Breve Storia Del Futuro L'iperimpero Del Calcio

Total Page:16

File Type:pdf, Size:1020Kb

Breve Storia Del Futuro L'iperimpero Del Calcio BREVE STORIA DEL FUTURO L’IPERIMPERO DEL CALCIO A cura di Nicholas Gineprini www.allasianfootball.com Nota dell’autore: Questo saggio è stato scritto nel novembre del 2017, quando questo spazio web si chiamava ancora ‘Blog Calcio Cina’. Una serie di vicissitudini ed il conseguente trasferimento a Pechino hanno fatto in modo che questo saggio non sia mai stato pubblicato prima d’allora. Alla luce dei fatti di questi ultimi giorni, con l’annuncio della Super Lega Europea e la sua morte imminente, mi sono convinto a dare finalmente alla luce a questo scritto nel quale analizzo la storia economica del calcio ed il suo futuro prendendo spunto dal famoso saggio ‘Breve Storia del Futuro’ di Jacques Attali. Nel 2017 prevedevo che la Super Lega si sarebbe andata a creare nel 2025; purtroppo la pandemia che tutti quanti abbiamo vissuto ha reso necessario l’accelerazione di questo progetto che per il momento, sembra essere stato riposto velocemente nel cassetto, in attesa di tempi più maturi. Quello che andrete a leggere è la stessa versione scritta quattro anni fa, in quanto credo che sarà solamente questione di tempo prima che il calcio, che sta collassando su se stesso, si debba reinventare sotto forma di iperimpero. Breve Storia Del Futuro è un saggio sociologico pubblicato dal francese Jacques Attali nel 2006, banchiere, economista e scrittore, dall’inizio degli anni ’80 ha ricoperto cariche importanti all’interno della politica francese grazie alle sue capacità di leggere fra le trame del futuro. La svolta nella sua carriera avvenne nel 1981, quando l’allora presidente della Repubblica Mitterrand gli conferì la carica di consigliere speciale. Dopo aver lasciato l’Eliseo nel 91’, Attalli viene nominato presidente della European Bank for Reconstruction and Development, per poi fare ritorno al “Palazzo” francese dieci anni fa, con la carica di presidente alla "Commissione per la liberazione della crescita. Conosciuto anche come l’Uomo Ombra, Attali ha scoperto l’attuale presidente francese Macron, introducendolo all’Eliseo anni addietro. Nella sua opera più famosa, Breve Storia del Futuro, Attali ripercorre la storia del capitalismo e dei “Cuori degli Ordini Mercantili” , che sono Bruges, Venezia, Anversa, Genova, Amsterdam, Londra, Boston, New York e infine Los Angeles. Nella seconda parte del saggio, Attali predice quelli che possono essere gli scenari futuri, da qui al 2050 attraverso tre grandi step: la prevalenza del mercato, quale unica legge mondiale, si realizzerà con il sorgere dell’iperimpero, con la sopravvivenza messa a forte rischio dall’aumento esasperato delle disparità sociali. Il secondo scenario è quello dell’iperconflitto, che getterà il mondo in un’epoca caotica. Infine, Attali, o la sua speranza, descrive quella che è l’iperdemocrazia, che si realizzerà se l'umanità riuscirà a regolamentare la globalizzazione, in modo da consentire lo sviluppo delle libertà e del rispetto per l’altro. In questo nostro intervento, intendiamo realizzare un percorso simile a quello di Attali, dunque analizzare quella è stata la storia economica e sociale del mondo calcistico dal dopoguerra ad oggi, focalizzandoci su quei paesi che, per varie ragioni, definiamo Cuore dell’Ordine Mercantile, per poi delineare quelli che possono essere gli scenari futuri per il calcio, attenendosi a quella che è la prospettiva più probabile, ovvero il sorgere di un Iperimpero. Prima di procedere con la nostra analisi, è bene specificare il significato di “Cuore” dell’ordine Mercantile secondo Attali: “Una città diventa cuore se la sua classe creativa è in grado, meglio di qualunque altra, di mettere insieme i mezzi per trasformare un servizio in prodotto industriale. Per far questo deve controllare il capitale, stabilire i prezzi, accumulare i profitti, avere nelle proprie mani i salari, dispiegare un esercito, finanziare gli esploratori, sviluppare un ‘ideologia che assicura il proprio potere. Ogni cuore assume allora il controllo, all’interno e all’esterno, delle risorse energetiche più efficaci e dei mezzi di comunicazione più rapidi. Banchieri, artisti, intellettuali, innovatori vi apportano il proprio denaro, costruiscono palazzi e tombe, dipingono i ritratti dei nuovi padroni del mondo, guidano i propri eserciti... La forma mercantile dura così a lungo che il cuore riesce a mettere insieme abbastanza ricchezze da poter controllare il centro e la periferia. Comincia a perdere terreno quando il cuore è costretto a consacrare troppe risorse per mantenere