MHHi^H=2^H Direzione e redazione: Via Vittorio Veneto 7 - 40055 Villanova di fS5yV^P^^P^5i Castenaso (Bologna) telef. (051) 78.15.66 - telex 222026 ROMBO - •raf^B^jl segret. informazioni telef. (051) 78.16.44. Igl^fflwBB^K Casella Postale 1681 - 40100 BOLOGNA A.D. FI.-IÌ if.i;V.',M^^^^M i Redazione milanese, amministrazione, pubblicità: C. so Italia, 15 20122 MILANO - centralino tei. (02) 8531 - tlx 340089 FlftEDI Anno 6 n. 29 (274) - 15 luglio 1986 - Spedizione in abbonamento gr. II/70

direttore responsabile MdrCellO SabbOtìni Momento caschi. Questa è la settimana degli obblighi. Obbligo per i giovani (e non) vice direttore Marco Magri calcarli in testa se vanno in moto da que- Corrispondenza dall'Italia: sto fine week-end (vedi speciale M1XER). È finito il gusto tutto particolare di godersi l'a- Anna Bocchi (Roma), Gian Luca Bac- chi Modena (Parma), Gianfranco Ber- ria a due ruote spinte (solo in Vespa risciò teli (Brescla), Maurizio Bevilacqua (Ve- redattore capo non c'è obbligo). Ma è anche d'obbligo rona), Toni Campanale (Bari), Silvano Chiesa (Genova), Onofrio Colabella %&& Hm ora mettere un casco tutto speciale bian- (Ferrara), Mario Colelli (Brindisi), Anto- Eugenio Zigliotto corossoblu nel ristrettissimo gruppo di quelli nio Colomba (Roma), Nedo Coppini Candidati al titolo mondiale '86. Anche se (Prato), Anna Maria Chiarello (Napoli), Franco Cucca (Nuore), Riccardo Rossi c'è un neo dell'ultimo momento nella vitto- Ferrini (Firenze), Giorgio Gianuzzi (Asti), LA REDAZIONE: ria sulla cresta dell'...Honda, del nuovo ido- Sergio Gradare (Ancona), Ezio Grandi (Bergamo), Nuccio Marino (Slracusa), inviato speciale: Leopoldo Canetoli lo dei piloti d'Inghilterra, quel Gianfranco Moverò (Palermo), Nicola che - anche a rigar di viste tivvu - ha mor- Marezzo (Co senza), Lazzareno Mini redazione Bologna: Chiara Luciani (Balzano), Carlo Morandini (Udine), Alberto Sabbatini tificato il brasiliano una volta più campione Gabriele Muftì (Sanremo), Gino Papale di tutti. Ma Nelson ha gettato (come leg- (Casella), Alessandro Patrizi (Livorno), Franco Fiorucci Pasquale Petrilli (Roma), Ilario Piano (A- Guido Rancati gerete a pag. 13) un sosso nei rapporti stl), Sandra Pizzigati (Bologna), Giorgio Paolo Conti commissari: il suo partner aveva davvero il Rossetto (Torino), Leonardo Todisco Grande (Areno), Jader Zollali (Cese- motore da qualifica di prova, sul muletto na). redazione Milano: Alberto Gimmelli che ha inforcato di corsa a partenza avve- Giulio Mangano nuta? Le verifiche del dopo gara (il motore • Corrispondenze dall'estero: servizio grafico Eugenio Loy è sigillato) ce lo diranno. Certo che se fos- Dan Alexontìrescu (Francia), Jan Bige- Marco Minghetti se così, Mansell avrebbe perduto quel pò ' low (USA) Augusto C. Bonzi (Argenti- di fortuna che gli ha fruttato il suo poker no), Vanni Branca (Canada), John Ca- rey (Australia), Danny Cools (Belgio), stagionale. Perché, se non fosse stato per il Steve Fellows (Gran Bretagna), Dove drammatico incidente di Laffite al via, lui la Fern (Gran Bretagna), Alfredo Filippo- ne (Belgio), Tasha Fulkerson (Gran Bre- corsa l'aveva persa subito. Quando, forse tagna), Groham Gould (Gran Bre- collaboratori redazione! i emozionato, ha pasticciato con i pedali e tagna), Stratis Hatzipanagiotou (Gre- rotto il semiasse nell'avvio. Ma la partenza cia), Chiel Van Der Heyden (Olanda), Michel Hugues (Francia), Tarn Hyan F.1 e «politica» sportiva: Bonaventura Franco bis l'ha rimesso in gioco e poi ecco quel (Cecoslovacchia), Gerhard Kuntschik favoloso duello, ruota a ruota col com- (Austria), Marguus H Kuuse (URSS, E- Velocità e rallies: Marco Ragazzoni stonla), Michel Lizm (Belgio), Aleksan- pagno di gara che si è arreso solo a 5 giri dar Maksimovic (Jugoslavia), Akira Dario Converso da/la fine... Mase (Giappone), Laurent Missbauer Fernando Petronilho (Svizzera), M. Angeles Pupi Goma (Spagna), Andre Oueiroz (Brasile), Re- Varia attualità: Marco Guidetti née Rogers (USA), Joe Saward (Gran Sandra Pizzigati Bretagna), Thomas Voigt (Germania Aldo Seregnì Caro ROMBO (quasi) rinviato Ovest), Keiko Yamauchi (Giappone). I! Piano ALFA-FORO pag. Tecnica, Industria, prove: Paolo D'Alessio 5 • Classifiche vendite e strade pag. 6-7 Servizio fotografico: Disegnatori d'attualità: Giorgio Serra Attualfoto. Bishop, Condor Camera, di tecnica: Sergio Baratto Coppini, Ferrari, Guidetti Fotoagenzia, Paolo D'Alessio Paper Colour, Photo 4, Ragazzoni, WEEK-END Rempath. J.R. Sainz, Vescovi ultimo minuto corse 1. • Servizio Tv: G.P. d'INGHILTERRA Doppia condanna., prove pag. 8-11 Scandinaro. collaborano alle rubriche Scandalo -muletto» pag. 13 Danza motori e squadre pag. 14-17 Aviazione e spazio: Marco Tavasani MEMO e anatomia G.P. pag. 18-21 • Le due partenze pag- 22-25 Stali aggiunto di redazione Motonautica: Bruno Boglioni HONDAta anche in prova pag 26-29 Carlo Nicolini Coordinamento e P.R.: Marina Sacchetti Medicina sportiva: prof. Enzo Pretolani ultimo minuto corse 2. Traduzioni: Annalista Bonaretti Euroturismo «italiano» pag. 67-68 Comunicazioni computer: Video e hi-fi car: Stefano Pace Rossella Carotalo Altra velocità in salita pag. 69 Rally N. Zelanda e italiani Archivio e servizi: pag. 70-76 Paolo Pelati Slalom e F. 3 di Larini pag. 77-79 Segretaria Direzione: • Moto e motonautica pag. 80-84 Pino Vecchi Karting: mondiali ecc. pag. 88-90 ROMBO - Registrazione Tribunale di Milano n. 184/81 del 16-5-81

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BRANDS HATCH - Si sono alzati in centocinquantamila ad ore ante- lucane per venire a Brands Hatch a vedere l'ultimo Gran Premio di In- Se il mondiale recita in INGHILTERRA l'assolo HONDA ghilterra in calendario sul più bel circuito del mondo, dal punto di vi- sta della guida e senza dubbio dal la partenza-brivido a danno LAFFITE e il motore punto di vista dello spettatore. In tutti però c'era anche la segreta spe- ranza di poter assistere ad un suc- (da prova?) di MANSELL confermano dubbi regolamentari cesso del pilota di casa: Nigel Man- sell. Una speranza legata al classico filo, dopo quella pole position strappata sabato pomeriggio al baf- futo pilota britannico proprio dal suo compagno Nelson Piquet, che cercava così di legittimare le sue di- chiarazioni del dopo Castellet: «Mansell non ha ancora vinto il Mondiale, vedrete sulle vere piste veloci, quelle che arrivano adesso». A smorzare ogni entusiasmo ci si metteva poi la doccia fredda della prima partenza, con Mansell arran- cante per il giunto sinistro strappato sul lato sinistro della pista, e tutti a sfilarlo. Nel silenzio glaciale seguito a quelle prime immagini all'im- provviso però si inseriva un urlo. Di terrore all'inizio, nel vedere il mucchio di nove monoposto acca- tastate alla prima curva (e poi vor- rebbero fare le doppie partenze l'anno prossimo! Sembra quasi una nemesi per chi ha ispirato le nuove regole...), e di gioia qualche secondo più tardi, nel sentire dagli altopar- lanti che la corsa veniva sospesa e che quindi tutti avevano diritto a ripartire anche con la macchina di riserva. In quel preciso istante Nigel Man- sell e la folla assieme a lui hanno capito che contro «Mansueto» que- st'anno persine la sfortuna ha le ar- mi spuntate, e che il bis del suo pri- mo successo in F.l una decina di mesi fa proprio qui a Brands Hatch era oramai una cosa certa, pur col dubbio dell'accusa di Piquet che leggete in altra parte. L'unico a cercare in tutti i modi di non darlo per cosa scontata è stato a questo punto Nelson Piquet. Il brasiliano sperava che il «muletto» messo a punto in questa occasione proprio per lui, non si adattasse al- la guida di Mansell. Inoltre sperava con Xutto \\e di imporsi, perché il G.P. d'Inghilterra per lui rappre- sentava in un certo senso l'ultima spiaggia. Non solo nel discorso iri- dato ma anche per riaffermare che i galloni del capitano in seno al team di Frank Williams spettano a lui in virtù di una discorso molto sempli- ce: il suo maggior talento. Per 22 giri, un terzo di gara, la logica di Piquet è sembrata dipanarsi secon- do copione. Ma al 23esimo anche .la logica ha dovuto inchinarsi al co- raggio e alla grinta di Mansell, ali' entusiasmo di centocinquantamila inglesi letteralmente in delirio, e da ultimo anche alla fortuna. Un elemento che nessuno può cal- colare ma che indubbiamente Eugenio Zigliotto segue a -^^ pag. 11 JJ—^

8 ROMBO // momento chiave della ammucchiata a nove a/la curva del paddock di Brands Match. L'Innescafore Boutsen sta già rientrando a centro pista, dopo aver trascinato con sé lo striscione giallo. Su lui impattano una rossa BRITISH GRAND PRIX Zakspeed e una blu di Ghinzani. E un flash straordinario di DERBY- photo che vi proponiamo, nella sequenza che culmina con i soccorritori accalcati intorno al fratturato Laffite. Si riconosce A/ain Prost, che si è precipitato a osservare da vicino le condizioni dell'amico. A pag. 24-25 un'altra ricostruzione -in moviola' dell'Incidente che ha costretto di nuovo un GP Inghilterra alla partenza-bis.

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' DOPPIA CONDANNA segue da TPOSITIVQ I protagonisti pag. 8 quando entra in gioco ha un peso ai due poli superiore a quello di qualsiasi altro fattore. Da un paio di mesi ad aver- la dalla sua parte, e in alcuni casi sfacciatamente come appunto a Brands Hatch, è Nigel Mansell. Ma Tra MANSELL e PIQUET questo anche se evidentemente al- l'inglese e ai suoi tifosi non dispiace, non vuole comunque dire che Ni- gel la leadership del Mondiale l'ha conquistata solo per interposta per- sona. Infatti, nel modo con cui nel il ruolo di... BOUTSEN G.P. d'Inghilterra ha messo alle sue spalle Nelson Piquet, Mansell ha se non altro stabilito un principio, ov- BRANDS HATCH - Non deve es- I sorriso gli diventa sempre meno smagliante, cosi come la voglia di vero che nel team Williams, non è sere facile per nessuno e quindi tan- scherzare. Ma si può capirlo perché per Nelson Piquet l'effetto Man- più il caso di pari, con caso mai, se tomeno per un pilota da Gran Pre- sell si sta dimostrando molto più pesante di quanto il brasiliano potes- mio assorbire una tegola come Ise immaginare quando lo scorso anno decise di abbandonare la facile proprio proprio si dovessero dare i galloni di capitano, una nota di me- quella di prepararsi con scrupolo bambagia offertagli per oltre sette anni da Gordon Murray e dalla Bra- rito in più a favore dell'inglese. ali' appuntamento con il proprio bham per approdare al team Williams. Una squadra dove il proprietario e pubblico e scoprire ancora prima di il progettista non hanno mai fatto mistero di considerare la Union Jack Piquet nelle interviste di fine gara cominciare che tutto è finito. Nigel ancora il centro del mondo. Ma dove - e già da molto prima di Brands ha dichiarato di non essere d'accor- Mansell ci ha messo un chilometro Hatch- Mansell ha fatto vedere di poter essere alla pari se non superiore al do con questa tesi, lasciando inten- scarso nel G.P. di Inghilterra per in- brasiliano, non solo per questo leit-motiv sciovinistico. dere che a Mansell i galloni di capi- goiare il boccome amaro del giunto Se l'orgoglio del «made in England» esiste in Williams, Nigel lo ha autoriz- tano Frank Williams e il suo pro- strappato alla partenza, giusto il zato per la maniera con cui ha messo sotto il suo compagno di squadra nel console sui campi di gara, Patrick tempo di vedere le bandiere nere G.P. di Inghilterra. Una sconfitta secca, precisa, senza scuse, quella di Head, glieli hanno dati da tempo. lungo il percorso e di intnire che Piquet che invece le scuse le ha cercate e come sempre in questi casi senza Resta da vedere se la sua tesi ha un forse per lui stava per aprirsi ancora costrutto. riscontro legittimo in base alle ulti- uno spiraglio. Quello di poter ripar- Perché quando dice: «mi sono accorto che io e Nigel corriamo in due team me vicende della squadra anglo- tire nuovamente. Una molla che diversi» Nelson avalla solo la tesi che lui era convinto di non trovare in giapponese oppure se l'atteggia- sul morale di Nigel deve aver agito Williams nessuna rivalità interna come sempre gli era successo in Bra- mento del brasiliano è solo legato con lo stesso effetto devastante di bham, e che quindi gli da fastidio la rivalità con Mansell, ma che questo alla rabbia per la sonora battuta una bomba all'idrogeno a giudicare problema, sempre secondo lui, andrebbe risolto ai boxes anziché in pista. d'arresto registrata in Gran Bre- dal risultato finale. Visto che Là dove si è visto a Brands Hatch, Piquet non è capace di spuntarla da tagna. In ogni caso però è sicuro «Mansueto», pur al volante di una solo. E apparentemente non certo perché il brasiliano era incappato in una che se il «Campionato è ancora lun- monoposto assettata per Piquet e giornata nera. Quella che invece sembra essere abbastanza evidente nel go», come continua a ripetere Nel- quindi poco adatta alla sua gui- bilancio della gara di Boutsen. Il belga infatti è stato l'ago della bilancia del son, è certo molto più lungo per lui da.che aveva fatto solo quattro giri G.P. di Inghilterra, e per Mansell la cosidetta mano della fortuna. Perché che per Mansell. di pista in tutto il week end di Thierry oltre ad innescare l'incidente della prima partenza che ha consenti- Questo dando per scontato che la Brands Hatch e che «lasi but not to al baffuto inglese della Williams di essere rimesso in gioco, ha poi ag- questione del Mondiale sia oramai least» non aveva a bordo nemmeno giunto un'altra perla ostacolando Piquet nel momento del doppiaggio a solo una faccenda in famiglia tra i la borraccia per assorbire un pò di metà gara da parte dei due piloti della Williams impegnati nella loro perso- due «galli»1 della Williams. Dopo acqua e energetico quasi indispen- nale battaglia per la supremazia. In quel frangente, Nelson ha perso i metri Quanto visto a Brands Hatch, d'al- sabili per non cedere alla fatica di di pista e forse la convinzione psicologica di poter superare Mansell. Pas- tronde, è estremamente difficile 75 giri tirati allo spasimo, non solo sando perciò a Boutsen l'ulteriore responsabilità di aver recitato un ruolo pensare a qualcosa d'altro. Certo non si è lasciato prendere dalla de- davvero negativo nel G.P. di Inghilterra 1986. Prosi ha avuto una gara tormentata moralizzazione, ma al contrario ha A proposito di convinzione psicologica, poca ne ha messa in luce anche con quelle vibrazioni alle ruote che scaricato tanta di quella adrenalina Johansson, che pure partendo in fondo allo schieramento, aveva per le lo hanno costretto a cambiare le nelle sue vene da consentirgli di mani una macchina che in teoria avrebbe dovuto permettergli di lottare gomme per ben due volte, ma è an- conquistare con pieno merito il di- con Tambay e con Streiff un pò più brillantemente di quello che Io svedese che vero che in condizioni normali ritto a vero ed unico protagonista ha fatto nei pochi giri in cui è rimasto in gara. Se Stefan sta giocandosi in la sua McLaren in Inghilterra gli a- del G.P. di Inghilterra 1986. Questo questi giorni la possibilità di rimanere a Maranello anche il prossimo anno, vrebbe offerto tutt'al più solo la sia perché Mansell ha finito vincen- è certo che la tappa di Brands Hatch non gli ha consentito di mettere possibilità di non venire doppiato do ma sopratutto perché per arriva- molti punti al suo attivo. ' dai due della Williams. re a questo risultato l'inglese ha Se il duello ruota a ruota Mansell- strapazzato letteralmente il suo Piquet ha monopolizzato l'interesse compagno di squadra. E un com- del pubblico britannico ha comun- pagno con il blasone, le ambizioni, il primo a formulare questo augu- giro in Italia e fuori che consideri que avuto anche l'effetto di cloro- la voglia di rivincita di Nelson Pi- rio, e non solo per scaramanzia. questa ipotesi l'ennesimo tentativo formizzare una corsa che ancora u- quet, crediamo sia difficile strapaz- Anche perché la carriera nelle mo- al buio del «mago» di Maranello. na volta ha illuso di poter vedere la zarlo tutti i giorni. noposto di Laffite è sempre stata In proposito, al limite ci sarebbe da Ferrari rialzare un pò la testa. Ma è A proposito di primati anche se le quella di un protagonista, dal punto fare una sola obiezione e cioè che durato poco perché Albereto, salito notizie dall'ospedale St. Mary di di vista del pilota e dal punto di vi- invece di guardare in Brasile o in ad un certo punto per il gioco del Sydcut, il paesino alle spalle della sta dell'uomo. A prenderlo per e- Austria, varrebbe forse la pena di cambio gomme addirittura in terza pista di Brands Hatch, non sono del sempio tra le giovani leve sono in guardare nuovamente nel giardino posizione, e ancora prima di lui Jo- tutto incoraggianti, ci auguriamo di molti, ma pochi per il momento di casa. Perché i potenziali talenti hansson. hanno dovuto me- tutto cuore assieme a tutti i veri sembrano avere i numeri giusti. Fra per fortuna in Italia non hanno an- stamente, come da tanto, troppo sportivi che a Jacques Lattile sia questi senz'altro in prima fila Ger- cora finito di nascere. Alessandro tempo oramai a questa parte, rien- molto presto offerta 1' occasione hard Berger. L'austriaco è nel miri- Nannini è lì fresco fresco a testimo- trare ai boxes prima del tempo. non solo di eguagliare il primato di no dei talent-scout da molto prima niarlo. Certo, è difficile crederci se Questa volta è stato per colpa del 176 partenze in Gran Premio di di Brands Hatch, ma in ogni caso i le corse ci si limita a guardarle alla motori e la cosa è grave perché nei Graham Hill, che avrebbe dovuto pochi giri che è riuscito a fare in televisione o in base alle classifiche resoconti dal bunker di Maranello raggiungere proprio in questa edi- Inghilterra prima che il motore finali perché purtroppo la della scorsa settimana, sembrava zione 1986 del G.P. di Inghilterra, BMW della sua Benetton cedesse non è certo macchina che consenta che il capitolo motori fosse l'unico ma addirittura di superarlo con am- per la ennesima volta, di sicuro exploit da prima pagina, però se che potesse parzialmente venire as- pio margine. Riccardo Patrese, a hanno aggiunto ulteriore e precisa per caso si ha la ventura di assistere solto nell'imminente «processo» cui Jacques ha ceduto, temporanea- considerazione alla sua ancor fresca di persona ad un Gran Premio, non che il Vecchio vuole instaurare per mente speriamo, il titolo di più an- fama. Se è vero che Ferrari lo vede sarà difficile per nessuno trovarsi ridare alla sua squadra prima anco- ziano pilota di F. 1 in attività per come eventuale alternativa a Sen- d'accordo con il nostro giudizio. ra che blasone, credibilità. numero di Gran Premi disputati, è na, non crediamo ci sia nessuno in e.i.

