Note Sul Generone Romano

Total Page:16

File Type:pdf, Size:1020Kb

Note Sul Generone Romano Note sul generone romano } t MARCELLO GUIDI La definizione di "generone"risale alla seconda metà dell 'Ot­ tocento e fu coniata a Roma per distinguere una categoria di al­ ta borghesia danarosa dalle caratteristiche proprie, diverse da al­ tre classi sociali e soprattutto dall'aristocrazia, che i1 generone smaniava di frequentare ma che era allora, assai più di oggi, ri­ gorosamente arroccata nel suo Olimpo. I continui equivoci sul significato e sulla portata del termine "generone" nascono dal nome stesso, di assonanza indubbia­ mente dispregiativa, ma che riassume egregiamente le qualità e i difetti di una categoria speciale, ristretta ad un limitato numero di famiglie romane, la cui patente di appartenenza era determi­ nata proprio dalle origini quirite. Fanno eccezione alcune fami­ glie di origine straniera, quali gli Haas Spithover, i Grandjacquet o i Roesler Franz, acquisiti a una perfetta romanità da genera­ zioni di permanenza e di lavoro, specialmente al servizio ponti­ ficio. "Generone" suona male, ed il suo conio, di origine più intel­ lettuale che aristocratica, fu certamente malizioso in questo sen­ so: tanto che molti appartenenti alla categoria affermano seccati di non fame parte, pur essendone membri autorevoli. D'altro canto altri, che non hanno nessun motivo di considerarsi cittadi­ ni del mondo del generone, aspirano invece a farne parte, se non altro per una più precisa identificazione sociale, difficile da in­ .. ... ~ " ventarsi a Roma . L'etimologia del termine è controversa, perché non codifica­ ta: Alberto Arbasino sostiene che derivi da "genero'', e che sia 381 stata coniata da qualche aristocratico per magnificare la consi­ di intrecciare importanti fili nel tessuto economico romano e, più stenza finanziaria del matrimonio di una sua figlia con un ricco tardi, italiano? borghese che avrebbe rinverdito le sostanze di casa: un genero La fonte originale più frequente di ricchezza andava ricerca­ top, cioè, con tanti soldi. Interpretazione spiritosa, ma della qua­ ta nell'affitto dei grandi latifondi incolti dell'Agro Romano ap­ le non sono convinto, proprio per l'eccezionalità, allora, di un partenenti a famiglie nobili ed abbandonati all'allevamento del matrimonio misto. Più facile che il termine derivi da un peggio­ bestiame brado, specialmente delle pecore. Da qui nasce la defi­ rativo della parola "genere", ancora oggi molto adoperata a Ro­ nizione di "mercanti di campagna", fetta cospicua del generone, ma per definire l'origine sociale. "Una gran bella ragazza, ma di altrimenti chiamata dei pecorari: termine, per amor di verità, che un genere tremendo". Qualunque sia la reale fonte della parola, potrebbe del resto essere attribuito ad alcune notabili famiglie è rimasta un'accezione negativa del termine, dovuta al suo pes­ dell'aristocrazia romana, che per pigrizia o per inettitudine si simo suono e causa di molta confusione. contentavano del profitto tratto dalla proprietà delle pecore che La definizione degli angusti limiti del generone è del resto non della potenzialità dei terreni, non tutti situati in zona mala­ così complessa da avere causato notevoli imprecisioni, nonchè rica. arbitrarie e stupefacenti inclusioni di famiglie di censo indiscu­ Agli affittuari dei latifondi si accompagnavano i grandi am­ tibile e di gran successo, ma che con il generone non hanno nul­ ministratori e gerenti dei patrimoni immobiliari e rurali apparte­ li,, la a che vedere. nenti all'aristocrazia e ad alti prelati che spesso, per mancanza di Numerosi articoli pubblicati sulla stampa quotidiana e perio­ discendenza diretta, lasciavano mano libera agli amministratori i dica negli ultimi tempi dimostrano una completa ignoranza su stessi, che da questa libertà traevano