la pace interna per proteggersi da uno o più nemici esterni…. Ogni nuovo Cuore concentra sempre maggiori ricchezze in un numero ristretto di mani, accorda libertà sempre più ampie ai cittadini e ai consumatori e fa conoscere allo stesso tempo ai lavoratori alienazioni sempre più grandi.” Nella nostra analisi, per essere definito un “Cuore” il movimento calcistico di una nazione, principalmente deve essere in grado di attrarre i principali talenti stranieri sulla scena internazionale. I club devono essere sorretti dalle grandi società oppure dallo stato e quelli più ricchi genereranno una elite che domina sulla scena nazionale, ed eventualmente internazionale. Inoltre deve essere attrattivo in modo che vi confluiscano i principali investitori esteri, sotto forma di sponsor o nuovi proprietari. La capacità di innovare le strategie di marketing, le proprie infrastrutture e tecnologie, espandere il proprio prodotto sui mercati globali sono caratteristiche che diventeranno fondamentali a partire dagli anni ’80 con l’avvallamento degli sponsor di maglia e successivamente negli anni ’90 con l’avvento della legge Bosman e con l’emergere della scena calcistica professionistica in America e nei paesi asiatici. Ogni nuova forma di Cuore Mercantile tenta di accumulare un numero sempre maggiore di ricchezze e di distribuirle nelle mani di pochi in modo da creare un elite, e vede prevalere costantemente la forza del capitale sui concetti di tradizione e cultura. L’Ordine Mercantile calcistico segue alcune costanti geopolitiche, che vedono l’Europa come centro della grande industria calcistica e dell’entertainment. L’America Latina e l’Africa sono terre ricche di talenti “risorse”, ma il cui apparato non riesce ad emergere, nel continente nero per la povertà della sua terra, in Sud America per la dilagante corruzione che hanno reso il calcio di Brasile e Argentina teatro principale dell’economia parallela dei Fondi di Investimento. Per quanto concerne invece l’Asia e il Nord America, questi sono i continenti che dispongono delle principali ricchezze, che riversano sul prodotto europeo. La nostra storia dell’Ordine Mercantile parte dalla Spagna Franchista, per poi spostarsi in Italia, fino alla chiusura delle frontiere avvenuta nel 1966. Da quel momento, fino a metà degli anni ’70, vi è un periodo senza Cuore Mercantile, nel quale verranno sottolineate le innovazioni culturali ed economiche apportate dall’Olanda e dalla Germania. In seguito, l’Inghilterra diventerà per la prima volta il Cuore, con l’ingresso dei capitali stranieri, ma tale Ordine durerà poco e l’Italia tornerà al centro della scena fino all’inizio degli anni ‘2000, dove la Patria del Football e la Premier League, la faranno da padrone in un mercato oramai ampiamente globalizzato… fino alla fine dell’Ordine Mercantile e del calcio come lo abbiamo sempre conosciuto. 1953-1960: la Spagna franchista Il primo Cuore Calcistico che prendiamo in considerazione è la Spagna a partire dal 1953, anno che segna l’approdo di Alfredo Di Stefano al Real Madrid. In quegli anni il calcio spagnolo era meta di approdo dei migliori talenti del calcio internazionale, si imponeva grazie ai Los Blancos in campo europeo ed era un mezzo attraverso il quale una forma di governo non democratica cercava di costruirsi un’immagine alternativa. Non è la prima volta che il calcio viene utilizzato da un regime per legittimare e rafforzare la propria immagine, negli anni ’30 lo aveva fatto l’Italia con l’organizzazione della Coppa del Mondo nel 1934 e la Germania Nazista con le Olimpiadi del 1936. Modi di agire simili si ripropongono in modo costante nel tempo. Madrid negli anni ’50 era il cuore economico, politico e culturale della Spagna e dunque il Real nell’ideale di Franco doveva essere lo strumento attraverso il quale manifestare la forza della Spagna, anche grazie ai numerosi trionfi Europei. A partire dal 1956, alla prima edizione della Coppa Campioni, il calcio europeo parlava spagnolo, con il Real Madrid che vinse le prime cinque edizioni ponendo quindi la squadra del Generale sul tetto d’Europa. L’apice del successo venne raggiunto il 30 maggio del 1957, nella finale giocata e vinta a Madrid contro la Fiorentina per 2-0 di fronte a 124mila spettatori. Al di la dei trofei, il calcio spagnolo era terra d’approdo dei migliori talenti del calcio internazionale nonostante le stringenti limitazioni nel tesseramento di giocatori stranieri. Le regole furono aggirate da Real Madrid e Barcellona, che naturalizzarono la maggior parte delle nuove stelle. Dei migliori giocatori di quel periodo, Di Stefano, Puskas e Kubala vestirono la maglia della