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In copertina:lacappelladiSantaMariadelleGrazie a SanLiborio San Liborio,panoramadaviaCesina Bibliografia Il lavoro eletradizioni Postfazione segni tipo-morfologicipersistenti La CappelladiSantaMariadelleGrazie: e diarchitetture residenziali Il casaleoggi:unpatrimoniodispaziaperti gli elementipermanentielosviluppocomplessivo Il casalediSanLiborio: l’identità unitaria Il sistemadeicasalinelterritoriodiPiano diSorrento: È vietatalariproduzione ancheparziale,conqualsiasimezzo,delleimmagini edeitestisenzalapreventiva autorizzazione scritta © Copyright Centro StudieRicerche F.M.Crawford indice 48 36 22 18 10 2

1 Il casale di San Liborio 2 Il casale di San Liborio Rilievo eseguitodal sig.Ing.AntonioAmodio,1897 Pianta geometrica delComunediPiano diSorrento. l’identità unitaria nel territoriodiPianoSorrento: Il sistemadeicasali della pianae,dal latoopposto,tuttoilsistema distretti sentieri interpoderali,che lato gli antichi tracciati della limitatio che dalle marine risalivano verso l’interno come cardini, seguonol’andamentodeivalloni.Inessa infatticonfluivano,daun di Sorrento” Vesuvio chelacirconda, unpaesaggiochevadaiCampi Flegrei sinoallapenisola una città come Napoli senza inquadrarla nel singolare paesaggio dominato dal legame possaattraversare fasidioblio.Unsoloesempio:nonèpossibilecapire legameconlageografia,nonostantetale pienamente urbani,manifestanounforte qualsiasi vicissitudineotrasformazione,èlapresenza diluoghiche,puressendo primordiali dellacittà.Se esistequalcosadipermanentenellacittà,chetrascende sono elementiarchetipici dellageografiachespessodiventanoancheelementi dialogoconessa.Lago,in aperto collina,penisola,valle,pianura,fiume ebaia dimostra comelecittànonsisianomaicostruitegirandospalleallanatura,ma base dellanascitadiognisistemaurbano:“lostudiodell’esperienzastoricaci della terraèstatoutilizzatocomeoperatore delletrasformazionichestannoalla zioni ecenturiazionichelarendessero disponibileall’usodell’uomo,ildisegno Da quandolageografiaèstatamisuratageometricamenteattraversotriangola- Il sistemadeicasalinelterritoriodiPiano diSorrento:l’identitàunitaria sorta didecumanomassimo” sorta configura comelaspinadorsale dituttoilsistemainfrastrutturaledellapiana,“una primi nucleiinsediativieilloro svilupponelcorsodeisecoli.L’arteria romana si chehaguidatolalocalizzazionedei un sistematopograficoamaglieortogonali beri allacittàdiSorrento conunpercorso paralleloallacosta,hannodeterminato riconoscibilenella stradastatale145)cheraccordavain granparte ilpassodiAl- linea dicosta.Questi,insiemeall’anticotracciatoromano dellaviaMinervia(oggi fondi solchinelbancotufaceopianeggiante:ivalloni,pressoché alla ortogonali defluivano corsid’acquaacarattere torrentizio cheneltempohannoscavatopro- sto altopiano a strapiombo sul mare circondato da colline e rilievi montuosi da cui denominata Planities,sipresenta, alcentro dellapenisolasorrentina, comeunva- re conformazionegeo-morfologicadelterritorio.La pianadiSorrento, anticamente da uncomplessoavvicendarsidieventistorici,trova- lasuaoriginenellaparticola il modelloinsediativodeicasalidellapenisolasorrentina che,pursedeterminato Considerare ifattigeograficinellostudiodellaformaurbanaciaiutaacomprendere 1 . 2 tagliatodaunaseriedidiramazioni trasversaliche, decina diannifa:ivicoli Il casalediSanLiborio comeapparivaqualche

3 Il casale di San Liborio 4 Il casale di San Liborio presenza deivalloni” condizionata, comesièdetto,dalla adattate allasituazioneorografica di maglienonpiùrettangolari ma all’ambiente agricolo. […] si tratta Sorrento, inquestocasoadattato ippodameo adottatoperlacittàdi riconoscibile, ilclassicoimpianto na sorrentina sirealizza, edètuttora collinari. Inaltre parole “Nellapia- aicasali faranno poidasupporto le piogge; sulle colline boschi e allagavano continuamente durante stagnanti trasaliciecanneti che si fra collineripide,alcentro acque “[…] una zona bassa e paludosa sito dellosviluppodelforo romano quanto AldoRossi scriveapropo- questo sensovaleperlaPlanities ordinamento spaziale antropico. In meramente geografico-fisico,ad un possibile il trapasso da unostato segnano ilpaesaggiorendendo maglia delle comunicazioni, e che campi edaitrafficimarittimi,dalla le esigenzedettatedallavoro dei dai loro aggregati, dagli usi, dal- cazioni determinatedagliabitanti, diunprocessopartenza dimodifi- rappresentano dunqueildatodi teristiche geografichedelterritorio La particolare morfologiaelecarat- 3 . Il sistemadeicasalinelterritoriodiPiano diSorrento:l’identitàunitaria La gradonatadiingresso adun giardino privato,dispostaparallelamente allastradacomunaleSanLiborio I caratteristici portali lungo ivicolidiSanLiborio A lato:Icaratteristiciportali Novecento Sopra: Il sistemadeicasalinelterritoriodiPiano diSorrento:l’identitàunitaria portalino cinquecentescoin unatraversadiViaSanLiboriocome apparivanellasecondametàdel portalino

5 Il casale di San Liborio 6 Il casale di San Liborio anni passati Alcuni scorci delcasalediSanLiborio negli Meta” di Pezzella, ilnuovocanalediSanMassimo eiltrattochealimenta l’abitatodi condotti minoridistribuiscel’acqua neivaricasali;sonoilcanaleLamma, quello alimenta sullatoopposto,laCocumella eilconventodeiCappuccini.Unaseriedi della parrocchiale ilramoche chiesadeiSantiPriscoeAgnello.Diquisidiparte Forma, chedallalocalitàFerrella, seguendolaviaMigliaro, raggiungel’incrocio d’Ardia, nonché quellodiMaiano,odella postialevantediSanLiborioeMortora, le muradiSorrento, confluisconogliacquedottiminoridiSanMassimoeCasa tutta lapianasottoiltracciatodellaviaMinerviafinoaigrandi cisternonipresso scita deipriminucleiabitati:“nell’antico acquedotto del Formiello, che attraversa dispone anchediunafitta lacrerete diacquedottichehasicuramentesupportato - corso deisecoli,giàapartire dalladominazioneromana, ilpianodiSorrento Non vatrascuratoinfatti,cheoltre altracciatoviariocheviasièestesonel numerosi pozziefontane. nelle profondità delbancotufaceo,eranosegnalatiinsuperficiedaldispiegarsidi terie chelaattraversavanotrasversalmenteeilsistemadiacquedottiche,scavati vicinanze delleprincipalireti infrastrutturalidell’epocalastradaconsolare, lear tutta lastoriadelforo, nella suaforma[...]” legame conilterreno, conlecondizionidellosviluppodellacittà,permanepoiin disegno urbanistico,maunastrutturaobbligatadelterreno. Questocarattere di tus, VicusPatricius), determinògliitineraridellepisteextraurbane;nessunchiaro strade, risalendolevallinel senso della loro minima pendenza(viaSacra,Argile- pascoli […].La conformazionegeograficadettòilpercorso deisentieri,poidelle Il sistemadeicasalinelterritoriodiPiano diSorrento:l’identitàunitaria una dimoraprincipale” menti sparsisorsero “per aggregazione spontaneadialcunefamiglie intornoad sociale” sistema dipiccolinucleipre-urbani acarattere poderale,“centriembrionalidivita dievale, lapianaeilsuoentroterra collinare furono coinvoltidallanascitadiun teggiarono territorio della Planities. Solo successivamente, in epoca me- il fertile sue muraattraversolaproiezione versol’esternodigrandicaseruralichepun- quando siavviòl’espansionedell’impiantourbanodellacittàdiSorrento oltre le I primitimidiinsediamentirisalgonoalperiododellacolonizzazioneromana, 7 . Risultaquindi evidenteilcarattere sistemicodelmodello insediativodei 5 , basatisuun’economia essenzialmenteagricola.Questiprimiinsedia- 6 oinprossimità diedifici religiosi, localizzandosinelle 4 . -

