SCIATORI D’EPOCA STORIA DELLA VALANGA AZZURRA 1971: La prima Coppa di Gustavo Thoeni - Slalom di St.Moritz

VOLUME 4, NUMERO 32-34

Il cambio di temperatura favorisce gli atleti del secondo gruppo

La cronaca di Come fare con la follia che diven- fuori classifica, il nostro Carlo Giorgio Viglino ta regola? Due giorni, due risul- Demetz ha realizzato quasi senza tati a sorpresa determinati in fatica un tempo di 40"88, supe- è sufficiente- gran parte da fattori che vanno al riore di quaranta centesimi a mente esplicativa delle condizioni di fuori dell'abilità degli atleti. quello di Thoeni e ben al disotto anomale in cui si sono svolte le L'ordine d'arrivo dello slalom è di quello dei due campioni fran- due gare di Saint Moritz con due vero dal secondo posto in giù, e cesi. Palmer ha ancora un ele- vittorie a sorpresa di atleti venuti soltanto per Rofner che ha battu- mento che depone a suo sfavore, fuori dalle retrovie e che hanno to di un soffio un Thoeni formi- il distacco accumulato a Berchte- grandemente beneficiato di un dabile nella seconda manche e sgaden da Augert. Nemmeno la cambio di condizioni atmosferiche. appena bravo nell'altra. Tyler sintesi tra il miglior Killy e il più Palmer diciannovenne studente fenomenale Sailer puo permette- Nulla di che apparentemente, è già di Denver, è stato portato al suc- re ad un atleta di annullare e ro- successo e succederà di nuovo. cesso dal solito cambio di tempe- vesciare, a parità di prestazioni Senonchè, su queste stesse piste si ratura della neve ed è facile ca- regolari, un divario simile. svolgeranno i Campionati del Mon- pirlo dal momento che otto con- l guaio grosso, la ragione di correnti partiti dopo il secondo do nel 1974 e in considerazione del fondo, dei risultati di sabato gruppo sono in classifica fra i pri- versante e conformazione delle e di ieri, è un grave difetto mi dieci della seconda manche. I piste di gara è altamente prevedi- tecnico di queste piste che do- E' difficile accettare per vero un vrebbero divenire « mondiali » bile che le stesse condizioni di que- risultato che pone questo scono- per l'appuntamento del 1974. Il sti giorni si possano ripetere tra- sciuto Palmer due secondi avanti tracciato perfetto della libera e sformando un Campionato del in una sola manche a fuoriclasse questo piuttosto piatto dello sla- Mondo in una lotteria che premia del calibro di Jean Noel Augert e lom, sono disegnati su un versan- Patrick Russel (squalifica a par- il più fortunato, anziché il più forte te sud splendido per far dello sci te). Per rimanere tra gli atleti turistico ma addirittura disastro- so per la regolarità delle gare dati i continui cambiamenti di tempe- ratura e di qualità nella neve. Thoeni ha corso bene commet- tendo soltanto un errore per ec- cesso di prudenza nella prima manche Non ha attaccato per i primi due terzi (segue a pag.2)

Sommario L’azzurro è soltanto terzo 2 Le cifre dello slalom 2 Come Sailer giudica Thoeni 3 Lo slalom degli italiani 3 L’americano Palmer sorprende i favoriti 4 Chi è l’americano Palmer 5 St. Moritz: disfatta francese e tante sor- 6-7

I protagonisti - nel bene e nel male - di questa gara anomale: a dx il vincito- Interviste ai protagonisti 8 re Tyler Palmer, a sn. lo «sconfitto» Gustavo Thoeni giunto terzo Week-end amaro per i francesi 8 VOLUME 4, NUMERO 32-34 PAGINA 2

(segue da pag. 1) del percorso, mostrato il proprio nervosismo in della prima manche gli lasciava- un po' preoccupato sia per la na- partenza con un diverbio acceso no un margine minimo ma suffi- tura del terreno troppo piano, con uno ski-man. Era veloce ma ciente di 26 centesimi. Di li a po- che per il tracciato «vecchio» e non attaccava a fondo e a due co si abbatteva sulla gara la ven- senza linea logica tracciato dallo porte dalla fine commetteva l'er- tata di follia che portava Duvil- svizzero Paul Berlinger. Quando rore più incredibile: passava con lard, Hemmi, Demetz, Palmer, si è deciso a mollare gli sci era lo sci destro all'interno del palo Roesti, Neureuther, Zwilling, ormai sull'ultimo ripido pendio di una porta orizzontale, sempli- Zingre, Cochran e Garcia tutti al (chiamarlo « muro « sarebbe ve- cissima, e si faceva squalificare. Il disotto dei 41" e fra i primi dodi- ramente eccessivo) e la partita suo tempo. 41"95. lo avrebbe po- ci di manche. A Gustavo Thoeni, era pareggiata con i rivali partiti sto comunque ben lontano dal dopo la serie di delusioni della prima di lui. Per Gustavo un pa- successo. Via ad Augert che face- giornata, è rimasta la soddisfa- reggio è come una sconfitta. va meglio di Russel, e poi a Penz zione di un successo nella combi- Quando Russel scendeva pren- più bravo di entrambi. Il tempo nata, in quella che sembra la clas- dendo rischi inauditi si aveva l'e- era di 41"76 e quando il cronome- sifica degli sconfitti (Duvillard satta sensazione di quanto Thoe- tro scandiva per Thoeni 40"42 il sabato e Thoeni oggi). La combi- ni non avesse forzato: 1’11 il mar- gioco sembrava fatto Gustavo era nata del classico concorso svizze- gine a favore del francese. Dal sceso come una bomba nella par- ro premia comunque soltanto i secondo gruppo veniva fuori con te alta mantenendo poi il ritmo campioni completi. un buon tempo Palmer e lo si ac- impressionante anche nel tratto G. Viglino - StampaSera 18 gennaio 1971 coglieva come un fenomeno iso- in piano. C'erano ancora Rofner e lato, con la medesima calma con Bruggmann, ma il più sembrava cui si registravano i tempi discre- fatto. Tutto sbagliato. Rofner ti di Zwilling e Schmalzl. Il sole scendeva da campione qual è mai che aveva illuminato per intero riuscito a rivelarsi appieno, e la pista già aveva favorito qualcu- compiva il miracolo di battere no. Seconda manche. Scende Thoeni di una trentina di centesi- Russel ansimando dopo aver di- mi che ridotti del lieve svantaggio