nazionale spagnola. Anche la questione della naturalizzazione si ripresenterà negli anni a venire, in particolar modo con le nazionali arabe e asiatiche che abusano di tale pratica per accelerare il proprio sviluppo calcistico. La Spagna non poteva certo considerarsi il Cuore Economico dell’Europa, in quanto vessava in una situazione di arretratezza al termine della Seconda Guerra Mondiale. Una lenta ripresa economica dopo anni di decremento iniziò nel 1951, anche se la parola progresso non si confaceva alla Spagna franchista, nelle quali le riforme erano spesso ostacolate dall’inefficienza della classe dirigente, dalla burocrazia e soprattutto dalla corruzione. La svolta in quegli anni avvenne nel 1953, quando il regime siglò Il patto di Madrid con gli Stati Uniti per l’installazionie di basi militari in cambio di cospicui aiuti economici. Il grande ciclo del calcio spagnolo si chiuse all’inizio degli anni ’60, quando furono i portoghesi del Benfica a battere in finale di Coppa Campioni prima il Barcellona e successivamente il Real Madrid.
Recommended publications
  • Roma, 10 Febbraio 2016
    Il 22 febbraio a Firenze la premiazione della ‘Hall of fame del calcio italiano’ Roma, 10 Febbraio 2016 - Sarà ancora una volta la splendida cornice del Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze ad ospitare lunedì 22 febbraio alle ore 11.30 la cerimonia di premiazione della ‘Hall of fame del calcio italiano’, il riconoscimento istituito nel 2011 dalla FIGC e dalla Fondazione Museo del Calcio che vedrà altri 10 fuoriclasse entrare a far parte di un firmamento calcistico dove brillano 47 stelle: Gianluca Vialli (Giocatore italiano), Ronaldo (Giocatore straniero), Roberto Mancini (Allenatore italiano), Corrado Ferlaino (Dirigente italiano), Roberto Rosetti (Arbitro italiano), Marco Tardelli (Veterano Italiano), Patrizia Panico (Calciatrice italiana), Giacinto Facchetti, Helenio Herrera, Umberto Agnelli (Premi alla memoria). Prima della cerimonia di premiazione, all’interno della Sala d’Arme di Palazzo Vecchio, 100 bambini e ragazzi delle scuole fiorentine avranno la possibilità di conoscere Ronaldo Luís Nazário de Lima, Patrizia Panico e Roberto Rosetti. L’incontro vedrà la partecipazione del Sindaco di Firenze Dario Nardella, da tempo impegnato con gli istituti scolastici del Comune in un percorso di confronto aperto con le giovani generazioni su diversi temi. La giornata proseguirà al Salone dei Cinquecento, dove saranno esposte anche le quattro Coppe del Mondo vinte dalla Nazionale che dal 19 febbraio potranno essere ammirate a Palazzo Vecchio. La miglior cornice possibile per celebrare dieci grandi protagonisti del nostro calcio,
    [Show full text]
  • La Torretta», Giunto Alla Sua Trentaseiesima Edizione
    PATROCINATO DA: Comitato Olimpico Nazionale Italiano PREMIO-PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA TARGA-PRESIDENTE DELLA CAMERA DEI DEPUTATI Consiglio Regionale della Lombardia PREMIO NAZIONALE SPORT-CULTURA-PROFESSIONI-SOLIDARIETA’ IN COLLABORAZIONE ANTENNA3 Comune di Milano Trofeo “ATLETA DELL’Anno” G.L.G.S. Gruppo Lombardo Giornalisti Sportivi INVITO (valido per due persone) 30 novembre 2009 - ore 18 Centro Eventi Campari viale Gramsci 141 - Sesto San Giovanni PREMIO NAZIONALE SPORT-CULTURA-PROFESSIONI-SOLIDARIETA’ Lunedì 30 novembre 2009 alle ore 18 presso il Centro Eventi Campari, viale Gramsci 141 a Sesto San Giovanni, saranno consegnati gli annuali riconoscimenti del Premio Nazionale «La Torretta», giunto alla sua trentaseiesima edizione. Il Premio, presieduto da Bruno Pizzul, si avvale del contributo dell’Amministrazione Comunale e dell’appassionato impegno dei componenti il Comitato Promotore, i quali comprendono prestigiosi nomi di aziende, imprenditori, commercianti e professionisti. Obiettivo del premio non è solo quello di offrire un riconoscimento ai campioni dello sport, ma anche quello di evidenziare il troppo spesso oscuro lavoro di quegli atleti che, pur non praticando una disciplina sportiva popolare, hanno dedicato la loro vita e il loro entusiasmo agli sport minori, nobilitandone il ruolo e favorendone la diffusione. Il «Torretta» non si ferma allo sport perché premia, inoltre, persone che si sono distinte nella cultura, nelle professioni, nella solidarietà, per la qualità, la creatività, la capacità innovativa, l’umanità e il senso civico della loro opera. Anche per questo la manifestazione ha avuto ampi riconoscimenti a tutti i livelli istituzionali, a partire dalla Presidenza della Repubblica. Nell’ambito della manifestazione verrà assegnato il Trofeo «Atleta dell’Anno», in collaborazione con Telelombardia, Antenna 3.
