PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE (PAES) DI VERBANIA PROVINCIA DEL VERBANO-CUSIO-OSSOLA

VERBANIA

Consulenti: Spes Con la collaborazione di : Andrea Consulting Ammenti s.r.l. Genova Architetto Verbania

Sommario

Introduzione ...... 5

L'adesione del Comune di Verbania ...... 5

CAPITOLO 1: IL CONTESTO NORMATIVO ...... 6

1.1 Il contesto comunitario e nazionale ...... 6 1.2 Il contesto regionale e provinciale ...... 7 CAPITOLO 2: IL COMUNE DI VERBANIA ...... 11

2.1 Aspetti morfologici e climatici ...... 11 2.2 Aspetti demografici ...... 13 2.3 Aspetti economici ...... 16 2.3.1. Il passato economico ed energetico di Verbania ...... 16 2.3.2. La crisi socio-economica e produttiva a partire dal 2008 nel VCO ed a Verbania...... 18 2.3.3 Il turismo ...... 23 2.4 Il sistema insediativo verbanese ...... 26 2.4.1 Lo sviluppo storico del sistema insediativo verbanese ...... 28 2.4.2 Aree di relazione funzionale ...... 31 2.5 Il parco edilizio ...... 32 2.6 Le aree verdi ...... 34 CAPITOLO 3: ATTIVITÀ DI COMPETENZA COMUNALE ...... 36

3.1 Gli edifici pubblici, strutture pubbliche ed impianti sportivi ...... 36 3.2 Gli impianti di illuminazione ...... 42 3.3 Il parco veicoli comunali ...... 43 3.4 La gestione del servizio idrico e le reti energetiche (energia elettrica e gas) ...... 43 3.5 Le risorse rinnovabili ...... 43 3.6 La produzione dei rifiuti urbani e la raccolta differenziata ...... 46 CAPITOLO 4: IL SISTEMA DEI TRASPORTI ...... 49

4.1 La rete stradale ...... 49 4.2 Il trasporto privato ...... 50 4.3 La mobilita' pedonale, ciclabile ed i parcheggi ...... 51 4.4 Il trasporto pubblico ...... 53

CAPITOLO 5: IL PATTO DEI SINDACI - ASPETTI OPERATIVI ED ORGANIZZATIVI PER LA REALIZZAZIONE DEL PIANO D'AZIONE PER LA SOSTENIBILTÀ ENERGETICA ED AMBIENTALE ...... 56

5.1 Lancio del progetto, adesione formale al Patto dei Sindaci e creazione del gruppo di lavoro ...... 56 5.2 Inventario delle emissioni di base (BEI): Metodologia operativa ed emissioni nel Comune di Verbania nel 2010 ...... 58 CAPITOLO 6: LA STRATEGIA ...... 65

6.1 Coinvolgimento degli stakeholder ...... 65 6.2 Il Piano di Azione per l’Energia Sostenibile ...... 66 CAPITOLO 7: IL PIANO DELLE AZIONI DEL COMUNE DI VERBANIA ...... 68

RIQUALIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DELL'EFFICIENZA ENERGETICA DELL’ILLUMINAZIONE PUBBLICA ...... 69 RIQUALIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DELL’EFFICIENZA ENERGETICA DEGLI EDIFICI DI COMPETENZA COMUNALE ...... 71 UFFICI COMUNALI: ASPETTI ENERGETICI E MOBILITA’ SOSTENIBILE ...... 79 INNOVAZIONE TECNOLOGICA E SOCIALE ...... 83 EFFICIENTAMENTO ENERGETICO NELL’EDILIZIA PRIVATA: REGOLAMENTAZIONE EDILIZIA E SENSIBILIZZAZIONE ...... 89 EFFICIENZA NEL SETTORE TERZIARIO ...... 94 TURISMO SOSTENIBILE ...... 96 ENERGIE RINNOVABILI ...... 99 PIANIFICAZIONE DELLA VIABILITÀ E NUOVE INFRASTRUTTURE PER UNA MOBILITÀ SOSTENIBILE ..... 101 OTTIMIZZAZIONE DEL TRASPORTO PUBBLICO E INTERMODALITÀ ...... 104 AMMODERNAMENTO PARCO AUTO ...... 108 COMUNICAZIONE E SENSIBILIZZAZIONE ...... 111 CAPITOLO 8: IL MONITORAGGIO ...... 115

APPENDICE...... 118

A.1) BASELINE DEI CONSUMI ENERGETICI E DELLE EMISSIONI AL 2010 ...... 118

Comune di Verbania

Introduzione Il Patto dei Sindaci (Covenant off MMayors) è un’iniziativa promossa dalla Commissiissione Europea mirata a coinvolgere attivamente le cittàittà europee nel percorso verso la sostenibilità energetica ed ambiembientale. Questa iniziativa, di tipo volontario, impegna i comuni a predpredisporre Piani d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES) finalizzati a superare supe gli obiettivi fissati dall’Unione Europea al 2020, riducendo di oltre il 20% le proprie emissioni di gas serra attraverso politiche localii che migliorino l’efficienza energetica, aumentino il ricorso alle fonti di energia rinnovabile e stimolino il risparmio energetico e l’uso razionalenale dell’energia. I Comuni sono inoltre tenuti a comumunicare l’avanzamento della realizzazione dellelle azionia alla Commissione ogni due anni. In particolare il Piano d’Azione perr l’El’Energia sostenibile consta di due parti:

a. un inventario delle emissionisioni di base - BEI (Baseline Emission Inventory),, che fornisce informazioni

sulle emissioni di CO2 attuattuali e future di tutta l’area coinvolta, quantifitificac la quota di CO2 da abbattere, individua le criticiriticità e le opportunità per uno sviluppo energetieticcamente sostenibile del territorio e le potenzialitàà in rrelazione allo sfruttamento delle fonti energeetichetich rinnovabili; b. Un Piano d’Azione per l’Enl’Energia Sostenibile – SEAP (Sustainable Energyrgy Action Plan) in senso stretto, che individua unn seset di azioni che l’Amministrazione intende portarepor avanti al fine di

raggiungere gli obiettivi dii ridriduzione di CO2 definiti nel BEI.

Il numero dei comuni aderenti al PattoPatt è in costante crescita in Europa; a metà dell 2012015 avevano superato le 6.000 adesioni con una popolazioneione interessata di oltre 200 milioni di cittadini. Sul sito di riferimento del Covenant of Mayors è possibile visuaisualizzare i dati aggiornati in tempo reale.

L'adesione del Comune di Verbanibania Il Comune di Verbania, con deliberazerazione di Consiglio Comunale n.38 del 25 agostosto 2014, ha formalmente aderito al patto dei Sindaci ed è stastata formalizzata l’adesione di Verbania al “Pattattoo dei Sindaci” da parte dell'ufficio del Covenant of Mayorsrs ddella Commissione Europea. Laura Sau, Assessore all’Ambiente,te, nel corso del dibattito del Consiglio Comunaleale ha commentato: «Con questa adesione Verbania è partete di un sistema di amministrazioni locali che sostengono soste attivamente il perseguimento di obiettivi europeiei sullasu riduzione delle emissioni di CO2. Il Pattoo dei Sindaci è considerato dalle Istituzioni Europee come un ecceeccezionale modello di governance multilivello. FaFarnern parte è per noi atto di responsabilità e di visione maturatura dei problemi che affliggono il pianeta comee risriscaldamentoc globale, le cui conseguenze si marcano anchee nenei fenomeni atmosferici estremi dell’ultima settimttimana».

Il Sindaco Silvia Marchionini ha conconcluso : «Il Patto dei Sindaci punta alla famosa formulaform 20-20-20 al 2020: ridurre di oltre il 20% le emissionioni did CO2 entro il 2020, aumentando nel contempempo del 20% il livello di efficienza energetica e del 20% la quoquota di utilizzo delle fonti di energia rinnovabile. Per la Città di Verbania l’adesionee apreapr anche le porte alla disponibilità di finanziamentimen messi a disposizione dall'UE per i firmatari del Patto,, con pubblicizzazione dei risultati conseguiti sull sito web del Covenant of Mayors della Commissione Europea».ea».

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CAPITOLO 1: IL CONTESTOO NORMATIVONO

1.1 Il contesto comunitarioo e nazionalen Con il Pacchetto Clima-Energia l’UniUnione Europea si è impegnata unilateralmentee a rridurre entro il 2020 le proprie emissioni di gas serra dell 2020% rispetto al 1990, i consumi energetici del 20%20% rispetto allo scenario tendenziale e a portare le fonti rinnoinnovabili a coprire il 20% del consumo interno di eenergia. A sostegno del Pacchetto Clima-Energia, l’Unione Europea ha prodotto una serie di documenti dii indirizzoind con ripercussioni dirette sulla normativa nazionale,, regionalereg e locale. Tra i principali si possono citaretare la Direttiva sulle fonti energetiche rinnovabili e quella aggiornataaggi sulle Performance Energetiche in Ediliziailizia (EPBD II6). Nel marzo del 2011 l’Unione EuroEuropea ha compiuto un ulteriore passo in avanvanti, con il documento, presentato dalla Commissione, “RoRoadmap energetica al 2050”. Nella nuovaa proposta, tra l’altro, la Commissione evidenzia come il targettarg del -20% di emissioni di gas serra al 2020020 possa e debba essere superato, spronando l’Unione a spingpingersi almeno fino al -25%.

A partire dalle strategie e dalle nornormative comunitarie, l’Italia si è impegnata a ridurreri entro il 2020 le proprie emissioni di gas serraa delde 13% rispetto al 2005 (per i settori non ETS8), aumentando contestualmente la produzione daa fofonti rinnovabili fino a soddisfare il 17% della domandado interna. Questi target, vincolanti per il nostro PaPaese, sono completati dall’obiettivo comunitarnitario sull’efficienza, non vincolante, che corrisponde a unana riduzione dei consumi energetici finali del 20% rispetto allo scenario tendenziale, sempre allo stesso annonno.

In Italia, la pianificazione strategicagica per il raggiungimento degli obiettivi di migliiglioramentoor dell’efficienza energetica, dei servizi energetici e dedelle energie rinnovabili è stata definita con il PiaPiano d’Azione Nazionale per l'Efficienza Energetica (PAEE), reredatto in ottemperanza alla Direttiva 2006/32/C2/CE, che ha fissato come obiettivo il raggiungimento di almeneno il 9,6% di risparmio energetico entro il 2016,16, e con il Piano d’Azione Nazionale per le Energie Rinnovabili,abili, strumento sviluppato in recepimento della direttivadire 2009/28/CE, che fissa un comune quadro nazionaleale per la promozione dell’energia da fonti rinnoinnovabili nel settore dei trasporti, dell’elettricità, del riscaldamldamento e del raffreddamento.

Nel luglio 2014, infine, l’Italia ha trasmessotras alla Commissione Europea il Nuovo Pianoiano d’Azione Italiano per l’Efficienza Energetica che individuaidua gli obiettivi e gli strumenti di intervento neell cacampo delle politiche di riduzione della domanda energeticaica dad qui al 2020, ed in particolare: o il risparmio di 15,5 Mtepp di energia finale annui (20 Mtep di energia primrimaria), in modo tale da raggiungere entro il 20200 un livello di consumi di circa il 24% inferioree rispettoris allo scenario di riferimento europeo

o evitare l’emissione di circaa 55 milioni di tonnellate di CO2/anno o il risparmio di circa 8 miliardiiardi di euro l’anno di importazioni di combustibiliili fossilifos Con il Decreto “Definizione e qualificazione quali degli obiettivi regionali in materiaeria di fonti rinnovabili e definizione della modalità di gestionstione dei casi di mancato raggiungimento degligli obiettiviob da parte delle Regioni e delle Province Autonome”e” del 15 marzo 2012 sono stati definiti gli obiettivettivi intermedi e finali che ciascuna Regione e Provincia Autonotonoma deve conseguire ai fini del raggiungimentoto deglid obiettivi nazionali entro il 2020 in materia di quotaa complessivaco di energia da fonti rinnovabili sulul consumoco finale lordo di energia e nei trasporti.

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1.2 Il contesto regionale e provincialepro La regione Piemonte ha individuatoato nel PEAR –Piano Energetico Ambientale Regionale (adottatoto neln 2004) lo strumento di programmazione con il quale individividuare gli obiettivi, i parametri e gli indicatori di qualità in terminrmini di produzione, trasporto, distribuzione e consumo di energiargia raccordati con tutti gli altri obiettivi ambientali, nel rispetto degldegli indirizzi e delle norme vigenti. Con successiva delibera, la Giuntata RegionaleR piemontese ha approvato il il 19 novembreno 2012, il Piano d’Azione per l’energia 2012-2013,, in coerenzac con l’Atto di indirizzo per l’avvio dellala pipianificazione energetica regionale che individuava i quattrottro Assi strategici di intervento per l’implemententazione della strategia energetica regionale:

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La Provincia VCO si è dotata di unn PianoPia Energetico Provinciale approvato con DCP n. 3 del 13 febbraio 2006. Essosso si configura come un programma di azioni operative atte ad individuare obiettiiettivi in campo energetico e gli interventi ad essi correlati attuabili sul territoriorio provinciale nel rispetto della sostenibilità energetica ed ambientale.

Il Piano Energetico Provinciale del VCO si inquadra quindi all’interno di un contesto pianificatorio regionaleale e provinciale dal quale emerge un orientamento verso uno sviluppopo territorialet da attuarsi tramite azioni di conservazione e tutela dell’ambientiente, anche in considerazione del fatto che esso costituisce un elemento fondamentale fond per lo sviluppo del Turismo, settore che può crescere secondoo un modello conservativo delle risorse naturali dispodisponibili.

In tal senso il PEP del VCO si proponeone come obiettivi prioritari: • l’incentivazione, anche attrattraverso strumenti pianificatori e programmaticitici ad hoc, del risparmio energetico in tutti i settori,ori, dal pubblico al privato coinvolgenti il singolloo cittadinoc come l’intera comunità, attraverso formerme di sensibilizzazione all’uso razionale dell’eell’energia, incentivazione all’utilizzo e all’istallazionene di apparecchiature ad alta efficienza, sistemitemi di illuminazione che consentano elevati rendimenmenti e poca dispersione, ecc; • la messa in atto di interventienti legati alla mobilità provinciale attraverso l’’incentivazioneince all’acquisto di veicoli alimentati con carbcarburanti a basso impatto ambientale e la promozimozione di iniziative atte a ridurre i flussi di traffico; • il sostegno e l’incentivazionzione dell’innovazione tecnologica dei processisi prproduttivi in particolare quelli che costituiscono i maggiorima fruitori di risorse energetiche; • la valorizzazione di fonti eneenergetiche rinnovabili quali le biomasse; • la prosecuzione delle attivittività di incentivazione allo sviluppo del solare; • l’ottimizzazione del parcoco ididroelettrico provinciale; • la realizzazione di lineeee guida,g strumenti programmatici e pianificatficatori di supporto alla pianificazione comunale (lin(linee guida per l’illuminazione pubblica, documeumentazione di supporto per la redazione di regolamelamenti edilizi innovativi) per la promozione delel risparmioris energetico e • compatibilità ambientalele dedegli interventi sugli edifici e le infrastrutture.

In tale ottica il documento contieneene quindi una valutazione dei risparmi ottenibilili dall’efficienzada energetica nel settore civile (apparecchiature,re, involucro, ecc.), illuminazione pubblica, mobilbilità,it utenze industriali e cogenerazione. Il quadro conoscitivotivo ha permesso di definire obiettivi per la riduzzioneione dei gas serra (verifica impianti termini, motorizzazionini iinnovative). Vengono prospettate azioni a livello normativo su illuminazione pubblica, regolamentinti edilizie e piani comunali. Vengono inoltre delineati i possibilibili sstrumenti attivabili, con particolare attenzionee all’energyal management, oltre alle usuali azioni di comunicazioazione ed informazione.

Relativamente alle emissioni, la ProvinciaPro del VCO ha predisposto il catasto provirovinciale delle emissioni atmosferiche che sicuramente rapprappresenta un riferimento importante per la determerminazione della baseline delle emissioni a livello locale. Si ha a disposizione un livello di informazioni disaggreggregato e un data base. La realizzazione del Catasto provprovinciale è stato in primo luogo un lavorooro di approfondimento,

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Comune di Verbania organizzazione e aggiornamento delledell diverse fonti di informazione disponibili per il territoriot provinciale e, successivamente, la loro sistematizzatizzazione in un database interfacciato con un modulodulo grafico di tipo GIS. Lo strumento informatico fornito,ito, predisposto appositamente per il Catastosto provinciale, permette un’agevole consultazione dei dati e delle informazioni emissive e territorialiriali con diversi livelli di disaggregazione spaziale e temporaleorale, mentre la banca dati permette un loro efficiicienteen utilizzo per scopi di controllo, verifica e modellistica diffusionale.diffu La georeferenziazione delle emissioissioni di inquinanti suddivise nelle diverse attivivitàità costituisce una delle informazioni basilari per indirizzarezzare le scelte dell’Amministrazione provinciale,ale, quali ad esempio la pianificazione territoriale, la definiziinizione di scenari emissivi e di scenari di qualitlitàà dell’aria. Una raccolta dettagliata di dati di emissione, infatinfatti, in primo luogo permette di evidenziare i ccontribution delle differenti sorgenti all’inquinamento atmosfericferico generale e secondariamente di definire le ststrategiera di intervento più opportune. L’inventario delle emissioni, infine,fine, rappresenta uno tra i principali strumentiti necessarine all’utilizzo dei modelli di dispersione dell’inquinauinamento atmosferico finalizzato alla valutazioazione delle politiche di risanamento dell’aria. Il continuo aggiornamento di un inventario, sufficientemente dettagliato alla scala territoriale di riferimento, consente di valutarere l’evolversil’ delle sorgenti e l’efficacia dei prorovvedimentivv di controllo intrapresi dall’amministrazione, segueguendo nel corso degli anni l’evoluzione delle emimissionis atmosferiche. Proprio in questo senso va internterpretato l’obiettivo dell’amministrazione provirovinciale di Verbania di aggiornare i dati esistenti a livelloo regregionale, integrandoli con le informazioni dispoonibilini a livello locale (dati di emissione comunicati nell’ambitoito delle autorizzazione ex DPR 203/88, dati di traffiraffico contenuti nel Piano Provinciale del Traffico) e con i dati relativi agli impianti sottoposti alla direttiva IPPIPPC (Direttiva 96/61/CE, recepita con DLgs 372/99).

Il documento è stato elaborato conon l’l’intento di fornire un quadro completo e gli strumtrumenti necessari per la conoscenza delle problematiche relativerela alle emissioni atmosferiche. Al Catasto delldelle emissioni provinciali sono stati affiancati due ulteriorii strumentistru conoscitivi della qualità dell’aria, che inteintegrano le misure in siti fissi realizzate dalla rete ARPA:

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Comune di Verbania

• una campagna di campionameamento diffusivo su due periodi in 10 siti rappreseresentativi delle differenti condizioni territoriali ed ambmbientali della provincia di Verbano Cusio Ossolasola per alcuni inquinanti (biossido di azoto, BTX e biossiiossido di zolfo); • due modelli dell’Environmenmental Protection Agency (EPA) per la dispersioersione dell’inquinamento atmosferico: il modello ISCISC3 (Industrial Source Complex 3° versione)one) per la valutazione dell’inquinamento emesso da sorgenti industriali e CALINE4 (California Linee SourceSo Dispersion Model 4° versione) per la valutazioneone dell’inquinamento emesso dal traffico.

Successivamente la Provincia ha provprovveduto ad elaborare il Piano d’Azione ex art.. 7 deld D.LGs 351/99 per la riduzione del rischio di superamentoento dei valori limite delle soglie di allarme, chehe è stato oggetto di una recente integrazione. La Provinciaia delde Verbano Cusio Ossola, grazie alla concertazionzione tra gli Enti locali e le associazioni di categoria interessatssate, tenuto conto delle specifiche caratteristicistiche territoriali e della mancanza sino ad oggi di superamramenti dei limiti previsti, ha introdotto le misuisure di limitazione alla circolazione dei veicoli più inquinantnanti, previste per gli anni 2006-2009 nella D.G.R.. 66-3859 del 18/09/2006, in modo graduato.

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CAPITOLO 2: IL COMUNE DI VVERBANIA

Il Comune di Verbania si estende per una superficie di 37,62 Kmq.con una densità di 825,4 ab././ Kmq.edKm una popolazione di 31.053 (M. 14.546, F 16.507)) ed è composto dai due centri principali di Intra e Pallanzaza e da 12 frazioni tra cui Suna, Cavandone, Fondotoce, Trobarobaso, Unchio, Possaccio, Biganzolo, Antoliva, Zoverallo e Laa Guardia.Gu

La denominazione di Verbania derivderiva da Verbanus, nome latino del lago Maggiore, ed il Comunmune nacque dalla fusione dei Comuni di Intra e Pallanza perr volvolere del duce il 04 aprile 1939. Precedentemente il Comune di PallanzaPall era costituito dai territori di Fondotoce e di Bieno a cucui si aggiunsero nel 1927 i Comuni di Suna e di Cavandone; il Comune di Intra era invece costituito, dal 1927, dal territorio di Inferiore1. Nel 1929, al territorioio did Intra si aggiunse il Comune di Unchio. I territori di Arizzano Inferiore, oggi,ggi, ssono le frazioni di Biganzolo, Antoliva, Zoverallo e La Guardia. Nel 1992 Verbania è diventata capoluogo dellaella provincia del Verbano Cusio Ossola.

Immagine da http://www.verbania-turismo.it/

2.1 Aspetti morfologici e climalimatici Il territorio comunale si estende da uun'altitudine che va dai 197 metri s.l.m. sullee riveriv del lago Maggiore ai 693 metri del Monterosso; la maggioggior parte dei centri abitati si collocano da 200 a 40400 metri s.l.m.. La città sorge sulla sponda occidecidentale del Lago Maggiore su un promontorioorio a forma di triangolo rovesciato che segna l'estremità setsettentrionale del golfo Borromeo su cui s'affacciacciano,a sulla sponda sud- occidentale, i centri di Pallanza e Suna.Sun Con affaccio a metà del lago verso nord-est,st, separatose da Pallanza dal corso del torrente ,o, si trova l'abitato di Intra; esso, come dice l'etimoloologia stessa del nome, si trova tra due torrenti: il predetto torrentetor S.Bernardino che, separando Intra da Pallanza,Pall passa a nord del Monterosso ed il torrente S.Giovannianni che separa Intra dalla zona collinare di Zoverrallo,allo Antoliva, Biganzolo e

1 Dal 1911 al 1927, il Comune di Arizzanozano Inferiore ed il Comune di Arizzano Superiore costituitituivano insieme un Comune a sè stante.

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Comune di Verbania

La Guardia; a nord di Intra si trovanvano Trobaso ed Unchio e Possaccio, ma quest'ulti'ultima frazione in sponda sinistra del S.Giovanni. Verbania è parzialmente circondataata da montagne: a nord l' area montuosa in cuiui sorgeso il Parco Nazionale della Val Grande (il cui ambito esclusclude, al momento, il Comune di Verbania) ed in ccui si trovano il monte Zeda (2156 m s.l.m.) ed il pizzo Maroarona (2051 m s.l.m.). La parte est del golfo Borromeo è carcaratterizzata da una zona pianeggiante delimitataitata dal Lago di , dal Montorfano e dal fiume che sfocia nel lago Maggiore. All'interno della zonazona pianeggiante si trova la riserva naturale speciale di Fondotdotoce.

Il clima del Comune di Verbania è temtemperato ed è una via di mezzo tra il Clima tempemperato umido con estate tiepida e il clima temperato umidoido con estate calda secondo la classificazionee deide climi di Köppen, dal momento che la temperatura mediaedia del mese più caldo raggiunge, senza varcare,are, la soglia dei 22°C. La presenza del lago rende l'inverno memeno rigido e l'estate più fresca. Le temperature medie di luglio, si attestanoat sui 22 gradi centigradi ed è raro che superinosup i 32°C; risultano dunque inferiori a quelle di moltee lolocalità della Pianura Padana. Nonostante ciò,, l'elevatol'el tasso di umidità contribuisce ad aumentare la sensazisazione di caldo anche a temperature relativamenteente basse. L'inverno, sulle rive del lago, è mitigatomi con la temperatura media di gennaioaio sui 3 gradi contro la media/mensile di 1,7° C. Nevicate, rare, interessano Verbaniaania con sensibili differenze a seconda delle zonene dellad città; le nevicate, sulle rive del lago, sono più rare e menome copiose (con accumuli medi di 5–10 cm per nevicata), mentre al di sopra dei 300-400 metri s.l.m. la nevene è un pochino più frequente con accumulili chche possono localmente raggiungere i 20 cm. con una sola nevicata.nev La temperatura minima notturnaa scendesc spesso al di sotto degli 0 gradi da dicembembre alla prima metà di marzo, e talvolta può arrivare finoo a -5 o -8 °C, ma solo in casi eccezionali scende sotto tali valori. La primavera è caratterizzata da ununa forte dinamicità atmosferica: a marzo nonon è raro che la zona sia interessata da nevicate e gelate; i mmesi di maggio e aprile sono caratterizzati da ununaa elevata piovosità e da temperature miti, che possono raggiuggiungere valori quasi estivi, ma anche subire tempomporanei abbassamenti. L'autunno risulta mite e gradevolele ffino a metà ottobre, per poi divenire piovosoo e gradualmente sempre più freddo; le prime deboli gelatee intinteressano l'area a partire da metà novembre.. La nebbia è un fenomeno molto raro a causa della conformazioazione montuosa del territorio.

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I dati della Stazione meteorologicaca did Verbania si riferiscono alla frazione di Pallanzaanza, collocata in una zona molto soleggiata rispetto al resto delladel città, quindi più calda.

2.2 Aspetti demografici Le seguenti tabelle mostrano l'andamdamento della popolazione dall'Unità d'Italia (186161)) al 2013

ANNO RESIDENTI VARIAZIONI

1861 12.193 1871 13.025 6,80% 1881 14.785 13,50% 1901 17.584 18,90% 1911 19.817 12,70% 1921 20.039 1,10% 1931 22.315 11,40% 1936 21.753 -2,50% 1951 26.003 19,50% 1961 29.810 14,60% 1971 34.749 16,60% 1981 32.744 -5,80% 1991 30.517 -6,80% 2001 30.128 -1,30% 2013 31.053 3,10%

Pertanto, come si può evincere dallaalla tabella, la popolazione è costantemente cresciesciuta dai 12.193 abitanti del 1861 fino alla massima espansiansione di popolazione nel 1971 (34.749 abit.);); vi sono state delle lievi interruzioni di crescita tra il 1911 ed iil 1921 e tra il 1931 ed il 1936. Nel 1927 si insediava nell' allorara CComune di Pallanza nella zona della Piazzaza dd'Armi lo stabilimento Rhodiaceta poiché, come si legge sui documenti di archivio, dalla fine della prima guerrague mondiale e a causa della perdurante crisi economica,, l'occupazionel'oc era scesa a livelli che preoccupavanoano le gerarchie fasciste. A

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Comune di Verbania partire dalla crisi industriale dei primiprim anni '70 (crisi della Montefibre e gli inseddiamentiiam industriali tessili, delle cartiere e delle fabbriche meccaniche)mecc nel trentennio 1971-2001 si è registraistrato un progressivo calo della popolazione residente (circa -4.600 abit.) fino ad arrivare ad un numero dii popoco superiore ai 30.000 abitanti. Successivamente al 2001 (anno che ffaceva registrare il minor numero di abitantii a VerbaniaV dal 1971), nel decennio 2001-2010 e fino al 20133 si è assistito, nuovamente, ad una crescita dellalla ppopolazione di Verbania forse per il fatto di essere diventataata ccapoluogo di Provincia. La crescita registratasi (tra il 20011 ed il 2013) è di ca. mille abitanti con un trend positositivo del 3,1%. Tuttavia all'interno di questo trend di crescitascita della popolazione, si nota come tra il 2010 eedd il 2011 vi sia stata una repentina descrescita di popolazioneione (-1.000 ab.circa, con una variazione percentuantuale del -2,9%) , forse a causa del manifestarsi della violentanta crisi economica locale, italiana ed europea. Tra il 2012 ed il 2013 la popolazionazione residente a Verbania ha registrato di nuovuovo un trend di crescita riattestandosi al di sopra dei 31.00000 abitanti.a Nel medesimo periodo temporalerale (2011-2013) i nuclei familiari sono aumeumentati di 40 unità e, contemporaneamente, sono diminiminuiti i componenti per ciascun nucleo familimiliare (da 2,25 a 2,00 unità/famiglia circa). Inoltre, come ben si evince dallala ppercentuale della ripartizione tra i sessi, la popolazionepop verbanese é prevalentemente femminile poichéhé é cresciuta dal 52,7% del 2001 al 54% del 2013.

