Atti Dell'accademia Pontaniana Anno 2008
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ATTI DELLA ACCADEMIA PONTANIANA ISSN 1121-9238 ATTI DELLA ACCADEMIA PONTANIANA NUOVA SERIE - VOLUME LVII ANNO ACCADEMICO 2008 DLXVI DALLA FONDAZIONE GIANNINI EDITORE NAPOLI 2009 4 NOME AUTORE (4) Il presente volume è pubblicato grazie al contributo dell’Istituto Banco di Napoli - Fondazione, del Ministero dell’Università e della Ricerca, del Ministero per i Beni e le Attività culturali e della Regione Campania COMMEMORAZIONI Atti Accademia Pontaniana, Napoli N.S., Vol. LVII (2008), pp. 7-10 Commemorazione di Gianfranco Cimmino (1908-1989) nel centenario della nascita tenuta dal Socio Ord. Res. CARLO SBORDONE Gianfranco Cimmino, nacque a Napoli il 12 marzo 1908. Il padre Francesco (1862- 1939) illustre orientalista e poeta napoletano, fu più volte Segretario Generale della Società Nazionale di Scienze Lettere e Arti in Napoli dal 1915 al 1930 e fu Segretario della classe di Archeologia Lettere e Belle Arti dal 1914 al 1935. Laureato a 19 anni in Matematica all’Università di Napoli nel 1928 divenne assistente di Geometria Analitica e Libero Docente in Analisi nel 1931. Vinse il concorso a cattedra nel 1938 a Cagliari per poi passare a Bologna dal 1939. La sua attività scientifica comprende una sessantina di pubblicazioni in vari settori dell’Analisi. I primi lavori di Cimmino riguardavano la cosiddetta ‘Identità di Picone’, che 8 CARLO SBORDONE (2) egli estese in vari modi, uno dei quali accolto anche nel trattato di Analisi di Severi- Scorza, un altro in una memoria lincea ‘Sui sistemi di infinite equazioni differen- ziali lineari con infinite funzioni incognite’ s.6, V (1931-34), 271-345, in cui si pre- correva quella che poi è stata chiamata teoria delle ‘equazioni differenziali astratte’. Per commemorare il 90°compleanno di Picone, tornò su questa identità nello scritto ‘Vari tipi di teoremi di unicità in problemi di valori al contorno’, Rend. di Matema- tica, vol. 8, s.VI (1975), 263-275. Ricordiamo altri suoi lavori giovanili, di cui tratta ampiamente Carlo Miranda nella sua monografia pubblicata presso la Springer, fra i quali una memoria del 1938 negli Annali della S. N. S. di Pisa pionieristica nel campo, delle ‘equazioni su una varietà’. A quei tempi, l’idea di valori al contorno assunti nel senso della conver- genza in media, anziché puntuale o uniforme, apriva nuove strade. Questa idea si è poi evoluta in Cimmino, in successivo tempo, col passaggio a tipi di convergenza debole, che consentono ai valori al contorno di essere espressi anche da funzioni generalizzate. Ciò aveva in mente quando tenne la conferenza ‘Su alcuni esempi notevoli di dualità fra spazi lineari topologici’, Rend. Sem. Mat. Fis. Milano XXXIII (1963), 102-103, che suggerì ad Enrico Magenes le estensioni di questo tipo conte- nute nel terzo volume del suo trattato in collaborazione con J.L. Lions. Ma il suo punto di vista richiedeva altro tipo di approfondimento, come si può vedere dalla conferenza al convegno in onore di Miranda tenutosi a Napoli nel set- tembre 1982 e da quella successiva ‘On linear operators between spaces of tempered distributions and ultradistributions’, Rend. Sem. Mat. Fis. Milano, LII (1982), 565- 581, a cui in un certo senso sono poi collegate altre sue due note ‘On analytic rapidly decreasing functions of a real variable’, Rend. Acc. Naz. Lincei, s. 8 