Processi Storici E Politichedi Pace

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Processi Storici E Politichedi Pace Provincia di Roma Università degli Studi Roma Tre Processi Storici e di Politiche Pace Rivista di Storia, Politica e Cooperazione Internazionale Processi Storici e Politiche di Pace HHistorical Processes and Peace Politics Rivista di Storia, Politica e Cooperazione Internazionale -#5A5>?->5;//@<-01881>13@1:?5?19-?5/41 -$?;=5-01881=18-E5;:55:?1=:-E5;:-8510188K5:?13=-E5;:11@=;<1- -$?@05-=1-85 -#18-E5;:55:?1=:-E5;:-851<;85?5/-5:?1=:-E5;:-81 -$?@05>@88-<-/11>@88->5/@=1EE- -1;<;85?5/- -";85?5/4105<-/105>5/@=1EE-105/;;<1=-E5;:15:?1=:-E5;:-810188K&:5;:1@=;<1- -#5A5>?-<@..85/--=?5/;855:85:3@-5?-85-:-;5:381>1/41A1:3;:;>;??;<;>?5-88- peer review. 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'&#–#5A5>?-05->/5- =1- $/51:E1";85?5/411$;/5-85 $1??;=1;:/;=>@-81 $?;=5-01881#18-E5;:5:?1=:-E5;:-8501881$;/51?F101881>?5?@E5;:51C?=-1@=;<11 Rivista pubblicata con il contributo dei Dipartimenti: - Scienze Umane e Sociali, Università degli Studi di Napoli “L’Orientale” - Lingue, Letterature e Culture Straniere, Università degli Studi “Roma Tre” Processi Storici e Politiche di Pace HHistorical Processes and Peace Politics n. 15-16/ 2014 Indice PROBLEMI E RIFLESSIONI / PROBLEMS AND ISSUES 3 La Grecia e le commissioni finanziarie internazionali del 1898 e del 2010: una prospettiva comparata Alessandro Albanese Ginammi, Giampaolo Conte ............................................................................ 7 STUDI E RICERCHE / STUDIES AND RESEARCH 3 La promozione democratica statunitense a Cuba e i suoi «conflicting objectives» Alessandro Badella ....................................................................................................................... 23 3 L’allargamento dell’ONU del 1955 e i prodromi del processo di distensione internazionale Lucio Barbetta .............................................................................................................................. 49 3 L’Italia degli shock energetici: dagli investimenti nucleari alla cronica dipendenza petrolifera Silvio Labbate .............................................................................................................................. 69 3 Le relazioni transatlantiche e la questione arabo-israeliano-palestinese (1977-1988) Maria Scacchioli .......................................................................................................................... 95 3 Una storia poco conosciuta. Aspetti e momenti delle relazioni fra i Regni d’Italia e Portogallo nell’Ottocento Settimio Stallone ........................................................................................................................... 131 RECENSIONI / BOOKS REVIEWS H =-35819<5=1;B#@>>5-188:-:0!@?;2;A1(5?4'8-0595="@?5: Maria Amoroso ............................................................................................................................. 161 H K!05>>1-01801.5?;81/=5>525:-:E5-=515:=1/5-0-8 -;335 Jacopo Calussi .............................................................................................................................. 162 H %41&:=1/;3:5E10";85?5/>;2012-/?;$?-?1>5:?41";>?-$;A51?$<-/1 Dario Chillemi .............................................................................................................................. 164 H &$-#@>>5-#18-?5;:>?41595?>;2"-=?:1=>45< Giovanna De Maio ....................................................................................................................... 167 H #-05;>;9-335;;918K?-85-1:?=G5:3@1==- Gaetano La Nave ......................................................................................................................... 168 Processi Storici e Politiche di Pace Historical Processes and Peace Politics H K?-85-18K-AA5;018<=;/1>>;0505>?1:>5;:15:?1=:-E5;:-81 - Alessandro Leonardi ..................................................................................................................... 170 H $@<1=";B1=%=-:>2;=910%41#19-75:3;291=5/-:;=153:#18-?5;:>5:?41 > Maria Scacchioli .......................................................................................................................... 172 H %4119;/=-?5E-?5;:;2:?1=:-?5;:-8:>?5?@?5;:>5=>?:?1=:-?5;:-819;/=-/D#1<;=? Tommaso Visone ........................................................................................................................... 176 PUBBLICAZIONI RECENTI / NEW BOOKS H "@..85/-E5;:5=1/1:?5 ................................................................................................................. 183 STUDI E RICERCHE / STUDIES AND RESEARCH Una storia poco conosciuta. Aspetti e momenti delle relazioni fra i Regni d’Italia e Portogallo nell’Ottocento Settimio Stallone* Sommario: 1.- Vincoli dinastici per ambizioni iberiche: i motivi di un’amicizia; 2.- Fra Que- stione romana e difesa del costituzionalismo: i rapporti bilaterali negli anni del regno di Luís I; 3.- L’Italia e la crisi coloniale anglo-portoghese del 1890-91; 4.- “Noi non abbiamo bisogno di que- sto minuscolo re del Portogallo”: il maldestro viaggio in Europa di re Carlos e la rottura delle re- lazioni diplomatiche fra Roma e Lisbona. 1.