Lunedì 4 ottobre 2010 Speciale Napoli-Roma L’IMPRESA PIÙ ATTESA di CARLO FRANCO

inquantamila puponi finti ma bassa voce diciamocelo perchè i fuori- pazzi di gioia che rifanno il ver- classe sono supportati da un impianto so al pupone originale che con di gioco che di domenica in domenica si C la testa incassata nelle spalle in- mostra più convincente. Anche per l’ap- fila gli spogliatoi mortificato dai fischi e porto dei nuovi arrivati: ieri il franco ale- dal risultato. Gli esteti del calcio diran- gerino Yebda si è inserito come fosse un no che il Napoli ha vinto con un risulta- veterano, segno che ha stoffa e grinta, al to «all’inglese» ma è tutt’altra cosa: que- pario del «principito» Sosa. Guardiamo sto splendido 2-0 è stato conseguito in avanti, insomma, ma non dimentichia- uno scenario che più meridionale e cal- mo quello che è successo ieri pomerig- do non si potrebbe immaginare. Una cal- gio. Statistiche alla mano, infatti, gli az- dera nella quale i tifosi azzurri hanno ra- zurri hanno frantumato l’ultimo tabù e gione di sognare anche se il presidente guardano la Roma dall’alto in basso. I De Laurentiis si sforza di fare il pompie- due gol che hanno fatto esplodere il San re, ma non gli crede neanche il carissi- Paolo, tra l’altro, valgono sei punti di di- mo amico Carlo Verdone che ha il torto stacco: nessuno s’illude più di tanto per- di tifare giallorosso. Ma torniamo ai pu- chè il campionato sta facendo ancora le poni finti, tutto sommato è stato uno prove, ma certi distacchi fanno bene al- sfottò accettabile, ma Totti non ha gradi- la classifica e, soprattutto, al morale. Su- to e ha abbandonato il campo smadon- gli spalti è stata festa grande e sincera- nando. Come è consentito solo al Pre- mente dispiace che la tribuna riservata mier. In campo si era comportato anche ai tifosi giallorossi sia rimasta desolata- peggio, più di una volta aveva «ordina- mente vuota. Non lo diciamo perchè il to» la punizione fermando il gioco pri- Napoli ha vinto, ma, vivaddio, alla coreo- ma che l’arbitro avesse fischiato e poi grafia del derby non si può «togliere» la tentando di buggerare i difensori azzur- sfida nella sfida, quella che dal campo si trasferisce sugli spalti. Sono passati mol- ri battendo il fallo prima del fischio. Gli ti anni ma quell’assordante «nun ce von- è andata male, ma Ranieri ha mostrato no sta» che ascoltammo all’Olimpico in di subirlo e lo ha tenuto in campo man- occasione di una sonorissima batosta dando via Borriello, l’attaccante giallo- del Napoli ci fischia ancora nelle orec- rosso più pericoloso, che ora giustamen- chie e ci fa male. E allora gettiamo la ma- te schiuma rabbia. I metereologi annun- schera e mischiamoci al coro di fine par- ciano bufera a Trigoria per i prossimi tita (oj vita oi vita mia) che ha trasforma- giorni, ma il tecnico non ha alcuna vo- to lo stadio in un palcoscenico dove il glia di fare da capro espiatorio. pubblico è in delirio al termine di una Da casa Napoli, invece, solo notizie recita perfetta. Alla festa è mancato solo che fanno volare la fantasia dei tifosi. La Mazzarri che a fine partita ha tirato via vittoria, per dirla con Josè Altafini, è sta- rifiutando l’intervista di rito: ufficial- ta siglata con due «gollazzi» che hanno mente il tecnico azzurro ha accusato un incorniciato una gara tatticamente e ago- leggero calo di zuccheri e questo sincera- nisticamente molto convincente. Quasi mente addolora, ma conoscendo il suo perfetta che, tra l’altro, ha evidenziato temperamento non ci sentiremmo di una condizione atletica invidiabile: la escludere che abbia scelto di uscire per Roma aveva potuto riposare due giorni la porta di servizio in segno di protesta: in più ma nella seconda parte dela ripre- troppe volte il gioco del «suo» Napoli, sa, quando ole partite si decidono, gli az- infatti, è stato criticato oltre i demeriti zurri erano più freschi e hanno ubriaca- della squadra e sinceramente se è anda- to gli avversari stanandoli con contro- ta come abbiamo ipotizzato si può an- piede incisivi. Diciamo la verità: la pre- che capire il «toscanaccio» che ha mes- miatissima «ditta» MA-CA-LA (Marek so insieme una squadra che la faccia dif- sta per Hamsik)specialista in gol da an- ficilmente la perde. Anche dopo quindi- tologia fa sognare e qualcuno già la paro- ci minuti di black-out e tre pappine che gona alla MA-GI-CA di Maradona, Gior- potevano buttarci fuori dall’Europa. dano e Careca: andiamoci piano, ma a © RIPRODUZIONE RISERVATA 2 Lunedì 4 Ottobre 2010 Corriere del Mezzogiorno NA

La partita Gol di Hamsik e autorete di Juan. Si va avanti in classifica Napoli sul podio del suo San Paolo Azzurri vittoriosi (2-0)su una Roma senza piglio

a Roma rende tutto più semplice al squadra. Ranieri in avvio di ripresa modifica Napoli e la sfida del San Paolo vinta subito l’assetto tattico, inserendo Brighi per dagli azzurri per 2-0, resterà nella Menez, unico uomo del suo tridente che fino 25’ pt L storia. Almeno in quella che Aurelio a quel momento aveva garantito maggiore ve- De Laurentiis ha cominciato a scrivere sei an- locità e spinta. Totti non in gran giornata si Penetrazione azzurra con ni fa. Il pubblico è quello delle grandissime limita all’ordinario, fidando evidentemente Hamsik che porta palla, occasioni, la formazione messa in campo da nei tocchi leziosi che un campione assoluto destro e sinistro poi la botta Mazzarri (che a fine gara ha anche un lieve sa di avere e di poter sfoderare in un qualsiasi secca ma il portiere malessere) è la più titolata, col tridente delle momento; Borriello si dà da fare andando a giallorosso c’è e respinge meraviglie - Hamsik, Lavezzi e Cavani - e la recuperare palla fino alla trequarti ma trova difesa invalicabile dei tempi migliori. L’avvio in Cannavaro un muro quasi invalicabile. La di gara è di un tatticismo esasperato, con gli Roma prova ad alzare il ritmo, ma resta vitti- avversari che provano a rallentare il ritmo e ma di se stessa. Perchè il Napoli non è affatto con squadre che difficilmente si fanno trova- stanco, non risente della fatica di Europa Lea- re allungate. Il Napoli deve adeguarsi, non gue e finalmente trova terreno per giocate ve- 32’ pt può ripartire in velocità perchè la difesa della loci, ripartenze pericolose. Ci prova Cavani al Lavezzi lancia in profondità Roma è quasi sempre schierata con sei uomi- minuto dodici che arriva in contropiede da Hamsik che stoppa di petto ni dietro la linea della palla. La Roma dà quasi metà campo davanti a Lobont, ma spara il pal- e tira di sinistro, ma questa l’impressione di voler far solo lone sul portiere. Ci prova la- volta Lobont si supera correre a vuoto il Napoli, sfian- vezzi, ispirato da Hamsik e an- e respinge con i piedi carlo e poi eventualmente col- Malessere per Mazzarri ticipato di un soffio in calcio pirlo quando le forze e le ener- Il tecnico azzurro ha avuto d’angolo. Ci prova tutto il gie degli azzurri (reduci dalla un leggero malore gruppo azzurro. Che spinge e gara di Europa League di gio- mette la Roma in difficoltà. vedì scorso a Bucarest)sareb- e non ha tenuto la consueta Mazzarri fa il primo cambio: bero venute meno. Primo tem- conferenza stampa Yebda per Gargano, l’algerino 13’ st po di sostanziale equilibrio, subentra con autorevolezza e Il Napoli potrebbe colpire come sebbene l’occasione d’oro che gran senso di organizzazione meglio gli viene: in contropiede. capita sui piedi di Lavezzi ad una manciata di di gioco. Ranieri, a sorpresa toglie Borriello Cavani s’invola e arriva davanti minuti dal fischio di inizio dia già il senso di per Vucinic. Al minuto ventisei la svolta della all’estremo difensore quella che sarebbe stata la partita fino al no- partita: Lavezzi serve con intelligenza Dosse- giallorosso che respinge il tiro vantesimo. Occasione per il pocho di lanciar- na, che va sul fondo e crossa al centro per si in contropiede a difesa non schierata: metri Hamsik, il quale, in corsa, mette di destro alle e metri, la falcata è impressionante. Lavezzi spalle di Lobont. Esplode il San Paolo, la Ro- però invece di servire Cavani, libero e solo, ma è all’angolo e non accenna ad alcuna rea- calcia fiacco nelle mani di Lobont. Si spegne zione, subisce dieci minuti più tardi il raddop- poi di poco a lato il tiro di Dossena su passag- pio azzurro: l’azione parte proprio da Yebda 20’ st gio di Hamsik. Lo slovacco gioca la sua mi- che apre per Campagnaro; l’argentino serve Occasione per il Napoli glior partita di inizio stagione. Intelligenza tat- Cavani che spara verso la porta e con la com- Cavani tutto solo sotto rete tica, controllo palla al piede, pregevolissimo plicità din una deviazione involontaria di non deve far altro che ispiratore per i compagni e soprattutto unico Juan sigla il 2-0. Tredici anni dopo la vittoria insaccare alle spalle di a portare a conclusione ogni azione. La Roma sulla Roma al San Paolo, regala il secondo po- Lobont, ma c’è Jaun che salva fa poco o nulla, arroccata com’è nella sua sto in classifica, in attesa del posticipo tra Ju- area. La prima frazione di gioco si chiude tra ve e Inter. gli sbadigli, sebbene i cinquantamila del San Monica Scozzafava

Paolo non smettano mai di incitare la propria © RIPRODUZIONE RISERVATA Corriere del Mezzogiorno Lunedì 4 Ottobre 2010 3 NA

Le interviste Hamsik: non è importante chi segna. Lavezzi: in campo con grinta Le pagelle NAPOLI di MONICA SCOZZAFAVA Hamsik, c’è sempre il suo «zampino»

HAMSIK Mai una giocata a caso. L'intelligenza tattica pure quando il ritmo della 7,5 partita è basso lo distingue pure in mezzo a una scuderia di campioni. Ispira tutte le azioni pericolose del Napoli, cerca e trova il gol.

