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Rel Finale Verbania

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Relazione finale per il V anno di attività

Autore: Margherita Calderara

INDICE

Premessa ...... 1 1. Area di studio...... 2 1.1 Aspetti dell’ambiente naturale...... 2 1.2 Aspetti climatici ...... 4 2. Materiali e metodi...... 6 2.1 Monitoraggi larvali ...... 6 2.2 Censimento della popolazione culicidica adulta...... 8 2.3 Monitoraggio della zanzara tigre (Aedes albopictus) ...... 9 2.4 Trattamenti antilarvali...... 10 2.5 Identificazione sistematica...... 12 3. Risultati ...... 13 3.1 Specie rinvenute ...... 13 3.2 Larve di culicidi ...... 19 3.3 Culicidi adulti...... 31 3.4 Andamento di Ochlerotatus caspius ...... 49 3.5 Aedes albopictus...... 53 4. Campagna imformativa...... 54 5. Discussione e conclusioni ...... 56 5.1 Discussione ...... 56 5.2 Conclusione...... 58 6. PUBBLICAZIONI CITATE E CONSULTATE ...... 59 RINGRAZIAMENTI...... 61

Progetto di Lotta Biologica alle Zanzare. Relazione finale per il V anno di Attività M. Calderara-2007

PREMESSA

Sin dal 2003 nei comuni di Verbania (comune capofila), Baveno, Stresa, Meina, Dormelletto e , che si affacciano sulla sponda piemontese del Lago Maggiore, sono in atto attività di contenimento della popolazione culicidica larvale. La necessità di contenere il numero delle zanzare è soprattutto da ricondursi alla peculiarità di tale territorio a vocazione prettamente turistica; infatti la presenza di zanzare adulte sul territorio ha ripercussioni sulle attività economiche, motore dell’area in considerazione oltre che arrecare disturbo alla popolazione residente. Nel corso del 2007 sono proseguite le attività iniziate nel 2003 e nel 2004 ed in particolare: V il monitoraggio dei focolai di sviluppo larvale, V il censimento della popolazione culicidica adulta, V il programma dei trattamenti antilarvali, unico metodo di contenimento della popolazione culicidica, che come già avvenuto negli anni passati prevede l’applicazione di Bti (Bacillus thuringiensis var israeliensis) su i focolai di sviluppo larvale, V il monitoraggio della presenza della zanzara tigre (Aedes albopictus) mediante il controllo di 30 ovitrappole posizionate in ambiente urbano da inizio giugno a fine settembre.

1 Progetto di Lotta Biologica alle Zanzare. Relazione finale per il V anno di Attività M. Calderara-2007

1. AREA DI STUDIO

1.1 Aspetti dell’ambiente naturale

I comuni aderenti alle attività di contenimento dei culicidi sono 6, di questi 3 (Verbania, Baveno e Stresa) si trovano in provincia di Verbania e 3 (Meina, Dormelletto e Castelletto Sopra Ticino) in provincia di Novara (fig. 1.1.). Un’interessante caratteristica di questo territorio è la presenza di molte aree umide per lo più ricomprese nelle aree protette dell’Ente Parchi Lago Maggiore, ed in particolare nell’area della Riserva Naturale del Fondotoce e della Riserva Naturale dei Canneti di Dormelletto. Tutti questi ambienti umidi garantiscono il mantenimento di un’alta biodiversità. In queste aree umide la presenza di numerosi predatori naturali di zanzare in ogni stadio del loro ciclo vitale (ad esempio pesci, anfibi, uccelli insettivori, Chirotteri e insetti predatori) aiuta a contenere sia le infestazioni larvali sia il numero di adulti. Quindi la predazione ad opera dei naturali antagonisti acquatici e volatori si somma all’effetto prodotto dai trattamenti larvicidi assicurando una riduzione del numero totale di culicidi presenti. Le aree agricole presenti sul territorio dei comuni aderenti a questo progetto sono molto limitate ed essenzialmente caratterizzate da coltivazioni florovivaistiche. Sono completamente assenti le risaie in cui potrebbero generarsi aree di periodico allagamento, ideali per lo sviluppo di Ochlerotatus caspius. Nell’area esaminata sono presenti numerosi microfocolai quali ad esempio vasche, fontane, ma soprattutto bidoni per la raccolta di acqua da utilizzare negli orti. Questi ultimi sono molto diffusi e assolutamente incontrollabili. Osservazioni empiriche portano ad affermare che alcuni conduttori di orti hanno recepito il messaggio riguardo la necessità di coprirli, ma purtroppo la stragrande maggioranza non si è ancora sensibilizzata al problema. Alla luce di quanto detto si sottolinea che i monitoraggi sono sempre stati effettuati su tutte le diverse tipologie di raccolte di acque che sono state sempre considerate “focolai di sviluppo larvale potenziali”. Nell’area su cui insiste il progetto si segnala la presenza di un SIC secondo la Dir. 92/43/CEE coincidente con la Riserva Naturale del Fondotoce e una ZPS secondo la Dir.79/409/CEE che coincide con il Parco Nazionale della Valgrande.

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Figura 1.1. Carta dei confini dei comuni aderenti al progetto

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1.2 Aspetti climatici

In generale il clima dell’area di studio subisce una notevole influenza dalla presenza del Lago Maggiore che in inverno ha acque più calde rispetto all’aria e tende quindi a riscaldarla, mentre in estate succede l’esatto contrario e ciò implica una minore escursione termica rispetto a quanto succede nelle aree montane limitrofe. In generale le perturbazioni provenienti dal Golfo Ligure portano precipitazioni abbondanti e nelle calde giornate estive si presenta un’elevata instabilità atmosferica causata dalla presenza di vapore acqueo, dal riscaldamento del suolo e dalla risalita della brezza di valle durante il giorno. Questa serie di fattori concomitanti portano allo sviluppo di temporali che possono essere anche di forte intensità se le perturbazioni provengono da Nord. Vi è anche la possibilità che si formino temporali notturni se, ad esempio dopo una giornata molto calda, l’aria umida presente sopra il lago incontra l’aria fresca a regime di brezza proveniente dai monti. In generale il quadro delle precipitazioni vede un minimo invernale e due massimi in primavera ed autunno ed un livello intermedio in estate. Non disponendo di dati climatici ufficiali, ci si riferisce, per una breve descrizione del clima della zona, ai dati riportati dal Sig. Pierluigi Capponcelli nel sito http://www.meteoghiffa.it che ha una stazione meteo amatoriale. Secondo quanto riportato dal sito le temperature minime da aprile ad agosto sono comprese tra i 12 e i 18 C° mentre le massime tra i 22 e i 29 C°. Per quanto riguarda le precipitazioni il massimo si è verificato a giugno, mentre ad aprile non è caduta pioggia (tab. 1.1.).

MESE T min MEDIA °C T max MEDIA °C PRECIPITAZIONI MEDIE (mm) APRILE 12,2 22,2 0 MAGGIO 13,0 22,7 150 GIUGNO 15,3 25,6 261 LUGLIO 17,4 28,9 35 AGOSTO 16,3 25,8 256 Tabella 1.1. Tabella delle temperature e precipitazioni

La situazione riscontrata quest’anno, per quanto riguarda i livelli delle raccolte di acqua ha visto il verificarsi di diverse e importanti fluttuazioni nei livelli delle raccolte d’acqua presenti nelle aree umide. Ad esempio della situazione vengono riportate sotto delle foto che illustrano come sia variato il livello dell’acqua nel corso della stagione in due aree presenti nel Comune di Castelletto Sopra Ticino (fig. 1.2.) e nel Comune di Dormelletto (fig. 1.3. e 1.4.).

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19 giugno 7 agosto

Figura 1.2 Variazione del livello dell’acqua in una lanca presso il Fiume Ticino

5 giugno 1 agosto

Figura 1.3. Variazione del livello dell’acqua in una spiaggia presso il Comune di Dormelletto

30 maggio 1 agosto

Figura 1.4. Variazione del livello dell’acqua in un’area umida presso il Comune di Dormelletto

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2. MATERIALI E METODI

2.1 Monitoraggi larvali

Il monitoraggio dei focolai di sviluppo larvale è stato condotto sulla base delle localizzazioni effettuate nei precedenti anni di attività del progetto e alle nuove mappature realizzate nel 2007 su aree pubbliche o private ma aperte al pubblico. I controlli, effettuati con cadenza settimanale a partire da metà aprile fino a metà settembre, sono stati eseguiti senza vincoli di orario e in giornate senza pioggia. In ogni focolaio di sviluppo larvale sono stati effettuati più prelievi lungo il perimetro della raccolta d’acqua con un campionatore (contenitore della capacità di 1 litro). Le larve di culicidi campionate sono state contate, prelevate e conservate in alcool a 70° ed in seguito identificate in laboratorio (fig. 2.1.). L’identificazione si è spinta fino alla specie per larve di III e IV età, per larve di I e II età il livello di identificazione si è fermato al genere.

Figura 2.1. Da sinistra il prelievo con il campionatore, un campione larvale conservato in alcool e la fase di identificazione

I dati relativi ai focolai ed ai livelli di infestazione sono stati riportati in apposite schede di campagna come quella riprodotta in tabella 2.1. NOME OPERATORE DATA COMUNE CODICE FOCOLAIO ORA n. LARVE/LITRO % I-II ETA’ % III-IV ETA’ SPECIE

Tabella 2.1. Schema della scheda di campagna

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Il monitoraggio del canneto della Riserva Naturale Speciale del Fondotoce è stato eseguito anche grazie all’ausilio del personale dell’area protetta il cui Ente di gestione ha messo a disposizione la barca a fondo piatto da loro utilizzata per svolgere le attività di vigilanza e di ricerca scientifica.

