SCIATORI D’EPOCA STORIA DELLA VALANGA AZZURRA 1970: Esplode Gustavo Thoeni - Speciale

VOLUME 3, NUMERO 20-21 Il «chi è» dei Mondiali 1970

li attori sono già ai lhouette, un volto ancora la competizione. La sua ’è Patrick Russel, loro posti. Nello indistinto: quelli del futuro stella brilla ancora di mille che pilota gli sci con G splendido palcosce- eroe, della futura eroina di fuochi. Senza dubbio per C i piedi come se stesse nico dei Campionati Mon- questi campionati che, l'ultima volta in questa par- seduto in poltrona, davanti a diali della Val Gardena, che dall’alto dei loro «poster» te del mondo dello sci... un simulatore di pista. Jean si estende da Ortisei a Selva, ci seguiranno per sempre. Noel Augert, il «President suoi rivali in discesa hanno preso possesso della Un anziano come Karl Rosko», ski-rocker della vengono da ogni par- scena. Ne fanno ormai par- Schranz o Dumeng Giova- squadra francese. Dumeng te: il suo giovane com- te. E mai più, una volta ca- noli. O uno dei giovani da I Giovanolì, il più ortodosso pagno di squadra Karl Cor- lato il sipario sull’ultimo cui si spera tutto: Gustavo ma anche il più anziano, e din, Heini Messner, Hel- atto, il 15 febbraio a Santa Thoeni, o Gustavo Thoeni con la sua muth Schmalzl, l’americano Cristina, potremo separare Henry Brechu. O un forza, il perfetto automati- Bob Cochran, Henry Duvil- da questa valle i ragazzi e le «outsider» che scopra den- smo nella guida degli sci, lard, l’immenso Franz Vo- ragazze venuti da tutte le tro di sè proprio quel gior- che gli permettono di scarta- gler, Jean Daniel Daetwyler montagne del mondo, le più no, al solo momento giusto, re ogni eventualità di com- che punta tutto su questa maestose o le più modeste. la vocazione a vincere. promesso. La sua stella ,così gara, e soprattutto il più lontana e piccina soltanto un aschi, sci, bastonci- arl Schranz è in formidabile «glisseur» del anno fa, brilla ormai sulla ni, tute aerodinami- scena, con la sua momento, l'australiano Mal- verticale della Val Gardena. che, numeri, scudet- storia, la sua espe- colm Milne che per studiare C K E con lei tutta l‘eterna giovi- ti, stelle di Kneissl o di Ato- rienza, la sua fame ancora la «velocità massima» ha nezza, la sicura vita dello mic, asso di Persenico, «R» insaziata dopo un'avventura rinunciato a perfezionare la sci. di Rossignol o baffo di Dy- che continua da quattordici tecnica di curva. Negli sla- nastar, triangoli di Fischer. anni. Lo hanno portato fin lom, le stelle brillano in Il tutto impresso su una si- qui il suo amore, per lo sci e tutto il loro splendore. Serge Lang - SCI febbraio 1970 Speciale Mondiali

Questa edizione dei nanzitutto per la Val altri paesi alpini, sta Nelle pagine che seguono ampi Mondiali ha ricevuto Gardena - ma anche per diffondendosi come estratti di articoli che la stampa una ampia eco sia sulla tutto l’ambiente che gra- «sport popolare». Il se- dell’epoca dedicò ai Mondiali e a stampa nazionale di set- vita attorno agli sport condo motivo di interes- Gustavo Thoeni. tore (SCI, Sciare, Neve- invernali (turismo in se della stampa è Gusta- sport) che quotidiana generale, alberghi, mate- vo Thoeni, il campione Sommario con la pubblicazione di riale tecnico, abbiglia- che da anni tutti i tifosi Chi è Gustavo Thoeni 2/3 ampi servizi dedicati mento) per mettere in italiani attendevano. Il all’evento. Per più di un «vetrina» le eccellenze fatto di avere finalmente Thoeni: uno stile fatto per vincere 4 motivo. Il principale è italiane. La buona riusci- uno sciatore italiano ai Thoeni per tutti 5 ta dell’evento, sia sotto il certamente dato dal fat- vertici dello sci mondia- Gli avversari di Thoeni: Patrick Russel 6 to che dopo 14 anni dalle punto di vista tecnico- le e fra i favoriti alle me- Olimpiadi di Cortina organizzativo che quello daglie ha ridato «fiato» Gli avversari di Thoeni: Jean Noel Augert 7 l’Italia ospita il più im- dell’«ospitalità» in senso ed entusiasmo anche ad Gli avversari di Thoeni: 8 portante evento mondia- ampio non potrà che una stampa di settore Gli avversari di Thoeni: 9 le della stagione sciisti- dare una ulteriore spinta che negli ultimi anni ca. Al di là dell’evento allo sport dello sci e alla faceva fatica a tener de- The gold rush in Val Gardena 10 pratica dello sci turistico «tecnico» - le gare in sé - sto l’interesse dei tifosi I pronostici di SKI 11/12 la rassegna iridata è una che in Italia, con un cer- italiani, dovendo parlare grande occasione - in- to ritardo rispetto agli solo di Killy,o Schranz. Memorabilia 13 VOLUME 3, NUMERO 20-21 PAGINA 2 Chi e’ Gustavo Thoeni Russel/Joubert Dicono di lui Thoeni/Vuarnet La battaglia è iniziata a Val discesa sensazionale». Han- BERNARD REPELLIN l'ha avevano imparato in parecchi d'Isère, in dicembre. Nella no vinto la prima partita allenato, tre anni fa «Durante corsi. «A parte questo, mi ormai famosa prima prova Thoeni e Vuarnet. Qualche l’estate del 1967 preparava la impressionava il contrasto tra dello slalom gigante, Pa- giorno più tardi, a Lienz, c'è squadra dei giovani del Delfi- il suo ardore in sci e la sua trick Russel era in testa, stata la rivincita. Ancora nato sul ghiacciaio di Saren- calma nella vita normale. Gu- davanti a Gustavo Thoeni nella prima prova era in testa nes. Mi avevano affidato an- stavo non sacrifica mai un'ora per 5/100 di secondo. Geor- Russel, secondo Thoeni. Ma che tre ragazzi italiani, Teo del sonno possibile. È il corri- ges Joubert e Jean Vuarnet, dopo la seconda, la classifica Fabi, Rolando Thoeni e Gu- dore più calmo, più serio, più che osservano lo sci con gli non è cambiata. La bella stavo. Con Pouteil-Noble, attento al materiale - e questo stessi occhi e lo descrivono doveva essere a Adelboden, Imbault, Marc Béranger che lo deve al suo primo allenato- con la stessa penna dal per un nuovo slalom gigante: ora fanno parte della squadra re, Italo Pedroncelli. Quell’e- 1952, si separano nel recinto ma la cattiva neve e un trac- francese delle «speranze» o state, Gustavo si piazzò 4°, e del traguardo, alla Daille. ciato discutibile hanno pro- delle riserve, era proprio un 1° degli juniores al Gran Pre- «Non preoccuparti» dice vocato la squalifica o errori bei gruppo! E Gustavo mi è mio d’estate dell'Alpe d’Huez, Vuarnet a Thoeni, «Patrick di un gran numero di con- subito sembrato il più promet- davanti a parecchi componenti si innervosirà e alla seconda correnti (segnando invece il tente di tutti. Insegnavo già la della squadra francese. Ho prova lo batterai facilmen- rientro trionfante del vecchio posizione seduta, l’assorbi- tenuto ancora parecchi altri te». Venti metri più in là, Schranz). Una specie di bel- mento, la ricerca dello scorri- corsi estivi aIl'Alpe d'Huez, o Joubert si è avvicinato a la, entusiasmante davvero, si mento massimo. La stessa autunnali allo Stelvio, e ad Russel, il suo allievo: è avuta piuttosto nello sla- cosa faceva sul ghiacciaio, essi ha preso parte anche «Attento! Oggi pomeriggio lom speciale di Hindelang... qualche centinaio di metri più Thoeni. I suoi progressi erano corri nello stesso modo, non dove ancora una volta si è in là, Georges Joubert con i costanti e si spiegano non sol- esitare, su questa pista è la ripetuto il duello fra Thoeni migliori universitari, fra i tanto con le doti naturali ma ricerca dello scorrimento e Russel, Gustavo primo e quali Russel. Gustavo, in po- con il lavoro sistematico e che rende, se "gratti” è fini- Patrick secondo. E così via: che ore, ha imparato tutto continuo, ancora così poco ta. E hai appena fatto una fino alla Val Gardena. quello che gli altri miei allievi abituale per gli sciatori». Jean Vuarnet «racconta» Gustavo Thoeni

