FONDATA DA FILIPPO TURATI NEL 1891 DIREZIONE GIORNALISTI EDITORI scarl Ugo Finetti - Stefano Carluccio Via Benefattori dell’Ospedale, 24 - Milano (direttore responsabile) Rivista di Cultura Politica, Storica e Letteraria Tel. +39 02 6070789 / 02 683984 Email: [email protected] Fax +39 02 89692452 [email protected] Grafica: Gianluca Quartuccio Giordano Anno CXXI – N. 7 / 2012 Email:

Registrazione Tribunale di Milano n. 646 / 8 ottobre 1948 e n. 537 / 15 ottobre 1994 – Stampa: Telestampa Centro Italia - Srl - Località Casale Marcangeli - 67063 Oricola (L’Aquila) - Abbonamento annuo: Euro 50,00 Euro - 10,00

■ SEI FASCICOLI CON UN’ANTOLOGIA DI DOCUMENTI, DI ANALISI E DI DENUNCE MAI ASCOLTATE. MA OGGI PROFETICHE STORIA DI VENTI ANNI/1 LA CRITICA SOCIALE E LA SECONDA REPUBBLICA

■ DAL NUOVO ORDINE MONDIALE AI PICCOLI “CACICCHI” NAZIONALI SOMMARIO VENTI ANNI FA NASCEVA Selezione 1992 - 1994

NELLA VIOLENZA L’ITALIA DI OGGI ANTONIO VENIER pag. 3 BETTINO CRAXI pag. 7 UN INTRECCIO DI FINANZA-MAFIA-PROCURE DEVIATE I vincoli europei, le manovre “Lo Stato recessive e le privatizzazioni non si assenti”

Critica Sociale FRANCESCO FORTE pag. 5 CRITICA SOCIALE pag. 8

Progetto “2ª repubblica” Il Caos a legislatura che esce dalle elezioni del 1992, inizia con bombe ed attentati. Un declino programmato italiano L Il primo attentato provocò una strage. Fu un’operazione quasi militare. Mentre il parlamento appena eletto, votazione su votazione, arrancava alla ricerca di un’intesa per la nomina del capo dello Stato venivano assassinati Falcone ed i suoi. NICOLA SCALZINI pag. 6 RISERVATO pag. 9 Dopo di lui sarà la volta del giudice Borsellino. Iniziava così, tragicamente, una legislatura destinata ad avere breve vita. Sarebbe crollata sotto i colpi portati al sistema politico di go- Il debito pubblico esplose Il diario di Craxi verno, con una intensità crescente, da una “rivoluzione” definita pacifica. Un’offensiva or- sei governi dopo Craxi su Antonio Di Pietro ganizzata, ben sostenuta e caratterizzata dal ricorso ad un uso violento e ben discriminato del potere giudiziario, accompagnato ed esaltato dalla violenza scandalistica e polemica che invadeva gli organi di informazione, e molto spesso senz’alcun argine di prudenza e di ri- spetto dei diritti dei cittadini. È soprattutto l’informazione che trasforma l’istituto dell’avviso di garanzia in una sorta ■ UN’ASSOCIAZIONE SEGRETA PER DESTABILIZZARE I PARTITI (E FARE AFFARI) di certificato d’infamia e di condanna preventiva. Una gran parte della classe politica si piegava, si divideva anzi si dissolveva, di fronte al LA LOBBY CHE ORGANIZZÒ MANI PULITE procedere di una campagna di criminalizzazione da un lato generalizzata e dall’altro condotta prevalentemente a senso unico. Uno scandalo dopo l’altro si legavano in una catena rovente che si stringeva soprattutto attorno ai tradizionali partiti di governo, in un clima sovraccarico di menzogne, di viltà, di calcoli mal congeniati, in un coro di demagogie interessate pronte a spargere odio e falsità a piene mani. Un intero gruppo di partiti trattato alla stregua di un insieme di associazioni di malfattori veniva letteralmente travolto. La legislatura che non arriverà a metà del cammino, vedrà tuttavia ancora, prima di essere liquidata definitivamente, bombe attentati, vittime innocenti. Sembra quasi che oggi se ne siano tutti dimenticati. Non è un caso. La memoria corta, è certamente uno dei trattati della stagione in corso. Subito dopo che la Camera dei deputati con un voto di maggioranza aveva respinto una richiesta di autorizzazione a procedere nei miei confronti, si scatena, come si ricorderà, una

Continua a pagina 3 Pubblichiamo alcune fotocopie del documento riservato intitolato PROPOSTA NUOVA, una società riservata promossa nei primi anni ’90 dall’on Fumagalli Carulli (corrente andreottiana) a Milano, tra gli altri, con l’immobiliarista Radice Fossati e il sostituto procuratore, Di Pietro, 7

0 PER ABBONARSI da cui prenderà il via l’operazione Mani Pulite. Scopo dell’associazione, quello di infiltrare pro- 0

2 pri adepti nelle istituzioni e nei partiti per individuare (lo chiamano “progetto-ricerca”) gli ele- 1 Abbonamento annuo Euro 50,00 menti di forza e di debolezza dei partiti e dei loro rapporti istituzionali al fine di disarticolare ed c/c postale 30516207 intestato a Giornalisti editori scarl 3 egemonizzare la vita interna dei partiti e della loro posizione nella pubblica amministrazione. 0

0 Banco Posta: IBAN IT 64 A 0760101600000030516207 Come si vede nell’organigramma che abbiamo scelto di rendere noto, un settore di lavoro spe- 7

5 Banca Intesa: IBAN IT 06 O 0306901626100000066270 cifico è dedocato al rapporto tra politica e magistratura. Si nota infine che nella “piramide” dei 0 E-mail: [email protected] 0 settori di apporto informativo al “progetto-ricerca” si prevede il coinvolgimento di personalità 0 0

8 del mondo politico, amministrativo e finanziario. Una nota particolare merita la sezione specifica comma 1, DCB Milano - Mens. Editore - Stefano Carluccio 7 POSTE ITALIANE S.p.A. Spedizione ITALIANE POSTE

7 dedicata al problema della “Casa”, o più chiaramente della lottizzazione, destinazione d’uso e in a.p.D.L. 353/03 (conv. L. 46/04) Art. 1 353/03 (conv. in a.p.D.L. ISSN 1827-4501 La testata fruisce dei contributi statali diretti di cui alla legge 7/08/1990 n.250 9 appalto per l’egemonia del gruppo sull’attività immobiliare (evidentemente anche a fini di fi- nanziamento del progetto di destrutturazione di più ampio spettro) da pag. 9 CRITICAsociale ■ 3 7 / 2012

reazione rabbiosa in Parlamento, sulla stampa, paura e di violenza. Mi levai di fronte alla Ca- ■ IL SACCO ALL’ITALIA DEL 1992 sulle piazze, ed anche da parte dei giudici in- mera per denunciare appunto i crimini di una quirenti. “mano invisibile” e per porre con forza questi I VINCOLI EUROPEI, LE MANOVRE Vengono organizzate manifestazioni in tutto stessi interrogativi. Mi auguro che possano il paese. La peggiore demagogia viene usata avere una esauriente e convincente risposta. RECESSIVE E LE PRIVATIZZAZIONI ITALIANE come una clava mostrando un volto di violen- Ora, nella nuova legislatura, nata dalla liqui- za negli animi, nel linguaggio, negli atti. dazione traumatica di una parte di ciò che Di fronte a tutto questo che creava tensione c’era, e marcata dall’improvvisazione del nuo- e disorientamento nella pubblica opinione, vo, convivente con buona parte del vecchio, Antonio Venier guardandomi intorno, io espressi allora il ti- un clima di tensione ed anche di violenza ha more di una possibile tragica escalation. ripreso il suo posto sulla scena. Denunciai resistenza di questo pericolo. Mi Sono trascorsi mesi segnati da aspri conflitti l nostro paese è stato sottoposto Prima delle elezioni 1994, che segnano il riferii esplicitamente alla eventualità di atten- sociali, la conflittualità politica ha raggiunto il I dal 1992 in poi ad un complesso passaggio da Ciampi all’effimero governo tati terroristici, e purtroppo fui buon profeta. calor bianco ed ha avuto uno dei suoi epicentri di importanti operazioni politi- Berlusconi, vengono privatizzate SIV (vetro Una “mano invisibile” collocò giorni dopo, più brutali e più rozzi anche all’intemo stesso che ed economiche sia “interne” che “esterne”. EFIM) e Nuovo Pignone - ENI, sempre a con- in diverse città italiane, alcuni ordigni che della nuova maggioranza di governo. Intendendo con le prime quelle implicanti for- dizioni molto favorevoli per beneficiari (più esplosero in perfetta sincronia senza tuttavia Nel frattempo veniva organizzato un ritomo ze agenti ed obiettivi specificamente italiani, che acquirenti) stranieri. fare vittime. in piena e puntuale efficacia della giustizia ad e con le seconde invece quelle aventi obiettivi Anche alcune grandi banche di proprietà Le bombe che non fanno vittime lasciano un orologeria politica. conformi ad interessi non nazionali, e preva- pubblica sono sveltamente “privatizzate” fra il segno superficiale e raggiungono solo in parte Tutti del resto l’hanno visto e tutti l’hanno lentemente agenti attraverso le istituzioni “eu- 1993 e il 1994. Credito Italiano, IMI e Banca il loro obiettivo. potuto constatare ancora in questi giorni. L’uso ropee” (Commissione di Bruxelles, trattato di Commerciale Italiana. Con questa operazione, Fu così che tomai subito a parlare del peri- violento del potere giudiziario ha continuato Maastricht, ed anche Bundes Bank). viene quasi del tutto liquidata la presenza pub- colo di nuovi attentati. Ragionavo sulla base la sua corsa travolgendo leggi, principi costi- Che gli obbiettivi delle forze esterne siano- blica nel credito, che datava dal 1933, costitu- di due elementi semplici. tuzionali, convenzioni intemazionali. e siano sempre stati in passato- difformi dai zione dell’IRI. Anche qui in condizioni molto Il primo: che la violenza produce violenza. Una “rivoluzione” zoppa, confusa e sempre nostri interessi nazionali, è cosa ben naturale interessanti per gli acquirenti-beneficiari, non Il secondo: che nelle cose italiane aveva fatto meno credibile ha continuato a colpire secon- e del tutto prevedibile. Anche gli obiettivi del- sorprendentemente guidati dalla onnipresente la sua comparizione una fattore diverso diffi- do trame ben definite, inseguendo obiettivi le forze interne non erano, e non sono tuttora, Mediobanca (sull’argomento, e precisamente cile da individuare ed ancora più difficile da vecchi e nuovi da ridurre se possibile definiti- in accordo con gli interessi nazionali dell’Ita- sulle particolari condizioni di cessione, vedasi afferrare. La faziosità tipica di una certa scuola vamente in cenere. E insieme il coro polemico lia, né sul breve termine né sul lungo. Come il libro di Siglienti - già presidente Credi t- sempre pronta a tutto pur di distruggere l’av- di tanta parte della stampa e della televisione appare ben chiaro dai fatti e dalle analisi che “Una privatizzazione molto privata”). versario non esitò a puntare l’indice contro di che accompagna uno scontro rissoso senza qui esponiamo, le forze politiche ed economi- Durante il primo biennio delle privatizzazio- me che ero solo colpevole di aver detto quello precedenti. Questa volta non è più fra il vec- che “interne” ed “esterne” infatti avevano co- ni le pressioni esterne sono state per la verità che intuivo sarebbe accaduto. Fui pubblica- chio e il nuovo, ma tra i pretendenti alla tito- me obiettivo, le prime il raggiungere posizioni relativamente moderate, rispetto a quanto si è mente sospettato, anzi addirittura accusato di larità del “nuovo”. Lo scontro è in atto e ri- di potere, a qualsiasi costo e con ogni mezzo, verificato negli anni 1996 in poi . . La prima essere, insieme alla “vecchia classe politica”, schia di degenerare. nella peggiore tradizione dei secoli trascorsi e grande ondata “privatizzatoria” può essere nientemeno che il mandante degli attentati. Una crisi di governo al buio con l’accompa- non soltanto. Le seconde, di appropriarsi dei quindi considerata prevalentemente interna, Chi partecipava alla “rivoluzione” ormai in gnamento puntuale e cronometrico di offensi- beni pubblici - industrie, banche, fondi previ- iniziata con energia dal governo tecnico Ciam- marcia non voleva la verità. Voleva solo dei ve giudiziarie ben mirate. Uno stato di tensio- denziali - anche qui nella totale indifferenza pi (maggio 1993- maggio 1994) e continuata, colpevoli. Mi era già successo ai tempi del ca- ne che si diffonde nel paese. Una preoccupa- per le conseguenze future sul sistema econo- seppure con minore mordente, anche sotto il so Moro quando tentai, annaspando qua e là, zione crescente tra i cittadini. mico italiano. successivo governo Berlusconi (maggio - di- in mezzo alla incomprensione ed agli insulti, Una delusione diffusa per le prestazioni me- In buona sostanza, sia le forze esterne che cembre 1994). con l’aiuto di pochi, di salvare la vita al presi- diocri di una parte almeno della nuova classe quelle interne avevano obiettivi diversi sotto Il successivo governo Dini continua di buo- dente della D.C. politica, mescolate alle manovre di vecchie molti aspetti, ma tuttavia con una importante na lena poiché nel 1995l’elenco delle aziende Anche allora i figli della faziosità politica volpi, alcune delle quali, al di là dei loro poteri caratteristica comune, quella di non tenere in privatizzate si allunga molto: gran parte della trovarono il modo di far trapelare il sospetto costituzionali, si sono per mesi, impicciate a alcun conto gli interessi nazionali italiani. siderurgia IRI, ancora SME, l’INA- Ist. Nazio- che io da un lato facevo mostra di voler salvare più non posso, intrigando e manovrando senza Inoltre era premessa comune, per raggiungere nale Assicurazioni, e soprattutto l’inizio della la vita di Moro mentre dall’altro trescavo con andar troppo per il sottile. tali obiettivi, togliere di mezzo i fattori di re- cessione del gruppo ENI, con Enichem e la il terrorismo per colpire “l’unità nazionale” e Si è ricreata una atmosfera di grande tensio- sistenza interna prevedibilmente di ostacolo, prima parte dell’ente ENI. chi la presidiava. ne, attraversata dalla violenza nel linguaggio, rappresentati dai pochi uomini e gruppi politici La grande ondata di privatizzazioni è ac- Una falsità di stampo staliniano che pure fu nelle polemiche, nei gestì, nella disinvoltura sostenitori degli interessi nazionali, anche que- compagnata da vigorose “leggi finanziarie”, fatta correre e trovò anche la sua eco. delle manovre, nella demagogia cui tutti più o sti certo non troppo frequenti nella storia d’Ita- motivate ovviamente come necessaria opera di Sta di fatto che le bombe che temevo, di- meno ricorrono, dimenticando che alla lunga la lia e meno ancora nel - tempo presente. risanamento. sgraziatamente, non tardarono a ritornare e demagogia è falsa moneta che non paga. In que- Abbiamo che il 1992 è l’anno del trattato di Questo risanamento consiste in sostanza in questa volta sparsero sangue innocente. sto stato di cose una nuova escalation della vio- Maastricht (febbraio ), ed anche dell’inizio aumento delle entrate fiscali, accompagnato da Come si ricorderà il suicidio di Cardini ed lenza potrebbe servire a qualcuno o a qualcosa della operazione “mani pulite”. tagli alle spese. il suicidio di Cagliari determinano un’ondata così come è capitato altre volte in passato e così A settembre un governo molto “europeista”, Inevitabile risultato, la caduta della attività di forte emozione nella pubblica opinione. come è capitato anche nel processo di accele- di fatto diretto dal governatore della Banca economica, messa in evidenza anche dalla sta- Due vicende traumatiche e terribili che si suc- razione della crisi della precedente legislatura. d’Italia C. A. Ciampi (che diventerà subito do- gnazione del PIL. cedono nel giro di quarantottore. Le vicende La “mano invisibile”, la stessa od un’altra, po presidente del consiglio) svaluta pesante- Alcuni dei risultati presentati come grandi giudiziarie si urtano col sangue di due suicidi forse si sta già infilando i guanti. Mi auguro mente la moneta italiana. Nell’anno successi- successi, la riduzione del deficit di bilancio ed eccellenti. Non erano i primi e non saranno gli proprio che non succeda nulla. Mi auguro che vo 1993, con il governo “tecnico” di Ciampi, il rallentamento nella crescita del costo della ultimi. le “mani invisibili” abbiano perso le dita e che la operazione politica che taluni osservatori vita, sono dovuti in parte al rallentamento Subito dopo, questione di ore, esplodono tutto si svolga al contrario lungo i binari della hanno sinteticamente descritto come colpo di dell’attività economica, ed in parte ad energi- nuove bombe. correttezza politica, delle ragionevoli soluzio- stato, è compiuta e consolidata. che manipolazioni statistiche, poco costose e Chi è stato, chi lo ha ordinato, chi ha messo ni, della linearità costituzionale, dei compro- Alla fine dello stesso anno 1993 entra in vi- molto efficaci. a punto l’orologeria del crimine? Ancora una messi utili e necessari alla vita democratica. gore il trattato firmato l’anno precedente; di- Il più importante risultato ottenuto dai go- volta solo una “mano invisibile”. Se dovesse invece succedere qualcosa, e ventano indispensabili ed urgenti la riduzione verni che si sono succeduti dal 1992 al 1998 La sola firma che lascia è la scelta dei luoghi Dio ce ne scampi, che qualcuno non mi rivolga drastica del deficit di bilancio, la lotta allo (Amato, Ciampi, Berlusconi, Dini ed infine di lettura del tutto improbabile. la domanda che già conosco in tutta la sua im- spauracchio dell’inflazione, e soprattutto ogni Prodi) è stato senza dubbio la demolizione del- Ancora una volta “la rivoluzione” punta su- becillità ipocrita “dica quello che sa”. sorta di economia nella spesa pubblica. In bre- la componente pubblica dei sistemi industriale bito l’indice accusatorio secondo uno stile Prego di non chiamarmi in causa per quello ve, volendo dare alle cose il nome appropriato, e creditizio, con conseguenze catastrofiche per stranoto, degno della colonna infame di fronte che oggi scrivo. Io sono solo un testimone im- il governo tecnico prepara le condizioni per ot- l’economia nazionale. ai corpi senza vita che giacciono di fronte alla potente, vittima di una serie di infamie alle tenere la recessione dell’economia italiana, in- Le industrie e le banche pubbliche erano sta- villa comunale di via Palestro a Milano viene spalle del diritto e della giustizia, e delle quali, dicata più elegantemente come un grande “ri- te costituite oltre 60 anni prima, per assicurare pronunciata da un magistrato una frase solen- presto o tardi qualcuno dovrà rendere conto. sanamento”. la sopravvivenza dell’Italia come grande paese ne e lapidaria: “non ci fermeranno”. Un testimone che osserva come può le cose Le grandi privatizzazioni hanno pure inizio industrial er porre rimedio ad un mostruoso di- Essa equivaleva a dire senza ombra di equi- del suo paese, vivendogli lontano, anche se lo nel 1993. Fra settembre ed ottobre alcune sastro della grande imprenditoria privata, ed voco: sono coloro che stiamo indagando che sente vicino come non mai. aziende alimentari IRI-SME sono cedute a Ne- avevano una funzione fondamentale nella seminano il terrore per impedirci di continua- Stando così lontano mi può certo capitare di stlè, Unilevere ad ambigui “privati” italiani, a econpmia italiana. re. E chi sono mai costoro? La vecchia classe vedere lucciole per lanterne. Spero che siano condizioni di saldo, molto interessanti per gli Questa grande operazione distruttiva è stata politica? Il sedicente Caf? Oppure è “una ma- appunto lucciole. s acquirenti, che con 750 miliardi di lire acqui- compiuta con maggioranze parlamentari e for- no invisibile”, figlia della violenza, dei calcoli siscono un complesso di aziende che ne fattura ze di governo, almeno nel periodo iniziale non di violenza, che vuole suscitare un clima di Lettera di Bettino Craxi 1994 circa 3000. troppo dissimili da quelle precedenti, ma tut- 4 ■ CRITICAsociale 7 / 2012

tavia diventate docili e rinunciatarie, di fronte ciente per respingere totalmente una previden- Da questi sommari dati statistici, sotto qual- della Europa orientale nell’orbita tedesca, co- alla sapienza dei tecnici. za basata sui cosi detti “fondi pensione”, es- che aspetto sorprendenti, appare in piena luce me di fatto già avviene. Infatti il governo tecnico di C.A. Ciampi, in sendo appunto ilrischio per de ione incompa- che il debito pubblico verso l’estero, quello Ma questo comporta la necessità di avere a sostanza governo extra-parlamentare, ha ope- tibile con la previdenza. veFamente gravoso per la collettività naziona- disposizione il risparmio italiano e di altri pae- rato con decisione fino alle elezioni del 1994, Per tentare di comprendere i motivi dell’in- le, era molto modesto per Italia e Francia, ed si, per finanziare secondo i propri cnten ed elezioni che hanno segnato una breve battuta teressamento europeo, e particolarmente tede- invece elevatissimo per la Germania. mteressi l’industrializzazione dell’Europa d’arresto, ma purtroppo non certo una inver- sco, per il problema del debito pubblico italia- Il debito complessivo mostra che sia Italia orientale e presumibilmente anche gli investi- sione di tendenza. no, può essere utile esporre qua1che dato sta- che ancora più Francia, hanno una quota di ri- menti nel nostro stesso paese. Probabilmente è troppo semplice spiegare tistico comparativo, per brevità limitato ai tre sparmio interno rispetto al PIL nettamente più Queste considerazioni sono utili per spiega- questa sottomissione dei parlamentari vecchi grandi paesi continentali(fonte EUROSTAT ed elevata di quella esistente in Germania. re il premuroso intere s m nto emerso recente- e nuovi ai cosi detti tecnici, soltanto con il sca- OECD). Oltre al debito pubblico, suddiviso fra Il debito pubblico verso l’estero della Ger- mente per il debito pubblico, ed il risparmiO denze accolte con serietà e reverenza da nostri le sue componenti interna ed estera, indichia- mania era già consistente negli anni 80, supe- Italiano da parte della Germania e della Com- ministri, superministri e governatori, e tanto mo l’altra grandezza finanziaria molto signi- riore a quello cumulativo degli altri paesi della missione europea, accolto con obbediente at- più quanto più assurde ed immotivate. teggiamento nel nostro paese, forse senza Dopo il deficit annuale ed il tasso di infla- compr nderne gli sco i e le conseguenze, o for- zione, è stata la volta del debito pubblico, anzi se invece comprendendo:! troppo bene (ncor- dell’enorme debito, come scrivono sempre vo- dando ilvecchio motto “Franza o Spagna, pur- lonterosi divulgatori ed esperti. Anche qui bi- che se magna ...”). sogna raggiungere il “parametro” del 60% co- Anche la particolare struttura del sistema in- me rapporto debito/PIL, per quale ragione nes- dustriale italiano, descritta altrove con una suno è stato capace di spiegare, ma tuttavia da grande presenza pubblica e con numerosissi- raggiungere in fretta e con tutti i necessari sa- me piccole imprese (ovviamente non quotate) crifici. La confusione sull’argomento è ali- contribuisce alla spiegazione della preferenza mentata dalle dichiarazioni dei già citati esper- fino ad oggi per i titoli di Stato. ti, ministri e superministri, oltre che dalla In conclusione, l’alto livello del debito pub- Commissione europea di Bruxelles e dalla blico italiano non significa affatto una espan- Bundesbank. sione della spesa corrente attuale a detrimento Nessuno tuttavia ritiene utile spiegare che delle possibilità di spesa future (come spesso cosa sia questa montagna di debiti, né verso erroneamente sostenuto da taluni “esperti”, il chi l’Italia sia “indebitata”, e neppure di indi- famoso debito lasciato a figli e nipoti). Signi- care come sia possibile ridurla, e soprattutto fica invece una preferenza italiana verso l’in- con quali conseguenze. vestimento in titoli di Stato piuttosto che verso Non sembra perciò inutile qualche conside- quello privato, come abbiamo detto tradizio- razione generale, per chiarire l’argomento. La nalmente considerato- con qualche buona ra- prima è quella di ricordare che il “debito pub- gione- alquanto pericoloso per il piccolo ri- blico” è da sempre uno degli strumenti di fi- sparmiatore. nanziamento dello Stato, insieme al fisco ed Il rapporto debito totale/PIL indica in so- alla emissione di moneta. stanza il rapporto fra il risparmio ed il consu- L’altra considerazione è la distinzione fra il mo, che varia lentamente; come conseguenza debito pubblico “interno” e quello “estero”. si ha che la diminuzione dell’indebitamento Distinzione di importanza fondamentale poi- pubblico (quale è attualmente in corso in Ita- ché il”vero” debito dello Stato è quello verso lia) corrisponde all’incremento dell’indebita- l’estero e non certo quello verso i propri stessi mento privato, senza modificare sensibilmente cittadini e contribuenti. Abbastanza sorpren- quello totale. La diminuzione rapida dell’in- dentemente, in tutto il lunghissimo testo del debitamento pubblico ha una conseguenza trattato di Maastricht e relativi protocolli que- molto grave: lo sbilanciamento fra l’indebita- sta distinzione fondamentale non compare, mento interno ed estero, se il risparmio tolto sebbene sia riportata dalle statistiche Eurostat dall’investimento in titoli pubblici non può es- dell’Unione europea. Idati statistici sull’argo- sere collocato all’interno del Paese. Questa ap- mento di fonte Eurostat per Italia, Francia e pare essere la condizione presente dell’Italia: Germania, che si prestano a qualche interes- il trasferimento all’estero di una parte consi- sante riflessione (vedasi Appendice). stente del risparmio è certamente un pericolo Altra grandezza molto importante è l’inde- molto serio, questo veramente a danno delle bitamento totale di una nazione, somma del- generazioni future, e non certo la mancata os- l’indebitamento pubblico e di quello privato, servanza dei “parametri” di Maastricht. che corrisponde evidentemente alla quota di Si possono certamente trarre alcune conclu- reddito nazionale risparmiata, cioè non dedica- sioni ragionevoli sul problema del debito pub- ta al consumo immediato. Ricordiamo in pro- blico, tenendo conto sia delle poche analisi se- posito che il debito pubblico rappresenta nello rie pubblicate sull’argomento, sia- in senso op- stesso tempo una passività per lo Stato, ed un posto- dei numerosi interventi recenti, prove- bene economico per iprivati cittadini e le isti- nienti da ogni parte. La prima conclusione è tuzioni che detengono i titoli di Stato, almeno ficativa cioè l’indebitamento totale (“gross fi- allora Comunità Europea. Ma a partire dal che conviene porre freno alla espansione del per la parte con sottoscrittori non stranieri. nancialliabilities”). 1988-89, in coincidenza con la unificazione, debito pubblico, ma che è privo di senso (ed Allo scopo di evitare qualche malinteso, Secondo le fonti citate, la situazione nel questo debito estero è aumentato enormemen- anzi potenzialmente pericoloso) imporre una conviene ricordare che “l’indebitamento pri- 1994 (ultimi dati confrontabili) risultava come te, più che triplicandosi fra il 1987 ed il 1994 velocità arbitraria al processo di riduzione di vato” è costituito dal risparmio affidato agli segue espressa sia in percentuale PIL che in (da 80 a 276 mld ECU). tale debito. operatori economici privati (imprese, banche, valore assoluto, questo in ECU = 1915 lire Già questi pochi dati statistici possono for- La seconda, che il così detto “patto di stabi- fondi, etc.), che sono appunto i soggetti debi- 1994. (da EUROSTAT- 1996). nire interessanti indicazioni, per comprendere lità” recentemente sottoscritto fra i governi tori verso i risparmiatori. Formano quindi un a) Per Italia, debito pubblico interno 928,3 sia l’interessamento da parte tedesca (Bunde- dell’Unione europea se applicato provoca con- complesso dell’indebitamento privato di un miliardi (mld) ECU, estero 41,6 mld ECU, to- sbank e Commissione Europea) per il debito seguenze gravemente dannose: perché impe- paese le obbligazioni, azioni, quote di fondi tale= 113% PIL pubblico- o per meglio dire il risparmio del- disce politiche economiche espansionistiche pensione e d’investimento, e simili emesse da b) Per Germania, debito pubblico interno l’Italia, sia la intransigente pretesa di control- necessarie in periodo di recessione e disoccu- operatori economici privati. Tutte queste for- 460,3 mld ECU, estero 275,5 mld ECU, tota- lare la futura Banca Centrale europea . pazione (caso evidentemente attuale), e perché me di collocazione del risparmio, dette anche le= 43% PIL Poiché il costo del lavoro in Germania è cir- ancora peggio prevede penalità per queste po- “investimenti”, generalmente forniscono ren- c) Per Francia, debito pubblico interno ca il doppio di quello italiano (ovviamente te- litiche. dimenti superiori a quelli dei titoli di Stato 434,8 mld ECU, estero 9,5 mld ECU, totale= nendo conto di ogni componente retributiva e Anche in questa occasione appare evidente (“debito pubblico”). Per contro non possono 40% PIL previdenziale), ed anche molto superiore a la insensatezza dei “parametri” di Maastricht fornire alcuna garanzia ai risparmiatori, sia nel L’indebitamentocomplessivo,sempre nel- quelli francese, britannico, spagnolo, etc., ne e la loro inutilità ai fini della sostenibilità fi- caso di cessazione d’attività o fallimento, che l’anno 1994 (dati OECD, “Financial Ac- consegue la necessità tedesca di utilizzare lar- nanziaria del debito pubblico. in quello di cattivi risultati gestionali. Osser- counts”, da Pasinetti, 1998) risultava in per- gamente sub-forniture a basso costo, sia per Tuttavia non possiamo spiegarli soltanto co- viamo che questa caratteristica di “rischio”, in- centuale del PIL del 268% per l’Italia, del l’utilizzo interno che per la esportazione. Sub- me frutto di pura insensatezza: devono neces- trinseca ed ineliminabile nell’investimento pri- 207% per la Germania e del 378% per la Fran- forniture che possono essere ottenute dai paesi sariamente avere uno scopo, anche se non vato, dovrebbe ragionevolmente essere suffi- cia. con basso costo del lavoro, che sono quelli quello pubblicamente dichiarato. CRITICAsociale ■ 5 7 / 2012

Lo scopo reale e concreto delle attenzioni viene innescato a nostro danno un potente sione. Senza la combinazione di odio degli av- GLOBALIZZAZIONE INTEGRATA verso il debito pubblico italiano sembra essere meccanismo di sottosviluppo, con effetti gra- versari e l’opportunismo cinico di molti di que- E GRADUALE, CRAXI CONTRO quello di trasferire una quota consistente del vissimi- anzi tragici- già prevedi bili sul medio sti “catilinari”, l’onda giustizialista non si sa- LE POLITICHE DEL FMI risparmio italiano verso forme d’investimento termine. rebbe potuta abbattere su questo grande leader. più o meno private, preferibilme.p.te fuori dal- Ricordiamo che il nostro sistema industriale La strada indicata da Craxi, del socialismo Il disegno economico- politico di Craxi si l’Italia. è stato privato quasi totalmente (usando una liberale invece è stata accolta dai laburisti in- completava ed ampliava con il progetto di al- La liberaliz azione nel trasferimento dei ca- valutazione indulgente) dei settori di alta e me- glesi, che la attuarono per tre mandati di go- leanza per lo sviluppo fra paesi ricchi e paesi pitali già da qualche anno permette facjlmente dio-alta tecnologia, venduti all’estero o più verno con coerenza. Essa, a mio parere, nel poveri. Non a caso Bettino Craxi è stato ac- investimenti all’estero. L’unione monetaria eu- sbrigativamente chiusi (esempio industrie di- nuovo secolo rimane, nelle sue indicazioni di colto, onorato, protetto, amato come un figlio ropea (Trattato di Maastricht) di attuazione fesa, aeronautica etc.): percorso, ancora, in gran parte valida (…) prediletto, sino alla sua fine, nel ex “terzo imminente porta all’estremo ques jberalizza- Quanto resta sono le industrie, anzi le pic- Indico sommariamente, ai fini di future ri- Mondo”. zione, eliminando qualsiasi regolamentazione cole industrie, dedicate a prodotti di gamma cerche storiche non partigiane, alcuni capi saldi Leader non compreso in Italia del sociali- .e lim tàzione da parte dei governi nazionali. medio bassa, che richiedono pochi investimen- del programma dell’azione di Craxi in questa smo liberale, elaborò e propugnò un disegno Questa assoluta liberalizzazione nei trasfe- ti ed ancora meno conoscenze tecniche e direzione, avvertendo che l’ordine dell’esposi- di rapporti fra mondo industrializzato e mon- rimenti di capitali è presentata al pubblico co- scientifiche importanti. Queste attività medio zione non segue uno schema cronologico e non do sottosviluppato, estremamente attuale. Pro- me’ cosa buona e vantaggiosa, senza ovvia basse realizzano profitti consistenti sul breve implica una graduatoria di importanza. motore nel periodo 1985-1987 dell’iniziativa mente specificarne le ragioni, e meno che mai termine che non possono essere utilizzati al- italiana di aiuti contro la fame nel mondo, Cra- i destinatari dei vantaggi. Ma una semplice l’interno per non necessari investimenti, e che xi, nel 1989, ebbe dal segretario generale delle analisi dell’argomento porta a conclusioni di- sono invece vantaggiosamente (per il privato LE LINEE GUIDA Nazioni Unite Perez de Quellar, la missione di verse. Infatti è possibile che la libertà di scelte non per la collettività) collocati all’estero: II DEL GOVERNO CRAXI studiare il problema del Debito estero che op- dell’investimento del risparmio, all’interno meccanismo di sottosviluppo si mantiene per primeva i paesi in via di sviluppo e quelli in dello stesso sistema economico che lo ha pro- mezzo del trasferimento dei profitti e del ri- 1 - LA STABILITA’ MONETARIA transizione dal comunismo. dotto, corrisponda al migliore impiego delle sparmio all’esterno del sistema produttivo na- Un primo principio del disegno craxiano di risorse, anche se certamente non in tutte le cir- zionale in luogo del loro utilizzo per lo svilup- socialismo liberale, una sua premessa di fon- 1 - ABOLIZIONE DEI DEBITI DI PAESI IN costanze. po interno. do, fu quello della politica di stabilità mone- CRISI PROMOZIONE DEI DIRITTI UMANI Non è invece la stessa cosa, se il risparmio Sviluppo consistente essenzialmente negli taria, con l’abrogazione della scala mobile e la Alla fine del 1991 a Ginevra, dopo la pre- viene collocato all’esterno, affidandolo a ge- investimenti a lungo termine in settori di atti- partecipazione attiva dell’Italia al progetto di sentazione del suo “Rapporto preliminare sul stioni più o meno internazionali od europee. vità da grande paese industriale e nella moder- unione monetaria europea. debito” a Craxi venne dato il mandato di rap- Nel caso del nostro paese non potrebbe essere nizzazione ed estensione di infrastrutture e ser- presentante personale del segretario dell’Onu, considerato altro che disastroso per lo sviluppo vizi pubblici, che sono appunto stati gli obiet- 2 - POLITICA DEI REDDITI E LIBERTA’ per lo studio delle proposte sui rapporti fra economico nazionale collocare una parte con- tivi più gravemente danneggiati dai risana- DI SCELTA paesi poveri o in ritardo e paesi avanzati, ai fi- sistente del risparmio (o peggio ancora dei menti degli ultimi anni. Un’altro principio, strettamente connesso al ni degli obbiettivi pace, sicurezza e svilup- contributi previdenziali) per esempio in fondi Osserviamo che il trasferimento all’estero primo, che non era solo una premessa, ma po. Il disegno generale e le proposte concrete d’investimento internazionali - i famosi “fondi dei profitti e del risparmio è caratteristica tipi- comportava una nuova linea, fu l’abbando- di Craxi, espressi in numerosi interventi in as- pensione” tanto invocati -od in titoli di stato ca dei paesi detti “del terzo mondo” peggio no della concezione neo corporativa e del so- sise internazionali e in sedi culturali, suonano tedeschi. Una operazione di questo genere, su governati, quelli che non utilizzano tali risorse lidarismo pervasivo e la loro sostituzione con estremamente attuali, ora che sugli schermi le scala più ampia di quanto già avviene, impo- per lo sviluppo di industrie, agricoltura e ser- una politica dei redditi non concertata e con immagini della guerra contro il terrorismo e verisce gravemente l’Italia, poiché riduce le ri- vizi. Paesi con queste caratteristiche sono per una politica sociale basata sul senso dei limiti delle repliche dei signori del terrore si mesco- sorse per gli investimenti all’interno del paese. esempio alcuni grandi produttori di petrolio, e sul principio della libertà di scelta lano con quelle dei poveri e dei bambini del Inoltre la sottrazione di risparmio dall’investi- peraltro lodati ed ammirati dai nostri mezzi Sud Est asiatico. mento in titoli di stato (anche questa già in cor- d’informazione, che invece riservano beffe e 3 - DEMOCRAZIA DIRETTA E AUTONOMIE I diritti umani, in primo luogo il diritto alla so), trasferendo lo ai “privati”, comporta ne- vituperio a quelli che tentano faticosamente di Il terzo pilastro del grande disegno, fu il pro- sopravvivenza. In una riunione dell’Unicef, cessariamente un aumento della pressione fi- raggiungere una più elevata e stabile condizio- getto, solo parzialmente attuato, di istituzioni della primavera del 1992, Craxi ricordava che scale ed una diminuzione della spesa pubblica, ne di sviluppo (esempi importanti sono Indo- di democrazia politica competitiva e di gover- delle decine di migliaia di bambini che nasco- l’uno e l’altra dannosi allo sviluppo dell’eco- nesia ed India, ma anche Iran ed Irak). no decisionista: abolizione del voto segreto in no ogni giorno, i 4/5 sono sforniti di quelli che nomia . La combinazione fra profitti senza investi- parlamento, riforma dei governi regionali e lo- si possono definire come i diritti di base. No- Mettendo insieme la completa libertà d’in- menti, riduzione del debito pubblico e rispar- cali basata sulla elezione diretta del presidente tava che vi era un tasso di mortalità infantile vesti mento nella U .M.E., i vincoli e parametri mio collocato all’estero non è affatto berie au- e del sindaco, proposta di repubblica presiden- spesso raccapricciante. In molti paesi, cosidetti più o meno consapevolmente sottoscritti e la gurante per il prossimo futuro italiano. Questi ziale o di premierato forte, abrogazione del si- “in via di sviluppo,” un bambino su cinque campagna di informazione terroristica sul de- componenti sono tali da assicurarc il cammino stema bicamerale e coordinamento non conso- cessa di vivere nei primi cinque anni dalla na- bito pubblico ed i B.O.T., si può trarre qualche verso il sottosviluppo, verso una condizione di ciativo delle autonomie mediante un senato scita. Questo, egli disse, è uno degli aspetti più conclusione, interessante anche se non piace- capacità industriale e tenore di vita sempre più delle regioni. inquietanti della nostra epoca: nonostante i vole, e meno ancora bene augurante per il fu- lontano da quello dei paesi europei più avan- grandi progressi della civiltà industriale, il di- turo dell’Italia. zati. s 4 - LIBERO STATO IN LIBERO MERCATO ritto alla sopravvivenza non riesce ad essere Con il trasferimento nelle mani di gestori Antonio Venier Un quarto pilastro, perseguito sistematica- garantito. privati e pubblici, più o meno europei, di una (da Il Sacco all’Italia mente, fu l’accentuazione del ruolo dello Stato Presentava questo argomento, in relazione a porzione consistente del risparmio nazionale ed. Quaderni di Critica Sociale - 1996) negli investimenti infrastrutturali di natura un altro che aveva trattato nel suo “Rapporto pubblica, allo scopo di pro muovere lo svilup- sul debito e lo sviluppo”, presentato all’ONU po economico e l’occupazione. Craxi, in que- e fatto proprio dalla Assemblea generale di sto quadro, aderì alla politica delle liberaliz- questa. Quando non intervengono strumenti zazioni (non delle privatizzazioni, n.d.r.), che pubblici bilaterali e multilaterali rivolti ad ■ CON CRAXI L’ITALIA TRA I GRANDI? BISOGNA ABBATTERLO comportava un mutamento del ruolo dello Sta- agevolare il pagamento dei debiti esterni, to negli investimenti, dall’intervento diretto a spesso i processi di aggiustamento attuati su PROGETTO “2ª REPUBBLICA” quello di supporto e promozione del mercato. richiesta degli organismi internazionali e del Ma le liberalizzazioni non dovevano avvenire mondo finanziario avvengono “senza volto UN DECLINO PROGRAMMATO DALLA FINANZA mediante trattativa privata, bensì mediante ga- umano”, sacrificando le spese per l’istruzione, re pubbliche. Esse non dovevano obbedire so- le spese sociali, le spese per lo sviluppo di un lo alla logica, pur fondamentale per Craxi, di minimo di autosufficienza alimentare, che in- Francesco Forte tutela degli interessi finanziari dello Stato, do- cidono sulla sopravvivenza. Riconosceva gli vevano mirare a dare luogo a non effimeri elementi di verità nella critica per cui i sussidi complessi imprenditoriali privati sostitutivi di alimentari turbano il regime dei prezzi agrico- n una analisi storica non faziosa, sione del meglio della società e della storia. quelli pubblici, ai fini dello sviluppo economi- li, rendono meno convenienti le produzioni per I si dovrà ricordare Bettino Craxi L’indirizzo socialista liberale, una ricetta di- co e tecnologico nazionale. il mercato e danno luogo a spreco di risorse se come leader di quei socialisti rompente, che, nella sua piena realizzazione per finanziarli si sacrificano gli investimenti riformisti che, per tempo, compresero come sfocia nel liberalesimo sociale, 6 - PIU’ PESO INTERNAZIONALE per migliorare la produzione agricola. fosse necessario attuare una svolta dalla con- - fu ostacolato dagli interessi costituiti, DELL’ECONOMIA Però, egli diceva, il drastico taglio di tali cezione socialdemocratica al socialismo libe- - fu accolto con freddezza e sospetto da una Un sesto capitolo era quello della proiezio- aiuti governativi attuato, per accogliere le tesi rale. Questo indirizzo fu avversato, all’epoca larga parte del sindacato, ne dell’economia nazionale a livello interna- di risanamento finanziario del Fondo Mone- di Craxi, dalla intellighenzia della sinistra - fu respinto dalle oligarchie industriali e zionale, con la valorizzazione del Made in Ita- tario Internazionale, per molte famiglie sareb- azionista che guardava al PCI come faro ideo- bancarie. ly e della piccola e media impresa in una eco- be tragico, molte persone rischierebbero la logico. Fu misconosciuto dai leader e dai qua- nomia aperta, nella convinzione che ciò fosse morte per fame e malattie da denutrizione. Gli dri del PCI e dall’ ex PCI, per la loro orgoglio- A Craxi, alla fine, fu tolta la possibilità di at- essenziale ai fini dello sviluppo e dell’occupa- aiuti d’ emergenza, apparentemente antieco- sa concezione di sé medesimi, come espres- tuare il suo disegno, con una rabbiosa avver- zione. nomici sono preziosi, per milioni di persone, 6 ■ CRITICAsociale 7 / 2012

per le quali non vi è abbastanza terra. Ma oc- tuzioni, così da aumentare l’impatto della loro però, si ammoniva che se un paese non ono- mandazioni con un voto all’unanimità. Le sue corre affiancarli agli aiuti per l’investimento. azione, premiando i paesi che accettano sacri- ra i debiti alla scadenza, pretende proroghe proposte diedero luogo a prese di posizione Le politiche di sviluppo debbono avere un vol- fici nei loro processi di aggiustamento, inven- e riduzioni, ciò si ripercuoterà negativamen- del “Gruppo dei sette”, che lo richiamò espli- to umano. tando nuove forme di finanza internazionale te sul suo “merito di credito” futuro. Si di- citamente . Successivi vertici ripresero in modi L’ esigenza di evitare i processi di aggiusta- con una migliore ingegneria economica, ac- ceva che se non vi era la capacità di onorare articolati e specificale proposte di Craxi senza mento senza volto umano e di svolgere politi- crescendo e liberalizzando gli scambi, valoriz- i prestiti, non si sarebbe dovuto prendere il citare il suo nome L’Italia ufficiale lo rappre- che di sviluppo basate sui diritti umani, a fa- zando risorse trascurate che esistono. Ma non denaro a prestito. E si aggiungeva che una sentava come un criminale, perché i grandi del vore dei paesi gravati dal debito, dalla sovra è possibile - questo è un punto fondamentale parte dei debiti era stata fatta da governi ditta- mondo avrebbero dovuto richiamarsi al suo popolazione, dalla insicurezza della vita, dalla del Rapporto Craxi- attuare in modo efficace toriali per spese militari. Per tenere conto di messaggio e alle sue proposte operative? mancanza di pace, Craxi la collegava all’ob- questi processi di aggiustamento e sviluppo, queste obbiezioni Craxi non proponeva una Impegnata nel contenimento delle spese, per biettivo del contenimento del fanatismo fonda- assieme al rispetto dei diritti umani se non si cancellazione del debito, ma una remissione da il conseguimento dei parametri di Maastricht mentalista, in particolare di quello islamico. dispone di adeguate risorse . Una componente parte dei creditori ai debitori degli obblighi di e del successivo patto di stabilità, l’Europa ha Occorreva che la fede religiosa esso non si di aiuto a fondo perduto gli appariva comun- pagamento di interessi e ammortamenti . La re- sacrificato le spese per la lotta alla povertà coniugasse con l’avversione al mondo capita- que indispensabile, per i paesi con reddito pro missione unilaterale di tali obblighi implicava internazionale. listico. capite inferiore ai 500 dollari, che includeva- che il creditore, mentre riaffermava di avere un Il presidente della Banca Mondiale James Craxi vedeva che in una parte importante no, allora, 2,5 miliardi di persone. I poveri, ag- credito, riconosceva che la controparte non era D. Wolfensohn, a seguito degli attentati alle dei paesi dell’Africa, del Medio Oriente, giungeva Craxi, considerando le persone con in grado di pagarlo, senza una grave menoma- torri gemelle di New York e al Pentagono dell’Asia, gli squilibri economici crescenti con reddito pro capite sotto i 350 dollari sono forse zione di diritti umani e, per ragioni etiche, lo dell’11 settembre ha presentato, su “Le Mon- i paesi ricchi, la sovra popolazione, la mancan- un miliardo In buona parte vivono nei paesi esonerava dal pagamento. de” del 9 ottobre 2001 una proposta di guerra za di sicurezza alimentare erano legati con poveri, ma alcune centinaia di milioni vivono Il secondo punto, strettamente collegato al alla povertà mondiale, fondata su una coalizio- nessi di causa ed effetto a conflitti sanguinosi nei paesi semi sviluppati, ai margini del loro primo, della proposta di Craxi stava nella ac- ne per lo sviluppo che, in vari aspetti, riecheg- .La sua linea di aiuti particolari al Sudan, per sviluppo. Craxi proponeva pertanto un aumen- cennata creazione di un fondo di contropartita, gia l’analisi e il disegno strategico di Bettino creare le basi di una pace nei conflitti fra mon- to della spesa di aiuti per lo sviluppo di uno in cui il governo esonerato da quei pagamenti Craxi, ancora una volta senza menzionarlo. do islamico e mondo animista o cattolico, è 0,35% del PIL, in aggiunta alla media di allora avrebbe doveva versare annualmente in valuta Mancava comunque a Wolfenshon l’idea stra- stata oltraggiata, misconosciuta. pari allo 0,37% del PIL. La proposta di Craxi locale e in natura, il controvalore degli impor- tegica di fondo di Craxi per cui questa coope- Gli aspri conflitti che, nel dopo Craxi, hanno avrebbe mobilitato una cifra annua imponente, ti “rimessi”: detto fondo sarebbe stato devolu- razione fra paesi aiutati non dovrebbe limitar- avuto luogo in Somalia, cui Craxi dedicava circa 45 miliardi di dollari, in potere di acqui- to a iniziative nei settore dell’aiuto all’infan- si a specifici progetti, dovrebbe essere struttu- una particolare attenzione, si ricollegano al fat- sto del 1987. zia, dell’istruzione professionale, della sanità, rale: dando vita ad aree di libero scambio re- to che non si è voluto affrontare l’intreccio fra La proposta di Craxi fu approvata dal Con- della tutela dell’ambiente e delle risorse idri- gionali, con vantaggi per lo sviluppo econo- sottosviluppo e fattori etnici e religiosi con la siglio ministeriale dei Paesi donatori, ma non che, delle produzioni locali di beni prima ne- mico e per la pace. Se Bettino in questa epoca prosecuzione della sua politica di aiuto allo dai governi dei medesimi. Si trattava però di cessità. critica, fosse fisicamente e politicamente fra sviluppo. La pace, sosteneva Craxi, va messa un obbiettivo massimo, in quanto le proposte Il testo definitivo del Rapporto Craxi è stato noi, saprebbe dare un contributo sostanziale al primo posto, tuttavia ciò va fatto mediante concrete del Rapporto Craxi erano compati- pubblicato a New York nel 1991, a cura delle allo sviluppo italiano e alla cooperazione. In- azioni concrete di carattere economico, volte bili con un impegno finanziario minore.Ma a Nazioni Unite - e una cui versione preliminare vece è stato crocefisso. Ci rimane tuttavia il a dare prospettive di sviluppo. livello parlamentare, ogni aumento di questa è stata presentata dal Segretario Generale delle suo duplice messaggio. Facciamolo nostro. s E in relazione alla legge finanziaria italiana spesa suscitava molte resistenze, pur trattan- Nazioni Unite all’Assemblea Generale l’8 ot- per il 1992, nella quale erano stati tagliati circa dosi di percentuali modeste del PIL. Rifletten- tobre 1990. Essa ne ha fatto proprie le racco- Francesco Forte 1000 miliardi di fondi per la cooperazione allo do sui costi delle perturbazioni economiche, sviluppo, Craxi dichiarò che condizione asso- degli attentati terroristici, e della mancata si- luta per la sua approvazione, era il ripristino curezza dovuta al terrorismo, delle guerre che di questa stanziamento. I mille miliardi che si forse si potevano evitare, il suggerimento di volevano tagliare erano una cifra piccola per Craxi appare lungimirante anche in termini ■ UN FALSO STORICO DURO A MORIRE noi, lo 0,07% del nostro prodotto nazionale; puramente economici e finanziari ma erano una cifra importante in una strategia Una parte degli aiuti, stimata nello IL DEBITO PUBBLICO ESPLOSE del mondo occidentale per i paesi sotto la linea 0,1% annuo del PIL dei paesi donatori, se- della povertà condo Craxi, andava devoluta alla graduale SEI GOVERNI DOPO CRAXI cancellazione totale o parziale dei debiti uffi- ciali bilaterali :quelli che gli stati hanno as- ALTERNATIVA OCCIDENTALE sunto direttamente o come garanti di altri sog- Nicola Scalzini AL COLLETTIVISMO getti verso i creditori ufficiali: governi e isti- tuzioni economiche e finanziarie pubbliche. Vi era per Craxi l’imperativo di presentare La cancellazione per i paesi molto poveri do- on si riesce a capire dove si flazione del periodo precedente, incrementi una alternativa “occidentale” al collettivismo, veva essere totale, seppur scaglionata nel tem- N siano sorte le informazioni sistematicamente più elevati di quelli correnti. collegata al rispetto dei diritti dell’uomo e del po, per i debiti governativi . Sarebbe stata in- che permettono da anni di af- L’effetto di spinta di tale meccanismo rende- cittadino, per soddisfare alla esigenza di dare vece attorno al 50% per gli altri debiti di que- fermare che Craxi “lasciò un debito pubblico va più arduo il controllo della spesa per tutto il nei paesi meno sviluppati e in transizione una sti paesi, con cifre e scadenze variabili in re- raddoppiato”. Sotto la sua guida il debito - se- periodo caratterizzato dalla riduzione dell’in- visione positiva dell’occidente, dopo la cessa- lazione al loro livello di reddito e ad altre cir- condo la vulgata - sarebbe infatti passato dal flazione. Esso si sarebbe esaurito al termine del zione della guerra fredda che aveva spezzato i costanze. La contropartita delle cancellazioni 60% al 120% del PIL. Intanto vorrei subito processo di disinflazione, vale a dire nell’87. vecchi equilibri. L’Africa, diceva Craxi, sta doveva essere devoluta dagli stati aiutati a un precisare che quando ebbe inizio il Governo La seconda aggravante derivava dalle con- morendo. La perdita di interesse dell’Occiden- fondo per iniziative economico sociali e uma- Craxi il debito pubblico aveva superato di po- seguenze del divorzio tra Banca d’Italia e Te- te per l’Africa aveva come contraltare l’imma- nitarie prioritarie Questo punto è stato ripreso co il 70% del PIL e raggiungerà i 120 punti so- soro, sancito nell’81 dal Ministro Andreatta, gine di una società capitalistica “consumista”, dalla sinistra italiana, al governo, negli anni lo nel 94 (Governo Ciampi) a ridosso di una con il quale la Banca d’Italia non era più ob- che suscitava invidia e risentimento. E dava recenti, senza mai citare Craxi. Per un altro grave crisi economica, ben sei governi dopo bligata ad acquistare, emettendo valuta, i titoli luogo in ambienti motivati da un’etica basata 0,1-0,2% del PIL Craxi riteneva che fosse de- quello di Craxi (Fanfani, Goria, De Mita, An- di debito pubblico non collocati sul mercato. su altri valori, a una reazione di rigetto per- siderabile e possibile attivare processi di svi- dreotti, Amato, Ciampi). Il costo del servizio del debito prima messo a ché l’Occidente non si presentava con una luppo economico molto consistenti, per au- Certo, quando De Mita dette il benservito a carico dei risparmiatori e del sistema bancario, collaborazione economica “ dal volto umano”. mentare il prodotto lordo dei paesi in via di Craxi (marzo ’87) il rapporto debito/PIL era subì una crescita esplosiva. Un’alluvione di Così Craxi vedeva emergere un odio, che si sviluppo, per innescare una spirale virtuosa di prossimo al 90%, nonostante che nel triennio oneri che travolgerà prima il governo Spado- diffondeva, fra i ceti sociali che pagavano i co- sviluppo. All’azione in questione, da parte de- la spesa fosse stata mantenuta stabile in rap- lini e poi si rovescerà su quello di Craxi. sti maggiori di questi processi . E vedeva una gli stati industriali, si sarebbe dovuto affianca- porto al PIL e il fabbisogno del tesoro ridotto Comunque, lo stesso Sen. Andreatta ricono- difficoltà crescente per i leaders dei paesi del re un maggior intervento con tassi di interesse di 3 punti. scerà in un suo scritto ”che i tassi di interesse terzo mondo che volevano realizzare uno svi- fortemente agevolati da parte delle Istituzioni Un grande sforzo se si considera che nel positivi in termini reali si tradussero rapida- luppo equilibrato e portarlo avanti in forme de- Finanziarie Internazionali- il Fondo monetario quadriennio precedente la spesa era triplicata mente in un nuovo grande problema della po- mocratiche o, quanto meno, con modalità pa- e la Banca Mondiale. in volume e aveva guadagnato ben 8 punti ri- litica economica aumentando il fabbisogno del cifiche, in forme civili. Secondo Craxi, da par- Le raccomandazioni del Rapporto Craxi re- spetto al PIL. Tesoro e l’escalation della crescita del debito te nostra occorreva assumersi una grande re- lative alla cancellazione del debito ufficiale Si trattava quindi di salire su un auto in cor- rispetto al prodotto nazionale”. sponsabilità a favore di questa strategia. dei paesi poveri riguardano importi che, per i sa verso il precipizio e rallentarne l’andatura, Insomma in quelle condizioni e senza toc- Il Rapporto Craxi sul debito mondiale, singoli governi creditori, non sono grandi e cosa che venne fatta con la finanziaria per l’84 care le imposte sarebbe stato molto difficile fa- che ho avuto l’onore di curare in sede tecnica, che, in ogni caso erano e sono in pratica inesi- con un’operazione di ampio respiro, soprattut- re di meglio. Persino un duro avversario di mostra che si possono attuare molti migliora- gibili. Ma ciò ha un effetto importante, per le to nella spesa sociale. In tale situazione due Craxi come fu Eugenio Scalfari sul suo gior- menti nella efficienza della politica dei paesi finanze dei paesi aiutati, scarsi di valuta inter- circostanze fungevano da aggravanti. nale scriveva il 1° marzo 1987 che sulla ge- donatori per la cooperazione allo sviluppo: nazionale. La prima: il calo dell’inflazione imprimeva stione dei conti dello Stato nel quadriennio “ mettendo assieme le iniziative delle varie isti- Nella comunità finanziaria internazionale, alla spesa, che era indicizzata ai tassi di in- il Governo merita la lode”. CRITICAsociale ■ 7 7 / 2012

Tuttavia i meriti di quel Governo non si li- irregolare della campagna elettorale della DC torno al 9%. Con una crescita globale inferiore l’Unione monetaria ma di un percorso che por- mitarono alla finanza pubblica, ma furono ben da parte di De Benedetti per tramite del ten- al 3% il problema occupazionale non troverà ta verso una più vasta Unione economica e altri. Quando Craxi ricevette l’incarico di go- tativo di svendita concordata da Prodi del co- soluzione. Si pongono problemi drammatici verso l’Unione europea. verno il paese era in una situazione disperata: losso alimentare. svendita bloccata da Craxi- soprattutto per la forza lavoro dell’industria Il trattato, anche se con modalità ed intensità - il Prodotto lordo era negativo da tre anni e Amato, ndr) mentre i servizi non sono in grado di assorbire diverse, è pervaso, in ogni sua parte, da una di- risultava inferiore a quello del1980, In un articolo sulla Repubblica dell’undici per intero gli espulsi dal settore industriale. rettiva fondamentale che prevede lo stretto co- - l’occupazione in calo e la disoccupazione dicembre 1986 il Ministro Visentini (“Se De La crisi occupazionale è ormai presente an- ordinamento delle politiche economiche degli in crescita, Mita mi permette una domanda”) ritenendo che in regioni superindustrializzate dove il pie- Stati mèmbri, con obbiettìvi comuni, confor- - gli investimenti in grave declino, che la pressione fiscale costante, insieme alla no impiego era la regola. Arrestare, regolare, memente al principio di una economia di mer- - i conti esterni in rosso persistente, riduzione della percentuale della spesa sul Pil, rovesciare queste tendenze negative diventa la cato aperta ed in libera concorrenza. Da ciò de- - costo del lavoro a quasi il 20%, dallo stesso proposta non fosse altro che la nostra principale preoccupazione, la responsa- riva naturalmente che l’azione pubblica, a li- - spesa pubblica e pressione fiscale in forte conferma dell’indirizzo avviato nei primi tre bilità ed il compito della nostra azione politica vello europeo e nazionale, sia conforme e non aumento, anni di governo, scriveva che “il biennio 1987- e sindacale dei prossimi anni, mentre non è contraria a questo principio e a questo sistema. - inflazione al 16,5, 88 sarà decisivo” per la finanza pubblica. possibile, nel contempo, non tener conto del Tuttavia, di fronte ai gravi pericoli ed alle - i bot al 20% e ci fermiamo qui. I timori di Visentini purtroppo erano fondati. fatto che i problemi produttivi e occupazionali contraddizioni crescenti che attraversano Liquidato il governo Craxi si andò alle si ripercuotono inevitabilmente sugli equilibri l’economia mondiale, dal pieno riconosci- Gli esperti parlavano di due vincoli allo svi- elezioni anticipate con il Governo Fanfani finanziari dello «Stato del benessere» e sui suoi mento del valore dell’economia di mercato luppo rappresentati dai conti esterni e dall’in- di minoranza che cadde col voto contrario servizi sociali. Sentiamo ad un tempo tutta la non si può giungere a desumere la necessità flazione. In altre parole il paese era condanna- della stessa DC per andare alle elezioni. nostra responsabilità verso i lavoratori, i pen- che lo Stato si assenti dall’economia. La to alla non crescita per evitare l’aggravarsi de- Seguì il Governo Goria che in Parlamento sionati, i senza lavoro, le donne, le nuove leve «mano invisibile» non può e non potrà risol- gli squilibri dei conti esterni e il puntuale au- venne più volte messo in minoranza con mag- del lavoro nei Paesi industriali avanzati e la no- vere ogni problema mentre concorrenza e mento dell’inflazione. Alla fine di quella espe- gioranze trasversali (DC-PCI) volte a saccheg- stra responsabilità nei riguardi delle nazioni del mercato aperto non possono essere conside- rienza tutti gli indicatori vengono letteralmen- giare la finanza pubblica finalmente priva di Terzo Mondo e dell’ex blocco sovietico, la par- rati «un dono di natura» che non ha e non te ribaltati. validi guardiani (chi non ricorda l’on Lodi del te povera dell’umanità, le aree della miseria, avrà bisogno nè di aiuto nè di controllo. Una trasformazione così radicale e rapida PCI capo manipolo degli assalitori?). della denutrizione e del sottosviluppo. Rispetto alla complessità della costruzione apparve al mondo intero spettacolare e mira- Ma anche nel mondo politico e sindacale si In tutto questo periodo, con sacrifici note- comunitaria questo trattato che pure è tanto colosa: l’inflazione raggiunge il 4%, ma quel creò una euforia da guerra finita e così ricomin- voli, con politiche adeguate di aggiustamento importante appare ancora come un’opera in- che appare più importante: ciò l’instabilità politica e sociale, l’aumento ed anche con nuovi impegni presi a livello in- completa. Vi sono almeno tré fondamentali - il differenziale con gli altri paesi passa dal della spesa pubblica e della pressione fiscale. temazionale, non pochi Paesi dell’America questioni che debbono essere ulteriormente ed 9 al 2%; E pur in presenza di una crescita rilevantis- Latina sono usciti o stanno uscendo almeno in prospettiva approfondite. La prima riguarda - il numero delle imprese è triplicato, sima del prodotto, non si ebbe la consapevo- dalla crisi debitoria intemazionale e taluni han- un deficit di democrazia che deve essere col- - i profitti ricostituiti, le esportazioni in forte lezza dell’importanza di mettere definitiva- no già posto le basi della loro ripresa. Anche mato. L’Unione si estende su vasti interessi e incremento, i conti esterni in consistente attivo, mente al sicuro i conti pubblici. Del resto l’in- alcuni Paesi dell’Africa, in un quadro generale compiti di coordinamento, nel campo moneta- - il PIL in crescita insieme agli investimenti, dicatore debito/PIL era ancora un illustre sco- sempre molto negativo, che in questo momen- rio, in quello delle politiche fiscali e di bilan- ai salari reali e all’occupazione. nosciuto ai più, né godeva della considerazio- to tocca il suo punto più basso con la tragica cio, delle reti di trasporto e della ricerca scien- ne che avrà nella formulazione dei parametri vicenda somala, sono venuti migliorando la lo- tifica e tecnologica, nel campo dell’ambiente Cadono i vincoli alla crescita che tende ad di Maastricht. La crisi economica degli anni ro situazione, mentre in Asia si sono molti- e dell’agricoltura, e ancora, almeno tenden- un vero e proprio “boom”nel successivo trien- novanta darà il colpo di grazia al precario pllcati i segnali di dinamismo e di un nuovo zialmente, nel campo della politica estera e nio. Insieme agli elogi arrivano i riconosci- equilibrio della nostra finanza pubblica. Questi sviluppo. Se le prospettive economiche della della difesa comune, in quello delle politiche menti: l’Italia ha superato la Gran Bretagna sono in estrema sintesi i fatti. parte ricca e forte del mondo diventano meno per lo sviluppo del Terzo Mondo, e dell’istru- per livello di reddito ed entra a far parte del Se si riuscisse a fare una operazione verità favorevoli tutto l’insieme si aggraverà. Per zione e della formazione professionale, del- G7, le agenzie di rating assegnano al nostro sugli anni ottanta e sul Governo Craxi, senza l’America Latina, che esce da quello che è sta- l’industria e della sanità pubblica, della cultura paese il massimo riconoscimento, la tripla A pregiudizi e demagogie, certamente riscopri- to definito un «decennio perso», occorrerebbe e non ultimo, auspicabilmente, nel campo ne- che, persa in seguito alla crisi dei primi anni remmo uno dei momenti migliori della nostra un tasso di crescita superiore almeno al 3%. vralgico delle politiche sociali e della coesione novanta, non sarà più riottenuta. storia che vide la Banca d’Italia, il Governo e Nel continente africano dove la popolazione sociale. Si era dunque nella condizione migliore il Sindacato costruire un capolavoro di politica cresce ad un ritmo superiore al 2.5% una cre- Di fronte a tutti questi compiti di rilevanza per dedicarsi alla rifinitura del lavoro, vale economica tanto raro nel nostro paese e che fa scita limitata significa solo aggiungere impo- primaria il Parlamento Europeo appare oggi a dire la stabilizzazione del debito rispetto onore a coloro che ne furono i protagonisti. s verimento ad impoverimento. Contempora- confinato nel ruolo di un nano. Mancano ade- al Prodotto Lordo nel biennio 1987/88. neamente vi è un grande bisogno di capitali guate strutture tecnocratiche e burocratìche. (Ma la DC di De Mita provoca la crisi e la Nicola Scalzini è stato responsabile della per tutti, il Terzo Mondo, l’Est europeo, Molti dei coordinamenti che si rendono neces- caduta del governo con un anno di anticipo politica di bilancio e finanza pubblica l’exURSS. sari sono ancora allo stato embrionale. La de- sulla fine naturale della Legislatura. Siamo Dipartimento Economico della PCM Si calcola in 500 miliardi di dollari il fabbi- mocrazia europea che si rinnova e che si inte- nell’anno dell’affare SME e del finanziamento Governo Craxi 1983-87) sogno di capitali per la sola economia di mer- gra ha perciò bisogno che si accrescano gli es- cato dell’impresa dei Paesi ex comunisti, e al- senziali poteri di coordinamento politico ed ha trettanto quello dell’economia delle imprese bisogno che cresca la statura dei poteri deci- dell’America Latina. Di contro il grande para- sionali del Parlamento. dosso è che nelle economie sviluppate ci scon- La seconda questione riguarda lo squilibrio, ■ L’ECONOMICA HA BISOGNO DI AIUTI E CONTROLLI triamo con il ristagno, la disoccupazione, la che purtroppo allo stato degli atti esiste, tra la caduta degli investimenti, una apparente satu- concretezza degli impegni dell’Unione mone- “LO STATO NON SI ASSENTI” razione. E’ una situazione in cui possiamo taria e la scarsa concretezza di quelli che ri- dire che l’economia di libero mercato ha guardano altre materie, economiche, sociali, vinto la sua sfida storica con l’economia col- politiche, scientifiche e tecnologiche. Questa lettivistica e burocratica ma si trova ora da- asimmetria deve essere gradualmente ma ne- Bettino Craxi vanti a nuove e diverse grandi sfide interne cessariamente superata. Vi sono questioni di ed intemazionali ed a contraddizioni egual- ordine interno e di ordine intemazionale che mente grandi e cariche di incognite. per la loro natura ed importanza richiedono va- l mondo dei blocchi, delle divi- questo profilo, quasi «felice» degli anni ‘80, Quando Dahrendorf scrive che l’era social- lutazioni politiche e scelte di principio, e com- I sioni frontali, del rischio nuclea- si stia presentando un quinquennio «infelice». democratica è finita perché gli obbiettìvi che portano aspetti di giustìzia, di equità, di egua- re sta alle nostre spalle. Il grande La decrescita appare vistosa anche nei Paesi il socialismo democratico si poneva sono stati glianza, di pace, di sicurezza che non possono incubo è finito ma non per questo possiamo af- comunemente considerati come le locomotive raggiunti compie un grande errore di valuta- non investire le responsabilità dirette e decisi- fermare di essere entrati in un’era felice. Il dell’economia mondiale. Nel ‘93 si prevede zone. Sono riapparse invece insieme la disoc- ve delle istituzioni democratiche. In questo crollo del comunismo ha lasciato una disastro- che il prodotto degli USA aumenterà solo del cupazione e la crisi ed è rinato il bisogno di in- senso tutti sappiamo quanto potranno valere il sa eredità in una grande parte del mondo. Mol- 2.6%. Il Giappone, che ha conosciuto tassi di serire nelle società ad economia di mercato te- ruolo e la propulsione che in questa dirczione ti dolorosi conflitti locali aspettano soluzioni crescita miracolosi, quest’anno vede una cre- rapie riformiste, terapie di stimolo e di svilup- possono esprimere le forze politiche europee che tardano a venire. Le diseguaglianze tra ric- scita inferiore al 2%. Per la Germania unifica- po, di sostegno dell’occupazione, azioni di di- presenti e collegato nella Internazionale So- chi e poveri rimangono sempre molto grandi, ta, alle prese con i problemi di una disoccupa- fesa delle aree di povertà e di emarginazione, cialista insieme a tutti i loro alleati di ispira- nuovi problemi sociali di dimensioni inquie- zione di massa, la previsione è dell’1.9%. In strategie di sviluppo e di solidarietà intema- zione europea progressista. tanti affiorano ora proprio nel cuore delle so- questo quadro appare persino virtuosa la cre- zionale. La terza questione riguarda il rischio di cietà più avanzate. scita della Francia prevista nel 2.3% contro Nell’Europa comunitaria il referendum fran- un’Europa a due velocità. Rischio che va evi- L’economia mondiale è tornata ad essere l’1.6% dell’Italia e l’1.4% del Regno Unito. cese decide le sorti del trattato di Maastricht, tato con il rigore nelle azioni di risanamento una grande malata. Le previsioni più attendi- Il premio Nobel per l’economia Laurence tappa di fondamentale importanza per il futuro di chi si trova in posizione di maggiore diffi- bili sono negative e preoccupano. Sembra che Klein prevede per l’Europa occidentale, da qui europeo in generale. Non si tratta e non deve coltà ma anche con la collaborazione e l’azio- nei Paesi industriali, dopo il decennio, sotto al ‘95, livelli di disoccupazione mediamente at- trattarsi solo del cammino che conduce verso ne lungimirante e solidale di tutti. 8 ■ CRITICAsociale 7 / 2012

Dall’osservatorio di questa grande capitale deve valere per Israele e per tutti i Paesi della ■ OSCAR L. SCALFARO E L’IMPAZZIMENTO DELLA POLITICA europea in cui si svolge il nostro Congresso Regione, che da un nuovo assetto stabile e pa- guardiamo con preoccupazione ed angoscia ad cifico potrebbero trarre tutti solo motivi di in- IL CAOS ITALIANO Est, alle tragedie che sono aperte, alla transi- teresse e di vantaggio reciproco. D consolida- zione verso nuovi sistemi che appare purtrop- mento della pace è necessario per mettere ma- po, dopo i primi naturali entusiasmi, quanto no alla ricostruzione, e per promuovere un nuo- mai incerta e difficile, al dramma dell’insicu- vo sviluppo in Paesi, regioni e città che hanno Critica Sociale rezza e della miseria che investe intere popo- conosciuto anni di violenze, di distruzioni e di lazioni. guerre civili, a cominciare dal libano che può Riportare la pace, la sicurezza, il rispetto dei ricostruire le sue città e il suo futuro senza ri- l caos italiano ha un nome e co- quella di fatto del presidente del senato, oltre diritti umani, la normalità della vita nei sangui- nunciare alla propria indipendenza. I gnome: “rivoluzione fallita”. Al- a quella formale di Lamberto Dini, attuale pre- nosi conflitti nei tenitori della ex Repubblica Se guardiamo alla «riva Sud» ed alla «riva lo stato delle cose non c’è un sidente del Consiglio, già ministro “tecnico” Jugoslava è uno dei compiti fondamentali cui Est» della Regione mediterranea vediamo come presidente della cosidetta seconda repubblica. di Forza Italia. l’Europa deve assolvere in modo assai più ef- i problemi occupazionali e migratori già gravi L’attuale presidente in carica per la sua car- Un crollo traumatico del vecchio sistema ficace di quanto abbia saputo o potuto fare sino sono destinati a ingigantirsi entro breve tempo, riera politica nella prima repubblica, non è al- politico, ha creato una situazione caotica, in- ad ora. Tutto questo ha avuto ed ha purtroppo mentre si diffonde in alcuni Paesi una predica- tro che un esponente del dissolto partito demo- stabile, ed un’Italia che, allo stato delle cose, anche un doloroso costo umano ma tuttavia è zione di chiusura integralista. Secondo le stime cristiano, eletto dal “vecchio sistema”. appare del tutto ingovernabile. un dovere al quale non ci si può sottrarre. C’è della Banca Mondiale, la popolazione della Re- Non c’è in parlamento una maggioranza po- Dal ‘92 ad oggi si sono succeduti, quattro chi fùgge la guerra e c’è chi filgge il vuoto e la gione mediterranea passerà entro il 2020 dagli litica espressione di una coalizione. Assistia- governi. L’instabilità politica è un vecchio ma- miseria della vita. Si calcola che circa due mi- attuali 400 milioni a 550 milioni. La popolazio- mo invece alla convergenza occasionale dei le italiano. Dopo il periodo del governo Craxi, lioni di persone hanno lasciato o stanno la- ne della «riva Sud» sarà il doppio dell’attuale, voti più disparati, espressi da gruppi partico- il più lungo e stabile della storia d’Italia, ci so- sciando, nel ‘92, la Cecoslovacchia, la Polonia, quella della «riva Est» aumenterà del 90%. larmente molto lontani tra loro. Non c’è un go- no stati ben otto governi. l’Ungheria e la ex URSS per dirigerei verso i Si presenta per i Paesi della «riva Nord» e verno “politico”. Il sistema precedente si era venuto logoran- Paesi industrializzati mentre vivono in condi- dell’Europa intera una sfida complessa: quella Al suo posto c’è un governo “tecnico”, pre- do e soprattutto si era aggravato e diffuso il si- zioni di grande difficoltà milioni di lavoratori di attuare processi di integrazione cooperazio- sieduto dal ministro del tesoro del precedente stema di finanziamento illegale dei partiti e nella Germania orientale. La stima di coloro ne e intermediazione economica simili a quelli governo Berlusconi al quale lo stesso Berlu- della politica, cui, in molti casi si collegavano che, ove possibile, vorrebbero emigrare nel che, in Asia, hanno compiuto il Giappone e i sconi ha finito con il negare la fiducia. Il “go- fatti di degenarazione e di corruzione. prossimo futuro verso l’Occidente oscilla tra i Paesi di nuova industrializzazione ira loro e verno tecnico”, ha superato nei giorni scorsi Questa situazione, dopo essere stata tollerata 7 e i 20 milioni di persone. Si stima ancora che con la Cina ed altre Nazioni dell’area del Pa- l’ostacolo di un decisivo voto parlamentare per decenni, è stata affrontata da alcuni clans solo l’esodo dall’cx URSS possa essere, ogni cifico. Questo processo comporterà grandi dif- grazie a tre voti della sudtiroler volkspartei, e sia attraverso un uso violento del potere giu- anno, di almeno 500 mila persone. ficoltà soprattutto per i Paesi della «riva Nord» cioè i rappresentanti della minoranza di lingua diziario, sia in molti casi, attraverso un uso Nessuno può pensare che l’Europa, soprat- che hanno ancora regioni di debole sviluppo. tedesca. violento del potere dell’informazione. tutto in un periodo che vede a rischio i posti di E tuttavia questo processo è e sarà il solo mez- Il “governo tecnico”, ha un mini-programma, La giustizia è diventata allora una specie di lavoro, possa simultaneamente subire questa zo per evitare una pressione migratoria incon- e, per sua stessa ammissione, è a “termine”. giustizia-spettacolo, con i suoi divi, i suoi eroi, ondata migratoria e quella che muove dalle co- trollabile verso aree europee, già densamente Sul “termine”, e cioè se giugno od ottobre i suoi dannati. ste africane. E tuttavia nessuno può ne potreb- popolate, che potrebbe diventare esplosiva. prossimi, è in corso una rissa ed un braccio di In parallelo, con una tendenza prevalente ed be rimanere nella passività e nella indifferenza Tutto questo richiede l’accantonamento di ferro con toni ed espres sioni che hanno pro- assolutamente evidente, si è fatta strada la giu- e men che meno noi che apparteniamo ad un egoismi miopi, di chiusure ed eccessi prote- vocato persino un intervento efficiale del gior- stizia politica. movimento socialista internazionalista. Tutto zionistici, e di politiche monetarie ostili allo nale del Vaticano. Una giustizia che si è mossa con accanimen- è terribilmente difficile ma ciò nondimeno non sviluppo. Definito il “termine”, il Parlamento dovreb- to in alcune direzioni politiche ma non in altre. si può procedere con la filosofia del rinvio o L’Intemazionale Socialista in tutti questi an- be essere sciolto per dar luogo a nuove elezio- Ha letteralmente aggredito alcuni gruppi eco- del giorno per giorno. Una strategia europea ni, sotto la guida di un grande socialista demo- ni politiche. nomici, ed ha usato la mano di velluto con al- di medio periodo è assolutamente indispensa- cratico tedesco, ha fatto della lotta per la pace In queste elezioni si affronterebbero uno tri. bile. Bisogna aiutare una vera e propria rico- e per la sicurezza, per la difesa dei diritti dei schieramento di centro-destra e uno schiera- Decine di suicidi, migliala di arresti, la car- struzione assicurando assistenza tecnologica, popoli e dei diritti umani, contro le disegua- mento di centro-sinistra. cerazione usata come strumento di confessio- collaborazione e coopcrazione tra Stati, istitu- glianze esistenti nel mondo all’interno delle Ma le cose non sono così semplici e lineari. ne, le condanne pronunciate prima ancora dei zioni ed imprese grandi ma anche piccole e nostre società e nel rapporto Nord-Sud, per la Non si tratta infatti ne di due partiti ne di due processi e confermate dai processi, e in taluni medie. In Paesi dove spesso da un frenetico difesa dell’ambiente e della natura i colori del- raggruppamenti omogenei. casi evidentemente stabilite sin dall’inizio. collettìvismo si è caduti in un ingannevole li- la sua bandiera. Questo è stato l’insegnamento Tutt’ altro. Tutto questo è stato chiamato “rivoluzione”. berismo, come ricetta per risolvere in tempi ra- ed il messaggio del grande assente di questo L’introduzione della nuova legge elettorale, È vero che tutti, chi più chi meno, hanno pidi tutti i problemi, debbono riuscire a farsi Congresso, un uomo eroico di fronte al peri- avrebbe dovuto determinare la semplificazio- cercato di trarre qualche vantaggio cavalcando strada le idee e i programmi moderni del rifor- colo, intelligente e lungimirante di fronte ai ne del sistema multi-partitico. È avvenuto la via giudiziaria al potere politico, ma poiché mismo, del gradualismo, della collaborazione problemi ed alle contraddizioni del nostro esattamente il contrario. Le formazioni politi- i clans più attivi della magistratura, si ritengo- e della solidarietà sociale. tempo, generoso ed umano con tutti. Un inse- che si sono letteralmente moltiplicate. A tut- no per così dire “progressisti”, mentre in realtà E’ urgente che le vie della pace siano percor- gnamento, un messaggio ed un esempio di cui t’oggi se ne possono contare più di trenta. molti tra loro non erano altro che vecchi co- se sino in fondo nella Regione mediorientale, continueremo a fare tesoro per l’amore che gli Dai partiti della vecchia maggioranza parla- munisti ed extra-parlamentari di sinistra sono per evitare l’insorgere di nuovi conflitti, per portiamo, per le nostre convinzioni profonde, mentare e di governo, travolti da una valanga stati “i progressisti” guidati dagli ex-comuni- una soluzione graduale ma definitiva della que- per i vincoli che ci hanno tenuti uniti. s di inchieste, sono nati mezzi-partiti, piccoli sti, toccati a loro volta ma non colpiti a fondo stione palestinese basata sul riconoscimento partiti, raggruppamenti minori, minuscoli, con dalle inchieste, che ne hanno tratto sino ad ora dei diritti del popolo palestinese in un contesto Berlino 15/17 settembre 1992 una frantumazione di forze che tuttora conti- i maggiori vantaggi mentre sorreggono per le di sicurezza, di collaborazione e di aperture che Congresso dell’Internazionale Socialista nua. future elezioni la candidatura a presidente del Dalla vecchia D.C., partito di maggioranza Consiglio di un ex democristiamo figlio puris- relativa, sono nate cinque o sei formazioni di simo della prima repubblica. ispirazione cattolica. E tuttavia la “rivoluzione” non è riuscita, o Dalle rovine del vecchio partito socialista non è riuscita ancora a portare i suoi favoriti sono uscite, quattro o cinque formazioni mi- al potere. nori. Anche i piccoli partiti laici di centro si Questo spiega l’attuale situazione stretta sono spezzettati e divisi. dalle convulsioni di un preteso rinnovamento Sorte non molto diversa è toccata anche e caratterizzata da una confusione politica che all’opposizione di un tempo. non ha precedenti. Un movimento comunista che già si era L’economia come è naturale, ne è la prima scisso in due tronconi, il partito democratico vittima, con la lira che sbanda e si svaluta. La della sinistra e rifondazione comunista, sconta produzione e gli investimenti che ristagnano ora una nuova divisione di fatto di quest’ulti- nelle categorie che sono in crisi e le zone più ma. La Lega Nord’si è ripetutamente scissa depresse e i più deboli che ne fanno le spese. dando vita a formazioni diverse. Quanto potrà durare questa situazione Anche il movimento sociale italiano, e cioè è difficile dire.Bisognava correggere e inve- il partito originariamente neo-fascista, si è pri- ce si è agito in modo devastante per calcoli di ma trasformato in “alleanza nazionale”, e potere. quindi quest’ultima ha subito la scissione di Lo squilibrio e il disordine nei poteri dello un gruppo di ispirazione più tradizionale. An- stato è oggi sotto gli occhi di tutti. che Forza Italia, il movimento fondato da Ber- Distruggere è facile. Ricostruire sarà molto Il P.M. Di Pietro ospite al meeting dello Studio Ambrosetti nel 1992 lusconi, ha dovuto incassare alcune defezioni, difficile. s CRITICAsociale ■ 9 7 / 2012

RISERVATO ■ UN DELINQUENTE RICATTATO, USATO DA UN POTERE PIÙ GRANDE DI LUI IL DIARIO DI CRAXI SU ANTONIO DI PIETRO

a prima richiesta di arresto di Diversi di loro, contemporaneamente, si di- L cui parlo prese corpo infatti il chiaravano, in buona sostanza, pentiti di essere giorno stesso in cui venne reso appartenuti alla larga schiera degli estimatori noto il testo della lettera che avevo indirizzato e degli apologeti. ai miei difensori. Non parlo neppure dei fatti più recenti, di Con essa rendevo pubblici alcuni episodi cui si stanno occupando le inchieste in corso, che si riferivano a vari comportamenti e rela- e di ciò che si scrive, si dice e si pensa a pro- zioni connesse, che ruotavano intorno all’ex posito, sulla stampa, in Parlamento, nell’opi- procuratore della Repubblica signor Di Pietro, nione pubblica. quando egli era ancora membro dell’ordine In questo modo il Di Pietro, nonostante i giudiziario, anche se non comprendevano di- passaggi fulminanti della sua carriera politica rettamente, e non potevano comprendere, il e le sue ripetute esibizioni populistiche, intrise capitolo che viene aperto oggi e che riguarda di ignoranza, maleducazione ed anche di licen- le relazioni dell’ex magistrato con il banchiere ze diffamatorie, veniva ormai incalzato da par- italo-svizzero Pacini Battaglia. ti diverse, e oggi, come tutti vedono, lo è più Si trattava di episodi specifici e non privi di che mai, ad onta delle difese d’ufficio, molte un qualche significato, sia per la loro disinvol- delle quali appaiono pelose, calcolate, formali tura ed ambiguità, sia, probabilmente, per la e necessitate, ma tutt’altro che sincere. loro illegalità. Più inchieste aperte, dimissioni da Ministro, Risalivano ad alcuni anni addietro, e cioè accuse da mozzare il fiato, fibrillazione nel agli inizi della grande inchiesta destinata ad campo dei restanti adulatori, solidarietà tutt’al- avere poi una risonanza mondiale. Essa gode- tro che convincenti, un disorientamento cre- va di un sostegno incondizionato di Istituzioni scente nel? opinione pubblica. estere che, interessate a creare in Italia condi- Cresce a dismisura il numero di coloro che zioni che meglio facessero loro comodo, si av- cominciano a temere di essere stati ingannati valevano a loro volta dello sforzo irresponsa- in un modo che ha precedenti nella cinemato- bile di magistrati italiani che, colti da un deli- grafia, nel teatro o nella fantasia romanzesca, rio di vanità e di potenza, giravano il mondo ma non nella realtà della storia tanto della Re- in lungo e in largo per raccogliere allori, spie- pubblica che del Regno d’Italia. gando che l’Italia era la capitale universale Gli si rimproverava, in particolare allora, di della corruzione e che ciò che stavano facendo non aver ancora spiegato a nessuno, come gli era a dir poco una impresa eroica del bene con- hanno ripetutamente fatto notare in tanti ed an- tro il male, e che il loro prodotto poteva e do- che senza eccessivi complimenti, e persino veva essere utilmente importato. Come si ri- con insistenza anche l’autorevole Osservatore corderà era stata concepita anche l’operazione Romano, organo del Vaticano, e cioè non un “Mani Pulite nel mondo”. settimanale satirico, le vere ragioni per le quali La verità era che questi episodi, cui la lettera tutto all’ improvviso, anzi, quasi di corsa, ave- in questione si riferiva, erano corredati da in- va ritenuto di dover dare le dimissioni dall’ or- dicazioni e da dati che apparivano assoluta- dine giudiziario. mente illuminanti il quadro delle scorrettezze sima misura e prudenza”, come scrivevo allo- Certo mi ero ben guardato dallo spingermi Lo aveva fatto per andare, come ebbe a scri- e, ripeto, probabilmente i reati che potevano ra, qualche legittimo dubbio circa la linearità a scrivere quello che scrisse poi un settimanale vere nella sua lettera di dimissioni con una no- essere stati compiuti dall’ex magistrato, unita- dei comportamenti del Di Pietro nella sua qua- satìrico in un articolo, corredato da eloquenti ta che apparve subito, ed emerge più che mai mente ad alcuni suoi amici di famiglia, di cor- lità di magistrato. e pungenti vignette, dal titolo / tré porcellini. oggi, intrisa di commovente ipocrisia, verso data, e fors’anche d’affari. In particolare osservavo, ed eravamo nel Era un articolo impressionante e del tutto un “futuro senza speranza”, per evitare che Reati che potevano aver visto anche la com- ‘92, e cioè quattro anni or sono: sorprendente. Senza mezzi termini si gettava, fosse strumentalizzata la sua funzione di ma- plicità dei suoi collaboratori, ed anche, in de- Vi sono nell ‘inchiesta da lui guidata diversi sia pure, come Fautore sottolineava, in chiave gistrato. finitiva, di chi “non poteva non sapere”. aspetti non chiari e non convincenti, rapporti satirica, addirittura non un sospetto, ma una Egli stesso l’ha poi strumentalizzata volgar- Questa lettera poteva contenere perciò, al- e relazioni connessi e collegabili all’inchiesta gravissima accusa di attività malavitose, tanto mente, esorbitando dalle sue competenze e dal meno a prima vista, notitiae criminis riguar- tutt’altro che chiari e tutt’altro che convincen- sul Di Pietro che su due suoi fedelissimi amici. ruolo ministeriale, conferitegli per grazia di- danti direttamente le responsabilità personali ti, un corso della giustizia che ha finito con il I fedelissimi amici di cui parlava il settimanale vina, come non hanno mancato di rilevare sen- del Di Pietro o di altri, ma di certo non la mia, procedere a zig-zag. Con il tempo e attraverso erano due pubblici ufficiali, l’ex questore di za tanti complimenti e falsi riguardi parlamen- che in quell’ occasione mi limitavo a riferire una migliore conoscenza dei fatti di cui qual- Milano, attualmente parlamentare. Achille tari, giornalisti ed osservatori. dei dati di fatto. E comunque non certo, per so- cuno dovrebbe finalmente occuparsi, potrebbe Serra e l’ex comandante dei vigili urbani Eleu- Il futuro per lui si presentò invece piuttosto pramercato, addirittura la responsabilità dei persino risultare che il dott. Di Pietro è tutt ‘al- terio Rea, che venivano nientemeno accusati ricolmo di contratti nei campi più disparati, miei avvocati difensori. tro che l’eroe di cui si sente parlare e che, in di essere “tre porcellini”, definiti addirittura dall’editoria al giornalismo, all’insegnamento, Benché non fosse stato ancora compiuto al- questo caso, come in tanti altri della vita, non come soci’in una “combine” di scommesse ip- alle consulenze della più varia natura, sullo cun atto giudiziario di accertamento e di veri- è proprio oro tutto quello che riluce.... piche clandestine. sfondo di una straordinaria carriera politica, fica, come era evidentemente doveroso e ne- Nel secondo (26 agosto ‘92) ribadivo: Nello scenario, che vedeva protagonista il con esiti che di certo non derivano dalla sua cessario fare ai fini di tentare di stabilire Ine- “...noi abbiamo semplicemente osservato Di Pietro, si stagliava anche l’ippodromo di S. competenza, esperienza, equilibrio, compo- sattezza o meno di una qualche vericidità dei che vi sono taluni aspetti, per una parte del- Siro, con le sue corse, i suoi bookmakers, i stezza, senso dello Stato e proprietà di com- fatti e dei dati contenuti e illustrati in quella l’inchiesta milanese, che non sono ne chiari ne suoi giocatori fortunati e sfortunati. portamenti. lettera, viene, seduta stante, formulata contro convincenti, e che vi sono rapporti e relazioni Alla domanda “ma perché mai Di Pietro si Una carriera politica quasi unica, nata non di me, sulla base di una decisione pregiudizia- connesse o ricongiungibili all’inchiesta che preoccupa dei debiti di gioco di un bookmaker certamente dal nulla, ma semmai da calcoli ci- le, motivata solo da una evidente finalità di fa- egualmente non sono ne chiare ne convincenti. clandestino?”, la risposta del settimanale sati- nici e opportunistici che erano stati malconce- voreggiamento, un’accusa di calunnia. E’materia che merita un approfondimento e rico era stata “Perché sono anche soldi suoi”. piti, peggio calcolati e che tali alla fine si di- I fatti si sono incaricati poi di dimostrare che noi, per parte nostra, ci siamo augurati che ciò Questi signori si sono presi l’epitelio di por- mostreranno quando si potrà giungere alla resa essa era totalmente priva di un qualsiasi fon- possa avvenire sulla base dei fatti e nel modo cello, sia pure piccolo, punto e basta. Non mi dei conti. Conclusione tutt’altro che certa, damento. Un caso, come se ne sono visti tanti, più opportuno.... risulta che gli autori di una accusa tanto infa- giacché sembra sempre imperare la regola per di straordinaria ingiustizia (…) Dalla pentola dei misteri italiani sono poi mante siano stati denunciati per calunnia. Ma la quale chi tocca i fili muore o deve morire. usciti i fumi e i rumori anche di altre vicende, potrei sbagliarmi. Per la verità l’ex magistrato in questione, Cerco ora di riassumere, per sintesi, i fatti che a prima vista sembrano essere torbide e Non mi ero spinto neppure a scrivere ciò che dopo le dimissioni, era tornato a fare girotondi essenziali. scandalose, e sulle quali mi auguro che si vo- altri avrebbero, in tempi successivi, deciso di americani, europei e sudamericani, accompa- Il contenuto della lettera per cui viene avan- glia, si possa e si riesca comunque a fare luce dire e di scrivere, senza tante perifrasi, con ta- gnato in taluni casi da noti collaboratori od ex zata la denuncia per calunnia, ricordava come, sino in fondo. glienti libertà di giudizio, in varie interviste e collaboratori della Cia, e che, prima dì fermar- anni addietro, in alcuni corsivi scritti per il Sono però indotto a pensare a maggior ra- in articoli a proposito del mito dell’eroe Di si finalmente soddisfatto, aveva continuato a quotidiano socialista l’Avanti!, io mi ero per- gione che i miei dubbi d’allora fossero tutt’al- Pietro che veniva smontato, ridicolizzato e salire e scendere scale politiche di destra, di messo di avanzare, per la verità “con grandis- tro che peregrini. messo brutalmente a nudo. centro e di sinistra. 10 ■ CRITICAsociale 7 / 2012

Se fosse stato fatto effettivamente oggetto nione italiana e internazionale. Oggi la figura all’ estero Di Pietro ricostruisce come un chi- “Di avere in pugno il Presidente del Consi- di manovre calunniose, invece di dimettersi del magistrato è enormemente più prestigiosa, rurgo plastico il volto armonioso e rassicurante glio perché ha nel mirino lui ed i suoi uomini. dall’ordine giudiziario come decise di fare, e proprio perché tu l’hai incarnata. Un giorno della penisola. Dall’Australia ad Hong Kong, Che altri guai aspettano i Berlusconi. Che sot- senza spiegarne in modo convicente il perché, Antonio Di Pietro sarà ricordato per le sue be- dal Canada a Bruxelles, via Stoccarda, da New to loro c’è “il Cusani di Roma”, definito aveva tutte le possibilità, anzi aveva il dovere, nemerenze verso l’Italia, e non per essere stato York al Lussemburgo via Madrid, il giudice “l’anello di congiunzione tra la Prima e la Se- sia come cittadino che come magistrato, di ri- un sostituto procuratore tra i tanti, mentre que- itinerante traccia la rotta di una nuova reputa- conda Repubblica”. Che è possibile arrivare manere al suo’posto di combattimento e di di- sta Procura della Repubblica sarà ricordata zione italiana, diffonde ottimismo, semina fi- a disporre di una vera e propria “bomba “. fendersi a fronte alta sino in fondo da ogni so- perché in essa operò Antonio Di Pietro. ducia, calamita consensi su quel gigantesco Che sulla Fininvest il materiale è più che suf- spetto, insinuazione, maldicenza od accusa. Si era dimesso proprio nel momento di cui cantiere a forma di stivale che si allunga nel ficiente per incriminare i vertici. Che stavano Il veleno attorno alla sua persona è stato godeva di un altissimo grado di popolarità e di Mediterraneo. Stiamo lavorando per rendere roteando gli occhi, e affilando i coltelli, non sparso da lui stesso con una condotta del tutto fiducia. l’Italia ancora più bella, scusate il disagio”. solo a Milano, ma a Palermo, in Piemonte ed contraddittoria, anomala e tale da suscitare Veniva sospinto in avanti in modo travol- altri ancora. Che la Finanza sarà fatta a pezzi. inevitabilmente i più inquietanti interrogativi. gente da campagne di stampa che, non poten- “Di Pietro, facci sognare”, titolava il setti- Che il governo se ne andrà in autunno, per la Quel ruolo di magistrato d’altro canto era do esaltare la sua padronanza della lingua ita- manale Sorrisi e canzoni. dissoluzione della maggioranza e per gli scan- stato conquistato a fatica perché si era dovuto liana, pur essendosi egli laureato in meno di dali. Che la crisi sarà risolta con un Governo fronteggiare e poi scavalcare con un triplo sal- quattro anni, conseguendo anche quasi il mas- Una retorica nauseante. Neppure i più fana- Istituzionale. Che il nuovo Governo Istituzio- to mortale il giudizio negativo, lapidario e sen- simo dei voti, pur essendo uno studente-lavo- tici cultori del mito del Duce del fascismo si nale potrà anche essere presieduto da un giu- za scampo, che il Tribunale di Brescia aveva ratore con famiglia a carico, probabilmente an- erano spinti a tanto. Non si saranno rivoltati dice, che tuttavia non sarà Borrelli. Che Ber- dato su di lui. Richiesto del parere, obbligato- che in questo caso con F aiuto dello Spirito nella tomba solo Ulisse, Gulliver, Marco Polo, lusconi tenterà un accordo, ma che “questa rio per legge, dal Consiglio superiore della Santo, esaltavano la sua figura, la sua coeren- Lawrence Sterne, che solo forse oggi, ricomin- volta sarò io a fregarlo “. Magistratura, sulla richiesta di nomina a giu- za, la sua probità, il suo coraggio, anzi il suo ciano a darsi pace. Si saranno rivoltati i padri dice, avanzata a suo tempo dal Di Pietro, il eroismo, rendendo in questo modo i più grandi della civiltà del diritto, offesi nella loro serietà, Che cosa voleva dire tutto questo? Che cosa Consiglio giudiziario del Tribunale di Broscia, onori alla sua immagine, ad un tempo paesana nel loro rigore, nella loro razionalità e nella lo- c’era in atto in un movimento in cui si mesco- composto da sette magistrati, si era espresso ed adamantina. ro umanità. lavano le armi della giustizia e gli obiettivi in termini che non lasciavano adito al benché della politica? Ce lo dirà la storia. minimo dubbio. Comunque ancora anni addietro, io ero por- Di Pietro veniva considerato privo della suf- tato a scrivere più pedestremente dell’ambiguo ficiente adeguata professionalità nell sistema delle relazioni di questo singolare per- ‘uso concreto delle funzioni giudiziarie, ve- sonaggio e, soprattutto, di quelle intessute niva sottolineato il metodo eccessivamente in- quando egli già era un magistrato, giacché an- quisitorio nella conduzione delle indagini, i che di quelle precedenti, come tecnico del Mi- protagonismi non sempre corretti, venivano nistero della Difesa, segretario comunale, avanzati dubbi circa l’equilibrio, la diligenza, commissario di polizia, meriterebbe che si par- la riservatezza, lo scrupolo nello svolgimento lasse, perché anch’esse possono contribuire del lavoro e l’adeguata preparazione profes- non poco a delincare il quadro di insieme. sionale e ancora assoluta mancanza di riserva- In quel momento però, in quel clima fatto di tezza (per non definire in modo più grave il isterie pseudo “rivoluzionarie”, andavo inco- comportamento del dott. Di Pietro) che sta poi scientemente e spericolatamente contro una alla base della propagazione nell’ambito di formidabile e inarrestabile corrente. Ero una private conoscenze di notìzie concernenti pro- specie di contro-rivoluzionario. Ero in tutti i cedimenti in corso a lui affidati. modi un infame, un complottardo, un dossie- Una fotografia che le vicende successive ratore, come direbbe, con uno dei suoi fini hanno solo reso ancora più nitida. neologismi, il P.M. Ielo. Il Consiglio giudiziario di Brescia conclu- Mi riferivo infatti a condotte francamente deva allora esprimendo drasticamente parere discutibili, e tutt’ altro che confacenti alla contrario alla sua nomina a magistrato. Non ne “qualità” di un membro dell’ordine giudizia- aveva le qualità, non ne aveva i titoli, aveva rio. Mi erano giunte, e avevo raccolto, ripeto, dato una pessima prova come “uditore giudi- con grande prudenza, voci e segnalazioni che, ziario”. in quel momento, di certo non arrivavano solo Il Consiglio superiore della Magistratura alle mie orecchie anzi, al contrario, quando trovò invece il modo di mettere d’un canto il arrivavano alle mie orecchie sicuramente era- parere di Broscia e fece infatti esattamente il no già passate per tante altre, a cominciare da contrario. Il parere contrario di Brescia diviene quelle dei vertici istituzionali e dei superiori a Roma un parere favorevole. diretti del Di Pietro. Di loro tutto si potrà dire Era intervenuto a fare il miracolo uno Spi- salvo che “non potessero non sapere”. rito Santo. Per la storia, si tratterebbe di stabi- lire ora di quale Spirito Santo si sia trattato. Talune di esse erano addirittura tali e di tale Nel suo ruolo di magistrato aveva poi, inve- natura, da apparire a prima vista perlomeno di- ce, saputo scrivere nientemeno che “pagine stanti anni luce tanto dalle regole deontologi- d’oro” della storia della magistratura, come che che dalla legge. ebbe a dire il Procuratore capo Borrelli. Non riuscivo allora proprio a convincermi Nella sua dichiarazione di allora si può leg- che nessuno dei suoi superiori, dei suoi colle- gere infatti: ghi, dei suoi collaboratori, alcuni dei quali co- Verso Antonio Di Pietro e verso gli altri col- me si è visto erano in tutt’altre faccende affac- leghi del “pool” di Milano (che non si erano cendati, non si fosse mai .accorto proprio di dimessi) siamo tutti debitori di immensa rico- nulla. noscenza per il lavoro svolto in anni che rimar- Facciamo un esempio. Un ennesimo “miracolo” di questo nostro Non c’è dubbio che qualcuno abbia fatto co- ranno scritti a lettere d’oro nella storia della Ecco come il settimanale del Corriere della strano Bei Paese, dalla memoria corta, che me la classica scimmietta: “non ho visto, non magistratura italiana. Sera descriveva i viaggi all’estero di Di Pie- crea disinvoltamente eroi da operetta per poi ho sentito, non ho parlato”. Anzi, dall’alto delle sue evidentemente ri- tro: magari distruggerli e che crea di converso mo- trovate capacità aveva addirittura “ridato” pre- “Errabondo come Ulisse, infaticabile come stri da ridurre in cenere per poi magari riabili- E pensare che allora, in conclusione, e sem- stigio alla magistratura, come aveva scritto in Gulliver, riverito come Marco Polo, sentimen- tarli, ma dopo la morte. pre riferendomi alla figura del Di Pietro, in un lacrimoso e delirante articolo di commiato, tale come Lawrence Sterne. C’è un viaggiato- E sempre a proposito di quelle singolari di- sintesi mi ero limitato ad avanzare il dubbio il giorno delle sue dimissioni dal? ordine giu- re in più nella leggenda, Antonio Di Pietro”. missioni, resta da interpretare e da compren- che “forse non era tutto oro quello che riluce- diziario, il suo strettissimo e più diretto colla- I suoi spostamenti in giro per il mondo, da dere il senso reale, e tutte le sconcertanti e pos- va”. Un modo di dire generico. Un dubbio ine- boratore Davigo, cantore delle sue gesta, testi- un paio d’anni a questa parte, sono seguiti nei sibili connessioni, di ciò che io stesso avevo vitabile. Un interrogativo sereno e tutt’altro monio ed ammanuense. cinque Continenti come le missioni pastorali appreso nel luglio del 1994. che velenoso. Niente di più. Gli era stato accanto anche in processi che del Papa. Lo avevo reso noto nel dicembre del 1994, andrebbero riletti da cima a fondo. Forse ne E ancora: in un breve articolo dal titolo appunto La nota Visti alcuni episodi che poi sono emersi, e uscirebbero tante nuove verità. Comunque co- “L’uomo che ha disfatto l’Italia del basso di luglio, che venne pubblicato dal quotidiano sentito di altri che sono ora all’ordine del gior- sì scriveva Davigo: Tu mancherai alla magi- impero, ora è il più fervido, patriottico, apo- L’Opinione. Scrivevo allora che “il giudice no e sui quali avrebbe potuto essere fatta pie- stratura che, per tuo merito, ha acquisito cre- stolo del suo riscatto. Mentre a casa incide an- più amato dagli italiani” aveva trovato modo namente luce da tempo, se avesse operato una dibilità e considerazione nella pubblica opi- cora, senza anestesia, le deformità del sistema, di esprimersi in questi termini: giustizia priva di condizionamenti evidenti e CRITICAsociale ■ 11 7 / 2012

di valutazioni disinvolte, se non addirittura Rincontro che gli avevo fissato in quei gior- Per la verità giunse persino a definire la si- Parlando di questo, mi fece tra l’altro un complice di una perversa ma utile mistifica- ni aveva subito un breve rinvio su sua richie- tuazione come molto pericolosa, aggiungendo cenno esplicito al sistema delle sue relazioni zione, non credo proprio che, ragionando in sta. Il prefetto Parisi aveva collaborato con me, che a suo parere, essa doveva essere compresa personali ed anche a quelle che definì “debo- quel modo, io affondassi allora nella palude durante gli anni della mia Presidènza del Con- a fondo, inquadrata, controllata e poi superata lezze”, tra cui, ricordo bene le sue parole, an- del torto, del malanimo, spinto da un desiderio siglio, mostrando sempre, agli occhi miei, e con giusti ed efficaci rimedi che, comunque, che la “debolezza della Mercedes”. “mostruoso” di vendetta. per quel che allora potevo sapere di lui, grande era assolutamente necessario prevedere. Dire che i membri del Pool non avessero av- impegno e grande scrupolo nell’assolvimento Mi disse che a suo giudizio, l’azione di vertito la reale natura del personaggio, che sa- del proprio dovere, oltre ad un costante, rispet- Io, per la verità, non gli chiesi allora di cosa lutavano come il loro simbolo e portabandiera, toso, amichevole riguardo nei confronti della versi clan di potere politici ed economici, in in concreto si trattasse. A proposito della “de- il suo peso specifico, la natura disinvolta dei mia persona e del mio ruolo di Capo del Go- particolare a Milano, aveva dato ormai vita ad bolezza della Mercedes” avevo peraltro già suoi metodi, che per la verità non erano solo verno, e del resto anche successivamente negli un processo marcato da una molteplicità di ec- sentito vagamente parlare in un precedente suoi, per non dire delle sue relazioni, significa anni che seguirono, come è e può essere am- cessi che, per parer suo, considerava del tutto colloquio con un avvocato di Milano, di un far torto alla loro intelligenza, sensibilità e cul- piamente documentato. inaccettabili, e ai quali bisognava trovare il viaggio in Austria che il Di Pietro aveva fatto tura. Il dott. Parisi era stato proposto per l’alta ca- modo di mettere un argine. con tale avvocato Lucibello, appunto con una rica che ricopriva dall’allora ministro dell’In- Opinione che, come si può vedere oggi, con “Mercedes”. Era stata allora la prima volta che Accettavano tutto questo per una ragione terno del Governo da me presieduto e cioè il passare degli anni e lo svolgersi delle vicen- sentivo fare il nome di questo avvocato, desti- d’ordine superiore, e cioè per una ragione l’on. Oscar Luigi Scalfaro, mentre in prece- de, non è poi rimasta di certo un’opinione iso- nato in seguito a diventare famoso, sino a pre- “politica”, e Di Pietro, con la sua straripante denza aveva ricoperto l’incarico di direttore lata. Analoga opinione è stata poi espressa in- tendere di poter raggiungere con Di Pietro, popolarità, rappresentava indubbiamente una del Sisde. fatti da giuristi, magistrati, parlamentari, mi- “una forza grandiosa. Legata a Grigo”. forza politica. Concorsero perciò anche loro, All’inizio di quell’incontro, che ebbe luogo nistri, giornalisti, scrittori, studiosi, legali ed In quale senso e in quali direzioni sarebbe compatti e solidali, alla costruzione del falso in un mio ufficio, nella sede del mio Partito in osservatori internazionali. stata esercitata questa “forza”, definita iperbo- mito. Furono i primi. Altri poi si comportaro- via del Corso, e del quale presi diligentemente licamente “grandiosa”, e in che cosa consistes- no come loro. L’ identificazione era totale per e con assoluta precisione le note relative che In quella occasione, il Prefetto Parisi mi se il legame tra l’avv. Lucibello ed il Gip Gri- ragioni di forza maggiore. conservo, il prefetto Parisi innanzitutto si giu- disse ancora che aveva le migliori ragioni per go non saprei dire, anche se avverto che è ma- teria che meriterebbe di essere esplorata e ap- In quella lettera avevo aggiunto che, per profondita, visto soprattutto che il don. Grigo, “considerazioni umanitarie” che riguarda- per quanto ne sappia, non ha avuto sino ad ora vano alcuni miei compagni di partito, com- modo di fare qualche precisazione a proposito piendo su questo punto allora un gravissi- della “forza grandiosa” e del suo legame con mo errore di valutazione, avevo, ad un dato l’aw. Lucibello. momento, posto termine all’iniziativa, che In quella stessa occasione l’avvocato di Mi- pure mi veniva invece da più parti solleci- lano mi aveva anche confidato che l’avv. Lu- tata perché mi impegnassi a fare ed a richie- cibello era molto amico del dott. Di Pietro, e dere sino in fondo chiarezza. che anzi aveva avuto da lui un atto relativo ad una inchiesta, redatto dal dott. Di Pietro, e che Feci purtroppo il contrario di ciò che in successivamente lo aveva avvertito del Fatto quel momento andava fatto, sbagliando co- non era stato ancora inoltrato. me mi è capitato tante volte di fare. Quella iniziativa avrebbe dovuto invece essere svi- Venni a sapere invece solo molto dopo, e luppata e approfondita, senza ritardi e senza solo dalla stampa, del traffico delle macchi- esitazioni, per giungere a fare, subito, tutta ne,, dei rapporti tra numerosi magistrati e quella chiarezza che era doverosa, necessa- la MAA Assicurazioni di Milano, e quindi ria ed importante e fors’anche decisiva. anche del caso di quella “Mercedes” che ri- Si sarebbero evitati tanti guai, tante fal- guardava direttamente il Di Pietro e l’avv. sità, e tanti danni per il Paese. Lucibello, che su quella macchina prove- niente dalla Maa avevano fatto un piccolo Con santa ingenuità, non avendo probabil- affaruccio. mente ancora ben chiari i termini della spetta- colare e devastante operazione che era stata messa in cantiere da mani molteplici e da spin- Solo molto più tardi apparvero infatti tutte le te diverse, ognuna delle quali seguiva un pro- informazioni e le denunce relative all’incredi- prio calcolo ed una propria opportunità, di- bile contesto dei prestiti senza interessi, re- chiarai invece allora tutta la mia fiducia nelle stituiti anni dopo in contanti, avvolti in car- Autorità dello Stato e negli organi di controllo ta di giornale, delle influenze, presentazioni, che per parte loro invece, come si è ben visto, raccomandazioni, favori personali e familiari si mostrarono ben presto, chi per una ragione, che avevano, ad un certo punto, contraddistin- chi per un’altra, distratti, passivi o condizio- to i rapporti tra il Di Pietro e il sig. Gorrini, ti- nati ed impotenti. Chi quindi per calcolo, chi tolare della Maa Assicurazioni, che pare già per superficialità, chi per paura e chi per ra- allora fosse inquisito dalla Procura di Milano. gioni peggiori. Sta di fatto che allora io fui letteralmente in- E così, pure come molto più tardi emerse, il vestito da una vera e propria ondata di invetti- quadro delle richieste di danaro fatte dal Di ve, di accuse, di polemiche. Pietro tanto al Gorrini che ad altri imprendito- Non mancarono peraltro i rimproveri e le ri, giustificate come necessario per far fronte brusche prese di distanza nel mio stesso Parti- al pagamento dei debiti di gioco del suo amico to, già invaso da folate di paura e da calcoli Eleuterio Rea, già suo diretto collaboratore opportunistici. I più rapidi, senza tanti scrupo- stificò per il rinvio di qualche giorno che da ritenere che il Di Pietro, P.M. a Milano, con il nella inchiesta Atm, e divenuto poi, vincendo li, si preparavano già a voltare le spalle e a pre- lui era stato richiesto, dovuto al fatto, mi disse, quale egli aveva un diretto contatto, si rendeva un contestato concorso, comandante dei vigili parare il loro travestimento. che era stato molto occupato per evitare che in allora perfettamente conto degli eccessi che si urbani di Milano. Francia scoppiasse un grave e spiacevolissimo venivano compiendo. Mi fece presente che Ma torniamo ai fatti. scandalo in cui si trovava implicata una im- questo magistrato era disposto perciò a cor- Tutti fatti denunciati ma archiviati perché portante personalità reggere e a contrastare, nella misura del pos- considerati semplici scorrettezze professionali. Si trattava di fatti veri, sorretti da una loro lo- italiana. sibile, un andazzo di cose che non riteneva di Un giudizio che, per la verità, equivale a dire gica, lineare e stringente e, in parte almeno, per- Venendo alle cose italiane mi disse, in buo- poter assolutamente condividere. che qualsiasi pubblico ufficiale italiano può fa- fettamente verificabili e per di più confermati na sostanza, di ritenere che la situazione che Il prefetto Parisi mi disse ancora, tuttavia, re tranquillamente le stesse cose senza correre da altri fatti che, se non intendevo male, avreb- si era creata in Italia era molto incresciosa e d’essere al corrente del fatto che il dott. Di Pie- alcun rischio penale. bero potuto essere di natura ancora più grave. molto difficile. Dichiarò che in quel momento tro aveva commesso qualche errore, in alcune Il Prefetto Parisi mi disse ancora che il Di non aveva ancora la nozione esatta di quali sue precedenti condotte personali, e che questo Pietro, insieme anche ad altri pubblici funzio- Nella lettera in questione ricordavo che ai fossero i suoi reali centri motori, ma giudicava avrebbe potuto creagli non poche difficoltà. nari, aveva purtroppo stabilito da tempo un primi di settembre del ‘92, giorno più giorno che, continuando di quel passo, si sarebbero Si trattava di errori che potevano indebolire complesso di relazioni, di amicizie e di inte- meno, avevo ricevuto a Roma, su sua diretta e inevitabilmente raggiunte e varcate frontiere la sua immagine e la sua posizione, quindi an- ressi con vari soggetti del mondo politico ed personale richiesta, l’allora Capo della Polizia, molto delicate, con conseguenze del tutto im- che la sua eventuale azione correttrice, nel imprenditoriale milanese e del sottobosco re- il defunto prefetto Vincenzo Parisi. prevedibili sulla stabilità del sistema politico. senso sopraddetto. lativo. 12 ■ CRITICAsociale 7 / 2012

Si trattava, secondo Parisi, di soggetti a ri- sieme di telefonate che si erano intrecciate tra Nella stampa, gran parte della quale del re- Erano dati che dovevano far parte di una nor- schio, che potevano prima o poi finire diritti fi- un determinato gruppo di utenze telefoniche, sto non ha mai pubblicato questi dati, i più ze- male documentazione disposta per legge o per lati nell’occhio del ciclone. Tutto questo, se ivi comprese naturalmente l’ora e il giorno lanti andarono diritti filati alla caccia del solito regolamento, sempre che qualcuno, natural- fosse venuto alla luce, avrebbe potuto creare delle loro effettuazioni. Mister X, autore di trame, intrighi, cospirazio- mente ignoto e inidentificabile, non avesse tro- certamente al Di Pietro le più grandi difficoltà. I dati che mi erano stati sottoposti mi ap- ni e complotti. vato nel frattempo il modo di farli sparire, cosa parvero subito, e per la verità lo erano, piut- Entrarono subito in campo i fabbricanti di che non sembra sia assolutamente successa. Effettivamente, per la verità, tanto al Palazzo tosto sconcertanti. Gettavano un faro illumi- veleni e di mostri, capaci di utilizzare come Credo che essi dovevano d’altro canto esse- di Giustizia di Milano che fuori del Palazzo, nante su di un contesto che risultava, a dir po- mazze le colonne, un tempo di piombo, di cui re da tempo già perfettamente noti a molti e voci di questo genere, come mi veniva riferito, co, come del tutto ambiguo. disponevano... I migliori campioni dell’infor- certamente anche a chi, non eludendo il pro- già si rincorrevano rumorosamente in lungo e Anzi essi costituivano, senza alcuna possi- mazione libera e completamente obiettiva, si prio dovere, ne avrebbe dovuto fare tempesti- largo. Erano voci che circolavano innanzitutto bilità di dubbio, la prova provata di un sistema misero in gran movimento per agitare, ripeto, vamente oggetto di un’azione di controllo, di tra magistrati, avvocati, cancellieri, impiegati, di relazioni personali e di comunicazioni, a dir il fantasma del complotto, dell’intrigo, dello verifica e di attenta valutazione. giornalisti e quant’altri non avevano bisogno poco sorprendenti e francamente sospette, spionaggio e, naturalmente, anche dei soliti e Dedussi questo dal semplice fatto che, come di origliare alle porte per cogliere i rumori ed dalle quali poteva essere infatti derivato un immancabili servizi segreti deviati. li fece conoscere a me, era assai probabile, anzi essere investiti da venticelli calunniosi. vero e proprio inquinamento delle indagini e Più avanti, non sapendo proprio che pesci era certo, che il Capo della Polizia li avesse, a Tuttavia, sempre secondo il Capo della Po- dei procedimenti giudiziari relativi. prendere, venne affacciata persino l’ipotesi di suo tempo, fatti conoscere anche ad altri, tanto lizia, il Di Pietro, di fronte alla situazione stra- E’ singolare che i dati di quei tabulati, una un perfido piano ai danni dell’eroico magistra- per dovere istituzionale o anche eventualmente ordinaria che si era creata, intendeva mante- volta resi pubblici, assai prima che essi fosse- to, che sarebbe stato realizzato con la tecnica per speciali rapporti di fiducia e di amicizia. nere e difendere una sua propria posizione as- ro presentati al Tribunale di Milano, siano delle clonazioni. Faceva naturalmente a pugni solutamente equilibrata. passati quasi subito addirittura sotto silenzio con la verità. Non posso credere, per esempio, che il Capo Naturalmente chiedeva, anche per suo tra- e non siano invece stati analizzati attentamen- (…) Quando la presentazione pubblica di della Polizia avesse reso noti solo a me dati mite, che contro di lui non venissero mossi in te come si sarebbe dovuto fare. questa documentazione venne fatta di fronte che aveva invece tenuto nascosto ad altri, a pubblico da persone autorevoli, così come era La disattenzione calcolata fece la sua parte, ad un Tribunale, essa provocò, come abbiamo cominciare dal Capo dello Stato e dal Presi- considerato allora il sottoscritto, sospetti di la censura trionfante a quel tempo fece il resto. visto, l’immediata apertura di un’inchiesta per dente del Consiglio. alcun genere. Non dovevano essere sviluppate polemiche che avrebbero potuto creargli dei Nel caso di quest’ultimo comunque fui io gravi imbarazzi e dei danni di non poco conto, stesso che provvidi ad informarlo, così come cui sarebbero seguiti inevitabilmente effetti informai altri ministri del governo in carica. paralizzanti per l’azione che si proponeva in- vece di mettere in atto. E veniamo alla storia. Era infatti proprio resistenza delle amicizie e delle relazioni che egli aveva contratto e in- trattenuto a Milano, che poteva finire con il Un gruppo di amici si era venuto formando costituire per lui un grave elemento di equivo- nel corso degli anni a Milano, città ospitale ed co e quindi di remora. aperta alle scalate economiche e sociali, alle avventure, alle strade talvolta tortuose ed Per farmi meglio comprendere questa sua oscure dell’affermazione e del successo. Un descrizione della posizione delicata in cui si gruppo di amici che si frequentavano, che ave- trovava il Di Pietro, il dott. Parisi mi mostrò vano rapporti personali e familiari continui, una copia degli appunti che erano stati rile- rinsaldati da comuni attenzioni e comuni inte- vati, a suo dire casualmente, nel contesto di ressi, intensi e diffusi in vari campi. più ampie indagini diversamente finalizzate, Circa la sua esistenza non può essere elevato condotte in modo pianificato e per un lungo il benché minimo dubbio. Gli amici frequen- periodo di tempo, in modo ufficiale e su larga tavano le rispettive abitazioni, si incontravano scala, dai corpi di polizia. in pranzi e cene di lavoro e persino, per anni, si riunivano nelle tradizionali cene natalizie fa- miliari. Erano appunti che contenevano dati che po- Esso era costituito, tra gli altri, dall’allora tevano comprovare è collocare, lungo il filo di non ancora famoso Di Pietro, P.M. a Milano, una stretta valutazione logica, lo stato di cose dall’avv. Lucibello, intimo amico del magi- e la difficile situazione in cui si trovava appun- strato. Ne facevano parte, per esempio, tanto to il Di Pietro e di cui mi è stato fatto cenno. l’imprenditore D’Adamo che l’ amministrato- Mi precisò che le rilevazioni dei dati conte- re pubblico Redaelli, così come, per altro ver- nuti negli appunti, che mi lesse, erano state fat- so, il Comandante dei vigili di Milano Rea e te nel contesto di un rapporto di piena e com- l’esponente democristiano Maurizio Prada. pleta collaborazione tra la Polizia e la SIP, alla Di tale gruppo tuttavia facevano parte diver- quale la Polizia non poteva che esprimere la si altri soggetti della vita politica, imprendito- sua gratitudine per la fattiva collaborazione riale e professionale milanese, che potrebbero che, nel complesso, aveva ricevuto. Una col- benissimo testimoniarlo. Un gruppo bene af- laborazione intensa che, mi volle ancora pre- fiatato e molto solidale, come numerosissimi cisare, era durata molti mesi e che d’altro can- elementi di fatto e altrettante numerose testi- to, in quel momento, era ancora in corso. monianze possono confermare. Da quei dati, ricavati da tabulati telefonici, Se non vogliamo tornare a chiamarlo clan, si poteva evincere in modo inequivocabile come pure è stato già chiamato, e neppure as- l’esistenza di un sistema di rapporti che, per la sociazione per non prestare in tal modo il fian- loro natura piuttosto singolare, avrebbe potuto co ad interpretazioni troppo malevole, chiamia- senza dubbio suscitare non pochi interrogativi Sulla base della lettura di quei dati anche la calunnia, quasi si fosse trattato di un delitto di molo semplicemente un sodalizio. Un vero e circa la correttezza dell’operato del Di Pietro. logica più elementare avrebbe permesso, a chi lesa maestà, di un delitto di eresia, di offese ad proprio sodalizio. Diciamo: amici per la pelle. Il succo del ragionamento che mi veniva il- lo avesse voluto, di fare qualche deduzione, di un nuovo Santo patrono d’Italia... Chi tocca Di Pietro aiuta D’Adamo. D’Adamo aiuta lustrato era perciò in sostanza il seguente. intravedere qualche ordito, di trarre qualche certi fili, quando non muore ne rimane comun- Di Pietro. Lucibello compare come avvocato Da un lato si sottolineava la disponibilità conclusione, di assumere qualche iniziativa. que ustionato e gravemente ferito. difensore nelle inchieste di Di Pietro, Lucibel- del Di Pietro, almeno per quanto gli era pos- Ci fu invece solo chi si preoccupò subito di lo sponsorizza Di Pietro ed il suo futuro poli- sibile, a porre fine agli eccessi che si erano ve- sapere soprattutto da dove questi benedetti o Ma vediamo ancor meglio e più da vicino tico. Redaelli fa favori e riceve favori. Rea è rificati, in particolare nei confronti di alcuni maledetti tabulati saltassero fuori, e di recla- quindi di cosa, in realtà, si tratta. amico di Di Pietro, e Di Pietro è solidale con esponenti del Partito Socialista milanese, marlo a gran voce ed anzi, e solo su questo, si Rea. Rea è socio di D’Adamo ed è addirittura dall’altro però veniva avanzata la richiesta disputò e si polemizzò... Non interessava il lo- Il complesso di dati ricavati da tabulati SIP, aiutato per poter far fronte ai suoi debiti di gio- che contro il Di Pietro non venissero agitate ro contenuto ed il loro significato. Non inte- al momento della denuncia, avrebbero dovuto co o ai debiti della chiacchierata struttura di campagne che potessero mettere in forse la ressavano gli elementi che ne emergevano e essere regolarmente al loro posto, e debbo ri- scommesse ippiche clandestine di cui sopra si sua linearità, la sua correttezza e quindi la sua che erano, a prima vista, particolarmente inte- tenere che lo fossero giacché nessuno ha mai è fatto cenno. autorevolezza di magistrato. ressanti ed anzi piuttosto inquietanti, come ve- detto in seguito il contrario e nessuno ne ha Prada, dal canto suo, non siede a pranzo e a Fu presa nota precisa di questi dati. Non si dremo. Interessava invece sapere come questi mai, a maggior ragione, contestato la veridici- cena con loro, come un ignaro visitatore che trattava di testi di intercettazioni telefoniche dati erano venuti alla luce, e chi li aveva messi tà. Evidentemente sono stati ritrovati da altri scende dalle valli per assistere ad una effusio- ma di semplici tabulati che indicavano un in- in circolazione. magistrati esattamente dov’erano. ne di sentimenti amichevoli. CRITICAsociale ■ 13 7 / 2012

Prada era, come si è visto, il factotum della milanese di Lucibello, in via S. Barnaba 29, 20.14 Radaelli telefona all’avv. Lucibello, che Neppure si trattasse di un principe del san- De, era il collettore del sistema delle tangenti prima che il Lucibello occupasse gli uffici che non è il suo avvocato ma che gue. Se fosse vero, un ulteriore smaccato trat- a Milano, ed il garante degli accordi interpar- erano stati quelli di Maurizio Prada, tesoriere è sempre un buon amico degli amici. Sup- tamento di favore. titici in questo campo. Lo era da anni e con di- democristiano, diventato suo cliente. Prada pongo che, per leggittima curiosità o per ge- Presso il D’Adamo, come si è visto, colla- verse gestioni politiche della De, che gli ave- era, come è noto, un perno essenziale della co- nerico interesse professionale, volesse essere bora invece la moglie del dott. Di Pietro, pro- vano sempre confermato la loro fiducia ed era- sidetta “tangentopoli” milanese, che ha fatto informato circa l’accaduto. prietaria di una villa a Cumo. no perfettamente al corrente del suo ruolo e diventare Milano non solo capitale della finan- Alle 20.30 D’Adamo, che come si è visto è Una villa, quest’ultima, con una storia che della natura della sua attività per il Partito. za e della lirica ma anche capitale della crimi- in stretti rapporti con Chiesa, telefona al Di sembra, ad un tempo, un tormentato miracolo Poteva contare su di una vasta rete di rela- nalità politica. Pietro e poco dopo, alle 20.36, chiama l’avv. finanziario, edilizio, imprenditoriale che me- zioni locali e nazionali, salvo che con il sotto- Io che sono stato descritto come uno dei ca- Lucibello, che è anch’egli suo amico e amico riterebbe, se non altro per curiosità, un capito- scritto che non lo conosceva affatto. pi di questo sistema, non l’avevo mai neppure degli amici e che, inoltre, ormai negli ambienti lo tutto a parte. Prada, “grande elemosiniere”, provvedeva conosciuto. L’ho incontrato invece dopo forensi viene malignamente considerato e so- La signora Mazzoleni è anche consulente alle spese di tanti democristiani milanesi, ma l’esplosione delle inchieste. Non mi disse nul- prannominato “l’avvocato amico”. raccomandata dell’assicuratore Gorrini e, na- non solo milanesi. Era la persona di fiducia di la di importante. Cortesemente oppose alle Ripeto che quest’ultima circostanza a Mila- turalmente, di molti altri ancora. La signora Guido Carii, si occupava delle sue campagne mie domande. Curia milanese compresa, in re- no la sapevano e la dicevano anche i sassi. Mazzoleni è figlia di un avvocato di Bergamo, elettorali e veniva ricevuto con una certa at- lazione a confidenze che aveva fatto ad altri, Probabilmente apparteneva anche a quel tipo amico dell’avv. Senatore, presso il quale ha la- tenzione, rispetto ed un certo interesse persino un fin de non recevoir. di casi che anche l’ Ordine forense certamente vorato anche l’avv. Lucibello. alla Curia di Piazza Fontana. Lasciandomi, in un sussulto di sincerità, mi non ignorava, e di cui venne denunciata resi- Del resto c’è un altro amico di famiglia, an- Tanto Prada che Radaelli, all’ epoca dei fatti disse però questa frase che ho ben impressa stenza e la fondamentale scorrettezza. ch’esso di Bergamo, l’avv. Pezzetta, che ap- rispettivamente Presidente dell’Atm e com- nella memoria “Presidente, deve sapere che Non credo che gli amici, in quel clima, si pare anch’egli come illustre difensore nelle in- missario dell’Atm, erano stati indagati da Di tutta questa vicenda è nata nel fango e finirà siano scambiati le idee del giorno sul campio- chieste di “tangentopoli”. Pietro e da Rea nell’inchiesta Atm, ma ne era- nel fango”. Non era molto ma non era neppure nato di calcio. Il famoso telefonino di Di Pietro appartiene no usciti entrambi del tutto indenni. Le carte poco. Nuvole di polvere e di fango si aggirano Il giorno dopo Di Pietro chiama D’Adamo invece alla società del D’Adamo, che ne rice- li chiamavano in causa senza possibilità di per Paria. e subito dopo viene da questi richiamato. veva pure le bollette di pagamento, come pare equivoco, ma ciononostante riuscirono a non Il Chiesa è anche ottimo amico dell’impren- D’Adamo è un grande amico di Di Pietro. An- confermato. essere neppure inquisiti. Più fortunati di così ditore D’Adamo (non per niente arrivano fi- ch’egli è un amico intimo. Il telefonino ebbe gli onori della cronaca fo- si muore. Eleuterio Rea aveva intensamente nanco a salutarsi, scambiandosi abbracci, in In passato avrebbe messo anche a disposi- tografica e scandalistica. collaborato alle indagini. Aveva trovato che pubblico. E’ avvenuto alla Torre di Pisa, risto- zione del magistrato un appartamentino in via Ne parlò una volta il dott. Borrelli, in una nella società Atm, di dipendenti con il nome dichiarazione con la quale scagionava Di Pie- Radaelli o Redaelli ce n’erano perlomeno una tro, dicendo che egli usava il telefonino di sua ventina. moglie, collaboratrice di una società, dimenti- Anche nel processo De Mico, “carceri candosi però di dire che si trattava proprio di d’oro”, processo per tangenti, che venivano una società del D’Adamo. Niente di importan- erogate secondo un sistema organizzato e co- te. Anche Eleuterio Rea, amico di Di Pietro, dificato scientificamente, dove il De Mico figura come altri soci, nella costellazione delle venne assolto perché considerato concusso, società del D’Adamo. PM. Di Pietro e Davigo, c’era qualche traccia Ma riprendiamo il filo. Poco dopo è ancora riguardante Prada ed altri che meriterebbe, se Di Pietro che telefona a Lucibello, debbo rite- non altro, una più attenta rilettura. nere per augurargli buon pranzo o per invitarlo Se TO-LI voleva dire Ligato, e ZINI voleva a cena, come d’abitudine. dire Nicolazzi, DAPR che cosa voleva dire? Il 20 febbraio Di Pietro telefona a Lucibello Si è detto che era un “dipendente” della Socie- alle 19.00 ed alle 20.07, probabilmente per la tà del De Mico. Probabile. stessa ragione, ed ugualmente il 21 febbraio Per non dire dell’ormai famosissimo Pacini alle 19.14 ed alle 20.00, ma forse solo per Battaglia e di altre inchieste ancora che, per scambiare quattro chiacchiere. taluni, sono finite letteralmente in cavalleria, Il 26 febbraio Di Pietro chiama Lucibello o comunque dove gli inquisiti “amici” non so- ancora due volte, alle 16.03 ed alle 16.58. no stati fatti passare per le forche caudine. Ma Non riesce evidentemente a fame a meno. qui il discorso si allarga e si complica e la pa- Il 30 marzo viene interrogato Mario Chiesa. rola passa all’attualità su cui è aperta una nuo- I suoi amici Lucibello e D’Adamo è probabile va o più di una nuova inchiesta su Di Pietro, che nutrano qualche preoccupazione, come è Lucibello e gli amici degli amici. logico ed umano che sia. Lucibello telefona perciò a Di Pietro alle 08.56, D’Adamo chiama Lucibello alle 17.59. Restiamo per il momento all’argomento ta- Le consultazioni tra gli amici del gruppo si bulati e comunicazioni relative e al loro mo- concludono alle 20.09, con una telefonata di desto significato, che evidentemente forse non Di Pietro a Lucibello. raggiungeva il livello di un indizio. Il 27 aprile è giorno di interrogatori per im- Quando penso che io vengo condannato dai prenditori e amministratori inquisiti. Il giorno Tribunali della Repubblica a più di cinque anni 28 aprile Di Pietro ha qualcosa da dire a di reclusione per un “contributo politico”, che D’Adamo e infatti gli telefona alle 09.02. tale Molino, che io non ho mai ne visto ne co- Nello stesso giorno Di Pietro tempesta di te- nosciuto in vita mia, come lui stesso ha con- rante di Milano), il quale ha comprato proprio Agnello, prima che l’intervento dell’amico lefonate l’aw. Lucibello, chiamandolo alle fermato, avrebbe dato a me o al mio Partito. dal P.A.T., attraverso tré sue società che par- Radaelli (Radaelli, ricordiamo, era sfuggito, o 19.54, alle 20.05, alle 20.12, alle 20.20, certa- Non esisteva nessun “contributo politico” ne tecipano alle offerte, un immobile con una forse addirittura non ancora, ad una inchiesta mente per parlare a fine giornata del più e del a me ne al mio Partito, non esisteva “prova cer- procedura che sarebbe poi stata fatta oggetto sull’Atm condotta dallo stesso Di Pietro) gli meno e scaricare, in questo modo, la tensione ta” di nessun genere, e tuttavia la giustizia ha di accertamento della Guardia di Finanza, co- facesse ottenere una ben più consona sistema- accumulata per il troppo lavoro. fatto il suo corso egualmente. Un corso politi- me ricorderà certamente il dott. D’Ambrosio. zione in un appartamento della Cariplo a due Il 29 aprile interrogatorio di un imprendito- co. Non mi resta che alzare gli occhi al cielo. Non so se la cosa sia stata di natura tale da po- passi dalla Scala, in via Andegari. re. Alle 08.10 Di Pietro ha già chiamato Luci- Ebbene, il 17 febbraio viene arrestato Mario ter interessare la Procura di Milano. E’ proba- Sul canone di affitto ci sono state più tardi bello per dargli il buongiorno. • Chiesa, anch’egli buon amico dell’avv. Lu- bile, anzi è certo, che si è già stabilito se era polemiche più o meno pepate, perché si trat- Il 30 aprile, avvisi di garanzia agli ex sindaci cibello, intimo di Di Pietro. regolare o irregolare. Leggo oggi che della co- tava di due lire. Nel centro di Milano, mini-af- di Milano, Tognoli e Pillitteri. L’avvocato Lucibello, provenendo da Salemo sa si occupa anche, collegata al D’Adamo, la fitti non li paga proprio nessuno, salvo appun- Tra gli amici esplode una vera e propria ker- a Milano in cerca di fortuna, ormai amico inti- moglie di Di Pietro. to i super raccomandati. messe telefonica. Una ridda di telefonate che mo ed inseparabile di Di Pietro, si diceva che Lo stesso giorno Di Pietro telefona all’avv. Fu 1’interessamento dell’amico Radaelli e si accavallano una sull’altra. avesse ottenuto, non certo per intervento divino, Lucibello, che non è il difensore del Chiesa ma non un apposito “ufficio della Procura”, come Di Pietro telefona a Lucibello alle 13.55 ed provvidenziali consulenze presso l’istituto che è comunque, senza dubbio alcuno, l’amico de- leggo avrebbe dichiarato a questo proposito il alle 15.02; D’Adamo alle 17.00 chiama Luci- Mario Chiesa presiedeva e cioè il P.A.T. gli amici. dott. Borrelli, a procurare l’appartamento al Di bello; alle 17.17 Di Pietro richiama Lucibello, Quando nasce la Isi, società di informatica, Le telefonate sono delle ore 18.00, e ancora Pietro. subito dopo alle 17.21 telefona a D’Adamo. fondata da un ex dirigente della Bull, amico di delle ore 19.14. Non credo che in questa oc- Appartamento richiesto da Di Pietro, non Sentito D’Adamo, alle 17.25 telefona ancora Di Pietro, che aveva buoni rapporti con questa casione abbiano parlato di donne, o di viaggi per il figlio che all’epoca, come leggo su di un a Lucibello. Società, e da due giovani carabinieri, amici di da fare eventualmente all’estero. giornale, avrebbe avuto solo 16 anni e non 18, In questo balletto si inserisce Redaelli, che Di Pietro, la prima sede è collocata nell’ufficio Il Brennero questa volta non e’entra. Alle come invece affermato dal padre. chiama Lucibello alle 18.24. Anche D’Adamo 14 ■ CRITICAsociale 7 / 2012

chiama Lucibello alle 19.28. Alle 19.56 Di che il D’Adamo, che, come risulta in atti, ver- ancor più in seguito. Per la verità, si potrebbe persino immagina- Pietro telefona a Lucibello. D’Adamo chiama sò a più riprese contributi illegali alla Ammi- Due pesi e due misure? Giustizia a zig-zag? re anche che qualcosa di analogo può essersi Di Pietro alle 20.25. nistrazione del Psi. Veniva infatti sponsorizza- Bastone e carota? Bontà e crudeltà? Abusi? verificato tanto nelle inchieste precedenti co- Tutti gli amici sono in gran fermento. Sarà to dallo stesso Balzamo. Leggo in un verbale Favoreggiamento? Chi sa. me in quelle che sono seguite. la primavera. L’aw. Lucibello svolazza già co- che il D’Adamo chiamava Balzamo confiden- Pare che quel giorno Radaelli, evidentemen- Sarebbe bastato per questo esaminare altri me una rondine in mezzo a tanti venti che si- zialmente Vincenzino, cosa che, per la verità, te prima di essere arrestato, avesse telefonato tabulati, che la Sip forse ormai non ha più. stanno sollevando. Diventerà un difensore neppure a me è mai capitato di fare. per ben tré volte all’avv. Lucibello, che però La impressionante sceneggiata telefonica piuttosto richiesto. Nel frattempo avvia anche Io di certo non lo sapevo, ma che non lo sa- non era il suo avvocato ma, forse per consigli non è finita. iniziative imprenditoriali in vari campi. pesse Di Pietro, intimo di D’Adamo, non lo si giuridici, era da lui considerato più importante Siamo ora al 13 maggio. Di Pietro tempesta Il suo lavoro si accumula così in Italia, pri- può far credere neppure ad un bambino. Pur- del suo avvocato. ancora una volta di telefonate l’avv. Lucibello. ma di diventare un lavoro intemazionale anche troppo Balzamo non è più e non può dirci co- Lucibello continua ad apparire e ad essere Lo chiama alle 17.59, poi ancora alle 18.08, poi in Svizzera, pare d’intesa non solo con Pacini me andarono veramente le cose, anche dai suoi come una sorta di crocevia indispensabile. Un ancora alle 19.02. Lucibello lo richiama subito Battaglia ma anche con D’Adamo, mentre in- collaboratori qualche cosa si sarebbe potuta portavoce, un alto consigliere. Un amico che alle 19.04. Non passano venti minuti che Di temazionalizzandosi comincia a frequentare cavare, sol che qualcuno glielo avesse chiesto. infonde fiducia. Un avvocato del cui parere Pietro richiama l’aw. Lucibello, il quale subito l’Inghilterra, ma solo per imparare l’inglese. Gli interessi legittimi dell’immobiliarista co- non si può fare a meno. Un illustre giurista ca- dopo lo richiama. Infine alle 19.56 Di Pietro Gli potrebbe di certo servire se dovesse, un struttore erano stati fatti presenti personalmen- pace di non far perdere la retta via. Un tecnico telefona per P ennesima volta a Lucibello. giorno o l’altro, recarsi ad Hong Kong, dove, te da Di Pietro anche al Sindaco Pillitteri, in ri- di fama intemazionale. Forse qualcuno può pensare che non ci vuo- guarda caso anche là, provenienti dal piccolo petute insistenti occasioni, con particolare ri- Uno che, secondo la sua stessa definizione, le molta fantasia per capire veramente a che ma glorioso , gli amici degli amici non ferimento ad un piano urbanistico di interesse è lì apposta perché riesce a “salvare le chiap- cosa tutto questo serviva, e quale fosse la na- mancano. del D’Adamo, che tardava ad andare in porto. pe” ai suoi clienti ed, evidentemente, soprat- tura delle conversazioni. E’ divenuto infatti il difensore di Pacini Bat- Insomma Di Pietro, nella sua veste di magistra- tutto agli amici. Un principe del Foro. Un sal- Di interessi, e di amici con i quali comuni- taglia, il quale poi si è dimenticato, cosa grave to, a tempo perso, si occupava anche degli in- vatore di “chiappe”. Tutto meno che un mil- care, per la verità ce ne erano tanti. Ma può an- e non solo per un banchiere, chi gli aveva mai teressi del D’Adamo, e lo faceva con naturale lantatore, della sua amicizia con Di Pietro, e che darsi che il contenuto fosse già esclusiva- consigliato proprio l’avv. Lucibello come di- disinvoltura, e persino noncurante dei rischi. del credito di cui gode per vasto merito presso mente politico, nel senso che si discuteva del fensore. Questi era un amico ed un banchiere Sono ormai in vista gli inevitabili arresti di l’illustre personaggio. “nascente movimento politico” guidato da An- di strettissima fiducia, prima dell’Amministra- Radaelli e di Prada. Saranno arrestati il 6 mag- Alle 13.00 gli telefona anche D’Adamo. tonio Di Pietro, di cui, tempo dopo infatti, par- tore del Psi Giorgio Gangi e poi di Vincenzo gio. Alcuni imprenditori li hanno chiamati pe- D’Adamo naturalmente è anch’egli intimo lerà in una intervista proprio l’aw. Lucibello. Balsamo e, notoriamente, il banchiere di fidu- santemente in causa. amico di Radaelli, probabilmente anche socio Tutto comunque era l’aw. Lucibello, tranne cia di managers dell’Eni. Radaelli e Prada però fanno parte diretta- con lui in qualche iniziativa. che un millantatore. Un banchiere definito, a mia insaputa, il mente della squadra. Tutti insieme sono, come D’Adamo, ex Fininvest, e dal canto suo un In ogni caso un quadro di elementi che de- “banchiere del Psi”, e definito poi dal Di Pie- si è detto, amici per la pelle. astro nascente della costruzione e dell’immo- finiscono, nel loro complesso, una situazione tro, con un acrobatico volo di fantasia addirit- Il problema che si profila è molto delicato. biliare. Un imprenditore di indubbie capacità che di certo normalissima non pare proprio. tura come uno dei miei “fiduciari”, accusan- Di relazioni ce ne sono state tante. Anche il che tuttavia non può fare a meno di protezioni Anzi, francamente esso configura uno stato di domi senza uno straccio di prova nel processo Radaelli in un primo tempo si autodefinisce e di spinte. Se D’Adamo e Lucibello erano in cose piuttosto anormale ed eccezionale. Enimont. “cassiere del Psi”, dando poi versioni contra- rapporti con Pacini Battaglia, Di Pietro non Il minimo che si possa pensare è che l’ami- Un processo in cui io vengo condannato da stanti circa la reale natura e appartenenza dei stava sulla luna. cizia sia una delle cose più belle ma anche più un Tribunale presieduto da Simi de Burgis, che suoi conti esteri che, in un secondo momento, Radaelli, ex amministratore dell’Atm, am- faticose che esistano al mondo. Anche l’ami- prima di iniziare il processo, o fors’anche a diventano suoi e non più del Psi. Circostanza ministratore della Cariplo, è un personaggio cizia tra magistrati, avvocati, inquisiti ed in- processo già iniziato, aveva rivolto il suo defe- meritevole di approfondimento. non privo di qualche influenza, ma è anche un quisendi, oltreché imprenditori, banchieri, rente saluto al titolare dell’accusa Di Pietro, sa- Sarà come sarà, per amicizia, affetto, affinità trafficante molto attivo del sottobosco politico giornalisti e fiduciari esteri. lutandolo, sono le sue parole, come un “eroe”. elettive, Di Pietro telefona a Lucibello niente- milanese. Tutti questi dati, probabilmente noti a molti E come dar torto ad un “eroe”, anche se la meno che quattro volte nello stesso giorno. Al- L’amicizia tra i due, entrambi, lo ricordia- e da tempo, hanno invece procurato all’impru- sua accusa non sta in piedi e non è supportata le 17.58, alle 18.05, alle 18.10, alle 18.14. E’ mo, intimi di Di Pietro, si fonda sulla reciproca dente sconsiderato, che si permise di renderli da nessunissima “prova certa”? solo il primo maggio. Argomento? La festa dei simpatia e, probabilmente, su comuni interessi pubblici, una immediata inchiesta per calun- Simi de Burgis divenne poi un classico caso lavoratori? culturali, ecologici e sportivi. nia, come se questo potesse servire a mettergli di promoveatur ut amoreatur. In passato era Il 2 maggio invece gli telefona una sola vol- E’ semmai Di Pietro che si è occupato in paura e a ficcargli un tappo in bocca. stato sospeso dalle funzioni e dallo stipendio ta. Di Pietro chiama Lucibello alle 18.04. Pun- qualche occasione degli interessi immobiliari Questo episodio, come tanti altri che lo han- perché accusato di essere al soldo della mala- tuale è invece Radaelli che chiama Lucibello del D’Adamo intervenendo e ricercando il fa- no preceduto e che sono seguiti, si iscrive ap- vita e, per soprammercato, di essere un cocai- alle 19.31. Di cosa parlano? Che messaggi si vore, come si è visto, di Pubblici Amministra- punto nel libro dal titolo Chi tocca i fili muore, nomane. Uno dei suoi accusatori era stato Da- scambiano? tori, così come del resto si era attivato presso che sarà messo in vendita agli angoli delle vigo, che ritroviamo, insieme a Di Pietro, co- Il 3 maggio si continua. Redaelli chiama Lu- altri imprenditori per i problemi un po’ diversi, strade. me titolare dell’accusa nel processo Enimont cibello alle 18.05. Di Pietro si fa vivo con Lu- di un altro amico del cuore e cioè Eleuterio Rea. Tanto poi per usare un teorema corrente, e da lui presieduto. cibello con tré telefonate, una dopo F altra. Al- Lo stesso giorno, 6 maggio. Di Pietro chia- tanto per usare un nome, viene da pensare che Inchiesta finita a Broscia ed archiviata, no- le 21.00, alle 21.15, alle 21.24. ma Lucibello alle 19.42, e Lucibello trova il il dott. Borrelli, che a Milano “non poteva non nostante F opposizione del P.M. che voleva Il 4 maggio toma a farsi vivo D’Adamo. Te- modo di contattare Radaelli. A queir ora è già sapere” ciò che accadeva nella città nella quale appellarsi contro questa decisione ma che non lefona tré volte a Lucibello. Alle 12.53 Di Pie- agli arresti domiciliari. Gli telefona alle 20.09. viveva da decenni, a maggior ragione non po- potè farlo perché la Procura Generale avocò a tro chiama Lucibello. Una comunicazione tra Lucibello è avvocato, ma, lo ricordiamo an- teva non sapere ciò che invece tanti dei suoi sé il caso, per porvi sopra una pietra tombale. amici, globale, giornaliera ed ininterrotta. Lu- cora, non è l’awocato di Radaelli. E’ l’amico. più stretti collaboratori sapevano, che tutto il Sarebbe alla fine una vera beffa se “il mio cibello sembra una specie di pivot. E’ sempre Puntuale come più non si potrebbe essere. Il “Palazzo” sapeva. banchiere di fiducia”, come fu falsamente de- in zona canestro. giorno dopo. Di Pietro telefona a Lucibello. Si trattava del resto della stessa persona che finito da Di Pietro, risultasse alla fine il ban- Il 5 maggio che cosa succede? Lucibello te- Lo chiama due volte, a breve distanza l’una egli stesso aveva più volte definito come la chiere “di fiducia” dei suoi amici, e magari in- lefona a Radaelli alle 10.14 per dargi il buon- dall’altra. Alle 19.07 ed alle 19.22. bandiera splendente del “pool” da lui diretto. direttamente anche suo. giorno. D’Adamo chiama Lucibello alle 17.00 Probabilmente dovrà chiedergli qualche E naturalmente non mi riferisco a Ilio Poppa Si tratta infatti dello stesso che poi, in cir- e alle 18.00 per dargli la buona sera. consiglio di legge. Tuttavia o non si fa capire ed al suo generoso amico Troielli, ed agli stret- costanze eccezionali, secondo le dichiarazioni Redaelli ricambia la cortesia della mattina e o attende una risposta a tambur battente, per- ti collaboratori dì quest’ultimo a cominciare intercettate, egli avrebbe provveduto a “sban- telefona a Lucibello alle 20.33. Ma Di Pietro ché questi gli restituisce la telefonata chiaman- dal professionista Ruju, e soci, con il quale pa- care”, o a “stangare” o a “stancare”. non è da meno, infatti chiama Lucibello alle dolo otto minuti dopo e cioè alle 19.30. re collaborasse la moglie del Poppa. A questo proposito dice il giudice Cardino: 22.43 e alle 22.46. A ben cercare, probabilmente la lista di que- Non ho mai avuto l’occasione ed il piacere “Quei due (Di Pietro e Lucibello) mi hanno Il giorno dopo, il 6 maggio, è il giorno del- ste telefonate potrebbe continuare all’infinito, di conoscere il dott. Ruju, anche se viene de- sbancato” era proprio sbancato, oppure “stan- l’arresto di Radaelli e Prada, che sono entram- e anche il prosieguo di questa storia potrebbe finito membro di un sistema e in base ad un cato” o anche “stangato”? “Era davvero sban- bi, come si sa, amici intimi di Di Pietro. Il pri- così essere in qualche modo meglio ricostruito altro “teorema” del tutto abusivo, azzardato, cato”. mo arresto si risolve in poche ore. Il secondo e meglio chiarito. falso e privo di qualsiasi fondamento. Non è da escludere che il Pacini Battaglia in poco più. Provvedimenti fulminei. Capiterà Non so se qualcuno ha tentato di fare questa Mi riferisco al Di Pietro e alle sue relazioni avesse già avuto occasione di conoscere in anche ad altri amici. Ma ad altri ancora, che ricerca che, a dir la verità, non sarebbe stata che erano, lo ripeto ancora, almeno da tempo passato Di Pietro, magari nell’ambito delle sue non erano amici, e neppure amici degli amici, del tutto inutile e del resto era tutf altro che im- per chi partecipava alla vita milanese (e tra relazioni con Balzamo. non è capitata la stessa cosa. possibile. Non credo. • questi, almeno per i lunghi anni nei quali ho ri- Balzamo, che era già stato inquisito da Di Sono stati lasciati a marcire in carcere per Si può immaginare infatti che tutto questo coperto incarichi nazionali e assolto ad impe- Pietro. Probabilmente imbarazzato di dover in- dei mesi in attesa delle loro confessioni, o fino bisogno di comunicare tra amici del medesimo gni intemazionali, non può essere annoverato quisire un compaesano molisano, il Di Pietro a quando non capivano che per tornare a rive- sodalizio, può essersi snodato per tanta parte il sottoscritto), pressoché di dominio pubblico. stralciò la posizione di Balzamo inviandola a dere le stelle bisognava procurarsi un salva- delle inchieste e nel corso del loro sviluppo C’è veramente allora da chiedersi dove stia Brescia, dove Balzarne, deputato di Brescia, condotto, bastava una piccola parola in codice successivo. C’è del resto aperto un capitolo in- di casa la giustizia, ma più ancora e’è da chie- ottenne l’archiviazione. “Craxi” o altro nome di speciale interesse della quietante che vede al centro proprio Pacini dersi che uso si può giungere a fare del potere A Balzamo era stato presentato, peraltro, an- Procura, come già avveniva e come avverrà Battaglia. giudiziario, con l’appoggio del potere dell’in- CRITICAsociale ■ 15 7 / 2012

formazione e del “consenso” della piazza cui Vedo però che, anche in tutta questa materia, (quest’ultimo per essere riarrestato poco dopo so alla sua azione, e attribuisce la conferma è stato fatto costante appello, agitando dema- chi ha osato toccare i fili si è bruciato la mano. su richiesta di un collega del Di Pietro). delle sue tesi, da parte del Tribunale della Li- gogicamente verbali e manette. (…) bertà e della Cassazione, più ad una operazio- Non lo dico io, lo dicono illustri magistrati Ma torniamo all’ incontro con il Capo della Insemina questo singolare episodio può di- ne di schieramento che ad una convinzione del che parlano con crescente severità a proposito Polizia. Senza possibilità di equivoci mi ripetè mostrare che l’intervento di Craxi era stato ne- diritto. dei metodi della Procura di Milano e del co- che, per quanto lo riguardava, avrebbe fatto cessario per far compiere un atto di giustizia, 4 Preannuncia una possibile guerra del suo siddetto pool, che un ex Presidente della Re- tutto il possibile, ma in modo molto chiaro, mi oppure, al contrario, era stata una interferenza Palazzo contro di lui, proprio a causa di questa pubblica definì una volta “un collettivo politi- raccomandò nel contempo, di porre termine ad indebita che voleva ostacolare il corso della sua ripresa di coscienza, e teme di essere stri- co”. Una definizione ineccepibile. ogni eventuale, ulteriore polemica giornalisti- giustizia. Ma in ogni caso questa azione e’era tolato da una parte e dall’altra. Ci si può chiedere per quali scopi, per quali ca nei confronti del Di Pietro. stata, perché era stata richiesta in cambio di 5 -Attribuisce agli “altri due” posizioni di fini, per quali obiettivi, dato che, come si vede Sempre nella stessa lettera incriminata, con- una esplicita contropartita. grande coinvolgimento ideologico, cui si dice a prima vista, con i fini della giustizia quelli tinuando il racconto, ricordavo poi come, po- Ancora nella stessa lettera, ricordavo infine assolutamente estraneo”. che si sono intravisti con chiarezza, hanno po- chi giorni dopo, venne a trovarmi, nella mia un altro episodio che riguardava direttamente E negli stessi appunti, ripeto vergati a mano, co a che spartire. residenza romana, l’allora Presidente del Con- l’arch. Dini, ex Presidente della M.M. Dini aggiunge: Sempre nella stessa lettera rendevo poi noto siglio on. Giuliano Amato. Dopo la sua scarcerazione Claudio Dini “1 Si aspetta apprezzamento e, forse, difesa ancora un altro episodio. L’on. Amato, come nella lettera riportavo in venne a trovarmi a Roma, nel mio ufficio al per il suo atteggiamento coraggioso nel libe- Riguardava sempre il contenuto della con- modo assolutamente preciso e corretto, mi dis- Partito in via del Corso. In quella occasione, rarmi, il che gli metterà contro il Palazzo. versazione che avevo avuto nel settembre ‘92 2 Si aspetta la fine degli attacchi contro di con il prefetto Parisi, Capo della Polizia. lui, che sono auspicati anche da quello che è Perseguendo nel suo lodevole proposito di rimasto dentro, e mi prega di essere messag- porre fine a quelli che considerava dei veri e gero di questo suo desiderio. propri eccessi nell’uso del potere giudiziario, 3 E’ indispensabile non attaccare il Di Pie- l’alto funzionario mi disse che, se poteva es- tro, ma anzi fargli pervenire segnali amiche- sere utile per giungere a qualche chiarimento voli”. attraverso i contatti che aveva e che quindi po- Anche tutto questo naturalmente non era e teva attivare, dovevo considerarlo senz’altro a non avrebbe potuto essere frutto della mia fan- mia completa disposizione. tasia. Mi ripetè quindi a questo proposito che egli Non era “dossieraggio”, come si dice in ger- era in contatto permanente con il Di Pietro. Mi go bastardo. Non era per nulla una invenzione disse che il tramite tra loro era costituito dal velenosa e diabolica del sottoscritto. Non era funzionario di Pubblica Sicurezza Achille Ser- calunnia. Erano fatti reali ed erano verità. ra. Sottolineai che anche a me risultava che “il Sta di fatto comunque che, dall’esame dei Serra era un vecchio amico di Di Pietro”. documenti citati, risulta chiara la natura delle Appresi poi che la moglie del dott. Serra, si- relazioni che intercorrevano tra le varie perso- gnora Agnese, soprannominata convenzional- ne citate e il P.M. Di Pietro. mente “Agnesina”, era addirittura la segretaria Ora, sul tutto, si sono accesi nuovi fari e di Maurizio Prada, autorevole membro del nuove luci ed anche la speranza che si giunga gruppo di cui si è parlato e autorevole coordi- a fare chiarezza e giustizia sino in fondo. natore finanziario dell’altro complesso di cui Io continuo comunque a pensare e a spe- anche si è parlato, e appresi ancora che lo stes- rare che una volta caduto il muro della in- so Serra aveva rapporti con gli amici di Di Pie- tangibilità, dell’esaltazione acritica e del? tro, in particolare con un ex P.S. come Eleute- aureola di santità e di infallibilità di tanti rio Rea ed altri. falsi miti dovrà, prima o poi, prendere cor- po l’accertamento di altri fatti ancora, oltre a quelli che ho citato, di altre circostanze, Non avevo letto ancora il Cuore che, nella di altre relazioni della medesima natura e sua satira, come ho ricordato, lo dipingeva ca- della medesima portata o di portata ancora lunniosamente come il “terzo porcellino” di molto più grave, in modo da poter scrivere un sistema di scommesse clandestine. per intero il capitolo delle discriminazioni, Manifestai allora con il Capo della Polizia delle protezioni illegali, delle violazioni di che mi offriva Pestro, tutta la mia vibrante in- legge rimaste impunite. dignazione per gli arresti facili, per l’uso del Nel contempo, non potranno non attirare carcere preventivo impiegato come una sorta i lineamenti di un disegno più generale, di di tortura moderna ai fini di far confessare i una strategia politica definita con tutte le soggetti indagati, secondo gli obiettivi e i de- caratteristiche proprie di quello che è stato sideri dei magistrati inquirenti, per la violazio- definito un “golpe post-moderno”. ne sistematica del segreto istruttorio, per le persecuzioni politiche guidate dalla mano si- Io, per parte mia, continuerò a difendermi cura di una evidente discriminazione. con tutti i mezzi possibili, e con una determi- In particolare mi indignava il facile ricorso nazione ed una volontà ancora più grande, a quel carcere preventivo che, come ebbe poi convinto come sono che il dilagare di una giu- a dire il procuratore capo Borrelli, doveva pro- stizia ingiusta, di una giustizia politica e per- vocare delle “vibrazioni emotive” che consen- secutrice, di un vero e proprio piano di po- tivano di “avvicinarsi alla verità”. tere, che non hanno fatto altro che trascina- Una frase da brivido per chi conosce anche re la civiltà di un paese in una crisi profon- per sommi capi la storia della intolleranza in da e senza precedenti sulla quale grava un Europa e le regole cui si ispirava l’inquisizio- se che era venuto per trasmettermi un messag- dopo avermi parlato della sua dolorosa espe- futuro carico di pericoli e di incognite. ne, che aveva una sua efficiente struttura riser- gio del Capo della Polizia, il quale a sua volta rienza, mi consegnò una memoria, consistente Il paese se vuole uscire dalla crisi in cui lo vata nel Palazzo del Senato di Milano, abolita era latore di un messaggio. in due note scritte da lui stesso a mano. si è fatto precipitare deve innanzitutto liberarsi con l’inizio del dominio imperiale austriaco. Il messaggio in questione era del Di Pietro, In questa memoria venivano riassunte di- dalla giustizia politica, dalla giustizia elettora- La legge e i trattati internazionali, frutto del- e grosso modo suonava così: “Provvederò su- chiarazioni rilasciate dal Di Pietro all’atto del- le e dalla giustizia mercato. Chi lo rappresenta la moderna civiltà del diritto, dicono ben altro, bito a liberare Zaffra e la sua scarcerazione e alla presenza dei suoi e chi lo guida dovrebbe sentire questa neces- e tengono innanzitutto ben alta la protezione Dini, cosa che non sono in condizioni di fare difensori e venivano poi aggiunte alcune con- sità e questo dovere. della libertà personale. per altri”. siderazioni. Se non lo avverte, in ogni caso sono convin- Peccato che queste “vibrazioni emotive”, Per il resto, mi veniva ribadito che il Di Pie- Questo è Pesano testo della nota: to che si farà inevitabilmente strada, rove- esaltate dal dottor Borrelli come manifestazio- tro riconosceva ancora che c’erano stati degli “1 (il Di Pietro) Avverte i difensori che il pa- sciando il muro delle falsificazioni, una sem- ne purissima di giustizia, vissute o temute dal- eccessi, e con questa sua iniziativa intendeva rere positivo lo ha dato solo lui al Gip e non pre più nitida e diffusa consapevolezza di ciò le vittime, abbiano provocato decine e decine dimostrare che era sua precisa intenzione co- gli altri due. che è accaduto ed insieme un movimento ani- di morti suicidi, e ancora di morti per malattie minciare a porvi rimedio. Naturalmente, mi 2 Conferma che fa questo, non per condizio- mato da una forte libera, democratica e civile che si sono aggravate, morti per tumori da veniva ancora una volta rinnovata la racco- namenti dovuti alle polemiche in corso, ma volontà di reazione. s stress, mentre il campo appare seminato di uo- mandazione di porre fine ad ogni polemica. La perché non è più sicuro delle sue precedenti Bettino Craxi mini e famiglie letteralmente distrutte anche mia risposta fu positiva. decisioni. da Rosso, Giallo, Nero sporco e Grigio se ancora vivi. Dini e Zaffra infatti vennero subito liberati 3 Si lamenta del clima di esasperato consen- (Edizioni di Critica Sociale 1996) FONDATA DA FILIPPO TURATI NEL 1891 DIREZIONE GIORNALISTI EDITORI scarl Ugo Finetti - Stefano Carluccio Via Benefattori dell’Ospedale, 24 - Milano (direttore responsabile) Rivista di Cultura Politica, Storica e Letteraria Tel. +39 02 6070789 / 02 683984 Email: [email protected] Fax +39 02 89692452 [email protected] Grafica: Gianluca Quartuccio Giordano Anno CXXI – N. 8 / 2012 Email:

Registrazione Tribunale di Milano n. 646 / 8 ottobre 1948 e n. 537 / 15 ottobre 1994 – Stampa: Telestampa Centro Italia - Srl - Località Casale Marcangeli - 67063 Oricola (L’Aquila) - Abbonamento annuo: Euro 50,00 Euro - 10,00

■ CINQUE FASCICOLI CON UN’ANTOLOGIA DI DOCUMENTI, DI ANALISI E DI DENUNCE MAI ASCOLTATE. MA OGGI PROFETICHE STORIA DI VENTI ANNI/2 LA CRITICA SOCIALE E LA SECONDA REPUBBLICA

SOMMARIO Selezione 1994 - 1995

CRITICA SOCIALE pag. 7

Polenta e Kyosei, un patto di potere

INTERVISTA A CRAXI pag. 8

Cede l’economia, cede lo Stato, Cedono gli uomini

MAURO MELLINI pag. 9

Quando la giustizia distrugge Mani pulite e la crisi economica

EDMOND DANTES pag. 9

BETTINO CRAXI pag. 3 Misteri e segreti Perché le dimissioni di Di Pietro Il teorema e la persecusione

GIANCARLO LEHNER pag. 10 STEFANO CARLUCCIO pag. 3

Siamo tornati Borrelli: “L’imputato? appartiene al genere umano”

LUIGI VERTEMATI pag. 7 UGO INTINI pag. 13 Dopo Berlusconi Assemblea costituente I pennivendoli

REDAZIONE pag. 7 FABRIZIO CICCHITTO pag. 15

Il ritorno dei Quaderni Il minestrone della Critica Sociale del “centrosinistra” 8

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■ 1994 - NUMERO 2 IL TEOREMA E LA PERSECUZIONE

Bettino Craxi È dunque un dovere dei rappresentanti dei tutt’altro che chiariti o chiariti solo in parte. stratificata. Essa ha trovato e trova i suoi col- cittadini, che non sono i magistrati né i gior- All’interno di essi non sono poi mancati feno- legamenti con il finanziamento illegale della n questo numero della Critica nalisti, ma gli eletti e il Parlamento, dare vita meni molteplici di corruzione e di degenera- politica, senza necessariamente identificarsi I Sociale anticipiamo alcuni capi- ad una Commissione di inchiesta che ricostrui- zione. I Partiti, sovente le correnti organizzate con esso trattandosi di fenomeni di portata ben toli del libro di Bettino Craxi, «Il sca la verità storica sulla cosiddetta Prima Re- dei partiti, i clans politici, i singoli esponenti più generale che coinvolgono responsabilità Caso C.», che sarà in vendita entro la fine del pubblica. Si potrà così indirizzare il cambia- della classe politica si sono alimentati finan- diffuse nella classe burocratica, manageriale, mese in tutte le edicole e nelle librerie. mento che tutti auspicano verso un approdo ziariamente nelle forme più diverse, unendo imprenditoriale e in soggetti individuali della I capitoli che abbiamo scelto di pubblicare stabile, concreto e, soprattutto, pacifico. insieme entrate dichiarate e rese pubbliche ad politica e dell’amministrazione. sono quelli relativi al sistema del finanziamen- entrate non dichiarate e sempre rimaste più o Di finanziamenti non dichiarati e quindi, do- to illegale ai partiti politici e a una puntigliosa Critica Sociale meno nell’ombra. La storia della democrazia po l’entrata in vigore di specifiche leggi che contestazione delle accuse mosse a Craxi dal- repubblicana può essere letta anche attraverso regolavano la materia, di finanziamenti illega- la Magistratura italiana. la complessa storia del finanziamento dei sog- li, hanno beneficiato sistematicamente tutti i Insistere, come ha sempre fatto l’ex segre- «Il finanziamento della politica» getti politici che hanno esercitato un ruolo pre- partiti democratici nessuno escluso. Di finan- tario del PSI, sulla pressoché unanime parte- In Italia, il finanziamento illegale della po- minente e significativo nello svolgimento del- ziamenti non dichiarati ha certamente benefi- cipazione dei partiti alla pratica del finanzia- litica non è un fenomeno nato negli anni ‘80 e la vita democratica. ciato gran parte della classe politica ivi com- mento illegale non significa, come è stato fal- seguenti. I mezzi finanziari per sostenere le at- Sistemi e fonti di finanziamento attorno alle presi buona parte di coloro che si sono messi i samente detto e scritto, volere trascinare tutti tività politiche, le loro strutture permanenti di quali si sono mosse le influenze di potere, panni del moralizzatore sino a quando non so- nella propria disgrazia. L’obiettivo di Craxi, sostegno, le campagne di propaganda e le l’azione dei gruppi economici e dei sistemi so- no stati smascherati e, per altri ancora sino a invece, è sempre stato quello di denunciare la campagne elettorali sono sempre stati ricercati ciali, le relazioni, le influenze, e le solidarietà quando non finiranno con l’essere smaschera- natura politica che ha assunto l’inchiesta pro- seguendo sentieri che andavano spesso anche internazionali. ti. Gli uni e gli altri, Partiti e classe politica, mossa dalla Procura di Milano. Con la viola- al di là dei confini della legalità. Anche la corruzione nella Pubblica Ammi- fronteggiavano un bagaglio di spese, che, a zione sistematica del codice di procedura pe- Senza scavare lontano, nella storia italiana nistrazione e la corruzione aziendale non è di parte possibili eccezioni individuali, non po- nale, con aggressioni deliberate ai diritti di li- dello Stato unitario ma limitandoci a conside- certo una caratteristica specifica e nuova nata tevano essere affrontate se non con il ricorso bertà della persona, la Procura di Milano ha rare la vita della Ia Repubblica si può senz’al- negli anni ‘80. Si tratta di fenomeni specie il ad entrate di tipo straordinario. creato un clima di terrore che le ha consentito tro dire che sin dalle sue origini e cioè nel pri- primo, che hanno come è noto radici antiche Innanzitutto quindi si trattava di tutti i mag- agevolmente di poter contrarre accordi con mo dopoguerra, il finanziamento della politica anzi antichissime sino alla moderna società in- giori Partiti del Paese, sia che essi fossero Par- questa o con quella forza politica (prima con ha presentato lati oscuri ancora a tutt’oggi dustriale dove ha avuto una sua diffusione titi di governo che Partiti di opposizione. Tutti il PDS, ora con Alleanza Nazionale) per otte- nere nel giro di due anni un ruolo e un potere impensabili nel mondo occidentale che hanno sconvolto l’intera costruzione dell’equilibrio ■ 1994 - NUMERO 1 costituzionale italiano. Un potere che con l’ultima iniziativa del co- siddetto «suggerimento di legge» del pool mi- SIAMO TORNATI lanese e di Fini, giungerà, se non dovesse es- sere fermato prima, a condizionare in presa diretta la vita economica e sociale di tutti i Stefano Carluccio giorni. Al di là delle ripetute violazioni del campo istituzionale parlamentare l’ultima ini- ziativa dei giudici milanesi prevede un con- on questo numero estrema- nicazione veloce, la televisione e la radio, è spezzato e che ha condotto le forze della trollo capillare e «preventivo» sul corso dei C mente ridotto nella foliazione rendano la Critica Sociale uno strumento ob- destra a rappresentare l’unica proposta cre- rapporti economici tra i cittadini: un qualun- si avvia la ripresa delle pub- soleto e irrilevante nel panorama politico na- dibile di governo. Ed allora la nostra batta- que sostituto procuratore che abbia vinto un blicazioni della Critica sociale dopo un lungo zionale. glia, la nostra presenza nel dibattito assume concorso di Stato a venticinque anni avrebbe periodo di interruzione. La periodicità pas- Eppure non sfugge a nessuno che il cosid- un senso e un’importanza particolare. E’ per il potere di dirigere il traffico dell’attività im- serà da mensile a settimanale, ma la regola- detto “nuovo”, in questi mesi sta dimostran- queste ragioni che vogliamo offrire il nostro prenditoriale locale e nazionale distinguendo rità delle uscite sarà garantita solo dal pros- do fortissimamente tutti i suoi limiti, ed è contributo, per modesto che sua, alla realiz- gli amici dai nemici, i delatori e gli impuniti simo mese: in questo periodo infatti la coo- sempre più diffusa la consapevolezza che la zazione di una vera sinistra liberale, solidale dai concorrenti e dagli innocenti. Siamo alla perativa di ex giornalisti dell’Avanti! che ha guida del Paese, il suo governo, il suo futuro, e riformista, con la consapevolezza della pro- vigilia della legge della giungla. «Il Caso C.» assunto l’impegno di diventare editore della non possono essere affrontati con la dema- fonda attualità di questo impegno e, insieme, è il giro di boa per la democrazia. Solo da una testata riformista, si farà carico di promuo- gogia ed il pressapochismo, né con gli attac- del legame con una tradizione storica ricca e chiarificazione del «Caso C.» condotta final- vere una capillare sottoscrizione di adesioni chi forsennati e demonizzati da parte di importante. In tempi di disgregazione orga- mente con coraggio e con onestà intellettuale per realizzare una proprietà diffusa della ri- un’opposizione che ha spesso dimenticato il nizzativa delle forze socialiste, di grave dif- i socialisti possono ritrovare il significato del- vista. Con la chiusura dell’Avanti!, di Mon- senso della misura e della responsabilità na- ficoltà di comunicare fra di esse, di elaborare la loro presenza politica. doperaio e per lungo tempo della stessa Cri- zionale. strategie e programmi comuni, in mancanza Per il PDS, che ha fallito nella speculazione tica sociale, i socialisti si sono trovati nel pie- Ed allora si pone con urgenza il problema di opportunità per una riflessione unitaria, la di Mani Pulite per fini egemonici e «neofron- no della propria disfatta privi di ogni stru- di riaprire una discussione seria e profonda ripresa della Critica Sociale vuole proporsi tisti», «Il Caso C.» rappresenta un macigno mento di comunicazione e di ogni riferimen- affinché si possa ridefinire la strategia e i con- come una possibile sede di confronto fra tutti che ostacola la strada intrapresa nell’89 verso to di riunificazione. Saranno questi i due tenuti ideali di una sinistra che possa credi- coloro che, a prescindere dalle differenti op- la prospettiva di una forza di sinistra moder- obiettivi prioritari che ci impegniamo a con- bilmente concorrere alla direzione del Paese. zioni, abbiano a cuore l’idea di un futuro per na, democratica e riformista. seguire, oltre alla ripresa di una battaglia so- Fin dalle sue più lontane origini la Critica la cultura socialista e riformista. Tutto questo Per l’intera sinistra italiana «Il Caso C.» è cialista di opposizione al regime illiberale e Sociale ha voluto combattere poiché si affer- ci impone di sollecitare un impegno da parte una macchia vergognosa da cancellare dalla antipopolare che si profila imminente. masse una concezione riformista nella sini- di quella miriade di compagni, circoli, coo- tavola dei propri valori di libertà e di giusti- Sono ormai più di cento anni che è stata stra, contro le tentazioni e le velleità di colo- perative, leghe e amici affinché si possa con- zia. Per l’intera nazione «Il Caso C.» è il pun- fondata la Critica Sociale, il suo primo nu- ro che si erano imbevuti di un’idea sempli- tare sul supporto e sulla collaborazione di to di svolta da cui ripartire per riaffermare mero, infatti risale al lontano 1891 e la sua cistica e autoritaria dello scontro politico. una grande rete di sostegno e diffusione, ca- l’autonomia, la dignità e il ruolo internazio- lunga vita ha subito tutti i travagli, le diffi- Ancora oggi, seppure con le doverose dif- pace di molti-plicare e di rendere più efficace nale dell’Italia. Due anni di «rivoluzione» coltà e i problemi di una rivista sempre for- ferenze, questa questione è di grande attua- il nostro messaggio. La forma più concreta hanno consegnato il Paese a prezzi di saldo temente impegnata nello scontro sociale e lità. Ed inoltre oggi più di ieri è necessario di questo impegno non può che essere l’ab- sia a chi oggi passa all’incasso di un’Europa politico di questo nostro Paese. Le vicissitu- rimettere in discussione pregiudizi e conce- bonamento alla Critica Sociale, che vi chie- a due velocità, con l’Italia declassata in serie dini di questi anni, la crisi profonda, sia po- zioni largamente diffuse fra coloro che si ri- diamo non solo di sottoscrivere, ma anche, e B, e sia a chi passa all’incasso di un’Europa litica che organizzativa delle forze socialiste, tengono portatori del grande patrimonio del- soprattutto, di fare sottoscrivere a tutti coloro comunque divisa e subalterna. L’unica via di in Italia e nel mondo, la stessa vetustà della la sinistra italiana e del movimento operaio. che possano essere vicini o interessati alle uscita da una situazione che rischia di dege- testata potrebbero far ritenere inutile la sua La ridefinizione dei contorni ideali e culturali battaglie per la difesa della democrazia, del nerare nella disgregazione e nella violenza è presenza, la sua stessa esistenza. Molti po- della sinistra del nostro Pese è una condizio- diritto, della giustizia sociale che noi ci im- quella di ripristinare un nuovo ordine istitu- trebbero pensare che oggi i mezzi di comu- ne necessaria per riannodare quel filo che si pegnarne a promuovere. s zionale e politico rispettando rigorosamente le attuali regole costituzionali. 4 ■ CRITICAsociale 8 / 2012

si avvalevano, naturalmente in misura diversa, cisivo per le loro attività, per il sostegno della partiti ed alle attività politiche, ed anche a do sì da garantire dei flussi di finanziamento di strutture burocratiche, di reti associative di propria immagine e per il successo elettorale gruppi e singoli esponenti oltreché di carattere costanti che rappresentavano una parte assai scopo che esercitavano un’azione permanente proprio e dei propri grandi elettori. interno era anche di carattere e provenienza in- rilevante delle sue entrate. di sostegno, di reti di informazione fondata su Ricevevano in questo modo contributi i Par- ternazionale. Il potere Sovietico, anche nei momenti di in- quotidiani e periodici, di attività editoriali, di titi, le correnti dei Partiti organizzate come sot- Un capitolo molto complesso, che non è mai comprensione e di difficoltà nei suoi rapporti canali radiofonici e televisivi, altre iniziative to-partiti, i singoli esponenti politici che ne- stato esplorato sino in fondo, anche se, per con il PCI, ha sempre continuato a considerare di rilievo finanziario riprendevano le acquisi- cessitavano di una rete di supporto burocratica molte parti, a distanza di decenni, taluni dei il Partito italiano come il suo principale alleato zioni immobiliari per sedi e luoghi di incontro, associativa o clientelare. Agendo in questo suoi aspetti sono venuti alla luce. Il finanzia- occidentale. In nessun altro Paese dell’Occi- circoli e quant’altro necessario per favorire ed modo i gruppi economici finanziatori erano mento internazionale a forze politiche italiane dente un partito comunista era mai riuscito a incrementare la vita associativa. mossi da obiettivi molteplici. ha presentato una natura composita, compren- realizzare un così forte radicamento popolare I Partiti minori, in forma minore con esigen- Obiettivi di carattere generale volti a difen- deva voci, fonti molto diversificate, di natura e ad esercitare una così grande influenza, a ze minori partecipavano anch’essi alla ricerca dere un sistema di valori da cui si sentivano finanziaria diretta e di natura indiretta, in for- maggior ragione considerata di essenziale im- possibile di mezzi finanziari. Con strutture ri- garantiti e a sostenere equilibri politici e le for- ma di servizi o in connessione con attività portanza trattandosi di un Paese frontiera dotte, apparati più piccoli, esigenze finanziarie ze che li alimentavano e che ricercavano, man- commerciali. I Paesi che, nelle varie forme dell’Alleanza Atlantica. Era un legame storico di spesa non paragonabili a quelle dei grandi tenevano, o si sforzavano di mantenere, un hanno concorso a questo tipo di finanziamen- profondo che rimaneva tale anche quando si partiti. E tuttavia, anche quasi tutti i Partiti mi- quadro di stabilità politica nel governo gene- to, sono in grande numero anche se sostanzial- erano allargate le maglie dell’autonomia del nori contavano su quotidiani, periodici, case rale della Repubblica. mente si trattava di strutture dipendenti dagli movimento comunista italiano e si era modi- editrici, sedi in gran parte dei comuni del pae- Erano mossi ancora da motivi di carattere USA e dall’URSS e di attività e strutture pro- ficato il rapporto di stretta obbedienza ideolo- se, e, nell’insieme, affrontavano campagne generale in funzione di politiche economiche prie dei Paesi appartenenti alle loro aree di in- gica rispetto al potere sovietico. elettorali gareggiando spesso per le risorse con finanziarie, industriali, scientifiche, ed anche fluenza. Le due maggiori potenze, che, con le Questo spiega la sistematica continuità e la propaganda dei Partiti maggiori. di politiche comunitarie ed internazionali che loro alleanze politico-militari avevano ingag- l’ampiezza degli aiuti finanziari che non sono Per tutti, l’asprezza della lotta politica, l’urto consideravano adeguate e necessarie per il giato un braccio di ferro durato decenni che si mai venuti a mancare. Questi aiuti proveniva- frontale che contrapponeva le forze, la concor- proprio sviluppo e corrispondenti alle esigenze proponeva di difendere, consolidare ad esten- no direttamente del PCUS e, a partire dal ‘74, renza e la contrapposizione esasperata, la lotta produttive ed economiche generali. Ancora dere le rispettive aree di influenza ed i punti da una apposita organizzazione alimentata con tra i candidati per conquistare la elezione, l’or- erano mossi da interessi più particolari con ri- geo-politici di importanza strategica, interve- fondi dell’URSS e dagli altri Paesi del Patto ganizzazione della raccolta delle preferenze ferimento a specifiche decisioni legislative, nivano attivamente nei Paesi considerati anelli di Varsavia. Provenivano da interventi speci- per i singoli, per i clans, le correnti, e le cor- normative, amministrative e di orientamento e deboli ed esposti a rischio ed alla possibilità fici del KGB e dai Servizi Segreti collegati. date, finivano con il giustificare agli occhi dei definizione della spesa pubblica. di un rovesciamento delle posizioni. Provenivano da altre entità ed istituzioni so- responsabili politici, nell’ottica dello scontro Ancora vi erano interessi più specifici che In Europa, tra i grandi Paesi europei l’Italia vietiche compresa la «Croce Rossa». e della rivalità, e nella prospettiva del successo riguardavano i programmi e le decisioni delle era certamente uno di questi. In questo conte- Si trattava di aiuti finanziari e di altre forme o della sconfitta, la ricerca anche la più spre- Pubbliche Amministrazioni e degli Enti Pub- sto, diversi Partiti italiani e diversi leaders po- di solidarietà attraverso la erogazione gratuita giudicata dei mezzi finanziari. blici. In quest’ambito aveva una valenza l’in- litici, in epoche diverse hanno sollecitato, ac- di servizi sanitari, di ospitalità politica e turi- I Partiti non hanno mai vissuto dei soli mez- fluenza dei Partiti e dei gruppi politici, ma nel- cettato, beneficiato di finanziamenti di questa stica di servizi culturali, di formazione acca- zi derivanti dalle quote associative e dalle sot- l’insieme le maggiori forze economiche ave- natura. Tutti i maggiori leaders del dopoguerra demica e professionale ed anche di specializ- toscrizioni così come essi venivano dichiaran- vano, e di certo non hanno perso, proprie strut- italiano hanno fatto i conti con questa realtà ed zazione in vari campi, ivi compresi attività di do ufficialmente. Il sistema era ben più com- ture e capacità di influenza diretta sulla Pub- hanno rafforzato la propria azione con l’aiuto natura spionistica e clandestina. plesso, articolato e anche contorto e tutti ne blica Amministrazione e sugli Enti pubblici di finanziamenti internazionali. Dei finanzia- Ma la parte di gran lunga più rilevante pro- erano perfettamente consapevoli. Alle entrate con un complesso di relazioni dirette e con un menti provenienti dagli USA hanno così bene- veniva dalle attività di import-export, dirette, ordinarie e dichiarate si aggiungeva una parte grado di penetrazione notevole diretto a pre- ficiato, per tutto un certo periodo, le formazio- indirette, partecipate, dalle commissioni sui cospicua costituita da forme di finanziamento disporne ed a indirizzare nelle direzioni volute ni politiche di governo. Dei finanziamenti pro- grandi lavori effettuati da imprese italiane in non dichiarato proveniente dalle fonti più varie le decisioni pubbliche. venienti dall’URSS e dal blocco sovietico ha URSS e nei Paesi del Comecon. In ragione di e disparate, ed anche quindi con caratteristiche Anche in questi casi, quando l’influenza ve- beneficiato il Partito Comunista. Ne ha del re- questo sostegno straordinario che proveniva, di provenienza illegittima. niva esercitata in una forma lineare, il grado sto sempre beneficiato sin dalla sua origine e con un flusso costante, dal blocco politico-mi- L’industria di Stato, l’industria privata, i di garanzia e di tutela del pubblico e generale via via attraverso le fasi travagliate della sua litare avverso al blocco politico-militare di cui gruppi economici e finanziari, il movimento interesse era salvaguardato. Quando veniva storia, sino quasi ai giorni nostri e cioè sino al- faceva parte il nostro Paese, il maggior Partito cooperativo, le associazioni che univano gran- esercitata in forma contorta, con l’impiego di la caduta dell’impero sovietico ed alla fine del di opposizione poteva contare su strutture bu- di categorie della produzione, della distribu- mezzi e secondo fini di corruzione, sull’inte- potere comunista nell’URSS. rocratiche permanenti che non avevano zione e dei servizi, hanno tutti nell’insieme resse pubblico veniva sovente steso un velo Anche il Partito Socialista aveva ricevuto l’eguale in nessun’altro Paese del mondo non concorso al finanziamento della politica, e del pietoso. nel passato finanziamenti dall’estero, sotto va- comunista, e poteva parimenti contare su ri- personale politico., in forma stabile, in forma rie forme, dirette ed indirette. Sino al 1956, e sorse manifestamente superiori a quelle di periodica, in occasioni di campagne elettorali cioè l’anno della rivolta ungherese, della soli- qualsiasi altro Partito Italiano di governo e in modo diretto ed in modo indiretto. Le loro «Il finanziamento internazionale» darietà espressa dai socialisti italiani ai patrioti non. Nello scontro politico si aggiungeva un decisioni si diversificavano per l’entità per le Nel mondo politico gli interlocutori erano le insorti a Budapest, con la conseguente aspra fattore anomalo dal quale risulterà anche sto- contribuzioni e per la loro destinazione a se- istituzioni parlamentari e le formazioni che polemica con l’invasore sovietico e la rottura ricamente accertato il comportamento di totale conda delle loro opzioni politiche, delle loro componevano le maggioranze. che poi ne seguì con i comunisti italiani, il PSI cinismo di gruppi economici ed industriali di convenienze, delle loro preferenze personali. Ma non venivano affatto trascurate le for- aveva ricevuto aiuti finanziari e materiali primo piano del nostro Paese che, perseguendo Tutto questo sistema potrebbe essere rivisitato mazioni di opposizione, naturalmente in modo dall’URSS e da altri Paesi del Patto di Varsa- il loro particolare interesse, in taluni casi, an- e ricostruito, perlomeno a grandi linee, percor- diverso a seconda dei casi, ed in rapporto alla via. Nel periodo immediatamente successivo che in violazione delle norme concordate in rendo le epoche diverse che sono state attra- loro influenza nel Parlamento, nelle istituzioni, ricevette invece aiuti finanziari direttamente sede d’Alleanza Atlantica, ne alimentano la versate, e analizzando tutti gli aspetti diversi nei grandi Enti Pubblici, nelle amministrazioni dagli USA. Sotto la mia direzione politica, possibilità di finanziamento accrescendo la di- e specifici su cui esso si è venuto strutturando. regionali e locali e in generale nel Paese. In l’Amministrazione del PSI non ha mai ricevu- storsione dei rapporti nella vita democratica Tutta l’esperienza che si è accumulata nella vi- quest’ultime soprattutto le maggioranze poli- to alcun finanziamento proveniente da Partiti nazionale. Non c’è dubbio, del resto che il fi- ta democratica repubblicana conduce a con- tiche e di governo si diversificavano a secondo o da Stati Stranieri, fatta eccezione per un fi- nanziamento estero assicurato ai comunisti ita- cludere, con assoluta evidenza, che l’insieme delle Regioni, dei Comuni e delle Province, nanziamento di 80 mila marchi per un pro- liani ha prodotto in questo campo la moltipli- del sistema economico, a partire dalle sue en- dove in molti casi, formazioni all’opposizione gramma di attività svolto in collaborazione, cazione delle reazioni delle formazioni politi- tità maggiori e più significative partecipava, sul piano nazionale, costituivano invece il per- con la Fondazione EBERT, espressione del che di Governo ed anche di conseguenza degli con l’erogazione diretta di mezzi finanziari, at- no centrale o sussidiario del governo regionale Partito Socialdemocratico Tedesco. elementi d’inquinamento che ne sono derivati. traverso altre forme indirette di appoggio, in e locale. In alcuni paesi amici, strutture collegate alla Le leggi sul finanziamento pubblico dei par- particolare nel campo della informazione, del- Quando si trattava di decisioni che potevano Amministrazione del PSI avviarono attività titi che si proponevano di riportare ordine nella la pubblicità e dei servizi, al sostegno allo svi- avere effetto sull’attività produttiva veniva ri- commerciali che, dopo un certo periodo, non materia, di regolarla, di assicurare un sostegno luppo del sistema politico democratico e delle cercata anche l’influenza di interlocutori del avendo dato i risultati sperati, furono chiuse. pubblico sostitutivo dei sistemi di finanzia- suo attività democratiche, associative, cultu- mondo sindacale e sociale. Mentre posso tassativamente escludere che il mento irregolare che si erano venuti sempre rali, formative, propagandistiche, elettorali. In taluni casi, rappresentanze sindacali an- PSI, dal ‘76 in poi, non ebbe mai, in nessuna più diffondendo, in realtà non sono affatto riu- Parimenti il sistema economico esercitava sul che di livello nazionale ricevevano contribu- occasione, finanziamenti da Partiti o Stati stra- scite a modificare di molto la situazione. Men- sistema politico e sulle sue decisioni un con- zioni anche in forma periodica e continuativa nieri, non posso invece escludere che singoli tre da un lato infatti i Partiti potevano contare dizionamento che era maggiore o minore in re- nel tempo. In particolare, in Enti amministrati esponenti del Partito ne abbiano potuto bene- su di un contributo annuale certo dall’altro si lazione alla capacità ed alla forza di autonomia da rappresentanze sindacali il dialogo e le ficiare sulla base di loro relazioni personali e trovavano sempre di fronte ad un aumento cre- delle differenti formazioni politiche. eventuali contribuzioni finanziarie connesse particolari senza dar conto di questo al Partito. scente dei fabbisogni e delle spese. I contributi Era un condizionamento che si esercitava veniva stabilito direttamente con interlocutori In materia di finanziamenti esteri il PCI, di- dello Stato erogati sulla base della legge erano sui Partiti, sulle loro espressioni parlamentari sindacali ma anche attraverso la mediazione di venuto poi PDS, a differenza degli altri Partiti del resto già in partenza piuttosto limitati e per governative ed amministrative ed anche natu- fiduciari dei Partiti cui le rappresentanze sin- aveva organizzato una vera e propria struttura di più non indicizzati. Con il passare del tempo ralmente sui singoli esponenti politici quando dacali in questione erano collegate. permanente che nel corso dei decenni, si è ve- il valore del contributo pubblico si è venuto questi ultimi divenivano tributari in modo de- Ma il finanziamento irregolare ed illegale ai nuta costantemente ampliando e perfezionan- progressivamente ridimensionando. CRITICAsociale ■ 5 8 / 2012

In rapporto ai contributi erogati dallo Stato zioni clientelari che fornivano ad un tempo un l’esempio dell’ultimo Presidente della camera malmente assumevano il valore di tests e di ai Partiti politici in altre democrazie europee supporto per la rappresentanza elettorale inter- Napolitano, che, avendo ricoperto per anni sfide di carattere nazionale. Bisogna tener con- il contributo italiano appariva a prima vista na ed esterna. Era una mobilitazione che si av- l’incarico di ministro degli Esteri del PCI non to dei candidati e dell’alto grado di competiti- largamente insufficiente. Le spese dal canto valeva di formule ed orientamenti ideologici e poteva di certo non essere a conoscenza del vità che si stabiliva tra loro, dalle spese che si loro continuavano ad aumentare. Era il portato politici ma in realtà sempre meno intessuta re- fatto che le entrate del suo Partito si compo- gonfiavano insieme alle ambizioni ed alle il- stesso dello sviluppo della società burocratica, almente dei valori propri della ideologia e del- nevano anche di flussi finanziari, provenienti lusioni o alla ricerca di successi personali, par- dal!’estendersi delle reti di informazione e dei la politica. A sua volta, lo stesso fenomeno del dall’URSS e dai Paesi dell’impero comunista ticolarmente clamorosi da far valere poi sul servizi mentre si moltiplicavano le varie arti- tesseramento artificioso costituiva un fattore e che questi non figuravano certo nei bilanci mercato politico delle cariche successive. colazioni e strutture necessarie per l’efficacia aggiuntivo di spesa nel contesto delle spese già di Partito presentati al Parlamento. Bisogna tener conto degli eletti che sono per della propaganda e crescevano gli stimoli ver- dilatate dalla politica. Faccio l’esempio del Presidente del Senato vocazione e per giusta natura sempre tenden- so la spettacolarizzazione della politica, e la Per parte mia, come responsabile di un gran- Spadolini, che avendo per anni diretto il Par- zialmente rieleggibili e che quindi tendono a connessa competitività per la conquista del de Partito, presente in tutte le realtà del Paese tito Repubblicano, non poteva non sapere che costruirsi strutture di sostegno permanenti spe- consenso. La ricerca di mezzi finanziari per con una articolazione di strutture assai diffusa il suo Partito non viveva solo delle quote degli cie quando la loro rielezione non poteva di- sostenere ed alimentare le attività politiche in che non era estraneo a questi fenomeni dege- iscritti e delle sottoscrizioni, e che ciò che si pendere da una stretta designazione dipenden- tutte le loro diverse espressioni, invece di ri- nerativi, tentai di contrastarli con una azione, aggiungeva di straordinario non figurava pun- te dagli organi e dalla burocrazia del Partito. dursi, era sollecitata ad allargarsi, ripercorren- che non poteva essere disciplinare e di control- tualmente nei bilanci presentati al Parlamento. Nella struttura democratica così come si è ve- do le vie consuete e individuandone di nuove. lo, giacché questa praticamente impossibile, I Capi dello Stato a loro volta, pur vivendo nuta definendo nella democrazia repubblicana In questo modo finiva con l’ampliarsi anche quanto attraverso la via di riforme statutarie lontani dalla politica pratica e dalla gestione si è formato un vero e proprio ceto politico ed l’area oscura entro la quale questa ricerca si che avevano lo scopo di porre argini ad una dei Partiti vivevano pur sempre al Quirinale amministrativo professionale, o semi-profes- muoveva spesso in modo disordinato e incon- degradazione che veniva assumendo propor- che è pur sempre un osservatorio di non poco sionale. Il suo lavoro politico sostituisce in tut- trollato. E, nell’area oscura, diventava molto zioni ed espressioni sempre più evidenti. Co- conto e non sulla luna. Nessuno, salvo forse, to o in parte il suo lavoro professionale crean- difficile impedire il moltiplicarsi di degenera- me Segretario Nazionale e come leader del in qualche caso, qualche voce isolata in Parla- do un vuoto nelle sue disponibilità complessi- zioni di molteplice natura. Partito disponevo di un grado di influenza che, mento, ha aperto porte e finestre su di una que- ve di reddito che viene coperto o da vantaggi Bisogna considerare inoltre che all’aumento specie dopo il consolidamento conquistato ne- stione di questa natura. La questione era scot- indiretti ricavati da una influenza politica o an- continuo delle spese corrispondeva da un altro gli anni iniziali, era senza dubbio molto alta, e tante e nessuno si è mai voluto scottare. Nes- che da contributi e finanziamenti di carattere lato una progressiva riduzione delle entrate che tuttavia non si fondava su basi di gruppo, suno ha denunciato l’anomalia, la irregolarità, politico, sempre per rimanere al di qua della tradizionali ordinarie e cioè quelle derivanti di corrente, di clientela. Dall’altro, per le re- la illegalità complessiva della situazione. Nes- frontiera che separa un finanziamento politico dalle quote associative e dalle sottoscrizioni sponsabilità assunte alla guida dei governi, per suno, che io ricordi, ha levato la voce in questa dai veri e propri reati contro la Pubblica Am- volontarie. E la stessa società del benessere la dimensione e la crescita del ruolo interna- materia, né spezzato una lancia per proporre ministrazione. Come già ho sottolineato nella che facendosi strada, con gli stili propri di un zionale della politica e delle relazioni del Par- opportuni rimedi al corso delle cose o per apri- realtà politica e partitica si era venuta affer- consumismo sempre più diffuso, con le sue più tito, e più avanti ancora, per i miei impegni po- re una pubblica riflessione sul sistema di fi- mando la esistenza di clans e di correnti, entro ampie libertà, con gli spazi vitali occupati dal litici personali nell’ambito dell’Internazionale nanziamento dei Partiti e delle attività politi- le quali si erano venute stabilendo solidarietà video e dallo spettacolo, che riduce il valore e Socialista, dell’Unione Europea, e quindi poi che in generale. ed interessi che molto spesso andavano al di la portata associati-va dell’entità del Partito. anche delle Nazioni Unite, la mia incidenza Prova ne è il fatto che i Partiti, pur presen- là dei legami con l’entità Partito anche se si Un tempo la vita del Partito, per i suoi ade- sulla gestione diretta del Partito si mosse entro tando in Parlamento per decenni, bilanci che muovevano all’interno ed entro le istituzioni, renti, se non era tutto rappresentava certo mol- limiti obiettivi e mentre si affidava ad una lar- non corrispondevano al vero, e cioè bilanci i simboli e le formule proprie dell’entità Par- tissimo. Il Partito non era solo uno strumento ga delega di poteri. falsi, non sono mai stati fatti oggetto da parte tito. I rapporti tra tutte queste articolazioni si di lotta politica e di lotta elettorale ma rispon- Le riforme statutarie introdotte miravano a di nessuno di denunce per gravi irregolarità. I sono naturalmente presentate in forma diversa deva a bisogni associativi, sociali, culturali, ridurre l’influenza dei clans, a limitare l’inci- Partiti di opposizione di regola non denuncia- nei diversi partiti. Anche nel Partito Socialista, umani. denza del tesseramento irregolare ad accresce- vano i Partiti di governo e i partiti di governo dove si sono certamente presentate, la loro re il volume delle entrate ordinarie, ufficiali, non denunciavano i partiti d’opposizione. La presenza ha assunto un carattere ed una valen- «I partiti degenerano» legittime e dichiarate attraverso un sensibile complicità in questo senso, era totale o quasi. za diversa a seconda di differenti periodi. Ciò Ma l’associazionismo partitico perde di pe- aumento delle quote di iscrizione e l’organiz- Nessuno ricorda clamorose polemiche. Qual- che appariva in generale sempre più evidente so, si isterilisce. Dalla nuova società che avan- zazione di specifiche sottoscrizioni. che questione di forma, qualche irregolarità, era la tendenza verso un indebolimento pro- za vengono offerte altre risposte ed altre pos- ma mai in nessun caso una vera e propria que- gressivo delle capacità e delle possibilità di un sibilità. Il Partito soprattutto nelle grandi città, «Bilanci falsi, complicità unanime» stione, un vero e proprio scandalo sollevato at- controllo centrale sugli altri livelli. tende a trasformarsi, il suo ruolo cambia, men- Per anni, i Partiti hanno dato mostra di aver torno ad un bilancio falso. Con la sistematica tre si rianima e vive solo e soprattutto in fun- regolato la materia attraverso le leggi sul fi- approvazione dei bilanci dei Partiti in Parla- «Il centralismo finanziario del Pci/Pds» zione delle fasi elettorali e pre-elettorali. nanziamento pubblico dei Partiti. Ma la realtà mento si veniva approvando in realtà tutta la Le realtà periferiche, i gruppi, le posizioni Nell’area partitica prende corpo un nuovo fe- delle cose era ben diversa. Il finanziamento dei natura almeno del sistema di finanziamento ai consolidate di influenza gestionale e cliente- nomeno negativo. Paradossalmente infatti partiti ha continuato a mantenere un carattere Partiti ed alle attività politiche, e tutti nel con- lare, potevano sempre di più sfuggire alla di- mentre da un lato si riduce e si isterilisce il di irregolarità e di illegalità. Il finanziamento tempo quindi, salvo i distratti, sapevano benis- rezione ed al controllo del livello centrale e ciò ruolo associativo dei partiti, dall’altro tende ad pubblico ridotto e non indicizzato era apparso simo di che cosa si trattava. La democrazia re- non solo sotto il profilo dei mezzi e metodi di aumentare il numero degli iscritti. È il segno subito del tutto inadeguato rispetto ai costi del- pubblicana approvava il proprio modo di vi- finanziamento ma spesso, in molti casi, anche inequivocabile di una degenerazione che pe- la politica. La sua cifra complessiva distribuita vere, almeno in questo campo, si assolveva per sotto il profilo stesso della direzione politica. netra nella vita dei Partiti, o almeno in una par- tra i gruppi parlamentari, non aveva nessun le violazioni della legge sul finanziamento, e Più di altri sfugge invece a questa tendenza il te importante del sistema partitico. Nella vita rapporto con le dimensioni reali del problema pur essendo consapevole delle irregolarità del PCI e poi il PCI-PDS, almeno negli anni della partitica si affaccia il mercato delle tessere i che si proponeva di risolvere. Ci voleva una sistema preferiva andare avanti per quella stra- sua strutturazione. Il Partito Comunista ed il cui pacchetti, corrispondenti ad iscritti inesi- grande dose di disinvolta ipocrisia per credere da piuttosto che por mano ad una legislazione Partito ex-Comunista si sono, per ideologia e stenti o forzati o semplicemente favoriti ser- o far credere che i fondi stanziati dalla legge più adeguata tanto nel senso di contributi pub- natura, formati su schemi centralizzati pur mo- vono solo a mantenere ed a consolidare l’in- erano quanto bastava per sorreggere la com- blici più adeguati, che nel senso di una mag- dificando nel tempo la loro rigidità originaria fluenza interna delle nomenklature ed a rego- plessa macchina burocratica su cui poggiava giore libertà nella raccolta di fondi volontari, essi hanno mantenuto una loro validità ed ef- lare i rapporti tra loro. Si tratta il più delle vol- la democrazia dei Partiti. La legge veniva per- che in direzione di un più efficace ed effettivo ficacia. Sotto questo profilo mentre da un lato te di configurazioni oligarchiche che si sono ciò violata sistematicamente da tutti o da quasi sistema di controlli reciproci. risulta più evidente, anche in materia di finan- via via formate attraverso processi di selezione tutti. Forse qualche gruppuscolo minore aveva Il sistema di finanziamento della politica si ziamenti, il controllo centrale e quindi la con- interna, che sovente si sono trasformate in in- le carte in regola e forse, anche in qualche caso presentava nel suo insieme come un sistema sapevolezza e la responsabilità dei maggiori crostazioni praticamente inamovibili che im- tra questi, e ben guardare le cose, la regolarità complesso per il quale bisognava tener conto dirigenti politici, dall’altro hanno una penetra- pediscono il ricambio o che lo realizzano solo e la legalità non veniva sempre rigorosamente di livelli, responsabilità e causali diverse. Van- zione minore fenomeni degenerativi derivanti per via di cooptazione. La democrazia dei Par- rispettata. no tenuti in conto infatti i livelli amministrativi per esempio dall’elettoralismo. Diversamente, titi è già entrata nella sua fase di involuzione Queste violazioni di legge, su cui in buona e gestionali delle strutture nazionali delle or- in altri partiti, molti candidati ricevono contri- e di decadenza. parte si è fondato poi il processo di crimina- ganizzazioni periferiche regionali, provinciali buti diretti dal Partito in ragione del loro ruolo, Naturalmente questa degenerazione si riflet- lizzazione della democrazia repubblicana, de- e cittadine, delle associazioni e strutture col- altri si avvalgono di solidarietà di gruppo, altri te anche sull’insieme del sistema di finanzia- finita come Prima Repubblica, avvenivano laterali, associative, di carattere culturale, so- ancora organizzano in proprio il reperimento mento dei Partiti e dell’attività politica. Già le sulla base di una complicità e di un consenso ciale, sindacale, giovanile ed altro. A questo si di fondi, ed alto infine fanno tutte e due o tutte correnti politiche si radicavano come correnti pressoché unanimi. Di quale fosse la realtà ve- aggiungano le attività editoriali, gli organi di e tre le cose contemporaneamente. La struttura anche elettorali e quindi con esigenze di spesa ra delle cose, almeno nelle sue caratteristiche informazione politica, gli strumenti di forma- centralizzata consente invece una più stretta che le spingevano verso una ricerca propria ed tipiche, erano ben consapevoli tutti i dirigenti zione e di orientamento, le attività internazio- disciplina ed un maggiore controllo anche su autonoma di finanziamento. dei Partiti, i parlamentari, gli amministratori. nali. queste spese. Va detto, infine, che, sempre in Lo stadio negativo ulteriore si veniva poi Ne erano consapevoli certamente le maggiori Un livello fondamentale è fissato dalle sca- materia di raccolta di fondi per le spese elet- configurando nella definizione di aree di in- cariche istituzionali dello Stato nelle quali si denze elettorali. Elezioni politiche nazionali, torali, non di rado il Partito veniva utilizzato fluenza tanto sulle gestioni amministrative che alternavano del resto personalità che a loro regionali e locali, elezioni europee, elezioni senza tanti scrupoli e complimenti anche da nella rappresentanza di influenze lobbystiche volta avevano ricoperto impegnative respon- amministrative parziali che risultavano soven- chi non era minimamente autorizzato a farlo. attorno alle quali si raggruppavano ramifica- sabilità politiche e partitiche. Faccio solo te particolarmente impegnative perché nor- Del millantato credito di cui io ero sistema- 6 ■ CRITICAsociale 8 / 2012

ticamente vittima, anche se penso che molto nale raggiunto dalla nazione tanto nel contesto mai stata pronunciata una sentenza di condan- così ad un tempo con una vera e propria mi- spesso tutti coloro che si trovano in posizioni europeo che in quello mondiale. na per il reato di finanziamento illegale nei stificazione della verità la figura dell’istituzio- di alta responsabilità sono destinati a subire Nell’espletamento delle sue funzioni l’Am- confronti di un Partito, di un Amministratore, ne Partito, dell’Amministratore e del cassiere. questa sorte, è stato sicuramente ed in moltis- ministratore del Partito si avvaleva di fiduciari di un dirigente politico. C’è da chiedersi come Osservo ancora una volta che tutto questo sime occasioni vittima il Partito in nome del che in taluni casi erano membri del Partito, in sia stato possibile che mentre per bocca della non solo è completamente assurdo ma è per- quale potevano essere abusivamente avanzate genere legati e conosciuti dal Partito da molto magistratura si definiva questa pratica «notoria sino inverosimile. Era infatti l’Amministrazio- richieste, ricevute offerte, raccolti contributi di tempo. In altri casi si trattava di professionisti e costante» contemporaneamente non veniva ne direttamente o attraverso la sua articolazio- genere e provenienza varie, e di cui poi le or- con i quali l’Amministratore aveva un rappor- promossa l’azione penale per violazione della ne fiduciaria che in caso di entrate e versamen- ganizzazioni amministrative responsabili del to di fiducia, in altri casi ancora erano persone legge sul finanziamento dei partiti. Nessuno lo ti di qualsiasi genere percepiva, riceveva, ge- Partito non avevano il benché minimo riscon- che si proponevano come interlocutori per de- impediva, nessuno poteva impedirlo, nessuno stiva, amministrava e teneva le relazioni ed i tro o ne avevano un riscontro del tutto parziale terminati settori, società ed imprese. ha denunciato un caso nel quale ad un magi- contatti relativi, come era nella sua funzione, il più delle volte incontrollato e incontrollabile. Nei suoi rapporti con il Segretario del Par- strato è stato impedito di compiere il dovere competenza e responsabilità. Le entrate del Partito erano costituite da tut- tito, e in taluni casi anche con organi collegiali, che la legge gli avrebbe imposto di compiere. Il Segretario Amministrativo richiedeva alla te le voci presenti e dichiarate nei bilanci e da l’Amministratore dava periodiche informazio- Non è singolare che le degenerazioni che in Segreteria politica una autorizzazione politica contributi che non venivano dichiarati. La rac- ni sulla situazione finanziaria del Partito indi- questo campo si sono verificate, con i casi di solo per spese straordinarie di qualche rilevan- colta dei fondi indirizzati al Partito a vario ti- cando i fabbisogni del Partito per quanto ri- corruzione che ad esse si sono connesse, siano za e in genere in relazione a contributi a strut- tolo veniva fatta direttamente dall’Ammini- guardava Congressi, Convegni, spese eletto- state fatte oggetto di denunce e di inchieste. ture periferiche ed ai candidati in occasione di strazione, dall’Amministratore o suoi collabo- rali, contributi di ordine generale e presentan- Ciò che è singolare è che improvvisamente, in campagne elettorali, a contributi ad organizza- ratori diretti, a questo consegnate da altri diri- do soprattutto previsioni di spesa per congres- forme violente ed anche e soprattutto discri- zioni locali e nazionali politiche e culturali, ad genti del Partito o da persone che venivano si, convegni, elezioni, contributi personali, minatorie, si siano scoperchiate parti signifi- iniziative e strutture con attività promozionali, considerate alla stregua di collaboratori di fi- promozionali, speciali e per contributi di soli- cative del sistema di finanziamento illegale dei pubblicitarie e propagandistiche, ad acquisti ducia. Le modalità di questi versamenti veni- darietà a personalità, partiti e movimenti esteri Partiti e delle attività politiche, e si sia dato vi- immobiliari di una qualche importanza e di ge- vano decise dall’Amministrazione, nella gran unitamente al loro riflesso sulla situazione fi- ta ad un processo di criminalizzazione con rit- nere vario connesse con le attività del Partito. parte dei casi, in relazione alle situazioni con- nanziaria del Partito. Ciò avveniva all’acquisto mi crescenti, seguendo sovente cadenze pro- Tuttavia anche nel campo delle spese il Segre- crete che si presentavano. di attrezzature di un qualche rilievo, all’acqui- prie di una orologeria politica, con un partico- tario Amministrativo godeva di un’ampia di- sto di immobili per sedi e centri per convegni, lare accanimento diretto verso alcune direzioni screzionalità. e manifestazioni varie. mentre altre venivano sottaciute, ignorate, o E) - Svolgendo inoltre il suo ruolo interna- «I contributi al Psi» addirittura sfacciatamente oscurate e protette. zionale il Partito ha sempre manifestato la sua I contributi che venivano versati al Partito La campagna contro i finanziamenti illegali solidarietà a partiti fratelli, a movimenti, grup- erano di varia natura. Di natura politica e cioè «La magistratura non poteva non sapere» della politica ha assunto così toni e finalità pi politici, e personalità che lottavano per la a dire erogazioni di sostegno fatte esclusiva- Anche in materia di entrate l’Amministrato- strumentali ad una lotta di potere, trampolino difesa della democrazia, dei diritti umani e per mente o prevalentemente per ragioni di ade- re chiedeva consigli circa l’accettabilità o me- di lancio per esibizionistiche ambizioni, tenta- i diritti dei popoli. Si trattava soprattutto di sione o di valutazione politica. Contributi che no di contributi che venivano offerti e questo tivi ripetuti di ergersi come nuovo potere della partiti, gruppi e movimenti in Europa, nell’Eu- potevano essere definiti di «buone relazioni» in relazione al loro significato ed alla loro in- società e dello Stato. ropa dell’Est, in Africa, e in America Latina. e cioè dati senza un concreto e specifico rife- cidenza politica. Più ancora in generale capi- Il Partito ha assicurato la sua solidarietà anche rimento ma assicurati solo allo scopo di stabi- tava al defunto on. Balzamo di rappresentarmi in termini di contributi finanziari che sono stati lire o mantenere con l’entità Partito un rappor- le difficoltà nelle quali si trovava ad operare «Il teorema e la persecuzione» generalmente trasmessi in forme di carattere to che potesse essere considerato amichevole per gli ostacoli che incontrava nell’esercitare Tutto il castello di accuse su cui in generale eccezionale cioè anche estero su estero. e quindi suscettibile di una attenzione amiche- un’azione di controllo verso altri livelli che, a si è basata la campagna giudiziaria sviluppata F) - L’Amministratore del Partito era il re- vole da parte degli esponenti del Partito pre- suo dire, abusavano del ruolo che il Partito nei miei confronti, in stretta connessione con sponsabile per legge, per statuto e persine per senti in varie sedi istituzionali. Contributi rac- avevano loro affidato e del nome stesso del campagne di aggressione giornalistiche e tele- atto notarile di tutte le entrate del Partito. Se- colti e versati da singoli esponenti del Partito Partito. visive dagli effetti devastanti, poggia essen- condo lo Statuto del partito “il Segretario Am- nell’ambito della loro responsabilità. Contri- Nel decennio trascorso, diversamente da zialmente non su fatti, prove, elementi concreti ministrativo assicura la riscossione di tutte le buti versati in funzione di ottenere specifiche quanto è stato detto e scritto, circa una mia sof- e rilevanti ma su di un “teorema” fondamen- entrate del Partito”. I rapporti tra Segretario sollecitazioni ed interventi favorevoli ai finan- focante ed autoritaria presenza nella vita del tale che stato svolto in questi termini: politico e Segretario amministrativo erano stati ziatori ma non per questo necessariamente PSI, io ho dedicato gran parte del mio tempo inoltre regolati con un atto notarile con il quale contrari agli interessi della Pubblica Ammini- e del mio lavoro politico ad altre istituzioni, A) - Il Segretario politico nazionale del Par- veniva stabilito in modo inequivoco la distin- strazione. assicurando al Partito lo svolgimento di una tito, dato il suo ruolo centrale e la sua grande zione e la separazione delle funzioni e delle re- A questi contributi di natura varia si aggiun- funzione, certo non secondaria, di leadership influenza, non poteva non essere a conoscenza sponsabilità. Solo il Segretario amministrativo gevano entrate di carattere pubblicitario ed en- politica in un ruolo di rilievo nazionale ed in- della natura dei finanziamenti che proveniva- firmava il Bilancio da presentare al Parlamen- trate derivanti da sponsorizzazioni in cambio ternazionale. Lo dico e torno a ripeterlo e a ri- no al Partito e quindi di tutte le operazioni ad to, secondo la legge del finanziamento dei par- delle quali veniva comunque fornito un servi- cordarlo che nel decennio ‘83-’93 ho rivestito essi connesse. Di conseguenza quando indivi- titi, dopo l’approvazione collegiale della Di- zio commerciale adeguato specie in occasione per quattro anni la carica di Presidente del duano o ritengono di aver individuato finan- rezione. di Congressi e di grandi iniziative e manife- Consiglio dei ministri con tutte le incombenze ziamenti illegali, veri o presunti che siano, si G) - Al Segretario amministrativo On. Bal- stazioni pubbliche che costituivano un veicolo interne ed internazionali che questa responsa- ritiene ch’egli ne abbia responsabilità per zamo erano stati inviati avvisi di garanzia per di indubbia importanza ed interesse. bilità comportava e per quasi due anni poi ho “concorso”. reati relativi al finanziamento illegale del par- Secondo quanto si evince da un appunto svolto missioni come rappresentante personale B) - Accade così che per ogni versamento, tito e per altri reati. In questi casi il Segretario manoscritto ritrovato dopo la morte dell’Am- del Segretario Generale delle Nazioni Unite in vero o presunto, provato o non provato, fatto politico non era stato mai chiamato in causa ministratore Balsamo, le entrate aggiuntive del tutti i continenti del mondo e svolgendo anche alla Amministrazione del Partito o a suoi fidu- per “concorso”. PSI, parte delle quali non furono sicuramente una missione in Medio Oriente. ciari viene chiamato in causa direttamente il Tempo dopo, l’On. Balzamo, colto da uno iscritte a bilancio, risultavano ammontare nel In tutti questi anni altri dirigenti, delegati Segretario politico secondo un principio di stato di grave tensione, muore improvvisa- quadriennio ‘87-’90, esattamente a 186 miliar- dagli organi del Partito ed in contatto con il “responsabilità oggettiva”. Automaticamente mente d’infarto. È solo dopo la sua morte che di e 950 milioni e cioè a dire poco meno di 50 sottoscritto hanno seguito ben più direttamente e sistematicamente il Segretario politico viene inizia allora l’invio al Segretario politico di av- miliardi l’anno. Una cifra tutt’altro che verti- di quanto non abbia potuto fare io l’attività così accusato di “concorso” in gravi reati. visi di garanzia per “concorso” ogni qualvolta ginosa, per le spese di un grande Partito nazio- propria del Partito in tutti i suoi vari aspetti. C) - Automaticamente e sistematicamente si individua o si ritiene di aver individuato ver- nale, che svolgeva un ruolo democratico di La classe politica del Partito ed in generale infatti, in quasi tutti i casi, alla violazione della samenti illegali fatti alla Amministrazione del primo piano nella vita politica nel Paese. Una tutta la classe politica era quindi, come non è legge sul finanziamento dei partiti, vengono partito e ai suoi fiduciari. Il “teorema” che vie- cifra pari grosso modo al solo bilancio pubbli- difficile dimostrare mentre sarebbe difficilis- aggiunti, ricorrendo anche ad iperboliche tra- ne elaborato e fatto valere contro di me comin- citario di una azienda di medie dimensioni e simo dimostrare il contrario, ben consapevole sformazioni, i reati di corruzione, concussione, cia a funzionare dopo la morte dell’Ammini- che tuttavia contribuiva a coprire tutte le spese della natura del finanziamento politico, dei ricettazione e persino, come vedremo, addirit- stratore e viene applicato in modo, ripeto, au- ordinarie, straordinarie, interne ed internazio- metodi seguiti, delle pratiche che erano diffu- tura di concorso in bancarotta fraudolenta. tomatico. nali dell’azienda Partito. se, costanti e sistematiche. Tutto questo senza l’esistenza di un qualsiasi Poiché si indaga su finanziamenti veri o pre- Cifre sulle quali è stato organizzato un pro- C’è semmai da chiedersi essendo queste le reale e concreto “concorso” con l’Amministra- sunti, nell’arco di quasi un quindicennio, que- cesso di criminalizzazione strumentale che ha condizioni, come sia possibile credere o far tore Balzarne ed altri a tutta una serie di vicen- sti avvisi si moltiplicano giorno per giorno e manipolato e mistificato la realtà dei fatti, le credere che la magistratura ed altri apparati de considerate criminose e per una moltepli- divengono una valanga. circostanze storiche in cui i fatti si sono veri- dello Stato ignorassero ciò che avveniva anche cità di reati. La morte dell’Amministratore responsabile ficati, il contesto generale delle responsabilità sotto i loro occhi, non nel caso di una partico- D) - Viene escogitata persino una formula crea inoltre una situazione nella quale viene a democratiche cui il Partito ha assolto garan- lare stagione, ma nel corso di decenni. C’è da manuale della illegalità, secondo la quale mancare una testimonianza essenziale tanto a tendo il quadro delle libertà democratiche, la semmai da chiedersi perché questo sia avve- Balzamo “percepisce materialmente” ma è proposito dei finanziamenti che gli vengono stabilità politica, lo sviluppo dell’economia, la nuto. C’è da chiedersi se si ricorda a memoria Craxi, solo in quanto segretario, che “riceve”: attribuiti, la loro entità, e le circostanze che li crescita dei valori e delle opportunità sociali, come sia stato possibile che nell’arco di quasi fiduciari o incaricati dalla Amministrazione hanno determinati, tanto per le modalità che la presenza ed il dinamismo della vita e della un ventennio non si sia mai aperto un caso, possono aver percepito “materialmente” ma è sono state seguite. E in tutto questo che gli dialettica democratica, l’alto ruolo internazio- non si sia mai svolto un processo e non si sia sempre Craxi che “riceve”. Craxi impersona vengono attribuiti anche fatti inesistenti o del CRITICAsociale ■ 7 8 / 2012

tutto inesatti o falsati che non possono essere né potrebbe mai dichiarare di avermi versato misti a partire dai socialisti oggi divisi e di- vano spazio solo i fautori di divisione e di smentiti come avrebbero potuto esserlo. qualsivoglia somma in cambio di favori rice- spersi. sventure, per riuscire ad essere democratica, H) - Naturalmente il “teorema” in questione vuti, richiesti, o promessi o in cambio d’altro, L’Italia repubblicana è nata con il contributo solida e forte, la NUOVA ITALIA deve regger- viene fatto valere solo nei miei confronti. così come nessun pubblico ufficiale ha dichia- di tutti ma, nel 1946 ad incidere sui risultati del si su di un disegno ed un progetto chiaro al Nessun’altro Segretario politico ha ricevuto rato o potrebbe dichiarare di aver ricevuto da referendum tra Repubblica e Monarchia fu la quale abbiano concorso tutti con pari dignità. il trattamento speciale cui sono stato sottopo- me richieste, o di aver subito o di aver sempli- determinazione e l’impegno dei socialisti, con I socialisti, i riformisti, tutti coloro che sono sto. cemente registrato un mio esercizio di influen- alla testa Pietro Nenni, che non ebbero timori sul serio intenzionati a costruire il nuovo senza Per me, per fatti cui sono estraneo e ai quali za, e neppure un solo accenno o un solo tenta- nell’andare fra la gente a sostenere la Repub- criminalizzare nessuno e senza imbarbarire ul- comunque non ho “concorso” in nessun modo, tivo diretto a fargli compiere atti contrari agli blica, quando tutti gli altri erano timorosi e pru- teriormente lo scontro, devono assumere l’ini- una pioggia di avvisi di garanzia, per gli altri interessi della Pubblica Amministrazione. E denti. La “NUOVA ITALIA” non può nascere ziativa per l’elezione di una nuova ASSEM- l’invio di un solo avviso di garanzia si è pre- non si tratta di qualche caso ma di decine e de- sulle macerie e sulla confusione nella quale tro- BLEA COSTITUENTE. s sentato come un tormentato ed insolubile pro- cine di società, imprese, titolari di imprese, di- blema di Stato. Ma del resto, non è solo questa rigenti, pubblici ufficiali e pubbliche ammini- la grave discriminazione che si è verificata. strazioni. Ed in nessun caso io avrei dovuto e I) - Gli avvisi di garanzia, sono divenuti su- dovrei essere personalmente coinvolto, giac- bito per calcolo politico o per calcolo perso- ché non lo sono mai stato. Dall’esame dei casi ■ 1994 - NUMERO 2 nale il terreno di lancio di una campagna di ag- concreti non si può che trarre conferma di ciò gressione giornalistica e politica, di campagne che affermo, e non si può rilevare la totale in- IL RITORNO DEI QUADERNI diffamatorie interne ed internazionali, condot- fondatezza delle accuse che mi sono state ri- te con una violenza in molti casi inaudita, e volte. DELLA CRITICA senza precedenti nella storia della Nazione, Un castello di accuse costruito con spirito dalle quali ho cercato di difendermi come ho deliberatamente persecutorio. potuto anche quando ogni difesa sembrava Un accanimento che perseguiva un obiettivo praticamente impossibile. di eliminazione politica che, almeno nella sua arà presto disponibile in tutte le percorre la propria vicenda politica alla luce di L) - E tuttavia, sta di fatto che nessuna so- prima parte, è stato peraltro pienamente con- S edicole “Il caso C.” un libro di quella che definisce “una persecuzione” giudi- cietà, nessun imprenditore, nessun dirigente seguito. s Bettino Craxi sul finanziamento ziaria e giornalistica costruita su un “teorema” d’azienda privato o pubblico ha mai dichiarato Bettino Craxi illegale della politica e su Mani pulite. Il libro di cui ne denuncia l’infondatezza e l’illegalità. è stato edito dalla cooperativa Giornalisti Edi- La ricostruzione del nesso organico tra mondo tori, la stessa che ha ripreso a pubblicare la Cri- imprenditoriale e finanziario con le pubbliche tica sociale, e costituisce il primo volume de “I istituzioni nella pratica del finanziamento ille- Quaderni della Critica” una storica collana del- gale della politica, è spiegato con ricchezza di ■ 1994 - NUMERO 2 la tradizione riformista. In realtà quasi nessuno dettagli ed è assunto come chiave di lettura de- conosce o ricorda con esattezza le accuse mos- gli avvenimenti della storia politica repubbli- DOPO BERLUSCONI se dalla magistratura, né si è consapevoli della cana, dichiarandosi disponibile a rendere testi- dinamica con cui a partire dal “Caso C.” si è monianza di fronte al Parlamento qualora pro- ASSEMBLEA COSTITUENTE modificata l’azione dei giudici, si è corrotto il muova una Commissione d’inchiesta sulla vita diritto, sono stati destabilizzati gli stessi equi- dei partiti negli ultimi quindici anni. “Quando libri costituzionali. Il libro di Craxi offre l’op- la giustizia funziona ad orologeria politica - di- Luigi Vertemati portunità per chi intende mantenere piena li- ce Craxi - essa contiene già di per sé qualcosa bertà di critica e di giudizio anche a costo di di aberrante”. E dalla violenza non potrà che andare controcorrente rispetto ai luoghi comu- scaturire “un periodo di inasprimento dei trau- uanta confusione ci circonda, molti di noi avevano sostenuto fin dall’inizio. ni, di verificare la fondatezza delle proprie opi- mi e dei conflitti”. La pubblicazione di questo Q quanti rischi per tutti: cittadini, La polemica strumentale di queste settimane nioni, qualunque esse siano, sulla base di una libro vuole essere un contributo serio di rifles- istituzioni, economia, rappresen- sul “GOVERNO DELLE REGOLE” è fuor- testimonianza diretta del principale protagoni- sione per ritrovare la via affinché il cambia- tatività del Paese. Eppure ci avevano spiegato viante perché non tocca al Governo definire le sta e vittima della cosiddetta “rivoluzione ita- mento che tutti auspicano trovi un approdo giu- che con il “nuovo che avanzava” saremmo an- nuove regole. liana”. Nei cinque capitoli del libro, Craxi ri- sto, stabile e, soprattutto, pacifico. s dati incontro alla stabilità, all’efficienza dello Il Governo deve governare e non può sosti- Stato e di tutto il Paese. tuirsi al Parlamento o al corpo elettorale ai Chissà se tra i tanti padri e padrini del nuovo quali spetta la definizione delle regole. La stra- ci sono ancora quelli che in questi anni hanno da più trasparente disponibile, se si vogliono saputo pronunciare solo “sentenze” senza ap- sul serio le ”NUOVE REGOLE” è quella di ■ 1994 - NUMERO 1 pello per tutto quello che si è fatto in cin- andare all’elezione di un’ “ASSEMBLEA CO- quant’anni di democrazia. STITUENTE”. POLENTA E KYOSEI, Certo anche l’Italia, come altri paesi euro- La prima iniziativa su cui misurarsi, se i ri- pei, aveva bisogno di cambiare, di trovare formisti vogliono ancora avere un ruolo pri- UN PATTO DI POTERE nuovi equilibri istituzionali e modi più traspa- mario nella difficile fase politica e civile del renti nella politica, nell’economia, nella sua Paese, e quella di dare vita rapidamente ad un vita civile; ma, visti i risultati, è del tutto evi- COMITATO PROMOTORE per formulare al Critica Sociale dente che la cura alla quale è stata sottoposta Parlamento ed al Paese la proposta di elezione, era sbagliata, non avendo dato nessuno dei ri- con il sistema proporzionale ed in concomi- sultati promessi. Proprio per questo, nonostan- tanza con le elezioni regionali, di una “AS- l dissenso sembra finalmente modo repentino come invece sarebbe assolu- te le difficoltà e le amarezze, è giunto il tempo SEMBLEA COSTITUENTE”. I prendere forma. Alla oramai ir- tamente necessario”. per tutti i riformisti, a partire dai socialisti, di La “Proposta di legge di iniziativa popolare” resistibile valanga di Mani Puli- Se sulla grande massa non è possibile fare riprendere l’iniziativa e tornare fra la gente. sulla quale andare tra la gente a raccogliere le te che si comincia ad abbattere anche sul nuo- conto, almeno per il momento, “ è un dovere Le attuali divismi dell’arcipelago socialista firme dovrebbe contenere: vo Parlamento che verrà inevitabilmente chia- delle forze del pensiero e della democrazia - e riformista non possono essere di impedimen- 1° - la composizione dell’Assemblea mato a decidere sul vero e proprio disegno di sostiene l’avv. Plastina - cercare di porre un ri- to per iniziative comuni. Le cose da fare sa- (100/150 membri); legge predisposto dalla maggioranza del pool paro”. I tempi non saranno brevi, aggiunge, e rebbero molte, a me pare però che la più ur- 2° - il sistema elettorale con il quale eleg- dei magistrati milanesi, un gruppo di avvocati bisognerà “riunirsi per gruppi e circoli anche gente fosse quella che oltre dieci anni fa chia- gerla (proporzionale) e di intellettuali ha tentato di opporre una rea- di provenienza ideologica differente per com- mammo la “GRANDE RIFORMA” istituzio- 3° - i compiti che gli verranno affidati (re- zione la scorsa settimana promuovendo un piere assieme il cammino che ci separa dal di- nale ed elettorale. In tempi confusi come l’at- visione della Costituzione e del relativo siste- controconvegno alle celebrazioni in Statale su ritto e dalla democrazia”. Ma cos’è Kyosei? tuale anche formule giuste come il bisogno di ma elettorale con parti colare attenzione ai rap- Kyosei. Tra i promotori dell’ incontro alla Ca- Plastina non ha dubbi: “ Un patto di potere tra “nuove regole” rischiano di assomigliare ai porti istituzionali: Presidente della Repubblica mera penale di Milano c’è l’avvocato Pilerio i magistrati ed il mondo imprenditoriale per vecchi imbrogli. Tutte le cure “miracolose” - Capo del Governo - Governo - Parlamento - Plastina che con Giuliano Spazzali ha difeso preparare una svolta di destra in Italia”. La cri- messe in atto in questi ultimi anni: la preferen- Magistratura - Regioni - Enti Locali; il finanziere Sergio Cusani nel processo Eni- tica non è rivolta al metodo, ma al merito: “ Il za unica come la nuova legge elettorale, si so- 4°- i tempi entro i quali l’ASSEMBLEA mont. L’atmosfera nello studio Spazzali - Pla- giudice è colui che applica le leggi e diventa no dimostrate foriere di instabilità, mettendo COSTITUENTE deve concludere i lavori stina non è, ovviamente, di ottimismo: “Siamo un giudice sospetto se costringe il Parlamento a dura prova la pazienza del Paese e della sua (non oltre i 12 o i 18 mesi) in uno stato già avanzato di declino irreversi- ad approvare le proprie leggi: si tratta di un gente. 5° - le modalità di approvazione della nuova bile della democrazia - dice Plastina - Sono reato grave di usurpazione di potere, oltre ad Lo stesso modello referendario abrogativo Costituzione da parte del Parlamento e del molto pessimista per i decenni a venire. L’opi- essere un gioco al massacro”. Se chi è sotto- in materia elettorale deve essere usato con “Popolo Sovrano” partendo da ciò che prevede nione pubblica non riesce e non può accorgersi posto a indagine, come è il caso del mondo im- molta prudenza perché ha già concorso a crea- la Costituzione in vigore. di quello che sta realmente accadendo, né può prenditoriale in Mani Pulite, è cooptato contro re illusioni fornendo risposte inadeguate come Ecco un terreno d’iniziativa per tutti i rifor- cambiare la sua posizione maggioritaria in il terzo soggetto, il mondo politico, anch’esso 8 ■ CRITICAsociale 8 / 2012

sottoposto a continue indagini, è evidente che coinvolto in corruzione possa presentarsi E’ destinato a ritornare in “neocentrismo”, grande stampa controllata dai gruppi econo- sarà quest’ultimo a soccombere . spontaneamente ed essere condonato della pe- la stagione che precedette quella dei governi mici vorrà dire che la democrazia è già stata “Lo sconvolgimento della democrazia - na se accusa altri episodi di corruzione di cui di centrosinistra? messa in cantina. spiega l’avvocato Plastina - nasce a questo sia a conoscenza. Chi, invece, dov’essere rag- Anche l’innominabile centro-destra si trova punto, quando la legge, che per essere buona giunto da un’inchiesta ha comunque la possi- più o meno nelle medesime condizioni il che Si stava meglio quando si “stava peggio”? e proba ha bisogno di essere il frutto di scelte bilità di farla franca se si comporta allo stesso rende la situazione politica italiana ancor più Sul passato e sul malgoverno si dicono mol- politiche, è viceversa determinata al di fuori modo. “Infatti - dice l’avv. Plastina - e questo paradossale, indefinibile e imprevedibile. Una te cose e si fa disinvoltamente di tutte l’erba delle sedi istituzionali delle scelte politiche, è un controsenso assoluto, la proposta dei giu- falsa rivoluzione ed un rinnovamento equivo- un fascio. Lo dico soprattutto per i più giovani che sono quelle rappresentative della sovranità dici milanesi prevede contemporaneamente al- co hanno creato una italietta caotica. Trovare e per chi ha la memoria corta. Per esempio, nei popolare “. Il contributo dei “tecnici” alla ste- l’innalzamento delle sanzioni, un parallelo in- una via d’uscita è il problema più urgente. Mi quattro anni infelici in cui l’Italia fu governata sura di una legge, aggiunge, “deve rimanere nalzamento dei termini per il patteggiamento. auguro che qualcuno riesca a risolverlo. dalla buonanima dell’on. Craxi, l’inflazione fu limitato alla semplice redazione. Ma anche in Il che significa che chi è stato preso con le ma- Eppure una via d’uscita deve essere trovata. portata dal 17% al 4%; il tasso di sviluppo eco- questo caso non si comprende perché i magi- ni nel sacco ha sempre la possibilità, collabo- Nessuna società può resistere ad un trattamen- nomico fu avviato a toccare il livello più alto strati milanesi non siano ricorsi ai canali uffi- rando con i giudici, di uscire indenne dall’in- to così traumatico. in Europa. ciali rappresentati dall’ufficio legale del mini- chiesta. E ci si ricordi che la condanna patteg- Cede l’economia, cede lo Stato, cedono gli Il mondo del lavoro collabora con impegno stero di Grazia e Giustizia. La scelta di presen- giata non ha rilevanza se non nei casi i recidi- uomini. facendo toccare il minimo delle ore di sciope- tare un articolato già confezionato è dunque vità. In sostanza c’è non solo il colpo di spu- ro, nella storia della democrazia repubblicana. una scelta ispirata ad obiettivi di potere perché gna per gli imprenditori, ma la garanzia futura Che ne pensi della situazione che si è deter- La percentuale di incidenza del debito pub- è implicita “ una visione del mondo che non che non saranno più disturbati dai magistrati. minata dopo la caduta del governo Berlusconi? blico rispetto al prodotto interno lordo fu spetta ai giudici in quanto tali avere, né tanto- Questa non è la sanzione definitiva di un siste- Si dice che non si può portare il Paese a vo- contenuta ed avviata a riduzione senza au- meno promuovere in modo organizzato”. Per- ma organico di corruzione?”. I magistrati di tare perché bisogna rasserenare gli animi e in- mentare la pressione fiscale. ché questo disegno abbia successo è necessa- Milano, insomma, giunti al capolinea dello tanto si fa esattamente il contrario. Non volano La Borsa conobbe punte di crescita mai toc- rio che non venga a mancare il consenso ac- sfascio del sistema politico hanno compreso le idee volano le parolacce. Per gli uni Berlu- cate in precedenza. Il marco si cambiava a 720 quisito in questi anni: ecco allora che si pro- che senza il sostegno del potere economico il sconi è un irresponsabile avventuriero, un gran- lire ed il dollaro a 1200 lire. pone una “ennesima legislazione emergenzia- loro attuale potere potrebbe sbriciolarsi. E dissimo bugiardo, un buffone. Per gli altri gli L’Italia a giusto titolo entrava a far parte del le, come se altre vicende di rilevanza sociale hanno preparato il secondo tempo, la cui solu- avversati politici sono una manica di imbecilli, gruppo delle sette maggiori potenze industriali non possano costituire anch’esse un’emergen- zione non potrà che essere un vero e proprio di incompetenti, di traditori e di sfasciapaese e del mondo ed assumeva un ruolo di prestigio za. Ma è sotto la coltre dell’emergenza che regime fascista. La sinistra, se c’è, faccia ora chi più ne ha più ne metta. Ancora qualche me- internazionale. In un Paese ritornato ad essere passano le operazioni più pericolose. Entrando il suo esame di coscienza. s se di questa rissa e si finirà con il venire alle di santi, di poeti, di navigatori e di eroi non mi nel merito della proposta dei giudici: nella so- mani. La situazione è certamente molto confu- sembra che nessuno abbia ancora o abbia an- stanza il disegno prevede che l’imprenditore Critica Sociale sa. Ma molto meglio votare in una situazione cora potuto, fare di meglio. Questo per la sto- confusa che in una situazione tragica. ria, il futuro si vedrà.

Tra il Presidente Scalfaro ed il Polo delle li- Sempre sul terna del finanziamento illecito bertà su questo punto si è aperta una violenta hai ripetutamente chiesto che il Parlamento ■ 1995 - NUMERO 1 polemica. Che ne pensi? operasse una ricostruzione storica e politica Il Capo dello Stato è uno dei principali re- anche con una apposita commissione d’in- INTERVISTA A BETTINO CRAXI sponsabili di questo caos perché invece di chiesta. Non se n’è fatto nulla. Perché? comportarsi super partes come è suo dovere Mi ha colpito una riflessione che leggo in CEDE L’ECONOMIA, CEDE LO STATO, CEDONO GLI UOMINI sacrosanto, si comporta come uomo di una fa- un libro di Sergio Romano che porta un titolo zione dai confini indefiniti. Questo non è dif- un po’ pessimistico e cioè “Finis Italiae”. ficile affermarlo perché ormai lo vedono anche Scrive il Romano: “Intravedo all’orizzonte a cura di Stefano Carluccio i bambini. In queste condizioni la Repubblica un’altra menzogna. Dopo aver rifiutato di con- rischia di finire allo sbando. siderare il fascismo un peccato nazionale e do- po essersi assolti “per non aver commesso il Intervista a Craxi “Siamo al capitolo finale, vano televisivo per una rivoluzione nei tinelli Hai sempre insistito durante Tangentopoli fatto” gli italiani stanno addebitando tangento- è urgente una via d’uscita” di casa. sulla questione del finanziamento illecito ai poli a Bettino Craxi e a qualche centinaia di uo- partiti come una prassi generale conosciuta e mini politici, imprenditori, funzionari. Sanno saurite le centodiecimila copie Credi alle accuse nei confronti di Andreotti? accettata da tutti. Il problema del finanziamen- che è una bugia, ma cederanno probabilmente E del “Caso C.” è da qualche Andreotti, da De Gasperi in poi è stato un to della politica resta però sempre irrisolto. alla tentazione di crederci per assolversi in tal giorno in libreria “Il capitolo uomo di spicco della Dc ed in certi momenti Alla domanda come si finanziava il Pci, una modo anche da questo peccato. E dopo temo, finale” una raccolta degli ultimi interventi di persino un uomo chiave. Se Andreotti era un volta D’Alema ha risposto “lo abbiamo spie- avranno un’altra ragione per disprezzarsi”. Bettino Craxi scritti e pronunciati in Parlamen- referente nientemeno che di “Cosa nostra”, gato migliaia di volte. Col tesseramento, con to e all’interno degli organismi dirigenti del quest’ultima non avrebbe potuto non contagia- le feste dell’Unità, con il finanziamento pub- Che ne pensi della candidatura di Romano PSI mentre la “rivoluzione italiana” era nel re in lungo e in largo la Dc. Un vero e proprio blico”. Una faccia di bronzo di prima grandez- Prodi? pieno del suo furore distruttivo. Si tratta dun- associazionismo politico e mafioso. za. Ora sarei curioso di sapere come si finan- Se esiste una sinistra o un centro-sinistra che que di riflessioni in presa diretta con il crollo Ma la Dc e il Vaticano erano nello stesso ziano i partiti, le attività politiche, come si fi- vuole condurre una battaglia di rinnovamento della prima Repubblica e del sistema dei par- tempo in un rapporto di intimità per mille nanzieranno i candidati e le campagne eletto- a testa alta rimetta Prodi nel museo delle cere titi. La Critica Sociale ha voluto raccoglierle aspetti noti e meno noti. Conclusione: il Vati- rali. Se tutto si riduce alla videocrazia ed alla se è ancora in tempo per farlo. s e pubblicarle nella collana dei “Quaderni”, per cano che ha mille occhi terreni “non poteva l’attualità che molte delle analisi di Craxi svol- non sapere” quindi... te nel pieno della crisi hanno per seguire un fi- Conclusione semplicemente assurda. Andre- lo razionale di comprensione degli avveni- otti non sarà né un ingenuo né un santo, ma menti odierni. vestito da criminale abbracciato a criminali sanguinari non lo vedo proprio. Per il resto La Lega è stata protagonista della cosiddet- non so che dire. ta seconda repubblica, da cui intende ottenere Questo ha tutta l’aria di un affare sporco e il lasciapassare per una secessione del Nord. mi auguro che si possa stabilire, prima o poi, Finora, nonostante le minacce di uso della in che cosa consiste sino in fondo la sua spor- violenza, niente di tutto questo sta accadendo. cizia. Che sbocco può avere? La Lega aveva un comparto paramilitare, il Il Psi al governo è stato sempre in coalizioni dott. Bossi quando usava termini bellici non di centrosinistra. Il Pci, prima, ed il Pds, poi, lo faceva a caso. Pulcinella ridendo dice la ve- hanno sempre criticato questa posizione. Oggi rità. Poi i salotti buoni, e i finanziamenti oc- D’Alema se ne fa, invece, un paladino. Cosa culti hanno portato a più buone ragioni la è accaduto? “guerriglia”. Vedo che l’aborrito centrosinistra torna di Il federalismo è un’idea che ha radici anti- moda almeno come formula. che e nobili. Il federalismo bossiano si è rive- Solo che oggi, non si sa esattamente quale lato un pretesto di un saltimbanco della politi- sia il centro e che cosa voglia, e chi sia e in che ca cui non restano ormai tanti salti da fare. Do- cosa consista la sinistra. Il vecchio viene ri- vrà anche lui, al pari di altri “rivoluzionari” mosso ma il nuovo è più una pretesa che una trovare un divano su cui accomodarsi. Un di- realtà. 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■ 1995 - NUMERO 1 vissimo ed incurabile, l’abbandono repentino cattolica” anche se non altrettanto bene dai dall’Ordine giudiziario non avrebbe avuto il vertici. Quindi è del tutto evidente che questa QUANDO LA GIUSTIZIA DISTRUGGE benché minimo senso. Ma, come si è visto, versione, benché diffusa a piene mani e bevuta non era di questo che si trattava. da tanti tutta d’un sorso, senza nemmeno co- MANI PULITE E LA CRISI ECONOMICA Egualmente non hanno detto la verità tutti glierne il sapore, non è per nulla una versione coloro che hanno alzato “osanna e peana” per credibile. questa decisione che è stata definita da chi un Ufficialmente il dottor Di Pietro dichiara atto di coraggio, da chi un gesto eroico, da chi che il suo gesto non rappresenta nient’altro che Mauro Mellini - Direttore di “Giustizia Giusta” ancora un sacrificio nobilissimo. un solenne clamoroso rifiuto ad essere sempre Coraggio contro quale pericolo? Eroismo più strumentalizzato ed in modo tale da sen- contro quale nemico? Sacrificio su quale altare tirsi ormai privato della serenità indispensabile embra proprio che ci stiano riu- per destabilizzare, hanno destabilizzato per ru- e per quale nobile causa? Nessuno, o perlome- per la sua azione di giustizia. S scendo. La rovina di un’econo- bare. no pochi tra i tanti che hanno detto e scritto, Strumentalizzato da chi? mia che dava tutti i segni di una Chi si contenta gode. lo ha spiegato. Nessuno lo ha detto. Nessuno Tutte le forze politiche, chi più chi meno, di forte ripresa è oggi avanti agli occhi di tutti, Il complotto ci sarebbe stato, invece, ma so- si è sforzato di far capire di cosa realmente si fronte al crescere ed al consolidarsi del suo mi- nel ribasso precipitoso della Borsa e nella ca- lo per “delegittimare i pentiti”. Forse siamo sia trattato. Si è lasciata invece subito correre, to si erano messe supine da un pezzo. Chi in duta a picco della lira rispetto al marco, franco, noi, di “Giustizia Giusta”, gli strateghi di que- e a pieno ritmo, la voce di un Di Pietro perso- adorazione, chi in silenzio, chi in aspettativa. dollaro. sto “complotto” per vincere l’indecente com- nalità autonoma ed indipendente ormai giunto Sta di fatto che nei suoi confronti nessuno osa- La “manovra” di Dini (cioè le nuove tasse, plotto di quelli che vogliono coprire ogni ma- ad un insanabile conflitto con il “pool di Mi- va proferir parola, tranne che non si trattasse la manovra nelle nostre tasche attorno ai nostri lefatta dei pentiti per non “delegittimarli”, sa- lano”, associazione fortemente politicizzata e di un segno di stima e di elogio. Sta il fatto portafogli) per la quale è stata imposta la con- crificando chiunque cada sotto le loro menzo- quindi tutt’altro che indipendente. che, dopo le sue dimissioni, ci ha tenuto a fare clusione del “ribaltone” e il miserando ed ipo- gne per meglio “valorizzare” i “contributi po- Di fronte a questo, il “pool” milanese ha su- il giro delle sette chiese, quelle di città e quelle crito “governo super partes” delle mezzema- sitivi”. bito risposto innalzando senza esitazioni la di campagna. niche d’alto bordo, riesce solo ad accelerare la E ci vorrebbero i servizi segreti per accerta- bandiera “Di Pietro” ed elogiando senza limiti Solo qualcuno di tanto in tanto si sottraeva caduta, mentre D’Alema sogna un’emergenza re o smentire tutto ciò! il suo operato, collocandolo anzi nella storia. a questa sorta di incantesimo collettivo. Ma finanziaria almeno d’un altro anno. E ci vorrebbero i servizi segreti per capire Il suo operato è stato definito nientemeno erano sempre voci isolate e perloppiù inascol- Colpa di chi, responsabilità di chi? che con gli avvisi di garanzia e relativi preav- che come il concorso più alto dato all’azione tate. Non siamo analisti dell’economia, e non ci visi e fughe di notizie qualcuno ci ha guada- della giustizia in Italia: un grande magistrato In ogni caso si trattava sempre di eccezioni dispiace, visti i brillanti successi di certi “tec- gnato! E l’unica cosa segreta (o quasi), cioè i che ha addirittura restituito “credibilità” a tutta considerate blasfeme e più di una volta, pro- nici”. Ma una cosa è certa. Questo cataclisma nomi di chi, tra quanti erano e sono più vicini la Magistratura. Ho letto quest’ultima afferma- prio per questo, condannate e maledette. che rischia di travolgere il Paese nei rottami alle fonti dell’aggiotaggio, ha fatto i suoi gua- zione in un editoriale scritto, per un quotidiano La stampa nella sua generalità ha usato nei della sua economia è cominciato nei palazzi di dagni non ce lo hanno detto. E la stampa è ri- nazionale che ha ora cessato le pubblicazioni, confronti “dell’eroe” toni che non erano stati giustizia, con le interviste-preavviso di garan- masta silenziosa, non ha protestato, non ha re- da un membro autorevole del “pool” milanese. mai usati per nessun personaggio pubblico. zia e con le “fughe” di notizie su iscrizioni nei clamato i nomi. Solo più tardi, un altro membro del “pool” Bisogna risalire molto indietro nel tempo e registri degli indagati e su avvisi di garanzia. Noi queste manovre borsistico-giudiziarie le farà osservare invece quanto non fosse giusta nella storia del Paese e dei suoi fatui innamo- Operazioni che hanno comportato perdite di abbiamo denunciate subito. Invece di ricorrere la “mitizzazione” dell’operato di Di Pietro. Ma ramenti per ritrovarne di eguali. Una sorta di migliaia di miliardi in borsa e nei cambi e, di ai servizi segreti, il Governo poteva comprare non sappiamo quanto questa dichiarazione “miracolo italiano”. contro, guadagni altrettanto da capogiro. il nostro giornale (o chiederlo in prestito). fosse autorizzata e da tutti condivisa. Comun- Si è detto e scritto di lui che era non solo un Chi ha realizzato i guadagni qualcuno co- Ora il giuoco si è allargato. Gli effetti del ca- que di questi presunti contrasti, talmente gravi grande magistrato, ma soprattutto uno dei più mincia a mormorarlo. Chi ci ha rimesso lo ab- taclisma sono sfuggiti di mano ai suoi proget- da provocare non il ritiro del Di Pietro da grandi investigatori “del mondo”, un uomo biamo capito subito: tutti quelli che non ci tisti ed operatori. Ma si può star certi che non un’inchiesta ma nientemeno che l’abbandono senza macchia e senza paura, un popolano tutto hanno potuto speculare. la smetteranno di giuocare al massacro, di della Magistratura, non se n’era in verità mai d’un pezzo animato solo da un ardente spirito Il “ribaltone” è nato da quegli avvisi lunga sfruttare a colpi di fughe di notizie e di inter- avuto notizia di sorta. di giustizia, un intoccabile e persino un “san- mente preavvisati, minacciati, propalati. Il viste ogni possibilità di sconvolgere le istitu- Quando Di Pietro era stato attaccato o criti- to”. Si è detto e scritto e, salvo le preoccupa- pentito, in certi casi si trova sempre. I magi- zioni e la libera espressione della volontà po- cato, il “pool”, unito come un solo uomo, lo zioni politiche che ad un certo punto sono in- strati lo sanno bene. polare. aveva difeso a spada tratta con uno spirito di sorte e che hanno fatto qua e là rumoreggiare, Oggi nella relazione al Parlamento sui ser- Ormai c’è chi ha assaporato il gusto di un solidarietà che non lasciava adito a dubbi e vi- si continua a farlo, ancora per un bel pezzo. vizi segreti, apprendiamo che questi hanno in- potere che durerà finché dureranno incertezze, ceversa, come si è visto in più recenti episodi. Il coro è stato pressocché unanime: da de- dagato per accertare se vi fosse stata una ma- sfascio, marciume. Ed ha paura che si rimet- E’ vero invece che il “pool” a suo tempo non stra, dal centro e da sinistra, con qualche ec- novra di “destabilizzazione” attraverso il pa- tano a posto le cose. Sono gli sciacalli della ha compiuto nei suoi confronti il passo più cezione di destra, di centro e di sinistra. nico in borsa e sui cambi. La risposta sarebbe giustizia, gli sciacalli delle disgrazie nazionali, semplice che ci si poteva attendere e cioè non Ognuno lo faceva o per convinzione o per stata negativa: solo approfittamento delle voci travestiti, magari da moralisti, moralizzatoli e lo ha per nulla invitato in modo pressante a re- ragioni e calcoli suoi propri, ma tutti lo face- di instabilità del governo. Non hanno rubato grandi inquisitoli. Alla larga! s cedere dalla sua decisione. Se mai lo ha fatto, vano, più o meno, allo stesso modo. non lo ha fatto in forma tale e comunque in ter- Anche quando venivano mosse critiche e ri- mini tali da indurlo almeno ad una pausa di ri- serve nei confronti di altri magistrati ci si pre- flessione prima di rendere definitiva una deci- occupava sempre di premettere nei suoi con- sione tanto drastica e grave, cosa che chiunque fronti, una sorta di rituale “Allah grande e mi- ■ 1995 - NUMERO 2 avrebbe fatto, vista la successiva disponibilità sericordioso” come fanno i musulmani nelle per incarichi pubblici e semi-pubblici, tutto loro preghiere. MISTERI E SEGRETI sommato di minor rilevanza. Noto semmai che Su ciò che Di Pietro faceva, o che faceva in- l’interessato ha sollecitato la più rapida delle sieme ai suoi colleghi del “pool Mani Pulite”, PERCHÉ LE DIMISSIONI DI DI PIETRO accettazioni per le sue dimissioni. anche quando si trattava di iniziative discuti- Noto ancora che il “pool”, così suscettibile bili, di un uso violento del potere giudiziario, e pronto alla polemica, non ha neppure accu- di discriminazioni evidenti, di favoritismi Edmond Dantes sato chicchessia di aver costretto il proprio smaccati, di conclamati due pesi e due misure, “porta bandiera” a compiere un gesto di rinun- di atti alla frontiera o fuori della legalità, si cia di portata così clamorosa. Eppure “un col- preferiva voltare la testa dall’altra parte, si fin- e dimissioni del dott. Di Pietro, Il giudice più amato dagli italiani, motivan- pevole” il “pool” non aveva mai rinunciato a geva di non vedere, si correva ad elencare le L in gran parte dei servizi della do questo suo gesto, non sembra infatti aver trovarlo, vero o falso che fosse. più varie giustificazioni si metteva la sordina stampa e delle televisioni furo- detto la verità agli italiani. C’è poi da aggiungere che non c’è una sola o meglio, più spesso, si impugnava la spada no presentate come un evento epocale. L’emo- Non l’ha detta il dottor Di Pietro e non l’ha parte delle motivazioni addotte da Di Pietro della censura. Il braccio militare del “pool” era zione e l’enfasi impiegate sembravano annun- detta neppure il dottor Borrelli che le ha giu- che possa assumere in qualche modo un sapore sempre al di sopra di ogni sospetto e ciò che ciare la fine di un Pontificato. stificate come dovute ad una condizione di polemico nei confronti del “pool” milanese. faceva era sempre puntualmente giusto. E invece, a ben guardare e a ben pensare, era, “logoramento” dell’illustre magistrato. Un nucleo sempre unito e corazzato, sereno Appunto un magistrato “al di sopra di ogni come resta, molto difficile non osservare che Logoramento psico-fisico? Logoramento da e conscio della propria forza, così come appa- sospetto”. quel gesto era, a dir poco, incomprensibile. troppo lavora? Logorato da chi, da che e da riva nelle dichiarazioni comuni o nelle foto di Non aveva mai subito una sconfitta. Non si Lo era per le motivazioni che lo accompa- che cosa? gruppo. era mai sbagliato, anche quando faceva assol- gnavano. Lo era per il contesto che lo circon- Per affrontare uno stato di logoramento a Un nucleo di pubblici ministeri correspon- vere come concussi dei corruttori e condanna- dava. Lo erano per il momento in cui queste chiunque basta un periodo di cure e di riposo. sabile in tutto della stesura delle “pagine re come concussori dei corrotti o dei percettori dimissioni venivano date. Non è per una ragione di questa natura che d’oro” della storia della Magistratura di cui ha di finanziamenti illegali. Anche quando sorvo- Per la verità, quindi esse non erano solo in- un magistrato si dimette dall’Ordine giudizia- parlato il dottor Borrelli, il Procuratore capo lava o si accordava con potentati economici e comprensibili, ma persine bizzarre, misteriose rio. come non mai parco di parole, di iperboli e di politici immersi nella vicenda delle tangenti ed ambigue. Anche se fosse stato afflitto da un male gra- autoelogi. Un’attività sostenuta dalla “base sino al collo e oltre. 10 ■ CRITICAsociale 8 / 2012

Anche quando ricorreva a procedure disin- l’Ordine giudiziario senza esporre ragioni gra- lavano di lui in linguaggio che sembravano in- Essi ritengono che si sia trattato di ragioni volte per colpire meglio alcuni obiettivi e per vi, o comunque serie e seriamente motivate. coraggiarlo a gettarsi senz’altro nella mischia. di eccezionale gravita. colpirne meno o affatto altri. Nessuno poteva Allora quali sono state queste ragioni? Non E quindi questa è rimasta per molto tempo Sarebbero state ragioni talmente gravi, da muovergli una contestazione, anche se più che il logoramento psico-fisico, non la strumenta- la versione più corrente, anche se è forse an- porlo in una condizione impossibile e tale da motivata, senza correre il rischio di essere lin- lizzazione politica, non i conflitti eventual- cora troppo presto per sapere quale e quanto suggerirgli quindi di anticipare con un proprio ciato. mente esplosi ma comunque tenuti sempre ben fondamento essa possa continuare ad avere. gesto, variamente e diversamente motivato, un Questo era ed è il mito di Di Pietro, il magi- riservati e mai dichiarati all’interno della com- Dal canto suo l’interessato, interrogato, inevitabile successivo allontanamento dall’Or- strato più famoso d’Italia, d’Europa, del mon- pagine del “pool”. smentisce seccamente e radicalmente con dine giudiziario, appunto in conseguenza di ta- do, invitato a destra e a manca, e che qualcuno Quali sono dunque queste ragioni gravi ed smentite che qualcuno tuttavia considera alla li ragioni, sempre che queste venissero fatte avrà pure organizzato, attraverso i continenti, importanti e cioè le sole che possono giustifi- stregua di un vecchio trucco politicistico. emergere. perché rendesse noti i lineamenti della sua ma- care una simile decisione, sempre che si tratti, Qualche volta nega di avere una qualsivo- C’è da aggiungere ancora, dice questa ver- gia. E allora perché queste improvvise dimis- il che non pare certo messo in forse, di persona glia ambizione politica. Qualche volta dice e sione, che le sue dimissioni sono state date, per sioni? che ha mantenuto la testa ben ferma sulle spal- non dice. Non si dichiara esplicitamente dispo- l’appunto subito, una volta appreso o intuito Era all’apice della gloria pubblica che è le. Un improvviso colpo di testa? sto, come invece aveva fatto senza mezzi ter- della esistenza di questa grave situazione, in molto di più della notorietà. Era portato dalla La testa è caduta d’un tratto dalle spalle? Si mini il Borrelli, a rendere, di fronte ad una cambio della promessa che, in tal modo, sa- piazza sugli scudi. è girata di botto, a guardare da un’altra parte? chiamata della Patria, “un servizio”, sia pure rebbe stato evitato uno scandalo che avrebbe E’ stato accolto ovunque come uno straor- Può succedere certo anche ai santi ed agli “di complemento”. fortemente nuociuto al buon nome, non solo dinario giustiziere. E’ stato adulato, circuito, eroi. Accetta un “servizio” minore: una consulen- al suo, ma anche dell’Ordine giudiziario. invidiato, indicato come una sorte di salvatore Ma allora è una decisione personalissima, za che ha tutta l’aria di un improvvisato ripie- Qui come si vede le cose si complicano ter- dei patrii destini. esistenziale, uno sconvolgimento interiore, go se non proprio di una manovra a fini di pro- ribilmente, sono meno chiare e diventano di L’esaltazione ha toccato persine punte fana- un’improvvisa illuminazione che porta a ve- paganda. Accetta incarichi che gli stanno un difficilissima interpretazione. tiche. I giornalisti ne hanno dato sempre dere le cose del mondo e della propria vita pro- po’ stretti, giacché le sue caratteristiche non Ma anche questo è solo un “si dice” che sale un’immagine di fascino, gli intellettuali sco- fondamente diverse da come, sino ad ieri, era- sono proprio quelle di un docente. Ricompare e scende per i palazzi e, naturalmente, con i “si prono la schietta forza del suo italiano dialet- no state viste. poi nelle vesti di giornalista, di garante edito- dice” non si va da nessuna parte. tale, la suggestione anche delle sue espressioni Ma non è questa la motivazione che ci è stata riale, di consulente televisivo e fa capolino nei Si può allora solo aspettare che qualcuno di- volgari, della sua aggressività che, in tempi di- data. E d’altro canto Di Pietro era sempre ap- flash pubblicitari. ca apertamente, se ha da dire e se vuole dire la versi, sarebbe stata considerata intollerabile e parso sulla scena piuttosto nelle vesti di un uo- Ancora una volta quindi non si spiegano in verità, tutta la verità, nient’altro che la verità. fastidiosa, la ricca corposità delle sue scarne mo d’azione, di un pratico sbrigativo, di un giu- modo convincente le sue improvvise dimissio- O che qualcuno, se esiste, la scopra e la renda argomentazioni anche quando queste sono dice poliziotto, e non certo di un pensatore, di ni dall’Ordine giudiziario. pubblica. confuse, contorte, contraddittorie e financo po- un filosofo, di uno spirito critico, di un’anima Per molti la versione di un futuro politico, Queste gravi ragioni di cui si vocifera non co comprensibili ed anche quando fanno a co- profonda e tormentata che si logora interrogan- di cui ritiene di poter attendere da un giorno si sa perciò con esattezza né cosa e quante sia- mate con il buon italiano. dosi sul significato dell’essere e del non essere. all’altro l’annuncio, resta ancora la più plau- no, né si sa se esistano veramente, se siano ve- Un coro che forse ha infastidito qualche ani- La verità su queste dimissioni veleggia per- sibile. re, fondate, provate. ma pia, ma che non pare abbia mai infastidito ciò del tutto in alto mare, immersa in una neb- Ma se così effettivamente fosse, meglio sa- In conclusione, viste tante versioni, così di- il dottor Di Pietro. Per parte sua infatti egli non bia che ancora oggi appare impenetrabile ma rebbe stata allora una dichiarazione aperta e verse e di così diverso significato, ne risulta ha mai rifiutato di esibirsi a destra e a manca che dovrà, prima o poi, diradarsi. sincera, tempestiva e convincente, senza chia- alla fine che niente è convincente, niente è in Italia e all’estero e a presentarsi ora in veste Vengono allora fatte circolare dai commen- mare in causa i pericoli e il peso della strumen- chiaro, niente è sicuro. di scrittore, ora di modello fotografico, ora di tatori più esperti e più smaliziati due altre e di- talizzazione politica, subita senza quindi Ciò che invece è chiaro è che le improvvise organizzatore di spettacoli in precedenza mai verse versioni. “uscite”, come ha egli stesso scritto nella sua dimissioni che il dottor Di Pietro decise di dare visti, di attore schivo ma comunque sempre La prima è puramente politica. lettera di addio all’ordine giudiziario, in “pun- dall’Ordine giudiziario restano, ancora per il sullo schermo e persine di salvatore di donne Il giudice Di Pietro decide di abbandonare la ta di piedi” e senza “futuri senza speranza” e momento, almeno per chi si è posto il proble- e di bambini in pericolo. Non camminava sulle toga e la spada della giustizia non perché at- anche senza la pudica assenza di “ambizioni ma di come stiano effettivamente le cose, un acque, ma poco ci mancava. tratto dall’aratro, ma per impugnare la spada politiche” che, viceversa, in questo caso sareb- mistero bell’e buono. Se non si fosse fatto strumentalizzare in tutti della politica, per volgersi all’arte di governare, bero ben esistenti e coltivate con furbizia po- Su di esse, chi ragiona con la propria testa e i modi possibili ed immaginabili dalla “rivo- all’esercizio di un nuovo potere per il quale oc- polana. Sarebbe stata in questo caso più since- non si fa frastornare dalla musica di orchestre luzione” che aveva bisogno di miti e di eroi corrono esperienza, cultura, forza, convinzio- ra, più chiara, più forte e più convincente una comandate e dagli schiamazzi che salgono dal non sarebbe di certo uscito come un lampo ne, ambizione, seguito e consenso popolare. dichiarazione esplicita con la quale l’ex giudi- cortile, non può non fare pesare un interroga- dall’oscurità, non sarebbe diventato un mito, L’ex giudice si ritira allora per questo sotto ce, lasciato l’Ordine giudiziario, si dichiarava tivo grande come una montagna. non si sarebbe guadagnato l’aureola del santo. la tenda e sotto la tenda si prepara in attesa di a tutti gli effetti disponibile per un incarico po- Si dice sovente che l’Italia non è un Paese Ma anche in questo caso, se, colto da un’im- eventi e di occasioni eccezionali. Da sotto la litico al servizio della Repubblica e del Paese, di segreti, ma un Paese di misteri. provvisa resipiscenza, avesse avvertito tutto tenda fa ora capolino di tanto in tanto, lascian- ed anzi rendendo esplicito che egli si era di- Auguriamoci che si tratti solo di un segreto ciò che di falso, di strumentale, di dannoso si do accreditare questa tesi. messo proprio per questo, e con il proposito di che gli atti e i fatti finiranno con il rivelare in stava accumulando attorno a lui e ne avesse Già in passato, così almeno dissero le cro- farsi carico dei destini della Patria. tutti i suoi aspetti appena possibile, nell’inte- concluso che l’inchiesta di cui era magna pars nache, era stato invitato a prendere parte ad un Un atteggiamento da vero uomo politico e resse di tutti. avrebbe potuto, per tutto, perdere la sua sere- governo della Repubblica con un alto incarico non da mediocre politicante improvvisato e Meglio il più presto possibile. nità ed il suo equilibrio, allora avrebbe potuto ministeriale che aveva rifiutato, anche se chi calcolatore. Insomma, per un eroe, il meno che ci si pos- reagire con forza denunciando energicamente glielo avrebbe offerto nega ora di averlo fatto. Per aver compiuto invece un gesto così trau- sa aspettare è una verità “eroica”. s la degenerazione in atto ed i suoi responsabili, Ora tuttavia a maggior ragione potrebbe de- matico come è quello che è stato compiuto, vi ed anche giungere allora sino alla drastica de- cidersi a fare quello che aveva rifiutato allora sono poi i sostenitori di una diversa versione. Edmon Dantes cisione di tirarsi in disparte per protesta. Ha di fare, sempre che, dalla rissosa crisi delle deciso invece di lasciare addirittura l’Ordine forze politiche, ne fuoriesca la concreta possi- giudiziario. In questo Ordine era entrato con bilità. molta fatica tra le severe contestazioni che ne E forse anche a fare qualche cosa di più. avevano all’inizio stroncato la candidatura e Forse aspirare ad un alto comando in uno degli ■ 1995 - NUMERO 2 le spinte amichevoli che gli avevano poi con- eserciti in lizza od anche al comando di un sentito di superarle. nuovo esercito con un richiamo alle armi dei BORRELLI: “L’IMPUTATO? Nell’Ordine giudiziario il suo nome brillava propri sostenitori che sono e, forse sono rima- ormai nel firmamento delle stelle, circondato sti, certamente molti. APPARTIENE AL GENERE UMANO” dalla stima e dall’ammirazione in primo luogo Non sono stati gli inviti e le sollecitazioni di tanti che lavoravano con lui e per lui. che sono venute a mancare. Al contrario, dopo Nessuno lascia il proprio lavoro quando il le sue dimissioni, più d’uno si è fatto avanti Giancarlo Lehner lavoro va bene, quando produce dei risultati, con proposte, più o meno consistenti, anche se ed a maggior ragione quando è coronato da un non troppo suggestive e non troppo convin- grande incomparabile successo. Nessuno lo centi. agli inizi dell’inchiesta Mani che così gelosamente si vuole tenere distante abbandona nel bel mezzo del cammino, salvo Da più parti è stato subito e senz’altro illu- D Pulite al tentativo di prendere ed autonoma dall’esecutivo, mentre deve ri- che non si tratti di ragioni solide o molto gravi strato come uomo politico ed anche da chi di il potere Francesco Saverio manere comunque indistinta rispetto alla figu- o molto importanti. politica non era certo a digiuno. Borrelli, dopo un periodo di incredulità e, ra del giudice, viene presentata come legitti- Nessuno lascia la propria professione, non All’inizio, articoli e copertine facevano per- quindi, di cautela, cominciò a prendere molto mata e, quindi, giustamente “dipendente” da- avendone un’altra, per avventurarsi verso un sine dei confronti tra lui ed il capo del Gover- sul serio il consenso popolare, sino al punto di gli umori delle piazze e degli agit-prop. futuro “senza speranza”, come egli stesso scri- no che allora era ancora in carica. confessare, con qualche rivolo d’orgoglio, che, Il 7 aprile 1993 (cfr. il Giornale), nel corso ve, se non ne è costretto in modo imperativo E’ stato definito addirittura come il possibile alla fin fine, il suo ufficio non aveva fatto altro di una tavola rotonda, il procuratore capo di da qualcuno o da qualcosa. futuro uomo nuovo. Alcuni sondaggi, quelli che incarnare, ad un certo punto, la “volonté Milano rappresentò così gli alimenti vitali del Nessun magistrato dichiara di volere lasciare che tuttavia non sempre dicono la verità, par- générale”. La figura del pubblico ministero pubblico ministero: “La funzione di investiga- CRITICAsociale ■ 11 8 / 2012

zione del pubblico ministero non sta nel vuoto A che, dunque, indugiare sui richiami, anche putare “molto utile il riscontro del profano”, tan- stata una coglionata o un atto d’arroganza”. e non si alimenta di aria; si alimenta di contri- al buon gusto, che vengono dalla Cassazione? to da non aver mai voluto “privilegiare l’aspetto Non si trattava, però, di “una coglionata”, buti verso l’accertamento della verità, contri- Nella stessa intervista, del resto, viene tecnico e tecnicistico del diritto” —, non molto bensì di un test per saggiare la residuale capa- buti di denuncia... che provengono dall’am- espresso un eloquente giudizio su Antonio Di attenuata, del resto, da una sorprendente consi- cità di tenuta del Parlamento. Infatti, alla rea- biente circostante, dalla popolazione, dalla vo- Pietro, di cui si elogiano non — come sarebbe derazione sulla figura dell’imputato: zione del presidente della Camera, Giorgio lontà di collaborazione, dalla solidarietà che la lecito attendersi — la dottrina, l’acribia, “Sento che appartiene al genere umano” Napolitano (“... preciso che si è chiesta in ma- cittadinanza mostra nei confronti della magi- l’equilibrio, l’obbiettività, la preparazione giu- (Corriere della Sera del 17 maggio 1992). niera irrituale agli uffici della Camera, da parte stratura... Ebbrezza da protagonismo no. Che ridica, ma le doti da energumeno, non proprio Certo, la magistratura, di norma, si occupa di ufficiali della G.d.F, su invito della Procura poi dia una gratificazione vedere la propria fo- tipiche di un grave uomo di legge: di esseri umani e non di animali da cortile. della Repubblica di Milano, copia di atti pe- to sui giornali questo sì”. “Mi piace molto Di Pietro. E’ efficace, di- E ancora: raltro già pubblicati per obbligo di legge sulla Un mese dopo: retto. Il nuovo pm deve essere aggressivo, “... né io né i miei colleghi meno anziani tra- Gazzetta Ufficiale. La segreteria generale della “Il merito — cfr. Panorama del 16 maggio chiassoso”. iamo soddisfazione per il fatto di essere invo- Camera ha contestato l’irritualità e l’incom- 1993 — è solo in parte del mio ufficio e dei Quelle stesse “doti”, tuttavia, avevano con- lontariamente divenuti protagonisti di fronte prensibilità di tale passo ufficiale... Successi- miei sostituti cui riconosco grandi doti. Voglio sigliato, nel 1984, il Consiglio giudiziario del al Paese, perché questo momento si accompa- vamente il procuratore capo ha espresso a no- dire, forse un poco esagerando, che noi siamo distretto di Brescia ad esprimere “parere con- gna con la consapevolezza che condividiamo me del suo ufficio formali scuse”), Borrelli stati i notai o gli esecutori di qualcosa che sta trario”, cioè una bocciatura, “alla nomina a coi cittadini: sta crollando la fiducia nelle isti- reagisce con una nuova delegittimazione, riti- accadendo fuori del Palazzo di giustizia... Si magistrato di Tribunale dell’Uditore dott. An- tuzioni... Avverto una consonanza con quella rando di fatto le sue scuse: attendeva soltanto la scintilla che facesse tonio Di Pietro”. E nel verbale, si legge: che viene chiamata ‘società civile’”. “Queste valutazioni sono del Presidente del- esplodere questa miscela”. “Dall’esame degli atti... si ritiene debba ef- L’ultima affermazione (“Avverto una con- la Camera ed è logico che nel chiarire un equi- E pochi giorni prima, dopo alcune manife- fettivamente farsi discendere fondati dubbi cir- sonanza con quella che viene chiamata ‘socie- voco ci si scusa sempre”. Esibizione voluta e stazioni di piazza in favore del “pool”, Borrelli ca l’equilibrio, la diligenza, la riservatezza, lo tà civile’) verrà ripetuta pari pari, a partire dal ricercata di arroganza, dunque, che fa il paio in tv (Mixer, 3 maggio 1993), aveva ammesso: scrupolo nello svolgimento del lavoro e l’ade- maggio ‘92, ad ogni intervista. Non è una con- con un’altra chicca, a suo modo comica, con- “Sarei ipocrita se dicessi che queste cose guata preparazione professionale del magistra- siderazione, ma uno slogan, l’idea-forza, il leit sistente nell’aver, nella furia antiparlamentare, non ci fanno piacere”. to oggetto di valutazione... Tali comportamenti motiv della “rivoluzione”. cercato di delegittimare addirittura la Gazzetta Poi, si schermiva, correggendo: inducono questo Consiglio a ritenere che il Ufficiale, quasi fosse un fogliaccio di dubbia “Non dobbiamo correre il rischio di sentirci dott. Di Pietro Antonio non è in grado di dare affidabilità: destinatari di un’investitura diretta e fortemen- tutti quegli affidamenti che vengono richiesti L’assalto al Parlamento “A volte ci sono errori sulla Gazzetta Uffi- te caratterizzata da un punto di vista emotivo ad un magistrato”. Data la “consonanza”, inutili quindi gli ap- ciale, basta uno zero spostato...”. da parte della gente”. Quei comportamenti, adesso, sono diventati pelli di Oscar Luigi Scalfaro che, il 3 luglio Ebbene, il maggio 1993 segna il momento virtuosi. Perché? 1993, aveva ammonito: di svolta, l’accelerazione dell’atteggiamento La risposta è contenuta nel verbale dei giu- “La carcerazione preventiva non sia usata La missione politica irrituale del procuratore capo, ormai sicuro dici bresciani che illustrano analiticamente le per costringere l’imputato a parlare”. Da quel blitz dimostrativo contro il Parla- d’aver conquistato una posizione forte rispetto ragioni dell’inidoneità dell’Uditore a divenire Ma, al di là del giudizio sui magistrati mila- mento, il disegno è tutto delineato. a qualsivoglia altra istituzione. magistrato di Tribunale: “...il voler avere di- nesi, va registrato e denunciato il ruolo deter- Borrelli non nega più la missione politica, Dalle interviste del maggio 1993, in pro- retti rapporti con l’informatore’ sta a dimostra- minante di certi mass media. Sono loro, in ef- anche se, a dire la verità, continua a tenere il gressione geometrica, si avrà la piena decan- re scarsa preparazione e cioè ignoranza del si- fetti, ad incarnare la “consonanza”, montando più stretto riserbo sulla eventuale valenza par- tazione del ruolo “politico” di Borrelli, sempre gnificato e dei limiti dell’ultimo comma del- un clima forcaiolo. E proprio dai mass media titica. Certo, la sua esibita concezione inquisi- meno dedito a dissimulare la posizione di po- l’art. 349 c.p.p.. proviene se non la giustificazione, quantome- toria, il suo stesso lessico, finanche le metafo- tere raggiunta. Assoluta carenza di riservatezza (per non no una delle possibili spiegazioni dei compor- re, se sottoposti ad analisi filologica, richiame- Permane, certo, la preoccupazione di non definire in modo più grave il comportamento tamenti sempre più irrituali dei magistrati mi- rebbero fortemente la “cultura” politica del dare apertamente ragione alla scuola di pen- del dott. Di Pietro) sta poi alla base della pro- lanesi. gruppo estremista cattocomunista denominato siero che indica nell’operazione Mani Pulite pagazione nell’ambito di private conoscenze Sul Corriere della Sera (17 maggio 1992) “La Rete”, ovvero le apocalittiche teoresi del un gravissimo stravolgimento della Giustizia, di notizie concernenti procedimenti in corso a che ospitava una delle prime corpose interviste gesuita Pintacuda e il giustizialismo di Leolu- derubricata ad arma impropria, a strumento di lui affidati, con il preannuncio persino del- a Borrelli, quella a cura di Biagi, subito saltato ca Orlando Cascio. rivoluzioni politiche. l’emissione di provvedimento restrittivo della sul carro di Mani Pulite, Ve, incastonata a bella Si pone, ormai, in modo aperto e strafottente Alti magistrati, la presidenza della Repub- libertà personale...scarsa diligenza ed incapa- posta, al centro della pagina, una breve di come “contropotere”, non dimenticando mai blica e addirittura il Vaticano interverranno, sia cità a programmare i propri impegni di lavoro, “esteri”, gratuita e ferocemente allusiva: di bacchettare i pur debolissimi tentativi del pure con mille cautele, contro i “processi di se — dopo aver suggerito il fermo di polizia “Cina: incassavano bustarelle. Giustiziati potere politico di uscire dall’angolo. piazza”, l’abuso della custodia cautelare, il giudiziaria di detto denunciante — lascerà che col colpo alla nuca”. Viene proposta una commissione parlamen- protagonismo dei magistrati di Mani Pulite, ri- lo stesso sia scarcerato per decorso dei termini Non un caso, né una disavventura redazio- tare d’inchiesta su Tangentopoli, per riportare cevendo sempre risposte altere, ora elusive, di rito, non soltanto senza aver emesso alcun nale, ma una scelta efferata, una associazione k vicenda al suo alveo naturale, che è politico, ora aggressive e strafottenti. formale provvedimento, ma senza neppure tremenda, da incitazione alla giustizia somma- piuttosto che giuridico? Ebbene, è sempre lui, Quando il presidente della Corte di Cassa- aver provveduto al suo interrogatorio”. ria, da “Colonna infame”, da giornalismo da non richiesto, ad opporre un secco “no”: zione, Vittorio Sgroi, osa criticare, da giurista, Di Pietro, dunque, è disinvolto con i codici; Terza Internazionale, un’apologia indiretta “Temo che si possa sollevare un polverone la disinvoltura e il divismo del “pool”, il pro- scavalca la ‘ polizia giudiziaria; cerca il con- della pena di morte per quel particolare reato. che confonda i profili netti già accertati o in curatore capo Borrelli risponde: tatto diretto con gli informatori; se ne frega del In Cina il colpo alla nuca, a Teheran e a Khar- via di accertamento”. “Protagonismo è parola che stigmatizza la segreto d’ufficio ed egli stesso, anzi, provvede toum il taglio della mano destra e del piede si- Un veto, anch’esso inaudito ed irrituale, che velleità di porsi come protagonisti. Ma ben al- a propagare notizie riservate; fa arrestare le nistro e in Italia, come ci vogliamo regolare? disvela ulteriormente il proposito di divulgare tra è la realtà di chi, volente o nolente, prota- persone e le dimentica in carcere, senza inter- Non è che siamo troppo teneri e garantisti? e rafforzare la febbre dell’antiparlamentari- gonista è... Altro è celebrare i giudizi al cospet- rogarle. Tale la filosofia di quel tremendo accosta- smo. I Parlamenti eletti dal popolo produrreb- to del popolo e altro soccombere al contagio Nella bocciatura dei giudici di Brescia c’è, mento, di quel messaggio neppure criptica- bero di norma solo “polveroni”. di quella che, forse, un po’ sprezzantemente, dunque, anticipata la descrizione analitica del- mente subliminale. Che si trattasse di un’operazione politica, ri- viene chiamata la “piazza”... L’ammonimento le prassi e della ragion pratica di Mani Pulite. Il mese di maggio, comunque, configura la voluzionaria o eversiva, a seconda dei punti di di Sgroi si può legare alla valutazione che la Il protagonismo ed i metodi inquisitoti, non- consacrazione di una lunga marcia. vista, s’era avvertito sin dagli albori di Mani gente ha ormai dato di quanto è accaduto... Per ché la scarsa preparazione, che, secondo il pro- La svolta tutta politica del “pool”, del resto, Pulite, tanto vero che il procuratore capo, già quello che riguarda la valutazione globale di curatore capo di Bergamo, Giuseppe Canniz- c’era già nei fatti: il 2 febbraio 1993, su ordine nel maggio 1992, in un’intervista all’Espresso quello che è stato il modo di amministrare il zo, autore della prima relazione negativa, giu- di Gherardo Colombo, la Guardia di Finanza aveva osservato: Paese, il cittadino medio è già adeguatamente stificavano il giudizio di assoluta inadeguatez- si presenta a Montecitorio. “L’inchiesta è cresciuta grazie ad un clima informato... Non ho niente di cui pentirmi, non za; ora, agli occhi di Borrelli, rappresentano il E’ uno schiaffo al Parlamento, una dimostra- nuovo e particolarmente favorevole dovuto, abbiamo fatto errori” (la Repubblica del 14 nuovo modo di essere, aggressivo e chiassoso, zione muscolare di strapotere: perché inviare forse, in parte, alla congiuntura elettorale, for- gennaio 1994). del moderno pm. E, infatti, il 17 maggio 1993 i finanzieri a chiedere la documentazione del se anche alle picconate che, in vario modo, si (cfr. Corriere della Sera) Borrelli ripropone in bilancio del Psi, quando, secondo norma, tutti sono abbattute sul sistema dei partiti”. forma implicita la figura del magistrato dalle i bilanci dei partiti vengono pubblicati entro - In altre parole: ci siamo mossi maoistica- Il dogma dell’infallibilità maniere spicce, un po’ energumeno, un po’ il 31 marzo di ogni anno sulla Gazzetta Uffi- mente per bastonare il cane che affoga, per ac- Borrelli ormai è andato molto al di là di ogni sceriffo, come ottimo esecutore della “volonté ciale e sui quotidiani? celerare la fine di un sistema, un minuto dopo soglia “formale”. Esalta il suo ruolo di “pro- générale”, rispondendo alla domanda “La giu- Incompetenza o braccio di ferro delegitti- aver avvertito la crisi interna della Prima Re- tagonista”, rivaluta la “piazza” legittimata a stizia che cos’è?”: mante? pubblica. condannare, prima e in luogo del giudice, “Credo sia una riaffermazione di certi prin- Il regolamento della Camera, del resto, Da un punto di vista ideologico, tuttavia, espone il dogma dell’infallibilità del pool. cipi che in un momento storico sono ritenuti avrebbe dovuto essere noto ad uomini di legge. Borrelli non si confonde con la “parte”, pro- Si sente investito di una missione superiore, dalla coscienza della collettività indispensabili L’infortunio o la provocazione di Colombo babilmente perché già pensa al “tutto”. Digiu- ritenendo se stesso e gli altri membri di Mani per vivere”. fu giustificata, ovviamente, da Borrelli (“Un no di strategia, incauto o forse astutissimo, An- Pulite costituzionalmente irresponsabili. Nes- Una spiegazione un tantino profana e politi- equivoco, uno spiacevole equivoco”), mentre tonio Di Pietro, l’inquisitore principe di Mani suno può correggerli, né criticarli. cistica — Borrelli dirà il 22 ottobre 1993 di re- lo stesso D’Alema non potè non rilevare: “E’ Pulite, l’ll febbraio 1993, dichiara ai giornali- 12 ■ CRITICAsociale 8 / 2012

sti: “Non se ne può più. Occorre trovare una per dare ossigeno all’eco; nomia italiana, pa- Il 3 ottobre 1993 (cfr. Corriere della Sera), dicando finanche le “gambe” per farla cammi- soluzione... La soluzione la devono trovare i ralizzata e messa in ginocchio dall’inchiesta ecco un’intervi sta che celebra con toni da nare. politici. Io non faccio la guerra al sistema... Le infinita, viene immediatamente dipinto e re- “Cantami, o Musa” le gesta, ovvero il gestac- Francesco Saverio Borrelli, parlando di cri- ghigliottine non servono a nessuno”. spinto come un’infamia, l’infamia del “colpo cio, del 7 marzo 1993: minalità e corruzione, in quel di Bruxelles, Sei mesi prima, una consimile richiesta di di spugna”. “D. Quando il ministro Conso, qualche me- dinnanzi alla commissione europea, d’intesa soluzione legislativa era stata lanciata da Ghe- Il numero due di Mani pulite, Gerardo se fa, propose la sua prima soluzione su Tan- col parlamentare pidiessino, Rinaldo Bontem- rardo Colombo, ma l’ipotesi, peraltro assai va- D’Ambrosio, commenta a caldo: gentopoli, lei reagì in modo duro. E il provve- pi, rilancia l’appello ai pubblici ministero di ga e fumosa, non aveva innescato alcuna ini- “La classe politica responsabile di un sistema dimento fu ritirato... tutto il mondo, reiventando dalle fondamenta ziativa. Ora, Di Pietro, probabilmente a mo’ di di tangenti ha deciso di assolvere se stessa”. R. Noi quella volta intervenimmo con un il diritto internazionale. “ballon d’essai”, ritorna autorevolmente sul te- E Borrelli, a reti unificate, legge il testo ver- comunicato piuttosto duro perché non voleva- Leggiamo il resoconto fatto da un giornale ma, dando a credere ad una possibile tregua, gato da Gherardo Colombo e Piercamillo Da- mo che la soluzione prospettata venisse pre- fedelissimo del pool: ad un armistizio. Tattica astutissima, peraltro, vigo: “Abbiamo appreso che le iniziative del sentata alla gente come una soluzione sugge- “Borrelli sostiene che bisogna poter perse- non nuova nella storia dell’eversione in Italia: governo sarebbero state giustificate sulla base rita dai magistrati milanesi. guire il funzionario dello Stato straniero che al- anche Mussolini, prima dì liquidare definiti- di nostre dichiarazioni. Ma in realtà le nostre D. Scusi procuratore, ma cosa vi importava? l’estero concorre ai reati di corruzione del cit- vamente i socialisti, agitò un ramoscello d’uli- opinioni, per quanto possa interessare, sono di Voi siete dei tecnici, mica dei politici. A che vi tadino italiano. Applaude alla risoluzione con- vo, invitandoli ad un patto di pacificazione, un natura, portata e significato esattamente opposti serve il consenso? tro la frode internazionale approvata dal Parla- trabocchetto utile a verificare le condizioni di rispetto al senso dei provvedimenti adottati”. R. Come, cosa ci importava? Lei vuole sva- mento e proposta dall’italiano Rinaldo Bon- salute dell’avversario. Parole incoraggianti, Il decreto Conso è così fucilato. Cuor di leo- lutare totalmente il fattore morale? tempi (Pds), in cui si parla di ‘armonizzare’ le dunque, per il tremebondo governo Amato, ne, Oscar Luigi Scalfaro, non appone la sua fir- D. Quale fattore morale? regole penali, di collaborazione tra i magistrati improvvisamente sentitosi rilegittimato a fare ma alla soluzione politica. L’11 marzo, Borrel- R. Un conto è lavorare con la consapevolez- dei vari Stati, di far diventare questione di in- il proprio mestiere. li, che ormai ha stravinto, aggiunge qualcosa: za o l’illusione di trovarsi in consonanza con teresse comune il fenomeno della corruzione Eppure, Francesco Saverio Borrelli, a ripro- “C’è chi non capisce o non vuole capire... la coscienza legalitaria del popolo in nome del politica e amministrativa. L’ideale sarebbe co- va che forse si trattava di un mero test sulle ca- Noi abbiamo voluto chiarire che certe inizia- quale pronunciamo i nostri provvedimenti, al- struire perfino una banca dati comune (“La li- pacità reattive della classe politica, chissà se tive che venivano sbandierate come suggerite tro è sentirsi circondati dalla sfiducia o dal di- bera circolazione dei criminali c’è già, bisogna del tutto tramortita o ancora capace di sussulti, o concordate con il suggerimento dei magi- sprezzo. attuare quella dei giudici”)... Anche la rogatoria mette le mani avanti e sconsiglia iniziative che strati, in realtà, non avevano alcuna affinità o D. Solo per questo cercate il consenso della internazionale dovrebbe riguardare esclusiva- non siano puramente platoniche: parentela con la nostra impostazione... Abbia- gente? mente i giudici, che si avvisano tra di loro sui “Mi auguro solo che se, come sembra, ci sa- mo detto che nessuno poteva farsi scudo di R. ...attiene all’efficienza del nostro lavoro, personaggi da ricercare o sui reati da scoprire, rà una riforma legislativa, si tratti di una rifor- noi... Ho voluto anche dissipare equivoci che efficienza che è legata al contributo di stimolo lasciando ai ministeri soltanto il diritto ad es- ma che non crei ostacoli alla continuazione del forse ad arte erano stati diffusi su presunti con- e di informazione che ci viene dai vari strati sere informati delle varie azioni intraprese” nostro lavoro”. trasti fra i magistrati della Procura. Lo stesso della cittadinanza e che cresce esponenzial- (cfr. la Repubblica del 25 novembre 1994). Per “nostro lavoro”, il procuratore capo in- Di Pietro potrà confermare che la soluzione mente col crescere della fiducia nella magi- Dunque, una sorta di Cominform togato, tende soprattutto l’industria della carcerazione politica alla quale lui faceva riferimento non è stratura. Questo nesso è provato sia dall’au- sottratto addirittura al controllo dei singoli Sta- con catena di montaggio: quella che invece appariva nel decreto”. mento vertiginoso degli esposti e delle denun- ti: il giudice italiano prende accordi diretta- “Non credo che il governo possa cancellare Dopo aver così riaffermato l’assoluto spre- ce che abbiamo registrato negli ultimi due an- mente con quello francese, belga, tedesco, dal nostro ordinamento l’istituto della carce- gio nei confronti dell’attività legislativa del- ni, sia dalla collaborazione che abbiamo avuto americano e così via, scavalcando governi, razione preventiva. Bisognerà vedere come l’Esecutivo (“certe iniziative”), quando non nell’inchiesta Mani Pulite. E non solo dai te- istituzioni, Parlamenti, ai quali rimarrebbe, verranno formulati i ritocchi che vengono an- sia direttamente dettata dalla Procura milane- stimoni. Anche dagli stessi protagonisti di nientemeno che il diritto di essere informati a nunciati”. se, ecco, infine, un’espressione minacciosa: quell’affarismo su cui indaghiamo... cose fatte, magari dopo essere stati delegitti- Quel “bisognerà vedere” è un tocco magi- “Essere prudente e cauto non vuoi dire es- D. Voi giudici non avete mai la paura di mati, sovvertiti e rinchiusi — Pinochet docet strale di chi già si sente istanza superiore, che sere pauroso”. smantellare non solo una classe politica corrot- — in uno stadio capiente. può o meno controfirmare le decisioni del go- Non ha paura, dunque, semmai tocca a tutte ta ma l’intero apparato istituzionale e produtti- Del resto, il sogno di ogni rivoluzionario, verno. le altre istituzioni continuare a tremare. vo del paese? Di demolire tutto, insomma? fosse pure un sovversivo di provincia, è stori- Il magistrato, infine, si lascia sfuggire una I tre classici poteri ormai sono ridotti ad R. ...Noi non crediamo che sentimenti o va- camente quello di proporre a modello la pro- considerazione che avvalora la cultura delle uno: la Magistratura, una e trina. lutazioni di questo genere debbano ostacolare pria strategia e di esportare nel mondo la pro- manette finalizzate a strappare confessioni e Se ne sta convincendo, con preoccupazione, il nostro lavoro... andrebbe anche contro il no- pria “rivoluzione”. delazioni: anche il gip Italo Ghitti, che, senza essere ca- stro stesso giuramento...”. Per Francesco Saverio Borrelli questa invo- “Con la normativa che c’era, e che noi ab- pito, comincia a lanciare messaggi allusivi. cazione internazionalista rappresenta, comun- biamo rispettato, siamo arrivati a risultati po- Mette in guardia contro il colpo di Stato giu- que, un passo avanti. sitivi che sono sotto gli occhi di tutti”. diziario?. Giustizialismo in un solo Paese? In precedenza, immaginando il consenso in- E Di Pietro, allora, aveva parlato per gioco? “Il ruolo del magistrato è intervenire sui fat- Anche quando saranno tre pidiessini, Gio- ternazionale come un grande Sudan o un unico “Credo che l’esternazione di Di Pietro sia ti-reato, sulle devianze sociali, ma non di più. vanni Correnti, Andrea De Simone e Fabrizio Ruanda, un alto magistrato italiano aveva af- stato un grido fuggito dal cuore in un momento I magistrati non possono essere dei maestri Cesetti, a presentare, il 29 aprile 1993, una fermato, con un colpo di esterofilìa, che, in Ita- di particolare stanchezza. Non penso che inten- che indicano valori di riferimento. Confesso proposta di legge che limita il ricorso alla cu- lia, v’era stata una “rivoluzione” giudiziaria desse dire basta agli interventi giudiziali, dele- che un governo dei giudici mi farebbe vera- stodia cautelare, giunge immancabile un secco incruenta, che, anzi, ci si era comportati con gando ai politici una soluzione per il passato”. mente paura” (cfr. la Repubblica del 19 mag- “niet” da parte dell’associazione nazionale eccessiva umanità, mentre all’estero, per quei E, quindi, una considerazione non da magi- gio 1993). magistrati. reati, intere classi dirigenti sarebbero state strato, ma da legislatore lungimirante, pensoso Perché mai, il giudice delle indagini preli- Il carcere preventivo non si tocca. Spiega messe al muro! della futura organizzazione della “polis”, piut- minari, protagonista di Mani Pulite, quando Mario Cicala dell’Associazione nazionali ma- L’ultima conferma della vocazione ad tosto che delle presenti notizie di reato: nessuno ha ancora il coraggio di dirlo aperta- gistrati: esportare nel mondo la “filosofia” di Mani Pu- “Il senso era quello di sottolineare che per mente, mette in guardia contro il golpe dei giu- “Quando si è in presenza di un fenomeno lite si è avuta il 24 aprile 1995, con un viaggio il futuro occorrono regole nuove che portino dici? grave come quello di Tangentopoli, non si ri- in comitiva dell’ossatura del pool: Borrelli e chiarezza nell’assegnazione degli appalti pub- Certo, la sua contiguità col pool gli consente duce la carcerazione preventiva, semmai... si Greco, Colombo e Davigo, tutti e quattro in blici e nel finanziamento dei partiti, che non un osservatorio privilegiato. Ghitti, evidente- decidano disposizioni che incoraggino il pen- gita in Sudamerica, lasciando l’onere delle in- possono vivere d’aria, ma neppure giovarsi di mente, ha captato qualcosa. Non prende anco- titismo” (la Repubblica del 13 luglio 1993). dagini, per ben dieci giorni, sulle spalle di un sistema tributario parallelo come quello in ra nettamente le distanze dai metodi di Mani Nello stesso giorno, a testimonianza di una D’Ambrosio e dei sostituti Ielo, Ramondini e cui hanno vissuto per decenni” (l’Unità del 3 Pulite, anche se non nega l’uso, quasi sinoni- magistratura-movimento politico che si propo- Taddei. marzo 1993). mo di abuso, della custodia cautelare (“Abu- ne come esempio da esportare nel mondo, co- A che fare? so? Non si è mai abusato, ma si è usato della me il comunismo o il fascismo, Di Pietro, in un Dall’agenzia Ansa si apprende: carcerazione preventiva”), eppure cerca di co- convegno in Spagna, afferma che la situazione “...saranno ospiti del governo brasiliano im- Fucilare il decreto-Conso municare una situazione di disagio personale dell’Italia è di fatto migliore rispetto ad altri pegnato in questo periodo ad aggiornare la co- Quando il Consiglio dei ministri trova una e di pericolo collettivo. E’ un S.O.S. che non Paesi, dove ancora non si è preso atto dell’esi- dificazione per rendere la legge più adatta ad soluzione politica per uscire da Tangentopoli, verrà raccolto. Paura, vigliaccheria, tornacon- stenza del sistema di finanziamento della poli- affrontare la corruzione pubblica... Da qui approvando, il 6 marzo 1993, il decreto-legge to, attaccamento al “posto”, carrierismo e tica. E’ un’ esortazione, in nome di un impro- l’idea di chiedere un aiuto ‘tecnico’ ai magi- che depenalizza il finanziamento illecito ai quant’altro affligge la “correttezza dell’infor- babile internazionalismo togato, a “rivoltare strati del pool per orientare in maniera concre- partiti, il pool, ormai tutore e sorvegliante del mazione” e la deontologia professionale di come un calzino” tutti e cinque i continenti, ta la riforma dei codici brasiliani”. Parlamento e dell’Esecutivo, si fa sentire at- troppi giornalisti-opinionisti italiani impedi- presunti corrotti e corrottissimi, visto che ovun- Un piccolo parlamento viaggiante, quindi, traverso un comunicato ex cathedra: Una sorta ranno ogni riflessione sulle parole di Ghitti. que esiste un “costo della politica”. in funzione di pronto intervento legislativo in di “non expedit” o di “non possumus”, che La fucilazione del decreto-Conso, anzi, di- Questa dottrina dell’internazionalismo giu- tutti i continenti. Un po’ avanguardia del mo- manda a dire al Quirinale, al Governo e al Par- verrà epopea da cantare e da tramandare, per- stizialista non è una boutade buttata lì, tanto vimento giustizialista, un po’ “caschi blu” giu- lamento che i magistrati, spalleggiati dalla ché buona parte del “quarto potere” tende per impressionare la platea spagnola. Ogni ridici, un po’ Legislatori Universali.. s piazza telematica, non consentono e non con- sempre più a stringere un patto d’acciaio con volta che un magistrato di Mani Pulite si reca sentiranno: quel provvedimento pensato anche il “terzo”, divenuto l’unico potere visibile. all’estero tende a riproporla, perfezionarla, in- Giancarlo Lehner CRITICAsociale ■ 13 8 / 2012