L’infortunio di Infortunio per Schranz pur non apparendo così grave da richiedere l’intervento di Karl Schranz, il vincitore delle stavo contando su questa discesa, cure ospedaliere è sufficiente- due precedenti edizioni della per coprire una parte del mio ri- mente serio da consigliare una Coppa del Mondo, non partecipe- tardo.» In serata, Karl Schranz pausa agonistica e soprattutto rà al "gigante" di Adelboden per ha ricevuto innumerevoli tele- il ricorso alle cure del suo me- infortunio alla caviglia destra grammi di incoraggiamento dai dico di fiducia. Non cosa da nella prima manche. Il campione suoi sostenitori austriaci. Dome- poco, dunque, per l’anziano di Sankt Anton non è nemmeno nica è partito molto «carico» in discesista il cui apparato mu- sicuro di partecipare alla discesa discesa ma con una lamina ha scolo-legamentoso comincia dell’Hahnenkamm che si terrà colpito una pietra procurandosi evidentemente a risentire dei sabato vicino a Bad Gastein, sulla una distorsione alla caviglia. Ha molti anni di sovraccarichi pista dei campionati del mondo lasciato immediatamente Saint muscolari da agonismo. Il mo- del 1958, su cui si è disputata nel Moritz per raggiungere Sankt mentaneo stop al culmine della 1966 la Coppa delle Alpi. Da sa- Anton dove lo attendeva il Dr. stagione agonistica avrà cer- bato, dopo la discesa dove era Murr per il trattamento del caso. tamente ripercussioni in stato classificato solo undicesi- Se non potrà partecipare al gi- «chiave» Coppa del Mondo - mo, Schranz non sembrava più gante di Adelboden, spera ancora difficile realizzare l’ambizioso avere illusioni per quanto riguar- di essere in grado di riprendere tris di Coppa - ma mette in cri- da le sue possibilità di vincere gli allenamenti in tempo per alli- si anche il team austriaco sem- una terza volta la Coppa del mon- nearsi al via della discesa di Bad- pre più carente di risultati e di do. «Ho ancora una possibilità Gastein. S. Lang - Feuille d’Avis de vittorie, se si eccettua lo spun- teorica, ma non ci credo più. Ci Lausanne to isolato del discesista Cordin. PAGINA 3 STORIA DELLA VALANGA AZZURRA

Dopo Killy. anche Sailer vuol da- ha aggiunto a mo' di spiegazione: terzo fanciullo prodigio di Den- re il suo giudizio su Gustavo « L'errore nella scelta delle piste ver prossima città olimpica è Ste- Thoeni. Per il grande Toni, Gu- è classico degli svizzeri. Loro si ve Lathrop, rivelazione dei mon- stavo è però qualcosa di più che studiano di fare delle discese diali di . Fra i tre, non un semplice campione dal buone per turisti da lanciare con Tyler è sempre stato il più bizzar- quale Io divide soltanto il dia- una gara importante. Da noi suc- ro. L'anno scorso si segnalò nella framma degli anni. Thoeni è sta- cede il contrario. Si fa una pista tournée europea per la divisa da to indicalo otto anni fa da Sailer seria da discesa e se poi i turisti sciatore domenicale che adottava come il campione del futuro. « se la sentono di affrontarla, ben- regolarmente in gara. A un certo L'ho visto in gara nel trofeo To- venuti. Più tardi, Toni Sailer in- punto il suo abbigliamento ha polino — conferma Toni — e tervistato dalla televisione au- destato tali e tante critiche che i quand'è arrivato al traguardo gli striaca insieme con il vincitore suoi dirigenti gli hanno imposto ho detto subito: «Fra qualche Palmer, ha logicamente mitigato di adottare la divisa americana anno ci vediamo a Kitzbuhel. In un poco il proprio giudizio, limi- ufficiale. Da quel momento Tyler questi ultimi anni l'ho seguito tandosi a dire al giovane ameri- si è presentalo sempre regolar- abbastanza ed ho notato che ha cano: «You had a good luck », sei mente abbigliato ma alternativa- fatto progressi enormi. A mio stato fortunato. Palmer ha ribat- mente con la giacca a vento giudizio il vero fuoriclasse degli tuto scherzosamente: « Ce l'han- strappata, il maglione scucito, gli Anni 70 è lui ». Toni Sailer, tifo- no sempre gli altri: quando arri- sci tutti rigati, il cappello bucato. so d'eccezione, è stato il più delu- va a me non la rifiuto ». La sco- A St. Moritz per non mancare so quando il suo compatriota perta del personaggio Palmer è alla regola si è presentato con i Rofner ha realizzato un tempo stata piuttosto interessante. Il pantaloni sfilacciati, rivincita vi- migliore. Poi, quando è sceso ragazzo ha diciannove anni, uno vente sulle tute aerodinamiche e Palmer, Toni non ha potuto far a in meno del fratello Terry, che sulle varie diavolerie della tecni- meno di esclamare: « E' una cosa gareggia lui pure per l'università ca moderna. [1] ridicola! » Dopo qualche minuto di Denver. Con i due Palmer il Lo slalom degli italiani A St. Moritz non c'era soltanto gliato sui falsopiano in uno dei to tra i primi trenta c un punteg- Thoeni. Ecco la gara degli altri tanti angoli posti sul percorso da gio Fis prezioso. italiani, sempre attesi ad una Berlinger. Nella seconda discesa iuseppe AUGSCHOELLER prova di orgoglio e ad un risulta- ha gareggiato con neve favorevole — Squalificato per un erro- to che li proietti nei primi dieci realizzando un tempo ottimo, ma re banale alla prima porta del mondo. Anche a Saint Moritz ovviamente non risulta in classifi- G nella prima « manche ». gli azzurri hanno mancato l’ap- ca. puntamento e alcuni sembrano eppe CONFORTOLA — Un iuseppe COMPAGNONI — francamenti «involuti» come ri- risultato non eccezionale Ha cercato per l'ennesima sulta dalle «pagelle» di Giorgio per il più dotato fra gli sla- volta il risultato buono ed è B Viglino. [1] G lomisti italiani. Anche per lui un stato squalificato fin dalla prima progresso nei punteggi Fis. «manche». Meglio tentare piutto- sto che correre in riserva per un urio BRIGADOI — Presta- berhard SCHMALZL — Ha piazzamento. Però, sarebbe stato zione opaca, lontana da un compiuto una prima disce- meglio avesse fatto almeno come rendimento accettabile per sa buona ottenendo il deci- F E allenamento anche la seconda « un atleta azzurro che non eccelle mo tempo alla pari con Duvillard. manche ». né in discesa né in slalom. Nella seconda ha arrotondato troppo le curve dell'ultimo tratto elmuth SCHMALZL — E' iuliano BESSON —Non si che tutti prendevano con semplici un corridore che sembra può giudicare. E' partito cambi di spigoli ed ha buscato H aver perso lo smalto degli G ultimo nella prima olire 3" da Palmer, da lui sempre anni passati. In slalom non è mai «manche» ed è già stato bravo a battuto. Piazzamento finale 27°. stato bravissimo, ma nemmeno giungere fino In fondo. Nella se- mai lento come in questi giorni. conda ha osato un tantino di più e arlo DEMETZ — Come una buca lo ha proiettato fuori del sempre troppo nervoso, iulio CORRADI — Senza percorso. C perde la lucidità in gara. E' dubbio è stato il migliore partito nella prima « manche » G tra i giovani azzurri con- con buona decisione ed ha sba- quistando un piazzamento discre- G. Viglino - La Stampa 18 gennaio 1971 VOLUME 4, NUMERO 32-34 PAGINA 4 Slalom: l’americano Palmer sorprende i favoriti All’italiano Thoeni la combinata del Lauberhorn