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2.2 Censimento della popolazione culicidica adulta

Il censimento della popolazione adulta è stato effettuato per un periodo di 18 settimane dal 4 maggio al 29 agosto (tab. 2.2.).

LOCALIZZAZIONE DELLE STAZIONI DI CENSIMENTO NUMERO COMUNE DENOMINAZIONE STAZIONE 1 Biblioteca 2 VERBANIA Ospedale Castelli 3 Riserva di Fondotoce 4 Lago delle Betulle BAVENO 5 Villa Fedora 6 STRESA Golf Club des Iles Borromeès 7 MEINA Piscine Lido 8 DORMELLETTO Camping Holiday Inn 9 CASTELLETTO TICINO Palude presso Stazione ferroviaria Tabella 2.2. Localizzazione delle stazioni e calendario dei censimenti della popolazione culicidica adulta

Per il censimento della popolazione culicidica adulta sono state utilizzate trappole attrattive ad anidride carbonica (fig. 2.2.) che sono state posizionate nei punti identificati durante il primo e il secondo anno di attività del progetto.

Figura 2.2. Trappola ad anidride carbonica per il censimento della popolazione culicidica adulta

Il posizionamento delle trappole è avvenuto con vincoli di orario, ed in particolare l’esposizione è stata effettuata nelle ore pomeridiane, mentre il ritiro è stato effettuato il mattino successivo; ciò è dettato dal fatto che così operando si è certi di catturare zanzare con caratteristiche etologiche diverse. E’ inoltre utile sottolineare che per avere un metodo di censimento standardizzato il posizionamento delle trappole deve essere ripetuto lo stesso giorno della settimana per tutto il periodo del censimento, senza spostamento della posizione della stazione salvo per motivi che potrebbero portare ad avere risultati falsati (ad esempio trattamenti adulticidi eseguiti da privati).

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2.3 Monitoraggio della zanzara tigre (Aedes albopictus)

Con l’affidamento della referenza scientifica dei progetti di lotta alle zanzare da parte della Regione Piemonte a IPLA da quest’anno si è potuto modificare la rete di monitoraggio della presenza di Aedes albopictus. L’esigenza di estendere la rete di monitoraggio, che fino al 2007 si trovava nel solo Comune di Verbania, anche agli altri comuni aderenti al progetto era stata più volte sottolineata in passato tenendo in considerazione la vocazione territoriale dell’area interessata che è prevalentemente turistica e alla luce del fatto che nel vicino Cantone Ticino la zanzara tigre è stata “importata” da autovetture provenienti dal milanese, zona in cui questa zanzara è ampiamente diffusa, perciò escludere una colonizzazione da parte di Aedes albopictus dei territori comunali dove ricade il progetto anche con questo metodo sarebbe stato quanto meno una sottostima del reale potenziale di espansione di questo insetto. Malgrado l’estensione della rete di monitoraggio abbia comportato un incremento della mole di lavoro a carico dell’RTS (Responsabile Tecnico Scientifico) e del TC (Tecnico di Campagna) la necessità di avere dati esaurienti sull’eventuale diffusione di questa specie sul territorio ha indotto ad adottare questa soluzione. Dopo avere illustrato l’idea al referente di IPLA per il monitoraggio di Aedes albopictus, è stato modificato l’assetto delle ovitrappole. In particolare 15 delle 30 ovitrappole che si trovavano nel Comune di Verbania sono state spostate negli altri 5 comuni aderenti al progetto. Attualmente la distribuzione è la seguente: 15 ovitrappole nel Comune di Verbania e 3 in ognuno degli altri 5 comuni aderenti al progetto. Il monitoraggio della presenza di Aedes albopictus è stato eseguito con cadenza settimanale dal 6 giugno (posizionamento delle ovitrappole) fino al 3 ottobre (ritiro delle ovitrappole). Le ovitrappole (fig. 2.3.) consistono in un bicchiere di plastica nera a cui viene praticato un foro poco sopra la metà, che funge da “troppopieno”. I bicchieri vengono riempiti d’acqua e al loro interno viene posta una listarella di masonite sulla quale la femmina adulta di zanzara tigre, se è presente, depone le uova. Il tecnico settimanalmente sostituisce la listarella, sostituisce l’acqua presente nel bicchiere, confeziona separatamente le listarelle che poi verranno visionate allo stereoscopio.

Figura 2.3. Ovitrappola per il monitoraggio di Aedes albopictus

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2.4 Trattamenti antilarvali

Gli interventi di disinfestazione sui focolai larvali che ai controlli settimanali risultano infestati sono stati effettuati utilizzando una soluzione di acqua e Bti (Bacillus thuringensis var isrealiensis) così come avvenuto negli anni passati. I focolai infestati sono stati trattati seguendo due modalità: 1. per focolai di grandi dimensioni, nella fattispecie aree umide e corsi d’acqua il trattamento è stato eseguito con mezzi forniti dalla ditta appaltatrice e sempre coordinati sul posto dall’RTS e/o dal TC. Per la distribuzione della soluzione nei focolai presenti sull’area di interesse del progetto si utilizzano le seguenti attrezzature (fig. 2.4.): V lancia a mano montata su automezzo se il focolaio è raggiungibile con l’automezzo, V spalleggiato se il focolaio è raggiungibile solo a piedi.

Figura 2.4. Trattamenti antilarvali presso focolai di sviluppo larvale infestati

2. Per focolai di piccole dimensioni, cioè quelli indicati come “urbani” i trattamenti antilarvali saranno eseguiti direttamente dall’RTS e/o dal TC utilizzando Bti in formulato granulare (fig. 2.5.).

Figura 2.5. Trattamento antilarvale effettuato da un Tecnico di Campagna con Bti granulare

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Nella maggioranza dei casi sui focolai di grandi dimensioni vengono eseguite applicazioni “miste”, cioè impiegando sia la lancia a mano sia lo spalleggiato. Nel 2007 sono stati effettuati 10 trattamenti antilarvali con l’ausilio della Ditta ISS di Milano TRATTAMENTO DATA 1 17-mag 2 07-giu 3 14-giu 4 28-giu 5 12-lug 6 19-lug 7 26-lug 8 09-ago 9 30-ago 10 07-set

La mortalità rilevata nel 2007 ai controlli post-trattamento effettuati a 24 ore dell’applicazione di Bti è stata del 100%.

11 Progetto di Lotta Biologica alle Zanzare. Relazione finale per il V anno di Attività M. Calderara-2007

2.5 Identificazione sistematica

Per la determinazione sistematica delle larve e degli individui adulti si è ricorsi ad uno stereomicroscopio Zeiss Stemi DV4 e si è fatto riferimento alle seguenti chiavi di riconoscimento:

• Schaffner F. et al. CD-Rom Les moustiques d’Europe EID Mediterranée.

• Romi R. et al. Le zanzare italiane: generalità e identificazione degli stadi preimaginali (Diptera, Culicidae).

12 Progetto di Lotta Biologica alle Zanzare. Relazione finale per il V anno di Attività M. Calderara-2007

3. RISULTATI

3.1 Specie rinvenute

Nei monitoraggi dei focolai di sviluppo larvale e durante il censimento della popolazione culicidica adulta sono stati contattati culicidi appartenenti a 5 generi e 9 specie (tab. 3.1.). GENERE SPECIE ABBREVIAZIONE Anopheles maculipennis An mac ANOPHELES Anopheles plumbeus An plum Culex pipiens Cx pip CULEX Culex modestus Cx mod Culex impudicus/territans Cx imp/terr CULISETA Culiseta annulata Cu ann Aedes vexans Ae vex AEDES Aedes cinereus Ae cin OCHLEROTATUS Ochlerotatus caspius Oc cas Tabella 3.1. Elenco delle specie rinvenute durante le attività del progetto

Un aspetto interessante viene dal confronto delle specie adulte e allo stadio larvale contattate durante l’attività di campagna del progetto. Se infatti alcune specie risultano presenti sul territorio in entrambe gli stadi vitali ciò non capita per altre specie ed in particolare per Ochlerotatus caspius. Si ricorda che questa è, per numero, la terza specie censita dopo Culex pipiens e Culex modestus e che, a differenza di queste ultime qui non viene campionata nei siti idonei allo sviluppo larvale presenti nei territori dei comuni aderenti al progetto (tab. 3.2.). Pertanto si suffraga sempre più l’ipotesi formulata sin dal primo anno di attività secondo la quale, grazie alla loro grande capacità di dispersione, le zanzare di questa specie provengono dalle risaie del novarese che si trovano, in linea d’aria, più vicine ai comuni che aderiscono a questo progetto.

13 Progetto di Lotta Biologica alle Zanzare. Relazione finale per il V anno di Attività M. Calderara-2007

LARVE ADULTI Culex pipiens X X Culex modestus X X Culex impudicus/territans X 0 Anopheles maculipennis X X Anopheles plumbeus X 0 Aedes vexans X X Culiseta annulata X X Ochlerotatus caspius 0 X Aedes cinereus 0 X legenda X = presente; 0 = assente Tabella 3.2. Confronto delle specie contattate allo stadio adulto e larvale durante l attività del progetto

Di seguito viene brevemente descritta la biologia e l’ecologia delle specie contattate nei monitoraggi larvali e nel censimento degli individui adulti.

Anopheles (Anopheles) maculipennis s.s. Meigen, 1818 Questa specie nel corso del progetto è stata contattata durante i campionamenti larvali. Le larve di questa specie (fig. 3.1.) si sviluppano in focolai molto diversi, permanenti, temporanei, naturali e artificiali caratterizzati comunque da acque dolci fredde ombreggiate con poco materiale organico in sospensione. Il tempo necessario alla specie per passare dall’uovo all’individuo adulto è di 19 giorni a 23°C. Le femmine sono zoofile e antropofile; superano l’inverno allo stadio imaginale trovando rifugio in ambienti riparati (Schaffner et al 2001, Romi et al. 1997).