■ 1995 - NUMERO 2 nisti della vita economica e politica. E non può irresponsabile”: “partito”, perché dotato di ob- essere sostanzialmente democratica o libera biettivi politici e di potere simili a quelli dei I PENNIVENDOLI neppure una vita economica e politica nella partiti, ma “irresponsabile”, perché non re- quale alcuni degli attori principali possono sponsabile di fronte all’elettorato. sparare con le proprie pistole (e cioè con i L’anomalia strutturale della stampa si espan- giornali usati come strumenti di pressione e di de e si frammenta in tante altre, talvolta anche Ugo Intini lotta) mentre altri restano disarmati. Non bi- soltanto di costume. L’iperpoliticizzazione sogna infatti dimenticare che ciascuna delle porta giornalisti che in tal modo dimostrano di grandi famiglie ricordate ha avuto o ha un pe- non essere mai stati professionalmente indi- i hanno insegnato che devono non è assicurata neppure ai monarchi e i prin- so politico superiore a quello di molti segretari pendenti a trasformarsi in uomini politici e ad C essere tutelate l’autonomia e cipi ereditali non sempre si dimostrano all’al- di partito. Nessuno può credere seriamente, ad essere eletti in Parlamento, e viceversa, come l’indipendenza della stampa e tezza dei compiti? Visto che l’intera stampa esempio, che il segretario politico del PRI pe- succedeva ai primi del Novecento, ma come della magistratura, perché grazie a loro è in era posseduta sino a ieri esattamente dalle tre sasse politicamente negli anni ‘80 più Agnelli. quasi mai accade nelle democrazie normali, corso la già ricordata “rivoluzione pacifica” grandi famiglie del nostro capitalismo (ridotte E d’altronde, in quale Paese del “primo mon- dove la stampa fonda il suo prestigio proprio che sta cambiando l’Italia. tragicamente a due dopo il suicidio di Gardini) do” ci si domanda, per prevedere dove andrà sulla separatezza dei ruoli, sul fatto cioè che Ma per la verità, né ora né mai si sono con- ci sarebbe da meravigliarsi, al contrario, se il la politica, qual è la strategia della famiglia essa si configura come un “quarto potere”, cre- statate queste virtuose caratteristiche. Anzi, problema, ancorché tra i più gravi del Paese, Rockefeller o quella dei signori Porsche e dibile nella sua critica a tutti gli altri perché per quanto riguarda la stampa, la sua storia è fosse affrontato. C’è da stupirsi se i giornali Krupp, che in Germania conservano un grande mai ad essi mescolato. Accanto all’impegno proprio segnata dalla sudditanza a interessi di- delle grandi famiglie che controllano la Borsa, nome e considerevoli ricchezze, ma nessun politico, si afferma il protagonismo. Mentre a versi da quelli della libera informazione. Men- l’industria dell’auto, dell’elettronica e della poterei Dove mai può accadere che, mentre un estremo stanno giornali come l’Economist, tre infatti in quasi tutte le democrazie i giornali chimica non ci hanno mai informato con neu- tutti invocano il rinnovamento, personaggi ul- dove per antica regola nessun articolo viene sono cresciuti come imprese autosufficienti, tralità sulla situazione dei mercati finanziari e tra ottantenni, come ad esempio Cuccia, resti- firmato, così da dare il segno di un lavoro col- rivolte esclusivamente a trarre profitti, e a traili di questi tre settori industriali chiave? O se i no alla guida di imperi finanziari? lettivo, la nostra stampa sta all’estremo oppo- attraverso il prestigio raggiunto nel pubblico risparmiatori hanno appreso del catastrofico Se in nessun Paese moderno, salve poche sto; viene guidata da prime donne bizzose e dei propri lettori, in Italia non è praticamente indebitamento del gruppo Ferruzzi non dai eccezioni, i grandi giornali appartengono ad rissose, portate a gridare sempre più forte per mai esistita, almeno per quanto riguarda la giornali di sua proprietà come Il Messaggero, aziende industriali non editoriali, ciò non può fare notizia e affermare il proprio “io”, psico- stampa quotidiana, una industria editoriale au- bensì a crack avvenuto? certamente essere casuale, ma avviene o sulla logicamente tormentate dalla impossibilità, tonoma. I giornalisti italiani possono “scherzare coi base di un esplicito divieto o per la naturale re- per quanto gridino, di sopravanzare il fragore I quotidiani sono nati come attività econo- fanti”, ad esempio con i politici, ma devono, sistenza della società civile a situazioni demo- del mezzo televisivo. mica secondaria (di pubbliche relazioni e di come recita il vecchio adagio, lasciar stare “i craticamente anomale. In Italia invece l’ano- Si radicano in Italia generi giornalistico-let- pressione politica) al servizio di un’altra atti- santi”, e cioè le grandi famiglie. C’è voluto un malia appare la norma. E il problema delle terari sconosciuti alla stampa internazionale: vità imprenditoriale. Industriali tessili, zucche- corrispondente straniero, Alan Friedman, del proprietà televisive di Berlusconi si configura sentenzia il “tuttologo”, il giornalista cioè che rieri, petroliferi, dell’acciaio, hanno “aggiun- Financial Times, per scrivere non con il cap- oggi soltanto come il caso più urgente e ma- si atteggia a esperto di tutto, e che in verità non to”, per aumentare la propria influenza, accan- pello in mano un libro sull’impero finanziario croscopico. conosce nulla in modo approfondito; agita col to alle aziende principali, quelle editoriali. Co- degli Agnelli. E ha incontrato non poche dif- Il titolare della Fininvest ha ormai un ruolo viso dell’arme la spada (o più spesso la mazza) sì si sono sviluppati il Corriere della Sera dei ficoltà perché, come ha osservato, “in Italia politico e istituzionale formalizzato, e quindi il “duellante” che, magari attraverso una rubri- Crespi, la Stampa degli Agnelli, il Messaggero non si indaga su Gianni Agnelli: è semplice- non può certamente possedere “media”. ca settimanale di successo, si è specializzato dei Perrone e tanti altri, messi al servizio di mente una cosa che non si fa”. Pochi giornali Agnelli e De Benedetti (come un tempo i Fer- nell’aggredire e caricare di insulti il malcapi- questa o quella politica a seconda degli inte- hanno dato spazio al volume di Marco Borsa ruzzi) hanno un ruolo politico, oltre che eco- tato “nemico” di turno. ressi imprenditoriali della proprietà. E così, Capitani di sventura, in cui si dimostrava che nomico, non formale ma sostanziale: anch’essi Anziché professionisti dell’era tecnologica, cambiati alcuni nomi ma non la sostanza, si è le grandi aziende proprietarie dei quotidiani non dovrebbero possedere mass media. le nostre grandi firme tendono ad assomigliare giunti sino a oggi. Peggio. I pochi editori veri erano guidate non da condottieri illuminati Se la stampa italiana ha mancato di autono- a retori enciclopedici del primo Novecento, sono stati aggrediti. Angelo Rizzoli, innanzi- (Romiti, De Benedetti, Gardini), ma da Re Mi- mia rispetto alla proprietà, ne ha mancato an- certo non privi di fascino, come il mitico di- tutto, la cui azienda, dopo l’acquisizione del da alla rovescia. E l’autore, dopo il suicidio di che rispetto alla ideologia. Per la malattia già rettore de Il Mattino, Scarfoglio, o gli altri Corriere, prima è stata invasa dai poteri occulti uno dei tre, Gardini, passa adesso anche per ricordata, il prevalere cioè, lungo quasi l’intero umorali protagonisti che, in ghette e paglietta, della P2, e poi praticamente espropriata. O lo iettature. secolo, di egemonie culturali totalizzanti, i si scambiavano sfide a duello, come i loro epi- stesso Berlusconi, che è il solo titolare di mass Eppure le sue riflessioni sulla “diversità” del giornalisti, anziché porsi come professionisti goni si scambiano querele e richieste miliar- media ad avere individuato in questo settore il nostro sistema industriale e finanziario rispetto e individui in posizione critica e curiosa nei darie di risarcimento. centro dei suoi interessi ed è stato per un de- a quello dei Paesi moderni meriterebbero un confronti dei fatti, hanno creduto troppo spes- Si può, con le similitudini letterarie, andare cennio il solo ad essere contestato. Le aziende approfondimento anche perché, pur censurate so di dover lottare per un obbiettivo politico: anche più indietro nel tempo, sino all’800. editoriali, in queste condizioni, perdono dena- dalla stampa italiana, sono condivise da quasi prima il fascismo, poi il comunismo, adesso Balzac, nel suo famoso pamphlet sui giornali- ro? I quotidiani sono, a eccezione di quelli tutti gli osservatori internazionali. “La grande un indistinto e distruttivo “nuovismo” di cui sti, scrive: “la critica oggi serve a una sola co- spagnoli e portoghesi, di gran lunga i meno impresa italiana — egli osserva — è in crisi ancora non si vede il punto di approdo. In tal sa, a far vivere la critica”. E’ azzardato pensare diffusi in Europa? Poco male, perché il peso non tanto perché è intrinsecante e storicamente modo, il frastuono dei cori ha coperto la voce ai nostri critici artistici? Ed ecco, nella galleria politico è tale da imporre allo Stato di allargare debole, ma perché è mal gestita e lo è perché della realtà e a poco a poco ha prodotto un si- balzachiana, un altro personaggio, il “niento- i cordoni della borsa con interventi assisten- è governata da proprietà familiari di tipo feu- stema dell’informazione profondamente ano- logo”. Egli “stende un’idea in una scodella di ziali. E infatti, negli anni ‘80, grazie alle dale che hanno costruito un potere oligarchico, malo, unico al mondo. Un osservatore distac- luoghi comuni e fa sgorgare meccanicamente “provvidenze per l’editoria” imposte da una ti- finanziario e speculativo, capace di subordina- cato perché straniero, come Joseph La Palom- questa spaventosa mistura filosofia letteraria pica legge “consociativa”, i giornali delle im- re agli interessi personali dei membri di questa bara, osserva: “Essere intellettualmente indi- in fogli continui. La pagina ha l’aria di essere prese paladine del libero mercato hanno incas- oligarchia qualunque altro interesse aziendale pendente è anche rischioso. Il quotidiano che piena, ha l’aria di contenere idee; ma quando sato 2000 miliardi circa di regalie pubbliche. o generale”. “La prevalenza del capitalismo di occasionalmente tenti di fornire una cronaca l’uomo istruito vi mette il naso, sente l’odore Nel mondo si discute oggi sui due modelli rapina segnala l’esistenza di un sistema eco- critica e obbiettiva, o che pubblichi gli articoli delle cantine vuote. di capitalismo che si contrappongono nel con- nomico sostanzialmente antiquato”. “In Italia, di scrittori che possano rappresentare punti di E’ profondo e non c’è niente: l’intelligenza trollo delle grandi aziende. Quello americano, bisogna dirlo, la proprietà della grande impre- vista contrastati, saranno facilmente rimpro- vi si spegne come una candela in un sotterra- basato sulle “public companies”, sulla proprie- sa agisce ancora secondo schemi economici verati di mancanza di coerenza. neo senz’aria. Il Nientologo è il Dio della bor- tà cioè delle aziende diffusa tra fondi pensione arcaici. E il capitale detenuto da milioni di ri- I giornali e le televisioni sono marcatamente ghesia attuale; egli è alla sua altezza, è pulito, e migliaia di piccoli risparmiatori, con la con- sparmiatori non riesce a finanziare lo sviluppo differenti da quelli americani. Non è che questi netto, senza imprevisti. Questo rubinetto d’ac- seguenza di attribuire il vero potere al vertice dell’economia di mercato perché, benché frut- ultimi non si occupino di politica e non segua- qua calda gorgoglia e gorgoglierà in saecula manageriale. E quello tedesco-giapponese, ba- to del lavoro, non ha ancora neppure lontana- no mai una linea politica. La differenza consi- saeculorum senza mai fermarsi”. Straordinaria sato sul controllo da parte del sistema banca- mente gli stessi diritti e le stesse opportunità ste nel fatto che in Italia una volta che un quo- profezia! Si pecca di lesa maestà se si confessa rio. In Italia, abbiamo un capitalismo unico, di quello accumulato attraverso le speculazio- tidiano, una rivista, una televisione ha stabilito che nell’eterno rubinetto della Nientologia si oligarchico, basato sulla proprietà di famiglie ni. Il potere oligarchico mantiene in piedi un i suoi legami politici e la sua identificazione, sente gorgogliare e scorrere la prosa di Enzo che, attraverso un gioco di finanziarie a “sca- sistema di regole arcaico; e l’arretratezza di perde ogni sembianza di in dipendenza di giu- Biagi? Ed ecco, nel libro di Balzac, affacciarsi tola cinese” controllano saldamente l’azienda queste regole sostiene il potere oligarchico in- dizio di fronte a qualunque problema che ab- la politica. non con la maggioranza dei capitali, ma con debolendo le possibilità di crescita di una al- bia implicazioni politiche. “Quanto più un uomo politico è una nullità, piccole quote azionarie (in genere basta il 10 ternativa valida. La crisi della grande impresa In una società profondamente politicizzata, tanto è migliore per diventare il Dalai Lama di per cento) e accedono in modo privilegiato al italiana non è altro che un riflesso dei danni anche le notizie del più innocuo interesse uma- un giornale”. Non si vede forse, dietro questo credito grazie al “salotto buono” di Medioban- provocati da questo potere ristretto, feudale, no possono essere piegate a un uso politico, e identikit, comparire la sagoma di qualcuno tra ca, la sola banca d’affari del Paese. C’è da stu- oligarchico esercitato spesso in nome dello spesso così avviene”. Il ritratto non potrebbe i sacerdoti del “nuovismo” più gonfiati dalla pirsi se nessuno parla di questo strano capita- Stato”. essere più preciso e in effetti esattamente a stampa? lismo familiare all’italiana, con molto potere Sembrerebbe ovvio e quindi inutile ripeter- questo mi riferivo quando, per il più politiciz- Ma il nostro giornalismo che, alle soglie del e molti debiti ma con poco, o niente, capitale? lo: non può essere autonoma una stampa che zato tra i giornali italiani, la Repubblica, ho 2000 conserva inconfondibili tratti ottocente- E con i piedi di argilla, perché l’immortalità appartiene, anziché a editori veri, ai protago- coniato negli anni 70 la definizione di “partito schi, trova la sua più fedele fotografia nel ri- 14 ■ CRITICAsociale 8 / 2012

tratto del “direttore di quotidiano”. “Esistono almeno di fotografarla fedelmente. Anzi, ha ste, si accorgano che esse altro non sono se credeva alle parole scritte, s’illudeva che i re- — spiega Balzac — tre tipi di Proprietario-Di- “bucato” tutti i più importanti avvenimenti de- non la scolastica ripetizione della dottrina ri- duci più arrabbiati del sessantotto s’acconten- rettore-Redattore capo del giornale: l’ambizio- gli ultimi decenni: il terrorismo, innanzitutto. voluzionaria leninista propagandata sino a po- tassero di giocare con gli slogan rivoluzionari. so, l’uomo d’affari, il puro sangue. L’ambizio- Quando le Brigate cominciano a colpire, i co tempo prima proprio dagli intellettuali e E nello stesso tempo si attribuivano covi e pri- so fonda un giornale o per difendere un siste- grandi giornalisti le definiscono “sedicenti” dalle loro testate. Ancora nel 1981, il Corriere gioni del popolo alla perfidia di un potere ci- ma politico al cui trionfo è interessato o per di- rosse, sostengono che in verità si tratta di fa- della Sera, mentre chiede il silenzio sui comu- nico interessato a spaventare l’opinione pub- ventare un uomo politico facendosi temere. scisti e provocatori della polizia. Giorgio Boc- nicati delle Brigate Rosse, definisce, nel titolo blica con il gioco al massacro degli opposti L’uomo d’affari vede in un giornale un inve- ca, che poi farà pubblica e ampia autocritica, di un ampio e argomentato fondo del suo fu- estremismi”. La penna caustica di Enzo Betti- stimento di capitali i cui interessi gli sono pa- così manifesta il suo acume giornalistico e po- turo direttore, Cavallari, i brigatiisti “i nipotini za così descriveva l’atmosfera del Corriere gati in influenza, piaceri e qualche volta dena- litico ancora nel 1975, a ben cinque anni di di- di Goebbels”. Quando rispondo, sull’Avanti!, della Sera: “L’ideologismo goscista, favorito ro. Il puro sangue è un uomo per cui la gestio- stanza dall’esplodere dell’eversione leninista. che sono, al contrario, i “nipotini di Stalin”, dall’autogestione redazionale, impregnava a ne è una vocazione, che comprende questo po- “A me queste brigate rosse fanno un curioso sollevo scandalo e accuse di “anticomunismo tal punto il notiziario, il titolo, il taglio dell’ar- tere, che gode nello sfruttare le intelligenze, effetto, di favola per bambini scemi o inson- viscerale”, ma certamente il cento per cento ticolo, da conferire un tono pedagogico e sac- senza tuttavia abbandonare i profitti del gior- noliti; e quando i magistrati, gli ufficiali dei degli italiani se ne sarebbe convinto se avesse cente perfino alle informazioni dello sport e nale. Gli altri due fanno del loro foglio un CC e i prefetti cominciano a narrarla, mi viene potuto leggere per esteso i loro proclami sui della cronaca. Avveniva un rovesciamento pa- mezzo; per il puro sangue il foglio è la sua for- come una ondata di tenerezza, perché la favola grandi giornali. radossale. Il conclamato pragmatismo, la reto- tuna, la sua casa, il suo piacere, il suo potere, è vecchia, sgangherata, puerile, ma viene rac- Il terrorismo non avrebbe messo radici se rica del fatto per il fatto, applicati unidimen- e gli altri non sono altro che comprimari, il pu- contata con tanta buona volontà che per dieci anni la stampa più autorevole non sionalmente da un direttore complice di una ro sangue vive e muore giornalista. I Proprie- proprio,non si sa come contraddirla”. Andrea avesse mistificato la sua natura e soprattutto padrona e di una redazione sempre più stregate tari-Redattori capo-Direttori-Gestori di gior- Barbato vede nel rapimento del giudice Sossi, se, individuata l’ideologia leninista e comuni- dal caos italiano, sfociavano, alla fine, in una nali sono avidi e abitudinari. Simili al governo nel 1974, un tentativo di far perdere alla sini- sta che lo alimentava, si fosse sviluppata final- forma di esasperato giornalismo ideologico, la che attaccano, hanno paura delle innovazioni”. stra il referendum sul divorzio. L’intellighen- mente contro questa ideologia una vasta cam- negazione anziché la imitazione del Times”. A quale di questi tipi umani assomiglia Mon- zia comunista al gran completo rende onore al pagna di contestazione, desacralizzazione e ri- Così come il giornalismo italiano ha “buca- tanelli? E Scalfari? All’ambizioso, all’uomo “compagno Feltrinelli” (che in verità fu il fon- dicolizzazione. Simile a quella che da tempo to” il terrorismo, pur avendolo sotto il naso (si- d’affari o a tutti e tre? A suo tempo, parafra- datore del terrorismo rosso in Italia) e imputa era avvenuta in tutto l’Occidente. no a disinteressarsi di qualunque approfondi- sando lo slogan di Giampaolo Pansa sui gior- nel 1972 la sua tragica morte sul traliccio di Ma come avrebbero mai potuto i giornalisti mento sulle sue connessioni internazionali e nalisti “dimezzati”, ho definito il direttore de Segrate, mentre prepara un attentato, alle tra- italiani assolvere a questo compito? Come sull’attentato al Papa, forse perché argomenti la Repubblica “dimezzato”: per un terzo gior- me della CIA. Il commissario Calabresi è og- avrebbero potuto dare alla lotta contro l’ever- troppo ideologicamente e propagandistica- nalista, per un terzo uomo d’affari e per un ter- getto di una campagna di odio uguagliata in sione, specialmente nei confronti dei giovani, mente “pericolosi”), allo stesso modo ha “bu- zo uomo politico. Ma devo ammettere di non intensità soltanto da quella alimentata, all’in- il contributo culturale decisivo che qualunque cato” l’avvenimento epocale del nostro secolo, avere inventato nulla. terno del Corriere della Sera e della associa- stampa libera, in qualunque Paese democrati- la caduta del comunismo, provocata dalla vera La confusione dei ruoli si allarga dal vertice zione dei giornalisti, contro Walter Tobagi. E co, avrebbe dato? Ancora nel 1971, quando natura (sempre nascosta dalla stampa italiana) alla base della corporazione giornalistica: I non per caso entrambi sono stati uccisi da fa- Lotta Continua viene accusata di istigare alla del potere sovietico. cronisti giudiziali diventano più portavoce e natici esecutori che di queste campagne si so- violenza, il gotha del giornalismo e della in- Certo, ottimi corrispondenti, da Bettiza, a “colleghi” dei magistrati che servitori dei let- no nutriti. Ma quando il povero poliziotto ver- tellettualità appoggia i suoi redattori e scrive Ronchey, a Ostellino, hanno scritto da Mosca tori, lavorano con loro in équipe (e in continua rà fulminato dalla rivoltella di un killer, i gior- in un appello: “Quando affermano che in que- cronache intelligenti e puntuali. Certo, sulla violazione del segreto istruttorio), crescono nalisti “democratici” vedono nell’assassinio sta società l’esercito è strumento del capitali- stampa e nella editoria internazionale tutto era professionalmente e acquistano spazio sulle l’inconfondibile segno della “provocazione fa- smo, mezzo di repressione della lotta di classe, da tempo chiaro. prime pagine insieme alla crescita del clamore scista”. E Miriam Mafai, pur normalmente noi lo affermiamo con loro. Quando essi dico- Già nel 1978, Hélène Carrere d’Encausse delle inchieste e alla popolarità dei giudici equilibrata, scrive: “tutto viene messo in atto no “se è vero che i padroni sono dei ladri, è aveva scritto il best seller L’Empire éclate, che amici. I redattori economici stabiliscono solidi da tre anni per fare di Milano la centrale, oltre giusto andarci a riprendere quello che hanno descrive con estrema precisione l’Urss come legami con le imprese e con i loro organismi che della provocazione, della reazione di mas- rubato”, lo diciamo con loro. Quando essi gri- uno Stato nazionale “finto”, tenuto insieme rappresentativi. sa e del nuovo fascismo”. dano “lotta di classe, armiamo le masse”, lo solfato dal dispotismo. E già negli anni ‘30 il Quelli politici, specializzati ormai per le di- Le più semplici e chiare manifestazioni del gridiamo con loro. Quando essi si impegnano grande storico Karl Wittfogel, con la sua opera verse aree partitiche, legano le proprie fortune terrorismo rosso non vengono descritte dalla a “combattere un giorno con le armi in pugno monumentale, aveva dimostrato che a Mosca a quelle dei dirigenti dei quali si occupano. E stampa per quello che sono, per quello che ap- contro lo Stato sino alla liberazione dai padro- e a Pechino altro non si sviluppava se non la i quotidiani si popolano di “minotauri”, metà paiono a qualunque osservatore sereno, per ni e dallo sfruttamento”, ci impegniamo con continuazione, sotto nuove vesti imperiali, del giornalisti e metà magistrati, metà politici, me- quello che esplicitamente e pubblicamente loro”. I firmatari dell’appello non sono una millenario dispotismo asiatico. tà operatori di borsa, metà sindacalisti, poli- vengono definite dai brigatisti stessi. I giorna- banda di emarginati, ma il gruppo dirigente Ma quando il povero Ronchey insisteva nel- ziotti, operatori teatrali o galleristi. listi rifiutano di vedere la realtà che sta “sopra” che a tutt’oggi controlla gran parte della cul- la elencazione di “uzbechi, kazachi, armeni, Lo stile urlato della stampa porta ad attribui- per ricercare quella che sta “sotto”, attraverso tura e del giornalismo italiano (certo con molte georgiani, calmucchi” allo scopo di spiegare re spazio sulle sue pagine soltanto a chi alza la scienza, tipicamente italiana, della “dietro- doverose “revisioni”), a cominciare dall’attua- la incompatibilità tra etnie diverse nell’impero di più la voce. Gli obbiettivi politici della pro- logia”. I redattori “dietrologi” non si acconten- le direttore del Corriere della Sera. sovietico minacciato di dissoluzione, i suoi re- prietà e dei direttori portano a costruire perio- tano di ciò che i semplici e gli ignorati sanno Questo “gotha” crescerà sotto la guida di dattori ridevano e si davano di gomito, soste- dicamente teatrini, scenografie e copioni dove e toccano con mano. Loro sanno di più. Ma Ottone sino ad assumere il controllo del quo- nendo che era un maniaco e che faceva un vengono inseriti, anche a forza, i personaggi. non è soltanto la malafede o la cecità ideolo- tidiano di via Solferino e poi de La Stampa, di elenco copiato dalla enciclopedia. Anzi, dove i personaggi continuano a essere gica che li spinge al ridicolo. Si aggiunge pro- Panorama, dell’Espresso. E quando il gruppo E come mai avrebbe potuto la stampa italia- tali soltanto se accettano di indossare la ma- babilmente una attitudine psicologica tipica Rizzoli verrà in parte “normalizzato” dalla P2, na capire il mondo sovietico e comunista, schera che è stata per loro confezionata una degli “intellettuali”. Nietzsche, che se ne in- il testimone della staffetta passerà a la Repub- stretta tra gli interessi della proprietà, che vi volta per tutte. Poiché chi non compare non tendeva, osserva: “l’uomo teoretico, che io de- blica. Al Corriere caduto nelle mani di un “so- faceva affari d’oro, il fanatismo dei redattori e esiste, i politici si adeguano, urlano, dichiarano finisco intellettuale, gode e si appaga nel to- viet” costituito da comitato di redazione e con- tipografi, la saccente cecità delle sue firme più e smentiscono, fanno la fila per partecipare, gliere il velo e trova il suo supremo fine e pia- siglio di fabbrica, si giungerà a censurare e a colte e prestigiose? I maestri della letteratura anche come comprimari, alla compagnia di gi- cere nel processo di disvelamento che gli rive- costringere alle dimissioni un redattore, Car- italiana non potevano che fare scuola. E Carlo ro del teatrino stampato, che in tal modo assu- la tutta la sua abilità”. Peccato che quando l’in- nevali, reo di aver pubblicato un titolo non Levi, a Mosca, si era sentito “profondamente me una funzione di continua destabilizzazione, tellettuale è finto (o maldestro) finisca con il edulcorato sulle prepotenze dei comunisti por- e sinceramente commosso”, perché aveva fi- crea polemiche e scandali che nascono, cre- rivelare, anziché l’abilità, la sua imbecillità. toghesi a danno del quotidiano socialista di Li- nalmente compreso “che gli uomini erano fra- scono, muoiono in una settimana, ma lasciano Dopo aver descritto per anni i terroristi rossi sbona; a scioperare per una cronaca del redat- telli, tutte le cose erano vere, nel cuore della il segno approfondendo il gap di credibilità e come fascisti, il giornalismo “democratico”, di tore Passanisi non allineata all’estremismo del potenza, dell’ordine, della virtù, degli affetti”. serietà della intera classe dirigente. La man- fronte all’evidenza, si deve arrendere, ma sol- sindacato metalmeccanici comunista; a far Mentre Alberto Moravia, nel riflettere a Pechi- canza di autonomia dei giornali e dei singoli fato in parte. I brigatisti infatti, da “fascisti” sparire, per evitarne la pubblicazione, la famo- no sulla “rivoluzione culturale”, non si accor- professionisti (di fronte alla proprietà e di diventano “criminali e basta”, i loro comuni- sa fotografia (passata alla storia) dove si vede geva che essa grondava del sangue di alcune fronte alla ideologia) ha provocato il “coro” e cati diventano “deliranti” e “farneticanti”. un giovane col viso coperto dal passamonta- decine di milioni di innocenti ma, al contrario, il coro ha impedito di comprendere la realtà Ma guai a dare notizia dei contenuti. Ci si gna sparare con la P38 contro la polizia a Mi- veniva indotto a pensare “ai canti rustici, alle circostante, attraverso una visione pluralista e deve fidare degli aggettivi standard coniati dai lano. Scriverà il povero Walter Tobagi nel danze paesane, alle musiche campestri di certe critica. Lasciamo perdere gli anni ‘50 o in par- giornali, sempre uguali, come ai tempi delle 1979, un anno prima di essere ucciso: “se si feste religiose in Italia”. Tutti i maggiori scrit- te ‘60, quando nel più “in” tra i ristoranti di veline “minculpop”. Guai. Accade infatti qual- vanno a rileggere adesso documenti e giornali tori hanno seguito il coro. E non si può certo Milano, il Savini, si riunivano tutti i giovedì a cosa di incredibile per la stampa di un Paese di allora, si vede che i germi del partito armato rimproverare la povera Lilly Gruber se, inviata pranzo, in una saletta fissa, il direttore del Cor- libero. Sono i giornalisti stessi a chiedere la c’erano, ed erano espliciti. Solo i pregiudizi a Berlino dalla Rai alla vigilia del crollo del riere, il sindaco e il prefetto per stabilire quale censura, a pretendere che nessuno possa osare ideologici impedivano di rendersene conto. E’ muro, vedeva negli ultimi epigoni della no- fosse l’immagine della realtà da “vendere” ai la pubblicazione dei comunicati brigatisti. uno dei tanti album di famiglia che bisogna menklatura comunista della Ddr il futuro della sudditi. Neppure dopo che la società italiana Neppure se ciò serve a salvare una vita umana, sfogliare se si vogliono capire le radici vere Germania orientale. si è aperta e democratizzata, la stampa italiana come nel caso D’Urso. Forse, temono che i del terrorismo italiano: è l’album di una certa Se la stampa non ha capito né il più dram- ha manifestato la capacità di interpretarla, o cittadini, leggendo per esteso le teorie brigati- borghesia e intellettualità sinistrese che non matico avvenimento interno (il terrorismo), né CRITICAsociale ■ 15 8 / 2012

la più epocale svolta internazionale (il crollo da, inquinamenti e strupri, il tutto avvolto da ■ 1995 - NUMERO 2 del comunismo), essa non ha capito neppure i un’orgia di processi, manette, gazzelle dei ca- continui progressi della società italiana, che ha rabinieri a sirene spiegate, in una ossessiva IL MINESTRONE DEL “CENTROSINISTRA” avvolto in una nube di persistente catastrofi- caccia ai ladri (ben si intende, rigorosamente smo. Dal 1964 al 1994, a esempio, il reddito in colletto bianco) e ai mafiosi (infaticabil- degli italiani in termini reali è aumentato di sei mente protetti dal “palazzo”) che sembra avere volte, e uno dei Paesi più arretrati d’Europa è trasformato l’Italia nella Colombia del mondo Fabrizio Cicchitto diventato il quarto del mondo. Eppure questo occidentale, e sembra avere stabilmente appal- straordinario sviluppo, che non ha uguali nella tato le cronache dei telegiornali ai registi de storia universale (eccezion fatta per il Giappo- La Piovra o del Portaborse. Una interminabile e condizioni della cosiddetta Se- fare un’analisi critica del polo di centro-destra ne) è stato accompagnato da costanti lamenti, telenovela intitolata “la realtà romanzesca”, L conda Repubblica sono tutt’al- il terreno va sgombrato da un’esercitazione po- presagi di sventura, annunci di “stangate”, ap- con il vantaggio, per la nostra immagine inter- tro che brillanti. Pur di far scio- lemica. Berlusconi e anche Fini tutto sono tran- pelli alla “emergenza”. Le alghe nell’Adriati- nazionale, che facilmente si può intuire. “In gliere anticipatamente.il Parlamento nel ‘94, il ne che un “pericolo per la democrazia”. D’altra co, le eruzioni dell’Etna, le proteste per gli im- una stampa che diffonde una simile visione al- Pds, il Presidente della Repubblica e Ciampi parte, un “leader autoritario” che si fa sbarcare migrati, tutto si è trasformato in una tragedia lucinata e misoneista del mondo — si potrebbe hanno dato via libera ad una sorta di “mon- dal Governo dopo sette od otto mesi senza col- nazionale (con l’attribuzione di responsabilità aggiungere parafrasando il Bettiza degli anni strum” istituzionale e politico. E’ così avvenuto po ferire, tutto è tranne che un pericolo per la penali a questo o quel malcapitato anche in 70, purtroppo ancora totalmente attuale — lo che la legge elettorale è stata approvata indipen- democrazia. Forse è un pericolo per se stesso. presenza di calamità naturali) per poi essere spazio per un giornalismo ragionato, privo di dentemente dalla maturazione degli schiera- Berlusconi è stato “geniale” quando ha deciso tranquillamente dimenticato. ubbie e infantilismi ideologizzanti, va riducen- menti politici. Le conseguenze sono state cata- di scendere in campo, quando ha realizzato due Purtroppo, a furia di “chiamare” con il più dosi sempre più”. Alle anomalie “in faciendo” strofiche il polo di centro-destra aveva tutt’altro diverse alleanze elettorali, quando ha fatto una cupo pessimismo le disgrazie, come dice la dei giornali, si aggiungono quelle in “non fa- che maturato una sua omogeneità. Appena fatto campagna elettorale “liberale” e anche quando saggezza popolare, esse arrivano davvero. De- ciendo”. L’Italia è l’unico Paese moderno do- il Governo, Berlusconi si è trovato a fare i conti ha fatto leva sui “sogni” degli italiani. Il fatto è legittimato giorno dopo giorno, il sistema de- ve mancano i quotidiani popolari. Forse per- non solo con l’opposizione frontale del Pds e che la genialità del leader di Forza Italia si è mocratico è stato alfine travolto. Evocata con- ché, coltivando tutte le proprietà un obbiettivo quella sostanziale dei “poteri forti”, ma anche spenta il giorno dopo le elezioni. Elenchiamo tinuamente, per le ragioni più svariate, la di pressione politica, considerano (a torto) che con la contestazione crescente di Bossi. A sini- brevemente quelli che consideriamo degli errori “emergenza”, essa è comparsa. Ad esempio, soltanto la testata cosiddetta “impegnata” pos- stra i laici e i socialisti venivano colti al punto gravi. La mancata rielezione di Spadolini al Se- sul piano delle libertà perché, tra legislazione sa ottenerlo. Le notizie e i dati vengono tratti massimo delle loro crisi. Il Pds lavorava per di- nato e il mancato invito a Cossiga e ad Amato speciale contro il terrorismo, contro la mafia, esclusivamente dai “palazzi”, mediati attraver- struggere definitivamente la componente socia- ad entrare al Governo, la definizione dell’agen- e magari, adesso, contro tangentopoli, la ecce- so uffici stampa o centri di potere, quasi mai lista. Alle elezioni del 27-28 marzo il Pds di Oc- da governativa mettendo ai primi due posti il zionalità è diventata la regola, e precisamente raccolti e verificati a contatto diretto con la re- chetto pensava di vincere facilmente la partita Decreto Biondi e l’occupazione della Rai. Per la regola di uno Stato non più di diritto. La altà. E infatti il genere giornalistico della “in- distruggendo il centro cattolico e il centro-sini- tutta una fase Berlusconi si è troppo schiacciato mentalità che ha trasformato l’informazione chiesta” è quasi completamente sparito. La po- stra laico-socialista. Il Pds che aveva tratto fino su Fini dando vita ad un autentico centro-destra, italiana in un’orgia di catastrofismo ha proba- liticizzazione estrema porta alla provincializ- in fondo una lezione dalla sconfitta di Craxi di- mentre invece doveva edificare un partito libe- bilmente radici simili a quelle della ostilità alle zazione perché, ad esempio, gli approfondi- ventando insieme il partito dei giudici e il par- rale di massa impegnato a coprire un’area di modernizzazioni, già ricordata nel capitolo su- menti di politica estera o non interessano o in- tito rispettoso di tutti gli interessi forti (Fiat, De centro-sinistra (liberaldemocratici, cattolici li- gli intellettuali “progressisti”. teressano soltanto nella misura in cui possano Benedetti, Mediobanca e Banca d’Italia), pen- berali, repubblicani, socialisti riformisti). Sulla La stessa cultura aristocratica ed elitaria che essere strumentalizzati a fini interni. Soprat- sava di poter vincere senza troppa difficoltà. In- legge finanziaria Berlusconi, invece di lasciarsi disprezza la società di massa infatti tende a tutto (e questa è l’anomalia principale) ci si oc- vece gran parte dell’elettorato democristiano e trascinare dalla “cena delle beffe” con i grandi predicare rigore, cure “da cavallo” (pena l’ine- cupa non di ciò che si suppone possa appas- socialista votava per il polo di centro-destra co- industriali, doveva sviluppare una linea morbi- vitabile collasso economico) perché sa che i sionare il lettore, bensì di ciò che appassiona me reazione all’eccesso di arroganza del Pds. da. Berlusconi doveva realizzare con il Ppi di sacrifici li faranno gli altri; punta al conteni- l’ambiente nel quale il giornalista è inserito. Così il Pds vinceva nella sinistra, ma perdeva Buttiglione un’intesa sulla legge finanziaria che mento dei salari e al mantenimento dei privi- Per questo, ad esempio, sono carenti l’appro- nei confronti del centro-destra. La “botta” era avrebbe evitato molti guai. Infine la decisione legi. La cultura comunista non può accettare il fondimento scientifico e i grandi temi che forte: Occhetto si dimetteva. Subentrava D’Ale- del “Polo” di non appoggiare Dini in Parlamen- trionfo del capitalismo e vive perciò nella pe- riempiono le copertine della stampa interna- ma, cioè Ligaciov, cioè il più togliattiano-ber- to è stato un errore madornale. In questo modo renne attesa di qualche catastrofe. Passano zionale. Nel mondo si parla delle sconvolgenti lingueriano dei post-comunisti. Gli effetti si ve- Berlusconi ha consentito un mezzo ribaltone maggioranze parlamentari, direttori, genera- conseguenze etiche prodotte dalla bioingegne- devano immediatamente. D’Alema puntava a avendo per di più designato il nome del Presi- zioni di giornalisti, ma il ritratto “in nero” del- ria genetica; della lotta tra proprietari e mana- dichiarare formalmente la caratterizzazione so- dente del Consiglio. Ci fermiamo qui. Sinteriz- la società italiana non cambia; anzi, viene in- ger per il controllo delle aziende; della nuova cialdemocratica del Pds per sostituire intera- ziamo la nostra valutazione politica. Come so- gigantito dalla potenza del mezzo televisivo. divisione planetaria del lavoro e della ricchez- mente il Psi. Della cultura socialista, però cialisti autonomisti e riformisti che intendono Scrive Enzo Bettiza a proposito del Corriere za; delle Borse sospese tra crack e boom; dello D’Alema non si è appropriato di un elemento difendere la loro identità non possiamo ricono- della Sera anni 70 di Ottone: “L’Italia e il scontro epocale e universale tra spirito religio- fondamentale: dell’anima libertaria, garantista, scerci nel Polo Progressista perché non è di si- mondo che avevano preso a specchiarsi nel so e laico. Le nostre copertine e prime pagine anticonformista del socialismo. Come ogni se- nistra, ma è funzionale al lucido disegno di oc- Corriere, la cui testata autorevole conferiva a parlano invece della rissa nel pollaio di turno. rio berlingueriano, D’Alema sta preparando una cupazione del potere del Pds. Una forza genui- qualunque problema un’importanza decupli- In fondo, siamo rimasti al 1954, quando, come sorta di fronte popolare che chiama centro-si- na di sinistra massimalista e radicale è Rifon- cata, evocavano una specie di immenso nor- ricordato in un precedente capitolo, mentre na- nistra: Prodi, mezzo Ppi, i Verdi, il Si, Ad, Se- dazione Comunista. Con Rifondazione Comu- deste brasiliano, brulicante di favelas, derelitti, sceva in Italia la televisione, la stampa si oc- gni, i Laburisti, un terzo di Rifondazione comu- nista si può essere in dissenso su alcune propo- handicappati, drogati, criminali, le cui disgra- cupava delle dispute tra le correnti democri- nista, forse la Lega di Bossi. Tutti gli altri sono ste di politica economica e sul “mito del comu- zie, sociologizzate, venivano attribuite tutte a stiane. o degli “antichi” o dei riciclati. La credibilità nismo”: essa però non nutre un disegno di oc- un unico mostro dai contorni indefiniti: il si- Il grande Gaetano Baldacci, che fondò Il del composito schieramento messo insieme da cupazione autoritario del potere. D’altra parte stema. Dalle inchieste che Ottone concordava Giorno e tentò di innovare il decrepito giorna- D’Alema non è molto alta. Oggi lo schieramen- esistono alcuni “valori” che non sono realmente coi redattori più arrabbiati e più pietosi veniva lismo italiano, spiegava negli anni ‘60: oggi è to costruito dal Pds viene chiamato “centro-si- tutelati da nessuna delle forze politiche oggi in fuori un cupo affresco medioevale. Le stazioni uscito il rapporto dell’Organizzazione Mon- nistra”. A nostro avviso, invece, questo schie- Parlamento: il garantismo, la difesa degli aspetti non erano più stazioni, ma “bolge dantesche”. diale della Sanità nel quale per la prima volta ramento non ha nulla a che fare con il centro- fondamentali dello stato sociale, la contrappo- L’industria non era più l’industria, ma un mo- si dimostra che il fumo provoca il cancro; e sinistra, il centro-sinistra, fu insieme una grande sizione al prepotere dei grandi gruppi privati. loch avido di carne umana che “continua a fe- nello stesso tempo sono proseguite le consul- battaglia su alcune autentiche riforme (la nazio- E’ possibile, partendo da questi valori, riaggre- rire e uccidere l’operaio”. Il sistema capitali- tazioni del presidente della Repubblica Segni nalizzazione dell’energia elettrica, le Regioni, gare un’autonoma forza socialista? E’ l’interro- stico veniva definito come la metafora del si- per risolvere la crisi di governo. la legge urbanistica, le pensioni, la sanità, la gativo al quale cercheremo di dare una risposta stema tout court e bollato col marchio di “isti- Con cosa bisogna aprire la prima pagina? I scuola media unica) e per altro verso un grande mettendo in campo una Federazione dei rifor- gazione a delinquere”. I delinquenti non erano direttori conservatori — diceva Baldacci — travaglio politico-culturale del mondo cattolico, misti (Movimento Liberalsocialista, Psr, Social- più tali, perché vittime della società, mentre apriranno con il Quirinale; io con il fumo. Non della Dc, del Psi, del Pri. Oggi non c’è nulla di democratici, Repubblicani). Questa unione dei quelli veri indossavano il camice bianco, op- c’è bisogno di essere indovini per immaginare tutto questo: i libretti programmatici di Prodi riformisti può vivere solo riorganizzando la pre- pure “dirigevano da una poltrona di velluto quale scelta farebbero i direttori di oggi. Peg- sono una melassa priva di nerbo. Il Pds di senza socialista e laica regione per regione. E’ rosso i desperados della lupara”. Altri ancora, gio. Tutti hanno ormai le prime pagine “foto- D’Alema è tutto proteso nella sua operazione difficile risolvere in questa fase il nodo delle al- dai loro grattacieli in vetrocemento, erano copia” (c’è chi sostiene che si consultano a una di occupazione del potere. Un disegno molto leanze di una forza socialista. E’ sicuro quello puntigliosamente intenti “ad avvelenare l’aria, certa ora, come ai tempi del Minculpop). Ne preciso, ma che fa anche venire i brividi nella che essa non può fare: un’alleanza con il Pds l’acqua, il cibo”. L’Italia appariva come inve- compri cinque e ne leggi uno, si potrebbe dire schiena: il garantismo non sta certamente di ca- l’unico discorso finora aperto è con i popolari stita da un cataclisma di dimensioni apocalit- a proposito dei quotidiani utilizzando, alla ro- sa a Via delle Botteghe Oscure. D’altra parte di Buttiglione, interessati a costruire un’area di tiche. Oggi, le tragedie nazionali di turno sono vescia, un tipico slogan pubblicitario. Oggi che la situazione sia gravissima lo ha recente- centro pluralistica e articolata. A nostro avviso in parte diverse, naturalmente, ma lo spirito di- pertanto non esiste più neanche un Gaetano mente scritto anche un osservatore obbiettivo è importante nel frattempo ricostruire un’auto- struttivo dei cronisti è lo stesso. Guazza tra Baldacci che faccia il titolo fuori dal coro. C’è come Sergio Romano che ha parlato di “guerra noma area laico-socialista che può aver qualco- bimbi vivisezionati per vendere gli organi e da stupirsi se i quotidiani italiani sono tra i me- civile virtuale” in corso. Se, passiamo ad esa- sa da dire nei confronti dell’imbarbarimento ospedali in preda alla malasanità, usurai e tu- no letti del mondo? s minare le condizioni del “Polo della Libertà” le della lotta politica e del sostanziale fallimento risti (meglio .se bambini) ammazzati per stra- Ugo Intini valutazioni sono tutt’altro che confortanti. Nel della seconda Repubblica. s FONDATA DA FILIPPO TURATI NEL 1891 DIREZIONE GIORNALISTI EDITORI scarl Ugo Finetti - Stefano Carluccio Via Benefattori dell’Ospedale, 24 - Milano (direttore responsabile) Rivista di Cultura Politica, Storica e Letteraria Tel. +39 02 6070789 / 02 683984 Email: [email protected] Fax +39 02 89692452 [email protected] Grafica: Gianluca Quartuccio Giordano Anno CXXI – N. 9 / 2012 Email:

Registrazione Tribunale di Milano n. 646 / 8 ottobre 1948 e n. 537 / 15 ottobre 1994 – Stampa: Telestampa Centro Italia - Srl - Località Casale Marcangeli - 67063 Oricola (L’Aquila) - Abbonamento annuo: Euro 50,00 Euro - 10,00

■ CINQUE FASCICOLI CON UN’ANTOLOGIA DI DOCUMENTI, DI ANALISI E DI DENUNCE MAI ASCOLTATE. MA OGGI PROFETICHE STORIA DI VENTI ANNI/3 LA CRITICA SOCIALE E LA SECONDA REPUBBLICA

SOMMARIO Selezione 1995 - 1996

DIREZIONE pag. 7

Di Pietro chiese di cessare gli attacchi nei suoi confronti (‘92)

ANTONIO VENIER pag. 8

IIª Repubblica: Chi ci guadagna?

STEFANO CARLUCCIO pag. 9

“Quello parla da solo” Intervista al giornalista F. Cimini

CRITICA SOCIALE pag. 9

Achille Occhetto Dixit. Perché l’ex Pci non divenne socialista

FRANCESCO ACCURSIO pag. 10

“Ho fatto gli interessi dell’azienda ma per il pds sono un infame” TIZIANA MAIOLO pag. 3

Toghe golpiste UMBERTO DRAGONE pag. 11 Le privatizzazioni selvagge BETTINO CRAXI pag. 3 EDMOND DANTES pag. 13 Il caso Cagliari “Una bestia da confessione” Sino a quando?

DIREZIONE pag. 6 CALDONAZZO E FIORELLI pag. 13

“Hot lines” a palazzo di Giustizia Una vita da Oscar 9

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■ 1995 - NUMERO 2 scuola. Parlo dell’uso che è stato fatto del car- e tossicodipendenti che avevo incontrato tante cere prima del processo. Forse non tutti sanno volte. Questi ultimi erano spesso incarcerati TOGHE GOLPISTE che il codice e rigorosissimo, in questo. Le perché chiamati in causa da un “pentito”. Di manette devono scattare solo in casi eccezio- questo protestavano. Quelli delle inchieste nali, rigorosamente previsti dalla legge. Mai “Mani Pulite” stavano invece in galera perché comunque un cittadino deve essere minacciato non si trasformavano loro stessi in “pentiti”. Tiziana Maiolo di arresto se non parla. La situazione è descrit- Situazioni speculari. ta alla perfezione (e ricordata in questo libro) Vorrei dedicare un pensiero a Gabriele Ca- dall’avvocato Gaetano Pecorella: le pressioni, gliari e ai tanti suicidi di questa stona. Sono ggi non posso dirvi nien- Vedere il tiranno nella polvere ha sempre i ricatti, le minacce, l’abbandono in cella cui è stata tra gli ultimi a vedere Cagliari da vivo, “O te”. Sgomente le facce ad stimolato positivamente le emozioni dei sud- destinato I’ “irriducibile”. non mi è parso stesse per darsi la morte. Igno- cronisti giudiziari di Mila- diti. Dare una spallata al potere che ha sfian- Che non avrà più la fortuna di incontrare il ro se fosse responsabile o meno dei reati che no. Il Procuratore capo Saverio Borrelli non cato i cittadini è pure atto liberatorio e neces- magistrato finché non si deciderà a “fare i no- gli venivano contestati. Ma nessuno può di- da più le notizie? E’ il 29 maggio 1995. Cir- sario. Ma non è compito che si possano assu- mi”. Trattandosi di inchieste che riguardano il menticare il fatto che un Pubblico ministero si cola l’indiscrezione che sia stato chiesto, pro- mere le divise o le toghe. mondo politico, e chiaro che la persona arre- era permesso di fargli balenare la possibile li- prio da quell’ufficio, il commissariamento di Quel che e accaduto al quarto piano del Pa- stata dovrà dire la parola magica, quella del se- bertà per poi fargli sapere, attraverso il gior- Publitalia, la concessionaria di pubblicità della lazzo di Giustizia di Milano non può essere gretario di partito. Ho incontrato personalmen- nale radio, che sarebbe rimasto in carcere. Fininvest, una notizia che merita i titoloni in considerato fatto di democrazia, perché quei te, nel carcere milanese di San Vittore, ex col- Fuori dalle regole. Il magistrato non deve pro- prima pagina. gesti non fanno pane degli strumenti democra- leghi del consiglio comunale, democristiani, mettere niente, men che meno decidere a mez- Se il tribunale civile accogliesse la richiesta tici. Peggio ancora se si parla di “rivoluzione”: socialisti e comunisti lasciati a languire, di- zo stampa sulla libertà di un cittadino. Inno- della Procura si potrebbe trascinare Silvio Ber- quando i protagonisti sono in divisa o in toga, menticati. Qualcuno aveva già ammesso le centista? Mai. Garantista? Sempre. Dedico lusconi nella polvere. Si realizzerebbe il sogno si chiama golpe. Doverose erano le inchieste proprie responsabilità, ma era poca roba, di questa mia breve introduzione a Caino, il più del Grande partito Inquisitorio di cui anche su chi aveva commesso reati contro la pubbli- fronte a quel che i procuratori volevano. Ho in- cattivo. Sono i suoi diritti che intendo difen- tanti cronisti fanno parte. ca amministrazione, doveroso procedere nei contrato imprenditori e manager, mescolati in- dere. Dalla parte di Abele ci sono già tutti gli Il procuratore Borrelli stringe il sorrisine confronti di chi aveva finanziato in modo ille- sieme a quei detenuti, in gran parte immigrati altri. s furbo, gli occhi si illuminano davanti a un’im- cito il proprio partito, di chi si era appropriato maginaria telecamera. “Non posso dirvi nien- di denaro pubblico. E massima deve essere la te, ma... ma vi spiego l’articolo 2409 del codi- sanzione per chi, al processo, sarà riconosciuto ce civile”. E’ così che si viola il segreto, così colpevole. Ma credo che oggi possiamo avere si stipula quel patto di sangue che lega il gior- tutti quanti la massima freddezza per restituire ■ 1995 - NUMERO 4 nalista alla sua fonte, così nasce il mercato del- a ciascuno quel ruolo che mai avrebbe dovuto la Notizia nei tribunali italiani. La Procura di essere abbandonato. IL CASO CAGLIARI Milano è maestra, abile nave scuola, ammira- Che Paese è quello in cui il governo non go- zione e invidia dei colleghi. A questo ufficio, verna, l’opposizione non si oppone, il parla- “UNA BESTIA DA CONFESSIONE” ai suoi più gloriosi esponenti è dedicata questa mento non legifera, l’informazione non infor- biografia di gruppo di Giancarlo Lehner. Una ma, i tribunali non giudicano e i Procuratori si cronistoria ragionata e colta, letta da un occhio fanno governo e legislatore, comunicatoti e Bettino Craxi “altro”, non malevolo ma estraneo alla com- storiografi? Quando salta il tappo delle regole, plicità del giornalista di palazzo. quando manca il rigore, quando i partiti sono Sono stata anch’io, per lunghissimi anni, fermi alla difesa dell’indifendibile esistente, il abriele Cagliari è scomparso nel presso autorità algerine al fine di consentire la giornalista al Palazzo di giustizia di Milano. momento del cambiamento non può che essere G modo terribile che tutti sappia- migliore conclusione del contratto. In un epoca in cui i cronisti ragionavano con brutale e traumatico. E non può che determi- mo. E tuttavia la sua tragica vi- Nonostante l’ammissione di responsabilità la propria testa e i magistrati in gran parte con nare smarrimento di chi viene improvvisamen- cenda non può essere cancellata. rispetto ai fatti oggetto del provvedimento di la testa e il cuore a Roma, laddove si decide- te disarcionato. Può e deve essere ripercorsa così come è carcerazione e nonostante la confessione spon- vano le sorti della loro carriera. Liberi i croni- Fu così che l’entrata repentina nello scena- scritta negli atti e raccolta nelle testimonianze. tanea di un ulteriore fatto sconosciuto fino a sti, prigionieri i giudici. Oggi i giornalisti al rio politico di Silvio Berlusconi con la sua Passerà alla storia come un caso clamoroso quel momento per la Procura, lo stesso giorno, fragore delle manette brindano con lo cham- squadra di imprenditori o professionisti, ine- ed esemplare di violazione dei Principi Costi- i Pubblici Ministeri ed una immediata ordinan- pagne offerto dai procuratori, i Pubblici mini- sperti in politica ma ben inseriti nella “società tuzionali, delle Leggi dello Stato, delle norme za del Gip dottor Ghitti, gli negano la libertà. steri si fanno chiamare “giudici” e chiamano civile”, stimolò la reazione livida dei rivolu- dei Trattati Europei e delle Convenzioni Inter- Viene rigettata anche la richiesta degli arresti la sera in redazione per orientare l’uscita (o lo zionari in toga, che non erano né “rossi” né di nazionali sottoscritti dall’Italia e che tutelano domiciliari. stop) delle notizie. I magistrati si riuniscono in altro colore, ma avevano semplicemente con- i Diritti dell’Uomo. Il provvedimento viene motivato con il pe- stanze da cui escono fragorose risate (dove è quistato il potere. Il procuratore Borrelli, alla Un uomo di 67 anni, incensurato, inchiodato ricolo di reiterazione dei fatti e con la supposta finita quell’insonnia che precedeva la grave vigilia del voto del 27 marzo 1994, aveva am- in carcere come un criminale incallito e spinto persistenza di legami personali posti alla base decisione di togliere la libertà a un essere uma- monito, “chi ha scheletrì nell’armadio, lo dica alla disperazione sino al terribile gesto con cui dei reati contestati e, del resto, già confessati. no?), i cronisti percorrono i corridoi del Palaz- subito”. Era già pronto a cercarli, quegli sche- mette fine alla sua vita. L’argomento è del tutto pretestuoso. zo indossando gioiosamente le magliette che letri, prima ancora di avere notizia di reati Un caso su cui mi auguro presto o tardi, si A prima vista appare evidente che si tratta inneggiano a Mani Pulite. commessi. Li sta ancora cercando, a un anno pronunceranno Corti e Commissioni Interna- solo di un espediente. Assecondando apparen- Questa cornice che ho appena vergato mi fa da quelle elezioni, con grande voluttà. zionali per la Difesa dei Diritti Umani. temente la forma, si saltano in realtà a piè pari, trasalire. Non esistono Dei. Certamente le per- Così non ha voce neppure chi negli armadi Ci auguriamo che prima di loro lo sappia fa- nella sostanza, i requisiti di assoluta ed impre- sone che ho conosciuto io — lo scialbo Borrel- tiene solo i vestiti. Ammutoliti gli avvocati, re la Giustizia italiana. scindibile concretezza che il Codice di Proce- li, il paterno D’Ambrosio, il timidissimo Co- schiacciate le loro toghe come fastidiosi inset- Gabriele Cagliari viene arrestato, nella notte dura Penale impone in materia di Carcerazione lombo, il frivolo Greco, l’implacabile Davigo, ti. Messi alla berlina i “nemici politici” del tra l’8 ed il 9 marzo 1993. L’Ordinanza di cu- Preventiva. l’inattendibile Di Pietro — sono state sostituite Partito dei procuratori, aggrediti come un stodia cautelare in carcere era stata emessa dal L’ing. Cagliari aveva, rassegnato immedia- da attori di Hollywood. E la festa è cominciata. drappello di usurpatori coloro che coltivavano Gip di Milano dottor Ghitti su richiesta del tamente le dimissioni dalla carica di presidente Una classe politica e stata spazzata via. Tutta l’illusione di poter riformare, con gli strumenti “Pool cosiddetto Mani Pulite”. dell’Eni. intera, o quasi. E’ ben vivo il Pci-Pds, con uo- previsti dalla Costituzione, la giustizia. Impla- L’accusa è di corruzione e finanziamento il- Non avrebbe in nessun modo potuto com- mini e strutture, appena lambito dalle inchieste cabile è stato, negli ultimi tre anni, il tiro al lecito ai partiti in relazione al contratto per la mettere nuovi reati, connessi funzionalmente giudiziarie. piccione sui ministri guardasigilli: pollice ver- fornitura all’Enel di turbine dell’Ansaldo con- ad una carica che ormai non aveva più. Ma non è questa I’anomalia più grave di quel so al politico Martelli, poi al giurista Conso, trollata Eni. L’uscita dalle cariche e l’azzeramento pro- fenomeno politico che va sotto il nome poco all’avvocato Biondi, al magistrato Mancuso. Interrogato il giorno dopo, Cagliari ammette fessionale, il coinvolgimento nei fatti, peraltro elegante di Mani Pulite. La verità è che una Loro, gli Intoccabili (si può esercitare il dirir- subito tutti i fatti in contestazione. La difesa confessato, e l’avvenuto arresto, costituivano, classe politica che ha dominato (più che gover- tto di criticai) lasciano solo colare un po’ di bi- presenta allora immediata istanza di revoca poi, per sé soli, elementi di insanabile rottura nato), in complicità con un’opposizione che era le dicendosi disponibili a correre al governo se della custodia cautelare in carcere e chiede, in di quel “sistema”, al quale si riferiva astratta- tale solo in via formale, e il cui destino volgeva chiamati alle armi dal Colle massimo. Ma nes- subordine, la sua sostituzione con gli arresti mente il Gip. inesorabilmente al termine, non ha saputo tro- suno li chiama ai piani alti, tocca restare al domiciliari. L’indomani, 11-3-1993, viene Cagliari avrebbe potuto infatti compiere o vare in sé quel bandolo di intelligenza e capa- quarto piano. nuovamente interrogato dal p.m. dottor Ghe- concorrere a fatti delittuosi entro quel “siste- cità che la dirigessero verso un cambiamento Monadi senza finestre, ingresso vietato an- rardo Colombo. Cagliari conferma le prece- ma” solo ed in quanto personaggio di vertice, radicale. E nessun ordinamento costituzionale che agli ispettori del ministro. Non è completo denti dichiarazioni. inserito in un circuito relazionale di legalità, avrebbe mai potuto autorizzare nessun Procu- il quadro nel quale si volge la storia raccontata Riferisce inoltre di un episodio nuovo non almeno apparente, che era ormai invece del ratore ad assumersi quel compito. Un’amnesia da Giancarlo Lehner se non si ricorda l’altra contestato e persino ignorato dagli inquirenti. tutto compromesso. generale ha perso per strada i principi fonda- grande anomalia che ha caratterizzato le inda- Si tratta di una negoziazione di gas tra Al- Alla linea dura seguita nei suoi confronti si mentali di uno Stato democratico con la sua di- gini condotte dalla Procura della Repubblica geria e Snam, Società del gruppo Eni, per la contrappone, una linea morbida verso i coin- visione dei poteri. di Milano, che, anche in questo, è stata nave quale un mediatore avrebbe “interceduto” dagati di Cagliari, per i quali viene disposta la 4 ■ CRITICAsociale 9 / 2012

quasi immediata scarcerazione. Appariva su- L’esigenza addotta è, ancora una volta, as- nismi e le cifre di tutte le operazioni illecite. una nuova e circostanziata istanza di libertà. bito chiaro che la decisione di mantenerlo in solutamente ed evidentemente strumentale. Ciononostante a Cagliari che poteva anche L’atto difensivo è motivato, anche sul pre- carcere era una inequivocabile risposta alla Le prove cui il Gip si riferisce, (rapporti con non conoscere gli esatti importi delle somme supposto che le esigenze di preservazione del- scelta che egli aveva compiuto di esercitare il Istituti bancari e Fiduciarie italiane o estere) illecitamente stornate, vengono, per l’ennesi- la prova non dovevano essere poi così pre- suo inalienabile diritto al silenzio su fatti e per- sono infatti di natura cartolare e documentale, ma volta, negati la libertà e gli arresti domici- gnanti dal momento che lo stesso p.m. dottor sone che per gli inquirenti, erano, al momento, e per tale motivo non suscettibili di interventi liari. De Pasquale aveva autorizzato Cagliari e Fer- inesistenti. Il rigetto del Gip è assoluto. modificativi. La decisione è priva di qualsiasi ragionevole ranti, direttore finanziario Eni, anch’egli dete- A Cagliari vengono anche negati gli arresti Il giorno 25 dello stesso mese di marzo Ca- giustificazione. Gli arresti domiciliari avreb- nuto a San Vittore per la medesima ipotesi di domiciliari. gliari viene nuovamente interrogato. bero potuto benissimo essere concessi ed reato, ad intrattenersi a colloquio. Anche il paventato pericolo di inquinamento Torna a confermare i fatti precedentemente eventualmente accompagnati da particolari Il Giudice per le Indagini Preliminari, in da- delle prove, era del tutto inesistente. Cagliari confessati. Li correda di nuovi particolari, pe- prescrizioni. ta 24 giugno 1993, rigetta l’istanza di revoca stesso, attraverso la sua confessione, aveva in- raltro già noti agli inquirenti. Non si vede infatti come Cagliari, una volta della custodia cautelare e nega anche gli arresti fatti cristallizzato la prova della sua responsa- La difesa presenta allora la terza istanza di posto agli arresti domiciliari, interdetto agli in- domiciliari, pur ammettendo, con un’evidente bilità, privando di significato ogni ed eventua- libertà. contri con persone diverse dai difensori, e con contraddizione, che “Invero la vicenda di cui le azione di alterazione degli elementi di prova Il 29 seguente il Gip risponde rigettando per il telefono sotto controllo, dopo quasi due mesi è procedimento è già adeguatamente compro- raccolti a suo carico. la terza volta la richiesta della difesa. Nega la di carcere, potesse interferire alterando dati vata sotto il profilo documentale...”. Cagliari Del tutto poi singolare e strumentale appa- libertà, nega gli arresti domiciliari. Il testo del- che di fatto erano già stati sostanzialmente ac- si trova in carcere ormai da quasi tre mesi e riva la motivazione secondo il quale solo la de- la motivazione del provvedimento è solo la co- quisiti, tra l’altro e principalmente grazie al mezzo. tenzione di Cagliari avrebbe potuto consentire pia fotostatica di quello del 19 marzo. suo contributo. Per la quinta volta gli viene negata la libertà. “... la ricostruzione del quadro complessivo E’ passato quasi un mese dal suo arresto. Solo in data 9 giugno 1993, alla scadenza Viene fatto passare un’altro mese. Una vera e nel quale i fatti reato si collocano, in quanto Cagliari ha ammesso pienamente i fatti ogget- dei tre mesi di carcerazione preventiva previsti propria tortura attuata deliberatamente e fred- dagli accertamenti compiuti i reati contestati to del provvedimento di carcerazione, ha por- dall’art. 303-C.P.E, il dottor Ghitti revoca la damente. trovano origine e causa in un più vasto ambito tato a conoscenza degli inquirenti la vicenda prima misura imposta (questione Ansaldo- Cagliari è ormai gettato in uno stato di pro- che deve essere dettagliatamente ricostruito”. relativa alla negoziazione del gas algerino, ha Enel). Tutti gli altri protagonisti della vicenda fonda disperazione. E’ lo stato in cui, il 15 di Gli “accertamenti compiuti”, in relazione ai confessato quanto il presidente dell’Eni poteva come già ricordato avevano invece recuperato luglio, chiede di essere sottoposto ad interro- reati contestati, erano già contenuti nella sua conoscere delle illecite erogazioni ai partiti da la libertà già subito nei giorni immediatamente gatorio. prima confessione che trovava peraltro riscon- parte dell’Eni. successivi il loro arresto. Dopo quasi sessanta giorni dall’emissione tro in quella degli altri indagati. In data 1 aprile 1993, la difesa richiede for- L’altra Ordinanza di Custodia cautelare in del provvedimento restrittivo in questione, e Secondo la Corte di Cassazione, l’esigenza malmente ai sostituti Colombo, Davigo e Di carcere, emessa il 24 aprile 1993 (illeciti fi- dopo quattro mesi dall’incarcerazione viene di preservare la genuinità della prova deve Pietro che vengano contestati a Cagliari i fat- nanziamenti Enel ai partiti politici) verrà in- interrogato dal p.m. dottor De Pasquale. sempre necessariamente ancorarsi a gravi in- ti-reato per i quali si ritiene giustificata e ne- vece degradata negli arresti domiciliari il gior- Tutto è chiaro, assolutamente chiaro. Non vi dizi di colpevolezza in ordine ad un reato già cessaria la sua ulteriore permanenza in carce- no 17 giugno 1993 a quasi due mesi dalla sua sono altre vie d’uscita. Subito confessione in consumato e quindi ascrivibile all’indagato re. emissione ed a più di cento giorni dall’inizio cambio della libertà. Gravemente prostrato (mentre allo stato degli atti la Procura non di- L’istanza non riceve alcuna risposta. della carcerazione. dalla lunga detenzione, Cagliari ha deciso di sponeva di alcun elemento da contestare ulte- Ventidue giorni dopo, il 26 aprile, dopo 46 Cagliari nel frattempo aveva compiuto i ses- rendere una confessione. riormente). giorni di detenzione nel carcere di San Vittore, santasette anni, perso la nuora, morta giova- Lo fa attraverso una versione che però, al- Le ragioni che invece venivano indicate dal il Gip emette invece una nuova ordinanza di nissima di un male incurabile, con un figlio in meno per quanto mi riguarda, non corrisponde Gip non valicavano la soglia del sospetto e custodia cautelare, questa volta per falso in bi- tenera età. in nessun modo alla verità, e che è del resto non potevano dare alcun fondamento di lega- lancio ed illecito finanziamento ai partiti. Nemmeno in quel momento gli viene con- carica di contraddizioni più che evidenti. lità alla sua decisione. Appare subito perciò Si tratta di fatti già noti alla Procura giacché sentito di dividere il dolore con i suoi familiari, Cagliari non mi ha mai informato, e sarebbe del tutto evidente allo stesso Cagliari la vera erano stati precedentemente e spontaneamente a meno che non avesse accettato l’umiliazione stato singolare che lo avesse fatto, né men che natura del problema di fronte al quale egli vie- confessati da Cagliari. di essere accompagnato ai funerali dalla scorta meno mi ha mai chiesto alcunché in relazione ne brutalmente posto. Su di essi oltretutto era già stata raccolta la in divisa ed armata. al progetto di accordo assicurativo Eni-Sai. Lo dirà nella sua lettera di addio alla moglie. prova della responsabilità penale dei soggetti Dopo tutto questo non è difficile immagina- Del resto che fosse a mia conoscenza, nes- Libertà in cambio di confessioni, rivelazio- coinvolti, compreso naturalmente Cagliari. re quale ormai potesse essere, il suo stato sun dirigente responsabile del partito si era oc- ni, denunce, non necessariamente secondo la Il Tribunale della Libertà in relazione a po- d’animo, la sua condizione psicologica, la sua cupato di questo progetto, negoziato diretta- verità, ma in ogni caso secondo la verità ri- sizioni assimilabili a quella dell’ex presidente prostrazione morale. mente dai rappresentanti e dai professionisti chiesta dagli inquirenti. dell’Eni, si era già pronunciato nel senso che Il 26 di maggio gli viene notificata in carce- delle parti. La versione che egli da non è veri- Il 16 marzo 1993, viene interrogato nuova- la prova del reato di falso in bilancio, è di na- re una nuova ordinanza di custodia cautelare. tiera né credibile ma ha il vantaggio di venire mente dal p.m. Colombo. Non vi è alcun ulte- tura documentale, e quindi di per sé non su- Si tratta questa volta dei fatti relativi al pro- incontro alle attese dell’inquirente. Segue pe- riore addebito, Cagliari è però già in uno stato scettibile di alterazioni ex-post. Il nuovo prov- gettato accordo assicurativo Eni-Sai. Da que- raltro il filo di un’indicazione già offerta dal di crescente tensione e aggrappato alla speran- vedimento di carcerazione è privo di qualsiasi sto momento si apre l’ultimo definitivo e più coimputato Ligresti, il quale, avendo già scon- za di ottenere la libertà. base e fondamento legale. doloroso capitolo della vita di Gabriele Caglia- tato da giugno a dicembre dell’anno preceden- Fa così nuove confessioni. Disvela natura, A questo punto il drammatico copione si ri- ri. te sei mesi di carcere preventivo, nuovamente entità e meccanismi del finanziamento illecito propone ancora una volta uguale a sé medesi- La prima istanza di revoca o sostituzione interrogato a luglio del 1993, pronunciando sia ai Partiti politici erogato dall’Eni. mo in una condizione che per chi è costretto a della misura con gli arresti domiciliari viene pure genericamente ma come “salvacondotto” In rapporto a questo descrive il ruolo di cen- subirla comincia a diventare allucinante. presentata contestualmente all’interrogatorio il nome di Craxi, aveva cercato di evitare una tralità del banchiere Pacini Battaglia, (questi Nel corso dell’interrogatorio condotto da di rito condotto dal Gip dottor Grigo, in data nuova perdita della libertà. dal canto suo, tramite le sue amicizie, non su- Ghitti, Cagliari ammette i fatti (per la verità li 1 giugno 1993. Il p.m. De Pasquale, evidentemente soddi- birà per nulla il suo stesso trattamento e non conferma, perché al riguardo aveva già reso la Le richieste della difesa vengono respinte sfatto, con espressione disgustosa ed irripeti- verrà privato della libertà neppure per un gior- più ampia confessione). due giorni dopo, dopo quasi tre mesi di carce- bile e con tono che si addiceva più a chi aveva no). La difesa ripropone allora ennesima istanza re, con una motivazione con cui praticamente finalmente vinto una propria e personalissima Il contributo collaborativo che egli offre con di remissione in libertà o, in subordine, di de- viene negato il diritto al silenzio, e avanzato il battaglia, che non ad un Magistrato, assicura le sue rivelazioni è di rilievo inconfutabile. gradazione della misura ad arresti domiciliari. “teorema” perverso: Confessione = Remissio- subito a Cagliari che vista la sua deposizione Allo stesso modo non è più contestabile, una Ghitti in data 30 aprile 1993, per la quarta ne in libertà. Le esigenze di acquisizione pro- otterrà senz’altro la libertà. qualsiasi concreta possibilità di reiterare i reati. volta, con un provvedimento che non si disco- batoria, ritenute dal Gip assolute e strettamen- Tutto questo è avvenuto alla presenza del- La difesa, al termine dell’interrogatorio, sta dai precedenti, rigetta in blocco tutte le ri- te connesse alla persona di Gabriele Cagliari, l’avvocato Vittorio D’Ajello (difensore di Ca- presenta quindi una nuova istanza di libertà. chieste. appaiono, per converso, evidentemente stru- gliari), del dott. proc. Luigi Gianzi (collabora- Invece, come se nulla fosse avvenuto, in da- Questa volta la “novità” introdotta per man- mentali alla confessione, ove si consideri che tore dell’Acc. D’Ajello) e di un militare della ta 19 marzo 1993, il Gip dottor Ghitti secondo tenere Cagliari in prigione, consiste nella dif- Cagliari era stato sentito una prima volta, in G.d.F. (addetto alla trascrizione dell’interroga- le richieste avanzate dalla Procura, rigetta an- formità tra i valori da lui confessati rispetto a qualità di teste, dal p.m. dottor De Pasquale in torio al computer). Data l’ora tarda l’interro- cora una volta. quanto invece sarebbe stato accertato. data 13 maggio 1993 e successivamente, ad- gatorio viene sospeso. Ci si accorda però sul Niente libertà, niente arresti domiciliari. Ca- Eppure proprio l’avvenuto “accertamento” dirittura un mese e due giorni dopo il 15 giu- suo proseguimento il giorno seguente. L’indo- gliari deve rimanere in carcere. dell’ammontare del finanziamento (anche at- gno 1993. mani la difesa, come esplicitamente richiesto La motivazione si fonda sul pericolo di in- traverso mezzi di prova diversi dalle “sponta- Se inderogabili ed impellenti esigenze di dal p.m. avrebbe poi presentato quella che, se- quinamento delle prove. nee” dichiarazioni dell’ex presidente dell’Eni) preservazione della genuinità della prova fos- condo la esplicita promessa del dottor De Pa- Le prove in realtà sono già ampiamente ac- era casomai indice che la prova era già stata sero effettivamente esistite, il p.m. avrebbe do- squale, sarebbe stata l’istanza di remissione in quisite, anche e soprattutto per effetto delle di- acquisita. vuto, indagare e contestare immediatamente a libertà risolutiva. chiarazioni dell’indagato. Era stato infatti il banchiere Pacini Batta- Cagliari i risultati acquisiti, senza attendere L’indomani 16 luglio 1993, il dottor De Pa- Non basta. Si dichiara che bisogna impedire glia, mente operativa di quanto era oggetto di ben più di un mese per compiere il successivo squale procede dapprima all’interrogatorio del con il carcere “suscettibili e penetranti inter- interesse da parte della Magistratura, che, in interrogatorio, peraltro solo a seguito di una coimputato di Cagliari, Ferranti. ferenze (che) potrebbero portare ad un’altera- condizioni di piena libertà, aveva già chiarito sollecitazione della difesa. In questa circostanza, inopinatamente, espri- zione delle prove”. nel frattempo, documenti alla mano, i mecca- In data 21 giugno 1993, viene presentata me l’intenzione di non dare invece più seguito CRITICAsociale ■ 5 9 / 2012

a quello dell’ex presidente dell’Eni, come pure lazione della Legge e ciò secondo l’articolo inoltre deve attuare nel processo penale i ca- In sostanza se l’indagato non confessa o non era già stato stabilito. De Pasquale giustifica 119 C.P.P. ratteri del sistema accusatorio” (Art. 2 diret- accusa i complici non può “inquinare” la pro- in questo modo l’improvviso e imprevisto Sarebbe ancora più grave se nella condotta tiva n. l - L. l febbraio 1987 n. 81). va e cioè alterare il quadro delle risultanze in- cambiamento di programma: Cagliari avrebbe dei magistrati si dovessero rinvenire gli estre- Nel Codice di Procedura Penale sono previ- vestigative, perché si limita, esercitando un fatto pressione su Ferranti per spingerlo a ren- mi del reato di violenza privata, penalmente ste le regole fondamentali del sistema accusa- suo diritto, a rifiutare il suo contributo alle in- dere dichiarazioni non veritiere. sanzionato dall’articolo 610 C.P. o di reato torio. dagini, senza che ovviamente quanto già ac- L’affermazione è del tutto infondata. Lo connesso all’uso non imparziale dell’ufficio”. Il diritto alla prova ex Art. 190 inteso come quisito possa essere compromesso. possono attestare gli avvocati D’Ajello (difen- E più avanti ancora scrivevo! “Nel processo diritto al contraddittorio, diritto di “Difendersi Invece è addirittura notorio che diverse au- sore di Cagliari), Pezzetta (difensore di Fer- inquisitorio, l’inquisitore si attiva per ottenere provando”, che presuppone evidentemente che torità procedenti utilizzano la custodia caute- ranti) e Gianzi (collaboratore di D’Ajello), tut- la confessione dell’imputato e la chiamata di la difesa si apposta sullo stesso piano dell’ac- lare in carcere o la minaccia di applicazione ti presenti agli incontri tra gli indagati. correo, utilizzando a questo fine tutti i mezzi cusa. della custodia cautelare in carcere, al fine di Nessuna pressione di nessun genere era stata di cui dispone. Il divieto di impiego di metodi o tecniche ottenere confessioni o chiamate di correo. fatta da Cagliari su Ferranti. Cagliari peraltro In epoca medioevale l’inquisitore utilizzava idonei ad influire sulla libertà di autodetermi- Siamo tornati ad una nuova forma di inqui- aveva già reso una confessione sui fatti adde- la tortura e tutte le possibili e immaginabili nazione o ad alterare la capacità di ricordare e sizione, ad un metodo di ricerca della verità bitategli. tecniche di coartazione violenta della volontà di valutare i fatti (Art. 188). che esige a tutti i costi la collaborazione del- Con la versione data aveva pensato o si era dell’imputato al fine di estorcerne le dichiara- Il divieto di utilizzazione delle prove acqui- l’inquisito. illuso di essersi “guadagnato” il parere favo- zioni. site in violazione dei divieti stabiliti dalla Leg- Taluni nuovi inquisitori fabbricano i colpe- revole alla scarcerazione da parte di De Pa- Diceva Foucault che l’imputato, privo di ge (Art. 191). voli e la verità, modellano i fatti ai loro dogmi squale. ogni garanzia, mero oggetto dell’attività del- L’Art. 275 in forza del quale si può ricorrere investigativi. In quel momento era certo di poter ottenere l’inquisitore, era ridotto a mera “Bestia da al carcere solo con “Extrema ratio”. Di fronte all’inquirente che fa capire all’in- ormai la libertà, e di uscire finalmente dal “ca- confessione”. Ebbene tutte queste regole sono state conti- dagato che dovrà subire la custodia cautelare nile” nel quale era stato rintanato come scri- Singolarmente notiamo che proprio in que- nuamente violate da inquirenti che agiscono in carcere qualora non decida di collaborare, verà nella sua lettera di morituro. Attraverso sto periodo, in uno Stato che ha fatto propri gli senza rispettare le norme previste dalla Legge. l’indagato stesso al fine di evitare l’infamia di un comunicato stampa del giorno seguente, alti principi propri di ogni società civile, le L’attacco ai Principi Fondamentali dell’Or- una restrizione in carcere o la separazione da venerdì 17 luglio 1993, l’avvocato D Ajello “Bestie da confessione” sono numerosissime, dinamento e alle garanzie del cittadino che vi- tutti i suoi affetti ed interessi, o comunque l’in- ben consapevole della gravità della situazione i “Pentiti sono un esercito” un fenomeno im- ve in uno Stato di Diritto e non in uno Stato di gresso e la permanenza in un ambiente duro e delle condizioni psicologiche di totale logo- pressionante senza precedenti. Polizia o comunque in uno Stato dei “Giudi- come quello carcerario, è così “indotto” a di- ramento in cui versa il suo assistito, manifesta Mai si era registrato nella storia della Re- ci”, è particolarmente pericoloso per la demo- chiarare in sede di interrogatorio quanto viene l’auspicio che il p.m. mantenendo l’intendi- pubblica un simile numero di confessanti e di crazia stessa, anche per il modo subdolo e stri- da lui preteso. mento espresso, formuli senz’altro un parere chiamati in correità. sciante attraverso cui si manifesta. Molte confessioni e chiamate in correità ri- favorevole, altrimenti, come si legge nello Difficile non credere che tutto questo non sia In altri termini mentre formalmente, per così lasciate da indagati presi da una prorompente stesso comunicato: “Ci sarebbe da dubitare sintomo di aberranti deviazioni istituzionali. dire “Sulla carta”, sono previste le elementari e di per sé significativa volontà di collaborare della coerenza dell’inquirente che oltretutto, Nonostante un Diritto Processuale fondato garanzie che ciascuno dovrebbe avere nel mo- con gli investigatori, nasce quindi dal rapporto non avrebbe calcolato le gravi ripercussioni sul sistema accusatorio, in pratica in modo mento in cui viene sottoposto a procedimento perverso che intercorre tra l’inquirente e l’in- psicologiche di chi si aspetta la libertà pro- sempre più diffuso viene applicato il sistema penale, di fatto in moltissimi casi nessuna di quisito. Lo squilibrio esistente tra l’inquirente messa e poi negata”. inquisitorio”. queste regole “minime” espressione di irrinun- e l’inquisito che prelude ad una sopraffazione Un monito responsabile e consapevole E ancora osservavo: “Il processo accusato- ciabili principi di civiltà “giuridica”, è in realtà del primo sul secondo genera sul piano psico- dell’ormai incontrollabile drammaticità della rio tiene in conto le esigenze di rispetto dei Di- rispettata. logico due effetti sinergici: da un lato l’inda- situazione. ritti Umani e dei Principi etici fondamentali. La violazione delle norme legislative da par- gato teme di subire una sofferenza, preferisce Saranno purtroppo parole profetiche ed inu- Non si può insomma usare violenza ad un te di una prassi giudiziaria deviata è addirittura “aderire” alle richieste dell’inquirente, dall’al- tili. Il dottor De Pasquale ha lasciato Milano uomo al fine di estorcergli dichiarazioni con- sistematica e persino notoria. Si legge ogni tro lo stesso indagato di fronte a colui che è in per iniziare le sue vacanze estive in Sicilia, cernenti i fatti oggetto di indagine. Quando si giorno nei giornali che tizio o caio è stato scar- grado di dispensare il bene e il male che gli of- quando il 19 luglio 1993, Cagliari, detenuto da tratta del rispetto dei diritti dell’uomo e delle cerato dopo aver “parlato”, si legge che alcuni fre la via di uscita immediata in stato di totale quattro mesi e mezzo nel carcere di San Vitto- garanzie minime di cui ciascuno deve disporre imprenditori sono stati sottoposti a custodia soggezione psicologica, è preso da uno slancio re, apprende la notizia che, nonostante tutte le per poter liberamente dimostrare la propria in- cautelare in carcere perché hanno inizialmente di sincero pentimento e fa quanto gli viene assicurazioni date il p.m. ha espresso parere nocenza senza essere schiacciato da un’accusa rifiutato di “collaborare”. chiesto per la sua espiazione. contrario non solo alla libertà ma anche agli che agisce al di fuori della legalità, non può Notizie del genere esaltate da organi di Siamo dunque ritornati all’inquisizione. arresti domiciliari. E’ il sesto ingiustificato ri- valere la massima brutale del “Fine giustifica stampa che hanno assunto in questo periodo, Il metodo conoscitivo è lo stesso. fiuto. Ne rimane totalmente sconvolto. i mezzi”. per strumentali finalità politiche, una funzione Alla tortura tradizionale come mezzo di ri- Il giorno seguente, 20 luglio 1993, alle ore La Costituzione della Repubblica e tutte le semplicemente celebrativa dell’operato degli cerca della verità attraverso l’applicazione di 9.15 del mattino, l’ing. Gabriele Cagliari si to- Convenzioni Internazionali dei Diritti Umani, inquirenti, dovrebbe invece far rabbrividire. patimenti corporali, è subentrata la nuova for- glie la vita. che ripudiano il sistema processuale inquisito- Il Codice di Procedura Penale, in conformità ma di tortura che si avvale della coartazione Ripercorrendo questo tragico percorso di rio fondato sull’uso indiscriminato della vio- al dettato della Costituzione della Repubblica psicologica. una grande sofferenza. lenza inquisitoria, sanciscono i principi propri (Artt. 13 e 27 Cost.), consente la limitazione La frattura che si è stabilita tra modello le- Pensando a questo terribile atto suicida del modello accusatorio. della libertà personale a fini cautelari, e quindi gale e azione concreta di taluni, fedeli allo compiuto con lucida angoscia e quasi come un Il riconoscimento dei diritti inviolabili del- eccezionalmente prima ancora che sia emessa schema inquisitorio che hanno di fatto adotta- grido liberatorio di protesta, mi sono tornate l’uomo (Art. 2 Cost). la condanna definitiva dell’imputato che, fino to, tendono ad utilizzare qualsiasi elemento alla mente le riflessioni che alcuni mesi prima Il divieto di violenze fisiche e morali contro a quel momento, deve considerarsi innocente che possa risultare utile per sostenere le loro della morte di Cagliari avevo svolto a più ri- le persone sottoposte a procedimento, è l’in- (Art. 27 Cost.), soltanto quando ricorrono de- tesi precostituite, e quindi principalmente pro- prese in sede parlamentare e che avevo poi rie- violabilità della libertà personale al di fuori dei terminate esigenze cautelari. prio le confessioni e le chiamate di correo così sposte in una lettera inviata al Capo dello Sta- limiti previsti tassativamente dalla Legge (Art. Quando si “stimolano” le confessioni e le abbondantemente acquisite. to. Ero allora colpito da ciò che mi stava ac- 13 Cost, e 5 della Convenzione per la Salva- chiamate di correità dell’indagato, con la mi- In realtà la Legge processuale, che ha per- cadendo attorno. guardia dei Diritti dell’Uomo e delle Libertà naccia dell’applicazione nei suoi confronti del- fettamente ripudiato il sistema inquisitorio, vi- Avvertivo i pericoli che erano già in atto di Fondamentali). la custodia cautelare in carcere, nessuna delle sta l’utilizzazione delle prove acquisite in vio- fronte al ripetersi di casi in cui emergeva, sen- La presunzione di innocenza (Art. 27 Cost.). finalità cautelari previste dalla legge può dirsi lazione dei divieti stabiliti dalla Legge. za ombra di equivoco e di dubbio, un uso vio- L’inviolabilità del diritto di difesa in ogni sussistente. L’articolo 191 C.P.P. colpisce le prove ille- lento del potere giudiziario. Stato e grado del procedimento (Art. 24 Cost, Il rifiuto di collaborazione da parte dell’in- gittime con un’apposita sanzione processuale, Scrivevo allora: “L’aspetto più grave è rap- e 6 della Convenzione per la Salvaguardia dei dagato non può per definizione rappresentare l’inutilizzabilità, vizio rilevabile d’ufficio in presentato dall’uso strumentale del carcere sia Diritti dell’Uomo e delle Libertà Fondamen- una forma di inquinamento della prova che per ogni stato e grado del procedimento ed insa- contro gli stessi rei sia contro gli altri. Attra- tali). sua natura richiede un’azione positiva di alte- nabile. verso la costante violazione degli articoli 2, Il divieto dell’impiego della tortura o co- razione della genuinità delle risultanze inve- L’inutilizzabilità comporta la totale ineffi- 13, 24, 27, 101 della Costituzione, nonché de- munque di violenze fisiche o morali (Art. 3 stigative. cacia della prova illegittima della quale non gli articoli 3, 5 e 6 della Convenzione per la della Convenzione per la Salvaguardia dei Di- Il semplice comportamento omissivo del- può tenersi alcun conto ai fini decisori. La pro- salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle liber- ritti dell’Uomo e delle Libertà Fondamentali e l’indagato, è espressione di un altro fondamen- va inutilizzabile deve considerarsi come ine- tà fondamentali, ed infine degli articoli 64, 65, Art. 13 Cost., 3° Comma). La legalità del pro- tale ed inviolabile diritto del cittadino sottopo- sistente. 188 e soprattutto dell’articolo 275 del Codice cedimento e quindi della soggezione dei Giu- sto a procedimento penale. Esso è espressa- L’articolo 188 C.P.P. vieta espressamente di Procedura Penale, vengono annullate le più dici alla Legge (Art. 101 Cost.). mente riconosciuto dalla Legge che addirittura l’impiego di metodi o tecniche idonei ad in- importanti conquiste della civiltà Giuridica. La Legge delega per l’emanazione del nuo- impone all’organo che conduce l’interrogato- fluire sulla libertà di autodeterminazione delle Il sistema di Diritto Penale del nostro Paese vo C.P.P. prevede che “Il Codice di Procedura rio l’obbligo di avvisare la persona che ha la persone. è stato sovente anche per questo, ma non solo Penale deve attuare i principi della Costituzio- facoltà di non rispondere (Artt. 64 e 65 C.P.P.). La minaccia, anche se in forma larvata, di per questo, letteralmente stravolto. ne e adeguarsi alle norme delle Convenzioni E’ un diritto che per sé esclude e rende ille- restrizioni carcerarie, o la “pressione” eserci- In sede processuale potrà essere sostenuta la Internazionali ratificate dall’Italia e relative ai gittima ogni restrizione della libertà personale tata attraverso la prostrazione della restrizione inutilizzabilità di confessioni, acquisite in vio- Diritti della persona e al Processo Penale. Esso per finalità cautelari. carceraria, costituiscono metodi idonei ad in- 6 ■ CRITICAsociale 9 / 2012

fluire sulla libertà di autodeterminazione del Questa pratica, di carattere chiaramente re- ■ 1995 - NUMERO 5 soggetto. pressivo, appare in contraddizione sia con il Esso viene drammaticamente posto di fronte disposto Art. 275 del nuovo Codice di Proce- “HOT LINES” al dilemma di subire un pesante e particolare dura Penale Italiano che indica la detenzione “trattamento” o di aderire alle richieste degli preventiva come una misura coercitiva di na- A PALAZZO DI GIUSTIZIA inquirenti. tura eccezionale, sia con i testi Internazionali La persona che dunque viene sottoposta a esistenti in materia di Tutela dei Diritti del- questo tipo di pressioni non può certo deter- l’Uomo. minarsi liberamente. Essa solleva inoltre il delicato problema del- dalla Direzione E’ evidente che la sua facoltà di scelta è for- la confessione come mezzo di “prova giudi- temente limitata. ziaria”. Quando è così si tratta né più né meno che La delegazione della “Federation Internatio- aro avvocato, vedo che ancora formale denuncia. Da ciò che leggo ora su al- di violenza morale. A differenza della violenza nale des Droits de l’Homme” ha inoltre rile- C una volta, in vari organi di cuni fatti che sono emersi mi pare di poter dire fisica, che annulla completamente la volontà vato che “gli eccessi constatati nell’applica- stampa, nelle righe e tra le ri- che evidentemente non era proprio tutto oro del soggetto, essa ne determina invece una li- zione del Codice di Procedura Penale nell’am- ghe, vengo chiamato in causa per memorie che quello che riluceva, mentre siamo in attesa che mitazione considerevole. La violenza morale bito delle inchieste in materia di corruzione, non ho presentato, per denunce che non ho si chiarisca meglio e sino in fondo un intero è vietata anche dalla Costituzione (Art. 13, 3° sono ancora più preoccupanti perché a tutt’og- inoltrato, per dichiarazioni che altri hanno fat- quadro di relazioni entro il quale l’ex magi- comma). gi sembrano sottratti a qualsiasi tipo di con- to e che a me sono state attribuite. strato Di Pietro ha agito probabilmente con Dunque le confessioni e chiamate in correità trollo. E’ ben vero che più di due anni fa, scrivendo grande disinvoltura e probabilmente anche in acquisite in questo modo dagli inquirenti sono In effetti la maggior parte dei ricorsi al Tri- sull’ “Avanti!”, organo del Partito di cui io ero violazione di Leggi dello Stato. A questo pro- del tutto inutilizzabili; in questo caso essi agi- bunale della Libertà — giudice d’appello delle allora il Segretario, avanzai, per la verità con posito, Egregio Avvocato, io stesso sono stato scono sulla base di elementi privi di ogni va- ordinanze della carcerazione preventiva — so- grandissima misura e prudenza, qualche dub- testimone e sono stato informato di vicende lore processuale. no stati rigettati. L’opinione pubblica italiana bio, che ritenevo non fosse privo di fondamen- che per il loro carattere non possono non in- Ai sensi della Legge ciò significa che l’ope- che è molto favorevole alla repressione delle to, circa la figura e l’attività del Dott. Di Pie- durre a qualche riflessione e a conseguenti va- rato di questi indaganti è fondato su azioni il- tangenti esercita sulla magistratura una note- tro, già avviato ad assumere il ruolo popolare lutazioni di ordine formale. legali. vole pressione, alla quale quest’ultima non è di eroe nazionale e che qualcuno poi ha prov- Con questa mia gliene vorrei citare una che In questa prospettiva l’inutilizzabilità della insensibile, e che raggiunge il risultato di ren- veduto anche ad internazionalizzare. serve, almeno in parte, a comprendere un prova illegittima, il rispetto del diritto di dife- dere alcuni magistrati incaricati delle inchieste Mettevo in dubbio in quelle brevi note, la li- aspetto tutt’altro che secondario di vicende sa, la necessità stessa della prova che non può dei “personaggi protagonisti al riparo di qual- nearità della condotta dell’ormai già famoso giudiziarie milanesi che hanno visto come pro- dirsi tale quando manca di basi oggettive e si siasi critica pubblica”. magistrato, l’ambiguo sistema delle sue rela- tagonista in qualità di Pubblico Ministero il risolve in una mera congettura, costituiscono In effetti in molti casi sembrano saltati tutti zioni, e tutto un insieme di decisioni opinabili, Dott. Di Pietro. regole che possono ad libitum essere violate. i meccanismi di controllo interno e endopro- discutibili e persino sospette. Ai primi di settembre del ‘92 fui richiesto di Un simile modo di procedere è proprio degli cessuale sugli eventuali abusi o comunque sul- Mi ero limitato a dire, in sintesi, che, forse un colloquio dall’allora Capo della Polizia organi di polizia i quali nell’attività investiga- le violazioni di legge commessi dal Pubblico non era tutto oro quello che riluceva. E non Vincenzo Parisi, con il quale avevo avuto rap- tiva possono certamente partire da semplici Ministero nello svolgimento delle indagini avevo torto. porti personali e istituzionali di collaborazione sospetti. preliminari. Ero stato indotto a scriverlo, parte a causa in particolare negli anni in cui ricopersi la ca- Non si può tollerare che allo stesso modo Si consideri inoltre che anche se una even- di informazioni che mi erano state fatte perve- rica di Presidente del Consiglio e che aveva agiscano invece coloro che svolgono una fun- tuale scelta di violare la legge processuale al nire e parte per le informazioni che mi erano sempre mantenuto nei miei confronti un rap- zione diretta all’esercizio della giurisdizione, fine di scoprire “empi e funesti malfattori”, si state in qualche modo preannunciate. porto di lealtà e di stima, come del resto risulta come i Pubblici Ministeri, i quali devono fon- rivelasse in realtà conseguenza di un inganno, Come tutti ricordano, per questo, subito mal da missive epistolari che egli ebbe occasione dare le loro accuse su prove e non su arbitrarie l’inganno stesso come scriveva Manzoni, nella me ne colse. di rivolgermi anche in tempi più recenti. e indimostrate ricostruzioni dei fatti. “Storia della colonna infame”, sarebbe comun- Mi trovai detto fatto, nel bel mezzo di un La richiesta di incontro fu motivata con la ne- Il rischio, gravissimo, è quello dell’avvento que “mantenuto e fortificato da una autorità turbine di polemiche furibonde. Ma a dire il cessità di comunicazioni urgenti relative a fatti di uno Stato di polizia tipico di tutti i regimi sempre potente benché spesso fallace, e stra- vero, non furono queste a trattenermi dal con- giudiziali, anche se poi per richiesta del Dott. autoritari, nel quale i magistrati agiscono come namente illusoria, poiché in gran parte non tinuare. Parisi l’incontro ritardò di qualche giorno. organi di polizia, e nel quale la giurisdizione fondata su quella di giudici medesimi: voglio Nella mia vita politica di bufere ne avevo at- L’incontro ebbe luogo nei miei uffici di Via si confonde con la repressione. dire l’autorità del pubblico che li proclama sa- traversato ben altre. del Corso. In proposito è certamente opportuno ricor- pienti, zelanti, forti, vendicatori e difensori La ragione per la quale non mi impegnai ol- Dopo avermi informato di essere stato molto dare che una delegazione della “Federation In- della Patria”. tre per giungere a ribattere colpo su colpo, fu- impegnato nei giorni precedenti per evitare ternationale des Droits de l’Homme”, che ha Sul piano degli equilibri tra i poteri dello rono invece alcune considerazioni umanitarie che in Francia scoppiasse uno scandalo che ri- compiuto una visita in Italia per compiere Stato siamo di fronte ad un tentativo di desta- che mi vennero sottoposte e per le quali veni- guardava la vita privata di una personalità ita- un’inchiesta sui problemi posti dall’azione bilizzazione che non ha precedenti. E conclu- vo sollecitato. liana, giustificando in tal modo il ritardo, ven- giudiziaria contro i casi di corruzione, sia al devo: “In uno Stato democratico il potere giu- Probabilmente decidendo in questo senso ne direttamente all’argomento per il quale ave- fine di verificare l’entità e il significato di que- diziario è in un certo senso nullo, poiché i giu- commisi allora un grave errore. va chiesto di incontrarmi. Esso riguardava il sti casi, che di esaminare i risultati pratici dici della nazione devono essere soltanto, co- Penso oggi che sarebbe stato assai meglio p.m. Dott. Di Pietro. nell’applicazione delle nuove norme del Co- me dicevano gli illuministi, “la bocca della se avessi allora tirato dritto per la mia strada Mi disse a questo proposito diverse cose. La dice di Procedura Penale. La missione ha re- Legge”. ricercando tutti gli elementi di verità che pro- prima che non gli constava che al Dott. Di Pie- datto un prerapporto, riservandosi di presenta- Quando i giudici si ribellano alla Legge, di- prio per la gravità della situazione che si era tro potessero essere attribuite gravi responsa- re la relazione definitiva da pubblicare e de- sapplicandola continuamente e violando le li- delineata, dovevano essere meglio ricercati, bilità di ordine personale fatta eccezione “pur- positare presso gli organismi internazionali ai bertà fondamentali dei cittadini, non può esi- approfonditi, chiariti e infine resi pubblici. troppo per la debolezza della Mercedes”. quali la “Federation Internationale des Droits stere la democrazia, ma soltanto forme dege- Chiusi al contrario la polemica che si era Su questo punto io non chiesi di che cosa si de l’Homme”, a diverso titolo partecipa. nerate di oligarchia”. aperta limitandomi ad esprimere fiducia negli trattasse, ed è solo in questi giorni che ne ven- Nel prerapporto si legge testualmente: “I nu- Si formano nello stesso potere giudiziario organi di controllo che avevano il dovere, la go a sapere qualcosa di più leggendo sulla merosi interlocutori intervistati dalla delega- delle escrescenze anomale che fuoriescono competenza, l’obbligo di verificare fatti, cir- stampa le dichiarazioni del sig. Gorrini, e ri- zione hanno messo in evidenza che i magistra- dalle Leggi e dagli ordinamenti. La stessa de- costanze e responsabilità che riguardavano il cevendo specifiche informazioni al proposito ti, incaricati delle inchieste sulla corruzione, legazione della “Federation Internationale des Dott. Di Pietro e che non potevano non essere circa i particolari che si dedurrebbero da tali applicano le disposizioni di legge relative alla Droits de l’Homme”, osservava ancora che “il pervenute in tutto o in parte anche alla cono- dichiarazioni. detenzione preventiva in modo particolarmen- compito di “purificatore” che taluni Magistrati scenza di qualcuno di loro. La seconda riguardava la delicatezza della te estensivo”. Senza arrivare ad espressioni si attribuiscono e che essi pubblicamente pro- Per parte mia dichiarai apertamente la mia posizione in cui si trovava il Dott. Di Pietro nel- quali “tortura” o “inquisizioni” — pur usata da clamano, solleva problemi delicati nel rappor- piena fiducia negli organi di controllo, e mi l’inchiesta milanese a causa delle sue amicizie diverse personalità incontrate — non sembra to tra potere giudiziario, potere esecutivo e po- astenni dall’assumere iniziative che potevano e delle sue intime relazioni con alcuni soggetti si possa dubitare del fatto che la carcerazione tere legislativo; e non solo perché molti poli- apparire strumentali e volte ad ostacolare ini- che erano ormai al centro delle indagini. preventiva sistematica di numerosi indiziati — tici sono oggetto della maggioranza dei proce- ziative che avevano assunto il carattere di A questo proposito, a comprova di quanto molti dei quali presentano evidenti qualifiche dimenti in corso, insieme ad industriali e uo- esemplari azioni di giustizia, anche se, per de- mi veniva dicendo la conversazione cadde su di “notorietà” — e che è ufficialmente moti- mini d’affari, ma perla distorsione di tali rap- terminate modalità, non lo erano affatto. dati riguardanti telefonate intercorse tra Di vata dalla preoccupazione di un possibile “in- porti, che può andare oltre il caso specifico e A distanza di molto tempo vedo ora che or- Pietro, l’avv. Lucibello ed altri, e di questi con quinamento” delle prove, ha in realtà lo scopo determinare una preoccupante inclinatura gani di controllo conducono indagini, e a varie persone che in quel momento erano sot- di esercitare delle pressioni per ottenere con- dell’ordinamento democratico”. quanto leggo, sono impegnati ad accertare fatti toposte ad indagine dallo stesso Di Pietro. Si fessioni di colpevolezza, o la denuncia di com- E’ passato da allora più di un anno ma molti e responsabilità esaminando anche elementi di trattava di dati ricavati da tabulati della SIP e plici. fatti che sono seguiti hanno, indubitabilmente accusa che sono stati rivolti al Dott. Di Pietro. di cui la Polizia, era al corrente e, nel raggio Ciò che numerosi magistrati hanno del resto assunto il valore di una grave conferma piut- Probabilmente molti di questi elementi era- dei quali, del tutto occasionalmente, si erano ammesso pubblicamente sottolineando l’effi- tosto che non il contrario. s no già noti a molti ma nessuno li ha mai portati venuti a trovare un gruppo di numeri telefonici cacia di questo metodo. Bettino Craxi per intero alla luce, né nessuno aveva avanzato più direttamente legati alla indagine milanese. CRITICAsociale ■ 7 9 / 2012

Seguendo la lettura dei dati, emergeva con 7 maggio, Di Pietro telefona a Lucibello alle avere copia. Di fatti di questa natura e di altri Comunque io penso che sia opportuno in- chiarezza la delicatezza e la complessità della 19,07 e alle 19,22. Lucibello lo richiama alle ancora io resi naturalmente edotti i maggiori formare le autorità competenti di quanto Le posizione in cui si era venuto a trovare il p.m. 19,30. dirigenti del Partito. scrivo. In ogni caso ritengo che tutti i più vari Di Pietro ed anche, in modo che non lasciava 13 maggio, Di Pietro chiama Lucibello alle La vicenda che Le riporto è certamente utile aspetti di questa vicenda giudiziaria che regola adito ad equivoco, un rapporto assolutamente 17,59 poi alle 18,08 e ancora alle 19,02. Luci- per l’analisi dei fatti e può aiutare anche a e governa la vita italiana da ormai più di due anomalo tra il p.m. un avvocato difensore, ed bello richiama Di Pietro alle 19,04. 19,23: Di comprendere meglio determinate dinamiche. anni, è bene che siano resi pubblici ed è ciò indagati tramite amici di indagati. Pietro telefona all’avv. Lucibello. 19,26: Lu- Faccia l’uso che Lei meglio crede di quanto che per parte mia e per quel poco che posso E’ la conclusione che non si può infatti non cibello richiama Di Pietro. Alle 19,59 Di Pie- Le scrivo e di quanto eventualmente Le scri- intendo fare. La ringrazio e Le invio un cor- trarre dai dati che seguono, e che credo anche tro telefona a Lucibello. verò. diale saluto. s altri come me, abbiano avuto. I dati sopracitati erano stati ricavati da tabu- La loro lettura risulta più significativa se si lati SIP che normalmente dovrebbero essere tiene conto che l’avv. Lucibello era un consu- quindi ancora al loro posto sempre che qual- lente del P.A.T. di Mario Chiesa e il D’Adamo, cuno non abbia provveduto a farli sparire o a costruttore, immobiliarista, successivamente in- manipolarli. ■ 1995 - NUMERO 5 dagato, era in rapporti immobiliari con il P.A.T. Non sarebbe del resto il primo caso di que- di Chiesa, ed era amico ed in rapporti con il Ra- sto genere. DI PIETRO CHIESE DI CESSARE daelli, ed il Prada difeso dall’avv. Lucibello e, Sono tanti come si è visto, gli atti e i verbali tutti insieme, amici intimi del Dott. Di Pietro che sono scomparsi, dispersi, dimenticati, o GLI ATTACCHI NEI SUOI CONFRONTI (1992) per frequentazioni familiari e personali a co- preconfezionati, o mal redatti per provviden- minciare naturalmente dall’avv. Lucibello. ziali distrazioni. La terza questione di cui mi Il 17 febbraio viene arrestato Chiesa. parlò il Capo della Polizia riguardava invece dalla Direzione Di Pietro telefona all’avv. Lucibello alle il come potesse essere posto fine ad una pole- 18,00 e ancora alle 19,14. Alle 20,14 Radaelli mica che non poteva, così come era stata in- telefona all’Avv. Lucibello mentre D’Adamo nescata, e a suo giudizio, provocare altro che aro avvocato, ritorno sugli epi- alle 20,30 telefona al Dott. Di Pietro e poco danni. C sodi di cui le ho scritto in modo dopo alle 20,36 chiama l’avv. Lucibello. Mi disse a questo punto che se poteva essere da fornirle chiarimenti ulteriori. Il 18 febbraio alle 18,05 Di Pietro chiama utile per qualche chiarimento si considerava a Non posso tuttavia non osservare come a me D’Adamo. Alle 18,13 D’Adamo chiama Di completa disposizione e aggiunse che egli era paia assolutamente evidente che di talune vi- Pietro. Di Pietro telefona a Lucibello alle in contatto permanente con il Dott. Di Pietro cende che riguardavano la condotta anomala 19,08. tramite il funzionario di P.S. Achille Serra. del dottor Di Pietro, non potevano non esserne Il 20 febbraio Di Pietro telefona a Lucibello Effettivamente il Serra era un vecchio amico informate le autorità superiori competenti cui alle 19,00 e alle 20,07, il 21 febbraio alle 19,44 di Di Pietro. Sua moglie era la segretaria di spettavano appunto compiti di controllo circa e alle 20,00, il 26 alle 16,33 e alle 16,58. Maurizio Prada e lui stesso aveva ottimi rap- la linearità e la correttezza dell’inchiesta. Il 30 marzo, viene interrogato Mario Chiesa, porti con gli amici di Di Pietro, ex P.S., come Penso al contrario ch’esse siano state infor- Lucibello telefona a Di Pietro alle 08,56, Eleuterio Rea ed altri. mate ben più di quanto non ne fossi stato in- D’Adamo chiama Lucibello alle 17,59. Ricordo allora di aver esternato di fronte al formato tanto io che altri e che, deliberatamen- contro L.Z.) che in un mese di sue vacanze so- Di Pietro alle 20,09 telefona a Lucibello. Capo della Polizia la mia indignazione per gli te, siano stati ignorati i fatti e si sia omesso di no riusciti a creare un clima di tensione asso- Il 27 aprile è giorno di interrogatori per im- arresti facili che erano ormai all’ordine del agire se non altro per verificare di che cosa si lutamente preoccupante. prenditori ed amministratori inquisiti. giorno e per la protrazione della carcerazione trattasse e se dal loro insieme non ne fosse po- Preannuncia una possibile guerra da parte Il giorno 28 Di Pietro telefona a D’Adamo preventiva per alcune persone, attuata con lo tuto derivare un effetto inquinante. del suo palazzo contro di sé, proprio a causa alle 09,02. Telefona all’avv. Lucibello alle scopo, assolutamente incostituzionale ed ille- Ma su questo specifico punto mi riprometto di questa sua ripresa di coscienza e teme di es- 19,54, alle 20,05, alle 20,12, alle 20,20. gale, di indurli a confessioni secondo i desideri di ritornare in altra occasione. sere stritolato da una parte e dall’altra. Il 29 aprile interrogatorio di un imprenditore. e gli obbiettivi dei magistrati inquirenti. In relazione quindi a quanto le ho scritto ri- Attribuisce agli altri due posizioni di grande Di Pietro chiama Lucibello alle 08,10. 30 Il Capo della Polizia mi disse che compren- guardante un mio incontro con l’allora capo coinvolgimento ideologico, da cui si dice as- aprile, avvisi di garanzia agli ex sindaci di Mi- deva molto bene quello che dicevo e che si della polizia Vincenzo Parisi ed un successivo solutamente estraneo. lano. rendeva conto che erano stati commessi degli incontro che ebbi con l’allora Presidente del Controbatte alle accuse di frequentazioni Di Pietro telefona a Lucibello alle 13,55 e eccessi. Aggiunse che avrebbe preso subito i Consiglio dei Ministri, come già le avevo amicali con i due principali “pentiti” e rievoca alle 15,02. Alle 17,00 D’Adamo chiama Luci- contatti necessari nella speranza di ottenere scritto, ricordo che nello stesso periodo l’ar- i nostri rapporti specchiati e le chiacchierate bello. Alle ore 17,17 Di Pietro richiama Luci- qualche risultato. chitetto Claudio Dini, già presidente della sulla buona gestione della cosa pubblica. A bello. Alle 17,21 Di Pietro telefona a D’Ada- Tuttavia mi raccomandò di non dare corso M.M., ottenuta la scarcerazione, ebbe a con- questo punto si commuove e ci si ferma per mo. Alle 17,25 telefona ancora a Lucibello. ad ulteriori polemiche nei confronti del Dott. segnarmi personalmente una memoria, rinve- una decina di minuti cercando distrazione in Alle 18,24 Radaelli chiama Lucibello. D’Ada- Di Pietro. nuta nelle mie carte, ed il cui contenuto, ver- discorsi generici. mo chiama Lucibello alle 19,28. Alle ore Da quell’incontro passarono solo pochi gato a mano, è precisamente il seguente: “Ap- Alla ripresa detta il verbale lui precisando 19,56 Di Pietro telefona a Lucibello. D’Ada- giorni che chiese di incontrarmi l’allora Presi- punti 7 settembre ‘92”. (Si tratta di appunti che che riconfermo integralmente le dichiarazioni mo chiama Di Pietro alle 20,25. dente del Consiglio on. Giuliano Amato. si riferiscono all’incontro, in carcere, con il fatte aggiungendo alcune mie considerazioni Sono ormai in vista gli arresti di Radaelli e Lo ricevetti all’Hotel Raphael. dottor Di Pietro). sui miei inappuntabili rapporti con le imprese di Prada che saranno effettuati il 6 maggio, do- L’on. Amato mi disse che doveva trasmet- Appello alla propria coscienza che ha per- fornitrici di M.M.. po gli interrogatori di imprenditori che li chia- termi un messaggio del Capo della Polizia, il duto la certezza dopo la mia lettera e per di più Arriva il GIP con l’autorizzazione alla scar- mano in causa. Quello di Radaelli sarà di po- quale a sua volta trasmetteva un messaggio del in coincidenza col tragico epilogo bresciano. cerazione e con forti e solidali strette di mano che ore. Quello di Prada di un giorno. Gli av- Dott. Di Pietro che grosso modo suonava così: (Suicidio Moroni). ci si saluta. “Considerazioni 7 settembre ‘92”. vocati avevano già presentato memorie difen- provvederò subito a liberare Zaffra e Dini, co- Interpreta la mia lettera come richiesta di li- “Si aspetta apprezzamento e, forse, difesa sive scritte. sa che invece non sono in condizioni di fare bertà; chiarisce che l’interrogatorio si svolgerà per il suo atteggiamento coraggioso nel libe- Ma leggiamo i dati. per altri, per esempio Ligresti, perché non di- con me già in stato di libertà e che quindi non rarmi che gli metterà contro il suo palazzo. 1 maggio, Di Pietro telefona a Lucibello alle pende da me. avrò nessun condizionamento psicologico. Si aspetta la fine degli attacchi contro di lui, 17,58, alle 18,05, alle 18,10, alle 18,14. Ci sono stati certamente degli eccessi ma Avverte i difensori che il parere positivo lo che sono auspicati anche da quello che è rima- 2 maggio, Di Pietro chiama Lucibello alle con questa decisione si intendeva cominciare ha dato solo lui al Gip e non gli altri due. sto dentro e che mi prega di essere messaggero 18,04, Radaelli chiama Lucibello alle 19,31. a mettere rimedio. Conferma che fa questo non per condizio- di questo suo desiderio. 3 maggio, Di Pietro chiama l’avv. Lucibello Naturalmente mi venne rinnovata anche in namenti dovuti alle polemiche in corso ma Se si dovesse innescare un nuovo cor so di alle 21,00, alle 21,15, alle 21,24. Alle 18,05 questo messaggio che mi veniva trasmettendo perché non è più sicuro delle sue precedenti pacificazione potrei sperare di lottare con Radaelli chiama Lucibello. il Presidente del Consiglio, la raccomandazio- decisioni. qualche speranza al prosciogli mento in istrut- 4 maggio, D’Adamo telefona a Lucibello ne a porre fine ad ogni polemica. Si lamenta del clima di esagerato con senso toria. per tre volte, alle 12,53 Di Pietro chiama Lu- Credo che il giorno dopo lo stesso Claudio alla sua azione e attribuisce la conferma delle E’ indispensabile non attaccare il D.P. ma cibello. Dini, già Presidente della Metropolitana Mila- sue tesi da parte del tribunale della libertà e del- anzi fargli pervenire segnali amichevoli”. 5 maggio, Lucibello telefona a Radaelli alle nese, e Loris Zaffra, già Segretario Regionale la Cassazione più a una operazione di schiera- Lascio a lei di valutare il significato di que- 10,14. D’Adamo chiama Lucibello alle 17,00 del PSI vennero scarcerati. (Quest’ultimo per mento che a una convinzione del diritto. ste dichiarazioni e dei fatti cui essi si riferisco- e alle 18,00. Radaelli telefona a Lucibello alle essere riarrestato poco dopo). Dopo la sua In queste condizioni non può più avere un no. 20,33, Di Pietro chiama Lucibello alle 22,43 scarcerazione venne ad incontrarmi alla sede supporto sincero ed equo da parte di chi deve Credo che sia opportuno che le autorità e alle 22,46. del Partito, in via del Corso, Claudio Dini, che controllare le sue decisioni e nel dubbio mi competenti ne siano informate. Per parte mia, 6 maggio, Radaelli chiama Lucibello per tre mi raccontò della sua dolorosa esperienza e mi scarcera. continuerò a ricercare ogni elemento utile per volte. D’Adamo telefona a Lucibello alle consegnò una memoria scritta a mano relativa Chiede a me, retoricamente, che cosa avreb- fare luce su tutti gli aspetti della vicenda giu- 13,00. Di Pietro chiama Lucibello alle 19,42 alla sua scarcerazione ed ai suoi rapporti con be dovuto fare di diverso dopo che aveva ini- diziaria milanese. e Lucibello telefona a Radaelli, già agli arresti il Dott. Di Pietro. Sta nelle mie carte. ziato a scoprire tutto quello che è saltato fuori La ringrazio per l’attenzione e la saluto cor- domiciliari alle 20,09. Subito appena mi sarà possibile gliene farò e attribuisce illegalità (i due ultimi mandati dialmente. s 8 ■ CRITICAsociale 9 / 2012

■ 1995 - NUMERO 6 lancio dello Stato) — ma è, tenuto conto del La cessione dei grandi “servizi” di base quadro generale, dannosa allo sviluppo futuro (energia, telecomunicazioni, approvvigiona- IIª REPUBBLICA: CHI CI GUADAGNA? del Paese. Questo spiega ancora una volta la menti idrocarburi) è azione semplicemente di- concentrazione dell’alta tecnologia e della ri- sastrosa, sia dal punto di vista della redditività cerca nelle industrie pubbliche. (che esiste avendo lo Stato già fatto gli inve- La capacità di innovazione delle piccole e stimenti) sia ancora di più da quello della so- Antonio Venier medie industrie, fino a 500 dipendenti è neces- vranità nazionale. Non bisogna dimenticare sariamente molto limitata. Queste aziende so- che, per la sua stessa natura, il sistema italiano no certamente in grado di realizzare nuovi pro- delle PP.SS. era già tale da permettere l’inter- rivolgimenti politici accaduti in Nel 1991 (fonte Istat) il “valore aggiunto” dotti per il mercato, ma non possono sostituire vento di capitale privato, tuttavia con controllo I Italia dal 1992 al 1995 hanno dell’industria era 462.000 mld. inclusi prodotti le grandi imprese di alta tecnologia. D’altro dello Stato sui settori di interesse nazionale. certamente avuto effetti impor- energetici (77.000 mld.) e costruzioni e lavori canto le Piccole e medie industrie sono forte- L’industria privata è stata colpita in modo mol- tanti sul sistema economico. Essi si manifesta- pubblici (84.000 mld.). Tre i settori caratteri- mente dipendenti dal credito bancario per la to ineguale dall’operazione “Mani Pulite”. no in modo sempre più evidente. stici dell’industria, non esistenti in nessun altro loro attività e per la loro esistenza, tuttavia la Fra i grandi Gruppi il Gruppo Ferruzzi è sta- E’ un argomento fondamentale su cui occor- grande Paese europeo: loro reale capacità di influenza politica gene- to smembrato dall’azione giudiziaria, ed è ora re più che mai una attenta riflessione. Essa aiu- a) Il settore dell’industria pubblica”, cioè le rale è minima o addirittura inesistente e quindi fortemente ridimensionato a livello molto in- terà a comprendere non soltanto il senso di aziende a partecipazione statale (circa 600.000 ne risulta una condizione di grande dipenden- feriore a quello del 1990. quanto è accaduto, ma anche in che misura gli dipendenti, circa 100.000 mld. valore aggiunto); za da forze esterne. La prima conclusione che Pertanto restano a cavallo soltanto tre grandi scopi che si desiderava ottenere siano o no sta- b) I cinque grandi Gruppi privati con una se ne può ricavare è la seguente: Gruppi “privati” (Agnelli/Fiat, De Benedetti, ti completamente raggiunti. concentrazione di potere economico del tutto Il sistema industriale italiano ha la sua radi- Pirelli). Se questi scopi non sono stati ancora del tut- eccezionale in Europa. Si tratta di Gruppi pri- ce fondamentale nelle industrie pubbliche, per Il Gruppo Fininvest (non industriale), a giu- to raggiunti sarà più facile allora tentare di pre- vati che non presentano una specializzazione lo sviluppo sul lungo e medio termine. dicare da varie iniziative politiche e finanzia- vedere quali altre azioni siano da attendere nel di settore ben definita (neppure Agnelli/Fiat), I grandi Gruppi privati sono sostanzialmente rie, appare come il prossimo obiettivo e la sua prossimo futuro. Per questo si possono utiliz- ma sono invece presenti fortemente in attività interessati all’utile a breve termine, ottenuto sopravvivenza dipende dagli sviluppi politici. zare innanzitutto dati di dominio pubblico e molto diverse fra loro (altra anomalia), sia in- anche — o forse principalmente grazie alla ca- Osserviamo che comunque, anche se Finin- particolarmente le statistiche Istat e Eurostat dustriali sia di servizi e finanziarie. Secondo pacità di agire sul sistema politico e sull’ac- vest sopravvive nella sua attuale configurazio- (compendio statistico italiano e statistiche ge- dati ricevuti dalla pubblicazione AA.VV. cesso privilegiato al credito. ne, è stata avviata una operazione di ulteriore nerali della comunità). “L’economie italienne” - Ed. Documentation Le piccole/medie industrie producono utili, concentrazione del potere economico in Italia Quando vi sono dati che provengono da al- française 1992: esportano ed occupano l’80% degli addetti, ma che accentua l’anomalia italiana rispetto al- tra fonte, questa è indicata specificamente. — Gruppo Agnelli/Fiat, fatturato 57.000 la loro sopravvivenza dipende da banche e Go- l’Europa. Per quanto riguarda la piccola/media Per avere una visione d’assieme sugli avve- mld e 280.000 dipendenti. verno (politica fiscale). industria, l’operazione Mani Pulite ha interes- nimenti italiani dal 1992 al 1995, è opportuno — Gruppo ex Ferruzzi, fatturato 17.000 mld I dati caratteristici di questa particolare si- sato particolarmente le aziende farmaceutiche un breve richiamo alle condizioni di partenza, e 100.000 dipendenti. tuazione italiana forniscono la base per valu- di proprietà italiana, cioè un settore di buon cioè alla situazione politica ed economica — Gruppo De Benedetti, con 13.000 mld e tare taluni effetti sulla vita economica della co- contenuto tecnico/scientifico e di alta redditi- dell’Italia nel 1991. La situazione politica ap- 102.000 dipendenti. siddetta operazione “Mani Pulite” o “2.a Re- vità. Come conseguenza alcune aziende sono pariva in una condizione di debolezza e di in- Gruppo Pirelli con 10.000 mld e 68.000 di- pubblica” o come altro si voglia denominarla. state cedute a capitale straniero contribuendo certezza, dopo la constatazione della difficoltà pendenti. Ci limitiamo a considerare gli effetti più evi- quindi all’abbassamento del livello industriale da parte della Dc di esprimere una leadership —Gruppo Fininvest, con 8.000 mld e denti sull’economia e particolarmente sull’in- del nostro Paese. rinnovata. 26.000 dipendenti, (quest’ultimo pratica men- dustria. Innumerevoli azioni sono state invece ese- Tuttavia vi era la possibilità di una evolu- te assente dall’industria manifatturiera); Le aziende delle PP.SS. sono state il primo guite nei confronti dell’industria e delle co- zione verso una soluzione di stabilità. c) Le piccole e medie imprese PMI (definite obiettivo dell’operazione Mani Pulite. I risul- struzioni e lavori pubblici. La realizzazione di una situazione politica come aventi fino a 500 dipendenti). Il loro fat- tati fino ad oggi raggiunti sono già di portata La lista in questo caso è interminabile, an- con equilibri stabili e con una azione di Gover- turato viene stimato attorno a 200.000 mld con non trascurabile. che se si è agito con particolare intensità in al- no efficiente avrebbe avuto sicuramente con- oltre 80% degli addetti all’industria (oltre Le privatizzazioni finora eseguite fra le cune regioni e meno in altre. seguenze positive molto importanti sull’econo- 5.000.000 sul totale di 6.354.000 - Istat 1991). aziende industriali, sono state limitate (impor- Qui l’operazione era evidentemente rivolta mia. In particolare erano necessari un sostegno Esistono ovviamente anche Gruppi indu- tante soltanto Nuovo Pignone). Invece risultati sia a colpire il personale politico locale e le sue selettivo alle industrie delle PP.SS. e private, striali di media dimensione (es. Parmalat, Or- molto maggiori sono stati raggiunti nel settore eventuali connessioni nazionali sia a favorire una azione di ridimensionamento dei cosiddetti lando, Cremonini, I bresciani ecc.). bancario. Ciò significa, dal punto di vista degli qualche ridistribuzione di attività. L’azione “poteri forti” economici ed anche un orienta- Tuttavia la caratteristica, o meglio l’anoma- equilibri di potere, che sono state fatte delle contro le imprese di costruzioni e lavori pub- mento verso nuove collaborazioni europee nei lia italiana, va identificata nell’enorme e di- forti pressioni per influire poi sulla vita delle blici è stata tanto dannosa quanto quella contro settori della Difesa e dell’alta tecnologia, la versificato potere dei “grandi” privati, nell’in- piccole/medie aziende private. le PP.SS., provocando fallimenti a catena e ri- mobilitazione di investimenti pubblici e privati dustria PP.SS., e nell’estensione del settore Tuttavia il risultato di gran lunga più consi- duzione o blocco d’attività. nelle aree più deboli del Mezzogiorno. Piccole e Medie Industrie. In particolare si de- stente è stata la disarticolazione del sistema Una particolare riflessione deve essere fatta Solo un potere politico stabile avrebbe potu- ve notare che l’alta tecnologia (o forse anche delle PP.SS., sia con la soppressione del rela- a proposito della molto conclamata (ma non to contrastare sia le manovre di alta specula- la media) è concentrata nel settore delle PP.SS. tivo ministero sia soprattutto con la elimina- altrettanto dimostrata) forte ripresa della pro- zione sui cambi sia la liquidazione delle indu- che fornisce anche gran parte dei prodotti di zione (anche molto energica, traumatica ed in duzione industriale. Questa ripresa è accom- strie di proprietà pubblica (che è ormai passata base. Questa caratteristica è facilmente spie- qualche caso persine tragica) dei relativi diri- pagnata da una persistente diminuzione del- sotto il nome di “privatizzazione all’italiana”). gabile. Essa dipende dal fatto che l’alta tecno- genti certamente ostili alla liquidazione del pa- l’occupazione, cosa che non è facilmente spie- Viceversa abbiamo assistito alla involuzione logia è costosa e con redditività molto aleato- trimonio pubblico. gabile. Infatti un aumento della produzione in- traumatica del sistema politico e ad una fase ria od inesistente. I prodotti di alta tecnologia Con il nuovo “management” la privatizza- dustriale in termini reali (cioè non puramente di instabilità progressiva che ha portato prima inoltre sono rivolti principalmente al mercato zione di Iri, Eni, Stet ed Enel, non trova più monetari) comporta necessariamente un au- al discredito e poi, attraverso il succedersi di pubblico (es. Difesa, Trasporti, Centrali nu- ostacolo. Questo tuttavia non significa affatto mento delle ore lavorate a parità di impianti diversi governi di breve durata, alla riduzione cleari, Telecomunicazioni). E’ ben noto che in che tutti questi settori pubblici passeranno al esistenti. dell’autorità dello Stato. Quest’ultimo aveva tutto il mondo (ovviamente inclusi gli Usa) capitale privato. Infatti è probabile che siano L’aumento di produzione può aversi senza ed ha lo scopo di lasciare ampia libertà alle l’alta tecnologia è sempre stata sostenuta dal cedute le porzioni immediatamente produttrici aumento di ore lavorate (ed anche con dimi- operazioni di alta speculazione ed alla svendita denaro pubblico, essendo attività di interesse di alto reddito, quali metano, telecomunicazio- nuzione di addetti) soltanto con aumento della di proprietà pubbliche. Era stato messo in con- nazionale. ni ed energia elettrica (più aziende di “servizi” produttività per la disponibilità di nuovi im- to che con le “privatizzazioni” a basso costo Il motivo dell’assenza dei privati dai prodot- che industrie). pianti (robot, macchine operatoci, ecc.) più ef- sarebbe stato possibile eliminare quanto resta- ti di base è spiegabile per altri motivi, altret- Invece la parte di alta/media tecnologia può ficienti. Questo comporta nuovi investimenti, va dell’industria di alta tecnologia, attraverso tanto evidenti. Questi prodotti (es. tipico side- essere eliminata facilmente per mezzo di ade- che non sembra sia quanto avviene in Italia. invece il drastico ridimensionamento dello rurgia, ma anche energia per l’industria) ri- guate politiche di spesa dello Stato. In propo- L’impressione che si ricava da un esame di “Stato sociale” si rendeva disponibile il rispar- chiedono enormi investimenti con redditività sito è esemplare il caso dell’Industria militare alcuni dati, il grande risultato proclamato da mio previdenziale per costituire fondi d’inve- modesta o nulla. e specialmente dell’Industria aeronautica: con più parti è nel migliore dei casi una esagera- stimento sotto controllo privato. La disponibilità di prodotti di base e di ener- opportuni “tagli” al bilancio Difesa, localizzati zione, e forse anche una mistificazione. Il sistema industriale italiano era da tempo gia a prezzo moderato è necessaria per le in- nelle spese per nuovi materiali, è possibile pri- Infatti l’aumento di fatturato del 10% (in caratterizzato dalla presenza di tre grandi set- dustrie manifatturiere utilizzatoci, questo spie- ma limitare e poi in definitiva distruggere ra- termini monetari) ottenuto dall’industria nel tori, in un certo senso atipici rispetto al conte- ga l’intervento dello Stato nel settore. pidamente la residua capacità delle aziende na- 1994, rispetto all’anno precedente corrisponde sto europeo, all’incirca di equivalente potenza Le industrie appartenenti ai grandi Gruppi zionali. ad un aumento molto più modesto in termini economica, secondo il calcolo del prodotto (o privati sono in gran parte classificate come a E’ ben noto che gli impianti di Taranto sono reali, che può essere stimato nel 4%. Si tenga valore aggiunto). bassa o media tecnologia. Questa scelta favo- i più moderni in Europa (con i francesi di Fos) presente che la produzione industriale è stata Al momento presente, questi settori esistono risce una buona redditività a breve termine e rappresentano certo un investimento impor- sempre in diminuzione dal 1990 al 1993 (rif. ancora, ma sono investiti da un processo di ra- (ancora migliorata se lo Stato contribuisce so- tante, da utilizzare in un contesto europeo e compendio Istat 1994, tav. II.I e seguenti). La pido mutamento. stanzialmente — vedasi “trasferimenti” nel bi- non da disperdere in vendite all’asta. ripresa del 1994 quindi riporta sostanzialmen- CRITICAsociale ■ 9 9 / 2012

te la produzione industriale circa al livello del Per quanto riguarda il prossimo futuro, sono zati all’idea che qualcuno limiti l’uso del carcere menti dei magistrati. Se sui giornali comparisse 1991. Sarebbe forse interessante poter deter- inquietanti le previsioni attribuite alla Banca e l’uso dei pentiti, perché dovrebbero fare le in- solo l’ufficio che sta conducendo una determi- minare una correlazione fra questo modesto d’Italia. Il governatore Fazio dichiara un au- dagini che non hanno mai fatto. Gli toccherebbe nata inchiesta, tante violazioni non avrebbero miglioramento e lo stato confusionale e di so- mento della massa monetaria, nettamente in- lavorare. Bene: una riformetta piccola piccola nemmeno più scopo e tutti lavorerebbero con stanziale instabilità intervenuta nella direzione feriore al “tasso d’inflazione” (riteniamo si potrebbe essere, allora, quella di vietare di pub- più libertà: i magistrati e i giornalisti. Ma credo politica nazionale. debba intendere all’aumento del costo della vi- blicare sui giornali nome e cognome dei singoli che alla coorporazione togata quest’idea non In mancanza di dati più attendibili e detta- ta e dei prezzi al consumo e non “inflazione”); magistrati che conducono le inchieste. Si taglie- piaccia. Come farebbe Caselli ad andare tre vol- gliati, utilizziamo quanto pubblicato dalla quindi andamento recessivo per la domanda rebbe la testa a tanto protagonismo che, come la te alla settimana in televisione a fare il suo co- stampa. Rif. “Il Giornale” data 21/3 e 28/3/95. interna, cioè prezzi in aumento e domanda vicenda Tortora ancora ha la forza di conferma- mizio? S’è mai alzata una vestale della par con- Sotto il titolo “Un ‘94 euforico per l’indu- scarsa, aumentando la “forbice fra l’Italia che re, è il più delle volte all’origine dei comporta- dicio a dire ‘Che fa questo, parla da solo?“. s stria” si trova: esporta e l’Italia che consuma”. — Aumento nel 1994 (rispetto al 1993) del Quanto previsto da Fazio sarebbe assoluta- fatturato industria +10%, derivato da 7% in- mente devastante per l’Italia, da considerare terno e +18,5% esportazioni. anzi come eversivo, poiché voluto e non pro- Dal compendio Istat 1994 abbiamo per i vocato da eventi catastrofici esterni. ■ 1995 - NUMERO 6 prodotti della trasformazione industriale il se- La forbice fra esportazione e consumi po- guente valore aggiunto a prezzi correnti (in- trebbe essere ben completata da un drastico ri- ACHILLE OCCHETTO DIXIT clusa inflazione, che è stata del 17% fra il dimensionamento della previdenza sociale 1990 e il 1993). (che è e rimane colonna portante di qualsiasi PERCHÉ L’EX PCI NON DIVENNE SOCIALISTA — Nel 1990: 293.813 mld. Stato moderno ragionevolmente governato). — Nel 1991: 301.123 (+2,6%). La realizzazione di queste previsioni di Fa- — Nel 1992: 308.527 (+2%). zio porterebbe un grande Paese europeo alle Critica Sociale — Nel 1993: 314.939 (+2,1%). condizioni di produzione e sociali di Paesi In termini reali la produzione industriale è quali le Filippine, Taiwan, Korea, Messico, quindi diminuita di circa 8% dal 1990 al 1993. forse Cina e Brasile. s L’attuale vicepresidente del Partito Sociali- la classe operaia continua la lotta per la com- sta Europeo ha straordinaria collezione di pleta socializzazione e per il passaggio al co- motti che una tenace coerenza antisociali- munismo attraverso la dissoluzione delle clas- sta. Almeno sino a quando non è stato eletto si e dello Stato (...) una lotta per abbattere il vicepresidente dei socialisti europei e, so- capitalismo e la più ampia realizzazione della ■ 1995 - NUMERO 6 prattutto, sino a quando si è interrotto il fi- democrazia socialista”. nanziamento di Mosca al Pci-Pds prosegui- (18 luglio 1969) . “QUELLO PARLA DA SOLO” to sino al 1990 come documentiamo. “Sì, siamo comunisti nel 1961 dopo tutto ciò INTERVISTA AL GIORNALISTA FRANK CIMINI che è accaduto; siamo per di più comunisti ita- ra credo che si debba rico- liani, anche a un certo livello di cultura. Ab- “O noscere, ancor oggi, che la biamo letto, per quanto era nelle nostre possi- Stefano Carluccio strada scelta dai bolscevi- bilità, oltre a Stalin anche Trotzkijn, Bukharin, chi era l’unica storicamente possibile per sal- alcunché di Bernstein e di Kautsky. Eppure vare la conquista della Rivoluzione d’ottobre”. siamo rimasti comunisti e soprattutto fervidi È il desiderio del successo la causa di tante garantista. In realtà la cultura giuridica del Pci- (1985) oppositori dell’opportunismo socialdemocra- violazioni di legge da parte dei magistrati. Pds è storicamente l’opposto della cultura del- tico. Per questo non potete chiederci di inchi- Intervista a Frank Cimini, cronista giudizia- lo Stato di diritto”. “Il Leninismo vive nella lotta (...). La rivoluzio- narci, pieni di riverenziale rispetto, di fronte ai rio. Che ha una proposta: vietare sui gior- ne è tornata all’ordine del giorno in Occidente”. sacri principi dello stato di diritto; che, come nali i nomi dei p.m. Omissioni? (1968) spesso succede per le cose sacre, sono stati “Beh, gran parte delle notizie sul finanzia- profanati dai loro stessi sacerdoti borghesi. In- mento illecito al Pci - Pds era già tutto nelle “Io sono e resto un comunista italiano. Se si fine, non potete pretendere di farci dire che è rank Cimini, cronista di giudizia- carte della procura di Milano. Ma i magistrati darà vita a una nuova forza politica ci parteci- bella la democrazia borghese”. F ria al Palazzo di giustizia di Mi- si sono mossi con opportunismo. Esattamente però con le idee di un comunista”. (3 dicembre 1961) lano, è da sempre una voce fuori come hanno fatto con la Fiat, con i nuovi ver- (15 settembre 1991) dal coro. E’ forse uno dei pochi giornalisti che tici dell’Eni, ecc. Hanno ritenuto che non fosse “Sono queste le caratteristiche che noi con- non ha ceduto al lavaggio del cervello da parte opportuno proseguire le indagini su determi- “Il Marxismo e il Leninismo, oramai vitto- tinuiamo a considerare universali nell’espe- dei procuratori e dei loro sostituti. Al punto da nati filoni probabilmente in cambio di un con- riosi nella critica al capitalismo, si trovano di rienza sovietica e nella dottrina leninista: (...) guadagnarsi una querela miliardaria per aver solidamento del loro ruolo. I mandati di cattu- fronte a nuovi traguardi teorici e pratici”. la riproposizione del valore della coscienza e scritto, l’unico a farlo, che nell’ufficio di Bor- ra per Craxi potevano essere spiccati già un (18 luglio 1969) dell’iniziativa rivoluzionaria (...); il recupero, relli si era consumato un patto ignobile per anno fa, vista la piega presa. Eppure hanno contro l’attenuarsi nella socialdemocrazia del- evitare il carcere all’amministratore delegato aspettato. Perché? Perché, lo sanno anche i “L’obiettivo storico che il movimento ope- la coscienza della natura di classe dello Stato, della Fiat, Cesare Romiti. muri del Tribunale, il pool vorrebbe ad ogni raio internazionale deve proporsi di risolvere della concezione marxista del potere statale; costo bloccare Salamone che indaga su Di Pie- è di creare le condizioni oggettive (...) della la precisazione, nella definizione della dittatu- Ma per quale ragione non passare le veline tro. Un’azione giudiziaria in base a un’oppor- costruzione di un uomo nuovo, di un completo ra del proletariato, del concetto di egemonia”. della procura rischia di mandarti fuori gioco? tunità. Ma nel codice di procedura penale non dispiegarsi della concezione marxista della de- (27 ottobre 1967) “Per i cronisti l’imputato è sempre il diavolo, esiste la nozione di opportunità”. mocrazia. Un compito che i paesi socialisti e è il mostro. Il cronista sta sempre dalla parte il movimento operaio occidentale devono riu- “Il nuovo corso è discontinuità, non è demo- dell’accusa, perché sono i p.m. che passano le Si tratta di colpi di coda? scire ad affrontare insieme”. lizione del passato”. notizie sulle inchieste, sono i p.m. che forni- “Non c’è dubbio che nelle recenti misure (27 ottobre 1967) (14 settembre 1989) scono il pane quotidiano. Ma questa non è una adottate dal pool contro Craxi c’è il tentativo novità di tangentopoli: è sempre accaduto”. di reagire anche ad un calo sensibile del con- “L’Urss è una società nuova che vive già “Alla fine dei congressi dell’Internazionale senso fin qui registrato dall’inchiesta. Insom- nello spazio e nel tempo del duemila in quanto socialista si canta in italiano Bandiera rossa, Essere garantisti oggi, significa passare per ma per riguadagnare terreno e spazio sui gior- possiede la facoltà di controllare le sue risorse, la stessa cosa avviene a Mosca. E’ il segno di complici di malfattori. Non si sta giocando nali tornano a gettare tutto sul capro espiatorio, pianificarle e proiettarle nel futuro”. una eredità comune, gloriosa, a cui certo non con i principi? il simbolo di ogni male. Ma Craxi non ha in- (23 aprile 1961) rinunciamo”. “Si è sempre giocato con i principi. Ma l’Ita- ventato il sistema delle tangenti, lo ha eredita- (11 marzo 1990) lia è il paese dei miracoli. Ora il miracolo è il to. Forse non avrà fatto nulla per cambiare la “In primo luogo ribadiamo la validità della garantismo del Pci - Pds. D’Alema garantista, situazione, ma almeno è stato l’unico ad am- scelta del 1917 e del socialismo in un solo pae- “Il Partito che contiene in sé l’unica certezza Violante garantista: cose da non credere. E mettere che la politica si finanziava in modo se; quando noi difendevamo lo svilupparsi di di disciplina intellettuale, di onestà morale e di questo solo perché un sostituto procuratore sta anche illecito. E’ l’unico che ha detto la verità, quella prima esperienza socialista non erava- passione rivoluzionaria che sono le caratteri- scrivendo in forma giudiziaria una verità sto- mentre altri continuano a far finta di nulla. E mo i rappresentanti italiani dell’Urss, ma di- stiche fondamentali del pensiero di Togliatti”. rica e politica arcinota, cioè che il Pci- Pds si forse sta pagando anche per questa verità”. fendevamo un momento della rivoluzione so- (6 gennaio 1965) è sempre finanziato con il denaro delle coope- cialista e proletaria mondiale e con ciò la no- rative a cui faceva vincere le gare d’appalto Le polemiche vanno avanti da anni, ma co- stra stessa rivoluzione”. “Egli è stato il più grande rinnovatore e il nelle regioni rosse e non solo lì. Da cronista me spezzare il connubio tra toghe e media? (24 novembre 1961) più sicuro custode del patrimonio rivoluziona- mi pare di capire che D’Alema teme che il mi- “Il problema è di metodo. La stampa crea gli rio, (...) àncora di salvezza della dimensione racolo di essere passato fin qui illeso possa ter- eroi, ma alla fine il successo divora le sue crea- “C’è da verificare l’ipotesi gramsciana di umana e razionale del socialismo”. minare e allora compie il miracolo di scoprirsi ture. E allora: i pubblici ministeri sono terroriz- una società regolata in modo nuovo (...) in cui (Milano) 10 ■ CRITICAsociale 9 / 2012