JEAN VUARNET, il suo vo appartiene a una famiglia Torino. Soltanto alcuni indi- dari che avrebbero anche po- direttore tecnico, ha dichia- solida, dove l'autorità paterna vidui, tra le centinaia dl atleti tuto impedirgli di raccogliere rato: «Gustavo Thoeni segna non viene messa in discussio- di ogni specialità esaminati punti per il primo gruppo in- un'epoca, cosi come hanno ne, e dove ogni cosa è dimen- dallo stesso medico hanno ternazionale FIS, e quindi fatto successivamente Fran- sionate nel suo valore reale. presentato qualità equivalen- ogni speranza per un titolo cois Bonlieu, Guy Périllat e Il successo, la gloria magari, ti. Gustavo Thoeni è l'uomo mondiale 1970. Non si deve Jean Claude Killy. Segna la il denaro hanno una presa che io auguro a tutti I miei dimenticare infatti che all'ini- sua epoca non soltanto gra- minima su questo ragazzo colleghi che dirigono una zio della stagione 1968-69 zie a doti eccezionali di serio. In effetti ho conosciuto squadra nazionale. Non tanto Gustavo Thoeni figurava al sciatore e di atleta, ma anche di rado un corridore altrettan- per le medaglie che può vin- 448° posto nelle classifiche per la coscienza, la serietà, to calmo, padrone di sè in cere, ma per lo spirito che mondiali! Jean Vuarnet po- direi quasi un sistema di qualunque circostanza, cosi ha». Quello che Vuarnet non trebbe anche parlare del pro- allenamento destinato a por- poco influenzato nel- dice, è la parte da lui avuta gramma di allenamento da lui tare lo sci al livello degli comportamento dalla riuscita nella rivelazione di Thoeni. elaborato, programma che sport più evoluti. Penso o dal contrario. Si aggiunga- Da quando ha preso la guida segna un progresso considere- all’atletica e al nuoto in par- no a ciò qualità atletiche ec- della nazionale italiana dello vole su tutto quanto è stato ticolare. «Per me è stata una cezionali, messe in evidenza sci alpino, Vuarnet ha segna- fatto fin'ora da chiunque altro: fortuna, trovare questo ra- sia in una serie dl dieci pro- lato questo ragazzo come il Thoeni ha seguito scrupolosa- gazzo modello nella squadra ve sui cento metri in uno modello da seguire per tutti l mente questo programma, che ho preso in mano nel stadio, sia nei test psicologici suoi compagni di squadra. specialmente durante l’ultima 1968. Una serie di elementi cui il medico della squadra Gli ha permesso di terminare estate quando ha fatto altri giocano a suo favore. Gusta- sottopone tutti i nostri atleti a gli studi commerciali secon- considerevoli progressi. PAGINA 3 STORIA DELLA VALANGA AZZURRA

La carriera

Gustavo Thoeni speranza «mondiale » per lo sci azzurro, bravo in gigante e in slalom, gli mancano punti ed espe- rienza soltanto in di- scesa. È nato e abita a Trafoi, compirà 19 anni a cam- pionati conclusi, il 28 febbraio. Ha già al suo attivo numerosi successi interna- zionali: iniziò la serie la primavera scorsa vincendo il «gigante» della Coppa dei Paesi Alpini. In estate ha vinto e Thredbo in Australia il gigante, è arrivato 2° in slalom aggiudicandosi la combinata. Infine i successi di que- sta stagione: il 1° posto a Val d'Isère, in «gigante», la straordinaria vittoria a Didascalia dell'imma- Hindelang nello slalom dov'era in par- gine o della fotografia tenza con il numero 28; il successo a Madonna di Campiglio. La carriera del ragazzo prodigio di Trafoi è inizia- ta nel 1965 con due concorsi riservati ai giovanissimi, il Topolino e il Corrie- rino: debutto in gara e vittoria davanti al cugino Rolando. Poi rare pause nello studio per disputare i campionati gio- vani e vincere gli «studenteschi» e per due volte il Trofeo Saette. Nel '67 il debutto internazionale nel campionato europeo juniores siglato dal quarto posto in slalom, seguito dalla Coppa dei Paesi Alpini (5° discesa, 3° sla- lom). Nell’anno olimpico Thoeni ottie- ne la sua prima vittoria nazionale ju- niores in « gigante». L'anno passato finalmente una mezza dozzina di gare internazionali, i primi punti FIS che lo hanno portato, con le vittorie della primavera e dell’estate ed i successi di queste ultime settimane, nel primo gruppo di slalom e in testa alle liste FIS in «gigante». Thoeni è campione nazionale juniores in carica di tutte le specialità.