grandi vantaggi. Erano pe­ questa categoria sociale, le cui caratteristiche precipue non han­ rò anche sufficientemente scaltri ed avveduti nel rendersi indi­ no equivalenti in altre città italiane e nella quale vengono fatte spensabili al punto da godere di grande benevolenza, ricono­ affluire le persone più eterogenee: articoli redatti da chi di que­ scenza, ed in alcuni casi tangibile gratitudine da parte dei loro sto fenomeno non sa nulla, e contribuisce solo ad aumentare la datori di lavoro che di essi si servivano anche per la soluzione di confusione. affari e casi personali non sempre confessabili. La storia di Roma nell'Ottocento aiuta a definire la precisa Nasce così il nucleo forte del generone che, socialmente re­ collocazione del generone, che risale a poco prima della fine del spinto dall'aristocrazia, si consola arroccandosi nel proprio potere temporale dei Papi e si intreccia con le vicende agricole mondo e provvedendo a consolidare notevoli patrimoni, nel ca­ e/o edilizie del vecchio Stato della Chiesa e della nuova capita­ so di alcune famiglie enormemente ampliati dopo il 1870 e, sot­ le italiana, in un contesto economico-sociale non riscontrabile to l'impulso della febbre edilizia della nuova capitale, dalla ven­ che a Roma, dove grazie alla commistione tra Stato e Chiesa al­ dita di aree fabbricabili, che videro la fine di alcune celebri "vi­ cune categorie di cittadini contribuirono, nel bene e nel male, al­ gne" situate ai margini della vecchia Roma e che costituivano la nascita di una nuova città sull'irripetibile impronta della vec­ punti di incontro e di ritrovo familiare del generone: cito ad chia. esempio la vendita di Vigna Guerrieri a Santa Balbina ai conti Da dove derivava la forza e la potenza del generone, capace Pepoli, che pose fine a leggendarie epopee di costume, delle 382 383 quali erano protagonisti personaggi non banali e fino a qualche gneri valentissimi, notai, qualche volta, ma raramente, accade­ tempo fa ancora ricordati a Roma. mici, con qualche sporadico sconfinamento nella politica (vedi il La crisi edilizia del 1885 pose fine a questa fonte di arricchi­ caso di Tommaso Tittoni). mento, ma gli sviluppi dell'economia italiana nella sua versione Ed è così che nelle categorie professionali romane si incon­ romana, cioè condizionata dalla commistione con il patrimonio trano ancora oggi nomi di esponenti del generone che si sono ecclesiastico e con il suo considerevole peso nella struttura eco­ fatti grande onore e che caratterizzano onorevolmente il loro nomica cittadina, fecero sì che alcuni esponenti del generone si ruolo. distinguessero nell'attività bancaria, nelle costruzioni e in un Minimo comune denominatore consisteva nei ragguardevoli certo tipo di commercio, che escludeva in generale la gestione e cospicui patrimoni, anche se pochissimo ostentati, per cui ge­ diretta dei negozi, la categoria dei "bottegai" rimanendo fuori nerone è sinonimo di gran soldi, non disgiunto dalla strenua sal­ dall'area delle attività contemplate, con qualche eccezione per vaguardia della propria famiglia con l'assoluta necessità che i grandi magazzini e per negozi così raffinati da sembrare più dei venti delle passioni, più che le non infrequenti scappatelle, non club che dei punti di vendita. L'attività edilizia si è sempre con­ influissero sul proprio matrimonio e sulla solidità dei legami fa­ traddistinta, in versione generone, per la serietà, affidabilità ed miliari, che quasi sempre sottintendevano cospicui interessi eco­ onestà della categoria, con anni luce di distacco dalle stirpi di nomici. imprenditori attivi nello stesso settore, sorti a Roma dopo la se­ Su tutto aleggiava un'atmosfera di rispettabilità ed affidabili­ conda guerra mondiale, che con il generone non hanno nulla a tà, componenti certo non ultime, unite alle precipue capacità