    [Show full text]
  • Alla Ricerca Del Calcio Perduto Secondo Tempo “Alla Ricerca Del Calcio Perduto
    Nicola Calzaretta Alla ricerca del calcio perduto Secondo tempo “Alla ricerca del calcio perduto. Secondo tempo” di Nicola Calzaretta Illustrazione in copertina Federico Penco Impaginazione Ciaba Coordinamento editoriale Paolo Castellano Giovanni Ferraro Marco Castellano Redazione Chiara Cini isbn 9788899245085 © Dockbook srl Goalbook Edizioni è un marchio della Dockbook srl via D. Cavalca, 65 - 56126 Pisa 050 580722 [email protected] www.goalbookedizioni.it È severamente vietata la riproduzione, anche parziale, senza espressa autorizzazione degli aventi diritto. INDICE Prefazione di Matteo Marani 9 Introduzione 11 ROMANZO DI UNA STRAGE 15 AMARCORD 23 GS 2013 LA DONNA DEL MAGO Fiora Gandolfi Herrera 25 LE RETI DI WEMBLEY José Altafini 35 IO, SINDACO DI PARMA Marco Osio 45 LA MIA FAVOLA IN BIANCONERO Giuseppe Furino 53 RIVERA 70 Gianni Rivera 63 ZEMAN CHE SPETTACOLO Pierluigi Casiraghi 75 PAGL1UCA Gianluca Pagliuca 83 IO, L’INCUBO DI MARADONA Claudio Gentile 93 GS 2014 HO LA ROMA NEL CUORE Sebastiano Nela 103 HO LOTTATO COME PAPÀ Riccardo Ferri 113 FASCIA PROTETTA Franco Causio 123 LA MAGLIA DELLA MIA VITA Roberto Boninsegna 133 LO SCUDETTO DEL MIO BOLOGNA Ezio Pascutti 143 SCUDETTO E PALLOTTOLE Pino Wilson 153 EMOZIONE UNICA Gianluca Zambrotta 163 IO, NAPOLETANO ATIPICO Antonio Juliano 171 QUANDO ERO PENNA BIANCA Fabrizio Ravanelli 181 IL MILAN ERA UN’UNIVERSITÀ Giovanni Galli 191 VOLEVO MORIRE COME PAPÀ Sandro Mazzola 201 POLVERE DI STELLA Beppe Signori 211 7 Amarcord GS 2015 LO SCUDETTO DI BAGNOLI Roberto Tricella 221 ERO IL
    [Show full text]
  • Hall of Fame Del Calcio Italiano’: Pirlo, Boniek E Mazzone Tra I Premiati Della 9A Edizione
    INIZIATIVE ‘Hall of Fame del calcio italiano’: Pirlo, Boniek e Mazzone tra i premiati della 9a edizione Nella ‘Hall of Fame’ anche Percassi, Oriali, Gama e l’ex arbitro Michelotti. Premi alla memoria per Anastasi e Radice, il premio Astori a Lukaku e a un giovane calciatore che ha salvato la vita ad un avversario. Il 4 maggio a Firenze la cerimonia di premiazione Altre 11 stelle entrano nel firmamento della ‘Hall of Fame del calcio italiano’, istituita nel 2011 dalla FIGC e dalla Fondazione Museo del Calcio per celebrare giocatori, allenatori, arbitri e dirigenti capaci di lasciare un segno indelebile nella storia del nostro calcio. Questi i premiati della 9ª edizione, che vanno a comporre una ‘rosa’ di 99 personaggi illustri formata anche da grandi campioni del passato ormai scomparsi: Andrea Pirlo (Giocatore italiano), Zbigniew