Alla Ricerca Del Calcio Perduto Secondo Tempo “Alla Ricerca Del Calcio Perduto
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Nicola Calzaretta Alla ricerca del calcio perduto Secondo tempo “Alla ricerca del calcio perduto. Secondo tempo” di Nicola Calzaretta Illustrazione in copertina Federico Penco Impaginazione Ciaba Coordinamento editoriale Paolo Castellano Giovanni Ferraro Marco Castellano Redazione Chiara Cini isbn 9788899245085 © Dockbook srl Goalbook Edizioni è un marchio della Dockbook srl via D. Cavalca, 65 - 56126 Pisa 050 580722 [email protected] www.goalbookedizioni.it È severamente vietata la riproduzione, anche parziale, senza espressa autorizzazione degli aventi diritto. INDICE Prefazione di Matteo Marani 9 Introduzione 11 ROMANZO DI UNA STRAGE 15 AMARCORD 23 GS 2013 LA DONNA DEL MAGO Fiora Gandolfi Herrera 25 LE RETI DI WEMBLEY José Altafini 35 IO, SINDACO DI PARMA Marco Osio 45 LA MIA FAVOLA IN BIANCONERO Giuseppe Furino 53 RIVERA 70 Gianni Rivera 63 ZEMAN CHE SPETTACOLO Pierluigi Casiraghi 75 PAGL1UCA Gianluca Pagliuca 83 IO, L’INCUBO DI MARADONA Claudio Gentile 93 GS 2014 HO LA ROMA NEL CUORE Sebastiano Nela 103 HO LOTTATO COME PAPÀ Riccardo Ferri 113 FASCIA PROTETTA Franco Causio 123 LA MAGLIA DELLA MIA VITA Roberto Boninsegna 133 LO SCUDETTO DEL MIO BOLOGNA Ezio Pascutti 143 SCUDETTO E PALLOTTOLE Pino Wilson 153 EMOZIONE UNICA Gianluca Zambrotta 163 IO, NAPOLETANO ATIPICO Antonio Juliano 171 QUANDO ERO PENNA BIANCA Fabrizio Ravanelli 181 IL MILAN ERA UN’UNIVERSITÀ Giovanni Galli 191 VOLEVO MORIRE COME PAPÀ Sandro Mazzola 201 POLVERE DI STELLA Beppe Signori 211 7 Amarcord GS 2015 LO SCUDETTO DI BAGNOLI Roberto Tricella 221 ERO IL BELLO DI NOTTE Zibì Boniek 231 IL TORO IN VERSI Claudio Sala 241 PUNTURE DI SPILLO Alessandro Altobelli 251 LA MIA JUVE MERIDIONALE Pietro Anastasi 261 VI HO FATTO GODERE CON MARADONA Corrado Ferlaino 271 PRINCIPE DI ROMA Giuseppe Giannini 283 IL GENIO DI SACCHI Pietro Paolo Virdis 291 CICCIO BELLO Giancarlo Marocchi 301 SCUDETTO E LACRIME Luciano Chiarugii 311 RE LUIS Luis Suarez 323 GS 2016 ALDO GRADIMENTO Aldo Biscardi 333 ANGELO CUSTODE Angelo Peruzzi 343 CUORE TORO Francesco Graziani 353 8 PREFAZIONE di Matteo Marani Ho voluto l’Amarcord come rubrica fis- Andrea Aloi, arruolato nella fantastica sa nel Guerin Sportivo. Fin da quando schiera dei collaboratori (colonna por- mi fu affidata la direzione. L’ho voluto tante del Guerino, un fenomeno tutto perché da amante – come tutti i gueri- da studiare, unico nel suo genere). Sa- netti – del calcio Anni 70, 80 e 90, avevo pevo che Nicola avrebbe tradotto al voglia di tornare a respirare quelle atmo- meglio quello che stavo cercando. Lo sfere. L’ho imposto per dare una risposta avevo seguito fin dall’inizio leggendo i adeguata a un pubblico appassionato di suoi pezzi. Mi era piaciuto il taglio, lo lettori, che vuole vivere il “pallone” in stile, la ricchezza di particolari. E il rigo- maniera differente da come viene ge- re storico. Segno di grande competenza neralmente raccontato. L’appuntamento e preparazione. C’è gente che si occupa costante con la storia non poteva man- o che comincia a occuparsi di calcio, ma care nel giornale che avevo in