che vedere e che purtroppo ad esso vengono associati dall'insi­ professionali, per l'inserimento del generone nel nucleo delle pienza e dalla superficialità dei cronachisti. forze produttive del Paese. In tutte queste attività, il comportamento degli esponenti del­ Il fenomeno di cui parliamo ha comunque oggi interesse pre­ la categoria è generalmente stato esemplare così come non lo era valentemente storico, dato che l'appartenenza al generone va sempre stato, a dire il vero, nel settore dell'amministrazione dei confinata ad un numero relativamente basso di famiglie romane beni nobiliari ed ecclesiastici, fonti talvolta di improvvisi ed in­ dalle caratteristiche di romanità, oramai per la stragrande mag­ spiegabili arricchimenti soprattutto nell'epoca a cavallo della fi­ gioranza confuse da matrimoni "misti" e da emigrazioni in altri ne del potere temporale dei Papi e della confusione di valori che lidi, oltre che dal mutato stile di vita, che ha intaccato tutti o qua­ ne derivò in molti strati della società romana, provinciale ed im­ si gli elementi distintivi del generone. provvisamente privata del gran manto protettore della Chiesa. Il mondo del generone si situava topograficamente nella vec­ I discendenti di questi sagaci amministratori si sono general­ chia Roma, con qualche propaggine di più recente tendenza, co­ mente distaccati dall'attività patema per intraprendere carriere me via Nazionale, acquisita alla città con la febbre edilizia post professionali redditizie e nelle quali molti di essi si sono parti­ 1870, il quartiere Nomentano ed i Prati, considerati però remoti, colarmente distinti: avvocati, medici illustri (il prof. Pio Pedico­ per non parlare dei Parioli, venuti molto più tardi e che per mol­ ni, tanto per nominarne uno), architetti (ed il nome di Marcello ti esponenti della vecchia borghesia romana, nonostante la moda Piacentini, implicazioni politiche a parte, valga per tutti), inge- di abitarci instauratasi intorno agli anni Trenta, sono rimasti
Recommended publications
  • Scarica Il Pdf Gratuito Del Volume
    CARTE SCOPERTE collana dell’Archivio Storico Capitolino 2 Direzione della collana Mariarosaria Senofonte, Laura Francescangeli, Vincenzo Frustaci, Patrizia Gori, Elisabetta Mori Consulenti scientifici Mario Bevilacqua, Marina D’Amelia, Marco De Nicolò, Anna Esposito, Francesco Giovanetti, Simona Lunadei, Paola Pavan, Maria Grazia Pastura, Carlo Maria Travaglini Segreteria di redazione Maria Teresa De Nigris e-mail: [email protected] Laura Francescangeli Politiche culturali e conservazione del patrimonio storico-artistico a Roma dopo l’Unità Il Titolo 12 “Monumenti Scavi Antichità Musei” 1871-1920 viella © 2014 Viella s.r.l. – Archivio Storico Capitolino Tutti i diritti riservati Prima edizione: giugno 2014 ISBN (carta) 978-88-6728-061-2 ISBN (e-book) 978-88-6728-251-7 Alla schedatura della serie Archivio Generale, Titolo 12 “Monumenti Scavi Antichità Musei” (1871 - 1920) hanno collaborato le dottoresse Emilia Cento, Costanza Lisi, Elena Polidori nell’ambito di un’esercitazione condotta in collaborazione con la professoressa Paola Carucci docente di Archivistica Generale presso la Scuola Speciale per Archivisti e Bibliotecari dell’Università La Sapienza, nell’anno accademico 1993-1994. Copertina: Studio Polo 1116 viella libreria editrice via delle Alpi, 32 I-00198 ROMA tel. 06 84 17 758 fax 06 85 35 39 60 www.viella.it Indice Flavia Barca, Presentazione 7 Marco De Nicolò, Il patrimonio storico-culturale e artistico di Roma e la classe dirigente: le fonti per nuove ricerche 9 INTRODUZ I ONE 13 1. L’ Archivio Generale (1871-1922) del Comune postunitario e la serie documentaria del Titolo 12 “Monumenti Scavi Antichità Musei” 17 2. Le strutture per la tutela delle antichità e belle arti: lo Stato unitario e il Municipio di Roma Capitale 30 3.