Boniek (Giocatore straniero), Carlo Mazzone (Allenatore), Antonio Percassi (Dirigente italiano), Alberto Michelotti (Arbitro italiano), Gabriele Oriali (Veterano italiano), Sara Gama (Calciatrice italiana), Pietro Anastasi e Luigi Radice (Premi alla memoria), Romelu Lukaku e Mattia Agnese (Premio Astori). La Hall of Fame dà quindi il benvenuto alla classe cristallina di un Campione del Mondo come Andrea Pirlo, a Zibì Boniek, ieri ‘Bello di notte’ e oggi presidente della Federcalcio polacca e a Carlo Mazzone, uno degli allenatori italiani dotati di maggior carisma. Altri riconoscimenti sono stati assegnati ad Antonio Percassi, capace di portare la sua Atalanta nel gotha del calcio europeo, all’ex arbitro Alberto Michelotti e a Sara Gama, la capitana della Nazionale Femminile che al Mondiale francese ha tenuto incollati davanti alla Tv milioni di italiani.
    [Show full text]
  • Why Naples Still Loves Maradona
    WHY NAPLES STILL LOVES MARADONA OS79_000 Cover.indd 1 8/22/17 11:34 AM AP DP EA YOU SKY OPEN SKIES 390x260+DCC2X7mm UAE.indd 1 15/06/2017 09:59 0270117096_BMW_G12_M760Li_Inflight_Print_Ads_Open_Skies_195x260mm.indd 2 8/23/17 11:09 AM 0270117096_BMW_G12_M760Li_Inflight_Print_Ads_Open_Skies_195x260mm.indd 1 8/23/17 11:09 AM AP DP EA YOU SKY OPEN SKIES 390x260+DCC2X7mm UAE.indd 2 15/06/2017 09:59 - LHP.pdf 1 8/23/17 5:52 PM C M Y CM MY CY CMY K - RHP.pdf 2 8/23/17 5:52 PM C M Y CM MY CY CMY K EDITOR-IN-CHIEF Obaid Humaid Al Tayer MANAGING PARTNER & GROUP EDITOR Ian Fairservice EDITORIAL DIRECTOR Gina Johnson [email protected] GROUP EDITOR Mark Evans [email protected] SENIOR EDITOR Andrew Nagy [email protected] DIGITAL / PRINT DESIGNER Roui Francisco [email protected] DIGITAL ANIMATOR Surajit Dutta [email protected] VIDEO EDITOR Donnie Miguel [email protected] SUB EDITOR Salil Kumar [email protected] EDITORIAL ASSISTANT Londresa Flores [email protected] CONTRIBUTORS Emma Coiler, Gary Evans, Sarah Freeman, Peter Hendrie, Marina Kay, Thomas Mester, Sean Williams, Chris Young Cover: Massimo Sambucetti CHIEF COMMERCIAL OFFICER GENERAL Anthony Milne [email protected] MANAGER PRODUCTION S Sunil Kumar GROUP SALES MANAGER SENIOR SALES MANAGER SENIOR SALES MANAGER Michael Underdown Shruti Srivastava Michelle Quinn PRODUCTION [email protected] [email protected] [email protected] MANAGER R Murali Krishnan EDITORIAL CONSULTANTS FOR EMIRATES EDITOR Manna Talib ARABIC EDITOR Hatem Omar DEPUTY EDITOR Catherine Freeman WEBSITE emirates.com INTERNATIONAL MEDIA REPRESENTATIVES AUSTRALIA/NEW ZEALAND Okeeffe Media; Tel + 61 894 472 734, [email protected] BELGIUM AND LUXEMBOURG M.P.S.
