ISSN 1590-7716

NOTIZIARIO MENSILE SETTEMBRE 2009 LA RIVISTA DEL CLUB ALPINO ITALIANO CB Milano - La Rivista del Club Alpino Italiano - Lo Scarpone CB Milano - La Rivista del Club

Nell’illustrazione di Fabio Vettori la metafora, ispirata alla figura di Sisifo, del percorso accidentato che il CAI sta percorrendo nei suoi rapporti con le istituzioni. Per volere di Giove la pietra, faticosamente trasportata dall’eroe LA FATICA mitologico, è destinata di nuovo a rotolare DI SISIFO rovinosamente a valle... Così il presidente generale ha definito i problemi burocratici che ad ogni finanziaria il cai deve affrontare Numero 9 - Settembre 2009 - Mensile - Poste Italiane S.p.a – Sped.Numero 9 - Settembre 2009 Mensile Poste A.P. in – D. L. 353/03 (conv. in L. 27/02/04 n°46) art. 1 comma D

VALLE D’AOSTA DOSSIER CAI ADDII Le Alpi dei ragazzi CAI: ente Riccardo Cassin grande attrazione pubblico o libera indimenticabile al Forte di Bard associazione? capocordata Cronaca Fermo intervento del presidente generale Il CAI incontra i parlamentari Successo dell’iniziativa fosse attraversata da questa sindrome, da razionalizzazione della spesa o comunque questa profonda inquietudine. Noi dobbia- l’adattamento a quei parametri che, riferiti alla Camera dei deputati mo occuparci di montagna, della gente che ad una logica di razionalizzazione della organizzata dal gruppo va in montagna, dobbiamo promuoverne la spesa pubblica generale da adottare per i cultura soprattutto fra i giovani. Il CAI è qui grandi enti, applicati ai valori del Club Amici della montagna per ri-alfabetizzarli al territorio della monta- Alpino Italiano ci stanno veramente stretti”. del Parlamento italiano gna, e per questo dobbiamo avere la forza Non va dimenticato che il Sodalizio, attra- emotiva, la carica necessaria. Il disagio che verso la Sede centrale e i suoi 21 dipendenti, rganizzatato dal Gruppo amici della attraversa la nostra associazione è grande. supporta le attività di 308.339 soci, gestisce montagna del Parlamento italiano “Noi ci troviamo ciclicamente a dover 775 rifugi e bivacchi, provvede grazie ai (GAM) mercoledì 1 luglio a Roma, affrontare ogni anno, a ogni finanziaria, pro- volontari alla manutenzione di oltre 60.000 Oun incontro alla Camera dei deputati blemi che ci distraggono da quella che è la km di sentieri, avendo inoltre all’attivo 2.935 ha consentito al Club Alpino Italiano, al nostra fondamentale attività. Il CAI è abitua- istruttori nazionali, 1.516 accompagnatori di Corpo Nazionale Soccorso Alpino e to a un fare ragionato, non a un pragmatismo montagna, 194 esperti e tecnici della neve e Speleologico del CAI e alle Guide alpine di rozzo. Il mio è anche un messaggio di stan- 506 operatori ed esperti naturalistici e illustrare risultati e progetti al servizio della chezza, non nei confronti degli ideali ma nei ambientali. A tutto ciò va aggiunta l’opera del montagna e dei suoi frequentatori. La serata, confronti di questa continua fatica di Sisifo”. Corpo Nazionale Soccorso Alpino e che si è tenuta presso la Sala Berlinguer del Paola Peila ha fornito informazioni sul Speleologico che rimarca il servizio di pubbli- Palazzo dei Gruppi della Camera, si è aperta bilancio sottolineando che “Il Club Alpino ca utilità del CAI. Ha sottolineato questo con una degustazione di prodotti tipici Italiano è un ente pubblico non economico a aspetto anche Baldracco, presidente naziona- abruzzesi in collaborazione con Slow Food livello nazionale dove però le risorse che uti- le del CNSAS, che ha ricordato come solo una Abruzzo, con i produttori che hanno offerto lizza per dare questi servizi, che non sono piccolissima parte degli interventi di soccor- salumi, formaggi, vini e conserve. solo per i propri sci ma sono anche a benefi- so siano rivolti a soci CAI (meno del 10%). Il Dopo questo momento conviviale il presi- cio di tutta la collettività, per il 73% proven- che dimostra come la parte della quota che i dente del GAM onorevole Erminio Quartiani gono dalle quote associative e dalle entrate soci versano, destinata al finanziamento del ha salutato i presenti e introdotto i lavori che proprie, ovvero attività editoriale, attività di Soccorso alpino e speleologico, vada in realtà si sono aperti con l’intervento del presidente merchandising e pubblicità. La quota del a supportare la copertura dei costi per un ser- generale del Club Alpino Italiano Annibale 27% che viene dai contributi dello Stato è vizio diretto in massima parte a tutti i cittadi- Salsa e la relazione del direttore del CAI finalizzata per una parte al Corpo Nazionale ni frequentatori della montagna. Paola Peila. A seguire sono intervenuti Soccorso Alpino e Speleologico per i suoi Hanno partecipato alla serata per il gruppo Ermino Sertorelli, presidente delle guide interventi e quindi se noi andiamo a calcola- Amici della montagna del Parlamento italia- alpine, e Pier Giorgio Baldracco, presidente re la percentuale dell’incidenza del contribu- no i vicepresidenti sen. Giacomo Santini del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e to statale su tutto il resto delle attività CAI è (vicario), l’on. Manuela Di Centa, l’on. Laura Speleologico del CAI. meno del 10%. Froner, il sen. Antonio Rusconi e il sen. Valter Salsa ha ricordato il particolare momento “Questa è la ragione per cui, Zanetta. La delegazione del CAI era compo- che il Sodalizio sta attraversando in quanto come il presidente ha evi- sta dai vicepresidenti generali Valeriano ente di diritto pubblico non economico a denziato, siamo spesso Bistoletti e Goffredo Sottile, dai componenti causa del cosiddetto decreto sugli enti inu- scoraggiati a dover dis- del Comitato direttivo centrale Francesco tili: “Quello che tiene unita la nostra gran- cutere e negoziare su Carrer, Lucio Calderone e Gianfranco de e libera associazione è la passione per la quelle situazioni che per Garuzzo, dal coordinatore del Comitato cen- montagna. Un entusiasmo che ci rende esi- noi sono veramente ati- trale di indirizzo e controllo Sergio Viatori, genti proprio perchè il nostro è un coinvol- piche e non sosteni- dal responsabile della comunicazione e diret- gimento emotivo. Frustrare gli entusiasmi, bili: l’ulteriore tore editoriale della stampa sociale le passioni, le emozioni - ha continuato il Vinicio Vatteroni, dal direttore respon- presidente - rappresenta la peggior forma sabile della stampa sociale Luca di scoraggiamento. Calzolari. Per il CNSAS sono inter- “Io non vorrei che la nostra associazione ventuti i consiglieri nazionali Aldo Paccoia, Livio Russo e Adriano Legati da una comune Favre e il coordinatore di segreteria passione per i monti Giulio Frangioni, per le Guide alpine il vicepresidente Enrico Baccanti. “Quello che tiene unita la nostra Sul sito Mountainblog www.mountain- associazione è la passione per la montagna, un entusiasmo che ci rende blog.it sono disponibili le registrazioni audio esigenti”, ha detto Salsa intervenendo degli interventi del presidente generale Salsa alla Camera dei deputati. e del direttore Peila (che riportiamo integral- Qui il presidente generale posa accanto mente anche nello speciale in queste pagine). al busto di Quintino Sella, tra i padri Stefano Mandelli fondatori del Club alpino. Ufficio stampa del Club Alpino Italiano

2 - LO SCARPONE, SETTEMBRE 2009 Sommario Fondato nel 1931 - Numero 9 - Settembre 2009 2 Cronaca Direttore editoriale: Vinicio Vatteroni Direttore responsabile: Luca Calzolari Il CAI alla Camera Coordinamento redazionale: Roberto Serafin e-mail: [email protected] dei deputati incontra

CAI Sede Sociale 10131 Torino, Monte dei Cappuccini. i parlamentari CAI Sede Legale 20124 Milano, Via Errico Petrella, 19 di Stefano Mandelli casella postale 10001 - 20110 Milano Tel. 02.205723.1 (ric. aut.) - Fax 02.205723.201 CAI su Internet www.cai.it 4 Addii Teleg. CENTRALCAI MILANO C/c post. 15200207, intestato a: CAI La preziosa eredità di Cassin Club Alpino Italiano Servizio Tesoreria Testimonianze e immagini esclusive Via E. Petrella, 19 - 20124 Milano e un ricordo di Alessandro Gogna Abbonamenti al mensile Lo Scarpone La Rivista del Club Alpino Italiano: 8 Prime assolute 12 fascicoli del notiziario mensile € 6 del bimestrale illustrato: abbonamento soci familiari: € 10,90; abbonamento soci giovani: € 5,45; La scalata che ha vinto 4 abbonamento sezioni, sottosezioni e rifugi: € 10,90; il Riconoscimento “Consiglio” abbonamento non soci in Italia: € 35,40; supplemento spese per recapito all’estero: Europa - bacino del di Hervé Barmasse Mediterraneo € 22,92 / Africa - Asia - Americhe € 26,70 / Oceania € 28,20 Fascicoli sciolti, comprese spese postali: 10 Valle d’Aosta bimestrale+mensile (mesi pari): soci € 5,45, non soci € 8,20; mensile (mesi dispari): soci € 1,90, non soci € 3,30 Forte di Bard: tutti in vetta, che bel gioco Per fascicoli arretrati dal 1882 al 1978: Studio Bibliografico San Mamolo di Pierpaolo Bergonzoni & C. snc, Courmayeur: dilaga la Via XX Settembre, 42 - 40050 Dozza (BO) - tel. e fax 0542/679083 montblancmania Segnalazioni di mancato ricevimento vanno indirizzate alla propria Sezione. Indirizzate tutta la corrispondenza e il materiale a: Club Alpino Italiano - Ufficio 12 Museomontagna Redazione - Via E. Petrella, 19 - 20124 Milano. Originali e illustrazioni di regola non si restituiscono. Le diapositive verranno restituite, se richieste. Dove la montagna è globale È vietata la riproduzione anche parziale di testi, fotografie, schizzi, figure, disegni, senza esplicita autorizzazione dell’Editore. Cosa c’è da vedere Servizio Pubblicità: GNP sas, via Udine, 21/a 31015 Conegliano, TV. 16 Rassegne Pubblicità Istituzionale: Susanna Gazzola tel. 011.9961533 - fax 011.9916208 - e-mail: [email protected] Cervinia, non solo cinema Servizi turistici: tel. 0438.31310 - fax 0438.428707 [email protected] Stampa: Elcograf - Beverate di Brivio (LC) 18 Natura Impaginazione: Adda Officine Grafiche SpA - Filago (BG) Piante in fuga dal caldo Carta: bimestrale: 90 gr/mq patinata senza legno; mensile: 60 gr/mq riciclata di Valentina Scaglia 8 19 Dossier CAI: ente pubblico o libera associazione nazionale? A cura di Luca Calzolari Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 184 del 2.7.1948 - Iscrizione al Registro Nazionale della Stampa con il n.01188 vol. 12, foglio 697 in data 10.5.1984 Interventi di Annibale Salsa, Paola

Lo Scarpone è stato fondato nel 1931 da Gaspare Pasini Peila, Alessandro Pastore, Piero Carlesi, Walter Gerbino, Dino La redazione accetta articoli, possibilmente succinti, compatibilmente con lo spazio, riservandosi ogni decisione sul momento e la forma della pubblicazione. Marcandalli, Alessandro Giorgetta Il materiale da pubblicare deve essere in redazione, possibilmente per posta elettronica o con supporti informatici, entro l’ultimo giorno del mese. 31 Via Petrella Cinque nuovi consiglieri Club Alpino Italiano fondato nel 1863 32 Himalaya Ricordo di Cristina Castagna 16 Presidente generale: Annibale Salsa Vicepresidenti generali: di Franco Perlotto Valeriano Bistoletti, Goffredo Sottile, Vincenzo Torti Componenti del Comitato direttivo centrale: 33 Montagne in famiglia Lucio Calderone, Francesco Carrer, Gianfranco Garuzzo Alla scuola di papà Nino Consiglieri centrali: Alberto Alliaud, Flaminio Benetti, Ettore Borsetti, Sergio Chiappin, Antonio di Gian Celso Agazzi Colleoni, Enzo Cori, Massimo Doglioni, Luca Frezzini, Franco Giacomoni, Ugo Griva, Luigi Grossi, Aldo Larice, Claudio Malanchini, Lorenzo Maritan, Vittorio Pacati, Giovanni Maria Polloniato, Elio Protto, Luigi Trentini, Sergio Viatori Revisori nazionali dei conti: Mirella Zanetti, Vincenzo Greco (in rappresentanza del Ministero dell’Economia e Rubriche Finanze), Luigi Brusadin, Roberto Ferrero (supplente) Probiviri nazionali: Silvio Beorchia, Vincenzo Scarnati, Tullio Buzzelli, Tino Palestra, Lucia Foppoli. 16 FILO DIRETTO 27 CIRCOLARI E Past president: COMUNICAZIONI DELLA SEDE CENTRALE Gabriele Bianchi, Leonardo Bramanti, Roberto De Martin 34 35 Direttore: Paola Peila NEWS DALLE AZIENDE ALPINISMO GIOVANILE 36 QUI CAI 41 VITA DELLE Il Club Alpino Italiano è membro e socio fondatore di: SEZIONI 43 PICCOLI ANNUNCI 46 LA POSTA DELLO SCARPONE 35 47 TRENOTREKKING 48 BOOKSHOP

LO SCARPONE, SETTEMBRE 2009 - 3 Addii Un grande amico della montagna ci ha lasciato Cassin, una preziosa eredità

“Ci affida un messaggio di Socio accademico del umanità ancor prima che di CAI, era stato nominato due volte, nel 1945 e nel eccellenza tecnica”: così il 1973, presidente della presidente generale ha reso Sezione di Lecco. Moltissimi i giovani omaggio alla memoria alpinisti che si sono for- dell’alpinista che nella sua giati sotto la sua guida e che Cassin ancora lunga vita tante energie ha oggi, dalla carrozzina dedicato al volontariato, e al dove era inchiodato Club alpino in particolare nella sua casa di Lecco, seguiva “con immutato affetto”. Notevole, i piedi delle adorate Grigne, ai Piani come si riferisce in que- Resinelli dove amava soggiornare ste pagine, la sua attivi- durante l’estate, Riccardo Cassin si tà di soccorritore, e è spento serenamente il 6 agosto. A non c’era assise delle Aveva raggiunto il traguardo dei cent’anni organizzazioni interna- il 2 gennaio e il mondo dell’alpinismo gli zionali che non lo aves- aveva resto omaggio con una serie di ini- se come ospite, sempre ziative orchestrate dalla fondazione a lui attento alle nuove tec- intestata. Un omaggio che era dilagato niche di salvataggio. dalle strade della sua Lecco fino al Inesauribile era, del Filmfestival di Trento dove era di casa, e resto, la sua capacità di all’Assemblea dei delegati del CAI che si socializzare unita a era aperta con un film sulla sua vita e le sue un’innata curiosità, imprese. Messaggi di cordoglio sono arri- sempre pronto a inter- vati da tutto il mondo. La sua notorietà non venire con sapienti aveva confini: è stato uno dei dieci scalato- messe a punto, sia che ri più importanti di tutti i tempi, degno di si trattasse di far parte figurare accanto a Whymper, Mummery, di una giuria sia che Comici, Gervasutti, Bonatti, Messner. Ma dovesse onorare con la ciò che caratterizzava la personalità di sua presenza tappe Cassin, nato a Savorgano di San Vito al mondo. Al Club alpino ha elargito il suo importanti della vita del CAI: come l’inau- Tagliamento, in provincia di Podenone, era talento organizzativo, oltre al suo carisma. gurazione della Sede centrale alla fine degli la sua assoluta dedizione alla causa della Nel ‘46 contribuì a fondare i famosi Ragni anni Novanta. Un particolare significativo, montagna, protagonista in mille battaglie della Grignetta, sempre in prima fila con i infine. Benché gli fosse pesata l’esclusione per l’ambiente, promotore di una frequen- loro maglioni rossi nel Gotha dell’alpini- dalla spedizione italiana al K2 nel 1954, non tazione rispettosa e prudente, sempre vici- smo mondiale, e fino all’ultimo aveva con- era mai mancato a un appuntamento con- no al mondo dei giovani. “Con la scompar- servato la presidenza onoraria di questa viviale con i protagonisti della storica sa di Cassin” ha commentato il presidente scuola prestigiosa. impresa. ■ generale Annibale Salsa, “il mondo perde un’importante testimonianza dei valori che sono alla base dell’uomo e dell’alpinista. Il CAI? Una seconda famiglia “Il suo era un messaggio di umanità ancor Socio onorario del CAI, nonché tra i più prestigiosi prima che di eccellenza tecnica. Era esat- iscritti al Club Alpino Accademico Italiano, Riccardo tamente ciò di cui ha bisogno l’ambiente Cassin (in alto, sotto il titolo, in uno splendido ritratto alpinistico, sopratutto giovanile: ricordare di Guido Daniele) ha offerto generosamente al CAI il suo talento organizzativo e il suo carisma, ricoprendo che i valori umani superano quelli tecnici. varie cariche. In queste immagini alcuni momenti Riccardo ripeteva spesso che la montagna della sua “presenza sul campo”: 1) con il presidente ha un grande valore educativo di per sé, a generale Gabriele Bianchi appena eletto alla massima qualunque livello, e la sua vita ne è stata la carica del Sodalizio; 2) l’incontro con Bruno Detassis più piena testimonianza”. per il quale ha pronunciato una laudatio a Viareggio Onnipresente nella vita del CAI a tutti i durante un’assemblea che ha eletto l’alpinista trentino livelli, Cassin portava con orgoglio il distin- socio onorario; 3) con il presidente generale Roberto tivo di socio onorario, onorificenza che gli De Martin e l’alpinista Armando Da Roit, a sua volta era stata riservata anche dalle più presti- socio onorario, al rifugio Vazzoler; 4) con il direttore 1 giose associazioni alpinistiche di tutto il del CAI Paola Peila durante una visita in via Petrella.

4 - LO SCARPONE, SETTEMBRE 2009 Tanti gli devono la vita “Una vita da portare in salvo, un morto da agganci, per poterlo così recuperare. recuperare: è una tragica eventualità che Purtroppo l’operazione non riesce. si ripete troppo spesso sulle montagne che Allora fa intervenire Dell’Oro che è più circondano la mia cara Lecco”, si ramma- leggero. Questi scende lungo la corda e ricava Cassin che l’attività di soccorritore raggiunge il malcapitato. Con notevoli ha sempre posto al centro del suo volonta- sforzi lo recuperano e lo portano alla sella riato per il CAI. “Dal momento della chia- del Fungo. Gli fanno trangugiare qualche mata ogni attimo diventa sempre più pre- bevanda con stimolanti, ma la precauzione zioso. Ci si inerpica sui sentieri, si salgono non è sufficiente e l’uomo sviene. le rocce in gara con il tempo e alle volte “A quel punto, aiutato dai compagni che con condizioni atmosferiche proibitive, per mi assicurano con le corde”, racconta assolvere un compito che sentiamo urgere Cassin, “lo porto a spalla fino alla forcella 2 in noi: una risposta spontanea alla nostra fra Lancia e Torre. Lo caliamo alla base, lo coscienza di uomini”. Le Grigne tanto sistemiamo in barella avvolgendolo nelle amate sono sempre state testimoni di coperte. Ma un furioso temporale e l’oscu- un’infinità di drammi e tragedie: l’altra rità ci impediscono di arrivare a valle. Ci medaglia di un territorio magico ma anche riusciamo al mattino e constatiamo con insidioso con i suoi pinnacoli calcarei, i soddisfazione che, grazie alle cure e alle prati ripidi che non ammettono passi falsi. medicine, il nostro “recuperato” sta bene Tra gli interventi rimasti impressi nella ed è certamente più riposato di noi. memoria di Cassin uno riguardava un sal- Di questo soccorso la nostra squadra ha vataggio sul Fungo nell’estate del ‘49, rac- un particolare ricordo: il padre del ragazzo, contato nel libro “Soccorsi in montagna” per tanti anni, nel giorno della ricorrenza uscito in occasione del cinquantesimo del salvataggio manderà una somma per dalla fondazione del CNSAS. un’allegra bicchierata. La squadra di soc- Cassin è al lavoro a Lecco nel suo nego- corso del CAI di Lecco, della quale per un zio di articoli sportivi quando riceve una lungo periodo fui il responsabile, non rice- 3 telefonata dai Piani Resinelli. “Sul Fungo veva a quei tempi alcun aiuto. Solo più c’è un uomo appeso sotto la placca, lo si tardi l’amministrazione comunale comin- vede anche da qui, e il suo compagno è ciò a darci una sovvenzione che ci permet- sceso in libera a chiedere aiuto”, dice una teva di coprire in minima parte le spese: al voce all’altro capo del filo. Riccardo chia- resto dovevamo pensare noi, senza conta- ma degli amici, e anche due o tre clienti re le giornate di lavoro perse”. ■ francesi si offrono di dargli manforte. Partono immediatamente per i Resinelli e in piena notte raggiungono l’attacco dell’ardita guglia calcarea. Per procedere, mentre ar- rampicano, tengono le pile in bocca (non esistevano ancora quelle frontali). Raggiungono il chiodo che sostiene il po- 4 veretto il quale è ancora abba- stanza in se. Il modo migliore per ricordarlo Cassin cala È possibile rendere omaggio alla una corda con un moschetto- memoria di Cassin con un particolare ne perché si gesto di solidarietà, assecondando la volontà della famiglia. Quanti hanno voluto bene al grande alpinista potranno dunque provvedere a un Trascinatore Cassin nel 1938 dopo versamento alla Onlus Istituti Riuniti avere vinto la nord Airoldi e Muzzi di Lecco presso il delle Jorasses: alle Credito Valtellinese (codice IBAN: sue spalle, da sinistra, IT 32X0521622900000000035505), Ugo Tizzoni e Ginetto Esposito. come destinataria di questa volontà.