4 1 casali nelterritoriodiPiano diSorrento. singole specificità, hannoconsentito la creazione di un’identità unitaria dei diversi reti infrastrutturalieinfrastrutturanticomestradeacquedottiche,aldilàdelle di tipoarchitettonico (chiese,palazzinobiliari,masserie)nonchéallapresenza di condizionigeografiche,allapresenzalegate alleparticolari dielementigeneratori casali delpianodiSorrento dovutoessenzialmentealleloro modalitàevolutive Il sistemadeicasalinelterritoriodiPiano diSorrento:l’identitàunitaria ³ ² 7 6 5

A. DEANGELIS,op.cit.,pag.325 pag. 325 A. DEANGELIS,L’agrumicoltura nerbodell’economia edell’identitàpaesaggisticadelnuovo G. JALONGO, Cittàecasalidellapenisolasorrentina, Officina, Roma, 1993,pag.21 A. ROSSI,L’architettura dellacittà,CittàstudiEdizioni,Milano,2008,pag. 162 A. DEANGELIS,op.cit., pag. 325-326 G. JALONGO, op.cit.,pag.21 C. M.ARIS,Lacentinael’arco,Marinotti,Milano,2007,pag.54 in città, comunità, territorio, Edizioni Giannini-Clean, Napoli, 2009, apparivano inpassato Alcuni edificidel casale diSanLiboriocome

7 Il casale di San Liborio 8 Il casale di San Liborio gata allarete idricadellazona Una fontana,nonpiùvisibile,untempocolle- Il sistemadeicasalinelterritoriodiPiano diSorrento:l’identitàunitaria sorgenti, lacondottae la distribuzionedelleacquepotabili Stralcio dellaPianta topograficadelterritoriodiSorrento, Piano eMetanellaqualesono segnalatiisitidelle compilato daldisegnatore AttilioGremo Comune diPiano diSorrento. Quadro d’unione Catasto Storicodell’800. Provincia diNapoli. Il sistemadeicasalinelterritoriodiPiano diSorrento:l’identitàunitaria

9 Il casale di San Liborio 10 Il casale di San Liborio zata lastradaprovinciale -SanLiborio viaMortora del borgo (sviluppoA). Noneraancorastatarealiz- Comune diPiano diSorrento, foglioXeparticolare Catasto Storicodell’800.Provincia diNapoli. e losviluppocomplessivodelcasale gli elementipermanenti Il casalediSanLiborio: dialetto, comeSantoLuore fuancoramaleitalianizzatoedivenneSanLiborio” fu italianizzato,nell’800,inSanLiguoro. Inseguitotalenome,ancorastorpiatoin una cappella del rione. In dialetto tale nome era detto Santo Reguore e malamente San Gregorio, comeattestaancheilquadro dellaMadonnaconSanGregorio, in successive corruzionidialettalideltoponimooriginario:“Anticamentesi chiamava Da più autori è stato ipotizzato che l’attuale denominazione San Liborio sia frutto di Lubrense). gnello” Al Piano eranoaggregati ancheicasaliattualmenteinterritoriodiMetaeSant’A- Literno,Sant’Agostino,SanLiguoroSavino, SanGiovanni,Mortora, eCeremenna. era appunto“ilPiano conisuoicasali,primaCassano eCarotto, poiGuttula, rentina fusuddivisa,aifiniamministrativi,inquattro giurisdizioni,unadellequali La sua esistenza è documentata a partire dal XVI secolo, quando la penisola Sor Piano èantica. L’origine allagiurisdizioneterritorialedel delcasalediS.Liborioappartenente Il casalediSanLiborio:glielementipermanentielosviluppocomplessivodel andamento irregolare almodestoinsiemeinsediativo diSanLiborio” Maresca evia DeGennaro, che,dopo aversuperatoilRivoFormiello,menavacon in via “arrampicandosi lungo i tornanticonun disegno, riconoscibile in parte muovendoindirezioneandamento piùtortuoso, dellaTrinità, perpoiproseguire ad Alberie,dopounprimotrattoinsalitaversosud-ovest, sisnodavaconun abitati ancorafiloangioini. La stradaaragonese siinnestavasullastrada romana le viaMinervia,pergiungere direttamente aSorrento, senzaattraversare icentri di unnuovoassestradale,nellazonacollinare, comealternativaallatradiziona- conflittuali tralepopolazionilocalieinuovidominatori,comportarono lanascita la tesisostenutadaAnnaSavarese eGaetanoAmodio,inquestoperiodo,irapporti del sistemainsediativo,equindianchecasalediSanLiborio. Infatti,secondo l’avvento degliaragonesideterminòlecondizioniperlasuccessiva trasformazione del Piano diSorrento, laromana “Planities”,almenofinoalXVsecolo,quando la secolare storia,riferendosi piùingeneraleallosviluppodelsistematerritoriale Pur mancandodocumentistoricisull’origine del casale,èpossibileripercorrerne sviluppò apartire dallafitta rete disentieri interpoderalichecostituivano l’ossatura trovando conferme,l’ipotesi diunanuovastradacollinare, cheprobabilmente si 1 (le altre giurisdizionieranoquellediVicoEquense,Sorrento eMassa 3 . Pur non 2 . - come sipresenta oggi Alcuni scorci delcasalediSanLiborio così 11 Il casale di San Liborio 12 Il casale di San Liborio Edifici residenziali lungo viaSanLiborio in altritermini “[…] visonoopere checostituisconoun avvenimentooriginario nel ruolo che essisvolgono nelle dinamiche evolutive degli insediamentiurbani; mo eilpaesaggionaturaleraggiunge unafinitezzaebellezzauniche,quanto hanno diconfigurare unambienteurbanoincuil’accordo tral’interventodell’uo- stilistici, chepure inalcunicasisononotevolisoprattuttoperlacapacità che L’importanza diquesti elementiarchitettonici nonvaricercata neiloro caratteri dirige versoilcasalediPetrulo ansa, sulla quale si innesta la seconda strada (oggi via Rivolo S. Liborio) che si larmente allapendenzadelterreno, e,circa ametàdelsuopercorso, presenta un’ (l’attuale stradacomunaleS.Liborio)èorientataindirezione NO-SEperpendico- la cappelladiSanLiboriodallaqualeilnucleoprende ilnome.La primastrada due stradeche,incrociandosi tradiloro, formanotuttoraunoslargo sucuiinsiste prevalentementeAd ognimodo il tessutourbanodelcasalesiarticolò intornoa secolare rivalitàesistentetraqueste. orografia, consentissedinonattraversare lacivitasSorrentina, eciòallalucedella brense che,nonostantelemaggioridifficoltàdelpercorso causatedallaimpervia alla necessitàdidisporre diuncollegamentodiretto tralaplanitieseMassaLu- viaria delterritorioagricolodellapiana,appare suggestivaeverosimile inrelazione e propria chiesa)” ritrova ovunque ladimensionedelcasale non esigessel’edificazione diuna vera la chiesaocappella(chevenivasolitamenteedificatanei bividellestradeesi livello singoloovariamentecombinatitraloro. Ilsegnopiùdiffusoècomunque complesso monastico,castello,palazzonobiliare ocomunquepoderale,agentia generatori) sonosempre costituitidaisegnidellaleadershiplocale:conventoo formazione deicasalièsempre lastessa:glielementidiaggregazione (talora quando scrive:“Sebbeneapparentemente diversadacasoacaso,lamatricedi scritta dallaJalongonelsuolibro sullecittàeicasalidellapenisolaSorrentina accelerare ilprocesso diurbanizzazionedelterritorio.Questamodalitàèbende- funzionato danucleidiaggregazione spazialeesoprattuttosociale,capacidi intorno adunoopiùelementigeneratori,lacappellainquestocaso,chehanno analogo aquellodeglialtricasalidellapiana,cheèsostanzialmenteincentrato Da questomomentoilmodellodisviluppodelpiccoloborgo segueunpercorso Il casalediSanLiborio:glielementipermanentielosviluppocomplessivodel 5 . 