COMPONENTI NUCLEI ANNO RESIDEENTI VARIAZIONI PER % MASCHI FAMILIARI FAMIGLIA 2001 30.0556 2002 30.1116 0,20% 47,3% 2003 30.5448 1,40% 13.511 2,26 47,4% 2004 30.7996 0,80% 13.668 2,25 47,4% 2005 30.8118 0,10% 13.867 2,22 47,4% 2006 30.7994 -0,10% 13.994 2,2 47,4% 2007 30.9443 0,50% 14.164 2,18 47,3% 2008 31.1334 0,60% 14.285 2,17 47,2% 2009 31.1557 0,10% 14.332 2,17 47,2% 2010 31.2443 0,30% 14.402 2,15 47,1% 2011 30.3223 -2,90% 14.446 2,08 46,8% 2012 30.3110 0,00% 14.479 2 46,9% 2013 31.0553 2,50% 14.425 2 46,8%

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Dalle successive tabelle si evince che: • la popolazione con + 65 anninni rappresenta ben 1/4 della popolazione; • la popolazione in età pre-scoscolare e scolare rappresenta poco più del 10%; • l'età media è significativamenmente alta (45-46 anni di età media); • le persone coniugate sono mmeno della metà e si registra una variazione percercentualee in diminuzione significativa (in 5 anni 200707-2012 si passa dal 48,7% al 45% di persone coniugniugate); • vi è un alto tasso di personesone vedovi/e pari a circa il 10% della popolazioneione totale, ma con netta prevalenza di vedove (4/55 susul totale nel 2012 ) ; • vi è un tasso di divorziatii in costantec crescita (da 3,2% a 3,8% nel quinquenennio).ni • L'indice di vecchiaia è altissimtissimo, pari al +207%; ciò significa che per ogni bambambino fino a 14 anni vi sono più di due persone aventiaven +65 anni; in Italia la percentuale è del 148%.%. • E' il secondo comune piùù densamentede popolato (825,4 abitanti/kmq) nellaella Provincia di Verbano- Cusio-Ossola. Il primo è Arizzrizzano . • E' il secondo comune (>5.000.000 abit.) con il più alto Tasso di Natalità (6,9) nella Provincia di Verbano- Cusio-Ossola. Il primo è GraGravellona Toce; in Italia é dell' 9,0%; tuttavia,, se leggiamo questo dato paragonandolo alla mediaia reregionale, ne emerge un tasso di natalità piuttosttosto depresso poiché la media regionale é del 8,5%.%. • E' il secondo comune (>5.000.000 abit.) con la più bassa percentuale di coniugagatiti (45,0%) nella Regione Piemonte. Il primo è Varalloallo SSesia. • E' il comune (>5.000 abit.)it.) ccon la più bassa percentuale di coniugati nellellaa Provincia di Verbano- Cusio-Ossola. • E' il comune (>5.000 abit.).) conco il maggior numero di divorziati, in percentutualeale (3,8% nel 2012) nella Provincia di Verbano-Cusio-Ossola.

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Indice Anno % 0-114 % 15-64 % Abitanti 2 Ettà Media Vecchiaia

2007 12,20%% 63,20% 24,60% 30.794 201,40% 45,3 2008 12,20%% 62,90% 24,90% 30.943 203,30% 45,5 2009 12,20%% 63,20% 24,60% 31.134 202,60% 45,6 2010 12,30%% 62,90% 24,80% 31.157 201,60% 45,8 2011 12,30%% 63,00% 24,70% 31.243 201,40% 46 2012 12,40%% 62,00% 25,60% 30.323 207,00% 46,3

Celibi % % Anno Cooniugati Divorziati Vedovi Totale Nubili Coniugaati Divorziati

2007 11.757 115.008 976 3.053 30.794 48,70%% 3,20% 2008 11.916 114.966 1.046 3.015 30.943 48,40%% 3,40% 2009 12.564 114.520 1.062 2.988 31.134 46,60%% 3,40% 2010 12.658 114.409 1.103 2.987 31.157 46,20%% 3,50% 2011 12.880 114.213 1.155 2.995 31.243 45,50%% 3,70% 2012 12.595 113.637 1.165 2.926 30.323 45,00%% 3,80%

Maschi (201212) Femmine (2012)

Stato Stato n. percentuale n. pepercentuale civile civile celibi 6.490 45,80% nubili 6.105 37,80% coniugati 6.745 47,60% coniugate 6.892 42,70% divorziati 483 3,40% divorziate 682 4,20% vedovi 459 3,20% vedove 2467 15,30% totale 14.177 totale 16.146

2.3 Aspetti economici 2.3.1. Il passato economico edd energeticoen di Verbania Verbania (meglio) Intra ha avutoto uun passato produttivo importante soprattuttotto quando le produzioni “proto-industriali” necessitavano deldella presenza dell'acqua; nel secolo 18° nel bacicinono imbrifero del torrente San Bernardino, come negli altrii corscor i d’acqua di rilievo dell’alto Novarese, venivaiva praticatap la flottazione del legname – in precedenza ridottotto in borre e borretti – fino alla foce, a lato di Intra.tra. La flottazione del legname è statoto unu traffico molto antico regolamentato già dagliagli “Statuti” del 1300. Gli alberi delle alte valli intrasche venivenivano tagliati in borre e borretti (in travi e travicavicelli ndr.) che venivano recisi, contrassegnati con le sigle caracaratteristiche dei proprietari e condotti fino al penpendio delle vallate dove i fiumi, ingrossati dalle piogge, avrebbrebbero poi pensato a trascinarli a valle non senzaza dannod alle sponde (tali

2 L'indice di vecchiaia è un indicatore statisticoo dinamicodi usato nella statistica demografica per descrivere il pesoso ddella popolazione anziana in una determinata popolazione. Sostanzialmente stimaima il grado di invecchiamento di una popolazione. Esso si definiscee cocome il rapporto di composizione tra la popolazione anziana (65 anni e oltre) e la popolazione più giovane (0-14 anni); valori superiori a 100 indicindicano una maggiore presenza di soggetti anziani rispetto ai giovanissimi. È un indindicatori e abbastanza grossolano ma efficace, poiché nell'invecchiamhiamento di una popolazione si ha generalmente un aumento del numero di anzianiiani e contemporaneamente una diminuzione del numero dei soggettietti più giovani, ed in questo modo numeratore e denominatore variano in senso oppoopposto esaltando l'effetto dell'invecchiamento della popolazione.

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Comune di Verbania pratiche venivano denominate comeme “il commercio della flottazione”). Il solo torrente S. Bernardino avrebbeebbe flottato 300 mila tronchi. Ad Intra tutta la legna veniva lavoratorata nelle molte” resighe” o segherie che sfruttavttavano la forza dell’acqua per poi essere utilizzata in loco oppurppure condotta, attraverso il , a Milano o alltrove.tro

Foto P.Bossi 1870 Le flottazioni vennero vietate nell 187518 per salvaguardare i ponti costruiti in varii puntipu delle vallate e sulla strada nazionale lungo la riva del lago e il trasporto del legname fu sostituito con sistesistemi più moderni. Nel 1808, Intra aveva la prima filatfilatura meccanica del cotone tanto che, nell’800,800, Intra era chiamata la Manchester d’Italia in virtù del fatto che la sua area urbana era caratterizzata da nnumerosi insediamenti industriali per la lavorazione del cotocotone. Lo sviluppo delle attività produttiveive ebbe un’impennata quando si intravide la possibssibilità di trarre vantaggio dall’energia idraulica per azionareare meccanicamente più telai di cardatura; si passò,p pertanto, dalla produzione artigianale alla produzionzione industriale. L'abbondanza della “forza motrice” ddell'acqua portò alla progettazione e costruziozionen delle “rogge”, vere e proprie canalizzazioni di acqua prprovenienti dai torrenti S. Bernardino e S.. GiGiovanni di Intra; esse permettevano di convogliare le acqueacq irrigimentate fino alle pale idrauliche le ququali azionavano i telai attraverso ingegnosi sistemi di cinghie cing o ruote od alberi di trasmissione; talii sissistemi permettevano di passare dal moto idraulico al mototo meccanicom . Già all'inizio del secolo 19°, ma soprsoprattutto nel primo dopoguerra, il tessuto produtoduttivo di Verbania si era “sfilacciato” poiché la produzionee dell'de energia elettrica poteva essere trasportataa facilmentefac in altri luoghi; tutto ciò fece sì che Verbania, nonn esessendo ben collegata alle grandi vie di comunicaicazionez sia ferroviarie che stradali, perdesse il suo “appeal” localizzativo.loca Nel 1927 si insediò a Pallanza (nonon eera ancora nata Verbania) lo stabilimento Rhodiaodiaseta Italiana al fine di rivitalizzare il tessuto produttivo ed economicoe di Pallanza poiché dalla fine della prprimaim guerra mondiale e a causa della perdurante crisi economnomica l'occupazione era scesa a livelli che preocreoccupavano le gerarchie fasciste. La presenza dello stabilimento Rhodihodiaseta, poi Rhodiaceta, poi Rhodiatoce, poi MontefibreMon e altre Società, ha caratterizzato nel bene e nel malemal la vita sociale, economica, territoriale di VVerbania;erb con la crisi dello stabilimento attorno agli anni 1971_71_73 é venuto a mancare il polo produttivo praticaaticamente monocolturale di Verbania (4200 addetti internii più l'indotto ) anche se non bisogna dimenticareare lla contemporanea crisi del settore cartario, tessile e meccancanico. Da tale crisi la Città di Verbaniaia eera riuscita, con fatica, con costanza, con tenacia tena a riprendersi e a rigenerarsi sul piano economico, prodproduttivo ed occupazionale.

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2.3.2. La crisi socio-economicaa e produttivap a partire dal 2008 nel VCO ed a VeVerbania La crisi italiana, europea e mondialeiale del 2008 e degli anni seguenti ha profondamentente modificato il tessuto economico di Verbania.

La seguente tabella permette di analizzarizzare i valori dei redditi dichiarati, l'andamento della popolazionepop nel Comune a partire dal 2005 fino al 2011.

Reddito RReddito % anno dichiarananti Tot.popolazione medio medio pop.attiva dichiarato popopolazione

2005 18.0.023 30.818 58,50% 19.880 11.626 2006 18.3.397 30.794 59,70% 21.961 12.764 2007 17.9.984 30.943 58,10% 21.961 12.764 2008 17.9.982 31.134 57,80% 22.086 12.756 2009 17.8.863 31.157 57,30% 22.276 12.771 2010 17.7.759 31.243 56,80% 22.601 12.847 2011 17.6.645 30.323 58,20% 22.789 13.261

Dalla tabella soprastante si evincee chche : • la popolazione dichiarantete sia costantemente scesa, nei 7 anni considerati,ti, perpe ca.400 unità; • la percentuale di popolazionezione attiva che non supera mai il 60%; questo datoato si connette con il dato dell'andamento e dell'invecchecchiamento della popolazione verbanese. • Tuttavia i redditi medi dichiachiarati e i redditi medi sul totale della popolazionene ssono costantemente in crescita. La seguente tabellaella permette di analizzare i valori dei redditi dichiachiarati, l'andamento della popolazione nella Provinciacia a partire dal 2005 fino al 2011

La seguente tabella permette di analizzarizzare i valori dei redditi dichiarati, l'andamento della popolazionepopo nella Provincia a partire dal 2005 fino al 2011

% dei Reddito Reddito % redditi anno dichiaranti Tot.t.popolazione medio medio pop.attiva su base dichiarato popolazione regionale 2005 90.465 161.580 56,00% 18.972 10.622 3,50% 2006 92.559 161.640 57,30% 19.637 11.245 3,50% 2007 92.087 162.333 57,00% 20.939 11.878 3,50% 2008 92.290 162.775 56,70% 21.105 11.966 3,50% 2009 91.882 163.121 56,30% 21.180 11.930 3,50% 2010 91.097 163.247 55,80% 21.547 12.024 3,50% 2011 90.940 160.079 56,80% 21.815 12.393 3,50%

Dalla tabella soprastante che riguardarda la popolazione provinciale e i relativi reddittii si evincee che: • la dinamica in % della popolapolazione dichiarante sul del totale della popolazilazioneo provinciale é simile in termini percentuali a quelluella del Comune di Verbania; • nei redditi medi pro-capiteite perp popolazione attiva e nei redditi medi dichiichiaratia si nota un reddito leggermente più basso inn ProProvincia che non nella popolazione di Verbaniaia ((ca.1.000 €./cad/anno), ma tuttavia, analizzando con più attenzione i dati il reddito medio di Verberbania rispetto ai redditi medi dei Comuni della Provinovincia esso si colloca al 16°.

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Dal punto di vista economico-occupaupazionale i successivi dati sono stati desunti dalal prprogetto SMAIL (Sistema di Monitoraggio Annuale delle Impreprese e del Lavoro) della Camera di Commercio del Verbano Cusio Ossola.

Le tabelle ed i grafici successivi momostrano la situazione al 2013 nel Comune di Verbania e nell’intera provincia del VCO sino al giugno 20142014.

Comune di Verbania - Totale unitàità localilo e relativa occupazione a dicembre 20133 e variazioniv rispetto allo scorso anno

Fonte: Dati Smail

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La seguente tabella sintetizza i datiati ddelle Imprese attive in provincia, delle unità locallocali e relativi addetti per settore di attività economica nel perioperiodo temporale dal 2008 al 2014

Dalla tabella emerge che, nella Provirovincia del VCO, nell'arco considerato 2008-2014,14, le Imprese attive sono diminuite dell' 1,5% di cui l' 1,0%% avavente sede in provincia (quindi sembra che le ImpreseI locali abbiano resistito un pochino meglio delle filialifilia di Imprese localizzate con Sede fuori Provvincia;inci ciò può voler anche dire che il VCO è meno attrattivoo perpe le Imprese aventi sedi fuori provincia) , le unitàun locali dell' 1,9%, gli addetti dipendenti del 9,0%, gli imprimprenditori dello 0,2% (quindi sembra che la crisirisi abbia colpito in primo luogo i dipendenti delle aziende).

La successiva tabella evidenzia i dati delled Imprese attive, imprenditori e dipendentntii pper anzianità d'Impresa e periodo nella Provincia

La tabella fa emergere come la momortalità delle Imprese, nell'arco temporale consconsiderato, sia molto più elevato per le Imprese nate di recente; rece la tabella suddivide le Imprese per anzianzianità; infatti la mortalità delle Imprese fino a due anni è delel -17,6%, da 3 a 5 anni é del -12,3%, mentre le ImpreseImp con 10 e più anni di vita hanno resistito alla crisi e sonoso cresciute di numero seppure di poco (+1,8+1,8% tra 10 e 20 anni) e

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Comune di Verbania meglio per le Imprese “anziane” esistentiesis da oltre 30 anni (+12,9%). Un trend simiilele a quello delle Imprese si ha per la categoria degli imprenditonditori, mentre invece per la categoria dei dipendedentin si ha che, nella fascia delle Imprese aventi fino a 2 annini di vita, i dipendenti hanno registrato una moriaria del -43,6%, nella fascia delle Imprese aventi da 3 a 5 annii di vita del -12,0%, nella fascia delle Imprese aventventi da 6 a10 e da 10 a 20 di vita il trend occupazionale è similesim (rispettivamente -8,5% e -8,0%). Incremententano il n. di addetti le Imprese “anziane” (+2,7%).

La successiva tabella evidenzia i dati delle Imprese attive, imprese artigiane e relelativiati addetti per periodo nella Provincia.

Questa tabella dimostra in modo momolto esplicito come la crisi nel Vco abbia prodotdotto i suoi effetti già dal 2008 per le Imprese artigiane con un -9,0% di mortalità di impresa e un anconcor più grave -21,8% di dipendenti (gli imprenditori hannono resistitore meno peggio -0,2%). Gli addetti dellele ImpreseIm artigiane hanno avuto una contrazione del -14,2%.

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La successiva tabella evidenzia i datidat degli addetti alle unità di Imprese artigiane,ne, per settore di attività economica e periodo nel VCO.

Dalla tabella soprastante emergonono con “brutale” evidenza che a fronte della crisirisi delled Imprese artigiane già analizzate (-14,0%) vi sono settoettori particolarmente colpiti oltre la media. Le indindustrie in complesso (- 18,7%), il tessile, abbigliamento cuocuoio-calzature (-17,9%), carta, cartotecnica e stamstampa (-23,2%), il settore lapideo (-30,5%), le industrie deiei mmetalli (escluso casalinghi -30,6%), il settorere della fabbricazione di macchinari, attrezzature e mezzii di ttrasporto (-21,0%), il settore delle costruzionini (-15,8%), i trasporti e le attività connesse (-24,6%). L'unicoico settores in crescita è il settore elettrico eletttronicotro (+6,9%) anche se nell'ultimo anno 2013-2014 ha registgistrato anch'esso una flessione del -3,6%. Analizzando in trend del periodo 2012013-2014 anche altri settori sembra possano aver superato la crisi come il tessile (+0,7%), la fabbricazionee di macchinari ecc. (+1,6%). I servizi alle persononee hanno un andamento altalenante, ma complessivamentente si può dire che tale settore abbia retto meglioeglio di altri alla crisi: ciò potrebbe essere legato all'invecchiamhiamento della popolazione.

Estrapolando i dati dalle tabelle, relativamenterelat al periodo 2008-2014, si evince che : • vi è stata una contrazione del numeronum delle Imprese dell'-1,0% ed in termini assoassoluti vi è un numero di imprese inferiori che nel 2008 (daa 2.8992.8 a 2.870). • che vi è stata una contrazione del numeron degli addetti del -9,0% ed in termini assoassoluti vi è un numero di imprese inferiori che nel 2008 (daa 10.07710 a 9.141 numero più basso dal 2008). • vi è stata una contrazione del numnumero dei dipendenti del -13,1% ed in termini assolutiasso vi è un numero di dipendenti che nel 2008 (da 7.3988 a 6.429;6 si sono persi ± 1000 posti lavoro a VB in 6 anni).

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La seguente tabella riassume in terminiterm percentuali nell'arco temporale dal 200808 aal 2014 le Tavv. Sopra esposte della CC.II.AA. del VCO (progprogetto SMAIL) relativamente al Comune di Verbanerbania in termini di Unità Locali, di addetti alle Unità Locali e susul n.dei dipendenti delle U.L.).

Variazioni %

2008-09 202009-10 2010-11 2011-12 2012-13 2013-14 2008-14

n.Unità 0,70% -00,50% 0,30% 0,70% -0,50% -1,60%% -1,00% Locali n. addetti -1,10% -11,90% 0,60% -1,40% -2,90% -2,90%% -9,30% U.L. n. dipendenti -1,70% -22,60% 0,90% -2,10% -4,50% -3,80%% -13,10% U.L.

Comune di Verbania – Addetti perr settsettore del 2008 al 2013

2.3.3 Il turismo Il settore turistico a Verbania è unn settorese molto attivo che ogni anno conferma risultisultati positivi. Nell’ultimo decennio, infatti, le presenze turisticistiche in città sono aumentate notevolmente e VeVerbania resta la località con i maggiori flussi, seconda,da, terza. La città si mostra sempre più disponibonibile ad iniziative per la promozione del territorioorio.

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Foto da sito www.comune.verbania.it Pur registrando una lieve flessione,ne, determinata dall’ondata di maltempo della tardatard primavera e d’inizio estate, che ha penalizzato il settoreore extralberghiero a favore degli hotel, la stagioionene turistica del 2013 ha segnato comunque il terzo migliorr risultatoris di sempre in termini di presenze.

Presenze alberghiere ed extralberghierghiere nel Comune di Verbania e nella provincia del VVerbano-Cusio-Ossola

Differenza Differenenza 202011 2012 2013 % assoluluta 2012-2013 2012-202013

Verbania 8299.759 846.257 815.970 -3,58% -30.2887

VCO 2.1115.077 2.781.760 2.719.386 -2,24% -62.3774

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Nel seguito vengono riportati alcuneune tabelle ed alcuni grafici che mostrano i numererii del turismo in tutta la provincia del VCO nel 2013, trattiratti dal Rapporto sull’andamento della stagionene turistica - anno 2013 dell’Osservatorio Provinciale del Turismo:Turis

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2.4 Il sistema insediativo verbaerbanese 3 Il Comune di Verbania ha una strutturuttura policentrica, di origine geomorfologica e stostorica, che l’unificazione amministrativa non ha di fatto complmpletamente modificato, nonostante la crescita delledell infrastrutture e degli insediamenti nei decenni passati,, che hanno occupato il territorio senza realizzaree un soddisfacente disegno di ricomposizione urbana.

Il Comune di Verbania è articolatoo in due sistemi insediativi principali ed altri, minori,ori, aggregati ai primi. Il primo si articola a partire dal piccopiccolo centro di Fondotoce, lungo la strada costierstiera, con insediamenti di case isolate, sino all’abitato di Sunana e,e quasi contiguo, l’abitato di Pallanza. Il promonmontorio della Castagnola conclude il sistema con un insediasediamento rado di ville immerse tra i giardiniini e sparse sulla collina panoramica. Questo sistema haa conosciuto,co negli ultimi trenta anni una sostanstanziale articolazione ed estensione, dopo l’apertura di un percorsoper tangenziale che oltrepassa Pallanza e si cocollega con Intra. Questo tracciato interno, con spiccatccate caratteristiche di tangenziale extraurbana è stato,sta a sua volta, veicolo di sviluppo insediativo (residenziale,iale, produttivo e terziario) per tutta l’area pianneggianteegg compresa fra le pendici del Monte Rosso e il bordoo dedel torrente S. Bernardino. Fattore insediativo determinantete did quest’area è stato fin dall’origine, il comcomplesso industriale ex Montedison, ora Acetati-Italpet, lungolung Viale Azari.

Possiamo in sintesi dire che questoto prprimo sistema si può articolare in tre sottosistemi:emi: a) insediamento di forma storica lineare,linea lungo il lago, da Fondotoce a Suna e Pallanzaanza; b) insediamento nella fascia medio-bassa collinare del Monterosso, puntiforme, dii CavCavandone; c) insediamento estensivo, lungoo le direttrici Corso Nazioni Unite- Corso Europaa (e(est-ovest) e viale Azari (nord-sud).

Il secondo sistema insediativo si sviluppa,svil dal lago verso l’entroterra, a partire dalal ccentro di Intra lungo la piana compresa fra i torrenti S. BerBernardino e S. Giovanni. I due nuclei storici di IIntran e Trobaso, si sono venuti saldando progressivamentee in un unicum urbano costituito da attività industriastriali di grandi dimensioni e di antica fondazione (presso il borbordo dei torrenti), di attività artigianali sparsee,, di residenza e di servizi. Questa zona è connotata da forte rigirigidità morfologica tutta costretta dallo sviluppoo lolongitudinale imperniato sulla strada di penetrazione verso Trobaso e Unchio. I ponti, relativamente scarsi,arsi, rendono più rigido il sistema insediativo e ostacolano (specialmente(spe sulle sponde del S. Bernardino) ill rapportorap fra i due sistemi principali del Comune di Verbania.

Questo secondo sistema si può articorticolare in tre sottosistemi: a) sistema lineare Intra-Trobaso, compresocom fra i corsi dei torrenti S. Bernardino e S.. Giovanni;Gio b) insediamenti di valle: Unchio; c) insediamento collinare, per nucleuclei sparsi e per successiva crescita diffusa nellalla zzona soprastante Intra, oltre il torrente S. Giovanni.

3 da P.R.G. attualmente in vigore

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Il Centro storico e la zona lago

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Secondo i dati di P.R.G., le diverse areeare a dominante residenziale occupano le seguentuenti superfici territoriali: • centri storici e nuclei antichiichi mq.q. 503.520 • aree edificate ad uso prevalevalentemente residenziale mq.q. 3.719.4103 • aree di completamento e nuonuova edificazione per le residenze previste dal piano mq.q. 180.430

in totale mq.q. 4.403.3604 pari a circa il 58% del territorio urburbanizzato (con l’esclusione delle aree per i serviervizi pubblici e le attività florovivaistiche).

Inoltre, con riferimento alle attivitàità tturistiche, risultano: oltre 750.000 mq. di suololo comunaleco destinato alle stesse così suddivisi:

• attrezzature alberghiere e in sede fissa : mq. 374.000; • attrezzature extralberghiereere (campeggi)( : mq.q. 254.000;2 • attrezzature ricettive extraurbraurbane : mq.q. 126.000.1

2.4.1 Lo sviluppo storico del sistemistema insediativo verbanese Le tre componenti fondamentali, da unu punto di vista storico, del territorio verbaneseese sono state:

• il centro abitato di Intra,tra, affacciato sulla riva del lago, terminale deldelle valli e delle fasce pedemontane retrostantii e soprastanti, con le fasce agricole della collina,lina, punteggiate di nuclei minori, e della piana di Trobarobaso; • i centri abitati di Pallanza e di Suna, sovrastati alle spalle dal Monterosso; • il Fondotoce, caratterizzatoto ddalla presenza del fiume, del ,zo, ddelle zone umide, della pianura agricola.

In origine, la configurazione del territerritorio e del paesaggio è stata caratterizzata dallalla concentrazionec degli insediamenti e dalla dominanza dellaella campagna coltivata, nelle piane e sui versantiti beben esposti delle fasce collinari, attraversati dai percorsi a mmezza costa, lungo il lago e verso le valli. L’avvio dell’industrializzazione ottocetocentesca ha prodotto modifiche radicali al territorioitorio e alla sua immagine. Le industrie si sono concentrate sopraoprattutto a ridosso dei corsi d’acqua (o delle derivarivazioni appositamente realizzate) e nelle aree periurbane.

Insieme alle industrie sono comparsiarsi quartieri di edilizia intensiva, che hanno formatato isolati e parti di città nuovi. Lo sviluppo delle attività industrialiiali sis è sommato alla tradizionale pratica del soggiggiorno estivo di famiglie abbienti, ampliando la presenza di grandi residenze di pregio. Esse si sono localizzalizzate nelle posizioni più panoramiche verso il lago, ma ancheche in alcuni settori urbani in evoluzione, come ill viaviale Azari a Pallanza. Questi insediamenti, caratterizzatiti nellene aree extraurbane da ampi giardini e parchi,hi, ssono divenuti elementi dominanti e qualificanti nel paesaggioaggio di Verbania. Lo sviluppo urbano determinato dalladall “rivoluzione industriale” ha portato con séé la realizzazione di nuove infrastrutture (stradali, ferroviarie e ttranviarie, per la navigazione, per la produzionene did energia) e di nuove

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Comune di Verbania sedi di amministrazione e servizi pubpubblici. In questa fase lo sviluppo degli insednsediamenti all’esterno degli antichi borghi storiciici si concentra soprattutto sulla loro corona, lungo le principancipali direttrici si spostamento, lungo i fiumii (soprattutto(so per le sedi produttive) e lungo il lago (soprattuttttutto per le residenze di prestigio). Il successivo passaggio storico, chee ha fatto di Verbania la città policentrica attuale,le, avvieneav nella prima fase del ‘900. Nuove attività industriali si posizionaionano sul territorio, in alcuni casi con occupazionene ddi grandi aree, talvolta, come nel caso celeberrimo della fafabbrica chimico-tessile ex Rodiatoce, in luoghighi nnevralgici per il futuro sviluppo della città. Contemporaneamente, dalla fusioneione dei municipi esistenti, nasce Verbania, nuovava rrealtà amministrativa e territoriale. Con la nascita della città di Verbania ha inizio anche la storia della pianifianificazione urbanistica di questo territorio. Nel 1939 il primo progetto di pianoo reregolatore affronta il problema di “realizzare l’unil’unione topografica di due centri” (Intra e Pallanza). Il progettotto propone di aggiungere ai tre centri urbani princirincipali di Intra, Pallanza e Suna “un quarto centro di nuova costcostruzione” nella zona di S. Anna, dove, all’epoca,ca, ssorgono “non numerosi stabilimenti industriali”. Il nuovo ququarto centro ha un impianto di impronta nettamttamente razionalista, che comprende le più importanti funzionzioni pubbliche, impianti turistici, quartieri residenzdenziali e ampi spazi verdi verso il lago. L’unione fisica con Intra e Pallanzaza è assicurata da una nuova viabilità, che comprenrende un nuovo ponte sul torrente S. Bernardino. Il progettoo di concorso del 1939 viene sviluppato nel 1942,, ma resta inattuato.