LO SCARPONE, SETTEMBRE 2009 - 5 Cassin “Uomo rupe” Un incontro a Lecco con Fosco Maraini che nella prefazione di“Capocordata” lo definì Un capocordata ideale “uomo rupe”. Lo scrittore fece parte, nel 1958, della “Uomo rupe” ebbe spiritosamente a defi- rimasta miracolosamen- spedizione al G4 guidata da nirlo Fosco Maraini nella prefazione a te intatta dai tempi della Cassin. Nell’altra pagina in “Capocordata”, l’autobiografia alpinistica creazione” si legge nel basso Alessandro Gogna, primo definitiva di Cassin uscita nel 2001 per i tipi gustoso racconto dal ripetitore in invernale della “Cassin” sulla Nord est del dell’editore Vivalda con la cura di Matteo titolo “Creazione del- Badile e primo solitario della Serafin. L’illustre orientalista e scrittore l’Uomo Rupe”. Il risulta- “Cassin” alle Jorasses. fiorentino, buon amico di Riccardo e suo to dell’opera divina compagno di spedizione al Gasherbrum IV, lascia gli angeli un po’ perplessi: “Corto, data e per ogni leader in generale – e si divertì in quell’occasione a immaginare largo, con il collo taurino…. Noi lo imma- Cassin lo è stato nel senso più pieno della “Iddio Ottimo e Massimo” intento nella ginavamo lungo, sottile, elegante…”. Ma il parola - che comporta la capacità di non creazione dell’alpinista primordiale - l’uo- Signore guardò compiaciuto la sua creatu- perdere mai la speranza, di infondere fidu- mo croda, l’uomo rupe, l’uomo fulmine, ra. “E’ così che va fatto l’uomo roccia, altri- cia ai compagni anche nelle situazioni più l’uomo guglia - una creatura capace di sfi- menti come potrebbe resistere alle tempe- disperate, di saper trovare la nota positiva dare la furia degli elementi e le montagne ste più spaventose, alle vertigini, al tor- in ogni cosa, persino nella paura, conside- più inaccessibili. Per plasmarlo però non si mento dei bivacchi, alle ore massacranti di rata “anticamera della prudenza”. Come poteva certo usare un materiale ordinario fatica? Oh angeli miei, eccovi un vero, avrebbe potuto sopravvivere altrimenti a con cui sono fatte le creature ordinarie. Fu autentico uomo rupe’. Poi gli soffiò la vita. esperienze come quella terribile notte vis- necessario trovare “terra originaria, quella Era nato Riccardo!”. Con la sua leggera, suta nel ‘37 insieme a Ginetto Esposito e affettuosa ironia Maraini aveva colto come Vittorio Ratti e ai comaschi Molteni e sempre l’essenza. Perché Cassin pareva Valsecchi sul Badile? davvero costruito con un materiale diverso L’importanza dell’amicizia nella sua storia da noi comuni mortali. di uomo e di alpinista è il tema di un volu- Un uomo roccia che ha attraversato gli me uscito nel 2006 nella collana Narratori eventi più drammatici del Novecento senza rinunciare ai propri sogni, e tanto meno ai propri doveri. Forgiato dalle durezze della Sulla bara il rosso Grande Guerra nell’infanzia sulle rive del Tagliamento, dalla vita di emigrante, dal maglione dei Ragni lavoro di manovale e poi di operaio specia- ra le navate della chiesa di lizzato nella Lecco industriale del Sant’Andrea, nel sobborgo di Ventennio, da sport duri come il pugilato e Maggianico dove risiedeva, si la corsa prima che una smisurata passione T sono svolte l’8 agosto le esequie di per la montagna assorbisse tutti i suoi Cassin con la partecipazione di talenti. Negli anni eroici della battaglia del centinaia di amici che si sono riversati sesto grado si aggiudicò tre medaglie d’oro anche nella piazza antistante. Attorno al valore atletico per le sue scalate ai limiti ai familiari, autorità, alpinisti ed del possibile. Ma quella stessa tenacia e estimatori arrivati da ogni parte tra i capacità di leadership che gli fruttò tanti quali spiccavano i maglioni rossi dei successi in parete e sugli strapiombi seppe “Ragni della Grignetta” di cui l’illustre Badile ‘87, l’ultima sfida applicare anche nella vita di cittadino e scomparso ha fatto parte, alla testa il lavoratore. Negli anni bui della guerra la presidente Pirovano. Una delegazione Prima di arrendersi all’infermità che lo ha costretto sua azione come comandante partigiano friulana era arrivata da Savorgnano di alla sedia a rotelle, Cassin ha dato prova di grande della Brigata rocciatori, che gli valse la San Vito al Tagliamento dove Cassin è vitalità affrontando impegnative scalate, viaggi ed Croce al valore militare, fu decisiva per nato 100 anni e sette mesi or sono. escursioni sui sentieri di casa con il fido cane da liberare Lecco da soverchianti forze nazifa- L’Organizzazione centrale del CAI era caccia anche in tarda età. L’ultima fra le sue circa rappresentata dal vicepresidente 2500 scalate (di cui cento prime assolute), una sciste. Poi l’impegno per la ricostruzione delle poche non da capocordata, è quella dei rifugi alla guida della sezione di Lecco, generale Valeriano Bistoletti e dal past compiuta a 82 anni suonati sulla mitica via alla i successi della sua azienda di articoli spor- president Gabriele Bianchi. Un Nord-est del Badile. Era il 1987, quando volle tivi, le spedizioni da lui guidate ai colossi maglione rosso è stato posato sulla ripetere cinquant’anni dopo la sua famosa via di extraeuropei (Gasherbrum IV, Jirishanca, bara chiara insieme con un cuscino di sesto grado accompagnato da un manipolo di McKinley) furono un’ulteriore conferma fiori montani. La cerimonia funebre si è giovani amici. In quell’occasione la Valmasino (SO) della sua grande capacità. aperta con il canto “Stelutis alpinis” e si organizzò solenni celebrazioni dell’evento a cui non Come dimenticare quei suoi occhi celesti è conclusa con il classico “Signore volle mancare . Vennero invitati che ti scrutavano da dietro la caratteristica delle cime”, mentre al momento della gli alpinisti che avevano compiuto prodigi su quelle maschera di granito? «Meglio in sedia a tumulazione il Coro Lecchese ha pareti del gigante di granito: da Alessandro Gogna rotelle che morti!», esclamava folgorandoti cantato “El Resegùn”. Una cerimonia in stile alpino, molto semplice, come che affrontò per primo la “Cassin” in versione con il suo sorriso sornione. Rivelando così invernale, ai fratelli Rusconi, alla vedova del grande sarebbe piaciuta all’indimenticabile la sua dote umana più grande: l’ottimismo. Hermann Buhl, primo solitario. Riccardo. Una virtù fondamentale per ogni capocor-

6 - LO SCARPONE, SETTEMBRE 2009 di Meridiani Montagne (Editoriale Domus) col titolo “In Grigna!”, in cui sono raccolti inediti ritratti dedicati a cari amici del CAI e compagni di cor- data come Ugo Tizzoni, Ginetto Esposito, Rinaldo Perossi, Carlo Mauri e Renato Chabod. “Si continua a parlare di me e mai dei miei amici”, aveva detto durante una delle ultime interviste, “ma io senza di loro non avrei fatto niente. Perché l’a- micizia è stata la base di tutto”. Chi lo ha conosciuto sa che non si trattava di una frase retorica. Il suo sguardo si accendeva quando il discor- so prendeva il largo verso i giorni gran- McKinley, l’omaggio più bello di vissuti a fianco di amici e compagni ra il regalo per i suoi cento anni. 48 anni trentanovenne della Valsassina, Valseschini di cordata. Perché l’amicizia e il gioco dopo la famosa prima sulla Sud del non è di certo nuovo a imprese come questa. di squadra sono stati sempre parte fon- McKinley (6194 m) messa a segno nel Già nel gennaio 2007 aveva tributato al grande damentale del suo modo di andare in E‘61 da Cassin insieme a cinque giovani Riccardo, per il suo 98° compleanno, la prima montagna, fin dalle prime rocambole- compagni (Alippi, Airoldi, Canali, Perego e solitaria invernale della parete Nord est del sche scalate sulla Grigna. Erano gli Zucchi), lo scorso giugno Fabio Valseschini ed Badile lungo la Via del Fratello. Anche quella anni Trenta quando una dozzina di gio- Eugenio Manni hanno ripetuto quella via in volta furono sei giorni di tormento ed estasi, vani operai lecchesi inquadrati nel cir- stile alpino, arrampicando per sette giorni in con il termometro inchiodato a - 15, e in vetta colo sportivo “Nuova Italia” si ritrova- condizioni climatiche proibitive. “Il freddo era Fabio rimase asserragliato nel bivacco rono alle prese con strapiombi muniti tale che a 600 metri dalla vetta si sono blocca- Redaelli, completamente isolato, in attesa di di chiodi fatti in casa e rudimentali ti i due fornelletti” spiega il capocordata una tregua del maltempo per scendere. ■ corde di canapa. Lo stesso gruppo di Valseschini. “Non volendo creare rischi inutili, amici che dopo l’8 settembre ritrovia- con il mio compagno abbiamo chiesto aiuto ai Una via che ha fatto epoca mo a combattere fianco a fianco con- ranger del parco Denali, che hanno deciso di La via Cassin al McKinley richiede dai 3 ai 7 giorni e tro le soverchianti forze nazifasciste. E calarci dall’elicottero del cibo. Così abbiamo oppone difficoltà di V grado alaskano (su una scala di 6 poi di nuovo la domenica in Grigna, potuto continuare la salita”. gradi) con pendenze fino a 80° e passaggi su roccia per ricostruire i rifugi distrutti dalla La Cassin Ridge si innalza per 2500 metri fino al VI grado. Nella foto in alto, i componenti della guerra. Da allora Riccardo non ha mai sopra il ghiacciaio ed impone difficoltà com- spedizione “Lecco into the wild” nel giugno 2009 al interrotto – seppure costretto in pol- plessiva di V grado alaskano (su una scala di 6 campo base: in piedi da sinistra Roby Chiappa, trona – il suo “dialogo con la monta- gradi), con pendenze su ghiaccio da 45° a 80°, Giacomo Bianchi e Massimiliano Gerosa (che hanno gna”. “Ho iniziato la mia carriera come mentre su roccia offre passaggi fino al VI raggiunto la vetta lungo la West Buttress); l’ultimo a escursionista, e l’ho conclusa da escur- grado. Sebbene vi siano vie più dirette e diffi- destra è Eugenio Manni che con Fabio Valseschini (in sionista. Non è mica una vergogna. cili sul McKinley, nessuna vanta l’eleganza basso a sinistra) hanno vinto la Cassin Ridge. Gli altri sono Markus e Max, due amici svizzeri. Anzi, gli escursionisti sono spesso più classica di questo gigantesco sperone che sale alpinisti di tanti che arrampicano”, Nella foto qui sotto, la squadra lecchese del ‘61: da dritto fino in vetta, con uno sviluppo di circa sinistra in piedi Romano Perego, Gigi Alippi, Luigi Airoldi affermava con orgoglio. ■ 3050 metri. Di professione elettrotecnico, e Cassin; accosciati Annibale Zucchi e Jack Canali. Gogna: fu come un padre iccardo si è spento nel suo letto accanto e ai piedi di quelle Grigne che lo videro affermarsi come grande Rarrampicatore nei primi anni ‘30. Se c’era un posto dove avrebbe dovuto morire era certamente lì, dopo cento anni. Una consolazione, questa, che sgorga direttamente dalla ferita che ci infligge la morte di un uomo così amato e stimato. Un amore senza misura, almeno il mio, come a un padre, come ad un grande saggio. Un alpinista che non sgridava quasi mai, e che non si metteva in cattedra, la cui parola asciutta era però altrettanto energica quanto le sue azioni. Azioni che lo hanno reso giustamente famoso su tutto il pianeta. Ma è stata l’unione delle sue grandi imprese con la tenacia e l’umiltà nella vita a fare in modo che gli si riservasse di diritto un posto nel cuore di tutti noi. E quel posto è ancora ben saldamente occupato, a dispetto della sua dipartita. Per sempre. O almeno finché avremo vita noi stessi. Alessandro Gogna

LO SCARPONE, SETTEMBRE 2009 - 7 Prime assolute Il Beka Brakai Chhok () Stile alpino e velocità Con la Una corda, 4 chiodi da roccia prima e 6 viti da ghiaccio assoluta al Con un’attrezzatura ridotta all’essenziale (una Beka Brakai Chhok, una vetta corda, 4 chiodi da roccia in titanio e 6 viti da ghiaccio) Barmasse e Moro hanno “risolto” inviolata a 6970 m in Pakistan, la salita alla vetta inviolata pakistana. A il bergamasco Simone Moro e 6500 m sono stati tuttavia costretti a improvvisare un bivacco la guida valdostana Hervé dividendosi il poco the rimasto. Barmasse si sono aggiudicati l’importante riconoscimento “Paolo Consiglio”, attribuito a Lecco durante l’assemblea dei delegati del CAI, per “l’alto livello tecnico, lo stile di salita, ma soprattutto per l’esplorazione e la ricerca di nuovi terreni”. Ecco il racconto di Barmasse.

alla cima del Batokshi (6050 m) un tramonto da cartolina colora di un lampo a ciel sereno. Né io né Simone facile pendio che conduce alla piramide rosso le cime del Karakorum e la riusciamo a credere alle notizie che arriva- sommitale. Si sprofonda e la stanchezza Dnotte sopraggiunge accompagnata no dall’Italia. Al campo base un velato inizia a farsi sentire. A 6500 m circa ci fer- da una miriade di stelle. Estasiato da tanta silenzio lascia ognuno di noi immerso nei miamo per un bivacco improvvisato. bellezza, sempre con lo sguardo verso il propri pensieri. La motivazione e l’entusia- Siamo senza tenda, sacco piuma e sacco da cielo, mi faccio cullare dal vento gelido che smo che precedono l’imminente partenza bivacco, abbiamo solo un sorso di the a delicatamente sfiora la nostra tenda. E’ il per la salita svaniscono lasciando il posto a testa, le 4 barrette per la salita sono finite. nostro ottavo giorno in Pakistan. Con la lunghi momenti di riflessione. Ci sistemiamo seduti sugli zaini sotto un sua gente, la sua cultura, le centinaia di “La montagna non è solo tragedia e di piccolo seracco e iniziamo a battere i denti. montagne inviolate e le satellitari guglie di certo noi alpinisti non ci andiamo per mori- Scherziamo sulla nostra logistica azzardata granito, questo paese rimane, nonostante i re ma per vivere una nostra passione.” mentre la temperatura scende ampiamente problemi politici e sociali, una delle mie Il giorno successivo partiamo. La sveglia sotto lo zero. Non possiamo far altro che mete preferite e ritornarci è un regalo fan- suona alle 4.30. Prepariamo la colazione e massaggiarci le dita e il corpo aspettando tastico che mi offre la vita. Domani scen- due litri di the per la salita. Prendiamo solo l’alba. Al primo raggio di sole una strofa di deremo al campo base per goderci un po’ una corda, 4 chiodi da roccia in titanio e 6 una canzone dei Nomadi - “Io vagabondo” - di riposo e riflettere sul nostro prossimo viti da ghiaccio. Siamo leggeri e gli zaini mi ritorna in mente: “Il fuoco del camino obiettivo: il Beka Brakai Chhok, una cima sono vuoti in modo imbarazzante. Se non non è caldo come il sole del mattino…” Il ancora inviolata, situata a qualche chilo- fosse per le piccozze e i ramponi sembre- piacere di esser riscaldati dal sole è così metro dal nostro campo base. Non è la remmo pronti per un’escursione in un intenso che penso che Augusto Daolio (ex montagna più alta ma senza dubbio la più bosco e non per la difficile salita di una leader del gruppo) l’avesse pensata dopo bella della zona. Alcuni alpinisti prima di cima inviolata. Procediamo slegati su muri un bivacco in montagna. Dopo un’ora pas- noi hanno già tentato questa cima senza di ghiaccio verticali alternati a pendii più sata riscaldandoci al sole riusciamo final- successo. Le nostre intenzioni sono di facili di 50/60°. Alcuni crepacci ci sbarrano mente a muoverci e a riprendere la via di affrontarla in stile alpino e in velocità. la via. Prudentemente ci spostiamo legati salita verso la vetta. Alcuni passaggi di Partiremo dalla base della parete e senza zigzagando per evitarli. Continuiamo a sali- misto delicato ci obbligano a procedere fermarci proveremo senza campi intermedi re veloci fino a una cresta affilatissima di ancora a tiri alterni fino a una cresta affila- ad arrivare fino in vetta. neve e ghiaccio inconsistente. Procediamo tissima a 50 m dalla cima. Dopo un’ultima Trascorriamo le giornate aspettando il uno per volta. Su quel manto nevoso un fatica finalmente la vetta. Felici, in bilico bel tempo, guardando i film di Totò e sca- chiodo da ghiaccio non reggerebbe alcuna- su pochi centimetri di neve, ci godiamo il lando su qualche masso. La notizia della caduta. Facendo molta attenzione dopo 5 panorama prima di riprendere la discesa. morte di Karl Hunterchircher arriva come ore e 5 tiri in diagonale arriviamo su un Hervé Barmasse

8 - LO SCARPONE, SETTEMBRE 2009 Valli di Lanzo Dove tutto ha avuto inizio

Agli albori della villeggiatura alpina e delle scalate

Le prime dinastie di guide e le grandi traversate

Trekking, alpinismo, ciaspole nel profondo Piemonte IN REGALO LA CARTINA INEDITA

LA CARTINA DELLE VALLI DI LANZO • Trekking: la traversata in cinque giorni • Quattro gite di scialpinismo • Tutti i rifugi e i numeri utili

MONT VALLI DI LANZI X SCARPONE SETT 09 1 23-07-2009 13:59:42 Valle d’Aosta Le Alpi dei ragazzi al Forte di Bard Tutti in vetta, che bel gioco

Nella fortezza sabauda oggi tornata a nuova vita, fra ghiacciai simulati e cordate virtuali, s’impara come affrontare il mondo dell’alta quota

Se il ghiaccio si spezza Se gli alpinisti mettono il piede su un crepaccio il ghiacciaio si “rompe” e la cordata perde punti preziosi...Nell’altra pagina una veduta della meravigliosa fortezza alle porte della Vallée.