Figura 3.1. Larva di Anopheles maculipennis

Anopheles (Anopheles) plumbeus Stephens, 1828 Nel corso del progetto questa specie è stata contatta allo stadio larvale. La larva sopravvive anche durante l’inverno perciò è possibile trovarle durante tutto l’anno ad eccezione dei periodi siccitosi ed è possibile trovare le femmine adulte dalla fine della primavera fino all’autunno.

14 Progetto di Lotta Biologica alle Zanzare. Relazione finale per il V anno di Attività M. Calderara-2007

La specie, abbondante in tutta Europa, è tipicamente forestale. Le femmine adulte sono molto aggressive e pungono mammiferi, uccelli e rettili. Possono essere localmente causa di forti fastidi (Schaffner et al. 2001).

Aedes (Aedimorphus) vexans vexans Meigen, 1830 Questa specie, nel corso del progetto, è stata contattata sia durante i campionamenti larvali sia durante il censimento della popolazione culicidica adulta (fig. 3.2.). E’ possibile trovare le larve da metà primavera fino alla fine dell’estate con un picco di abbondanza tra maggio e luglio; la specie sopravvive all’inverno allo stadio di uovo. Gli adulti scompaiono durante l’autunno. Durante il giorno gli adulti si riparano nella vegetazione dalla quale fuoriescono al tramonto alla ricerca di un pasto di sangue. Questa specie è una buona volatrice, riesce a compiere spostamenti superiori anche ai 40 km (Schaffner et al. 2001, Romi et al. 1997).

Figura 3.2. Una larva (sinistra) e un esemplare di femmina adulta (destra) di Aedes vexans

Aedes (Aedes) cinereus Meigen, 1818 Questa specie nel corso del progetto è stata contattata solo durante il censimento della popolazione culicidica adulta (fig. 3.3.). Le uova rappresentano lo stadio svernante di questa specie. Generalmente questa è l’unica generazione dell’anno che può eccezionalmente essere seguita da un’altra alla fine dell’estate. I focolai di sviluppo sono rappresentati da prati allagati, pozze, canali agricoli generalmente ombreggiati. Gli adulti usualmente stazionano nell’erba e possono compiere spostamenti anche di una certa entità dal sito di sviluppo larvale e sono presenti fino ai primi freddi. Le femmine adulte sono antropofile e esofile e pungono soprattutto al tramonto. Gli adulti prediligono ambienti aperti e ricchi di vegetazione in cui trascorrere le ore più calde della giornata al riparo dal sole (Schaffner et al. 2001, Romi et al. 1997, Cranston et al. 1987).

15 Progetto di Lotta Biologica alle Zanzare. Relazione finale per il V anno di Attività M. Calderara-2007

Figura 3.3. Esemplare di femmina adulta di Aedes cinereus

Ochlerotatus (Ochlerotatus) caspius caspius (Pallas, 1771) Questa specie nel corso del progetto è stata contattata solo durante il censimento della popolazione culicidica adulta (fig. 3.4.). Le femmine rilasciano grandi quantità di uova che vengono deposte singolarmente su terreni asciutti soggetti a periodici allagamenti. Le femmine di questa specie presentano un’elevata antropofilia e comportamenti prevalentemente esofili. Pungono durante tutto l’arco della giornata concentrando però il picco di attività soprattutto al tramonto. Causano molto fastidio anche in aree molto lontane dai siti di sviluppo larvale, infatti gli adulti possono compiere spostamenti superiori ai 40 km. Gli adulti scompaiono all’inizio dell’autunno e lo stadio svernante è rappresentato dall’uovo (Schaffner et al. 2001, Romi et al. 1997, Cranston et al. 1987).

Figura 3.4. Esemplare di femmina adulta di Ochlerotatus caspius

Culex (Culex) pipiens Linnaeus, 1758 Questa specie nel corso del progetto è stata contattata sia durante i campionamenti larvali sia durante il censimento della popolazione culicidica adulta. Questa specie presenta un’elevata plasticità ecologica con capacità adattative a svariate condizioni ambientali. Le larve, che compaiono a metà primavera e scompaiono con i primi freddi, possono svilupparsi in acque con caratteristiche estremamente differenti, da quelle molto inquinate a quelle pure e fresche. I focolai più comuni sono rappresentati da tombini, cisterne e anche da piccole raccolte temporanee di acqua. Lo stadio svernante è l’adulto che si rifugia in ambienti naturali o artificiali riparati (fig. 3.5.). La densità degli adulti dal mese di giugno aumenta rapidamente, pertanto

16 Progetto di Lotta Biologica alle Zanzare. Relazione finale per il V anno di Attività M. Calderara-2007 la specie è molto abbondante in estate e autunno. Le femmine pungono tutti gli animali a sangue caldo e gli individui con spiccati adattamenti agli ambienti antropizzati sono fortemente antropofili (Schaffner et al. 2001, Romi et al. 1997, Cranston et al. 1987).

Figura 3.5. A sinistra una larva e a destra un esemplare di femmina adulta di Culex pipiens

Culex (Barraudius) modestus Ficalbi, 1889 Questa specie nel corso del progetto è stata contattata sia durante i campionamenti larvali sia durante il censimento della popolazione culicidica adulta. Le larve di questa specie si sviluppano in raccolte d’acqua permanenti o semipermanenti generalmente ben soleggiate e colonizzate da piante come risaie, canali di irrigazione e zone umide. Le larve sono presenti da inizio primavera fino all’autunno inoltrato. Le femmine adulte (fig. 3.6.) presentano un picco di abbondanza in estate, nei mesi di luglio e agosto, fino all’inizio dell’autunno quando alcune femmine entrano in diapausa per superare l’inverno. Le femmine, antropofile, sono aggressive e pungono durante tutto l’arco della giornata ma preferenzialmente al tramonto o di notte. Compiono spostamenti brevi al di sotto del chilometro e sono spesso causa di forte fastidio nei pressi dei focolai di sviluppo larvale (Schaffner et al. 2001, Romi et al. 1997).

Figura 3.6. Esemplare di femmina adulta di Culex modestus

Culex (Neoculex) impudicus Ficalbi, 1890 Questa specie nel corso del progetto è stata contattata durante i campionamenti larvali. Le larve di questa specie, che si sviluppano in acque limpide, fresche e con scarso materiale organico in sospensione, sono presenti dall’inizio della primavera fino in autunno. Le femmine adulte non pungono l’uomo e gli altri mammiferi ma uccelli e anfibi (Schaffner et al. 2001, Romi et al. 1997).

17 Progetto di Lotta Biologica alle Zanzare. Relazione finale per il V anno di Attività M. Calderara-2007

Culiseta (Culiseta) annulata (Schrank, 1776) Culiseta annulata nel corso del progetto è stata contattata sia durante i campionamenti larvali (stadio in cui per il riconoscimento la specie rimane inseparabile da Culiseta subochrea), sia durante il censimento della popolazione culicidica adulta (fig. 3.7.). Le larve di questa specie sono dotate di ampia valenza ecologica e si sviluppano in vari siti naturali e artificiali si come pozze, stagni, canali irrigui caratterizzati anche da alte concentrazioni di materiale organico. Le femmine si riproducono in primavera ma è possibile trovare in acqua larve anche durante l’inverno. L’individuo adulto rappresenta lo stadio svernante e in questo periodo trova rifugio all’interno delle case o in cavità naturali. Le femmine pungono tutti gli animali a sangue caldo preferendo gli uccelli. Hanno tipicamente abitudini notturne (Schaffner et al. 2001, Romi et al. 1997).

Figura 3.7. Partendo da destra una larva e un esemplare di femmina adulta di Culiseta annulata

18 Progetto di Lotta Biologica alle Zanzare. Relazione finale per il V anno di Attività M. Calderara-2007

3.2 Larve di culicidi

Nei campionamenti larvali effettuati sui focolai di sviluppo larvale sono stati classificati culicidi appartenenti a 4 generi e 7 specie (tab .3.3.). GENERE SPECIE ABBREVIAZIONE Culex pipiens Cx pip Culex Culex modestus Cx mod Culex impudicus/territans Cx imp/terr Anopheles maculipennis An mac Anopheles Anopheles plumbeus An plum Aedes Aedes vexans Ae vex Culiseta Culiseta subochrea/ annulata Cu sub/ann Tabella 3.3. Elenco delle specie rinvenute durante i monitoraggio dei focolai di sviluppo larvale

La percentuale maggiore delle larve campionate appartiene al genere Culex seguito dal genere Anopheles (fig. 3.8.).

Aedes Culiseta 12% 2%

Culex Anopheles 63% 23%

Figura 3.8. – Distribuzione percentuale delle larve campionate per genere

La specie rappresentata dal maggior numero di individui campionati è Culex pipiens seguita dalla specie Anopheles maculipennis (fig. 3.9.). Un dato molto interessante riguarda la percentuale di larve appartenenti al I e II stadio dello sviluppo larvale, che rappresentano praticamente il 50% di tutte le larve campionate (fig. 3.10.). E’ infatti su queste larve che i trattamenti antilarvali esplicano la maggiore efficacia, infatti in questo stadio le larve sono molto voraci ed è praticamente certo che ingeriscano il Bti e quindi ne subiscano l’effetto.

19 Progetto di Lotta Biologica alle Zanzare. Relazione finale per il V anno di Attività M. Calderara-2007

Si ricorda che per le specie Culex impudicus/territans e Culiseta subochrea/annulata il riconoscimento a livello larvale rimane inseparabile.