“E se non dimenticheremo mai i grandi me- si del capitalismo maturo e rispetto cui (sic) il “Craxi ha avuto un indubbio merito. Ha riti di Togliatti, abbiamo ben chiari anche i movimento operaio, come è avvenuto nelle messo in discussione per primo il vecchio si- suoi limiti, il fatto che egli fu inevitabilmente esperienze delle socialdemocrazie europee, ha stema politico italiano che ormai non ha molte corresponsabile di scelte, di atti dell’epoca sta- finito di svolgere le funzioni di una partecipa- possibilità di andare avanti”. liniana, di un’epoca cioè piena di ombre”. zione subalterna al processo di ristrutturazione (1990) (8 luglio 1988) capitalistica”. (13 marzo 1981) “La diversità è un modo collettivo di essere “Concordo con Franco Rodano quando (...) del Partito, ma nessuno di noi, personalmente, sottolinea il valore di svolta introdotto dalla “Il nostro pensiero non s’è fermato e non ha sostiene di essere un uomo diverso. Siamo an- politica di Togliatti per aver fatto della conqui- bisogno dell’apporto per rivivere”. che noi suscettibili di errori, di debolezze e di sta e dell’allargamento della democrazia (6 gennaio 1965) fatti spiacevoli che ci colpiscono più di altri l’obiettivo consapevole e il diretto prodotto proprio per questo modo di essere”. dell’iniziativa proletaria, vissuto storicamente, “Socialdemocrazia e stalinismo sono due (13 maggio 1993) attraverso la nozione della “democrazia pro- componenti organiche del movimento operaio gressiva”, come pertinente e possibile al solo che vanno radicalmente superate e sconfitte”. proletariato”. (Ibidem) (9 gennaio 1976) “Abbiamo detto con chiarezza (...) di respin- ■ 1995 - NUMERO 8 “Occorre un’intransigenza ideologica tale gere l’invito ad abbandonare le linee di svilup- da non far perdere alle nuove generazioni il po della nostra ricerca critica per omologarci “HO FATTO GLI INTERESSI DELL’AZIENDA contatto con l’insieme della nostra tradizione all’esperienza socialdemocratica”. rivoluzionaria e da porle come punta avanzata (13 marzo 1981) MA PER IL PDS SONO UN INFAME” nella polemica anticonformista e antisocialde- mocratica”. “Nella ricerca di questa linea noi non vo- (1960) gliamo seguire la strada delle socialdemocra- Francesco Accursio zie. In questo caso parleremmo di seconda via, “Il popolo italiano non è stato mai, non è, e rinunciando alla nostra tradizione. Diremmo non vorrà mai essere riformista”. che abbiamo sbagliato e siamo diventati so- Intervista a Nino Tagliavini, presidente della dente della cooperativa, forte solo della sua ca- (5 maggio 1963) cialdemocratici. Sarebbe un fatto clamoroso se Unieco. “Hanno sacrificato l’uomo per sal- pacità ed esperienza e della stima conquistata al- oggi dichiarassimo questo”. vare il Partito. Non ho nulla di cui pentirmi”. l’interno dell’azienda. “Cuba: il primo territorio libero d’America”. (settembre 1978) “Non sono stato certo un presidente paraca- (1990) olti giornalisti mi hanno dutato dall’alto dal partito, tanto è vero che in “Se il socialismo non ha ancora potuto “M cercato Per raccontare la alternativa a me si poneva la candidatura dell’al- “E’ da sperare che sia sempre più chiaro a esprimere fino in fondo tutte le sue potenzia- mia storia, ma alla fine lora assessore comunale all’urbanistica del Pc tutte le forze progressiste, che operano in quel- lità democratiche ciò non è dovuto solo a er- negli articoli e sui titoli mi si descrive spesso co- di Reggio Emilia”. la zona (Corno d’Africa), che senza una visio- rori di carattere soggettivo, che pure ci sono me un pentito delle Coop. Io non ci sto più. Que- Questa è la storia dell’uomo Tagliavini e della ne democratica della soluzione dei problemi stati, ma alle condizioni obiettive in cui si svi- sta è solo superficialità e disinformazione. Io sua camera. Carriera ormai spezzata dalle con- nazionali non può svilupparsi una proficua e luppò quel processo rivoluzionario e al man- non ho niente di cui pentirmi ma, se qualcuno seguenze delle inchieste giudiziarie sui contri- solidale unità antimperialistica. Nello stesso cato allargamento della rivoluzione in Occi- vuole ascoltarmi, solo delle verità da racconta- buti delle cooperative ai partiti politici ed in par- tempo deve essere altrettanto chiaro che senza dente, di cui la socialdemocrazia porta gran re”. ticolare al Pci/Pds. l’unità antimperialista e, soprattutto, senza parte delle responsabilità”. Così andiamo anche noi da Nino Tagliavini, La grande “colpa” di Tagliavini è quella di l’unità con i paesi socialisti e con tutte le forze (27 ottobre 1967) non per fare dello scandalismo, ma per cercare aver onestamente dichiarato quanto era a sua co- progressiste diventa sempre più difficile la di- invece di capire qualcosa in più della vicenda di noscenza in merito al finanziamento illecito ai fesa dell’indipendenza di ogni popolo africano. “Tutti i motivi che mi hanno fatto diventare questo signore serio e tranquillo di Reggio Emi- partiti e di averlo fatto qui a Reggio Emilia che Ci guida in queste nostre riflessioni, sulle comunista vivono e vivranno nella nuova for- lia che da presidente Unieco, colosso della coo- non è una terra come le altre ma il nocciolo duro drammatiche vicende di questi mesi, l’acuta mazione (...). Sono stato tutta la vita un comu- perazione con un fatturato di duecento miliardi delle province rosse dove l’influenza politica del consapevolezza che solo dentro l’area del so- nista. Intendo restarlo”. annui, è diventato “famoso” per avere ammesso Pci/Pds è talmente profonda e radicata da essere cialismo, e più in generale, di tutte le forze pro- (5 settembre 1991) davanti ai magistrati di aver versato contributi quasi palpabile. Dove massima è l’importanza, gressiste sarà concretamente possibile l’indi- in nero al Pci/Pds e subito si è ritrovato emargi- anche economica ed occupazionale e la concen- pendenza di ogni popolo del Como d’Africa”: “Noi siamo il Partito comunista”. nato, senza lavoro, invischiato in vicende giudi- trazione delle cooperative legate al Pci/Pds. E (5 aprile 1992) ziarie e schiaffato sui titoli dei giornali dipinto a dove ad esempio, un magistrato - Antonio Soda “Bisogna che i rivoluzionari si dividano dai volte quasi come un “infame”, un provocatore, - può compiere la scelta, comunque legittima, di riformisti (...). Nessuna tregua vi può essere “Noi non abbiamo nulla di cui vergognarci. qualcuno che, per motivi non chiari, vuole get- passare direttamente dalla Procura al Parlamen- nella lotta contro il governo di centrosinistra”. Senza la storia, la vita, le idee del Pci, senza tare fango sul Pds. to eletto il 27 marzo 1994 nelle liste del Pds e (1-4 luglio 1966) le sue radici, non sarebbe stato possibile nean- Quella di Tagliavini è una storia diversa da poi di difendere, come avvocato, tutti gli uomini che immaginare la nascita di questa inedita quelle di tanti dirigenti o quadri del Pci/Pds che legati al Pds implicati in inchieste, e tutto questo “La scelta dell’unificazione socialdemocra- forza politica che si propone di unire le diverse dopo anni di militanza di partito ricevono come senza che nella città di Reggio Emilia si avverta tica si qualifica apertamente e solamente come anime della sinistra italiana”. premio fedeltà o come promozione politica un il benché minimo imbarazzo. scelta della difesa e del consolidamento del- (21 ottobre 1990) posto di rilievo in una cooperativa rossa. Il presidente dell’Unieco ha in più occasioni l’attuale equilibrio capitalistico”. Nino Tagliavini nasce nel ‘48 a Reggio Emi- dichiarato ai magistrati quanto sapeva sui finan- (4 dicembre 1965) “Noi vogliamo cambiare molte cose, ma lia, terra dove la tradizione di cooperazione ri- ziamenti in nero versati in varie città italiane alla non intendiamo uscire dal solco storico da cui sale all’ultimo ventennio del secolo scorso e si Dc, al Psi e ad altri partiti in cambio di appalti. “Noi pensiamo che il nostro primo compito proveniamo, vogliamo allargarlo”. sviluppa nel solco della grande “predicazione” Ma la bomba scoppia quando alla Procura di debba essere quello di una lotta aperta alla so- (1990) socialista e riformista di Prampolini. Dopo il di- Roma, Tagliavini ammette di avere portato soldi cialdemocrazia (...), una ben motivata opposi- ploma va a lavorare alla Coop Unieco. anche al Pci e poi al Pds in varie circostanze. Di zione politica a una squallida operazione che “Che colpa abbiamo se, quando imbraccia- “Da ragazzo non m’interessavo di politica. averlo fatto personalmente a Botteghe Oscure, non porta nessun contributo alla pur necessaria mo un fucile per sparare alla De, troviamo Non sono mai stato iscritto né al Pci né ad alcun palazzo che ovviamente nella qualità di presi- opera di rinnovamento della strategia sociali- sempre l’onorevole Nenni sulla traiettoria del altro partito - racconta Tagliavini – all’Unieco dente Unieco frequentava e di aver consegnato sta nei paesi capitalisticamente sviluppati”. nostro proiettile?”. ho lavorato e fatto camera solo con le mie forze. le buste con il denaro al defunto Marcello Ste- (19 marzo 1966) (1962) Naturalmente, lavorando in una cooperativa ros- fanini, tesoriere del Pci e al suo braccio destro sa era ovvio essere considerato un tecnico di Vincenzo Marini. E di aver agito così dopo che “Le giovani generazioni debbono operare “E’ un pericolo autoritario che si esprime in ‘area’. Nel 1990, diventato presidente, mi iscris- in varie riunioni alti dirigenti del Pds fra cui lo una chiara scelta tra sviluppo rivoluzionario e una sorta di decisionismo tecnocratico”. si al Pci perché era una cosa praticamente auto- stesso D’Alema gli avevano fatto chiaramente opportunismo socialdemocratico”. matica, con il Pci c’erano tanti rapporti di vici- capire che ciò era indispensabile sia come “do- (4 dicembre 1965) (Ibidem, p. 23) nanza anche personali, è stato quasi un fatto di vere morale” che per avere buoni rapporti con il correttezza e di coerenza. Ma per me nel trattare partito e di conseguenza ottenere appalti. “Il fallimento è della socialdemocrazia, che “Andava riconosciuto che la presidenza so- gli affari, Pci, Dc, Psi e così tutti gli altri partiti Il resto della storia è noto. Nel Pds si nega e anche nella sua versione più dignitosa apre la cialista era il risultato di uno spostamento a si- erano uguali. Sia come tecnico che poi come di- si grida allo scandalo, poi costretti dalla realtà via all’oppressione coloniale”. nistra di tutto l’asse politico del Paese. rigente e presidente ho sempre e solo cercato di dei fatti, si ammette almeno un “contributo” di (gennaio 1965) E’ forse venuto il momento per il Pci e per fare gli interessi dell’azienda”. 370 milioni ricevuto a ridosso delle elezioni po- il Psi di interrompere il duello per chiedersi: a Durante i primi anni di lavoro Tagliavini si in- litiche del 1992, ma solo sotto forma di prestito. “E’ per lo meno arduo ripercorrere la strada chi giovai”. dustria a trovare il tempo per studiare e si laurea Prestito tuttavia molto particolare dato che la di una risposta borghese e democratica alla cri- (17 luglio 1985) in geologia. Nel 1990 viene scelto come presi- somma non è poi mai più stata restituita. 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Le dichiarazioni di Tagliavini portano al- no essenziali per ottenere appalti”. Quello di Ta- rono di strappare a Pio XII una dichiarazione in tribuire alla eliminazione dei rifiuti tossici, pro- l’apertura di un’inchiesta che finisce per coin- gliavini non è uno sfogo ma un preciso impe- questo senso. Il S. Padre, saggiamente, rifiutò). blema drammatico per tutte le società industria- volgere sia Achille Occhetto che Massimo gno. “Dopo tutto quello che è successo non mi E penso con nostalgia a De Gasperi, Mattei, li. D’Alema che vengono così iscritti nel registro dolgo di essere rimasto solo e nei guai, d’altron- Lombardi, La Malfa, E. Rossi, Vanoni, Sarace- I risultati non sono sembrati esaltanti. Molto degli indagati della Procura di Roma. Questa, de il Pci ha sempre sacrificato l’uomo per sal- no. Talvolta rimpiango, è tutto dire, persino Fan- interesse invece i privati hanno dimostrato per in estrema sintesi, l’avvio della vicenda giudi- vare il Partito. Quello che esigo è che però si fani e Colombo. il c.d. “assimilabile” e cioè impianti di produ- ziaria. Una storia di finanziamenti illeciti appa- faccia chiarezza su come funzionava il finanzia- Oggi invece chi avanza qualche dubbio sulle zione basati su turbine a gas di media taglia, fa- rentemente uguale a tante altre ma che, per la mento di tutti i partiti, anche del Pci/Pds, e non privatizzazioni, passa per un “boiardo di Stato”, cili da installare, di buon rendimento, accettati prima volta, ha condotto le indagini sulla corru- solo di quelli che sono rimasti stritolati dentro miserabile e corrotto, un residuato del “sociali- anche da amministratori locali e da ambientali- zione a lambire il “botteghone” e quel partito, il ‘mani pulite’. Se le inchieste giudiziarie voglio- smo reale” degno di finire nella spazzatura della sti, collocati all’interno degli stabili menti indu- Pci/Pds, che per anni ha cavalcato con indigna- no davvero colpire la corruzione e l’illegalità de- storia. Ma tant’è, i tempi passano e i cretini re- striali e che pertanto non investivano aree vocate zione le inchieste che riguardavano altri partiti vono far luce fino in fondo sull’oppressione eco- stano. ad altri insediamenti. E poi, come è noto, prote- e si è atteggiato a grande moralizzatore incas- nomica che la politica ha esercitato sul mondo Limitiamoci perciò ora alla controversia, oggi ste e ricatti riescono meglio con gli Enti pubbli- sando grazie alla sua pretesa “diversità” grandi dell’impresa. Altrimenti - conclude Tagliavini - assai accesa, sull’utilità di separare la produzio- ci. I privati ipotizzarono anche, ma solo per un dividendi politici. la giustizia diventa solo un’arma per danneggia- ne di energia, affidandola a più gruppi in con- futuro non vicino, la produzione di energia uti- Ma poi, dopo tutto questo chiasso e i titoli di re un’area politica e favo-rime un’altra, come ho correnza, dall’attività di trasmissione e trasporto, lizzando i gas di scarico delle raffinerie. Niente giornale ad effetto - chiediamo a Tagliavini - che avuto l’impressione sia stato fino ad ora. Fran- da gestirsi unitariamente, indipendentemente di nuovo sotto il sole, dunque. Anche l’Enel ha cosa è successo? camente mi è sembrato che sul Pci/Pds e i suoi dall’assetto giuridico che verrà configurato per dovuto, dopo molte resistenze, orientarsi anche ”Io vado sotto processo per falso in bilancio. finanziamenti nessuno in questi anni abbia an- questa specifica parte del servizio e comunque se non totalmente, verso l’uso del gas naturale Si configura poi il reato di finanziamento illecito cora sollevato il coperchio realmente”. da porsi sotto il controllo di una “Autorità” pub- all’interno peraltro di un parco di generazione a favore del Pci/Pds. A questo punto a Reggio Sembrano parole normali e di buon senso blica, dotata di ampi poteri, a garanzia dei sog- che utilizza anche “molto olio combustibile e, Emilia la Procura chiede ed ottiene di far trasfe- quelle di Nino Tagliavini ma in bocca a un ex getti coinvolti e, naturalmente, dell’utente. seppur in quote decrescenti per le opposizioni rire da Roma qui in Emilia tutta l’inchiesta. Ciò presidente di un’importante cooperativa rossa, Infine, qualcuno ha chiesto, senza grande con- ambientaliste e amministrative, il carbone. da un lato è ineccepibile perché per legge il reato specie in Emilia, sono colpi di cannone. vinzione mi pare, che anche la distribuzione al Si deve però sapere che se questa tendenza più grave si tira dietro tutto il resto. E siccome il La città, silenziosamente quanto inesorabil- consumatore finale sia da assegnarsi ad organi- prevarrà anche per i nuovi produttori, aumenterà falso in bilancio è più grave del finanziamento mente, gli si è voltata contro. I vecchi amici non smi misti pubblici-privati, espressione del potere ulteriormente la nostra dipendenza dal gas me- illecito e la Unieco ha sede a Reggio Emilia, lo salutano più e il suo nome, sussurrato a mezza locale. In tal guisa, sostengono i privatizzatori tano, la sola energia di cui l’Italia possiede una l’intero procedimento viene trasferito qui. Certo bocca è diventato quasi sinonimo di traditore. più astuti, sarebbe più agevole e fruttuoso il col- modesta riserva e che ben utilizzata è stata uno è che, tuttavia, a Reggio Emilia, terra per eccel- Trovare lavoro è ormai per lui un’impresa pres- locamento sul mercato delle diverse società in dei punti di forza dello sviluppo economico del lenza di incontrastata influenza ‘rossa’, dove soché impossibile e la Gazzetta di Reggio lo di- cui la società-madre sarebbe suddivisa e, nel Paese. Merito di un altro bolscevico, Mattei. tanta gente deve il proprio lavoro e la propria pinge come un “infame”, che pesca nel torbido contempo, grazie alla concorrenza, migliorereb- Il gas naturale non è solo il combustibile più carriera al Pci/Pds la Procura, senza nemmeno per chissà quali occulti motivi e parla di com- bero sia il servizio elettrico che la soddisfazione pregiato e costoso, ma anche quello meno fles- utilizzare i sei mesi regolamentari di tempo a di- plotti contro il Pci con toni che nemmeno l’Uni- dei risparmiatori-azionisti, come avvenuto, in sibile dal punto di vista logistico (viaggia per tu- sposizione per le indagini, archivia le posizioni tà arriva ad utilizzare. A Reggio Emilia, il fino modo assai clamoroso, per la privatizzazione di bo, anche se oggi può essere trasportato da siti di Occhetto e D’Alema e nei guai resto io insie- a poco tempo fa importante e stimato compagno Credit e Comit. più lontani che non in passato) ha bisogno di in- me al solo funzionario Pds Marini”. Certo tutto presidente Tagliavini, non esiste più. Gli chie- Per la verità, già la legge del ‘62, non aveva frastrutture di trasporto tecnologicamente com- ciò, è giusto ricordarlo, fa parte delle legittime diamo se vista l’aria che tira nella democratica concesso all’Enel il monopolio della produzio- plesse e pertanto facilmente vulnerabili. facoltà delle Procure ma ci sia consentito di sot- città di Reggio Emilia, pensi di andarsene. ne, a differenza di quanto avvenne in Francia nel E malgrado l’immagine costruita dagli am- tolineare che a Roma l’inchiesta stava imboc- “Sì, forse dovrò finire per andarmene da qui ‘46, con la costituzione dell’EdF. bientalisti, anche esso è colpevole, per la sua cando una strada diversa e opposta a quella pre- - ci risponde - ma solo dopo che sarà stata rag- Anzi, venne consentito alle Aziende munici- parte, di danni all’ambiente. sa a Reggio Emilia. giunta la verità. Prima no. Sembrerebbe una pali che l’avessero voluto, di conservare i propri Oggi il gas naturale è molto richiesto, in al- Sembrava finalmente che qualche magistrato fuga”. impianti (le aziende di Milano, Torino, Brescia, ternativa al carbone e all’olio combustibile, an- coraggioso ed autonomo si fosse messo sul serio La giustizia naturalmente segua il suo corso Roma, quelle del Trentino Alto Adige e altre mi- che se per questi ultimi si può arrivare ad un te- alla ricerca di eventuali finanziamenti illeciti e arrivi alle conclusioni a cui dovrà arrivare, tut- nori accettarono) e ai “c.d. autoproduttori”, nore assai basso e vanadio. In taluni casi si è ar- percepiti anche dal Pci/Pds. Dopo anni di dolo- ti noi attendiamo con fiducia. Ma è evidente che gruppi industriali operanti in settori “energivori” rivati al punto di liquefare il gas naturale alla rose vicende giudiziarie e personali Tagliavini, a questo punto è giusto chiedersi se Occhetto (siderurgico, alluminio, minerario, tessile, in fonte (Nigeria, Algeria) per poi trasportarlo con che è stato anche incarcerato per tre mesi, non prima e D’Alema dopo potevano non sapere da parte chimico, ecc.) di continuare a produrre navi metaniere in Europa, rigassificarlo e poi nasconde la sua amarezza ma nemmeno si tira dove provenivano i soldi del loro partito mentre energia per il loro fabbisogno. Talché la produ- immetterlo nel più vicino gasdotto fino a desti- indietro. altri segretari “non potevano non sapere”. E’ zione Enel non superò mai l’82-83% della pro- nazione. “Io non ha mai avuto - ci dice - nessun tipo di giusto e logico chiedersi anche se la Unieco sia duzione nazionale. Un tempo si diceva…., “fare e disfare è tutto vantaggio personale né ho mai pensato di com- stata l’unica cooperativa in Emilia ed in Italia Il mantenere la facoltà di produrre energia non un lavorare”.... Impianti del genere sono già in mettere reati. Ho fatto quello che ho fatto solo ad aver sistematicamente ed organicamente fi- fu considerata dai beneficiari un grave sacrificio. funzione in Francia e Giappone ed in avanzata per difendere e salvaguardare la mia azienda. E nanziato in nero il Pci/Pds falsando i bilanci. E Le AA.MM. infatti, operando in aree ristrette, progettazione anche per la costruenda Centrale non è un segreto che per il presidente di una coo- soprattutto dobbiamo chiederci se dopo quattro densamente popolate e con consumi ricchi, po- di Montaldo di Castro che da nucleare venne ri- perativa rossa contribuire con denaro ai costi di anni di terremoto continuo dall’inizio di “mani tevano garantire agli Enti locali proprietari un convertita a carbone e, adesso, se i “capalbiesi” gestione del Pci/Pds era una sorta di ‘dovere mo- pulite” la giustizia oserà sorpassare il fino ad introito assai cospicuo. Gli autoproduttori, dal si appassioneranno di altri argomenti, potrà forse rale’. Oltretutto era implicitamente chiaro che ora inviolato - o forse inviolabile - portone di canto loro, potevano utilizzare impianti di tipo essere completata a metano. Facciamo voti. certe contribuzioni ai partiti - incluso il Pci - era- Botteghe Oscure. s idroelettrico, super-ammortizzati e con costi ri- Rimane il fatto che in qualsiasi modo si vo- sibili; essendo la produzione concentrata sulle glia organizzare la concorrenza tra i diversi pro- esigenze di un utente singolo. Con le leggi n. 9 duttori, l’“Autorità” non solo sarà indispensa- e 10 del ‘91, la produzione venne ulteriormente bile, come si evince anche da queste poche note liberalizzata, per favorire la produzione delle che seppur sommariamente forse riescono ad ■ 1995 - NUMERO 8 c.d. ”energie innovative, rinnovabili o ad esse evidenziare alcuni aspetti pratici del funziona- assimilabili”. Non tanto il solare e l’eolico che, mento di un servizio elettrico, che vuole e deve LE PRIVATIZZAZIONI SELVAGGE presupponendo investimenti molto elevati e tec- restare nazionale, ma dovrà anche impegnarsi nologie non ancora consolidate, erano più alla per realizzare gli obiettivi postigli dal Governo. portata dell’Enel (e che infatti ha realizzato im- Il primo, impone tariffe uniche per tutto il ter- pianti in questo campo, tra i più avanzati al mon- ritorio nazionale, a parità di servizio, quantità, Umberto Dragone do) ma soprattutto per uscire dalle chiacchiere qualità (alta, media, bassa tensione, ecc.) orari, ambientaliste e sperimentare in concreto limiti punte, ecc. e costi della possibilità di produrre energia. Impossibile pertanto, sia per il produttore ca- I provvedimenti erano stati ipotizzati, in via pace di vendere a prezzi bassi pur di avere i i spiace molto ma nella di- fabbricante di calci di fucili da caccia diventato, principale, per incentivare privati e comunità lo- clienti migliori, è, da parte di questi ultimi, ac- M scussione, sul come privatiz- per bizzarria della sorte ma anche fortunatamen- cali, con forti contributi pubblici e a tariffe di fa- quistare dal produttore preferito, non essendovi zare l’Enel, o rendere il ser- te per poco tempo, ministro dell’Industria nel vore nell’acquisto di energia prodotta, usando modo di “ricevere e/o consegnare la merce” a vizio più efficiente attraverso la concorrenza tra Governo italiano e non al Carnevale di Viareg- come combustibili, biomasse, scarti di lavora- domicilio, dovendosi usare, per una ovvia que- più soggetti impegnati nella produzione, traspor- gio. Ha invece ragione il neo-ministro, Alberto zioni agricole e industriali e, soprattutto, rifiuti stione di costi e di investimenti già effettuati, il to e distribuzione dell’energia, sul come vendere Clò. Lasciamo perdere, in questa sede, se la pri- solidi urbani. Poco importava la quantità di ener- sistema di trasporto, trasmissione e distribuzione o svendere l’Ente, tanto per citare tutte possibi- vatizzazione del settore elettrico sia utile o meno gia - comunque prodotta non utilizzando com- unitario sul quale si regge tutto il servizio e che lità, anche quelle pudicamente taciute, hanno al Paese. I fautori della nazionalizzazione, bustibili fossili - carbone, olio, gas che l’Italia, per le ragioni prima dette e per le successive che torto, De Mattè, De Benedetti jr, Scognamiglio, trent’anni or sono furono bollati come bolscevi- unica in Europa, importa per più dell’80% del espliciteremo, si configura come un “monopolio Cipolletta, Cavazzuti, ed alcune altre dozzine di chi che volevano abbeverare la cavalleria cosac- fabbisogno necessario per alimentare il proprio naturale” indipendentemente da chi lo gestisce reputati economisti. E più che mai, ha torto un ca nelle fontane di S. Pietro (Valerio e C. cerca- parco di generazione, quanto piuttosto per con- e sotto quale forma giuridica. Vale la pena, in- 12 ■ CRITICAsociale 9 / 2012

fatti, pur essendo il concetto ovvio, ricordare che blici operanti su base regionale, l’Inghilterra, za. Se si presume di poterlo fare ugualmente, pur verrà per le Telecomunicazioni. E questo mal- l’energia elettrica non è stoccabile, producibile, con le aziende da poco privatizzate con il 9,5%. con una pluralità di soggetti in fase di produzio- grado l’aumento del tenore di vita, l’uso di nuovi conservabile, né trasportabile per gomma, ferro, L’Enel con l’8% (al 10% si arriva con le ne, si faccia pure. Senza però intaccare la fun- apparecchi alimentati con corrente elettrica o per acqua, o aria. Deve essere trasmessa e fornita in AA.MM. e gli autoproduttori). La Scandinavia, zione di coordinamento da affidare a un soggetto l’aumento dello stesso indice di “penetrazione” tempo reale, senza preavviso e nella quantità e con una azienda pubblica produce il 3,5%. unico, responsabile e autorevole che deve ri- elettrica (sostituzione di altre fonti energetiche qualità desiderata. Presenta pertanto costi molto Per tornare alla discussione in corso, confesso spondere dei costi, della politica degli approv- con quella elettrica). In effetti la popolazione di diversi a seconda dell’ora e del luogo ove è ri- di aver provato un brivido di terrore, di fronte vigionamenti, e della sicurezza di tutta la strut- questi Paesi è destinata a rimanere stabile se non chiesta, deve avere frequenze e tensioni costanti, alla proposta di un ex ministro di scorporare l’at- tura elettrica. addirittura a diminuire e non potrà, almeno sul pena il collasso di tutta l’organizzazione civile tività di trasporto-trasmissione, “dispacciatore” Mi sembra di capire che su questo punto il mi- breve periodo, essere rimpiazzata in termini di e di rischi assai gravi per tutta la comunità. Sem- compreso, in sostanza il “clou” di tutta la pro- nistro Clò abbia le idee chiare, e, comunque si consumi ricchi da quella immigrata. A loro vol- pre agli effetti della libertà di scelta del proprio grammazione del servizio, affidandola ad un voglia privatizzare il servizio elettrico nazionale, ta, le campagne per il risparmio energetico, la produttore, sulla quale i consumatori spesso fan- consorzio di produttori capaci, chissà perché, di il controllo della fase più delicata del processo - maggiore efficienza degli impianti, consentiran- tasticano, occorre precisare anche che non sarà essere imparziali e super-partes. Un “club” di trasmissione e trasporto - debba stare sotto l’egi- no aumenti di produzione senza costi rilevanti. possibile approvvigionarsi all’estero, a prezzi in- galeotti a custodia di galeotti, per proteggere al- da forte dell’“Autorità”, senza subire pressioni Ugualmente avverrà in campo industriale dove feriori a quelli praticati dai gestori nazionali. tri galeotti e punire così 28 milioni di utenti, fi- di parte. gli impianti di “energy saving” si moltipliche- Le tariffe Enel poi, al netto delle tasse introi- nalmente obbligati a scontare il peccato origina- Per quanto concerne, infine, l’ultimo segmen- ranno e, a parità di unità di prodotto utilizzeran- tate dallo Stato, grazie agli incrementi di produt- le commesso nel ‘63. Peccato che ha consentito to del servizio, la distribuzione, la proposta di no meno energia. Assai diverso il discorso nei tività dell’Ente, primo in Europa, si collocano loro di risparmiare, a moneta costante, il 40% affidarla a società miste locali, non può che su- Paesi del terzo mondo dove l’energia elettrica già ora nella fascia medio-bassa, rispetto a quel- sulle tariffe e di godere di un servizio elettrico scitare vigorosi scoppi di ilarità. sempre più sarà il motore dello sviluppo econo- le delle aziende straniere (pubbliche, private, assai dignitoso. Già oggi sorgono controversie, laddove sono mico e del tenore di vita. statali, a base regionale, ecc.). Aziende che non Ho temuto anche che i sostenitori di questa compresenti sullo stesso territorio soggetti di- Se non vi sarà grande espansione dei consumi consentiranno mai di vettoriare sul loro sistema tesi non abbiano trascorso neppure un giorno versi, anche se “storici”, sul come dividere le elettrici nei Paesi più avanzati quale può essere di trasporto - trasmissione - distribuzione, siste- nella palazzina dove si programma il servizio aree di intervento (ad es. l’illuminazione civica l’interesse di gruppi economici privati ad entrare ma costoso, abbisognante di continui investi- e abbiano confuso il “dispacciatore” con la rete di competenza delle aziende comunali, su un in questo in forma massiccia? La produzione? menti per manutenzione e vigilanza, energia da telematica “Internet”, fino ad attribuire al pri- marciapiede vi sono abitazioni servite dall’En- Può darsi, sapendo però che il compratore è uno vendersi, senza la loro partecipazione, ai loro mo i poteri magici della seconda. Programmare te di Stato, su un altro, dalle aziende comunali) solo e che comunque occorre produrre secondo stessi clienti, per di più a quelli ricchi. il servizio significa, in modo particolare, tenere controversie sul come programmare gli inter- prescrizioni pubbliche (siti, combustibili, taglia Piuttosto, sono gli Enti gestori, quando si tro- in esercizio gruppi di produzione capaci di pre- venti, come organizzare la modulistica per le degli impianti, ecc.,) e, soprattutto, che bisogne- vano ad aver bisogno di energia, (per incremen- stazioni maggiori di quanto sarebbe strettamen- manutenzioni, la standardizzazione dei mate- rà sottostare ad un “monopolio naturale” (da tare le riserve di potenza, passare alla manuten- te necessario, per far fronte a tutte le possibili riali, per la prevenzione prima e per la ripara- chiunque sia gestito) per quanto concerne tra- zione programmata degli impianti, intraprende- evenienze: guasti, sospensioni del servizio da zione poi dei guasti. Soprattutto, si assiste a sporto e distribuzione. re opere di “ambientalizzazione”, riparare gua- parte di amministratori locali che possono, se grandi esercizi di “scaricabarile” quando c’è da Le tariffe saranno più lucrose? Difficile pre- sti imprevisti, ecc.) ad acquistare energia dagli ritengono esservi una emergenza ambientale ammettere responsabilità o intervenire finan- vederlo essendo queste condizionate in modo altri gestori, essendo oltretutto già in vigore un negativa per la popolazione, bloccare di punto ziariamente. Se questo è il” frutto di una sana notevole dal costo dei combustibili e comunque sistema di “mutuo soccorso” europeo e che si in bianco la produzione, atti di eco-terrorismo, concorrenza.... “amministrate” da una Autorità pubblica che, va estendendo verso aree più lontane. Infine, diventati negli ultimi tempi assai di moda, - Speriamo solo che la situazione non peggiori” dovendo farle pesare sia su una grandissima per quanto attiene i diversi soggetti che dovran- Feltrinelli docet -. quando si tratterà di mettere ordine nel sottosuo- massa di utenti (28 milioni) nella quale sono no produrre energia, l’“Autorità” dovrà certa- Naturalmente tutto questo può mutare in una lo (sarebbe ora) con canalizzazioni unificate e presenti, oltre alle utenze domestiche, anche tutti mente varare una serie di regole, tali da intro- frazione di secondo. Una calamità naturale, un protette passibili di trasportare cavi luce, gas, te- i rami dell’attività economica e tutte le strutture durre una “par condicio” sia per gli standards improvviso cambiamento di clima verso l’alto lefono, tv-cavo, posta elettronica, reti per infor- sociali del Paese, non lo farà certamente a cuor di sicurezza, le tecniche antinquinamento, i (luglio e agosto sono diventati mesi di grande mazione civica, per video-telefono, per video- leggero. combustibili da usare nell’ambito di una politi- consumo, per effetto del condizionamento conferences, per Pc operanti in rete, per chioschi Il discorso è in realtà un altro. Nei Paesi indu- ca degli approvvigionamenti, o per chi intende d’aria) o verso il basso. La Sicilia, ad esempio, multimediali di informazioni, fax, ecc. Il tutto, strializzati non si costruiranno molti nuovi im- rilevare dall’Enel centrali di produzione, al fine abitualmente esportatrice ridiviene importatrice ovviamente, con standards di sicurezza, affida- pianti di generazione. Si spenderà invece molto di diminuirne la posizione “dominante”, o per d’energia per effetto del riscaldamento domesti- bilità, velocità, oggi impensabili. Il tutto coordi- per “ambientalizzare” quelli esistenti (solo le ubicazioni dei nuovi impianti da realizzarsi co, praticato ancora con apparecchi elettrici. E, nato da competenti e sotto l’autorità di chi ne è l’Enel prevede investimenti per alcune migliaia né troppo nel cuore dell’utenza ricca, né troppo poi, la ripresa o l’arresto di qualche settore in- responsabile, non da chiacchieroni. di miliardi all’anno). In molti casi dovranno es- decentrati, bensì funzionali ad un servizio che dustriale importante, l’arresto o la ripresa dei tra- Le società locali miste pubblico-private eb- sere ristrutturati impianti vecchi, adattandoli voglia essere nazionale. sporti pubblici in grandi aree metropolitane, bero un loro momento di moda negli anni ‘80, all’uso di diversi combustibili. Il business allora Visto che l’attuale avrà molti difetti ma nes- l’aiuto a regioni straniere in crisi, ecc.. nelle regioni amministrate dall’ex Pci. Avreb- non sarà più la gestione del servizio, bensì la for- suno può incolparlo di non esserlo. A questo punto bisogna ricostruire il pro- bero dovuto dimostrare la capacità dirigente nitura a sé stessi di impianti, tecnologie, mac- Abbiamo insistito sull’unitarietà di tutto il si- gramma ex-novo, tenendo conto dei nuovi fab- delle Amministrazioni locali nei confronti del chinati, di cui l’industria italiana comincia solo stema elettrico - indipendentemente dalla sua bisogni, ripartendo nuovamente il carico tra le potere centrale e la capacità di aggregazione ora ad interessarsi. proprietà, privata o pubblica, che sia, non ci diverse centrali, sempre con l’obiettivo di mi- del Pci verso gruppi, categorie, organismi pub- E allora se compratore e venditore si identifi- stancheremo mai ripeterlo - per evidenziare la nimizzare i costi per l’Ente erogante, inclusi blici, centri economici anche su posizioni po- cano, tutto diventa più facile (per loro), ma più strettissima interdipendenza, economica, tecnica quelli dovuti alle trasmissioni di energia a gran- litiche opposte (Ccia, Ass. Ind., Coop, Sinda- costoso e forse le soluzioni adottate non saranno e funzionale tra le sue diverse fasi: produzione, de distanza. cati, Ass. Artigiane, Anpi, Udi, “donne in car- sempre le più utili per l’Ente elettrico. trasporto e trasmissione e, infine, distribuzione, Inoltre, tornare a regolare la frequenza della riera”, Università, ecc.). Vi saranno impianti di generazione da rinno- ricordando sempre che al servizio elettrico si rete e potenziare la tensione nei singoli nodi Non se ne fece nulla, anche perché nessuno vare (basti pensare al nucleare “primitivo” chiede non solo di servire l’utenza domestica, per favorire il trasporto dell’energia, per poi ri- riusciva a capire perché impegnarsi nella gestio- dell’Est europeo, agli impianti a carbone senza ma anche e soprattutto la società e l’economia durla a valori più consoni rispetto alle esigenze ne di un servizio considerato già efficiente, ri- nessuna “ambientalizzazione” (Desox - Denox, di un intero Paese che, giustamente, pretende dei singoli utilizzatori. Il “dispacciatore” è così schiando beghe, con utenti morosi quali ospe- ecc., sempre dell’Est) la ricerca di nuovi com- servizi sempre più sofisticati. lo strumento tecnico per configurare uno sche- dali, scuole, caserme, municipi, pubblici edifici, bustibili (Oriemulsion venezuelano) la valuta- Del restò, in tutta Europa, anche in aree carat- ma alternativo sempre con l’obiettivo di ridurre ecc. In realtà, più banalmente, si voleva avere zione sulle possibilità, tecniche ed economiche terizzate da un forte autonomismo, si va verso al minimo i costi di erogazione dell’energia ma una forma di privilegio o di riserva per le impre- delle energie rinnovabili, la nuova logistica del aziende integrate e di notevoli dimensioni (ne- anche nel massimo della sicurezza e della qua- se locali coinvolte negli investimenti Enel. In Si- gas naturale, gli impianti di cogenerazione, cessità di grandi investimenti, complessi da rea- lità, arrivando poi, in ultima analisi, a definire cilia, invece, dove il pagare un servizio pubblico smaltimento dei rifiuti, il risparmio energetico, lizzare e a redditività differita, interventi nella quali impianti di produzione debbano restare o viene considerato disonorevole, morosi non so- il miglioramento delle strutture di trasporto, i logistica, sperimentazioni innovative e costose). entrare in servizio e per quale arco di tempo no solo i disperati del quartiere “Zen”, dove i progetti “chiavi in mano”, gli impianti di ge- In questa logica debbono intendersi i processi di (concordo “in toto” con S. Vacca, art. su Il So- funzionari Enel entrano solo se accompagnati nerazione da costruire nei Paesi in via di svi- fusione tra aziende in Belgio, Spagna, Olanda. le-24 Ore del 15-3-95). dalla forza pubblica (che non li accompagna) ma luppo, credibili perché già realizzati nel proprio Anche in Svizzera, si cominciano a tessere al- Il tutto presuppone unità di comando, auto- anche ristoranti di gran lusso, circoli sportivi ben Paese. Chi si presenterà con le carte migliori leanze tra imprese di produzione e di distribu- revolezza, indifferenza nella valutazione, alme- frequentati, banche, ecc. Talché quando si passa (servizio elettrico ben funzionante nel proprio zione e nella stessa Inghilterra, le giovani com- no in prima battuta, di chi può guadagnare o alle minacce concrete di togliere l’energia, in- Paese, aziende con tecnologie avanzate, com- pagnie regionali, trattano fusioni parziali per ri- perdere nel cambiamento di programma. Se si terviene la Regione che con apposita leggina si petitive, flessibili) avrà di fronte a sé grandi op- creare una base unitaria anche nel settore della ritiene che le cerimonie funebri siano troppe, fa carico di tutta la morosità arretrata e salda i portunità. E l’Enel ha tutte le carte in regola per produzione. l’unico modo per ridurne il numero è di evitar- conti con l’Enel. Francamente non sarei per al- questa attività. D’altra parte la stessa Cee ammette che in Eu- le, almeno fin dove è umanamente possibile, largare queste esperienze e, soprattutto, per tra- Questa è la vera posta in gioco. Il resto conta ropa, anche in quei Paesi laddove esistono più per dolo o avidità. sferirle in ogni regione d’Italia. E’ comune con- poco, e mette facilmente da canto le discussioni gestori, non si verificano posizioni dominanti. Da qui la tendenza, fin quando è stato possi- vinzione tra gli studiosi che i consumi di energia banali sulla “public company” o sul “nocciolo Al primo posto vi è l’EdF, azienda pubblica con bile, di unificare produzione - trasporto - tra- elettrica non siano destinati, nei Paesi economi- duro”. Si tratta di decidere su chi dovrà condurre il 21% della produzione europea, poi la Germa- smissione, anche dal punto di vista giuridico- camente e industrialmente avanzati, ad aumen- il gioco. s nia, con il 10%, suddiviso tra due gestori pub- formale, per una maggiore garanzia di efficien- tare in modo rilevante, a differenza di quanto av- Umberto Dragone CRITICAsociale ■ 13 9 / 2012

i sono cose scritte e riscritte che ■ 1995 - NUMERO 8 E ancora, continua lo scrittore russo: “Tut- C meritano di essere rilette perché tavia l’Italia, paese un tempo fiorente comin- i fatti le hanno confermate e SINO A QUANDO? cia ad affondare: l’economia è sull’orlo del continuano con forza a confermarle. Comin- fallimento, la moneta si svaluta, l’apparato go- ciamo dal “pool” di Milano. “Da quello che ‘il vernativo è paralizzato, la disoccupazione si pool amministra giustizia secondo la regola aggrava”. dei due pesi e delle due misure’ a quello che Edmond Dantes Ma la corruzione esisteva davvero mi si di- ‘Borrelli intende ingraziarsi il Pds per poter rà. Certo ma questo durava da decenni. Tutti contare sul suo aiuto quando la rivoluzione lo sapevano in Italia, ivi compreso gli attuali giudiziaria favorirà l’avvento del governo del- gini a tappeto, violente, poliziesche sul ‘costo poco il giudizio di un dissidente russo che il magistrati dalle “mani pulite”. la sinistra e bisognerà scegliere i nuovi gover- della politica’. comunismo al potere rinchiuse per anni nei fa- L’analisi si conclude con questa riflessione: nanti’. La conferma viene da alcune circostan- E chi afferma il contrario mente o ignora la migerati “goulag”, Vladimir Bukoskyi. “Come per i loro predecessori sovietici, il ter- ze e vicende addirittura clamorose. La più Storia e le leggi non scritte della politica. Tutti “Verso la fine del ‘91, inizio ‘92 comincia- rore è un processo incontrollabile che può be- marchiana è che il ‘rito ambrosiano’ applicato i protagonisti della storia umana sono giudicati rono a filtrare notizie che riguardavano il pas- nissimo rivolgersi contro loro stessi. Si saprà da Borrelli prevede norme diverse a seconda dalie persone oneste, assennate e preparate per sato poco edificante del Partito comunista ita- bene dei loro traffici con Mosca “su basi com- che gli indagati siano del Pds o degli altri par- ciò che effettivamente apportarono alla vita, liano nei vari rapporti con l’Urss. La reazione merciali” e il loro controllo, assai poco disin- titi. Per questi ultimi vale il principio della re- alle posizioni, alle idee, alla cultura, al benes- fu fulminante. improvvisamente, come strap- teressato, di quasi tutti gli scambi tra l’Urss e sponsabilità oggettiva mentre, per gli esponen- sere, al progresso della “polis”. Non l’ho scrit- pata da un lungo sonno senza sogni, la magi- l’Italia (e possiamo aggiungere altri paesi dei ti dei Pds questo principio non vale affatto. to io. Lo leggo in un libro di Giancarlo Lehner stratura italiana (accenna più direttamente ai Patto di Varsavia), ciò che assicurò per dei de- Così Craxi e Forlani ‘non potevano non sape- dal titolo Bonetti - Autobiografia d’un inqui- magistrati comunisti e affiliati) scoprì una di- cenni l’esistenza del più forte partito comuni- re’ delle tangenti incassate dai responsabili sitore - Non autorizzata. lagante corruzione nel finanziamento di tutti i sta europeo”. La verità di ciò che è successo amministrativi dei propri partiti. Continuando a riflettere vedo che un antico principali partiti politici dell’Italia ad eccezio- in Italia, non consiste certo solo in tutto questo Achille Occhetto prima e Massimo D’Alema mito è tornato all’ordine del giorno. “Quando ne, manco a dirlo, del Pci. di cui parla Bukoskyi, ma tuttavia ne rappre- dopo, possono tranquillamente ‘non sapere’ ci capita di discutere della moralità collettiva Gli sviluppi che la vicenda ha in seguito senta una buona parte. Di tutti gli aspetti di dell’allegra finanza di Botteghe Oscure. Nes- ci serviamo facilmente, oggi, dell’espressione avuto non potrebbero che essere paragonati al “falsa rivoluzione”, i comunisti e gli ex comu- suno si sogna di chiamarli in causa. Gli altri ‘Capro espiatorio’. Applichiamo la definizione grande terrore staliniano del ‘37-38, per lo stile nisti e in particolare i loro “giudici amici” han- subiscono la responsabilità oggettiva, loro go- a quegli individui e a quei gruppi accusati di se non per l’ampiezza: un terzo, non meno, del no costituito la punta di diamante anche se dono dell’Impunità oggettiva”. provocare sventura: questo serve a sollevare governo (in realtà si è trattato di molto di più) molti altri hanno fatto da supporto e da cornice Non l’ho scritto io. Lo leggo su di un Ebro gli altri, dalle proprie responsabilità e a raffor- si ritrovò in manette o sotto inchiesta. seguendo ciascuno di loro io scopo e il calco- di Arturo Diaconale dal titolo Tecnica post mo- zare il loro senso di potere e d’integrità”. Il terrore, orgogliosamente battezzato “mani lo, o di porsi al riparo o di trame a propria vol- derna del colpo di Stato: magistrati e giorna- Anche questo non l’ho scritto io. Lo leggo pulite” non può non richiamare alla mente il ta un profitto. listi. Più in generale, poi non è inutile ricordare in un libro di S. Brinton Pereira che si intitola motto degli uomini della Ceka (la polizia se- Tutto questo comincia ad essere messo in che “non esiste, non è mai esistita e probabil- Capro espiatorio - Come l’emarginazione di greta sovietica) “mani pulite, teste fredde, cuo- discussione, da settori della stampa, della po- mente non potrà mai esistere una classe diri- pochi maschera le responsabilità collettive. ri caldi”. Le prigioni hanno rinchiuso migliaia litica, della magistratura. Non so quanto potrà gente al mondo in grado di resistere ad inda- Ma per tornare alle cose italiane colpisce non di carcerati. durare. s

on ci fosse stata Tangentopo- ■ 1996 - NUMERO 1 l’ipotesi di mandare la polizia negli istituti a N li, Bettino Craxi avrebbe go- liberarli dagli scioperi contro la riforma previ- vernato l’Italia dei primi anni UNA VITA DA OSCAR denziale avanzata dal mio governo. E lui boc- Novanta e Oscar Luigi Scalfaro avrebbe fatto ciò”. Era come consultare un oracolo. E mai il tranquillo pensionato al Quirinale. Appena una volta che dicesse: “Ma sbrigatela da so- salito sullo scranno più alto della Repubblica, lo!”. Amato intende più volte lasciare l’inca- infatti, avrebbe nominato il leader socialista Giorgio Caldonazzo e Paolo Fiorelli rico. Presidente del Consiglio. Bettino avrebbe rin- Oscar gli chiede di restare. Gli impone il graziato e Oscar proseguito nel suo itinerario rimpasto ogni volta che perde un pezzo per di gran saggio, piuttosto triste, brontolone, ma l’anima per sostituirle, mettendoci una pezza. con me’. E sono a metà strada”. Chi parla è strada. Sogna addirittura di rafforzare l’esecu- fondamentalmente innocuo portabandiera de- Scalfaro scalpita e prende in mano la situazio- l’allora ministro per le Poste; Maurizio Pagani. tivo eliminando a poco a poco le mele marce. mocristiano. Invece, è scoppiato il pandemo- ne. Approfitta del vuoto di potere che si è ve- Un caso isolato? Macché. Nicola Mancino, Ma il capolinea di Amato lo segnano i referen- nio di Tangentopoli a scombinare i piani della nuto a creare, espresso fisicamente dai ministri ministro democristiano agli Interni, è il vero dum del 18 aprile 1993. Un plebiscito contro Prima Repubblica. La Dc è crollata, il Psi che cadono uno dopo l’altro e dal terrorizzato recordman delle visite al Quirinale, in nome la proporzionale. Il Parlamento dovrà adottare scomparso, i vecchi equilibri politici saltati. E immobilismo che serpeggia tra i politici italia- della passata esperienza di Oscar al Viminale. una nuova legge elettorale, sia nei comuni che il Quirinale è diventato una navicella senza ni. “Basta una parola di Scalfaro e il governo Piero Barucci, ministro del Tesoro, è un altro a livello nazionale. “Ci pensi qualcun altro” bussola, in mare aperto e burrascoso. Fatico- Amato va a gambe all’aria con tutto il corteo abituale ospite del Capo dello Stato. Di eco- saluta tutti Amato. Quando la patata bollente sissima da governare. Complicata da dirigere, dei suoi ministri”, si dice nei corridoi della po- nomia, Oscar non capisce nulla. Quand’era torna al Quirinale, Oscar approva l’idea di un non si sa bene dove. Rassegnato alla faticac- litica romana nell’autunno del ‘92. Ufficial- stato nominato negli anni Cinquanta sottose- nuovo governo di ampia maggioranza per ri- cia, Oscar si è messo al lavoro, alternando una mente, comanda il Parlamento, dunque i partiti gretario al Lavoro del ministro Luigi Gui, si scrivere le regole del Paese. Con l’appoggio pazienza certosina e robuste virate. Fedele al e se c’è una maggioranza, Scalfaro deve atte- era lasciato andare a un momento di sconforto: dei repubblicani, dei verdi e del Pds (ma que- motto di tutta una vita: primo, non prenderle. nersi a quella. Ma nel clima italiano di Tan- “Ma io di queste cose non ci capisco niente!”. ste ultime due componenti si ritireranno pochi Secondo, fare anche bella figura. Così ha cer- gentopoli, i partiti traballano, sono paralizzati Eppure riceve Barucci, disserta con lui, lo in- giorni dopo e si limiteranno ad astenersi nel cato di soddisfare un po’ tutti: i vecchi potenti dall’ansia di giustizia che avanza nel Paese, cita e lo consiglia. Sarà così anche con il go- voto sulla fiducia, in seguito al pronunciamen- barcollanti, ma non ancora del tutto sbalestrati con la Lega alle porte nel Nord e le opposizio- verno di Carlo Azeglio Ciampi, al quale fu to della Camera contro l’autorizzazione a pro- e la folla vociante e bisognosa di epurazioni e ni in forte recupero, scatenate sulla questione Scalfaro a imporre di tenersi Barucci. A pro- cedere nei confronti di Bettino Craxi). Il nome cambiamenti. La prima testa a saltare, allora, morale. Basterebbe una parola del Quirinale - posito, anche Ciampi, allora governatore della che esce dal cilindro presidenziale è quello di è stata quella di Bettino, colpito duro dalle in- e Scalfaro è tipo loquace, non del tutto preve- Banca d’Italia, nell’autunno del 1992 è un as- Carlo Azeglio Ciampi, primo capo del gover- dagini giudiziarie. Dopo anni di purgatorio im- dibile - per infliggere ai vecchi partiti l’enne- siduo frequentatore del Quirinale: pochi mesi no non parlamentare della storia repubblicana, posto da Ciriaco De Mita, Craxi era convinto simo colpo, forse definitivo, alla loro credibi- dopo, diventa capo del Governo. Insomma, a che riceve l’incarico il 26 aprile 1993. L’alto di poter ritornare a Palazzo Chigi. Ha fatto di lità. Oscar è semmai uno degli ultimi baluardi, poche settimane di distanza dalla sua ascesa al spessore istituzionale di Ciampi farebbe pen- tutto per resistere al crollo. Ha insistito e c’è la foglia di fico in grado di traghettare verso Quirinale, Scalfaro ha il pieno controllo della sare alla sua piena autonomia nelle scelte della voluta la pazienza e l’abilità di Scalfaro per lidi più gradevoli quei partiti che in fondo con- situazione. D’ora in poi sarà sempre così. Per- compagine governativa. Invece, a tirare le fila defenestrarlo. Prima, Oscar ha incontrato i col- tinua ad amare, basta che facciano quello che fino nel governo di Silvio Berlusconi, il più è sempre lui, Oscar. Due gli obiettivi che il Ca- leghi di partito di Craxi, Claudio Martelli, dice lui. Dunque, un governo sorvegliato a vi- strenuo avversario del Colle. Valga per tutti il po dello Stato sembra perseguire: primo, di- e Giuliano Amato. A tutti, sta. E tutto sommato felice di esserlo. Ai mi- racconto di Francesco D’Onofrio, ministro fendere le tradizionali roccaforti ministeriali ha buttato lì che il prossimo Presidente del nistri l’interventismo scalfariano non dispiace della Pubblica istruzione nel gabinetto del lea- democristiane. Secondo: recuperare il consen- Consiglio avrebbe potuto farlo uno di loro. Poi affatto. La sua benedizione è il salvacondotto der di Forza Italia. “Appena nominato mini- so elettorale democristiano. ha ricevuto Craxi e gli ha confidato che il suo per tirare avanti. E così decolla la moda del via stro, chiesi a Scalfaro se potevo fare un discor- Dunque, gli Interni allo Scudocrociato, con stesso partito avanzava altre candidature... vai ministeriale dal Presidente. “Come lui, so- so di saluto agli studenti delle scuole italiane. buona pace del Pds che aveva chiesto una rot- Quello di Giuliano Amato è un governo mi- no novarese, dunque salgo al Colle e rievo- E lui acconsentì. Più tardi, gli chiesi se potevo tura con la tradizione del passato; la Pubblica nato alla radice dalle inchieste sui suoi com- chiamo insieme le comuni origini. Ma la verità dare l’annuncio di un disegno di legge sulla ri- istruzione confermata nelle fidatissime mani ponenti. Danno le dimissioni Claudio Martelli, è che ci vado perché se lui è d’accordo con me forma scolastica e il Capo dello Stato approvò di Rosa Russo Iervolino, sia pure contestatis- Giovanni Goria e Francesco De Lorenzo. Vo- sui miei provvedimenti, io posso affrontare a e apprezzò il merito della proposta. Poco tem- sima dagli studenti; e la Sanità sottratta al li- lano via le teste coronate e Amato si danna cuor leggero il Parlamento e dire: ‘Scalfaro è po dopo, gli chiesi ancora un consiglio sul- berale Raffaele Costa, sospettato di essere 14 ■ CRITICAsociale 9 / 2012

troppo laico su temi come aborto e contracce- i giorni delle accuse, da parte dei servizi se- è vero che lo staff del Quirinale si dichiara esempio. In compenso, decide di segnalare al zione e consegnata ad una democristiana inte- greti, di avere intascato cento milioni al mese “stupefatto”. Presto ci faranno il callo. neonato governo quali sono le questioni poli- gerrima e grintosa come Maria Pia Garavaglia, quando era ministro degli Interni. Si sentiva La cosa però non finisce lì. La risposta di tiche che dovrà affrontare con più urgenza, in- che piace al Vaticano e alla Curia milanese. nel mirino. E con ogni probabilità perse la pa- Scalfaro a Berlusconi arriva addirittura nel viando una lettera che spazia da questioni di “La democristiana giusta al posto giusto” sono zienza, affondando i colpi. Voi mi colpite e io messaggio di fine anno, davanti a milioni di pertinenza degli Interni a quelle degli Esteri, le parole di Scalfaro. Ma perfino sui temi eco- reagisco, facendo piazza pulita. Ci penseranno telespettatori, e naturalmente per mezzo di un segnala il problema della solidarietà sociale e nomici, dove Ciampi dovrebbe avere carta gli elettori a farvi smettere con i vostri com- altro giro di parole. Questo: “La democrazia è quello della disoccupazione giovanile. Neppu- bianca, il Presidente vuole metterci mano ed plotti e giochini al massacro. Forse fu davvero diventata vita di questo nostro popolo ed è ga- re l’estate porta conforto. Il 30 giugno, per co- esige con fermezza, come già detto, la confer- questa la molla che fece scattare lo Scalfaro ranzia di un NO fermo e consapevole ad ogni minciare, Scalfaro si rifiuta di firmare il decre- ma di Piero Barucci al Tesoro, mentre Ciampi furioso. Anche contro la sua Dc. “Quasi quasi tipo di avventura. Il Paese non ha bisogno di to “salvaRai”. La legge, che deve salvare la tv avrebbe preferito Mario Monti. Ciliegina sulla era meglio Cossiga”. Ma dove si crede di es- salvatori della Patria, ma di servitori della Pa- di stato dal fallimento contiene infatti una cri- torta: agli Esteri. Giusto sere, in una Repubblica presidenziale?” si tria”. E l’inizio di un delizioso dialogo bilin- ticatissima clausola, che in pratica dà al gover- per completare la resurrezione del potere de- mormora a Piazza del Gesù. Insomma, Scal- gue: quanto più dirette e brutali partono le ac- no il potere di licenziare il consiglio di ammi- mocristiano. “Un monocolore dc, anzi eccle- faro diventa una specie di crociato del popolo, cuse del Cavaliere, tanto più auliche e com- nistrazione della Rai: basta che l’esecutivo non siastico, con tecnici di lusso” commentano i il suo difensore dal più alto (in senso politico) mosse arrivano le repliche del Presidente. In- approvi il piano di gestione triennale. Il gover- repubblicani. Che, ripensando all’incontro del- dei colli. “Vuole rifarsi una verginità politica, tanto Vittorio Feltri attacca Scalfaro sul suo In- no è costretto a modificare il decreto, anche se la loro delegazione con il Capo dello Stato, ri- lui che è cresciuto per quarant’anni nel sistema dipendente un giorno sì e l’altro sì (poi lo farà ottiene comunque le dimissioni spontanee dei cordano: “Diceva sempre: Noi vorremmo... che ora sembra disprezzare e prendere a pic- sul Giornale), il settimanale della Mondadori “professori” che guidano l’emittente pubblica. Noi gradiremmo e ci chiedevamo: Ma noi chi? conate” gli spara addosso un livido Giulio An- Noi ha già pubblicato la foto di Marianna con Per il patron della Fininvest è uno smacco. Il Quirinale o la Democrazia cristiana?”. Ma dreotti. Ricordate, l’uomo di cui Oscar disse: l’architetto Salabé e Vittorio Sgarbi ha già Passa un mese, e in pieno agosto Berlusconi Scalfaro non si è limitato a dettare la compo- “Non si deve restare attaccati alle poltrone per chiesto le dimissioni di Oscar per il caso Sisde. torna a ipotizzare il ricorso alle elezioni anti- sizione del governo, formato da ben undici forza. A meno che non si abbia una visione Non si può dire che tra i sostenitori di Berlu- cipate per dare un taglio alle difficoltà che la tecnici senza casacca di partito (quasi la metà della vita come quella di Andreotti”. Una frase sconi ci sia del disaccordo su come trattare il maggioranza continua a incontrare in Senato. del governo) e con altrettanti ministri che dei pronunciata anni prima. Allora, Giulio fece Presidente. Comunque, gli italiani sono presi Scalfaro questa volta lo liquida con poche, af- partiti sono invece esponenti di spicco. Ha det- finta “di non sentire. Due lustri dopo, si è ven- da ben altra questione: le prime elezioni della fettuose parole: “Questo gran parlare si giusti- to la sua anche sul programma, con tanto d’in- dicato dell’ex collega di partito. Una memoria Seconda repubblica, quelle col maggioritario, fica in parte con la spiegabile inesperienza di vito al capo del governo di formulare la nuova da elefante. Cose democristiane, sincronizzate quelle senza la Dc, quelle con due soli schie- alcuni”. Notare il raffinato uso contemporaneo legge elettorale “sotto dettatura del mandato sulle categorie dell’eterno, dove non si dimen- ramenti, si stanno avvicinando tra gli inni e i di un’espressione attenuante (“spiegabile”) e popolare espresso nei referendum”. L’asse tra tica nulla. dibattiti di una rovente campagna elettorale. Si di una aggravante (“in parte”), che rende il Ciampi e Scalfaro è di quelli di ferro. Si sen- Sono ormai lontani, però, gli anni in cui Scal- va alle urne il 27 e 28 marzo: il Polo conquista messaggio ultradiplomatico, e fa tanto “vec- tono tutte le sere, per telefono, all’ora del Te- faro doveva preoccuparsi delle strigliate di Giu- il 46% dei voti e la maggioranza dei seggi, i chia Dc”. legiornale. Si raccontano le giornate trascorse lio Andreotti. Preferisce curare la sua immagine Progressisti devono accontentarsi del 34% Poco dopo, Scalfaro regala al suo rivale e quelle che devono venire. Vanno d’accordis- di novello Mosè, che per ruolo può rivolgersi (Ppi e Segni arrivano assieme a un magro un’altra brutta giornata. E il 24 settembre, le simo e tutto procede per il meglio. Presto, pe- direttamente alle folle, a voce o in televisione, 15%). Forza Italia è il primo partito (21%) e Camere sono appena tornate a riunirsi dopo la rò, anche questo non basta più a Scalfaro. Or- e incarnare un vecchio padre della patria nel Silvio Berlusconi il candidato in pectore alla pausa estiva, c’è ancora aria di vacanze, e già mai si erge a paladino della moralità di Stato, momento del pericolo, con i barbari alle porte Presidenza del Consiglio. A questo punto la il Presidente invita ad affrontare la questione molto attento a entrare in sintonia con l’opi- (i leghisti, i post-fascisti, i demagoghi e le guer- fronda antiScalfaro si attenua. “Avevamo vin- della “par condicio” televisiva. “Con la devo- nione pubblica sempre più impaziente e atten- re tribali nella ex Jugoslavia) e i ladri in casa (il to, tutto sembrava così facile... Liberarsi del zione che ho verso il Parlamento”, dice Scal- ta ai fenomeni di malcostume. Un bagno di po- vecchio regime). Non a caso ama parlare, ama Presidente pareva un problema secondario. E faro premuroso “mi permetto di indicarlo co- polarità arriva con il voto parlamentare del 23 le riprese in diretta, il confronto con la gente. fu un grande errore”, ricorda il forzista Ales- me tema vitale”. E Berlusconi mastica amaro. settembre 1993 sul caso di Francesco De Lo- Niente discorsi scritti o lettere ai giornali. Gran- sandro Meluzzi. E anche Sgarbi cessa il suo Il fuoco continua ad alzo zero anche in ottobre, renzo, il liberale accusato di aver raccolto tan- di discorsi a braccio e vibranti di vigore morale lavoro ai fianchi del Colle: “Mi sono autocen- quando la Pivetti riceve da Scalfaro una arden- genti nella sua posizione di ministro della Sa- d’altri tempi. E questo, insomma, lo stile del surato per senso di responsabilità”, spiegherà te lettera. Il Presidente si lamenta di aver po- nità e aver sfruttato il cosiddetto voto di scam- Presidente. Ama intromettersi dappertutto. in un’intervista; “inutile fare i guastafeste nel tuto leggere solo all’ultimo momento il dise- bio. La Camera boccia la richiesta di autoriz- Ama tirare le conclusioni di persona. Non ama momento in cui Berlusconi sta per varare fi- gno di legge finanziaria: “si è sottratto al capo zazione all’arresto avanzata dai giudici napo- stare a guardare. Soltanto un uomo ha cercato nalmente un buon governo”. Sì, è una tregua, dello Stato l’esercizio del potere di controllo letani. Scalfaro fa una piazzata che non si di- di sostituirlo come capopopolo. Quest’uomo si ma molto, molto diplomatica. Berlusconi non di legittimità che gli compete”, afferma con mentica: “Un suicidio del Parlamento. Un voto chiama Silvio Berlusconi. Due galli in un pol- ha nessun interesse a infastidire chi gli sta per stizza. Ma Giuliano Amato, che ne ha presie- intollerabile. Vi giuro che se gli adempimenti laio. Sul finire del ‘93 la nascita di Forza Italia consegnare Palazzo Chigi: “Ineccepibile”, è il duto uno e parla a ragion veduta, sottolinea fossero già stati completati, la giornata sarebbe è il segreto di Pulcinella della politica italiana. commento standard con cui ora si pronuncia che si sarebbe potuto muovere lo stesso ap- finita con lo scioglimento delle Camere”. Un Tutti però pensano ancora che la vittoria delle su ogni presa di posizione di Scalfaro. E punto anche ai precedenti governi. Quando poi monito molto duro, forse dimentico soltanto sinistre alle prossime elezioni di primavera sia quest’ultimo deve riconoscere, a malincuore, ci vanno di mezzo i giudici, son dolori. Sem- del fatto che di quel Parlamento sfacciato lui scontata. Anche Scalfaro. che Berlusconi ha diritto a guidare il nuovo pre in ottobre, Scalfaro corre in soccorso del è l’espressione diretta. E che lascia esterrefatti Che con il governo Ciampi ha già preparato governo. Certo, c’è l’appello rivoltogli da Ma- pool di Mani Pulite: costringe Berlusconi a gli schieramenti politici quasi al completo. Ri- la transizione, avendovi fatto includere dei rio Segni durante le consultazioni: “Non puoi chiarire che un esposto del governo contro no Formica (socialista) parla di “un Parlamen- “tecnici” di area pidiessina. Il capo dello Stato dare l’incarico a un uomo in flagrante conflitto Borrelli “non andava inteso come una denun- to a sovranità limitata, ostaggio del Capo dello si sente però in dovere di rassicurare il Paese di interessi!”. Identico lamento ha alzato anche cia penale”, e lo svuota di senso. L’esposto era Stato e della folla”. Guglielmo Castagneto (re- sul suo futuro democratico, e a pochi giorni Eugenio Scalfari dalle colonne di Repubblica. nato come reazione a una intervista di Borrelli, pubblicano) denuncia l’aggressione fisica su- dal Natale, il 21 dicembre, annuncia che “la Ma persino il Pds sostiene che ora il Cavaliere polemica verso l’esecutivo. Il capo del Pool fa bita nella sua città in quanto parlamentare. democrazia in Italia è ormai vita del popolo deve dimostrare se sa governare o no. Non c’è litigare Scalfaro e Berlusconi anche il mese Gerardo Bianco (democristiano) si presenta italiano, e ogni mutamento eventuale non in- scelta: Scalfaro deve dar vita all’unico gover- dopo, quando, il 22 novembre del ‘94, manda addirittura con le dimissioni da deputato. Fran- crina in alcun modo questa fede essenziale nel- no per lui non malleabile (su quattro) nella sto- al capo del governo un avviso di garanzia per cesco Forleo (pidiessino) descrive uno Scalfa- la libertà. Inoltre, le grandi scelte degasperiane ria della sua presidenza. Prima di farlo, co- concorso in corruzione. Berlusconi sta presie- ro “che si è lasciato coinvolgere dal clima di politica estera sono ormai accolte, in sostan- munque, il 13 aprile convoca Berlusconi sul dendo una conferenza internazionale sul cri- creatosi nel Paese” e attacca “una forma di an- za, da tutte le forze politiche italiane”. Tradu- Colle per farsi dare garanzie che la questione mine organizzato e la figuraccila si spande ai tiparlamentarismo strisciante”. Per Scalfaro zione dal doroteo antico: “Tranquilli, anche se del conflitto di interessi sarà affrontata al più cinque continenti. Furibondo, il Cavaliere pre- sono parole che mai avrebbe pensato di sen- la sinistra vincerà le elezioni non c’è nessun presto. Poi, con una nota ufficiale, rimprovera para un messaggio televisivo alla nazione e ne tirsi rivolgere, ma che in qualche modo dimo- pericolo per la democrazia”. Una convinzione lui e tutta la destra, che ha minacciato un nuo- invia il testo al Quirinale per conoscenza. E strano che qualcosa in lui è cambiato. Forse il sicuramente condivisa da un sacco di gente, vo ricorso alle urne in caso di elezione di Gio- solo allora Scalfaro scopre che Berlusconi sta punto di vista (dal Quirinale). Forse la voglia ma non dal Cavaliere, che il giorno dopo ri- vanni Spadolini alla presidenza del Senato per annunciare che salirà al Colle per chieder- di cambiare le cose. Forse ancora una forma sponde inviperito: “E un’opinione schietta- (anziché di Carlo Scognamiglio). Quisquilie. gli di schierarsi in sua difesa, “senza tentenna- di opportunismo e di carrierismo da sempre mente politica, che una delle parti in gioco, il Il vero scontro si combatte su un altro piano: menti o ambiguità”. Il Presidente, lo sappia- annidata nell’uomo. Ma quel che sorprende di cartello delle sinistre, saluta con ovvia soddi- quello della riforma costituzionale. Lo stesso mo, ha un altissimo rispetto della sua carica più è il fatto che sul voto a proposito di Craxi, sfazione e con una punta di strumentalismo. E Scalfaro aveva annunciato che, se si fosse ar- istituzionale, e non gli piace essere trattato da del tutto analogo a quello su De Lorenzo (e di un’opinione che mi permetto di non condivi- rivati a modificare i compiti del capo dello maggiordomo. Per ricucire lo strappo deve in- soli pochi mesi prima, in aprile), il Capo dello dere e so in questo di non essere solo”. E an- Stato e le procedure per eleggerlo, lui si sareb- tervenire Gianni Letta: “Il messaggio in tv”, Stato non era minimamente intervenuto. Ave- cora: “Fino al momento in cui non decideran- be dimesso. Ora il Polo non fa misteri di voler assicura al Presidente al telefono, “sarà molto va varato il governo Ciampi, allora in discus- no di darsi una Repubblica presidenziale e un realizzare la riforma presidenziale in tempi più soft”. E in parte è così. Ma la tregua, or- sione. Era scivolato via come se niente fosse. presidente eletto dal popolo, gli italiani hanno stretti, se possibile addirittura in sei mesi. Co- mai, è scomparsa da un pezzo. In questo pa- Non aveva detto una parola. Sul caso De Lo- diritto di chiedere al capo dello Stato di aste- munque, il governo Berlusconi nasce il 10 norama, c’è chi si stupisce del fatto che Scal- renzo, invece, ha scelto la linea dura. In autun- nersi da giudizi che sono, o possono sembrare, maggio. Scalfaro non è neppure riuscito a sug- faro abbia firmato senza fiatare il decreto no, del resto, Scalfaro cominciava a sentire smaccatamente di parte”. E la prima volta che gerire qualche nome a lui caro; gli sarebbe pia- Biondi (detto “salvaladri”) sulla carcerazione odore di bruciato intorno a sé. Si avvicinavano Berlusconi critica apertamente Scalfaro, tanto ciuto il liberale Raffaele Costa agli Interni, ad preventiva, dopo che con Amato si era rifiutato CRITICAsociale ■ 15 9 / 2012

di siglare il tanto simile decreto Conso (detto proveniente dal Segretario Generale del Qui- parte stia, ma Scalfaro ha già dimostrato quel sere uomo del centrodestra sostenuto dal cen- a sua volta “il colpo di spugna”). Ma ormai il rinale (Gaetano Gifuni nda) perché, quale che voleva. La sua idea della politica italiana trosinistra. tempo del governo Berlusconi è giunto al ter- Guardasigilli, io concedessi l’autorizzazione a l’ha dettata con chiarezza nel gennaio 1995: Ma l’artefice del suo successo è sembrato a mine. E tra lui e Scalfaro si prepara uno scon- procedere, ai sensi dell’art. 313 del codice pe- un governo di tecnici moderati, ma indipen- tutti gli effetti Oscar Luigi Scalfaro, suo acce- tro che farà pensare a quelli precedenti come nale, per numerose iniziative penalistiche nelle dente dalle segreterie di partito, dunque non sissimo sostenitore, fin dal principio. Anzi, da a uno scambio di tenerezze. quali il Presidente della Repubblica risultava disprezzato dagli avversati progressisti. Gui- prima del principio. Nel 1993, con il governo “Ci sarà un temporale di violenza inaudita” persona offesa: le concedessi, queste autoriz- dato da un galantuomo di centro, che per sua Ciampi in carica, Oscar cominciò a spingere promette l’appena decaduto ministro per i zazioni a procedere, indiscriminatamente per stessa natura piace (e dispiace) a una parte e per lo scioglimento delle Camere, pur in pre- Rapporti col Parlamento Giuliano Ferrara. tutti i casi presenti. Criterio, questo, ovvia- all’altra dello schieramento politico. Capace senza di una maggioranza parlamentare. Il 1995 si annuncia nel peggiore dei modi. mente inammissibile, ma è da notare, però, che di realizzare un programma preciso, prudente Quando invece una maggioranza non c’era Alla crisi non sembrano esserci soluzioni. Per procedimenti di cui ho detto vedevano inda- e ragionevole, ma efficace, in modo da cala- nemmeno (perché alla Camera Dini è in mi- creare un’alternativa politica bisognerebbe gati o denunciati, tra gli altri, gli onorevoli. mitare l’attenzione e il consenso degli Italiani. noranza), Scalfaro non scioglie le Camere e mettere assieme Lega, Pds, Popolari e Rifon- Silvio Berlusconi (in due procedimenti) e Insomma, un governo di destra con l’appoggio promuove il lancio di un nuovo governo. Che, dazione: sembra assurdo il solo pensarlo. Il Gianfranco Fini... Questa pretesa... fu certo da delle sinistre, che è poi la migliore sintesi della incredibilmente, decolla grazie alla non sfidu- Polo invoca le elezioni subito, annuncia che me respinta, ma mi confermò in una certa natura democristiana. Che altro è stato il go- cia di Silvio Berlusconi e alleati, primi soste- non appoggerà nessun esecutivo diverso da un sgradevole sensazione di intrigo che suscitò in verno Dini se non questo? Diciannove ministri nitori dello scioglimento del Parlamento. Il Berlusconi bis, neppure se “tecnico”; anche la me una crisi fortissima sia come ministro che (mai così pochi), praticamente nessun uomo Polo, in realtà, ha avuto paura ad affondare Di- sinistra pare, rassegnata. Scalfaro però non ce- come cittadino...”. Mentre il Presidente smen- di partito, una nidiata di tecnici conservatori ni. E Oscar lo ha messo spalle al muro. Nel- de al fuoco della destra che chiede un suo pro- tisce con durezza il guardasigilli (a cui il suo che il Capo dello Stato, in una delle crisi più l’incertezza generale, Scalfaro prende in mano nunciamento sulla data delle elezioni. Corteg- portavoce Tanino Scelba dà anche del “mafio- difficili della storia repubblicana ha voluto la situazione e detta i tempi della politica ita- gia Rifondazione per farsi promettere un ap- so”), Berlusconi difende Mancuso a spada trat- scegliere e vagliare uno per uno, dopo averne liana. Non era mai successo, ma il Capo dello poggio (anche parziale, anche pochi voti) al ta, lo definisce “un gentiluomo che è stato definito i criteri con la massima precisione: Stato si mette a fare consultazioni e a ricevere governo tecnico che sta preparando. Si tiene in settembre i segretari di partito, senza che sia in costante contatto coi leghisti, ormai divisi in corso nemmeno una crisi di governo. Allon- in Maroniani e Bossiani, e aggiorna la conta tana definitivamente l’ipotesi delle elezioni in di quest’ultimi. Blandisce le “colombe” di autunno. Detta la nuova linea e i nuovi punti Forza Italia, prospettando un governo Urbani del programma di governo. “O si approvano o Martino, e scalfendo così l’unità del partito. la ‘par condicio’ e le garanzie per chi perde op- In un nuovo incontro voluto proprio dalle “co- pure non si può andare alle urne. E giunta l’ora lombe” forziste, il 9 gennaio, Scalfaro non dà della responsabilità, altro che andare a votare”. le “garanzie” richieste dal Cavaliere sulla data Spiana la strada alle nuove riforme: “Il Parla- delle elezioni e gli rifiuta il ritorno alle Camere mento è vivo e vegeto e può decidere di affi- per un voto di fiducia sul suo governo: “Non dare al governo anche nuovi compiti da ag- ha senso”, gli dice, “sei stato tu a dimetterti”. giungere a quelli vecchi”. Difende il suo ope- Poi gli da un ultimatum; “o mi indichi il nome rato: “In Italia la democrazia non è affatto so- di un successore oppure scelgo io, entro 48 spesa e questo governo è perfettamente legit- ore”. Alla fine Berlusconi cede sull’unico no- timo. La ‘par condicio’ è un principio normale me ormai possibile, quello di Dini, in un in- di vita democratica, non è un sogno del Capo contro in cui si mette in chiaro che il nuovo dello Stato. esecutivo avrà un mandato assai limitato: i fa- Guardatevi bene da certi pseudocostituzio- mosi quattro punti. Dini riceve l’incarico di nalisti”. Se la prende con i tribuni televisivi formare il nuovo governo venerdì 13 gennaio. che lo attaccano: “Attenti a coloro che usano “Mi ha assicurato che si voterà a giugno”, as- la televisione per propagandare notizie false sicura tranquillo il Cavaliere. E Giuliano Fer- allo scopo di sollevare le folle”. rara lo ribadisce: “Scalfaro e Berlusconi hanno Che il potere di Scalfaro sia anomalo lo am- stretto un patto tra gentiluomini, come si usa mettono tutti. Dalle forze del Polo della liber- in politica: elezioni l’11 giugno”. tà, che hanno accusato Scalfaro di ogni inge- Ma insomma, come è andato veramente renza possibile, ai presunti amici del Capo del- quell’incontro? Scalfaro ha promesso le ele- lo Stato, di provenienza progressista o popo- zioni a giugno? O ha solo lasciato capire, met- lare. Ma da che parte stia il protagonismo del tendo in trappola Berlusconi? Oppure è Presidente è più difficile a dirsi. Così, sotto la quest’ultimo che si è inventato tutto di sana guida di Lamberto Dini, il Presidente del Con- pianta? Alla domanda, i forzsti imbarazzati ri- siglio partito in sordina e a poco a poco cre- spondono oggi che “c’è stato un equivoco”. sciuto di peso e di considerazione nell’opinio- Come al solito, i due si sono parlati. E non si ne pubblica, una nuova forza di Centro avreb- sono capiti. Nessun equivoco, invece, c’è stato be potuto anche aspirare alla vittoria nelle ele- in occasione del caso Mancuso: le posizioni zioni. Con la Lega o senza la Lega. Con il Pds dei due erano chiarissime. E, naturalmente, o senza. Sicuramente senza Alleanza naziona- contrapposte. La bomba esplode il 19 ottobre scacciato per aver fatto il proprio dovere”, e in uomini integerrimi, esperti della materia che le, che Scalfaro continua a non apprezzare e 1995, quando Filippo Mancuso, ministro di pratica si unisce a lui nell’attacco al Quirinale. andavano ad affrontare e soprattutto non col- senza Rifondazione comunista. Si tagliano, in- Grazia e Giustizia, viene chiamato a difendersi La replica di Scalfaro è sdegnata e arriva con legati ad alcuno schieramento politico, che somma, le ali estreme, rinasce il Grande Cen- in Parlamento di fronte a una mozione di sfi- un comunicato scritto: “Fin dal maggio ‘93, il fosse di centrodestra o di centrosinistra. Un tro, depurato dalla stangata di Tangentopoli e ducia individuale. Secondo il centro-sinistra, Presidente inviò una lettera al guardasigilli di governo d’emergenza, di salute pubblica, di di nuovo felicemente in sella senza mai esser- avrebbe tentato di frenare il lavoro della ma- allora, Conso, in cui sosteneva si dovesse in- sbollimento; in una parola del Presidente, in ne veramente sceso. E questo il progetto di gistratura, in particolare del pool Mani Pulite terrompere la prassi da molti seguita, secondo questo caso più Scalfaro che Dini. Oscar? Di certo, Scalfaro è amante della pace di Milano, ordinando ispezioni a raffiche nelle la quale il ministro, prima di decidere, chiede- Il programma concordato si è via via arric- politica, gestita da gente competente e capace, procure più “calde”. Non solo: Mancuso ha va su ogni denunzia il preventivo parere del chito di nuovi punti: una nuova legge finan- ma soprattutto senza troppi grilli per la testa. polemizzato duramente con Antonio Di Pietro Capo dello Stato. Poiché il codice attribuisce ziaria (che Scalfaro ha difeso a spada tratta e Però il piano è ambizioso e forse non ci crede e ha deciso accertamenti sull’operato di Bor- la responsabilità dell’autorizzazione al mini- di persona, intervenendo direttamente sulle nemmeno l’Uomo del Colle. relli, D’Ambrosio, Davigo, Colombo a Milano stro, Scalfaro volle che, senza alcuna preven- parti politiche e sugli industriali, invitandoli La speranza di Scalfaro, tuttavia, è senz’altro e Caselli a Palermo. Per capire la tensione che tiva consultazione col Quirinale, il ministro ad approvarla); provvedimenti contro la disoc- quella di guidare i due poli verso più miti con- regna in aula, bisogna anche ricordare che po- decidesse nella sua autonoma responsabilità: cupazione (“Un tema normale di vita quotidia- sigli, dando a ciascuno un volto più moderato, chi giorni prima Silvio Berlusconi è stato rin- e così da allora è stato fatto, e si continua a fa- na; non un tema che si aggiunge agli altri. Ne e legando entrambi a guide che restino espres- viato a giudizio per corruzione. Nei confronti re...”. Perciò il colloquio tra Mancuso e Gifuni parlerò con Dini” disse nella primavera del sioni fidate del cattolicesimo democratico ita- di Mancuso, Scalfaro e Berlusconi hanno già “non può aver avuto nessun altro significato 1995 Scalfaro). E, se possibile, addirittura una liano. Dopodiché, che vinca l’uno o che vinca idee diametralmente opposte. Ma lo scontro che quello di un rispettoso richiamo alle pre- riforma della Costituzione per rendere più dif- l’altro, tutto sommato a Oscar importa poco. diventa plateale quando lo sfiduciato ministro rogative del Parlamento a cui spetta il defini- ficile la sua stessa riforma (in modo che non Per Scalfaro, semmai, conta molto di più: il ter- di Grazia e Giustizia, nelle pagine scritte e non tivo giudizio...”. Insomma, non c’era “elemen- sia alla mercé della maggioranza) e una nuova reno su cui giocare la partita, in quale tipo di lette del suo discorso di difesa, li chiama in to alcuno di faziosità verso singoli deputati”. legge elettorale per garantire la governabilità. Repubblica e soprattutto con quale Costituzio- causa ambedue. E ricorda: “Fu per me un vero Quasi a dire che il vero colpevole era Mancu- Passo dopo passo, Dini si è rafforzato ed è di- ne. Una faccenda che lo riguarda da vicino. s e proprio scuotimento interiore quando, non so, accusato tra le righe di non trasmettere alle ventato un nuovo corteggiatissimo protagoni- molto tempo fa, dovetti fronteggiare, in più Camere gli atti delle procure. Si fa un gran di- sta della politica italiana. Soprattutto perché Giorgio Caldonazzo tempi, la insistita pretesa, ancora una volta scutere su che cosa voglia Scalfaro e da che ritrovatosi nell’imbarazzante situazione di es- Paolo Fiorelli

FONDATA DA FILIPPO TURATI NEL 1891 DIREZIONE GIORNALISTI EDITORI scarl Ugo Finetti - Stefano Carluccio Via Benefattori dell’Ospedale, 24 - Milano (direttore responsabile) Rivista di Cultura Politica, Storica e Letteraria Tel. +39 02 6070789 / 02 683984 Email: [email protected] Fax +39 02 89692452 [email protected] Grafica: Gianluca Quartuccio Giordano Anno CXXI – N. 10 / 2012 Email:

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■ CINQUE FASCICOLI CON UN’ANTOLOGIA DI DOCUMENTI, DI ANALISI E DI DENUNCE MAI ASCOLTATE. MA OGGI PROFETICHE STORIA DI VENTI ANNI/4 LA CRITICA SOCIALE E LA SECONDA REPUBBLICA

SOMMARIO Selezione 1996 - 1998

CRITICA SOCIALE pag. 7

Il neo-clientelismo

CRITICA SOCIALE pag. 7

Sistema tedesco rappresentanza e stabilità

ANTONIO VENIER pag. 8

La Padania che non c’è

ANTONIO VENIER pag. 8

Le Mani Pulite sulle privatizzazioni

EDMOND DANTES pag. 3 GIANFRANCO PINNA pag. 9 Elezioni, la riforma necessaria Caso Pintus: “Non mi riconosco in questa magistratura” STEFANO CARLUCCIO pag. 3

Sistema proporzionale MAURO MELLINI pag. 11 e assemblea costituente Il caso Tortora prepara la macchina del giustizialismo G. TREMONTI E G. URBANI pag. 5 EDMOND DANTES pag. 13 L’imbroglio del referendum Diario leghista CRITICA SOCIALE pag. 6 CONGRESSO PSE pag. 13 Di maggioritario c’è l’astensionismo I socialisti italiani e il caso Craxi 0

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CRITICAsociale ■ 3 10 / 2012

■ 1998 tura. Ciò che occorre è ben altro. Bisognereb- No al maggioritario spazzatutto be,saper pensare ad una riforma elettorale sem- Tutti gli alleati del PDS hanno bisogno di LA RIFORMA NECESSARIA plice e lineare capace di garantire ad un tempo una legge elettorale con quota proporzionale. una effettiva rappresentatività e rappresentanza, Ne hanno bisogno per la loro sopravvivenza e una corretta stabilità politica, una efficacia fun- per una relativa autonomia e indipendenza. Ne zionale del sistema democratico. hanno bisogno tutti e sono una lunga lista. Ne Edmond Dantes ha bisogno il PPI che del resto non lo manda a “Dai e dai” dire. La stessa cosa si può dire dei Verdi che La politica è bella quando è varia. Ma la po- si oppongono con decisione ai maggioritari l bipolarismo è un conto, il bi- Un buon sistema litica è anche ballerina. Le posizioni cambia- spazzatutto. Ne hanno bisogno Dini e i socia- I partitismo è un altro. Un sistema Solo in Italia la parola “proporzionale” in te- no, le idee evolvono, i politici si trasformano. listi bosellisti. L’uno tace, gli altri ogni tanto fondato su due o più partiti mag- ma di leggi elettorali è considerata una bestem- Bossi ha parlato della proporzionale come di si fanno vivi. In piedi, a viso aperto contro le giori ma collocati attorno al 20%, contornati mia. Solo la confusione regnante, figlia di una un principio sacro. Non c’è democrazia se non velleità maggioritarie estreme ad uno o due da schiere di partiti minori, tutti elettoralmente “falsa rivoluzione” e dei suoi molteplici e va- con la proporzionale. Fini invece è per il mag- turni, stanno sulla sinistra Bertinotti e sul lato vincolati nelle possibilità e nella scelta della riopinti agitatori e sostenitori, può arrivare a gioritario punto e basta. Non perde occasione destro Bossi. L’uno e l’altro, a ben giusta ra- rappresentanza, è un pluripartitismo camuffato questo punto di mistificazione. In realtà sappia- per ripeterlo. Nella Commissione per le rifor- gione, difendendo a spada tratta la proporzio- o un bipolarismo plurimo. Se nella realtà non mo che si tratta invece di un principio e di una me istituzionali nel Parlamento della Prima nale difendono se stessi e il proprio partito. esiste un sistema bipartitico effettivo e domi- regola democratica di prima grandezza. Identi- Repubblica, Fini si era battuto per la propor- L’UDR, il giorno che si collegasse più stretta- nante, la legge elettorale maggioritaria non lo ficare il sistema proporzionale con uno dei de- zionale e Bossi aveva sposato il maggioritario. mente al PPI, non potrebbe più farsi fotogra- può imporre ed anzi sembra fatta apposta per plorevoli vizi connaturati al vecchio sistema Poco male. La notte dei tempi porta consiglio: fare a braccetto con Di Pietro. Hic rhodus hic mantenere la atomizzazione delle forze ed il politico della Repubblica, non è altro che una il peggiore dei consigli resta l’idea di un mag- salta; anche se Cossiga è senatore a vita. Ber- moltiplicarsi delle formazioni. E’ perlomeno dimostrazione di memoria corta per non dire di gioritario radicale, collegio unico, uno o due tinotti e Bossi, non va dimenticato in caso di singolare infatti che quando vigeva in Italia il ignoranza lunga. In Europa ed anche in Italia turni. Una riforma violenta che farebbe nasce- emergenza sono potenziali alleati della mag- sistema elettorale fondato sul principio della durante il Regno e prima del fascismo le cam- re solo contraccolpi non difficili da prevedere. gioranza, anche se, soprattutto per Bossi, tra il proporzionale pura esistevano un numero di pagne per l’affermazione del principio propor- Una riforma elettorale non può non tener con- dire ed il fare si porrà di mezzo il mare. Non partiti di gran lunga inferiore a quello che at- zionalistico hanno rappresentato una bandiera to delle caratteristiche fondamentali di una so- potendo il PDS alla fine dei conti fare spalluc- tualmente esiste vigendo un sistema di mag- che fu comune al pensiero politico socialista, cietà politica anche se su di essa si deve inter- ce di fronte alle esigenze di una parte impor- gioritario corretto. La realtà della società po- cattolico democratico e a scuole liberali. Da Gi- venire per correggerne le degenerazioni. tante, qualificata e decisiva dei propri alleati litica italiana ha caratteristiche sue proprie. Es- nevra, a New York, a Londra, sotto la ispirazio- Salutato come la panacea di tutti i mali il di governo, qualche cosa di nuovo lo dovrà pur sa è fatta da una molteplicità di tradizioni, cul- ne; di John Stuart Mill nascevano già nel secolo maggioritario corretto tuttora in vigore vede dire. La ricerca di una riforma equilibrata che ture, specifiche identità ed interessi. E’ vero scorso varie associazioni di orientamento pro- da un lato le quotidiane esaltazioni del bipola- garantisca ad un tempo rappresentanza, stabi- che l’evolversi delle esperienze od esigenze e porzionalistico. Anche a Milano, nel 1871, na- rismo, dall’altro il progressivo proliferare di lità e governabilità la si dovrà pur fare. Anche interessi di natura varia forzano determinate sce una associazione che intende battersi per la formazioni politiche. Quelle di oggi sono già Forza Italia dovrà staccarsi dalla disponibilità omologazioni, associazioni ed anche la nascita conquista della proporzionale. La fonda e la più del doppio di quelle di ieri. Esiste un siste- incomprensibilmente già annunciata e ripetuta di nuove identità più complesse, ma non è men presiede Filippo Turati, e ad essa, oltre ai so- ma elettorale bilanciato, equilibrato, in grado verso la demagogia maggioritaria referendaria. vero che la realtà politica non può essere mo- cialisti, aderiscono liberali, radicali, cattolici di assicurare i due obiettivi fondamentali che Anche Forza Italia del resto dovrà riflettere dificata e trasformata mediante un eccesso di popolari. Ne fanno parte uomini e personalità debbono essere perseguiti: una giusta rappre- meglio e ricercare il punto di intesa con gli al- forzature e di imposizioni. Da interventi di come Filippo Meda e come Gaetano Salvemini. sentanza, una sostanziale stabilità. Proporzio- tri schieramenti e con le posizioni che alla fine questa natura scaturirebbero poi senz’altro e Era un fervido sostenitore del principio propor- nale corretta al primo turno, elezione del pre- dovranno farsi strada nella maggioranza di go- sempre reazioni e conseguenze contraddittorie zionalistico Luigi Sturzo, fondatore del Partito mier e della coalizione con premio di maggio- verno. E Fini lo si inviterà a non avere la me- e tutt’altro che positive. Le molteplicità e le Popolare e con lui si schiereranno nel dopo- ranza al secondo turno. Dai e dai è qui che bi- moria corta e a ricordarsi della sua battaglia diversità dei fattori riversati nel collegio unico guerra Carlo Arturo Jemolo, Guido Ruggiero e sognerà arrivare a dispetto dei maggioritari proporzionalistica in seno alla Commissione maggioritario piuttosto che ricondurre il siste- ancora Gaetano Salvemini che, per parte sua, tutti d’un pezzo che tutto avranno, ma non di per le riforme della Prima Repubblica. Da al- ma alle unità volute possono essere generataci da un lato difendeva la proporzionale dall’altro certo la maggioranza in Parlamento. lora, non è passato un secolo. s di false rappresentanze, distorsioni, dispersioni ne proponeva una correzione con l’introduzio- e trasformismi di genere vario. ne di un “premio di maggioranza”. Nel lontano Uno sbarramento imposto ad una legge pro- 1945, mentre l’Italia si riapriva alla democra- porzionale costituirebbe invece uno strumento zia, si potevano leggere sull’Avanti! riflessioni semplice ma molto efficace per ostacolare la che ancor oggi possono tornare utili: “Il colle- ■ 1996 - NUMERO 3 parcellizzazione delle forze. Mentre la propor- gio uninominale ci riporterebbe senza dubbio zionale assicurerebbe una rappresentanza pro- alle vecchie clientele che sono il contrario della SISTEMA PROPORZIONALE, porzionata ed effettiva, lo sbarramento alla ba- democrazia. Tuttavia la pluralità dei partiti, il se scoraggerebbe la frantumazione e il prolife- loro frazionarsi in gruppetti molteplici causò ASSEMBLEA COSTITUENTE rare di piccole formazioni. La stabilità del si- dopo le elezioni del ‘19 e del ‘21 l’instabilità stema potrebbe allora essere meglio assicurata governativa. Il sistema clientelistico si riprodu- da un secondo turno elettorale che si pronun- ce sul piano della proporzionale pura. Propor- Stefano Carluccio ciasse su coalizioni di governo alternative, as- zionale quindi ma non pura”. Il principio che segnando alla coalizione vincente un consisten- nell’Italia di oggigiorno, percorsa a destra e a te premio di maggioranza. Con un secondo tur- manca e disorientata da ondate demagogiche, li italiani sono stati ingannati ti anni luce, dipinto all’opinione pubblica come no siffatto si conseguirebbero unitariamente tre viene letteralmente demonizzato è considerato G quando i mass media li hanno una assemblea di inquisiti e di corrotti. scopi: la elezione diretta del Premier, la scelta invece democratico e regna sovrano in grandi convinti che il referendum Segni Ormai è tardi, i danni compiuti rischiano di irreversibile per l’intera legislatura della coali- Paesi dell’Europa. Innanzi tutto in Germania, costruiva la seconda Repubblica e realizzava essere irreversibili. Nella furia “rivoluziona- zione di governo salvo infatti il ricorso a nuove dove infatti funziona con generale soddisfazio- le riforme istituzionali. Il referendum Segni ci ria” non si è pensato che un Parlamento eletto elezioni, l’ampiezza e quindi la stabilità della ne un sistema proporzionale corretto. In Francia ha invece dato un sistema elettorale catastrofi- con il sistema maggioritario, proprio perché maggioranza parlamentare. Da questo tipo di collegio uninominale a due turni e proporzio- co e le riforme istituzionali ancora si attendono, non rappresentava in modo proporzionale del- riforma trarrebbero vantaggi politici e di prin- nale si sono venuti alternando negli anni. In In- tanto è vero che ormai tutte le forze politiche e la volontà di tutti i cittadini, è legittimato a go- cipio sia i propor-zionalisti che i maggioritari, ghilterra prima delle elezioni e ancora oggi, il capo dello Stato gridano la loro indispensa- vernare ma non a riformare la Costituzione. che i Presidenzialisti. Ne risulterebbe un siste- constatati gli effetti antidemocratici del sistema bilità e urgenza. Purtroppo, siamo in un vicolo Non si è ragionato sul fatto che è impossibile ma molto forte ed equilibrato nella sua rappre- maggioritario vigente nel loro paese, i laburisti cieco. La prima Repubblica è stata distrutta, ma ottenere forzatamente un risultato politico (e sentanza, nella sua funzionalità, nella chiarezza stessi sono tornati sul tema di una possibile in- gli apprendisti stregoni che hanno compiuto la cioè la riduzione a due dei partiti) attraverso dei suoi indirizzi politici. Certo bisognerebbe troduzione della proporzionale. In Italia, dove distruzione non sono stati capaci neppure di una legge elettorale, perché, al contrario, le farla finita con la demonizzazione retorica del il sistema maggioritario corretto ha già dimo- immaginare la seconda, aprendo un vuoto isti- leggi sono il prodotto di una situazione politi- principio proporzionale che, benché carico di strato di essere una grande forzatura rispetto al- tuzionale e politico nel quale tutte le peggiori ca. Abbiamo avuto così non una riduzione, ma difetti, resta il principio democratico per eccel- le caratteristiche reali e tradizionali della socie- avventure sono possibili, compresa la disgre- una moltiplicazione dei partiti e un caso unico lenza. Un sistema elettorale perciò a due turni. tà politica italiana provocando in tal modo dan- gazione dell’unità nazionale fortemente inco- al mondo, all’origine della indecorosa rissa Il primo proporzionale con quota di sbarramen- ni di non poco conto, non c’è invece nessuno raggiata anche dal sistema elettorale maggio- sulle candidature. In nessun Paese al mondo to. Il secondo con elezione del premier, scelta che osi discostarsi da questo terreno. E tuttavia ritario, che privilegia le formazioni localistiche. dove esistano collegi elettorali uninominali e della coalizione e premio di maggioranza. Sa- il maggioritario, nelle sue varie espressioni ivi In quanto vuoto, l’unico potere politico forte è un sistema maggioritario il candidato nel col- rebbe una ottima soluzione. Non se ne farà cer- compresa la più radicale, non garantirà nel no- rimasto quello del capo dello Stato, che si è at- legio uninominale viene indicato, anziché da tamente di nulla. Si marcia verso sistemi mag- stro paese un corretto funzionamento del siste- tribuito ruoli addirittura impensabili per i suoi un singolo partito, da una coalizione di partiti. gioritari che, rispetto alla realtà della società ma. Nasceranno infatti frantumazioni, cliente- predecessori paradossalmente, perché si tratta In Italia, e soltanto in Italia, accade anche que- politica italiana, rappresentano soluzioni vio- lismi di piccolo e di alto bordo, dispersione di del capo dello Stato eletto da un Parlamento sto ed esattamente per questo il sistema mag- lente o soluzioni pasticciate. forze e trasformismi di varia consistenza e na- che rispondeva a equilibri politici ormai distan- gioritario e già fallito. Simbolo di questo fal- 4 ■ CRITICAsociale 10 / 2012

limento è il fatto che proprio Segni e Pannella, LA POLITICA ECONOMICA china fiscale, dai supermercati e dai grandi comunista e marxista. Seguono pragmatica- i paladini del sistema uninominale maggiori- gruppi, ma che costituiscono un freno alla di- mente una via europea che ha dato a tutti i Pae- tario, sono rimasti isolati ed emarginati. Ab- L’ apparato dello Stato è sempre più allo sfa- soccupazione, una preziosa rete di servizi e di si dell’Unione, e anche all’Italia, il massimo bandonando la politica il primo, candidandosi scio, anche per la decapitazione giudiziaria di aggregazione sociale. di giustizia e di benessere mai raggiunto nella soltanto nella quota proporzionale il secondo, una intera classe dirigente e per l’incertezza Iper liberismo ha significato privatizzare le loro storia, e nella storia dell’umanità. Natu- dopo che aveva chiesto per referendum l’abo- del diritto. I finti tecnici, che a ogni tornata aziende pubbliche non valutando la conve- ralmente, la propaganda dei mass media tende lizione di tale quota. elettorale corrono a candidarsi a cominciare da nienza caso per caso, ma per pregiudizio ideo- ad attribuire agli sperperi della prima Repub- Rimediare al disastro istituzionale è ormai Dini, altro non sono che i consulenti e i com- logico. E’ accaduto così che le banche pubbli- blica le difficoltà economiche, enfatizzando il difficile. Si può temere che gli apprendisti stre- mercialisti della grande impresa quando, come che sono state vendute a prezzi stracciati ai debito pubblico accumulato dallo Stato. goni che volevano portare l’Italia in Gran Bre- Susanna Agnelli o Letizia Moratti, non sono grandi gruppi intorno a Mediobanca e Fiat, au- Osserviamo che non i militanti socialisti, tagna l’abbiano invece stabilmente portata in addirittura le sorelle e le mogli dei titolari della mentando il loro, strapotere e la concentrazio- bensì Prodi, Ciampi e Dini erano rispettiva- Sud America. E infatti la personalizzazione grande impresa. I tecnici, ormai da quattro an- ne monopolistica. E’ accaduto e accadrà che mente presidente dell’Iri, governatore e vice dello scontro elettorale, i ricatti, le intimida- ni, e cioè della distruzione del sistema politico nei settori chiave per la ricerca scientifica, la governatore della Banca d’Italia nella esecrata zioni, la strumentalizzazione della giustizia ai e dei partiti, governano come possono e come tecnologia e l’energia, l’Italia venga coloniz- prima Repubblica, e che loro innanzitutto, og- fini di lotta politica, con l’obbiettivo ultimo sanno, inseguendo le pagliuzze, provocando zata dal capitale straniero, il quale chiude le gi campioni del rinnovamento, avrebbero do- addirittura di vedere incriminato l’avversario, su di essa polemiche demagogiche e confuse, attività meno lucrose senza preoccuparsi del- vuto conoscere e denunciare la situazione, ove tutto ricorda una campagna elettorale del peg- ma trascurando le travi. Le travi infatti non l’occupazione, porta all’estero le attività di di- ciò fosse stato necessario. Ma la criminalizza- giore sud America piuttosto che europea. possono essere rimossi dai tecnici, perché han- rezione e di ricerca più sofisticata, relega l’Ita- zione del passato per nascondere gli errori del La proposta dei socialisti per uscire dal caos no origine politica e psicologica. Anche con- lia nel ruolo di Paese di serie B. presente non regge alla eloquenza delle cifre è comunque sempre la stessa, quella che sin siderando il più alto livello di inflazione del- Ciò è particolarmente grave specialmente e sempre meno inganna i cittadini. Dal 1983 dal 1979 hanno continuato ad avanzare prefi- l’Italia rispetto agli altri Paesi industriali avan- nel momento in cui l’immagine negativa del- al 1987, a esempio il governo Craxi ridusse gurando non un finto, ma un vero e profondo zati, i nostri tassi di interesse sono da uno a l’Italia nel mondo e il ciclone di tangentopoli l’inflazione dal 16 al 6 per cento. Nel contem- rinnovamento delle istituzioni: quella che fu due punti più elevati di quanto dovrebbero. E sul sistema dei lavori pubblici hanno bloccato po i salari reali, sia al netto che al lordo del definita la “grande riforma”. lo sono perché l’Italia è agli occhi dei mercati gli investimenti sul territorio nazionale, preci- prelievo fiscale, aumentarono più di qualun- Proponiamo l’elezione diretta di una assem- mondiali un Paese politicamente inaffidabile pitando nella crisi l’edilizia, e privato nel con- que altro Paese industrializzato. blea costituente con il sistema proporzionale. e instabile, simbolo di corruzione, mafia e ri- tempo il Paese dei mercati internazionali sui Il marco valeva, all’inizio del 1987, 700 lire, Proponiamo il ritorno al sistema proporziona- dicola presunzione. Ma un solo punto di tasso quali si era affermato. L’impoverimento del- non oltre 1100; il dollaro valeva 1280 lire, non le, con una soglia di sbarramento del 5 per di interesse in più significa 20 miliardi all’an- l’Italia, l’aumento della disoccupazione, la oltre 1550. Il debito dello Stato era di 766 mila cento allo scopo di evitare la proliferazione di no di maggiore esborso e quindi di maggiore compressione dei redditi da lavoro dipendente miliardi, non due milioni di miliardi come piccoli partiti. Proponiamo l’elezione diretta deficit dello Stato. 20-40 mila miliardi all’an- e autonomo risulta evidente a tutti nonostante adesso. D’altronde esso non era, come in parte del capo dello Stato, allo scopo di dare mag- no è dunque la tassa che i cittadini pagano alla la propaganda di regime sui giornali e sulle te- non è neppure ora, una tragedia nazionale. giore potere ai cittadini, di creare un punto fer- “rivoluzione” italiana. levisioni. E d’altronde, questa politica iper li- Infatti si trattava in parte si tratta, di una par- mo fortemente. legittimato dalla investitura I “politici ragionieri” tagliano spese e spre- berista all’americana non sarebbe stata possi- tita di giro, ancorché viziosa. Lo Stato italiano popolare. Tale da assicurare l’unità, governa- mono i lavoratori (dipendenti e autonomi) ma bile in Italia senza una sostanziale sospensione è indebitato non con l’estero, come il Brasile bilità e continuità dello Stato. in pochi giorni, nel 1994, il governatore della della democrazia e la delegittimazione del Par- o la Polonia, ma con i suoi stessi cittadini. Non Banca d’Italia Ciampi, ha bruciato 80 mila mi- lamento, che ha lasciato mano libera ai sedi- abbiamo consumato risorse che mancavano, liardi nell’inutile tentativo di difendere la lira centi tecnici. Sino a che non sarà restaurata caricando di debiti i nostri figli. L’INFORMAZIONE dalla speculazione internazionale, che si è ac- una piena democrazia sarà perciò difficile ri- Semplicemente, lo Stato ha speso troppo, i canita contro l’Italia come fa un virus contro salire la china. Dalla destra come dalla finta cittadini hanno guadagnato quanto bastava per Le riforme istituzionali riguardano la demo- un organismo già debilitato. La nostra moneta sinistra, continueranno a essere realizzate esat- risparmiare molto e hanno pertanto prestato i crazia, ma la piena realizzazione della demo- si è svalutata del 30 per cento, in poche ore il tamente le stesse politiche economiche, che soldi allo Stato. Quando si poteva e si doveva crazia si basa sulla possibilità per i cittadini es- principale speculatore contro di essa, il finan- non risolvono, ma anzi aggravano la malattia. correggere ciò che era da correggere, compri- sere informati e non sarà pertanto possibile ziere americano Soros, ha guadagnato 1.600 Non per caso, destra e finta sinistra si accusa- mendo a poco a poco, senza drammi e allarmi- senza una profonda riforma dei mass media, miliardi di lire. I cittadini italiani sono diven- no reciprocamente di avere copiato il pro- smi, il debito, la paralisi prima e il crollo poi che costituiscono ormai la componente forse tati più poveri e soltanto le aziende esportataci gramma economico dell’altra. del sistema politico hanno condotto la crisi. più grave della crisi italiana. In nessun Paese hanno avuto una momentanea boccata di ossi- Le risse tra i due poli sulle tasse, sugli immi- democratico al mondo i giornali appartengono, geno. grati o su altro sono soltanto sceneggiate prive anziché ad editori veri, a gruppi industriali che Queste sono le travi che è impossibile ri- di sostanza. La sostanza è, ad esempio sulle POLITICA ESTERA hanno in altri settori la loro attività principale. muovere senza il ritorno alla stabilità e alla de- tasse, che i ministri delle Finanze di Berlusconi Sarebbe addirittura inimmaginabile, per gli mocrazia. Nel frattempo, i governi che si sono e Dini, nei fatti, non si sono differenziati in nul- L’ Italia semplicemente non più politica este- Stati Uniti, una General Motors o una Ibm che succeduti hanno tutti realizzato le stesse poli- la. La sostanza è, ad esempio sugli immigrati, ra e non esiste più come protagonista sulla sce- si mettono a produrre quotidiani. In nessun tiche economiche, facendo arricchire i grandi che la legge Martelli risultava equilibrata, si- na internazionale, anzi, rischia di vedere il Paese al mondo esiste una simile concentra- gruppi finanziari e presentando il conto della mile a qualunque altra normativa europea, e Nord riassorbito dall’area del marco e dalla zione della proprietà. In nessuno, anziché os- crisi esclusivamente alla parte più indifesa dei che soltanto l’inettitudine crescente dell’appa- egemonia tedesca, come ai tempi dell’impero servatori neutrali o comunque distaccati della cittadini. rato dello Stato ha impedito di farla funzionare, austro-ungarico, e il Sud nell’area del sotto- lotta politica, i giornali sono. diventati prota- Le difficoltà economiche dell’Occidente so- cosi come impedirà di funzionare a qualunque sviluppo. gonisti di tale lotta, militarizzati, trasforman- no ovunque serie. Ma soltanto l’Italia, tra i altra legge. Ma la concorrenza per i lavoratori L’Italia è rimasta incredibilmente assente dosi in “giornali partito”, piegando ogni titolo, Paesi europei, ha sposato al 100 per cento la italiani non è rappresentata dagli extra comu- nella crisi della ex Jugoslavia, che pure avreb- riga di cronaca, ogni commento al fine della filosofia iper liberista cara alla destra ameri- nitari che stanno in Italia. E’ costituita dagli ex- be dovuto riguardarla più di chiunque altro. propaganda di parte. cana. L’iper liberismo è diventato addirittura tra comunitari che stanno al loro Paese. E che, Si sta isolando dall’Europa per evidente in- Il “partito” di Fiat e Mediobanca controlla un dogma, propagandato senza spirito critico poiché costano un decimo degli italiani, e poi- capacità a rispettare i criteri troppo rigidi im- Corriere della Sera, Stampa, Messaggero, set- da tutti i mass media, accettato dal governo di ché il capitale è senza frontiere e, attirano fab- posti dal trattato di Maastricht. timanali e libri Rizzoli. Quello di De Benedet- destra nato dalle elezioni del 1994, come era briche e investimenti, a cominciare da quelli I suoi governi ricercano in modo servile il ti, la Repubblica, i quotidiani locali di Carac- naturale, ma anche dal governo sostenuto dalle delle grandi aziende italiane finanziate con de- consenso delle grandi potenze, e innanzitutto ciolo, l’Espresso. Quello di Berlusconi, tre reti sinistre che lo ha sostituito. Il ministro del Te- cine di migliaia di miliardi dallo Stato, prodigo dagli Stati Uniti. Nel contempo, manifestano televisive, Panorama, Mondadori, Giornale soro Dini e il presidente del Consiglio Dini, nei loro confronti di interventi assistenziali mai velleitarismi che li rendono ridicoli e inaffida- nuovo. Tmc e Video Music sono stati arruolati almeno in questo, si sono dimostrati assoluta- denunciati da quella stessa stampa che si dimo- bili persine presso gli amici o gli alleati tradi- nello schieramento “progressista”. La Rai è mente coerenti. stra invece sempre pronta ad aggredire le spese zionali. Così è accaduto quando l’Italia, unico terra di conquista per le fazioni contrapposte, Iper liberismo ha significato abbandonare il sanitarie o pensionistiche. La deindustrializza- Paese occidentale, forse per accontentare i co- senza neppure il fair play della prima Repub- Mezzogiorno a sé stesso, senza preoccuparsi zione dell’Italia proseguirà, sino a che il costo niugi Ripa di Meana, ha duramente aggredito blica. Caso unico al mondo, dei giornali, come dei livelli esplosivi cui è giunta la disoccupa- del lavoro decuplicato, come in tutti i Paesi polemicamente la Francia per i pur criticabili dei magistrati, ci si chiede innanzitutto a quale zione. avanzati, rispetto ai Paesi del terzo mondo non esperimenti atomici. O quando il Presidente partito ap-partengono. Ci vorrà una profonda Iper liberismo ha significato criminalizzare sarà compensato da un surplus di ricerca scien- Scalfaro ha aspramente polemizzato con le modifica del costume per ottenere un minimo prima e smontare poi il sistema di sicurezza tifica, tecnologica e cultura. Un surplus che Nazioni Unite e con i Paesi, Stati Uniti, che di neutralità dopo l’imbarbarimento interve- sociale costruito dai socialisti e dal centro si- soltanto la scuola e l’università, se non si tro- esitano a sostenere la spesa dell’organizzazio- nuto. Ma una proposta può e deve essere sin nistra a partire dagli anni ‘60, riducendo con- vassero in una crisi sempre più grave, potreb- ne internazionale. D’altronde, non giova alla d’ora avanzata. tinuamente l’assistenza sanitaria e pensionisti- bero fornire ai giovani. prudenza politica italiana la distruzione dei Quella di impedire ai gruppi industriali e ai di- ca pubblica. I socialisti torneranno ad avanzare proposte partiti politici democratici e quindi dei legami rigenti politici di possedere giornali e reti te- Ha significato comprimere i salari reali e au- analitiche e concrete quando torneranno a esi- che i socialisti e i democristiani sviluppavano levisive. Restituendo in tal modo, se non mentare l’insicurezza per il posto di lavoro. stere. E tali proposte non potranno che asso- in modo proficuo rispettivamente con i partiti l’obiettività, almeno i presupposti che rendono Ha significato consentire lo smantellamento migliare a quelle indicate dei socialisti euro- socialisti e democristiani europei, usando an- possibili questa caratteristica, tipica della in- di quelle piccole aziende commerciali e arti- pei. I quali respingono sia l’iper liberismo al- che la credibilità e le relazioni personali dei formazione in ogni Paese libero. giane che vengono messe in crisi dalla mac- l’americana, sia lo statalismo di derivazione loro leaders. CRITICAsociale ■ 5 10 / 2012

In questo quadro, appare patetica l’insistenza terraneo. In questo quadro, siamo per un pa- molto avanzata ed elaborata la proposta di ab- il “nuovo” sistema, senza partiti forti (come strumentale sulla necessità di avere un governo ziente lavoro di mediazione e di distensione bandonarlo, per passare ad un sistema a base prima), senza storia (come in Inghilterra), sen- stabile durante il periodo della presidenza ita- tra Israele e mondo arabo, un lavoro che i so- “proporzionale”. za un Presidente della Repubblica eletto diret- liana all’Unione europea. E appare assoluta- cialisti italiani, amici dei laburisti israeliani co- A prescindere dalle “chances” politiche tamente dal popolo (come in Francia), è un si- mente ininfluente il ruolo del governo Dini. me di Arafat, hanno condotto con risultati tali d’effettivo cambiamento, ciò prova il fatto che stema destinato a sicura progressiva destruttu- Non sarà possibile alcuna politica estera si- da dar loro un grande merito per gli storici ac- non si tratta di un modello “assoluto”, dell’”ot- razione. no a che non si ritornerà alla politica, alla pie- cordi intervenuti. Siamo per un mondo pacifi- timo” politico per definizione. Nè sembrano razionali ipotesi “alla Rousse- na democrazia e alla stabilità. co ma multipolare. Per questo, pur nella ami- In Francia, il fattore-base (e/o il “prius”) del au”, basate sull’idea che il sistema elettorale Tuttavia la storia corre in fretta e l’assenza cizia e nella alleanza con gli Stati Uniti, non meccanismo costituzionale, è costituito dal- “uninominale-maggioritario” abbia in sè la dell’Italia in anni decisivi costituisce un danno auspichiamo che la finanza internazionale in- l’elezione diretta del Presidente della Repub- forza etica specifica necessaria per “educare” irreversibile. Occorrerebbe rafforzare e ripren- sediata a Wall Street pianifichi e omogeneizzi blica. L’accessorio (e/o il “posterius”), esclu- tanto le masse elettrici, quanto le “elites” al- dere la tradizionale politica che ci aveva resa tutti i continenti, imponendo ovunque il mo- sivamente strumentale (e non costituzionale), l’onesta efficienza intrinseca al “nuovo” mo- un interlocutore affidabile e ascoltato. Siamo dello anglosassone del liberismo puro. Il mo- è costituito dalla legge elettorale, contingente- dello politico. per la unità non soltanto economica, ma poli- dello europeo ispirato alle conquiste socialde- mente variabile (e storicamente variata) tra Può forse anche essere così (e certamente tica dell’Europa, e di una Europa dotata di for- mocratiche e allo Stato sociale, è diverso. Al- maggioritario e proporzionale. Non viceversa. potrebbe essere così) nel lungo andare. Ma, za militare autonoma. Siamo, all’interno trettanto, va accertata la diversità delle altre E’ dunque evidente che “post-referendum” nel frattempo, il paese va a rotoli. dell’Europa, per il rafforzamento del ruolo ca- grandi culture, da quella cinese a quella isla- si avrebbe, in Italia, un sistema elettorale solo ratteristico dell’Italia, un ruolo cioè di ponte mica. s apparentemente e/o superficialmente simile ai verso i Paesi del Nord Africa e verso il Medi- Stefano Carluccio sistemi inglese e francese. NESSUNA “RIFORMA” In realtà si avrebbe un sistema del tutto ati- DOPO IL REFERENDUM pico, perché privo dei presupposti storici e po- litici, sistematici e costituzionali che hanno fi- Dopo un referendum che sarà plebiscitato da nora assicurato, ed ancora assicurano, la (re- un voto anti-partiti ed anti-politica, il sistema ■ 1999 - NUMERO 1 lativa) funzionalità di quei sistemi politici, nel politico italiano si troverà in una situazione di loro specifico contesto di origine. tipo “day after”. L’IMBROGLIO DEL REFERENDUM Avremmo, in Italia, il sistema inglese, senza “Post-referendum”, il Parlamento attual- la storia inglese; il sistema francese, senza il mente eletto sarà infatti sostanzialmente dele- Presidente francese. In sintesi, “post referen- gittimato. Per due ragioni: perché è stato eletto dum” saremmo gli unici in Europa ad avere un con la legge “vecchia”; perché non è stato ca- Giulio Tremonti e Giuliano Urbani sistema che (forse) soddisfa le “ragioni” for- pace di produrre una legge “nuova”. mali della tecnica elettorale, ma non certo le Nè è prevedibile che le cose possano andare ragioni costituzionali della politica sostanziale. meglio con il “nuovo” Parlamento. l sistema politico italiano sta Cossiga (“La richiesta di riforme istituzionali, Un sistema che solo “tecnicamente”, e perciò Le “istituzioni” italiane sono infatti molto I nuovamente girando a vuoto, di nuovi, moderni e più efficienti ordinamenti solo superficialmente, può essere considerato diverse da quelle inglesi e francesi, la cui forza sugli assi telemaici di troppi e procedure, non è quindi una richiesta solo “autoapplicativo”. non è creata dall’”uninominale-maggiorita- egoismi, di troppe “lungimiranti” astuzie, di “politica” o tanto meno “di ingegneria costi- In realtà, un sistema dimezzato che si limita rio”, ma all’opposto consente l’”uninominale- troppe nostalgie interessate, di troppi giochi “a tuzionale”, ma è una richiesta civile, morale e a disciplinare come si viene eletti, ma che non maggioritario”. somma zero”. sociale di governo, di libertà, di ordine, di pro- disciplina affatto cosa possono (cosa devono) Il nuovo Parlamento italiano sarà eletto in Non pare che il mandato principale affidato gresso”). fare gli eletti. forma discontinua e casuale, antropomorfa. dal paese al Parlamento - regolare la transizio- E’ essenziale, per un paese, avere un ordi- Dunque, un sistema più vuoto che pieno, ba- Si avrà in Parlamento la proliferazione di ne dal “vecchio” al “nuovo” - sia stato esegui- namento politico forte, capace di produrre e di sato come sarebbe su di un’”economia politi- guaritori, tribuni della plebe, atleti, “disk joc- to. E non solo. Mentre nel paese cresce la do- offrire una “governance” efficace. ca” illusoria. key”, giustizieri, visionari, cuochi, sciamani, manda di “governance”, dal palazzo se ne di- In assenza di questo fattore, un paese viene Sull’illusione “tecnica” che il mezzo (elet- etc. Dunque un Parlamento debole perché minuisce l’offerta. infatti sistematicamente e progressivamente torale) possa assorbire e sostituire il fine co- composto ed anarchicamente “dominato” da All’opposto, la politica italiana sta implo- spiazzato. stituzionale fondamentale (la “governance”). queste personalità “forti”. dendo nel minimalismo e nel “particularisme”. E’ proprio questo il rischio che si presenta, Un sistema che, è provato dall’esperienza di Il Parlamento “nuovo” sarà dunque, a sua Due legislature, al posto di una. Sei governi nel caso dell’Italia. questi sette lunghi anni di politica “nuova”, la- volta, incapace, oltre che di esprimere una in sette anni. Quarantaquattro partiti ammessi Un paese, l’Italia, che come è stato giusta- scerebbe la scelta del governo alla inventiva “governance”, di votare una nuova, e final- al finanziamento pubblico. Quindici gruppi mente notato (da Giovanni Sartori), ha il peg- creatività e/o all’ambizione degli eletti, sottra- mente efficiente, legge elettorale al servizio parlamentari. Un governo reso possibile dal giore sistema politico che ci sia in Europa e endola agli elettori. In sostanziale violazione del paese. sostegno di dieci diversi raggruppamenti poli- sembra destinato a deteriorarlo ulteriormente: della logica e del patto costituzionale. A maggior ragione, è infine da escludere che tici. Due repentini ribaltamenti delle maggio- nel “caos democratico” e nel non governo Nè pare ragionevole ipotizzare che “post-re- “post-referendum” tanto il Parlamento attual- ranze parlamentari scelte dagli elettori (si leg- “post-moderno”, che consente a tutti gli altri ferendum”, il sistema politico italiano possa mente eletto, quanto il “nuovo” Parlamento, ge sul Mulino: “un’operazione di rara violenza poteri di rafforzarsi nelle forme oblique ed oc- trovare al suo interno la forza per risanarsi, per possano addirittura varare una efficace riforma politica ha abbattuto il governo Prodi”. E non culte dell’appropriazione indiretta dell’essen- normalizzarsi, per semplificarsi. della Costituzione (che non si fa con maggio- solo!). ziale economico e sociale, lasciando alla “po- Infatti, delle due l’una: o si pensa che il re- ranze finzionali, basate su forti “leverage” Oltre ai numeri assoluti, ciò che in partico- litica” solo i falsi obiettivi. ferendum sia fine a sè stesso, perché la legge elettorali, come sono quelle espresse dall’”uni- lare impressiona è la proliferazione, l’evolu- In Europa i sistemi elettorali che hanno base elettorale che ne deriva per abrogazione è già nominale-maggioritario”). zione “darwinista” delle specie politiche: dai “proporzionale” sono presenti in 13 paesi. la legge “ottima”, in quanto radicalmente “uni- In questo contesto, anche il nuovo Presiden- municipi-partito ai partiti-azienda, dai pubblici Solo in 2 paesi, Inghilterra e Francia, i siste- nominale-maggioritaria”; o invece si pensa al te della Repubblica sarà eletto in condizioni di uffici capitalizzati come “futures” politici alle mi elettorali sono “uninominali-maggioritari”. referendum solo come ad uno strumento dia- assoluto e drammatico vuoto politico. liste antropomorfe, dai movimenti personal- Ma con due specifiche differenziali, di enorme lettico sperimentale, come ad uno stimolo-pro- Proseguirà dunque lo stato di fallimento del- popolari, ai cartelli di potere, si stanno molti- rilevanza. vocazione, per arrivare poi ad una successiva la politica, che, dopo il tracollo della “prima plicando ed ibridando, su scala crescente, spe- In Inghilterra, è stata la storia (non il sistema e finalmente decisiva “riforma”. repubblica”, poteva legittimarsi solo costruen- cie politiche di tipo “nuovo”. elettorale) che, nel corso di almeno due secoli, Entrambe queste due ipotesi sono presenti do regole nuove. E’ così che il “laboratorio” italiano produce ha normalizzato e semplificato la vita politica, all’interno del movimento referendario. Un In sintesi, lo sperimentalismo referendario e presenta al paese una fenomenologia politica rendendo così possibile il fascinoso e macchi- movimento che, in questi termini, si caratte- non sembra capace di spingere il paese verso regressiva. Lo spettacolo di rappresentanze noso funzionamento del sistema elettorale in- rizza per essere tanto numeroso quanto diviso. un grado accettabile di forza e di stabilità po- senza governo a fronte di governi senza rap- glese. In realtà, si tratta di due ipotesi contraddit- litica. Sembra piuttosto destinato ad immetter- presentanza, di deleghe senza convinzioni e di Un sistema che si colloca su sfondi feudali torie, che hanno in comune un solo dato: sono lo in un ciclo irreversibile di progressiva ingo- convinzioni senza deleghe. e si sviluppa in intensi rituali di tipo sportivo, entrambe sbagliate. Dal referendum uscirà un vernabilità. In particolare, più è forte la “vitalità” politi- articolati nella forma ancestrale e primitiva sistema elettorale apparentemente “nuovissi- In questi termini, è davvero difficile soste- ca, più è vuota l’agenda politica. In rapporto dell’”homo ludens”. mo”, ma in realtà vecchissimo, perché post- nere che la soluzione “ottima” possa essere co- di proporzione inversa, più si fa intenso il mo- Non per caso il sistema si chiama “First past abrogazione la legge elettorale generale italia- stituita dal prossimo referendum “pro maggio- vimento delle specie politiche, più si fa alto il the post”. na sarà sostanzialmente identica a quella per ritario”. numero delle cose non fatte, accantonate, fatte In sintesi, è il consolidamento storico del- l’elezione del Senato. Infatti, un referendum di questo tipo (a) mi- male. l’Inghilterra che consente un elevato tasso di Dunque, mentre si pensa di rimuoverla, si rato alla trasformazione radicale del sistema E’ difficile pensare che tutto ciò sia nell’in- folklore elettorale. E’ la forza della storia che tornerebbe proprio alla “prima repubblica”. elettorale italiano in sistema “uninominale- teresse del paese. Soprattutto in questa fase influisce sulla meccanica politica inglese. Non Ma con una fortissima variante peggiorativa maggioritario”, (b) e magicamente identificato storica. l’opposto. e negativa. Infatti mentre il vecchio sistema come un bene in sè (con indifferenza rispetto In questi termini è stato ed è ancora straor- In ogni caso, proprio in Inghilterra, sua pa- era, nel bene o nel male (nel male certamente, al fatto che si tratta di un sistema minoritario dinariamente e lucidamente significativo il tria di origine, l’”uninominale maggioritario” almeno durante la seconda parte della “prima in Europa ed in via di superamento proprio messaggio inviato alle Camere dal Presidente è ora fortemente discusso, ed è in specie già repubblica”) comunque un sistema strutturato, nella sua terra di origine, l’Inghilterra), (c) in- 6 ■ CRITICAsociale 10 / 2012

fine caricato di una fortissima valenza negati- L’ULTIMA “CHANCE” tetizza i difetti, senza pregi, dell’universo delle toria” non ha portato con sè gli effetti miraco- va, simbolica e propagandistica, anti-partiti ed ipotesi in circolazione: manca programmati- losi e salvifici attesi e promessi. anti-politica (e proprio per questo destinato ad Il referendum del 1993 è stato una geniale in- camente l’obiettivo elementare di ogni legge Non ci vorrà molto tempo, per verificare essere plebiscitario, (d) porta in realtà con sè - tuizione “demolitoria”. elettorale (che vinca chi ha più voti), non ga- che, nonostante le promesse, sono ulterior- per le ragioni che sono state esposte sopra - il È naturale e tipica del resto, in strumenti di rantisce rappresentanza, spinge ad aggregazio- mente ed enormemente cresciuti la discrezio- rischio non marginale di un’accelerazione del questo tipo, proprio la prevalenza della “pars ni elettorali casuali (le “ammucchiate”), non nalità nell’esercizio del “mandato” politico, la processo degenerativo in atto all’interno della destruens” sulla “pars construens”. produce governabilità. deriva “antropomorfa”, il tasso complessivo di politica italiana. Ugualmente demolitorio, per le ragioni Solo una riforma formulata ed articolata sul- ingovernabilità del paese. In particolare se è vero che la conservazione esposte appena qui sopra, sarà il referendum la base del modello tedesco, costituisce una al- Allora, dopo quelli del 1993 e del 1999, verrà “tout court” del sistema elettorale attuale (che del 1999. Reso solo più equivoco dal “curio- ternativa, tanto rispetto al vecchio regime, certamente un “terzo referendum”. Ma a rove- scinde sistematicamente la rappresentanza dal sum” per cui un referendum presentato come quanto al referendum. scio. Quando non ci saranno più i vecchi “ne- governo) è in ogni caso inaccettabile, è però anti-partiti ed anti-politica sembra essere Entrambi incapaci di soddisfare l’interesse mici”, cui attribuire le colpe, allora saranno i cit- anche vero che inserendosi all’interno (di quel “sponsorizzato” proprio da numerosi partiti. del paese alla “governance” e di offrire una tadini a capire che, ancora una volta, sono stati che resta) del sistema politico italiano, la radi- E anche da vari ambienti, oscillanti tra av- prospettiva riformatrice. strumentalizzati: chiamati solo a fare il “political calizzazione maggioritaria prodotta dalla so- venturismo e cinismo, forse nell’illusione che Siamo consapevoli del fatto che, formulan- dressing” di un corpo in decomposizione. luzione referendaria non costituisce affatto “Plus ça chance, plus c’est la même chose”. do questa proposta, si va in “controtendenza”, Sempre nella vecchia logica, per cui non è l’”ottimo” politico e neppure un accettabile In realtà, c’è un tempo per la passione e c’è perché il referendum è stato configurato e vie- la politica al servizio dei cittadini, ma i citta- “second best”. un tempo per la ragione. C’è un tempo per la ne popolarmente percepito come la metafora dini al servizio della politica, per “nuova” che Non è certo un caso che sui limiti della strut- protesta e c’è un tempo per la proposta. Questo moderna del cambiamento positivo, attiva al- questa sia. tura puntiforme caratteristica dell’”uninomi- tempo è arrivato e, purtroppo, è un tempo mol- l’interno di un meccano mentale che - si è già Saranno allora (ed a ragione) i cittadini ad nale-maggioritario”, sui rischi di immoralità to breve. notato - la valorizza come il bene rispetto al individuare i “nuovi” colpevoli proprio nei ed inefficienza tipici di un sistema elettorale Tra un referendum ed una riforma, la diffe- male, come il nuovo rispetto all’antico, come “nuovi” politici. E non sarà la rivoluzione. Sa- così destrutturato, sulla artificialità dei risultati renza è in realtà la stessa differenza che c’è tra l’onesto rispetto al disonesto, come il popolo rà peggio. Sarà la dissoluzione. casualmente possibili collegio per collegio, si un grimaldello ed una chiave. rispetto ai partiti, come l’efficiente rispetto L’astensionismo dal voto, che in Italia non sia espressa con forza la parte maggiore e mi- Il problema non è quello di entrare in una all’inefficiente. è silenziosa fiducia nel sistema, ma all’oppo- gliore del pensiero politico democratico, da casa che si sente “altrui”, ma piuttosto quello E che non sia così sarà comunque evidente, sto disgusto per il sistema, si trasformerà in- Gobetti a Turati, da Salvemini a Sturzo (vedi di potere entrare in una casa che si vuole sia appena dopo il referendum. fatti in “secessione dal voto”. E di qui in se- n° 8 di CRITICA SOCIALE). da tutti sentita come “propria”. Basterà infatti aspettare poco tempo, per ve- cessione dagli ideali e dall’idea stessa di na- All’opposto, non era forse Giolitti che le La soluzione non è neppure costituita dal- rificarlo. Quando, sparato l’ultimo colpo e fi- zione e di patria. s elezioni con il proporzionale “non le sapeva l’ipotesi di riforma appena abbozzata dal Go- nalmente eliminati i “nemici” (la “partitocra- fare”? verno. Una ipotesi ibrida che (purtroppo) sin- zia”, la “politica”), sarà evidente che la “vit- Giulio Tremonti e Giuliano Urbani

e recenti elezioni amministra- ■ 1998 – NUMERO 9 allo SDI, che ha coagulato il ritorno di parte L tive, oltre al significato locale, dei voti socialisti. Ma ci sono altri voti che hanno fornito alcuni segnali DI MAGGIORITARIO C’ÈL’ASTENSIONISMO possono rientrare, con l’aiuto di tutti i sociali- politici di un certo interesse. Una sostanziale sti oggi attivi, per ricostruire una casa comune. tenuta della coalizione di governo e una pre- Un’altra considerazione da fare è che dove i senza non più infinitesimale dei socialisti. Sarà socialisti hanno presentato candidati forti il per la debolezza dei candidati o per il minore Critica Sociale successo è stato maggiore. radicamento di “Forza Italia” nel territorio, ma Bisogna avere molta pazienza e molta umil- è certo che il Polo di centro destra ha subìto tà per contribuire a far rinascere una forza so- una battuta d’arresto rispetto alla precedente gliere tra le formazioni sorte in questi anni. cialista che non sia marginale. Le condizioni tornata elettorale amministrativa, nella quale C’è chi vede nella indifferenza crescente verso oggi forse non ci sono ancora, sia perché i si- aveva avuto un successo. Il movimento di Di il voto una conseguenza della fine della con- stemi elettorali sono penalizzanti per le forze Pietro ha marcato la sua presenza, mentre trapposizione ideologica che spingeva un tem- minori, sia perché la campagna infamante con- l’UDR, come è stato rilevato da tutti i com- po i cittadini alla “guerra elettorale”. dotta nei confronti del PSI ha lasciato segni mentatori, ha conquistato voti nelle zone con- Tutte le analisi e i commenti critici evitano profondi nell’opinione pubblica, sia perché, trollate da Mastella, però ha raccolto pochi però di considerare che il calo della partecipa- infine, un intero gruppo dirigente è stato eli- consensi al Nord. I DS, come già in altre oc- zione al voto coincide con l’abbandono del si- minato dalla scena politica e Craxi tolto di casioni, segnano il passo. stema proporzionale. Il sistema maggioritario mezzo come “capro espiatorio” di un sistema Cresce ulteriormente l’astensione (più per le adottato per le elezioni politiche del 1994, sia da tutti praticato. provinciali che per le comunali) che nelle ele- pure dopo il referendum e, prima ancora, quel- Ci sono tanti socialisti “senza tessere” che zioni provinciali di Roma ha toccato il 57%. lo per le elezioni dei sindaci, non ha ridotto il sarebbero pronti a dare una mano per ricostrui- Questo la dice lunga sulla partecipazione dei numero dei partiti e dei movimenti che scen- re. Bisogna offrire loro spirito unitario, obbiet- cittadini alla politica della cosiddetta “seconda dono in lizza, ed ha scoraggiato una parte dei ANCHE UN SOCIALISTA tivi politici e sociali, motivi per riprendere la repubblica” e sull’efficacia del sistema eletto- cittadini dall’andare a votare. Ciononostante IN BALLOTTAGGIO lotta. rale maggioritario. da quasi tutte le parti si invoca la necessità di Senza dimenticare il passato del socialismo Si tratta infatti di un dato costante, in conti- introdurre meccanismi elettorali ancora più In quel di Gorgonzola un ex sindaco sociali- italiano, che è un pezzo di storia d’Italia di ieri nuo aumento dal 1993 a oggi. “maggioritari”. sta, Osvaldo Vallese, ha “sforato” la cortina e di oggi, è necessario costruire il futuro agen- Un forte astensionismo cominciò a manife- Beninteso le modalità di elezione dei sindaci del maggioritario e ha avuto accesso al secon- do con gli stessi metodi e con gli stessi principi starsi proprio a Milano, in occasione delle ele- presentano aspetti positivi: l’elettore riconosce do turno. È l’emblema di un risultato che ha che animarono i pionieri del riformismo, sia zioni amministrative del “dopo Tangentopoli”, il candidato e può fare una scelta diretta. avuto qua e là successi significativi (11% a pure essendo consapevoli che è mutata la realtà in particolare al ballottaggio tra i due candidati Diverso è il caso delle elezioni politiche: Brescia) e una media che supera il 5% alle co- economica e sociale nella quale ci muoviamo. sindaci. Si disse allora che poteva essere un fe- l’elettore non può scegliere il “leader” ed è co- munali. Probabilmente questo dato elettorale Occorre dare rappresentanza a chi non ce l’ha nomeno limitato appunto al secondo turno stretto a votare tra candidati del collegio che è il prodotto di un “ritorno” di una parte dei (e sono i nuovi soggetti dell’economia, piccoli elettorale (tutti coloro che non sono soddisfatti spesso non conosce. Alla fine la maggior parte voti socialisti che erano andati ad altre liste o produttori, “le partite IVA”); bisogna offrire so- dei due candidati in lizza non votano o votano degli elettori sceglie sulla base dell’apparte- al partito dell’astensione. Non è ancora il frut- lidarietà a chi viene emarginato nella società scheda bianca). Non era invece un fatto episo- nenza. Tanto varrebbe allora ritornare ad una to di una politica che non ha, come si dice og- della globalizzazione (e sono tanti: gli anziani, dico perché il partito del “non voto” ha conti- proporzionale corretta, con sbarramento e pre- gi, “visibilità” e che ha perso molti contatti con i sottooccupati, i disoccupati); bisogna trovare nuato a crescere molto di più di tutti gli altri mio di maggioranza e pensare alla elezione di- “il territorio”, dopo il “tornado” di Tangento- nuove forme di “welfare” nell’epoca dello partiti. retta del Capo dello Stato. Le forze politiche poli che ha penalizzato il Partito Socialista e i smantellamento del “welfare state” (le “società Anche per l’ultima tornata le spiegazioni e potrebbero coalizzarsi per concorrere al pre- socialisti. Tuttavia è un dato sul quale riflettere di mutuo soccorso” non erano forme private di le giustificazioni dell’astensionismo sono state mio di maggioranza (per garantire la “bene- e far riflettere. assicurazione per la salute e la vecchiaia, pro- molte. C’è chi attribuisce la minore partecipa- detta” stabilità) attorno ad un “leader”. I citta- La prima reazione che suscita è una voglia mosse dal movimento dei lavoratori?). zione al voto all’eccessivo numero dei partiti. dini determinerebbero la composizione del di unione tra le diverse famiglie socialiste. Le Tutto questo è molto difficile, naturalmente, Altri al fatto che la “transizione” dalla prima Parlamento e sceglierebbero con elezione di- occasioni, politiche ed elettorali, non manche- con pochi mezzi e tanta discriminazione, ma alla seconda repubblica è ancora in corso, e retta il Presidente della Repubblica, garante ranno, per cercare i punti di contatto tra for- perché non tentare di ricostruire in questo mo- quindi permane la confusione in una parte di della democrazia e dei suoi principii. Si andrà mazioni che anche nelle ultime elezioni si so- do? In ogni caso qualcosa resterà, se questo cittadini che non trovano più gli antichi riferi- certo in altra direzione e noi siamo i primi a no presentate in schieramenti differenti. La ri- sarà anche uno strumento per l’unità dei socia- menti partitici e non vogliono o non sanno sce- non farci illusioni. presa socialista si deve, in questa occasione, listi. s CRITICAsociale ■ 7 10 / 2012

■ 1999 – NUMERO 1 stabilità governativa; il minimo di frammen- tazione delle forze politiche (compatibile con IL NEO-CLIENTELISMO la salvaguardia del pluralismo democratico). In Germania, nel corso degli ultimi cinquan- t’anni, questo modello ha funzionato bene. La nostra proposta è semplicemente quella di in- Critica Sociale trodurre in Italia un complesso di istituzioni che, compatibilmente con la nostra storia po- litica, con la nostra realtà sociale, con la nostra ono mesi e mesi che viene siste- sui giornali. Lasciamole perdere, per l’assoluta Costituzione, consentano comunque di pro- S maticamente ripetuto: con la inattendibilità che le contraddistingue (come durre un pari effetto di “governance”. vittoria del “sì”, e con la “nuo- si fa, infatti, ad immaginare una distribuzione La proposta che segue ha, in specie, in coe- va” legge elettorale che ne deriverà, avremo dei voti partendo dai risultati del 1996, quando renza al modello tedesco, tre caratteristiche finalmente un “ordine nuovo”: vero bipolari- è chiaro che, col nuovo sistema, cambierebbe- specifiche essenziali: a) evita ogni eccesso di smo, vere maggioranze parlamentari, governi ro inevitabilmente anche candidati e compor- polverizzazione e/o di frazionismo politico, la- più stabili, drastica riduzione dei partiti (il cd. tamenti elettorali, cambierebbe cioè tanto l’of- sciando tuttavia ampio spazio alle diversità. bipartitismo), in definitiva una più forte sovra- ferta quanto la stessa domanda politica). L’oggetto è principalmente ottenuto con la nità dei cittadini. Facciamo invece un ragionamento più serio. clausola di sbarramento al 5%: Ma le cose stanno realmente così? Purtrop- Per chi voterebbero gli elettori, con il nuovo b) restituisce lo “scettro” al popolo e garan- po no, e basta poco per verificare che l’even- sistema? Solo e unicamente per i candidati del tisce il “bipolarismo”. tuale nuovo sistema elettorale non potrebbe proprio collegio, con la “logica”, precedente- Infatti, nell’economia di questa ipotesi, è il produrre nessuno di questi risultati. mente descritta, di formazione di candidature popolo che vota direttamente le coalizioni che E’ abbastanza logico presumere che, al mo- manipolate “collegio per collegio”. Dunque, si candidano al governo. In specie, è il popolo mento delle elezioni, siano in gara due sole non per il governo. che vota sui programmi di governo, sul capo “coalizioni”. Certo, in sede elettorale il numero delle “coa- del governo e sulle squadre di governo. Per una ragione abbastanza semplice: nes- lizioni” dei contendenti si abbatterebbe a due In caso di fallimento, scatta un effetto auto- suno dei partiti attuali avrebbe possibilità di soltanto (o giù di lì), per le ragioni di conve- matico: il governo cade e si rivota, senza pos- vincere nei collegi elettorali, ottenendo da solo nienza elettoralistica esposte appena qui sopra. sibilità di soluzioni “parlamentari” alternative. percentuali mediamente non eccedenti il 30%. Ma, dopo le elezioni? Il numero dei partiti, A rigore, per produrre costituzionalmente Ma di quale unione si tratterebbe? Per l’ap- delle fazioni e dei partitelli, finirebbe invece questo effetto basterebbe che la nuova legge punto, di un’unione puramente “elettorale”. con l’aumentare a dismisura in sede parlamen- elettorale sia chiara e non “mista” come l’at- Dunque, un’unione opportunistica, strumen- tare, proprio per le citate ragioni genetiche che tuale (nel ‘94 e nel ‘98 i “ribaltoni” sono stati tale, prevedibilmente ricattatoria (io controllo accompagnerebbero il nascere di alleanze elet- infatti “giustificati” proprio in base al carattere l’x per cento dei voti; se non candidate me, pas- torali, all’insegna esclusiva dell’opportunismo mento siano “assenti” le diversità principali, non chiaro della legge elettorale). so al campo avversario e voi perdete il seggio). momentaneo. le diversità che contano. Perché, se no, il defi- Una legge elettorale chiara è infatti di per sè In ogni caso, un ‘unione del tutto provviso- Allora, dove sarebbe il guadagno per i cit- cit di rappresentatività minerebbe alla base la pienamente sufficiente per generare l’obbligo ria: oggi alleati, ma domani in Parlamento, di tadini? legittimità stessa del Parlamento. costituzionale di scioglimento del Parlamento nuovo ciascuno con le sue truppe (per contare Si avrebbe solo il passaggio dalla padella c) favorire la formazione di una moderna (come è stato scritto dalla migliore dottrina). di più nella formazione di governi e nelle de- (attuale” alla brace dei mille gruppuscoli, in- competizione bipolare fra due coalizioni alter- Ma è evidente che, per varie ragioni, questo cisioni legislative quotidiane). In sintesi: un centivati e non scoraggiati proprio dalle pecu- native di governo, caratterizzate dalla netta elemento sistematico può essere considerato bipolarismo puramente, semplicemente, di- liarità del nuovo maggioritario secco. In sin- prevalenza di orientamenti programmatici, che insufficiente. Per questo, si prevedono due ul- chiaratamente, geneticamente elettoralistico. tesi, non ci sarebbe per i cittadini alcun auten- siano al contempo moderati e costruttivi, con- teriori meccanismi di tutela della sovranità po- Che finirebbe per configurarsi come l’ambien- tico incremento di “sovranità elettorale”. sapevoli degli interessi che entrambe le alle- polare, specificamente costituiti da: te di coltura ideale del clientelismo parlamen- Infatti, quando la scelta elettorale nei collegi anze devono porre in testa ai rispettivi pro- 1. revoca del finanziamento pubblico ai par- tare. Con fazioni di tutti i generi, ma sempre uninominali viene presentata come “scelta dei grammi; titi politici che votano o sostengono maggio- “decisive” per la scelta delle candidature. Fa- governi”, ciò che in realtà si fa è solo creare d) favorire e premiare la formazione di go- ranze “ribaltiste”; zioni partitiche, ma anche localistiche, sinda- un’illusione: in ragione della logica di forma- verni che siano quanto più possibile politica- 2. preclusione agi stessi partiti della possi- cali, clientelari. zione “collegio per collegio” delle coalizioni mente responsabili verso i propri elettori, bilità di presentarsi con gli stessi simboli e Forse, dai bussolotti del sistema post-refe- elettorali, finirebbe infatti per sprigionarsi il nell’osservanza degli impegni programmatici contrassegni alle successive elezioni. rendario potrebbe anche uscire una qualche “peggio del peggio” della politica italiana di assunti nelle varie occasioni elettorali. All’op- In particolare, pare ragionevole assumere maggioranza numerica. Ma non certo una sempre: opportunismo, cinismo, ricatti, tra- posto, scoraggiare e punire la formazione di che si tratti di strumenti non solo politicamente maggioranza politica. sformismo, clientelismo, campanilismo. governi “parlamentari” alternativi rispetto a opportuni (per dare al paese un messaggio di Verso questa ipotesi negativa spingono po- Francamente tutto ciò è un po’ diverso dalla quello eletto dal popolo. garanzia in ordine al valore decisivo del voto che considerazioni, di buon senso. nuova cittadinanza europea che gli italiani In questa logica, la proposta formulata ed ar- popolare, non impunemente espropriabile da Può essere opportuno ignorare certe incre- hanno invece il diritto di avere. Per cambiare, ticolata qui di seguito si basa essenzialmente parte dei partiti), ma anche costituzionalmente dibili “simulazioni” apparse in questi giorni è necessaria una ulteriore riflessione. s sul modello applicato nella Repubblica Fede- legittimi. rale Teedesca. Nè varrebbe sostenere qualcosa di diverso, La struttura portante del modello tedesco è focalizzando la lettura del testo costituzionale data, come già notato, dal ricorso a un criterio solo sulle norme che garantiscono le “libertà” di rappresentatività popolare basato sulla pro- parlamentari. Infatti il testo costituzionale, co- ■ 1999 - NUMERO 1 porzionale. me tutti i testi normativi, va letto nel suo in- In base a questo criterio vengono eletti i sieme, e non per parti staccate. CON IL SISTEMA TEDESCO, membri della “camera bassa”: metà attraverso Tra l’altro, neppure avrebbe senso sostenere lo scrutinio di lista (senza preferenze) e metà che la legge elettorale non è la sede “adatta” RAPPRESENTANZA E STABILITÀ attraverso collegi uninominali su base regio- per introdurre questi istituti. Per due ragioni. nale. A correzione della logica proporzionali- Perché è comunque una legge. Perché è anzi stica e parlamentare intervengono due impor- una legge che applica la Costituzione (e perciò Critica Sociale tanti istituti. non una legge qualsiasi). Dunque, se il suo Il primo è quello della “clausola di esclusio- contenuto è sostanzialmente conforme alla ne” dal computo di assegnazione dei seggi di Costituzione (nel caso, lo è), la legge elettorale In Italia, dal 1993 in poi abbia- a) ridurre la frammentazione della rappre- tutte le liste (partiti) che non superano la soglia è lo strumento legittimo per introdurre stru- I mo via via negativamente speri- sentanza politica, attraverso disincentivi isti- del 5% dei voti validamente espressi. menti del tipo qui in oggetto; mentato forme atipiche e/o im- tuzionali (barriere di accesso) che siano tanto Il secondo è quello della cosiddetta “sfiducia c) non allontana ulteriormente il popolo dal- proprie di bipolarismo. È bene che ce ne ren- realistici quanto equi; costruttiva”. Un istituto che, consentendo al la politica. diamo conto fino in fondo: il “bipolarismo dei b) garantire tuttavia l’elezione di un parla- Parlamento di sostituire un governo soltanto at- La nuova meccanica elettorale è infatti as- 44 partiti” così come “l’alternanza dei ribalto- mento che sia ragionevolmente rappresentati- traverso l’elezione di un altro e nuovo governo, solutamente semplificata: una scheda sempli- ni ricorrenti” fino al “maggioritario privo di vo delle principali forze politiche presenti nel- combatte nel modo più efficace eventuali “vuo- ce, un solo giorno di votazione, minime pos- maggioranze capaci di governare” sono solo la società italiana. ti di potere” che si potrebbero produrre nella sibilità di broglio. le caricature di una politica moderna. Che non Non si tratta di “rappresentare tutti” (solu- condizione della politica nazionale. E’ così che si evitano molte di quelle com- può essere prodotta neppure dal referendum. zione velleitaria e controproducente, perché Riassumendo, il modello tedesco è in questo plessità “tecniche”, rituali e/o artificiali, molte In questi termini, per ricostruire l’attuale si- incentiverebbe pericolosamente la polverizza- modo capace di centrare congiuntamente tre di quelle “sorprese”, che sono state e sono cau- stema politico italiano, le priorità sono le se- zione politica). fondamentali obiettivi politici: il massimo di sa di crescente repulsione dei cittadini per la guenti: Si tratta piuttosto di evitare che nel Parla- rappresentatività parlamentare; il massimo di politica. s 8 ■ CRITICAsociale 10 / 2012

