C0001 (TOMO III)
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ISTITUTO ITALIANO PER GLI STUDI FILOSOFICI 1 2 ISTITUTO ITALIANO PER GLI STUDI FILOSOFICI La dimensione internazionale dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici TOMO III Napoli 2010 3 A cura di MARIASOLE FANUZZI e ANTONIO GARGANO con la collaborazione di ANTONELLA CHIARO Stampato nel mese di dicembre MMX Arti Grafiche Cecom srl - Bracigliano (Sa) © Istituto Italiano per gli Studi Filosofici Palazzo Serra di Cassano Via Monte di Dio 14, Napoli www.iisf.it ISBN 978-88-89946-17-6 4 Messaggi all’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici 5 6 Desidero rivolgervi, con senso di piena partecipazione perso- nale e istituzionale, il più cordiale saluto ed augurio. Si onora Gerardo Marotta non solo per il traguardo che ha raggiunto ana- graficamente e umanamente, ma per il bilancio della lunga attività di una istituzione che non sarebbe stata pensabile e non avrebbe superato tante fatiche e difficoltà senza la passione, la dedizione, l’intuito e il sacrificio del suo ideatore e instancabile Presidente. L’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici si è guadagnato un posto di rilievo nella storia della vita culturale e civile del nostro paese, e nel processo di formazione spirituale e morale delle giovani gene- razioni. Di ciò darà testimonianza – anche confermando l’apprez- zamento e il prestigio conquistati dall’Istituto sul piano interna- zionale – l’incontro di oggi, cui auspico pieno successo. Giorgio Napolitano Roma, 10 novembre 2007 7 Intervento del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a conclusione del Convegno su Francesco Saverio Nitti A conclusione del Convegno su Francesco Saverio Nitti tenu- tosi in Palazzo Serra di Cassano dal 5 al 7 giugno 2008 il Presi- dente della Repubblica ha pronunciato le seguenti parole: “In quella sorta di corpo a corpo in cui si vive a Napoli quotidiana- mente fra spinte regressive e volontà di avanzare, un punto fermo è rappresentato dall’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici che dà un contributo a vincere le spinte regressive e fare avanzare la società napoletana”. 8 GIORGIO NAPOLITANO Presidente della Camera dei Deputati Ho ben presente il significato dell’opera di promozione e di diffusione culturale, ad un livello scientificamente elevato, svolta dall’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, e nel corso degli anni ho avuto modo di seguire con attenzione il dipanarsi di questa meritoria attività, fino allo svolgimento dell’ultimo prestigioso convegno, nei giorni scorsi, sul tema dell’Europa. Conosco quindi bene l’importanza del ruolo che l’Istituto ha assunto per l’aggiornamento culturale della società nel Mezzo- giorno, e per lo stesso sviluppo della società civile, così come conosco il prestigio, in campo nazionale ed internazionale, che l’Istituto si è guadagnato in tutti questi anni di costante presenza e stimolo culturale. Il problema che Lei mi sottopone, sul reperimento di finan- ziamenti che consentano all’Istituto la prosecuzione della sua attività, è naturalmente, come Lei osserva, in primo luogo com- petenza del governo. È infatti compito del governo cercare di reperire negli appropriati capitoli di bilancio che dovessero pre- sentare disponibilità, le risorse a ciò adeguate. Per quanto con- cerne la possibilità in questo campo di dirette iniziative legisla- tive, Lei fa riferimento ad una proposta di iniziativa parlamen- tare presentata al Senato nel 1986. Le devo dire che nel corso di questa legislatura non risulta presentata alcuna analoga proposta di legge. Qualora essa dovesse essere presentata presso la camera, mi adopererò certamente per favorire una sua rapida 9 assegnazione alla commissione competente, richiedendo anche una sollecita definizione del suo iter. Con viva cordialità. Giorgio Napolitano Indirizzo di risposta del Presidente della Camera dei Deputati on. Giorgio Napoli- tano all’appello del 2 agosto 1993 del Presidente del Consiglio Regionale della Campa- nia on. Giovanni Sullutrone. 10 SANDRO PERTINI Presidente della Repubblica Italiana A che serve la filosofia? – è domanda ricorrente in tempi, quali quelli in cui viviamo, distratti dal particolare e stregati dai prodigi dell’intelligenza artificiale. La filosofia non serve – è spesso la risposta – ma è essa stessa, regina del sapere, ad essere servita dalle altre scienze di cui è necessaria e indivisibile summa, sintesi massima che soddisfa l’esi- genza insopprimibile dell’uomo di possedere una visione generale della vita e del mondo. Credo che dieci anni di attività dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici valgano anzitutto a dimostrare che la cultura, oggi forse più che in passato, non può prescindere dalla filosofia se è vero che soltanto in un vertice universale di pensiero le singole branche del sapere – dalla storia alla biologia, dalla fisica al diritto – trovano l’umanizzazione di cui tanto sentiamo il bisogno. Nondimeno, l’idea di creare un centro attivo e propulsivo di riflessione filosofica, e di crearlo a Napoli, porta veramente le stig- mate di una antica e profonda vocazione partenopea. Che l’Istituto sia sorto in questa città