Occorre attendere il 1968 per la prima proposta concreta di P.R.G. e che si caracaratterizza dichiarando i seguenti obiettivi: • superamento della “dispersioersione insediativa” (policentrismo) attraverso una maggiore integrazione dei centri abitati ed una conconcentrazione dello sviluppo nei centri urbanii di PPallanza ed Intra e, più marginalmente di Trobasoo e Fondotoce;F • sviluppo del settore turisticostico (a fronte di un futuro industriale consideratoato incerto)i sottolineando, tuttavia, il decadimento dello standard delle attrezzature ricettive e la mancaancanza di attrezzature per lo svago; • affidamento di un ruolo primarioprim alle aree P.E.E.P., considerando in particolarolare S. Anna come area di saldatura tra Intra e Pallanzanza e Renco come area di integrazione tra Intra e TroTrobaso; • tutela dei valori paesaggisticiistici ed ambientali, individuati nella presenza dell lago,lag dei nuclei antichi, di giardini e parchi privati, del MMonterosso e delle zone collinari della Castagnagnolao e di Intra; tali valori sono considerati un patrimonmonio “da esaltare e rendere percettibile e fruibile”;ile”; • conferma dei principali insedsediamenti industriali, tolleranza per i minori in localocalizzazione impropria e ristrutturazione urbanisticaica pper la zona compresa tra corso Cairoli e il torrente S. Giovanni; • adozione di indici di edificaificazione omogenei a quelli della tendenza storitorica ed appropriati alle caratterizzazioni ambientaliali ddelle diverse aree; • concentrazione dei servizizi scscolastici (formazione di “centri scolastici”) e delledell principali funzioni di interesse pubblico; • ipotesi di formazione di nuonuovo tracciato della variante alla S.S. 34, all’estel’esterno dell’abitato per il traffico di scorrimento, e realizzazionereal di un “sistema” della mobilità; • formazione di un nuovo portoorto a sud della foce del S. Bernardino. • Molti degli obiettivi e dei contenutic del P.R.G. ’68 elencati sono rimastiasti di attualità nei piani successivi.

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Il successivo P.R.G., datato 1972, assuassume le seguenti linee fondamentali:

• generalizzata riqualificazioneione del territorio; • diffusione dei servizi in tuttitut gli insediamenti, per realizzare un riequilibruilibrio delle diverse parti urbane; • dimensionamento programmmmato su di una scadenza decennale; • tutela dell’ecosistema lacualeuale; • tutela del patrimonio storico;rico; • proposito di coordinamentoento dei vari enti competenti per la realizzazionzione di opere pubbliche (programma di attuazione); • decentramento dello sviluppiluppo industriale (nuova area del Consorzio Bassoasso Toce, verso i confini meridionali di Verbania); • affidamento ai P.E.E.P. di S. AnnaAn e Renco del ruolo di elementi di riqualificaziocazione urbana; • concentrazione in due areeree (Fondotoce e Monterosso) di attrezzature dii intinteresse sovracomunale per il riposo, lo svago e la salute;salu • formazione di un raccordoo viaviario tra Pallanza ed Intra, a monte dei due centrintri; • tutela ambientale per la partparte più elevata del Monterosso e per settori della collina intrese e della piana di Fondotoce.

Nel frattempo la città è cresciutaa e ggli insediamenti si sono estesi nei nuovi grandndii quartieri di Renco e S. Anna, sulle fasce collinari, lungo le prprincipali strade, nelle zone del Piano Grande, saldandosald l’area industriale di Verbania con quella di Gravellonana Toce.T

E’ ora vigente il P.R.G. approvato definitivamentedefin il 28 gennaio 2006.

Il Comune di Verbania (immagine da satellite)s –Pallanza e Suna

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Il Comune di Verbania (immagine da satellite)s – Intra

2.4.2 Aree di relazione funzionalenale Nel caso di Verbania si individuanoo duedu aree privilegiate di relazione funzionale:

• il sistema urbano lineare VerbVerbania--; • la sponda occidentale dell lagolag Maggiore.

Le relazioni funzionali tra Verbaniaia eed Omegna si sono sviluppate a partire dalla priprima industrializzazione; soprattutto nel tratto Omegna - GrGravellona Toce si sono insediate in sequenzaza aattività manifatturiere, dando inizio ad un processo di estenstensione lineare dei centri abitati da sud verso nord.ord. La localizzazione di alcuni servizii superiori,sup lo sviluppo dei collegamenti (prima la trtramvia, poi il trasporto pubblico su gomma e la motorizzaziozazione privata), l’estensione generale degli insediamdiamenti ed in particolare la nascita e l’espansione della zonana industrialei di Gravellona Toce - Piano Grandee hahanno progressivamente configurato un sistema urbano linearneare popolato da oltre 50.000 abitanti. Nel baricentro del sistema linearee si trovano lo svincolo dell’ e dellalla ssuperstrada dell’Ossola e la stazione ferroviaria della lineaea deld Sempione, che costituiscono il principale raccraccordo tra l’area urbana dei laghi e i terreni a sud e la vallee Ossola.Os

Ciò porta a considerare le opportunitunità che si presentano per la localizzazione di serviervizi di scala provinciale e per lo sviluppo del sistema insediativiativo delle attività produttive all’interno di un “sistemistema territoriale” che coinvolge gran parte della provincia.cia.

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Gli strumenti di pianificazione dii livellolive superiore adottati nel corso del tempo hannohan sempre privilegiato una scelta di distribuzione dei servizrvizi a rete all’interno del sistema territoriale compmpreso tra , Verbania e Omegna, piuttosto chee ununa loro concentrazione (polare o tripolare chee fosfosse). Ciò soprattutto in funzione dell’inteintegrazione fra le parti del territorio, della diffusiofusione ampia dei benefici dati dall’accessibilità ai servizi, dellaella scelta di privilegiare le opportunità di riuso del patrimonio disponibile da recuperare, piuttosto che impegnaegnare ulteriori spazi e risorse. All’interno del sistema lineare Verbanrbania-Omegna si trova anche la parte più rilevantente del sistema produttivo del V.C.O. Insieme ai problemi generati da tale sistema, evidenti in particolare nelle carenzeze fufunzionali, nella intensa mobilità di persone e merci e nella cacarenza di qualità ambientale, si possono individuaiduare alcune opportunità favorevoli: le migliorate condizionini di accessibilità esterna, la presenza del Tecnoparcparco del lago Maggiore, la presenza dello scalo di Domo 2,, la disponibilità di aree e di insediamenti dismesmessi da recuperare o da riorganizzare a partire dall’area indusndustriale Gravellona Toce-Piano Grande a risalirere lungolu il corso del Toce e dello Strona, la vicinanza a Malpensansa.

Verbania rappresenta anche il puntounto di cerniera tra la parte sud e la parte nord dellade riva occidentale del lago Maggiore. La parte meridionalenale è stata storicamente influenzata soprattuttotto daid rapporti con l’area milanese, in particolare per lo svilupviluppo turistico: grandi alberghi, prestigiose resideesidenze di vacanza e, più recentemente, sviluppo di secondede caseca e di flussi turistici domenicali. La parte settentrionale è stata toccatatoc più marginalmente dallo sviluppo turisticristico, che solo in epoca relativamente recente è cresciutoo in modo consistente, soprattutto nella forma di seseconde case, campeggi e residences con una marcata presensenza di turisti provenienti dall’area germanica.

Lo sviluppo del settore turistico ha previsto e prevede alcuni passaggi fondamentaentali: l’integrazione in un sistema turistico ampio (la regiongione dei laghi insubrici o, quanto meno, il lagola Maggiore intero), l’innalzamento del tipo e della quantiantità dei servizi offerti al turista (non solo di ricettivettività ed ospitalità, ma più in generale sul territorio), la conservazione,cons la riqualificazione e l’accessibilità deldell’ambiente, la scelta di un “target” qualitativo e non di un tuturismo di massa, insostenibile per la fragilità di ququesto territorio. Il P.R.G. contiene previsioni compatpatibili con la costruzione di questo sistema, compostocom di ricettività e servizi organizzati in modo complemelementare e qualitativo. Esistono comunque forti dipendenzeenze verso Verbania anche per l’utilizzazione dei seservizi, per l’accesso alla rete commerciale e per le attività lavorative.lav

2.5 Il parco edilizio La crescita del patrimonio edilizioo raprappresenta indubbiamente una caratteristica evidenteevid dei mutamenti e degli orientamenti di sviluppo dell PaPaese; essa ha preso avvio con la ricostruzionee delde secondo dopoguerra, ha accelerato con il ”boom” econoconomico degli anni ’60, è proseguita consistenteentemente negli anni ’70, nonostante contingenze economicheiche negative, mentre, anche se in modo disomogeogeneo nelle diverse aree del diverse aree del Paese, ha rallentantato i ritmi di crescita negli anni ’80 e all’inizio degdegli anni ’90. In generale si riconosce oggi un tendenzialetend rallentamento della domanda dal puntunto di vista quantitativo, mentre sono tuttora presenti una propropensione al miglioramento qualitativo degli allogalloggi e una tradizione storica all’investimento immobiliare,iare, che subisce rallentamenti e accelerazioni dipendentidipe dall’andamento dell’economia e dalla remunerazioneione degli investimenti in altri settori. Il contesto dell’area verbanese non si discosta particolarmente dalla tendenzaa generale,ge anche se non devono essere sottovalutati alcuni eleelementi originali:

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• l’attrattività ambientale, che esercita i suoi effetti anche nei confronti di altriltri territorit provinciali; • la presenza, anche se non eclatante, di un’immigrazione generata dallollo sviluppo dei servizi in genere e di quelli di scala proprovinciale in particolare; • la presenza di seconde casese ((anche se più contenuta rispetto agli altri Comuunini della Provincia)

Secondo il censimento ISTAT 20111 risrisulta che nel Comune di Verbania: - le abitazioni occupate da residesidenti sono 13.716, mentre altri tipi di alloggioggi occupati da persone residenti sono 18 - la superficie delle abitazioni occuoccupate da residenti è pari a mq 1.256.126 - che il numero di edifici presentinti è pari a 6.519 dei quali 267 risultano NON utilizztilizzati - che il numero complessivo dii edificiedi residenziali è 5.192

Dal censimento 2011 si rileva inoltreltre la tipologia edilizia degli edifici residenziali, cosìosì aarticolata:

L’analisi dei dati disponibili, permetteette di effettuare alcune valutazioni delle dinamicheiche e delle prospettive: a) si può rilevare come la crescrescita del patrimonio edilizio nel decennio ’61-’71 ed, in misura inferiore nel decennio ‘71-’81, sia statstata di dimensione notevolmente superiore rispettopetto ai decenni successivi. Il fenomeno può essere detdeterminato dalla ricerca di un modello residenzienziale del tipo della casa monofamiliare, isolata e dodotata di uno spazio libero autonomo; non si ppuò non notare che la riproposizione di un tale modmodello su larga scala comporterebbe alcuni probleroblemi: l’elevato consumo di suolo rispetto alla capacapacità insediativa, la conflittualità tra propagazigazione “a pioggia” degli insediamenti e salvaguardiardia del paesaggio, i costi elevati (in termini di tempotem di spostamento, di utilizzazione di energia, di iimpiego di risorse finanziarie) per garantiree acaccessibilità ai servizi e funzionalità nelle relazionini tra residenza e luoghi di lavoro. b) i dati statistici segnalano l’esil’esistenza di una quota di patrimonio edilizio nonn ococcupata pari al 4% degli edifici residenziali; c) dal censimento emerge che una percentuale significativa del parco edilizdilizio residenziale, l’80%, risale ad un periodo antecedecedente gli anni ‘70. La presenza di edifici dotatii delledell infrastrutture per un opportuno isolamento termicrmico risulta quindipiuttosto ridotta, dal momentoto cche solo le abitazioni di più recente costruzione preseresentano tali caratteristiche.

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È quindi opportuno indirizzare incenncentivi e misure di sostegno non solo verso intervterventi sugli impianti ma anche verso interventi sull’involucrocro edile, quali l’utilizzo di materiali termoisolanti,ti, ddi finestrature a doppio vetro, di tecniche costruttive bioclimaclimatiche e dell’architettura solare passiva.

Il quadro di riferimento per queluel che concerne gli aspetti collegati all’efficienicienza in edilizia si basa sullaseguente legislazione:

- il recente D.Lgs. 192/2005 sul rendimndimento energetico nell’edilizia; - i decreti ministeriali del luglio 2004004 sul risparmio energetico; - il testo unico delle disposizioni legisegislative e regolamentari in materia edilizia.

Numerose esperienze nazionali ed internazionali dimostrano che gli strumentinti uurbanistici quali piani regolatori e regolamenti edilizii rivrivestono importanza cruciale in questo contesntesto poiché, attraverso l’imposizione di requisiti minimii di qualità edile ed energetica, sono in grado di condizionare in modo determinante i comportamenti degliegli operatori commerciali e costruttori edili operperantia sul mercato. La politica urbanistica dell’A.C. è comunquecom soprattutto orientata verso il recuperoero e la riqualificazione di spazi urbani; in linea generale si atattribuisce ad una politica di recupero un signifignificato positivo, sia per elevare il livello qualitativo della città attraverso la riqualificazione di aree degradatadate o sottoutilizzate, sia per contenere i costi per le infrastruttrutture, sia per evitare una spinta al consumo elelevatova di territorio.

2.6 Le aree verdi Il P.R.G. individua numerose componponenti del sistema del verde; esse appartengonono allea categorie del verde naturale e di quello generato da interinterventi antropici, del verde pubblico e di quellloo privato,pr del verde con funzioni specifiche e di quello conn cacarattere prevalentemente di salvaguardia ambiembientale e di costruzione della cornice paesaggistica.

Si individuano perciò tre categorieie prprincipali di verde:

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• Aree agricole: nel Comuneune di Verbania hanno notoriamente particolareolare rilevanza le attività florovivaistiche. Gli ettariri di terreno destinati alle attività agricole nel ComComune di Verbania sono 836,084 (44.483,98 ettarii a livlivello provinciale). • Aree boscate. • Verde organizzato per la fruizionefruiz e l’arredo urbano: esso comprende sia spaspazi pubblici a parco, per il gioco e lo sport a servservizio degli insediamenti residenziali, sia parcparchi pubblici urbani e comprensoriali di interessesse generale.g In particolare a Verbania sono disponsponibili 178 mq di verde urbano ad abitante5.

Nella mappa successiva sono indicaticate le aree verdi e le aree boscate presenti nelel ComuneCo di verbania (da allegato al prgc.)

4 Dati da Censimento dell’Agricoltura 2010. 5 Dato da Rapporto Legambiente “Ecosistematema Urbano”.

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CAPITOLO 3: ATTIVITÀ DI COMCOMPETENZA COMUNALE

3.1 Gli edifici pubblici, strutturtture pubbliche ed impianti sportivi Il Comune di Verbania possiede un ingente patrimonio di edifici pubblici; bastiti pensarep che quasi ogni frazione, dell'odierna Verbania, facefaceva Comune a sé, fino al secolo scorso; e pertaertanto ognuna di queste frazioni aveva quasi certamente un edificioe adibito a municipio, spesso anche almeneno un edificio scolastico e un cimitero.

A fronte di n.51 edifici pubblici (inn propriapro gestione) collegati alla rete gas al 31 gennannaio 2015 vi erano n.121 contatori (si segnala che nel mesee dicdicembre 2014 il n.di contatori erano n.123).

Vi sono n. 16 edifici ad uso scolasticostico di cui :

• n. 7 scuole materne: - n.4 edifici risalenti agligli aanni '50 e precedenti (Unchio, Cantelli, Suna) - n.2 risalenti agli annii 70 (Trobaso, Della Rossa Pallanza e S.Bernardino) - n.1 di recentissima edificdificazione (via Caravaggio)

• n. 6 scuole elementari (oggiggi scuolas primaria) - n.3 edificate prima delel periodop bellico (di cui 2 oggetto di riqualificazionzione elementari di Suna e Cantelli ) - n.1 costruita negli annini '5'50/60 - n.2 costruite negli anninni '70'7 (oggetto di futuro intervento di Enel Cuore)

• n. 3 scuole medie inferioriri (og(oggi scuola secondaria di primo grado) - n.1 edificata nel periodoiodo pre-fascista - n.1 edificata negli annini '5'50 e oggetto di riqualificazione - n.1 costruita negli anninni '70 (Ranzoni) necessita di riqualificazione energnergetica complessiva già prevista nel presentee piapiano.

Vi sono n. 72 edifici ad uso pubblicolico : tra la categoria degli edifici ad usoso sociales si trovano una pluralità di destinazionini (T(Tribunale, alloggi per le politiche sociali, Rosa Franzi, edicolecole, negozi, lavatoi, Canottieri Intra, fabbricato ex E-on, palazzo Cioja_ex Opera Pia Rossi- Suna ecc.). L'età costruttiva di tali edifici é anch'nch'essa molto varia (ad es.: Palazzo Cioja del secolocolo XVI° con aggiunte del XVIII° secolo di mq.1630 e, semprere ad es. Tribunale di Vebania degli anni '60).

Vi sono n. 26 parcheggi o autorimesmesse

Vi sono n.9 cimiteri

Vi sono n. 28 edifici ed attrezzatureure aad uso sportivo, culturale, di interesse comune:une: tra la categoria degli edifici ad usoo spsportivo, culturale e di interesse comune si trovanovano una pluralità di destinazioni (Piscina comunale, stadio, stad Palazzetto dello Sport, spogliatoi dei campampi sportivi, Museo del Paesaggio, Villa Giulia, Villa Bauer,r, l'ol'ostello della Gioventù ecc.).

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L'età costruttiva di tali edifici é anch'nch'essa molto diversificata; la piscina comunale é statas oggetto, nell’anno 2012, dell'installazione di un impimpianto solare termico di mq. 374,22 ottenutiuti attraverso un bando denominato “Il sole negli edifici pubbubblici” del Ministero dell'Ambiente per il finanziziamentoam di pannelli solari termici (sottovuoto) e dei relativii impiantiimp .

Vi sono n.8 edifici di interesse istituzionaleistitu come le tre sedi degli uffici comunali;ali; l'età costruttiva di tali edifici é molto diversificata : - il Palazzo di Città in Piazzaa Garibaldi,Ga risalente al periodo ottocentesco; - la sede di Via Brigata Valgranlgrande Martiri risale agli anni '60 ed è stata ampliatpliata in anni recenti (post L.10/91) ; tuttavia nell'esecuzecuzione di tale ampliamento non si é tenuto dellelle pproblematiche legate ai ponti termici. - La sede di Via Fratellii CerviCe risale agli anni '40/50 ed è stata recerecentemente oggetto di ristrutturazione.

La gestione del calore degli edificiici cocomunali avviene attraverso la telegestione di ttutti gli edifici scolastici di competenza comunale, della sedeede municipale e delle altre due sedi istituzionallii (tranne(tr lo spogliatoio dei VV.UU.e della officina falegnameriaeria), Villa Olimpia, Villa Majoni (sede della biblibiblioteca), edificio Croce Verde-Croce Rossa, mentre risultaa prprivo di telegestione, tra gli altri, l'edificio Rosa FraFranzi in C.so Cairoli, Villa Bauer e Palazzo Flaim.

Audit Energetici

Nel 2007 il Comune di Verbania è ststato effettuato l’audit energetico sugli edifici chche ospitano le sedi del Municipio. Nel seguito vengono riporiportati i risultati.

Sede Ex Fermi “La Sede chiamata Ex Fermi è situatatuata all’interno di un edificio storico, che ha subbitoito negli ultimi anni una totale ristrutturazione e adeguamentoento alla nuova funzione. L’edificio si sviluppa su due piani fuori terra più un locale di seminterrato (che contitieneen la centrale termica) e una porzione di terzo piano. I dati geometrici di rilevanza per quaquanto riguarda il comportamento energetico dell'edificiodell'e sono riportati nella tabella seguente:

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L’edificio è servito da una caldaiaa STSTEP TRIX 380 del 2002, di potenza massima utile pari a 385 kW, che provvede anche al riscaldamento dell’acquadell’ calda sanitaria dei bollitori posizionatii nei bagni. La regolazione avviene mediantee ununa centralina Coster, che può disporre di unn sistemasist di distribuzione molto parzializzato, che conta su un elevatoe numero di termostati e di diverse valvolvolele di zona. Ogni ufficio ha un termostato dedicato (a eccezionezione di alcuni locali modificati successivamente alla ristrutturazione. L’edificio può essere gestito in telectelecontrollo, direttamente dalla sede della manutanutenzione (sede di via Brigata Valgrande) e in occasioneione delle riunioni serali è possibile inoltre riscriscaldare solo i locali effettivamente utilizzati.

L’impianto elettrico della sede municipunicipale è caratterizzato da una potenza elettricaa contrattualeco disponibile pari a 80 kW che, in termini specifipecifici, corrisponde a circa 45,3 W/m2. Analizzanlizzando la potenza reale prelevata dal 2004 al 2006 si osservaerva una richiesta media di circa 30 kW con picchii che raramente superano i 50 kW. I picchi di richiesta maggiorggiore si osservano per i mesi estivi. I carichi ellettriciettr si suddividono tra illuminazione (lampade fluorescentinti ccompatte e alogene per esterni), office equipmepment , condizionamento estivo, sistemi di distribuzione bevanevande e alimenti caldi e freddi, sistemi di pompaggpaggio, ascensore e altre utenze. I problemi individuati hanno riguardatardato: • Scarso isolamento del tetto • Scarso isolamento delle paretareti • Presenza di ponti termici • Caldaia sovradimensionata

Indicatori di consumo

Le misure proposte per la riduzionene dellede dispersioni di calore sono le seguenti

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- Sostituzione serramenti - Coibentazione dei sotto finestfinestra - Coibentazione interna paretireti esternee - Coibentazione tetto - Sostituzione caldaia - Miglioramento dell’utilizzoo deide dispositivi da ufficio (postazioni PC, stampannti,ti, pplotter, fotocopiatrici) - Ottimizzazione del sistemaa di illuminazione - Ottimizzazione del fabbisognoogno di raffrescamento”

Sede di via Brigata Valgrande Martirirtiri

“La Sede sita in via Brigata Valgrandrande ospita il settore Manutenzione, la sede deiei VVigilii Urbani e l’Ufficio Tecnico, oltre all’archivio. L’edificio,cio, costruitoc negli anni 60/70, era pensato perr coconteneren un serbatoio dell’acqua. L’edificio si sviluppa su tre piani fuori terra più un semipiano che ospitava precedenteentemente il custode (ora utilizzato come piano spogliatoi perer i vigili) e un piano sottotetto adibito ad archivio. LL’edificio ha copertura piana impermeabilizzata, ed è stato sottoposto negli anni a successivi interventiventi di riadattamento e ampliamento.

I dati geometrici di rilevanza per quaquanto riguarda il comportamento energetico dell'edificiodell'e sono riportati nella tabella seguente:

L’edificio è servito da una caldaia BIKIBIKILIM DEKO 120, di potenza massima utile pariri a 1120 kW, che provvede anche al riscaldamento dell’acquaa calcalda sanitaria. In aggiunta, nell’ex alloggio deell custodecu è presente una caldaietta murale (<35 kW) chee provvedepro sia al riscaldamento di quella porzione di edificio, sia alla produzione di ACS.

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La regolazione avviene mediantete ununa centralina Coster RTE 956, che può disporisporre di un sistema di distribuzione a tre circuiti: acquaua ccalda sanitaria, radiatori, e ventilconvettoriri (metà(m piano occupato dall’ufficio tecnico). L’edificio può essere gestito in telectelecontrollo, direttamente dalla sede della manutanutenzione (sede di via Brigata Valgrande) e in occasioneione delle riunioni serali è possibile inoltre riscriscaldare solo i locali effettivamente utilizzati. L’impianto elettrico della sede municipunicipale è caratterizzato da una potenza elettricaa contrattualeco disponibile pari a 60 kW che, in termini specifipecifici, corrisponde a circa 49,8 W/m2. Analizzanlizzando la potenza reale prelevata dal 2004 al 2006 si osservaerva una richiesta media di circa 0 kW con picchihi chche non superano mai i 20 kW. Data la grande differenzanza tra la potenza contrattuale e quella realmentmente prelevata sarebbe opportuno ridurre l’impegno contratttrattuale. I picchi di richiesta maggiore si osservano per i mesi invernali e primaverili. I carichi elettrici si suddividono tra illuminazioneil (neon tradizionali e lampade ad iincandescenza),n office equipment, sistemi di distribuzionene bevandeb e alimenti caldi e freddi, sistemi dii popompaggio,m ascensore e altre utenze.

I problemi individuati hanno riguardatardato: • Scarso isolamento del tetto • Scarso isolamento delle paretareti • Presenza di ponti termici • Caldaia obsoleta

Indicatori di consumo

Le misure proposte per la riduzionene dellede dispersioni di calore sono le seguenti - Sostituzione serramenti - Coibentazione dei sotto finestfinestra - Coibentazione interna paretireti esternee - Coibentazione tetto - Sostituzione caldaia - Miglioramento dell’utilizzoo deide dispositivi da ufficio (postazioni PC, stampannti,ti, pplotter, fotocopiatrici) - Ottimizzazione del sistema di illuminazione”

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Sede di via Pallanza

“La Sede municipale di Via Pallanzaza è situata in un complesso costituito da un edificificioio di epoca storica e da una parte di costruzione più recentente (1970).(1 La parte storica dell’edificio, fronte lago,go, dell’edificio si sviluppa su 3 piani (il piano terra è adibitoito a portico), quella nuova su 4 (compreso il pianianoo terra). Annessa alla costruzione vi è inoltre la sala dellalla giunta,giu ospitata nei locali al primo piano dei dueue ededifici adiacenti. Nella tabella seguente sono riportatirtati i dati geometrici di rilevanza per quanto rigiguardauar il comportamento energetico dell'edificio. I dati riportaortati sono relativi ai singoli edifici o porzioni ddii ededificio, e infine la loro somma.

Gli unici elementi qualche modo coibentati risultavanoo essere le pareti esterne e il bbasamento della parte di nuova costruzione. Tutti gli altriri elemelementi architettonici hanno valori di trasmittanza molto elevati.

L’edificio è servito da una caldaiaia STEPS TRIX 380 del 1992, di potenza massima utile pari a 291 kW, alimentata a gas metano. Il rendimenimento è abbastanza buono, soprattutto se si considnsiderae che la caldaia non è nuovissima: il suo ciclo di vita dii 15 aanni è teoricamente concluso. La distribuzione del calore è differenterente nei due edifici: l’edificio storico è dotato di corpcorpi scaldanti in ghisa, e l’impianto oltre alla sonda della temperaturatemp esterna basa la regolazione anche sulla temperatura interna misurata in uno dei locali a nord (segreteria(seg sindaco). L’edificio più recente invecee ha una distribuzione del calore mediante pannelli radiantiti a pavimento la cui regolazione avviene manuaanualmente attraverso la gestione delle pompe, ma in manieraiera costante. L’impianto elettrico della sede municipunicipale è caratterizzato da una potenza elettrica cocontrattuale disponibile pari a 43 kW che, in termini specifipecifici, corrisponde a circa 14,3 W/m2. Analizzanlizzando la potenza reale prelevata dal 2004 al 2006 si osservaerva una richiesta media di circa 18 kW con picchii che raramente superano i 22 kW. I picchi di richiesta maggioreiore si osservano per i mesi invernali e primaverili. I carichi elettrici si suddividono tra illuminazione (lampade fluorescenti compatteatte, neon tradizionali e lampade a incandescenza), officee equipment,eq sistemi di distribuzione bevande e alalimenti caldi e freddi, sistemi di pompaggio e altre utenze.ze.

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I problemi individuati hanno riguardatardato: • Scarso isolamento del tetto • Scarso isolamento delle paretareti • Presenza di ponti termici • Caldaia sovradimensionatata ed obsoleta Indicatori di consumo

Le misure proposte per la riduzionene dellede dispersioni di calore sono le seguenti

- Sostituzione serramenti - Coibentazione dei sotto finestfinestra - Coibentazione interna paretireti esternee - Coibentazione tetto - Sostituzione caldaia - Miglioramento dell’utilizzoo deide dispositivi da ufficio (postazioni PC, stampanti,nti, pplotter, fotocopiatrici) - Ottimizzazione del sistemaa di illuminazione”

3.2 Gli impianti di illuminazionzione Il Comune di Verbania dispone dii un numero considerevole di punti luce: n. 6.777 p.lp.l. per un consumo totale nel 2013 di 3.358.063 kWh/ann/anno:

• 2.486 p.l. sono in “gestionene ccontrattuale” con Enelsole . Di essi, attualmentnte,e, vi sono:

- n.. 194919 lampade a vapori di HG; - n.106.106 lampade ai vapori di sodio in alta pressione e n.7n in bassa pressione; - n.. 3 lampadel alogene; - n.150.150 ai ioduri; - n.267.267 a led e n.2 a tubo fluorescente.

• 3291 p.l. Sono in “gestionee contrattuale”co con CONSIP. Di essi, attualmente,te, vvi sono:

- n.. 60660 lampade a vapori di HG; - n.887.887 lampade ai vapori di sodio; - n.. 35 lampade alogene; - n.495.495 agli ioduri; - n.447.447 a led e

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- n.821.821 in tubo a fluorescenza;

Consip, oltre a provvedere la manutenutenzione, sta provvedendo alla sostituzione deii pp.l.con.l lampade a led.

3.3 Il parco veicoli comunali Il parco veicoli dell’amministrazionene ddi Verbania ad oggi risulta costituito da 60 veicolicoli dei quali:

N. 14 alimentati a gasolioolio (23,3%), N. 1 auto elettrica, N. 2 autoveicoli bi-fuelel (benz/gpl)(b ed i restanti VEICOLI a benbenzina .