4 . di Formiello[…]” canico, conlalucedipalmi2per9,edarrivapresso lastrada,edilpontedetto 30 palmisottolasuperficie,mascavatoattraversomassasolidadeltufovul- sotto iterritoridellacontradadiS.Liguori,restandovi allaprofondità mediadi segue unadirezione daorienteversooccidente[…].Indiprosegue passando Francesco AttanasioeGiacomoCalifano,[…].Acominciare daquelsitoesso o restaurare, epertenerloareato […]” facilitarne lacostruzione,eda servire perpotervipenetrare neldoverloespurgare, essere fatte per stabilire l’andamento,elapendenzada darsiall’acquidotto,onde nelle pareti lateraliquandoessoscorre piùinsuperficie,che“[…]dovettero ciano insuperficielapresenza dell’acquedottonelsottosuolooltre cheaperture pozzichedenun- distanza, mapertuttalasualunghezzavisonoverticalmente pareti avoltaintonacateconmaltaidraulica.Non aduguale lateralielacopertura 8 metrisottoillivellodelsuolo,conunasezionepressoché costanteeconle altri acquedotti che infrastrutturano il territorio, scorre a una profondità di circa suo percorso ilFormiello,checonduceanchel’acquainesso giungedagli che conducealivellodell’impostadellavoltadicovertura” “conserve romane, che stanno nel borgo della città di Sorrento, e vi versa l’acqua da quellodell’architettura” città, tantochenoileconsideriamopiùdalpuntodivistaprettamente urbanoche mando la loro funzione o negando quellaoriginaria fino acostituire un branodi nella costituzioneurbanaechepermangonosicaratterizzanoneltempotrasfor Il casalediSanLiborio:glielementipermanentielosviluppocomplessivodel nel casale di S. Liborio, nei fondi appartenenti aisignoriMilano,iquali, testi- nel casalediS. Liborio,neifondiappartenenti all’interno delle proprietà di privaticittadini,comequello chesitrova, proprio Molti diquestipozzisonotuttora conservatiinbuonecondizioni,soprattutto dità dipalmi falde settentrionalidelmonteVicoAlvano,eprecisamente cominciaallaprofon- origine neipressi dell’anticoborgo “[…]nellacontradadenominataPetrulo, alle tico acquedottoromano delFormiello,(dallatinoFormulae:acquedotto)cheha è consolidatoneisecoli,favoritonelsuosviluppoanchedallapresenza dell’an- il casalediS.Liboriovistocheèproprio intornoall’anticacappellacheessosi A questadinamicainsediativa,tipicadituttiicasalidelpiano,nonsièsottratto 7 60aldisottodellasuperficiedelcasamentoproprietà deisignori 8 perpoigiungere, dopoaverattraversatotuttalapiana,alle 6 . 10 . 9 . Per del granparte - di mediazionetraesterno einterno Edifici residenziali lungo viaSanLiborioespazi 13 Il casale di San Liborio 14 Il casale di San Liborio cancellare dallamemoriadeipiù. che ilpassare deltemporischiadi alla conservazione di questa opera irrigare iloro campi,contribuendo utilizzare leacquedelFormielloper zioni antichissime,continuanoad moni forseinconsapevoliditradi- di collegamentotra duezonedelfondo. nino Milano con il pozzo superficiale e la scala nerale efotodiunangolodelgiardino diAnto- L’acquedotto delFormiello. Inquadramentoge- Il casalediSanLiborio:glielementipermanentielosviluppocomplessivodel Pianta, prospetto e sezionedellaboccadiesplorazione Il casalediSanLiborio:glielementipermanentielosviluppocomplessivodel nale scavatoneltufo sulcostone del valloneedilca- razione aperta L’acquedotto delFormiello.La boccadiesplo- 15 Il casale di San Liborio 16 Il casale di San Liborio pozzo superficiale Prospetto dell’angolo con la scala in tufo ed il Foto delpozzo Il casalediSanLiborio:glielementipermanentielosviluppocomplessivodel Sezione delpozzosuperficiale

6 5 1 Il casalediSanLiborio:glielementipermanentielosviluppocomplessivodel 10 ³ ² 9 8 7 4

Stabia, 1998,pag.26 A. SAVARESE-G. AMODIO, Planities,icasalidiSorrento, Longobardi Editore, Castellammare di T. DIPRISCO, Piano diSorrento. Storia,arte,vita,1982,pag.95 Meta, Tipografia T. D’Onofrio eFigli,Sorrento, 1900,pag.14 L. CANGIANO, Esamedelladistribuzioneedeldominio delleacquepotabiliinSorrento, Piano e 1840). Palmo Napoletano valeva: 0,2633 mt (dal 1480 al 1840); 0.2645 mt (giusta legge del 6 aprile Unità dimisuradellalunghezzain uso primadell’adozionedelsistemametricodecimale,il A. ROSSI,L’architettura dellacittà,CittàstudiEdizioni,Milano,2008,pag. 155 rispetto alprecedente sistemadiviecomunicazionetralacostaezonacollinare. tradizionale StradaComunaleSanLiborio,hadeterminatolaperdita dellacentralitàdelborgo configuratasi comeunaveraepropria tangenzialeascorrimento veloceinalternativaalla L’apertura dellastradaprovinciale -SanLiborioneglianniSessantadelNovecento, Mortora Edizioni Eidos,1996,pag.186 AA. VV., Guidaaimonumentiporteaperte-Stabiaduemila-EnteVilleVesuviane. Napolisud, L. CANGIANO, op.cit., pag. 16 L. CANGIANO, op.cit., pag. 15 G. JALONGO, Cittàecasalidellapenisolasorrentina, Officina, Roma, 1993,pag.21 Via SanLiborioevia Cesina Via Cesina 17 Il casale di San Liborio 18 Il casale di San Liborio e diarchitettureresidenziali un patrimoniodispaziaperti Il casaleoggi: questi, illoro sfociare all’esternodell’abitatooilrisucchiodialtripercorsi” no lesingolefamiglie,illoro raggrupparsiinvicinati,ilsuccessivodipanarsidi dellegrandicittàsmorzanoeappiattiscono.Indica- collettività, chelearterie traindividuoe via Cesina,SanLiborio“testimonianoenarranoilrapporto li, glislarghi, igiardini, gliagrumeti,icortili, levisuali;ViarivoloSanLiborio, netiche esilenzi,assumonounsignificatostrutturanteglispaziesterni,ivico- ma flessuosa, densa di interruzioni, riseghe, aperture e strozzature, mosse fre- Per lastrutturainsediativadelcasale,nonquadrettata ediritta,comenellecittà, menti delreale, l’ambitoincuisidefinisconoleloro relazioni” ciò chegarantiscelaloro visibilità.Ilvuotononèaltro cheladistanza tragliele- se invisibile,èinfattiparadossalmenteciòchepermetteallecosedifarsivisibili, spazi vuoti,quasifossero plasmatituttiinsiemeinungestounico.“Ilvuotoanche acquista ilprimopostolasequenzadegliedifici,einsiemeadessa,quella Nel piccoloinsediamentodiSanLiborio,“l’unitàcasa”haunvalore secondario; Il casaleoggi:unpatrimoniodispaziapertiearchitettureresidenziali mai artificiosa” varietàdivolumichel’esigenzapraticaimponeva, echenonrisulta quella fortuita intorno adunnucleoprimitivo,essasièaccresciuta dinuoviambienti,creando la casa ruraleappare eseguita secondo un iniziale e definitivo progetto. Spesso, volumi regolari maquasisempre aggregati tradiloro, infatti“[…]assairaramente possibile osservare arcate, logge,pareti inpiperno, intufofacciaavistaeportali partenente ad una tradizione costruttiva ancora oggi riconoscibile. “Queste case ci partenente nuino diunpatrimonio tramandatodallasaggezza deipadriedichiaratamente ap- botte di piccoli volumi più interni e ancora maggiormente evocanti lo spirito ge- Ma dall’altodelleterrazzeèpossibile anchescorgere l’estradossodellevoltea parte diun’unitàparte inscindibile” ogni volumehavalore perilfattocheconviveconglialtri,èinsiemeaglialtri plici, manondisordinato, dasottolineare l’aspettoimportante èche“ognicosa, costruttiva locale.Inuntaleinsiemeeterogeneo, compostodiarchitetture molte- siddette eccezioni architettoniche rispetto alla regola tipologica della tradizione mancando alcuniepisodidiversipermateriali,disegno,ornamentazione,leco- si componemaggiormentediarchitetture spontanee,tipicamenterurali,purnon Per quantoriguarda, invece,ilpatrimoniocostruito residenziale delcasale,esso 4 . 3 . Percorrendo ilbasolatodeivicolidelcasaleè 1 .

