Note Sul Generone Romano
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Note sul generone romano } t MARCELLO GUIDI La definizione di "generone"risale alla seconda metà dell 'Ot tocento e fu coniata a Roma per distinguere una categoria di al ta borghesia danarosa dalle caratteristiche proprie, diverse da al tre classi sociali e soprattutto dall'aristocrazia, che i1 generone smaniava di frequentare ma che era allora, assai più di oggi, ri gorosamente arroccata nel suo Olimpo. I continui equivoci sul significato e sulla portata del termine "generone" nascono dal nome stesso, di assonanza indubbia mente dispregiativa, ma che riassume egregiamente le qualità e i difetti di una categoria speciale, ristretta ad un limitato numero di famiglie romane, la cui patente di appartenenza era determi nata proprio dalle origini quirite. Fanno eccezione alcune fami glie di origine straniera, quali gli Haas Spithover, i Grandjacquet o i Roesler Franz, acquisiti a una perfetta romanità da genera zioni di permanenza e di lavoro, specialmente al servizio ponti ficio. "Generone" suona male, ed il suo conio, di origine più intel lettuale che aristocratica, fu certamente malizioso in questo sen so: tanto che molti appartenenti alla categoria affermano seccati di non fame parte, pur essendone membri autorevoli. D'altro canto altri, che non hanno nessun motivo di considerarsi cittadi ni del mondo del generone, aspirano invece a farne parte, se non altro per una più precisa identificazione sociale, difficile da in .. ... ~ " ventarsi a Roma . L'etimologia del termine è controversa, perché non codifica ta: Alberto Arbasino sostiene che derivi da "genero'', e che sia 381 stata coniata da qualche aristocratico per magnificare la consi di intrecciare importanti fili nel tessuto economico romano e, più stenza finanziaria del matrimonio di una sua figlia con un ricco tardi, italiano? borghese che avrebbe rinverdito le sostanze di casa: un genero La fonte originale più frequente di ricchezza andava ricerca top, cioè, con tanti soldi. Interpretazione spiritosa, ma della qua ta nell'affitto dei grandi latifondi incolti dell'Agro Romano ap le non sono convinto, proprio per l'eccezionalità, allora, di un partenenti a famiglie nobili ed abbandonati all'allevamento del matrimonio misto. Più facile che il termine derivi da un peggio bestiame brado, specialmente delle pecore. Da qui nasce la defi rativo della parola "genere", ancora oggi molto adoperata a Ro nizione di "mercanti di campagna", fetta cospicua del generone, ma per definire l'origine sociale. "Una gran bella ragazza, ma di altrimenti chiamata dei pecorari: termine, per amor di verità, che un genere tremendo". Qualunque sia la reale fonte della parola, potrebbe del resto essere attribuito ad alcune notabili famiglie è rimasta un'accezione negativa del termine, dovuta al suo pes dell'aristocrazia romana, che per pigrizia o per inettitudine si simo suono e causa di molta confusione. contentavano del profitto tratto dalla proprietà delle pecore che La definizione degli angusti limiti del generone è del resto non della potenzialità dei terreni, non tutti situati in zona mala così complessa da avere causato notevoli imprecisioni, nonchè rica. arbitrarie e stupefacenti inclusioni di famiglie di censo indiscu Agli affittuari dei latifondi si accompagnavano i grandi am tibile e di gran successo, ma che con il generone non hanno nul ministratori e gerenti dei patrimoni immobiliari e rurali apparte li,, la a che vedere. nenti all'aristocrazia e ad alti prelati che spesso, per mancanza di Numerosi articoli pubblicati sulla stampa quotidiana e perio discendenza diretta, lasciavano mano libera agli amministratori i dica negli ultimi tempi dimostrano una completa ignoranza su stessi, che da questa libertà traevano grandi vantaggi. Erano pe questa categoria sociale, le cui caratteristiche precipue non han rò anche sufficientemente scaltri ed avveduti nel rendersi indi no equivalenti in altre città italiane e nella quale vengono fatte spensabili al punto da godere di grande benevolenza, ricono affluire le persone più eterogenee: articoli redatti da chi di que scenza, ed in alcuni casi tangibile gratitudine da parte dei loro sto fenomeno non sa nulla, e contribuisce solo ad aumentare la datori di lavoro che di essi si servivano anche per la soluzione di confusione. affari e casi personali non sempre confessabili. La storia di Roma nell'Ottocento aiuta a definire la precisa Nasce così il nucleo forte del generone che, socialmente re collocazione del generone, che risale a poco prima della fine del spinto dall'aristocrazia, si consola arroccandosi nel proprio potere temporale dei Papi e si intreccia con le vicende agricole mondo e provvedendo a consolidare notevoli patrimoni, nel ca e/o edilizie del vecchio