Del parco veicoli comunale vi sono: - EURO 1 : n. 8 veicoli (di cuiui 3 motocicli) pari al 13.33%.33% - EURO 2 : n. 5 veicoli (tra cui un Bremach) e 2 motocicli pari all' 8,33%33% - EURO 3 : n. 5 veicoli pari all' 8,33%33% - EURO 4 : n. 6 veicoli (di cui 1 moto) pari al 10,00%,00% - EURO 5 : n.28 veicoli (pari al 46.66%.66%)

N. 18 veicoli hanno un'età inferiorere a 5 anni (pari al 30%) . Vi sono altri veicoli esenti da bolloo popoiché a gas ed 1 veicolo elettrico. Il parco veicoli affidato al Consorziozio SSerizi Sociali è invece molto obsoleto; vi fanno pparte n.03 veicoli Panda risalenti a prima del 2000.

3.4 La gestione del servizioo idridrico e le reti energetiche (energia elettricaca e gas) Dal luglio 2007 il servizio idrico é ggestito da Acqua Novara.VCO S.p.A, aziendada a capitale interamente pubblico; Verbania è allacciata al servizioserv di depurazione delle acque per la totalitàà dedella popolazione.

Inoltre, il Comune di Verbania ha comcome fornitore • per quanto riguarda l'energiaergia elettrica la Società AEG s.coop.di Ivrea e, per le utenze domestiche, Enel. • per quanto riguarda il gass metanome , la società Enexenia da gennaio ad agostoosto 2014 ed Energetic spa successivamente.

3.5 Le risorse rinnovabili Attualmente nel Comune di Verbaniaania risultano installati i seguenti impianti da fontete rinnovabiler :

• Solare fotovoltaico

Installati 132 impianti perr una potenza totale pari a 2504 kW (fonte GSE Atlastlasole)

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Come si può vedere dal seguentete grafico,g la potenza fotovoltaica installata nelel CComune di Verbania è stata particolarmente elevata negliegli anni 2011 e 2012, grazie ad alcuni impiantii di mmaggiori dimensioni.

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• Solare termico

Si riportano nella seguentete tabellata i mq di impianti termici installati nel Comuomune di Verbania

Impianti solari termici Anno mq tot 2010 170 2011 231,32 2012 534,17 2013 250,26

Totale 1.185,75

• Idroelettrico L’unico impianto idroelettricttrico rimasto, tra quelli storici, ancora oggi funzionzionante nel territorio di Verbania, è quello sul torrenrrente S.Giovanni, denominato Possaccio. L’impiantoianto, progettato nel 1920, oggi ha una potenza massimasima di 526,49 kW ed è di proprietà della Soc. Hydroydroenergy Srl. Da pochi anni è stata realizzalizzata una micro centrale della potenza di 62,422 kW che sfrutta lo scarico della centrale di Possaccioio e lo restituisce sempre nel punto originario, seenzanz quindi alcun impatto sul torrente.

• Impianti a Biomassa

Si riportano nella seguente tabella i ddettagli relativi alle potenze dei due impianti a biobiomassa installati

Impianti a biomassa installati

Anno potpotenza elettrica kW potenza termica kW 2010 1700 1450 2011 995 2639

3.6 La produzione dei rifiutiti urbaniur e la raccolta differenziata Il Consorzio Obbligatorio Unico Dii BaBacino Del Verbano Cusio Ossola (COUB)ha datoto in gestione il servizio di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti urbani alla società ConSer. V.C.O. Oltre a cciò la Società provvede a :

- Lavaggio dei cassonetti; - Spazzamento del suolo pubblico e svuotamentosv cestini; - Pulizia dei parchi gioco; - Pulizia spiagge; - Taglio erba ed estirpazione;

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- Gestione del centro di raccolta comuomunale e del sacco standardizzato.

La gestione del punto di raccolta di inerti, ubicato a Santino, è, invece, affidata alla Cooperativa RISORSE scarl.

Dal 12 aprile 2006 vi é stata un'imporportante modifica che ha interessato il servizio di raccoltara dei rifiuti: • i rifiuti non riciclabili devonono essere conferiti esclusivamente in appositi sacchisac conformi, di colore bianco, forniti dal Comune.une. L’utilizzo di sacchi non conformi è soggettoetto a sanzione come da Regolamento comunale. • Ogni utenza ha dirittoiritto ad una fornitura gratuita di sacchi sac così calcolata: - per le utenze non domestichstiche, sulla base della categoria e della superficie ddei luoghi di produzione del rifiuto; - per le utenze domestiche,e, ssulla base di una produzione media di 2 litri all giornogio per abitante.

Sono inoltre previste agevolevolazione specifiche per utenze che hanno necesecessità particolari (uso di pannolini ecc.) previa compilapilazione di un’autocertificazione annuale. La necessità di un numeroo mamaggiore di sacchi ha un costo che viene addebitabitatot sulla bolletta.

I dati statistici dicono che in Piemonmonte una famiglia tipo produce 2,4 kg.di rifiutiti indifferenziatiin al giorno; statisticamente 1400 famiglie produroducono ca. 3.400 kg., quantitativo sufficiente a r riempire un camion di medie dimensioni, ogni giorno, dellaella raccolta dei rifiuti. Verbania ha 14.425 nucleii familiari.fam In Piemonte la raccolta dei rifiutiiuti indifferenziati, ogni giorno, riempie + di 750 automezzi di medie dimensioni per un totale di 2.600.000.000 kg.di rifiuti che finiscono in discarica o nei termermovalorizzatori. Fra i 33 Comuni piemontesi sopraa i 10.0001 abitanti che hanno preso parte al concorncorso Comuni Ricicloni di Legambiente (luglio 2015), Verbaniania per il 2015 risulta al quinto posto e prima nonn in provincia di Torino; la precedono infatti Carmagnola, Poirinirino, Chieri, Santena. La percentuale di raccolta differenziaenziata del capoluogo del Vco è 72,01. Nella classiassificaf del Vco Verbania è preceduta da (73,69) e (72,05). Verbania si classifica al 5° posto scenscendendo dal 2° gradino del podio del 2014 in cucui si era insediata con il 72,35% di RD. Questa leggera perdita % nella raccolccolta differenziata dimostra quanto sia necessariorio ccontinuare a perseguire informazioni capillari, costanti e continue alla popolazione verbanese poichéiché cattive abitudini e “stanchezza” fanno sì che si determterminino comportamenti meno corretti rispettotto ala recente passato. Lo sforzo dell'A.C.di Verbania, all'internterno delle azioni del presente PAES, va nella direzirezione di una maggiore, migliore e più capillare informazioneione. Anche la riduzione della TARI operata quest'ant'anno dall'A.C. può essere un incentivo ad una maggiore e migliigliore raccolta differenziata.

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*dati sulla RD sino al mese di giugno 2015

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CAPITOLO 4: IL SISTEMA DEI TTRASPORTI

4.1 La rete stradale Verbania, dal punto di vista stradale,ale, non ha una rete ottimale poiché, essendo unn CoComune rivierasco e con alcune alture alle proprie spalle,, é aattraversata da un'unica arteria stradale (ss.3434 ddel lago Maggiore) che costituisce la spina dorsale del territorritorio comunale , ma che provoca di fatto una cesuracesu tra le parti a lago e l'entroterra.

La SS 34 che attraversa il Comune di Verbania

Non a caso da molti decenni si parlaarla di una circonvallazione che avrebbe dovuto perpermetterem di attraversare Verbania senza quasi interferire con iil suo territorio abitativo. Lo studio del Piano del Traffico delldella seconda metà degli anni '80 e il PRG di Verbania Verb del 2006 hanno cercato di ovviare a questa mancancanza infrastrutturale prevedendo un passante intinterno che fa perno sul doppio senso della strade d'arginee (torr.S.Giovanni)(t sulla via Don Bosco, Via XXIV MaMaggio, Viale Azari e C.so Nazioni Unite; tuttavia, anche in ququesto caso, si é ben lungi dal raggiungere unn risultatoris completamente soddisfacente. Si tenga conto dell'alta percentualele ddi traffico da e per Verbania e di quello di attraveraversamento. Inoltre vi sono le strade provincialiali cche collegano Verbania ai Comuni limitrofi collllinari;ina da tali si genera un traffico di pendolarismo verso Verbaerbania e del suo attraversamento che interessa,, soprattutto,so determinate fascie orarie. La viabilità interna spesso intrerferisrferisce con la viabilità di attraversamento (c.Eururopa,op C.so Nazioni Unite, Viale Azari, C.so Mameli), ma puòò far conto sulle due strade di sponda al Torr. S.BernBernardino e su varie altre strade di collegamento tra i centrii e le frazioni. La maggior parte della comunicazionzioni interne avvengono tra i centri di Pallanza e di Intra, ma non si hanno dati recenti.

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4.2 Il trasporto privato Da dati ACI al 2013 il parco mezzizzi deid residenti nel Comune di Verbania risultavaava pari a 0,85 veicoli pro capite (e 0,63 autovetture pro capitepite) e le auto circolanti erano soprattutto Euro 4. Dal 1 Gennaio 2011, si possono omologare e immatricolarelare solamente automobili Euro 5. La normativa sullesul automobili Euro 6 è entrata in vigore dal 1° settembre 202014 per le omologazioni di nuovi modelli mentre diventerà obbligatoria dal 1° gennaio 2016 per tutte le vettuetture di nuova immatricolazione.

Dai dati ACI, l’andamento del parcoco veicolarev nel Comune di Verbania dal 2004 al 2013201 risulta il seguente:

Auto per Trasporti Veicoli Trattori Anno Auto Motociclicicli Autobus ToTotale mille Merci Speciali e Altri abitanti 2004 19.124 3.183 80 2.159 608 56 2525.210 621 2005 19.292 3.336 57 2.223 626 59 2525.593 626 2006 19.400 3.461 52 2.270 646 56 2525.885 630 2007 19.329 3.538 53 2.280 657 47 2525.904 625 2008 19.269 3.613 56 2.250 676 45 2525.909 619 2009 19.398 3.716 56 2.180 460 41 2525.851 623 2010 19.478 3.819 57 2.138 444 33 2525.969 623 2011 19.511 3.956 63 2.138 448 29 2626.145 643 2012 19.543 4.086 64 2.159 484 31 2626.367 645 2013 19.603 4.158 60 2.176 488 27 2626.512 631

In particolare, nel 2013 le autovetturtture risultavano suddivise nelle seguenti categoririee euroe

Non EURO 0 EURO 1 EUROO 2 EURO 3 EURO 4 EURO 5 EURO 6 TOTALE defdefinito

1.470 546 2.763 3.704 7.560 3.334 222 4 19.603

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Dal censimento ISTAT del 2011 risultasultano inoltre i seguenti dati relativamente al peendolarismondo .

Popolazione residente che si sposta giornalmente Motivotivo dello Studio Lavoro Totale spostaostamento

N.. PePersone 4.252 10.712 14.964

Il traffico che interessa il territorioio comunaleco non si limita però ai soli residenti ma cocoinvolge anche i transiti della strada statale ed passaggio turistico.turis Sono quindi diverse le misure daa prenderepre in considerazione per limitare le emissioissioni da traffico urbano, tenendo presente che l’influenza del comune in alcuni casi è limitata dalla competetenzanz sovra territoriale.

4.3 La mobilita' pedonale,, ciclabilecicl ed i parcheggi I dati dicono che a Verbania si hanhanno 2,12 mq./abit.di aree pedonali; ciò costituiscee quasiq il 2° primato nazionale dopo Venezia. A partireire dald 20 giugno 2015 è partita inoltre la sperimentazionee di pedonalizzazione del lungo lago di Pallanza, iniziativaativa che fa crescere temporaneamente tale indicatorere ddi 1 mq per abitante. Le aree pedonali, di per sé, non escescludono il transito di veicoli privati per accederedere alla propria proprietà/autorimessa e non esescludono il traffico commerciale di approvvigionamentonto delle merci purché essi Lungo lago di Pallanzalanza - Immagine da siano regolamentati ed autorizzatizati dagli Uffici di Polizia www.lastamstampa.it Locale.

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Inoltre a Verbania sono presenti 2424,24 mt.di piste ciclabili ogni 100 abitanti edd è attualmente in fase di progettazione definitiva/esecutiva la nuova pista ciclabile tra Fondotoce e la Coloniania MottaM . Le piste ciclo-pedonali presenti sono:ono:

• la pista ciclo-pedonale lungongo la litoranea Intra-Pallanza; • la pista ciclo-pedonale Renconco-Ponte di Santino; • la pista ciclo-pedonale Localitcalità Canton Magistris (Costa Azzurra) - piana dii FondotoceFon -Feriolo; • brevi tratti di pista ciclabileile neln quartiere di S. Anna; • la pista ciclo-pedonale Crocieociera-stazione ferroviaria.

Inoltre si tenga presente che é statoato lanciata,l in un recente incontro in Provincia VCO,VCO la sottoscrizione della dichiarazione di intenti congiuntaa peper la realizzazione della rete ciclabile della spondaonda occidentale del Lago Maggiore. L’idea progettuale consiste nellaa realizzazionere della ciclopedonalizzazione dellala spsponda piemontese del Lago Maggiore, che determinerà un tracciato di oltre 63 km unico in Europa perr quantoqua attiene la valenza ambientale, paesaggistica e storicoico documentariad dell’area interessata (sistema deldellel ville ottocentesche e dei relativi parchi, giardini botanici,ici, isole ed elementi museali, archeologici e relieligiosi).gi Soggetti attuatori sono Regione Piemonte, Provinciaia deld Verbano Cusio Ossola, Provincia di Novaraa e i Comuni di , Cannero, , , Verbanbania, Baveno, Mergozzo, Gravellona Toce, Omemegna, Stresa, , Brovello Carpugnino, Lesa, ,a, ArArona, e Castelletto Ticino. Sono inoltreinol da annoverare tra i promotori, il Consorzio dei Comununi delle Colline Novaresi (Briona, Fara Novaresarese, Sizzano, Ghemme, Romagnano Sesia, Prato Sesia, CavaCavallirio, Boca, Maggiora, Borgomanero, Cureggioggio, Fontaneto d’Agogna, Cavaglio d’Agogna, Cavaglietto, MezMezzomerico, Barengo, Bogogno, Cressa, Suno),, la Camera di Commercio Industria e Artigianato del Verbanono CCusio Ossola, la Camera di Commercio Industriaria e Artigianato di Novara, Federalberghi Novara e VCO, FAITATA – Federcamping, Confcommercio VCO, il Distrettoretto turistico dei Laghi e il Comune di Gattinara.

Si ritiene che, all'interno della viabilitbilità comunale, vi sia spazio per connettere le pisteiste ciclabili esistenti e già programmate, con sedi stradali nelle quali, a velocità ridotta, possano coesisteree siasi la viabilità veicolare lenta (max.30 Km./h) e zone dedicateicate ai pedoni/biciclette (anch'esse ad una velocicitàtà ridotta a10 Km./orari); ciò permetterebbe di estendere ed interconnetterein la rete di mobilità lenta.

Le ZTL, intese come Zone il cui trafficaffico é regolato da passaggi limitativi (residentii e vveicoli commerciali con appositi permessi regolatori) possonsono essere estese ulteriormente; sono possibilili areeare a ZTL in molte delle vie interne ai centri abitati laddoveove la penetrazione dei veicoli privati é già oggigi scscarsissima senza che vi siano limitazioni di sorta; si tratta di prendernep atto formalmente .

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Comuneune di Verbania – Mappa della mobilità lenta

Il sistema dei parcheggi pubblicici a Verbania è già sufficientemente organizzataata a raggiera attorno ai principali centri storici, anche se,, tuttavia,tut non si deve dimenticare che alcune crititicitàicit esistono soprattutto negli abitati di Pallanza (anche in vistvista di una possibile pedonalizzazione del lungogo lago)la e di Suna (carenza di parcheggi ormai datata). Per Pallanza vi sono stati, in passatssato, progetti di realizzazione di parcheggi a silos silos vicino all'area di Villa Giulia; esiste, forse, ancora oggii la possibilità di realizzare dei parcheggi a siloss semprese nella medesima zona. Gli altri centri abitati (frazioni) nonn prpresentano accentuate criticità nel sistema deii pparcheggi.ar

4.4 Il trasporto pubblico A Verbania è presente la stazionzione ferroviaria di Verbania-Pallanza, servitata dallad linea ferroviaria Domodossola–Milano, posta nei pressipre della frazione verbanese di Fondotoce a circacir 7 km dal centro di Pallanza. La gestione della stazionee e dei suoi impianti è di competenza di RFI SpA.

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Relativamente al trasporto pubblicolico urbano ed extraurbano su gomma è la societàtà VCO Trasporti a gestire il servizio.

La Società si sta impegnando neglili ultimiult anni in un’opera di rinnovo del parco mezziezzi che nel corso del 2012 ha portato alla sostituzione di tuttiti glgli autobus euro 0 e che ha ridotto il numero deiei mmezzi euro 1.

Viene illustrato nel seguito l’evoluziouzione della composizione del parco mezzi della SocietàSoci dal 2010 al 2014.

PARCO BUS VCO Trasporti

Classe di emissione 2010 2011 2012 201313 2014 EURO 0 8 8 8 0 0 EURO 1 5 5 5 2 2 EURO 2 2 2 3 2 3 EURO 3 25 25 25 26 26 EURO 4 3 3 3 3 3 EURO 5 7 7 12 12 12 EVV 0 0 0 4 4 EURO 6 0 0 0 0 1

KM PERCORSI PER 445445.138 445.138 427.200 427.027.000 427.000 SERVIZIO URBANO

Le linee che interessano il territoriorio did Verbania, sono le seguenti:

• Verbania linea urbana • Verbania – Omegna • – Verbania

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• Intra – - Piancavalloallo • Verbania – Intra – Domodossdossola • Intra – Ronco – Oggebbio • Intra – San Bernardino Verbaerbano • Verbania – • Pallanza – Cavandone • Intra - Cargiago

MaMappa delle linee di TPL urbano ed extraurbano

E’ attualmente in corso il potenzianziamento dell'offerta del trasporto pubblico che avrà dei risvolti sulla frequenza delle corse, sulla accessibissibilità a zone di Verbania oggi non servite, sul migmiglioramento dell'utilizzo dei mezzi pubblici .

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CAPITOLO 5: IL PATTO DEII SINSINDACI - ASPETTI OPERATIVI ED ORGARGANIZZATIVI PER LA REALIZZAZIONE DEL PIANONO D'AZIONE PER LA SOSTENIBILTÀLTÀ ENERGETICA ED AMBIENTALE

5.1 Lancio del progetto, adesadesione formale al Patto dei Sindaci e creazreazione del gruppo di lavoro L'adesione al Patto dei Sindaci erara statas prevista e inserita nel programma elettorattorale sia della coalizione vincitrice della elezioni comunalii del 2014 sia nei programmi elettorali di altri cacandidatind Sindaci poiché si riteneva che tale programma fosseosse assolutamente necessario per l'avvenire sossostenibile della Città di Verbania. Si é ritenuta molto importantee la comunicazione; sono stati perciò predispostposti, sia per informare sull’adesione al Patto dei Sindacii sia dell'attività svolta nel corso del tempo, dei cocomunicati stampa ed è stata curata la pubblicazione sui giorngiornali/settimanali locali e sui siti web. Una sezione del Patto dei Sindaci è sstata inoltre aperta nei siti istituzionali dei Comunmuni al fine di dare risalto all’adesione.

L'adesione al Patto dei Sindaci é punpuntualmente avvenuta nell'agosto del 2014 (deliberazione(deli C.C n.38 del 25 agosto 2014) votata all'unanimitimità dal Consiglio Comunale, e sono state quindindi avviate le procedure preposte alla realizzazione delle fasi di lavoro propedeutiche a dare esecutività e coconcretezza alla propria adesione.

Ai fini di coordinare le attività relative relat al Patto dei Sindaci, il comune si è dotatotatoo fin dall’inizio di una specifica struttura organizzativa interna, costituendo un apposito team perer lal l’organizzazione, la

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Comune di Verbania pianificazione ed il monitoraggio delldelle attività. La partecipazione ed il coinvolgimlgimento del personale della struttura comunalunale è di fondamentale importanza per la buona riuscita del pprogetto. Il gruppo di lavoro o “energy teameam” è il luogo in cui vengono prese le decisionini sulsu progetto e vengono altresì decise le azioni di comunicazioazione e sensibilizzazione verso i cittadini.

La costituzione del Gruppo di Lavorooro deld Patto dei Sindaci è stato oggetto di specificiifici aatti normativi che sono rappresentati dalla Deliberazione n. 191 del 03/02/2015.

Il gruppo di lavoro, supportato dallaalla consulenza esterna della società SPES Consulting e dell’Arch. Andrea Ammenti, ha coordinato le attivitàtà ininterne alla struttura comunale ed ha permesso la redazdazione della baseline delle emissioni e l’individuazionene delle proposte di azioni che costituiscono l’ossaturaa dedel presente Piano di Azione per l’Energia Sostenibile.

Sono quindi stati organizzati unaa seriese di incontri nel corso del 2015 che hannonno coinvolto i funzionari comunali, i consiglieri comunali, i DDirigenti e la parte politica con potere propositiositivo e decisionale nelle persone degli Assessori dei varii dipdipartimenti interessati dal Piano di Azione (ServServizi territoriali - Edilizia privata - Ambiente - Trasporti - Lavoravori Pubblici) oltre ai consulenti esterni.

Nel seguito l’elenco delle riunionii organizzateorg • 19.02.2015: I incontro dell GrGruppo di Lavoro • 23.03.2015: II incontro delel GruppoGr di Lavoro • 20.04.2015: III incontro delel GruppoG di lavoro con invito esteso agli stakeholdholder. Hanno preso parte all’incontro le associazionini di categoria (industriali, artigiani, imprese, amminministratori di condomini), gli ordini professionali (inge(ingegneri, architetti, geometri, geologi), Societàtà ddi investimento (ESCo,

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Istituti Bancari) • 14.05.2015: IV incontro incoincontro del Gruppo di lavoro con invito estesoo agli stakeholder. Hanno preso parte all’incontroo le associazioni di categoria, gli ordini proferofessionali e Società di investimento. • 09.06.2015 V incontro dell GrGruppo di Lavoro

Sono state inoltre organizzate 3 riuniiunioni con la Commissione Ambiente e Trasporti.

I verbali di riunione possonono essere consultati alla seguente paginaina web del Comune http://www.comune.verbania.it/ServServizi-al-cittadino/Ecologia/Piano-di-Azione-per-l-Energia-Sostenibile- PAES. I consulenti esterni supporterannono inoltrein l’Amministrazione locale per l’inserimentento del Comune nel sito europeo del Patto dei Sindaci (www.ww.eumayor.eu) e sulla Campagna SEE In Italia al finfine di avere la massima visibilità a livello europeo e nazionalenale.

5.2 Inventario delle emissioniioni di base (BEI): Metodologia operativa ed ememissioni nel Comune di Verbania nel 2010

Funzione della Baseline è quellala di fotografare la situazione energetica comunaunale rispetto all’anno di riferimento in termini di consumii enenergetici e di emissioni di CO2 . Essa costituisctuisce pertanto il punto di partenza del PAES, da cui può partirertire la definizione degli obiettivi, la predisposizioneione di un adeguato Piano d’Azione ed una continuativa azioneone di monitoraggio.

L’anno di riferimento preso in considnsiderazione è il 2010, poichè è il primo anno successivosucc al 1990 per cui è stato possibile ricostruire un quadruadro completo del consumo energetico nel Comunmune.

Si è scelto di utilizzare fattori di emisemissione standard in linea con i principi dell’IPCCCC (linee(l guida IPCC 2006), che comprendono tutte le emissionsioni di CO2 derivanti dall’energia consumata nelel territoriote comunale, sia direttamente, tramite la combustiostione di carburanti all’interno dell’autorità localecale, che indirettamente, attraverso la combustione di carburanti carb associata all’uso dell’elettricità e di c calore/freddo nell’area comunale. I fattori di emissione standtandard si basano sul contenuto di carbonio di ciasiascunc combustibile, come avviene per gli inventari nazionalili dedei gas a effetto serra redatti nell’ambito della ConvenzioneCon quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climalimatici (UNFCCC) e del Protocollo di Kyoto. Le emissioni totali di CO2 si calcolacolano sommando i contributi relativi a ciascunana ffonte energetica. Per i consumi di energia elettrica le emissmissioni di CO2 in t/MWh sono determinate mediandiante il relativo fattore di emissione (National/European Emissiission Factor).

I fattori di emissione adottati perr il calcolo delle emissioni di CO2 e per valutaree la quota di riduzione dal presente piano sono i seguenti fattorttori IPCC:

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Fattori di emissione

Fattore di emissione di Vettore energetico CO2 (ton CO2/MWh) Gas naturale 0,202 Gasolio (Diesel) 0,267 Olio da riscaldamento 0,267 GPL 0,227 Benzina 0,249 Biocarburanti 0,000 Biomasse 0,000 Energia Solare Termica 0,000 Energia Elettrica (rete nazionale) 0,483 Energia Elettrica (fattore locale) 0,448

I settori inclusi nella BEI risultano cosìcos classificati:

EDIFICI, ATTREZZATURE/IMPIANTII E INDUSTRIEI - Edifici, attrezzature/impianti comunmunali - Edifici, attrezzature/impianti terziarrziari (non comunali) - Edifici residenziali - illuminazione pubblica comunale - Industrie

TRASPORTI - Veicoli comunali - Trasporto pubblico - Trasporto privato e trasporto mercierci

L’inventario delle emissioni relativeive aal territorio del Comune di Verbania è stato formulatoform con riferimento alle informazioni reperite dalle segueguenti fonti:

Utenze comunali: Uffici del Comune di Verbaniaania

Consumi residenziali, industriali,, setsettore terziario e altro: ENEL ISTAT TERNA Ministero dello sviluppo econeconomico Autorità l’energia elettricaa e perp il gas

Consumi per trasporti pubblici e privprivati: Automobile Club Italia Ministero dello sviluppo economicoecon Autorità l’energia elettricaa e perp il gas VCO Trasporti

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Uffici del Comune

Energie alternative: GSE Gestore dei Servizi Energnergetici Uffici del Comune

Tali dati sono, nella maggior casi,asi, disponibili con aggregazione provinciale; è statost quindi necessario procedere ad una parametrizzazioneione alla scala comunale, utilizzando di volta in voltavolt i criteri e le variabili più adeguate, quali popolazione resresidente ed addetti per settore. Per quanto riguarda rigu invece i consumi energetici legati al settore dei traspoasporti, il consumo comunale è stato stimato sullalla bbase dei dati provinciali di vendite di carburanti e sulla basease dei veicoli immatricolati nel Comune di Verbanibania rispetto al totale dei veicoli circolanti su tutto il territoriorio provinciale.p

Nel 2010 risultavano essere installatallati nel Comune di Verbania:

• n. 45 impianti fovoltaici per una potenza totale pari a 250 kW • impianti idroelettrici per una potenza totale di oltre 588,91 kW • un impianto a biomassa per la produzione di energia elettrica da 1700 kW di potenza elettrica e 1450 kW di potenza termicaica.

Ciò fa sì che il fattore di emissioneone legato al consumo di elettricità sia leggermenmente inferiore rispetto a quello nazionale e precisamente parpari a 0,448 tCO2/MWh (quello nazionale è parii a 0,4830 tCO2/MWh). I consumi energetici totali sul territerritorio verbanese nel 2010 risultavano esserere parip 833.955 MWh; in termini di emissioni di CO2 ciò corrisp corr onde ad un totale di 206.533 tonnellatete did anidride a carbonica emesse, comportando un valore pro capite di 6,6 t CO2/anno.

Come previsto dalle linee guidaa deld JRC si opta per l’esclusione dei settoriri pproduttivi (industriale, manifatturiero e agricolo) fortemenmente affetti dalla crisi e dall’instabilità del mercato. mer La struttura dei consumi energetici risulta perciò la seguente:s

SETSETTORE MWh/anno %

SETTORERE PUBBLICOP 23.374 4% SETTORERE RESIDENZIALER 324.391 52% SETTORERE TERZIARIOT 109.868 17,5% TRASPORTORTO PUBBLICO 1.986 0,5% TRASPORTORTO PRIVATO 160.822 26% TOTALE 620.441 100%

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VETTORE ENENERGETICO MWh/anno %

ELETTRICITACITA' 89.188 14% GAS NATURTURALE 336.624 54% OLIO DA RISRISCALDAMENTO 2.881 0,46% GPL 7.480 1% DIESEL 87.432 14% BENZINA 70.825 11% BIOCARBURBURANTI 4.017 1% BIOMASSASA 21.870 4% ENERGIAA SOLARESO TERMICA 124 0,02% TOTALE 620.441 100%

Le emissioni sul territorio verbaneanese nel 2010 risultavano essere pari a 151.361.361 tCO2, (pari ad una emissione procapite di 4,8 tCO2/abitabitante) così ripartite:

SETSETTORE tCO2/anno %

SETTORERE PUBBLICOP 6.210 4,1% SETTORERE RESIDENZIALER 69.471 45,9% SETTORERE TERZIARIOT 34.608 22,9% TRASPORTORTO PUBBLICO 530 0,4% TRASPORTORTO PRIVATO 40.541 26,8% TOTALE 151.361 100%

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VETTOREE ENERGETICOEN tCO2/anno %

ELETTRICITACITA' 39.916 26% GAS NATURTURALE 67.998 45% OLIO RISCALSCALDAMENTO 769 1% GPL 1.698 1% DIESEL 23.344 15% BENZINA 17.635 12% BIOCARBURBURANTI 0 0% BIOMASSASA 0 0% ENERGIAA SOLARESO TERMICA 0 0% TOTALE 151.361 100%

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Come desumibile dalle precedentinti tabelle, i consumi sono per la maggior partearte attribuibili al settore residenziale, seguito dal settore dei ttrasporti e dal settore terziario.