«Penne» al lavoro Dopo anni di «magoni» e «mai una gioia» dallo sci italiano - sal- vo il «lampo» ferragostano di Carlo Senoner - le migliori penne del giornalismo sportivo intingo- no la stilografica nelle imprese di Gustavo Thoeni. Nel novero dei commentatori delle gesta del cam- pione non potevano ovviamente mancare i direttori delle due più diffuse riviste di settore: Guido Pietroni di «Nevesport» e Massi- mo di Marco di «Sciare». Nelle pagine seguenti il loro sempre interessante contributo. (M.G.) Gli articoli di pagg. 2/3 (non firmati) sono estratti dalla rivista SCI febbraio 1970 VOLUME 3, NUMERO 20-21 PAGINA 4 Thoeni: uno stile fatto apposta per vincere

rmai non c'è più ombra di dub- « speciale», qualche terzo incomodo chiusi tutti qui. I tecnici e il commissa- bio. Gustav Thòni è un ragaz- potrebbe farsi avanti all'ultimo momen- rio tecnico degli azzurri Jean Vuarnet, O zo che non scherza, che non to. I terzi incomodi, tanto per fare qual- che lo sta osservando forse più di ogni perdona l’avversario quando ci sono di che nome, potrebbero chiamarsi Jean altro, affermano che Thòni è soprattutto mezzo un paio di sci, una pista segnata Noél Augert, , Dumeng Gio- un fuoriclasse della curva. E’ qui - dico- con qualche porta e una gara da dispu- vanoli e Edmund Bruggmann senza con- no - che sbaraglia tutti. E’ nelle curve - tare. Lo ha dimostrato tutto l'inverno e tare che un inserimento di Karl Schranz si afferma - che lui recupera lo sci a adesso il nostro campione si presenta o del nuovo asso francese Henri Brechu valle con un'energia nuova, rubando in Valgardena con le carte perfetta- nella lotta non dovrebbe assolutamente terreno al terreno che gli scorre sotto i mente in regola per puntare diritto di- meravigliare nessuno. piedi. In altre parole, sembra che Thòni ritto ai titoli mondiali dello slalom riesca con facilità a « camminare scivo- on è il caso, ad ogni modo, di gigante e dello slalom speciale, del « lando» e che abbia, forse anche incon- avanzare previsioni. Comunque gigante » soprattutto. L'Italia dello sci sciamente, trovato uno stile nuovo, adat- vadano le cose per Thòni in crede in lui e lui, Gustav Thòni farà N to alle alte velocità su piste disegnate Valgardena, rimarrà sempre il fatto in- certamente le acrobazie per non delu- con molte curve. Un terzo punto sul contestabile che la stoffa dei campione derla. Il suo più accanito avversario quale si sofferma l'attenzione degli os- che c'è in lui, in Italia e nei mondo non francese: quel Patrick Russel che tutti servatori è il modo che egli ha adottato l'ha mai avuta nessuno. Lo dimostra il conosciamo per la ricorrenza del suo per far meglio scorrere la soletta degli fatto che i primi a spalancare tanto d'oc- nome nelle cronache sportive e che sci. Viaggia quasi sempre a sci piatti e chi sulle sue prestazioni e a filmare ogni non gli è certo inferiore in caparbietà, mantiene, fino a limiti ritenuti quasi sua mossa sono stati proprio i francesi, in stile, nella volontà di affermarsi. impossibili, la linea della massima pen- maestri indiscussi dello studio tecnico Quella che si accenderà in Valgardena denza dal principio alla fine della gara. fra i due assi sarà una lotta fantastica. « delle posizioni degli atleti in gara. I fran- Bella da vedere» per chi ne seguirà le cesi, che hanno inventato lo stile a uo- uesta non vuole essere una lezio- fasi alla televisione. Bella da vivere mo, i francesi che nello slalom parlano Q ne di tecnica. Riporto solo osser- per chi sarà sul posto, lungo il tracciato di tecnica «serpente», i francesi - dicevo vazioni raccolte nell'ambiente o al traguardo ad aspettare. Le previ- - spiano da circa tre mesi ogni metro tecnico dello sci di casa nostra e stranie- sioni dicono che ci sarà un tifo alla San della sua scivolata. Le immagini di ro; sono più che altro considerazioni di Siro, come generalmente accade solo Thòni sono ormai sugli schermi dei tec- chi cerca di capire meglio come si possa nel calcio quando si scatena la tribuna. nici più rabbiosi. Si vuole sapere come vincere o perdere una gara, quando a Thòni gioca in casa ed ha tanti amici faccia a guadagnare tanti secondi sugli determinarlo bastano pochissime fra- dalla sua, pronti a dargli una forte spin- altri e lo si passa e ripassa ai rallentatore, zioni di secondo, magari solo qualche ta morale. Lo faranno con l’incitamen- fotogramma per fotogramma. Si manda centesimo. Quello che ha più meravi- to alla voce e, - Dio voglia - che que- avanti la pellicola e si ritorna indietro gliato tutti in questo primo scorcio d'in- sto grido preluda la vittoria. Noi, come per rivedere ancora, per osservare in più verno dominato dal diciannovenne ra- italiani, ce lo auguriamo, anche se co- persone, per commentare quello che si è gazzo di Trafoi è la rapidità con cui egli me sportivi sentiamo di dover aprire le visto. E salta fuori che Thòni spinge ha fatto carriera. Generalmente, al suc- porte del cuore al successo di chiun- continuamente sulle code degli sci im- cesso ci si arriva dopo anni ed anni di que. ll binomio Thòni-Russel costitui- primendo, un attimo dopo l'altro, sempre esperienze e di pratica. Thòni ha evitato sce il grande spettacolo di questi cam- nuova forza all’avanzamento. Questo sui tutto questo; ha saltato l'anticamera. Al pionati. Ciò non vuol dire comunque punti diritti, dove altri affidano la loro punto che si è permesso di vincere gare che l'interesse delle gare sarà racchiuso velocità quasi esclusivamente alla forza di, elevato valore internazionale, anche tutto qui. Bisogna tener presente che di caduta, all’aerodinamicità della posi- quando è partito con numeri piuttosto nello sport non c’è mai nulla di sconta- zione, alla sciolinatura. I motivi di suc- alti. Fatto più unico che raro nella storia to e che nei due slalom, « gigante » e cesso non sembrano tuttavia essere rac- dello sci! [1] Thoeni anche per gli altri

