QUADRO CONOSCITIVO Ambito n°32 CHIANTI

PROVINCE : Firenze, TERRITORI APPARTENENTI AI COMUNI : Barberino Val d’Elsa, Castellina in Chianti, Castelnuovo Berardenga , , Greve in Chianti, Poggibonsi, Radda in Chianti, San Casciano in Val di Pesa, Tavarnelle Val di Pesa, Impruneta

CENNI SUI CARATTERI AGROFORESTALI Un’alta varietà di litologie caratterizza l’ambito, arricchendone il paesaggio: il galestro, nelle zone in prossimità di San Casciano; le ar- gille calcaree, nell’area di Greve e nelle zone a minore altitudine, il macigno sui Monti del Chianti, l’alberese nelle aree più basse e centro meridionali ed il tufo nel comune di Castelnuovo Berardenga. Il paesaggio presenta un significativo livello di naturalità diffusa. Il bosco svolge un ruolo fondamentale nell’articolazione del paesag- gio: dove è risultato sconveniente il dissodamento per l’utilizzo agricolo dei terreni, estesi boschi formati prevalentemente da specie caducifoglie proprie della zona submontana coprono i versanti o circondano zone coltivate di dimensioni più o meno ampie,mentre nelle colline plioceniche si presenta come lembo intercluso nei coltivi .Dove è risultato sconveniente il dissodamento per l’utilizzo a- gricolo dei terreni, estesi boschi formati prevalentemente da specie caducifoglie proprie della zona submontana coprono i versanti. L’ordinamento mezzadrile ha connotato profondamente le forme e gli equilibri del paesaggio che ha assunto valenze iconiche a livello internazionale. Nonostante oggi alle colture promiscue e ai terrazzamenti si siano talvolta sostituiti vigneti e oliveti specializzati di nuovo impianto o campi a colture erbacee, anche con consistenti rimodellamenti e fenomeni di erosione, sono ancora riconoscibili le strutture resistenti dell’appoderamento e il mosaico agrario conserva un grado di diversità significativo, anche nel Chianti senese, do- ve dominano i seminativi a maglia larga.

CENNI SUGLI INSEDIAMENTI Sulla viabilità storica, che funge da matrice, e che si distende prevalentemente lungo i crinali e più raramente a mezzacosta, l’insediamento si è disposto storicamente secondo regole ben precise. Ogni nuovo manufatto aggiunto si addossava ad uno esisten- te, costituendo così un borgo oppure sviluppando piccoli nuclei lineari lungo le vie di comunicazione. Nel primo caso le costruzioni po- tevano sorgere in posizione isolata (in particolare pievi, ville, fattorie e poderi), generalmente dominante rispetto all’intorno e a debita distanza dagli edifici delle proprietà limitrofe. Le recenti edificazioni hanno interrotto queste regole, introducendo nuove forme insediative carenti di effettiva corrispondenza con il contesto paesaggistico: lottizzazioni ai margini dei centri urbani, strade di fondovalle, aree industriali e artigianali.

CENNI STORICI Nel Chianti vi sono tracce della dominazione etrusca, ad es. la grande tomba di Castellina, reperti a Panzano, a ecc., e pa- recchi nomi di luogo etruschi come Lucolena, , Riétine, Roseniano, Spaltenna, Tocena, Ambra, Vercenni, Vértine, (monte), Gallenda, Gena (torrente), Pesa, Terzona,ecc. e molti nomi romani: ad es. in una ristretta area non lontana da Siena, , Mi- sciano, Fontignano, Pontignano, Monacano; qualche nome di origine longobarda, come Brolio, , Camporempoli; ed ov- viamente importanti memorie dell’epoca feudale, quando vi si trovavano vasti possessi dei conti Guidi e della consorteria dei Firidolfi- Ricasoli. Il controllo diretto di Firenze risale alla pace di Monterutoli, 1201. Nel Regno d’Italia Greve era capoluogo di mandamento (cioè sede di pretura). Il Chianti ha preso nome dall’antica “Lega del Chianti”, una delle leghe di comuni promosse dalla Repubblica di Firenze nel XIII seco- lo, come organismi di mobilitazione di contingenti militari a difesa del capoluogo, e la più vasta. Non è un caso che questa lega – che aveva come simbolo un gallo nero, e sede in Radda – sia l’unica che ha dato nome ad un territorio, a differenza ad esempio delle le- ghe di Brozzi, di Cintoia, Rignano, Diacceto ecc., ben settantasei. L’elemento che ha caratterizzato il territorio è stato in questo caso il vino del Chianti. Un antico detto fiorentino, “avere un podere in

