POLITICA INTERNA La crisi Al vertice coi segretari il presidente del Consiglio parla del ruolo del Quirinale: «Gli serve la nostra controfirma... » di governo Oggi la comunicazione al Senato, poi le dimissioni fl ministero dell'Interno al Psi? C'è una trattativa segreta Ora Andreotti sbarra Cossiga

«Non può sciogliere le Camere a suo piacimento» Il vertice del segretari dei partiti che si è svolta ieri a Palazzo Chigi

•Tutti gli atti del presidente della Repubblica debbo­ rito della crisi a lungo occulta­ lazione sull'ordine pubblico e plomatico, 11 governo deve es­ re: "Nel bene o nel male, è il se - precisa - di non avere ni. Si passa a parlare di riforme al referendum?». Un interroga­ no essere controfirmati». Andreotti lo dice ai cinque ta, temuta o auspicata, ma che sulla preparazione delle ele­ sere messo in condizione di nostro presidente". obiezioni sul presidente del istituzionali. E Craxi rilancia il tivo che lasciava trasparire una ora viene presentata (ecce­ zioni anticipate. Vero, falso? esercitare tale responsabilità. Un capo dello Stato che, più Consiglio e di considerare la presidenzialismo e insiste su disponibilità subito stoppata i segretari del pentapartito e gela il vertice. Mentre ac­ zion fatta per il repubblicano Non smentito. E, in quanto ta­ Andreotti, comunque, offre o meno nelle stesse ore, riceve coalizione senza alternative. un referendum consultivo, co­ da Bodrato. Mancino, De Mita. cetta la crisi, edulcora il passaggio in Parlamento e e un po' dal le, è un barlume di luce sulla e sollecita anche solidarietà a il de Scalfaro e il missino Ser- Anzi, assicura di volerla raffor­ me quello avvenuto sull'Euro­ Anche dal segretario: «Noi ab­ affronta l'avventura della formazione di un nuovo socialdemocratico Antonio vera posta della partita in atto: Cossiga «di fronte a un attacco vello, I due primi firmatari del­ zare «anche per dopo». Foriani pa. Guarda negli occhi Foriani biamo le nostre proposte, lo Carigli») addirittura come pro­ lo scioglimento delle Camere, volto a minare l'istituto del ca­ la mozione sulla parlamenta- prima, e Andreotti poi, chiedo­ e dice: «Prendo atto che siete mi fermerei qui». Fino a quan­ governo, il presidente del Consiglio avverte che Cos­ pedeutica al rilancio del pen­ che in altra occasione proprio po dello Stato». Sottolinea che rizzazioni delle crisi. In serata no spiegazioni sul cambia­ di diverso avviso. Escludo che do? Lo scontro sulla questione siga non può sciogliere le Camere contro la loro vo­ tapartito. In stridente contrasto Cossiga ha teorizzato poter fa­ il vincolo del riconoscimento vede anche Martelli. E nel mento di linea del Psi: prima a questo possa mettere in di­ istituzionale è sempre dietro con le tensioni che, come fan­ re anche contro il Parlamento. favore del rimpasto, dopo per scussione la coalizione. Ma mi l'angolo e potrebbe portare di­ lontà. «Non è un fatto formale, ma sostanziale del ruolo e delle prerogative mezzo incontra a lungo Gio- la crisi. «E vero, ma per strada - tasmi, continuano «volteggia­ Andreotti, pero, ci tiene a far del capo dello Slato vale per il ' vanni Spadolini, il presidente batterò per averlo». Un'altra ritto alle elezioni anticipate. sapere ai suoi interlocutori del è la giustificazione di Craxi - si cosa ancora puntualizza il lea- • Che la De non vuole. Cederà? re sopra, attorno* dentro Tpa- governo che si scioglie e quel­ ' dei-Senato dove oggi Andreotti è creato un tale groviglio da lazzi che contano. L'incontro pentapartito di essere dell'opi­ lo che tenterà di formare. E re­ • motiverà la crisi e dove osai c'è der socialista: «Se non si parla Corre voce di una trattativa se­ nione (condivisa subito da La imporre una crisi». Cangila ne di presidenzialismo e di refe­ greta, ancora sul referendum, PASQUALI CASCILLA dei cinque è appena comin­ Malia) esattamente opposta. gistra l'accordo di tutti, sia pu­ il rischio che spunti