6,5 DE SANCTIS C'è ed è una garanzia. Mai un pericolo vero per merito degli attaccanti avversari. Recupera però su una deviazione che poteva essere letale. Il risultato era ancora sullo 0-0, il salvataggio è stato decisivo.

6,5 CAMPAGNARO Non deve fare straordinari, i suoi disimpegni sempre ordinati e precisi. Si infortuna nel finale al termine di una gara in cui ha dato tutto.

6,5 CANNAVARO Controlla Borriello quasi in surplus, tranne in una occasione dove una sua deviazione stava per beffare De Sanctis. Capitano instancabile fino all'ultimo secondo.

6,5 ARONICA Erge un muro contro Cicihno e Totti. Ci va di tecnica e di La dedica di De Laurentiis mestiere, buoni anche gli spunti in avanti per i compagni. Lottatore. 6 MAGGIO In avvio si adegua al ritmo lento della gara, non riesce ad affondare come sa, meglio in fase di copertura.

6 GARGANO Zanzara fastidiosa, spezza il ritmo pur se blando della manovra avversaria. Non ha molte idee in fase di «Vittoria per i nostri tifosi» impostazione, non è giornata per punizioni. 6,5 PAZIENZA Ammonito un po' troppo frettolosamente da Tagliavento, ma non si lascia condizionare. sale in cattedra nella Il patron frena però gli entusiasmi: ripresa. 6,5 DOSSENA Va al tiro più volte, si smarca ma le sue conclusioni «Puntiamo al quinto posto, trovano poca fortuna. Poco audace rispetto ad una difesa che non è irresistibile. I cross sono la sua forza più grande e quello per quello in più sarà tutto guadagnato» Hamsik diventa decisivo. 7 LAVEZZI In avvio i ritmi bassi non sono per le sue giocate. Ha a soddisfazione di aver sfata- mo abituando ad affrontare le giorna- un'occasione chiarissima, ma non vede Cavani che tutto solo può to un tabù lungo 13 anni c’è te senza una programmazione e una solo appoggiare in rete. Vede invece Dossena (nella ripresa) e ispira tutta. Ma il presidente del Na- logica specifica sul piano produttivo il gol di Hamsik. poli, Aurelio de Laurentiis, si e sul piano razionale». Sfoghi a parte, L 6,5 CAVANI Si dà da fare, ma l'impressione è che sconti la presenta in sala conferenze senza il il patron chiosa la sua incursione solito sorriso, quello che tiene sem- post partita con i giornalisti con la ca- stanchezza della gara giocata giovedì a Bucarest. Fa lavoro pre stampato sul volto dopo una gara bala. Per lui, che alla scaramanzia ci straordinario anche in fase di copertura e quando riparte da troppo come quella di ieri. Aveva una sola crede eccome, vincere contro i cugini lontano, arriva poco lucido davanti alla porta avversaria. Quando è preoccupazione, il patron: che la giallorossi è sinonimo di tabù sfata- in area diventa infallibile. squadra non avesse recuperato la par- to. Erano 13 anni, infatti, che di fron- tita giocata giovedì scorso a Bucarest, te al pubblico amico del San Paolo, 6 YEBDA Entra d'autorità e si carica col gol che arriva e non lo nasconde: «Abbiamo fatto gli azzurri non vincevano contro la esattamente un minuto dopo il suo ingresso. In crescita una squadra per vincere. Oggi, con Roma. Secca la risposta: «Il 13 non è questa vittoria, abbiamo sfatato il ta- il mio numero, non mi piace. Ma oggi 6 ZUNIGA C'è da lottare negli ultimi dieci minuti e lui si cala nel bù del 13 soprattutto perché io sono mi ha portato fortuna. Va bene così». ruolo in ogni parte del campo. convinto che abbiamo un’ottima Prima della conferenza stampa del squadra e un allenatore che ha capaci- presidente, a passare in sala stampa è 7 MAZZARRI Sfata anche l'ultimo tabù dell'era De Laurentiis. tà ed esperienza anche sul piano euro- stato uno dei due "man of the ma- Prepara una gara perfetta contro una Roma disposta in campo solo peo». «Certo, ero preoccu- tch", Marek Hamsik. Cap- per evitare di subire troppo. pato del fatto che la Ro- pellino calato sugli oc- Pocho Ezequiel Lavezzi in azione ma aveva giocato marte- chi, timido come sempre dì in casa e noi giovedì in ❜❜ di fronte a taccuini e tele- Romania. Mi chiedevo se Mi chiedevo camere lo slovacco è con- avevamo il tempo di recu- tento per il risultato. La sosta Il Napoli riprenderà gli allenamenti senza i suoi «big» perare. Era una cosa che se avevamo il tempo «Non è importante chi mi dava fastidio, mi chie- di recuperare segna — si schernisce il devo se noi siamo servi centrocampista azzurro sciocchi del sistema. Non Era una cosa — la cosa che conta è vin- Otto azzurri volano in nazionale stiamo lì a fare il giochi- che mi dava fastidio cere». Poi una riflessione no per chi governa il cal- sul piazzamento in classi- cio, lo dico a voce alta e, fica: «Sicuramente — ha rriva la sosta per le nazio- New Jersey), mentre il 12 ottobre se necessario, lo dirò an- aggiunto — siamo con- nali, ma quella che potreb- affronterà gli Usa a Philadelphia cora a voce più alta. Per- tenti di stare così in alto A be rivelarsi una panacea in Pennsylvania. Un tour de force ché questa partita non la ❜❜ in classifica, ma la stagio- per far rifiatare qualche giocatore notevole per l’esterno sudameri- si poteva giocare lunedì ne è iniziata da poco e si è invece trasformata in un osta- cano. Anche Walter Gargano e sera? I campionati devo- Tredici anni che non questo campionato è colo ulteriore. Mazzarri, infatti, al- saranno impegna- no giocarsi in equilibrio e vincevamo? molto combattuto». L’in- la ripresa fissata per mercoledì, si ti in una bella sfacchinata. L’8 ot- noi abbiamo giocato gio- Non è un numero che mi vito alla calma, così co- troverà a fare a meno di ben otto tobre affronteranno l’Indonesia vedì. Il fatto che abbiamo me poi ha fatto il pa- giocatori tutti convocati per le ri- ed la Cina il 12 ottobre la Cina. vinto è importante. Ab- piace, ma questa tron, arriva anche dal spettive nazionali impegnati in Yebda, invece dovrà affrontare biamo dimostrato che sia- volta ci ha portato bene bomber azzurro: «È an- amichevoli o qualificazioni euro- con la maglia dell'Algeria (10 otto- mo qui a disposizione dei cora presto, ma il nostro pee. Di certo, il tecnico toscano si bre) la Repubblica Centrafricana, nostri tifosi. È a loro che obiettivo è l’Europa, è lamentato di sovente, così come partita valevole per le qualificazio- dobbiamo rendere conto». Poi è un dobbiamo pensare a una gara per De Laurentiis, di non poter pro- ni alla Coppa Africa del 2012 che crescendo, con uno sfogo contro il Pa- volta, ma giocare ogni tre giorni non grammare la settimana tipo viste si giocherà a Bangui, nella repub- lazzo: «Finché ci saranno i "finti pa- è facile, ma oggi abbiamo fatto una le numerose assenze, ma ciò signi- blica centraficana. Hamsik, auto- droni" conviene rimanere con i piedi buona partita». Infine la dedica per il fica anche aver in rosa giocatori re di tre gol in stagione (due in per terra e non alimentare speranze gol, alla moglie Martina e al piccolo di valore che rappresentano un campionato), parteciperà con la che potrebbero rivelarsi vane». Obiet- Cristian. Parole di gioia anche dal Po- fiore all’occhiello per la società Slovacchia a una doppia sfida per tivi. De Laurentiis conferma che quel- cho Lavezzi, intervistato da Sky non che vede aumentare anche il valo- le qualificazioni europee del lo primario è un posto dal quinto al appena terminata la gara: «Penso re dei calciatori. Ezequiel Lavezzi 2012. La prima con l’Armenia l’8 decimo: «poi se verrà qualcosa di me- che la grinta che abbiamo messo in e il Principito Sosa sono stati con- ottobre e poi quattro giorni dopo glio sarà tutto guadagnato. Sono coi campo sia stata la cosa che più ci ha vocati dal ct dell’Argentina Bati- nel "derby" con la Repubblica Ce- piedi per terra, conosco come sono aiutato per ritrovare la vittoria che sta per affrontare il Giappone in ca. Infine anche Nicolao Dumitru, impostati male i campionati in Italia qua da parecchio tempo mancava». un’amichevole a Saitama il prossi- uno degli ultimi arrivati in maglia e in Europa. Se avessimo organizzato «Dobbiamo rimanere tranquilli — mo 8 ottobre. azzurra è stato convocato nella na- tutto noi che siamo i veri padroni del ha aggiunto — tre giocatori aiutano, Nell’ultima partita contro la zionale under 20 e giocherà a Cer- calcio e non loro finti padroni del cal- ma la cosa più importante è la squa- Spagna, il Pocho non ha giocato Esultanza cazione nel nuovo corso targato via contro la Svizzera (il 12 otto- cio potrei dare una risposta diversa. dra. Non si va da nessuna parte se nemmeno un minuto, finendo in Hamsik Batista. Camilo Zuniga, invece, do- bre) nell’ambito del torneo delle Adesso, poi, ci sottraggono anche i non si gioca in undici». panchina e sobbarcandosi un vo- festeggiato vrà disputare una doppia amiche- Quattro nazioni. giocatori per le Nazionali». «Insom- Antonio Scolamiero lo intercontinentale. Per Sosa si dai compagni vole con la Colombia. La prima Donato Martucci ma — ha aggiunto ancora — ci stia- © RIPRODUZIONE RISERVATA tratta, invece, della prima convo- dopo il gol contro l’Ecuador (8 ottobre nel © RIPRODUZIONE RISERVATA 4 Lunedì 4 Ottobre 2010 Corriere del Mezzogiorno NA Corriere del Mezzogiorno Lunedì 4 Ottobre 2010 5 NA