ragazzi di Adelboden circonda- fondevano, Gustavo Thoeni non capiva dello slalom gigante sul Kuonisbergli, vano Gustavo Thoeni con in ma- le parole: in mezzo al cerchio continua- Thoeni aveva un vantaggio di 5/100 sul I no penne e piccoli notes per avere va a scrivere « Thoeni » sui blocchetti campione austriaco e Karl Schranz, il suo autografo. Erano ragazzi della dei ragazzi, in un brusio assordante. adesso, lo aveva cercato per stringergli stessa scuola, con la giacca uguale, Improvvisamente uno strano silenzio gli la mano. poi c'erano dei gruppi di italiani, foto- ha fatto alzare gli ocohi. Di colpo tutti grafi che si spingevano, i giornalisti e tacevano, il cerchio si era aperto e in un oi Thoeni non ha vinto il gigante quelli della televisione. Tutti gli chie- corridoio di folla veniva avanti Karl di Adelboden, l'ha vinto proprio devano qualche cosa, le voci si con- Schranz. Era finita la prima manche P Schranz, ma per il giovane asso PAGINA 5 STORIA DELLA VALANGA AZZURRA azzurro il gesto del vecchio re in pista, dove la confidenza suo modo di sciare ed il suo alla Val Gardena, di St.Anton è forse stato la più con ogni tipo di neve lo tra- risultato di dimostra poi, inizierà il lun- importante fra tutte le vittorie sforma in un atleta aggressivo quali possano es- sere le sue D go viaggio verso sin'allora ottenute nella Coppa e potente, sempre sicuro di sè, « chances » ai Mondiali in Sapporo, le Olimpiadi giap- delle Alpi, nella Thredbo Cup nella battaglia con i paletti. speciale. Clataud e Compa- ponesi. E’ li che Jean Vuar- in Australia, nel «gigante » di Impostato da suo padre, mae- gnoni sono le nostre speranze net ha dato appuntamento Val d'Isère e nello slalom spe- stro di sci allo Stelvio, estima- in gigante ancora dietro ad una grande Italia, ad una ciale di Hindelang. Gustavo tore e conoscitore della scuola Thoeni, che specialmente in squadra finalmente compat- Thoeni era stupito, Schranz austriaca, stupisce la sua ecce- due manches tecniche può ta, unita e volonterosa. An- non gli ha detto nulla ma per zionale rapidità di movimenti, sfoderare tutta la sua potenza diamo ai Mondiali dopo il lui ha parlato quella stretta di l’economia e la leggerezza del e tutto il suo talento per una noto « ammutinamento » di mano: in quel momento Thoe- suo stile. medaglia. Wengen che, agli occhi di ni è entrato fra i grandi del tutti, non ha dato certamente ome Zeno, Thoeni scia n discesa libera i nomi discesismo mondiale. Forse, l’impressione che i nostri con intuito ed una dei nostri « outsiders » nel nostro campione, Schranz sciatori si sentano attaccati straordinaria naturalez- sono quelli di Helmut ha rivisto a trentadue anni se C I alla bandiera. Eppure sono za, ordinato nella giungla de- Schmalzl, di Stefano Anzi e stesso, quando giovane come bravi ragazzi, che soltanto gli slalom anche quando la di Gerardo Mussner, che « Thoeni aveva iniziato la sua qualche cattivo esempio ha gara gli chiede di rischiare. E’ gioca » in casa, come Helmut straordinaria carriera che sa- trascinato verso un gesto veramente un esempio dell'at- e come Giustina Demetz, che rebbe culminata (quasi certa- che resterà purtroppo nella leta fenomeno che caratterizza sogna di finire la sua carriera mente) sulle piste dei Campio- storia dello sci italiano. Spe- lo sport italiano, dove non con un brillante risultato. Poi, nati del Mondo in Val Garde- riamo di poterlo dimentica- abbiamo tradizioni di squadre la sua eredità passerà sulle na. Là Thoeni sarà uno dei re, perché lo sci italiano non forti ma di espressioni indivi- spalle di Clotilde Fasolis che suoi avversari più pericolosi, merita queste umiliazioni duali a livello di « superman» ha soprattutto «chances » in « sarà tra i favoriti dello slalom ma, anche al di là dei risul- Probabilmente Thoni sarebbe gigante », ma anche la possi- gigante e dello slalom specia- tati, l'entusiasmo e la pas- divenuto un campione dell’at- bilità di fare una buona disce- le, sarà la nostra grande spe- sione soprattutto di chi vie- letica leggera, o del calcio, se sa e di difendersi in slalom, ranza per una medaglia. ne chiamato in Nazionale. non fosse cresciuto in monta- dove sta realizzando impor- La passione e l’amore per la hoeni è un miracolo. gna. E’ una fortuna che sia tanti progressi. Qui attendia- squadra, il rispetto per se Soltanto pochi mesi fa nato per lo sci. mo la gara di Robertina stessi, il rispetto per la gara. non sapevamo che Schranz e di Roselda Joux T d è una fortuna - pensa [2] avremmo potuto contare in con molta trepidazione. Il Jean Vuarnet - che Val Gardena su un azzurro loro talento può realizzare un Gustavo sia esploso capace di mettere in pericolo E risultato impensabile se ac- proprio nel momento giusto, [1] G. Pietroni - Nevesport 5 l'assalto ai Mondiali dei fran- compagnato da quella grinta nel momento in cui avevo febbraio 1970 cesi, degli austriaci, degli sviz- che ha già consentito a tutte e proprio bisogno di un giovane [2] M. Di Marco - Sport Invernali zeri e degli americani. Aspet- due di inserirsi tra le più forti che galvanizzasse gli altri febbraio 1970 tavamo soltanto con sufficien- ragazzi e li trascinasse, per specialiste. te umiltà forse che questo mi- spirito d’emulazione, verso i racolo avvenisse, Lo aspetta- grandi risultati »; L'Italia non vamo da tanti anni. Carletto ha mai avuto una Nazionale Senoner nel 1966 ha vinto il così forte come da quando Mondiale di slalom a Portillo, Jean Vuarnet è arrivato dalla ma il nostro ultimo Thoeni Francia per risolvere il proble- dobbiamo scavare nel tempo ma del nostro sci alpino. La per ricordarcelo. Balza fuori squadra non è ancora fatta, dalle pagine più leggendarie nascerà per Sapporo, ma già dello sci azzurro: è certamente possiamo contare su alcuni Zeno Colò, il nostro caro cam- azzurri in grado di realizzare pione dell’Abetone. sulle piste dei Mondiali dei hoeni ha cominciato ad buoni risultati. Dietro Thoeni, assomigliargli nei risul- in slalom speciale, c’è Felice T tati, ma ricorda Zeno De Nicolò che sta vivendo la soprattutto nel carattere, che si sua seconda vita. E’ proprio riflette poi nel modo di sciare. l’esempio di un atleta risorto, E’ un ragazzo timido, un po’ un ragazzo non più giovane chiuso, che dà la sensazione, a che era dato per finito due parlargli assieme, di contare le anni fa e che, se non fosse parole. Dietro il ragazzo sensi- giunto Vuarnet, avrebbe pro- bile, che arrossisce quando si babilmente chiuso la sua car- sente chiamare campione, c'è riera coi Campionati ltaliani di lo sciatore. Altrettanto sensibi- Santa Caterina. Li, invece, è le sugli sci ma non più timido rinato. Ha persino cambiato il VOLUME 3, NUMERO 20-21 PAGINA 6 Gli avversari di Thoeni: Patrick Russel