2 . Franza Viste esternedellaex villaVolpicelli, oggivilla 19 Il casale di San Liborio 20 Il casale di San Liborio razzo elepietre diconfine dell’anticaproprietà dellaexvilla Volpicelli:Alcuni particolari ilter - visuale a 360° verso le colline da un lato e il mare dall’altro. Molte caratteristiche, svettante torrino merlatosiraggiungelaterrazza piùaltacheoffre unasplendida livelli dell’edificioedun’alta arcata apianoterra; inparticolare, attraversouno facciata piùinternadellavilla presenta unaseriediterrazzecorrispondenti aivari e per il bianco che, invece, definisce finestre, balconi, spigoli e marcapiani. La nel casale per il colore rosso del rivestimento esterno del suo paramento murario dagli attualiproprietari dell’edificiocheèsubitoriconoscibiledachipasseggia cuni pezzidell’anticoarredamento sonoinveceancorapremurosamente custoditi piano terraunacappelladomesticadicui,oggi,però,non rimangonotracce.Al- un periododiriposoecosì,acausadellasuasalutecagionevole, fuedificata a anno si recava in questa dimora, proprietà del fratello Vincenzo, per trascorrere poco menodellaprimametàdel’900;inparticolare SantaCaterinaVolpicelli ogni L’edificio fuproprietà dellariccafamiglia Volpicelli, di originenapoletana,fino a giardino, sitrova invecel’ottocentescavillaVolpicelli, attualmentevillaFranza. all’interno delcasale,lungounvialeprivato,circondata sutre latidaunrigoglioso versoiterreniarchivoltato aperta coltivatilimitrofi. edunasuccessivacorte Più d’ingressoda un portone in pietra scolpita, attraverso cui si raggiunge un androne esternamente attraversounafacciatalineare continuaprivadidecori,caratterizzata edificio, dal volume imponentee sobrioe dallelineeassaisemplici, si presenta d’angolo, l’ingresso alcasaledallastradaprovinciale Liborio.Questo Mortora-San di SantaMariadelleGrazie,villaScalaaccompagnaesegnala,comeelemento differente rispettoall’ambientecircostante. Dispostaparallelamenteallacappella za signorileall’internodelcasale,siconfiguranocomeunacomponentemolto insediativo diSanLiborio,villaScalaeVolpicelli, idueepisodidiresiden- renza diquesta,essaèfattaamano” potrebbe dire chelacasarusticasidistinguedallavillaappuntoperché, adiffe- il maggiorfattore delloro pittoresco. […]Malgradoilcomicodell’espressione si sidio diunarigorosa geometria,maconunsensodiapprossimazione cheèforse stailfattocheesseappaionocostruitesenzasus- di natura,piuttostochearte, ambienta unqualunque frutto dellaterra;edafarcele sentire come un vivo prodotto elemento superfluo,ambientatenaturalmentealpaesaggiocosìcomeaquestosi seducono perilloro carattere dirudimentalenecessità,alienecome sonodaogni Il casaleoggi:unpatrimoniodispaziapertiearchitettureresidenziali 5 . Pur facendostrettamente deltessuto parte

lontano, lebanderuoledellebarchette chesbattonoalventomarino” vastità delcielo,lealture popolatedicase,ivillaggichedigradanoallacosta[…] larghissimasolitudine; piùsulalibertà dellaluce,ilvividoaere chesolleva,la nel primopianolacalmaperfetta,penombrafresca ediscreta, lasicurezza nella villa chegiacenellacampagna,godecosìdiunadoppiadelizia:nelpianterreno e cui terminalatorre echesovrastaatutto,siadergono nelpienoorizzonte[…].La […]. Ilgrandeterrazzo,lapiccolatorre […]chelosignoreggia, ilbelvedere con del secondopianoguardano, liberi,lecollineverdi ebianchediagrumiolivi difioriodorosicoperti nongiungonoacelare chei balconi delprimopiano.Quelli un’abitazione sorrentina: “lavillarimanenelfoltodegliaranci.Magliultimirami rao nel suo romanzo d’esordio, “Cuore Infermo” (Torino 1880-81), a proposito di queste delnobileedificiodiSanLiborio,similiaquelleraccontatedaMatildeSe- Il casaleoggi:unpatrimoniodispaziapertiearchitettureresidenziali 6 5 4 3 2 1

R. PANE,op.cit.,pag.6 R. PANE,Architetturarurale campana,Rinascimentodellibro, Firenze, 1936,pag.7 B. ZEVI,op.cit.,pag.62 B. ZEVI,Dialettiarchitettonici,Newton&Companyeditoris.r.l., Roma, 1996,pag.55 C. M.ARIS,Silenzieloquenti,ChristianMarinottiEdizioni,Milano, 2004,pag.150 pag. 6 G. GARGIULO, LapenisolaSorrentina. Le casedellavita,CasaeditriceFausto Fiorentino, Napoli, 6 . Liborio casale dallastrada provinciale Mortora-San Tre fotodiVilla Scalapostaall’ingresso del 21 Il casale di San Liborio 22 Il casale di San Liborio segni tipo-morfologici persistenti segni tipo-morfologici di SantaMariadelleGrazie: La Cappella sere edallamemoria” Questa persistenzaèdatadalloro valore dall’es- costitutivo,dallastoria,dall’arte, sono persistentinellacittàedeffettivamentepersistonoanchefisicamente.[…] adunaspecificatipologiadielementiprimari:essi“[…] menti appartengono anche dalcarattere dipermanenzacheessopossiedee,inparticolare, imonu- un ruolodecisivonellaformazioneecostituzionedellacittà,rilevabile Per elementogeneratore oelementoprimariosiintendeunmanufattocheriveste pio diedificiochefadaelementogeneratore dellacircostante urbanizzazione. La CappelladiSantaMariadelleGrazieaSanLiboriocostituisceunesplicitoesem- persistenti La CappelladiSantaMariadelleGrazie:segnitipo-morfologici di fronte all’altra,puòessere quasiassimilato adunacroce greca, mentre quello L’attuale impiantotipologico,costituitoda unanavataeduecappelle laterali,l’una il bordo esternoepiùaltodellacappellachenedecorano anchel’interno. ciata damodanature classicheggianti,dellostessotipodiquellecheperimetrano d’ingresso,che delportone anchediuntimpano ediunafinestratrilobataincorni- metallica. La facciata principaledellacappellasicaratterizzaperlapresenza, oltre aCristoRe,popolo diMortora comericorda lalapide,ecaratterizzatodaunacroce monumento in memoria della S. Missione dei PP. Passionisti del 1961, eretto dal in unaèricavatol’ingresso secondarioallacappella,nell’altrainveceèpostoun pagnare l’andamentocurvilineodellastradaformandodue“pausecostruttive”: di quotadellimitrofo agrumeto.La suacomposizionevolumetricasembraaccom- Esso èdelimitatodaunlatoviaSanLiborio,mentre dall’altro lambisceilsalto lo casaleesullaqualesiaffacciailsuoanticoprincipale ingresso. rappresentato principalmentedaviaSanLiboriocheattraversaperintero ilpicco- rende riconoscibile,attraversolasuadisposizione,l’originarioimpiantostradale di Sorrento. La cappellainfatti, piùcherelazionarsi conl’attualesistema viario, a chiraggiungeilpiccolocasaleprovenendo dalcentro delcomunediPiano prospetto posteriore dell’edificio religioso èquellocheperprimosi rende visibile laddove siveneraval’immaginediSantaMariadelleGrazieinSanGregorio. Il La costruzionedellacappellasarebbe presumibilmente avvenutanelXIV secolo, delle architetture. che essiincarnanoeèlegataappuntoadeifatti,deglioggetti,quindi dellacollettivitàconilluogoel’ideadiessoattraversolamemoria il rapporto 1 . Si tratta cioè di particolari architetture. Sitrattacioèdiparticolari capacidirafforzare fonti scritteedalle osservazioni dirette la redatta sullabasedei datiemergenti dalle Ipotesi dievoluzionevolumetricadella Cappel- sagrestia (archivio del- della cappelladiSanta (archivio dell’archidio- permetterne l’accesso laterale dellacappella aggiunto ilcampanile schema dell’impianto aggiunti nuovivolumi attraverso ilsottotetto diocesi diSorrento e la CappelladiSanta (archivio dell’archi- per ilrettore etetto Maria delleGrazie) Maria delleGrazie) Maria delleGrazie) aggiunto ilvolume ampliamento della Cappella diSanta cesi diSorrento) e ilcorridoioper di Sant’Antonio dell’Ottocento) (carte