Stato della Chiesa e della nuova capita so di alcune famiglie enormemente ampliati dopo il 1870 e, sot le italiana, in un contesto economico-sociale non riscontrabile to l'impulso della febbre edilizia della nuova capitale, dalla ven che a Roma, dove grazie alla commistione tra Stato e Chiesa al dita di aree fabbricabili, che videro la fine di alcune celebri "vi cune categorie di cittadini contribuirono, nel bene e nel male, al gne" situate ai margini della vecchia Roma e che costituivano la nascita di una nuova città sull'irripetibile impronta della vec punti di incontro e di ritrovo familiare del generone: cito ad chia. esempio la vendita di Vigna Guerrieri a Santa Balbina ai conti Da dove derivava la forza e la potenza del generone, capace Pepoli, che pose fine a leggendarie epopee di costume, delle 382 383 quali erano protagonisti personaggi non banali e fino a qualche gneri valentissimi, notai, qualche volta, ma raramente, accade tempo fa ancora ricordati a Roma. mici, con qualche sporadico sconfinamento nella politica (vedi il La crisi edilizia del 1885 pose fine a questa fonte di arricchi caso di Tommaso Tittoni). mento, ma gli sviluppi dell'economia italiana nella sua versione Ed è così che nelle categorie professionali romane si incon romana, cioè condizionata dalla commistione con il patrimonio trano ancora oggi nomi di esponenti del generone che si sono ecclesiastico e con il suo considerevole peso nella struttura eco fatti grande onore e che caratterizzano onorevolmente il loro nomica cittadina, fecero sì che alcuni esponenti del generone si ruolo. distinguessero nell'attività bancaria, nelle costruzioni e in un Minimo comune denominatore consisteva nei ragguardevoli certo tipo di commercio, che escludeva in generale la gestione e cospicui patrimoni, anche se pochissimo ostentati, per cui ge diretta dei negozi, la categoria dei "bottegai" rimanendo fuori nerone è sinonimo di gran soldi, non disgiunto dalla strenua sal dall'area delle attività contemplate, con qualche eccezione per vaguardia della propria famiglia con l'assoluta necessità che i grandi magazzini e per negozi così raffinati da sembrare più dei venti delle passioni, più che le non infrequenti scappatelle, non club che dei punti di vendita. L'attività edilizia si è sempre con influissero sul proprio matrimonio e sulla solidità dei legami fa traddistinta, in versione generone, per la serietà, affidabilità ed miliari, che quasi sempre sottintendevano cospicui interessi eco onestà della categoria, con anni luce di distacco dalle stirpi di nomici. imprenditori attivi nello stesso settore, sorti a Roma dopo la se Su tutto aleggiava un'atmosfera di rispettabilità ed affidabili conda guerra mondiale, che con il generone non hanno nulla a tà, componenti certo non ultime, unite alle precipue capacità che vedere e che purtroppo ad esso vengono associati dall'insi professionali, per l'inserimento del generone nel nucleo delle pienza e dalla superficialità dei cronachisti. forze produttive del Paese. In tutte queste attività, il comportamento degli esponenti del Il fenomeno di cui parliamo ha comunque oggi interesse pre la categoria è generalmente stato esemplare così come non lo era valentemente storico, dato che l'appartenenza al generone va sempre stato, a dire il vero, nel settore dell'amministrazione dei confinata ad un numero relativamente basso di famiglie romane beni nobiliari ed ecclesiastici, fonti talvolta di improvvisi ed in dalle caratteristiche di romanità, oramai per la stragrande mag spiegabili arricchimenti soprattutto nell'epoca a cavallo della fi gioranza confuse da matrimoni "misti" e da emigrazioni in altri ne del potere temporale dei Papi e della confusione di valori che lidi, oltre che dal mutato stile di vita, che ha intaccato tutti o qua ne derivò in molti strati della società romana, provinciale ed im si gli elementi distintivi del generone. provvisamente privata del gran manto protettore della Chiesa. Il mondo del generone si situava topograficamente nella vec I discendenti di questi sagaci amministratori si sono general chia Roma, con qualche propaggine di più recente tendenza, co mente distaccati dall'attività patema per intraprendere carriere me via Nazionale, acquisita alla città con la febbre edilizia post professionali redditizie e nelle quali molti di essi si sono parti 1870, il quartiere Nomentano ed i Prati, considerati però remoti, colarmente distinti: avvocati, medici illustri (il prof. Pio Pedico per non parlare dei Parioli, venuti molto più tardi e che per mol ni, tanto per nominarne uno), architetti (ed il nome di Marcello ti esponenti della vecchia borghesia romana, nonostante la moda Piacentini, implicazioni politiche a parte, valga per tutti), inge- di abitarci instauratasi intorno agli anni Trenta, sono rimasti