te abbordabile, bisogna accettare e offrire la quantità di contenuti che ogni periodo abbia i suoi alti e locali della scuola in cui si trovano Georges Ifrah. avverto nella diffusione delle buo- le biblioteche. ne letture fra i giovani d'oggi è la che gli studenti sono mandati a bassi, perché i lettori buoni non sa- Antonella Comha, Torino SETTEMBRE 1995 N. 8, PAG. 49 cti te-òtcr suo presentarci fenomeni e sistemi ni devono accorgersi che — dopo dalle esitazioni e dal lavoro di ri- con gli occhi e le parole dei bam- tutto — la complessità dei viventi è cerca dei tanti studiosi che le han- D gioco degli insegnanti bini, il suo privilegiare le relazio- in sé scientificamente imprevedibi- no pensate". ni, gli intrecci, i diversi punti di vi- le". Questa osservazione prende Il capitolo scritto da Paolo Gui- di Elena Camino sta, ci portano a poco a poco a spunto dalla constatazione che "la- doni richiama l'attenzione dei let- usare nuove strategie mentali, a vorando in classe con organismi vi- tori soprattutto sul ruolo specifico Il senso di fare Scienze. Un borazione di cinque insegnanti di destrutturare schemi di pensiero vi, avvengono cose imprevedibili di ogni insegnante: essere mediato- esempio di mediazione tra cul- Scienze; la responsabilità della for- rigidi a riconoscere i diversi livelli che attivano sequenze di processi ri culturali tra realtà e dinamiche tura e scuola, progetto a cura di mazione didattica e culturale era ai quali si può collocare l'idea di imprevedibili". Appare difficile, di per sé non automaticamente Fiorenzo Alfieri, Maria Arca e affidata alla biologa Maria Arcà e sistema. dunque, se si vuole davvero inse- raccordate. A tale scopo gli inse- Paolo Guidoni, Irrsae Piemonte al fisico Paolo Guidoni. Nell'intervento sono inserite nu- gnare la biologia, continuare a in- gnanti devono poter disporre di - Bollati Boringhieri, Torino Dopo questa premessa diventa merose osservazioni che possono segnare le scienze a scuola come se "una varietà di schemi fenomeno- 1995, pp. 549, Lit 40.000. più facile capire i contenuti e la offrire spunti di riflessione didatti- "ogni nozione da imparare fosse logici, disciplinari e cognitivi" atti struttura del libro. I primi otto ca- ca. In relazione all'idea di com- circondata dal vuoto; isolare le no- a fornire "il supporto interpretati- La prima sensazione — pren- pitoli presentano essenzialmente le plessità, per esempio, la Arcà af- zioni dal loro contesto e, in un cer- vo e progettuale per indirizzare e dendo in mano questo libro — è osservazioni degli insegnanti che ferma che "le idee di complessità to senso, disumanizzarle; insegna- sostenere concretamente, giorno stata d'imbarazzo: che tipo di libro — alla luce della formazione epi- servono anche in classe, e i bambi- re certezze staccandole dalla fatica, dopo giorno, un percorso risonan- è? Un saggio, un resoconto di te di costruzione di conoscenza esperienze? Un libro da tenere a con i loro ragazzi". Guidoni insiste scuola e consultare spesso, soprat- sull'idea che "argomento e obietti- tutto quando si propongono atti- vo essenziale della formazione vità pratiche? Oppure pagine su scientifica di base è... il rapporto cui riflettere con calma, per medi- \ cognitivo, individuale e socializza- tare l'impostazione culturale del to con la realtà, che è caratteristico proprio lavoro di educatori? l della cultura in cui i ragazzi si tro- Gli interrogativi sono suscitati n vano immersi dal momento della dall'impostazione molto particola- nascita, e in cui dovranno crescere re del testo: nella prima parte (che NOVITÀ e vivere". da sola costituisce i 4/5 dell'opera) Il contributo di Guidoni ben sono presentate — narrate dalle esemplifica le finalità con cui i re- insegnanti che ne sono state prota- sponsabili del progetto hanno vo- goniste con i bambini — numerose luto affrontare l'intera iniziativa: esperienze didattiche, raggruppate Jean-Pierre Changeux • rendere consapevoli gli insegnanti per temi: la vita nell'ambiente; del loro ruolo culturale, da un lato guardarsi fuori, esplorarsi dentro; Ragione e piacere aiutandoli a riconoscere i piani materia ed energia; ecc. Gli ultimi Dalla scienza all'arte fondamentali mediante i quali la capitoli, invece, aiutano il lettore a cultura si rapporta cognitivamente tirare le fila di tutta l'esperienza, con la realtà; dall'altro, tentando dandogli alcune chiavi di lettura: si Vladimir Jankélévitch "insieme vari modi di fare". Que- tratta, come dicono i curatori, del- D. Brown L. Zinkin sti si riferiscono in particolare al- le concezioni epistemologiche, l'approccio fenomenologico scelto gnoseologiche e didattiche sulle Pensare la morte? (a cura di) per sviluppare il Laboratorio di quali si è fondata la ricerca, non- "L'ironia è la rivincita dell'uomo Scienze: tale scelta ha comportato, ché di un rendiconto del percorso sul mistero della morte" La psiche e il mondo operativamente, di partire da ciò seguito nelle diverse fasi di realiz- che nella realtà appare in modo zazione del progetto. sociale più diretto e immediato, e quindi Probabilmente gli insegnanti in- John Warr La gruppo-analisi come strumento struttura e coinvolge in modo più teressati a utilizzare in modo spic- del cambiamento sociale profondo la percezione e l'espe- ciolo, empirico i suggerimenti di- Una scintilla rienza di ciascuno: contrariamente dattici contenuti nel volume si tro- all'abitudine, dunque, si è trattato veranno meglio nel seguire il con- nella cenere Laura D'Odorico di partire dal complicato e dall'in- siglio dei curatori, iniziando la let- Teologia e ribellione trecciato dell'esperienza per arri- tura dai primi capitoli, ed entran- (a cura di) vare al semplice e al separato do a poco a poco nell'atmosfera dell'esperimento, delle leggi, dei epistemologica e didattica che ha F. Di Maria G. Lo Verso Sperimentazione principi. Questo approccio ha vo- caratterizzato l'intero lavoro. Chi luto dire, da un lato, tener conto e invece — come la sottoscritta — (a cura di) e alternative di utilizzare il ricco patrimonio di co- gradisce prima capire da quali pre- noscenza quotidiana e non forma- supposti e in che contesto è nata La psicodinamica ricerca lizzata, d'altra parte accettare di ri- questa iniziativa, che ha coinvolto Orientamenti metodologici mettere ogni volta in gioco quello (è bene tenerlo a mente) centinaia dei gruppi in psicologia dello sviluppo, sociale che si sa o si crede di sapere, per Teorie e tecniche costruire gradualmente, e colletti- d'insegnanti e migliaia di bambini, e clinica conviene che legga prima l'ultimo vamente, qualcosa di sempre più capitolo (Il Progetto), seguito dai efficace e comprensivo. capitoli IX (La Biologia come ap- Nel suo capitolo, denso e a tratti proccio alla complessità) e X (Il sen- un po' amaro ("uno dei mali più so di fare Scienze a scuola). gravi della scuola si chiama 'far fin- Ma prima di entrare nel merito ta") Guidoni offre numerose op- del testo, occorre un cenno di pre- portunità di riflessione e di autoa- sentazione. E lo traggo dall'inter- stemologica e didattica ricevuta — nalisi ai lettori: sarebbe bello che a vento di Fiorenzo Alfieri. Questo riflettono sui contenuti disciplina- essa si accostassero non solo inse- libro è il frutto e insieme la testi- ri, li confrontano con il vissuto e edizioni gnanti elementari, ma anche (so- monianza di un'iniziativa avviata con le capacità cognitive dei bam- prattutto?) insegnanti di scuola se- nel 1990 in alcuni Circoli Didattici bini, individuano modi e strategie condaria, inferiore e superiore, che di Torino. "Il Progetto — il Labo- per introdurre i vari temi in classe, Quattrd/enti talvolta sembrano invischiati in ratorio di Scienze nella scuola ele- riferiscono alcuni elementi signifi- una routine che ha perso comple- mentare — mirava all'elaborazio- cativi (conversazioni, osservazioni, tamente il senso della realtà. Per ne di un prototipo qualitativo che disegni) che hanno contribuito alla loro, in particolare, potrebbe risul- contenesse una chiara proposta di- costruzione collettiva di una cono- PASQUALE SALVUCCI tare utile la seguente considerazio- sciplinare e dal quale emergesse scenza scientifica. ne: "Sembra essenziale... che una cultura professionale degli in- I capitoli scritti da Maria Arcà e l'adulto si appropri dei tre livelli di segnanti": con queste parole Alfie- da Paolo Guidoni aiutano a fare il IL FILOSOFO gioco cognitivo che sono necessari ri presenta un'attività molto com- punto sui presupposti epistemolo- a chiunque vive, ma specialmente plessa, che si è svolta nell'arco di gici e — più in generale — cultura- E LA STORIA a chi vivendo vuole capire, o spie- cinque anni e che è costata molto li che hanno ispirato l'impostazio- gare. Gioco come capacità di muo- — lo ricorda lo stesso Alfieri — in ne metodologica di questo lungo In una ricca serie di saggi sulla filosofia scozzese del versi in un contesto, aggiustando- termini di fatica intellettuale e corso di formazione. Maria Arcà XVIII secolo, su Kant, Fichte, Schelling, Hegel e Marx ne continuamente i dati esterni operativa, di tempo, di pubblico riprende in queste pagine un tema e sulla filosofia contemporanea, l'autore interviene in della natura e della cultura con i denaro (peccato, a questo proposi- già affrontato in altri contesti: il te- un dibattito, oggi attualissimo, sul fine e sulla fine del- dati interni del proprio pensare to, che non siano stati forniti dei ma della complessità, che ella ap- la storia. parlare e fare. Gioco nel gioco, co- dati). plica alla disciplina — la biologia me capacità di accorgersi delle — ma nello stesso tempo al nostro strategie, implicite ma non oscure, 11 progetto, impostato come una (pp. 1016, L. 70.000) vera e propria ricerca sperimenta- modo di pensare e di vedere il complesse ma illuminanti, attra- le, si è avvalso, in ognuno dei Cir- mondo. Il suo narrare apparente- verso cui l'aggiustamento è cerca- coli Didattici coinvolti, della colla- mente piano di fatti e processi, il to, ottenuto, migliorato". IDEI LIBRI DEL MESEI SETTEMBRE 1995 ti. 8, PAG. 50