ROMBO 1 1 Un groppo alla gola per tutti i presenti nel paddock, quan- do Frank Williams è stato portato in carrozzella verso la sala stampa. Vederlo così smunto, immobilizzato di brac- «Ora muovo cia e di gambe, ma con gli occhi vivissimi e grandi, ha addolorato tutti i polsi...»

BRANDS HATCH - Di apparizioni in pubblico Frank Williams ne aveva già Grazie, Frank fatte, ma mai in occasione di un Gran Premio, dopo l'incidente che lo ha rele- Lo attendevamo tutti con imbarazzo. Non sapevamo come gato su una sedia a rotelle. Per chi lo comportarci, cosa dirgli. Anche perché di Frank Williarns aveva conosciuto pieno di vitalità, sporti- avevamo tutti il ricordo di un uomo che dietro il sorriso vo per eccellenza, l'uomo che era capace accattivante nascondeva un carattere energico, deciso, inca- di piantarti in asso per ricomparire dopo pace di arrendersi. Di conseguenza temevamo tutti che assie- aver fatto di corsa più di quindici chilo- me alle terribili offese al corpo, che Frank tra l'altro aveva metri, vederlo in quelle condizioni ha a- vuto un nodo alla gola. Uomo però tem- sempre mantenuto come quello di un atleta, il terribile inci- prato da tante difficoltà prima di rag- dente invernale alle porte di Marsiglia avesse fiaccato anche giungere il successo, uomo con un fisico lo spirito. Ma sono bastati i pochi attimi necessari a superare sano, ha reagito anche alla calamità che 10 shock di vedere Williams venerdì pomeriggio al box della lo ha colpito lottante con tutte le sue sua squadra, inchiodato e imprigionato su quella sua carroz- forze residue per sconfiggere sia pure in zella, per intuire che il titolo di campione del Mondo, anche parte la sfortuna che lo ha attanagliato ad una sedia a rotelle. Il suo cervello fun- se quest'anno non andrà alla Williams e ad uno dei suoi ziona in pieno e lo dimostra il fatto che piloti, a Frank non lo toglierà nessuno. E non è il titolo riesce ancora ad esprimersi sia in france- simbolico della F. 1, ma quello più concreto e reale del corag- se che in italiano oltre la sua lingua l'in- gio. Il coraggio che Frank ha avuto a sopportare le conse- glese. Non ha dimenticato nulla e i suoi guenze del suo terribile incidente, a sopportare il disagio e occhi parlano silenziosamente della sua l'imbarazzo di rivedere dopo sei mesi gli amici del Circus, grande lotta contro tutto per sopravvive- riservando invece per ciascuno di loro una battuta un com- re, per sconfiggere qualsiasi male. «Sono contento di aver avuto la forza e il corag- mento simpatico. Da sempre anche noi diciamo che dalla gio di recarmi su un circuito che mi aveva F. 1 anni '80, di esempi buoni ne vengono fuori molto pochi, visto in ben altra veste. Sono contento di ma possiamo ricrederci. La volontà, la forza d'animo, la aver ritrovalo un abbraccio commosso di gioia di vivere rimaste in Williams, nonostante la tragicità del tutti coloro che hanno diviso questo'mon- suo incidente, lo testimoniano. Proprio per questo, per la do con me nella buona e nella cattiva stupenda lezione di umanità ricevuta a Brands Hatch, nei sorte» confessa. pochi momenti in cui il costruttore inglese ha rifatto capolino - Sei già ritornato al lavoro? «Il team va bene con me e senza di me. in quello che era e rimane tutto il suo mondo, crediamo che \1i reco adesso solo di pomeriggio alla 11 «Circus» possa ad alta voce dire invece del tradizionale sede per riprendere piano piano confiden- «Coraggio Frank!»,un corale e sentito «Grazie Frank!». e.Z. za con anello che è stato il mio lavoro preferito, le macchine da corsa. Se le cose

E in edicola il nuovo numero Rusconi Editore L'ombra del motore-da-qualifìca sulla vittoria di Nigel II «muletto» dello scandalo vanno bene significa che ho messo insie- Tanto nazionalismo non lo aveva- me un gruppo di dirigenti capaci di sbri- mo mai visto in F.l; da un po' di garsela anche senza di me». tempo a questa parte sembra che - Come giudichi i progressi fatti sino ad MANSELL ringrazia oggi? non si faccia altro che riscoprire la «Sto ricucendo piano piano la paralisi, patria. Neison Piquet più che alla ma ci vuole mollo tempo. Ho cominciato sua patria in questo momento pen- a muovere i polsi per la prima volta ieri e Piquet per l'assetto sa al fatto che da oggi in avanti non mi auguro di riprendere un po' alla volta. deve combattere solo il suo com- Adesso riesco a spingere la carrozzina da BRANDS MATCH - Tutto è girato per il verso giusto a Nigell pagno di squadra ma anche la sfac- solo, posso radermi da solo e per un sog- Mansell nel Gran Premio d'Inghilterra. La dea bendata ha voluto a ciatissima fortuna che è diventata getto nelle mie condizioni questi sono tutti i costi dargli una mano. Se fosse stato per la prima partenza alleata di Mansell. progressi da non sottovalutare». Mansell avrebbe dovuto ammainare dandiera come racconta lui «All'inizio non ho mai laccato la - Prendi direttamente decisioni riguardo stesso. alla squadra? pressione del turbo perché così mi «Non ancora in quanto sono stato lonta- «La prima partenza per me è slata un disastro. Nel cambiare dàlia veniva ordinato dal box. Tutto è fi- no troppo tempo, Debbo rientrare nel- prima alla seconda il semiasse si è rotto esplodendo. Mi sono sposta- lato liscio sino a quando Mansell mi l'ambito della competizione per poter da- lo a sinistra per far passare guelfi che sì trovavano sulla griglia dietro ha passato di forza, certamente uti- re direttive degne di tale nome- Per il mo- di me. Ad un certo momento mentre cercavo di arrivare ai box ho lizzando la pressione del turbo al mento Patrik Head sta svolgendo bene il visto esposte le bandiere nere ed ho pensato che la gara venisse massimo. Sono entrato a cambiare proprio lavoro, quindi nulla da eccepire». ripetuta. Naturalmente non ero di buon umore visto che partivo con il le gomme per primo e Mansell è Frank alla sua prima apparizione su un muletto. Alla fine delia gara debbo confessare che tutto mi è andato circuito non va affaticato ci rendiamo entrato un giro dopo di me. Quando conto del massimo sforzo che fa per as- bene e debbo*ringraziare Neison che aveva messo a posto il muletto lui è liscilo dai box gli ero proprio secondare le nostre richieste e in un in tanto bene da permettermi di vincere di fronte al mio pubblico». alle costole ed ho tentato tante volte bocca al lupo di cuore speriamo di poter- - Hai avuto problemi in gara? di passarlo, ma lui mi chiedeva la lo vedere sempre più spesso al box della «£" slala una gara combattuta dal principio alla fine, senza esclusio- porta sia a destra che a sinistra. A- sua gloriosa Williams. ni di colpi. Dai box ci hanno diretto alla perfezione dandoci istruzioni desso che so come stanno le cose mi sulle pressioni da usare e su come utilizzare i giri del motore. Questa comporterò di conseguenza. Ho volta i cambi dì gomme sono stati perfetti sia per me che per Neison e l'impressione che noi due si corra in • TOLEMAN. SÌ è visto Q Brands non ci si puòlamentare. Qualche difficoltà c'e'stata nei sorpassi dei Match, oltre ad Alex Hawkridge anche due team differenti e ognuno per doppiati, ma fa parte di ordinaria amministrazione. I piloti lenti non conto proprio. È stata una gara dove Ted Toleman che ha mandato giù male sempre ti lasciano strada». il record del nastro azzurro appena ot- ho rischiato giro dopo giro andando - Dopo questa vittoria pensi di diventare campione del mondo? sempre al massimo della concentra- tenuto dai suoi ex compagni di imbar- «L'ho già detto altre volte: il titolo mondiale si vince solo a fine cazione, ed ha deciso di provarci an- zione. Ho mollato solo negli ultimi stagione e ci sono ancora molti altri gran premi e la lotta per il titolo giri in quanto ho capito che per pas- che lui l'anno prossimo. Tra l'altro ha c'ancora aperta. Questa volta sono stato fortunato e da una parte deciso di affrontare anche la Parigi-Da- sarlo avremmo rischiato di andare gioisco, dall'altra mi dispiace in quanto un pìhta si è fatto male. Se fuori ambedue». kar al volante di un Range Rover. nell'incidente che mi ha consentito di prendere in mano le redini di una gara che era per me persa in partenza non ci fossero stati feriti Neison accusa: • GAIGNAULT. Il primo messaggio sarei più contento». opposto in sala stampa dalla FISA è - È la seconda volta che vinci a Brands Hatch: ti senti inbattibile su stata una comunicazione della Federa- questo circuito? «Lui aveva zione che parlava di «vacanze» fino al «Frank Williams e il direttore del team Patrick Head mi danno un 15 agosto dell'addetto stampa Gilles mezzo meccanico efficiente ed io lo porto al traguardo, qui poi è Gaignault. Pare che il presidente Bale- un'altra cosa sono davanti ai miei fans che mi hanno appoggiato sin 1000 CV! stre lo abbia convocato nel suo ufficio da quandc correvo in Formula Ford. Non va dimenticato che corro - A parte i sorpassi non riusciti su il martedì dopo il Picard e lo abbia per la bandiera inglese». Mansell hai avuto altri problemi? messo in... vacanza obbligatoria per «La mìa macchina era leggermenle almeno un mese. Poi si vedrà. sovrasterzante, ma Mansell è stato veramente fortunato. Si è trovalo dalle stelle alle stalle. Dopo la pri- ma partenza non avrebbe mai più C'era a B. HATCH anche.. G.P. Scozia '87 potuto raddrizzare la sua gara poi è montato sul sui muletto che avevo messo a posto per me e che aveva la 2a. guerra mondiale! a B. HATCH? un motore da qualifica che aveva fatto appena Quattro giri durante BRANDS MATCH - Gli inglesi sono degli specialisti ma questa volta, nell'intervallo prima del GP, si sono superati. Non solo con la parata aerea, incredibile, con aerei BRANDS HATCH - La battaglia tutto il week end. Nonostante ciò è storici e pezzi unici che solo loro sanno conservare. E si sono alternati dal Tornado al tra Silverstone e Brands Hatch sem- riuscito a finire la gara». Concorde, che hanno fatto passaggi bassi con e senza carrello. Poi è stata la volta della bra arrivata alla conclusione. Da - Il campionato ormai e questione triade della Battaglia d'Inghilterra: il bombardiere Lancaster. unico al mondo in grado fonte ben informata in seno al solo di Mansell? di volare, scortato da uno Spitfire e da un Hurricane. poi ancora acrobazie da uno RAC «Royal Automobil Club» si «No, la lotta per il titolo mondiale e Zlìn, e il passaggio di una coppia di modernissimi F.15. c'appreso che dal prossimo anno in ancora aperta. Sino all'ultimo non Ma a terra non si stava con le mani in mano, e nel prato all'interno del circuito, Inghilterra si correranno due Gran mollerò: so anche che non dovrò lot- solitamente teatro di gare con motofalciatrici, o mini cross, questa volta è stato Premi. Fermo restando il contratto tare solo contro Mansell e la cosa schierato un esercito... Si, un grosso plotone di tedeschi, con elmetti e divise originali di cinque anni conii circuito di Sil- non spaventa affatto». della seconda guerra mondiale, che hanno respinto un assalto di commandos inglesi, sparacchiando a più non posso, anche con mortai, naturalmente a salve. Il tutto reso verstone, per il Gran Premio d'In- Alain Prosi contrariato è scappato realistico da un campo minato, con fumogeni ed esplosivi, abilmente manovrato da ghilterra a Brands Hatch dal prossi- a prendere l'elicottero rilasciando un tecnico artificiere. Fino all'incredibile, quando i tedeschi hanno fatto prigionieri mo campionato si correràil Gran poche battute: «L'assetto della mia degli inglesi, che si sono poi liberati... e alla fine sono arrivati gli americani a risolvere Premio di... Scozia. Con i 200 mila macchina si è scomposto subito do- il problema, anche se il carro armato che sarebbe dovuto intervenire ha avuto proble- spettatori assiepati sul circuito del po pochi giri per la perdita di alcuni mi di motore. Kent si vede che le corse di auto- tamponi delle sospensioni. La cosa E1 stata una battaglia di un realismo incredibile: tra i feriti da zolle di terra e fumo mobili in Gran Bretagna sono un mi ha costretto a fare un cambio di anche gli uomini della FISA che hanno riso a crepapelle. invocando la presenza de! loro presidente. Ma nessuno ha voluto dire da che parte sarebbe stato l'ex combatten- vero affare. E poi gli Inglesi ora non gomme in più. Ho limitato i danni te Balestre... vogliono essere da meno dell'Italia. con uno striminzito terzo posto».

