The Reluctant Imperialist: Italian
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Italy and the Sanusiyya: Negotiating Authority in Colonial Libya, 1911-1931 Eileen Ryan Submitted in partial fulfillment of the requirements for the degree of Doctor of Philosophy in the Graduate School of Arts and Sciences COLUMBIA UNIVERSITY 2012 ©2012 Eileen Ryan All rights reserved ABSTRACT Italy and the Sanusiyya: Negotiating Authority in Colonial Libya, 1911-1931 By Eileen Ryan In the first decade of their occupation of the former Ottoman territories of Tripolitania and Cyrenaica in current-day Libya, the Italian colonial administration established a system of indirect rule in the Cyrenaican town of Ajedabiya under the leadership of Idris al-Sanusi, a leading member of the Sufi order of the Sanusiyya and later the first monarch of the independent Kingdom of Libya after the Second World War. Post-colonial historiography of modern Libya depicted the Sanusiyya as nationalist leaders of an anti-colonial rebellion as a source of legitimacy for the Sanusi monarchy. Since Qaddafi’s revolutionary coup in 1969, the Sanusiyya all but disappeared from Libyan historiography as a generation of scholars, eager to fill in the gaps left by the previous myopic focus on Sanusi elites, looked for alternative narratives of resistance to the Italian occupation and alternative origins for the Libyan nation in its colonial and pre-colonial past. Their work contributed to a wider variety of perspectives in our understanding of Libya’s modern history, but the persistent focus on histories of resistance to the Italian occupation has missed an opportunity to explore the ways in which the Italian colonial framework shaped the development of a religious and political authority in Cyrenaica with lasting implications for the Libyan nation. -
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CARTE SCOPERTE collana dell’Archivio Storico Capitolino 2 Direzione della collana Mariarosaria Senofonte, Laura Francescangeli, Vincenzo Frustaci, Patrizia Gori, Elisabetta Mori Consulenti scientifici Mario Bevilacqua, Marina D’Amelia, Marco De Nicolò, Anna Esposito, Francesco Giovanetti, Simona Lunadei, Paola Pavan, Maria Grazia Pastura, Carlo Maria Travaglini Segreteria di redazione Maria Teresa De Nigris e-mail: [email protected] Laura Francescangeli Politiche culturali e conservazione del patrimonio storico-artistico a Roma dopo l’Unità Il Titolo 12 “Monumenti Scavi Antichità Musei” 1871-1920 viella © 2014 Viella s.r.l. – Archivio Storico Capitolino Tutti i diritti riservati Prima edizione: giugno 2014 ISBN (carta) 978-88-6728-061-2 ISBN (e-book) 978-88-6728-251-7 Alla schedatura della serie Archivio Generale, Titolo 12 “Monumenti Scavi Antichità Musei” (1871 - 1920) hanno collaborato le dottoresse Emilia Cento, Costanza Lisi, Elena Polidori nell’ambito di un’esercitazione condotta in collaborazione con la professoressa Paola Carucci docente di Archivistica Generale presso la Scuola Speciale per Archivisti e Bibliotecari dell’Università La Sapienza, nell’anno accademico 1993-1994. Copertina: Studio Polo 1116 viella libreria editrice via delle Alpi, 32 I-00198 ROMA tel. 06 84 17 758 fax 06 85 35 39 60 www.viella.it Indice Flavia Barca, Presentazione 7 Marco De Nicolò, Il patrimonio storico-culturale e artistico di Roma e la classe dirigente: le fonti per nuove ricerche 9 INTRODUZ I ONE 13 1. L’ Archivio Generale (1871-1922) del Comune postunitario e la serie documentaria del Titolo 12 “Monumenti Scavi Antichità Musei” 17 2. Le strutture per la tutela delle antichità e belle arti: lo Stato unitario e il Municipio di Roma Capitale 30 3. -