■ 1996 – NUMERO 5 dissimile da quella che i “filopadani” rimpro- (aeronautica, nucleare, grande elettronica, tra- verano all’Italia. Infatti il Veneto, la Lombar- sporti). La prospettiva più seria per una ipote- LA PADANIA CHE NON C’È dia orientale e meridionale (Brescia, Bergamo, tica Padania, dal punto di vista economico in- Mantova, Cremona) e l’Emilia Romagna do- dustriale, sarebbe verosimilmente quella di vrebbero sostenere con trasferimento consi- produttore di beni di consumo di basso o medio stente di risorse, diciamo brutalmente “mante- valore, e di sub fornitore per la grande indu- Antonio Venier nere”, le regioni in decadenza o già economi- stria, necessariamente straniera. Una prospet- camente dissestate (Piemonte, Liguria, Lom- tiva piuttosto somigliante alla condizione pre- bardia Nord). Per finire, resta il problema del sente dei paesi asiatici e dell’Est europeo, quin- Da una analisi economica delle realtà re- Centro, Sud/Isole, ciascuna con dimensioni sostegno al Trentino-Alto Adige, che è ora a di non molto gratificante già al presente, e mol- gionali del Nord si comprende come il pro- demografiche superiori alla media degli stati carico dello Stato italiano. Aggiungiamo a to oscura sul medio/lungo termine. Vi sarebbe- gramma di Bossi non abbia le gambe per dell’Europa. questo quadro una ulteriore considerazione; la ro da prendere in considerazione numerosi altri camminare. Poiché tuttavia quest’ultima proposta sem- parte prospera della Padania si sostiene preva- argomenti importanti, quali forze armate, ripar- bra essere la base di un ipotetico progetto au- lentemente, oltre che sull’agro-alimentare, sul- tizione del debito pubblico, banca centrale e ri- tonomista ed indipendentista denominato Pa- la produzione delle industrie di piccole e me- serve valutarie, e molto altro. Ma ci sembra di onviene ricordare che nazione dania; dedicheremo un esame particolare al- die dimensioni. Questa categoria di industrie avere già preso troppo sul serio la Padania più C e Stato non sono la stessa cosa. l’argomento. A parere nostro, la suddivisione può dare consistenti utili sul breve periodo, ma o meno indipendente. Questa è, a nostro avvi- Infatti esistono alcuni Stati che sia dell’Italia che degli altri paesi europei in è molto fragile sul medio/lungo termine. so, nel migliore dei casi un raggiro ai danni di comprendono più di una “nazione”: è il caso diversi stati indipendenti è impossibile nel ca- Infatti questa categoria di aziende industriali pagatori creduli (speriamo di oltralpe), nel peg- tipico delle federazioni o confederazioni, ed in so di preesistente stato unitario, e difficile an- ha gravi limitazioni intrinseche, che sono trop- giore una beffa ai danni degli italiani del Nord. passato dagli imperi. Invece vi sono “nazioni” che nel caso degli “Stati” costituiti artificiosa- po spesso dimenticate, nell’entusiasmo per il Invece il discorso su di una ipotesi di rifor- che non sono organizzate come “Stato”, oppu- mente (Jugoslavia, Cecoslovacchia) e degli facile e rapido profitto. Queste limitazioni sono ma federale è certamente più serio, anche se re che sono suddivise fra più di uno stato indi- imperi (Urss). Poiché da tempo si parla della la modesta capacità di innovazione tecnica, la non semplice. Questo discorso, qui soltanto pendente. Per farla breve, diciamo che gli Stati Padania libera come obiettivo desiderabile per forte dipendenza dal credito e dai mercati di accennato, meriterebbe un approfondimento, esistenti attualmente sono quelli che apparten- una parte degli italiani, consideriamo come esportazione (rapporti di cambio), ma soprat- sia dal punto di vista della fattibilità, che da gono all’ONU (qui il termine “nazioni” è to- potrebbe essere questo ipotetico Stato. tutto l’impossibilità per le piccole/medie indu- quello dei presunti benefici attribuiti al fede- talmente fuori luogo). La definizione di nazio- Appare evidente che non esiste, né mai è strie di operare nel campo dell’alta tecnologia ralismo. s ne è più complessa: possiamo considerare Na- esistita una “nazione padana” od una “nord- zione, “...una comunità umana storicamente nazione”, denominazione questa ancora più evoluta, caratterizzata dall’unità del territorio, fantasiosa. Pertanto dobbiamo considerare una dalla vita economica, dalla prospettiva storica, ipotetica “Padania” come una formazione sta- dalla lingua e dall’atteggiamento mentale qua- tale, comprendente una parte della nazione ita- ■ 1996 - NUMERO 8 le risulta dalla cultura” (rif. S. Salvi, “Le na- liana. Ricordiamo che fino a pochi anni fa la zioni proibite”, Firenze 1973, pag. VII - La de- nazione tedesca era organizzata in tre Stati in- LE “MANI PULITE” finizione è attribuita a Stalin). dipendenti, cioè Repubblica Federale, Repub- Ricordiamo che lo stato unitario era stato ar- blica Democratica ed Austria, ora ridotti a due. SULLE PRIVATIZZAZIONI ticolato in province, sul modello dei diparti- Quindi è certamente pensabile una struttura menti francesi, in base ad un criterio razionale. politica italiana basata su diversi stati indipen- Le “regioni” risultanti dal raggruppamento denti: si tratta in sostanza della condizione pre- Antonio Venier delle province sono risultate molto disomoge- cedente il 1861. nee per dimensioni, popolazione, interessi La “Padania” qui ipotizzata sarebbe costi- economici, etc. tuita dalle attuali regioni dell’Italia Nord-Oc- 1. Osserviamo che fra la messa in atto del- 1991, siano state una premessa necessaria alle In particolare appare insostenibile mantene- cidentale e Nord-Orientale: Piemonte, Valle l’operazione “privatizzazione” (autunno 1993) “privatizzazioni”. Infatti tali accuse e discre- re l’unità “regionale” delle attuali Lombardia d’Aosta, Lombardia, Liguria, Trentino-Alto e l’attacco alla classe politica di Governo è tra- dito, seguite dalla sostituzione con i cosiddetti ed Emilia-Romagna. Infatti nel primo caso so- Adige, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia- scorso circa un anno. In questo tempo i mezzi tecnici, hanno eliminato chi avrebbe potuto no messe insieme le province industriali del Romagna. La popolazione risulterebbe di circa d’informazione hanno insistito sull’argomento ostacolare la privatizzazione senza regole né Nord-Ovest (Varese e Como), in fase di rapida 25 milioni, cioè quella di uno Stato europeo del collegamento fra le aziende dello Stato ed garanzie (quindi senza una legge di privatiz- decadenza, con quelle padane e quelle orien- medio/grande. i finanziamenti illeciti ai partiti politici. zazione, per esempio di tipo francese). tali, di vocazione agroalimentare e con indu- Nella Padania resterebbero incluse tre regio- 2. Le privatizzazioni sono quindi iniziate ef- 6. Inoltre, come già scritto nel punto I, nel strie piccole e medie in progresso. Per inciso, ni a statuto speciale, di cui almeno una con fettivamente dopo avere lungamente preparato corso di “Tangentopoli” si è messa in evidenza osserviamo che uno dei più duraturi confini è non sopite velleità autonomiste o separatiste. la cosiddetta opinione pubblica. Il passaggio a con insistenza l’azione di finanziamento ille- stato quello dell’Oglio/Adda, fra il dominio L’omogeneità etnica, linguistica, storica della pro-prietari privati delle aziende delle Parteci- cito ai partiti fatta dalle aziende delle PRSS., veneziano ed il Ducato milanese. “Padania” non risulterebbe diversa da quella pazioni Statali (PRSS.) è stato presentato co- particolarmente Eni. Invece non sì è insistito Altra regione formata con criteri artificiosi attuale dell’intera Italia. In Padania troverem- me il principale mezzo per impedire il finan- altrettanto sui finanziamenti da parte delle è certo l’Emilia-Romagna, nata solo come mo dialetti diversissimi, e pure sensibilmente ziamento dei “politici” (partiti, spese elettorali, grandi imprese “private”, né su quelli di pro- Emilia. Anche qui profonda disomogeneità fra differenti tradizioni e storia. etc.) fuori dalle regole di legge. venienza estera. gli ex ducati dell’Ovest e la Romagna ex do- Abbiamo ricordato prima il secolare confi- 3. In Italia si discute insistentemente e con- 7. Da quanto esposto, si può ricavare che lo minio papale. ne, e le altrettanto secolari guerre, fra Venezia fusamente di privatizzazioni già dal 1990. Ri- scopo (od almeno lo scopo principale) delle Per finire l’esemplificazione, citiamo il e Milano. Ma lasciamo da parte storia, lingue cordiamo una proposta del Governo (1991) ol- privatizzazioni sia quello di eliminare al più Friuli-Venezia Giulia: la Venezia Giulia non e tradizioni, e passiamo all’economia. Anche tre che diversi disegni di legge e rapporto di presto possibile, ed a qualsiasi prezzo, l’in- esiste più da 50 anni, ma la città di Trieste, to- in questo caso, si va da un estremo all’altro, Commissione (1990). Nel 1991 era emersa fluenza ed il controllo politico (cioè del Go- talmente estranea al Friuli, ne è diventata il ca- non meno che nell’intera Italia. chiaramente la mancanza di una seria finalità verno e dei partiti di Governo) sulle aziende poluogo. Infatti Piemonte e Liguria sono regioni in di utilità pubblica per le privatizzazioni oltre finora di proprietà pubblica. Questo evidente- Inoltre osserviamo che le grandi città in un piena decadenza economica, caratterizzate che grande confusione sui possibili modi di mente comporterà, come necessaria conse- ordinamento federale ragionevole, per es. di ti- dalla presenza di grandi industrie assistite con eseguirle. guenza, l’impossibilità di ogni finanziamento, po tedesco, debbono essere considerate come prodotti di bassa tecnologia (Fiat, Olivetti, 4. Non vogliamo qui esporre più dettaglia- lecito od illecito alle forze politiche da parte entità separate. In Italia questa è certamente la aziende liguri ex PP.SS.) prevalentemente di- tamente le promesse e le diverse opinioni di queste aziende. condizione di Milano, Torino, Roma e Napoli. retti al mercato interno (italiano, non della Pa- sull’argomento. Ci limitiamo all’osservare che 8. Chi scrive ritiene altamente probabile una In conclusione, una ipotetica federazione dania!). La Lombardia presenta tutta una gam- la giustificazione presentata era in sostanza la profonda riforma, in senso permissivo dell’at- italiana dovrebbe razionalmente articolarsi su ma, che va dalle province del Nord-Ovest già superiorità del “privato” sul “pubblico”, e tuale legislazione sul finanziamento dei partiti circa 30 “regioni” o “cantoni”, in luogo delle fiorenti per industrie di alto livello ed ora in l’opportunità di avere una fonte di entrate stra- non appena sarà stata trasferita ai “privati” una 20 attuali, con popolazione e superficie non piena decadenza, alla florida attività agro-ali- ordinarie per l’Erario. Argomentazioni en- porzione importante delle aziende dello Stato. enormemente diverse. mentare delle zone padane, ed alla vivace at- trambe prive di adeguata dimostrazione: infatti In questo modo si riaprirà una fonte di finan- Non si riesce a comprendere quale criterio tività industriale delle medie e piccole indu- (In Italia almeno) la grande industria privata è ziamento assolutamente necessaria per il fun- razionale possa sostenere la proposta di “ma- strie delle province orientali e meridionali. gestita non meglio di quella pubblica ed il ri- zionamento di un sistema politico democrati- cro-regioni”, da taluni formulata. Infatti ma- L’Emilia ed il Veneto sono più omogenei, con cavo presunto non è rilevante rispetto al bilan- co-parlamentare. Ma tuttavia l’erogazione di cro-regioni per es. come quelle utilizzate dalle forte agroalimentare ed aziende industriali me- cio dello Stato. questo finanziamento dipenderà totalmente dai statistiche europee richiedono certamente una dio/piccole. Tuttavia in nessuna parte di Pada- 5. Sembra (a chi scrive) fuor di dubbio l’esi- grandi gruppi finanziari (presumibilmente in suddivisione in province, e quindi ripropongo- nia troviamo industrie di alta tecnologia, tali stenza di una connessione fra l’operazione maggioranza stranieri) “privati” nuovi proprie- no gli inconvenienti dello stato centralizzato da poter spingere verso una prosperità almeno “Tangentopoli” e la vendita delle aziende dello tari di industrie, banche, imprese di servizi, etc. attuale. Ovviamente del tutto assurda, anzi a sul medio termine Stato. Precisamente riteniamo che l’azione di 9. Apriamo qui una parentesi nell’argomen- parere nostro pura farneticazione, una propo- In conclusione, la Padania sarebbe in una discredito e le innumerevoli accuse contro gli tazione, per ricordare le origini del sistema sta di tre enormi macro-regioni come Nord, condizione di squilibrio già attualmente, non uomini politici ed i partiti al Governo nel delle Partecipazioni Statali, ora posto in liqui- CRITICAsociale ■ 9 10 / 2012

dazione. In proposito ricordiamo che l’Iri fu rosse, etc.). e che invece “si comporta assai spesso in mo- SA REPUBLICA - Sta dicendo che la sua istituito (intorno al 1933 o ‘34) allo scopo di 13. Ritorniamo all’argomento del paragrafo do tale da far dubitare della sua soggezione ad era una lotta impari che andava fatalmente mantenere in vita importanti industrie e ban- 8, cioè la dipendenza dai privati del funziona- influenze di correnti, di amicizie e clientele, e verso un’unica direzione, e che prescindeva che, portate al dissesto dai proprietari prece- mento del sistema politico. La Presidenza del che adempie alle proprie funzioni praticamen- comunque dall’accertamento della verità? denti. Ricordiamo inoltre che una parte molto Consiglio ha recentemente diffuso uno strano te al riparo da qualsiasi controllo”. Infatti, “ca- PINTUS - “Sì, voglio dire proprio questo”. consistente delle industrie dell’Iri avevano opuscolo, L’Italia privatizza, dove con argo- si analoghi, se non identici, vengono trattati in SA REPUBLICA - Quindi quella di Pro- funzione strategica, riguardando armamenti, menti puerili è spiegato perché e come il ri- modo differente, le “regole” vengono adattate curatore Generale alla Corte di Appello di prodotti di base ed alta tecnologia (ovviamente sparmiatore italiano provvederà ad acquistare ai singoli casi oggetto di giudizio”. Insomma, Cagliari è una “poltrona” scomoda? all’epoca); inoltre lo Stato interveniva nell’ap- le azioni “privatizzate”. Ma la sola cosa seria arbitrarietà dell’azione penale ed eccessiva po- PINTUS - “È scomoda per chi fa il proprio provvigionamento energetico (Agip). Essendo dell’opuscolo è l’ignobile vignetta di coperti- liticizzazione. dovere. Per chi invece vuole gestire il posto di il Governo di tipo autoritario-dittatoriale, ov- na: l’Italia in veste di “Vu cumprà” che offre E qui non si può non entrare nella sfera per- Procuratore Generale come sede di partecipa- viamente non esisteva alcuna necessità di usa- fabbriche a stranieri d’ogni colore. sonale. Il procuratore Pintus infatti ha speri- zione alle cerimonie è una poltrona comodis- re l’Iri come fonte di finanziamento della con- 14. Le tre vendite importanti del 1993 con- mentato sulla propria pelle che in magistratura sima”. tesa politica (elezioni, apparati di partito, etc.). fermano quanto illustrato in copertina dal- titoli e meriti oggi non sono più sufficienti. Ne SA REPUBLICA - Dottor Pintus, lei ha 10. Fra il 1955 ed il I960 alcuni politici ap- l’opuscolo Ciampi-Barucci. Gli acquirenti del- sono la riprova le sue mancate nomine alla sperimentato sulla propria pelle che oggi partenenti alla sinistra Dc (Fanfani, Vanoni, le aziende Sma (Italgel, Cirio, etc.) e Nuovo Procura Generale e alla Presidenza della Corte per far carriera in Magistratura titoli e me- Mattei principalmente), decisero di utilizzare Pignone sono stranieri. Il che si spiega facil- d’Appello di Milano. “Per ragioni di opportu- riti non sono sufficienti. Lo dimostrano le gli enti ed industrie dello Stato come fonte di mente sia per il modesto prezzo pagato (molto nità (non mi si ritenne omogeneo al pool Mani sue mancate nomine alla Procura Generale finanziamento autonoma per la gestione del si- modesto se riferito al fatturato delle aziende), pulite)”. e alla Presidenza della Corte d’Appello di stema politico (apparati di partito, spese elet- che per la forte svalutazione della nostra mo- Già, cosa ha a che fare Pintus col pool Mani Milano. Infatti, nessuna è andata in porto. torali, etc.). In questo modo si apriva una fonte neta, opportunamente fatta nel 1992 dai futuri pulite? Niente. “Lui”, uno dei fondatori di Ma- Anzi, da lì sono iniziati i suoi guai. Ci dica, di finanziamento non più dipendente dalla privatizzatori. La terza privatizzazione del gistratura Democratica, è rimasto garantista, perché non la volevano a Milano? grande industria privata, né da potenze stranie- 1993 (Credito Italiano) appare veramente mol- ed è colpevole appunto per i suoi principi ga- PINTUS - “L’unica spiegazione che posso re (principalmente Urss, ma anche Usa). to particolare, sia per procedure che per bene- rantistici. Inoltre, ha avuto l’ardire di difendere dare è questa: non mi si considerava omoge- 11. Questa decisione comportava evidente- ficiari, e non dovrebbe essere ripetuta. E’ ra- Corrado Carnevale. neo al pool Mani pulite”. mente un controllo politico molto più stretto gionevole credere che le prossime grandi ban- Da lì la sua ascesa al calvario. Le iniziative SA REPUBLICA - A questo proposito, in sugli enti delle PRSS., sia con la costituzione che avranno acquirenti stranieri. che si susseguono, l’inizio di un procedimento un’intervista rilasciata al Giornale, che è di un apposito ministero che con l’uscita delle 15. A privatizzazione conclusa, le attività in- paradisciplinare. Per piegarlo, umiliarlo e of- stata riportata dallo scrittore Giancarlo industrie di Stato dalla Confindustria. Le dustriali e di servizi, ora sotto controllo dello fenderlo. E alla fine, Pintus, “spinto soltanto Lehner nel suo ultimo libro “Due pesi, due aziende di Stato si inserivano così nel sistema Stato, avranno proprietari stranieri. Poiché il da amore per la verità e da esigenze di giusti- misure - Il nodo della giustizia in Italia”, lei politico, sia come fonte di risorse (come già funzionamento di un sistema politico del tipo zia”, non ne può più. Esce dalla Magistratura disse: “Ho l’impressione che ci sia una con- detto), che come strumento di politica estera democratico-parlamentare necessariamente sbattendo la porta. Ma a testa alta. Perché la tinua ricerca dell’uomo giusto al posto giu- oltre che di pianificazione industriale. Sono comporta costi elevati (in Italia come in ogni verità non ha prezzo, e nessuno può fermarla. sto... mi limito a una banale considerazione: databili in tale periodo le azioni dell’Eni per altro paese: Usa, Francia, Germania, Spagna, La sua è una nuova sfida: respingere e con- a me è stato contestato che mio figlio eserciti disporre di risorse petrolifere indipendenti Giappone, etc.), questo sistema sarà condizio- trastare definitivamente, prima che sia troppo l’attività forense a Parma, mentre non è sta- (cioè non attraverso il controllo anglo-ameri- nato e/o dipendente dai suoi finanziatori. tardi, la demagogia e l’assalto di quel manipo- to ritenuto ostativo per Borrelli il fatto che cano), per esempio in Iran ed Algeria, azioni 16. Non si ritiene seriamente proponibile un lo di “oltranzisti giustizialisti”, che per sete di la nuora faccia l’avvocato a Milano...”. In- certamente impossibili senza un qualche col- finanziamento pubblico completo, che dovreb- potere e con l’arma del ricatto oggi minaccia- somma, un vero e proprio doppiopesismo! legamento con il Governo. be essere (a stima) dell’ordine di 5/10 volte no seriamente la democrazia e la libertà del PINTUS - “Esattamente. Tra parentesi, la 12. Circa la questione, sempre ricorrente, l’attuale, e neppure un finanziamento per mez- Paese. nuora di Borrelli continua ancora nell’eserci- dell’alto costo del sistema politico italiano, ci zo di quote d’iscrizione (non finte) ai partiti. Quella che segue è la sintesi di un colloquio, zio della professione forense a Milano, mentre limitiamo all’osservare che: la presenza di un Pertanto il finanziamento dell’attività politica durato oltre due ore, in cui, fra l’altro, si è par- il suocero è stato nominato Procuratore Gene- enorme apparato del Pci (dal 1948 accettato dipenderà anche in futuro dal sistema econo- lato del tragico epilogo di Luigi Lombardini. rale, e nella stessa città il marito è giudice ci- nel sistema con funzioni varie) disponente di mico. Se le attività principali (grandi industrie, vile. Ma non è l’unico ‘doppopesismo’. Di si- ampie risorse di provenienza Urss, rendeva ne- banche, servizi, energia, etc.) saranno sotto SA REPUBLICA - Dottor Pintus, la sua tuazioni simili ne esistono tante altre, in diver- cessaria la costituzione ed il mantenimento di controllo non italiano, il conseguente condi- lettera-denuncia al Presidente della Repub- se procure...”. apparati comparabili da parte dei partiti anti- zionamento verso il sistema politico potrà li- blica e del Csm Carlo Azeglio Ciampi, con SA REPUBLICA - A Milano in particolare comunisti, con i relativi costi. (Questo argo- mitare considerevolmente l’indipendenza na- cui ha rassegnato le dimissioni dalla Magi- chi non la voleva? mento potrebbe essere oggetto di una tratta- zionale, oltre che favorire gli interessi dei “pri- stratura, ha suscitato grande scalpore in tut- PINTUS - “Borrelli ha negato ogni suo in- zione separata: scelta della Dc di mantenere il vati” (per esempio con normativa fiscale, ta- ta Italia. Perché questo gesto eclatante dopo tervento in tal senso. E Borrelli, come dice Pci nella legalità, governo locale nelle regioni riffaria, di trasferimento capitali, etc.). s quarantacinque anni di attività di cui sette Shakespeare, è uomo d’onore. Devo quindi come Procuratore Generale di Cagliari? supporre che indipendentemente dalla sua vo- PINTUS - “Io non ho dato le dimissioni dal- lontà, il Csm ha voluto ‘fargli un favore’”. l’ordine giudiziario. Ho semplicemente rinun- SA REPUBLICA - Un fatto è certo. Oggi ciato a usufruire del biennio di proroga, dopo in Italia gran parte della opinione pubblica ■ 1999 - IL CASO DEL GIUDICE PINTUS la scadenza naturale dell’incarico che ha coin- non crede più nella giustizia, non si sente ciso con il mio settantesimo anno di età. Per più garantita: ritiene che esiste una “Magi- ORMAI NON MI RICONOSCO quel che riguarda invece “lo scalpore” che stratura deviata”, una “Magistratura poli- avrebbe suscitato la mia lettera, devo dire che tica”. E questa convinzione, dopo le senten- IN QUESTA MAGISTRATURA è calato un chiassosissimo silenzio, come suc- ze di Perugia e Palermo che hanno assolto cede sempre nel nostro Paese”. Andreotti, sentenze che hanno visto crollare SA REPUBLICA - Non ritiene che la sua alcuni teoremi giudiziari, è notevolmente Gianfranco Pinna “rinuncia” possa essere considerata come cresciuta. D’altra parte, l’uso perverso dei una resa? pentiti, la strumentalizzazione della custo- PINTUS - “Io le battaglie le ho sempre com- dia cautelare, le condizioni delle carceri, le n altro capitolo – e particolar- ratterizzato il sistema giudiziario dell’era “Ma- battute fino in fondo per questi due problemi morti sempre più frequenti, il protagonismo U mente amaro – è venuto ad ni pulite”. Ma il suo atto d’accusa va ben oltre ineludibili: l’indipendenza della Magistratura di alcuni magistrati amplificato da una arricchire il tormentato mo- e investe la sfera politica. e la certezza del diritto”. stampa compiacente e il ruolo ambiguo del mento della giustizia italiana: la lettera-denun- Nella lettera vengono elencati tutti i problemi SA REPUBLICA - Tuttavia se ne va sbat- Csm sono questioni reali e gravi che fanno cia al presidente della Repubblica e del Csm e le necessità della giustizia italiana: la separa- tendo la porta. C’è chi dice però che ha la- riflettere. Carlo Azeglio Ciampi, con cui il procuratore zione delle carriere, la terzietà del giudice, l’ob- sciato la toga per porre fine ai procedimenti PINTUS - “Sono problemi dolenti. Anche della Repubblica di Cagliari Francesco Pintus bligatorietà dell’azione penale, la grande dispo- di “incompatibilità ambientale” avviati questi ineludibili. D’altro canto, nella lettera ha dato le dimissioni dalla magistratura. nibilità di mezzi impiegati per istituire processi contro di lei dal Csm... che ho inviato al capo dello Stato ne parlo In quattro cartelle e mezzo, il j’accuse del eclatanti, puntualmente ribaltati dalle sentenze PINTUS - “Per quanto riguarda quei proce- esplicitamente: ‘Il nuovo codice di procedura procuratore Pintus: “Non riesco più a ricono- in appello. Tutto questo a danno dei cittadini, dimenti, devo dire che io stesso per accertare penale ha creato figure nuove la cui opera ha scermi in una magistratura che troppe volte che non si sentono più tutelati da una giustizia la verità ne ho più volte sollecitato la conclu- finito per incidere in modo determinante sulle mostra di aver rotto gli argini delle proprie che rincorre i teoremi giudiziari a scapito dei sione. Ma sia l’allora ministro di Grazia e Giu- regole del processo’. Sottolineo che ‘quest’ul- competenze e che vedo troppo frequentemente reati cosidetti minori che mettono in pericolo la stizia Flick, sia il Procuratore Generale della timo si celebra sulle pagine dei giornali e sugli straripare in settori che non le appartengono”. sicurezza sociale. Per non parlare dei tempi lun- Cassazione hanno omesso di fare qualsiasi schermi televisivi’ e che ‘i mezzi di informa- È chiaro che il suo dissenso contro il prota- ghi che oggi un procedimento richiede. passo per l’accertamento della verità... E lo zione creano nell’opinione pubblica convin- gonismo di alcuni magistrati amplificato da Ma ciò che maggiormente denuncia il pro- stesso Csm, pur sollecitato dal Presidente della zioni ed aspettative, con la conseguenza che una stampa compiacente, il ruolo ambiguo del curatore Pintus è la condotta del CSM, “l’or- Repubblica Scalfaro, si è limitato a raccogliere giorno dopo giorno diminuisce presso i citta- Csm e l’uso perverso dei pentiti che hanno ca- gano che dovrebbe tutelare tutti i magistrati” ulteriori elementi d’accusa contro di me”. dini la fiducia nei giudici’. Inoltre accuso quel- 10 ■ CRITICAsociale 10 / 2012

la ‘limitata schiera di protagonisti che deter- sommato, velleitaria sete di giustizia contro genere e contro i sequestri di persona in parti- lela’ si è parlato a livello giornalistico, e ne ha mina correnti di opinione che finiscono per in- una sola parte politica?’. Beh, non saprei. Pro- colare (da cinquanta dei primi anni ‘80, si era- parlato una relazione rispetto alla quale io ho fluenzare la politica, e talvolta, perfino le de- babilmente occorrerà attendere l’apertura di no ridotti a zero nel 1989), la totale dedizione preso tutte le distanze: la commissione Anti- cisioni giudiziarie’. Ma soprattutto accuso la altri armadi”. alla causa cui si era votato, anche al di là dei mafia e il sottocomitato, presieduto dal sena- condotta del Csm, ‘l’organo che dovrebbe tu- SA REPUBLICA - Resta comunque il fat- doveri istituzionali, gli avevano valso un una- tore Pardini, il quale ha detto pubblicamente telare tutti i magistrati’ e che invece ‘si com- to che a seguito della “Rivoluzione Mani nime apprezzamento... che io sapevo tutto dell’attività di Lombardini, porta assai spesso in modo tale da far dubitare pulite” cinque partiti “storici” sono stati Difatti, oggi in Sardegna c’è la consapevo- di questa ‘struttura parallela’. Invece io riba- della sua soggezione ad influenze di correnti, cancellati dalla scena politica, mentre il Pci- lezza che è venuto meno con lui un prezioso disco che non sapevo assolutamente nulla, co- di amicizie e clientele, e che adempie alle pro- Pds-Ds è stato appena sfiorato. E D’Alema contributo per la conoscenza della criminalità me ho ben dimostrato al Csm. prie funzioni praticamente al riparo da qual- è al governo con Cossutta, nonostante i dos- sarda e delle sue specificità. E si legittima il D’altra parte, l’unica volta che io sono stato siasi controllo’”. sier Mitrokhin, Havel e tanti altri in arri- dubbio che l’intervento del pool di Caselli (ve- formalmente investito dell’attività di Lombar- SA REPUBLICA - Dottor Pintus, lei ha vo... Andreotti assolto. Forlani ai servizi so- rosimilmente con piena legittimità, data la mo- dini, riguarda la vicenda Furianetto, ma pun- sempre condannato la giustizia-spettacolo e ciali. Mentre Craxi, esule e ammalato ad le ingentissima di denunce partite contro Lom- tualmente ne ho informato i titolari dell’azione ha trascorso una vita a tutelare le regole e Hammamet, è l’unico pluricondannato con bardini da diversi uffici giudiziari sardi) su al- disciplinare, i quali hanno archiviato la pratica. le garanzie. Le chiedo: quali iniziative oc- sentenze definitive per questo teorema: non cuni dei suoi supposti abusi, con il grande Mi pare poco prudente, quindi, che si dica che corre intraprendere per ripristinare la giu- poteva non sapere. Nonostante, dulcis in spiegamento di forze (cinque magistrati e una io conoscevo l’esistenza della ‘struttura paral- stizia-giusta? fundo, le dichiarazioni di Gerardo D’Am- decina tra agenti e collaboratori giunti da Pa- lela’, che conoscevo l’attività svolta da Lom- PINTUS - “Le cause di fondo stanno nel di- brosio: “Craxi non ha mai intascato soldi a lermo con un volo della Compagnia privata bardini e non abbia fatto niente per impedirla. sfacimento della giustizia, nella incapacità titolo personale. La storia gli ha dato ragio- Aeronautica Italiana a bordo di un Falcom 50 Ripeto: non ne sapevo o non ne so assoluta- complessiva della macchina giudiziaria di ne. I soldi li presero tutti”. Dottor Pintus, è I-SAME, operazione a dir poco inusuale per mente nulla. Ma mi viene il sospetto che anche smaltire tutti i lavori e nella cosiddetta giusti- possibile risolvere il caso-Craxi? gli uffici giudiziari sardi, e senza precedenti...) altri non ne sappiano assolutamente nulla”. zia elefantiaca. Del resto – inutile negarlo – PINTUS - “Il caso-Craxi ho il sospetto che e l’intensità dell’indagine, caratterizzata dalla SA REPUBLICA - È vero o no che Luigi quello che sta accadendo oggi in Italia è sotto non sia risolvibile se non attraverso aggiusta- contemporanea partecipazione di tutti i pub- Lombardini avrebbe dovuto ricoprire l’in- gli occhi di tutti: gli uffici giudiziari continua- menti che – a quanto mi è dato capire – l’on. blici ministeri di Palermo, abbia giocato un carico di Procuratore capo di Palermo al no a ‘macinare’ processi che saranno prescritti. Craxi non gradisce. È certo che, se dovesse be- ruolo non secondario sulla tragica morte di posto di Caselli? Pertanto, inevitabilmente, dovranno essere neficiare di una grazia, l’on. Craxi potrebbe ri- Lombardini”. PINTUS - “Tra la collocazione del ruolo di spazzate via tutte le procedure, e sono moltis- tornare in Italia, ma non avrebbe la possibilità SA REPUBLICA - A suo avviso, perché è anzianità di Lombardini e quella di Caselli vi sime, destinate fatalmente alla prescrizione. Si di riprendere l’attività politica, perché sarebbe stato “rimosso” Caselli dalla Procura di Pa- era una differenza di quattro anni. Quattro anni chiamini Mani pulite o altro, la cosa non cam- ineleggibile finché esistono sentenze passate lermo? di anzianità a favore di Lombardini. Ora lo so bia. Finiranno prescritte anche le contravven- in giudicato”. PINTUS - “Guardi, io non so se Caselli sia – secondo quello che dice il Csm – che nel- zioni, e i reati di maggiore gravità. Certo, io SA REPUBLICA - Però esiste la possibili- stato rimosso dalla Procura della Repubblica. l’assegnazione di incarichi di quel genere si non so quante prescrizioni stiano maturando tà della revisione dei processi, il caso-Sofri Non so se sia stato promosso con finalità di ri- deve tener conto sia dell’anzianità sia del me- nelle varie Procure della Repubblica, nei vari docet... mozione, rimosso con finalità di promozione, rito e sia delle attitudini. Ebbene, posso affer- Tribunali e Corti d’Appello. La mia esperienza PINTUS - “Sì, è vero. Ma è uno strumento oppure promosso indipendentemente dal fatto mare che Lombardini sovrastava Caselli su è limitata agli uffici giudiziari della Sardegna. estremamente delicato, uno strumento lungo è che lui fosse suscettibile di rimozione. tutti e tre i piani...”. Le posso garantire che il numero delle prescri- difficile da percorrere... Tuttavia c’è da dire Quel che mi lascia perplesso è il fatto che, SA REPUBLICA - C’è un altro caso su cui zioni cresce in modo impressionante, e riguar- che la valutazione che Craxi ‘non poteva non nonostante le promesse che aveva fatto, sia an- è calato il silenzio... Il caso-Mario Fortunato da tutti i reati, per i quali la celebrazione del sapere’, si scontra con l’opinione di Nordio su dato via dalla Procura di Palermo senza aver Piras di Arzana, la persona che Lombardini processo coincide con una data a ridosso della altri segretari di partito, che secondo lui invece concluso il processo sul quale aveva giocato riteneva fosse particolarmente informata scadenza dei termini di prescrizione. Perciò ‘potevano non sapere’. tutte le carte, cioè il processo Andreotti”. delle vicende del sequestro di Silvia Melis, quando si celebra il giudizio di primo grado, Un’altra possibilità infine è l’amnistia, che SA REPUBLICA - Ancora: che fine hanno e che sinora nessuno a Palermo e a Cagliari si sa già che il processo sarà destinato alla pre- però in questo momento pare che sia rifiutata fatto gli esposti da lei presentati? ha – per quel che si sa – mai interrogato. scrizione”. da tutte le forze politiche. Un’amnistia gene- PINTUS - “Per quel che so, non hanno avu- Chi pagò la trasferma (andata e ritorno) – SA REPUBLICA - E quindi? ralizzata che consenta ai fini giudiziari di to- to alcun esito: né quelli penali alla Procura del- si parla di decine di milioni – a Piras e ai ca- PINTUS - “Di conseguenza se non si incide gliere dagli armadi tutti i fascicoli che sono or- la Repubblica di Palermo, né quelli disciplina- rabinieri dal carcere vicino a Caserta a sulle cause dello sfascio, non si può parlare di mai sull’orlo della prescrizione. E dunque si ri al Csm. Devo dire invece che la procedura Badd’e Carros e Arzana? Chi fece la richie- ‘giustizia-giusta’, che viene assicurata me- ricominci da zero. Io però vedo nerissimo nei miei confronti è stata velocizzata oltre ogni sta? E per quale motivo? diante il rispetto rigoroso della obbligatorietà nell’avvenire della giustizia italiana...”. limite”. PINTUS - “Questa domanda è stata oggetto dell’azione penale. Altrimenti sarebbe oppor- SA REPUBLICA - Veniamo alla Sarde- SA REPUBLICA - Né si sa più nulla sulla di una interrogazione a firma del senatore tuno eliminare l’obbligatorietà, che sarebbe gna. L’11 agosto dello scorso anno moriva “struttura parallela”... Marcello Pera. Interrogazione alla quale il Mi- soltanto una finzione, e introdurre la facoltati- tragicamente Luigi Lombardini, Procura- PINTUS - “Per la verità di ‘struttura paral- nistro di Grazia e Giustizia a tutt’oggi non ha vità dell’azione penale. Però questa volta non tore capo della Pretura di Cagliari, dopo un dato alcuna risposta. Eppure dal momento del- affidata ai magistrati, bensì a organi che abbia- estenuante interrogatorio durato oltre sei la presentazione della interrogazione sono pas- no l’investitura del popolo sovrano. ore condotto dal pool di Palermo, guidato sati, salvo errori, sei mesi. Per questo ho sempre criticato la lentezza da Giancarlo Caselli. Un punto è certo. Per poter spostare un de- dei processi, che ha causato una valanga di L’accusa a Lombardini – cui in verità tenuto nelle forme in cui si è spostato Mario prescrizioni, e quindi una surrettizia forma di nessuno ha mai creduto – era gravissima e Fortunato Piras sono necessarie due condizio- amnistia. Per questo ho sempre chiesto il ri- infamante: estorsione. Era accusato, come ni: o che paghi l’interessato, ma non risulta spetto della obbligatorietà dell’azione penale, è risaputo, di essersi appropriato del riscat- che abbia pagato, oppure che paghi lo Stato. e ne ho criticato la facoltatività. to pagato per la liberazione di Silvia Melis In questo caso è lo Stato che deve spiegare Questi sono i nodi da sciogliere, per ripristi- in concorso con l’editore Nicola Grauso, perché si è seguita quella strada”. nare la certezza del diritto!”. l’ex presidente della Sardaleasing avv. An- SA REPUBLICA - Un’ultima domanda. SA REPUBLICA - La storia della società tonio Piras e l’avv. Luigi Garau. Inoltre di Sempre più spesso oggi in Italia si parla di italiana è sempre stata costellata di consen- aver tentato di estorcerne un altro al padre un intreccio perverso tra Magistratura e si, rinunce, ricatti e compromessi. D’im- di Silvia Melis. politica. A suo avviso, la Magistratura è in- provviso, con una sorta di cancellazione del- Perché a distanza di tanto tempo il Tribu- dipendente dal potere politico? la storia, “certi magistrati, elevati dalla nale di Palermo non ha ancora fissato PINTUS - “Dal potere politico penso che sia piaggeria apologetica, dal conformismo l’udienza per l’esame del rinvio a giudizio? assolutamente indipendente. Se qualche ri- acritico a eroi e superuomini”, scoprono Perché questo ritardo? Perché tutto tace? schio c’è, invece, è che il potere politico sia “l’acqua calda”: tangentopoli. Quindi la de- PINTUS - “Queste domande me le sono po- indipendente dagli organi della Magistratura, generazione, giustizialismo e “giustizia a ste anch’io, ma finora non sono riuscito a dar- soprattutto da quelli del Pm. orologeria”. Perché questa tardiva e, tutto mi una risposta”. Di fatto è una situazione anomala che non sommato, velleitaria sete di giustizia contro SA REPUBLICA - Qual è il suo giudizio può proseguire ulteriormente. Infatti si corre una sola parte politica? su Lombardini? il rischio di sacrificare l’indipendenza della PINTUS - “Di fatto l’investitura della Ma- PINTUS - “Un fatto è certo: neppure gli ul- Magistratura. Ma ne esiste un altro di pericolo: gistratura come salvifica e taumaturgica ope- timi eventi sono riusciti a scalfire l’onestà in- ‘oggi l’unico pericolo per la Magistratura è razione di bonifica morale del Paese ha creato tellettuale e morale del dottor Luigi Lombar- rappresentato dal Csm!’. Non sono parole mie, molte illusioni. Illusioni – ripeto – che oggi dini. Non c’è dubbio però, come ho riferito al sono parole di Giovanni Falcone”. s stanno per naufragare in un mare di prescri- Ministro di Grazia e Giustizia, che Lombardini zioni, mentre nel contempo si continua a tra- fosse un magistrato ‘anomalo’, e che il suo (ringraziamo il periodico “SA Republica” scurare l’esercizio dell’azione penale nei con- modo di operare non fosse in linea con i miei e il suo direttore per averci consentito fronti di tutti gli altri reati. principi garantistici. Ma i successi da lui otte- di pubblicare l’intervista all’ex procuratore Lei mi chiede: ‘Perché questa tardiva e, tutto nuti nella lotta contro la criminalità sarda in di Cagliari Francesco Pintus) CRITICAsociale ■ 11 10 / 2012

■ 1996 - NUMERO 3 emblematici di questa Italia del dopogolpe giu- di spiegarsi solo a Milano, né solo per le opera- diziario. Perché questa è la realtà. Viviamo il do- zioni che, anche in altre parti d’Italia, vanno sot- IL CASO TORTORA pogolpe. Luciano Violante che fece arrestare to la sigla Mani pulite. E anzi altrove e in altri Edgardo Sogno non senza avere abusato in fatto campi che il golpe ha cominciato a realizzarsi e PREPARA IL GOLPE NELLA MAGISTRATURA di prove, per molto meno di ciò che si attribuisce il partito dei magistrati a prendere corpo e a con- a Di Pietro che combina incontri in stile “riser- quistarsi gli strumenti e le alleanze che gli hanno vato” con questo aspirante capo dei Servizi se- consentito il successo. greti con licenza (e intanto con programma) di La lotta antiterrorismo e la lotta antimafia so- Mauro Mellini far fuori l’esponente del partito di maggioranza no state il banco di prova di un ruolo improprio relativa. Il capo dell’Ispettorato del ministero di e sopraffattore della magistratura. Nelle zone Grazia e Giustizia, trasversalmente beneficiato dove si è spiegata questa azione, l’incidenza so- elate agli occhi del gran pubbli- quell’episodio di fondamentale importanza dia- da Di Pietro inquirente, che avrebbe confidato a ciale e politica dello spadroneggiare delle toghe C co negli ambienti giudiziali, gnostica e prognostica che fu l’intervista di Bor- un magistrato dell’Ispettorato, futuro ispettore è ancora più forte che altrove, si fa sentire nel nella magistratura , andavano relli al “Corriere della Sera”, con la quale il ca- pentito, invischiato in una tresca con un altro so- tessuto sociale e provoca timori, sconcerto, rea- maturando situazioni di autentica rivoluzione (di po della Procura di Milano annunciava che il stituto della Procura di Brescia, di essere stato zioni inimmaginabili a Milano e a Roma. Così, ribaltamento di ruoli, di abbattimenti di situa- Pool non accettava di partecipare a quel gover- esortato da un ministro (che tra l’altro aveva of- mentre ora si comincia a prendere coscienza del zioni istituzionali) destinate a consentire e a se- no, ma che, nel caso di un “cataclisma” che ferto un ministero e altre cariche a Di Pietro) che golpe delle toghe, nell’ultimo anno, in una fase gnare il protagonismo giudiziario dal 1992 in avesse creato un vuoto politico, avrebbe potuto occorreva distruggere Di Pietro. che potremmo definire di “dopo golpe”, le bat- poi. Da allora si manifestarono come un’im- accorrere alla chiamata del capo dello stato per Un presidente della repubblica che, scaval- taglie di “Giustizia Giusta”, le sue denunce, le provvisa realtà, ma erano fenomeni a lungo ma- assumere la responsabilità delle sorti del Paese. cando il presidente del Consiglio incaricato, of- sue analisi sono state dirette verso lo stato del turati e rispetto ai quali la classe dirigente del- Che non si trattasse di una dichiarazione d’in- fre al capo dell’Ufficio della Procura di Milano Paese, della sua politica, dell’amministrazione l’epoca aveva mostrato, nella sua gran parte, una tenti, anche nella parte formulata come ipotesi, un ministero per il suo sostituto come se si trat- della giustizia. Da dopogolpe è il governo Dini: cecità e una inerzia degne veramente di quel è difficile sostenerlo. Del resto, da allora a Mi- tasse di un segretario di partito e di un suo ade- governo di tecnici come si addice a ogni gover- mummificato sopravvivere che ne caratterizzò lano e in Procura non mancarono mai accadi- rente. Per non parlare dei giornali, in primo luo- no che le giunte golpiste mettono in piedi dopo l’ultima presenza sulla scena. Quella fu la fase menti che concorressero a determinare il “cata- go quello della beneficiata Fiat, che offrono col- il successo del colpo di stato. preparatoria, iniziale del golpe. clisma” politico, il “vuoto” che potesse indurre laborazioni fisse al non eccellente letterato; il Da dopogolpe è la stampa: ancora più allinea- Quando cominciarono la raffica degli arresti, il presidente Scalfaro a chiamare a salvare il “Corriere dello Sport” che lo elegge “sportivo ta nell’adorazione dei golpisti, dopo che una par- la messa alla gogna di tutta una classe politica, Paese se non “quelli del pool” almeno qualche dell’anno”. E un’università, che, senza neppure te di essa aveva collaborate con l’operazione e della politica stessa, il gioco, si può dire, era altro tecnico della salvazione se non dello stesso verificare i titoli di studio (non diciamo scien- eversiva in piena coscienza e con grande effi- fatto. In realtà, una parte della classe politica non cataclisma. Il “ribaltone” è Erutto essenzial- tifici), mette quasi in cattedra l’ex uditore pro- cienza. Da dopogolpe è persine l’opposizione o, aveva “subito” quel golpe. L’aveva stimolato, mente del “cataclisma”, della guerra del partito posto per l’esclusione dalla qualifica di giudice per meglio dire, quella parte del mondo politico preparato, guidato. Aveva tramato con la fazione dei magistrati contro Berlusconi. Ma il golpe di Tribunale. E Prodi che combina incontri pro- che aveva subito il golpe senza neppure rendersi oltranzista della magistratura, con i “magistrati non comincia né si esaurisce nel ribaltone, tanto grammatico-conviviali con Di Pietro. E questi conto di subirlo e addirittura secondandolo e di partito” ? ormai divenuto il “partito dei ma- meno nel “complotto”, di cui ha parlato di re- che, dall’Estremo Oriente, invia in patria il suo che, magari, per assolversi da queste colpe e di- gistrati” , ne aveva coperto le manovre, aveva cente l’ex presidente del Consiglio, contro Ber- programma. E uomini politici, che vogliono spensarsi dal compito di opporsi al regime che ottenuto per essi gli strumenti e lo spazio per lusconi e la Fininvest. passare per seri, ma che si compiacciono di al golpe è seguito, si bea della negazione di portare a fondo l’operazione. E ne era stata ri- Certamente le “rivelazioni”, provenienti da compulsare il documento per riscontrare con- quanto è avvenuto e tira a campare cercando di pagata con l’impunità e con la patente di “novi- verbali e intercettazioni telefoniche raccolte nel sonanze ed esibire apprezzamenti. E poi, quan- far finta che nulla sia accaduto. Dovendo quindi tà” rispetto al vecchio che, anche indipendente- processo di Brescia e riguardanti Di Pietro, do anche per Di Pietro suona l’ora della pubbli- dare una sintesi di quanto oggi sta accadendo, mente dalla tempesta giudiziaria, era destinato hanno consentito di dare concretezza ed evi- cazione delle intercettazioni telefoniche e dei potremmo parlare di “toghe padrone”. Padrone a scomparire dopo una così lunga e innaturale denza almeno ad alcuni momenti di questo gol- verbali d’interrogatorio metodo con il quale della situazione politica, padrone delle nostre li- conservazione. pe. Ma quanto si da oggi per “rivelato” in quel- erano stati messi alla gogna tanti da lui indagati bertà, padrone della giustizia, del diritto, dei ser- Non è qui né ora che vogliamo analizzare il la sede era, nella sostanza, ben noto o, almeno, , ecco la presa di distanza perfino di Borrelli, vizi, della stampa. E Toghe padroneriteniamo di “golpe dei giudici”. Lo abbiamo fatto giorno facilmente conoscibile da chiunque avesse vo- mentre la televisione di stato si adopera per sol- dovere intitolare questa raccolta di articoli, anzi, per giorno con la parola e con gli scritti, racco- luto mettere assieme cose che note e non con- lecitare le adesioni al suo partito, quello che questo lungo, interminabile articolo che fu fra- gliendo poi quelli pubblicati su “Giustizia Giu- testate erano da tempo. Così pure ritenere che aveva atteso troppo a lungo a varare forse per zionato in più numeri, sotto vari titoli, nel corso sta”, periodico dell’Associazione per la giusti- il golpe ruotasse intorno a Di Pietro cosa asso- aumentare l’attesa, forse per altro. di oltre un anno su “Giustizia Giusta”, con il zia e il diritto Enzo Tortora, nel volume Il golpe lutamente inesatta e, tutto sommato, riduttiva, Ma, tutto sommato, Di Pietro è, rispetto al quale abbiamo affrontato fatti e situazioni man da giudici(Spirali/Vel, 1994). Il golpe dei ma- fuorviante e un tantino grottesca. Di Pietro il partito dei magistrati, un personaggio allo stes- mano che si andavano verificando ed evolven- gistrati non è un golpe tentato. E un golpe con- “magistrato più amato dagli italiani”, lo “spor- so tempo emblematico e anomalo, quasi una do. La rilettura di gran parte di questi scritti, a sumato. Se ne ha la prova proprio nell’averlo tivo dell’anno”, il professore universitario d’in- versione caricaturale, con la sua preoccupazio- distanza di mesi, anziché la soddisfazione che il accettato come fatto naturale, permanente, co- certi studi, l’opinionista del giornale della Fiat ne di “entrare in politica” non rendendosi conto tempo potrebbe assicurare con le conferme di me preminenza della magistratura a come “po- (già da lui, sia pur benevolmente indagata), di averlo già fatto da lungo tempo , di fondare previsioni e valutazioni che allora potevano tere”, come arbitro della contesa politica e ciò l’aspirante capo dei Servizi segreti e candidato un partito, di ufficializzare incontri e program- sembrare azzardate, ci fa sentire ancora una vol- al di là, nella misura e nel tempo, di quanto al ministero dell’Interno per l’intervento dello mi. E, tuttavia, un personaggio obiettivamente ta lo sgomento di ritrovarci ad aver fatto la parte comportassero la crisi e la caduta di un sistema stesso presidente della repubblica è il prodotto pericoloso: a causa di coloro che ha a fianco di Cassandra. Ruolo tutt’altro che gratificante. nel quale la prassi dell’illegalità aveva grande di un golpe già realizzato piuttosto che il suo ma, soprattutto, a causa di coloro che ha contro, Non spetta a noi, ma al lettore dire se la nostra è e incontrastato spazio. artefice o il suo progettista. che sembrano fatti apposta per secondare que- una visione pessimistica delle cose o se, magari, Del resto, il golpe giudiziario non era stato Quanto sta emergendo dal velo che la distra- sta sostanziale pochezza, pretendendo di sfrut- è invece ottimistica. improvvisato. Ne erano state fatte delle teoriz- zione degli uni e i furori apologetici degli altri tarla o illudendosi di contrastarla. Ciò nono- Del resto, non sapremmo dire se a prevalere zazioni, anch’esse sfuggite alla scarsa attenzio- avevano steso sulle qualità, i trascorsi, la collo- stante, se veramente dobbiamo parlare di gol- in noi sia il pessimismo o rottimismo. Siamo ne di gran parte del mondo politico e all’atten- cazione e i rapporti sul passato e sul presente di pe, allora non è al golpe attribuibile alle inten- convinti che il golpe sia stato consumato, ma, al zione e alle analisi degli intellettuali e della Di Pietro consente di porre interrogativi scon- zioni di Di Pietro che dobbiamo pensare, ma a contempo, che esso fosse resistibile, se coloro stampa (Dio ce ne guardi!). L’”uso alternativo certanti sul vero ruolo di Di Pietro in Mani pulite quello già consumato, quello elle ha messo che erano destinati a subirlo si fossero resi conto della giustizia” fu enunciato senza infingimenti, stessa e sui personaggi che hanno ruotato attorno l’Italia la sua politica, le sue istituzioni, la sua di che cosa si trattava. E oggi lo spadroneggiare sia pure in un contesto confusamente libertario a questa sorta di divo dell’antipolitica dietro cui economia nelle mani dei magistrati più spre- delle toghe sarebbe anch’esso resistibile e la si- e rivoluzionario, da alcune frange estreme, de- si è sviluppata, negli ultimi anni, la politica del giudicati, delle toghe da copertina, della frazio- tuazione creata dal golpe sarebbe reversibile se stinate a divenire dominanti, della magistratura. partito dei magistrati e dietro cui si sono scate- ne oltranzista della magistratura. chi ne subisce le conseguenze volesse decidersi In termini più specifici dopo che la caduta del nate le velleità politiche, le manovre e le mano- L’Italia in mano alle toghe è l’argomento di a non nascondersi dietro un dito, a prendere atto regime consociativo sembrava fosse stata con- vrette di tanti squallidi protagonisti, attori e co- una ormai lunga e monotona polemica, di di quanto è avvenuto e della realtà e gravità di sacrata da un voto popolare espresso con l’ado- risti della tragicommedia italiana. All’ombra del un’analisi puntigliosa che chi scrive sta portando quanto avviene e a reagire, a parlare, a scrivere. zione di un sistema elettorale che avrebbe do- potere reale delle toghe i minuetti della politica avanti da anni con il periodico “Giustizia Giu- Per quel che ci riguarda tentiamo di farlo, anche vuto consolidare la fine delle consociazioni , il di quella che sarebbe la Seconda repubblica (so- sta”. Nel 1994 parlare di golpe sembrava una con questo libro. Ai lettori far sì che non sia vano potere preminente della magistratura (ma in re- lo perché la Prima ha dato segni di decomposi- forzatura, una provocazione. Oggi anche Berlu- l’impegno. Scalfaro, regole, magistrati settem- altà del partito dei magistrati che ne costituisce zione tali da lasciar presumere che sia morta) si sconi parla di complotto, che è cosa diversa e ri- bre 1995 Quelle di Cossiga si chiamavano, con la frazione più spregiudicata e oltranzista) fu sono sbizzarriti con andamento grottesco. E le duttiva rispetto al golpe. Ma molti sono meno una sottolineatura decisamente ironica, “ester- riaffermato, addirittura rispetto al voto popola- vicende di Antonio Di Pietro, le offerte da lui ri- ottimisti e il termine non fa più scandalo. Ormai nazioni”. Quelle di Scalfaro sono dichiarazioni, re, quale “correttivo” della volontà e della so- cevute, i progetti da lui vagheggiati, le ambiguità sono in molti a parlare di un partito dei magi- ammonimenti, “bacchettate”, richiami. Niente vranità del popolo. Fu all’indomani delle ele- dei suoi corteggiatori, le doppiezze dei suoi per- strati, e assai più sono quelli che preferiscono ironia. Il presidente detta i principi, le regole, i zioni del 27 marzo 1994 che si ebbe un chiaro secutori o presunti tali alcuni dei quali coinvolti non parlarne: proprio perché sono convintissimi particolari di governo. Tutto normale. I tempi preavviso della fase più calda e manifesta del direttamente o indirettamente in operazioni in che esista, è preferibile far finta di non accorger- degli attacchi per il Sisde e per Novara sono pas- golpe (quella che ebbe poi realizzazione e co- cui non ha brillato la linearità e la trasparenza di sene. Del resto, il golpe delle toghe e la presenza sati. Nessuno gli contesta più neppure di avere ronamento nel “ribaltone”), e ciò attraverso Di Pietro magistrato possono essere considerati del partito dei magistrati non hanno avuto modo mancato di parola. Tanto meglio. 12 ■ CRITICAsociale 10 / 2012

Ora (scriviamo il 4 settembre) Scalfaro ci fa dello Stato possono essere portati gli interventi dino, candidato, partito. Ma il presidente Scal- risposta a chi gli chiedeva cosa ne pensasse delle sapere: senza “par condicio”, senza le regole della magistratura chiaramente finalizzati ad faro non sembra preoccuparsi della “par condi- dichiarazioni di Mancuso sul Pool di Milano, su non si vota. Non vogliamo ripetere i nostri esor- avere ripercussioni sull’opinione pubblica sul- cio” tra partito dei magistrati e altre forze poli- Caselli e Mannino, Dini ha “preso le distanze” cismi di fronte a questa insistenza per un istituto, l’imminenza del voto. L’attività delle Procure tiche che non sono nelle grazie e nelle alleanze dal Guardasigilli del suo governo. E’ competen- la “par condicio”, proprio del diritto fallimenta- all’avvicinarsi della scadenza elettorale si fa di tale potentissima forza politica. E ben vero za del ministro. E chi è questo ministro? Di qua- re, né vogliamo sottolineare il fatto che le regole frenetica. Basti pensare alla campagna antiBer- che la minaccia di Scalfaro “altrimenti non si le governo fa parte? Bohoh! Che il governo con- non sono mai mancate, e fa un certo effetto ve- lusconi e antiFininvest, alla vigilia del voto del vota”, che già è una minaccia a senso unico, è divida solidalmente la responsabilità politica dei derle tornare di moda, quando a lungo non si è 27 marzo 1994, culminata con il grottesco se- per il partito dei magistrati, non una minaccia vari ministri, almeno per gli atti più rilevanti da badato a quelle che c’erano (e che ci sono). Da questro (divenuto poi, per resipiscenza parziale, ma un ulteriore favore. La situazione d’incer- essi compiuti, è principio ovvio e basilare non parte nostra vorremmo ricordare a Scalfaro che, “acquisizione”) delle liste elettorali e dell’elen- tezza politica e il governo dei tecnici (malgrado solo nel nostro sistema costituzionale. se clamorose violazioni delle regole, della “par co dei club di Forza Italia disposto dalla ineffa- l’”incidente” Mancuso) appoggiato da Pds e Ma Dini è presidente di un governo tecnico e condicio”, del buon senso e della decenza si so- bile dottoressa Omboni di Palmi alla ricerca di Lega, sono infatti terreno ideale per il rafforzar- quindi ignora le responsabilità politiche. Inoltre no avute in fatto di elezioni, esse sono state quel- prove dello “spostamento)” del legame tra la si senza ritegno della tracotanza del partito dei il suo è o non è il governo del presidente (della le operate da magistrati che non hanno esitato a massoneria “deviata” di Alliata di Montereale magistrati e delle sue propaggini eversive. Ma repubblica)? Quindi D’Alema se la veda con compiere le acrobazie più vergognose con i pre- con il movimento del colonnello Pappalardo se si vuol parlare di regole nel nostro Paese, bi- Scalfaro. E Mancuso, se anche Scalfaro si tira testi più assurdi per gettare il peso del loro potere verso Forza Italia, “subentrata” a Pappalardo. sogna anzitutto stabilire regole certe per i ma- fuori, anzi se dice chiaramente “non ci sto”, se sulla bilancia delle consultazioni elettorali. Bi- Che il ridicolo di tale provvedimento abbia fatto gistrati, eliminando ogni supplenza, ristabilen- la veda personalmente con D’Alema e con i ma- sognerebbe anzitutto farla finita con le candida- guadagnare voti a Berlusconi anziché fargliene do criteri concreti di responsabilità e impeden- gistrati che, in fondo, vogliono solo essere irre- ture di magistrati che passano direttamente dal perdere, significa solo che gli italiani sono più do il “golpe giudiziario”, poco importa se stri- sponsabili anche loro. È a questo punto la sua palazzo del tribunale o della Procura alla cam- seri dei magistrati della loro repubblica. E chi sciante o fragoroso. ritrovata responsabilità di capo dell’esecutivo gli pagna elettorale nella stessa circoscrizione e che, non ricorda il gran lavorio delle Procure alla vi- La “par condicio” per le elezioni presuppone imporrà di dire a Mancuso di chiedere scusa. Ha se non eletti, tornano nello stesso luogo a eser- gilia del voto per le regionali e amministrative che i magistrati stiano al loro posto e che le ele- suscitato scandalo il fatto che gli alunni di una citare le loro funzioni e ciò grazie a interpreta- dell’aprile 1995, con le candidature “eccellenti” zioni non si facciano con le ordinanze di custo- scuola di Palermo usavano le parole “pentito” e zioni di comodo delle leggi vigenti, consentite di magistrati? E che dire degli arresti in casa Fi- dia cautelare e le propalazioni delle conferenze “Buscetta” come insulti contro i compagni tra- dalle stesse Camere (che hanno convalidato le ninvest alla vigilia del voto referendario? Chi stampa e delle fughe di notizie dai Palazzi di ditorelli e un po’ spie? D’ora in avanti ai com- loro elezioni) e dal Csm che ha deciso di non ri- può permettersi campagne elettorali a colpi di giustizia. Irresponsabili maggio 1995 “L’eserci- pagni che ti voltano le spalle quando qualcuno muoverli, come prescritto per legge, dopo incriminazioni, di ordinanze giudiziarie di cu- zio dell’azione disciplinare nei confronti dei ma- ti aggredisce e dicono: “non mi riguarda”, potrai l’eventuale mancata elezione. stodia cautelare, d’intimidazioni giudiziarie non gistrati è competenza del ministro della Giusti- dire: “Sei un Dini”. s Ad esempio di rapporti selvaggi tra i poteri è certo in condizioni pari a qualsiasi altro citta- zia e non del governo)”. Con questa ineffabile Mauro Mellini

1. Il risultato elettorale del 21-4-96 ha permes- ■ 1996 - NUMERO 8 in luogo delle attuali 40 ed oltre. Questo prov- so la costituzione di un governo con ampia mag- vedimento sarebbe infatti distruttivo per le pic- gioranza parlamentare e quindi potenzialmente SISTEMA INDUSTRIALE, cole imprese (che si basano su pochi addetti con in grado di operare su di un arco di tempo con- grande flessibilità di orario); le grandi industrie sistente, vale a dire di qualche anno. La posizio- UNA CRISI DI STRUTTURA potrebbero invece accettare una riduzione ne del governo appare ancora più rafforzata dell’orario di lavoro senza troppi problemi, ov- dall’inconsistenza dell’opposizione, divisa e in- viamente scaricandone i maggiori costi sulle fi- capace di proporre un programma di azione al- nanze pubbliche, per mezzo di cassa integrazio- ternativa a quello della maggioranza parlamen- Antonio Venier ne e riduzione di oneri sociali. tare, in particolare su argo menti di importanza 9. A nostro parere la sola via efficace - certo fondamentale, quali sono l’attività industriale, più nel medio/lungo termine che nel breve - per la politica europea, la previdenza sociale. Questa 4. Nel prossimo semestre del 1996 il proces- (es. tipico automobile), considera razionalmen- un grande paese industriale, quale vorremmo incapacità ed inerzia della opposizione non può so di deterioramento del sistema industriale non te preferibile tenere prezzi e margini di profitto fosse ancora l’Italia, è quella di orientarsi verso che stupire, se si tiene conto del fatto che tale si è accelerato, anzi ha forse mostrato un lieve elevati con produzioni stazionarie, piuttosto che pro dotti di alto valore, o comunque fuori dalle opposizione ha raccolto il consenso, in termini rallentamento. Questo effetto è da attribuire alla mirare a maggiore produzione con prezzi di capacità dei paesi con basso costo del lavoro. di voti, della metà degli elettori italiani. stasi nell’attività di governo, dovuta alle elezio- vendita (e margini unitari di profitto) più bassi. Ci rendiamo conto che una proposta del genere 2. Tralasciamo di considerare qui i motivi che ni. Tuttavia non si deve certo scambiare questo La piccola/media industria ha forti margini di appare piuttosto velleitaria, perché da gran tem- possono spiegare l’incapacità dell’opposizione, andamento come una inversione di tendenza: profitto, alla condizione di potere avere una tol- po la politica industriale del nostro Paese è ri- se questi siano contingenti (cioè dovuti a con- infatti il nuovo governo ha annunciato la sua in- leranza su tassazione e contributi sociali, cosa volta verso i prodotti di livello medio e basso, trasti tra le sue varie componenti), oppure in- tenzione di procedere entro breve termine ad al- che finora è sempre stata accettata dalle autorità senza una strategia ed un sostegno verso l’alta trinsechi cioè attribuibili al modesto livello cul- cune privatizzazioni importanti, quali le teleco- di governo, ovviamente in modo implicito. Poi- tecnologia, che ha la sua più chiara ed efficace turale e politico dell’opposizione stessa. Invece municazioni ed il resto dell’ENI. Inoltre il nuo- ché questo settore ha prodotti di bassa tecnolo- espressione nell’industria militare e nell’indu- rivolgiamo la nostra attenzione: a) alle condi- vo governo non ha mostrato finora nessuna in- gia - e non può essere altrimenti - la sua com- stria aeronautica che è di fatto “militare” anche zioni attuali della economia italiana; b) alla pre- tenzione di intraprendere una qualsivoglia azio- petitività sui mercati esteri è basata in sostanza quando produce per impieghi civili. vedibile variazione di tali condizioni nel medio ne di sostegno verso i resti dell’industria di al- sul prezzo, cioè sostanzialmente sul tasso di 10. Tuttavia una variazione tanto innovativa termine; c) all’influenza dei provvedimenti go- ta/media tecnologia: ci riferiamo in particolare cambio della lira e su costi contenuti per motivi non può essere certo decisa, e meno ancora mes- vernativi, già deliberati od annunciati per i pros- al settore militare ed aeronautico, che dovrebbe non tecnologici. Neppure nella piccola/media sa in opera, da un governo privo di una chiara simi mesi. Infine verranno indicate, dopo l’ana- attendersi “risparmi”, cioè smobilitazioni, e non industria appare necessario aumentare la capa- visione degli interessi nazionali, qual è certa lisi critica della situazione e dei provvedimenti certo aiuto. cità. produttiva con nuovi impianti, appunto mente l’attuale, in quanto non dissimile dai pre- governativi, alcune possibili linee d’azione per 5. La situazione dell’industria alla metà del perché il volume di vendita dipende essenzial- decessori. Pertanto quanto si può chiedere nel- contrastare il processo di decadenza dell’eco- 1996 può essere riassunta così: mente - e soprattutto per l’esportazione - da fat- l’immediato deve essere molto di meno. Le nomia, e particolarmente del sistema industriale a) La grande industria continua a perdere ef- tori esterni all’impresa, quali tasso di cambio e azioni necessarie nell’immediato futuro sono del in Italia. fettivi, mantenendo la produzione stazionaria o tolleranza fiscale e previdenziale, fattori incon- tutto ovvie, ma comunque qui le ripetiamo: 3. Come è ben noto, l’economia italiana pre- leggermente decrescente; trollabili e soggetti a rapide variazioni. a) porre termine alla svendita del patrimonio sentava alcune importanti peculiarità, che la di- b) La piccola/media industria sembra avere 7. La conseguenza logica di quanto sopra industriale di proprietà pubblica, sia per eviden- stinguevano da quelle dei maggiori paesi euro- esaurito una parte dei cosiddetti “vantaggi” di esposto è che in Italia non vi è alcun motivo di ti motivi di convenienza immediata, sia ancor pei: pochissimi gruppi di grandi dimensioni, le competitività derivati dalle svalutazioni; attendersi una diminuzione della disoccupazio- più per mantenere una base in vista di sviluppi aziende a partecipazione statale, ed un enorme c) I prezzi all’interno rimangono alti, con au- ne. Al contrario il modesto apprezzamento della futuri verso l’alta tecnologia; numero di piccole e piccolissime aziende. Negli menti reali su base annua superiori all’8%, as- moneta italiana riduce la “competitività” dei b) dare corso ad un massiccio programma di ultimi cinque anni è aumentato sia il peso dei sicurando quindi ampio margine di profitto an- prodotti medio/poveri esportati. Ma neppure opere pubbliche, principalmente nel settore dei grandi gruppi, che quello delle micro imprese, che con bassa produzione. Variazione può continuare indefinitamente la condizione di trasporti ed infrastrutture, attingendo per il rela- mentre è stato demolito il sistema delle parteci- 1995/1994 prezzi ingrosso Istat +10,3%. Al sotto valutazione del cambio, che comporta evi- tivo finanziamento al debito pubblico, cioè al ri- pazioni statali. Le conseguenze di queste varia- consumo +5,2% (?); dentemente una perdita netta di risorse per il sparmio interno ancora ampiamente disponibile, zioni sono considerate generalmente positive, d) I “piccoli” del mitizzato Nord-Est, e in ge- Paese, anche se questo effetto è dimenticato dai anziché a disastrosi prestiti esteri o ad un au- anche se del tutto a tono. Si devono invece con- nerale tutte le piccole imprese, reagiscono for- tromboni che celebrano i successi dell’esporta- mento del gettito fiscale. Ricordando la recente siderare come estremamente dannose per l’av- temente alla prospettiva di dover pagare inte- zione italiana. vicenda dell’Eurotunnel franco-inglese, è asso- venire dell’Italia (e non soltanto dell’industria gralmente imposte e contributi previdenziali. 8. Spendiamo solo poche parole per la pro- lutamente da escludere il ricorso al finanziamen- italiana) sia la distruzione delle industrie PP.SS., 6. Nelle condizioni sopra descritte non sem- posta, cara ai sindacati, di riassorbire la disoc- to privato per opere pubbliche importanti. che la proliferazione delle micro-imprese e la bra che vi sia alcuna necessità di nuovi investi- cupazione per mezzo di una generalizzata ridu- 11. A proposito di debito pubblico, sarebbe concentrazione nei grandi “gruppi privati”. menti nell’industria. Infatti la grande industria zione dell’orario di lavoro, per es. a 30/32 ore utile confrontare seriamente quello italiano con CRITICAsociale ■ 13 10 / 2012

quello di altri Paesi d’Europa, distinguendo fi- stì elevati di materie prime, alimentari e prodotti anche di possibilità concrete di riconversione, successivamente querela. E poi ancora: il 1995 nalmente il debito pubblico reale, che è quello di alta tecnologia. pressoché immediata, di materiali industriali sarà l’anno del samurai! Il samurai sono le le- verso l’estero, dal debito pubblico interno, che 14. La sola via praticabile per un tentativo di adibiti ad impiego civile in materiale bellico. ghe e nel ‘95 andremo al potere. è soltanto una redistribuzione interna del reddi- stabilizzazione a breve termine ci sembra essere Disseminate in tutta la zona nord vi sono so- Formentini dice: tra quelle persone gira trop- to. Alla fine del 1993, secondo Eurostat, il de- quella di un grande programma di spesa pub- cietà con officine nei settori di fonderia, trafi- po alcool e... anche del crak da elezione e getta bito pubblico estero dell’Italia era di 38.264 mi- blica (rif. Par. 10 e 11). Non soltanto lavori pub- latura, minuteria metallica, prodotti plastici e così tutto in burla pesante. In sostanza forse un lioni di Ecu (circa 71.000 miliardi di lire), cioè blici in senso stretto quali miglioramento della legname che, oltre a finanziare, sono pronte ad ‘nessun commento’ mascherato alla grande. ben sette volte inferiore al debito estero della rete ferroviaria e stradale, ma anche commesse intervenire. Tutto questo non è affatto strano. Tutti questi discorsi o rappresentano una ge- Germania, che ammontava appunto a 266.261 alle industrie, con particolare sostegno a quelle Già due anni orsono ero stato informato, con nerale farneticazione della Lega o nascondono milioni di Ecu. che hanno prodotti “ricchi”, di tecnologia me- dovizia di dettagli, di che cosa la L.L. stesse verità terribili non ancora emerse nella loro re- Ovviamente non possiamo escludere che dio/alta e con possibilità di esportazione non ba- cercando di organizzare. altà concreta. Bossi si è reso conto che molti l’indebitamento italiano verso l’estero sia peg- sata sui prezzi di liquidazione. Indispensabile è Mi riferisco ai fatti ‘svizzeri’, ed in partico- ‘sanno’ e che tener nascosto cose di questa na- giorato dal 1993 ad oggi, grazie all’azione go- a nostro parere un deciso aumento delle com- lare agli incontri di L.L. (arch. Gisberto Ma- tura è un’impresa senza speranza. Per prima vernativa negli anni 1994 e 1995 guidata dai messe per materiale militare, necessarie sia per gri) con personaggi svizzeri, tra i quali era pre- cosa scarica addosso alla De il proprio disegno tecnici, Banca d’Italia, ecc. Tuttavia, nonostante assicurare un livello ragionevole della capacità minente la figura del prof. Proteus. di golpe. In secondo luogo minaccia di far ve- gli sforzi per indebitare l’Italia, si può ragione- difensiva dell’Italia, sia per assicurare la so- Ricordo oggi una relazione di allora nella nire i tanto sbandierati ‘kalashnikov oliati’, di- volmente ritenere che la nostra situazione sia pravvivenza di quanto resta nel settore, in attesa quale si parlava della mappa sulla quale era stogliendo così l’attenzione e le possibili ricer- ancora di molto migliore di quella tedesca, al- del tanto sognato piano di sviluppo. stata tracciata la famosa linea Cisalpina che che dai depositi già esistenti. Infine, parlando meno per quanto riguarda l’indebitamento ver- 15. Allo scopo di evitare equivoci, affermia- delimitava un territorio entro il quale sarebbe- di un non meglio identificato ‘blocco d’ordi- so l’estero. mo la necessità di assegnare la totalità delle spe- ro nati i depositi d’armi, i punti armati e di di- ne’, avvisa il popolo leghista e non che esiste 12. Ritorniamo al tema di questa nota, per os- se pubbliche ad aziende non soltanto con sede fesa dell’allora L.L. una realtà di questo tipo pronta per qualsiasi servare che il sistema industria le italiano si tro- in Italia, ma soprattutto con progettazione e pro- Era lo stesso periodo in cui si cominciò a evenienza. Scusate se è poco! Che cosa signi- va inserito in un pro cesso di decadenza “strut- duzione localizzate in Italia. Questo ovviamente parlare della nascente Lega Nord. Temo, ora fica poi ‘l’anno del samurai’? turale” e non congiunturale. Abbiamo esposto per due motivi: il sostegno dell’occupazione e più che mai, questa degenerazione. Bossi sa molto bene che parlare di 1995 si- precedentemente le ragioni del successo della il mantenimento della capacità realizzativa dei L’oggi, se non verrà immediatamente fron- gnifica ancora una volta simulare e mentire piccola industria, che sono nello stesso tempo le prodotti. teggiato, porterà in breve tempo a spiacevolis- spudoratamente, ma ciò che importa per lui è ragioni della sua estrema debolezza e fragilità. N.B.: questa osservazione è motivata da un sime sorprese ed a fatti inquietanti e tali da far che tutti ci credano. Elettorato, partiti, parla- Le grandi industrie private, cioè i tre grandi fatto contingente: la notizia, speriamo non fon- temere il peggio. mento e governo. Solo così può passare inos- gruppi Fiat, De Benedetti/Olivetti e Pirelli, non data, che il non disprezzabile nuovo Trevi, “tre- Nessuna forza politica, anche se rinnovata, servata la manovra che invece nel primo se- sono mai state seriamente interessate ai settori no veloce italiano” sia costruito parzialmente in può illudersi di porre un’argine allo strapotere mestre del ‘93 dovrebbe consolidare la sua di alta tecnologia, e meno che mai ora. I profitti Francia (per la porzione Fiat), quindi perdendo che la Lega Nord va ogni giorno assumendo piattaforma in modo che attorno alla fine del di questi grandi gruppi privati sono sostanzial- sia lavoro che conoscenza tecnologica. sempre di più. Non è certo in termini percen- ‘93 gli sia possibile spiccare il volo che deve mente dovuti ai trasferimenti di denaro pubbli- 16. Le considerazioni, proposte ed auspici tualistici che bisogna ragionare. Il problema è consentirgli di raggiungere una posizione di co, a “delocalizzazioni” delle residue attività che abbiamo esposto in questa nota non hanno di rapporti di forze. controllo e di grande preminenza politica in produttive in Paesi stranieri, e ad operazioni fi- certo pretesa di originalità: si tratta in buona so- Bisogna agire, agire tempestivamente, per Italia. In pratica molti mesi prima dell’inizio nanziarie. stanza di cose ovvie, la cui necessità appare evi- non farsi trovare impreparati. della scalata che tutti si attendono. Per ultimo 13. Per quanto sopra detto non dobbiamo cer- dente a tutti, od almeno a tutti coloro che uni- Penso che in breve si realizzeranno tutte le ricordo sempre che Bossi, nel parlare di armi to considerare con entusiasmo gli eccedenti del- scono una sia pure moderata conoscenza del- sezioni di L.N. e nella realizzazione delle stes- e di blocco d’ordine, ha sempre usato il termi- la bilancia commerciale rilevati dal 1993 in poi: l’argomento al desiderio di non vedere l’Italia se verrà contemplata una cellula difensiva. ne leghe e mai una volta Lega Nord. questi eccedenti sono infatti dovuti ad un arti- finire fra i Paesi “in via di sviluppo”, o per me- Questo significa che in brevissimo tempo L.N. Le ipotesi e le supposizioni alle quali sto la- ficioso tasso di scambio, cioè in sostanza sono glio dire veramente sottosviluppati, diventare potrà contare su una fittissima rete logistica, vorando non sono affatto campate in aria. una perdita di risorse per il sistema economico insomma il Paese di artigiani, visite turistiche a strategica ed operativa in tutta l’Italia del nord. Oggi sono più che mai consapevole che esse nazionale. Il nostro Paese deve quindi vendere buon mercato, lavoro in sub-fornitura, e quanto Queste cellule collegheranno in tempo reale hanno contenuti di verità tali da dover essere all’estero quantità crescenti di mezzi a altro possa piacere a chi sottosviluppato non tutti gli addetti ai centri armati. presi nella più seria considerazione. basso/medio valore, per approvvigionarsi a co- vorrà essere. s Sono convinto che L.N. gode del favore e La prova mi è pervenuta in modo indiretto talune volte della complicità di molti esponenti mentre svolgevo altre ricerche e più specifica- dell’Arma e gli stessi sono disseminati in tutte tamente mentre cercavo di capire sia il mo- le regioni del nord e guarda caso sono indige- mento di nascita che quello aggregativo dei ni. Ci risulta inoltre che taluni di loro, occupi- tanto chiacchierati depositi d’armi. In teoria ■ 1995 - NUMERO 10 no posizioni di rilievo nella gerarchia militare. Lega Nord non annovera tra i suoi servizi re- Anche questo è un fattore molto inquietante. altà come quelle appena esposte, ma in pratica DIARIO LEGHISTA Ancora più inquietante, è la certezza che, essa vi ci può contare. L’apparente contradit- anche nell’ambiente dell’esercito, la L.N. ha torietà si spiega molto bene se prendiamo in ormai raggiunto una penetrazione ancora mag- esame le leghe regionali che confluirono a suo giore. Naturalmente mi riferisco ad ufficiali e tempo in Lega Nord. Edmond Dantes graduati di carriera. Non so per la verità come Queste, pur aderendo al momento consocia- stiano le cose nella polizia, ma se tanto mi da tivo ed accettando in toto: statuto, mandamenti tanto, anche in. questo caso le cose dovrebbero e capo storico della Lega Nord, rimasero nella opo molte traversie, mi è stato do. Questo comportamento è dettato unica- avere preso la stessa piega. Per il momento più completa autonomia per talune realtà come D recapitato sull’isola, la copia di mente dalla paura di possibili fughe involon- continuo tuttavia a prendere tutto questo con quelle ad esempio di natura militare. un diario. Non so esattamente tarie di notizie in momenti euforici ai quali qualche beneficio d’inventario. Ho sempre avvertito l’esistenza di un movi- di cosa si tratti. Non so se sia una costruzione tanto invita la goliardia. Questa settimana le mie indagini hanno se- mento parallelo e clandestino. Risulta chiaro di pura fantasia. Un racconto romanzesco. Oramai Lega Nord è ben consapevole di es- gnato il passo, non certo per nostra volontà ma adesso, alla luce delle notizie pervenutemi, che Una libera ricostruzione di fatti interpretati sere controllata dai servizi di sicurezza e da per il ripetersi di quello strano gioco che le le- bisogna parlare di realtà clandestine e parallele e raccontati secondo il vezzo dell’autore. Non tutti i settori di polizia politica presenti nel ghe hanno sempre attuato nei momenti che alle leghe R. ove la coagulante Lega Nord può so se si tratta di realtà effettivamente esistite e nord. Ho inoltre ragione di credere che parte precedono eventi di particolare rilievo. solo fruire e non stabilire. di fatti realmente accaduti, di personaggi di- degli infiltrati a suo tempo inseriti nelle fila di Oramai l’esperienza ci insegna che in questi E’ proprio da qui che nascono le grosse dif- pinti esattamente come sono. L.L. siano stati scoperti e che agli stessi, vo- frangenti le leghe si barricano dietro l’uso esa- ficoltà di individuazione e smascheramento al- E’ un diario che risale a due anni or sono, e lutamente, vengano fatte pervenire informa- sperato di una tecnica semplice: ‘Dico una cosa, le quali tutti indistintamente, servizi di sicu- si riferisce anche a fatti ancora precedenti. zioni fuorvianti anche se molto credibili. ne faccio un’altra e ne penso un’altra ancora’. rezza italiani compresi, hanno dovuto andar Dopo d’allora sono successe molte cose. Si rendono conto insomma che non possono Qualsiasi informazione assunta in questi incontro. Le realtà da scandagliare non si tro- Tutte politiche e nessuna di carattere milita- assolutamente più sbagliare se vogliono attua- momenti, anche se proveniente da fonti di pro- vano in Lega Nord, ma bensì: Liga Veneta - re, almeno nel senso indicato nei diversi capi- re i piani che si sono prefissati e raggiungere vata attendibilità, deve essere valutata con la Lega Lombarda - Lega Piemontese - Lega Li- toli di questo diario. Infatti in questi si scriveva: gli obiettivi di eversione di cui tanto parlano. più attenta considerazione critica. gure - Lega Trentina A.A.; “Dopo le ultime politiche, i componenti del Due anni orsono era abbastanza facile sentir Meglio ascoltare e attuare ulteriori verifiche. Allo stato attuale delle cose chi gestisce i de- vertice Lega Nord hanno sconsigliato prima e bisbigliare di depositi d’armi e di addestra- Così non mancherò di comportarmi nella riu- positi sono ancora coloro i quali li hanno co- vietato poi, quell’atmosfera ‘goliardica’ che da menti per un efficiente uso delle stesse. Ades- nione prevista per venerdì. Già sono portato a stituiti, avvalendosi sia a quel tempo, come og- sempre aveva contraddistinto i momenti poli- so no. Adesso che veramente sono pronti, guai riflettere sulle cose dette dai capi di Lega Nord gi, della complicità di forze dell’ordine locali tici, sociali e conviviali all’interno delle sedi. a chi tocca l’argomento. Solo ‘il senatur’, se nel corso di questa settimana. d’estrazione non meridionale. Quanto alla Le- Non interpreto questa mossa come una pre- lo desidera, può fare qualche ambigua allusio- Bossi dice: faremo arrivare dalla Slovenia e ga Nord, essa ha messo in atto l’accaparra- sa di maggior coscienza e maturità. Mi ritengo ne in pubblico. Il senatur è consapevole che si dalla Croazia carichi di armi per rifornire il mento della simpatia prima, e della complicità un buon conoscitore del pensiero leghista. Non tratta di realtà e di strumenti certi sui quali può blocco d’ordine delle leghe al fine di contra- potenziale, poi, di ufficiali superiori dell’eser- credo perciò che le cose stiano in questo mo- contare. Non solo sono pronti ma dispongono stare un ‘possibile’ golpe Dc; poi smentisce e cito appartenenti a divisioni alpine di fanteria, 14 ■ CRITICAsociale 10 / 2012

tutto questo in forza ed avvalendosi delle sin- antiaerei, piazzuole interrate di difesa antiae- Prima di passare ad altro, anche in questa signati dalla Lega Nord, per effettuare servizi gole realtà regionali. rea. A questo punto, se la nostra teoria è esatta sede ribadiamo due fatti importantissimi: particolari del tipo: trasporto celere di docu- Spiegato questo, penso che L.N. si aspetta e crediamo proprio che sia vicinissima alla re- Per la realizzazione di quanto sin qui espo- menti riservati, trasporto di danaro da una sede in qualsiasi momento manovre atte ad inter- altà, sarà opportuno consultare le carte militari sto si sono resi complici uomini appartenenti all’altra o da un istituto di credito ad un altro, rompere sia il consolidarsi di queste compli- della Seconda Guerra Mondiale. alle forze dell’ordine. Le simpatie raccolte da scorta particolare ad esponenti maggioritari cità che lo smascheramento dei depositi. Per il momento non siamo in possesso degli L.N. negli ambiti militari vanno lontano. della Lega e no (a questo proposito vi aveva- Tuttavia le cose sono messe in modo che, elementi e delle informazioni necessarie e suf- Il piano leghista prevedeva, una volta rag- mo parlato di accompagnamento durante i tra- quando questo dovesse accadere, alla stessa ficienti per consolidare e sviluppare la nostra giunti gli obiettivi entro la linea cisalpina, che sferimenti di A.D.P.). non potrà essere addebitata nessuna responsa- tesi. Abbiamo già visto le relazioni che trac- si attuasse un’espansione graduale verso Emi- Oggi ho raccolto notizie più specifiche ed bilità diretta. Qualsiasi addebito andrebbe alle ciano gli scenari trascorsi e presenti di Lega lia-Romagna e Toscana. Da fonti attendibilis- anche più attendibili. leghe regionali, le quali arbitrariamente avreb- Nord e relative leghe regionali con contenuti sime ci è dato sapere che questa fase è in stato Le unità che formano questo contingente so- bero costituito illegali depositi d’armi. altamente attendibili. avanzato di compimento. no 84+3, gli automezzi 28+2. Ogni sede pro- A parer nostro la Liga Veneta per la costitu- Elenco ora di seguito in ordine cronologico L’uomo scelto a suo tempo, e tuttora desi- vinciale mette a disposizione un automezzo e zione di depositi di armi, adottò a suo tempo una serie di punti che permettono di sintetizza- gnato per questa operazione, è Alessandro Pa- tre persone: particolari criteri. Le informazioni che sono re i fatti con maggior chiarezza al fine di deter- telli, braccio destro di Bossi per ciò che riguar- Lombardia: Varese, Sondrio, Mantova, Lec- riuscito ad ottenere non sono complete, ma ri- minare la situazione reale: 1) a suo tempo na- da l’attuazione del proselitismo. co, Como, Brescia, Cremona, Bergamo, Mila- tengo siano sufficienti per svolgere qualche sce Liga Venera. Questa per tre quarti è com- Lo stesso a suo tempo rifiutò infatti la can- no. Liguria: La Spezia, Savona, Genova, Im- considerazione. Parlo di Liga Veneta e non di posta da facinorosi della peggior specie estro- didatura alla Camera dei Deputati ed accettò peria. Piemonte: Novara, Vercelli, Biella, Ver- Lega Lombarda o di altre leghe regionali. La messi dalle più disparate entità estremistiche e di essere capo gruppo in Regione Lombardia bania, Cuneo, Asti, Alessandria, Torino. Trive- ragione è semplicissima: Liga Veneta fu la pri- terroristiche. Nel consolidamento della stessa unicamente per avere piena libertà d’azione in neto: Venezia, Udine, Trieste, Trento. Emilia: ma ad essere costituita e quindi la prima ad ap- si decide che vengano formati anche gruppi ar- questo senso. Quando poi si avvide che le cose Calderara di Reno. Romagna: Forlì. Toscana: prontare ‘depositi’. mati; 2) da prima non si pone il problema assumevano una piega favorevole declinò la Firenze (località non meglio identificata). Questo successe molti anni prima che Brivio dell’occultamento delle armi, ma successiva- carica in Regione dedicandosi a tempo pieno Chiaramente esiste una rotazione e il con- e Bossi fondassero Alleanza Lombarda, dalla mente sì. Da qui la ricerca di nascondigli idonei agli obiettivi organizzativi di rafforzamento e cetto della stessa; un servizio ogni tante setti- quale poi, mediante scissione, nacque Lega non in superficie. Vengono utilizzate le ‘carie d’espansione. mane quante sono le località che appartengono Lombarda che partorì a sua volta Lega Nord. carsiche’; 3) sull’onda di Liga Veneta, nasce Risultato: è tutto pronto per l’apertura uffi- alla regione. Costituire depositi d’armi, a parole è sicura- Alleanza Lombarda e successivamente Lega ciale di Lega Emilia, Lega Romagnola e Lega Emilia-Romagna-Toscana non ci è dato di mente facile, ma poi nei fatti si debbono fare i Lombarda. La stessa ottiene da personaggi Toscana con relativa annessione a Lega Nord. sapere come siano organizzate essendo di re- conti con difficoltà d’ordine pratico-logistico e svizzeri gli indirizzi necessari per impostare Abbiamo ragione di credere che tutto questo centissima apertura. Possiamo comunque af- di spazio fisico che sono di prima grandezza. l’idea federalista; 4) gli ex brigatisti si cono- si realizzerà subito dopo le votazioni che si ter- fermare che Lega Nord dispone ogni giorno di In un primo tempo i depositi potevano essere scono tutti tra loro e così, Magri Gisberto, ar- ranno il 13 dicembre a Varese e Monza. 5+1 automobili e di 15+1 persone per effettua- collocati anche in superficie, data l’esiguità de- chitetto in Zanica (Bg) ed anche noto brigatista E’ inoltre ormai una certezza il raggiungi- re, qualora si rendesse necessario, tutti quei gli stessi. Successivamente, la quantità d’armi viene informato che Liga Veneta possiede de- mento di percentuali nell’ordine del 42% per servizi elencati in apertura. accumulata rese indispensabile un cambiamen- positi d’armi. Lo stesso parla con chi di dovere Lega Nord e di circa l’8% per Lega Alpina. Concludiamo asserendo, senza ombra di to di ubicazione. Il criterio principale seguito ed ottiene di demandare ad alcuni fidi la costi- Esiste un’altra certezza: il raggiungimento dubbio, che più di una volta, unità come que- per questo fu la dislocazione sotterranea. Scavi tuzione di analoghi depositi in quel di Bergamo di simili risultati permetterebbe a Bossi di fare ste, si sono affiancate alla scorta tradizionale e movimentazione di terra avrebbero immedia- e Varese. In questo caso la ricerca di luoghi ove tutto ciò che è necessario fare per provocare la durante i trasferimenti di A.D.P. sia che questi tamente portato alla localizzazione, bisognava nascondere tali realtà diventa più ardua. Alla caduta della giunta milanese mandandola ad fossero nell’hinterland lombardo sia che fos- perciò utilizzare qualcosa di già in essere. fine si decide per piccole grotte e caverne mon- elezioni anticipate, consapevole che la nuova sero effettuati per altre località come Venezia- Cosa di meglio se non le carte del carsismo tane. Successivamente si passerà a vecchie ca- tornata di votazioni lo vedrebbe con una per- Firenze-Roma ecc.”. che furono usate anche nelle guerre mondiali: sematte in prossimità di ex aeroporti militari e centuale pari al 38%. I dati sin qui riportati so- Sin qui il diario del “leghista pentito” che, Prima Guerra Mondiale, debitamente attrez- aviosuperfici abilitate nel periodo bellico della no stati ricavati dai tesseramenti avvenuti sino come tutte le cose anonime, vale per quello zate come depositi di armi e munizioni; Seconda Guerra Mondiale; 5) ben presto na- ad ora. A suo tempo ero stato informato della che vale. s Seconda Guerra Mondiale, per un impiego scono altre leghe, quella piemontese, quella li- possibile esistenza di un gruppo di uomini, de- Edmon Dantes molto meno bellico: occultare i cadaveri degli gure ecc. Anche in questi casi non si tralascia uomini della resistenza. Le tristemente note di costituire depositi d’armi. I criteri per l’oc- ‘foibe’. Nella zona carsica vi sono migliaia di cultamento sono sempre i medesimi, con una queste ‘carie’. Ricordiamo che nella zona del variante per la Liguria, dal momento che la Timavo, caverne e grotte sotterranee si conta- stessa possiede decine e decine di ex postazioni ■ 1999 - NUMERO 1 no a centinaia. e di piazzuole interrate adibite a suo tempo alla Per questo è necessario consultare carte to- difesa costiera e che ormai sono andate in di- I SOCIALISTI E IL CASO CRAXI pografiche militari specifiche del periodo suso ed abbandonate a sé stesse subito dopo il 1915-1918. Queste dovrebbero riportare le se- termine del conflitto; 6) a questo punto, quanto gnalazioni relative ai depositi d’armi e muni- si era stabilito perché dovesse esservi una strut- zioni di quei tempi. La consultazione delle tura militare all’interno della linea cisalpina è Critica Sociale stesse, non solo sarebbe di grandissimo aiuto, divenuto una realtà. Questa realtà viene gestita ma restringerebbe enormemente le ricerche in da pochissimi adepti, i quali agiscono autono- zona. Il pensiero di chi ha costituito questi mamente per ogni singola lega regionale; 7) i I socialisti italiani del PS e dello SDI hanno zionale. Ebbene, Craxi ed il PSI, nello spazio di nuovi depositi è stato questo: chi mai penserà risultati ottenuti, dopo le varie elezioni svoltesi, inviato e sottoposto all’assise del Congresso due anni, tra il 1992 e il 1994, sono stati investiti che per i nostri scopi si possano riutilizzare fanno da catalizzatore alla nascita di Lega del Partito Socialista Europeo di Milano, un da un’offensiva giudiziaria e massmediologica strutture attrezzate settant’anni orsono e che Nord, la quale, pur riunendo tutti i suffragi le- documento sugli anni della “falsa rivoluzio- di straordinaria violenza e di studiata unilatera- sono state soggette a bonifica? ghisti, non fa venir meno le autonomie regio- ne”, sulla liquidazione del PSI e sul caso lità. Non c’é vicenda analoga nella storia delle Tutto quanto sin qui esposto si riferisce alle nali; 8) chiaramente, nelle autonomie regionali Craxi. La Critica Sociale ha sottoscritto il libere democrazie dell’intero secolo. Dopo due zone carsiche. Veniamo adesso alle triangola- sono comprese le realtà armate. Nella ristesura documento che pubblichiamo anni di una offensiva devastante il PSI, partito zioni che hanno permesso di identificare il si- degli statuti si bada con molta attenzione a che di più di mezzo milione di iscritti e rappresen- stema. Ponte nelle Alpi - Bosco del Cansiglio queste realtà non abbiano mai a comparire in tante di cinque milioni e mezzo di elettori, é sta- -Trichiana (Località in provincia di Belluno). Lega Nord e, soprattutto, che le stesse non pos- i delegati del PSE. Care com- to letteralmente disperso e distrutto. Alla diaspo- Montebelluna - Asolo - Bassano del Grappa sano essere neppure collegate in un futuro più A pagne e cari compagni, vo- ra socialista sono sopravvissute, percorrendo iti- (Località in provincia, di Treviso). Tezze di o meno prossimo alla stessa Lega Nord. Nono- gliamo portare all’attenzione nerari diversi due formazioni politiche che si ri- Vazzola - Sarano di Santa Lucia -Venegazzù. stante ciò, è parimenti allo studio un sistema di voi tutti e del Partito Socialista Europeo la fanno esplicitamente alla storia del PSI e cioè lo (Località in provincia di Pordenone). Non per- per collegarle tra loro e per l’impiego delle questione del Partito Socialista Italiano e di Cra- SDI e il Partito Socialista, ma purtroppo esse so- venute (incompletezza del dato sottolineato in stesse qualora vi fosse necessità; 9) all’indo- xi, cioè il dramma di un partito, il PSI nato nel no oggi molto lontane dall’avere la forza, il pre- apertura). mani delle ultime elezioni politiche, le percen- 1892 che é stato sempre, nella buona e nella cat- stigio, la funzione politica che ha avuto il PSI Per quanto appena detto vedasi cartine alle- tuali raggiunte sono tali da giustificare l’aper- tiva sorte, uno dei partiti storici della democrazia nella storia e nella vita politica italiana. Come gate. Risulta immediatamente chiaro che il si- tura di nuove sezioni. Si presenta l’occasione italiana ed una formazione politica radicata certamente saprete fino ad oggi Bettino Craxi ha stema di dislocazione dei depositi e le linee nei per attivare i collegamenti. nell’Internazionale Socialista, e di una persona- totalizzato in una serie di processi falsi organiz- quali essi sono raccolti, si rifanno ad una vec- Il sistema deve essere efficiente anche se lità politica che é stata per molti anni Segretario zati senza prove e condotti con procedure tut- chia tecnica militare caduta in disuso ovvero scollegato da Lega Nord. Pertanto un’unica del PSI, Presidente del Consiglio, Presidente t’affatto speciali, in aperta violazione delle leggi quella del triangolo armato o ‘cuneo’. cellula, là dove si rende necessario, sarà al cor- della Comunità Europea, Vice Presidente della dello Stato, dei principi della Costituzione e del- Un altro fatto risulta chiarissimo. Dal mo- rente e, la stessa, pur frequentando la sezione, stessa Internazionale Socialista. Molti di voi lo le norme dei Trattati internazionali, a cominciare mento che il Veneto non è tutta zona carsica, di fatto apparterrà alla lega regionale. In que- ricorderanno certamente perché lo hanno diret- da quelli europei, più di venticinque anni di con- per i rimanenti depositi saranno state utilizzate sto modo, per qualsiasi eventualità, Lega Nord tamente conosciuto e lavorato con lui in grandi danne, di cui una definitiva, ed é costretto a vi- aree di rifugio bellico come: casematte, rifugi non si assumerà nessuna responsabilità. battaglie democratiche del socialismo interna- vere in esilio. Oltre a Craxi più di 1.000 dirigenti CRITICAsociale ■ 15 10 / 2012

socialisti sono stati colpiti da avvisi di garanzia contrario a quanto affermo: presto o tardi i fatti che un settore molto policitizzato di magistrati selettiva e strumentale per dare scontato un giu- e da arresti resi pubblici con grande clamore dal- si incaricherebbero di dichiararlo spergiuro”. ha coltivato é stato lo sviluppo del proprio po- dizio morale e politico su di un’intera area po- la stampa e dalla televisione. In quell’occasione tesa e drammatica nessuno tere, la propria esposizione sui mezzi di comu- litica ed il suo gruppo dirigente, rifiutando ogni Un vero e proprio massacro inumano, con in- in Parlamento si alzò né per smentire, né per nicazione di massa, in un esibizionismo che é possibilità di difesa o di diversa interpretazione numerevoli suicidi e morti per infarto e cancro confermare ciò che Craxi diceva con chiarezza. oggi fatto oggetto di una critica crescente men- dei fatti nella sede propria e cioè quella politi- da stress, con intere vite e famiglie distrutte non Una parte dei parlamentari, quelli appartenenti tre si assiste ad un crollo della iniziale popola- co-parlamentare, attraverso una Commissione solo nella vita pubblica ma anche nella vita so- agli altri tradizionali partiti di governo (la DC, rità della magistratura, e infine il suo organico di inchiesta parlamentare. ciale e lavorativa. Attraverso queste incrimina- il PLI, il PSDI, il PRI) erano bloccati dalla paura rapporto con il PDS e con clans di questo par- Gli elementi che possono concorrere a dimo- zioni sistematicamente organizzate in tutte le di essere coinvolti anch’essi dallo stesso ciclone tito, tanto alla Camera che al Senato. strare la pregiudizialità e la strumentalità di ciò regioni d’Italia e riguardanti spesso oltre alle giudiziario, come poi di fatto avvenne. In Italia, l’azione di una parte della magistra- che é accaduto sono numerosissimi. A questo prime, anche le seconde e le terze file del qua- Quanto ai parlamentari del PDS e delle destre tura ha così trasformato un ordine in un potere. proposito basti ricordare come, proprio recen- dro dirigente socialista nazionale e locale, in- essi stavano già attizzando ed utilizzando quella La corporazione dei pubblici ministeri finora ha temente, uno sconvolgente documento di poli- sieme a Craxi anche gran parte del PSI é stato bufera giudiziaria contro gli avversari politici. fatto di tutto per evitare lo sdoppiamento delle zia giudiziaria relativo ad un indagine in corso perseguitato, emarginato o comunque posto in In primo luogo contro Craxi che per anni aveva carriere che é praticato in tutta l’Europa e che é presso la Procura di Brescia, e relativo ai com- condizioni di eccezionale difficoltà. Oggi, a di- conteso al PCI la leadership della sinistra italia- condizione essenziale di uno Stato di diritto vin- portamenti di Antonio Di Pietro, l’eroe di que- versi anni di distanza, molti di questi dirigenti na e aveva difeso e garantito l’equilibrio demo- to il concorso d’ingresso, oltre ad essere inamo- sta “giustizia politica”. socialisti vengono assolti in sede di giudizio, cratico del Paese. Il finanziamento irregolare, vibile é sottoposto al controllo di un organo che In questo documento si afferma che Di Pie- dopo essere stati umiliati ed espulsi faziosa- del resto, non era stato per nulla una caratteri- per 4/5 egli stesso elegge, ha la certezza di arri- tro fu guidato nella sua attività investigativa nel mente dalla lotta politica e, sovente, con un in- stica esclusiva degli anni ‘90 e soltanto del PSI vare automaticamente fino alla Cassazione, può quadro di Mani Pulite da un atteggiamento pre- sieme di drammatiche vicende personali. Tutto e degli altri partiti di governo. Il finanziamento indifferentemente e alternativamente fare il ma- giudiziale ostile nei confronti del PSI e di Craxi ciò é stato reso possibile da una strumentaliz- irregolare nella vita politica italiana era iniziato gistrato inquirente ed il magistrato giudicante, e diretto quindi a colpirli ed eliminarli dalla zazione in sede politica dell’azione per altro nei lontani anni del dopoguerra. per cui può esaminare in sede di giudizio il pro- scena politica. Il caso Craxi non é un episodio spesso unilaterale e pregiudiziale di clans ideo- Poiché in Italia c’era il più forte partito comu- cesso che qualche tempo prima ha costruito co- ed un problema individuale, ma riguarda un logizzati e politicizzati della magistratura. nista d’occidente, vi fu dapprima un finanzia- me pubblico accusatore, può usare la carcera- lungo periodo di storia di un intero partito, il Una cosiddetta “rivoluzione” esaltata a sini- mento di carattere internazionale: la DC e gli al- zione preventiva, grazie ad un giudice istruttore PSI, e per molti aspetti anche la storia della de- stra soprattutto dal PDS con il sostegno di altri tri partiti del centro (il PLI, il PRI, il PSDI) erano quasi sempre acquiescente, per provocare con- mocrazia di tutto un paese. gruppi della sinistra e dalle formazioni di de- finanziati dagli Stati Uniti, il PCI e per molti an- fessioni che, una volta verbalizzate, vengono Non é un caso che, malgrado la richiesta di stra, in particolare la Lega Nord che promuo- ni, sino al 1956, anno di separazione dai comu- usate come prove nei dibattimenti senza possi- diverse forze dell’opposizione ed il deciso so- veva la secessione e la destra proveniente dal nisti per i fatti di Ungheria, gli stessi socialisti bilità di contraddittorio da parte della difesa; può stegno dei compagni dello SDI, guidati da En- MSI. Con la distruzione del PSI e degli altri del Partito di cui era segretario Pietro Nenni era- utilizzare i pentiti con la massima discrezionalità rico Boselli, che pure fanno parte dell’attuale tradizionali partiti di governo molti trovavano no sostenuti dall’URSS. Poi la DC e gli altri par- avendo la possibilità anche di servirsi dei loro maggioranza, é stata respinta la proposta di isti- l’occasione per uscire dalla condizione di iso- titi di governo furono sostenuti anche da gruppi avvocati (ogni avvocato dei pentiti é una sorta tuire una Commissione Parlamentare di inchie- lamento nella quale le condizioni della demo- industriali pubblici e privati ed il PCI dalle di dipendente della Procura ed in genere gestisce sta sul finanziamento della politica. Essa é stata crazia in Italia li aveva mantenuti e per conse- aziende appartenenti alla Lega delle Cooperati- 30 o 40 di essi potendo coordinare le loro rive- respinta in primo luogo dai DS perché i loro di- guire traguardi di potere che in passato non ve, oltre anch’essi da finanziamenti illegali pri- lazioni) e dei corpi di polizia che li controllano rigenti che hanno oggi responsabilità di primo avevano mai raggiunto. vati, pubblici e soprattutto dal finanziamento in- e proteggono; può ricorrere in modo massiccio piano nella politica italiana, non hanno voluto L’arma che é stata usata é stata quella della ternazionale proveniente dall’URSS e dai paesi (basti pensare che in Italia in un anno ci sono che finalmente si facesse luce su ciò che é av- illegalità del finanziamento politico. dell’Est attraverso contributi diretti, flussi com- stati circa 44.000 casi di intercettazioni telefo- venuto realmente in Italia. Il fenomeno del finanziamento illegale dei merciali e rapporti organici con i servizi segreti. niche autorizzate, contro i 1.500 degli USA, le Compagne e compagni del Partito Socialista partiti e delle attività politiche, diffuso, genera- In un terzo tempo anche il finanziamento irre- intercettazioni non autorizzate non si contano) Europeo davvero si può credere che per cin- lizzato e ben conosciuto in Italia da decenni é golare divenne “consociativo” ed, in forme va- a forme molteplici di intercettazioni; il tutto in quant’anni l’Italia sia stata guidata da partiti stato identificato come un fenomeno di corru- rie, coinvolse insieme imprese pubbliche, priva- un rapporto molto stretto con i mezzi di comu- che erano in effetti delle associazioni a delin- zione ed un furto ai danni della collettività. le te ed aziende cooperative. Ne fanno fede tutti i nicazione di massa. Ebbene il settore militante quere e che un personaggio come Bettino Craxi cose avrebbero preso un corso diverso se nel numerosi consorzi che con questo meccanismo di questa magistratura dotata di tali poteri, legata sia un criminale? Di fronte a tutto questo, ed a contempo non avessero trionfato la selezione e triangolare hanno realizzato i grandi lavori pub- a clans politici, ha alacremente lavorato per di- molto ancora, crediamo che il Partito Socialista la discriminazione. blici in Italia fino agli anni ’90. struggere gli avversari del proprio partito e dei Europeo abbia il dovere di compiere esso stes- L’attacco é stato portato essenzialmente con- In questa situazione che aveva caratteri di or- propri gruppi preferiti e contemporaneamente so un’azione approfondita di chiarimento e di tro i partiti di governo. Ha dominato la regola ganicità, tutti i segretari politici dei partiti erano ha agito in modo da tutelarli da possibili ritor- accertamento della verità. per tutte queste ra- dei due pesi e delle due misure. Questo speciale nelle stesse condizioni: se D’Alema e prima di sioni, visto che il finanziamento irregolare aveva gioni ci auguriamo che il Partito Socialista Eu- genere di giustizia, perseguendo evidentemente, lui Occhetto non poteva sapere, anche Craxi non storicamente coinvolto tutte le forze politiche. ropeo istituisca una Commissione d’Inchiesta palesemente, e talvolta anche ostentatamente, fi- poteva sapere, se, al contrario, Craxi “non pote- Tutto ciò ha prodotto una operazione violenta sul “caso Craxi” che, oltre ad essere il “caso ni politici, dopo decenni di silenzio su di un fe- va non sapere” allora anche D’Alema “non po- che si é tradotta, nel corso degli anni ’92/’94, ma Craxi”, é anche il “caso PSI”. nomeno che ben conosceva, si é accanita soprat- teva non sapere”. L’uso politico della giustizia anche successivamente, in una profonda altera- Crediamo che costituisca un atto di doverosa tutto in alcune direzioni. Altre in vece sono state ha stravolto i caratteri di questa situazione. Un zione della dialettica politica democratica. Que- giustizia verificare se, per molti anni, é stato Vi- protette, trascurate, omesse. Una giustizia poli- sistema giudiziario fondato su “due pesi e due sta alterazione non é stata realizzata ricorrendo cepresidente dell’Internazionale Socialista un tica in piena regola che del resto ha tenuto e tut- misure” é arrivato al punto tale che in una occa- a forme plateali ed improponibili di impiego del- criminale, e se all’interno del Partito Socialista tora tiene in scacco poteri dello Stato ed anche sione la stessa testimonianza rivolta negli stessi la forza militare, ma utilizzando l’arma giudi- Europeo, c’é stato un partito, il PSI, che era rappresentanti politici che si sono affermati sulle termini nei confronti di ambedue é servita per ziaria con l’effetto devastante degli avvisi di ga- nient’altro che un’associazione a delinquere. macerie del vecchio sistema politico, determi- provocare la condanna di Craxi ad alcuni anni ranzia amplificati dai mezzi della comunicazio- Questa analisi, e la conseguente risposta, il nando anche in questo modo uno squilibrio in- di carcere ed invece a determinare il prosciogli- ne di massa, e gli arresti in diretta televisiva. Partito Socialista Europeo la deve in primo luo- tollerabile tra i poteri dello Stato che, d’altra par- mento di D’Alema in fase istruttoria. Con queste affermazioni non intendiamo so- go a se stesso, ma anche a quanti in Italia si te, oggi più che mai é sotto gli occhi di tutti. Come dicevamo tutto ciò é avvenuto per un stenere che il PSI ed i suoi dirigenti non abbia- sentono socialisti e che poiché il loro partito é Chi ha tentato di resistere é stato travolto, cal- uso politico della giustizia realizzato in modo no commesso errori ed in taluni casi anche il- stato distrutto e demonizzato, sono ora costretti pestato, perseguitato e demonizzato. Denun- accanito e sistematico. In Italia la gestione della legalità. ad una partecipazione politica limitata attraver- ciando questa violenza italiana noi usiamo, giustizia é stata caratterizzata da gravissime di- Abbiamo più sopra ricordato come fin dal so il voto ai due partiti che sono derivati dalla compagne e compagni del Partito Socialista Eu- storsioni anche per errori commessi a suo tem- 1992 Craxi, a nome del PSI, con una sincerità diaspora socialista, o che sono costretti a di- ropeo, il linguaggio della verità e della corret- po dalla DC, dal PSI e dagli altri partiti di go- che gli viene riconosciuta dagli avversari più sperdersi in altre formazioni politiche o addi- tezza. Lo usò in una seduta solenne della Ca- verno e per una scientifica operazione di inse- leali, abbia ammesso le nostre responsabilità nel rittura si rifugiano nell’astensione. mera dei deputati l’on. Craxi in un discorso che rimento e di utilizzazione dei corpi separati del- ricorrere a forme illegali di finanziamento del- Ci auguriamo che il Partito Socialista Euro- fece il 29 aprile 1993: “In Italia buona parte del lo Stato messa in atto dai gruppi dirigenti co- l’attività politica che era peraltro il sistema co- peo affronti la questione in modo aperto e di- finanziamento politico é irregolare ed illegale. munisti. Il sistema giudiziario italiano é molto mune a tutti i partiti. Quello che vogliamo de- retto, si misuri con un problema drammatico I partiti specie quelli che contano su apparati lontano da quello europeo sotto molti punti di nunciare, però, é da un lato la assoluta inaccet- che va considerato tale anche se in Italia i mez- grandi, medi e piccoli, giornali, attività propa- vista. per un verso c’é una giustizia lenta e far- tabilità di una logica dei due pesi e delle due zi di comunicazione di massa tendono a man- gandistiche, promozionali associative, e con es- raginosa, dai tempi lunghissimi che vede impu- misure, e dall’altro l’applicazione al PSI ed ai tenere, con poche eccezioni, una “cortina di si- si molte e varie strutture politiche operative, niti la maggior parte dei reati comuni, dagli socialisti non già del principio della responsa- lenzio” intorno alla questione socialista. Ma hanno ricorso e ricorrono all’uso di risorse ag- omicidi alle rapine ai furti. La giustizia civile é bilità penale personale, ma di un vero e proprio proprio questa “cortina di silenzio” e la scien- giuntive in forma irregolare ed illegale. Se gran ingolfata e segnata da tempi morti che durano teorema sulla base del quale si é ritenuto possi- tifica manipolazione delle notizie sono la di- parte di questa materia deve essere considerata mesi ed addirittura anni, anche fra una udienza bile applicarle ad una formazione politica i si- mostrazione più evidente che in Italia per molti puramente criminale, allora gran parte del siste- e l’altra, per cui i cittadini non vedono tutelati stemi di indagine ed i criteri di giudizio, nor- aspetti é stata costruita una situazione del tutto ma sarebbe un sistema criminale. Non credo più i loro diritti privati. Di conseguenza accade malmente utilizzati nel caso delle grandi orga- anormale, con caratteristiche molto diverse da che ci sia nessuno in quest’aula, responsabile che spesso le società per azioni e singoli che nizzazioni criminali. Vogliamo denunciare co- quelle proprie delle democrazie europee e con politico di organizzazioni importanti che possa hanno larghe disponibilità economiche, ricor- me si sia ritenuto di poter utilizzare le conclu- fattori avventuristici che, allo stato delle cose, alzarsi e pronunciare un giuramento in senso rano a forme private di arbitrato. L’unica cosa sioni di una azione giudiziaria così preconcetta, sono ancora imprevedibili. s PUOI FARE TUTTO DA SOLA.

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Registrazione Tribunale di Milano n. 646 / 8 ottobre 1948 e n. 537 / 15 ottobre 1994 – Stampa: Telestampa Centro Italia - Srl - Località Casale Marcangeli - 67063 Oricola (L’Aquila) - Abbonamento annuo: Euro 50,00 Euro - 10,00

■ CINQUE FASCICOLI CON UN’ANTOLOGIA DI DOCUMENTI, DI ANALISI E DI DENUNCE MAI ASCOLTATE. MA OGGI PROFETICHE STORIA DI VENTI ANNI/5 LA CRITICA SOCIALE E LA SECONDA REPUBBLICA

■ L’ULTIMA INTERVISTA DEL LEADER SOCIALISTA AFFIDATA ALLA CRITICA “IL CASO CRAXI NON VERRÀ SEPOLTO”

Bettino Craxi

Dall’ospedale di Tunisi, poco prima di es- Di messaggi ne ho ricevuti tanti. Non li ho sere operato, Bettino Craxi inviava per ancora letti tutti. Quello che più mi ha fatto una ultima intervista a Gianni Pennacchi piacere è il mes saggio del Santo Padre. Per de il Giornale il testo che pubblichiamo e il resto tanti si sono rici clati e tanti conti- che ha affidato a Critica Sociale. nuano a comportarsi come se nulla fosse. Bugiardi ed extraterrestri, Il Caso Craxi c’è e se riuscirò a vivere non i dispiace ma non ti lo si seppellirà tanto facilmente. L’ora della “M posso incontrare. So verità si sta avvicinando e suonerà sonora- che la tua insistenza è mente per tanti capi in te sta che continuano amichevole ma mi trovo di fronte a cause di a parlare con singolare disinvol tura di pas- forza maggiore, saggi storici che si conoscono come le lo ro Sono tornato a rifugiarmi all’ospedale mi- tasche. litare di Tunisi Non credo che il Parlamento istituerà Le cose si complicano e ogni giorno c’è Commissioni d’inchiesta. Ha tenuto duro si- una nuova scoperta che non fa piacere no ad oggi non vedo perché dovrebbe farlo Dovevo fare una operazione urgente. Ora oggi. ne debbo fare due. Con frutta, fiori e animali leggiadri si cer- Che Dio mi aiuti. Conto di uscirne vivo. ca di imbelli re una politica italiana che è di- Ci sono ancora troppi mascalzoni che vor- ventata un vero zoo. rebbero il contrario anche se si coprono il vi- Finché dura. Un tempo Calindri diceva so con il velo della ipocrisia umanitaria “Dura minga”. Ora purtroppo le mie cose sono improvvi- I miei fiori non li ho più. Quelli che ho sul samente cambiate, tavolo so no un regalo del Presidente della Non so se cercherò di operarmi in Tunisia, Repubblica tunisina, Ben Alì. magari con l’aiuto di una équipe italiana, in Il Trifoglio è una bella idea come tutte le Francia o negli Usa. idee che ri chiamano i colori della Patria. s

SOMMARIO Selezione 1998 - 2000

MARIO SOARES pag. 3 ALLA PRIMA DELLA SCALA pag. 5 1

1 PER ABBONARSI 0 Un’ingiustizia a cui riparare I morti per giustizia violenta 2

1 Abbonamento annuo Euro 50,00 c/c postale 30516207 intestato a Giornalisti editori scarl 3 CRITICA SOCIALE pag. 3 BETTINO CRAXI pag. 5 0

0 Banco Posta: IBAN IT 64 A 0760101600000030516207 7

5 Banca Intesa: IBAN IT 06 O 0306901626100000066270 0 E-mail: [email protected] Una commissione per la verità I finanziamenti esteri al Pci-Pds 0 0 0 8 comma 1, DCB Milano - Mens. Editore - Stefano Carluccio 7 POSTE ITALIANE S.p.A. Spedizione ITALIANE POSTE

7 GIANCARLO LEHNER pag. 4 NESTORE DI MEOLA pag. 10 in a.p.D.L. 353/03 (conv. L. 46/04) Art. 1 353/03 (conv. in a.p.D.L. ISSN 1827-4501 La testata fruisce dei contributi statali diretti di cui alla legge 7/08/1990 n.250 9 Perché è morto Falcone? Caso esemplare: Filiale “EUMIT”

CRITICAsociale ■ 3 11 / 2012

■ 2000 - NUMERO 1 carcerazione preventiva e per la lentezza dei terna, strutturatasi dentro le strutture correnti- processi. zie del CSM e dell’ANM. In alcuni casi s’è ar- UN’INGIUSTIZIA A CUI RIPARARE Tale crisi non è di ieri. E affonda forse le sue rivati a vere e proprie “guerre tra procure”, con radici nella preistoria della repubblica. Ma ha pubblici attacchi dei componenti dei rispettivi assunto carattere parossistico con le “emergen- uffici. Per quanto riguarda i conflitti tra l’or- ze” che hanno costellato la storia repubblica- dine giudiziario e la classe politica, bisogna re- Mario Soares na. Ogni “emergenza” - da quella terroristica gistrare, negli ultimi anni, il moltiplicarsi di a quella mafiosa - ha messo a dura prova la no- interventi pubblici da parte di magistrati su stra giustizia, al punto che il sistema politico questioni di stretta pertinenza del Legislativo aro Presidente e Amico, pur- Non ho molta familiarità con la politica in- s’è trovato spesso a dover scegliere, in dram- o dell’Esecutivo. Né si possono passare sotto C troppo, come ho avuto modo di terna italiana, perciò, non mi sento in grado di matici aut-aut, tra sicurezza e diritti civili, tra silenzio le prassi delle “manette” in pubblico dirLe al telefono, non potrò es- fare commenti sulle accuse mossegli, così do- lotta al crimine e garanzie. In nessun paese ci- e degli “avvisi di garanzia” annunciati a mezzo sere vicino a Lei a Roma per ricordare Bettino lorose per lui e per la sua famiglia. Comunque vile queste esigenze dovrebbero contrastare tra stampa - prassi che hanno prodotto sensibili Craxi. I miei impegni di viaggio, sia come le manifestazioni di dolore e il tributo a lui pa- loro. Ma in Italia contrastano. E la ragione è effetti sul sistema politico e sull’opinione pub- membro del Parlamento Europeo e come Pre- gato, alla sua morte, dalle autorità politiche, sia nel malessere profondo della nostra giustizia. blica. sidente della Commissione d’onore incaricata italiane che europee e da diverse parti politiche, Il nostro paese sta vivendo una difficile fase La Commissione che qui si propone di isti- di organizzare le celebrazioni dell’anniversa- inclusa Sua Santità il Papa, come anche l’ina- di transizione politico-costituzionale. In questa tuire, non potrà entrare in alcun modo nel me- rio dei 500 anni dalla scoperta del Brasile, so- spettata offerta del Capo del Governo italiano fase sta venendo alla luce il problema fonda- rito di responsabilità specifiche concernenti no così numerosi che non mi permettono di di tributargli i funerali di Stato, sembrano indi- mentale della nostra storia politica, e cioè il l’esercizio della funzione giudiziaria. Non si venire a Roma come era mio desiderio. care la convinzione che Craxi sia stato oggetto rapporto del cittadino con il sistema politico. tratta, infatti, di fare il processo ai magistrati, Spero di potermi organizzare per essere a di una grave ingiustizia a cui si deve riparare. Senza un rapporto stretto, senza un reciproco ma di comprendere le ragioni del cattivo fun- Milano il prossimo febbraio. È triste, comunque, che questa giustizia sia profondo riconoscimento, tra il cittadino, il si- zionamento della giustizia, e di individuare le Conobbi Bettino Craxi per la prima volta fatta solo dopo la sua morte, riconoscendolo stema politico e lo Stato, nessuna transizione opportune misure di cui il Legislatore può farsi quando era il leader del Partito Socialista Ita- come grande patriota, politico lungimirante ed è possibile. Ma non si può ignorare la realtà di carico al riguardo. liano, in una posizione di solidarietà con il eccezionale Primo Ministro. un rapido allontanamento di gran parte del- Partito Socialista Portoghese, che ancora era Ebbi l’onore di riceverlo presso l’Ambascia- l’opinione pubblica dai temi politici e una pro- Art. 1 clandestino e impegnato in una lotta impari ta portoghese di Tunisi, dove era in esilio. Fu gressiva sfiducia nella forza della politica e 1. É istituita una Commissione parlamentare contro la dittatura. un semplice modo di dimostrare la mia solida- nella sua capacità di risolvere i problemi della d’inchiesta sullo stato dell’amministrazione Dopo la Rivoluzione dei Garofani (Rivolu- rietà ad un amico in difficoltà. Allora fui criti- Nazione. della giustizia penale, civile e amministrativa zione d’Aprile) potemmo restare in stretto cato per quel gesto, che venne usato in modo Tale atteggiamento di sfiducia trova alimen- in Italia, con particolare riguardo al funziona- contatto, essendo entrambi Vice Presidenti opportunistico dall’opposizione portoghese, to soprattutto nel cattivo funzionamento della mento dell’ordine giudiziario, al fine di propor- dell’Internazionale Socialista e ci incontram- come spesso succede in una democrazia. È im- giustizia. Quando manca la certezza del diritto, re al Parlamento l’adozione di leggi, anche co- mo spesso nel corso di incontri internazionali portante qui ricordare il coraggioso atteggia- quando sorge il dubbio che la giustizia venga stituzionali e di revisione costituzionale, in ma- in varie parti del mondo. Le nostre opinioni ri- mento del Presidente della Tunisia, che mostrò esercitata a fini di lotta politica o di temerario teria di ordinamento giudiziario, nonché l’ado- guardanti il piano geostrategico dell’Interna- sempre la sua solidarietà a Bettino Craxi, per e improprio giudizio storico, il cittadino perde zione di misure organizzative e strumenti rela- zionale Socialista e i problemi delle relazioni quanto fossero grandi le pressioni perché cam- fiducia nel sistema politico e nello Stato, e cer- tive al funzionamento dell’organizzazione del- internazionali dei nostri due partiti e Paesi fu- biasse atteggiamento. ca altri interlocutori per la difesa dei beni pri- la giustizia e dei suoi organi di autogoverno. rono quasi sempre convergenti. Ecco, mio caro Presidente Francesco Cossi- mari della sicurezza e della libertà. Quando era Primo Ministro, uno dei miglio- ga alcune delle cose che avrei detto se avessi Occorre comprendere quali sono le cause di Art. 2 ri dell’Italia del dopoguerra e da tutti ricono- potuto essere presente insieme a Lei all’oppor- questa situazione. 1. La Commissione parlamentare esaminerà sciuto come tale, aiutò enormemente il Porto- tuno tributo dovuto a Bettino Craxi. Come ri- La transizione politico-costituzionale può e lo stato dell’amministrazione della giustizia, gallo durante i lunghi negoziati che portò spettato politico e riferimento morale per l’Ita- deve essere l’occasione per la costruzione in con particolare riguardo ai tempi dei procedi- avanti fino alla nostra ammissione come mem- lia e l’Europa, caro Presidente la sua presenza Italia di uno Stato di diritto, che garantisca li- menti, alle modalità di funzionamento degli bri a pieno titolo della Comunità Economica è di grande significato, un significato che io bertà e sicurezza al cittadino, e dia forza e au- uffici giudiziari ed alla loro complessiva effi- Europea. Questo è un debito di gratitudine che condivido e che applaudo. torevolezza alla Nazione. cienza e correttezza nell’interpretazione della il Portogallo ha nei suoi confronti e qualcosa Con i miei più vivi saluti. Con il presente disegno di legge si propone legge; tale esame è finalizzato a valutare il ri- che io, personalmente, non dimenticherò mai. Il suo amico Mario Soares di istituire una commissione d’inchiesta sullo spetto o meno dei principi costituzionali e del- stato della giustizia, al fine di individuare pro- le convenzioni europee e internazionali, specie poste normative e misure di vario tipo - dalle in ordine ai principi dello stato di diritto, del leggi costituzionali a disposizioni di ordine or- giusto processo, della trasparenza e pubblicità, ganizzativo - atte a rendere la nostra giustizia della presunzione di innocenza, dell’osservan- ■ 1999 - NUMERO 7 degna di un paese civile. za dei diritti della difesa e del ragionevole e Il problema del cattivo funzionamento della controllabile uso dei cosiddetti collaboratori di UNA COMMISSIONE PER LA VERITÀ giustizia va visto sotto una duplice prospettiva. giustizia soprattutto per quanto riguarda l’at- Vi è innanzitutto la prospettiva fondamen- tività dei pubblici ministeri. tale dei diritti dell’uomo. Se consideriamo 2. A tale fine la Commissione parlamentare l’andamento della giustizia italiana secondo valuterà, nei termini stabiliti dal comma 4, Critica Sociale principi della Dichiarazione universale del l’attività degli organi giudiziari, del Consiglio 1948, e secondo le convenzioni internazionali superiore della magistratura, del Ministero a essa ispirate e secondo i canoni adottati dagli della Giustizia e della Polizia giudiziaria. a situazione della Giustizia in L’Italia vive da molti anni una grave crisi organismi internazionali su di essa fondate, 3. La Commissione potrà valutare l’attività L Italia si va aggravando sempre del sistema giudiziario ed in particolare del dobbiamo emettere un giudizio durissimo nei dell’ordine giudiziario ai fini di proporre al di più, sia per la violazione dei concetto stesso di stato di diritto e di giusto confronti del nostro Paese. Nulla lede mag- Parlamento misure legislative e amministrati- principi del giusto processo, che hanno rilievo processo. giormente il diritto alla giustizia della lentezza ve, quando ritenga che esse siano necessarie universale, sia per la debolezza dello Stato di Il nostro paese è stato più volte oggetto di dei processi. Ma accanto alla lentezza, che è per assicurare l’applicazione dei principi fon- fronte al dilagare del crimine organizzato. censure e sanzioni da parte di organizzazioni imputabile spesso a un’inefficienza di fondo, damentali dello Stato di diritto e del giusto pro- L’Italia ha il primato dei casi di violazione internazionali, a causa del cattivo funziona- vi sono sistematiche violazioni del diritto alla cesso, sia in procedimenti penali che civili. delle regole del giusto processo in Europa, con mento della nostra giustizia. Secondo la Fede- difesa, del principio della presunzione di in- 4. La Commissione parlamentare non potrà 7.028 casi denunciati nel 1997, rispetto ai razione Internazionale dei Diritti dell’Uomo, nocenza e della terzietà del giudice. Il cittadino pronunziare assolutamente giudizi sull’esercizio 5.847 denunciati nel 1996. Il Comitato dei Mi- infatti, l’Italia è, tra le grandi democrazie in- si sente esposto a ogni abuso, e non ha suffi- delle funzioni giudiziarie e sulle attività di am- nistri del Consiglio d’Europa, occupandosi dei dustriali, il paese dove si registrano con mag- cienti ragioni per poter contare su una giustizia ministrazione da parte dei singoli magistrati. casi di inadempienza, ha affermato che l’82% giore frequenza e maggiore gravità le viola- imparziale. Peraltro, qualora nel corso dell’inchiesta riguarda l’Italia, l’8% la Francia, l’1% il Bel- zioni del cittadino e della difesa, a causa so- Vi è poi la prospettiva “politica”, in senso venga a conoscenza di fatti che possono costi- gio e l’1% il Regno Unito. Il corso dei processi prattutto di una prevalenza degli aspetti buro- lato, e cioè riguardante la strutturazione inter- tuire reato o illecito disciplinare, a norma delle civili dura mediamente dai 10 ai 15 anni, le cratici e formali nell’amministrazione della na dell’ordine giudiziario e la sua collocazione leggi vigenti, dovrà, nel primo caso, riferire al- carceri sono affollate, il ricorso alla custodia giustizia. nell’ambito degli equilibri costituzionali. Den- l’Autorità giudiziaria competente, e nel secon- cautelare è frequente, il 95% dei reati restano Valga a titolo d’esempio il fatto che il nostro tro questa prospettiva, si deve constatare la do potrà riferire, in relazione alla fattispecie, impuniti. paese è stato chiamato in causa dalla Corte Eu- crescente frequenza, negli ultimi anni, di con- al Ministro della Giustizia o al Consiglio su- Molti principi del processo giusto sono inat- ropea dei Diritti dell’Uomo per centinaia di flitti interni all’ordine giudiziario, e di conflitti periore della magistratura, per le loro conse- tuati. volte, e nella maggior parte dei casi ha rinun- tra l’ordine giudiziario, nel suo insieme, e la guenti decisioni. Il cattivo funzionamento della giustizia è il ciato a difendersi, accettando di pagare l’in- classe politica. Per quanto riguarda i conflitti 5. Alla Commissione parlamentare non si nodo principale di ogni crisi politico-costitu- dennizzo richiesto. Le cause per lo più erano interni all’ordine giudiziario, s’è andati negli potrà opporre né il segreto istruttorio, né quel- zionale. state intentate per ingiustificata e prolungata ultimi anni ben oltre la dialettica politica in- lo d’ufficio. 4 ■ CRITICAsociale 11 / 2012

Art. 3 3. Salvo che il fatto costituisca più grave liane come ripescare il denaro riciclato nella Il 12 giugno 1992, un altro autorevole gior- 1. La Commissione procede alle indagini e reato, le stesse pene si applicano a chiunque Penisola? nale russo “Argumenty i Facti”, pubblica agli esami con gli stessi poteri e le stesse limi- diffonda, in tutto o in parte, anche per riassun- Il presidente della Repubblica Francesco un’intervista all’ex magistrato antimafia russo tazioni dell’Autorità Giudiziaria. to o informazione, atti o documenti del proce- Cossiga, ricambiando la visita nel marzo 1992 Telman Gdlian. 2. La Commissione deve ultimare i suoi la- dimento di inchiesta dei quali sia stata vietata affronta di nuovo il problema col leader russo. Falcone - dice Gdlian - era atteso (pochi vori entro dodici mesi dal suo insediamento. la divulgazione. L’unico magistrato italiano che dà peso alla giorni dopo dalla strage di Capaci) a Mosca, cosa è Giovanni Falcone, tant’è che si incontra una visita la sua certamente “indesiderata dal- Art. 4 Art. 8 subito col procuratore della Repubblica russa, le due mafie”. Gdlian aggiunge che Falcone, 1. La Commissione è composta da venti se- 1. Le spese per il funzionamento della Com- Valentin Stepankov, a Roma. Cossiga stesso nell’indagine sui fondi del Pcus giunti in Italia, natori e venti deputati, scelti rispettivamente missione sono poste per metà a carico del bilan- favorì l’incontro. Falcone si mostra “sensibile” era particolarmente interessato ad un traffico dal Presidente del Senato della Repubblica e cio del Senato della Repubblica e per metà a ca- e per niente sorpreso, forse perchè si era già di droga proveniente dall’Asia centrale del- dal Presidente della Camera dei Deputati in rico del bilancio della Camera dei Deputati. imbattuto, nel procedimento contro il capo l’Urss e rivenduta in Italia. Da notare che , se- proporzione al numero dei componenti i grup- 2. Per l’espletamento delle sue funzioni la mafia Michele Greco, in situazioni che pote- condo Gdlian, i proventi erano sistematica- pi parlamentari, assicurando comunque la pre- Commissione fruisce di funzionari e impiega- vano far sospettare di un nesso mafia-pci-coo- mente reinvestiti in Italia anche in forma di senza di una rappresentante per ciascuna com- ti, locali e strumenti operativi, messi a dispo- perative rosse. In più era stata prospettata aiuti politici. ponente politica costituita in gruppo in almeno sizione dai Presidenti delle Camere, d’intesa l’ipotesi che l’omicidio del dirigente comuni- Lo stesso Valentin Stepankov, appresa la no- un ramo del Parlamento. tra loro. sta Pio LaTorre potesse ricercarsi all’interno tizia della morte di Falcone, non ha esitato a 2. Il Presidente della Commissione è scelto dell’area comunista siciliana. dichiarare che gli assassini di Falcone, o me- di comune accordo tra i Presidenti delle due Art. 9 Tesi questa rilanciata anni dopo da padre glio, i loro mandanti vanno ricercati tra coloro Assemblee, al di fuori dei predetti componenti 1. Ferme le competenze dell’Autorità Giudi- Ennio Pintacuda: “Bisogna riaprire il capitolo che guardavano con terrore all’inchiesta più delle Commissioni, tra i membri dell’uno e ziaria, per le audizioni a testimonianza davanti dei delitti dei primi anni ottanta, perchè i man- esplosiva del secolo: Pcus, mafia e partiti fra- dell’altro ramo del Parlamento. alla Commissione, si applicano le disposizioni danti dell’omicidio di Pio La Torre non sono telli. Anche se l’inchiesta si fosse arenata, è fa- 3. La Commissione elegge nel suo seno due degli articoli 366 e 372 del codice penale. solo nella “cupola” di Cosa Nostra. Così co- cile immaginare l’effetto devastante per i co- Vice Presidenti e due Segretari. 2. Per i segreti d’ufficio, professionale e me per la morte di Michele Reina e Pier Santi munisti italiani, più del crollo del muro di Ber- bancario si applicano le norme vigenti. Mattarella ...va approfondita una pista interna lino o della fine del Pcus, di un solo mese di Art. 5 3. É sempre opponibile il segreto tra difenso- alla consociazione politica che dominava la notizie di stampa e tv su una simile pista inve- 1. L’attività e il funzionamento della Com- re e parte processuale nell’ambito del mandato. Sicilia, coinvolgendo anche il Pci” (11 giugno stigativa. Comunque, venuti a mancare Falco- missione sono disciplinate da un Regolamento 1996). ne e Borsellino, nessuno si curò più di dare interno approvato dalla Commissione prima Art. 10 Torniamo al 1992. Vengono concordati tra una mano alla Procura russa. dell’inizio dei lavori. Ciascun componente può 1. La Commissione può richiedere, anche in Falcone e Stepankov nuovi incontri e pianifi- I magistrati romani, che pure si recarono a proporre la modifica del Regolamento. deroga al divieto stabilito dell’articolo 329 del cata la strategia investigativa. Mosca, in luogo del povero Falcone, parlarono 2. Quando lo ritenga opportuno, la Commis- codice di procedura penale, copia di atti e do- Ma Falcone è ormai al ministero. Serve un sopratutto dei finanziamenti del Pcus al Pci, sione può riunirsi in seduta segreta. cumenti relativi a procedimenti e inchieste in magistrato ancora in prima linea. Stando alla cosa assai diversa, semmai un semplice corol- corso presso l’Autorità Giudiziaria o altri or- testimonianza resa pochi mesi fa a chi scrive lario del problema: la scomparsa del denaro Art. 6 gani inquirenti, nonché copie di atti e docu- dal procuratore russo, Falcone ne parla a Bor- del Pcus, in parte defluito in Italia. Del resto, 1. La Commissione può valersi dell’opera menti relativi ad indagini e inchieste parla- sellino. una Carla Del Ponte spunta fuori quando c’è di agenti e ufficiali di Pubblica Sicurezza e di mentari. Se l’Autorità Giudiziaria, per ragioni Scrivono le “Izvestia”: “ L’Italia non era da perseguire i borghesi, i capitalisti e i non Polizia Giudiziaria e delle collaborazioni che di natura istruttoria, ritiene di non potere de- scelta a caso per gli investimenti del partito. comunisti, mentre pare sia quasi impossibile ritenga necessarie. rogare al segreto di cui all’articolo 329 del co- Le strutture della mafia molto sviluppata, la trovare una altrettanto determinata quando la dice di procedura penale, emette decreto mo- posizione di forza dei comunisti locali, i solidi pista è vermiglia. Art. 7 tivato di rigetto. Quando tali ragioni vengono contatti stabiliti da tempo, tutto ciò prometteva A Mosca, naturalmente, ma sono voci, si so- 1. I componenti la Commissione, i funzio- meno, l’Autorità Giudiziaria provvede senza grandi profitti agli investigatori del Pcus”. no fatti nomi e cognomi di banche e, inoltre, nari, il personale addetto alla Commissione, ritardo a trasmettere quanto richiesto. Anche il “Corriere della sera” del 27 maggio sono sempre voci, si è alluso pensantemente nonché ogni altra persona che collabori con la 2. La Commissione stabilisce quali atti e do- 1992 riporta la notizia: “ tra la fine di maggio alle ruberie da parte dei “fratelli” occidentali, Commissione o compia o concorra a compiere cumenti non devono essere divulgati, anche in e i primi di giugno, Falcone sarebbe dovuto i quali avrebbero sì investito i soldi della Casa atti di inchiesta oppure ne venga a conoscenza relazione ad esigenze attinenti ad altre istrutto- venire a Mosca per coordinare le indagini sul Madre, ma facendo “creste” macroscopiche, per ragioni d’ufficio o di servizio, sono obbli- rie o inchieste in corso. Devono in ogni caso es- trasferimento all’estero dei soldi del Pcus. La succhiando di nuovo il sangue alla buonanima gati al segreto. sere coperti da segreto gli atti e i documenti at- notizia è stata pubblicata ieri con risalto da del Pcus. Un anno fa, tanto per mettere le mani 2. Salvo che il fatto costituisca più grave tinenti a procedimenti giudiziari nella fase delle Izvestia, secondo cui l’omicidio del magistrato avanti, il tema è obiettivamente pericoloso, an- reato, la violazione del segreto è punita a nor- indagini preliminari. s “ può avere qualche legame con gli avveni- nunciai attraverso una rivista, che stavo, sia ma dell’articolo 326 del codice penale. Critica Sociale menti in Russia”. secondo il quotidiano, soli- pure faticosamente, lavorando su una traccia tamente attendibile, Falcone sarebbe stato in- politicamente assai scorretta a proposito della caricato di coordinare le indagini sul riciclag- strage di Capaci. Un’eminente personalità, do- gio dei fondi del Pcus in Italia, “ su invito po pochi giorni mi chiamò, confermandomi dell’ex presidente Cossiga”. che i miei dubbi e quelli dei magistrati russi ■ 1999 - NUMERO 10 Il magistrato ucciso, scrive ancora Izve- erano legittimi. Mi promise anche di farmi stia,” lavorava in coordinazione con la briga- avere la “prova” che effettivamente Giovanni PERCHÉ È MORTO FALCONE? ta speciale che si occupa della medesima in- Falcone doveva recarsi a Mosca nei primi dagine a Mosca”. Da mesi, la questione dei giorni del giugno 1992. Quella “prova” FERMATA L’INDAGINE SUL RICICLAGGIO MAFIA-MOSCA fondi trafugati dal Pcus all’estero prima del lui,l’eminente personalità, l’aveva vista coi crollo del regime appassione l’opinione pub- suoi occhi e toccata con mano. Si tratta credo blica sovietica. E l’Italia, secondo Izvestia,” del telegramma giunto alla Farnesina con il faceva parte del ristretto numero di Paesi cui giorno e l’ora del”rendez vous” moscovita tra Giancarlo Lehner i soldi del partito e dello Stato sovietico scor- Falcone e il procuratore russo. Ho atteso circa revano a fiumi: solo negli anni ‘70, sei milioni un anno e sono tornato a far visita all’eminente di dollari erano trasferiti annualmente dal Po- personalità. L’ho trovata costernata. Aveva fat- isto che una recente interroga- liardi di rubli vengono rinvenuti solo pochi litbjuro come “aiuto fraterno”. “ Non è esclu- to cercare quella “prova”, ma non si era potuta V zione parlamentare di An ha spiccioli. Come era stato possibile, in pochi so - scrive Izvestia- che i soldi del partito e ritrovare. Sparita. Compresi in quel momento sollevato il problema, mi pare mesi, far sparire una cifra così ingente? Sem- dello Stato fossero pompati nelle strutture oc- avrei dovuto rinviare ancora il completamento giusto, rinunciando all’effetto sorpresa di un plice. Attraverso i partiti fratelli e i contatti culte italiane per altre strade: attrsverso Paesi del libro sulla strage di Capaci, in attesa di rac- mio libro in preparazione, riferire alcuni dati mafiosi internazionali (nel Pcus regionale, terzi, sotto forma di tangenti per contratti van- cogliere pazientemente - in perfetta solitudine sull’evento ferale che ha deciso la storia di quello dell’Azerbaigian, dell’Uzbekistan,etc e taggiosi, e come profitti derivanti dal traffico e con le mie povere forze - tante altre e neces- questi ultimi anni. finanche nel CC del Pcus, il legame mafioso illegale di oro e di altri preziosi... sarie pezze di appoggio. Sperando, ovviamen- Dopo la morte di Giovanni Falcone, le “Iz- era organico e istituzionalizzato), il partito co- Secondo Izvestia, già alla fine dell’anno te, più in qualche “riapertura” degli archivi vestia” del 26 maggio 1992 collegano imme- munista sovietico aveva certamente inviato scorso, il procuratore generale della Russia, russi, che nella voglia di verità delle istituzioni diatamente la strage di Capaci con l’inchiesta gran parte di quei fondi all’estero. Gli investi- Valentin Stepankov, aveva incontrato Giovan- italiane. del procuratore russo Valentin Stepankov sui gatori russi individuano subito nell’Italia uno ni Falcone a Roma. i due” si scrivevano co- A Mosca del resto si dice - sempre di voci boss comunisti dell’Urss, i partiti fratelli e la dei terminali di quel flusso (scrivevano le “Iz- stantemente, concordavano incontri di perso- si tratta - che la chiusura degli archivi sia stata mafia siciliana. E’ bene spiegare in sintesi il vestia”: l’Italia faceva parte del ristretto nume- na, e pianificavano azioni dei giudici italiani determinata da certuni ministri occidentali, un perchè di tale collegamento. Dopo il crollo del ro di paesi in cui i soldi del partito e dell’Urss e russi... Il giornale adombra l’ipotesi che i italiano fra tutti, che ricattarono economica- Pcus, gli investigatori della Russia democrati- scorrevano a fiumi”). miliardi trafugati dal Pcus in Italia potessero mente - siamo alla fine del 1993 - Eltsin. ca scoprono che il “tesoro” del Pcus è letteral- Boris Eltsin, in visita in Italia nel dicembre essere riciclati in imprese legali, ma anche e Tu chiudi questi maledetti archivi e noi mente sparito: in luogo degli accertati 707 mi- 1991, chiede collaborazione alle autorità ita- sopratutto attraverso canali mafiosi.” apriamo la borsa. s CRITICAsociale ■ 5 11 / 2012

■ 1998 - MANIFESTAZIONE ALLA PRIMA DELLA SCALA I MORTI PER GIUSTIZIA VIOLENTA

comunicato di Critica Sociale

a falsa rivoluzione giustiziali- ciale, che stanno raccogliendo singolarmente le L sta ha lasciato in eredità solo firme sui moduli inseriti nella rivista. Vogliamo una scia di sangue per i suicidi ancora una volta ricordare i nomi degli “omi- e le morti collegate alle inchieste contro i partiti cidi bianchi” di cui è stata dissemi nata la stra- per infarto o per tumore. Una scia di sangue che da in questi anni dalla violenza e dalla perse- supera persino quella verificatasi all’avvento cuzione giustizialista. del regime fascista. Isocialisti, tra le vittime del Caro lettore, impegnati anche tu attivamente, colpo giudiziario, sono quelli che hanno pagato firmando e facendo firmare, per avere il diritto il prezzo più alto. alla verità sulla morte di: Il 7 dicembre, in occasione della prima della RENATO AMORESE, MARIO PORTA Scala, a Milano, Critica Sociale e la Lega So- SERGIO MORONI, ROBERTO SPALLA- cialista hanno organizzato una manifestazione ROSSA VINCENZO BALZAMO, EMILE in ricordo di queste vittime per chiedere final- CHANOUX, DOMENICO SIGNORINO, mente verità e libertà. Con la manifestazione VALTERIO CIRILLO AGOSTINO LANDI, socialista in piazza Scala a Milano, si è aperta LUIGI LOMBARDINI SERGIO CICOGNA, la campagna popolare di raccolta delle firme ISIDORO NOVALO SERGIO CANESCHI, per l’Istituzione di una Commissione parla- MARIO MAIOCCHI GABRIELE CAGLIARI, mentare d’inchiesta sulla fine della prima Re- ANTONIO VITTORIA RAOUL GARDINI, pubblica, su Tangentopoli e sulle deviazioni CARMINE MENSORIO SERGIO CASTEL- nell’amministrazione della giustizia. In poche LARI, G.F. ALLIATA DIMONREALE MI- settimane oltre duecento comitati si sono spon- CHELE COIRO, GIUSEPPE MAGRO ANTO- taneamente costituiti per promuovere nel pro- NINO VINCI, DONATO RICCI MARCELLO prio comune la campagna di verità che si sta STEFANINI, PARIDE ALTORIO WALTER estendendo in modo capillare in tutta Italia. ARMANINI, ANTONIO CUOCO FRANCO Numerosissimi, inoltre, le adesioni anche FRANCHI, DOMENICO CARELLA GIU- personali tra i cinquemila lettori di Critica So- SEPPE ROSATO, GIOVANNI GORIA, s