mente. che non conosce la storia del calcio. È Una rivista ben piantata nel presente, come volersi occupare di politica senza con lo sguardo rivolto al futuro, ma nel sapere chi è stato Flaminio Piccoli. Non pieno rispetto della memoria e dei ricor- si può. Allo stesso modo, secondo me, di. Come da tradizione. devi sapere chi è stato Scagnellato, al- trimenti non puoi fare il giornalista di Ho voluto l’Amarcord nel mio Guerino. calcio. Molti si buttano, si inventano, ma E ho voluto che la rubrica la curasse Ni- il giornalismo è altra cosa. Al Guerino cola Calzaretta, il nostro Steve Gerrard questo non può accadere. E non è mai per l’affidabilità assoluta unita alla qua- accaduto. lità. Uno di famiglia. Da sempre. Nato anche lui con il Guerin Sportivo nello Con Nicola siamo partiti con rievoca- zaino della scuola e dal 2002, grazie ad zioni di eventi e personaggi, ma il salto 9 Amarcord di qualità è maturato con le interviste, In breve, ma non avevo dubbi, l’Amar- in coincidenza con il passaggio da set- cord è diventata una rubrica amatissima timanale a mensile. Era quella la strada dai lettori del Guerino e non solo. Mi giusta da seguire. Bisogna sempre rela- viene da dire la più cara e amata del- zionarsi con il proprio pubblico, e nello la mia stagione al Guerino, in qualche sport c’è il rischio di specchiarsi nei pro- modo riassunta proprio dalla rubrica di pri miti e fissazioni: puoi anche sapere Calzaretta. Perché dentro ci sono verità, tutto dell’Ascoli 78-79, ma se non la of- confidenze, bilanci, ricordi. Grazie alle fri al lettore in una chiave intelligente e parole dei personaggi che parlano di sé, pop, poi non interessa. E’ necessario cu- della loro infanzia. Che raccontano la cire le distanze, mescolare, emozionare. propria vita di uomini e di sportivi. Che E far parlare i protagonisti. rievocano un calcio che non c’è più, ri- Liberamente. Durante la direzione Zaz- dandoci quelle luci, quei sapori e quel- zaroni feci una serie di interviste ai vec- le emozioni. E grazie anche a Nicola, chi Presidenti e intuii come si sentissero capace di mettere a proprio agio i suoi finalmente sciolti, liberi dai vincoli del interlocutori e di tirar fuori il meglio da presente. Parlavano a ruota libera: Fari- ciascuno di loro. Con delicatezza e pas- na arrivò a dire che aveva comprato un sione. arbitro! Allora ho ripetuto l’esperimento, stavolta con gli ex allenatori, affidando la Lunghe interviste, tanti aneddoti e cu- “pratica” a Nicola. Se la cavò benissimo. riosità. Una piccola miniera di ricordi che meritava di essere raccolta in un’an- I protagonisti del passato se li ascolti tologia, come dissi anni fa a Nicola, sug- oggi li fai sentire coinvolti. Si aprono, gerendogli l’idea del libro. E siamo già al come se fosse una chiacchierata al bar, e secondo tempo. in questo Nicola Calzaretta è insupera- bile, ‘vivendo’ lui stesso ancora in quegli anni lì, ha ancora la spuma bionda sul tavolo mentre parla. Cucire le distanze del passato, cucire anche con il presente, ancora più difficile da raccontare e in- tervistare. Col tempo ho capito come sia più interessante un’intervista a un gioca- tore trentenne, rispetto a un giovane che non ha ancora una carriera