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Tullio Pericoli: .Fimo Jesi L'ultima notte di Furio Jesi Testi di Cesare Cases, Giorgio Cusatelli, Giulio Schiavoni

Giorgio Galli: Cari critici miei : La vacanza di Primo Levi Cesare Pianciola: I trentasei giusti di Hannah Andrej Sinjavskij risponde a Piero Del Giudice fi* RCSsaggistic a rizzoli VIAGGIO CULTURA, ATTUALITÀ, INTERVENTI INTORNO ALL'UOMO BIANCO Giulio Andreotti DE GASPERI Giampaolo visto da vicino Pansa L'uomo, il politico, lo statista nei ricordi del suo più stretto collaboratore. 50.000 copie vendute

Giampaolo Pansa GIANNI CARTE FALSE BAGET BOZZO Il libro di cui si parla da mesi; il libro Peccati che ha mostrato il vero volto del PRIMA DEL giornalismo italiano. 70.000 copie vendute Gaspare Barbiellini Amidei LA RISCOPERTA DI DIO 3 Perché viviamo?J erché soffriamo? Nel luu&i Perché esiste il male? Un libro che EMANUELE SEVERINO della morale offre una risposta agli eterni interrogativi della vita. LA FILOSOFIA 60.000 copie vendute Di prossima pubblicazione: I NUOVI RAGAZZI Luca Goldoni .MANI li; LA TUA AFRICA LA Accompagnati da un grande giornalista-scrittore, uno straordinario safari alla scoperta della vera Africa all'insegna di un sottile umorismo, di una garbatissima ironia, di una EMANUELE SEVERINO raffinata satira di costume. RIZ2C XI 80.000 copie vendute LA FILOSOFIA CONTEMPORANEA

Ida Magli Simo CICCATO VIAGGIO INTORNO ALL'UOMO BIANCO Emanuele Severino Superstizioni, riti, tradizioni, costumi tribali della società occidentale LA FILOSOFIA ANTICA FELICITA nell'analisi e nella testimonianza di LA FILOSOFIA PER VINCERE una grande antropologa. • GRANDI E PICCOLI MODERNA NEMICI CHE I ANNIDANO Di prossima pubblicazione: LA FILOSOFIA NEIIA MENU LA MADONNA CONTEMPORANEA Edgarda Ferri Le origini, gli sviluppi, i grandi temi SILVIO LA TENTAZIONE DI della filosofia occidentale nella CECCATO CREDERE - Inchiesta ricostruzione affascinante e definitiva di uno dei maggiori LA sulla fede pensatori contemporanei. FABBRICA Rispondono Renzo ARBORE, 100.000 copie vendute Enrico BAJ, Francesco COSSIGA, DEL IMPARIAMO Lucio DALLA, Dario FO, Vincenzo BELLO L'ITALIANO GALLUCCI, Carlo Maria GIULINI, LTSII IK Alt li TUTTI Olili KM HI Renato GUTTUSO, Nilde JOTTI, Silvio Ceccato KRIZIA, MILVA, Cesare MUSATTI, DE LI AUlOlit DI Gianni RIVERA, Carlo RUBBIA. INGEGNERIA INGEGNERIA DELLA FELICITÀ DELTA FELICITA Gianni Baget Bozzo I piccoli grandi "segreti" per RI//I II I [CESARE MARCHll PRIMA DEL BENE E correggere e regolare i nostri SIAMO TUTTI DEL MALE rapporti con gli altri e con noi stessi. L'agnosticismo e l'ateismo. 80.000 copie vendute Cesare Marchi iLAnNisriI La solitudine dell'uomo e la IMPARIAMO L'ITALIANO solitudine di Dio. Le superpotenze LA FABBRICA DEL BELLO 200.000 copie vendute DtomftDcttMMftifi* fwo e la guerra nucleare. Un coraggioso Arte, natura, sentimenti: il bello è Sft^xwjecfiecigflisiKtttt tentativo di stabilire che cosa è la sempre tra noi. Questo libro SIAMO TUTTI LATINISTI tWKxMO0tii>tirt|>$MiM sapore BsifaM»<8 morale oggi. insegna a conoscerlo. 110.000 copie vendute HWWAWiraiJANQ Buone regole, cattivi esempi, aneddoti, curiosità: i due best-seller che hanno insegnato a "studiare" divertendosi. RIZZOLI [INDICE • dei libri del mese!

RECENSORE AUTORE TITOLO

4 Il Libro del Mese 4 Cesare Cases Furio Jesi L'ultima notte 4 Giorgio Cusatelli 5 Giulio Schiavoni • • 6 Laura Mancinelli Primo Levi Vizio di forma 6 Franco Marenco Guido Almansi La ragion comica 7 Enzo Golino La Delfina Bizantina 8 L'Intervista Andrej Sinjavskij risponde a Piero Del Giudice • m 8 Luca Fastello Andrej Sinjavskij Buona notte! 11 Finestra sul Mondo 11 Gino Scatasta Josep• h Hillis Miller Opere• varie 11 Gian Domenico Lippolis Maurizio Ferraris La svolta testuale

12 Mario Corona David Leavitt La lingua perduta delle gru 12 Lore Terracini José Ortega y Gasset Meditazioni del Chisciotte 15 Luisa Passerini Rossana Rossanda Anche per me 16 Libri di Testo Collane di classici tascabili • m 31 Intervento Cosa bolle in pentolai di Rosanna Bettarini • • 31 Gianni Carchia Hans Georg Gadamer L'attualità del hello 32 Diego Marconi Ludwig Wittgenstein Diari segreti 32 Paolo Leonardi John L. Austin Come fare cose con le parole 33 Walter Haberstumpf Claude Cahen Oriente e Occidente ai tempi delle Crociate 34 Manlio Rossi - Doria Giuseppe Barone Mezzogiorno e modernizzazione 37 L'Autore risponde Giorgio Galli: Cari critici miei • • 37 Gian Giacomo Migone Giorgio Galli Storia del partito armato (1968 - 1982) 38 Mino Chamla Nicola Caracciolo Gli ebrei e l'Italia durante la guerra 1940-45 38 Gianni Mattioli 40 Cesare Pianciola Hannah Arendt Ebraismo e modernità 42 Anna Elisabetta Galeotti Friedrich August von Hayek Legge, legislazione, libertà 42 Eamonn Butler Friedrich A. Hayek 43 Maria Luisa Pesante Richard Titmuss Saggi sul "Welfare State" 43 Michael Ignatieff I bisogni degli altri 44 L'Intervista Jacques-Alain Miller risponde a Sergio Benvenuto • • 44 Sergio Benvenuto AA.W. Il mito individuale del nevrotico 44 Giorgio Casadio G.P. Ormezzano, R. Parodi Il teatrino del calcio. Uomini e cose del pallone che cambia 45 Lettere

RECENSORE g AUTORE TITOLO IN. 4 pag. 4J Il Libro del Mese Tempi buoni per i vampiri di Cesare Cases

detta scrutavamo la venuta di una commisurata alla brevità della vita) è FURIO JESI, L'ultima notte, Ma- corte si presta a eccellenti descrizio- ta, più simile a un accademico d'Ita- lia (o di Francia, visto che è "immor- nazione che non poteva salvarci". volutamente specialistica o comun- rietti, Genova 1987, pp. 144, Lit. ni grottesche. Le cadute stilistiche si verificano nell'azione vera e propria, tale") nella furberia, nell'opportu- Non poteva salvare gli uomini per- que opera di uno spirito che si ad- 15.000. non a caso, poiché si tratta di una nismo politico e nell'amore della vi- ché, come afferma San Tommaso al- dentra in vie segrete senza chiedersi guerra in piena regola, di quelle che ta comoda, che non al padre Dante l'inizio, la terra era già condannata e che cosa ne possa uscire. Ma il para- Millenni fa il mondo apparteneva da Aristotele a Hegel sono state sem- di cui ricalca i versi. Ricorda molto i non sarebbe durata più di qualche dosso di Jesi sta nel fatto che la gioia ai vampiri. Poi Nostro Signore de- pre considerate l'oggetto privilegia- ritratti negativi che Jesi ci ha dato di anno. Ma anche perché non aveva della curiosità esplorativa era turba- cretò che dovevano regnare gli uo- to del poema epico, prima che il fu- D'Annunzio e Pirandello in Cultura nessuna intenzione di salvarli. E poi, ta dalla consapevolezza che da que- mini e i vampiri si ritirarono nelle cile di Cimosco ponesse fine alle vir- di destra. Con tutto ciò non è certo valeva la pena di salvarli? ste latebre era pur uscito qualche co- latebre del sottuosuolo, vicino alla sa di a lui ben noto e inviso: la cultu- terra da cui traggono le forze e che è ra di destra. Da Germania segreta fi- la porta del mondo senza luce. Si no agli ultimi libri egli aveva girato cibano di sangue umano, ma di quel- attorno a questo problema cercando lo dei morti perché dopo la sconfitta di delimitare lo spartiacque. Alla fi- è loro interdetto quello dei vivi. Solo Un difensore della ragione ne della monografia sul Mito aveva nel sangue umano passano tutto il scritto: "La macchina mitologica, sapore e la forza della terra. Ma l'ora di Giorgio Cusatelli non appena cessa di essere considera- degli umani pare volgere alla fine, ta un puro modello funzionale e Jesi (che tra l'altro curo la nuova edi- provvisorio, tende a divenire un cen- zione del Tramonto dell'Occidente) È difficile immaginare qualcosa di più scon- rò, risultano emergere, e puntualmente corri- tro fascinatorio e ad esigere prese di ci presenta case fatiscenti che sem- certante del percorso di Jesi: dipanatosi via via, spondono a discipline e a metodi dell'insidiosa posizione, petizioni di principio, cir- ca il suo presunto contenuto". Que- brano essere solo malferme copertu- in un ventennio vertiginoso, attraverso un'e- frontiera tra le sicurezze filologiche e filosofiche sto però viene a dire che il mito è re del mondo vampirico. Infatti i strema varietà di paesaggi culturali, esso attesta del sistema umanistico egemone e le proposte vampiri ritengono giunta l'ora della valido solo come oggetto di studio o congiuntamente, nel viaggiatore, l'ansia del eversive delle "nuove" scienze: Kerényi, Frobe- riscossa e si riuniscono a concilio, di poesia, e infatti egli si associava al senza il loro capo supremo, il conte moto e l'appagamento della staticità, l'allargar- nìus, più avanti Dumézil, cioè la storia delle suo maestro Kerényi nel proporre Dracula, che il cattivo stato di salute si sulla superfìcie e lo scavare nel profondo. religioni, l'antropologa, il folclore. che si parlasse di "scienza della mito- costringe a restare nel suo castello Dunque, se non si è cauti, induce a definizioni Sul concetto di mito, verso la metà degli logia" e non di "scienza del mito", dei Carpazi. Tuttavia egli firma la parziali. Allo stesso modo, del resto, in cui la anni Sessanta, si realizzò così il raggiungimento poiché quest'ultima rischia di tra- petizione che il concilio vuol sotto- vita di Furio, troppo breve e troppo lunga, trop- fondamentale di Jesi: era un precario equilibrio sformarsi subito in "manipolazione porre a Nostro Signore affinché dia po spoglia e troppo carica, continua ad alimen- di giustificazioni teoriche e motivazioni empiri- del mito". Ma non si evita il pericolo il suo consenso a una nuova era vam- tare, con tutti i rischi connessi, una sorta di che, ma tale, per la sua vocazione di centralità, cambiando i nomi: se il mito viene manipolato è perché non è diventato pirica. Un'ambasciata giunge in Pa- leggenda. che avrebbe guidato tutto l'immenso lavoro sto- mitologia, perché ha ancora un pote- radiso, il consenso è dato. L'esercito rico e critico successivo. Circa l'assetto teorico, dei vampiri procede allora vittorio- Che a quindici anni, per esempio, destinasse re attualizzabile, e attualizzabile "da premesso che Jesi fu avversario irriducibile degli so, basta il loro solo tocco per sfa- ad una rivista scientifica un saggio in francese destra". Il problema è di renderlo sciare tutto quanto non è fatto di su questioni storico-religiose delPÉgitto ellenisti- inattuale, e questo è un compito di terra — acciaio, cemento armato — e co, può quasi apparire la beffa di un ingegno lunga portata che implica nienteme- nessuna arma li arresta salvo le pie- anarcoide. Invece, non è alle circostanze, ma no che la riconciliazione dell'uomo tre. all'argomento, che dobbiamo guardare: per con la natura. Altrimenti ci sarà Nella città che resiste più a lungo comprendere come si trattasse dell'inizio d'una sempre chi scruterà il ritorno del mi- to in una speranza di salvezza che (sapremo poi da qualche connota- linea, motivata e ben calcolata, che lo studioso non è detto che sia di per se stessa zione topografica che è Torino) si avrebbe seguito sino all'ultimo. Il primo dei cerca di mobilitare per la difesa un solo una speranza "di destra". Non tanti territori visitati, non è certo un caso fosse Grande Poeta, che merita l'appellati- lo era almeno nel primo Romantici- vo perché quando scrive versi sono quello delle necropoli e del deserto, confine re- smo come può non esserlo oggi nel presi dalla Divina Commedia. Co- motissimo e mal tracciato del conoscere storico, neoromanticismo giovanile. stui non si scalda molto — i poeti sede simbolica della morte e del mistero, mille- La verità è che Jesi veniva da que- sono oggettivi, quindi neutrali — ma naria scuola di arcani e di magie. Ma non è sta linea di pensiero, che contrastava evoca l'angelo Samaèl che consiglia neppure un caso che vi avesse brillato di splendi- fortemente con il suo antifascismo, e di fare organizzare dal burattinaio da, luce, al tempo dei Tolomei, proprio la civiltà che ha accettato tale derivazione so- Faraqàt una cerimonia propiziato- greca, per eccellenza rivolta, dai paradigmi più lo in questo romanzo. Poiché i vam- piri sono sì "sangue e suolo", quindi ria, cioè una rappresentazione del antichi, alla celebrazione della forza e della resi- pronti a essere trasformati in orren- teatro delle ombre, cui in alto loco si stenza dell'umano. Per il giovanissimo Jesi, se- è particolarmente sensibili. Il poeta di e collaudatissimi miti di destra, condo un'attitudine che non sarebbe mai stata per conto suo defeziona, poiché le ma sono altresì amabili e venerabili celesti autorità gli impongono di ab- contraddetta in seguito, non è legittimo indica- spettri tra medievali e settecenteschi dicare alla Gorgone, che egli ha visto re dei maestri, nel senso ufficiale, e neppure che si oppongono alla snaturalizza- in volto acquisendo l'immortalità, e ufficioso (per implacabile paradosso, sarebbe lui zione del mondo da parte degli uo- lui preferisce fare domanda — imme- divenuto più tardi, in alcune fortunate univer- mini. La contraddizione, la cui solu- diatamente accolta — per diventare sità, un professore d'eccezione). Certi nomi, pe- zione Jesi aveva demandato alla di- vampiro. Sembra che non lo resti a stinzione tra analisi spassionata e lungo perché la morte viene a pren- manipolazione del mito, qui si mani- derlo, lui la respinge ma poi cammi- festa apertamente e spiega la conti- na solo finché non giunge al trono di nua incertezza sull'esito della lotta, Nostro Signore. Il quale sta mancan- relativizzata anche da una profusio- do di parola ai vampiri in seguito tù dei cavalieri antiqui. Le persone un avversario tipico, non è ben visto Chi scruta "dai nostri posti di ve- ne d'ironia ignota allo Jesi "serio". alla morte improvvisa del conte Dra- epicamente più serie, compresi i loro in alto loco, ha sospetti rapporti con detta" attende però la salvezza. Alla Jesi si dev'essere effettivamente mol- cula, cui si sentiva legato personal- altisonanti nomi aristocratici, sono i il mito (la Gorgone), ritrova la sua base dell'allegoria c'è questa attesa. to divertito a scrivere questa storia, mente. Perciò annuncia che si senti- vampiri, ed è proprio qui che al po- dignità quando gli propongono di Non si può precisare l'allegoria nei quasi come noi a leggerla, a prescin- rà liberato dalla promessa se i vampi- sto della prosa ci vorrebbero delle diventare santo — ciò che importa il particolari senza cadere nel ridicolo, dere dal vantaggio che dalla lettura ri non avranno conquistato tutta la belle ottave, mentre nel loro conci- dovere per lui insopportabile di come Jesi si diverte a fare in Cultura possono ricavare i giovani, che da terra entro l'alba. Faraqàt si muove lio si parla dei torti subiti e delle osannare al Signore da mane a sera — di destra proponendo un'interpreta- tempo sono passati armi e bagagli per la città per organizzare lo spetta- vendette da compiere nel tono di un e alla fine si fa addirittura vampiro. zione "da sinistra" del racconto II dalla parte dei vampiri e qui potreb- colo propiziatorio, ma non riuscirà comizio politico. Più simpatico, ma non meno atipi- vampiro di Hoffmann. Che cosa si- bero accorgersi che anch'essi vanno mai ad eseguirlo perché si smarrisce Non un capolavoro, ma certo un co, è l'altro uomo, Faraqàt, il vero gnificano i muggiti della Gorgone al visti in un contesto che non è sem- nella battaglia che continua con al- libro che si legge molto volentieri, protagonista se ce n'è uno. Intanto è telefono, i canti erotici delle quattro pre a loro favore. Certo per Jesi sa- terne vicende (i torinesi, si sa, sono che spiazza continuamente il lettore amico di un vecchio vampiro, Ar- guardie inviate da Samaèl al Grande ranno state nugae, nugellae, come il duri a morire) per tutta la notte. Le e lo lascia in sospeso fino in fondo. mand de Périgord, che la solitudine Poeta, le parole misteriose che gui- Petrarca chiamava le sue poesie ita- luci si riaccendono ma poi si spengo- Nei poemi epici gli avversari posso- ha spinto a cercare la sua compagnia. dano costui verso il Paradiso? Vatta- liane, tant'è vero che non ha pubbli- no definitivamente mentre sorge no essere nobili e simpatici, ma si sa InoltrIti e vive con una donna, Shahrit, lapesca. Data l'onniscienza di Jesi, cato il libretto in vita. Ma ora che la l'alba che annuncia la fine. sempre da che parte stiamo, cioè da un rapporto pieno e entusiasmante può darsi benissimo che tutto si tro- generosità della sua dissipazione in- Questo breve romanzo postumo quella del vincitore. Qui non c'è quale supponiamo non sia abitual- vi in qualche libro cabbalistico. Ma tellettuale è stata scontata dal silen- di Furio Jesi, che porta le date 1962- dubbio che proprio dal punto di vi- mente concesso alla pallida progenie può darsi altrettanto bene che sia un zio quasi completo che si è steso sul- 1970, non è un capolavoro letterario sta epico simpatizziamo con i vam- degli uomini (ma le pagine su questi parto della sua sbrigliata fantasia. la sua opera dopo una morte pauro- anche se contiene pagine bellissime, piri, nobili decaduti e perseguitati, e amori sono le uniche veramente L'importante è che i contorni fonda- samente precoce, speriamo che siano soprattutto quando Jesi descrive le con la loro riscossa che annienta i scontate). Infine è anch'egli un arti- mentali dell'allegoria sono immedia- proprioi llee nugae a restaurare e tener cantine, i cunicoli, i sotterranei in mostri della civiltà urbana. Tuttavia sta, che prepara la recita che dovreb- tamente discernibili. viva la sua memoria. cui si sono rifugiati i vampiri. Esplo- le cose non sono così semplici. Il ve- be propiziare Nostro Signore. In- Quali sono i rapporti di questa al- ratore del sottosuolo dell'anima in- ro nemico — l'uomo che ha creato somma questi uomini non sono poi legoria con l'opera dello Jesi studio- dividuale e collettiva, egli è capace di questo mondo degno di perire — da buttare a mare, tanto che anche il so di antropologia, di mitologia, di renderne l'oggettivazione nella cata- non lo vediamo mai. Gli uomini so- Padreterno esita a farlo. L'epigrafe, letteratura e poesia esoterica e di mil- basi nelle viscere della città. Ma an- no rappresentati in pratica solo da tratta dalle Lamentazioni ai Gere- le altre cose? La maggior parte di che il cielo con il Signore e la sua due personaggi: uno è il Grande Poe- mia, recita: "Dai nostri posti di ve- questa produzione gigantesca (se [INDICE pag- ••dei libri del mese•• // Libro elei Mese

era quanto mai ampio: andava dall'a- ta dell'Italia megalitica, Rizzoli, Mi- e a tramutare i materiali da loro in- nalisi del mito e della sua "sopravvi- lano 1978). Né va dimenticata l'atti- quisiti in altrettante esche e pretesti Disponibile ad altro venza" nella cultura moderna (Lette- vità traduttoria (specialmente Massa per raggiungere un sapere meno ba- ratura e mito, soprattutto, Torino e potere di E. Canetti, Milano 1972). nale e, insieme, privo di privilegio: di Giulio Schiavoni 1968) allo studio della mistica ebrai- Nei venti anni delia sua frenetica per aprirsi e restare disponibili ad ca in area tedesca in rapporto all'illu- strabiliante attività, che aveva la sua altro, a tutto l'altro che rimane an- Esce postumo, soltanto ora, il ro- quindi suo amico (l'interessante minismo (Mitologie intorno all'Illu- radice teorica nella fiducia granitica cora da esplorare, da conoscere, da manzo di Furio Jesi L'ultima notte. Briefwechsel [Carteggio] fra loro in- minismo, Edizioni di Comunità, circa la ricchezza dell'intellettuale fare. E postuma era uscita nel 1982 un'ila- tercorso è in via di pubblicazione in Milano 1972); dall'attenzione riser- purché questi sapesse volere "secon- Un afflato enciclopedico parla nei re e delicata "fiaba", scritta a Micene Germania da parte dell'editore Stro- vata all'antropologia anche nelle sue do il proprio cuore", Furio Jesi ha saggi e nei lavori di Jesi (non è un nel 1960, appartenente anch'essa al emfeld/Roter Stern, e in Italia sarà versioni "limite", come nel caso di apportato un profondo rinnova- caso che egli abbia offerto collabora- comune filone della letteratura vam- pubblicato dall'editore Marietti il C. Castaneda, all'indagine della ma- mento nella critica, affascinando zioni decisive al Dizionario Enciclo- lirica, dal titolo La casa incantata prossimo anno). nipolazione dei materiali mitologici specialmente gli studiosi non dispo- pedico UTET, da giovanissimo, e al- !A. Vallardi, Milano), innestata sulle Alla "palude filologica" in cui — da parte di certa cultura di destra (ad nibili ad appagarsi di verità confezio- l'Enciclopedia Europea Garzanti, giocose fantasmagorie e metamorfo- prendendo in parola Pound — aveva es. Germania segreta, Milano 1967; Il nate, ma inclini a cercare fra le righe nell'ultimo periodo), un afflato che si prodottesi in "una notte" in cui gli tuttavia contrasta con la sfiducia nel- oggetti del buffet prendono ad ani- le grandi 'sistematiche' nutrita dal- marsi, riprendendo poi all'indomani l'autore. In tutti gli anni della sua le loro dimensioni normali, non sen- attività è come se egli abbia mirato a prensibilmente ardue, sugli errori politici del za però aver tenuto in serbo per condensare e a bruciare tutto il pos- l'imberbe e impavido protagonista •t sionismo (a Jesi ne vennero, come ad "ebreo sibile, a far ardere le proprie passioni preziosi "doni fatati", invisibili sì, "ismi" e delle codificazioni, possiamo ascriverlo antisemita", rampogne ingiustificate). Tale ten- culturali alla fiamma del commento ma utili nella vita. a ciò che chiamiamo, ancora un po' provviso- sione ideologica sarebbe approdata, più tardi, testuale e del racconto, estinguendo Jesi non si era fidato a pubblicarli riamente e con scarti da area ad area, storia ad un vero e proprio tentativo di sistemazione in essa le scorie della propria sogget- in vita (senza peraltro rinunciare a delle idee; con il rifiuto parallelo (per omessa storiografica dei materiali riguardanti la speci- tività e individualità e aprendosi un dedicare all'argomento una coppia attenzione, non per polemica diretta) dei proce- fica strumentalizzazione politica della specula- varco alla propria morte. di interventi "seri" e documentarissi- dimenti di formalizzazione e di quelli d'analisi zione e pseudospeculazione circa l'irrazionale. Il suo peculiare metodo critico- mi da par suo: il saggio L'accusa del Ecco, allora, significativo per lo squilibrio tra la saggistico (secondo un saggismo av- sangue, apparso nella rivista "Comu- psicologica (sintomatiche, in rapporto con l'ini- pregnanza dell'analisi delle fonti ottocentesche venturiero di sapore assai benjami- nità", ottobre 1973, e quello che ha ziazione kerenyiana, le divergenze da Jung); e niano) gli ha consentito l'analisi di o primo-novecentesche del fenomeno (costante- per titolo Neoclassicismo e vampiri- con un uso molto moderato, caso per caso, di vere e proprie aree culturali in cui smo , apparso nella rivista "metapho- principi marxisti. Più propriamente, però, si mente suscettibili di lettura divaricata, in egli vide agire funebri rituali e mito- rein", novembre 1977-febbraio deve riconoscere che Jesi s'avvalse di strumenti quanto messaggi di liberazione oppure di intol- logie collettive di cui colse le stratifi- 1978), forse per tema che essi potes- teorici solo al fine di compensare, di stabilizzare leranza) e il ridotto interesse alla portata socio- cazioni culturali lontane, esperienze sero non essere intesi nel giusto mo- una condotta di navigazione che i molteplici politica esclusiva delle degenerazioni fasciste e "pericolose", al limite della colpevo- do e che qualche incauto lettore po- condizionamenti esterni, e più ancora la sua postfasciste, un libro come Cultura di destra, lezza morale: la colpevolezza — da tesse limitarsi a rincorrervi — in imbarazzato e dolente, di delusa chiusura verso parte dei cultori della "tenebra" — chiave neoromantica o magari new- somma ricettività, ad ogni momento compro- mettevano. E che la sua vocazione autentica gli ingannevoli engagement. Ormai Jesi, matu- nel conferire il predominio a zone gothic — una hoffmanniana atmosfe- oscure della psiche, del passato o del rimase sempre quella di provocare di continuo rato alla scrittura sino a non più arrestare il ra da Fratelli di San Serapione, un cosiddetto mito rispetto alla "co- premere della creatività, si collocava frontal- clima da racconto "per una notte". la propria intelligenza a drastici auto-da-fé, scienza"; o perlomeno la responsabi- Era già stata un'impresa non indiffe- consumati come riscatto, all'esito di ciascuna mente in rapporto al testo, e nella pagina sua ed lità — da parte di un'elite intellettua- rente parlare di "mito genuino" e di tappa della ricerca, del quantum di libertà criti- altrui cercava corrispondenze totali. Interpre- le che si fosse ritenuta depositaria di epifanie quasi archetipiche nei ro- ca necessario a proseguirla. Questo serve a spie- tando Rilke narratore per la via di occulti mo- accessi privilegiati alla verità — di venti tardi anni Sessanta (si pensi so- tivi alchimistici, sarebbe arrivato a fare di se aver allestito per il potere, sia pure prattutto a Germania segreta, Miti gare perché, maturata la stagione di sistemazio- stesso, camminatore inquieto della metropoli, nella cultura tedesca del Novecento, ni più solide, Jesi facesse precedere circostanziati in buona fede, strutture ideologiche Silva, Milano 1967, e a Letteratura e esperimenti d'interpretazione ('Germania se- inventore inesauribile di "impressioni", un al- capaci — all'occorrenza — di alber- mito, Einaudi, Torino 1968); figuria- greta, nel 1967) alle sintesi di Letteratura e tro Malte Laurids Brigge. Era un ritratto con- gare "feticci" inseparabili dalla mor- moci poi parlare di Dracula e di mito (1968). E anche a spiegare l'adozione, dopo sunto e quasi spettrale, che la nostra memoria te, qualora esse fossero divenute ope- ranti in mano alla destra politica. "sangue e suolo". d'allora prevalente, dell'area tedesca, come di tende, oggi, a caricare di presentimenti. Ma ben È perciò comprensibile che, in tut- quella in cui con più virulenza la formazione e più sicuro ritratto, splendido di contraddizioni, Quella preoccupazione di attende- te le sue scorribande saggistiche in- aveva già dato di sé l'ideologo, collocando "in- re tempi più propizi gli fa, dunque, la proliferazione dei miti s'erano manifestate in torno all'esoterico, Jesi abbia sem- onore, e insieme fa risaltare un'atti- tutta la terribile ambiguità degli esiti politici. torno all'illuminismo", come suona Usuo titolo pre resistito alla tentazione di fissare tudine costante di questo studioso più nitido, miti e mitologie. Era, e rimane, il Coerentemente, doppiando il difficile '68, la in una formula che cosa egli inten- falciato troppo presto dalla sorte nel volto fermo di un difensore della ragione, asse- desse o riteneva si dovesse intendere bibliografia di Jesi, giornalista avverso all'elita- giugno del 1980: il dar prova di po- diata dal non conosciuto e dal vietato. Ma non per "enigma" o per "mito". Ha rite- tersi (e doversi) accostare senza pre- rio elzeviro, si infittì di contributi alla discus- della ragione malata di presunzione e d'aggres- nuto doveroso mantenersi a distanza venzioni e preconcetti ideologici a sione politico-culturale. Se alcuni, alla distanza, rispetto alla sostanza di quell'"invisi- qualsiasi cosa, e dunque anche a sività, non della ragione protesa a sottrarre appaiono indeboliti dal tema contingente, o ad- nuove province al non ancora egemonizzato; bile" (o impartecipabile) che agisce "queste cose", considerate prodotti dirittura pretestuoso, nell'insieme si tratta d'u- di scarto o di poco conto, rispettan- bensì, della ragione che resiste alle lusinghe di entro il euscio protettivo e forse do la regola a lui assai cara di non na produzione di livello inconsueto per il gene- standardizzazioni e di conformismi incalzanti vuoto del segreto, manifestandosi nei testi e nei momenti storici da lui dare mai definizioni, formule prefis- re, che riflette, dal più onesto dei punti prospet- sotto spoglie fallaci. Una ragione definibile qua- sate una volta per tutte, dischiuden- tici, le traversie di una sinistra laica, affaticata indagati, limitandosi a interpretare il le disponibilità, nei casi stringenti, alla confuta- funzionare del "qualcosa" che sem- do anche qui promettenti e incon- "compagna di strada" dei partiti. All'interno zione, e meglio all'autoconfutazione, su cui suete prospettive di ricerca. d'essa, e in altri testi più articolati, colpiscono bra continuare ad affascinare ancor tracciare la barriera ogni volta estrema. Una sempre l'uomo, senza con questo oggi specialmente certe prese di posizione, com- Già in una miscellanea di studi in proposta, insomma, di coraggio. smettere di potersi tramutare (per onore di Furio Jesi apparsa qualche mano dell'uomo) in strumento di anno fa e contenente anche una esau- barbarie anziché di liberazione. riente bibliografia dei suoi scritti dal 1956 al 1982 (.Risalire il Nilo. Mito, fiaba, allegoria, Sellerio, Palermo finto di infangarsi fra i 15 e i 24 anni mito, ISEDI, Milano 1973, e Monda- 1983) si evidenziava l'imbarazzo nel per far accettare a riviste autorevoli dori, Milano 1980; Cultura di destra. tentare una collocazione storiografi- del mondo accademico ("Aegyptus", Il linguaggio delle idee senza parole. ca di uno studioso dagli interessi tan- "Journal of Near Eastern Studies", Neofascismo sacro e profano, Garzan- to vasti e nell'offrirne un ritratto "Chronique d'Égypte") i propri ti, Milano 1979); dallo studio di quel convincente, visto che se ne potreb- scritti di egittologia e archeologia filone "notturno" che i tedeschi non bero dare diversi, i quali mostrano che lo avevano rivelato una sorta di han mai cessato di coltivare a partire insofferenza a divenire il punto pro- enfant prodige, Jesi aveva poi ben dall'illuminismo, dal pietismo e dal spettico. Jesi è davvero passato fra presto lasciato subentrare un impe- romanticismo e che spesso ha dato noi come l'apparizione di qualcosa gno più scoperto (parallelo alle sue di inconsueto. Di origine ebraica, origine a una vera e propria religio scelte di militanza politica, intorno nato a Torino nel 1941, si spinse gio- mortis (saggio su Pavese quale prefa- vanissimo in giro per l'Europa per al '68, come sindacalista prima, e co- zione a La bella estate, Torino 1966; acquisire 'sul campo' un sapere che me pamphletista poi, nell'area della Germania segreta, cit.) allo studio altri acquisiscono da sedentari, e ri- "nuova sinistra" torinese) interve- della "ripresa" del mito in termini leggere in terra greca, tedesca, belga, nendo con tutta una serie di saggi umanistici e non soltanto deforman- i libri di Kerényi, di Pettazzoni, di sulla cultura mitteleuropea fra Sette ti {Materiali mitologici. Mito e antro- Frobenius, di Propp, libri "che stri- e Novecento nel suo amplissimo ed pologia nella cultura mitteleuropea, dono", che "incidono la lavagna", enigmatico patrimonio di miti e sim- Einaudi, Torino 1979; Thomas anziché stare "dietro a pareti di libri boli riletti criticamente, nelle riviste Mann, La Nuova Italia, Firenze chiusi a chiave". Conobbe così dal "Comunità" e "Nuova corrente". 1972); dall'interessamento per il lin- vivo luminari delle scienze antropo- Più tardi, a 35 anni, era divenuto guaggio alchemico-esoterico (soprat- logiche e archeologiche degli anni ordinario di Lingua e Letteratura te- tutto nello splendido Esoterismo e Cinquanta e Sessanta, da De Wit a desca per meriti scientifici, prima al- linguaggio mitologico. Studi su Rai- Sigfried Gidion, a Pierre Gilbert e l'Università di Palermo e quindi a ner Maria Rilke, D'Anna, Messina- soprattutto Karoli Kerényi, incarna- quella di Genova, città in cui si è Firenze 1976, e nella monografia Ri- zione dei 'grande studioso' onnivoro spento tragicamente all'età di 39 an- lke, La Nuova Italia, Firenze 1971) e autodidatta, che fu suo 'maestro' e ni. all'indagine dell'universo megalitico Il ventaglio degli interessi di Jesi {Il linguaggio delle pietre. Alla scoper- "TINDICP ••dei libri del meseBH nomica, si andava incontro ad anni zante dei Lager o della guerra, quasi se, liti e controversie tra utenti, in- di crisi, mentre la cultura americana che lo scrittore ne dovesse rimanere terviene senza alcuna chiamata per Quasi una vacanza propinava ai suoi fruitori visioni di prigioniero, lui che per esorcizzarne dare buoni consigli e mettere la gen- catastrofi nucleari o soluzioni mille- Io spettro devastante, per sopravvi- te sulla retta via. Ma poiché questo di Laura Mancinelli naristiche all'infelicità umana. Non vere — "per tornare a vivere", mi impegno moralizzatore non sostitui- si è accettato, in altre parole, che disse un giorno — aveva scritto Se sce la mortificante comunicazione di uno scrittore come Primo Levi, che questo è un uomo. routine, alla fine la fantasiosa rete si PRIMO LEVI, Vizio di forma, Ei- fare dei racconti uno spauracchio si era rivelato con libri come Se que- Primo Levi non è solo il testimone chiude in un silenzio suicida. naudi, Torino 19872, pp. 265, per quello che attende l'umanità pri- gioniera di una tecnologia che un sto è un uomo e La tregua, si prendes- degli avvenimenti più sconvolgenti Il divertimento prende il tono del- Lit. 16.000. giorno potrebbe non più dominare; se una vacanza raccontando storie della nostra storia recente — anche la satira quando l'autore si inoltra immaginarie, avveniristiche, ma non nella selva delle schedature capillari Quanti avevano letto, allorché non tale da inscrivere questo libro se lo è, sempre e consapevolmente, nella letteratura impegnata sul fron- troppo sul serio, ironiche e diverten- come dimostrano Se non ora quan- e meticolose ormai invalsa nelle uscì nel 1971, questo libro di Primo ti anche se sempre sottese da una ma- Levi? Quanti ne ricordavano alme- te apocalittico. do? e I sommersi e i salvati: è anche aziende: schedatura che arriva a Forse è questo che critici e pubbli- linconica riflessione sulla condizio- un puro narratore, che trae ispira- coinvolgere anche il personale im- no il titolo? Ora che l'editore Einau- ne umana. Forse il salto dai primi di lo ripubblica, molti di noi se lo co non hanno accettato in quell'ini- zione da molti aspetti della vita, in piegato, che ha le sue cifre di quanti- zio degli anni Settanta, quando si dif- libri a questo era troppo brusco, o particolare quelli attinenti il lavoro ficazione di "resistenza al calore" o trovano davanti come se fosse nuo- forse da Primo Levi ci si aspettava vo, appena scritto. Ed è giusto, per- fondeva in Italia la minaccia di un suo e di chi gli sta accanto, come nel "tempo di reazione", esattamente terrorismo eversore, quando, crolla- sempre qualche opera che avesse le Sistema periodico o La chiave a stella, come il materiale e gli oggetti d'uso, ché il libro non risente affatto di sue radici nell'esperienza traumatiz- questi quindici anni di oblio. Resta te le illusioni di una prosperità eco- o spaziando tra ricordi e curiosità di per esempio le scope. Con un po' di tuttavia inspiegabile come mai Vizio autoironia si diverte nella doppietta di forma sia passato cosi silenzioso Lavoro creativo e Nel parco : nel pri- nel mondo della carta stampata. Lo mo uno scrittore riceve la visita di stesso Primo Levi se lo chiede nella un personaggio da lui creato, che gli prefazione alla ristampa, ma non parla del parco dove vanno a finire i sembra trovare una sua risposta. Ri- personaggi della letteratura, della lo- Il comico, sul serio ro vita e abitudini e del loro svanire quando il pubblico li dimentica. Nel di Franco Marenco secondo lo scrittore, invogliato da quel racconto, trasforma se stesso in GUIDO ALMANSI, La ragion comica, Feltrinel- Così P. G. Wodehouse, il creatore di Jeeves, personaggio scrivendo una autobio- li, Milano 1986, pp. 165, Lit. 20.000. si dimostra "un gigante della letteratura moder- grafia di successo, viene accolto nel na" non per la qualità della suapagina — che le parco e può vedere coi suoi occhi le Leggendo Almansi mi tornavano in mente citazioni scoprono anzi un po'frigida — ma per celebrità della letteratura, i molti Cesari e le molte Cleopatre, una soli- alcuni momenti di Daunbailò, con la sensazio- la gigantesca distanza che lo separa da Shake- taria rompiscatole che è Beatrice, un ne di essere nello stesso tempo molto vicino e speare ("Shakespeare aveva già esplorato in uno molto lontano da quell'eccellente film. Il senso tipo dall'approccio difficile come aei suoi sonetti più angosciati la stereotipia del- di vicinanza non e. difficilej.•rc-'i- daj chiarire: la ra- Franfois Villon; assiste ai loro im- l'originalità... Wodehouse al contrario esplora pensabili matrimoni (Alberto da gion comica che sta a cuore a Almansi è la stessa l'originalità dello stereotipo") o da Rousseau Giussano con la Vergine Camilla, che Jarmusch mette in opera, rovesciando le ("La storia dell'uomo in Wodehouse è l'opposto Sant'Agostino con la Suora Giovane nostre infinite gabbie comunicative con un ge- della storia dell'uomo in Rousseau"); e questa è, ecc.) e ai loro strani mestieri: Anni- sto fantasioso, liberatorio e vagamente sovversi- in sé, una bella trovata. Di "un così raffinato bale fa il pollivendolo, Romolo il vo, ma senza pretese, senza contarci troppo. La manipolatore dell'assurdo" come Achille Cam- ciabattino. Ma il personaggio auto- vicenda delJUm, non meno che il suo titolo, è panile merita occuparsi anche perché è "uno biografico ha vita breve: poco per uno sberleffo rivolto a una severa formula di scrittore il quale, per sua fortuna, è stato ignora- volta perde consistenza, diventa giudizio e di castigo, e in generale a tutte le to dalla critica universitaria e accademica", o sempre più diafano, finché svanisce. formule, istituzionali e anti; nel gioco che scon- per districarlo dalle "mani volgari di certi criti- Anche II fabbro di se stesso è una ferisce invece che i critici, allora, giu- volge le regole e azzera idee, piani, significati, si ci". è più interessante là dove si divertita storia della evoluzione del- la specie umana, fin dal tempo in dicarono i racconti che compongo- trova la risorsa che assicura il riso, e con il riso sottrae al trabocchetto della bella scrittura ("Il no il libro non abbastanza catastrofi- cui, semplicissima struttura vivente, la sopravvivenza. guaio, con l'italiano, è che basta perdere il con- ci, non abbastanza impegnati come Anche per Almansi l'essenza del comico sta uscì dalle acque quello che sarebbe trollo per un attimo e si finisce per scrivere diventato l'animale uomo: storia di- apocalittici deterrenti. nell'insubordinazione alla tirannia del consoli- bene ") e dei propositi seri: sono felici le pagine vertita perché narrata in prima per- Il libro è infatti una raccolta di rac- dato, del consacrato, del prevedibile. Di cose conti, assai diversi tra di loro, ma sulla sua prima maniera, di romanziere "carna- sona e con tempi ravvicinati, con simili parlano tutti gli studiosi del riso, ma che sempre hanno un rapporto con lista e budellare". A è dedicato il una specie di ritmo sincopato. Ma- il mondo della tecnologia avanzata: Almansi, fedele alla consegna anti-intellettuali- saggio più approfondito, che comincia come linconica è piuttosto la rivolta delle il titolo Vizio di forma allude infatti stica, non affronta questioni di teoria: il suo persiflaee di uno schema critico vecchio-caden- piante in Ammutinamento, il loro agli effetti negativi che la tecnologia vuol essere "un modesto progetto di difesa di un te, quello dello "sviluppo dell'autore". Una pia- lento e inesorabile tentativo di fuggi- può avere, — e nei racconti di Levi umorismo non precipuamente satirico", fatto cevole sorpresa arriva con S. J. Perelman, sur- re la vicinanza dell'uomo. Se i rac- ha — quando si verifica nell'appara- con "innocente meraviglia". E su piccoli e gran- realista autore del "New Yorker" e sceneggiato- conti imperniati su Recuenco posso- to un difetto, un "vizio di forma". di esempi di insubordinazione alle regole — del re dei fratelli Marx, vero antesignano di Woody no parere un'accusa allo spreco e ai Va da sé che l'elettronica e l'astrofisi- senso comune, del lessico codificato, delle buone Alien; anche lui permette di saldare un contici- danni che gli aiuti al terzo mondo causano per l'eccesso di tecnologia ca vi hanno una parte cospicua, ma maniere, della critica ufficiale, dei media — no con "i mestieranti della critica accademica e anche la chimica, la botanica, la zoo- che li accompagnano, altre volte la costruisce un suo personale Parnaso di umoristi, giornalistica". Il più eroe di tutti è però Ambro- logia e, perché no?, l'arte della sche- narrazione di Levi si colora di un generalmente considerati marginali, troppo po- se Bierce, l'autore del Dizionario del diavolo, datura. Viene fuori il Levi curioso di profondo pessimismo, come quando polari, o non considerati affatto: è soprattutto tutto, interessato a tutti gli aspetti che scrive "sull'orlo dell'abisso" e capovolge tut- descrive la rapida morte degli oceani dell'esistenza, lo stesso, per inten- questo silenzio degli altri che ne fa degli eroi da te le ipocrisie e i perbenismi di cui siamo capaci; a causa della viscosità dei fiumi, o il derci, dell 'Altrui mestiere. Ma è an- onorare. Per qualificarsi, ciascuno deve essere mentre Calvino, così incline all'ordinato e al suicidio in massa dei lemming: da che un Levi pieno di fantasia, che si stato un po' vessato, incompreso, dimenticato razionale, si lascia a volte tentare, e redimere, dove viene la volontà di morte dei abbandona all'immaginazione e ci si dall'ufficialità — o essere semplicemente, estro- piccoli roditori e che cosa ha di di- diverte, anche se una vena di amarez- samente opponibile ad essa. verso da quella di certe tribù che za e di pessimismo affiora quasi sem- vanno verso una volontaria estinzio- pre: ma appena appena, non tale da ne? Ma anche qui, dove il pessimismo prevale, e il racconto si fa cosi serio ogni genere, non ultime quelle lette- da attingere toni tragici che possono rarie e filologiche (L'altrui mestiere). sembrare profetici, Primo Levi è ben In questi libri egli lavora già di fanta- lontano dall'assumere atteggiamenti sia, anche se con molta misura, quasi moralistici o ammonitori; anche qui con pudore, e senza abbandonare il è il gusto della narrazione che guida terreno solido della realtà quotidia- la sua penna, il piacere di descrivere: na. si guardi l'accavallarsi delle masse LA STORIA Forse occorreva che la critica, e dei lemming che si precipitano verso sulla sua scia il pubblico dei lettori, il mare, o lo spettacolo dell'acqua I grandi problemi si abituasse a questa dimensione del del Sangone divenuta viscosa, pigra e Levi letterato, per poter capire e ac- lenta come fango, o le reazioni dei dal Medioevo all'Età Contemporanea cettare il Vizio di forma : e letterato presenti di fronte alle forme allusive diretta da Nicola Tranfaglia e Massimo Firpo egli è fino in fondo, altrimenti per- create dalla strana macchina che è lo ché avrebbe tradotto II processo di Psicofante, dove un bisticcio di radi- Kafka? Era necessario quindi che lo ci smaschera il gusto filologico del- Volumi pubblicati scrittore ci guidasse quasi passo pas- l'autore. Vizio di forma è un libro in so verso questa sua vocazione lette- cui bisogna abbandonarsi al piacere Volume secondo: Il Medioevo-2. Popoli e strutture politiche raria, avvertendoci che lui non è so- della lettura, come l'autore si è ab- Volume terzo: L'Età Moderna -1.1 quadri generali lo colui che admonet ma è anche uno bandonato al piacere della scrittura, Volume quarto: L'Età Moderna - 2. La vita religiosa e la cultura scrittore tout court, e quando scrive e non chiedere giudizi, profezie o Volume quinto: L'Età Moderna - 3. Stati e società qualche volta si diverte. Si diverte ammonimenti. Questa volta Primo quando descrive le follie di una rete Levi è in vacanza, o quasi. Volume ottavo: L'Età Contemporanea - 3. Dalla Restaurazione alla prima telefonica impazzita, che non si ac- guerra mondiale contenta più di obbedire alle solleci- Volume nono: L'Età Contemporanea - 4. Dal primo al secondo dopoguerra tazioni di numeri chiamati attraver- so gli apparecchi ma, divenuta auto- noma e in possesso di una sua capaci- UTETI tà di volere, cerca di dirimere conte- N L'INDICE • dei libri del mese^HI

pia di prestanti gemelli (che poi la sopravvivenza per dimenticare umi- si rispecchia l'esistente, così che la rapineranno infliggendole vergo- liazioni e povertà di un passato oscu- transessualità frenetica e la lussuria L'effetto Arcimboldo gnosi oltraggi). Forte quanto l'eros è ro, ignobile. In questo desiderio di coatta risultano né scandalose né l'odio che Anastasia nutre per il con- status dai connotati di classe molto perverse ma, appunto, normali, quo- di Enzo Golino te Eutrifone degli Insaccati e la ma- precisi, Busi rappresenta e trasfigura tidiane. Vi è una eguaglianza livella- dre Donna Dulcis, a conoscenza del l'afrore materialistico della provin- trice, una omogeneizzazione geneti- ALDO BUSI, La Delfina Bizanti- per due anni preferisce la garsonnie- suo passato di serva, ladra e prostitu- cia italiana, la furbizia aggressiva dei ca fra le varianti della libido pratica- na, Mondadori, Milano 1986, re di Anastasia. E quando Onofrio ta. Il conte — ancora un omosessuale ceti emergenti implicati nei traffici te nella Delfina Bizantina e che Busi pp. 400, Lit. 22.000. invita l'ignara Teodora ad una fuga — la ricatta. Anastasia tesse trame del sottogoverno ai quella immensa registra con indefessa efficienza no- che sembra quasi un viaggio di noz- omicide per disfarsene, così come Bisanzio che è l'Italia, il pragmati- tarile. Animalità e umanità, ciascuna ze, Anastasia, furente, li raggiunge vorrebbe uccidere Onofrio e tutti smo di matriarche come Anastasia nell'ambito della propria specie, si Sbarcato nel 1984 sulla scena lette- nell'alberghetto di montagna e sven- quelli che intralciano i suoi piani. E in grado di stravincere sul maschio manifestano sessualmente allo stesso raria con una sigla editoriale raffina- ta lo pseudo-incesto. in parte ci riesce... rovesciando rapporti di secolare sog- modo, senza inibizioni né tabù. Ma- ta e le stimmate del caso, oggi, al suo La storia dell'ascesa commerciale Questi minimi frammenti di ciò gezione. gari è l'animalità a persistere nella terzo libro in tre anni, Aldo Busi si di Anastasia è l'esile filo che tiene che accade nel congestionato roman- Infatti, quando scrive di sesso, no- ferinità di certi comportamenti (o presenta di nuovo on the spot con le insieme i quattro massicci blocchi in zo, l'inesauribile annodarsi e scio- nostante il tremendissimo hard del- nel naso maialesco di Anastasia: caratteristiche del monstrum e l'alo- cui si articola il romanzo. Venduta gliersi di coppie, terzetti, quartetti, l'apocalisse erotica fra Sodoma e Go- «una cosa ripugnante in mezzo a tut- ne maudit di un eccesso elevato a l'azienda di pompe funebri, troppo quintetti e via contando nelle combi- morra, Busi ha un atteggiamento per te le altre attraenti era una calamita regola di vita, costume culturale, va- esigua e provinciale per le sue ambi- nazioni più diverse, le mille rifrazio- così dire biologico. La Babele dei ses- in più, il dettaglio irresistibile della lore estetico. A differenza dei narra- bestia più feroce»). tori che tendono al risparmio lessica- Tuttavia non solo su Anastasia le e all'uniformità cromatica, Busi l'autore imprime il marchio di una punta invece ad una sorta di effetto fisiognomica stravolta, dai linea- Arcimboldo della scrittura con uno menti alterati tipici dell'espressioni- stile crepitante di vertiginosi baroc- smo. Teodora, con la sua obesità, ne chismi. Il lettore si sente come im- è un altro esempio, e la sua deformi- pollinato dal peso carnale, sangui- tà non le impedisce di essere il perso- gno, magniloquente di un linguaggio naggio più poetico del romanzo e di del tutto privo di eufemismi, dal suc- ispirare a Busi alcune tra le pagine cedersi implacabile di immagini per più belle: Teodora che pattina sul 10 più efferate e ghignanti. lago ghiacciato; Teodora che esegue Segno dominante del mondo un goffo spogliarello con la tristezza espressivo di Busi è il pastiche lingui- di un animale da circo; Teodora ber- stico di marca padana che tra i più sagliata dalla crudeltà infantile per la illustri antecedenti vanta il Folengo, •T sua mole; Teodora costretta a soggia- Carlo Dossi e l'ingegner Gadda, poi cere, riluttante, ai "sogni" della ma- tanti nipotini da Arbasino a Bian- dre, che fra l'altro vorrebbe farne ciardi, da Testori a Mastronardi, e una ballerina... analogie in altre aree geografiche co- Giocando sulla trasgressione di me i meticciati linguistici di Pasolini ogni limite, sulla profluvie di eventi e di D'Arrigo. Ma quali che siano i come metafora del tumultuoso mel- modelli a cui Busi può essere riferito ting pot che è la vita, Busi ha eccedu- (tra gli stranieri corrono i nomi di to nel costruire i materiali per La Henry Miller, Genet, Céline, Rabe- m Delfina Bizantina. Si può stare al lais) resta il fatto che con La Delfina gioco fino in fondo con tutta la sim- Bizantina, esaltato da un iperbolico patia per un autore che non teme di risvolto di copertina, il trentanoven- l'arte, la cultura, la religione, la legge, ma qual- "buttarsi", che non si sottrae alle sfi- ne scrittore cu Montichiari, Brescia, sivoglia pratica del discorso", il regno del criti- de più azzardate e proditorie, ma sia ha riaffermato una sua peculiare per- da "momenti di comico puro, 'inutile', slegato co-bestia, della politica, "oggi l'argomento più lecito a chi legge accusare stanchezze sonalità. e pronunciare argomentati dissensi, da qualsiasi preoccupazione sul ruolo dello scrit- squallido, più stupido, meno inventivo, più Questo romanzo, rispetto a Semi- soprattutto uno. tore o sulla funzione della letteratura". scrediuto che si possa vedere". Ahimé, non ci nario sulla gioventù (Adelphi 1984) e Una scrittura che nasce all'insegna a Vita standard di un venditore prov- Sono questa debolezza di pensiero, questo la- resU che avvalorare tristemente il "sospetto " che del movimento più ciclonico, della visorio di collant (Mondadori 1985), sciarsi andare al gioco, che realizzano il pro- salu fuori alla fine, che "il comico è più vero, dismisura più mercuriale, dell'im- esibisce una furia verbalistica molti- gramma del libro, "lasciatemi divertire". Forse più feroce, più severo, più incalzante, più provo- maginazione più eccentrica, ha biso- plicata, ribelle ad ogni editing nor- Almansi avrebbe potuto pensare anche un po' a cante, più serio del serio". Si salvi (e diverta) chi gno di un feroce dominio stilistico malizzante, che impasta perle e de- noi, e lasciarci più cordialmente affacciare al può. che in Busi si allenta troppo spesso, triti sprizzando scintille di significa- suo paradiso; avrebbe potuto cioè travasare più Ora, se Almansi non si sottrae alla nostra così che la scrittura si rivolge contro to e sonorità onomatopeiche. Neo- gioco, più disimpegno e "innocente meraviglia" volgare manau sulle spalle, vorremmo conclu- se stessa impiccandosi al laccio delle logismi, locuzioni dialettali, gerghi, — più leggerezza alla Jarmusch, per riprendere dere con un messaggio ad personam.- "Caro parole, imprigionandosi in una stuc- battutacce da varietà periferico, con- chevole immobilità. il discorso iniziale — nella sua scrittura. Invece, Guido, anche noi, come te, vogliamo ridere per ficcati nella prosa a getto continuo, Busi comunque ha già un pubblico il suo è uno spettacolo di spiriti allegri, chiamati non morire, e come te facciamo una fatica boia documentano estrose capacità nel- che ne apprezza, credo, la spavalda l'uso maccheronico del linguaggio e in scena da un ex-censore fattosi capocomico, un in questo mondo di tromboni, ma non ce la sincerità e l'acre moralismo, Io spiri- cadute di pessimo gusto. Ma ci si im- Dioniso un po' dark che se ne su tutto solo in prendiamo più del necessario. to sarcastico e l'allure comica, la fu- batte anche in frasi calettate fino allo un canto, coinvolto dall'asineria degli uomini Il tuo libro ci ha convinti che la cosa miglio- nebre malinconia e la disperata vita- spasimo, animate da uno scoppiet- più che dalla forza del riso. Tutt'intorno è dise- re è di fare una bella festa, la più squinternata, lità: anche in questo romanzo, La tante incalzare di verbi, calibrate da gnato un deserto orribile, "questa colossale trap- irriverente e scanzonaU possibile, cui sei irrifle- Delfina Bizantina, dove la riuscita un variopinta altalena di sensazioni pola per scimuniti che è il mondo della cultu- sivamente, acriticamente e cordialissimamente totale del grande affresco gli è stata tattili e visive: «Le unghie della si- ra", la cloaca del bello di céliniana memoria, invitato". impedita dalle pretese di un priapi- gnorina Adelaide non erano smalta- "la menzogna" che è "non solo la letteratura, smo strutturale e stilistico, il nemico te: erano di un blu naturale. Come se più insidioso per l'autentico talento lei andasse con le mani a frugare ne- visionario di questo scrittore. gli angoli cerulei di questo passato in comune e raccattasse solo granelli di turchese per impreziosire il solfeg- gio delle dita che impartivano i mo- zioni, Anastasia si trasforma in pro- ni tra vero e falso, danno solo una vimenti ai corpi delle bambine, spe- prietaria di un mirabolante e lussuo- pallida e inadeguata idea del turbino- cialmente al suo, su cui pensava aver so campeggio-residence, La Delfina so vorticare di coup de théàtre: fino posato gli occhi una volta per sem- Bizantina, quintessenza del kitsch alla morte apparente di Anastasia !=L pre e con una sua risoluzione». vacanziero che alligna tra collina e per overdose di «cocaina candita ai Una moltitudine di dèmoni popo- mare sulla riviera adriatica. Intorno mirtilli», alla sua resurrezione dopo feaziomi Avoflfi la l'infernale parolificio allestito da a sé Anastasia coltiva una piccola ma un carnevalesco rituale di amplessi Busi. Anastasia Kuncewicz, 42 anni agguerrita "corte dei miracoli": la si- che la pietosa Teodora orchestra nel- ma ne dimostra 33, protagonista as- gnorina Adelaide detta Scontrino, ex la cassa da morto dove giace «la sua GIUSTIZIA ECONOMICA soluta del romanzo, dirige a Raven- maestra di ballo, si occupa dell'am- adorata mamma troia», e al suicidio na un'impresa di pompe funebri. Il ministrazione adottando i sofisticati (?) di Teodora, ultimissimo atto del PER TUTTI marito si chiama Onofrio Cofani, ex strumenti dell'informatica ed ha un grotesque. Altre figurette sveltamen- becchino, epilettico: la sua occupa- solo vizietto, si ciba di tanto in tanto te abbozzate contribuiscono ad ali- L'insegnamento sociale della Chiesa zione prediletta è saldare pezzi di la- di carne umana; Amilcara, ex ricove- mentare il doppio registro narrativo e l'economia americana miera e ricambi d'auto per ricavarne rata in manicomio ed ex carcerata, di una realtà effettuale e dì una realtà improbabili sculture. Teodora, figlia regna nelle cucine; Paquito, ex mar- affabulata fper esempio il mito del Introduzione di Rembert G. Weakland unica della coppia, nata però da un chettaro spagnolo affetto da fimosi, tenente AlBigian, l'unico uomo — altro uomo («la mia bastardona» dice figlio di un boia del regime franchi- peraltro impotente — di cui Anasta- Il libro inizia con un messaggio pastorale dei Ve- Anastasia) è obesa. La mamma vor- sta, custode del campeggio e all'oc- sia sia stata davvero innamorata, un rebbe somigliasse alla filiforme im- correnza sicario. Breve ma intensa ex fascista che agisce nell'ombra di scovi a tutti i cattolici degli Stati Uniti e contiene peratrice dei mosaici ravennati. Im- l'apparizione di Vulvia Nascimpene, altolocate protezioni organizzando il testo completo della loro fondamentale lettera possibile: la ragazza mangia in quan- una quarantenne "metallara" con va- campi e aste di mercenari all'estero e pastorale che esamina le dimensioni morali del- tità pantagrueliche, e all'età di 15 an- riopinta cresta di capelli, equilibrista alla Delfina Bizantina). la vita economica americana e le sue conseguen- ni già pesa 122 chili. provetta, transessuale. Un tema emerge con forza dal A scuola, Teodora ha ripetuto la L'eros polimorfo che squassa Ana- magma stilistico che pervade il ro- ze sull'uomo. seconda e la terza media, ma il cruc- stasia chiede soddisfazione indiffe- manzo: la spietata ricerca della ri- cio suo e di Anastasia è la verginità. rentemente ad Amilcara e a Vulvia, spettabilità e del denaro come riscat- 11 giovanotto che illude la tardigrada ai garzoni del quartiere e a una cop- to sociale e strumento darwiniano di EDIZIONI LAVORO N. 4 pag. 8