    [Show full text]
  • Diego Maradona
    DIEGO MARADONA A film by ASIF KAPADIA 2019 – UK – 130 minutes INTERNATIONAL SALES INTERNATIONAL PUBLICITY ALTITUDE FILM SALES Karina Gechtman, Head of International ORGANIC Marketing and Publicity Organicinternational@organic- [email protected] publicity.co.uk DIEGO MARADONA – PRODUCTION NOTES DIEGO MARADONA SHORT SYNOPSIS The third film from the Academy Award® and BAFTA-winning team behind SENNA and AMY, and producer Paul Martin, DIEGO MARADONA is constructed from over 500 hours of never-before-seen footage from Maradona’s personal archive with the full support of the man himself. On 5th July 1984, Diego Maradona arrived in Naples for a world-record fee. For seven years all hell broke loose. The world’s most celebrated football icon and the most passionate but dangerous city in Europe were a perfect match for each other. On the pitch, Diego Maradona was a genius. Off the pitch, he was treated like a God. The charismatic Argentine loved a fight against the odds and led Napoli to their first-ever title. It was the stuff of dreams. But there was a price… Diego could do as he pleased while performing miracles on the pitch but, as time passed, darker days closed in. LONG SYNOPSIS Diego Maradona was considered the best player in the world from the moment he burst onto the scene in his native Argentina. And yet success proved elusive. He failed at Barcelona. He was considered a problem player, too interested in partying. Meanwhile, having never won a major tournament, the ailing Italian football giant SSC Napoli were perennial underachievers. Their fanatical support was unequalled in both passion and size.
    [Show full text]
  • Hall of Fame Del Calcio Italiano’
    INIZIATIVA Il 20 maggio a Firenze la cerimonia di premiazione della ‘Hall of Fame del calcio italiano’ Allegri, Totti e Zanetti tra gli 11 premiati dell’ottava edizione che sarà ospitata nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio Roma, 9 maggio 2019 - Sarà ancora una volta la prestigiosa cornice del Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze ad ospitare alle ore 15 di lunedì 20 maggio l’ottava edizione della ‘Hall of Fame del calcio italiano’, il riconoscimento istituito nel 2011 dalla FIGC e dalla Fondazione Museo del Calcio per celebrare le figure che hanno lasciato un segno indelebile nella storia del nostro calcio. Le 11 nuove stelle che saranno premiate andando ad arricchire una rosa di 88 talenti sono: Francesco Totti (Giocatore italiano), Javier Zanetti (Giocatore straniero), Massimiliano Allegri (Allenatore), Antonio Matarrese (Dirigente italiano), Nicola Rizzoli (Arbitro italiano), Giancarlo Antognoni (Veterano italiano), Milena Bertolini (Calciatrice italiana), Amedeo Amadei e Gipo Viani (Premi alla memoria), Igor Trocchia (Premio Astori), Gianni Brera (Premio speciale). A decretare i vincitori è stata lo scorso 19 febbraio una giuria composta dal presidente dell’Unione Stampa Sportiva Italiana Luigi Ferrajolo e dai giornalisti Alberto Brandi (direttore di Sport Mediaset), Federico Ferri (direttore di Sky Sport), Xavier Jacobelli (direttore di Tuttosport), Andrea Monti (direttore de La Gazzetta dello Sport), Piercarlo Presutti (responsabile servizi sportivi Ansa), Enrico Varriale (vice direttore Rai Sport e responsabile del Calcio) e Ivan Zazzaroni (direttore de Il Corriere dello Sport e del Guerin Sportivo). Un premio al fair play dedicato all’ex calciatore della Nazionale Davide Astori e un riconoscimento speciale assegnato a Gianni Brera sono le due novità di questa ottava edizione.
    [Show full text]
  • Il Partito Berlinguer: Non C'è Sviluppo «Afondo» Che È Stata in Parte Della FIAT
    Anno 60* N. 12! Quotidiano LIRE 500 Sped. abb. post, gruppo 1/70 MARTEDÌ 24 MAGGIO 1983 Arretrati L. 1.000 ORGANO DEL PARTITO COMUNISTA ITALIANO Il retroscena della candidatura al Senato II disastro assume proporzioni sempre più gravi e allarmanti La grande industria Altri 4 morti in Valtellina chiede, la DC promette: Travolta dal fango casa-comunità Carli a Palazzo Chigi che ospitava giovani handicappati Scambio di «garanzie» tra Ciriaco De Mita e gli esponenti dei gruppi dominanti per la Le vittime sono così salite a 17 - Si temono nuovi smottamenti - Durissimo atto di accusa nei confronti dei continuità del potere democristiano e il suo contenuto centrista - Sconcerto tra i «laici» governi dall'ordine dei geologi - «Una tragedia che poteva essere prevista ed evitata» - Disordine nei soccorsi Guido Carli ha annuncia­ conviviali tra De Mita e gli to la sua candidatura nella uomini del 'partito degli in­ DC con una intervista al dustriali; che poi è il partito Berlinguer: non c'è sviluppo «Afondo» che è stata in parte della FIAT. Dalle frane del nord ripresa dal nostro e da altri Ebbene, le notizie che ab­ giornali. biamo raccolto ci fanno dire con una politica antioperaia L'annuncio, lo dice lo che effettivamente la 'ga­ alla siccità del sud stesso Carli, ha lasciato ranzia» che De Mita avrebbe ROMA — Chi riuscirà ad accaparrarsi i favori del «partito sconcertati Spadolini, VI- dato è appunto la presiden­ degli industriali»? Gira e rigira tutte le sparate propagandisti­ sentini e altri repubblicani za del Consiglio a Carli. Un che di chi invoca programmi e presenta solo silenzi, si rivelano che pensavano di avere l'ex nostro interlocutore ci ha per quel che sono: una foglia di fico tanto di dannosi (e perico­ di GUIDO FABIANI presidente della Confindu­ detto: ma veramente pensa­ losi) disegni politici che di più meschini calcoli elettorali.