    [Show full text]
  • I Tanti Motivi Di Quest'elezione «Ho Fiducia In
    PAG. io / roma - regione l'Unità / venerdì 28 settembre 1979 Luigi Petroselli è da ieri sera, dopo il dibattito e il voto del consiglio comunale, il nuovo sindaco di Roma I tanti motivi di quest'elezione «Ho fiducia in questa città Il segretario regionale del PCI, che succede a Giulio Carlo Argan, ha ricevuto viva, democratica, aperta» 39 suffragi - La seduta è durata per tutta la giornata - Falomi: una sostanziale Il discorso di saluto, dopo reiezione, del compagno Petroselli - « Si risana continuità - La posizione vecchia della DC - Gli interventi di Severi, Pala e Mammì Roma solo affrontando i problemi degli emarginati, dei giovani, degli anziani » « Petroselli 39 voti, bianche luigi Severi — capogruppo so­ Subito dopo l'elezione, il amicizia non fa velo al dove­ renti e quotidiane di resa al gli uomini, le istituzioni, la 20... *: quando il prosindaco cialista — e di Antonio Pala compagno Luigi Petrosel­ re che io sento oggi di ren­ peggio, alla prepotenza e ai società. Btnzoni legge i risultati della — capogruppo socialdemocra­ li. ha rivolto al consiglio dere omaggio, in qualità di veleni di quanti si adoperano Sta a noi dimostrare che la votazione e proclama sinda­ tico —. Continuità che certo comunale un discorso di sindaco di Roma, a Giulio di sfruttarla e di piegarla ai città è anche dei giovani e co il compagno Luigi Petro­ non vuol dire piatta soddisfa­ saluto del quale pubbli­ Carlo Argan come ad un cit­ propri fini particolari ma in­ selli la gente torna ad ap­ zione per l'esistente. In tutti per i giovani che aspirano a chiamo ampi stralci.
    [Show full text]
  • 0 Tesi Dott Finale 201307
    DIPARTIMENTO DI STORIA DISEGNO E RESTAURO DELL’ARCHITETTURA Dottorato di Ricerca in “Storia e Restauro dell’Architettura” Sezione B – Restauro dell’Architettura, XXV Ciclo __________________ Il rapporto fra l’architettura moderna e contemporanea nella trasformazione della preesistenza nell’architettura di Roma dal 1945 ai giorni nostri. I quartieri Esquilino, Castro Pretorio, Sallustiano e Ludovisi Lettura a scala urbana e architettonica. __________________ __________________ Dottorando: Giuseppe GRIECO Supervisore: Prof. Arch. Tancredi CARUNCHIO Coordinatore del Dottorato (XXV): Prof.ssa Maria Piera SETTE M AGGIO 2013 INDICE INTRODUZIONE ................................................................................................................3 Le voci e i termini adottati: premessa per una univoca interpretazione. ........................................3 CAPITOLO 1 ........................................................................................................................ 11 LA NUOVA CAPITALE E LE ESIGENZE DELLO STATO ITALIANO...................................... 11 1.1. La nuova Roma e le nuove esigenze dello Stato italiano: i primi Piani Urbanistici. ................ 11 1.2. Lo spostamento verso est del centro di Roma nelle previsioni dei Piani ............................... 15 1.3. Il rapporto tra antico e nuovo nelle città dell’Europa tra le due guerre.................................. 20 1.4. Verso il terzo piano regolatore di Roma......................................................................... 24 IMMAGINI
    [Show full text]
  • Tesi Di Dottorato I PRIMI GOVERNATORI DI ROMA
    Università degli Studi “Roma Tre” Dottorato di Ricerca in Storia dell’Italia contemporanea: politica, territorio e società XXI ciclo Tesi di dottorato I PRIMI GOVERNATORI DI ROMA: TRA CONTINUITA' CONSERVATRICE E TRASFORMAZIONE TOTALITARIA (1925-1935) Tutor: Prof. Mario Belardinelli Dottorando: Paola Starocci 1 Indice Introduzione p.1 1.Filippo Cremonesi 1.Gli inizi p.8 2.Rapporti con la Santa Sede p.20 3.Realizzare una nuova Roma p.24 4.Le dimissioni da Governatore p.37 2.Ludovico Spada Veralli Potenziani 1.Prima della nomina p.46 2.La riorganizzazione degli uffici e dei servizi del Governatorato p.51 3.Problemi finanziari e rapporti con il Governo p.62 4.Aumentano i contrasti p.66 5.Oltre Roma p.71 3.Francesco Boncompagni Ludovisi 1.Gli inizi p.76 2.Un vecchio amico:Tacchi-Venturi p.82 3.Prima della nomina a Governatore: p.86 Presidente del Banco di Roma e Sottosegretario alle Finanze 4.Boncompagni e il problema delle campagne:riformista agrario p.93 5.Costruire la Roma di Mussolini p.107 6.Gli anni del Concordato p.124 7.Problemi di bilancio del Governatorato p.144 8.Fine dell’incarico p.166 Conclusioni p.174 2 Introduzione Com’è noto 1, il Governatorato di Roma fu istituito il 28 ottobre 1925 con l’emanazione del Regio Decreto n.1949. Questa misura legislativa, nata dopo due anni di gestazione, era stata fortemente voluta da Mussolini che coltivava l’idea di una capitale rinnovata – elemento centrale nell’ideologia fascista- che simboleggiasse, attraverso l’utilizzazione del mito della Roma imperiale, la rinascita e la potenza di tutta la Nazione.
