Etica Professionale E Responsabilità Civile
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inCa rertegola Etica professionale e responsabilità civile Atti del corso di formazione - Modena, 2012-2013 FONDAZIONE LIBERA INFORMAZIONE Osservatorio nazionale sull’informazione per la legalita’ e contro le mafie Carte in regola contro mafie e corruzione Etica professionale e responsabilità civile Atti del corso di formazione - Modena, 2012-2013 CUP COMITATO UNITARIO DELLE PROFESSIONI DI MODENA Commissione “contrasto alle mafie e alla corruzione” LIBERA. ASSOCIAZIONI, NOMI E NUMERI CONTRO LE MAFIE La presente pubblicazione è stata curata da: Lorenzo Frigerio, Gaetano Liardo Progetto grafico di: Giacomo Governatori Si ringrazia per il patrocinio: Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Fondazione Cassa di Risparmio di Modena Si ringrazia per il contributo: Banca Popolare dell’Emilia Romagna, Unicredit, Banca Interprovinciale, Banco S. Geminiano e S. Prospero Tutte le lezioni del corso si sono tenute nell’aula magna dell’Università degli Studi di Modena. I file video delle lezioni di “Carte in regola” sono scaricabili al seguente link: http://tv.unimore.it/index.php/sezioni-tematiche/registrazioni-video/642-carte-in-regola- contro-mafie-e-corruzione-cup-modena N.B. I testi delle lezioni non sono stati rivisti dai relatori. Ci scusiamo per eventuali errori e fraintendimenti. Non sono stati riportati i contenuti dei dibattiti successivi ad ogni lezione, per non appesantire la lettura del testo, confidando nel valore unico dell’apporto formativo garantito dai relatori intervenuti. Roma, novembre 2013 3 Dall’etica professionale alla responsabilità civile Cup, Libera Informazione e Libera Da sempre, uno dei punti di forza delle organizzazioni mafiose è rappresentato dalla capacità di ottenere cooperazione da soggetti esterni all’organizzazione criminale. Il loro controllo del territorio modifica la struttura delle relazioni sociali alterando quelli che sono gli e!etti dello sviluppo locale. Inoltre la mafia impedisce l’a!ermazione di un tessuto sociale fondato sulla fiducia e sulla condivisione e si appropria, nelle zone in cui è fortemente radicata, di questo capitale relazionale, sottraendo risorse all’attuazione di un vero sviluppo nella legalità. Pur in un contesto di recessione economica, l’Emilia Romagna con i suoi alti livelli di sviluppo, di iniziative imprenditoriali e finanziarie, continua ad essere nel contesto delle regioni del Nord Italia una zona appetibile per la criminalità organizzata, che ha saputo nel corso dei decenni penetrare in importanti settori produttivi e della distribuzione, utilizzando anche strategici agganci nel mondo delle professioni. In particolare, vista la recrudescenza della presenza camorristica nel territorio modenese e il coinvolgimento di singoli professionisti, gli ordini professionali in collaborazione con Libera e Libera Informazione hanno inteso avviare una riflessione sui rischi della presenza mafiosa e sulle possibili soluzioni da adottare per rendere impermeabili gli ordini professionali. Il 28 gennaio 2011 a Modena, il CUP di Modena ha presentato una carta etica delle professioni contro le mafie e la corruzione. Da quell’importante momento, dai consensi registrati non solo a livello regionale ma anche nazionale è nata l’idea di dare vita ad un percorso di formazione sui temi del contrasto alle mafie e alla corruzione e dell’etica delle professioni come antidoto alle pressioni criminali. Il percorso formativo, iniziato nel dicembre 2012 e terminato ad aprile 2013, è stato finalizzato a sensibilizzare gli appartenenti agli ordini professionali modenesi circa la presenza delle mafie in Modena e provincia, per approntare gli anticorpi civili alla di!usione della colonizzazione mafiosa. Ra!orzare gli strumenti della conoscenza, approfondire le ragioni del proprio impegno professionale al servizio della comunità, elaborare strumenti di contrasto da utilizzare come peculiari della propria professione: questi gli obiettivi fondamentali del corso, le cui lezioni sono contenute in questa pubblicazione. Le mafie in Italia: una emergenza nazionale Anna Canepa, magistrato Direzione nazionale antimafia Giovedì 6 dicembre 2012 7 Stefano Zanardi Dottore commercialista, CUP Modena Con oggi inizia il corso di formazione organizzato dal CUP di Modena in collaborazione con Libera e Libera Informazione, che sarà dedicato prevalentemente al fenomeno delle infiltrazioni mafiose. Questo corso si inserisce in un progetto che è stato avviato già da un paio di anni dalla Commissione sul contrasto alla mafie e alla corruzione del CUP di Modena, e che viene di fatto u"cializzato con la sottoscrizione della Carta etica nel gennaio del 2011 da parte di tutti gli ordini e collegi professionali della provincia di Modena. Il progetto è proseguito con un incontro organizzato