Il personaggio Applaudito a fine partita dai tifosi azzurri: foto e tanti autografi L’attore Borriello, Verdone: Marco è davvero il napoletano un campione Carlo Verdone è supertifoso giallorosso arrabbiato ma ammette che il Napoli è una squadra forte che può essere Sostituito non gradisce: protagonista in questo campionato. E non lo dice soltanto perchè il suo produttore «Non ero stanco» cinematografico, Aurelio de Laurentiis, è ello, bravo, a volte chiacchierato, il presidente degli spesso felice. Ma mai del tutto, per- azzurri. ché la jella torna sempre a trovar- La partita l’ha seguita in B lo, a intervalli più o meno regolari. televisione, ma di certo E' da sempre così, la vita di . non macherà al match Alti e bassi: volare, cadere e ripartire. Sem- di ritorno all’Olimpico pre così, fin dall'inizio. Con la professionali- Attaccante di Roma. tà del campione, che sa dire le verità sem- Marco Borriello pre, anche se fanno male. Ieri sostituito un durante la conferenza «Il Napoli è la squadra po’ a sorpresa da Ranieri, a fine gara: «Ri- stampa di presentazione del mio produttore, spetto la decisione dell’allenatore, ma se ha a Roma dopo il suo pensate che gli ho detto che ero stanco non posso condivide- passaggio dal Milan mandato un sms re. Non ero stanco». Lascia poi il San Paolo ai giallorossi dimenticandomi che tra sorrisi, strette di mano. Autografi e foto c'era la partita — ha di chi lo guarda con rimpianto. Lui è napo- detto Verdone a Radio letano e non dimentica. Marte — non mi Da quell'infanzia a San Giovanni a Teduc- rispondeva e solo dopo cio segnata dalla morte del padre e dalla de- ho capito il motivo. cisione della mamma di mandarlo al nord e bassi, costellata di infortuni (un menisco, plette nella stessa stagione con la maglia duramente anche in difesa e mi piace come Comunque il Napoli è quando non era neppure adolescente, a cer- una spalla ballerina, un po' di problemi mu- del Genoa. Quella che ha caratterizzato l'api- tipo di giocatore». Umiltà, spirito di sacrifi- forte, Cavani è un car fortuna tirando calci ad un pallone. E' scolari assortiti) e di altri incidenti di per- ce della sua carriera. Finora, almeno. Per- cio e talento. I tratti caratteriali della gente campione, e fa paura: è passato tempo, da allora. E Marco, a un'oc- corso. Come quello datato dicembre 2006: ché Marco continua a migliorarsi, e conti- di qui. Del resto, la sua San Giovanni la pun- rapido, segna, è un chiata superficiale, non sembra neppure positivo al cortisone al test anti-doping in nua ad incantare per quel modo di giocare ta giallorossa se la porta nel cuore e vi fa giocatore completo. più un figlio di questa terra. I modi sono seguito a Roma-Milan. Il giocatore attribuì unico: forza fisica, capacità di proteggere spesso ritorno per salutare gli amici e anda- Anche Lavezzi mi piace. poco ruvidi, il lessico risente pochissimo il fatto ad una contaminazione fortuitamen- palla e far salire la squadra, ma anche gran- re a trovare sua madre. «E' il quartiere con Comunque devo dire dell'accento natìo. Ma è solo la corteccia. Il te derivata da una crema topica contenente de rapidità e tecnica, che sfrutta per segna- il più alto tasso di famiglie malavitose in Ita- che De Laurentiis è un ragazzo è napoletano dentro, e appena può cortisone, usata dalla compagna sui genita- re gol spesso bellissimi. La mezza girata col lia, pare. Come si cresce in un ambiente del galantuomo, ama lo lo dimostra. Come quando criticò Roberto li per una lieve e comune infezione irritan- piede mancino su cross da sinistra è già un genere? Non è la jungla, ma nemmeno Di- sport e non si nasconde Saviano: «Ha lucrato sulla mia città. Non te. marchio di fabbrica. E' «un gol alla Borriel- sneyland. Diciamo che ti tempra e ti inse- quando una squadra c'era bisogno che scrivesse un libro (Go- Già, le donne. La sua relazione con Belen lo», come ci sono il cucchiaio di Francesco gna a stare sveglio fin da piccolo. Prendi un diversa dal Napoli fa morra, ndr) per sapere cos'è la camorra. Lui Rodriguez ha fatto più rumore delle due tri- Totti e il colpo alla Del Piero, col destro a bambino di otto anni di Napoli e uno venu- una bella prestazione. però ha detto solo cose brutte e si è dimenti- giro dal vertice sinistro dell'area di rigore a to su altrove: la differenza si vede», confidò La Roma? Abbiamo cato di tutto il resto», disse l'attaccante del- morire nell'angolo alto opposto. A Roma, e Marco alla rivista GQ. Spiegando molte co- sempre problemi di la Roma. Per poi correggere il tiro, e chiari- Orgoglio di mamma non poteva essere altrimenti, già lo adora- se. E lasciando intendere che sotto sotto preparazione, speriamo re: «Sto dalla sua parte». Sfoghi, scatti… Ri- «E’ uno di noi, di questa terra. Non debbo no. Eloquenti le parole di Riise nel mezzo l'idea di tornare nella sua città lo stuzzica e che poi ci sia un buon mane però il messaggio di fondo: Marco si aggiungere altro» ha detto la mamma della settimana che ha portato a Napoli-Ro- non poco. Nel corso dell'ultimo mercato Au- recupero. Borriello mi sente ed è napoletano. Nonostante il suo gi- ma: «Borriello mi ha impressionato, è un relio De Laurentiis ci provò a portarlo in az- piace molto, è un vero rovagare su al nord: Trieste, Treviso, Empo- del centravanti giallorosso, Margherita Esposito giocatore fantastico che sarà molto impor- zurro, poi non se ne fece più nulla. bomber». li, Milano, Genova. Con la parentesi di un che gestisce una tabaccheria in città tante per noi. È nuovo ma ha già segnato Dino Manganiello © RIPRODUZIONE RISERVATA anno a Reggio Calabria. Una carriera tra alti gol importanti e bellissimi. Lavora molto © RIPRODUZIONE RISERVATA 6 Lunedì 4 Ottobre 2010 Corriere del Mezzogiorno NA Corriere del Mezzogiorno Lunedì 4 Ottobre 2010 7 NA

Al San Paolo Sulla panchina partenopea dal 1991 al 1993 fu esonerato da Ferlaino dopo la sconfitta con il Milan e l’eliminazione dalla Uefa