Con un tricolore francesi ad essere sacco andato a punti in questo di co- slalom. Pur sconfitto, l'ita- raggio liano Thoeni ottiene co- e una munque la vittoria nella buona dose di rabbia che lo combinata. Questa era la ha spinto a correre rischi, posta in gioco di una batta- il giovane americano Tyler glia molto combattuta. Se Palmer ha fatto scalpore Tresch e Russi hanno falli- ieri vincendo lo slalom, to nella prima manche, battendo l'austriaco Ha- Thoeni, Kashiwa, Sprecher rald Rofner e l’italiano Gu- e Duvillard si sono stavo Thoeni. Tutto era fronteggiati fino alla fine. iniziato a Berchtesgaden Sprecher avendo mancato circa dieci giorni fa. A Ber- una porta nella seconda chtesgaden dove Palmer manche ha spalancato la era giunto quarto nello sla- porta per la vittoria a lom. Un quarto posto, tut- Thoeni davanti a Kashiwa tavia, immeritato. Il con- e Garcia. trollore di porta aveva di- menticato di notare che A Russel la prima aveva passato l'ultima por- manche ta a "cavallo" del palo, fatto che la giuria aveva l’obbli- Prima manche (590 mt. Di go di rilevare, specie dopo lunghezza, 150 di dislivello che le immagini della tele- 59 porte disposte dallo visione al ralentì avevano svizzero Paul Berlinger si è mostrato senza ombra di disptatata sotto il sole ma dubbio il passaggio irrego- con temperatura molto lare. Alcuni giornali svizze- bassa (meno dieci). Il trac- ri e austriaci, riferendosi a ciato molto serrato e tor- L’austriaco Rofner, secondo classificato dello slalom questo incidente, tuoso è stato favorevole al hanno alimentato le crona- francese Patrick Russel che che «scandalistiche» accu- ha preso più di un secondo mente adatto a Palmer, pupillo del tracciato- sando anche il delegato al sorprendente americano re. Palmer si è così permesso di dare a Rof- FIS Oskar Braendle e l'alle- Tyler Palmer. L’ austriaco ner 46 centesimi di distacco, lasciando Zwil- natore degli Stati Uniti Schranz, infortunato ad ling a 59, Thoeni e Kashiwa a 79 . Incidenti: Willy Schaeffler si essere una caviglia nel corso della uscite di di Tresch, Russi e Bréchu dalla pri- stati volentieri i complici discesa, non ha preso il via. ma manche, squalifica di Russel e Sprecher di questo errore. A St. Mo- I migliori tempi della pri- nella seconda. ritz, il giovane Tyler che ha ma manche: Russel, Pal- iniziato a livello interna- mer a 98 centesimi, Brugg- zionale nel 1970 con il fra- mann a 1 "06, Thoeni a 1 tello minore Terry, e che è "19. stato allenato per quasi dieci anni dal padre - mae- ...ma Palmer si stro di sci a Kearsarge, nel prende la rivincita New Hampshire - voleva dimostrare che poteva dav- La seconda manche (stessa vero affermarsi come il mi- lunghezza e dislivello della gliore. Dopo l’uscita di Bré- prima) è stata tracciata chu nella prima manche, il dallo svizzero Hanspeter risultato opaco del campio- Rohr, allenatore degli ame- ne del mondo Jean-Noël ricani. Questo tracciato Augert (13 °) e la squalifica facile, senza curve di Russel, solo Henri Du- «secche» e molti tratti con villard, piazzato al decimo porte da prendere in infila- posto, è stato l'unico dei ta si dimostrerà particolar PAGINA 5 STORIA DELLA VALANGA AZZURRA Chi è la «sorpresa» Tyler Palmer

