Mutui Per La Bonifica Agraria Dell'agro Romano E Pontino

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Mutui Per La Bonifica Agraria Dell'agro Romano E Pontino PUBBLICAZIONI DEGLI ARCHIVI DI STATO STRUMENTI CLXXXI MUTUI PER LA BONIFICA AGRARIA DELL’AGRO ROMANO E PONTINO (1905-1975) INVENTARIO a cura di NELLA ERAMO MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI DIREZIONE GENERALE PER GLI ARCHIVI 2008 PUBBLICAZIONI DEGLI ARCHIVI DI STATO STRUMENTI CLXXXI MUTUI PER LA BONIFICA AGRARIA DELL’AGRO ROMANO E PONTINO (1905-1975) INVENTARIO a cura di NELLA ERAMO MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI DIREZIONE GENERALE PER GLI ARCHIVI 2008 DIREZIONE GENERALE PER GLI ARCHIVI Servizio III - Valorizzazione, promozione, formazione e relazioni internazionali Direttore generale per gli archivi: Luciano Scala Direttore del Servizio III: Patrizia Ferrara Cura redazionale: Maria Grazia Lippolis Fotografie: Manlio Benedetti Trascrizione dei documenti in Appendice: Anna Maria De Rossi ©2008 Ministero per i beni e le attività culturali Direzione generale per gli archivi ISBN 978-88-7125-296-4 Vendita: Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato- Libreria dello Stato Piazza Verdi 10, 00198 Roma Stampato da: Tipografia Mura- Roma SOMMARIO Premessa di Patrizia Ferrara p. VII Presentazione di Aldo G. Ricci IX INTRODUZIONE 1 L’Agro romano e il testo unico del 1905 per la bonifica agraria 3 La Commissione di vigilanza e la pianificazione degli interventi di miglioramento fondiario 14 I primi contratti di mutuo 23 L’estensione del testo unico ad altri territori del comune e della provincia di Roma 26 Mutui per i centri rurali: i primi nuclei delle borgate romane 28 I provvedimenti degli anni 1919-20 e i mutui alle società di bonifica e alle cooperative agricole 38 Le zone espropriate nel 1921-22 48 Il Ministero dell’economia nazionale e i nuovi piani di bonifica 52 Arrigo Serpieri alla direzione della bonifica integrale: i mutui per l’Agro pontino 66 L’Ufficio produttore delle carte, l’archivio, l’inventario 85 TAVOLE 95 VI Sommario INVENTARIO 161 Tenute 163 Zone espropriate 329 Notificazioni 355 Decisioni della Commissione di vigilanza 355 Decreti e decisioni ministeriali 371 APPENDICE 421 Notificazioni ai proprietari (1883-1890) 423 Documenti 435 INDICI 447 Indice dei nomi 449 Indice delle tenute e dei toponimi 481 Indice delle tavole 501 La fonte archivistica - della quale si pubblica oggi l’inventario - è pervenuta all’Archivio centrale dello Stato (ACS) dal Ministero dell’agricoltura e foreste (MAF) tra il 1997 e il 2000, a seguito del censimento informatizzato effettuato dall’ACS, nel periodo 1992-1997, negli archivi di deposito di 13 ministeri, tra cui anche il MAF. Qui la rilevazione ha appunto consentito l’individuazione, la schedatura di massima e poi il versamento di queste carte. Dal 2002 l’inventa- rio è a disposizione dei ricercatori in sala di studio. Prima di tale acquisizione, la storia agraria del territorio laziale poteva essere studiata presso l’ACS (nell’ambito delle fonti ministeriali) avvalendosi, per l’800, del ponderoso fondo della Direzione generale per l’agricoltura - inventariato ana- liticamente tra il 2005 e il 2009 - e, per il ’900, di quello della Direzione generale bonifica e colonizzazione, dotato di inventari analitici tra il 1992 e il 2008. Finché questi fondi non sono stati inventariati analiticamente, però, i ricer- catori hanno utilizzato in prevalenza fonti indirette: le carte della Presidenza del consiglio dei ministri, del Ministero dell’interno, degli Archivi di personalità, come si desume dai dati relativi al periodo 1953-1985 tratti dalla Bibliografia dell’Archivio centrale dello Stato, edita in due volumi dalla Direzione generale per gli Archivi negli anni scorsi. Per quanto attiene all’inventario che si pubblica, si sottolineano la cura, le modalità scientifiche di esecuzione e pure l’entusiasmo con i quali si è procedu- to nelle diverse fasi realizzative. Soprattutto nell’individuazione di criteri edito- riali omogenei per l’introduzione, per le diverse parti dell’inventario, per gli indici: guardando da un lato alle Norme redazionali prefissate dalla Direzione generale per gli archivi e dall’altro alla definizione di un vero e proprio standard utile per l’edizione di inventari di fonti affini a questa. Le tavole a colori pubblicate a corredo dell’inventario - belle, storicamente significative e numerose - sono tratte dalla cartografia della serie. Dotate di sin- tetiche, ma esaurienti didascalie esplicative, scandiscono la storia istituzionale delle bonifiche agrarie raccontata nell’introduzione, alla quale sono collegate tramite un accurato sistema di rinvii incrociati. Si tratta di un inventario utile, funzionale, elegante e gradevole alla vista, per una fonte archivistica assai richiesta dalla ricerca storica. VIII Premessa L’archivio dei mutui per le bonifiche agrarie