ROMBO 13 Mentre l'ALFA si infila nel... varco BMW, tra i grandi costruttori nasce un... giallo: HONDA compra LOTUS WILLIAMS da Renault? La danza dei motori

BRANDS HATCH - Team in cac- soli due anni non ne vale la pena. cia di motori e motori a caccia di Dover costruire un nuovo motore top team. La Honda compra la Lo- per il 1989 diventerebbe troppo di- Ecco l'ALFA 4 per LIGIER '81 tus e offre alla Williams un contrat- spendioso anche per la Ford. to di collaborazione per due anni. Chi invece ha preso la palla al bal- La notizia è trapelata a Brands zo ed ha anticipato tutti è stato Li- Match e verrà ufficializzata ad Ho- gier il quale annusato il pericolo ckenheim in occasione del Gran non ci ha pensato due volte arric- Premio di Germania. Come la chendo il «Menu italiano» con vino Honda abbia scelto proprio la Lo- francese. Si spera che il vino france- tus per la sua operazione non appa- se sia di ottima qualità come le re un mistero dopo aver passato in «pietanze» Pirelli e . rassegna alcuni fatti accaduti negli ultimi mesi: la Honda aveva co- minciato a corteggiare la Lotus e già in America Peter Warr aveva MOTORE ALFA votato in seno alla riunione FOCA 415.85.T. F.1 TURBO la soluzione che favoriva più la Honda che la Renault fornitrice dei Basamento monoblocco in le- motori alla Lotus quest'anno. La ga leggera con canne integrali; Honda da tempo si interessava an- N. cilindri 4; Disposizione cilindri che al pilota Senna tanto che se in linea e 4 valvole per cilindro; non avesse concluso l'affare con la Alesaggio 92 mm; Corsa 56,4 Lotus avrebbe fatto in modo di di- mm; Rapporto corsa/alesag- rottarlo alla Williams pagandogli gio 0,613; Cilindrata totale un ingaggio astronomico senza che 1499,7 cc.; Rapp. comp. 7,5 : 1; intervenisse nessun altro sponsor. Potenza max per gara 860 CV Rimane un dubbio che non è stato a 10.500 GIRI; Coppia max per gara 65 KGM A 8.500 giri; Numero giri max. Cogliendo la palla al balzo nella altalena dei motori in ancora chiarito. Quanto vale la Lo- F. I, l'Alfa Romeo ha annunciato a sorpresa l'accordo tus senza Ducarouge? La risposta motore 11.500 N/1'; Larghezza max. con con la Ligicr per la fornitura in esclusiva del suo motore viene proprio da Senna. Ed è indi- acc. 800 mm; Lunghezza max. senza frizione turbo 4 cilindri in via di sviluppo a Balocco alla squadra cativa della fiducia del brasiliano 600 mm; Altezza max. 540 mm; Peso motore francese per i pròssimi, tre anni. Lo ha annunciato mer- nel progettista. «La Lotus senza il completo di turbocompressore 130 kg; N. coledì 9 a Milano nel COFSO di una conferenza stampa suo progettista Ducarouge - rispon- pezzi che compongono il motore 1364; Tur- indetta con un margine dì tre ore, nella quale è stato de Senna - vale quanto un'Arrows». bocompressore Garrett o K.K.K. diffuso questo comunicato: «L 'A(fa Romeo ha recentemente concluso per la LIGIER Alla Hqnda non sono stupidi e SPORTS un accordo di collaborazione tecnica nell'ambi- quindi avranno fatto in modo di te- to del quale è prevista la fornitura, in esclusiva per 3 anni, nersi anche il tecnico francese of- di motori di Formula Uno, a partire dai I. dicembre frendogli molto di più di quanto gli 1986. In virtù di lale intesa la LIGIER SPORTS monte- sia stato offerto dalla Ferrari. rà sulle proprie vetture, fin dalla prima gara del Campio- Certo che a questo punto il bino- Mercato-turbo '87 nato Mondiale di F.l del 1987, il nuovo motore Alfa mio Ducarouge-Scnna. sapendo di Romeo Turbo 415/85/Tdi 4 cilindri in linea di 1499 c.c. Vediamo come è lo schieramento motorislico quest'anno e come po- AW quadro di questa collaborazione l'Alfa Romeo pro\- essere i più richiesti del mercato, trebbe essere il prossimo anno con un occhio particolare anche ai costi'-, vederà alio sviluppo tecnico del propulsore ed alle opera- giocano anche al rialzo ecco perché che non vanno tenuti in secondo piano. zioni connesse con il suo adattamento alle specifiche della solo ad Hockenheim la Honda an- Ferrari. I motori Ferrari non sono in vendita quindi è da presumere che il costo (aggirantesi per una stagione intorno ai dieci milioni di veti tira; la stessa inoltre garantirà la fornitura, l'assisten- drà ad ufficializzare l'acquisto della dollari) andranno a gravare in misura identica sul bilancio 1987. za sui campi gara e la revisione di tutti i motori necessari Lotus. al Team Ligier Sports per la partecipazione ai Campio- La Renault allora dovrebbe ritirarsi nati Mondiali di Formula I dei prossimi tre anni. stando a quanto dichiarato al Ca- La Ligier Sports provvederà a/la evoluzione delia vettura e relativi componenti in funzione dell'equipaggiamento stellet: invece - è notizia recente - la dei nuovo motore Alfa Romeo. Dal 1987 le vetture corre- Renault sta cercando un top team a prossimo ce ne vorranno 10 milioni. Se dovesse trovare acquirenti e ranno con la nuova denominazione «LIGIER - ALFA cui affidare i suoi propulsori. Si par- convenienza la TAG potrebbe anche fornire una seconda squadra. Il ROMEO». La squadra continuerà a chiamarsi Ligier- la della stessa Williams che preferi- proprietario della Tag prenderà una decisione alla fine del mese dopo il Gran Premio di Germania. Loto con il sostegno della Gitanes». rebbe il motore francese a quello Williams. Sino alla fine del 1986 riceve i motori gratis dalla Honda: Nel comunicato però non si accenna a cifre ma da in- giapponese di seconda mano o della discrezioni circolate l'Alfa cederà gratis i suoi propulsori dal 1987 deve pagarli al costo di 10 milioni di dollari a stagione. E' alla Ligier. garantendo la messa a punto e l'evoluzione, Benetton. Trattative in tal senso so- molto probabile che possa accordarsi con la Renault per avere i moto- versando inoltre un contributo di circa quattro miliardi no in corso. Alla Renault avevano ri ad un prezzo politico aggirantesi intorno ai 5 milioni di dollari a di lire distribuiti nei tre anni, in cambio del marchio pensato anche alla , ma la stagione per due anni. Ceno che sarebbe più interessante essere primo team Renault che secondo team Honda. La Renault dal canto suo sulta scocca. Per LIGIER è una operazione che gli ga- squadra di Bernie è sempre più vici- coronerebbe il sogno di avere il brasiliano Nelson Piquet come pilota rantisce il futuro. na alla Ford che mai. di punta. Naturalmente all'Alfa smentiscono qualsiasi contributo: La Ford tenta anche di prolungare Brabham. Non pagava i motori alla BMW e adesso sta cercando di l'hanno fatto i due rappresentanti della Casa di Arese la vita all'attuale regolamentazione giunti -a Brands Hatch, Ughi (responsabile della parte continuare a non doverli pagare cercandoli altrove; alla Ford per c- sportiva) e il dr. Rota, delle relazioni esterne Alfa. I qua- per non arrivare ad avere un moto- scmpio che necessita di un team con un grosso potenziale telaistico li, come il dr. Tramontana e il d. g. Alzati nella confe- re competitivo al momento di do- come quello di Gordon Murray. Nell'ambito della F. 1 si da sempre renza-stampa lampo milanese, hanno fatto balenare la verlo mettere a riposo. «Il nostro più certo un accordo tra Brabham e Ford. possibilità che la «voce» di Arese abbia il suo peso nella motore - dice Michael Kranenfuss - Lotus. Quartìer generale della Honda, ormai pronta a cambiare anche nome da Lotus a Honda facendo scomparire uno dei nomi più presti- scelta futura dei piloti. Ma quando dicevano questo, non è buono ma necessita di essere svi- giosi del mondo delle corse, la Lotus per quest'anno aveva la fornitura si poteva pensare che il tema sarebbe diventato così d'at- luppato per essere competitivo». Al- tualità sconcertante, come dopo il brutto incidente di lora fornire una seconda squadra si- segue da Laffite. la cui voglia di continuare a correre l'anno pros- gnifica intensificare la ricerca e per pag, 14 simo potrebbe essere definitivamente tramontata.

14 ROMBO segue a pag. lò MERCATO TURBO dei motori Renault ad un prezzo politico, ma con un contratto sino a fine 1987. A vendita avvenuta è pensabile che non ci sia nemmeno niente da fare per la Renault per farsi pagare una penale. Ligier. Il costo dei motori Renault si aggirava intorno ai 6 milioni di dollari all'anno. Per il prossimo anno ha fatto un vero affare: rispar- mia sei milioni di dollari che non verserà più alla Renault e ne riceve- rà quasi uno dall'Alfa Romeo. Tyrrell. Quest'anno pagava alla Renault 3 milioni di dollari per tutta la stagione; il prossimo anno però il contratto scaduto a fine 1986 non verrà rinnovato quindi dovrà orientarsi verso qualche altro motore. Si parla del motore Toyota: un secondo concorrente giapponese per con- to di una grande industria americana come la General Motors. Benettun. Pagava alla BMW quattro milioni di dollari per la stagione 1986. Per il prossimo anno è probabile che dovrà pagarne di più alla Renault per avere i motori e compensare magari le minori entrate Renault dalla fornitura privilegiata alla Williams. Minardi. Non arrivano a quattro miliardi all'anno le fatture che il team Minardi paga alla Motori Moderni. Per lo sviluppo però del motore ci vuole molto di più. Per il prossimo anno la Minardi dovrà aumentare gli esborsi sempre che voglia far progredire il motore Mo- tori Moderni. Zakspeed. Un solo motore costa circa lOOmila dollari e tenendo con- to che ce ne voglio 16 per una squadra da due macchine il bilancio motori alia Zakspeed è di un milione e seicentomila dollari. Non ha per il momento le attrezzature per fornire altri team, ma prevede che il costo gestionale per il prossimo anno dovrebbe raggiungere per la sola voce motori 2,5 milioni di dollari. Arrows. Per quest'anno aveva un contratto particolare di leasing il cui costo non andava oltre i tre milioni di dollari; dopo il ritiro della— BMW la Arrows deve cercare un altro motore. Potrebbe orientarsi verso la Brian Hart o la Motori Moderni. Sarà una questione di costi. Infatti il Brian Hart costerebbe (per un team di due macchine) 2,5 pagarli e la cosa è rimasta congelata. Potrebbe finire di pagare ed Espressioni milioni di dollari all'anno; quasi quanto paga adesso Minardi alla avere i Motori Moderni per il prossimo anno. significative Motori Moderni e tra le due soluzioni a parità di prezzo al momento in volto, ai box di non si conosce la scelta di Oliver. Morale: chi più ha in materia di potenziale tecnico più ha la facilità di Brands Match Osella.Per quest'anno non ha pagato niente utilizzando i motori Alfa non rimanere a piedi ed avere a disposizione motori competitivi se Romeo che aveva avuto in dotazione gli anni passati. Dal prossimo non gratis, a poco prezzo. Gli altri debbono comunque arrangiarsi. È quelle di anno, se vuole continuare a correre, deve mettere in bilancio almeno logico che i grandi costruttori di motori non impegnati in prima per- Piero Lardi 2,5 milioni di dollari da dare o alla Motori Moderni o a Brian Hart. A sona in F. 1 affidando a costi stracciati i loro motori a team vincenti Ferrari e del proposito della Motori Moderni: Osella ha pagato in parte l'opzione non ci fanno un cattivo affare in quanto la promozione che ne deriva Presidente OSAI su alcuni motori, ma poi per mancanza di fondi non ha finito di paga agevolmente i costi di produzione. Serena

Hai visto, N'igei? Ora cominciano tutti a tenere il piede sull'acceleratore... DENIM'86 L'altra faccia del «giallo» mette SEMPRE SU WILLIAMS. in parallelo la LOTUS e Maranello In formula 1 quest'an- no c'è profumo di sfida. NelsonPiqueteNigel Mansell, piloti del team Denim, corrono per vin- FERRARI jr. cere. Sulle piste di tutto il mondo dove c'è sfida, dove c'è competizione, scarica le colpe c'è Denim.