la richiesta approfitta per rimproverare ciato quando piomba la noti­ re con diverse sfumature. Entu­ di un dibattito politico. Se é co­ rendum, è chiaro che non si travestito da sondaggio su più Questa, in sostanza: non può Andreotti di «aver sbagliato» a parla nemmeno di riforme ipotesi, e anche sui ministeri ••ROMA, n governo se ne va. tura e del programma per l'an­ zia che dal Quirinale é partita, sciogliere le Camere contro il siasta da parte di Bettino Craxi si, allora il conflitto al vertice non aprire la verifica all'inizio E si ricomincia. «Ex novo». Pa­ no che ci separa dalla line del­ all'Indirizzo del presidente del parere del Parlamento e senza e , senza re­ delle Istituzioni, latente in tutti dell'anno. Altissimo della crisi elettorali. Però qualcosa di si­ più importanti, a cominciare rola di Giulio Andreotti. Il pre­ la legislatura». Ed e «questo ri­ Consiglio, una lettera con le la controfirma del ' governo. more da Cariglla (ma poi farà questi giorni, potrebbe sfocia­ non fa un problema. La Malfa gnificativo per continuare bi­ da quello degli Interni da sem­ sidente del Consiglio non si è sultato» che Andreotti annun- ' osservazioni del capo dello Controfirma che il presidente qualche distinguo) più freddo re in una contrapposizione di invece dubita di «retropensle- sognerà purtrovario». Cosa? pre appannaggio della De e fatto vedere nel cortile di pa­ eia che comunicherà oggi al Stato alle schede programma- del Consiglio giudica «essen­ nel pronunciamento di La Mal­ poteri esercitati e messi in di­ ri». Foriani prende atto «che se E la spada di Damocle che ora inseguito dal PsL L'altra lazzo Chigi al termine del verti­ Senato «anche In conformità lidie preparate da Andreotti. ziale» su tutti gli atti del capo fa e Foriani. Strano da parte scussione, rivendicati e negati, un partito la chiede, la crisi si snde sul nuovo percorso, strada è quella di ricercare in ce Ira i segretari del pentaparti­ della mozione Scalfaro sull'oc- Atto inusuale e ancora più sor­ dello Stato. Anzi. Il concetto del segretario della De peraltro dall'una e dall'altra parte. fa». A questo punto Andreotti Paltra sera Andreotti aveva ri­ Parlamento la strada per avvia­ to, ma ha fatto diffondere un bligo di motivare in Parlamen­ prendente dopo la lettura di della «responsabilità» del go­ confermato da una Indiscre­ chiama un consigliere per una re le riforme. E oggi si consu­ Tanto più strana appare la proposto la questione all'uffi­ ma il venerdì di passione. Poi foglietto con 9 righe dattilo­ to Te determinazioni in mate­ una Informatisslma cronaca verno e estesa anche al potere zione sulla battuta pronuncia­ discussione tra i cinque al ta­ informativa sulle procedure da cio politico de. Aveva detto: «Io scritte. Per far sapere, innanzi­ ria». Una formula che edulcora sul disappunto del presidente di esternazione costituzional­ ta al vertice: «Nei riguardi del seguire nei confronti del Parla­ sarà tregua per Pasqua... Già. volo della verifica. Apre An­ non ho inserito nelle schede Foriani la gli auguri agli alleati tutto, di aver constatato» la tutto, soprattutto esclude il di­ della Repubblica per la man­ mente «irresponsabile» del pre­ presidente della Repubblica si dreotti, con una illustrazione mento. E spunta il precedente né il referendum né la riforma •volontà» dei cinque di •conti­ battito, esattamente come pre­ cata eco alla sua iniziativa sidente della Repubblica. Solo dovrebbe adottarelo stesso at­ di Sigonella, del governo gui­ e dice: «Speriamo che il capo delle famose schede program­ dato da Craxi che va in Parla­ elettorale sapendo che l'uno dello Stato, essendo un cattoli­ nuare nella collaborazione», teso dai socialisti. E solo da lo­ (dell'altro giorno) di convoca- che, pare abbia detto Andreot­ teggiamento che gli Inglesi ri­ matiche. «Mettiamole da par­ non è accolto da noi e l'altra ma •attraverso una discussione ro? . re