L'americano Tyler Palmer ha 20 an- ni. È nato a Kearsarge, nel New Hampshire. Misura 1 m. 78 e pesa 68 kg. Suo padre è un maestro di sci. Anche il fratello Terry (18 anni) e sua sorella Judy (15) fanno sci da competizione. Terry, come Tyler, appartiene alla nazionale degli Stati Uniti. I Palmer sono conosciuti negli Stati Uniti come i Cochran (Bob, Marilyn, Barbara e Linda) che pro- vengono anch’essi dall'Est, da Rich- mond nel Vermont. Tyler Palmer si è segnalato per la prima volta durante la stagione 1968-69 piazzandosi al terzo posto negli «USA Slalom Championships» e vincendo la Cop- pa « Eastern Ski Series» e lo slalom dei Campionati Orientali degli Stati Uniti. Allenato da Hanspeter Rohr La scorsa stagione ha vinto il cam- pionato statunitense di slalom gi- gante ed è stato il quarto nello sla- lom di Villars "B" e decimo nello sla- lom e nello slalom gigante della Heavenly Valley. Questi ultimi due eventi valevoli per la Coppa del Mondo, in cui si è classificato al 73 ° posto finale con due punti. Quest'an- no è arrivato quarto nello slalom di Berchtesgaden. Dopo essere stato allenato dall'ex campione americano Jim Heuga, Tyler Palmer è ora gui- Tyler Palmer, la «sorpresa» dello slalom dato da Hanspeter Rohr, ex naziona- le svizzero da poco ritiratosi. Avendo completato il suo ciclo di studi nella Ordine di partenza del gigante di Adelboden "High School" [liceo nda] Tyler, che Possiamo essere sicuri che Compagnoni che hanno buoni fuori dallo sci è un fanatico di moto- Thoeni e Russel partiranno numeri di partenza per fare cross, è ora uno studente presso l'U- dal gigante di oggi ad Adelbo- una buona gara. Da notare la niversità del Colorado a Denver. den con uno spirito di rivinci- forza, ma al contempo la de- Tribune de Lausanne 18 gennaio 1971 ta. Entrambi, molto orgogliosi, bolezza, della squadra france- devono dimenticare la netta se, già segnalata da alcuni os- sconfitta (Russel) e la mezza servatori: nel secondo gruppo sconfitta (Thoeni), senza di- di merito non vi sono giovani menticare che nei due giganti promettenti ma vecchie glorie precedenti nessuno dei due ha come Mauduit e Orcel o ele- prevalso. Entrambi i giganti menti già sulla breccia da al- sono infatti sfuggiti loro a van- cuni anni come Rossat Mi- taggio di Bruggmann a Berch- gnod ma reali forze nuove non tesgaden e Duvillard a Madon- si intravvedono. Discorso ana- na di Campiglio. Questo l’ordi- logo per la squadra austriaca, ne di partenza (a fianco). Fra eccettuati i «soliti» nomi - gli azzurri in gara nel secondo Schranz, Messner, Bleiner - gruppo Rolando Thoeni, Ebe- anche qui si cercano rincalzi di rhard Schmalzl e Giuseppe valore che non ci sono. (M.G.) VOLUME 4, NUMERO 32-34 PAGINA 6 Saint Moritz: disfatta francese e tante sorprese Vince l’americano Palmer Solo 10° il primo dei francesi (Duvillard) - altri 2 americani nei dieci - quinto uno spagnolo (Garcia)