BRANDS HATCH - Due squadre che pare la vecchia macchina e costruirne u- hanno scritto la storia dell'automobi- na nuova; forse si è trattato dì una scelta lismo sportivo sono ambedue in crisi. Sia sbagliata». la Lotus che la Ferrari stanno attraver- - Nel passato tutte le volte che la Ferrari sando momenti critici sia pure per moti- si è cimentata su due fronti dell'automo- vi differenti o integrativi. La Ferrari ha bilismo sportivo uno è andato a scapito ciò che manca alla Lotus e la Lotus ha dell'altro. Non pensa che il voler pensare quello che manca alla Ferrari. A distan- alla CART e alla F. 1 abbia potuto nuo- za, ognuna delle due squadre cerca di cere proprio alla F.l? risolvere la propria crisi pescando nel po- «Posso escludere al cento per cento che tenziale dell'altra. Non potendo però la una tale situazione abbia potuto interfe- ...Enoi alzeremo Lotus portar via i capitali che ha a dispo- rire negativamente sulla F.l. I tecnici sizione la Ferrari, ha dovuto cercarli al- che lavorano al progetto CART sono sta- il piede dal freno, trove e li ha trovati alla Honda mante- ti presi in più e lavorano solo a tale pro- nendo così intatto il suo potenziale tecni- getto. Il responsabile della macchina per Nelson. co. il campionato CART è Brunner il quale Con l'operazione-Honda addirittura la lavora solo a tale progetto». Lotus ha rigettato lo scompiglio in Fer- - Ormai si parla del prossimo anno avete rari privando la squadra di Maranello già formulato uno staff tecnico che possa della possibilità di avere sia Senna che pensare alla costruzione di un autotelaio DENIM Ducarouge. Alla Lotus da tempo man- capace di riportarvi in alto? Per l'uomo che cavano i fondi per assicurare la continui- «Certo: stiamo cercando di avere un tec- non deve chiedere. Mai. tà sia a Ducarouge che a Senna non tan- nico o più tecnici capaci di fare un auto- to per via di situazioni finanziarie preca- telaio competitivo. Questo è proprio uno rie quanto per l'abbandono da parte del- dei miei compiti: cercare delle persone la JPS della F.l che tanto lustro aveva giuste da mettere al posto giusto anche dato in funzione della grande amicizia se intorno a questa ricerca si fanno tante tra Colin Chapman e i manager della chiacchiere». Imperiai Tobacco. Sia Senna che Duca- - Quindi il management Ferrari che da rouge costano e costano anche tanto. più parti viene criticato è a posto? La Dunque bisognava trovare qualcuno che ricerca è solo rivolta verso ingegneri, ma si sobbarcasse le spese. Cerca, cerca si è in formula uno ce ne sono poi veramen- fatto avanti il «sol levante» che da tem- te tanti e bravi? po cercava di avere una scuderia tutta «Purtroppo ce ne sono pochi e quello che sua. L'operazione sembra riuscita anche mi dispiace è che non ce ne siano in Ita- se alta Lotus cercano di smentire. lia. Magari di tecnici ce ne sono anche «La squadra non si vende e non è stata bravi ma non con l'esperienza come quel- mai in vendita - affermava la vedova di li che ci sono in Inghilterra». Piero Lardi Chapman signora Hazel - comunque ri- Ferrari ha il bastone del comando in ma- marranno alla Lotus sia Senna che Du- no per poter decidere cosa fare, mettere carouge». Al tono non convincente della insieme uno staff di tecnici e poi farli Signora Chapman faceva eco Peter lavorare controllando che tutto venga Warr: «Sono tutti rumori di corridoio, fatto nel migliore dei modi? non ci siamo nemmeno parlati con i «Si, direi proprio dì si. Le persone in giapponesi». Se alla Lotus smentiscono, gamba sono difficili da trovare. Per i mo- alla Honda invece dicono di aspettare si- tori le abbiamo trovate e tutto è stato no alla conferenza stampa in occasione risolto anche perché i motori sono sem- del Gran Premio di Germania. Da fonte pre stati alla Ferrari la parte principale più che ben informata e molto vicina al- in cui si è lavorato. Adesso dobbiamo fa- la famiglia Chapman invece le notizie re lo stesso per l'autotelaio. Creare quel- sono che la vendita alla Honda è avve- lo che non c'è; quando qualcosa manca è nuta dopo che gli stessi giapp9nesi si era- duro trovare le persone giuste nell'ambi- no assicurati la presenza sia di Senna che to di una concorrenza mondiale persone di Ducarouge. che siano al massimo livello». Dei guai Ferrari invece ne parliamo con - Non avete mai pensato di pescare nel Piero Lardi Ferrari proprio nel momen- vivaio Aeritalia? to in cui la Lotus ha risolto la sua crisi «Potrebbe essere una buona idea, ma accentuando quella della Ferrari. Prima per una persona che non ha mai frequen- che la stampa invada il tendone della tato la F.l sviluppare una vettura del li- Ferrari per la solita colazione del sabato vello F.l richiederebbe molti anni. Ci mattina, appartati per pochi minuti, ab- vuole molta esperienza. L'esperienza a biamo il tempo giusto di scambiare po- questo livello è fondamentale». che battute con il figlio dell'Ing. Ferrari. Persa forse la speranza di avere Duca- - Si parla con sempre più insistenza di rouge, con Marco Piccinini che confida crisi Ferrari è una crisi voluta artatamen- di essere abbastanza contento e molto te o perché le mancanze esistono e van- più sereno qualora ring. Ferrari Io eso- no colmate? «La crisi esiste ed è solo in nerasse dall'incarico per via dell'impegno una parte delta scuderia. Il motore per stressante, sembra proprio che Piero Lar- cui abbiamo ingaggiato alcuni tecnici al- di Ferrari si debba rimboccare le mani- l'ini/io deiranno va bene e loro hanno che e cominciare ad agire da solo come fatto il lavoro che ci si attendeva; quindi un vero manager facendo valere doti di bisogna cercare di colmare le lacune che vero comandante. Ne sarà capace? Per ci sono in altri reparti». quel senso di odio-amore che ogni tifoso - Cosa è dunque successo al telaio? ha per la sua squadra del cuore, la Ferra- «Abbiamo fatto una scelta di non svilup- ri, si spera che ne sia capace. alle valutazioni degli inglesi, non è inferiore ai quattrocento miliardi di lire. Poiché nel «Circus» non esiste la Cassa integra- zione e nemmeno le sovvenzioni statali, la sin- tesi migliore per l'ipotesi di un ritiro della Ferra- ri è venuta da Bernie Ecclestone che ha detto: «Non solo mi auguro che la Ferrari resti sempre in F.l, ma per il bene dei miei affari in F.l io addirittura prego anche tutte le sere che la Fer- rari tomi a vincere!».

A VISO SCOPERTO

II vero problema nel vivere costantemente, co- me in questo periodo di metà luglio, all'interno del «Circus» è l'assuefazione. Me ne accorgo nel cercare gli spunti per dare a queste mie no- terelle dei contenuti che esulino dal normale Iran Iran. Forse ce ne sono di molto più gustosi e interessanti di quelli che io raccolgo e sicura- mente sono lì pronti ad essere rilevati, ma non accade perche'sono io, intossicato dall'abitudine a certi gesti, a certi rituali, a non accorgermene. <

ROMBO 19 | ^j DALLA TRIBUNA... Ancora una volta in due tempi il G.P. INGHILTERRA

nr«1 '• Piquet • I Li] 12'24"572, media e con due soli imprendibili protagonisti doppiatulii •••• 203,399 kmh; 2. Berger a 10"693; 4. / Senna a 14"880; 5. / Prost a 17" 11 8; 6. Fabi a 20"593; 7. Albereto a 21 "877; 8. Arnoux a 25" 197; 9. Jones a L'HONDAta-record BERGER 27"609; 10. War- ci prova! Wick a 30" 180.

1. Piquet •••• 24'36"499, medici Ul[f\1 kmhPe; 2. r £315quest4 o PIQUET Mansell a 0"707; 3. Berger a 17"993; 4. Senna a 28"68o; 5. Albereta a 39"608; 6. Arnoux a ^^ troppo. . .super quel IV1ANSELL? 43"528; 7. Jones a / 52"746; 8. Warwick J a 53" 119; 9. Patre- se a 56"234; 10. Dopo Keke BRANDS HATCH - E' passata Prost a 56"783. PROSI...? più di un'ora (l'elicottero è dovuto L'altalena dei giri veloci in corsa rientrare dopo aver portato Laffìte «•• 1. Mansell in ospedale) dal primo via, che la KlLlj 36'47"808, media pista si trova pronta per la seconda lillitl 205,780 kmh; 2. Pi- giro pilota tempo media partenza. Il percorso sarà lo stesso, quet a 19"788; 3. è concessa la sostituzione delle vet- . Albereto a 51 "426; ture danneggiate. Sulla griglia man- f 4. Arnoux a 6. Piquet 1'12"934 199,404 cano quattro piloti: Laffite, Danner f 51 "868; 5. Warwick e i due della Osella, mentre Nanni- | a l'05"192; 6. Pa- 7. Piquet 1'12"880 207.761 trese a l'06"007; 7. ni, la cui Minardi è stata portata ai Prost a l'06"958; 8. 8. Piquet 1'12"720 208,259 box solo in extremis, partirà dalla Dumfries a 1 giro; 9. corsia box. Il sorpasso Brundle a 1 giro; 10. 15. Piquet 1'12"570 208,648 Questa seconda partenza è molto di Mansell! Streifl a 1 giro. più regolare. Piquet scatta al co- 20 Mansell 1'12"367 209,286 mando seguito da Mansell (che ha 1. Mansell Wtf^ 27. Mansell 1'11"806 210,868 preso il muletto perché nel primo 49'10"571 media E! L'I via aveva rotto il semiasse sbaglian- 205,310 kmh; 2. Pi- IM MI 28. Mansell 1'11"795 210,900 do l'avvio) poi Berger, Senna, Ro- quet a 1"661; 3. sberg, Prost, Fabi e Albereto. Chi Prost a 53"470; 4. ,•» 34. Mansell 1'11"606 211,457 ha forzato subito i tempi è stato Albereto a > Berger che senza la minima sogge- l'03"579; 5. Ar- f 35. Piquet 1'11"350 212,555 noux a* 1 giro; 6. * zione ha infilato Mansell nella Warwick a 1 giro; 7. 38. Mansell T10"727 214,085 discesa del Pilgrìm. Al primo giro quindi in testa Piquet davanti a Fabi a 1 giro; 8. 40. Mansell 1'10"713 214,170 Tambay a 1 giro; 9. Berger, poi Mansell, Senna, Ro- Brundle a 1 giro; 10. Peccato 48. Mansell 1'10"345 215,290 sberg, Prost, Fabi. Alboreto. Ar- Streiff a 1 giro. Patresel noux, Jones, Warwick, Dumfries, 49. Mansell 1'10"344 215,295 Brundle, Streiff, Patrese. Tambay, 53, Mansell 1'10"327 • 215,322 Boutsen, Johansson, Palmer, Ro- fSfl 1. Mansell thengatter e Nannini. Al secondo U1[l] 1.01'08"795 media 54. Piquet 1'10"089 216,076 passaggio Mansell di motore si è ri- tiàtìà 206,396 kmh; 2. Pi- preso la seconda posizione, infilan- quet a 0,189; 3. 63. Mansell 1W808 216,949 dosi dietro a Piquet, mentre Nanni- /Prost a 1 giro; 4. Al- ni passava Rothengatter. bereto a 1 giro; 5. 68. Mansell 1W678 217,351 Arnoux a 1 giro; 6. Nessuna novità per i primi posti, Warwick a 1 giro; 7. 69. Mansell 1W593 217,574 solo Rosberg che forza e si avvicina Tambay a 1 giro; 8. pericolosamente alle spalle di Sen- Brundle a 2 giri; 9. - na, mentre Patrese passa Streiff. Doppiato Streiff a 2 giri; 10. Dopo 8 giri Piquet spinge più forte: Albereto? Dumfries a 2 giri. realizza il giro veloce in ri2"720 Verifica cc. alla media di 208,259 e distacca di oltre due secondi il compagno Mansell. Nello stesso giro si ferma 1. Mansell M M 1. Mansell ••••• all'HONDA n. 5 Rosberg ai box: il cambio ha cedu- 1.12'58"131 media mili 1.24'42"839, me- Mili to e per il finlandese non resta che il 207,548 kmh; 2. Pi- ISllil dia 207,299 kmh; 2. UlM ritiro. Mentre il vantaggio di Piquet quet a 1"091; 3. Piquet a 1"503; 3. BRANDS HATCH - In sede di ve- Prost a 1 giro; 4. Ar- ^* Prost a 1 giro; 4; Ar- rifiche post-gara a Brands Hatch è rimane sui due secondi, dopo 10 gi- noux a 2 giri; 5. J noux a 2 giri; 5. & f stato sigillato (forse dopo le accuse ri iniziano i doppiaggi, ed il primo è Warwick a 2 giri; 6. f Warwick a 2 giri; 6. f f di Piquet) il motore della Williams Rothengatter che procede più lento Brundle a 2 giri; 7. • Brundle a 2 giri; 7. / / di Mansell per verificarne la cilin- di tutti. Mansell comincia a prende- Tambay a 2 giri; 8. Streiff a 3 giri; 8. drata. È stata controllata anche la re il suo ritmo e si riavvicina a Pi- Streiff a 2 giri; 9. Dumfries a 3 giri; 9. quet, e dopo 14 giri sono solo in 16 Dumfries a 2 giri; 10. Italiani capacità dei serbatoi della McLaren Palmer a 6 giri; 10. PIQUET di Prost e della Williams di Man- a giri pieni. Sentendo Mansell alle Palmer a 4 giri. k.o. in serie? Tambay a 10 giri. si arrende! sell: erano regolari, 190 litri, e con- spalle, Piquet forza ancora per rea- tenevano ancora 8 litri dì carburan- lizzare al 15. passaggio un altro giro te. veloce, in ri2"570. Il giro dopo si

22 ROMBO ..DAL VIDEO

Piquet (che accusa il compagno di squadra per la sua guida) e Mansell ruota a ruota. Ma il muletto era da 1000 CV? ferma ai box Boutsen che ha pro- to improvvisamente, lasciando il tuzione. L'inglese seguirà il consi- Dopo 41 giri Mansell conserva il blemi elettrici, e Prqst che cambia baldo austriaco a piedi a meno di glio e dopo 32 giri sarà a sua volta vantaggio di quasi due secondi su le gomme in 9"33 e riesce dai box in un terzo della gara. Ma Berger si ai box: 9"57 per gommarlo di Piquet, poi vengono Prosi e Albore- nona posizione. Dopo 20 giri co- trova in buona compagnia: negli fresco, e rispedirlo fuori. to; a un giro Arnoux, Warwick, Fa- mincia Mansell a spiccare record, stessi giri si fermano De Cesaris, il Si ferma anche Alboreto per le bi, Tambay, Brundle, Streiff e questa volta in I' 12"363 alla media cui motore si è improvvisamente gomme, e riparte a spron battuto. Dumfries, a due giri Palmer. Dopo di quesi 210 kmh! Chi rallenta fu- spento (un difetto che il muletto a- Con le gomme non ancora calde 45 giri viene doppiato Alboreto e mando vistosamente è Johansson, veva mostrato anche in prova) e Jo- Mansell procede con prudenza: Pi- Piquet si riavvicina, a mezzo secon- che prima si fa passare da War- nes che ha rotto il comando del gas. quet lo attacca alla staccata del do, al compagno avversario Man- wick, per poi fermarsi ai box il pas- Al 27esimo giro entra ai box Senna. Druids, ma Mansell fa buona guar- sell. Ma l'inglese al comando ri- saggio seguente. E' successo che u- I meccanici cambiano in fretta le dia e ci si mette di mezzo anche un sponde con una serie di record, na pietra ha forato il radiatore del- gomme, e il pilota va per ripartire, doppiato.E appena le gomme si l'10"345 dopo 48 giri, poi l'olio, e il liquido lubrificante se ne ma non ce la fa. Il cambio deve a- scaldano, dopo 35 giri abbassa il re- l'10"344 il giro dopo. Piquet gli è è andato fino a quando il motore ver ceduto di schianto, o qualcosa cord a 1 ' 11 "606: Piquet gli rispon- alle coslple, Mansell si mette a fare non ce l'ha fatta più... nella trasmissione. Sta di fatto che i de allo stesso giro in l'll"250. La traiettorie di sicurezza. Al comando i due galletti Williams meccanici lavorano attorno un po- lotta comincia a farsi incandescen- Si ferma ai box dopo 50 giri Prosi e sono ai ferri corti: ed è Mansell a co, e poi spingono mestamente la te... Ormai a pieni giri non sono cambia ancora le gomme in 10"69, prendere l'iniziativa, passando di macchina nel box. Intanto Mansell che cinque macchine: si fermano a rienlrando in pista a un giro, rallen- slancio Piquet nella discésa del Pil- inanella giri veloci a ripetizione: cambiar gomme Dumfries ed Ar- ta vistosamenle anche Alborelo: lo grim, senza per altro essere ostaco- 28esimo in 1' 11 "806, 29esimo in noux, ed ancora Mansell abbassa il passa Arnoux, poi il ferrarista dopo lato dal compagno. Così dopo 23 l'il"795. Piquet sente di non farce- record sul giro: al quarantesimo in 53 giri si infila nella bretella dietro giri al comando, tra l'esultanza del- la più con le gomme ed entra ai l'10"713 alla media di 214,170 ai box. «Qualcosa ha ceduto nello la folla, è J'inglese davanti a Piquet, box dopo 30 giri. Riesce dai box kmh, mentre si ferma al lato della scarico, forse una turbina. Non ave- poi Senna, Alboreto, Arnoux, War- mantenendo il secondo posto, men- pista Patrese che prima è rimasto vo più pressione, inutile continuare» wick ,Patrese e Prosi. Manca all'ap- tre i tecnici della Williams invitano solo con la quarta marcia, e poi ha dirà con aria abbattuta, sfilandosi pello Berger, il cui motore ha cedu- anche Mansell a entrare per la sosti- rotto il motore. dalla macchina. Ormai lutti gli occhi sono sul duel- lo tra le Williams. Al 54. passaggio Non è stata Mansell abbassa il record a una trasferta l'10"327, e Piquel gli risponde, lo felice per stesso giro, in l'10"089. Si ferma Jacques ancora Arnoux a cambiare gomme. Laffite. «La mia macchina saltava come un quella che canguro dietro» sbollerà all'arrivo doveva con Telu e i tecnici Pirelli. Si ferma regalargli in pisla anche Nannini: sulla Mi- la 17ó. nardi ha cedulo un semiasse. Man- partenza sell incurante dei consumi va avanli .in un GP a colpi di record: P09"808 dopo 63 F.1, record passaggi, alla media di 216,946 assoluto alla kmh, menlre Tambay entra ai box pari con con problemi al cambio. Graham Hill. Dopo 68 giri ancora record di Già nelle Mansell: l'09"678 alla media di prove, per 217,351, poi ancora il giro dopo un contatto l'09"593. Davanti al suo pubblico con Rosberg, l'inglese è scatenalo. A due giri dal- la Ligier la fine Piquel si rende conto che si era non è più possibile attaccarlo e alza ridotta così bandiera bianca, procedendo fino al dopo un Iraguardo con passo più calmo. Chi principio cede in exlremis è anche Warwick, di incendio che e'rimaslo senza benzina e perde un paio di posizioni, mentre la folla si scatena per festeggiare il poker casalingo del campione più amato, Leopoldo Cariatoli