Il settore residenziale incide per il 46% delle emissioni totali (con esclusione del settoresetto manifatturiero); ciò a causa dei consumi termici: la cittàttà did Verbania si trova infatti nella zona climatica E, ccon 2.426 gradi giorno.

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CAPITOLO 6: LA STRATEGIA

A seguito della fase di raccolta datdati e la presa di coscienza dello stato attualele e delle potenzialità del territorio, attraverso la creazione di unu gruppo di lavoro intersettoriale, il Comunee di Verbania ha cercato di delineare una visione chiara ed effiefficace che ambisce a recuperare il ritardo nel campoc della efficienza energetica ed ambientale ed a trasforasformare Verbania in una città sostenibile .

La Strategia Generale del Comunee di Verbania si articola in 5 macro-obiettvi:

• Efficienza energetica nella PuPubblica Amministrazione • Efficienza energetica nel settore residenziale; • Efficienza energetica e sostestenibilità nel settore terziario e turistico; • Mobilità Sostenibile; • Diffusione dell’utilizzo di fontonti Energetiche Rinnovabili sul territorio comunalenale.

6.1 Coinvolgimento degli stakstakeholder Per poter attuare la strategia e raggiaggiungere così gli obiettivi fissati, risulta necessariosario il supporto di tutti gli stakeholder operanti sul territoriorio motivandolim in un percorso di miglioramentoto dellad qualità della vita globale a livello cittadino. E' inoltre di fondamentale importanrtanza definire al meglio la governance, ovvero il ruoloru del Comune e dei suoi vari partner. Gli attori da coinvolgere sono da ricericercare all’interno delle istituzioni e tra gli operatoeratori privati che operano nel settore dell’energia e dell’ambiembiente. Il coinvolgimento ha il duplice scopo di sensibilizzare gli attori pubblici e di ricercare il consensoo di operatori privati che potrebbero essere intereeressatis nella realizzazione degli interventi o che comunque sono interessati dalle azioni di efficientamento. A livello istituzionale il consensoo ddeve essere ricercato tra negli Enti sovra comuomunali e provinciali che possono accompagnare il processoso ((ad esempio diventando struttura di supportoto ddel Patto dei Sindaci, o attraverso l’adozione di politiche eneenergetiche ed ambientali coerenti con gli obiettivittivi della UE), nonchè tra i Comuni limitrofi per la creazione di sinergie.si

Su queste basi, nel mese di aprilele 2015,20 il Comune di Verbania ha attivato il procesocesso della pianificazione strategica comune, insieme alle ammmministrazioni comunali di Omegna, Gravellona TocToce e , come modello per promuovere formforme di sviluppo sostenibile dal punto di vista ececonomico, sociale e di governo del territorio, compatibilele conco le risorse e con gli obiettivi locali e finalizzatoato alla realizzazione di un benessere diffuso, per una qualitàà dedella vita elevata.

È inoltre già partito un percorso di cocoinvolgimento di tutte le altre realtà rappresentsentative del territorio che ha già contemplato una serie di incoincontri per presentare la propria visione e richieedereder incontri successivi in cui poter ricevere suggerimenti e ragiragionare sul percorso da compiere assieme. Le ulteriori modalità di coinvolgimenmento saranno accuratamente individuate al finee ddi ottenere il più ampio supporto per il raggiungimentoo ddegli obiettivi e potranno prevedere la definizione defin di accordi di collaborazione su tematiche specifichifiche di interesse delle Amministrazioni Comunali.

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6.2 Il Piano di Azione per l’Ene’Energia Sostenibile Il Comune intende raggiungere unn risparmiori di emissione annua pro-capite parii almenoalm al 20% rispetto al

2010, anno preso come riferimentento, scendendo sotto le 4,8 t di CO2 annualiuali per abitante (settore industriale escluso).

La definizione del PAES ha coinvoltoolto diversi settori che partecipano alla caratterizterizzazione dell’inventario delle emissioni (settore pubblico, residenziale, terziario, trasporti).

Le azioni individuate devono essereere iimprontate alla concretezza ed essere basatee su una buona probabilità di realizzazione nel breve e medioio peperiodo in modo di assicurare il raggiungimentoto deglid obiettivi del Patto dei Sindaci. Particolare attenzione sarà posta alle misure che direttamente il Comune potrà porreorre in atto e che potranno interessare: • Edifici e impianti di proprietàietà • Strumenti di pianificazionene (Norme urbanistiche, Piano della mobilità,, PianoPi dell’illuminazione pubblica, Acquisti Verdi, ecc.) • Azioni di informazione, sensibnsibilizzazione e comunicazione.

Le diverse azioni possibili sono stateate discussed con il gruppo di lavoro e ne è stata stabitabilita la fattibilità tecnica rispetto alle caratteristiche e alle peculiaritàpecu di ciascun territorio comunale. La scheda azione deve rappresentaretare un momento di sintesi tecnica (in materia energnergetica ed ambientale) e deve essere uno strumento di comunmunicazione non soltanto per addetti ai lavori maa soprattuttoso per i cittadini e gli stakeholder. Pertanto sarà proporoposto uno schema in cui sono rappresentati:

Titolo dell’azione (massimoo sforzo per renderlo comprensibile ed efficace per l’esterno) Riferimento/responsabile deldell’azione

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Obiettivi dell’azione Descrizione sintetica in linguanguaggio non troppo specialistico Localizzazione Risultati attesi in termini di riduzioneri dei consumi e delle emissioni Periodo di applicazione Indicatori per il monitoraggioggio e per il rilevamento Attori coinvolti Eventuali Ostacoli alla implemplementazione dell’azione.

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CAPITOLO 7: IL PIANO DELLELLE AZIONI DEL COMUNE DI VERBANIA

Il presente capitolo contiene la desdescrizione delle 12 azioni individuate dall’Ammmministrazione Comunale verbanese per il raggiungimento delldell’obiettivo del Patto dei Sindaci e che consentonntono una riduzione delle emissioni procapite al 2020 nella misuramis del 22,36%.

Risparmio di Risparmio di Risparmio di Emissioni per Azioni Energia Emissioni tot. abitante

MWh tonn CO2 tonn CO2/ab. Riqualificazione e miglioramento dell'eell'efficienza Scheda 1 1.261 564 0,02 energetica dell’illumlluminazione

pubblica Riqualificazione e miglioramento efficifficienza Scheda 2 6.335 1.519 0,05 energetica degli edificiedif di

competenza comunaunale

Uffici comunali: aspettiaspe Scheda 3 energetici e mobilitàilità 181 46 0,001

sostenibile

Innovazione tecnoloologica e Scheda 4 - - - sociale* Efficientamento energeticoene Scheda 5 45.360 10.421 0,33

nell’edilizia privata

Scheda 6 Efficienza nel settorettore terziario 16.480 5.191 0,17

Scheda 7 Turismo sostenibileile* - - -

Scheda 8 Energie rinnovabili 10.010 3.913 0,13

Pianificazione dellalla viabilitàv e Scheda 9 nuove infrastruttureture per una 15.634 4.045 0,13 mobilità sostenibileibile Ottimizzazione delel trtrasporto Scheda 10 15.634 4.045 0,13

pubblico e intermodrmodalità

Scheda 11 Ammodernamentoto parcop auto 7.817 2.022 0,06

Comunicazione e Scheda 12 9.072 2.084 0,07

sensibilizzazione

Totale 127.783 33.850 1,08

*I risparmi di queste azioni risultano già conteonteggiati nelle altre schede-azione.

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SCHEDA 1 RIQUALIFICAZIONEE E MIGLIORAMENTO DELL'EFFICIENZA ENERGETICAENE DELL’ILLUMINAZIONE PUBBLICA

SETTORE: Pubblico

Utenza: Impianto di Pubblica IllumIlluminazione

RESPONSABILE: 5° Dipartimentonto Servizi al Territorio

Situazione Attuale La situazione attuale relativa all’impiampianto di illuminazione pubblica verbanese è riporportatot al paragrafo 3.2.

Descrizione dell’azione Il comparto dell’illuminazione pubblibblica si presta ad un’azione di efficientamento conco la sostituzione di ca. 2.600 punti luce, l’adeguamento normativono dei quadri e delle linee di distribuziouzione e l’introduzione di tecnologie innovative in grado di contenerec in maniera considerevole i consumiumi energetici e produrre benefici di ordine energetico, ambienbientale ed economico. L’esecuzione degli interventi sull’illum’illuminazione pubblica sarà l’occasione per intrododurreu innovazioni di tipo smart grid. Nel seguito si illustrano alcune carataratteristiche dei nuovi lampioni a led al fine dii illuillustrare le possibilità di efficientamento della rete; l’individuviduazione della tecnologia e della tipologia più oopportunapp devono essere oggetto di una fase di studio ed ananalisi al fine di selezionare le apparecchiaturere piùp opportune tenendo conto dello stato della rete di distributribuzione, dei quadri e del contesto in cui si va add operare.op Alcune tipologie di lampade funzionaionano in un range di tensioni che va da 80Vac finoino ada un max consigliabile di 250 Vac ed hanno una vita mediadia stimatas di circa 100.000 ore contro le 6.000 dii unaun lampada ad ioduro di sodio (oppure ioduri metallici). Si oottiene pertanto una riduzione dei consumii a parità di luminosità e l’intensità luminosa non subisce grandigran alterazioni con il passar tempo. I lampioni a led assorbono mediamenmente il 68% di potenza in meno rispetto alle lampampade tradizionali, inoltre i led sono meno sensibili alle vibrazioazioni. I principali vantaggi dei lampioni a led:led

• Ottimo rendimento a qualsialsiasi temperatura; • Controllo flusso luminoso a mmicrocontrollore; • Luce di colore BIANCO quinduindi una migliore percezione dei colori e dei dettettaglia da parte dell’occhio umano a parità di illuminameamento; • Luce unidirezionale quindii tototale assenza di inquinamento luminoso; • Durata superiore a qualunqunque tipo di lampada a filamento o scarica di gas (vita media stimata di circa 100.000 ore!); • Azzeramento delle spese di mmanutenzione; • Minori possibilità di guasti; • Possibilità di regolare la poteotenza luminosa; • Accensione istantanea;

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• Insensibilità alla temperaturatura ambiente quindi nessuna difficoltà di accensionsione anche nei climi più rigidi; • Resa luminosa della lampadaada costante nel tempo

Nell’ambito degli interventi voltii a mmigliorare l’efficienza energetica e luminosa deglideg impianti di pubblica illuminazione si prevede di qui all 202020 di arrivare al completo efficientamento deiei ppunti luce esistenti con l’introduzione di tecnologie innovativative(led, sodio ad alta pressione o altre tecnologiegie ppiù efficienti). Inoltre, nel periodo di interesse del PPiano di Azione si prevede un generale efficieientamentont del sistema di illuminazione pubblica attraversoo l’installazionel’in di regolatori di flusso, monitoraggio e controllo dei punti luce, introduzione di tecnologieie integratei con la sicurezza e la messaggisticaistica pubblicitaria, come precedentemente illustrato.

Periodo temporale dell’azione 2015 - 2020 Attori coinvolti/coinvolgibili, soggettgetti promotori Comune di Verbania, Operatoratori economici. Sono da considerare le modalodalità con cui si deciderà di realizzare gli interventi (con mezzi propri o con il Ostacoli ricorso a operatori esterni)ni) e la disponibilità dei fondi necessari. Riduzione dei consumi energergetici a parità di servizio Indicatori di successo offerto. Le innovazioni tecnologichehe nei punti luce e nei sistemi di regolazione e controllo cont permettono un buon margine di risparmioio energeticoen che è stato valutato nel 40% del consumomo del 2010. Valutazione energetica-ambientaleale

Risparmio energetico: 1.26161 MMWh/anno

Risparmio ambientale: 564 tCO2/anno

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SCHEDA 2 RIQUALIFICAZIONE E MIGLIORLIORAMENTO DELL’EFFICIENZA ENERGETICATICA DEGLI EDIFICI DI COMPETENZA COMUNALE

SETTORE: pubblico

UTENZA: edifici pubblici

RESPONSABILE: 5° Dipartimentonto Servizi al Territorio

Premessa La Direttiva europea 2002/91/CE,E, sottolineaso che “l’energia impiegata nel settorere reresidenziale e terziario, composto per la maggior parte dii ededifici, rappresenta nella maggior parte dei casisi oltoltre il 40% del consumo finale di energia della Comunità”;”; in questo contesto il ruolo del parco edilizio pubpubblico viene rafforzato nella Direttiva 2006/32/CE sull’efficiefficienza degli usi finali dell’energia in cui viene sottolineatosotto che “Il settore pubblico dovrebbe quindi dare ill buonbuo esempio per quanto riguarda gli investimententi, la manutenzione ed altre spese riguardanti attrezzatureture che consumano energia, i servizi energeticiici nonchén altre misure di miglioramento dell’efficienza energetrgetica.” I futuri interventi di riqualificazionene energetica degli edifici pubblici devono esserere effettuatie in accordo la nuova Direttiva Europea 2012/27//27/UE che assegna specifici obiettivi agli Entiti PPubblici: ai sensi della Direttiva, gli Stati devono elaborarerare una strategia a lungo termine per favoriree la ristrutturazione degli edifici residenziali e commerciali,, sia pubblici che privati. Inoltre, la Direttiva prevedeva che dadal 1° gennaio 2014 il 3% della superficie deglili ededifici pubblici riscaldati e/o raffrescati deve essere ristrutturatturata ogni anno per rispettare almeno i requisitiisiti minimi di prestazione energetica stabiliti in applicazionee dell’articolode 4 della Direttiva “Edifici a Energia QuasQuasi Zero” (da luglio 2015 il rinnovo riguarderà anche gli edificiifici pubblici che presentano aree calpestabili supperiorierio a 250 mq). I piani di efficienza energetica riguarderannono aanche tutti gli enti impegnati nell’edilizia socciale.iale Inoltre, lo Stato e gli enti locali dovranno acquistare esclussclusivamente prodotti, servizi ed edifici ad alta efficifficienza energetica.

Situazione attuale Come detto nel precedente paragraagrafo 3.1, le utenze all'interno di edifici comunalinali in gestione diretta al comune sono 52 (due delle quali non vengono utilizzate d'inverno)

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Attualmente risultano installati su alcalcuni edifici pubblici i seguenti impianti solari termiciterm e fotovoltaici:

IMPIANTI FOTOVOLTAICI

Anno impianto kW kW/h anno 2010 Scuolauola Tozzi Suna 1,68 153131 2010 circosrcoscrizione Intra 1,075 126464 2011 Asilosilo nidon Renco 5,04 546767 2012 parcharcheggio Ospedale 18,4 20853,73,7 2013 Busineusiness social center 2,76 350000 totaletale 28,955 32615,75,7

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SOLARE TERMICO

Annonno impianto mq 2012 Piscina comunale 374,22

Descrizione dell’azione L'Amministrazione comunale intendende provvedere a una progressiva riqualificazionzione energetica di tutti i propri edifici, attenendosi alle prescrescrizioni nazionali e regionali e pianificando le azioni sulla base della priorità degli interventi.

Più in dettaglio, le azioni di efficientantamento riguarderanno:

• Esecuzione di audit energetrgetici dettagliati degli edifici pubblici, oltre a ququelli che sono stati già effettuati, al fine di individuaiduare le migliori soluzioni sotto il profilo impiantistitistico e sul contenimento delle dispersioni dell’involucrlucro con certificazione energetica di tutti gli edifici pubblici • Efficientamento degli impiantpianti di riscaldamento obsoleti; • Sostituzione delle caldaiee esistentiesi ed obsolete con l’installazione di nuovovii ggeneratori di calore ad alta efficienza ; • Installazione di energie rinnoinnovabili (posizionamento di impianti fotovoltaiciaici sulle coperture, solare termico per la produzionee di acqua calda ove necessario, impianti mini eolieolicic dove ne ricorrano le condizioni in termini di venventosità; in particolare si prevede che l’azionene possap incrementare la produzione ed il consumoo ddi energia da fonte energetica rinnovabile negli negl edifici comunali, con ulteriori 100 kW di fotovoltaioltaico e circa 50 mq di solare termico. • Realizzazione di interventinti di coibentazione delle pareti esterne (cappoappotti termici), posa di isolamento degli elementienti orizzontali (solai e pavimenti), eliminazionzione dei ponti termici, sostituzione infissi e tutte quelleque misure atte al contenimento delle dispersiorsioni;n

È inoltre previsto un monitoraggioo annualean dei consumi per verificare i reali risparrmimi eenergetici conseguiti.

Le modalità realizzative per questiesti interventi prevedono l’utilizzo di fondi proproprii per la manutenzione straordinaria; la realizzazione degligli aaudit e di piani economici e finanziari di dettaglioaglio potranno portare alla individuazione delle migliori soluzionzioni tecniche. Per quanto riguarda il finanziamentento di tali interventi, per quelli di dimensionini maggiori,m e quindi più attrattivi economicamente, sarà possibile il coinvolgimento delle ESCo e l’apportoo di capitale privato per la realizzazione degli interventi. Perr gli altri interventi si prevede invece il ricorso a finafinanziamenti regionali ed europei.

Monitoraggio dei consumi energeticietici di due istituti scolastici I consumi energetici di 2 scuolee primarie,pr la L.Peron di S.Anna e la G.Rodarii di Torchiedo, sono stati monitorati dai ragazzi delle scuolele ssuperiori di Verbania ( liceo “B.Cavalieri”; Istt.. GeometriGe “C.Ferrini”; IIS “L.Cobianchi”). Le analisi riguardanoano i consumi energetici per gas metano ed elettricittricità per la scuola S. Anna e la sola energia elettrica per la scuolascuo Rodari, relativamente algli anni 2012, 201313 ede il 2014 (per l’ultimo anno i dati effettivi di consumi eranoano disponibili solo sino al mese di agosto). Nel seguseguito vengono riportati i

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Scuola S. Anna

Impianto di riscaldamento alimentatotato da gas metano

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Scuola Rodari

Anno 2012

Anno 2013

Anno 2014

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Periodo temporale dell’azione 2015 - 2020 Comune di Verbania, Operateratori economici, ESCo, Attori coinvolti/coinvolgibili, soggettgetti promotori fornitori di Energia, Socieocietà di Committenza regionali e nazionali Il contenimento della spesasa pubblicap potrà creare ostacoli alla programmazionezione degli interventi; il Comune dovrà analizzare e vavalutare concretamente la possibilità di coinvolgimenmento delle ESCo per al Ostacoli realizzazione degli interventienti. Tale modalità può presentare elementi di innovazovazione contrattuale che deve essere accuratamentente analizzata al fine di definire soluzioni contrattualituali praticabili e fattibili nel breve e medio periodo Riduzione dei consumi enenergetici complessivi, monitoraggio dei consumii energeticie per ciascun Indicatori di successo edificio, definizione di indicindicatori prestazioni su edifici e sui contratti di gestiontione energia. Il processo di riqualificazionezione energetica è stato avviato da tempo con proprocedure e modalità operative consolidate. Si ritiritiene percorribile una riduzione dei consumi energetici ener del 30% per quanto riguarda sia il caloree chche l’elettricità. Valutazione energetica-ambientaleale

Risparmio energetico: 5.885 MWh/anno Produzione di energia da FER:ER: 450 MWh/anno*

Risparmio ambientale: 1.519 tCO2/anno

* 140 MWh/anno per impianti FV, 310 MWhWh/anno solare termico

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SCHEDA 3

UFFICI COMUNALI:ALI: ASPETTI ENERGETICI E MOBILITA’ SOSTESTENIBILE

SETTORE: pubblico

UTENZA: parco auto comunale,e, ufficiuf comunali e acquisti del Comune

RESPONSABILE: 1° Dipartimentonto Affari Generali - Controllo di Gestione

Corsi di formazione per i dipendenndenti comunali L’Amministrazione comunale, conscinscia del proprio ruolo esemplare nei confrontii delde cittadino chiamato a contribuire concretamente alle politichepoli energetico-ambientali, si impegna ad avviaavviare una campagna per la sostenibilità del comportamentoto ddei propri dipendenti nelle abitudini d’ufficio comecom nei trasporti.

L’amministrazione verbanese intentende perciò promuovere corsi di formazionee cocontinui e ripetuti per i propri dipendenti pubblici al fine di sensibilizzare sul risparmio energetico e ssulleulle possibili ricadute che ciò può avere nell'ambito delle proproprie competenze/attività ed al fine di creacreare una rete interna di informazione tali da rendere sinergergiche le azioni di risparmio energetico.

Gli argomenti trattati saranno i segueeguenti: - energia e risparmio energetico - acqua - salute - rifiuti (raccolta differenziata)

I risultati, da monitorare periodicodicamente, contribuiscono alla sostenibilità deldell’Ente e all’azione di disseminazione delle buone praticheiche sul territorio fungendo da esempio virtuoso. Particolare attenzione sarà posta all’introduzioneall’i di aspetti innovativi degli strumenti che saranno impiegati (ad es. applicativo per tablet e smartartphone) al fine di assicurare il coinvolgimentoo deide dipendenti comunali. Potranno essere stabiliti progettiti specifici per i vari settori al fine di contenerenere i consumi energetici individuando anche premialità conon ““riconoscimenti incentivanti ”; allo stesso modoodo potrà essere valutata l’opportunità di instaurare una “compompetizione” sulle emissioni evitate. Il comportamento virtuoso così strustrutturato potrà diventare un elemento dellaa cocomunicazione con una ricaduta rilevante sui cittadini portanrtando a conoscenza i risultati ottenuti.

Parco Veicoli Comunale Il parco veicoli dell’amministrazionezione di Verbania ad oggi risulta costituito daa 60 veicoli dei quali 14 alimentati a gasolio (23,3%), una autauto elettrica, 2 autoveicoli bi-fuel (benz/gpl) edd i restantir a benzina . Del parco veicoli n.19 veicoli (31,66%)%) hhanno un'età maggiore ai 10 anni e soltantoo 18 veicoli hanno un'età inferiore a 5 anni.

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Le scarse risorse economiche a disposizione disp dell’Amministrazione rendono difficileicile la realizzazione di un notevole rinnovo del parco auto.to. Si può quindi ipotizzare la sostituzione deiei vveicoli più obsoleti e l’introduzione mobilità elettrica /bi-fuel per 1/3 dei mezzi (n.6) di qui al 2020.

Verrà inoltre promossa la mobilitàà sosostenibile tra i dipendenti comunali attraversoo la razionalizzazione degli spostamenti, la promozione del carar ppooling , dell’utilizzo dei mezzi pubblici nonchèè dedegli spostamenti in bici o a piedi.

Si prevede di perseguire un obiettivottivo di riduzione del 30 % dei consumi energetici.

Acquisti Verdi per il Comune Premessa Con il termine Green Public Procurocurement (G.P.P.) si intende l’integrazione degligli aspetti ambientali nei processi di acquisto delle Pubblichehe Amministrazioni,A mantenendo inalterati i principincipi degli appalti pubblici di fornitura. Si tratta di uno strumento di politicaitica ambientale volontario che intende favorire lo ssviluppo di un mercato di prodotti e servizi a ridotto impattoatto ambientale attraverso la leva della domandaa pubblica.pu Con il GPP si contribuisce ad applicalicare il D.Lgs. 12 aprile 2006 n. 163, Codice deii cocontratti pubblici che ha recepito le Direttive comunitariee susugli acquisti pubblici, oltre che favorire la riicercacer ed il commercio di nuove tipologie di prodotti e seservizi meno impattanti e contribuire a indindurre comportamenti ambientalmente virtuosi nei consumsumatori.

Descrizione dell’azione Per attuare il GPP ci si può avvalvvalere, quindi, di una serie di strumenti conoscnoscitivi che garantiscono informazioni sul ciclo di vita sullalla bbase dei quali è possibile selezionare e indiviividuared le caratteristiche ecologiche dei beni e servizi acquistaistati. Gli strumenti disponibili possono essereesse ricondotti alle seguenti categorie:

• Etichette ambientali: ISO TiTipo, disciplinate dalla Norma ISO 14024, es.s. EUE Eco-label, che sono schemi volontari basati su ccriteri ambientali multipli e verificati da terzrzee parti indipendenti che rilasciano l’etichetta da utilizzareutiliz sui prodotti interessati, indicanti la prefereferibilità complessiva del prodotto sotto il profilolo aambientale nell’ambito di una determinataa categoriaca e in base a considerazioni sul ciclo dii vita.vita

• Autodichiarazioni ambientalintali (ISO Tipo II, disciplinate dalla Norma ISO 14021,14 es. Mobius loop, dichiarazione di bio-degradabadabilità, Energy Star)

• Dichiarazioni Ambientali di PrProdotto (ISO Tipo III, disciplinate dalla Norma ISO 14025)

• Marchi ed etichettature obbobbligatori (es. etichettature di risparmio energergeticot (classe energetica degli elettrodomestici), etichtichettatura delle sostanze pericolose (direttiva 81/957/CEE81/9 e seguenti)

• Certificazioni di sistemi dii gestionege ambientale di attività e servizi influentinti sulles caratteristiche del prodotto acquistato (es. certificazionicerti di gestione ambientale delle foreste,e, comeco FSC e PEFC

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• Predisposizione di bandii tipotip secondo i criteri ambientali minimi predispoisposti nel Piano d’Azione Nazionale GPP, relativi a:

o arredi (mobili perr uffufficio, arredi scolastici, arredi per sale archiviazionzione e sale lettura) o edilizia (costruzionioni e ristrutturazioni di edifici con particolare attenzione atte ai materiali da costruzione, costruziruzione e manutenzione delle strade) o gestione dei rifiuti o servizi urbani e all territorioter (gestione del verde pubblico, arredo uurbano)rba o servizi energeticii (illuminazione,(illu riscaldamento e raffrescamento deglideg edifici, illuminazione pubblica e segnaleticletica luminosa) o elettronica (attrezzatzzature elettriche ed elettroniche d’ufficio e relaativitivi materiali di consumo, apparati di telecomumunicazione) o prodotti tessili e calzaturecalza o cancelleria (carta e materialim di consumo) o ristorazione (servizioizio mensa e forniture alimenti) o servizi di gestionee deglide edifici (servizi di pulizia e materiali per l’igieneiene) o trasporti (mezzi e serviziser di trasporto, Sistemi di mobilità sostenibile)

In base ad alcune ricerche effettuateuate, la strategia GPP a volte comporta un sovra costocos rispetto all’acquisto di un prodotto tradizionale, mentrentre in altri casi al risparmio energetico-ambienbientale si somma quello economico. Nella pratica quindi è probabile che, considerando anche la diminuzione dei costisti did gestione, ad esempio delle apparecchiature da ufficio,, sul medio periodo l’approccio comporti una spesapesa maggiorata dell’1-2% per il comune.

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Periodo temporale dell’azione 2015 - 2020 Attori coinvolti/coinvolgibili, soggettgetti promotori Comune di Verbania, dipendenndenti del Comune. Scarse risorse finanziare. Difficoltà risiedono nel conconciliare la normativa relativa agli acquisti verdi con i vincoli di bilancio. Le azioni sul comportametamento scontano una Ostacoli “diffidenza” naturale edd una resistenza al cambiamento che dovrannono esseree accuratamente considerate nella fase progettgettuale e di avvio della sperimentazione. Riduzione dei consumi energetrgetici (energia elettrica e calore) del comparto pubblico.lico. Numero di vecchi veicoli dismismessi, numero di nuovi veicoli più efficienti acquistati.tati. Indicatori di successo Consolidamento del risultatoato raggiuntor in termini di acquisti verdi e razionalizzazizzazione delle dotazioni strumentale con la definiziinizione di obiettivi ed indicatori nel primo anno dii apapplicazione. Risparmio energetico: 181 MWh/anno relativi alla sola azione sulla mobilità sostsostenibile dei dipendenti comunali. I risparmi energetici relativi rela all’adozione di comportamenti più sostenstenibili da parte dei dipendenti comunali risultanotano già conteggiati nelle Valutazione energetica-ambientaleale scheda azione n.2. A fini cautelativi, non vengono veng invece attribuiti obiettivi quantitativi all’azioneone sugli acquisti verdi.

Risparmio ambientale: 46 tCO2/anno

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SCHEDA 4

INNOVNOVAZIONE TECNOLOGICA E SOCIALE

SETTORE: Pubblico

RESPONSABILE: 2° Dipartimentonto Servizi Finanziari - Sistemi Informatici e S.I.TS.I.T.