catastali (carte (archivio della a doppiafalda di fondazione nuova stanza 1300-1400 1933 1930 1889 1973 1800 23 Il casale di San Liborio 24 Il casale di San Liborio navata centrale San Gregorio Vescovo sulla volta a botte della pella daviaSanLiborioelarappresentazione di Una vistadelprospetto d’ingresso dellacap - da testinediAngeli einbasso,datre Santi,chedasinistra adestradovrebbero tato daun“quadro sutela dellaVergine delleGrazie conBambino,contornata Cristo. All’estremità oppostadellanavata,l’altare maggiore inmarmo,sormon- bronzo, formata da14piccoleimmaginiriproducenti glieventidellapassionedi Sulle pareti laterali dell’ingresso dellaCappella,sipuò notare unaviaCrucisin La Cappella di Santa Maria delle Grazie: segni tipo-morfologici persistenti La CappelladiSantaMariadelleGrazie:segnitipo-morfologici perture impermeabili, realizzato conlatecnica“dell’astrico battuto” possibile ammirare questoparticolare rivestimento utilizzatoperrendere leco- originariamente acontattoconl’esterno.Oggi,dall’internodel sottotetto, èancora sigliesi, chedifattocopre quellachedovevaessere lasuperficiedellacappella sostenuta da sette capriate lignee sulle quali si appoggia il manto ditegole mar anch’essa estradossata,epresenta adoppiafalda superiormenteunacopertura volte avelaestradossateedaunacalottaellitticaincorrispondenzadell’altare, dadue originario, sembraidentificarsiconlasolanavatacentrale.Essaècoperta operai stessi,sudiunantico motivo popolare” veniva eseguitaritmicamente,conl’accompagnamentodi uncoro cantatodagli […]. battutaacquistaunapatinavegetale no potutofissarsiesvilupparsi,lacopertura quando lespore dinumerose speciedellafloraprotettiva deiruderietetti,han- lentamente. La è di effetto piacevole, e con il tempo, grana stessa della copertura convenientemente, lavoltasiricopre diterra,erba,fienoopaglia,perché asciughi piuta lospessore deveridursidicirca unterzodellagrossezza originale;irrigata viene continuamenteinzuppatadicalce.Adoperacom- la battitura,copertura battuta nondiventiperfettamenteliscia.Durantetuttoiltempo chevieneeseguita batte ditaglioenellaterzanuovoconlafacciapiatta,finoachesuperficie battitura sicompieconlafacciapianadellamazzoccola,nellasecondagiornata faccia inferiore pianaedilatifoggiatiadangoloacuto.Nellaprimagiornatala normalmente servendosidellamazzoccola,unagrossa spatoladilegnoconla calce. Unasquadradioperaiincominciaillavoro dibattituracheduratre giorni, si disponeunastratodi15o20cmlapillovulcanico,inzuppatonellatte viene descrittodaRoberto Pane: “[…]sullavolta,formatainmuraturaordinaria, tutto caprese, sorrentina, ischitanaedamalfitana.Ilprocesso diquestatecnicaci calce ebattutodilapillo,tipicodellevolteestradossatedellatradizionesoprat- è ancoradaricordare ilseguenteparticolare suggestivoecurioso:labattitura 3 . 2 inmaltadi - La Cappella di Santa Maria delle Grazie: segni tipo-morfologici persistenti La CappelladiSantaMariadelleGrazie:segnitipo-morfologici Pianta aquota9.20m Pianta aquota4.00m Arcidiocesi diSorrento) tetto. Inbassoundocumento del1930(fonte: Due fotodell’interno dellacappellaedelsotto- 25 Il casale di San Liborio 26 Il casale di San Liborio Alcuni motividecorativi dellacappella La Cappella di Santa Maria delle Grazie: segni tipo-morfologici persistenti La CappelladiSantaMariadelleGrazie:segnitipo-morfologici Prospetto principale Sezione trasversaleversol’organo San Francesco D’Assisi” rappresentare SanDomenico,Gregorio Magnoinabitopontificalesolenne, persistenti La CappelladiSantaMariadelleGrazie:segnitipo-morfologici stanza perilrettore. similitudine costruttivatrailtetto descrittoequellopresentedata laforte soprala stato ancherealizzato iltettoadoppiafaldadellacappellacomeoggilo vediamo È probabile che,contemporaneamenteallacostruzione dellastanzasuddetta,sia del monteVicoAlvano. in pessime condizioni, che permette la vista delle circostanti colline e soprattutto sistente muratura in tufo dal carattere ben più solido, e presenta una vetrata, oggi ferro e paramento in mattoni rossi a vista, risulta praticamente “appeso” alla pree- golo cottura ed un bagno. Questo corpo aggettante, con la sua sottile struttura in dicorridoio,condue localileggermentepiùampialleestremità:una sorta unan- raggiungibile attraversounascalaprovvisoria inferro, epoiuncorpoallungato, vato nellasagrestia dellacappella,sitrova alsecondolivellodell’edificio,ed è 1889 unastanzaperilrettore” cappella l’immaginediSanLiborio”edaaltriancorache“fu fabbricataversoil Cappella […]fuampliatanel1889;qualeannodipinta nellasoffittadella oltre adunconfessionaleligneo.Dallaletturadialcunidocumentiemerge che“La leccesi,unadell’Addolorata(1929)el’altradiSanLiborioVescovoartisti (1990) anche conl’esternochepresenta dirinomati duenicchieconstatuedicartapesta Da questacappellalateralesipuòaccedere adunospaziocollegatodirettamente Caterina Volpicelli (MariaGargiulo 2005),edunaltro SanGiuseppeMoscati. dal rettore D.VincenzoPonticorvo, eduedipintiadolio:unoraffigurantelabeata del Sacrolegno di fine ‘800, una statua in cartapesta Cuore, donata nel 1945, volta avelaestradossataconpennacchi,presenta, oltre adunprezioso altare in della sacrestia.gato dove oggi è posta una parte La da una cappella, coperta una stanzalateralerispettoall’altare, posteriormenteinvece,unospazioallun- aggiunti altritre: versoilvicolounacappella,oggidedicataalSacro Cuore, e al preesistente volumeunicocorrispondenteallanavatacentralesenesarebbero gli annièevidentedallamappacatastaleottocentescaqualeemerge che, La successiva configurazione che la Cappella doveva aver assunto nel corso de- in metallolavorato. 4 , è preceduto da una mensa in legno decorata con motivi 5 . La stanzaacuisiriferisceildocumentoconser - La cappellavistadall’esterno 27 Il casale di San Liborio 28 Il casale di San Liborio Edicola votivalungo viaSanLiborio ed unterrazzinolaterale Le volte estradossateall’internodelsottotetto Intorno aquesto piccololuogodicultoeall’ombra delsuocampanilesiè svilup- “andò questuando perpermettere ilrifacimentodelpavimento deltempietto” glia napoletana,cheavevacasa inSanLiborio,nell’attualeproprietà Franza, eche La Cappella di Santa Maria delle Grazie: segni tipo-morfologici persistenti La CappelladiSantaMariadelleGrazie:segnitipo-morfologici di ampliare lavecchiasacrestia” L’ultimo ampliamentodellacappellasihanel1973,“tuttalacomunitàdecise presentazioni ditritticiSantiinquestotipoedicolevotive). Santo èpostoalcentro fraS.AntonioAbateeAndrea (rare sono anchelerap- intufoecornicidistuccoaluidedicatacuiil votiva maiolicataconportalino comunità: traviaSanLiborioedunapiccolatraversac’èinfatti unabellaedicola Sacro Cuore. Inrealtà ilcultodiS.AntoniodaPadova èmoltosentitodall’intera lateralmente, presenta due raffigurazioni pittoriche,similmenteallacappella del per volontà delladonataria, presenta delSanto,mentre, unastatuain cartapesta Quindi, adestradell’altare, lacappelladiS.AntoniodaPadova, divenutatale della Cappella. raggiungimento dellospazioperl’organo, sopral’area corrispondenteall’ingresso dal terreno delconfinanteagrumeto,creando unpiccolospaziofunzionaleancheal essoconsentediseparare,rilevante importanza, lamuraturaoriginariadell’edificio volume, cheunostretto passaggiolateralepertuttalalunghezzadellacappella:di da dedicare a S. Antonio. Ma è solo nel 1933 che vengono costruiti sia il nuovo fu