Chianti” significava avere una fortuna. Al vino Chianti, nel XIX secolo, dedicò le sue cure, fissandone le modalità di produzione e le caratteristiche, cioè il disciplinare, il “barone di ferro”, Bettino Ricasoli, che nel Chianti possedeva il castello e una tenuta. Della coscienza dei cittadini di appartenenza al territorio non vi sono prove evidenti come in altre aree della Regione, dove esistono, talora da decenni festival e manifestazioni itineranti fra i vari centri dell’area. Esiste certamente un “mito”, forse più all’estero che in Italia, del Chianti, proposto come esempio del paesaggio toscano; che identifica nell’immagine emergente della Toscana quella dei vigneti e cipressi del Chianti. In realtà la fine della mezzadria ha alterato profondamente il paesaggio tradizionale, introducendo la col- tura intensiva specializzata della vite, ed anche dell’olivo accoglienza qualificato ed articolato per tipologie di utenti.

CENNI DI STORIA DELL ’ECONOMIA LOCALE Il Chianti, come ha scritto Italo Moretti, “è sempre stato e nonostante tutto, lo è ancor oggi, una entità territoriale sfumata, non facil- mente definibile”. Il confronto fra le cifre dei censimenti del 1951, 1971, 2001 mostra una forte perdita di popolazione nel primo intervallo e una notevole ripresa nel secondo, riferibile sia alla crescita dei comuni situati alla periferia di Firenze e Siena che alla voga del vino chianti e della sua zona, quindi alla moda del “Chiantishire” nel mondo anglosassone. Una moda che, come tutte, potrebbe cambiare in avvenire. La superficie del consorzio del Chianti classico è di circa 720 kmq. Il territorio in esso compreso arriva a circa 9 km dal centro di Fi- renze, e 4 dal centro di Siena, e questo non è certo un elemento a favore dell’istituzione di un’area del Chianti. L’estensione dei vi- gneti è di circa 7150 ettari. Il consorzio venne istituito da alcuni produttori nel 1924, ed ebbe un primo riconoscimento legislativo da un decreto ministeriale del 1932, riguardante la denominazione del vino. Un primo disciplinare del vino Chianti venne emanato il 9.8.1967; un nuovo disciplinare è stato approvato nel 2002. Alcuni dei comuni parzialmente inclusi nel consorzio sono industriali: è il caso di Barberino V. E., che partecipa all’area industrializzata che ha come centro Poggibonsi; e di S. Casciano, nelle cui aree pia- neggianti situate in Val di Pesa si sono collocate industrie dislocate da Firenze. Lo stesso è accaduto a Tavarnelle, con la zona indu- striale di Sambuca.

Riconoscimento dei caratteri strutturali

CARATTERI STRUTTURALI IDENTIFICATIVI Elementi costitutivi naturali

Geomorfologia Un’alta varietà litologica caratterizza l’ambito. I rilievi dei Monti del Chianti sono composti quasi interamente da Macigno nella porzione più alta e settentrionale e da Alberese nella parte più bassa e meri- dionale che degrada verso la fascia collinare. Il Chianti Fiorentino è caratterizzato dai tre crinali dell’Elsa-Pesa, della Pesa-Greve e della Greve-Ema; e dall’alternanza, (con la stessa disposizione appenninica) di versanti collinari e pendici che li raccordano con gli ambienti di pianura, situati in corrispondenza dei corsi d’acqua principali.

Copioso è il numero dei torrenti, fossi e rii che hanno origine o si di- ramano in questo territorio, i principali sono la Pesa, l’Arbia, la Gre- ve, e l’Ombrone. Importanti distribuzione di sorgenti di piccola e media portata legata alla particolare situazione geologica del sottosuolo.