■ 1999 - NUMERO 10 I FINANZIAMENTI ESTERI AL PCI-PDS

Bettino Craxi

Ing. Simontacchi, della So- impresa avrebbe potuto svolgere, mi fece in- «Per tutte queste ragioni, mi determinai ad milioni, presso il conto Gabbietta, non ebbi dif- L’ cietà Torno, ha rilasciato di- tendere che in futuro avrei dovuto intrattenere accettare l’offerta di risoluzione contrattuale ficoltà a venire incontro alla sua richiesta, anche chiarazioni di inequivocabile rapporti con il PDS sostanzialmente identici a che nell’ultimo periodo dell’anno allorché mi chiese il versamento della succes- tenore: «Nella seconda metà del 1991 ricevetti quelli che avevo con le due segreterie (DC e 1990 il Greganti mi fece. Ed infatti mi disse siva seconda tranche. Ciò avvenne nel marzo un invito a recarmi a Roma presso la segreteria PSI) di cui ho detto nei miei precedenti inter- che potevamo risolvere il contratto, e loro mi 1992, in occasione della campagna elettorale del PDS per incontrare l’onorevole Stefanini, rogatori. avrebbero restituito il denaro a condizione che per le elezioni politiche. Su richiesta del Gre- allora segretario amministrativo. Non erano Lo Stefanini mi disse in quell’occasione io contestualmente avessi provveduto ad una gantì, io gli consegnai una somma contante di presenti altri imprenditori e rincontro si svolse chiaramente che noi imprenditori avremmo congrua contribuzione di denaro alle casse del 100 milioni in Roma, presso il bar Doney, è ri- con il predetto on. Stefanini ed unsùo collabo- dovuto per il futuro abbandonare il sistema di partito, che ne aveva bisogno. Valutai la richie- manemmo d’accordo che successivamente gli ratore di cui non ricordo il nome, ma che pro- contribuzione locale ai partiti (e quindi nella sta del Greganti, e proprio per mantenere i buo- avrei fatto pervenire anche la restante somma. babilmente sarei in grado di riconoscere. fattispecie avremmo dovuto evitare di conti- ni rapporti suddetti, ritenni opportuno accettare Più volte il Greganti mi sollecitò il saldo, e sem- In pratica l’on. Stefanini riprese lo stesso di- nuare ad avere rapporti economici con i rap- la richiesta di contribuzione, che io e Gregand pre mi parlò che egli agiva in nome e per conto scorso del Sen. Libertini: devo precisare che presentanti locali e milanesi del PDS) e trattare concordammo in lire 250 milioni oltre all’az- del PDS. Verso settembre del 1992, Greganti mi l’on. Stefanini conoscendomi per la prima vol- le contribuzioni al sistema dei partiti diretta- zeramento degli interessi sul miliardo e cento fece pervenire un ulteriore numero di conto cor- ta usò termini evasivi ma estremamente signi- mente con il fiduciario nazionale e cioè con la milioni di lire che più di un anno prima gli ave- rente estero su cui effettuare il versamento a sal- ficativi in relazione a quello che era l’obiettivo sua persona (ciò con particolare riferimento a vo consegnato. In pradca calcolando anche gli do. Gregantì era solito dirmi che egli aveva dell’incontro e cioè che si doveva fare riferi- quelle contribuzioni collegato agli appalti di interessi, si trattava di una contribuzione in de- l’abitudine di aprire un conto all’estero per ogni mento ad una centralità del partito senza più rilevanza nazionale o comunque finanziati dal naro che avrei lasciato in mano al neoPDS di operazione, e ciò per esigenze di riservatezza. rivolgersi alle sedi periferiche ed anche alle sistema centrale). Quanto si è poi verificato circa 400 milioni. Debbo altresì precisare che Infatti Greganti mi dette il seguente numero di cooperative, era chiaro che l’on. Stefanini sa- nei primi mesi del 1992 (inizio dell’inchiesta Gregand mi disse espressamente che questa era conto corrente: conto N° 294469 presso la Ban- peva quelle che erano le contribuzioni in de- Mani Pulite) non ha permesso che si concre- la volontà non sua, ma del PDS, e che tale ri- ca del Gottardo di Zurigo. Io nella seconda metà naro che versavo innanzitutto al partito comu- tassero ulteriori discorsi..» chiesta egli faceva direttamente ed espressa- del settembre 1992 feci effettuare da Berlini nista (poi PDS) dell’area milanese (ed infatti «Ci fecero capire che il PCI apriva all’im- mente per conto del tesoriere Stefanini». Si sa- Giuseppe, il versamento di 525 milioni, sul pre- lo stesso Stefanini in quell’incontro cercò di prenditoria privata e pubblica, da cui si aspet- rebbe trattato di un finanziamento illegale che detto conto estero. Erroneamente sono stati ver- sapere da me informazioni più precise in ordi- tava un ritorno economico per il partito, in mo- va denunciato perché si accerti tutta la verità sati 4 milioni in più da Berlini, la provvista è ne alle varie dazioni di denaro ma io non ap- do da aggiungersi ai rapporti tradizionali che dei fatti e tutte le responsabilità connesse. stata procurata da Berlini sui fondi extra-bilan- profondii la questione perché era la prima vol- il partito aveva con le cooperative». cio che egli aveva a disposizione per la Calce- ta che lo incontravo. «Rilevò che negli ultimi due anni, i rappre- 2 struzzi e per il Gruppo Ferruzzi». Mi resi conto che Stefanini era anche ben sentanti delle imprese cooperative, hanno Risultano dichiarazioni dell’Amministratore Da un’altra dichiarazione dell’ing. Panza- informato sul fatto che io versavo denaro an- espresso la disponibilità ad essere trattati come della Società Calcestruzzi, Ing, Panzavolta, volta si apprende: che alle segreterie della DC e del PSI. Per tutte le altre imprese, nel senso che hanno manife- che indicano con precisione il ruolo e la re- «Gli impianti di desolforazione, per essere queste ragioni lo Stefanini, ricordandomi si- stato il loro intendimento, nel caso in cui si sponsabilità diretta della Amministrazione del realizzati, hanno bisogno anche della licenza gnificativamente l’importanza che aveva l’im- fosse reso necessario il pagamento di tangentì, PDS e quindi del suo titolare on. Stefanini. edilizia, e questo comportava notevoli ritardi presa TORNO in sede nazionale, di quelli che di contribuire anche a favore di partiti diversi «Per questa ragione, così come non ebbi dif- ed intralci nella definizione delle varie prati- potevano essere i lavori importanti che detta dal PCI». ficoltà a versare a lui la prima (ranche di 621 che. Mi risulta che l’ENEL ne parlò con il Mi- 6 ■ CRITICAsociale 11 / 2012

nistro dell’Ambiente Ruffolo, che si fece pro- «Per il mio ruolo in seno al Gruppo IRI e parlamentare venisse caldeggiata la soluzione quale questi mi chiari il meccanismo per il motore di una legge in cui venivano semplifi- per le mie responsabilità di promozione mi so- della «concessione unica». quale aveva disposto che per i grandi appalti cate le procedure. Ebbene la legge veniva in no dovuto interessare della posizione delle E’ evidente che se fosse passata, come era gli interlocutori erano la segreteria nazionale discussione in Parlamento, proprio un venerdì cooperative nei rapporti con le nostre società in altre occasioni passata, la soluzione della e il vertice nazionale delle cooperative e a que- pomeriggio, mentre è notorio che nella mattina concessionarie e con le nostre imprese. Esiste- pluralità di concessioni, imprese private, ma sti si doveva far riferimento per la costruzione di venerdì, i parlamentari sono soliti tornarse- va una tradizione fin dalla fine degli anni set- soprattutto il Gruppo FIAT, avrebbero avuto dei consorzi, dei raggruppamenti di impresa e ne a casa. Ed allora mi rivolsi a Greganti, per- tanta, continuata per tutti gli anni ottanta, di possibilità di entrare massicciamente nella as- per l’affìdamento dei lavori da parte del- ché vi era il pericolo che venendo a mancare assegnazione di lavori alle cooperative per una segnazione dei lavori, rubando spazio alla ma- l’ITALSTAT e che su ciò erano d’accordo an- il quorum necessario dei presenti, l’approva- quota tra il 10 e il 12 per cento, più tra il 15 e no pubblica e pregiudicando, come detto, an- che diversi imprenditori privati che non avreb- zione della legge sarebbe slittata. Greganti mi il 20 per cento. Inizialmente tale quota inve- che gli interessi delle società cooperative. La bero frapposto ostacoli a tali procedure». disse che se ne sarebbe occupato lui, e succes- stiva solo marginalmente i lavori autostradali concessione unica invece, pur non essendo au- Per questo sistema di finanziamento illegale sivamente mi confermò di essere intervenuto delle aziende del Gruppo. La quota veniva ap- tomaticamente di competenza delle società e per tutte le operazioni connesse e necessaria presso i parlamentari del PDS per fare in modo plicata su alcuni programmi e fra questi: uffici ITALSTAT, vedeva queste in posizione, per una denuncia formale perché si indaghi e si ac- di assicurare la loro presenza, quel venerdì po- postali in comuni non capoluogo di provincia; ragioni storiche ed istituzionali, favorita rispet- certi in modo chiaro la verità dei fatti e tutte meriggio». centri di meccanizzazione postale; alloggi per to ai privati. Entrambi i predetti segretari, pri- le responsabilità relative che investono non so- «Greganti non era un illustre sconosciuto, i dipendenti del Ministero delle Poste; alloggi ma Pollini e poi Stefanini, posero però talune lo le Segreterie amministrative nazionali ma ma una persona che meritava tutta la nostra dell’Azienda autonoma statale per i telefoni; condizioni alla continuazione dell’appoggio le Segreterie politiche del PCI-PDS. considerazione perché unanimamente consi- caserme dei carabinieri; capitanerie di porto politico. Come ho detto le cooperative aveva- derato una persona di fiducia del PCI prima e ed altri programmi minori,.. In questi frangenti no lavori marginali nel settore delle autostrade 4 del PDS dopo». venni in contatto con i Segretari amministra- curato dal gruppo IRI. Sia Pollini che Stefanini Notìzie relative ad accordi illeciti sono ap- E ancora lo stesso Panzavolta ha dichiarato: tivi dell’ex PCI e poi del PDS, sen. Pollini ed chiesero che le cooperative entrassero anche parse ripetutamente sulla stampa chiamando «Da Zorzoli fui sollecitato, prima dell’ag- on. Stefanini. Rappresentai a costoro che la in tali appalti nella suddetta quota storica del per questo in causa il PCI-PDS, i suoi fiducia- giudicazione dell’appalto della desolforazione, politica della FIAT e la rispondenza che questa 15-20 per cento sia pur progressivamente. I ri, i suoi dirigenti centrali. Su impulso e garan- a dare subappalti ad un consorzio di coopera- politica aveva trovato in taluni personaggi garanti in linea aziendale di questo accordo fu- zia di dirigenti politici si formarono per lavori tive di nome CELIS di Reggio Emilia, tanto avrebbe pregiudicato innanzitutto gli interessi rono il direttore del CONACO (Consorzio na- dell’ENEL consorzi di imprese cui partecipa- che alla fine decidemmo con l’Ansaldo di ade- dell’IRI, ma avrebbe poi danneggiato le quote zionale cooperative) Bartolini e il direttore rono imprese considerate amiche e imprese di- rire a tale sollecitazione . Si tratta di finanzia- storiche di competenza delle aziende coopera- della più grande cooperativa, la CMC di Ra- rettamente controllate. Segretario regionale menti illegali in violazione della legge che tive vicine al PCI. I predetti segretari esami- venna, Antolini. Entrambi i segretari ammini- comunista delle Puglie era all’epoca l’on. vanno formalmente denunciati perché si inda- narono il problema anche in relazione ai nuovi strativi mi fecero presente che su questa linea D’Alema. Per la denitrificazione dei fumi del- ghi e si accerti la verità dei fatti descritti che programmi che andavo proponendo e cioè: gli erano d’accordo anche l’on. D’Alema e il se- la Centrale ENEL di Brindisi, alcune società sarebbero accaduti a Roma. alloggi per le Forze di Polizia (programma che gretario politico on. Occhetto. Sia Pollini che del settore diedero vita ad un consorzio. La avevamo studiato e discusso con il precedente Stefanini mi precisarono che la ripartizione dei stessa cosa fu fatta per il carbone delle Centrali 3 Capo della Polizia S.E. Porpora), le infrastrut- lavori tra le varie cooperative sarebbe però do- ENEL di Tavazzano (MI) e Gioia Tauro, così Secondo dichiarazioni del dirigente dell’IRI ture per la Guardia di Finanza, le caserme per vuta avvenire sempre e solo per indicazione come ampiamente riferito ai giudici di Milano Zamorani emerge un quadro ben definito di un i Vigili del Fuoco. Dopo alcune verifiche e dei rappresentanti centrali del PCI (cioè Pollini dall’indagato Panzavolta. altro aspetto del finanziamento illegale del meditazioni mi dissero che erano disponibili e Stefanini), o i loro delegati aziendali prò Facevano parte del consorzio per Brindisi, PCI-PDS. Zamorani ha infatti tra l’altro di- ad appoggiare la nostra strategia e a dare di- tempore che all’epoca erano Bartolini e Anto- tra le altre, le imprese EMIT dei Fratelli Pisan- chiarato: sposizione perché in sede di Commissione lini e che prendevano l’inputsolo dalla segre- te, la CIFA della Ferruzzi, la ELETTROGE- teria centrale e rappresentavano il sistema del- NERAL di Genova. Quest’ultìma società, per le cooperative a livello centrale e non locale. un certo periodo, è stata «gestita» da G. B. Zor- Questo argomentò si riconnette con il pro- zoli, entrato poi a far parte, su designazione co- blema della Malpensa sopra indicato. munista, del Consiglio di Amministrazio ne Percepii chiara la volontà dei vertici romani dell’ENEL. A quanto si apprende della nascita del partito e del sistema cooperativo di evitare del Consorzio, dei suoi scopi, dei finanziamenti che a livello locale esistesse eccessiva autono- alle attività fu data comunicazione alla «S.G.B. mia nell’assegnazione della quota storica delle Siemens strasse 89 Vienna». A questo indirizzo cooperative, almeno con riferimento ai grandi dovrebbe corrispondere l’ente finanziario uti- lavori di interesse nazionale o finanziati con ri- lizzato per il pagamento, estero su estero, di levanti impegni di spesa dello Stato. In sostan- tangentì. Assieme all’atto costitutivo del Con- za i referenti locali potevano scegliere le coo- sorzio le società partecipanti sottoscrissero un perative che dovevano intervenire negli appalti documento inviato sempre alla S.G.B. di Vien- pubblici di carattere locale mentre non poteva- na, con cui, di comune accordo, nominano «ga- no interferire sui suddetti «grandi lavori». rante» delle intese raggiunte il signor primo Credo sia per questo motivo che allorquan- Greganti, che accetta e sottoscrive. do il Consorzio vincitore della Malpensa inserì Due anni fa la società ELETTROGENERAL la COOP COSTRUTTORI di ARGENTA, in- di Genova, a seguito di difficoltà fu acquistata vece di una cooperativa locale, assegnando da una società con sede a Cesena facente capo una quota del solo 10%, la dirczione nazionale alla Lega delle Cooperative (PCI). Questo spie- del PCI non intervenne, proprio per poter af- ga l’interesse del PCI, di Rino Petralia e di Zor- fermare il principio, dopo lo scorno subito dal zoli a favore della società che per altre vicende, PCI milanese, che le strutture locali del partito è entrata nell’inchiesta Milanese. non dovessero occuparsi dei grandi appalti na- Si apprende ancora che a seguito del cambio zionali. In sintesi, la segreteria amministrativa della proprietà del PCI è stata disponibile a rinunciare a una della ELETTROGENERAL i soci del Con- piccola quota di contributo pur di affermare il sorzio hanno rifatto la dichiarazione che no- suddetto principio e quindi la propria supre- minava garante Greganti e l’hanno inviata, co- mazia, messa in pratica, a quanto, mi riferì lo me la prima, alla S.G.B. di Vienna, anche la stesso Stefanini, proprio poco tempo dopo società della lega delle Cooperative da Cesena l’aggiudicazione dei lavori della Malpensa. ha fatto parure analoga comunicazione per Il rapporto fra le cooperative e il PDS è si- Vienna. Che un’operazione di questa natura curamente diverso, più articolato e complesso possa essere stata messa in essere senza che ne del rapporto, essenzialmente di finanziamento fossero a conoscenza e senza che ne avessero in danaro, che intercorre tra le altre imprese e data esplicita approvazione tanto i dirigenti gli altri partiti. Posso però dire che dal sistema amministrativi del partito che il responsabile cooperativo il PDS trae appoggio e utilità ri- politico D’Alema il cui nome è stato fatto co- levanti, al punto che, sia pure fra il serio e il me partecipe diretto della fase iniziale, è sem- faceto alcuni dirigenti di Cooperative, fra cui plicemente incredibile tenuto conto del ruolo l’Antolini, mi dissero che alle cooperative sa- svolto dal d’Alema all’interno del partito, di rebbe maggiormente convenuto corrispondere sovraintendenza e di controllo delle attività in denaro liquido la percentuale, allora corren- amministrative. Tutto questo va formalmente te su certi lavori, del 3 per cento. In particola- denunciato perché si possa giungere a fare re, tornando ai miei rapporti con Stefanini, ri- chiarezza ed a stabilire la verità dei fatti e di cordo un incontro a Roma in occasione del ogni eventuale violazione di legge. CRITICAsociale ■ 7 11 / 2012

5 Espongo, quanto mi è stato riferito dall’on. Raffaele Rotiroti, deputato del Lazio. L’ono- revole Rotiroti incontrando il signor Bigelli, costruttore, persona di sua conoscenza, ap- prende dalla sua viva voce di una vicenda che chiama in causa direttamente il PDS ed i suoi responsabili amministrativi e politici. A segui- to infatti di un’operazione edilizia in località Bufàlotta in Roma, il Bigelli riferisce di essere stato informato dal suo socio Marchini, della necessità che egli effettuasse un versamento in danaro in favore del PDS nelle mani del signor Primo Greganti. Il Bigelli accettò l’invito ed effettuò il versamento. Successivamente rice- vette un invito ad una colazione cui era pre- sente l’on. Stefanini, della amministrazione del PDS il quale lo ringraziò direttamente del versamento ricevuto. Poiché non era neppure immaginabile che questa vicenda fosse un par- to della fantasia dell’on. Rotiroti, in occasione di una deposizione resa al dottor Di Pietro, ri- chiesto di esemplificazioni a proposito di fi- nanziamenti illegali ricevuti anche dal PDS, il sottoscritto segnalò la vicenda raccontatagli dall’on. Rotirotì esattamente nei termini in cui gli era stata riferita. Per maggior scrupolo, in quella circostanza, chiesi al dottor Di Pietro di poter verificare l’esattezza della versione che mi era stata data dei fatti. Con il telefonino del dottor Di Pietro, seduta stante, fu chiamato l’on. Rotiroti il qua- Mosca – Cremlino. Craxi è il primo presidente del consiglio invitato a Mosca dal nuovo presidente sovietico Gorbaciov. le non solo confermò la versione già data, ma Questi chiese di favorire il riavvicinamento tra Comecon e Cee, promise gesti di riconciliazione verso il dissenso, consentì alla signora dichiarò che il Bigelli, se richiesto, non avreb- Sacharov di venire per cure in Italia. Nella storica foto, da destra, Antonino Bandini, Gorbaciov, Lunkov, Craxi, Gromiko, Andreotti be potuto che confermarla. I termini della vicenda furono regolarmente verbalizzati ed il verbale relativo pochi giorni opinione è che serve una decisione politica del serie di operazioni commerciali con industrie 8 dopo veniva dato regolarmente alla stampa. C.C. del PCUS». italiane, avvalendosi appunto della sua rappre- In materia di finanziamenti illegali i dirigen- Per questo episodio ho presentato un espo- Dalla questione, come emerge dalla docu- sentanza esclusiva. ti dell’ex PCIPDS debbono rispondere non so- sto agli organi di controllo competenti denun- mentazione, fu investito direttamente Gorba- Su tutte queste operazioni, in varia forma, lo di finanziamenti illegali di natura interna ma ciando l’inquinamento delle prove messo in ciov. gravavano commissioni dalle quali sono sca- anche di natura internazionale. atto da ignoti. In luogo delle indagini e dell’ac- Da quello che si evince le somme da pagare turiti finanziamenti illeciti. La polizia segreta Per quanto riguarda questi ultimi anche l’on. certamento dei fatti si è potuto registrare, su- riguardano direttamente «il meccanismo di fi- della Germania dell’Est seguiva e controllava Occhetto, al pari di altri suoi predecessori, ha bito dopo la pubblicazione dei verbali, l’ini- nanziamento dei Partiti amici», e cioè quindi i direttamente le operazioni commerciali e la de- ricevuto finanziamenti illegali dall’URSS, dai ziativa dei legali del Bigelli che hanno denun- partiti amici attraverso le ditte amiche. Le or- stinazione politica delle risorse da esse ricava- Paesi del patto di Varsavia nel momento stesso ciato per calunnia l’on. Rotiroti. Poiché quanto ganizzazioni attraverso le quali vengono fatti te. Nell’ambito di queste attività si colloca in cui dichiarava la sua lealtà nei confronti del- avvenuto è totalmente assurdo e poiché la vi- questi pagamenti diretti a ditte che operano nel l’operazione di più di un miliardo già contesta- l’Alleanza Atlantica di cui era ed è membro lo cenda riferita dall’on. Rotiroti e da me ripor- campo editoriale sono la «Vneshtorgizdat» e ta dalla Magistratura al signor Primo Greganti, Stato italiano. Non può trattarsi di materia da tata nei suoi termini esatti, si presenta come la «Meshdumarodnaja Kuiga». come parte di un complessivo finanziamento archivio storico essendo evidentemente mate- assolutamente veritiera, poiché non può non Segue un elenco di ditte di vari paesi, con di diversi miliardi versato al PCI nel corso de- ria di reato ed anche di diversi reati. Vi sono essere ristabilita la verità dei fatti, e la perfetta l’Ente sovietico di riferimento, la somma, in gli anni. La somma di più di un miliardo, pro- fatti precisi che emergono dai dati resi pubblici buona fede di chi li ha riferiti, denuncio for- rubli valuta, da pagare. veniente dall’EUMIT, servì, come e noto, a ri- da una Commissione presidenziale incaricata malmente l’on. Stefanini per una operazione I due Enti sovietici sono riferimento anche sanare i debito della ECOLIBRI, la società di a Mosca di visionare i documenti del KGB. Mi di finanziamento illegale e per eventuali reati per ditte italiane per un pagamento comples- distribuzione degli Editori Riuniti, di cui è stata riferisco, in particolare, ai contributi in denaro connessi. sivo di 2 milioni e settecentomila dollari. Tra Amministratrice Paola Occhetto, sorella del- versati direttamente dal PCUS, tramite un fon- queste Case Editrici figura la Editori Riuniti, l’on. Occhetto, attuale segretario del PDS. do speciale internazionale. 6 la Teti Editori, l’Unità. Mentre sono stati confermati rapporti tra la Dalla documentazione esistente risulta che Una relazione inviata da V. FALIN, respon- Sarebbe necessario accertare se in questi EUMIT e una società della STASI, peraltro de- il Politburo del PCUS all’incira all’inizio degli sabile al reparto internazionale del C.C. del flussi di pagamenti che si protraggono sino al dita per altri versi ad una molteplicità di traffici anni settanta decise di riorganizzare 1’«Assi- PCUS e da V.VASSLOV dirigente del reparto ‘91 hanno costituito una forma di illecito fi- illeciti, dagli archivi del PCUS si può trarre stenza Materiale» sovietica ai partiti comunisti di politica economica e sociale del C.C. del nanziamento ai partiti e cioè del PCI-PDS. Si conferma dei rapporti diretti a più alto livello ed a diverse organizzazioni di influenza comu- PCUS, si fa espresso riferimento a finanzia- tratta di operazioni che non potevano non ve- in relazione all’EUMIT ed alle sue attività. nista, istituendo un menti diretti a sostenere i partiti amici tra cui dere l’intervento della Amministrazione Cen- Risulta infatti da una precisa documentazio- «Fondo internazionale per l’assistenza alle gli italiani. trale e della Segreteria politica, giacché non ne che nell’88, nel quadro di un programma di organizzazioni operaie di sinistra». Il primo e Nella relazione protocollata 06-6-202 che è è pensabile che da un lato, e cioè dal lato di espansione della ditta torinese nei Paesi del più importante beneficiario ne è sempre stato stata consultata ufficialmente e consegnata in chi pagava se ne occupasse direttamente Gor- Comecon e direttamente nell’URSS, l’ammi- il PCI. Nel primo anno di vita dal «Fondo» al fotocopia dall’archivio del C.C. del PCUS v’è baciov e dall’altro, dal lato di chi riceveva, se nistratore della EUMIT, Ramazzotti, venne PCI vennero dati 3.7 milioni di dollari (solo un passo chiaro e significativo. In questo passo ne occupasse il signor nessuno. presentato da Renato Pollini ai dirigenti del nel primo semestre) . Il «Fondo» ha operato si legge: PCUS per accreditare la società EUMIT anche per tutti gli anni settanta ed ottanta mentre gra- «La necessità della soluzione immediata ri- 7 nell’URSS. I rapporti con i servizi segreti di datamente saliva sia la consistenza del «Fon- guardante le ditte degli amici scaturisce dal Sempre in materia di finanziamenti illeciti è paesi stranieri ed in particolare con la famige- do» che il numero dei partiti che ne beneficia- fatto che le difficoltà della loro situazione fi- necessario che sia fatta sino in fondo chiarezza rata STASI, considerata la polizia segreta più vano e cioè: «Partiti comunisti, partiti operai, nanziaria, ovvero la minaccia di fallimento, di- sui rapporti che sono intercorsi tra società sporca dell’intero sistema comunista, i rappor- organizzazioni democratico-rivoluzionarie» (P strugge il meccanismo del finanziamento dei espressione diretta del PCI-PDS, e società del- ti con PCUSKGB, i finanziamenti illegali che 175/3 partiti degli amici e crea una minaccia reale la disciolta Repubblica Federale Tedesca che sono derivati dalle attività della EUMIT, il fat- 11.12. 89; relazione del Dipartimento Inter- per la loro stessa esistenza futura. Nel messag- sono risultate espressione del disciolto servizio to che di tutto questo non potevano non essere nazionale al Comitato Centrale del 5 dicembre gio al compagno Gorbaciov del 22 giugno segreto del regime comunista denominato a conoscenza i dirigenti centrali del PCI-PDS ‘89). 1990 si sottolineava: se noi adesso veniamo STASI. La società EUMIT, fondata nel ‘74, e in primo luogo, per ragioni di tutta evidenza, Al «Fondo» che cessa la sua attività nel meno all’esecuzione dei nostri impegni finan- era amministrata da rappresentanti del PCI- non poteva non essere a conoscenza il Segre- 1990, avevano contribuito principalmente il ziari con le ditte degli amici, allora il PCUS si PDS ed era partecipata da un socio privato. tario prima del PCI, poi del PDS on. Achille PCUS ma anche i comunisti della Cecoslovac- troverà nella necessità di cercare le risorse fi- Avendo ottenuto la esclusiva per ITtalia dei Occhetto, tutto questo non può non essere fatto chia, Polonia, Bulgaria, Germania Orientale, nanziarie per il sostegno dei partiti degli amici minerali di ferro prodotti nella ex-Repubblica ancora una volta, ed in maniera formale, og- Romania. Successivamente, in epoche diverse, all’interno del budget del PCUS...» La nostra Federale Tedesca la EUMIT ha condotto una getto di denunzia. questi partiti si ritrassero dalla contribuzione, 8 ■ CRITICAsociale 11 / 2012

giustificandosi con la carenza di valute forti trattasi così a lungo nel tempo, con l’URSS, (1988-89). Secondo quanto testimoniato la realizzatasi con la partecipazione di cooperative «distribuzione<:oncreta dei contributi in dana- della Lega e di Cooperative Emiliane, non po- ro è sempre stata di competenza del KGB». teva non aver avuto non solo la conoscenza ma Una lista dei contributi distribuiti, definita l’interessamento dei responsabili politici del «Summa» ed una lista completa dei beneficiari Partito Comunista tanto locali che nazionali. del «Fondo», con al primo posto i comunisti I segretari regionali della Sicilia in partico- italiani, sino al 1990, è stata diffusa intemazio- lare non potevano non sapere e sorge inquie- nalmente e pubblicata. tante l’interrogativo che ricorda gli eventuali L’on. Occhetto fu eletto segretario nazionale rapporti con i Salvo considerati influenti espo- del PCI nell’88 e in questa veste avrebbe quin- nenti della mafia siciliana. di ricevuto da allora sotto la sua diretta respon- L’intreccio dei rapporti legati a questa ope- sabilità, e non certo attraverso la Banca d’Ita- razione commerciale deve essere fatto oggetto lia, ma tramite il KGB, sistematici finanzia- di denunzia, perché, benché risalente ad anni menti illegali. I documenti esistenti presso gli addietro, si ricongiunge alla attualità delle in- archivi del KGB, Sezione internazionale, sono dagini tra esponenti politici ed ambienti ma- stati sino ad oggi esaminati dalla Commissio- fiosi e chiama in causa, anche per voci insi- ne incaricata solo in parte molto limitata. Vla- stenti e ricorrenti nella regione siciliana, espo- dimir Bukovskij uno dei dissidenti russi più nenti politici di primo piano del PCI-PDS. perseguitati nei lager e nei manicomi criminali dell’URSS, facente parte della Commissione 11 presidenziale di indagine di Mosca, ha infatti Nel ‘91 il gruppo romano controllato dalla dichiarato che gli elementi emersi famiglia Jacorossi si impegna per il rilancio «non sono che la punta dell’iceberg». Per della casa editrice del PDS Editori Riuniti. La questi fatti l’on. Occhetto deve essere denun- notizia desta non poca sorpresa. La Fintermica ciato perché sia fatta su di essi intera luce e è un grande gruppo con un giro d’affari con- perché ne risponda. solidato di 4.260 miliardi. L’attività storica del gruppo Fintermica è legata anche e soprattutto 9 alle società paritetiche con l’Agi Petroli. Atti- Essendo venuto a conoscenza di un verbale vità petrolifere, di impiantì, di servizi hanno di interrogatorio proveniente dalla Commis- una rete di rapporti fondamentali con Enti sione parlamentare antimafia, ravviso materia pubblici e Pubbliche amministrazioni. di una denuncia per evidenti e manifeste vio- Il gruppo Jacorossi è cresciuto, per le sue re- lazioni di legge. Si tratta di un verbale di in- lazioni, fondamentalmente nell’area democri- terrogatorio contenente dichiarazioni rese da stiana, ed è questo un fatto notorio e incontro- Pasquale Galasso alla Procura distrettuale di vertibile. La casa editrice Editori Riuniti è la Napoli: «Un incontro importante avvenne casa editrice storica dei comunisti italiani che nell’87, esso conferma l’intreccio tra camorri- ha pubblicato gran parte dei classici del pen- sti e imprenditori politici. siero e della teoria comunista con un vasto in- Mi trovavo in compagnia di Cannine Alfieri treccio di rapporti con il movimento comuni- in una masseria non lontana da quella dove è sta internazionale. La casa editrice naviga in stato arrestato l’Alfieri, e discorrevano di af- pessime acque ed il gruppo Fintermica ne ac- fari comuni. Giunsero da noi Peppe Ruocco e quista una quota di partecipazione e decide di Ferdinando Cesarano, accompagnati da loro gestire operativamente la società del PDS. persone di fiducia e dissero ad Alfieri che era La logica di tutto questo è diffìcilmente arrivata quella persona che aspettava per comprensibile salvo che non esistano collega- quell’appuntamento per la ditta di costruzione menti con appalti che Fintermica ottiene pres- dell’Ambrosino di Casciano». so istituzioni pubbliche anche in altre regioni «Negli uffici dell’Ambrosino ci incontram- di cui non fece i nomi. Ruocco riprese il omis- tica SOYNZ-PODOIMPORT. Le operazioni a partire dall’Emilia. In ogni caso si tratta di mo il Cesarano, il Ruocco, io e un certo omissis sis affermando che era stato stupido a pagare commerciali sono state realizzate attraverso una situazione che merita di essere denunciata con accento emiliano che era stato accompa- molto i politici e a non volere concedere quan- soggetti diversi. Tra i protagonisti di questo perché si accerti che fondamento hanno le voci gnato li dai suoi uomini che parteciparono. Alla to dovuto all’organizzazione, affermando che commercio figurano società dei fratelli Salvo. ricorrenti relative ad una connessione di fattori riunione non partecipò l’Ambrosiano che però come minimo, bisognava dare alla camorra In alcuni casi chi vende alla società sovieti- anomali dai quali potrebbero discendere pa- conosceva il omissis tanto che me lo presentò. quanto veniva versato ai politici. Nel corso ca e la società Interagua, società francese con- tenti violazioni di legge per forme improprie Anche il Ruocco mostrava di conoscere molto della discussione il Ruocco e il omissis si die- siderata vicina al partito comunista che attra- di illecito finanziamento del PDS. bene il omissis per altre vicende pure relative dero del tu». verso la mediazione della Cooperativa Coltiva ad altri appalti e subappalti. In particolare sentii In riunioni successive «fu deciso di affidare di Bologna si fa consegnare il vino da società 12 che i due si riferivano ad accordi che erano stati i subappalti alle imprese di Alfieri Francesco, siciliane come il Consorzio Concasio Marsala II dottor Mario Giovannini fu nominato con- condotti, ritengo, dal omissis e altrove e aveva i fratelli omissis con le sue società, i fratelli e l,a Kronion Sciacca. La fatturazione viene sigliere dell’Istituto di Previdenza del Tesoro portato al pagamento di tangenti da parte dell’ omissis tutti collegati con Cannine Alfieri». fatta all’Interagua. su segnalazione ufficiale del PCI. Il dottor Ma- omissis nei confronti di Cannine Alfieri attra- «Dalle parole di Terracciano capii che Raccor- In altri casi la Cooperativa Coltiva di Bolo- rio Giovannini è parente stretto del defunto verso il Ruocco o il Cesarano. do con il omissis era andato a buon fine stante gna fa consegnare il vino dalle società siciliane sindaco comunista di Bologna Dozza, è un mi- La trattativa che avviammo invece in quella la concessione di tutti i subappalti a imprese Concasio, Kronia, C.C.R.R.S., Cimiotta. La litante di lunga data e persona di stretta fiducia sede, nel corso della quale il omissis rappre- direttamente o indirettamente controllate fatturazione in questo caso viene fatta diretta- prima del PCI poi del PDS. Del resto è ricorso sentava il Consorzio delle Cooperative di Bo- dall’Alfieri. Al di là degli accordi per i paga- mente al SOYNZ-PLODOIMPORT e la Col- direttamente a lui ed alla sua influenza su di- logna, riguardava l’appalto della strada-super- menti della tangente, tutte le imprese subap- tiva di Bologna fa sempre da intermediario tra rigenti dell’Istituto di cui era Amministratore, strada che da Napoli-Pomigliano doveva por- paltatrici dovevano avere il preventivo consen- l’Ente sovietico e i siciliani. lo stesso onorevole D’Alema per ottenere un tare verso Nocera-Cava dei Tirreni. Nel corso so della organizzazione per ottenere gli inca- Vi sono casi in cui, per una parte importante appartamento in affitto a Roma, appartamento della discussione si parlò delle percentuali di richi di lavoro. Nell’impossibilità di denuncia- figurano società dei Salvo. di proprietà dell’Istìtuto nel quale tuttora abita tangente che la ditta appaltatrice rappresentata re allo stato delle informazioni il signor omis- Un’altra società francese, Agrivin, figura l’esponente pidiessino. dal omissis doveva pagare all’organizzazione sis -vanno denunciati i dirigenti del Consorzio come venditrice. E’ possibile che anche dietro Il dottor Giovannini ha sistematicamente camorristica dell’Alfieri. Ricordo che in quella delle Cooperative di Bologna ed i loro referen- la società Agrivin vi fossero i Salvo. La società raccolto dalle società che vendevano immobili sede si fece riferimento al valore complessivo ti politici per la natura delle relazioni intratte- francese Agrivin si fa consegnare il vino dalle all’Istituto in questione, contributi finanziari dei lavori che doveva aggirarsi su due o tre- nute con organizzazioni criminali e per altre aziende vinicole siciliane: Cosivin Marsala, per conto del PCI-PDS ed ha anche raccolto cento miliardi. Il Ruocco e il Cesarano chie- eventuali violazioni di legge.» Foraci Mazara, Cascio Marsala, Enosicille Pa- per conto del PDS contributi per la campagna sero una tangente pari al 5% del valore com- lermo. elettorale. Finanziamenti illegali indicati dal plessivo. A questo punto il omissis rivolgen- 10 La fatturazione viene fatta in questo caso al- tribunale di Roma in più di dieci miliardi di dosi al Ruocco lamentò una esagerazione nella Alla fine degli anni settanta e per una parte la società Agrivin. In altri casi ancora è la Fe- cui erano perfettamente a conoscenza gli am- richiesta, spiegando che per il passato essi si degli anni ottanta è stato aperto un flusso com- derconsorzi che fa consegnare il vino attraver- ministratori del partito, di cui era a conoscenza erano accordati su di una percentuale del 3%. merciale di vino di produzione siciliana con so la propria organizzazione e dal Consorzio diretta l’onorevole Stefanini e di cui non po- Il omissis – insistette nella sua richiesta del 3% l’Unione Sovietica. Acquirente di ingenti Consasio di Marsala mentre la fatturazione teva non essere a conoscenza l’on. D’Alema affermando che aveva già dovuto sborsare no- quantità di vino in partenza da Trapani, per tut- viene fatta direttamente in URSS. che aveva avuto modo di segnalare il ruolo del tevoli quantiiS di danaro per tacitare i politici, ti gli anni considerati, è stata la società sovie- Una operazione di così vasta portata, e pro- Giovannini con il quale aveva un rapporto per- CRITICAsociale ■ 9 11 / 2012

sonale fiduciario, come rappresentante di fi- ma lo può sempre dire, naturalmente non è una mule politiche di governo cittadino. società a capitale pubblico in cui vigeva l’abi- ducia del PDS. cosa che si può dire così come una barzellet- La conversazione che ho riportato e riassun- tudine che le imprese appaltatrici versassero Il Giovannini ha negato questo suo ruolo e ta». E ancora: «Ma se vede la riottosità di que- to lo conferma in modo inequivocabile, per le contribuzione di denaro ai rappresentanti dei ha dichiarato persino di non avere rapporto sta lui è fregato vita naturai durante, è disposto affermazioni chiare e perentorie che furono partiti in misura proporzionale agli appalti ri- d’iscritto al PDS quando in precedenza, aveva a rivedere la sua posizione. Io lo mando a Ro- fatte. Queste dichiarazioni mi sono state fatte cevuti. Il segretario politico cittadino dell’al- dichiarato, come risulta da una testimonianza, ma, Carnevale, lo mando anche a Roma». in condizioni e in circostanze tali da non poter lora PCI di Milano, Roberto Cappellini, (che di non aver rinnovato la tessera del PDS al fine Chiesi allora quale fosse la versione vera dei mettere in dubbio la sincerità, l’autorevolezza mantenne tale carica anche quando il partito si di prendere distanze necessarie a causa del- fatti e l’avvocato mi rispose «che erano per- e la buona fede del suo autore. Per questo va trasformò in PDS) mi pregò allora di assumere l’avanzare di inchieste giudiziarie. La posizio- fettamente al corrente» e alla domanda: «E che denunciata la responsabilità degli onorevoli anche il ruolo di collettore delle dazioni di da- ne degli onorevoli Stefanini e D’Alema non ha dato a loro, insemina? La risposta fu: «Si, Occhetto e D’Alema innanzitutto per concorso naro che provenivano da queste imprese e che può non essere denunciata giacché tutto lascia D’Alema in modo particolare». in finanziamento illegale del partito. A riprova proporzionalmente dovevano essere destinate supporre, in modo evidente, il loro concorso Questa descrizione della situazione riguar- di tutto questo possono valere le dichiarazioni al nostro partito. Cappellini mi spiegò che que- in operazioni di illecito finanziamento del par- dante i fatti della MM ed i rapporti interni al che il Carnevale decide di rilasciare un anno sta decisione non era autonoma sua ma era in tito ed eventualmente in altri reati. PCI-PDS mette in evidenza diverse e più com- dopo e che sono assolutamente precise ed ine- esecuzione di un accordo intervenuto con la plesse responsabilità, che si è voluto continua- quivocabili. Dice il Carnevale: segreteria nazionale che appunto stava predi- 13 re a nascondere. Si tratta di una descrizione «Fino al 1990 la situazione dei finanziamen- sponendo in modo organico le modalità con In relazione ad operazioni di finanziamento perfettamente logica che non può non corri- ti del partito è alquanto caotica, anche se vi è cui partecipare alla spartizione con gli altri illegale di partiti e di attività politica e nel caso spondere alla verità, basta riflettere per esem- la necessità di avere fondi a disposizione spe- partiti delle contribuzioni di denaro provenien- specifico del PCI-PDS, illustro qui di seguito pio sul fatto che già nell’89 la Procura di Mi- cie dopo la trasformazione del vecchio Partito te dalle imprese, quando parlo di volontà della fatti che sono di inequivocabile interpretazione. lano ebbe modo di definire le somme elargite Comunista nel nuovo Partito Democratico del- segreteria nazionale mi riferisco, anche per co- Si tratta della vicenda della Metropolitana ai partiti dalle imprese che lavoravano per la la Sinistra. Fino a quel momento infatti i siste- me mi ha riferito Cappellini principalmente al- Milanese e di quanto mi occorse, all’incirca un MM un fatto notorio e costante è di dare atto mi di finanziamento nazionale del Partito av- la segreteria politica e significativamente agli anno fa, quando ricevetti su sua richiesta l’av- pubblicamente che di queste somme benefi- venivano attraverso i legami che il partito stes- onorevoli Occhetto e D’Alema, naturalmente vocato Argento Pezzi, difensore del signor ciavano tutti i partiti ivi compreso il Partito so aveva con la Lega delle Cooperative e con d’accordo con la segreteria amministrativa Carnevale, rappresentante del PCI PDS nel Comunista. Un fatto «notorio e costante» per alcune imprese amiche. Nel 1990 e la stessa dell’epoca ed ora diretta dall’on. Stefanini. In Consiglio di Amministrazione della MM. tutti salvo che per i dirigenti centrali del PCI- dirczione politica nazionale che decide di en- tale contesto io mi sono determinato ad assu- Non conoscevo l’avv. Pezzi e l’argomento PDS. Si può a questo proposito osservare an- trare in maniera organica nel sistema della mere il ruolo che mi veniva proposto dal Cap- proposto da parte sua nell’incontro era quello pellini, proprio perché mi ero reso conto che di una ricerca politico-legislativa di condono. si trattava di un accordo politico complessivo Ebbi con lui un colloquio significativo che tra i partiti e che quindi io avrei così adempiu- posso tornare a riassumere in modo più esteso to al mio dovere di militante. In tale ottica ho nei suoi tratti più significativi ed essenziali. pertanto provveduto a ricevere, direttamente Nel corso della conversazione gli chiesi in- da taluni imprenditori o indirettamente per il nanzitutto chi era Carnevale. Mi fu risposto un tramite dell’avvocato Maurizio Prada, negli laureato, un uomo di cultura, ha il bernoccolo anni ‘90 e ‘91, una somma complessiva di lire degli affari, ha delle società che vanno molto 2.1 2.2 miliardi, somma che io ho poi provve- bene, e, ad un certo punto, il Partito Comuni- duto a riversare, come ho già spiegato nei pre- sta, siccome quello che c’era prima di lui certo cedenti interrogatori, in parte all’on. Cervetti Soave si intascava per conto suo, ha detto (circa 700 milioni) ed il resto al Cappellini «non possiamo tollerare» ed ha messo per un- (circa 1.4 miliardi)... Cappellini disse allora dici mesi Carnevale». che avrebbe chiesto spiegazioni a Roma par- Quando chiesi se Carnevale avesse rappre- landone con Stefanini ed infatti successiva- sentato direttamente il partito da cui era stato mente mi confermò che vi era stato un chiari- designato come amministratore della MM, mi mento fra di loro nel senso che si era raggiunto fu risposto che lo rappresentava e che «lui ha il seguente accordo: a partire dal’91 avanzato, detto: io ho dato i soldi al partito». era intervenuta una codificazione della sparti- La conversazione cadde quindi appunto sul- zione delle contribuzioni nel senso che lad- la necessità che venisse assunta una iniziativa d’ove i finanziamenti per le opere provenivano per un condono. dal sistema nazionale, ovvero trattavasi di ope- Notai che le difficoltà a questo proposito na- re a rilevanza nazionale, sarebbe stata diretta- scevano anche dal PDS e dai maggiori dirigen- mente la dirczione amministrativa nazionale ti ex-comunisti. L’avvocato mi rispose che del PDS a trattare con il sistema delle imprese Carnevale è disposto a tirarli dentro perché, a le relative contribuzioni ovvero le imprese un certo punto...». Chiesi: «Occhetto e D’Ale- cooperative che di volta in volta avrebbero do- ma erano perfettamente informati o no?». La vuto essere inserite nei raggruppamenti di im- risposta fu: «non c’è dubbio». presa. Viceversa nel caso di opere e manufatti Osservai ancora che loro si comportavano avena rilevanza regionale, le relative contribu- come se non fosse successo niente. La risposta zioni sarebbero state di spettanza delle strut- fu la seguente: «Si, ma siccome Carnevale ture politiche regionali del PDS, infine per glielo ha mandato a dire la barzelletta e cioè quanto riguardava le opere e i manufatti da che fino a un certo punto lui non parla, non realizzare in sede cittadina, le relative contri- parlerà, ma se vede che questi fanno ancora gli buzioni sarebbero andate a favore delle sezioni spiritosi, gli ha detto, sono di nuovo disposto cittadine e provinciali del partito. a dire qualcosa». La risposta è stata: «Si, si, la In tale ottica pertanto l’appalto per la costru- nostra posizione adesso rientra. Siamo dispo- zione di Malpensa 2000 essendo finanziato a nibili anche noi». Ad una mia obiezione rispo- livello statale, avrebbe comportato una contri- se sostanzialmente in questi termini: buzione a favore del PDS nazionale, mediata «Se non risulta io posso tornare alla carica. cora che data Pentita delle somme successiva- spartizione delle contribuzioni provenienti dal dall’inserimento della Cooperativa Argenta. Perché se parla Carnevale il discorso è chiuso. mente emerse è del tutto impensabile che i di- sistema delle imprese, in pratica il pci prima, Viceversa le dazioni di denaro conseguenti Nel senso che li tira dentro in tré minuti. Loro rigenti centrali di un partito burocratico e cen- il PDS poi, si è reso conto che gli altri partiti agli appalti per la Metropolitana Milanese sa- non possono disporre così della gente. Carne- tralizzato, non fossero perfettamente informati avevano creato un sistema di interscambi con rebbero stati di pertinenza del PDS milanese vale soprattutto non ci sta». di ciò che avveniva in una sede locale tanto il sistema delle imprese attraverso il quale era- (anche nel caso relativo alla costruzione del Notai allora che questi «loro» pensavano in- importante ed a proposito di una fonte di fi- no in grado di procurarsi finanziamenti ulte- PASSANTE in quanto già in corso all’epoca vece di farla assolutamente franca, «pensano nanziamento così cospicua e significativa, così riori rispetto a quelli ufficiali, in una reciproca in cui è intervenuta questa decodificazione che nessuno li tiri in ballo». come infatti emerge dall’episodio citato. comunanza di interessi con le imprese operanti della tangente). Mi fu risposto: «Non ci crede nessuno, nean- Chi afferma e continua ad affermare il con- con la pubblica amministrazione, anche la dir- Cappellini mi disse di aver concordato tutto che la gente comume crede a questa possibilità, trario, dice cosa non ragionevole, non credibile czione nazionale dell’allora PCI decide quindi ciò con la Segreteria nazionale amministrativa sono matti, non sta ne in ciclo ne in terra». e non vera. di entrare in questa spartizione facendo valere del PDS e quindi con Stefanini». s Notai allora che, se le cose stavano così, era Nella vicenda della MM, così come in altre, il proprio peso politico. Io ho avuto conoscen- dovuto al fatto che proprio persone come Car- sono state raccolte somme in forma irregolare za di ciò in relazione al ruolo a cui sono stato Bettino Craxi nevale non dicevano per intero la verità. Car- ed illegale, tanto dai partiti di governo che dai destinato per volontà del partito. Esposto alla Procura di Roma presentato nevale infatti non ha detto: «Ho dato a D’Ale- partiti di opposizione e, nel caso dell’Ente mi- Io infatti ero /Consigliere di Amministrazio- il 12 febbraio 1994 (da Il Caso C. ma e a Occhetto». La risposta fu netta: «No, lanese, sempre da tutti nell’alternarsi delle for- ne della Metropolitana Milanese ovvero di una Edizioni Critica Sociale 1994) 10 ■ CRITICAsociale 11 / 2012

■ 1996 - NUMERO 9 strazione del fatto che è sempre la Metallur- zino di Beinasco (Torino) in altro ambiente che, giehandel’ della Rdt a dirigere il gioco dei rap- più ampio per spazi e locali, si dimostra in grado UN CASO ESEMPLARE porti azionari poiché, essendo proprietària del di corrispondere, con la dovuta funzionalità, al 50 per cento delle azioni della ‘Charlemetal’, previsto aumento del giro di affari. LA FILIALE “EUMIT” può anche contare sull’appoggio di Charles al- La previsione si avvera e pure i bilanci del l’interno della ‘Eumit’.3 1988 e del 1989 risultano più che soddisfacenti. Ciò per quanto riguarda il consiglio di am- In questi anni la ‘Eumit’ può fare affidamento ministrazione di questa società. Il suo consi- su un volume di affari di tutto conforto. La sua Nestore Di Meola glio di vigilanza è invece composto da due cit- posizione geografica la porta a essere un punto tadini italiani e da una cittadina tedesco-orien- strategico della ‘KoKo’ per il commercio con il tale. Eccone i nomi: Medio Oriente (i porti di Savona e di Genova Attraverso una complicata rete di import-ex- nella Repubblica federale di Germania (10), a Accornero Guido, non sono lontani da Torino), svolgendo nel Me- port il Pci controllava i rapporti tra grandi Berlino Ovest (3), in Olanda (3), in Austria (2) Bronzo Ettore, diterraneo un ruolo pari a quello svolto da Ro- imprese italiane e Mosca. E si finanziava. e in Inghilterra (2). Ma il capolavoro dell’in- Waltraud Lisowski. stock nel Baltico. Per il canale commerciale ver- traprendente maggiore è dato dalla fondazione so l’Est essa può sempre contare sul supporto A scuola da Markus Wolf dalle seguenti sei ‘società miste’ controllate di- Nel Consiglio di Vigilanza vigila la Stasi della ‘Restital’. Non ci sono affari importanti di Siamo negli anni ‘60, nel pieno della guerra rettamente dalla ‘KoKo’: A dire il vero, non è che i consoci si dimo- imprese italiane con i paesi dell’Europa Centro- fredda. La Repubblica democratica tedesca ‘Euro Union Metal Italiana’ (Eumit)1 strino contrari alla direttiva del maggiore della Orientale che non vengano svolti attraverso il (Rdt), per sua definizione “primo Stato degli ‘Euro Union Metal Belga’ Stasi, anzi! Il legame ideologico, e gli interessi canale ‘Eumit-Restital’. Se la Danieli può vin- operai e dei contadini in territorio tedesco”, è ‘Charlemetal Belga’ economico-finanziari, sono troppo stretti e in- cere la gara di appalto per il laminatoio di Bran- tutta impegnata a conquistarsi una sua ‘identità’ Trafer Belga’ timamente connessi per dare adito a disaccor- deburgo lo deve soprattutto all’opera di tempe- che la affranchi dalle colpe commesse dalla ‘Euro Union Metal Francese’ di. E poi, ciò è nei patti. stiva intermediazione degli ‘uomini Eumit’ a Germania nazista. Perciò vuole accreditarsi co- ‘Imog Olandese’ E’ ben noto, e generalmente condiviso, che i Berlino Est. La stessa Fiat non sfugge a questa me entità statuale avanzando il diritto a una so- consoci tedesco-orientali, esercitando le loro regola dal momento che il presidente della ‘Eu- vranità territoriale pari a quella concessa dagli Gli uomini del maggiore funzioni nei consigli di amministrazione e di vi- mit’ Vergnano è ben introdotto nel quartier ge- alleati alla Repubblica federale di Germania Per facilitare l’agibilità di queste società, oltre gilanza, non dimenticano affatto di essere prima nerale di Mirafiori. Pure lo Stato italiano fa ri- (Rfg). Tra i Paesi del blocco comunista la Rdt ai numeri di conto presso la Deutsche Handel- di tutto funzionari della Stasi, cioè di quel su- ferimento alla ‘Eumit’ tanto è vero che questa è l’alleato più fedele alla linea ideologica del sbank’ (DHB) di Berlino Est, se ne aprono altri premo organo di vigilanza che nella Rdt è uffi- società mista può vantare nei suoi confronti un partito moscovita, meritandosi un ruolo di tutto non solo nei paesi dove hanno sede le rispettive cialmente conosciuto con l’appellativo di ‘Scu- credito di più di un miliardo di lire! Gli affari, rilievo anche nel campo economico. A forza di centrali operative, ma pure in Paesi di impor- do e Spada’ del partito comunista di Stato. dunque, vanno più che bene e sarebbero andati immani sacrifici, pur se spogliata dal ‘protetto- tanza strategica quali la Svizzera, il Liechten- Ancor prima dei vantaggi economici perse- ancor meglio se il crollo del Muro, nel fatidico re sovietico’ di quei pochi spezzoni di apparato stein, l’Austria, San Marino, Malta...2 La for- guibili con l’attività della sua multinazionale 9 novembre 1989, non avesse sepolto sotto le industriale ancora agibili alla fine della guerra, mula vincente di questa ‘multinazionale rossa’ rossa, l’obiettivo principale della Rdt è però sue macerie anche l’edificio ‘KoKo’. si porta alla guida del Comecon, alleanza eco- è basata sul controllo dell’attività gestionale quello di porre in essere uno strumento opera- nomico-commerciale pensata come risposta co- delle società miste da parte degli uomini del tivo in grado di favorire e sostenere l’attività Centottanta chilometri di segretezza munista alla capitalistica Cee. Ha bisogno però maggiore Schalck-Golodkowski e sulla condi- dell’apposito servizio di spionaggio per l’este- Con la pacifica cancellazione di questo sim- di capitali, preferibilmente se provenienti dai scendenza dei vari consoci, nessuno dei quali, ro (HVA) che, nella Stasi, è guidato da Markus bolico e tragico spartiacque tra Est e Ovest la Paesi dell’occidente. La Rdt prepara perciò ap- da solo, in grado di disporre di una quota azio- Wolf. La ‘KoKo’, con la concordata disponi- Rdt si trova inaspettatamente a dover fare i positi quadri, addestrandoli in una polivalenza naria di maggioranza. A dissipare ogni ombra bilità dei suoi partners esteri, deve servire prin- conti con il processo di riunificazione tedesca professionale che, sempre nella indiscussa fe- di dubbio su chi ha in mano il bastone di co- cipalmente a tal fine. L’unica possibilità per e, necessariamente, con la Rfg. “Il primo Stato deltà agli insegnamenti del marxismo-lenini- mando ci pensa una direttiva del capo della annullare la ‘volontà di comando’ della Stasi degli operai e dei contadini in territorio tede- smo, sappia anche avvantaggiarsi dei profitti ‘KoKo’ che, condensata in tre punti, è diretta ai sarebbe quella di rompere l’alleanza e di scio- sco” viene messo così in liquidazione e con es- teorizzati e concretizzati dalla avversata econo- suoi funzionari operanti negli organi di control- gliere le società miste. Ma ciò non è nei piani so la sua Stasi e tutti i suoi satelliti commer- mia di mercato. Tra questi giovani quadri, i mi- lo delle rispettive società miste. Eccone il testo: dei consoci della Stasi: quando ciò avverrà, lo ciali coordinati nella ‘KoKo’. La Stasi, prima gliori dei quali formati nella università di par- “La guida e il controllo delle società miste sarà per ben altre ragioni! di dare le consegne, mette a soqquadro le tre- tito a Golm, si distingue Alexander Schalck- sono esercitati dalla ‘Kommerzielle Koordi- mila stanze della sua sede nella ‘Normannen- Golodkowski, uno studente particolarmente nierung’; La ‘Operazione KoKo’ strasse’, procedendo ‘in gran segreto’ alla di- dotato e più degli altri capace di comprendere Il rapporto e l’equilibrio tra i pacchetti azio- Pianificato così il programma, si passa alla struzione dei documenti più scottanti. Ma non e di sfruttare i complessi meccanismi del mon- nari sono stabiliti dalla ‘Kommerzielle Koor- fase operativa tenendo ben presente la com- si ha il tempo di distruggere tutto. Buona parte do finanziario ed economico occidentale. Dopo dinierung’; pattezza e la funzionalità dei collegamenti tra dei ‘dossiers’ rimane pressoché intatta. Si dà attento e approfondito studio, il volitivo ap- Nei consigli di amministrazione devono es- i vari punti nevralgici della rete ‘KoKo’. In inizio all’inventario del considerevole mate- prendista si laurea in giurisprudenza a pieni voti sere presenti cittadini della Rdt. Il loro inseri- questa logica non deve affatto sorprendere se riale sfuggito al suo incenerimento: rimangono discutendo una tesi-progetto dal seguente tito- mento e la loro eventuale sostituzione è pos- la compagna Lisowski - braccio destro di da custodire - e, se del caso, da esaminare - lo: ‘Ottenimento di ulteriori risorse nell’ambito sibile soltanto d’intesa con la ‘Kommerzielle Schalck-Golodkbwski - può tranquillamente ben 17.200 sacchi di segreti. Con precisione del Coordinamento Commerciale’. Koordinierung”‘. far parte del consiglio di vigilanza della italia- tutta tedesca, si procede a un calcolo ipotetico: na ‘Eumit’ e, nel contempo, esercitare pari o se con la documentazione salvata si dovesse Nasce la KoKo La Stasi conquista la Eumit analoghe funzioni nella olandese ‘Imog’.4 Al- lastricare una strada immaginaria, questa rag- Nasce così l’operazione ‘Kommerzielle Ko- Per quanto riguarda la italiana ‘Eumit’ (che trettanto dicasi di Springmann, vice presidente giungerebbe la bellezza di 180 chilometri! ordinierung’ (KoKo), quello strano ‘Kombi- è la società mista su cui si incentrerà maggior- della ‘Eumit’ e presidente della ‘Simpex’,5 Ma altre cose sfuggono alle consegne. In nat’ di attività economica, ideologica e spioni- mente la nostra attenzione), fermo restando il struttura voluta da Honecker al fine di raccor- tutta fretta gli uomini di Schalck-Golodkowski stica che per circa trent’anni agirà, pressoché primo punto della ‘direttiva Stasi’, si procede dare l’attività della ‘KoKo’ con le esigenze e di Ziesche provvedono alla vendita dei vari indisturbato, in Europa occidentale e, con il alla suddivisione dei pacchetti azionari (secon- della Sed; o di Ronneberger, anch’egli consi- pacchetti azionari e ai trasferimenti dei capitali commercio delle armi, in Medio Oriente e in do punto) che, dopo la prima fase di iniziale gliere di amministrazione della ‘Eumit’ e vice dalla DHB di Berlino Est alle diverse banche altri paesi soggetti ad embargo. La ‘cosa’ piace assestamento, è così articolata: presidente della ‘Euro Union Metal Belga’. A estere con le quali, da tempo, è in atto un con- a Erich Mielke, capo del famigerato apparato ‘Metallurgiehandel’ (Rdt), 30,6 per cento; Ziesche poi, in quanto direttore generale della veniente rapporto di collaborazione. di ‘Sicurezza di Stato’ (Stasi), che, con il be- Partito comunista Italiano, 30 per cento; Banca di Stato ‘Deutsche Handelsbank’ neplacito del segretario della Sed e capo del Gianluigi Regis, 22 per cento; (DHB), custode del tesoro della Rdt, gli si con- Springmann, esperto in ‘passi falsi’ consiglio di Stato Erich Honecker, affida al- ‘Charlemetal Belga’, 17,4 per cento. feziona un abito ‘polifax’ che ben si attaglia Anche il pacchetto azionario della ‘Metallur- l’ambizioso Schalck-Golodkowski l’incarico Con riferimento al terzo punto il Consiglio alla sua misura: quale depositario di tutti i se- giehandel’ nella ‘Eumit.’ (30,6 per cento) viene di metterla in pratica. Questi, promosso per d’amministrazione è così composto: greti bancari relativi ai capitali da e verso ceduto alla portoghese ‘Naipe-Investimento e meriti speciali maggiore della Stasi, si mette Vergnano Alberto (presidente); l’estero gli si da facoltà di essere presente in Servicio’ per un importo di 750.000 marchi, subito all’opera dimostrando in ciò tali capa- Springmann Hans-joachim (vice presidente); tutti i consigli di amministrazione delle società mentre il Pci-Pds, in un balletto di vendite fit- cità organizzative e manageriali da far invidia Charles Roland Regis Gianluigi (direttore miste facenti capo alla ‘KoKo’. tizie e reali reso molto plastico da accorti giri ai più scaltri imprenditori occidentali. Per rea- amministrativo); di conto, si disfa della sua quota azionaria (30 lizzare i suoi obiettivi, egli si serve di collabo- Ziesche Feodor; Le società rosse hanno i conti in nero per cento) cedendola (presumibilmente) all’on- ratori scelti che, anch’essi ben addestrati in Ronneberger Manfred; Queste società lavorano molto bene. Per ri- nipresente Regis. A dirigere questo balletto so- quelle scuole di partito che vantano come in- Schernikau Heinz. manere’ alla ‘Eumit’ ciò è documentato da una no, ovviamente, il gran maestro Ziesche e segnante pure la leggendaria spia Markus Come si può notare, oltre ai cittadini italiani lettera che i consiglieri d’amministrazione in- l’esperto in ‘passi falsi’ Springmann.6 Wolf, dovranno poi essere inseriti negli organi e a quelli tedesco-orientali, nel consiglio di viano a tutti i soci per relazionare sul bilancio Vincente per il tempismo con cui porta a ter- di controllo di istituende società operanti nel amministrazione della ‘Eumit’ è presente pure dell’anno 1987, chiuso con un ‘attivo dichiarato’ mine la riunificazione tedesca sul piano politico, cuore dell’Europa occidentale. I risultati sono un cittadino belga, Charles Roland, intestatario di L. 143.097.622. In tale lettera viene pure data la Repubblica federale di Germania si dimostra sorprendenti. La ‘KoKo’ entra nel giro di venti della ‘Charlemetal Belga’ che, come si è visto, notizia del potenziamento dell’ufficio di rappre- però perdente e ‘fuori tempo’ per quanto riguar- società a partecipazione indiretta, aventi sede fa parte anch’essa della ‘KoKo’. Ciò a dimo- sentanza a Mosca e del trasferimento del magaz- da la riunificazione tedesca sul piano finanzia- CRITICAsociale ■ 11 11 / 2012

rio. In un batter d’occhio scompare dai forzieri implicata in un traffico d’armi che coinvolge a Berlino Est Angelo Sarto. In tale vertice viene ruolo di collettore di capitali e di materiali ‘top della ‘Deutsche Handelsbank’ una quantità di la ‘Imog’ olandese (dove è membro del consi- riconsiderata tutta la struttura politico-commer- secret’ attraverso la sua rete ‘KoKo’. I colpi denaro che, con approssimazione per difetto, si glio di amministrazione). A dire il vero, in que- ciale del Pci nella Rdt. Convenendo sulla op- portati a segno con successo non mancano. può calcolare in circa 4 miliardi di marchi occi- ste azioni di recupero la magistratura inquiren- portunità di sostituire la ‘Refit’ con una strut- Beil, che si era fortemente impegnato ad ap- dentali. Si decide perciò di correre ai ripari. te non sempre è stata solerte, tanto è vero che tura più funzionale ai piani della ‘KoKo’, si ap- poggiare il piano di sviluppo della ‘KoKo’ in la Corte federale si è sentita in dovere di richia- prova la apertura della ‘Eumit’ a Torino con se- territorio italiano compartecipando in prima Il Bundestag istituisce una commissione mare la magistratura di Berlino per non aver de in Via Pastrengo n. 29. Si dà incarico a Pe- persona alle trattative Sed-Pci per la costituzio- di inchiesta portato a termine, con la dovuta accuratezza, le luso e a Steidl di preparare uno statuto societa- ne della Eumit nella città della Fiat, stipula nel Mentre viene attivata la magistratura affin- indagini riguardanti persone implicate negli af- rio che, tenendo presente gli interessi del Pci, 1975 un accordo di cooperazione tecnico-eco- ché proceda con la necessaria urgenza a far fari della ‘KoKo’.9 Ma ciò che ha maggior- sia però in grado di soddisfare pienamente le nomica a lungo termine anche con la Krupp di chiarezza nella intricata selva di conti ‘KoKo’ mente sorpreso la commissione di inchiesta del esigenze della Sed. Si concorda inoltre sul fatto Essen (Rfg). (più di mille, sparsi in 761 banche all’estero), Bundestag è il fatto che il servizio segreto della che la società del Pci ‘Restital’ con sede a Ber- il parlamento tedesco (Bundestag) decide in Germania federale (END) sapeva molte di que- lino Est venga posta sotto il controllo della ‘Le- Il riciclaggio della ‘mercé Comecom’ tutta urgenza di istituire una commissione di ste cose già dall’anno 1981, quando Gunter ga delle Cooperative’, fermo restando la com- in ‘mercé Cee’ inchiesta per indagare sulla complessa attività Asbeck, collaboratore di Schalck-Golodkow- petenza della Transinter’11 (KoKo) a redistri- Attraverso le dieci società ‘KoKo’ nella Re- di Schalck-Golodkowski e dei suoi collabora- ski nella ‘KoKo’, fuggì dalla Repubblica de- buire il ricavato delle provvigioni relative ai pubblica federale di Germania inizia la ‘opera- tori all’estero. Il lavoro che questa commissio- mocratica per vuotare il sacco nella Repubblica commerci import-export tra Italia e Rdt. La zione riciclaggio’ della merce Comecom in mer- ne svolgerà nell’arco di quasi tre anni è enor- federale. Il fatto è stato considerato ‘top secret’ ‘Restital’ continuerà a usufruire della collabo- ce Cee, eludendo in tal modo le norme comuni- me: sentite 208 persone tra testimoni e periti, fino a che questa commissione, avutone sento- razione con il Dipartimento Commerciale della tarie relative ai rapporti commerciali con i co- vagliati 980 mila documenti, redatte 17 mila re, chiese al BND di essere informata in merito. Sed, diretto da Steidl, e a godere dell’appoggio siddetti ‘paesi terzi’. Tale pratica illegale, che ha pagine di verbali per presentare, a conclusione Ciò che è uscito dal ‘dossier Asbeck’ ha avuto finanziario della ‘Deutsche Handelsbank’ di- favorito una massiccia evasione fiscale ai danni dei lavori, una relazione di oltre 4 mila pagine! l’effetto di una bomba: il servizio segreto della retta da Ziesche. della Rfg (e anche del nostro Stato, dato il ricor- Il quadro che se ne ricava è sconcertante. Da Repubblica federale era a conoscenza ben otto Siamo nell’anno 1974, cioè quando la Rdt rente uso di tale pratica pure da parte di varie uno studio affidato dalla commissione all’Isti- anni prima del crollo del Muro delle attività contava di affermare il suo ruolo di Stato sullo imprese italiane), è stata resa pubblica a seguito tuto di ricerca economica di Amburgo emerge spionistiche svolte dalla Stasi mediante le strut- scenario internazionale, agendo come soggetto delle decise prese di posizione all’interno della il seguente giudizio: “La ‘KoKo’ assomigliava ture della ‘KoKo’. Ecco quanto rivelato allora politico di primo piano anche all’interno del commissione parlamentare di inchiesta, princi- più a una organizzazione militare che non a dall’agente pentito Asbeck: ‘Patto di Varsavia’ e della sua unione econo- palmente per opera dei socialdemocratici Volker una società commerciale e, per certi aspetti, Il Ministero per la Sicurezza (MfS) si serve mica Comecom. Neumann e Andreas von Bulow. La magistra- agiva addirittura come una sorta di mafia” (ta- della ‘KoKo’ per fini spionistici. tura di Berlino non solo ha confermato la giu- le accusa sarà poi ripetuta dal deputato social- Schalck-Golodkowski è in stretto rapporto La Stasi e il caso Guillaume stezza di quanto denunciato dai due parlamen- democratico Andreas von Bülow durante una con il capo del ‘Dipartimento spionaggio este- E’ disgelo tra i blocchi a confronto. La tari ma è andata ben oltre, ravvisando una vio- audizione di Schalck-Golodkowski). ro’ (HVA) Markus Wolf. ‘Ostpolitik’ di Willy Brandt è riuscita a stem- lazione sia dei regolamenti riguardanti il com- Il capo della ‘KoKo’ segnala e raccomanda perare l’aspro confronto intertedesco, rendendo mercio di prodotti con i paesi della Cee sia delle Le ‘sei sorelle KoKo’ si davano personalmente a Wolf alcuni suoi collaboratori umanamente più sopportabile, e geopolitica- norme relative al commercio delle armi con allo spionaggio e soci d’affari in occidente idonei a svolgere il mente meno incomunicabile, la via tra le due paesi terzi soggetti a embargo. E’ emerso in tal Ma non è tutto. Risulta a chiare lettere che la ruolo di spie per la Stasi. Germanie. Approfittando di questo allentamen- modo l’aspetto più losco e più lucrativo della ‘KoKo’ esportava armi e materiale bellico in Le società miste coordinate nella ‘KoKo’ to della tensione nel confronto Est-Ovest, la attività commerciale della ‘KoKo’. zone di guerra; che riforniva i terroristi arabi e coprono le operazioni della ‘HVA’, procurano Rdt riesce a intrecciare una rete di rapporti Siamo agli inizi degli anni ‘80. Dopo la che le ‘sei sorelle KoKo’ fungevano da base di danaro, alta tecnologia e informazioni. commerciali con la Rfg, sostenitrice con i so- ‘svolta’ del liberale Hans Dietrich Genscher, appoggio per l’attività spionistica della Stasi. Questo il conciso commento del BND al cialdemocratici di una politica del ‘cambia- che rompe l’alleanza con i socialdemocratici Secondo quanto riferisce Ingrid Koppe, parla- ‘dossier Asbeck’ custodito nei suoi archivi: mento mediante l’avvicinamento’. Se il cam- per costituire una nuova coalizione di governo mentare del gruppo ‘Verde-Alleanza 90’, in “Risulta da ciò che tutti gli uomini della Stasi biamento avverrà dopo, l’avvicinamento, inve- con la Unione cristiano-democratica e sociale questi atti è documentato senza ombra di dub- che hanno contatti con l’Ovest si muovono nel ce, avviene subito: almeno per la Stasi! Al ser- (Cdu-Csu), Helmut Schmidt, succeduto a Willy bio che il maggiore Schalck-Golodkowski era senso voluto dal Ministero per la Sicurezza”.10 vizio di spionaggio di Markus Wolf riesce il Brandt nella cancelleria, deve lasciare il posto un agente di spionaggio in stretto contatto con colpo magistrale di ‘avvicinarsi’ a tal punto alla a Helmut Kohl che, dopo 13 anni di opposizio- Markus Wolf, e che godeva del “diritto a im- Come nasce la Eumit cancelleria della Repubblica federale da infil- ne, riporta gli eredi di Konrad Adenauer al go- partire direttive” per la attività che riguardava Ma molto di più risulta dagli archivi della trare una sua abilissima spia, Gunter Guillau- verno. La situazione internazionale è molto te- la ‘KoKo’. In questa veste egli “svolgeva per il Stasi, ora in custodia a Berlino presso un uffi- me, tra i fedelissimi del cancelliere Brandt. sa e il Medio Oriente è sconvolto dalla guerra Ministero per la Sicurezza una varietà di com- cio speciale diretto da Joachim Gauck, a suo Questa mossa da parte della Stasi farà perdere tra Iran e Irak che, con le armi, si contendono piti di carattere operativo... per cui il suo ausilio tempo pastore dissidente della chiesa luterana a Brandt la cancelleria e a Wolf darà la fama di il controllo delle vie del petrolio nel Golfo Per- e il suo sostegno alla centrale di spionaggio nel nella Rdt. I documenti lì custoditi sono di estre- insuperabile agente segreto.12 Siamo nella pri- sico. La ‘KoKo’ entra in azione impegnando ricercare nello scegliere i quadri fidati da impe- mo interesse anche per ricostruire la storia del- ma metà degli anni ‘70 quando la Rdt, terra di con profitto le sue due agenzie specializzate, la gnare nei paesi dell’occidente, risultava di in- la ‘Eumit’. Ripercorriamone insieme le fasi più frontiera nel confronto Est-Ovest, decide di po- ‘Imes’ e la ‘Ita’, in una gara al riarmo che nulla calcolabile valore”. Il maggiore Schalck-Go- salienti: in una riunione preliminare, svoltasi tenziare le sue reti di spionaggio all’estero al- ha a che fare con il proclamato pacifismo della lodkowski7 era molto a suo agio nel Palazzo. nel 1973 a Berlino Est, presenti il maggiore largando a tal fine la sua ‘rete commerciale’ Rdt. Con una accorta divisione del lavoro, alla Con sua moglie Sigrid, anche lei maggiore della della Stasi Schalck-Golodkowski, il presidente nella Rfg e in tutta l’Europa occidentale. La ‘Imes’ spetta il compito di fornire l’Iran (nome Stasi, era nelle grazie del suo capo. Ciò è ben della ‘Metallurgiehandel’ Sulpiz, il direttore ‘multinazionale KoKo’, gettata la maschera in codice ‘Niklas’) e alla ‘Ita’ quello di non comprensibile data la massima importanza che generale della ‘Deutsche Handelsbank’ Zie- commerciale, mostra ora la sua vera faccia. A svantaggiare l’Irak (nome in codice ‘Kalle’). A Mielcke e Honecker annettevano alla attività sche e l’uomo di fiducia del Pci a Berlino Est, funzionari di comprovata fede ideologica e mi- queste due agenzie, ‘punti di appoggio certi’ della ‘Koko’ all’estero. E’ in questo quadro che Sarto, si decide di sostituire la società ‘Refit’ litanza politica come il direttore generale della per eludere le norme sull’embargo anche verso deve essere valutata la lettera di Schalck-Go- con sede a Berlino Est (società a capitale misto ‘Deutsche Handelsbank’ Ziesche, il presidente il Sudafrica, ricorrono molte imprese occiden- lodkowski a Mielcke in cui veniva ancora una di cui era azionario pure Gianluigi Regis) con della ‘Simpex’ Springmann e l’occhio vigile tali e segnatamente quelle aderenti al cosiddet- volta ribadito che la ‘KoKo’, “oltre a fornire va- un’altra società mista più funzionale al ‘Piano della Stasi Lisowski, vengono affidate mansio- to ‘club delle polveri’. Rostock, città anseatica luta pregiata alle casse della Rdt, era pure in Stasi’. Si concorda perciò sul fatto che la sede ni-chiave per controllare tutta la complessa at- un tempo prospera, ritrova un nuovo splendore grado di reperire un considerevole numero di della istituenda società mista debba essere col- tività del ‘coordinamento rosso’. Mentre Zie- ponendosi al centro di questo lucroso commer- persone corruttibili e ben disposte a diventare locata in territorio italiano. La scelta cade su sche guida la regia delle molteplici operazioni cio. Da lì partono i ‘carichi della morte’ arrivati informatori”.8 E di denaro e di collaboratori lo Torino, città industriale e centro della Fiat. I bancarie all’estero e la Lisowski garantisce la nella Rdt dalla Svezia e, principalmente, dalla zelante maggiore ne ha trovati in abbondanza! tempi stringono. Una delegazione tedesco- funzionalità dei collegamenti all’interno della Baviera e dall’Austria. orientale, guidata da Schalck-Golodkowski in ‘KoKo’ sotto precise indicazioni di Schalk-Go- Il gioco dei quattro cantoni persona, si reca a Roma per definire con la di- lodkowski, il presidente della ‘Simpex’ Sprin- La Eumit va a Mosca La magistratura inquirente, messa sulle trac- rezione del Pci i termini della operazione. ‘Bot- gmann, che è pure funzionario del Dipartimen- In questo complesso giro d’affari, Schalck- ce dei canali esteri usati per occultare tale in- teghe Oscure’ ospita un vertice segreto Sed-Pci to Commerciale della Sed, provvede a facilita- Golodkowski e Beil, la coppia di successo del gente patrimonio, ha grande difficoltà a con- con la partecipazione da parte della Sed, oltre re le operazioni import-export servendosi di ministero del commercio con l’estero, non cludere con successo questa intricata caccia al che del maggiore della Stasi, del funzionario questo dipartimento che, tra i suoi compiti pri- possono certo trascurare i grandi compagni di tesoro. Ad esempio, si sa con certezza - ma non del Ministero del Commercio con l’Estero (poi mari, ha pure quello di falsificare i documenti Mosca. Per loro intermediazione, i rapporti con esattezza, dati i continui spostamenti di ca- ministro dello stesso dicastero) Gerhard Beil, per ‘legalizzare’ l’esportazione della merce. A commerciali tra Krupp e l’Unione Sovietica, pitali nella miriade di conti all’estero - che del capo del Dipartimento Commerciale (AV) Beil e a Schalck-Golodkowski, nel frattempo già di per sé buoni, diventano ottimi. Anche la Schalck-Golodkowski e la sua ‘longa manus’ Josef Steidl e, da parte del Pci, del membro del- nominati rispettivamente ministro e sottosegre- Fiat, pur vantando una linea diretta e privile- Lisowski hanno esercitato un ruolo predomi- la segreteria Armando Cossutta, dell’ammini- tario nel dicastero del commercio con l’estero, giata nei rapporti d’affari con l’Unione Sovie- nante in questo ‘gioco dei quattro cantoni’ stratore Guido Cappelloni, del consulente le- spetta il compito più delicato: mentre il primo tica, non trascura il tramite ‘Eumit’ che, per (svizzeri). Il membro del consiglio di vigilanza gale Bruno Peloso, del vice segretario della procura e cura gli affari promuovendo e stipu- essere più attraente, apre una sua succursale della ‘Eumit’ è indagata dalla magistratura te- commissione centrale di controllo Salvatore lando accordi commerciali in rappresentanza proprio a Mosca. Il mosaico ‘KoKo’ si arric- desca non solo per tali ragioni, ma pure perché Cacciapuoti e dell’interprete e uomo di fiducia della Rdt, il secondo continua a svolgere il suo chisce così di un altro tassello, rendendo la ‘li- 12 ■ CRITICAsociale 11 / 2012

nea commerciale Comecon-Cee’ via Rdt più la Svizzera. Si tratta, in effetti, di un giro di ca- di portata nazionale. Infatti, nella gestione di le tale somma sarebbe il ricavato della vendita funzionale agli obiettivi della Stasi. pitali ‘di ritorno’ poiché in quei Paesi era stata questa società è coinvolta in prima persona della quota azionaria ‘Eumit’ di proprietà del L’apertura della sede ‘Eumit’ a Mosca ri- convogliata a suo tempo la maggior parte degli Paola Occhetto, sorella del segretario del Pci Pci avvenuta nel 1990. Ma c’è ancora un punto sponde, appunto, a questa esigenza. Il riferi- utili maturati attraverso l’attività delle 26 so- Achille Occhetto. da chiarire: Ramazzotti e gli altri soci del Pci mento alla necessità di potenziare ulteriormen- cietà ‘KoKo’ operanti nell’Europa occidentale Nel marzo del 1987 la Occhetto entra nel nella ‘Eumit’ avevano sempre parlato di una te quella sede, contenuto nella richiamata let- prima di venir trasferiti presso la ‘Deutsche consiglio di amministrazione per gestire gli af- vendita della quota azionaria del Pci alla tera a commento del bilancio 1987 inviato dal Handelsbank’ di Berlino Est.15 Per quanto in- fari della ‘Ecolibri’. Le cose non devono andar ‘Deutsche Handelsbank’ di Berlino Est avve- consiglio di amministrazione ai soci, ne è la forma dettagliatamente la rivista ‘Der Spiegel’, bene se nel dicembre dello stesso anno la fe- nuta nel 1988. Come interpretare le due con- chiara conferma. Con tale operazione anche i sotto il mirino della magistratura tedesca sono derazione provinciale del Pci di Bologna dà trastanti versioni? La Parenti vuole andare a compagni del Pci hanno, ovviamente, i loro innanzitutto Schalck-Golodkowski e il suo incarico a un ufficio di consulenza della sua fondo della complessa vicenda e invia una vantaggi. Già tradizionalmente favorito nelle braccio destro Lisowski, rei di aver architettato area politica di far chiarezza sull’intricata si- istruttoria a Berlino allo scopo di far chiarezza sue intermediazioni commerciali con i compa- e attuato questo ingente flusso di capitali verso tuazione contabile. La relazione a fine control- sui due fatti in palese contraddizione. gni sovietici, il Pci, mediante la ‘Eumit’ e il e dalla Rdt. Ma non tutti i capitali vengono tra- lo è allarmante. Non solo abbondano le cifre A questo punto, gli uomini della ‘Eumit’ e di protettorato tedesco-orientale, può entrare nel sferiti all’estero. Secondo Uwe Schmidt, vice in rosso, ma si evidenziano pure irregolarità Botteghe Oscure - prima sempre compatti grande giro architettato e guidato dalla Stasi. presidente della commissione centrale che in- contabili con gravi conseguenze sul piano pe- nell’affermare che le azioni ‘Eumit’ di loro pro- daga sui crimini connessi con la riunificazione nale. Paola Occhetto si dimette e tutto il caso, prietà (il 20 per cento secondo la loro dichia- La Simpex apre i suoi conti alla Eumit (Zerv), nel 1990 molti dirigenti del Ministero dato il nome della stessa, passa direttamente razione; il 30 per cento da quanto risulta dagli Gli affari prosperano e gli utili, in crescente per la Sicurezza, segnatamente quelli del Di- da Bologna a Roma. Proprio quando gli artifi- atti della commissione di inchiesta del Bunde- aumento, vengono versati sul conto n. 645 che partimento Commerciale operanti nella ‘Sim- cieri di Botteghe Oscure sembrano finalmente stag) erano state vendute alla ‘Deutsche Han- la ‘Eumit’ ha presso la DHB. Ma anche il con- pex’ e nella Stasi, decidevano di investire una in grado di disinnescare il detonatore, scoppia desbank’ nel 1988,20 rivelano alla stampa l’esi- to 584 della ‘Simpex’ (sempre presso la DHB) considerevole parte dei capitali custoditi presso la bomba: La ‘Fineditor’, società specializzata stenza di una ‘doppia vendita’: la prima, ‘fitti- serve allo scopo. Infatti, lì confluiscono altri la ‘Deutsche Handelsbank’ in una nuova e pro- nel recupero dei crediti nel settore librario, zia’, per ottenere un prestito dalla DHB (ope- utili della ‘KoKo’ per essere poi divisi tra i mettente attività commerciale: quella sporge presso il tribunale di Bologna una de- razione portata a termine da Ramazzotti e da consoci secondo le decisioni adottate dal co- turistica.16 Contando su un prossimo ‘boom’ nuncia-querela contro la ‘Ecolibri’ per truffa e Desideri della ‘Sofinet’21 con Ziesche della mitato centrale della Sed. La divisione degli dei viaggi di massa, inimmaginabile ai tempi bancarotta fraudolenta. Il Pci bolognese è nei DHB) e la seconda, ‘reale’, con acquirente Re- utili non segue sempre i canali bancari. All’oc- della Rdt, essi aprivano alcune centinaia di im- guai e chiede ancora più insistentemente aiuto gis (che utilizza, come terminale bancario, il correnza il corrispettivo in denaro passa il con- prese (primariamente agenzie turistiche), la alla sua direzione nazionale. Da Roma l’am- conto svizzero ‘Gabbietta’ intestato a Primo fine per opera di corrieri ben addestrati. maggior parte delle quali con sede a Berlino ministratore Marcello Stefanini assicura un in- Greganti). La Parenti, convinta che la ‘teoria Due volte l’anno Lipsia apre i battenti della Est. Attori principali di questa operazione era- tervento per risolvere la situazione. E’ a questo della doppia vendita’ celi un finanziamento al sua ‘Fiera’ e lì si riuniscono i vari consoci della no, ovviamente, i soliti uomini del maggiore punto che entrano in azione gli uomini della Pci da parte della Sed non correlato con la ces- ‘KoKo’ La ‘Eumit’ è presente con un suo at- Schalk-Golodkowski. ‘Eumit’, interessati al caso da Botteghe Oscu- sione del pacchetto azionario Eumit di proprie- trezzato stand.13 Oltre all’onnipresente Regis Contando sulla loro comprovata esperienza re. La ‘Kneditor’ ha sede a Torino e pure a To- tà del Pci-Pds, ritiene necessario, ai fini dell’in- la società torinese può contare pure sulla com- in campo commerciale, questi scaltri operatori rino operano il consigliere di vigilanza Guido dagine, di continuare a procedere sulla pista da petente opera di Guido Accornero, esperto in reinvestivano centinaia di milioni di marchi in Accornero, esperto in questioni librarie, e Pri- lei individuata. Ma i suoi colleghi del ‘pool’ di materiale ferroso e cose librarie.14 Anche il bel- hotels, ville e terreni, preferibilmente nei Paesi mo Greganti, ex amministratore del Pci tori- Milano, in particolare il coordinatore Gerardo ga Charles è della partita. Gli ‘uomini KoKo’ dove in precedenza operava la ‘KoKo’. nese con conto in Svizzera. A Lipsia e a Ber- D’Ambrosio, ritengono al contrario che non ci impegnano utilmente la loro trasferta. Conclusi Essendo sempre operatori Sed nella Pds,17 lino Est Accornero è di casa, come pure di casa siano elementi probanti per dimostrare l’esi- gli affari, possono poi passare tranquillamente si preoccupavano di finanziare questo partito, sono Ramazzotti e Regis. Nasce così la opera- stenza di una tale ‘pista rossa’, precisando che il confine intertedesco, certi che le guardie di facendo affluire nelle sue casse centinaia di zione ‘salvataggio Ecolibri’ che, per avere im- “questo non è il processo al Pds ma a Greganti frontiera della Rdt, preavvertite in tempo da milioni di marchi.18 Su queste operazioni, e mediato successo, necessita della collabora- e a Stefanini”! La Parenti che - sempre secondo Springmann e dai suoi uomini della ‘Simpex’ sui falsi in bilancio che la Pds ha presentato al zione del ‘quarto uomo’: Greganti, appunto. Il le parole del coordinatore D’Ambrosio - “si è (di cui non pochi fanno capo al Dipartimento Bundestag per gli anni 1991-1992, sta ora in- ‘compagno G.’ mette a disposizione il suo messa in contrasto con la linea del ‘pool’ su Commerciale), non apriranno le loro valigette. dagando la ‘Zerv’. Che poi nel complesso giro conto svizzero denominato ‘Gabbietta’ e lì questo specifico episodio”, si vede praticamen- Che la Eumit sia in organico collegamento di capitali tra Repubblica democratica tedesca, vengono trasferiti L. 1.050.000.000, somma te privata del suo caso. Più che contrasto, ormai con la Simpex è dimostrato dagli atti del co- Svizzera e Liechtenstein sia coinvolta pure la necessaria per ripianare in gran parte il debito è rottura. Non potendo condividere un metodo mitato di inchiesta del Bundestag. Come si è ‘Eumit’ è nella natura delle cose, dato il rap- (più di due miliardi) e per tacitare innanzitutto d’indagine teso a scorporare le posizioni di già visto, da questi risulta che Hans Joachim porto organico tra questa società mista e le al- la ‘Fineditor’. Recuperato il suo credito questa Greganti e di Stefanini da quelle del Pci-Pds, Springmann è allo stesso tempo presidente tre dell’arcipelago ‘KoKo’ (non a caso tra i società, poiché è specializzata in recuperi, si il magistrato preferisce lasciare la procura di della ‘Simpex’ e vice presidente della ‘Eumit’. suoi soci fondatori troviamo pure l’Istituto fi- dimostra appagata e ritira la querela. Tutto sa- Milano per impegnarsi nella attività politica. Il Del resto, la ‘Eumit’ torinese ha pure un uffi- nanziario e commerciale ‘Eclarkia’ con sede a rebbe rientrato nella normalità non solo a Bo- caso viene affidato al pm Paolo Ielo che, dopo cio a Berlino Est proprio alla Oranjenburger- Valduz nel Liechtenstein!). Ma se il ‘caso Ko- logna ma pure a Torino se il fiuto di un tenace una trasferta a Berlino per sentire alcuni testi strasse n. 1, sede della stessa ‘Simpex’! Ko’ è emerso in Germania in tutta la sua am- magistrato non l’avesse portata a indagare più sul posto, decide di richiederne la archiviazione L’azione di tutela e di copertura da parte di piezza e gravità, è da dire purtroppo che poco a fondo su questa oscura vicenda. almeno per quanto riguarda la serie di reati re- questa ‘creatura prediletta’ di Honecker nei o nulla sarebbe trapelato in Italia se a strappare lativi all’illecito finanziamento del Pci-Pds e confronti della ‘Eumit’ emerge pure da un at- il velo del mistero ‘KoKo-Eumit’ non ci aves- Il conto ‘Gabbietta’ alla corruzione. Il gip Clementina Forleo acco- tento esame del bilancio 1986. Infatti, nella se pensato il sostituto procuratore di Milano I primi risultati di questa indagine destano glie la sua richiesta mentre per il falso in bilan- voce ‘debiti verso fornitori’ è registrata una Tiziana Parenti. Il tutto nasce dalla scoperta di scalpore. Oltre a denaro di provenienza italia- cio la pratica viene rimandata per competenza esposizione di L. 13.890.260.329 di cui - si un conto in Svizzera di cui è titolare Primo na c’è pure denaro correlato alla Rdt. Il fatto ai magistrati di Torino affinché decidano nel precisa con nota a margine scritta a penna - L. Greganti, ex amministratore della federazione si rivela subito come un complesso affare - se merito. Il sostituto procuratore Giangiacomo 555.231.331 sono di spettanza della ‘Simpex’. provinciale del Pci di Torino. Alla magistratura non addirittura come un grosso imbroglio - Sandrelli ritiene che nella gestione amministra- Questo è quanto si evince da uno dei ‘bilan- milanese inquirente interessa chiarire la natura che terrà in sospeso l’opinione pubblica e che tiva della ‘Eumit’ ci sia stato un falso nei bi- ci dichiarati’ (che, comunque, non precisa la di questo conto - denominato ‘Gabbietta; - e, finirà con il dividere in maniera insanabile il lanci e pertanto chiede il rinvio a giudizio per causale del debito!). in particolare, la causale della somma di L. ‘pool’ milanese di Mani pulite. Cerchiamo di Gianluigi Regis, per Brenno Ramazzotti e per 1.050.000.000 lì trasferita dalla DHB di Ber- raccontarlo nelle sue fasi più salienti: il sosti- Guido Accornero (non vengono menzionati il Il mistero dei quattro miliardi lino Est per iniziativa dì Regis. Secondo Gre- tuto procuratore Tiziana Parenti, avuto l’inca- presidente Alberto Vergnano e il consigliere di Ciò che non è stato dichiarato sfugge, ovvia- ganti e i compagni della ‘Eumit’, questa som- rico di seguire la pista dei finanziamenti al Pci vigilanza Ettore Bronzo). Il caso sembra defi- mente, a una sua valutazione reale. Ci sono, pe- ma sarebbe il ricavato di una vendita della provenienti dalla Rdt, nota che nel conto sviz- nitivamente chiuso e il procuratore capo di Mi- rò, buone ragioni per ritenere che il mistero del quota azionaria di proprietà del Pci per sanare zero ‘Gabbietta’ intestato a Primo Greganti lano, Francesco Saverio Borrelli, può final- ‘tesoro rosso’ scomparso dopo il crollo del Mu- il debito della società di distribuzione libraria non solo ci sono 621 milioni trasferiti dal pre- mente rassicurare la stampa e l’opinione pub- ro, da cui attingeva pure la ‘Eumit’, riguardi ‘Ecolibri’. Ma cerchiamo di dipanare questa sidente della ‘Calcestruzzi’ Lorenzo Panzavol- blica con questa lapidaria affermazione: “l’in- più di quattro miliardi di marchi. La magistra- ingarbugliata matassa. ta, ma c’è pure una somma di L. chiesta sulla società ‘Eumit’ è stata condotta tura tedesca cerca ora di far chiarezza sui mo- 1.050.000.000 che si presume provenga dalla dalla procura in maniera limpida”. vimenti di denaro che dalla DHB prendevano L’operazione ‘salvataggio Ecolibri’ Rdt. La Parenti, ritenendo che questa somma il volo verso altri e più sicuri lidi. Sotto la lente Siamo ancora a Lipsia. Nella atmosfera par- possa nascondere un possibile illecito finan- Nel ‘caso Eumit’ non tutto è limpido della magistratura inquirente e dei vari ‘detec- ticolare delle sue fiere - note per la varietà dei ziamento al Pci da parte della Sed, vuole ve- La stampa riporta il fatto con la dovuta evi- tives’ assoldati dalla ‘Treuhandanstalt’ (l’ente prodotti in esposizione -i compagni italiani derci chiaro. Convoca Greganti affinché pre- denza riassumendone i precedenti e commen- di Stato che si occupa dei beni della ex Rdt) so- della ‘Eumit’19 e quelli tedesco-orientali della cisi la natura di quel miliardo e 50 milioni e, tando puntualmente le decisioni della procura no soprattutto i depositi presso gli innumere- ‘Simpex’ convengono sulla necessità di sanare non considerando attendibili le sue spiegazio- di Milano. Tra questi commenti merita una voli conti che la ‘KoKo’ teneva presso la sua i debiti della ‘Ecolibri’, una società di distri- ni, lo fa rinchiudere al sesto raggio di San Vit- particolare menzione quello fatto da Paolo banca DHB. Tra questi, particolare attenzione buzione libraria della ‘Editori Riuniti’ gestita tore noto, per i suoi ‘inquilini’, come il ‘quar- Biondani sul Corriere della Sera del 4 gennaio è data al n. di conto 584 della ‘Simpex’ poiché dal Pci di Bologna. Si è consapevoli del fatto tiere di Tangentopoli’. Siamo nel marzo 1993. 1995. L’articolista riassume il ‘caso Eumit’ per da lì sono partite consistenti somme di denaro che la questione, se non affrontata immediata- Greganti, interrogato più volte, rimane fedele poi riportare le motivazioni che hanno indotto in corsia preferenziale verso il Liechtenstein e mente, potrebbe far esplodere un caso politico alla sua prima e unica versione secondo la qua- il pm Paolo Ielo a richiederne l’archiviazione. CRITICAsociale ■ 13 11 / 2012

L’articolo si snoda in tre punti sulla base delle to, Biondani così precisa: “Dopo l’82 il Pci ha Con esso la società italiana trasferisce la pro- fatto che la somma di 1.050.000.000, pagata argomentazioni fatte dal magistrato. incassato profitti corrispondenti alle proprie prietà formale delle azioni alla DHB, la quale da Gianluigi Regis, transitata sul conto “Gab- Primo punto dell’articolo (secondo le parole azioni ‘Eumit’, ma non li ha dichiarati”. Che si impegna a gestirle secondo le direttive pro- bietta” e pervenuta al Pci-Pds attraverso Gre- di Biondani): “Fino all’82 nelle casse del Pci non li abbia dichiarati è certo, come è pure cer- venienti da Ramazzotti Brenne e Carlo Farina, ganti Primo, è il corrispettivo per la vendita finivano non solo i profitti dovuti, ma anche to che i profitti precedenti all’82 hanno seguito fiduciari del Pci. della quota di azioni dell’Eumit di cui era ti- una quota degli utili di spettanza della Sed; la stessa sorte. Nondimeno egli ritiene di poter Sono altresì significativi i documenti conta- tolare il Pci-Pds. Siffatta conclusione è univo- cioè del partito comunista tedesco orientale. concludere che “Ielo e la Forleo hanno smon- bili relativi alla operazione economica, che evi- ca... Se, dunque, le azioni Eumit (20,04%, Di qui il sospetto che i ‘regali’ dall’Est nascon- tato anche questo teorema, stabilendo che il denziano come la somma di lire 702.000.000 - sic!) sono rimaste nella disponibilità sostan- derebbero un traffico internazionale di fondi Pci, in quanto contitolare della società, si limi- corrispettivo formale di tale vendita fittizia de- ziale del Pci fino al 1990, si deve necessaria- neri. Senonché prima il pm e poi il gip hanno tava a ricevere gli utili di una normale attività stinata al Pci -, sia stata restituita dal 1988 al mente concludere che il 1.050.000.000 pagato concluso per l’archiviazione: l’articolo 32 del- economica”. A ben guardare, però, è proprio il 1989. Tale somma proviene dal conto n. 614, da Gianluigi Regis e pervenuto al Pci-Pds nel la legge di riforma dei finanziamenti ai partiti castello Ielo-Forleo che su questo punto basi- in essere presso la DHB intestato alla Simpex 1990 attraverso Greganti ha una causale pre- (la numero 689 del 1981: il cosiddetto ‘colpet- lare mostra una vistosa crepa, resa ancor più e, su disposizione di Trappen24 e Springmann, cisa e lecita: pagamento del corrispettivo per to di spugna’) ha infatti depenalizzato i con- profonda da quanto scritto poi nel terzo ed ul- affluisce, attraverso la Banca Commerciale, su la vendita delle azioni Eumit. La vicenda tributi di Stati esteri, sia pure non dichiarati. timo punto: “L’indagine (del pm Ielo) accerta un conto di Ramazzotti esistente presso il San dell’acquisto delle azioni Eumit da parte di Quindi il reato non esiste più...”. che il prezzo di vendita delle azioni Eumit (L. Paolo di Torino. Il Ramazzotti poi provvede a Regis può essere ricostruita nitidamente alla Secondo punto: “Dopo P82 il Pci ha incas- 1.050 milioni) corrisponde al valore reale22 far pervenire tale somma al Pci. Lo stesso gior- luce del materiale processuale acquisito”. Co- sato profitti corrispondenti alle proprie azioni delle quote Eumit”. no della disposizione di accredito della somma me si può notare, il pm Ielo tende a evidenzia- Eumit, ma non li ha dichiarati. Per la Parenti di lire 702.000.000 in Italia a favore del Pci, re una consequenzialità logica tra il fatto della si trattava ancora di finanziamenti illeciti. Ma La ‘richiesta di archiviazione’ del pm Ielo peraltro, il Ramazzotti ordina alla DHB, nella ‘vendita fittizia’ del 1988 e quello della ‘ven- Ielo e la Forleo hanno smontato anche questo Per meglio esplicitare quanto stiamo asse- qualità di titolare del conto 770, di accreditare dita reale’ del 1990. In base a tale consequen- teorema, stabilendo che il Pci, in quanto con- rendo è bene considerare direttamente alcuni tutte le future entrate, fino al controvalore di zialità egli può “necessariamente concludere” titolare della società, si limitava a ricevere gli importanti punti della richiesta di archiviazio- 702.000.000, sul conto 614 della Simpex, co- che il 1.050.000.000 è il “corrispettivo per la utili di una normale attività economica: il par- ne del pm Paolo Ielo nei confronti di Ramaz- me si evince dalla relativa lettera di accredito. vendita delle azioni Eumit”. Ma qui il filo del tito, insomma, non era foraggiato da una zotti Brenno, Pollini Renato, Stante Giuseppe, Con tale ordine si predispone, nella sostanza, suo ragionamento logico si spezza e la sua ri- azienda esterna, ma si comportava da impren- Cappelloni Guido, Stefanini Marcello, Gre- il meccanismo di restituzione del prestito al costruzione non è poi così nitida come egli ditore. Di conseguenza cambia il reato: non fi- ganti Primo, Regis Gianluigi con oggetto le se- Sed... I movimenti di denaro rappresentati av- vorrebbe. C’è una zona d’ombra tra le due nanziamento illecito ma falso in bilancio”. guenti ipotesi di reato: vengono tutti tra conti in essere presso la DHB. vendite che getta dubbi sulla cosiddetta ‘ven- Terzo punto: “Nell’89 il Pci decide di ven- corruzione e illecito finanziamento ai partiti, Sul punto, è opportuno ricordare che il conto dita reale’. Infatti, questa potrebbe essere del dere le azioni Eumit al partito fratello della ex costituiti dal versamento della somma di lire 645 è quello in cui venivano fatti confluire i tutto ‘irreale’ perché mai avvenuta (almeno nei Ddr. Prezzo dichiarato: 1.050 milioni. Nel ‘90 1.050.000.000 pervenuta al Pci attraverso Gre- profitti Eumit; il conto 770 è quello intestato a termini descritti dal pm Ielo). Che cosa ci in- i soldi transitano sul conto Gabbietta di Gre- ganti Primo; Ramazzotti Brenne, titolare delle quote per duce a fare tale affermazione”? Innanzitutto la ganti per finire nelle casse del Pci. Poi l’ex te- illecito finanziamento ai partiti, costituito da conto del Pci; il conto 614 è il conto Simpex, questione sulla effettiva consistenza della quo- soriere del Pds, Marcello Stefanini, li utilizza flussi di denaro provenienti dalla ex DDR at- gestito dal SED...”. Per dimostrare che “le mo- ta azionaria Eumit di proprietà del Pci-Pds. Sul per ripianare i debiti della società Ecolibri, traverso Eumit al Pci; vimentazioni di denaro in questione sono la re- punto ci sono due differenti versioni: la prima presieduta da Paola Occhetto. E subito Titti illecito finanziamento ai partiti, costituito da stituzione del prestito effettuato al Pci”, il pm di Botteghe Oscure, secondo la quale tale quo- Parenti sente odori di tangenti. Ma anche in flussi di denaro provenienti dalla ex DDR al Ielo richiama, tra l’altro, la “omogeneità dei ta azionaria sarebbe del 20 per cento (questa questo caso l’accusa frana: l’indagine accerta PCI attraverso la DHB di Berlino; valori di acquisto delle azioni e dei valori re- versione è fatta propria dal pm Ielo);27 la se- che il prezzo di vendita corrisponde al valore illecito finanziamento ai partiti, costituito da stituiti sul conto 614 attraverso il conto 770”. conda della commissione d’inchiesta del Bun- reale delle quote Eumit. Quindi, sopra il cor- elargizioni economiche provenienti da Eumit destag che, precisando le quote azionarie di rispettivo (lecito), manca il ‘pizzo’. E così, ad- verso il Pci; La ‘Simpex’ raddoppia i numeri di conto tutti i consoci nella Eumit, afferma che quella dio reato”. false comunicazioni sociali in Eumit, costi- Tali argomentazioni, svolte per illustrare il di proprietà del Pci-Pds è del 30 per cento. La Stando così la questione, l’articolista ne tira tuite dal fatto che entrate e divisione di utili in meccanismo che ha regolato la vendita fittizia cosa non è proprio irrilevante, poiché il prezzo le somme (in realtà già all’inizio dell’articolo): Eumit non risultano iscritte al bilancio e nelle della quota azionaria Eumit di proprietà del d’acquisto di una quota azionaria dipende an- “Si conclude così, con un verdetto ‘super par- scritture contabili della società. Pci-Pds, seguono un filo logico che ha ‘valen- che dal numero delle azioni che la compongo- tes’ del tutto in linea con le tesi di Mani pulite, I punti che ci proponiamo di esaminare ri- za di certezza’, anche se questa può essere resa no! Ma la commissione d’inchiesta del Bun- una lunga stagione di polemiche su questo ca- guardano principalmente l’argomento della incerta dal fatto che il giro tra i vari conti in destag informa pure su un altro fatto, anch’es- pitolo delle tangenti rosse. Un anno di veleni ‘doppia vendita’ della quota azionaria Eumit essere presso la DHB riguardanti la ‘Eumit’ e so non secondario. Il 14 novembre 1991 la aperto con le dimissioni dal pool di Tiziana Pa- di proprietà del Pci-Pds poiché nei suoi mec- Ramazzotti (nonché Regis!) venivano movi- ‘Metallurgiehandel’ vende le sue 51.408 azio- renti e chiuso con l’ispezione ministeriale mi- canismi di esecuzione - reali o presunti - pos- mentati non solo dal conto n. 614 della Sim- ni, pari a una quota azionaria del 30,6 per cen- rata soprattutto sulla vicenda Eumit”. sono essere configurate tutte le ipotesi di reato pex, ma anche dall’altro conto - sempre della to (quindi del 10,6 o dello 0,6 superiore a quel- richiamate nella summenzionata richiesta di ‘Simpex’ - con il n. 584.25 Infatti, attraverso la del Pci-Pds a seconda si accetti la versione Le veline del Palazzo archiviazione. Incominciamo con la cosiddetta quest’ultimo conto, la struttura presieduta da Botteghe Oscure, o quella della commissione Da come è impostato l’articolo, risulta evi- vendita fittizia. Secondo il pm Ielo il problema Springmann, ma sotto il diretto controllo di d’inchiesta del Bundestag), alla ‘Naipe-Inve- dente che l’intento di Biondani non è tanto di questa vendita “era costituito dal fatto che, Honecker, provvedeva a dividere gli utili ‘Ko- stimento e Servicio’. Ricavato: DM 750.000 quello di affrontare il ‘caso Eumit’ servendosi formalmente, il 20% (sic!) delle azioni Eumit Ko’ con ‘rimesse speciali’ - sempre discrezio- equivalente, al cambio di allora, a circa L. pure di elementi acquisiti personalmente o me- detenute da Ramazzotti, che le custodiva fidu- nali e non dichiarabili - alle consociate e, quin- 563.000.000. diante indagini condotte dal suo giornale (se- ciariamente per il Pci, era stato ceduto nel di, anche alla ‘Eumit’. Questa prassi consoli- A questo punto viene spontanea la doman- condo una meritoria tradizione giornalistica maggio 1988 alla DHB. E poiché nel 1990 il data è stata messa in luce dalla commissione da: come mai il Pci-Pds, con la vendita delle ormai scomparsa nel nostro Paese), quanto Regis aveva effettuato un versamento di L. di inchiesta del Bundestag e confermata da va- sue azioni comunque inferiori a quelle della piuttosto quello di limitarsi alla registrazione 1.050.000.000 transitato sul conto Gabbietta e rie indagini svolte indipendentemente da noti ‘Metallurgiehandel’, è riuscito a farsi pagare delle notizie che passa il Palazzo. Ed è un vero pervenuto al Pci attraverso Greganti Primo, quotidiani e Settimanali tedeschi. E’ ancora da dal Regis L. 1.050.000.000, cioè quasi il dop- peccato! E’ nostra personale convinzione che giustificandolo con l’acquisto del 20% delle aggiungere che i testi tedesco-orientali sentiti pio di quanto ottenuto dai compagni della se il Corriere della Sera, avesse voluto percor- azioni Eumit, vi era ragione di ritenere che tale a diverso titolo o citati negli atti, segnatamente Sed? Ancora: se la prima ‘vendita fittizia’ cui rere fino in fondo la pista appena sfiorata da versamento potesse occultare un illecito finan- il presidente della ‘Metallurgiehandel’ Sulpiz, si affida il ragionamento logico del pm Ielo per Gianluca Di Feo che ci risulta abbia letto gli ziamento al Pci-Pds proveniente da Regis o, il presidente della ‘Simpex’ Springmann e il dimostrare la ‘univocità’ del suo assunto, ha atti della commissione d’inchiesta del Bunde- comunque, episodi di corruzione. Nei fatti, tut- direttore generale della DHB Ziesche, oltre a portato a incassare DM 897.000 (L. stag sul ‘caso KoKo’ sarebbe certamente arri- tavia, nel 1988 Ramazzotti simula una vendita essere stati consiglieri di amministrazione del- 702.000.000), come mai la ‘vendita reale’ vato a produrre elementi utili alla completezza delle azioni alla DHB, la quale, a partire da la ‘Eumit’ - e quindi non nella posizione ideale avrebbe portato invece a incassare L. dell’indagine. quella data, diviene intestataria formale delle per riferire sui fatti in indagine secondo criteri 1.050.000.0001? Alla richiamata “omogeneità Ma veniamo all’articolo in questione: sul quote per conto del Pci. Lo scopo reale di tale di disinteressata obiettività - erano pure fun- tra i valori di acquisto della vendita fittizia e primo punto il richiamo all’articolo 32 della vendita è quello di effettuare un prestito a fa- zionari Sed esperti nell’arte dei ‘depistaggi’, di valori restituiti” dovrebbe pur corrispondere legge n. 689 del 1981 riguardante la riforma vore del Pci, garantito dalla titolarità delle amministrativi e di altro genere.26 Per di più una altrettanta omogeneità di valore per le dei finanziamenti ai partiti, che ha depenaliz- azioni di Eumit. La circostanza è certa ed essi agivano con ‘licenza di falsificare’ accor- stesse azioni che il Regis acquista poi dalla zato i contributi di Stati esteri, è corretto. Par- emerge dalla documentazione acquisita per ro- data direttamente dal capo della ‘Stasi’ Miel- DHB. Perché allora nel primo caso si tratta di zialmente corretta è, però, l’affermazione se- gatoria da Berlino, dalla documentazione ac- cke e dal segretario del partito e capo del con- L. 702.000.000 e, nel secondo, di L. condo la quale “fino all’82 nella casse del Pci quisita presso il S. Paolo di Torino, nonché siglio di Stato, Honecker. Anche queste cose 1.050.000.000? Ci sono forse altri argomenti finivano non solo i profitti dovuti, ma anche dalle convergenti dichiarazioni di Pollini, Gre- risultano dagli atti della succitata commissione in possesso del pm Ielo che lo hanno indotto a una quota degli utili di spettanza della Sed”. ganti, Ramazzotti, Ziesche e Springmann. di inchiesta. “necessariamente concludere che il In effetti, ci sono buone ragioni per ritenere Quanto alla documentazione, è significativo il Veniamo ora alla ‘vendita reale’, raffigurata 1.050.000.000 pagato da Gianluigi Regis nel che questa prassi sia andata ben oltre il 1982 contratto fiduciario tra Sofined e DHB del sempre con le parole del pm Ielo: “La richiesta 1990 attraverso Greganti ha una causale pre- poiché costituiva una costante negli affari in- 12.5.88, intervenuto tra Desideri Giorgio23 e di archiviazione, in ordine all’ipotesi di reato cisa e lecita: pagamento del corrispettivo per terni della ‘KoKo’. Passando al secondo pun- Feodor Ziesche, direttore generale di DHB. in questione, si fonda sulla considerazione del le azioni Eumit”? 14 ■ CRITICAsociale 11 / 2012

Così parlò Greganti inquisiti e non quanto ha detto lui stesso: “Ho ‘Eumit’ - cioè di una impresa fallimentare che, cava il nome del tesoriere Renato Pollini - egli Il magistrato Tiziana Parenti ha avuto, dun- dei dubbi che la maggior parte degli inquisiti stranamente, riesce ancora ad attirare un grup- sapeva molte cose sulla ‘Eumit’. Per spiegare que, buon fiuto nell’individuare la tortuosa ‘pi- che sono stati in galera abbiano detto tutta la po acquirente - continua ad essere giocata in pure il ‘mistero del miliardo Enimont’ che sta rossa’ che da Berlino Est portava a Botteghe verità. In molti casi dubito che abbiano detto una ‘partita-farsa’ tra compagni ben affiatati Raul Gardini (anch’egli, poi, “suicida”) avreb- Oscure. Alla prova dei fatti la sua ‘linea’ è ri- la verità e alcuni hanno certo detto cose non che, a turno, si scambiano il mazzo delle carte. be fatto pervenire al Pci-Pds, sarebbe bene ap- sultata vincente nonostante gli improbabili ‘di- vere”. Non così Greganti! Ma che Greganti Nel giro di un anno e mezzo il consiglio di am- profondire il tipo di rapporti della ‘Eumit’ con stinguo’ del procuratore aggiunto D’Ambrosio non sia ‘la bocca della verità’ riteniamo sia sta- ministrazione della ‘Eumit’ è sconvolto da un lo Stato italiano e la causale di questo credito e la decisione assolutoria del pm Paolo Ielo e to dimostrato in abbondanza e, quindi, non è avvicendarsi di persone, alcune delle quali ri- registrato nei suoi bilanci. In particolare, do- del gip Clementina Forleo. Non lo considera il caso di ripetere argomentazioni già svolte. mangono in carica giusto il tempo per dimet- vrebbe essere chiarito se ci sia stata una impli- vincente, ovviamente, Primo Greganti che da Qui, però, interessa far presente che la sua ve- tersi. Il 14-6-1990 è la volta di Vergnano e Ra- cazione del Ministero delle Partecipazioni Sta- sempre nega un illecito finanziamento al Pci- rità, sempre in sintonia con quella del suo par- mazzotti: il primo lascia la carica di presidente tali in questa oscura vicenda e, contestualmen- Pds per il miliardo e 50 milioni transitati sul tito, è al di sopra di ogni dubbio fintante non (a Regis) e il secondo quella di consigliere (ma te, che ruolo hanno avuto in essa il suo diret- suo conto ‘Gabbietta’. Considerandosi vittima venga dimostrato il contrario. A tal proposito il suo ruolo si era già esaurito nel 1988 con la tore generale, la ‘Soficom’ e la ‘Sapri-Broker’. di una vera e propria persecuzione, principal- è bene considerare un altro episodio che egli cosiddetta “vendita fittizia” della quota azio- Forse ciò contribuirebbe a far chiarezza sullo mente da parte del sostituto procuratore Tiziana non ha potuto non riferire nel suo libro-testi- naria del Pci-Pds alla “Deutsche Handel- strano suicidio a Sacrofano di Castellari, la cui Parenti che gli ha fatto conoscere l’amara espe- monianza dal momento che questo era ben no- sbank”). Poi tocca alla truppa del maggiore morte, in una intricata e oscura storia di traffi- rienza della custodia cautelare, egli vuol dimo- to sia ai magistrati sia all’opinione pubblica: Schalck-Golodkowski. Il 28-5-1991 si dimet- co d’armi e di servizi segreti richiama quella, strare a tutti la sua innocenza. Pur sapendo di l’episodio della valigetta con... l’altro miliar- tono in massa il vice-presidente Springmann e altrettanto misteriosa, del cristiano-democra- non possedere la profetica saggezza di Zara- do: quello legato alla vendita del palazzo di via i consiglieri Ziesche, Ronneberger e Scherni- tico tedesco Uwe Barschel a Ginevra. thustra, ritiene però di possederne a sufficienza Serchio di proprietà del Pci. kau. Tra i subentranti la ‘KoKo’ di Berlino Est per poter comunicare all’opinione pubblica la è ancora rappresentata da Hans-Ulrich Gruber Considerazioni finali sua verità. Da alla stampa, così, il libro-inter- Erano le cinque (o le sei) del mattino (vice presidente) e da Peter Welzel (consiglie- La nostra inchiesta sul ‘Caso Eumit-KoKo’ vista Parla Greganti a cura di David Grieco, Ma lasciamo parlare Greganti, sempre sa- re), che però si ritireranno il 3-12-1991 assie- è durata circa cinque anni. Essa si è basata su già giornalista de l’Unità. A dire il vero, Gre- pientemente accompagnato da Grieco: “Nel- me al loro socio belga Charles (l’altoatesina una ricerca e su una verifica di fonti e di testi- ganti aveva avuto più volte occasione di riba- l’estate dell’89, mi trovavo sull’autostrada e Maria Teresa Thaler, da quasi 20 anni oscura monianze ritenute certe o altamente attendibi- dire la sua innocenza attraverso i giornali, spes- stavo andando verso Roma. Saranno state le collaboratrice della Sed nella ‘Eumit;, è nomi- li. Non è stato dato peso a indizi ritenuti troppo so con tono perentorio e sprezzante. A La cinque, le sei del mattino. Al casello di Prato nata consigliere e, il 19-12-1992, amministra- deboli o a ‘voci’ rivelatesi di scarsa credibilità. Stampa, per esempio, aveva voluto dettare la mi ha fermato la finanza. Io ho detto subito: tore delegato? Regis, che con la sua costante In questo nostro lavoro sono stati di grande sua baldanzosa profezia: “Scriva: più i giudici ‘Andiamo in caserma, la mia macchina tra- presenza rappresenta la continuità storica della aiuto gli atti della commissione di inchiesta del alzeranno il tiro contro di me, più la loro scon- sporta valori, io in mezzo alla strada il cofano ‘Eumit’, il 20-121993 lascia la presidenza per Bundestag, istituita con il preciso compito di fitta sarà grande”.28 Ma anche sul Corriere del- non lo apro’. E così siamo andati in caserma. assumere le funzioni di liquidatore. Sono gli fare chiarezza sui ‘traffici commerciali’ e sui la Sera29 egli ha voluto inchiodare il suo ma- Una volta lì, ho aperto la valigetta che conte- anni dei grandi saldi. movimenti di capitali della multinazionale ros- gistrato antagonista su una strada obbligata: “O neva il miliardo, ho dichiarato che si trattava Con una azione parallela, anche la ‘KoKo’ sa ‘KoKo’. Questi atti si basano su documenti deve riconoscere che sono innocente, o che non di soldi del partito, ho firmato un verbale e me procede in Germania alla liquidazione del suo di prima mano, rilevati dagli archivi del servi- è stata capace di fare il suo lavoro”. Questo ‘aut ne sono andato”. patrimonio tedesco-orientale a beneficio della zio segreto della Repubblica democratica te- aut’, paradossalmente univoco, non lascia - Di Pietro ti ha chiesto di dirgli con maggio- Sed-Pds. Questo partito, tra beni immobili e desca (Stasi) e, non di rado, convalidati me- scampo. Ma Greganti è proprio convinto di es- re precisione da dove provenivano quei soldi? somme depositate presso svariate banche, può diante una messa a confronto con documenti sere innocente? Nella stessa intervista, igno- “Sì. E io gli ho spiegato che si trattava degli così godere di una eredità che si aggira intorno già in possesso del servizio segreto della Re- rando le distinzioni del coordinatore del ‘pool’ incassi di alcune Feste dell’Unità”. ai 454 milioni di marchi. Tale è la valutazione pubblica federale di Germania (BND). di Milano D’Ambrosio, egli afferma che nel - Era la verità? fatta dalla ‘Zerv’ che accusa la Pds di operare Altro materiale probatorio, utile per la prefi- suo libro “risponderà a tutto per dimostrare la “Per essere vero, era vero.31 I soldi erano illegalmente usando denari e beni che dovreb- gurazione del quadro storico e per la compren- sua innocenza e quella del Pci-Pds”. effettivamente del partito. Ma provenivano bero essere gestiti dalla Treuhandanstalt, l’en- sione dello scenario politico in cui operava la In verità, seguendo la sapiente regia del suo dalla vendita, in nero, di un immobile”. te di Stato istituito per privatizzare i beni della ‘Eumit’, è stato desunto dagli archivi di gior- intervistatore, egli parla a tutto campo di molte - E lui lo sapeva? ex Rdt. Secondo la ‘Zerv’ la Pds non solo non nali e settimanali tedeschi noti per la affidabi- cose e risponde a molte cose. Di ‘Eumit’, però, “Sì. Infatti, subito dopo mi fa: Tu menti, ha ottemperato a quanto disposto dal governo lità dei loro documenti in custodia, attinti da parla piuttosto poco. Riporta ciò che, secondo Greganti’. E io: ‘come fai a dire che mento’? della Repubblica federale ma fonti certe e, comunque, sempre scrupolosa- lui, è bastante a ribadire la sua innocenza e ‘So che menti perché, dall’altra parte c’è Bru- – come già riferito - ha pure alterato i bilanci mente verificati. Non molto ci è stato offerto al quella del suo partito: “A un certo punto, io di- no Binasco, il presidente della società di co- relativi agli anni 1991-1992 servendosi dei suoi riguardo dalle fonti italiane, vuoi per la (ovvia) co ai magistrati che sul mio conto svizzero è struzioni Itinera, che dice di averteli dati per esperti in falsificazioni contabili. Come si può ermetica chiusura della parte interessata, vuoi transitato un miliardo del Pci proveniente dalla l’acquisto di un immobile in nero, sito a Roma notare, anche nel suo atto finale - quello della per la (meno ovvia) distratta informazione at- vendita delle quote di una società mista che in via Serchio, di proprietà del partito”. liquidazione dei beni patrimoniali della ex Rdt tuata dalla gran parte della nostra stampa. E’ da aveva sede in Germania Est. Del resto, era una - Perché gli avevi mentito? – la ‘KoKo’ dimostra di saper coordinare, e notare, con certo rammarico, che pure giornali operazione perfettamente legittima. Il partito “Perché temevo che questa faccenda avreb- uniformare, il modus operandi delle sue conso- autorevoli non si sono dimostrati sufficiente- era comproprietario di questa società, e quan- be aperto la possibilità di strumentalizzazioni ciate. Non deve quindi sorprendere se la ‘liqui- mente interessati a chiarire, anche con proprie do le sue quote sono state cedute, il ricavato è forti contro il partito”.32 Qui sta il punto. Per dazione KoKo’ in Germania richiami, per non inchieste, gli oscuri risvolti di questo scottante andato, com’era giusto, al legittimo proprieta- il ‘compagno G.’ non c’è posto per la verità in pochi aspetti, la ‘liquidazione Eumit’ in Italia. caso, limitandosi a ripetere, spesso pedissequa- rio, cioè il partito... Tieni conto che io avevo sé, ma soltanto per la verità del Pci-Pds a cui Infatti, attori e copione sono sempre gli stessi.36 mente, quanto divulgava il Palazzo. La nostra documentato tutto. il ‘vero militante’ deve sottostare pena il tra- inchiesta, riportata in sintesi in questo scritto, Infatti Di Pietro non aveva perso troppo dimento. Perciò egli si sente ‘innocente’ in Eumit, Soficom e Sapri-Broker è pervenuta a una conclusione del tutto diversa tempo in questa indagine. Poi è arrivata la Pa- quanto ‘fedele’ all’unica moralità valida: quel- Dopo la maxi-archiviazione dei magistrati da quella del pm Ielo. Oltre a dimostrare che renti. Lei ha rilanciato subito la tesi della tan- la dettata dal suo partito. E’ questa ‘innocenza’ milanesi Ielo e Forleo, del caso Eumit rimane all’interno della ‘Eumit’ si era insediato un ve- gente e ha detto: ‘Adesso vado in Germania ad che gli fa credere di essere nel giusto e di dire aperta soltanto la questione dei falsi in bilan- ro e proprio apparato della Stasi dedito a per- approfondire, perché questa è una società di la verità anche quando mente (“per essere vero cio. Infatti, il magistrato di Torino Giangiaco- seguire ‘fini commerciali’ ma anche interessato comodo che nasconde traffici loschi, qui c’è era vero...”). Per lui è fondamentalmente falso mo Sandrelli ha ritenuto che ci siano gli estre- a svolgere una efficace attività spionistica, essa sicuramente un finanziamento illecito al par- e ingiusto tutto ciò che può danneggiare il Pci- mi per configurare tale reato. Tra questi falsi, ha fornito non pochi elementi validi per soste- tito comunista’. La Parenti lavora inutilmente Pds. Perciò egli si rattrista nel “pensare al par- però, si nasconde pure una sconcertante verità: nere che i falsi bilanci della ‘Eumit’, contraf- per mesi e mesi su questa ipotesi, poi si scopre tito che subiva questa strumentalizazione in- la presenza dello Stato italiano. Infatti, sotto la fatti con l’ausilio del personale specializzato che in Germania non c’è mai andata. A un cer- giùsta per un caso che non lo riguardava”.33 In voce “credito verso lo Stato” è registrata più facente capo al presidente della ‘Simpex’ to punto, lei lascia la magistratura per buttarsi verità il caso lo riguardava, eccome! volte la cifra di oltre un miliardo. Come inter- Springmann e al direttore generale della ‘Deut- in politica e tutte le carte passano a un altro pretare questa imbarazzante presenza? Salvo sche Handelsbank’ Ziesche, nascondevano fi- pubblico ministero, Paolo Ielo. Fatta una pri- La Eumit diventa Intereutrade diversa (e convincente) spiegazione soprattut- nanziamenti al Pci-Pds da parte della Sed. Per- ma verifica, Ielo parte per la Germania. “In Sempre dalla richiesta del pm Ielo si appren- to da parte dell’interessato Pci-Pds - che, però, ciò non abbiamo fatto propria la ‘ratio’ che mo- Germania – parla sempre Greganti - Ielo trova de pure che “l’attività Eumit continua fino al sull’argomento continua a tacere37 - l’ipotesi tiva la richiesta di una maxi-archiviazione del le prove che quello che ho detto è vero e ar- 1990, data in cui si trasforma in Intereutrade di un ruolo in questa faccenda del Ministero ‘caso Eumit’ (con la sola eccezione per il reato chivia il procedimento per finanziamento ille- Srl.34 Tale società è in liquidazione dal delle Partecipazioni Statali e, più direttamente, di falso in bilancio), confutando - principal- cito al partito”.30 20.12.93 ed in amministrazione controllata dal del suo direttore generale Sergio Castellari, mente sulla base della documentazione fornita Come si è visto, il ‘compagno G.’ non ha 16-4-94”. Secondo Di Feo, a questo punto il merita considerazione. Infatti, Castellari era dalla succitata commissione - la versione del dubbi sulla sua innocenza e su quella del Pci- duo Regis-Greganti passa la mano al ‘Gruppo certamente a conoscenza dei traffici interna- miliardo e 50 milioni come corrispettivo della Pds. A parte il lapsus sulla sede della ‘Eumit’, Fornara’ controllato - vedi caso - da Accorne- zionali del Pci-Pds. Personaggio di rilievo nel- vendita della quota azionaria Eumit di proprie- distrattamente localizzata in Germania Est e ro!35 Se la cosa non fosse troppo seria si po- la ‘Soficom’ - la ‘Ko-Ko finanziaria italiana’ tà del Pci-Pds presentata da questo partito e non a Torino, egli ha documentato esattamente trebbe dire che qui stiamo assistendo a una esi- facente capo a questo partito38 - e nella ‘Sa- convalidata dal pm Ielo. tutto. Se ha dei dubbi, questi riguardano sol- larante opera buffa. La vendita della quota pri-Broker’39 dubbiosa società di import-ex- Che una inchiesta, per così dire, privata ar- tanto quanto ha detto la maggior parte degli azionaria del Pci-Pds e di quanto rimane della port nel cui consiglio di amministrazione spic- rivi a conclusioni diverse da quella della ma- CRITICAsociale ■ 15 11 / 2012

gistratura inquirente non è poi una cosa sor- to da Waltraud Lisowski che soleva autodefinirsi lazione presentata da Niesen (Niesen-Proto- dell’economia nel comitato centrale della Sed, prendente. Ma nel nostro caso sorprende che ‘il megafono’ del dr. Schalck-Golodkowski. In- koll) fu redatta d’intesa con Waltraud Lisowski. Gunther Mittag, dal 1983 gli utili della ‘KoKo’ la procura di Milano non abbia utilizzato gli fatti, era lei a gestire con ampi poteri le imprese Questa relazione fu approvata, “senza un ap- destinati alla ‘Simpex’ e da questa (in parte) atti della commissione d’inchiesta del Bunde- in Occidente, a impostare le loro strategie e a ve- profondito esame”, dal ministro Nickel, dal trasferiti alle varie consociate, erano regolati stag per approfondire ulteriormente la propria rificarne i risultati”. nuovo capo del partito Sed-Pds Gregor Gisy e per lo più mediante il suo n. di conto 584 e non indagine. Ai tanti interrogativi che riguardano 5 Per la succitata Commissione, la ‘Simpex’ dal presidente del consiglio dei ministri Hans mediante il 614. Ma anche il conto n. 628 (noto il ‘caso Eumit’ si deve perciò aggiungere an- era “un settore del Dipartimento Commerciale Modrow. E’ di particolare interesse il fatto che nell’ambiente come il ‘conto Honecker’) ser- che il seguente: come mai il pm Ielo, in tra- (Abteilung Verkehr) del comitato centrale della il protocollo finale, redatto a seguito di emen- viva alla bisogna. Secondo una dichiarazione sferta nella Repubblica federale di Germania, Sed, mascherato da impresa”. damenti apportati al testo durante una riunione fatta dalla Lisowski davanti alla procura gene- si è fermato a Berlino per sentire, in qualità di 6 Springmann, presidente della ‘Simpex’, era del 7 febbraio 1990, contempla ‘considerazioni rale di Stato presso il tribunale di Berlino “i testi, Hans Joachim Springmann e Feodor Zie- inoltre funzionario del Dipartimento Commer- di merito’ avanzate da Gisy e dall’amministra- proventi delle cosiddette società miste (Euro- sche ma non è andato a Bonn per comprovare ciale che, tra i suoi compiti, aveva pure quello tore della Pds, Wolfgang Pohl, circa ulteriori Union Metal Francia S.A., Euro-Union Metal la validità di tali testimonianze? Le dichiara- di falsificare i documenti dei prodotti da espor- procedure riguardanti le proprietà immobiliari Belga, Trafer, Charlemetal S.A., Eumit Spa e zioni dei testi a Berlino - persone notoriamente tare per lo più m paesi soggetti a embargo. del partito, le rispettive ‘Holdings’ in Svizzera, Imog B.V.), a seguito della collocazione di que- implicate nelle vicende ‘Eumit-Koko’ anche 7 Schalck-Golodkowski, secondo quanto ri- le ‘società miste’ in Europa (compresa la ‘Eu- sti gruppi societari alla diretta dipendenza della perché suoi consiglieri d’amministrazione - sulta dagli atti della Stasi, doveva essere pro- mit’) con particolare riguardo alla ‘Simpex’. ‘Kommerzielle Koordinienmg’, nel 1983 furo- non meritavano forse una ulteriore verifica? E mosso generale già nel 1983. Ma poiché in quel Infatti, il governo Modrow aveva tutti gli inte- no di regola trasferiti sul conto 628”. Circa il dire che il ‘pool’ di Mani pulite non ignorava periodo egli era in contatto con Franz-Josef ressi ad adottare opportuni provvedimenti atti meccanismo di restituzione del suddetto pre- affatto l’esistenza dell’inchiesta del Bunde- Strauss per ottenere un prestito di un miliardo di a preservare i beni della Pds proprio alla vigilia stito forse non è del tutto superfluo notare che stag, non fosse altro perché sue importanti ri- marchi, Mielke, non avendo interesse a dare delle prime elezioni libere nella Rdt (18 marzo il conto 770 intestato a Ramazzotti era stato sultanze relative al ‘caso Eumit’ avevano tro- troppo risalto all’operazione, preferì ‘al momen- 1990) e, soprattutto, prima della riunificazione classificato dalla DHB immediatamente dopo vato spazio in alcuni giornali italiani.40 Si è to’ rimandare la promozione del suo intrapren- tedesca (3 ottobre 1990). il numero di conto 769 intestato a Schalck-Go- voluto, invece, concludere questo caso in ma- dente ufficiale, pur riconoscendogli già da allora 19 L’attività della ‘Eumit’ era, per così dire, lodkowski. Da questo conto speciale la segre- niera nitida e univoca con una pressoché ge- tutti i diritti spettanti a un ‘Generalmajor’. onnicomprensiva. Ciò è specificato pure nella taria Ilona Oppenhehimer (nome in codice nerale assoluzione, semplicemente perché “i 8 Su questi argomenti si confrontino pure i definizione del suo oggetto sociale, riportato ‘Manja Lehmann’) prelevava le somme da fatti non sussistono!”. s numeri 51/1991, 35/1993 e 16/1994 della ri- nella ‘richiesta di archiviazione’ del pm Paolo consegnare ai vari ‘corrieri del denaro’. Nestore Di Meola vista Der Spiegel. Ielo, che così recita: “l’acquisto e la vendita e la 26 Ai tempi in cui i movimenti artefici della 9 Cfr. Der Spiegel, 35/1993. rappresentanza sia in Italia che all’estero, in con- ‘rivoluzione morbida’ richiesero un intervento NOTE 10 Cfr. Der Spiegel, 43/1992. to proprio che per conto terzi, per qualunque tipo della magistratura affinchè procedesse contro 1 All’atto della costituzione della ‘Eumit’ fa- 11 La ‘Transmter’ era una vera e propria cen- merceologico di prodotto, nessuno escluso”. i compagni della ‘KoKo’ per abuso di ufficio, cevano parte dei suoi organi Giuseppe e Mario trale di spionaggio. Nel 1981 a questa società 20 Nello stesso anno il Pci ha ricevuto, tramite corruzione e arricchimento personale, il presi- Casassa (intestatari di una quota azionaria della di Schalck-Golodkowski riuscì il colpo di otte- la ‘Eumit’, un finanziamento di un milione di dente della ‘Simpex’ Hans Joachim Sprin- ‘Refit’), Gianluigi Regis (anch’egli intestatario nere, da un socio d’affari dell’Occidente, docu- marchi da parte di Berlino Est. Pure questa ope- gmann, il direttore generale della DHB Feodor di una quota azionaria di questa società) e Pier- menti ‘top secret’ sul l’aeroporto militare di Bit- razione non è stata riportata in bilancio, ma è an- Ziesche (dal 1954 agente della Stasi con il no- giorgio Quaglia per il Pci; la Sed era invece rap- burg (Rfg) nonché una completa documenta- notata nei documenti della ‘KoKo’ in possesso me in codice ‘Halka’) e Waltraud Lisowski, presentata direttamente da Werner Schwalm, da zione su progetti per reattori a pressione idrica. della commissione di inchiesta del Bundestag. detta ‘il megafono’ di Schalck-Golodkowski Karl Heinz Bröde (Metallurgiehandel) e da Cfr. Der Spiegel, 43/1992. 21 La ‘Sofinet’ è una ‘controllata’ della ‘So- (che nel frattempo si era rifugiato nella Rfg), Feodor Ziesche, direttore generale della ‘Deut- 12 Con lettera del 21 settembre 1990 Wolf ficom’, la nota finanziaria del Pci-Pds. furono protetti dal presidente del consiglio dei sche Handelsbank’ (DHB). Non manca una par- chiederà poi scusa a Brandt anche “per il dolore 22 Le sottolineature sono mie. ministri, Hans Modrow che, con una ordinan- tecipazione al capitale sociale dell’Istituto fi- personale” che il ‘caso Giullaume’ gli aveva 23 Giorgio Desideri è persona di rilievo nel gi- za del 3 dicembre 1989, impose il segreto di nanziario e commerciale ‘Eclerkia’ di Valduz causato. In data 10 dicembre 1990 l’ex cancel- ro finanziario del Pci-Pds. Egli è stato sentito dal Stato sugli atti riguardanti la ‘KoKo’ e, più (Liechtenstein) e di Roland Charles della ‘Euro liere farà rispondere al capo della sua segreteria pm Carlo Nordio che indaga sui finanziamenti specificamente, la ‘Simpex’. Metal Belga’. E’ da notare che Charles e Zie- Klaus Lindenberg (ora direttore della ‘Fonda- a questo partito da parte delle ‘cooperative ros- 27 Nel suo provvedimento, sul punto relativo sche continueranno a essere presenti negli or- zione Friedrich Ebert’ a Roma), manifestando se’. In questo filone di indagine riemerge il ruolo alla quota azionaria Eumit del Pci-Pds, una gani della ‘Eumit’ fino al 1991 e Regis fino alla apprezzamento per le parole da lui rivoltegli della ‘Soficom’ (di cui la ‘Sofined’ è una con- volta è precisato che questa è del 20 per cento sua liquidazione nel 1992. (cfr. Der Spiegel, n. 12/1995). trollata) e i suoi collegamenti con società finan- e, un’altra, del 20,04 per cento. 2 Il 14 settembre 1972 il vice capo del gover- 13 Ciò è dimostrato pure dalla contabilità del ziarie del Liechtenstein. Se la ‘Handelsanstalt 28 La Stampa, 21 ottobre 1983. no Horst Sindermann emanò una importante di- 1987 che registra - sotto la voce ‘immobilizzi’ Eclarkia’ appare nell’indagine sulla ‘Eumit’ con- 29 Intervista di Marisa Fumagalli, Corriere sposizione in base alla quale tutte le consociate - un attivo, di L. .92.599.680 riferentesi proprio dotta dal pm Paolo Ielo, la ‘Panhandel’ - sempre della Sera dell’1-8-1995. alla ‘KoKo’ con sede nell’Europa occidentale e allo’’stand’ allestito in quella fiera. di Valduz - è presente nell’indagine sulle ‘coo- 30 David Grieco, Parla Greganti; Bompiani, in quella orienta le ottenevano, in via del tutto 14 A Torino Accornero aveva fondato il ‘Sa- perative rosse’ condotta dal pm Carlo Nordio. Milano 1995, p. 49. eccezionale, uno status speciale che le abilitava lone del libro’ ed era entrato a far parte, tra l’al- Secondo quanto dichiara Desideri, la ‘Soficom’ 31 La sottolineatura è mia. a trattare in divisa estera. In base a questa di- tro, della prestigiosa ‘Casa Editrice Einaudi’. ha incorporato la società ‘Panhandel’ dopo il 32 Op. cit, pp. 44-45. sposizione Schalck-Golodkowski poteva gesti- 15 Il 3 dicembre 1989, a seguito della fuga di cambiamento della sua denominazione in ‘Im- 33 Op. cit., p. 39. re i suoi affari senza essere sotto posto ai fasti- Schalck-Golodkowski nella Rfg, il ministro del- mobiliare terza’. Questa società immobiliare si 34 Si presume che tale anno non sia esatto poi- diosi controlli governativi. Tra l’altro, egli po- le finanze Uta Nickel ordinò al direttore gene- trova ora sotto il mirino del pm Nordio e dei ma- ché in seguito si afferma che la ‘Eumit’ si tra- teva aprire conti per incarico di altre banche rale della ‘Deutsche Handelsbank’ Feodor Zie- gistrati romani in quanto da essa sarebbero par- sforma in Intereurotrade Srl in data 8-5-92. (Lorokonten). Nella disposizione di Sinder- sche di bloccare tutti i conti della ‘KoKo’. Ma titi grossi finanziamenti al Pci-Pds. Del resto, lo 35 Cfr. Corriere della Sera del 13 novembre mann si legge quanto segue: “I ‘Lorokonten’ in data 4 dicembre Ziesche eluse le disposizioni stretto rapporto d’affari tra il Pci e la Lega delle 1994. presso la DHB e presso la DABA (Banca per il del ministro avanzando una serie di eccezioni. cooperative mediante comuni società finanziarie 36 Ciò è comprovato dal ruolo della Lisow- Commercio con l’Estero) non sono soggetti ai Agendo di conseguenza, egli confermò la delega era emerso pure all’atto della costituzione della ski, attualmente sotto accusa anche per aver normali controlli bancari. Per le transazioni su a Waltraud Lisowski a disporre del conto n. 584 ‘Eumit’. Infatti, l’apertura di questa società di venduto sotto costo i beni della ‘KoKo’ in qua- questi conti è responsabile il vice ministro, (quello relativo alle cosiddette ‘società di parti- Torino, facente capo alla ‘KoKo’, aveva sugge- lità di responsabile dell’ente di Stato (Rdt) in- compagno Dr. Schalck, che ne assume il con- to’), dei ‘Conti Metropol’ nn. 12032, 12033 e rito il passaggio di proprietà della ‘Restital’ dal caricato della loro liquidazione. Infatti, bene- trollo”. Cfr. Peter Christ/Ralf Neubauer, Kolo- 12034 presso la ‘Bank für Handel und Effekten’ Pci alla Lega delle cooperative, fermo restando ficiari di queste ‘svendite’ furono principal- nie im eigenen Land, Rowholt Berlin (1990). di Zurigo e la facoltà di disporre, in qualità di la supervisione da parte della tedesco orientale mente i collaboratori della ‘KoKo’ (anche 3 La ‘Metallurgiehandel’ è pure intestataria amministratore, dei beni gestiti dalla ‘Anstalt Transinter’, anch’essa della ‘KoKo’. quelli residenti all’estero) e i funzionari del di quote azionarie del 50 per cento nelle altre Monument’ a Valduz. Questa delega straordina- 24 Rappresentante del comitato centrale, se- partito comunista tedesco della Repubblica fe- due società miste con sede in Belgio: la Trafer’ ria venne a cessare in data 13 dicembre 1989. zione commercio. derale (Dkp). Secondo la commissione d’in- e la ‘Euro Union Metal’ controllate sempre da 16 Questa notizia, datata 16 febbraio 1995, 25 La tabella riprodotta nella richiesta di ar- chiesta del Bundestag “questa attività venne Charles. è stata ripresa dalla Bams Ullstein Documen- chiviazione del pm Ielo, che illustra il mecca- da lei largamente e autonomamente gestita fi- 4 Secondo gli atti della Commissione d’in- tation. nismo di restituzione del prestito di lire no al 15 gennaio 1991, data in cui fu istituito chiesta del Bundestag, istituita per indagare sui 17 Più del 95 per cento dei 130 mila iscritti alla 702.000.000 in marchi, riporta il n. di conto il settore speciale della ‘Treuhandanstalt’ com- traffici delle imprese dirette dalla ‘KoKo’ e sulla Fds provengono dalle file della vecchia Sed. della ‘Eumit’ (645) con gli importi in partenza petente per i beni della ‘KoKo’”. fuga dei capitali da Berlino Est verso l’estero, la 18 Da quanto si evince dagli atti della com- e relative date (DM 408.000 in data 5-10-1988 37 Cfr. la citata intervista su L’Opinione. divisione dei compiti tra Alexander Schalck-Go- missione d’inchiesta del Bundestag, “la ‘Kom- e DM 489.600 in data 30-3-1989); il n. di conto 38 Cfr. il citato articolo di Gian Luca Di Feo. lodkowski e Waltraud Lisowski nel gestire tali merzielle Koordinierung’, a seguito di una di- di Ramazzotti (770) senza le date di transito, e 39 Cfr. gli articoli di Maurizio Tortorella su imprese è così precisata: “Il responsabile per la sposizione del ministro delle finanze Uta Nic- le date di arrivo (1-11-1988 e 11-4-1988) su un Panorama del 4 giugno e del 9 settembre 1994. fondazione, la concezione e Io svolgimento del- kel e di una specifica richiesta del procuratore conto ‘Simpex’ stranamente non precisato in 40 Cfr. in particolare l’intervista di Giancarlo la attività delle cosiddette imprese di partito in generale Gunter Wendland, nel dicembre 1989 spazio lasciato in bianco. Non è perciò chiaro Lehner a Nestore Di Meola su L’Opinione del Occidente era il dr. Schalck-Golodkowski in fu sottoposta a esame non soltanto da parte del se si tratti del n. 614, come indicato nel conte- 22 marzo 1994 e miei articoli pubblicati su quanto capo della ‘Kommerzielle Koordinie- ‘gruppo di controllo valute’ ma pure da Jurgen sto, oppure del n. 584. E’ da tener presente, in- L’Indipendente del 15 marzo 1994 e su L’Opi- rung’. Il necessario lavoro preparatorio era svol- Niesen, incaricato speciale del ministro. La re- fatti, che per disposizione del responsabile nione del 15 novembre 1994. FONDATA DA FILIPPO TURATI NEL 1891 DIREZIONE GIORNALISTI EDITORI scarl Ugo Finetti - Stefano Carluccio Via Benefattori dell’Ospedale, 24 - Milano (direttore responsabile) Rivista di Cultura Politica, Storica e Letteraria Tel. +39 02 6070789 / 02 683984 Email: [email protected] Fax +39 02 89692452 [email protected] Grafica: Gianluca Quartuccio Giordano Anno CXXI – N. 12 / 2012 Email:

Registrazione Tribunale di Milano n. 646 / 8 ottobre 1948 e n. 537 / 15 ottobre 1994 – Stampa: Telestampa Centro Italia - Srl - Località Casale Marcangeli - 67063 Oricola (L’Aquila) - Abbonamento annuo: Euro 50,00 Euro - 10,00

■ SEI FASCICOLI CON UN’ANTOLOGIA DI DOCUMENTI, DI ANALISI E DI DENUNCE MAI ASCOLTATE. MA OGGI PROFETICHE STORIA DI VENTI ANNI/6 LA CRITICA SOCIALE E LA SECONDA REPUBBLICA

SOMMARIO Selezione 2000 - 2005 (segue nei prossimi numeri)

ANTONIO VENIER pag. 10

Maastricht, un patto di recessione

GIANLUIGI DA ROLD pag. 11

Poveri di democrazia

LUCA ANTONINI pag. 12

I padroni delle imposte

ANGELO M. PETRONI pag. 14

Una nuova idea di Welfare

TONY BLAIR pag. 16 MASSIMO PINI pag. 3 Welfare e partecipazione L’Iri e il saccheggio dell’Italia

GRAZIANO TARANTINI pag. 17 STEFANO CARLUCCIO pag. 6 Banche, transizione incompiuta Per una costituzione liberale

UGO FINETTI pag. 18 GIULIANO PISAPIA pag. 8 Il socialismo di Craxi La pena deve rieducare

ANGELO M. PETRONI pag. 22 C. MARTELLI E S. CARLUCCIO pag. 9 Nuova Unione Europea Il futuro è nell’autogoverno e federalismo competitivo 2