ROBERTO FIESCHI, CLAUDIA funzionamento di una bomba. PARIS DE RENZI, Macchine da I cinquantanni della bomba L'irrazionale collettivo in questo guerra, Einaudi, Torino 1995, caso si comporta come se non fos- pp. 225, Lit 24.000. di Mario Rasetti se vero che qualsiasi macchina o dispositivo si costruisca, buono o Il 6 agosto di quest'anno è ricor- cattivo che sia nei suoi esiti, tale so il cinquantesimo anniversario di nacque dal bisogno di conoscere i interazione e compenetrazione di mio Nobel, nascano dopo soli due costruzione viene basata sulla co- un evento che ha pesato e pesa co- ritmi delle stagioni per rendere più obiettivi, metodi e intenti ha rag- anni dispositivi industriali com- noscenza delle leggi fisiche che ne me un macigno sulla coscienza ci- efficiente l'agricoltura, Archimede giunto livelli senza precedenti nel- merciali: senza stupore e natural- presiedono alla dinamica, ma, al vile e politica di tutti gli uomini, concepì il primo algoritmo formale la storia, assistiamo senza stupore mente senza lamentele. Inneggia- contrario, come se lo scienziato qualunque ne sia l'ideologia, pur- per calcolare le radici cubiche per — come è avvenuto alla fine degli mo anzi alla scienza applicata an- cercasse di conoscere le leggi fisi- ché incentrata sui valori più alti poter costruire un miglior mecca- anni ottanta per la supercondutti- che quando le radiazioni nucleari che solo al fine di applicarle a que- dell'uomo: l'esplosione della pri- nismo di tensione per le catapulte, vità ad alta temperatura critica — vengono applicate con successo al- sto o quest'altro (magari malvagio) ma bomba nucleare a Hiroshima. Nobel pensò che la dinamite do- al fatto che da una scoperta scien- la cura dei tumori o alla produzio- marchingegno. Certo talora le mo- Ma ancora di più questo anniver- vesse solo aiutare i minatori alle- tifica fondamentale, che riguarda ne di energia, non ricordando che i tivazioni della ricerca sono state sario pesa sul senso di responsabi- viando la fatica di scavare. la struttura della materia conden- principi primi sono ovviamente gli quelle: proprio il progetto lità collettivo della comunità degli Tuttavia quando, oggi, questa sata, così rilevante da valere il pre- stessi sui quali si basa il micidiale Manhattan ne è un esempio. È scienziati. Chiamati spesso a correi però fuori di ogni dubbio che an- di quell'evento, gli uomini di che se spesso la ricerca (quella ve- scienza, i fisici in particolare, il cui ra, fondamentale) è motivata da fi- bagaglio di conoscenze dei mecca- ni pratici, purtuttavia sempre le nismi profondi che regolano la di- Ritorno agli acquitrini sue scoperte, i suoi risultati hanno namica della materia nucleare fu il carattere di universalità che tra- pilastro di sostegno di quella tragi- di Mario Tozzi scende qualsiasi praticità per as- ca esperienza, hanno nel tempo surgere a conoscenza. cercato di esorcizzarne il ricordo, Una richiesta dunque di verdet- AUGUSTO BIANCOTTI, Le metamorfosi del- regione verde e fertile ora deserto, viene rie- ma esso continua a ritornare con i to di innocenza che sancisca la ver- suoi spettri, implacabile come un la Terra, Giunti, Firenze 1995, pp. 190, Lit vocato da Lignatti e Biancotti a testimonian- ginità inviolabile degli scienziati? incubo: in giugno, a meno di due 22.000. za del valore paradigmatico e trasversale di Certamente no. È giusto chiamare mesi da quel terribile anniversario, SANDRO PLGNATTI, Ecologia del paesaggio, certi esempi. Non è un caso se il conflitto ter- a correi, assieme con generali e po- il neoeletto presidente Chirac ha Utet, Torino 1994, pp. 228, Lit 95.000. ra-acqua e il costituirsi del paesaggio a parti- litici, dell'uso perverso del prezio- annunciato al mondo che presto la re dall'elemento vegetale sono il punto di so bagaglio delle conoscenze Francia riprenderà le prove di Qualche secolo fa la pianura pontina era partenza dell'esposizione di Biancotti e la tra- scientifiche anche loro, siano essi bombe nuclari nell'atmosfera, e una landa profondamente inospitale per l'uo- ma implicita sottesa a molte delle considera- fisici, chimici, biologi, ma non in subito i generali americani gli han- mo: paludi e laghi costieri formavano un si- zioni dell' Ecologia del paesaggio. quanto essi perseguono tale cono- no fatto eco rivendicando anche scenza, qualsiasi possano essere le stema idrografico reso impenetrabile dall'in- Le metamorfosi della Terra è un libro in per sé lo stesso macabro "privile- applicazioni e le implicazioni, im- gio". tricatissima vegetazione. Ci volle il fascismo bilico fra la denuncia delle malefatte dell'uo- maginabili e non, delle loro sco- e l'operosità degli immigrati veneti e friulani mo nella sua insàna gestione della Terra e la In effetti, il lungo dibattito etico perte, bensì proprio in quanto co- per aver ragione di quelle terre, in una delle e culturale seguito alle esplosioni speranza illuminista che con una maggiore munità. di Hiroshima e Nagasaki e, prima poche opere ingegneristiche del ventennio conoscenza e informazione la situazione pos- Oggi più che mai, come già in ancora, alla messa in atto del pro- che sembra ben riuscita a tutti. Solo oggi ci si sa migliorare in futuro. Di esempi se ne tro- misura minore nel passato, opera- getto Manhattan, che, raccoglien- accorge che non è così, che le paludi — as- vano a decine e, anzi, essi costituiscono l'in- re nel mondo scientifico ha do a Los Alamos i migliori fisici sunto il nome più impegnativo di zone umi- telaiatura del libro stesso, che si snoda fra profonde e complesse articolazioni del mondo occidentale, ne costituì de — devono essere protette e se possibile terre perdute per sempre e terre conquistate. sociali e politiche: i meccanismi di la premessa, fu spesso proposto in estese in tutto il mondo. Troppo grande è il Con toni un po' caricati e con un frequente finanziamento della ricerca, così termini metodologicamente non loro patrimonio naturale e paesaggistico per uso dell'aggettivo iperbolico — maggiore az- come quelli di trasferimento dei ri- corretti, dando voce a una presun- vederle ancora minacciate. zardo avrebbe potuto portare a un'esposizio- sultati della ricerca stessa al mon- do industriale, i processi di attiva- ta colpa storica della scienza e ne decisamente futurista — Biancotti con- chiamando i fisici ad addurre argo- Al valore intrinseco si aggiunge ormai zione delle politiche scientifiche danna decisamente tutto ciò che è esecrabile mentazioni a propria discolpa. quello culturale del paesaggio, elemento che che privilegiano una ricerca rispet- Questo era palesemente scorretto costituisce il legame più forte — ma non il delle opere dell'uomo moderno: il dissesto to all'altra, la struttura stessa delle e non necessario: in quanto puri solo — fra l'impostazione scientifica dell'im- idrogeologico, la deforestazione selvaggia, università e i percorsi culturali che scienziati, il perseguimento della pegnativo testo di Lignatti Ecologia del pae- l'avanzata dei deserti. esse offrono in ambito scientifico, conoscenza è per loro l'obiettivo saggio e lo snello volume di Biancotti Le me- Dei numerosi esempi sul terreno, il più ori- sono gli elementi che hanno via via più alto che l'uomo possa perse- tamorfosi della Terra. L'eucalipto australia- ginale deriva dalle fallimentari esperienze portato gli scienziati a organizzarsi guire; il mistero più grande della no piantato negli anni trenta nelle zone umi- dei fantasiosi progetti sovietici di risistema- in organismi rappresentativi, che li qualificano e li rappresentano di natura, scrisse Einstein, è il fatto de d'Italia (si riteneva tenesse lontana la ma- zione idrogeologica —per esempio quello dei che noi possiamo comprenderla. fronte al mondo. laria, in realtà grazie alle sue radici profonde "cinque mari", che consisteva nell'unire tra- Non c'è sfida più nobile che In molti paesi (l'Italia è colpe- contribuiva a prosciugare le paludi e solo di mite canali e fiumi le coste di tutta l'Unione volmente in ritardo in questo) gli quella di capire, perché capire si- conseguenza a far decrescere le zanzare ano- — e dei loro tremendi danni che non verran- gnifica controllare, prevedere, scienziati vengono interpellati e feli) fa parte ormai dello specifico di molti no riassorbiti rapidamente, come nel caso del spiegare quanto è passato e antici- ascoltati in audizioni speciali di pare quanto verrà. La traduzione nostri paesaggi e testimonia le variazioni no- Volga deturpato o del lago Arai ormai defini- parlamenti, senati e governi ed del sapere scientifico in tecnica e tevoli che la storia della vegetazione ha attra- esprimono la loro visione "di cate- tecnologia è naturalmente parte di versato in Italia. Il Sahara, prima immensa goria" sui temi che più da vicino li questo processo conoscitivo, spes- coinvolgono nelle loro competen- so ne è l'ispirazione: l'astronomia ze professionali. La vera colpa sta

VOCABOLARIO ENCICLOPEDIA DELLA novità 1995/96 Io POESIA ITALIANA ZANICHELLI DEL NOVECENTO m ZINGARELLI il BOCH RUSSO il RAGAZZINI nssa di Giuseppe Savoca terza edizione PyCCKMM terza edizione UKAillOi, MUN II iCHI. SBARBARO, REBORA, di Vladimir Kovalev UNGARETTI, C AMPANA, C ARDA REI.I I. SABA, MONTAI E. PAVESE,QUASIMODO. PASOLINI, TURGIDO DIZIONARIO DIZIONARIO FRANCESE ITALIANO INGLESE ITALIANO ITALIANO FRANCESE ITALIANO INGLESE di Raoul Boch DIZIONARIO ENCICLOPEDICO DI ARTI. SCIENZE, TECNICHE. LETTERE, FILOSOFIA, STORIA. GEOGRAFIA. DIRITTO. ECONOMIA ZANICHELLI 52 000 nomi comuni 44 000 nomi propri