il ministro degli Interni, Enzo ti citando alcuni esempi tra cui servano alla patria: "Righi or mento fermando il dibattito co, ci lasci fare la santa Pasqua te», dice subito Craxi. Che pas­ con l'annuncio delle dimissio­ dal Psi». Per poi chiedere: in pace...». et noi» - appunto - della strut­ Le finzioni si sommano nel Scotti, per sollecitargli una re­ uno che attiene al campo di­ wrong, my country». Come di­ sa a chiedere la «crisi», anche •Confermiamo la nostra ostilità ili scalari per una partita diffidle Arriva Giulio VII In campo Esecutivo costituente Se falliscono cambiano i ministri un nuovo presidente: per le riforme tutti i tentativi e rientra Martinazzoli, I papabili sono in ordine sparso la sinistra de Foriani o Craxi? lotti e Spadolini verso le elezioni

1B Se Andreotti riesce a formare Usuo settimo Wm SI dice: se non ce la fa Andreotti, nessu- •i E se si facesse concretamente strada l'Ipo­ •• Ma se né Andreotti né altri al suo posto riu­ governo (Mia probabilmente ragione 11 segreta­ n'altro sarebbe capace di risolvere questa crisi tesi Occhetto? Se fosse proprio questo il mo­ scissero, le elezioni anticipate sarebbero inevi­ rio Psdl Antonio Cangila che ieri, alla fine del sfornando un altro bel pentapartito. Ma posso-' mento del governo costituente? Vero è che le tabili. D'altra parte sono state apertamente mi­ vtarJce parlava di rimpasto mascherato da crisi. no esser messe nel conto alcune variabili, che prime reazioni sono freddine; ma è un'idea che nacciate da che ha rivendi­ Un rlmpastone. per la verità: mal vista psobabll- hanno un qualohei vaio» oggettivo. C'è i) mani-, può maturare, come testimonia l'esortazione di cato il potere di sciogliere il Parlamento «anche mento una cosi vorticosa gtrarklola-d£li>c*ricktir (feto tfeterioramento dèi rapporti tra Francesco? un ^prestigiosa leader 'della sinistra de come contro la sua volontà». Vero.éche il capo dello un cosi massiccio ripescaggio, un cosi frenetico Cossiga e il presidente del Consiglio dimroiqaa-, Leopoldo Elia a lavorare, in quest'ultimo anno Stato deve vifi-t ^entfre", prfma dì derìdere, f scambio di poltrone. Stando alle prevtsloiuV «or­ rio-Vero* crrafirMroMe. ad una' designazione; di Jegistatura«cUina «seconda fase de|la Repub­ presidenti, delle Camere. Vale a dire che può na Inforza al governa hrsinlstra'deche'Sl enraw ùriarBrnéhlWo'6%IIaD«'rha anche

fare più leggi di lungo cammi­ smo del Quirinale. «Come ebbi Quirinale, Cossiga > avrebbe stonando del Psdl, che passa ' n presidente della Repubblica no parlamentare. Cossiga In­ a dire sabato....», dunque sa­ promesso ad Andreotti che, - veloce davanti al giornalisti do­ somma si è seduto attorno-al rebbe questo, più o meno, l'at­ una volta avute le schede sul po avere accompagnato Anto­ * con una lettera a Palazzo Chigi tavolo al quale non solo non tacco della lettera di France­ programma, gli avrebbe man­ nio Cariglla giunto a piedi a era stato invitato, ma dal quale sco Cossiga ad Andreotti, una dato delle sue «osservazioni». palazzo Chigi. Primo La Malfa, ; entra nel merito delle «schede» tutta la De gli aveva consigliato specie di mini-riassunto delle D'accordo, Francesco... Ma secondo Craxi, ad una Incolla­ di allontanarsi. Anche questa sue posizioni sul perché del­ quale diverso significato I due tura Altissimo: la scarsa fanta­ rifacendosi alla sua sortita in tv lettera di Francesco Cossiga è l'attuate crisi, espresse sabato avrebbero attribuito a questa sia delle metafore rivela l'as­ rimasta nel cassetto di Giulio alla Fiera di Roma. E giù le rac­ intesa è emerso solo ieri. Men­ suefazione alle verifiche, al r «Come già ebbi a dire sabato...» Andreotti. La lettera è arrivata comandazioni sul .«rilancio» tre il presidente della Repub­ vertici, alle riunioni a cinque, ieri, poco prima del vertice fra I dell'accordo di governo, in re-, blica, Infatti, ha elencato pun­ che sembrano smpre uguali.