ROMBO 23 Anche nel '76 incidente al via! BRANDS MATCH - Se ogni qualvolta un in- glese apprestandosi a vincere un titolo mondiale a Brands Hatch deve esserci un incidente in partenza, allora varrebbe la pena di prendere delle precauzioni. Infatti nel lontano 1976 quando Hunt alla fine vinse il titolo proprio a Brands Hatch successe un incidente simile che fece ritardare la partenza della gara ed ebbe de- gli strascici anche al tribunale della PIA di Pari- gi con la squalifica di Hunt reo di essere parti- to con il muletto. Allora il regolamento non era molto chiaro in materia. Anche per la gara di domenica niente e' sicuro. Il motore di Mansell è stato sigillano per controllare la cilindrata. Mansell comunque spera nella cabala...

\I contro

le partenze

BRANDS HATCH - Dopo la partenza-dram- ma del Gran PremÌ9 d'Inghilterra i piloti sono sempre più convinti di battersi al fine che la gara del sabato, come preventivato per il 1987, non venga effettuata. «Avete visto cosa è suc- cesso alla partenza - dichiarava Michele Albe- reto - pensare che ci vogliono far fare due par- tenze ad ogni gran premio sembra proprio una follia». Si sta tentando di far ritornare su binali normali tutte le modifiche che volevano far vo- tare dal comitato esecutivo di ottobre prossimo. Infatti le attuali regole dovrebbero rimanere per almeno quattro anni ancora sempre che Ferrari e la FOCA siano d'accordo. SENNA senza quarta Amara corsa per Senna che dice: «sono rientra- to al box perché pensavo che sì fosse rotto il selettore del cambio. Invece si era rotta la quarta marcia. La macchina stava andando bene ma sapevo che per via dei consumi non avrei mai potuto combattere con le Williams. Cionono- stante guidavo con cura per poter finire a punti. \ 27. giro tutto è andato in aria. E' meglio che pensi alla prossima gara». --L'INCIDENTE AL PRIMO VIA

Nel disegno del nostro Loy la ricostruzione dell'incidente al via anche nella moviola TV: lo Innesca Boutsen andando contro il rail e rimbalzando in pista. Lo centrano Ghinzani, , Berg, Nannini e Rothengatter mentre Johansson per evitarlo stringe a muro Laffite

«URO

LAFFITE urlava: «Portatemi a Parigi!»

BRANDS MATCH - Al termine del solito stu- l'incastrarsi col muso della sua Ligier sotto il tendere almeno un giorno prima di spostarlo e pendo show aereo, e di una divertentissima bat- rail che si è sollevato. E' chiaro che le sue con- portarlo a Parigi proprio nella cllnica di Letour- taglia mimata da soldati in uniforme della se- dizioni sono le più gravi, visto che tutti gli altri nel. Nel frattempo i meccanici lavoravano ala- conda guerra mondiale, tutti in pista per il GP riescono a sfilarsi indenni dalle macchine. Nel cremente per risistemare le vetture. Boutsen ha d'Inghilterra. Sono le 15,32, tutto avviene con mucchio oltre a Boutsen e Laffite ci sono le due preso il muletto, ma per Danner non c'era la puntualità. Allo scattare del verde Mansell fa Osella, le due Minardi, le due Zakspeed, l'altra vettura. Per Johansson approntavano il mulet- un pò pattinare le gomme, ma viene superato Arrows di Danner. Per di più Warwick ha avu- to, ma poi riuscivano a sostituire il radiatore da molti, e si scoprirà il cedimento di un se- to il musetto acciaccato da Dumfries, Johan- nella macchina da gara. Muletti anche per Pal- miasse. Al comando, nella discesa della Pad- sson ha rimediato una ruotata che gli ha messo mer, De Cesaris e Mansell (che per fatti suoi dock Bend, si tuffano Piquet e Senna, seguiti da fuori uso il radiatore di destra. aveva rotto il semiasse), mentre Nannini ha a- Berger. Ma dietro di loro avviene il caos. E' il La corsa viene naturalmente fermata con ban- vuto in extremis la sua vettura con la quale ha belga Boutsen che parte molto bene, schiva diera rossa. I soccorsi su Laffite sono arrivati preso il via dalla corsia box. Niente da fare in- Mansell ma arriva molto forte alla frenata della tempestivi, ma lo sfortunato pilota, pur coscien- vece perle Osella. Paddock, che si raggiunge in quarta a oltre due- te, era imprigionato nella sua vettura, e sono cento orari. dovuti intervenire con grosse tronchesi per ta- Inspiegabilmente, forse per il bloccaggio di un gliare la centina anteriore. Laffite è sempre sta- Wallace solitario freno, la sua Arrows parte per la tangente, sbat- to cosciente: richiedeva a gran voce di essere te all'esterno della pista contro le gomme e rim- trasportilo immediatamente a Parigi, dal prof. balza a centro pista, tagliando la strada al grup- Letournel, con l'aereo privato di Mansour O- nella F.3 di «nomi» po che sopraggiunge. «Non so spiegarmi il per- jieh. Ci sono voluti 35 minuti per liberarlo da BRANDS MATCH - Andy Wallace, che è in ché - dirà subito dopo - Forse qualcosa ha cedu- quella posizione e spostarlo in ambulanza. Ma testa al campionato britannico, l'ha fatta da pa- to, qualcuno mi ha urtato. Fatto sta che sono visto la gravita delle sue condizioni si è preferito drone imponendosi alla guida della sua Rey- finito in mezzo al gruppo, e mi dispiace di aver portarlo subito in elicottero al vicino ospedale nard Volkswagen sia nelle prove (con la pole causato questo guaio». Non tutti quelli che so- Saint Mary di Sydcup, lo stesso dove fu ricove- position) che in gara, nella gara F.3 di contorno praggiungono riescono ad evitare l'ostacolo. C'è rato Cecqtto. al GP. Ha guidato per tutti i 20 giri infliggendo chi passa di misura a destra, chi a sinistra. Ma A un primo esame, con le radiografie fatte un distacco di circa 3" al figlio dell'ex campione la maggior parte rimane invischiata in un grovi- quando ancora il pilota era cosciente, si sono del mondo Jack Brabham, Gary e ben più di glio di nove macchine. riscontrate tre fratture nelle gambe (due a sini- 13" al fratello di James Hunt, David. Jacques Laffite viene spinto verso l'interno da stra e una a destra) ma soprattutto diverse frat- La classifica: 1. Andy Wallace alla media di Johansson che voleva evitare Boutsen rimbalza- ture al bacino, cinque o forse sei. Per cui il 176,19 Kmh; 2. Brabham a 3"24; 3 Davis a to in mezzo alla pista. Il francese finirà con pilota è stato addormentato e si è preferito at- 6"; 4. Bailey; 5. Hunt; 6. Sala. LG.P. DELLE PROVE BRANDS H.\TCH - Nelson Pi- quet ha scelto il sistema più feroce per «castigate» il suo ormai scomo- BRANDS MATCH - II responsabile tecnico della FISA Gabriele do compagno di squadra: beffarsi di HOCKENHEIM Cadringher ha riunito il venerdì pomeriggio tutti i responsabili tecni- lui, nelle due giornate di prove, da- ci delle squadre per comunicare loro che, dalla prossima gara, bi- vanti al pubblico inglese, e a Frank non più scintille sognerà ripristinare totalmente il fondo piatto (verranno tolti anche i Williams che ha fatto ritorno, sia salvascocche sotto il medesimo), eliminare bandelline di tutti i tipi, pure in carrozzella, ai box della F.l, comprese quelle pieghevoli sotto i laterali dei baffi anteriori. Non si fa che parlare, ed è giusto del fondo piatto che sia così, di questo momento magico di Mansell. Bene. Piquet ha voluto far vedere, a tutti gli appas- sionati inglesi, che in squadra il nu- mero uno è ancora lui, che quando ci si deve impegnare su tracciati dif- Già in PROVA era un testa-a-testa fra WILLIAMS ficili con i 1200 cavalli dei motori da prova è la classe che alla fine viene fuori. «Io non mi ero mai ab- bati ut o perché sapevo quello che va- levo - ha detto alla fine delle due giornate di prove Piquet, andando verso il podio - Certo la pole posi- lìon serve, soprattutto per il morale, MANSELL nell'erba ma la gara è altra cosa. Tra noi sa- rà solo una questione dì gomme: se avrò scelto quelle giuste non avrò problemi ad andarmene». Mansell ha fatto di tutto per conte- nere il brasiliano: è persine finito per PIQUET in pole nell'erba. Ma non c'è stato niente da fare. «Sono contemo della pole

Dall'ano in basso (due foto a non promettono gran che. Intanto da mollo contento Senna, nonostante il due): l'escursione di Mansell nel DOMENICA MATTINA (ulte le strade affluiscono al circuito buon tempo, del suo motore: per la prato coi battetti d'erba toltigli migliaia di spettatori: sarà certamente gara preferirà l'unità vecchia. Sono in o! box. Poi il calvario Ferrari sem- un reami di presenze per il GP d'In- diversi comunque a cambiare il moto- pre in prova, con i! testacoda di ghilterra. I ulti si aspettano litui collier- iv prima della gara: Tabi, che ha rollo Johansson e la turbina a fuoco Rosberg ma dalle due Williams: ma invece so- il terzo, Boutsen, Jones che ha una di Albereto no le McLaren le più equilibrate, con perdita d'acqua e Streiff. Fiducioso in- a sorpresa Rosberg che ottiene il miglior tempo e vece Berger, autore di un buon tempo, Prosi il terzo. che ha deciso di partire con le Pirelli BRANDS MATCH - Nonostante i Le Ferrari col pieno sembrano più a sirene. Quello delle gomme rimane il bollettini meteo prevedano sole sul sud loro agio, e anche Patresc, pur dopo !a problema per lulli: la Goodyear ha fat- dell'Inghilterra, sul tracciato di Brands rottura di un turbo e alla fine di un to venire anche un camion di copertu- fotocolors PHOTO 4 Hatch rimangono nuvole oscure che motore sulla seconda BT 54. Non re del vecchio tipo.

