Vol 3 N 17 Campiglio Kandahar
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SCIATORI D’EPOCA STORIA DELLA VALANGA AZZURRA 1970: Esplode Gustavo Thoeni-Speciale 3-TRE VOLUME 3, NUMERO 17 Tattiche e strategie di Coppa Come hanno affrontato le gare premondiali Russel, Thoeni e Schranz L’ultima settimana di gennaio vede gli strategia adottata da Gustavo si è di- prima gara dei mondiali in Val Gar- atleti di Coppa del Mondo impegnati mostrata vincente, ha fatto il pieno di dena in cui Russel conta di ottenere su più fronti. Chi a Madonna di Cam- punti in gigante e un buon bottino in un buon risultato. La strategia di piglio per la tradizionale 3-TRE - ri- speciale con ancora molti slalom da Russel lo ha comunque portato a fare tornata alla grande sul palcoscenico disputare e raggiungere i fatidici 150 il «pieno» di punti in slalom speciale dello sci importante - e il Kandahar - punti che rappresentano il massimo ma anche a rinunciare a ben due gi- con la sola discesa libera. L’ultima possibile per chi disputa solo giganti e ganti, specialità in cui attualmente gara di Campiglio e la discesa del slalom. Patrick Russel, dopo la vittoria sembra più debole in fatto di punti di Kandahar si sovrappongono, quindi di Kitzbuhel si è trasferito a Kranjska Coppa. E veniamo al terzo conten- per alcuni atleti sarà giocoforza fare Gora, successivamente si è trasferito dente di Coppa, il detentore Karl una scelta a quale concorso partecipa- nuovamente in Austria per la disputa Schranz. Tattica ancora diversa che si re anche in funzione dei punti di Cop- di due gare del Campionato dei Doga- inscrive in una strategia già adottata pa del Mondo. I tre atleti attualmente nieri, infine con una lunga trasferta è anno scorso e che è risultata vincen- in testa alla classifica, Russel, Thoeni giunto a Megeve per la disputa dello te: fare il pieno nelle libere di gennaio e Schranz - che verosimilmente si slalom del Gran Prix, valido per la per poi dedicarsi in febbraio e marzo giocheranno la vittoria finale - hanno Coppa, che ha regolarmente vinto. esclusivamente alle prove tecniche. fatto tre scelte diverse. Partiamo con Cinque gare in sette giorni per il tran- L’obiettivo di vincere la terza libera il nostro «beniamino», Gustavo Thoe- salpino e migliaia di chilometri su è stagionale è stato raggiunto a Garmi- ni. Dopo il secondo posto a Kitzbuhel giù per le Alpi. Doverosa, a questo sch, al prezzo della rinuncia al trittico ha «staccato la spina» riposando e punto, una pausa di riposo, conside- della 3-TRE. Tattica azzardata quella allenandosi per dieci giorni di assenza rando anche che una eventuale tra- del veterano austriaco al quale resta- dalle gare, ha rinunciato alla trasferta sferta a Campiglio avrebbe comporta- no comunque quattro giganti e ben di Kranjska Gora (un gigante) e di to la disputa di 8 gare in 14 giorni ( e cinque speciali per far punti, senza Megeve (uno speciale) per poi ripre- gli altri sei occupati dai viaggi). Deci- l’assillo di doversi sottoporre ai pe- sentarsi a Madonna di Campiglio. La samente troppo a pochi giorni dalla santi allenamenti di libera. (M.G.) Prove della libera a Garmisch: 1° il francese Pinel Sommario Thoeni secondo, vince Brechu nello slalom 2/3 Da Garmisch passa l’ultimo treno per la Val Gardena Gli sci dei campioni: Dynastar 3 Exploit di Schranz a Garmisch 4 Il giovane francese Jean Luc Pinel, 2’’1 e la sorpresa americana Rudd A Schranz il Kandahar di Diamanti 5 unico bretone dell’Equipe de Fran- Pyles a 2’’2. Italiani assenti dalle ce, è stato il più veloce nelle prove prime posizioni in questa no-stop. Interviste 5 libere della discesa del Kandahar di La squadra italiana presente a Gar- Poster d’epoca: Kreuzeckbahn 6 Garmisch. Pinel si è imposto all’at- misch è composta dai nostri miglio- tenzione mondiale classificandosi ri liberisti Anzi, Varallo, Stefani e sesto nella discesa di Megeve vinta Mussner. Associato ai liberisti un I convocati di Vuarnet da Schranz. La discesa di Garmisch gruppo di giovani come Pegorari, Ufficialmente varate dal Direttore è lunga 3240 metri con un dislivello Augscheller, Rolando Thoeni, Cor- Tecnico Jean Vuarnet le squadre di 800 e 18 porte direzionali. Tem- radi che si fermeranno a Garmisch azzurre che parteciperanno ai po grigio con temperatura mite, il per disputare le gare del GIS, un campionati mondiali in Valgarde- fondo ghiacciato ma tendente allo concorso che prevede due giganti na. La squadra maschile scioglimento in superficie ha reso ( uno a Garmisch e uno a Inn- (allenatore Mario Cotelli, aiuto molto veloce il tracciato che è stato sbruck) e uno speciale a Sterzing allenatore Oreste Peccedi) è così coperto dai più veloci ad oltre 90 (Vipiteno). L’ultima discesa prima composta: Stefano Anzi, Pier Lo- km/h.. Pinel ha chiuso la prova in dei mondiali