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■ 2000 - NUMERO 6 delle società da esso interamente detenute». za indugio, nei termini tecnici strettamente ne- Nessuno replicò, neppure per far notare che cessari, dandone conferma al Tesoro a paga- L’IRI E IL SACCHEGGIO DELL’ECONOMIA l’Italia era ancora uno Stato sovrano, nono- mento avvenuto». Addirittura, l’IRI era obbli- stante i suoi Andreatta. Timidamente un mem- gato a comunicare preventivamente al Tesoro bro del consiglio di amministrazione dell’IRI quali fossero le partite debitorie che intendesse spa, Enrico Zanelli, suggerì sul «Corriere della estinguere. Massimo Pini Sera» che il vincolo di gran lunga più paraliz- Sia Prodi che Ciampi tennero quindi fede al- zante per l’Istituto era quello assunto con Bru- le promesse di Andreatta a Van Miert: entro il xelles di ridurre l’indebitamento in limiti e 1996 i debiti dell’IRI vennero abbattuti, grazie Dalla nascita nel 1933, fino alla messa in Finmeccanica, mobilitando settori del Parla- tempi ormai strettissimi. Nessuno intendeva alla frettolosa vendita della STET al Tesoro. liquidazione del 28 giugno 2000 l’Istituto mento. rinnegare l’accordo del 1993, ma almeno fosse L’Istituto si trovava quindi nella condizione di per la Ricostruzione Industriale, meglio co- I membri di quel consesso eletto nel 1994, concessa la par condicio con qualsiasi gruppo liquidazione coatta, il cui commissario non era nosciuto con la sigla IRI, è stato il protago- ma non meno delegittimato di quello eletto nel privato che realizzasse un programma di di- Michele Tedeschi, ma il ministro del Tesoro nista più emblematico del sistema economi- 1992, perché si era realizzata una maggioranza smissioni «anche radicale, ma senza che ricor- Carlo Azeglio Ciampi. D’altronde il presidente co “misto” italiano, in cui pubblico e pri- che non rientrava nei piani degli ottimati, tanto rano o siano artificialmente indotte scadenze dell’IRI era riuscito ad allinearsi ancora prima vato (ma anche economia e politica) si sono che era stato necessario ribaltarla per mettere e condizioni liquidatorie fallimentari». del decreto-legge: il 19 novembre aveva scritto fin troppo spesso intrecciati. in piedi alla meno peggio un governo tecnico Parole di buonsenso, inascoltate in quella una lettera al «Corriere della Sera», nella quale Eppure per tutti gli anni Sessanta l’IRI è affidato all’ex direttore generale della Banca Italia che dopo Mani pulite aveva abbandonato si dichiarava d’accordo su tutto, dal prezzo stato il motore dello sviluppo economico per d’Italia, tentarono quindi di sostenere le ragio- la strada dell’obiettività per tracimare nei tor- delle azioni STET al travaso dei soldi conte- poi trasformarsi in strumento di interventi ni del mondo del lavoro e della produzione renti dell’intolleranza e dei giudizi sommari. stuale dalle proprie casse a quelle dei creditori. contro la disoccupazione e per rimediare contro i liquidatori del ministero del Tesoro: Appena installato Prodi a Palazzo Chigi, Van Nella stessa occasione replicando ad Alessan- agli errori di gestione degli imprenditori un centinaio di parlamentari protestarono. Ma Miert fece sapere che gli sarebbe piaciuto che, dro Penati, Tedeschi ricordava che i debiti del- privati. Con questa analisi, Massimo Pini poiché il Parlamento non aveva ormai più al- una volta affrontate le priorità del Paese, ve- l’IRI erano scesi dai 33.000 miliardi di fine ripercorre le vicende spesso oscure della cuna competenza sulle privatizzazioni, quella nisse chiuso anche il capitolo IRI. Egli contava 1992, ai 21.900 di fine 1995: e ora con l’in- storia dell’IRI: dalle realizzazioni delle ori- protesta non sarebbe stata sufficiente a fermare su Prodi, con il quale aveva lavorato «molto casso di 14.350 dal Tesoro, l’indebitamento si gini alle circostanze che ne determinarono lo «spezzatino»: invece arrivarono altri segna- produttivamente» quando questi era stato pre- avvicinava al rapporto di 1,2 sul patrimonio la crisi finanziaria, fino alla singolare vi- li, molto più autorevoli. Eugenio Scalfari fece sidente a via Veneto nel 1993: sebbene non netto di circa 6000 miliardi, che poteva essere cenda di colui che durante gran parte degli sapere di essere dalla parte di Fabiani, Tede- escludesse una proroga del termine fissato per considerato fisiologico per un investitore pri- anni Ottanta ha guidato un IRI non risana- schi ricevette, a quanto riportava la stampa, fine 1996 nell’accordo concluso con Andreatta vato, secondo i parametri della Commissione to, nonostante la gigantesca iniezione di de- pressioni dallo stesso D’Alema, segretario dei tre anni prima, Van Miert richiamava gli «im- europea messi in auge da Brittan. naro pubblico. Sette anni di presidenza post-comunisti. Scongiurato lo «spezzatino», pegni chiari» presi dall’Italia, e volle ricordare Per le rimanenti partecipazioni dell’IRI spa, quelli di Romano Prodi nei quali l’Istituto di fatto la privatizzazione dei due gruppi era minacciosamente il caso EFIM, quella liqui- Tedeschi valutava un incasso possibile di non ha certo mostrato il suo volto migliore: rinviata sine die, dal momento che appariva dazione voluta da Amato, dalle cui conseguen- 27.500 miliardi, più 5000 di crediti finanziari: dal “pasticciaccio brutto” della SME alla molto difficile trovare chi volesse comprarli ze erano nate le condizioni iugulatorie dell’ac- «Risulterebbe quindi un margine ampio, oltre vendita dell’Alfa Romeo, dal crac del setto- così com’erano. «L’IRI» commentò sconsola- cordo del 1993. «Van Miert fa il duro solo con 10.000 miliardi, che conferma la solvibilità re siderurgico allo scandalo dei fondi neri. to l’avvocato Agnelli «ha avuto un senso l’Italia», notò Pietro Armani, responsabile per dell’IRI e la capacità di far fronte all’intero in- Infine l’IRI è stato l’illustre vittima della quando è stato creato. Poi, già nel dopoguerra, l’economia di Alleanza Nazionale. «Gli accor- debitamento». Le considerazioni di Tedeschi globalizzazione dei mercati e della realizza- ha assunto delle dimensioni improprie ed è di fatti da governi tecnici senza vera rappre- confermavano che l’IRI non era mai stato in zione dell’Unione Europea: si decise allora stato difficile da ridimensionare. E così sarà sentanza vanno rinegoziati»: Armani si riferi- condizioni catastrofiche, che gli investimenti che il sistema misto italiano non avrebbe ancora». Ma il progetto di Maccanico che pre- va al governo Ciampi. Quando Prodi infine avevano creato un patrimonio in grado di co- potuto sopravvivere. vedeva un nuovo ministero per le infrastruttu- prese decisamente la strada di assolvere a tutti prire i debiti e di garantire una notevole plu- Pini racconta i retroscena delle decisioni re da affidare all’avvocato Lorenzo Necci, am- gli impegni necessari per entrare al primo tur- svalenza allo Stato, al contrario di quanto una economiche che, prese dopo la caduta del ministratore delegato delle Ferrovie dello Sta- no nella moneta unica, ed ebbe fatto di questo pluriennale campagna di stampa aveva fatto Muro di Berlino, puntarono alla privatizza- to non decollò: era ormai aperta nuovamente obiettivo il fulcro della politica del suo gover- credere alla opinione pubblica. La crisi tutta zione delle banche e delle industrie dell’IRI, la strada delle elezioni anticipate. Di quell’in- no, egli dovette di necessità superare i proble- finanziaria dell’IRI era da imputare ai ritardi in condizioni che portarono spesso a casi di terregno approfittò il focoso Nino Andreatta, mi che l’Istituto gli gettava fra i piedi: pur es- e alle inadempienze dell’azionista Stato, il svendite. La caduta dell’Istituto ha trasci- il quale portava come fiore all’occhiello l’ac- sendo stato di volta in volta il protetto e il pro- quale aveva sempre approvato i programmi in nato con sè una classe di governo che ne cordo con Van Miert sulla riduzione dei debiti tettore degli Agnes e dei Fabiani, né la STET nome dello sviluppo dell’occupazione, ma non aveva voluto lo sviluppo senza poterlo ade- degli ex enti di Stato, da lui negoziato in qua- né la Finmeccanica dovevano creare intralci aveva dato i mezzi necessari. Ora da quella guatamente finanziare. lità di economista prestato al dicastero degli sulla strada dell’euro, fino al traguardo rag- crisi era nata l’occasione del secolo per i pri- Il libro (I giorni dell’Iri, Storie e misfatti da Esteri del governo Ciampi: se gli fosse stato giunto nel maggio 1998. Il 21 novembre 1996 vati: i governi tecnici degli anni Novanta, figli Beneduce a Prodi Mondadori) si avvale di attribuito un ministero economico, più adatto il governo emise il decreto-legge 598, che però di Mani pulite, si erano mossi in modo opposto una vasta documentazione per buona parte alle sue competenze, forse l’Italia avrebbe evi- venne bocciato alla Camera nel gennaio 1997. al Mussolini degli anni Trenta, il quale aveva inedita ed è costruito su un solido complesso tato di essere trattata come l’ultimo dei partner Il governo Prodi allora presentò un disegno di tolto ai privati seguendo le indicazioni di quei di fatti, cifre, nomi e date che ne provano e europei. legge, ridotto a quindici righe, al Senato, dove veri grands commis dello Stato che furono Be- ne confermano l’intento: far luce finalmente Intervistato dal sempre vigile quotidiano disponeva di un’am pia maggioranza: in esso neduce e Menichella. su una variegata e a volte torbida realtà, in- della Confindustria il 3 febbraio 1996, Andre- venne inserita anche una interpretazione au- Il ministero del Tesoro era divenuto una quadrandola nella sua interezza. Di queste atta si fece minaccioso: «L’IRI si sbrighi a tentica dell’esclusione delle offerte pubbliche nuova superholding: si calcolava che le sue pagine pubblichiamo gli ultimi due capitoli, vendere la STET. Altro che rinegoziare l’ac- di acquisto (OPA) per le operazioni infragrup- partecipazioni raggiungessero il valore aggre- “I seppellitori” e “La fine dell’IRI”. cordo del luglio ‘93... È un’idea, quest’ultima, po. Anche lo Stato e gli enti pubblici dovevano gato di 400.000 miliardi, analogo alla capita- che sento circolare anch’io, ma che mi manda essere considerati parte di uno stesso gruppo: lizzazione complessiva di Borsa. Soppresso il in bestia, perché è una vera follia». Secondo ciò significava che per la privatizzazione della ministero delle PPSS, a capo dell’impero delle el febbraio 1996, quando l’economista, l’accordo aveva posto fine a uno STET non sarebbe stato necessario applicare partecipazioni dello Stato si trovava ora Mario N sembrava che il pullman elet- stato di guerriglia fra l’Italia e la burocrazia l’OPA alle azioni non controllate dall’IRI, qua- Draghi. Secondo Sabino Cassese, nella dire- torale di Romano Prodi fosse comunitaria, che durava da molti anni, causata lora il pacchetto di maggioranza fosse stato ac- zione generale del Tesoro si era venuta a crea- stato spinto in un fosso dal governo delle «lar- dalle inadempienze italiane. quisito, come poi avvenne, dal Tesoro. Di fat- re una centrale di guida più potente e con com- ghe intese» di quell’Antonio Maccanico che L’IRI doveva ben sapere che la sua politica to, era l’ennesima risposta negativa ai piccoli piti ancora più vasti. Draghi, nato nel 1947, era era stato presidente di Mediobanca, avvenne di dismissioni doveva essere sincronizzata con risparmiatori che in passato avevano creduto figlio di un collaboratore di Donato Menichel- l’ultimo tentativo dei «boiardi alla seconda le intese del 1993: «Doveva pensarci prima». nei titoli delle PPSS. Essendo il decreto-legge la; allievo di Federico Caffè, l’economista mi- crociata» per invertire il trend liquidatorio ini- Il collerico e polivalente Andreatta sarà mini- immediatamente operativo, la presidenza del steriosamente scomparso, e di Franco Modi- ziato da Ciampi e proseguito con qualche ri- stro della Difesa nel governo Prodi per il mo- Consiglio emise il 6 dicembre una direttiva, e gliani al Massachusetts Institute of Technolo- serva da Lamberto Dini. Il presidente dell’IRI mento privo di poltrona ma ben certo della infine il Tesoro il 16 dicembre 1996 emanò un gy (MIT), nel 1986 era stato nominato diret- Tedeschi non sapeva decidersi tra due ipotesi giustezza delle proprie idee in materia di poli- decreto di sei articoli: l’IRI avrebbe ceduto le tore esecutivo della Banca Mondiale; in quei di privatizzazione dei due grandi gruppi STET tica comunitaria, dipinse un quadro apocalit- sue partecipazioni nella STET al Tesoro, in- cinque anni strinse rapporti di amicizia con e Finmeccanica: prima smembrare, e poi ven- tico, nel quale l’Italia sarebbe sprofondata in cassando come acconto 14.530 miliardi, in Jack Rubin, uno dei capi della Goldman Sachs dere azienda per azienda? Oppure cedere in caso di inadempienza alle scadenze fissate in modo da portare nel bilancio 1995 una plusva- e fino alla primavera del 1999 ministro del Te- blocco i pacchetti delle due finanziarie? Nel quella notte del luglio 1993: lenza di 3496 miliardi. Ciampi, che era entrato soro del presidente Clinton. primo caso, si sarebbe potuto ottenere un in- «L’Unione europea potrebbe portare il no- nel governo Prodi come ministro del Tesoro, Nel 1990 Draghi tornò a Roma e ottenne casso maggiore, ma a farne le spese sarebbero stro paese davanti all’Alta Corte di Giustizia versò 3000 miliardi pronta cassa alla girata dei una consulenza alla Banca d’Italia da Guido stati i piani industriali dei due gruppi. Contro che verosimilmente condannerebbe l’Italia a titoli, il 21 dicembre 1996: ma quei soldi erano Carli, il quale lo raccomandò a Nobili per una questa visione cinicamente finanziaria insor- modificare l’articolo 2362 del codice civile destinati «in via esclusiva», come precisava posizione all’IRI. Richiesto da Nobili quali sero Ernesto Pascale, amministratore delegato sulla responsabilità illimitata dell’azionista con puntiglio il decreto, al rimborso dei debiti, fossero le sue ambizioni, Draghi aveva rispo- della STET, e Fabiano Fabiani, presidente di unico, in questo caso del Tesoro, per i debiti cui l’Istituto avrebbe dovuto provvedere «sen- sto che gli sarebbe parsa adeguata la carica di 4 ■ CRITICAsociale 12 / 2012

direttore generale, ma alla risposta che il posto lavoglia nel 22,62 per cento del capitale socia- quo: il mittente non aveva partecipato, così co- mandato: effettuare le dismissioni in un trien- era già occupato, il colloquio finì senza svi- le: ma nel corso del 1997 svalutarono le loro me né Micheli né il ministro del Tesoro, alla nio... Comunque, l’IRI non è l’EFIM...». luppi. Nel gennaio 1991 Carli riuscì a sistema- partecipazioni di quasi un quarto. detronizzazione del presidente di Finmeccani- Il giornalista Giuseppe Turani finalmente re Draghi nell’incarico di direttore generale Già nel maggio 1996 l’Istituto aveva ribadi- ca. Il cerino acceso restò nelle mani di Tede- esultava: «E venne il giorno dei seppellitori... del ministero del Tesoro, nonostante che An- to a Fabiani in una direttiva il progetto di scor- schi, che non aveva studiato dai Gesuiti. Di fatto, con oggi, si chiude la storia dell’in- dreotti e Cirino Pomicino sostenessero una poro, lo «spezzatino» sventato alla fine del L’onda d’urto della caduta di Fabiani si pro- dustria pubblica nel nostro paese. Entro il candidatura diversa: così Draghi era divenuto 1995, e cioè la messa in vendita di Alenia, El- pagò inesorabile: il pupillo di Draghi, France- 2000 l’IRI, che dell’intervento pubblico in Ita- uno degli uomini più potenti d’Italia, perché sag Bailey e Ánsaldo per far cassa e saldare sco Giavazzi, si affrettò a rilevare sul «Corrie- lia è stato il simbolo più vistoso (e anche il più oltre che delle privatizzazioni, la direzione ge- almeno una parte dei debiti: ma Fabiani aveva re della Sera» che, «se l’IRI non condivideva importante), verrà spazzato via». I «seppelli- nerale del Tesoro si occupa anche del debito fatto orecchi da mercante, osservando con di- quel bilancio, era suo dovere imporre al con- tori» appartenevano in parte al circolo degli pubblico. Membro di diritto dei consigli di stacco e forse con disprezzo quell’agitazione siglio di amministrazione diversi criteri di re- amici di Prodi, cresciuto attorno a Nomisma, amministrazione di IRI ed ENI, Draghi era an- inconcludente. Nel settembre 1995, alla ceri- dazione dei conti, non bocciarli una volta ap- così che sembrava essersi incarnata la battuta che membro del «G10 deputies», l’organismo monia di inaugurazione della Fiera del Levan- provati». Non sedevano forse nel consiglio di che qualcuno aveva coniato: «Si dice Nomi- di concertazione dei paesi più ricchi dell’OC- te a Bari, Massimo D’Alema aveva fatto al mi- Finmeccanica i rappresentanti dell’Istituto? sma ma si legge nomine». Patrizio Bianchi da SE, e del Comitato monetario europeo. Molto nistro dell’Industria Alberto Clò le sue lodi. Giavazzi ipotizzava, per il povero Tedeschi, lì veniva; Piero Gnudi, definito «il Cuccia di riservato, Draghi non era uso a rilasciare in- Però i veri padroni abitavano al ministero del un «doveroso pensionamento». Il missile a due Bologna», era da sempre vicino a Prodi. Gli terviste; una volta però, per alcune dichiara- Tesoro, primo fra essi Mario Draghi che aveva testate raggiunse quindi dopo Fabiani il presi- altri tre consiglieri di amministrazione dell’IRI zioni sulla riforma del diritto societario, venne studiato al liceo dei Gesuiti a Roma, il Massi- dente dell’IRI. Convocato alla Commissione erano Piero Barucci; Alberto Tripi, già ammi- ripreso da Eugenio Scalfari, che lo paragonò miliano Massimo. industria del Senato, il ministro del Tesoro da nistratore della Centrale del Latte di Roma; e a un «giovane yuppie»: «Solo che gli yuppies Quando Fabiani nel bilancio 1996 evidenziò una parte affermò di condividere con via Ve- infine Roberto Tana, unico superstite del pre- avevano come obiettivo la ricchezza e da quel- una perdita di 540 miliardi, quella mossa au- neto il piano di riordino della Finmeccanica, cedente consiglio. la misuravano il loro successo, mentre per dace voleva significare che ormai erano neces- dall’altra dichiarò che «il governo considera Alla fine del 1999 Gnudi sostituì alla presi- Draghi il successo coincide con l’estendersi sari capitali freschi, e che il gruppo quotato in conclusa la missione industriale dell’IRI». denza dell’Istituto Gros-Pietro, trasferito al del potere da lui amministrato». Borsa doveva mettere fine alla politica degli La vicenda dimostrava, se vi fossero ancora vertice dell’ENI. La storia dell’Istituto per la Il 24 gennaio 1997 il Tesoro licenziò Biagio utili inadeguati rispetto al giro di affari, se vo- stati dei dubbi, che l’Italia non disponeva di Ricostruzione Industriale ormai non fa più Agnes ed Ernesto Pascale e mise a capo di Te- leva crescere su basi sane. Però gli amici di alcun progetto per presentarsi da protagonista parte della Storia. lecom Italia, la società nata dalla fusione della Fabiani questa volta riuscirono soltanto, sia nel mercato globale e che anche le poche aree STET con Telecom già SIP, Guido Rossi, in nell’Ulivo che nel Polo, a chiedere all’unisono di eccellenza di cui l’industria nazionale era passato senatore del PCI e presidente della il 29 aprile 1997 il rinvio dell’assemblea di bi- partecipe, sarebbero state sacrificate alle esi- LA FINE DELL’IRI Consob. Se era stato relativamente facile per lancio: essi non sapevano che pesci pigliare di genze del liquidatore Tesoro. D’altra parte la il Tesoro liquidare i due, la questione di Fabia- fronte all’improvvisa novità di perdite così in- situazione di Finmeccanica era davvero criti- Per valutare adeguatamente il clima di vero no Fabiani si presentava ben diversa. Nono- genti, e contavano di prendere tempo con un ca: il 25 novembre 1997 il nuovo consiglio di e proprio annichilimento che avvolse per tutti stante il rapporto di 2,3 lire di debiti per ogni dibattito alle Camere sulla vicenda. Ma il Te- amministrazione registrò al 30 settembre un gli anni Novanta il mondo delle PPSS, favo- lira di patrimonio, la Finmeccanica rappresen- soro fu irremovibile: non si poteva consentire «rosso» di 2045 miliardi. Il presidente Sergio rendo così lo sviluppo di un «pensiero unico» tava uno dei pochi gruppi nazionali di alta tec- un ritorno al passato, al peggiore periodo delle Carbone e l’amministratore delegato Alberto a favore delle privatizzazioni, è necessario fare nologia: dopo l’acquisto per oltre 1000 miliar- PPSS, alla mescolanza di politica e gestione Lina portarono in assemblea una proposta per un passo indietro nel tempo. Fino agli inizi di dell’azienda tedesca Hartman & Braun dalla delle aziende pubbliche. un aumento di capitale di duemila miliardi, ne- dell’operazione Mani pulite ai primi del 1992, Mannesmann nel 1995, che aveva lasciato Il 24 aprile 1997, un giovedì, il consiglio di cessari per coprire gli oltre 1600 di svalutazio- i dirigenti delle società per azioni controllate strabiliati gli analisti per l’entità del prezzo, amministrazione dell’IRI aveva bocciato il bi- ne dei cespiti patrimoniali. dalla mano pubblica non erano considerati Finmeccanica era divenuta il secondo produt- lancio 1996 della Finmeccanica, senza neppu- Per risolvere il problema creato dalle dimis- pubblici ufficiali né incaricati di pubblico ser- tore mondiale di sistemi per l’automazione in- re citare le ragioni di pulizia dei conti, che ave- sioni di Fabiani, Michele Tedeschi aveva avu- vizio: sotto l’ombrello protettivo di questa giu- dustriale. In previsione che andasse a buon fi- vano portato alla perdita. Via Veneto impose to l’idea di proporre quella posizione al pro- risprudenza costante, le PPSS potevano stare ne l’acquisto della Breda dal liquidatore del- il ritorno allo schema organizzativo di holding fessor Gian Maria Gros-Pietro, un torinese di sul mercato senza i lacci e i laccioli della Pub- l’EFIM, Alberto Predieri, il treno veloce ita- finanziaria, ma Fabiani a quel punto dichiarò cinquantasette anni, docente di Economia in- blica amministrazione. liano sarebbe stato tutto prodotto dalla azienda che si sarebbe presentato dimissionario all’as- dustriale all’Università di Torino nonché dal Quando, nel gennaio 1990, la Procura della di Fabiani: così il gruppo avrebbe aggiunto semblea. Il 27 aprile il giornalista Bruno Man- 1995 vicepresidente del comitato scientifico Repubblica di Milano, diretta da Francesco due posizioni di rilievo internazionale a quelle fellotto, amico di Fabiani, tirò fuori dall’oblio della creatura di Prodi, Nomisma. Ma invece Saverio Borrelli, aveva inviato al Senato una già ottenute nell’aerospazio e nella difesa con sul «Mattino» di Napoli un episodio accaduto di sedersi sulla poltrona che era stata richiesta di autorizzazione a procedere nei Alenia, negli elicotteri con Agusta, nell’ener- quando Sette era succeduto a Petrilli, e Fabia- dell’«etrusco», Gros-Pietro andò a piazzarsi confronti del senatore Antonio Natali, già pre- gia con Ansaldo. ni, all’epoca direttore delle Relazioni esterne proprio su quella di Tedeschi: fu il suo amico sidente della Metropolitana Milanese, nel A Fabiani non era certo mancato il favore dell’Istituto, sosteneva la candidatura interna Romano Prodi a telefonargli, un sabato pome- maggio successivo se la vide respingere con dei governi, dopo Andreotti: Ciampi gli aveva del direttore generale Alberto Boyer. Micheli, riggio, da Palazzo Chigi. 125 voti contro 76: il Senato confermava così ricapitalizzato le aziende ex EFIM perché po- sottosegretario alla Presidenza di Prodi a Pa- Come ha raccontato lo stesso Gros-Pietro al la tesi corrente che la MM non era considerata tesse prendersele sane; Berlusconi gli aveva lazzo Chigi, ma all’epoca capo del personale giornalista Luigi Locatelli dello «Specchio ente pubblico e che quindi i suoi amministra- garantito commesse per 10.000 miliardi in otto dell’IRI, aveva convocato Fabiani: «Il nuovo economico», Prodi usò per vincere le sue esi- tori non potevano essere accusati del reato di anni; l’IRI lo aveva sostenuto finanziariamente presidente l’accusa di non aver dimostrato suf- tazioni una formula simile a quella che Euge- corruzione, tipico del pubblico ufficiale. La per l’espansione nel settore difesa, quando la ficiente fedeltà al gruppo». «Dica al presidente nio Scalfari aveva utilizzato con lui quindici Procura di Milano non sollevò alcun conflitto guerra con l’EFIM era stata vinta inglobando- che la fedeltà è dei cani, la lealtà degli uomi- anni prima: «In una certa misura ti sei goduto davanti alla Corte Costituzionale per questa in- ne le aziende; il governo Dini aveva approvato ni.» Questo scambio di battute sembrava indi- gli studi, adesso è il momento di pagare il con- terpretazione né diede inizio, come avrebbe un piano di finanziamenti di 2700 miliardi per care in Micheli l’autore del complotto: Palazzo to» disse Prodi. «Non puoi rifiutare, fai conto dovuto, ad azione penale per il reato di illecito il gruppo. Tutto questo consentiva ad Alessan- Chigi fece allora sapere, attraverso una nota di di essere stato chiamato a fare il servizio mili- finanziamento dei partiti. dro Penati di affermare sul «Corriere della Se- «ambienti vicini», che la decisione fatale che tare.» Non occorreva tanto un manager, con- A partire dal 1992 in poi, le norme saranno ra» del 4 maggio 1997 che i governi avevano aveva messo Fabiani con le spalle al muro era cluse il presidente del Consiglio, quanto una interpretate in tutt’altro modo: gli amministra- «sempre appoggiato e finanziato la galoppata stata presa d’intesa fra Istituto e Tesoro; Ciam- competenza atta a «rimodellare una struttura tori di enti economici pubblici furono parifi- di Fabiani verso il dissesto». Ma con queste pi a sua volta si affrettò a smentire, sottoline- industriale». cati a incaricati di pubblico servizio. favorevoli premesse, perché mai l’«etrusco» ando che l’IRI era ormai una società per azio- Nuovo presidente dell’IRI dal giugno 1997, Gerardo D’Ambrosio, allora vice di Borrelli non avrebbe dovuto sentirsi tranquillo, ora che ni; non più un ente pubblico. Gros-Pietro si trovò alle prese con la contrad- alla Procura di Milano, sottolineò in un’inter- il suo vecchio amico Prodi si trovava installato Il 29 aprile Mario Draghi scrisse da Washin- dizione tra un mandato liquidatorio, e quel- vista che «quando è palese l’influenza domi- a Palazzo Chigi? Il sostegno non solo degli an- gton a Tedeschi sostenendo che nell’assemblea l’idea del «rimodellare» attraverso le privatiz- nante della mano pubblica, vuoi per i metodi tichi sodali democristiani di sinistra, rispar- della Finmeccanica l’IRI avrebbe dovuto an- zazioni un capitalismo nazionale che egli stes- di nomina dei consigli di amministrazione o miati da Mani pulite, ma anche degli eredi del nunciare «la propria strategia in merito al fu- so definiva «poco consistente». perché lo Stato detiene la proprietà, le norma- comunismo, nonché del gruppo giornalistico turo della società» e, se Fabiani avesse confer- «Nel nostro paese... i risparmiatori rispar- tive europee parlano chiaro: l’amministratore di Scalfari e De Benedetti e del suo circolo di mato le dimissioni, il rappresentante dell’Isti- miano moltissimo e sono pronti a mettere que- è considerato pubblico ufficiale incaricato di relazioni personali tra le quali spiccava il mi- tuto avrebbe dovuto invitarlo a ritirarle «im- sto capitale nelle mani degli operatori. Ma pubblico servizio». La nuova interpretazione nistro del Tesoro, non gli sarebbe mancato in mediatamente». A queste disposizioni del pa- quelli che mancano sono proprio gli operatori» della legge si appoggiava quindi all’Unione caso di necessità. drone, Tedeschi così replicò sconcertato: «Se, chiariva a Locatelli. europea, istituzione coerente nella sua inten- Tuttavia, alla fine del 1996, i debiti raggiun- come dici tu, l’IRI deve tenere ferme le pro- Il mite ed equilibrato amico torinese di Pro- zione di garantire al massimo la concorrenza, gevano quasi il fatturato: 11.016 miliardi con- prie valutazioni sulle strategie della Finmec- di vedeva come in una palla di vetro i guai pre- e tale da non lasciare alcuno spazio agli esca- tro 14.950. canica, non vedo come possa al tempo stesso senti e futuri delle privatizzazioni, ma non motages giuridici. Si rendeva così possibile Le banche che vantavano crediti San Paolo, invitare a ritirare le dimissioni, che Fabiani aveva gran desiderio di prendere posizione. contestare i gravi reati di corruzione e concus- Comit, Credit, Banca di Roma, BNL, IMI, Po- motiva proprio con il dissenso su quelle stra- All’atto dell’ingresso nella storica sede di via sione, invece di limitarsi alla violazione della polare di Milano, Popolare di Novara e Banca tegie». Ma quella lettera di Draghi aveva pro- Veneto, il 23 giugno, Gros-Pietro si lasciò legge sul finanziamento pubblico dei partiti, Toscana li avevano convertiti piuttosto di ma- prio il compito di rivelare un messaggio obli- scappare una dichiarazione: «Mi atterrò al in vigore dal 1974. CRITICAsociale ■ 5 12 / 2012

Le inchieste penali che vanno sotto il nome Per venire ai giorni nostri, Enrico Cuccia fa Chiesa; scomparsi i socialisti di Bettino Craxi Un tentativo effimero, questo di D’Alema, di Mani pulite non avevano tanto lo scopo di mettere a verbale a Ravenna, davanti ai magi- che nelle PPSS vedevano lo strumento per rea- collegato a un ruolo decisionista di Palazzo perseguire i responsabili di specifici atti ille- strati che indagano sul crollo del gruppo Fer- lizzare grandi opere strutturali interconnesse Chigi subito contestato dalla grande stampa, e citi, ma rivoluzionando l’interpretazione del- ruzzi, una inequivocabile dichiarazione: «Nel- con il piano di Jacques Delors per le infrastrut- irriso da che dichiarava di l’essenza giuridica delle imprese a capitale la mia lunga vita professionale non ho mai vi- ture europee; ingabbiati i sindacati nella poli- sentire nelle privatizzazioni «uno strano odo- pubblico, presentavano all’opinione pubblica, sto un bilancio che non fosse falso». Così il tica neocorporativa della concertazione con re... un tanfo». E poco prima della caduta del mediante arresti e incriminazioni a catena, il pubblico ministero di Milano Francesco Greco grande industria e finanza, messa in piedi dai governo D’Alema, lo stesso Cossiga aveva quadro della cosiddetta «corruzione ambien- dichiara al giornalista Fabio Tamburini: «Ab- «nittiani del 2000» sotto il governo Ciampi: raccontato ai giornalisti una battuta di un «au- tale». Il pubblico ministero Antonio Di Pietro biamo trovato fondi neri in tutti i grandi gruppi non restavano che i post-comunisti, miracolati torevole fiscalista di sinistra»: «Qual è la dif- si chiedeva se le società di diritto privato con italiani. Dalle tangenti ai politici siamo risaliti di Tangentopoli, i quali nel 1993 con la «gio- ferenza che passa tra Mediobanca e Palazzo capitale pubblico fossero nate «solo per ragio- ai fondi neri...». iosa macchina da guerra» di Achille Occhetto Chigi: entrambi sono merchant bank, solo che ni di efficienza e di imprenditorialità, o non Schierando la grande stampa di informazio- erano comunque l’unico partito della sinistra. a Palazzo Chigi non si parla l’inglese». anche per creare oasi di impunità, luoghi cioè ne a fianco di Mani pulite, in quello che Paolo In effetti essi, durante tutta la prima fase di Comunque ormai i buoi erano scappati dalla dove lontane dal controllo delle minoranze e Cirino Pomicino definisce uno «scambio taci- preparazione ideologica e propagandistica del- stalla. al riparo dalle norme di diritto pubblico talune to», i cosiddetti «poteri forti» in quei momenti le privatizzazioni, erano rimasti freddini, an- Nonostante che il presidente dell’IRI, Gian persone vengono ad assumere il ruolo di am- in condizione di grande debolezza ottennero cora legati al modello di economia pubblica, Maria Gros-Pietro, ai primi del 1999, avesse ministratori non per rendere un servizio alla «una gestione discreta delle indagini sulla e avevano tardato ad afferrare il nesso tra la in un’intervista auspicato «strumenti di tutela collettività ma per “ripulire” e “lavare” inte- grande impresa». Il 17 aprile 1993 al teatro La loro legittimazione a governare e l’adesione per i settori strategici» un termine messo fuori ressi personali». Fenice di Venezia Gianni Agnelli colse l’oc- senza limitazioni ai progetti dei «poteri forti» moda da Guido Carli dieci anni prima, come La totale squalificazione del sistema politico casione del convegno dei piccoli e medi im- economici non solo nazionali. In un convegno abbiamo visto -, da molti anni ormai l’Istituto ed economico portò addirittura all’equazione prenditori della Confindustria per legittimare organizzato dalla sezione economica del PCI- seguiva fedelmente le disposizioni del Tesoro, «corruzione diffusa-Stato criminale», illustrata l’azione di Mani pulite: «È errato e fuorviante PDS, diretta da Alfredo Reichlin, tenutosi a trasferendogli gli utili di gestione. Nel 1996 dal professor Federico Stella, legale di fiducia pensare che le indagini giudiziarie siano parte Roma al Residence Ripetta nel settembre gli utili erano stati di soli 193 miliardi, ma l’in- del nuovo capo dell’ENI voluto da Amato di un complotto». Nessuno dopo di allora 1992, le tesi dominanti erano state di riserva debitamento era sceso a poco più di 3500, al Franco Bernabè, al convegno di studi su Tan- avrebbe potuto opporsi alla cosiddetta «reda- sulle privatizzazioni. «Nel 1992... gli unici li- punto che Gros-Pietro poteva annunciare che gentopoli tenutosi all’Università Statale di Mi- zione giudiziaria unificata»: un flusso di noti- beralizzatori e privatizzatori eravamo Filippo nel gennaio 1998 il prestito della Cassa Depo- lano il 14 settembre 1994. zie, opportunamente filtrate e dirette, di grande Cavazzuti e io» confermerà alcuni anni dopo siti e Prestiti i 10.000 miliardi che avevano sal- Nel corso del primo semestre del 1993 fu- effetto per l’amplificazione di alcuni aspetti Vincenzo Visco, futuro ministro delle Finanze vato la gestione di Prodi nel 1993 sarebbe stato rono arrestati su richiesta della Procura di Mi- delle indagini, e devastante per gli indiziati. e del Tesoro. estinto. Nel 1997 gli utili raggiunsero la con- lano sia l’ex ministro delle PPSS dal 1983 al Quando le direzioni dell’epoca del «Corrie- All’avvento del governo Ciampi si venne a siderevole cifra di 5174 miliardi, 2700 dei 1987, (poi riconosciuto innocen- re della Sera» e della «Stampa» si furono col- stringere un accordo, come spiega Paolo Ciri- quali girati al Tesoro: nell’esercizio 1998 di te e risarcito dallo Stato con cento milioni per legate a «la Repubblica» e all’organo del PCI- no Pomicino nelle vesti di commentatore del 3158 miliardi, quasi totalmente prelevati dal la ingiusta detenzione); sia il presidente del- PDS, «l’Unità», si realizzò quella voce unica «Giornale», Geronimo: «il PDS avrebbe dato Tesoro. l’ENI, Gabriele Cagliari, il quale trovò un’or- dell’«opinione pubblica» che da una parte mano libera alla grande borghesia finanziaria... Infine nell’ultimo anno di gestione, il 1999, ribile morte per soffocamento nel carcere di avrebbe sostenuto a spada tratta le inchieste, e e l’establishment finanziario e giornalistico il presidente Piero Gnudi poteva annunciare San Vittore, qualificata come suicidio; sia in- dall’altra avrebbe portato a fondo l’offensiva avrebbe appoggiato, appassionatamente, la un utile di 7226 miliardi erogato con valuta al fine il presidente dell’IRI, Franco Nobili, sulle a favore delle privatizzazioni. battaglia dei progressisti». Il patto prevedeva, 28 giugno 2000 per 5865 miliardi al Tesoro. cui vicende ci siamo già soffermati fino alla Tutto questo avvenne nonostante che tra il «da un lato una sorta di fideiussione e di sdo- All’Istituto restano liquidazioni da completare, totale riconosciuta innocenza. 1990 e il 1996 i quotidiani nazionali totaliz- ganamento dei post-comunisti sul piano inter- il contenzioso non indifferente da sbrogliare, Con queste decapitazioni dei vertici, alle zassero un calo nelle vendite di più del 12 per nazionale (Occhetto alla NATO, Occhetto alla e aziende da privatizzare: Fincantieri, Tirrenia, quali altre se ne aggiunsero per l’EFIM e cento. City) e l’appoggio della grande stampa padro- Iritecna fra le altre. Le ultime privatizzazioni l’ENEL, il sistema delle PPSS era in ginoc- Si trattò dunque di una guerra di élites senza nale; dall’altro il via libera per acquisire grandi hanno riguardato Autostrade, Aeroporti di Ro- chio: non poteva opporre alcuna resistenza ai esclusioni di colpi, sul bubbone del finanzia- società pubbliche a prezzi stracciati». ma (società finita alla Gemina di Cesare Ro- progetti di privatizzazione che il governo mento illecito della politica che tutti aveva Nonostante l’incidente di percorso delle ele- miti) e Finmeccanica, azienda nella quale il Ciampi e il ministero del Tesoro si apprestava- coinvolto: ma i dirigenti politici non avevano zioni politiche del 27 marzo 1994 e il governo Tesoro è rimasto presente con una quota del no a realizzare. Quando un giornalista inglese armi per potersi difendere, mentre quelli che di Silvio Berlusconi, i post-comunisti non rin- 32 per cento del capitale. Alitalia, RAI e Cofiri chiese a Piero Barucci, già ministro del Tesoro, erano stati loro associati non solo potevano ba- negarono la loro totale abiura di qualunque tipo passano al Tesoro, nonostante le perplessità se senza Di Pietro le privatizzazioni sarebbero rattare il sostegno dei loro giornali, ma coglie- di «politica industriale». Però il patto faustiano del ministro Visco che prevede per la liquida- mai decollate, egli seppur di malavoglia dovet- vano l’occasione per ridurre al silenzio chiun- non poteva non far nascere qualche ripensa- zione «tempi biblici». Ma egli può consolarsi te rispondere che «il clima conseguente a certe que si opponesse ai loro progetti di conquista mento: quando Massimo D’Alema, di fronte con un attivo di 50.000 miliardi e una liquidità vicende giudiziarie ci aveva probabilmente da- degli antichi latifondi economici dello Stato. alla pretesa della IFIL degli Agnelli di scegliere di 22.000: l’ultimo lascito dell’IRI. to un certo aiuto». Al di là delle minimizzazioni Nel groviglio delle delazioni, delle chiamate gli amministratori di Telecom Italia pur posse- Nonostante le nere previsioni, l’IRI scom- di Barucci, bisogna invece ricordare il clima di in correità, dei veri o falsi pentiti, nessuno po- dendo solo lo 0,6 per cento delle azioni, faceva parendo ha dimostrato di non essersi compor- vero e proprio terrore dal 1992 al 1994, quando teva sentirsi più al sicuro, e tutti cercavano di notare che il capitalismo non doveva pretende- tato così male nei suoi sessantasette anni di vi- un’accusa a esponenti politici o delle PPSS farsi dimenticare: «La gente è portata a con- re di governare le aziende senza comprarle né ta. Quando Giuliano Amato nel 1992 lo tra- equivaleva a una condanna. D’altronde lo stes- dannare apoditticamente e senza appello i po- di trasformare un monopolio pubblico in una sformò dall’oggi al domani in società per azio- so Francesco Saverio Borrelli sosteneva che litici», osservava l’ex presidente della Repub- rendita privata, Diego Novelli, già sindaco co- ni, il vertice di via Veneto si riunì, racconta En- «in questo specifico contesto di investigazione blica Francesco Cossiga, «ma non sembra munista di Torino, gli rispondeva che «gli rico Micheli, oggi sottosegretario alla presi- che va sotto il nome di Mani pulite forse le chiedersi quanto gli imprenditori abbiano gua- Agnelli fanno il loro mestiere: sono dei capita- denza con Amato ma all’epoca direttore gene- conseguenze possono essere tratte ancora pri- dagnato da questo sistema». listi, usano le leggi per realizzare i loro affari. rale dell’Istituto: «Facemmo due conti e sco- ma di attendere la verifica dibattimentale...». Chiamiamolo terrore, chiamiamolo pensiero E oltretutto cavalcano il vento favorito proprio primmo che, con 80.000 miliardi di debiti a In quegli anni non fu possibile alcun confronto unico del neoliberismo: sta di fatto che dal da Massimo D’Alema con la sua conversione fronte di un patrimonio esiguo, l’IRI era già di idee né di programmi, anche perché i due 1992 alla caduta del governo Prodi nell’autun- al capitalismo sfrenato». fallita». La stessa considerazione fece Enrico statisti che avevano sempre rivendicato il pri- no 1998, la gestione degli affari economici e Divenuto presidente del Consiglio, D’Alema Cuccia: ma tutto era nato dalla fretta e dalla mato della politica sull’economia, Giulio An- finanziari, nonché la ristrutturazione industria- criticò il suo predecessore: «Romano Prodi leggerezza con la quale il governo Amato ave- dreotti e Bettino Craxi, erano fuori gioco per le per mezzo delle privatizzazioni sono state pensava che, centrato l’obiettivo del risana- va proceduto alla trasformazione. Non si è le accuse loro rivolte. nelle mani di un ristretto gruppo di tecnocrati, mento e dell’ingresso nell’euro, il meccanismo trattato di un «autentico miracolo», come de- Nel gioco si erano inseriti i grandi gruppi fi- liberati dal peso delle norme sulla contabilità dello sviluppo si sarebbe rimesso in moto da finisce la vicenda infine conclusa Micheli al nanziari e industriali, i quali disponevano di dello Stato, affiancati da una pletora di consu- solo. Sbagliava. Il meccanismo è inceppato, e giornalista dell’«Unità» Pasquale Cascella, ma un’arma decisiva per farsi rispettare dai magi- lenti ed esperti che in otto anni hanno incassa- non ripartirà senza una coraggiosa azione pub- della realizzazione degli attivi patrimoniali strati: la stampa. Se da una parte la pratica del to dallo Stato 350 miliardi di prebende. blica...». Per colpa della pura logica di cassa, dell’IRI, aziende che hanno portato un valore finanziamento illecito della politica era andata Bisogna pur chiedersi come l’Italia, nella perseguita dal Tesoro fin dal 1992, si era im- di 106.000 miliardi dal 1992 a oggi. Bisogne- avanti per quasi vent’anni sotto gli occhi di tut- cui finanza e industria lo Stato, per motivi sto- pedito che attraverso le dismissioni delle azien- rebbe semmai chiedersi se quel valore non ti, dall’altra la pratica dei fondi riservati aveva rici sui quali già ci siamo soffermati, esercita- de pubbliche si facesse una nuova politica in- avrebbe potuto, in circostanze diverse, essere rappresentato una costante per gli imprenditori va un’influenza dominante, sia potuta entrare dustriale. Così sul «Corriere della Sera» del 1° maggiore: ma questa indagine sarà possibile privati. Nel 1970 Cesare Merzagora, già presi- al secondo posto tra i Paesi privatizzatori nella marzo 1999 il giornalista economico Dario Di forse solo con un rivolgimento politico. dente del Senato, venne nominato presidente graduatoria dell’OCSE: con una cifra com- Vico notava che si stava ritornando a parlare di Con orgoglio, il direttore generale dell’Isti- della Montedison: il suo predecessore Giorgio plessiva dal 1990 al 1998 di 63,47 miliardi di «interesse nazionale». Il fatto è che a un con- tuto Pietro Ciucci afferma: «Il bilancio su ciò Valerio in quell’occasione gli consegnò 17 mi- dollari, preceduta dalla Gran Bretagna per po- vegno della Fondazione Italianieuropei l’espo- che l’IRI è stato non si può fare con l’atteggia- liardi «neri» in libretti al portatore. Grande fu co più di mezzo miliardo di dollari. Distrutta nente dei DS Alfredo Reichlin aveva lanciato mento del ragioniere dell’ultima ora... Abbia- lo stupore dell’élite industriale e finanziaria, la presenza politica dei cattolici muniti della un grido d’allarme per il rischio che l’Italia, in mo rimborsato tutti i debiti... La soddisfazione quando Merzagora impose di far rientrare i loro dottrina sociale che risaliva al «Codice di una posizione di «internazionalizzazione pas- maggiore è un’eredità di grandi imprese che fondi nella contabilità ufficiale. Camaldoli» del 1943 e al solidarismo della siva», diventasse preda e mai cacciatore. rappresentano il 35 per cento della capitaliz- 6 ■ CRITICAsociale 12 / 2012

zazione di Borsa». E il presidente di Autostra- Seppur costretto nella veste di debitore co- è stata se non l’esecuzione politica della con- del 1923 (“Il liberalismo socialista”) abbia at- de Giancarlo Elia Valori considera che «il fatto atto, l’IRI è riuscito a chiudere la sua posizione danna già pronunciata dall`Inquisizione dei tri- tinto a fonti contemporanee e, addirittura, che i risparmiatori italiani abbiano fatto e con- finanziaria con un sostanziale pareggio: dimo- bunali ideologici di quella caccia alle streghe? “concittadine” a Carlo Marx, ovvero che una tinuino a fare la coda per sottoscrivere le azio- strazione che la crisi dell’Istituto era finanzia- La nostra storia dà cos” purtroppo ragione declinazione “liberale” dell`idea socialista fos- ni partecipate dalla mano pubblica può voler ria, di eccessivo sviluppo in relazione ai mezzi al politologo inglese: il socialismo marxista se già in corso e parallela alla declinzione dire che quelle aziende non erano insanabili o propri, e insostenibile per un padrone indebi- (non solo il comunismo leninista) non puo es- “classista”. Che poi abbia prevalso quest`ulti- decotte come, con interessata malizia, si è cer- tato lo Stato il quale tuttavia approvava i piani. sere liberale. Ma, sulla prima delle due que- ma, non cambia la verità storica dell’esistenza cato di far credere». Secondo le analisi dell’istituto, lo Stato avreb- stioni, è sempre la nostra storia, seppure attra- di due sinistre europee, una liberale e l’altra il- La liquidazione dell’IRI è avvenuta nei ter- be versato 90.000 miliardi, e l’IRI ne restitui- verso la prova di una tragedia, che indica qual- liberale, da sempre distinte e confliggenti, e mini fissati dagli accordi fra il governo italiano sce 87.700, così che il saldo negativo sarebbe cosa di più: che esiste una tradizione liberal- che della prima, oltre a quella liberalsocialista, e l’Unione europea: un percorso di sottomis- alla fine di 2300, ben lontano dalle previsioni socialista, che essa non può essere compatibile ha fatto parte (nel filone socialista) la scuola sione iniziato nel 1993 con l’intesa fra l’allora di 20.000 a suo tempo avanzate. D’altronde con quella di ispirazione marxista, che anzi la revisionistra e riformista, oltre alla tradizione ministro degli Esteri Beniamino Andreatta e il l’analista dell’«Espresso» Massimo Mucchet- considera sua nemica mortale, e che occupa anarchica e a quella democratica mazziniana. commissario UE alla concorrenza Karel Van ti, pur contestando queste cifre, riconosce che una posizione specifica anche all`interno deila Si è citato prima Stuart Mill. In una lettera a Miert. Ridotto a fine 1997 il rapporto tra inde- considerando IRI, ENI ed ENEL, lo Stato si è tradizione liberale. K.D.H. Rav egli scrive: “A me pare che il prin- bitamento finanziario e capitale netto al di sot- trovato in tasca un attivo di 50.000 miliardi: Tornando infatti a Craxi, che va considerato cipale fine del miglioramento sociale debba es- to del parametro 1/1 previsto, il governo ita- una cifra macroeconomica, che comunque di- anche come un grande pensatore politico eu- sere preparato attraverso l`educazione per uno liano avrebbe potuto con qualche espediente mostra come la gestione della mano pubblica ropeo in forza della sua grande conoscenza stato della società che “combini” la più grande che in altri tempi non sarebbe mancato aggi- sia stata, senza considerare i benefici per il si- della storia politica europea, sempre Dahren- libertà personale con la giusta distribuzione di rare l’ostacolo costituito dalla sua presenza nel stema-Paese, e dal solo punto di vista della dorf ebbe modo di giudicare gli anni del suo frutti del lavoro che le vigenti leggi sulla pro- capitale dell’IRI come azionista unico: ma evi- soddisfazione finanziaria dell’azionista, cosa governo come anni di “governo liberale” del- prietà non permettono di raggiungere”. dentemente il governo Prodi intendeva profes- ben lontana da quelle descrizioni, sprezzanti e l’Italia. Noi sappiamo, però, che questo non Per il liberale Stuart Mill il superamento sare la sua assoluta lealtà al diktat di Bruxelles, spesso anche infamanti, che costituiscono uno basta poichè è evidente che si è trattato di un dell`antitesi tra liberalismo e socialismo avvie- al fine di entrare alla prima tornata nella mo- dei capitoli della «storia bugiarda» sull’Italia tipo particolare di “governo liberale”, ovvero ne attraverso la “combinazione” dei loro ri- neta unica, obiettivo questo che precedeva contemporanea. s di un governo di ispirazione “socialista spettivi principi sul terreno della lotta politica qualsiasi interesse nazionale. Massimo Pini anti-marxista”. Di un socialismo che, secondo concreta. E nel suo saggio (incompiuto) sul so- i principi di Rosselli, “condivide” il potere e cialismo, quali fonti del socialismo che può es- che consapevole di questa sua identità ha per- sere “combinato”, cita Blanc, Considerant, messo al Psi di associarsi ai laici e alla Dc pur Owen, Fourier. Mai cita Marx. mantenendo la propria autonomia e concorren- Quello di Mill, ben inteso, non è un saggio ■ 2000 - NUMERO 8 zialità: il dato di fondo, I`appartenere ad un socialista, ma un saggio sul socialismo, alle unico insieme democratico nazionale, non è cui correnti gradualiste va la sua simpatia, così UNA COSTITUZIONE LIBERALE mai stato messo in discussione, anzi, proprio come il suo rifiuto va a quelle rivoluzionarie. sul terreno internazionale esso ha trovato la Mill giunge ad ammettere che “i difetti del SENZA LA FIRMA DI TOGLIATTI sua maggiore forza e coesione. sistema vigente possono ricevere emendamen- Esattamente il contrario di quanto è avvenu- ti in modo da ottenere i vantaggi del comuni- to al Pci che nelle intese con la Dc ha sempre smo (inteso come socializzazione) per mezzo Stefano Carluccio cercato un passaggio tattico provvisorio, un di disposizioni compatibili con la proprietà “compromesso tra diversi” per giungere, infi- privata e con la concorrenza individuale”. ne, a cambiare di segno il sistema, per opposti Secondo la figlia Hellen, che pubblicherà il on nego che vi siano al- minciare con John Stuart Mill, cioè proprio fini internazionali. saggio postumo, il padre rimase colpito dallo “N cuni che si professano li- con uno dei massimi rappresentanti del pen- In queste settimane, inoltre, si è aperta una sviluppo delle idee socialiste tra i lavoratori e beralsocialisti, ma nei siero liberale. polemica sull`inattualità dell`anticomunismo si dedicò al loro studio. fatti essi sono dei liberali”. Cosa intendo sottolineare? Due questioni. La verso la sinistra diessina. Il punto storico-teo- Il saggio di Mill (“Frammenti sul sociali- La vicenda della sinistra italiana alla fine del prima, che l`antitesi a cui Dahrendorf accenna rico della questione, le “due sinistre”, non ci smo”, 1879) venne pubblicato nel 1880 con la `900 porta a ritenere che l`affermazione per e che lo rende scettico su una specifica possi- inganna, come accade ai palati raffinati: la ge- prefazione di Osvaldo Gnocchi Viani, il fon- certi versi estrema di Ralf Dahrendorf, rila- bilità liberale del socialimo ( “non c`è una pro- nesi marxista dell`attuale gruppo post-comu- datore della Società Umanitaria di Milano. sciata nel libro intervista a Vincenzo Ferrari spettiva ideologica unitaria”) è in realtà un`an- nista, anche dieci anni dopo il Pci, non gli con- Ma è l`inglese Hobhouse (1864-1929), pro- per i Saggi di Laterza circa vent`anni orsono, titesi tra liberalismo e marxismo. sente di aderire nei fatti al principio della fessore di sociologia all`Università di Londra, sia in realtà esatta ed attualissima. La seconda, che l’idea liberalsocialista, co- “condivisione” del potere con altri che non sia- la fonte diretta di Carlo Rosselli e di Guido Ca- Nel saggio conclusivo dell`edizione Einaudi me si vedrà, ha, al contrario, una tradizione no ad esso subordinati e quindi parte organica logero. Hobhouse è noto a Croce, che ne parla di “Socialismo liberale” di Carlo Rosselli, minoritaria ma propria all`interno del pensiero del sistema di controllo politico. nel 1928 rilevando la possibilità di superare il Norberto Bobbio traccia una cronologia della politico europeo, altrettanto antica e separata Resta una sinistra illiberale, ancorchè socia dualismo tra socialismo e liberalismo. nozione di “liberalsocialismo” ricordando pro- da quella marxista. dell`Intenazionale socialista, e fino ad oggi, al- Ma prima di Croce ne parla De Ruggero prio all` inizio del suo lavoro lo scetticismo E’ a questa tradizione che attinge in modo lo scopo, blindata nel bipolarismo. nella sua “Storia del liberalismo europeo”: del filosofo inglese. creativo Carlo Rosselli, il quale non “inventa” Se dunque non c`e antitesi tra liberalismo e sottolinando come Hobhouse difenda, oltre Dalla sua ottica, infatti, Dahrendorf vede tra affatto uno slogan eclettico, ma ripropone in socialismo non marxista, allora quella di Ros- i diritti di libertà, I`eguaglianza delle opportu- i termini “liberale” e “socialista” una antitesi, pieno fascismo una via di uscita alternativa a selli non è stata una combinazione tutta italia- nità, I`eguaglianza di fronte alla legge, il dirit- sia che essi indichino un`ideologia o un movi- quella socialcomunista nella crisi dello Stato na, un “ircocervo” come la definiva Croce. to al lavoro e un salario decente, cosi commen- mento politico. “E un fatto - dice Bobbio - che liberale. Il socialismo liberale, passando alla seconda tava: “Si dirà che questo non è liberalismo, ma tutta la storia del pensiero politico dell’Otto- Ma occorre sottolineare, inoltre, con tutta la questione sottolineata poco fa, ha proprie fonti socialismo. Però socialismo significa più cose cento e in parte anche del Novecento potrebbe forza polemica che la questione merita, che in autonome, addirittura precedenti al socialimo ed è possibile che vi sia un socialismo liberale essere raccontata come la storia del contrasto tutto il Novecento italiano dopo Rosselli, uc- marxista e alle stesse scuole “revisioniste”: è e ve ne sia uno illiberale”. tra liberalismo e socialismo”. ciso dai fascisti, (e Saragat, diffamato come è in sostanza una teoria della società e dell`uo- Qusta concezione della società, De Ruggero Ma Dahrendorf parla dall`lnghilterra, dove stato anche da Presidente) solo Bettino Craxi mo di forma compiuta che unifica la sostanza la definisce “armonica”, in contrapposizione il socialismo laburista ha subito minore in- (finito come è finito) ha fatto dell’idea liberal- dei due principi, liberale e socialista, in un all’estremismo individualista e all`estremismo fluenza dal marxismo rispetto al socialismo socialista una ispirazione di governo, prean- “continuum” unitario. collettivista. continentale, quello che ha dominato l`intero nunciando questa intenzione con due legisla- Secondo Guido Calogero, che (questi dal In Francia c`è Charles Renauvier, in Germa- secolo di storia del movimento. ture di anticipo rispetto a quella che lo avrebbe versante liberale) con Rosselli (per quello so- nia Oppenheimer, in Spagna Fernando de los Infatti la serie delle antitesi “classiche” tra visto primo ministro, con il suo ormai celebre cialista) è stato tra i padri del liberalsocialismo Rios e Pablo Iglesias, fondatore nel 1879 del liberalismo e socialismo (I`individuo o la so- saggio su Proudhon che dette I’avvio al “nuo- italiano, il termine era qià in uso da tempo in Psoe. cietà, il privato o il pubblico, la parte o il tutto, vo corso” del socialismo italiano. Contro il se- Germania. Tale informazione, che risale ai pri- In tutti c`è l`idea che il socialismo non sia destra o sinistra) che hanno segnato i due ver- gretario del Psi si scatenò un putiferio dogma- mi del `900, è confermata nel Dizionario di l`antitesi del liberalismo, ma, viceversa, ne sia santi contrapposti filosoficamente, economi- tico memorabile da parte delle sinistre comu- politica della Utet: “In Germania, mentre in qualche modo la continuazione ed il com- camente, politicamente, è destinata ad atte- nista e marxista (quindi non solo del Pci, ma Marx dettava il Manifesto del partito comuni- pimento. nuarsi, sino a scomparire del tutto, e a rove- anche nel Psi, “giolittiani” compresi, e nel cat- sta, I`espressione Liberal Sozialismus già cir- In Italia Rosselli si ispirò a Mondolfo di cui, sciarsi in una successione di sintesi mano a tolicesimo post-conciliare) i cui epigoni colava nel dibattito politico”. pur dichiarandosi marxista, coglie il tratto mano che ci si allontana dai movimenti socia- tutt`ora su questo punto essenziale non hanno Una conferma viene dal testo di R. Opitz, umanitario per collocarlo nella tradizione della listi influenzati dal marxismo. mai fatto autocritica, nonostante le nuove ve- “Il liberalsocialismo tedesco, 1917-1933” “filosofia della libertà”. E dall`lnghilterra, appunto, la prospettiva stigia dell`ex Pci, i primi, e ben accomodati al (Koln,1973) che non lascia dubbi sull`esisten- Ma precedente allo stesso Rosselli, il caso cambia se è vero, come ormai da molti studiosi potere per anni, i secondi: la persecuzione dei za della nozione e sul suo uso politico. più interessante in Italia è quello di Francesco è sostenuto apertamente, che la storia della no- tribunali giudiziari nell`Inquisizione “rivolu- Sembra dunque che Rosselli, che ne scrisse Saverio Merlino, la cui opera venne rivalutata zione di liberalsocialismo si potrebbe far co- zionaria” della Seconda Repubblica che altro per la prima volta su Critica Sociale nel luglio da Aldo Venturini e “rimane all`onor del mon- CRITICAsociale ■ 7 12 / 2012

do - come scrive Bobbio - dopo che essendo NOTA BIOGRAFICA rinese incontra Piero Gobetti ed il grup- 1925 14 luglio. Casa Rosselli, dove Salvemini prevalso nel movimeto operaio del nostro pae- DI CARLO ROSSELLI po di giovani intellettuali che dal 12 feb- aveva trascorso la prima notte di libertà, se il pensiero marxista, era stato quasi comple- braio pubblicano il settimanale «La Ri- è devastata dai fascisti. tamente dimenticato, pur essendo stato preso 1899 16 novembre. Carlo Rosselli nasce a Ro- voluzione Liberale». Conosce, inoltre, 1925 4 agosto. A seguito dell’amnistia per i in considerazione da personaggi come Dur- ma da Giuseppe Emanuele e Amelia Pin- Luigi Einaudi, Pasquale Jannacone e reati politici, concessa il 25 luglio, Sal- keim, Bernstein, Guglielmo Ferrero, Michels, cherle. Sia i Rosselli, di origine ebraica, Achille Loria, già collaboratore di «Cri- vemini raggiunge clandestinamente la Arturo Labriola”. sia i Pincherle erano famiglie dell’alta tica sociale», ma non riesce ad inserirsi, Francia. Rosselli riesce a sfuggire alle Merlino fu sostenitore di un “socialismo borghesia che avevano preso parte al come sperava, nell’ambiente universita- spedizioni punitive organizzate dai fasci- senza Marx” e “contro Marx”. Un fondatore movimento per l’indipendenza e l’unità rio torinese. sti fiorentini, rifugiandosi prima nella del socialismo forse più libertario che liberale, nazionale. 1923 Febbraio. Torna per due settimane a To- villa dell’amico Umberto Morra a Cor- per le sue origini anarchiche. 1911 Muore Giuseppe Rosselli. Carlo Rosselli rino. Attraverso la famiglia Lombroso, tona, poi a Milano, infine a Genova. Come si vede, dunque, il socialismo liberale trascorre gli anni della sua formazione cui i Rosselli erano legati da antica ami- 1925 5 ottobre. Esce l’ultimo numero di «Non non è una trovata geniale “all`italiana” per co- intellettuale nella Firenze di inizio seco- cizia, conosce Gaetano Mosca e ne se- mollare». niugare due opposti, bensì una corrente di pen- lo, ricca di suggestioni culturali e politi- gue le lezioni all’università. Frequenta 1926 27 marzo. Esce a Milano il primo fasci- siero politico che attraversa sia la tradizione che. Nel capoluogo toscano si pubblica- assiduamente i «gobettiani» e inizia la colo del settimanale «Il Quarto Stato», socialista che quella liberale almeno sin dalla vano «Il Leonardo» (1903-1907) di Gio- collaborazione con «La Rivoluzione Li- la «rivista socialista di cultura politica» metà dell`Ottocento. vanni Papini, «Il Regno» (1903-1906) di berale». Vi pubblica: Per la storia della fondata da Rosselli e Pietro Nenni. A «Il Nella tradizione socialista il liberalsociali- Enrico Corradini, «La Voce» di Giusep- logica. Economia liberale e movimento Quarto Stato», di cui uscirono 30 fasci- smo attinge dal socialismo “pre-scientifico” pe Prezzolini (1908-1924), «L’Unità» di operaio (15 marzo) e Contraddizioni li- coli, collaborano massimalisti come Le- che delinea la società giusta non in virtù di un Gaetano Salvemini (1911-1920) e «La- beriste (24 aprile) che costituiscono una lio e Antonio Basso, riformisti come dottrina dello Stato ma nella fede in valori mo- cerba» (1913-1915). L’ambiente fioren- dura critica al liberismo di Luigi Einaudi Giuseppe Saragat e Piero e Paolo Treves, rali. Questa distinzione, sottolineata da Salve- tino ma, soprattutto, la forte presenza e di gran parte della sinistra moderata gobettiani, liberali e salveminiani come mini, corre su due binari e fa della storia della della madre Amelia, vicina ai liberali del italiana. Pubblica su «Critica Sociale» Mario Vinciguerra e Santino Caramella. sinistra, una storia di “due sinistre”: laddove gruppo Salandra-Sonnino, esercitano su Liberalismo socialista (1-15 luglio). 1925 27 aprile. È aggredito dagli squadristi il socialismo diventa “tecnica” esso diventa il- Carlo una profonda influenza. 1921 Agosto-ottobre. Soggiorna a Londra. Al- genovesi per una sua aperta presa di po- liberale anche senza assumere la forma del co- 1915 24 maggio. L’Italia entra nel conflitto l’origine del viaggio sta l’aperta simpatia sizione contro le intimidazioni fasciste ai munismo leninista. mondiale dichiarando guerra all’Austria. di Carlo per il socialismo inglese. A Lon- professori ed agli studenti contrari al re- Un ultimo punto. “I liberalsocialisti sono nei I fratelli Rosselli, accesi interventisti, so- dra segue le riunioni della Società Fabia- gime. fatti dei liberali”, affermava all`inizio Dahren- no coinvolti in prima persona: Carlo co- na e studia nella biblioteca della London 1925 31 ottobre. «Il Quarto Stato» è soppresso dorf: ciò è tanto vero che essi hanno una posi- mincia a lavorare come volontario al- School of Economics. Al ritorno dall’In- in seguito all’attentato Zamboni. La vio- zione propria e specifica all`interno anche del- l’Ufficio notizie per le famiglie dei sol- ghilterra si trasferisce a Milano. È assi- lentissima reazione fascista convince i la tradizione liberale. Ed è proprio al socialista dati. stente di Einaudi e Cabiati alla Facoltà dirigenti socialisti della necessità di co- Rosselli che questo punto non sfugge e ne ri- 1917 Gennaio. Per iniziativa di Nello, nasce il di Economia dell’Università Bocconi. stituire un’organizzazione per l’espatrio. vendica l`esito. giornale studentesco «Noi giovani» (gen- 1921 Novembre-dicembre. Escono su «Critica Con la collaborazione di Ferruccio Parri Nel suo “testamento” in 13 punti, Rosselli naio-giugno 1917). Carlo vi pubblica i Sociale» gli articoli Bilancio marxista: e Riccardo Bauer, Rosselli prepara la fu- si dichiara “non marxista”, anzi vede nel mar- primi articoli politici e letterari. 13 giu- la crisi intellettuale del partito socialista ga all’estero di decine di socialisti, tra i xismo un ostacolo allo sviluppo ulteriore del gno. È chiamato alle armi. (1-15 novembre) e Aggiunte e chiose al quali Treves, Saragat e Turati. pensiero socialista. Il quale non solo non può 1918 15 marzo. Termina il corso allievi uffi- bilancio marxista (1-15 dicembre). Ros- 1925 13 dicembre. Fuga di Turati. Dopo aver prescindere dal principio di libertà, ma ne è ciali. Luglio. È nominato sottotenente e selli sostiene la dissociazione del socia- raggiunto la costa ligure in auto, il grup- anzi il compimento ultimo. L`estensione del inviato in zona di guerra. lismo dal marxismo e propone un socia- po formato da Rosselli, Parri, Sandro principio liberale alla classe proletaria, sostie- 1919 Marzo-luglio. Usufruisce di un tempora- lismo etico, non classista, attento alle Pertini, Italo Oxilia e Turati muove dal ne, è il destino del liberalismo, che in neo trasferimento presso la divisione di «esigenze morali e alle tendenze volon- porto di Savona, a bordo di una piccola quell`istante diventa socialismo. Se esso si fer- fanteria del capoluogo toscano e si iscri- taristiche». barca, in direzione della Corsica. Sbar- ma prima, come spesso accade per opera dei ve all’Istituto superiore di Scienze So- 1924 Maggio. Su «Critica sociale» pubblica cato a Calvi, il leader socialista ottiene ceti borghesi che - sottolinea - avendo potuto ciali «Cesare Alfieri» di Firenze. Sul set- Luigi Einaudi e il movimento operaio. l’asilo politico e con Pertini e Oxilia pro- affrontare il tema della libertà da una posizio- timanale «Vita», di chiara ispirazione 1921 Giugno. Aderisce all’associazione «Ita- segue il viaggio per Nizza. Rosselli e ne di maggiore forza sociale rispetto alla clas- salveminiana, diretto da Jean Luchaire, lia Libera», nata all’indomani del delitto Parri, malgrado le insistenze di Turati, se operaia di questo privilegio intendono farsi pubblica l’articolo Compito nostro (20 Matteotti su iniziativa di un gruppo di ex decidono di tornare in Italia. gelosi conservatori, allora il liberalismo si con- maggio) nel quale esorta i giovani della combattenti. 1925 14 dicembre. È arrestato, insieme a Parri, traddice. borghesia ad «andare al popolo». 1921 Luglio. Si iscrive al Partito socialista a Marina di Carrara e tradotto a Como, Se dunque non diventa socialismo, il libera- 1920 12 febbraio. Congedo ad Asiago e ritor- unitario. In una lettera a Gobetti spiega dove resterà fino a maggio dell’anno lismo non è più se stesso, esattamente come no a Firenze dopo quasi tre anni di ser- le ragioni della propria decisione: «E un successivo. accade al socialismo se nella lotta di emanci- vizio militare. Grazie all’amicizia con tentativo che si deve fare tanto piú che è 1927 Maggio. Con l’accusa di complicità nel pazione materiale limita le libertà personali. Alessandro Levi, conosce Claudio Tre- venuta l’ora per tutti di assumere il pro- mancato espatrio di Giovanni Ansaldo e Entrambi, negando il valore universale del ves e Filippo Turati e si avvicina, pur con prio posto di battaglia in seno ai partiti». Carlo Silvestri, è confinato nell’isola di principio su cui si fondano, negano il principio molte riserve, al socialismo riformista. Pubblica su «La Rivoluzione Liberale» Ustica. e negano se stessi. s Primavera. Conosce (Gaetano Salvemi- il saggio Liberalismo socialista (15 lu- 1925 Giugno. Viene imprigionato Nello Ros- Stefano Carluccio ni, allora docente di storia moderna al- glio). selli, che chiede di essere destinato a l’università di Firenze ed animatore della 1925 Gennaio. Con il fratello Nello, Salvemi- Ustica. Carlo è nuovamente arrestato, P.S.: Nella storia italiana di questi anni, la li- Lega democratica per il rinnovamento ni ed Ernesto Rossi fonda a Firenze il questa volta per la fuga di Turati, e tra- quidazione del socialismo liberale non ha dan- della politica nazionale. bollettino clandestino «Non mollare», sferito, con Parri, nel carcere di Savona. neggiato anche la medesima sinistra post-co- 1921 Gennaio. La scissione del Partito socia- distribuito dall’associazione «Italia libe- 1925 9-13 settembre. Si svolge a Savona il munista che intendeva liberarsene, ma ha pri- lista italiano e la nascita del Partito co- ra». A Spingere Rosselli sul terreno processo contro Carlo Rosselli e Parri vato le stesse forze di tradizione liberale di uno munista d’Italia durante il congresso di dell’azione illegale è la convinzione che, per la fuga di Turati. Per intervento di- dei suoi filoni più essenziali e moderni. Livorno non lo coinvolgono in maniera dopo il discorso di Mussolini del 3 gen- retto di Mussolini, Rosselli viene con- Il problema della riabilitazione e di una ri- diretta. naio alla Camera e la soppressione dei dannato a 5 anni di confino nell’isola di costruzione della sinistra italiana su basi libe- 1921 Dicembre. Inizia la sua collaborazione a partiti e dei giornali d opposizione, si Lipari. rali è quindi un problema di tutte le forze libe- «Critica sociale», la rivista socialista possa combattere il fascismo solo attra- 1929 23 giugno. La moglie Marion ed il figlio rali, anche se non socialiste, e si presenta come fondata e diretta a Milano da Filippo Tu- verso la cospirazione e la lotta clandesti- lasciano l’isola. un problema di democrazia nazionale. rati, con l’articolo Lineamenti della crisi na. Sul primo numero si legge: «Non ci 1925 27 luglio. Rosselli, Emilio Lussu e Fau- Abbandonare la sinistra al suo destino illi- sociale, recensione dell’omonimo libro è concessa la libertà di stampa: ce la sto Nitti evadono dalla colonia di Lipari berale, viceversa, significa accettare di convi- di Eugenio Artom. prendiamo. Nel titolo è il nostro pro- a bordo di un motoscafo e raggiungono vere con un`infezione che tanti danni ancora 1922 I° ottobre. Si riunisce a Roma il XIX gramma». Parigi. La fuga è organizzata da Alberto provocherà indubbiamente in futuro. Congresso del Partito socialista che de- 1925 8 giugno. In seguito alla delazione di un Tarchiani con l’aiuto di Oxilia e Dolci, La ricostruzione democratica nazionale sarà creta l’espulsione dei riformisti di Turati, tipografo, tale Pinzi, la polizia fiorentina il quale, liberato nel dicembre, era fug- compiuta solo quando lo scontro tra le due si- Treves e Matteotti. Rosselli si schiera si mobilita contro il gruppo di «Non gito nella capitale francese (Fuga in nistre vedrà finalmente il prevalere (anche nel- con la corrente riformista che dà vita al mollare». Ernesto Rossi fugge all’estero. quattro tempi, «Almanacco sociali- le coscienze di chi è stato comunista) dei va- Partito socialista unitario, ma la nuova Salvemini, invece, viene arrestato. sta»,1931). La fuga ebbe un eco europea. lori della sinistra liberalsocialista, e assumerà spaccatura accresce la sua sfiducia nella 1925 13 luglio. Processo di Salvemini per il Per reazione Mussolini decretò l’arresto una forma stabile solo in una nuova Costitu- capacità del socialismo di contrapporsi «Non mollare». Il tribunale rinvia il pro- di Nello e Marion Rosselli. Grazie alla zione pienamente liberale che dopo alle forze della destra. cesso e gli concede la libertà provvisoria. mobilitazione della stampa inglese, Nel- cinquant`anni, per semplificare con uno slo- 1921 8 dicembre. Compie un primo viaggio a La decisione provoca una violenta rea- lo restò al confino pochi mesi e Marion gan, “non porti più la firma di Togliatti”. Torino. Nei dieci giorni del soggiorno to- zione fascista. poté raggiungere il marito a fine anno. 8 ■ CRITICAsociale 12 / 2012

1925 Agosto. A Parigi i fuggiaschi di Lipari, traccia un ritratto del leader scomparso ■ 2002 - NUMERO 11 Salvemini, Tarchiani, Alberto Cianca, e delinea, a grandi tratti, la storia del Par- Facchinetti e Rossetti, danno vita alla tito socialista italiano. LA PENA DEVE RIEDUCARE formazione rivoluzionaria «Giustizia e 1933 Novembre. Esce sul «Quaderno 9» l’ar- Libertà» (GL). Obiettivo del movimento ticolo La guerra che torna. In seguito al- è l’instaurazione in Italia, con metodi ri- l’elezione di Hitler a cancelliere (31 gen- voluzionari, di un regime libero, demo- naio) ed all’uscita della Germania dalla Enrico Buemi e Giuliano Pisapia cratico e repubblicano, l’apertura alla Società delle Nazioni (14 ottobre), au- classe lavoratrice ed il collegamento con spica la «rivoluzione antifascista» per la tradizione risorgimentale. Leader in- scongiurare la minaccia hitleriana. Si a discussione che stanno attra- avanzata espiazione della pena, quanti sono in- discusso del movimento è Rosselli, cui può prevenire il pericolo di un nuovo L versando le Istituzioni ed il Pae- teressati alla sospensione della stessa, consci tocca il difficile compito di mediare le conflitto, non coltivando l’illusorietà se sulla necessità di interventi, che la commissione di nuovi reati comporterà diverse tendenze presenti in «Giustizia e della pace ma «con un’azione risoluta, ormai improcrastinabili, tesi a risolvere le pro- l’espiazione completa della pena con l’esclu- Libertà» all’estero come in Italia. L’atti- con un intervento rivoluzionario che nei blematiche che, da troppo tempo, affliggono le sione di ogni ulteriore beneficio. vità del movimento è orientata, princi- paesi dove il fascismo domina rovesci le carceri del nostro Paese e più in generale la giu- La proposta di legge n. 3323 si basa sulla palmente, alla stampa di opuscoli, volan- parti nella guerra civile». stizia penale è un segnale che non possiamo valutazione che lo Stato per la sua inadem- tini, manifesti ed all’organizzazione di 1934 6 maggio. A Parigi si scioglie la Concen- ignorare e che impone, a tutti noi, la necessità pienza deve riconoscere un credito di buon voli dimostrativi. trazione antifascista a causa del profon- di arrivare ad un primo atto risolutore. comportamento al detenuto che avendo espia- 1925 Autunno. Sono attivi in quasi tutte le do dissidio sul piano operativo e ideolo- Il primo elemento di cui dobbiamo tener to, in buona parte, la pena detentiva si vuole grandi città settentrionali i primi gruppi gico tra GL ed il Partito socialista, ormai conto nell’affrontare l’esame della seguente predisporre al rispetto delle regole della con- di GL. Il piú numeroso, attivo e diffuso orientato verso il patto d’unità d’azione proposta di legge è la situazione attuale nel vivenza civile. nelle varie categorie sociali è quello di con i comunisti. GL si qualifica come pianeta carcere. I numeri che mi accingo, bre- Le particolari severità contenute, per chi Milano. A garantire il collegamento tra i movimento pienamente autonomo. vemente, ad illustrare provengono dai dati sta- continuasse a delinquere, sono la dimostrazio- diversi gruppi a livello nazionale e con 1925 18 maggio. Dà vita al settimanale «Giu- tistici elaborati dall’Amministrazione peniten- ne che il provvedimento che proponiamo non l’estero sono, principalmente, Ernesto stizia e Libertà» (Parigi 1934-1940). Gli ziaria e danno un quadro reale della situazione è un atto di clemenza buonista, ma un concreto Rossi e Riccardo Bauer. scopi sono: «formare i quadri e parlare all’interno delle carceri dal quale si evince, patto di fiducia reciproca tra cittadino che be- 1925 Novembre. Appare il primo numero del alla massa; stabilire un legame ideale tra con evidenza, l’urgenza di un intervento da neficia della sospensione della pena e lo Stato mensile «Giustizia e Libertà». Non vin- emigrazione e movimento in patria; pre- parte del legislatore. che fa un investimento sul futuro di chi dimo- ceremo in un giorno, ma vinceremo è la parare l’antifascismo emigrato ai compi- I dati si riferiscono al 31 dicembre del 2001 strerà di essere veramente capace di utilizzare parola d’ordine del movimento: «Prove- ti che riserba in Italia il domani ma so- e da allora, come è a tutti noto, la situazione è questa opportunità. Un provvedimento, quindi, nienti da diverse correnti politiche, ar- prattutto, combattere con assoluta intran- ulteriormente peggiorata. che si può inquadrare in una attenta politica chiviamo per ora le tessere dei partiti e sigenza il fascismo che anche all’estero Detenuti presenti (suddivisi tra case di re- detentiva che valuta le condizioni oggettive creiamo un’unità d’azione. Movimento spinge insolente i suoi tentacoli» (Fronte clusione, case circondariali e istituti per le mi- del detenuto, che applica una sospensione con- rivoluzionario, non partito, «Giustizia e verso l’Italia). sure di sicurezza): 55,275. dizionata, per un massimo di tre anni, nella fa- Libertà» è il nome e il simbolo. Repub- 1935 Febbraio-ottobre. Nel periodo compreso Totale ingressi dalla libertà nell’anno 2001: se terminale della detenzione e che vincola tut- blicani, socialisti e democratici, ci bat- tra la mobilitazione delle truppe per la 28114. to ciò ad un corretto comportamento nei cin- tiamo per la libertà, per la repubblica, spedizione in Africa orientale (5 febbra- Durata delle pene inflitte ai soggetti ristretti que anni successivi, sottoponendolo a misure per la giustizia sociale. Non siamo piú io) e l’inizio dell’aggressione italiana in negli istituti penitenziari: 31% fino a 3 anni, di controllo quotidiano per la durata della so- tre espressioni differenti, ma un trinomio Etiopia (3 ottobre), la questione abissina 30% da 3 a 6 anni, 16% da 6 a 10 anni, 14% spensione della pena. inscindibile». diventa uno dei temi centrali della pub- da 10 a 20 anni, il 9% da oltre venti anni all’er- Da molti parlamentari, appartenenti a varie 1930 30 ottobre. Arresto del nucleo dirigente blicistica rosselliana. gastolo. aree politiche, sono stato presentate proposte di GL in Italia (24 membri) di cui face- 1925 15 maggio. Arresti e perquisizioni nel Durata della pena residua per soggetti ri- di legge in tema di indulto revocabile, amnistia vano parte, tra gli altri, Parri, Bauer e gruppo torinese di GL. Tra i fermati figu- stretti negli istituti penitenziari: il 61% fino a e amnistia condizionata, con l’obiettivo di tro- Rossi. rano Michele Giua, Vindice Cavallera e 3 anni, il 20% da 3 a 6 anni, il 15% da 6 a venti vare una soluzione legislativa che contemperi 1925 Dicembre. Esce a Parigi Socialisme libe- alcuni studenti del prof. Augusto Monti: anni, il 4% da oltre venti anni all’ergastolo. a varie necessità: da quella di rendere più vi- ral. Massimo Mila, Vittorio Foa, Cesare Pa- Situazioni di tossicodipendenza calcolate ri- vibili e meno disumani gli istituti penitenziari 1931 Marzo. Pubblica l’articolo Agli operai, un vese e Giulio Einaudi. Monti subisce una spetto ai detenuti presenti: 27,9% tossicodi- nel nostro Paese a quella di tutelare le esigenze invito alla classe lavoratrice a farsi prota- perquisizione, ma non viene fermato. pendenti, 1,4% alcoldipendenti, 3,1% in trat- di sicurezza della collettività e di far diminuire gonista di una «rivoluzione della libertà». 1936 1° febbraio. Arresto di Augusto Monti tamento metadonico. la recidiva. 1925 29-30 maggio. Processo al nucleo diri- che, benché munito di regolare passapor- Detenuti affetti da HIV (il test è volontario La proposta di legge che stiamo per affron- gente di GL in Italia e condanna di Rossi to e «invitato» piú volte dalle autorità a e di conseguenza il dato è sottostimato): 2,6%. tare non è certo un tentativo di eludere quanto e Bauer a vent’anni di carcere. lasciare il paese, si era sempre rifiutato A fronte di questa situazione la percentuale previsto dall’art. 79 della Costituzione, ma 1925 Novembre. Adesione di GL alla Concen- di espatriare. dei detenuti lavoranti è passata dall’oltre il rappresenta un atto concreto per risolvere l’in- trazione antifascista sulla base di una pre- 1925 Agosto. Nei primi giorni del mese arriva 35% del 1990 al 24% del 2001. sostenibilità del sovraffollamento carcerario, cisa distinzione dei compiti: l’organizza- in Spagna dove, il 17 luglio, è iniziata la Questi crudi numeri ci dicono fin da subito, per migliorare le condizioni di detenzione, che zione e la rappresentanza all’estero alla sedizione militare. Il 22 raggiunge il al di là delle nostre personali opinioni politiche non assicurano attualmente il rispetto della di- Concentrazione, l’azione in Italia a GL. fronte d’Aragona per combattere a fian- in materia, che si è fallito rispetto al dettato co- gnità umana e per garantire, contemporanea- 1932 Gennaio. Inizia la pubblicazione dei co delle truppe repubblicane. Il suo Dia- stituzionale che all’art. 27 così recita: “...Le mente, le esigenze di tutela e sicurezza della «Quaderni di “Giustizia e Libertà”», con- rio di Spagna sarà pubblicato postumo pene non possono consistere in trattamenti collettività. cepiti come lo strumento ideologico per su «Giustizia e Libertà» (7 luglio, 16 lu- contrari al senso di umanità e devono tendere Quindi non un provvedimento “tampone” una piú stretta collaborazione con i grup- glio e 23 agosto 1937). alla rieducazione del condannato”. per risolvere una situazione di emergenza ma pi italiani. Con l’edizione dei «Quaderni» 1925 13 novembre. In un discorso pronunciato Vi è poco spazio, nonostante gli sforzi e un tentativo di dare una risposta concreta, (due serie di sei numeri ciascuna: I, gen- alla radio di Barcellona, lancia la parola l’impegno di cloro che operano ogni giorno al- prendendo spunto da analoghi istituti in vigore naio 1932-marzo 1933; II, giugno 1933- d’ordine «Oggi in Spagna, domani in l’interno dei nostri istituti penitenziari, per in altri Paesi e che hanno dato esiti particolar- gennaio 1935) il movimento acquista una Italia». l’umanità e la rieducazione in un sistema car- mente positivi (ad esempio la probation negli più precisa fisionomia e una maggiore in- 1937 Gennaio. Torna a Parigi per curarsi una cerario che fa del sovraffollamento non un’ec- Stati Uniti), all’obiettivo di rendere più umane cisività politica. Sul primo numero com- flebite. cezione ma la regola. e vivibili le nostre carceri non solo per i dete- pare lo Schema di programma rivoluzio- 1925 Gennaio-maggio. Continua a sostenere Dobbiamo dirci con coraggio che lo Stato nuti ma anche per tutti coloro che quotidiana- nario, manifesto del movimento. Rosselli dalle colonne di «Giustizia e Libertà» la oggi è in debito nei confronti dei cittadini de- mente vi operano e vi lavorano. vi pubblica due articoli particolarmente causa spagnola. Scrive la serie di articoli tenuti che espiando la pena, come previsto dal- Voglio qui, infine, ricordare due passaggi significativi: la Risposta a Giorgio Amen- Per l’unificazione politica del proleta- la legge e dalle sentenze specifiche, non rice- del discorso pronunciato dal Santo Padre Gio- dola, che aveva aderito al comunismo, riato, rinnovata espressione del progetto vono, durante la loro permanenza in carcere, vanni Paolo II durante la sua storica visita al dove sostiene che la «rivoluzione libera- di unità antifascista e suo testamento spi- quanto previsto dalla nostra Carta Costituzio- Parlamento italiano che ritengo rappresentino le» è animata da uno spirito «ben lontano rituale. Avanza la proposta del «partito nale, ovvero la funzione rieducativa. non solo lo spirito cristiano ma una profonda da quello del comunismo ufficiale»; l’ar- unico del proletariato», inteso come Oggi il carcere, per le condizioni in cui si lungimiranza sociale e politica: “Alla luce del- ticolo Liberalismo rivoluzionario, di ispi- «una larga forza sociale», al di là dei par- trova, certamente non espleta questa fonda- la straordinaria esperienza giuridica maturata razione gobettiana, in cui ribadisce il nes- titi, come «una sorta di anticipazione mentale funzione e spesso contribuisce al peg- nel corso dei secoli a partire dalla Roma paga- so inscindibile tra rivoluzione e libertà: della società futura». gioramento delle propensioni agli atteggia- na, come non sentire l’impegno, ad esempio, «Tutte le forze attive, rivoluzionarie della 1925 9 giugno. Carlo e Nello Rosselli sono as- menti criminali. di continuare ad offrire al mondo il fondamen- storia, sono per definizione liberali». sassinati a Bagnoles-de-l’Orne, ad opera Questa particolare drammatica situazione ci tale messaggio secondo cui, al centro di ogni 1925 Giugno. Ricorda Filippo Turati, scom- di affiliati dell’organizzazione terroristi- porta a ritenere che non si può più attendere giusto ordine civile, deve esservi il rispetto per parso il 29 marzo, con l’articolo Filippo ca di destra «La Cagoule», su preciso oltre e che vi è, anche, una convenienza della l’uomo, per la sua dignità e per i suoi inalie- Turati e il socialismo italiano, in cui mandato dei vertici supremi del regime. collettività a rimettere in libertà, in una fase di nabili diritti?”. CRITICAsociale ■ 9 12 / 2012

E l’altro che più è inerente al tema che stia- di dimora in determinato comune. In relazione Ma questo rientra nella logica della vertica- zia: camere di commercio, autonomia sani- mo trattando: “Tale solidarietà, tuttavia, non a tale obbligo va rilevato che prescrizioni di- lizzazione del potere, dell’elezione diretta del taria, fondazioni bancarie, enti portuali, in- può non contare soprattutto sulla costante sol- verse sono previste in ragione dell’entità della sindaco, dei presidenti delle regioni e delle terportuali, enti fiere, ecc.. Questo vuol dire lecitudine delle pubbliche Istituzioni. In questa pena sospesa: se quest’ultima non supera un an- province, l’uninominale, il bipartitismo più o che la società produce le proprie strutture, prospettiva, e senza compromettere la neces- no il condannato avrà solo l’obbligo di firma meno perfetto, lo schieramento, la decisiona- le proprie istituzioni che si connettono tra saria tutela della sicurezza dei cittadini, merita (presentazione presso il più vicino ufficio di po- lità. L’attuale Parlamento è sostanzialmente loro direttamente? E’ una “democrazia attenzione la situazione delle carceri, nelle lizia giudiziaria, comma 1, lettera a); diversa- inesistente di fronte alle decisioni governative. sommersa”? quali i detenuti vivono spesso in condizioni di mente, oltre a tale obbligo è disposto un obbli- Siamo ai “sindaci sceriffi”, siamo ai presidenti Il problema è, come dicevo prima, che noi penoso sovraffollamento. Un regno di clemen- go di dimora (articolo 4, comma 1, lettera b). di regione “governatori”, mentre la rappresen- abbiamo prima goduto e poi sofferto di uno za verso di loro mediante una riduzione della E’, inoltre, previsto l’obbligo di presenza in tanza è stata messa da parte. Stato pienamente “soggetto”. pena costituirebbe una chiara manifestazione casa tra le 21,00 e le 7,00 (articolo 4, comma Ma la rappresentanza è stata messa da parte Anni fa per esempio mi chiamavano giober- di sensibilità, che non mancherebbe di stimo- 1, lettera c) e l’obbligo di adoperarsi quanto al punto tale che consigli comunali, provinciali tiano. Hanno avuto ragione, invece, Mazzini, larne l’impegno di personale recupero in vista possibile in favore della vittima del reato (ar- e regionali sono ormai anime perse, diciamo Garibaldi e compagni. di un positivo reinserimento nella società”. ticolo 4, comma 1, lettera c). così. Mentre i governatori fanno tutto. La rap- Questo Stato ha fatto l’Italia, ha fatto gli ita- Esigenza di sicurezza, spirito umanitario e Va osservato, peraltro, come tale pacchetto di presentanza di un paese molto articolato ha liani, ha fatto le ferrovie pubbliche, le poste, rispetto per l’uomo, la sua dignità e i suoi ina- ulteriori obblighi a carico del condannato non tanti canali più o meno sfumati. Oggi invece perché anche avere la cassetta rossa in ogni co- lienabili diritti sono tre passaggi di cui non sia immodificabile, prevedendo l’articolo 4, essa è una “verticalità” in chi ha la decisione. mune di 500 abitanti è fare l’Italia. Nel dopo- possiamo non cogliere lo spirito e il legame comma 2, su istanza dell’interessato o del pub- La decisionalità è anche il fattore della rap- guerra questo Stato è andato lentamente decli- con il lavoro che noi siamo chiamati qui a blico ministero la possibile variazione (a cura presentanza. nando, non solo perché era uno Stato ormai svolgere e che credo siano espressamente ri- del giudice dell’esecuzione) delle prescrizioni Secondo punto, era naturale che il decisio- vecchio di quasi cento anni, ma perché la so- chiamati nella proposta di legge che ci accin- di cui al comma 1 dettate col provvedimento. nismo diventasse personalizzazione, perché se cietà è molto più cresciuta di quanto fosse cre- giamo a discutere. Il solo divieto di espatrio rimane quindi c’è una piramide del potere, chi sta in cima sciuto lo Stato. Quando c’è il suffragio univer- Il meccanismo introdotto appare parzial- escluso da possibili deroghe o modifiche. personalizza. sale alla fine qualche cosa succede. Quando hai mente riconducibile a quello di cui all’art. 656, Per quanto riguarda poi la revoca della so- Questa caratteristica degli anni ‘90, se vo- il boom economico del ‘58/’63 qualche cosa comma 5, c.p.p. che prevede, da parte del Pub- spensione anche il condono di pena che deriva gliamo storicizzare, va contro tutta la realtà succede. Quando c’è il maggio del ‘68 qualche blico ministero, la sospensione d’ufficio del- dall’applicazione del beneficio proposto dalla italiana, va contro la storia, contro la territo- cosa succede. Questa società è cresciuta in nu- l’esecuzione della pena (da iniziare o già ini- proposta di legge in esame è revocabile. rializzazione, va contro l’individualizzazione mero di interessi, di soggetti. Quando uno ha ziata) inferiore a 3 anni (4 anni nei reati con- In particolare, la revoca di diritto del prov- delle attese, dei bisogni, dei meriti, dei doveri, cinque milioni e mezzo di aziende cioè un’im- nessi all’uso di stupefacenti) anche se residuo vedimento consegue al mancato rispetto delle va contro tutto. Va contro la territorializzazio- presa ogni dieci abitanti, non c’è più lo Stato di maggior pena, volta a permettere l’accesso prescrizioni imposte con la concessione della ne, perché il 60% della produzione industriale nazionale prefascista che faceva gli accordi con alle misure alternative alla detenzione. sospensione della pena (divieto di espatrio, ob- viene fatta in 70 distretti industriali. Dove li l’Ansaldo. E’ una società molto più ricca. Il procedimento è d’ufficio e muove ad ini- blighi di firma e di dimora ecc.) di cui artt. 3 e metti? Cosa fai? Questa società molto più ricca, mette in crisi ziativa del Pubblico Ministero dell’esecuzione 4 della p.d.l., nonché alla commissione di un L’impennata del decisionismo e della perso- quel modello di Stato, e a quello Stato non al quale spetta l’emanazione del provvedimen- nuovo reato non colposo entro cinque anni nalizzazione è stata accentuata negli anni fra chiede più interventi coerenti con lo Stato stes- to (decreto) di sospensione dell’esecuzione dalla data di entrata in vigore del provvedi- il ‘92 e oggi, ma è destinata a declinare. Non so ma con le proprie attese. Faccio un esem- della pena, successivamente convalidato dal mento in esame per il quale il condannato su- si può andare più in là, perché dopo la punta pio: io non chiedo più alla scuola italiana di giudice dell’esecuzione (art. 2, comma 1). bisca una nuova condanna alla detenzione non della piramide dove vai? In cielo? Devi rico- fare l’Italia, o gli italiani, o di unificare la lin- Il provvedimento può essere disposto una inferiore a sei mesi. minciare a guardarti di sotto. Ricominciare gua. Gli italiani ci sono, la lingua l’ha unificata sola volta ed è generale, non facendo riferi- In seguito alla revoca della misura il con- “dal basso”, dalla società. Questo è il modo la scuola, la televisione, l’abbiamo unificata mento ad alcuna categoria di detenuti in rela- dannato dovrà scontare la pena della reclusio- della democrazia di oggi. tutti. Chiedo alla scuola italiana di insegnare zione all’illecito commesso. ne senza possibilità di godere delle misure al- Oggi la cultura collettiva è prevalentemente ai miei figli informatica, inglese, la prepara- Con il provvedimento di sospensione del- ternative alla detenzione. localistica. zione alla carriera, di indicargli magari una l’esecuzione della pena è sempre disposto il Al decorso dei cinque anni senza la commis- Ma la difficoltà di questa scommessa è gran- cultura innovativa e creativa. Chiedo altre co- divieto di espatrio (articolo 3) e sono altresì sione da parte del condannato di ulteriori reati de. In più c’è una cultura giuridico-istituzio- se. In questo caso chiedo che lo Stato non sia applicate ulteriori specifiche prescrizioni, in- e senza la violazione delle prescrizioni impo- nale, in questo caso di origine cattolica, che è più uno “Stato soggetto” che deve dire a me dicate dall’articolo 4, comma 1, della proposta ste in sede di concessione della sospensione quella della “sussidiarietà”. E’ una cosa da but- quello che devo essere, ma uno “Stato funzio- di legge. dell’esecuzione consegue la dichiarazione di tare nel cestino, perché sussidiarietà significa ne” che risponda alla domanda di una società In particolare, è previsto l’obbligo di presen- estinzione della pena (articolo 6 della proposta non avere il senso di una società che cerca co- più ricca, anche in termini di domanda di in- tazione e di firma presso gli uffici di polizia e di legge). s me un albero disperatamente la luce per pren- tervento pubblico. Quindi non chiedo più l’as- dere un po’ di clorofilla. La “sussidiarietà ver- sistenza all’orfano di guerra o all’ex combat- ticale” è lo Stato, la regione, è a “cassetti”. La tente ma chiedo la libertà della pensione inte- “sussidiarietà orizzontale” è molto più generi- grativa, della polizza integrativa di salute, ca, ‘quello che non fa lo Stato lo fa il privato’, chiedo altro. ■ 2002 - NUMERO 6 l’azienda, il terzo settore. In pratica è una spe- Si diceva una volta: “Chiedo un rapporto cie di scansia, cassetti verticali o orizzontali con le mie istanze”. Era il marxismo florido IL FUTURO È AUTOGOVERNO dove non entrerà mai una società territorializ- che trasformava il bisogno in desiderio, e che zata, individualizzata, policentrica, una società lo Stato doveva risolvere. “Desidero guarire”. che in qualche modo vuole un’autonomia, una Ma il bisogno di guarire non esiste, c’è il bi- società che ha voglia di scoprire il pubblico sogno e il diritto di essere curato ma non quel- Stefano Carluccio e Claudio Martelli funzionale. lo di guarire. Cosa crea la sussidiarietà se non un rabbioso C’è stato uno sfondamento della domanda sindacalismo istituzionale? Se non lotta delle verso cose che forse lo Stato non avrebbe po- iuseppe De Rita ha sempre rite- spetto ad una dimensione istituzionale quale province contro le regioni, delle province con- tuto dare, e comunque non erano già più quelle G nuto che “il potere è un luogo quella che si è andata configurando in questi tro i comuni ecc.? Ognuno vuole il pezzo suo. che lo Stato faceva per l’Italia. vuoto dove bisogna avere il co- anni. Cosa sta succedendo in Italia? Per non parlare della lotta tra l’Unione Lo spostamento non è soltanto verso uno raggio di non entrare mai”; e a questa convin- Primo, un forte ritorno del policentrismo isti- Europea e gli Stati nazionali. Stato molto oscuro, lontano e potente, ma si zione è rimasto fedele, sempre più ancorandosi tuzionale – comuni, autonomie funzionali e al- Esatto. Quando al Congresso delle Regioni attua verso quello che si ha di fronte. Io non al suo mestiere di ricercatore socioeconomico. tro, (le fiere, i porti, gli interporti) una realtà che si è tenuto nella Sala della Regina ho det- chiedo più l’Ice, chiedo che la mia fiera di Vi- Su questo lucido sfogo di indignazione ci- forte di autonomia. to: “Andiamo in Europa e rendiamoci conto cenza funzioni bene. Che mi importa del Mi- vile De Rita un anno dopo ha steso un pam- Secondo, una realtà forte di territorializza- che ci dobbiamo andare con una cultura del- nistero del Commercio con l’Estero? So benis- phlet (“Il regno inerme. Società e crisi delle zione. Questo è un paese territorializzato, in l’arcipelago”, perché noi abbiamo una cultura simo che la mia capacità mercantile passa an- istituzioni”) che è una fredda riflessione sulla modo tale che difficilmente può essere ricon- d’arcipelago, siamo mediterranei, non di che attraverso la mia fiera, la mia mostra a Va- crisi di quel paradigma statuale su cui istitu- dotto alla regione, alla provincia: il 60% della un’Europa della tundra nordica. Bossi, parlan- lenza Po degli orafi. E’ lì che arrivano i miei zioni e classi dirigenti si sono più o meno con- produzione industriale italiana è fatta in distret- do dopo di me ha detto: “sono stupidaggini”. compratori, i giapponesi che vengono a vedere sapevolmente arroccate. ti, realtà giuridicamente inesistenti. Lui, localista da sempre. E’ chiaro che lui ha i gioielli e forse comprano. Non mi importa L’intervista è di un anno fa, ma abbiamo at- Ricordo che quando sono andato alla Bicame- un’esigenza di sindacalismo istituzionale. nulla dello Stato soggetto con i suoi dicasteri. teso questo suo lavoro per pubblicare il lungo rale il mio primo quarto d’ora di audizione è sta- Posso chiederle un chiarimento? Lei par- Questo porta ad esempio a uno spostamento colloquio. to sulla rappresentanza e sul valore della rappre- la di autonomie funzionali, che differenzia, del mondo scolastico ad un’autonomia ormai «Sono convinto in questo momento che c’è sentanza nella condizione sociale in Italia. se non addirittura contrappone, a quelle già esistente all’università, alla competizione. un rapporto tra istituzione e società più in crisi D’Alema mi interruppe e disse: “De Rita, elettive. E accenna ad un repertorio di que- Avete mai visto negli ultimi cento anni univer- che nel passato, per il fatto che nella società si noi non stiamo qui a fare un discorso sulla rap- ste autonomie funzionali che mi sembra lei sità che comprano pagine di giornali per fare vanno sviluppando schemi di comportamento presentanza, noi la Costituzione la dobbiamo faccia rientrare in una ripresa di plurali- pubblicità, dicendo “venite da noi perché sia- che in qualche modo vanno contro corrente ri- rendere più decisionista”. smo, come sintomo di una nuova democra- mo i più bravi, abbiamo un rapporto stupendo 10 ■ CRITICAsociale 12 / 2012

tra studenti e professori, facciamo ricerca?” Secondo punto: il potere crea consenso. Cer- Per chiarire ancora meglio. Lei parla del- pazioni sono a livello di arena o di prime co- Nella scuola elementare certo non possiamo to, è del tutto vero. Concettualmente è così vi- la sussidiarietà dall’alto verso il basso con lonnine. Quanto durerà? Credo che questo pensare a questo, però quando fra trent’anni ci sto che non ci sono più le cinghie di trasmis- la progressiva cessione di funzioni dallo Sta- processo durerà un paio di decenni. Mentre sarà l’autonomia scolastica, sarà come oggi per sione del consenso, il filtro verso il vertice. to centrale alle regioni, alle province, ai co- nell’informatica o nella telematica e anche nel l’università, che ancora prende i soldi dal Mi- Non funzionano i partiti, anzi non ci sono più. muni etc., e della piramide rovesciata, vice- potere è diventata architettura distribuita, nel nistero, ma sempre di meno e deve cominciare Però nessuno ha studiato abbastanza bene il ca- versa, dall’individuo, alla famiglia, al comu- modo di fare politica non lo è ancora. E’ an- a lavorare sulle tasse. Quindi la rabbia, aumen- rattere prefascista delle ultime elezioni: in tutto ne, alla provincia, alla regione, allo Stato. cora tutto legato al “faccio tutto mì” perché ho tano le tasse. Lo hanno capito i Laburisti ingle- il sud hanno vinto solo i notabili. Se si va a ve- Sì, non è così ordinato. il cervellone, il sistema nervoso centrale. Que- si che le tasse all’università non è classismo. dere sono tutti notabili trasversali. E’ il farma- Lei, in questo modo critica proprio l’as- sta è una cosa da liceo degli anni ‘50, in cui ci L’autonomia funzionale, è una fungaia di in- cista del luogo, il notaio del luogo che organiz- setto verticale? hanno insegnato che Menenio Agrippa era un terventi che da pubblici diventano interventi za, dopodiché va da Berlusconi o da Rutelli. Sì, l’assetto verticale. La mia testa è vissuta grande intellettuale, secondo cui tutto sta nel “customerizzati”, cioè legati all’attesa del Mi diceva il mio vecchio amico Pietro Lon- nell’orizzontalità del sistema d’impresa, nel- sistema nervoso centrale e i terminali sono sol- cliente. Questo cambia il discorso sulla demo- go: “Guarda che io ti so dire i nomi e i cogno- l’orizzontalità del territorio, nel policentrismo tanto di avviso, ma la decisione poi sta nel cer- crazia. mi di tutti gli eletti berlusconiani del mezzo- dei poteri, nella diffusione. vello. Oggi invece ciascuno si prende il suo Certo, come fenomeno procedurale però, giorno che sono eletti di collegio, prefascisti”, Può allora chiarire meglio questo concet- spazio di potere: l’imprenditore se ne frega di non come fatto ideologico, non come fatto nel senso dell’Italia giolittiana. Questa è una to con cui siamo abituati a chiamare il plu- Galan presidente del Veneto, lui va a Timi- di ispirazione istituzionale. cosa che va studiata, perché il punto terzo, che ralismo? E cioè quello per il quale, parten- shoara. Galan, o chi per lui, riguarda la pira- Non farei per ora nessuna riforma costitu- poi riguarda anche il secondo, è sì il potere che do dalle realtà locali, familiari, associative, mide e lui sta fuori dalla piramide. zionale seria, lascerei crescere questa dialetti- dà il consenso, ma se invece è il collegio che comunali e via via salendo verso l’alto non C’è la possibilità che queste autonomie ca, perché non si può pensare che tu due o tre viene contrattato con l’etichetta? Se l’etichetta descrive più quella che è ormai la nuova di- funzionali trovino in qualche modo voce at- anni cambi un rapporto tra società e istituzione Berlusconi o Rutelli viene messa su un nota- namica in corso che lei ha osservato? traverso la capacità di essere nell’ordina- che in questo momento è molto problematico. bile di collegio? Vale l’etichetta o il lavoro che Da orizzontale parto dal basso, non parto in mento, cioè di fare la legge? Essere nel po- Qualsiasi cosa si faccia è vecchia: oggi l’art. quel notabile ha fatto mettendo insieme le for- mezzo al mare. Parto da quello che c’è in real- tere legislativo diffuso in unico ordinamen- 5 del centro sinistra è vecchio, ma anche la ze del collegio? Possono essere sindacalisti, il tà. Quello che nego è che questa realtà diffusa to con il riconoscimento della personalità legge Bossi è vecchia, perché entrambe sfug- direttore dell’associazione industriale; c’è una possa essere un mattone su mattone per costrui- giuridica pubblica di queste realtà? E, se gono a tutte le cose che ho detto prima. logica che riguarda una trasversalità più occul- re una piramide. Perciò uso la parola “arena”, questo è pansabile è follia quella dell’auto- Naturalmente loro dicono che sono lì per de- ta ma molto presente nel Paese. Quindi molto tipicamente orizzontale. Perciò uso il termine governo anche sotto il profilo fiscale della cidere, per fare le riforme. Non possono dire: spesso il verticismo di facciata nasconde anche “tempio greco”, perché dall’orizzontalità sor- “collaborazione” pubblico-privato in mate- “Non ci sono le condizioni concettuali per far- un potere orizzontale. gono tre colonne, cinque colonne, sei colonne. ria di tasse? le”. Se fossi presidente del Consiglio e dicessi: Anche qui non voglio essere così pessimista Per dieci anni saranno tutte sghembe, perché Io sarei d’accordo. Ma in questo momento “Non si fa più una riforma” saprei che la fuci- da dire che stiamo tornando al prefascismo, una colonna è alta, una è bassa, perché la rap- mi sembra un’utopia se penso al disastro della lazione per tradimento sarebbe immediata. ma certamente è un punto che va controllato. presentanza delle professioni è cresciuta molto finanza sanitaria, ad esempio perché poi tra- Io credo che la dinamica reale sia molto più E’ un passo indietro? Personalmente ritengo più della rappresentanza dei lavoratori indivi- sferite le competenze, non hanno i soldi, fanno forte e avanzata della dinamica istituzionale, di sì, è figlio del partito di massa. duali che stanno lì ancora alle partite Iva. Però i disperati e allora dovranno fare il federalismo e di quella politica in particolare. Volevo chiederle ancora una cosa. In que- il meccanismo non può che essere quello del- fiscale. Ma per emettere tasse nuove per paga- Volevo fare tre domande brevissime. Se il sta realtà che segue un corso differente da l’arena e del tempio greco. Non può più essere re la sanità. Uno dei problemi che ho scritto è fenomeno che ha descritto non sia anche in- quello in cui si ritrova attualmente il siste- quello della ricostruzione della piramide dal che la riforma del Titolo V così come è fatta è ternazionale, mutuato dall’esperienza ame- ma istituzionale, in questa realtà orizzonta- basso. La piramide è la cultura logico dedutti- inapplicabile, sul piano finanziario. s ricana e francese e in generale, se, addirit- le, nell’arcipelago, si può pensare, per sin- va, organicistica che oggi è stata superata. tura, l’Italia non arrivi tardi all’insegui- tesi e in prospettiva, a una riduzione dei Gli interessi, le rappresentanze, le parteci- Stefano Carluccio e Claudio Martelli mento di questo modello. contenuti della delega e invece ad una valo- La seconda è se i due esempi forse più pre- rizzazione dell’autogoverno? occupanti di questa deriva decisionistica E’ quello che dicevo prima. Nella contrappo- non siano per un verso il riconoscimento del sizione fra decisionismo e rappresentanza, tra rapporto tra consenso e potere, nel senso che verticalizzazione personalizzata e partecipazio- ■ 2003 - NUMERO 11 oggi è il potere che genera il consenso. ne, la speranza di chi vuole cambiare - se qual- La terza domanda è se nella stessa dimen- cuno vuole cambiare, per carità – è di fare “par- ERA UN PATTO DI RECESSIONE sione della democrazia politica il fenomeno tecipazione” e “rappresentanza”, costruire i pro- più allarmante non sia quello della “desi- cessi di partecipazione lì dove sono. C’è un gnazione” dei rappresentanti anziché della sommerso, la gente oggi vuole contare. Ma loro elezione. quanta gente vuole contare e quanta gente si di- Antonio Venier Sul primo punto certamente, ogni società verte a Porta a Porta pensando di fare politica? complessa cerca disperatamente la personaliz- Può darsi che questo paese sia, come dice il zazione. La paura del potere in una società cardinale Ruini, così antropologicamente se- opo oltre un decennio dalla fir- criteri maastrichtiani, ed anche i connessi ef- complessa è quella di non padroneggiare e al- gnato da questi ultimi anni che la gente prefe- D ma del trattato di Maastricht, fi- fetti facilmente prevedibili della moneta unica, lora dice, “semplifichiamo”. E la semplifica- risce “Porta a Porta” piuttosto che partecipare, nalmente nel novembre 2003 i tanto entusiasticamente accolta dal nostro buon zione è chiaramente una verticalizzazione: non andare al consiglio comunale o andare in con- governi dei due maggiori paesi della cosidetta popolo, oltre che da “esperti”, giornalisti, etc. controllo la società complessa però il punto di siglio regionale a fare una battaglia, a star den- “Eurolandia” sembrano finalmente decisi a Fra queste voci vogliamo ricordare anche la vertice lo scelgo. tro forme di partecipazione. Può darsi, questo porre un freno agli effetti devastanti dei “pa- nostra, poiché sia “Critica” che “L’Avanti!” Noi abbiamo, in qualche modo, mutuato più non lo so. rametri” di stabilità incautamente sottoscritti. nel 1998 pubblicarono alcune nostre pagine di dalla Thatcher, con dieci-dodici anni di ritardo, Da un punto di vista sociale ritengo che oggi Vogliamo avere una tenue speranza che an- dissenso verso gli entusiasmi liberisti ed euro- piuttosto che dall’esperienza americana. c’è molta gente che vuole contare, partecipan- che il nostro paese, che è stato il più colpito peisti; pagine non certo dovute a grande sa- Dal punto di vista internazionale, però, mi do e cercando rappresentanza nuova. Penso ai dalla follia “europeista” (ma in realtà vera- pienza o a doti profetiche, ma più modesta- pongo sempre il problema se oggi la cultura eu- due milioni di persone che fanno parte delle as- mente contro l’Europa), voglia seguire Francia mente ad una moderata capacità di ragiona- ropea non debba fare i conti con l’”arcipelago”, sociazioni delle nuove professioni, loro hanno e Germania sulla via della ragionevolezza. mento basata sui dati di fatto, [Citiamo su cioè se a un certo punto una semplificazione in un interesse a rappresentarsi e a partecipare Abbiamo detto che l’Italia è stato certamen- “Critica Sociale” maggio 1998 “Il mito della verticale, il superstato europeo, non sia un er- Quindi ci può essere una nuova genera- te il paese più danneggiato, durante il decennio stabilità”, ottobre 1998 “Recessione globale”, rore. Occorre uno Stato europeo che sia abba- zione di istituzioni pubbliche che nascono iniziato nel 1992 con la sottoscrizione del trat- su “L’Avanti!” 17/05/1998 “Patto di stabilità stanza unitario ma anche che dia spazio. dalla società stessa. tato di Maastricht. Infatti, il nostro paese è sta- della disoccupazione”]. Il vecchio professor Benvenuti diceva “cosa Io penso di sì. Però può darsi invece che ab- to il più zelante osservatorio dei criteri fissati Sembra che ora, in verità molto tardivamen- c’è stato dopo il miceneo nei monumenti del bia ragione Ruini a dire che questo è un paese con il patto di stabilità (e mai il termine fu il te, qualche nostro governante cominci a pren- mondo?” C’è stato il tempio greco. Il policen- antropologicamente decaduto. Del resto basta meno appropriato), incurante delle conseguen- dere atto della realtà, mettendosi in sintonia trismo è il tempio greco, oppure il sistema far zapping in televisione che uno vede quiz, ze economiche e sociali di tanto zelo. Ma an- con Francia e Germania. Tuttavia sembra che pubblico è quello che Cassese oggi chiama quiz, quiz. Ma penso che qualche cosa c’è. cora peggio, in perfetta coincidenza temporale, sia tuttora ben folta la schiera degli “euroen- l’”arena pubblica”. Non è più la piramide, ma Sono convintissimo che il decisionismo e la il decennio iniziato con la svalutazione del set- tusiasti”, evidentemente desiderosi di appor- un’arena. Non ha più il senso della gerarchia, “verticalizzazione personalizzata” ha dato tut- tembre 1992 fu per l’Italia il periodo del sac- tare altri danni all’Italia. ma il senso di una poliarchia vissuta anche con to, perché si è impennata così rapidamente ne- cheggio, denominato “privatizzazione” e della Danni da aggiungere a quelli enormi della le sostituzioni, le sussidiarietà, ma in rete. Se gli anni ‘90 che non può che flettere: si chiama demolizione del patrimonio industriale esi- de-industrializzazione (neo-liberista e giusti- avessimo fatto l’Europa nel ‘55-’56, la super- curva logistica, per uno che abbia studiato un stente e sotto la guida di personaggi forse sol- zialista), che ha colpito soprattutto i settori di strada “a sei” era possibile. Ma una superstra- po’ di matematica. O ritrova un’altra finestra tanto incompetenti. tecnologia più elevata. da a venti/venticinque è impossibile, con Hei- per impennarsi ulteriormente o è difficile, per- In verità qualche flebile ed inascoltata voce Pertanto è da considerare pura fantasia pen- der e i baschi! O hai una cultura dell’arcipela- ché dopo la punta della piramide inizia la di- si era levata, già parecchio tempo fa, per de- sare ad esportazioni di alto valore per ostaco- go o non ce la fai. scesa sul lato opposto. nunciare la insensatezza e la pericolosità dei lare la recessione in atto. CRITICAsociale ■ 11 12 / 2012

Resta quindi soltanto la possibilità di inter- zare le risorse comuni della Banca Centrale Ma una sorta di visione negativa della capa- tenzione pragmatica alle questioni economi- vento pubblico, che rianimi la domanda inter- Europea a favore dei propri particolari interes- cità umana a riscattarsi senza una guida politi- che; l’avversione verso una società chiusa e un na, ovviamente riducendo la pressione fiscale si nazionali. Non vale certo la pena di spende- ca, si ripresentava nel movimento socialista an- blocco politico soffocante verso altre culture sulle fasce medio-basse di reddito (sulle più re troppe parole per contestare la bizzarra af- che quando passò dal ribellismo alla partecipa- politiche e sociali; la volontà di realizzare una alte è già fatto), e con vigoroso programma di fermazione, da taluno espressa, che la riduzio- zione elettorale, ai meccanismi democratici grande riforma istituzionale che ponesse l’Ita- spesa pubblica. Conseguenza ovvia sarà l’au- ne del deficit annuale di bilancio e conseguen- dello stato borghese. Si arrivò allora a teoriz- lia sempre più vicina alla tradizione delle gran- mento del deficit nel bilancio dello Stato, co- temente del debito pubblico accumulato sia zare il miglioramento sociale del popolo attra- di democrazie europee. Con Craxi, dopo la me è sempre avvenuto in ogni parte del mondo condizione utile per migliorare l’attività eco- verso una transizione pacifica verso la società Bad Godesberg di Willy Brandt, sembrò rea- per ottenere il rilancio dell’economia. nomica. Si tratta di evidente sciocchezza, o socialista. In questo caso era lo Stato a diven- lizzarsi e addirittura evolversi ancora di più il Non ci sembra inutile qui richiamare quanto meglio di deliberata mistificazione: non è, in- tare una sorta di regolatore delle lotte sociali. disegno di Eduard Berstein, il padre del revi- scritto su “ Critica Sociale” cinque anni fa fatti, pensabile alcun miglioramento dell’eco- Sostanzialmente si poteva notare che il mo- sionismo marxista, che aveva esortato fin dagli sull’argomento, per mostrare quanto tempo è nomia se le entrate fiscali dello Stato superano vimento socialista, anche nella sua vocazione ultimi anni dell’Ottocento i socialisti a rivede- stato perduto: le sue spese, poiché evidentemente vengono riformista, non aveva trattenuto nulla della le- re la loro teoria e il loro programma, alla luce “Sia l’analisi iniziale del problema, sia sottratte risorse sia ai consumi che agli inve- zione di Tocqueville sull’articolazione demo- del fatto che il capitalismo non era al collasso l’esperienza del passato dimostrano ampiamen- stimenti, pubblici e privati. cratica di base di una società moderna e avan- e la classe operaia non stava scivolando nel- te che il solo modo possibile per rilanciare l’at- Facile conferma, i risultati ottenuti da una zata, accentuando invece da un lato la funzione l’indigenza. In sostanza Berstein, pur conti- tività economica consiste in un massiccio inter- simile politica economica nel nostro paese, dello Stato e dall’altro l’emancipazione di una nuando a credere nel socialismo, si aspettava vento da parte dello Stato, soprattutto per mez- con cinque anni di tagli alle spese ed aumento plebe, non ancora di un popolo di cittadini. una convergenza tra capitalismo e socialismo, zo di spese per infrastutture, opere pubbliche e di tassazione. Eppure, in questo caso, si potrebbe rovescia- in cui il secondo sarebbe emerso dal primo. materiale militare. In proposito basta ricordare In conclusione, conclusione tanto semplice re un proverbio e sostenere che i riformisti Basterà dire infine che Bettino Craxi, di l’uscita dalla grande depressione degli anni’30, quanto sgradevole, il “patto di stabilità” tanto “predicavano male, ma razzolavano bene”. In- fronte ai problemi della società postindustria- ottenuta allo stesso modo da Germania e Stati appezzato da governanti ed esperti è del tutto fatti, nonostante gli ancoraggi al “marxismo lizzata, poneva i principi di una grande tradi- Uniti (per altri aspetti, paesi tanto diversi). incompatibile con la ripresa dell’economia, e scientifico” , le visoni positiviste e quelle mec- zione alla ricerca di un confronto e di una ri- L’intervento di rilancio dello Stato non può particolarmente con la riduzione della nostra canicistiche (alla fine la società socialista sa- cerca con altre culture democratiche per arri- evidentemente essere finanziato da un aumen- disoccupazione. rebbe comunque arrivata), i riformisti pro- vare a un nuovo assetto democratico. to della pressione fiscale: questo aumento, ne- Incompatibilità intrinseca, non eliminabile, muovevano “le borse del lavoro”, organizza- Accusato troppo semplicisticamente di dop- cessariamente molto elevato, provocherebbe, poiché appunto il citato patto esclude esplici- zioni libere di lavoratori che cercavano lavoro piogiochismo, Bettino Craxi nella prassi poli- infatti, una depressione dei consumi appunto tamente proprio l’utilizzo dei mezzi necessari per i compagni che lavoro non avevano; i ri- tica legava la sua azione nel governo nazionale contraddittoria con gli scopi desiderati. La ri- per tale rilancio, vale a dire la spesa pubblica, formisti creavano cooperative di ogni tipo per a partiti di antica e consolidata tradizione de- presa economica deve quindi essere finanziata il famigerato”deficit spending”. unire produttori senza padroni o dipendenti; i mocratica come democristiani, repubblicani, altrimenti, con deficit di bilancio ed aumento Ovviamente non è detto che i patti assurdi riformisti promuovevano libere società di mu- laici liberali in quella che si chiamò politica di del debito pubblico, che sono precisamente gli debbano essere da tutti osservati: ma per fare tua assistenza, di scuole professionali indipen- centrosinistra; nello stesso tempo, a livello lo- strumenti di intervento espressamente proibiti questo, è necessario avere autorità e volontà di denti dallo Stato. Contemporaneamente quindi cale, non rifuggiva da alleanze e giunte comu- dal “patto di stabilità”, come dai precedenti governo, e soprattutto avere la possibilità di a un’azione di riequilibrio politico tra le classi nali con i comunisti, che proprio nella politica criteri di Maastricht, confermati nonostante (o manovrare le istituzioni monetarie europee in sociali, al fine di assicurarsi più potere nello municipale avevano imparato a muoversi se- per appunto?) i risultati ottenuti. Possiamo funzione degli obiettivi ed interessi nazionali. Stato, i riformisti si caratterizzarono sempre condo la tradizione riformista e socialista. In quindi affermare che i criteri di stabilità (forse Volontà dimostrata da Francia e Germania, co- per un’azione indipendente, autonoma di co- definitiva, Craxi poneva realmente il problema imprudentemente così denominati), se osser- me ha ben confermato la recente disputa sul struzione sociale che non prevedeva alcun aiu- di una appartenenza. Era un socialista riformi- vati assicureranno un lungo periodo di depres- governo della futura Banca Europea, ma certo to dallo Stato. sta che guardava concretamente alla politica e, sione economica, anzi di recessione. Questo non dai nostri eurogovernanti sostenuti da opi- Si pensi ancora alle municipalizzate, alle senza abbandonarsi a “disegni arcani”, dialo- soprattutto per quei paesi – tipicamente l’Italia nione pubblica tanto poco informata quanto aziende comunali di beni fondamentali come gava con chi nella prassi quotidiana si muove- – che non hanno autorità sufficiente per utiliz- euroentusiasta.” s acqua, gas, luce, ma anche latte, che nacquero va su un terreno reale di partecipazione popo- per iniziativa soprattutto del movimento socia- lare e di riforme graduali. Tanto per intenderci, lista alla fine dell’Ottocento. In quasi tutta Eu- il dialogo tra riformisti socialisti e cattolici non ropa una nuova fase di industrializzazione ave- avveniva su schemi ideologici, come piaceva va favorito un processo di urbanizzazione qua- a Togliatti, a Ingrao o a Rodano, ma ripescando ■ 2003 - NUMERO 3 si selvaggio. Il cosiddetto libero mercato pre- in una storia comune di realizzazioni sociali, vedeva le grandi aziende manifatturiere nelle anche se magari fatte in reciproca contrappo- POVERI DI DEMOCRAZIA città, ma non i beni essenziali per chi nelle cit- sizione. Alla fine quel “dialogo” fatto di poche tà andava a vivere, a lavorare nelle nuove parole e di molta sostanza, tra cooperative I SOGGETTI DEL NUOVO RIFORMISMO grandi fabbriche. Furono gli amministratori “bianche” e “rosse”, tra fondazioni e muncipa- socialisti delle grandi città europee (anche lizzate, tra antichi enti di assistenza e nuove so- quelle italiane) a colmare questo vuoto lasciato cietà di carattere umanitario, era la base di una Gianluigi Da Rold dal mercato, con la costituzione di municipa- visione riformista comune, reale, concreta. lizzate che nulla avevano a che fare con lo Sta- Non è quindi un caso che oggi i “margina- to centrale. Il peso di questa lezione appresa lizzati” socialisti riformisti abbiano un occhio uando, affermatosi il fascismo in erano una piccola setta astratta che non impen- tra la fine Ottocento e l’inizio del Novecento di riguardo verso una tradizione cattolica che Q Italia, il giovane Giorgio Amen- sieriva il fascismo), l’operazione “Mani puli- ha delineato ancora più i contorni del sociali- sta pensando con grande serietà a come attuare dola fugge clandestinamente a te” del 1992 ha cancellato soprattutto il nuovo smo riformistico e lo ha indotto ad affrontare un passaggio epocale delle società postindu- Parigi dall’Italia, incontra Claudio Treves in riformismo socialista, perché il massimalismo il problema della democrazia. E’ in fondo in- strializzate: il passaggio dal Welfare state e al- un povero e piccolo albergo della banlieu. In parolaio di comunisti e postcomunisti non po- credibile che il più duro atto di accusa contro la Welfare society. un bel libro autobiografico Amendola riassu- teva di certo intaccare il complesso piano di il comunismo sovietico come sistema dittato- Il Welfare state è stato una grande conquista merà più o meno così una scena struggente: demonizzazione della politica per mettere una riale e oppressivo, attraverso lo Stato, sia stato sociale, dovuto in parte all’iniziativa e al- “Gli spiegai perché ero diventato comunista, specie di camicia di forza “tecnica” e straniera fatto da Filippo Turati nella bolgia del con- l’azione dei movimento socialisti europei, ma perché occorreva riunire tutte le forze antifa- alla gestione dell’Italia. gresso di Livorno del 1921, quella della scis- anche all’attenzione di liberal come Lord Be- sciste e combattere il fascismo dall’esterno e Eppure, nonostante quelle sconfitte storiche, sione con i comunisti. Furono quasi una pro- veridge e John Maynard Keynes che prevede- poi dall’interno. Ma Treves scoppiò in lacri- il patrimonio teorico, culturale, politico del ri- fezia le parole di Turati. E non c’è dubbio che vano un intervento diretto dello Stato contro i me”, racconta Amendola. “Mi fece tutti gli au- formismo socialista rimane, come in uno scri- l’esperienza in campo sociale e amministrati- rischi sociali della precarietà di vita, dell’insi- guri possibili, ma lui si sentiva uno sconfitto gno, intatto nella sua validità di interpretazione vo dei riformisti, la sconfitta subita dal fasci- curezza, della povertà delle parti meno forti che non aveva neppure più la forza di combat- della fase storica, economica, sociale e politica smo, le tragiche esperienze dei totalitarismi di della società industrializzata. tere. Aspettava solamente la morte”. che si deve affrontare in questi anni. Il prag- destra e di sinistra, abbiano inserito nel filone Le condizioni storiche ed economiche sono L’episodio drammatico può essere preso co- matismo, lo stesso realismo della tradizione ri- del riformismo altri elementi innovatori che mutate. La società della comunicazione, del me metafora di quanto è accaduto in altre epo- formista socialista è in grado di suggerire so- hanno portato al cosiddetto “ircocervo” dei terziario avanzato, dell’innovazione tecnolo- che nella storia secolare della battaglia rifor- luzioni moderne e avanzate. Ed è in grado di fratelli Rosselli, al socialismo liberale su cui gica che viaggia alla velocità della luce, sono mista e socialista. Il “leone ferito” Bettino Cra- collegarsi a un più ampio spazio riformista che si basava il nuovo riformismo di Bettino Craxi fattori che mettono in discussione la validità xi, nell’esilio di Hammamet, alternava mo- è sempre stato presente nella cultura politica negli anni Settanta e Ottanta. Non è certo pos- del vecchio e glorioso Welfare state. Allo stes- menti di sconforto a brevi periodi di speranza. italiana, quello di matrice cattolica. Guardando sibile in questa sede riassumere l’insieme della so tempo, la richiesta sempre più sofisticata di Si batteva a colpi di telefonate e di fax, di scrit- alla storia socialista, si può affermare che par- visione di Craxi. Basterà ricordare comunque moderni servizi sociali da parte dei cittadini ha ti e di libri, ma Craxi aveva la morte nel cuore tendo da una prima fase anarchica o democra- il suo continuo richiamarsi a un socialismo messo in ginocchio i bilanci degli Stati. Le e sapeva benissimo che non aveva più la forza tico radicale, i riformisti italiani sembravano non marxista, con i riferimenti espliciti a Ga- spese sociali dello Stato sono diventate tal- per combattere. legati a una concezione pessimistica della na- ribaldi e a Proudhom; la sua caratterizzazione mente onerose e pesanti, che è necessario e Il fascismo liquidò brutalmente soprattutto tura umana. Il rispetto per il popolo restava nel di sinistra, ma esplicitamente contro il comu- indispensabile ripensare coraggiosamente a un la tradizione riformista socialista (i comunisti cuore di quella visione protoriformista. nismo come ideologia e come prassi; la sua at- modello di tutela sociale e nello stesso tempo 12 ■ CRITICAsociale 12 / 2012

investire sulla libertà dei cittadini. In altri ter- E’ una disanima precisa della vitalità della Questa proposta, che viene dal riformismo loro storia ultracentenaria, a subire gli aspetti mini si tratta sempre di coniugare, in un con- società, la realizzazione del principio di sussi- cattolico, che cosa comporta per i socialisti di negativi della burocratizzazione statale, devo- testo storico, sociale ed economico completa- diarietà quando gli Stati, i principati e altri tradizione umanitaria e riformista? E’ evidente no convenire che lo Stato, con tutte le sue in- mente differente, i principi di libertà con le esi- centri statuali erano latitanti nel soddisfare i che è difficile dare subito una risposta. I mec- gombranti articolazioni, è stato spesso un fre- genze (ormai diventate diritti acquisiti del- bisogni e le esigenze dei cittadini. canismi della Welfare society, il principio di no allo sviluppo di una società democratica, l’Occidente) di sicurezza sociale. Alla fine si capisce che gli ordini religiosi, sussidiarietà, la valorizzazione del non-profit pluralista e moderna. Se l’obiettivo principale Di fronte a questa sfida del nuovo mondo gli enti assistenziali di assistenza e carità non comportano una serie di implicazioni anche dei socialisti è sempre stato quello di coniuga- della comunicazione e del postindustriale facevano altro che anticipare le mutue, le coo- tecniche, soprattutto nei procedimenti di de- re la libertà con la giustizia sociale, ma non de- avanzato si gioca una partita decisiva, dove la perative, le municipalizzate realizzate anche trazione e defiscalizzazione, che sono com- flettere mai soprattutto dalla libertà, sembra tradizione riformista, con la sua concretezza, dal movimento operaio di tradizione umanita- plesse e che meritano una attenzione partico- evidente che le attuali funzioni dello Stato de- il suo pragmatismo e la sua idealità, può eser- ria e riformista di fine Ottocento. lare, da discutere, da valutare. vono essere ridiscusse. I riformisti non hanno citare un ruolo fondamentale. Come si configurano, giuridicamente ed Ma sostanzialmente i riformisti di parte so- mai voluto assaltare lo Stato, non hanno mai La grande discussione che è in corso in Ita- economicamente, queste realtà? cialista si trovano di fronte oggi a una proposta voluto occuparlo, ma volevano uno Stato fun- lia (ridotta schematicamente da alcuni a una L’Italia può essere considerata la “madre” che non fa più coincidere il “pubblico” con lo zionale che regolasse e favorisse l’articolazio- sorta di referendum sull’articolo 18) riguarda di queste organizzazioni nel suo aspetto di rea- “statale”, che guarda con favore alla valoriz- ne pluralista della vita sociale. Infine, la svolta proprio la grande riforma del Welfare state. lizzazione, ma è indubbiamente una “matri- zazione della società civile, che infine non liberalsocialista impressa dai fratelli Rosselli Una riforma dove i fattori principali della que- gna” per quanto ne concerne la formulazione mette più lo Stato al centro della vita politica, e da Bettino Craxi può essere la base teorica stione sono: un ripensamento del ruolo dello giuridica e la funzione economica moderna. economica e sociale. per ampliare una base riformista contro i con- Stato, una conferma e un miglioramento della Sono le democrazie più avanzate, i paesi di Sempre liberi nel valutare la realtà, perso- servatori di destra e di sinistra. E’ una discus- tutela sociale, una volontà di garantire mag- tradizione anglossassone che hanno ereditato nalmente ritengo che i socialisti oggi possono sione aperta. Ed interessante. s giore libertà ai cittadini. e adottato queste realtà chiamandole non-pro- essere non solo attratti, ma coinvolti in questa Occorre riconoscere che chi si è mosso per fit. In sostanza sono imprese che reinvestono proposta di riforma. Se hanno provato, nella Gianluigi Da Rold primo su questa strada è stato il riformismo di continuamente i loro utili, che non hanno la matrice cattolica liberale. Forte del principio natura del profitto nella loro ragione sociale. di sussidiarietà (lo Stato non si sostituisca al Possono essere chiamate imprese sociali, im- ruolo della società civile) che è impresso nella prese con un ideale, imprese con uno spirito di dottrina della Chiesa e fu esaminato dettaglia- pubblica utilità. Sono in tutti i casi una figura ■ 2004 - NUMERO 12 tamente da un grande scrittore come Alexis de moderna, sia da un punto di vista giuridico che Tocqueville quando descrisse la democrazia da quello economico, che si inserisce tra la ri- I PADRONI DELLE IMPOSTE americana, il cattolicesimo liberale ha spiegato gida contrapposizione di pubblico statale e pri- in termini moderni la sua antica tradizione di vato che cerca profitto. valorizzazione delle opere dei cittadini, delle Tanto per intenderci, una impresa non-profit organizzazioni libere e autonome che avevano sta sul mercato dei servizi a testa alta, è in gra- Luca Antonini già creato una tutela sociale, prima ancora che do di offrire occupazione e ottimi servizi, è si affermasse il Welfare state. vincolata solamente al fatto della non redistri- E’ interessante ad esempio seguire tutta l’at- buzione degli utili. La Majo Clinic statuniten- l mondo sta cambiando, con epo- dro complessivo dove si evidenzia come il fe- tività culturale della Compagnia delle Opere se è una non-profit con 35mila dipendenti e of- cali trasformazioni che coinvol- nomeno dell’eclisse della sovranità realizzi I 3 in questo periodo, i suoi convegni, come quel- fre il meglio al mondo in cura e ricerca medi- gono e quasi trascinano via uno una vera e propria crisi di paradigma del di- lo dell’8 febbraio alla Statale di Milano e quel- ca. Le grandi fondazioni americane sono alla dei concetti cardine elaborati dalla scienza po- ritto fiscale, ius publicum per eccellenza. Le li più recenti all’interno di “Progetto città” alla base dell’èlite universitaria mondiale. L’ottan- litica e giuridica moderna: l’idea di sovranità. coordinate fondanti del diritto fiscale, radicate Fiera di Milano, ma anche la sua presenza nel ta per cento del sistema scolastico olandese ha In realtà, quello che oggi accade non ha fatto - si pensi alla stessa nozione di sovranità fisca- dibattito sociale e politico sui problemi della una caratteristica non-profit. Ma, senza andare altro che problematizzare ulteriormente una le – sulla statualità e sulla materialità della ric- riforma del lavoro, della sanità, della scuola, lontano con gli esempi, si pensi a una realtà categoria già da tempo in discussione; perce- chezza appaiono, infatti, rivoluzionate dalle delle pubbliche utilità per comprendere che come l’Ospedale Maggiore di Milano (ancora pito nel dibattito giuspubblicistico fin dalla spinte della globalizzazione e dal parossismo esiste una proposta interessante di riforma del oggi il più grande proprietario terriero della prima metà del Novecento, il fenomeno degli sviluppi tecnologici. Lo Stato nazionale, Welfare con una richiesta di maggior libertà provincia di Milano) che, prima della stataliz- dell’“eclisse” o del “crepuscolo” della sovra- che si era caratterizzato soprattutto come Stato politica e sociale. zazione, era una non-profit ante-litteram, vo- nità è venuto, tuttavia, sempre più acutizzan- fiscale, nel contesto della post-modernità ri- Giorgio Vittadini, il presidente della Compa- luta dai milanesi e cresciuta con le donazioni dosi verso la fine dello scorso millennio. schia di vedere il suo potere impositivo diven- gnia delle Opere, ha curato un libro di notevole dei cittadini di Milano. In questa sede si vuole evidenziare un aspet- tare solo formale, privato della capacità so- importanza “Liberi di scegliere” (edizioni Etas) Dal libro di Giorgio Vittadini si possono to particolare del fenomeno: quello inerente al- stanziale di catturare la ricchezza, ridistribuir- insieme a 23 studiosi, non tutti cattolici. Vitta- trarre alcune utili considerazioni: “Si può af- la “questione fiscale”, da sempre legata a quel- la, governarla. Con la globalizzazione, infatti, dini scrive: “Protagonisti della scena sociale fermare che l’attuarsi della sussidiarietà oriz- la della democrazia come dimostra l’antico la ricchezza si sottrae al vincolo territoriale: nel corso dei secoli, dall’alto Medioevo fino al- zontale coincide con un cambiamento radicale principio “no taxation without representation”. non è più lo Stato che sceglie come tassare la l’inizio del secolo XIX, sono stati ordini reli- di tutto il sistema economico ed è premessa, Edmund Burke, in un discorso rivolto a con- ricchezza, ma è la ricchezza che sceglie dove giosi, movimenti laicali, confraternite di arti e non conseguenza, delle autonomie funzionali. ciliare la controversia con le colonie america- essere tassata4. Emblematico è stato il caso mestieri e successivamente il movimento cat- L’assetto dello Stato, anche in autonomie fun- ne, ricordava, infatti, che “… fin dall’inizio le dell’Irlanda che, qualche anno fa, grazie ad tolico e laico costruttore di opere, il movimento zionali, dovrà seguire e aiutare il muoversi di più grandi battaglie per la libertà si sono com- una politica fiscale particolarmente favorevole operaio, un mondo laico volto al concreto mi- soggetti sociali che operano secondo la loro battute intorno a questioni di tassazione”. La agli investimenti esteri ha vantato, nel decen- glioramento delle condizioni di vita attraverso creatività per rispondere a bisogni sociali. Il stessa rivoluzione francese è attraversata dalla nio 1991-2001, un tasso di sviluppo economi- iniziative imprenditoriali. Tali realtà hanno da- sistema normativo dovrà regolare e non pre- questione del consenso all’imposta. Nella co pari al triplo della media europea. to vita a svariatissime opere e iniziative orga- scrivere i rapporti, l’ente pubblico dovrà esse- Francia prerivoluzionaria, nei chaiers de dolé- Fenomeni complessi declinano la crisi del- nizzate nella sanità, nell’assistenza, nell’istru- re arbitro e non padrone”. ances l’idea del consenso all’imposizione era l’antico principio “no taxation without repre- zione, nella formazione professionale, nell’aiu- Da questo Vittadini deduce: “La sussidiarie- così comune da costituire il principale punto sentation”. Lo smalto della sua antica valenza to alla ricerca del lavoro, nel sistema bancario, tà è connessa con un sistema di Welfare mix d’unanimità. Per assicurarsi che la taxation democratica sembra oggi sbiadire sotto l’im- nelle mutue, nelle assicurazioni, nel settore in- basato su tre principi: la compresenza di agenti with representation diventasse in futuro una re- patto della globalizzazione, del deficit demo- dustriale e della grande distribuzione, attraver- statali, privati e a fini di lucro, privati non a fi- gola, la maggior parte dei cahiers chiedeva in- cratico d’istituzioni soprannazionali e interna- so un sistema di cooperative e piccole e medie ni di lucro, in un “quasi mercato” di servizi contri regolari a intervalli di tre, quattro o cin- zionali, della tendenza al rafforzamento dei imprese di dimensioni importanti. Questa tra- “meritori”, la libera scelta del cittadino del tipo que anni per votare tasse e per rivedere il bud- poteri degli organi esecutivi. Ne sono riprova dizione che possiamo definire di Welfare so- di agente che eroghi il servizio di Welfare; un get nazionale. Sebbene la fiscalità rivoluziona- il recente tentativo italiano della riforma costi- ciety, rivela che non erano pubbliche solo le en- sistema di sussidiarietà fiscale che permetta di ria nei giorni caldi del processo rivoluzionario tuzionale sul Premierato, così come la sempre tità “gestite direttamente dallo Stato”, ma an- ridistribuire la tassazione in modi diversi ri- si sarebbe poi dimostrata scarsamente popola- maggiore dipendenza delle scelte di politica che tutte quelle che reinvestivano senza distri- spetto a una spesa pubblica gestita totalmente re, si conservò comunque sullo sfondo l’idea fiscale statali dai condizionamenti imposti da buire i loro profitti, generando una pubblica da Stato ed enti locali”. Realizzare il principio “no taxation without representation”. In Fou- organismi internazionali come il FMI, il WTO, utilità per la collettività”. di sussidiarietà, valorizzare il non-profit, favo- ret-Ozuf, Dizionario critico della rivoluzione la Banca mondiale, privi di una costituency de- In sostanza Vittadini traccia una linea di pre- rire la creazione di un terzo soggetto di privato francese, sotto la voce Imposta, si legge infatti mocratica (i comuni cittadini non votano per senza ormai millenaria di organizzazione so- sociale dovrebbe imprimere un nuovo impulso che il deputato Lavie all’Assemblea nazionale eleggere chi siede in questi organi), o sopra- ciale indipendente dallo Stato, autonoma, che alla concorrenza sul mercato, ma soprattutto del 1791 dichiarò: “Abbiamo fatto la rivoluzio- nazionali, come l’Unione Europea, che perlo- è sorta liberamente tra cittadini per aiutarsi vi- dovrebbe delineare una nuova traccia di demo- ne soltanto per essere i padroni dell’imposta”.1 meno scontano un deficit democratico. cendevolmente, per assicurare un pubblico ser- crazia in campo economico, sociale e politico. Ma cosa significa oggi essere padroni del- La difficoltà, o più realisticamente l’impos- vizio attraverso una iniziativa privata. Defini- Anche una riforma del boccheggiante Welfare l’imposta? sibilità di esportare in queste nuove sedi la sce un fatto che è sfuggito alla cultura politica state, che, con l’irruzione riconosciuta giuridi- All’alba del terzo millennio la metamorfosi stessa intesnsità di cui il principio di rappre- italiana: pubblico e statale non coincidono, camente del non-profit, potrebbe sfociare in dei confini giuridici degli Stati e una nuova sentatività gode a livello nazionale, determina spesso “statale” non è affatto “pubblico”. una moderna Welfare society. metafisica della ricchezza2 disegnano un qua- pertanto una conseguente perdita di rilevanza CRITICAsociale ■ 13 12 / 2012

dell’antica formula no taxation without repre- puch) di interferenza (fiscale) statale sui pre- Il superamento del sostanziale monopolio scendogli una diretta libertà di scelta riguardo sentation, che non appare ormai nemmeno più supposti economici minimi per un’esistenza statale nell’erogazione dei servizi sociali, i ai servizi meritori da finanziare. idonea a individuare, in modo esauriente, la dignitosa10. suoi costi e le sue inefficienze, che spesso han- E’ chiaro che l’introduzione di simili mec- sede reale delle decisioni fiscali. La prospet- Il catalogo dei diritti costituzionali ricondu- no spesso reso più nominali che sostanziali le canismi implica attente gradualità ed elabora- tazione di un forum decisionale sovranaziona- cibili a tale struttura, anche a seguito del- garanzie universalistiche diritti sociali, si pre- zioni, (la sussidiarietà fiscale non potrebbe le o addirittura mondiale, che possa far rivive- l’espressa previsione in Costituzione del prin- sta quindi ad essere rivisto a favore di nuove mai sostituire, ma solo correggere il modello re la valenza democratica della rappresentanza cipio di sussidiarietà orizzontale nell’art.118, formule di cittadinanza attiva. In questo con- burocratico impostivo) tra cui senz’altro quelle riguardo alle decisioni fiscali, appare infatti può essere oggi ampliato. testo il Terzo settore, a condizione di adeguare, rivolte a prevedere strumenti idonei a superare destinata a scadere nella mera utopia5. Ad esempio, il diritto alla libertà di scelta ri- modernizzandola, la relativa disciplina norma- le cosiddette asimmetrie informative. Tuttavia, Questo panorama complesso e articolato, guardo alla destinazione delle proprie risorse tiva, si presenta come il nuovo possibile fulcro può rappresentare un passo in avanti verso segnato dal diffondersi di forme di “diritto ad agenti Non Profit che svolgono servizi so- dell’erogazione delle prestazioni aventi valore nuove possibili forme con cui riconsiderare il senza Stato”, rinforza piuttosto la necessità di ciali meritori potrebbe rivalutare una possibi- sociale. problema della garanzia dei diritti sociali. andare oltre la tradizionale formula “no taxa- lità di selezione della spesa sociale efficiente Tuttavia, altrettanto inevitabili esigenze di E’ significativo, da questo punto di vista, ri- tion without rappresentation”, elaborata nel strutturata su un diretto esercizio della sovra- contenimento della spesa pubblica rendono cordare come nelle sue significative sentenze contesto dello Stato nazione. nità popolare da parte del contribuente11, ridu- improbabile la sostenibilità di un modello do- sul Familienexistenzminimum, sia stata pro- La globalizzazione mette infatti in crisi an- cendo la mediazione del principio rappresen- ve, al finanziamento della spesa prodotta dagli prio la considerazione della “sussidiarietà fi- che lo stesso paradigma di fondo della demo- tativo tradizionale. attori pubblici tradizionali, semplicemente si scale” a consentire alla Corte costituzionale te- crazia fiscale: quello della coincidenza nella Lo stesso federalismo fiscale, attuazione aggiunga il finanziamento di nuovi attori, in- desca di riproporre una centralità del valore medesima persona delle figure dell’elettore, della sussidiarietà fiscale verticale, realizza dividuati in base al principio di sussidiarietà della “dignità umana” non altrimenti garantita del beneficiario della spesa pubblica e del con- una più diretta ed efficace possibilità di con- orizzontale. Non è sostenibile l’ipotesi di ad- da logiche di tipo assistenzialistico15. tribuente. Il cittadino continua a votare nel Pae- trollo sullo spending power dei governanti, dizionare alle vecchie forme di spesa nuove In Italia, la prospettiva di una decisa attua- se di appartenenza e a beneficiare in esso della corrispondendo alla perdita di terreno della so- forme di spesa. Ci deve essere, invece, un zione della sussidiarietà fiscale si è evidenziata spesa pubblica, “ma può anche, in numerosi vranità statale sotto la spinta glocale. meccanismo di sostituzione, che rimetta al soprattutto all’interno del dibattito sull’attua- casi - come investitore finanziario o come im- Il protagonismo fiscale dello Stato Nazione, centro la spesa efficace intaccando le rendite zione della riforma fiscale. Quest’ultima ha in- prenditore o come lavoratore - scegliere il Pae- una volta spezzata la catena Stato-territorio- e le inefficienze. Proprio nel progettare questo fatti aperto una nuova prospettiva alla speri- se dove pagare almeno una parte dei tributi”6. ricchezza, si presta, quindi, ad essere rivisitato meccanismo di sostituzione viene in conside- mentazione di nuove e moderne formule di Si pone quindi in discussione “per la prima nella ricerca di nuovi equilibri tra diritti di li- razione l’opportunità di compensare alla crisi concorso alla spesa pubblica, dirette ad inno- volta nell’età moderna, il no taxation without bertà, sovranità popolare e imposizione fisca- del principio “no taxation without representa- vare il tradizionale statalismo del sistema im- representation, il principio che lega tassazione le12. Quest’ultima, infatti, non appare più le- tion” e all’affievolimento della sua virtù de- positivo italiano attraverso l’applicazione del e rappresentanza politica”7. gittimata come in passato sia sul piano delle mocratica. principio di sussidiarietà orizzontale di cui La sintesi del processo è chiara: se la sovra- prestazioni sociali erogate, sia sul piano della La questione si sposta pertanto sulla neces- all’art.118, u. co., Cost. nità fiscale, in base a quel principio, aveva al- democraticità sostanziale che la sostiene. Lo sità di rivisitare, attraverso la formula della Oltre alla De Tax, prevista in via sperimen- meno formalmente la sua sede nei Parlamenti Stato, infatti, “controlla ancora il territorio, ma sussidiarietà fiscale, quella forma di governan- tale dalla finanziaria per il 2004, una novità nazionali, il processo appena descritto com- la quota affluente della ricchezza non è più sul ce dove il monopolio statale sulla decisione di dalla portata ben più ampia, infatti, era conte- promette questo presupposto. territorio, e quindi non è più controllata dallo spesa sui servizi sociali ha spesso favorito gli nuta nel documento presentato dal ministro La cifra di recupero della perduta democra- Stato. La macchina fiscale funziona in modo interessi dei fornitori (burocrati, sindacalisti, Tremonti in data 3 luglio 2004, dove si confi- zia, in quest’ambito, sembra quindi destinata drammaticamente decrescente. È sempre me- ecc.) anziché quelli dei destinatari. E’ innega- gurava un’ipotesi di forte applicazione del ad essere individuata fuori dal mero circuito no efficiente, sempre meno capace di garantire bile, infatti, che una rendita di posizione ha principio di sussidiarietà fiscale, definendola della rappresentanza politica: nelle forme della le prestazioni a chi resta sul territorio”13. protetto i fornitori dei servizi dalla concorren- “contribuzione etica”. democrazia sostanziale che possono trascen- La perdita di legittimazione del modello za, che hanno spesso utilizzato l’apparato a lo- Le dimissioni del Ministro ne rendono ora dere, completandolo, quel circuito8. Si tratta, “burocratico impostivo”, quindi, non consente ro vantaggio, mentre i destinatari del servizio incerta la sorte: la portata indubbiamente in- secondo l’aforisma di Giddens, di “democra- più, come invece in passato, di sorvolare sul- non hanno avuto alcuna voce in capitolo. Nel novativa della proposta, tuttavia, la renderebbe tizzare la democrazia”, democratizzando “dal l’appannamento di alcuni principi di libertà tradizionale modello “burocratico impositivo” meritevole, nelle sue linee di fondo, di un ap- basso”, per mezzo di “forme di democrazia in prodotto dalle concezioni “paternalistiche” in il cittadino, infatti, si è visto restituire in ter- poggio bypartisan indipendentemente da ogni aggiunta al processo elettorale ortodosso”9. cambio di un alto grado di protezione sociale. mini di servizio quello che aveva pagato con altra considerazione su forme, modalità e tem- In quest’ottica, il principio di sussidiarietà In un contesto di recessione di quel modello, l’imposizione fiscale, diminuito però del costo pi con cui la riforma fiscale sarà portata avanti. sembra idoneo a comprendere la complessità che ormai non riesce più a garantire lo stesso burocratico della gestione di questo transfer. Peraltro, una soluzione analoga è stata poi delle metamorfosi intervenute, rivalutando, a livello di protezione sociale degli anni della Il servizio pubblico è stato erogato in una si- prospettata poche settimane dopo (pdl 3459) fronte della crisi delle sedi tradizionali della “finanza allegra”, si riaprono notevoli spazi tuazione di sostanziale monopolio; ha quindi dai deputati Benvenuto (DS) e Jannone (FI): sovranità statale, la sovranità personale anche per una nuova progettualità diretta a rivalutare facilmente risentito anche di uno scadimento si trattava della cd. proposta “Più dai, meno in relazione al concorso alla spesa pubblica. il principio di sussidiarietà. Anche a livello fi- qualitativo14, ma l’opzione per un servizio versi”16, fortemente sostenuta dal Forum del Più precisamente, in base al principio di sus- scale. “privato” diverso da quello offerto dall’ente Terzo settore. sidiarietà fiscale possono ritrovare maggiore E’ pur vero, peraltro, che le applicazioni del- pubblico (eventualmente ritenuto inefficiente), A prescindere dai possibili sviluppi futuri, in considerazione diritti personali (come quello la sussidiarietà (al livello fiscale) non potranno ha dovuto essere pagata (da chi ne aveva la fa- questa sede si farà comunque riferimento al- della libertà di scelta) che nel contesto dello mai sostituire lo Stato fiscale o la democrazia coltà) con risorse ulteriori rispetto a quelle già l’ipotesi originaria della “contribuzione etica” Stato nazione potevano ritenersi (più o meno) rappresentativa nella funzione impositiva; così prelevate dall’imposizione fiscale. concretizzata in una bozza di articolato presen- efficacemente compensati in virtù delle pre- come in nome della sussidiarietà tout court L’evoluzione suggerita dall’applicazione del tata alla stampa da Tremonti lo stesso 3 luglio stazioni, a garanzia di altri diritti sociali, che non si potrà mai postulare la scomparsa dello principio di sussidiarietà si candida a correg- ’04. Nel merito, il meccanismo della contribu- il sistema burocratico impositivo, quando la Stato. Esistono, infatti, funzioni statali che non gere questo modello: non solo agendo sul pia- zione etica avrebbe consentito di ridurre del sovranità statale era ancora rivestita dell’anti- possono essere devolute né alla società civile, no dei soggetti erogatori dei servizi, innestan- 2% l’aliquota dell’imposta sui redditi al con- co smalto, poteva rendere. né alle realtà sub statali, perlomeno garanten- do elementi di concorrenza rivolti a contem- tribuente che dimostrava di avere erogato il 2% La sussidiarietà fiscale strutturando una for- do la stessa efficacia. Tuttavia, il loro ruolo perare solidarietà ed efficienza, ma anche su del suo imponibile ad un Ente Non Profit im- ma alternativa di concorso alle spese pubbli- può essere ricalibrato, e reso anche più moder- quello fiscale, restituendo “sovranità” al con- pegnato in servizi sociali meritori. Veniva così che (ex art.53), si presenta, quindi, come un no ed efficiente, grazie ad un’opportuna appli- tribuente. corretto il tradizionale modello “burocratico correttivo del modello tradizionale “burocra- cazione del principio di sussidiarietà. Il principio di sussidiarietà fiscale, infatti, è impositivo” attraverso l’applicazione di un tico impositivo” teorizzato e costruito sotto Si delinea così una possibile strada per attua- declinabile in varie possibili applicazioni, tutte meccanismo di sussidiarietà fiscale. In forza l’ombrello dello Stato nazione. In base ad essa lizzare, in forme nuove, la virtù democratica rivolte a favorire la sovranità personale. Ad del quale, il Terzo settore, che sta crescendo è possibile rivalutare, ad esempio, all’interno del venerando principio no taxation without re- esempio, implicando la precedenza del rispar- con una straordinaria vitalità, di fronte dell’evi- di un circuito che non si esaurisce nella demo- presentation, recuperandone, almeno in parte, mio fiscale rispetto all’assistenza pubblica (co- dente crisi del tradizionale sistema di Welfare crazia rappresentativa, la potenzialità demo- i presupposti e le prestazioni di democrazia so- me nel caso del Familienexistenzminimum ela- State sarebbe stato valorizzato come il nuovo cratica della sovranità popolare, fino ad enu- stanziale. Il modello burocratico impositivo di borato dalla giurisprudenza costituzionale te- possibile fulcro dell’erogazione delle presta- cleare una nuova generazione di diritti sociali Welfare, all’inizio del nuovo millennio, neces- desca), oppure riconoscendo al contribuente la zioni aventi valore sociale: l’origine ideale del- costruiti sullo schema delle libertà negative ma sita infatti di soluzioni più innovative di quelle possibilità di destinare direttamente una parte le ONP le qualifica, infatti, come soggetti pri- sostenuti da un valore assiologico che n’evi- sperimentate nel secolo scorso. L’elettore me- dell’imposta a favore di soggetti sociali rite- vati attenti ai bisogni delle fasce più deboli. A denzia il nesso con i valori sociali. Ad esem- diano, quello che fa da ago nella bilancia dei ri- nuti meritori, ottenendo la detassazione delle questo riguardo, la destinazione del 2% a favo- pio, per chiarire: il diritto all’esenzione fiscale sultati elettorali, è ormai consapevole che il be- relative donazioni (come nel caso della contri- re delle ONP trovava diverse giustificazioni, dei minimi familiari può presentarsi come un neficio marginale della spesa pubblica è diven- buzione etica su cui v. infra), riconosciute co- essendo diretta a compensare lo svantaggio diritto costituzionale sui generis, perché carat- tato inferiore al sacrificio marginale dell’impo- me forma alternativa di concorso alla spesa competitivo derivante, per questi soggetti, dal terizzato nel contempo da un contenuto sociale sta. Il principio di sussidiarietà, in quest’ottica pubblica ex art. 53 Cost. non poter remunerare il capitale investito e dal- e da una struttura analoga a quella delle libertà non rappresenta solo la possibilità di elaborare In tal modo, una parte del controllo sulla lo svolgere servizi necessari alla collettività an- negative: il Familienexistenzminimum elabo- nuove formule di governance con una maggio- spesa pubblica non passerebbe più solo attra- che in settori meno remunerativi17. rato dalla Corte di Karlsruhe si struttura, infat- re probabilità di efficacia, ma consente anche verso il circuito della rappresentanza politica, In questa sede, tuttavia, interessa soprattutto ti, nella pretesa ad un’assenza (Abwehran- un recupero di democrazia sostanziale. ma sarebbe restituito al contribuente, ricono- evidenziare come tale meccanismo avrebbe ri- 14 ■ CRITICAsociale 12 / 2012