Rapporto difficile Ranieri ha avuto momenti di tensione con l’allora presidente del Napoli Corrado Ferlaino Allenatore gentiluomo Dal Campania Puteolana Da calciatore Scoperto fino all’azzurro: la storia da Herrera, lanciato dell’uomo e del tecnico Ranieri da Scopigno Roma lo chiamano reti), De Napoli, Crippa, e Ale- avesse avuto maggior dialogo Mai oltre la Capitale: la l’Imperatore Claudio. mao che verrà schierato anche con me». Fine di un sogno, per carriera di Claudio A Napoli lo ricordano terzino sinistro. Ranieri lavora il giovane Ranieri che comun- Ranieri si è consumata A con grande affetto, so- molto sulla testa dei calciatori, que si è tolto grande soddisfa- tutta al Sud. Con un prattutto per quello che è: un si- li trasforma e compie il miraco- zioni da allenatore. Il resto, in- grande amore: la Roma. gnore e un grande allenatore. lo: arriva quarto e conquista la fatti, è storia recente. Fiorenti- La squadra che ora Nel 1988, dopo una parentesi al- qualificazione alla Coppa Uefa. na e poi tanto estero. Esperien- allena. Oltre ai la Vigor Lamezia in Interregio- A Napoli si trova benissimo, za maturate in giro per l’Euro- giallorossi, Ranieri ha nale (attuale ) arriva a trova la sua guida spirituale: pa, passando dalla Spagna all’In- giocato con Catanzaro, Pozzuoli a guidare la Campania don Gennaro, sacerdote della ghilterra e viceversa. Tra Chel- Catania e Palermo. Puteolana, in . Viene eso- parrocchia di Via Tasso. E’ sem- sea, Valencia ed Atletico Ma- Comincia giovanissimo nerato dopo la sconfitta di Fran- pre sulla graticola, ma nono- drid, il tecnico di San Saba si è nell'oratorio di Piazza cavilla. Al ritorno agli allena- stante ciò la squadra parte be- formato, è cresciuto, ha consoli- San Saba a Roma. E’ un menti i calciatori si rifiutano di nissimo nella seconda stagione. dato un’esperienza internazio- attaccante col vizio del rimettersi al lavoro, proclama- Arrivano Fonseca e Thern. nale. Un nuovo impulso lo ha gol. Tant’è che a sedici no un’assemblea e intimano al L’uruguagio in Coppa Uefa fa avuto con il ritorno in Italia, a anni passa con la club: reintegrate Ranieri, altri- ben 5 gol al Valencia, sembra il Parma per la precisione dove è formazione «Dodicesimo menti non ci alleniamo. Solo a a preludio ad una grande stagio- riuscito a salvare la squadra, Giallorosso» sempre a cinque giornate dal termine vie- ne e invece in campionato arri- compiendo un autentico mira- Roma. Qui lo nota ne richiamato per cercare di sal- vano le grane. Il Milan di Capel- colo. Poi alla Juventus, dove nel e a 17 vare la squadra dalla retroces- lo passeggia al San Paolo (1-5 suo biennio ha conquistato un anni viene tesserato con sione. Questo episodio fa capire con quattro reti di Van Basten). secondo e un terzo posto. Ma la Roma. La svolta quanto Ranieri lasci il segno nel- Ferlaino esonera Ranieri, che in- non sono bastati anche per lo tecnica è dovuta al suo le squadre dove ha allenato. Tut- tanto è stato eliminato anche scarso feeling con l’ambiente ju- allenatore Primavera, ti ne hanno sempre apprezzato dal Paris Saint Germain in Cop- ventino che lo scaricato nono- Antonio Trebiciani che le doti umane, ma soprattutto pa Uefa. Il presidente del Napoli stante mille difficoltà. Ora ha co- gli cambia ruolo quello di allenatore capace di rivelò poi di non avere avuto ronato il suo sogno il 2 settem- portandolo in difesa. E leggere anche le partite in corsa più un dialogo con l’allenatore bre del 2009. E’ ritornato a casa, da terzino esordisce in e trovare le giuste soluzioni. Romano: «Il primo anno fu stra- nella sua Roma. Per un ragazzo Esordisce in Serie A Napoli arriva nell’estate del ordinario e raggiungemmo la cresciuto a Testaccio è proprio A il 4 novembre 1973 in 1991 e strappa un ingaggio di Uefa con pieno merito. Il secon- il massimo. Il tifoso Ranieri ha Genoa-Roma 2-1 ed a 750 milioni di lire, poi con la do andò male: Ranieri non ac- stretto i denti nei momenti più lanciarlo è il tecnico conquista dell’Uefa ottiene un cettava consigli, sarebbe rima- duri, soprattutto in avvio ma ha Manlio Scopigno. aumento fino a un miliardo. E’ sto a lungo in azzurro se solo compiuto un autentico miraco- Disputa 6 partite in reduce da uno straordinario lo, contendendo fino all’ultimo campionato, per poi trienno a Cagliari, squadra che lo scudetto all’Inter. Cosa chie- passare al Catanzaro: in ha portato dalla serie C alla se- L’incontro dere di più? Tutti gli rinfacciano serie A con questa rie A. Il Napoli è una squadra al- Padre Gennaro, il parroco di aver vinto poco o nulla in car- maglia disputa 128 lo sbando, messa ko dalla positi- di via Tasso, è diventato riera, ma ha vinto mille batta- partite tra il 1976 e il vità di Maradona. Arrivano glie e queste accuse non l’han- 1982. Chiude la carriera Blanc, e Padovano, ma nel Napo- la guida spirituale no mai scalfito. a Catania e Palermo. li ci sono ancora Careca (che del mister giallorosso Donato Martucci © RIPRODUZIONE RISERVATA chiuderà con 15 reti), Zola (12 © RIPRODUZIONE RISERVATA

Il commento sul campionato

vertici del sodalizio giallorosso. Il tecnico: Napoli da scudetto con Lavezzi al top «Ho sempre rispettato ed apprezzato il lavoro svolto da Rosella Sensi — ha conclueso Ranieri — c'è unità d'intenti l Napoli può essere davvero la venire fuori un campionato come quello al 2013. Anche perchè sull’operazione e stessa visione delle cose. Siamo da die- sopresa di questo campionato: vinto dal Verona, nel 1985. A me piaceva pare ci sia stato il definitivo via libera da ci anni ai vertici grazie ai Sensi». «I una squadra bello e quadrata». tanto il Cagliari di Riva, se non dovesse parte dell’Unicredit, il colosso bancario Per Ranieri il ritorno a Napoli ha rap- vede anche un futuro az- vincere la Roma mi piacerebbe vincesse che di fatto controlla la Roma. presentato anche una sorta di amar- zurro per la lotta allo scudetto. «E’ una una di queste». Ma Ranieri preferisce parlare del pre- cord. «Sono stati momenti belli» ha det- grande squadra — insiste il tecnico gial- Per l’allenatore della Roma è in arrivo sente, del campionato, più che approfon- to il tecnico giallorosso commentando la sua esperienza in azzurro. Ma il tecni- lorosso — Lavezzi è tornato il giocatore anche il rinnovo del contratto. A breve dire il tema del suo futuro. «L'attuale co ora è più che mai proiettato verso il che tutti conoscevamo. Poi Hamsik e Ca- dovrebbe esserci l’incontro decisivo con campionato sarà un torneo combattuto campionato della sua Roma. Che dopo vani sono fior di giocatori. Lottare per lo la società per firmare un prolungamen- fino alla fine — ha evidenziato il tecnico un inizio difficile sembra pronta ad un scuedetto? Il Napoli può farcela. Poi le al- to destinato a garantirgli la permanenza — c'è livellamento, ci sono molte squa- recupero. «Stiamo crescendo — ha det- tre outsider sono Lazio e Palermo. La pri- sulla panchina giallorossa almeno fino dre valide che possono dare fastidio fi- to l’allenatore — e sono convinto che ma è uscita dalle ambiguità dello scorso no alla fine e lottare per traguardi impor- possiamo essere protagonisti in questo campionato, partendo bene. Il Palermo Il Pocho tanti». Qualche commento, invece, l’alle- campionato che si sta rivelando interes- invece è ancora troppo giovane, pur Lavezzi è per Ranieri natore lo ha rilasciato sul ruolo della so- sante». avendo Pastore e Hernandez. Potrebbe giocatore dal grande talento cietà e sul suo rapporto con gli attuali © RIPRODUZIONE RISERVATA 8 Lunedì 4 Ottobre 2010 Corriere del Mezzogiorno Corriere del Mezzogiorno Lunedì 4 Ottobre 2010 9 NA NA