IDEI LIBRI DEL MESE

Ai tempi di Stalin i delinquenti co- muni angariavano in continuazione L'Intervista gli intellettuali, non li amavano e ve- nivano — diciamo — orientati dalla amministrazione del lager contro di loro. Il giudice istruttore e le autori- Il lager come favola tà del lager hanno cercato di spaven- tarmi con nere previsioni di anghe- Andrej Sinjavskij risponde a Piero Del Giudice rie e sopraffazioni dei detenuti co- muni nei miei riguardi. Ed anche Questa intervista è stata condotta a l'uomo Siniavskij è un uomo debole, Nel campo di lavoro, un vecchio de- piscono, ama la sua famiglia ed i suoi adesso ci sono casi in cui le direzioni Milano, nella occasione della presenza come tutti; ma chi mi salva in quelle tenuto, un contadino che era dentro cari, ha fame, si stanca con il lavoro dei campi spingono i comuni contro di Siniavskìj in Italia per l'uscita del circostanze è Abram Terz. Perché per motivi religiosi, mentre io stavo fisico pesante. Però ha sempre di ri- i politici. A me personalmente le co- suo secondo libro, il 16 febbraio di mi salva? Perché Abram Terz è lo triste in un angolo, mi disse — e la serva questo Abram Terz cbe gli di- se sono andate in modo diverso, ho quest'anno. scrittore e come scrittore capisce che frase mi sconvolse —: "Non essere ce: "d'accordo, tu stai perendo, la avuto rapporti di amicizia con molti tutto è logico, è tutto giusto quello triste, ad uno scrittore giova persino tua vita sta svanendo, ma, chissà, detenuti, ed uno dei miei migliori Lei viene arrestato dalla polizia po- che mi succede e va persino bene. il morire". Naturalmente io scoppiai può ancora capitarti l'occasione di amici nel campo era un bandito, un litica l'8 settembre 1965, in mezzo alla Perché lo scrittore vede lucidamente a ridere, ma le parole del vecchio prendere la penna in mano, di tro- rapinatore con 28 anni di campi di gente, alla fermata di un autobus, a quali possono essere le conseguenze contadino coincidevano con il pen- varti davanti ad un foglio bianco". lavoro alle spalle. Dopo questi 28 an- quaranta anni. In Buonanotte! scrive ni era diventato una specie di creden- di questo momento come del "mo- te, un mezzo poeta e quasi intellet- mento decisivo del confronto con se tuale. A lui appartiene la frase che stesso". In cosa consiste questo "con- ho registrato in Una voce dal coro : fronto"? "Ringrazio Dio per non avere mai Con questo evento parto dalla fine Polifonia interiore ucciso nessuno, eppure sono state di un lungo periodo della mia vita. tante le occasioni". Con lui, ma non Buonanotte! è il romanzo che narra di Luca Rastello solo con lui, si è parlato anche del come Andrej Siniavskij sia diventato problema delle angherie dei comuni 10 scrittore Abram Terz, e che cosa sui politici. Lui mi disse una cosa ha comportato, dove lo ha portato ANDREJ SINJAVSKIJ (ABRAM TERZ), Buona not- te, rischia la banalità, l'assenso dovuto e superfi- importante: "E vero, da una parte la ciò. Il diventare scrittore lo ha porta- te!, Garzanti, Milano 1987, ed. orig. 1984, ciale da mauriziocostanzoshow. A soccorrerlo, amministrazione ci aizzava, ma noi malavitosi non reputavamo quegli to naturalmente e logicamente alla trad. dal russo di Sergio Rapetti, pp. 377, Lit. al di là delle ovvietà sul diverso valore di una altri dei veri uomini". prigione, dunque l'arresto è un pun- 22.000. stessa presa di posizione intellettuale sui due to molto importante, culminante, di Ma, poi, a ben pensarci, chi erano versanti della cosiddetta cortina di ferro, sono i questa vicenda. Il romanzo comincia i detenuti politici di un tempo, quel- 11 perché tutto gira attorno a questo Pericolosa coerenza quella del professor risultati artistici di questa sua idea, le opere del li dei campi staliniani? Ex-direttori tema. Il confronto con me stesso sta Sinjavskij: l'idea, che espone in alcune interviste suo "sosia tenebroso", il brigante Abram Terz, delle fabbriche, ex-presidenti di nel fatto che l'uomo Siniavskij è più recenti, di un'arte pura, svincolata da ogni frutto di una lenta cozione alchemica in cui kolkoz, la stessa gente che in libertà sconvolto dall'arresto — nonostante asservimento a costruzioni etiche o ideologiche, confluiscono dati storici, inquietudini morali, rendeva la vita impossibile. Gente, si sia lungamente preparato ad esso fine a se stessa, è proprio quella che costituì il sensibilità artistica e non, propensione al fanta- dunque, indegna eli rispetto; e qui — ma sente venirgli in soccorso, in- nerbo della stia autodifesa al processo intentato- stico, talento, competenza di critico letterario di stava una delle differenze con l'oggi. teriormente, Abram Terz. gli in patria per attività antisovietica nel 1965; vaglia, estro, sofferenze personali e chissà che Oggi ci sono veri detenuti politici, L'altro suo libro sul lager edito in allora Sinjavskij pagò con sette anni di carcere altro, in circostanze storiche eccezionali e male- allora c'era gente capitata lì come si finisce per errore in un fosso. Gente Italia, si intitola Una voce dal coro. duro nei lager della Mordovia, oggi, in occiden- fiche: "Tutti i piccoli intrighi, minuscole matta- Il titolo viene dal fatto che Una del sistema, del regime, che non ave- ne, minuti orrori che qui descrivo con cognizio- voce dal coro è strutturato su due vo- va fatto nulla contro il potere, ma vi ci. Da una parte c'è il coro, le infini- ne di causa e che impregnavano la vita quoti- aveva appartenuto. Non godeva, te voci degli abitanti del coro. Du- diana di un'elettricità da fine del mondo, tutte non poteva godere di alcun rispetto. rante la mia permanenza in quel le streghe e i vampiri che ancor oggi, la sera, mi Daniel, lo scrittore mio amico pro- mondo, appuntavo le frasi che mi impediscono di addormentarmi tranquilla- cessato e incarcerato come me, aveva sembravano significative, frammenti mente, costituitvano allora una sorta di univer- un figlio di 14 anni, al momento del- che scrivevo anche per il loro suono, sale flusso di corrente radioattiva, anzi un ra- l'arresto. Questo ragazzo disse: "No- la loro cadenza. Frasi che trattavano dioattivo manto e sudario che, lo volessi o me- nostante tutto sono almeno conten- quelli che reputo i grandi problemi, no, avvolgeva anche me". Credo che il tessuto to del fatto che mio padre l'hanno messo dentro per qualcosa; mio non- anche se questi "trattati" erano buffi, polifonico (polifonia interiore: chi si stupirebbe anche assurdi, oppure espressi con no, che è sempre stato comunista (e più dell'idea di un soggetto letterario non unita- un linguaggio semplice, usuale. Ad che aveva passato decine d'anni nei esempio trovavo significativa — det- rio?) dell'ultimo romanzo di Sinjavskij-Terz, la campi di lavoro) non ha mai fatto ta da bandito, un rozzo contadino — trama di apparizioni, presenze, riflessioni, bra- nulla per essere messo dentro". una frase come "se qualcuno prova a ni in forma poetica, teatrale, colloquiale, unita Lei è affascinato dai detenuti comu- dirmi che Dio non c'è, gli spacco la e modellata dai sobbalzi irregolari della memo- ni. Ricordo sue pagine, pubblicate su testa". Ed anche discorsi su donne, ria, abbia lo scopo, fra gli altri, proprio di rac- un quotidiano, sui tatuaggi; le ondate su animali, sul cibo, il mangiare, la contare la nascita di Terz, di mettere in scena di scritte antistalin tatuate in modo natura. In linea di principio questi quell'"elettricità"da cui con uno scatto morale visibile sui corpi. problemi si possono definire "meta- ili Sinjavskij darà vita al suo personale mostro di Questa è proprio ciò che chiamo 'TI i letteratura del silenzio. Quando, ad fisici". Frankenstein: lo scrittore, Abram Terz. Il titolo Su questo sfondo prende voce an- esempio, i detenuti si tatuavano sulla è la frase che si pronuncia sulla soglia della che un a solo, quello dell'autore. fronte "schiavo", "schiavo di Kru- L'autore che è in prigione con que- notte, luogo di sogni, incontri, campo aperto scev", "schiavo dell'Urss", li fucila- ste altre persone, ma che è soprattut- per le scorrerie del bandito Terz; nelle sue pagi- vano; all'epoca di Kruscev, questo! to occupato dai temi dell'arte, che è Uomini così, che hanno speso una immerso in questi grandi problemi. ztwa'ft? vita nei campi di prigionia, non han- Volevo descrivermi piccolo uomo no più altro che il proprio corpo, sperduto in questa immensità del la- solo quello hanno a disposizione, ed ger. E poi non ero tanto attratto da allora fanno del proprio corpo una ciò che capitava a me, dalla quotidia- lingua che parla, un linguaggio; lin- nità di quegli anni. Il lager aveva una dello scrivere ed al momento della siero di Abram Terz circa lo scritto- Quando fui arrestato e poi rin- gua con la quale, l'uomo condotto prospettiva storica di decenni, ne era crisi suggerisce all'uomo Siniavskij re ed il suo destino. chiuso in un campo di lavoro, pensa- allo stremo, si rivolge ai nemici. Può carico; vi era rinchiusa gente da de- che ciò che accade è quanto tu ti sei Abram, capisco bene il senso, ma vo che ormai anche come scrittore essere un tatuaggio, possono essere cenni che poteva raccontarmi storie costruito con le tue mani, ciò che perché Terz? ero finito. Come potevo pensare di automutilazioni, oppure egli in- diverse dalla mia, da ciò che accade- volevi, dunque puoi salutare questo Per un orecchio russo Terz è una tornare alla letteratura dopo tutto ghiotte oggetti, cucchiai, ed è anche va in quegli anni. Ed anche se la mia evento. Con gioia. parola molto espressiva, veloce, sibi- quello che era successo? Pensavo che quello un atto di scrittura, una spe- voce — l'a solo dello scrittore — si Il fatto è che io in genere reputo lante. non avrei più scritto. Ma, una volta cie di particolare linguaggio. distingue dalle altre, quello era il che l'arte, la letteratura, non posso- Nelle pagine del libro lei afferma: al campo, potei leggere anche i gior- Ci sono stati casi — rari — in cui mio ambiente, quelle persone mi no limitarsi a riflettere la realtà, si "Tu sei scrittore! e tutto il resto non nali sovietici che riportavano il reso- uomini così smettevano del tutto di erano diventate molto care. tratta anzi di una lotta, di una conte- conta! Crepa, ma sii te stesso, Abram conto del processo, ed in queste cro- parlare; non parlavano né con le au- Vorrei continuare sul momento del- sa con la vita. Non di un riflesso, ma Terz!... gli scrittori, sapete, sono tal- nache si cancellava il mio nome, lo si torità, né con gli altri detenuti, e l'arresto. Come è andata, poi? piuttosto di una trasfigurazione del- volta attratti dal desiderio di affac- copriva di fango. E poi sapevo che questo loro rinunciare alla parola era Gli amici si rivelarono tali, in ge- la vita. Non certo perché lo scrittore ciarsi sul ciglio, un desiderio irresisti- quando qualcuno si rivolgeva prote- — anche questo — una forma di lin- nerale nessuno degli amici mi tradì. debba inventare o deformare la real- bile". Lo scrivere ha una straordinaria stando al governo sovietico perché guaggio. E persone di questo tipo Piuttosto, come si è chiarito poi, in tà, egli deve cercare di penetrare a importanza. Tra i vari poteri che lo avevano processato e messo in galera erano le più odiate dalla direzione occidente qualcuno mi tradì. Ma gli fondo la realtà, ma per cogliere l'es- scrivere ha, vie, fondamentale, il pote- due scrittori, il governo rispondeva: del campo. amici russi, no. senza di questa realtà bisogna ribal- re di giustificare una vita. La sua vita "non sono due scrittori, sono due Si pensa al carcere come al mondo Torniamo su Abram Terz, l'altro sé, tarla. La stessa immagine artistica — nel lager, per esempio. delinquenti comuni". Appena arri- della infamia totale. Popolato di dela- il "losco eroe", "... pronto a tagliarvi la dal mio punto di vista, naturalmente Dal punto di vista "scrittorio", del- vato al campo di lavoro mi sentivo tori, per esempio. Ma lei opera una gola per un nonnulla. O ad alleggerir- — e una immagine rovesciata. Ma, lo scrittore, la vita è l'attesa di ciò in una situazione simile alla vigilia sorta di riscatto di questo mondo, una vi le tasche. Ma disposto a crepare piut- per questo, la realtà si vendica dello che viene scritto, che scrivi. Lo stes- della morte, una situazione comun- assoluzione totale. tosto che tradire. Un ragazzo fidato. scrittore. Non è qui questione di cre- so processo dello scrivere viene a que estrema. Si poneva la questione Tale è stato il mio approccio. Ma, Capace di tenere la penna in mano e denze mistiche o superstiziose. È un lungo atteso, e si può dire che lo in termini ultimativi "o", "o". è vero, c'è una tradizione letteraria la parola penna, cari miei, nella lin- destino; non per nulla tanti artisti scrittore viva in funzione di quel Sarei sopravvissuto soltanto se russa al riguardo. Ho riletto ancora gua dei malavitosi vale coltello. Col- sono vissuti male o hanno fatto una momento in cui ricomincerà a scri- avessi continuato a scrivere. Se fossi una volta Le memorie di Dostoie- tello, ed è detto tutto". brutta fine. Dunque da un punto di vere. Detto questo bisogna poi dire riuscito a scrivere di nuovo. vskij ed ho pensato che per lui l'e- Fondamentalmente questo sdop- vista alto, letterario, più elevato, che lo scrittore è un uomo come gli Quali erano i rapporti, nel campo, piamento della personalità sta in ciò: l'arresto era perfettamente logico. altri, soffre delle sventure che lo col- tra politici e comuni? s> iN. 4 Pag-

stessa vita e nella realtà. Mentre pas- sentenza e l'incarcerazione. Quando stanza, noi odieremmo la Russia, sa- Tornerebbe in Urss se si consolidasse la seggiavamo, in silenzio perché mio lì dico che dovevamo farne a meno, remmo russofobi. I patrioti ritengo- "via Gorbaciov?" sperienza è stata molto più dura, an- padre era convinto di essere ascolta- che si stava occupando d'altro, in- no infatti che la Russia si trovi in Non penso che le riforme o la "via che se magari a quel tempo i detenuti to, all'improvviso si è levato un for- tendevo semplicemente fare una una grave situazione, perché vi è un Gorbaciov" andranno così lontano mangiavano meglio ed il lavoro non te vento, gli alberi hanno comincia- considerazione sulla opportunità o complotto dell'odio verso la vera da creare le condizioni del mio ritor- era così pesante. La situazione di to ad agitarsi. Non c'è tempesta, e meno, per lui, in quel momento, di Russia, composto innanzi tutto dai no. Non ci credo. Ma, fantasticare, Dostoievskij era di certo più grave quel bosco agitato da vento misterio- occuparsi anche di questo. Pensavo comunisti, poi dall'Occidente ed in- quello nessuno ce lo vieta. Pur senza perché i suoi compagni di pena era- so — il cielo era azzurro, limpido — che Solzenicyn poteva benissimo ri- fine da noi dissidenti pluralisti. E se- tornare a starci, un viaggio lo farei no grandissimi criminali, pluriassas- diventaci testo; il testo, la mia crea- fiutare di firmare — come ha fatto — condo me qui torna fuori il concetto certamente, magari in occasione del- sini; ma soprattutto questi tipi lo zione. È detto lì che per me scrivere dato che scrivendo L'arcipelago Gu- aberrante di nemico del popolo, per- la pubblicazione del mio romanzo odiavano, disprezzavano davvero; è andare nel bosco, cercare la favola, lag e non gli conveniva immischiarsi ché di noi dicono che siamo nemici Buonanotte!, se là lo pubblicassero. per loro era un signore finito dentro la favola che si trova nella vita. Così in altro. Ciò che mi stupì, quando ne del popolo. Di questo concetto ne "Per molti di noi tutto cominciò e doveva pagarla per tutti. Rileggen- quando si cerca il ritmo della pagina venni a conoscenza, è che si rifiutò abbiamo già tutti una zuppa. Per dir- con Majakovskij". Rimane questa sua do Le memorie da una casa dei morti si cerca di cogliere un ritmo interio- di firmare con ben altra motivazio- la con una terminologia occidentale, affermazione? E quale meglio delle va- ho meglio capito le sopraffazioni re che è nella natura, nel mondo che ne, affermando che "uno scrittore i nazionalisti possono essere definiti rie affermazioni usate per i suoi libri: verso i politici ai tempi di Stalin, nei ci circonda. Mondo che non è quello russo deve guadagnarsi la fama nel di estrema destra. Cerco un termine pessimismo nero, realismo magico, campi. Ma, nonostante tutto, con- che appare a prima vista, ma invece proprio Paese", e che non deve man- qui per definire il patriottismo acce- fantastico? cludendo "le memorie", Dostoie- governato da un ritmo con il quale dare i propri manoscritti all'estero, e so, di destra... Sì, per molti tutto è cominciato vskij, all'improvviso, scrive "che dobbiamo entrare in sintonia. Ed è così via. Doppia meraviglia per il fat- Sciovinismo? con Majakovskij, non solo per me. magnifiche persone capita di incon- Ho amato ed amo tutt'ora special- trare nel bagno penale, sono le mi- mente il primo Majakovskij; ed in- gliori di questo Paese". sieme a lui la poesia di Pasternak, di Infatti lei scrive del carcere quale Chlebnikov, allo stesso modo la pit- °grande Leviatano" che si allontana gravità dell'esistenza e delle esperienze culturali tura delle avanguardie, soprattutto nelle brume della storia "senza luci sui di Sinjavskij, il luogo verso cui converge la tra- francesi, artisti come Picasso, Cha- gall, mi hanno influenzato molto. fianchi, ma luci e fuoco nella stiva, ne si aggirano Puskin, Majakovskij, Remizov, ma di significati ai cui è intessuta la doppia con folle di prigionieri divorati e in- figura che egli compone con Terz, l'illuminazio- Per la seconda parte della doman- ghiottiti, eppure ancora festanti.. " E Gogol', Óechov, Lermontov, Stalin e Lemuri, da. Lasciamo subito perdere il "pes- ne dolorosa che permette di interpretare tutto una emozione, è nostalgia. diavoletti, maggiori del Kgb, pazzi e poi "i due simismo nero", altro errore di inter- In realtà non "festanti". Ho voluto estremi dell'elemento nazionale russo: i malfat- ciò che la precede o la segue, che conferisce valo- vistatore. In realtà parlavo di defini- rappresentarli così per dimostrare il tori e i santi delle piccole chiese perseguitate" e re ad ogni atteggiamento estetico o morale. Il zioni delle mie prime opere pubbli- tipo di "tempo" di "dinamismo" del- altro ancora, dati autobiografici e fiabe (ma fantastico, sembra dire Terz, non è roba per cate all'estero, censurate per i toni la vita del carcere. Ho anche una spe- Sinjavskij rifiuterebbe la distinzione fra questi anime belle, ma un'arena pericolosa entro cui si pessimistici e cupi. Realismo magi- cie di definizione di ciò in Una voce ultimi due termini) annodati in un'opera che è giocano i destini personali e collettivi, tutte le co? Preferisco per definire la mia dal coro : generatori sono le prigioni, scrittura il termine "fantastico", an- intreccio narrativo e insieme riflessione sull'ar- scelte; qui assumono valore gli spettri della poli- accumulatori i campi di lavoro! che se in generale l'arte è imparenta- te e sulla letteratura; il fantastico è l'elemento tica, le ideologie, le vicende degli uomini come Quanto alla nostalgia bisogna dire le strane creature della letteratura russa, anche ta con la magia. Un tempo religione che ogni uomo che ha avuto una par- entro cui la riflessione si sviluppa, la detenzione di quella che si presenta con la veste del reali- ed arte erano una cosa sola, ea a li- ticolare esperienza, periodi tesi, in- ne è l'occasione. Nel lager Sinjavskij, preoccupa- vello della magia antica coincideva- smo; il confronto con la storia si realizza nella tensi, ricchi, la guerra, il fronte, non to di salvare la vita a Terz, cioè al diritto crimi- no e residui di magia continuano a capacità di esporsi al pericolo delle favole, di può fare a meno di ricordarlo per nale di essere scrittore, trova il mondo delle sopravvivere ai nostri giorni, nell'ar- tutta la vita. Ciò non significa che pagare con la vita e con la libertà il diritto di favole: "qui con mia grande meraviglia la real- te. Penso, ad esempio, alla metafora vorrebbe trovarsi di nuovo in quelle dar nomi alle cose, di creare. È lo strano modo tà stessa, confermando le mie idee su di essa, si poetica come al residuo della meta- circostanze. che hanno certi russi di concepire la salvezza del morfosi. Metamorfosi che è alla ba- rivelò fantastica. Ero capitato in un mondo di Venni a trovarmi nel campo come mondo; poco razionalistico, magari, non poco se, come sappiamo, di tutti i miti favola. Una favola spaventosa, certo, ma per in una mia opera; come se avessi in- impegnativo né sul piano etico né su quello religiosi, ed anche alla base della ma- ventato io quel posto. Sono autore uno scrittore come me il paradiso. Fu come estetico. gia. con una certa propensione per il fan- trovare nel mondo circostante me stesso, il mio tastico e più di tutto, come genere stile, la mia maniera". Non è poco: la favola Il libro di Sinjavskij non parla solo del gu- letterario, mi sono piaciute sempre costituisce, secondo Sinjavskij, un orizzonte di lag, ma di tutto ciò a cui esso conferisce, a priori o a posteriori, un senso altrimenti irreperibile: le favole. Prima inventavo favole, al- significati che conferisce unità, sia pure imma- l'improvviso vengo a trovarmi in un quindi anche di Abram Terz. La letteratura n ginaria, alle esperienze scoordinate della vita mondo di favola. Una favola pauro- russa abbonda di opere sui campi e sulla prigio- umana e della storia. Nel lager si affollano visi ARMANDO EDITORE sa, beninteso, ma pur sempre una nia, da Awakum a Solzenicyn, passando per in cui è impresso il marchio di un destino indi- favola. Mi trovo a recepire quel Dostoevskij; la lettura di Sinjavskij suggerisce, mondo fantastico circostante come viduale straordinario, nel bene o nel male; l'u- fra l'altro, una domanda, sull'onda di certi pa- una mia opera, una mia favola. manità vi si presenta in forma concentrata, in «3SEZS- ragoni piuttosto attuali nel nome di un'idea di Non rifiuto per altro la nozione di un coro di voci ("Una voce dal coro" è il titolo storia, anzi dico che sono figlio del- razionalità un tantino inquietante: chi mai, di un altro romanzo di S., composto con gli tornando dai campi di sterminio nazisti, dove l'epoca che ho vissuto, quella stali- appunti spediti alla moglie in forma di lettere niana. Davvero non vorrei essere riuscì l'organizzazione industriale della morte John Rajchman vissuto in altra epoca, sento mia que- durante la detenzione) diverse e distinte, ciascu- in forma di normalità, ne ha dato un'interpre- MICHEL FOUCAULT: sta. Altra cosa è il fatto che questa na delle quali costituisce un registro virtuale tazione simile a quella di Sinjavskij? Terz non LA LIBERTA' DELLA epoca del tardo-stalinismo l'ho capi- della scrittura di Sinjavskij-Terz; in questo acca- FILOSOFIA attenua né nasconde la realtà terrificante del pp.144 L.15.000 ta sino in fondo e l'ho rifiutata, dive- vallarsi di messaggi l'esistenza quotidiana si lager sovietico, abominio omicida e insensato, © nendone un rinnegato. Ma non si presenta come ricerca continua di un senso ulte- solo ne mette in luce la specificità che mal s'a- tratta di rifiuto della storia, è un al- riore nei fatti e nelle cose, ogni momento costi- Dario Antiseri tro discorso. E stata la mia risposta datta a generalizzazioni in forma di leggi stori- tuisce una deroga alla norma. Poiché sono i GLORIA O MISERIA all'epoca, ma è stata l'epoca a farmi che sotto cui possa essere assunto il diverso, di- DELLA METAFISICA rinnegato di essa. prodigi che gettano luce sulla normalità in cui versamente atroce, buco nero di Auschwitz. ITALIANA? "altrimenti tutto è privo di logica, incomprensi- pp.200 L.18.000 Se lei non rifiuta la storia assumen- © dosi nel cosmo-carcere, sembra farlo bile", la prova del lager costituisce il centro di nella identificazione tra testo e natu- ra. Ricordo qui le pagine, non dimen- Armin Heymer DIZIONARIO DI ticagli, della passeggiata nella foresta ETOLOGIA con suo padre; padre a ragione o torto Uno strumento per convinto di essere "ascoltato"a distan- per questo che le belve nella gabbia to noto, basta leggere L'autobiogra- Sì, sciovinisti, di questo si tratta. orientarsi nello studio za di migliaia di chilometri dalla poli- vanno avanti e indietro ed i detenuti fia di Solzenicyn, che egli stesso scri- ...Le cose di cui si sta parlando in della biologia del zia politica. nella cella, avanti e indietro. Cerca- ve — cosa che già per altro sapevo — questi giorni, e cioè che il senatore comportamento Nella sequenza con mio padre, co- no questo ritmo, questa sintonia con pp.272 L.23.000 di come mandasse all'estero i suoi Robert Kennedy avrebbe detto a © me futuro scrittore, ho fatto la sco- un ritmo più generale. Lo scrittore manoscritti ed in questo fosse ben Evtuscenko della vendita della mia perta di quello che sarebbe stato il cerca con lo stesso metodo delle bel- organizzato. A partire da allora, ed identità da parte della Cia al Kgb, e mio metodo letterario: il realismo Annamaria Dell'Antonio ve in gabbia, il ritmo della pagina. anche per altri motivi, i rapporti nel- ciò ai fini cu alleggerire la pressione Roberto Paludetto fantastico. Questo fantastico non Ritengo che la prosa abbia un ritmo la emigrazione non sono buoni, an- dell'opinione pubblica mondiale per IL BAMBINO NATO tratta di invenzioni, arbitri dello interno. Non è quello della poesia, zi, per essere breve, sono cattivi. la guerra del Vietnam, ce le ha rac- PRETERMINE scrittore. Il fantastico si trova nella ma lo ha. Così, anche, andando Si, ci sono divisioni nella emigrazio- contate lo stesso Evtuscenko a Parigi Caratteristiche, avanti e indietro nella stanza mi vie- ne poco comprensibili per la cultura otto anni fa. Non posso dire che sia evoluzione, ne in mente una canzone, una canzo- occidentale. Libertari, nazionalisti... così, non ho elementi. Posso dire superamento di una ne della malavita, ed è stato quel rit- Anche se su un quotidiano italia- che appare verosimile, naturalmente crisi di sviluppo mo. pp.112 L.12.000 no, per una intervista, è uscita la pa- né alla polizia, né in carcere, nessuno © In un passo di Buonanotte!, mentre rola"libertario", io non l'ho usata. mi ha mai detto: "guarda che ti ha fa i conti, insieme a sua moglie Mari- L'anarchia non c'entra. Le linee den- venduto la Cia". In base a qualche Giorgio Penzo sa, di coloro che possono dare solida- tro l'emigrazione sono in definitiva elemento si può pensarlo, anche se IL SUPERAMENTO DI rietà, arrivato a Solzenicyn, scrive: due: l'una autoritaria-nazionalistica, nella realtà si tratta di una confiden- ZARATHUSTRA "Solzenicyn, meglio lasciarlo perde- un indirizzo patriottico, grande-rus- za di Evtuscenko. Ora, e la cosa mi Nietzsche e il re... ha altro a cui pensare". Quali so- so — se ne parla anche come di rina- meraviglia alquanto, Evtuscenko ha nazionalsocialismo no stati e sono i rapporti tra esuli? scita nazionale e religiosa — i cui ap- ritenuto di far diventare di pubblico pp.376 Vorrei prima spiegare il passaggio partenenti ritengono di essere i soli a dominio la faccenda parlandone sul del romanzo che lei cita. servire veramente la causa della Rus- "Time magazine". Non ho elementi, Indipendentemente da me e da sia; l'altro indirizzo, a cui anche io ripeto, né per confermare la versio- mia moglie degli amici si rivolsero a appartengo, lo chiamerei liberal-de- ne di Evtuscenko, né per smentirla. Solzenicyn perché firmasse una let- mocratico. I nostri oppositori, i pa- Intanto nessuno ha cercato di dimo- P.zza S.Sonnino,13 - 00153 ROMA | Tel (06) 5817245.5806420.5894525 tera — firmata anche da altri scrittori trioti di cui sopra, ci definiscono strarci il contrario, non sono giunte sovietici — che protestava contro la spregiativamente pluralisti. In so- smentite a questa versione. Loescher scuola '87

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JOSEPH HILLIS MILLER, Charles In Distance and Desire, pur confer- potenzialità, né un senso univoco e particolare prende in considerazione del termine-chiave (parasite) e del Dickens: The World of his novels, mando la propria fedeltà alla scuola valido una volta per sempre), Hillis una citazione di W. Booth in cui si suo opposto (host), egli arriva ad un Harvard U.P., Cambridge di Ginevra, Hillis Miller mette però Miller aggiunge un interesse, condi- accusa la lettura decostruzionista di punto in cui la stabilità dei due ter- viso in quegli anni anche da Paul De essere "parassitaria" rispetto "alla let- mini si sfalda ed è impossibile dire (Mass.), 1958; The disappearance in discussione la trasparenza del lin- guaggio e paragona il testo ad un tes- Man, per P aspetto figurale del lin- tura ovvia ed univoca". Hillis Miller chi sia l'ospite e chi il parassita, se la of God: Five Nineteenth-Century suto di parole. Il critico, scrive Hillis guaggio, per la retorica, "intesa nel non risponde apertamente alle tesi di lettura decostruzionista sia più pa- Writers, Harvard U.P., Cam- Miller, "aggiunge la sua tessitura alla senso di indagine sul ruolo del lin- Abrams ma, seguendo una strategia rassitaria di quella "ovvia e univoca" bridge (Mass.), 1963; Poets of rea- tela di Penelope del testo o lo disfa" guaggio figurativo in letteratura", ed obliqua, decostruisce il testo del suo ed infine se il testo letto non sia a sua lity: Six Twentieth-Century Wri- in modo da mostrarne la struttura, arriva alla conclusione che il senso detrattore: studiando l'etimologia volta parassitario rispetto a testi an- ters, Harvard U.P., Cambridge teriori. Non si tratta di opporre da (Mass.), 1965; The Form ofVicto- una lettura "ovvia e univoca", o me- rian Fiction, University of Notre tafisica, una lettura decostruzionista: Dame Press, Notre Dame and è il testo stesso che si decostruisce e London, 1968; Thomas Hardy: ad una lettura accorta, attenta al gio- co delle figure retoriche o alle bifor- Distance and desire, Harvard Paris, Connecticut cazioni dell'etimologia, mostra il U.P., Cambridge (Mass.), 1970; suo sfaldamento. "The Critic as Host", in AA. di Gian Domenico Lippolis In scritti più recenti Hillis Miller, W:, Deconstruction and Critici- oltre a distinguere fra lettura "meta- sm, Seabury Press, New York, MAURIZIO FERRARIS, La svolta testuale. Il de- fisica" e "decostruzionista", traccia 1979; Fiction and Repetition: Se- costruzionismo in Derrida, Lyotard, gli "Yale « ». una linea anche fra interpretazione e ven English Novels, Harvard Critics", Unicopli, Milano 1986, pp. 145, Lit. lettura: Vita Fortunati ha fatto nota- U.P., Cambridge (Mass.), 1982; 16.000. re (Reading e/o misreading? in "Par The Ethics ofReading in corso di 1", n. 2, marzo 1986, pp. 128-129) pubblicazione presso la Colum- come il rapporto fra lettura ed erme- Il panorama del decostruzionismo — euro- neutica in Hillis Miller sia assai com- bia U.P. peo, ma soprattutto americano — è estrema- plesso, ma spesso, come nel com- mente eterogeneo e in costante trasformazione. mento di Hillis Miller a The Red Parlare di Hillis Miller significa Maurizio Ferraris individua, negli sviluppi re- di più a Derrida (ma pure a Barthes e Foucault) Fern di Wallace Stevens (ibid., pp. riattraversare in parte la storia della centi (Da svolta testuale è del 1984, ma solo in che a Lyotard, ma in realtà il suo panorama 90-6), il momento ermeneutico vie- critica americana (e non solo ameri- questa edizione Unicopli il lettore lo troverà appare quanto mai articolato e per nulla omo- ne tenuto separato da quello della cana) di questi ultimi anni: dopo i distribuito nelle librerie) e meno recenti della geneo. A questo proposito il testo di Ferraris lettura, che sola riesce a cogliere l'a- suoi primi scritti negli anni '50 in- decostruzione, tre ambiti filosofici nei quali il poria del testo e aprirlo ai suoi mol- fluenzati dal New Criticism, la cor- rappresenta un'utile introduzione per avvicina- rente critica allora dominante, Hillis termine è stato impiegato: si tratta dei lavori di re un ambito filosofico da un punto di vista Miller aderisce ben presto alla cosid- Derrida, Lyotard e del cosiddetto testualismo europeo piuttosto atipico. Gli stessi procedimen- detta scuola di Ginevra, seguendo in americano. Sono contesti molto differenti, la ti decostruttivi hanno subito, negli Stati Uniti, particolare le posizioni di Georges cui eterogeneità non facilita il reperimento di sia uno spostamento dal contesto strettamente Poulet. A cominciare dal 1970, caratteristiche comuni. In prima approssima- filosofico a quello dell'analisi dei testi letterari, L'ebraismo quando esce un suo saggio dal titolo zione, utilizzando alcune indicazioni di Rorty, sia una contaminazione con terminologie e pro- irogrammatico, Geneva or Paris? il decostruzionismo è concepibile come l'esito cedure in senso lato pragmatiste. In questo am- per principianti f più recente di una tendenza filosofica che si può bito l'analisi di Ferraris si avvale elei termine "University of Toronto Quarter- far risalire ad Hegel e che — di contro ad un più ampio di testualismo — coniato da Rorty — testi e disegni ly", 39, 1970, pp. 212-228), Hillis per indicare sia il rivolgersi dell'interrogazione di Charles Szlakmann Miller si fa portavoce delle teorie di filone kantiano — sarebbe caratterizzata dalla filosofica al linguaggio come veicolo di una tra- Jacques Derrida e diviene uno dei costante riflessione sul rapporto con la tradizio- dizione, sia la conseguente trasformazione delle pp. 192, L. 20.000 più importanti esponenti del deco- ne filosofica e dalla considerazione del linguag- struzionismo americano insieme ai gio quale veicolo di questa relazione. pratiche filosofiche in un'analisi di testi. suoi colleghi dell'università di Yale, In questo orizzonte Ferraris inserisce le pra- Diventa così possibile in base alla maggiore in particolare a Paul De Man e a tiche decostruttive di Lyotard e soprattutto Der- o minore immanenza delle strategie interpreta- Geoffrey Hartman, dato che Harold rida. In entrambi i casi, al di là degli esiti tive al testo, tracciare alcune linee di demarca- Canti della Diaspora Bloom, inizialmente vicino al movi- filosofici differenti, la decostruzione si propone zione metodologiche tra le principali tendenze mento, dirà in seguito di avere in una critica radicale della tradizione metafisica delle scienze umane negli Stati Uniti: dai deco- raccolti, tradotti comune con i decostruzionisti solo i occidentale, della quale ricerca un superamento struzionisti di Yale (DeMan, Hartman, Hillis critici avversi. Con i colleghi di Yale e interpretati da Miller e, per certi aspetti, Bloom); al distruzioni- e con Jacques Derrida, Hillis Miller mediato e problematico. Non si tratta infatti di Liliana Treves Alcalay partecipa nel 1977 a quello che è sbarazzarsi ingenuamente dei lasciti speculativi smo, che riprende tematiche fenomenologiche ed considerato il testo centrale del de- del, lassato con un improponibile salto al di là ermeneutiche; al paracriticism di Ihab Hassan; pp. 76, !.. IH. 000 costruzionismo americano, il volu- della tradizione metafisica, quanto di operare alle indagini genealogiche di ascendenza fou- me collettivo Deconstruction and un paziente lavoro di smontaggio e disarticola- caultiana di Said, fornendo un punto di vista Criticism con il saggio The Critic as zione dei modi tradizionali del discorso filosofi- ampio e problematico di un'area filosofica estre- Host. Negli ultimi anni infine l'inte- co. Il decostruzionismo americano deve molto mamente composita e produttiva. Editrice La Giuntina resse di Hillis Miller si è spostato sul Via Ricasoli 26, Firenze problema della lettura e sul ruolo del critico nella società, senza tradire con questo le posizioni teoriche del decostruzionismo. "oppure lo ritrama, o segue un filo letterale, il solo che una lettura "me- C'è chi ha osservato con una certa nel testo per rivelare il disegno che tafisica", referenziale permetta, vie- dose di malignità che le grandi svolte esso vi iscrive". Ne consegue che ne costantemente messo in discus- BORINGHIERI nella critica di Hillis Miller corri- non esiste più (né è mai esistita) una sione da "un gioco di figure all'inter- spondono ai suoi cambiamenti di lettura unica, definitiva: esistono in- no del testo che rende impossibile università, la John Hopkins Univer- finite letture, più o meno valide, ma leggerlo come un'unità organica" NOVITÀ' sity nel suo periodo fenomenologi- nessuna di esse potrà racchiudere in (On Edge: The Crossways of Contem- co, Yale nel suo periodo decostru- sé tutto il potenziale di un testo. Il porary Criticism in Romanticism and zionista; a dar retta a questa ipotesi, testo inoltre, e qui Hillis Miller se- Contemporary Criticism, Cornell WOLFGANG WICKLER e UTA SEIBT dovrebbe essere imminente un suo gue da vicino Derrida, non ha un'o- U.P., Ithaca, 1986, p. 101). Venendo MASCHILE FEMMINILE nuovo voltafaccia, dato che da poco rigine, né un fondamento su cui ap- a cadere quella che era la premessa IL SIGNIFICATO DELLA egli insegna in un'università califor- poggiarsi, ma è una catena di parole, fondamentale del New Criticism, niana. E vero invece che alcuni temi, un libero gioco di figure: il lettore l'unità organica di un'opera d'arte, DIFFERENZIAZIONE SESSSUALE anche se alterati da un diverso ap- cerca senza successo un punto fisso e fra critico e testo non si può instau- Saggi scientifici 173 pp. L. 24 000 proccio, si ritrovano in tutto il suo non può fare altro che compiere una rare che un rapporto instabile, conti- percorso. La lettura ravvicinata di sorta di "danza" da parola a parola, nuamente da rivedere. Eppure, dice un testo, ad esempio, è una costante da figura a figura senza mai raggiun- Hillis Miller, questo metodo "fun- J.R. KREBS e N.B. DAVIES della sua critica: senza mai staccarsi gere "nei suoi movimenti laterali il ziona", e "rivela significati finora completamente da alcuni principi brano centrale, l'origine, il principio mai scoperti nei più grandi testi let- ECOLOGIA E COMPORTAMENTO del New Criticism (il testo come og- di spiegazione sovrano. Il senso resta terari". ANIMALE getto a sé, privo di referenzialità, ma invece sospeso nell'interazione fra i Il metodo di Hillis Miller consiste Serie di etologia e psicobiologia non da intendere come unità organi- vari elementi" (Fiction and Repeti- spe: ca), Hillis Miller in un primo mo- tion, p. 127). che ne disfa la trama, soffermandosi 344 pp. L. 45 000 mento crede che il linguaggio sia tra- A questi principi tipicamente de- sulle figure retoriche o tracciando le sparente e che per suo tramite sia costruzionisti (un testo, formato da etimologie dei termini chiave: in The possibile raggiungere nella lettura, una catena di parole, o da una serie Critic as Host, ad esempio, egli ri- come voleva la "critica della coscien- di tracce, non potrà mai avere una sponde alle accuse mosse al decostru- za", una fusione fra la mente dell'au- lettura definitiva, che esaurisca le sue zionismo da M. H. Abrams ed in tore e quella del lettore. traducibile, ovvero è possibile tra- sportare una scuola critica da una Ciascuno alla propria maniera teplici significati. La lettura deve dia- lingua all'altra, da un contesto cultu- logare col testo, amando, come vole- rale ad un altro? Ed ancora, è possi- di Mario Corona va Nietzsche, il suo linguaggio, cer- bile essere decostruzionisti all'inter- cando di "rispondere a ciò che le pa- no di una struttura, quella universi- taria, le cui premesse sono opposte a DAVID LEAVITT, La lingua perdu- dello scrittore, di stravolgerne la fi- rità, del resto meritatissimi. Purtrop- role nella pagina dicono, piuttosto sionomia, e di esporlo, tra sei mesi, po l'elenco degli scrittori americani che a ciò che noi vorremmo dicesse- quelle del decostruzionismo? Hillis ta delle gru, Mondadori, Milano Miller si sforza di dare una risposta 1987, ed. orig. 1986, trad. dall'a- quando l'incostante brezza monda- dagli esordi folgoranti e dal precoce ro" (L'etica della lettura, in "In for- declino è ben noto, e fin troppo nu- affermativa alla seconda domanda, mericano di Delfina Vezzoli, pp. na si volga a gonfiare altre vele, a ma di parole", anno VI, numero ripudi altrettanto eccessivi, secondo trito: Capote, Tennessee Williams, alla prima potrà (o dovrà, se accetta 295, Lit. 22.000. quarto, ottobre-dicembre 1985, p. le parabole ben note del divismo Mailer, Baldwin, Albee, per non par- il concetto di etica della lettura) ri- 133; in questo numero della rivista contemporaneo "usa-e-getta". Augu- lare degli enigmatici blocchi creativi spondere il lettore italiano di Hillis sono tradotti, a cura di Gianni Sca- È con un lieve fastidio che ci si riamo dunque a Leavitt di poter di- di un Salinger, di un Ellison, di un Miller. lia, Paolo Valesio, Giovanna Franci accinge a recensire un buon libro nel mostrare, meglio della Dorabella Henry Roth. Poiché, si sa, crescere, e Vita Fortunati, hrani di Hillis Mil- momento in cui il suo autore è ogget- mozartiana, che il suo animo "come e magari invecchiare bene, in Ameri- ler, Bloom, De Man e Hartman). In to, qui in Italia, di un'attenzione scoglio immoto resta, contro i venti ca, per qualche misteriosa ragione, è questo modo, però, ci si trova spesso giornalistico-modaiola spropositata, e la tempesta", anche se questi son più difficile che altrove. in contraddizione con l'interpreta- che rischia di avvilire la reale statura venti che portano successo e prospe- Ma perché evocare spettri jettatori zione canonica di un testo ed una volendo parlare di un narratore ven scelta è inevitabile: o difendere una ticinquenne in pieno sviluppo? Di- lettura aperta alla molteplicità o tor- ciamo invece che, dopo il sorpren- nare alla lettura "ovvia e univoca" dente e ormai celebre volume di rac- dei critici tradizionali. Ed è centrale conti (Family Dancing, 1984), Lea- nell'ultimo Hillis Miller proprio vitt, a venticinque anni, supera di questa "etica della lettura", questo La finestra su Ortega slancio la doppia prova del secondo duplice dovere che il critico/profes- libro e del passaggio dalla forma del sore ha nei confronti del testo da una di Lore Terracini racconto a quella, di più ampio re- parte e dei suoi lettori/allievi dall'al- spiro ed impegno, del romanzo. Le tra. JOSÉ ORTEGA Y GASSET, Meditazioni del Chi- conferenza sul teatro, letta a Madrid e a Lisbo- vicende narrate riguardano due mo- Nella critica di Hillis Miller non sciotte, introd. di Otello Lottini, trad. dallo na, raccoglie sul "gioco teatrale nel teatro della desti intellettuali di mezz'età, Rose e mancano comunque contraddizioni spagnolo di Bruno Arpaia, Guida, Napoli vita " le riflessioni di uno studioso sessantenne, Owen Benjamin: lei rivede i dattilo- scritti per un editore, lui sovrinten- o aspetti che minano la radicalità del 1986, pp. 355, Lit. 30.000. reduce da un lungo esilio e da complesse espe- suo percorso teorico: Paolo Valesio de all'ammissione degli studenti in rienze personali e culturali. Il curatore parla di una scuola privata di un certo presti- (Fine della decostruzione in "Alfabe- Chi è poligrafo non si sottrae al destino di un viaggio, avventuroso e problematico, al se- ta" n. 77, p. 35), sottolinea fra l'altro gio. I coniugi Benjamin saranno pre- venire studiato e pubblicato a fettine. Appunto guito di uno dei più grandi pensatori di questo come il decostruzionismo letterario sto sfrattati dal loro appartamento entro un'opera immensa come quella di Ortega, secolo. D'accordo; Lottini è un buon pilota ed é (diverso da quello filosofico di Der- sulla Seconda Avenue, in una zona rida) pur ammiccando "ad un pensie- che si dirama in tante direzioni (dalla filosofia uno tra i migliori conoscitori di Ortega oggi. anonima e un po' délabré della mid- ro radicalmente dissolutorio", usi alla sociologia, dalla storia alla politica, dall'e- Alla sua metafora del viaggio, io aggiungerei town di Manhattan. In quelle stanze poi gli strumenti teorici della tradi- stetica alla linguistica), è inevitabile per chi la quella della finestra; tanto per la misura breve hanno vissuto per ventun anni, ap- parentemente riparati dai convulsi zione accademica americana (quali la legge ritagliarsi dei percorsi. È quanto avviene di molti interventi di Ortega (l'articolo, il sag- rivolgimenti socio-economici in atto lettura ravvicinata o la non referen- in questo volume. Il titolo è in parte limitativo, gio, non il libro e la cattedra, per raggiungere nella metropoli. Il processo specula- zialità del testo), diventando così il perché sembra circoscriverlo all'ambito ispani- un vasto pubblico), quanto per l'atteggiamento tivo di gentrification e di ristruttura- modo critico "favorito dagli accade- stico e alla riflessione su un solo testo; in realtà di spettatore, di colui che guarda, che gli è tipico. zione edilizia, così tipico di questi mici che vogliono ammiccare ad un sono qui riunite — per la prima volta in tradu- Aprendo a mia volta nell'Indice una fine- anni, e vólto a fare di Manhattan pensiero della distruzione, ma al zione italiana — centinaia di pagine di riflessio- stra su Ortega, preferisco non tentare neppure un'isola di yuppies, li ha infine rag- tempo stesso non spingersi troppo ne estetica e di critica artistica e letteraria. Si una sintesi del suo pensiero, ma guardare, da giunti e colpiti. in là"; e secondo Peter Carravetta tratta della più importante e organica raccolta vetri schermati, verso alcune direzioni, un po' A questo sconvolgimento esterno (Malinconia bianca: l'intermundium di scritti estetici e letterari di Ortega che sia mai di sbieco. Sullo sfondo, alcune grosse questioni. si somma una crisi morale messa in di Yale in Postmoderno e letteratura, apparsa in Italia; intorno al centenario della Spagnolo o universale? Oggetto di fraintendi- moto dal figlio venticinquenne Phi- Bompiani, Milano 1984) Hillis Mil- lip, nel momento in cui rivela ai ge- ler, oltre a riconfermare implicita- nascita, essa si affianca al recente volume At- menti e ostruzionismi in Spagna anche prima tualità di Ortega (Atti del Convegno Luiss di del franchismo, "pensatore non sfruttato" nel nitori di essere gay. Anche Owen, il mente l'importanza dell'autore ed a padre, lo è, e per decenni ha vissuto Roma, a cura di Luciano Pellicani, Le Mon- suo paese, in una "calamitosa" incomprensione; "ricanonizzare i grandi scrittori" (i furtivamente la propria omosessuali- romanzieri vittoriani studiati da Hil- nier, Firenze 1984, con contributi di grande poi recuperato, come monumento, ma anche tà in un cinemino porno, ogni do- lis Miller sia negli anni '60 che in rilievo, tra cui quello di Renato Treves, che è come documento; conosciutissimo molto presto menica pomeriggio. L'onesta rivela- pieno periodo decostruzionista), stato un precursore degli studi italiani su Orte- in Germania e in Francia, importantissimo e zione del figlio rende insostenibile il non fa seguire alle sue premesse teo- ga). Viene così testimoniata l'attenzione della fecondissimo sempre in America Latina. Mo- silenzio del padre, e ne stimola anzi riche, indubbiamente avanzate, una cultura italiana verso uno dei pensatori spagno- derno in molte cose, dalla giustificazione teori- una tardiva educazione sentimenta- pratica di scrittura che rompa con la li più geniali e moderni; e, anche, uno dei più ca dell'arte astratta, alla concezione dell'arte, le, di cui, paradossalmente, è il figlio tradizione metafisica. E anche vero, difficili da afferrare in tutte le sue sfumature e non come imitazione della natura né come a fornire il modello. In mezzo sta comunque, che Hillis Miller ha sem- dei più affascinanti sul piano della scrittura. espressione dei sentimenti, ma come rottura con Rose, la moglie, la madre, oggetto di pre cercato di evitare polemiche un duplice "tradimento" che ne scar- la realtà, in una "irrealizzazione" che produce astratte e di fornire degli esempi di Il volume di Guida raccoglie due lunghi sag- dina l'esistenza metodica, rassegna- oggetti estetici autonomi e trasparenti solo a se lettura precisi ed attenti al testo. Se gi, Meditazioni del Chisciotte, del 1914, e Idea ta, un po' spenta, eppure non inno- dunque da un lato si perde in coeren- del teatro, del 1946, e otto scritti più brevi, del stessi. Presemiotico, nella concezione del mondo cente (Rose ha avuto un lungo affai- za teorica, dall'altro certamente si periodo tra il 1910 e il '20. Le date estreme come un immenso campo di cose che inviano re clandestino con un collega d'uffi- guadagna in chiarezza ed in com- parlano; le Meditazioni sono il primo libro di cio, sposato, e una malaugurata av- prensibilità, e questo non è poco. Ortega che, poco più che trentenne, entrava nel- ventura con il marito di un'amica). A questo punto, dal nido protetto Restano poi ancora aperte due la "terraferma " della sua riflessione filosofica; la questioni su cui Valesio si è interro- gato in diverse occasioni: la critica è

Collana "Il cigno nero" direna da Riccardo Reim Laura Toscano NIKOLAJ V. GOGOL' I passi segnati UNA TERRIBILE VENDETTA Il racconto più terrificante, mistico e inaccessibile Una Genova allarmante e misteriosa... Collana " Universale" Un giornalista che indaga... a cura di PETER SINGER Un nodo mortale di cronaca nera, intrigo politico, IN DIFESA DEGLI ANIMALI affarismo, sequestri BR... Gli animali soffrono? GLI ANNI Una scrittura tutta immagine e azione. Si devono chiudere gli zoo? Le risposte e le proposte dei più conosciuti loro difensori DELL'ATTESA

JEAN-JACQUES BARLOY Leon Battista Alberti GLI ANIMALI MISTERIOSI Pagine 240, lire 18.000 INVENZIONE O REALTÀ? Momo o del principe La speranza dì poter finalmente sapere se esiste lo yeti! Maestri della saggistica italiana del Stupri, linciaggi, buffonerie, avventure picaresche cu Collana "Il Bagaito" Novecento raccontati e interpretati in un capolavoro della letteratura europea. diretta da Mario Pennacchio FRANCESCO CAMPANELLA da uno di loro. ^^^^ Edizione critica e traduzione di Rino Consolo ERIKSSON Introduzione di Antonio di Grado LO SVEDESE DI GHIACCIO Presentazione di Nanni Galestrini Tutto quanto vorreste O sapere su "l'enfant prodige" Adelphi o Edizioni Costa & Nolan Genova Distribuzione Messaggerie Libri LMWMJU n [INDICE , ••DEI LIBRI DEL MESE^B

stanziale paura di vivere (la metico- macerie dei rapporti interpersonali controllato; ma non "posa" mai, non nace ricerca di ipotetiche lunghezze losa professionalità del lavoro reda- falliti; sarà per questo dato puramen- si maschera da macho, non ha paura d'onda compatibili con la propria. del suo appartamento e della sua fa- zionale, la passione per le parole in- te tematico (ma lo stile di Leavitt è della tenerezza (simile in questo a Ma ciò può iniziare, e avere qualche miglia, Rose è, letteralmente e meta- crociate, per gli acrostici, dove tutto sempre stato un'altra cosa, fin dal Salinger), non condivide lo stoico ni- possibilità di successo, solo dopo foricamente, buttata sulla strada. Ma quadra). principio), o per ancor più semplici- chilismo hemingwayano e, soprat- una preliminare esplorazione — e ac- 10 è anche Owen. Il capitoletto dedicato al "ragazzo- stiche ragioni anagrafiche, che letto- tutto, dal vecchio leone si allontana cettazione — di se stessi; questo Jere- Chi racconta questa storia? Un gru" segna uno spartiacque ideologi- ri (e lettrici) frettolosi lo hanno in- sul piano stilistico. ne e Philip sono stati costretti, ma narratore in terza persona, secondo i co fra i racconti e la prima parte del truppato fra i cosiddetti "minimali- Ma per tornare ai temi, dicevo che anche disponibili, a farlo, pagando canoni più tradizionali: la scelta tec- romanzo, da un lato, e, dall'altro, la sti" (o "postminimalisti", non ho an- nella seconda parte del romanzo co- lo scotto della sofferenza e della soli- nica è ideologicamente significativa. seconda parte del romanzo, fino alla cora capito bene) come Jay Mclner- gliamo una modificazione di pro- tudine. Facile sarebbe stato, per il giovane conclusione, raggiunta dopo cento- ney, Bret Easton Ellis ed altri. Con i spettiva forse inattesa, un'apertura Dunque se la famiglia monogami- Leavitt, prendere le parti del coeta- cinquanta pagine di tensione narrati- quali mi pare che Leavitt abbia dav- verso un parziale lieto fine, una pos- ca e chiusa non regge il peso delle neo Philip: avremmo avuto un ro- va ininterrotta e mozzafiato. E non vero poco da spartire. Leavitt detesta sibile via di uscita. Incredibile dictu. proprie contraddizioni, se i rapporti manzo gay militante sulla superiore sto descrivendo un romanzo giallo, Hemingway, ispiratore ultimo di co- Accertava quella che ho prima defi- gay di tipo narcisistico, possessivo e pulizia morale delle nuove genera- ma un romanzo di sentimenti. Fino storo, e non c'era bisogno che me lo nita la ineluttabile sfasatura dei codi- manipolatorio crollano, forse si po- zioni post-Stonewall rispetto alle a The Crane-Child Leavitt aveva per- confermasse di persona per avveder- ci comportamentali e comunicativi, trà riorganizzare la propria vita af- sene. Certo che anche Leavitt è un ipocrisie della generazione dei padri. corso i desolati paesaggi della disgre- alcuni personaggi (Jerene, Philip) in- fettiva, sentimentale e sessuale in narratore svelto, essenziale, lucido, 11 nostro narratore, invece, mentre gazione famigliare, aggirandosi fra le traprendono una dura, disillusa, te- modi più flessibili, articolati e reali- ci lascia intendere che il comporta- stici, dove, fatte salve le precauzioni mento di Philip è onesto e naturale anti-Aids (perché anche del flagello per un ragazzo gay dell'America di del secolo il nostro autore si preoc- questi anni, mostra peraltro come cupa), amore, sessualità, simpatia, quel suo gesto di chiarezza abbia in- solitudine e solidarietà circolino e si volontariamente distrutto un delica- mescolino più liberamente, purché to equilibrio famigliare. sia saldo l'unico e fondamentale re- segnali, per cui il fare di ogni individuo è prima Leavitt, primo rappresentante let- quisito dell'autenticità, della sinceri- terario di una nuova lega gay consa- di tutto un continuo decifrare la realtà, in una tà. L'inedito modello antropologico pevole e matura, rifiuta di chiudersi perenne vicenda interpretativa. Qui preferisco qui proposto, sia pure in modo mol- accogliere l'invito di Lottini: "leggere Ortega to indiretto e certo non vincolante, è vuol dire, in primo luogo, disporsi a cogliere quello della extendedfamily gay: De- 'orteghianamente' la specificità del discorso pro- rek, Geoffrey, Eliot (come loro fi- dotto", la sua precisa strategia linguistica. Del glio adottivo), John Malcolmson, resto, alla lingua, lo stile e la teorizzazione se- Sally, Jerene, Laura, Philip, Brad, miotico-linguistica di Ortega, sono stati dedica- Owen, Frank si muovono, magari a ti studi importanti, come quelli di Ricardo Se- tentoni, in questa direzione. nabre e, più recentemente, dello stesso Lottini. L'interesse dominante per i senti- menti, per quelli che Hawthorne Sul piano del discorso appunto, vediamo Or- chiamava "i grovigli del cuore uma- tega attento a utilizzare (probabilmente per no", inclina Leavitt verso Fitzgerald, consuetudine col tedesco) tutte le sfumature eti- verso lo stesso Hawthorne, ma so- mologiche dei termini. Per l'attore teatrale il • S-- prattutto verso i grandi modelli della profondo significato del suo fare è "far farsa", narrativa femminile britannica otto- per il pubblico sentirsi consapevolmente agito e centesca, da Jane Austen alla predi- "farsi farsare". L'attività artistica è un "sot- letta George Eliot. Della Austen e trarsi" al mondo reale e rifugiarsi in un altro cuore corazzato dal rancore, e le cose, rimbal- della Eliot Leavitt condivide sia la irreale, in una "in-versione" che è "di-versione" zando su di esso, vengono crudelmente scaccia- felicità del narrare — quell'autentica e "di-vertimento". E soprattutto c'è in queste te"; "Quando il nostro sguardo si dirige verso Lust zu fabulieren che Goethe ammi- pagine la funzionalità e il fascino delle metafore una cosa, si arresta alla sua superficie e rimbal- rava nella madre — sia la tempra di moralista, di sagace indagatore delle in una logica partigiana, e scarta la (probabilmente di origine bergsoniana). La me- za tornando alla nostra pupilla"). Altre metafo- via di un Richard Wright (quella del ambiguità del cuore. E, diciamolo, tafora, a cui Ortega dedica tutto un saggio, e che re sono punti nodali del suo pensiero, come "romanzo di protesta") per seguire il ne condivide, pur nella sua sensibili- per lui è una forma del pensiero scientifico, modello più ambizioso di Ralph El- quella, bellissima e prolungata, del bosco, che "è tà e nel suo linguaggio assolutamen- lison. La tranquilla asserzione dell'i- percorre tutte queste meditazioni. Facciamolo sempre un po'più in là del luogo in cui siamo... te contemporanei (impensabili fuori dentità minoritaria di Philip, sulla parlare. Si va dalla forma breve ("gli argomenti Quando giungiamo a una piccola radura ab- di questi nostri anni Ottanta) la mi- quale Leavitt non cede di un milli- di ogni specie, che la vita, nella sua risacca pe- biamo l'impressione che lì ci sia stato un uomo sura classica, che imbriglia e domina metro, consente tuttavia un rappor- renne, getta ai nostri piedi come inutili resti di su una pietra, i gomiti sulle ginocchia, le mani una corrente emotiva e sentimentale to equo con il resto del mondo. un naufragio"; "e le nostre anime attraversano alle tempie, e che, un attimo prima che noi di inconsueto vigore. Ci sarà modo, Ogni personaggio di Leavitt risulta la vita con una smorfia acida, diffidenti e fuggi- arrivassimo, si sia alzato e se ne sia andato". in uno spazio meno ristretto di quel- perfettamente credibile, alla luce del- tive come lunghi cani affamati") alla esplicita Queste lunghe citazioni hanno lo scopo di lo concesso dalla recensione, di dire la sua particolare storia e della storia spiegazione didascalica ("L'agorafobia, il terro- sottolineare il piacere della lettura; spero che gli qualcosa di più sullo stile cameristi- dei suoi tempi, in virtù di una intui- re che prova il nevrotico quando deve attraver- studiosi del pensiero di Ortega non le consideri- co di Leavitt, e sul gioco dialettico di zione fondamentale sulla ineluttabi- sottili equilibri su cui poggia la stra- sare una piazza vuota, ci può servire da metafo- no marginali e irrispettose verso la profondità le sfasatura dei codici di comporta- tegia narrativa di questo singolare ta- ra per comprendere la posizione iniziale dell'uo- della dottrina. Un'ultima osservazione, non mento — e dunque di comunicazio- mo di fronte al mondo"; "L'intelletto, come un lento, giovane e così consapevole, ne e di linguaggio — che improvvisa- marginale. Il volume che, ripeto, è ottimo per naturale e inquietante, tradizionale e abile ingegnere che per mezzo di dighe strappa mente colpisce un'amica di Philip, molti aspetti, avrebbe tratto un grande vantag- anti-conformista, depoliticizzato — terreno al mare, via via riduce il disordine a intenta da sette anni a scrivere una gio da due indici: uno dei nomi, e soprattutto ai nostri occhi italiani forse un po' impossibile dissertazione sui proble- ordine, il caos a cosmos"). Alcune metafore si uno dei concetti, più che mai necessario proprio miopi — eppure, a suo modo, mili- mi del linguaggio. rincorrono lungo il libro, come quella del rim- per il modo volutamente non sistematico con tante anche se in pulì Armani. In un capitoletto di sole tre pagine balzare ("Noi spagnoli offriamo alla vita un cui Ortega medita. (The Crane-Child), collocato al cen- tro dell'opera, Leavitt, attraverso la riflessione di Jerene (donna, nera, le- sbica, e quindi, secondo l'ironica de- finizione che ella stessa si dà, tre vol- te "sbagliata"), deposita la chiave di lettura di questo romanzo ma anche JHB Miroslav Krleza dei racconti precedenti: il linguaggio Aide Ceschi Piazza di Michel, il bambino abbandonato VV I signori Glembay a se stesso da una madre che non è in grado di allevarlo, è un linguaggio I RAGAZZI Il disfacimento di una famiglia e di una società privato, speciale, fatto non di parole alla vigilia della prima guerra mondiale. ma di gesti che imitano i movimenti L'opera più importante del teatro jugoslavo. delle immense gru nel cantiere edile DELL'ALFA-O su cui si affaccia la sua finestra. Traduzione e cura di Silvio Ferrari "Quel linguaggio apparteneva a Mi- «Luoghi narrativi», romanzo, pp. 168, L. 16.000 chel soltanto; a lei era precluso, per- duto per sempre. [...] Poiché, si era Un modo nuovo e sereno di sceneggiare persuasa, ciascuno alla propria ma- Pietro Bellasi niera scopre cosa sia ciò che deve l'esistenza di sette giovani cresciuti insie- amare, e lo ama; [...] qualunque cosa Il giardino del Pelio sia ciò che amiamo, quello è ciò che me fino all'università e alla "Contesta- Segni, oggetti e simboli della vita quotidiana noi siamo, chi noi siamo". Su questo fondamento costruisco- zione", avviluppati poi nella spirale ama- OS Le miniritualità e le immagini di ogni giorno no la loro vita Philip e Jerene; a tale affrontate con il taccuino del sociologo approdo giunge finalmente Owen; ra e dolce, serena e tragica che è la vita. e la meraviglia del bambino. ad esso sfuggono invece Rose ed Eliot, l'amante di Philip. Quest'ulti- TODARIANA EDITRICE Una serie di piccoli saggi scritti in punta di penna. mo per incapacità di amare; Rose 20135 MILANO - VIA LAZZA RO PAPI 15 Presentazione di Gillo Dorfles per una straziata difesa dell'imperfe- C. O. POST. N. 43713205 - TEL. 02154.60.353 zione, dei "segreti", ma anche del- T l'ordine costituito e della propria so- J 8^^^^ Edizion.i Cost.a & Nolan Genova Distribuzione Messaggerie Libri UNA CONFERMA DALL'ULTIMA INDAGINE ISPI1986 L'ESPRESSO È IL SETTIMANALE ITALIANO PIÙ LETTO DALIA CLASSE DIRIGENTE.