alle spalle. Ma anche con calciatori affermati, biso- gna saper fare le domande appropriate per farli dischiudere. L’intervista va pre- parata bene. Occorre studio, lavoro pre- paratorio, e quando sei lì essere sempre pronto a seguire l’imprevisto o il nuovo capitolo che si apre. 10 INTRODUZIONE Torniamo alla ricerca del calcio perdu- Brera a Italo Cucci, da Marino Bartolet- to. I primi quarantacinque minuti se ne ti a Paolo Facchinetti. Da Andrea Aloi a sono andati. E anche l’intervallo è finito. Matteo Marani che è stato bravissimo Del thè caldo è rimasto solo l’odore e pilota del nuovo GS, quello mensile che qualche scorza di limone sul pavimen- il 4 gennaio 2012 ha tagliato il traguar- to. E’ ora di scendere nuovamente in do dei 100 anni. E ora tocca ad Alessan- campo. C’è il secondo tempo da giocare. dro Vocalelli. L’altra metà della partita. Quella decisi- va e definitiva. Il Guerino, si diceva. Una famiglia com- posta da redazione e guerinetti, il popolo Torniamo alla ricerca del calcio perduto, dei lettori. E chi, tra quest’ultimi, non ha dunque. Ancora una volta con il Guerin mai sognato di scriverci? Io, pur di es- Sportivo. Su tutto e tutti c’è lui, il “Ver- serci, per anni ho mandato annunci alla dolino”. Non un semplice giornale. No, “Palestra dei lettori”! Compro-barat- molto di più. Una comunità formata da to-vendo... e siamo arrivati agli “Amar- chi lo scrive e chi lo legge. Un’esperienza cord”. unica nel panorama editoriale, non solo italiano. Da oltre cento anni. Un mez- Il Guerino. Eccolo lì. Merito suo se gli zo miracolo, in un mondo che ha visto intervistati hanno lasciato tracce im- crollare un po’ di tutto. Dalle ideologie portanti di sé. La voglia di raccontare e alle Torri Gemelle. di raccontarsi. Il desiderio di togliere la polvere a vecchie foto appese sulle pa- Il Guerino, dunque. Una costante. Sino- reti o appoggiate sui mobili di casa. La mino di garanzia. Un monumento della volontà di ripercorrere con la memoria fiducia nazional-popolare. Come Dino antiche traiettorie di vita. L’esigenza, tal- Zoff, i boy scout e i Pooh. Un fenomeno volta, di svelare segreti pensieri, di ridare unico. Grazie a chi lo ha fondato che lo vita a speranze inespresse, di ringraziare, ha voluto libero e battagliero; moderno e di chiedere scusa, di dire “come è andata brillante. E poi grazie a chi lo ha diretto veramente quella volta”. nel rispetto di quei principi. Da Gianni 11 Amarcord Emozione ed emozioni. Furino e il suo ufficio a Moncalieri, poi Respirate, percepite, sentite, annusate. il ristorante e l’orgoglio di essere bian- Condivise. Gli occhi luccicano. Le pu- conero. pille si velano. Brividi sulla pelle. La voce raschia e le parole escono a fatica. Spor- Gianni Rivera e i suoi primi 70 anni. tivi, calciatori, campioni. Ma prima e so- Con lo stile del fuoriclasse, bevendo un prattutto, uomini. E donne. Come Fiora caffè nero e un bitter rosso. Semplice- Gandolfi, la signora Herrera, moglie del mente. Mago. Intelligenza, freschezza, ironia. E un sentimento d’amore ancora vivo e Con Gigi Casiraghi ci siamo visti da- vitale per l’uomo della sua vita da tempo vanti al mare della Versilia. Stesso sce- ormai seduto su una panchina in cielo.