    [Show full text]
  • Cartellino Rosso Per La Diretta Tv Niente Diretta Tv Per Napoli-Milan
    SPORT A \ Lo scudetto II presidente della Lega, Nizzola: «Il problema non è stato preso tra Napoli in considerazione perché nessuna delle due società ce l'ha chiesto» e Milan Un telex di Ferlaino per ribadire «la sua assoluta indisponibilità» Solo il prefetto potrebbe chiedere la trasmissione per la zona di Napoli l'arbitro Rosario lo Bollo Cartellino rosso per la diretta tv Niente diretta tv per Napoli-Milan. Il consiglio di Ebbene, esauriti questi due or­ telare I pia deboli: cioè quelle non può essere aggirato per Al termine del consiglio, Preferito ad Agnolin Lega (presenti solo quattro membri, mancava an­ dini del giorno, e, non essen­ piccole squadre che in un ca­ continue eccezioni. anche il presidente dell'Inter doci stata nessuna sollecita­ so come questo verrebbero si­ «Per la Sampdoria è diver­ Pellegrini ha rettificato la posi­ TF*ormo che Adriano Galliani del Milan), non sollecitato zione da parte di Napoli e Mi­ curamente danneggiate. Una so*, ha spiegato Nizzola. Lo zione precedentemente as­ dalle due società interessate, non ha neppure pre­ lan, ovviamente su questo richiesta popolare? Scusate, stadio incompleto per i lavori, sunta: «In effetti, questa diret­ Questi Lo Bello al S. Paolo problema della diretta non ma non è prevista dalla nostra poneva problemi di ordine ta non era possibile conceder­ so in considerazione il problema. «Assoluta indi­ abbiamo potuto deliberare al­ la*. Identica la posizione di sponibilità» del Napoli a modificare data e orario cunché». normativa...*. Insomma: le al­ pubblico. Ecco, se il prefetto Jurlano (Lecce), Bortololti Una scelta che non dell'incontro.
    [Show full text]
  • Rivista Numero13 Del 07 Agosto 2019.Cdr
    Copia gratuita in edicola con il Roma UN ANNO CON VOI La Città – La Squadra – Gli Eventi Numero 16 del 19 o�obre 2019 LE STORIE BASILE Llorente LE UNIVERSIADI E IL SAN PAOLO MASSIMILIANO GALLO “Al gol ci penso io” AL TEATRO IN TV E AL CINEMA All’interno inserto dedicato alla Champions League FRAMMENTI di Giovanni Gaudiano La cittadinanza a Krol Il momento del Napoli on un occhio al passato ed uno al presente: la cit- tadinanza onoraria consegnata dal Comune a CRuud Krol e il particolare momento che sta vi- vendo la squadra della nostra città. Due le considerazioni che sembrano lontane, senza nessun nesso apparente, ma che invece formano una perfetta dicotomia. Cosa abbia rappresentato Krol per la squadra di calcio di questa città è noto, cosa potrà rappresentare nella sto- ria del club la squadra agli ordini di Ancelotti non an- cora. L’olandese fu pescato da Antonio Juliano a Vancouver in Canada, aveva 31 anni, sembrava a fine carriera ed invece giocò quattro campionati a Napoli (il primo anno poteva essere addirittura scudetto) e due in Francia a Cannes. Nella sua lunga carriera Krol ha dimostrato come l’adat- tamento al ruolo, la modifica di alcune proprie caratte- ristiche e la volontà di ben figurare sempre contino molto più degli ingaggi, della testardaggine, del concetto di gruppo tanto per parlarne, di fronte alla vera decisione Ruud Krol con il sindaco De Magistris di mettersi a disposizione dell’allenatore e della propria giocava già il nazionale Suurbier. In quel periodo Krol si squadra. allenava giornate intere per migliorare a battere di si- La storia tecnica dell’olandese ci racconta come avesse nistro.