Il confronto L’uruguaiano e il cileno sono pedine fondamentali della mediana di Napoli e Roma Gargano-Pizarro, La sfida del presepe: La curiosità Uno contro uno David Pizarro e Walter Gargano Totti contro il Pocho i piccoli giganti si sono sfidati più volte con le maglie e partite, a Napoli, si nuovi personaggi che aumen- Per i partecipanti al di Napoli e Roma giocano in tanti mo- teranno l’interesse del match «Fantacalcio» originale, E’ sempre stato di: sul campo, dove presepiale. del centrocampo quello della Gazzetta dello un confronto si sfidano i giocato- Anche questo è il derby tra Sport, «il mediano modello» aspro ma corretto L ri; sugli spalti, dove il tifo Napoli e Roma. Che non man- è Walter Gargano. E infatti tra questi due partenopeo è sempre caloro- ca di altre curiosità e consue- Insostituibili per i propri allenatori chi l’ha acquistato ad inizio piccoli uomini so e garantisce sostegno con- tudini. Come quella degli stagione si è sempre dominatori tinuo alla squadra; e nel pre- amici più cari di Marco Bor- del centrocampo sepe. Perchè alla vigilia di Na- riello. Che dopo due giorni di entrocampisti tasca- poli-Roma, la prima sfida tra feste in omaggio dell’amico bili, di qualità e azzurri e giallorossi si è svol- centravanti si sono recati allo quantità, diventati ta proprio tra il bue e l’asinel- stadio con la nuova maglia C perni fondamenti lo, tra un contadino e un re della Roma numero 22. Un sa- della mediana. Walter Garga- anni nel calcio italiano. Il cile- magio. Ecco, quindi, che a luto al fraterno amico, certo. no e David Pizzarro, si asso- no ha 31 anni, contro i 26 del- Napoli sono spuntate le sta- Ma il tifo è rimasto sempre e migliamo molto nel fisico e l’uruguaiano, e ha sempre di- tuine realizzate dal maestro comunque per il Napoli. Ed nella tecnica e hanno fatto e mostrato il suo valore sin dai pastoraio Gennaro Di Virgi- ancora Marco Borriello è sta- stanno facendo tanto con le tempi dell’Udinese guidata lio. Che ne ha realizzate cin- to protagonista sabato sera rispettive maglie. L’uruguaia- da Spalletti. Non è un caso que tutte nuove in vista del (ma la trasmissione era natu- no è alto 168 cm, il cileno poi che lo stesso tecnico lo ha derby del Sud. Per gli amanti ralmente registrata) della tra- 170. Simili, dicevamo, ma an- rivoluto alla Roma, dove ha del presepe napoletano ecco smissione di Maria De Filippi che fondamentali nello scac- trovato la sua consacrazione che è possibile recuperare il «C’è posta per te» in onda su chiere di Napoli e Roma. Pi- con prestazioni d’autore e ri- goleador del momento, Edi- Canale 5. Con lui anche il su- zarro è necessario per il mo- velandosi un grande centro- son Cavani, oppure il capita- pertifoso giallorosso Claudio dulo di Ranieri, per il suo campista. Roy Hogdson, at- no della Roma Francesco Tot- Amendola. 4-4-2. Così come per Mazzar- tuale allenatore del Liverpo- ti che ciuccia il pollice dopo La vigilia della partita tra ri, il Mota, è diventato un cal- ol, lo ha trasformato in un re- il gol. ciatore insostituibile. Fin qui, gista davanti alla difesa. Le giallorossi e azzurri ha anima- infatti, l’uruguaiano ha gioca- sue doti sono indiscusse: è ca- La scelta si amplia per i to anche i parlamentari tra il L’antimerdionalismo del senatur to tutte le partite in campio- pace di verticalizzare la mano- supporter del Napoli: c’è voto di fiducia al governo nato ed Europa League. Ha pe- vra, così come dare un note- Hamsik che accarezza la sua Berlusconi tra Camera e Sena- rò saltato quella di Cesena sin stagione un po’ meno per la Non si passa ritrovato con ottimi voti in vole contributo alla difesa. Ce- cresta di capelli gelatinata e il to. Tant’è che nei corridoi dal primo minuto, poi però verità, disciplinato proprio Walter Gargano pagella rispetto ad un lebri e efficaci anche i suoi cal- Pocho Lavezzi senza maglia non c’era altro argomento di Montella: «Bossi sbaglia, quando è entrato, ha fatto ve- dagli insegnamenti del tecni- è diventato costo, nove milioni, che non ci di punizione, spesso a se- che mostra gli innumerevoli discussione — eccezion fatta per l’attualità politica — tra dere tutto il suo valore. Le co toscano. uno dei più forti risulta affatto esagerato. gno. Gargano sta cercando di tatuaggi. Non poteva manca- e lo dico da napoletano» sue accelerazioni hanno dato Resta memorabile il suo interditori d’Italia affinare la tecnica, proprio tantissimo ma l’Uruguay si è dare quella giusta spinta pro- re, naturalmente, l’allenato- deputati e senatori delle due Nella classifica di re. Spazio, quindi, a Walter città. Anche il senatore Anto- «Inter, Roma, Milan e quarto posto fra Juve e Napoli, che è la stura alla rimonta del Napo- primo gol nel campionato ita- Tanto carattere rendimento dei sui calci da fermo e ultima- classificato al quarto posto. pulsiva è una prerogativa dif- una grossa squadra». , nato a Pomigliano li, e ha servito anche l’assist liano proprio alla Roma, in ma anche forza mente sembra più preciso. El Non male. Ora vuole vincere ficilmente acquistabile sul Mazzarri. Nel consueto abito nio Gentile, presidente del centrocampisti, infatti, blù con camicia bianca. Ma Napoli Club di Palazzo Mada- d’Arco, cuore azzurro da bambino ma giocatore giallorosso per il 3-1 griffato dal conna- un 4-4 che resta nella storia in quei soli l’uruguagio risulta essere il Mota si è legato al Napoli fi- con il Napoli, il suo vero mercato. Insomma, è un per- in carriera, non vede male il campionato degli azzurri. Per zionale Cavani. recente di una rivalità sporti- 168 centimetri no al 2015, così come il suo obiettivo e regalare una gioia stavolta il tecnico saluta i tifo- ma, ha lanciato un messag- migliore. Anche più di no fondamentale.. L’urugua- la vittoria finale del campionato, però, l’aeroplanino ha E’ migliorato con Mazzarri, va intramontabile. Il media- cognato Hamsik (Walter è fi- ai tifosi azzurri. iano ha la tempra di Gattuso, si e non ha rinunciato, come gio che è stato accolto dal po- Pizarro. L’unico che ha pochi dubbi: «E' difficile dirlo oggi — sostiene l’ex sta lavorando tanto in allena- no di Paysandù da 30 metri danzato con Minska, la sorel- Ora Gargano è senza dub- ma pure qualcosa in più. Di spesso avviene in panchina, polo partenopeo durante la recuperato qualche alla giacca per restare in ma- partita. «Spero che il San Pao- attaccante ora commentatore televisivo — ma l'Inter penso mento tra i rimbrotti dell’alle- annichilì Curci in porta. Un la dello slovacco con la quale bio più di Pizarro. Più forte certo il Napoli non se ne pri- abbia ancora le risorse per vincerlo, nonostante abbia natore che chiede sempre il gol straordinario, bissato una posizione è Rino Gattuso. ha avuto anche un figlio). atleticamente e meno sogget- va, ma cercare un sostituto o niche di camicia. L’attesa, lo riservi un lungo e caloroso Che comunque resta a adesso, è tutta rivolta alla par- applauso a qualche giocatore in meno. La Roma è partita male, ma c'è massimo ai suoi giocatori, an- settimana dopo da un'altra re- Ama Napoli e non vorrebbe to agli infortuni del cileno un altro da affiancare sem- posto per inserirsi». A Montella non è piaciuta la debita distanza dal tita di ritorno quando Napoli che, l'anno scorso, dopo esse- che per cercare di limare i di- te segnata a Buffon contro la mai lasciarla. Dopo tre stagio- che spesso marca visita. E so- bra impresa ardua. Stesso di- dichiarazione di Bossi contro Roma e meridionali: «Sono centrocampista partenopeo. e Roma si sfideranno al- re stato vittima di vergogno- fetti. Ecco, i difetti. Spesso Juventus. Capace di questo e ni è diventato ormai un pun- prattutto il suo dinamismo scorso per Ranieri che quan- cose antipatiche, non ho visto il contesto, voglio pensare Walter, dopo un lavoro di- altro Gargano, che sta cercan- Le quotazioni di Gargano to fermo, collezionando le sembra insostituibile. Trova- do manca Pizarro fa grande l’Olimpico. Passerà qualche si cori su un campo di serie A sono il rialzo: ma come sottolineò la correttezza dei che voleva essere una battuta. Ma quando ricopri un ruolo spendioso, fatto di pressing do il gol con insistenza, dopo 100 presenze in maglia azzur- re un giocatore che gli somi- fatica a trovare le giuste con- mese ed anche il Natale. Pro- istituzionale è fuori luogo, è antipatico e si commentano da nella realtà non lo si vende. supporters napoletani». Ac- ai portatori di palla, pecca aver colpito pali e traverse. ra. Il mondiale sudafricano è gli in questo Napoli è un’im- tromisure. babile che la sfida del prese- sole, da napoletano posso dire che ne subisci tante». proprio negli assist spesso Gargano ha detto sempre di © RIPRODUZIONE RISERVATA stata una grande vetrina per presa ardua. Recuperare pal- Donato Martucci pe per la gara di ritorno pos- contentato immediatamente. © RIPRODUZIONE RISERVATA non precisi. In quest’avvio di ispirarsi a Pizzarro, ormai da lui, anche se non ha giocato loni come fa lui e riuscire a © RIPRODUZIONE RISERVATA sa essere riaggiornata con © RIPRODUZIONE RISERVATA 10 Lunedì 4 Ottobre 2010 Corriere del Mezzogiorno NA Corriere del Mezzogiorno Lunedì 4 Ottobre 2010 11 NA