26 ROMBO del mio compagno - ha detto con amaro fair play - ma a me serve IN (e OUT) nelle PROVE solo pari ire in prima fila. La ragione di questa differenza sta nel fatto che io non ht ponilo usare tulio il boosl nelle prove». Pressione o no, è stato un alternarsi di Williams, dalla pri- ma giornata all'ultima. «Centrato» il finlandese Al sabato prima è uscito Matiseli, ed ha sopravanzato il tempo di Pi- quet. E' rientrato ai box sotto gli Non c'è stato molto tempo per apportare modifi- al tornantino del Druids. Prost dal canto suo era applausi della folla. Ma il suo re- che dopo il GP di Francia. Ma le McLaren ave- abbastanza soddisfatto, ed ha promesso di miglio- cord è durato pochi istanti. Il brasi- vano lo stesso novità sulla macchina di Prost, con, rarsi, con questo nuovo motore che con le specia- liano si è infilato il casco e ha rista- nuove sospensioni anteriori e diverse turbine li regolazioni in alto rende molto di più. bilito le posizioni. Mansell ci ha KKK che hanno richiesto una diversa mappatu- Piuttosto preoccupato per l'assetto della sua mac- provato ancora, ma non c'è stato ra del motore. Prost aveva a disposizione le vettu- china, dopo le prove del sabato. , che più niente da fare. Anzi, è stato Pi- re 4 e 3, mentre Rosberg aveva la 2. Il finlandese si lamentava di un certo saltellamento e di non quet che ha abbassato di nuovo il ha lavorato a lungo nella mattinata del venerdì riuscire a mandare in temperatura le gomme. suo tempo, migliorando anche il re- per sistemare l'assetto, cambiando molle e am- Non più fortunato è stato Rosberg che ha rotto cord sul giro che apparteneva a mortizzatori. E avrebbe forse potuto migliorare subito un turbo, e solo verso la fine, con una Senna. E il brasiliano? Niente da fa- la sua prestazione nella sessione cronometrata di prestazione d'orgoglio, è riuscito a rimanere più re questa volta per lo specialista del- venerdì se Jacques Laffite non lo avesse centrato veloce del compagno. le pole position. Senna è riuscito col primo treno ad ottenere il terzo tempo, ma poi con problemi di motore non è più riuscito a miglio- rarsi. Ha comunque spostato più in basso Berger, In terza fila le due McLaren, con Torna II muso a scalino Rosberg più veloce di quasi un se- condo del compagno Prost, in gravi angosce per un assetto ballerino, A dirigere la squadra di Mara- Johansson e 89 come muletto, mattinata problemi di elettroni- poi Fabi che in extremis è risalito in nello è venuto in Inghilterra Pie- gli stessi del Ricard, con le so- ca per entrambi i piloti, e la co- griglia (dopo due motori rotti) e ro Lardi Ferrari, mentre non si è spensioni anteriori rinnovate. sa ha innervosito Alboreto. Warwick che in una impennata di visto Postlethwaite. I meccanici Johansson ha provato sempre Nella sessione cronometrata Jo- orgoglio nazionalistico sul circuito avevano portato come bagaglio con le KK.K, ma ha avuto pro- hansson è stato costretto al te- di casa, con la Brabham «sogliola» a mano un ulteriore musetto, blemi venerdì in mattinata di stacoda per il cedimento im- ha voluto a tutti i costi essere più quello con lo «scalino» che ha motore, e anche nella sessione provviso del motore, mentre la veloce di Patrese. utilizzato Albereto. In effetti il cronometrata. Alboreto invece macchina di Alboreto è andata milanese ha provato con una ha parlato di misteriosi esperi- a fuoco per l'esplosione della In crisi, sempre più nera, le Ferrari, macchina con il massimo carico menti, che sta conducendo per turbina destra. Johansson, che e- ed era stato ampiamente previsto. aerodinamico, compresa l'ala vedere di uscire dalla situazione ra salito sul muletto, è poi stato Che la Ferrari non riesca a digerire biplana, mentre Johansson pro- di crisi in cui si trova la Ferrari. fatto scendere per far girare Al- la pista di Brands Hatch è cosa no- vava molto più scarico: i telai Di male in peggio alla Ferrari boreto che è riuscito così a mi- ta, che si ripete da anni, dai tempi erano 92 per Albereto, 93 per nella giornata del sabato. In gliorare il suo tempo. di Forghìeri. Ma quest'anno rara- mente avevamo visto i due piloti così infuriati alla fine delle prove. Dopo un venerdì mediocre c'è stata la debacle del sabato. Debacle da addebitare anche al cedimento a ri- petizione dei motori, torchiati a Lotta in famiglia pressioni molto elevate per cercare di sopperire ai guai del telaio. Pri- ma Johansson è finito in testacoda Anche Frank Williams è venuto a Brands Hatch tore in mattinata ed ha continuato col muletto, per il cedimento del suo propulsore, per rincuorare i suoi piloti. Ed è stato subito ri- col quale non si trovava perché regolato da Pi- ed è salito sul muletto. Dal quale, compensato con una prima pole position di Pi- quet. con gran rabbia, è dovuto scendere quet, che ha cominciato col portarsi a casa una E'stata una lotta in famiglia per la pole position. quando Albereto è rientrato in buona scorta di bottiglie di champagne, pur senza Dopo 5' Mansell l'aveva strappata al compagno fiamme per l'esplosione della turbi- battere il record. Nessuna grossa novità sulle due Piquet. ma poi Nelson è uscito ed ha ristabilito le na di destra. L'italiano ha girato co- macchine, se non l'adozione, tra le due sessioni, distanze. Mansell ci ha riprovato, ma ha osato sì con il muletto, equipaggiato con di nuove piastre sotto la scocca con un piccolo troppo sciupando il suo secondo treno con una turbine da gara (Garrett) e solo gradino, quelle che aveva inaugurato la McLaren sbandata sull'erba. Ed è stato ancora Piquet che stringendo i denti è riuscito a scen- al Ricard. Nessuna novità per i telai. 05 e 03 per ha abbassato il record della pista, ed ha confer- dere di un secondo rispetto al ve- Piquet e 02 per Mansell, il quale ha rotto il mo- mato ancora la sua 20. pole position. nerdì. E se Johansson se la prende- va col motore (e anche con la deci- sione di appiedarlo per far posto al compagno...) Albereto a fine sessio- ne, senza scambiare parola con i tecnici allibiti, è scappato col casco in testa nella motorhome. Lui d'al- La vecchia rispolverata tronde Io aveva dichiarato che a- vrebbe rinunciato ad ottenere una Come avevamo anticipato dal tura di scorta, mentre nella ses- sabato per Patrese. che ha avuto buona posizione preferendo fare e- Castellet. la Brabham ha rispol- sione cronometrata di venerdì sempre problemi di scarsa pres- sperimenti. verato una BT 54 per Patrese. ha avuto guai con la frizione. sione del turbo, pur dopo averlo Degli altri italiani, detto di Fabi e recuperando motori qui e là, Patrese è stato nettamente più fatto cambiare. Warwick da Patrese. onorevole la prestazione due dal magazzino e tre da Ma- veloce in mattinata, ma nella parte sua ha strappato un tem- delle Minardi, con Nannini ancora der. Warwick aveva invece due sessione valida ha rotto uno sca- pone di orgoglio sulla pista di una volta più veloce di De Cesaris, BT55. telai 3 e 6. Ma proprio rico ed è stato più lento del casa, e se non altro non ha ac- a loro volta davanti alle Zakspeed, l'inglese ha rotto subito un tur- compagno. cusato problemi meccanici irre- a una delle Arrows, e alle due Osel- bo, ed è stato costretto alla vet- Non c'è stato niente da fare il solubili. la che chiudono la lista dei parteci- panti alle prove. fLG.R PROVE

ARROWS L'ala biplana Fuoco alla Paddock Aspettando la 09 Un nuovo telaio per Senna, siglato 04, per Rene Arnoux ha ritrovato a Brands Hatch il Grande attesa a Brands Hatch per la nuova sostituire quello danneggiato al Ricard, e sarà telaio 02 incidentato a Monaco, mentre Laffi- vettura, ma la 09 non si è vista e proverà solo riparato con più calma. Anche lui ha usato te continuava con il suo solito 01. Non è stata da martedì a giovedì a Silverstone. Per cui un'ala biplana, ottenendo il miglior tempo giornata fortunata per i francesi. Laffìte alla macchine vecchie sia per Boutsen che per nella mattinata. Nella sessione cronometrata fine della sessione di venerdì mattina è andato Danner. e problemi per il pilota belga, che in ha cercato di ripetersi, ma con entrambi i tre- a fuoco per una perdita di benzina dopo la mattinata ha addirittura perso l'alettone per ni ha accusato un grande sovrasterzo. Grande curva Paddock, ma i commissari non sono fortuna senza grossi problemi, visto che stava impegno anche da parte del visconte Dum- stati estremamente veloci e la carrozzeria (e la girando abbastanza piano. Nessun problema fries, che è risultato, sulla pista di casa, più parte elettrica) si è considerevolmente danneg- particolare invece per Danner, che continua il veloce del solito. giata. Salito sul muletto, nella fretta di infilare suo apprendistato con la squadra. Ci si aspettava qualcosa di più il sabato da Rosberg al tornantino del Druids all'interno, Non si è vista nemmeno sabato, come era da Senna, ma il brasiliano ha cominciato in mat- ha bloccato i freni finendogli addosso, e dan- immaginarsi, la nuova Arrows e Boutsen ha tinata a lamentarsi del motore da gara, e an- neggiando un baffo anteriore, mentre il finlan- dovuto continuare col materiale solito. Dan- che di quello da qualifica che non aveva gros- dese ci ha lasciato una ruota. ner ha rotto anche un motore nella mattinata. sa pressione. E' riuscito comunque a spiccare Problemi di tenuta di strada hanno rallentato ed ha accusato problemi elettrici nella sessio- il terzo tempo della griglia, prima di tornare a le due Ligier il sabato. Mentre Arnoux si la- ne cronometrata. Boutsen comunque, im- provare il motore da gara, col quale ha sba- mentava soprattutto del saltellamento della pegnandosi al massimo, è riuscito ad ottenere gliato una cambiata proprio nel giro migliore. sua macchina, Laffite accusava anche proble- un tempo da metà schieramento. Dumfries da parte sua si lamentava di aver mi di motore. I tempi sono stati migliorati, sprecato il primo treno di gomme da qualifica ma molto poco. «E' la peggiore prestazione proprio dietro al Albereto, che in fiamme sta- dell'anno commentava Michel Tetu - ma non va tornando ai box. sarà certo sufficiente a scoraggiarci». MINARDI Streiff operatore Bandiera per Berg Poker di tempi Non si è vista nella prima giornata la terza Quando si parla di novità con Osella, il geo- Anche le Minardi non avevano nulla di nuo- 015 tanto attesa come muletto. In compenso metra alza gli occhi al ciclo, come per cercare vo dopo il GP di Francia, e mentre Nannini è Streiff aveva montato sulla sua macchina la ispirazione negli astri... Niente di nuovo, pur- riuscito a girare abbastanza bene per tutto il telecamera mobile, che servirà per mandare le troppo, per Ghinzani e Berg, che come al soli- venerdì. De Cesaris ha accusato un sacco di immagini durante la gara. Abbastanza soddi- to hanno accusato una serie di problemi da guai. Prima ha preso il muletto perché la sua sfatto Brundle, che ha solamente trovato un mattina a sera. L'italiano si è toccato il primo macchina tirava da una parte, poi gli si è in- poco di traffico, mentre Streiff ha finito col giorno, in mattinata con Brundle, al tornanti- chiodato un caliper di un freno, e alla fine perdere una parte di carrozzeria anteriore, sul no del Druids, piegando una sospensione po- della sessione non cronometrata ha rovinato musetto, in un testacoda durante la sessione steriore, mentre la macchina di Berg zoppica- anche un turbo. Nella sessione cronometrata cronometrata, quando ha toccato un cordolo. va per problemi elettrici. Nannini si lamentava del traffico, mentre De Rallentato dal fuoco di Albereto, Brundle Non è durata più di cinque minuti la sessione Cesaris ha accusato problemi di misfire al non se l'è sentita di forzare pensando ci fosse della mattina del sabato del canadesino Berg. motore. olio in pista. Ma quando ha realizzato che che è scivolato, appena partito, sull'erba fi- Metà mattinata del sabato sciupata per Nan- invece la pista era buona ha forzato miglio- nendo in testacoda e picchiando duramente la nini, che ha rotto il pignone della quinta mar- randosi di un secondo. Streiff invece ha accu- parte anteriore della sua Osella. Bandiera ros- cia, ed è rimasto ad aspettare che glielo cam- sato gji stessi problemi elettrici della giornata sa in pista e recupero della macchina, con il biassero. Poi nella sessione cronometrata il se- precedente, e alla fine ha perso un baffo ante- pilota, indenne, che è rimasto a prudenziale nese ha sbagliato gomme, ottenendo per quat- riore negli avvallamenti della corsia box. riposo. Ghinzani da parte sua ha accusato un tro volte di seguito lo stesso tempo. Chi si è problema alla pompa dei freni in mattinata, e migliorato invece è stato De Cesaris, in uno il cedimento di un turbo nella sessione crono- dei pochi giri nei quali il suo motore ha cessa- metrata. to di spegnersi improvvisamente.

BENETTON ZAKSPEED PORCE L'austrìaco volante Senza estinguente Tappo da arrosto Quattro macchine a disposizione dei due pilo- Le solite tre macchine a disposizione di Pal- Stessi telai per Tambay e Jones, siglati 05 e ti, telai 2 e 6 per Fabi, 3 e 5 per Berger, e mer e Rothengatter, senza modifiche di rilie- 04, col muletto 03 per la gara inglese. Chi ha grandi prove in mattinata delle nuove gomme vo per la gara inglese. Palmer ha ottenuto un trovato problemi è stato Tambay, che in mat- della Pirelli molto più strette al posteriore. Fa- buon tempo nella prima mattinata, fine'ndo tinata di venerdì, per lo svitamento del tappo bi ha incontrato in mattinata di venerdì pro- poi per rompere il motore nella sessione cro- del serbatoio acqua, ha finito per mandare ar- blemi al selettore del cambio, per poi rompere nometrata. Rothengatter è andato del suo rosto il suo motore, e con la macchina, col il motore al primo giro delle prove di qualifi- passo, ma il tempo della sessione cronometra- motore cambiato, non si è trovato più a suo cazione e dover ricorrere al muletto. Berger ta gli è stato cancellato perché la macchina è agio. Soddisfatto invece Jones, che una volta invece pare abbia risolto i problemi di sotto- stata trovata con la bombola del liquido estin- tanto non ha avuto problemi, anche se si la- sterzo della mattinata, spiccando un meravi- guente completamente scarica. In più i com- mentava dei freni al carbonio. glioso tempo nelle prove valide per Io schiera- missari sportivi gli hanno imposto una multa Con un motore con diverse tarature, ma sem- mento, quando in un giro volante ha rischiato di 2000 dollari. pre con pressione gara, Jones è riuscito questa al massimo. Chi si lamentava di più, alla Zakspeed, era volta a stare davanti a Tambay nella sessione Ci si aspettava una conferma dal giovane Ber- l'olandese Rothengatter: «Non capisco cosa ci del sabato. Il francese da parte sua lamentava ger della bella prestazione del venerdì. Ma il sia, la mia macchina è inguidabile: non vorrei un eccessivo sottosterzo, che ha pregiudicato sabato il motore della sua Benetton ha fatto le fosse il telaio che torce, o ha una crepa...». Ma tutta la sua sessione. bizze, con accensioni irregolari, e Berger non anche Palmer non era eccessivamente soddi- è riuscito ad avvicinare il tempo della prima sfatto della sua vettura il sabato, pur riuscen- giornata. Sfortunato Fabi, che ha rotto un en- do a migliorare il suo tempo. nesimo motore, e solo in extremis col muletto è riuscito a recuperare terreno.