Greve in Chianti Vegetazione Le groppe collinari tra la provincia di Firenze e Siena ricoperte da una densa vegetazione boschiva, rappresentano la morfologia tipica del paesaggio chiantigiano.

Castellina in Chianti

Assetti agricoli e forestali

Paesaggio I paesaggi storici sono caratterizzati dal susseguirsi d sistemi eco- agrario e nomico-agrari che fondono le proprie origini nel periodo etrusco ro- forestale storico mano e si sviluppano in epoca feudale con pievi, castelli, fattorie e borghi fortificati legati ai vari domini e signorie di città e casati.

L’organizzazione mezzadrile, lo sviluppo moderno dell’impianti viti- nicoli e i primi rimboschimenti connotano le forme e gli equilibri del paesaggio. Le sistemazioni idraulico-agrarie dei terrazzamenti con muri a secco degli acquidocci, la di viabilità interpoderale, il sistema dei poderi, degli elementi vegetazionali puntuali di confine e di culto sono an- cora riconoscibili

Le fattorie, ville rurali fulcro dell’ordinamento mezzadrile, sono spesso, ancora oggi, sede di aziende agricole di grande prestigio; gli spazi aperti di diretta pertinenza presentano specie vegetali or- namentali come i cipressi e i cedri (San Casciano in Val di Pesa).

Castellina in Chianti Paesaggio La diffusione e l’introduzione di sistemi meccanizzati, il modificarsi agrario e dei sistemi economici di riferimento si sono manifestati nella forestale realizzazione di edifici quali consorzi agrari, mangimifici e cantine. moderno Il passaggio dalla piccola alla grande proprietà segna il semplificarsi delle sistemazioni colturali e vegetazionali, la sostituzione del terrazzamenti tradizionali con vigneti specializzati.

Recentemente sono stati intensificate le monocolture a vite con parziali sostituzione dei terrazzamenti tradizionali, mentre per le coltivazione ad olivi si registra una tendenza alla sostituzione dei vecchi impianti con sistemi produttivi che riducono la manodopera. Nel dopoguerra si accentua il rimboschischimento dei coltivi abbandonati con consistenti interventi.

Poggibonsi

Insediamenti e infrastrutture

Insediamenti I maggiori insediamentii sorgono generalmente lungo la viabilità prin- storici cipale di crinale, concentrati sulla sommità di colli dai quali dominano i territori circostanti. Seguono secondo la scala gerarchica i borghi fortificati, le pievi, le grandi ville e castelli signorili e le fattorie.

Castellina in Chianti Insediamenti Gli insediamenti recenti delle filiere agroalimentari risultano ben vi- moderni e sibili nel paesaggio per lo più esterni agli aggregati. contemporanei Nelle zone confinanti con Firenze e nei centri maggiori si è avuta una espansione delle aree residenziali che ha investito pianure e colline.

La localizzazione e la tipologia delle espansioni edilizie recenti pre- sentano problemi di inserimento paesaggistico anche in relazione alle configurazioni insediative preesistenti.

Greve in Chianti

Viabilità e La viabilità storica si distende prevalentemente sui crinali seguendo infrastrutture l’andamento del rilievo (talvolta delimitata da muri di contenimento storiche delle terre e/o di recinzione) rappresenta l’unica rete di relazione ancora conservata dell’organizzazione insediativa e di appodera- mento mezzadrile.

Castelnuovo Berardenga Viabilità e Costituiscono segni paesaggistici visibili e spesso incoerenti con il infrastrutture contesto le nuove strade agrarie di collegamento con le strutture moderne e produttive e con le nuove cantine. contemporanee Le cave attive e dimesse di Montegrotti e San Carlo risultano ben visibili nel paesaggio.

Le attività industriali necessitano di impianti difficilmente inseribili nel paesaggio collinare, soprattutto quando questo presenta la peculiare fragilità data dalla minuta tessitura del mosaico agrario; nell’intorno di tali siti si registrano spesso condizioni di degrado paesistico per abbandono o sottoutilizzo agrario.