con Antonio Ingroia, avente ad oggetto proprio le modalità e le tecniche di infiltrazione delle organizzazioni mafiose. Il crescente interesse verso questi temi da parte dei professionisti, ma anche da parte della società civile ci ha indotto ad organizzare un corso specifico sulle infiltrazioni mafiose. Capita a volte che il dibattito sulle infiltrazioni mafiose non venga a!rontato con una logica puntuale. A volte prevale il timore di generare un inutile allarmismo sociale, altre volte, invece, prevale un’ottica emergenziale e mediatica. Noi del CUP con questo corso cerchiamo di o!rire ai partecipanti uno strumento di lettura accurato. È opportuno partire da alcune precisazioni di base. Si deve avere la consapevolezza che le mafie, i loro enormi capitali, sono già presenti nelle regioni del nord. Bisogna avere la consapevolezza che le organizzazioni mafiose al nord operano in settori di!erenti, probabilmente più aderenti alle caratteristiche delle nuove generazioni, e attingono ad un capitale sociale fatto di relazioni con politici, imprenditori, professionisti e pubblici amministratori. Soprattutto si deve avere la consapevolezza che se la società civile, considerata nella sua interezza, non si oppone, non fa contrasto a queste infiltrazioni, certamente i capitali mafiosi possono creare degli e!etti distorsivi del nostro tessuto economico e sociale. A questo corso, quindi, vogliamo dare un duplice obiettivo: sensibilizzare i professionisti su questi temi, e dotarli di strumenti di decodifica di alcuni scenari. Prima di concludere queste note introduttive, desidero rivolgere alcuni ringraziamenti. In primo luogo desidero ringraziare la nostra relatrice di oggi, la dottoressa Canepa, per la sua cortese disponibilità. Voglio ringraziare anche Libera e Libera Informazione, oggi presenti nelle persone del dottor Lorenzo Frigerio, coordinatore di Libera Informazione, e dell’avvocato Enza Rando che fa parte dell’U"cio di Presidenza di Libera ed è responsabile dell’U"cio legale. Senza il loro sostegno questo corso non avremmo potuto realizzarlo in questi termini e con questo spessore. Grazie anche all’Università 8 di Modena e Reggio Emilia e alla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena per il patrocinio che hanno accordato a questo corso e grazie al CUP, agli ordini professionali e agli istituti bancari per il loro contributo. In ultimo volevo ringraziare tutti i componenti della Commissione del gruppo di contrasto alle mafie e alla corruzione, perché la loro attività è stata fondamentale per la realizzazione del corso. Lorenzo Frigerio Coordinatore Libera Informazione Non sembri strano che questo corso che abbiamo pensato insieme agli amici professionisti di Modena si sia aperto con questo filmato che abbiamo visto insieme. Non sembri strano perché Modena, per chi è stato attento, è ritornata più volte citata, anche visivamente. Ma soprattutto perché sta lì la ragione, sta lì cuore di questa iniziativa. Non saremmo qua se non ci fosse Libera. Non saremmo qua se non ci fosse la Giornata della Memoria e dell’Impegno, che nel 2003 venne fatta proprio a Modena, nel silenzio, nello stupore di gran parte dell’opinione pubblica: “Come mai vengono a manifestare contro le mafie qua a Modena?”, ci si chiedeva. Quello che è successo negli ultimi dieci anni credo sia stata la risposta migliore. Purtroppo il problema c’era, e c’è. E non è un caso che oggi con i professionisti vogliamo ragionare insieme sulle presenze della criminalità organizzata, sui suoi rapporti con il mondo delle professioni che voi rappresentate, ovviamente sul versante onesto. In quel filmato c’è il cuore di questa iniziativa perché abbiamo pensato in tanti anni di attività nelle scuole - e avete visto dai ragazzini più piccoli fino agli universitari - che i percorsi che si facevano all’interno della scuola dell’obbligo e dell’Università fossero importanti, dovessero essere potenziati, ma che non bastassero più. C’è stata, e c’è molta enfasi, sul ruolo che i giovani possono giocare, devono giocare sul futuro di questo Paese. Ovviamente non possiamo negare tutto ciò, ma sarebbe sbagliato, anche nei confronti di queste nuove generazioni, caricarle eccessivamente di un compito che tocca anche a noi, in quanto adulti, a!rontare. Ecco allora l’idea che è partita proprio da Modena, con il convegno che veniva ricordato prima nel gennaio del 2011. Ecco allora perché partire dal mondo delle professioni, o meglio ripartire, sfruttando le professionalità, che nel vasto arcipelago dell’associazionismo che Libera rappresenta, in qualche maniera si erano manifestate con impegno, passione, dedizione. Veniva ricordata precedentemente Enza Rando, la saluto anch’io, è un’amica, una compagna di viaggio da molti anni. La sua professione di legale, di avvocato, ha permesso di costruire passaggi 9 importanti, ha permesso di costruire