35%

30%

25%

20%

15%

10%

5%

0%

r c n p p r d p p x i p m a n s e o s s e p s

t u

a

l / v m / u m n e

x x

p p

b

e A C n A x C C u n m A i A s C

A

x u C C

Figura 3.9. Distribuzione percentuale delle larve campionate per specie

I II età 50,2%

III IV età 49,8%

Figura 3.10. Distribuzione percentuale delle larve campionate per classi di età

20 Progetto di Lotta Biologica alle Zanzare. Relazione finale per il V anno di Attività M. Calderara-2007

Comune di Verbania Nel Comune di Verbania l’andamento (fig. 3.11.) delle infestazioni larvali vedono un graduale aumento del numero di larve a partire dal mese di maggio fino a giugno che presenta il massimo della concentrazione per poi assistere ad una graduale diminuzione delle larve prelevate fino a settembre mese in cui si sono concluse le attività di campagna.

250

200

L 150 / e v r a l

N 100

50

0 e o o e o o l i i t r i l n r g s b g g p g o u u m l a a g i e a g t m t e s

Figura 3.11. Andamento delle infestazioni larvali nei focolai presenti nel Comune di Verbania

Percentualmente il maggior numero di larve di culicidi è stato campionato nel mese di giugno (fig. 3.12.).

agosto settembre aprile 2% 0% 0% luglio maggio 31% 25%

giugno 42%

Figura 3.12. Distribuzione percentuale mensile delle larve nel Comune di Verbania

21 Progetto di Lotta Biologica alle Zanzare. Relazione finale per il V anno di Attività M. Calderara-2007

In generale le larve prelevate con il maggior numero di individui appartengono al genere Culex, seguito dalla specie Aedes vexans (fig. 3.13.).

Cx pip Ae vex 21% 28%

Cx mod 8%

An sp 7% An mac Cx sp 12% 24%

Figura 3.13. Distribuzione percentuale, per specie, delle larve nel Comune di Verbania

Comune di Baveno Nel Comune di Baveno l’andamento delle infestazioni larvali (fig. 3.14.) vede un graduale aumento del numero di larve a partire dal mese di aprile presentando un massimo assoluto nel mese di maggio, in seguito al quale segue una riduzione delle infestazione seguita da un nuovo aumento che fa segnare un picco relativo nel mese di luglio seguito poi da una graduale riduzione nel restante periodo di monitoraggio.

22 Progetto di Lotta Biologica alle Zanzare. Relazione finale per il V anno di Attività M. Calderara-2007

350

300

250

L 200 / e v r a l

N 150

100

50

0 o e o o o e i l t i r l i n s r g b g g o p g u u m l g a i a e a g t m t e s

Figura 3.14.Andamento delle infestazioni larvali nei focolai presenti nel Comune di Baveno

Percentualmente il maggior numero di larve di culicidi è stato campionato nel mese di maggio, mentre giugno e agosto presentano una percentuale relativamente bassa di larve campionate sul totale (fig. 3.15.).

settembre aprile 3% agosto 0% 11% maggio 39%

luglio 30% giugno 17%

Figura 3.15. Distribuzione percentuale mensile delle larve nel Comune di Baveno

23 Progetto di Lotta Biologica alle Zanzare. Relazione finale per il V anno di Attività M. Calderara-2007

In generale le larve rappresentate dal maggior numero di individui appartengono al genere Culex, i culicidi appartenenti ai generi Anopheles e Aedes sono rappresentati da una bassa percentuale di individui (fig. 3.16.).

An sp Ae vex 4% 10% Cx pip 33% An mac 10%

Cx sp 21% Cx imp/terr Cx mod 0% 22%

Figura 3.16.Distribuzione percentuale, per specie, delle larve nel Comune di Baveno

Comune di Stresa Nel Comune di Stresa l’andamento delle infestazioni larvali vede un repentino aumento del numero di individui campionati a partire dal mese di maggio. Il numero di larve prelevate rimane alto fino a luglio in seguito al quale si assiste ad una riduzione costante fino a settembre (fig. 3.17.).

700

600 500 L / 400 e v r a l

N 300

200

100

0 o e e o o o l i t i r i l n r s g b g g p o g u u m l a g a i e a g t m t e s

Figura 3.17. Andamento delle infestazioni larvali nei focolai presenti nel Comune di Stresa

24 Progetto di Lotta Biologica alle Zanzare. Relazione finale per il V anno di Attività M. Calderara-2007

Percentualmente il maggior numero di larve di culicidi è stato campionato nei mesi tardo primaverile ed estivi. Le percentuale di agosto e settembre sono molto basse (fig. 3.18.).

settembre aprile agosto 2% 0% 16% maggio 27%

luglio giugno 29% 26%

Figura 3.18. Distribuzione percentuale mensile delle larve nel Comune di Stresa

In generale nei focolai del Comune di Stresa esiste un’alta biodiversità, sono infatti state campionate larve appartenenti a 4 generi e 8 specie. In generale il genere rappresentato dal maggior numero di individui è Culex seguito dal genere Anopheles (fig. 3.19.).

Cu sub/ann Cu sp Ae sp 3% Cx pip 2% 4% 20% Ae vex Cx hort 10% 1%

Cx imp/terr An sp 0% 8% An mac Cx sp 18% 34%

Figura 3.19. Distribuzione percentuale, per specie, delle larve nel Comune di Stresa

25 Progetto di Lotta Biologica alle Zanzare. Relazione finale per il V anno di Attività M. Calderara-2007

Comune di Meina Nel Comune di Meina l’andamento delle infestazioni larvali vede un graduale aumento del numero di larve a partire da maggio, fino al picco massimo registrato in agosto cui segue una repentina riduzione (fig. 3.20.).

120

100

80 L / e v r

a 60 l

N 40

20

0 o e e o o o i l i r t l i n r g b s g g p g o u u m l a i a g e g a t m t e s

Figura 3.20. Andamento delle infestazioni larvali nei focolai presenti nel Comune di Meina

Percentualmente il maggior numero di larve di culicidi è stato campionato nei mesi estivi di luglio e agosto. Le percentuale di maggio e giugno è molto bassa (fig. 3.21.).

aprile settembre 0% 0% maggio giugno agosto 8% 40% 15%

luglio 37%

Figura 3.21. Distribuzione percentuale mensile delle larve nel Comune di Meina

26 Progetto di Lotta Biologica alle Zanzare. Relazione finale per il V anno di Attività M. Calderara-2007

Nei focolai del Comune di Meina sono state campionate larve appartenenti a due generi, Anopheles e Culex che rappresenta percentualmente il genere cui appartiene il maggior numero di culicidi prelevati (fig. 3.22.).

An sp Cx pip 13% 26% An mac 18%

Cx sp 43%

Figura 3.22. Distribuzione percentuale, per specie, delle larve nel Comune di Meina

Comune di Dormelletto Nel Comune di Dormelletto le infestazioni presentano un andamento molto vario. Si assiste ad un’alta concentrazione larvale nel mese di aprile seguita da una rapida diminuzione delle larve nel mese di maggio seguita da un repentino aumento nel mese di giugno che presenta un numero di larve campionate simile a luglio. Da agosto si assiste ad una diminuzione delle infestazioni nei mesi fino a settembre (fig. 3.23.).

27 Progetto di Lotta Biologica alle Zanzare. Relazione finale per il V anno di Attività M. Calderara-2007

400

350 300

250 L / e v r

a 200 l

N 150 100

50 0 o o e e o o i l i t r l i n r g s b g g p g o u u m l a a i g e g a t m t e s

Figura 3.23. Andamento delle infestazioni larvali nei focolai presenti nel Comune di Dormelletto

Percentualmente il maggior numero di larve di culicidi è stato campionato nei mesi di giugno e luglio. Le percentuali di maggio, agosto e settembre sono molto basse (fig. 3.24.).

settembre aprile agosto 6% 19% 8% maggio 4%

luglio giugno 32% 31%

Figura 3.24. Distribuzione percentuale mensile delle larve nel Comune di Dormelletto

Come per il Comune di Stresa anche nel Comune di Dormelletto è presente un’alta biodiversità, infatti sono state campionate larve appartenenti a 4 generi e 7 specie. Percentualmente il genere rappresentato dal maggior numero di individui è Culex e in generale il numero di individui appartenenti agli altri generi è molto basso (fig. 3.25.).

28 Progetto di Lotta Biologica alle Zanzare. Relazione finale per il V anno di Attività M. Calderara-2007

Ae sp Cu sub/ann Cu sp Ae vex Cx pip 8% 1% 0% 1% 19% An sp 8% Cx mod 7% An plum 1%

An mac 6% Cx imp/terr 1%

Cx sp 48%

Figura 3.25. Distribuzione percentuale, per specie, delle larve nel Comune di Dormelletto

Comune di Castelletto Sopra Ticino Nel Comune di Castelletto Sopra Ticino il numero di larve prelevate nei focolai infestati aumenta gradualmente a partire da aprile fino ad agosto che presenta un massimo assoluto. Dopo agosto è stata registrata una repentina diminuzione del numero di larve (fig. 3.26.).

1000 900 800 700 600 L / e v r

a 500 l

N 400 300 200 100 0 e o o e o o l i i t r i l n r g s b g g p g o u u m l a a i g e g a t m t e s

Figura 3.26. Andamento delle infestazioni larvali nei focolai presenti nel Comune di Castelletto Sopra Ticino

29 Progetto di Lotta Biologica alle Zanzare. Relazione finale per il V anno di Attività M. Calderara-2007

Percentualmente il maggior numero di larve di culicidi è stato campionato ad agosto (fig. 3.27).

aprile maggio 1% settembre 6% giugno 4% 5%

luglio 17%

agosto 67%

Figura 3.27. Distribuzione percentuale mensile delle larve nel Comune di Castelletto Sopra Ticino

Nel Comune di Castelletto Sopra Ticino il maggior numero di larve campionate appartiene al genere Culex (fig. 3.28.).