VOCABOLARIO DELLA ZANICHELLI ZANICHELLI ZANICHELLI DIZIONARIO ENCICLOPEDICO VOCABOLARIO DELLA POESIA ITALIANA DEL DI ARTI, SCIENZE, TECNICHE, LINGUA ITALIANA NOVECENTO LETTERE, FILOSOFIA, STORIA, di Nicola Zingarelli DIZIONARIO DIZIONARIO di Giuseppe Savoca DIZIONARIO GEOGRAFIA, DIRITTO, Dodicesima edizione FRANCESE ITALIANO RUSSO ITALIANO INGLESE ITALIANO 99 500 lire ECONOMIA 99 500 lire ITALIANO FRANCESE ITALIANO RUSSO ITALIANO INGLESE a cura di Edigeo di Raoul Boch di Vladimir Kovalev di Giuseppe Ragazzini 99 500 lire 99 500 lire 118 000 lire 99 500 lire ZANICHELLI I LIBRI SEMPRE APERTI IDEI LIBRI DELMESEl SETTEMBRE 1995 N. 8, PAG. 51 3 c-c-e^vfce abbondanza di alimenti e di mate- selezione ambientale e il conse- rie prime possono avvenire dei guente gradualismo. nel fatto che tra queste ultime non Evoluzione cambiamenti di funzione nell'uso di Il libro polemizza anche contro riLANFRANCHI sia stato dato spazio sufficiente al- determinate strutture che gli orga- l'eccessivo ricorso al caso per ri- le questioni etiche; che alla comu- nismi già possedevano e che utiliz- solvere i problemi della biologia. È Saggistica nità non siano stati forniti, dagli minimalista zavano altrimenti. Così ad esempio difficile non concordare con tale Salvatore Natoli stessi ricercatori, strumenti e mec- di Renzo Morchio le piume potevano avere inizial- polemica, soprattutto se si tiene L'incessante canismi di intervento (si noti bene, mente una funzione di isolamento conto dell'incredibile numero di non di controllo, ché questi di fat- termico, ma quando un grande svi- mutazioni rese possibili dalle scon- meraviglia Filosofia, espressione, verità to esistono, senza bisogno di essere JOSEF H. REICHHOLF, L'impulso luppo di piccoli insetti volanti mise finate combinazioni cui un sistema formalizzati, per il modo stesso creativo, Garzanti, Milano 1995, a disposizione una grande riserva genetico può dar luogo. L'autore Gli scritti qui raccolti si soffermano con cui la scienza e gli scienziati ed. orig. 1992 trad. dell'inglese alimentare, esse misero in mostra sembra ritenere che la difficoltà sulla «verità» e quel che emerge e il modo in cui la verità è messa in operano, che è sovranazionale, che di Umberto Gandini, pp. 314, Lit le loro possibilità di permettere non tocchi il meccanismo da lui gioco nei diversi linguaggi. proposto. Ma su questo avrei qual- trascende — proprio in vista del fi- 35.000. l'esercizio del volo, forse prima so- Pag. 190-Lire 28.000 ne ultimo conoscitivo — gli stessi lo planato. Ne è seguito certo an- che dubbio e mi piacerebbe ap- confini disciplinari, che trova la Considerare questo libro una che un correlativo adattamento profondirlo se lo spazio me lo con- Carlo Sini sua motivazione naturale in quella semplice "rilettura" è probabilmen- dell'organismo, adattamento che sentisse. Molto puntuale è anche la competizione per 0 raggiungimen- Il profondo e to degli obiettivi comuni, che è co- l'espressione sì caratteristica delle discipline Filosofia, psichiatria e scientifiche). monio, dunque, che è stato scarsamente tute- psicoanalisi Roberto Fieschi, autore di que- lato, mal conservato e messo a repentaglio da La psichiatria del nostro secolo è sto bel libro con la giovanissima tivamente prosciugato. Ma si parla anche del- decenni di politica miope e di interventi di debitrice nei confronti della filosofia Claudia Paris De Rienzi, fisico del- la desertificazione irreversibile del Madaga- rapina. Quella vegetale è una componente es- di non poche rivoluzioni concettuali la struttura della materia, da anni e metodologiche. scar o della subsidenza della pianura padana senziale del paesaggio; l'uomo, però, lo modi- Pag. 250 - Lire 28.000 milita attivamente nella comunità causata dall'estrazione di gas naturale dal fica profondamente per piegarlo all'imposi- scientifica (come membro del con- siglio direttivo dell'Uspid, l'Unio- sottosuolo o dell'impatto del vulcanismo sul- zione del proprio schema mentale a cui non si Carlo Tullio - Altari ne degli Scienziati per il Disarmo) la civiltà minoica. e ancora contrapposto efficacemente un mo- Un processo di perché all'inquietante problema L'autore sembra talvolta farsi prendere la vimento d'opinione conservazionistico di cui pensiero delle responsabilità dei rapporti mano dalla possibilità tecnica di risolvere Pignatti sottolinea la mancanza. Un'idea guida, quella della fra scienza e armi, agli interrogati- alcuni problemi urgenti e gravi con rimedi Neil'Ecologia del paesaggio si trovano de- soggettività umana intesa come vi drammatici che tali rapporti che sarebbero assai peggiori dei mali: non finizioni articolate e complete che faranno «universale concreto». pongono ai fisici più consapevoli, si sente davvero il bisogno di attingere cambiare idea a chi pensa che flora e vegeta- Pag. 352 - Lire 32.000 venga data una risposta concreta, all'intercalare continentale (l'immensa falda zione siano sinonimi e a chi non ha mai sen- nella forma di un coinvolgimento acquifera fossile nel sottosuolo del Sahara) tito parlare di fitomassa o del ruolo culturale Vincenzo Vitiello diretto nei processi decisionali che per trasformare in giardino la Libia o di della fitogeografia. Attraverso lo studio del ne scaturiscono. D libro, Macchine La voce riflessa da guerra, affronta con grande luci- rubare altra terra al mare in Olanda. Ciò si- mondo vegetale si accenna anche a una storia Logica ed etica della dità scientifica e al tempo stesso gnificherebbe non aver capito quale dovreb- del rapporto uomo-natura in Italia; in fondo contraddizione con altissima passione civile questi be essere lo sviluppo naturale (l'unico soste- nessuno sa come era costituita la flora medi- Il problema è di vedere in che modo temi. nibile) del pianeta che invece è stato così terranea qualche centinaio di migliaia di an- è possibile parlare dell'Altro senza Lo fa con totale adesione alla ve- chiaramente esposto in precedenza. Più con- ni fa: gli incendi e l'uomo ne hanno fatto ridurlo al medesimo. rità storica, di cui dà testimonianza vincenti invece sono gli esempi di riconver- un'altra cosa, quella che noi osserviamo oggi: Pag. 235 - Lire 28.000 • rigorosa e documentarissima, non sione paesistica di alcune regioni (la Valle L'origine e l'evoluzione della flora in Italia cedendo a tentazioni retoriche né d'Aosta), soluzioni più legate alla vera voca- vengono poi legate alla storia geologica e gli Narrativa quando descrive gli sforzi, talora zione di quello che una volta era il giardino eventi registrati dagli stratigrafi nel tempo ingenui, ma sempre accorati dei d'Europa. hanno un loro riscontro nei fossili vegetali Peter Hàrtling più grandi geni della fisica, da E giardino l'Italia continua a esserlo, visto quanto e come in quelli animali. Da espres- JANEK Bohr ad Einstein, per comprende- sione dell'ordine naturale, la vegetazione ha re le potenzialità distruttive di un che ospita molte più specie vegetali rispetto ritratto di un ricordo ordigno basato sulle forze nucleari al resto d'Europa, rivelando una diversità che assunto caratteri più complessi dopo l'avven- Un libro serrato, scottante, con uno anziché su quelle atomiche e chi- potrebbe fare guardare il futuro con ottimi- to dell'uomo e non mancano gli esempi d'in- stile che abbandona ogni letterata smo, se non fosse per gli altri dati chiaramen- terventi distorti, supportati da una robusta ricercatezza; per inchiodare miche e trasmettere questa loro immagini e sensazioni con una conoscenza ai politici, in senso po- te esposti da Pignatti nel suo magistrale sag- base di dati (sotto forma di tabelle). freschezza e irruenza insolite. sitivo o negativo, né quando ricor- gio. Basta scorrere il capitolo dedicato ai si- Nemesi storica finale: le bufale — scacciate Pag. 170-Lire 26.000 da e ricostruisce stati d'animo ed stemi paesistici (primo tentativo italiano) per e sterminate nell'Agro Pontino — vi sono eccitazione intellettuale degli al- rendersi conto dello straordinario valore del- oggi state reintrodotte e pascolano libera- Josefina Vincens trettanto grandi scienziati che a la variabilità mediterranea, fra un paesaggio mente quasi in riva al mare e attorno ai laghi Los Alamos costruirono di fatto i Solitaria carsico e uno lagunare o tra quello del Gen- costieri; l'incremento nella produzione di conversazione primi ordigni letali. nargentu e quello della Tuscia (colpisce la Lo fa non fingendo un'innocen- mozzarella pregiata ha costretto i figli degli con il nulla presenza di due soli sistemi nell'Italia meri- za che può essere, questo sì, nei immigrati di un tempo a trasformare di nuo- E' ammirevole che con un tema singoli individui, ma non nella col- dionale a fronte della molteplicità di quelli vo in acquitrini (habitat ideale del bufalo) come quello del «nulla» l'Autrice lettività, proponendo, in conclu- alpini, forse in dipendenza della mancanza di quelle zone di pascolo che i loro nonni aveva- abbia saputo scrivere un libro così sione, una sorta di nuovo "giura- un'esperienza diretta dell'autore). Un patri- vivo e lo è anche il fatto che sia no prosciugato. riuscita a creare dalla «vuota» mento di Ippocrate" che accomu- intimità del personaggio, tutto uh ni tutti gli scienziati, non solo quel- mondo. li le cui scoperte possano essere Pag. 1 85 - Lire 26.000 usate a fini di guerra, ma anche te riduttivo. È una rilettura nel senso l'autore sembrerebbe attribuire a critica dell'autore nei confronti di quelli le cui conoscenze siano po- che il libro offre a chi non sia parti- operazioni dell'organismo, più che chi attribuisce al patrimonio geneti- Armando Guiducci tenzialmente in grado di mutare colarmente versato in questi argo- dell'apparato genetico che peraltro co una sorta di totale supremazia Il grande Sepik storia e natura dell'uomo, dai fisici menti una incisiva presentazione può esser controllato dall'organi- nei riguardi dell'organismo (Daw- Il tramonto del primitivo ai genetisti che oggi operano nel della teoria dell'evoluzione, delle smo stesso, attivando e disattivan- kins in particolare). In questo libro Armando Guiducci settore delle manipolazioni geneti- varie interpretazioni, dei problemi e do determinati geni. Nei periodi di La tesi secondo cui la buona ac- conduce il lettore ad incontrare gli che. Non si tratta né di un gioco né dei limiti. Ma il libro affronta diretta- abbondanza si avrebbero improv- cettazione