Oltre il campo Un solo testa a testa per lo scudetto: nell’81 col Napoli di Rudy Krol Sfide quasi da film La rivalità tra le due squadre La storia è finita anche al cinema Tutto iniziò con un 3-0 L’epopea dal ’50 ai giorni nostri a favore del Napoli ldo Fabrizi e Nino Taranto giraro- se. Roma vittoriosa per 3-1 nell’anno del se- no nel 1958 un film sulla rivalità condo scudetto (82/83). E c’è il marchio Napoli-Roma: 200 km di sportiva tra Roma e Napoli. Cesa- del brasiliano anche nell’1-2 dell’anno suc- rivalità tra due delle A re Martucci (Fabrizi) e don Mimì cessivo. Alla fine degli anni ottanta cambia tifoserie più calde ed Esposito (Taranto), furono i protagonisti la storia. 1986/87: Maradona mette in rete appassionate, che per un de «I prepotenti», divertente guazzabuglio un gol storico per l’1-0 all’Olimpico. Nel breve periodo sono state, sul campanilismo regionalistico che pren- ’90 arriva un capolavoro. Nela porta in van- negli anni ’80, anche de corpo in seguito ad una lite fra i figli Al- taggio i giallorossi al San Paolo. Poi arriva- gemellate. Una storia dalle fredo e Gennarino finiti in commissariato no due rigori di Maradona ed un gol di Ca- mille sfaccettature quella a causa di un diverbio calcistico. Anni cin- reca da cineteca. Il brasiliano fa partire una tra azzurri e giallorossi, quanta; quelli di , Hasse Jepp- traiettoria da una posizione impossibile partita in serie A nel 1931, son e Luís Vinício da una parte, Alcides sull’out di destra che si infila in un buco tra con un netto 3-0 a favore Ghiggia, e Giacomo Losi dal- il palo ed il portiere giallorosso che allora dei partenopei, che già da l’altra. Sembra strano, ma Roma e Napoli era Cervone. Ancora da batticuore la gara allora imposero una nonostante la lunga militanza in serie A, del ’92: gli azzurri perdono 2-0 dopo un tradizione favorevole, che non hanno mai lottato spalla a spalla per il quarto d’ora. Poi ci pensano Silenzi, Careca rimase negli anni come vertice. Solo nel campionato 1980/81 la vo- e Zola a ribaltare l’incontro e a vincere per filo conduttore. Anche nel lata scudetto le vide contrapposte al pari 3-2. Finita l’epoca di Maradona, anche il ’42, anno del primo della Juventus. Napoli si sgonfia, ma la rivalità rimane for- scudetto romanista e della Il Napoli di Rudy Krol finì terzo. Lo scu- tissima, complice anche la rottura del ge- prima retrocessione della detto andò ai bianconeri. Gli azzurri di Ri- mellaggio tra le due tifoserie che aveva re- storia del Napoli, i no Marchesi crollarono ad un pugno di galato fino a qualche anno prima spettaco- giallorossi non riuscirono giornate dalla fine complice un’autorete di lo sugli spalti. Un periodo nero per la squa- a fare bottino pieno a casa Ferrario che regalò il successo al Perugia dra partenopea che comincia dopo l’ultima del "Ciuccio" (1-1). per 1-0 al san Paolo. Gli azzurri, però, nel vittoria targata 11 maggio 1997 con un gol Pareggio che diventa una confronto diretto diedero una lezione di di Caccia. Bisogna risalire ancora più indie- costante negli anni ’60, calcio alla Roma battendola 4-0 con reti di tro, al 12 settembre 1993 per trovare inve- con tanti 0-0: ad Pellegrini, Nicolini ed un’autorete di Ago- ce l’ultima vittoria fuori casa: 2-3 con gol L’olandese Hamsik che lo fa a Perrotta, un bolide di interrompere il trend ci stino Di Bartolomei. Tra Napoli e Roma, a di Buso, Di Canio e Ferrara. Dopo gli anni Ruud Krol è stato Gargano che segna il 3-3 dopo il gol di De pensa Josè Altafini, che parte un lungo periodo di 0-0 negli anni della ed un presidente romano che il primo grande Rossi e Zalayeta che segna il definitivo 4-1 impone il suo marchio Sessanta, si è vissuto di cicli. Periodi in cui prende in mano le redini della società par- giocatore straniero a cinque minuti dalla fine. Poi sconfitte nel sulla sfida per due anni sono stati gli azzurri a dominare la sfida e ❜❜ tenopea, ripartono le sfide. Pirotecnici gli dell’era moderna 2009 (3-0 in casa) e un pareggio nel 2010 consecutivi. Sia nel ’67 la Roma ad arrancare, periodi in cui è stata Fabrizi e Taranto incontri degli ultimi anni. Nell’anno del ter- del Napoli con Napoli di rincorsa. A Baptista e Vucinic che nel ’68 Napoli-Roma la formazione giallorossa ad infliggere le- zo scudetto della Roma (2001) il Napoli si dopo la riapertura risposero un gol di Denis ed un rigore con- termina col medesimo zioni di calcio ai partenopei. Memorabile, impersonarono tolse lo sfizio di rimandare la festa giallo- delle frontiere: un libero cesso agli azzurri al 45’ della ripresa. La risultato: 2-0 per gli in negativo, resta un 8-0 targato 1958-59, lo scontro rossa con un gol di Pecchia che fissò il risul- dai piedi fatati freddezza di Hamsik si dimostrò anche in azzurri e doppietta, in ma anche uno 0-3 del 1975/76 con doppiet- tato sul 2-2 smorzando in gola l’urlo dei quella occasione per il 2-2 definitivo ed il entrambe le occasioni, del ta di Savoldi e gol di Sperotto. Gli anni di tra i tifosi settemila tifosi al seguito. Nel recente pas- tripudio del San Paolo. brasiliano, che manda in Falcao e Maradona fanno pendere la bilan- delle due città sato, memorabile il 4-4 del campionato Donato Martucci visibilio il "San Paolo". cia verso le squadre del rispettivo fuoriclas- 2007/08 con Totti che risponde a Lavezzi; © RIPRODUZIONE RISERVATA

Sugli spalti Tifoserie un tempo amiche, negli ultimi anni hanno dato vita a discutibili fatti di cronaca due tifoserie dovette fronteggiare l’assalto dei napoletani, e dopo il match, quando furono i romanisti a scatenarsi per la delusione di non Quando si ruppe la pax delle curve aver vinto lo scudetto. Risultato: piazzale Tec- chio devastato, scene di guerriglia, auto brucia- te, feriti e contusi. La replica l’8 dicembre 2005. Dopo gli anni di purgatorio i napoletani Dall’ombrello di Bagni, al presunto assalto al treno alla stazione Termini aspettavano di incontrare nuovamente la Ro- ma. Se l’erano legata al dito. L’occasione fu un eggi Napoli-Roma e pensi guerriglia, bat- rebbe incrinato irrimediabilmente nel 1985 al scontri. Nel 2001 la Roma avrebbe potuto vin- match di . La Polizia evitò il contat- taglia. Ma una volta non era così. Una passaggio di Giordano dalla Lazio al Napoli di- cere lo scudetto a Napoli. Dalla capitale ci fu un to, ma il fermo di un tifoso azzurro provocò L volta era il . Due tifoserie cono i partenopei. No, rispondono i tifosi di fe- vero e proprio esodo. Oltre settemila tifosi per l’assalto al commissariato san Paolo. Tafferu- che si rispettavano, protagoniste di un gemel- Gli incidenti de giallorossa, la rottura ha una data ben preci- 4.200 biglietti venduti. Il settore ospiti, tra la gli, cariche, lancio di lacrimogeni, cassonetti laggio che faceva invidia a tutta l’Italia. Scambi Dopo un lungo periodo sa: 25 ottobre del 1987. curva A e la tribuna centrale, fu ingabbiato da rovesciati. Soltanto poco prima delle 20, a qua- di sciarpe, bandiere, insomma quella festa che di gemellaggio Il Napoli giocava in nove ed era sotto 1-0. una rete metallica. La scelta fece discutere. Ma si tre ore dalla fine della partita, i tifosi al segui- tutti vorrebbero vivere ma che da vent’anni a le tifoserie di Napoli Bagni segnò il gol del pareggio facendo il gesto oggi è quasi normale: a distanza di nove anni to della Roma, circa cinquecento, potettero la- questa parte si è trasformata in guerriglia urba- e Roma sono diventate dell’ombrello sotto la sud. Dopo quel giorno tutti i settori ospiti sono ingabbiati. All’esterno sciare lo stadio a bordo di pullman scortati. Sul na. Napoletani e romanisti si rimpallano le re- acerrime nemiche non ci fu più spazio per sani sfottò che hanno del San Paolo fu battaglia prima della partita, campo una decina di agenti feriti, due macchi- sponsabilità della rottura. Il gemellaggio si sa- anche fuori dal campo lasciato la parola a una lunghissima serie di con la polizia che per evitare il contatto tra le ne incendiate e l’androne del commissariato se- midistrutto. Da allora Napoli-Roma è prosegui- ta tra accoltellati, risse, duelli rusticani negli autogrill e trasferte vietate considerato l’altissi- mo grado di rischio. Tre anni di stop. Fino alla prima giornata del campionato 2008/2009. La trasferta a Roma fu un’apertura di credito si disse. I tifosi napoletani parlano oggi di trappo- la. Mediaticamente sembrò che un’orda di bar- bari invadesse la capitale. Le immagini fecero il giro del mondo. Allo stadio scoppiarono dei petardi. Ma l’inchiesta appurò successivamen- te che, nonostante il grande impatto mediati- co, in realtà di incidenti pochi o nulla. Anche Trenitalia che denunciò nell’immediato danni e devastazioni, si dovette ricredere ridimensio- nando di molto i danneggiamenti subiti. Sull’onda di quell’emozione partì anche il progetto tessera del tifoso nella speranza di vol- tare pagina e tornare lentamente al clima del Roma-Napoli degli anni ottanta. D. M.