«Le glacier n’a pas voulu». Il motto, che ricalca un fortunato titolo grafo, un antropologo, uno storico, che di volta in volta comunica la del grande scrittore e alpinista francese Saint-Loup, parla di un’altu- propria esperienza. Un racconto a più voci nello spazio e nel tempo ra – il monte di Bard – miracolosamente sopravvissuta alle glaciazio- insomma, in cui suoni, video e proiezioni danno forma a scenografie, ni, come un luogo predestinato da sempre a un futuro speciale. La ricostruzioni e giochi multimediali. grande fortezza di Bard che si erge a guardia della Val d’Aosta ci acco- A completamento di quello che ambisce diventare “il più grande glie, come una simbolica porta, nei nostri viaggi parco tematico sulla montagna in Europa” è recente- dalla pianura ai grandi spazi delle Alpi, offrendoci L’obiettivo è mente entrato in funzione (nel maggio 2009) “Le Alpi anche la possibilità di compiere stimolanti escursio- avvicinare a una dei ragazzi”, un percorso ludico interattivo che offre ni virtuali nella storia e nelle scienze della montagna. anche un’avvincente simulazione di salita al Monte Il primo viaggio inizia al primo piano dell’Opera pratica responsabile Bianco. E due altri musei dovrebbero aprire i batten- Carlo Alberto, principale corpo di fabbrica della for- dell’alpinismo, un ti entro la fine del 2010 presso l’Opera Ferdinando: il tezza. Avveniristici ascensori di cristallo dal borgo Museo del forte, concepito per illustrare la storia e medievale salgono sino alla rocca e lungo un’impo- espediente giocoso l’architettura del Forte di Bard nel quadro dell’evolu- nente scala di vetro e acciaio ci immettono nel cuore per apprendere i zione dei sistemi di fortificazione delle Alpi, e il del complesso fortilizio dove ha sede il Museo delle principi fondamentali Museo delle frontiere, un percorso dalla preistoria ai Alpi. Non l’ennesimo “museo della nostalgia” – per giorni nostri attraverso la politica, l’economia e la usare le parole del suo ideatore Enrico Camanni che per salire in montagna cultura delle Alpi occidentali. Infine è in allestimento assieme agli architetti Luisella Italia e Massimo in sicurezza un percorso panoramico, storico, naturalistico lungo Venegoni ha concepito la riconversione di queste gli ambienti e le strade interne del complesso fortifi- opere militari, acquisite nel 1990 dalla Regione autonoma Val d’Aosta, cato in cui avviene la narrazione dei fatti storici salienti legati al forte: in spazi espositivi tematici finalmente aperti al pubblico - ma un come l’assedio di Napoleone, il soggiorno di Cavour, le impressioni di museo all’avanguardia che racconta le Alpi dietro la cartolina, oltre Stendhal, la riedificazione ottocentesca. Lungo questa suggestiva quel fondale stereotipato che spesso allontana il pubblico dal mondo camminata si potrà godere anche di uno sguardo al paesaggio circo- alpino anziché stimolarlo e avvicinarlo. stante, la flora, la fauna, gli effetti dell’erosione dei ghiacciai. Il visitatore che attraversa le 29 sale dell’Opera albertina viene Quanto a “Le Alpi dei ragazzi”, che simula un’ascensione al Monte accompagnato da suoni e proiezioni video, e ogni tema è “svelato” e Bianco in tutte le sue fasi, dal fondovalle fino alla vetta, «è un gioco raccontato dietro lo schermo di un monitor da un naturalista, un geo- fruibile da tutti, adulti compresi, con dichiarati intenti didattici”, spie-

10 - LO SCARPONE, SETTEMBRE 2009 ga Gabriele Accornero dell’associazione mata da un effetto vento. Forte di Bard. “L’obiettivo è avvicinare a Sulla vetta si conclude l’ascensione vir- una pratica responsabile dell’alpinismo, tuale, con l’immancabile foto ricordo da un espediente giocoso per apprendere i inserire nel pannello accanto al nome principi fondamentali per salire in mon- dei grandi alpinisti che hanno conquista- tagna in sicurezza”. to le montagne più alte del mondo, men- Viene subito da pensare a certi giochi tre la ricostruzione tridimensionale di di simulazione utilizzati per addestrare uno yeti compare a sorpresa durante la piloti e soldati in guerra, come se oggi discesa, guidando i visitatori verso l’ulti- non si potesse prescindere dalla realtà virtuale per avvicinarsi alla ma sala, un mini auditorium dove viene proiettato un filmato dedica- realtà reale. Anche se l’ascensione al Monte Bianco occupa uno spa- to ai ghiacciai. “Le Alpi dei ragazzi integra le informazioni fornite dal zio particolare nel nostro immaginario fin dall’epoca vittoriana, quan- Museo delle Alpi: sono due percorsi strettamente correlati per cono- do il geniale imprenditore scozzese Albert Smith diede vita alla prima scere da vicino la montagna e imparare ad affrontarla”, conclude rappresentazione ludica e virtuale dell’ascensione che fece dilagare a Accornero. Londra la “montblancmania”, ripresa oggi in un’altra bella mostra al L’ingresso a “Le Alpi dei ragazzi”, fruibile da adulti, ragazzi, bambi- Museo transfrontaliero di Courmayeur (vedi sotto). ni, scolaresche, gruppi e famiglie, costa 5 euro, ridotto 4 euro, per i Il percorso di Bard, di grande impatto emozionale e di alto conte- ragazzi da 6 a 18 anni 3 euro. L’orario (fino al 27 settembre) va dal gio- nuto tecnologico, consente ai giovani visitatori di essere protagonisti vedì alla domenica dalle 11 alle 18, anche con guida (gruppi fino a 21 attivi di un’ascensione virtuale al Monte Bianco permettendo al con- persone). Informazioni sul sito www.fortedibard.it o chiamando lo tempo di acquisire modelli di comportamento adeguati nell’ambiente 0125/833811. Per prenotazioni 0125/833817. ■ alpino, non solo d’alta quota. Formando due cordate, la scalata si svolge attra- verso nove sale che prevedono punteggi Montblancmania a Courmayeur per verificare le proprie capacità alpini- stiche. I ragazzi sono invitati a ragiona- on è certo da oggi che la salita alla montagna più alta del continente, il Mont Maudit re, solidarizzare e collaborare, motivati temutissimo dagli antichi, viene rappresentata e propagandata in forma ludica. A con giochi e prove che, sommandosi Nraccontare la storia della “montblancma- durante il percorso, alla fine assicurano nia” nell’epoca vittoriana è la mostra “Albert un punteggio e la patente di “Alpinista Smith e il Monte Bianco” allestita presso il Museo sprovveduto”, “Alpinista promettente” o Transfrontaliero del Monte Bianco a Courmayeur “Alpinista nato”, in funzione di come le fino all’11 aprile 2010, e realizzata dal Centro cordate, con l’intuito e con il fiuto, Servizi Courmayeur in collaborazione con hanno saputo risolvere le sfide e le diffi- l’Assessorato Regionale Istruzione e Cultura e il coltà. progetto Interreg Patrimoine Mont Blanc, con il Nella prima sala i visitatori indossano patrocinio del CAI, della società delle Guide alpi- le imbragature, si legano in cordata e ne e delle Funivie del Monte Blanc. muniti di schede e matite si preparano L’allestimento, su progetto di Simona Oliveti, ad annotare il punteggio. Nella seconda permette ai visitatori di rivivere la nascita dell’alpi- testi e immagini raccontano il paesag- nismo e del turismo alpino attraverso le follie, le gio, dai castagni del fondo valle alle nevi celebrità e le polemiche sorte sin dalla prima con- del Monte Bianco. La terza sala, il rifu- quista del Monte Bianco alla fine del XVIII secolo. gio, rappresenta l’inizio del viaggio con Ma soprattutto attraverso le divertenti idee di la preparazione dell’itinerario e dello Albert Smith (1814-1860), giornalista e brillante entertainer che dopo aver scalato la vetta più alta zaino. I ragazzi devono tracciare virtual- d’Europa nel 1851 diede vita alla celebre confe- mente il percorso che li porterà in vetta, renza-spettacolo “The Ascent of the Mont Blanc”, tenendo conto delle previsioni meteoro- che andò in scena con grande successo dal 1852 logiche da consultare in tempo reale. al ‘58 alla Egyptian Hall di Londra nella centralis- Ed ecco il mondo dell’alta quota. I sima Piccadilly Circus. ragazzi ora affrontano l’attraversamen- Particolare interessante. Smith utilizzò tutti gli to di un ghiacciaio: un sensitive floor strumenti della nascente comunicazione di massa: dall’uso esperto della pubblicità al mer- consente la simulazione dell’attraversa- chandising, producendo libri, opuscoli e gadget, oltre a un gioco dell’oca intitolato “The New mento reso reale da una proiezione a Game of Mont Blanc”. Persino la ristorazione era “a tema”, con il gelato Nougat Mer de pavimento (il proiettore è fissato alla Glace. Nulla di nuovo, dunque, a parte l’alto contenuto tecnologico dei moderni giochi di soffittatura del cubo connessa con un simulazione allestiti presso il Forte di Bard. Lo spettacolo di Smith tenne la scena per sei anni sistema interattivo diretto da un softwa- e duemila repliche, divenendo una delle maggiori attrazioni della capitale britannica (e re che consente di leggere la posizione altrettanto auguriamo al gioco le “Alpi dei ragazzi” di Bard, di cui si parla in queste pagine). delle persone). Se gli alpinisti mettono il La mostra di Courmayeur ripropone alcuni gustosi dettagli: come la ricostruzione tridimen- piede su un crepaccio il ghiacciaio si sionale di uno chalet alpino, con gli immancabili cani San Bernardo e le fanciulle in costume “rompe” e la cordata perde punti prezio- locale. Senza tralasciare le canzonette e le illustrazioni in cui l’artista si sforzava di immagi- si. Segue la simulazione del passaggio in nare le alte quote: una landa di ghiaccio del tutto simile a quelle di certi film di fantascienza. cresta, con la difficoltà di rimanere in Info: www.courmayeur.it equilibrio su una superficie curva, ani-

LO SCARPONE, SETTEMBRE 2009 - 11 Cultura Le mille risorse del Museomontagna Dove la montagna è globale

Mostre permanenti e cimeli, testimonianze di un secolo e mezzo Uno staff di trenta persone di storia della montagna italiana sono del temporanee, cicli di film, resto gelosamente custoditi da lungo al servizio della cultura momenti di aggregazione si tempo negli archivi. Basterà ordinarli al A bordo della Fiat Seicento che rappresenta nelle centro di un impianto scenico spettacolare sale del Museomontagna una tappa nell’evoluzione susseguono e si intrecciano di per farli rivivere agli occhi delle giovani del turismo alpino, il direttore Aldo Audisio viene continuo al Monte dei generazioni. simbolicamente “coadiuvato” dallo staff che opera Nessuna istituzione, nessuna realtà orga- nelle varie aree del Monte dei Cappuccini. Cappuccini e nel forte di A lavorare nelle due sedi del Monte dei Cappuccini e nizzativa poteva meglio del Museo nazio- di Exilles sono più di trenta le persone, fra Exilles, come è possibile nale “Duca degli Abruzzi” del CAI Torino dipendenti e collaboratori. Il patrimonio consiste in desumere dal fitto programma mettere a fuoco questi centocinquant’anni 205 mila pezzi, tutti ovviamente coperti da di vita in montagna utilizzando le sue pre- assicurazione. che culminerà nel 2011 con la ziose raccolte: un’occasione probabilmen- rassegna “Le Alpi: dalla te irripetibile per far conoscere le immense potenzialità del museo. cogliendo i frutti delle fondamentali tra- scoperta all’Unità nazionale” “Il museo è molto cambiato da quando lo sformazioni strutturali portate al museo”. abbiamo riaperto l’11 dicembre 2005, Ma una trasformazione in particolare Il conto alla rovescia al Monte dei Giornata della montagna, puntando su un rende orgoglioso Audisio. In precedenza, Cappuccini è già iniziato. Nel febbraio del pubblico sempre più vasto e variegato”, in base al progetto che risaliva al 1978, si 2011 per celebrare come si conviene i cen- spiega il gentile direttore Aldo Audisio, trattava di un museo per così dire puro e tocinquant’anni della Repubblica, l’evento architetto torinese. “Non sorprende a fron- semplice, essenziale. Adesso la realtà è più che occuperà le sale delle esposizioni tem- te della varietà delle proposte che il pub- complessa. Accanto all’area espositiva esi- poranee ha un titolo più che significativo, blico si sia consolidato. Nelle nostre due stono l’area incontri e il museo permanen- “Le Alpi, dalla scoperta all’Unità naziona- sedi di Torino e del Forte di Exilles in Valle te. Mostre permanenti e temporanee, cicli le”. E la macchina organizzativa è avviata: di Susa mettiamo insieme più di centomila di film, momenti di aggregazione si susse- come sempre, perfettamente oliata nei visitatori l’anno, tutt’altro che un’inezia. In guono e si intrecciano di continuo, come è suoi più segreti meccanismi. Immagini, parte ciò è dovuto al fatto che stiamo rac- possibile desumere dal calendario in que-

12 - LO SCARPONE, SETTEMBRE 2009 ste pagine. Cosa c’è da vedere A lavorare nelle due sedi del Monte dei Cappuccini e di Exilles sono più di trenta l museo collabora regolarmente alla le persone, fra dipendenti e collaboratori. realizzazione di mostre temporanee Ognuno opera in un’area che gli è peculia- Iin Italia e all’estero. Cinque mostre re, ma si è cercato di creare una grande sono in questo momento programmate intercambiabilità con possibili scambi di in Polonia e altrettante al Monte dei ruoli. Il patrimonio viene conservato al Cappuccini con materiali forniti dalle Monte dei Cappuccini e in depositi esterni istituzioni polacche. A Zakopane fino e consiste in 205 mila pezzi, tutti ovvia- mente coperti da assicurazione. al 25 ottobre è aperta la rassegna Punto di forza è l’area documentazione “Alle origini della fotografia di che raccoglie la Biblioteca nazionale in montagna” mentre al Monte dei cogestione tra la Sede centrale e il Museo Cappuccini proseguono fino all’8 stesso che dipende dalla Sezione di Torino. novembre “Le montagne della frutta” Sommandovi il Centro documentazione del e “Guide alpine: dal Piemonte alle Museo, la Cineteca storica e videoteca e il montagne del mondo”. Ad Albertville Centro per l’alpinismo extraeuropeo (Francia), la Maison des Jeux (CISDAE) si ottengono quattro realtà che Olympique d’Hiver ospita fino al 10 vivono con identità autonome ma hanno in novembre “Stelle olimpiche, il cinema comune un punto di forza, la piattaforma di dei campioni”. consultazione. Ciò consente di poter con- testualmente fruire con estrema facilità di A Exilles, in Valle di Susa, sono tutte le realtà operanti al Monte dei aperte fino al 20 settembre le mostre “Sul limite dell’ombra” con le fotografie Cappuccini. di Cesare Giulio e “Guardare alle Alpi”. La Polonia torna di scena al Monte Così la Biblioteca nazionale svolge la sua dei Cappuccini dal 26 novembre al 5 aprile 2010 con la mostra temporenea operatività gestita con personale del “Alla scoperta dei Tatra”, mentre lo stesso mese di novembre verrà Museomontagna e anche il Centro docu- presentato il volume “Fotografie delle montagne” (Priuli&Verlucca) sulle mentazione ha un conservatore alle dipen- raccolte del museo. L’intensa annata si concluderà al Monte dei Cappuccini denze del museo, idem per il CISDAE e la con “Il fortissimo” nel centenario della nascita di Giusto Gervasutti. Cineteca storica. Queste entità hanno vita L’anno nuovo si aprirà con “Magie di pietra” con le immagini del celebre autonoma, ma chi supera la porta dell’area fotografo americano Craig Richards. In aprile sono in programma “Fotografie documentazione alla reception può ottene- delle montagne” mentre a Trento lo stesso mese esordirà “Sulla valigia della re tutte le informazioni disponibili in ognu- na di esse e queste quattro autonomie montagna”, rassegna di etichette di alberghi 1900-1960 che saranno poi diventano una risorsa unica. esposte al Monte dei Cappuccini. Altre due importanti rassegne sono in “Ma il museo si è lanciato anche nella programma nel 2010: “Ricordi olimpici” (da ottobre a febbraio 2011) e valorizzazione del proprio patrimonio”, “Iconografia delle montagne” (da novembre a febbraio 2011). Infine in continua Audisio, “non solo quello più con- concomitanza con le celebrazioni per la nascita della Repubblica Italiana nel venzionale rappresentato dalle fotografie, mese di febbraio 2011 sarà allestita la grande mostra “Le Alpi: dalla scoperta dai documenti, dai manoscritti, dai libri, all’unità nazionale” aperta fino al mese di ottobre. ma anche dalle cose che la gente in genere considera minori. Un esempio? della montagna in una dimensione globale. cambiare? “Forse l’intestazione che gli sta L’esposizione sulle etichette delle cassette Altre strutture in Europa sono legate a un po’ stretta”, confida Audisio. “Io preferi- della frutta, l’esposizione sui giochi da schemi più tradizionali: come i musei alpi- rei che si chiamasse delle montagne anzi- tavolo e altre iniziative culturali dall’im- ni di Berna, Innsbruck e Monaco di ché della montagna al singolare. Ma alla pronta apparentemente scherzosa che tut- Baviera. L’interesse per il nostro lavoro si tradizione non si rinuncia anche se nella tavia indagano sull’iconografia della mon- traduce in numerose testimonianze. Il Club serie di volumi che documentano il nostro tagna sotto tutti gli aspetti e le angolazioni. alpino francese nella sua rivista Montagne patrimonio di documentazioni le montagne Qui, lo si sarà capito, è un nuovo immagi- & Alpinisme non a caso ha dedicato ampio sono declinate al plurale. Forse anche il nario della montagna quello che emerge”. spazio al museo e alla sua complessa iden- termine nazionale gli va stretto, ma a me Un esempio eloquente di questo nuovo tità”. continua a piacere, e parecchio”. immaginario è la collezione, acquistata in “Ma forse è vero”, continua Audisio più Qualche motivo per visitare il museo? “La Spagna, di 950 etichette da valigie di alber- rassegnato che amareggiato, “che nessuno dimensione della montagna con le Alpi che ghi di montagna che si aggiungono alle 400 è profeta in patria. I soci del Club Alpino rapresentano le montagne di tutto il già raccolte con pazienza certosina. Italiano non sembrano sufficientemente mondo, le continue proposte su temi diver- Un’altra importante acquisizione sono le consapevoli del valore del museo. Peccato. si di esposizioni temporanee e, non ultimi, fotografie della seconda metà Ottocento di Al CAI di Torino credono molto in questa la meravigliosa vista dalla Vedetta alpina e Francis Frith, uno dei grandi fotografi di istituzione ma in tutta sincerità io vorrei una sosta gastronomica al ristorante che montagna. che il museo fosse sentito anche in una vale da solo la salita al Monte dei “Siamo gli unici”, dice Audisio con legitti- dimensione nazionale”. Cappuccini”, conclude il direttore. Un invi- mo orgoglio, “a portare avanti la lettura C’è qualcosa che il direttore vorrebbe to pressoché irresistibile. ■

LO SCARPONE, SETTEMBRE 2009 - 13 Esperienze Acque e mobilità sostenibili Superalp!3 dall’Isonzo al Lys Un viaggio per far conoscere la Convenzione delle Alpi e rendere palesi le buone (e cattive) pratiche a livello locale e regionale

iunta alla terza edizione, dal 19 al 28 giugno la carovana verde orga- nizzata dal Segretariato permanen- Gte della Convenzione ha visto par- tecipare giornalisti provenienti da Cina, Russia, Regno Unito (fra cui l’editor la fonte dell’Isonzo, il gruppo si è spinto Superalp!3 ha incontrato il governatore dell’Alpine Journal, Stephen Goodwin), nella valle della Drava (Carinzia), poi in della Provincia autonoma di Trento Dellai Slovenia, Italia, Austria, Germania e Friuli (Tagliamento), (Piave), e il presidente della Provincia di Belluno Svizzer, in rappresentanza di testate di Trentino (Adige e Noce), Alto Adige, Reolon, oltre ai vice presidenti di Carinzia spicco quali il Pictorial, il National Svizzera e Liechtenstein (Reno), Germania e Grigioni, 17 sindaci, 6 vice sindaci, non- Geographic e la Krone Zeitung. Tema del (Iller); quindi di nuovo a sud attraverso la ché vari direttori di parchi naturali, rappre- viaggio, oltre alla mobilità sostenibile, era Via Mala e il passo Spluga, fino ai laghi di sentanti di ONG e enti turistici. Sono stati quello della gestione delle risorse idriche Como, Lugano, Ceresio, Maggiore e d’Orta, effettuati incontri anche con i rappresen- in tutte le sue forme e utilizzi: ghiacciai, per poi risalire la Valsesia e le pendici del tanti del Club alpino sloveno e austriaco laghi, fiumi, canali, prese idroelettriche, Monte Rosa e terminare la traversata a mentre, per quanto riguarda il CAI, il presi- turismo. La Convenzione ha infatti dato Gressoney la Trinité, al termine di una dente Annibale Salsa ha preso parte agli alle stampe, pochi giorni prima dell’inizio discesa in mountain bike dai prati di Stafal. ultimi due giorni della traversata alla sco- di Superalp!3, la seconda relazione sullo Particolarmente toccanti sono stati gli perta della cultura walser e dei ghiacciai stato delle Alpi che tratta proprio il tema incontri con il presidente dell’associazione del Monte Rosa, raccontati in modo impa- dell’acqua (disponibile sul sito www.alp- sopravvissuti del Vajont e dell’associazione gabile dai ricercatori dell’Università di conv. org, oppure in cartaceo scrivendo a parenti delle vittime di Stava, due tragedie Torino presso l’osservatorio Mosso nei [email protected]). causate dall’uomo e legate all’acqua. In pressi del Col d’Olen. Dopo la partenza da Bovec e aver visitato Germania i partecipanti hanno potuto viag- In conclusione del viaggio, dai feedback giare su biciclette, moto e veicoli elettrici, dei partecipanti, è emerso che occorre mentre i sindaci della Val Ceresio (Clivio, coordinare meglio e potenziare i trasporti La carovana verde Besano, Saltrio e Viggiù) hanno messo a pubblici tra una regione e l’altra, dal Il presidente generale del CAI Annibale Salsa (quarto disposizione le Panda elettriche in dotazio- momento che si può arrivare su un passo da sinistra nella foto qui sotto) ha preso parte ne ai rispettivi comuni. alpino con un bus, ma manca il servizio per all’ultima tappa di Superalp! insieme con i giornalisti Complessivamente in 10 giorni sono stati scendere dall’altra parte. Inoltre gli orari Steve Goodwin, Wang Lei, Koncar, Unterthiner, percorsi circa 1600 km in 6 paesi, cambian- sono scarsamente coordinati ed è quasi Maurizio Gaillard e con gli organizzatori Marcella do 47 mezzi di trasporto pubblico. Inoltre impossibile comprare i titoli di viaggio per Morandini e Marco Onida. Nella foto in alto accanto sono stati organizzati 20 eventi in località mezzi pubblici regionali al di fuori dai con- al titolo, Steve Goodwin e Onida impegnati nel diverse, durante i quali il gruppo di fini nazionali. Sul fronte dell’acqua sono guado di un torrente in sella alla MTB. invece emerse due realtà già messe in evi- denza nella seconda Relazione sullo Stato delle Alpi: mentre al nord sono aumentate le precipitazioni e le inondazioni, anche a seguito dei cambiamenti climatici, sul fron- te meridionale invece (Italia e Slovenia in primis) l’acqua inizia a scarseggiare e obbliga a scelte di utilizzo che tengano conto delle disponibilità di questa risorsa vitale, nonché della drastica diminuzione del volume dei ghiacciai. Marcella Morandini Segretariato permanente Convenzione delle Alpi