L'indagine collettiva ISPI 1986, terminata in maggio, dimostra che, in un anno, i lettori de L'Espresso sono aumentati del 17% e che in assoluto L'Espresso è il settimanale più letto da: imprenditori, dirigenti pubblici e privati, medici, liberi professionisti ed intellettuali. Ogni settimana il 33% della classe dirigente italiana legge L'Espresso. 4 l'iHDICF

••DEI LIBRI DEL MESEB

un'immagine di amiche sincere e in- La memoria come identità telligenti, che pazientemente cerca- no di educarla al femminismo. Lei è come sempre allieva diligente e ze- di Luisa Passerini lante. Ha capito del femminismo co- se fondamentali. Forse ha capito tut- ROSSANA ROSSANDA, Anche per Persona. Appunto la lotta per la autodenigrazione, ma di una corpo- to. Però ha delle impennate, qua e là, me. Donna, persona, memoria dal memoria è costitutiva dell'identità, reità lieta o timorosa, di soprassalti e come se volesse ribadire una sua in- 1973 al 1986, Feltrinelli, Milano per Rossanda. Sento qui la pienezza di autoironia. dipendenza, la fedeltà all'identità precedente. E puntigliosamente de- 1987, pp. 208, Lit. 20.000. della definizione di persona come Donna. È qui che appaiono i nodi maschera che consente di parlare a più difficili e la memoria vacilla. In- ve ricordarci cne a lei «basta e avan- voce alta e chiara (per-sonat), di farsi tanto la memoria storica delle donne za» il problema teorico di come si Ho letto il libro rovesciando la sentire sul teatro aella storia. È un'i- è troppo derivata per contrasto da intreccino le contraddizioni di classe guida che ne offre il sottotitolo, per- dentità di combattente, a volte an- un presente che crede di fare le cose e quella femmina/maschio. Non ché l'ordine inverso rispecchia il che attraverso il linguaggio: «fare del per la prima volta. Inoltre Rossanda perde l'occasione di accogliere le ac- percorso biografico. vissuto delle donne un proiettile»; accetta stereotipi che attribuisce al cuse ricevute da parte femminista: «tu non senti la priorità della diffe- Memoria. Una ricerca ostinata di «un bisturi che spacca»; «il grilletto femminismo (e che invece sono solo grida Rossanda, perché non può am- renza sessuale come hai sentito quel- memoria, senza l'illusione che espe- genetico». Per questo mi colpisce di un primo femminismo o di certe mettere di non prendersi tutte le re- la della differenza di classe». È vero, rienza biografica e storia coincidano, quando questo linguaggio sottoli- sue ali), secondo cui le donne non sponsabilità, accettare tutte le sfide, ma con la certezza che l'una non si aenunciare le proprie debolezze. E dà senza l'altra. Di qui innanzitutto su questa linea si butta in avanti, ri- una testimonianza sugli ultimi ven- badisce lealtà agli uomini, da cui assi- t'anni, accolta con gratitudine da cura di essere stata combattuta solo chi, come me, vorrebbe fare storia di per le idee, ripete che non ha nemici quel periodo con le storie di vita dei di classe. Se qualche donna le ha mo- singoli (impresa assai più ardua di strato «un'ostilità peggiore» degli quanto sia per periodi precedenti, uomini, ciò è spiegabile con la sua anche quelli tuttora brucianti, come posizione di privilegio. Sempre a il fascismo e la Resistenza). C'è una scusar tutti, ancora una volta chioc- natura particolare del «silenzio che è cia protettiva. Ma questa volta non è calato da Berkeley a Pechino»; è dav- davvero necessario. Gli uomini si di- vero difficile parlare di quel passato fendono da soli. E il problema non è senza o celebrarlo semplicemente o se siano ostili o no ad alcune donne recriminarlo «come polvere e erro- più brillanti delle altre. Il problema re». Qui invece se ne parla, con la e altrove. consapevolezza che si trattava di un A me pare che sia in primo luogo progetto che non ha vinto, anzi che — per le donne — nell'accettare tutta quella esperienza è esplosa in un l'eredità delle donne che ciascuna di «frammentarsi di vite, scagliate nel- noi riesce ad accogliere, anche quella l'insignificanza». Non è ancora la che in questo libro compare nell'e- memoria meditata e critica che biso- sempio di Jiang Qing, raffigurata dai gna costruire. Ma è un invito a co- nemici politici come cortigiana, struirla, e in più direzioni. usando dunque contro di lei l'arma In Anche per me è presente la fun- del sesso. Ecco, questo già sarebbe zione storica del biennio 1968-69, ri- sufficiente a contraddire l'esasperata conosciuto come svolta, cosi come è negazione di non aver nemici di ses- riconosciuto il carattere misto e so, se si ammette che la «misoginia», estremo dei decenni di movimento, se vogliamo chiamarla così, non alli- dal clima di guerra fredda culturale gna solo in Cina. all'ansia di darsi le regole di una col- Ma soprattutto, quello che impor- lettività di uguali. E presente anche ta è continuare sulla strada scoperta nel tono di insistenza quasi pedante: da Rossanda, come da molte altre, «Tutti ricordiamo che è stato uno nel passaggio dall'essere «una donna dei tratti di fondo del decennio ses- emancipata che agli uomini non ave- santa/settanta il contestare la non va gran che da rimproverare», al più neutralità della legge». Anche una fi- semplice e radicale «sono una don- gura retorica del linguaggio — quan- na». Questo riconoscimento è il do nessuno si sogna di ricordare — punto centrale. Non ci sono altre acquista significati inattesi. Alcuni patenti di legittimazione o sfide cui aspetti vengono esplicitamente ri- rispondere; non è richiesta nessuna mandati, come i temi del terrorismo giustificazione di fronte a uomini o e del carcere. Anche qui credo di ca- donne. Per Rosa Luxemburg quel ri- pire perché. Non per rimozione. conoscimento ha voluto dire portare Anzi forse per misurare un distacco la femminilità «come segno di etici- da ciò che abbiamo vissuto e per sot- tà, assolutezza, valore». Nell'assolu- tolineare che «mai c'è stato un rifiu- tezza non credo, nel valore e nell'eti- to così acerbo del passato». Oggi gli cità delle donne, si. Questo, mi pare, stessi protagonisti di questo passato è quello che basta e avanza. Avanza sperimentano che la propria biogra- non nel senso di contenere un super- fia si fa sfuggente; lo so per aver ten- fluo, ma di procedere verso un futu- tato di raccogliere le loro memorie. ro. La speranza che anch'io condivido è che «un giorno bisognerà raccontare tutto, quando qualcuno vorrà ascol- tare». La lotta per una memoria rifiutata dai suoi stessi protagonisti altro non nea, come capita due o tre volte, di hanno condiviso alcun potere nella è che «gesto contro la morte», intesa voler parlare «sommessamente». È storia. Come se la loro estraneità — FIRENZE LIBRI sia come fine sia come oblio. Ricor- come se volesse ricordarci che chi per molti versi reale — avesse escluso rente è in queste pagine l'incontro combatte certe battaglie è dolente; ogni partecipazione a produrre EDIZIONI KOBERGER - L AUTORE - JESTER Via Duccio di Buoninsegna, 13 con la morte, non solo di un'epoca, dalla voce alta e tesa delle assemblee strutture dell'immaginario quali l'al- 50143 Firenze - Telefono: (055) 71.55.15 ma di amici e compagni, famosi co- passa al filo di voce della ritirata, del- ternativa santa/prostituta (ma nulla me de Beauvoir, ignoti come Massi- l'arroccamento. O forse, quel «som- è prodotto dal dominio senza qual- Serie miliano. Le rievocazioni, commosse messamente» esprime un desiderio, che apporto o condizionamento — e commoventi, prendono l'avvio da di altre parole e altri dialoghi. anche fa resistenza è tale — da parte LA SINDROME DI STENDHAL una constatazione amara e impre- Sento anche che l'identità di com- dell'altro, del dominato). E ancora, Atlante della nuova letteratura scindibile: «Noi laici non sappiamo battente comunista è appunto perso- ci sono state vicende e relazioni che fi come affrontare la morte, nostra né na/maschera; che c'è altro, e che è la storia delle donne va svelando e G. Brandimarte Augusto Marcelli altrui». Eppure Rossanda ripetuta- giusto tacerlo, che a molte domande che non sono viste dall'occhio di chi L'INONDAZIONE DIZIONARIO DEL BUON GOVERNO mente la affronta, con il suo eserci- il libro non vuole rispondere, non fa solo paragoni con le forme consa- (Firenze vent'anni dopo) (Pubblico e privato) zio di memoria personale e politica, vuole arrivare ad altre forme di iden- crate. Ad esempio, oltre all'amicizia Narrativa Premio «L'Autore» per la saggistica le dà il nome che le spetta: «morte tità più profonde e indifese. Né io conosciuta agli uomini e ad alcune Volume rilegato - Lire D.000 Volume in brossura - Lire 15.000 ingiusta». Troppo duro, a volte, lo vorrei indagare su di esse. Mi basta «elettissime libere donne», ci sono Saro Cinquenni Giuseppe Godenzi sforzo di reggere i ricordi delle scon- notare, come vie che si potrebbero state, in molte epoche e civiltà, for- MARIO GORI MANIFESTAZIONI E CONSIDERAZIONI fitte, i ritorni del già visto («due percorrere verso quell'altra intimità, me di sodalizio e solidarietà tra le E IL MONDO CONTADINO DELLA MORTE NELLA DIVINA COMMEDIA grandi crisi [della siderurgia] sono le metafore animali con cui Rossan- donne, di altro tipo, e altrimenti pre- MEDITERRANEO Studio di semiologia linguistico - troppe anche per una tosta come da parla di sé: «chioccia agitata che ziose. Così per la solitudine, che le Monografia letteraria Volume in brossura - Lire 9.500 me»). Ma i cedimenti: «la mia memo- cerca di rincorrere i pulcini», «vec- donne oggi non possono credere di Volume in brossura - Lire 29.000 ria è stanca, come la speranza», si chio gatto esitante», «giovane oca» inventare. La «Firenze Libri» svolge un attento lavoro di ricerca di opere di autori italiani e alternano all'orgogliosa affermazio- (di sé ragazza che va a domandare a Rossanda procede qui con una spe- stranieri: saggistica, narrativa, poesia, varia. Gli autori interessati possono inviare le ne di identità: «Io non dimentico», Banfi se è comunista), «pennuto agi- cie di civetteria, che consiste nel di- loro opere in «lettura» alla Segreteria Letteraria della casa editrice, a mezzo posta per serbare la promessa fatta a un tato e gracchiarne» (per tradurre un re: io non sapevo nulla, ho imparato «raccomandata». abitante delle Eolie di denunciare lo amico che l'ha definita «gabbiano»). tutto dalle mie amiche femministe. stato di abbandono delle isole. Queste metafore non mi parlano di DISTRIBUZIONE E VENDITA PER L'ITALIA E PER L'ESTERO: «THE COURIER» Lo dice con affettuosità, dipingendo VIA C. BIANCHI 13, 50143 FIRENZE - TEL. 055/47.00.63 - TELEX FIDAR I x L'INDICE i ••DEI LIBRI DEL MESE •• Libri di Testo I classici in tasca

"Igrandi libri", Garzanti, Milano l'atticismo durò circa sei secoli, dive- sio costruisce uno stile e un linguag- te le borse) accoglie un numero limi- inconsistenza della domanda stessa; nendo quindi nella scuola e nel gusto gio diretti al cuore delle persone e tato di testi del mondo classico nelle sfiducia nella presenza di un vero dei lettori un ideale di scrittura. Al- delle cose: inserzioni di lingua volga- sue sezioni economiche. "bisogno di cultura classica" in am- Dal 1973, la serie dei Grandi Libri tre affermazioni oscure, vaghe e re in un contesto dotto, repentine Tutto è relativo, s'intende; il nu- pie fasce di lettori o, piuttosto, scar- Garzanti ha pubblicato più di 350 fuorviami derivano a Ramous dalla astrusità dovute alle impreviste mi- mero pare limitato se commisurato sa compatibilità in questo settore tra opere: i classici greci e latini ne rap- critica soggettivistica ed estetizzante stioni di livelli linguistici diversi, pa- all'ampiezza del catalogo. Aggiungo lavori di qualità e costi modesti); tut- presentano circa il 10%. L'aspetto di Luca Canali, in particolare da un rodie sottili e penetranti sarcasmi; subito, a scanso di equivoci, che con tavia, nei limiti della mia ottica di ti2pografico è serio e assai gradevole libro che si raccomanda all'oblio, accostamenti pungenti e aguzzi tra tale constatazione non si vogliono lettore interessato, mi auguro di po- per i colori e per la scelta dell'illu- non solo per la bruttezza del titolo: parole eterogenee; effusioni emotive disconoscere i meriti della casa in ter presto registrare tendenze di se- strazione della copertina, spesso rara Identikit dei padri antichi, pubblica- nelle quali la ricerca etica si identifi- campo antichistico: come dimentica- gno diverso. L'augurio pare dovero- e comunque sempre di buon gusto. to nel 1976. ca con la ricerca espressiva e stilisti- re, infatti, che Mondadori ha pubbli- so, se si tiene conto delle potenziali- Come suggerisce il titolo della colla- tà della casa e del buon livello delle na la scelta degli autori greci e latini prove finora tentate. Non mi riferi- (finora la sezione si divide a metà tra sco tanto ai testi da tempo presenti greci e latini) privilegia appunto le negli "Oscar" (Erodoto, Tucidide, opere più gloriose e considerate di Plutarco ecc.), quanto alla dozzina interesse generale: dall'Odissea e dal- Chi legge gli antichi di volumetti inseriti nella collana l'Iliade alle opere storiche di Tacito, che meglio riesce a coniugare qualità da Aristofane a Plauto, da Eschilo a e prezzo contenuto, la "Biblioteca". Luciano. Ma vi troviamo anche il di Adriano Pennacini Qui c'è solo imbarazzo di scelta: dal- romanziere Apuleio, lo storico bi- la riproposta dei Lirici greci tradotti zantino Procopio, il lirico Callima- Il libraio torinese Angelo Pezzana, uomo vamente per la scelta e l'acquisto il libraio indi- da Quasimodo a due opere nate nella co, Persio autore di satire, e addirit- colto, intraprendente, capace, che sia nella sua ca in generale le note informative, dirette a collana maggiore della Fondazione tura la storia dell'infelice amore per professione sia come cittadino lavora e si batte soccorrere il lettore nella comprensione del te- Valla e opportunamente fatte uscire Eloisa di Abelardo. Accanto alla via da un circuito tutto sommato seletti- per il progresso civile degli Italiani, ha destinato sto, e soprattutto collocate a pie' di pagina, non maestra di pubblicare i più classici un'intera stanza del suo negozio proprio ai ta- vo (Le poesie di Catullo a cura di F. tra i classici corre una linea alternati- alla fine dei capitoli o dell'opera. Anche il testo Della Corte e La guerra giudaica di va che raccoglie opere la cui lettura scabili, esponendoli in mostra sugli scaffali, per- a fronte è considerato utile, in particolare per le Flavio Giuseppe a cura di G. Vituc- né la scuola né la tradizione hanno ché ben sa che bisogna offrire al cliente colto e opere di poesia. ci), dall'aggiornamento di edizioni mai suggerito. I volumi dapprima impaziente la possibilità di servirsi da sé. Sul Le osservazioni del libraio sottolineano la apparse altrove oppure esaurite (Tre fornivano la sola traduzione, prece- mercato dei tascabili Pezzana ci dice che in richiesta, proveniente da un pubblico di lettori Dialoghi di Platone curati da G. duta da ampio saggio informativo, primo luogo e in generale i tascabili vanno colti, per un'edizione di classici antichi con tra- Cambiano e preceduti da un bel sag- critico, storico con bibliografia; poi bene; in secondo luogo i classici, vale a dire le duzione, testo a fronte, introduzione e note, gio di G. Arrighetti; Tre Tragedie di per i componimenti in versi alla tra- grandi opere d'ogni età, si vendono; in partico- magari apparato critico e bibliografia essenzia- Sofocle tradotte da R. Cantarella e duzione si cominciò ad affiancare a lare tra i classici antichi è richiesta la storiogra- li, in formato tascabile, del genere dell'anglo- rivisitate da D. Del Corno) a nuove fronte il testo; ora anche delle opere fia in lingua latina; la parte minore di mercato proposte di testi o di autori di solito in prosa si pubblicano testo e tradu- americana Loeb Classical Library, che tanto ha relegati sul tavolo di lavoro degli (10%) è occupata dagli scrittori greci. Il cliente zione. Ed è questo un grosso vantag- promosso la diffusione della conoscenza delle specialisti. In quest'ultimo caso, se- gio offerto al lettore, che può seguire che cerca e acquista i classici antichi per lo più letterature classiche nei paesi di lingua inglese. gnalazione a parte merita il volume il testo col soccorso della traduzio- è di età superiore ai trent'anni: "Bisogna aver La richiesta di un'edizione di questo genere se- dedicato ai cinque testi comici me- ne. Ottimo sarebbe che anche delle superato e dimenticato la noia persecutoria del- gnala la presenza diffusa di un'aspirazione a nandrei meglio conservati: Menan- opere in lingue moderne (almeno eu- lo studio scolastico per poter provare finalmente conoscere la cultura e la civiltà dei nostri avi dro, Commedie, a cura di Guido Pa- ropee) fossero pubblicati testo e tra- il piacere della lettura!" commenta il libraio. duano (pp. 430, L. 15.000); si tratta duzione. In passato Sansoni pubbli- Tra gli elementi che vengono considerati positi- di opera utilissima, strumento di stu- cò Shakespeare in testo e traduzione; dio e insieme esempio di alta divul- ora circolano talune edizioni di ope- gazione, che per la prima volta in re in versi in originale e traduzione. Italia rende largamente accessibile la Ma sarebbe grandissimo vantaggio produzione del commediografo gre- poter disporre del testo originale an- co che è stato eletto a modello da che di opere di narrativa e, perché ÀCv Plauto e Terenzio. E a proposito di no, di critica. Talvolta il traduttore -tó-j-n: Plauto, da non perdere è l'interpre- di un'opera specialistica, non com- Al tazione avanzata da petente nel ramo, fraintende un pas- per due commedie non troppo note: saggio magari un po' sottile e ne vien Plauto, Mostellaria. Persa (pp. 268, fuori una pagina insensata e fuor- Lit. 12.000). viarne. Dodici titoli di classici — si diceva Le ultime due opere apparse nei — nella "Biblioteca"; proviamo a Grandi Libri Garzanti mostrano confrontarli con il bilancio redatto una struttura solida e agevole: Odi ed nel 1986, in occasione del ventesimo Epodi di Orazio a cura di Mario Ra- compleanno degli "Oscar" Monda- mous (L. 12.000) e Le satire di Persio dori: 30 serie, 1.600 titoli in catalo- tradotte da Luca Canali con introdu- sT- TT* go, più di 120 milioni di copie ven- zione e note di Riccardo Scarda (L. dute. Di fronte a tali dati, è forse 6.000). I carmi di Orazio sono splen- lecito sperare che un simile successo didamente resi in versi barbari da e i "benefici" che ne derivano si tra- Ramous, che ha provveduto il volu- ducano in rinnovato impegno nel me di un indice dei nomi, di più che settore dei classici da tasca. cento pagine di note, di un'abbon- Gian Franco Gianotti dante e aggiornata bibliografia, di Lo stesso Canali traduce le satire ca. Riccardo Scarda ha curato l'in- cato tutto Cicerone in due edizioni una precisa e completa esposizione di Persio dando una versione, che, troduzione, una utile bibliografia e (critica e divulgativa, ancor disponi- della metrica lirica oraziana (per let- compatibilmente con le difficoltà di le note. bili) e che gli "Oscar Studio" ospita- "Piccola biblioteca Adelphi", a.p. tori dotti: infatti spesso nemmeno un testo spesso astruso e talora forte- no saggi fondamentali (Chadwick e Adelphi, Milano un ex-studente del liceo classico sa mente ellittico, riesce di agevole e Pasquali, Gernet e Paoli, Garlan e che cosa vuole dire "catalettico"), di gradevole lettura. Persio è un tor- Anderson)? Né si può scordare che Adelphi aprì ai classici nel 1967, un profilo storico-critico dell'autore mentato e ansioso critico della socie- "Biblioteca", Arnoldo Mondado- mondadoriana è la collana "Scrittori con Lucano (Farsaglia, a cura di L. e dell'opera. Quest'ultima parte è il tà e dei costumi dei ricchi e potenti ri, Milano greci e latini" della Fondazione Valla Griffa, pref. di G. Pontiggia), cui fe- contributo meno convincente, per la Romani del suo tempo, quando era impegnata nell'arduo compito d'al- ce seguire, due anni più tardi, Sallu- presenza di asserzioni oscure o co- imperatore Nerone (54-68), una so- Chi scorra i cataloghi di Monda- lestire una raccolta di classici quale stio (Opere complete, a cura di R. munque non utilizzabili per la com- cietà cui egli stesso, di nobile fami- dori può trovare una serie di confer- l'Italia finora non ha avuto. Questi Ciaffi, pref. di G. Pontiggia). Il des prensione delle Odi: una delle più glia, apparteneva; morì a soli 28 anni me e, forse, una piccola sorpresa. sono meriti indiscutibili; eppure, Esseintes di A rebours avrebbe ap- irritanti è che "Orazio rimane un dopo aver composto in un'intensa Conferme: la casa editrice offre un mentre emergono interessi extrasco- prezzato la partenza (proprio con enigma" e di lui si segnala "l'insop- giovinezza parecchie opere delle ventaglio di proposte francamente lastici per l'antichità greco-romana e Lucano cominciavano i suoi interes- primibile ambiguità"; l'oscura cele- quali gli amici pubblicarono le sei formidabile, forte di migliaia di tito- si moltiplicano iniziative editoriali si per l'amata "decadenza"), soppor- brazione dell'enigmatica arte di Ora- satire qui tradotte. Il giovane poeta e li raccolti, contando i libri per ragaz- rivolte non solo al pubblico degli ad- tato la continuazione (trovava infat- zio si accompagna — anzi risale — ad filosofo stoico avvertì l'alienazione e zi e per le scuole, in oltre duecento detti ai lavori (anche perché, grazie a ti, bontà sua, Sallustio "meno scolo- un'idea preconcetta di classico e di la mistificazione della vita, della cul- collane; tra queste, le più diffuse e oculatissima politica ministeriale, rito" degli altri autori latini "rimugi- classicismo, che nel pensiero di Ra- tura e della letteratura contempora- ricche di titoli sono indubbiamente l'attuale stipendio dei docenti liceali nati nelle Sorbone"), atteso invano, mous par precedere Orazio o essere nee e si sforzò di trovare una realtà quelle tascabili, a tutti arcinote e da non consente certo massicci acquisti con disappunto, la comparsa di nar- stato prodotto da lui, dal momento interiore capace di fornire il criterio sempre compagne di viaggi e vacan- di libri!), Mondadori non sembra ratori autenticamente adelphiani co- che ne costituisce un carattere; men- per distinguere il falso e mistificato ze, di studio e tempo libero ("Omni- puntare molto sulle collane econo- me Petronio e Apuleio. Forse per- tre è chiaro che Orazio, insieme con dal vero e autentico in senso etico: in bus", "Oscar", "Gialli", storie di miche per rendere più accessibili i ché in tale direzione il mercato era Cicerone e Virgilio, è stato l'inizia- pratica Persio cercava di distinguere spionaggio e di fantascienza). Piccola classici. saturo (abbondano traduzioni e del- tore di una maniera di scrivere e di gli esseri umani dai mostri, cioè dai sorpresa: la casa editrice principe in Constatato il fatto, non saprei pe- l'uno e dell'altro) e sarebbe venuta a stilizzare la realtà fisica e psichica falsi simulacri di virtù. Per trovare Italia nel settore dei paperbacks (dun- rò indicarne le ragioni (saggia caute- mancare la componente, non meno tanto piena, intensa e nitida, che at- questo vero etico, "l'ineffabile che si que la maggior produttrice di libri di la aziendale di fronte a improvvise traverso la pratica compositiva del- nasconde nel segreto nel cuore", Per- cultura e di svago alla portata di tut- variazioni di domanda oppure reale • DEI libri DEL MESEl Libri di Testo PRINCIPATO

"La memoria", Sellerio, Palermo. G.F. Gianotti, con una nota di Can- sto classico, soprattutto i suoi miti e Salvatore Guglielmino fora) e La tirannide (a cura di G. i suoi personaggi, nell'infinito ciclo Hermann Grosser adelphiana, della novità, forse anche Se poi qualcuno si ostinasse ancora Tedeschi, ancora con una nota di delle sue rinascite letterarie. Senza i perché — non senza, io credo, l'in- a credere che il classico si identifica Canfora): dalla società esasperata- classici, neppure il melodramma sa- IL SISTEMA flusso e per così dire il patrocinio con tomi austeri, massicci, intonsi o mente uguale, di cui Gianotti, nel rebbe mai nato. Ma cosa sarebbe na- LETTERARIO dell'edizione di Nietzsche, iniziata (dolorosamente) da sfogliare con te- bel saggio che accompagna la tradu- to, senza i classici? Quesito tanto ap- nel '64 — l'attitudine fondamental- tri tagliacarte, troverà ne "La memo- zione, ripercorre struttura e "fortu- passionante quanto insolubile. Storia e antologia ria" di Sellerio una smentita definiti- na", al sogno di una sovranità illumi- della letteratura italiana mente antropologica (in senso assai Maurizio Bettini per il triennio delle scuole lato) degli editori li portava naturali- va. Volumetti non superiori alle cen- nata e "riformista", che in quanto medie superiori ter al più ricco e complesso mondo to pagine, carta leggermente pastosa tale si motiva nella sua inevitabile greco (del '67 è pure il prezioso fasci- e dunque accogliente, di quelle che ingiustizia. Poi Cicerone, La repub- "Il Convivio", Marsilio, Venezia. Il sistema letterario propone colo Artemis Efesia di Albino Galva- trattengono la luce, il bleu elegante blica luminosa (a cura di F. d'Ippoli- un articolato profilo storico, no), il mondo romano sembra pre- ma non severo del cartoncino ester- to, con una nota di Canfora), tradu- Nel 1985 l'editore Marsilio ha te- un'ampia antologia di testi sto uscito dall'orizzonte: fatte salve no porta riquadrato — come sempre zione — con titolo assai cattivante — nuto a battesimo, con nome di illu- letterari corredati da rubriche talune incursioni del tipo di P. Klos- di analisi, una serie di testimonianze critiche sowski, Le dame romane (1973) o di strettamente legate ai brani G. Dumézil, Matrimoni indoeuropei esaminati, numerose schede (1984). informative su metrica, Accantonata dunque, ci si augura più di intellettuali, filosofi e teologi. retorica, tecniche narrative, solo temporaneamente, la decadenza Le impressioni in sostanza positive del libra- per un insegnamento nuovo, aggiornato, motivante della romana, sul versante greco, dopo le io sulle vendite dei pocket books antichi sono testimonianze d'ogni epoca raccolte letteratura italiana, centrato pagani direttamente dalle opere che ne conser- confermate dalle notizie, peraltro incomplete, sull'analisi testuale. da Giorgio Colli nella Sapienza greca vano la testimonianza e non attraverso la tra- (voi. I 1977; voi. II 1978; voi. IH fornite dagli editori sulle tirature. Le cifre va- dizione "classica", ricettacolo di millenarie mi- 1980, a cura di D. Del Corno), è la riano da un minimo di mille copie per le colla- cultura ellenistica che sembra im- ne di recente creazione ad un massimo di otto- porsi nell'ultimo decennio: a partire diecimila per quelle ormai affermate o diffuse da Artemidoro, Il libro dei sogni la scuola italiana. È proprio nello studio scola- da case che dispongono di solide e collaudate reti (1975, a cura di D. Del Corno), pas- stico, nei licei e nelle università, queste edizioni di distribuzione. Iprezzi oscillano fra le tremila G. Brunner sando per Filostrato, Vita di Apollo- possono trovare altro spazio nel quale contri- e le diciassettemila lire al volume; il calcolo del A. Fedegari M. Merli nio di Tiana (1978, a cura di D. Del buire all'arricchimento e rafforzamento in Ita- prezzo unitario dà risultati assai differenti: da Corno) fino al recentissimo Porfi- FLYING HIGH lia della cultura della libertà e della tolleranza, rio, L'antro delle ninfe (1986, a cura venti a cento lire per pagina. La presenza del alla preparazione di giovani agguerriti nella testo originale, anche greco, non implica au- Corso di inglese di Laura Simonini). E anzi proprio per le scuole medie superiori sull'ala di questo crescente interesse lotta contro il fanatismo o integralismo religio- mento del prezzo unitario, che dipende semmai per l'età tarda che Adelphi allarga gli so. Traduzioni fedeli e commenti bene informa- dalla qualità e dal costo della carta, della legatu- All'interno di un approccio spazi destinati al classico, ricorrendo ti e puntuali alimentano la conoscenza delle ra e della stampa. Fra tutte le serie menzionate comunicativo sono sviluppate sempre più di frequente al formato idee remote e degli uomini scomparsi dilatando in questo servizio indubbiamente la "Bibliote- in modo armonico le quattro tascabile della Piccola Biblioteca. abilità linguistiche; i materiali i confini del sapere, del comprendere, del sentire ca" di Mondadori, che spesso riprende belle edi- di studio sono raggruppati Dopo un Simposio di Platone curato morale. dal Colli (1979), è iniziata, sotto la zioni già stampate nella collezione Valla, sem- attorno a una serie di grandi direzione di Dario Del Corno, Compito di queste edizioni è fornire ai letto- bra godere della più potente organizzazione temi che costituiscono aree pubblicitaria e della rete di distribuzione più di interesse reale per gli un'importante traduzione plutar- ri i materiali sui quali potrà fondarsi il progetto adolescenti, così da motivarne chea: Il demone di Socrate -1 ritardi di una storia o summa della cultura antica efficiente e capillare. In realtà riceve un tratta- l'apprendimento. della punizione divina (1982, a cura intesa come sapere comune e pubblico integrato mento particolarmente sobrio: se ne trovano di A. Aloni e G. Guidorizzi), Dialo- nei costumi, nei comportamenti (le parole e i pochi esemplari nei negozi e ogni tanto circola ghi delfici (1983, a cura di M. Cavalli fatti) e nelle istituzioni, non come pensiero o la voce che è intenzione dell'editore di soppri- e G. Lozza), Iside e Osiride (1985, a merla. cura di M. Cavalli) e Sull'amore sistema di idee prodotto da un centinaio o poco (1986, a cura di V. Longoni). Sempre nella PBA è da ricordare un Elio Edward J. Tarbuck Aristide, Discorsi sacri, a cura di S. Frederick K. Lutgens Nicosia (1984). •yS-, SCIENZE Ma è evidente che non si tratta, Tr-.v DELLA TERRA solo, di una scelta di testi, bensì an- A cura che e soprattutto dell'insieme del di- di Maurizio Parotto scorso editoriale: qualche singolo ti- tolo può anche esser dovuto al caso, Corso di geografia generale per le scuole medie superiori non una certa politica, come si dice, una certa idea di cultura. In partico- Per una migliore conoscenza lare per Adelphi, non è tanto il volu- degli argomenti fondamentali me in sé che conta, bensì la compa- delle scienze della Terra, per [pa- , ..';. una maggiore sensibilità verso gnia in cui esso viene a trovarsi sullilJ o i problemi dell'ambiente, un scaffale. E ciò sia che ne risulti una volume aggiornato, scritto in contiguità intenzionale (accanto al un linguaggio accessibile, e che dà indicazioni sui metodi piccolo Iside e Osiride di Plutarco, / 2 nel corso del medesimo '85 è com- impiegati nelle varie ricerche destinate a sondare il nostro parso lo spazioso, splendido "fuori pianeta. collana" Alla ricerca di Iside di J. Bal- trusaitis), sia che l'accostamento sembri sulle prime casuale, persino arbitrario: a chi si occupa dell'ince- — un particolare pittorico di sor- del secondo libro del semi-naufraga- stre ascendenza platonica — "Il Con- sto nel mondo classico, ad esempio, prendente bellezza: un viso, una ma- to De republica: il dialogo politico vivio" —, una nuova collana di auto- il piccolo Abdia di Stifter (PBA no che regge un codice incurvato. In che, composto nel 55 a.C., rievoca ri classici, sotto la direzione di Maria 1983) non si rivelerà meno utile del questa collana Senofonte si accom- un incontro del 78 a.C., a Smirne, Grazia Ciani. Ultima nata tra le ini- Alida Ardemagni cospicuo La violenza e il sacro di R. pagna al Puskin AeW'Isola di Vasilij, col vecchio ed esiliato Rutilio Rufo, ziative del genere, la collana è una Francesco Mambretti Girard ("Saggi" 1980); per capire la Plutarco vien dopo Charles e Mary il quale ancora si rammenta di una gradita sorpresa: agili volumetti di Giovanni Silvera gara con l'arco di odissea XXI, Lo Lamb, o l'ironico Zaslavskij. Ma co- remota e dotta conversazione tenu- costo contenuto, corredati di stimo- GEO: FARE Zen e il tiro con l'arco di Herrigel sa sono, dunque, i "classici"? Un re- tasi cinquantanni prima in casa di lanti introduzioni, offrono l'occa- (PBA 1975, 99 pagine) farà concor- cente ma già ben divulgato aforisma Scipione Emiliano... Uno scritto in sione di accostarsi, in forma filologi- GEOGRAFIA renza ai vari Guénon, grandi (per li vuole "libri che si leggono con ri- cui la memoria, crescendo su se stes- camente corretta e con sussidio di Corso di geografia esempio, Simboli della scienza sacra, spetto": nell'interpretazione de "La sa, diventa creatrice di miti, e si fa garbate traduzioni, a testi antichi — per la scuola media inferiore 1975) e piccoli (per esempio, Il re del memoria" di Sellerio li si direbbe trattato, o sogno, politico. C'è spa- noti o meno noti — scelti in quanto mondo, 1977); e chi meditasse sui ci- piuttosto "libri che si leggono con zio per rammentare solo il Sertorio suggeriscono percorsi culturali pia- Insegnare metodi di indagine, tati scritti plutarchei, sull'ansia che diletto": libri che si guardano, anche, di Plutarco (a cura di P. Martino, cevoli e allo stesso tempo lontani dai facilitare l'acquisizione di ne traspare di una coscienza e di con diletto. Mai stravaganti, comun- con una nota di Canfora): la biogra- pigri riti celebrativi della nostra tra- abilità di ricerca, contribuire un'epoca in crisi, potrebbe scoprire que — che è un pregio, in un'età alla diffusione di una fia del guerriero, del ribelle sempre dizione scolastica. "mentalità geografica". A tali che nella storia della sopravvivenza culturale che sta facendo della stra- più spesso travolto da cupe folate di Dei primi tre titoli "l'Indice" ha obiettivi vuole soddisfare del modello ellenico vi è non solo vaganza la sua regola: e sa dio se c'è malinconia, che una volta giunse a dato tempestiva notizia, segnalando questo corso di geografia che, connessione, ma a volte persino con- qualcosa di più frigido della strava- sognare la fuga nell'Isola dei Beati. i motivi di interesse che il lettore prendendo le mosse dalle tinuità, tra i simultanei approcci ot- ganza obbligatoria. Non stravaganti, Ma l'amante dei classici che, in libre- moderno può trovare, se ben guida- esperienze immediate dei tocenteschi di Kierkegaard (Il riflesso ma legati a una "linea" che si potreb- ria, abbia a disposizione ancora cin- to, in società primitive evocate da ragazzi, li conduce ad del tragico antico nel tragico moder- be definire, approssimatamente, po- que minuti, non trascuri neppure la Dione di Prusa, nel demi monde dei acquisire nuove conoscenze stimolandone la partecipazione no, in Enten-Eller, tom. II, PBA litica, o civile: dove è facile sospetta- collana "Prisma", ancora di Sellerio. parassiti e delle cortigiane di Alcifro- 1977) di Heine (Gli dei in esilio, PBA re l'ispirazione e la scelta di Luciano Almeno per sfogliare G. Paduano, attiva: un'operatività praticata ne oppure nella lezione antropologi- con gli strumenti propri della 1978) e quello ben posteriore, psico- Canfora (che puntualmente intervie- Noi facemmo ambedue un sogno stra- ca presente nella scuola di Ippocrate. geografia. analitico, di J. Hillman (Saggio su ne, con Note lucide e dotte, nei sin- no: un libro sul melodramma, d'ac- Ora, nel giro di un anno, "Il Convi- Pan, PBA 1977). goli volumi). Innanzi tutto Senofon- cordo; in realtà, anche una rara occa- Gioachino Chiarini te, con Le tavole di Licurgo (a cura di sione per minutamente seguire il te- » N TINDICF pag. 18 ••DEI LIBRI DEL MESE^HI

ARCHITETTURA Libri di Testo TEMI COLLANA A CURA DI Ovidio, Sansoni 1983) sulla poetica le, teso a fugare il sospetto di stare CLAUDIO ALDEGHERI "antinaturalistica" di Ovidio: senza insegnando un'arte meretricia. E MAURIZIO SABINI <1 vio" si è arricchito di altri quattro abbandonare il tono leggero che gli è Emanuele Narducci PETER EISENMAN volumetti. Tutti meriterebbero un consueto, il poeta inserisce l'arte discorso specifico, per felicità di scel- femminile di farsi belle nel quadro LA FINE DEL ta e per l'eccellente lavoro dei cura- della evoluzione generale della civil- "Biblioteca Universale Rizzoli", CLASSICO tori, àzW Elogio di Serena di Claudia- tà e dei costumi. Il cultus, l'interven- Rizzoli, Milano SAGGIO no (presentato da Franca E. Consoli- to umano, ha permesso di emancipa- INTRODUTTIVO no) all'orazione demostenica Contro re la natura dal suo stato primitivo e Sul finire degli anni quaranta vede- DI FRANCO RELLA Neera (a cura di Elisa Avezzù) o agli selvaggio, e di renderla docile ai vo- vano la luce i primi volumi della "Bi- A CURA DI ovidiani Rimedi contro l'amore (a cu- leri dell'uomo. A questo processo di blioteca Universale Rizzoli": una RENATO RIZZI ra di Caterina Lazzarini, introd. di civilizzazione non può e non deve collana — avvertiva la casa editrice — Gian Biagio Conte). Tuttavia, per GIÀ DA TEMPO sottrarsi la cura del corpo, tanto me- che, in virtù del "prezzo di vendita ALL'ATTENZIONE DELLA dimostrare come la collana unisca al- no lo può nella aurea Roma di Augu- più economico consentito dal mer- CRITICA ARCHITETTONICA PIÙ AGGIORNATA, PETER EISENMAN PORTA CON QUESTA SERIE DI SAGGI, RICCAMENTE ILLUSTRATI, ULTERIORI più significativa è però data dalla IMPORTANTI E STIMOLANTI CONTRIBUTI SULLE presenza, a fronte della traduzione QUESTIONI CENTRALI italiana, del testo in lingua originale, DELL'ARCHITETTURA, che nella maggioranza dei casi è OGGI. CON quello edito nelle più prestigiose col- POST-FUNZIONALISMO, LA RAPPRESENTAZIONE lane di testi greci e latini, da "Les DEL DUBBIO, Belles Lettres" alla "Scriptorum LA FUTILITÀ DEGLI Classicorum Bibliotheca Oxonien- OGGETTI, LA CITTÀ DEGLI SCAVI ARTIFICIALI-, LA FINE sis" alla "Bibliotheca Scriptorum DEL CLASSICO E ALTRI Graecorum et Romanorum Teubne- SAGGI, EISENMAN riana" (una essenziale storia del testo AFFRONTA CON LA SUA ntro il voto su r e della sua fortuna è tracciata in una SOLITA 'LUCIDITÀ' lu TEORICA TEMI QUALI LA •iroiT.*)^ •f rf' I f premessa in cui il curatore dà anche "RAPPRESENTAZIONE" „ Marta!» « f £ 1 doillll •!f IlllgW»' | conto delle modifiche testuali even- tr»li nucleari "MODERNISMO/ imba* imbruni tualmente apportate). è 'iua>i v«" "POSTMODERNISMO", r,«n peffc'H "SEGNO/SEGNIFICATO", La traduzione, che solo di rado è "CLASSICO/CLASSICISTA", quella pubblicata nella vecchia serie, "MEMORIA/ANTI- ta'M' It'-i occhi I è sempre corredata da un soddisfa- MEMORIA", niMM ctliì mt cente apparato di note esegetiche, ta- "ASSENZA/PRESENZA", ETC.. lora notevoli per qualità e quantità (uno degli ultimi titoli pubblicati, IL SAGGIO INTRODUTTIVO «i al t purtitb e urna WW m ««•• delio «>«• l'Etica Nicomachea aristotelica, pre- DI FRANCO RELLA minatela COLLOCA, CON GRANDE senta ben 450 pagine di note a fronte CAPACITÀ DI SINTESI del testo greco, di circa trecento pa- LETTERARIA E FILOSOFICA, prefttlhéf gine oxoniensi); ed è proceduta da LA FIGURA DI EISENMAN .•wmiKviU'.". un saggio introduttivo di norma di IN UN CONTESTO „ , t«!»r»fl- CULTURALE PIÙ AMPIO una trentina di pagine (spesso di no- E COMPLESSO. tevole spessore critico), da una breve ,rt«i al oic'rfli' «lif'vi-Mi. 1 P*r antologia di giudizi critici e da una nota bibliografica. LIMINA I volumi apparsi sinora (una ses- COLLANA DIRETTA DA con un inserto santina, tra opere greche e latine) FRANCO RELLA provano che anche nella nuova serie MARIO PERNIOLA si privilegia, come è ovvio, la pubbli- cazione di autori ed opere che una PRESA consolidata tradizione scolastica an- DIRETTA tonomasticamente qualifica come "classici": tra i greci, Esiodo; l'Ore- ESTETICA E POLITICA ste^ di Eschilo; Erodoto; Antigone, 1OR0C Edipo re, Edipo a Colono di Sofocle; W. WORRINGER Medea, Troiane, Baccanti di Euripi- PROBLEMI de; le tre commedie "femministe" di Aristofane, Lisistrata, La festa delle FORMALI donne (così è felicemente reso il tito- DEL GOTICO lo originale Tesmoforiazuse), Le don- A CURA DI ne al parlamento; Repubblica e Sim- G. FRANCK posio di Platone; e, tra i latini, cinque EG. GURISATTI commedie plautine; Amicizia, Cati- EIKÒNOS linarie, Lettere, Vecchiezza di Cicero- COLLANA ne; Lucrezio; Sallustio; Catullo; Bu- DELL'IMMAGINE coliche e Georgiche di Virgilio; Ora- zio; Livio; Petronio; Annali di Taci- VERUM IPSUM to. E tuttavia sembra emergere un FACTUM ta divulgazione e ricerca specialisti- sto: per l'arcaica rusticità delle Sabi- cato italiano", si proponeva di "met- apprezzabile interesse per autori IL PROGETTO ca, si preferisce parlare della propo- ne e di altri archetipi del ruvido mos tere alla portata eli tutti le opere capi- cne, bollati da certa critica idealistica DI CARLO SCARPA sta di un'operetta ovidiana, di solito maio-rum, Ovidio non ha i rimpianti tali antiche e moderne di ogni lette- come "minori" ovvero "tecnici", so- trascurata anche dagli studiosi, che di altri scrittori del suo tempo. Egli ratura nonché opere di cultura e di PER L'I.U.A.V. no in genere banditi dal canone dei trova qui per la prima volta adeguata sembra accettare in pieno l'espansio- divulgazione particolarmente signi- DI VENEZIA "classici": tra i volumi pubblicati fi- presentazione: Ovidio, I cosmetici ne dei consumi e l'economia mer- ficative". La nuova serie della colla- gurano infatti, per citare un solo A CURA DI delle donne, a cura di Gianpiero Ro- cantile in cui essa si colloca. Ma Ovi- na, avviata trenta anni dopo gli esor- esempio, i Testi di medicina greca di SERGIO LOS sati (introduzione, testo latino a dio sa anche porre degli argini: per di della vecchia, presenta, per quel quell'Ippocrate di cui negli ultimi fronte e commento, pp. 96, Lit. quanto sia il primo a legittimare il che riguarda gli autori greci e latini (i anni è stata rigorosamente provata la R. VENTURI 12.000). maquillage come perfezionamento "Classici della BUR"), varie e tutt'al- straordinaria importanza avuta an- D. SCOTT BROWN Nei Medicamina faciei femineae della natura, il suo "antinaturali- tro che marginali novità, frutto ma- che nello specifico letterario della S. IZENOUR (così suona il titolo latino del breve smo" non si spinge fino a fare della turo di quel processo di accultura- cultura greca. IMPARANDO poemetto) Ovidio scrive il più anti- contraffazione cosmetica il sostituto zione che, in tanti anni di scolarità di E infine i curatori: tra di loro figu- co elogio della cosmesi: un'arte già di una raffinata naturalezza che resta massa e di impetuosa, capillare diffu- rano studiosi di grande prestigio, ita- DA allora bersaglio di severe critiche da la mèta principale cui tendere. Per sione dei più disparati media, ha liani e stranieri. Basterà ricordare LAS VEGAS parte dei moralisti, i quali, movendo un altro verso, la bellezza ha, nell'ar- coinvolto un sempre più vasto pub- due nomi: Moses I. Finley, a cui si INTRODUZIONE DI dall'idea della "naturalità" come nor- te di farsi amare, un'importanza blico di lettori. deve l'acuto, lucido saggio introdut- ALESSANDRO ma assoluta, vi vedevano per lo più considerevole ma non assoluta: a suo A prima vista si coglie l'epidermi- tivo a La guerra del Peloponneso di MENDINI contraffazione e inganno, una tecni- complemento indispensabile i Medi- ca novità della veste editoriale: in Tucidide; e , che classi- ca cortigiana della seduzione. In una camina additano le doti di dolcezza, luogo dei volumetti dalle spoglie co- cista non fu, ma che ci ha lasciato, in esposizione dallo stile accattivante e di gusto, di sensibilità; e anche — pertine di cartoncino grigio che di- sei pagine di squisita fattura lettera- sorretta da scaltrita competenza filo- con movenza quasi inattesa da parte vennero così familiari a tanti lettori ria, una suggestiva introduzione al- logica (fra l'altro, il ricco commento del "libertino" Ovidio — di probitas, degli anni cinquanta-sessanta, la l'Anabasi di Senofonte. colma una lacuna della bibliografia di onestà verso il partner. È proprio nuova serie presenta copertine poli- Giuseppe Mastromarco ovidiana), Rosati riprende e specifica quest'ultima a conferire alla cosmesi crome che, curate da esperti desi- alcuni temi di un discorso comincia- la definitiva legittimazione: come al- gners, raffigurano particolari di an- DISTRIBUZIONE P.D.E. to altrove (Narciso e Pigmalione. Illu- trove, Ovidio rinuncia ad aggredire i La rubrica "Libri di Testo" è a fore e crateri attici, di vasi apuli, di cura di Lidia De Federicis sione e spettacolo nelle Metamorfosi di fondamenti della morale tradiziona- pitture pompeiane, ecc. La novità LWwcf

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democratica I disegni dell'inserto " Schede" sono di Franco Mattlcchio

AUTORE TITOLO AUTORE TITOLO CHRISTOFERFREEMAN, LUCSOETE, L'onda informa- MIRELLA GIANNINI, Mestiere professionalità. For- notti opta per l'alternativa più difficile, certo, ma più intel- tica. Nuove tecnologie e occupazione, Edizioni del mazione e lavoro nelle trasformazioni industriali, ligente: la ridefinizione dei propri valori ultimi, dei princi- pii identificanti, dei grandi temi dell'"uguaglianza", "Liber- Sole 24 Ore, Milano 1986, pp. 188, Lit. 26.000. Dedalo, Bari 1985, pp. 142, Lit. 14.000. tà" e "fraternità", su cui poggia l'identità del movimento sindacale e dell'intera sinistra. Un tentativo — lo sottolinea Oggetto del volume è l'analisi delle conseguenze occupa- La "professionalità" è diventata un mito in una società che ha, a sua volta, mitizzato la tecnologia. La qual cosa V. Foa nell'Introduzione che ha il pregio di "pensare in zionali della introduzione delle nuove tecnologie dell'infor- grande anche operando in piccolo". mazione, e quindi non solo dell'automazione. Gli autori non impedisce che proprio la radicalità e la velocita dell'in- M. Revelli passano in rassegna le ricerche empiriche più rappresentati- novazione tecnologica vadano, paradossalmente, rendendo ve realizzate nei paesi più industrializzati con l'esclusione sempre più difficilmente definibile e sempre meno stabile il dell'Italia dove non è stato possibile trovare alcuna ricerca concetto stesso di professionalità, soggetto a repentini mu- autorevole e rappresentativa. Gli studi ed il dibattito non tamenti e all'obsolescenza. Il fenomeno è ben messo in sono però in grado di offrire risposte chiare ed univoche evidenza dal particolare tipo di approccio scelto da M. per una serie ai ragioni quali la diversità di schemi concet- Giannini, la quale assume il punto di vista dell'attore; del- tuali di riferimento, l'esistenza di diversi gruppi di interes- l'individuo posto di fronte alla necessità di progettare per- se, la scarsità e non uniformità dei dati disponibili. La corsi e strategie lavorative, e di optare tra differenti alterna- AA.W., Mercato del lavoro giovanile. Analisi e posizione dei due ricercatori inglesi è però orientata all'ot- tive professionali. Quale grado di prevedibilità gli è permes- previsioni 1973-94, Marsilio, Venezia 1986, pp. 98, timismo: essi ritengono che la diffusione del nuovo paradig- so? E quale raggio temporale in una fase in cui il processo Lit. 10.000. ma tecnologico da un lato porti ad una fase di crescita di formazione professionale è continuo, data la rapidità occupazionale, soprattutto a causa dell'introduzione di dell'innovazione, e in cui si richiedono frequenti salti qua- nuovi prodotti, dall'altro possa rendere più umano un lavo- litativi? Soprattutto: quali margini di libertà individuale La presenza nel nostro paese di una massiccia disoccupa- ro svolto all'interno di attività socialmente utili. zione giovanile, soprattutto nelle aree meridionali e per la A. Enrietti componente femminile delle forze di lavoro, costituisce un problema spesso sottovalutato o, peggio, affrontato in ter- mini emotivi. Tale problema richiede invece delle analisi approfondite su cui fondare le politiche di intervento fina- lizzate al contenimento del fenomeno e dei suoi vari effetti. Il volume, curato da Marina Schenkel, risponde a queste esigenze, offrendo interessanti spunti d'analisi, che vanno dalla storia recente dell'offerta di lavoro giovanile (caratte- La memoria del futuro. Economia, cultura, politi- rizzata da due fenomeni nuovi, l'aumento del tasso di atti- ca nella società informatizzata, a cura di Paola M. vità femminile e la propensione dei giovani a iscriversi alle Manacorda, La Nuova Italia Scientifica, Roma 1986, liste di collocamento) alla dinamica demografica (che è un elemento importante per spiegare la recente crescita dell'of- pp. 222, Lit. 22.000. ferta di lavoro, a causa del baby-boom della metà dei '60. M. Morroni "La posta in gioco, quando si parla della rivoluzione microelettronica, è l'assetto stesso delle società industriali avanzate", scrive P. Manacorda nel saggio di apertura del volume. Il quale ha appunto il merito di affrontare la que- stione dell'impatto della rivoluzione informatica a tutti i livelli delle società industriali avanzate. Al livello economi- co (Il lavoro e l'economia) con saggi tecnici ma anche com- AA.W., Occupazione e tecnologie avanzate, Il Mu- prensibili e di buon taglio divulgativo (si veda in particolare lino, Bologna 1986, pp. 189, Lit. 15.000. Ch. Stoaffaes, Ripensare la produzione, ripensare il lavoro e ARIS ACCORNERO, FABRIZIO CARMIGNANI, I para- F. Butera, L'automazione industriale e il futuro operaio); al dossi della disoccupazione, Il Mulino, Bologna 1986, livello culturale (Il sapere e la cultura), con un acuto saggio, Lit. 15.000. tra gli altri, di T. De Mauro su II computerese; al livello politico, infine (La comunicazione e l'organizzazione socia- GIOVANNI MAZZETTI, Scarsità e redistribuzione del le), in cui è tematizzato in particolare il rapporto tra infor- lavoro, Dedalo, Bari 1986, pp. 189, Lit. 12.000. matica e democrazia (si veda ad esempio, G. Cesareo, Pri- AA.VV., Le politiche del lavoro in Europa agli vacy e segreto). Nella contrapposizione tra "apocalittici" e inizi degli anni ottanta, Marsilio, Venezia 1986, pp. "integrati" — tra critici radicali del calcolatore e suoi apolo- geti — il volume non prende posizione, scegliendo piutto- 277, Lit. 24.000. sto la via della descrizione e dell'approccio tecnico. Ma alle AA.VV., Imprese e risorse umane nella transizio- visioni della società informatizzata, alle grandi sintesi del- ne. Uno studio di casi sulle trasformazioni nei l'immaginario, è dedicato il brillante capitolo iniziale (Gli mercati interni del lavoro, pp. 180, Lit. 16.000, "Po- scenari della società microelettronica) in cui sfilano, appun- litiche del lavoro", rivista, Franco Angeli, abbonamen- to, le "mitologie" più recenti: dallo "scenario post-indu- to Lit. 42.000. striale" a quello "post-capitalistico", da quello "catastrofi- co" allo "scenario progressista". Questa nuova pubblicazione periodica della Angeli inten- M. Revelli de! fornire saggi che arricchiscono la conoscenza dei proble- mi del lavoro e dell'occupazione, come anche consentano la valutazione e la definizione degli strumenti di intervento. Si rivolge dunque a studiosi e policy-maker. Trasformazioni sociali e nuove forme di regolazio- ne, numero monografico di "Sociologia del lavoro", n. sono possibili e desiderabili nella definizione delle opzioni 24/1985, Franco Angeli, Milano 1986, pp. 204, Lit. LESLIE SCHNEIDER, La partecipazione al cambia- sulla formazione professionale? A queste domande l'autrice 19.000. risponde attraverso un articolato percorso entro le più re- mento tecnologico. Stati Uniti ed Europa a con- La sociologia del lavoro in Italia e in Francia, nu- fronto, Fondazione Adriano Olivetti, Roma 1986, ftp. centi problematiche della sociologia del lavoro e dell'orga- nizzazione, proponendo, in conclusione, un modello in mero monografico di "Sociologia del lavoro", n. 26-27/ 79, s.i.p. qualche moao polivalente che specializzi l'attore non tanto 1986, Franco Angeli, Milano 1987, pp. 392, Lit. 30.000. rispetto ai contenuti quanto alla strategia di ricerca e di TINO VALVO, Retribuzioni a confronto. Indagine Il libro della Schneider costituisce l'ultimo di una serie scelta. curata da Giuseppe Berta, e dedicata a "Informatica, proces- empirica sulle strutture e sui differenziali retribu- M. Revelli si innovativi e relazioni industriali". I volumi pubblicati in tivi condotta nell'area torinese, Franco Angeli, Mila- precedenza avevano trattato di Organizzazione del lavoro e no 1986, pp. 247, Lit. 16.000. progettazione dei sistemi informativi (Claudio Ciborra), RAOUL C. D. NACAMULLI, GIOVANNI COSTA, LUIGI L'innovazione tecnologica e le relazioni industriali in Italia MANZOLINI, La razionalità contrattata. Imprese, (Giuseppe Della Rocca), Modello high tech (Paolo Perulli). sindacati e contesto economico, Il Mulino, Bologna, Come ricorda Berta nella premessa a questo quaderno della pp. 166, Lit. 15.000. Fondazione Olivetti, è in realtà un tratto comune all'intera FAUSTO BERTINOTTI, La camera dei lavori, Ediesse, serie l'approccio comparativo degli scenari sociali europeo Roma 1986, pp. 96, Lit. 10.000. PAOLO PERULLI, Pirelli 1980-1985. Le relazioni in- e nordamericano: l'autrice, ricercatrice americana alla Har- dustriali. Negoziando l'incertezza, Franco Angeli, vard University di Cambridge, guarda qui alla partecipazio- Fausto Bertinotti, membro della Segreteria nazionale Milano 1986, pp. 107, Lit. 10.000. ne dei lavoratori al cambiamento tecnologico non tanto Cgil, segretario generale della Cgil Piemonte nel decennio GIANFRANCO CORIASCO, Storia operaia della Riv, come problema organizzativo, né come ostacolo a muta- cruciale che va dal 1975 al 1985 — parla chiaro: "La neces- Franco Angeli, Milano 1986, pp. 212, Lit. 15.000. menti tecnici, ma in un'ottica più ampia che concili obiet- sità di una svolta nel sindacato è diventata senso comune — Operai e scelte politiche. Il caso delle zone bianche tivi aziendali e interessi sociali (quali l'occupazione o la scrive — Tanto avanti è andato il degrado nel rapporto con divisione dei compiti tra i due sessi). Di rilievo, su temi i lavoratori, tanto profonda appare la crisi". E aggiunge: a economia diffusa del Veneto, a cura di Fausto analoghi, è un'altra pubblicazione recente della Fondazio- "Per la prima volta il ruolo del sindacato può cominciare a Anderlini e Cesco Chinello, Angeli, Milano 1986, pp. ne Olivetti, nella serie "Rapporti", dal titolo Industriai Re- esaurirsi". A una lucidissima analisi delle cause e delle dina- 267, Lit. 20.000. lations in Information Society: A European Survey. I volumi miche di quella crisi è dedicata la prima metà del volume: di queste serie sono fuori commercio, e riservati ai soci del dalla dissoluzione delle "centralità" che determinarono e Delegati in Piemonte. Una ricerca in cento fabbri- Club amici della Fondazione Olivetti (per informazioni garantirono la forza del ciclo di lotta dei primi anni '70 che, a cura dell'Ires-Cgd, Franco Angeli, Milano 1986, rivolgersi al dott. Giovanni Celsi, c/o Fondazione Olivetti, (centralità della produzione per i consumi, della fabbrica, e pp. 358, Lit. 20.000. Via Zanardelli 34, Roma). della forza-lavoro dequalificata cresciuta entro l'organizza- Il volume, introdotto da Vittorio Foa, contiene i risultati R. Bellofiore zione tayloristica del lavoro), indotta dalla "rivoluzione di una ricerca avviata nel 1982 e condotta nel 1983, sul informatica", fino alla crisi di motivazione etica e politica funzionamento di 100 consigli di fabbrica, e sulla soggetti- cresciuta dentro il modello della "concertazione". La secon- vità dei delegati mediante questionari (saggi rispettivamen- da metà, invece, ricerca una possibile via d'uscita o, meglio, te di G. Bianchi, B. Muraro e di V. Rieser), e interviste in di ricostituzione e rinascita. E anche in questo caso Berti- profondità (E. Benenati e P. Marcenaro). DEI LIBRI DEL MESE I

ma dei rapporti fra i personaggi; è un dentità poi tanto prosaica, sono le tagonista di fronte al mondo avido e sere l'uomo della vita. E torna a col- Letteratura intrico che l'anziana matriarca della figure più felicemente riuscite, che vitale di un gruppo di amici; e storia tivare il suo istinto di osservazione e villa ha tentato di dominare, trac- polarizzano il controllato umori- del maturare ai una vocazione, di di distacco, a essere scrittrice; perché ciandone un grafico, ma che si risol- smo che percorre tutto il romanzo. una necessità di scrivere, che della l'atto attivo del vivere, in questo ro- , Lieto fi- verà per un intervento ex machina, P. Lagossi solitudine è insieme frutto e maledi- manzo, è l'opposto dello stato passi- ne, Rizzoli, Milano 1987, pp. 203, con l'arrivo di un ospite inatteso, dal zione. L'ombra delle consuetudini vo che fa esclamare "guardatemi". Lit. 20.000. comportamento sconcertante. Nien- protettive e perbenistiche cui Fan è Storia minima si è detto, ma non te di più che un imprevisto, ma tale abituata viene improvvisamente minimalista: a differenza dei giovani Nella quiete della campagna tosca- da sbloccare situazioni inceppate da squarciata da una coppia ultramon- post-post-moderni americani, questa na, ai nostri giorni: un narratore, anni, al limite del patologico. Col ANITA BROOKNER, Guardatemi, dana, "discesa sulla terra" a mostrare storica dell'arte non ha seguito, si tutt'altro che disinteressato, osserva raro dono della levità, l'autrice do- ed. orig. 1983, trad. dall'inglese di la forza del desiderio. Abbagliata, vede subito, corsi di creative writing, — per radicata vocazione — le vicen- mina il gioco delle situazioni, evita i Amina Pandolfi, Serra e Riva, Mi- Fan si lascia "adottare" dai nuovi ma si aggiusta" da sé, senza molti fatti de dei suoi vicini, che abitano una trabocchetti psicanalitici, si diverte a lano 1987, pp. 226, Lit. 18.000. amici, per rivelarsi subito inadatta da far parlare, ma con molti segreti villa con parco, piscina e dépenden- caratterizzare: la nuova americana, alla facilità delle loro manifestazioni percorsi affettivi da esplorare. È nar- ces. È qui che, durante una vacanza prodotto artificiale di un mondo ar- È questa una storia minima, delle sentimentali, incapace di inserirsi ratrice per gusto e per istinto, più estiva, si intreccia la commedia bril- tificiale, quella milanese che da sem- "piccole storie" che stanno renden- nel gioco piacevole e ambiguo della che per perizia. E per questo che me- lante che vede annodarsi e finalmen- pre perde tutti i treni possibili, l'e- do celebre la Brookner. Storia di una loro espansività: perde così, per scru- rita leggerla. te sciogliersi i fili intessuti dalla tra- fèbo misterioso e malizioso, dall'i- crisi di solitudine che investe la pro- polo e onestà, quello che poteva es- F. Marenco