Premessa Il Comune di Verbania intende avviavviare un percorso di innovazione che consenta migmigliorare la fruibilità dei propri servizi ai cittadini grazie all'imll'impiego delle migliori soluzioni nel campo dell’l’innovazioneinn tecnologica e dei processi. L’obiettivo è perciò quello di soddisfddisfare le esigenze e conciliare i bisogni di imprrese,ese istituzioni e cittadini grazie all’impiego diffuso di tecnologologie in particolare nella comunicazione, nella momobilità, nell’ambiente e nel risparmio energetico.

Il Comune di Verbania ha attivatoto negline ultimi anni alcuni specifici servizi innovativiivi pper cittadini ed imprese ed in particolare:

1) Connettività gratuita e amplmpliamento della rete wireless:

il comune di Verbania haa attattivato dal 2013 un servizio rivolto a tutttutti coloro che, residenti o turisti, voglionoono migliorare ed intensificare la fruizione di ininternet: è nato per questa ragione il Progetto Prog Verbania WiFi, che permette a chiunque la connessione gratuita a Internternet in quelle aree della città coperte dal sistema WiFi (Wireless Fidelity) garantito dal Comune. Mediaediante tale sistema è possibile accedere a Internet senza fili con la banda larga (internet veloce) tramitamite computer portatili, palmari e cellulari di nuuovaova generazione, senza la necessità di apportarvi modifodifiche o installare software particolari, ma sfruruttandotta le potenzialità già presenti nelle apparecchiatuiature.La copertura è in continua espansione e l'obl'obbiettivo e raggiungere aree cittadine significativeve e strategiche dal punto di vista della socializzizzazioneaz e della fruizione culturale e turistica del territorritorio. Al momento sono 11 le antenntenne posizionate nel Comune nelle seguenti 11 zozone: 1. Zona Biblioteca, Villa Maioni. 2. Zona Biblioteca, PortoPort Turistico. 3. Zona lungolago dii PaPallanza. 4. Zona via Rosmini,i, piazzapia San Vittore. 5. Zona piazza Ranzoni.oni. 6. Zona palazzo Flaim.im. 7. Zona lungolago dii SuSuna. 8. Zona "Il kantiere"" di Possaccio. 9. Zona centro socialeale did Renco. 10. Zona piazza città gemellategem di S.Anna. 11. Zona sede protezioneione civile parcheggio ospedale.

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Nel luglio 2015 sono statiati però destinati ulteriori 1.800 euro al potenziamziamento del sistema per l’installazione di tre nuovee antennean (Zona piazza S. Vittore, Zona imbarcaderodero vecchio, Zona piazza S. Rocco), la sostituzionee delled più vecchie ed il riposizionamento dell’anll’antenna di zona Piazza Ranzoni per garantire unaa maggiorma copertura del segnale fino a raggiungerere il lungolago di Intra.

2) Servizi di messaggistica viaia SSMS ed email: Al fine di agevolare le comuomunicazioni rivolte ai cittadini, è stato attivattivato nel mese di giugno 2015 il servizio “Verberbania m'informa” al quale ogni cittadinoo puòp iscriversi e ricevere, gratuitamente, via mail ed sms le informazioni sulle principalipali attività messe in campo dal Comune di Verbanrbania. Notizie su tutta una serieerie di campi come eventi, cultura, turismo,, sport,sp associazionismo, commercio, attività produttivuttive, frontalieri, concorsi, bandi, lavoro, formazionazione, pendolari, viabilità, lavori pubblici. Per farlorlo basta semplicemente andare sul sito delel Comune di Verbania (www.comune.verbania.it), cliccare nell'apposito box in home page “Verbania“Ve m'informa” e compilare il modulo presenteente con i dati richiesti.

3) Servizi online del Comunene di Verbania in materia contabile, edilizia, anagraficaana ed elettorale, toponomastica, tributaria,ia, cartograficac (mappe di utilità come parchi e giardini,g servizi e uffici comunali, cimiteri, farmacie,…cie,…).

I servizi online del Comunee di Verbania

Descrizione dell’azione Nel seguito si riportano alcuni esempempi di azioni, in parte già realizzate, che rappresentanosen un esempio di ciò che è possibile attivare attraversorso le innovazioni tecnologiche; si tratta di applipplicazioni finalizzate alla semplificazione delle procedure e al miglioramento del rapporto tra Amministrazioneione e cittadino. Nei prossimi anni, nella fase di attuazioneattu del PAES, sarà possibile attivare numeromerose altre iniziative che saranno offerte dall'innovazionee tecnologicate e che saranno disponibili sul mercaercato. Sarà compito del Comune di Verbania selezionare le apapplicazioni più appropriate per il territorio e per i cittadini integrandosi

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Comune di Verbania con le reti che saranno disponibiliili a livello ragionale e nazionale. Un importantete r ruolo di interfaccia tra l'innovazione ed il cittadino al fine di "accompagnare” con l'obiettivo di migliorgliorare costantemente la fruibilità dei servizi pubblici e delle opportunità che la città è in grado di offroffrire anche ai visitatori occasionali e ai turisti. La mobilitàà si presta ad essere un comparto su cui intervenirenire al fine di migliorare la qualità della vita nel Comune di Verberbania e a renderla sempre più Smart (SmartVerbaerbania).

Quattro sono le macro – aree che quiquindi il Comune prevede di sviluppare:

Amministrazione digitale Efficienza Energetica Turismo integrato Mobilità intelligente

Amministrazione Digitale Il Comune di Verbania intende proseguire pros il suo percorso per trasformare il proproprio backoffice in P.A. Digitale, adottando nel tempo tuttutti gli strumenti di sistema previsti qualii fatturazionefat elettronica, pagamenti elettronici, conservazioneione digitale, sistemi di e-procurement e sportellielli online per cittadini ed imprese per realizzare concretamentente il concetto astratto di “innovazione sociale”.

Gli obiettivi di tale percorso sono: - Innovazione del rapporto dell'Ente'Ente con cittadini e imprese, in modo da semplificplificare la conoscenza dei servizi disponibili ma soprattutto l'acl'accesso agli stessi, fornendo poi informazioni specipecifiche su tutti i rapporti intrattenuti con il Comune e in basease ala proprio profilo; - Conoscenza estesa e puntualele dellad realtà esistente sul territorio da governaernare, mappando tutti i processi ed i dati che la riguardanono e integrando tra loro le molteplici banche datiati deid diversi soggetti, con l’obiettivo di permettere analisi di dettaglio e simulazioni delle proprie politicheche in modo da prendere decisioni oculate e trovare nuove solusoluzioni; - Semplificazione della propria “macchina” “ma per poter migliorare il livello dei servservizi offerti e renderli al contempo più efficienti e meno “costcostosi”.

Proprio a tal fine il Comune ha giàià creatocr uno Sportello Unico Digitale (www.pa-onlonline.it), uno strumento pensato per rendere più semplicii e velociv le relazioni tra le imprese, i professionisti,isti, i cittadini e la pubblica amministrazione, attraverso la presenesentazione totalmente telematica delle istanze.

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Un solo punto di accesso per qualqualsiasi procedimento amministrativo, dalle istanze istan legate alle attività produttive all’edilizia, al territorio,, allall’ambiente e non solo. L’amministrazione verbanese si impempegnerà a migliorare e sviluppare ulteriormentee taleta piattaforma.

Efficienza energetica Il processo di innovazione tecnologilogica che il Comune di Verbania vuole promuoverovere ai fini dell’efficienza energetica riguarda l’illuminazionee pubblicapu : verranno promossi alcuni interventi per introdurre innovazioni di tipo smart grid, con l’implemenmentazione di elementi di innovazione come il controlloc punto-punto, l’installazione di sistemi di monitoragoraggio dei consumi, il posizionamento di sistemii perpe la video sorveglianza, hot spot wi-fi per favorire l’accesscesso alla rete, fino ad arrivare, qualora ne ricorrano rico le condizioni al posizionamento di pannelli indicatoritori e messaggistica pubblicitaria.

L’Ente si propone anche di promuouovere l’Efficienza degli edifici attraverso la realizealizzazione di una nuova banca dati informativa “certificata”a” relativar agli immobili [Anagrafe Comunale degligli ImmobiliI ] che aggreghi le diverse banche dati esistenti,ti, in possesso di diversi soggetti, ed in gradodo di raccogliere dati e informazioni relative ai consumi enerenergetici in tempo reale. Si valuterà anche l’utilizzo di tecnolonologie di alta efficienza energetica per le nuovee realizzazionire di immobili pubblici e/o per l’efficientamentoto did quelli esistenti (anche grazie all’utilizzo di fontif di finanziamento possibili tramite progetti europeiei e nazionali/internazionali) e l’impiego di sistemistemi SMART di gestione dell’energia, largamente applicatiti e diffusi a livello europeo, per poter valutarere l’l’evoluzione dei singoli progetti e l’attuazione del Pianoo did Azione tramite specifiche misure confrontabntabili con realtà diverse nazionali ed internazionali.

Per quanto riguarda sia il settore pubblico,pub quanto il settore privato, è già partitaa nelne Comune di Verbania la sostituzione graduale dei normalimali contatori di elettricità, di gas e di acqua conon contatoric elettronici di nuova generazione, i cosiddetti “smsmart meter” così come previsto dall’Autorità per l’energial Elettrica ed il Gas. L’obiettivo è quello di sperimenimentare, in una logica smart city, la possibilità di utilizzareu un'unica rete condivisa per trasferire i dati sui consconsumi dai contatori di luce, gas, acqua ai diversrsii fornitorifo . Una soluzione innovativa e tecnicamente avanzatazata che consentirebbe di ridurre i costi di gestiostione e di funzionamento dei servizi, assicurando una gestione ottimale dei flussi di dati.

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Difatti, un contatore smart può comuomunicare e intervenire sugli impianti regolando l’erogazionazione di energia, può individuare eventuali dispersionini di energia di un impianto o di un edificio ed intervenire inte in caso di problematiche o guasti, senzanza dover ricorrere all’intervento sul posto. I sistemii pipiù evoluti utilizzano sensori wireless per comunicare con gli impianti e con l’utilizzatore, utilizzando tecnologiegie maturem e diffuse sul mercato, a prezzi accessibili. Lo smart metering è utile anche per gli utenti finali, dal condominio alla singola unità abitativitativa, perché permette di verificare i consumi ed il risparmiormio energetico conseguito da un intervento di riquriqualificazione. I cittadini possono accedere alle informazioniioni sui loro consumi e comunicare da remoto le letture. Tale attività di monitoraggio diretto dei propri consumicon energetici può aiutare a regolare meglieglio le proprie abitudini riguardo l’utilizzo di energia, risparsparmiando in bolletta ed evitando sprechi. NumNumerosi studi pubblicati dimostrano infatti che fornire aii coconsumatori un feedback in tempo reale sul loro consumo di energia elettrica, attraverso un apposito dispositivodisp di visualizzazione, concorre a una riduzioduzione del consumo dal 3 al 10%.

Legato a questa azione il Comunene did Verbania promuoverà inoltre l’utilizzo, siaa tra utenti domestici che impreserese, di un softwoftware on-line (http:/tp://enerspot.com/index.php?cmd=esk.landingPagePage&action=default&bera ter=ene=energiesparkonto&portal_id=italy_eecc) per il monmonitoraggio dei consumi energetrgetici, sviluppato nell’ambito di un progetto finanziato fina dal programma “Intelligent Energy Europe”, la “Europuropean Enterprises’ Climate Cup” (EECC). Il software in questione, l’ Interactivactive Energy Saving Account-iESA, consente agli utenti di inserire i propripro consumi energetici; l’“iESA” traccerà un profilo di consumo, calcoalcolando anche le emissioni di CO2 derivanti, e fornirà consigli utili perer il risparmio energetico. Lo stesso software è collegato ad una App per smartphone che monitora i consumi energeticitici ddella propria abitazione o del proprio ufficio.

Turismo Integrato L’obiettivo è quello di creare un ecosistemaeco digitale per la valorizzazione integratrataa dell’offerta turistica e culturale che offra al turista/visitatotatore servizi innovativi per la fruizione del territoriitorio nelle diverse fasi del viaggio (prima, durante e dopo) ed agliag operatori strumenti per migliorare la competipetitività del territorio, sia per la componente narrativa che per la componente commerciale. In particolare Verbania promuoveràerà: • l’utilizzo da parte dei variari soggettis che si occupano di turismo di un sistsistema che permetta ai responsabili di un’informazmazione di inserire/modificare/aggiornare talele informazionein in forma strutturata nei propri sistemtemi, in modo da pubblicarla in automatico sul propriopro sito e mettendola sempre in automatico a disposizionedisp in una modalità open data standardd cosicché gli altri soggetti che ne hanno bisogno possanssano importarla nei propri sistemi/siti senza nececessitàss di lavoro manuale;

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• sviluppo di applicazioni ufficufficiali del Comune di Verbania, gratuite, integraegrate che permettono di avere a disposizione sul propproprio smartphone una guida sui servizi della cittittàà e tutte le informazioni turistiche e di mobilità salienlienti. • il collocamento in diversii punpunti d’interesse della città di totem multimediali, sstrumenti interattivi ed innovativi dedicati ai turististi e ai cittadini per ottenere informazioni sul territorritorio.

Mobilità intelligente Questa area prevede: • l’implementazione progressressiva sul territorio cittadino di nuovi apparatii e strumentis (sensoristica, telecamere, o altro…) chehe ppermettano di raccogliere dati e informazionioni legatel ad aspetti della mobilità attualmente nonn ancoraan disponibili ma ritenute di grande interessesse,e come in primo luogo quelle relative ai parcheggiggi ssu aree di sosta su strada; • lo sviluppo ulteriore di strumentistru comunicativi, interrativi (app, ecc.) peperr veicolare informazioni sulla mobilità e per faciliacilitare la pianificazione degli spostamenti, far conoscere le diverse opportunità offerte, segnaegnalare possibili criticità contingenti, semplificaificare i micropagamenti, accedere ai servizi, raccoaccogliere suggerimenti, richieste, problematicitticità direttamente dagli utilizzatori, e al tempo stesstesso potenziare strumenti di monitoraggio in tempmpo reale di tutto quanto attiene la mobilità urbanana (flussi( di traffico, interruzioni della viabilità,, incincidenti, andamento del trasporto pubblico – ritardi,ardi, sovraffollamenti...-, situazione sulla disponibilitibilità di spazi di sosta...) al fine di garantire all'amminministrazione ed ai vari soggetti coinvolti di conoscere cono e governare la situazione e di supportarere le scelte strategiche a breve-medio-lungo termineine sulla mobilità.

Periodo temporale dell’azione 2013 - 2020 Attori coinvolti/coinvolgibili, soggettgetti promotori Comune di Verbania, ANCI. La necessità di sviluppareare progetti innovativi richiede necessariamentete investimenti diretti dell’Amministrazione Comunmunale anche in un Ostacoli periodo di contrazione dellaella spesa; tale aspetto potrà essere bilanciato daldalla partecipazione a progetti europei. Raggiungimento di buone posposizioni nelle classifiche Indicatori di successo a livello nazionale ed internazinazionale. Si ritiene che l’applicazioneione spinta dei concetti innovativi della misura sia in gradog di produrre una contrazione dei consumi eneenergetici. I risparmi di Valutazione energetica-ambientaleale questa azione sono comunquenque già conteggiati nelle altre misure del settore pupubblico, residenziale, terziario e dei trasporti.

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SCHEDA 5

EFFICIENTAMENTO ENERGETICETICO NELL’EDILIZIA PRIVATA: REGOLAMENTENTAZIONE EDILIZIA E SENSIBILIZZAZIONE

SETTORE: edilizia privata

UTENZA: Edifici residenziali

RESPONSABILE: 4° Dipartimentonto Programmazione territoriale

Premessa Nel Comune di Verbania il settorere reresidenziale rappresenta il 52% dei consumi eneenergetici ed il 46% delle emissioni di CO2. L’azione per il contenimento deii conconsumi energetici nel comparto residenziale devedev essere affrontata in maniera articolata agendo sia sull’aspl’aspetto normativo regolatorio che sulla sensibiliizzazionezzaz ed informazione. La definizione delle possibili azionini nonno può prescindere dalla situazione economicaica chec ha comportato una forte riduzione delle attività edilizieizie sia per le nuove costruzioni che per le ristruutturazionittur (-15,8% addetti nel periodo 2008_2014 a livello provirovinciale). Occorre rilevare che le situazionii di ccrisi possono rappresentare le condizioni favovoverolive per l’attuazione di politiche rivolte al contenimento dei consumi energetici e quindi rappresentano le cocondizioni favoveroli dal punto di vista economico . Si tratta di bilanciare gli interventienti su un comparto in difficoltà coinvolgendoo glgli operatori economici (imprese edili, installatori, manutenttentori, E.S.Co., banche, operatori immobiliari, eccecc.) ed i professionisti (progettisti, amministratori di condomndominio, ecc.) che sono i primi interlocutori conn cucui avviare un’azione per l’impiego di soluzioni efficienti sottotto ili profilo energetico. L’azione dell’Amministrazione Comunmunale deve includere azioni di sensibilizzazionene dei cittadini al fine di aumentare il grado di attenzione e le competenza energetiche sulle nuove tecnologilogie, sulle opportunità di riduzione dei costi di gestione degdegli immobili, sulle opportunità offerte dallala presenzapr di incentivi o detrazioni di imposta, ecc. (vedi schedcheda sulla comunicazione)

I principi ispiratori del PAES ed in partparticolare di questa misura sul settore residenziialeale sono i seguenti:

- Promuovere la diffusionee ddi tecnologie innovative a basse emissionii e ad elevata efficienza energetica, al fine di miglioraliorare le prestazioni energetiche del sistema edifdificioic -impianto (involucro, generatore di calore, sistemtema di distribuzione e di regolazione) e ridurrerre quindi le emissioni di sostanze inquinanti; - Favorire l’utilizzo di materialeriali atossici, asettici, durevoli, facilmente manutenutenibili, eco-compatibili e riciclabili; - Favorire l'utilizzo di combustiustibili a basso impatto ambientale ; - Favorire attraverso misurere ddi incentivazione migliori performances deglii ededificii rispetto ai limiti di legge ed in particolare perr le zone ad alta densità edilizia esistenti o di previsiovisione/riuso; - Favorire l'impiego di fontiti enenergetiche rinnovabili.

L’attuazione di tali principi sarà applicpplicata a tutti gli interventi previsti sul territorio e perp tutte le destinazioni

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Comune di Verbania d’uso (ancorché le destinazionii artigianali/industrialia necessitano di ulterioriori e specifiche norme), prefigurando applicabilità diversee se si tratta di realizzazione: - di aree di nuovi insediamento (il PRGC di Verbania ne prevedeva relativamentete poche;p poi, come detto in relazione, essendo il PRGC in viav di esaurimento, ve ne sono oggi disponibilili anancora meno) - di nuovi lotti edificabili (il PRGCRGC di Verbania ne prevedeva relativamente pochpochi; poi, come detto in relazione, essendo il PRGC in via di esaurimento, ne sono rimasti pochi e ragionionevolmentee non saranno oggetto di edificazione) - ristrutturazione del patrimonioio edilizioed esistente (il PRGC di Verbania aveva comeome obiettivo principale il riuso delle aree dismesse e/o/o sottoutilizzates industriali e floricole; molte ssonoono state attuate seppur attraverso il frequente ricorsoo a vvarianti specifiche; alcuni comparti non sono statistat attuati e difficilmente lo potranno essere in futuro) ; - manutenzione e/o restauro delel patrimoniopa edilizio esistente

Pertanto si ritiene necessario che peper l'attuazione dei principi sopraesposti l'Amminiministrazione Comunale di Verbania faccia ricorso a procedure di Variante non Variante o Varianti Parziali percerchèh veloci e rifugga, per quanto possibile, da Varianti strutturtturali che avrebbero tempi non compatibili conn le scadenze del PAES; si privilegino interventi diffusi di recupecupero e riqualificazione : su tutte la Città deve ripensareripen all’immensa area dell’ex Montedison vero baricentrotro dellad città. Per avviare un processo di sostenibenibilità della gestione della residenza risulta ananchech necessario adottare nuovi criteri di progettazione interdisrdisciplinari che, nell’insieme, potrebbero consentirntire di risparmiare fino al 70% dell’energia legata al costruirere ed all’abitare.

Dal punto di vista normativo, il decreecreto di recepimento della direttiva 2012/27/UEE sull’efsu ficienza energetica, approvato nel 2014 dal Consiglioo deide Ministri, ha stabilito che, a partire dal 311 dicembredi 2016, tutti gli edifici con il riscaldamento centralizralizzato dovranno obbligatoriamente dotarsi dii dispositividis specifici per la termoregolazione e la contabilizzaziozazione del calore. Perciò è previsto che in tutti i casisi ddi pluralità di edifici (supercondominio) o di edificdifici polifunzionali, serviti da un impianto di distribuzionee centralizzatoce o da una rete di teleriscaldamentento per la fornitura di riscaldamento, raffreddamento o acquaac calda, le imprese fornitrici del servizio ddovrannoov , entro il 2016, installare obbligatoriamente contatontatori di calore o di fornitura di acqua calda ; inoinoltre, le stesse imprese dovranno dotare gli utenti finali dii cocontatori individuali per la misurazione dell'efffettivoettiv consumo di calore o di raffreddamento o di acqua caldaa peper ciascuna unità immobiliare.

Descrizione Azione L’intervento sul comparto residenzianziale si compone di una serie “sotto-azioni” compmplementari finalizzate al raggiungimento dell’obiettivo globalebale di risparmio energetico.

1. Inserimento e recepimenento degli interventi e delle azioni propostposte nei documenti di Pianificazione Urbanistica/Rica/Regolamento Edilizio per il raggiungimento deglideg obiettivi di riduzione

dei consumi energetici e delledel emissioni di CO2. Si tratta di una misura imporportante che dovrà essere recepita nella fase di adozioozione, recepimento, approvazione ed attuazionene degli strumenti cardini della pianificazione territorritoriale. Si dovranno prevedere specifiche mimisure per favorire la realizzazione di interventiti aventia una decisa connotazione di risparmio eneenergetico sia per quanto riguarda l’involucro che per la parte impiantistica e per le energie rinnovovabili.ab Si cita ad esempio l’applicazione di Normativative che favoriscono l’applicazione della cogecogenerazione in ambito

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residenziale e terziario al finefin di diffondere questa tecnologia che assicurcuraa una migliore efficacia nella generazione dell’energnergia accompagnata da considervoli contenimentinti deid consumi energetici, oppure la previsione di “consumo zero del suolo” oppure la previsrevisione di anticipare la progettazione/realizzazioneone di nuovi edifici a consumi quasi zero (nZEB) siiaa pubblicip che privati. 2. Adozione del Protocollo ITACAITA o di un documento di sintesi simile, daa allegareall al Regolamento Edilizio. Il Comune prendenderà in considerazione l’adozione di strumentiti ininnovativi per favorire il contenimento dei consumiumi energetici nel settore residenziale. Questosto ppercorso deve essere basato sulla conoscenza deldelle dinamiche del comparto edilizio sia per le nuovenuo costruzioni che per le ristrutturazioni. L’adozionzione di un documento allegato al Regolamentoo EdEdilizio potrebbe essere uno strumento idoneo graziegrazi ai tempi “contenuti” per l' adozione da papartert dell’Amministrazione Comunale. La definizionene sspecifica dell’allegato energetico sarà effettuatauata con il coinvolgimento degli stakeholder; premii di cubatura negli interventi di ristrutturazione,e, ririduzione degli oneri di costruzione e altre tipologieogie di azioni saranno accuratamente consideratee e valutate sotto il profilo normativo, energetico edd ambientale.am A tal proposito si riportaa chech la Regione Piemonte ha adottato il Protocolloocollo ITACA, strumento di valutazione della sostenibiliibilità energetica e ambientale degli edifici approrovatova il 15 gennaio 2004 dalla Conferenza delle Regioni Regio e delle Province autonome. Tale protocolloollo è nato dalla esigenza delle amministrazioni pubblibbliche di definire con precisione le caratteristiche ddegli edifici residenziali e di poter disporre di uno strumento in grado di quantificare in manieraniera oggettiva il livello di qualità ambientale delle coscostruzioni sia in fase di progetto sia di esercizio. 3. Azioni pilota su compartiti sisignificativi. Il Comune di Verbania favorirà un aapproccio già avviato in alcune città italiane (Torinorino, Bari, Milano ecc.), che cerca di trovare una soluzione pratica per favorire la realizzazione degdegli interventi attraverso il coinvolgimento dii operatoriop esterni. A tal proposito si cita un’iniziatiziativa promossa in passato dal Comune di Parma,Par tipo “Condomini Intelligenti”: l’obiettivo del progetto é quello di fornire ai condomini uno strumento economico concreto per realizzare inteinterventi di riqualificazione energetica utilizzandoando il meccanismo delle “ESCo” (Energy Service Companies),Com realizzando cioè interventi finalizzatiati a migliorare l’efficienza energetica negli edifici, con il rischio dell’iniziativa a carico della ESCoo ststessa, liberando così il cliente finale da ogni onereere organizzativo e di investimento. Sono stati effetffettuati vari incontri (vedi sito del Comune) tra l’Amm’Amministrazione Comunale, alcune ESCO, operatoratori del settore edilizio, amministratori di condominiminio (quelli che vengono chiamati gli stakeholdersers = portatori di interesse) per promuovere una campapagna pubblica finalizzata ad incentivare la riqualualificazioneif energetica dei condomini di Verbania e che potrebbe prevedere la possibilità di offrire aauditud energetici gratutiti o a prezzo concordato/calmiermierato ai primi condomini che aderiranno all’iniziaiziativa; si auspica che tali incontri/modalità venganono ripetutir in maniera continuativa per tutta la duratadura del Paes . La realizzazione dei successivessivi interventi potrà usufruire di detrazioni fiscaliali cche permetteranno una riduzione dei tempi dii ritornorito degli investimenti che rende fattibilele il coinvolgimento degli operatori privati. Anche in questoq caso il Comune potrà essere l’attore priprincipalen del processo al fine di favorire la realizzazionazione concreta delle azioni. Esse potrebbero avereere unu impatto significativo in termini energetico, ambiebientale e importanti ricadute a livello sociale edd ececonomico. 4. Riqualificazione del patrimtrimonio comunale (Edilizia Residenziale Pubblicalica ERP) costituito da un vasto patrimonio edilizio (ca(ca. 300 alloggi a gestione diretta / ATC)

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5. Digitalizzazione del patrimorimonio pubblico al fine di favorire il monitoraggioggio puntuale dei consumi energetici e dei costi legatiati al Facility Management 6. Il Comune di Verbania potràotrà promuovere incontri con le istituzioni finanzinziarear al fine di individuare prodotti e strumenti a supporto sup della realizzazione degli interventi dii efefficienzaf energetica. La presenza di detrazioni fiscaliscali, particolarmente interessanti per il 2015 (5(50%0% e 65% per gli aspetti energetici) e comunque inteinteressanti per gli anni successivi (36%), permetettete di contenere i rischi di esposizione del sistema finanziariofina e potrà consentire la realizzazione di ininterventi che generano riduzione dei costi energeticetici. Ulteriori approfondimenti/anti/azioni dovranno essere effettuate dall'Amminisinistrazione Comunale di concerto con Istituti finanzianziari (banche, E.S.Co., ecc.), amministratori, prproprietari,op progettisti per favorire la individuazionee di modalità operative di risparmio energeticoo perpe gli edifici pluripiano (condomini) con impiantiti centralizzati;ce l'A.C.potrebbe utilizzare anche una ppropria leva finanziaria (sconti sulla percentuale del Contributo di Costruzione per favorire/incentientivare classi energetiche più performanti rispetto a qquelle di Legge); potrebbe favorire protocolli didi intesain per la diagnostica energetica (audit energetrgetici) attraverso l'uso fotografie a raggi infrarossi infr con operatori finanziari/immobiliari/progerogettisti/amministratori/proprietari.

7. Campagna di informazionzione e sensibilizzazione. Il Comune prevedee di coinvolgere le parti interessate per la redazioneone dei nuovi strumenti di governo del territorio;; coicoinvolgimento che potrà essere anche esteso nell’aell’azione di informazione e sensibilizzazione che coinvolgerà tutti gli stakeholder del compartoto edilizioe ed impiantistico. Tali azioni dovrannono esseree rivolte in primo luogo ai progettisti che saranaranno chiamati ad una puntuale applicazione delleelle normative e dei criteri individuati al fine di effettffettuare un efficace raccordo tra le “prescrizionzioni” e l’utente finale. Il coinvolgimento degli stakehokeholder dovrà avvenire sia nelle fasi di stesura ((condivisione)con sia nella fase di applicazione (attuazione)ne) sia nel monitoraggio (indispensabile per avereere unu ritorno in termini di accettabilità ed efficacia delldelle norme). Una ulteriore ed articolata azione deidei sensibilizzazione dovrà essere attuata nei confrontronti dei cittadini con modalità e strumenti chee sarannosa esplicitati nella azione dedicata; in questoto ccaso si dovranno utilizzare diverse modalità per ili raggiungimento delle diverse fasce della popolaziolazione. In tal senso potranno essere articolati strumentinti che prevedono il contatto diretto (come lo Sportellortello Energia), sia adottando metodologie classiche (brochrochure, materiale informativo, ecc.) sia attraverso modernierni strumenti di comunicazione come le tecnologie basatete ssu social network (facebook, twitter, ecc.) e su portalii informativiinfo web-based.