14 - LO SCARPONE, SETTEMBRE 2009

Filo diretto Echi e notizie dal mondo della montagna Cervinia, non solo cinema rande partecipazione di Una formula Se trovate… pubblico quest’anno per ■ Vi sorprenderebbe trovare la XIIma edizione del vincente un romanzo appassionante, una GCervino Cinemountain, Sorridono soddisfatti bella raccolta di poesie, un sag- il Festival Internazionale del gli organizzatori del gio su una vetta alpina? Se tro- Cinema di Montagna più alto del Cervino Cinemountain: vate un libro imballato a prova da sinistra Luca Bich, mondo organizzato in collabora- di maltempo su una delle vette Luisa Montresset e il zione con il Consiglio regionale delle Maddalene o su un’altra presidente Luigi Carrel. della Valle d’Aosta e con la cima della Val d’Ultimo (BZ) Società guide del Cervino. la testimonianza potrete entrare a far parte dei Prestigiosi premi, gare di del protagonista lettori della “Biblioteca di vetta arrampicata, concerti e un ricco Norman Dyhren- Luco” (tel 0473 795387 - e-mail: carnet di iniziative hanno ani- furth. Altri impor- [email protected]). Secondo il mato dal 24 luglio al 2 agosto la un piccolo contributo economi- tanti riconoscimenti sono anda- regolamento il libro va portato conca del Breuil con momenti co per la partecipazione alle ti ai film “Dolma du bout du con se e letto, reimballato a ludici, come lo StreetBoulder- proiezioni, la gente si è interes- monde” di Anne, Erik e prova di maltempo e lasciato su Contest e la serata con la valan- sata non solo agli eventi più Véronique Lapied, “Aria” di un’altra vetta. ga azzurra al gran completo, e di legati alla parte culturale ma Davide Carrari, “Sur la piste du riflessione culturale, come il Skyrunning mondiale anche con quelli ludici” afferma renne blanc” di Hamid Sardar, simposio “Alpinismi: dal ■ Le località di Madesimo e il direttore Luca Bich, visibil- “Grozny Dreaming” di Mario Cervino a Cervinia” condotto da Campodolcino (SO) hanno otte- mente contento della riuscita, Casella e Fulvio Mariani, e a Valeria Allievi con Simone nuto dalla World Mountain nonostante le difficoltà econo- “Prezzemolo” di Sandro Moro, Hervé Barmasse ed Running Association (WMRA) miche di questa terza edizione Gastinelli (in questa pagina la Enrico Camanni. “Anche se per l’assegnazione del 25° Campio- di co-direzione con Luisa locandina del film) e Marzia la prima volta veniva richiesto nato del mondo di corsa in mon- Montresset. Quanto al Palmares Pellegrino che racconta la storia tagna. La manifestazione si svol- si è aggiudicato il Grand Prix il di un curioso inventore di giochi ge tra il 3 e il 6 settembre. documentario “Stone Pastures” artigianali fabbricati a partire da Il terzo Campionato Europeo di della regista inglese Donagh oggetti di recupero. Premio del Skyrunning si è disputato inve- Coleman, che “senza alcun arti- Pubblico a “Karl” di Valeria ce in Val di Fassa il 19 luglio con ficio nè commento nè musica Allievi e a “Himalaya, la terre la neve in quota e ha visto trion- ma facendoci semplicemente des femmes” di Marianne fare gli spagnoli Augustí Roc e ascoltare le parole della gente ci Chaud. Raul Garcia e l’italiana permette di vedere ma soprat- Antonella Confortola che si è tutto di capire meglio la dura Mountain Summit aggiudicata sia la Vertical verità del coraggioso popolo di ■ Andrà in scena dal 3 all’8 Kilometer che la Dolomiti Zanskar”. Premio CAI per il novembre a Bressanone l’Inter- Skyrace. Info e classifiche miglior film di alpinismo a “To national Mountain Summit www.skyrunning.it the Third Pole” di Andreas (IMS), inedita kermesse che Nickel e Jürgen Czwienk che chiama a raccolta alpinisti Arco Rock Master famosi, da Reinhold Messner a racconta le prime esplorazioni ■ Il 4, 5 e 6 settembre al Hans Kammerlander, da Simone sulle montagne più alte del Climbing Stadium di Arco (TN) Moro a sir Chris Bonington, da mondo con grande precisione e si danno appuntamento tutti i Lynn Hill a Steve House, da più forti atleti del mondo per il Peter Habeler a Manolo. L’even- Trofeo dei Trofei dell’arrampi- to, organizzato grazie ai contri- Biodiversità cata sportiva: il Rock Master. buti della Regione Trentino Alto Come di consueto alla vigilia Adige, Provincia Autonoma di L’Ecoregione Alpi vista dal WWF delle gare vengono attribuiti gli Bolzano e Comune di Bressano- a conservazione ecoregionale rappresenta il principale oscar dell’arrampicata a 8 atleti ne, offre la possibilità di ascolta- strumento usato dal WWF per ottenere risultati selezionati da un pool interna- re i big raccontare ‘live’ la pro- Lsignificativi in termini di conservazione della biodiversità. zionale di riviste. La base di questo approccio risiede nel lavoro con il quale il pria filosofia e le proprie impre- WWF ha individuato le 238 ecoregioni prioritarie, conservando se durante le conferenze, ma Treni alpini le quali si ritiene di poter tutelare una porzione anche durante escursioni nel ■ Rinasce in Valseriana (BG) rappresentativa, vitale e significativa degli ecosistemi Parco delle Puez-Odle, o nell’at- una linea ferroviaria dimentica- mondiali. Un interessante dossier dal titolo “Effetto clima per mosfera conviviale di un’osteria ta, la metrotramvia Bergamo - le Alpi” è stato pubblicato dal WWF il 7 luglio ed è scaricabile tipica altoatesina. Informazioni: Albino nata sulle ceneri della presso il sito www.wwf.it tel. 346 6903130, www.ims.bz. preesistente ferrovia, chiusa nel

16 - LO SCARPONE, SETTEMBRE 2009 Addii La scomparsa a Treviso di Boccazzi, 1967 insieme con il ramo che col- il nomade delle rocce legava il capoluogo a Villa d’Almè, in Val Brembana. Il trac- morto a Treviso a 93 anni lo scrittore, esploratore Cino ciato odierno misura 12,5 km e Boccazzi, uno dei più straordinari viaggiatori e narratori di viaggio italiani del Novecento. ha 16 fermate. Si attende il com- È Amico di Goffredo Parise, Freya Stark e Giovanni Comisso, cui pletamento dell’opera. dedicò il premio letterario a lui dedicato, era soprannominato "il Rassegne nomade delle rocce" per la sua passione per i viaggi nel ■ Torna Alpi 365 - Montagna deserto, e per le traversate del Sahara in particolare, su cui ha Expo (www.alpi365.it), facente lasciato pagine indimenticabili, da "La via dell’incenso" a parte del progetto triennale "Sahara", da "La lunga pista" a "Donne blu", ed è stato biografo (2007-2009) della Regione di Lawrence d’Arabia di cui pubblicò per la prima volta in Italia i dispacci segreti. Nato ad Aosta nel 1916, si trasferì giovanissimo Piemonte che pone al centro del- con la famiglia a Treviso. Di professione medico, era l’attenzione del pubblico la mon- appassionato di alpinismo (alpinista accademico con 40 vie tagna, le sue problematiche e le nuove di cui 38 da capocordata), di archeologia e di viaggi di sue risorse. L’evento si terrà dal esplorazione, ma è stato anche un apprezzato romanziere, tanto 23 al 25 ottobre a Lingotto Fiere. che nel 1999 con la "La bicicletta di mio padre" (Neri Pozza) Frejus entrò nella rosa dei finalisti del Premio Campiello. ■ L’adeguamento del Frejus alla direttiva UE del 2004 sulla sicu- un terzo quaderno sarà dedicato Caserta per quattro mesi, è in rezza dei tunnel stradali ha porta- alla memoria di Vasco Cocchi, fase di realizzazione con la regia to alla decisione di realizzare una medico e presidente dei Ragni. di Valeria Allevi che ha vinto due nuova galleria di sicurezza che Attualmente il patrimonio acqui- importanti premi al Filmfestival avrà un diametro di 8,20 m. sito al progetto è di circa 10.000 di Trento con il documentario I lavori, che si concluderanno nel foto, 30 filmati storici, 12.000 “Karl” dedicato al compianto Karl 2014, suscitano però qualche scansioni da riviste e libri storici, Unterkircher. timore in quanto il raddoppio del 20 interviste filmate e 500 pagine tunnel provocherebbe un aumen- di cronaca alpinistica. Il progetto Sicurezza ■ to del traffico pesante attraverso è sostenuto dalla Comunità mon- Con il patrocinio del la Valle di Susa e la Maurienne. tana del Lario orientale Soccorso alpino, XIX (www.camlariorientale.it). Delegazione lariana, in relazione Modisca al progetto “Sicuri in montagna” ■ Un secondo quaderno del- Menestrel la Comunità montana della l’organizzazione lecchese ■ Un documentario dedicato al Valsassina, Valvarrone, Val Modisca (Montagne di scatti) è grande arrampicatore Antoine le d’Esino e Riviera ha attivato un incentrato su Silvio Saglio e le Menestrel, un “road movie” che servizio Info point con periodici prime guide delle Grigne, mentre segue il suo tour a partire da bollettini sulle condizioni dei sen- tieri e degli itinerari alpinistici. Per ulteriori informazioni è possi- Iniziative bile chiamare il numero 335 7625437: risponde una guida alpi- Con Gnaro a scuola d’Himalaya na della Casa delle guide di artecipare a una spedizione, imparare i “trucchi del Introbio (www.casadelleguide.it) mestiere" degli alpinisti più famosi, o semplicemente che si prende cura del servizio. Pscalare con loro. Silvio "Gnaro" Mondinelli, dopo i 14 ottomila, ha deciso di dare una svolta alla sua vita fondando una Orobie Filmfestival "scuola" unica nel suo genere per insegnare quello che ha ■ Scade il 3 ottobre il termine imparato in vent’anni di esperienza in Himalaya. "Insegneremo di invio per chi volesse partecipa- come comportarsi in Himalaya ma anche in montagna in re alla IV edizione di “Orobie generale”, spiega Mondinelli. “Si parlerà di scalate e tecnica Filmfestival”. Info: www.teamita- alpinistica, ma voglio anche trasmettere tutto quello che ho lia.com. imparato in questi anni in termini di comportamento: l’umiltà, la correttezza, il saper rinunciare, l’amicizia e lo spirito di squadra Monumenti verdi sono fattori fondamentali per la riuscita di una spedizione e il ■ Un’idea di itinerario nuovo in superamento delle difficoltà". Mondinelli ha presentato il suo Valle d’Aosta all’insegna della progetto ad Alagna Valsesia il 20 giugno in occasione di un natura e del recupero di energie convegno proposto dall’Atl, dal titolo “Monterosa: una scuola di antiche e potenti: 125 alberi di 56 montagna o la montagna come scuola?” che ha riunito specie, 6 boschi protetti con 285 importanti nomi dell’alpinismo mondiale tra i quali Kurt esemplari di piante spesso pluri- Diemberger, e Agostino Da Polenza. La Festa secolari e monumentali, rispar- delle guide ha catalizzato l’attenzione di un pubblico numeroso. miati grazie al ricordo di un ➔ Filo diretto Legambiente La Carovana delle Alpi ➔ evento, al loro ruolo nel Rurale 2007-2013. A fronte di nche quest’anno la Carovana di Legambiente percorre paesaggio o alla particolarità una disponibilità finanziaria di 8 le Alpi per castigarne i vizi e le brutture (“bandiere della specie, ad oggi protetti da milioni di euro sono stati nere”) ma anche per esaltarne i progetti di tutela e una legge regionale che tutela ammessi a finanziamento 51 A salvaguardia (“bandiere verdi”). Fino a ottobre offre un ricco gli alberi rari e di pregio. Tutte le proposte di intervento e 8 piani programma di trekking, escursioni e appuntamenti. In primo piante sono catalogate e presen- di promozione integrata coordi- piano il tema delle speculazioni d’alta quota: nel mirino i nuovi tate in una mappa a disposizio- nati dalle Province. comprensori sciistici nelle Alpi Orobie (di cui ha parlato ne dei turisti presso i punti L’obiettivo di questo esemplare diffusamente Lo Scarpone 8/09) le villettopoli della informativi di ogni località o intervento è quello di incentiva- Valmalenco, la deregulation dell’edilizia turistica in Val scaricabile dal sito www.regio- re il turismo sostenibile nelle D’Aosta, i villaggi alpini in Carnia e i nuovi resort sulla ne.vda.it/risorsenaturali/corpo- aree rurali favorendo la fruizio- Marmolada. Il programma è consultabile sul sito forestale ne (a piedi, in bicicletta e a www.legambiente.eu insieme al dossier completo delle cavallo) degli itinerari, tutti cen- segnalazioni per le Bandiere nere e le Bandiere verdi. Sentieri siti in un vero e proprio Catasto ■ La Regione Piemonte ha regionale dei percorsi escursio- Alpe Veglia impianti di illuminazione e, assegnato 8 milioni di euro per il nistici. ■ Sono stati finalmente atti- quasi sempre, dallo strepito finanziamento degli interventi Per informazioni e per visionare vati i collegamenti d’emergenza della disco music. Impazza di valorizzazione della rete le graduatorie è possibile con- con l’Alpe Veglia (VB). soprattutto la folk tronic, musi- escursionistica regionale previ- sultare il sito www.regione.pie- Attraverso la rete radio ca innovativa “nel rispetto della sti dal Programma di Sviluppo monte.it/retesentieristica. Emercomnet la Protezione civi- tradizione locale”, come preci- le piemontese può d’ora in poi sano puntigliosamente i Orobie comunicare tempestivamente depliant turistici. E si fanno le con il Municipio di Varzo, il ore piccole nei rifugi alpini, defi- Piante in fuga dal caldo Rifugio CAI Arona (stazione di niti “di ultimissima generazio- n progetto internazionale di monitoraggio della flora soccorso alpino) e la sala opera- ne”. “Chi avesse in mente”, pun- alpina coinvolge per la prima volta le montagne tiva del 118 di Verbania. “Questo tualizza un operatore turistico, Ulombarde. Il 7 luglio è stata inaugurata accanto al nuovo tassello – ha commentato “vecchie baite di tronchi di pino rifugio Albani del CAI Bergamo nella zona della Presolana la con soddisfazione l’assessore e vin brulé è fuori pista. Ora prima stazione di monitoraggio lombarda del Global regionale Luigi Sergio Ricca - vanno per la maggiore i meeting Observation research initiative in Alpine environments, che in sopperisce la scarsa presenza di point e i tea dance on the snow, acronimo suona Gloria (www.gloria.ac.at). Si tratta di un’ampia servizi erogati dai gestori com- da baita alpina che strizza l’oc- ricerca sulle ripercussioni dei cambiamenti climatici sugli merciali assicurando ora ai cit- chio allo stabilimento balneare”. ecosistemi alpini attiva in 178 siti europei. La stazione è tadini un canale di comunicazio- completa di centralina meteo fornita dal Centro Meteorologico ne certo in caso di emergenza”. Sotto controllo Lombardo. Hanno presentato l’iniziativa il Parco regionale ■ Camminare in salita libera delle Orobie con il suo presidente Franco Grassi e il direttore Fulmini velocemente il sangue dai gras- Mario Villa, il CAI Bergamo con Paolo Valoti, il Wwf Italia con ■ 541.959 fulmini sono caduti si, mentre in discesa si riducono Guido Trivellini del Wwf European Alpine Programme. sull’Italia da gennaio a luglio gli zuccheri. Questa in sintesi la Responsabile scientifico il professor Graziano Rossi del 2009 secondo i dati raccolti dal scoperta di alcuni studiosi Dipartimento di Ecologia del Territorio dell’Università di Pavia, Servizio italiano rilevamento austriaci presentata dall’asso- che ha spiegato a cosa serve e come funziona il monitoraggio: fulmini (SIRF) del CESI (Centro ciazione cardiaca americana “Se le temperature medie aumentano, le piante di montagna Elettrotecnico Sperimentale American Heart Association. sono costrette a salire di quota, sostituite da altre provenienti Italiano). Forte di una rete di La ricerca compiuta dall’ospe- da quote inferiori, con perdita di biodiversità e diminuzione di sensori situati su tutto il territo- dale Feldkirch dell’omonima alcune specie. Il fenomeno è molto rapido sul versante rio nazionale, il SIRF ha messo a cittadina austriaca ha riguarda- meridionale delle Alpi, per questo vi si concentra l’attenzione punto anche un sistema a paga- to 45 adulti sani, generalmente dei botanici”. mento di allerta via sms utile poco dediti alla ginnastica. I Un metodo di studio lungo (i primi risultati arriveranno tra 8- per gli escursionisti, Stormalert, volontari si sono dedicati a 10 anni), ma che assieme ad altre osservazioni, come quelle che determina la posizione dove escursioni in salita sulle Alpi sul ritiro dei ghiacciai, fornisce dati certi sulla risposta potrà cadere il fulmine con una cinque volte la settimana supe- biologica ai cambiamenti climatici. La squadra di specialisti di precisione media di 500 m. Per rando ogni volta un dislivello di Pavia nei prossimi anni raccoglierà dati e catalogherà la flora info www.fulmini.it. 600 metri e tornando a valle con presente in una zona di controllo costituita da quattro aree di 9 una funivia. I due mesi successi- metri quadri, a varie quote da 1.900 a 2.350 m e su diverse Chiar di luna vi hanno fatto l’opposto salendo esposizioni. “Entro il 2080, oltre il 60% delle specie alpine ■ I ritmi frenetici della globa- in funivia e scendendo a piedi. potrebbero essere sostituite. Da osservazioni già condotte sul lizzazione hanno contagiato In questo modo, a quanto preci- Bernina, in 50 anni alcune piante sono salite di ben 450 metri, anche i quieti panorami alpini sa l’agenzia ANSA, i ricercatori come la Tussilago farfara (piantaggine). Il fenomeno avviene a come dimostrano le nuove fron- hanno potuto confrontare i spese di piante rare o addirittura endemiche come, nella zona tiere dell’industria dello sci. Un risultati dei due tipi di attività orobica, Primula albenensis e Saxifraga presolanensis”. esempio? La diffusione dello sci aerobica con test su colesterolo Valentina Scaglia notturno, favorito da potenti glucosio e trigliceridi. ■

18 - LO SCARPONE, SETTEMBRE 2009 DOSSIER

Care Socie, cari Soci CAI: i tempi mutano e, con il mutare dei tempi e in ragione delle scelte del Governo italiano in merito al riordino degli enti pubblici non economici, anche il ente pubblico nostro Sodalizio si trova a dover ragionare attorno alla propria natura giuridica. Ente di diritto pubblico o libera associazione nazionale di diritto privato? o libera Non è la prima volta che ci si confronta attorno a tale questione e, ogni volta, il Sodalizio ha saputo individuare e intraprendere la strada più idonea ai associazione tempi e al contesto sociale, culturale e politico. Il Presidente generale Annibale Salsa, in occasione dell’incontro con i parlamentari italiani (Roma, 1 nazionale? luglio u.s.), ha manifestato il disagio in cui si trova ogni anno quando si devono rinegoziare le risorse necessarie al CAI per lo svolgimento dei propri compiti istituzionali: sentieristica, rifugi, soccorso in montagna e in grotta, formazione, divulgazione scientifica e prevenzione. Tutti compiti svolti a favore della collettività. Il disagio è tale da essere paragonabile ad una “fatica di Sisifo”, come l’ha definito Salsa. Fatica che, ha sottolineato il Presidente generale, “ci distrae” dai contenuti più specifici della vita associativa. Abbiamo così deciso di realizzare uno speciale (aumentando le pagine de Lo Scarpone) da articolare in due appuntamenti, dedicati alla riflessione e al confronto su questo tema che interessa tutto il corpo sociale, cioè il CAI. Riteniamo che la discussione debba essere sotto gli occhi delle Socie e dei Soci, perchè il futuro è il futuro di tutti: i Soci di oggi e, soprattutto, i Soci di domani. Nelle pagine che seguono troverete il discorso del Presidente Generale a Roma, un quadro tecnico esplicativo del Direttore Paola Peila relativo ai numeri del bilancio del CAI e i contributi di alcuni Soci e Presidenti di Sezione. In questo numero contributi di: Buona lettura! Annibale Salsa, Paola Peila, Alessandro Pastore, Piero Carlesi, Walter Gerbino, Dino Marcandalli, Alessandro Giorgetta. Luca Calzolari, Direttore responsabile Lo Scarpone La Rivista

LO SCARPONE, SETTEMBRE 2009 - 19 DOSSIER CAI: ente pubblico o libera associazione nazionale? La fatica di Sisifo