Greve in Chianti

CARATTERI STRUTTURALI ORDINARI Elementi costitutivi naturali

Idrografia Sia i fiumi principali che i corsi d’acqua hanno prevalentemente un naturale carattere torrentizio e con ricorrenti fenomeni di esondazione.

La vegetazione di ripa dei corsi d’acqua costituisce un sistema strut- turale del paesaggio dei fondovalle; le aree limitate all’alveo presen- tano talvolta la tessitura minuta degli orti.

Greve in Chianti

Assetti agricoli e forestali

Paesaggio Le colline, caratterizzate da versanti a debole acclività alternati da agrario e crinali, con dorsali arrotondate e ondulate, mostrano nell’insieme un forestale storico paesaggio dato da rilievi separati da vallate più o meno ampie.

L’abbandono delle colture arboree risulta più evidente dalla loro tessitura smagliata ,oltre alla perdita di diversità del paesaggio può portare a significativi processi di dissesto idrogeologico.

San Casciano Val di Pesa Paesaggio Nel complesso il paesaggio collinare appare totalmente e agrario e intensamente antropizzato. Sono ancora riconoscibili tratti ed forestale elementi tipici del paesaggio storico collinare, alternati a vigneti di moderno impianto recente.

Le pratiche agrarie della viticoltura contemporanea producono spesso decisi livellamenti del terreno con effetti di alterazione morfologica del paesaggio.

Radda in Chianti

Insediamenti e infrastrutture

Insediamenti Nonostante i cambiamenti sostanziali dovuti principalmente ai fe- storici nomeni di urbanizzazione e di industrializzazione, concentrati nel- la zone pianeggianti di fondovalle, lungo la viabilità principale e in collina a ridosso dei centri abitati, nel sistema storico-agrario e ambientale (insieme di vaste aree boscate e ambiti fluviali) so- pravvive un paesaggio dalla forte impronta storica.

Gaiole in Chianti

Radda in Chianti

Insediamenti La realizzazione di nuovi edifici produttivi e l’abbandono degli edifici moderni e rurali sono processi di trasformazione che esasperano i propri ca- contemporanei ratteri critici quando si manifestano in condizioni di promiscuità.

Tavernelle Val di Pesa La superstrada FI-SI insieme alla chiantigiana sono l’ossatura prin- Viabilità e cipale sulla quale si struttura questo ambito infrastrutture Gli elettrodotti aerei sono fattori di criticità visuale soprattutto quan- moderne e do non si collocano nelle fasce di margine tra i boschi e le colture; si contemporanee hanno inoltre effetti di fuori scala difficilmente mitigabili quando i tra- licci sono collocati nei pressi di pertinenze edilizie.

San Casciano Val di Pesa

Riconoscimento dei valori

Valori naturalistici Valori storico-culturali Valori estetico- percettivi ELEMENTI Il principale complesso montuoso alto colli- L’alto corso dell’Ombrone (nasce nei Monti Il complesso dei Monti del Chianti segna COSTITUTIVI nare del Chianti,Monti del Chianti, ricoperto di San Giusmè sovrastanti Castelnuovo del- visivamente il confine orientale del territo- NATURALI quasi totalmente da boschi di latifoglie con la Beradenga) pur ricevendo numerosi fos- rio del Chianti, in particolare Monte San ecosistemi forestali stabili, da castagneti da satelli non è ricco d’acqua, ma è significati- Michele emerge dalle vallate della Greve. Geomorfologia frutto di particolare interesse paesistico e da vo sotto l’aspetto testimoniale. Infatti il corso un mosaico ambientale (tra cui aree coltiva- del fiume costituiva una delle più antiche Idrografia te, pascoli,arbusteti acidofili, praterie se- antiche vie di comunicazione naturale tra il naturale condarie), presenta un significativo livello di territorio interno dell’Etruria settentrionale, naturalità diffusa ed un alto interesse pae- la valle dell’Arno, e la costa. Vegetazione saggistico.

I corsi d’acqua dei Monti del Chianti, seb- bene di scarsa portata, conservano caratteri di naturalità e lembi di bosco riparali di alto valore ecologico-ambientale.