Annali Del Lazio Meridionale S T O R I a E S T O R I O G R a F I a Anno VIII, N 1 – Giugno 2008
1 Annali del Lazio Meridionale S T O R I A E S T O R I O G R A F I A anno VIII, n 1 – giugno 2008 Due quaderni all’anno. Semestrale. Ambito Direttore editoriale: Antonio Di Fazio territoriale: Lazio meridionale romano, ciocia- e-mail: [email protected] ro e pontino Ambito concettuale-disciplinare: la storia e gli Comitato di redazione svolgimenti culturali del Latium vetus e adiec- A. Di Fazio, Giovanni Pesiri, tum dall’ antichità fino ad oggi. Sfondo di sto- Luigi di Pinto, Giovanni Tasciotti ria nazionale e meridionale. Ricerca storica e Massimiliano Di Fazio, discussione. Spazio didattico. Rosario Malizia, Annibale Mansillo Si collabora alla rivista solo su invito del diret- tore o di un redattore. Sono però libere le ru- Comitato scientifico briche aperte al dibattito. La responsabilità Luigi Cardi (Geografia storica, Università Orien- giuridica e scientifica rimane interamente a ca- tale di Napoli) rico dell’ autore. Dischi, foto e dattiloscritti, se Vincenzo Padiglione (Antropologia sociale, Uni- non pubblicati, possono essere ritirati solo a versità di Roma ‘La Sapienza’) cura degli stessi autori. Silvana Casmirri (Storia moderna e contempo- Gli articoli vanno consegnati in cartaceo e su ranea, Università di Cassino) floppy-disk (possibilmente in Word / Times Giovanni Pesiri (Istituto Storico del Medioevo, New Roman 11). Gli autori hanno diritto a 3 Roma) copie del fascicolo per ogni saggio e 2 copie Massimiliano Di Fazio (Archeologo - Dott. Ri- per le recensioni (3 se più di una). Per gli e- cerca - Università di Roma ‘La Sapienza’) stratti si accorderanno con l’editore. Gli interessati a recensioni e schede possono Casa Editrice ‘Edizioni di Odisseo’, via S.S. -
Processi Storici E Politichedi Pace
Provincia di Roma Università degli Studi Roma Tre Processi Storici e di Politiche Pace Rivista di Storia, Politica e Cooperazione Internazionale Processi Storici e Politiche di Pace HHistorical Processes and Peace Politics Rivista di Storia, Politica e Cooperazione Internazionale -#5A5>?->5;//@<-01881>13@1:?5?19-?5/41 -$?;=5-01881=18-E5;:55:?1=:-E5;:-8510188K5:?13=-E5;:11@=;<1- -$?@05-=1-85 -#18-E5;:55:?1=:-E5;:-851<;85?5/-5:?1=:-E5;:-81 -$?@05>@88-<-/11>@88->5/@=1EE- -1;<;85?5/- -";85?5/4105<-/105>5/@=1EE-105/;;<1=-E5;:15:?1=:-E5;:-810188K&:5;:1@=;<1- -#5A5>?-<@..85/--=?5/;855:85:3@-5?-85-:-;5:381>1/41A1:3;:;>;??;<;>?5-88- peer review. G85-=?5/;8501..;:;1>>1=15:A5-?50-88K-@?;=1A5-19-58-88-5=1E5;:1 <B@8E1=@:5;=5? %419-5:-=1->;25:?1=1>?;2?416;@=:-8-=1 -5>?;=D;2:?1=:-?5;:-8#18-?5;:>-:0;2@=;<1-::?13=-?5;: -=1-$?@051> -:?1=:-?5;:-8#18-?5;:>-:0:?1=:-?5;:-8";85?5/> -"1-/1-:0$1/@=5?D$?@051> -1;<;85?5/> -"1-/1$1/@=5?D-:0;;<1=-?5;:";85/51>;2?41@=;<1-:&:5;: %41;@=:-8<@.85>41>-=?5/81>5:?-85-:;=:385>4 [email protected]??10-=?5/81>-=1>@.61/??;<11==1A51B =?5/81>>4;@80.1>1:?.D19-58?;?4105?;=5-8!225/1<B@8E1=@:5;=5? Copyright 2016-05E5;:5 @;A-@8?@=--"8180;;=;: #;9- %18 -BBB:@;A-/@8?@=-5? '&#–#5A5>?-05->/5- =1- $/51:E1";85?5/411$;/5-85 $1??;=1;:/;=>@-81 $?;=5-01881#18-E5;:5:?1=:-E5;:-8501881$;/51?F101881>?5?@E5;:51C?=-1@=;<11 Rivista pubblicata con il contributo dei Dipartimenti: - Scienze Umane e Sociali, Università degli Studi di Napoli “L’Orientale” - Lingue, Letterature e Culture Straniere, Università degli Studi “Roma Tre” Processi Storici e Politiche di Pace HHistorical Processes and Peace Politics n. -