delle geometrie frattali aborigeni dell'Australia e diversi di un sogno utopico: la storia ci in- mente anche i molti problemi che vise emergenze di novità, in accor- da parte dei "gradualisti" sarebbe gruppi tribali della Nuova Guinea. segna che, come potè funzionare l'evoluzione degli organismi lascia do con la teoria degli "equilibri dovuta all'idea che esse sarebbero E con taglio antropologico leggende e modi di vita. per duemila anni di storia della aperti, offrendo di essi una propria punteggiati" (l'evoluzione non flui- favorevoli al "gradualismo" mi Pag. 152 - Lire 26.000 medicina (le inevitabili eccezioni soluzione. Reichholf non crede che sce con regolarità, ma alterna mo- sembra discutibile. La teoria delle furono in qualche modo sempre lo schema darwiniano delle muta- menti di insorgenza e di stasi) e in "biforcazioni" a tali geometrie col- Poesia tenute sotto controllo), potrebbe zioni casuali e della selezione di disaccordo invece con il graduali- legata sembrerebbe indicare il ora ridare alla scienza moderna la quelle che risultano efficaci da par- smo darwiniano. contrario. Yone Noguchi supremazia morale che le deve es- te dell'ambiente possa essere una Ma Reichholf non ritiene che le In conclusione un libro di grande Diecimila foglie sere propria. spiegazione valida in termini gene- classiche idee darwiniane siano da interesse, anche se i meccanismi vaganti nell'aria rali. Essa, col suo gradualismo, rigettare completamente: nei perio- proposti sembrano di prima ap- Importante non è quello che esprime può valere al più per le piccole va- di di penuria, quando il cibo è scar- prossimazione. Al di sotto di essi ma come lo «haiku» esprime se riazioni, non per quelle grandi, alla so per tutti, sono utili forme di spe- dovrebbe esserci qualcosa che, se stesso spiritualmente; il suo valore base delia nascita di nuovi tipi di cializzazione ohe consentono ad non è il "caso", deve essere identi- non è nella sua immediatezza organismi, con piani di organizza- concreta, bensì nella sua non alcuni individui di sfruttare limitate ficato altrimenti. È probabile che si immediatezza psicologica. zione nuovi e diversi. Del resto le riserve alimentari, ristrette a deter- debba indagare su possibili vincoli Pag. 120-Lire 27.000 origini dei grandi tipi di organismi minate nicchie, che resterebbero "sistemici", ma in questa direzione sembrano eventi relativamente ra- altrimenti inutilizzate. In questi casi molto lavoro resta da fare. pidi nella scala dell'evoluzione. potrebbe funzionare il meccanismo via Madonnina 10 20121 Milano Secondo l'autore nei momenti di darwiniano di mutazioni casuali e IDEI LIBRI OEL MESE SETTEMBRE 1995 crto-ipsici, ti. 8, PAG. 52 che la guerra introduce nel corso ta e, almeno nell'ottica che io pro- della storia individuale di de Mar- pongo, più chiara e comprensibile. L'astuzia tino — come in quella collettiva Cherchi vi si occupa del rapporto dei suoi contemporanei — è per tra il "proprio" e D'alieno" nelle NATHANIEL HAWTHORNE dello sciamano Cherchi ragione sufficiente a moti- tesi demartiniane sull'autocoscien- Il fauno di marmo vare la cancellazione selettiva delle za culturale. Qui una lettura atten- A cura di Agostina Lombardo di Riccardo Di Donato tracce di alcune esperienze intel- ta dei testi lucani dei primi anni Traduzione e note lettuali e umane che lo studioso cinquanta permette, ad esempio, di Fiorenzo Fantaccini. aveva vissuto con particolare in- di comprendere le ragioni dell'in- pp.XXXIV+414, L.38.000 PLACIDO CHERCHI, D signore tensità nella giovinezza napoleta- contro demartiniano con il Lévi- del limite. Tre variazioni criti- na. Non sarebbe quindi necessario Strauss dei Tristi tropici che avvie- che su Ernesto De Martino, Li- preoccuparsi di contraddizioni nel ne nelle pagine introduttive a La guori, Napoli 1994, pp. 207, Ut pensiero e nell'opera demartiniana terra del rimorso proprio intorno REG GADNEY 24.000. che andrebbe interpretata non so- alla messa in causa soggettiva lo momento per momento ma, dell'indagatore. È un incontro che Professione odio Intorno all'opera di Ernesto de vien quasi fatto di dire, in sé e per sarà, demartinianamente, premes- Martino critici e interpreti si sono sa al bisogna distruggerlo, riferito impegnati fin dal suo primo mani- allo stesso Lévi-Strauss, che lo stu- Nell'Inghilterra festarsi — nella piena espressione dioso napoletano affidò a Cesare del pensiero — con la pubblicazio- Cases nel loro ultimo indimentica- di oggi, un thriller ne del Mondo magico nel 1948. Il bile colloquio. lungo dibattito su etnologia e folk- ad alta tensione lore, connesso ai viaggi lucani del- tra terroristi la prima metà degli anni cinquanta e la discussione di studi importan- L'officina assassini e servizi ti come Morte e pianto rituale del 1958, Sud e magia nell'anno suc- segreti corrotti. cessivo e La terra del rimorso nel di de Martino 1961, aggiungevano a quel primo snodo critico una serie di passaggi, ERNESTO DE MARTINO, Storia e tutti problematici, riemersi — a ul- metastoria. I fondamenti di teriore complicazione del quadro una teoria del sacro, introd. e GIUSEPPE PEDERIALI — con la pubblicazione dei mate- cura di Marcello Massenzio, Ar- riali de La fine del mondo nel 1977, go, Lecce 1995, pp. 182, Lit Stella di Piazza Giudia dodici anni dopo la morte dello 22.000. studioso napoletano. ERNESTO DE MARTINO, Note di Il problema critico si manifesta- campo. Spedizione in Luca- Scritta come va a quel punto, sul versante nia, 30 sett.-31 ott. 1952, edi- dell'oggetto, come risultante di un zione critica a cura di Clara un romanzo difficile equilibrio tra esperienza Gallini, Argo, Lecce 1995, pp. intellettuale ed esperienza esisten- 366, Lit 39.000. la storia vera ziale. Definizione e interpretazio- ne dell'opera apparivano inscindi- Il problema di un "ritorno ai testi" della bella ragazza bili dal tentativo, reso difficile da si pone periodicamente per ogni una sottile rete di sviamenti messa ambito di ricerca. Chi si occupa di ebrea che a Roma in atto dallo stesso de Martino, di storia intellettuale e dalle opere ri- comprendere l'uomo a parte inte- sale costantemente agli autori ha tradiva la sua gente. ra. Si è proceduto allora quasi a ancora maggiore necessità di veri- tentoni e la critica ha di necessità ficare sui testi la realtà delle proprie registrato voci molto discordanti, ricostruzioni. L'opera di Ernesto de A S T R E A ciascuna delle quali rifletteva in Martino ha finora costituito un serio buona misura l'angolo di tangenza banco di prova della veridicità di CARMEN MARTIN GAITE tra studioso studiato e personale sé. La premessa del Cherchi è tut- tutti questi assunti e ancor di più lo Nuvolosità variabile esperienza dell'interprete. Neppu- tavia contraddetta dal fatto che le costituirà, io credo, ora che l'archi- Un 'amicizia vissuta sul filo della scrittura. re la sistemazione critica, tentata influenze "contraddittorie" sono vio che contiene le carte dello stu- Il linguaggio del sentimento a confronto dioso napoletano, custodite con con la precarietà del mondo. da Clara Gallini nell'introduzione del tutto celate e in definitiva as- pp.432, L.20.000 al volume postumo, poteva diveni- senti nel libro che de Martino li- amore per trent'anni da Vittoria de re definitiva per il fatto che la rivi- cenziò prima della guerra (Natura- Palma, è affidato a un'associazione sitazione dell'intera storia intellet- lismo e storicismo nell'etnologia, internazionale, di cui Clara Gallini tuale demartiniana vi era, di neces- 1941) e si moltiplicano invece, do- ha la direzione scientifica. Primo ef- sità, registrata sulla base dei foto- po la fitta serie di interventi nel fetto della rinnovata iniziativa dei TIZIANO SOLAVI grammi dell'esperienza diretta campo di metapsichica e parapsi- demartiniani è l'avvio di una colla- dell'autrice nell'ultimo quinquen- cologia, proprio a partire da II na in cui sono previsti cinque volu- La circolazione del sangue nio della vita dello studioso. Una mondo magico, cui il ritardo della mi, i primi due dei quali arrivano ricerca, fondata su documenti pubblicazione non toglieva nel contemporaneamente in libreria. I dell'intero percorso intellettuale e 1948 il carattere di elaborazione due libri attingono dall'archivio in Un labirinto libera dalle implicazioni del con- culturale dei mutamenti vissuti ambiti distinti e aprono capitoli tatto diretto con lo studioso stu- dall'autore nel drammatico quin- nuovi alla critica. di storie dal creatore diato, s'imponeva e in parte si è co- quennio della guerra. Con il titolo Storia e metastoria. I di Dylan Dog. minciata a realizzare con qualche Le pagine dello scolaro che rife- fondamenti di una teoria del sacro, risultato nell'ultimo decennio. risce i racconti del maestro su due Marcello Massenzio ha isolato una Gli incubi Con le "variazioni critiche" rac- momenti del dramma bellico sono serie di testi che pertengono alla colte ne II signore del limite, Placi- molto belle e riflettono bene la ric- storia delle religioni, la disciplina della mente do Cherchi, che fu, nel biennio fi- ca affabulazione demartiniana. Il che de Martino insegnò a Cagliari nale, scolaro a Cagliari di de Mar- loro valore di testimonianza è reale dai 1959 alla morte nel 1965. Ac- e del cuore. qg^CAMUN'IA^g) tino, da un lato reagisce a quella e prescinde da qualsiasi considera- canto a due dei saggi, di maggiore parte della critica recente che la zione sulla realtà del vissuto origi- rilievo metodologico, Fenomenolo- sua sensibilità avverte come fred- nario così come viene riferito da gia religiosa e storicismo assoluto damente storicistica (con qualche altri testimoni del periodo in cui (1954) e Storicismo e irrazionali- incomprensione e sproporzione, a de Martino ha partecipato alla re- smo nella storia delle religioni SAGGI GIUNTI (1957), apparsi nella rivista allora FRANCO CARDINI e GIANCARLO RICCIO me pare, soprattutto nei riguardi sistenza sul fronte del Senio. diretta da Raffaele Pettazzoni, Il cavallo impazzito di Arnaldo Momigliano) e dall'al- Le due "variazioni" filosofiche tro sviluppa un suo proprio discor- sui pensatori del limite, Binswan- Massenzio trae dall'archivio quat- Le travagliate vicende che hanno tro nuclei che ci offrono non solo segnato la gestione della RAI so d'interpretazione per luce, o ger e Heidegger, dense e faticose, tra la Prima e la Seconda Repubblica. forse meglio, per illuminazione to- come già nel precedente libro spunti ma veri elementi, ben svilup- pp.128, L. 14.000 tale. scritto da Cherchi, in collaborazio- pati, della riflessione demartiniana La categoria cara a Cherchi è ne con la sorella Maria (Ernesto De sui fondamenti di una teoria del sa- quella della métis, l'astuzia che Martino. Dalla crisi della presenza cro, sul nesso mitico-rituale e sul sorreggerebbe il cammino del alla comunità umana, Napoli simbolo mitico-rituale. maestro, mago o sciamano, nella 1987), s'iscrivono nel terreno, ar- Se il primo nucleo è sostanzial- sua esperienza alla ricerca del vero. duo a percorrersi e talvolta ricco di mente coevo al primo saggio meto- Discàre gli sono — come accade in frutti amari, del piacere dell'esege- dologico, gli altri si collocano alla fi- simili casi — interpretazioni o ca- si. ne degli anni cinquanta e illumina- tegorie altrui: di questo argomenta Di diverso interesse è l'appendi- civilmente le ragioni. La cesura ce, dichiaratamente meno elabora- IDEI LIBRI DEL MESE SETTEMBRE 1995 N. 8, PAG. 53 ^^c^Luéte-

