Scarica Il File

Total Page:16

File Type:pdf, Size:1020Kb

Scarica Il File ESTER PROFILI BIOGRAFICI DEGLI SCRITTORI TRENTINI 2019 Gaetano Adamo Ernesto a Prato a Prato Gaetano Giustiniano Ernesto Adamo; a Prato Gaetano 1698 settembre 26 - 1771 dicembre 30 Figlio di Mattia Benedetto Antonio, nacque il 26 settembre 1698. Sposò ad Innsbruck, il 23 novembre 1726, Maria Teresa Ferrari, figlia di Carlo Giuseppe Domenico Ferrari d'Occhieppo e Chiavazza. Membro dell'Accademia degli Accesi, rivestì la carica di console della città di Trento negli anni 1737, 1741, 1748, 1752, 1756. Dettò testamento il 22 dicembre 1771 e si spense pochi giorni dopo, il 30 dicembre 1771. La salma venne deposta in S. Trinità. Bibliografia: AMBROSI 1887, pp. 210-211; AUSSERER 15, pp. 28-32; TOVAZZI 2006, p. 231 Giovanni Battista a Prato Immutabile Accademico Acceso 1683 aprile 25 - ? Figlio di Teodoro Antonio, nacque il 25 aprile 1683. Il 20 agosto 1728 sposò Anna Rosa a Prato, figlia di Mattia Benedetto Antonio a Prato, dalla quale ebbe dieci figli. Fu cameriere della chiave d'oro di sua maestà cesarea e consigliere dell'Accademia degli Accesi. In base a quanto annotato da Carlo Ausserer, parrebbe che Giovanni Battista sia morto prima del 3 maggio 1738, secondo il Tovazzi, invece, sarebbe ancora in vita nel 1749. Morì e fu sepolto a Segonzano. Bibliografia: AUSSERER 15, p. 50; TOVAZZI 2006, pp. 103-104, 231 Innocenzo a Prato 1550 maggio 20 - 1615 settembre 1 Figlio di Giuseppe a Prato e Margherita Busio, nacque a Segonzano nel maggio 1550. Condusse per qualche tempo i propri studi ad Innsbruck e successivamente a Padova, ove si laureò in "utroque iure" il 30 agosto 1575, insieme al fratello Germano. Tornato in patria, prese parte attiva alla vita pubblica, rivestì la carica di console della città di Trento nel 1582 e favorì lo sviluppo locale della stampa. Studioso di storia, fu autore di svariate opere, fra le quali l'"Historia Tridentinae Civitatis et totius Episcopatus" e le "Regole, ordini, statuti, transazioni, e convenzioni della giurisdizione e communità di Segonzano". Scrisse delle Memorie autobiografiche e lasciò la propria vasta collezione libraria in eredità al Convento di San Bernardino. Sposò Isabella Lodron, ma non ebbe prole. Morì il primo settembre 1615. Bibliografia: AUSSERER 15, pp. 13-17; AUSSERER 1924, p. 232; OBERZINER 1910; Accademia degli Accesi POI: Accademia trentina (1761-1764); Accademia del Buonconsiglio (1960-1986); Accademia degli Accesi, 1986 1629 gennaio - 1737 L'Accademia degli Accesi venne eretta in Trento nel 1629 come testimonia l'orazione inaugurale letta dal consigliere Giovanni Battista Scienza e contenuta nel primo saggio poetico degli accademici dal titolo: "Accademia de gli Accesi aperta in Trento sotto i felicissimi auspicij dell'illustriss. & reuerendiss. monsignor Carlo Madruzzo coadiutore, vescouo e prencipe di detta città." Sul frontespizio segue quindi il titolo, l'impresa dell'accademia, un cielo stellato con le costellazioni dell'ariete e dello scorpione ed il motto: "FIT AEMULA MOTU", chiaro invito all'azione rischiarata dalla luce del sapere. All'orazione inaugurale fa seguito una raccolta di componimenti degli accademici, sonetti e canzoni per lo più, in pieno stile barocco, con temi convenzionali e linguaggio ampolloso, tra i quali spicca per ricorrenza l'encomio al principe vescovo Carlo Emanuele Madruzzo. Infine troviamo una serie di "acclamationes" in latino, di metro vario e autori stranieri. Facevano parte dell'Accademia, presieduta dal nobile Giulio Alessandrini di Neustain, aristocratici ed ecclesiastici, dottori in legge e studiosi, il cui orizzonte culturale, delimitato dall'insegnamento dei Gesuiti, non eccedeva i rigidi dettami controriformistici, determinando inevitabilmente il carattere della produzione letteraria. E' del 1630 la seconda raccolta dal titolo "Affetti Riverenti" in occasione della presa di possesso della