    [Show full text]
  • 81 Luoghi Di Roma Politica
    81 LUOGHI DI ROMA POLITICA Il presente testo vuole tracciare un itinerario nella città di Roma alla ricerca dei luoghi nei quali si sono svolti importanti fatti politici dagli ultimissimi anni dell’Ottocento fino ai giorni nostri. I luoghi e i fatti sono descritti in maniera sommaria, ma non semplicistica, senza fare riferimento puntuale alla contestualizzazione storica dei singoli avvenimenti. Per ogni avvenimento si possono travare, nelle note, i riferimenti bibliografici e soprattutto quei testi nei quali vi sono immagini degli avvenimenti stessi. Gli itinerari si estendono anche alla periferia romana oggi urbanizzata. Da piazza San Giovanni a piazza Venezia ………………………………….. pag. 1 Da piazza Venezia a piazza del Popolo ………………………………………pag. 18 Da piazza Venezia alla zona tra il Corso Vittorio e il Corso ………………....pag. 21 Da piazza Venezia alla zona tra Corso Vittorio e il Tevere …………………. pag. 24 Da piazza Venezia a piazza di Spagna a villa Borghese a valle Giulia …… pag. 26 Da piazza Venezia a porta Pia ………………………………………………. pag. 27 Da piazza Venezia a Termini a San Lorenzo ……………………………….. pag. 30 Da piazza Venezia a porta San Paolo ……………………………………….. pag. 34 I rioni Trastevere, Borgo e Prati ……………………………………………. pag. 36 La periferia …………………………………………………………………. pag. 39 Da piazza San Giovanni a piazza Venezia, al Campidoglio, al Palatino. 1. PIAZZA SAN GIOVANNI LA PIAZZA ROSSA DI ROMA. I PATTI LATERANENSI. Questa è la piazza rossa di Roma, quella che ha ospitato in tanti anni di storia le manifestazioni politiche e sindacali più grandi. Solo le grandi organizzazioni possono convocare una manifestazione in questa piazza che, per le sue dimensioni, è la più capiente della città.
    [Show full text]
  • Colpisce Poi La Versatilità Incredibile Di Molti Romanisti, Specialmente Dei
    ROMANISTI DI IERI Sommario di notizie bibliografiche dei Soci scomparsi fino al 2002 redatto a cura di Manlio Barberito, Umberto Mariotti Bianchi, Antonio Martini ed Armando Ravaglioli nell’ottobre 2002 rivisto da Tommaso di Carpegna Falconieri, Marco Ravaglioli e Claudio Ceresa nel febbraio-marzo 2015 1 La quasi totalità delle schede è stata redatta da Armando Ravaglioli. Per la ricerca e la raccolta delle notizie, un grazie innanzitutto a Manlio Barberito e Antonio Martini; ma anche a Laura Biancini, Luigi Ceccarelli, Claudio Ceresa, Antonio D’Ambrosio, Filippo Delpino, Francesca Di Castro, Laura Gigli, Giovanni Guidi, Giuliano Malizia, Franco Onorati, Ugo Onorati, Letizia Pani Ermini, Paola Pavan, Francesco Piccolo, Willi Pocino, M. Teresa Russo Bonadonna, Rinaldo Santini, Donato Tamblè, Marcello Teodonio, Paolo Tournon, Paolo Emilio Trastulli e Paolo Vian. Un grazie anche a Vincenzo Morelli, prezioso coordinatore delle moltissime schede. Dei difetti (ce ne sono certamente) risponde il Presidente in carica, il quale è convinto che il meglio è nemico del bene e che, visto che non si finisce mai di perfezionare, si rischiava di rinviare l’uscita alle calende greche, anche per la constatata irreperibilità di alcuni dati che si evince del resto dal testo: in un caso non siamo riusciti a sapere nulla, oltre il nome e l’indirizzo (di tanti anni fa). Qualcuno potrà sottolineare lo squilibrio fra le schede, per cui a volte la loro lunghezza non corrisponde alla statura del personaggio. Di questo fatto le cause sono molte, non ultima l’incredibile già ricordata difficoltà di reperire notizie, mentre per alcuni nomi famosi è parso superfluo dilungarsi.