Magg. Teobaldo Folchi - Commissariato Regionale Di Massaua - Brevi Cenni Storico Amministrativi Sulle Popolazioni, Dal Suddetto Commissariato Regionale Dipendenti
Magg. Teobaldo Folchi - Commissariato Regionale di Massaua - Brevi Cenni storico amministrativi sulle popolazioni, dal suddetto Commissariato Regionale dipendenti Nota introduttiva di Massimo Zaccaria - Università di Pavia SUMMARY The “Commissariato Regionale di Massawa” was established in 1898 and its original border included Samhar, Sahel, Northern Dankalia and part of the Acchele Guzai. The task of its very first organization fell on major Teobaldo Folchi, who spent six busy months in the Eritrean coastal town. Beside his administrative occupations, major T. Folchi wrote an impressive 552 pages report on the “Commissariato”, detailing information about people, places and resources of each single village and ethnic group of the “Commissariato”. Many the aspects covered by this unique report: history, economics, culture and politics. It shows how the Italians attempted to penetrate the complexities of this particular area of Eritrea and it offers the chance to grasp the way knowledge was produced and organized by Italian colonial administrators. This effort was aimed at strengthening the colonial control of the local peoples, nevertheless the data presented in the report offer a fascinating insight of the Eastern Lowland societies at the end of the XIX century. Si ringrazia il Museo del Risorgimento e della Resistenza di Vicenza per il permesso di pubblicare on-line questo documento e per la preziosa collaborazione fornita durante il lavoro di preparazione del testo. Massimo Zaccaria Introduzione Con le sue cinquecentocinquantadue pagine manoscritte, la relazione del maggiore Teobaldo Folchi sul Commissariato regionale di Massawa necessita, in primo luogo, di alcune informazioni sull’autore e sulle circostanze legate alla sua stesura. È questo l’obiettivo della prima parte dell’introduzione. -
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI ROMA TRE Dipartimento Di Studi Umanistici
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI ROMA TRE Dipartimento di Studi Umanistici Dottorato di ricerca in Storia, territorio e patrimonio culturale XXXII ciclo Tesi di Dottorato TRASFORMAZIONI DELL’USO E DELLA COPERTURA DEL SUOLO, DINAMICHE TERRITORIALI E RICOSTRUZIONI GIS NEI POSSEDIMENTI PONTINI DELLA FAMIGLIA CAETANI (XIX- XXI SECOLO) Dottorando: Diego Gallinelli Tutor: Prof.ssa Carla Masetti Anno Accademico 2019-2020 1 INDICE Introduzione p. 6 1 Approccio teorico-metodologico 1.1 L’analisi geostorica per studiare le trasformazioni del territorio p. 12 1.2 Gli strumenti GIS per la ricostruzione degli assetti territoriali del passato p. 19 1.3 Le fonti d’archivio della Fondazione Camillo Caetani p. 21 2 Aspetti generali della Pianura Pontina 2.1 Inquadramento territoriale p. 25 2.2 Inquadramento storico e politico p. 45 2.3 Il ruolo della famiglia Caetani p. 52 3 Le risorse della palude 3.1 Un ambiente complesso ma ricco di opportunità p. 64 3.2 La pesca nelle acque pontine p. 78 3.3 Le peschiere dei Caetani: il caso di Fogliano p. 92 3.4 I conflitti per la gestione delle acque p. 100 4 Le bonifiche nel corso dei secoli 4.1 I tentativi di bonifica precedenti a Pio VI p. 108 4.2 La bonifica di Pio VI p. 129 4.3 La bonifica del Novecento p. 150 5 Cisterna di Latina: storia ed evoluzione p. 165 2 6 Ricostruzioni GIS dell’uso e della copertura del suolo nell’antico territorio di Cisterna p. 177 6.1 Uso e copertura del suolo attraverso le mappe del Catasto Gregoriano 6.1.1 Le mappe del Catasto Gregoriano p. -