diocesi di Carlo Emanuele Madruzzo. Sul frontespizio l'arme degli Accesi, i cieli danteschi con ai lati cornocupie traboccanti di frutti e fronde d'olivo, sovrastati dallo stemma madruzziano, con il nuovo motto: "MOTU VIVIFICANT - IL MOVENTE". Bernardino Bomporto nell'orazione inaugurale chiarisce il significato del nuovo emblema paragonando Carlo Emanuele Madruzzo al Decimo Cielo, "colui che tutto muove", il movente appunto, ponendo quindi l'Accademia sotto i benefici influssi e la protezione del principe vescovo. Sul verso del frontespizio compare comunque il primo emblema degli Accesi, quasi a voler rimarcare, nonostante le novità introdotte, una certa continuità di intenti. Seguono quindi carmi encomiastici degli accademici, tra i quali emergono Spirito Tirsio (il Notturno) per le complicatezze formali ed il pisano Arcangiolo Agosti (l'Avvampato) con "L'Adige Giulivo", un idillio di 318 versi. Molti sono i componimenti di autori stranieri a dimostrazione di come l'Accademia fosse diventata un centro d'attrazione, forse per il prestigio dello stesso protettore, appartenente alla famiglia dei Madruzzo. Ogni più fausto auspicio fu però troncato sul nascere dalla diffusione della peste nel territorio trentino. Dovremmo attendere il 1648 per rivedere l'Accademia in attività in occasione dell'arrivo a Trento di Ferdinando IV, re d'Ungheria e della sorella Maria Anna, promessa sposa del re Filippo IV di Francia. La produzione dell'Accademia, d'ora innanzi sarà discontinua, intercalando periodi di inattività frammisti a riprese, come per gli anni 1671-1681, le cui vicende sono descritte nel "Diario accademico" di Giampaolo Ciurletti e gli anni 1714-1737. E' del 1671 lo "Svegliarono alla Gloria" di Carlo Mattia Saracini, il quale, sotto gli auspici del principe vescovo Sigismondo Thun, deplora l'ozio degli ingegni locali incitandoli a nuove imprese. L'invito venne accolto dai letterati trentini con entusiasmo "comparendo ciascuno con ingegnosa composizione chi in latino, chi in italiano, chi francese, chi spagnolo & chi tedesco" come lo stesso Mariani riporta. Per dare maggiore apertura e visibilità alla stessa accademia, rendendo merito al valore degli affiliati, nel 1674 venne stabilito che le sedute divenissero anche pubbliche. Così il 25 novembre di quello stesso anno, fu data lettura nella chiesa della SS. Trinità del panegirico in onore di Santa Caterina, opera di Giovanni Bernardino Gentilotti, tra gli accademici il Costante. In quell'anno furono pure approvati i nuovi statuti dell'Accademia. Negli anni seguenti tra i vari componimenti, si segnalano " La virtù essaltata" in onore del vescovo Francesco Alberti Poja, nella quale compare il nuovo motto "FLAMMIS UTROQUE VIRESCIT", "Le glorie di San Filippo Neri", entrambi del 1679 ed infine un'"Ode" di Gian Giacomo Ciurletti del 1683. Sull'organizzazione dell'accademia ci fornisce notizie il già menzionato "Diario accademico" del Ciurletti, con notizie dal 1674 al 1681, ma lacunose dal 1675 al 1679, forse causate da un'ulteriori stasi della vita accademica. Leggiamo quindi che le adunanze, non erano stabilite in un giorno prefissato, ma determinate di volta in volta. Erano sia pubbliche che private, con la differenza che a quest'ultime non erano ammessi i forestieri. I nuovi iscritti dovevano spiegare l'Impresa entro un termine prestabilito e per poter pubblicare col nome d'accademico, era necessario ottenere l'approvazione dell'Accademia. I temi, di carattere eminentemente religioso, erano estratti a sorte, deputando due accademici alla trattazione. Era previsto un compenso per gli stessi accademici, nei casi di particolare zelo, come fu per il Mariani che ottenne dodici ducati. Con il 1681 non abbiamo più notizie dell'Accademia, fino al 1714 quando, gli Atti civici, i registri delle deliberazioni della città di Trento, in data 3 febbraio, riportano la concessione fatta a favore degli accademici del salone di