La messa in atto delle azioni articolatcolate permetterà una riduzione dei consumi energetici del compmparto residenziale. Occorre segnalare che la realizzazione di nuove costruzioni e la ristrutturazione del patrimonio edilizdilizio esistente deve sottostare a prescrizioni normative discendcendenti dalla Direttiva sul rendimento energetico degli Edificiici recepitar a livello nazionale e precisata a livello regionale e che pertantoper si è avuto e si avrà già un contenimento dei consumi rispettpetto all’esistente.

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L’impatto dell’applicazione dellala pianificazionep territoriale del regolamentoo eedilizio e dell’allegato energetico è stato valutato in basese ala numero delle concessioni edilizie rilasciate annannualmente dal Comune sia per nuove costruzioni che in caso di ristrutturazione. Considerando lo stato attttualeua del parco edilizio già esposto in precedenza, dove si evidevidenzia come il 30% del patrimonio immobiliaree è aantecedente al 1919, vi sono possibilità di efficientamentoo enenergetico.

Il regolamento è in grado di influnfluenzare le modalità costruttive sui territoriri comunalico per il settore residenziale ed anche per il terziario.rio. Sono stati scomputati dal calcololo dei risparmi i consumi degli edifici pubblicilici e del terziario poichè interessati da un’altra azione di efficiefficientamento. Sulla base dell’articolazione dellelle azioni individuate, tenendo conto della partparticolare situazione del comparto edile in questi anni di fortefo crisi economica, si stima un contenimentento delle emissioni del comparto residenziale del 15% al 22020. Tale stima è confortata dall’andamentoto mmisurato in altre realtà similari che hanno evidenziato unana foforte riduzione dei consumi energetici negli intterventierv di efficentamento dell’involucro e degli impianti. Taleale stima è confortata inoltre dalla presenza dii sisistemis di incentivazione come le detrazioni di imposta.

Periodo temporale dell’azione 2015-2020

Comune di Verbania, Assocssociazioni di categoria, Imprese di costruzione, Instalnstallatori e manutentori, Attori coinvolti/coinvolgibili, soggettgetti promotori Ordini e Collegi professioessionali, professionisti, amministratori di condominiminio, cittadini, banche, E.S.Co. Necessità di utilizzare metoetodologie e strumenti innovativi, scarsa consapevpevolezza rispetto alle Ostacoli problematiche energetichee da parte di operatori ed utenti, necessità di formareare tutti gli attori del processo. Riduzione dei consumi energetici ener del comparto Indicatori di successo residenziale, come combustiustibili e come energia elettrica Risparmio energetico: 45.36060 MWh/anno Valutazione energetica-ambientaleale Risparmio ambientale: 10.421 tCO2/anno

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SCHEDA 6

EFFICEFFICIENZA NEL SETTORE TERZIARIO

SETTORE: Terziario

UTENZA: commercio, servizi, strutturestru ricettive

RESPONSABILE: 4° Dipartimentonto Programmazione Territoriale

Premessa Il settore terziario rappresenta circarca ili 17,5% dei consumi energetici a livello comunaunale; tale settore assume sempre di più un ruolo importante.te. Si tratta di un settore variegato che è composto da grandi consumatori (centri commerciali soprattutto, alberlberghi, ecc.) con i quali è più facile avviare un collegollegamento sulle politiche energetiche e da molti piccoli operateratori economici (uffici, banche, negozi) che rappresentanorapp la vitalità e che svolgono una funzione essenzialeziale per la vita dei cittadini. Un settore che presenta elementi di vitalità in un periodo di crisi economica e che potrebbe essere attento non solo alle politicheiche energetiche comunali ma anche rappresentare un importanrtante raccordo con ampi settori della popolazionene ccittadina.

Descrizione dell’azione L’Amministrazione Comunale conn il Patto dei Sindaci e con il PAES ha uno strumrumento da veicolare agli operatori economici per rappresentaentare le opportunità della sfida sull’efficienza energeticaene e sulle energie rinnovabili. La prima azione da sviluppare è legalegata alla campagna di comunicazione (vedi apposiposita scheda) avviata con la redazione del PAES; è necessariosario condividere le politiche adottate dal Comunmune, e dall’Europa, per applicarle a livello operativo con modalitàmod differenziate ed articolate perché queste sosono le caratteristiche di settore. Una campagna di informformazione e di sensibilizzazione dovrà essereere sviluppata in stretta collaborazione con le Associazionini di categoria che dispongono di reti strutturatete sulsu territorio e svolgono un’ importante azione di coordinameamento e di diffusione. L’attenzione alle problematiche energnergetiche potrà essere già elevata presso i grandindi consumatoric di energia che tuttavia dispongono di elevatevati margini di miglioramento sull’efficienza eneenergetica. Si pensi alla installazione di cogenerazione sia a livello micro che a livello di piccola e medidiaa taglia. Si tratta di una tecnologia consolidata e ancora non particolarmente diffusa soprattutto per le picpiccole taglie che ben si prestano agli operatori del terziario.rio. In alcuni casi sarà possibile applicare anche la trit -generazione (calore, elettricità e raffrescamento) sopratturattutto per le strutture di una certa dimensionene conc un funzionamento continuativo. L’efficienza energeticaica deglid involucri e degli impianti tradizionali offronffrono ampie possibilità di applicazione che devono essere promromosse con condizioni di attrattività economicaa cconsolidate.o Potranno essere di aiuto accordi e cocollaborazioni con altre associazioni di categorria,ia, ccome gli impiantisti, gli operatori delle rinnovabili, le ESCo,Co, le banche al fine di proporre soluzioni standardardizzate,d replicabili, con benefici energetici ed economici certcerti. La valutazione del potenziale dii risparmioris energetico si basa sulle risultanze di studi elaborati per la redazione del Piano Nazionale di efficienzaeffic energetica promosso da Confindustriaa concon il supporto di ENEA e CESI Ricerca. Sulla base dei dati statisticistat pubblicati da Terna a livello nazionale il comcomparto del commercio ricettivo rappresenta il 29,1 % ( 21.47121. GWh su 73.875 del comparto terziario). L’adozione delle misure

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Comune di Verbania sopradescritte permette, anchee sullasu base delle valutazioni specifiche nell ddocumento citato, un contenimento dei consumi di energiargia elettrica almeno del 20 %. Le strutture turistico - alberghierere a livello nazionale soffrono a confronto dellelle analoghea di altri paesi, soprattutto per il tasso di utilizzo che risulta essere il più basso a livello internazionaionale come dimostra una recente analisi riportata nel “Sestoesto rapporto sul sistema alberghiero in Italialia – 2013”, elaborata da Federalberghi. Il comparto è caratteratterizzato da una contrazione delle presenze nenegli ultimi anni e dalla necessità di riqualificare l’offerta perpe seguire le dinamiche evolutive in atto nell settore.set Recentemente il diffondersi delle prenotazioni on llinee delle tecnologie web 2.0 impongonoo ll’adozione di strategie commerciali e di marketing innovativative in cui la sostenibilità energetica ed ambienientalet può rappresentare una interessante opportunità. Ill compartocom comunque ha interessanti margini di miglim oramento sotto il profilo energetico ed ambientale e puòp trovare nel PAES e nel Patto dei Sindaci un elementoel di rilancio e di marketing territoriale. Numumerosi reti e network a livello live internazionale, http://www.ecohotelsoftheworld.com.com/homepage.html ad esempio, hanno indivindividuato nell’efficienza energetica ed ambientale un fattoreore di successo.

Periodo temporale dell’azione 2015 - 2020 Comune di Verbania, Assossociazioni di categoria, Attori coinvolti/coinvolgibili, soggettgetti promotori Operatori economici, ESCo,, bancheba Necessità di diversificare le aazioni per le differenti Ostacoli tipologie di operatori daiai ggrandi consumatori a quelli di piccole dimensioni Riduzione dei consumi enerenergetici del comparto, numero di realizzazione dii intinterventi tecnologici ad Indicatori di successo alta efficienza (cogeneraziorazione, trigenerazione, solare termico, ecc.) La valutazione energetica ed ambientale è stata stimata sulle possibilità dii risparmioris disponibili da studi di settore e da espesperienze realizzate nel comparto; la stima del risparmio risp energetico è Valutazione energetica-ambientaleale similare al settore residenzialeiale ed è pari al 15 %.

Risparmio energetico: 16.480.480 MWh/anno

Risparmio ambientale: 5.191 tCO2/anno

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SCHEDA 7

TURISMO SOSTENIBILE SETTORE: turistico/ricettivo

UTENZE: alberghi, strutture extraxtra-alberghiere

RESPONSABILE: 1° Dipartimentonto Affari Generali – Promozione del Turismo

Premessa Il turismo risulta essere un settorettore fondamentale per la Città di Verbaniaa datod che con 815.970 presenze/anno é il Comune più ricetticettivo della Provincia e seconda solo a Torino in PiePiemonte. I dati del 2014 mostrano un prolunglungamento dei soggiorni che per l’extra-alberghieroiero arrivano a 6 giorni (3 per l’alberghiero per una media complessivacom di 4 giorni). Ciò significa che il territoritorio deve maggiormente coordinarsi e ottimizzare le proprierie risorseri per offrire ai turisti migliori servizi di accogccoglienza, nuovi motivi di animazione, ulteriori spunti di interinteresse e richiamo. Una più forte sinergia delel teterritorio consentirebbe anche di spalmare i flussi in modoo piùpi proporzionato su tutto il Verbano Cusio Ossolssola, sui laghi come nelle valli.

Descrizione dell’azione Certificazione di qualità per le strutttrutture ricettive Il Comune di Verbania intende poportare avanti iniziative legate al turismo sostenibileso che, oltre a promuovere lo sviluppo dell’imprendrenditorialità, favoriscano i contatti fra gestori e gligl enti che operano nel settore turismo, per incentivare forforme di collaborazione e convenzioni, con un oocchio particolare alla sostenibilità ambientale. L’Amministrazione comunale può estendereeste tali azioni ad albergatori e ristoratori attraversoatt le associazioni rappresentative di categoria, perr defdefinire un percorso condiviso, incentrato su un'offertaun'o turistica sempre più legata alle caratteristiche culturalurali, naturalistiche e storiche del territorio. In questa ottica, il marchio promossosso da un Ente quale il Comune di Verbania può considerarsi il primo passo nella costruzione di una retete a cui man mano gli attori presenti sul territorioio potrannop aggregarsi per amplificarne i risultati. L’applicazione del marchio deve essessere il più possibile obiettiva, trasparente e credibilecre e andrà quindi collegata con i più diffusi sistemii standardizzatista di valutazione e regolamentata da uun disciplinare, che ne determina univocamente le regolele di accesso e di utilizzo.

Data la vastità delle possibilità di appapplicazione, sono state previste due differenti tipologietipo ad ampio spettro dello stesso marchio dedicate rispettpettivamente a:

• Prodotti; • Attività turistico – ricettive.ve.

Per ogni categoria verrà redatta una normativa tecnica (sotto forma di schede) a cui attenersi.a In questa azione andranno coinvoltvolti tutti i soggetti interessati, partendo da intnterventier di informazione, sensibilizzazione di Enti ed operatori,tori, animazione territoriale e raccolta dati, per passpassare poi alla stesura del

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Comune di Verbania disciplinare condiviso contenente le aazioni propulsive individuate (miglioramento dell'offerta,dell valorizzazione delle filiere, incentivazione delleelle attività sostenibili ed allargamento dell'aell'area di influenza) e successivamente di consolidamentonto ((dimostrazione e divulgazione dei risultati ottttenuti,enu pianificazione degli obiettivi di sviluppo, attività formativeative). Il marchio territoriale è pensato per segnalare ai potenziali fruitori i soggetti, i prodottipro e i servizi (visite guidate, esercizi ricettivi e di ristorazorazione, offerta di sport all'aria aperta, produttori ttipici) che concorrono a definire la qualità del territorio. Chi ottiene il marchio ottempera a particolari standtandard di eccellenza ed è membro di un sistema multimedialeiale che ed è in grado di attrarre con informazionii e indicazionii i visitatori. In questo modo, oltre ad impegnaegnarsi per il miglioramento della qualità complmplessiva del sistema, si contribuisce a mobilitare i soggettietti locali attorno ad un obiettivo comune: la valoalorizzazioner delle risorse locali. Il marchio, pertanto, ha unana dduplice funzione: da un lato la garanzia della qualitàqua per il fruitore dell' area (chi viene segnalato contribuisibuisce alla qualità dell’ambiente), dall'altro la pro promozione commerciale degli operatori sul territorio (chi vienevien segnalato acquista visibilità). Un ruolo centrale nella selezione dei soggetti da segnalare e nella promozione delel mmarchio spetta all'ente, soggetto deputato a fungere da garante della qualità dell'intero sistema. Il compito dell'ente, in conclusione, non deve essere quelloello del dispensatore di un marchio di qualità in cconcorrenza con i tanti disponibili sul mercato, ma deve essereess un compito superiore di garanzia della qualqualità e promozione dello sviluppo sostenibile del proprio ambimbiente.

In analogia con i sistemi di gestionene ddella qualità si propone di attivare un processssoo virtuosov finalizzato alla soddisfazione del cliente e al migliorioramento continuo che ha però come punto di partenzapa la condivisione dell’aumento dell’impegno ambientaientale dei diversi operatori, che solo in un seconcondod momento potranno usufruire dei risultati raggiunti. La metodologia di certificazionee sis baserà sulla rispondenza alle azioni dii sostenibilitàso ambientale individuate nel disciplinare, voltata aad indirizzare la struttura verso un percorsoo finalizzatofi allo sviluppo sostenibile della propria attività.. InoltreIno vuole essere un mezzo per fornire un’ade’adeguata informazione al turista sulle caratteristiche ecologichegiche dei servizi offerti dall’attività aderente al marcharchio. L’approccio adottato è quello di accoaccompagnare le strutture ad ottenere gradualmelmente livelli di efficienza sempre più elevati in grado di soddisddisfare i requisiti dei sistemi di certificazione piùiù didiffusi e conosciuti che, allo stato attuale, non vengono impiegatiimpi a causa delle difficoltà di implementaziozionene (costi, sforzo iniziale, dimensione contenute delle strutturetture, ecc.). Si vuole pertanto avviare un percorsoo virtvirtuoso che potrà fornire in futuro ulteriori risultati e riconoscimoscimenti a livello nazionale ed internazionale. I requisiti dovranno concernere tuttutte le aree di influenza del soggetto da certifiertificare; in particolare si possono già presupporre interventinti su:su - organizzazione interna (consconsapevolezza dello staff e sistema di management) - efficienza energetica ed ambientale (efficienza delle strutture edilizie, produzioneione ed utilizzo dell’energia,…) - raccolta rifiuti, depurazionene e risparmio idrico - approvvigionamenti (provprovenienza alimenti, prodotti ecosostenibili utilizzati,…) - mobilità e servizi di trasportporto (promozione dell’intermodalità e della softt mmobilityo per il turista ed i dipendenti)

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Analogamente a quanto si può fare per le strutture turistico-ricettive, anche perer i prodotti che volessero collegare la propria immagine conn il concetto di qualità ambientale, saranno predisdispostip alcuni requisiti su base volontaria. Le misure da adottare in questuesto caso dovranno coinvolgere sia la filieriliera produttiva che la commercializzazione del prodottoo e lel attività di comunicazione ed informazione coconnesse.nn

Tra le azioni indirizzate direttamentente ai turisti si possono prevedere attivazionini did punti informativi, in prossimità delle strutture ricettive,ive, al fine di offrire ai fruitori delle strutture in qquestione informazioni sull’importanza dell’equilibrio dell’eell’ecosistema, così da favorire l’acquisizionee did comportamenti più rispettosi verso l’ambiente. Le attivitttività di sensibilizzazione dovranno inoltre focallizzaizzarsi su quelli che sono i principali problemi all’interno dell ComuneCom di Verbania, come la mobilità oltre al cononsumosu di energia.

Le metodologie da adottare per laa comunicazioneco potranno essere di diversi tipi: - informazioni verbali, con l’ausilioo di brochure e locandine ; - totem informativi diffusi ; - tecnologiche tramite web o app.

Periodo temporale dell’azione 2015 - 2020 Comune di Verbania, Assocssociazioni di categoria Attori coinvolti/coinvolgibili, soggettgetti promotori strutture alberghiere ed extratra-alberghiere. Necessità di coinvolgimentoto ddegli attori, attività di Ostacoli promozione. Numero di strutture aderenti.nti. Indicatori di successo

Le valutazioni energetichehe ed ambientali sono ricomprese nelle misure del terziario e della Valutazione energetica-ambientaleale mobilità sostenibile oltre che della comunicazione ed informazione.

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SCHEDA 8

ENERGIE RINNOVABILI

SETTORE: Energie Rinnovabili

UTENZA: Residenziale e terziariorio

RESPONSABILI: 4° Dipartimentoento Programmazione Territoriale – Ambienbiente, Edilizia Privata, Sportello unicoico 5° dipartimentonto Servizi al territorio – Lavori Pubblici

Premessa Negli ultimi anni si è assistitoo a livello nazionale ad un forte sviluppo delldelle energie rinnovabili soprattutto per quanto riguardaa il fofotovoltaico. Il sistema di incentivazione a livellolivell nazionale è stato regolato da 5 provvedimdimenti differenziati che hanno permesso l’installazione,, a livello nazionale, di oltre 17,36 MW a livellovello nazionale mentre a livello regionale la potenza installatallata ha superato i 1208 MW distribuiti su 37.783783 impianti. Il sistema di incentivazione del fotovoltaico è statosta articolato in 5 differenti provvedimentii a ppartire dall’anno 2005; l’ultimo provvedimento del Contonto Energia, il Quinto, è stato emanato attraversoerso Il DM 5 luglio 2012, che ha regolamentato un sistemaa inincentivante a tariffe decrescenti nel tempo.o. Lo scorso luglio 2013 è stata raggiunta la soglia degli incentcentivi cumulati pari a 6,7 Miliardi ed il sistemaa inincentivante ha cessato di funzionare. La realizzazione di un impianto fotfotovoltaico conserva elementi di attrazione a seguitos di innovazioni tecnologiche che hanno permessosso di incrementare il rendimento delle celle e ddi contenere i costi di realizzazione dei sistemi. In tale mamaniera, anche in assenza di un incentivo, laa realizzazionerea di impianti fotovoltaici mantiene una sostenibtenibilità economica. Sostenibilità economica chche migliora qualora si riesca ad avere coincidenza tra prodproduzione e consumo di energia elettrica. Per quanto riguarda le altre fontinti rinnovabili, ed in particolare il solare termicmico,o esistono sistema di incentivazione sia per la produziouzione di energia elettrica che per la produziduzione di calore con il cosiddetto “conto termico”. Vengoengono pertanto effettuate alcune previsioni di ssviluppo delle diverse tecnologie tenendo conto della particolarepart situazione a livello territoriale.

Situzione attuale La situazione attuale relativamenmente agli impianti da energia rinnovabilee prpresenti sul territorio verbanese è riportata al precedenteente paragrafo 3.5.

Descrizione azione Data la convenienza del fotovoltaicltaico di piccole dimensioni, si prevede che daa quiqu al 2020 gli impianti installati, sia su edifici residenzialili che e terziari, della potenza fino a 20 kW, aumeenterannonte nella misura del 30% circa (+250 kWp), tenendoo contoc anche dei benefici derivanti dalle ageagevolazioni fiscali, dalle innovazioni tecnologiche del compamparto e dalla riduzione dei prezzi del modulili fotovoltaicifo e degli altri componenti dell’impianto.

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Per il solare termico si può ipotizotizzare un incremento degli impianti installatiti pper 500 mq, anche in considerazione della presenza di incentivazioneince come il conto termico o le detrazioniioni di imposta.

Con riferimento invece all’energiargia idroelettrica, dato l’attuale già ampio sfrutfruttamento dei torrenti, permangono possibilità di posizionarenare impianti solo su acquedotto e su salti presenti.nti.

Si valuterà inoltre la possibilità di effettuaree un approfondimento di analisi tecntecnica ed economica per valutate la fattibilità di installare pompompe di calore geotermiche per una potenza totalotale di 500 kW.

Periodo temporale dell’azione 2011 - 2020 Comune di Verbania, residresidenti, amministratori Attori coinvolti/coinvolgibili, soggettgetti promotori condominiali, attività terziariearie Necessità di coinvolgimentoto ddegli attori, attività di Ostacoli promozione. MWh di energia da fonte rinnoinnovabile prodotti ogni Indicatori di successo anno. Risparmio energetico: 10.01010 MMWh*

Valutazione energetica-ambientaleale Risparmio ambientale: 3.91313 t CO2/anno

* Di cui 2.700 MWh/anno per gli impiapianti fotovoltaici (di cui 2.480 MWh/anno legati agli impianti FV già installati negli anni 2011, 2012 e 2013 e 275 MWMWh/anno relativi agli impianti che si prevede verrrannoran installati dal 2015 al 2020); 470 MWh per gli impianti idroeleoelettrici; 809 MWh/anno per impianti solari termici (di ccui 444 MWh/anno legati agli impianti già installati negli anni 20112011, 2012 e 2013 e 365 MWh/anno relativi agli impiiantianti che si prevede verranno installati dal 2015 al 2020); 1500 MWh per le pompe di calore geotermiche; 4.477 MWh MW el/anno per impianto a biomassa installato nel 2011 (come daa paragrafopa 3.5).

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SCHEDA 9 PIANIFICAZIONE DELLA VIAVIABILITÀ E NUOVE INFRASTRUTTURE PERER UUNA MOBILITÀ SOSTENIBILE

SETTORE: Mobilità urbana

UTENZA: Privati

RESPONSABILE: 6° Dipartimentonto Polizia Municipale

Premessa Il traffico che interessa il territorioio comunaleco di Verbania non si limita ai soli residdentient ma coinvolge anche i transiti delle strade statali e provincvinciali di attraversamento, di collegamento traa i c centri di Verbania ed i Comuni limitrofi, nonché il passaggioggio turistico da e per la Svizzera. Sono quindi diverse le misure daa prprendere in considerazione per limitare l’emissioissione da traffico urbano, tenendo presente che l’influenza del Comune in alcuni casi è limitata dalla competetenzanz sovraterritoriale. Le misure di contenimento delle emissioniemis da traffico, oltre a quelle relative all’ammomodernamento del parco auto circolante e al potenziamentonto del TP e dell’intermodalità, non potranno prescindere pres dallo sviluppo della mobilità dolce a basse emissionsioni. Si riporta inoltre che la mobilitobilita privata interna avviene prevalentementeente attraverso l’utilizzo dell’automobile e che attualmentete a Verbania sono presenti 2,12 mq./abit.di areeee ppedonali e 24,24 mt. di piste ciclabili ogni 100 abitanti.

Descrizione dell’Azione Pianificazione della Mobilità

Le azioni che verranno avviate rigriguardano in via prioritaria gli aspetti della pianificazionepia attraverso l’approvazione di una serie di strumerumenti per il governo della mobilità (revisione del pianop di intervento del PUT, avviamento di un piano programgramma), della sosta e dell’integrazione delle infrasfrastrutture con il sistema del Traporto Pubblico (TP) che è oggeggetto di integrazioni tra le linee urbane e quellee exextraurbane. Il sistema della mobilità della cittàittà di Verbania, oltre ad una variazione del quadruadro pianificatorio, dovrà tenere conto delle indicazioni delel PianoP della Qualità dell’Aria a livello regionalnalee che introduce vincoli derivanti dalle rilevazioni ambientalitali ini ambito cittadino. L’Amministrazione Comunale di Verbania Verb ha intrapreso in passato e vuole intraprenprendere per il futuro, un percorso finalizzato al miglioramentonto del sistema della mobilità che si basa su alcunnii assuntia fondamentali: • Alleggerimento del trafficoco daid Centri Storici (alcune parti dei quali già in ZTL)ZTL e dalle strade non di attraversamento/collegamenmento tra i centri (ampliamento delle ZTL); • revisione dell’attuale sistemaema di gestione della sosta in Città con ev. estensensioneio delle aree blu con tariffe differenziate al finee di scoraggiare l'uso dei veicoli privati a ridosso dei ccentri; • la valorizzazione dei parchercheggi di interscambio e il potenziamento dellelle frequenzef del TPL con tariffe preferenziali per l’interinterscambio; • ampliamento aree a velocitlocità contenuta (Zone 30), riduzione delle velocilocità e moderazione del traffico con interconnessioniioni con piste ciclabili miste (mobilità veicolare lentaenta - bici).

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• l’incremento ed il miglioramramento dei percorsi pedonali e ciclabili (messa in sicurezza, accessibilità, attrattività, estensione,connennessione tra percorsi ciclabili esistenti). • miglioramento dell'offertaa dedel trasporto pubblico • la diffusione dei veicoli elettrlettrici

I veicoli elettrici sono ormai disponiponibili sul mercato a prezzi accessibili e con unn ve ventaglio di modelli per soddisfare ogni necessità (bici, scootcooter, veicoli passeggeri dai biposto ai bus, veiccolioli per il trasporto merci). Le emissioni di tali veicoli calcolatelate a km, pur non essendo nulle ma collegatee allalla produzione elettrica distribuita dalla rete, risultano infeinferiori ai mezzi tradizionali e puntualmentete nnulle, consentendo un miglioramento della qualità dell’ariaaria locale. Per ottimizzare l’azione sarà possibile ricricorrere alla produzione da rinnovabile (pensiline fotovoltaioltaiche) con la facilitazione alla sosta o all’acqcquistou di energia verde certificata per le ricariche.

La promozione dei veicoli elettricici popotrà avvenire sia tramite il supporto alla diffusionsione di servizi quali il car sharing ed il bike sharing elettricoco (eventualmente(e collegato agli altri centri urbananii o alla linea ferroviaria come previsto nella scheda relativaativa all’intermodalità), sia attraverso la preclususioneion ad altri veicoli più inquinanti di intere zone (anche limitimitatamente a certi orari) o parcheggi gratuiti chhee rimarrannori dedicati agli EV con possibilità di ricarica.

Infrastrutture per la mobilità ciclo-pepedonale

Le piste ciclo-pedonali sono dei percoercorsi protetti e riservati a biciclette e pedoni, dove il traffico motorizzato é escluso. Lo scopo di tali percorsisi e quelloq di indurre i cittadini a utilizzare mezzi di trasportotr sostenibili per l’ambiente. Le piste ciclo-pedonali portanono perciò a favore dell’Amministrazione Pubblica Pu un vantaggio energetico/ambientale dato dall’inut’inutilizzo di mezzi a motore e un vantaggio sociaociale dato da un servizio aggiuntivo a disposizione dei cittadinadini. D’altra parte qualsiasi investimento sostenutouto per le piste non potrà garantire alcun ritorno economico,o, se non dal punto di vista turistico. Poiché le pisteste ciclc -pedonali richedono necessariamente uno sforzo economonomico considerevole si propone all'A.C. di Verberbania di considerare la possibilità/eventualità di preporre,re, nnelle strade interne ai centri abitati, già dii per sé aventi un traffico soltanto interno, zone con percorsirsi mistim con veicoli lenti a 30Km.orari / biciclette.e. TaliTa percorsi potrebbero facilitare la connessione tra le pistete ciclabilici (vere e proprie) esistenti.

La nuova infrastruttura di percorsirsi ciciclo pedonali dovrà permettere un agevole collegamentocolle in termini di mobilità non motorizzata: ciò avràrà evidentementee risvolti sia per i residenti, maa aanchen per i turisti, come possibilità di svago ma anche di accessibilitàacce alle località vicine. L’itinerario ciclabileile ssi potrà interconnettere poi con altri percorsi posti a rete che permettano una più ampia fruibilità del territoitorio.rio Nel contempo verranno predisposteste rastrelliere di sosta per biciclette in prossimitàtà delde lago e delle strutture alberghiere oltre che presso la stazionesta ferroviaria e le scuole che potranno susupportare la diffusione dell’informazione circa i percorsi dispdisponibili.