LXXV (1983), 179-184, e ‘I coefficienti di Laplace delle funzioni analitiche sulla frontiera di un do- minio sferico n-dimensionale’, Rend. Acc. Sci. Bologna, s.13, X (1982-83), 173-184. Alle rappresentazioni pseudo-conformi si riferiscono, oltre ad un lavoro in Symposia Mathematica II (1969), 85-93, la nota ‘Sulla estensione al caso di tre o più dimensioni di un sistema differenziale del tipo di Beltrami’, Rend. Acc. Naz. Lincei, s. 8 XLVIII (1970), 14-19, e la conferenza ‘Sugli operatori differenziali lineari del se- condo ordine connessi alle rappresentazioni quasi conformi’, Rend. Sem. Mat. Fis. Milano, XLII ( 1972 ), 71-80. Ai cultori di calcolo numerico il nome di Cimmino è abbastanza conosciuto per una breve nota ‘Calcolo approssimato per le soluzioni dei sistemi di equazioni line- ari’, La Ricerca Scientifica, s. II, Anno IX, vol. I (1938), 326-333, come si vede, per esempio, dal lavoro di Yair Censor and Tommy Elfving pubblicato in Linear Algebra and its Applications, 42 (1982), 199-211. (3) GIANFRANCO CIMMINO 9 Breve curriculum vitae di Gianfranco Cimmino Laureato in Matematica presso l’Università di Napoli Assistente di Letria Geometria Analitica presso l’Università di Napoli Borsista CNR presso l’Università di Monaco (Caratheodory, Perron) e di Gottinga (Courant, Weyl). Incaricato di Istituzioni di Analisi Superiore presso l’Università di Napoli Incaricato di Geometria Analitica presso l’Università di Napoli Professore di Analisi Matematica presso l’Università di Cagliari Professore di Analisi Matematica presso l’Università di Bologna Titolare di vari incarichi (Analisi Superiore, Istituzioni di Analisi Superiore, Topolo- gia, Teoria delle funzioni) presso le università di Bologna e di Modena Medaglia d’oro dei Benemeriti della Scuola, della Cultura e dell’Arte Preside della Facoltà di Scienze dell’Università di Bologna Direttore del Bollettino dell’Unione Matematica Italiana 1973-1978 Commissario Straordinario dell’Istituto Nazionale di Alta Matematica Professore straordinario dell’Istituto Nazionale di Alta Matematica Vicepresidente straordinario dell’Istituto Nazionale di Alta Matematica Professore emerito della Università di Bologna Socio Benedettino dell’Accademia delle Scienze di Bologna Socio dell’Accademia Nazionale dei Lincei (corrispondente dal 1969, Nazionale dal 1980) Socio Nazionale dell’Accademia Nazionale di Scienze, Lettere e Arti di Modena Socio dell’Accademia di Scienze Fisiche e Matematiche della Società Nazionale di Scienze, Lettere e Arti in Napoli, (corrispondente dal 1951, ordinario non residente dal 1978) Socio dell’Accademia Pontaniana di Napoli dal 1986. Gianfranco Cimmino morì a Bologna il 31 maggio 1989 e fu commemorato da Giu- seppe Scorza Dragoni ai Lincei nel 1991 e dal suo primo allievo Bruno Pini con un necrologio apparso sul Bollettino dell’Unione Matematica Italiana (UMI) nel 1990. Un suo ricordo fu tracciato anche da Dario Graffi (1905-1990) suo illustre amico e collega di Facoltà a Bologna. Nel 2002 l’Accademia di Scienze Fisiche e Matematiche della Società Nazionale di Scienze Lettere e Arti in Napoli pubblicò un corposo volume contenente le sue ’Opere Scelte’ a cura di Carlo Sbordone e Guido Trombetti, con un ’Ricordo di G. Cimmino’ di Enrico Magenes. Tra gli scritti commemorativi redatti da Cimmino ricordiamo il necrologio di Mauro Picone (Boll. UMI 15-A 1978, 261-277) ed il ne- crologio di Renato