l famoso doganiere illustrandone poi articoli francese è nato il 22 e libri pubblicati in una I dicembre 1946 a ventina di nazioni e in Chamonix. E’ entrato una dozzina di lingue come una bomba diverse, di parlarci del nell’ambiente dello sci suo allievo. «Russel è il alpino d’alta competizio- «Signor Assorbimento»: ne, facendosi notare per quando entrò direttamen- la posizione arretrata — te nella squadra riserve che nello sci è quello che della Francia, saltando per il salto è lo stile Fo- ragazzi selezionati già da sbury — ma soprattutto qualche anno dai respon- per gli eccellenti risultati sabili tecnici, il suo modo del 1968, quando fu 3° in di sciare fece sensazione. slalom nella Coppa del Per fortuna nello stesso Mondo dietro Giovanoli periodo Dumeng Giova- e Killy. Attualmente gra- noli faceva sensazione in zie ai suoi eccellenti ri- Svizzera, Alfred Matt in sultati nello slalom (tre Austria… vittorie, un 2° e un 4° na cosa è certa: posto) e nello slalom Russel, accumu- gigante (una vittoria, un lando ore di sci, 2° e un 4° posto), è quin- U ha migliorato il proprio di uno dei superfavoriti equilibrio ed affinato la per i due slalom della Val tecnica mentre i suoi ami- Gardena dove si batterà ci Jean Noel Augert, contro Thoeni e Giovano- Henry Duvillard (in parti- li; ed avrà una chance per colare) ed anche Alain la combinata se - come Penz si sono ispirati al pare probabile - verrà suo modo di sciare. iscritto anche alla discesa «Però si parla troppo del- libera. Il grande dispen- la tecnica di Patrick. Non dio di forza richiesto dal c’è solo quella! Si dimen- suo modo di scia- re gli tica che quando aveva 17 rende necessario, per anni la possibilità di sele- vincere, di disporre dl zionarlo nella squadra dei una grande volontà di Dauphiné per il Criterium vittoria e di notevole ag- Nazionale dei Giovani gressività. Ma la sua in- non è stata nemmeno telligenza, la sua apertura presa in considerazione. mentale e la sua volontà Andando a sciare la do- di contorno favorevole. Credo di rendere partecipi quelli nche Russel avrebbe menica, qualche volta il che questo ambiente Patrick lo che lo circondano dei preso questa strada, se giovedì pomeriggio, otto abbia trovato al Grenoble Uni- segreti della sua tecnica A non avesse continuato giorni a Natale, dieci a versité Club. «Prima di lui altri lo rendono uno degli a progredire nello sci. È stato il Pasqua e una trentina tre universitari avevano realiz- sciatori più simpatici. ll contrario e i suoi compagni di durante l’estate, Patrick zato lo stesso exploit, di assicu- suo principale obiettivo è università se ne rallegrano, per- ha dovuto far progressi rarsi cioè una base solida di oggi quello di diventare ché Patrick è il più sensazionale molto più rapidi dei gio- studio e di entrare nella squadra anche un buon discesista, degli amici. La sua gioia di vani montanari che ave- nazionale delle riserve: Daniel per aumentare le proprie vivere, il suo dinamismo, la sua vano tutto sacrificato alla Cathiard che, dopo aver con- chances. sfolgorante salute sono un aiuto neve a soli quattordici quistato il «coq», il galletto prezioso — ne sono convinto bbiamo chiesto a anni, e passavano sugli simbolo dell’Equipe de France, — per la squadra francese, do- GEORGES JOU- sci tutto il loro tempo. è tornato alla facoltà di Scienze ve pure conta ormai dei veri A BERT, che negli Tali progressi richiedeva- Economiche, Christian Raisin amici sia fra gli atleti che fra gli ultimi quattro anni ha no non solamente delle oggi studente di Architettura, allenatori. Questo pure ha un ripreso alcune migliaia di doti ma intelligenza, Serge Ramus allievo dell'istitu- peso, nel suo successo». fotografie - in sequenza e grande forza di carattere e to universitario di Amministra- Sci - febbraio 1970 no - di Patrick Russel, resistenza di un ambiente zione aziendale.

PAGINA 7 STORIA DELLA VALANGA AZZURRA Gli avversari di Thoeni: Jean Noel Augert

la II Coppa dei Paesi Alpini a Badgastein dove sui piazza 14° nello speciale vinto da Herbert Huber, secondo il cugino Jean Pierre e terzo Carlo Senoner. In marzo vince la sua prima gara interna- zionale ad Arosa, battendo in gigante il tedesco Prinzing, è ottavo a Hindelang in un gigante vinto dall’austriaco Tri- tscher. ella stagione olimpica 1968 ar- riva 14° nel gigante inaugurale N di Val d’Isere vinto da Nenning su Schranz e Killy. A gennaio torna al circuito FIS B dove vince un gigante e uno speciale a Berchtesgaden e arriva quarto a pari merito con il forte norve- gese Haakon Mjoen nello speciale di Tarvisio vinto da Patrick Russel, l’emer- gente fra i giovani francesi coetanei di Augert. A Zell am See, nello speciale del Trofeo Toni Mark, giunge nuovamente quarto. Nel finale della stagione olimpi- ca ottiene altri piazzamenti in gare FIS B: a Le Courbier è terzo a pari merito con Bruno Piazzalunga in un gigante vinto da Alain Penz con Giuseppe Com- pagnoni secondo, a Leysin sempre in gigante ottiene il terzo miglior tempo nella seconda manche. Con progressio- ne costante Augert scala le classifiche dei punti FIS. Nell’inverno australiano infila una serie di vittorie (primo in spe- ciale e gigante a Thredbo, il 18 agosto festeggia il diciannovesimo compleanno chiudendo con un’altra vittoria la tour- neè australiana. Vittorie che gli consen- tono di entrare in primo gruppo di meri- to nella successiva stagione agonistica. a stagione 1969 inizia a Val d’Ise- re, nel gigante vinto da Schranz L ottiene il miglior intertempo nella Nato il 17 agosto 1949 a La Toussuire, prima manche ma la foga agonistica, in Savoia, si è messo in luce la stagio- che diverrà una sua caratteristica, lo ne scorsa finendo al 2° posto nella La carriera tradisce e inforca prima di giungere al Coppa del Mondo, 4° in slalom e 3° in traguardo. Prima di Natale vince uno gigante. Ed era partito praticamente slalom a Les Contamines battendo Alain senza punteggio FIS. Quest’anno, nelle ean Noel Augert esordisce nel Penz e Pier Lorenzo Clataud ma è battu- classifiche di Coppa del Mondo è in grande sci a 17 anni al Crite- to da Bruno Piazzalunga in gigante. Gennaio 1969 vede la definitiva consa- corsa con Russel, Penz e Thoeni. Ma J rium della Prima Neve nel crazione del giovane francese. A sorpre- sembra non aver ancora trovato la stes- dicembre 1966. Si piazza 12° in di- sa, ma con pieno merito, si aggiudica il sa andatura e lo stesso successo scesa libera davanti al cugino Jean Pierre e all’altro esordiente francese difficile gigante di Adelboden, gara di dell’anno scorso: ha vinto senza di- Coppa del Mondo, battendo tutti i cam- scussioni lo slalom di Lienz, ed è stato e coetaneo Henry Duvillard. In gen- naio convocazione in nazionale per pioni più celebrati, poi il gigante di Aare due volte 3°, a Hindelang e Kitzbuhel. le prime gare di Coppa del Mondo: è e uno slalom di fine stagione a Watervil- Non ha ancora ritrovato l’aggressività nella lista dei convocati assieme ai le Valley, chiudendo così al secondo po- che gli era caratteristica. I suoi compa- «mostri sacri» Jean Claude Killy, sto assoluto di Coppa. E’ nata una nuova gni, che lo hanno soprannominato Guy Perillat, Leo Lacroix, Georges «stella» nel sempre prolifico vivaio fran- «president Rosko», da un famoso disk- Mauduit, Louis Jauffret. Il dieci cese e nell’anno dei Mondiali Jean Noel jockey francese, pensano che in Garde- gennaio è 9° in uno speciale FISB a Augert si presenta con le carte in regola na dovrebbe tornare comunque al mas- La Chaux de Fond vinto dal conna- per giocarsi la prima chance importante simo della forma. zionale Alain Penz. Fa parte della della carriera: una medaglia d’oro mon- SCI - febbraio 1970 nazionale francese che gareggia nel- diale. (M.G.) VOLUME 3, NUMERO 20-21 PAGINA 8 Gli avversari di Thoeni: Karl Schranz