Marguerite Duras personaggio maschile e poi sul buio totale; La malattia te erotico e fedele ai temi classici della pornografia (esi- della morte riprende da entrambi (e da Agatha, del bizionismo, feticismo, violenza sino alla morte inflitta Testi segreti 1981, Ed. delle donne), e a sua volta genererà Les yeux e desiderata). Il secondo dice la fine di un amore che non bleus cheveux noirs e La pute de la cote normande, finisce, l'arbitrarietà e il non senso del desiderio. Il Feltrinelli, Milano 1987, ed. orig. 1980-82, recentissimi. Hanno in comune, questi testi, alcune cose. terzo, respinto soprattutto dagli omosessuali, mette in trad. dal francese di Laura Guarino, La totale mancanza di nomi propri (la cui musica era scena la dissimmetria, l'irreprocità fra donna e uomo a pp. 70, Lit. 9.000 solita accompagnare i personaggi durassiani), sostituiti cui il cosiddetto rapporto sessuale non è rimedio. Un uomo, affetto dalla malattia della morte (l'impossibilità da: l'uomo, la donna, oppure, lui, lei, io, oppure voi di amare? di soffrire? di esprimersi? di conoscere l'altro?) Fa un certo effetto leggere insieme, riuniti nell'edi- (finalmente riesce l'esperimento di tradurre così il paga una donna per venire a capo del suo non sapere. A zione italiana, questi tre testi brevi, aspri e segreti che "vous" raciniano con cui qui si parlano gli amanti). Poi lei spetta il compito di pronunciare le parole che lo riaprono violentemente la ferita del discorso amoroso. la riduzione dei personaggi a due con l'aggiunta di uno: definiscono e lo aboliscono; quanto al suo proprio desi- Anche la Duras, come già Barthes e Kristeva, lavora su un uomo, una donna, un terzo che li osserva; oppure io, derio, della donna, può essere colto solo in negativo frammenti, su "letture illimitate", ma nel suo caso, a voi, e l'occhio della cinepresa; oppure lei, voi, e un (desiderio di possesso, forse, contro ogni legge e ogni partire dai suoi stessi scritti, continuamente distrutti, personaggio che dà ordini di regia. E ancora hanno in morale). Ma il discorso circola fra i due, a dispetto dei sparpagliati e riaffioranti. L'uomo seduto nel corrido- comune la presenza ricorrente del mare, quasi un cliché pronomi, e può diventare comune a ogni soggetto inna- io ha conosciuto stesure precedenti a partire dal 1962, durassiano di cui è meglio limitarsi a prendere atto che morato. A qualunque livello lo si colga, è un discorso dove appariva come un episodio relativo ad Anne-Marie tentare di interpretarlo sommariamente (il materno, importante. Vi hanno dato risposta, sino ad ora, le Stretter, la protagonista del ciclo indiano; L'uomo l'amore, la morte). Passando alla singolarità di ciascun pagine di Maurice Blanchot in La comunità inconfessa- atlantico e il testo sonoro del film omonimo (1981) dove testo: il primo, che non ha mancato di porre interroga- bile (Feltrinelli) e un film di Peter Handke. la Duras medesima lo leggeva sulla presenza assenza del tivi soprattutto alle lettrici donne, appare esplicitamen- E. Melon

ALVARO POMBO, L'eroe delle ricattare, di tradire, di sentirsi eroe a avrebbero attirato l'attenzione di italofone dei Grigioni. Entrambi i avvocato appena rientrato in Argen- mansarde di Mansard, Garzan- modo suo, sono pulsioni che il ra- nessuno. Vivono peraltro, come fan- curatori sono scrittori in proprio ed tina dopo un lungo soggiorno in Eu- ti, Milano 1987, ed. orig. 1983, gazzo vive in un'atmosfera surreale, no notare i curatori, una loro mode- insegnanti. Sia Nessi che Orelli ropa, Calda Luna sernbra piuttosto trad. dallo spagnolo di Mario Fau- carica di rimorsi e di intense e diabo- sta ma precisa esistenza all'ombra prendono le mosse — in sostanza — un pretesto per legittimare — col stinelli, pp. 228, Lit. 16.000. liche sensazioni di dominio sul mon- delle opere successive — opere che dall'800 e dalle circostanze storiche supporto di un impianto narrativo do degli adulti. per molti, e curiosi, risvolti essi anti- della ridiscussione di confini e radici da romanzo giallo — il resoconto S. Benso cipano, rivelandosi quali insospetta- politiche e culturali alla metà del se- dettagliato e linguisticamente assai Sullo sfondo della Spagna del do- te prefigurazioni di paradigmi che poguerra si snoda la vicenda quoti- colo. Nessi assembla vari materiali, greve di un improbabile rovescia- sarebbero presto divenuti dominanti sia letterari, sia di testimonianze mento delle parti. La vittima, che diana di Kus-Kus, inquietante ed elfi- nel macrotesto: la ricerca, il mistero co bambino di una famiglia dell'alta "basse" (emigrati per es.) spesso sol- porta il programmatico nome di dell'eros, la costante tentazione sim- tanto orali, raccolte con il registrato- Araceli, imprevedibilmente gode borghesia di Bilbao. Affidato all'e- HERMAN MELVILLE, Profili di bolica. Si capisce perché Melville, di re. Orelli muove in senso più disci- della violenza subita e costringe il ducazione di un'istitutrice inglese e donne, a cura di Alberto Lehman fronte alla loro esigua qualità lettera- alle premure di tre persone di servi- plinare e formula una vera e propria suo stupratore a ripetere più e più e Giulia Bruna Bogliolo, Ama- ria, li abbia scartati dal cànone; ma si antologia di letteratura; Nessi ambi- volte il suo gesto, inchiodandolo al zio, Kus-Kus passa i suoi giorni tra la capisce anche perché il critico non monotonia della scuola e lo spazio deus, Treviso 1986, pp. 93, Lit. sce al ritratto complessivo della Re- ruolo che si era scelto e lasciandolo 15.000. possa permettersi di ignorarli nella gione attraverso testi e testimonian- stremato e uggiolante alla luna cui rassicurante della casa. Qui, nelle ricostruzione di quel canone. mansarde, Kus-Kus trascorre molte ze. Libri entrambi necessari, si direb- lui, con leggerezza, attribuisce ogni responsabilità dell'accaduto. "Ro- ore in compagnia della fantasiosa zia Peccato che i nostri patri recensori M. Materassi be fondamentali, per capirci qualco- manzo ammicante", suggerisce il re- Eugenia, rivivendo un tempo dilata- abbiano massicciamente ignorato sa nel non semplice vissuto di questa to verso il passato e verso l'infanzia, "porta" della Lombardia e del Duca- tro di copertina. Non direi, poiché questo libro. Poiché si tratta di due manca d'ironia. L'autore sembra quando s'immaginava "di essere mil- to milanese, aperta e chiusa sull'Eu- brani giovanili, poi rinnegati dallo prendersi troppo sul serio quando le cose diverse". Nel romanzo si in- ropa. stesso scrittore, si è forse pensato ALBERTO NESSI, Rabbia di ven- discetta sulle differenze fra i sessi trecciano segreti, oscuri e inaspettati fosse legittimo sorvolare, anche a co- to, Casagrande, Bellinzona 1986, P. Del Giudice episodi legati alle persone che cir- chiamando in causa Foucault o sto di tacere sulla opportuna opera- pp. 326, Fr. Sviz. 24, Lit. 24.000. quando apre con citazioni da Dosto- condano il bambino, spezzoni di zione di recupero (i testi erano inedi- realtà che lo respingono verso il nar- ievski, Canetti e Eliot le varie parti ti, in italiano) fatta dai due curatori. GIOVANNI ORELLI, Svizzera Ita- in cui è diviso il libro. Ammiccante cisistico ambito dei suoi giochi. Spa- Un'altra occasione perduta da chi zio onirico che trasforma Kus-Kus liana, La Scuola, Brescia 1986, pp. sembra piuttosto l'operazione edito- corre dietro soltanto all'attuale. 271, Lit. 18.000. riale, che ci propone in edizione rile- in una specie di gnomo, allontanan- Composti e pubblicati su un giorna- dolo irrimediabilmente dall'infan- gata centocinquanta pagine di un letto di provincia nel 1839, quando Quasi contemporaneamente due mediocre romanzo. Vien da chieder- zia. La tentazione di avvelenare l'i- lo scrittore non aveva ancora ven- stitutrice, di ferire vendicativamente volumi antologici sulla letteratura di si perché abbia trovato ospitalità in t'anni, i due brani non riescono a lingua italiana della Confederazione una collana che propone opere di la zia, l'ambigua fascinazione di una vivere di vita autonoma: non fossero sessualità eterodossa, il desiderio di Elvetica. Le regioni interessate sono Storia dello stupro di una tredicen- ben altro interesse e respiro. di Melville, probabilmente non il Canton Ticino e le quattro valli ne bellissima da parte di un giovane A. Nadotti

Charles Genevifeve Paicheler Psicologia delle Erwin Panofsky Erwin Panofsky influenze sociali ^UmioSaccone Architettura gotica L'occhio narrante Architettura gotica e filosofia scolastica Costringere, convincere, c filosofia scolastica persuadere Tre studi sul primo Palazzeschi pp. 104 L. 15.000 pp. 270 L. 28.000 pp. 130 L. 10.000 rj^T A. Graham Caims-Smith Sette indizi Victoria HvaR^osephW^arles sull'origine della vita fi Libro dei demoni Una detective-story scientifica pp. 160 L. 22.000 pp. 222 L. 20.000 N 4 riNDICF ag 22/IV ••DEI LIBRI DEL MESEH

coppia Spaini-Pisaneschi. Ma i morti W. B. Yeats, rese accessibile attraver- mitologico e leggendario ma anche, omaggio alla letteratura gialla. Di un JOHANN WOLFGANG GOETHE, nella scelta del vocabolario e della giallo assai sui generis comunque si Lettere alla Signora von Stein, non reclamano, la loro edizione non so divulgazioni il patrimonio epico è nemmeno menzionata nella scelta irlandese. Studiò i testi originali fino sintassi, segnò un tentativo di dare tratta. Quasi ancorato alla regola ari- a cura di Rosellina Archinto e Ele- sua figliola. Che gli editori italiani, ad allora editi da filologi a lei con- dignità alla "parlata della gente che stotelica delle tre unità, il racconto si na Brosegbini, prefaz. di Pietro anche i più insospettabili come que- temporanei, conobbe le volgarizza- pensa in irlandese". svolge tutto in una notte, dentro e Citati, trad. di Rosina Spaini Pi- sto, tacciano notizie bibliografica- zioni trasmesse oralmente per secoli M. Cataldi fuori un modesto appartamento so- saneschi, note di Alberto Spaini, mente necessarie e che in ultima e trascritte dai ricercatori del XIX pra Piccadilly Circus. Il diabolico e Lettere, Milano 1986, pp. 260, Lit. istanza vanno a loro onore (perché secolo e raccolse altre versioni dalla malefico Pengelly ne è, da vivo come 20.000. sono loro che hanno prolungato la voce dei contadini dell'Ovest d'Ir- da morto, l'indiscutibile protagoni- sopravvivenza del libro) è un malco- landa. Tutte queste fonti vennero fu- sta. Nella sua rete sembrano inelut- Data la penuria di carteggi goethia- stume contro cui occorre protestare se e amalgamate in Cuchulain of Giallo tabilmente destinati a cadere tutti ni in Italia, questa scelta di lettere energicamente ogni volta che lo si Muirthemne (1902) e in Gods and Fi- coloro che hanno peccato, per pre- alla von Stein è benvenuta. Più che riscontra. ghtingMen (1904). Nella traduzione sunzione o per semplice ingenuità. l'oggetto di una vera passione, la C. Cases italiana quest'ultima opera appare in HUGH WALPOLE, La morte pas- Solo chi forte della propria morale ha saputo resistere alla tentazione donna è qui un pensiero dominante 2 volumi: Gli dei che tratta dei pro- seggia per Piccadilly, Mondado- del male, potrà sfuggire al suo pote- che ravviva il fondamentale e sem- LADY AUGUSTA GREGORY, Dei e tagonisti del pantheon celtico, il po- ri, Milano 1986, ed. orig. 1931, pre affascinante narcisismo del poe- guerreri, Studio Tesi, Pordenone polo divino dei Tuatha de Danaan; e re. Pieno di ammiccamenti al lettore ta. La traduzione integrale era appar- 1986, ed. orig. 1904, trad. dall'inglese I Fianna che traccia le avventurose trad. dall'inglese di Tina Honsel, e di citazioni letterarie (Dickens, sa nel 1959 presso Parenti in due vo- di Carmine Mezzacappa, pp. 367, Lit. imprese dell'eroe Finn Mac Cu- pp. 224, Lit. 16.000. Wells, Dostojevskij), il romanzo tro- lumi: circa 1000 pagine compresa 40.000. mhal, di suo figlio Oisin, il poeta, e va i suoi momenti migliori nel con- una lunga introduzione di Alberto dei guerrieri e cacciatori Fianna, lo- Prolifico narratore inglese, noto trappunto tra il dramma vissuto Spaini (qui sostituita da un capitolo Lady Isabella Augusta Gregory ro seguaci. L'opera, scritta nel fervi- soprattutto per i suoi romanzi di co- dentro l'appartamento, e il gran vo- solo parzialmente pertinente del no- (1852-1932), studiosa di folclore, au- do clima del Celtic Revival, non solo stume dal sapore ancor vittoriano, ciare della folla anonima nella tu- to libro di Citati). Fu salvo errore trice di testi per l'Irish National rappresentò uno sforzo di divulga- Hugh Walpole ha reso con La morte multuosa piazza londinese. l'ultimo lavoro della benemerita Theatre, "madre, amica e sorella" di zione e riordinamento del materiale passeggia per Piccadilly il suo solo D. Tornasi

oppure un omaggio ad una certa epoca del cinema, può cancellare "Senza titolo"per sostituirlo con "Morte Ray Bradbury quella del muto, o ancora una vicenda di fantasmi. O a Venice". Una serie di delitti misteriosi sviluppano così Morte a Venice meglio, tutte queste cose insieme, intrecciate in un rac- il plot del doppio romanzo, quello di Bradbury e quello conto che di volta in volta muta lo sguardo e il tono che dello scrittore-detective protagonista. Ma a questo punto si fanno ora misteriosi, a tratti pesantemente caricati, l'intrigo giallo non si fa che pretesto per conoscere dei Rizzoli, Milano 1987, ed. orig. 1985, trad. personaggi-fantasmi che vivono in un passato ormai per dall'inglese di Giuseppe Lippi, pp. 255, ora nostalgici, ora ironici. Bradbury, narratore di tante famose storie fantascientifiche (basti ricordare Crona- sempre perduto. Tra gli altri Fannie "la mongolfiera", Lit. 22.000 che marziane e Fahrenheit 451) si diverte a giocare su amica un tempo di King Vidor; Shapeshade, gestore del vecchio Cinema Venice in cui si proiettano solo film questi diversi piani lasciandosi prender per mano dalle muti; Henry il cieco; Constarne Rattigan, famosa diva situazioni e dai personaggi. Il protagonista del roman- Venice nacque un tempo per imitare Venezia. Ma il del muto, definita un "cast in miniatura"dato che da sé modello non fu mai emulato, così la città é rimasta un zo, il cui nome proprio è sostituito da una serie di si inventa e interpreta la parti della cameriera, dell'au- embrione, un fantasma situato all'ombra della mitica appellativi come "ilMatto", "il marziano", "Flash Gor- tista, etc. In tutte queste persone qualcosa si è spezzato, Hollywood. E questa città, sempre immersa nella neb- don", "KrazyKat", rispecchia tanti tratti del suo creato- l'attesa per il domani è bandita, rimane il fatto di essere bia — con i suoi moli mangiati dal mare, con il suo re. E un alter ego autobiografico disegnato con l'affetto solo dei "passatempi viventi". E tutti sono nella lista del vecchio luna park di cui rimane solo un'idea di monta- della memoria: anche lui scrittore agli esordi, anche lui misterioso assassino, che li vuol punire di aver rinuncia- gne russe, simili allo scheletro di un dinosauro — è il set nato nell'Illinois, anche lui amante dei vagabondaggi to senza tentare. Ma all'ombra di Hollywood non posso- della vicenda. Una vicenda che è sì un giallo (vi sono i notturni, anche lui alla disperata ricerca di una qualche no che aggirarsi ombre in bianco e nero che, "se ridono, delitti, vi e un detective, anzi due, vi è la soluzione del pulp magazines che pubblichi i suoi racconti. Finché, in ridono in silenzio, in omaggio ai vecchi tempi, quando mistero), ma che può essere anche la storia di uno scrit- un giorno del 1949, è la vita stessa a dargli materia i film erano muti". tore in cerca dei personaggi del suo primo romanzo, d'ispirazione per un romanzo sulla cui prima pagina si S. Cortellazzo

roso viaggio attraverso venti anni di cile di girare consiste nel far tutto considerato l'artista di punta del new un gusto perverso per il pettegolez- Cinema cinema italiano. Dall'esordio di Totò con la massima semplicità". Il volu- american cinema, famoso per i suoi zo. Cosa c'è di nuovo rispetto al pri- cerca casa (1948), attraverso i successi me comprende anche il testo di una film-scandalo (Inauguration of the mo mitico volume? Come spiega lo MARIO MONTICELLI, L'arte della de / soliti ignoti (1958), I compagni commedia inedita scritta dall'autore Pleasure Dome e Scorpio Rising) e an- stesso Anger: "un supplemento di commedia, a cura di Lorenzo Co- (1963), L'armata Brancaleone (1966), tra il 1948 e il 1950. cor più per il suo libro-scandalo Hol- chicche & chiacchericcio, o se prefe- detti, Dedalo, Bari 1986, pp. 210, Amici miei (1975), Un borghese picco- D. Tornasi lywood Babylone, pubblicato in rite, un supplemento di storia segre- ta del cinema. Signore e signori, vi Lit. 28.000. lo piccolo (1977) sino al recente Spe- Francia nel 1959. La seconda punta- riamo che sia femmina (1986), il regi- ta, a distanza di più di vent'anni, fa offro il braccio per un'altra passeg- Regista fra i più nobili della risco- sta toscano si è sempre mosso in bili- certo molto meno clamore, ma non giata lungo il Viale del Trapasso, la perta arte della commedia all'italia- co tra le ambizioni d'autore e le solu- per questo sollecita meno la curiosi- Strada della Fama di Hollywood, o na, Monicelli dà qui corpo a un pro- zioni di mestiere. Questo difficile e KENNETH ANGER, Hollywood tà. Nel leggere e sfogliare il libro la Strada dell'Infamia... Portate an- prio profilo autobiografico, con precario equilibrio si evidenzia in Babilonia II, Adelphi, Milano (ricchissimo dal punto di vista ico- che la vostra droga preferita, se vole- l'aiuto complice del critico Lorenzo più parti del suo libro, come ad 1986, ed. orig. 1984, trad. dall'in- nografico), ci si sente come uno spet- te: io non mi formalizzo". Codelli. Il presente volume nasce in- esempio accade nelle malcelate bat- glese di Davide Tortorella, pp. tatore che assiste, di passaggio, ad un S. Cortellazzo fatti da una serie di amichevoli con- tute polemiche nei confronti di Vi- 332, Lit. 60.000. corteo funebre (preferibilmente di versazioni avvenute nel corso di vari sconti o del neorealismo e nell'ela- una grande star). Il racconto di An- anni e che qui si trasformano in una borazione di un proprio principio di "Il declino dell'impero hollywoo- ger scava nella memoria dell'"Hol- sorta di lungo monologo nel quale scrittura, che l'autore stesso sintetiz- diano": questo potrebbe essere il sot- lywood che fu" con rimpianto e ci- Cinema segnalazioni Monicelli narra il proprio avventu- nismo, con ironia e sarcasmo e con za con la frase "La maniera più diffi- totitolo del libro di Kenneth Anger, FRANCESCO BOLZONI, La barca dei comici, Ente detto Spettacolo Editore, Roma 1986, pp. 406, Lit. 20.000. PIERLUIGI LUBRINA EDITORE 1=1- VITO ATTOLINI, Il cinema di Pietro Germi, Ette Edizioni, Lec- EQKiCNilAycaa ce 1986, pp. 198, Lit. 15.000. ANTI-EROI SARA CORTELLAZZO, DARIO TO- MASI, Agatha Christie, il giallo, PROSPETTIVE E RETROSPETTIVE Peter Abrahams il cinema, Edizioni Aiace, Torino SUI "PICCOLI MAESTRI" 1986, pp. 96, Lit. 6.500. di MAURIZIO GRANDE, Abiti nu- DIRE LIBERTÀ ziali e biglietti in banca. La so- cietà della commedia nel cine- LUIGI MENEGHELLO Memorie del Sudafrica ma italiano, Bulzoni, Roma 1986, pp. 246, Lit. 23.000. a cura di Itala Vivati IL TREMAIO RICCARDO REDI, Ti parlerò... d'amor (Cinema italiano fra «Sentivo il bisogno di scrivere, di proclamare la NOTE SULL'INTERAZIONE muto e sonoro), Eri, Torino TRA LINGUA E DIALETTO libertà e per ciò di essere personalmente libero». 1986, pp. 143, Lit. 23.000. NELLE SCRITTURE LETTERARIE Una delle opere più grandi della letteratura Su- AA.VV., 1975-1985 Gli anni dafricana. Già tradotta in 26 lingue. maledetti del cinema italiano, a cura di Maresa D'Arcangelo e Giovanni M. Rossi, Mediateca Re- Pierluigi Lubrina editore s.r.I. - viale V. Emanuele, 19 - Bergamo gionale Toscana, Firenze 1986, pp. EDIZIONI LAVORO 153, s.i.p. N 4 riNDICFpag 23/v ^••E! LIBRI DEL MESE^TAI

metodi per la risoluzione automati- l'espressione inglese "phrase" viene nei suoi meccanismi costitutivi, ma- partire da quelli, in modo tanto esau- Intelligenza ca di problemi, la rappresentazione resa con "frase" quando, nell'ambito gari simulandola artificialmente su stivo quanto cieco, coi risultati che si della conoscenza, la pianificazione degli studi sulla linguistica, si è da calcolatore, si guardi al pensiero ma- possono immaginare. Bundy sostie- artificiale in vista del raggruppamento di decenni affermata la traduzione ita- tematico, nel cui ambito il concetto ne invece, e sembra avere tutte le obiettivi determinati, la compren- liana "sintagma". di inferenza è rigorosamente defini- ragioni, che si possono simulare le sione del linguaggio naturale e i siste- M. Danieli bile ed osservabile nella sua forma prestazioni dell'uomo solo simulan- MARCO COLOMBETTI, Le idee mi esperti vengono affrontati ciascu- più pura. Il libro di A. Bundy non done anche i metodi, ed utilizzando, dell'intelligenza artificiale. no in uno specifico capitolo. Alcune solo fornisce una ricostruzione ra- in particolare, conoscenze metateo- Un'introduzione e una panora- notizie relative alle ricerche sui mo- zionale dei principali tentativi di di- riche e caratteristiche specifiche del mica aggiornata delle applica- delli cognitivi, sulla visione artificia- segnare sistemi dalle prestazioni pa- dominio per potare l'albero di ricer- ALAN BUNDY, L'automazione zioni, Mondadori, Milano 1985, le e sull'apprendimento automatico ragonabili a quelle umane su settori ca. Quello di Bundy è dunque un del ragionamento matematico. libro importante anche se di impian- pp. 140, Lit. 28.000. rendono il volume particolarmente della matematica ristretti e ben defi- utile per chi, senza possedere cono- Dalla dimostrazione dei teore- niti (costituendo così uno dei pochi to didattico, funestato però da una D libro di Colombetti è una buona scenze informatiche approfondite, si mi alla formazione dei concet- testi organici in italiano sulla mate- sequela di calchi lessicali e sintattici introduzione ai concetti e alle tecni- accosti all'intelligenza artificiale. A ti, Franco Muzzio, Padova 1986, ria), ma ne evidenzia anche i limiti dall'inglese, il più sconfortante dei quest'impostazione propedeutica quali è "sentenza" per sentence, inve- che dell'intelligenza artificiale. Negli ed. orig. non indicata, trad. dal- maggiori, facendosi portatore di una nuoce, tuttavia, che l'autore — nello svolta teorica di non lieve rilevanza. ce di "enunciato". Troppi anche i re- ultimi trent'anni questa disciplina si l'inglese di Mauro Boscarol, pp. è affermata come un'area in cui con- sforzo di tradurre i molti termini Tali sistemi, infatti, tentano di risol- fusi e gli errori di stampa che cozza- XX-425, Lit. 36.000. no contro l'orgoglio dell'editore per vergono contributi di ricerche inter- tecnici inglesi — non si sia curato di vere il problema mediante forza bru- conservare le traduzioni già accredi- il primo non tascabile italiano inte- disciplinari sulla conoscenza e sul L'abilità inferenziale è sempre sta- ta: un potente motore inferenziale, tate. Così le grammatiche a struttura ramente realizzato con tecniche di pensiero. L'attenzione a questo ta considerata un tratto distintivo messo all'opera su un insieme di as- sintagmatica diventano "grammati- siomi ed una qualche congettura, editoria elettronica. aspetto caratterizza la trattazione re- dell'intelligenza. È allora naturale che di struttura di frase" (pag. 86) e cerca una dimostrazione di questa a lativa alle singole aree di ricerca. I che volendo studiare tale capacità G. A. Antonella

riuscita a produrre un testo utile e chiarificante per chi Elaine Rich voglia capire che cos'è l'LA e quali sono le sue attuali applicazioni possibili. Intelligenza Artificiale La Rich sostiene che sono due gli aspetti caratteriz- McGraw-Hill, Milano 1986, ed. orig. 1983, zanti dei programma LA: l'uso di schemi per la rappre- sentazione della conoscenza e l'uso di metodi per la trad. dall'inglese di Gabriella Airenti, soluzione di problemi e per fare inferenze. Questi sono pp. 472, Lit. 39.000 fortemente correlati fra loro, poiché la scelta di uno schema di rappresentazione della conoscenza determina quali soluzioni possono essere applicate ai problemi. Marco Colombetti nella prefazione all'edizione ita- La prima parte del testo è concentrata sulla soluzione liana sostiene che la traduzione di questo volume riempe dei problemi, in particolare sulla definizione di questi finalmente una lacuna nel panorama bibliografico ita- liano sull'intelligenza artificiale. Ed in effetti, a fronte ultimi, condizione necessaria affinché siano facilmente delle molte pubblicazioni divulgative di poco o scarso risolvibili, e su alcune tecniche di base non strettamente rilievo scientifico che accompagnano il crescente interes- dipendenti dalla conoscenza che manipolano. Nella se- se per l'IA, questo è il primo testo introduttivo di livello conda parte vengono invece discusse le diverse tecniche universitario disponibile in italiano. per rappresentare la conoscenza (calcolo dei predicati, frames, reti semantiche ecc.) e i metodi di risoluzione E fra i libri di questo tipo pubblicati in inglese uno dei problemi che da esse dipendono direttamente. Nella dei più completi è senza dubbio quello di Elaine Rich, terza parte vengono individuate le diverse aree di ricer- che oltre a fornire un panorama chiaro ed esauriente ca in cui le tecniche presentate e discusse in precedenza delle varie aree di ricerca in questo settore, tenta di caratterizzare le tecniche di LA in relazione a quelle sono applicate: lo sviluppo di sistemi avanzati per la tradizionalmente usate in informatica e di definire qua- soluzione deipnoblemi (sistemi esperti), la comprensione le sia la meta effettiva di chi cerca di produrre program- del linguaggio naturale, la percezione e l'apprendimen- mi che facciano cose intelligenti. Nonostante l'intelli- to. Il libro si chiude con una panoramica sui linguaggi genza artificiale sia una disciplina costituita da tecniche usati in intelligenza artificiale e sulle loro caratteristi- e metodologie in continuo e rapido sviluppo, l'autrice è G. Mezzanatto

HAROLD ABELSON, ANDREA DI- sta disciplina è costruttivo, dunque della creatività. Uno dei risultati più SESSA, La geometria della tarta- completamente diverso da quello de- brillanti di questi studi è Logo, il ruga, Franco Muzzio, Padova scrittivo tradizionale. La circonfe- linguaggio di programmazione (oggi GABRIELLA FIECCHI, ANDREA GIORGIO A. CASADEI, ANTONIO 1986, ed. orig. 1980, trad. dall'in- renza, per esempio, non viene defi- disponibile anche sui personal com- ZANGHERI, Cardioprogram. G. B. TEOLIS, Prolog. Dalla pro- glese di Laura Lunardi, pp. 581, nita mediante un'equazione o come puter più diffusi) attraverso cui sono luogo dei punti equidistanti dal cen- espresse le procedure della tartaruga Un sistema esperto in cardiolo- grammazione all'intelligenza Lit. 48.000. gia, Franco Muzzio, Padova 1986, artificiale, Zanichelli, Bologna tro, ma attraverso una procedura descritte, il libro è rivolto sia agli studenti sia agli educatori desiderosi pp. 196, Lit. 24.000. 1986, pp. 186, Lit. 20.000. Dopo aver vinto la sua corsa con che permette di disegnarla. Questa Achille, la tartaruga si dedica ad impostazione computazionale deri- di introdurre il computer nell'attivi- tà didattica allo scopo di arricchire i Nella Collana Intelligenza Artifi- Il linguaggio di programmazione un'attività più intellettuale accom- va dagli studi condotti da Seymour programmi di studio delle discipline ciale e Robotica, nata da poco, è Prolog viene proposto dagli autori pagnando il lettore nell'esplorazione Papert e dai suoi collaboratori, tra matematiche. Contiene una ricca e uscito il terzo volume, opera di una come strumento per l'introduzione dell'affascinante e complesso mondo cui gli autori del libro, sul possibile variegata serie di esercizi. cardioioga e di un informatico. Il li- dell'informatica (ma anche della logi- della geometria (nel piano e nello uso didattico dell'elaboratore come bro fornisce la descrizione dei pro- ca matematica) nelle scuole. Queflo spazio). Il suo modo di studiare que- strumento di pensiero e di sviluppo G. Garbolino blemi morali, culturali ed operativi di Casadei e Teolis, che è uno dei che il binomio medicina informatica primi libri in italiano sul Prolog, può comporta. Ad una introduzione ge- essere proposto soprattutto come te- L'ARGONAUTA nerale ai linguaggi di programmazio- sto didattico per la scuola media supe- ne ed ai sistemi esperti, segue la pre- riore, ma risulta utile anche come sentazione del sistema esperto da lo- guida per chi, non disponendo di ap- ro realizzato e verificato basandosi profondite nozioni di informatica, su un campione di centinaia di casi voglia introdursi nel mondo della clinici reali : Cardioprogram, uno programmazione logica e del Prolog. strumento per la prevenzione, il I vari aspetti del Prolog vengono esa- pronto intervento ed il monitorag- minati con completezza ed utilizzan- gio delle malattie cardiache a rischio do un modello efficace del comporta- Nikolaj Leskov o in atto. Tale applicazione è un mento dell'interprete. L'esposizione UN FANTASMA esempio di come l'impiego di nuove di ogni concetto e estremamente gra- duale e viene corredata da esempi. Gli NEL CASTELLO tecnologie e dell'informatica in me- DEGLI INGEGNERI dicina possa migliorare sensibilmen- esercizi proposti per ciascun paragra- te l'intervento medico diretto sul pa- fo sono piuttosto vari, anche se non pp. XIII - 90 L. 12.000 ziente, offrendo inoltre contributi particolarmente numerosi. Per con- interessanti per un pubblico ampio tro, il libro risulta piuttosto carente ed in settori di notevole importanza nel mostrare i legami del linguaggio ìTrotcv sociale. Coerentemente a questa li- di programmazione con il calcolo dei L'AVARO nea si colloca l'interessante risultato predicati del prim'ordine, con il me- pp. 108 L. 12.000 Quadrimestrale ottenuto dal contatto degli autori todo della resolution e, in particolare, con il formalismo delle clausole COLLANA DI LETTERATURA diretto da Paolo Mauri con la rivista d'informazione medica Direna da U. Pannunzio e M. Rosolini "Salve", che ha permesso ai suoi let- Horn, non sottolineando a sufficien- Distribuzione: tori di consultare, tramite un detta- za gli aspetti di programmazione lo- PIERLUIGI LUBRINA EDITORE gliato questionario, il sistema esper- gica "pura" rispetto alle caratteristi- Consorzio Distrib. Associati (BO) to. che extra-logiche del linguaggio. Piazzale dei Bonificatori, 3 BERGAMO R. Massa Rolandino G. Montini LATINA - Tel. 0773/483996 n 4 L'INDICE w24/vi

••DEI LIBRI DÈLMESE^BI

riodo un nodo imprescindibile della non meglio identificate forze cieche DINO CARPANETTO, GIUSEPPE parte sesta ripercorre gli itinerari Storia storia europea: l'impatto della tardi- del destino che in ultima analisi sa- RICUPERATI, L'Italia del Sette- della storiografia, dal Denina, al De va industrializzazione, il peso dello rebbero responsabili della caduta cento. Crisi trasformazioni Lu- Sanctis a oggi. I primi capitoli, dedi- della Germania (e dell'Europa) nel- cati alle strutture dell'economia, alle MICHAEL STURMER, L'impero stato autoritario e la democratizza- mi, Laterza, Bari 1986, pp. 510, zione "carente", lo sconvolgimento l'abisso della guerra mondiale, con condizioni demografiche e alla posi- inquieto. La Germania dal Lit. 42.000. dell'equilibrio del sistema degli stati tutto ciò che ne è seguito. E, questa, zione dei ceti, seguono uno sviluppo 1866 al 1918, Il Mulino, Bologna dovuto alle mire egemoniche della una storia che abbiamo già sentito, geografico; attraverso di essi vengo- 1986, ed. orig. 1983, trad. dal tede- Germania. L'impiego dell'"inquietu- che magari ci ha affascinato, ma che Concepito come strumento di di- no ripercorse le peculiarità dei singo- sco di Domenico Conte, pp. 569, dine" come dato strutturale, come oggi non ci basta più. vulgazione per il pubblico anglosas- li stati italiani. D'altra parte, la de- Lit. 48.000. categoria interpretativa, è inusuale e L. Riberi sone, e munito nell'edizione Laterza scrizione dei fermenti e dei dibattiti non privo di efficacia, soprattutto di un'appendice bibliografica, il vo- intellettuali, condotta attraverso i L'inquietudine del Kaiserreich, per quando si passa dal piano della cultu- lume si presenta come una sintesi profili dei singoli esponenti della Sturmer, correva sul duplice binario ra in senso stretto a quello più gene- delle ricerche sul Settecento italiano, cultura illuministica, ne privilegia le della situazione politica e sociale in- rale dei comportamenti quotidiani sulle sue "strutture" economiche, connessioni e le influenze recipro- terna e della politica estera del neo- delle varie classi, delle abitudini di sulle vicende politiche e i fermenti che, inserendole nell'ambito sovra- nato stato nazionale tedesco. Non si vita, dei momenti di aggregazione e intellettuali. Il libro si divide in sei nazionale di circolazione delle idee. tratta di una tesi particolarmente delle speranze per il futuro. Dove parti e, seguendo un andamento cro- L'integrazione tra le due parti è affi- originale, né del resto è scopo di que- questo approccio risulta invece deci- nologico, procede alla descrizione data all'ultimo capitolo, dove alla sto libro avanzare nuove interpreta- samente criticabile è nel caso dei delle condizioni socio-economiche; problematica immagine unitaria del- zioni. Piuttosto, è da apprezzare il protagonisti "consueti", governanti del pensiero politico nella prima me- l'Italia illuministica, di matrice cat- tentativo, sostanzialmente riuscito, e politici in primo luogo: nonostan- tà del secolo; l'attuazione delle rifor- tolico-moderata e nazionalistica, si di delineare e collegare in una visio- te le grandi capacità di non pochi dei me e la crisi dell'assolutismo illumi- contrappongono i felici esiti di ricer- ne di ampio respiro i temi che rendo- suoi esponenti, la classe politica te- nato; i dibattiti politici ed economici che specificamente regionali. no la vicenda tedesca di questo pe- desca sembra troppo spesso preda di della cultura illuministica. Infine, la A. Torre

Cultura politica e società compiutamente capitalistici si accompagnò, in Germa- risorse intellettuali del ceto colto borghese (alle sue vicen- nia, al consolidarsi dello Stato nazionale e all'emergere de nel corso della esperienza weimariana e dedicato il borghese in Germania fra Otto impetuoso della questione sociale, imponendo alla cultu- saggio di D. Krùger). Un interesse particolare riveste il e Novecento ra e alle sue istituzioni (all'Università, in primo luogo) saggio di L. Lambertini su L'etica del sacrificio di sé trasformazioni profonde. E al ruolo, appunto, delle isti- nel teatro di Weimar e nella prassi del movimento a cura di Gustavo Corni e Pierangelo tuzioni culturali nel loro nuovo rapporto con lo Stato consigliare del 1918-19: E. Toller e E. Piscator, in cui, Schiera, Il Mulino, Bologna 1986, pp. 359, e, più in generale, con le sollecitazioni politiche sono attraverso i punti di vista contrapposti dell'autore e del Lit. 34.000 dedicati i saggi di Schiera ('Scienza e politica in Germa- regista, a proposito della rappresentazione di Oplà, noi nia da Bismarck a Guglielmo II) e di A. Missiroli viviamo! (dramma della rivoluzione e della spontanei- tà), emerge un quadro inquietante del clima esistenziale (Università, società e Stato. L'origine delle 'social Ancora un prodotto dell'inesauribile attività delVl- della estrema sinistra weimariana. Nella seconda parte, sciences'). Mentre altri saggi della medesima sezione stituto storico italo-germanico di Trento". Il volume poi, sono contenute analisi e descrizioni del sistema sono dedicati a due organizzazioni culturali di partico- raccoglie gli interventi tenuti nel corso di un seminario politico tedesco, relative a periodi relativamente poco lare interesse: quel "Verein fùr Sozialpolitik" che raccol- di studi nell'aprile del 1985 e dedicati a due temi crucia- indagati: una sistematica trattazione del sistema dei li nella storia della Germania tra Otto e Novecento: il se, in successive fasi, economisti e storici economici come partiti nella Germania del Secondo Impero (S. Segre); rapporto tra politica e cultura, da una parte, e la que- Schmoller, Brentano e Wagner, sociologi come Tonnies, un saggio sul Zentrum e sul cattolicesimo politico tede- stione della rappresentanza d'interessi nell'ambito del Sombart e Weber, per giungere fino a Schumpeter e von sco (E. Fattorino). La più conosciuta Repubblica di Wei- sistema politico guglielmino, prima, e poi weimariano. Wieser, (si veda il saggio di A. Roversi); e la "Gesell• mar infine è affrontata da un punto ai vista relativa- Nella prima parte, si analizza l'articolata dinamica tra schaft fur soziale Reform", dinamico "centro di raccolta mente "inedito": l'associazionismo agrario e l'ideologia élites intellettuali, poteri statali e processi socio-econo- dei sostenitori delle tendenze riformatrici e dei movi- ruralista (D. Conte). G. Corni completa il volume con mici in un'epoca di transizione come quella a cavallo menti di emancipazione", fondato nel 1901 con lo scopo un saggio sulla politica agraria del Terzo Reich. tra i due secoli, in cui la diffusione di rapporti sociali di mettere a disposizione delle organizzazioni operaie le M. Revelli

LUIGI SPINA, Il cittadino alla tri- ALEXANDER MURRAY, Ragione RICCARDO DE SANCTIS, La nuo- VITTORIO CALVINO buna. Diritto e libertà di paro- QUANDO SAREMO FELICI, lìawyumv e società nel medioevo, Editori va scienza a Napoli tra '700 e LA TORRE SUL POLLAIO la nell'Atene democratica, Li- Riuniti, Roma 1986, ed. orig. '800, Laterza, Bari 1986, pp. 305, e altri scritti teatrali ASTROLABIO guori, Napoli 1986, pp. 122, Lit. 1978, trad. dall'inglese di Maria Lit. 55.000. Introduzione di Ghigo De Chiara e Ruggero Bianchi 13.000. Lucioni, pp. 432, Lit. 50.000. pp 256. L 16 000 Un inedito (Quando saremo felici) ed altre Nicolas Duruz "Tis agoreuein bouletai?" Scandita Per illustrare lo sviluppo della tre opere teatrali che tanno risaltare l 'attuali- La crescente importanza della mo- dall'alto della tribuna questa formu- tà di questo Autore protestante. I CONCETTI DI neta nell'economia europea, soprat- scienza a Napoli dalla seconda metà la — "Chi vuole prendere la parola?" del X VH alla fine del XIX secolo, nei P A GRAMAGLIA NARCISISMO IO E SÉ tutto a partire dalla seconda meta del — costituiva per un ateniese del V-IV primi nove capitoli l'autore intrec- L'EQUIVOCO DI MEDJUGORJE nella psicoanalisi e nella sec. a. C. la prova tangibile di una X secolo, porta a una maggiore con- centrazione del potere pubblico, a cia rassegna per discipline e racconto Apparizioni mariane psicologia pratica "costitutiva" dell'ordinamen- di eventi: ne risulta una successione o fenomeni di medianità? to democratico e sanciva la possibili- un aumento della mobilità sociale, e L'intricata storia di queste di note sugli scienziati di maggior pp 176. L 9 900 tà, almeno teorica, per chi godesse a anche a nuovi valori o nuovi "pecca- tre nozioni: da Freud rilievo (la loro attività di ricerca e di Medjugorje. si avvia a diventare una nuova pieno titolo dello status di cittadino ti" come l'avarizia o l'ambizione. Il Fatima o Lourdes? L'Autore dimostra che i alle moderne concezioni insegnamento, le comunicazioni coi di partecipare alla vita politica di servizio viene sempre più visto come «veggenti» jugoslavi rientrano in fenomeni cibernetiche. una chiave dell'ascesa sociale, men- colleghi europei, i rapporti con le medianici ben noti. Atene. Se il sistema della polis pre- autorità napoletane) e sulle istituzio- suppone in primo luogo una straor- tre al contempo aumenta la consape- H J BIRKNER. M DESPLAND. R. OSCULATI ni scientifiche più importanti (i fini dinaria preminenza della parola su volezza dell'utilità del sapere e della S SORRENTINO. F. TESSITORE. G MORETTO che si propongono, la storia della lo- tutti gli altri strumenti del potere, razionalità per raggiungere questo fi- SCHLEIERMACHER Winston L. King ro ideazione e realizzazione); sullo due sono i termini che, in ambito ne. Legando l'emergere di criteri ra- E LA MODERNITÀ sfondo il potere politico, in quanto LA MEDITAZIONE ateniese, specificano questa superio- zionali alle trasformazioni in atto Prel di S Rostagno detentore di risorse indispensabili pp 160. L. 18.000 THERAVADA rità: isegoria eparrbesia, l'uguaglian- nell'intera società, tra XI e XIII seco- per la messa in opera dei progetti Gli Atti del Convegno organizzato dalla Fa- La trasformazione buddhista za nel diritto di parola e la possibilità lo in primis, l'autore studia sotto un coltà Valdese di Teologia nel 50° anniversa- di parlare liberamente. Si tratta di nuovo e più ampio profilo lo svilup- intellettuali. I capitoli I, III e Vili si rio della morte del fondatore della teologia dello Yoga propongono fini di inquadramento moderna. due termini-chiave che, pur nella lo- po delle scienze, in ispecial modo Dagli antichi testi pali ro affinità semantica, assumono va- della matematica, e il loro lento generale; gli altri sono monografica- HELMUT GOLLWITZER e dalle pratiche vive ancor oggi lenze diverse: l'uno "coincide con la coinvolgimento nella società, paral- mente dedicati ad uno specifico ra- LIBERAZIONE E SOLIDARIETÀ si può ricostruire sfera istituzionale (uguale potere, di- lelo al costituirsi di una nuova élite mo della scienza o ad un'istituzione Introduzione alla teologia il Buddhismo di 2500 anni fa. ritto)", l'altro "coglie la 'parola' nei che legittima il proprio ruolo po- (cartografia, museo mineralogico, evangelica suoi percorsi concreti, nella afferma- nendo l'accento sulle virtù dello stu- orto botanico, osservatorio astrono- pp 192. L. 15.000 zione pratica e libera di tale diritto" dium. Uno dei punti di maggior in- mico, osservatorio vesuviano e sta- La LIBERAZIONE - il dono che Dio ci la zione zoologica). Le ultime sessanta nell'Evangelo - non può limitarsi alla sfera investendo così anche il campo etico teresse del libro sta proprio nel con- individuale ma deve condurci ad una piena Russell Jacoby della libertà di parola. Nel sec. V fronto tra questo nuovo gruppo (gli pagine (capitoli X e XI) studiano i SOLIDARIETÀ fra tutti gli uomini. IL DISAGIO vennero avanzate le più significative intellettuali dell'università) che ten- rapporti tra scienza e tecnica e riba- WALTER KRECK DELLA PSICOANALISI elaborazioni sul diritto di parola de a una diversa gerarchia del potere discono la tesi del distacco — appro- DOGMATICA EVANGELICA che, in quanto strettamente legato in virtù di cambiamenti economici fonditosi ulteriormente dopo l'Uni- Otto Fenichel tà — tra intellettuali e mondo della Le questioni fondamentali alla costituzione democratica, sarà (la moneta) e sociali (la mobilità), e i freudiani politicizzati produzione napoletano. La carrella- pp. 368. L. 28.000 nel secolo successivo più che indaga- portando con sé nuovi strumenti Un «manuale» di grande chiarezza che Che cosa ha perso to teoricamente, riaffermato in ter- culturali (la razionalità) e il maggio- ta su uomini, istituti e tecniche è gui- espone l'essenziale del pensiero dogmatico emigrando in America mini di principio. Neppure allora, re interesse che -un ceto dirigente co- data dal proposito di cogliere e met- delle chiese nate dalla Riforma protestante. la psicoanalisi? tuttavia, la parola come strumento me la nobiltà può avere verso altre tere in evidenza i legami che unisco- di potere potrà sottrarsi completa- no la città alla cultura scientifica eu- Distribuzione SE0IT La risposta dello storico è: forme di contatto sociale, una reli- « Nientemeno che l'essenziale ». mente a valori e gerarchie risalenti a giosità più ascetica ad esempio (la ropea: in questo disegno va ricercato modelli aristocratici che impediran- a mm editrice maggior parte dei santi monaci, santi l'elemento unificatore del libro, il no nei fatti la concreta attuazione di universali per eccellenza, provengo- criterio che presiede alla scelta del tale diritto. Claudiana no da famiglie nobili). materiale ed alla sua lettura. Via Pr. Tommaso 1 - 10125 Torino c.c.p. 20780102 ASIMIMUA M. Gallina G. Castelnuovo M. C. Lamberti In. 4 [INDICE pag 25/vn

• DEI LIBRI DELMESEHI

zioni tra scienza e modelli di svilup- parzialità femminista abbia da dire dare Simone Weil, ebrea francese, lettuale, ed anche della critica alla Società po a partire dal pensiero della diffe- qualcosa, e qualcosa di diverso da chi sindacalista rivoluzionaria e comu- astrattezza ed allo specialismo della renza sessuale. Ad interventi che si ponga in una ottica universalmen- nista prima, mistica poi. Scrive di lei scienza. La ricerca, che ne consegue, Scienza potere coscienza del li- prendono spunto dall'occasione del- te umana, sul nucleare. Non è chi Georges Bataille in "L'azzurro del di proporzione e armonia, della co- mite. Dopo Cernobyl: oltre l'e- la nube nucleare per ribadire una non veda l'interesse di questo inter- cielo": "Sentivo che una simile esi- struzione di sé come essere intero, si straneità, Quaderni di "Donne centralità assorbente del rapporto rogativo, dal momento cne i punti di stenza non poteva avere senso se stacca, dolorosamente, dalla propria politica", supplemento al n. 5, tra donne, segnate da una differenza vista e le identità che abbisognano di non per uomini e per un mondo vo- esistenza, vissuta come limite, im- qualitativa ritenuta originaria e in- 1986, atti del Seminario naziona- riconoscersi pari dignità per dialoga- tato alla sventura". E ancora: "Pen- perfezione, privazione. A questo cancellabile, si susseguono interven- re sono molti ed il mondo in cui le promosso dalla Sezione femmi- sai: è macabra, ma è l'unica che capi- saggio si aggiungono ora un altro in- ti che più puntualmente indagano i convivono è uno, e non in buona sca". In questo libro, la figura della tervento della stessa Scattigno su "gli nile del Pei, Roma 4 luglio 1986, modi di produzione della scienza, e salute. Weil viene ricostruita tenendo insie- affetti e il corpo", ed uno della Mel- Editori Riuniti, Roma 1986, pp. nella scelta del nucleare vedono l'esi- R. Belloftore me i due aspetti, in lei così intreccia- chiori, "Una vita nuda contro la 198, Lit. 5.000. to ultimo di una ideologia maschile ti, del pensiero teorico e dell'itinera- morte". In quest'ultimo, l'autrice del dominio sulla natura invece che rio esistenziale. Il volume ripubbli- propone uno sguardo a Simone Weil Merita di essere segnalato ad un di un atteggiamento di integrazione ca, in forma ridotta, un saggio della dal punto di vista del nuovo femmi- pubblico vasto, di donne e uomini, con essa. In che senso, ed in che mo- Scattigno precedentemente apparso nismo: tentativo che altri dirà quan- questo volume, purtroppo difficil- di, sia possibile porre un limite al PAOLA MELCHIORI, ANNA SCAT- su "Memoria" (n. 5), felice già nel to riuscito, ed in cui la sete di inte- mente reperibile per una cattiva di- progresso tecnico e scientifico, con- TIGNO, Simone Weil. Il pensie- titolo che individuava il tratto cen- rezza ed il sogno di ricomposizione stribuzione. Il libro registra una as- tro una filosofia che accetta il rischio ro e l'esperienza del femminile, trale della Weil: "la volontà di cono- di un individuo diviso propri della semblea nazionale di donne, mo- in nome di una presunta neutralità La Salamandra, Milano 1986, pp. scere". Come scrive la Scattigno, è la Weil vengono caratterizzati come il- mento di discussione e sintesi segui- della scienza e quale prezzo pagare 146, Lit 18.000. capacità del pensiero di aderire alle lusione, e la separatezza-solitudine to all'evento Cernobyl, e riporta di- allo sviluppo, viene dibattuto da va- cose e trasformarle che nella Weil sta nel dualismo della differenza sessua- rie parti. Il filo unitario del testo versi punti di vista sull'opportunità Eccessiva e irritante. Questa è a fondamento della critica alla sepa- le appaiono l'orizzonte da sopporta- sembra così essere la questione se la re e sulla fecondità di guardare alle rela- l'immagine che di sé finisce con il razione tra lavoro manuale e intel- - R. Bellofiore

comprendere e spiegare le ragioni politiche e sociali del- ca della società statunitense sia il tentativo di dare un Sergio Fabbrini l'affermazione del neoconservatorismo negli Stati Uniti esito politico e ideologico a questa trasformazione. Nel- nei primi anni di questo decennio. L'Autore parte dal- l'ultima parte di questo libro, l'Autore cerca, per così Neoconservatorismo e politica l'analisi delle trasformazioni della società americana in dire, gli antidoti. La causa della crisi del partito demo- americana. Attori e processi senso postindustriale: essenzialmente la maggiore im- cratico si individua nel suo attaccamento a quel model- politici in una società in portanza assunta dal settore terziario rispetto a quello lo di patto sociale che si era creato negli anni Trenta, ma manifatturiero e la nuova dislocazione territoriale di che è necessario superare a favore della politica "nella trasformazione questo assetto economico-sociale. Questo premesso, ed sua accezione forte di ambito di individuazione degli Il Mulino, Bologna 1986, pp. 356, effettuata un'analisi delle trasformazioni del Welfare scopi ultimi". Documentarissima ed esauriente, questa State negli anni Settanta, Fabbrini spiega come il neo- ricerca è il prodotto di un accurato lavoro condotto "in Lit. 30.000 conservatorismo si sia saputo adattare meglio ai cam- loco". Le analisi sono azzeccate e le tesi interessanti, In tempi in cui il reaganismo sembra avere imbocca- biamenti suddetti, paradossalmente anticipando le forze anche se a volte il linugaggio può non essere lineare e to una parabola discendente, diventano quanto mai politiche progressiste. Neoconservatorismo si può quindi comprensibile anche ai non addetti ai lavori. utili lavori come questo. Si tratta di un tentativo di considerare sia l'espressione di una trasformazione stori- A. Cellino

di un dibattito allargatissimo. La si mente, attraverso la definizione del- Diritto può accettare o respingere, ma in l'apparato amministrativo che orga- nessun caso ignorare". In questa lu- nizza e sorveglia l'attività bancaria e A. MITCHELL POLINSKY, Una in- ce, l'opera di Polinsky, che, senza la descrizione della complessa realtà troduzione all'analisi economi- sacrificare il rigore del metodo eco- RENZO COSTI, L'ordinamento delle imprese bancarie. I due mo- ca del diritto, Zanichelli, Bolo- nomico, lo traduce e lo rende acces- bancario, Il Mulino, Bologna menti ordinatori del sistema, indivi- gna 1986, ed. orig. 1983, trad. dal- sibile ad una massa di naturali desti- 1986, pp. 616, Lit. 50.000. duati appunto nell'apparato pubblico natari del dibattito in corso, non CONNESSIONI l'inglese di Roberto Pardolesi, pp. di vigilanza e nel modello imprendi- può che essere vista con favore. L'in- Un Manuale di diritto bancario, toriale della attività bancaria, servo- Collana diretta da 149, Lit. 18.000. A. Giasanti e V. Pocar teresse ad approfondire criticamente per costruire un quadro completo no a loro volta a definire unitaria- l'argomento, troverà preziose indi- dell'insieme delle norme che disci- mente il sistema stesso, caratterizza- Questo libro potrebbe avere una cazioni orientative nella postfazio- plinano l'attività delle banche, ri- to proprio dalla loro reciproca inter- La teoria funzionale del diritto certa fortuna in un pubblico di ope- ne. dipendenza e dal loro collegamento ratori del diritto: suo preciso scopo è componendo unitariamente sia le (a cura di A. Giasanti, V. Pocar) B. Pezzini norme di diritto pubblico che orga- strutturale e funzionale. Legando la saggi di H.C. Bredemeier, infatti quello di introdurre all'analisi definizione del diritto bancario al T. Eckhoff, W.M. Evan, R. Kónig, economica del diritto senza utilizza- nizzano l'attività dello stato in rela- N. Luhmann, T. Parsons zione all'attività bancaria, sia quelle contenuto della attività svolta dalle re modelli matematici, tradizional- banche, al suo stesso oggetto, cioè, mente e pervicacemente ostici alla di diritto privato che regolano l'im- L. GUMPLOWICZ Progetto Cer-Censis, Il gover- presa bancaria nonché le operazioni nella forma storicamente determina- Compendio di sociologia no dell'economia, (Rapporto bancarie e taluni specifici strumenti ta che esso assume, Costi supera an- (a cura di V. Pocar) che l'angustia della definizione che si operativi: questo volume sull'ordi- 1986), Edizioni del Sole 24 Ore, ricava dalla legge bancaria, che fa W.A. BONGER Milano 1986, pp. 515, Lit. 60.000. namento bancario costituisce la pri- coincidere l'attività bancaria con la Criminalità ma parte del progetto di Costi, che raccolta del risparmio e l'erogazione e condizioni economiche Oggetto dell'indagine diretta da (a cura di G.V. Pisapia) intende completarlo con una secon- del credito fornendone un'immagi- Manin Carabba è il complesso delle da parte dedicata ai contratti banca- istituzioni per il governo dell'econo- ne ormai insufficiente. P. LAFARGUE ri. L'ordinamento del settore è rico- Origine ed evoluzione mia, guardato criticamente sotto il struito analiticamente, didattica- B. Pezzini della proprietà profilo dell'operatività della decisio- saggi introduttivi di E. Cantarella, ne e dell'azione relative. L'analisi —y V. Ferrari, A. Peregalli viene collocata in un contesto letto in termini di ristrutturazione del si- N.I. BUCHARIN Biblioteca di Storia contemporanea Lo Stato Leviatano stema produttivo e di accelerazione Scritti sullo Stato e la guerra di un ciclo di vitalismo sociale ed diretta da Gabriele De Rosa 1915-1917 economico, in cui si rende più evi- (a cura di A. Giasanti) dente il divario tra dinamismo della Giorgio Vecchio società e potere pubblico; pur evi- N.I. BUCHARIN ALLA RICERCA DEL PARTITO denziando un certo recupero di cre- La teoria del materialismo storico dibilità del "centro" del sistema isti- Cultura politica ed esperienze dei cattolici italiani nel primo Novecento Testo popolare della tuzionale e politico, la risposta isti- sociologia marxista tuzionale viene presentata, con me- pp. 324, Lire 25.000 (a cura di G. Mastroianni) tafora calcistica, come gioco di ri- Nella stessa collana: messa e contropiede, cui manca uno M. GINSBERG Francesco Malgari Sociologia schema d'insieme adeguato, che pur (a cura di V. Ferrari) rinunciando ad impossibili sintesi La sinistra cristiana (1937-1945) maggior parte di coloro che escono della complessità garantisca un qua- Andrea Riccardi E.H. SUTHERLAND dalle "umanistiche" facoltà di giuri- dro di riferimento coerente. L'ap- Il "Partito romano" nel secondo dopoguerra (1945-1954) La criminalità sprudenza. Non un contributo nuo- prodo critico è reso limpidamente dei colletti bianchi Roberto Sani e altri scritti vo, nel panorama dell'Eal (Economie dal passaggio dal singolare al plurale Da Da Gasperi a Fanfanl: (a cura di A. Ceretti e Analysis of Latti), ma una operazione nel titolo della introduzione di M. S. "La Civiltà Cattolica e gli ambienti clerlco-moderati I. Merzagora) di divulgazione. Certo, già una re- Giannini (presidente del comitato nel secondo dopoguerra (1945-1962) presentazione di G. Ponti censione all'edizione originale iro- scientifico del progetto) "I governi prefazione di Pietro Scoppola nizzava su di un simile coraggioso dell'economia": le relazioni docu- M. HALBWACHS La memoria collettiva ingresso nel saloon dell'Eal per ordi- mentano "i disegni" del governo del- (a cura di P. Jedlowski) nare ... un bicchiere di latte! (Lach- l'economia, rilevando il come ed il postfazione di L. Passerini man). Tuttavia, come avverte Pardo- perché della loro frammentarietà e lesi nella postfazione "l'analisi eco- mancanza di coerenza. Morcelliana nomica del diritto è, oggi, al centro B. Pezzini Via G. Rosa, 71 - 25121 Brescia ! EDIZIONI UNICOPLI ! N 4 riNDICFpag 26/Vffl • DEI LIBRI DEL MESE ••

sto paradigma assume di volta in vol- nendocene un fecondo approccio Lit. 28000. sti e trazione da domanda). La lettu- Economia ta caratteristiche tolemaiche o co- non più nei termini di un "capitali- Il volume è indirizzato a lettori che, ra del volume consente in tal modo pernicane, assolute o relative. Silva- smo proprietario", giudicati ormai già forniti di conoscenze di econo- l'aggiornamento circa gli sviluppi AA.W., Economia, Conflitto, no Sportelli indaga la nozione di ra- sterili, quanto nei termini di un "ca- mia, vogliano avere un testo di riferi- prodottisi nel corso degli anni '70; Connessione Sociale, Franco refi in Sartre, mostrandone tutte le pitalismo lavorativo", incentrato mento concernente le varie teorie poiché ognuno dei suddetti argo- Angeli, Milano 1986, pp. 260, Lit. valenze non solo filosofiche, ma an- sulla riproduzione impersonale di dell'inflazione esistite e esistenti. menti è trattato indipendentemente che economiche e sociali. Michele 22.000. un determinato processo di lavoro. L'autore, docente di economia poli- dagli altri, l'assenza — peraltro deli- Cangiani, in un saggio su Karl Po- C. Preve tica al Politecnico di Vienna, prende berata — di legami interni lascia però In questo volume sono raccolti lanyi, mette in questione la ristret- infatti in rassegna, nell'ordine, il rap- al lettore la sgradevole sensazione quattro lunghi saggi che hanno co- tezza ed il riduzionismo dei paradig- porto tra aspettative e inflazione, la che l'adozione di una determinata me oggetto la terra di confine fra mi economici tradizionali, in vista di "storia" della curva di Phillips, la teoria dell'inflazione sia una pura economia politica, da un lato, e criti- una ridefinizione globale dell'econo- teoria monetarista dell'inflazione, le questione di scelta casuale. Chiude il ca marxiana dell'economia politica, mia in quanto tale e di una critica ipotesi di inflazione strutturale, la volume una confusa appendice del dall'altro. Edoardo De Marchi rico- umanistica all'economicismo. Gian- HELMUT FRISCH, Teorie dell'in- stagflazione e, da ultimo, quelle che curatore intitolata Teoria dell'infla- struisce la storia bicentenaria del franco La Grassa, infine, ci sottopo- flazione, Franco Angeli, Milano furono le più tradizionali spiegazio- zione e caso italiano: un'analisi a ca- rapporto fra il paradigma del merca- ne alcune ipotesi generali per una 1986, ed. orig. 1983, trad. dall'in- ni dell'inflazione (teoria quantitati- vallo dei decenni '70-'80. ridefinizione del capitalismo, propo- to e l'economia politica, in cui que- glese di Amedeo Levorato, pp. 282, va, gap inflazionistico, spinta da co- P. Garberò