Saint Moritz 17 gennaio 1971 - mer Nazioni a Pra-Loup. Lo sciatore Lo slalom speciale di domenica e l 'austriaco Harald Rofner che di St-Anton veniva a sua volta è stato, come nella discesa del si sono aggiudicati il primo e il preceduto dall'americano Tyler giorno precedente, una succes- secondo posto in questo slalom Palmer Questo sciatore di Kear- sione di colpi di scena. Mentre speciale. Il francese Patrick Rüs- sarge, New Hampshire, era già aspettavamo un emozionante sel e Jean-Noel Augert e l'italia- stato segnalato all'attenzione duello Russel-Thceni, sono due no Gustavo Thoeni sono i vinti degli appassionati durante lo outsider, l'americano Tyler Pal- di quest'ultima prova di St. Mo- slalom di Berchtesgaden. Aveva ritz. Edmund Bruggmann, anco- conquistato il 4 ° posto sebbene ra una volta il migliore slalomi- avesse inforcato la quart’ultima sta svizzero, perde l’opportunità porta. Se la televisione dimostra Disfatta francese, titola un quo- di vincere su un percorso che si chiaramente l’irregolarità, la adattava perfettamente a lui. giuria non ne ha tenuto conto, tidiano svizzero. Non più di una sulla scorta del giudice di porta opo la loro sconfitta della decina di giorni fa sembrava che che non ha rilevato nessun salto discesa, ci si poteva legit- per la nazionale francese non ci di porta. Il dubbio che aleggiava timamente aspettare una D da questa prova tedesca ha for- fosse che da decidere il vincito- reazione violenta da parte della giato un morale da vincitore al re della Coppa del Mondo nella squadra francese. Di fatto solo giovane americano di 20 anni terna Duvillard - Russel - Au- Patrick Rüssel si può ancora anni. Prendendo tutti i rischi battere a livello di vittoria. Il gert. In realtà gli osservatori più possibili, questo sciatore «Grenoblois» ha distaccato attenti avevano già messo in «equilibrista» praticante il mo- chiaramente dopo un eccellente guardia Jean Beranger dal suo tocross, è finito vicino a Rüssel prima manche il suo principale nella prima manche. Sapendo esagerato ottimismo e dalla rivale Gustavo Thoeni, e sem- che il francese era "fuori", si è possibilità, se non certezza, che brava avere già la vittoria in pu- liberato di ogni complesso nella chi era rimasto indietro nelle gno. Il francese commette, sem- sua seconda manche per pren- bra, lo stesso errore di Jean- gare di dicembre e inizio gen- dere il primo posto. naio avrebbe recuperato pron- Claude Killy nello slalom del tamente la forma migliore. Lauberhorn del 1968. Come lui, effettua un sostanziale anticipo on il solo Henri Duvillard Saint Moritz potrebbe essere sulla porta a pochi metri dall'ar- decimo, mentre uno spa- stato solo un episodio sfortuna- rivo. Come lui esce brutalmente gnolo è arrivato quinto e to e già da Adelboden potrem- di linea e inforca la penultima C altri due americani si sono clas- porta. Questo «infortunio» ha mo rivedere i francesi in vetta sificano tra i primi dieci, i fran- causato un attacco di rabbia alla classifica. Nello speciale cesi sono indubbiamente i per- all’arrivo: Russel con stizza ha tuttavia, la «baldanza» con cui i denti della giornata. La sconfitta rotto un bastoncino. Ma questo bruciante comincia ad essere un vari Russel, Augert, Penz, Bre- era solo il primo di una serie di «caso» per la squadra tricolore chu avevano dominato la scor- sconvolgimenti in classifica. che, nella passata stagione, ha sa stagione - lasciando un solo Partito dopo di lui Gustavo lasciato solo uno slalom speciale slalom a Gustavo Thoeni - non si Thoeni aveva optato per un di- a Gustavo Thceni. Una grande scesa cauta, pensando di recupe- è ancora vista e il misero risulta- prestazione dell’uno o dell'altro rare facilmente i pochi centesimi to di Saint Moritz suona come dei campioni francesi è sempre che lo separavano da Brugg- pericoloso campanello d’allar- possibile, ma il fatto che non si mann e Palmer, davanti a lui riesca a trovare nessun giovane me. Peraltro, l’emergere di no- nella prima manche. In realtà, tricolore in classifica non è di mi nuovi come Palmer - seppur questo calcolo si rivelerà errato. in condizioni di pista particolari buon auspicio. Rüssel fuori, ’atleta di Jean Vuarnet è Jean-Noel Augert in difficoltà, - aumenta anche le difficoltà del stato battuto per primo e Henri Brechu che nostro Thoeni che si ritrova ul- L dall'austriaco Harald Rof- stanno ancora cercando la loro teriori avversari nella corsa alla ner che aveva già vinto lo forma migliore, è il discesista vittoria. (M.G.) "speciale" del Trofeo delle Sei Duvillard che deve salvare la si- PAGINA 7 STORIA DELLA VALANGA AZZURRA tuazione. gigante - ha detto il mite Edy - Ho spinto forte nelle prime por- ncora una volta è Ed- te della seconda manche. Ho mund Bruggmann il mi- iniziato bene, poi improvvisa- glior slalomista svizzero. A mente un contraccolpo dei miei Lo sciatore di Flums deve essere sci mi ha tolto il ritmo. Sono soddisfatto del 6 ° posto che tut- quasi uscito di pista e ci ho mes- tavia non traduce il suo talento so qualche secondo per ritrova- e le sue possibilità fisiche in re il ritmo. Ma ogni possibilità questo slalom, gelato a volontà, di vittoria era lontana per me. in entrambe le manche e che Sarà per la prossima volta ». doveva adattarsi allo sciatore svizzero. Inoltre nella prima chranz sfortunato, lo scia- manche aveva raggiunto il terzo tore austriaco dopo una posto a8 centesimi da Palmer. S prestazione opaca in disce- Nella sua seconda manche, il sa dove si è classificato all’undi- "pilastro" della squadra svizzera cesimo posto, si è infortunato non poteva fare i conti solo con alla partenza dello slalom. Per la sua abituale regolarità. Dove- tale ragione non ha preso la par- va anche attaccare per andare tenza nello slalom speciale e do- più forte dell’audace spagnolo vrà anche rinunciare al gigante Aurelio Garcia che lo ha sopra- di domani di Adelboden. vanzato al quinto posto. Ha combattuto, tuttavia. «Volevo fare come a Berchtesgaden nel La Libertè 18 gennaio 1971

Il podio dello speciale di Saint Moritz: da sn. Gustavo Thoeni (3°) - Tyler Palmer (1°) - Harald Rofner (2°) VOLUME 4, NUMERO 32-34 PAGINA 8 All’americano Palmer (un tipo hippy) lo slalom di St. Moritz - Russel caduto