Karl Schranz, nato Il 18 novembre 1938 in St. Anton, Impiegato com- merciale presso Kneissl. Schranz non è solo il veterano dello sci, alpino, ma ne è malgrado Killy e Toni Sailer, il più grosso fenomeno: è da ben 16 anni che lo si conta tra i corridori austriaci di punta. È il più astuto di tutti. Toccò il punto più basso della sua carriera ai Giochi olimpici 1960 a Squaw Valley, quando il dott. Sepp Sulzberger, direttore della squadra austriaca, una sera lo trovò al ristorante con Anderl Molterer e lo spedì fuori dalla nazionale. Per Schranz fu la più grande lezione della sua vita: da allora niente più alcool o gioco d'az- zardo al Casinò, ma ha condotto una vita molto regolata ed è per questo che malgrado la sua età è ancora cosi in gamba fisicamente. Le sue passioni: gare sulla Porsche, tennis, calcio (è cannoniere nella squadra dl St. Anton) e la discesa libera. Il suo traguardo: vincere anche que- st’anno la Coppa del Mondo, e dopo una medaglia in Val Gardena diven- tare allenatore della squadra nazio- nale austriaca.

SCI - Febbraio 1970

1957: Nasce una stella

Il 20 dicembre 1956 la federazione austriaca comunica i nomi dei con- vocati per la prima classica dell’an- no 1957, il Lauberhorn di Wengen. La squadra austriaca, che domina in lungo e il largo con Toni Sailer, Josl Rieder, Hias Leitner, Ernst Hinter- seer, Anderl Molterer, viene «rinforzata» con due adolescenti di buone speranze, il diciassettenne Egon Zimmermann e l’appena mag- vani dimostrano di non essere un fuoco di piazza alle spalle di Toni Mark, dimo- giorenne Karl Schranz. Il paglia, classificandosi al quarto posto a strando notevoli doti di polivalenza. Con «battesimo del fuoco» per le due pari merito nella libera vinta da Toni Sai- la piazza d’onore in slalom vince facil- imberbi promesse è sulla lunghissi- ler. Karl Schranz ottiene poi un lusinghie- mente anche la combinata del Kandahar ma (3,6 km) ed estenuante ( 3 mi- ro quinto posto a Badgastein sulla pista che a quei tempi era considerata come un nuti e mezzo di percorrenza) pista dove si disputeranno i Campionati del campionato del mondo non ufficiale e la di Wengen. L’esordio è Mondo nel 1958. Ma è il Kandahar di cui vittoria valeva, da sola, una stagione «fulminante»: Zimmermann, che Chamonix che consacra la nuova «stella» agonistica. Sull’onda dell’entusiasmo, sembra più dotato di Schranz arriva dello sci austriaco. Complice l’assenza dei terminata la stagione delle libere, si dedi- addirittura terzo alle spalle di Sailer «mostri sacri» Sailer, Molterer, Rieder in ca con assiduità agli slalom dove coglie e dello svizzero Staub. Karl Schranz tournee in America e di Hinterseer infor- due successi a Crans Montana e Zakopa- coglie un promettente ottavo posto, tunato, il giovane Karl fa sua la prima ne. Pur con inevitabili alti e bassi, Karl lasciandosi alle spalle gente come delle sette discese del Kandahar che colle- Schranz sta disputando la sua 14° stagio- Bruno Alberti, Hias Leitner, Toni zionerà nella sua lunga e inimitabile car- ne agonistica ad alto livello, sempre vin- Mark, Francois Bonliau, Charles riera. Sull’onda del successo in libera, cente e ancora fra i favoriti in ogni gara Bozon. La settimana dopo a Kitzbu- Schranz disputa anche un eccellente sla- a cui partecipa. Un record che sarà diffi- hel, sulla terribile Streif, i due gio- lom speciale in cui ottiene la seconda cilmente eguagliato (M.G.) PAGINA 9 STORIA DELLA VALANGA AZZURRA Gli avversari di Thoeni: Dumeng Giovanoli