è anche l’ultima occa- renzo Clataud, Giuseppe Compa- 1’45’’8 seguito dall’austriaco Cordin sione per Michele Stefani di ottene- gnoni, Felice De Nicolò, Gerhard a 2’ decimi, il tedesco Vogler a 5’ re la convocazione per i Mondiali, Mussner, Gustavo Thoeni, Marcel- decimi, il favorito Karl Schranz a anche se i giochi, stando alle convo- lo Varallo, Eberhard Schmalzl, 1’’5, l’australiano Milne a 1’‘7. Più cazioni ufficiali di Vuarnet, sembra- Helmuth Schmalzl, Carlo Demetz. distanziati lo svizzero Daetwyler a no ormai fatti. VOLUME 3, NUMERO 17 PAGINA 2 Lo sciatore azzurro a Madonna di Campiglio era al comando dopo la prima «manche» Rimonta del rivale con una seconda prova spericolata - L'italiano primo nella «combinata» Madonna di Campiglio, 31 gennaio 1970 - La « 3-TRE » fin qui domi- nata da Gustavo Thoeni si è chiusa quest'oggi con la disputa di uno slalom speciale che ha visto l’ina- spettata sconfitta dell'asso azzurro. Henry Brechu, il giovane campione francese lanciato quest’anno da Sulpice in Coppa del Mondo, lo ha battuto grazie ad una seconda man- che disputata con grande determi- nazione, tutta all’attacco su ogni porta in cui ha rischiato oltre l’in- verosimile. D’altronde, per battere il Thoeni attuale – anche se oggi ha accusato un po’ di stanchezza dopo le quattro manche di gigante dei giorni scorsi - occorreva rischiare. Come ha fatto Jean Noel Augert che è caduto per tentare di rimane- re sulle code di Gustavo che nella prima manche aveva concluso co- me al solito al comando, facendo sperare in una clamorosa tripla vittoria. I distacchi sui diretti inse- guitori – Brechu e Giovanoli – era tuttavia decisamente più contenuti rispetto a quanto fatto vedere nelle prime manche di gigante. In effetti, Thoeni, sceso in 51’’60 aveva appe- na 18 centesimi di vantaggio sul sempre ostico Dumeng Giovanoli e 25 centesimi sul francese. Seguiva- no, più distanziati ma sotto il se- condo di distacco, l’austriaco Ha- rald Rofner a 42 centesimi, lo sviz- zero Heini Hemmi a 0.62, lo svede- se Olle Roelen a 0.65 e il francese Georges Mauduit a 0.87 e il norve- gese Hakon Mjoen a 0.97. La se- conda manche, tracciata da Erman- no Nogler era meno filante ma per- metteva di attaccare a fondo su ogni porta e Brechu – partito per primo - ha adottato l’unica tattica possibile: l’attacco, realizzando il miglior tempo di manche in 49’’19 e l’aggiudicazione del primo posto finale. Gustavo Thoeni ha corso un po’ al risparmio, anche per non compromettere il primo posto in combinata, anche se non è apparso completamente a suo agio. La se- conda manche non ha visto grandi sconvolgimenti di classifica, Giova- noli ha realizzato (continua a pag. 3) PAGINA 3 STORIA DELLA VALANGA AZZURRA (continua da pag. 2) praticamente lo del concorso della «3-TRE» ed in- Brechu, a differenza degli altri assi stesso tempo di Thoeni ed è scalato serisce il suo nome in un albo d'oro transalpini, scia di potenza, ed è di una posizione finendo terzo. Ha- che comprende tutti i grandi dello stato indubbiamente favorito dal ral Rofner ha mantenuto la quarta sci. Quanto a Brechu, la prova percorso della seconda manche, posizione davanti al compagno di odierna lo rivela campione ormai tracciata da Nogler senza ritmo, squadra Heini Messner che ha rea- formato. Non più giovanissimo, ha secondo la vecchia formula italiana. lizzato il secondo tempo di manche ventidue anni, quattro più di Thoe- Logico quindi che gli azzurri, i quali dopo due prestazioni piuttosto opa- ni, ha ottenuto il primo risultato di ora si allenano su percorsi piuttosto che in gigante. Terzo tempo di man- rilievo proprio quando Thoeni vin- diversi, si siano trovati a disagio che per lo svizzero Edy Bruggmann se, lo scorso anno, la Coppa del finendo per perdere la loro abituale che gli consente la risalita al sesto Paesi Alpini, e poi si è ripetuto pa- continuità di azione. Gli altri azzur- posto finale. Nonostante la battuta recchie volte in questa stagione sa- ri giunti al traguardo, a differenza d’arresto - secondo! - Thoeni rima- lendo gradualmente fino ai terzo dei progressi mostrati in gigante ne sempre bravo, bravissimo, anche posto di Megève ed oggi al succes- hanno realizzato prestazioni piutto- perché quel suo scendere in scioltez- so. La «quadra francese affianca sto lontane dalle posizioni di verti- za, ma senza prendere troppi rischi, così un altro elemento di grande ce. Il migliore, Pier Lorenzo Cla- della seconda manche, gli ha frutta- valore a Patrick Russel, a Jean- taud, è solo 24° a quattro secondi e to com'era nelle sue intenzioni il Noel Augert e Alain Penz nel tenta- mezzo di distacco, Carlo Demetz si successo nella combinata. Gustavo tivo di contrastare la classe di Thoe- è piazzato 27°, Giuseppe Compa- diventa cosi il più giovane vincitore ni nelle prossime gare mondiali.