Palazzo civico. Abbiamo quindi negli anni successivi, varie iniziative editoriali, tutte improntate alla maniera arcadica, ad iniziare dalle "Muse in danza" (1716), composta in occasione della nascita di Leopoldo, arciduca d'Austria e figlio di Carlo VI per poi proseguire con "L'amore felice ed imeneo glorioso" (1724), per le nozze di Giovanni Francesco Agostino Thun e Maria Antonia Margherita Spaur, il "Tributo d'ossequio" (1726) al vescovo Antonio Domenico Wolkenstein ed infine "Il doppio debito scarsamente pagato dagli Accademici Accesi a sua altezza reverendissima monsignor Domenico Antonio conte di Thun" (1732). L'ultima notizia dell'Accademia, ci è fornita dal Todeschini nel "Saggio della biblioteca tirolese", quando menziona una gara poetica, disputata nel 1737, tra gli Accesi di Trento e i Ricoverati di Padova per rendere omaggio alla memoria di Jacopo Tartarotti Bibliografia: ACCADEMIA 1988; AMBROSI 1894, pp. 46-48; BENVENUTI 1990 (1); CIURLETTI 1025; CHEMELLI 1983, pp. 251-337; EMER 1893; MAYLENDER 1926-1930, I, pp. 38-45; MARIANI 1989, pp. 46-47, 347-349; STORIA DEL TRENTINO 2000, IV, pp. 572-576; TOVAZZI 2006, pp. 93-106 Accademia roveretana degli Agiati Accademia degli agiati; Accademia di scienze lettere ed arti degli agiati; Accademia roboretana lentorum 1750 dicembre 27 - Nella prima metà del Settecento, Rovereto, grazie al benessere economico dato dalla produzione della seta ed al governo illuminato di casa d'Austria, catalizzò attorno a sé le figure di numerosi intellettuali, che, in nome del razionalismo e della libertà di pensiero, scossero le coscienze sonnecchianti nell'imperante conservatorismo, bigotto e superstizioso, facendo di Rovereto il centro della rinascita culturale della Regione. Con i suoi scritti polemici, tra tutti il "Congresso notturno delle Lammie"
Recommended publications
  • BCT1 (Fondo Miscellaneo). Archivi Di Famiglie 2018
    BCT1 (Fondo miscellaneo). Archivi di famiglie 2018 AGOSTINI COLLOCAZIONE: BCT1–3088/16, BCT1–3088/29 ESTREMI CRONOLOGICI: 1754-1773 DATA DI ACQUISIZIONE E PROVENIENZA: i documenti collocati al ms. BCT1–3088 sono stati donati da Pietro Zanolini nell’anno 1908 e fanno parte di una raccolta di 43 documenti, relativi a diverse famiglie trentine, rilegati in due volumi. DESCRIZIONE: 1. Contratti di compravendita - 1754 aprile 28, Leonardo Segata di Sopramonte vende a Valentino Agostini di quel luogo un prato ubicato nelle pertinenze di Sopramonte: BCT1–3088/16 - 1773 maggio 20, Contratto di permuta concluso tra Gianantonio Rosat di Sopramonte e Antonio Agostini del medesimo luogo: BCT1–3088/29 ALBERTINI COLLOCAZIONE: BCT2 ESTREMI CRONOLOGICI:1590 DATA DI ACQUISIZIONE E PROVENIENZA: Hippoliti, famiglia DESCRIZIONE: 1. Contratti - 1590 febbraio 10, Maria fu Tomeo Pazzo da Cinte, vedova di Pellegrino Alde da Scurelle e Zaneto suo figlio vendono a Nicolò Albertino una pezza di terra sita a Scurelle, in luogo det- to ‘a Pra de Ponte’: BCT2–884 ALESSANDRINI DI NEUENSTEIN COLLOCAZIONE: BCT1–482, BCT1–905, BCT1–1038, BCT1–2409, BCT2 DATA DI ACQUISIZIONE E PROVENIENZA: raccolta Mazzetti e altre provenienze fondo manoscritti BCT1–1696, BCT1–1818, BCT1–2224, BCT1–2518, BCT1–2668, vedi anche BCT2 DESCRIZIONE: - De anatome humani corporis, auctore Julio Alexandrino cum notis, copia del sec. XVII: BCT1–2409 ALIPRANDI COLLOCAZIONE: BCT1–1188 ESTREMI CRONOLOGICI:1654 DATA DI ACQUISIZIONE E PROVENIENZA: Raccolta Antonio Mazzetti DESCRIZIONE: 1. Privilegi di nobiltà - 1654: BCT1–1188 ALMERICO 1 BCT1 (Fondo miscellaneo). Archivi di famiglie dicembre 2014 COLLOCAZIONE: BCT1–2478 ESTREMI CRONOLOGICI:1820 DESCRIZIONE: 1. Eredità - 1820, Pretesa Mazani sull’eredità di famiglia: BCT1–2478 ALTENBURGER COLLOCAZIONE: BCT1–3322 ESTREMI CRONOLOGICI:1733 DATA DI ACQUISIZIONE E PROVENIENZA: Lascito Tranquillini dell’aprile 1923, pervenuta con i docu- menti della famiglia Valentini di Calliano e della famiglia Zambaiti di Vezzano.
