La Toscana Dei Boschi
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Regione Toscana Fondazione Giunta Regionale S. Giovanni Gualberto La Toscana dei boschi estratto dal volume “Attraverso le regioni forestali d’Italia” Millenario di S. Giovanni Gualberto Patrono dei Forestali d’Italia EDIZIONI VALLOMBROSA 2000 INDICE Presentazione ......................................................... Pag. 5 La Toscana dei boschi ............................................ « 9 La trasformazione del paesaggio forestale ............... « 10 I toponimi ............................................................. « 31 Il bosco e l’arte....................................................... « 42 Il clima .................................................................. « 56 I suoli .................................................................... « 62 La fauna selvatica................................................... « 67 Tre miliardi e mezzo di piante................................ « 72 La vegetazione forestale e i tipi di bosco ................. « 81 Tra le foreste più note: dall’Alpe al litorale ............. « 88 Lotta agli incendi e alle altre cause avverse ............. « 108 L’economia, l’occupazione, i prodotti silvani.......... « 116 La legislazione........................................................ « 121 Selvicoltura negli ultimi decenni ............................ « 125 I boschi di domani................................................. « 130 Bibliografia ............................................................ « 135 3 a cura di: A.A. Hofmann - D. Perulli Hanno collaborato: M. Agnoletti - ARSIA - A. Baroni - L. Bartolozzi - G. Bernetti - S. Borchi - G. Calzolari - L. Cassi - P. Degli Antoni - A. Faini - R. Fedeli - P. Gatteschi - G. Giovannini - T. Mazzei - A. Mecci - M. Niccolai - G. Nocentini - S.E.L.C.A. - E. Tesi - G. Vetralla - A. Vinci - D. Zimei 4 PRESENTAZIONE Il Millenario della nascita di S. Giovanni Gualberto (999- 1999), Patrono dei Forestali d’Italia, è stato celebrato con ma- nifestazioni di grande significato e partecipazione sia sul piano religioso sia sul piano culturale. La Fondazione S. Giovanni Gualberto ha sensibilizzato e mobilitato molte energie, che han- no consentito di ricordare la figura e l’opera del Santo e l’in- fluenza che nei secoli il suo carisma e l’azione dell’Ordine mo- nastico dei Vallombrosani, da Lui fondato, hanno esercitato an- che sulle vicende di tante foreste e della selvicoltura del nostro Paese. I Forestali italiani, che operano nelle diverse amministra- zioni e istituzioni che provvedono alla tutela e allo sviluppo dei boschi, hanno voluto contribuire alle celebrazioni del Millenario del loro Patrono attrverso un’opera unica per originalità e am- piezza di trattazione. Si tratta della pubblicazione, in due volu- mi, intitolata “Attraverso le regioni forestali d’Italia”, che de- scrive, immaginando una sorta di peregrinazione nelle vicende passate e attuali dei nostri boschi, i grandi tesori, ma anche le fra- gilità che essi racchiudono. L’opera ha un’introduzione di largo respiro sul monachesi- mo e la figura di S. Giovanni Gualberto e quindi sulle vicende protostoriche e storiche del patrimonio forestale della Penisola e delle Isole. Continua poi con una serie di monografie sui bo- schi delle varie regioni: del nord Italia nel primo volume, del cen- tro-sud e delle Isole nel secondo volume. La pubblicazione si con- clude con alcune indicazioni, anche predittive, relative alla sel- vicoltura degli inizi del nuovo millennio, mille anni dopo, appunto, la nascita del Santo Patrono, che nelle regole e nello spirito della vita monastica immise un profondo messaggio di ri- spetto e cura per il bosco, come per tutte le altre ricchezze del creato, della cui conservazione e sapiente amministrazione l’uo- mo è responsabile. Si può essere credenti o non credenti, ma la dimensione etica del buon governo del bosco è patrimonio spi- rituale condiviso da tutti gli uomini di buona volontà e corretto sentire. 5 Le monografie sui boschi e le foreste delle regioni italiane sviluppano alcuni temi comuni. Essi fanno riferimento princi- palmente alla consistenza e alle caratteristiche delle risorse fore- stali esistenti e alle foreste di maggior pregio e più conosciute, al contesto territoriale e ambientale in cui esse ricadono e ai mag- giori pericoli che le minacciano, fuoco e incuria in primo luogo. Originarie e interessanti sono anche le notizie storiche e la rico- struzione di alcune vicende che hanno influito sulla fisionomia e sulla struttura attuale dei vari boschi. L’analisi degli aspetti eco- nomico-produttivi da una parte e di quelli giuridico-ammini- strativi dall’altra accompagna le singole trattazioni, sottoli- neando la varietà delle forme di governo e gestione dei boschi italiani. Alcune