28 ROMBO PAGELLE G*R INGHILTERRA TAMBAY 6 MCLAREN Ha rimesso i sogni nel cassetto e vive alla giornata pren- dendo quello che passa il convento. L'appuntamento inglese immediatamente successivo a JONES 5 quello francese era importante per capire con quale Non è proprio più l'orso di qualche anno fa. Anche se un tattica le vetture campioni del mondo pensavano di po' di spettacolo riesce sempre a darlo. puntare al titolo iridato 1986. Sembra scontato che non rimane che la difesa. PROST 7 Ritrovatosi con le frecce parecchio spuntate, è riuscito a ARROWS limitare al massimo i danni. ROSBERG 5 Di macchina nuova se ne contìnua a parlare ma senza Fa il garibaldino come sempre, ma sembra avere sem- poi avere un seguito concreto e di quella vecchia ora- pre più lo testa nel sacco. mai i limiti sono più che chiari. BOUTSEN 4 Non era la sua giornata e lo ha dimostrato non solo con l'incidente iniziale. TYRRELL DANNER s.v. Come tanti altri ha fatto solo trecento metri, prima di Per il confronto con il pubblico di casa forse si erano trovare il muro di monoposto della Paddock bend. preparati con maggior impegno, ma è certo che nel grigiore generale hanno raccolto un bottino più che dignitoso, BRUNDLE 7 BENETTON Una splendida gara tutta disputata senza un attimo di Beta tregua premiata alla fine da due punti. STREIFF 6 II potenziale è sempre buono, ma alla resa dei conti UTENSILI Ha colto il primo punto del 1986 e non certo per grazia l'insieme continua a presentare ancora troppe crepe ricevuta, per poter essere davvero preso sul serio. BERGER 8 La macchina gli consente exploit limitati, ma lui non li lascia certo perdere. WILLIAMS • • • FABI 6 Ha remato con costanza nella speranza di arrivare al Alleluiai Per la prima volto da quando esistono le nostre traguardo, ma come detto la Benetton non sembra al- pagelle arrivano i cinque rombi riservati al team che l'altezza di questo compito. mette due vetture in prima fila, due vetture ai primi due nelle mani posti della classifica finale e ci aggiunge la cìliegina del giro più veloce. A quando il bis? MANSELL 1 0 OSELLA dei meccanici Se diventa campione del mondo è certo che ha comin- ciato ad esserlo proprio a Brands Match. Le vicende dei primi minuti di corsa hanno messo la pa- PIQUET 5 rola fine anticipatamente ad ogni possibilità di giudizio. di Brabham Altre volte il secondo sarebbe da sufficienza piena, ma GH1NZANI S.V. Neison in Inghilterra ìe ha prese troppo sonoramente. Così come per il team, anche per lui quello che ha fatto è stato troppo poco per poter dare un giudizio. McLaren BERG s.v. BRABHAM Eguale discorso che per Ghinzani, anche se rimane quel neo della vettura rotta in prova. e Williams Quando si riprende per farla correre una macchina già assegnata ad un museo, è segno che il fondo del barile è stato veramente toccato. il successo PATRESE 7 MINARDI Gli hanno dato la BT 54 e lui le ha fatto quasi fare la figura di una buona macchina, e non solo perché è sta- Piccoli e in qualche misura insignificanti ma dei migliora- dei loro to più veloce di Warwick con la BT 55. menti in Inghilterra sì sono registrati. Auguriamoci che co- WARWICK 6 me altre volte quest'anno adesso non si perdano per I tifosi inglesi sognavano un suo duello con Mansell, ma strada. piloti e....gli era proprio un sogno. NANNINI 7 Sperava davvero di arrivare in fondo dopo essere riparti- to grazie al miracolo dei suoi meccanici ai quali voleva utensili Beta offrire appunto la bandiera a scacchi, LOTUS DE CESARIS 6 E uscito male, come macchina, dall'incidente iniziale, e Nel momento decisivo per stabilire le sue percentuali con il muletto non aveva molte chance dl/ìmediare. iridate il team è mancato e quel che è peggio non nel motore come si poteva prevedere, ma proprio nella accessoristica che è di pura competenza Lotus. SENNA 6 LIGIER + Con le Williams avrebbe voluto un confronto un po' più combattuto, rna la Lotus non glielo ha permesso. La Pirelli aveva puntato su altre squadre per questo DUMFRIES 6 Campionato, ma meno male che ha il team francese, Ha fallito il punto di consolazione per un soffio, ma non lo che volente o nolente è la sola alternativa allo strapote- avrebbe demeritato. re Williams e McLaren. Beta ARNOUX 7 Esemplare come già in molte altre occ'asioni quest'anno ZAKSPEED la sua corsa. Più di tre punti non poteva d'altronde tec- UTENSILI nicamente racimolare. Ogni tanto, per quanto riguarda le possibilità del suo LAFFITE S.V. motore, sembra fare un passo indietro e Brands Match è Un augurio perché quell'incidente possa essere molto stata una di queste occasioni, pur tenendo presente la presto solo un brutto ricordo. sfortuna della prima partenza. PALMER 6 È riuscito ad arrivare fino in fondo, e visto come ha do- vuto farlo è un titolo di merito. FERRARI ROTHENGATTER 6 Non aveva molte ambizioni dopo il primo incidente per- Un piccolo passo indietro è purtroppo il bilancio inglese. ché la sua vettura era stata riparata in fretta. E dalla Ferrari 1986 non ci aspettava certo che potesse andare ancora più indietro. Ma a Maranello quest'anno dicono che non c'è più da stupirsi di niente. ALBORETO 7 LOLA Si è battuto con una grinta decisamente superiore a quello che la sua macchina poteva offrirgli. Dopo un mezzo Campionato comincia ad essere legitti- JOHANSSON 5 mo aspettarsi qualcosa di più di posizioni di retroguardia, Non era in palla e non certo per colpa dell'incidente al Specie se la Ford pensa di ampliare la sua presenza per primo via, che pure lo ha coinvolto anche se in modo il 1987. marginale. \plesenta L'«altro» finlandese risolve in... zona-PEUGEOT il duello 16. Rally di Nuova Zelanda neozelandese ai danni LANCIA DATA: 5-8 luglio - 7. prova del Campionato mondiale marche e piloti rallies : ORGANIZZAZIONE: Rally Organizers Assoc. of New Zeland, PO Box 62021, Sylvia Park, Auckland 4 PERCORSO: Quattro tappe per un totale di 1981 km con 35 ps (una annullata, 57108 km} • CONDIZIONI CLIMATICHE: sereno in tutte le tappe tranne la seconda con pioggia e nebbia • 1 LEADER SUCCESSIVI: Kankkunen da ps 1 a ps A; Alen da ps 5 a ps 20; Aìen e Kankkunen ps 21; Kankkunen da ps 22 a ps 35 : MEDIA DEL VINCITORE: 99,679 kmh KANKKUNEN ALBO D'ORO: 1985 Salonen-Harjanne (Peugeot 205 T 16); 1984 Blomqvist-Ceder- berg (Audi Quattro); 1983 Ròhrl-Geìstdorfer (Lancia 037); 1982 Waldegard-Thorszelius (Toyota Corolla); 1981 Donald-Lancaster (Ford Escort RS) non valido per il mondiale; ecc. • IL PROSSIMO APPUNTAMENTO: Rally d'Argentina, 6-9 agosto

CLASSIFICA FINALE (52 partiti - 40 arrivati) 1. Kankkunen-Piironen Peugeot 205 T 16 B SF 5.43'45" non perdona 2. Alen-Kìvirnaki Lancia Delta S4 B SF a 1'40" 3. Biasion-Siviero Lancia Delta S4 B I a 9'51" 4. Ericsson-Billstam Lancia Delta S4 B S . a 12'52" AUCKLAND - Se in casa Peugeot regnava l'allegria per il risultato ottenu- 5. Salonen-Harianne Peugeot 205 T 16 B SF a 22*51" to, la Lancia è uscita a testa alta dalla trasferta neozelandese perché la sua o. Allport-Freeth Mazda RX7 B NZ a 43'42" sconfitta si deve a un solo fattore: la Peugeot è stata la migliore... Non vi 7. Eriksson-Diekmann VW Golf GTi A S/D a 50'37" sono stati cioè problemi tecnici che potessero togliere chances a Alen nel 8. Davidson-Carmichael Nissan 240 RS B NZ a 52'33" suo duello con Kankkunen: al contrario di quanto era accaduto in Grecia, 9. Cook-Jones Nissan 240 RS B NZ a 54'27" il finlandese della Lancia può lamentarsi appena di un altro particolare 10. Millen-Bellefleur Mazda 323 Turbo A NZ/CDN a 56*18" tecnico che gli ha fatto perdere poco tempo, finendo per essere battuto ampiamente dal suo compatriota che ha compiuto così un passo impor- tante sulla via del titolo mondiale. 1 o TJ • . Dopo la seconda Questo Rally di Nuova Zelanda si può dividere in tre fasi fondamentali: Classifica £ g o =5 o tappa del Rally di Nuova Zelan- una iniziale - che è coincisa con la prima tappa - nella quale, dopo un Mondiale f T5 fì a E o S "B da la squadra Subaru (Bourne Marche '86 o ® 5 ^ primitivo dominio di Kankkunen, Alen si è imposto traendo il massimo o < z 2. era 8. assoluto e secondo di profitto dalle speciali veloci; una seconda fase - la seconda e la terza tappa - Peugeot 17 20 - 10 in cui la superiorità era distribuita, nonostante Kankkunen recuperasse il Lancia 20 17 - 14 ritardo di qualche secondo per passare al comando di stretta misura; infine Volkswagen 9 10 - - l'ultima parte in cui Kankkunen e la Peugeot sono stati nettamente supe- Audi 14 15 - riori costruendo nella quarta tappa il vantaggio finale. Toyota - - - 20 Ford - 14 - - 14 viro il tecnico i\opaya ... Renault - " - - - 14 - - 14 J^i; „„ „[„ „,„ Se le prime due fasi non hanno stu- La Lancia è riuscita a contrastare la Subaru - - - 13 pito nessuno, poiché in qualche Peugeot appena nei tratti veloci, Citroen - 10 - modo riproducevano la situazione perdendo sempre terreno quando la già vissuta in Grecia, ha sorpreso velocità è diminuita. Questo parti- Mondiale squadra ufficiale, dalla Nissan Piloti '86 invece la decisione con cui Kan- colare può essere abbastanza signifi- Kankkunen 8 20 - 8 - 20 20 76 kkunen si è sbarazzato di Alen nel- cativo, soprattutto se messo in rela- l'ultima tappa, regolando la que- Alen - 15 - 12 - 15 42 | VINCITORI DELLE SPE- zione al cambiamento dei differen- Saby 6 - - - 20 12 - 38 AI • i i stiojne in poco più di quattro specia- ziali Peugeot, che è passata dagli Biasion . - - - - - Ifi 19 ^7 CIALI li, fino a quel momento in realtà ZF ai Ferguson, ottenendo una Salonen 15 - - - - _ fl 73 !• 2- 3. 4. 5. 6. c'era stata una certa uguaglianza, maggiore maneggevolezza per la Toivonen 20 - - - • w Kankkunen 17 15 2 con differenze fra i due di pochissi- 205, cioè maggior facilità di guida, Moutinho - - 20 - mi secondi, ma da un momento al- come ha riconosciuto proprio Kan- Waldegard - 20 — — 7-^ — ;>n Salonen 66976- l'altro Kankkunen è passato a di- kkunen. Ericsson - 10 - - —^ —r^ o — 20 Biasion - 310 811 - sporre di un vantaggio di quasi un L'altro motivo sta nei diversi stili di Eriksson 24-- — 3 — 2 — d —i ? Ericsson - 2 4 13 15 - secondo al chilometro. Che è suc- guida: un dettaglio non meno im- Bica - - 15 - 1fi Slewuil ----17 cesso? portante. Giorgio Pianta ha raccon- Torph - - - 15 _ ^ Eiikbbun 1 4 Per quel che possiamo intuire, due tato che in un giro alla Mandria, Chatriot - - - - ifi _ _ ^ Alluu(l - - - - 14 sono i motivi fondamentali per con una guida alquanto dolce ma Mikkola 12 - - - 19 TeesiJu'e - - - - - 9 spiegare l'improvviso squilibrio dei veloce, il suo tempo era migliore -^ Bourne - - i valori. Il primo sta nel vantaggio che quando attaccava senza preci- Del Zoppo - - 12 - ^ Millen - - i della Peugeot in quel tipo di ps: sione, necessitando in questo caso Eyre - i questo particolare non sembra una di tutta la larghezza della pista. In Mondiale novità di oggi perché già l'anno altre parole, sembra si debba giun- Piloti Gr. A scorso aveva influenzato in modo gere alla conclusione che, con que- Eriksson 10 9 - - 8 H 13fl ^ 1 PRINCIPALI RITIRI decisivo il duello che opponeva Sa- ste potenti Gr.B, si deve essere piut- Stohl 5 - - - lonen a Rohrl, a vantaggio del fin- tosto «puliti» nelle traiettorie per 9— 26 Ct1i quando perché — — - — 3 — ^ Tundo ps 8 incidente landese. E' stato in una zona ben guadagnare tempo. Perciò Alen Oreille 13 - - - — — - — - — ^ Eyre ps 9 incidente precisa che le macchine francesi si dev'essere stato molto sorpreso dei Ericsson - 13 sono avvantaggiate e, per quanto tempi di Kankkunen all'osservare Del Zoppo - - 13 - -^ — - — - —;f 3 Bourne ps 11 rinuncio abbiamo potuto appurare, si tratta le sue traiettorie, frutto di una tecni- Kirkland - - - 13 -^ — - — - — ^ Stewart ps 15 incidente di prove con un tracciato molto ca di guida molto diversa dalla sua. Loubet - - - - particolare, strette, con curve in ra- Queste due condizioni messe insie- pida successione, dove è fondamen- me, dunque, potrebbero essere la tale la facilità di guida, ovvero l'agi- causa per cui la Lancia è ora più lità della macchina. E in questo a- lontana dal titolo mondiale, benché spetto la Peugeot ha un atout in più non esclusa: cosa che si potrà chia- rispetto agli altri, perché se la 205 rire solo dopo il Rally d'Argentina. esigi la qualità ! Turbo 16 è a suo agio sul veloce, Quanto alle due squadre, ancora sembra un «pesce nell'acqua» su due osservazioni: la prima per sot- questo tipo di percorso in cui la tolineare il momento poco fortuna- maneggevolezza è molto maggiore. to di Salonen. che fin dalla prima ».••&-»

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Sarebbe il caso di dire -cose dell'altro mondo» per questo scatenato Kankkunen lanciatissimo verso il titolo iridato marche e piloti. Ma sia chiaro che queste cose le fa dappertutto!

tappa npn ha avuto possibilità d'in- Ilitto quello d'importante che è successo LA CRONACA serirsi nel discorso vittoria; la secon- da sul buon risultato di Biasion in Prima del vìa: Stohl, vincitore del Gr.A all'Acropoli, rompe il motore dell'Audi 1. tappa un tipo di prova diverso da quelle 80 Quattro in una sessione di prove e deve montare quello di una macchina cui è abituato e quindi per lui più di servizio dell'importatore locale, con più di 25.000 km e meno di 65 CV. difficili. Soprattutto Biasion ha pro- ps 1: Allport ha una leggera uscita e danneggia il lato sinistro della Mazda Delusione vato che è stato giusto chiamarlo a RX7. . __ integrare la squadra per la Nuova ps 2: Kirkland (Subaru RX Turbo) ha problemi di freni che gli 'costano una SALONEN Zelanda, lasciando l'impressione leggera uscita e lo tesso accade a Millen (Mazda 323 Turbo); Cook che se potesse partecipare al 1000 resta col cambio della Nissan 240 RS bloccato e deve sostituirlo. ALJCKLAND - «Non c'è dubbio che non Laghi sarebbe sicuramente il secon- ps 3: Biasion esce leggermente di strada ma perde poco tempo; Salonen e il mio anno e il meglio che posso fare è do pilota del team. Infine una paro- lamenta troppo sovrasterzo. prendermi una vacanza» diceva Timo la sul Gr.A, dove la Volkswagen ha Salonen alla fine della prima tappa, do- ps 5: Salonen lamenta un motore poco potente, per cui i meccanici Peu- po che uno stupido incidente gli aveva raggiunto finalmente la vittoria do- geot cambiano il turbo. __ tolto tutte le possibilità di continuare a po che varie volte Kenneth Eri- ps 6: Stohl ha una leggera uscita ma, aiutato dagli spettatori, prosegue. lottare per il primo posto. Ciò nonostan- ksson è stato in grado di garantirla te il campione del mondo npn perdeva pur non avendone la soddisfazione. ps 7: Ericsson va in testacoda e perde alcuni secondi, la sua aria divertita, il suo abituale sorri- Con questo successo, che ha avuto ps 8: Tundo (Subaru RX Turbo) capota e si ritira. Salonen in trasferimento non so. Dopo le prove sotto un'intensa piog- qualche contrasto solo nella prima può evitare un concorrente che viene in senso contrario: per riparare i gia, i piloti erano sorpresi da un'inspera- tappa, il giovane svedese si è allon- danni paga 26' al C.O. ta primavera in Nuova Zelanda, con un sole caldo che faceva quasi dimenticare tanato ancor più al comando del ps 13: al via il sistema automatico di estinzione «spara» nella macchina di di aver lasciato in Europa Testate. 11 fan- mondiale Gr.A e il titolo ormai Biasion e Siviere è coperto di schiuma ma ritrova velocemente le note. go si stava trasformando in polvere, ma non gli deve sfuggire. ps 15: Stewart (Audi Quattro) perde la strada, sbatte col posteriore contro il problema non sarebbe stato grande, vi- un albero danneggiando il serbatoio e deve ritirarsi. sto che le speciali erano state accorciate e Remando Petronilho ps 23: Alen tocca leggeremente davanti ma non perde tempo; Salonen non che le partenza venivano date ogni due ha difficoltà a passare Cook che ha problemi di frizione; Millen ha minuti. ancora guai con i freni. La prima prova, fatta più che altro per • UNO. Dopo l'annunciata «pausa di accontentare il pubblico appassionato di riflessione» nel mondiale che durerà fi- ps 24: Millen torà e finisce la prova sul cerchio. rally di Auckland, serviva comunque per no al Sanremo, adesso è saltata anche ps 25: Alen resta senza freni e cambia la pompa all'assistenza; Ericsson va in stabilire un primo ordine di valori e. no- la possibilità di vedere almeno una del- testacoda e perde circa 20". nostante fosse breve (poco più di due le Uno Turbo-Totip al via del prossimo km), subito Kankkunen, primo leader, e ps 26: annullata quando Alen si vede la marcia impossibilitata da una mac- Alen si sono distaccati dando il via a una Rally della Lana. E ben difficilmente la china che viene in senso contrario e che alla vista della Lancia si agita, lotta sorpendente solo per i! fatto che tutto-ovanti torinese (sulla quale sono frena e finisce di traverso insieme al suo rimorchio. non includeva anche Salonen. Il campio- state provate anche le Pirelli) sarà ps 31 a Teesdale (MG Metro 6R4) parte il differenziale posteriore, perde 17' schierata a Fiancavano. in prova ed è penalizzato al C.O. 1