no uno dei punti finora maggior- sti testi con naturalezza e insieme mente oscuri del percorso demarti- con rispetto: accanto all'etnologo Medicina niano, quello che sbocca nella riesce a far emergere la figura di grande ricerca su La fine del mon- Vittoria de Palma, compagna gio- do. Il tratto comune a questi inediti vanissima di de Martino, partecipe impietosa è una straordinaria forza teoretica dell'attività di ricerca come della vi- FSG che cerca interlocutori molto a! di ta del suo uomo. L'unità di questa di Paolo Vincis fuori della cultura storicistica da cui vita, anche nella dimensione intel- a lungo si è ritenuto provenisse in lettuale, costituisce un non piccolo Scuola Internazionale di Alti Studi modo esclusivo. Gli interlocutori problema. SHERWIN B. NULAND, Come vanno dal Rudolf Otto de II Sacro al I materiali di questo volume mo- moriamo. Riflessioni sull'ulti- Scienze della Cultura Martin Heidegger di Essere e tem- strano bene in azione lo studioso mo capitolo della vita, Monda- po. che trasferisce sul terreno la sua dori, Milano 1995, ed. orig. BANDO DI ISCRIZIONE Questo de Martino segreto prova passione politica, che raccoglie i 1993, trad. dall'inglese di Adria se stesso con maggiore libertà di fondi per la sua spedizione met- Francesca Timoni, pp. 321, Lit ANNO ACCADEMICO 1995-96 pensiero proprio entro il terreno in tendo insieme contributi della Cgii, 30.000. La Fondazione Collegio San Carlo di Modena istituisce, a partire cui dovrà affrontare il giudizio del del Psi, del Pei e dei suoi giornali, fondatore della disciplina. Massen- Del libro di Nuland si è larga- dall'Anno Accademico 1995-96, la Scuola Internazionale di Alti Studi zio, che ai rapporti intellettuali tra mente parlato anche in Italia, dan- Scienze della Cultura. La Scuola ha per scopo la formazione dottorale Pettazzoni, Brelich e de Martino ha do risalto soprattutto a un aspetto in Scienze della Cultura secondo programmi di ricerca pluridisciplinari. dedicato un importante capitolo oggi molto dibattuto che è quello Il Comitato Scientifico della Scuola è formato dai professori: del suo recente volume (Sacro e della "qualità della morte" e del identità etnica, Angeli, 1994) ha il REMO BODEI ruolo che il medico deve assumere Università di Pisa (I) merito di avere isolato testi che si nelle fasi terminali della malattia compongono in un insieme coeren- (oggi la discussione su questo ar- BRUNO FORTE te sul quale ci invita, a conclusione gomento in Italia riceve ulteriori Pontificia Facoltà Teologica dell'Italia Meridionale, Napoli (I) di una precisa introduzione, a una stimoli dalla pubblicazione della riflessione non frettolosa per co- rivista "Confini", diretta da Silva- CLIFFORD GEERTZ gliere tutte le implicazioni che gli no Costanzo). Facendo riferimen- Università di Princeton (USA) inediti comportano per la definizio- to alla propria esperienza profes- ne dell'apporto demartiniano allo TULOO GREGORY sionale e umana, Nuland (docente Università di Roma-La Sapienza (I) svolgimento, a noi contemporaneo, di chirurgia e storia della medicina della storia delle religioni. all'Università di Yale) affronta con FRANCISCO JARAUTA Per volontario contrappunto, al grande equilibrio e sensibilità i Università di Murcia (F.) de Martino teorico del primo, si giu- problemi etici legati al rapporto stappone, nel secondo dei libri, il medico-paziente nelle fasi termi- MAURICE OLENDER pragmatico autore delle Note di nali. Attraverso il racconto di alcu- Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales, Parigi (F) campo redatte nel corso della spe- ni casi particolarmente eloquenti, dizione in Lucania nell'autunno del AUGUSTO PALMONARI l'autore mette in luce il groviglio di Università di Bologna (I) 1952. Clara Gallini, che cura il volu- sentimenti personali, condiziona- me e ne annuncia uno successivo menti professionali e conflitti etici WOLFGANG SCHLUCHTER con apparato critico e documenta- cui si trova di fronte il medico che Università di Heidelberg (RFT) rio, premette alla trascrizione delle voglia rispettare le ultime volontà note dei taccuini di de Martino e di del paziente. E il caso per esempio La Scuola è riservata a candidati europei che siano in possesso di laurea Vittoria de Palma, una lunga intro- di una paziente molto anziana af- italiana, o titolo universitario europeo ritenuto equipollente, o di diploma duzione. Anche in questo caso, il fetta da una grave perforazione di fine ciclo, ivi compreso il dottorato, in Filosofia, Scienze Umane e primo interesse risiede nel confron- duodenale: la donna voleva essere Sociali o Scienze delle Religioni. to tra gli inediti e i testi che l'autore lasciata morire in pace, ma Nuland Il corso di studi avrà la durata minima di anni tre. Per ciascuno dei primi pubblicò dopo l'esperienza del suo decise ugualmente di intervenire due anni sono previsti corsi residenziali di sei settimane con docenti di viaggio etnografico. E ancora una — sapendo che altrimenti sarebbe fama internazionale (pari a circa 180 ore), oltre a lezioni, seminari, incon- volta i documenti riservano sorpre- incorso nelle sanzioni dell'Ordine tri di discussione (pari ad ulteriori circa 60 ore). La frequenza ai corsi, tutti se sia per quel che attiene al loro dei medici —, e la paziente non collocati nel primo semestre di ogni anno, è ritenuta obbligatoria. Il terzo oggetto, la spedizione e i suoi risul- con quelli della Rai o dei Centri per glielo perdonò più. Ne emerge anno di corso sarà prevalentemente dedicato alla stesura della tesi. tati, sia per quanto riguarda il loro lo studio della musica popolare o un'immagine di grande dignità da I corsi della Scuola saranno tenuti in lingua francese, inglese e italiana. E' autore. per il teatro e lo spettacolo popola- parte della donna, e d'inesorabilità previsto, per gli studenti stranieri, un corso intensivo di lingua italiana. Nell'introduzione la Gallini con- re. L'etnologia demartiniana ha ra- delle pratiche mediche, che sem- La Scuola è riservata a 20 giovani ricercatori europei a dieci dei quali verrà centra una parte essenziale della dici ideologiche 'assai marcate e brano dover comunque procedere fornito il sostegno di borsa di studio comprendente le spese di un viaggio sua attenzione sulla scrittura de- tuttavia mantiene connessioni con nell'imprigionare il paziente in una andata e ritorno tra il paese di residenza e Modena, il vitto e l'alloggio nel martiniana. Uomo letterato, fin dal la sua particolare storia delle reli- gabbia tecnologica anche negli ul- Collegio della Fondazione per i due semestri interessati dai corsi (gennaio- periodo della formazione de Marti- gioni. Non solo per l'oggetto speci- timi istanti. E quella "ipertrofia ex giugno 1996 e gennaio-giugno 1997). Compatibilmente con i posti dispo- no ha investito molto di sé nello fico, la magia, che in quel momen- vacuo" della tecnologia (che riem- nibili, verranno prese in considerazione le domande di studenti extraeu- scrivere e ha mirato al raggiungi- to costituisce il tramite tra i due pie spazi lasciati vuoti dalla capa- ropei. mento di una forma che ne ha fatto ambiti disciplinari, ma per il risulta- cità di "prestare cura" al morente) — è riconoscimento comune — to, la ricerca sull'uomo, e il suo de- di cui parla anche Giorgio Cosma- Le domande di ammissione, redatte in carta libera, dovranno giungere alla uno dei più grandi prosatori della stino nella storia e oltre la storia. cini nel recentissimo La qualità del Scuola Intemazionale di Alti Studi. Scienze della Cultura, Fondazione sua generazione. Nel caso dei tac- Anche qui, il filo che lega temi di- tuo medico (Laterza, 1995). Collegio San Carlo - via San Carlo 5 - 41100 Modena entro e non oltre il cuini lucani, quel che meglio è pos- versi come magia, pianto rituale e D libro di Nuland è dunque pre- 15 ottobre 1995. sibile notare è proprio il lungo lavo- visione apocalittica appare già for- gevole per l'equilibrio e l'umanità Alle domande dovranno essere allegati i seguenti documenti: ro di elaborazione che permetterà il te. che esprime. Ha tuttavia, a mio avvi- - certificato di laurea, o di avvenuta conclusione del corso di studi univer- passaggio dalle note ai testi editi. Il Il tema costante in de Martino, la so, alcuni difetti. Il primo è la prolis- sitari secondo i diversi ordinamenti europei, con indicazione degli esami lettore può così entrare nell'officina crisi della presenza nelle sue diver- sità: non so quanto i lettori siano in- sostenuti; demartiniana e intenderne qualche