Working Papers in Linguistics a Cura Di Chiara Gianollo E Caterina Mauri Volume 3, 2019
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CLUB Working Papers in Linguistics A cura di Chiara Gianollo e Caterina Mauri Volume 3, 2019 CLUBÀ CLUB Working Papers in Linguistics A cura di Chiara Gianollo e Caterina Mauri Volume 3, 2019 CLUBÀ Collana Comitato di Direzione Francesca Masini Chiara Gianollo Yahis Martari Caterina Mauri Marco Mazzoleni Mario Vayra CLUB CLUB Working Papers in Linguistics Volume 3 a cura di Chiara Gianollo e Caterina Mauri Indice Introduzione 5 Chiara Gianollo e Caterina Mauri Making reference to categories through heterogeneity: the use of iroiro and samazama ‘various’ in Japanese 7 Alessandra Barotto Lo puoi recuperare? Topicalità e Gerarchia di Referenzialità in Lingua dei Segni Italiana (LIS) 24 Chiara Calderone From synchronically-oriented typology to source-oriented typology: Typological universals in diachronic perspective 52 Sonia Cristofaro Liscio come l'olio. Un'analisi corpus-based del pattern Adj-come-NP in italiano. 69 Fernando Giacinti The real use of “special questions”: a comparative corpus analysis 93 Pierre Larrivée e Pauline Levillain Gli impliciti discutibili come stadio evoluto del linguaggio 107 Edoardo Lombardi Vallauri Interferenza e variabilità diafasica nelle varietà di apprendimento dell’italiano scritto in lingua madre e in lingua seconda 133 Yahis Martari Verso una tipologia delle costruzioni plurazionali nelle lingue del mondo 146 Simone Mattiola Io lo pur dimandai novelle di Toscana: costruzioni ditransitive dal latino all’italiano 177 Maria Napoli SEZIONE CLUB DAY 2018 “TIPOLOGIA E DIACRONIA: ALLA RICERCA DI SINERGIE” Sociolinguistica delle comunità neo-emigrate: quali aspetti considerare? 200 Fabio Ardolino Qual è il contributo dei dialetti per lo studio diacronico della negazione? Il caso del torinese 208 Silvia Ballarè e Eugenio Goria Come districarsi tra descrizioni teoriche che offuscano i dati? Un approccio tipologico ai connettivi non-esaustivi oltre la logica 217 Alessandra Barotto e Caterina Mauri (Ri)dire quasi la stessa cosa. Percorsi di sviluppo dell’indicatore di riformulazione nel senso 231 Ilaria Fiorentini Quanta variazione è possibile nella concordanza negativa? I dati del greco classico 244 Chiara Gianollo Su alcune possibili interazioni tra tipologia e sociolinguistica 257 Nicola Grandi Cosa si vede in un microcosmo? Reduplicazione e plurazionalità nei presenti omerici 266 Elisabetta Magni Come fare tipologia con categorie non tradizionali? 282 Francesca Masini e Simone Mattiola Un nome proprio può subire un processo di grammaticalizzazione? Da Bahatur a bár in ungherese 295 Marco Mazzoleni Introduzione Chiara Gianollo Caterina Mauri Università di Bologna Università di Bologna [email protected] [email protected] Con questo volume, la collana CLUB Working Papers in Linguistics giunge al suo terzo anno di vita, e presenta ancora una volta, con 18 contributi in formato open access, i risultati dello scambio di idee e di prospettive che si è sviluppato attraverso i vari incontri organizzati nell’a.a. 2017–18. Le attività del CLUB – il Circolo Linguistico dell’Università di Bologna, nato nel 2015 – si articolano in una serie di relazioni presentate, con cadenza mensile, da colleghe e colleghi esterni invitati dai membri del CLUB e in una serie di incontri più informali e senza cadenza periodica legati ai progetti di ricerca in corso nei vari Dipartimenti sede dei membri. Molte di queste iniziative sono rappresentate in questo volume. Si tratta dei saggi dei seguenti autori (in ordine alfabetico): Alessandra Barotto, Chiara Calderone, Sonia Cristofaro, Pierre Larrivée e Pauline Levillain, Edoardo Lombardi Vallauri, Yahis Martari, Simone Mattiola, Maria Napoli. Il volume ospita, inoltre, il contributo di Fernando Giacinti, vincitore del premio ‘Una tesi in linguistica’ 2018. Il premio è assegnato annualmente alla presentazione classificatasi al primo posto nell’ambito dell’appuntamento in cui vengono presentate le migliori tesi magistrali in linguistica discusse all’Università di Bologna nell’anno accademico di riferimento. Al vincitore del premio viene data la possibilità di pubblicare un estratto della propria tesi all’interno dei CLUB Working Papers in Linguistics. Fernando Giacinti ha presentato una tesi dal titolo Liscio come l’olio. Un’analisi corpus-based del pattern Adj-come-NP in italiano (relatori Francesca Masini e Nicola Grandi): siamo liete di ospitarne la sintesi in questo volume. Per l’a.a. 2017-18 abbiamo inoltre deciso di rappresentare nel volume dei CLUB Working Papers in Linguistics anche i risultati di un ulteriore appuntamento annuale che caratterizza la vita del CLUB, il ‘CLUB Day’. Durante questo incontro i membri del CLUB si confrontano su un tema generale proposto da