Le ”macchie boscate“ (in genere disposte lungo i terreni di maggiore pendenza) alter- nate ai coltivi,rappresentano elementi signi- ficativi sia sotto l’aspetto naturalistico che paesaggistico in quanto componente fon- damentale del mosaico agro-forestale chiantigiano.

Gli impluvi e vegetazione riparia del retico- lo minore delle acque, oltre a svolgere un importante ruolo ecologico-ambientale, a valenza paesaggistica.

Copioso è il numero dei torrenti ,fossi e rii che hanno origine o si diramano in questo territorio,i principali sono la Pesa, l’Arbia, la Greve, e l’Ombrone. L’alto bacino dell’Arbia, nel cuore del Chian- ti senese (caratterizzato da rocce prevalen- temente di calcare bianco la cuoi permeabi- lità garantisce la portata perenne anche nel periodo estivo), presenta caratteri di natura- lità diffusa ed un eccezionale valore pae- saggistico. L’alto corso della Greve (nasce dalle rocce prevalentemente arenacee dei Monti del Chianti) è caratterizzato da una ricca copertura boschiva e presenta un buon livello di naturalità.

Nel Chianti senese (Radda, Gaiole, Castel- lina) l’uso del suolo prevalente è quello bo- schivo, specie prevalentemente caducifoglie proprie della zona sub-montana coprono i versanti. Alla consistenza presenza delle aree boscate (giovani) corrisponde una qualità ambientale e una funzionalità ecosi- stemica di livello medio elevato.

ELEMENTI La tessitura agraria storica costituisce la I paesaggi storici sono caratterizzati dal L’ordinamento poderale, strutturato in pen- COSTITUTIVI struttura del paesaggio e riveste valore an- susseguirsi di sistemi economico-agrari che dici più aspre sul substrato prevalentemente ANTROPICI che per il ruolo storico di tutela della risorsa fondono le proprie origini nel periodo etru- roccioso o su rilievi più arrotondati, su affio- suolo e di equilibrio della biodiversità. sco romano e si sviluppano in epoca feuda- ramenti prevalentemente argillosi, ha de- Idrografia le con pievi, castelli, fattorie e borghi fortifi- terminato un agromosaico connotato da artificiale Tutela delle “aree coltivate“ e delle sistema- cati legati ai vari domini e signorie di città e tessere terrazzate uliveti, vigneti, seminativi zioni dei prato pascolo. casati. e boschi, che per l’equilibrio della metrica Paesaggi agrari La rete delle curtes alto-medievale era par- dei campi ha assunto valenze iconiche. e forestali storici ticolarmente fitta, una ricchissima topono- L’impronta rurale del paesaggio,seppure mastica documentava l’estrema frammen- forzata dalla agricoltura specializzata nella Paesaggi agrari tazione delle terre. vite, resta l’aspetto dominante e costituisce e forestali Il sistema insediativo rurale di matrice sto- il sostanziale e qualificante elemento valo- moderni rica, le pertinenze e relativa rete viaria sulla riale da conservare. quale è strutturato rappresenta un alto valo- re culturale diffuso a livello d’ambito. La zona di San Donato in Poggio nel comu- ne di Tavarnelle Val di Pesa costituisce un Paesaggio prevalente delle colture arboree ambiente prevalentemente silvano formato con appoderamento fitto e colture agrarie in gran parte da boschi in cui di aprono am- della montagna, il territorio chiantigiano per pi spazi coltivati ad oliveto e vigneto. la prevalente acclività dei terreni e per la La valle Mugnana-Cintoia, la Panca e la val- consistente natura litologica dei terreni mal le di Uzzano, che prelude al vero paesaggio si prestava alle colture di tipo estensivo. chiantigiano dove il bosco lascia il posto alle quote più basse alla vite ed all'olivo, Il perfetto incastro ( sedimentato nel pae- hanno notevole valore paesaggistico perché saggio da conoscenze e lavoro ), tra le mol- rappresentano un esempio di ambiente in teplici necessità : di dare stabilità idrogeolo- cui è nota essenziale la spontanea fusione gica al suolo, di aumentare le superfici colti- e concordanza fra l'espressione della natu- vabili a seminativo, di riutilizzare il materiale ra e quella del lavoro umano. lapideo emerso dalle sistemazioni dei terre- ni,.. hanno fortemente segnato questo terri- Le fasce fluviali pianeggianti che affiancano torio (terrazzi coltivati, muretti a secco, viot- la Pesa, la Greve, ove prevale l’attività agri- toli e fossetti, ecc.) rappresentano un valore cola e la vegetazione arborea e arbustiva storico paesaggistico e naturalistico . che a tratti accompagna il fiume ed a tratti In alcune zone sono individuabili” areali” in equipaggia la campagna sotto forma di fila- cui, oltre ai nuclei abitativi e i manufatti rura- ri, siepi e macchie di campo, costituiscono li, sono rintracciabili alcuni tratti caratteristici un carattere paesistico fondamentale