Luigi, diporzionedelproprio fondo(mq18),perlacostruzionediunacappella Risale invece al 14 ottobre di B. Castellano, del 1915 l’atto di donazione da parte da bucature allungateadarco dallequalisiscorge lacampana. rinforzata dabarre metalliche,benvisibilisuiquattro lati,tre deiqualicaratterizzati ricordata dallecifre metallichefissateallamuratura. La suastrutturaappare oggi drangolare piramidalelacuidatadicostruzioneè intufogrigioavistaecopertura Dai documenti,nel1930,risultaessere statocostruitoilcampanile:uncorpoqua- della venerabileCaterinaVolpicelli gazione deiRiti,riguardante l’iniziodellafasedibeatificazione ecanonizzazione 1911, firmatodalcardinale Fr. prefetto SebastianoMartinelli, della SacraCongre- Cappella, l’archivio, ilibricontabiliedundocumentoinlatino: un Decreto del AngelaVinacciadel1990)con,allespalle,la Liborio (dipintoadoliodell’artista popolazione. In essa sono conservati un Cristo in legno, una raffigurazione di San 6 soddisfacendocosìlemutatenecessitàdella 7 , Serva di Dio, appartenente adunariccafami- , ServadiDio,appartenente 8 . Prospetto laterale Sezione trasversaleversol’altare persistenti La CappelladiSantaMariadelleGrazie:segnitipo-morfologici Lo spaziointernodella cappella 29 Il casale di San Liborio 30 Il casale di San Liborio Lo spaziointernodellacappella Sezione longitudinale La Cappella di Santa Maria delle Grazie: segni tipo-morfologici persistenti La CappelladiSantaMariadelleGrazie:segnitipo-morfologici menti dell’attodidonazione. A lato: foto del canalone laterale alla cappella e dell’altare dedicato a S. Antonio di Padova. In alto i docu- delfondo Castellanoallacappella,1915). detta Cappella”(estratto dell’attodidonazioneparte dedicarsi aSant’AntoniodiPadova eperl’ampliamento dell’attualecorridoiodiaccessoallasagrestia di situata allatodiMezzogiornodellaCappella suddettadacostruire perlacostruzione diuncappelloneda delsuofondorusticoinPianodi metriquadratidiciottofacenteparte diSorrento contradaSanLiborio, del ComunediPiano diSorrento, rappresentata dalReverendo CanonicoLuigi Cota,unazonettadi terreno vocabile traviviinusufruttoeproprietà afavore dellacappellaMadonnadelleGrazieinSanLiborio “La costituitasignorinaBerenice Castellano,spontaneamentecolpresente atto,donacondonazioneirre- persistenti La CappelladiSantaMariadelleGrazie:segnitipo-morfologici 31 Il casale di San Liborio 32 Il casale di San Liborio campana del1912 tratto diSantaCaterina Volpicelli, inbassola Alcuni dettaglidella cappella:inaltounri- La Cappella di Santa Maria delle Grazie: segni tipo-morfologici persistenti La CappelladiSantaMariadelleGrazie:segnitipo-morfologici pata la vita sociale e religiosa della comunità spese effettuatenel 1919enel1925 Due documentirisalenti all’iniziodel1900,conservatinell’archivio dellacappella, chedocumentanole sociale dellasuagente. ficio, testimonianzaconcreta dell’origineurbanadelcasaleedell’aggregazione sarebbero necessari ed auspicabili per riuscire a tramandare ai posteri questo edi- numerosi interventidi manutenzione sonostatirealizzati, mamolti altriancora 9 di San Liborio grazie alle cui offerte di San Liborio grazie alle cui offerte Prospetto posteriore La Cappella di Santa Maria delle Grazie: segni tipo-morfologici persistenti La CappelladiSantaMariadelleGrazie:segnitipo-morfologici cappella Alcuni dettaglidel prospetto posteriore della 33 Il casale di San Liborio 34 Il casale di San Liborio Alcuni dettaglidella cappella La Cappella di Santa Maria delle Grazie: segni tipo-morfologici persistenti La CappelladiSantaMariadelleGrazie:segnitipo-morfologici sulla sagrestia Sezione longitudinale Sezione trasversalesullasagrestia La Cappella di Santa Maria delle Grazie: segni tipo-morfologici persistenti La CappelladiSantaMariadelleGrazie:segnitipo-morfologici

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presenza della trasformazionedellatte. diabiliartigiani ambienti tipicidel casale; laSagradelFiordilatte,grazie ancheadunaconsolidatatradizione di rappresentazione storicadellaViaCroce di Gesù,drammatizzazionerealizzata ancora negli tra lestrette viuzzedelpaese,neisuoibassicaratteristicienellesuemolteplici “poteche”;la sullo stile di quello napoletano del Settecento, faceva rivivere il mistero della nascita di Cristo dagli abitantistessietraquesti,dodici edizionidiunPresepe Vivente,primo inPenisola, che Grazie adunospiccatosensodiunità edigenerosa collaborazione,moltisonogli eventirealizzati Archivio della CappelladiSanLiborio terra diagrumetiedariaeprofumi salutari. La Volpicelli, proclamata SantadaBenedettoXVI,erasolitavenirsiacurare eriposare inquesta Archivio dellaCappelladiSanLiborio Archivio dellaCappelladiSanLiborio T. DIPRISCO, Piano diSorrento. Storia,arte,vita,1982,pag.42 R. PANE,,muraevolte,EdizioniScientificheItaliane,Napoli,1965,pag.24 Istituto Luce, 1955 Si vedasuquestoargomento ildocumentariodiR.Pane “Architettura della penisolasorrentina”, A. ROSSI,L’architettura dellacittà, Clup, Milano,1978,pag.56 dell’interno delsottotetto Lo spaziodellasagrestia ealcuniparticolari 35 Il casale di San Liborio 36 Il casale di San Liborio Il lavoroeletradizioni Postfazione presso l’abitatodiPetrulo sulcostoneorientaledelRivolodiSanLiborio del borgo, confluiscononell’acquedottodelFormielloche,asuavolta,siorigina antico condotto, quelle di S. M. di Cerignano e Santa Rosa, tutte poste a monte del Formiellopresso ilborgo diPetrulo civiltà delGaudosonostatimessiinlucenel1987apochipassidallasorgente a casoleprimetraccedicomunitàemersedairitrovamenti eneolitici,riferitialla le sorgenti chehannoalimentatolaPiana sorrentina apartire dall’eraarcaica. Non per ilrigogliodeiterreni avalle.Èdallefaldedelmontechesgorgano quasitutte solo l’elementocaratterizzantedelpaesaggioquantounapreziosa riservad’acqua culminante conilpiccodelmonteVicoAlvano.Questamontagnarappresenta non nell’orografia delcomplessosistemacollinare chesielevasullatodimezzogiorno Planities, siastata decisiva, per la sua formazione e sviluppo, la sua posizione posito osservare comeequanto,rispettoaglialtriaggregati nell’antica urbanisorti inprogati, dagliusi….”(pag.4).NelcasodelcasalediSanLiborioèimportante - diunprocessopartenza dimodificazionideterminatedagliabitanti,dailoro aggre- morfologia elecaratteristichegeografichedelterritoriorappresentano ildatodi Si ègiàdetto,nellepagineprecedenti diquestovolume,come“laparticolare Il lavoroeletradizioni lavoro dellaterraedelsuoindotto. legate aquestarisorsanaturalechehaimpegnatouomini edonnenelcostante quantità. La vitadeiresidenti eleloro attività,finoaquelladata,sonostrettamente idrica dovel’acqua,finoallaprimametàdelNovecento, è disponibileingrande Liborio dunque,coiterreni circostanti, giacesulnodostrategicodell’anticarete dello stessorivolodurantelestagionidellepiogge.San con l’abbondanteportata già riccaconsistenzad’acquasiaccresce conlesorgenti Lamma ePezzella e 1 . La sorgente diSanMassimo colsuo 2 . Questa caggio degliagrumi In basso:unavecchiacavausata perlostoc- (1913) 1855) con una relazione dell’ing. Luigi quedotto delFormiello(daunamappa del In alto:l’attraversamentodiS.Liboriodell’ac - 37 Il casale di San Liborio 38 Il casale di San Liborio dell’agrumeto diGiovanni Coppola con limoni e ‘pagliarelle’‘Sporte’ a difesa Il lavoroeletradizioni otto metri(30palmi).Altraboccadiaerazioneepresa esistepiùamonteincor quel