GARIBALDI, La Spedizione Dei 1.000, Caduta Del "REGNO Delle DUE
GARIBALDI, la spedizione dei 1.000, caduta del "REGNO delle DUE SICILIE" ed il "REGNO d’ITALIA" e successivamente la "REPUBBLICA d'ITALIA (REPUBLIC of ITALY)", ….come si sono formati ? ... sulla Violenza, il Furto, la Truffa, ecco i cenni storici dei FATTI ! Garibaldi Giuseppe, nacque a Nizza il 4 luglio 1807 e morì a Caprera il 2 giugno del 1882, era massone di 33º grado del Grande Oriente d'Italia (ricoprì anche brevemente la carica di Gran Maestro) e anticlericale, e fu autore di numerosi scritti e pubblicazioni, prevalentemente di memorialistica e politica, ma anche romanzi e poesie. Garibaldi era di corporatura bassa, alto 1,65, ed aveva le gambe arcuate. Era pieno di reumatismi e per salire a cavallo occorreva che due persone lo sollevassero. Portava i capelli lunghi perché, avendo violentato una ragazza, questa gli aveva staccato un orecchio con un morso. Era un avventuriero che nel 1835 si era rifugiato in Brasile, dove all’epoca emigravano i piemontesi che in patria non avevano di che vivere... Fra i 28 e i 40 anni visse come un corsaro assaltando navi spagnole nel mare del Rio Grande do Sul al servizio degli inglesi che miravano ad accaparrarsi il commercio in quelle aree. In Sud America non è mai stato considerato un eroe, ma un delinquente della peggior specie. Per la spedizione dei mille fu finanziato dagli Inglesi con denaro rapinato ai turchi, equivalente oggi a molti milioni di dollari. In una lettera, Vittorio Emanuele II ebbe a lamentarsi con Cavour circa le ruberie del nizzardo, proprio dopo "l’incontro di Teano": ".. -
El Horizonte Europeo De La Guerra De España En Cuba (1896-1898)*
El horizonte europeo de la guerra de España en Cuba (1896-1898)* Cristóbal Robles Muñoz Instituto de Historia, Centro de Humanidades, CSIC. Madrid Con escasas excepciones, la opinión española, parlamento y prensa, desconoció la vertiente internacional de la guerra de Cuba. Era ya en 1895 un conflicto colonial no un enfrentamiento civil. Por eso las reformas llegaron tarde. Se olvidó que, con alianzas o sin ellas, España sólo podría contar eficazmente con otras naciones si la situación interna- cional lo consentía. No era así en los años noventa. Cánovas lo sabía y lo insinuó en las Cortes las pocas veces en las que se trató de la cuestión. Este trabajo examina las rela- ciones entre las potencias europeas y su política en el Mediterráneo, los Balcanes, Extremo Oriente y el Caribe. En crisis las alianzas existentes en Europa, salvo la recién formada entente franco-rusa, el gobierno conservador, presidido por Cánovas desde 1895, trató de definir su política internacional: amistad con Italia y el Reino Unido, pero sin ampliar el compromiso más allá de lo que se firmó en marzo de 1887: defender el statu quo en Marruecos. Tener las manos libres desar- maba cualquier recelo o sentimiento hostil de Francia. Cuando la amenaza de Estados Unidos se sintió cerca, a la vista de su posición en el litigio entre Venezuela e Inglaterra, el ministro de Estado, presionado por los amigos de Italia, especialmente por Austria-Hungría, asoció la renovación de los acuerdos firmados en mayo de 1887 y renovados en 1891, con la obligación de auxiliar a España en el caso de una guerra con los norteamericanos. -