del paesaggio storico; quali la zona compo- dell’ambito. sta dai due versanti della valle della Greve, il versante di destra della Pesa, le colline e le valli nei dintorni di Ama nella Val d’Arbia (che con la fitta trama di terrazzamenti di Alberese e la ricchezza di coltivazioni costi- tuisce uno dei paesaggi “più caratteristici del Chianti”).

I paesaggi dell’olivo a impianto a sesto tra- dizionale, sono maggiormente diffusi nel chianti fiorentino, e pur non essendo più coltivati a promiscuo, conservano ancora (spesso nelle zone morfologicamente più accidentate sotto rovi o boschetti ), i ripiani terrazzati strutturati su muri a secco o su ciglionamenti, nei tratti crollati. Siepi da campo,filari arborati,giardini storici e viali di cipressi, mantengono un rilievo si- gnificativo nei bilanci della permanenza sto- rica e della naturalità diffusa del paesaggio.

La viabilità storica si distende prevalente- mente sui crinali seguendo l’andamento del rilievo (talvolta delimitata da muri di conte- nimento delle terre e/o di recinzio- ne)rappresenta l’unica rete di relazione an- cora conservata dell’organizzazione inse- diativa e di appoderamento mezzadrile.

Nei rilievi della Monti del Chianti, seppure quasi totalmente ricoperti da cerrete e bo- schi di roverella, sono presenti estese aree a castagneto, oggetto di vecchie coltivazioni ora in abbandono.

INSEDIAMENTI Il sistema insediativo storico costituito da I maggiori insediamentii sorgono general- E borghi e piccoli nuclei lineari sorto general- mente lungo la viabilità principale di crinale, INFRASTRUT- mente lungo le viabilità principale e secon- concentrati sulla sommità di colli dai quali TURE daria di crinale e sulla sommità di colli, e da dominano i territori circostanti. Seguono un corredo arboreo fatto da cipressi isolati secondo la scala gerarchica i borghi fortifi- Insediamenti o in filare e da oliveti,vigneti posti anche cati , le pievi, le grandi ville e castelli signo-