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Derby del Sud La storia di Napoli e Roma è segnata dai grandi talenti Generazione di fenomeni lomei e, soprattutto, il più grande di tut- ti: Paulo Roberto Falcao, il brasiliano che sa fare il play, l'interditore, il rifinito- Campioni che hanno infiammato le due piazze più appassionate re e il realizzatore. La Roma non a caso vince uno scudetto e ben tre coppe Italia li asini, quelli veri, con tanto (anche grazie al contributo di Rudi Voel- di zampe ed orecchie oblun- ler e Zibi Boniek), ma il Napoli è lì, sta ghe, entravano spesso in gradi- per arrivare. Perché all'ombra del Vesu- nata, anche all'Olimpico, quan- vio sbarca Il Divino, il giocatore più for- G te di tutti i tempi: Diego Armando Mara- do il calcio era ancora in bianco e nero e le bestiole arrivavano Dio solo sa come dona. Insieme a lui, ecco Salvatore Ba- da Napoli fino alla Capitale in occasione gni, e poi Bruno Giordano, Alemao e An- del 'derby del sole'. Sul rettangolo di tonio Careca. Con il Pibe de oro nulla è gioco, invece, altro che somari! Con la impossibile, le sue giocate incenerisco- casacca azzurra e con quella giallorossa no gli avversari e mandano nel delirio as- si è potuto ammirare fior di campioni, soluto i tifosi partenopei. Arrivano così fuoriclasse di valore assoluto. Anche ie- due scudetti (1987 e 1990), una coppa ri ne abbiamo visto all'opera tanti sul Italia ('87), e una Coppa Uefa (1990). E' prato del San Paolo. Ma la storia parte Attenti l'apice della storia azzurra, il delirio di da lontano. Ed è una storia fatta di feno- a quei tre un popolo intero. E i derby del sud sono meni che con le loro gesta hanno in- Josè Altafini, sempre uno spettacolo di grandissimo li- fiammato milioni di tifosi nelle due Bruno Pesaola vello, con una cornice da brividi. piazze più calde d'Italia, gonfiando i pal- e Omar Sivori Da questo momento, però, le strade mares dei due club. sono stati delle due società più rappresentative del Si comincia con , cen- insieme centro-meridione divergono. Nel Napoli travanti, grande protagonista (18 gol) alla corte comincia la crisi, tanti campioni dicono del primo tricolore capitolino nel 1942 di un grande addio e vanno via, inizia il lento ma ine- (diventerà allenatore del Napoli 14 anni Napoli che resta sorabile declino che porterà alla scom- dopo…). Degli anni '50 ricordiamo inve- nel ricordo parsa del club di Soccavo. Negli anni '90 ce con la casacca giallorossa Alcides Ed- dei tifosi comincia l'avventura di Fabio Cannava- gardo Ghiggia (l'eroe dell'Uruguay al Ma- ro, ed arriva il bomber uruguaiano Da- racanà: un gol e un assist nella gara deci- niel Fonseca, poco altro. La Roma invece siva del campionato del mondo in Brasi- si rinforza pian piano con i vari Aldair, le contro i padroni di casa), e l'esordio di Cafu, Batistuta. Fino a e Totonno Juliano in azzurro (1956). Poi, . Con loro ridiventerà mentre tutto il mondo balla con le note Regina a cavallo tra i '90 e i primi anni dei Beatles, i valori tra Napoli e Roma im- del nuovo millennio: terzo scudetto nel provvisamente si equilibrano. In riva al 2001; altre due coppe Italia nel 2007 e Golfo nei ruggenti '60 militano Jose Alta- nel 2008. Sono gli anni in cui il Napoli fini (ancora non soprannominato ’core prova a tornare grande dopo essere ri- ’ingrato), l'irriverente e talentuoso Omar partito dalle ceneri di un umiliante falli- Sivori, Luis Vinicio (’o Lione) e un giova- 63 27 16 82 mento. Missione compiuta, come sappia- nissimo . Tutte primissime scel- Le sfide al San Paolo Le vittorie del Napoli nella Tante le vittorie esterne della I gol segnati dal Napoli mo. Ma questa è già storia dei giorni no- te. Con la squadra della Capitale giocano in occasione del «Derby del sfida casalinga contro i Roma al San Paolo contro gli nelle partite interne contro stri. Un'altra storia, invece, è quella che invece Juan Alberto Schiaffino, Pedro Sud» come viene chiamata giallorossi della Roma: l’ultimo azzurri. L’ultimo successo è i giallorrosi. La Roma, invece, racconta dei tanti giocatori che hanno Waldemar Manfredini e Antonio Valen- dagli appassionati la sfida risultato positivo risale al 1997 del 2009 con reti di Mexes, al San Paolo è andata a segno vestito le casacche di entrambe le socie- tin Angelillo (l'Angelo dalla faccia spor- tra Napoli e Roma quandò il match finì 1-0 Juan e Vucinic ben 61 volte nelle sfide dirette tà. Come Roberto Scarnecchia, Giuseppe ca…): sudamericani, oriundi, fuoriclasse Giannini (fugace apparizione con appe- autentici. Non a caso il Napoli vince la na 4 presenze in azzurro), Sebino Nela e sua prima coppa Italia (1962), proprio co- Burgnich, 'la Roccia', uno degli eroi del- 'risponde' facendo tris nel trofeo tricolo- Ajax, mentre comincia a farsi notare il ta- Andrea Carnevale. Tra gli allenatori inve- me la Roma (1964), che riesce anche a l'Azteca. E davanti ha uno dei più grandi re nel 1980. E proprio qui comincia un'al- lento tutto partenopeo di Ciro Ferrara. I ce, ricordiamo Garbutt, Bianchi, Bo- bissare il successo cinque anni dopo. attaccanti del calcio italiano: Beppe Sa- tra storia. Una storia che vede le due giallorossi crescono invece in fretta gra- skov, Mazzone, Zeman e Ranieri. Tanti E siamo agli anni '70. E' il decennio voldi, 'mister due miliardi'. Con loro arri- squadre conquistare la ribalta assoluta. zie alla classe di gente come Bruno Con- legami, tanti campioni, da una parte e dall'altra. Che derby, il derby del sud. dei capelloni e delle rivolte studente- va un'altra coppa Italia, nel 1976. Spinti Il Napoli pone le basi dei futuri grandi ti, Ciccio Graziani, Carletto Ancelotti, To- sche, dell'amore libero e della psichede- da 'Picchio' De Sisti, 'Kawasaki' Rocca, successi con l'arrivo di Rudy Krol, l'olan- ninho Cereso, il superbomber Roberto Dino Manganiello lia. Il Napoli schiera in difesa Tarcisio Ciccio Cordova e , la Roma dese testimone del calcio totale targato Pruzzo, il compianto Agostino Di Barto- © RIPRODUZIONE RISERVATA

Passato e presente Stagione 1997-98 Tecnico e centrocampista approdano in azzurro. Si dimetteranno entrambi Quel filo giallorosso con Mazzone e Giannini