valutato, correggendola, l’essenza democrati- 13) Tremonti, Paper presentato al convegno Ri- ■ 2004 - NUMERO 12 ca del principio no taxation without represen- forma tributaria, enti non profit ed enti ec- tation: superando il monopolio pubblico sulla clesiastici, Milano, Università Cattolica del UNA NUOVA IDEA DI WELFARE decisione di spesa riguardo ai servizi sociali, S. Cuore, 29.3.04 avrebbe restituito “sovranità” al contribuente. 14) E’ desisamente significativo il dato che Quest’ultimo, infatti, avrebbe avuto la possi- emerge dal Libro bianco sul Welfare 2003 bilità di concorrere alle spese pubbliche (ex dove si dimostra che il sistema di protezio- Angelo Petroni art. 53 Cost.) destinando direttamente una par- ne sociale italiano più che per un volume te dell’imponibile a soggetti sociali ritenuti di risorse non elevato è risultato poi carente meritori. In tal modo, una parte del controllo soprattutto nei risultati finali, con un scarsa ono passati più di quattro anni una visione dirigista. La creazione di poteri di sulla spesa pubblica sarebbe uscito dal tradi- efficacia delle politiche ditributive sul li- S da quando i capi di stato e di livello superiore rispetto a quelli degli Stati na- zionale circuito della rappresentanza politica vello di povertà. In Italia, infatti, la diffe- governo dell’Unione Europea zionali può essere infatti del tutto funzionale per essere assegnato al contribuente, ricono- renza tra “rischi di povertà prima e dopo i adottarono la cosiddetta Agenda di Lisbona. all’incremento delle libertà individuali e delle scendogli una diretta libertà di selezione ri- trasferimenti sociali” si colloca al 3% di “L’economia basata sulla conoscenza più com- libertà di mercato. Il problema fondamentale guardo ai servizi meritori da finanziare e a fronte ad un 8% nella media Europea e un petitiva e dinamica del mondo” rimane un è che questi poteri siano soggetti ad un con- quelli invece inefficaci da “tagliare”. Il contri- 20% dei Paesi più efficaci. Solo la Grecia obiettivo comparativamente più lontano oggi trollo che impedisca la loro espansione auto- buente sarebbe tornato il “padrone dell’impo- è risultata meno efficace del nostro Pease di quanto non fosse allora. Perché questo è av- matica, in modo tale che la libertà globale di sta” (o almeno di una sua parte), grazie a que- nella lotta alla povertà. Secondo il Libro venuto? Cosa dovrebbe cambiare davvero? cui godono i cittadini e le imprese sia maggio- sta nuova attualizzazione dell’antico principio. bianco sul Welfare la speigazione sarebbe Delle tante risposte, e dei tanti fattori causali, re di quella della quale godrebbero come cit- In un prossimo futuro, de iure condendo, individuabile anche nel fatto che “nella po- qui ci proponiamo di evidenziarne due. La pri- tadini di Stati nazionali “autosufficienti”. Que- questa direzione sarà comunque destinata ad litica di risanamento degli anni novanta si ma riguarda la struttura istituzionale che l’Eu- sta coniugazione tra nuovi poteri federali e essere ripresa. Sembra prometterlo il testo del è finito per concentrare i risparmi sulla spe- ropa si è voluta e si vorrà dare. La seconda ri- maggiori libertà è stata tradizionalmente affi- nuovo art.118 Cost. approvato il 29 settembre sa sociale redistributiva (le istanze interes- guarda la logica che supporta il welfare state. data al fatto che le istituzioni federali permet- ’04 dalla Camera dei Deputati. Si prevede, in- sate erano spesso le più deboli della rappre- tessero un alto livello di competizione interna: fatti, (v. in corsivo le novità): “Stato, Regioni, sentanza politico sociale)”. In altre parole, competizione tra i territori e competizione tra Città metropolitane, Province e Comuni rico- quindi, le fasce più deboli non avevano una QUALI ISTITUZIONI DELL’UNIONE i diversi ordinamenti giuridici ed economici noscono e favoriscono l’autonoma iniziativa adeguata rappresentanza sindacale e quindi PER LA CRESCITA ECONOMICA? degli Stati membri della federazione. dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgi- sono state le più tartassate! Dal punto di vista di un “federalismo com- mento di attività di interesse generale, sulla ba- 15) Cfr., in proposito, Antonini, Dovere tribu- Il progressivo completamento di un efficiente petitivo” il punto cruciale è la costruzione di se del principio di sussidiarietà, anche attra- tario, interesse fiscale e diritti costituziona- mercato unico è universalmente considerato un sistema di regole istituzionali che siano in verso misure fiscali”. Da un lato, quindi, si li, cit., 365, ss., dove viene fornita una de- come un elemento essenziale per la realizza- grado di attualizzare i principi fondamentali conferma la positiva evoluzione del Senato scrizione analitica di questa giurisprudenza zione dell’Agenda di Lisbona. Non vi è alcun della divisione del potere propri del federali- che ha aggiunto “riconoscono” a “favorisco- del Bunderverfassungsgericht. dubbio che ciò sia vero. Il problema è come smo classico. Esso si oppone quindi alla visio- no”: si evocano così i termini forti dell’art.2, 16) Così recita l’art.1 del pdl: “Deducibilità pervenire a questo completamento, e su quali ne centralizzatrice, ed insieme ai meccanismi Cost. (“la Repubblica riconosce e garantisce i delle erogazioni in favore di associazioni e basi istituzionali fondarlo. della democrazia rappresentativa non sottopo- diritti inviolabili dell’uomo …”) e si supera il organizzazioni non lucrative aventi scopi La ragione fondamentale in favore un ap- sta ad adeguati vincoli costituzionali, che ge- possibile equivoco di una sussidiaretà esaurita solidaristici osociali. Le liberalità in denaro profondimento delle istituzioni dell’Unione è nerano una centralizzazione non voluta espli- in una graziosa concessione del potere pubbli- o in natura erogate da persone fisiche o da che soltanto un impianto istituzionale con ca- citamente dagli elettori, dannosa per le libertà co. Dall’altro, ed è la grossa novità, si prevede enti soggetti all’imposta sul reddito delle ratteristiche di tipo autenticamente costituzio- individuali, per l’efficienza dell’economia e un riferimento anche alle misure fiscali. La persone giuridiche in favore di associazioni nale può garantire la creazione di uno spazio della pubblica amministrazione. sussidiarietà fiscale è così entrata nel progetto e altre organizzazioni non lucrative resi- economico comune, abbassando i costi di tran- Tre principi possono essere posti alla base della nuova Costituzione. s denti nel territorio nazionale aventi scopi sazione, e soprattutto evitando i pericoli di un del federalismo competitivo. Il primo è quello solidaristici o sociali, sono deducibili dal ritorno di politiche protezionistiche a livello del mutuo riconoscimento. Esso stabilisce che Luca Antonini reddito complessivo del soggetto erogatore dei singoli stati. Così, uno dei fondamentali le merci e servizi che corrispondono agli stan- nel limite del dieci per cento del reddito vantaggi dell’adozione di una moneta unica è dard ed alle regolamentazioni di un paese complessivo dichiarato”. che essa rende impossibile la pratica di politi- membro dell’Unione devono poter essere le- NOTE 17) Cosa che difficilmente fa un Ente profit: ad che protezionistiche. galmente vendibili in qualsiasi altro paese esempio ricerca rispetto alle patologie rare Anche per perseguire lo scopo di una mag- membro, senza che le autorità di quest’ultimo 1) Fouret-Ozuf, Dizionario critico della rivo- o linee di trasporto rispetto a zone poco abi- giore prosperità economica l’Europa si è do- possano imporre restrizioni basate su loro spe- luzione francese, Milano, 1988, 656. tate: cfr., amplius, Vittadini, Introduzione, tata di un Trattato costituzionale. Il Trattato co- cifiche normative. Questo principio ha avuto 2) Cipollina, I confini giuridici del tempo pre- in Vittadini, a cura di, Liberi di scegliere, stituzionale è stato il risultato di un necessario un ruolo fondamentale nella costruzione dello sente. Il caso del diritto fscale, Milano, Milano, 2003. compromesso tra le diverse tradizioni costitu- spazio economico europeo con l’Atto Unico. 2003, 12, ss zionali dei paesi membri, e tra le diverse ideo- Il secondo è quello di esclusività. Esso richie- 3) Idem, 17, ss. logie politiche. È quindi del tutto naturale che de che le competenze relative all’azione col- 4) Tremonti, Il futuro del fisco, in Galgano, “centralizzatori” e “decentralizzatori”, liberisti lettiva siano distribuite, verticalmente ed oriz- Cassese, Tremonti, Treu, Nazioni senza ric- e dirigisti, sostenitori di un’Europa liberale e zontalmente, in modo da evitare che istituzioni chezza ricchezze senza nazione, Bologna, sostenitori di un’Europa socialista, abbiano diverse insistano sulla medesima area di azio- 1993, 57, ss. motivi per sperare che l’Unione che verrà sarà ne collettiva. Ogni istituzione deve quindi es- 5) Anche perché in ogni caso, dato anche solo maggiormente conforme ai propri ideali, così sere responsabile di scopi precisi, evitando il numero dei soggetti che dovrebbero esse- come abbiano motivi per temere che essa pre- ogni forma di duplicazione e di sovrapposizio- re rappresentati, sarebbe impossibile realiz- senterà caratteristiche opposte. Lo si può ve- ne tra poteri federali e poteri delle entità fede- zare lo stesso rapporto di rappresentanza. dere con grande evidenza dal dibattito in corso rate. L’attribuzione va fatta in base al principio 6) Muraro, Federalismo fiscale e sanità nella in Francia, dove una parte importante della si- di quale sia l’area di ottimale di azione collet- crisi dello Stato sociale, in Franco-Zanardi, nistra si oppone alla ratifica del Trattato costi- tiva che permette di riflettere le preferenze dei a cura di, I sistemi di Welfare tra decentra- tuzionale affermando che esso non rispecchia cittadini. Il terzo è quello di equivalenza fisca- mento regionale e integrazione europea, affatto i valori dello Stato assistenziale, e con- le, per il quale ad ogni area di azione collettiva Milano, 2003, 51. segna l’Europa al liberismo. Al contrario, la deve corrispondere un potere impositivo pro- 7) Tremonti, Il futuro del fisco, in Galgano, gran parte degli intellettuali liberali europei prio, in modo che sia chiaro e visibile ai citta- Cassese, Tremonti, Treu, Nazioni senza ric- considera che il Trattato costituzionale rappre- dini il legame tra prelievo e spesa. In questo chezza e richhezze senza nazione, Bologna, senti un’espansione non soltanto dei poteri modo si eliminano i comportamenti di free-ri- 1993, 60. dell’Unione, ma più in generale della quantità ding, ed i conflitti che possono nascere sia tra 8) Cfr. Zolo, Il principato democratico, Mila- di potere sul nostro continente. Aumenteranno la federazione e le entità federate, sia tra le en- no, 1996, 208. il livello della regolazione e il livello della tas- tità federate medesime. 9) Così Giddens, La terza via, trad. it. Fontana, sazione, mentre la diversità di tradizioni e di La separazione delle sfere di azione collet- Milano, 1999, 76, ss. stili di vita che forma la ricchezza dell’Europa tiva, insieme alla creazione di uno spazio di 10) Cfr. Antonini, Dovere tributario, interesse tenderà a venire fortemente omogeneizzata, interazione che riguarda cittadini, imprese ed fiscale e diritti costituzionali, Milano, 1996, come si vede già chiaramente in ambiti quali istituzioni, permette due risultati fondamentali. 411, ss.. la bioetica, i sistemi educativi, le relazioni fa- In primo luogo, il potere politico viene respon- 11) Cfr., a questo proposito, Barbera, Art.2, in miliari. sabilizzato di fronte ai cittadini, che possono Commentario della Costituzione, a cura di Che il Trattato costituzionale ampli ed ap- giudicare in che misura esso è efficiente e ri- Branca, Bologna Roma, 1975, 71. profondisca grandemente le competenze ed i flette le loro preferenze, invece delle preferen- 12) Cfr. Amato, Welfare: se cambia, tre bene- poteri dell’Unione è cosa del tutto evidente. Di ze dei gruppi di pressione organizzati. In se- fici, in Corriere della Sera, 27.8.97. per sé questo non equivale alla prevalenza di condo luogo, le istituzioni vengono sottoposte CRITICAsociale ■ 15 12 / 2012

ad un meccanismo di concorrenza che è ana- dimenti di “armonizzazione”, e neppure di revoli alla redistribuzione (e alla tassazione addotta per spiegare che la redistribuzione logo a quello che vale per gli individui e le im- provvedimenti di deregolamentazione e di ab- progressiva), quale che sia il livello assoluto continua ad essere una buona cosa è che la prese. Poiché la prosperità di un territorio di- battimento di barriere. della ricchezza. Poiché però i tassi marginale grande maggioranza delle persone sta comun- pende dalla sua capacità di attrarre capitale fi- e medio di tassazione e redistribuzione sono que meglio di quanto starebbe in una società sico ed umano di alta qualità, le istituzioni fe- determinati dall’elettore mediano, non vi è ra- più ricca ma senza redistribuzione. In questo derate (ai vari livelli) avranno un incentivo a QUALE IDEOLOGIA gione alcuna per cui la redistribuzione debba modo i sostenitori di politiche fortemente re- fornire un quadro di regolamentazioni e di be- PER IL WELFARE STATE? andare a favore della parte più povera della po- distributive finiscono con il riconoscere che la ni pubblici in grado di farlo. polazione. L’analisi dei processi di organizza- loro tesi originaria è stata sostanzialmente con- Analogamente alla concorrenza economica, Che il welfare state in tutti i paesi europei ab- zione e rappresentanza politica degli interessi futata. Questa seconda, tuttavia, si fonda sugli la concorrenza tra istituzioni federate è un pro- bia bisogno di una revisione profonda è una rafforza tale conclusione: i poveri infatti costi- stessi identici assunti della prima: ossia, sulla cesso di scoperta. L’esistenza di una pluralità verità che viene negata soltanto da frange mar- tuiscono il gruppo sociale meno capace di or- stessa idea del funzionamento dell’economia di politiche diverse praticate dalle varie entità ginali, intellettuali e politiche. Allo stesso tem- ganizzarsi e di indirizzare i propri voti verso e sulla stessa idea del comportamento umano. federate, unita alla possibilità di scelta garan- po ogni evidenza disponibile dimostra che la uomini politici determinati. Tutto ciò è noto da È difficile cogliere la ragione per la quale l’as- tita dall’ “ombrello” delle regole federali, per- grande maggioranza degli europei vuole il tempo. Come scrisse George Stigler “la spesa serzione rivisitata e corretta dovrebbe essere mette di scoprire quali sono le combinazioni mantenimento di forti istituzioni pubbliche di pubblica viene attuata a beneficio soprattutto maggiormente vera. di regolamentazioni e beni pubblici preferite welfare, e che non è affatto disposta a rinun- delle classi medie, e finanziata con tasse che Molti moderni teorici socialisti paiono aver dai cittadini e dalle imprese. La concorrenza ciarvi. Una prova molto chiara è che, mentre pesano in buona parte su poveri e ricchi”. Vi compreso che c’è qualche cosa che non fun- istituzionale è un potente meccanismo di in- negli anni scorsi ovunque in Europa lo stato sono quindi buone ragioni per credere che gli ziona nelle politiche redistributive. Ritengono novazione, che estende alle istituzioni politi- ha fatto marcia indietro nel controllo diretto attuali alti livelli di tassazione non si giustifi- però che il problema abbia a che fare con l’at- che il duplice principio della variazione e della dell’economia, non vi sono segni che questo cano affatto con lo scopo - in sé evidentemen- tuale struttura del welfare state, che stia negli selezione delle soluzioni migliori. stia avvenendo anche in altri aspetti della vita te condivisibile – di migliorare le condizioni strumenti utilizzati per realizzare l’ideale della Dal punto di vista del federalismo competi- umana. Si potrebbe dire che è vero il contrario: dei meno fortunati. redistribuzione. A loro avviso, tutto ciò che si tivo l’Europa ha quindi bisogno di istituzioni più gli stati perdono il loro controllo sull’eco- Per molto tempo si è sostenuto che le politi- richiede sono riforme “intelligenti” - per usare che permettano il massimo di azione collettiva nomia per effetto della globalizzazione, più che redistributive avrebbero fatto crescere non l’aggettivo da loro più amato –, che compren- là dove essa è necessaria e là dove i cittadini forte è la loro tendenza a estendere il controllo soltanto il benessere delle fasce più povere, ma dano un mix di incentivi personali e benefici la desiderino. Ma quest’azione collettiva deve su altri aspetti della vita. Poiché nessun gover- anche la ricchezza globale di una Nazione. redistributivi più estesi. Lo ha espresso molte venire coniugata con l’elemento competitivo, no in Europa è mai stato sanzionato per que- L’assunto della validità della visione keynesia- volte Anthony Giddens. che è proprio dell’autentico federalismo, in sto, se ne deve ragionevolmente – e pessimi- na era, naturalmente, un ingrediente essenziale Per Giddens “La riforma dello Stato assi- modo da ricondurre e mantenere tutti i poteri sticamente - concludere che la visione liberale di questa tesi. Poiché la crescita economica è stenziale dovrebbe mirare ad ottenere un nuo- - il potere dell’Unione non meno di quello de- è oggi del tutto minoritaria. il risultato di una varietà di fattori, è notoria- vo equilibrio tra rischio e sicurezza nella vita gli Stati nazionali - entro le funzioni ed i limiti La maggior parte degli europei non ritiene mente difficile isolare l’effetto della redistri- delle persone. La disponibilità ad assumere ri- che sono necessari per garantire la libertà e la la libertà il valore più importante. Su questo buzione. È difficile, inoltre, calcolare in modo schi rappresenta una componente fondamen- prosperità dei popoli e dei singoli cittadini. Sa- emerge una forte differenza con gli Stati Uniti. esatto i reali effetti redistributivi della spesa tale dell’iniziativa e della responsabilità per- rebbe impossibile comprendere il successo Le statistiche mostrano che la libertà è il valo- pubblica in generale. Tuttavia vi è una forte sonali, così come la valutazione del rischio. dell’economia degli Stati Uniti d’America re più elogiato dai cittadini statunitensi, mentre evidenza a favore di una correlazione negativa Gran parte dello Stato assistenziale è una for- senza tenere in considerazione l’elemento del- nei paesi europei l’eguaglianza è al primo po- tra spesa pubblica e crescita economica. Parti- ma di assicurazione collettiva ma, a differenza la competizione territoriale. sto. Dunque, non bisognerebbe chiedersi per- colarmente rilevante è la conclusione alla qua- di quanto avviene nel caso delle assicurazioni Esso è un fattore non meno importante del ché le politiche di liberalizzazione abbiano le sono giunti R. Gwartney, R. Lawson, e R. private, i dibattiti sul tema dello Stato assisten- basso livello di regolazione, o del basso livello avuto così poco successo in Europa. I cittadini Holcombe, i quali hanno fornito una misura ziale hanno prestato ben poca attenzione al di tassazione. In un senso pregnante, esso è europei ottengono dai loro governi (e dal- degli effetti negativi della spesa pubblica sulla mutamento della natura dei rischi nel mondo proprio un fattore decisivo perché il livello di l’Unione) proprio ciò che vogliono. crescita economica prendendo come riferimen- odierno. Lo Stato assistenziale post-bellico si regolazione ed il livello di tassazione si man- Che spesso le conseguenze siano negative to i Paesi OCSE nel periodo 1960-1996: “se la fondava su di una concezione passiva del ri- tengano entro limiti compatibili con una eco- per la loro prosperità è cosa diversa, e può im- spesa pubblica sul PIL è del 10% maggiore schio e, di conseguenza, su una concezione nomia dinamica. porre dei cambiamenti che altrimenti non si (per esempio, il 35 piuttosto che il 25 percento) passiva della sicurezza. Se ci si ammalava, si Ma nella costruzione dei poteri “federali” vorrebbero. all’inizio del periodo di riferimento, il tasso di subiva una menomazione, si divorziava o si dell’Unione Europea la via del federalismo La gran parte della spesa pubblica nei paesi crescita sul lungo periodo del PIL è di un punto perdeva il proprio lavoro, lo Stato assistenziale competitivo non è mai stata praticabile, e in- europei ha uno scopo che corrisponde alla vi- percentuale inferiore. Conseguentemente, un doveva subentrare per proteggerci. Oggi vivia- fatti non viene perseguita neanche nel Trattato sione socialista in tutte le sue varie declinazio- aumento del 10% nelle dimensioni della mano mo in ambienti decisamente più esposti all’in- costituzionale. La ragione non è soltanto ideo- ni e denominazioni. Lo scopo fondamentale è pubblica durante un decennio ridurrebbe la certezza, dai mercati globali alle relazioni fa- logica, ovvero non è soltanto lo scarso peso quello di redistribuire il reddito tra i cittadini, crescita di mezzo punto percentuale”. miliari, ai sistemi di assistenza sanitaria”. che da più di un secolo il liberalismo ha nel sia in modo diretto (come avviene con i sistemi Qui i dati econometrici concordano con la Per Giddens la soluzione sta nel fatto che “I nostro continente. La ragione principale è che previdenziali pubblici), sia attraverso la forni- logica e con l’evidenza microeconomica. Le servizi sociali devono dare un apporto allo spi- le istituzioni comunitarie sorsero proprio per tura da parte della mano pubblica della gran politiche redistributive influenzano negativa- rito imprenditoriale, incoraggiare la saldezza evitare la competizione per le risorse territo- parte dei servizi essenziali, come l’istruzione mente la produzione della ricchezza in diversi d’animo necessaria ad affrontare un mondo in riali, ed in particolare la competizione tra e la sanità, sia attraverso la regolazione. La re- modi. In primo luogo, le coalizioni politiche cui i cambiamenti sono sempre più rapidi, ma Francia e Germania per il controllo delle ma- distribuzione del reddito (e della ricchezza) nate da accordi redistributivi distolgono risor- al tempo stesso devono essere in grado di for- terie prime. implica quasi per definizione un’alta spesa se dai settori più produttivi, spostandole verso nire sicurezza quando le cose vanno male. I si- Le istituzioni comunitarie nacquero quindi pubblica, un’alta tassazione, ed una tassazione usi meno produttivi. In secondo luogo, poiché stemi di intervento pubblico finalizzati al la- con una logica di cooperazione che tendeva a altamente progressiva. Chiunque si proponga tutelano interessi costituiti, indeboliscono voro (welfare to work), la riforma della tassa- minimizzare la competizione. Di qui la preva- di abbassare la tassazione si trova quindi di presso i beneficiari della redistribuzione gli in- zione e altre scelte politiche concrete possono lenza sul piano istituzionale della logica del- fronte alla questione di spiegare perché l’attua- centivi a innovare. In terzo luogo, inducono contribuire a realizzare questo ambizioso l’unanimità nelle decisioni, e sul piano econo- le livello e le attuali modalità della redistribu- forti pressioni contro l’apertura delle econo- obiettivo”. In tutto questo l’ideale della redi- mico della logica delle sovvenzioni agli Stati zione del reddito non sono giustificabili. mie nazionali alla concorrenza internazionale, stribuzione non viene però per nulla discusso. membri meno ricchi ed ai settori meno produt- Oggi disponiamo di una amplissima eviden- in quanto quest’ultima rende più difficile il go- Tutto ciò di cui ci si occupa sono i mezzi oggi tivi in cambio di un basso grado di competi- za in base alla quale è possibile affermare che dimento di rendite garantite dallo Stato. In opportuni per ottenere la stessa identica cosa zione territoriale. la redistribuzione nelle società contemporanee, quarto luogo, le politiche fiscali implicate dal- che il welfare state originario prometteva. Ma Come è stato autorevolmente sottolineato da la sua dimensione e i suoi profili sono il risul- la redistribuzione disincentivano i membri più la questione di fondo è che da sempre la logica André Breton, sistematicamente l’Unione Eu- tato della logica stessa dei processi della demo- produttivi della società dall’utilizzare appieno del welfare state non ha nulla a che vedere con ropea si attiva per deregolamentare i mercati crazia rappresentativa. La redistribuzione delle le loro capacità. la logica assicurativa, se non nella retorica con interni e i sistemi legislativi degli stati membri, risorse prelevate tramite la tassazione generale Un’indicazione importante del fatto che le la quale è stato propagandato. La logica assi- al fine di regolamentarli nuovamente secondo a favore di gruppi in grado di garantire il con- politiche fortemente redistributive sono errate curativa si basa infatti sulla stretta relazione le proprie norme. Ne consegue che “se si con- senso elettorale è il meccanismo fondamentale è il fatto che le giustificazioni addotte per esse tra rischio e premio. Nel welfare state questa fronta il grado di armonizzazione in Europa sul quale puntano i politici che sono al potere sono cambiate. L’argomento originario era che relazione semplicemente non esiste. Avviene con quello del Canada, degli Stati Uniti e di per essere sicuri di restarci. I politici non al po- la redistribuzione avrebbe posto la larghissima esattamente il contrario, perché quelli che han- altre federazioni, ci si sorprende a vedere tere, a loro volta, ripongono le loro speranza maggioranza dei cittadini in condizioni mi- no minori probabilità di dover ricorrere ai ser- quanto questo sia maggiore in Europa”. sulla capacità di persuadere una pluralità di gliori di quelle che si sarebbero avute altri- vizi di welfare sono coloro che maggiormente Riassumendo: la creazione di un mercato gruppi sociali che saranno loro i beneficiari menti. Solo i più ricchi sarebbero stati neces- contribuiscono, direttamente o attraverso la unico europeo veramente favorevole allo svi- netti di una diversa politica redistributiva. sariamente perdenti. Oggi, però, l’argomento tassazione generale, al loro finanziamento. luppo economico ha bisogno di istituzioni po- Tutto questo deriva dal fatto che ovunque si è del tutto diverso. Oggi viene sempre più fre- Questo avviene perché il welfare state ha co- litiche che introducano una massiccia dose di verifichino differenze di ricchezza fra i citta- quentemente affermato – come ha fatto anche me scopo primario la redistribuzione del red- competizione territoriale come elemento strut- dini il reddito medio è più alto del reddito Paul Samuelson – che la redistribuzione è una dito, e soltanto come scopo secondario il for- turale. Un ambiente favorevole allo sviluppo dell’elettore mediano. In queste condizioni vi buona cosa anche se rende le società global- nire servizi che il mercato non “potrebbe” for- non può essere soltanto il risultato di provve- sarà sempre una maggioranza di elettori favo- mente meno ricche. Naturalmente, la ragione nire, o potrebbe fornire soltanto ad un costo 16 ■ CRITICAsociale 12 / 2012

molto più alto per tutti i cittadini, come soste- un certo livello non vi sono più giustificazioni Le implicazioni sono moltissime. Significa in- zazione dell’industria, il principale strumento nevano i fautori del welfare state originario. politiche che tengano per tutti i trasferimenti sistere nel perseguire la logica delle riforme del utilizzato dalla sinistra per il raggiungimento Giddens afferma che il welfare state tradi- monetari a favore di gruppi il cui reddito è su- servizio sanitario nazionale, della scuola, della della equità sociale e della prosperità. zionale è messo in crisi dall’avvento di un periore a tale livello. legge e dell’ordine pubblico; e affrontare con un Il governo laburista del 1945 non si occupò di mondo di incertezza. Ma se si vogliono man- Al contrario però di quanto sosteneva e so- nuovo approccio ciò che ho descritto nel mio di- istruzione, a parte la cauta attuazione del Butler tenere intatti gli scopi originari del welfare sta- stiene una versione conservatrice del liberali- scorso di settembre come le sette nuove sfide del Act del 1944. L’istruzione superiore rimase ap- te, come vuole fare Giddens, allora la conclu- smo, questa redistribuzione non deve essere mondo moderno. pannaggio esclusivo di una piccola elite ancora sione corretta è che in un mondo di incertezza necessariamente minimale. Ai meno fortunati Lungi dal rinnegare il New Labour, dobbiamo per decenni. E l’istruzione secondaria anche do- bisogna espandere ulteriormente il carattere può essere assicurato il livello di vita che i sen- invece estenderne radicalmente la portata. Ma po l’introduzione della scuola superiore unifica- universalistico del welfare state, non restrin- timenti generali di una nazione ritengono es- prima, un po’ di storia. Non c’è posto migliore ta negli anni sessanta ? continuò ad essere prin- gerlo per vincolare le sue prestazioni a consi- sere giusto, e che può – e deve - ben andare al per discutere di una società delle opportunità che cipalmente un centro di produzione di massa di derazioni di merito morale o a qualità indivi- di là di garantire le condizioni di sopravviven- qui, alla Beveridge Hall. La fama di William Be- bassa manodopera per lavori di massa che ri- duali come la capacità di assumersi dei rischi. za decorosa. Sul piano pratico questa idea di veridge è naturalmente fondata sul suo famoso chiedevano bassa manodopera. L’economia e la Ogni mossa nella direzione di legare le pre- redistribuzione permette di separare definiti- rapporto del 1942 sul sistema delle assicurazioni società si trasformarono nei decenni successivi stazioni del welfare state alla corretta imputa- vamente l’aiuto ai meno fortunati dal mante- nazionali e dell’assistenza pubblica che egli con- al 1950. Ma le istituzioni del Attlee Bevirdge zione e gestione del rischio va quindi esatta- nimento della macchina del welfare state. Dai sigliò e che il governo di Attlee mise in atto a welfare state rimasero sostanzialmente inalterate mente nella direzione opposta all’ideologia re- sistemi sanitari nazionali ai sistemi pensioni- fianco del servizio sanitario nazionale. con i loro punti di forza (la resistenza dei valori distribuzionista. Paradossalmente, ma non stici a ripartizione, quest’ultima ha oggi la sua Il maggior vanto del partito laburista è la crea- progressisti che neppure il Thatcherismo è riu- troppo, qui vi è davvero un terreno fecondo di sola ragion d’essere nella volontà di mantenere zione nel 1945 del welfare state, da parte del no- scito a minare), ma anche con la loro crescente incontro tra una moderna visione socialista ed una struttura di eguaglianza socialista tra i cit- stro governo, che fece più di qualsiasi altro go- inadeguatezza, laddove il fallimento nell’ade- una moderna visione liberale. Non vi è infatti tadini. Se questo ideale viene ad indebolirsi, verno del secolo per intaccare la povertà, pro- guarsi ai cambiamenti sociali è stato esacerbato alcuna necessità teorica o empirica di assume- l’aiuto ai meno fortunati può con maggiore ef- muovere l’uguaglianza e unificare il paese. I va- dalla deliberata negligenza e dall’assenza di in- re che la maggior parte degli effetti negativi ficacia venire perseguito attraverso lo stru- lori che animarono questi grandi riformatori de- vestimenti negli anni ottanta e novanta. della redistribuzione che sperimentiamo oggi mento del trasferimento diretto di reddito, o gli anni quaranta Beveridge, Attlee e Bevan so- Quello che stiamo facendo, sin dal 1997, è sull’economia e sullo Stato si sarebbero veri- attraverso il consentire loro l’accesso agli stru- no i nostri valori: equità, solidarietà, una società cercare di porre un freno a questa crescente di- ficati se la redistribuzione stessa fosse stata in- menti assicurativi privati. di impegno reciproco; la condizione dei poveri visione sociale e cominciare ad invertire la ten- tesa non come uno strumento per implemen- e dei meno avvantaggiati è la verifica dell’uma- denza. E non solo con il lavoro e gli investimenti tare una ideologia egualitaristica, ma come nità e del decoro dell’intera nazione. Tuttavia, le che ho menzionato prima. 2 milioni di pensio- uno strumento per permettere a tutti i cittadini CONCLUSIONE istituzioni che essi crearono 60 anni fa erano ba- nati sono stati risollevati da una vita di stenti e di godere di un livello di benessere adeguato sate su condizioni sociali e assunti radicalmente 700.000 bambini dalla povertà; i crediti sulle – ovvero, come una autentica forma di assicu- La modernizzazione delle economie euro- differenti da quelli di oggi. Questa differenza è tasse hanno consentito per la prima volta a molte razione contro il rischio. E questo principal- pee non è una questione che possa essere af- il punto di partenza del mio discorso di oggi. famiglie di lavoratori di avere un reddito decen- mente per due ragioni. In primo luogo perché frontata senza ripensare le stesse categorie so- Non c’è bisogno che mi soffermi sul contrasto te. Quando i Tories affermano che la spesa per il secondo tipo di redistribuzione non implica ciali e politiche dominanti. La modernizzazio- tra oggi e la Gran Bretagna in cui crebbero i miei il welfare è aumentata sotto questo governo, fan- nessuna delle politiche che perseguono il fine ne comporta necessariamente un’estensione genitori negli anni trenta e quaranta. Una Gran no un tipico gioco di mano. La spesa sulla di- di realizzare una maggior eguaglianza fra i cit- dell’area delle decisioni private, ed una ridu- Bretagna dove la pertosse, la difterite e il mor- soccupazione, sui fallimenti sociali ed economi- tadini non migliorando le condizioni di chi si zione delle posizioni di monopolio politico- billo erano ancora le maggiori cause di mortalità ci è scesa non aumentata. Ciò che è cresciuto è trova in fondo alla scala bensì impedendo a chi istituzionale. La sola maniera perché essa ef- infantile; dove c’erano 1 milione di minatori e la spesa sulle pensioni, le agevolazioni per le fa- sta in alto di salire ancora. Non richiede, in- fettivamente si realizzi è una scomposizione solo 70.000 studenti universitari; dove il cibo era miglie con bambini, i crediti sulle tasse che sono somma, che venga ostacolata la creazione del- dei clivages ideologici tradizionali, ed una loro razionato, solo un inglese su sette aveva una stati deliberati per aiutare la gente in difficoltà e la ricchezza. In secondo luogo perché se la re- ricomposizione secondo linee nuove. s macchina, solo una donna su cinque lavorava; sottopagata. distribuzione è diretta esclusivamente ad aiu- dove l’aspettativa di vita era di 63 anni per gli Questa non è una spesa da tagliare, ma una tare le persone il cui reddito cade al di sotto di Angelo Petroni uomini e 68 per le donne mentre ora raggiunge spesa di cui dovremmo andare fieri. i 76 anni per gli uomini e gli 81 per le donne, e La spesa nei pubblici servizi è stata spesso di- si pensa che crescerà a 79 e 83 entro il 2020. retta alla soddisfazione di esigenze essenziali: Beveridge e Attlee costruirono il loro welfare più infermiere, dottori, insegnanti, poliziotti; e state per le condizioni degli anni quaranta. Con- per loro migliori strutture in cui lavorare. La ■ 2006 - DALL’ASSISTENZIALISMO ALLA COLLABORAZIONE STATO-CITTADINI cepirono il welfare come un minimo essenziale spesa per gli edifici scolastici è ora sette volte per cittadini in coda per tutto; che avevano poca più alta che nel 1997. 10 anni fa, la metà degli WELFARE E PARTECIPAZIONE possibilità di scelta sia nel settore pubblico che edifici adibiti al servizio sanitario nazionale era in quello privato; che avevano poche aspirazio- stata costruita prima della istituzione del servizio ni; che certamente brontolavano ma che rara- sanitario nazionale stesso; ora la percentuale è mente protestavano, e anche allora con uno spi- scesa a un quarto e 100 nuovi ospedali sono in Tony Blair rito di deferenza e quasi di scusa. Fu su queste progetto di costruzione. I centri di formazione basi, ad esempio, che Beveridge consigliò una per tutte le maggiori categorie professionali di pensione base per tutti, senza riguardo ai bisogni pubblico servizio sono stati radicalmente au- inché la Gran Bretagna non sarà ra. Ma ora, sul fondamento della stabilità eco- o ai precedenti guadagni; alla stesso modo, pro- mentati. Tutto questo era necessario e ha prodot- F un terra di opportunità per tutti, nomica, la prospettiva del terzo mandato deve pose che la contribuzione fosse fissa per tutti. to reali vantaggi. non ci fermeremo. La mia disser- essere l’alterazione radicale del contratto tra cit- Anche le prime riflessioni sul servizio sanitario Ma c’è qualcos’altro che abbiamo imparato tazione, oggi, è quella che segue. Nel mio di- tadini e stato che fu alla base del ventesimo se- nazionale mostrano simili soluzioni anacronisti- durante questo governo. I vantaggi più grandi scorso a Brighton, ho descritto come ci stiamo colo; l’evoluzione da un welfare state che assiste che, in particolar modo l’opinione diffusa ed er- sono sempre stati la conseguenza delle riforme muovendo da un welfare state tradizionale ad i poveri e fornisce servizi essenziali verso un ronea radicata anche negli anni cinquanta che la più coraggiose. L’indipendenza della Banca di una società delle opportunità. Quello che inten- welfare state che offre servizi di alta qualità e domanda verso il servizio sanitario nazionale sa- Inghilterra ci da stabilità. L’insistenza sulla re- do è questo. Abbiamo compiuto un vero pro- l’opportunità per tutti di realizzare a pieno il pro- rebbe decisamente calata una volta che le allora sponsabilità di lavorare se ti è possibile, così co- gresso in Gran Bretagna negli ultimi 7 anni e prio potenziale prevalenti malattie fossero state eliminate. me il diritto ad essere aiutati e la fusione di centri mezzo. Ma la verità su questo paese è che per Proprio come ci siamo staccati dalla produ- Ciò non ostante, Beveridge riconosceva che di lavoro e servizi per i lavoratori, ha ulterior- quasi 30 anni, la mobilità sociale è rimasta rela- zione di massa nell’industria, così dobbiamo le istituzioni sono immagini del proprio tempo; mente accresciuto il successo del New Deal. Le tivamente costante. Io voglio vedere la mobilità staccarci dalla produzione di massa nell’attività che ogni generazione deve crearle o ricrearne di liste d’attesa per i degenti scese progressivamen- sociale diventare ancora, come nei decenni dopo dello stato. Al centro del servizio o della strut- nuove. Questa sala (Beveridge Hall), una grande te da quando abbiamo assunto la carica hanno la guerra, una caratteristica dominante della vita tura deve esserci l’individuo. Egli ha sia il diritto creazione modernista per i suoi tempi, è un su- cominciato a calare sistematicamente da quando degli inglesi. Ma dire questo nel mondo di oggi, che la responsabilità di cogliere le opportunità premo testamento. Beveridge stesso mise mano sono stati introdotti i nuovi centri di diagnosi e significa molto più che sollievo dalla povertà e offerte e di trame risultati. Il ruolo del governo alla sua costruzione e disse che non avrebbe do- trattamento e la gente ha cominciato ad avere la accesso ai servizi di base. Significa creare una diventa quello di autorizzare, non di imporre. Al vuto essere una replica del medio evo, ma qual- possibilità di scegliere; e, come la commissione genuina opportunità per trarre il meglio dalle at- posto di rigidità e uniformità, flessibilità e adat- cosa che nessuna generazione precedente avreb- di verifica ha recentemente riportato, questa pos- titudini di ognuno e per garantire a ognuno l’ac- tabilità. E c’è bisogno di nuovi e ingegnosi modi be potuto costruire, un’isola di cultura in un sibilità di scelta è popolare al massimo tra gli cesso ai migliori servizi, da qualsiasi condizione per finanziare quei servizi che, pur essendo uni- mondo di affari. strati socio economici più bassi. sociale provenga. E, a mio giudizio, questo non versali, devono essere finanziati su basi sosteni- Beveridge infatti era prima di tutto un peda- Le scuole specialistiche tanto contestate da può essere fatto con le esistenti strutture di stato bili e progressive gogista, direttore della London School of Eco- principio hanno superato gli standard degli isti- e di governo. Tutto questo richiede una inversione della re- nomics per 18 anni tra le due guerre. Ma non è tuti omnicomprensivi. Col tempo, la riforma sui Nei primi due mandati abbiamo operato con lazione stato/cittadino, con il cittadino non alla sbagliato dire, che dovrebbe essere ricordato finanziamenti agli studenti, già citata come mo- successo miglioramenti radicali al welfare state base della piramide a prendere ciò che viene principalmente come un riformatore del welfare, dello internazionale dall’OECD, sarà vista come esistente nel ventesimo secolo e ai pubblici ser- porto, ma alla cima, con il potere nelle sue mani perché negli anni quaranta e nei decenni succes- un allargamento delle opportunità in ambito uni- vizi; abbiamo iniziato ad alterare la loro struttu- di prendere i servizi che vuole. sivi è stato il welfare, insieme con la nazionaliz- versitario. Le iscrizioni agli asili sono calate del CRITICAsociale ■ 17 12 / 2012

70 % dopo una sistematica revisione del siste- proposta di un taglio di 2 bilioni di sterline alla zati, diversificati e attivi. I fini ultimi, comun- duali ma anche da società, da chiese e altre or- ma. Ma per ora, in ogni area i cambiamenti ap- tassa di successione, ad appannaggio di al mas- que, sono quelli tradizionali: giustizia sociale, ganizzazioni religiose. 200 è quello che credia- portati alle struttura esistenti hanno solo miglio- simo il 5% dei contribuenti e a spese di tutti gli consentire alle famiglie di lavoratori e ai loro fi- mo di poter ottenere, ma se potremo fare di più, rato la situazione, non 1’ hanno trasformata. La altri. No, i Tories non avranno il coraggio di gli più alte aspirazioni, creare opportunità non lo faremo. Promuoveremo inoltre una maggiore lezione è chiara: proseguiamo con fiducia; non combatterci alle prossime elezioni su un terreno per pochi ma per tutti. diffusione dei percorsi professionali che guidano tiriamoci indietro esitando; facciamoci forza dei politico, su quello che eventualmente faranno al Ora permettetemi di dire qualcosa in più su lo studente dalla scuola all’apprendistato o ad cambiamenti che hanno reso questa nazione più governo. Ma ci sono punti sui quali gli attacchi ognuno di questi punti. una formazione superiore, così che la grande giusta e più forte; e usiamo le esperienze dei pri- provengono sia da destra che da sinistra. Saremo Le strategie sull’educazione, la sanità, la si- maggioranza dei ragazzi tra i 16 e i 18 anni, e mi due mandati perché ci guidino verso un vero sotto la pressione di soddisfare grandi aspettati- curezza e i trasporti che abbiamo pubblicato in non solo quelli che decidono di frequentare e durevole cambiamento nel terzo. ve; ma anche sotto pressione per quanto riguar- luglio, espongono i nostri progetti in queste aree. l’università, rimangano impegnati in corsi for- Il New Labour, naturalmente, rimane sotto un da le tasse e la spesa pubblica. In ciascuna di esse proseguiremo decisamente mativi e professionalizzanti. costante attacco sia della destra che della sini- Il Cancelliere ha già giustamente fatto notare nella direzione delle riforme che abbiamo co- Venendo ora alla sicurezza, riporteremo ad un stra. Parte della sinistra ancora non vuole accet- che la prossima finanziaria sarà molto severa. Il minciato. Per quanto riguarda la sanità, opere- numero record gli effettivi della polizia e com- tare che l’unica ragione per cui abbiamo vinto pericolo è che la sinistra voglia soddisfare le più remo una apertura del sistema per andare incon- pleteremo la riorganizzazione della giustizia pe- due elezioni consecutive sta precisamente nel alte aspettative e perda di vista le tasse e la spesa tro alla domanda dei pazienti e radicheremo il nale, che mostra parecchie falle. Ugualmente nostro essere New Labour, combattendo in pri- pubblica. La destra volgerà opportunisticamente principio della scelta. Stiamo progettando un au- importanti, sono poi le nuove sfide che dovremo ma linea, rifiutando i dogmi del passato ed evi- a proprio vantaggio queste aspettative, criticherà mento significativo della spesa a vantaggio dei fronteggiare per creare una società delle oppor- tando gli errori degli anni settanta e ottanta. le spese e ci stringerà in una morsa tra le due; fornitori indipendenti di servizi di diagnosi e tunità. Lo scorso mese ne ho fatto cenno in un Esattamente come i Tories, hanno considerato per forzarci a una scelta tra il supporto dei nostri trattamento. Ci sarà uno stanziamento di circa discorso. Oggi voglio dare qualche dettaglio in i loro voti e poi hanno deciso di ritirarsi dove scopi di giustizia sociale e i mezzi per ottenerli. 500 milioni di sterline, che calcoliamo possa più sul nostro approccio in queste aree chiave. potevano stare più comodi, ingannati dall’appa- Ecco perché un programma di riforme continue produrre un aumento di pazienti che usufruiran- Prima sfida: lo sviluppo dell’occupazione cha rente supporto di posizioni di forza su argomenti è così cruciale. E’ solo cambiando il sistema che no della possibilità di scelta nell’ordine di abbiamo conseguito è eccellente. Ma non dob- come l’immigrazione e l’Europa. Nel frattempo, lo renderemo più efficiente. 250.000 all’anno. Servizi come quelli diagno- biamo fermarci finché ogni persona che vuole propongono tutta una serie di politiche che sono Il servizio sanitario nazionale non è soltanto stici, dove ci sono continui imbottigliamenti, sa- un lavoro avrà un lavoro. Nonostante i cambia- quasi visibilmente inconsistenti. Di qui il loro una questione di soldi. ranno migliorati attraverso una commistione di menti che abbiamo apportato, ancora per troppi desiderio di nasconderle dietro promesse “mini- Ci sono buone e cattive scuole che beneficia- fondi pubblici e privati. Tutto questo ci aiuterà il welfare state non è altro che un dispensatore maliste”. L’alternativa dei Tories non sarà rap- no esattamente degli stessi fondi. La vigente leg- a raggiungere il nostro proposito, cioè che entro di benefici e indennità, che intrappola la gente presentata principalmente da una alternativa po- ge penale non è mai stata in grado di fronteggia- il 2008 ogni paziente sia in grado di scegliere il in una dipendenza a lungo termine o addirittura litica. Non si arrischieranno a fare questo, perché re con successo la criminalità organizzata e i cri- proprio ospedale, con un tempo di attesa massi- per tutta la vita. Stiamo studiando nuovi ap- ogni volta che espongono una delle loro princi- mini legati alla droga. Se poi consideriamo le mo di 18 settimane dalla prescrizione da parte procci indirizzati alle persone costrette alle pen- pali proposte in particolare quella in cambia- nuove sfide e i nuovi problemi è ancora più chia- del medico di un trattamento specialistico e sioni di invalidità per aiutarle a tornare a lavo- mento continuo sul “passaporto” per malati e ro che non potranno essere affrontati semplice- l’inizio del trattamento stesso. rare. Sappiamo che molte di loro vorrebbero la- studenti , esse si rivelano per quello che sono: mente spendendo più soldi se mantenendo le at- Passando al tema dell’educazione, le scuole vorare, con il giusto aiuto e supporto. E’ essen- proposte di benefici per una piccola minoranza tuali strutture di governo e di stato. Consideran- specialistiche diventeranno praticamente univer- ziale abbassare i costi del sistema, se dobbiamo di più ricchi a spese di tutti gli altri. Un “passa- do tutti questi aspetti, noi ci impegniamo non in sali, e ci saranno 200 nuove scuole secondarie affrontare i costi crescenti nelle aree dove è ne- porto” per i malati accessibile solo per i bene- una serie di riforme distinte, settore per settore, gratuite per le famiglie e senza selezione attitu- cessario spendere di più. Come risultato dei no- stanti, sovvenzionato dagli altri; un “passaporto” ma a un mutamento radicale del welfare state dinale gestite da sponsor indipendenti nelle aree stri interventi, prevediamo che il costo delle pen- per gli studenti che preleva 1 bilione di sterline del ventesimo secolo, basato su servizi collettivi, dove le scuole erano deboli o hanno fallito in sioni di invalidità scenderà a 750 milioni di ster- dall’educazione statale per beneficiare una mi- uniformi e passivi, in una moderna società delle passato. Sarei contento di vedere queste scuole line. E più proseguiremo nelle riforme necessa- noranza. E, ancora più scandaloso, la loro ultima opportunità, dove i servizi saranno personaliz- sponsorizzate non solo da imprenditori indivi- rie a riportare queste persone al lavoro, più que-

opo essere rimasto sostanzial- ■ 2004 - NUMERO 9 a scadenza, rendimento e rischio dell’emitten- D mente immobile per oltre cin- te». Insomma un po’ allo stesso modo di come quant’anni, il sistema finanzia- nel passato si gestiva un portafoglio di Bot. rio italiano è stato protagonista dall’inizio de- BANCHE, TRANSIZIONE INCOMPIUTA Gli ultimi due rapporti 2002 e 2003 sul ri- gli anni Novanta di un processo di trasforma- sparmio curati da Bnl e Centro Einaudi met- zione più ampio e profondo di quelli osservati tono in evidenza l’avvio di una fase riflessiva, nei principali Paesi. È un processo che non Graziano Tarantini in cui prevale il bisogno di sicurezza, tra i ri- può ritenersi certo completato, ma che oggi è sparmiatori, dopo la bolla speculativa e all’in- giunto a un passaggio cruciale. Complici i re- domani dell’ 11 settembre. Dopo il caso Par- centi default di alcuni grandi gruppi industriali miliardi alle imprese ne sono arrivati 124, allo minuiti in valore assoluto, a 218 miliardi, a malat si tratta di vedere se siamo di fronte a e le pesanti ricadute sul sistema creditizio nel Stato 46. fronte dell’aumento, a 334 miliardi, degli in- una semplice fase di attesa o a una vera e pro- suo complesso, c’è il rischio che prevalgano In particolare se si analizza la provenienza vestimenti in quote di fondi comuni. Il rispar- pria battuta d’arresto, accrescendo gli elementi reazioni istintive che finiscano con l’innescare delle risorse finanziarie destinate allo Stato si mio affidato dalle famiglie alle banche sotto di una crisi di fiducia verso lo strumento dei un processo di regressione. E questo l’Italia può vedere come dal 1995 al 2002 sia forte- forma di depositi e altri strumenti di raccolta corporate bond e più in generale verso le ban- non può assolutamente permetterselo. Sarebbe mente calato l’ammontare di titoli pubblici ac- è passato da 558 a 761 miliardi, con un aumen- che che avrebbero minimizzato il rischio nei un colpo mortale per il proprio sistema finan- quistati dalle famiglie scendendo da oltre 43 to del 35 per cento. confronti delle imprese debitrici rovesciandolo ziario che comprometterebbe seriamente la ca- miliardi di euro a 19 miliardi. E nei 124 mi- L’ammontare di azioni e obbligazioni emes- sul mercato e soprattutto sull’anello più debo- pacità di sviluppo dell’intero apparato produt- liardi di finanziamenti raccolti dalle imprese se da imprese e detenute direttamente dalle fa- le, quello dei risparmiatori. tivo. Oggi occorre piuttosto intervenire con nel 2002 è significativamente cresciuta la quo- miglie è stimabile in 294 miliardi; il volume Se sono già stati messi in evidenza i limiti correttivi atti a completare quel processo di ta proveniente dalle famiglie, mediante l’ac- della sola componente obbligazionaria si è di un risparmio «fai da te», grande responsa- trasformazione faticosamente avviato. Innan- quisto diretto di titoli non azionari, che assom- quintuplicato nei sette anni, passando da 6 mi- bilità è anche da ascrivere a un metodo di ven- zitutto va evitato un eccesso di regole e nor- ma a 8 miliardi e 861 milioni di euro, un dato liardi nel 1995 a 30 miliardi nel 2002, circa 60 dita degli strumenti finanziari in parte insuffi- mative, modo con cui purtroppo in Italia si è che solo nel 1995 era pressoché inesistente. mila miliardi di vecchie lire. ciente in quanto tutto incentrato sul rispetto di invece spesso risposto alle sollecitazioni poste Un aumento interamente ascrivibile alle obbli- Come si può vedere il risparmio italiano in procedure formali senza preoccuparsi di tra- dagli eventi della vita sociale ed economica. gazioni. pochi anni ha registrato un vero e proprio cam- smettere in maniera adeguata il principio del- Questo processo coincide con una modifi- Secondo i dati forniti dal governatore Fazio bio di rotta. La discesa dei tassi d’interesse e l’ineludibile legame rischio-rendimento. «Non cazione graduale dell’allocazione del rispar- nell’audizione parlamentare del gennaio 2004, dei rendimenti dei titoli pubblici ha certamente esistono operazioni a rischio zero, questo è mio degli italiani. La quota di risparmio depo- alla fine del 1995 le famiglie italiane possede- inciso nel modificare le abitudini dei rispar- evidente, ma la banca deve fornire informazio- sitata dalle famiglie presso le banche e da que- vano 1.712 miliardi di euro di attività finan- miatori italiani. Non è altrettanto certo che ni puntuali, non deve mai trasferire ai clienti ste utilizzata per finanziare imprese ed enti lo- ziarie. Di queste, 446 miliardi erano costituite contestualmente sia cresciuta la propensione rischi propri». È stato minato in questo modo cali, e acquistare titoli pubblici, è diminuita. È da titoli pubblici, 182 miliardi da azioni e ob- al rischio e orientarsi su un portafoglio com- un rapporto fiduciario nel passaggio più deli- invece cresciuta la quota di risparmio che pas- bligazioni delle imprese, 68 miliardi da quote posto da azioni, fondi comuni, obbligazioni cato, quello in cui la ricchezza risparmiata vie- sa direttamente dalle famiglie alle imprese at- di fondi comuni, 558 miliardi da depositi e al- private, in una fase di forte espansione del ne convogliata verso gli investimenti. s traverso il mercato azionario e obbligaziona- tre forme di raccolta bancaria. mercato borsistico, di per sé non è sufficiente rio. Sono interessanti al riguardo alcuni dati Alla fine del 2002 le attività finanziarie delle ad avvalorarlo. Riprova di ciò sarebbe la ten- (da “Banche e finanza, la transizione sull’assorbimento del risparmio: in termini di famiglie erano cresciute a 2.494 miliardi, con denza «ancora ampiamente diffusa» dei rispar- incompiuta” di Graziano Tarantini. risorse nel 1995 su un totale di 227 miliardi di un aumento del 46 per cento rispetto a sette miatori ad «assumere direttamente decisioni di Secondo volume di “Punto di Fuga” collana euro le imprese ne assorbivano 50, Stato ed anni prima. All’interno di questo aggregato, i investimento che comportano la valutazione di della Fondazione per la Sussidiarietà. enti pubblici 82; nel 2002 su un totale di 271 titoli pubblici detenuti in via diretta erano di- attività finanziarie assai diverse fra loro quanto Edizione Guerini e Associati - Milano) 18 ■ CRITICAsociale 12 / 2012

sti costi caleranno. Abbiamo già uno dei migliori argomento pubblicheremo proposte complete tre, mi sto sempre più convincendo che non può nire una infrastruttura nazionale interamente tassi d’occupazione del modo industrializzato. nei prossimi mesi. esserci una soluzione duratura ai principali pro- nuova capace di combattere efficacemente tutti Ma dovremmo aspirare ad avere il migliore in La quarta sfida è quella di aiutare le persone blemi di sicurezza senza un approccio differente i fenomeni legati alle droghe: i grandi trafficanti, assoluto. Secondo i dati recenti, questo dovrebbe a provvedere per il proprio periodo di pensiona- verso l’abuso di alcool e droghe. Sono favore- i piccoli spacciatori di quartiere, i 280.000 con- significare ottenere un tasso di occupazione ac- mento. Domani, la pubblicazione di un iniziale vole a misure severe per combattere entrambi sumatori abituali di eroina o crack, l’alta percen- cresciuto dall’attuale 75% all’80%, il che equi- rapporto della Commissione per le pensioni gui- questi fenomeni. Ma la verità è che la punizione tuale di carcerati tossicodipendenti. Sesta sfida: vale a più di 1,5 milioni di persone in più che la- data da Adair Turner, innescherà un ampio di- da sola non può funzionare. Trent’anni fa, l’abu- il problema della casa. La nostra strategia mo- vorano provvedendo per se stessi, le loro fami- battito, e aprirà la strada a confronti su proposte so di droga aveva una priorità bassa nella lotta strerà come intendiamo proporre nuove soluzio- glie, e naturalmente per le loro pensioni. Questa specifiche. Ci sono due cose che vorrei dire fin contro i più diffusi problemi di sicurezza e re- ni sia per i proprietari sia nell’incremento di case sarebbe realmente una situazione di piena occu- da ora. Il discorso sulle pensioni, più di quello sponsabilità sociale. Ora invece ha un ruolo cen- popolari. pazione che ridurrebbe il divario tra le regioni e su altri temi, è un discorso a lungo termine. De- trale, e anche l’abuso di alcool sta diventando Con riguardo a tutte le aree che ho evidenzia- assicurerebbe a chiunque voglia lavorare l’aiuto, cisioni prese oggi necessiteranno di decenni per un fatto sempre più preoccupante. 300.000 bam- to, pubblicheremo strategie politiche nei pros- il supporto e l’incoraggiamento necessari per giungere a maturazione. Se le persone vogliono bini crescono con uno o entrambi i genitori di- simi mesi. Ciascuna di esse, insieme con i pro- trovare lavoro. avere sicurezze per il periodo del pensionamen- pendenti da droghe; metà della criminalità è le- getti di riforma dei pubblici servizi che abbiamo La seconda nuova sfida è un processo di for- to, devono avere fiducia nel sistema. Non pos- gata alla droga. Sotto questo governo, il numero pubblicato in luglio, formeranno la base del ma- mazione che dura tutto l’arco della vita. L’istru- siamo permetterci di avere periodiche solleva- di centri di recupero è aumentato a più di 50.000 nifesto per il nostro terzo mandato, e saranno zione nel futuro non dovrà fermarsi alò anni per zioni popolari, ed è essenziale che proseguiamo da quando nel 1998 ci prefiggemmo di duplicare seguite, se il popolo ci eleggerà, da una serie di nessuno e tanto meno le opportunità e le facili- il più possibile forti del consenso della gente. la loro capacità di accoglienza; test e cure per i leggi di riforma in ciascuna area. Bene, ecco tazioni da parte dello stato. Ho detto a Brighton Inoltre, le riforme devono tener conto che i delinquenti saranno previsti in tutte le 100 aree una vasta agenda di cambiamenti da mettere in che ci saremmo impegnati con tanta energia nel piani per il periodo del pensionamento non si a più alto tasso di criminalità entro la fine del atto. Tutti accomunati dalla consapevolezza che potenziamento dell’istruzione professionale devono basare solo sulle pensioni, ma anche sul prossimo hanno; stiamo raddoppiando i fondi il mondo moderno esige nuove soluzioni per quanto in quello dell’istruzione universitaria, e bilanciamento tra lavoro e risparmio. che spendiamo per il recupero di ogni tossico- nuove sfide; tutti basati sulla convinzione che così faremo. Non solo i giovani, ma anche gli Dobbiamo dare alla gente più possibilità di dipendente e la nuova SOC Agency avrà come la gente di oggi voglia il potere di decidere della adulti necessitano di nuove competenze per tro- scelta su come pianificare il loro pensionamen- scopo prioritario la lotta al commercio di stupe- propria vita nelle proprie mani, non in quelle vare lavoro o tornare al lavoro, per avanzare nel- to. Dobbiamo cambiare la mentalità di mettere facenti. del governo o di uno stato antiquato. s la carriera o per cercare a qualsiasi età di cam- la gente a riposo a 65, se non a 60 o 55 anni, sia Ma credo che ancora non abbiamo raggiunto biare lavoro. che voglia lavorare sia che non voglia. I crediti il cuore del problema. C’è l’enorme sfida di for- Tony Blair Questo percorso di apprendimento continuo, sulle pensioni, e altre integrazioni delle entrate non solo è centrale nella nostra politica del- dei pensionati, ora offrono a tutti loro un reddito l’istruzione, lo è anche nella nostra politica decente, molto migliore che nel 1997; e ci per- dell’occupazione, nella nostra politica economi- mettono di sviluppare per il futuro un sistema ca, per estendere le opportunità di tutti quelli che che combini sussidi per chi non ha risparmi con ■ 2003 - NUMERO 11 cercano lavoro, per la politica delle pensioni, dal incentivi per chi è nelle condizioni di poter prov- momento che consentirà a molte persone tra i vedere a se stesso. Abbiamo già cominciato. Le IL SOCIALISMO DI CRAXI 50 e 60 anni di acquisire competenze che per- riforme compiute stanno assicurando per la pri- metteranno loro di continuare a lavorare. Abbia- ma volta a milioni di persone il diritto di co- E IL DISSOLVIMENTO COMUNISTA mo già significativamente potenziato l’appren- struirsi una seconda pensione. distato, l’istruzione superiore e i corsi professio- Abbiamo già eliminato molte regole e vincoli, nali, per ridurre il numero dei 7 milioni di adulti per dare alla gente maggiore possibilità di scelta Ugo Finetti privi di competenze e istruzione basilari; abbia- e maggiore flessibilità in materia di risparmi. mo avanzato proposte per aumentare il numero C’è ancora molto da fare e, sulla base del rap- dei corsi professionali sui posti di lavoro; abbia- porto della Commissione Turner, avanzeremo ontro ogni previsione la cacciata e storico del PSI, Gaetano Arfé che accettano di mo lanciato il primo nuovo tipo di scuola pro- proposte per affrontare sistematicamente questi C da Palazzo Chigi non segnò fare i parlamentari “indipendenti” del PCI. Ma fessionale guidata e gestita da leaders dell’indu- temi. La quinta nuova sfida è la sanità pubblica. l’inizio del “dopo Craxi”: egli il voto antidemocristiano si riversa sul PSI (che stria. Nei prossimi mesi metteremo a punto un I progressi della tecnica medica e della tecnolo- non solo finisce per incombere ancor di più sulla al Senato presenta anche candidature comuni piano completo sulla formazione degli adulti, gia sono la chiave per curare molte malattie e DC e sugli equilibri politici nazionali, ma accu- con socialdemocratici e radicali) sommandosi a comprese proposte che alterino radicalmente il infermità. La Gran Bretagna è all’avanguardia mula “titoli” - garantendo la governabilità ed il quell’“effetto Palazzo Chigi” che si era già pro- modo in cui tale formazione è fornita. in questi progressi, e siamo determinati a conti- completo svolgimento della legislatura per la dotto per un laico nell’83. La terza nuova sfida è la cura dei bambini e il nuare ad esserlo, compreso nel settore della ri- prima volta dal 1968 - per diventare in quella Craxi si avvicina al 15 per cento conseguendo bilanciamento tra tempo del lavoro e tempo del- cerca sulle cellule staminali. Ma la tecnologia successiva il candidato unico di una maggioran- la percentuale che avevano nel ’68 il PSI e il la vita. In nessun aspetto la società è cambiata non è l’unica soluzione. Molte malattie derivano za parlamentare senza alternative. La conquista PSDI unificati, mentre il PCI, che nell’84 aveva tanto e in grande misura per il meglio, come nel da fattori determinati dallo stile di vita, come il di questa posizione determinante vede coincide- raggiunto il massimo storico ora scende al di ruolo delle donne e nelle opportunità per loro di fumo e l’obesità causata da diete non salutari e re in lui abilità e ingenuità. Sin dall’indomani sotto del 1968. Per le Botteghe Oscure è uno lavorare e di condurre una vita più piena. La mancanza di esercizio fisico. Trovare un equili- della perdita di Palazzo Chigi riesce a trasfor- choc: sembrano azzerate speranze governative maggior parte delle madri ora lavora a tempo brio tra un sistema di sanità pubblica avanzato e marsi da preda in cacciatore assumendo il ruolo e rivoluzionarie che erano variamente convissu- pieno o part-time, e molti padri vorrebbero avere il non interferire indebitamente nelle scelte di di “dominus” dal cui gradimento dipende ogni te nell’animo di militanti e dirigenti per vent’an- più tempo a disposizione da dedicare ai propri vita non è mai facile; ma generalmente si con- futura candidatura democristiana a primo mini- ni. A indebolire la prospettiva di un’intesa DC- figli. Perché questo sia possibile dobbiamo corda che possiamo sicuramente fare qualcosa stro. Ma non avvertirà mai il crescere e la con- PCI concorre anche la secca sconfitta del PRI sfruttare i progressi che abbiamo compiuto sul per combattere in particolare il fumo e l’obesità, sistenza della reazione furibonda che provoca la che scende dal 5.1 al 3.7 per cento. Le aspira- lavoro flessibile e sull’organizzazione di asili, e promuovendo la salute tra i teenagers così come sempre più certa prospettiva del suo ritorno alla zioni repubblicane sono quietate con l’appoggio rendere accessibili supporti completi e flessibili tra gli adulti. Presidenza del Consiglio. socialista alla candidatura di Spadolini alla Pre- a tutti i genitori di bambini sotto i 5 anni. Non Proprio questo sarà lo scopo del Libro bianco sidenza del Senato che con la riconferma della solo per aiutare i genitori: è provato che una sulla sanità che pubblicheremo prossimamente: Il “duello” con De Mita Jotti a Montecitorio segna l’assenza per la prima buona qualità di vita nei primi anni ha un grande rendere più facile fare scelte salutari riguardo al- La prima fase è il periodo che va dalla sua so- volta dei democristiani dai vertici delle Camere. impatto sulle scelte di vita future dei bambini, la dieta, al vivere e lavorare in ambienti senza stituzione con Fanfani alla caduta del Muro di La DC è così ripiombata nella morsa dell’alle- particolarmente di quelli meno avvantaggiati e fumo, al fare più esercizio fisico. Porremo par- Berlino: non sarà il PSI a cambiare segretario, anza conflittuale di stampo craxiano. Il PSI è, al dei figli di genitori single. ticolare attenzione nello sviluppo di misure che ma la DC e il PCI. tempo stesso, principale antagonista e necessa- Il nostro proposito per il terzo mandato è quel- proteggano i bambini dalle pressioni a compiere All’inizio la rottura tra DC e PSI sembra in- rio interlocutore con De Mita costretto a chie- lo di sviluppare un programma di assistenza per scelte non salutari ad esempio da quelle che pro- fatti favorire il ritorno a un quadro politico in cui dere i suoi voti per assicurare un futuro alla le- i bambini dai 3 ai 14 anni ad alta qualità e mo- vengono da pubblicità eccessiva di cibi ad alto è determinante il rapporto tra DC e PCI in quan- gislatura dopo aver provocato le elezioni antici- dellato sia sui loro bisogni che su quelli dei loro contenuto di zuccheri, sale o grassi. to ormai protagonisti l’uno dello schieramento pate e per riguadagnare alla DC la Presidenza genitori. Questo non significa imporre a tutti un Sesta sfida: la sicurezza in un mondo in cam- governativo e l’altro dell’opposizione. Ma la del Consiglio da cui ha sfrattato il leader socia- sistema gestito dallo stato, ma consentire ai ge- biamento. Questo tema non comprende solo i campagna elettorale vede ancora una volta de- lista. Il PSI è invece più che mai con le mani li- nitori di compiere una vera scelta tra i settori cambiamenti di struttura della giustizia penale cisamente in secondo piano il PCI rispetto al PSI bere non solo nelle alleanze locali, ma anche in pubblico, privato e volontario, comprensivi di già descritti prima, ma anche la creazione di in- come antagonista della DC. quelle nazionali. Martelli da tempo ha posto il asili, gruppi di gioco, migliori scuole primarie, frastrutture completamente nuove attraverso Viene organizzata per l’occasione una sorta di partito alla testa dello schieramento referendario centri per i bambini e badanti. Questo è anche l’istituzione di carte di identità e la registrazione mini-scissione al fine di presentare il PSI come su nucleare e giustizia e così la DC, dopo aver un settore per l’innovazione dei sistemi di repe- elettronica di tutti quelli che entrano nel nostro una formazione degenerata da cui i “veri socia- dichiarato al paese di preferire le elezioni anti- rimento dei fondi: l’incremento degli aiuti per i paese. Una volta adottati, questi provvedimenti listi” fuggono verso il PCI che si atteggia sem- cipate per non far celebrare i referendum, deve bambini sotto i 5 anni, oltre al già esistente di- ridurranno i costi della criminalità e dell’immi- pre più a partito unico della sinistra. Aderiscono affrontarli in autunno isolata e sapendo di per- ritto a un asilo parttime per i bambini tra i 3 e i grazione clandestina ed è un classico esempio all’appello delle Botteghe Oscure in particolare dere. Da parte sua il PSI si presenta come l’ani- 4 anni, dovrà essere alla base di una giusta e so- di moderne regole di accoglienza che un citta- Antonio Giolitti, l’ex direttore di “Mondopera- matore di un’area che coagula verdi e radicali stenibile allocazione dei costi. Anche su questo dino abbia dei doveri così come dei diritti. Inol- io” Federico Coen e l’ex direttore dell’“Avanti!” insieme a liberali e socialdemocratici. De Mita CRITICAsociale ■ 19 12 / 2012

non ha alternative e deve chiedere i voti gio Amendola nel 1961 dopo il rilancio della de- derne la sorte politica sono le elezioni ammini- rani” ossia alla commemorazione degli scontri dell’“inaffidabile”, subendo il veto sulla propria stalinizzazione da parte di Krusciov al XXII strative di fine maggio in cui il PCI arretra ed il della Bolognina promossa dall’Associazione candidatura ed accettando il compromesso di Congresso. Togliatti reagì seccamente: “Il com- PSI quasi lo raggiunge. “C’è un’analogia del Nazionale Partigiani Italiani. Il suo intervento è una soluzione transitoria con Goria. pagno Amendola è troppo provinciale, bisogne- PCI con la situazione del PSI nel ‘76 - dichiara involontariamente - ma testualmente - “gatto- Il segretario della DC tenta allora di far rien- rebbe mandarlo di più nei paesi dell’est”. “La Occhetto - anche noi siamo nella situazione che pardesco”: “Se vogliamo conservare tutto il va- trare il PCI in qualche modo nel quadro delle de- considerai come la minaccia di una punizione ci impone di delineare un ‘nuovo corso’, il nuo- lore della vostra battaglia bisogna cambiare tut- cisioni parlamentari ed avvia le consultazioni sul personale” ebbe a ricordare Amendola3 e l’ar- vo partito comunista”. L’elezione del segretario to”. “Anche il nome?” gli chiede un giornalista. tema delle riforme istituzionali. Nel gennaio gomento nel PCI non venne più adombrato. del PCI è comunque ancora una volta plebisci- “Anche il nome” risponde. Quindi convoca la 1988 ha luogo, non senza solennità, l’incontro Nella primavera dell’88 Craxi, dopo un dibat- taria - 286 a favore 3 contrari e 5 astenuti - e segreteria nazionale per ratificare la decisione, tra le due delegazioni con De Mita e Forlani - tito sul ruolo di Togliatti che si sviluppa sulle co- manca un aperto confronto tra posizioni alterna- ma non vuole alcuna differenziazione. Valgono presidente del Consiglio Nazionale della DC - lonne di giornali e riviste, promuove un conve- tive. Ma Craxi assume un atteggiamento di netta ancora i rituali del centralismo democratico. che ricevono Natta, Occhetto, Tortorella e Pec- gno di “Mondoperaio” sul tema “Lo stalinismo apertura e nel PCI non ricerca più interlocutori “Basta che uno solo dica no - dichiara -che allo- chioli. Il PCI accetta di aiutare l’ascesa di De e la sinistra italiana” nell’intento di trattare l’ar- alternativi alla segreteria Occhetto. Conserva ra mi fermo”. “Io ebbi l’unanimità - ricorda - al- Mita incoraggiandolo a porre la riforma istitu- gomento non come attacco del PSI al PCI, ma sempre il ricordo di quando erano a Milano in- trimenti non sarei andato avanti”.8 In questa zionale come priorità di governo e quindi in Par- in termini di riflessione autocritica sul passato sieme alla guida dei giovani del PSI e del PCI convergenza unanimistica il cambio del nome è lamento accentua l’opposizione a Goria sulla comune e mettendo in discussione anche le ed Occhetto era impegnato nel gruppo “eretico” vissuto e costruito come se fosse un passaggio legge finanziaria. E’ Occhetto in febbraio, men- “corresponsabilità” del PSI. Gli storici di area che faceva capo al filosofo Antonio Banfi in po- alla clandestinità. Occhetto oggi riconosce che tre il governo è agli stremi, a spiegare che è pos- comunista - con l’eccezione di Gastone Mana- lemica con l’“hegelismo napoletano” allora pre- “la stragrande maggioranza” dei dirigenti erano sibile un accordo con la DC di De Mita senza corda - rifiutano ogni invito. Ma Craxi coinvol- valente nel PCI nazionale. Un dialogo in effetti ancora “consumati togliattiani” e cioè “ritene- contraddire la proposta ufficiale dell’alternativa ge studiosi come Vittorio Strada ed in particolare si apre e da parte socialista non ci sono più po- vano che ci si dovesse piegare agli eventi e al- di sinistra. Non si tratta di due linee diverse - so- quelli dell’area repubblicana che è tradizional- lemiche nei confronti del vertice del PCI se non l’ineludibilità delle circostanze”9. stiene Occhetto -, ma di tappe successive in mente la più dialogante con il PCI: presiede Giu- quelle di “routine” determinate dalla diversa col- quanto il governo De Mita può aprire una “nuo- seppe Galasso e la relazione d’apertura è di Leo locazione parlamentare. Lotta alla droga e presidenzialismo va fase”. Il Pci usa l’alternativa solo come pres- Valiani che riconoscendo il contributo dato da Nel gennaio 1989 la ricorrenza del bicentena- In quella fine 1989 Craxi - di ritorno da Wa- sione sul PSI per una rottura del centro-sinistra Togliatti nel dopoguerra aggiunge però che non rio della Rivoluzione francese vede un avvici- shington dove oltre al Presidente Bush ha incon- in modo da riaprire la strada ad una sua alleanza può essere considerato “un maestro della demo- namento nel momento in cui Occhetto rifiuta trato anche William Bennet, che guida l’Ente per con la DC. A questo punto Craxi accetta De Mi- crazia, come invece è stato Saragat”. Vittorio l’eredità del giacobinismo in quanto “aveva in la lotta alla droga - riprende il tema che aveva ta, ma lo costringe a rompere con il PCI proprio Strada nella sua relazione definisce lo stalinismo sé le radici del totalitarismo”7. L’affermazione già trattato al Congresso di Verona. La campa- sul terreno delle riforme istituzionali. Il primo “la fase suprema del marxismo realizzato”. Cra- suscita l’irritazione di parlamentari comunisti gna contro “il fenomeno distruttivo della droga” impegno che infatti il PSI impone in materia nel- xi da parte sua sembra cercare il “dialogo”. Cri- quali Massimo Cacciari che insistono nel difen- - aveva sostenuto nell’84 - richiede oltre alla lot- le trattative per il nuovo governo è l’abolizione tica gli “eccessi linguistici” che si sono registrati dere Robespierre in coppia con Togliatti, ma ta alla criminalità organizzata anche “una mo- del voto segreto nelle leggi finanziarie. Non solo nella polemica (come l’aver chiamato Togliatti consolida nel PSI la convinzione che si possa bilitazione morale che deve partire dal basso e così l’irpino viene costretto allo scontro frontale “carnefice”) e sottolinea che anche nel PCI è su- aprire una stagione positiva tra i due partiti. coinvolgere l’azione delle famiglie”. Non è una con il PCI, ma stando a Palazzo Chigi deve poi perato il tempo del culto del “Migliore” ricor- Le nubi tornano però quando in primavera iniziativa estemporanea anche se finisce così al cedere la guida del partito proprio a Forlani, al dando che “all’ultimo congresso del PCI, a Fi- Occhetto deve affrontare il primo congresso da centro di violenti attacchi personali. Cessa il leader che ha sempre guardato con maggior fa- renze, ho notato che Togliatti non è mai stato ci- segretario. Le resistenze al suo “nuovo corso” e fiancheggiamento con i radicali e guarda al vore a Craxi e ostilità al PCI (nel 1979 fu l’unico tato”4. Spera di trovare una sponda negli espo- in particolare alla distensione tra PSI e PCI sono mondo cattolico. Non si tratta però del “dialogo nella Direzione democristiana a non condividere nenti che sembrano meno continuisti come i diffuse sia nelle generazioni che temono di es- con i cattolici” rivolto al Vaticano o alla DC, in- il veto all’incarico affidato da Pertini a Craxi). “miglioristi” di Napolitano e lo stesso Occhetto. sere “pensionate” sia tra gli stessi seguaci del se- teso come lasciapassare governativo, ma di un Indebolito dallo scontro con il PCI, dopo la per- Ma la reazione dell’intero PCI è di chiusura. Per gretario quasi tutti formatisi nella FGCI degli riposizionamento elettorale dello stesso PSI. dita della segreteria il governo De Mita soprav- i “miglioristi” Cervetti interviene in via riservata anni ‘70 e inizio ‘80 con l’incubo della “social- Come era già emerso dalla conferenza di Ri- vivrà pochi mesi. chiedendo l’interruzione di una polemica che li democratizzazione”. Quindi Occhetto ripete la mini il PSI con Craxi è andato approfondendo mette ulteriormente in difficoltà, mentre Occhet- scelta di Natta: rinnovarsi significa - ancora una l’attenzione verso determinati settori e filoni cul- PSI e PCI verso il crollo del muro di Berlino to difende la memoria di Togliatti con l’argo- volta - “fare come in URSS”. Alla vigilia del- turali del mondo cattolico. Tutta la politica im- Chiusa la prospettiva di possibili intese con la mento che “solo offuscare il ruolo di fondatori l’assise il segretario comunista si reca al Crem- perniata sull’imprenditorialità diffusa, sul loca- DC, il PCI - dibattuto tra arroccamento e social- della democrazia italiana svolto dai partiti di To- lino come per ostentare un “imprimatur” alla lismo, le nuove professioni ed il terziario, carat- democratizzazione - sceglie di aggrapparsi a gliatti e di Nenni, all’epoca accomunati nella svolta ed il XVIII Congresso del PCI diventa teristica poi degli anni di Palazzo Chigi, in al- Gorbaciov. E Craxi lo incalza proprio su questa stessa prospettiva storica, porterebbe di fatto ad una delle più grandi manifestazioni fìlosovieti- ternativa al tradizionale primato del rapporto contraddizione di fondo per cui il massimo di affermare che l’unico padre di questa democra- che con il video del saluto di Gorbaciov proiet- sindacato-grande capitale recepisce le analisi so- innovazione si configura come un ritorno all’an- zia è stato Alcide De Gasperi”5. tato in apertura alla platea dei delegati. Il leader ciali dell’intellettualità riunita da De Rita nel tico legame diretto con il Cremlino. A fine mar- Né da Mosca il PCUS manca di scendere in del Cremlino è citato decine di volte. L’URSS è Censis, così come la stessa piattaforma su cui si zo 1988 Natta insieme a Napolitano si reca a campo a difesa del lavoro svolto da Togliatti in ancora lo “Stato guida”: solo ancorandosi a Mo- determina lo scontro con i comunisti della CGIL Mosca per essere decorato dal Presidente del URSS con interventi di Fiedrich Firsov dell’Isti- sca si può aver ragione. valorizza soprattutto le tesi più innovative della Presidium del Soviet Supremo, Andreij Gromi- tuto per il marxismo leninismo di Mosca e di A quanti avevano sostenuto la tesi di cambiar CISL di Carniti e Tarantelli.10 ko, della Medaglia d’onore del PCUS, l’Ordine Serghei Vasiltsov dell’Accademia delle Scienze nome, Occhetto replica con la proposta che fu Per Craxi ceto medio, stato sociale e famiglia della Rivoluzione d’Ottobre. Non era stata di- dell’URSS. In particolare i sovietici sostengono di Longo e Bufalini nel ‘65 secondo cui il PCI sono tre questioni fortemente correlate. Si im- chiarata esaurita la “spinta propulsiva”? Ai gior- che Togliatti si sarebbe dichiarato d’accordo con può chiamarsi diversamente solo nella prospet- pegna sul terreno della lotta alla droga proprio nalisti che gli chiedono se lo “strappo” di Ber- Dimitrov nel non far incriminare un loro colla- tiva di unificarsi con altri movimenti per creare perché il dramma della tossicodipendenza gio- linguer sia confermato il segretario del PCI re- boratore polacco. E’ l’unico caso che possono il partito unico della classe operaia italiana. E vanile lo evidenzia ed il suo obiettivo è - oltre plica: “Le sentenze e i giudizi della storia non citare: anche a loro non risulta alcun intervento quindi nella relazione d’apertura il 19 marzo de- ad incoraggiare la lotta alla criminalità organiz- sono mai senza appello”1. a favore di un italiano. finisce il termine ‘comunista’ “il più nobile e al- zata nel settore - dar vita a una rete di assistenza Nello stesso periodo il PCI riallaccia i rapporti La reazione comunista alle critica di Togliatti to riconoscimento della libertà umana, scritto da e di campagna preventiva aiutando famiglie e non solo con il KGB, ma anche con la Stasi ed è quindi aspra e compatta da Napolitano a Pe- un grande uomo”. È così che mentre l’Impero associazioni. è sempre Natta a ricevere dal leader della Ger- truccioli fino al segretario della FGCI Pietro Fo- sovietico era già scosso da venti di crisi nel Con- Contemporaneamente rilancia le riforme isti- mania dell’Est, Honecter, una delle massime lena a cui si aggiungono gli intellettuali da Giu- gresso del 1989, Occhetto tenta una sorta di “pu- tuzionali, ma sempre più insistendo sul presi- onorificenze del regime, il Premio Karl Marx. seppe Vacca a Michele Serra. lizia etnica” verso la destra riducendone al mi- denzialismo e, consapevole del muro DC-PCI “Il rinnovamento a Mosca - commenta Ugo Se i comunisti disertano i convegni socialisti, nimo la presenza nei nuovi organismi dirigenti. in materia, sfida i partiti maggiori nel rapporto Intini sull’“Avanti!” -avrebbe potuto spingere il i socialisti al contrario partecipano a quelli del diretto con l’elettorato: si concentra sulla propo- PCI a realizzare al suo interno un rinnovamento PCI. Craxi insistendo nella ricerca di dialogo Il dissolvimento del comunismo sta del referendum propositivo per istituire l’ele- ancor più incisivo, ampliando la revisione, l’oc- con Napolitano e Occhetto segue i lavori del Il cambio del nome maturerà solo all’unisono zione diretta del capo dello stato. Antonio Lan- cidentalizzazione, l’analisi critica della propria Convegno da loro organizzato nell’aprile 1988 con quanto avviene ad Est. Già prima del crollo dolfi riepilogando le proposte di riforma istitu- storia. Eppure - conclude Intini -mentre il partito sul PCI e l’Europa. A intervenire per il PSI sono del Muro di Berlino Occhetto è in Ungheria do- zionale avanzate da Craxi al XLV congresso sovietico ha accettato due volte, con Krusciov e De Michelis e i ministri Renato Ruggiero e La ve i comunisti decidono di abbandonare la de- svoltosi a Milano nella sala dell’ex fabbrica An- con Gorbaciov, la rottura della continuità storica Pergola, mentre Martelli dalle colonne del “Ma- nominazione di “Repubblica popolare” e di saldo dal 13 al 18 maggio 1989 osserva: “Nella e la denuncia critica del proprio passato, il PC nifesto”6 auspica “la creazione di una grande no- cambiar nome al Partito e nello stesso Comitato scelta tra il modello gollista, ereditato poi da italiano, il più occidentale tra i partiti comunisti, vità politica: un processo di unità che impegni Centrale del PCUS l’argomento è ormai all’or- Mitterrand, contrassegnato da una presidenza non si è mai spinto a tanto”2. Il fatto che le Bot- tutte le forze di progresso laiche-democratiche, dine del giorno. Del resto il rituale seguito da forte e da un’istituzione parlamentare debole, ed teghe Oscure siano più continuiste del Cremlino socialiste-democratiche, comuniste-democrati- Occhetto è ostentamente un’imitazione del mo- il modello statunitense, nel quale la forza cen- esplode con la polemica derivante dalle riabili- che” insieme alla componente radicale e am- dello moscovita. Come Gorbaciov ha scelto tralistica della presidenza viene controbilanciata tazioni in URSS delle vittime - da Bucharin a bientalista. A suscitare in Craxi la speranza di un l’assise dei veterani sovietici per delineare il suo da un forte ed onnicomprensivo controllo par- Radek -dei processi del Grande Terrore tra il miglioramento di rapporti tra PSI e PCI giunge progetto innovatore, così il segretario del PCI lamentare, il PSI appare decisamente orientato 1936 e il 1938. Il tema delle “corresponsabilità” in giugno la sostituzione di Natta con Occhetto. decide di informare la base del Partito parlando verso questo secondo”.11 È così che il legame di Togliatti era stato sollevato dallo stesso Gior- Natta era stato colpito da un malore, ma a deci- simbolicamente in una analoga assise di “vete- tra presidenzialismo e federalismo diventa per 20 ■ CRITICAsociale 12 / 2012

il PSI organico. Il presidenzialismo non nasce rante della continuità e sostiene la tesi di un’“au- e umiliato - non rieletto nella votazione segreta to di poteri costituenti alla prossima Camera o in Craxi da narcisismo: per una forza tutto som- toriforma-inglobamento” del PCI che eviti scis- - ed ancor più condizionato dalla sinistra e dal- elezione di un’assemblea costituente: da un lato mato modesta che può al massimo realistica- sioni a sinistra. l’apparato controllato da D’Alema che si atteg- il PSI per il presidenzialismo espressione di una mente superare il 15 per cento l’unica strada per Craxi presenzia al Congresso evitando inter- gia a garante del continuismo. coalizione riformista che dreni consensi da de- evitare il “bipartitismo imperfetto” è la forma- ferenze interne. Ritiene irrealistica la proposta Craxi però non polemizza, ne cerca di con- stra e da sinistra e dall’altro DC e PCI-PDS per zione di un’aggregazione elettorale con i partiti di un’alternativa globale alla DC, ma continua trapporre l’impegno del PSI nel campo occiden- un maggioritario che veda i due partiti primeg- laici e parte del mondo cattolico che si insedi a ricercare un’intesa e propone ad Occhetto l’al- tale alla posizione del PCI-PDS ancora schierato giare in opposte coalizioni. Occhetto è ormai con forza nella posizione centrale. Riforma isti- leanza per andare su una piattaforma comune a con l’URSS contro l’intervento militare sotto completamente allineato sulla posizione demo- tuzionale, proposta legislativa e lotta politica un negoziato con la DC. Ancora il 22 marzo l’egida dell’ONU.17 Proprio nel febbraio 1991 cristiana: “In primo luogo - afferma - noi siamo hanno in lui una logica unitaria. 1990, alla Conferenza programmatica del PSI a Craxi ridimensiona le differenze di fronte al per dare un potere in più ai cittadini, il potere di Inoltre è un modo per accentuare la sua cam- Rimini, Craxi incontra D’Alema e Veltroni e conflitto con un appello comune insieme ad Oc- designare in modo diretto la coalizione”. Il PSI pagna contro l’egemonia del marxismo nel cam- sollecita un accordo. È quindi falsa la versione chetto contro il coinvolgimento della popolazio- invece contrasta frontalmente la proposta di ri- po della cultura politica. Il marxismo del PCI di un Craxi arroccato nel recinto del cosiddetto ne civile. Ancor più decisamente rifiuta la con- forma elettorale presentata dalla DC. con le sue formule sullo Stato come mera sovra- CAF - con Andreotti e Forlani - per escludere il trapposizione con il PCI-PDS quando, nelle set- Giuliano Amato, vicesegretario del PSI, par- struttura e con la barbara e devastante distinzio- PCI. In particolare è proprio sul tema della timane successive, si apre la crisi di governo e lando alla Camera il 25 luglio la paragona alla ne tra “democrazia formale” e “democrazia so- “Grande Riforma” che il CAF mostra la sua ine- nel PSI è forte la pressione per le elezioni anti- legge Acerbo che spianò la strada al regime fa- stanziale” mostra appunto tutta la sua arretratez- sistenza. Andreotti - da Presidente del Consiglio cipate. Non solo per i sondaggi nettamente fa- scista: “Quella legge prevedeva il premio di za nel dibattito sulla modernizzazione della rap- -prende posizione contro Craxi e con una nota - vorevoli l’occasione appare chiaramente propi- maggioranza per chi avesse raggiunto il 25 per presentanza. Il Centro per la Riforma dello Stato il 22 maggio 1990 -afferma che “non crede alla zia. E’ infatti al massimo la tensione tra Cossiga cento dei voti e la preferenza unica da esprimere del PCI con Pietro Ingrao presidente è avvitato possibilità di realizzare la Grande Riforma pro- e la DC ed il PCI-PDS appare ancora barcollante solo con il cognome. La semplificazione del pre- sul rapporto Masse e Istituzioni e cioè su come posta dai socialisti in tempi brevi”, per lui “sono e antioccidentale, mentre il PSI, con De Miche- mio di maggioranza non è una soluzione, ma il le istituzioni borghesi possano essere anche de- possibili alcune riforme istituzionali, soprattutto lis “coordinatore” dei paesi europei impegnati ritorno all’indietro. Non entro nel merito, del re- mocratiche grazie all’azione di massa e alla vi- quella elettorale” con riferimento positivo alla nell’intervento dell’ONU, non può essere tac- sto - concluse Amato - gli argomenti contro que- gilanza rivoluzionaria. Con Craxi tematiche e iniziativa di Segni. Ed in dicembre Forlani a ciato di equivocità. Ma Craxi impone il rientro sta impostazione furono già espressi nel ‘23 du- autori ignorati o tenuti ai margini - espressione proposito della proposta di Craxi bolla come della crisi con un nuovo governo Andreotti. For- rante la discussione sulla legge Acerbo”. E Val- soprattutto della tradizione liberale - vengono ri- “pericolose” in materia costituzionale “consul- se fu un errore, infatti va incontro al referendum do Spini, sottosegretario all’Interno, commenta: scoperti, citati e rompono il monopolio della let- tazioni che abbiano carattere di emotività” come sulla abolizione della preferenza unica. Giuliano “La verità è che il PDS in questi anni è mancato teratura marxista. Il revisionismo italiano negli il referendum propositivo sulla repubblica pre- Amato ricorda che Craxi non volle lo sciogli- all’appuntamento con la Grande Riforma delle anni ‘80 si configura appunto come capacità di sidenziale. “Le preoccupazioni di Forlani che te- mento anticipato delle Camere proprio per dar istituzioni, un appuntamento che avrebbe potuto recuperare autori liberali che i comunisti aveva- me la troppa emozionalità dei referendum - gli modo a Occhetto di meglio prepararsi alle ele- qualificare fortemente le forze della sinistra. Ha no per decenni identificato con il nazismo e il replica Craxi il 15 dicembre 1990 - suscitano la zioni politiche in quanto il leader del PSI non preferito avere un atteggiamento che, di fatto, in fascismo. In quegli anni la reazione della DC e nostra ilarità e ci fanno venire in mente la Ma- era affatto ostile all’evoluzione del PCI-PDS18. Parlamento, è stato conservatore”. del PCI al delinearsi sempre più concreto della donna pellegrina”. Ma il referendum sottrae a Craxi il primato possibilità di un referendum propositivo sul pre- L’orizzonte di Craxi non è quindi quello di nelle riforme istituzionali. Il PSI aveva cercato Il logoramento sidenzialismo è parallela, speculare e solidale: chiudersi nel rapporto con la DC di Andreotti e di svuotarlo alla vigilia proponendo in aprile Ma un sostanziale e generale logoramento de- riformare la legge elettorale dando vita a due Forlani. Tra 1’89 e il ‘92 sono ripetute le pole- l’apertura di un processo costituente, ma la pri- riva dalla posizione che Craxi ha assunto dalle schieramenti rispettivamente egemonizzati miche in cui si irride agli “accordi biblici” quan- ma reazione negativa fu proprio del PCI-PDS ultime elezioni politiche vestendo al tempo stes- spazzando via la posizione centrale che sta co- do la DC chiede l’impegno per prospettive rigi- che attraverso una dichiarazione di Gavino An- so i panni di spettatore e di protagonista. La sua struendo Craxi. damente di pentapartito, così come Craxi stesso gius, coordinatore politico del partito, dramma- politica dal 1987 è cioè basata sulla distinzione Il punto di svolta è sintetizzato da Mario Se- insiste sul divario tra “società veloce” e “stato tizza lo scontro con il PSI accusandolo di “at- tra governabilità e governo. Da un lato si impe- gni nel maggio T989 mentre il PSI dal Congres- lento” contro il “tirare a campare” teorizzato da tacco alla democrazia parlamentare” e di “attac- gna a garantire la stabilità, ma dall’altro ostenta so dell’Ansaldo aveva posto come impegno Andreotti. E’ del maggio 1990 l’intervista a co ai valori fondativi della Repubblica”. Si arri- distacco verso la vita quotidiana del governo; se prioritario la legge per il referendum prepositi- Scalfari in cui Craxi assume una posizione di va così al caso Craxi-Hitler. Il Presidente della il governo a guida democristiana appare di basso vo. “DC e PSI - afferma Segni - hanno una stra- aperto incoraggiamento ad una evoluzione del Corte Costituzionale, Ettore Gallo, alla vigilia profilo e poco produttivo tanto più - spera - tegia in conflitto, dato che ognuno dei due aspira PCI (proprio il 3 maggio nel momento di mas- del voto referendario parlando a Bologna dalla emergerà la positività del suo ritorno a Palazzo a una posizione di leadership. Le strade possibili simo scontro tra Berlusconi e De Benedetti per tribuna del Congresso dell’Anpi nel richiamarsi Chigi. Ma con il continuo cambiare di segretari per affrontare la crisi istituzionale sono due: o il la Mondadori). Craxi respinge l’accordo strate- all’intoccabilità della Costituzione fondata “sul della DC e di presidenti del Consiglio, Craxi fi- sistema presidenziale o il rafforzamento del si- gico con la DC contestando che la DC “ha sem- sangue della Resistenza” si lancia in una dura nisce per essere identificato - anche se involon- stema parlamentare attraverso una legge eletto- pre governato al centro, cercando di mantenere requisitoria contro Craxi: lo accusa di voler mo- tariamente - come l’unico e vero punto fermo, rale maggioritaria con il collegio uninomina- un ruolo egemone, aggregandosi di volta in vol- dificare la Costituzione per fare dell’Italia la il principale responsabile di un’azione di gover- le”12. A favore del presidenzialismo di Craxi che ta pezzi di opposizione e digerendoli” e lamenta Germania in cui “il gran capo plebiscitato era no da cui invece si sente del tutto disimpegnato. - come è stato sottolineato da Giuseppe Bede- che con il PSI durante il centro-sinistra degli an- Hitler”. L’enormità è tale che dal Quirinale Cos- Quella distinzione per lui politicamente fonda- schi - si richiama alla posizione sostenuta da ni sessanta e settanta “ci era andata vicina”, siga deve fare una dichiarazione in difesa del mentale tra governo e governabilità finisce quin- Piero Calamandrei alla Costituente, si schiera in ma,la ragion d’essere della sua segreteria dal PSI e del suo segretario, ma il Craxi-Hitler è or- di per non essere percepita e condivisa dall’opi- particolare lo storico liberale Rosario Romeo.13 1976 è stata appunto il rifiuto di considerare ine- mai un’icona dell’antifascismo postcomunista. nione pubblica. Il “vento” è anche cambiato da Il presidenzialismo di Craxi è infatti la logica vitabile la centralità della DC. Quindi rivolto al Sull’esito per il PSI negativo di quella consul- parte del potere economico che all’inizio degli conseguenza della polemica sviluppata contro il PCI dichiara che dopo la caduta del Muro di tazione referendaria del ‘91 influì soprattutto il anni ‘80, aveva seguito con favore la sua politica “compromesso storico”. Berlino “la situazione è in via di cambiamento. venir meno della DC agli impegni presi. Segni di stabilità politica e di risanamento finanziario. A me pare che ora esistano le condizioni per un presentò infatti il voto come l’occasione offerta Ora il suo ritorno a Palazzo Chigi è visto in- Tra PCI-PDS e inesistenza del CAF superamento delle divisioni delle sinistre italia- al proprio partito e ai centristi delle altre forze vece con avversione, si configura come la riaf- Da Botteghe Oscure inizia quindi la conver- ne”. E lo stesso Scalfari conclude favorevolmen- politiche per un pronunciamento contro la per- fermazione di una centralità del potere politico genza verso Segni e il maggioritario. Quando te l’intervista salutando Craxi-Garibaldi con un: dita della presidenza del consiglio de. Era un ap- e di riflesso dello Stato. Alla sua pretesa di “dia- nel marzo del ‘90 Craxi rilancia il referendum “Mi scappa di dire: forza generale!”. pello invitante anche a sinistra per tutti gli anti- lettizzare” i vertici imprenditoriali sostenendo propositivo (anche per singole leggi onde ovvia- Inoltre la tesi del Craxi-Caf con una sorda socialisti dai comunisti ai radicali antiproibizio- l’emergere di nuovi soggetti, si aggiunge la ri- re alla lentezza con cui il Parlamento procede chiusura verso la crisi comunista è smentita dal nisti. Il rapporto con i radicali era definitivamen- luttanza che sempre più manifesta alla cessione sulla nuova normativa contro la droga) così re- suo comportamento in occasione della Guerra te perso in conseguenza della tesi sullo sbarra- di posizioni stra-tegiche che sono in mano pub- plica Bassanini che è diventato l’esperto di Oc- del Golfo. Dall’agosto del 1990 fino al febbraio mento al 5 per cento e della legge contro la dro- blica. Dipingere quel che viene messo in cantie- chetto in materia:n “La proposta di un referen- 1991, quando si svolge il congresso di Rimini ga; a nulla era valsa la successiva proposta di re a Milano contro Craxi come frutto di un de- dum propositivo sulla ipotesi di riforma costitu- che segna la trasformazione del PCI in PDS, il Craxi di diminuire il numero dei deputati a 400 moniaco complotto ordito nel “gabinetto del zionale avanzata da Craxi a Rimini non può non conflitto in Iraq è infatti per il PCI “il tema do- che equivale a uno sbarramento del solo 3,5 per dottor Calligari” è altrettanto ridicolo dell’attri- suscitare serie perplessità e riserve. C’è il rischio minante”.15 Ma a Rimini il PCI si trasforma in cento. buirlo all’azione autonoma e indipendente del di un uso in senso plebiscitario o cesaristico di PDS senza fare i conti con il proprio passato16: Dopo il risultato Craxi commenta: “Se questo “club delle giovani marmotte”. In un paese di- referendum”14. si dichiarano non più comunisti evitando però significa che il paese desidera a gran voce che sordinato come l’Italia ogni smottamento è frut- Nel marzo 1990 si svolge a Bologna il XIX di rivedere i giudizi sul PCI e del PCI. Il comu- si ponga mano a riforme radicali delle istituzioni to di una pluralità di concause. Per i più - magi- Congresso del PCI con 3 mozioni - Occhetto, nismo è considerata un’esperienza superata, ma e del sistema politico, allora noi siamo della par- strati, uomini d’affari, operatori culturali - l’an- Ingrao-Natta, Cossutta - sul tema del fare o me- non sbagliata. Il PCI ufficializza così il cambio tita. Se invece crescono le voci di un attacco ticraxismo è stato molto semplicemente una no un nuovo partito. Occhetto affronta i delegati del nome e del simbolo evitando qualsiasi ri- qualunquistico ai partiti, noi non ci uniamo al “opportunità professionale”. Quel che si può ossessionato dal timore di essere contestato da chiamo al “socialismo europeo e occidentale”. coro”. Ma ormai il contrasto si radicalizza ed è rimproverare ai singoli - proprio perché del tutto sinistra. Ingrao sembra avere diritto di veto e al Il Congresso del ‘91 si svolge pertanto sullo evidenziato dal dibattito parlamentare che si liberi e consapevoli - è di aver esercitato e pro- suo luogotenente Antonio Bassolino viene affi- sfondo di un ‘revival’ dell’antiamericanismo. La svolge nel luglio 1991 dopo il messaggio di mosso quella che Vasilij Grossman ha definito dato un ruolo determinante di cerniera tra i dis- conclusione è un Occhetto che, dopo aver gui- Cossiga alle Camere (che Stefano Rodotà definì “la gioia cattiva”. Ma nel rifiuto delle assurde sidenti di sinistra e la segreteria. D’Alema - che dato la trasformazione del PCI con l’occhio fisso “un attentato alla Costituzione”) per la revisione dietrologie non bisogna negare l’evidenza e cioè è già numero due del Partito - si atteggia a ga- su Mosca e sulla sinistra interna, esce indebolito dell’alt. 138 della Costituzione ed il conferimen- il fatto che Craxi è stato colpito per via extra- CRITICAsociale ■ 21 12 / 2012

parlamentare, da forze extraparlamentari e che 1979, s’impegni a non più governare con la DC e finanziamenti al PCI e ad altri partiti si intrec- le residue possibilità di sopravvivenza. Craxi è all’epoca in Italia la più consistente opposizione ovvero a riproporre un’alleanza neofrontista con ciavano strettamente. riuscito a sconfiggerlo sul terreno politico, elet- a Craxi non era nel mondo politico, ma in quello l’ex segretario del PCI nelle prime elezioni dopo Il regolamento degli equilibri tra potere poli- torale e culturale. L’“egemonia” - quella formula economico-finanziario. la fine del comunismo. tico e potere economico e tra imprenditoria pub- gramsciana della forza più consenso che per Dare le banche ai presidenti della Confindu- blica e privata è stata una componente impor- Berlinguer configurava il PCI come “forza in- stria, far autogestire il sistema creditizio diretta- La caduta tante della sua azione politica al partito e al go- vincibile” - ormai era solo oggetto di studio re- mente dagli imprenditori è per lui inconcepibile. Rimane l’ultimo atto: la caduta. All’indomani verno. Non fu statalista, ma pluralista, in pari trospettivo. I suoi interlocutori - che peraltro identificano lo- delle elezioni - pur tra polemiche e delusioni - tempo non attribuiva un ruolo salvifico allo stato E quindi nel dare un giudizio su Craxi non bi- ro stessi con le fortune del Paese - sono delusi l’unica maggioranza possibile è ancora il penta- maggiore confindustriale che anzi riteneva ab- sogna dimenticare che ha avuto ragione e che la ed escono quindi da Piazza Duomo convinti che partito e Craxi è il suo “candidato unico”. La sua bastanza miope ed egoista, scarsamente attento sua politica ha vinto. L’eliminazione violenta l’ufficio di Craxi sia ormai il vero fortino del leadership nell’ambito della maggioranza era al- non solo alla tutela sociale, ma anche all’auto- non è mai una sconfitta. Con la sua uscita di sce- presidio pubblico da far saltare. Nasce e si pone l’epoca fuori discussione. Persino Bruno Visen- nomia e indipendenza nazionale. E’ stato così na da un lato il “nuovismo” politico e dall’altro a Milano, anche se in sordina e in modo ovatta- tini il 4 gennaio del 1992 dalle colonne di “Re- un soggetto determinante per una politica di ri- il potere economico hanno potuto finalmente to, una questione di fondo che riguarda la legit- pubblica” definiva Craxi “un eminente Presi- lancio economico, di tenuta democratica e di al- giocare “a porta vuota”. Sono così trascorsi dieci timità di spazi di potere decisionale della politica dente del Consiglio” e teneva a ricordare che per leanza atlantica, ma sempre come interlocutore anni in cui in Italia si è continuato a celebrare sull’economia e dell’economia sulla politica. lui era stato “un privilegio avere avuto respon- autonomo e mai subalterno di fronte a poteri referendum e ad approvare leggi per modifiche Matura un’animosità sempre più violenta al sabilità di governo sotto le sue presidenze”. La economici, partiti alleati, stati stranieri. La storia elettorali e costituzionali. Non si è però ancora suo ritorno alla guida del governo. Craxi non av- maggioranza, per quanto la si sia poi voluta di- di Craxi si è svolta in coincidenza della più for- arrivati ad una soluzione definitiva. Dieci anni verte l’organizzarsi di questa insofferenza e che pingere travagliata, dimostrò invece nella so- midabile offensiva sferrata dall’imperialismo non sono pochi ed il fenomeno è unico al mon- non è più possibile alcuna mediazione su questo stanza e nella forma - secondo il dettato costitu- comunista su scala internazionale, un attacco do. Le ragioni delle difficoltà del sistema mag- terreno. Continua la sua marcia di avvicinamen- zionale - di essere capace di imporsi nelle isti- che ha visto, in particolare in Italia, la più com- gioritario a radicarsi in Italia non sono infatti to a Palazzo Chigi preoccupandosi di preparare tuzioni parlamentari eleggendo il 24 aprile i pro- pleta latitanza del sistema imprenditoriale pub- meramente tecniche, ma soprattutto politiche. una nuova stagione di modernizzazione istitu- pri candidati alla presidenza di entrambi i rami blico e privato che ha pensato semmai ad accor- Esse derivano in buona parte anche dal fatto che zionale e politica credendo di poter inglobare del Parlamento. Coesione e determinazione del- di con esso. entrambi gli schieramenti contrapposti vedono fermenti leghisti e revisionismo comunista. la maggioranza sono talmente chiare in sede isti- A partire dal 1967, con guerre, colpi di stato, in posizione molto rilevante quanti sono cresciu- A questo riguardo la raffigurazione del craxi- tuzionale che le Botteghe Oscure, dopo 15 anni, invasioni militari, riarmo nucleare, organizza- ti e si sono formati maturando disprezzo e re- smo nel segno di una novella “bonaccia delle perdono la guida della Camera dei Deputati. A zioni terroristiche e mobilitazioni violente il co- vanscismo nei confronti di principi e di risultati Antille” non è veritiero. Tra 1’89 e il ‘91 - ad questo punto - a norma di Costituzione - il Pre- munismo è andato all’attacco dall’America La- che hanno caratterizzato l’identità e l’evoluzione esempio - in Lombardia il PSI spacca, colpo su sidente della Repubblica deve dare l’incarico per tina al Como d’Africa, dal Medio all’Estremo del Paese che sono invece ancora condivisi dalla colpo, i vertici della DC, del PCI e della Lega: la formazione del governo. Ma Cossiga, che pe- Oriente incoraggiando putsch militari persino in maggioranza degli italiani. L’anticraxismo ha prima determina la messa in minoranza della si- raltro aveva già svolto da settimane consultazio- Europa dal Portogallo alla Polonia. Chi parla di vinto così nel segno dell’“antipolitica” e del ri- nistra DC che dalla nascita dell’ente regionale ni informali nell’ambito della maggioranza, an- autoaffondamento del comunismo sono gli am- getto della “democrazia reale” italiana. L’insie- nel 1970 deteneva una incontrastata leadership ziché convocare Craxi, il 25 aprile convoca i bienti politici, culturali ed economici che nel mi- me dei luoghi comuni che danno identità alla co- “storica” nel partito e nell’istituzione, quindi giornalisti e si dimette grottescamente in antici- gliore dei casi non hanno mai mosso un dito siddetta “seconda repubblica” mettono d’accor- provoca le scissioni della Lega e del PCI capi- po di sole poche settimane provocando una de- contro il comunismo nei suoi ultimi 25 anni di do postcomunisti, postfascisti e “nomini novi” tanate dai rispettivi capigruppo regionali. cisiva inversione nella tabella di marcia.19 Men- vita soprattutto quando sembrava vincente. Ma nella condivisione di un giudizio negativo sulle Il tema delle riforme istituzionali è ora visto tre la “scaletta” istituzionale prevedeva che il Muro di Berlino comincia a cadere con la vit- forze e le personalità che storicamente hanno co- da Craxi soprattutto come risposta al fenomeno l’elezione del successore di Cossiga sarebbe av- toria dei non comunisti in Polonia dopo una pro- struito e garantito la democrazia in Italia e che della Lega che nel ‘90 ha raggiunto il-20 per venuta dopo la definizione degli equilibri della va di forza decennale. Il comunismo è stato ne avevano fatto il paese occidentale dove più cento in Lombardia. Di fronte al consenso rac- maggioranza da parte di Craxi con la formazio- sconfitto in seguito a una lotta che ha visto sul alta è stata la partecipazione al voto e la fiducia colto da Bossi distingue tra federalismo e razzi- ne del nuovo governo e quindi con alle spalle finire degli anni settanta uomini di Stato reagire rimessa nei partiti. smo. Contesta la polemica sull’immigrazione accordi che avrebbero previsto l’intesa anche ed affrontarlo negli anni ottanta sul piano mili- Il caso Craxi si inquadra così nell’operazione valorizzando l’apporto dato dai meridionali ne- per il Quirinale, il capovolgimento delle scaden- tare, economico ed ideale. Tra questi c’è stato che è stata condotta negli anni novanta dalle gli anni ’50 e ‘60 allo sviluppo del Nord, ma in ze vede ora Craxi in difficoltà. sicuramente Craxi. Ha lottato in prima persona Commissioni Antimafia e Stragi al fine di cri- pari tempo propone il trasferimento di poteri dal Durante le votazioni per il successore di Cos- - esponendosi più di qualsiasi altro leader poli- minalizzare l’anticomunismo democratico di- governo centrale a Regioni e Comuni. Sollecita siga nel maggio 1992 il gesto di massima aper- tico italiano - in un paese dove essere anticomu- pingendo mafia, terrorismo e corruzione come l’approvazione di una legge per l’istituzione del- tura per Occhetto sarà quello di proporre - seria- nista democratico sembrava essere destinati a fenomeni a cui non solo il comunismo italiano le aree metropolitane che, con i governi a guida mente - al PSI di votare un uomo del suo partito: soccombere di fronte alle forze d’urto dell’irra- sarebbe stato completamente estraneo, ma che democristiana, si rivela però impraticabile. Di l’ex segretario della CGIL che aveva guidato lo zionalismo e del conformismo dominanti. soprattutto sono conseguenza dello sbarco an- certo non vuole una rottura frontale con Occhet- scontro interno con i socialisti sulla scala mobi- In particolare il declino del comunismo in Ita- glo-americano, dell’adesione dell’Italia alla Na- to. In agosto ‘91 farà ancora una nuova dichia- le, Luciano Lama, come Presidente della Re- lia non è iniziato con l’abbattimento del Muro to, della non partecipazione del PCI al governo razione congiunta PCI-PSI di sostegno a Gor- pubblica. Una proposta inoltre puramente pro- di Berlino. Il PCI - il partito di Gramsci, Togliatti del Paese. Senza e contro i comunisti non è pos- baciov durante il tentativo di colpo di stato a vocatoria a cui non pensava seriamente lo stesso e Berlinguer, il più grande partito comunista in sibile una vera democrazia. La rappresentazione Mosca e in settembre avvia un’ulteriore “offen- Occhetto che era stato il principale animatore Occidente, l’esperienza a cui avevano guardato infamante di chi nell’Italia repubblicana ha agito siva di pace” con incontri all’Hotel Raphael e dell’opposizione a Lama come successore di con rispetto ed ammirazione i più autorevoli e governato senza e contro i comunisti si salda nel corso del Congresso della CGIL a Rimini. Berlinguer. Andreotti a questo punto - convinto conservatori e progressisti da Parigi a Bonn, da così con l’operazione di accomunare Italia libe- La differenziazione è ricercata invece soprattutto di avere l’appoggio del PCI-PDS - si candida e Washington a San Francisco - nel 1989 era già rale e Italia fascista. da Occhetto. In quel periodo è infatti il PCI-PDS fa mancare i voti a Forlani. Un accordo nella stato sconfitto e si trovava platealmente in crisi. “Il 25 aprile - scrive Luciano Violante da Pre- ad essere ossessionato dal dover dar ragione al maggioranza di centro-sinistra è però ancora La resa dei conti in Italia c’era già stata. Quelli sidente della Camera calpestando il liberalismo socialismo riformista. La crisi dell’URSS e lo possibile e infatti Andreotti si rivolge a Martelli che sono descritti come gli anni della “decaden- - è il giorno della nascita della democrazia. Dico sfaldamento del blocco dell’Est non portarono per trovare una mediazione con il leader del PSI. za” di Craxi, sono anni in cui - in realtà - il co- nascita e non rinascita perché la democrazia in- al prevalere delle tesi della destra interna, ma - Ma anche quest’ultimo ponte salta. Mentre Mar- munismo in Italia è ormai senza più una strate- tesa come pienezza di diritti e di doveri non al contrario - si tradussero nella presa del potere telli è da Andreotti lo raggiunge una notizia che gia, in irreversibile declino elettorale e storico. c’era mai stata nella storia italiana”.21 A simili da parte di una dirigenza che, formatasi nel se- interrompe il colloquio: Giovanni Falcone, il Nell’arco di nemmeno 10 anni le parti si sono parole aveva replicato il 27 settembre 1945 gno della “nuova sinistra”, ora si agita guardan- suo più stretto collaboratore al Ministero della completamente rovesciate: già nell’85 non è più nell’aula della Costituente Benedetto Croce: do alla “sinistra sommersa”. Cambiare è uno sta- Giustizia, è stato assassinato. Il Paese non può il PSI, ma il PCI ad interrogarsi sul proprio fu- “Egli ha affermato che già prima del fascismo to di necessità da affrontare uniti mantenendo rimanere senza capo dello Stato e viene automa- turo. Se nel giugno del 1976 “L’Unità” pubbli- l’Italia non aveva avuto Governi democratici. intatti certi modelli organizzativi e culturali di ticamente eletto il democristiano che in quel mo- cava l’articolo di Alberto Asor Rosa “sull’uscita Ma questa asserzione urta in flagrante contrasto Togliatti e Berlinguer. mento ha la carica istituzionale più alta: il pre- di scena del PSI”, nel 1985 il direttore dell’Isti- col fatto che l’Italia dal 1860 al 1922, è stato uno La rottura tra PCI-PDS e PSI fu quindi ricer- sidente della Camera Oscar Luigi Scalfaro. Fino tuto Gramsci, Aldo Schiavone, paventa esplici- dei paesi più democratici del mondo e che il suo cata e determinata dal vertice post-comunista in ad allora Craxi era ancora determinante. Le di- tamente il “tramonto” del comunismo: l’Italia è svolgimento fu una non interrotta e spesso ac- vista delle elezioni politiche del ‘92. Sin dall’8 missioni anticipate di Cossiga e l’assassinio di ai suoi occhi uno scenario di “traumi, rovine e celerata ascesa della democrazia”. Affermazione marzo Occhetto ha diretto 1’ attacco frontale Falcone sono i due colpi che obiettivamente - ferite” ed il grosso delle biografie dell’intellet- che vale anche per l’Italia tra il 1948 ed il 1992, non contro la DC, ma il PSI definito senza mezzi per quanto scollegati tra loro - lo fanno uscire di tualità comunista - dai reduci della “scuola di “anni di Craxi” compresi. s termini come “il nemico da battere”. Con la crisi scena. Bari” di Giuseppe Vacca agli “operaisti” riuniti Ugo Finetti del mondo comunista cresce cioè nel PCI-PDS Per giudicare Craxi la distinzione tra lo “sta- intorno ad Asor Rosa, Mario Trenti e Massimo l’ossessione di dover riconoscere le ragioni tista” ed il “latitante” allontana dalla verità. E’ Cacciali - appare caratterizzato dal “ritrarsi dalla Note dell’autonomia socialista, di poter essere fago- come se nel valutare l’azione di governo di To- politica” e dal “ritorniamo agli studi”20. 1 Iginio Ariemma, “La casa brucia”, Venezia citati - “mitterrandizzati” o “socialdemocratiz- gliatti si volesse ignorare che come Ministro del- Fallito “compromesso storico” ed “euroco- 2000. E’ in quell’occasione che il PCI si preoccupa zati”-dal PSI di Craxi che propone l’unità socia- la giustizia nascondeva nei suoi uffici ricercati munismo” il PCI con la morte di Berlinguer è anche di recuperare e di mettere al sicuro alcuni lista. Quindi alla vigilia delle elezioni del ‘92 per strage. Favorire il gasdotto algerino ed osta- stato un partito senza più storia. Da Natta ad Oc- documenti che lo riguardano. Si tratta non solo dei Occhetto pretende la firma di un documento in colare nel 1982 quello siberiano, ad esempio, fu chetto ci si interroga con crescente affanno e finanziamenti, ma anche dei retroscena della pro- cui Craxi, ripudiando tutta la politica fatta dal un atto in cui politica estera, politica economica senza trovare risposte sulla propria identità e sul- pria storia, come i fascicoli su Granisci e Togliatti 22 ■ CRITICAsociale 12 / 2012

da cui emergono verità scomode come il fatto che 15 v. Iginio Ariemma, “La casa brucia. I Demo- paesi membri, e tra le diverse ideologie politi- per il quale ad ogni area di azione collettiva deve a favore di Gramsci intervenne molto di più Pio cratici di Sinistra dal PCI ai giorni nostri”, Venezia che. È quindi del tutto naturale che “centraliz- corrispondere un potere impositivo proprio, in XII, quando era cardinale nella Berlino di Weimar, 2000, pag. 87. zatori” e “decentralizzatori”, liberisti e dirigisti, modo che sia chiaro e visibile ai cittadini il le- che non Togliatti ed il PCI (v. “L’ultima ricerca di 16 Significativo in proposito il fatto che a presie- sostenitori di un’Europa liberale e sostenitori di game tra prelievo e spesa. In questo modo si eli- Paolo Spriano”, Roma 1988). derlo sia chiamata Nilde lotti e che proprio lei - che un’Europa socialista, abbiano motivi per sperare minano i comportamenti di free-riding, ed i con- 2 “Avanti!”, 3 aprile 1988. come compagna di Palmiro Togliatti e parlamen- che l’Unione che verrà sarà maggiormente con- flitti che possono nascere sia tra la federazione 3 Giorgio Amendola, “Il rinnovamento del PCI”, tare comunista dalla Costituente è il simbolo della forme ai propri ideali, così come abbiano motivi e le entità federate, sia tra le entità federate me- Roma 1978 pag.129. continuità - consumi il distacco-oblio con il passato per temere che essa presenterà caratteristiche desime. 4 Ansa, 16 marzo 1988, “Convegno Psi su stali- evitando di citare il nome del fondatore del “partito opposte. Lo si può vedere con grande evidenza La separazione delle sfere di azione collettiva, nismo: Craxi”. nuovo” nel corso di tutto il suo discorso introdut- dal dibattito in corso in Francia, dove una parte insieme alla creazione di uno spazio di intera- 5 “La Repubblica”, 10 marzo 1988, Achille Oc- tivo. Su questo episodio v. il capitolo “Iotti” in importante della sinistra si oppone alla ratifica zione che riguarda cittadini, imprese ed istitu- chetto: “Togliatti e lo stalinismo”. Massimo Caprara, “Paesaggi con figure”, Milano del Trattato costituzionale affermando che esso zioni, permette due risultati fondamentali. In pri- 6 “Il Manifesto”, 20 aprile 1988. 2000. non rispecchia affatto i valori dello Stato assi- mo luogo, il potere politico viene responsabiliz- 7 “L’Espresso”, 20 gennaio 1989. 17 D’Alema e Veltroni - che in quelle settimane stenziale, e consegna l’Europa al liberismo. Al zato di fronte ai cittadini, che possono giudicare 8 Achille Occhetto a “Correva l’anno”, Rai Tre, vanno con i figli in San Pietro ad ascoltare gli ap- contrario, la gran parte degli intellettuali liberali in che misura esso è efficiente e riflette le loro 2 gennaio 2001. pelli del Papa alla pace - nel 1999 sosterranno l’in- europei considera che il Trattato costituzionale preferenze, invece delle preferenze dei gruppi di 9 Achille Occhetto, “Da Togliatti a D’Alema. tervento della NATO non condiviso dall’ONU con rappresenti un’espansione non soltanto dei po- pressione organizzati. In secondo luogo, le isti- Conversazione con Paolo Flores D’Arcais”, Mi- bombardamenti su Belgrado. teri dell’Unione, ma più in generale della quan- tuzioni vengono sottoposte ad un meccanismo cromega, Gennaio 2001. Sulla posizione di pregiu- 18 Discorso alla cerimonia promossa dalla Fon- tità di potere sul nostro continente. Aumenteran- di concorrenza che è analogo a quello che vale diziale chiusura del PDS v. anche Z. Ciuffolotti, M. dazione Craxi a Roma, 1 febbraio 2001. no il livello della regolazione e il livello della per gli individui e le imprese. Poiché la prospe- Degli Innocenti, G. Sabbatucci, “Storia del PSI. 3. 19 Sulle dimissioni anticipate di qualche settima- tassazione, mentre la diversità di tradizioni e di rità di un territorio dipende dalla sua capacità di Dal dopoguerra a oggi”. Bari 1993: “Nel PDS la na rispetto alla scadenza del mandato al fine di im- stili di vita che forma la ricchezza dell’Europa attrarre capitale fisico ed umano di alta qualità, corrente “migliorista” di Giorgio Napolitano, Ema- pedire il ritorno di Craxi alla Presidenza del Con- tenderà a venire fortemente omogeneizzata, co- le istituzioni federate (ai vari livelli) avranno un nuele Macaluso e Gerardo Chiaromonte, più sen- siglio v. anche Elio Veltri, “Da Craxi a Craxi”, Mi- me si vede già chiaramente in ambiti quali la incentivo a fornire un quadro di regolamenta- sibile al dialogo con i socialisti, era in netta mino- lano 1993: “Le dimissioni di Cossiga, infatti, con- bioetica, i sistemi educativi, le relazioni familia- zioni e di beni pubblici in grado di farlo. ranza; ma soprattutto era presente nel partito la vo- trariamente alle motivazioni ufficiali e a quelle date ri. Che il Trattato costituzionale ampli ed appro- Analogamente alla concorrenza economica, lontà di non rompere con i movimenti di opposi- dai giornali, io le interpreto come un segnale del fondisca grandemente le competenze ed i poteri la concorrenza tra istituzioni federate è un pro- zione e della protesta sociale, ma anzi di avviarne coinvolgimento di Craxi. Il Presidente, prima delle dell’Unione è cosa del tutto evidente. Di per sé cesso di scoperta. L’esistenza di una pluralità di sotto l’egida dell’ex-PCI la riaggregazione com- elezioni, ha detto chiaramente che Craxi è il can- questo non equivale alla prevalenza di una vi- politiche diverse praticate dalle varie entità fe- plessiva. In queste condizioni, non solo l’incontro didato più sicuro alla Presidenza del Consiglio”. In sione dirigista. La creazione di poteri di livello derate, unita alla possibilità di scelta garantita con Craxi era difficile, ma egli stesso, in quella pro- quei giorni la versione prevalente è che il gesto sia superiore rispetto a quelli degli Stati nazionali dall’ “ombrello” delle regole federali, permette spettiva diventò bersaglio prioritario”. una reazione alla nomina di Scalfaro alla Presiden- può essere infatti del tutto funzionale all’incre- di scoprire quali sono le combinazioni di rego- 10 Su questo aspetto v. in particolare Fabrizio za della Camera, ma lo stesso Cossiga si affretta a mento delle libertà individuali e delle libertà di lamentazioni e beni pubblici preferite dai citta- Cicchetto, “II PSI e la lotta politica in Italia dal 1976 smentirla recandosi nel nuovo ufficio di Scalfaro a mercato. Il problema fondamentale è che questi dini e dalle imprese. La concorrenza istituzio- al 1994”, Spirali, Milano 1995, pp. 78, 84, 96. Montecitorio. Il comportamento di Cossiga in poteri siano soggetti ad un controllo che impe- nale è un potente meccanismo di innovazione, 11 Antonio Landolfi, “Storia del PSI”, SugarCo, quelle settimane non sembra coerentemente anti- disca la loro espansione automatica, in modo ta- che estende alle istituzioni politiche il duplice Milano 1990, pag. 393. craxiano, anche se questo è l’indubbio risultato. le che la libertà globale di cui godono i cittadini principio della variazione e della selezione delle 12 Intervento al Convegno sulle riforme istitu- Dalla lettura delle varie dichiarazioni che proven- e le imprese sia maggiore di quella della quale soluzioni migliori. zionali del Centro Studi Marcerà di Milano il 6 gono in quella fase dal Quirinale appare non linea- godrebbero come cittadini di Stati nazionali “au- Dal punto di vista del federalismo competiti- maggio 1989. re, contraddittorio e frutto di disordinate preoccu- tosufficienti”. Questa coniugazione tra nuovi vo l’Europa ha quindi bisogno di istituzioni che 13 Giuseppe Bedeschi, “La fabbrica delle ideo- pazioni. poteri federali e maggiori libertà è stata tradizio- permettano il massimo di azione collettiva là do- logie (II pensiero politico nell’Italia del Novecen- 20 Aldo Schiavone, “Per il nuovo PCI”, Laterza, nalmente affidata al fatto che le istituzioni fede- ve essa è necessaria e là dove i cittadini la desi- to)”, Laterza, Bari, 2002, p. 386-387. Bari 1985. rali permettessero un alto livello di competizio- derino. Ma quest’azione collettiva deve venire 14 Dichiarazione del 26 marzo 1990 21 Editoriale de “La Stampa”, 24 aprile 2001. ne interna: competizione tra i territori e compe- coniugata con l’elemento competitivo, che è tizione tra i diversi ordinamenti giuridici ed eco- proprio dell’autentico federalismo, in modo da nomici degli Stati membri della federazione. ricondurre e mantenere tutti i poteri - il potere Dal punto di vista di un “federalismo compe- dell’Unione non meno di quello degli Stati na- titivo” il punto cruciale è la costruzione di un si- zionali - entro le funzioni ed i limiti che sono ne- ■ 2003 - NUMERO 3 stema di regole istituzionali che siano in grado cessari per garantire la libertà e la prosperità dei di attualizzare i principi fondamentali della di- popoli e dei singoli cittadini. Sarebbe impossi- NUOVA UE E IL FEDERALISMO COMPETITIVO visione del potere propri del federalismo classi- bile comprendere il successo dell’economia de- co. Esso si oppone quindi alla visione centraliz- gli Stati Uniti d’America senza tenere in consi- zatrice, ed insieme ai meccanismi della demo- derazione l’elemento della competizione terri- crazia rappresentativa non sottoposta ad adegua- toriale. Esso è un fattore non meno importante Angelo Petroni ti vincoli costituzionali, che generano una cen- del basso livello di regolazione, o del basso li- tralizzazione non voluta esplicitamente dagli vello di tassazione. In un senso pregnante, esso elettori, dannosa per le libertà individuali, per è proprio un fattore decisivo perché il livello di “La modernizzazione delle economie europee QUALI ISTITUZIONI DELL’UNIONE l’efficienza dell’economia e della pubblica am- regolazione ed il livello di tassazione si manten- non è una questione che possa essere affron- PER LA CRESCITA ECONOMICA? ministrazione. gano entro limiti compatibili con una economia tata senza ripensare le stesse categorie sociali Tre principi possono essere posti alla base del dinamica. Ma nella costruzione dei poteri “fe- e politiche dominanti. La modernizzazione Il progressivo completamento di un efficiente federalismo competitivo. Il primo è quello del derali” dell’Unione Europea la via del federali- comporta necessariamente un’estensione del- mercato unico è universalmente considerato co- mutuo riconoscimento. Esso stabilisce che le smo competitivo non è mai stata praticabile, e l’area delle decisioni private, ed una riduzio- me un elemento essenziale per la realizzazione merci e servizi che corrispondono agli standard infatti non viene perseguita neanche nel Trattato ne delle posizioni di monopolio politico-isti- dell’Agenda di Lisbona. Non vi è alcun dubbio ed alle regolamentazioni di un paese membro costituzionale. La ragione non è soltanto ideo- tuzionale. La sola maniera perché essa effet- che ciò sia vero. Il problema è come pervenire a dell’Unione devono poter essere legalmente logica, ovvero non è soltanto lo scarso peso che tivamente si realizzi è una scomposizione dei questo completamento, e su quali basi istituzio- vendibili in qualsiasi altro paese membro, senza da più di un secolo il liberalismo ha nel nostro clivages ideologici tradizionali, ed una loro nali fondarlo. che le autorità di quest’ultimo possano imporre continente. La ragione principale è che le istitu- ricomposizione secondo linee nuove”. La ragione fondamentale in favore un approfon- restrizioni basate su loro specifiche normative. zioni comunitarie sorsero proprio per evitare la dimento delle istituzioni dell’Unione è che sol- Questo principio ha avuto un ruolo fondamen- competizione per le risorse territoriali, ed in par- ono passati più di quattro anni tanto un impianto istituzionale con caratteristi- tale nella costruzione dello spazio economico ticolare la competizione tra Francia e Germania S da quando i capi di stato e di go- che di tipo autenticamente costituzionale può europeo con l’Atto Unico. Il secondo è quello per il controllo delle materie prime. verno dell’Unione Europea garantire la creazione di uno spazio economico di esclusività. Esso richiede che le competenze Le istituzioni comunitarie nacquero quindi adottarono la cosiddetta Agenda di Lisbona. comune, abbassando i costi di transazione, e so- relative all’azione collettiva siano distribuite, con una logica di cooperazione che tendeva a “L’economia basata sulla conoscenza più com- prattutto evitando i pericoli di un ritorno di po- verticalmente ed orizzontalmente, in modo da minimizzare la competizione. Di qui la preva- petitiva e dinamica del mondo” rimane un litiche protezionistiche a livello dei singoli stati. evitare che istituzioni diverse insistano sulla me- lenza sul piano istituzionale della logica del- obiettivo comparativamente più lontano oggi Così, uno dei fondamentali vantaggi dell’ado- desima area di azione collettiva. Ogni istituzione l’unanimità nelle decisioni, e sul piano econo- di quanto non fosse allora. Perché questo è av- zione di una moneta unica è che essa rende im- deve quindi essere responsabile di scopi precisi, mico della logica delle sovvenzioni agli Stati venuto? Cosa dovrebbe cambiare davvero? possibile la pratica di politiche protezionistiche. evitando ogni forma di duplicazione e di sovrap- membri meno ricchi ed ai settori meno produt- Delle tante risposte, e dei tanti fattori causali, Anche per perseguire lo scopo di una maggio- posizione tra poteri federali e poteri delle entità tivi in cambio di un basso grado di competizione qui ci proponiamo di evidenziarne due. La pri- re prosperità economica l’Europa si è dotata di federate. L’attribuzione va fatta in base al prin- territoriale. ma riguarda la struttura istituzionale che l’Eu- un Trattato costituzionale. Il Trattato costituzio- cipio di quale sia l’area di ottimale di azione col- Come è stato autorevolmente sottolineato da ropa si è voluta e si vorrà dare. La seconda ri- nale è stato il risultato di un necessario compro- lettiva che permette di riflettere le preferenze dei André Breton, sistematicamente l’Unione Euro- guarda la logica che supporta il welfare state. messo tra le diverse tradizioni costituzionali dei cittadini. Il terzo è quello di equivalenza fiscale, pea si attiva per deregolamentare i mercati in- CRITICAsociale ■ 23 12 / 2012

terni e i sistemi legislativi degli stati membri, al volta, ripongono le loro speranza sulla capacità denti. Oggi, però, l’argomento è del tutto diver- soltanto come scopo secondario il fornire servizi fine di regolamentarli nuovamente secondo le di persuadere una pluralità di gruppi sociali che so. Oggi viene sempre più frequentemente af- che il mercato non “potrebbe” fornire, o potreb- proprie norme. Ne consegue che “se si confronta saranno loro i beneficiari netti di una diversa po- fermato – come ha fatto anche Paul Samuelson be fornire soltanto ad un costo molto più alto per il grado di armonizzazione in Europa con quello litica redistributiva. – che la redistribuzione è una buona cosa anche tutti i cittadini, come sostenevano i fautori del del Canada, degli Stati Uniti e di altre federazio- Tutto questo deriva dal fatto che ovunque si se rende le società globalmente meno ricche. welfare state originario. ni, ci si sorprende a vedere quanto questo sia verifichino differenze di ricchezza fra i cittadini Naturalmente, la ragione addotta per spiegare Giddens afferma che il welfare state tradizio- maggiore in Europa”. Riassumendo: la creazio- il reddito medio è più alto del reddito dell’elet- che la redistribuzione continua ad essere una nale è messo in crisi dall’avvento di un mondo ne di un mercato unico europeo veramente fa- tore mediano. In queste condizioni vi sarà sem- buona cosa è che la grande maggioranza delle di incertezza. Ma se si vogliono mantenere in- vorevole allo sviluppo economico ha bisogno di pre una maggioranza di elettori favorevoli alla persone sta comunque meglio di quanto stareb- tatti gli scopi originari del welfare state, come istituzioni politiche che introducano una mas- redistribuzione (e alla tassazione progressiva), be in una società più ricca ma senza redistribu- vuole fare Giddens, allora la conclusione corret- siccia dose di competizione territoriale come quale che sia il livello assoluto della ricchezza. zione. In questo modo i sostenitori di politiche ta è che in un mondo di incertezza bisogna elemento strutturale. Un ambiente favorevole al- Poiché però i tassi marginale e medio di tassa- fortemente redistributive finiscono con il rico- espandere ulteriormente il carattere universali- lo sviluppo non può essere soltanto il risultato zione e redistribuzione sono determinati dal- noscere che la loro tesi originaria è stata sostan- stico del welfare state, non restringerlo per vin- di provvedimenti di “armonizzazione”, e nep- l’elettore mediano, non vi è ragione alcuna per zialmente confutata. Questa seconda, tuttavia, si colare le sue prestazioni a considerazioni di me- pure di provvedimenti di deregolamentazione e cui la redistribuzione debba andare a favore del- fonda sugli stessi identici assunti della prima: rito morale o a qualità individuali come la capa- di abbattimento di barriere. la parte più povera della popolazione. L’analisi ossia, sulla stessa idea del funzionamento del- cità di assumersi dei rischi. dei processi di organizzazione e rappresentanza l’economia e sulla stessa idea del comportamen- Ogni mossa nella direzione di legare le pre- QUALE IDEOLOGIA politica degli interessi rafforza tale conclusione: to umano. È difficile cogliere la ragione per la stazioni del welfare state alla corretta imputa- PER IL WELFARE STATE? i poveri infatti costituiscono il gruppo sociale quale l’asserzione rivisitata e corretta dovrebbe zione e gestione del rischio va quindi esattamen- meno capace di organizzarsi e di indirizzare i essere maggiormente vera. te nella direzione opposta all’ideologia redistri- Che il welfare state in tutti i paesi europei abbia propri voti verso uomini politici determinati. Molti moderni teorici socialisti paiono aver buzionista. Paradossalmente, ma non troppo, qui bisogno di una revisione profonda è una verità Tutto ciò è noto da tempo. Come scrisse George compreso che c’è qualche cosa che non funziona vi è davvero un terreno fecondo di incontro tra che viene negata soltanto da frange marginali, Stigler “la spesa pubblica viene attuata a bene- nelle politiche redistributive. Ritengono però una moderna visione socialista ed una moderna intellettuali e politiche. Allo stesso tempo ogni ficio soprattutto delle classi medie, e finanziata che il problema abbia a che fare con l’attuale visione liberale. Non vi è infatti alcuna necessità evidenza disponibile dimostra che la grande con tasse che pesano in buona parte su poveri e struttura del welfare state, che stia negli stru- teorica o empirica di assumere che la maggior maggioranza degli europei vuole il manteni- ricchi”. Vi sono quindi buone ragioni per credere menti utilizzati per realizzare l’ideale della re- parte degli effetti negativi della redistribuzione mento di forti istituzioni pubbliche di welfare, e che gli attuali alti livelli di tassazione non si giu- distribuzione. A loro avviso, tutto ciò che si ri- che sperimentiamo oggi sull’economia e sullo che non è affatto disposta a rinunciarvi. Una pro- stificano affatto con lo scopo - in sé evidente- chiede sono riforme “intelligenti” - per usare Stato si sarebbero verificati se la redistribuzione va molto chiara è che, mentre negli anni scorsi mente condivisibile – di migliorare le condizioni l’aggettivo da loro più amato –, che compren- stessa fosse stata intesa non come uno strumento ovunque in Europa lo stato ha fatto marcia in- dei meno fortunati. Per molto tempo si è soste- dano un mix di incentivi personali e benefici re- per implementare una ideologia egualitaristica, dietro nel controllo diretto dell’economia, non nuto che le politiche redistributive avrebbero distributivi più estesi. Lo ha espresso molte volte ma come uno strumento per permettere a tutti i vi sono segni che questo stia avvenendo anche fatto crescere non soltanto il benessere delle fa- Anthony Giddens. cittadini di godere di un livello di benessere ade- in altri aspetti della vita umana. Si potrebbe dire sce più povere, ma anche la ricchezza globale di Per Giddens “La riforma dello Stato assisten- guato – ovvero, come una autentica forma di as- che è vero il contrario: più gli stati perdono il lo- una Nazione. L’assunto della validità della vi- ziale dovrebbe mirare ad ottenere un nuovo sicurazione contro il rischio. E questo principal- ro controllo sull’economia per effetto della glo- sione keynesiana era, naturalmente, un ingre- equilibrio tra rischio e sicurezza nella vita delle mente per due ragioni. In primo luogo perché il balizzazione, più forte è la loro tendenza a esten- diente essenziale di questa tesi. Poiché la cresci- persone. La disponibilità ad assumere rischi rap- secondo tipo di redistribuzione non implica nes- dere il controllo su altri aspetti della vita. Poiché ta economica è il risultato di una varietà di fat- presenta una componente fondamentale dell’ini- suna delle politiche che perseguono il fine di nessun governo in Europa è mai stato sanzionato tori, è notoriamente difficile isolare l’effetto del- ziativa e della responsabilità personali, così co- realizzare una maggior eguaglianza fra i cittadi- per questo, se ne deve ragionevolmente – e pes- la redistribuzione. È difficile, inoltre, calcolare me la valutazione del rischio. Gran parte dello ni non migliorando le condizioni di chi si trova simisticamente - concludere che la visione libe- in modo esatto i reali effetti redistributivi della Stato assistenziale è una forma di assicurazione in fondo alla scala bensì impedendo a chi sta in rale è oggi del tutto minoritaria. spesa pubblica in generale. Tuttavia vi è una for- collettiva ma, a differenza di quanto avviene nel alto di salire ancora. Non richiede, insomma, La maggior parte degli europei non ritiene la te evidenza a favore di una correlazione negativa caso delle assicurazioni private, i dibattiti sul te- che venga ostacolata la creazione della ricchez- libertà il valore più importante. Su questo emer- tra spesa pubblica e crescita economica. Parti- ma dello Stato assistenziale hanno prestato ben za. In secondo luogo perché se la redistribuzione ge una forte differenza con gli Stati Uniti. Le sta- colarmente rilevante è la conclusione alla quale poca attenzione al mutamento della natura dei è diretta esclusivamente ad aiutare le persone il tistiche mostrano che la libertà è il valore più sono giunti R. Gwartney, R. Lawson, e R. Hol- rischi nel mondo odierno. Lo Stato assistenziale cui reddito cade al di sotto di un certo livello non elogiato dai cittadini statunitensi, mentre nei combe, i quali hanno fornito una misura degli post-bellico si fondava su di una concezione vi sono più giustificazioni politiche che tengano paesi europei l’eguaglianza è al primo posto. effetti negativi della spesa pubblica sulla crescita passiva del rischio e, di conseguenza, su una per tutti i trasferimenti monetari a favore di Dunque, non bisognerebbe chiedersi perché le economica prendendo come riferimento i Paesi concezione passiva della sicurezza. Se ci si am- gruppi il cui reddito è superiore a tale livello. Al politiche di liberalizzazione abbiano avuto così OCSE nel periodo 1960-1996: “se la spesa pub- malava, si subiva una menomazione, si divor- contrario però di quanto sosteneva e sostiene poco successo in Europa. I cittadini europei ot- blica sul PIL è del 10% maggiore (per esempio, ziava o si perdeva il proprio lavoro, lo Stato as- una versione conservatrice del liberalismo, que- tengono dai loro governi (e dall’Unione) proprio il 35 piuttosto che il 25 percento) all’inizio del sistenziale doveva subentrare per proteggerci. sta redistribuzione non deve essere necessaria- ciò che vogliono. Che spesso le conseguenze periodo di riferimento, il tasso di crescita sul Oggi viviamo in ambienti decisamente più espo- mente minimale. Ai meno fortunati può essere siano negative per la loro prosperità è cosa di- lungo periodo del PIL è di un punto percentuale sti all’incertezza, dai mercati globali alle rela- assicurato il livello di vita che i sentimenti ge- versa, e può imporre dei cambiamenti che altri- inferiore. Conseguentemente, un aumento del zioni familiari, ai sistemi di assistenza sanitaria”. nerali di una nazione ritengono essere giusto, e menti non si vorrebbero. La gran parte della spe- 10% nelle dimensioni della mano pubblica du- Per Giddens la soluzione sta nel fatto che “I che può – e deve - ben andare al di là di garantire sa pubblica nei paesi europei ha uno scopo che rante un decennio ridurrebbe la crescita di mez- servizi sociali devono dare un apporto allo spi- le condizioni di sopravvivenza decorosa. Sul corrisponde alla visione socialista in tutte le sue zo punto percentuale”. rito imprenditoriale, incoraggiare la saldezza piano pratico questa idea di redistribuzione per- varie declinazioni e denominazioni. Lo scopo Qui i dati econometrici concordano con la lo- d’animo necessaria ad affrontare un mondo in mette di separare definitivamente l’aiuto ai me- fondamentale è quello di redistribuire il reddito gica e con l’evidenza microeconomica. Le poli- cui i cambiamenti sono sempre più rapidi, ma al no fortunati dal mantenimento della macchina tra i cittadini, sia in modo diretto (come avviene tiche redistributive influenzano negativamente tempo stesso devono essere in grado di fornire del welfare state. Dai sistemi sanitari nazionali con i sistemi previdenziali pubblici), sia attra- la produzione della ricchezza in diversi modi. In sicurezza quando le cose vanno male. I sistemi ai sistemi pensionistici a ripartizione, quest’ul- verso la fornitura da parte della mano pubblica primo luogo, le coalizioni politiche nate da ac- di intervento pubblico finalizzati al lavoro (wel- tima ha oggi la sua sola ragion d’essere nella vo- della gran parte dei servizi essenziali, come cordi redistributivi distolgono risorse dai settori fare to work), la riforma della tassazione e altre lontà di mantenere una struttura di eguaglianza l’istruzione e la sanità, sia attraverso la regola- più produttivi, spostandole verso usi meno pro- scelte politiche concrete possono contribuire a socialista tra i cittadini. Se questo ideale viene zione. La redistribuzione del reddito (e della ric- duttivi. In secondo luogo, poiché tutelano inte- realizzare questo ambizioso obiettivo”. In tutto ad indebolirsi, l’aiuto ai meno fortunati può con chezza) implica quasi per definizione un’alta ressi costituiti, indeboliscono presso i beneficiari questo l’ideale della redistribuzione non viene maggiore efficacia venire perseguito attraverso spesa pubblica, un’alta tassazione, ed una tassa- della redistribuzione gli incentivi a innovare. In però per nulla discusso. Tutto ciò di cui ci si oc- lo strumento del trasferimento diretto di reddito, zione altamente progressiva. Chiunque si pro- terzo luogo, inducono forti pressioni contro cupa sono i mezzi oggi opportuni per ottenere o attraverso il consentire loro l’accesso agli stru- ponga di abbassare la tassazione si trova quindi l’apertura delle economie nazionali alla concor- la stessa identica cosa che il welfare state origi- menti assicurativi privati. di fronte alla questione di spiegare perché l’at- renza internazionale, in quanto quest’ultima ren- nario prometteva. Ma la questione di fondo è tuale livello e le attuali modalità della redistri- de più difficile il godimento di rendite garantite che da sempre la logica del welfare state non ha CONCLUSIONE buzione del reddito non sono giustificabili. dallo Stato. In quarto luogo, le politiche fiscali nulla a che vedere con la logica assicurativa, se Oggi disponiamo di una amplissima evidenza implicate dalla redistribuzione disincentivano i non nella retorica con la quale è stato propagan- La modernizzazione delle economie europee in base alla quale è possibile affermare che la re- membri più produttivi della società dall’utiliz- dato. La logica assicurativa si basa infatti sulla non è una questione che possa essere affrontata distribuzione nelle società contemporanee, la zare appieno le loro capacità. stretta relazione tra rischio e premio. Nel welfare senza ripensare le stesse categorie sociali e po- sua dimensione e i suoi profili sono il risultato Un’indicazione importante del fatto che le po- state questa relazione semplicemente non esiste. litiche dominanti. La modernizzazione compor- della logica stessa dei processi della democrazia litiche fortemente redistributive sono errate è il Avviene esattamente il contrario, perché quelli ta necessariamente un’estensione dell’area delle rappresentativa. La redistribuzione delle risorse fatto che le giustificazioni addotte per esse sono che hanno minori probabilità di dover ricorrere decisioni private, ed una riduzione delle posi- prelevate tramite la tassazione generale a favore cambiate. L’argomento originario era che la re- ai servizi di welfare sono coloro che maggior- zioni di monopolio politico-istituzionale. La sola di gruppi in grado di garantire il consenso elet- distribuzione avrebbe posto la larghissima mag- mente contribuiscono, direttamente o attraverso maniera perché essa effettivamente si realizzi è torale è il meccanismo fondamentale sul quale gioranza dei cittadini in condizioni migliori di la tassazione generale, al loro finanziamento. una scomposizione dei clivages ideologici tra- puntano i politici che sono al potere per essere quelle che si sarebbero avute altrimenti. Solo i Questo avviene perché il welfare state ha come dizionali, ed una loro ricomposizione secondo sicuri di restarci. I politici non al potere, a loro più ricchi sarebbero stati necessariamente per- scopo primario la redistribuzione del reddito, e linee nuove. s PUOI FARE TUTTO DA SOLA.

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