    [Show full text]
  • Róża Różańska
    Kwartalnik Młodych Muzykologów UJ No. 32 (4/2017), pp. 59–78 DOI 10.4467/23537094KMMUJ.17.010.7839 www.ejournals.eu/kmmuj Róża Różańska JAGIELLONIAN UNIVERSITY IN KRAKÓW Leone Leoni as a Forgotten Composer of the Early Baroque Era Abstract The article is a pioneer attempt in Polish literature to develop a syn- thetic resume and the characteristics of the work of the Italian Baroque composer Leone Leoni. Leoni was highly valued in his time; also, he is said to be one of the creators of dramma per musica genre, and his religious compositions served as model examples of counterpoint for many centuries. The first part of the text presents the state of research concerning the life and work of the artist; then, the second part con- tains his biography. The last part discusses Leoni’s works. Finally, the rank of his output is regarded. Keywords Leone Leoni, small-scale concerto, madrigal, early Baroque The following article is a pioneer attempt in Polish literature to develop a synthetic resume of life and art of Leone Leoni (ca. 1560–1627), an Italian composer. Today forgotten, he was a highly valued artist in his epoch. He is regarded as one of the pioneers of dramma per musica and, 59 Kwartalnik Młodych Muzykologów UJ, No. 32 (1/2017) through the centuries, his church music was used by music theorists as models of music rhetoric and concertato style in the compositions for small ensemble. The paper has been planned as an introduction to the cycle of arti- cles dedicated to Leone Leoni, and because of that it is general in the character.
    [Show full text]
  • RETROSPETTIVE Anno 24 - N° 47 Dicembre 2012 - Aut
    RETROSPETTIVE Anno 24 - n° 47 dicembre 2012 - Aut. Tribunale di Trento n° 572 del 6.2.1988 Trento di Tribunale Aut. Anno 24 - n° 47 dicembre 2012 Autorizzazione n. NE/8296/2012 1 RETROSPETTIVE SOMMARIO Editoriale Pag. 3 I luoghi madruzziani “ 5 La Valle dei Laghi nell’epoca di Gian Gaudenzio, Cristoforo e Ludovico Madruzzo (1539-1600) “ 14 Intervista al reduce Luigi Beatrici classe 1919 “ 25 Duecento anni di storia della custodia forestale “ 30 Inaugurazione dell’I.R. casino di bersaglio “Arciduchessa Gisella” “ 38 Piazza Roma “ 42 Piazza Roma un tempo “ 47 Attilio Zanolli, Garibaldino “ 49 “RetrospettIve” indirizzo e-mail: [email protected] Periodico semestrale - Anno 24 - n° 47 - dicembre 2012 - Aut. Tribunale di Trento n° 572 del 6.2.1988 Editore: Associazione Culturale della Valle di Cavedine “Retrospettive” - Cavedine (Tn) - Piazza Don Negri, 5 Distribuzione gratuita ai soci. La quota associativa è di Euro 10,00 e può essere versata sul c/c postale n° 14960389 oppure sul c/c bancario IBAN:IT 89 L 08132 34620 000311053388 presso Cassa Rurale della Valle dei Laghi intestati ad “Associazione Culturale Retrospettive” - 38073 Cavedine (Trento) - Piazza Don Negri, 5 Indicare nella causale del versamento bancario l’indirizzo per la spedizione. Numeri arretrati Euro 7,00. Direttore responsabile: Mariano Bosetti Comitato di redazione: Attilio Comai, Silvia Comai, Luigi Cattoni, Tiziana Chemotti, Teodora Chemotti, Paola Luchetta, Mariano Bosetti, Lorena Bolognani, Verena Depaoli, Ettore Parisi, Silvano Maccabelli, Rosetta Margoni. Disegni: Maria Teodora Chemotti. Stampa: Litografia Amorth Trento - tel 0461.960240 - fax 0461.961801 Realizzato in collaborazione con i Gruppi Culturali “La Ròda” di Padergnone e “N.C.