In queste pagine speciali una serie di importanti contributi, a cominciare dall’intervento del Presidente generale

uonasera a tutti gli Amici della Montagna del Parlamento Italiano, grazie per essere interve- nuti numerosi, grazie al Presidente On.le BErminio Quartiani che ci ha invitati e ci è sem- pre vicino anche nei momenti critici come quelli che stiamo attraversando da qualche tempo. Il Presidente Quartiani ha fatto riferimento alla situazione in cui si viene a trovare attualmente il Club Alpino Italiano, quale Ente di diritto pubblico non economico inserito nell’elenco degli Enti non soppressi in base alla L. del 2008, ma per i quali è prevista una seconda fase di rior- dino nell’assetto amministrativo. Nel Club alpino ita- liano, il collante che tiene unita questa grande libera Associazione nazionale è la passione per la montagna, l’entusiasmo che ci rende esigenti molto più di quanto non saremmo con noi stessi e con gli altri se fossimo legati da altri tipi di vincoli non fondati sul volontariato, sulla pas- Un accorato appello sione per la montagna e sul coinvolgimento emotivo in ciò che fac- Durante l’incontro organizzato dal Gruppo Amici della Montagna alla Camera dei ciamo. Loro sanno che quando la passione e gli entusiasmi vengono deputati l’1 luglio, l’intervento del presidente Salsa. frustrati da provvedimenti che incrinano la serenità di chi opera con animo disinteressato si produce un profondo disagio. È lo stato d’a- fondamentale vocazione. Noi siamo volontari spinti dalla voglia di nimo che voglio rappresentare in tale circostanza, un disagio che fare. Vorrei che questa occasione rappresentasse il catalizzatore di tocca me in prima persona, i miei collaboratori ed il corpo sociale di una riflessione critica su chi siamo, da dove veniamo e dove voglia- un Sodalizio che, da 145 anni, opera a favore della montagna. Non mo andare. La nostra natura è una natura associativa di uomini della vogliono essere, le mie, enunciazioni retoriche di circostanza. Sono montagna. È un accorato appello che mi sento di lanciare in questa la voce di un sentire associativo plasmato da una tradizione che ori- sede di fronte agli Amici della montagna. Il Club Alpino Italiano è gina da lontano. Non vorrei che la nostra Associazione venisse attra- abituato a fare in maniera ragionata, non alla luce di un pragmatismo versata da una profonda sindrome da scoramento. Ho visto tanti rozzo ma fondato sul pensiero e sulla cultura. Un fare che si tradu- amici, durante la recente Assemblea Nazionale dei Delegati di ce, come vedranno nel corso delle esplicazioni successive, che pro- Lecco, colti da profonda inquietudine. Non voglio usare espressioni duce risultati di tutto rispetto e che ci qualifica come un Ente vir- ridondanti ma, certamente, abbiamo dedicato e stiamo dedicando tuoso. Noi siamo occupati su mille fronti, dalla gestione dei Rifugi tempo e fatica ad occuparci di cose di cui non dovremmo occupar- alla manutenzione dei sentieri. Non ci occupiamo soltanto di alpini- ci. Noi dobbiamo occuparci di montagna, dobbiamo occuparci della smo; siamo un’Associazione della montagna a 360° che intrattiene gente che va in montagna, dobbiamo promuovere la cultura della proficui rapporti con gli altri soggetti della montagna. Il mio vuole montagna. essere un messaggio al di fuori di ogni cerimonialità e senza forma- Dobbiamo essere presenti, come lo siamo dal 1863, nel promuove- lismi, in linea con una tradizione che guarda le cose nella loro essen- re la conoscenza e lo studio delle montagna in funzione di una fre- za. Vogliamo ancora, per tanti altri anni, essere attori del mondo quentazione consapevole. È l’imperativo categorico posto alla base della montagna. Forse ho abusato della vostra pazienza. della nostra storia associativa. In un momento storico in cui si regi- Sicuramente il mio è un messaggio di stanchezza, non già nei con- stra un preoccupante “analfabetismo di ritorno” nei confronti della fronti degli ideali bensì nei confronti di questa nostra continua “fati- conoscenza del territorio, soprattutto tra i giovani anche di monta- ca di Sisifo” alla quale dobbiamo sottostare. Il mito di Sisifo, infatti, gna, il nostro ruolo diventa irrinunciabile. Noi siamo impegnati nel fa proprio riferimento alla montagna, ad un masso che spingiamo “ri-alfabetizzare” i giovani al territorio della montagna. Per fare ciò, faticosamente verso la vetta ma che, poco prima di raggiungere l’a- dobbiamo avere il tempo, la carica emotiva, le risorse materiali e gognata cima, ci rotola addosso costringendoci a ripartire sempre da morali adeguati. Dobbiamo occuparci di montagna prima di tutto. E’ capo. Non si tratta di un messaggio aprioristicamente pessimistico. un messaggio che voglio portare ai Parlamentari presenti, poiché il Si tratta di un messaggio realistico di chi è stanco di ricercare appi- disagio che attraversa la nostra Associazione è grande. Noi ci tro- gli ed ancoraggi che, ogni volta, sembrano allontanarsi e diventare viamo ciclicamente di fronte ad una “coazione a ripetere” nell’af- irraggiungibili. frontare ogni anno, ad ogni finanziaria, problemi burocratici mai Grazie risolti definitivamente e che ci distraggono da quella che è la nostra Annibale Salsa

20 - LO SCARPONE, SETTEMBRE 2009 Il quadro tecnico

una dimensione di diritto privato in tutta dei valori e degli ideali. Sono 775 i Rifugi L’intervento del Direttore la sua strutturazione territoriale; l’unico del CAI in tutto il nostro Paese e sono del CAI Paola Peila soggetto di diritto pubblico è la sede gestiti, a parte tre rifugi che gestiamo a centrale ed è un pubblico fra virgolette livello nazionale, direttamente dalle ercherò di dare delle informazioni abbastanza atipico, perché è un ente Sezioni che affrontano situazioni puntuali che traducano con pubblico a base associativa, che veramente impegnative e onerose. Sono Cnumeri e dati concreti le attività di vedremo tradotto con i numeri del conto 60.000 i kilometri di sentieri monitorati, cui il CAI si occupa. Innanzitutto chi sia il economico cosa significa, ed è tracciati, mantenuti prevalentemente o CAI è probabilmente noto: la parola CAI sicuramente un soggetto anomalo direttamente dalle Sezioni del CAI o richiama immediatamente il Socio CAI e all’interno del comparto della pubblica attraverso la consulenza e la l’attività in montagna ed è veramente un amministrazione. Pensate che i servizi, collaborazione con i Soci del Club Alpino “passpartout” in tutto il nostro paese e che adesso andremo a dettagliare, sono Italiano. Si occupa anche di formazione e non solo. organizzati e gestiti da un numero di questo, come potete immaginare, ha Il CAI nasce nel 1863 a Torino al Monte dipendenti credo assolutamente sicuramente un’importanza notevole non dei Cappuccini. In Sede Centrale a irrilevante rispetto ai numeri che solo per la conoscenza della montagna, Milano abbiamo l’effige di Quintino Sella caratterizzano altri soggetti pubblici a ma anche per la prevenzione di incidenti che ha tracciato il percorso di livello nazionale: abbiamo 21 dipendenti e la frequentazione sicura della un’associazione, che oggi ha oltre 145 e questo è possibile perché ci avvaliamo montagna attraverso un corpo di anni, con l’obiettivo di far conoscere le di una rete di volontariato strepitosa, che istruttori, accompagnatori, esperti e montagne, agevolare le ascensioni, le chiaramente va a realizzare le attività che operatori. Si tratta di quasi 3.000 istruttori salite e le esplorazioni scientifiche: adesso vedremo. Il corpo sociale registra nazionali, 1.500 operatori di montagna, obiettivi puntuali che ritroviamo ancora un trend di crescita negli ultimi tre anni: quasi un centinaio di esperti di tecniche oggi tradotti nell’articolo 1 dello Statuto in particolare nel 2008 abbiamo superato di valanghe per la conoscenza del manto che comprende l’alpinismo in ogni sua i 3.000 nuovi soci e di cui circa un terzo nevoso e la prevenzione delle valanghe, manifestazione, la conoscenza, lo studio sono giovani. Crediamo sia un risultato di oltre 500 operatori esperti ambientali. delle montagne italiane in particolare e la estremamente importante per Tutto questo mondo è basato sul difesa del loro ambiente naturale. Direi un’associazione che, come tutte le volontariato: per essere espliciti vuol dire che, aggiornato attraverso i decenni, il associazioni, punta al ricambio che sono persone che dedicano il loro messaggio centrale resta quello di generazionale e al coinvolgimento dei tempo senza aver nessun cachè, ma conoscere e frequentare la montagna. giovani; in particolare questa è una delle semplicemente il rimborso delle spese Andiamo a vedere come è organizzato il linee guida della presidenza Salsa, vive. E’ una rete diffusissima, mi Club Alpino Italiano e quali numeri ha, portata avanti nei sue due mandati. permetto di dire potentissima dal punto di perché credo sia significativo che Vediamo come vengono tradotti gli scopi vista non solo culturale, ma anche del l’associazione, con la sua veneranda età, e le finalità peculiari di questa passaggio di conoscenze perché a sua conti oggi oltre 308.000 Soci diffusi in associazione. Il CAI si occupa di volta forma all’interno delle Sezioni e tutte le Regioni italiane, con 489 Sezioni montagna, di frequentare la montagna, avvicina i giovani per la frequentazione e e 305 Sottosezioni, quindi con una quindi di rifugi, di sentieri e di la conoscenza della montagna. presenza molto capillare e ramificata sul formazione. Naturalmente si occupa di Proseguiamo con le altre attività del CAI: territorio nazionale. Recentemente il CAI sicurezza, ma la sicurezza vuol dire non abbiamo detto i Rifugi. Il CAI si è reso ha attuato una riforma organizzativa solo il Soccorso alpino con i suoi conto che le risorse che provenivano prevedendo dei Raggruppamenti interventi, ma anche la prevenzione e storicamente dallo Stato, di cui vedremo regionali in una logica di decentramento comunque la logica di intervento mirato più avanti il trend degli ultimi vent’anni, e di puntuale organizzazione sul territorio con le coperture assicurative. Si occupa erano insufficienti per far fronte alle della sua attività centrale dell’andare in di divulgazione, con la stampa sociale esigenze del mantenimento dei rifugi, montagna e di occuparsi di montagna per tutti i Soci e inoltre il CAI è il che sono strutture ricettive molto che il Club alpino persegue. Il CAI ha una principale editore di montagna a livello particolari in alta quota e non solo, con Sede Centrale a Milano ed è nazionale e naturalmente fa cultura di condizioni estremamente peculiari, che storicamente una sede con scopi e montagna. Si occupa anche di studio e richiedono manutenzioni continue. I Soci finalità di raccordo, di politiche di ricerca relativamente all’ambiente e alla hanno quindi deciso di auto tassarsi: indirizzo e soprattutto di servizi per i Soci sicurezza in montagna. Queste voci sono 308.000 Soci versano ogni anno una cifra e il territorio. Andiamo a vedere però le tradotte in situazioni concrete perché, (€ 1,18), ovviamente simbolica, ma voi sue peculiarità, e qui riusciamo a come il Presidente ha efficacemente sapete il valore delle cifre simboliche tradurre il messaggio accorato del evidenziato, il CAI è fatto da uomini soprattutto quando si è in tanti a portare Presidente relativo al disagio che sta pragmatici, da persone che hanno uno avanti un progetto comune, per occuparsi vivendo il Club Alpino Italiano. Il CAI ha spiccato senso della tradizione concreta della manutenzione straordinaria dei ➔

LO SCARPONE, SETTEMBRE 2009 - 21 DOSSIER CAI: ente pubblico o libera associazione nazionale?

➔ rifugi. Siamo partiti con il Fondo Rifugi Il CAI e il riordino comunicazione via internet. Parliamo di nel 2007, stiamo andando avanti e ci quasi 200.000 copie, questa è la tiratura rendiamo conto che le risorse non sono degli enti pubblici del nostro notiziario mensile Lo Scarpone sufficienti; con quelle disponibili abbiamo e del bimestrale La Rivista: significa già dato dei segnali concreti su tutto il non economici arrivare capillarmente a tutti i Soci con territorio nazionale, intervenendo sia per informazioni sulla montagna. Abbiamo un quanto riguarda l’impiantistica e la messa Il Comitato Centrale di Indirizzo e Controllo, Museo Nazionale a Torino con un a norma in sicurezza, sia per interventi in considerazione del carattere di posizionamento a livello europeo di straordinari come i danni legati alle particolare e pressante urgenza della particolare prestigio oltre a una Biblioteca eccezionali nevicate di quest’anno. situazione, si è riunito in maniera informale Nazionale altrettanto unica nel suo campo; Parliamo di coperture assicurative: il CAI a Lecco nella mattinata del 23 maggio da oltre 30 anni il CAI cura come editore le credo sia il maggiore committente per le 2009 per essere messo al corrente da Guide Monti d’Italia, cioè la mappatura di compagnie assicurative perché ha oltre parte del Presidente Generale, Annibale tutti i percorsi, i sentieri e le salite sulle Alpi 308.000 soci e con l’importo di neanche 7 Salsa, dell’evolversi della situazione e gli Appennini; riesce a fare anche Euro all’anno per socio fornisce la conseguente al Decreto per il riordino degli un’editoria molto mirata con manualistica copertura assicurativa per il soccorso Enti pubblici non economici e che ci vede specialistica che ha il principale bacino di alpino e speleologico, gli infortuni a tutti i soggetti coinvolti. utenza all’interno delle scuole e fra i Soci, soci in attività sociale, la responsabilità Il CC, preso atto di quanto relazionato dal ma comunque riconosciuta come civile per tutti i soci, la tutele legale, gli Presidente Generale, concorda affinchè la prestigiosa a livello editoriale nazionale. infortuni e la responsabilità civile per i suddetta situazione debba essere Sulla stampa sociale vi volevo far titolati che si occupano di formazione in ampiamente ed esaustivamente illustrata riflettere su un dato. Noi riusciamo con montagna. Credo siano dati estremamente all’Assemblea dei Delegati con particolare 6,25 Euro a Socio (inclusi nella tessera significativi, tenendo conto che negli ultimi riferimento alla comunicazione che è stato sociale minima di ca. 37 Euro all’anno che anni attraverso una attenta politica di necessario inviare al Ministero, nelle comprende il pacchetto sicurezza, razionalizzazione dei costi assicurativi, scadenze previste, e nella quale si assicurazioni, stampa sociale, formazione) quindi con verifica, negoziazione e esprimeva una serie di ipotesi, con valenza a dare 12 numeri del mensile Lo Scarpone trattative molto serrate, abbiamo abbattuto a scalare, e che il Club avrebbe potuto e 6 numeri del bimestrale La Rivista. notevolmente questi costi; il mercato perseguire. Tenete conto che se andate oggi in edicola assicurativo tra l’altro è cambiato e siamo Pro futuro il PG continuerà ad operare e comprate qualsiasi mensile dedicato alla riusciti a mettere in piedi un fondo rischi secondo il suo mandato istituzionale ed in montagna il costo medio è 5 Euro a funzione dell’evolversi delle situazioni. assicurativi a disposizione per situazioni numero. Naturalmente anche questo è Ciò anche alla luce del fatto che il richiesto eccezionali. possibile perché dietro a una redazione di incontro con il ministro competente può Il Corpo Nazionale del Soccorso alpino: professionisti abbiamo un contributo alla cambiare radicalmente lo scenario di abbiamo 21 servizi regionali, 31 produzione editoriale a livello riferimento. delegazioni alpine, 242 stazioni alpine, 15 volontaristico, altrimenti questi costi non Ovviamente, nel momento in cui si delegazioni speleologiche, 27 stazioni sarebbero come potete immaginare dovranno prendere decisioni significative e speleologiche e oltre 7000 volontari; sostenibili. di rilevante portata sarà comunque questo vuol dire che con il contributo che Dalle attività ai numeri, cercando di darvi indispensabile convocare un’AD lo Stato da lavorano 7000 persone, che anche dei dati concreti e puntuali dal straordinaria. intervengono in situazioni di recupero e punto di vista del bilancio. Il nostro stato Il Comitato Centrale soccorso in montagna di cui sicuramente patrimoniale negli ultimi 3 anni ha avuto di Indirizzo e Controllo potete immaginare la complessità e la un incremento. Oggi noi abbiamo un tipicità. patrimonio netto di oltre 5.600.000 Euro Lecco, 23 maggio 2009 Studio e ricerca: il CAI è strutturato a costituito dalle proprietà della sede livello nazionale con una serie di centrale del CAI, dai suoi tre rifugi a livello organismi tecnici centrali operativi che voi capite cosa vuol dire avere alle spalle nazionale e da tutti gli avanzi, che fanno ricerca. Cito la torre di Padova, un’associazione che ha organismi attraverso le contribuzioni dei soci, si sono unica a livello nazionale per i test e le specialistici e ripeto a livello accumulati nel tempo: una conduzione prove sui materiali, prove da sforzo sulle assolutamente volontaristico, che fanno quindi molto parsimoniosa e nello stile, corde e le attrezzature per andare in ricerca e prevenzione sul tema valanghe. Il permettetemi di dire, sabaudo di Quintino montagna: recentemente è utilizzata da CAI fa ricerche e studi con il Comitato Sella, che continua a caratterizzare questa tutte le scuole CAI, ma anche da società scientifico, anche a livello internazionale e associazione. Quest’anno abbiamo chiuso che producono materiali specialistici e ci occupiamo in maniera attenta e non solo con un pareggio di bilancio, ma dedicati all’attività alpinistica; è attivo un puntuale delle problematiche legate con un piccolo risultato di esercizio di centro studi con una piccola aula per fare all’energia e all’acqua in montagna. 10.000 Euro, che chiaramente è andato ad formazione, che rappresenta la priorità per Divulgazione: stampa sociale, cultura, implementare il nostro patrimonio netto. la nostra associazione. Il servizio editoria sono voci che hanno avuto una Vediamo il conto economico. Stiamo valanghe: con gli incidenti che capitano particolare implementazione con la parlando di un bilancio continua a pag 27

22 - LO SCARPONE, SETTEMBRE 2009 Circolari Comunicazioni dalla Sede centrale

Da staccare e affiggere in bacheca sezionale Circolari Comunicazioni dalla Sede centrale ATTENZIONE: da staccare e affiggere in bacheca sezionale Circolari Comunicazioni dalla Sede centrale

Circolare n. 9/2009

Emittente secondo le proprie esigenze. manutenzione ordinaria rifugi, Direzione – Ufficio Sezioni - Il Socio famigliare deve autocerti- progetti finalizzati; corsi di Oggetto ficare il nominativo del Socio ordina- formazione OTCO e OTPO, CHIUSURA TESSERAMENTO rio – iscritto alla stessa Sezione – al pubblicazioni e manuali, Biblioteca 2009 e QUOTE 2010 quale è legato da vincoli famigliari Nazionale, Museo nazionale e Destinatari anche di fatto e con cui coabita. Trentofilmfestival, sito e ufficio Sezioni e Sottosezioni CAI - Per Soci giovani si intendono i minori stampa. Data di anni diciotto (nati nel 1993 e anni seguenti). 3) Modalità trasmissione dati Milano, 24 luglio 2009 - I nuovi Soci hanno diritto a ricevere Tesseramento 2010 Firmato: la tessera, il distintivo, una copia A partire dal 1° gennaio 2010 il Il Direttore CAI, Paola Peila dello Statuto e del Regolamento Tesseramento Soci avverrà Generale e dell’ordinamento esclusivamente in via telematica; Sezionale (art. 12 (II.III.1) comma 2 pertanto, dopo tale data, non si A tutte le Sezioni si ricordano le del Regolamento Generale). accetterà più la trasmissione del scadenze e gli adempimenti inerenti il - I contributi annuali, ai sensi dell’art. Tesseramento in forma cartacea. Tesseramento dei Soci CAI: III.2 (13) comma 2 dello Statuto, da L’efficacia delle nuove adesioni e dei prelevarsi sulle quote 2010 e da rinnovi, in base all’art.49 (VI.II.1) versare alla Sede centrale per comma 4 del Regolamento Generale 1) Chiusura Tesseramento 2009 l’attività e i servizi erogati ai Soci e del CAI, decorre dal giorno successivo Il tesseramento anno 2009 chiude alle Sezioni, sono i seguenti: a quello di trasmissione alla Sede inderogabilmente il 31 ottobre 2009; - Soci Ordinari € 24,00 centrale degli elenchi dei nominativi, Dopo tale data non potranno più - Soci Famigliari € 11,31 mediante documento avente data essere accettate domande di - Soci Giovani € 7,68 certa. In pratica si diventa Soci dopo associazione o elenchi di rinnovo 2009 - Soci Vitalizi € 12,99 che i dati personali vengono trasmessi trasmessi dalle Sezioni: farà fede la - Soci di diritto dalla Sezione alla Sede centrale data di invio telematico; in caso di (C.A.A.I. e A.G.A.I.) € 12,99 attraverso il tesseramento telematico spedizione a mezzo raccomandata farà (on-line, off-line). fede la data di arrivo in sede. Il contributo annuale versato dalle Il periodo intercorrente fra il 1° Sezioni è destinato alle seguenti ATTENZIONE: Tutti i diritti del novembre e il 31 dicembre 2009 sarà attività e servizi erogati a Soci e Socio, tra cui Stampa sociale, utilizzato per sanare eventuali Sezioni: partecipazione alle attività, ma posizioni irregolari: a tal fine si > Assicurazioni: soccorso alpino e soprattutto le Coperture pregano le Sezioni, nel loro stesso speleologico Soci, infortuni soci in Assicurative (Infortuni e Soccorso interesse, di collaborare fattivamente e attività sociali, Responsabilità civile Alpino) diventeranno attivi solo dal tempesti-vamente con l’Ufficio Sezioni soci, Tutela legale Sezioni, Infortuni momento dell’avvenuta effettiva della Sede centrale. e Responsabilità civile Titolati; trasmissione dei dati del Socio al > Fondo stabile pro Rifugi: database della Sede centrale. realizzazione di interventi 2) Quote Associative 2010 straordinari presso i rifugi di L’Assemblea dei Delegati di Lecco del proprietà delle Sezioni; Per informazioni e chiarimenti: 23-24 maggio 2009 ha deliberato le > Stampa Sociale: 12 numeri del Patrizia Scomparin – Ufficio Sezioni – seguenti quote minime di mensile “Lo Scarpone” e 6 numeri tel 02-205723210 – [email protected] associazione e ammissione al CAI: del bimestrale “La Rivista”; - Ammissione nuovi Soci € 3,81 > Organizzazione Centrale: funziona- - Soci Ordinari € 36,70 mento di organi, OTCO e UNICAI, Per ricordare i principali passaggi del - Soci Famigliari € 18,71 personale, tesseramento informa- Tesseramento e le relative scadenze, - Soci Giovani € 12,69 tico, spese generali; attività questa circolare è stata integrata con - Soci Vitalizi € 13,69 finalizzate del Corpo nazionale una rappresentazione grafica ed è - Soci di diritto Soccorso alpino e speleologico, stata ideata per essere staccata ed (C.A.A.I. e A.G.A.I.) € 13,69 degli organi tecnici e delle affissa in bacheca sezionale. - Le suindicate quote minime possono commissioni; contributi Gruppi essere aumentate dalle Sezioni regionali e Sezioni, contributi Il Direttore CAI, Paola Peila