Caccioppoli (Boll. UMI (3) 14, 1959, 548-551). Per gli Atti della nostra Accademia egli scrisse una dotta nota dal titolo “Dante e la Matematica”, presentata nella seduta del 27 novembre 1986. Atti Accademia Pontaniana, Napoli N.S., Vol. LVII (2008), pp. 11-12 Commemorazione di Domenico Demarco tenuta dal Socio Ord. Res. FRAN C A Ass ANTE Mercoledì, 2 aprile, nella sua casa vomerese, si è spento a 96 anni Domenico Demarco. Nato a Montecalvo Irpino il 29 gennaio 1912 in una nota famiglia del- la borghesia intellettuale irpina, si laurea in Economia e commercio. Allievo del grande storico Corrado Barbagallo, Demarco percorre tutte le tappe della sua car- riera accademica nell’Ateneo fridericiano: assistente di Storia economica dal 1937 al 1948, alunno della Scuola di perfezionamento nelle discipline storiche diretta da Gioacchino Volpe dal 1941 al 1948, anno in cui consegue la libera docenza di Storia del Risorgimento e di Storia economica. Nel 1949, ternato nel concorso a cattedra di Storia economica, è chiamato dalla Facoltà di Economia a ricoprire la cattedra del suo maestro. Nella stessa Facoltà è rimasto fino al suo collocamento in pensione nel 1987. Socio dell’Accademia Pontaniana dal 1949 e della Società Nazionale dal 1962; accademico del Lincei dal 1966; professore emerito dal 1988. Fondatore dell’Istituto di Storia economica e sociale di questo Ateneo, che avreb- be desiderato (ma senza successo) intitolare al suo Maestro, ne è stato il Direttore fino all’uscita di scena. Fin dall’inizio della carriera, Demarco fu molto apprezzato in importanti isti- tuzioni scientifiche, specialmente in Francia, e ben presto cooptato per ricopri- re cariche di prestigio. Ne menziono soltanto alcune: l’Institut International des Finances publiques, la Commission Internationale pour une Histoire scientifique et culturelle de l’Umanité (UNESCO); l’Union Internationale pour l’Etude scientifique de la Population; la Commission Internationale pour l’Hisoire des Mouvenents sociaux et des Structures sociales, della quale fu promotore nel 1950 insieme con Georges Bourgin, Ernest Labrousse, Corrado Barbagallo e Gino Luzzatto. Ma l’elenco è tutt’altro che completo. Fu vice-presidente della Società italiana degli Economisti e della Società italiana degli Storici economici; Presidente (nonché fondatore, con altri) del Comitato ita- liano per lo Studio della Demografia storica e membro di molte Giunte e diC omitati di redazione e di direzione di molte riviste. Ma non posso tacere la fondazione di 12 FRANCA ASSANTE (2) due importanti periodici vissuti più di un ventennio, e cioè dai primi anni ’60 fino al 1987, stampati a Napoli ma diffusi dalla Librairie Droz di Ginevra. Si tratta dei Cahiers Internationaux d’Histoire économique et sociale (già Annali di Storia eco- nomica e sociale, la palestra e il banco di prova di tutti i suoi allievi) e della Revue Internationale de Histoire de la Banque che accolsero, tra l’altro, significativi contri- buti di insigni studiosi stranieri. Per l’intensa e qualificata attività scientifica Demarco è stato destinatario di pre- stigiosi riconoscimenti: del Premio del Ministero della Pubblica Istruzione nel 1948 per le Scienze storiche ed economiche su designazione dell’Accademia dei Lincei; Premio Stefano Jacini per le Scienze economiche nel 1956; Premio Napoli per le Scienze storiche nel 1950 e nel 1960 e per le Scienze economiche nel 1963.