Il 23 gennaio Dumeng Giovanoli ha cele- brato il suo 29° compleanno. Campione svizzero di discesa libera nel ‘65 e 67, non eccelle più nel genere «rischiare tutto». Vicino alla trentina, comincia a porsi do- mande. E si sa che la riflessione è deleteria quando si tratta di esporsi alle incertezze di una pista sulla quale si scende senza paracadute a più di 120 km/h. Senza am- metterlo del tutto, Dumeng comincia a conoscere la paura. Per combatterla, come per reagire contro l’età, si lancia a corpo perso nelle discipline più tecniche, slalom e gigante. Animato da una feroce volontà, ha potuto fare magnificamente fronte all’ondata dei «giovani lupi» svizzeri con- quistando il posto della selezione per la Val Gardena. A 29 anni non ha niente da invidiare alla longevità e alla testa del suo amico Karl Schranz, altro fenomeno in uno sport che divora molto giovani i suoi campioni. Attualmente è lo sciatore sviz- zero con più titoli nazionali (ne ha conqui- stati 8 dal 1965). Ha la fortuna di lavorare nell’albergo di famiglia, a Sils nei Grigio- ni, cosa che gli permette di soddisfare il Dumeng Giovanoli, uno sciatore da record imbattuti suo gusto per le gare. Le sue qualità? Grande gentilezza e un certo senso dell’u- Una carriera che nasce da ragazzo forte dappertutto. Ma se c’era da pun- morismo. E nello sport? Un paio di coscie facendo su e giù dalle montagne tare su di lui, beh, valeva la pena farlo da far invidia ai sollevatori di pesi... dell’amata Val Fex e dintorni a piedi, nello slalom. Il suo mix di forza mu- senza impianti di risalita, con gli scar- scolare e di reattività unita a una gran- SCI - Febbraio 1970 poni in cuoio e i bastoni in legno. de tecnica e un talento al di sopra della Un’epoca agonistica fatta di paletti media nel leggere le piste, ne hanno fissi. Dei cosi che guai andarci addos- fatto un campione letteralmente – so. Ti saresti fatto male, tanto male ancora oggi— senza pari. Non tanto (anche perché a fare slalom nessuno si per le vittorie sulle mitiche piste, ad proteggeva, negli anni ’60). Il casco lo esempio, di Kitzbuehel, Wengen e mettevi solo nella discesa libera. Nelle Kraniska Gora. Ma per il fatto, non altre discipline al massimo una cuffia. direttamente evidenziato dal suo pal- Niente proteggi-ginocchia o proteggi- mares, che Dumeng Giovanoli è stato braccia... Dumeng Giovanoli le disci- il primo sciatore svizzero di tutti i tem- pline sciistiche le ha praticate tutte e pi - e l’unico finora - a vincere una ai massimi livelli. Ai suoi tempi non coppa del mondo di specialità nello esistevano gli specialisti e lui andava slalom. (RadioTelevisioneSvizzera) Quel quarto posto a Grenoble

Ancora «brucia» a Dumeng Giovanoli mente recuperabile, nella seconda si è la medaglia di «latta» dello slalom trovato «invischiato», suo malgrado, olimpico di Grenoble. Arrivato alle nel «giallo» della discesa di Schranz. Olimpiadi nel ruolo di favorito dopo le Avrebbe dovuto partire dopo l’austria- vittorie di Wengen e Kitzbuhel, il gri- co quando fu fermato alla partenza e gionese ha perso l’occasione della vita tenuto a «bagnomaria» per una deci- per mettersi al collo una medaglia im- na di minuti prima che gli fosse ridato portante. Di carattere piuttosto emoti- il via. Si può capire quanto questa vo quando si trova al cancelletto di lunga attesa possa aver influito sui partenza, non ha retto il peso del pro- suoi nervi ma nonostante tutto Giova- nostico. Quinto dopo una prima man- noli ha attaccato fino a «staccare» il che relativamente facile dove era possi- secondo tempo di manche, insuffi- bile attaccare senza grandi rischi, sep- ciente per recuperare fino al podio. Ci pure con un distacco dai primi ampia- riproverà in Val Gardena. (M.G.) VOLUME 3, NUMERO 20-21 PAGINA 10 PAGINA 11 STORIA DELLA VALANGA AZZURRA A chi l’oro? I pronostici di SKI