Regioni hanno sviluppato temi particolari, relativi alle tradizioni colturali dei loro boschi, alle particolari forme di tutela con cui vengono amministrati, alla cultura e all’arte del- le popolazioni che hanno legato la loro storia alla presenza e al- l’utilizzazione di tali boschi. La Regione Toscana ha illustrato in modo molto ampio la realtà passata e presente del suo prezioso e consistente patrimo- nio forestale e si è spinta anche ad ipotizzare i possibili scenari dei boschi di domani, avvalendosi delle conoscenze e dell’espe- rienza di alcuni fra i numerosi studiosi e tecnici che contribui- scono a mantenere viva e feconda la tradizione forestale toscana. La trattazione inizia con un’accurata ricostruzione delle tra- sformazioni nei secoli del paesaggio toscano e dell’attivo scam- bio d’influenza fra bosco ed uso del territorio. Il segno del bo- sco è colto nei toponimi e si riflette nelle espressioni artistiche, che hanno reso questa regione famosa nel mondo. Questa pri- ma parte della monografia è così ricca e documentata che è sta- to necessario, nel secondo volume di “Attraverso le regione fo- restali d’Italia”, abbreviarne il testo per ragioni editoriali e d’e- quilibrio rispetto allo sviluppo delle altre monografie regionali. Il testo che qui proponiamo è nell’edizione integrale, che resti- tuisce ai temi svolti tutta la ricchezza della documentazione di partenza. 6 La trattazione continua con l’illustrazione degli aspetti am- bientali e naturali che danno ragione della particolare diffusio- ne e caratterizzazione del patrimonio forestale della Toscana. Vengono presi in esame il clima, i suoli, la fauna e la vegetazio- ne spontanea, dalle cui cenosi hanno preso origine i soprassuoli boschivi dei vari territori regionali. La descrizione dei fattori am- bientali ha potuto usufruire dei molti studi condotti in Toscana direttamente o per impulso dell’Amministrazione regionale, co- sì come l’illustrazione dei vari tipi di bosco e delle loro peculia- rità ha utilizzato recenti pubblicazioni a cura della Giunta re- gionale sulla vegetazione forestale attuale e potenziale e sull’in- ventario forestale. Inquadrati nel loro ambiente, i boschi sono descritti nei lo- ro aspetti generali di composizione specifica, governo selvicol- turale, destinazione prevalente e capacità produttive, ma anche in alcuni aspetti particolari, quali l’esposizione agli incendi bo- schivi o ad altre cause avverse, le ragioni della particolare noto- rietà di alcuni d’essi, l’origine di altri da grandi opere di foresta- zione o di riforestazione dei decenni passati. Infine il testo illustra i modi in cui l’attuale Amministra- zione forestale, che fa capo alla Regione, ma coinvolge tutti gli enti locali, in primo luogo le Comunità montane, e si avvale del- la qualificata collaborazione del Corpo Forestale dello Stato, con- tinua l’alta tradizione forestale della Toscana, pur fra molte dif- ficoltà e affannosa ricerca dei mezzi finanziari necessari. Una pa- noramica della legislazione in atto, della selvicoltura attuata negli ultimi decenni e di quella oggi praticata o prospettata per l’im- mediato futuro completa il quadro e spiega le scelte ammini- strative con le quali s’intende garantire la tutela e lo sviluppo dei boschi della Toscana. I motivi che hanno suggerito di estrarre dal secondo volu- me di “Attraverso le regioni forestali d’Italia” la monografia del- la Toscana, per farne una pubblicazione a sé, discendono, come già detto, dal desiderio di dare completezza al testo a suo tempo predisposto con il contributo di valenti studiosi e tecnici, tutti citati all’inizio del testo stesso. Ma non si tratta solo di un’azio- 7 ne, pur doverosa, di riconoscere compiutamente la collabora- zione dei vari Autori. Noi riteniamo che una diffusione più ca- pillare di uno studio aggiornato della Toscana dei boschi possa es- sere occasione per fornire uno strumento di lavoro a chi opera in Toscana nel settore forestale e uno strumento di conoscenza, o di approfondimento di conoscenza, a chi visita o frequenta i bo- schi impareggiabili di questa impareggiabile regione. In questo modo riteniamo di assolvere un doppio manda- to: quello istituzionale, odierno, dell’Amministrazione regiona- le e quello, antico, ma sempre vivo, affidatoci mille anni or sono da S. Giovanni Gualberto. Tito Barbini Lorenzo Russo Assessore all’agricoltura e alle Abate Generale foreste della Regione Toscana Fondazione S. Giovanni Gualberto 8 La Toscana dei boschi Le Toscane della Toscana. È un’espressione ricorrente per richiamare l’attenzione sulla peculiarità - storica, ambientale, economica - dei vari territori della regione, pur tutti connotati da vivi accenti di “toscanità”. Versilia e Casentino, Maremma e Chianti si stagliano netti e distinti, anche se tutti ricordano, pu- re al viaggiatore più frettoloso,