storici lungo le strade, costituisce un elemento i- rili e le fattorie. dentitario fortemente riconoscibile. Il paesaggio ha condizioni diffuse di perma- Insediamenti Nel Chianti fiorentino si sono mantenute le nenza storica e, nonostante alcune espan- moderni relazioni fra centri abitati e campagna, non sioni disorganiche nelle zone confinanti con in termini puramente funzionali, ma anche Firenze, ha mantenuto gran parte dei carat- Viabilità e dal punto di vista della morfologia territoria- teri strutturali. infrastrutture le, tanto che si può tuttora parlare di un uni- Tra i valori estetico-percettivi assumono storiche co plesso abitativo, con caratteristiche allo particolare rilevanza quelli espressi dai beni stesso tempo urbane e rurali, come già in paesaggistici soggetti a tutela. Viabilità e epoca tardo-medievale era riconosciuto alla - la zona di Mugnana, le valli di Cintoia, infrastrutture campagna circostante Firenze. Dudda. Detta zona è costituita da due valli: moderne a nord la valle Mugnana-Cintoia, La Panca, Rappresentano elemento di eccellenza i questa valle è ricca di antichi nuclei fortifica- centri, i nuclei e gli aggregati storici e le re- ti, di castelli, come ad esempio Mugnana, lative aree di pertinenza paesistica. Sezzate e Castello, piccoli agglomerati u- Valori storici ed estetico percettivi riferiti sia mani chiusi da mura e inerpicati sui costoni al sistema delle pievi e che dei borghi sono dei monti; espressi in particolare dai seguenti beni pa- - la valle di Uzzano, prelude al vero pae- esistici soggetti a tutela: saggio chiantigiano perché in essa il bosco Il centro storico di Montefioralle per la va- lascia rapidamente il posto alle quote più lenza architettonica e storica. basse, alla vite ed all'olivo. Qui si trova l'an- Il località Panzano la pieve di S. Leonino tica villa di Uzzano che, benché rimaneggia- presenta notevole interesse storico . ta, mantiene ancora parte dell'antica cinta di Il complesso di S. Piero in Bossolo, Morroc- difesa e qualche resto di fabbricato colonico co e S. Donato nel comune di Tavarnelle molto antico; Val di Pesa per la presenza del borgo forti- - gli antichi caratteristici insediamenti abitati ficato di S. Donato in Poggio al centro di un come , Castagnoli, Lecchi, S. Sa- territorio schiettamente naturale. no, Meleto,nonché antiche pievi e castelli in- In località Meleto e Castagnoli, site in co- seriti nel peculiare contesto rurale e boscoso; mune di Gaiole, gli antichi insediamenti a- - la zona di Verrazzano, Colognole, Monte- bitati come Barbischio, Castagnoli, Lecchi, fioralle è costituita da colline olivate e vitate S. Sano, nonché antiche pievi e castelli in- che confinano e sono intramezzate da bo- seriti nel peculiare contesto rurale e bosco- schi cedui con presenza di pino marittimo, so nel cuore del Chianti,oltre che le innume- cipressi, lecci; revoli tipiche case rurali distribuite armonio- - la zona di Panzano, è costituita da colli- samente nell’intera zona. ne olivate e vitate con lunghe teorie di ci- La zona del Castello di Lamole, Vignamag- pressi, ricche di monumenti di estremo in- gio e Montegliari Castellinuzza in comune di teresse storico come ad esempio la Pieve Greve e le ville, i castelli e le case coloni- di San Leolino; che, la cui architettura è degna di studio e - la zona panoramica nel comune di San Ca- conservazione, contribuiscono a rendere un sciano Val di Pesa. Inoltre tutto il territorio of- ambiente di tipica bellezza toscana in cui fre visuali stupende verso Firenze e le alture nota essenziale è la spontanea concordan- che la sovrastano verso nord, che fanno co- za e fusione fra l'espressione della natura e me da fondale alla magica scenografia. quella del lavoro umano. La viabilità come luogo della percezione dei

La struttura montuosa non consentiva paesaggi (tracciati caratterizzati da una par- l’attraversamento delle maggiori vie del me- ticolare armonia delle relazioni tra infrastrut- dioevo. Direttrici e strade di matrice estru- tura viaria e contesti paesistici attraversati) sco-romana, collegavano questo aspro terri- Sono presenti tracciati stradali di interesse torio (con la Cassia adrianea) al Valdarno, paesaggistico eccezionale tra cui emerge la (con attraversamenti della Val di pesa si Chiantigiana. collegava alla Francigena) alla Valdelsa e Si confermano, per corenza di finalità, i Volterra ed ( con la via “sanese” che da Fi- tracciati classificati di interesse paesistico renze passando per San Casciano, Sam- europeo individuati dal PtC di Siena. buca, Castellina) a Siena. Riveste valore paesaggistico, in quanto do- cumento storico-culturale ed elemento di identificazione per le comunità locali ,la rete della viabilità storica e la fitta rete di viabilità minore e poderale ancora perfettamente ri- conoscibile, sia nelle dimensioni delle car- reggiate, (delle quali alcune lastricate), che per la presenza di muri a secco che le deli- mitano e con i manufatti che ne costituisco- no annessi ed elementi di arredo.