Eugen von Bóhm-Bawerk ne sul consumo alU natura indiretta del processo econo- mico: finora era disponibile, nelU traduzione e cura di Storia e critica delle teorie Tullio Bagiotti per U Utet, solo il secondo volume Te- dell'interesse del capitale oria positiva del capitale, ed una scelta dagli Excursus. Il secondo testo segnalato, le Opere di Ricardo, costitui- volume primo, Archivio Guido Izzi, sce U raccolta più completa disponibile in italUno degli Roma 1986, ed. orig. 19214, trad. dal scritti dell'economista inglese, in cui molti hanno visto una teoria che non riconduce il sovrappiù al contributo tedesco di Enzo Grillo, pp. VII-305, Lit. produttivo di alcun fattore della produzione. Nei due 38.000 volumi curati da Pier Luigi Porta sono riuniti, oltre alla "Introduzione" ed alle "note editoriali" di Piero David Ricardo Sraffa per l'edizione inglese delle opere complete, anche i Principi di economia politica (secondo la terza edizio- Opere ne del 1821, dando le varianti rispetto alla prima, del 1817, edalla seconda, del 1819), numerosi scritti mone- due volumi, Utet, Torino 1986 e 1987, ed. tari che precedono l'opera maggiore di Ricardo, ed infi- orig. 1951, trad. dall'inglese di Anna ne e per la prima volta le importanti "Note a Malthus". Bagiotti, Giorgio Gattei, Giandemetrio neoclassici ai fautori di una ripresa dell'approccio classi- Il curatore premette una utile e dettagliata introduzio- Marangoni, Tiziana Marangoni, Pier Luigi co-ricardUno. I due libri che qui si segnaUno mettono ne, in cui l'analisi ricardiana della distribuzione è rite- Porta, pp. 584 e 896, Lit. 175.000 a disposizione del lettore italUno alcuni testi fondamen- nuta dominata dal principio dei rendimenti decrescen- tali per riandare all'origine delU controversa. Il primo ti: si propone, così, una critica all'interpretazione di costituisce U prima traduzione integrale del trattato, Sraffa, secondo cui il problema di Ricardo sarebbe quel- Tra le controversie più accanite nelU teoria econo- storico e analitico, di Bóhm-Bawerk, l'economista au- lo della distribuzione di un prodotto dato tra salari e mica recente vi è certamente quella che ha opposto i striaco noto per aver ricondotto l'eccesso delU produzio- profìtti. R. Bellofiore

zione, Editori Riuniti, Roma dall'inglese di Giulia Mella, pp. OSCAR WLLDE, Il fantasma di Chiarini e Lia Secci, pp. 173, Lit. Libri 1987, pp. 53, Lit. 5.000. 183, Lit. 6.000 (Con una prefazio- Canterville e altri racconti, 12.000. CARLO CASSOLA, Il superstite, ne di T. S. Eliot alla prima edizio- Mondadori, Milano 1987, trad. ANGIOLA FERRARIS, L'ultimo economici Rizzoli, Milano 1987, pp. 184, Lit. ne inglese). dall'inglese di Alex R. Falzon, pp. Leopardi, Einaudi 1987, pp. 173, 7.000. ABRAHAM CAHEN, LO sposo im- 117, Lit. 6.000. Lit. 12.000. a cura di MARCO RAMAT, Primo codice, portato, SugarCo, Milano 1987, MARGUERITE YOURCENAR, Ad Guido Castelnuovo Editori Riuniti, Roma 1987, pp. ed. orig. 1898, trad. dall'inglese di Classici occhi aperti, Bompiani, MiUno 177, Lit. 12.500 (Con una prefa- Mario Maffi, pp. 123, Lit. 8.000. 1987, riedizione, trad. dal francese CICERONE, Lelio. L'amicizia, zione di Pietro Ingrao). PATRICIA HIGHSMITH, Delitti di Luciano Guarino, pp. 265, Lit. Mursia, Milano 1987, trad. dal la- Con la collaborazione delle li- bestiali, Bompiani, Milano 1987, 7.000 (Il libro è composto da con- brerie Campus, Stampatori Uni- Letterature straniere ed. orig. 1975, trad. dall'inglese di tino di Nicola Flocchini, testo a versazioni della Yourcenar con versitaria e Bookstore di Torino. Doretta Gelmini, pp. 232, Lit. fronte, pp. 224, Lit. 9.000. Matthieu Galey). Antiche fiabe cinesi, a cura di 8.000. SENECA, Le consolazioni, Rizzo- Libri usciti nel mese di febbraio Edi Bozza, Mondadori, Milano li, Milano 1987, trad. dal Urino di WILLIAM H. HUDSON, E1 Ombù, 1987. 1987, pp. 183, Lit. 6.000. Storia Theoria, Roma-Napoli 1987, trad. Alfonso Trania, testo a fronte, pp. DJUNA BARNES, La foresta della dall'inglese di Ottavio Fatica, pp. 246, Lit. 9.000. BARTOLOMÉ DE LAS CASAS, Bre- Narrativa italiana notte, Bompiani, Milano 1987, 109, Lit. 6.000. vissima relazione della distru- riedizione, ed. orig. 1937, trad. zione delle Indie, Mondadori, SIBILLA ALERAMO, Trasfigura- NIKOS KAZANTSAKIS, Il poverel- Poesia lo di Dio, Mondadori, Milano MiUno 1987, trad. dallo spagnolo DAVID H. LAWRENCE, Poesie, e introd. di Cesare Acutis, pp. 140, 1987, ed. orig. 1977, trad. dal neo- Mondadori, Milano 1987, trad. Lit. 6.500. IN LIBRERIA greco di Francesco Maspero, pp. dall'inglese di , pp. 361, Lit. 9.000. 126, Lit. 7.000. EBERHARD GOTHEIN, LO stato cristiano-sociale dei gesuiti del NICOLAJ LESKOV, Una Lady Paraguay, Nuova Italia, Firenze Macbeth nel distretto di Teatro 1987, trad. dal tedesco di Giovan- COME SI Mtemsk, Passigli, Firenze 1987, MARGUERITE DURAS, Suzanna ni Sanno, pp. 98, Lit. 10.000, ri- trad. dal russo di Vittoria De Ga- stampa anastatica dell'edizione Il Sole vardo, pp. 93, Lit. 6.000. Andler, Einaudi, Torino 1987, ed. orig. 1968, trad. dal francese di del 1928. JOSEPH ROTH, Le città bianche, Adelphi, Milano 1987, trad. dal te- Natalia Ginzburg, pp. 64, Lit. 7.500. desco di Fabrizio Rondolino, pp. Società ESCHILO, Persiani, Sette contro 115, Lit. 7.500. AA.W., La questione sociali- Tebe, Supplici, Rizzoli, Milano sta, Einaudi, Torino 1987, a c. di Per capire l'economia ARTHUR SCHNITZLER, Morire, 1987, trad. dal greco di Franco Vittorio Foa e Antonio Giolitti, SE, Milano 1987, trad. dal tedesco Ferrari, testo a fronte, pp. 311, Lit. pp. 210, Lit. 9.000. di Giuseppe Farese, pp. 101, Lit. 9.500. 11.000. NANDO DALLA CHIESA, Delitto MOLIÈRE, Il misantropo, Einau- imperfetto. Il generale, la ma- VOLUME SECONDO MARK STRAND, Il signor Baby e di, Torino 1987, trad. dal francese signora, Feltrinelli, Milano 1987, fia, la società italiana, Mondado- di Cesare Garboli, pp. 116, Lit. ri, MiUno 1987, riedizione, pp. ed. orig. 1965, trad. dall'inglese di 7.500. Sandro Ossola, pp. 119, Lit. 281, Lit. 8.000. I grandi temi • L'impresa 15.000. LUIGI EINAUDI, Le prediche del- RABINDRANATH TAGORE, A Saggistica letteraria la domenica, Einaudi, Torino Le leggi e il fisco • Le nuove tabelle quel tempo, Einaudi, Torino AA.W., La valigia di Heidel- 1987, pp. 144, Lit. 8.500. 1987, ed. orig. 1940, trad. dall'in- berg. Tendenze della narrativa (li/illlli glese di Luciano Tamburini, pp. nell'altra Germania, Editori v\m\ del Sole < 114, Lit. 7.500. Riuniti, Roma 1987, a c. di Paolo N 4 L'INDICE pas27/K

• DEI LIBRI DEL MESE cravatta scarpe ecc.) e quelli femmi- solo una moda che entra in casa (cu- rente e nelle sue produzioni divulga- fattore di gusto (secessione, Austria, Arte nili (e qui manca del tutto l'intuizio- scini, arazzi, ecc.), ma qualche que- te: quel gusto con cui i futuristi, per divulgazione o coinnesti) duro a in- ne al femminile, visto che signore in stione di facitura e produzione degli forza di poetica e di cose, rissano e terrompersi, che diventa un dato questa doviziosa sezione del f uturi- oggetti in questione. Trattandosi di che superano (o vorrebbero farlo, in forte nella non enorme fantasia ENRICO CRISPOLTI, Il Futuri- smo sembra non essercene: il che moda... la partita è ghiotta, anche se ogni caso). esplicativa di Balla, forse per man- smo e la moda, Marsilio, Venezia merita una riflessione, dato il tema senza molto respiro. L'autore preme Attenzione al frontespizio: il sot- canza di più nette informazioni, pro- 1986, pp. 287, s.i.p. del grosso volume); infine, tutti a per una descrizione dall'interno del totitolo è la chiave per usare adegua- prio nel settore moda e produzione, teatro, si presume in abiti futuristi, futurismo di questo segmento di fu- tamente il volume e onorare gli sfor- da parte dei nostri eroi e del loro La moda, ovviamente, sono gli per vedere i costumi di scena. La pri- turismo attivo, intavolando un dia- zi del suo autore. Balla e gli altri, si attivismo. Ma, intanto, a quando un abiti ed il vestire (o l'apparire vestiti, ma parte del testo, analitica e storica, logo fra emergenze italiane (Balla, legge: e il volume è una intelligente, capitolo futurismo-moda come for- con i relativi segnali e simboli), e o forse prevalentemente ricostrutti- Depero, Prampolini, Thayaht, ecc. anche nelle gonfiature, costruzione ma mentis e concezione dell'uso del Crispolti, nella seconda parte del vo- va e testuale, è la vicenda minuta dei ecc.) e attività delle avanguardie eu- di albero genealogico che tiene assie- tempo del moderno? lume dedicato all'iconografia, alli- "momenti ed aspetti dell'attività ropee d'epoca, fino ai primi anni me un padre nobile attivissimo e al- P. Fossati nea, capo dopo capo, gli elementi del creativa quanto pubblicistica, nel- trenta. Resta fuori, mi pare, la "con- cuni figli o nipoti (non tutti allineati "guardaroba futurista": le stoffe, i ca- l'ambito della moda". Qui fra mani- troparte", cioè il costume (sociale) e coperti, pero). L'impressione è che pi maschili (giacca panciotto camicia festi e documenti si intrawede non della moda nella sua accezione cor- col nome del pittore si proponga un

non si chiude nella cinta muraria petroniana, ma tende culmine figurativo di eccezione, e anche i primi segni di Vera Fortunati Pietrantonio ad allargarsi oltre l'ambito dell'antico stato pontificio a una crisi sollecitata dal gusto archeologico di radice nord degli Appennini: compaiono, tra le moltissime romano-parmense; Prospero Fontana e Pellegrino Tibal- Pittura bolognese del '500 illustrazioni (circa un migliaio), anche alcune buone di, al centro del secolo, segneranno il trionfo della ma- Grafis, Bologna 1986, 2 voli., riprese degli affreschi di Orazio Samacchini in Sant'Ab niera romana e delle sue possibili varianti in mano a bondio a Cremona e il Tiburzio Passarotti di Venezia. pittori di alto professionismo e rara genialità; l'ultima pp. XXXIX-875, Lit. 200.000 La reazione immediata alla lettura è quella di trovarsi generazione, più omogenea, ma qualitativamente meno di fronte finalmente agli elenchi "berensoniani" della felice (salvo il caso difficile e stupefacente del Cesi), si Una ordinata Cronaca... attraverso la pittura bolo- pittura bolognese, come gli studiosi li hanno spesso so- dedica con impegno a risolvere il complesso problema gnese... del Cinquecento di Vera Fortunati Pietranto- gnati faticando su bibliografie dispersive e su repertori della nuova pittura religiosa, tale da piacere a Carlo nio introduce a ventisette voci monografiche con elen- illustrativi inconsistenti (un indiretto omaggio alla tra- Borromeo e al cardinal Paleotti. Per questi ultimi anni chi di opere e bibliografia selezionata, da Francesco dizione dei conoscitori è anche la breve pagina di presen- una meno rigorosa ubbidienza al meccanismo reperto- Francia a Camillo Procaccini (in sostanza tutti i prota- tazione scritta da Federico Zeri). Una scheda di lettura riale dell'opera avrebbe forse consentito qualche con- gonisti del Cinquecento bolognese con una sola eccezio- non può ovviamente restituire un'immagine corretta fronto illuminante con le opere in pubblico dei Carrac- ne, quella non certo secondaria di Amico Aspertini). Gli dell'importanza e della ricchezza dei due volumi (ed ci, apparsi all'orizzonte già agli inizi degli anni Ottanta autori sono prevalentemente studiosi bolognesi della ge- eventualmente anche di quei giudizi storici e di qualità del Cinquecento. Si attendono repertori analoghi per le nerazione più giovane, che si sono dedicati con accani- che non si condividono), ma credo sia sufficiente in altre città pittoriche dell'Italia cinquecentesca (l'unico mento ai temi specifici del libro, salvo eccezioni per proposito un accenno alle radicali conversioni stilistiche confronto possibile è il libro di Giovanni Previtali su specialisti come Sylvie Béguin, che scrive sui pittori bo- affrontate dalle tre generazioni che si susseguono a Bolo- Napoli); armati di questi strumenti potremo forse af- lognesi attivi a Fontainebleau, o Wanda Bergamini, cui gna in quel secolo: Francia ed Aspertini aprono il discor- frontare con coscienza di causa il tema troppo delicato si deve una impegnativa voce su Niccolò dell'Abate. Già so sulla "maniera moderna" che troverà in due immi- dei rapporti tra pittura sacra, Riforma e Controrifor- queste sole indicazioni rivelano che l'orizzonte del libro grati come Parmigianino e Gerolamo da Treviso un ma. G. Romano

ria, per lo più anglosassone, dalla fi- si propone di chiarire i termini del grafico correda adeguatamente l'am- ti perduti della vita di quei luoghi. È ne del sec. XVI alla prima metà del dibattito in corso. Secondo tale cri- bizioso progetto editoriale. un insegnamento a "vedere" in una XX, passati alle aste di Sotheby' a terio si è scelto di affidare a più auto- C. Donzelli geografia in parte nota, su alcune CLAUDIA SALARIS, Il futurismo partire dai primi anni '20 fino al ri, con competenze specifiche, la re- rotte dell'Occidente europeo, o me- e la pubblicità, Lupetti and Co., 1984. Criterio discriminante per la dazione dei testi, a volte discordanti, no affermata, nel caso di alcune città Milano 1986, pp. 157, Lit. 75.000. scelta è stata la presenza sui pezzi di in modo da rendere più vivo il senso dell'Italia meridionale, raramente punzoni o marchi di fabbricazione. di un'indagine ricca di articolazioni. scontata o prevedibile nella scelta dei Precede il catalogo un saggio intro- Dalla pubblicità dell'arte all'arte Nel primo volume si è posto l'accen- CESARE DE SETA, Luoghi e ar- soggetti rivisitati dalla ricerca e dalla duttivo che tenta di delineare la figu- della pubblicità: siamo al sottotitolo to sulle preesistenze autoctone e sul chitetture perdute, Laterza, Ba- fantasia di De Seta. Ma la strada per ra professionale dell'argentiere e di ritrovare i luoghi perduti non è sola di questo volume, che esprime me- loro ruolo al momento dei primi ri 1986, pp. 273, Lit. 42.000. glio del titolo intenti e limiti della mettere in luce i rapporti che inter- contatti con i coloni greci, anche in rievocazione: come traccia discreta fatica di una brava studiosa di cose e corrono tra questo, normalmente relazione agli altri popoli mediterra- Sulla scia del rinnovato interesse percorre tutto il testo una coerente strategie futuriste. Questo in realtà membro di una corporazione, e gli nei. Partendo dalla definizione stessa storico per il Grand Tour sono in presa di posizione nel dibattito su più che un libro è un album dotato altri personaggi che partecipano al del concetto di Magna Grecia, attra- crescendo, da un po' di tempo a que- conservazione e restauro. Senza ag- di una buona, e stringata, prefazio- processo produttivo, dagli operai verso il vaglio della storiografia e sta parte, gli scritti degli emuli odier- grapparsi a regole assolute, ma affi- agli acquirenti. Il discorso procede ne, di un paio di apparati, di persone cartografia antica, nel recupero della ni di quei grandi viaggiatori. Il piace- dandosi a quella sensibilità storica quindi evidenziando le caratteristi- e di testi programmatici o di articoli sua scoperta scientifica della metà vole "navigar pittoresco" di De Seta per passato e presente che fa la con- che stilistiche e tecniche delle diver- d'epoca sul tema. Che è l'annuncio del XIX secolo, si arriva all'approc- potrebbe correre qualche rischio sul sapevolezza del "locus", De Seta ci se epoche storiche, definite secondo filo di questo genere ritrovato, se le pubblicitario, sulla pagina di rivista cio topografico con le emergenze ar- racconta anche delle ingannevoli mi- le categorie convenzionali di manie- immagini del suo viaggio tra il reale mesi, delle operazioni di cosmesi o giornale, volantino, cartello, scrit- cheologiche del territorio. Gli aspet- rismo, barocco, rococò etc. Un tema e l'immaginario per luoghi e archi- edilizia che fingono l'antico o, vice- ta: la pubblicità è un urlo di sirena, ti politici, sociali ed economici, le troppo vasto però perché l'autrice tetture perdute non consentissero di versa, delle sapienti ricuciture di un diceva un architetto degli anni tren- forme della vita quotidiana e dell'ar- riesca ad andare oltre generalizzazio- ritrovare tramite personaggi, rac- tessuto urbano dilaniato e della con- ta, raggiunge la più grande intensità te, gli sviluppi del pensiero saranno i senza aurare. Che è una bella frase, ni un po' scontate. Segue quindi il conti, incisioni, fotografie ai Giu- dizione essenziale per la sopravvi- catalogo vero e proprio dei pezzi che temi affrontati nei prossimi tre volu- seppe Pagano, ma soprattutto attra- venza di un ambiente: la gente che lo con una buona patina di tempo ad- mi. Un ricchissimo apparato icono- dosso. L'album si completa con più ha il pregio indiscutibile di rendere verso le parole dell'autore, i momen- abiti. P. Dardanello di un paio di centinaia di esempi, a noto e di agile consultazione, anche colori o in bianco e nero, ed è edito grazie agli ottimi indici compilati, Contro il mal di scuola da una casa specializzata in questioni un patrimonio di immagini altri- di pubblicità. La Salaris non si agita menti poco accessibile. rossoscuola a elogiare i suoi oggetti come esempi M. Perosino per una grafica, o per una ideologia, I Dal 1979 informa, commenta e I a venire, si limita a esemplificare. E discute su scuola questo fa trarre un sospiro di sollie- sapere e società novità economia vo. Se lo si legge come un capitolo di I Abbonamenti una storia della pubblicità, una sto- Ordinario (5 numeri con AA.W., Magna Grecia, a cura , decorrenza da qualsiasi data): ! ria pur sempre appetibile, l'insieme di Giovanni Pugliese Carratelli, Nathan Rosenberg è di ottima qualita. Attendiamo gli Lire 15.000 v. I, Il Mediterraneo, le metro- Sostenitore (con due Le vie della tecnologia altri capitoli, se sono della stessa introduzione di Sebastiano Brusco e Margherita Russo ioleis e la fondazione delle co- I libri omaggio): I stoffa. „ l più importanti saggi del noto storico della tecnologia per la n onie, Electa, Milano 1985, ma a partire da Lire 50.000 P. Fossati f Ordinario più prima volta tradotti in Italia. Una riflessione Sull'interazione tra 1986, pp. 388, Lit. 100.000. I cambiamento tecnico e processi produttivi, politici e sociali. Cinque lezioni sul '68: L'opera, prevista in quattro volu- Lire 21.000 mi, si configura come un utilissimIo Abbonamenti multipli Mario Forni strumento per quanti vogliano for- per lo stesso storie familiari e storie di proprietà Il valore degli argenti. Il reper- marsi un quadro approfondito ed ag- I destinatario: itinerari sociali nell'agricoltura italiana del dopoguerra torio Sotheby's delle vendite giornato sul complesso fenomeno tre abbonamenti La scomparsa della mezzadria in Italia attraverso le storie del secolo, a cura di Vanessa della civiltà magno-greca, in tutte le Lire 30.000 delle famiglie contadine e delle proprietà fondiarie in Emilia. Brett, A demandi, Torino 1986, sue componenti, dai rapporti con le cinque abbonamenti Lire 45.000 pp. 431, Lit. 90.000. culture indigene fino alla conquista romana. La ricerca a riguardo è in I Versamenti sul Rivolto soprattutto ad antiquari e continua evoluzione e proprio in ra- ccp n. 14450100 Rosenberg L Sellier Editori in Torino collezionisti, il libro presenta un re- gione di ciò la collana, con ampie ed I intestato a Rossoscuola, analitiche indicazioni bibliografiche, str. della Magra 5/b pertorio di duemila pezzi di argente- 10156 Torino |COPIE SAGGIO SU RICHIESTAj durci in una ricognizione del pensie- pur riconoscendo una comune ma- Psicoanalisi ro e del significato sociale della me- trice psicoanalitica, si differenziano dicina illuministica, erede dei mora- anche considerevolmente nella scel- listi ecclesiastici che volle spodesta- ta delle strategie e degli obbiettivi J.D.T. DE BIENVILLE, La Ninfo- WALTER V. FLEGENHEIMER, Psi- mania ovvero il Furore Uteri- re. Una panoramica storica molto terapeutici. Le tecniche di psicotera- documentata, interessante non solo coterapia breve. Teoria e tecni- no, a. cura di Andrea Gloria Mi- pia breve possono in alcuni casi van- in sé, ma anche perché mostra alla che di trattamento, trad. dall'in- taggiosamente sostituire le terapie a chler e Silvia Vegetti Finzi, Marsi- radice il sorgere di alcuni statuti an- glese di Donato Luzzati, Cortina, lungo termine, pur mirando di nor- lio, Venezia 1986, ed. orig. 1771, cora oggi presenti nella medicina co- Milano 1986, ed. orig. 1982, pp. ma ad ottenere risultati di più limita- pp. 151, Lit. 19.000. me pratica e come decodificazione XXII-172, Lit. 25.000. ta portata. Esse esigono comunque dell'umano. Ottime le indicazioni una non minore preparazione ed Nel saggio introduttivo Silvia Ve- bibliografiche, disseminate e com- Fin dai tempi di Freud molti psi- esperienza da pane del terapeuta. getti Finzi tratta della ninfomania mentate a pie' di pagina in entrambi coanalisti si sono proposti di accor- Walter Flegenheimer, professore come "figura dell'immaginario in- i saggi, purtroppo non raccolte an- ciare la durata dei loro trattamenti di psichiatria alla Mount Sinai Scho- conscio", inserita nella concezione che sistematicamente alla fine del li- senza comprometterne l'efficacia te- ol of Medicine di New York, espone di fatto mitica che della sessualità bro. Dopo i due ampi saggi introdut- rapeutica. Alcuni di questi tentativi il complesso argomento in forma femminile s'è costruita la nostra ci- tivi, la lettura del testo di Bienville conservano un valore puramente chiara ed accessibile. Brevi ma signi- viltà occidentale. Di essa va rintrac- (pagg. 63-151) dà quella strana im- storico o teorico, o sono rimasti le- ficativi stralci di colloqui terapeutici ciando i luoghi, le forme, le connes- pressione che un singolo reperto ar- gati alla personalità di singoli autori consentono di percepire qualcosa sioni, i tempi ed i significati nelle cheologico minore può dare in una e confinati alla loro pratica. Altri si del clima che caratterizza i vari tipi espressioni che la nostra cultura s'è mostra: è la fitta sintesi e integrazio- sono invece tradotti in tecniche ben di trattamento. Pur nella sua conci- data. Ne\TIntroduzione (pp. 35-59), ne compiute dai curatori quella che è codificate e trasmissibili. Queste ri- sione, il libro offre ricchi spunti di Andrea Gloria Michler sembra co- significativa; il reperto minore, di chiedono precisi criteri di valutazio- riflessione ed approfondimento. gliere l'occasione di situare storica- per sé, non ha più molto da dire. ne per una accurata selezione dei pa- mente lo scritto di Bienville per con- P. Roccato zienti e modalità di intervento che, P.G. Battaggia

no per gli studi di etnopsichiatria e per la sua poderosa i tre studi dedicati alla vicenda della conferenza sull'i- Henri F. Ellenberger opera La scoperta dell'inconscio (Boringhieri, Torino, steria maschile tenuta da Freud alla Società imperiale 1976). dei medici di Vienna nel 1886 ed a due pazienti celebri: I movimenti di liberazione I primi saggi del volume sono dedicati ad una rapida Anna O., la paziente di J. Breuer e Emmy von N, una mitica esposizione della storia della psichiatria dalle sue origi- delle prime pazienti di Freud. La storia delle due pazien- ni, alle illusioni/aberrazioni delle classificazioni psi- ti é ripresa sulla base di documenti fimo ad ora scono- Liguori, Napoli 1986, ed. orig. non chiatriche, ai problemi di metodo negli studi storiografi- sciuti e riesaminata all'interno del contesto storico del- ci della psichiatria. Tuttavia Ellenberger sembra offrire l'epoca (e di quello teorico di Ellenberger) acquistando indicata, trad. dal francese di Maria Angela il meglio di sé come biografo, per la sua scrittura ricca nuove dimensioni. Molto interessante, e rara, la mono- Leotta, pp. 272, Lit. 24.000. di documentazioni ed elegante. Quasi un romanzo il grafia condensata su Hermann Rorschach, autore del saggio dedicato ad un personaggio minore della storia celebre test, che descrive le relazioni tra la vita personale della psichiatria, Moritz Benedikt (1835-1920), medico e l'opera creativa e scientifica del grande psicologo, Nella collana "Inconscio e cultura " diretta da Aldo ebreo viennese, umanitario e psicoterapeuta, la cui bio- scomparso in giovane età. Carotenuto, esce una piccola chicca per i cultori della grafia ci permette di meglio comprendere la psicoterapia psicoanalisi e della storia della psichiatria: una raccolta di A. Adler; uno scrupoloso lavoro di indagine polizie- M. Cornili di articoli di Henri F. Ellenberger, noto al lettore italia- sca sui confini tra leggenda, mito e ricostruzione storica

MARIO TREVI, Metafore del sim- le, se — come dice la citazione di E. to la "coppia" simbolica continua- "Impossibile", ma dimora di un dia- e complessità si prestano a valutazio- bolo. Ricerche sulla funzione Morin — "il solo pensiero che vive è mente si riforma; per cui, più che di logo che, dato per già dato, rischia il ni e interpretazioni per certi aspetti simbolica nella psicologia com- quello che si mantiene alla tempera- simbolo, sarà più adeguato parlare di riprendersi. anche contraddittorie. La sicura plessa, Cortina, Milano 1986, pp. tura della propria distruzione". Que- "funzione" simbolica, di gradiente G.M. Cabras competenza in materia consente a sta indicazione — che per l'A. è l'u- 162, Lit. 18.000. energetico autoriproducentesi. Sarà Gustavo Gamna, in un pur breve nica adeguata al pensiero del nostro proprio l'assunzione di tale gradien- tempo — dovrebbe valere in modo saggio introduttivo, di cogliere i te, con l'esperienza della inelimina- punti nodali del discorso. L'apporto Il libro ripercorre e chiarisce (an- particolare per il "pensare psicologi- bile conflittualità che l'attraversa, a che se il titolo può suscitare qualche co", pena la ricaduta in ingenue rie- dell'espressione artistica, in quanto far sì che si possa parlare di "psiche": AA.VV., Arte terapia. Espe- apprensione) la concezione junghia- dizioni di una qualche "psico-logia". strumento di comunicazione, alla della possibilità, cioè, che si conosca rienze di un corso di formazio- psicoterapia è oggetto delle esperien- na di "simbolo", cogliendone origi- L'importanza, la paradossale "esem- non solo come "parte" radicalmente ze raccolte in questo volumetto, ba- nalità e contraddizioni, che danno al plarità" della posizione junghiana sta separata da un "tutto", ma come ne, Franco Angeli, Milano 1987, filone ermeneutico del pensiero di proprio nel suo "disporsi intorno" al "òspite" (nel doppio significato del pp. 113, Lit. 18.000. sato sui materiali di un corso di for- Jung un sapore di attualità che potrà simbolo, perché questo possa essere mazione. Una volta illustrati alcuni termine: attivo-passivo; pieno-vuo- I contributi da parte della psicoa- risultare sorprendente. Ciò che per mantenuto come rimando inesauri- aspetti tecnici e teorici e qualche ap- to; eros-thanatos...) della coppia sim- nalisi e della psicologia alla com- l'A. infatti è centrale di tale pensiero bile, non solo "segno": questo, ap- plicazione pratica, risulta come l'ar- bolica, allusiva della polarità che at- prensione dei problemi connessi con è proprio il suo irriducibile tratto di partenendo al dominio dell'identico, te-terapia, oltre a porsi come alterna- traversa la vita "nella sua interezza e il fenomeno della creatività artistica problematicità, che non può non in- esprime la tensione protettiva della tiva, possa meglio ancora integrarsi misteriosità". Allusione che può ri- sono ormai numerosi, anche se lon- cludere "il rinvio ad altri possibili psiche, che però non può completa- con altre forme di intervento tera- conoscersi nella coppia "diaìogica" tani dall'essere risolutivi. Ciò vale modi di pensiero"; è proprio nella mente "proteggere" dalla tensione peutico, verbale e non verbale, indi- della situazione analitica, non più ar- anche per i legami fra creatività e sua apertura al "limite": rischio vita- che si attiva continuamente in quan- viduale e soprattutto di gruppo. ca della "Parola Ultima" o di quella psicopatologia, che nella loro varietà P.G. Battaggia Università degli Studi di Bologna - Dipartimento di Politica, Istituzioni, Storia LA COSTITUZIONE STATUNITENSE E IL SUO SIGNIFICATO ODIERNO 1787 - 1987 Sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica Congresso Internazionale - Bologna, 27-29 maggio 1987 27 maggio 28 maggio "OfficiaJly Recognized by the 29 maggio Commission on the Bicentennial Mattina Mattina Mattina of the U.S. Costitution" Cerimonia Inaugurale LA COSTITUZIONE E IL SISTEMA LA COSTITUZIONE E IL SISTEMA Apertura dei lavori: GIURIDICO STATUNITENSE POLITICO STATUNITENSE Antonio La Pergola Relatori: Sergio Bartole, Università di Trieste Relatori: Presidente Corte Costituzionale Guido Calabresi, Yale University Gianfranco Pasquino, Università di Bologna Pomeriggio David O'Brien, University of Virginia James Patterson, Brown University Sidney Verba, Harvard University IL COSTITUZIONALISMO E L'ESPERIENZA Pomeriggio COSTITUZIONALE STATUNITENSE Pomeriggio LA COSTITUZIONE E LA SOCIETÀ STATUNITENSE Tavola Rotonda: Relatori: Relatori: Robert Dahl, Yale University Michael Kammen, Cornell University I MODELLI COSTITUZIONALI CONTEMPORANEI Nicola Matteucci, Università di Bologna Stanley Kutler, University of Wisconsin E LA COSTITUZIONE STATUNITENSE Walter Murphy, Princeton University Michael Walzer, Princeton University Partecipano: Comitato Scientifico: Fabio Roversi Monaco (Presidente) Anto- Per informazioni sul Congresso e sul parallelo Seminario per Gérard Conac, Università di Parigi-Sorbona nio La Pergola, Tiziano Bonazzi, Giuseppe De Vergottini, Nico- laureati, rivolgersi a: Segreteria organizzativa,c/o Dipartimento Helmut Steinberger, Bundesverfassungsgericht Karlsruhe la Matteucci, Gianfranco Pasquino, Paolo Pombeni, Roberto Roberto Ruffilli, Università di Bologna di Politica, Istituzioni, Storia,Strada Maggiore 45 - 40125 BO- Giuseppe De Vergottini, Università di Bologna Ruffilli LOGNA,Tel. 051/278891 o 229981 Giuliano Amato, Università di Roma DEI LIBRI DEL MESE

II volume di Sandra Harding (The Con la sua biografia di Barbara Press, New York 1984, pp. XII-220) dalla stessa Bleier (Pergamon Press, di rompere il pregiudizio (assai più Science Question in Feminism, Open McClintock, Evelyn Fox Keller (A Ruth Bleier intesse la sua critica del- New York 1986, pp. XI-212). Nella pericoloso perché non reso esplicito) University Press, Milton Keynes Feeling for che Organism: the Life and la conoscenza e la sua proposta di varietà delle voci, l'intenzione co- che identifica l'interesse di parte del 1986, pp. 271) mette a fuoco con Work of Barbara McClintock, Free- una prospettiva femminista avvalen- mune di riferirsi a un senso forte maschile con l'oggettività universa- grande efficacia questa complessità man, New York 1983, pp. XIX-235) dosi della pratica effettiva di un mo- dell'identità di genere diventa anco- le. di percorsi e suggerisce una lettura è invece riuscita non solo a darci il do diverso di fare scienza. Studiosa ra più suggestiva: se ne può infatti d'insieme dei mutamenti avvenuti in racconto di una vicenda umana affa- di neurofisiologia, l'autrice utilizza riconoscere l'efficacia attraverso meno di due decenni di dibattito scinante ma anche a mettere in risal- la sua competenza professionale per prospettive disciplinari, percorsi cul- femminista sintetizzandoli nel pas- to che essa è a un tempo paradigma- contestare le pretese della sociobio- turali e selezioni di problemi anche saggio da una fase "riformista" a una tica rispetto all'esclusione delle don- logia e in genere di tutte le teorie — molto lontani e in alcuni casi in "rivoluzionaria". La prima si è svol- ne e eccezionale rispetto alle caratte- accreditate come scientifiche — che esplicito contrasto. Accanto ai saggi Questo è appunto il paradosso fe- ta all'insegna della "questione delle ristiche del singolo personaggio e vogliono sancire l'inferiorità biolo- di Elizabeth Fee e Hilary Rose che condo che molte riflessioni recenti donne nella scienza" e ha visto le della sua risposta eccentrica agli at- gica femminile in nome di un'evolu- discutono delle relazioni tra il fem- vanno sottolineando: una scienza ri- battaglie del movimento per conqui- teggiamenti costitutivi della pratica zione dominata dall'uomo-cacciato- minismo e altre correnti epistemolo- visitata alla luce del femminismo stare diritto d'accesso, pari opportu- normale della scienza. Alcune antici- re o della lateralizzazione delle fun- giche contemporanee, troviamo può essere scienza migliore perché pazioni già apparse e altri saggi già nità, in sostanza l'emancipazione zioni cerebrali. Questo quadro "pa- Donna Haraway che mostra come la rende esplicite le pertinenze sogget- editi in italiano hanno fatto della triarcale" viene confutato all'insegna primatologia sia politica fatta con al- dall'esclusione di secoli. La seconda tive (e può quindi anche tentare di Keller una delle presenze più interes- della scienza stessa. La Bleier è parti- tri mezzi o Sarah Blaffer Hrdy che si è invece segnata da istanze critiche fare con esse i conti, anziché assolu- santi anche per il nostro dibattito. Il colarmente efficace nel mostrare co- oppone alla certezza che la femmina assai più radicali circa i modi di co- tizzare la propria parzialità). Lo scri- noscenza accreditati come scientifici ve la Bleier nel testo citato e soprat- e circa le capacità di sviluppare un'al- tutto ne discute la Harding nel volu- ternativa drasticamente improntata me da cui ho iniziato il discorso. Fi- alla valorizzazione dell'identità di Donne e scienza losofa della scienza per professione, genere: è nata così la "questione della Sandra Harding a mio parere riesce a scienza nel femminismo". proporre l'intera questione "donne e scienza" in un'ottica particolarmen- Secondo me te stimolante perché la analizza con grande sensibilità per il contesto del- le correnti culturali contemporanee. Se molte riflessioni femministe già si erano alimentate della destruttura- zione del mito dell'oggettività scien- Prima di considerare alcune tra le tifica operata sulle tracce di Thomas voci che hanno contribuito a questa S. Kuhn, qui l'autrice allarga lo svolta, segnalo qualche titolo utile sguardo dalle tendenze postkuhnia- per orientarsi sulla fenomenologia di ne relative all'immagine della scien- partenza. Il volume di Margaret Ros- za in senso stretto, a quelle più am- siter (Women Scientista in America: piamente post-moderne, come criti- Struggles and Strategics to 1940, John ca di ogni razionalità forte in senso Hopkins U. P. Baltimore 1982, pp. lato. Il testo si sviluppa attraverso XVm-439) analizza "battaglie e stra- un'analisi serrata delle diverse fasi e tegie" delle donne negli Stati Uniti forme delle riflessioni femministe e dagli inizi sino agli anni '40. Il mate- discute la portata e le tensioni irri- riale di documentazione è imponen- solte delle varie risposte date al para- te e l'opera è stata accolta come un dosso essenziale: come può l'assun- caposaldo per la ricognizione siste- zione di genere rendere più obiettiva matica degli andamenti della presen- la scienza? Procede perciò ad un'at- za femminile. Per di più, l'autrice tenta analisi delle concezioni che discute con intensa lucidità perché correntemente si hanno sia della quella presenza è stata invisibile: scienza che del genere. Una rassegna perché lo sforzo di costruire gli stru- densa quanto agile di varie posizioni menti per una formazione scientifica emerse nel femminismo consente di si è incagliato nella segregazione dei mettere in risalto come esse in gene- colleges per sole donne; perché l'or- Il tema "donne e scienza" ha acquistato nell'ultimo anno nuova vivacità nel dibattito rale valorizzino le modalità interat- ganizzazione degli studi si è intrec- italiano sia per la comparsa di diversi materiali di riflessione, sia soprattutto perché l'atten- tive — e come in ciò si diano coinci- ciata con la professionalizzazione zione teorica crescente si è all'improvviso arricchita dell'onda di sollecitazioni a ripensare denze sconcertanti con visioni del della ricerca e quindi con i meccani- il rapporto con le scienze e la tecnologia, con l'esclusione e l'innocenza, con le responsa- mondo appartenenti a tutt'altre cul- smi della divisione sociale dei ruoli; ture. perché i valori condivisi dalla comu- bilita e i limiti, sollevata dal disastro di Chernobyl. Attraverso questa pur troppo scarna nità scientifica hanno rafforzato gli scelta di alcuni titoli recenti vorrei segnalare i diversi filoni in cui si era intanto stereotipi di genere... e così via, in andata articolando la riflessione femminista negli Stati Uniti. La maggiore con- una grande ricchezza di problemi sistenza numerica delle donne nella ricerca da un lato, e dall'altro la onni-per- sollevati e di prospettive di analisi. vasività della scienza e della tecnologia nell'organizzazione sociale, hanno fatto sì che della questione là si sia già discusso abbastanza da riuscire anche a sfaccettarla in numerosi e ben definiti problemi su cui Ne esce rafforzato il punto di vista si sono raccolti dati, elaborate interpretazioni, delinea- che permea tutto il lavoro: il risalto te contrapposizioni critiche. va alle "identità frammentate" e "al- tre" che scaturiscono dal passaggio da "donna" a "donne" e le conclusio- ni approdano a un elogio non retori- co ma cauto e consapevole della feli- ce ricchezza di un femminismo, compatto attorno all'identità di ge- Nel libro di Vivian Gornick (Wo- nere da affermare ma infinitamente men in Science, Simon Schuster, flessibile nelle singole soggettività. New York 1983, pp. 172) troviamo invece il racconto delle esperienze di vita, dei desideri, delle attese, delle suo Reflections on Gender and Scien- me le teorie biodeterministiche sia- sia naturalmente timida e passiva, ri- disillusioni, dei successi, dell'ostina- ce (Yale U. P., New Haven - London no organizzate in modo da "prova- portando le evidenze contrarie de- zione appassionata di cui l'autrice ha 1985, pp. Vm-193) pubblicato ora re" proprio ciò che presuppongono: sunte da studi sul campo circa i com- collezionato le tracce intervistando da Garzanti, raccoglie numerosi assumendo come dato universale che portamenti animali. Quest'ultimo più di cento donne attive nella ricer- contributi — sia di taglio storico, che le donne sono sempre e ovunque su- caso è particolarmente interessante ca. Sullo sfondo di alcuni casi clamo- epistemologico, che psicologico — balterne esse implicano infatti che la perché la Hrdy (di cui è apparso in rosi di emarginazione si delinea una alla costruzione di una forma di co- spiegazione deve necessariamente es- italiano da Angeli nel 1985 La donna Un contributo fondamentale alla varietà di storie e l'analisi delle testi- noscenza liberata da ogni segno di sere di natura biologica. Il rovescia- che non si è evoluta) aderisce convin- ricerca delle ragioni "storiche" del monianze mette in discussione sia i genere ("gender-free "). Mi limito a se- mento di prospettiva sta nell'elogio tamente alla sociobiologia contro carattere "androcentrico" della valori che dominano nell'ambiente gnalare qui che la Keller — come la della pluralità dei punti di vista e cui altre studiose conducono invece scienza contemporanea è stato dato scientifico, sia i modi in cui li intro- Harding — sottolinea la portata "ra- dell'attenzione per il mutamento una tenace opposizione. Nel saggio da Carolyn Merchant con la sua ana- iettano (o li rifiutano) le donne: da dicale" della critica femminista più evolutivo (contro le opposizioni di- riportato in questa raccolta la Ha- lisi rigorosa quanto appassionata di un lato, "una professione da demisti- recente ma risulta anche — ben più cotomiche e l'oggettività assoluta raway mostra efficacemente che — ciò che ha comportato per il femmi- ficare"; dall'altro, uno stare "metà della Harding — impegnata nel pro- della scienza al maschile), in sintonia nonostante le diverse strategie scien- nile e per il maschile il passaggio tra dentro, metà fuori". L'autrice insiste getto di lavorare dall'interno della con le tendenze più attuali dell'epi- tifiche — sia la sociobiologia "impe- '500 e '600 da una tradizione organi- soprattutto sull'intensa passione co- scienza per romperne le rigidità, in stemologia di parte femminista. nitente", sia quante con lei polemiz- cista alla nuova scienza meccanici- noscitiva espressa da quasi tutte le nome di una razionalità complessa, zano "sono femministe ardenti, con- sta; del suo The Death of Nature si sue interlocutrici e sul senso di dolo- capace di individuare e valorizzare le vinte che questo loro impegno è par- dovrà ancora molto parlare quando rosa costrizione di fronte alle tensio- differenze. te integrante della loro pratica di una uscirà l'edizione italiana da tempo ni inconciliabili tra la scienza e la buona scienza". E Hrdy stessa infatti annunciata (nella recente raccolta a famiglia: ne scaturisce un'immagine lo dichiara nel suo contributo, dan- cura di Joan Rothschild, Donne, tec- emotivamente assai viva ma anche do rilievo a quell'empatia di genere nologia, scienza, Rosenberg & Sel- piuttosto convenzionale nell'esalta- che è divenuta il presupposto consa- lier, Torino 1986 è già comparso un zione della ricerca come il trionfo Ne dà conferma la raccolta dei Fe- pevole e l'orientamento intenziona- estratto che compendia alcune parti del nuovo e del vero. In Science and Gender (Pergamon minist Approaches to Science curata le di un modo di fare scienza capace di quel più ampio studio). SELEZIONE DAL KEADER'S DIGEST invita a sfogliare in librerìa i più bei volumi della sua collezione di primavera

libri sulla natura, le piante, il giardinaggio Il grande libro dei fiori e delle piante • Piante in casa • Giardinaggio senza problemi • Il buon sapore dell'orto • Segreti e virtù delle piante medicinali • I miei primi libri: la natura • Guide pratiche a: Alberi e arbusti, Fiori spontanei, Funghi, in Italia • Meraviglie naturali del mondo • Splendore della natura in Italia.

delezione VJ dei Reader's Digest I LIBRI L'INDICE

ÌHIDEI LIBRI DEL MESE^I 1532. L'Ariosto mandò in tipografia de degli editori moderni, senza che i ofùsca o un dificile della stampa origi- un esemplare corretto e interfoliato veri problemi, quelli che per antifra- nale, quando ancora Montale nel Intervento della precedente edizione del 1521, si non oso chiamare 'immateriali', 1919 scrive efimere, e tutti quanti come hanno fatto tutti gli autorevi- abbiano valutazione adeguata, segna- continuiamo a sentire opposizione sori, da Montaigne a Manzoni, Vasa- lati sparsamente or qua or là, a volte tra ufficio e Ufiziiì Quale lettore sof- ri compreso. Ma non contento, du- in liste precedenti e a volte mai. frirà per un Lodovico Caponi per Cosa bolle in pentola rante la tiratura cambiò spin fioriti A tanto interesse per i fatti dei ti- Capponi? Per quanto ne sappiamo, con prun fioriti, Fra pochi di gittar pografi dovrebbe comunque corri- l'eziologia di quel nome, sempre po- di Rosanna Bettarini con Gittar fra pochi dì, ecc. Se ne spondere una curiosità almeno pari co lusinghiera per la famiglia, po- conclude che l'editore del Furioso è per i fatti dell'autore. Troviamo in- trebbe proprio poggiare su capo. Co- L'editore Einaudi ha presentato Altra domanda: se ha ragione Lon- tenuto a controllare un certo nume- vece che autentici fenomeni fonetici sì spariscono le forme hano e stano recentemente un volume dedicato a ghi a parlare della "più sincera" Tor- ro di esemplari perché si tratta d'un dell'autore e della sua epoca sono per 'hanno' e 'stanno', che forse so- Giorgio Vasari, uno che ha inventa- rentiniana, quali sono le 'bugie' della autore furiosamente volitivo e che gettati insieme ai puri grafemi in una no un diretto reliquato della mano to di sana pianta un genere storiogra- Giuntina? Óra nella Presentazione barattava ogni cosa a metà della fossa comune. I tipi affitte, o comesse dell'autore, visto che sono anche fico che identifica le "maniere de' einaudiana firmata da Giovanni Pre- stampa. o genaio o capella, non vorranno es- aretine; sparisce il tipo intomo una pittori" (arte) con i maneggi degli vitali si trova in sostanza, oltre a un Ora i curatori del testo offrono un sere conguagliati al tipo mezo, visto camera, livellato con intomo a una uomini" (storia), facendolo funzio- bilancio degli studi vasariani debita- indirizzario sovrabbondante delle che in italiano non c'è opposizione camera, secretamente con segreta- nare così bene che alcuni giudizi fi- mente filtrato, poco più che un inte- Torrentiniane (ovviamente scom- fonologica tra -z- semplice e -zz- mente, a dosso con addosso, ecc. ecc. rati vi sopravvivono intatti fino al- ressante ritratto d'un Vasari pittore pleto, e, se lo fosse, futilmente com- doppia, e comunque si scriva si pro- Ma nelle pagine introduttive si diffi- r nostra epoca: la valutazione ad da dal leggere ancora l'edizione Mi- esempio per Andrea del Sarto, sotto lanesi della Giuntina del 1568. Stra- l'insegna della timidità d'animo, tie- no. Il Milanesi era un formidabile ne ancora Andrea in sospetto di pro- lettore di documenti, reattivo, non vincialità, e Baccio Bandinelli non si pavido. Il suo unico torto è stato è più riabilitato dopo la bocciatura quello di normalizzare la lingua del- vasariana, sia pure inflitta per con- Arte da leggere originale: ma questa era la trasti caratteriali. Ebbene questo vo- filologia della sua epoca; un'epoca lume offre Le Vite de' più eccellenti di Gianni Carchia che piallava la lingua degli autori e pittori, scultori e architettori italiani che puliva i quadri con la soda. E così nella nostra epoca tanto forma- da Cimahue insino ai tempi nostri : mostrano ora finalmente assai bene che in real- per tempi nostri intendendo non già HANS GEORG GADAMER, L'attualità del bello, listica abbiamo ancora un Vasari tà per Gadamer non è l'estetica — almeno nella Firenze, Giunti, 1568, data di nascita Marietti, Genova 1986, trad. dal tedesco di spellato. sua moderna accezione disciplinare — il para- della seconda edizione riveduta e Riccardo Dottori e Livio Bottani, pp. 204, Il Vasari, dice giustamente Previta- corretta, ma Firenze, Torrentino, Lit. 28.500. digma dell'ermeneutica. Al contrario, è l'espe- li, era un teorico dei lavori di équipe, 1550, stampa che rappresenta la pri- rienza ermeneutica come orizzonte della com- e al momento dell'applicazione ba- ma stesura delle Vite, ora curata da Questi saggi di Hans Georg Gadamer, rac- prensione storica a delineare i contorni di una dava che le varie mani fossero uni- una folta équipe di addetti ai lavori colti e ordinati in volume da Riccardo Dottori, prospettiva estetica al cui centro si colloca la formi. I curatori del testo potevano (Torino 1986). costituiscono una sorta di Paralipomena alla messa in discussione di qualunque pretesa dell'o- ben passare qualche scheda, onde Quando il Vasari segna nel fronte- prima parte di Verità e metodo. Sono compresi pera d'arte ad un 'autonomia puramente forma- evitare ad esempio che i commenta- tori, coordinati da Luciano Bellosi, spizio della Giuntina del 1568 Le Vi- le, che voglia trascendere in qualunque modo qui insieme per la prima volta — ciò che non é annotassero: "Bernardo Daddi, non te... di nuovo dal medesimo riviste et ancora accaduto in Germania — buona parte l'orizzonte della significazione e del tramanda- ampliate fa un po' di marketing pri- Gaddi; ma nel 1568 il Vasari lo indi- vato, ma non si rende giustizia inte- dei più recenti contributi di Gadamer in campo mento storico-culturale. L'opera d'arte è in Ga- cherà correttamente", senza accor- ramente. Le seconde Vite sono un estetico. L'edizione italiana, comprendendo es- damer modello della costitutiva linguisticità o gersi che, di sopra, gli editori aveva- altro libro, profondamente diverso senzialmente messe a punto a precisazioni suc- interpretabilità dell'essere solo in quanto essa no già corretto Daddi nel testo del non tanto per le sterminate aggiunte cessive alla pubblicazione di Verità e metodo viene preliminarmente sottoposta ad una sorta 1550. Un autore vitale come il Vasa- ri meritava interpreti veloci sì, ma che l'autore immette ad aggiorna- (1960), dà l'occasione per tornare a riflettere su di addomesticamento culturale, che vieta come non passivi. Più passano gli anni, più mento della materia, quanto per un di un punto capitale della fondazione gadame- irrazionale, da un lato, qualunque rimando ad infaticabile restauro stilistico impo- i riferimenti impoveriscono, fino al riana dell'ermeneutica. A prima vista, infatti, un suo possibile fondamento naturale pre-stori- sto anche a quelle parti che nel pas- basso spessore storico di commenta- non è immediatamente chiaro perché proprio saggio da un libro all'altro rimaneva- co, e, dall'altro, ogni rinvio ad una possibile re la Torrentiniana con quella fonte no inalterate. Per accertarsi di que- l'incontro col bello e con l'opera d'arte debbano trascendenza più che storica della forma. Da che è la Torrentiniana medesima. sto scambio intervasariano che si avere un qualche privilegio in vista della costi- quest'impostazione consegue l'impossibilità di Più il Vasari, entrando nel Cinque- svolge per tremila pagine di narrato, tuzione di una teoria dell'esperienza ermeneuti- apprezzare nel suo vero valore la discontinuità cento, si riscalda, più i commentato- ri intepidiscono, senza avanzare, né basta guardare l'edizione Sansoni- ca. Rispetto alla connessione qui privilegiata fra con la tradizione introdotta dalla rivolta del- Spes delle Vite (1966-1984, I-V Te- prima né dopo, una sola nota di spie- estetica ed ermeneutica, ve ne sono altre che l'arte contemporanea. Per Gadamer l'arte è per sto, voi. VI e ultimo in corso di gazione linguistica, che pure un potrebbero sembrare più ovvie e magari più definizione significativa, anche là dove essa è qualsivoglia lessico tecnico impone. stampa), che, coniugata con l'edizio- fondate: per esempio quella fra ermeneutica e ne Barocchi della Vita di Michelange- muta o rivendica l'assurdo. Questo privilegia- E passiamo alla storia della Santa Ce- lo (Ricciardi 1962), copre tutto il teologia suggerita da Bultmann, o quella fra mento della significatività storica porta così cilia che "bolle nell'olio" (Vita di percorso della Torrentiniana del ermeneutica e giurisprudenza, teorizzata da Gadamer a ribadire ancora una volta lo sche- Raffaello), per niente tranquillizzan- te. Curatori del testo e commentato- 1550, anche se i nuovi curatori, ad Betti. La domanda appare tanto più legittima se ma idealistico hegeliano che attribuisce alla let- solo si rileva l'apparente contraddizione insita ri, questa volta concordi, puniscono apertura di libro, lascerebbero inten- teratura, e soprattutto alla poesia, una sorta di dere che dal 1550 in qua non sia pas- nel fatto che l'ermeneutica gadameriana riceve l'eccellente monsignor Bottari, dubi- primato spirituale sulle altre arti. Tramite toso per primo di questa scomoda sata che "una sola riproduzione di- il suo impulso iniziale dal progetto, svolto ap- un'amplissima estensione del concetto di "lettu- situazione, declassandolo a Bottai; plomatica della princepsl". Nell'edi- punto nella Parte prima di Verità e metodo, di zione Sansoni-Spes curata da me ra'° assistiamo al tentativo di ricondurre le con- poi chiamano al banco dei testimoni procedere ad un trascendimento della dimensio- dunque le due stesure vasariane si dizioni generali di interpretabilità delle arti al- i Bollandisti, che non hanno mai ne estetica quale si è imposta nella modernità a pubblicato gli Atti del 22 Novem- scontrano frontalmente per intero, l'unica misura delle arti verbali, nelle quali più partire da Kant, in quanto ambito di realizza- bre, giorno.festivo di Santa Cecilia; metà pagina l'una metà l'altra, con immediata è quell'autotrasparenza dello spirito un procedimento tipografico funzio- zione di una coscienza estetica autonoma, pura, la quale non fu bollita nell'olio. capace di tenerci lontano dall'abisso del natura- nale e quasi fisico, che permette di soggettiva e formale. I saggi di questa raccolta veder sparire in un batter d'occhio le come dalla vertigine dell'indicibile. La Passio latina racconta che per la ora la prima ora la seconda stesura in nuova tormentata fu escogitato un conseguenza delle additiones o delle nuovo tormento a domicilio: la detrationes dell'autore; e quando le chiusero nella salle de bain di casa due fasce entro le quali si muove l'e- sua, surriscaldata per un giorno e dizione sono di pari massa, il lettore mediocremente creativo, d'un ami- pleto: a Debenedetti bastarono undi- nuncia sempre allo stesso modo. Di- una notte, in modo da farla fondere trova immediato avviso, quasi altret- co mediocremente amichevole e ci esemplari per mettere le mani sul- cono i curatori: "Parcamente abbia- lentamente. Quando la tirarono fuo- tanto fisico, che la prima stesura è d'un cortigiano mediocremente dan- le ultime volontà dell'Ariosto, ri- mo usato il raddoppiamento fono- ri era intatta e il carnefice le inflisse stata violentemente abbassata di to- nato. Ma questo è un portrait che sparmiando al lettore l'inutile zavor- sintattico": vorrà dire, in termini un tre colpi di scure alla nuca senza po- no, spogliata di ogni cromatismo lin- viene fuori dalle seconde Vite. Mi ra dei grafemi), col risultato di dimo- po' meno sciatti, che la stampa origi- terla decollare fqueta è l'iconografia guistico, depurata da ogni "impres- domando se, presentando le prime, strare che, in assenza e nel sostanzia- nale presenta pochi casi del cosiddet- più comune del suo supplizio: Gui- sionismo" sintattico. E siccome ogni non era l'occasione buona per parla- le disinteresse dell'autore, un qua- to rafforzamento fonosintattico to- do Reni, Stefano Maderno); così re- cambiamento di stile è un cambia- re d'uno schiavo del potere che era derno è stato ricomposto per tirar su scano e che quei pochi sono stati stò viva ancora tre giorni, giusto il mento di vita, in qualità di editrice sovrano di due scritture e padrone di due righe che erano scivolate fuori soppressi; peccato, perché questa tempo per trasformare la casa di Tra- sottoposta a una lettura lenta delle due storiografie in conflitto tra loro, posto. Per il resto siamo informati scrittura potrebbe essere un relitto stevere nella chiesa a lei intitolata. due principes e partigiana del mistero sulle quali si fa ancora confusione; che gli esemplari del primo tipo dell'aspetto relativamente vernaco- Concediamo che il concetto di vasca della prima, mi sono chiesta sovente l'occasione per dire, ora che tutte le stamparono Pietra e Marmo con la lare del dettato vasariano (Michelan- da bagno slitti in quello di caldero- perché ci siano due storici per le stes- Vite sono squadernate in una como- maiuscola e quelli del secondo tipo gelo, dopo tanti anni che stava a Ro- ne: trattandosi di fatti figurativi, non si può vedere cosa bolle in pentola. se Vite e perché il Vasari abbia senti- da sinossi, qualche paroletta breve su pietra e marmo con la minuscola; i ma, scrive sempre a llui, a ttempo, Ma si può vedere l'incisione di Mar- to la necessità di far saltare tutto cosa rappresenti la prima stesura agli primi con a tutte le lettere e i secondi anzi a ctempo). c'Antonio Bolognese d'après Raf- l'impianto primitivo. Non bastava occhi d'uno storico dell'arte. È tutto co più abbreviazione della nasale, Via tutte le oscillazioni tra conso- faello, che il Vasari descrive per la aggiungere le Vite dei pochi vivi e antiquariato? ecc. Ne discende che quello che do- nanti semplici e doppie, che affatica- seconda volta nella Vita di Marc'An- dei non molti obliterati per mettersi Una certa tendenza ad imbalsama- vrebbe essere un apparato contiene no fior di linguisti, in una gamma al pari con i tempi? La stessa conce- una gran lista di "Errori materiali" tonio, con le stesse parole e con qual- re le Vite mostrano i curatori della che va dallo scempiamento protoni- che particolare in più. Nell'incisio- zione evoluzionistica della storia, Nota testologica quando intavolano coincidenti per lo più con i rovescio- co alla riluttanza delle consonanti la- ni e gli scambi di lettera dei tipogra- ne, ultimamente riprodotta da Jean che passa come vasariana e antiqua- un Censimento delle Torrentiniane e biali e raddoppiarsi. Allo stesso mo- ta, non è forse liquidata di fatto dallo fi: compagno non compagno, quella Adhémar, si vede una signora ritta uno spoglio parziale, senza produrre do sono livellati tutti i composti pre- stesso Vasari, se nel 1550 le Vite van- non qneUa, lunga non Innga, uve dentro una caldaia poggiata sopra una sola indicazione utile alla costi- fissali, e in particolare quelli con no dai Goti, zero per lui figurativo, non vue, terra non tema, tutte non un'orrenda pira, un via vai di carne- tuzione del testo. Il tema non è nuo- AD-, da sempre renitenti al raddop- alla somma delle somme cne è Mi- tuote. E siccome gli errori servili so- fici che attizzano il fuoco, due corpi vo, ma può essere "grave", come di- chelangelo, e nel 1568 le Vite vanno no capricciosi, alle mende dei tipo- piamento, e verbi come abattere, maschili giacenti e decapitati, due dai Goti a... Giorgio Vasari? ceva Santorre Debenedetti quando grafi antichi si sono fatalmente e in avenire, arivare, sono passati inden- lo introdusse nel 1928 a proposito maggior numero intrecciate le men- ni nelle scritture fino agli inizi di della terza edizione del Furioso del questo secolo. A chi darà noia un P N. 4 L'INDICE « -