    [Show full text]
  • In Generale a Villa E Agnedo a Strigno E Tomaselli a Spera
    Care concittadine e cari concittadini, Scurelle Litodelta, Stampa: ho sempre pensato che chiunque intenda assumersi Vesco Alberto responsabile: Committente il compito di amministrare una comunità debba tenere IN GENERALE A STRIGNO E TOMASELLI A IVANO FRACENA bene in mente tre doveri fondamentali: proporre al ■ É stato approvato lo statuto comunale con l’istituzione delle giudizio popolare un programma chiaro, realizzabile sei frazioni del Comune, lo stemma e il gonfalone. Castel e onesto; impegnarsi al massimo delle proprie Ivano è uno dei pochi comuni che ha introdotto il quorum forze per realizzarlo; rendere puntualmente conto zero nei referendum comunali, ai quali possono partecipare di quanto fatto affidando al giudizio pubblico l’esito anche i sedicenni. 18.734.000 Euro di investimenti 1.207.500 dell’esperienza amministrativa. ■ Castel Ivano ha ottenuto il titolo di borgata, concesso dalla Euro di investimenti Regione per dimensioni demografiche e particolare valenza (di cui 7.507.000 programmati (di cui 90.000 programmati Prima ancora che dalla mia esperienza professionale, storica e socioeconomica. dall’ex Comune di Strigno prima della fusione) questo modo di operare deriva dalla convinzione ■ È in fase di completamento l’adozione di regolamenti comu- dall’ex Comune di Ivano Fracena prima della fusione) che ogni cittadino e cittadina abbia altrettanti nali unitari. www.castelivano5000.it diritti: il diritto a non vedersi presentare proposte ■ Il Comune ha aderito al Distretto Famiglia Valsugana e Te- ■ Progettazione e ammissione a finanziamento della messa in sicurezza dell’accesso sud all’abitato, stazione delle corriere e piazza IV ■ Rifacimento dell’impianto di illuminazione pubblica novembre inverosimili (onestà intellettuale); il diritto a un sino e ha ottenuto il marchio Family in Trentino.
    [Show full text]
  • I Segni Dell'uomo
    CAI SEZIONE DI VARALLO COMMISSIONE SCIENTIFICA ‘PIETRO CALDERINI’ I SEGNI DELL’UOMO ISCRIZIONI SU ROCCE, MANUFATTI E AFFRESCHI DELL’ARCO ALPINO, UNA FONTE STORICA TRASCURATA 6-7 OTTOBRE 2018 VARALLO E RIMA (VALSESIA) ATTI DEL CONVEGNO E GUIDA ALL’ESCURSIONE a cura di Riccardo Cerri e Roberto Fantoni con contributi di Marco Avanzini, Nicoletta Barazzuol, Marta Bazzanella, Battista Beccaria, Antonio Biganzoli, Daniel Borettaz, Sergio Camerlenghi, Guido Canetta, Riccardo Cerri, Piergiorgio Cesco Frare, Raul Dal Tio, Roberto Fantoni, Anna Gattiglia, Guido Gentile, Vittorio Grassi, Vincenzo Nanni, Gianni Pizzigoni, Carlo Raiteri, Claudine Remacle, Maria Cristina Ronc, Maurizio Rossi e Riccardo Valente 2019 In copertina: la data sulla pietra di una casera all’alpe Campo di Alagna (1562) © CAI Sezione di Varallo, Commissione scientifica ‘Pietro Calderini’ – 2019 È consentita la riproduzione e la diffusione dei testi purché non abbia scopi commerciali e siano correttamente citate le fonti. INDICE I segni dell’uomo. Iscrizioni su rocce, manufatti e affreschi dell’arco alpino, una fonte storica trascurata Riccardo Cerri e Roberto Fantoni p. 5 ISCRIZIONI SU ROCCE DELL’ARCO ALPINO Iscrizioni rupestri: una prospettiva geo-archeologica per una fonte immediata di storia ambientale Maurizio Rossi e Anna Gattiglia p. 9 Le pietre incise del Monte Cimolo (Bèe, VB) Guido Canetta p. 13 La memoria di pietra. Testi raccolti nella Terra tra i due laghi Vittorio Grassi p. 19 “Io sono passato di qua”. Graffiti e segni tra protostoria ed età contemporanea nel Massiccio del Pasubio (Trento) Marco Avanzini p. 25 Incisioni pastorali su roccia in Alpago (BL) Nicoletta Barazzuol e Piergiorgio Cesco Frare p. 33 I segni dell’uomo pastore sulle rocce del Monte Cornón in valle di Fiemme Marta Bazzanella p.