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La «questione italo-albanese» al congresso geografico del 1898 (A. Baldacci e la costruzione dell’espansionismo italiano in Adriatico) FRANCESCO MARTELLONI Tra Adua, Candia e Balcani meridionali Il terzo Congresso geografico italiano si svolse a Firenze dal 12 al 17 aprile di quel memorabile 1898: pochi giorni prima dei gravi eventi milanesi che nuo- vamente, dopo i «fasci siciliani», marchiarono a fuoco la vita sociale, politica e istituzionale del giovane regno d’Italia1. Se particolarmente drammatica, a par- tire dalle Puglie e la Sicilia, e fino alla Lombardia, risultava la situazione inter- na, non meno tesa, talvolta gravissima, risultò la politica estera italiana nel triennio 1896-98, stretto tra la disfatta di Adua e la nuova “crisi di Creta”2, con le sue ripercussioni nei Balcani. Fatti, questi ultimi, che riecheggeranno anche in quei lavori congressuali dei geografi. Sull’altopiano tigrino il generale Baratieri veniva sbaragliato dagli etiopici – con l’obliquo sostegno franco-russo ben noto alla Consulta3 – mentre in Europa Crispi e la diplomazia italiana pagavano il prezzo dell’isolamento internaziona- le sulla questione etiope. E d’altra parte, le clausole del trattato della Triplice al- leanza non coprivano le regioni del Corno d’Africa4. La sconfitta certificò pure 1 Cfr. L. SALVATORELLI, Storia del Novecento. Parte prima. L’Europa di fine secolo. Parte se- conda. Democrazia occidentale in cammino, Cles (TN), Club degli Editori, 1980 (Mondadori 1957), pp. 76-78; M. BELARDINELLI, Un esempio liberal-conservatore: i governi Di Rudinì (1896- 1898), Roma, Ed. Elia, 1976 e G. MANACORDA, Il movimento reale e la coscienza inquieta, Mila- no, Franco Angeli, 1992. -
1 Di Umberto Gentiloni Silveri
ELENCO DELLE PUBBLICAZIONI di Umberto Gentiloni Silveri VOLUMI - Storia dell’Italia contemporanea 1943-2019, Il Mulino, Bologna, 2019. - Il giorno più lungo della Repubblica. Un paese ferito nelle lettere a casa Moro durante il sequestro, Milano, Mondadori, 2016. - Bombardare Auschwitz. Perché si poteva fare, perché non è stato fatto, Milano, Mondadori, 2015 (Oscar Mondadori, 2020). - (con Stefano Palermo) Radici e libertà. 50 anni di Centro Einaudi, E Book, Torino, Centro di Ricerca e Documentazione Luigi Einaudi, 2014. - Contro scettici e disfattisti. Gli anni di Ciampi 1992-2006, Laterza, Roma-Bari, 2013. - L’Italia sospesa. La crisi degli anni Settanta vista da Washington, Einaudi, Torino, 2009. - Sistema politico e contesto internazionale nell’Italia repubblicana, Carocci, Roma, 2008. - (con Maddalena Carli) Bombardare Roma. Gli Alleati e la “città aperta” (1940- 1944), Il Mulino, Bologna, 2007. - Conservatori senza partito. Un tentativo fallito nell’Italia giolittiana, Studium, Roma, 1999. - L’Italia e la nuova frontiera. Stati Uniti e centro-sinistra 1958-1965, Il Mulino, Bologna, 1998. - Gender and Radical Politics in the Black Panther Party: Two Lives Compared, Final Dissertation in US Recent History, Berkeley, University of California (USA), 30 giugno 1994. CURATELE - The Italian Question: Systemic Crisis, Global Change and New Protagonists (1992- 2018), «Journal of Modern Italian Studies», Volume 24, Number 3, June 2019. - (con Marcello Pezzetti) Noi, bambine ad Auschwitz. La nostra storia di sopravvissute alla Shoah, Milano, Mondadori, 2018 1 - Enrico Berlinguer, l’Italia e il mondo, «Dimensioni e problemi della ricerca storica», n. 2, 2016, pp. 5-119. - (con Stefano Palermo e Gianni La Bella), La costruzione della pace nell’Europa del secondo Novecento. -