    [Show full text]
  • Sessantacinque Anni Di ACER
    Tariffa R.O.C. - Poste Italiane S.p.A. Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 35/2003 (conv. In L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Roma n. 7-8 luglio-agosto 2009 - Mensile dell’ACER - Nuova serie - Anno XXIII Sessantacinque anni di ACER WWW.CENTENARIO.ACEA.IT Mensile dell’ ACER Costruttori Romani 4 ACER, da 65 anni la voce delle imprese ACERNEWS mensile dell’ACER di Eugenio Batelli Associazione Costruttori Edili 56 Fondazione Almagià. di Roma e Provincia 8 La parola ai presidenti Rinnovati i vertici n. 7-8 luglio-agosto 2009 10 Ruggero Binetti Nuova serie - Anno XXIII 12 Pietro Provera 57 La Regione Lazio approva Direttore responsabile 14 Erasmo Cinque la legge sul piano casa Eugenio Batelli 16 Paolo Buzzetti di Pierluigi Cipollone Direttore editoriale 18 Silvano Susi 59 I commenti all’Assemblea Angelo Provera 20 Giancarlo Cremonesi ACER 2009 Responsabile 22 Passato, presente e futuro dell’ACER 63 Collegamento tra della comunicazione di Elisabetta Maggini Pierguido Cavallina imprese. La nuova Redazione 26 Così è cambiato il ruolo dell’ACER disciplina del Codice dei contratti Fabio Cauli 28 CTP, più informazione, meno infortuni di Gianluca Celata Progetto grafico di Fabiana Manuelli impaginazione ed editing 65 Emozioni 31 Al College del CEFME ATON srl di Charis Goretti Fotografie di Fabiana Manuelli 66 Inserimenti sul portale Archivio ACER, 35 1944-2009. Una storia lunga e intensa ACER di circolari e bandi Archivio ATON di Fabio Cauli di gara (giugno 2009) Stampa 44 Le idee dell’ACER per una città migliore Web Color srl di Fabio Cauli Località Le Campora, Oricola (AQ) 54 Una Mostra lunga un anno di Giovanni Russo Direzione, redazione 00161 Roma Via di Villa Patrizi, 11 Tel.
    [Show full text]
  • Mutui Per La Bonifica Agraria Dell'agro Romano E Pontino
    PUBBLICAZIONI DEGLI ARCHIVI DI STATO STRUMENTI CLXXXI MUTUI PER LA BONIFICA AGRARIA DELL’AGRO ROMANO E PONTINO (1905-1975) INVENTARIO a cura di NELLA ERAMO MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI DIREZIONE GENERALE PER GLI ARCHIVI 2008 PUBBLICAZIONI DEGLI ARCHIVI DI STATO STRUMENTI CLXXXI MUTUI PER LA BONIFICA AGRARIA DELL’AGRO ROMANO E PONTINO (1905-1975) INVENTARIO a cura di NELLA ERAMO MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI DIREZIONE GENERALE PER GLI ARCHIVI 2008 DIREZIONE GENERALE PER GLI ARCHIVI Servizio III - Valorizzazione, promozione, formazione e relazioni internazionali Direttore generale per gli archivi: Luciano Scala Direttore del Servizio III: Patrizia Ferrara Cura redazionale: Maria Grazia Lippolis Fotografie: Manlio Benedetti Trascrizione dei documenti in Appendice: Anna Maria De Rossi ©2008 Ministero per i beni e le attività culturali Direzione generale per gli archivi ISBN 978-88-7125-296-4 Vendita: Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato- Libreria dello Stato Piazza Verdi 10, 00198 Roma Stampato da: Tipografia Mura- Roma SOMMARIO Premessa di Patrizia Ferrara p. VII Presentazione di Aldo G. Ricci IX INTRODUZIONE 1 L’Agro romano e il testo unico del 1905 per la bonifica agraria 3 La Commissione di vigilanza e la pianificazione degli interventi di miglioramento fondiario 14 I primi contratti di mutuo 23 L’estensione del testo unico ad altri territori del comune e della provincia di Roma 26 Mutui per i centri rurali: i primi nuclei delle borgate romane 28 I provvedimenti degli anni 1919-20 e i mutui alle società
    [Show full text]