St. Moritz 17 gennaio 1971 - Il valida, entrambe le punte degli Lauberhorn di , rimedia- sci devono passarvi all'interno. to all’ultimo momento nella bor- Patrick era a 15 metri dal tra- ghese e discretamente sofisticata braccio a Gustav Thoeni in segno guardo, immaginate, quando ha St. Moritz, è stato un fuoco d’ar- di vittoria: il ragazzo di Trafoi ha commesso l'inammissibile erro- tificio, pieno di scossoni e di me- conquistato la combinata, presti- re. Il francese, che nelle gare più raviglie. Ieri Walter Tresch ha gioso trofeo legato alle tradizioni recenti aveva dato più volte segni impressionato gli stessi svizzeri del Lauberhorn, approdato alla di nervosismo, è esploso in una togliendo clamorosamente il pri- 41.ma edizione. crisi di disperazione non appena mo posto nella libera al campio- ppure pareva tutto aggiu- si è arrestato nel recinto per i ne del mondo Bernard Russi, stato dal più meraviglioso concorrenti. Ha scoperto la sua dopo una gara che, per il cambio dei modi. quando Patrick rilevante chiostra di denti, ha del tempo, ha registrato fasi ro- E innalzato in aria il bastone de- Russel, che nella prima manche cambolesche nel finale. Nella aveva dato, partendo col numero stro e lo ha sbattuto sulla neve sostanza, la stupefacente conclu- quindici, 98 centesimi all'ameri- dura con quanta forza aveva an- sione si è ripetuta stamane fra i cano Tyler Palmer, 1"06 all'au- cora a disposizione. Visto che declivi dell'Alp Giop, dove si so- striaco Rorner, 1”19 a Gustav non si rompeva, lo ha incastrato no corse le due manches dello Thoeni, nella prova conclusiva sotto ad uno sci piegandolo sel- speciale. Per noi almeno una prendeva incredibilmente un pa- vaggiamente. Poi se ne è andato soddisfazio. ne, anche se in un letto giallo della penultima porta e nessuno lo ha più visto. E' il primo momento trascinati in mezzo ai due sci! Come è noto, terzo slalom consecutivo valevole dall'euforia, avevamo alzato il perché la porta sia considerata per la Coppa del Mondo che Pa- trick Russell perde. comparso Russell che pote- va appunto soltanto regala- S re la vittoria, il pronostico si apriva con una certa facilità: non poteva vincere che Thoeni, se fosse rimasto in piedi. «Ho un brutto presentimento - ci diceva Cotelli che stava accanto a noi - quando cade uno casca anche l'altro ». Ma Gustav ha sfoderato la grinta delle giornate più belle, il suo tempo (40’42) era tale che

Tyler Palmer avrebbe vinto anche se Russell non avesse fatto quello sbaglio da dilettante, perchè il tempo del francese era larga. mente supe- riore (41"96). A dire il vero, Pa- trick, in mattinata lamentava

una distrazione ai legamenti del ginocchio. Insomma, ugualmen- te Gustav avrebbe recuperato con larghezza sul suo tenace av- versario il secondo abbondante smarrito all'inizio. E invece ha vinto l'americano Tyler Palmer, un tipo che va in giro vestito co- me uno straccione, con una bor- sa che non è né una borsa e nem- meno una sacca, una specie di involucro di tela dove Tyler ficca tutto il suo abbigliamento, simile a quello dei capelloni e degli hip- PAGINA 9 STORIA DELLA VALANGA AZZURRA pyes dell'Isola di Wight. Tyler, vato di colpo al secondo posto. sata con una spilla di sicurezza! che ama girare con un copricapo Nell'altra prova, col sole già alto, Così è venuto giù il vincitore del- nero, bassissimo, ma a tese am- la neve più veloce e il tracciato lo slalom del Lauberhorn. pie, che lo fa somigliare ad uno di fluido e filante, autoeliminatosi Gustav Thoeni? Aveva gia quei simpatici fuorilegge che po- Russell, superato Thoeni da un in mano i 25 punti della polano i più manierati western magnifico Rofner per 26 centesi- Coppa del Mondo, poi ha americani, è un personaggio mol- mi, Palmer ha compiuto il suo E dovuto accontentarsi dei quindici to in vista fra gli stravaganti com- capolavoro con una tattica pro- del terzo posto. Il conforto viene ponenti il «team» con stelle e rompente, d'arrembaggio. Pen- anche dal disastro francese: il strisce. siamo che negli ultimi trenta me- primo è Duvillard, decimo, poi ome ha demolito ogni av- tri abbia guadagnato sugli altri Jean Noel Augert, tredicesimo. versario Tylor Palmer, par- 40-50 centesimi. per lo scatto Ma la classifica non regala solo C tito col numero 25, cioè nel finale. I balzi pattinati, il colpo di queste sorprese: il quinto è uno secondo gruppo? Con una prima reni come gli sprinters in pista. spagnolo di Madrid, Aurelio Gar- manche di fuoco, quando già la l suo miglior risultato è il cia, che ha profuso ogni energia neve aveva leggermente mollato quarto posto nello slalom di per la migliore prestazione della (si era cominciato con 7 gradi I Berchtesgaden, una dozzina sua carriera di ventiquattrenne, sotto lo zero e un percorso rigido di giorni fa, quando rotolarono pur partendo con il numero 66. e infido). Palmer è venuto già allo tutti sul ghiaccio. Non ha altre Garcia è il terzo in combinata, sbaraglio, in quel labirinto di pali credenziali, questo ventenne del dietro a Thoeni e all'americano messo su dallo svizzero Berlinger. New Hampshire, di padre inglese Kashiva. Il Lauberhorn di scena a Il percorso della manche era e di madre irlandese, che presen- Saint Moritz e finito dopo questa stretto, soffocato, frenante, in ta una faccia simpatica ricoperta passerella di colpi di scena. Anco- grado di rompere il ritmo dopo di efelidi. Finito l'interrogatorio, ra una cosa stamane Schranz ha cinque-sei passaggi. L'unico ad Tyler si è messo a gironzolare nel marcato visita. Non si è presenta- attaccare, nella parte alta però, recinto, secondo la sua natura di to al via e non andrà nemmeno a era stato Russell e la registrazio- vagabondo. Lo sguardo è caduto Adelboden. Lul dice che si è feri- ne cronometrica giustificava un sui suoi pantaloni blu a bande to. Comunque è un po' scottato assalto cosi temerario. Thoeni... laterali azzurre, da corsa. Ebbene dalle ultime batoste. Tenterà di ad esempio, aveva mostrato pru- la striscia azzurra non solo era rifarsi in casa, nella libera dell' denza in quella manche. Palmer tappezzata di buchi, di magagne, Hahnnekamm. ha voluto fare come Russell, fatte ma in un punto. per assicurarla le debite proporzioni. E si è tro- alla stoffa più scura, era stata fis- Corriere dello Sport 18 gennaio 1971