non è, infatti, frutto del caso. È a Napoli che cinquant’anni fa, nella casa stessa di Croce, vedeva la luce l’Istituto Italiano per gli Studi Storici che del centro di viale Calascione rappresenta l’impegnativo precedente. È a Napoli che si radica una tradizione di cultura unica al mondo, nutrita del grande pensiero illuministico, dei bagliori mirabili del barocco, dell’umanesimo letterario e scientifico del ‘500, della primavera federiciana e – ancora più indietro – di un humus che affonda la sua continuità nelle mitiche radici elleniche 11 di una metropoli dove Mediterraneo ed Europa si fondono in una sintesi tuttora feconda. Per questo l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici costituisce una conferma e, al contempo, un atto di fede verso Napoli e la sua storia. La nuova sede dell’Istituto, quel Palazzo Serra di Cassano da cui uscì un giovane martire della gloriosa Repubblica del ‘99, ci mostra che esso guarda alla più nobile e vera tradizione della città mentre punta a un avvenire di progresso e di apertura verso il mondo. Ed è così che Napoli torna a far scuola in Europa. È dovere di noi tutti far sì che questo evento non resti, come ha pur detto in segno di lode la «Frankfurter Allgemeine Zeitung», meraviglia di una città considerata in decadenza, bensì robusta e vivente espressione di una Napoli che cammina, di un’intera cul- tura, quella italiana, che si riappropria con orgoglio del suo pas- sato e raccoglie con coraggio le sfide dell’avvenire. Roma, febbraio 1985 12 SANDRO PERTINI Presidente della Repubblica Italiana L’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici la cui attività è iniziata soltanto da un quinquennio con un fervore e un impegno di altis- simo livello culturale inaugura oggi la sua Scuola di Studi Supe- riori riallacciandosi ai grandi nomi di Francesco De Sanctis degli Spaventa e di Benedetto Croce. L’Italia ha bisogno di cultura e ciò che l’Istituto fa a questo fine merita l’ammirazione di tutti gli ita- liani. Mi rammarico di non poter essere presente alla cerimonia. Non voglio tuttavia mancare di far giungere l’espressione del mio vivissimo plauso a lei, agli eredi Croce, all’Editore Francesco del Franco, al prof. Pietro Piovani e a tutti gli altri che hanno dato la loro opera appassionata a questa nobilissima istituzione. A tutti i presenti invio il mio fervido cordiale saluto. Messaggio inviato all’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici in occasione dell’inau- gurazione della Scuola di Studi Superiori avvenuta il 31 maggio 1980 in Napoli nella sede della Biblioteca dei Girolamini. 13 SANDRO PERTINI Presidente della Repubblica Italiana Nell’impossibilità di essere presente alla cerimonia conclusiva dell’anno accademico [1980-81] della Scuola di Studi Superiori dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici non voglio mancare di far giungere l’espressione del più vivo compiacimento per l’attività fin qui svolta. Nel segno della prodigiosa vitalità di Napoli, delle sue grandi tra- dizioni, l’opera del benemerito Istituto connaturata alla storia nobi- lissima della città ancor più suscita ammirazione se si considerano i tragici eventi recenti, il doveroso soccorso ai colpiti dal terremoto, le difficoltà superate nell’impegno di dare loro ospitalità nella sua prestigiosa sede dei Girolamini. Sono quindi molteplici le ragioni del mio rammarico di non poter intervenire, consapevole del valore che ha codesto centro di alti studi in una realtà complessa, dram- matica, ricca di fermenti qual è quella partenopea. E pieno di pro- fonda stima è altresì il mio animo nel manifestare ai giovani studenti, ai loro insigni docenti, a tutti coloro che danno la loro appassionata attività all’Istituto, il senso della gratitudine di tutto il paese per l’as- solvimento dell’altissimo compito di trasmettere l’amore allo studio e alla ricerca. Che il buon seme fruttifichi a lungo ancora per molti anni: è l’augurio che io rivolgo in questo momento di tutto cuore all’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici. Messaggio inviato all’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici in occasione della ceri- monia conclusiva dell’anno accademico 1980-81 della Scuola di Studi Superiori in Napoli. 14 GIOVANNI LEONE Senatore della Repubblica Carissimo Marotta, il ringraziamento vivo per il giudizio positivo (che mi è stato riferito) espresso sul mio saggio “Attualità di Enrico De Nicola” e l’augurio fervido per un nuovo Anno a Voi e Famiglia sento di esprimerlo così: Gerardo Marotta ha compiuto il miracolo di restituire a Napoli il ruolo attivo di capitale della storia universale del pensiero umano e delle manifestazioni della genialità dell’arte. La personalità Vostra si staglia nella storia di Napoli non solo per aver contribuito con la cultura e col sacrificio personale al pro- gresso della nostra città (tutti noi ciascuno nella misura delle sue capacità ne siamo partecipi), ma per aver restituito a Napoli il ruolo attivo, presente, permanente, di formazione del pensiero col quotidiano insegnamento da quel vostro Istituto (che può consi- derarsi la più libera ed autorevole cattedra) dei più grandi perso- naggi del pensiero e dell’arte del nostro tempo.