    [Show full text]
  • Preti-Indice-Preti
    P. Remo Stenico SACERDOTI DELLA DIOCESI DI TRENTO DALLA SUA ESISTENZA FINO ALL’ANNO 2000 INDICE ONOMASTICO L’idea di questo elenco dei sacerdoti che fecero parte della diocesi di Trento nacque durante la trascrizione della raccolta del P. Silverio Pomarolli OFM, intitolata Cronistoria ecclesiastica, contenente i nomi dei parroci e dei curati delle stazioni di cura d’anime della diocesi di Trento, in tre grossi manoscritti, più un altro contenente l’indice onomastico relativo. Alla fine dell’indice del primo volume scrisse: Finito di ordinare tutto l’indice la sera del 24.3.1948. Ha fatto poi delle aggiunte che non ha registrato nell’indice. Questi volumi fanno parte dei manoscritti della “Fondazione Biblioteca San Bernardino” di Trento, rispettivamente MS N° 417, pp. 684; 418, pp. 730; 419, pp. 424; 420, pp. non numerate. Erano singoli quaderni con numerazione propria, legati poi in tre volumi con numerazione continuata. Attenzione quindi alle due numerazioni; il Pomarolli ha segnato in rosso la paginazione dei singoli quaderni e in nero quella continuata del singolo volume. Ho trascritto su supporto magnetico l’indice soprascritto, integrandolo con le date di nascita e morte oppure con l’anno o gli anni in cui appare nei detti volumi manoscritti e segnando il luogo di nascita del singolo sacerdote. Questo dato è di difficile interpretazione... Molte volte i singoli si dichiarano nativi del capoluogo o della pieve cui faceva parte il loro paesello nativo. Molte volte è segnata solo la valle: Val di Non, Val di Sole, Pusteria, Venosta, Giudicarie, Ledro, Banale ecc. Nel suo indice il Pomarolli ha registrato quasi unicamente i titolari della parrocchia o curazia o Beneficio.
    [Show full text]
  • Archivio Di Stato Di Trento. Archivio Del Principato Vescovile. Atti Trentini
    Archivio di Stato di Trento. Archivio del Principato Vescovile. Atti Trentini. Schedatura a cura di Alessandro Cont, Rossella Ioppi Fondazione Bruno Kessler L’iniziativa è stata realizzata con il contributo di Premessa Coordinamento scientifico della dottoressa Katia Occhi, Istituto storico italo-germanico. La schedatura è stata eseguita nel corso del progetto di ricerca "Atti trentini. Una sezione dell’Archivio del Principato Vescovile di Trento (XVI-XVIII secolo)" promosso dall’Istituto storico italo-germanico della Fondazione Bruno Kessler, in collaborazione con l’Archivio di Stato di Trento e con la Soprintendenza per i Beni culturali. Ufficio Beni archivistici, librari e Archivio provinciale della Provincia Autonoma di Trento. Riversamento delle schede nel sistema "Archivi Storici del Trentino" a cura della dottoressa Rossella Ioppi. 2 Albero delle strutture Archivio di Stato di Trento. Archivio del Principato vescovile di Trento. Atti Trentini, 1325 - 1850 I Serie, 1325 - 1806 II Serie, 1519 - 1850 Appendice, 1401 - 1826 3 Albero dei soggetti produttori 4 fondo ASTn, APV, Atti Trentini, bb. 1-152 Archivio di Stato di Trento. Archivio del Principato vescovile di Trento. Atti Trentini, 1325 - sec. XIX prima metà (con documenti dal 1027 in copia) bb. 152 Bibliografia BEIMROHR W., Das Tiroler Landesarchiv und seine Bestände (Tiroler Geschichtsquellen, 47), Innsbruck 2002 BELLABARBA M., Giurisdizioni e comunità: Folgaria contro Lastebasse. Un caso di conflitto confinario fra Impero asburgico e repubblica di Venezia (XVII-XVIII secolo), in "Acta Histriae", 7, 1999, pp. 236-237 BONAZZA M., Il fisco in una statualità divisa: impero, principi e ceti in area trentino-tirolese nella prima età moderna, Bologna 2001 CAGOL F., GROFF S., STENICO M.