26 - LO SCARPONE, SETTEMBRE 2009 segue da pag 22 Libera associazione molto contenuto, con un valore della produzione intorno ai 10.700.000 Euro e io di diritto privato credo siano cifre che per fare tutte le azioni, di cui vi ho dato un rapido flash, per un CAI meno soggetto siano assolutamente contenute. Va evidenziato che tutti i servizi che noi vi abbiamo elencato riusciamo a condizionamenti sostanzialmente a finanziarli prevalente di Alessandro Pastore* ca di primaria importanza non deve assoluta- con le quote associative e le entrate mente subire contrazioni ma al contrario ne proprie. ’appello accorato rivolto dal vanno facilitati gli scopi e le attività. Il Club Alpino Italiano è un Ente pubblico Presidente Generale al gruppo Amici Come far fronte ad una molteplicità di esi- non economico a livello nazionale dove della Montagna del Parlamento genze culturali e di compiti operativi di que- però le risorse che utilizza per dare questi LItaliano è un documento importante e sta portata? Su quali garanzie deve poter servizi, che non sono solo per i propri soci, significativo. È un documento che esprime contare una associazione di riferimento ma sono anche a beneficio di tutta la con efficacia lo stato d’animo di chi deve con- nazionale che si confronta con questi obiet- collettività, per il 73% provengono dalle frontarsi costantemente con i vincoli imposti tivi alti? Personalmente credo che il princi- quote associative e dalle entrate proprie dalla natura del CAI quale Ente di diritto pub- pio di fondo dovrebbe essere quello di garan- ovvero attività editoriale attività di blico e con le periodiche modificazioni intro- tire continuità ed efficacia all’azione del CAI, merchandising e la pubblicità. La quota del dotte dal legislatore, anziché impegnare le limitando il più possibile gli ostacoli ed i vin- 27% che viene dai contributi dello Stato è proprie energie nel governo dell’associazione coli che periodicamente vengono posti in e nella realizzazione degli obiettivi previsti finalizzata per una parte al Corpo atto dall’esigenza di riordinare il funziona- dallo Statuto. mento degli enti di diritto pubblico. La for- Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico A parere di chi scrive, la cornice giuridica mula deve rispondere ai paletti che Annibale per i suoi interventi e quindi se noi andiamo del nostro Sodalizio dovrebbe esser il più Salsa ha lucidamente indicato: “dentro una a calcolare la percentuale dell’incidenza possibile semplice e “leggera” in modo di cornice di salvaguardia del ruolo pubblico del contributo dello Stato su tutto il resto consentire ai dirigenti e ai soci di organizzare […] del Sodalizio, ma libero dalle ingessatu- delle attività CAI è meno del 10%. Questa è ed attuare le attività per le quali ogni membro re di un certo paradigma pubblicistico” [cfr. la ragione per cui, come il Presidente ha del CAI si impegna in forma volontaria e sot- Relazione morale del Presidente Generale, evidenziato, siamo spesso scoraggiati a toscrive annualmente una quota associativa. in “La Rivista”, maggio – giugno 2009, p. 2]. dover discutere e negoziare su quelle Anche il confronto storico ci aiuta a valutare Da questo punto di vista la scelta di assume- situazioni che per noi sono veramente la situazione obiettiva del CAI e a proporne re la fisionomia di una associazione ricono- atipiche e non sostenibili: l’ulteriore una più obiettiva comprensione. Infatti, come sciuta di diritto privato, che si avvale del razionalizzazione della spesa o comunque tutti sappiamo, la natura dello stato italiano e contributo di oltre 300.000 soci in termini di l’adattamento a quei parametri che, riferiti l’assetto dell’amministrazione hanno subito lavoro volontario e di quota associativa, ad una logica di razionalizzazione della cambiamenti rilevanti dal 1863 ad oggi; ana- potrebbe rendere l’azione amministrativa spesa pubblica generale da adottare per i logamente, la situazione del circolo social- più fluida e meno soggetta a condizionamen- grandi enti, applicati ai valori del Club mente selettivo di appassionati della scoper- ti esterni. Peraltro il sostegno economico Alpino Italiano ci stanno veramente stretti. ta delle Alpi ed animati da una forte passione pubblico che attualmente viene ad alimenta- Andiamo a vedere che cosa è successo scientifica fondato a Torino da Quintino Sella re il C.N.S.A.S. potrebbe essere ricontrattato nel tempo con l’evoluzione del contributo non è paragonabile a quella attuale di un Club non più su base nazionale ma regionale, dello Stato in rapporto alle quote Alpino Italiano, che conta sull’apporto e sulla spuntando condizioni più vantaggiose per la associative. Siamo partiti dal ‘75, dove è partecipazione attiva di oltre 300.000 fra eventuale maggior contiguità fra l’attività evidente l’importanza del contributo dello donne e uomini. Ma restano visibili ed evi- condotta dal Soccorso ed il territorio speci- denti i segni di una continuità fra passato e Stato (oltre il 60%) per fare tutte le attività fico nel quale viene erogato. presente: si pensi al ruolo dei rifugi e dei Al di là dei dettagli formali che spetterà defi- affidate al CAI. Ma quale è stata bivacchi, alla manutenzione dei sentieri, alla nire ai consulenti giuridici, quello che i soci l’evoluzione? Nel ‘92 si vede già che difesa dell’ambiente montano, alla ricerca auspicano è che l’immediato futuro non riser- questo contributo è notevolmente diminuito scientifica applicata alla natura del mondo vi al Presidente Salsa e ai suoi stretti collabo- (meno del 40%), ma se andiamo al 2008 alpino e alle reazioni dell’organismo umano ratori altre “fatiche di Sisifo”, né che – per vedete che la contribuzione è veramente ad alta quota, ecc. Certo altri compiti delicati riprendere il richiamo alla mitologia classica ridotta, minimale per la funzionalità e complessi si sono progressivamente – l’attuale natura giuridica possa diventare un economica di questa associazione. Questo aggiunti ai compiti del CAI, come la forma- “letto di Procuste” che limiti e tagli le poten- fa veramente riflettere. zione degli istruttori di alpinismo, di sci-alpi- zialità delle attività culturali, morali, educati- Il CAI è una montagna di fatti e quindi vi nismo e di arrampicata libera, nonché la ve e formative del Club Alpino Italiano. lanciamo questa riflessione per pensare al gestione del Corpo Nazionale di Soccorso nostro futuro. Alpino e Speleologico. Il ruolo del CAI nella * socio CAI, sezione di Bologna Paola Peila conservazione del paesaggio montano e nel e docente di storia moderna presso sostegno ad una pratica “sportiva” e scientifi- l’Università degli Studi di Verona

LO SCARPONE, SETTEMBRE 2009 - 27 DOSSIER CAI: ente pubblico o libera associazione nazionale? Optare per la scelta privata di Piero Carlesi* volta mettono in crisi la funzionalità degli zioni: purtroppo invece di cercare un modo uffici. Crisi ancor più evidente quando tra per farli convivere si è preferito abolire ’essere stato per sei anni Consigliere un abbandono e l’acquisizione del necessa- una figura. E ciò ha portato comunque altri centrale (di cui due vicesegretario rio rincalzo, tra pubblicazioni di bandi, problemi, come per esempio che spesso generale) e per cinque anni direttore effettuazione delle prove di concorso, ecc. sono stati chiamati i vicepresidenti a rico- Lgenerale del CAI mi induce a pren- passano alcuni mesi. prire tale vuoto. dere la parola nel dibattito in corso sul Un secondo aspetto problematico che Ma i vicepresidenti dovrebbero volare un futuro del Club alpino. Come ho già avuto vorrei qui sottolineare è il rapporto tra i po’ più in alto... Certo un Cai privato modo di esplicitare lo scorso 1° maggio al vertici della struttura operativa/professio- potrebbe ripensare senza vincoli di leggi e Convegno del Gism a Trento, sono favore- nale della Sede Centrale e la periferia, con una filosofia più “associativa” anche a vole al fatto che oggi il Cai debba optare costituita da Sezioni e Gruppi regionali. questa delicata problematica dei rapporti per la “scelta privata”. Purtroppo capita spesso che tra queste fra centro e periferia. Le motivazioni sono molteplici e sovra- due realtà non vi sia dialogo perché sono Altro ci sarebbe da dire, ovviamente. Ma stano di gran lunga, a mio parere, le con- soggetti che parlano linguaggi diversi. Sia lo spazio è tiranno. Vorrei solo ancora sot- troindicazioni. ben chiaro: non si tratta di addossare colpe tolineare due aspetti. Il primo: molti soste- Il primo motivo in assoluto è l’esigenza di all’una o all’altra parte. nitori del Cai pubblico affermano che libertà. Il CAI di fatto ha nel dna una spiri- Ogni attore si muove tenendo conto della un’associazione privata nazionale non ha to privato, come testimoniano le strutture propria realtà e di precise norme, ma ciò l’autorevolezza (e l’importanza) di quella periferiche del Sodalizio. Pertanto doversi spesso contrasta con chi fa volontariato pubblica. Niente di più discutibile. adeguare, di volta in volta, a norme, rego- nel tempo libero. La direzione di un ente Professionalmente mi onoro di lavorare lamenti, disposizioni e leggi imposte dallo pubblico deve tener conto fino in fondo di in una grande associazione nazionale pri- Stato è comunque una limitazione alla regolamenti e procedure pubbliche; dero- vata (il Touring Club Italiano) e non ho mai libertà di organizzazione della Sede ghe non sono concesse. vissuto in questi panni il complesso d’infe- Centrale. Spesso il dialogo diventa conflittuale, riorità di non essere pubblico. Anzi. La cre- La recente normativa che impone una senza possibilità di mediazione. Almeno dibilità e l’autorevolezza di un’associazio- riduzione del numero dei componenti degli così, spesso avviene oggi. ne, i suoi ideali, gli obiettivi e gli scopi sono organismi di gestione è un esempio recen- Ritengo, col senno di poi, che la riforma espressione degli uomini che la costitui- te, certo l’ultimo, ma non l’unico. Direi anzi statutaria del 2000, che recepiva peraltro scono. Questo è il vero valore. l’ennesimo. diktat governativi sulla riorganizzazione Ultimo aspetto: la disponibilità finanzia- Ricordo per esempio quanto si temevano degli enti pubblici abbia ulteriormente ria. Anche se il contributo dello Stato per ogni anno le leggi finanziarie... leggi che, di aggravato l’aspetto del rapporto fra Sede l’Organizzazione centrale vale solo il 10%, volta in volta, limitavano i pagamenti (i pre- Centrale e Sezioni. Mi riferisco per la pre- va da sé che una rinuncia a questa uscita lievi dalla Tesoreria.), leggi che bloccavano cisione, alla norma che ha abolito la porterebbe a un lieve incremento della il turn over, che vietavano le assunzioni di Segreteria generale. quota. personale dipendente, che bloccavano col- Tale organo, costituito da volontari (di Ma questa non è l’unica soluzione. Sono laborazioni retribuite continuative. fatto consiglieri centrali con un grado in convinto che in un CAI privato molte spese La limitata disponibilità numerica del più), ha per anni svolto il delicatissimo organizzative potrebbero essere rimesse in personale dipendente Cai ha portato spes- ruolo di ponte fra la struttura burocratica e discussione perché la dimensione volonta- so la Sede centrale sul banco degli imputa- quella volontaria. ria porterebbe i quadri dirigenti nazionali, ti da parte delle Sezioni, degli Otc e dei Un utilissimo cuscinetto che ha permesso gli otco, le scuole nazionali, i titolati, a rive- Convegni (leggasi oggi Gruppi regionali) di sbrogliare tante intricate matasse che dere, ridimensionandoli, costi, rimborsi e per inefficienza e ritardi a causa del fatto via via si incontravano nella storia del CAI. quant’altro. che il poco personale, ben al di sotto del- Il Segretario generale (e il suo vice) si Come si fa ora nei Gruppi regionali e l’esigenza operativa necessaria per funzio- ponevano infatti, nei confronti delle nelle Sezioni, dove l’insegnamento del nare, pur facendo l”impossibile” non era in Sezioni soprattutto come soci nostro fondatore Quintino Sella, il control- grado di fare i miracoli! dell’Associazione e ciò spesso, vorrei dire lo della spesa e l’abolizione degli sprechi, è Un altro aspetto problematico del perso- quasi sempre, agevolava la comprensione ancora ben vivo. Non perché oggi si spre- nale dipendente del CAI pubblico è dato fra le parti. chi. Ma perché oggi si è pubblici. È un dal fatto che spesso tale personale, che Il dirigente dell’Ente pubblico, per forza approccio completamente diverso. accede al CAI tramite concorso pubblico, di cose, vede qualsiasi problematica con Provare per crederci. utilizza tale ente solo come trampolino di un altro occhio, quello pubblico e da tali *ex consigliere centrale e vicesegretario lancio per passare poi ad altro ente. Ne binari non può e non deve discostarsi. generale, ex direttore generale deriva che spesso si assiste a una dannosa Certo, so bene che la presenza di due rotazione dei dipendenti che in questo figure su binari paralleli come il dirigente modo, vivendo presso gli uffici dell’Ente professionista e il dirigente volontario ha solo per alcuni mesi o pochi anni, ogni portato nel tempo a conflitti e sovrapposi-

28 - LO SCARPONE, SETTEMBRE 2009 Tra pubblico e privato, una questione aperta di Walter Gerbino* parere questa identificazione è molto contrastanti con quelli del club. L’uso del ter- rischiosa e non tiene conto dell’esistenza ritorio montano non può che essere oggetto edicare uno speciale dello Scarpone delle molte organizzazioni private appesanti- di mediazione; ma proprio per questo moti- alla questione pubblico/privato te da forti vincoli burocratici, resi necessari vo un CAI fortemente impegnato nell’uso risponde all’esigenza che l’argomen- dalle dimensioni e dall’articolazione delle sostenibile e consapevole dell’ambiente alpi- to sia oggetto di un dibattito in grado attività e favoriti dal consolidarsi di una cer- no trarrebbe vantaggio da una fisionomia il D chia di dirigenti ovviamente interessati al più possibile autonoma. È ben vero che in di coinvolgere nel modo più ampio la base dei soci. Provo qui a fornire un contributo al mantenimento della propria posizione. Tutti una democrazia ben sviluppata ai responsa- dibattito, rendendo espliciti alcuni punti che i soci dovrebbero essere consapevoli che bili di enti pubblici – a livello sia centrale sia a mio parere vanno approfonditi. semplificare l’organizzazione e concentrarsi periferico – dovrebbe essere consentita, sull’attività alpinistica sono obiettivi da per- accanto al perseguimento dei fini istituzio- 1. Iniziativa privata e interesse pubblico seguire indipendentemente dalla particolare nali, l’assunzione di posizioni anche di aper- Un presupposto ampiamente condiviso collocazione del CAI lungo l’asse pubblico- to dissenso rispetto a specifiche decisioni vede il CAI come, in primo luogo, un’asso- privato. del potere politico; ma a tutti è evidente che, ciazione funzionale al perseguimento degli in generale, risulta più semplice ipotizzare obiettivi in cui i soci si riconoscono e capa- 3. Autonomia politica una netta distinzione di ruoli tra asso- ce di sostenersi grazie alla forza di una Un punto non può essere eluso. La tutela ciazioni portatrici di particolari valori comune passione. Per altro, il perseguimen- della montagna e più in generale la cultura ed enti deputati all’erogazione di servi- to degli scopi associativi riferiti all’attività dell’ambiente alpino sono materie politica- zi a favore della collettività. alpinistica, alla conoscenza della montagna, mente rilevanti, sulle quali si deve dare per Come soci dobbiamo auspicare che qua- alla difesa dell’ambiente realizza benefici scontata l’esistenza di interessi contrastanti lunque decisione sulla forma di riconosci- per la collettività tali da giustificare due tipi e sulle quali il CAI dovrebbe potersi espri- mento pubblico del CAI sia ispirata ad una di riconoscimento pubblico: mere in modo del tutto autonomo e indipen- corretta valutazione del patrimonio di cono- - l’autorizzazione allo svolgimento di attività dente, come gruppo di opinione capace di scenze e capacità che esso custodisce e sia riservate (per esempio, la realizzazione e una vivace elaborazione interna e non con- libera da schematismi ideologici. Ma dobbia- manutenzione di infrastrutture per la frui- dizionato – nemmeno in ipotesi – dal suo mo anche continuare a pensarci e a discute- zione della montagna); legame con il sistema delle istituzioni pub- re tra noi, perché è probabile che la doman- - il sostegno finanziario a carico della fiscali- bliche, spesso vissute come espressione del da su dove stare, tra pubblico e privato, ce la tà generale (integrativo rispetto alla contri- potere politico. Questo richiamo all’autono- troveremo tra i piedi ancora per un po’. buzione dei soci). mia di opinione non va riferito, primaria- *socio CAI, sezione XXX Ottobre Si noti che la necessità di ridurre la spesa mente, al potenziale conflitto tra il club e il e Preside della Facoltà di Psicologia pubblica – necessità difficilmente eludibile, potere politico; ma piuttosto al potenziale dell’Università di Trieste in questi tempi – potrebbe andare a colpire conflitto tra il club e i portatori di interessi la seconda forma di riconoscimento (il sostegno finanziario) senza intaccare il regi- me delle riserve, da cui il CAI potrebbe con- tinuare a trarre benefici economici, derivan- CAI al bivio, nulla di nuovo ti dalla possibilità di utilizzare in esclusiva il Ci sembra in proposito di poter conden- ruolo di custode dell’ambiente alpino. di Dino Marcandalli* sare i commenti circolati in tre riflessioni, Nel dibattito è importante che il riconosci- mento pubblico del CAI non sia identificato er molti Seniores del CAI il Raduno con una premessa. unicamente con la questione (importantissi- di Colico immediatamente a ridos- La premessa è che il CAI, come tutte le ma, lo so) del sostegno finanziario a carico so dell’Assemblea Nazionale grandi organizzazioni che perseguono una della fiscalità generale. In via di principio, è PDelegati di Lecco (vedi Lo missione di lungo periodo, nel nostro caso ben più importante che la capillare presenza Scarpone di Luglio, pagina 9) è stato anche ormai ultracentenaria, ha un patrimonio di del CAI sul territorio continui ad essere con- occasione per scambiarsi fra amici impres- invarianti strategiche contenute nella mis- siderata dal legislatore come motivo suffi- sioni ed idee sulla scelta che sta davanti al sione e declinate nello statuto sulle quali ciente per la concessione di un’area riserva- CAI, fra Ente di diritto pubblico o può e assolutamente deve capitalizzare ta di intervento. Associazione nazionale di diritto privato. tenendo ben salda la rotta. Ma lo scenario I Seniores, che nel CAI funzionano un po’ in cui opera può mutare negli anni e nei 2. Pubblico-privato e vincoli burocratici da memoria storica, ricordavano a Colico decenni e, come la sua storia del resto già Un elemento caratteristico del dibattito che il CAI è in fondo diventato Ente pub- dimostra, la sua stessa forma associativa (ad esempio mi riferisco ad alcuni interventi blico “solo” a partire dal 1965, mentre appartiene ad un contesto tattico da otti- apparsi su Mountainblog a luglio e inizio ancora in tempi più recenti (Assemblea mizzare in funzione dell’ecosistema e delle agosto 2009) è l’identificazione dell’odiata Delegati di Mantova, 1998), l’ipotesi di una condizioni al contorno in cui il CAI si trova burocrazia con il pubblico, cui corrisponde privatizzazione è stata discussa sull’onda ad operare nel tempo. l’aspettativa che una netta svolta privatistica della legge Bassanini, nell’ottica di una La prima riflessione è di carattere significhi la morte della burocrazia. A mio gestione autonoma delle risorse. generale, sul “trend” che le organizza- ➔

LO SCARPONE, SETTEMBRE 2009 - 29 DOSSIER CAI: ente pubblico o libera associazione nazionale?