Ae vex An sp 0% 19% Cx pip 31%

An mac 16% Cx imp/terr 1% Cx sp 33%

Figura 3.28. Distribuzione percentuale, per specie, delle larve nel Comune di Castelletto Sopra Ticino

30 Progetto di Lotta Biologica alle Zanzare. Relazione finale per il V anno di Attività M. Calderara-2007

3.3 Culicidi adulti

Nelle 18 settimane di censimento della popolazione culicidica adulta nelle 9 stazioni che si trovano nei comuni aderenti al progetto sono state catturate 12.269 zanzare femmine adulte. L’andamento delle catture vede uno scarso numero di zanzare censite nelle prime settimane di attività ed in particolare dall’inizio di maggio fino al 20 giugno. Da questa settimana si è verificato un repentino aumento del numero di culicidi adulti censiti fino al picco massimo raggiunto l’11 luglio. In seguito il numero di femmine adulte catturate è costantemente diminuito fino al termine dell’attività di censimento (fig. 3.29.).

4000 3500 3000 2500 i d i c i l u c

2000 ° N 1500 1000 500 0 8 8 7 8 8 7 8 7 6 7 6 6 5 6 5 5 5 5 / / / / / / / / / / / / / / / / / / 9 2 5 5 1 8 8 1 7 4 0 3 0 6 3 6 2 9 2 2 2 1 1 1 2 2 1 3 2 1

data

Figura 3.29. Andamento stagionale delle catture dei culicidi adulti in tutti i Comuni aderenti al Progetto

Se si confrontano gli andamenti separando i dati che riguardano i comuni ricadenti nelle due diverse province si nota come, per i comuni della Provincia di Verbania il picco viene toccato il 4 luglio con un picco relativo registrato il 18 luglio, mentre per i comuni della Provincia di Novara l’andamento presenta un aumento regolare fino al picco dell’11 luglio cui fa seguito una regolare diminuzione fino al termine del censimento (fig. 3.30.).

31 Progetto di Lotta Biologica alle Zanzare. Relazione finale per il V anno di Attività M. Calderara-2007

3500

3000

2500 i d i

c 2000 i

l VB u c

° NO

N 1500

1000

500

0 5 5 5 5 5 6 6 6 6 7 7 7 7 8 8 8 8 8 / / / / / / / / / / / / / / / / / / 2 9 6 3 0 6 3 0 7 4 1 8 5 1 8 5 2 9 1 2 3 1 2 2 1 1 2 1 2 2

data

Figura 3.30. Confronto degli andamenti stagionali delle catture dei culicidi adulti nei comuni della Provincia di Verbania (blu) e della Provincia di Novara (rosso) aderenti al Progetto

Analizzando la composizione specifica degli individui catturati (fig. 3.31.) è possibile notare come le specie catturate in percentuale maggiore appartengano al genere Culex seguite dalla specie Ochlerotatus caspius.

Cx mod 43%

Ae vex 6% Cx pip Oc cas 26% Ae cin Cu ann 22% 1% An mac 2% 0%

Figura 3.31. Percentuale, per specie, di culicidi adulti censita in tutti i Comuni aderenti al Progetto

Separando i dati relativi ai comuni della provincia di Verbania e di Novara si nota come nei primi la distribuzione delle specie sia relativamente equamente distribuita tra i generi Culex, Aedes e la

32 Progetto di Lotta Biologica alle Zanzare. Relazione finale per il V anno di Attività M. Calderara-2007 specie Ochlerotatus caspius mentre nei secondi le specie catturate in maggior numero appartengono al genere Culex (fig. 3.32. e 3.33.).

Ae vex 21% Cx mod Ae cin 17% 6%

Cx pip 23% Cu ann Oc cas An mac 0% 33% 0%

Figura 3.33. Percentuale, per specie, di culicidi adulti censita nei Comuni della Provincia di Verbania aderenti al Progetto

Cx mod 47% Cx pip 27% Cu ann 2%

Ae vex Oc cas 3% 21% Ae cin 0%

Figura 3.32. Percentuale, per specie, di culicidi adulti censita nei Comuni della Provincia di Novara aderenti al Progetto

Il confronto dei dati ottenuti nei cinque anni di attività di censimento della popolazione culicidica adulta è stato eseguito sulle medie delle catture nelle settimane di attività. Tale confronto mostra come nel 2007 si sia verificato un aumento delle catture rispetto al 2005 e 2006 anche se le catture di quest’anno si assestano ben al di sotto delle medie ottenute nel 2003 e 2004 (fig. 3.34.).

33 Progetto di Lotta Biologica alle Zanzare. Relazione finale per il V anno di Attività M. Calderara-2007

1200

1000

i 800 d i c i l u c

o i

d 600 e m

° n 400

200

0 2003 2004 2005 2006 2007

Figura 3.34. Confronto delle medie delle catture dal 2003 al 2007 in tutti i Comuni aderenti al Progetto

Se però si vanno ad analizzare separatamente i dati relativi alle catture effettuate nei comuni delle due diverse province si evidenzia come nei comuni della provincia di Verbania il numero medio di individui catturati nel 2007 si attesti essenzialmente sui livelli dello scorso anno, registrando solo un lieve incremento (fig. 3.35.);

900 800 700

i 600 d i c i l u c

500 o i d e

m 400

° N 300 200 100 0 2003 2004 2005 2006 2007

Figura 3.35. Confronto delle medie delle catture dal 2003 al 2007 in tutti i Comuni aderenti al Progetto della Provincia di Verbania

34 Progetto di Lotta Biologica alle Zanzare. Relazione finale per il V anno di Attività M. Calderara-2007 mentre nei comuni della Provincia di Novara il numero medio di culicidi adulti censiti nel 2007 è alto con un aumento notevole rispetto al 2003, 2005 e al 2006 anche se inferiore rispetto al 2004 (fig. 3.36.).

700 600 i

d 500 i c i l u c

400 o i d e

m 300

° N 200 100 0 2003 2004 2005 2006 2007

Figura 3.36. Confronto delle medie delle catture dal 2003 al 2007 in tutti i Comuni aderenti al Progetto della Provincia di Novara

Comune di Verbania L’andamento delle catture nel Comune di Verbania, dove sono presenti 3 stazioni per il censimento della popolazione culicidica adulta, si presenta molto vario. Dall’inizio di maggio fino al picco massimo di catture raggiunto il 4 luglio si assiste ad un andamento altalenante comunque caratterizzato da un numero di individui catturati basso. In seguito al 4 luglio si è verificata una brusca riduzione del numero di zanzare catturate (fig. 3.37.).

250 200 i d i c i

l 150 u c

°

N 100 50 0 5 5 5 5 5 6 6 6 6 7 7 7 7 8 8 8 8 8 / / / / / / / / / / / / / / / / / / 2 9 6 3 0 6 3 0 7 4 1 8 5 1 8 5 2 9 1 2 3 1 2 2 1 1 2 1 2 2

data

Figura 3.37. Andamento stagionale delle catture dei culicidi adulti nel Comune di Verbania

35 Progetto di Lotta Biologica alle Zanzare. Relazione finale per il V anno di Attività M. Calderara-2007

Per quanto riguarda la composizione specifica dei culicidi catturati la specie (ed anche il genere) rappresentato dal maggior numero di individui è Culex pipiens. Relativamente poco rappresentati i generi Aedes e Anopheles, mentre percentualmente importante la presenza di Ochlerotatus caspius, che con il 30% degli individui rappresenta la seconda specie censita (fig. 3.38.).

Ae vex Ae cin Cx pip Cu ann 3% 3% 59% 0%

Oc Cas 30% An sp. Cx mod 0% 5%

Figura 3.38. Percentuale, per specie, di culicidi adulti censita nel Comune di Verbania

Dal confronto delle medie delle catture nei cinque anni di attività del progetto è possibile notare come nel Comune di Verbania, a partire dal 2004, anno in cui sono iniziati i trattamenti antilarvali, il numero di zanzare censite sia costantemente diminuito (fig. 3.39.).

700

600

i 500 d i c i l u c 400 o i d e m

° 300 n

200

100

0 2003 2004 2005 2006 2007

Figura 3.39. Confronto delle medie delle catture dal 2003 al 2007 nel Comune d Verbania

36 Progetto di Lotta Biologica alle Zanzare. Relazione finale per il V anno di Attività M. Calderara-2007

Confrontando i dati relativi alle catture registrate in ognuna delle 3 stazioni di censimento nei 5 anni di attività del progetto è possibile notare come, ad esclusione della stazione situata presso la Biblioteca dove si assiste ad un lieve incremento del numero di individui catturarti, nelle altre 2 stazioni, quella presso l’ospedale e quella presso la Riserva del Fondotoce, il numero medio di zanzare adulte catturate è costantemente diminuito a partire dal 2004 anno di inizio del programma di trattamenti antilarvali (fig. 3.40).

OSPEDALE BIBLIOTECA 40

35 70

30 60 i i d

i 50

25 d i c i l c i l u u c

c

o 40 i 20 o i d d e e m

m ° 15 30 ° n n 10 20

5 10

0 0 2003 2004 2005 2006 2007 2003 2004 2005 2006 2007

FONDOTOCE

600

500 i d i c i l 400 u c

i d

o i

d 300 e m

° n 200

100

0 2003 2004 2005 2006 2007

Figura 3.40. Confronto delle medie delle catture dal 2003 al 2007 nelle 3 stazioni di censimento presenti nel Comune di Verbania

Comune di Baveno Nel Comune di Baveno, dove sono presenti 2 stazioni per il censimento della popolazione culcidica adulta, l’andamento delle catture si presenta estremamente vario con aumenti e diminuzioni degli

37 Progetto di Lotta Biologica alle Zanzare. Relazione finale per il V anno di Attività M. Calderara-2007 individui catturati repentini e cospicui. E’ interessante comunque notare come in generale il numero di femmine adulte catturate settimanalmente non sia mai stato alto (fig. 3.41.).