I due avversari, Thoeni e Russel, in una curiosa espressione durante la ricognizione dello speciale di St. Moritz VOLUME 4, NUMERO 32-34 PAGINA 10

a Wengen, dove manca la il rientrante Pinel 4) e sciolina ca di sostegno, che arriva sotto il neve, il Lauberhorn a completamente non azzeccata. polpaccio. E' stato due anni nella D Saint Moritz. La nuova Pinel ha aggiunto che era que- nazionale « B » statunitense. I pista di discesa dal Piz Nair è ve- stione di spatole, spiegando che suoi migliori risultati, a prescin- ramente bella e reca in sè tutti i le loro tendono ad affondare dere dalla vittoria odierna, sono tipi di difficoltà. Sostanzialmente troppo in neve morbida, mentre un decimo posto nel « gigante » un tracciato giusto, che non favo- sono eccellenti sul duro. Solo Du- di Heavenly Valley (1970) e il re- risce troppo i più pesanti (come dù non ha cercato scuse, scuoten- cente quarto nello slalom su in Valgardena e Val d'Isère), nè do il capo e facendo girare a mu- ghiaccio di Berchtesgaden. E' presenta un'eccessiva successio- linello i due bastoncini, simili a campione degli Stati Uniti in « ne di curve. Disfatta della « équi- due sciabole, per il paramano gigante ». Dopo l'ottimo tempo pe de France ». Orcel, da me suc- rotondeggiante (in plastica) ap- della prima « manche », Schäf- cessivamente interpellato, ha plicato dopo l'infortunio di Val fler ha sottoposto Tyler a un sot- chiaramente parlato di « ripeti- d'Isère. tile lavoro di condizionamento zione della libera di Valgardena psicologico e di raffreddamento ccezionale la «morbidez - »; neve morbida per loro, che emotivo, mentre il suo aiutante za» di Russi (nella foto a partivano in testa al primo grup- continuava a massaggiargli le fianco): è la sua più grande po (Orcel numero 1, Duvillard 2, E spalle, obbligandolo a lunghi e qualità, non la perde mai, nè nei profondi atti respiratori. Tutto passaggi più impegnativi, nè nel- questo si svolgeva dietro la tenda le posizioni di ricerca della velo- militare, a poca distanza dal can- cità, Schranz un po' troppo placi- celletto di partenza. Il gruppetto do, per nulla attaccante: il solito era osservato dagli altri con una «classico». Cordin un grosso ta- certa stupita incredulità: si pen- lento. Quanto a Milne si è lamen- sava al solito americano scatena- tato con me alla partenza, per le to in prima « manche » che ri- curve poste sui cambiamenti di schia tutto; e se gli va bene, ri- pendio e dalle quali si sente svan- schia ancora e poi salta in secon- taggiato. A titolo di cronaca, ave- da (ricordate di Steve Lathrop, va la stessa sciolina dei francesi. terzo nella prima prova in Val- Sulla neve « Svizzera », gli svizze- gardena?). ri si sono tagliati le più grosse fette della torta. Thöni, ottimo ttima la seconda discesa nella parte più difficile, è stato di Carlo Demetz. Il garde- inefficace in quella finale. Anzi è O nese era nervosissimo alla uscito di scena subito dopo la set- partenza della prima. Dava vera- tima porta, volando fino in fondo mente l'impressione di essere in allo «schuss» (nona porta). Buon preda ad una violenta agitazione per lui che il pendio era notevole, che non riusciva assolutamente a cosa che gli ha impedito un trop- dominare. Eberardo Schmalzl è po violento impatto con la neve. mancato nella seconda Eberhard Schmalzl non lascia «manche» e si è giocato la possi- correre gli sci, li trattiene troppo bilità di un buon piazzamento. e la velocità ne soffre. Buoni gli er concludere, facciamo i americani: Lafferty ha dato il so- complimenti agli organiz- lito spettacolo da clown, però sta- zatori delle gare di Saint volta è bravamente rimasto in P Moritz che – nonostante l'handi- piedi. cap del poco tempo messo loro a o slalom è stato vinto da disposizione per preparare le pi- Tyler Palmer, un america- ste – hanno svolto impeccabil- L no nato venti anni or sono mente il loro lavoro, Saint Moritz da padre inglese e madre irlande- si è dimostrata oltretutto degna se. Ha una notevole statura, i ca. di ospitare i mondiali del 74 per i pelli rossi; i suoi scarponi sono quali ha già posto la candidatura. super-rinforzati posteriormente con una massiccia placca metalli- A. Costa - Nevesport 21 gennaio 1971 PAGINA 11 STORIA DELLA VALANGA AZZURRA Sala Stampa - Le interviste ai protagonisti