nell’Agro romano e pontino offre, infatti, relativamente alla prima metà del ’900, una multilateralità di possibili spunti storiografici. Alcuni dei quali - oltre all’approccio scontato sulla storia della bonifica agraria nelle zone menzionate - appaiono partico- larmente significativi. Gli studi sul paesaggio, ad esempio; o quelli sul territo- rio; sulle colture e sulle tecniche di coltivazione, sui mestieri collegati; sulla modernizzazione degli strumenti agricoli; sull’urbanizzazione delle zone rurali; sull’espansione demografica ed urbanistica di Roma; sulle famiglie nobili romane, proprietarie delle grandi tenute; sulle società di bonifica che operarono sul territorio, sulla sanità, sull’architettura. In quest’ultimo caso, con ricadute pratiche nel settore del restauro dei fabbricati rurali, attraverso lo studio dei progetti originali conservati nella serie. Da citare, anche, la pos- sibilità di una ricerca più generale sulle dinamiche evolutive innescate in ogni ambito dai diversi assetti demografici e proprietari del territorio, con il passag- gio dal latifondo alla lottizzazione delle grandi proprietà terriere attraverso cooperative e società anonime di bonifica. PATRIZIA FERRARA Dirigente del Servizio valorizzazione, promozione, formazione e relazioni internazionali La valorizzazione della documentazione d’archivio prende le mosse da una corretta inventariazione scientifica. Nel caso delle serie relative alla Pub- blica Amministrazione, l’inventariazione comporta lo studio delle normative che, nell’arco di tempo in questione, hanno regolato il funzionamento e l’atti- vità della struttura di cui si intende ordinare le carte, la ricostruzione dei suoi mutamenti organizzativi e, finalmente, l’esame tipologico delle unità archivi- stiche che formano le serie prese in considerazione. In questo quadro, il prodotto finale, l’inventario, può dirsi tale soltanto se rispettoso dell’ordinamento originario del fondo (preesistente o ricostruito che sia) e preceduto da una introduzione scientifica che dia conto del quadro normativo e organizzativo entro il quale si è prodotta la documentazione inventariata. Questo, sommariamente, è il percorso classico indicato dalla dottrina: un percorso che non sempre viene rispettato in tempi in cui prevalgono versamen- ti disordinati e schedature sommarie, dettate dalla necessità di rendere i fondi consultabili nei tempi più brevi possibili. Non è questo il caso dell’inventario curato da Nella Eramo, con la collabo- razione di Anna Maria De Rossi, relativo alla serie dei «Mutui per la bonifica agraria dell’Agro romano e pontino» del Ministero dell’Agricoltura e foreste: un inventario che presenta tutti i requisiti richiesti dalla dottrina, a cominciare da una introduzione che costituisce un vero e proprio saggio storico-archivi- stico su un capitolo importante della storia dell’agricoltura laziale nella prima metà del secolo scorso. È una storia che nasce sotto la gestione del Ministero dell’agricoltura, indu- stria e commercio, e, passando attraverso il Ministero dell’economia naziona- le, si conclude con il Ministero dell’agricoltura e foreste, a cui si deve appunto il versamento della documentazione. Passando attraverso queste trasformazioni istituzionali, si tratta sempre, in ogni caso, di serie documentarie di grandi dimensioni, molte delle quali anco- ra scarsamente esplorate, sia sul piano dell’inventariazione che delle ricerche. Basti pensare che le serie della Direzione generale bonifica e colonizzazione, che comprendono quasi 3000 buste, sono inventariate per circa la metà, e che l’Archivio della riforma fondiaria (1950-1970, 2000 buste) non è ancora ordi- X Presentazione nato. Insomma ancora molto lavoro per gli archivisti del futuro, sempre che si sblocchi il ricambio generazionale, fermo da quasi vent’anni. La serie di cui si presenta qui l’inventario, relativo alla «Divisione Agro romano e pontino», della Direzione Generale miglioramenti fondiari e servizi speciali, consta di 770 fascicoli, relativi ad altrettanti mutui concessi, in una prima fase, ai proprietari delle tenute dell’agro romano, ed estesi poi all’agro pontino. Si tratta di proprietà ritenute suscettibili di trasformazioni agrarie importanti, per le quali vengono concessi mutui di importo diverso con proget- ti differenziati. L’arco cronologico della documentazione si apre con il 1905, anno del testo unico sulle bonifiche agrarie, e prosegue fino al secondo dopoguerra (con documenti che arrivano fino agli anni settanta), passando attraverso i proget- ti di bonifica integrale del 1929. Alla serie principale seguono i fascicoli relativi alle zone espropriate (771- 784) dal Ministero dell’agricoltura (1921-22); i sei volumi di notificazioni relative alle decisioni della Commissione di vigilanza per l’esecuzione delle leggi nell’Agro romano, emesse tra il giugno del 1907 e il luglio
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