• OBI LIBRI DEL MESE^hl scrisse il Tractatus logico-philosofthi- Infelix Austria cus: l'unico libro che gli riuscì di manigoldi con le teste straccate in pubblicare in vita, e l'unico di cui mano, scosse e quasi sbattute in fac- fosse, a suo tempo, completamente cia all'infelice con feroce esibizione. di Diego Marconi soddisfatto. Gli appunti filosofici di Chi è la bollente e chi sono i giova- cui si è detto sono infatti quelli rac- notti sparsi per terra? Il Vasari lo LUDWIG WITTGENSTEIN, Diari tazioni di vita quotidiana che Witt- colti nei Quaderni 1914-1916, ben noti ai lettori dell'edizione einaudia- dice nella Vita di Marc'Antonio: "fu segreti, a cura di Fabrizio Funto, genstein aveva scritto in margine na del Tractatus, in cui si trovano intagliata... un'altra carta dove si ve- introd. di Aldo G. Gargani, La- agli appunti di argomento filosofico de morire santa Felicita bollendo redatti negli anni della prima guerra tradotti. Nei Quaderni è possibile se- terza, Roma-Bari 1987, pp. 143, nell'olio e i suoi figliuoli essere deca- mondiale. Wittgenstein era partito guire, quasi giorno per giorno, la pitati". Risulta che il martirio supre- Lit. 14.000. volontario all'inizio della guerra, ed formazione della prima opera di mo di Felicita, fortissima mater, sia "Nuovi Argomenti", Mondado- era stato destinato al fronte orienta- Wittgenstein (o almeno una lunga stato quello di incoraggiare fino al- ri, Milano 1986, n. 20, pp. 135, le. Nel 1918 sarà trasferito sul fronte fase cu quella formazione); e certo un l'ultimo i suoi figliuoli nella profes- Lit. 8.000. italiano, dove verrà preso prigionie- motivo d'interesse di questi Diari è sione di fede e di vederli straziare ro (da noi) alla fine della guerra; sa- che essi contengono il giudizio che genstein formula il primo abbozzo sotto i suoi occhi, un po' alla volta, Anticipate sull'"Espresso" come il rebbe rimasto in prigionia fin verso Wittgenstein stesso dava, giorno per della cosiddetta picture-theory (la teo- prima di affrontare la sua ultima e memoriale di un terrorista pentito, la metà dell'anno successivo. In que- giorno, del procedere del suo lavoro. ria secondo cui una proposizione è ottava passione. A me pare che il escono, in ben due edizioni, le anno- sti anni, e da militare, Wittgenstein Per esempio, il giorno in cui Witt- un'immagine di uno stato di cose), Vasari abbia letto bene: "Martirio di egli annota "Credo di essere molto Santa Felicita e dei suoi figliuoli": vicino ad una soluzione" (15.10.14); decisivo sembra l'esibizionismo dei pochi giorni dopo, mentre sta af- carnefici con le teste in mano e il frontando — in verità in maniera as- gesto del personaggio togato che da sai confusa — il problema delle pro- un'edicola di rappresentanza mostra posizioni generali e del ruolo delle ai presenti il funesto effetto della co- Quando dire è fare costanti logiche, osserva nei Diari stanza d'una donna. Così pareva an- che "i nodi vengono sempre più al che a Adam Bartsch, fondatore degli di Paolo Leonardi pettine, ma non trovo una soluzio- studi su i pittori-incisori, che forni- ne" (17.10.14); mentre quando co- sce una descrizione molto più accu- mincia a farsi luce la distinzione tra JOHN L. AUSTIN, Come fare cose con le parole, livello, proferendo questi suoni così, emettiamo rata della mia. A Henri Delaborde proposizioni elementari, proposi- Marietti, Genova 1987, ed. orig. 1975, trad. (1888), su una nota del Passavant, un giudizio, esercitiamo un'autorità, prendia- zioni generali e tautologie, ed emer- sembrò invece che la signora della dall'inglese di Carla Villata, a cura di Carlo mo un impegno, e così via. A un terzo livello, ge la contrapposizione tra ciò che pentola fosse Cecilia: ma è costretto Penco e Marina Sbisà, pp. 128, Lit. 28.000. sortiamo eventualmente degli effetti, a volte, una proposizione dice e ciò che essa ad ammettere che l'artista ha "volon- proprio quelli che cercavamo di produrre: un mostra, egli dichiara di "vederci più tariamente confuso" il momento Con questo titolo, che traduce letteralmente nostro consiglio persuade colui cui l'abbiamo chiaro" (29.10.14). E così via. Perso- della prima prova della Santa con il quello originale, e che in qualche modo richia- dato. nalmente non ho avuto l'impressio- momento del martirio di Valeriano ma i manuali per sviluppare fotografie o per Che il linguaggio non serva solo a descrivere ne di grosse sorprese esegetiche; ma e di Tiburzio, rispettivamente mari- imparare da soli una lingua straniera, compare è chiaro che sara utile avere un con- to e cognato, che furono decapitati a si sa da sempre. Austin, però, è stato il primo ad una nuova edizione di uno dei libri di filosofia fronto puntuale fra Diari e Quader- parte e molto prima. Un "anacroni- offrirci una trattazione sistematica (e non una ni, e che comunque i Diari sono de- smo" di Raffaello, tradotto in termi- più belli degli ultimi quarantanni. semplice classificazione) di tutti gli usi del lin- stinati a svolgere una funzione non ni letterari, sarebbe come una 'licen- Austin discute, qui, delle diverse funzioni guaggio, e la teoria degli atti linguistici, fonda- necessariamente marginale nell'in- za poetica' di Petrarca. Bel risultato. del linguaggio: di come, parlando, oltre a descri- mentalmente nella sua versione, e oggi una dot- terpretazione del Tractatus. Rimane il problema del supplizio: vere come stanno le cose, compiamo tutta una trina universalmente accettata. L'argomento Felicita, si legge, fu decollata, ma tut- serie di atti: facciamo contratti, prendiamo im- coinvolge questioni filosofiche centrali: il con- Si deve quindi tanto più deplorare che questa pubblicazione sia basata ta la storia è una replica; Felicita e i pegni, diamo ordini e avvertimenti, emettiamo cetto di verità, anzitutto, e poi le regole, le con- su una specie di trafugamento, per la suoi sette figliuoli raddoppiano cri- giudizi, ecc. Quando ci sposiamo ha luogo uno venzioni, il soggetto (le azioni, linguistiche e stianamente l'exemplum giudaico dei riservatezza — in realtà forse la pru- non, sono sempre compiute da un soggetto), l'e- Maccabei: quella mater mirabilis di scambio linguistico in cui gli sposi non descrivo- derie — degli esecutori testamentari. più antica data, dopo i sette figli ani- no qualcosa ma siglano pubblicamente un con- tica. Per tutto questo è già, come dicono i cura- La difesa della privacy postuma di mosamente sostenuti al martirio, fi- tratto: quello che si dice durante la cerimonia tori, un classico. Ed e, inoltre, davvero un clas- Wittgenstein appare fuori luogo: i ni dentro a una pentola. A mio pare- non è propriamente né vero né falso, ma valido sico per gli spunti e le possibilità di lavoro che soli diari veramente segreti sono re dunque nella Vita di Raffaello è o non valido, o, nella terminologia di Austin, ancora offre. Inoltre, è un classico perché smon- quelli che l'autore brucia prima di caduto, non innocente, un errore di felice o infelice. ta inappellabilmente la teoria di molti empiri- morire. E vero che questi erano scritti in codice, ma si trattava di un stampa, per quella memoria che i ti- Si possono distinguere gli usi linguistici con sti logici della prima metà del '900, per cui la pografi, non meno dei copisti, han- funzione descrittiva sarebbe la sola funzione del codice analogo a quello che questo cui facciamo qualcosa da quelli con cui descri- recensore adoperava per comunicare no dei luoghi limitrofi del testo. Ma linguaggio. se così non paresse, forse è il mo- viamo qualcosa? Austin, dopo aver proposto di- con i compagni di classe in quarta mento di riaprire un'indagine icono- versi criteri per questa distinzione, trovando La nuova edizione italiana è, complessiva- elementare, quindi di non impervia grafica; e questo sarebbe davvero un dei controesempi per ciascuno di essi, propone la mente, quanto di meglio ci si poteva aspettare. decifrazione; certamente introdotto modo di riattivare la vita e di rimet- tesi che parlando facciamo sempre qualcosa; an- Alla traduttrice si deve una bella Nota alla per scoraggiare i commilitoni, più tere in circolazione le Vite, anche se zi, quasi sempre più cose a un tempo. La teoria traduzione, con qualche scelta che appare, ine- che i posteri. non finisce di stupire che gli storici che Austin elabora a partire dalla fine della vitabilmente, discutibile: per esempio, quella di Ma, se non ci sono ragioni di scan- figurativi, davanti a due divergenti settima di queste 12 lezioni che tenne a Har- tradurre statement talvolta con "asserzione", o dalo in questa pubblicazione, non ci testimonianze vasariane a proposito vard nel 1955 è nella sostanza quella che oggi si imply con "dareper implicito" anziché "impli- sono nemmeno motivi di grande dello stesso oggetto, non abbiano chiama teoria degli atti linguistici. Parlando care", o la traduzione, qui non segnalata, di emozione. I Diari non contengono mai avuto il pensiero di metterle in facciamo qualcosa a un primo livello, perché constative con "constativo" anziché con "con- rivelazioni clamorose né sul pensie- circuito tra loro, e non abbiano mai ro, né sulla persona di Wittgenstein. proferiamo suoni, che rispettano la grammatica statativo" — comunque l'unico errore della voluto sapere dove il Vasari erri o Lo dimostra anche il saggio intro- di una lingua, e perché con questi suoni faccia- dove porti ragione, continuando a Nota è l'attribuirmi la cura dell'edizione italia- duttivo di Gargani, il cui tentativo di leggere separatamente o solo la Vita mo riferimento a qualcosa, attribuendogli pro- na di Atti linguistici di John Searle, cura che ricostruzione della personalità etica di Raffaello o solo la Vita di Mar- prietà o relazioni con altre cose. A un secondo non ho mai esercitata. del filosofo è basato solo in piccola c'Antonio. »

Il Quadrante Edizioni

NOVITÀ NOVITÀ B.S. OKUDZAVA W. STOCKENSTRÒM Appuntamento T. LINDGREN Spedizione al baobab G. REVE con Bonaparte Il sentiero del serpente J. MACHADO DE ASSIS pp. 108, Lire 14.000 Il linguaggio pp. 320, Lire 35.000 sulla roccia Una vecchia schiava africana, Memoriale di Aires dell'amore pp. 100, Lire 12.000 Torna in un romanzo dopo una vita affollata di pp. 180, Lire 18.500 pp. 124, Lire 16.500 sovietico contemporaneo Con il linguaggio semplice e esperienze, di umiliazioni e Un bellissimo romanzo in Biografia e invenzione l'epopea del popolo russo scabro del contadino la cui anomali trionfi, si ritira dal forma di diario, estrema opera fantastica, tradizionalismo e durante l'invasione delle unica lettura è la Bibbia, mondo, per finire i suoi giorni del maggiore scrittore trasgressione, amore e violenza armate napoleoniche. Ma in un monologo che ha nel tronco cavo di un baobab. brasiliano. Attraverso gli occhi fisica e verbale, estasi mistica questa, per Bulat Okudzava, la forza disadorna ed essenziale Ma da questa estrema dimora -disincantati del consigliere ed irrisione cinica, sono alcuni non è che lo scenario della saga nordica, Jam, la sua mente intraprende un Xires, assistiamo al sottile e degli ingredienti di questo grandioso sul quale muove i il protagonista di questo nuovo viaggio in cui si struggente duello che si testo ancora ignoto al suoi personaggi, impegnati in romanzo, si rivolge a Dio e mescolano stona ufficiale e ingaggia tra i desideri e i pubblico italiano e che ha una avvincente e pericolosa gli racconta la propria storia, racconto fantastico e diritti della gioventù e la segnato l'inizio di una nuova partita: quella con i problemi una storia di sopraffazioni e di soprattutto una meditazione solitudine e l'abbandono della epoca nella letteratura olandese irrisolti dell'esistenza e con le violenze, di cui non sa e non sulla vita e la morte, vecchiaia. moderna. forze oscure della storia. può darsi ragione. il tempo e l'amore. compito di lottare contro le "false normalità, e anzi spesso trovano un te, ma qui (a Trattenbach, dove W. immagini" da cui siamo "tenuti pri- certo gusto nel comprenderla e spie- faceva il maestro di scuola elementa- parte sui Diari, e in parte molto gionieri": è difficile negare (anche se garla; alcuni, come Aristotele, arri- re) sono molto più irresponsabili e maggiore su materiali pubblicati al- è ugualmente difficile interpretare) vano persino a riconciliarsi con la buoni a nulla che altrove". R. dove- trove (soprattutto nei cosiddetti Pen- l'effetto liberatorio prodotto dal normalità, attraverso la comprensio- va aver risposto che ciò era improba- sieri diversi, nelle Ricerche filosofiche guardare le cose in modo nuovo, dal- ne. Wittgenstein no; come certi poe- bile. W.: "Hai ragione, quelli di e nei saggi biografici degli amici di la scoperta che costruzioni teoriche ti, non trovò, né del resto cercò mai Trattenbach non sono singolarmen- Wittgenstein). In realtà, dal punto di consolidate hanno radici fragili, in una strada di razionalizzazione per te peggiori del resto della razza uma- vista della comprensione della figura noi e nel nostro modo di vivere. Sen- andar oltre l'infinito stupore — sde- na. Ma Trattenbach è un posto parti- di Wittgenstein, il testo di Gargani za questo, la filosofia (e la storia della gno, certo, ma prima ancora stupore colarmente insignificante in Austria, MARIETTI (intitolato II coraggio di essere) fa una filosofia) non sono granché. — che destava in lui la volgarità, la e gli austriaci sono caduti cosi in bas- buona parte dell'interesse del volu- I Diari possono essere letti in que- cattiveria, la stupidità della maggior so, dopo la guerra, che è troppo tri- me laterziano, di cui del resto occu- sta luce, come espressione di un mo- parte degli uomini. È significativo, ste parlarne". Insomma, se anche il pa più di un terzo. Non è il primo mento di formazione di questa per- da questo punto di vista, uno scam- particolare orrore che suscita il pros- tentativo di mettere in rapporto la Furio Jesi bio di lettere con Russell (un filosofo simo non si poteva giustificare diret- personalità etica di Wittgenstein con sonalità etica. Ma, come si è detto, ben conciliato con la normalità). W.: tamente, si poteva giustificarlo con L'ultima notte la sua filosofia e con la tradizione nei Diari non c'è molto di tutto ciò. "So che gli esseri umani, mediamen- un sillogismo. culturale austriaca, ma è certo uno Ci sono tracce profonde di aspetti te, non sono granché da nessuna par- Racconto di vampiri e allegoria dei più penetranti. Il suo senso può ben noti della persona di Wittgen- dell'oggi. Un messaggio dall'u- essere espresso da questa frase di sin- niverso di Furio Jesi. tesi: "Se uno volesse riconoscere il contrassegno distintivo della cultura austriaca alla quale appartiene Witt- « Narrativa » genstein — da Weininger a Musil, da Pagine 144, lire 15.000 Schonberg a Ingeborg Bachmann fi- Oriente latino a tutto tondo no a Th. Bernhard — lo trovereb- be... nella motivazione etica per la di Walter Haberstumpf Joè Bousquet quale un uomo, per poter esprimere gli aspetti della vita, deve strapparsi l'Oriente latino nacque con la prima crociata, Tradotto dal silenzio con determinazione spietata dalle e che dalle crociate successive fu continuamente false immagini che lo tenevano pri- attraversato, ma con esse non si identificò mai. La scrittura di un metafisico gioniero per la sua mancanza di co- amore. Fu infatti "un insieme di stati che furono degli raggio" (p. 44). Il coraggio di cui si stati come tutti gli altri" (p. 259), sostanzial- tratta è anzitutto la capacità di non mentire a se stessi (e agli altri) intor- mente estraneo a ^«e//'imagerie mentale che l'Occidente andava elaborando: a livello cultu- « Biblioteca In forma di parole » no a ciò che si è, di non mistificare Pagine 248, lire 24.000 "il luogo in cui ci si trova" e "dal rale non conobbe nulla di simile alle chansons quale si parla". Il coraggio è ciò che de geste che infiammarono gli animi delle corti fa la differenza fra il talento e il ge- occidentali; sul piano religioso i canonisti non nio (Wittgenstein dice: "Il genio è pensarono mai ai conferire ai combattenti degli Edoardo Sanguineti coraggio nel talento", e a volte dubi- CLAUDE CAHEN, Oriente e Occidente ai tempi stati dell'Outremer uno statuto simile a quello ta di essere soltanto un talento); e delle Crociate, Il Mulino, Bologna 1986, ed. dei crociati occidentali. Anche per quanto ri- La missione del critico questo esprime bene la differenza fra orig. 1983, trad. dal francese di Isabelle Cha- guarda il commercio ebbe uno scarso influsso la grande tecnica filosofica e la gran- bot, pp. 325, Lit. 30.000. sugli scambi occidentali in Levante: i profitti de filosofia, la cui "originalità" in dei mercanti, specialmente italiani, certo ci fu- Dante, Gozzano, Savinio. Il fu- tirismo, il melodramma, il tea- fondo non è altro che la capacità di rono, ma per lo più dovuti alla lenta e inesora- Di Claude Cahen, professore di storia isla- tro, la musica, la critica. prescindere d'un colpo (ma in realtà mica alla Sorbona e insigne studioso delle civil- bile scomparsa delle flotte musulmane, al rare- attraverso una faticosa ascesi) dagli tà medio-orientali, esce ora, con relativa pron- farsi dell'oro e dell'argento e, in genere, a una « Saggistica » idola, dalle rappresentazioni e auto- tezza rispetto all'edizione originale, questo stu- certa atrofia di tutto il sistema commerciale in Pagine 208, lire 28.000 rappresentazioni già date, dalle ra- dio sui rapporti fra Oriente e Occidente al tem- Outremer. Visto dall'Oriente, poi, l'insedia- zionalizzazioni e sublimazioni varia- po delle crociate. Come il titolo indica con chia- mento dei Franchi era il frutto ai un'ideologia mente consolatorie in mezzo a cui ci rezza non si tratta di un nuovo volume su che risultava completamente estranea e che non muoviamo. Gargani riprende da Martin Lutero questo movimento, ma di un più ambizioso interferì, se non marginalmente, nello sviluppo Wittgenstein la metafora della pro- dell'Isiàm. Le due società, latina e islamica, vis- fondità ("la profondità nella quale progetto che si sforza, in una dimensione di Prefazioni alla Bibbia un uomo è capace di discendere con storia globale, di cogliere, al di là degli avveni- sero bensì "una stessa età mentale" (p. 264) ma menti militari e dell'impatto storico da questi senza che i pur svariati rapporti portassero a coraggio"), e le aggiunge quella del- Accanto e attraverso il testo: un l'interiorità: la "rappresentazione rappresentato, le implicazioni economiche e po- scambi reciproci decisivi se non in aree circo- litiche delle relazioni tra Oriente e Occidente scritte quali Sicilia e Spagna. itinerario che ha trasformato la perspicua", la visione di come stan- cultura occidentale. no le cose in realtà nel mondo e nella collocandole nella più ampia prospettiva della Nella prospettiva ai C. Cahen la storia del- vita, è raggiungibile "soltanto a par- mutata bilancia del potere nel Mediterraneo tra l'Oriente latino appare, giustamente, come un «Ascolta, Israele!» tire da un'esperienza interiore di noi 1100 e il 1300, dei cambiamenti all'interno momento della storia del vicino Oriente medie- Pagine 216, lire 25.000 stessi". L'agostiniano Wittgenstein della società cristiana e musulmana e, soprattut- vale da studiarsi nella sua totalità e il volume non avrebbe rifiutato neanche que- to, dello sviluppo del commercio tra i due mon- si presenta, pur con alcuni squilibri evidenti sta metafora; ma certo qui ci muo- di. nella struttura stessa dell'opera — i primi dieci viamo su un terreno insidioso, per- In questa luce l'importanza del movimento capitoli sono costruiti in ordine cronologico, gli Giuseppe Angelini ché rischiamo di attribuirgli un ar- crociato — troppo spesso sopravvalutate ad ma- ultimi sette sono organizzati per argomento — Gianni Ambrosio mamentario filosofico che non solo iorem gloriam della Chiesa o usate "per glorifi- come una sintesi di piacevole lettura che ha il Laico e cristiano gli era estraneo, ma che egli detesta- care antichi equilibri sociali" (p. 8) — risulta pregio di offrire più problemi e interrogativi di va. Dobbiamo ricordare, quindi, che radicalmente ridimensionata. E ben vero che quanti non ne chiuda. il profondo di cui si tratta non è uno La teologia del laicato. Il fulcro spazio privato, luogo e origine di un del dibattito attuale. sapere privilegiato e incontrollabile. Wittgenstein diceva che uno studen- «Dabar» Pagine 304, lire 26.000 te di medicina che affermasse di sa- stein, qui a volte esasperatamente NELLE pere tutta l'anatomia per intuizione sottolineati: la sua religiosità, l'in- MIGLIORI "dovrebbe dare l'esame come tutti tensità etica con cui viveva il lavoro LIBRERIE gli altri". Il profondo è piuttosto il EGTA (filosofico e non), l'importanza psi- Jean Delumeau nome del punto di che raggiungiamo cologica dell'amicizia e dell'amore quando riusciamo a considerare i omosessuale. C'è anche, insistente, Francesco Tonucci Le ragioni problemi della vita, o i fenomeni del l'orrore per la malvagità della gente di un credente linguaggio, facendo a meno delle co- 'normale": "L'equipaggio è una ban- struzioni teoriche attraverso cui sia- da di farabutti!", "La stupidità, l'in- A COME ELEFANTE Fede e cultura in un uomo a mo abituati a leggerli. La superficie solenza e la cattiveria di questa gente Alfabetiere per bambini confronto con l'attualità. dove i problemi sono insolubili non non conoscono limiti", "La cattive- che non vogliono imparare a leggere è il livello dei comuni fenomeni, ma ria dei commilitoni è per me ancora Postfazioni di Gian Luigi Beccaria e Mario Lodi * Terzomillennio » la buccia teorica che li ricopre; scen- terribile", "Attorniato da questa Pagine 64 • rilegato • L 14.000 Pagine 288, lire 16.500 dere in profondità non è come scava- gente rozza e volgare che non viene re una galleria sotto terra, ma piutto- ammansita da alcun pericolo, dovrò sto è come scendere da un'impalca- miseramente soccombere"; e così Carla Osella tura e mettere i piedi in terra. via, quasi ad ogni pagina. Wittgen- Virgilio Melchiorre Se si fa di questo atteggiamento stein ha le reazioni tipiche di chi fa Corpo e persona una teoria filosofica, ci sono molte e parte di un 'élite, ma gli manca qual- VIAGGIO CON RAF ovvie difficoltà a sostenerla. Ci è sta- siasi consapevolezza elitistica; e l'o- Illustrazioni di Ornella Bergadano to detto — in verità, fino alla noia — dio per la cattiveria dei suoi simili Il edizione Linee di fondazione per un'er- che non c'è un punto di vista vuoto non produce nessuna teorizzazione Pagine 120 • rilegato • L. 16.000 meneutica della persona. di teoria. Ma, come la scoperta del- misantropica. Egli sembra aver avu- l'inconscio non abolisce il dovere di to — per questo aspetto — l'istinto del poeta, più che quello del filosofo. essere onesti con se stessi, allo stesso EDIZIONI GRUPPO ABELE « Filosofia» modo la consapevolezza della I filosofi di solito si abituano alla Pagine 210, lire 28.500 "theory-ladenness" non sopprime il Via dei Mercanti 6 -10122 Torino - Tel. (011) 51.84.27 • DEI LIBRI DEL MESE I

trici, tecnocrati riformatori e politi- capitolo della prima parte del libro. forma e forza nei pochi anni che pre- ci radicali, secondo un disegno pre- Siamo abituati a considerare i primi cedettero l'avvento del fascismo è Energie meridionali conizzato da Nitti sin dal 1907". anni seguiti alla "grande guerra" co- mostrato dal Barone nel corso di di Manlio Rossi-Doria Dopo questa fase iniziale, culmi- me anni di disordini sociali, di idee questo capitolo. In esso sono, infatti, nata al tempo in cui Nitti fu mini- confuse e di governi deboli, tanto accuratamente ricostruite e interpre- stro dell'agricoltura, industria e più sorprendente e importante appa- tate le vicende, oltre che dei progres- GIUSEPPE BARONE, Mezzogiorno cendo si veniva ad affrontare in mo- commercio, i successivi sviluppi lun- re, perciò, il quadro che di quegli si dell'industria elettrica e della legi- e modernizzazione. Elettricità, ir- do nuovo la questione meridionale, go le linee dello stesso disegno si eb- anni ci dà Barone mostrando come slazione in suo favore, della costitu- rigazione e bonifica nell'Italia impostasi finalmente proprio in que- bero nel corso della guerra (quando allora siano "venuti a maturazione, zione e del primo avvio dell'Opera proprio per effetto della guerra, pro- contemporanea, Einaudi, Torino gli anni all'attenzione del paese. Se- Ivanoe Bonomi, ministro dei lavori Nazionale Combattenti, concepite condo Barone "alla fine del primo pubblici nel governo Boselli, emanò cessi di trasformazione avviatisi nel 1986, pp. XII-408, Lit. 30.000. come istituto per la pronta realizza- decennio del XX secolo andava ma- il decreto con il quale si riordinava mondo contemporaneo fino dagli zione di una moderna bonifica delle turando una più organica consape- finalmente la legislazione sulle ac- anni 80 del XIX secolo" e con i quali migliori zone costiere del Centro e Da alcuni anni, malgrado la giova- volezza della questione meridionale que, "fornendo uno strumento legi- — si potrebbe aggiungere — abbia- Sud Italia e come ente di riforma ne età, Giuseppe Barone studia e come problema essenzialmente slativo di grande efficacia per una mo ancora a che rare anche oggi do- pubblica saggi su alcuni temi, che in agraria. Sono qui ricostruite, inoltre, idraulico, da risolvere nel quadro di moderna politica in materia") e par- po tanti successivi mutamenti. "Il le tappe e le vicende di quello che questo libro sono trattati in un com- una democrazia industriale governa- ticolarmente nei primi anni del do- punto centrale — scrive Barone — pleto, definitivo e coerente quadro avrebbe dovuto diventare il pro- ta da un nuovo blocco di potere fon- poguerra, alle cui tematiche e vicen- riguardava la trasformazione della gramma economico e sociale di un d'insieme. Il libro merita particolare dato sull'alleanza tra industriali elet- de e dedicato il secondo affascinante realtà italiana in una moderna socie- attenzione per tre diversi motivi, governo riformatore che nascesse che conviene successivamente esami- dal possibile accordo tra socialisti e nare: l'importanza delle tematiche e popolari. Il preannunzio e la chiara delle vicende studiate; i materiali e il formulazione di questo programma metodo in base ai quali esse sono si ebbe nel giugno 1920 col celebre studiate; gli stimoli alla discussione, discorso di Filippo Turati Rifare l'I- al consenso o al dissenso, che dalla talia, a base del quale era l'idea di lettura scaturiscono sia per le con- "una temporanea alleanza tra gruppi clusioni che dai fatti narrati l'autore industriali e finanziari in espansione esplicitamente ricava sia per quelle e forse politiche riformatrici, i cui che nel testo risultano implicite. primi obiettivi avrebbero dovuto es- I rapidi e decisivi progressi della sere la valorizzazione industriale del elettrotecnica negli ultimi anni del Sud e la disarticolazione del blocco secolo scorso e i primi del nostro, agrario meridionale". consentendo il trasporto a distanza Già in questo capitolo Barone mo- dell'energia, hanno aperto nuovi stra contro quali ostacoli e quali in- orizzonti sia per la produzione e uti- comprensioni di fatto urtava un tale lizzazione dell'energia stessa e di avanzato e ragionevole disegno. Nel quella idroelettrica in particolare, sia terzo capitolo di questa parte — de- per gli effetti che ne potevano deri- dicato alle successive vicende nei pri- vare nello sviluppo economico del mi anni del governo fascista — il pe- paese. so degli ostacoli e delle incompren- L'uomo politico, che prima e più sioni risulta prevalente e determi- coerentemente si rese conto della ec- nante di un diverso corso delle cose cezionale importanza per l'Italia di tanto da portare alla sconfitta del- una tale novità, fu Francesco Saverio l'ambizioso piano nittiano e socialri- Nitti, che aveva allora poco più di formista, malgrado che alcune delle trent'anni e stava per entrare in par- sue linee di azione continuassero ad lamento. Già in due suoi saggi del essere seguite, e fossero anzi arricchi- 1901 egli aveva presentato le sue idee te, come è il caso delle costruzioni al riguardo, ma queste trovarono più idroelettriche, della legislazione per chiara formulazione e maggiore la integralità della bonifica e di una ascolto col volume del 1905, dal tito- più moderna ed efficace organizza- lo La conquista della forza. Attorno a zione del ministero e della politica queste idee si formò subito un con- dei lavori pubblici. Barone ricostrui- creto movimento di azione, al quale, sce in particolare i termini dei con- oltre al Nitti e ad altri politici della trasti interni della politica economi- sfera giolittiana, parteciparono alcu- ca fascista dei primi anni, le vicende ni dei gruppi finanziari e industriali e il significato della riforma Cornaz- allora più intraprendenti e, quel che za e della controriforma Sarrocchi più conta, alcuni dei tecnici e dei del ministero dei lavori pubblici giovani funzionari statali più intelli- nonché le ragioni della vittoria con- genti che il Paese abbia mai avuto. seguita dall'organizzazione dei pro- Nel primo capitolo Barone rico- prietari fondiari meridionali. Barone struisce la formazione di questo ete- considera anzi questa ultima come rogeneo ma compatto gruppo di causa principale della sventurata fine azione, le coerenti linee del disegno del coraggioso progetto di moder- politico perseguito, l'iter delle leggi e nizzazione del paese e del Mezzo- degli altri provvedimenti che ne giorno. hanno favorito la graduale realizza- Di particolare interesse in que- zione, le connessioni che allora co- st'ultimo capitolo della prima parte minciarono a stabilirsi tra una mo- sono i passi nei quali Barone accenna derna politica dell'energia, una di- ai modi nei quali i protagonisti del- versa e più efficace politica dei lavori l'orgoglioso progetto elettroirriguo pubblici e, in particolare, della boni- reagirono alla loro sconfitta. Mentre fica e della difesa del suolo. Così fa- per i politici — Nitti, Turati — e per qualcuno dei tecnocrati politicamen- te più impegnati, come Ruini, non ci tà di massa, che reclamava strumenti oteva essere altra via che l'esilio ai- di intervento e di sviluppo qualitati- Festero o in patria, per gli industriali Provincia di Imperia - Fondazione Mario Novaro vamente diversi rispetto all'Italia li- e finanzieri e per la maggior parte berale". dei tecnocrati non fu difficile adat- "In questo senso — continua il Ba- tarsi e inserirsi nella nuova realtà fa- Primo Convegno di Studi su rone e vai la pena di riportare per scista. Per evitare una debacle com- intero questo passo del suo volume, pleta era perciò necessaria una strate- perché ne presenta la tesi principale gia flessibile, che alla fermezza dei — il disegno modernizzatore più lu- principi associasse una disponibilità Mario Novaro cido e conseguente sarebbe venuto al compromesso politico che, per le proprio dai quadri del nittismo e del imprese capitalistiche di bonifica, socialriformismo. Ossia il progetto fosse almeno tale da "garantire i no- interventi di: di rifondare su più solidi supporti tevoli investimenti fondiari già effet- Giorgio Bàrberi-Squarotti l'egemonia borghese, con riforme tuati dagli elettrobancari nelle regio- istituzionali e di struttura che am- ni meridionali" e per i tecnocrati Francesco Biamonti - Carlo Bo - Pino Boero pliassero le basi sociali del consenso, non chiudesse la strada per continua- Rossana Bossaglia - Alessandra Briganti - Giorgio Caproni spezzando il blocco di potere agra- re in qualche modo nel nuovo regi- Ives Chèvrefils - Giuseppe Cassinelli - Giovanni Cattanei - Alberto Cavaglion rio-industriale suggellato dalla svolta me — che dimostrava chiaramente di Giuseppe Conte - Franco Contorbia - Michel David - Ada De Guglielmi protezionistica del 1887, per sosti- averne bisogno — la loro opera gli tuirlo con un nuovo e più articolato intelligenti ed operosi funzionari, - Giorgio Luti - Mario Medici blocco sociale incentrato sull'allean- tecnici o giuristi. Mario Petrucciani - Ito Ruscigni - Giorgio Taffon za tra industria moderna, tecnici e Nella seconda parte del libro, più Edoardo Villa - Cesare Vivaldi politici riformatori, che altro non lunga della prima, intitolata I quadri era se non il disegno abbozzato da regionali, sono appunto narrate le Nitti sin dal 1907, cui la congiuntura vicende delle singole iniziative e im- Imperia, Sala del Consiglio Provinciale, 3-5 aprile 1987 postbellica tornava ad imprimere un prese capitalistiche per la bonifica, la profilo decisamente operativo". Come un tal disegno abbia preso nizzatore sono stati i proprietari analisi, ma anche la politica e l'azio- rone senta il bisogno di manifestare fondiari meridionali, con il loro ne dei cosidetti meridionalisti. Se è ancora una sorta di ostilità verso irrigazione e la moderna conduzione "Comitato promotore dei consorzi facile comprendere perché vi siano quelle altre correnti di pensiero, la agricola avviate in quegli anni con di bonifica", guidato da Ferdinando uomini portati a preferire quelli che cui tradizione — che egli chiama capitali elettrobancari nel Mezzo- Rocco, fratello di Alfredo, autorevo- — come Nitti — sono stati chiamati "ipoteca ideologica" — ha rappresen- giorno e nelle isole, dalla estensione le ministro di Mussolini. Nessuno i "meridionalisti del possibile", a di- tato la maggior forza per il ritorno G. Ruggeri, M. Guarino delle irrigazioni in Sicilia (Conca può certo negare il carattere reazio- stanza di tanti decenni sembra assur- del paese e idei Mezzogiorno a liber- d'oro e Piana di Catania), alla costru- nario, il peso politico in quel mo- do che uno storico del valore di Ba tà. Non è, infatti, un caso che negli Berlusconi zione dei laghi silani e alla dipenden- mento e quella che Barone chiama anni stessi in cui il progetto elettroir- Inchiesta sul signor TV te azienda agricola in vai di Neto, a "la capacità di aggregazione inter- riguo di modernizzazione meridio- L'uomo, le amicizie, gli affari da Milano 2 alla P2. La conquista varie iniziative in Puglia, sino ai classista" degli agrari meridionali, nale si dissolveva come neve al sole, costringendo i suoi capi politici a di- dell'etere grandi serbatoi in Sardegna e alla ma attribuire loro la parte prevalen- Lire 15.000 creazione della azienda agricola di te nell'affossamento del programma menticarlo nel lungo esilio e i suoi Arborea (allora Mussolinia) e alle modernizzatore significa non tener realizzatori ad abbandonarlo nelle Auguste de Villiers pieghe del compromesso con il regi- iniziative nelle Paludi Pontine. conto del contemporaneo processo, de Tlsle-Adam me fascista, attorno agli uomini del ben più decisivo, di adeguamento e In questa seconda parte, oltre alla meridionalismo liberale si stringes- Racconti crudeli inserimento dei gruppi industriali e ricostruzione delle specifiche vicen- sero e si formassero i più fermi op- prefazione di degli stessi elettrici nel regime fasci- Atmosfere Ira il nero e il de regionali, molta luce si fa su uo- positori a quel regime. mini e cose d'Italia in quegli anni. E sta e dell'ovvio abbandono o ridi- fantastico e raffinatissima scrittura nei racconti che opportuno, tuttavia, qui ricordare riscossero l'entusiastico giudizio quel che ho detto all'inizio e che vale di Mallarmé: "la lingua d'un dio". per tutto il libro, ossia il fatto che Lire 24.000 ciascuna delle vicende narrate, delle imprese avviate o realizzate, delle Maria Casalini leggi emanate come ognuna delle La signora idee o delle opinioni dei numerosi del socialismo protagonisti è ricavata dallo studio italiano attento di infiniti documenti scoper- Vita di Anna Kuliscioff ti dall'autore in un gran numero di Un'immagine meno consueta e archivi pubblici e privati selettiva- più problematica di una mente adoperati. Si potrebbe, per- protagonista della storia del ciò, dire cbe questa, che è narrata movimento socialista italiano e internazionale. come una singola storia unitaria- Lire 24.000 mente concepita, risulta di fatto da un gran numero di microstorie, cia- Mario Pisani scuna delle quali è in sé compiuta ed Dove va l'architettura esaurientemente documentata. interviste a Bohigas, Fuksas. Convinto come sono della ecce- Gabetti e Isola, Gregotti. Natalini. zionale importanza del libro, penso Portoghesi. Rossi, Sacripanti, che sia anche opportuno accennare Ungers. Lire 16.500 alle critiche e alle discussioni cui esso si presta. Appare, anzitutto, convin- cente la critica già formulata da altri Marx e il mondo (Bevilacqua su "il Manifesto") che contemporaneo "nell'insieme il programma del fron- volume II te modernizzatore, così come Baro- Comunicazioni e interventi del ne lo ricostruisce, risulta sopravvalu- convengo dell'Istituto Gramsci 16-19 novembre 1983 tato e idealizzato"; tuttavia non si a cura di Anna Maria Nassisi può negare che esso abbia dato un Lire 25.000 taglio nuovo a molti problemi e alla stessa impostazione della questione Melo Freni meridionale. Concepito, come fu, Marta d'Elicona come un programma realizzabile i romanzo pochi anni e nelle circostanze econo- prefazione di Michele Prisco miche e politiche degli anni in cui fu Sullo sfondo di una società concepito e avviato, esso fu certa- arcaica ed epica che cede mente una utopia incapace di incide- all'affermarsi di nuovi costumi, la re seriamente sulla realtà quale era. storia di una ragazza, tiglia di pastori, travolta dalla Visto, tuttavia, a distanza di oltre trastormazione che investe il suo cinquant'anni, alla luce di quel che si mondo. è realizzato negli ultimi decenni in Lire 15.000 condizioni tanto diverse da quelle di allora, a quel programma va indub- Loredana Lipperini biamente attribuito il valore di una Introduzione impressionante anticipazione dei al Don Giovanni programmi dell'intervento straordi- Le mille metamorfosi di un mito nario nel Mezzogiorno in questo do- della cultura moderna, analizzate poguerra in alcune delle sue parti più con un approccio multimediale: particolare attenzione è dedicata valide. all'opera di Mozart, C'è, penso, anche da dire che nella rappresentata per la prima volta ricostruzione di quelle vicende — ed duecento anni fa. è a questo titolo che il libro va giudi- Lire 16 500 cato — la mancanza di tre ordini di considerazioni sorprende in un ri- Sauro Marianelli cercatore cosi attento e accurato Animali e parole quale è il Barone: l'assenza di ogni Piccole storie di animali che riferimento alla inflazione e ai con- mensionamento dei programmi elet- parlano e parole che si animano: i troirrigui meridionali nel quadro tanti giochi che si possono fare seguenti mutati rapporti tra i prezzi, Quale sarà il nostro destino? con il linguaggio per creare che ha dominato tutti gli aspetti del- della riorganizzazione della indu- significati nuovi e divertenti. la vita negli anni in cui il progetto stria italiana nella nuova situazione. Lire 11.500 riformatore prese consistenza; l'as- L'ultima osservazione, che la let- senza di ogni riferimento al contra- tura di questo bellissimo e importan- Luigi Cancrini sto, che tanto evidente risultò in se- te libro suscita, riguarda la implicita Giuseppe Neri Dialoghi col figlio guito, tra la utilizzazione dei serba- ispirazione di fondo del libro stesso, Grandi e piccole cose della vita di toi ai fini della produzione di energia che ha indotto Barone a sceglierne tutti i giorni, calate in un dialogo VERSO BL TERZO immaginario tra padri e figli. elettrica e quella ai fini della irriga- l'argomento e anche a sopravvalu- Lire 6.000 zione; e, infine la mancanza o la po- tarlo e idealizzarlo. Nella brevissima MILLENNIO vertà di riferimenti alla posizione e premessa con la quale il libro comin- Claudio Castellano alle relazioni degli interessi idroelet- cia, Barone lo colloca nell'ambito di il nostro futuro: La memoria trici meridionali rispetto ai generali una nuova storiografia, libera "dalla subalternità ad opzioni culturali pre- le risposte di 25 filosofi Funzionamenti e disturbi della interessi della industria elettrica na- facoltà di ricordare. zionale prevalentemente concentrati costituite", volta a "superare la tradi- e scienziati "Libri di base" nel nord, viste nel quadro della rior- zionale analisi e denuncia delle cause Lire 8.500 ganizzazione della intera industria della questione meridionale" e a "mi- italiana nel primo dopoguerra. surarsi con una immagine più com- Renzo Sprugnoli La correzione di queste lacune, a plessa e meno stereotipata del Mez- Le basi di dati mio avviso, porterebbe a modificare, zogiorno". Un quadro, a volte confortante Gli strumenti e le tecniche per la almeno, due delle conclusioni, l'una Dietro questa legittima e interes- a volte inquietante, gestione automatica delle informazioni. esplicita e l'altra implicita, che il Ba- sante esigenza storiografica si sente, di quel "futuro prossimo" "Libri di base' rone trae dalla storia da lui narrata. tuttavia, la presenza di qualcosa di che è quasi dietro l'angolo. Lire 8.500 Nel terzo capitolo della prima parte più importante: la intolleranza, anzi Barone afferma — e dimostra con l'ostilità verso "la ipoteca ideologica ni ricchezza di particolari — che i veri del meridionalismo liberale", che ha Editori Riuniti affossatori del programma moder- condizionato a lungo non solo le TUTTI I VENERDÌ REPUBBLICA RADDOPPIA.