- I rapporti diplomatici fra il Regno d’Italia e quello del Portogallo nell’Ottocento non hanno mai particolarmente attratto l’attenzione della storiografia nazionale1. Una monarchia, quella lusitana, la cui dimensione geopolitica era piuttosto distante dagli ambiti tradizionali della politica estera italiana e che, per la sua ormai trascor- sa grandezza imperiale, non era più in quegli anni al centro della grande politica in- ternazionale. Ciò nonostante le relazioni fra i due Regni nell’ultimo quarantennio del XIX secolo presentano non pochi motivi d’interesse, a partire dallo sforzo eser- citato in maniera pressoché costante dai due Governi per la nascita di un’amicizia che, rafforzata dai legami dinastici stabiliti proprio in quegli anni fra le due Corti, avrebbe dovuto essere la base su cui costruire, specialmente nelle intenzioni della parte italiana, una proficua collaborazione nella grande politica europea. Una storia, quella delle relazioni italo-portoghesi, caratterizzata da un clima di generale distensione, temporaneamente turbato da due crisi (l’una nel 1870, l’altra, più grave – nel 1895-96) che pur destinate a non lasciare particolari strascichi nel complesso dei rapporti fra i due Paesi, rivelavano l’insofferenza di Lisbona per non essere considerata su di un piano di parità da un’Italia che mal celava l’intenzione di farne una sorta di junior partner di cui servirsi per rafforzare le sue aspirazioni di nuova grande potenza nel sistema politico ed economico internazionale dell’epoca, ipotizzando combinazioni pan-iberiche funzionali all’impostazione anti-francese del- la politica estera nazionale di quegli anni. A ogni modo, in un momento molto complesso della storia europea, non mancò mai, fra Roma e Lisbona, quello che Emilio Visconti Venosta definì uno sforzo comune “per la causa generale della pace e della civiltà”, favorito dalla considerazione che, in Italia, si aveva per un Paese na- * Ricercatore di Storia delle Relazioni Internazionali, Università di Napoli “Federico II”. 1 Fra i pochi contributi in lingua italiana sulla storia del Portogallo negli anni della Monarchia costituzio- nale (1820-1910) qui si ricordano: J.H. Saraiva, Storia del Portogallo, Milano, 2007 e, soprattutto, F. Tavares Pimenta, Storia politica del Portogallo contemporaneo (1800-2000), Milano, 2011. 131 Processi Storici e Politiche di Pace Historical Processes and Peace Politics turalmente preposto al ruolo d’intermediario con le altre Potenze2. Che si trattasse, per l’appunto, della Questione romana, della difesa dell’Europa monarchica e costi- tuzionale dalla deriva repubblicana, ch’ebbe in quegli anni una sua prima ma fatua affermazione proprio nella Penisola iberica, infine di sostenere le reciproche (e dif- ficili) ambizioni in ambito coloniale, l’Italia e il Portogallo cercarono sempre una convergenza d’interessi in grado non solo di rafforzare un rapporto già nato solido, ma anche di lottare contro una condizione di sostanziale isolamento internazionale che, seppur in maniera differente, costituiva un carattere comune dell’azione delle rispettive diplomazie. Pur non negando la preesistenza di un’influenza britannica, complessivamente ben accetta alle istituzioni e al Paese, l’Italia, specialmente fra la fine degli anni ’60 e il principio del decennio successivo, nonché, in ancora maggior misura, a cavallo fra gli anni ’80 e ’90, cercò di affiancarsi alla tutela esercitata da Londra sul piccolo Regno atlantico, cercando d’incunearsi nel sempre meno gestibi- le dissidio anglo-portoghese sulla spartizione dell’Africa centro-meridionale, svilup- pando altresì i legami commerciali con una Lisbona soggetta a una dipendenza eco- nomica da Londra pericolosa per la stabilità delle sue finanze. 2.- Il Portogallo stabilì regolari relazioni diplomatiche con l’Italia il 27 giugno 1861. A ritardare il riconoscimento lusitano più che l’opposizione del Partito Clericale, all’epoca formazione minoritaria
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    La «questione italo-albanese» al congresso geografico del 1898 (A. Baldacci e la costruzione dell’espansionismo italiano in Adriatico) FRANCESCO MARTELLONI Tra Adua, Candia e Balcani meridionali Il terzo Congresso geografico italiano si svolse a Firenze dal 12 al 17 aprile di quel memorabile 1898: pochi giorni prima dei gravi eventi milanesi che nuo- vamente, dopo i «fasci siciliani», marchiarono a fuoco la vita sociale, politica e istituzionale del giovane regno d’Italia1. Se particolarmente drammatica, a par- tire dalle Puglie e la Sicilia, e fino alla Lombardia, risultava la situazione inter- na, non meno tesa, talvolta gravissima, risultò la politica estera italiana nel triennio 1896-98, stretto tra la disfatta di Adua e la nuova “crisi di Creta”2, con le sue ripercussioni nei Balcani. Fatti, questi ultimi, che riecheggeranno anche in quei lavori congressuali dei geografi. Sull’altopiano tigrino il generale Baratieri veniva sbaragliato dagli etiopici – con l’obliquo sostegno franco-russo ben noto alla Consulta3 – mentre in Europa Crispi e la diplomazia italiana pagavano il prezzo dell’isolamento internaziona- le sulla questione etiope. E d’altra parte, le clausole del trattato della Triplice al- leanza non coprivano le regioni del Corno d’Africa4. La sconfitta certificò pure 1 Cfr. L. SALVATORELLI, Storia del Novecento. Parte prima. L’Europa di fine secolo. Parte se- conda. Democrazia occidentale in cammino, Cles (TN), Club degli Editori, 1980 (Mondadori 1957), pp. 76-78; M. BELARDINELLI, Un esempio liberal-conservatore: i governi Di Rudinì (1896- 1898), Roma, Ed. Elia, 1976 e G. MANACORDA, Il movimento reale e la coscienza inquieta, Mila- no, Franco Angeli, 1992.
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