se manifestazioni, il rischio di non teressati ai dettagli della vita quoti- - eventuali altri titoli (anche di dottorato) ritenuti idonei ai fini del concorso; segreto. essere nel mondo, il pericolo di diana di una famiglia ebrea della pe- - copia della tesi di laurea (o di fine ciclo) ed eventuali pubblicazioni; Si va dai particolari — le prefe- perdersi che travaglia l'umanità in- riferia di New York, non essenziali - schema del progetto di ricerca (massimo 5 pagine); renze cromatiche, la scelta dei tera perché può cogliere ogni sin- per la trattazione del tema centrale. - due lettere di presentazione, redatte da autorevoli studiosi delle materie grandi quaderni neri da parte di golo uomo, congiunge queste pa- Ben diverso — molto più sintetico afferenti al corso, in cui venga tracciato un profilo generale del candidato; Ernesto contro i piccoli quaderni gine, nate dall'osservazione diretta ed efficace —, ma anche non desti- - dichiarazione di conoscenza delle lingue francese e inglese e di com- dalle sgargianti copertine preferiti a quelle, selezionate da Massen- nato al largo consumo, il libro di Co- prensione della lingua italiana. da Vittoria — a una questione di zio, che sono prodotto di specula- smacini. Il secondo aspetto che la- La Scuola si riserva il diritto di chiedere informazioni ulteriori e di esami- maggior momento, la rivelazione zione filosofica. Il carteggio, che si scia un po' perplessi è la difficile in- nare i candidati anche attraverso colloqui diretti. di una rielaborazione dei materiali annuncia nel quinto dei volumi in tegrazione tra nozioni di fisiologia e L'ammissione alla Scuola e l'assegnazione delle borse di studio sono deli- che non si preoccupa tanto del ri- programma, a cura di Pietro Ange- patologia e la narrazione di storie berate su parere insindacabile della Fondazione Collegio San Carlo. gore della corrispondenza al dato lini, insieme con la ristampa del li- personali. Un capitolo che mi è pia- reale del documento quanto della bro di esordio, Naturalismo e stori- ciuto perché queste due parti si inte- II rilascio del diploma della Scuola Intemazionale di Alti Studi Scienze fruibilità ai fini del ragionamento cismo nell'etnologia, che sarà cu- grano efficacemente è quello della Cultura è subordinato alla frequenza ai corsi e al superamento della più generale. Più al fondo, i taccui- rato da Stefano de Matteis, permet- sull'Alzheimer, mentre altri capitoli prova finale costituita da un elaborato di carattere originale scritto nella ni riferiscono di materiale raccolto teranno di riaffondare l'analisi su al- convincono meno. lingua scelta dal candidato. indirettamente ed escludono, me- tri momenti e in particolare su quel- Se fosse stato lungo la metà il li- Per ogni informazione i candidati protranno rivolgersi alla segreteria todologicamente, ogni registrazio- la che ho chiamato preistoria di Er- bro sarebbe decisamente più ap- della Scuola Intemazionale di Alti Studi Scienze della Cultura, ne di soggettività stabilendo, con nesto de Martino, in una Napoli che prezzabile; nell'attuale versione, Fondazione Collegio San Carlo - via S. Carlo 5 - 41100 Modena - tel. 059/222315 ciò, un contrasto acutissimo con i non si limita alle rassicuranti mura invece, la franchezza e l'onestà con fax 059/222585 o direttamente ai componenti il Comitato Scientifico testi demartiniani che elevano a di Palazzo Filomarino ma cerca il cui Nuland si esprime (si veda per presso le Istituzioni cui afferiscono. valore la manifestazione di sogget- suo vero senza distinzione tra ra- esempio la pagina 296) si diluisco- tività. zionale e irrazionale, tra storia e no in pagine e pagine di "letteratu- Fondazione Collegio San Carlo di Modena Clara Gallini si muove entro que- metastoria. (r.d.d.) ra" non propriamente pertinente. SETTEMBRE 1 995 N. 8, PAG. 54/IV

di studio è previsto come risultato tiche: il 5 con la Febbre modernisti- Scrivere un "prodotto editoriale". Affian- ca degli anni venti in Unione Sovie- PREMIO LETTERARIO cata dalla rivista "Omero", la tica, il 6 Anihccam e l'8 II tamburo scuola ha promosso, lo scorso an- di fuoco di Filippo Tommaso Mari- Alla fine dell'Ottocento, negli no, un seminario di "Teoria e pra- netti. Stati Uniti, Anthony Trollope teo- tica della scrittura creativa" presso Più accessibile al grande pubbli- rizzava la possibilità di "educare l'Università La Sapienza, diretto co sembra la sezione che ripercor- un ragazzo a diventare romanzie- dal professor Tullio De Mauro, re la storia del rapporto musica-ci- re", assimilando l'attività letteraria con la partecipazione di artisti e nema attraverso famose colonne Bando a qualunque altro mestiere. L'otti- studiosi, come , sonore: si segnalano il 12 settem- mismo pragmatico degli americani Marco Bellocchio, Valerio Magrel- bre Un cuore in inverno, il 18 set- Il Comitato promotore del Premio Letterario Palazzo al Bosco bandisce per ha dato presto i suoi frutti: dal li, Lidia Ravera. Informazioni in tembre Tutte le mattine del mondo l'anno 1996 la sesta edizione del Premio che prevede due sezioni: 1922 il creative writing è diventato via Sprovieri 6, Roma. Il corso pro- e le musiche di Nino Rota compo- materia di studio nelle facoltà di pedeutico (20 incontri, più 6 in- ste per molti dei film di Federico A) Sezione dedicata all' inedito. Potranno concorrere romanzi e raccolte di Fellini. racconti in lingua italiana che non siano stati premiati in altri concorsi che humanities, insieme alla diffusione contri con scrittori) costa Lit constino di almeno 100 cartelle. Non è prevista alcuna tassa di lettura. del modello didattico del laborato- 2.380.000. Il corso avanzato (20 le- L'opera vincitrice della sezione "inedito" riceverà un premio di L. 3.000.000 rio e alla presenza di scrittori crea- zioni, più 6 incontri con scrittori) e sarà pubblicata da una casa editrice scelta dalla Presidente del Premio. tivi come docenti. In Italia solo Lit 3.570.000. Premi La giuria si riserva il diritto di non assegnare il Premio. Il Premio potrà dall'anno scorso l'Università ha ac- "Holden", neonata — 1994 — a essere assegnato in ex-aequo a due opere che la Giuria riterrà di uguale colto un seminario-laboratorio di Torino, corso Dante 118, propone valore. "Teoria e pratica della scrittura corsi di tre tipi: stages intensivi di È nato un altro premio che si creativa". Ma da molti anni sono 7-14 giorni, corsi di 3-6 mesi con ispirerà a Elsa Morante. Uscito da B) Sezione dedicata all' edito. Concorrono a questa sezione le opere di invece sorte scuole che non richie- due incontri settimanali, e il Ma- una costola del "Procida, Isola di narrativa di autori italiani viventi pubblicate dal 1° gennaio al 31 dicembre 1995. Al vincitore - scelto da una rosa di tre finalisti - verrà assegnato un dono il sostegno delle istituzioni ster, che dura due anni e comporta Arturo - Elsa Morante", di cui già premio di L. 30.000.000. Le opere in concorso verranno scelte ad esclusiva accademiche. una frequenza di 5-6 ore al giorno abbiamo dato notizia, il premio, discrezione dei giurati. "Scrittura Creativa", fondata a per 6 mesi l'anno. Tra i docenti: che si propone la massima libertà Anche per questa sezione la Giuria si riserva il diritto di assegnare il Premio Milano da do- Gianni Amelio, Lorenzo Arruga, di regole e di luoghi, è stato fonda- ex-aequo in caso di opere che riterrà di uguale valore. dici anni fa, è articolata in tre cor- , Ernesto Fran- to da Giorgio Agamben, Piergior- si: "Come scrivere", "La speri- co, Laura Grimaldi, Sandro Vero- gio Bellocchio, Alfonso Berardi- Norme di partecipazione mentazione sulla prosa", "Come nesi, Dario Voltolini. I corsi: Rac- nelli, Gianfranco Bettin, Patrizia parlare". I corsi hanno come conto e romanzo. Sceneggiatura. Cavalli, Carlo Cecchi, Grazia 1) Le opere inedite debbono pervenire alla segreteria del Premio presso: Laboratorio di lettura. Scrivere di Cherchi, Goffredo Fofi, Cesare Palazzo al Bosco - La Romola - 50020 Firenze in plico raccomandato in obiettivo "il miglioramento e l'ar- quattro copie dattiloscritte con indicazione del nome, cognome, indirizzo e ricchimento delle qualità espressi- musica. Scrivere di cinema. Fare la Garboli e Fabrizia Ramondino. numero telefonico dell'autore. Le opere inviate non saranno restituite. ve di quanti li frequentano, in mo- radio. Orientamento professionale Questo il suo stringato — e forse do che, nei diversi ambiti in cui per l'editoria. Leggere di poesia. eccentrico? — programma: "Il 2) Si fa divieto di usare pseudonimi. operano, possano pervenire a un Imparare a raccontare. Alfabetiz- premio verrà assegnato ogni anno uso più efficace, personale e re- zazione musicale. Sono ammessi a dicembre, ma non avrà né sede 3) L'esito del concorso sarà comunicato personalmente ai vincitori e ai sponsabile del linguaggio". Le le- trentacinque allievi. Il costo del fissa, né statuto, né bando di con- finalisti. Tutti i partecipanti ne avranno notizia attraverso i consueti mezzi zioni durano una decina di giorni, Master è di Lit 7.500.000. corso, né altra regola al di fuori di di informazione. al costo di Lit 280.000 (i tre corsi ciò che riterremo giusto e oppor- 4) Il premio deve essere ritirato dal vincitore. Lit 900.000). Presso il Teatro Ver- tuno. Questo premio, pur dotato di una somma di denaro, sarà una di, via Pastrengo 16, Milano. Musica 5) La partecipazione al Premio comporta l'accettazione e l'osservanza di "La Casa Zojosa", di Antonello semplice festosa lode con la quale tutte le norme del presente regolamento. Nociti e Giovanna Tilche, Milano, un gruppo di amici accoglie ogni corso di Porta Nuova 34, ha dato La diciottesima edizione di "Set- anno un'opera o gesto o evento di 6) Le opere inedite devono pervenire alla segreteria del premio entro e non vita a un corso di scrittura diviso in tembre Musica", a Torino, offre cultura che Elsa Morante forse oltre il 31 ottobre 1995. Fa fede il timbro postale. due stages: "Alla ricerca dello sti- dal 2 al 22 un calendario