giornali in un colpo so- che in edicola, tutti i venerdì, c'è il vostro più lo sono già un ottimo affare. importante appuntamento di lavoro. Ricorda- Ma non è che l'inizio. Perché Af- te: tutti i venerdì Repubblica raddoppia. fari e Finanza, il secondo giornale che trovere- E raddoppia anche la voglia di leggerla. te tutti i venerdì con Repubblica, parla proprio di affari: cifre, nomi e fatti che fanno notizia nel mondo della finanza. E ancora non è fini- ta: tutti i venerdì, tra le pagine di Affari e Fi- nanza, c'è grande spazio per le inserzioni di ri- cerca di personale qualificato. E come dire la Repubblica greti... È lecito ritenere che essi fos- "Galli si basa sull'ipotesi che il famo- complessivo, prima delle elezioni sero attivi ma si può sostenere che so Partito Armato fosse bell'e pron- politiche del 1983, è evidente. Se si L'Autore risponde essi furono determinanti?" (Tranfa- to nel 1968, ma impiegò sei o sette ricorda il governo Fanfani come l'ul- glia). Ritengo giusto il punto inter- anni a sparare". timo e debole governo De del quin- rogativo, perché si tratta di una inda- Il partito armato è stato pensato quennio, è solo perché quell'esito Cari critici miei gine da approfondire. Mi pare di nel 1968/69, si è organizzato nel '70, elettorale indusse ad accantonare i aver fornito elementi che consenta- ha subito cominciato a usare armi ed tentativi (in atto da un decennio) di di Giorgio Galli no di ritenere che la strategia dei ser- esplosivi, la sua escalation è cronolo- restaurare la situazione dei primi an- vizi, soprattutto in forma di missio- gicamente documentata nel libro. ni '60. Dopo tanti insuccessi (nel li- ni, influì sui ritmi e sulle fasi di quel- Ho dimostrato che i servizi di sicu- bro ne parlo) si accettò la partnership Per tener conto di tutte le osserva- Questo non vuol dire che "la lotta la lotta in misura comparabile alle rezza erano molto informati sugli del Psi a condizioni diverse. zioni e le critiche al mio libro espres- armata fu essenzialmente guidata da condizioni e alle basi sociali dalle uomini e sui centri di organizzazio- A questa interpretazione Galli del- se nell'ampio dibattito per il quale un piano preveggente dell'ala con- quali prese le mosse. ne della lotta armata. Procedettero la Loggia muove un'obbiezione spe- ringrazio Migone e "L'Indice", do- servatrice della borghesia", da "un In questi anni non mi sono dedica- rapidamente ad arresti. Quando non cifica per il 1974/75, con la De in vrei scrivere un lungo saggio. In que- difficoltà: "quale periodo più adatto piano lungimirante di una classe di- to a elaborare una dietrologia, ma a fornirono ai magistrti prove per la sta contenuta replica spero di riusci- di quello per l'uso politico del terro- rigente alquanto divisa e scalcinata" indicare una dimensione di analisi detenzione, vi furono i rilasci. Ho re a cogliere gli aspetti essenziali. rismo ai fini di stabilizzazione mo- (Tranfaglia). Non vi era un "piano" che la scienza politica non approfon- cercato di interpretare (anche in rife- Non ho inteso scrivere la storia del derata?". Ricorda che sono io stesso globale della classe dirigente, ho disce sufficientemente: il peso dei rimento al bel libro di Stajano, L'Ita- movimento che, prendendo nome a dire che nell'estate '75 "la lotta ar- dal '68, si prolungò sino a metà anni mata sembra quasi liquidata" ad ope- '70. In questo senso è valido quanto ra del nucleo speciale di Dalla Chie- scrivono Rossanda e Tranfaglia (que- sa. La risposta è una ipotesi di lavoro st'ultimo con giudizi positivi che ho che mi pare dimostrata: il vertice dei molto apprezzato). E una storia che servizi è diviso, vi è chi vuol liquida- leggerò con interesse quando qualcu- Perchè è importante Galli re il partito armato, vi è chi impone no la scriverà. Per ora basta rilevare una pausa. Dalla Chiesa se ne va, si che questo movimento nel suo insie- di Gian Giacomo Migone tollera la riorganizzazione delle me ha promosso una diffusa conte- "nuove Br" che esordiscono col pri- stazione sociale, ha portato la sini- Come mai Rossana Rossanda pensa che Gal- terpretazione di un fenomeno. È agevole consta- mo omicidio programmato (il pro- stra e il Pei al massimo dei consensi curatore Coco a Genova alla vigilia li e io stesso (sia pure in una forma affettuosa di tare che le frustrazioni, le ideologie e i frainten- a metà anni '70, non ha scelto la lot- delle elezioni '76). cui le sono riconoscente) riduciamo il movi- dimenti che hanno determinato l'impegno della ta armata, ma non ha fatto altra scel- Ma mentre su questi temi il con- maggioranza dei terroristi sono intuibili e costi- ta fuori della speranza di un governo mento post-'6$ ad un complotto? E vero esatta- fronto è aperto, il mio interlocutore tuiscono comunque poca cosa di fronte alla sem- delle sinistre col 51% il 20 giugno mente il contrario. Proprio perché non era un ritiene che la mia "immagine di stu- '76, caduta la quale la "nuova sini- complotto, ha mutato i rapporti di potere prima plice verità trascurata che il libro di Galli illu- dioso" sarebbe "appannata" da "ac- stra" entrò in crisi. Ne derivò il più sociali, poi politici nel nostro paese. La tesi di mina: che la loro opera ha contribuito in ma- costamenti infondati e maliziosi", ridotto e più radicale movimento del Galli, come io la intendo, si fonda su questo niera indispensabile alla ricostruzione dell'as- dei quali cita solo "l'oscura vicenda" '77, la cui contiguità con la lotta ar- presupposto. Il potere costituito è interessato allo setto di potere vigente prima del '68. La maggio- della pubblicazione dei "verbali" mata è nota. Questi elementi ho re- sviluppo del terrorismo di sinistra proprio per- re rilevanza civile, per così dire, di questa con- D'Urso da parte de "l'Espresso" di gistrati per quanto attiene al rappor- ché esso serve a disarmare politicamente la sini- statazione storica sta nel fatto che i terroristi Scalfari "sostenitore della più assolu- to con le varie fasi della vicenda del stra, il sindacato e tutti quei poteri che il movi- sono sconfitti, mentre coloro che — consapevol- ta fermezza" mentre "è abbastanza partito armato. noto che Scalfari non ebbe parte al- mento aveva alimentato. Galli Della Loggia mente o meno — della loro opera si sono giovati cuna, anzi fu assai contrariato". Ri- Questo comprende Br, PI, i Nap, i mi accusa di forzare e, quindi, di radicalizzare in larga parte ancora ci governano. diversi gruppi del cosidetto "terrori- spondo che non è credibile che un le tesi di Galli. È vero e non è vero. Anche se Infine, vorrei constatare come, sia Galli Del- editore che è anche il maggior opi- smo diffuso". Rossanda dice che essi Galli offre parecchi elementi che indicano la Loggia che Rossanda, sia pure per ragioni "ebbero tutt'altro che buoni rappor- nion maker italiano come Scalfari quanto meno una passività consapevole dei ser- opposte, si rifiutino di separare in maniera net- ti". In realtà ebbero in comune la non fosse informato della pubblica- ta la storia del movimento dal fenomeno terro- convinzione che la crisi italiana po- vizi in alcuni momenti decisivi, a me pare che zione di un testo Br e del significato tesse dar luogo a un processo rivolu- non disponiamo ancora di prove provate di rista: Galli Della Loggia per imputarlo almeno che ciò assumeva in quei giorni. È zionario da innestarsi con la lotta un 'azione finalizzata in questo senso. Tuttavia, in parte al movimento; Rossanda per dire: anche la materia del risentimento di armata. È un tratto comune essen- dal punto di vista della ricostruzione storica, è "Hanno gettato, costoro, le vite altrui e proprie Scialo) a di cui parla De Luca. ziale, al di là delle differenze (ma an- poi così rilevante un'azione di questo tipo? E per un autoinganno... Non si legano alla crisi Se quanto egli ha scritto qui fosse che delle convergenze, per esempio sufficiente constatare che il risultato netto del- della sinistra, alla nostra?". apparso sul settimanale di cui è vice- tra Br e Nap), che il libro registra, l'azione terroristica ha costituito un ingrediente Ebbene, no. Come spiega molto bene Galli, direttore, avrei forse letto con oc- chio diverso l'intervista a Curcio. La ma che nulla tolgono all'opportuni- indispensabile del successivo processo di stabiliz- la mancanza di opposizione politica da parte scarsa attenzione prestata (diversa- tà della definizione di partito armato zazione, non a caso fondato sul riscatto proprio del Pei ha favorito l'esasperazione di un'area sulla base di quel comune program- mente da tutta la stampa) al mio li- dei suoi principali bersagli (fisici, non politici): sociale circoscritta. La debolezza e i mille altri ma. Il termine "partito", ovviamente bro tanto vicino ai temi de "l'Espres- difetti della nuova sinistra non hanno consenti- usato in senso lato, coglie l'aspetto democristiani, imprenditori, tutori dell'ordine so" e la successiva pubblicazione de- politico del fenomeno, l'aspirazione nella provincia di un impero in declino. to di riempire il vuoto di opposizione. Ma si gli insulti di Curcio (non necessaria, a costruire un soggetto politico (il A me sembra relativamente meno interes- tratta di altra cosa, rispetto a chi ha immagina- perché da una intervista di tre ore partito comunista combattente) in sante, in questo momento, ricostruire le "cause to una rivoluzione inesistente come legittima- venne ricavato un testo di forse mez- grado di operare come tale. Nel che condussero a quella situazione [l'arcipelago zione della lotta armata. Ciò che distingue net- z'ora) mi hanno fatto pensare che il "mutevole arcipelago di sigle dissi- terrorista], ... la 'cultura' che ne era alla base". tamente nei fini le due prospettive è proprio il settimanale volesse screditare il mio mili" (Rossanda) soprattutto le Br e Qui il mio dissenso con Tranfaglia è stretta- rapporto col movimento di massa, con i valori lavoro. Non ho sollevato "un polve- rone di accuse invelenite, di sospetti in parte PI esprimono una continui- mente professionale. La rilevanza di un'impo- che ha espresso, con il progresso democratico con tà di cui è possibile scrivere la storia, infondati, di manipolazione". So- stazione storiografica dipende dalla sua capaci- cui ha segnato l'intero paese. L'impegno sacro- costituita da fatti (i sequestri, gli at- stengo che è stata fatta una scelta de- tà di far progredire, in un determinato momen- santo per la difesa di garanzie processuali e de- tentati); retroterra culturale (le ideo- liberata a me ostile da parte di chi mocratiche richiede questa distinzione. logie, i programmi politici); connes- to, ciò che di essenziale è stato trascurato dell'in- conosce tanto bene la storia delle Br, sioni col sistema politico (governi, da essere protagonista di un episodio elezioni). Rossanda ritiene che il che rimane oscuro, come altri della mio libro "nulla aggiunge". In realtà vicenda di Senzani, che diede a Scia- ho raccolto sistematicamente i fatti, loja i famosi verbali. Ho più volte servizi nei sistemi politici, anche de- lia nichilista) la posizione della magi- li ho connessi al retroterra, li ho col- messo in luce le sue divisioni; appun- messo in gioco la mia "immagine di mocratici. Per questi mi sono riferi- stratura e delle sue correnti culturali. legati ai problemi del sistema politi- to la difficoltà di ricompattarla in- studioso" per chiarire vicende sca- to alle "arti infernali" dello spionag- Non ho fatto l'apologia di Dalla co. In questo senso, ho steso un refe- dusse i servizi a un ruolo vicario, nel brose. Fa parte del mestiere. Sarei gio, evocate da Kant in quel classico Chiesa e non ho criticato i magistra- rence hook. Altri farà meglio e più quale si divisero anch'essi, sulla base lieto che Scalfari, Zanetti, Scialoja, della letteratura illuminista che è il ti. Il mio scopo era di dimostrare approfonditamente in seguito e spe- di diverse strategie (repressione deci- valutassero oggi la vicenda di allora saggio "Per una pace perpetua". Ho l'alto livello di informazione dei ser- ro che il materiale da me presentato sa, parziale strumentalizzazione) ol- alla luce della storia e del ruolo di esaminato l'Italia degli anni di piom- vizi e che queste informazioni veni- in forma organica possa essere di uti- tre che di gruppi di potere (Miceli Senzani. E con lui (rispondo ancora bo come un "case study" particolar- vano usate in modo diverso a secon- lità non piccola (mi pare l'abbia col- contro Maletti, l'Arma prò o contro a Galli della Loggia) che la teoria e la mente illuminante del rapporto tra da delle circostanze. to De Luca, che ringrazio e al quale Dalla Chiesa). La difficoltà di scrive- prassi del rapporto con la malavita si corpi separati e democrazia rappre- dedicherò qualche osservazione in re una prima storia del partito arma- Con quale obiettivo? Sostanzial- fanno strada sino alla ben nota vi- sentativa. Insisto sul fatto che prima seguito). to stava appunto nel tenere conto di mente: ricompattare una classe poli- cenda Cirillo (intreccio tra Br, ca- entrambi i fattori: lo sfondo e la base di giungere all'interpretazione ho tica per un governo senza il Pei, assi- morra e servizi. Concludo: spero Per questo lavoro ho letto gli atti sociale, gli interventi del potere invi- raccolto fatti sulla capacità di inter- curandole il consenso che stava per- che Rossanda e Tranfaglia abbiano processuali, il libro di Galleni, le ri- sibile. Le cause di fondo di questa vento dei servizi che nessuno ha si- dendo negli anni '70. Galli della Log- capito che ritengo la storia del movi- cerche dell'Istituto Cattaneo, che ci- situazione meritano "attenzione più nora smentito. gia ha ragione nel constatare la cau- mento più ampia e importante di to puntualmente; non capisco per- che gli intrighi dei servizi" (sostiene Questo lavoro è stato contestato tela con la quale parlo di stabilizza- quella del partito armato. Ringrazio ché Rossanda non me ne dia atto (La sempre Tranfaglia). E vero. Ma su come un calunnioso tentativo di pre- zione e uso il termine establishment. infine Galli della Loggia per la defi- sentenza su Negri e il ruolo di Pote- quelle cause — le carenze di fondo sentare i servizi di sicurezza come Ma credo di aver dimostrato che tra nizione di "utile e documentata" del- re operaio, da lei citati a riprova del del nostro sistema politico, le distor- centri di complotto antidemocrati- il '78 e 1"82, si ottenne il risultato di la Storia del partito armato. suo asserto, richiederebbero un lun- sioni da esso indotte nell'economia co. Rossanda capovolge tale valuta- aggregare una maggioranza parla- go discorso; ma che PotOp abbia — si sono scritte decine di libri (com- zione e mi indica come apologeta del mentare attorno alla De, sia pure fornito molti quadri alle Br è ampia- presi i miei). Ho invece descritto una gen. Dalla Chiesa, come critico dei con le difficoltà e le fasi alterne per le mente dimostrato). Grazie a questa conseguenza (la lotta armata) in mo- magistrati democratici (ne parla an- quali uso le espressioni che il mio documentazione dimostro, caso per do più organico di quanto era stato che Galli della Loggia, che riprende- interlocutore cita tra virgolette. Il caso, situazione per situazione, che i fatto sinora. Nelle sue organizzazio- rò), che scarceravano giovani mili- ruolo dei singoli dirigenti dei servizi "servizi" hanno sempre avuto una ne "si può senz'altro ipotizzare che tanti arrestati quando non avevano e dei singoli leader politici è difficil- elevata capacità di intervento. vi furono infiltrazioni dei servizi se- parte nella lotta armata. Scrive: mente individuabile. Ma il risultato Attraverso le interviste di cui si disponibilità da parte italiana ad compone, il libro affronta argomen- ostacolare con tutti i mezzi possibili Dopo il '38 ti e problemi diversi che occorre te- progetti tedeschi di deportazione e nere ben distinti tra loro. In primo sterminio e a fornire agli ebrei un di Mino Chamla luogo, abbiamo l'impatto delle leggi aiuto tale che ebbe, in qualche caso, razziali del 1938 sulla comunità una benefica ricaduta anche oltre la ebraica italiana: le contraddizioni, le fatidica data dell'8 settembre 1943; e NICOLA CARACCIOLO, Gli ebrei e vataggio, offerto agli ebrei da parte delle popolazioni dei vari paesi occu- morbidezze e insieme le asprezze nella stessa direzione convergono l'Italia durante la guerra 1940-45, gratuite del razzismo all'italiana, in anche il centrale intervento dello Bonacci, Roma 1986, pp. 226, pati dai tedeschi o ad essi in qualche modo alleati. In questo contesto si è ambito giuridico e non; le reazioni storico israeliano Daniel Carpi e Lit. 20.000. inserito Nicola Caracciolo con la sua della gente comune improntate a un quelli dei diplomatici italiani, allora trasmissione televisiva di qualche sano scetticismo, in qualche caso a coinvolti nell'impresa, Roberto È da qualche anno che gli storici mese fa dedicata ai rapporti tra ebrei sinceri avversione e rifiuto, e in ge- Ducei e Egidio Ortona, oltreché la specializzati sull'argomento e italiani negli anni di guerra 1940- nerale a una sostanziale indifferenza testimonianza del mitico frate cap- "Shoah", cioè le persecuzioni e lo 45, e intitolata significativamente II per questa sospensione dei diritti ci- puccino Pierre Marie-Benoit, prota- sterminio degli ebrei durante la se- coraggio e la pietà, dalla quale è stato vili da cui veniva a essere colpita gonista, tra l'altro, assieme ad un conda guerra mondiale, prestano tratto in contemporanea, con le pic- un'esigua minoranza dei propri con- questore di polizia italiano, Lospino- IL CODICE CIVILE cittadini. In secondo luogo c'e la vita una particolare attenzione al feno- cole variazioni del caso, il libro che so, e all'ebreo italo-francese Italo degli ebrei italiani e stranieri nell'Ita- COMMENTARIO meno dell'aiuto, e conseguente sal- esaminiamo qui. Angelo Donati, dell'opera di parzia- diretto da le salvataggio degli ebrei, francesi e PIERO SCHLESINGER non, rifugiatisi nella Francia meri- dionale. Volumi pubblicati: Ultimo argomento del libro è, ne- cessariamente, il cupo periodo 1943- 1945: l'Italia divisa in due, l'occupa- Pietro ICHINO Come accadde in Italia zione tedesca, la Repubblica di Salò L'orario di lavoro e i riposi. di Gianni Mattioli al nord, gli ebrei italiani e stranieri Artt. 2107-2109. chiusi nella trappola, la deportazio- ne, ecc.; ma anche la solidarietà degli p. IX-212, L. 20.000 Il coraggio e la pietà, il programma televisi- italiani, l'aiuto prestato specie dalle vo di Nicola Caracciolo, ha riaperto un acceso A popolazioni contadine del nord, ma dibattito che prosegue tutt'ora con la pubblica- anche, sotto varie forme, da poli- Angelo LUMINOSO ziotti, carabinieri, funzionari dei co- zione del libro Gli ebrei e l'Italia durante la muni e delle province, uomini di guerra 1940-45. Oltre alle interviste televisive, La vendita con riscatto ! '1- chiesa — coi casi emblematici di Ro- Artt. 1500-1509. esso contiene alcune note di riflessione di Carac- ma ed Assisi —, partigiani e resisten- ciolo aperte da una prefazione di Renzo De p. XII-491, L. 40.000 ti, ecc.; fino a spingere Renzo De Felice e concluse da un breve saggio di Mario Felice, nella sua prefazione al libro, Toscano. Il libro è pubblicato dall'editore Bo- Ti J ad ipotizzare che dietro alla soprav- nacci in un'austera collana storica destinata ad vivenza dei circa 27.000 ebrei italiani Eugenio SARACINI un pubblico accademico di addetti ai lavori, il non deportati, non passati in Svizze- che è inconsueto per un libro tratto da un lavo- ra o nel Regno del Sud, non entrati Il contratto d'agenzia. nella Resistenza, che si trovarono a ro televisivo e testimonia il singolare rapporto Artt. 1742-1753. vivere nel territorio italiano via via tra il programma e il libro di Caracciolo. Si controllato dai tedeschi e dalla p. XVIII-501, L. 40.000 potrebbe dire che, in qualche modo, il libro sta R.S.I., vi sia proprio questa capillare al programma televisivo come, nell'opera liri- operazione di salvataggio compiuta ca, il libretto sta all'esecuzione del dramma in dalla popolazione italiana. teatro, con la musica, i cantanti, le scene. Niti- Non si possono certo mettere in do e utile nella ricostruzione dei fatti e nella discussione i fatti evocati da Carac- bibliografìa il saggio di Toscano, utili documen- A ciolo attraverso le sue interviste. Né Piero FERRI (a cura di) ti i testi delle interviste. Ma le due puntate viste si può vedere della malizia nel voler in Tv sono un'altra cosa. mettere in risalto una pagina nobile L'indebitamento dei paesi diplomazia, ecc.) e soprattutto nel popolo che della storia del proprio paese. Ed an- in via di sviluppo. Il programma di Caracciolo non è infatti riscattano la vergogna delle istituzioni stesse e cora, non si vuole dubitare della Tra cooperazione solo una ricostruzione storica, ma una sorta di cercano quel clima in cui l'azione della resisten- buona fede di Caracciolo e della sin- e crisi petrolifere. racconto collettivo che l'autore ha intrecciato, za da una parte e della chiesa cattolica dall'altra cerità del suo entusiasmo di fronte alla scoperta di un quadro così lusin- p. VIII-152, L. 12.000 nella prima puntata, con i filmati d'epoca degli potranno risultare efficaci. eventi che dal '38 precipitano l'Italia nella fase ghiero e gratificante per il proprio Su questo fatto Caracciolo ha tuttavia co- orgoglio nazionale. E tuttavia, que- decisiva dell'abbraccio con la Germania nazi- struito, più che delle testimonianze documenta- sto libro lascia profondamente in- sta e nel contempo aprono la vicenda di persecu- rie, un dolente racconto collettivo che comunica soddisfatti. Se era legittimo parlare zione degli ebrei in Italia. Storie di ebrei stra- in modo immediato l'assurdità dell'odio razzia- soprattutto del salvataggio degli Letizia GìANFORMAGGIO nieri nelle terre di occupazione militare italia- le e la grandezza della solidarietà. Perciò un ebrei da parte degli italiani, lascian- na o anche fuggiaschi in Italia occupano la se- In difesa programma•ogri — come sottolinea De Felice nella do sullo sfondo tutto il resto, allora conda puntata. E anche qui c'è una vicenda da non si capisce il tono perentorio che del sillogismo pratico. prefazione al libro — che è una specie di medita- raccontare: sostanziale indifferenza, nel '38, al- anima la ricostruzione storica di Ca- Ovvero alcuni argomenti zione sulla pace o, più precisamente, di educa- l'avvio delle leggi di discriminazione razziale racciolo; quasi che si trattasse non di kelseniani alla prova. zione alla pace per mezzo della riproposizione una storia, ma della storia tout court in Italia, solidarietà e difesa coraggiosa quando della sofferenza e della umanità. Si tratta dun- p. 109, L. 8.000 si profilerà la tragedia dei campi di sterminio: di quegli anni, non di una parte del quadro, ma del quadro nella sua inte- sono azioni di singoli nelle istituzioni (esercito, rezza. Ed invece, qui l'omissione la si percepisce come tale, non come un saltuario incidente di percorso, Guglielmo GULOTTA ma come la struttura costitutiva stes- (a cura di) sa del libro. Sono troppe le sviste, le lia in guerra del periodo 1940-43: incongruenze, le assenze di una qua- Trattato di psicologia una condizione giuridica menomata lunque forma di critica storica, per giudiziaria nel sistema Storia e spunti di sopraffazione legalizzata essere casuali e tollerabili. E vero, penale. della medicina che vanno dalla limitata precettazio- Caracciolo non è uno storico né pre- Alcune delle nostre edizioni o ristampe anastatiche: ne civile a scopo di lavoro del mag- tende esserlo, ma qui è proprio lui ad p. XXII-1151, L. 80.000 gio 1942 al ben più consistente ed offrirci come preziosi documenti importante fenomeno dei lager di storici questi materiali e a darcene BONINO, Biografia medica piemontese (1824-25) Mussolini per l'internamento degli un'assai rigida e pretenziosa chiave BRAMBILLA, Storia delle scoperte fisico-medico-anatomi- ebrei stranieri; ma nello stesso tem- di lettura. co-chirurgiche fatte da italiani (1780-82) po, una sopravvivenza accettabile e Misteriosamente, nessun testimo- Luca MANNORI BURCI, Storia della chirurgia italiana (1876) condizioni non disastrose di vita, ad- ne ebreo, italiano o non, ha di che dirittura con un grato ricordo, in seriamente lamentarsi del trattamen- Uno stato per Romagnosi. CORRADI, Annali delle epidemie occorse in Italia (1865-94) qualche caso, di quegli stessi lager di to subito dagli italiani in quegli anni. Volume II - La scoperta cui sopra. In terzo luogo, ed è forse Nessuno, dei circa 9000 deportati del diritto amministrativo CORTE, Notizie istoriche intorno a' medici scrittori mila- il centro tematico del libro, c'è, sem- dal territorio italiano d'allora, è sta- nesi (1718) p. VI-253, L. 18.000 pre relativamente al periodo 1940- to tradito da italiani, nessuno è stato DE RENZI, Collectio Salernitana (1852-59) 43, il comportamento dei militari e arrestato da italiani, nessuno è stato FLOURENS, Histoire de la découverte de la circulation du diplomatici italiani di ogni ordine e deportato da italiani, e la Repubblica sang (1857) grado nei territori da loro occupati di Salò svanisce sullo sfondo per fare MODENA-MORPURGO, Medici e chirurghi ebrei licenzia- in Francia, Jugoslavia e Grecia, ol- posto ad una macchina statale appa- ti nell'Univ. di Padova (1967) treché in altri luoghi dell'est euro- rentemente messa al servizio della peo dove, per via delle operazioni di salvezza degli ebrei; laddove non fu GIUrFRiEDITORE MIIAND In vendita presso l'editore e nelle migliori librerie guerra o nell'ambito delle normali così, e fu anzi presumibilmente il A richiesta si invia il catalogo rappresentanze diplomatiche, essi si contrario. Eppure, anche la Repub- VIA BUSTO ARSIZIO 40 trovarono ad operare. blica di Salò fu storia italiana di que- gli anni. Né si vede perché si debba TEL. (02) 3010106 FORNI EDITORE, 40010 SALA BOLOGNESE (BO) Le testimonianze di ebrei croati, greci, francesi ed altri convergono tutte nel riconoscere la straordinaria racciolo e di altri, sia la casereccia e bonaria variante italiana del nuovo semi-revisionismo storico-ideologi- il Mulino co tedesco degli Hillgruber e dei Nolte, volto a operare una revisione non dei fatti storici ma, appunto, dei contesti interpretativi in cui essi ven- gono inseriti. La posta in gioco è sempre quella: la voglia di scacciare da sé con ogni mezzo le proprie re- Ernst Junger sponsabilità storiche, di qualunque natura ed entità esse siano; la voglia Cari Schmitt di chiudere con un passato difficile Il nodo di Gordio non ancora digerito e così ripresen- putato è di essersi voluto occupare di cazione storica e concettuale senza tarsi candidi e vergini sulla scena del- Il rapporto fra Oriente un argomento del genere senza riu- <8 bisogno di essere marxisti d'antan, la storia. e Occidente come tema scire a sottrarsi alle sirene della (pic- sottolineare tanto la bonarietà e rela- ed inveterati critici materialisti del- cruciale della nostra storia: cola) ideologia e alla atmosfera del tiva moderazione delle leggi razziali l'ideologia. due grandi voci del '38 e della loro messa in esecuzio- Ferma restando la buona fede di tempo. Non vorremmo un giorno della cultura tedesca ne, per poi parlare così poco e così Caracciolo, come si diceva poco fa, il arrivare a pensare che questa, di Ca- a confronto fuggevolmente, per non dire: per niente affatto, delle legge emanate in materia dalla R.S.I., leggi durissime Jean Delumeau che ebbero un'attuazione durissima, leggi italiane applicate da italiani, umani (in questo caso, degli ebrei) senza ricor- Il peccato e la paura leggi fasciste, infine, applicate con dare che ciò avveniva nel contesto di un paese Il senso di colpa nell'uomo crudeltà fascista da italiani fascisti. que di qualcosa di diverso da un programma che aveva già da anni affossato la democrazia e occidentale, dal Medioevo Di nuovo, è il libro stesso a denun- puramente storico, anche se, su questo terreno, i diritti civili. _ al Secolo dei Lumi ciare la propria contradditorietà ed non mancano alcune ricostruzioni documenta Si tratta certo di vicende in cui l'emotività insufficienza. In effetti, nei brevi sag- non mancano alcune ricostruzioni uocurn.cniM- — ; , ,. , .. , • • gi introduttivi di Renzo De Felice, rie importanti e soprattutto alcune ipotesi inter- è ovunque in agguato: la tragedia degli ebrei nei Roman Jakobson pretative:. quanto haL *****pesato, ad esempio,npll'as- nell'as- campi di sterminio eè stata cosicosì enorme da met- Mario Toscano e dello stesso Carac- Autoritratto ciolo, ci viene offerta una ricostru- senza in Italia di una tradizione razzista, anti- tere in moto nel mondo, più che un profondo zione accettabile, se pur sommaria, semita, proprio il radicamento tra la gente di ripensamento del razzismo, uno schiacciante di un linguista di quegli anni, con le opportune di- senso di colpa che ha favorito — quasi nella una religione — non certo bellicosa — del dio bilancio di una vita stinzioni e scansioni temporali. Ma morto in croce, che esalta i mansueti e i poveri?prospettiva di assoluzione collettiva — la nasci- poi la documentazione offerta dal li- di ricerca sul linguaggio, Con ciò Caracciolo propone una chiave di lettu- ta dello stato di Israele, quali che fossero le nuo- il testamento Ideale di uno bro smentisce sistematicamente ve situazioni di ingiustizia che ciò avrebbe in- dei maggiori linguisti quell'iniziale chiarezza di intenzio- ra del comportamento collettivo degli italiani nescato per il futuro. Le vicende travagliate che del secolo ni. Così è, per esempio, per l'impor- in quella tragica vicenda che mi sembra degna tante osservazione di De Felice, ri- di attenzione, proprio perché astrae dai compor- accompagnano la presenza dello stato di Israele tamenti dei singoli nei diversi contesti: intellet- e la tragedia palestinese sono la verifica quoti- presa da Caracciolo, sulla essenziale Enrico De Angelis differenza tra le testimonianze rese tuali, gente dei quartieri, carabinieri o contadi- diana di ciò, sotto gli occhi di tutti, e tuttavia dagli ebrei stranieri, ancora entusia- ni. E per contro emerge — quasi per contrasto —è difficile una discussione serena con chi vive Simbolismo sti per l'umanità e il disperato aiuto la sproporzione tra questo contesto ampio di tuttora nell'incubo dei giorni dell'olocausto. Il e decadentismo trovati negli italiani, cose cui non spontanea solidarietà collettiva e la prudenza ragionamento critico, allora, cede il posto alla erano, da sempre, precisamente abi- nella letteratura tuati; e quelle rese dagli ebrei italia- della suprema gerarchia cattolica. Questa pru- schematizzazione più netta: grande la tragedia tedesca ni, ancora piene di una profonda denza permise forse a Pio XII di salvare miglia- degli ebrei senza protezione né solidarietà, giu- amarezza e pervase dal sentimento ia di ebrei e di evitare persecuzioni alla chiesa stificato dunque oggi ogni diritto per Israele. In un'analisi che attraversa di un tradimento perpetrato sulla cattolica, ma, se ci si pone dall'interno della Per contro, chi sostiene che, tutto sommato, nel i testi di Mann, Schnitzler, Hofmannsthal, Musil, propria pelle da parte di una colletti- medesima ispirazione religiosa, certo sarebbe momento più tragico gli italiani reagirono con vità nella quale ci si era creduti pro- i caratteri specifici stato lecito attendersi altre parole ed altri com- coraggio alla persecuzione antiebraica ha qual- della via tedesca fondamente e incontrovertibilmente portamenti in difesa dei princìpi e delle vittime. inseriti. È questa una condivisibile cosa in comune con "quei deliranti che mettono al simbolismo e al intuizione, molto defeliciana, per al- Sul programma di Caracciolo la discussione in questione la legittimità dello stato d'Israele e decadentismo tro, cui Caracciolo toglie pero ogni ha registrato voci critiche soprattutto di ebrei la sua necessità nel contesto storico": questo pun- significato con la sua raccolta di in- to di vista, espresso da Furio Colombo, e oggi italiani. Altro che sottolineare l'inerzia degli Kenneth Thompson terviste, un amalgama confuso nel italiani nell'applicare i provvedimenti razziali: diffuso fra gli ebrei italiani, che — come levi — quale tutti vengono portati per ma- andava sottolineata piuttosto — ha osservato dichiarano di sentirsi tutt'oggi in campo di con- Emile Durkheim no—e con mano ferma e determina- centramento. C'è insomma una sorta di conti- ta, per la verità: si veda l'andamento levi nel corso di un dibattito promosso a Roma La vita e l'opera di uno di certe interviste per capire di che dal club Rosselli - l'inerzia nell'opporsi a quei nuità tra chi sottovaluta l'impegno di tanti ita- dei padri fondatori della cosa parliamo — a dire le stesse cose, provvedimenti; una vergogna — ha aggiunto liani dopo il '43 e l'incapacità a comprendere il sociologia: un profilo senza distinzioni di tempi e di luo- Furio Colombo, nel dibattito che ha concluso il credito storico che va attribuito oggi al popolo introduttivo ghi, senza note che spieghino mini- programma in Tv — con cui tuttora gli italiani palestinese per una vicenda in cui ragioni e torti mamente di che cosa si stia parlando in realtà non hanno mai fatto i conti. E qui mi si intrecciano e producono sofferenze. e a che punto della storia siamo. pare che si perda il senso della realtà e finisca per Riccardo Orestano Non è un caso che uno spazio così prevalere un punto di vista certo comprensibile, Introduzione ampio sia stato riservato alle vicende ma nondimeno assai particolare. Ci pare infatti allo studio degli ebrei croati salvati dai militari che sia priva di spessore storico una posizione del diritto romano e diplomatici italiani negli anni '42- che si sdegna per odiose leggi contrarie ai diritti '43: questo è veramente il fiore al- Il diritto romano in prospettiva l'occhiello del senso di umanità ita- storica: da un maestro della liano, e quindi merita quella insi- romanistica un contributo stenza di Caracciolo nel far dire a un di riflessione sui modi numero spropositato di ingenua- della «conoscenza giuridica» mente riconoscenti persone che il meno che si possa dire è che all'auto- popolo italiano è "il più bono popo- re non interessino troppo gli ebrei lo del mondo". Proprio la questione con le loro storie, e a ben guardare Giuseppe Pennisi del salvataggio degli ebrei croati e neppure i "giusti" italiani; e quanto Edoardo M. Peterlini della loro mancata consegna ai tede- alle classi sociali, neanche a parlarne. Dimensione Cosmica schi offre un ulteriore spunto di ri- Piuttosto, è la chimerica "italianità" Rivista bimestrale di letteratura fantastica Spesa pubblica flessione. Che gli italiani di allora, di quel comportamento ad interessa- diretta da Oreste del Buono e bisogno di compresi quelli chiamati oggi a testi- re a Caracciolo, la possibilità di recu- inefficienza moniare, non percepissero la con- parare attraverso una via di tutto ri- XII Premio Italia 1986: "Migliore rivista di fantascienza" traddizione oggettiva tra l'essere al- poso un motivo di facile ed edifican- Una copia £. 1*.000 - Abbonamento annuo £. 20.000 Il Fondo Investimenti leati dei tedeschi — e dunque condi- te identità nazionale. Ognuno si e Occupazione dalla viderne o comunque assecondare e consola come può. E d'altra parte, Programmazione facilitare i loro anche più remoti ob- chi può rifiutare un simile appello alla clientela: biettivi bellici e non — e il condurre alla fratellanza, suffragato com'è, oc- la storia italiana nello stesso tempo questa umanita- corre ripeterlo, da una certa verità di un'occasione mancata ria piccola guerra diplomatica con- storica? Chi riesce a distinguere fatti L'Altro Regno tro di loro, è del tutto normale ed che si sono svolti effettivamente così accettabile. Ma è a Caracciolo che e così dal contesto ideologico in cui Rivista trimestrale di informazione libraria non è permessa questa sistematica vengono inseriti e così riproposti? E sulle tradizioni, il fantastico, la fantascienza confusione di resoonsabilità politica chi può rischiare, infine, tra gli diretta da Gianfranco de Turris ebrei, di mettersi contro un così po- oggettiva e di condotta morale, è Ca- Una copia £. 3.000 - Abbonamento annuo £. 10.000 racciolo che avrebbe dovuto assume- tente sentimento nazionale, finendo re criticamente concetti come "tradi- magari col venire accusato di non zione cristiana", "normale senso mo- riconoscenza e durezza di cuore? rale degli italiani", "elementare sen- Bisogna ripeterlo ancora una vol- Marino Solfanelli Editore S.r.l. so dell'umanità", e simili, concetti ta: non si vuole imputare a Caraccio- 66100 Chieti - Via G. Armellini n. 3 - Tel. (0871) 63210 per nulla scontati e pacifici, e dei lo una diabolica volontà di mistifica- quali si può pretendere una chiarifi- zione storica. Quello che gli va im- re ebrea ("Quella specifica umanità I trentasei giusti di Hannah ebraica, che era il segno della perdita I Novità del mondo, aveva qualcosa di molto bello; i giovani non possono cono- di Cesare Piandola scerla. Era molto bello potersi tene- Marsilio re al-di-fuori-di-ogni-legame-sociale, HANNAH ARENDT, Ebraismo e liberi individui che fonda originaria- Arendt interna principalmente alla e poi quella completa mancanza di modernità, Unicopli, Milano mente lo spazio politico e la demo- tradizione liberale, Paolo Flores ha pregiudizio, di cui io ho l'esperien- 1986, ed. orig. 1978, trad. dall'in- crazia della polis, terreno della co- cercato di trarne un esistenzialismo za, in modo così intenso, proprio glese di Giovanna Bettini, pp. municazione e persuasione raziona- libertario e una proposta politica di con mia madre, che la praticava an- UNA NUOVA COLLANA le, sorgente di "felicità pubblica" e che di fronte alla società ebraica...", 228, Lit. 24.000. democrazia radicale; se Roberto DI NARRATIVA ITALIANA piena realizzazione delle facoltà più Esposito e altri studiosi di area co- dice in un'intervista). Ma tra i tanti DI AUTORI GIOVANI alte dello zóon politikón. munista che collaborano alla rivista intellettuali ebrei tedeschi costretti L'interesse che suscita il pensiero La complessa trama della filosofia "Il centauro" vedono l'attualità della all'emigrazione — ha osservato Pier Cinzia Tani politico di Hannah Arendt è docu- politica arendtiana venne dipanata Arendt nell'assenza di qualsiasi filo- Paolo Portinaro — la Arendt "si di- mentato dal crescente numero di tra- SOGNANDO CALIFORNIA in un solo senso e non le giovò, per sofia della storia (giungendo anche a stingue soprattutto per aver conferi- duzioni italiane dei suoi scritti (negli Primo tempo, pp. 220, L. 18.000 una lettura meno prevenuta a sini- improbabili accostamenti con Cari to alla questione ebraica un ruolo di ultimi anni sono usciti: Il futuro alle stra, prima la sua unificazione di fa- Schmitt), Alessandro Dal Lago ha ri- primo piano nella definizione e nella spalle, con una introduzione di Lea Marco Neirotti scismi e socialismi nella categoria di portato invece il suo pensiero all'in- elaborazione dei problemi della filo- ASSASSINI DI CARTA sofia politica". Hannah Arendt iniziò a riflettere Primo tempo, pp. 180, L. 18.000 sull'identità ebraica negli ultimi anni della repubblica di Weimar sotto il peso di un antisemitismo crescente che rendeva ormai impossibile non Alfredo Salsano fare i conti con la storia della eman- Corrado Tumiati Ingegneri e politici cipazione ebraica in Europa, dei suoi I TETTI ROSSI Einaudi risultati e dei suoi scacchi. La prima La trasformazione economica e sociale ricerca in questa direzione produsse Ricordi di manicomio di tre grandi paesi - Stati Uniti, Francia e Russia Benjamin e Scholem la biografia di Rahel Varnhagen, una Premio Viareggio 1931 - esaminata attraverso la storia degli alterni intellettuale ebrea che fu per pochi Novecento, pp. 168, L. 14.000 Teologia e utopia rapporti tra burocrazia politica e ragione tecnica. anni all'inizio dell'Ottocento anima- «Nuovo Politecnico», pp. xv-159, L. 9000 trice di un salotto berlinese frequen- Eurialo De Michelis Raro documento di un'amicizia stimolata dal conflitto dei temperamenti e delle idee, tato dal fiore della cultura romanti- BUGIE questo carteggio inedito (1933-1940) Jean-Jacques Nattiez ca. Il libro fu completato a Parigi La scoperta del neorealismo: investe i più importanti temi e personaggi (dove la Arendt si trasferì clandesti- il successo del 1932 del nostro secolo. Il discorso musicale namente nel '33) e pubblicato solo nel dopoguerra. Walter Benjamin, Novecento, pp. 208, L. 15.000 A cura di Gershom Scholem. I principi chiave dell'analisi semiologica Traduzione di Anna Maria Marietti. delle opere e degli stili musicali. amico della Arendt negli anni dell'e- silio parigino e fino al tragico suici- «Paperbacks», pp. vn-313, L. 28000 A cura di Rossana Dalmonte. dio, scrisse a Gershom Scholem: "Il «Pbe», pp. vni-197, L. 9000 libro mi ha fatto una grande impres- Heinrich Bòli sione. Nuota a forti bracciate contro la corrente della giudaistica edifica- Donne con paesaggio fluviale toria e apologetica". La rivendicazio- Georges Vigarello Nella «Collezione di teatro»-. LO SPORCO E IL PULITO Nel romanzo di commiato del grande scrittore ne della piena appartenenza alla sto- tedesco il dramma di una società corrotta ria ebraica (anche con la militanza Storia dell'igiene del corpo che si guarda allo specchio. Slawomir Mrozek diretta in organismi quali la Youth dal Medioevo a oggi Traduzione di Silvia Bortoli. Emigranti Aliyah, che organizzava l'esodo in Saggi, pp. 256, L. 25.000 Palestina di ragazzi ebrei durante la «Supercoralli», pp. 169, L. 18000 Traduzione di Gerardo Guerrieri. guerra) e insieme l'atteggiamento Nota introduttiva di Adolfo Pitti. EJémire Zolla fortemente critico rispetto alle ver- L'AMANTE INVISIBILE Daniele Leandri pp. x-75, L. 7300 sioni "edificatorie e apologetiche" di Scusa i mancati giorni tale storia saranno costanti del lavo- Alla ricerca delle presenze Richard Brinsley Butler Sheridan ro della Arendt. Basta leggere la pri- Nelle pagine di un diario ritrovato erotiche sovrannaturali: ma delle tre parti di cui e composto la solitudine, i sogni, i desideri di un ragazzo Il critico ovverosia Le prove di una tragedia la lunga storia Le origini del totalitarismo, intera- come tanti e della sua breve vita. di un archetipo dell'amore Introduzione e traduzione di Masolino d'Amico. mente dedicata all'antisemitismo nel A cura di Marina Jarre. Premio internazionale Con una nota di Ugo Gregoretti. secolo XIX fino al momento decisi- Ascoli Piceno 1987 «Gli struzzi», pp. vm-131, L. 7500 In queste settimane nei maggiori teatri italiani. vo dell'affaire Dreyfus e della nascita Saggi, pp 144, L. 16.000 pp. xi-71, L. 7500 del sionismo. L'intento della Arendt Clara Sereni è di "resistere alle sollecitazioni del Paola Desideri buon senso" e di cercare le ragioni IL POTERE Casalinghitudine storicamente determinate che hanno DELLA PAROLA Bambini e cannoni La cucina è una prigione, un'abitudine, un luogo reso possibile la diffusione dell'anti- Il linguaggio politico di memorie o un laboratorio di scoperte? A cura di Mario Lodi semitismo moderno, senza indulge- di Bettino Craxi La storia di una famiglia e di una generazione L'immaginario e le esperienze dei bambini re all'idea di un antisemitismo bimil- lenario e sempre eguale a se stesso. Biblioteca, pp. 184, L. 20.000 raccontata attraverso il cibo. nelle storie da loro stessi inventate e illustrate. La ricerca mette capo alla discussa «Nuovi Coralli», pp. 169, L. 9000 «Libri per ragazzi», pp. 109, L. 14 000 tesi dello stretto legame tra finanzie- ri ebrei e stato nazionale che farebbe dell'antisemitismo moderno un aspetto della crisi dello stato nazio- Cicerone nale nell'età dell'imperialismo: "poi- IN DIFESA ché nelle ultime fasi del processo di DI MARCO CELIO disintegrazione gli slogans antisemiti Ritter Santini, Il Mulino 1981; Sulla totalitarismo, poi, in pieno Sessan- terno di una filosofia ermeneutica si sono dimostrati i mezzi più effica- Eros denaro veleno sangue rivoluzione, con un saggio di R. Zor- totto, la sua critica radicale della pro- della comunicazione. Letture tanto ci per aizzare e organizzare le masse nella Roma di Cicerone zi, Comunità 1983; Politica e menzo- duttività politica della violenza e il diverse sono anche la spia del fatto al fine dell'espansione imperialista e a cura di A. Cavarzere gna , con un saggio di P. Flores d'Ar- suo prendere di petto la "retorica che Hannah Arendt più che autrice della distruzione delle tradizionali con testo latino a fronte cais, Sugarco 1985; La disobbedienza marxista della Nuova Sinistra" (il di una filosofia politica sistematica è forme di governo, la storia dei rap- civile e altri saggi, a cura di T. Serra, saggio del '70 sulla violenza, oggi ri- un'affascinante saggista che si muo- porti fra gli ebrei e lo stato deve con- Il convivio, pp. 184, L. 14.000 Giuffré 1985). Non era mancata già proposto in Politica e menzogna, fu ve su molti piani con una libertà tenere in sé la chiave della crescente negli anni Sessanta una prima rice- tradotto senza echi nel '71 da Mon- mentale che ama i paradossi e non ostilità di determinati gruppi sociali zione della sua opera: Vita adiva, dadori). Più in generale, come ho teme le contraddizioni. Lea Ritter contro gli ebrei" (ediz. Bompiani, C^^gD considerata il suo capolavoro filoso- cercato di argomentare in altra sede Santini riporta questa sua dichiara- 1978, p. 14). Dal punto di vista me- fico — in attesa di conoscere meglio ("Linea d'ombra" n. 13, 1986), la si- zione: "Pensare senza balaustrata... VENEZIA FORMA URBIS todologico, la Arendt dichiara più la sua ultima opera interrotta nel nistra di ispirazione marxista — da Se si va su e giù per le scale, si è volte di voler usare per una storia, Il fotopiano a colori del 1975 dalla morte improvvisa: The Li- Hobsbawm a Habermas — è stata sempre trattenuti dalla balaustrata, quella dell'ebraismo e dell'antisemi- centro storico in scala 1:3600 fe of the Mind — uscì nel '64 da Bom- respinta dalla separazione arendtia- cosi non si può cadere. Ma noi abbia- tismo, inquinata da pregiudizi ideo- La più bella immagine piani; seguirono da Feltrinelli il di- na, che talvolta diventa radicale con- mo perduto la balaustrata. Questo logici e metafisici, i normali stru- dall'alto scusso reportage sul processo Eich- trapposizione, tra sfera della libertà mi sono detta. Ed è quello che cerco menti della ricerca storica, cioè in di Venezia in un manifesto mann (La banalità del male, 1964) e politica e sfera della necessità econo- di fare". ultima analisi di voler effettuare una cm. 100x140, L. 25.000 da Comunità, nel 1967, il suo libro mica e dalla sua idea di "una politica Questo pensare senza appoggi e ricerca razionalistica e laica delle ra- più famoso: Le origini del totalitari- purificata dalle questioni socio-eco- protezioni non è solo la rivendica- gioni concrete che resero infine pos- smo (ed. americana: 1951). Fu però nomiche" (Habermas). Tuttavia zione della libertà di un'intellettuale sibile la penetrazione nelle masse una ricezione parziale, troppo inter- un'ulteriore riprova che il pensiero anticonformista, nè si riferisce sol- dell'irrazionalismo razzista. Se si na a un'ottica liberale e scarsamente Silvio Trentin della Arendt sia leggibile in molte tanto all'angoscia per la catastrofe scarta l'antisemitismo eterno, meta- interessata agli spunti teorici sulla direzioni anche divergenti si è avuta dell'umanità europea nell'epoca dei fisico, "allora il capro espiatorio ces- FEDERALISMO E LIBERTÀ democrazia radicale (per esempio al- nel corso del convegno che le ha de- totalitarismi e delle guerre mondiali, sa di essere il pretesto puramente ca- Scritti teorici 1935-1943 la valutazione positiva della demo- dicato nel settembre '85 l'Istituto di ma ancora, e più a fondo nella bio- suale, la vittima innocente su cui il crazia politica dei consigli) presenti Studi Filosofici di Napoli insieme al- grafia intellettuale della Arendt, ri- mondo riversa la colpa di tutti i suoi a cura di Norberto Bobbio nel pensiero della Arendt insieme ad la Fondazione Gramsci. Se Nicola manda al modo in cui ha vissuto e pp. 448, L. 60.000 altri ideali normativi: il contratto tra Matteucci insiste ancora su una rielaborato culturalmente il suo esse- IDEI LIBRI DELMESE!

maggio 1948, mentre a Tel Aviv Ben H. Arendt. Ma di fronte al "reali- tica, in alcuni paesi, ha da tempo su- Gurion proclamava la nascita dello smo" della pura forza praticato poi perato la fase del delitto isolato ed è PROGETTO entrata in quella della criminalità, peccati; diventa un gruppo fra altri stato di Israele e gli eserciti degli stati dagli opposti nazionalismi, israelia- una moralità senza compromessi ha gruppi, legato con loro alle vicende arabi intervenivano militarmente, no e arabo, va a onore di H. Arendt SCUOLA LIVIANA improvvisamente mutato la sua vec- politiche. In questo contesto storico H. Arendt pubblicava l'accorato ap- ciò che in conclusione scrisse in me- pello "Salvare la patria ebraica. C'è moria di Judah Magnes. Egli "si chia funzione di tenere semplice- 1987-88 non si cessa di essere corresponsabili mente insieme il mondo, ed è diven- semplicemente perché si è diventati ancora tempo", nel quale sosteneva espose alla vecchia accusa di morali- tà donchisciottesca in politica, un tata l'unico strumento mediante il la vittima dell'ingiustizia e della cru- la proposta di Judah Magnes, presi- campo in cui si pensa che contino quale possa essere percepita e pensa- deltà" (ivi, p. 8). dente della università ebraica di Ge- reRTE"MEDlÉSUPÉRÌÓRI solo il profitto e il successo. La vec- ta la vera realtà, contrapposta alle Questo uso impietoso del concet- rusalemme, per uno stato federato chia leggenda ebraica sui trentasei situazioni di fatto, distorte ed essen- to di corresponsabilità provocherà, binazionale in Palestina (nel frattem- po per un'amministrazione fiducia- giusti sconosciuti che esistono in zialmente effimere, create dai crimi- in occasione del libro sul processo ria delle Nazioni Unite). La Arendt ogni tempo, e senza i quali il mondo ni" (p. 207). Eichmann, nel quale veniva sottoli- NOVITÀ 1987 articolava la proposta in cinque pun- andrebbe in rovina, la dice lunga sul- neata esageratamente la propensione la necessità di un tale atteggiamento ti: privilegiamento della patria ebrai- SABINO S. ACQUAVIVA dei capi delle comunità perseguitate 'donchisciottesco' nel normale cor- ca rispetto allo stato ebraico; coope- DALL'EUROPA ALL'UOMO a trattare con i persecutori, la risenti- razione arabo-ebraica; eliminazione so degli eventi. Comunque, in un ta accusa di Gershom Sholem: "Mi Testo di educazione civica dei gruppi terroristici; salvaguardia mondo come il nostro, in cui la poli- pp. 240 offende quel tono di insensibilità, spesso quasi beffardo e malevolo, F. NASI, R. GHISI, R. LAZZAROTTO con cui queste questioni, che ci toc- FONDAMENTI DI cano nel vivo, sono trattate nel tuo PRODUZIONE VEGETALE libro. Nella tradizione ebraica c'è un pp. 400 concetto, difficile da definire e tutta- COLTIVAZIONI ERBACEE via abbastanza concreto, che cono- pp. 450 sciamo come Ahabath Israel: "l'amo- COLTIVAZIONI ARBOREE re per il popolo ebraico...". In te, pp. 450 cara Hannah, come in tanti intellet- Corso di agronomia e coltivazioni tuali che provengono dalla sinistra per tecnici e professionali agrari tedesca, non ne trovo traccia" (pp. ALESSANDRO BREGOLi 216-17). Non meno risentita era la BILANCIO E CONTABILITÀ risposta della Arendt: "Ho sempre DELL'AZIENDA AGRARIA considerato la mia ebraicità come Testo di contabilità rurale per tecnici e professionali agrari uno di quei dati di fatto indiscutibili pp. X-278 della mia vita, che non ho mai desi- derato cambiare o ripudiare... [Ma] hai perfettamente ragione...: nella mia vita non ho mai "amato" nessun NOVITÀ 1986 popolo o collettività — né il popolo tedesco, né quello francese, né quel- S. ROMAGNOLI. L. PAMPALONL G. lo americano, né la classe operaia, né VIGNATO nulla di questo genere. Io amo "solo" PAROLE E IMMAGINI Manuale di cultura generale per i miei amici e la sola specie d'amore istituti professionali che conosco e in cui credo è l'amore pp XXIV-1030 per le persone... Generalmente par- RENATO ROSATI lando, il ruolo del "cuore" in politica FONDAMENTI DI ESTIMO mi sembra assolutamente discutibi- GENERALE E SPECIALE le... Entrambi sappiamo quanto pp XX-620 spesso questi sentimenti siano usati MODELLI ED ESERCIZI DI per nascondere la verità dei fatti" ESTIMO (pp. 222-23). pp. X-256 Le due lettere, del 1963, si leggono Manuale ed eserciziario di estimo per istituti tecnici in appendice al volume Ebraismo e modernità, che raccoglie articoli V. D'AMBRA, D. RUI pubblicati tra il '42 e il '50, testimo- FONDAMENTI DI nianza del rapporto conflittuale e PATOLOGIA VEGETALE tormentato di H. Arendt con il mo- Testo di patologia vegetale per tecnici e professionali agrari vimento sionista che in quegli anni pp. X-280 dava vita allo stato di Israele. La tra- duzione riproduce, con alcuni tagli, V. D'AMBRA la raccolta americana curata da R. H. ATLANTE DI PATOLOGIA VEGETALE Feldman: The Jew as Pariah: Jewish Atlante fotografico a colori per Identity and Politics in the Modem tecnici e professionali agrari Age, New York 1978. Il titolo ame- pp VI-102 ricano evidenzia un concetto che è centrale nella ricostruzione arendtia- na della storia dell'ebraismo: l'alter- nativa alla discriminazione non e ALTRI TESTI l'eccezionalità del parvenu (sociale e AA.W. intellettuale) che la società dei gentili LA LINGUA TRA NORMA E richiede nei secolo XIX all'ebreo, SCELTA ma l'assunzione cosciente della sua situazione di pariah. Alle origini del Grammatica italiana sionismo, di fronte all'ondata antise- GIANCARLO MAJORINO mita evidenziata dall'affaire CENTANNI DI Dreyfus, sia Theodor Herzl che Ber- dell'immigrazione ebraica in Palesti- LETTERATURA nard Lazare, entrambi al di fuori del- na; "l'autogoverno e i consigli urba- Antologia del Novecento la tradizione religiosa del giudaismo, ni e rurali arabo-ebraici, istituiti su piccola scala e quanto più numerosi CARMELO BONANNO accettarono la sfida e divennero dei L'ETÀ MEDIEVALE NELLA possibile" (p. 173). Giustamente nel- pariah consapevoli, ma in modo di- Dopo l'Inchiesta sul Bello e il Sublime CRITICA STORICA verso: la soluzione di Herzl contava l'introduzione la curatrice italiana, L'ETÀ MODERNA NELLA sull'eterno antisemitismo" sfruttan- Giovanna Bettini, mette in connes- di Edmund Burke Aesthetica edizioni CRITICA STORICA sione le posizioni concrete della m — ha il piacere di presentare la prima L'ETÀ CONTEMPORANEA do il quale gli ebrei avrebbero dovu- NELLA CRITICA STORICA to diventare una nazione come le al- Arendt con il suo ideale di isonomia : IJE edizione postmoderna del celebre saggio tre; "una nazione — egli afferma — è "l'uguale partecipazione dei soggetti | CU che da due millenni continua a provocare REDAZIONE LIVIANA un gruppo storico di uomini uniti da all'esercizio della politica presuppo- IL MONDO ATTUALE NELLA CRITICA STORICA vincoli chiaramente distinguibili e ne l'esistenza di una sfera pubblica tenuti assieme da un comune nemi- comune, di un mondo condiviso, Antologia di critica storica dove tutti i membri, pur occupando Pseudo Longino co" (p. 27). Lazare prospettava inve- A. MENEGON, F. PIVOTTI, ce l'alleanza con i gruppi oppressi posizioni distinte e irriducibili, scel- | G. XICCATO dell'Europa contemporanea in una gano di porsi come pari, agendo in- Il Sublime FONDAMENTI DI comune lotta antimperialistica, e ciò dipendentemente dalla loro partico- • qj TECNOLOGIA AGRARIA avrebbe significato anche una lotta lare condizione privata e dalla loro a cura di Giovanni Lombardo Testo di tecnologia rurale per gli istituti per geometri interna contro la borghesia ebraica e appartenenza ad una comunità tradi- I flj postfazione di Harold Bloom un'idea non nazionalistico-organisti- zionale" (p. 22). La storia sembra I Q aver confinato la risoluzione del ca di patria. LIVIANA EDITRICE S pA. problema palestinese sulla base del- | 0 Via Luigi Dottesio, 1 Lo sviluppo incrociato di antise- l'ideale isonomico nel limbo delle mitismo e di sionismo alla Herzl re- è anche in libreria 35138 PADOVA buone intenzioni senza efficacia pra- • Tel. 049/8710099 se storicamente marginali e ineffica- tica, e certamente le possibilità con- I 0 ci le posizioni antinazionalistiche crete attuali sono irriducibili alla so- | CU Graciàn, L'Acutezza e l'Arte dell'Ingegno come quella di Lazare e di piccoli luzione auspicata da J. Magnes e da gruppi di sionisti di sinistra. Nel individualistico e la nozione di spon- generano regole e istituzioni stabili. guaglianza formale di tutti di fronte taneità sociale. L'individualismo me- Queste ultime, a loro volta, sono oc- alla legge. Soltanto nella garanzia La fortuna di Hayek todologico riguarda il modo di spie- casione di nuovi tipi d'azione e di della sfera privata dei singoli e della gare i fenomeni sociali come esiti coordinazione più complessa, finché non-discriminazione legale degli in- di Anna Elisabetta Galeotti inattesi, e tuttavia benefici, di azioni l'insieme di tutte le regolarità pro- dividui risiede la giustizia, mentre individuali. Sulla base di questa tesi dotte dalla regolazione spontanea qualunque obiettivo di redistribu- FRIEDRICH AUGUST VON HAYEK, zia ad Hayek, propongo quindi un che fu sostenuta originariamente dal costituisce un ordine complessivo, zione sociale viene stigmatizzato co- Legge, legislazione, libertà, Mon- approccio laico alla sua opera che fondatore del marginalismo austria- anch'esso spontaneo: L'ordine socia- me violazione della libertà da parte dadori, Milano 1986, trad. dal- entri finalmente nel merito della sua co, Cari Menger, e che Hayek ri- le spontaneo, o catallassi, è secondo dello stato. teoria e la ripercorra criticamente. Hayek superiore all'ordine creato, o l'inglese di Pier Giuseppe Mon- prende e approfondisce in modo si- Naturalmente sono numerose e fa- Legge, legislazione e libertà si com- gnificativo nei suoi scritti metodolo- taxis, perché, se entrambi danno una cilmente ricostruibili le critiche sul taneri, a cura di Angelo Maria pone di tre volumi, apparsi rispetti- gici degli anni '40 e '50, si propone risposta al bisogno umano di regole piano etico-politico alla teoria ha- Petroni e Stefano Monti Braga- vamente nel 1973 (Regole e ordine), una spiegazione congetturale dell'or- e routine, solo il primo, che è spon- yekiana, cosi inflessibilmente anti- din, pp. 567, Lit. 60.000. nel 1976 (Il miraggio della giustizia dine sociale spontaneo, mostrando taneo, non è oppressivo ed è oltre- egualitaria e così appassionatamente sociale) e nel 1979 (Il sistema politico come un sistema complesso e aperto tutto aperto all'evoluzione futura; a difesa della liberta. Tra l'altro, sor- La traduzione italiana della trilo- di un popolo libero). Già da ciò si all'innovazione possa emergere mentre il secondo, data l'impossibi- ge immediatamente una domanda su gia di Friedrich Hayek, già schedata intuisce il carattere di summa dell'o- spontaneamente, a partire dall'inte- lità logica di pianificare senza effetti come Hayek pensi che una simile su queste pagine, merita un supple- pera che raccoglie e sistematizza il razione casuale e dalla comparsa perversi, comporta inevitabilmente società sia governabile con uno stato mento di attenzione sia per l'interes- garantista e indifferente a ogni que- se e la rilevanza dell'opera, sia per i stione di giustizia sociale. A questo vasti echi di critica anche sulla stam- riguardo, credo che Hayek dia pa quotidiana che ha ricevuto nel un'implicita risposta nel suo riferi- nostro paese. Ci si chiede infatti che mento alla tradizione, come tessuto cosa abbia provocato questo ritarda- connettivo di rapporti sociali ine- to entusiasmo per l'ottuagenario Una presentazione superflua gualitari. Poiché però queste proble- economista, vincitore di un Nobel, matiche sono assai note, intendo finora noto soprattutto al pubblico concentrarmi su un problema teori- specializzato come l'antagonista di EAMONN BUTLER, Friedrich A. Hayek, Edizio- sticamente le posizioni), bensì di una qualunque co centrale: la nozione di spontanei- Keynes e l'oppositore indefesso di ni Studio Tesi, Pordenone 1986, ed. orig. analisi teorica interna agli argomenti hayekia- tà. Giustamente i due curatori, solle- ogni pianificazione sociale. Certa- 1983, trad. dall'inglese di Virgilio Floriani, pp. ni, che tenga conto delle obiezioni che gli sono vano la questione sulla base di osser- mente il recupero di Hayek oggi, 213, Lit. 30.000. state mosse. Ciò è particolarmente evidente vazioni critiche mosse a questo con- non solo in Italia, ma a livello inter- quando Butler affronta la concezione hayekiana cetto da James Buchanan, che pure nazionale, avviene sull'onda della ri- La traduzione del lavoro di Butler appare a della libertà (pp. 33-40). Due sono infatti i pro- di Hayek è allievo ed estimatore. scossa liberistica e deregolativa, im- breve distanza dall'edizione italiana di Law, blemi posti da tale nozione: il primo concerne Perché, chiede Buchanan, l'ordine personata nel binomio Thatcher- Legislation and Liberty; si tratta di un lavoro l'ambiguità del valore assoluto della libertà so- spontaneo dovrebbe essere il miglio- Reagan (ora forse già declinante). Sa- introduttivo all'opera politico-sociale dell'eco- stenuto come diritto inalienabile e, contempora- re? I curatori del volume rispondo- rebbe però un errore ritenere la ri- no sostenendo che la spontaneità di nomista austriaco. Una presentazione è senza neamente, per gli effetti benefici che produce; il scoperta di Hayek come un fenome- Hayek non è un concetto descritti- secondo riguarda il collegamento fra libertà ed no di segno puramente neo-conser- dubbio utile ed opportuna per orientare il lettore vo, bensì un ideale normativo cui vatore: la diffusa insofferenza, pure nella vasta produzione hayekiana ormai dispo- ignoranza. Secondo Hayek, infatti, se fossimo tendere. Ora, siamo d'accordo che nei settori progressisti e tradizional- nibile in italiano e l'esposizione piana e scorre- onniscienti non ci sarebbe il problema della , l'ordine spontaneo è, in effetti, una mente di sinistra, per la pervasività vole del libro di Butler lo rende una guida par- libertà, ma, siccome appunto non lo siamo, nes- ricostruzione congetturale dello svi- dello Stato sociale e per la delusione ticolarmente agevole per chi non sia già familia- suno ha diritto di imporre la propria volontà a luppo dei processi sociali e in quanto circa la gestione pubblica dei servizi re con Hayek. Tutti i principali temi hayekiani chicchessia. Questo argomento da un lato limita tale, può fungere anche da ideale sociali, inefficienti eppure invadenti vi sono affrontati: dalla filosofìa della sponta- il valore della libertà alla condizione di igno- normativo. Ma è evidente che come nelle sfere private dei singoli, ha ge- ranza (capovolgendo così la tradizione umani- ideale normativo la spontaneità so- nerato uno spazio favorevole alla re- neità, alla critica al socialismo, alla concezione politica, con un'interessante introduzione biobi- stico-illuminista della libertà come padronanza ciale è un paradosso in termini: co- cezione di iaeali libertari-individua- me è infatti possibile proporsi come bliografica, che offre un quadro della Vienna di sé e autonomia), dall'altro mette in questione listici. Liberisti e libertari hanno norma ideale un ordine spontaneo, il significato stesso di libertà che viene a coinci- dunque riscoperto in Hayek un scientifico-intellettuale in cui Hayek si è forma- che dunque non può essere prodotto campione della lotta all'oppressione, to. Tuttavia, a uno sguardo attento il lavoro di dere con gli errori di previsione. La sintetica intenzionalmente? L'ordine sponta- ai controlli e alla coercizione politi- Butler non convince. Come opera introduttiva esposizione di Butler presenta aproblematica- neo o esiste per conto suo, o non ca; e vi hanno trovato una potente (e senz'altro non può essere catalogato come stu- mente la nozione hayekiana di libertà sia come può essere un fine. Allora, forse, il spiegazione del perché la pianifica- dio originale) non offre una buona ricostruzione valore assoluto che come produttrice di conse- significato normativo dell'ordine zione sociale fallisce come istanza di dei temi hayekiani. Butler fornisce infatti una guenze benefiche e non realizza la difficoltà teo- spontaneo è un altro, come pure razionalizzazione e dà luogo a esiti sintesi omogenea e uniforme della riflessione di rica implicita all'argomento dell'ignoranza. sembrano suggerire i due curatori. totalitari. Hayek, ignorandone gli sviluppi e la problema- La prescrizione implicita in questo La lettura di Hayek è avvenuta an- Viene allora da chiedersi perché un volume ticità intema. Dalla lettura di Butler emerge concetto sta nel fatto che tutte le in- che all'insegna di un disagio genera- come questo venga tradotto, in una situazione terferenze con esso sono destinate al così un Hayek uguale a se stesso da Road to lizzato nei confronti dell'ideologia, editoriale dove si lamenta il costo crescente delle fallimento, perché epistemologica- paradigmaticamente identificata col Serfdom (1944) a Law, Legislation and Liber- traduzioni e la subalternità culturale del nostro mente impossibili. Ma, se l'ordine marxismo, e, per contro di un recu- ty, con totale intercambiabilità di argomenti e paese a una produzione straniera non sempre spontaneo non è una descrizione pero della concretezza, dell'attenzio- problemi: Hayek invece ha operato una signifi- eccellente. Se poi si voleva fornire al pubblico (fella realtà, se, come sottolineano i ne alle conseguenze empiriche delle cativa revisione in tema dal punto di vista filo- italiano una buona presentazione di Hayek in curatori, "non è un fatto : nessun or- scelte, del richiamo ai limiti della co- sofico innanzitutto, che ha provocato uno slitta- concomitanza con l'edizione italiana di Law, dine spontaneo a noi noto ne soddi- noscenza e della razionalità. Di nuo- mento di interessi, per esempio dalla metodolo- Legislation and Liberty, la scelta avrebbe dovu- sfa la definizione" (p. XV), allora vo, questi temi, tradizionalmente ap- perché preoccuparsi delle interferen- gia alla teoria del diritto. Per di più Butler non to cadere sul libro di Norman Barry, Hayek's pannaggio della cultura conservatri- si propone alcun intento critico. Ciò di cui si ze con una congettura? Se le realtà ce, dopo un decennio di immagina- Social and Economie Philosophy, probabil- accusa la mancanza non è tanto una critica sociali che ci circondano non sono zione al potere, di utopie e macchine mente la miglior ricostruzione critica finora esemplificazione dell'ordine sponta- dell'ideologia politica di Hayek (che sarebbe im- desideranti, sono parsi anche a molti disponibile. neo che esso incarna, il divieto di possibile attendersi da chi ne condivide entusia- ex-creativi come una salutare istanza (a.e.g.) interferenza non regge più. Tant'è di umiltà e serietà metodologica. vero che Hayek, nella Società libera, Tuttavia, fatti salvi tutti questi moti- riconosce la legittimità della lotta al vi che hanno indotto un generalizza- privilegio feudale, nonostante il ca- to interesse per Hayek, si è poi veri- rattere tradizionale e non-creato, ficata un'inversione di segno, che ha pensiero dell'autore in materia di fi- inattesa di equilibri di coordinazio- oltre a inefficienze, violazioni della spontaneo dunque, delle istituzioni portato a una considerazione pro- losofia sociale e politica; in questa ne. In breve, il ragionamento di Ha- libertà dei singoli e, per giunta, so- di antico regime. fondamente ideologica dell'econo- presentazione sistematica, ormai de- yek procede nel modo seguente: dati vrapponendosi alla spontaneità so- In realtà, l'ordine spontaneo di mista austriaco, assurto al ruolo di sueta, sta, a mio avviso, parte del ri- i limiti della razionalità e dell'infor- ciale, inibisce le possici!lit à innovati- Hayek non è la ricostruzione con- guru del vero liberalismo e instanca- chiamo dell'opera, che personal- mazione umana, gli individui per ve e la sperimentazione. getturale della formazione sociale bile Cassandra delle tendenze op- mente non ritengo né la più origina- agire con successo nell'ambiente cir- Nella teoria hayekiana, pertanto, spontanea tout-court, bensì dell'or- pressive insite nelle democrazie occi- le, né la più brillante tra gli scritti di costante, senza dar luogo a collisioni innovazione e sviluppo sono garan- ganizzazione socio-politica sviluppa- dentali. Ne è risultato dunque che, Hayek, ma che offre al lettore di for- con le azioni altrui, hanno bisogno titi dall'insieme delle regole tradizio- ta intorno al libero mercato. Il carat- se l'approccio a Marx è oggi preva- mazione umanistica, nostalgico del- di regole che garantiscano la coordi- nali, mentre qualunque tentativo di tere spontaneo è dato non tanto dal- lentemente laico, per cui Marx viene l'esprit de système l'ampio respiro di nazione reciproca. Tuttavia proprio forzare la mano ai processi sponta- l'origine inintenzionale delle istitu- letto come Aristotele, assai poco lai- una cultura enciclopedica e di una i limiti della conoscenza rendono in- nei porta ad esiti catastrofici. La teo- zioni, quanto dal loro essere esiti im- che sono le letture entusiastiche che riflessione non frammentaria e chiu- dispensabile che queste regole siano ria dell'ignoranza, che costituisce previsti di transazioni libere fra sin- circolano su Hayek, campione di sa negli specialismi. il risultato della spontanea interazio- l'input della filosofia sociale hayekia- goli. La nozione di ordine sponta- un'altra ideologia e moda ("privato è Questo impianto sistematico del- ne sociale e non di una costruzione na, conduce ad un elogio della spon- neo di Hayek è incomprensibile se bello"), cui si può dare o meno la l'opera però non corrisponde affatto artificiale ad hoc che richiederebbe taneità sociale e al bando di qualsivo- non si presuppone come scena origi- propria adesione, ma non per questo all'approccio metodologico e alla un volume di informazioni irrag- glia progetto di manipolazione ra- naria del processo congetturale, la si- meno ideologica. Con alcune ecce- posizione epistemologica di Hayek, giungibile tanto per i singoli che per zionale della realtà che ecceda i limi- tuazione iniziale, ben descritta da zioni, infatti, le recensioni che l'edi- che invece si fondano sul carattere un ente centralizzante. Il modello ti ben precisi di un'organizzazione Menger, in cui individui liberi, ugua- zione italiana ha ricevuto dalla sua limitato, frammentario e provviso- della mano invisibile suggerisce co- finalizzata ad uno scopo concreto e li e razionalmente preoccupati solo comparsa non sono entrate nel meri- rio della conoscenza umana, ragion me sia possibile raggiungere sponta- limitato. Di qui ogni interferenza del proprio interesse cominciano a to aelle sofisticate argomentazioni per cui l'ordine sociale può essere neamente la coordinazione: le azioni con l'ordine spontaneo è impossibile scambiarsi i propri beni. Da questo dell'autore, ma si sono limitate ad ricostruito solo dal basso, dalle azio- individuali, guidate esclusivamente (e non è chiaro se l'impossibilità sia atto inaugurale, attraverso il saggio abbracciare (o in caso a rifiutare) le ni dei singoli individui e dalla loro da scopi privati, incrociandosi, pro- logica o/e normativa). Dunque l'u- operare della mano invisibile, seguo- tesi non interventiste, col risultato imprevista combinazione. La filoso- ducono casualmente degli equilibri, nico assetto politico adeguato è quel- no tutte le istituzioni, dal denaro, al di appiattire a ciò il ricco pensiero di fia sociale di Hayek ruota dunque che tendono inconsapevolmente ad lo liberale, inteso nel senso più re- diritto fino alla fase ultima dello sta- Hayek, che se fosse confinato a que- intorno a tre punti cruciali: il con- essere ripetuti e che, attraverso un strittivo del termine. L'unica azione to liberale. sto, nulla aggiungerebbe a Locke, a cetto di ignoranza relativa degli esse- processo di selezione spontaneo politica legittima è la protezione del- Mandeville e a Smith. Per far giusti- ri umani, l'approccio metodologico (tanto simile alla selezione naturale), la libertà, negativa s'intende, e l'u- tetto, servizi sociali, un lavoro da fa- cioè dello scambio: una politica tipi- l'operare di tali valori" (p. 9). In Pro- raggiungere cifre comparabili a quel- re in un'economia stabile", ma so- camente non esprimibile come fatto hlems of social policy (1950), il libro la pubblica, vediamo che non si era prattutto la possibilità di "soddisfare « generale. Perciò è così importante e sull'organizzazione dei servizi socia- lontani da un'applicazione rigorosa un bisogno spesso inarticolato, il bi- utile che le Edizioni Lavoro abbiano li in Inghilterra durante la guerra, Se però la spontaneità sociale è il della decima biblica. Queste cifre, pubblicato, per la prima volta in ita- Titmuss avrebbe dimostrato "che è sogno di essere un membro necessa- tipo ideale della società di mercato, per quanto destinate a diminuire ra- rio della società" (p. 347). dicalmente in futuro, danno un'idea liano, uno dei classici, forse il più solo in base all'operare dei legami di la teoria di Hayek deve fronteggiare diffuso, se non il più famoso, della parentela e di comunità locale che la In generale Titmuss era convinto un'altra difficoltà. Infatti la sua dife- semplice e diretta dell'entità dell'ob- che ci fosse, almeno nella storia in- bligazione pubblica che la classe diri- discussione inglese, quella massima- società inglese potè resistere al terro- sa filosofica della spontaneità sulla glese, uno stretto legame tra le carat- gente inglese sentiva, al momento mente caratterizzata dal senso del- re, alla deprivazione e alla disorga- pianificazione sottolinea pesante- teristiche della guerra moderna e lo dell'ingresso nell'era dello stato se- l'obbligazione civica. nizzazione della guerra moderna. Le mente il raggio limitato della razio- lealtà primarie della famiglia e della sviluppo dei servizi sociali dall'ini- colare e liberale, nei confronti dei Per vent'anni, dal 1950, quando nalità, che può esprimersi con suc- comunità offrirono le 'riserve di for- zio del novecento (cfr. in questo vo- propri poveri. Ma con la loro impo- successe a Thomas Marshall sulla cesso solo all'interno di un contesto za morale' di cui avevano bisogno gli lume il saggio Guerra e politica socia- nenza avvertono anche che non è cattedra di Social Administration di regole tradizionali, suggerendo un individui per affrontare le avversità" facile tradurre nella lingua di un'al- della London School of Economics, le del 1955, in particolare le pp. 80- legame tra evoluzione biologica e 83), cioè che l'assistenza moderna tra cultura ciò che è stato scritto sul Titmuss è stato la figura intellettual- (P- 8)- ... l'emergenza della tradizione. Eppu- nascesse sotto il segno dell'efficienza welfare dentro il discorso di questa mente eminente della discussione in- L'interpretazione di Paci mi pare re la ricostruzione congetturale della nazionale; ma era anche convinto obbligazione. glese sul welfare. Il suo compito pro- riduttiva sia della descrizione empi- spontaneità presuppone all'inizio in- che la seconda guerra mondiale aves- fessionale era educare coloro che rica che Titmuss fà di tutto il proces- dividui indipendenti, capaci di usare I linguaggi in cui è stato espresso il se portato i mutamenti decisivi, sia avrebbero amministrato i servizi so sia delle articolazioni logiche del- la loro razionalità anche in assenza riconoscimento pubblico dei bisogni per la convinzione che la guerra con- di ogni tradizione. Secondo la teoria tro il nazismo avrebbe potuto essere della spontaneità, sarebbe coerente vinta solo in nome di un società mi- che Hayek non considerasse il mer- gliore (una versione dell'orwelliana cato come fatto originario, bensì de- leadership socialista della guerra anti- rivato dall'evoluzione sociale: ma la fascista), sia per la necessità di orga- spiegazione dell'ordine spontaneo La cittadinanza nizzare servizi per bisogni che non parte proprio dalla emergenza del costituivano uno stigma né sociale mercato. Dunque, il concetto di or- né morale: potevano rimanere senza dine spontaneo presta il fianco a di- MICHAEL IGNATIEFF, I bisogni degli altri, Il tetto da un momento all'altro indif- verse interpretazioni: in un senso è Mulino, Bologna 1986, ed. orig. 1984, trad. ferentemente ricchi e poveri, indu- un concetto limite, derivato logica- dall'inglese di Davide Panzieri, pp. 146. Lit. striosi e infingardi. mente da alcune premesse sugli indi- 15.000. L'intero libro può essere letto — vidui; in un altro è il risultato dell'e- ed è forse oggi la lettura più interes- voluzione di tradizioni e di regole Uno dei termini chiave del libro di Titmuss sante — come una storia dello svilup- non create da alcuno; infine è anche sulla donazione del sangue è "the universal po del welfare inglese scritta da un e soprattutto il tipo ideale della so- stranger" come destinatario del dono. Paci lo ha rk attore certo proteso all'argomenta- cietà di libero mercato. Ciò che ri- tradotto con "cittadino sconosciuto", espressione zione delle proprie ragioni, ma mane ambiguo in tutta l'opera di efficace, ma non soddisfacente. L'espressione di stato moderno. Ma la cittadinanza, il riconosci- straordinariamente attento alle com- Hayek è se la spontaneità riguardi mento reciproco, è anche il frutto dell'apparte- plessità del processo storico, alle sue l'origine non creata (e in questo sen- Titmuss è in realtà intraducibile direttamente nenza nazionalistica. "Abbiamo ereditato — ambiguità, alle conseguenze non in- so la tradizione è senz'altro sponta- perché ha una doppia valenza: si tratta di colui tenzionali e non previste delle buo- scrive Ignatieff — un linguaggio di fedeltà poli- nea) o riguardi l'assenza di coercizio- che è estraneo, straniero, in tutti i sensi, ma ne intenzioni. Dall'altro lato, sul ter- ne. Hayek evidentemente identifica anche di colui che, proprio in quanto totalmente tiche che non corrisponde più ai nostri bisogni, reno delle caratteristiche dell'argo- questi due concetti, ma noi ben sap- estraneo, rappresenta l'oggetto dell'obbligazione non di cittadini, ma di membri di una specie mentazione di Titmuss, il grande piamo che molte tradizioni sono universalistica, privo di vincoli più intimi del comune: È però dubbio... che il nostro senso di pregio di tutta la sua opera è l'atten- nondimeno illiberali. Se la circoscri- semplice essere un altro uomo. Quando si tradu- identità in quanto membri della stessa specie sia zione intelligente, persuasiva e rive- zione del raggio della razionalità e la ce con "cittadino sconosciuto" gli si attribuisce abbastanza forte da vincere il nostro senso di latrice, ai dettagli dell'organizzazio- critica al costruttivismo sono i punti un vincolo, minimo e realistico, che però nel identità basato sulla differenza" (p. 127). ne e alle implicazioni politiche di es- forti della teoria hayekiana, la pre- testo non c'è. Il problema non è secondario. Ha Dopo "un secolo di guerra totale che ci ha sa (la sua discussione delle caratteri- scrizione della non-interferenza si ri- stiche politiche negative dei sistemi dovuto affrontarlo anche Davide Panzieri, che insegnato a cosa può portarci l'appartenenza vela problematica se non è chiaro pensionistici privati merita ancora, e che cosa sia l'ordine spontaneo da ita tradotto il libro di Ignatieff The needs of quando ha al centro la nazione" (p. 137), Igna- mai come in questo momento, tutta preservare. E che la non interferenza strangers (cfr. scheda sull'endice", n. 8/1986), tieff è alla ricerca di un più largo fondamento la nostra attenzione). vada interpretata in modo flessibile è un altro frutto della grande tradizione britanni- del nostro civismo, di un "linguaggio dell'appar- Il lettore italiano va quindi messo condiviso anche da Hayek dal mo- ca. Panzieri (che in generale ha tradotto benissi- tenenza adeguato a Los Angeles" (p. 138). La sua in guardia contro un'appropriazione mento che ha in passato appoggiato mo, il che va detto, soprattutto in tempi di analisi di Lear, di Agostino, di Bosch, e poi di troppo semplice di Titmuss a uno alcune interferenze, come il golpe di condizioni proibitive per i buoni traduttori, e di Hume, Smith e Rousseau è una gloriosa rilettura dei nostri linguaggi dominanti: nella Pinochet in Cile. imperanti traduzioni pessime) ha scelto un inde- dell'idea della natura umana nella storia della sua lingua la virtù è pubblica, politi- Due parole infine sulla traduzio- bolimento del termine e ha parlato dei "bisogni cultura occidentale, ma è anche, intenzional- ca, non solo privata, e non è la sem- ne: la versione italiana perde molto degli altri". È una scelta giusta, e non credo che mente, una giustificazione culturale alta e com- plice estensione delle lealtà naturali. in chiarezza rispetto a quella inglese ce ne fossero altre che potessero reggere per tutto plessa dei problemi del welfare, e una rivendica- Il linguaggio dell'obbligazione civica e comporta frequenti imprecisioni. condivide con quello della carità un il libro. Tuttavia nella cancellazione dello stra- zione di una politica possibile come espressione Per esempio, 'particular movable interesse per la virtù dei ricchi, la dell'umanità. Per tutti coloro che pensano che la subject' viene tradotto semplice- niero dentro l'altro rimane sfumata una parte convinzione che l'esistenza dei biso- mente con "bene", nel momento in importante di questo libro straordinario, il ra- realtà sia complessa, e la nostra cultura troppo gni non è un problema solo di chi ha cui Hayek sta ponendo la distinzio- gionamento sulla connessione tra solidarietà e semplice, e che trovano difficile rinunciare al bisogno: non è dalla benevolenza dei ne fra beni mobili, posseduti e godu- cittadinanza. Cittadinanza è l'appartenenza a civismo in nome della modernità, il libro di ricchi che ci aspettiamo il finanzia- ti privatamente, e beni pubblici. Si un gruppo definita dal riconoscimento dei dirit- Ignatieff è una gioia e uno strumento, il presen- mento del welfare, ma dal loro biso- segnala poi un errore sistematico, re- ti — concetto centrale nella riflessione di Tho- timento di un ragionamento adeguato. gno di vivere in una società giusta. lativo a un concetto importante nel- mas Marshall (il predecessore di Titmuss) sullo (m.l.p.) Però, a differenza del secondo, il pri- l'economia del discorso di Hayek mo è costruito intorno al punto cen- sulle regole e la giustizia: "rules of trale non solo dei bisogni, ma anche just conduct" viene sempre tradotto della virtù dei poveri. "La politica con "regole di mera condotta", anzi- sociale è perciò profondamente inte- ché "regole di condotta giusta". la sua argomentazione. La storia che ressata a problemi di identità perso- degli altri possono probabilmente pubblici, renderli tecnicamente egli raccontava era complicata e am- nale" (Commitment to welfare, p. essere ridotti a quattro tipi: il lin- competenti e culturalmente consa- bigua; il suo problema intellettuale e 131). guaggio etico o virtuistico della cari- pevoli delle implicazioni delle scelte. politico non era tanto argomentare La scelta della donazione del san- tà (non necessariamente religioso: ci La tradizione e la funzione rendeva- le scelte etiche di fondo quanto indi- gue come tema del suo ultimo libro Al cittadino sono carità atee e religioni per cui la no quindi ovvio che il problema cru- care le tecniche e definire il contesto non è un caso per Titmuss. La sua carità è difficile); il linguaggio allar- ciale fosse per lui la qualità dei servi- istituzionale che poteva rendere ra- tesi è che il funzionamento della rac- mato e minaccioso dell'efficienza na- zi e non r entità della spesa, né in sconosciuto zionale e soddisfacente un compor- colta del sangue attraverso la dona- zionale; il linguaggio economico del positivo né in negativo. Alla qualità tamento altruistico e solidale. Nella zione volontaria è superiore per la di Maria Luisa, Pesante sostegno della domanda; e il linguag- dei servizi, alla storia della loro orga- sezione di Problems a cui presumibil- qualità del prodotto a quello del re- gio politico dell'obbligazione civica. nizzazione, all'analisi delle loro im- mente si riferisce Paci, la spiegazione perimento sul mercato in un rappor- Spesso essi sono stati intrecciati, in plicazioni politiche è dedicato il li- RICHARD TITMUSS, Saggi sul di Titmuss (che in realtà parla di "ri- to di vendita/acquisto. Questo gli una compresenza confusa ma effica- bro. La riflessione riguarda gli anni "Welfare State", Edizioni Lavo- serve di stabilità mentale", p. 517) serve ad argomentare ancora una ce; altre volte si sono succeduti o '40 e '50 in Inghilterra, le implicazio- ro, Roma 1986, ed. orig. 1958, circa la resistenza dei cittadini inglesi volta che ci sono beni per i quali la alternati. Le loro logiche sono tutta- ni sono ancora quasi tutte rilevanti, durante la guerra è fondata sulla re- produzione di mercato è inefficiente trad. dall'inglese di Gianni Anto- via nettamente distinte e hanno in- la questione del linguaggio adeguato sponsabilità, non sulla lealtà. La re- per il consumatore, ma anche a met- nio Carbonare e Giovanni Belar- fluenzato in misura non secondaria i e della giustificazione generale del sponsabilità nei confronti delle per- tere al centro del ragionamento un delli, introd. di Massimo Paci, modi diversi in cui il welfare è stato welfare è angora aperta. sone che ci sono vicine aiuta a man- caso in cui disponibilità e bisogno organizzato. In Italia c'è stata la cari- Secondo Baci, in definitiva "l'ap- pp. 254, Lit. 25.000. tenere la calma e la capacità di agire non si possono dividere né per classi tà, l'efficienza nazionale e il soste- proccio di Titmuss alla politica so- in situazioni di enorme tensione. Po- sociali né per meriti morali e in cui gno della domanda; nell'epoca più ciale resta fondamentalmente carat- Nel 1818 la spesa pubblica per i ter fare qualcosa per "famiglia e ami- quindi la relazione sociale sottostan- felice della nostra storia, la carità cat- terizzato da un elemento normativo poveri raggiunse in Inghilterra quasi ci" (non comunità locali) e partico- te configura in maniera particolar- tolica e il sostegno produttivistico di natura etica" (p. 16). Questo ele- gli otto milioni di sterline mentre il larmente importante proprio per i mente netta il carattere astratto, uti- della domanda si sono trovati alleati mento normativo sarebbe costituito gettito della tassa sui poveri aveva poveri, che non hanno altro fuori di litarista e kantiano, della solidarietà per creare il peggiore dei welfare in Titmuss dalla continuità che egli superato per quell'anno i nove mi- questi legami, e sono qualcuno solo nella società contemporanea. possibili (e tuttavia un immenso pro- porrebbe "tra le forme di solidarietà lioni. Si può calcolare che la classe in questa cerchia. Per i poveri ingle- gresso materiale, non civile, per i po- familiari e comunitarie, da un lato, e dirigente inglese contribuisse a que- si, che avevano alle spalle la tremen- veri). Non è esistito invece nel no- quelle pubbliche realizzate dall in- sta spesa con una cifra oscillante in- da disoccupazione degli anni '30, la stro paese il discorso politico del- tervento dello Stato dall'altro", "sic- torno all'8% del proprio reddito an- guerra volle dire molto: "una leader- l'obbligazione civica; la politica del ché lo sviluppo dei servizi sociali ap- nuo. Se a questo si aggiunge la canta ship, un'equa distribuzione di cibo, welfare è stata quella della clientela, pariva una conseguenza naturale del- privata, che in anni di crisi poteva n 4 L'INDICF pa§44