è un filo giallorosso che le- Ceduti alla Roma ga la Roma al Napoli. O me- C’ glio, un filo che ha legato ro- mani e romanisti-doc, come Giusep- Iscritti «grazie» pe Giannini, ex capitano della Roma, e Carletto Mazzone, ex allenatore dei a Fonseca capitolini, al club azzurro. Un filo che s’è spezzato però bruscamente, nel- e Jonas Thern l’anno horibilis della retrocessione in B del club azzurro dopo 31 anni e un NAPOLI — La Roma e i suoi paio di scudetti. soldi. Soldi che nel 1994 Altri tempi, certo. Oggi le cose so- consentirono al club azzurro di no molto ma molto diverse. Oggi ci potersi iscrivere al si chiede invece se questo Napoli di campionato. Soldi che Mazzarri sia già pronto per la Cham- arrivarono nelle casse di pion’s League oppure manchi ancora Ferlaino a seguito delle qualcosa per il gran salto. Ma quella La prima sfida cessioni di Daniel Fonseca e stagione — 1997-1998 — ha rappre- Jonas Thern. Cessioni che si sentato per gli azzurri sostanzialmen- aggiunsero a quelle di Ciro te la fine della Prima Repubblica calci- nell’aprile del 1930 Ferrara, alla Juventus, e di stica e l’inizio della Seconda, decolla- Giovanni Bia all’Inter. Ma quei ta definitivamente dall’avvento di Au- Napoli-Roma è un match per appassionati del calcio. Il soldi furono indispensabili, relio De Laurentiis sei anni fa. risultato più frequente è stato l'1-0, che nel tabellino anche se il sacrificio per il Fu quello il Napoli dei quattro alle- Carletto Mazzone è stato uno degli allenatori più amati a Napoli e Roma di questa partita è comparso per ben dieci volte. Ma il Napoli e i suoi tifosi fu natori cambiati in un solo campiona- derby del Sud è anche una sfida che ha regalato tante enorme. Thern e Fonseca to; il Napoli di , Carletto Napoli a campionato in corso nell’ot- «Giannini? Non rientra nei miei pia- goleade. Il risultato più largo per i partenopei è il 4-0, erano infatti due pezzi da Mazzone, e Vincen- tobre del 1997. Il «Principe», seppure ni, il mio modulo non è fatto per lui e finale di due Napoli-Roma, il primo il 12 dicembre del novanta. Il primo, svedese dai zo Montefusco. Un Napoli delle tante nella parte finale della sua carriera, è non saprei veramente come metterlo 1971 (a segno due volte Esposito, Altafini e Pogliana), polmoni infiniti, era un esperienze, tutte andate a male. Un uno che scalda comunque i cuori dei in campo». il secondo il 19 ottobre del 1980. In quest'ultima autentico padrone del Napoli che richiamò perfino Totonno tifosi azzurri. Il suo talento è intatto. Parole troppo pesanti, un afrronto occasione, però, furono i giallorossi ad aiutare gli centrocampo. Il secondo, Juliano come direttore generale e che Il suo ruolo di regista si modifica pe- inconcepibile per il «Principe». Ecco azzurri: oltre ai napoletani Pellegrini e Nicolini, due attaccante uruguayano dalle in una sola stagione vide decine di rò sul campo: via via arretra il raggio perché Giannini, caso storico per un gol li segnarono nella porta sbagliata Romano e Di grandi qualità e dal fisico esile, calciatori vestire la casacca parteno- d’azione ma le sue giocate e i suoi lan- calciatore, dopo quattro presenze e Bartolomei. La Roma, però, non è mai stata a segnava gol a raffica. Due pea senza però trovare mai l’assetto ci sono sempre quelli buoni, di quali- un mese trascorso senza stimoli, pro- guardare. Due volte, infatti, i capitolini hanno messo a pedine che avrebbero reso giusto. Fu quello anche il Napoli di tà. Ma la vita è costellata di amarezze. prio come Mazzone, si dimise dal segno un secco 3-0. La prima il 22 giugno del 1947: grande chiunque. E infatti a Mazzone e Giannini, romani veraci; il E a Napoli Giannini dove subire un club per approdare nel Lecce di Nedo protagonisti Salar e Krieziu, quest'ultimo autore di una Roma fecero la loro bella primo, il tecnico, dura appena quat- duro affronto da parte di Giovanni Sonetti dove, con 14 presenze e tutte doppietta. La partita con più gol è un 3-3 del 20 figura, mentre a Napoli il tro giornate sulla panchina. Si dimet- Galeone, il teorico del calcio-champa- di altissimo livello, diventò il trasci- gennaio 1963. Per gli azzurri fecero centro 2 volte rimpianto per le loro cessioni terà «perché Ferlaino mi ha promes- gne, il tecnico di origini napoletane natore dei giallorossi salentini che Corelli e e poi Fraschini, per i giallorossi fu tripletta di è rimasto grandissimo. so dei rinforzi che invece non sono (è nato a Bagnoli) che mise sostan- quell’anno si salvarono. Mentre il Na- Manfredini. è stato, invece, il primo Entrambi rimasero alla Roma arrivati, in questo modo non si va da zialmente la firma sotto quella retro- poli di Galeone scivolò verso il bara- marcatore assoluto nella storia di Napoli-Roma, per tre anni. nessuna parte», disse. Fu profetico. cessione condita da sconfitte e presta- tro della cadetteria dal quale non riu- nell'1-1 del 13 aprile del 1930. Pa.Cu. Poi Giannini. Per lui 318 presenze zioni orribili. Appena arrivato, nel scì più a sollevarsi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA in giallorosso e 49 gol, capitano peral- giorno della sua presentazione, Gale- Paolo Cuozzo

tro pure in nazionale, approdato al one disse infatti chiaro e tondo: © RIPRODUZIONE RISERVATA 14 Lunedì 4 Ottobre 2010 Corriere del Mezzogiorno NA Corriere del Mezzogiorno Lunedì 4 Ottobre 2010 15 NA

L’intervista L’ex centravanti di Torino e Nazionale Parola di Ciccio: Napoli tra le big con Cavani-gol Graziani: «Vedo la Champions»

u chiamale, se vuoi, emozioni. gioca meno, è giusto il turnover e non Boras, Firenze, Napoli, Genova, credo sia eccessivamente controprodu- Cesena, Bucarest: benvenuti al- cente, per il Napoli, impegnarsi in Euro- T la giostra del gol. In giro per pa. La coppa è importante anche perché l’Italia, in volo sull’Europa, segna sem- contribuisce al naturale processo di cre- pre lui. Cavani Edinson, giovanotto ve- scita di un club ambizioso come quello nuto da Salto, Uruguay. Nomen omen, di De Laurentiis». dicevano i latini. L’attacco del Napoli, fi- A Bucarest, però, il turnover è stato nalmente, ha compiuto il… salto di qua- molto ampio. lità. Una città per cantare. O meglio, per «Mazzarri è un tecnico attento, molto segnare. «Giocatore fantastico, si è subi- bravo a capire che tutti, nel Napoli, fanno Variazione sul tema: la Roma può to ambientato in una piazza difficile co- parte di un progetto. Magari a volte opta vincere il campionato? La carriera me quella partenopea. Fa gol a grappoli, per scelte rischiose, ma queste gare servo- «La squadra è praticamente la stessa ha classe, velocità, fiuto, opportunismo. no anche a verificare le potenzialità dei dell’anno scorso, quando a 45’ dalla fine Con l’uruguagio, ora, l’attacco del Napo- calciatori anche in campionato. Poi, ovvia- del torneo stava per cucirsi lo scudetto li è uno dei più pericolosi della serie A». mente, tutti siamo criticabili e nessuno si sul petto. In più sono arrivati Simplicio Campione del Mondo ’82 Dall’altro lato del telefono, la benedizio- sottrae a questo tipo di discorso». e Borriello, ottimi giocatori. Marco, so- ne proviene da chi, di reti, se ne intende: Con una competizione da disputare prattutto, è un bomber vero. Poi, la Ciccio Graziani. Campione del Mondo in più, il Napoli ha lo stesso numero di scommessa Adriano, che per ora è in e gemello del gol con Pulici nell’82, l’ex attaccante di Roma e Torino, attaccanti della passata stagione. stand by. Il ragazzo è dimagrito solo di formidabile cecchino d’area di rigore, «La cessione di Quagliarella ha priva- un paio d’etti, deve mettersi in testa di protagonista di un’approfondita analisi to la squadra di una formidabile soluzio- essere un giocatore di calcio. Altrimenti, Nato a Subiaco nel 1952, Ciccio Graziani è cresciu- del Napoli di Mazzarri, pronto ad un av- ne offensiva. Con Lavezzi, Cavani, lo la Roma perderà la sua scommessa». to nell'Arezzo prima di passare al Torino nel 1973. vincente, ancorché estenuante, tour de sfortunato Lucarelli ed il giovane Dumi- Dove rinforzerebbe il Napoli? Con la società granata Graziani disputò otto stagioni, force tra campionato, Europa League e tru, in attacco il Napoli sarebbe stato «Non ho condiviso le cessioni di Bo- esordendo in Serie A il 18 novembre 1973 contro la Coppa Italia. straordinario. Non so perché Fabio sia gliacino e Cigarini, dunque a gennaio Sampdoria e realizzando la sua prima rete in Serie A Che Napoli ha visto finora, Graziani? stato venduto, o il motivo per cui sia vo- prenderei un centrocampista in grado di il 16 dicembre 1973 contro il Bologna. Con la società «Una squadra dai due volti, che stenta luto andare via. La verità è nel mezzo, dettare i tempi di gioco ed un’altra pun- piemontese ebbe un ruolino di 289 partite segnando un po’ in casa, ma che in trasferta gioca ma sta di fatto che dal punto di vista tec- ta in sostituzione di Lucarelli». 122 gol. In quegli anni divenne celebre la coppia dei con il piglio della grande. Il calcio italia- nico, Quagliarella ci sarebbe stato benis- La Champions è un obiettivo perse- "Gemelli del gol" con . Lasciò il Toro nel no, comunque, è così. Il Milan non è re- simo, in questa squadra». guibile? 1981 e con il compagno di squadra (che golare, così come non lo è la Juventus, la «Naturalmente Inter, Milan e Roma poi andò al Napoli) arrivò alla Fiorentina. Due anni Roma. Prendete l’Udinese: avreste mai sono un livello più su. Inserisco il Napo- dopo passò alla Roma e nel 1984 perse con i gialloros- pensato fosse ultima in classifica? In que- li nel novero delle pretendenti al quarto si la finale di Coppa dei Campioni contro il Liverpool. sto momento le squadre devono ancora ❜❜ posto, con Juventus e Fiorentina. Gli az- Dopo due stagioni con l’Udinese ed una veloce appa- amalgamarsi e consolidare le proprie for- zurri devono puntare alla zona Cham- rizione nel campionato australiano chiuse l’attività ze, i tecnici fanno scelte a volte forzate, Peccato per Quagliarella, pions, i giocatori ci sono. Bisogna dare agonistica. ma tra un paio di settimane il campiona- con Edison e Lavezzi tempo, però, ai nuovi di inserirsi al me- In Nazionale, invece, Graziani nel 1975 contro la Po- to emetterà i suoi primi verdetti. Solo avrebbero formato glio. Sosa e Yebda, in particolare. Il repar- lonia. Ha partecipato ai campionati del Mondo in Ar- l’Inter, è l’unica più continua». to su cui bisogna lavorare, ad ogni mo- gentina nel 1978 e a quelli in Spagna del 1982 dove, da Quanto pesa, per gli azzurri, giocare un tridente davvero do, è la difesa, che prende troppi gol». In maglia granata titolare al fianco di in attacco, vinse il tito- ogni tre giorni? eccezionale per gli azzurri Francesco Marciano lo battendo in finale la Germania.

«Le gare di coppa danno stimoli a chi © RIPRODUZIONE RISERVATA ai tempi del Torino © RIPRODUZIONE RISERVATA 16 Lunedì 4 Ottobre 2010 Corriere del Mezzogiorno NA