40

35

30

25 i u d i v i d

n 20 i

° N 15

10

5

0 8 8 8 8 8 7 7 7 7 6 6 6 6 5 5 5 5 5 / / / / / / / / / / / / / / / / / / 9 2 5 8 1 5 8 1 4 7 0 3 6 0 3 6 9 2 2 2 1 2 1 1 2 2 1 3 2 1

data

Figura 3.41. Andamento stagionale delle catture dei culicidi adulti nel Comune di Baveno

Nel Comune di Baveno la specie percentualmente più rappresentata è Culex pipiens seguita da Ochleraotatus caspius, poco rappresentate le restanti tre specie catturate nelle 18 settimane di censimento (fig. 3.42.).

Cx mod Ae vex 5% 6%

Cx pip Oc cas 51% 38% An plum 0%

Figura 3.42. Percentuale, per specie, di culicidi adulti censita nel Comune di Baveno

38 Progetto di Lotta Biologica alle Zanzare. Relazione finale per il V anno di Attività M. Calderara-2007

L’andamento delle catture nei 5 anni di attività di progetto nel comune di Baveno si presenta vario. Dopo una prima diminuzione delle femmine adulte censite durante il 2004, anno di inizio del programma di contenimento larvale, si è assistito ad un aumento delle catture nel 2005, in seguito al quale la riduzione è stata nei seguenti 2 anni è stata cospicua e costante (fig. 3.43.).

160

140

120 i d i 100 c i l u c

o i

d 80 e m

°

N 60

40

20

0 2003 2004 2005 2006 2007

Figura 3.43. Confronto delle medie delle catture dal 2003 al 2007 nel Comune d Baveno

Confrontando i dati relativi alle catture registrate in ognuna delle 2 stazioni di censimento nei 5 anni di attività del progetto è possibile notare come nella stazione situata presso Villa Fedora nel 2007 siano stati catturati il minor numero di culicidi adulti. Diverso il discorso per la stazione presso il Lago delle Betulle dove il numero di culicidi adulti catturati nel 2007 si assesta sui valori registrati nel 2004, anno di inizio del programma di contenimento larvale, maggiore rispetto al 2005 e al 2006 (fig. 3.44.).

39 Progetto di Lotta Biologica alle Zanzare. Relazione finale per il V anno di Attività M. Calderara-2007

VILLA FEDORA LAGO DELLE BETULLE 60 70

50 60

50 i i i i 40 d i d i c i c l i l u

u 40 c c

o i o i 30 d d e e 30 m m

° ° n n 20 20

10 10

0 0 2003 2004 2005 2006 2007 2003 2004 2005 2006 2007

Figura 3.44. Confronto delle medie delle catture dal 2003 al 2007 nelle 3 stazioni di censimento presenti nel Comune di Baveno

Comune di Stresa Nella stazione di censimento situata presso il Golf Club des Iles Borromeès nel Comune di Stresa l’andamento delle catture vede un aumento del numero di culicidi adulti censiti a partire da 20giugno fino al 4 luglio che rappresenta il picco massimo di individui. In seguito a questa data, ad esclusione del 18 luglio si è assistito ad una continua e costante riduzione del numero di femmine censite (fig. 3.35.).

40 Progetto di Lotta Biologica alle Zanzare. Relazione finale per il V anno di Attività M. Calderara-2007

500

400 i d i c i l 300 u c

° N 200

100

0 8 8 8 8 8 7 7 7 7 6 6 6 6 5 5 5 5 5 / / / / / / / / / / / / / / / / / / 9 2 5 8 1 5 8 1 4 7 0 3 6 0 3 6 9 2 2 2 1 2 1 1 2 2 1 3 2 1

data

Figura 3.45. Andamento stagionale delle catture dei culicidi adulti nel Comune di Stresa

Percentualmente la specie rappresentata dal maggior numero di individui è Culex pipiens. Relativamente importanti sono le catture delle specie Ochlerotatus caspius e Culiseta annulata (fig. 3.46.). Si ricorda comunque che questa ultima specie viene classificata come zanzare a nocività bassa dalla D.G.R. 67-9777.

Cx pip Cu ann 60% 18%

Oc cas Ae cin Cx mod 17% 0% 2% Ae vex 3%

Figura 3.46. Percentuale, per specie, di culicidi adulti censita nel Comune di Stresa

Mediamente il numero di culicidi adulti catturati nel 2007 è stato il maggiore mai registrato durante i cinque anni di progetto (fig. 3.47.).

41 Progetto di Lotta Biologica alle Zanzare. Relazione finale per il V anno di Attività M. Calderara-2007

90

80 70 i i 60 d c i l u c

o 50 i d e m

° 40 n 30 20 10

0 2003 2004 2005 2006 2007

Figura 3.47. Confronto delle medie delle catture dal 2003 al 2007 nel Comune d Stresa

Comune di Meina L’andamento delle catture nella stazione di censimento situata presso le Piscine Lido del Comune di Meina, è molto vario. Dopo un andamento vario con 2 picchi relativi registrati nelle prime settimane dal 2 al 30 maggio, si è verificato un aumento costante del numero di culicidi catturati fino al 4 luglio che segna una battuta d’arresto nelle catture. A seguito di questa riduzione si è verificata un’impennata nelle catture fino al picco massimo del 18 luglio cui è seguita una repentina e costante diminuzione delle catture (fig. 3.48.).

42 Progetto di Lotta Biologica alle Zanzare. Relazione finale per il V anno di Attività M. Calderara-2007

500 450 400 350 i

d 300 i c i l u c

250 ° N 200 150 100 50 0 8 7 8 7 8 8 6 7 8 6 7 5 6 5 6 5 5 5 / / / / / / / / / / / / / / / / / / 9 5 2 8 1 5 7 1 8 0 4 0 3 3 6 2 6 9 2 2 2 1 1 2 1 2 3 1 2 1

data

Figura 3.48. Andamento stagionale delle catture dei culicidi adulti nel Comune di Meina

Nel comune di Meina percentualmente la specie rappresentata dal maggior numero di individui catturarti è Ochlerotatus caspius seguita da una bassa percentuale delle restanti 3 specie censite (fig. 3.49.).

Oc cas 71% Cx pip 24%

Cx mod Ae vex 5% 0%

Figura 3.49. Percentuale, per specie, di culicidi adulti censita nel Comune di Meina

Confrontando il numero di femmine adulte catturate nei cinque anni di attività del progetto è possibile notare come nel 2007 il numero di individui censiti si assesti sui valori registrati nel 2003 e nel 2004, decisamente superiori rispetto al 2005 e al 2006 (fig. 3.50.).

43 Progetto di Lotta Biologica alle Zanzare. Relazione finale per il V anno di Attività M. Calderara-2007

100 90 80 70 i d i c i l 60 u c

o i

d 50 e m

° 40 n 30 20 10 0 2003 2004 2005 2006 2007

Figura 3.50. Confronto delle medie delle catture dal 2003 al 2007 nel Comune d Meina

Comune di Dormelletto In generale le catture effettuate nella stazione presso il Camping Holiday Inn nel Comune di Dormelletto sono caratterizzate da un basso numero di individui catturati fino al 4 luglio quando il numero di zanzare inizia ad aumentare fino ad raggiungere il picco massimo registrato l’11 luglio. In seguito a questa data il numero di zanzare è incominciato a diminuire ma attenendosi sempre su numeri alti fino al 25 luglio, data in seguito alla quale si assiste ad una repentina riduzione fino al termine del periodo di censimento (fig. 3.51.).

44 Progetto di Lotta Biologica alle Zanzare. Relazione finale per il V anno di Attività M. Calderara-2007

2200 2000 1800 1600 1400 i d i c i l 1200 u c

° 1000 N 800 600 400 200 0 5 5 5 5 5 6 6 6 6 7 7 7 7 8 8 8 8 8 / / / / / / / / / / / / / / / / / / 2 9 6 3 0 6 3 0 7 4 1 8 5 1 8 5 2 9 1 2 3 1 2 2 1 1 2 1 2 2

data

Figura 3.51. Andamento stagionale delle catture dei culicidi adulti nel Comune di Dormelletto

Percentualmente la specie rappresentata dal maggior numero di individui catturati è Culex modestus seguita da Culex pipiens. Percentualmente molto basse sono invece le catture relative alle specie Ochlerotatus caspius e Aedes vexans (fig. 3.52.).

Cx mod 76% Cx pip 22%

Oc cas Ae vex 2% 0%

Figura 3.52. Percentuale, per specie, di culicidi adulti censita nel Comune di Dormelletto

45 Progetto di Lotta Biologica alle Zanzare. Relazione finale per il V anno di Attività M. Calderara-2007

Mediamente il numero di femmine adulte catturate nel 2007 è il più alto e di gran lunga superiore rispetto a quello registrato in tutti e cinque gli anni di attività del progetto negli anni precedenti (fig. 3.53.).

300

250

i 200 d i c i l u c

o

i 150 d e m

° n 100

50

0 2003 2004 2005 2006 2007

Figura 3.53. Confronto delle medie delle catture dal 2003 al 2007 nel Comune d Dormelletto

Comune di Castelletto Sopra Ticino Nella stazione situata presso la palude adiacente alla stazione ferroviaria nel Comune di Castelletto fino al 20 di giugno il numero di culicidi adulti catturati si è assestato su un basso numero di individui. Dopo questa data è stato registrato in generale un alto numero di individui catturati, seguito da una cospicua riduzione seguita dal picco massimo delle catture registrato il 18 luglio. In seguito a tale data è stata registrata una costante riduzione del numero di individui catturati fino al termine del periodo di censimento (fig. 3.54.).