puntopassanellagalleriacavataneltufo(palmi2x9)allaprofondità dicirca è ancoraattivoilpozzocollegatocolsottostanteacquedottodelFormiellochein tarda stagione.Nelfondo chefudiLuigi Amalfi,oradeglieredi diAntoninoMilano, lungo ilvallonesonostatiricavatiisitidistoccaggiopermantenere ifruttifino a agevole è la captazione dell’acqua. Nelle fresche grotte delle antiche cave di tufo rese pianeggiantiperfinosulfondodelvalloneailatirivolovernoticodovepiù con nuovi terrazzamenti e canalizzazioniperl’irrigazione,ampiezonedi terreno ture, aranceti soprattutto. Nella prima metà dell’Ottocento sono state attrezzate, reni circostanti l’anticocasalesonostatiinteramenteoccupatidallenuovecol- cenni delSettecento,conl’introduzione dell’agrumicolturasuvastascalaiter Frutteto evignetohannosostenutol’economiadelborgo finché,negli ultimide- Gli agrumeti - - di ViaCera,trasferitosipoinelcentro commerciale diPiano diSorrento. agrumaridelNovecento, quelMarianoPaneesportatori natoincimaallastradina l’avventuraimprenditoriale vità agricola.Diquièpartita diunodeipiù importanti delli economici,haimpegnatolefamigliedelborgo nell’efficaceeproduttiva atti- che proprio inquestiultimidecennisivaconcludendoperl’avventodinuovimo- caseificio.Unafasestoricalungacirca unimportante duesecoli, seguito èsorto rispondenza dell’attraversamentodelrivolopresso l’anticomulinoaccantoacuiin Il lavoroeletradizioni A lato:palidicastagnoper lacostruzionedipergolati Sopra: lalavorazionedeilimoni nelmagazzinodiLuigi Vinaccia 39 Il casale di San Liborio 40 Il casale di San Liborio marche diburro del lattedaicontadini ecalchidigessoper Contromarche (‘Mierchi’)dilegnoperilritiro tipo: caciocavallo premi nelleesposizioninazionaliedinternazionali.Unafilieradiprodotti diogni dell’Ottocento sifacevanopreferire suimercati delRegno riscuotendoconsensie I rinomati‘latticinidiSorrento’ prodotti aSanLiborio,giànellasecondametà quantità sonosmerciati fuoridiSorrento, inItaliaeall’Estero”. tali diformaggieburro, diquesti-ciinformasempre Paturzo -“nellamassima prima metàdelNovecento,inpenisolasorrentina siproducono piùdi2.400quin- dellanostraterra”.Inqueglianni,cioènella di alimentivegetalidatidallafertilità tissimo: larazzaselezionatadallavaccadalattechevieneallevataconnutrizione Il lavoroeletradizioni Michele Paturzo nel1932 qualità. “La bontàdeiprodotti lavoratiinformaggi,latticinigenerale-scrive dimensioni diunaveraindustriaperlaproduzione diprodotti casearidialtissima al mondoagricolochenelcorsodegliultimicentocinquant’annihaassuntole allevamenti di vacche da lattehaconsentito lo sviluppo di questa attività legata dell’area collinare diCermennaedeiColliSanPietro doveungrannumero di del latteprodotto ingrandequantitàsianeifondiagruminatichenellecampagne Molteplici econvergenti elementifavorevoli hannoincentivatolatrasformazione I caseifici alla ViaParlati al n°31, attivonellasecondametàdell’Ottocento. Egliciriporta riunito operatori difamigliediverse.Sappiamo diGennaro Russoconlaboratorio i ramidimoltefamigliecheper gliintrecci matrimonialicheinmolti casi hanno una grande,unica,famigliadi ‘casari’siaperché l’attivitàèstatatramandatalungo seguire lamemoria deicontemporaneisihal’impressione ditrovarsi alcospettodi nei secoli passati. A volerNon è facile un censimento sulle latterie e caseifici sorti d’uva, tuttoesempre modellatodallesapientimanidelledonnedellaborgata. Non solo ma anche frutti e pesci, conchiglie e foglie d’edera, stelle e grappoli pecorelleartistiche di burro con riccioli, occhi di perla e nastrino rosso al collo. capaci direalizzare delle vere opere Canestrelle contenevano d’arte. dimortella Già perché durante le festività natalizie e pasquali le ‘lattaiole’ di San Liborio erano chiesti: burro, ricotta, caciotte, caciottine; un campionario di gusto e di bellezza. mozzarelle affumicate,epoiqueiprodotti facilidarealizzare emassimamenteri- 4 , provola, provolone, scamorze,trecce, bocconcini, mozzarelle, 3 -èdeterminatoprincipalmentedaunfattore- importan banchi deimoderni supermercati. e dopoladelocalizzazione inlocalitàSavino del1981,l’altolivellodiqualità nei mantiene ancora,dopoil passaggio nel1961 ai suoi fratelliFrancesco e Cristina gelo Gargiulo. L’etichetta ‘Mozzarella Michelangelo’hamantenutoperdecenni, e il 1939subentranonellagestione suanipoteAidaDiPinto colmaritoMichelan- alta latradizionedifamiglia. Lo stesso prestigio ladittamantieneallorché dopo Novecento. Avevaereditato dalpadre ilpallinodelcommercio eseppemantenere poche, nell’area sorrentina, inunmondoancorapatriarcale comequellod’inizio case accantoalvecchiomulino.Intraprendente ‘donnaimprenditrice’, unadelle Donna tenaceevolitiva,nel1920allestìilsuolaboratorio ‘giùalrivolo’nelle fino al1955.Storiadiversaedesaltanteèquelladellafiglia nubileCristinaRusso. giacché anchesuafiglia Rosa avrà il suocaseificioattivo,attraversoisuoi eredi, Sessanta delNovecento.Inveritàl’attivitàdiGennaro Russosimoltiplicapertre, La Pia’ inomaggioaPia Fiordelli, mogliediSalvatore, esaràattivafinoaglianni anche dopoiltrasferimentoaifigli,quandomarchio dell’azienda sarà‘Ditta al figlioSalvatore, famosissimoperlaqualitàdelburro centrifugatodatavola, secolo precedente peressere asuavoltafigliodi‘lattaiuolo’. La suaazienda passò Il lavoroeletradizioni ’900 Pubblicità dicaseificilocali, prima metàdel 100 grammi Formella perlaconfezionedipezzi burro da 41 Il casale di San Liborio 42 Il casale di San Liborio Il lavoroeletradizioni conduttore dell’azienda finoal1961;conlui,allasuadestra sua moglieAidaDi Pino nipotedi Cristina Al centro dellafotoèCristina Russo,allasuasinistralasorella Rosa, allesuespalleMichelangeloGargiulo. Il lavoroeletradizioni Il pianoterradelpalazzo Volpicelli dov’erailcaseificiodiFabioAiello latticini aNapoli presso clienti se- bordo i della feluche trasportavano Burraio ecorriere, diquellichea pire opere col burro d’arte dorato. rino, unodiquellicapaci scol- Passannante, alsecoloLuigi Iacca- Scala, era un burraio Luigino ’e taiuoli’. Imparentato con la famiglia distintivo di un’altra stirpe di ‘lat- Intraprendenza ecapacitàèilsegno posta inestensionedelcortile. ma inunasuamodernaappendice latticini nonpiùnell’anticopalazzo borio doveproduce specialissimi caseificio ancoraattivoaSan Li- diversi casatidi‘casari’èl’unico Ai nostrigiorni,grazieall’unionedi pe eproseguita dallanipoteIsella, Scala furilanciatadalfiglioGiusep- del fondatore, l’attività della Ditta palazzo diViaRivolo.Allamorte lavoro nel1910monumentale Giovanni Scalachehainiziatoilsuo altro ramodiproduttori èquelladi capitolo (pag.36).Altrafamigliae diquesto mostriamo inapertura conserva ildeliziosodiplomache quella diRoma del1914dicuisi sizione internazionale di Parigi e a miato conmedagliad’oro all’espo- Fabio Aiello,dettoFabbiello,pre- gentilizia, troviamo ilcaseificiodi in passatoeraallocatalacappella nobiliare palazzoVolpicelli, dove to, neilocalidelpianoterreno del Nella primametàdelNovecen- 43 Il casale di San Liborio 44 Il casale di San Liborio (di gola)deibuongustai. rio el’ambitooggettodeldesiderio goglio deicontadinidelcirconda- sono statinelrecente passatol’or soppressate, pancetteecapocolli l’allevamento deisuini.Salami, attività indotta,tipicadelcasale: si originanellazonaunaseconda l’alimentazione animale.Daesso siero, riccodiproteine e ottimoper dopo laproduzione dellaricotta,èil dellalavorazionedellatte, Scarto