chi coordina le attività per l’anno in corso. Nell’anno in cui siamo state coordinatrici, abbiamo invitato i colleghi a discutere insieme su ‘Tipologia e diacronia: alla ricerca di sinergie’. L’idea guida della giornata è stata quella di invitare i partecipanti all’analisi congiunta della variazione linguistica lungo i tre assi sociolinguistico, diacronico e tipologico, sfruttando le competenze presenti nel nostro ateneo. L’incontro ha rappresentato un’ottima occasione per favorire la convergenza di punti di vista, metodologie e interrogativi di ricerca, nella convinzione che la complementarietà di prospettive che abbiamo a disposizione abbia un grande potenziale esplorativo ed euristico. Abbiamo quindi deciso di invitare i partecipanti a riassumere il loro intervento nella forma di un saggio breve, e molti hanno Chiara Gianollo & Caterina Mauri. Introduzione CLUB Working Papers in Linguistics 3, 2019, pp. 5-6 accettato il nostro suggerimento di impostare il titolo del loro contributo in forma di domanda, conformemente alla natura espolorativa del nostro incontro. I saggi della sezione sul ‘CLUB Day’ 2018 sono stati scritti da (in ordine alfabetico): Fabio Ardolino, Silvia Ballarè e Eugenio Goria, Alessandra Barotto e Caterina Mauri, Ilaria Fiorentini, Chiara Gianollo, Nicola Grandi, Elisabetta Magni, Francesca Masini e Simone Mattiola, Marco Mazzoleni. Tutti i saggi presenti in questo volume sono stati sottoposti a revisione anonima ai fini della pubblicazione. Ringraziamo chi ci ha aiutato nella revisione dei contributi: Giorgio Francesco Arcodia, Silvia Ballarè, Alessandra Barotto, Marianna Bolognesi, Ilaria Fiorentini, Gloria Gagliardi, Jacopo Garzonio, Nicola Grandi, Cristina Lo Baido, Elisabetta Magni, Emanuele Miola, Rosa Pugliese, Liana Tronci, Chiara Zanchi. Infine, ci teniamo a ringraziare tutti i colleghi che, nel corso dell’a.a. 2017-18, hanno contribuito all’organizzazione dei vari incontri che hanno animato le attività del CLUB. Il CLUB è gestito collegialmente e si sostiene grazie al contributo (ideativo e economico) dei singoli membri (http://corpora.ficlit.unibo.it/CLUB/index.php?slab=i- membri). Ciascuno di loro, quindi, condivide con noi la grande soddisfazione di vedere raccolti in questo volume i risultati delle proprie iniziative. Bologna, 19 dicembre 2019 6 Making reference to categories through heterogeneity: the use of iroiro and samazama ‘various’ in Japanese Alessandra Barotto Università di Bologna [email protected] Abstract The aim of this paper is to investigate the use of Japanese adjectives iroiro and samazama whenever they are added to category labels, with the aim of making reference to conceptual categories. In real-life interactions, when speakers want to designate specific contextually relevant categories, they can use a wide range of linguistic strategies, from constructions that rely on the mention of category members (i.e. exemplification), to the creation of complex ad hoc labels. On the contrary, the designation of broader superordinate categories seems less straightforward and is made even more complex by inferential processes like lexical narrowing that favor more contextually dependent interpretation. In this regard, we will argue that the use of adjectives like iroiro and samazama (‘various’) that explicitly stress numerosity and heterogeneity is frequently exploited by speakers to stop contextual inferences, guiding the hearer to construe broader superordinate categories. In particular, we identify heterogeneity as the semantic component that triggers broadening inferences, discussing its role in categorization processes. Finally, we will also argue that the use of adjectives stressing numerosity can be used by speakers to further emphasize the non-exhaustivity of a given linguistic construction, facilitating the construal of reference to conceptual categories.1 1. Introduction The aim of this paper is to investigate the use of Japanese adjectives iroiro and samazama 2 ‘various, varied’ whenever they are attached to a category label (i.e. a 1 The research here presented was developed within the SIR project ‘LEADhoC – Linguistic Expression of Ad hoc Categories’, coordinated by Caterina Mauri (University of Bologna; prot. RBSI14IIG0). I would like to thank the anonymous reviewer for useful comments on a first version of the article. 2 Both iroiro and samazama are na-adjectives (keiyō-dōshi), that is, adjectival nouns. The label ‘na- adjective’ is due to the fact that, when na-adjectives are used pre-nominally (as in our examples), they can only occur with na, which is a form of the copula, as in iroiro-na kuni ‘various countries’. Furthermore, iroiro and samazama are both reduplicated form of the nouns iro ‘color’ and sama ‘shape, form’. Alessandra Barotto. Making reference to categories through heterogeneity: the