➔ zioni in genere devono fronteggiare di progressiva crescita dell’autofinanzia- cambiamento: c’è in entrambi i casi da met- per fiorire e realizzare il proprio scopo mento dalle quote sociali dal 39% al 73%. ter mano a tutte le semplificazioni possibili, sociale. Coi tempi che corrono, c’è una sola La riflessione conclusiva è che dobbiamo che consentano al CAI di operare agilmente ricetta, ed è imparare a star sul mercato, a essere pronti, con una mentalità aperta ed e flessibilmente, a partire dalla Sede maggior ragione in un contesto di globaliz- “opportunistica”, a dimostrare una rinnova- Centrale. E se quest’ultima diventa privata, zazione che rende inesorabilmente sempre ta flessibilità e adattatività organizzativa dovrà magari nel breve termine negoziare più competitivo il confronto fra domanda e anche con un eventuale ritorno una “exit strategy” con un piano di azzera- offerta di prodotti e servizi. Stare sul mer- all’Associazione nazionale di diritto priva- mento (dal 9% a 0) della dipendenza residua cato impone agilità dell’organizzazione, to. La discriminante sarà l’accoglimento o da contributi statali non CNSAS, e nel infrastruttura leggera, capacità d’offerta meno da parte del Ministero del Turismo medio periodo puntare non solo a conser- flessibile e adattativa, in grado di cogliere della richiesta che “al CAI non si applichino vare ma a far crescere i contributi statali nuove opportunità e di rispondervi più le disposizioni...riferite alla Pubblica facendo crescere i servizi alla comunità resi prontamente della concorrenza. Insomma Amministrazione o Enti Pubblici anche non dal CAI. Il quale CAI, nel suo insieme, dovrà star sul mercato detta capacità di affronta- economici...in considerazione del fatto che probabilmente strutturarsi anche per com- re il cambiamento in modo che, se tutto ai relativi oneri economici l’Ente provvede petere all’accesso a finanziamenti sulla base può variare, sia garantita la persistenza del con risorse che non gravano sul bilancio di gare pubbliche. Così come oggi sempre fine sociale. dello Stato”. A seconda della risposta potre- meglio sa fare nelle sue Sezioni, avvicinan- La seconda, confortante, riflessione dice mo rimanere Ente di diritto pubblico o do alla montagna diverse fasce di età con che il CAI si sta muovendo verso condizio- affrontare serenamente una trasformazione forme e approcci diversi, e coprendo in tal ni di autonomia nella gestione delle risorse in Associazione nazionale di diritto privato. modo la sua principale fonte di finanzia- e di autofinanziamento, se è vero che anco- Cosa che riguarderà comunque solo la mento che è e dovrà comunque restare per ra dipende da contributi statali per poco nostra Sede centrale, dato che le Sezioni e i il futuro prevedibile il tesseramento, attra- più del 9%, al netto dei servizi del Centro Gruppi Regionali in cui sono ordinate sono verso la fidelizzazione dei suoi Soci. Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico già Enti di diritto privato. *Presidente Commissione CAI (CNSAS). E il trend, dal 1975 a oggi, è stato Ma avremo comunque da affrontare un Seniores Lombardia

Pubblico o privato? Questo è il dilemma

di Alessandro Giorgetta* tà socioeconomiche che su di esso si svol- guida vi siano figure professionali compe- Il dilemma non sta tanto nella forma isti- gono. Ciò implica la continua interazione tenti nei rispettivi comparti gestionali e tuzionale quanto nei contenuti, negli uomi- con il comparto pubblico, sia esso di auto- amministrativi. Infatti anche nel pubblico, ni, nei mezzi e nei modi per ottenerli. Sia il rità locali che centrali, che senz’altro è age- come nel privato, si verificano aree di pubblico che il privato infatti presentano volata dall’essere Ente pubblico. eccellenza laddove sono presenti manager vantaggi e svantaggi, che in sé, sono già Diverso è il discorso per la forma privati- all’altezza delle responsabilità connesse ai stati analizzati ed esposti. La riflessione va stica, che senz’altro consente una maggior poteri loro conferiti. fatta quindi a monte sugli obiettivi che aderenza e coesione alla realtà interna del E a proposito di responsabilità, vorrei l’una o l’altra soluzione consentono di rag- CAI, ma che può trovare difficoltà nel rap- ricordare che, in primis, i nostri dirigenti giungere in modo ottimale. portarsi con le realtà esterne di carattere hanno una doppia responsabilità: una nei Orbene, proprio in base alle caratteristi- pubblico. Quindi più idonea a gestire in confronti dei soci che affidano le loro che proprie delle due forme istituzionali, io modo verticale, cioè nel loro ciclo com- risorse (anche pecuniarie, nella forma di ritengo che, in adesione agli attuali obietti- plessivo, le nostre attività più strettamente quota parte, ma non solo, nel caso di soci vi del CAI, l’Ente pubblico sia quello che legate alle discipline che il corpo sociale “attivi”) e i loro ideali alla loro guida, l’altra proprio per la sua caratteristica di gestore realizza nel territorio, senza affrontare le anche più diretta, nei confronti del perso- di res publica sia più aderente agli attuali problematiche esterne ad esse, come ad nale dipendente, che confida nella tutela scopi statutari e obiettivi di medio e lungo esempio la tutela dell’ambiente, di cui del proprio posto di lavoro, che spesso è periodo in una visione orizzontale di solu- dovrebbero farsi carico, in modo altrettan- ancora più “essenziale” dell’adesione idea- zione delle problematiche connesse . Se to verticale, cioè prendendo in considera- le a un certo ambiente di lavoro, in termini infatti i nostri scopi riguardano la monta- zione tutti gli aspetti legati nel nostro caso di sussistenza. E’ proprio pensando alla gna nella sua globalità, sia antropica che all’ambiente montano, enti ed associazioni tutela degli interessi di queste due catego- naturale, questo implica la soluzione di specifici all’uopo dedicati. rie che, in modi anche diversi, “dipendono” problemi che riguardano sia l’ambiente Sia nell’uno che nell’altro caso, al fine di dal Sodalizio, che la decisione deve orien- montano, inteso come territorio di pubbli- ottenere i migliori risultati che le due strut- tarsi sulla soluzione che offre più garanzie. ca fruizione e tutela, sia le attività e le real- ture offrono, è indispensabile che alla *socio CAI, GISM

30 - LO SCARPONE, SETTEMBRE 2009 Via Petrella Così cambia il Comitato centrale Cinque nuovi consiglieri L’esordio è avvenuto nella splendida Sala degli Affreschi alla gno principale”, Prefettura di Chieti: nella riunione del 13 giugno, secondo un ha spiegato a collaudato cerimoniale, i cinque nuovi consiglieri centrali si sono Marco Benedetti presentati ai colleghi e hanno ricevuto dal presidente generale gli nelle pagine del auguri per l’impegno non certo lieve che li attende nel Comitato prestigioso Bollettino della d’indirizzo e controllo. Attingendo liberamente (e senza alcuna SAT, “è stato pretesa di ufficialità) nei rispettivi curricula li presentiamo uno per quello di cercare uno in questa pagina in ordine alfabetico. un rapporto con il territorio e con ENZO CORI Comitato tecnico culturale di UniCai (dal le sezioni. Oggi siamo la sezione del CAI più grande, ma Tecnico di radio- 2006). Non pago di questi impegni non anche una sezione che ha continuato ad logia, socio dal certo lievi, Doglioni coltiva anche la pas- accrescere il numero dei soci, 25 mila, con 1975 della sezio- sione per la musica e il canto. un grande impegno verso il sociale e verso ne spoletina di l’ambiente”. cui sin dal 1975 è LUCA FREZZINI “Ciò a cui assistiamo”, spiega il neocon- stato dirigente in Laureato in sigliere trentino ( che è iscritto alla SAT, veste di segreta- Scienze forestali, Sezione di Povo, dal 1965), “è che non c’è rio e poi di presi- milanese, è al suo più un’educazione al territorio, che è dente, è stato secondo mandato ridotto a semplice sfondo di un gioco: anche presidente quale componen- andare in motoslitta, andare con il quad o della Delegazione regionale dell’Umbria te del Comitato la moto. Il dramma è questo. Dobbiamo per due mandati, dal 1990 al 1997. centrale di indi- reintrodurre nella nostra cultura la cultu- Accompagnatore di escursionismo e guida rizzo e controllo ra del territorio”. escursionistica, ha organizzato e condotto di cui ha fatto numerosi trekking europei ed extraeuropei parte dal 2004 al ed è autore di diversi volumi e guide di 2008 con l’incari- GIOVANNI MARIA POLLONIATO grande interesse. Ha infine svolto attività co di referente della Commissione nazio- Vicentino, fun- pubblica quale assessore del Comune di nale scuole alpinismo, sci alpinismo e zionario di banca, Spoleto con delega allo Sport, all’Ambiente arrampicata libera. sottotenente e al Commercio. Responsabile dell’area tecnica presso il degli Alpini Parco regionale delle Groane, è iscritto dal (diplomato alla MASSIMO DOGLIONI ‘72 alla Sezione di Milano del cui direttivo Scuola militare ha fatto parte, ed è istruttore di alpinismo alpina di Aosta), Veneziano, spo- presso la Scuola A. Parravicini. Ha diretto ha ricoperto e sato e padre di diversi corsi di alpinismo (A1) e di ghiaccio ricopre varie cari- due bimbe, è so- (AG1) durante il periodo militare svolto che di grande cio della Sezione come sottotenente degli alpini. responsabilità di Mestre dal Notevole il suo curriculum alpinistico nell’ambito della sua professione. 1974. Titolare con oltre 900 itinerari di arrampicata, sci Numerosi gli incarichi anche nel mondo dell’Agenzia di alpinismo e alta montagna saliti su tutto del volontariato: è presidente comunicazione l’arco alpino e appenninico e due esperien- dell’Associazione Cucari Veneti, console Gruppo Ixelle da ze extraeuropee nell’Himalaya indiano e aziendale del Touring Club Italiano, reviso- lui fondata nel nelle Ande peruviane. Già componente re dei conti della Sezione di Marostica 1979 (con la della Commissione regionale lombarda della Associazione Nazionale Alpini. Dal quale ha collaborato con il CAI nella realiz- scuole di alpinismo e del Comitato di coor- ‘78 è iscritto alla Sezione di Marostica di zazione degli ultimi manuali tecnici), ha dinamento del Convegno lombardo, fa cui è stato revisore dei conti: incarico rico- maturato varie esperienze tecniche, sociali parte del Comitato tecnico culturale di perto anche nell’ambito dell’associazione e ambientali nel CAI quale istruttore di Unicai. tra le sezioni vicentine e del Comitato di alpinismo (dal 1987), istruttore nazionale coordinamento veneto friulano giuliano. di alpinismo (dal ‘90), vicepresidente della FRANCO GIACOMONI Da tempo opera nell’Organizzazione cen- Sezione di Mestre (dal 1992 al ‘98), compo- Nato nel 1948, ex sindacalista e dipen- trale: è stato revisore nazionale per gli nente della Commissione materiali e tecni- dente pubblico, è a sua volta reduce da una esercizi dal 2001 al 2004 prima di diventare che del VFG (dal 1992 al ‘99), presidente straordinaria esperienza nell’ambito asso- presidente del Collegio nazionale dal 2005 della Commissione scuole di alpinismo, sci ciativo. Per sei anni è stato al vertice della al 2007. Dal 2008 è infine revisore dei conti alpinismo e arrampicata del Veneto e del Società Alpinisti Tridentini. “Il mio impe- dell’Associazione Filmfestival di Trento. Friuli (dal 1999 al 2009), esperto nel

LO SCARPONE, SETTEMBRE 2009 - 31 Himalaya La fine di Cristina Castagna Fatale il quinto ottomila “Se mi succederà qualcosa lasciatemi Piccola e tenace dove la montagna mi ha chiamato a “In alta quota era la più brava di tutti. sé”. Prima della partenza aveva Piccola, minuta...Noi della generazione lasciato un biglietto ai famigliari. passata la invidiavamo un po’”, scrive Cristina Castagna è morta il 19 luglio, Franco Perlotto di Cristina Castagna. “Ma quello che più voglio ricordare di a 31 anni, precipitando in un lei è il sorriso, la spensieratezza”. crepaccio mentre scendeva dalla vetta L’alpinista vicentina avrebbe dovuto del , suo quinto ottomila tentare quest’anno anche dopo lo Shisha Pangma, il l’impegnativo . Gasherbrum II, il e il Quirico, soprattutto tra gli . Era la più giovane himalaista amanti delle montagne. Un po’ al mondo. Il suo programma - che si valdagnesi, un po’ recoaresi. prima era venuta in Brasile a trovarmi in può leggere nel sito www.elgrio.net - Amici e vicini, sempre insieme. Ambasciata dove lavoravo. Poi un lungo Cristina era della nostra valle, delle prevedeva quest’anno anche il viaggio in auto con me e Paola Pianalto nostre montagne. Era tutti noi. Ogni volta Gasherbrum I. Lascia un lavoro da verso Ouro Preto, a vedere un progetto sui che partiva per un ottomila facevamo il bambini di strada. infermiera al pronto soccorso tifo per lei, tutti dalla Brigida Cornale a Sorrideva sempre, come quando era in dell’ospedale San Bortolo di , stappare un prosecco. montagna. Ci divertimmo molto in quel e molti bei ricordi tra coloro che Ogni volta che tornava era una grande viaggio. Anche quando decidemmo di fare festa. Ogni tanto veniva anche suo zio l’hanno conosciuta. Come il grande il bagno in una pozza sotterranea di un’an- Roberto, mio compagno di cordata in sca- alpinista, guida alpina e sindaco di tica miniera d’oro. Ma anche laggiù si late fatte negli anni settanta sul Carega, sul Recoaro Franco Perlotto, che la parlò delle nostre montagne, quelle di cui Baffelan, sul Pasubio. Ma Cristina in alta ero un po’ orfano a causa del mio lavoro ricorda in questa pagina. quota era la più brava di tutti. Piccola, lontano e dove lei invece si allenava conti- minuta, ma con un fiato da leone. Noi della orrideva sempre Cristina Castagna. nuamente. generazione passata la invidiavamo un po’. Sorrideva anche quel giorno che la Qui sulle Piccole Dolomiti ci conosciamo Ci aveva lasciato indietro, su per le monta- incontrai giù da Bocchetta Fondi tutti. Lei di San Quirico, frazione di gne. Ma quello che più voglio ricordare di sul Carega. Sembrava volare su per Valdagno, gravitava sempre a Recoaro. S lei è il sorriso, la spensieratezza. Cristina il ghiaione, mentre si preparava per un Amava le nostre montagne, le nostre ha saputo fare quello che voleva, scalare ottomila. Io scendevo, lei saliva. Si fermò Piccole Dolomiti. Si era iscritta alla montagne. Con determinazione e volontà, di colpo, senza fiatone. Era molto allenata Sezione di Recoaro del Club Alpino ma sempre con il sorriso. e la fatica non si vedeva. Qualche mese Italiano. Ma è così con tutti quelli di San Franco Perlotto

Editoria le acciughe sotto sale, il baccalà, le spezie. Il risultato è una cuci- na armonica e schietta. Piatti che vanno bene così, senza bisogno Le Alpi a tavola di orpelli, molto vicini agli indirizzi gastronomici attuali di recupero usto, qualità, salute, giusti dosaggi, lenta cottura, cura nel- ed esaltazione dei sapori, di oculata scelta degli ingredienti legati l’esecuzione. Questi i segreti della cucina alpina, luogo di al ciclo stagionale e al territorio. E’ stata la necessità e l’esperien- Gincontro e sintesi di tante culture. Elma Schena e Adriano za a renderli equilibrati. Al massimo si possono alleggerire i con- Ravera hanno letto e si sono documentati, ma hanno ascoltato la dimenti: il rigore del clima e la fatica dell’uomo imponevano un viva voce delle donne per confezionare l’ultimo dei Quaderni di tempo una maggiore quantità di grassi animali, un eccesso incon- cultura alpina uscito da Priuli & Verlucca: “Le Alpi a tavola” (150 ciliabile con il nostro ridotto dispendio di calorie. Ma senza lasciar- pagine a grande formato, 24,50 euro). Un appassionante reporta- si prendere la mano da mode o dal bisogno di stupire per non sna- ge etno-gastronomico scritto con passione e rigore documentario turare ricette legate a un certo modo di vivere, a ingredienti che in cui l’analisi e la cultura del cibo si fanno storia individuale e col- non si possono e non si debbono sostituire. La semplicità di alcu- lettiva al pari dei dialetti, dei tesori d’arte e dei costumi. Per rac- ne preparazioni, l’amore e l’abilità delle donne che le hanno codi- contare – e magari reinterpretare - ricette tramandate per secoli in ficate,ne fanno dei piccoli capolavori. via di inesorabile estinzione. Ecco un significativo brano del libro. Parallelamente alla ricerca sul campo, si è affiancato il lavoro di consultazione presso archivi pubblici e privati: quanto basta per far Piatti che profumano di formaggi e di latte, accompagnati da affiorare dalla storia piatti curiosi e dimenticati come il ratafià, il castagne, patate, mais, grano saraceno, segale, semplice pane rostito, i pastisetti al forno, la testa di vitello intiera o le ulive condi- raffermo, cipolle, erbe… Piatti austeri che talvolta incontrano una te false che paiono vere. O l’elixir di lunga vita del medico Tamet, cucina più più ricca o si sposano con prodotti di altre regioni, come morto all’età di 104 anni per il calcio di un cavallo.

32 - LO SCARPONE, SETTEMBRE 2009 Montagne in famiglia Una dinastia bergamasca Papà Nino, il mio miglior maestro

Al Palamonti (Bergamo) sono esposte fino alla metà di settembre le foto di Giuseppe “Nino” Agazzi (1910-2002), illustre fotografo, alpinista e cacciatore bergamasco. Scattate negli anni Trenta e Quaranta, documentano un ambiente alpino ancora incontaminato. Così lo ricorda in queste pagine il figlio Gian Celso Agazzi, nostro apprezzato collaboratore, medico e alpinista che al padre deve la sua passione per la montagna. icordo di essere stato compagno di innumerevoli avventure di mio padre Nino in montagna e a caccia Rsulle montagne della Bergamasca. Ero molto giovane e l’avrei mandato volen- tieri al diavolo. Ma in tal modo mi ha tra- smesso una smisurata passione per la mon- tagna. Mi ricordo di essermi trovato spesso con i pantaloni corti in mezzo alla neve in pieno inverno. Non dimenticherò mai quel- le levatacce. Era molto appassionato e determinato e amava la montagna e la natu- ra come me. L’idea di fare questa mostra al Palamonti con le sue vecchie fotografie in bianco e nero è nata per caso in seguito al ritrova- mento del suo archivio fotografico che nes- suno di noi fratelli aveva in precedenza considerato. In effetti è stata una bella sor- presa reperire una quantità enorme di foto- grafie tridimensionali su lastra di vetro che nostro padre aveva scattato in epoca pre- Magia dell’inverno bellica (anni ‘30 e ‘40). Interessante il tipo di apparecchio fotografico utilizzato, nelle Orobie pesantissimo e dotato di lastre: difficili e, L’inverno nelle Orobie in tre significative immagini di appunto, pesanti da trasportare. Nino Agazzi. L’alpinista bergamasco ha lasciato in Mio padre nacque il 15 dicembre 1910 a eredità una notevole quantità di fotografie su lastra Bergamo dove morì il 15 novembre 2002. scattate in epoca pre-bellica (anni ‘30 e ‘40): sono esposte fino alla metà di settembre al Palamonti. Conseguì il diploma di perito industriale meccanico. Fu Guido Ferrari di Treviglio, zio materno, che lo avvicinò ancora giova- mico Beniamino Sugliani, autore della ne al mondo della montagna. Ferrari fu uno famosa "Guida sciistica delle Orobie" pub- dei primi sciatori bergamaschi: partecipò blicata nel 1939, nella quale, appunto, com- alla guerra bianca nella zona del San paiono varie sue fotografie. Attento osser- Matteo nel periodo 1915-18. Fu tra i primi vatore, papà Nino ha il merito di avere rac- fotografi di montagna. Appassionato a sua colto una vasta documentazione storica volta di sci, mio padre partecipò nel 1927 ai sulle Orobie e altri luoghi delle Alpi campionati trevigliesi di combinata fondo- (Marmolada, Dolomiti, Alpi Centrali e discesa vinti per ben tre volte. Fu così che Occidentali). Per concludere, la mostra iniziò ad amare la montagna invernale presso lo spazio espositivo del Palamonti, a documentando con innumerevoli e prege- Bergamo, offrirà in settembre lo spunto per voli scatti la sua attività sci-alpinistica, alpi- una serata riguardante alcune testimonian- nistica ed escursionistica. ze storiche sullo sci-alpinismo bergamasco. Degna di nota fu la collaborazione con l’a- Gian Celso Agazzi

LO SCARPONE, SETTEMBRE 2009 - 33 News dalle aziende A cura di Susanna Gazzola (Servizio pubblicità)