i* • • • " ' • ' - • partiti della maggioranza, ma il laztone alle scadenze europee tigliosamente le sue «proposte» Ma non è la crisi tra prima e se­ NADIA TARANTINI presidente del Consiglio non e Intemazionali E sulla sua in­ per un vero programma di fine conda repubblica un passag­ ne ha rivelato, a quanto pare, 1 tenzione di «vigilare» sugli ac­ legislatura, da mettere sul piat­ gio epocale? Le parole dei lea­ •• ROMA. Cera un •convitato rogative, compresa quella di contenuti ai cinque segretari. cordi di governo, almeno «fino to della verifica, il presidente der riecheggiano Invece sem­ di pietra» anche al tavolo della dare I voti alla verifica e non «Suggerimenti sulle schede di al 2 luglio 1992». Cossiga ricor­ del Consiglio ha trattato il mes­ pre se stesse. «Possiamo dura­ verifica. Vivo e vegeto, in que­ considerarla compiuta se non programma», minimizza pa­ da anche che 1 cinque dovran­ saggio come un fatto quasi pri­ re anche oltre il '92», avrebbe sto caso, e non previsto nella ha nel suo programma le rifor­ lazzo Chigi. Il presidente della no «rispondere ai cittadini», in vato. «Non ne abbiamo pana­ esclamato Bettino Craxi in un Rita degli invitati. Francesco me blltuzionaTi. Il presidente Repubblica insiste sulle rifor­ qualche modo, sul tema anno­ to», è stato il commento dei momento di euforia quando Cossiga na scritto a Giulio An­ della Repubblica direbbe la me e sul programma? Sulla let­ so delle riforme istituzionali. cinque segretari. «Suggerimen-. Andreotti e gli altri segretari dreotti, è Intervenuto ancora sua in modo dettagliato, in tera • la terza in pochi mesi, re­ Secondo questa ricostruzione, ti... come è capitato altre vol­ hanno accettato II «precedente una volta tal forme inusitate, in particolare su quattro temi che capitata mentre sono in corso l'appunto scotta nella tasca di te... come é prassi consolida­ Sigonella». Anche nel novem­ momenti non canonici. Ha gli sono stati molto a cuore ne­ consultazioni o riunioni di go­ Andreotti perché può rendere ta», cosi', via via, la versione uf­ bre '85 Craxi passò da un detto la sua su come il nuovo, gli ultimi tempi. Giustizia e lot­ verno • si è creato Ieri un pic­ ancora più pungente la critica ficiale di palazzo Chigi. Un im­ (suo) governo all'altro comu­ eventuale e futuro governo do­ ta alla criminalità, riepilogan­ colo giallo. «È una prassi con­ di Giorgio La Malfa alle Interfe­ barazzo, un fastidio, il timore nicando alle Camere ebe la vrà occuparsi di giustizia e lol­ do I contenuti del suo messag­ solidata», arrivano a dire I col­ renze di Francesco Cossiga, che una nuova polemica tra il maggioranza c'era ancora, ma la alte criminalità, di finanza gio alle Camere del luglio del­ laboratori di Andreotti, ma che andrebbe molto aldilà del­ Colle e II Palazzo Incrini le po­ che tuttavia doveva dimettersi. pubblica, di riforma delle For­ l'anno scorso e finanza pubbli­ non si era mal visto un inter­ le sue prerogative. Ne dà quin­ chissime certezze della giorna­ «Se dobbiamo sgozzare l'a­ ze armate e di delegificazione. ca, con le preoccupazioni per vento diretto di un presidente; di notizia, di passaggio, senza ta. Una giornata avara di quel­ gnello, facciamolo di venerdì' ot«U di come fare meno leggi la scarsa competitivita dell'e­ della Repubblica sul contenuti scendere In particolari. E Gior­ le pennellate di «colore» che santo...»: anche la battuta di per governale la cosa pubbli­ conomia italiana nella sfida di una verifica di governo. For­ gio La Malfa, Interpellato dal uno stuolo allenato di giornali­ Antonio Cariglla risente di un ca. •Come ebbi a due saba­ europea. Un lungo elenco di se è proprio per questo che cronisti all'uscita del vertice, sti é sempre incaricato di cer­ clima non certo leggero. Ma se to...», un ricordo della sua re- misure per modernizzare e Andreotti non l'ha messa sul sobbalza: «Quale lettera?». La care... sono i democristiani per primi tavolo della lunga riunione, notizia è còrsa sin dalla prima a non rispettare la Pasqua, che quWlorla alla Fiera di Roma e rendere più «efficienti» le Forze «Le famiglie dei ministri so­ una ripetizione puntigliosa di Armate, un excursus sui settori che pure ha dedicato spazio e mattina di ieri. Martedì', nel­ colpa ne hanno I rappresen­ battute pungenti all'Interventi­ l'Incontro di «pacllicazione» al no state avvisate...», ironizza tanti di un partito «laico»? quelte cte considera sue pre­ da •delegificare», nel quali non Carlo Vlzzini, ministro dlmisr Il presidente della RepubMca Francesco tosiga. In alto, Giulio Andreotti

l'Unità Venerdì ?V 29 marzo 1991 3 i i