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Periodo temporale dell’azione 2014 - 2020 Attori coinvolti/coinvolgibili, soggettgetti promotori Comune di Verbania, privatiti cittadinicit Difficoltà nella realizzazioneone degli interventi per recupero delle risorse economnomiche e rispetto della Ostacoli tempistica. Necessità di ampia azioneone di informazione e sensibilizzazione Riduzione dei flussi di traffico;ico; riduzione consumi Indicatori di successo carburante. Risparmio energetico: 15.63434 MWh

Valutazione energetica-ambientaleale Risparmio ambientale: 4.04545 t CO2/anno

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SCHEDA 10

OTTIMIZZAZIONENE DELDE TRASPORTO PUBBLICO E INTERMODMODALITÀ

SETTORE: Mobilità urbana

UTENZA: Trasporto pubblico, momobilità privata

RESPONSABILI: 6° Dipartimento Polizia Municipale 4° Dipartimento Programmazione Territoriale - Ambiente

Premessa Il sistema di trasporto extraurbanoano collettivo esistente nella Città è di competenetenza della Provincia del Verbano-Cusio-Ossola attraverso VCO Trasporti, linee SAF. Tuttavia, il progetto del T.P.L. urbano urba dovrà tenere conto degli altri sistemii did trasporto di massa, raccordandosi con essi e favorendodo l’integrazione uni e multimodale [ad esempioio vvi è il trasporto lacuale (linee di battelli da e per tutto il LagoLag Maggiore zona lombarda e Svizzera compresaresa) e la linea di traghetti Intra-Laveno del Sistema di Navigazvigazione Lago Maggiore, Como e Garda dipendendente dal Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture]. In un sistema integrato per la mobilitbilità possono però essere utilizzate altre modalittàà did trasporto quali: - il taxi collettivo; - il car pooling (vi è stato un progettgetto sperimentale annuale del 2010 del Centroro delde sole di Legambiente (capofila) con i partner Provinciaia ddel Verbano Cusio Ossola e Comune di Verbaerbania cofinanziato dalla Fondazione Cariplo) . - il car sharing.

Il sistema di TPL dovrà essere sottopotoposto ad una revisione che dovrebbe configurare:re: • creazione di nuovi parcheggieggi di interscambio; • la riorganizzazione del trasportotra pubblico in modo da favorire l’inte’intermodalità (ferro, TPL extraurbano, bici); • l’integrazione con il serviziozio did TPL extraurbano su gomma provinciale; • l’integrazione tariffaria traa tuttitu i sistemi convergenti.

Situazione attuale Attualmente è in corso la riorganizzanizzazione dell'offerta del trasporto pubblico che avrà dei risvolti sulla frequenza delle corse, sulla accessibissibilità a zone sino ad oggi non servite, sul migllioramentoiora dell'utilizzo dei mezzi pubblici . Inoltre, negli ultimi anni il parco autobusauto della VCO Trasporti è stato oggetto di unn rrinnovoin con sostituzione dei mezzi più vecchi ed inquinanti (vevedi paragrafo 4.4). Tentativi come il bus a chiamata e frfrontalieri con le ali (progetto sperimentale dii ututilizzo dell'aliscafo per i collegamenti con la Svizzera) nonon hanno raggiunto i risultati attesi e pertantoto ssono stati, purtroppo, abbandonati..

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Descrizione dell’Azione L’ottimizzazione del TPL sarà realizzalizzata con una pianificazione e riorganizzazionene delled linee di trasporto pubblico su gomma a livello sovracvracomunale, in modo da garantire una adeguataata frequenza delle corse verso gli altri Comuni della provinciacia . Si dovrà analizzare anche la possibilità di rilocallocalizzazione delle stazioni di servizio e delle aree di sosta degliegli autobus in modo da agevolarne l’accessibilitàà e ll’interscambio con altri sistemi di trasporto. Inizialmente saranno individuatii i flussifl di traffico in relazione alle stagioni e al periodo dell’anno con particolare attenzione alle aree dii mamaggior interesse turistico monumentale, educativativo e commerciale. Verranno anche inviati dei questionaionari alla popolazione residente al fine di conoscscereer le tratte percorse in auto giornalmente. Tali dati saranno analizzati ed elaborborati al fine di creare un database contenente le ininformazioni sulle corse esistenti e sui mezzi disponibili, per poi identificare le azioni da intraprendere peper potenziare o ridurre l’offerta del trasporto pubblico inn babase alla reale richiesta degli utenti. Particolare curacu dovrà essere posta per fornire un adeguato servizio ai tturisti e agli studenti al fine di garantire loro il pieno raggiungimento delle loro mete finali (monumenti,i, luluoghi di interesse storico, scuole, ecc.) in tempipi ridotti.rid Si riporta a tal proposito che è già in atto il potenziamento delle corse di Trasporportot pubblico da e per la stazione ferroviaria.

Alle suddette misure andrà affianciancata la realizzazione di parcheggi scambiatoriori in grado di agevolare l’utilizzo del trasporto pubblico suu gogomma o ferroviario e di veicoli a basse emissiononii ((veicoli elettrici, bici,…) o percorsi pedonali. Il sistema deiei parcheggip dovrà essere regolato con opportunana tariffazione e chiusure del traffico per supportare il decongengestionamento del centro storico e l’intermodalitàalità. Al fine di incentivare il più possibileibile l’intermodalità e l’utilizzo di mezzi bassoemmissivi,is saranno promossi servizi di carsharing (in particolarelare con veicoli LEV o elettrici) , bikesharing,, nononché iniziative per la promozione del carpooling, conn destinazionede di parcheggi appositi a chi adottdotta questa modalità di trasporto.

A tal proposito, nel mese di aprile 2015, è stato avviato dal Comune di Verbania un servizio di bike sharing. Sono 40 le bicilette disponibili per “Bike Verbania” (http://vcotrasporti.it/it/bike. php), posizionate in sei rastreliere sparse in città. I sei parcheggi per le biciclette sono posizionati a Suna, l’imbarcadero di Pallanza, Villa Taranto e a Intra i due imbarcaderi più il parcheggio Rosmini. La tariffa giornaliera è di 3 euro e permette di

Piano d’Azione per l’Energia Sostenstenibile - 2015 105

Comune di Verbania utilizzare la bici dalle 7 a mezzanotnotte, mentre l’abbonamento annuale costa 255 eeuro e dà diritto a una chiave con la quale si può usare ququalsiasi bici. Le biciclette vanno riconsegnatee nellone stesso posto in cui sono state prese, sono assicurate e pprevedono una cauzione di 25 euro a titolo di garanzia.gara

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Ovviamente, alla realizzazione di iinterventi diretti (sevizi, infrastrutture...) devodevono essere affiancate iniziative di comunicazione ed agevoevolazione per i cittadini. In questo senso diventata importanteim investire sul versante della cosiddetta smartt momobility che consente, in modo poco costoso,so, di aiutare cittadini e utilizzatori della città a muoversi in modom comodo e sostenibile nella città (per approprofondimentif vedi scheda “Innovazione tecnologica e sociale”).le”).

Periodo temporale dell’azione 2014 - 2020 Comune di Verbania, ProvProvincia, Regione, RFI, Attori coinvolti/coinvolgibili, soggettgetti promotori Società di TPL Complessità dell’azione. Difficoltà nella realizzazioneone degli interventi per recupero delle risorse economnomiche e rispetto della Ostacoli tempistica. Necessità di ampia azioneone di informazione e sensibilizzazione. Riduzione dei flussi di traffico;ico; riduzione consumi Indicatori di successo carburante. Risparmio energetico: 15.63434 MWh Valutazione energetica-ambientaleale Risparmio ambientale: 4.04545 t CO2/anno

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SCHEDA 11 AMMAMMODERNAMENTO PARCO AUTO

SETTORE: Mobilità urbana

UTENZA: Privati

RESPONSABILE: 4° Dipartimentonto Programmazione Territoriale - Ambiente

Premessa Le informazioni del parco mezzi deiei residentir nel Comune di Verbania (ACI 2010) risurisultaval pari a 0,83 veicoli pro capite (e 0,62 autovetture proro cacapite) e le auto circolanti erano soprattutto EuroEuro 2, Euro 3 ed Euro 4. Dal 1 Gennaio 2011 si possono omolomologare e immatricolare solamente automobilii EuroEur 5. La normativa sulle automobili Euro 6 è entrata in vigoreore nel settembre del 2014.

Veicolii immimmatricolati nel Comune di Verbania nel 2010 Trasporti Veicoli Trattorittori e Comune Auto MMotocicli Autobus Totale Merci Speciali Altriltri

VERBANIA 19.478 3.819 57 2.138 444 33 25.969

PROV VCO 101.256 17.214 140 13.727 1.920 238 134.495

Autoveicoli immatricolati nel CComune di Verbania nel 2010 suddivisi in basee a categoriac EURO

Non Non EURO 0 EURO 1 EURO 2 EURO 3 EURO 4 EURO 5 TOTALE contemplato ididentificato

1.632 934 3.893 4.427 7.990 592 - 10 19.478

8% 4,8% 20% 23% 41% 3% 0% 0,1% 100%

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Descrizione dell’azione La mobilità privata interna avvieneene prevalentemente attraverso l’utilizzo dell’autoutomobile.m Il combustibile maggiormente utilizzato è il diesel. Si prevede il graduale rinnovamentoento del parco macchine fino al 2020, con consegnseguente dismissione dei veicoli più vecchi dotati di tecnologieogie motoristiche meno efficienti. Come testimonia il documento pubblicatopubb sul sito del "Communication and Informormation Resource Centre Administrator" (CIRCA) dell'Agenziazia Europea per l'Ambiente (EEA) redatto dal UKs National Atmospheric Emissions Inventory (NAEI), il divarioario emissivo tra le diverse categorie di omologaziazioneo è rilevante per tutti gli inquinanti. Anche il Ministero dell’Ambientee nellane “guida ai consumi e alle emissioni deii veveicoli 2013” registra la diminuzione annuale delle emissioniioni dei vicoli presenti sul mercato italiano.

Modelli con minominori emissioni sul mercato italiano (migliori 10 livellivelli)

*con tecnologia ibrida (benzina-elettrico)rico); tra parentesi il dato del migliore modello con solala benzinabe ”con tecnologia ibrida (gasolio-elettrico);ico); ° modello omologato per due posti; trara paparentesi il dato del migliore modello a gasolio con almenoalm quattro posti

Considerando che i veicoli vengonono ssostituiti mediamente ogni 10 anni, si può presuresupporre che il risparmio medio di CO2 di un modello nuovoo risrispetto ad uno precedente di un decennio sia paripari almeno al 10%.

L’emissione di CO2 è legata al consuonsumo di combustibile e quindi al costo per km: anche in questo caso un’opportuna campagna informativativa potrà essere utile soprattutto nei casii di sostituzione prevista dell’autoveicolo familiare o commercerciale. Considerando con il periodo temporporale 2012 - 2020, si può presupporre l’ammoderdernamento di un 5% del parco circolante nel territorio comununale.

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Periodo temporale dell’azione 2011 - 2020 Comune di Verbania, Assocssociazioni di categoria, Attori coinvolti/coinvolgibili, soggettgetti promotori privati cittadini. Necessità di una forte azioazione di informazione, sensibilizzazione e di condondivisione delle scelte Ostacoli progettuali, reddito disponibinibile ed età anagrafica della popolazione. Riduzione del consumo dii combustibile,co analisi di Indicatori di successo indicatori specifici su parco mezzime Si pensa che la misurara in questione possa contribuire a ridurre i consunsumi del settore fino al 5%. Le stime provengonoo da studi di settore ed analisi delle dinamiche sull’aull’ammodernamento dei Valutazione energetica-ambientaleale mezzi.

Risparmio energetico: 7.817 MMWh

Risparmio ambientale: 2.02222 t CO2/anno

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SCHEDA 12

COMUMUNICAZIONE E SENSIBILIZZAZIONE SETTORE: Comunicazione

UTENZA: cittadini (residenti e turisti)turi e stakeholders

RESPONSABILE: 4° Dipartimentoento Programmazione territoriale – Ambienbiente, Edilizia Privata, Sportello unicoico

Premessa La comunicazione svolge un ruolouolo fondamentale ed essenziale nel coinvolgimlgimento dei privati per l’ottenimento dei risultati di rispaisparmio prefissati. La sensibilizzazione del cittadino citta e dei principali stakeholders, come riportato anchehe nnelle linee guida del Covenant of Mayors, dovràvrà quindi essere ottenuta tramite un opportuno piano di comunmunicazione predisposto dall’Amministrazione. Il Comune di Verbania è consapevolevole dell’importanza rivestita dalle azioni di senssibilizzazioneibili dei cittadini e dei turisti e già da tempo ha avviatoato campagnec di comunicazione rivolte sia ai resideidentin che ai turisti. L'obiettivo delle azioni finalizzate alla formazione è quello di stabilire un dialogo direttodiret tra lo stakeholder e il Comune, mediante la creazionene di strutture apposite e l'organizzazione di corsicor di formazione, che possano fornire una risposta specificcifica e adeguata alle esigenze nelle tematiche enenergeticherg e ambientali, e contemporaneamente responsabilizzilizzarlo per il raggiungimento dell'obiettivo Comuune.ne Gli obiettivi generali del processo di sensibilizzaziones sono i seguenti: • diffondere la cultura dell’effll’efficienza energetica e della sostenibilità ambibientaleen a tutti i soggetti interessati; • diffondere il tema del Patto Patt dei Sindaci e comunicare l’impegno presoreso dal Comune e dalla cittadinanza; • promuovere e comunicareare i contenuti del PAES, con particolare attenttenzione alle azioni che prevedono il coinvolgimentonto della cittadinanza; • promuovere la partecipazionzione degli stakeholder al processo di definizione e mantenimentom del PAES • promuovere la partecipazionzione dei dipendenti comunali al processo di definiefinizione e mantenimento delle azioni del PAES • Istituire una sistema perr la valutazione degli effetti della comunicazionee in termini energetici ed ambientali.

Descrizione dell’azione 1. Iniziative per la sensibilizzazioneone L’intervento si propone di consolidalidare il percorso intrapreso dalla Amministrazioneione nella diffusione delle iniziative di sensibilizzazione sullee ququestione energetiche (dalle fonti rinnovabili ed eefficienza energetica al risparmio energetico) e nel promuouovere e sostenere stili di vita ecosostenibili a partirepa proprio da quelli relativi ai consumi energetici, idriciici e dei rifiuti urbani.

L’intervento in particolare si potràà articolareart nelle seguenti azioni specifiche:

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- realizzazione di incontri temaematici, rivolti sia alle persone fisiche che alle impreprese, sulle opportunità e vantaggi economici ed amambientali dell’utilizzo delle fonti rinnovabili,li, e efficienza e risparmio energetico, risparmio idrico,ico, e sulla corretta gestione dei rifiuti.

- realizzazione di prodotti promozionaliprom e divulgativi (pieghevoli tematici, lolocandine)ca promozione dei gruppi di acquisto solare ed eecosostenibile.

- Adesione a campagne nazionazionali ed europee per l’informazione e la sensibilizzazione (M’illu’illumino di Meno, Puliamo il Mondo, distribuzione lampadine a bassoba consumo, ecc)

2. Incontri informativi nelle scuolele Verranno organizzati incontri definiefiniti sulla base delle specificità e delle esigenenzeze dell’Amministrazione Comunale nell’ambito del sistemaa scolasticosc di Verbania (alunni e insegnanti); i contcontenuti riguarderanno in generale: - principi di sostenibilità ambientaleale ede efficienza energetica;

- principi di quantificazione delle emissioniemi di CO2 derivanti dalle attivita antropiche;e; - esempi di buone pratiche e tecnologologie efficienti;

Il Comune si impegna inoltre ad effeteffettuare programmi di formazione specifica perr alunnialu ed insegnanti sulle tematiche anche con tecniche ludichdiche e di approccio al gioco della pianificazionee energetica,en dell’efficienza energetica in ambito domesticoo e scolastico, anche attraverso l’utilizzo di tecntecnologie innovative da sperimentare nella scuola ed in ambambito familiare .

3. Educazione alla Mobilità Sostenibinibile nelle scuole

Il modo migliore per risparmiare emissioniemis di CO2 nell’ambito dei trasporti è quelloo di camminare a piedi o di usare la bicicletta; se ciò non è possibossibile, allora è opportuno usare i mezzi pubblicii,, dadal momento che spesso utilizziamo i mezzi di trasportoto pprivati più per abitudine che per necessità,sità, incidendo in primis negativamente sull’inquinamento (basti(ba pensare che l’automobile ha un’emissionee di CO2 pari a 237 grammi per ogni Km percorso, mentre i mezmezzi pubblici oscillano dai 33 ai 75 grammi di CO2 a passeggero/Km), di conseguenza su spese economiche e su uno stress psico-fisico dovuto alla difficoltàtà ddi trovare parcheggio, al traffico… L’obiettivo dell’amministrazione verbaerbanese è quello ottenere un risparmio nell’usoo dellede risorse energetiche conseguente alla sensibilizzazionee soprattuttoso dei giovani cittadini, all’uso dei mezzizzi ddi trasporto pubblico e all’uso dei mezzi elettrici e/o dellele bibiciclette per i trasporti locali, riducendo così la quantitàq di CO2 emessa, contribuendo a migliorare la vivibilitàilità e la qualità dell’aria del Comune. In particolare è interessante e impomportante sensibilizzare gli studenti rendendolii protagonisti,pro aderendo a campagne di informazione, seminariari e interventi gestiti da esperti in materia ambiientale.ent Il Comune di Verbania è comunqueue ggià attento a questo aspetto e difatti dal 2009 organizzaorg il “Pedibus”, un autobus che va a piedi, formato da una carovana di bambini che, partendo dallala fermata,fe raggiungono la scuola in gruppo, accompagnati daa dudue adulti.

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4. Campagna di sensibilizzazione sull'utilizzosull delle fonti energetiche alternative con creazione di gruppi di acquisto solare L’amministrazione verbanese favorvorisce la sensibilizzazione dei propri concittadindinii sull'utilizzo delle fonti energetiche alternative e favoriscerisce la campagna informativa sugli incentivi fisfiscali ed assieme alle organizzazioni no profit ambientalisttaliste locali, mira alla creazione di Gruppi di Accquistoqui Solare, per riunire tutti i cittadini di Verbania e dei ComComuni circostanti che vogliano posare sui propripri ttetti dei pannelli solari fotovoltaici o dei collettori solarilari termici, fornendo loro una consulenza neutrale,n affidabile e professionale per l’installazione dii prprodotti di qualità ad un prezzo equo. Il gruppo d'acquisto potrebbe gargarantire l’accesso al sistema di incentivi fiscalfisc i e l’opportunità di usufruire di mutui a tassi agevolatiti conco Istituti di Credito convenzionati.

6. Casa dell’acqua L’iniziativa prevede l’erogazionee di un servizio alla cittadinanza, che si configura conf nelle distribuzione di acqua pubblica , tramitetr punti attrezzati. L’obiettivo primario che il Comuneune di Verbania si prefigge di raggiungere è legato alla sensibilizzazione degli utenti, all finfine di renderli più consapevoli per quanto riguardaarda: uso razionale della risorsa idricaidri ; impatto ambientale delle acquecque in bottiglia (imballaggi in plastica, costi di ssmaltimento, trasporto); Case dell‘Acqua di Acquaua Novara.VCO

Il punto di erogazione dell’acquaqua pubblica è anche luogo di incontro quotidiotidiano, dove i cittadini possono discutere sulla tematicatica e divenire più recettivi anche per altrii tiptipi di comunicazioni e sponsorizzazione che il Comune inteintende promuovere. La gestione del punto di erogazioazione rimane in capo al Comune o altro soggoggetto pubblico, che si impegna nel reinvestimento deii proventipr derivanti (per es. dalla vendita di acquaacqu gasata) in progetti ambientali. Il distributore potrebbe essere in gradogr di fornire alla spina anche altri prodottiti di uso alimentare e non (per es. detersivi, vino, latte ecc.).

7. Diffusione e distribuzione di questiuestionari ai cittadini L’amministrazione verbanese intendtende favorire la sensibilizzazione dei propri conncittadicitt ni e ricevere feed- back attraverso la distribuzione di ququestionari (on-line ma non solo data la percentuentuale di persone anziane a Verbania) sull'utilizzo delle fontinti eenergetiche alternative, sul risparmio energetietico,c sui comportamenti, sugli incentivi fiscali, sui bisogni/necenecessità/prospettive ecc.

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Periodo temporale dell’azione 2014- 2020 Comune di Verbania, Associssociazioni ambientaliste, Attori coinvolti/coinvolgibili, soggettgetti promotori privati cittadini, Media. Ostacoli Necessità di un’azione continutinuativa. Numero di eventi, iniziative,ive, campagne, strumenti Indicatori di successo innovativi, sistema per la valutalutazione delle ricadute Si ipotizza che le campagneagne di sensibilizzazione influiscano sul comportamrtamento dei cittadini portando ad una riduzionene ddel 3% del consumo residenziale e del settore terziarioterzi (T interne edifici, Valutazione energetica-ambientaleale stand-by, etichette energetichtiche elettrodomestici, …)

Risparmio energetico: 9.072 MMWh

Risparmio ambientale: 2.084 t CO2/anno

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CAPITOLO 8: IL MONITORAGGAGGIO

Al fine di garantire che i PAES presensentati siano in linea con i principi del Patto (come definite nel Guidebook del SEAP), il JRC svolge un'analisi tecnicatecn dei documenti. Questo controllo di qualitàità contribuiscec a garantire la credibilità e l'affidabilità di tuttotto il Patto dei Sindaci. Il JRC fornisce anche unn ra rapporto di feedback ai firmatari. Il processo di analisi dei PAES si conconcentra sulla valutazione di una serie di criteri di amammissibilità. Il mancato rispetto di questi criteri impediràà l’al’accettazione del PAES da parte del JRC. L'analialisisi si concentra così sulla coerenza dei dati forniti.

Il modello di monitoraggio deve essereesse presentato ogni due anni dopo la data di presentazionep del PAES. Tenendo presente che un report completocom ogni due anni potrebbe mettere troppappa pressione sulle risorse umane o finanziarie, si può decideredere di effettuare il calcolo dell’inventario delle emissemi ioni di controllo ogni quattro anni invece di due. Quindidi si dovrà inviare al secondo anno un monitoraggiggioo focalizzato sullo stato di attuazione delle azioni (Parte III). Tuttavia, ogni quattro anni, sarà necessario effeeffettuare una reportistica completa, vale a dire presentare un modellom di monitoraggio che comprenda anchehe l’inventariol’ dei consumi e delle emissioni attualizzato (v. schemchema e tabella seguente tratte dalle “Reporting GuGuidelines”).

Schema del monitoraggio obbligatoriotorio (“reporting Guidelines” www.eumayors.eu)

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L'Amministrazione Comunale intendeende monitorare l'attuazione del PAES con le moderderne tecniche del project management che saranno applicateate ddalla struttura organizzativa che ha seguito la redredazione del Piano e che ne curerà l'attuazione nel breve e mediome periodo. L'articolata serie di azioni previsteviste richiede difatti una distribuzione delle responsabilitàres all'interno dell'organizzazione comunale in strettostret contatto con la parte decisionale politica. Quindi, al fine di dotare la stessassa organizzazione di strumenti permanenti dii governogo e controllo dei processi, l'Amministrazione Comunalunale si impegna ad attivare un Sistema per la Gestiestione dell’Energia - SGE (Energy Management System) per una corretta attuazione del PAES e per la gegestione corrente delle problematiche energetiche. La certificazione del Sistema di GestioneGest dell’Energia di una organizzazione è l'attattestazionee di conformità rispetto ai requisiti della norma ISOSO 50001:2011,5 alla quale possono aderire, su basease volontaria,v le aziende e le organizzazioni che intendono migliigliorare le loro prestazioni in materia di efficienza energetica.e

La gestione dell’energia deve intentendersi in senso ampio a livello comunale inn mmodo da “governare” i processi generati dall’attuazionee deld Piano di Azione. Si tratta di una veraa e propria “Governance Ambientale” che, a partire da unaa strutturast comunale efficiente, coinvolge il terriritorio,tor gli stakeholder fino ad arrivare ai cittadini.

L'Amministrazione Comune valuteràuterà in particolare l'adozione del nuovo standaandard ISO 50001 come strumento per la gestione dell'energnergia a livello comunale. L'adozione di questoo standardst non comporta particolare difficoltà in quanto la redazionered del Piano di Azione è strutturata per didiventareve parte essenziale del Sistema di Gestione dell'Energia.gia.

L'ottenimento di uno standarddard internazionale quale l'ISO 50001 permetterà dii dotared il Comune di Verbania di uno strumento innovativoinno e moderno per la gestione dell'energia a livellollo comunale,c ponendosi a livelli di eccellenza a livello regiongionale e nazionale. Si sottolinea inoltre che l'adozidozione di un Sistema di Gestione dell'Energia basatoto ssul PAES costituirà un efficace sistema di monitoraggraggio dell'attuazione del Piano, in accordo con glili obblighiob stabiliti dalla Commissione Europea per il PattoPatt dei Sindaci. ll processo per l’adozione di un SGEGE cconsiste in quattro elementi principali: 1) L’istituzione di un energy team (Gruppo(Gr di lavoro del Patto dei Sindaci) che coinvnvolgaol tutti i settori comunali inerenti l’energia; 2) La certificazione e riconoscimentonto per i risultati ottenuti in campo energetico succeuccessivamente ad un audit esterno; 3) La programmazione delle attivitàità pper un continuo progresso dell’efficienza energrgetica;et 4) La creazione di un network all’interno all’in dei Comuni e fra di loro per migliorarerare la collaborazione e la comunicazione.

Il processo comporta un lavoro internterdisciplinare all’interno della Amministrazionee e permette un controllo sistematico delle attività energetichetiche (sia in termini di consumi che di spesa o di impattoi ambientale ed accettabilità sociale) e dei risultatiti ragraggiunti.

Piano d’Azione per l’Energia Sostenstenibile - 2015 116

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Sempre ai fini del monitoraggio, l’aml’amministrazione verbanese applicherà la metodologia eea® – European Energy Award, modello per la gestione sostenibilele dedell’energia e dedicato agli enti locali, riconosciuto a livello europeoeu come una buona pratica del Patto dei Sindaci.

In particolare, il modello eea permermette di analizzare le aree interessate dalla geststioneion dell’energia a livello Comunale analizzando 6 aree di internteresse: 1. Pianificazione e programmazmazione 2. Edifici ed impianti comunali 3. Servizi pubblici (acquedotto,tto, fognatura, rifiuti, illuminazione pubblica, ecc) 4. Mobilità 5. Organizzazione interna 6. Comunicazione ed informazioazione.

L’approccio del modello EEA è particarticolarmente efficacie nella definizione delle azioniazio di miglioramento in quanto attualmente oltre 1.000 ComComuni in Europa stanno applicando la stessa metodologia;met attraverso il network europeo è possibile accederdere alla buone partiche di questi Comuni per veriferificarnei la trasferibilità al contesto territoriale locale.

L’applicazione del modello in questionstione consente una caratterizzazione approfonditadita dei consumi di energia elettrica, calore ed acqua di tuttiutti gli edifici ed impianti di competenza comunmunale (edifici, impianti, illuminazione pubblica, mezzi di trasprasporto, ecc.) e, soprattuto, di individuare le criticitàticità presenti sul territorio che ostacolano la realizzazione delleelle azionia ed il livello di avanzamento delle stesse.

Esempio di diagramma del profiloo eneenergetico di un Comune risultante da analisi effettffettuata con metodologia eea®

Piano d’Azione per l’Energia Sostenstenibile - 2015 117

APPENDICE A.1) BASELINE DEI CONSUMI ENERGETICI E DELLE EMISSIONI AL 2010

Settori Vettori Pubblico Residenziale Terziario Trasporti Totale Edifici IP Pubblico Municipale Privato MWh MWh MWh MWh MWh MWh MWh [MWh] Energia Elettrica 2.778,17 3.151,94 32.960,47 50.297,83 89.188,41 Gas Naturale 16841,66 261.490,00 57.826,00 466,77 336.624,43 Benzina 346 70.478,72 70.824,72 Gasolio 1986,03 255,78 85.190,31 87.432,12 GPL 5584,35 1226,00 670 7.480,35 Olio riscaldamento 2362 518,5 2.880,50 Biomassa 21870,1 21.870,10 Biocarburanti 4016,58 4.016,58 Energia Solare Term 124,1 Totale 19.619,83 3.151,94 324.391,02 109.868,33 1986,03 601,78 160822,4 620.441,31 22.771,77 324.391,02 109.868,33 163.410,19

Consumi per vettore energetico e settore di interesse all’anno 2010

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Settori Vettori Pubblico Residenziale Terziario Trasporti Totale Edifici IP Pubblico Municipale Privato

[t CO2] [t CO2] [t CO2] [t CO2] [t CO2] [t CO2] [t CO2] [t CO2] Energia Elettrica 1243,38 1410,66 14.751,53 22510,91 39.916,47 Gas Naturale 3402,016 52.820,98 11680,852 94,29 67.998,14 Benzina 86,15 17.549,20 17.635,36 Gasolio 530,27 68,29 22.745,81 23.344,38 GPL 1267,65 278,302 152,09 1.698,04 Olio riscaldamento 0 630,65 138,4395 769,09 Biomassa 0 0,00 Biocarburanti 0,00 0,00 Energia Solare Term 0 Totale 4.645,39 1.410,66 69.470,81 34.608,50 530,27 154,45 40.541,39 151.361,47 6.056,05 69.470,81 34.608,50 41.226,11

Emissioni di CO2 per vettore energetico e settore di interesse all’anno 2010

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