46 Progetto di Lotta Biologica alle Zanzare. Relazione finale per il V anno di Attività M. Calderara-2007

700

600

500 i d i c i l 400 u c

°

N 300

200

100

0 8 8 8 7 8 8 7 7 6 7 6 6 5 6 5 5 5 5 / / / / / / / / / / / / / / / / / / 9 2 5 5 1 8 8 1 7 4 0 3 0 6 3 6 2 9 2 2 1 2 1 1 2 2 1 3 2 1

data

Figura 3.54. Andamento stagionale delle catture dei culicidi adulti nel Comune di Castelletto Sopra Ticino

Percentualmente le specie censite con il maggior numero di individui appartengo al genere Culex. E’ importante osservare che la percentuale di femmine adulte catturate appartenenti alla specie Culex pipiens è lievemente inferiore a quella relativa alla specie Ochlerotatus caspius che rappresenta la seconda specie censita (fig. 3.55.).

Cx pip 20% Oc cas 25%

Cx mod Ae vex 43% 12%

Figura 3.55. Percentuale, per specie, di culicidi adulti censita nel Comune di Castelletto Sopra Ticino

47 Progetto di Lotta Biologica alle Zanzare. Relazione finale per il V anno di Attività M. Calderara-2007

Mediamente il numero di femmine adulte catturate nel 2007 è maggiore rispetto al 2003, 2005 e 2006 anche se nettamente inferiore rispetto al 2004 (fig. 3.56.).

1000

800 i d i c i l

u 600 c

o i d e m 400 ° n

200

0 2003 2004 2005 2006 2007

Figura 3.56. Confronto delle medie delle catture dal 2003 al 2007 nel Comune di Castelletto Sopra Ticino

48 Progetto di Lotta Biologica alle Zanzare. Relazione finale per il V anno di Attività M. Calderara-2007

3.4 Andamento di Ochlerotatus caspius

Nel 2007 il numero medio di zanzare femmine adulte catturate è alto, il secondo registrato nei cinque anni di attività del progetto (fig. 3.57.). Nei tre anni precedenti, 2004, 2005 e 2006, il numero medio di zanzare della specie Ochlerotatus caspius si era assestato su valori relativamente bassi, anche se è necessario considerare che in generale il numero di zanzare adulte catturate in questi anni si era attenuto su numeri bassi; nel 2007 si è assistito invece ad un considerevole aumento del numero di individui appartenenti a questa specie.

200

150 i d i c i l u c

o i d

e 100 m

° n

50

0 2003 2004 2005 2006 2007

Figura 3.57. Confronto delle medie delle catture dal 2003 al 2007 della specie Ochlerotatus caspius nei Comuni aderenti al Progetto

COMUNE DI VERBANIA Dopo l’altissimo numero di catture di individui appartenente alla specie Ochlerotatus caspius verificatesi nel primo anno di progetto, mediamente il loro numero negli anni successivi è stato decisamente inferiore, anche se, da dopo il 2004 (anno in cui si è registrato il minimo delle catture) il loro numero è aumentato progressivamente negli anni successivi fino al 2007 che segna il secondo dato per catture nei 5 anni di progetto.

49 Progetto di Lotta Biologica alle Zanzare. Relazione finale per il V anno di Attività M. Calderara-2007

60

50 i u d i v

i 40 d n i

i d

o

i 30 d e m

°

n 20

10

0 2003 2004 2005 2006 2007

Figura 3.58. Confronto della media delle catture di Ochlerotatus caspius nei 5 anni di progetto

COMUNE DI BAVENO L’andamento per la specie Ochlerotatus caspius nel Comune di Baveno nei cinque anni di progetto è stato decisamente altalenante. Dopo le numero se catture verificatesi nel 2003 si è assistito ad una decisa diminuzione delle catture l’anno successivo seguite poi da un aumento nel 2005 e una nuova riduzione nel 2006. Quest’anno, mediamente le catture sono nuovamente aumentate.

35

30

25 i u d i v i

d 20 n i

o i d

e 15 m

° n 10

5

0 2003 2004 2005 2006 2007

Figura 3.59. Confronto della media delle catture di Ochlerotatus caspius nei 5 anni di progetto

50 Progetto di Lotta Biologica alle Zanzare. Relazione finale per il V anno di Attività M. Calderara-2007

COMUNE DI STRESA Il numero medio di individui appartenenti alla specie Ochlerotatus caspius catturati nel 2007 presenta valori molto vicino a quelli registrati nel 2003 anno in cui si sono verificati il maggior numero di contatti con questo culicide, e in generale l’aumento registrato è decisamente cospicuo rispetto al 2006.

20 18 16 i

u 14 d i v i

n 12 d i

i d

10 o i d

e 8 m

° 6 n 4 2 0 2003 2004 2005 2006 2007

Figura 3.60. Confronto della media delle catture di Ochlerotatus caspius nei 5 anni di progetto

COMUNE DI MEINA In assoluto il numero medio di Ochlerotatus caspius catturate quest’anno è il maggiore registrato nei cinque anni di progetto. L’aumento registrato rispetto agli anni 2004, 2005 e 2006, che più o meno si assestano sugli stessi valori, è decisamente importante.

70

60 i

u 50 d i v i d

n 40 i

i d

o i

d 30 e m

°

n 20

10

0 2003 2004 2005 2006 2007

Figura 3.61. Confronto della media delle catture di Ochlerotatus caspius nei 5 anni di progetto

51 Progetto di Lotta Biologica alle Zanzare. Relazione finale per il V anno di Attività M. Calderara-2007

COMUNE DI DORMELLETTO Malgrado mediamente il numero di Ochlerotatus caspius nel 2007 sia basso è necessario registrarne l’aumento rispetto al 2004, 2005 e soprattutto il 2006 che rappresenta il valore minimo di catture verificatesi nei cinque anni di progetto.

21

18 i u

d 15 i v i d n i

12 i d

o i

d 9 e m

°

n 6

3

0 2003 2004 2005 2006 2007

Figura 3.61. Confronto della media delle catture di Ochlerotatus caspius nei 5 anni di progetto

COMUNE DI CASTELLETTO SOPRA TICINO In assoluto il numero medio di zanzare appartenenti alla specie Ochlerotatus caspius catturate quest’anno è stato il maggiore mai registrato negli altri anni di progetto. Dopo la netta riduzione registrata nel 2004 rispetto al 2003 si è assistito ad un progressivo aumento medio delle catture nei due anni successivi culminato con il massimo registrato nel 2007.

35

30

i 25 u d i v i

d 20 n i

o i d

e 15 m

° n 10

5

0 2003 2004 2005 2006 2007

Figura 3.62. Confronto della media delle catture di Ochlerotatus caspius nei 5 anni di progetto

52 Progetto di Lotta Biologica alle Zanzare. Relazione finale per il V anno di Attività M. Calderara-2007

3.5 Aedes albopictus

Il monitoraggio della presenza di Aedes albopictus è stato eseguito con cadenza settimanale dal 6 giugno (posizionamento delle ovitrappole) fino al 3 ottobre (ritiro delle ovitrappole). Nel 2007, a differenza di quanto è successo negli scorsi, è stata eseguita la lettura di tutte le listarelle, infatti non si sono verificati sparizioni o danneggiamenti delle ovitrappole e su 510 controlli non si è verificata alcuna positività (tab. 3.4.).

A L

O DATA P P A R

T 6/6 13/6 20/6 27/6 4/7 11/7 18/7 25/7 1/8 8/8 15/8 22/8 29/8 5/9 12/9 19/9 26/9 3/10

1 posa N N N N N N N N N N N N N N N N N 2 posa N N N N N N N N N N N N N N N N N 3 posa N N N N N N N N N N N N N N N N N 4 posa N N N N N N N N N N N N N N N N N 5 posa N N N N N N N N N N N N N N N N N 6 posa N N N N N N N N N N N N N N N N N 7 posa N N N N N N N N N N N N N N N N N 8 posa N N N N N N N N N N N N N N N N N 9 posa N N N N N N N N N N N N N N N N N 10 posa N N N N N N N N N N N N N N N N N 11 posa N N N N N N N N N N N N N N N N N 12 posa N N N N N N N N N N N N N N N N N 13 posa N N N N N N N N N N N N N N N N N 14 posa N N N N N N N N N N N N N N N N N 15 posa N N N N N N N N N N N N N N N N N 16 posa N N N N N N N N N N N N N N N N N 17 posa N N N N N N N N N N N N N N N N N 18 posa N N N N N N N N N N N N N N N N N 19 posa N N N N N N N N N N N N N N N N N 20 posa N N N N N N N N N N N N N N N N N 21 posa N N N N N N N N N N N N N N N N N 22 posa N N N N N N N N N N N N N N N N N 23 posa N N N N N N N N N N N N N N N N N 24 posa N N N N N N N N N N N N N N N N N 25 posa N N N N N N N N N N N N N N N N N 26 posa N N N N N N N N N N N N N N N N N 27 posa N N N N N N N N N N N N N N N N N 28 posa N N N N N N N N N N N N N N N N N 29 posa N N N N N N N N N N N N N N N N N 30 posa N N N N N N N N N N N N N N N N N Tabella 3.4. Risultati del monitoraggio di Aedes albopictus nelle 18 settimane di monitoraggio nei Comuni aderenti al Progetto