di concer- avrebbe apprezzato". le" e "L'architettura del raccon- ti da scoprire e da decifrare. Le to", dedicati alla scrittura argo- proposte sono infatti assai variega- mentativa, letteraria e a itinerari di te: volte al comune scopo di avvici- Anno tassiano scienza e filosofia. Il prezzo di ogni nare il pubblico alle sonorità pro- corso è di Lit 280.000. Le lezioni, venienti dalle culture dimenticate, Carlo Ossola. Presso l'editore Sa- cazione, entro il 1995, presso l'edi- sei per il primo e cinque per il se- sono sorrette dalla presenza di due Nel IV centenario della morte di lerno di Roma sono uscite Tanno tore Le lettere di Firenze, Or s'in- condo corso, iniziano a ottobre. grandi sperimentalisti quali Béla Torquato Tasso fioriscono conve- scorso le Rime (pp. XLVI-2.096, dora ed or verdeggia. Il ritratto fem- La "Scuola Internazionale di Bartók e Luciano Berio. Proprio gni, studi, pubblicazioni. Diamo Lit 76.000), a cura di Bruno Basile, minile dalla "Liberata" alla "Con- scrittura creativa Omero" di Roma per celebrare il settantesimo com- qui alcuni titoli, ricordando che e quest'anno la Vita di Torquato quistata", di Giuliana Picco (pp. ha preso in considerazione dal pleanno di Berio, la kermesse gli l'ultima edizione completa delle Tasso di Giovan Battista Manso, 160), con la presentazione di Carlo 1988 la formula americana del dedica una rassegna, alla quale opere di Torquato Tasso venne edizione critica curata da Bruno Ossola. Tra i convegni segnaliamo creative writing organizzando se- prendono parte la London pubblicata a Pisa tra il 1821 e il Basile (pp. XLII-336, Lit 55.000). "Tasso e Padova" (Padova, 10 e 11 minari, laboratori e conferenze e, Symphony — 9 settembre — l'Or- 1832. Franco Panini di Modena ha pub- novembre), "Tasso e la cultura infine, una vera e propria scuola chestre de Paris — 14 settembre Bollati Boringhieri ha pubblica- blicato nel 1994 le Rime d'amore, a estense" (Ferrara, 11, 12 e 13 di- presso la John Cabot University, — e l'Ensemble InterContempo- to nel 1995 Rousseau e Tasso (pp. cura di Vercingetorige Martignone cembre). Altre manifestazioni so- università americana con sede in rain che si esibisce il 10 e ITI set- 91, Lit 12.000), commento di Jean (pp. 376, Lit 80.000). È appena no in corso di programmazione via della Lungara 233, scuola in cui tembre. Starobinski alla traduzione di uscita, presso l'editore Piemme di per Tanno 1996. si promuovono corsi di scrittura a Nella direzione della rottura con Rousseau del I canto della Gerusa- Casale Monferrato (Al), la Vita di vari livelli di approfondimento e il passato e la tradizione, lo spazio lemme Liberata. Lo stesso editore Torquato Tasso. L'anima e l'avven- su vari settori di linguaggio, dalla dedicato alla musica del periodo torinese ha in preparazione per il tura, di Ferruccio Ulivi (pp. 154, narrativa al cinema. Per ogni anno futurista e delle avanguardie sovie- prossimo anno i Dialoghi, a cura di Lit 24.000). Di imminente pubbli-

Hanno collaborato consulente e traduttore con diver- nomia monetaria e ereditaria al- se case editrici. l'Università La Sapienza di Roma Ai lettori Elena Camino: ricercatrice di fi- (L'economia italiana nella finanza Elena Alleva: paesaggista e rea- siologia, si occupa di didattica e internazionale 1860-1914, Laterza, A partire dal gennaio prossimo il prezzo di copertina lizzatrice di parchi e giardini. Col- pedagogia della scienza. 1990). delT'Tndice" sarà portato a 9.500 lire. L'aumento dei labora con il "Messaggero". Guido Carboni: insegna lettera- Alberto Destro: insegna lingua e costi, e soprattutto del prezzo della carta, rischia di Michele Bacci: perfezionando in tura nordamericana all'Università letteratura tedesca all'Università di mettere in forte tensione i conti delT'Tndice", usciti re- di Vercelli. Bologna. centemente e felicemente da una non facile crisi. storia dell'arte medievale presso la scuola Normale di Pisa. Anna Chiarloni: insegna lettera- Riccardo Di Donato: insegna Avvertiamo perciò fin d'ora anche gli abbonati che le tura tedesca all'Università di Tori- antropologia del mondo antico al- tariffe per il 1996 subiranno un aumento: Alberto Boatto: saggista (Il gio- co dei dadi negli uomini e negli dei, no (Nuovi poeti tedeschi, Einaudi, la Facoltà di Lettere dell'Univer- Italia: Lit 83.600 (sconto del 20% sul prez- 1994). sità di Pisa. zo di copertina: 9.500 x 11=104.500); in uscita da Costa & Nolan). Silvia Contarini: sta portando a Bruno Falcetto: si occupa di let- Estero, Lit 104.500 (come il prezzo di Alfonso Botti: insegna storia dell'Europa all'Università di Urbi- termine un dottorato in italianisti- teratura italiana otto-novecentesca via superficie: copertina); no. Condirettore di "Spagna con- ca all'Università di Bologna. e di editoria (Storia della narrativa Estero, via aerea Europa: Lit 115.000; temporanea" (Nazionalcattolicesi- Pino Corrias: inviato de "La neorealista, Mursia, 1992). Paesi extra-europei: Lit 140.000 mo e Spagna nuova, 1881-1975, Stampa" autore insieme a Curzio Alessandro Fo: insegna lettera- Le nuove tariffe entreranno in vigore il prossimo 1° Angeli, 1992). Maltese e Massimo Gramellini di tura latina all'Università di Siena dicembre. Diamo così a tutti la possibilità di rinviare di Marisa Bulgheroni: saggista e 1994 Colpo grosso, Baldini & Ca- (Otto febbraio, Scheiwiller, 1995). un anno l'aumento del prezzo: basterà abbonarsi entro studiosa di letteratura americana. stoldi, 1994. Bianca Maria Frabotta: poeta e il 30 novembre. Anche i titolari di un abbonamento in Franca D'Agostini: si occupa di saggista, insegna letteratura con- corso, ma con una scadenza successiva, potranno anti- Sylvano Bussotti: musicista, ac- filosofia contemporanea; collabora temporanea all'Università di Roma cipare il rinnovo e usufruire dello "sconto". cademico di Santa Cecilia; diretto- re del Bussottioperaballet di Ge- a "Tuttolibri", alla "Rivista di este- (Giorgio Caproni. Il Poeta del di- nazzano. tica" e a "Filosofia". Dario Buzzolan: collabora come Marcello de Cecco: insegna eco- IDEI LIBRI DEL MESE| SETTEMBRE 1995 N. 8, PAG. 55

resse di Schnitzler per la proble- per un critico che risolva un proble- schnitzleriana dedico una circo- esplorati non sono fatti miticamente Lettere matica onirica in seguito ai rappor- ma tanto dibattuto con un "mi sem- stanziata trattazione e che mi sfug- risolutori, ma hanno un senso solo ti con Freud e il suo circolo al mo- bra palese", mi chiedo per quale ge il motivo per cui si accanisca su se creano un crocevia tra mondo mento opportuno e cioè quando si ansia autolesionista si menzionino questa unica frase. Comunque sia, interiore e realtà storica. tratta degli anni successivi al 1912, Schnitzler qui proprio due volumi in cui il letto- è noto che "aus dem Kopf" signifi- Roberta Ascarelli a p. 216. Tornando nel merito, vor- re non troverà reminiscenze freu- ca "a memoria". Se io scelgo una Nella sua recensione al mio volu- rei ricordare che dal 1900 (data in diane di alcun tipo — neppure soluzione diversa e lo leggo in una Roberta Ascarelli recensisce la me su Schnitzler Luigi Reitani si è calce alla Interpretazione) al 1907 l'elemento più condiviso tra i due e sottintesa contrapposizione con mia recensione con un puntiglio avventurato in un lungo elenco di non compaiono sogni nei testi cioè l'idea che il sogno sia appaga- "aus dem Herzn" non è per capric- che avrebbe fatto bene ad applica- errori e imprecisazioni. Si tratta in schnitzleriani che pure ne erano mento di desideri pulsionali. Ver- cio, ma nel rispetto del contesto re al suo libro. Resisto comunque realtà di rilievi che lasciano scon- stati così prodighi in precedenza, e rebbe da pensare (anche se è co- generale. Se escludo invece la for- alla tentazione di ribattere punto certati e che autorizzano a pensare che l'ipotesi che a lui sembra così sa impossibile) che egli citi un po' a mulazione di Reitani è sulla base per punto. Diversamente si inne- a una lettura molto frettolosa del li- azzardata di un'esigenza di diffe- caso le due opere o che non ricor- dell'indicazione sul modo di detta- scherebbe una spirale polemica bro. Mi limiterei a riflettere in privato renziarsi da Freud si basa su studi di V Interpretazione dei sogni. re contenuta in una lettera a Bran- odiosa nella forma e fuori luogo per sul senso di recensioni di questo ti- noti — basti ricordare un saggio di 6) Reitani mi rimprovera di aver des del 3.5.1900 e per la cono- la rivista. Il lettore saprà del resto po se il rispetto per il lettore non mi Bevilacqua del 1983. impostato l'analisi delle opere di scenza di quel procedimento che valutare nel giusto modo l'attendi- imponesse alcune puntualizzazioni. 