Imp.Libro Indici
SOCIETÀ ITALIANA PER IL PROGRESSO DELLE SCIENZE INDICE GENERALE STORICO-CRONOLOGICO ALFABETICO E ANALITICO Lavori, contributi e quadri direttivi (1839-2005) SIPS 1839 ONLUS INDICE GENERALE Presentazione del Presidente della SIPS . 7 La SIPS e le sue attività dal 1839 al 2005 . 9 Bibliografia . 50 Nota metodologica . 53 Indice storico - cronologico . 57 Tavola sinottica: riunioni e date relative . 137 Indice alfabetico dei lavori, dei contributi e dei quadri direttivi della SIPS . 141 Indice analitico . 563 5 PRESENTAZIONE La SIPS, Società Italiana per il Progresso delle Scienze, trae le sue ori- gini dalla I riunione degli scienziati italiani del 1839 e ha rappresentato, fin da quei tempi, un punto di convergenza degli addetti alle scienze nella loro accezione più vasta (dalle scienze naturali a quelle mediche, dalla matematica alla chimica, dalla ingegneria alla fisica e all’astrono- mia, dalla geologia alla genetica e così via). Ha avuto anche un impor- tante ruolo politico nella convergenza verso l’Unità d’Italia, da più state- relli verso un grande Paese. Con la crescita esponenziale delle conoscenze scientifiche i cui vari filoni sono via via divenuti veri e propri corpi dottrinali con una miria- de di applicazioni proprie, sono nate nel tempo molte società scientifi- che, dedicate a trattare, in periodici convegni e pubblicazioni, lo svilup- po delle singole discipline. Per questo motivo, nel tempo, il ruolo della SIPS si è più propria- mente spostato ad organizzare studi e convegni su temi multidiscipli- nari e interdisciplinari -
CRONOLOGIA DELLA SOMALIA ITALIANA Di Raffaele Laurenzi
CRONOLOGIA DELLA SOMALIA ITALIANA di Raffaele Laurenzi L’Italia di re Vittorio Emanuele II, da pochi anni unificata, non assiste indifferente alla politica espansionistica delle grandi potenze europee in Africa e in Asia. I governi che si succedono in questi anni studiano perciò la possibilità di assicurare anche all’Italia territori da colonizzare. Uno di questi è la Somalia. Nella seconda metà dell’Ottocento, la Somalia è dominata a nord dai sultani di Migiurtinia, al centro dal sultano di Obbia, a sud dal sultano di Zanzibar, i cui possedimenti si estendono da Chisimaio fino a Mogadiscio. L’interno della Somalia, in molte parti inesplorato, è abitato da tribù nomadi o seminomadi di varie etnie. Si stima che la popolazione dell’intera Somalia non superi il milione di abitanti. Di seguito, riportiamo le tappe più significative della colonizzazione italiana in Somalia, fino all’amministrazione fiduciaria concessa dall’Onu all’Italia nel 1950. 1885. Il governo Giolitti invia nelle acque della Somalia la nave Barbarigo, che esplora la foce del Giuba. Nelle foto: Giovanni Giolitti, 1842-1928; la Barbarigo varata nel 1879; il sultano di Zanzibar Barghash bin Said. 1885, 28 maggio. Viene aperto a Zanzibar il consolato italiano. Il console Vincenzo Filonardi (1853-1916), ex capitano del Regio Esercito, firma un contratto commerciale col sultano. L’operazione si svolge in segreto: le potenze europee non vedrebbero di buon occhio progetti espansionistici dell’Italia in quella regione. 1889, 8 febbraio. L’Italia ottiene il protettorato del sultanato di Obbia. 1889, 7 aprile. Accordo con il sultano della Migiurtinia, regione della Somalia del nord: l’Italia ottiene il protettorato di una parte di quel territorio.