  • Mondiali a Rìschio Terali
    trw WW -< 0 r KJ vo *» UÌ Ci 5 -< > ; m a- Giornale Anno 66", n. 207 Spedizione in abb. post gr. 1/70 del Partito L 1000/ arretrali L 2000 comunista Domenica f Unità italiano 3 settembre 1989 * Apre Venezia Tanti film in bocca Editoriale La Cgil: governo e Montezemolo non hanno rispettato gli accordi sugli stadi al «Leone» Pizzinato: «Ecco le garanzie che pretendiamo dopo la tragedia di Palermo» Si ricomincia. Toccherà al Mahabharata stasera dare il via ufficiale alla quarantaseiesima Mostra del cinema e da de­ mani arrivano i film in concorso. Dodici giorni pieni di pelli­ cole. di divi e di registi. E una vigilia ricca di polemiche so­ prattutto sulla rappresentanza italiana. I «nostri* sono trop­ pi? E poi sono quelli giusti? Scola, Wettmuller, Loy in con­ corso, Moretti come «evento speciale*, I giovani nelle colla­ Mondiali a rìschio terali. Eccoli alla prova dello schermo. AULE PAGINE 17.16*18 Errore A morte i sofisticatoli di ac­ MASSIMO D'ALIMA qua o alimenti: cosi vuole la «Senza sicurezza stop ai lavori» sulla Gazzetta: Repubblica Italiana. Ma la pena di morte pena di morte non era stata abolita dalla nostra Costitu­ ai sofisticatoli zione? Secondo la più auto­ hissà quale obiettivo sì proponeva l'on. De Mi­ Pizzinato a Genova preannuncia la rottura della «tre- «saremmo costretti ad adotta- revole delle fonti giuridiche, ta convocando questa sconcertante riunione gua» sindacale in vista dei Mondiali se il governo re tutte le iniziative sindacali del Cn della De. È difficile pensare che egli la «Gazzetta Ufficiale», essa avesse preordinato la mediocre commedia di non garantirà norme di sicurezza nei cantieri degli necessarie.
    [Show full text]
  • Risorse Collegate
    38 ARCHIVIO STORICO DELLA PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA Servizio stampa poi Ufficio per la stampa e l’informazione Archivio fotografico del Presidente della Repubblica Giuseppe Saragat (1964-1971) settembre 2005 aggiornamento 2014 Il lavoro è a cura di Manuela Cacioli e Laura Curti. Aggiornamento giugno 2014 a cura di Laura Curti. 1 scatola presidenza oggetto data 14 Saragat 1964-1965 Insediamento al Quirinale, \29.12.1964. Messaggio agli italiani, \30.12.1964. Distribuzione di pacchi dono ai figli dei dipendenti del SGPR, \6.1.1965. Mario Ferrari Aggradi, presidente dell’Associazione partigiani cristiani di Napoli, con i componenti la Presidenza, \15.1.1965. Ricevimento delle Alte Cariche dello Stato per gli auguri di Capodanno, \20.1.1965. Auguri al Presidente da parte dei rappresentanti della stampa italiana ed estera, \21.1.1965. Caccia con i giornalisti, \22.1.1965. Messa di mons. Luigi Lannutti nella Cappella Paolina, in occasione del suo ottantesimo compleanno, presente la signora Ernestina Santacatterina, \25.1.1965. Livio Labor, presidente centrale delle ACLI, con i componenti del Consiglio di presidenza, \25.1.1965. Avv. Antonio Ciamarra, presidente del Gruppo medaglie d’oro, con il Consiglio direttivo, \27.1.1965. Caccia con i parlamentari, \28.1.1965. Zaccaria Negroni, presidente dell’Associazione cristiana artigiani italiani, con una rappresentanza dell’Associazione, \30.1.1965. Luigi Gui, ministro della pubblica istruzione, con i partecipanti al Corso nazionale di aggiornamento per insegnanti di materie letterarie e i presidi delle scuole medie di Roma, \1.2.1965. Achille Romanelli, Presidente del Consiglio direttivo del sindacato stampa parlamentare, con i giornalisti parlamentari, \3.2.1965.