fotocolors PHOTO 4 LA CRONACA

ne del mondo infatti cominciava già ad essere ritardato e la sua macchina non sembrava nelle condizioni più adatte per il fondo neozelandese. E al confronto con Kankkunen si poteva pensare che Salonen non riuscisse a trarre il meglio dal mezzo, ma non era così: le due mac- chine presentavano specifiche diverse. soprattutto a livello di sospensioni. Davanti Kankkunen e Alen si distanzia- vano mentre Biasion si stava abituando a uno stile di rally completamente diver- so ed Ericsson alternava tempi ragione- voli con crono lontani da quelli dei suoi compagni di squadra. In Gr.A Possum Bourne al volante della Subaru comin- ciava a dominare le operazioni davanti al suo compatriota Millen. mentre Eri- ksson le tentava tutte per non farsi di- staccare dalle quattro ruote motrici su un terreno chiaramente favorevole a questa tecnologia. Nella quinta ps Alen passava al comando con un piccolo ma sufficiente secondo su Kankkunen e poi, benché il vantaggio non sia mai stato su- periore a qualche secondo, non mollava la posizione fino a fine tappa. L'episodio più notevole però accadeva alla fine dell'ottava prova, quando Salo- nen se ne andava tranquillo verso l'assi- stenza. e curiosamente dopo avere stabi- lito il suo miglior tempo del giorno. Ti- mo l'ha raccontata così: «Tutto è acca- duto nel trasferimento verso la nona ps, su un tratto sterrato che era percorso nei due sensi dai concorrenti. All'uscita da li- na curva ho incrociato un 'altra macchina, la Toyota Corolla dì un pilota giappone- •Alen ha lottato al massimo se. C'era spazio sufficiente per passare tutti e due senza problemi ma, non so con Kankkunen, perché, la sita macchina ha cominciato a ma qualche problema venire dalla mia parie e solo dopo mi e un incìdente sono accorto che aveva le ruote bloccate. evitato per un soffio gli hanno Sono riuscito a evitarlo con la fiancata impedito di giocarsi la... ma non con la parte dietro e l'impatto è volata. A sinistra, Biasion ha un stato tanto violento che ha distrutto la po' sofferto le strade neozelandesi ruota posteriore destra dopo che ci aveva mandato a sbattere contro una roulotte posteggiata li e ha danneggiato l'ammor- tizzatore sinistro». L'assistenza Peugeot, avvisata per radio, si è precipitata sul luogo, ma i danni era- no grossi e ciera molto lavoro da fare. Ma chi era in testa? Pur disponendo di una macchina non certo nelle migliori condizioni, Salonen è ROTORUA - Mancavano pochi minuti a che Alen e precedente e se ciò non fosse possibile si deve tener conto arrivato al CO. successivo con un ritar- Kankkunen entrassero in macchina per ripartire per la dell'ordine d'ingresso nel parco chiuso. Ora, se gli organiz- do di 26', il che gli toglieva ogni aspira- terza tappa e ancora non si sapeva quale di loro avrebbe zatori hanno stabilito una classifica, è qui che sorge l'erro- zione di vittoria. preso il via per primo. Tanto quanto Ninni re, perché Kankkunen avrebbe dovuto essere considerato In Gr.A, Eriksson aumentava l'andatura Russo tentavano di far valere la loro ragione presso l'orga- leader. Supponiamo che il rally, per qualche motivo di sul finale, soprattutto al calar della notte. nizzazione e alla fine prevaleva Todt in una decisione che, forza maggiore, fosse stato interrotto a un certo punto, A fine tappa si presentavano così: 1. A- a nostro parere, è piuttosto discutibile. ovvero alla fine della seconda tappa: il vincitore sarebbe len 1.47W: 2. Kankkunen a 10"; 3. Qual era il motivo di tutte quelle trattative fino all'ultimo stato Kankkunen poiché aveva realizzato il miglior tempo Biasion a 2'14"; 4. Ericsson a 4'42"; 5. momento prima del via? Si trattava appunto dell'ordine di nella prima speciale del rally, fattore discriminante chiara- Stewart a i l'09"; 6. Teesdale a 1 F28"; partenza. Alen e Kankkunen erano arrivati alla pari alla mente specificato nel regolamento. In altre parole, contan- 7. Eriksson a 1 l'57"; 8. Bourne a fine della seconda tappa e dopo una prima classifica in cui do che non si era di fronte a un vincitore, Kankkunen 12'40"; 9, Aiiport a 13'25"; 10. Cook a Kankkunen risultava primo, questa veniva ritirata per far aveva tuttavia il vantaggio del miglior tempo nella ps d'a- posto a un'altra con Alen al comando. Per gli organizzato- pertura. Ed era questo che doveva essere tenuto presente 13'51"; ...22. Salonen a 29'58". ri il ragionamento era questo: dato che il finlandese della per risolvere una questione - una di più - non tenuta nella Lancia era partito da Auckland in prima posizione e Kan- debita considerazione dai regolamenti. kkunen nel corso della prima tappa era riuscito solo a La Lancia ha sporto reclamo per la decisione presa di far 2. tappa raggiungere il primo posto senza mai oltrepassare Alen, partire per primo Alen, ma la verità era che questo non questi era considerato al comando della prova. costituiva alcun vantaggio; benché le condizioni atmosferi- Invece, sempre a nostro parere, le cose sono ben diverse: il che fossero migliorate, essendo cessata la pioggia e tornato regolamento sancisce che l'ordine di partenza per ogni tap- il sole a riscarladare un rally che in termine d'emozioni era ALEN pa viene dato in funzione della classifica finale della tappa già incandescente. litiga vantaggio in modo stupido e quasi di ca- nen. I due giganti monopolizzavano l'in- ha perso la vita un meccanico della La tappa tra Auckland e Rotorua ha vi- stigo per quei piloti che oggi sembrano teresse. Dietro però Ericsson faceva regi- Dunlop, la questione si è ridotta a un sto la lotta appassionante tra Alen e volersi per qualche verso anteporre agli strare alcuni tempi interessanti sia nei testa a testa tra Eriksson e Millen e nelle Kankkunen, e lo si nota dal fatto che i organizzatori. Arrivato al controllo di punti più viscidi, sia sull'asfalto, dove condizioni in cui si è corsa la seconda due sono arrivati alla fine ex aequo. No- partenza dell'ultima ps, Alen discuteva guidava per la prima volta la Delta S4, tappa si potrebbe pensare a un recupero nostante il terreno infido nessuno ha ri- con il commissario perché la prova fosse mentre Biasion sembrava più svogliato, di Millen, invece il giovane svedese, no- sparmiato energie nel duello che ha of- annullata per insufficienti condizioni di anche perché erano le condizioni peggio- nostante dolori al braccio sinistro, ha ot- ferto una bella emozione alla corsa. All'i- sicurezza a causa della quantità di fango ri per abituarsi a uno stile diverso di ral- tenuto prestazioni notevoli, non ha com- nizio Kankkunen recuperava qualche se- che copriva la strada. Il commissario ly. messo errori e ha mantenuto il comando condo a Alen nella prima spettacolare ps non gli dava retta e cominciava la proce- Benché molto ritardato, Salonen poteva in Gr.A. su asfalto, poi Alen ridimensionava la dura di partenza, mentre Alen non ave- beneficiare dell'assenza di polvere per re- A Rotorua la classifica era la seguente: 1. momentanea superiorità dell'avversario va ancora allacciato le cinture di sicurez- cuperare undici posizioni facendo segna- Kankkunen e Alen 2.47'49"; 3. Biasion passando a imporre il ritmo aumentan- za... Partendo deconcentrato, nervoso e re ottimi tempi e approfittandone anche a 3'55"; 4. Ericsson a 6'12"; 5. Teesdale do anche il suo vantaggio. in ritardo, Alen perdeva i 17' di vantag- per test tecnici in prospettiva futura. In a 22'07"; 6. Allport a 22'38"; 7. Eriksson Partendo per l'ultima ps con 17" su gio che aveva e finiva per essere secondo Gr.A, dopo l'abbandono della Subaru a 23'06"; 8. Millen a 26'3I"; 9. Davi- Kankkunen, Alen vedeva svanire il suo benché con lo stesso tempo di Kankku- per lutto in seguito ad un incidente in cui dson a 27'06"; 10. Cook 27'16".

72 ROMBO 3. tappa metteva anche qualche errore, alla fine di ogni prova il mio svantaggio è sare delle braccia dal momento in cui si Eccellente la rimonta di Salonen, vinci- notevole. Prima pensavo che si trattasse è constatato che per Alen era impossibile tore di alcune prove nonostante partisse di un problema di mancanza dì potenza. continuare a lottare con Kankkunen. indietro e trovasse il fondo in condizioni ma l'ho sperimentato nei trasferimenti e L'unica emozione è venuta da Biasion. Quelle quattro peggiori che i suoi avversali abituali. Il non è cosi, perché sul!'asfallo si sente che che ha dovuto disputare una speciale campione del mondo era quinto al rien- i cavalli ci sono. Sinceramente non ca- senza il differenziale anteriore prima che tro a Rotorua, ma avrebbe potuto ormai pisco...». Era un Markku Alen attonito glielo potessero sostituire. speciali... progredire grazie ad aiuti esterni... In quello di fine terza ps dell'ultima tappa, Gr.A Millen ha avuto di nuovo proble- incredulo del suo ritardo passato da 21" I due uomini di punta partivano dunque mi ai freni e una foratura che lo ha ritar- a più di un minuto. Hanno detto dopo.. ex aequo per la terza tappa e continua- dato notevolmente, per cui Eriksson ve- In realtà nulla faceva prevedere che da vano così anche nella prima prova dove deva sempre più vicino il successo. un momento all'altro il distacco tra i due stabilivano lo stesso tempo. Ma poi la Questa la classìfica al rientro a Rotorua: di testa crescesse tanto: finora tutto si era «Tre Lancia Peugeot prendeva un certo vantaggio: i 1. Kankkunen 4.03'03"; 2. Alen a 21"; giocato sul filo dei secondi. Era nelle suoi piloti dominavano la scena impo- 3. Biasion a 6'27"; 4. Ericsson a 9W; gomme la spiegazione? O forse su un contro» nendosi nelle altre ps del tratto Rotorua- 5. Salonen a 3T53"; 6. Allport a 32'15"; fondo difficile, corv molto fango, il com- Rotorua. Mentre per Kankkunen tutto 7. Teesdale a 32'44"; 8. Eriksson a portamento della Peugeot era tanto su- AUCKLAND - Le prime parole di Juha andava per il meglio, Alen cominciava 3539"; 9. Davidson a 38'33"; 10. Cook periore a quello della Lancia da creare Kankkunen, che non solo ha permesso con problemi ai freni. a 39'31". un distacco di più di un secondo al chilo- alla Peugeot di distaccarsi in vetta al Così Kankkunen ha cominciato a gua- metro? Naturalmente sul fronte Peugeot mondiale ma ha messo una seria ipoteca dagnare terreno progressivamente finché 4. tappa c'era euforia, ormai mancavano poche sul tìtolo piloti '86. sono state spese per non è accaduto il grande fatto di questa prove... In ogni caso tutta l'emozione la difficoltà della sua vittoria: terza tappa che solo per fortuna non è che ci si attendeva dall'ultima tappa è «Sono .slati quattro giorni di Purissima degenerato in tragedia, ovvero rincontro stata annullata dalla superiorità di Kan- lolla con Markku Alen. Tre Lancia han- ravvicinato di Alen con un veicolo intra- II massimo kkunen che fin dalla prima ps aveva af- no continualo a farmi pressione... Se a- versato che ha indotto ad annullare la fibbiato a Alen 25". Solo nel finale Kan- vessi cedalo ci sarebbero state tre Lancia prova. Kankkunen finiva la tappa con non basta kkunen ha alleggerito un pò l'andatura, ai primi Ire posti, fi problema era che un vantaggio di 21" su Alen, ma tutto assicurandosi il terzo successo stagionale dovevo combattere ma alio stesso tempo era ancora da giocare nella quarta tappa. «Sinceramente non so come spiegare e dando nuova espressione alla suprema- essere sicuro, non commettere errori». Pe- Ericsson non riusciva a mantenere lo quel che sto succedendo. Vado al massi- zìa .sua e della Peugeot nel campionato. rò l'unica Lancia che gli stava alle cesto- stesso ritmo della seconda tappa e com- mo, vedo che freno dopo Kankkunen, ma In casa Lancia c'è stato come un abbas- le era quella di Alen. «Sì. Le altre erano tanfo indietro che pra- ticamente dalla prima prova non dovevo preoccuparmi di [oro». Un terzo posto finale al Rally di Nu'ova Zelanda è un risultato soddisfacente per . Massimo Biasion, se si pensa che inizial- mente non era prevista la sua partecipa- zione a integrazione della squadra Lan- cia. Miky comunque ha provato il suo valore in un rally completamente diver- so da quelli cui era abituato: '«II mio ohbieìlivo principale era di parte- cipare al rally di quest 'anno come base di preparazione per quello della prossima stagione, dato che la prima partecipazio- ne a un rally di questo genere è sempre piena dì difficoltà. Comunque sono mollo contento del risultato, è una scommessa vinta. Per di più è la seconda gara conse- cutiva che concludo, il che mi da gioia. Il rally in sé non è stalo mollo difficile, dato che davanti a me si stava svolgendo una battaglia tremenda nella quale non pote- vo intromettermi. D'altro lato, finché Sa- lonen è stato con i primi abbiamo ingag- giato un curioso duello, ma dopo che è scivolalo indietro sono rimasto pratica- mente da solo. Da quel momento è stata una gara tranquilla». Il «locale» Teesdaìe (l'hanno scorso 10. Qon la Subaru) quest'anno ha corso con una fiammante Metro 6R4, E andato bene ma l'ha tradi- to il differenziale alla fine. Sotto, bravissimo come sempre Eriksson nel Gruppo A, vincendolo con la settima piazza assoluta. Arnvederci all'87... Lo spavento di Alen

ROTORUA - Improvvisamente la radio della Lancia sente interrompere la normalità delle sue trasmissioni dalle grida di Alen: dato che in quel momento si stava disputando una speciale, si è pensato che potesse essere accaduto un incidente. Markku aveva un tono di voce che lasciava intravedere qualcosa di eccezionale, era più nervoso che mai, gridava con tutto e tutti e solo dopo un certo tempo si riusciva a percepire qualcosa di concreto: il pilota Lancia aveva rischiato un incidente con una macchina che arrivava in senso contrario e che si era messa di traverso bloccando la strada. Che cosa era successo? Alen aveva superato una curva ad angolo rette, aveva ingranato la terza, finiva di percorrere una curva e quando slava per accelera- re a fondo nel rettilineo si era trovato di fronte una macchina pick-up con rimorchio. L'autista al vedere la Lancia frenava di colpo e dato che la discesa era piuttosto accentuata il rimorchio derapava, s'intraversava e bloccava di conseguenza anche la macchina. Alen frenava lui pure e solo per pochissimi centimetri non finiva contro l'inatteso ostacolo. «Se la Lancia non fosse stata in Uzza per il modiale, la mia gara sarebbe finita lì e sarei tornato subito in Finlandia» affermava Alen all'assistenza alla fine della terza tappa. E ha continuato: «Nelle due ultime prove non riuscivo a combinare più nulla, fio perso fiducia ne/i 'organizzazione: nulla più mi garan- tiva che la strada fosse chiusa. Avevo in testa solo quel veicolo e l'immagine logicamente non mi permetteva di andare come avrei voluto». La macchina e il rimorchio di traverso sulla strada non permettevano il passaggio di nessun concorrente e la ps è stata annullata. SÌ dice che l'incrocio in cui Alen s'è preso lo spavento fosse completamente aperto al traffico e che, quando i concorrenti erano già pronti a partire, un trattore se ne andasse tranquillo in senso contario, senza che nessuno avesse avvertito agli abituali frequentatori della zona che lì sarebbe passato una rally.