    [Show full text]
  • Curzel Chiese Trentine.Pdf
    © Copyright 2005 Cierre Edizioni via Ciro Ferrari, 5 37060 Sommacampagna, Verona tel. 045 8581572 fax 045 8589883 [email protected] www.cierrenet.it Emanuele Curzel Chiese trentine Ricerche storiche su territori, persone e istituzioni BIBLIOTECA DEI QUADERNI DI STORIA RELIGIOSA iv Indice 7 Presentazione di Gian Maria Varanini 11 Nota introduttiva 31 I. Immagini del territorio 33 1. Il pagamento della decima papale degli anni 1313-1319 in diocesi di Trento 89 2. L’organizzazione ecclesiastica della Valsugana nel medioevo 127 3. Per una storia dei santuari trentini 147 4. Confini e santuari “all’Adige e sui monti” 163 5. Luoghi di culto e mete di pellegrinaggio nel Trentino tardomedioevale 179 6. Le chiese dedicate a san Vigilio in diocesi di Trento 191 II. Studi sul clero 193 1. Scolastici e “scolares” nella cattedrale di Trento 215 2. Cappellani e altari nella cattedrale di Trento nel XIV secolo 253 3. L’altare dei Santi Sisinio, Martirio e Alessandro 289 4. Federico IV e il Capitolo di Trento 315 5. Il vescovo Giorgio Hack a Castel Roncolo (1463-1465) 335 6. Attraverso le Alpi. Mobilità ed etnia del clero nel tardo medioevo 4 361 III. Chiese grandi e piccole 363 1. Alla ricerca dell’archivio dei domenicani di San Lorenzo 373 2. Sant’Anna di Sopramonte: dati per una riscoperta 385 3. San Lorenzo in Banale: dal “pulchrum templum” alla parrocchia 413 4. San Paolo di Ceniga: fortuna e declino di un eremo 427 5. San Pietro in Bosco: documenti e tradizioni 447 Fonti e bibliografia 489 Indice dei nomi di luogo e di persona 5 Si ringrazia la Federazione Trentina delle Cooperative per il contribu- to che ha permesso la pubblicazione del volume.
    [Show full text]
  • Comune Di Pieve Tesino. Inventario Dell'archivio Storico …
    Comune di Pieve Tesino. Inventario dell'archivio storico (1208- 1943) e degli archivi aggregati (1919 - 1925) a cura di Cooperativa Corist Provincia autonoma di Trento. Servizio Beni librari e archivistici 1983 Premessa L'ordinamento e l'inventariazione dell'archivio sono stati realizzati, per incarico e con la direzione tecnica del Servizio Beni librari e archivistici della Provincia autonoma di Trento, a cura della Cooperativa Corist di Rovereto; il lavoro è stato ultimato nel 1983. Il testo dell'inventario è stato copiato in word a cura del Centro Elaborazione Parola della Provincia autonoma di Trento nel corso del 1996-1997. L'inventario è stato pubblicato nella sezione riservata agli archivi del portale Trentinocultura (www.trentinocultura.net). L'importazione in AST-Sistema informativo degli archivi storici del Trentino e la conseguente revisione dei dati sono state curate dalla Soprintendenza per i beni librari archivistici e archeologici con la collaborazione di Chiara Bruni, Ines Parisi ed Emanuela Pandini (Cooperativa ARCoop) nel corso del 2012, secondo le norme di "Sistema informativo degli archivi storici del Trentino. Manuale-guida per l'inserimento dei dati", Trento, 2006". Abbreviazioni e sigle adottate: art., artt. = articolo, articoli b.,bb. = busta,buste c., cc. = carta, carte ca. = circa cart. = carta, cartone cat., catt. = categoria, categorie cfr. = confronta cop. = coperta es. = esercizio fasc. = fascicolo int. = interno ml = metri lineari mm. = millimetri mod. = modello n., nn. = numero, numeri n.n. = non numerato num. = numerazione orig. = originale p., pp. = pagina, pagine prot. = protocollo quad. = quaderno reg. = registro s.cop. = senza coperta sd = sinistra/destra sec. = secolo segg. = seguenti sez. = sezione tit. = titolo v.
    [Show full text]
  • Raccolta Funghi in Valsugana, Lagorai E Tesino
    RACCOLTA FUNGHI IN VALSUGANA, LAGORAI E TESINO La raccolta dei funghi per i non residenti nella provincia di Trento è subordinata ad apposita denuncia ed al pagamento della relativa tariffa al comune competente il territorio di raccolta. Il pagamento potrà essere effettuato tramite c/c postale intestato al Servizio Tesoreria dei relativi comuni, indicando nella causale di versamento “tassa per raccolta funghi”, le generalità dell'interessato e il giorno/periodo di raccolta. La ricevuta di pagamento costituisce il permesso di raccolta personale e non cedibile e deve essere esibita, su richiesta degli organi di controllo, insieme ad un documento di identificazione. I residenti sono tenuti ad esibire un documento di identificazione valido, in caso sia richiesta dagli stessi organi di controllo. MODALITA' DI RACCOLTA FUNGHI: - vietato effettuare la raccolta dalle ore 19 alle ore 7 - la raccolta è permessa in quantità non superiore a 2 kg al giorno per persona di età superiore ai 10 anni. I minori di 10 anni possono - raccogliere funghi solo se accompagnati da famiglie in possesso di permesso - pulizia sommaria dei funghi sul luogo e trasportabili con contenitori forati e rigidi - divieto di danneggiare-distruggere funghi sul terreno - divieto di usare mezzi che possono danneggiare lo strato umifero del terreno Le violazioni alle disposizioni di legge comportano l'applicazione delle sanzioni pecuniarie previste. L.P. 23/05/2007 “Disciplina della raccolta funghi” Per controllo funghi : Gruppo Micologico E. Bettini Pergine Valsugana, Via Filzi 2 – Tel. 0461 510419 – martedì dalle 20,30 ; Associazione Micologica G.Bresadola Gruppo Bruno Cetto Levico Terme, Via C. Battisti – martedì, giovedì e sabato dalle ore 20,30 alle 22.