marchio di qualità di SanLiborio. per moltianni,finoal1996, altro con l’etichetta‘Treccia Ermanno’, siti latticinimessiincommercio famiglia conlaproduzione disqui- Ermanno continuò la n° 49dove,dopodilui,suofiglio Ebbe illaboratorioinViaParlati lezionati erivenditorispecializzati. Luigi Iaccarino(24.09.1896 -21.05.1981) tradizione di - Il lavoroeletradizioni della collina,/apre allesetteechiudeallasera/inquestotempodiprimavera” gio,/ sullospiazzaledellaChiesina,/allasinistradiunvecchio faggio,/sullimitare sestina tratta,ancoraunavoltadaMichelePaturzo: “La bottegucciadelmiovillag- e segreti giovanili.Iltuttoinunadimensioneintimaeserena comeciconfermala mentre producono delicati ‘corredi’ ricamati,sitrasmettonoesperienze, speranze ecclesiastico della borgata. Illaboratoriodella‘maestra’FrancescaIaccarino,figliadelsartore Francisco ’oScialonepersonaggioestroverso, incontenibileanimatore dellavita dell’arancio edellaquercia. Luogo d’incontro, soprattuttod’inverno,èilfornodi la segaturaele“pampuglie”dellabottegadelbottaiosaturadegliodorilegnosi si uniscequalchemaldicenzadipaese.Incontriperlopiùseraliavvengonofra pettegolezzi. Sitiratardi presso ilcalzolaiodoveaiproblemi dellavoro spesso satura sipassanoinrassegnanotizierecenti, piccanticuriositàconvecchienuovi Ciccio Castellano;luogoclassicoquellodelbarbiere dovefrauntaglioeunara- del Novecentocisiincontraal‘Circolo rionale’,sisostaanchenel‘salone’didon zie perlacuradelleanimeel’affinamentodeisentimenti religiosi. Neiprimianni della socializzazione.ASanLiborioc’èlapiccolachiesadi Santa Mariadelle Gra- Domini), allestite dalle Parrocchie del Piano. Limitati e ‘circoscritti’ sono i luoghi in pompamagna,(legrandiprocessioni pasqualiequellesolennidelCorpus meno intensoeradicato.Mancanoiritiufficiali,quellidelteatro rituale religioso rispetto aipiùanimaticentridelcomprensorio. Quiètuttopiùfamiliare enondi- esprimono inunadimensionepiùriservata,intima,stanteilluogoappartato descritte dalmagistratoantropologo GaetanoAmalfi Le tradizioni sono quelle largamente diffuse in tuttala piana di Sorrento cosìben Le tradizioni Il lavoroeletradizioni a grandiangurie nellesere d’estate.Iragazziimpazzano conmonopattiniecar Sant’Antonio’ nelle seratedelsolstiziodiprimavera o,armatidibastone, intorno il periododipermanenzanella famiglia.Giuochidistradaintornoal‘focarazzo processione ‘dacasaacasa’sitrasferisceilBambinelloadaltradevozione dopo a NataleelacanzonediCapodanno; ofralecase,quandoconunasemplice Le tradizioni restano chiuseall’internodellecase,dove nonmancamaiilpresepe ‘Mastu Cicciooss’èpelle’,èilluogodoveunostuolodiragazze, 5 ; tuttaviaquiaSanLiboriosi 6 - . giuochi deiragazzi La ‘carrettella’ antenatadello‘skateboard’ nei Donne diSanLiborio 45 Il casale di San Liborio 46 Il casale di San Liborio del presepe vivente In questaenallapagina successivaimmagini Il lavoroeletradizioni ’ ronnabona nelruolodiMariaVergine; Spogliamaronna inquellodiSanGiuseppe; fin datempilontanihaassegnatoaciascuno.Edeccoli,allineatieimmobili:Ma- Ci sonotutticoisingolarisoprannomi,congenialiairuoli,chelavocepopolare stessi, gliabitanti,conleproprie sembianzeeleloro posture. presepe viventechesiriproduce nell’interaborgata doveiprotagonisti sonoessi in mostratuttoquantohaaccumulatodellesuetradizioni.Lo fainungigantesco di pudore eintimità,negliultimidecennidelNovecento,ilcasaleesplodemette rozzette dilegnochearrancanosulledisceseciottolose.Doposecoliriserbo, ciatore, ilfabbro eviaelencando.Sirealizza cosìciòchesembraunsingolare ’O cavaliere eCere unodeiRe Magi;Scelloneunangelo,epoi’oCataro, ’oCac- O bambinoGesùBambino; Zizzamolla lo zampognaro, Conciaconciailcalzolaio;

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entrambi peritipidiG.D’OnofrioEditore. Etantialtri. pensione’ (1953)conlaprefazione diVittorioG.Rossi; ‘Ilbucatosulcampanile –versi’(1954) e l’amore’ (1929);‘Le navidaguerra’(1940);‘SanGiorgio navemisteriosa’(1942);‘L’oceano in è lasuabibliografia.Oltre alla“Guidacommerciale” ricordiamo fraitantititoli:‘Ilmare, ladonna Oltre che uomo di mare fu valente giornalista e scrittore, nonché conferenziere e poeta. Ricchissima Liborio n°27.Nel1963sitrasferiscedefinitivamentea Roma dovemuore nel 1968 in Marina, fu Ufficiale superiore del Genio Navale. Nel 1952 torna a Piano e risiede in Via San navale. Nel1920sposaOlimpiaRomano difamiglianapoletana.Iniziòpresto la carrieramilitare Sorrento, dovepresso illocaleIstitutoNauticoconsegue,nel1913,diplomadimacchinista , frairesidentiMichele Paturzo piùillustridiSanLiborioeranatoil16febbraio1894aPiano di Sorrento 1932.AnnoXE.F.pagg.106-107 M. PATURZO, “GuidacommercialeeturisticadellaCittàdiSorrento”, Tip. Ed.G.D’Onofrio, Napoli 1855 L. CANGIANO, “DelleacquepotabiliinSorrento Piano eMeta”,StamperiaCartiere delFibreno, nella Penisola Sorrentina”, Ed.ComunediPiano diSorrento, 1990. C. A.LIVADIE(acuradi),“Archeologia aPiano diSorrento, RicerchediPreistoria ediProtostoria “Un ingleseinItalia”chequiriportiamo: durante ilsuosoggiornodel1844ai CollidiSanPietro, neiversidelpoemetto poiimmortalato Era, probabilmente, uncaciocavallodiSanLiborioquellogustatodalpoetaRobert Browning M. PATURZO, “Ilbucato sulcampanile”,3°Migliaio-D’Onofrio Editore, Sorrento, 1955 G. AMALFI,“Tradizioni edusidella Penisola sorrentina”, Palermo 1890 poi sorseggiaquesto vinoleggero………. sempre piùliscioebianco; liscio ebianco,chesisfaldacomeuna cipolla la metàdiquestapallaformaggio ……..gusta, mentre seisveglia, Allorché partecipandoaunacenadigala ro, sentitaeduratura. volta atradizioneproiettata nelfutu- negli ultimitrent’anni, assurge asua vivente diunatradizione,ripetuta paradosso dovelarappresentazione (Antonino DeAngelis) 47 Il casale di San Liborio 48 Il casale di San Liborio M. Serao nofrio, Sorrento 1932,AnnoXE.F. M. PATURZO, GuidacommercialeeturisticadellaCittàdiSorrento, Tip. Ed.G.D’O- 1955 M. PATURZO, Ilbucatosulcampanile,3°Migliaio-D’OnofrioEditore, Sorrento, del Fibreno, Napoli,1855 L. CANGIANO, DelleacquepotabiliinSorrento Piano eMeta,StamperiaCartiere rentino, Napoli G. GARGIULO, LapenisolaSorrentina. LeCasa editriceFaustoFio casedellavita,- G. JALONGO, Cittàecasalidellapenisolasorrentina, Officina, Roma, 1993 G. AMALFI,Tradizioni edusidellaPenisola sorrentina, Palermo, 1890 C. M.ARIS,Silenzieloquenti,ChristianMarinottiEdizioni,Milano,2004 C. M.ARIS,Lacentinael’arco,ChristianMarinottiEdizioni,Milano,2007 1990. storia ediProtostoria nellaPenisola Sorrentina, CLAUDE A.LIVADIE(acuradi),ArcheologiaaPiano diSorrento, RicerchediPrei- B. ZEVI,Dialettiarchitettonici,Newton&Companyeditoris.r.l., Roma, 1996 stellamare diStabia,1998 A. SAVARESE-G. AMODIO, A. ROSSI,L’architettura dellacittà,CittàstudiEdizioni,Milano,2008 Clean, Napoli,2009 del nuovocomuneinPiano diSorrento città,comunità,territorio, A. DEANGELIS,L’agrumicoltura nerbodell’economiaedell’identitàpaesaggistica poli sud,EdizioniEidos,1996 AA. VV., Guidaaimonumentiporteaperte-Stabiaduemila-EnteVilleVesuviane. Na- Bibliografia T. DIPRISCO, Piano diSorrento. Storia,arte,vita,1982 R. PANE,Capri,muraevolte, Edizioni ScientificheItaliane, Napoli, 1965 R. PANE,Architetturarurale campana,Rinascimentodellibro, Firenze, 1936 , Cuore Infermo,acuradiSandraPetrignani, Lucarini, Roma, 1988 Planities, i casali di Sorrento, Ed. ComunediPiano diSorrento, Longobardi Editore, Ca- Edizioni Giannini-