53 Progetto di Lotta Biologica alle Zanzare. Relazione finale per il V anno di Attività M. Calderara-2007

4. CAMPAGNA IMFORMATIVA

La campagna informativa anche quest’anno, come già avvenuto in quelli passati, è stata condotta approntando volantini divulgativi rivolti alla popolazione con la descrizione delle attività di campagna, una breve analisi dei dati relativi precedenti anni di progetto e i consigli sul contenimento dei focolai domestici. Per dare maggior e diffusione alle notizie relative al progetto il contenuto del volantino è stato riproposto su due testate giornalistiche a distribuzione locale, La Prealpina e Eco Risveglio del Lago Maggiore. Come avvenuto negli anni passati anche nel 2007 è stata messa a disposizione dei comuni aderenti al progetto la relazione finale relativa all’anno 2006 da inserire nella pagina web del comune. Malgrado la riduzione del numero dei professionisti e la contrazione della durata del periodo di progetto con conseguente aumento della mole di lavoro e sovrapposizione delle scadenze l’RTS il proseguimento del progetto di Educazione Ambientale, che aveva riscosso molto successo negli anni scorsi, è stato considerato fondamentale. Contro qualsiasi previsione di contrazione fisiologica delle richieste, il progetto infatti viene proposto solo alle scuole elementari e medie inferiori dei comuni aderenti al progetto oramai dal 2004, nel 2007 sono stati effettuati 32 incontri in altrettante classi in poco più di 1 mese. COMUNE N° CLASSI SCUOLE ELEMENTARI SCUOLE MEDIE INFERIORI VERBANIA 19 2 17 BAVENO 5 5 0 STRESA 0 0 0 MEINA 2 2 0 DORMELLETTO 2 0 2 CASTELLETTO 4 4 0 SOPRA TICINO

TOTALE 32 13 19 Tabella 4.1. Tabelle delle classi aderenti al progetto di Educazione Ambientali “Gli Acchiappazanzare”

Durante gli incontri agli studenti sono state date informazioni sulla biologia e l’ecologia dei culicidi, sulle attività del progetto e sono stati fatti visionare campioni larvali, individui adulti e i materiali utilizzati nelle attività di campo (fig. 4.1). Dato il continuo successo che quest’attività ottiene ogni anno si ritiene importante che venga proseguita e che non venga considerata un’informazione di serie B ma anzi, proprio perché diretta e

54 Progetto di Lotta Biologica alle Zanzare. Relazione finale per il V anno di Attività M. Calderara-2007 a basso costo (a differenza dei volantini che spesso non vengono neanche distribuiti e che incidono nel budget del progetto!) e portata ai futuri adulti aiuta a sensibilizzare ed educare ad un corretto modo di comportarsi per quanto riguarda le zanzare ma con una visione più ampia in generale sugli equilibri ambientali sfatando falsi miti riguardo ad ambienti, animali e comportamenti.

55 Progetto di Lotta Biologica alle Zanzare. Relazione finale per il V anno di Attività M. Calderara-2007

5. DISCUSSIONE E CONCLUSIONI

5.1 Discussione

I campionamenti larvali hanno evidenziato come i focolai di sviluppo larvale presenti nei territori dei comuni aderenti al progetto siano infestati da culicidi appartenenti essenzialmente alla categoria con nocività bassa o media secondo la classificazione fornita dalla D.G.R. 67-9777 che detta le istruzioni per l’applicazione della L.R. 75/95. La situazione climatica registrata quest’anno ha fortemente influenzato l’andamento delle infestazioni larvali. Le precipitazioni verificatesi in maggio e giugno hanno allagato aree che sin dal primo anno di attività del progetto non sono mai stati trovate sommerse e quindi attive durante gli stessi periodi dell’anno. Ciò ha fatto si che queste aree siano diventate siti riproduttivi e si siano verificati aumenti degli adulti catturati. Il censimento della popolazione culicidica adulta ha evidenziato come, in generale, quest’anno sia aumentato il numero di femmine adulte catturate rispetto al 2005 e al 2006. Tale aumento è essenzialmente determinato dalle cospicue catture verificatesi nei comuni di Meina, Dormelletto e Castelletto Sopra Ticino. Il generale aumento di femmine adulte censite durante quest’anno ha diverse chiavi di lettura: 1. l’allagamento diffuso provocato dalle piogge di maggio e giugno ha portato alla formazione di vasti focolai di sviluppo larvale che sono spesso difficilmente monitorabili nelle loro parti più interne rendendo di conseguenza particolarmente difficoltoso il trattamento antilarvale; 2. alla luce dei risultati ottenuti dal collega Dott. Bertocchi e da lui gentilmente forniti, relativi ai comuni confinanti con quelli di Castelletto Sopra Ticino e di Dormelletto è possibile correlare il forte aumento di culicidi adulti in queste due aree con le cospicue catture effettuate dal collega che ha censito un grande numero di femmine adulte (circa 58.000 culicidi adulti catturati contro i poco più di 12.000 catturati durante il censimento di questo progetto) rappresentate per la percentuale maggiore da zanzare del genere Culex; quindi è corretto ipotizzare che molti degli individui censiti nei comuni di Dormelletto e Castelletto Sopra Ticino possano provenire da queste zone limitrofe; 3. un gran numero di femmine adulte presenti sul territorio sottoposto al progetto continuano ad essere rappresentato dalla specie Ochlerotatus caspius che rappresenta il 22% di tutte le zanzare catturate. I dati dimostrano come questa specie abbia influenzato il numero delle catture nei comuni di Verbania, Baveno e Castelletto Sopra Ticino dove rappresenta circa il

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30% di tutte le femmine catturate, ma ha inciso soprattutto sul censimento effettuato nel Comune di Meina dove questo culcide rappresenta oltre il 70% di tutti gli adulti catturati. E’ necessario rimarcare nuovamente come le femmine di Ochlerotatus caspius provengano dalle risaie presenti nella Provincia di Novara, data la mancanza di larve di questa specie nei focolai di sviluppo larvale presenti nell’area di studio, considerate le caratteristiche eco- etologiche della specie e i venti provenienti da Sud che risalgono verso il Lago Maggiore che forniscono una ulteriore spinta propulsiva alla loro diffusione. Per quanto riguarda Aedes albopictus l’allargamento delle rete di monitoraggio a tutti i territori comunali aderenti al progetto si è verificata la scelta giusta anche alla luce delle recenti (scarse!) notizie riguardo la diffusione del virus Chikungunya in alcune aree dell’Italia settentrionale e centrale. E’ auspicabile che il nuovo assetto venga mantenuto anche nel prossimo anno di attività di progetto ma che soprattutto si provveda ad una capillare informazione ed un’eventuale regolamentazione riguardo i focolai urbani rappresentati dai bidoni per la raccolta di acqua piovana da utilizzare per l’irrigazione degli orti che rappresentano potenziali focolai di sviluppo larvale per questa specie. E’ necessario, anzi indispensabile che i cittadini vengano informati sul pericolo potenziale, ma reale, che questi contenitori rappresentano e che vengano convinti che con un piccolo sforzo e una minima spesa la copertura di questi contenitori possa rappresentare un’importante metodo contenitivo alla diffusione di una zanzara che può essere fonte di trasmissione di malattie.

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5.2 Conclusione

In conclusione è opportuno sottolineare che: A. le percentuali di abbattimento larvale sono il massimo ottenibile (100%); B. i trattamenti antilarvali contribuiscono a ridurre il numero di culicidi adulti almeno nei comuni della Provincia del VCO; C. l’aumento delle zanzare adulte registrato quest’anno può essere ricondotto a fattori endogeni (allagamento di focolai che con difficoltà possono essere trattati in ogni loro punto), ed esogeni (migrazioni di individui di specie diverse da aree limitrofe); D. gli individui appartenenti alla specie Ochlerotatus caspius non si riproducono nei focolai di sviluppo larvale presenti nei territori dei comuni aderenti al progetto, ma provengono da zone limitrofe, ed in particolare dalle aree risicole della Provincia di Novara.

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6. PUBBLICAZIONI CITATE E CONSULTATE

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D.G.R. n. 67-9777, 2003. Istruzioni per l’applicazione della L.R. 24/10/95, n. 75 relativa ai contributi agli enti locali per il finanziamento di interventi di lotta alle zanzare.

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60 Progetto di Lotta Biologica alle Zanzare. Relazione finale per il V anno di Attività M. Calderara-2007

RINGRAZIAMENTI

La buona riuscita del progetto è stata possibile anche grazie alla collaborazione di Enti e persone che si ritiene doveroso e indispensabile ringraziare. Tutte le amministrazioni comunali aderenti al progetto.

Il Direttore e il personale di IPLA per la disponibilità durante le attività del progetto.

Il Direttore dell’Ente di Gestione delle Riserve del Lago Maggiore Dott. Massimo Grisoli, e per la preziosissima collaborazione in campagna i Guardiaparco Danilo Vassura e Erica Zuffi e il Responsabile della Stazione di Inanellamento di Fondotoce, Dott. Marco Bandini.

L’Ente Giardini Botanici Villa Taranto e in particolare il Dott. Caretti Responsabile Botanico.

Il Dirigente Medico della Direzione Sanitaria dell’Azienda Sanitaria Locale n. 14 Dott.ssa Orietta Ossola.

I proprietari di tutti campeggi presso cui sono state posizionate le trappole per il censimento degli adulti, è stato effettuato il monitoraggio della zanzara tigre e sono stati spesso effettuati rifornimenti di acqua per i trattamenti antilarvali.

Il Direttore del Golf Club Des Iles Borromèes di Stresa.

Il proprietario della “Fattoria degli animali” di Verbania.

Il Responsabile del Giardino Zoologico di Villa Pallavicino di Stresa.

Il Sig. Andrea Palumbo Tecnico di Campagna del Progetto.

Il Dott. Italo Bertocchi, già Tecnico di Campagna nei precedenti anni di progetto, per il continuo scambio di informazioni e opinioni e per l’amicizia dimostrata in questi anni.

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