    [Show full text]
  • ARCHIVI DI FAMIGLIE E DI PERSONE Materiali Per Una Guida
    PUBBLICAZIONI DEGLI ARCHIVI DI STATO STRUMENTI CLXXXIII ARCHIVI DI FAMIGLIE E DI PERSONE Materiali per una guida III Toscana - Veneto a cura di GIOVANNI PESIRI,MICAELA PROCACCIA,ELISABETTA REALE IRMA PAOLA TASCINI,LAURA VALLONE MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI DIREZIONE GENERALE PER GLI ARCHIVI 2009 DIREZIONE GENERALE PER GLI ARCHIVI SERVIZIO III STUDI E RICERCA Direttore generale per gli archivi: Luciano Scala Direttore del Servizio: Patrizia Ferrara Cura redazionale: Maria Teresa Piano Mortari Il coordinamento tecnico-scientifico è stato svolto, per i primi due volumi, dalla dott.ssa Maria Gabriella De Longis Cristaldi, allora dirigente del Servizio Vigilanza, che ha parzialmente coordinato anche i lavori di questo volume. © 2009 Ministero per i beni e le attività culturali Direzione generale per gli archivi ISBN 978-88-7125-299-5 Vendita: Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato - Libreria dello Stato Piazza Verdi 10, 00198 Roma Stampa: Tipografia Mura S.r.l. via Palestro 28/A - 00185 Roma SOMMARIO Prefazione di Luciano Scala p. VII Nota introduttiva IX Sigle e abbreviazioni principali XII Pubblicazioni citate in forma abbreviata XIV Toscana 1 Trentino Alto Adige 315 Umbria 365 Valle d’Aosta 435 Veneto 463 Repubblica di San Marino 539 Indice degli archivi e delle raccolte 555 Indice dei nomi 583 Si conclude, con la pubblicazione del terzo volume, l’opera Archivi di famiglie e di persone, iniziata molti anni addietro e presentata in occasione dell’omonimo Convegno internazionale tenutosi nel 1991. Il lungo lasso di tempo trascorso dall’edizione del secondo volume (1998), è moti- vato principalmente da due fattori, attinenti sia all’aspetto organizzativo dell’opera che a quello più propriamente economico.
    [Show full text]
  • Toponomastica Riordinamenti
    RIORDINAMENTI TOPONOMASTICA INTRODUZIONE a cura di Laura Francescangeli (2017) La serie Riordinamenti Toponomastica è stata versata nel 2016 all’Archivio Storico Capitolino dal Servizio Toponomastica e Numerazione Civica ed è costituita da 399 fascicoli (o unità di descrizione archivistica) raccolti in 26 faldoni con documentazione relativa a vari nuclei tematici riferentisi ai diversi aspetti dell’attività svolta dall’Ufficio della Toponomastica. In primo luogo a supporto dei lavori della Commissione di Toponomastica, organo consultivo cui è a tutt’oggi demandato il parere sulle iniziative di intitolazione di aree stradali e di denominazione, variazione o riordino dei comprensori toponomastici cittadini (articolati dal centro storico alle aree periferiche della Capitale in: Rioni, Quartieri, Suburbi, Zone dell’Agro Romano). Tale parere precede le deliberazioni adottate in materia di nomenclatura delle aree pubbliche in via d’urgenza (nell’imminenza dello svolgimento del censimento) dalla Giunta Municipale e in via ordinaria dal Consiglio Comunale fino alla fine degli anni Ottanta del secolo scorso. Entrata in vigore la legge 8 giugno 1990 n. 142 di riforma dell’ordinamento degli EE.LL., l’organo deliberante in materia di nomenclatura stradale è stato individuato nella Giunta Comunale. La documentazione è costituita in buona parte da planimetrie (riproduzioni cianografiche) prodotte dal “Reparto Cartografico” del “Servizio Toponomastica” negli anni Cinquanta-Ottanta del Novecento. Il servizio era allora dipendente dalla Direzione II del Segretariato Generale. Già incardinato nella Ripartizione IV “Anagrafe e Stato Civile” esso era stato aggregato alla Ripartizione IX “Affari Generali” nel 1936 quando, in vista del nuovo censimento generale della popolazione, furono implementate le competenze demandate a questa struttura istituita nel 1927 e già titolare dei servizi di statistica e censimento scorporati dalla Ripartizione IV 1.
    [Show full text]