yler Palmer, il giovane stu- imbarazzo al viso. rivale storico Russel aveva pro- dente americano, che ha messo al suo direttore tecnico arald Rofner, 22 anni di battuto l’italiano Gustavo Jean Vuarnet «Nella seconda T Zams ma abitante a St. Thoeni e l’austriaco Harald Rof- manche, o vinco o cado». [2] Anton dove fa l’impiega- ner all’arrivo dello slalom ha H to commerciale, ha salvato l’ono- atrick Russel «Con 98 cen- esultato:« Che exploit… vincere re degli austriaci: «Ho attaccato tesimi di secondo di van- contro questi avversari, non ci alla morte: o la va o la spacca» taggio su Palmer, non ave- pensavo proprio alla partenza» P vo di cui preoccuparmi e non ho Dopo la prima manche su ghiac- ustavo Thoeni, giunto ter- corso alcun rischio nella seconda cio vivo e molto difficile, Tyler zo, che i numerosi tifosi manche. Forse mi sono decon- aveva esclamato:« E’ diverten- italiani presenti in pista G centrato troppo presto quando te...un vero piacere sciare sul già acclamavano come vincitore ho visto il traguardo a portata dei ghiaccio, mi piace…» Alla fine era soddisfatto: « La seconda miei sci. È stato un errore stupi- della gara, a vittoria acquisita, le manche è stata più facile, più ve- do, imperdonabile! » [2] domande sono state di altro te- loce della prima nella quale non nore: « Cosa faccio di mestiere? ho trovato mai il ritmo con tutti Studio ma in realtà sono uno quei cambi di direzione». [1] Do- [1] Nouvelliste 18 gennaio 1971 sciatore» ha risposto Tyler ma- po la prima manche, irritato per scherando a stento il rossore di l’oltre secondo di ritardo dal suo [2] Libertè 18 gennaio 1971 Saint Moritz: un amaro souvenir per i francesi Prima delle gare di St. Moritz, Schranz: incidente stupido ed e si è ferito a una caviglia. la squadra francese ero lo spau- Conseguenza diretta, Schranz racchio: i suoi discesisti - Duvil- Se dovessimo riassumere questo non parteciperà al "gigante" di lard e Orcel - così come gli slalo- secondo giorno del Lauberhorn oggi ad Adelboden. misti: Russel, Augert, Brechu, in poche parole, da non trala- Penz - sembravano fuori portata. sciare le prestazioni eccellenti Bravo St. Moritz! degli americani (Palmer, Ha- Ci siamo un po’ chiesti chi li po- Se fossimo membri influenti di shiwa e Chafee) e il ritorno ai pri- teva preoccupare. Non c'è biso- comitato della FIS, non esiterem- mi posti in classifica dei giovani gno di tornare al maremoto sviz- mo a dare i campionati al austriaci (Rofner e Zwilling), che zero di sabato. D'altra parte, il il mondo dello sci 1974 a St. Mo- avrebbe potuto essere meno sco- comportamento dei tricolori ritz. Ciò che questa stazione ha raggiato senza lo stupido inci- francesi ieri in speciale è stato fatto in meno di uno dente successo a Karl Schranz inquietante: Russel e i suoi com- settimana per sostituire in tempi un'ora prima della partenza. Il pagni hanno perso anche dagli stretti Wengen, privo di neve, è campione austriaco all’arrivo del svizzeri che, eccetto Giovanoli stato ammirevole. presente come spettatore, non trenino che portava gli sciatori sono certo specialisti fra le porte alla partenza dello slalom è sci- strette. volato come un semplice turista Tribune de Lausanne 18 gennaio 1971 VOLUME 4, NUMERO 32-34 PAGINA 12

Le cronache giornalistiche parlano di un Pa- trick Russel particolarmente furibondo dopo lo slalom di St. Moritz, perso per una inforcata a poche porte dal traguardo. In realtà, secondo i cronometri «ufficiosi», anche se fosse rego- larmente giunto al traguardo sarebbe stato dietro anche a Gustavo Thoeni. Ed è proprio questo che turba particolarmente il transalpi- no alla ricerca di una vittoria che ormai gli sfugge da diversi slalom. Russel, da imbattibile slalomista nelle stagioni 1969-1970, sta diven- tando uno dei tanti - come Augert, Penz, Thoe- ni ed ora anche l’americano Palmer - in grado di vincere uno slalom speciale. Situazione «imbarazzante» sia dal punto psicologico sia dal punto di vista pratico: senza vittorie non si vince la Coppa. (M.G.) PAGINA 13 STORIA DELLA VALANGA AZZURRA

Pubblicità della Spalding Persenico su Nevesport gennaio 1971 VOLUME 4, NUMERO 32-34 PAGINA 14 St Moritz - Le foto dei campioni Da: Sciare febbraio 1972

Cosa c’è di meglio delle foto dei campioni in azione per capire qual è stato il risultato finale della gara? Chi è tecnicamente in grado di cogliere le sfumature - tecnici, allenatori, giornali- sti «competenti», agonisti «avanzati» - certamente avrà notato una certa differenza di «grinta» fra Augert, Palmer e Russel da una parte e il nostro Thoeni dall’altra. Non sempre «grinta» è sinonimo di efficacia di attacco e di conseguenza di tempi cronometrici migliori. Guardando tuttavia le classifiche, il terzo posto di Gustavo deporrebbe per una gara del nostro atleta disputata in «difesa», come si vede bene nella foto dove è molto composto, più distante dal palo rispetto agli avversa- ri, «scivola» sollevando poca neve: insomma, si potrebbe dire che non «attacca». In realtà, anche se arrivato terzo, aveva vinto il confronto con i suoi rivali storici Augert e Russel e solo un improvviso cambio di temperatura e di conseguenza di «qualità» della neve lo aveva privato di una meritata vittoria a favore di chi aveva trovato condizioni più vantaggiose. Quin- di, l’«aspetto» a volte inganna ma quando si tratta di Gustavo Thoeni una posizione in gara un po’ troppo «corretta» e stili- sticamente troppo «bella» significa, il più delle volte, che il nostro campione sta «andando come una spia». SCIATORI D’EPOCA Quelli che amano la Valanga Azzurra, quelli che amano gli sci "diritti", quelli che curvano usan- do i loro piedi, quelli che amano la montagna, S IAMO SU INTERNET QUELLI CHE AMANO LO SCI. WWW. SCIATORIDEPOCA. IT

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Fonti bibliografiche consultate

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