    [Show full text]
  • Del Piero, Gullit, Conti E Altre 7 Leggende Entrano Nella ‘Hall of Fame Del Calcio Italiano’
    Del Piero, Gullit, Conti e altre 7 leggende entrano nella ‘Hall of Fame del calcio italiano’ Si arricchisce di altre 10 figure leggendarie la ‘Hall of Fame del calcio italiano’, il riconoscimento istituito nel 2011 dalla FIGC e dalla Fondazione Museo del Calcio per celebrare giocatori, allenatori, arbitri e dirigenti capaci di lasciare un segno indelebile nella storia del nostro calcio. Queste le 10 nuove stelle che entreranno a far parte della ‘Hall of Fame’, andando a formare una rosa di 76 nomi in cui compaiono anche grandi campioni del passato ormai scomparsi: Alessandro Del Piero (Giocatore italiano), Ruud Gullit (Giocatore straniero), Osvaldo Bagnoli (Allenatore italiano), Sergio Campana (Dirigente italiano), Bruno Conti (Veterano italiano), Elisabetta Vignotto (Calciatrice italiana), Stefano Farina, Italo Allodi, Renato Dall’Ara e Arpad Weisz (Premi alla memoria). La cerimonia di premiazione si terrà nella prossima primavera e, come da tradizione, i vincitori saranno chiamati a consegnare un cimelio simbolico della loro carriera che andrà ad arricchire il Museo del Calcio di Coverciano. La ‘Hall of Fame’ è infatti allo stesso tempo un luogo ideale, una galleria di campioni e personaggi che hanno dato lustro al movimento calcistico italiano resa visibile una volta l’anno con la consegna del riconoscimento durante una cerimonia ufficiale e un luogo fisico all’interno del Museo del Calcio di Coverciano, dove conservare e tramandare, attraverso i cimeli donati dai protagonisti che ne fanno parte, la memoria storica del football italiano.
    [Show full text]
  • El Olympiqué, Entre La Superstición Y La Polémica
    INTER ECOS DE MUNICH;0] HACIOIIHL Ordenan la prisión de Ferlaino La magistratura de Nápoles emitió ayer una orden de prisión preventiva contra el presidente y propietario del Nápoles, Corrado Ferlaino, quien ha sido incluido en el sumario sobre las irregularidades cometidas en las obras de reconstrucción ejecutadas en la región partenopea tras el terremoto de 1980. El dirigente está fuera de Italia y podría encontrarse en Munich para negociar con el mandamás del Marsella, Bernard Tapie, algún posible traspaso. Goethals Los ‘oranje?, ignora del revivira todó a Tapie la gloria del 88 Las relaciones entre Ray Marco van Basten, Frank mond Goethals y Bernard Rijkaard y Ruud Gullit Tapie son prácticamente vuelven a un escenario, el inexistentes. El entrena Olímpico de Munich, dor del Marsella bromeó donde ganaron la Euro con todos en el entrena copa-88 con la seleccón miento del lunes, pero ‘oranje’ ante la ex URSS. ‘pasó’ totalmente de Ta Hoy los holandeses bus pie, que se pavoneaba en carán más gloria, con el el campo como una ‘ve ‘grupo histórico’ del Mi- dette’. Goethals quiere lan (Baresi, Maldini, Tas gloria para decirle adiós sotti, Donadoni y hasta con un “ahíte quedas”. Evani) al frente. Michels vuelve al Olímpico El Olympiqué, entre la Rinus Michels, director técnico de la Federación Ho laridesa, presenciará la final junto a su mujer y el selec cionador ‘oranje’, Dick Advocaat, para comprobar el estado físico de Van Basten. ‘Míster Mármol’ vuelve al superstición y la polémicaOlímpico de Munich, que le trae buenos recuerdos porque en 1988 ganó la Eurocopa ante la URSS y no Huye de la condición dé favorito, péro confía en sus armas VIENE DE LA PÁGINA 24 nos hijos, les quieres a todos, pero el recuerdo del nacimien “Siempre que vamos a jugar un partido importante se inven to del primero permanece imborrable.
    [Show full text]