• dei libri del meseB mai il maestro egemone nel freudi- Contro le ragioni del cuore smo ortodosso italiano) quanto quella sua teoria dell'inconscio che di Sergio Benvenuto concede molto poco al patetismo delle emozioni ineffabili, alla ditta- tura sentimentale dei narcisismi, al JACQUES LACAN, JACQUES- Anzi, come ha sottolineato qualcu- zante della sua oratoria, Lacan con i romanzo rosa dell'idillio transfert/ ALAIN MILLER, MICHEL SILVE- no, l'insegnamento di Lacan per suoi seminari generò — in particola- contro-transfert e delle "ragioni del STRE, COLETTE SOLER, Il mito in- molte persone è stata un'occasione re nella "Parigi ruggente" (ormai cuore"; a tutto il kitsch così caro agli dividuale del nevrotico, a cura di unica per farsi una cultura, se non lontana) dello strutturalismo — una analisti dal cuore gonfio. Ricorda altro perché questi seminari sono delle più brillanti e promettenti quello che scrive Kundera: "Quando Antonio Di Ciaccia, Astrolabio, ricchi di riferimenti sempre perti- macchine di seduzione intellettuale ha parlato il cuore, non è convenien- Roma 1986, pp. 196, Lit. 20.000. nenti, ma mai scontati, alle regioni degli ultimi decenni. Invece ciò che te che la ragione sollevi qualche più disparate dallo scibile, dalla filo- rende indigesto Lacan a certi analisti obiezione. Nel regno del kitsch si Negli anni '70 in Italia (e oggi in sofia alla logica, dalle matematiche — sin dal succitato Discorso di Roma esercita la dittatura del cuore". L'o- America) infieriva una sorta di ana- alla letteratura. — non è tanto lo stile (gli scritti di pera di Lacan a tanti è odiosa (non è tema morale sui "libri francesi". Co- Grazie alla vastità sorprendente W. R. Bion non sono meno astrusi, stato forse tacciato sulla stampa ita- me nel '700 e nell"800, quando al del suo sapere, e al fascino magnetiz- eppure questo autore inglese è or- liana di Tartufo, di buffone, di filo- solo parlare di "libri francesi" (cioè sofo da operetta?) perché è apparsa Voltaire, Rousseau, Laclos, ecc.) ci si come un inflessibile distanziamento faceva il segno della croce, e sveniva- dal kitsch psicoanalitico. no le signore. I libri proibiti sono Ovviamente un pensiero animato quelli del post-strutturalismo — da una personalità così forte rischia Foucault, Derrida, Barthes, Lacan, di funzionare, per gli allievi più fra- Lyotard, e qualche altro. Pur essen- L'Intervista gili o più zelanti, come Vangelo. do questa vague allora alla moda, se Tanto più che la diffusione pubbli- ne stigmatizzava lo stile barocco, il ca, mondana, di questo Vangelo è radicalismo disincantato, il "roman- Ma non siamo una setta stata soprattutto Atto degli Aposto- ticismo testualista" (secondo le paro- li. Di Ciaccia raccoglie nel suo libro le dell'americano Rorty): la Bisanzio Jacques-Alain Miller risponde a Sergio Benvenuto alcuni scritti degli "apostoli": innan- parigina, coacervo di perversioni an- zitutto Schede di lettura lacaniana di tiche e nuove, era insomma colpevo- Jacques-Alain Miller, considerato le di sottrarsi, per lo stile e per il D. Lei, professor Miller, è considerato l'e- letta e apprezzata dai filosofi, dagli specialisti erede dell'Ecole di Lacan, e instanca- fondo, alle convenzioni delle proce- rede di Lacan. Qualcuno fa notare però che di lingua e letteratura francese, dai letterati, bile promotore del suo pensiero; poi dure retoriche positiviste, ormai do- lei è soprattutto un filosofo, e che esercita che dagli analisti. Come spiega questa relativa due scritti di Michel Silvestre (uno minanti nella mentalità comune. come psicoanalista solo da poco tempo. Per- impermeabilità degli analisti non francofoni? sul transfert analitico, l'altro sulla Un autore in questo senso partico- funzione del padre in psicoanalisi), e ché il leader della corrente lacaniana è pro- larmente scandaloso, come è noto, è R. Lei è malevolo, o male informato. A suo uno di Colette Soler (sulla formazio- Lacan, del quale l'editore Astrolabio prio un non-analista? tempo Freud appassionò i letterati; e anche La- ne degli analisti e sui problemi isti- propone alcuni scritti inediti in Ita- R. Lacan ha lasciato i suoi beni ai suoi figli can; ma la sua influenza sulla pratica e sui tuzionali connessi). Nell'insieme, si lia, con il titolo II mito individuale (tra cui c'è mia moglie). A me ha affidato l'inca- terapisti è certa. La quasi totalità dei trecento ha l'impressione che questa raccolta del nevrotico che riprende il titolo rico di esecutore testamentario della sua opera; membri dell'Ecole de la Cause freudienne sono segni un momento particolare della del primo saggio, una conferenza te- in effetti eredito, ma un dovere. In particolare, analisti praticanti; e non è affatto l'unico grup- "politica estera" dell'École de la nuta da Lacan nel 1953. Segue il Di- redigo e pubblico la sua opera orale, il Semina- po lacaniano, tutt'altro. Quest'anno, in Fran- Cause freudienne: quello della ricer- scorso di Roma del 1953, che per rio. Il Libro VII, l'Ethique de la psychanalyse, cia, non meno di tre reparti psichiatrici negli ca di un dialogo. Non solo con il ogni lacaniano come si deve è una è uscito da poco in Francia. Mi compiaccio del ospedali generali sono stati battezzati Jacques- pubblico italiano, volubile e capric- sorta di scena primaria dell'insegna- cioso, ma anche con il freudismo se- fatto che un corso tenuto un quarto di secolo fa Lacan: crede davvero che venga così onorato un mento di Lacan: in quella occasione dicente ortodosso: uno sforzo di difatti lo psicoanalista francese lan- possa essere un libro per l'oggi — un best seller. letterato? Venga allora alle IV Giornate del spiegare Lacan agli estranei, a chi ciò il "manifesto" e i capisaldi del Lei sa che non si nasce psicoanalisti, che lo si Campo Freudiano a Madrid: vi vedrà solo dei non fa parte della parrocchia. suo pensiero, arcinoti ormai nella diventa? Prima si è medico, per esempio, o psi- clinici, e molto più numerosi dei sedicenti "or- Non dimentichiamo però che i la- forma di slogan succosi ("l'inconscio cologo — o anche prete, capita. Si fa un 'analisi. todossi". Vada a Ganci, nelle Fiandre, per il caniani guidati da Miller non si sono è strutturato come un linguaggio", Si diventa magari analista. Io, che non sono secondo Congresso belga, o vada a fare un re- rassegnati al fatto che la loro orga- "il desiderio dell'uomo è il desiderio medico né prete, ho fatto studi di filosofia — portage in Argentina, o in Messico, in Venezue- nizzazione sia tra le tante fiorite at- dell'Altro", ecc.) Fu anche il manife- buoni studi, all'Ecole Normale Supérieure, dove la, oppure, ora, in Inghilterra: solo analisti cli- torno al tronco freudiano. Essi sono sto di fondazione della Società di avevo Althusser come caiman (cioè come tutore, nici. Restano gli Stati Uniti: solo qui, come convinti che inevitabilmente tutta la psicoanalisi, cioè della prima scissio- nel gergo dell'Ecole), e ho imparato molto da anche in Germania, è vero quello che lei dice; pratica analitica verrà comunque ne importante del freudismo france- trasformata dalla sola esistenza di Georges Canguilhem, Roland Barthes, Michel ma le cose stanno cambiando; cerco di cambiar- se — la prima di una lunga serie, che Lacan, così come non è stato più le. Quanto all'Italia, mi permetta di annuncia- vide sempre Lacan come protagoni- Foucault, Jacques Derrida. Fondai una rivista, possibile, dopo Kant, fare filosofia sta o pomo della discordia. Seguono i "Cahiers pour l'analyse", che ebbe molta rile- re la prossima pubblicazione, presso Astrolabio, come prima di Kant; o come non è Intervento al primo Congresso mon- vanza. Non direte allora che avevo la carriera dalla rivista internazionale del campo freudia- stato più possibile, dopo Freud, diale di psichiatria (1950) e Rendicon- filosofica spianata davanti a me? Incontrai gli no in Italia, "La psicoanalisi", da me diretta guardare alle motivazioni umane ti d'insegnamento. Ecrits di Lacan nel settembre 1963; lo incontrai con Antonio Di Ciaccia. Il primo numero ver- nello stesso modo. Dietro la promo- Avvertiamo subito che questi testi personalmente nel gennaio 1964; non l'ho più terà sul bambino psicotico; vi scrivono degli zione di una scuola, si annida non presentano le difficoltà talvolta lasciato. Persone che hanno venti o trenta anni analisti praticanti. un'ambizione profetica, un'attesa invalicabili degli Scritti di Lacan, più di me praticano come analisti da molto più trionfalistica. provocatoriamente oscuri. Forse D. A seguito del caso Verdiglione, molta tempo di me? Invecchiare è alla portata dei più. Sottolineo che il saggio di Silvestre perché si tratta, più che di scritti, di gente è convinta che certe pratiche a dir poco sul transfert tratta di problemi clini- "discorsi" e la parola di Lacan — og- D. In generale, un po' dappertutto al di ci. Questo perché da tempo imper- gi accessibile in italiano attraverso la fuori della Francia, l'opera di Lacan è più versa sul lacanismo una critica or- pubblicazione, da Einaudi, dei Semi- mai rituale: che Lacan è sì un prege- nari — testimonia invece di una pa- zienza didattica senz'altro paterna.

scritte da Gian Paolo Ormezzano e sco e smuove, ormai da parecchi an- più in là quando sostengono che gli Se la palla è quadrata Renzo Parodi produce un effetto ni, e in ogni parte del mondo, mol- scandali, in particolare quelli cono- sconcertante, soprattutto in chi per tissimi miliardi. E assolutamente im- sciuti come Totonero, uno e due, di Giorgio Casadio amore del gioco del pallone, ha sem- pensabile che una simile industria sono serviti soprattutto a fornire un pre finito con il perdonare tutte le non comprenda anche corruzione, notevole contributo "all'erezione nefandezze venute alla luce del sole. mafia, camorra, raggiro, affarismo, del monumento al calcio immarce- GIAN PAOLO ORMEZZANO, REN- le già sono visibili, sulla carta stam- Il mondo, anzi il Teatrino del cal- truffa, illecito, congiura e tanti ecce- scibile, inossidabile, impermeabile"; ZO PARODI, Il Teatrino del calcio. pata e sugli schermi televisivi. Si cio anni ottanta, come ce lo disegna- tera. Sarebbe l'unico caso al mondo il che equivale a dire che ci trovere- Uomini e cose del pallone che cam- tratta ancora di caute avances, indi- no Ormezzano e Parodi ha le sem- di enormi interessi senza dose di cri- mo ormai di fronte ad una sorta di bia, Costa & Nolan, Genova cative tuttavia dell'ansia che pervade bianze di un gigantesco Moloch ca- mine proporzionata": bisogna am- monolita inattaccabile, dotato di re- il grande esercito dei commentatori ratterizzato da un inscindibile in- mettere che affermazioni come que- 1986, pp. 236, Lit. 15.000. gole e codici di comportamento pro- di professione, fuori e dentro l'am- treccio di legalità e illegalità, di capa- ste sono già di per sé sufficienti per pri. E un mondo, quello che viene bito strettamente sportivo. cità professionali e di oscuro sotto- gettare sul mondo del pallone più di in questo modo descritto, che poco Che cosa accadrà se il Napoli di Una vittoria del Napoli avrebbe governo. un'ombra. o niente ha a che fare con la "tradi- Maradona riuscirà finalmente a con- effetti clamorosi, e soprattutto per- "Il fenomeno calcistico è gigante- Ma i due autori si spingono ancora zione", con la fantasia e con la reto- quistare lo scudetto del calcio? Co- metterebbe di riproporre il calcio rica dei "colori sociali", con la "ban- me reagirà l'universo composito del- come fenomeno assoluto, santifica- diera", con le vecchie aziende a con- la città che più di ogni altra è stata to, perno indiscutibile delia società e duzione familiare e paternalistica. E studiata, analizzata, passata al micro- della cultura di massa (e non) del no- in effetti, l'età dei Dall'Ara e dei scopio da sociologi, politici, esperti, stro paese, protagonista indiscusso Rocco, al cospetto della manageriali- psicologi? E ancora, quale sarà l'at- sul palcoscenico dei media. tà e dalla spettacolarità imposta da teggiamento di tutti costoro di fron- Non se la prendano i sostenitori Berlusconi e dai suoi elicotteri, ap- te alla Festa, che prevedibilmente, del Napoli se per introdurre alla let- pare lontana anni luce. nel caso che il Grande Evento si rea- tura di un libro dedicato al fenome- In uno scenario tanto modificato, lizzasse, farà impazzire le strade del- no calcistico sono stati ipotizzati so- sono ovviamente cambiati anche la metropoli partenopea? lamente i possibili effetti negativi di personaggi, ruoli, regole, pensieri, Le prime avvisaglie di una possibi- una vittoria di Maradona e soci. Il le grande abbuffata di analisi e paro- fatto è che la lettura delle pagine "introduzione" lacaniana, potrebbe alcuni tra gli aspiranti alla serie dei ce" e "Linea d'ombra" da una così approfittare di qualche amico che Premio "saranno famosi* col Premio Calvi- difficile situazione d'impasse} (E proprio casuale che tra i re-censori e vole teorico, ma debole sul piano cli- abita a Parigi per farsi mandare una no. i critici letterari di grido sia scoppia- nico; non a caso ha parlato di rado copia di L'Ethique de la psychanalyse, Calvino Che la situazione non fosse così ta una polemica sul perché non si dei propri casi clinici. Questa tesi è éditions du Seuil, uscito di recente. rosea in Italia per la generazione di stronca più un libro e si preferisce una rivalsa su una fortuna di Lacan: Perché è in assoluto il più bel semi- scrittori dagli anni '70 in qua, lo sa- sempre analizzare un testo cui dare il fatto che, a parte Freud e Jung, sia nario di Lacan, che contiene tra l'al- Lettere pevamo. Lo stesso Berardinelli su un un parere concorde?). Forse si cerca- stato il solo psicoanalista ad esser sta- tro alcune tra le pagine migliori della numero di "Linea d'ombra" di qual- va una mosca bianca? Forse le fati- to preso sul serio al di fuori della letteratura francese di questo secolo. che tempo fa ne ha fatto un'analisi che improbe degli addetti ai lavori cerchia degli analisti, e di aver "sfon- Dal Discorso di Roma aWEtbique si impietosa e prossima al vero. Che a nell'ambito della cultura letteraria dato* tra le tribù filosofiche. In effet- delinea la robustezza di un autore, Caro "L'Indice", tutt'oggi non si possa contare se non non bastano più, e "stante il prolife- ti, nessuno dei grandi innovatori del- del quale possiamo dire ciò che Niet- qualcosa non ha funzionato nelle su pochi e non ancora definitiva- rare di impegni editoriali, di nuovi la psicoanalisi ha trovato un simile zsche disse di Haendel, Leibniz, modalità in cui è stato indetto il Pre- mente accettati nomi emergenti (i giornali e riviste si cercano affanno- credito sulle piazze più vaste e traffi- Goethe e Bismarck: "Vive senza in- mio Calvino (ma anche quello ban- trentenni, per capirci, ma senza con samente pezzi e collaboratori nasco- cate della cultura. Eppure, l'analista ciampi in mezzo ai contrasti, pieno dito dall'Espresso) e, sembra, nell'o- questo definirli "giovani", come sti nelle pieghe dell'anonimato? Op- creativo che non fa il piedino all'ar- di quella elastica forza che evita le perato della giuria preposta all'asse- Piersanti, De Carlo, Busi, Del Giu- pure è la logica proliferante dei qua- te, alla letteratura, e alla filosofia, convinzioni e le dottrine, usandole gnazione dello stesso. Per altro ver- dice e qualche altro), anche questo si 3000 premi letterari in Italia che scagli la prima pietra. L'astrattezza, invece le une contro le altre per ri- so rimango allibito leggendo ne lo si sa. "L'Indice" di febbraio le lettere di ha fatto perdere la testa un po' a la mancanza di concretezza, il di- servarsi in retaggio la libertà". Cosa potevano aspettarsi "L'Indi- tutti? sprezzo per le supposte evidenze del- la clinica, in psicoanalisi sono sem- È noto che da noi si legge pochissi- pre i difetti degli altri, cioè delle mo e si pubblica per contro a dismi- scuole rivali. sura. Anche un incallito frequenta- Un freudiano ortodosso troverà tore di librerie si muove ormai con astruso il clinico lacaniano che, per difficoltà tra le quasi 20000 pubbli- spiegare i guai della gente "incasina- disinvolte di Verdiglione non a caso siano cazioni annue che ci sommergono. Ma proprio da questa aberrazione ta", fa ricorso al "buco", alla man- emerse nell'ambito della scuola lacaniana. Al- commerciale credo venga anche un canza, al nodo Borromeo, alla meta- cuni pensano, in particolare, che il proclama fora paterna; dal canto suo, un laca- segnale per tutti coloro, giovani e lacaniano "l'analista si autorizza da sé" abbia non, che abbiano il legittimo deside- niano troverà astratta la ricostruzio- qualche responsabilità nella faccenda. Secon- ne, per esempio, di un kleiniano ba- rio di proporsi e confrontarsi con i do lei, è un puro caso che certe pratiche siano sata sul seno-gabinetto, sulle basic as- lettori. Non è infatti impossibile sumptions, sulla Mente come conte- sorte a partire dal vostro movimento? trovare riviste che accolgano raccon- nitore-contenuto, ecc. Ciò che inve- R. Armando Verdiglione è stato condanna- ti, brevi romanzi, interventi critici ce è davvero originale nel lacanismo to: che non si conti su di me per infierirvi con- di scrittori in erba, previo soltanto (non in Lacan) è una sua certa pro- tro. È un dato di fatto: non è affatto "uscito " una necessaria cernita riferibile alla quantità di manoscritti pervenuti e pensione al successo kulturale (nel dall'Ecole freudienne, per la semplice ragione alla conformità d'intenti con la rivi- senso tedesco di Kultur). Per esem- che non vi è mai entrato. pio, un fortunato rotocalco lacania- sta in questione. Tuttavia chiunque Un altro fatto: mi ha invitato ai suoi con- no, "l'Àne", in Francia va così a gon- creda nella bontà di un suo scritto fie vele che se ne farà un'edizione gressi, come ha invitato molti altri; non vi sono può pubblicare in proprio con una italiana. È un mensile di cultura va- mai andato. E non vi andò nemmeno Lacan, — spesa (due-cinque milioni) che po- ria, dove i fatti sono visti attraverso che pure veniva spesso nel vostro paese, che ama- trà, almeno in parte, recuperare con l'angolatura, un po' astigmatica, del- va molto. Verdiglione in un primo tempo si è le vendite, se vendite ci saranno! Mi risulta che moltissimi scrittori, e la psicoanalisi à la Lacan. richiamato a Freud e a Lacan: lo abbiamo ascol- non certo alle prime armi né scono- In effetti, (non è una critica) i laca- tato; ormai da sette od otto anni si richiamava salotto della Berggasse. Anche Lacan ha fatto sciuti, si arrangino così dopo aver niani più meditativi dovrebbero ri- solo a se stesso: aveva il vento in poppa. E anda- scuola. È una setta per questo? Se ce ne sono per bussato alle porte di tutti gli editori flettere sul paradosso che proprio il to per la sua strada — fino alla prigione. Ma raggomitolarsi sotto qualche formula estratta possibili. pensiero di Lacan, noto per la sua uscirà. Sono persuaso che non ha finito di far dal suo insegnamento, allora non è il nostro assoluta mancanza di indulgenza In altre parole credo manchi a parlare di sé. Alcuni che oggi lo ingiuriano sono verso le scorciatoie della divulgazio- caso: il Dipartimento di psicoanalisi dell'Uni- molti giovani scrittori la memoria di ne, per il suo disperato rigore, si pre- stati suoi beneficati, oppure suoi dipendenti; lo versità di Parigi Vili, da me diretto, l'Ecole de ciò che sono letteratura e il mestiere sti a un lancio mass-mediologico e risaranno forse domani. Jacques Nobecourt ha la Cause freudienne, di cui sono membro, con- dello scrittore, e che invece si affidi- 'rotocalchesco' molto più di qualsia- parlato molto bene di tutto ciò sulla stampa sacrano gran parte del loro tempo alla storia no con troppa compiacenza e spe- si altra corrente psicoanalitica. Pro- italiana. della psicoanalisi e al commento continuo del ranza alle scarse possibilità del caso letterario dell'anno. Troppa presun- babilmente ciò e una conseguenza D. Alcuni pensano che gli allievi di Lacan movimento analitico in tutte le sue componen- oggettiva dell'etica avanguardistica zione, specie in letteratura, gioca sono settari, e non per colpa del loro maestro. ti. Guardi le nostre edizioni Navarin: pubblica- brutti scherzi. Se si scrive perché si è del pensiero lacaniano. Il futurismo, Anche lo spezzettamento dei gruppi reduci no H. Kohut. Veda la rivista l'"Ane": le si do- il surrealismo, e altre avanguardie ar- scrittori i manoscritti potranno an- dall'ex-Ecole, ognuno fieramente opposto vrebbe rimproverare piuttosto di essere ecletti- tistiche, proprio per la loro rottura che rimanere anni nel cassetto in vi- provocatoria nei confronti delle isti- agli altri, ricorda i gruppetti della sinistra ex- ca. Fra poco lei leggerà in la "Psicoanalisi" un sta di tempi migliori; se invece si so- tuzioni consolidate, hanno trovato tra-parlamentare di una volta. Spiace che laca- colloquio con il neo-kleiniano Meltzer; gli amici gna rapida notorietà e successo biso- nella libera vitalità del mercato (e del niani anche colti e dotati facciano riferimento di "Agalma" a Milano organizzano un collo- gna ricordarsi e accettare le cosiddet- mercantilismo) uno sbocco alterna- alle parole di Lacan come a un dogma. Non quio che, mi sembra, non ha niente di chiuso. I te regole del gioco, che sono impie- tivo e remunerativo alle suddette pa- pensa di avere anche lei qualche responsabili- sedicenti "ortodossi", piuttosto, sono settari: do- tose e implacabili sebbene consenta- no talvolta di vivere un giorno da ludate istituzioni. Non a caso, del tà in questa questione? po oltre trent'anni, hanno cancellato Lacan leoni. Domani può toccare a te, o a resto, Lacan giovane fu molto vicino R. Quel che lei chiama "setta" è l'effetto di dalle loro bibliografie; il risultato è che sono in ai surrealisti. Come il surrealismo te, o a lui... nel frattempo si spera, e scuola che viene suscitato talvolta, o spesso, dai piena decadenza. Lei crede ancora che Lacan sia si resta in attesa. degli anni '20 e '30, anche il lacani- qualcosa solo per alcuni. Vedrà domani che è smo ha oscillato tra il marxismo du- grandi pensieri. Quando Platone riuniva i suoi Umberto Stefani per tutti. E sarà allora che cominceranno le vere ro e il liberalismo smaliziato e im- allievi nei giardini dell'Accademia, era la stessa prenditoriale. cosa; o quando Freud li riuniva a casa sua, nel difficoltà. Intanto, il lettore che conosce be- ne il francese, dopo aver letto questa

gli uomini di maggior prestigio e sona apparentemente normale a in- niti i tempi dei mecenati e dei padri schedina), spesso "concimato" dalla <8 successo, alla Platini o alla Dossena traprendere una tale carriera in real- padroni, sono avviati verso un futu- stampa sportiva (cui gli autori dedi- comportamenti. Nell'analisi di Or- per intenderci. E non è un caso che tà ancora oggi ognuno è libero di ro di spiccata managerialità, sia che cano parole non certo tenere). mezzano e Parodi sono sei le catego- proprio Dossena è stato scelto da dire la sua, di pensarla come gli pa- si tratti di personaggi di potere (Ber- La morale conclusiva, è impronta- rie prese in esame: calciatori, arbitri, Parodi quale prototipo del nuovo re. Resta il discorso sull'onestà: ma lusconi) che si impegnano in prima ta alla malinconia: "nel nuovo calcio tutti si divertono meno, tutti si di- tecnici, agenti economici e pubblici- uomo pedatorio. è esplicito nel testo di Ormezzano e persona, sia nel caso di prestatori d'opera per conto terzi (Baretti, vertiranno sempre meno... il teatri- tari, dirigenti, spettatori. La chiave L'emancipazione del calciatore ha Parodi, che anche questo aspetto giornalista, presidente della Fioren- no non c'è più, il nuovo calcio non scelta dai due autori per presentare contribuito a modificare anche la fi- non è che un tassello del mosaico tina, scelto come personaggio em- tollera commedie dell'arte, allegrie gli attori del teatrino è quella del- gura del tecnico, o allenatore, o, co- calcio. me si dice in gergo, mister. L'era dei Dalla figura più tradizionale, l'ar- blematico). repentine, improvvisazioni". Ci sa- l'intervista ad un personaggio il più rebbe da sperare , in nome dell'otti- possibile rappresentativo della nuo- mister che assumevano su di sé an- bitro, si passa a quella più recente e L'ultima parola da spendere è per il pubblico. Ai tifosi sono stati dedi- mismo, che una eventuale vittoria va situazione. che il ruolo di "secondo padre, di moderna, figlia del calcio anni '80. cati oceani d'inchiostro, si è discus- di Maradona faccia germogliare nel- Chi più ha risentito, nel bene e nonno, di fratello maggiore è tra- Si tratta dell'agente, o procuratore, so e si discute della violenza, dei la gente una nuova ondata di fanta- nel male, del cambiamento è certa- montata": oggi, ci viene spiegato, 0 mediatore: l'impressione è che meccanismi che producono un con- sia, di colore, di gioia. Ma già scri- mente il protagonista principale^ esistono tante persone per tanti ruo- ognuna di queste definizioni corri- senso acritico, dei processi di aggre- vendo queste parole ci si accorge ludo pedario, cioè il calciatore. "In- li. Il simbolo prescelto per racconta- sponda ad una parte di verità. Sono gazione, spesso perversi, legati al che anche così si scivola nella retori- teso come nuovo bipede della socie- re i tempi nuovi non poteva essere loro che regolano il mercato (anche calcio. La diagnosi di Ormezzano e ca. Forse finora ci siamo illusi dicen- tà intera", il calciatore sarebbe ora che il più vincente degli allenatori, quello delle partite?), che agevolano Parodi è sconsolante: "Nel nuovo do che in fondo la palla è rotonda: divenuto a tutti gli effetti un mem- Giovanni Trapattoni. 1 trasferimenti (di uomini e miliar- mondo del nostro calcio il vecchio ma se guardando meglio ci si accor- bro della società, quando non addi- Chi invece sembra, tutto somma- di), veri e propri agenti nella Borsa pubblico si trova benissimo. Come ge che il vecchio oggetto di cuoio è rittura "un uomo locomotiva". "Li- to, sempre uguale a se stesso è l'arbi- del pallone. Una figura del genere è si troverebbe in ogni nuovo mondo. diventato quadrato, che cosa ci re- berato" dalla schiavitù del cartellino tro. Soprattutto perché resta insolu- intrinsecamente legata, omogeneo al Il pubblico calcistico italiano infatti sta? che lo legava mani e soprattutto pie- to il mistero sui motivi che spingo- calcio di oggi, la loro comparsa è un assoluto naturale. Non condi- di alla squadra, sembra ora padrone no una persona, spesso qualificata equivale alla scoperta dell'anello ziona e non è condizionato. E". Il del suo destino, assume impegnt^so- professionajmepte al di fuori del mancante nel processo di evoluzio- pubblico è visto quindi come un'en- ciali, "figura bene in ogni salotto , si mondo del" calcio, ad assumere un ne dell'universo pallonaro. Un anel- tità misteriosa, "uno e trino" (quello sposa meglio. È ovvio che un discor- ruolo tanto ingrato. Sulle molle psi- lo che si lega strettamente a quello da stadio, quello da casa, quello da so del genere vale più che altro per cologiche che convincono una per- rappresentato dai presidenti, che, fi- Cesare Acutis è stato una persona a farne di nuove, ha ascoltato moltis- giustizia nell'epica spagnola ed euro- de L'Indice ma perché amici che gli Lettere estremamente comunicativa (ed è simo gli altri, è sempre stato pronto pea, a vicende di patiboli nel Sette- volevano molto bene. Abbiamo per- per questo che oggi sentiamo tutti il ad aiutare, sempre disposto a inserir- cento, a esplorazioni partecipate nel- so un amico, e vogliamo che si sap- bisogno di comunicare su di lui). È si nelle loro vite. Viaggiava conti- la Conquista spagnola in America e pia che era una persona d'eccezione. Caro Gian Giacomo, stato l'amico di tutti, pieno di curio- nuamente per andare a trovare gli nell'avventura della narrativa ispa- Non vorremmo che sembri troppo la morte di Cesare Acutis, avvenu- sità, di interesse, di voglia di vivere e amici; telefonava per sapere di loro. letterario il ricordo di due versi fa- ta a Torino il 12 marzo, ha lasciato di partecipare. Si è raccontato, par- noamericana attuale. Ha letto'infini- Anche culturalmente, la curiosità mosi di Garcfa Lorca, nel Pianto per stupore e dolore in una quantità im- landoci moltissimo di sé; conoscia- tamente, anche fuori dal campo spe- intelligente è stata sempre la sua ca- Ignacio Sdnchez Mejias : "passerà mol- mensa di persone. Noi due non era- mo la sua infanzia in provincia du- cifico dell'ispanismo, e ha applicato ratteristica. Lavorava molto, e in to tempo prima che nasca, se mai vamo tra la folla che a Torino gli ha rante la guerra, il suo pendolare tra con estrema sapienza queste letture modo estremamente singolare. Do- nascerà/un altro essere così chiaro, dato l'ultimo saluto; ma siamo tra la Chivasso e Torino come studente, il eterodosse ai testi spagnoli e ispanoa- cumentarissimo, e allo stesso tempo così ricco di avventura". moltitudine di amici che da allora suo entusiasmo nel farsi paladino dei mericani. Negli ultimi anni si era de- in atteggiamento distaccato, affidava non fanno che pensare alla sua mor- deboli come giovane docente all'uni- dicato a lavori di grandissima utilità Dario Pucdni, Lore Terradni te, perché pensano continuamente versità di Sassari, il suo caldo rappor- a poche pagine, fulminee, concetti e finora trascurati: la traduzione del alla sua vita. I lettori de L'Indice han- to con studenti, giovani collaborato- molto chiari e molto nuovi: dalle Romancero e del Cantare del Cid, no conosciuto Cesare Acutis come ri e colleghi all'università di Torino, leggende di follia e di morte del ro- che restano nella cultura italiana co- recensore (a Mandando, di Donoso il suo coinvolgimento nelle vicende mantico spagnolo Bécquer, all'appli- me un grande arricchimento. nel n. 3,1985 e a Sangue di amor cor- dell' ispanismo italiano. Fedelissimo cazione del concetto di prenotorietà Ma non vogliamo tracciare qui un Gentile Direttore, risposto di Puig nel n. 5,1986) e come alle amicizie antiche, sempre aperto alle romanze spagnole, alla distinzio- profilo scientifico di Cesare; interve- ho letto con interesse l'articolo recensito (da M. Ciceri e A. Varvaro ne tra storie di vendetta e storie di niamo oggi non solo perché ispanisti "Firenze senza Moore" di Sergio per il Cantare del Cid, nel n. Bertelli apparsa lo scorso dicembre. 10,1986). A chi non l'ha conosciuto Pensavo di leggere una recensione personalmente, vorremmo spiegare dei quattro volumi citati all'inizio chi era; a chi l'ha conosciuto solo ma mi sono dovuto ricredere tro- negli ultimi anni, vogliamo ricordar- vandomi immerso nel luogo comu- lo come era prima. Ora che è morto ne della decadenza della cultura fio- (e aveva appena cinquantanni) vo- rentina. È il caso dell'uomo che gliamo parlarne da vivo. morde il cane perché non farebbe notizia asserire il contrario! Bertelli trae le sue argomentazioni Comitato di redazione in parte da scritti politici e di partito Piergiorgio Battaggia, Gian Luigi Beccaria, Riccardo Bellofiore, Giorgio Bert, Eliana Bouchard (segretaria di che ben poco hanno a che fare con la redazione), Loris Campetti (redattore capo), Franco Carlini, Cesare Cases, Enrico Castelnuovo, Anna Chiarloni, produzione di cultura. BRITISH AND Alberto Conte, Sara Cortellazzo, Lidia De Fedencis, Achille Erba, Aldo Easolo, Eranco Ferraresi, Delia Erigessi, AMERICAN BOOKS Come "addetto ai lavori" mi sem- Claudio GorUer, Adalgisa Lugli, Filippo Maone (direttore responsabile), Diego Marconi, Franco Marenco, Luigi bra facilmente documentabile — al Mazza, Gian Giacomo Migone (direttore) Cesare Piandola, Dario Pucdni, Tullio Regge, Marco Revelli, Gianni contrario della tesi di Bertelli — che Rondolmo, Franco Rositi, Giuseppe Sergi, Lore Terradni, Gian Luigi Vaccarino, Anna Viacava, Dario Voltoli- Direct from England ni Firenze è tutt'ora la città italiana do- ve si produce più cultura anche se — Segreteria ed è retaggio psicologico dell'indivi- Libra rles, Schools, private Ufficio promozione Pubblicità dualismo fiorentino — senza alcun Mirvana Pinosa Anna Nadotti customers. Emanuela Merli clamore. E indubbio che la cultura viene prodotta nei centri universita- Progetto grafico Art director Ritratti Ricerca iconografica ri, accademie, istituti di ricerca ecc. From. Worldwide Book Supply Agenzia Pirella Gòttsche Enrico Maria Radaelli Tullio Pericoli Alessio Crea Non nelle biblioteche che della cul- Ltd, 556A High Street, Wembley tura sono un archivio e non nelle Middx HAO 2AA, England. case editrici che non hanno e non Telex no. 888941 att Lissau. possono avere un preciso riferimen- to alla cultura locale. Redazione Sede di Roma Via Giolitti 40, 10123 Torino, tel. 011-835809 Via Romeo Romei 21, 00136 Roma, tel. 06-3595570 Basta scorrere le 342 pagine del vo- lume pubblicato nel 1983 a cura di bertani editore Francesco Adorno "Accademie ed Via San Salvatore Corte Regia. 4 Editrice Istituzioni Culturali a Firenze" per 37121 VERONA - Tel. 045/32686 "L'Indice - Coop. ar.l. " avere inequivocabile documentazio- LUIGI IVAN DELLA MEA Registrazione Tribunale di Roma n. 369 del 17 ottobre 1984 ne — al di sopra delle chiacchiere FIABA D'ORSO politiche e giornalistiche — della cul- E DIBAGATTO tura prodotta a Firenze per non cita- Abbonamento annuale (10 numeri) re insigni istituti internazionali che in libreria in marzo-aprile Italia: Ut. 42.000. Europa: Ut. 70.000. Paesi extraeuropei: Ut. 110.000 - Numeri arretrati: Ut. 7.000 a copia qui hanno sede e che — senza sban- dierare nulla — costituiscono un ele- Si consiglia il versamento sul conto corrente postale ». 78826005 intestato a L'Indice dei libri del mese - Via EMILIO FRANZINA Romeo Romei, 27 - 00136 Roma, oppure l'invio di un assegno allo stesso indirizzo. mento di primaria importanza. BANDIERA ROSSA Forse Bertelli e gli autori da lui RITORNERÀ citati lamentano l'assenza di Benve- NEL CRISTIANESIMO LA Distribuzione in edicola Distribuzione in libreria nuto Cellini ed altri grandi maestri LIBERTÀ SO.DI.P., di Angelo Patuzzi, C.I.D.S., Via Contessa di Bertinoro 15, Roma, ma, anche in questo caso, un rapido Storia di Vicenza popolare Via Zuretti 25, 20135 Milano. telefono 06-4271468 sguardo nel mondo degli artigiani (1922-1942) potrebbe essere consolante. Che la mancata acquisizione da SILVIA MONTEFOSCHI Preparazione parte del Comune delle opere di Mo- Photosistem, Via A. Cruto 8/16, 00146 Roma IL PRINCIPIO COSMICO ore sia una cosa del tutto inconcepi- O DEL TABÙ bile è assolutamente certo ma trarne DELL'INCESTO lo spunto (ed il titolo) per negare Storia della preistoria del verbo Stampa SO.GRA.RO, Via I. Pettinengo 39, 00159 Roma l'evidenza della situazione culturale AA.VV. - IL DISAGIO fiorentina mi sembra andare oltre i GIOVANILE limiti della logica dialettica. a cura di Enrico Magni Alessandro Olschki SALVATORE NATOLI TEATRO FILOSOFICO Gli scenari del sapere fra linguaggio e storia LAURO GALZIGNA Henry A. Millon Andrea Emiliani LA SCALA DI GIACOBBE Abbonamento annuo 60249000, indirizzato Eugenio Riccomini S.J. Freedberg (4 numeri): lire Meccanicismo e olismo nella a Editrice Periodici Elisabeth Cropper Giuseppe Olmi Charles Dempsey 50.000. Pagamento a Culturali, via Tevere costruzione del vivente mezzoaaaegno 20, 00198 Roma. Tel. Anna Ottani Cavina Beverly Louise Brown LUDOVICO GEYMONAT bancario o au conto 06/8448731- RAGIONE E POLITICA corrente postale n. 8478220. Interventi dal 1976 al 1982 EMILIAN PAINTING OF THE 16TH AND 17TH CENTURIES UGO GARZELLI IL BEL RACCONTO jp ragioni (Mia sinistra DEI GIULLARI D'ORSI Washington SILVIO GUARNIERI National Gallery of Art STORIA MINORE January, 29-30 1987 SANDRO TRAVAGLIA Center For Advanced Study GIOCHI CHE CAMBIANO La rivista della sinistra diretta da Giorgio Ruffolo è in In The Visual Art A. SANTOSUOSSO vendita nelle librerie e nelle principali edicole. Scritti di Ruffolo, Langer, Seurre, Wei Jingsheng, Fang F. COLAO in an Eco e l' ' j § y > < Amato, Bobbio, cTEramo, POLITICI E AMNISTIA Schneider, Santambrogio, Losano, Maturane, Zolo, Onado, Nardozzi, Cesarini, Filippi, Giorello, Milton. Nuova Alfa Editoriale bertani editore Silvio Paolucci HELENA CURTIS N. SUE BARNES INVITO Silvio Paolucci Zanichelli ALLA BIOLOGIA Bruno Accordi Eividio Lupia Palmieri per la scuola '87 Il globo terrestre e la sua evoluzione

SCUOLA MEDIA SUPERIORE Papa, Zatti Skills and meanings workbook, voi. 1°, 7 000 lire; voi. 2°, 7 000 lire Italiano Rocca De Vecchi, Giordano Life Manzoni I promessi sposi literature and thought. Readings from a cura di Tommaso Di Salvo, 19 000 lire English and American writers, Virgilio Eneide, con gli episodi più voi. 1°, 18 000 lire; voi. 2°, 21 000 lire significativi di Iliade e Odissea a cura di Mario Geymonat, 19 500 lire Tedesco Senf Guida alle difficoltà della lingua Latino e greco tedesca 10 000 lire

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voi. 1°, 19 500 lire; voi. 2°, 17 500 lire; Caporaloni, Caporaloni, Ambrosini Augusto Camera voi. 3°, 24 000 lire La misura e la valutazione della sua i DAL RIFORMISMO Carocci Manuale di storia (edizione in incertezza nella fisica sperimentale SETTECENTESCO volume unico di Elementi di Storia, 19 000 lire ALLA RIVOLUZIONE NAZIONALE voi. 1°, 2°, 3°), 30 000 lire Carocci Storia. Dal Medioevo a oggi Chimica Augusto Camera Renato Fabietti 24 000 lire DAL COMUNE 1 Bertoni, Hart Chimica applicata: i ALLE MONARCHIE la chimica del carbonio e la chimica i NAZIONALI Educazione civica nell'industria 28 000 lire Rippa Fondamenti di chimica 25 000 lire 1 Una scuola nella società Ricciotti Biochimica di base 22 000 lire a cura di Miriam Ridolfi, 16 000 lire Gianolio L'analisi delle fibre tessili 16 000 lire Filosofia, pedagogia e psicologia Scienze naturali Mussen, Conger, Kagan, Huston Lo sviluppo del bambino e la personalità Amati, Gainotti, Modelli Fatti e idee terza edizione, 42 000 lire della biologia 29 000 lire Tassi Itinerari pedagogici del Novecento: Creager, Jantzen, Mariner, Insolera correnti, autori, opere 18 000 lire Introduzione alle scienze naturali Introduzione alla sociologia a cura di 24 500 lire Michael Haralambos, 16 500 lire Curtis, Barnes Invito alla biologia terza edizione, voi. 1°, 22 500 lire; voi. 2°, 20 000 lire; volume unico, 40 000 lire Diritto ed economia SCUOLA MEDIA Luria, Gould, Singer Una visione della Disegno Ferretti Introduzione all'economia vita. Introduzione alla biologia, Malara Disegno di costruzioni Storia politica moderna 18 000 lire voi. 1°, 27 500 lire; voi. 2°, 27 500 lire Fossati Manuale elementare di finanza Mai, Picchiani Zootecnia generale meccaniche voi. C, 19 000 lire Paolucci Storia quinta edizione pubblica con cenni di statistica economica 24 000 lire voi. 1°, 19 750 lire: voi. 2°, 20 500 lire; quarta edizione, 16 000 lire Kapit, Elson Tavole di anatomia voi. 3°, 21500 lire, esercizi a cura di da colorare 16 000 lire Tecnologia Silvana Marchioro De Maria Galgano Corso di diritto privato e Giuseppina Signorini 19 000 lire Gaggia, Gaggia Tecnologia meccanica Galgano Manuale elementare di diritto Geografia quarta edizione a cura dì Sergio Gaggia, civile seconda edizione, 14 000 lire Accordi, Lupia Palmieri II globo voi. 2°, 27 000 lire Matematica Galgano Diritto pubblico con elementi di terrestre e la sua evoluzione diritto del lavoro 15 000 lire terza edizione, 26 000 lire Rinaldi Carini Matematica Informatica seconda edizione, voi. 1°, 19 000 lire; De Pilati, Barbieri, Nardelli Geografia voi. 2°, 19 000 lire; voi. 3°, 19 000 lire Inglese del turismo in Italia 22 000 lire Tonti Progettazione e realizzazione di La Terra. Corso di geografia fisica programmi didattici in modalità Balchin Follow up translations 11 000 lire ed economia a cura di Delfino Insolera Educazione civica interpersonal 22 000 lire Mariani Stndy skills through English e a cura di R. Finzi, L. Foa, G. Forconi, Scraton Introduzione al calcolo numerico D'Amico, D'Amico II manuale del vivere 12 000 lire T. Isenburg, G. Soffi, S. Tutino, in BASIC 15 000 lire civile seconda edizione, 13 000 lire Iantorno Course in business English 28 000 lire 22 500 lire Martino Stelle e sistemi solari 8 000 lire Collana di strumenti didattici Educazione tecnica Iantorno Supplementary material for business communication 9 000 lire Topografia Zanichelli IBM Valeri Le strutture della tecnica Iantorno Functions of business English De Toma Topografia seconda edizione Bettelli Biolchini Matematica 32 000 lire seconda edizione, 23 000 lire 18 500 lire voi. 2°, 29 500 lire; voi. 3°, 29 500 edizione con minidisco 60 000 lire LANCIA PRISMA

IL VALORE DELLA SICUREZZA

Sicurezza automobilistica significa prima di tutto sicurezza di della qualità e del confort. Sicurezza Prisma significa sapere di guida. La sicurezza Prisma nasce infatti nell'esperienza diver- essere al vertice delle prestazioni europee in ogni motorizza- sa ed entusiasmante di chi si mette al volante, e riceve sem- zione: la nuova 1600 con iniezione ed accensione elettroniche pre dalla vettura risposte precise ad integrate è la conferma di questo ogni comando, ad ogni sollecitazio- temperamento. Sicurezza Prisma è ne. Un comportamento vicino alla tecnologia, innovativa ed insieme af- perfezione che non muta anche dopo fidabile, nell'ormai leggendaria tra- ore di viaggio, anche nelle peggiori zione anteriore e nella disposizione condizioni climatiche e stradali. Al trasversale dei motori Lancia, nel- vertice di questo stile di guida, l'inno- l'eccezionale equilibrio di ogni elemen- vativa Prisma 4WD a trazione inte- to, raggiunto grazie al severissimo grale permanente, frutto della supe- collaudo dei rally, dove Lancia è da riore tecnologia "integrale" Lancia. anni protagonista al massimo livello. Sicurezza Prisma è sicurezza di gusto Prisma è sicurezza globale di aver e stile: la linea classica e sempre at- scelto un'auto che fa della sicurez- tuale, gli interni che segnano un im- za un valore irrinun- portante risultato nella continua ri- ciabile. Un valore cerca Lancia nel campo dello stile, destinato a durare.

LANCIA PRISMA 4WD, 1.6 i.e., 1.6, 1.5, 1.3, diesel, turbodiesel.

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