Sul numero di febbraio 1970 della Corcoran: Kidd ha sicuramente la Greene: Sabich ha le migliori rivista americana SKI quattro possibilità di vincere medaglie in sla- possibilità degli americani di fare esperti del calibro di Bob Beattie lom e/o di slalom gigante. La sua il risultato ma, come Kidd, è irre- (ex allenatore degli americani dal motivazione è alta e ha l'esperienza. golare. Se è «su di giri» , potrebbe 1960 al 1968 e creatore del circui- Un punto di domanda: è stato essere lì fra i primi. Ma ci sono to pro), Tom Corcoran (ex atleta, «fragile» in passato. «Voci» [rumor] sciatori più forti di Kidd o Sabich allenatore e fondatore della sta- dicono che è stato punito e sospeso nelle squadre europee. zione sciistica di Waterville Val- dal team la scorsa estate e che questo ley), Serge Lang (corrispondente è stato uno stimolo per lui. Beattie: Sabich ha forti motiva- europeo della rivista ma soprat- zioni economiche [commercial tutto ideatore della Coppa del Greene: Non ci scommetterei su Kidd. Non è un atleta totalmente nell’originale nda]: ha intenzione Mondo) e Nancy Greene di diventare professionista dopo la (canadese vincitrice delle prime impegnato ed è noto per non fare le cose che dovrebbe fare, come la pre- Val Gardena. La sua grande possi- due Coppe del Mondo) si bilità sarà in slalom. Gli altri «esercitano» in pronostici e valu- parazione estiva. Egli è consapevole del fatto che lo sci non è tutto; per membri della squadra maschile tazioni tecniche sui principali degli Stati Uniti hanno solo una protagonisti dei Mondiali in Val vincere, bisogna invece dedicarsi to- talmente allo sci. remota possibilità di andare a me- Gardena. Interessante il punto di daglia. Rick Chaffee ha tutto il vista di oltreoceano sugli sviluppi talento per lo slalom gigante, ma dello sci mondiale e sui suoi pro- non ancora a livello di battere gli tagonisti. Ovviamente c’è un oc- europei; Hank Kashiwa è un esor- chio di riguardo verso gli atleti di diente [rookie nell’originale nda] casa ma le aspettative non sono hoeni: L'unico concor- rente reale che la nazione con qualche possibilità, ma non irrealistiche e le analisi tengono T abbastanza esperienza. conto delle reali possibilità degli ospitante in Val Gardena ha da of- frire. Thoeni, 18 anni, ha aperto la atleti americani. Da segnalare Corcoran: Dal momento che come sia Beattie che Corcoran stagione di Coppa del Mondo in Val d'lsere con una grande vittoria in probabilmente diventerà profes- non hanno remore nel giudicare il sionista dopo la Valgardena ha la «denaro» come motivazione im- slalom gigante. Il tifo degli italiani potrebbe aiutarlo a Val Gardena. motivazione dei soldi [money mo- portante se non fondamentale per tivation nell’originale nda] per gli sciatori americani, Kidd e Sa- Lang: nelle ultime gare della scorsa fare bene. La sua occasione (come bich in primis. Curioso, infine, che per Kashiwa ) è in slalom, come di venga escluso dal novero dei pos- stagione, e in Australia, ha battuto alcuni dei migliori francesi e gli au- solito è tradizione per gli america- sibili vincitori di questi mondiali, ni. L’incognita [dark horse nell’o- un «personaggio come Patrick striaci nello slalom gigante. Quest'an- no, in allenamento batteva i suoi riginale nda] è Eric Poulsen, al suo Russel, citato se non incidental- primo viaggio all'estero. mente. (M.G.) compagni di squadra italiani di non meno di quattro secondi in ogni di- scesa. Ha i muscoli come l'acciaio. Thoeni è un potenziale vincitore in slalom gigante e un serio contenden- uvillard: Non c’è mi- te altrove. D gliore esempio della Corcoran: Thoeni ha dato spettaco- crescita del movimento giovanile idd: l’uomo-chiave del lo in Australia questa estate. Lui è della squadra francese del ventu- K team americano. Se più forte in slalom gigante e, ovvia- nenne Duvillard: per la Francia è farà bene subito in sla- mente, ha beneficiato dei consigli di l’uomo chiave. Se farà bene in lom tutto il team sarà galvanizzato e Jean Vuarnet, il francese ex- slalom darà una spinta psicologi- potrebbero giungere sorprese. campione del mondo che è stato no- ca enorme per lo slalom gigante e discesa libera che seguono e la Beattie: E’ nella forma migliore da minato allenatore della squadra ita- Francia potrebbe fare piazza pu- quando gareggia, sia fisicamente che liana lo scorso anno. lita di medaglie mentalmente. Potrebbe essere l’anno che vince la Coppa del Mondo. E’ for- Beattie: Si vincono le medaglie ai te in speciale ma potrebbe vincere campionati del mondo dopo aver l’oro anche in gigante. Ha forti moti- abich: Rappresenta il mi- vinto in discesa libera: Killy e Sai- vazioni, questo sarà sicuramente il glior risultato del pro- ler sono stati esempi perfetti. Di suo ultimo anno da dilettante e il suo S gramma di ringiovanimento del tutti i discesisti che affrontano futuro «economico» [commercial] team americano. Se c’è qualcuno del Schranz, che sembra imbattibile dipenderà dai risultati ottenuti nel team statunitense in grado di ugua- nello slalom gigante, solo Duvil- circuito FIS. gliare i risultati di Kidd, sarà lui. lard può competere in discesa e VOLUME 3, NUMERO 20-21 PAGINA 12 g a r e ha le migliori possibilità in discesa to sia stata la discesa premondiale rimanenti [discorso fatto in ottica libera e slalom. dell’anno scorso. A mio parere, que- combinata nda]. sto favorisce i migliori sciatori e sen- Lang: lo scorso inverno, Duvillard to che Daetwyler si colloca accanto Corcoran: Lo slalom è la specialità partiva nel terzo gruppo (uno gran- al Duvillard come favorito nella di- in cui l'età comincia a farsi sentire. de svantaggio), ma le sue presta- scesa. Pertanto, assegnerei possibilità di zioni in discesa sono state: tre vit- medaglie a Schranz in discesa libera torie. Oggi è il numero uno nella Beattie: La discesa della Val Gar- e slalom gigante, ma non in slalom. classifica FIS di discesa del 1970. dena è molto veloce, senza troppe L'anno scorso era uno sconosciuto. curve. Poichè Daetwyler è grande e Beattie: Normalmente da Schranz ci Quest'anno darà a Schranz del filo forte, la discesa è fatta per lui, come si potrebbe aspettare che vinca la da torcere, sia in Val Gardena sia lo è per gli altri svizzeri e per gli au- discesa, ma la discesa della Val Gar- in Coppa del Mondo per tutto l'an- striaci, Nenning e Messner. dena non si rivela difficile e Schranz no di corse. fa del suo meglio quando il gioco si fa duro, come all’ Hahnenkamm. In Greene: Duvillard correrà per slalom sarà in balia di atleti più gio- l’oro nella discesa libera chranz: Parliamo di Karl vani e agili. Per vincere dovrà aspet- S Schranz per una buona tare che gli altri «escano», se com- ragione: ci piacerebbe che conclu- mettono errori la «vecchia volpe» desse la carriera con il «botto», e può vincere con la sua grande espe- lui è il tipo che può fare il rienza. Gli austriaci hanno avuto la ugert: Corre come il «colpaccio». E’ l'attuale detentore sfortuna di seri infortuni dei loro gio- A giovane Killy. Sembra della Coppa del Mondo e ha più vani e dipendono da veterani ultra- anche come il giovane Killy. E po- esperienza di qualsiasi corridore di trentenni: Schranz, Gerhard Nenning trebbe fare qualcosa di simile a ciò classe mondiale. Il vincitore del e Heini Messner. Questo dà vantag- che fece Killy: vincere. titolo della combinata maschile può gio alla giovane squadra francese che uscire dalla della battaglia tra lui e dovrebbe uscire dalla Val Gardena Corcoran: Corre per vincere in Henri Duvillard. con il titolo a squadre. slalom gigante ed è stato vincitore della Coppa del Mondo nello sla- Lang: Il più grande dei campioni lom. Potrebbe essere una delle del 1970 dovrebbe essere Schranz. «stelle» di questi mondiali. Come Killy nel 1967, Karl è un Greene: ha concrete possibilità uomo con un per la medaglia d'oro nello slalom piano: vuole gigante. Sarà tra i primi cinque in diventare cam- tutte e tre le discipline; Ha inoltre pione del mon- un grande «feeling» con i suoi sci. do e vincere la sua seconda Beattie: Ha buone possibilità per Coppa del Mon- una medaglia sia in slalom che gi- do di quest'an- gante. Insieme con Alain Penz e no. Ha svolto Patrick Russel, Augert è una delle una preparazio- stelle francesi che sono emerse dal ne molto dura e programma giovanile gestito sa come portare dall’ex allenatore francese, Honoré il fisico al mas- Bonnet. [Russel è il prodotto anche simo della for- dell’allenatore Georges Joubert; il ma proprio al suo stile rappresenta il massimo momento giu- della tecnica moderna]. Augert, sto. Il suo pro- Penz o Russel potrebbero facil- blema: lo sla- mente vincere lo slalom; i francesi lom, l'unica potrebbero fare piazza pulita di specialità in cui medaglie. non sarà il favo- rito, sarà la gara che inaugura il programma. aetwyler: Qualunque Questo dà a D cosa sperino gli svizze- Duvillard una ri, le loro speranze risiedono in grande occasio- questo uomo, la cui specialità è la ne di avvantag- discesa. giarsi, se doves- se dargli molto Lang: La discesa in Val Gardena distacco sarà sulla pista del Ciampinoi può esse- poi difficile re- re quest’anno più difficile di quan- cuperare nelle PAGINA 13 STORIA DELLA VALANGA AZZURRA

Memorabilia SCIATORI D’EPOCA Quelli che amano la Valanga Azzurra, quelli che amano gli sci "diritti", quelli che curvano usan- do i loro piedi, quelli che amano la montagna, S IAMO SU INTERNET QUELLI CHE AMANO LO SCI. WWW. SCIATORIDEPOCA. IT

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Fonti bibliografiche consultate

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