5) Reitani contesta la mia pro- Schnitzler maturo sull'errata inter- in Schnitzler si struttura per rifinitu- bilità delle precisazioni fornite 1 ) "Freud ci viene presentato co- dall'autrice. Se mi sono permesso me vicino di casa di Schnitzler (ipo- di rilevare, con una certa severità, tesi suggestiva ma contraria alla to- errori a mio avviso incontestabili pografia viennese)", scrive Reitani, (tra l'Ospedale e il Policlinico di non ricordando che il giovane riNDIC• «L LIBRI DEL MLSEFB Vienna, ad esempio, esiste una Schnitzler abitava a Burgring 1 bella differenza, visto che il primo, mentre Freud aveva già aperto uno famosissimo, fu fondato da Giu- studio a Rathausstrasse 7 nel 1886 Comitato di redazione Presidente: Cesare Cases seppe Il e l'altro nacque nel secon- e che, a partire dal 1900 (ed è pro- D"ll° Alessandro Baricco, Piergiorgio Battaglia, Gian Ludi Beccaria, Riccardo Bellofiore, Mariolina Bertini, Marco do Ottocento come struttura priva- prio l'anno di cui si parla), lo scritto- Bobbio, Eliana Bouchard, Loris Campetti, Franco Carlini, Enrico Castelnjuovo, Guido Castelnuovo, Anna Chiarloni, Alberto Conte, Sara Cortellazzo, Piero Cresto - Dina, Lidia De Federicis, Giuseppe Dematteis, Aldo Fasolo, Franco Ferraresi, Giovan- ta) o ipotesi quanto meno azzarda- re abita a Frankgasse all'angolo ni Filoramo, Delia Frigessi, Anna Elisabetta Galeotti, Claudio Gorlier, Martino Lo Bue, Adalgisa Lugli, Filippo Maone (di- te (vedi il problema dei sogni nelle della Votivkirche — a pochi passi, rettore responsabile), Diego Marconi, Franco Marenco, Luigi Mazza. Gian Giacomo Migone, Renato Monteleone, Alberto Pa- opere dopo il 1900), ciò dipende come appunto la topografia vien- puzzi, Cesare Piandola, Dario Puccini, Tullio Regge, Marco Revelli, Gianni Rondolino, Franco Rositi, Giuseppe Sergi, Lore Terradni, Gian Luigi Vaccarino, Anna Viacava, Dario Voltolini, Gustavo Zagrebelsky. da una lunga frequentazione con i nese insegna, da Berggasse. testi di Schnitzler, e da una perso- 2) Reitani sostiene che sbaglio Direzione: Alberto Papuzzi (direttore), Franco Ferraresi (vicedirettore). nale ricerca sul suo rapporto con la affermando che tra Freud e psicoanalisi, i cui risultati ho avuto Schnitzler vi sia un rapporto pura- Redazione: Simonetta Gasbarro (redattore capo), Guido Bonino, Eliana Bouchard (affido di Roma), Daniela Innocenti, Elide La Rosa, Camilla Valletti. modo di esporre più volte e a cui ri- mente intellettuale, ma non tiene mando per i punti controversi. Vor- conto del fatto che si sta parlando Progetto grafico Ritratti Disegni rei precisare, infine, che la mia re- Agenzia Tirella Gòttsche Tullio Pericoli del 1900. Probabilmente non ricor- Franco Matticchio censione, per quanto critica, non da che il citatissimo Weinzierl fa ri- Redazione Sede di Roma aveva affatto il carattere di una po- salire la prima lettera di Schnitzler a Via Madama Cristina 16, 10125 Torino Via Grazioli Fante 15/a, 00195 Roma lemica personale. Il mio intento era tel. 011-6693934 (r.a.) - fax 6699082 tel. 06-37516199- fax37514390 Freud al 1906. quello di fornire una panoramica 3) Reitani si scandalizza dell'uso Ufficio pubblicità Editrice sugli studi schnitzleriani in Europa, dello stesso saggio di Freud Emanuela Merli- Via S. Giulia 1, 10124 Torino "Nuovo L'Indice s.r.l. " tel. 011-887705 -fax 8124548 Registrazione Tribunale di Roma n. 369 del 17/10/1984 prendendo in considerazione tre nell'analisi di due novelle. Non rie- diversi libri. Purtroppo la forbice re- sco proprio a capire perché sia er- Abbonamento annuale (11 numeri, corrispondenti a tutti i mesi, tranne agosto) dazionale ha cancellato - presumo rato valersi di una sola chiave inter- 125ooo'' 70'400' ester° wNibe): Lit 90.000; Europa (via aerea): Lit 105.000; Paesi extraeuropei (via aerea): Lit per mancanza di spazio - il riferi- pretativa (esplicitando ovviamente Numeri arretrati: Lit 10.000 a copia per l'Italia; Lit 12.000 per l'estero. mento bibliografico in occhiello al a quale testo l'interpretazione si ri- In assenza di diversa indicazione nella causale del versamento, gli abbonamenti vengono messi in corso a partire dal mese suc- libro di Weinzierl (Arthur Schnitzler. cessivo a quello in cui perviene l'ordine. Per una decorrenza antidpata occorre un versamento supplementare di lire 2 000 (sia ferisca cosa che faccio puntual- per l Italia che per l estero) per ogni fasdcolo 'arretrato. Lieben Tràumen Sterben, Fischer, mente a p. 216) per opere intima- Si consiglia il versamento sul conto corrente postale n. 78826005 intestato a L'Indice dei libri del mese - Via Riccardo Gra- Frankfurt a.M. 1994, pp. 288) e eli- zioli Lante 15/a - 00195 Roma, oppure l'invio di un assegno bancario "non trasferibile" allo stesso indirizzo. mente legate tra loro. minato del tutto il passaggio finale, 4) Con sufficienza il recensore li- Distribuzione in edicola Distribuzione in libreria Libreria di Milano e Lombardia che concerneva una nuova edizio- SO.DI.P., di Angelo Patuzzi, PDE - via Tevere, 54 - Loc. Osmannoro Joo - distribuzione e promozione quida l'ipotesi che dopo la pubbli- via Bettola 18 50019 Sesto Fiorentino (FI) periodid - via Filippo Argelati 35 ne tedesca di Verso la libertà otti- cazione dell' Interpretazione dei so- 20092 Cinisello B.mo (MI) tel. 055-301371 20143 Milano - tel. 02-8375671 mamente curata da Konstanze tel. 02-66030.1 gni, Schnitzler perda interesse co- Fliedl. In tal modo al volume di Ro- me autore per l'esperienza onirica, Fotocomposizione Stampato presso So.Gra.Ro. berta Ascarelli è stata attribuita una criticandomi per non aver segnala- Puntografica, via G.B. Niccolini 12,10146 Torino (via Pettinengo 39,00159 Roma) il 28 agosto 1995 centralità non voluta. Dispiace co- to che, in seguito agli incontri con munque che l'autrice reagisca con Freud o con il circolo degli psicoa- tanta violenza a quello che è il più nalisti, Schnitzler sogni di più e lo elementare diritto (e dovere) di annoti sul diario. Non è facile met- ogni recensore: la critica. tere ordine in queste affermazioni, spettiva di una sostanziale autono- pretazione di una frase, un "Dictie- re successive. ma suggerirei a) di non confondere Luigi Reitani mia di Schnitzler in questo ambito ren — questa la grafia di Reitani — Vorrei concludere chiarendo che i sogni nella vita con quelli nelle scrivendo; "E che lo scrittore se- aus dem Kopf" che io ho tradòtto il volume intende essere una bio- "L'Indice" (USPS 0008884) is published opere; b) di non chiedermi di tratta- gua da vicino il modello freudiano è con "dettare di testa" (ovviamente grafia intellettuale e non una storia monthly except August for $ 99 per year by re di eventi che hanno luogo dopo "Nuovo L'Indice s.r.l. editrice — Rome, un dato che personalmente mi alla segretaria, impossibile inten- della vita di Schnitzler: in questo il 1912 quando si parla del 1900. ". Second class postage paid at L.I.C., sembra palese come dimostrano i dere altro) e che secondo lui signi- senso i commerci amorosi, la ric- Se il recensore avrà pazienza, tro- NY 11101 Postmaster: send address chan- sogni in II sottotenente Gusti o Ver- fica invece "dettare all'impronta". chezza dell'aneddoto o anche lo verà menzione del rinnovato inte- so la libertà. A parte l'ammirazione ges to "L'Indice" c/o Speedimperx Usa, Inc. Inutile dire che alla maturità scavo in dettagli biografici poco - 35-02 48th Avenue, L.I.C., NY 11101-2421.

4 la "Civil conversazione"', Bulzoni, di poesia italiana del Novecento. 1990). Pietro Spirito: giornalista al sincanto, Officina, 1993). Giulia Poggi: insegna lingua e "Piccolo" di Trieste, collabora al Saluto a Eliana Davide Gasparotto: perfezio- letteratura spagnola all'Università mensile "Alp". Dopo undici anni di lavoro, Eliana Bouchard lascia il nando in storia della critica d'arte di Verona. Mario Tozzi: dottore di ricerca posto di capo redattore perché si trasferisce a Roma presso la Scuola Normale Superio- Quirino Principe: insegna musi- in scienza della Terra e ricercatore con la famiglia. Per questi undici anni è stata la princi- re di Pisa. cologia al Conservatorio "Giusep- al Cnr. pale interlocutrice di editori e collaboratori. Le prime Gian Franco Gianotti: insegna pe Verdi" di Milano. (I Quartetti Paolo Vineis: epidemiologo, la- telefonate, nel 1984, le faceva da casa propria, annun- filologia classica all'Università di per archi di Beethoven, Anabasi, vora presso l'Ospedale Maggiore ciando che stava per uscire quest'oggetto misterioso Torino. Mario Marchetti: inse- 1993). di Torino (L'osservazione medica, che si sarebbe chiamato "L'Indice dei Libri del Mese". gnante di lettere, fa parte del comi- Sergio Quinzio: collabora al Garzanti, 1992). In undici anni ha commissionato migliaia di articoli e tato di lettura del premio Italo "Corriere della Sera" (La sconfitta Maria Vittoria Vittori: inse- ha disegnato centinaia di pagine. Recensori, autori, ad- Calvino. di Dio, Adelphi, 1992). gnante e pubblicista, collabora a detti stampa hanno avuto in Eliana un incrollabile pun- Matteo Moder: giornalista Mario Rasetti: insegna fisica "Noi donne" e al "Mattino" di to di riferimento, anche se il suo nome, per telefono, dell'Ansa. Collabora con "Il Mani- teorica al Politecnico di Torino. Napoli (Il clown futurista, Bulzoni, festo", "Narcomafie", "Cuore". per posta o per fax, veniva storpiato in tutte le salse. La Francesco Roat: consulente edi- 1990). Bouchard — o Boucard, Busciar, Beauchard, Buschar Renzo Morchio: insegna biofisi- toriale. Collabora a quotidiani e ri- ca all'Università di Genova. e così via — continua da Roma a collaborare con noi, viste. occupandosi in particolare delle iniziative speciali. Il Ermanno Paccagnini: ricercato- Marco Santambrogio: insegna re di letteratura italiana all'Univer- suo posto di capo della redazione è stato preso da Si- teoria dei modelli all'Università di monetta Gasbarro. A lei vanno i migliori auguri, a Elia- sità Cattolica di Milano; critico let- Bologna. terario del "Sole-24 Ore". na i più calorosi ringraziamenti per quanto fatto sinora Achille Silvestrini: cardinale, per "L'Indice". Giorgio Patrizi: insegna lettera- prefetto della Congregazione per tura italiana all'Università La Sa- le Chiese Orientali. pienza di Roma (Stefano Guazzo e Graziella Spampinato: studiosa FRANCO MONTANARI VOCABOLARIO DELLA LINGUA GRECA Dopo mezzo secolo un vocabolario innovavo 6 anni di lavoro Una équipe di oltre 30 grecisti diretta da Franco Montanari Documentazione basata su circa 10000 opere di 4000 autori 130000 lemmi tratti dalla letteratura arcaica, classica, ellenistica, dai testi di età imperiale e tardo-antica, dalle opere dei primi secoli del Cristianesimo, dalle testimonianze di papiri ed epigrafi Grande quantità di traducenti dei lemmi Fitta e articolata rete di esempi accompagnati da precise traduzioni e- bello doppo il morirevivere- Costanti e puntuali citazioni dei luoghi delle fonti auchorcu. Altissimo numero di nomi propri (di persone, di popoli, LOESCHER di luoghi, ecc...) F DITORE Illuminanti spiegazioni e commenti all'interno delle voci rnfYP JXTO Lemmi-aiuto e registrazione delle forme coniugate o 1 UK11N U declinate o dialettali Via Vittorio Amedeo II, 18 Torino Alta leggibilità dell'impianto grafico Telefono 011/5654111 _ . , Fax 011/5625822 2 304 pagine, 148 000 lire