    [Show full text]
  • Stefanelo Botarga and Pickelhering: Fishy Italian and English Stage Clowns in Spain and Germany
    Open Research Online The Open University’s repository of research publications and other research outputs Stefanelo Botarga and Pickelhering: Fishy Italian and English Stage Clowns in Spain and Germany Book Section How to cite: Katritzky, M. A. (2018). Stefanelo Botarga and Pickelhering: Fishy Italian and English Stage Clowns in Spain and Germany. In: Kuepper, Joachim and Pawlita, Leonie eds. Theatre Cultures within Globalising Empires: Looking at Early Modern England and Spain. Berlin/Boston: Walter de Gruyter, pp. 15–39. For guidance on citations see FAQs. c [not recorded] https://creativecommons.org/licenses/by/ Version: Version of Record Link(s) to article on publisher’s website: http://dx.doi.org/doi:10.1515/9783110536881-002 Copyright and Moral Rights for the articles on this site are retained by the individual authors and/or other copyright owners. For more information on Open Research Online’s data policy on reuse of materials please consult the policies page. oro.open.ac.uk M. A. Katritzky Stefanelo Botarga and Pickelhering: Fishy Italian and English Stage Clowns in Spain and Germany Juliet’s wishful pronouncement on the name of the rose applies even less to comic stage names than to flowers.1 Cultural expectations shape every aspect of our per- ceptions, and the funny business of early modern travelling actors is enhanced by well-chosen stage names; even more so if they have strong regional associations. With reference to new textual and iconographic evidence, this article focuses on the origins, transnational diffusion and significance of two stage names based on fish specialities with specific regional associations: as names, as Italian and English stage roles and as popular stock festival costumes, both within their Spanish- and German-speaking host regions, and beyond.
    [Show full text]
  • Archivio Storico Del Pievado Di Strigno Mostra Dei Registri Dei Nati, Dei Matrimoni, Dei Morti
    ARCHIVIO STORICO DEL PIEVADO DI STRIGNO MOSTRA DEI REGISTRI DEI NATI, DEI MATRIMONI, DEI MORTI A cura della Soprintendenza per i beni librari e archivistici della Provincia autonoma di Trento Trento Restauro effettuato dalle Con il contributodi della Cassa Rurale Centro Ditte «Lilia Gianotti. Valsugana e della Provincia autonoma di Restauro dipinti e libri Trento antichi», Salorno (BZ), e «Laboratorio A per il Restauro del Allestimento di Antonella Libro di Leandro e Conte, Mauro Nequirito, Carola Gottscher», Roma Lorenzo Pontalti registri di battesimo insieme con i registri di Il compito di ufficiali di stato civile fu Imatrimonio furono introdotti nel diritto canonico Autonomarestituito ai curatori d‘anime dal governo dal Concilio di Trento. Nelle parrocchie della diocesi di austriaco nel 1815 e mantenuto dagli stessi fino al Trento furono compilati costantemente fino all‘età 1924, data dell‘impianto dello stato civile italiano presso i contemporanea, prima con finalità religiose, poi anche civili e comuni. anagrafiche. Precedentemente al concordato del 1929 stipulato tra la Santa Sede e Nel 1781 furono dichiarati documenti pubblici a tutti gli effetti. Nel lo Stato italiano rito civile e rito religioso erano celebrati 1784 si prescrissero formule ed espressioni linguistiche uniformi per separatamente, successivamente il matrimonio religioso ebbe anche la loro compilazione. effetti civili. All‘inizio dell‘Ottocento, durante gli anni del governo bavarese I registri dei morti furono introdotti insieme ai registri dei cresimati (1806-1809) e di quello italico (1810-1813) continuarono a essere e agli stati delle anime da papa Paolo V nel 1614. Le loro vicende compilati, nonostante le competenze in materia di stato civile successive sono state le medesime dei registri dei nati.
    [Show full text]