Un totale di 242 prodotti di 18 Nazioni diverse 30 capsule da 440 mg al prezzo al pubblico di sono stati presentati ad una giuria di esperti 13,90 euro. internazionali: tra i criteri di valutazione di questo VEGETAL-PROGRESS® Laboratori di Biologia Award troviamo il grado di innovazione, la qualità Alimentare e Protettiva è specializzata nella nel design, la lavorazione, la scelta dei materiali. produzione di prodotti puri naturali che non “Siamo molto orgogliosi di questo premio” contengono OGM e fabbricati con ingredienti spiega Paolo Poloniato, R&D Manager di che provengono per la più parte da agricoltura Dolomite, “perché rappresenta un sigillo sui 16 biologica certificata in regime di controllo CEE mesi di lavoro per questo progetto. Crediamo (Reg. CEE n° 834/2007). Il sistema di qualità fermamente che Cougar diventerà il nuovo aziendale è certificato in conformità alla norma riferimento di mercato nel segmento UNI EN ISO 9001:2000 ed è riconosciuto dell’alpinismo”. Dolomite, division of Tecnica internazionalmente (cert. IQNet n° IT – 12291). Il S.p.A., www.dolomite.it - [email protected] sistema di gestione ambientale è certificato in conformità alla norma UNI EN ISO 14001:2004 (certificato IQNet n° IT – 29889). DOLOMITE RITORNA VEDYBEN, UN VALIDO AIUTO Per maggiori informazioni: DALLA FIERA DELL’OUTDOOR Tel. 011-920.59.96 r.a., DA VEGETAL-PROGRESS www.vegetal-progress.it ® DI FRIEDRICHSHAFEN EGETAL-PROGRESS Laboratori di [email protected] Biologia Alimentare e Protettiva presenta CON UN OUTDOOR VVEDYBEN® complemento alimentare a INDUSTRYAWARD PER IL base di succhi concentrati di bacche di Aronia, ASOLO LOTHAR GV Sambuco, Mirtillo, e Ribes nero. NUOVO PROGETTO COUGAR VEDYBEN® per la sua composizione in succhi di olomite ha presentato Cougar, una scarpa bacche scure ad alta concentrazione in per il , leggera e dalle antocianine può contribuire alle difese nei Dmassime prestazioni, dal design di tomaia confronti degli agenti foto ossidativi che e suola assolutamente all’avanguardia. La possono predisporre ad alterazioni oculari. costruzione, basata sul Dolomite Anatomic VEDYBEN® favorisce la funzione visiva e System, rende Cougar la prima scarpa da l’adattamento alla visione crepuscolare. alpinismo totalmente anatomica. Lo shock L’alta concentrazione in polifenoli fa di absorbing è raddoppiato, per una maggiore VEDYBEN® un valido aiuto per sostenere la trasmissione di energia. Un sistema di funzionalità fisiologica del microcircolo. Il valore allacciatura assolutamente innovativo garantisce ORAC (Oxygen Radical Absorbance Capacity: massima precisione e sicurezza: un’allacciatura misura l’attività antiossidante dei cibi) di nascosta assicura massimo avvolgimento, VEDYBEN® è 1050 μmoli di Trolox Eq. per mentre quella esterna protegge la zona di tibia e capsula (pari a ca. 50 g di arance o 500 g di l nuovo modello Asolo Lothar GV appartenente caviglia; questa combinazione rende Cougar carote fresche). La dose suggerita è di 1-2 alla categoria “Alpine”, ed è adatto ad attività assolutamente eccezionale. Inoltre questa capsule al giorno. VEDYBEN® non contiene Iquali trekking impegnativo ed arrampicata. scarpa presenta un peso inferiore del 9% conservanti, coloranti, né aromi aggiunti. Proposto per la collezione 2009, si caratterizza rispetto alla media del segmento e uno speciale VEDYBEN® è confezionato in capsule di origine per la fodera in Gore-Tex® e la tomaia in pelle design del tacco e del battistrada per una tenuta vegetale (Vcaps™) scamosciata idrorepellente. ottimale. ed è quindi Il sottopiede di montaggio, con tecnologia Questo progetto innovativo è stato premiato alla adatto anche al Asoflex 00 SR, è in grado di garantire corretta quarta edizione dell’OutDoor Industry Award, consumo dei rigidità torsionale e flessione. organizzato da IF International Forum Design, e Vegani. Una La suola è Asolo/Vibram® Ascent, l’intersuola in ospitato dalla fiera di Friedrichshafen (Germania) capsula di gomma microporosa a due densità, con la durante la Fiera OutDoor il 16 luglio scorso. VEDYBEN® presenza di un attacco in PU per rampone semi L’eccellenza nel design è un fattore apporta solo 1/2 automatico. Disponibile nelle versioni uomo e estremamente importante per aiutare i caloria: adatto donna, il modello pesa 641 grammi il mezzo consumatori ad orientarsi in un mercato anche alle persone paio, misura 8 Uk. incredibilmente vasto. E il timbro di più attente alla Disponibile nelle misure 6-13.5 Uk per l’uomo, e approvazione apposto dall’OutDoor Industry linea. VEDYBEN® è 4.5-9.5 Uk per la donna. Award dimostra proprio quanto un prodotto sia disponibile in Prodotto e distribuito da Asolo S.p.a. innovativo e funzionale. pratici flaconi da www.asolo.com

34 - LO SCARPONE, SETTEMBRE 2009 AG Una formazione al passo ALPINISMO GIOVANILE con i tempi Gian Carlo Berchi, direttore della Scuola centrale di alpinismo giovanile, spiega le strategie per arricchire le competenze ccompagnare dei ragazzi nella loro crescita umana utilizzan- do l’Alpe come teatro di azione, comporta delle competenze ed una preparazione che vanno ben oltre i saperi tecnici o Aaccademici, si tratta di competenze di relazione che occorre curare adeguatamente. Tali competenze possono essere approfondi- te ed “aggiornate” soltanto in situazioni sociali di gruppo. Se poi a questi momenti partecipano soggetti provenienti da spe- cialità o realtà diverse, nel puro spirito del volontariato, il con- fronto si arricchisce ed i risultati sono ancora più soddisfacenti. Perciò tutte le scuole di AG, sia a livello centrale che periferico, stanno adoperandosi per attuare collaborazioni e sinergie didat- tiche con altre Scuole o Commissioni. L’obiettivo è duplice: poter contare su formatori di alto livello e creare opportunità di confronto allargate con soggetti ad alto livello di competenza specifica. Lo dimostrano le diverse collaborazioni con il CNSAS, con le Commissioni Medica, Materiali e Tecniche, Speleo, ecc. Nell’ambito di chi eroga formazione, l’aggiorna- mento è necessario per recepire il mutamento dei bisogni e per attuare il relativo adeguamento delle proposte: le organizza- zioni centrali sono quindi impegnate in una continua revisione dei percorsi formativi anche in funzione dei rapporti con le altre commissioni del CAI. Il principale momento di confron- to è il tavolo UNICAI, dove i presidenti delle otto commissio- ni confrontano i propri percorsi didattici e i propri piani di stu- dio per i vari livelli dei titolati di competenza. Gian Carlo Berchi

I nostri ragazzi al Camp UIAA Avventure nelle Dragon Mountains

i è conclusa positivamente l’espe- dell’Unesco nell’anno 2000. Un ambien- prima di una spettacolare nevicata salu- rienza dei ragazzi del CAI al camp te spartano, senza alcun rifugio, servizio tata con gioia da tutti i ragazzi. SUIAA sui monti Drakensberg orga- igienico e ovviamente nessun portatore, i L’ennesima lezione di umiltà e coscienza nizzato tra il 5 e il 19 luglio dal Mountain pasti caldi preparati e consumati all’a- che nulla toglie al grande impegno fisico Club of South Africa insieme a giovani e perto nel rigore dell’inverno australe, il e psichico che il gruppo ha superato in accompagnatori provenienti da Spagna, fuoco serale come unico momento e inverno e in totale autonomia, con una Catalunia, Francia, Inghilterra, Sud luogo di aggregazione. Qui è iniziato il determinazione e un’adeguatezza che Africa e dall’AVS. Dapprima a contatto trekking vero e proprio: con in spalla tutto rendono orgoglioso chi ha avvicinato i con il “bush” del grande parco Kruger quanto serve per vivere in quota per 5 nostri ragazzi alla montagna in questi alla ricerca dei grandi mammiferi, è stata giorni il gruppo ha attraversato i versanti anni. impartita una vera lezione sul campo di orientali della catena spingendosi infine Hanno fatto parte del gruppo italiano i ricerca naturalistica. lungo uno dei canali che salgono in cre- ragazzi Marina Fico (Sez. Sanremo), L’approccio è diventato più alpinistico al sta fino a 3000 m, ai confini con il Sara Querceti (Sez. Senigallia), Simone Giant Castle, nel settore meridionale Lesotho. Purtroppo la precedente nottata Rossi e Luca Bulla (Sez. Piacenza), Carlo delle Dragon Mountains, 150 km di di gelo aveva coperto di verglass ogni Barilani (Sez.Colico-LC), Peter Beatrice muraglia rocciosa dal suggestivo nome roccia e ciò ha consigliato gli accompa- Liendner (Sez. Varese) con gli accompa- indigeno di Ukhahlamba, “barriera di gnatori di evitare gli ultimi metri verticali gnatori Carla Ruello, Giuseppe Bianchi e lance”, dichiarato World Heritage della salita, rientrando alle tende appena Aldo Scorsoglio.

LO SCARPONE, SETTEMBRE 2009 - 35 QUI CAI Attività, idee, proposte

Val Genova Ferma condanna della SAT Energia, rifugi e acqua: Nella notte fra il 23 e 24 luglio in Val Genova (TN) sono state date alle fiamme educare alla sostenibilità due casette del Parco Adamello Brenta, delle quali una è completamente bruciata, n programma di educazione ambientale ed è stato manomesso il trenino che svol- denominato REA, ovvero Energia Rifugi ge il servizio navetta nella valle mettendo UAcqua, finanziato dal Fondazione Cariplo sui a rischio le persone che vi viaggiavano. Lo bandi ambiente 2007, è stato pilotato dal CAI stesso giorno, per la cronaca, uno dei rifu- Lombardia dando la possibilità a 11 sezioni gi storici della Val Genova, il Fontanabona, chiudeva per clamorosa pro- lombarde (Besozzo, Canzo, Caslino d’Erba, Como, testa contro la mobilità sostenibile attuata dal Parco che prevede la Erba, Gallarate, Germignana, Inverigo, Mariano, chiusura al traffico privato nelle ore diurne, con un razionale ed effi- Merone, Saronno, Sesto Calende) di accompagnare cente servizio di parcheggi a pagamento, trenino e bus navetta. I danni sono quantificati attorno ai 20 mila euro. Il Consiglio Centrale della SAT i giovani delle scuole in aula e nei rifugi in un ha espresso, in un comunicato diramato il 3 agosto, “la più ferma con- percorso di consapevolezza sul tema della danna per tali gesti criminali che vanno a colpire non solo un’istituzione sostenibilità ambientale e sulle scelte personali e ma anche le persone che con il Parco lavorano e mettono in esercizio la quotidiane, approfondendo in modo particolare temi loro professionalità”. A destare la preoccupazione dei dirigenti del quali i consumi energetici, la gestione dei rifiuti e Sodalizio trentino sono anche altri atti intimidatori messi in atto sulle l’uso dell’acqua. Gli incontri in aula si sono svolti per montagne trentine nell’ultimo periodo: come a Tremalzo nei confronti stimolare la discussione, mentre in montagna si è del Centro di ricerche gestito dal Museo Tridentino di Scienze Naturali, imparato a percorrere sentieri e arrampicare in e in Pazul nei confronti della segnaletica SAT. “Episodi questi ultimi sicurezza, con l’impegno complessivo di 78 volontari magari meno gravi ma che testimoniano un progressivo degrado cultu- rale, un’insofferenza alle regole, un’incapacità di confronto, un’aggressi- CAI e di 94 insegnanti. Gli studenti direttamente vità verso le forme di tutela del bene ambientale” si legge ancora nel coinvolti sono stati quasi mille, appartenenti a 15 comunicato SAT. Dove si chiede pubblicamente “che questi episodi, in differenti scuole lombarde. Scopo della visita ai rifugi particolare quelli della Val Genova, vengano confinati nella loro dimen- è stato indagare sulle scelte fatte in materia di sione che è quella delinquenziale, e che non vengano utilizzati in modo sostenibilità ambientale, lasciando libero spazio alla strumentale per dibattiti sulle politiche di gestione del territorio”, auspi- fantasia degli studenti laddove fosse possibile cando che “il confronto avvenga nelle sedi opportune e nei modi demo- immaginare soluzioni alternative alle problematiche cratici e civili che sono il tratto significativo di questa nostra terra tren- riscontrate. In particolare sono stati visitati 11 rifugi: il tina”. La SAT ribadisce inoltre la propria disponibilità “a mettere a dis- rifugio Castiglioni e il rifugio Sesto Calende all’Alpe posizione la vasta conoscenza della realtà montana per contribuire alla crescita culturale, alla diffusione di un’educazione al rispetto dell’am- Devero, il rifugio Champoluc, la Capanna Merigetto biente, alla ricerca di pratiche che siano sostenibili ambientalmente, a Monteviasco, il rifugio Città di Saronno al socialmente ed economicamente”. Sulla responsabilità dei vergognosi Macugnaga Belvedere, il rifugio Bertacchi al Lago attentati e sulla questione specifica della mobilità in Val Genova Lo d’Emet, il rifugio Prabello al Sasso Gordona, il Scarpone tornerà a dare notizia nei prossimi mesi. rifugio Salicina in Val di Lei, il rifugio Gesca al lago Campo Moro. Corsi Le sezioni aderenti hanno ricevuto finanziamenti per attrezzare il rifugio prima della visita degli In Abruzzo operatori TAM studenti, anche in funzione di una prosecuzione del al 25 al 27 settembre si svolge a Prati di Tivo (TE) il secondo progetto nel corso degli anni futuri. Per l’anno Corso nazionale per operatori di Tutela ambiente montano scolastico 2009/2010 infatti il CAI Lombardia, Dsul tema “Parchi e CAI: oltre le Convenzioni”. Il seminario appoggiandosi alla competenza didattica di prevede una sessione di lezioni a cura di Filippo Di Donato Naturcoop (cooperativa sociale che opera nel campo ([email protected], 339.7459870) e una sessione dell’educazione ambientale), propone la seconda scientifica di comunicazioni (in poster o power point) presentate dai titolati delle varie regioni a cura di Agostino Esposito edizione del progetto REA al fine di rinnovare il ([email protected]) e Giorgio Maresi dialogo con le scuole e allargare la riflessione sulle ([email protected]). Saranno effettuate escursioni nell’area scelte quotidiane rivolte a comportamenti sostenibili. del Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Enrico Sala (coordinatore REA per CAI Lombardia) Il programma completo è disponibile sul sito del CAI. I Tommaso Biganzoli (Naturcoop) partecipanti devono versare 30 euro entro il 10 settembre mediante bonifico al CAI (IBAN: IT48 W056 9601 6200 0000 0200 X27) indicando come causale “Corso Naz. Agg. TAM 2009/2°”.

36 - LO SCARPONE, SETTEMBRE 2009 I nostri cari Campia, eroe delle Marittime Firenze “Parco sicuro” nel Casentino i è spento a Cuneo, in tarda età, Un progetto battezzato “Parco sicuro” è stato attuato dal Parco Matteo Campia, illustre scalatore e nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna in alpinista delle Alpi Marittime cui si collaborazione con il CNSAS. Sul territorio del parco operano due S devono numerose vie di roccia aperte a stazioni del Soccorso alpino (una sul versante toscano, l’altra su quel- partire dagli anni Trenta. A salutarlo con lo romagnolo). La struttura operativa dovrà in particolare concorre- commozione a Cuneo gli ultimi giorni di re all’organizzazione di iniziative e progetti che arricchiscano i presi- luglio c’erano tanti amici e alpinisti fra cui di e i supporti alla sicurezza delle persone che si trovano sul territo- anche il presidente generale del CAI rio, istruire e aggiornare il personale e le guide sulle tecniche di sicu- Annibale Salsa che così ha voluto rezza, soccorso e utilizzo delle attrezzature, procedere a una verifica ricordarlo: “Nel raggiungere la cima più annuale della pericolosità dei sentieri che costituiscono la rete escur- alta della vita hai testimoniato, con il tuo sionistica ufficiale e attivare il progetto “ricerca dispersi” utilizzando esempio d’uomo probo e con la tua passione di alpinista, i valori sistemi cartografici informatizzati. più sublimi del Sodalizio e la inseparabilità fra tensione morale, gentilezza d’animo ed amore per la montagna. Il nostro CAI, Castrovillari Svelare… il parco oggi più che mai, ha bisogno di questi riferimenti puri di La Sezione di Castrovillari ha realizzato presso il rifugio Biagio autenticità e di onestà intellettuale. Longo a Campolongo di Mormanno una giornata di attività escursio- “Caro Matteo riposa in pace tra le montagne nostre della nistica, educazione ambientale e interpretazione naturalistica per la Granda ed accogli il mio ultimo saluto d’amico sincero ed scuola elementare dell’Istituto Vittorio Veneto, tema “Svelare… il affezionato, insieme con il saluto di tutti soci ed amici della parco: alla scoperta dei luoghi meno noti del territorio dell’area pro- montagna”. Nel suo curriculum di alpinista figura il famoso tetta più grande d’Italia”. Hanno partecipato 55 alunni di terza e quar- sperone Campia alla Cima sud dell’Argentera, una via molto ta con le maestre Carmen Aita e Lidiana Montalto, accompagnati logica di IV grado aperta nel ‘37. Nel suo curriculum di uomo dalle Silvio Carrieri, Antonello Parrilla e dal presidente del CAI moltissime amicizie e buone parole. Campia fu nominato socio Castrovillari Eugenio Iannelli. “Informare e divulgare, formare e qua- onorario del CAI nel ‘96, e la sua laudatio fu letta allora lificare, educare”, spiega Iannelli, “diventa in questo scenario un dall’accademico triestino Spiro Dalla Porta Xidias, che oggi momento importante di consapevolezza e di responsabilità nella ricorda l’amico scomparso in una toccante lettera che Lo gestione e valorizzazione del territorio e dell’ambiente (naturale e Scarpone sarà lieto di ospitare per intiero nel prossimo numero. umano), diventa il momento qualificante che avvicina il Parco alla “Troppo spesso ignorato perché modesto e schivo. Perché ha gente, così che la scienza naturalistica, l’ecologia, diventano com- salito montagne, scalato pareti, aperto vie nuove non alla facile prensibili per tutti”. ricerca di riconoscimenti ufficiali, ma per intima passione. L’autentico valore non si misura con articoli di giornali o interviste televisive. Ma attinge alle più alte vette: quelle della Fermo Piceno Sotterraneo bontà e dell’elevazione spirituale” sono le parole di Spiro. Il gruppo Cavità artificiali di speleologia archeologica della sezione CAI di Fermo conduce fin dal 1995 una campagna di ricerche delle Pincelli, per tutti “il Pincio”, fondatore dei primi corsi di alpinismo e cavità artificiali di Firmum Picenum e di tutte le fortezze romane e del Soccorso Alpino nei primi anni settanta, ricordato anche per la medievali del territorio. Cunicoli scavati nell’arenaria, in argille plio- sua attività di arrampicatore alla Pietra di Bismantova. ceniche e rivestiti in cotto percorrono il ventre di castelli e città murate in un’intricata maglia di budelli, pozzi, cisterne utilizzati dagli antichi piceni e dai romani per raccogliere le acque di falda. Avezzano (AQ) Ottant’anni ben portati Un mondo sotterraneo ricco di leggende e di misteri. Dalle esplora- La Sezione di Avezzano (AQ, email: [email protected]) in occasione zioni è nata una pubblicazione patrocinata dalla sezione di Fermo degli 80 anni dalla fondazione ha organizzato una serie di eventi nel “Pozzi e cunicoli romani e medievali di Firmum Picemum” che rac- mese di agosto, anche in collaborazione con il Parco naturale regio- coglie tutte le ricerche delle opere idrauliche sotterranee della città nale Sirente Velino. Tra questi una serie di attività rivolte ai ragazzi tra romana. Attualmente il gruppo sta conducendo un’esplorazione con i 12 e 16 anni residenti nel Comune di Poggio Picenze colpito dal ter- relativi rilievi delle leggendarie “Grotte di Santità “ in Ripatransone remoto del 6 aprile. Le attività sono terminate l’8 agosto con una antico centro della civiltà Picena. Per informazioni Massimo video proiezione dell’alpinista . Spagnoli, e-mail: speleo.massimo @alice.it. Abetone (PT) Nasce il museo dello sci Reggio Emilia Sui sentieri del “Pincio” Un museo dello sci sarà realizzato all’Abetone, nella montagna Domenica 20 settembre la Sezione del Cai di Reggio con le pistoiese. La proposta era stata formulata alla morte del campione Sottosezioni di Cavriago (“Cani Sciolti”), Guastalla, Rubiera, S. Ilario Zeno Colò dalla biologa fiorentina Annalisa Berzi, responsabile scien- (“Val d’Enza”) e Scandiano organizzano un’escursione intersezionale tifica per Toscana, Emilia Romagna e Sardegna del Club Alpino dedicata, a poco più di dieci anni dalla sua scomparsa, ad Olinto Italiano. L’iniziativa, proposta dal Comune appenninico e fatta ➔

In queste pagine Corsi ...... pag. 36 Cai regioni ...... pag. 39 Piccoli annunci ...... pag. 43 I nostri cari ...... pag. 37 Medicina di montagna ...... pag. 40 La posta dello Scarpone ...... pag. 46 Soroptimist ...... pag. 38 Vita delle sezioni ...... da pag. 41 Trenotrekking ...... pag. 47

LO SCARPONE, SETTEMBRE 2009 - 37 QUI CAI Attività, idee, proposte

➔ propria a suo tempo dalla Provincia di Pistoia, è stata ora appro- Paganella (TN) vata dal consiglio comunale abetonese. Ospiterà testimonianze e cimeli di grandi campioni dello sci: oltre a Colò “il falco di Oslo”, i leg- Il coro Sosat in grotta gendari Vittorio Chierroni, Celina Seghi, Alessandro e Olinto 12 elementi del Coro della Sosat Petrucci, Rolando Zanni, Paride Milianti. sono entrati nelle viscere della famosa grotta Cesare Battisti fino Alto Adige alla magnifica sala del Domo Addio nido d’aquila? dove hanno eseguito “La Pa- Il rifugio Biasi, tra i più famosi dell’Alto Adige, è anche il più eleva- ganella”. Un vecchio sogno per to: un gioiello d’architettura montana a 3.195 m sulla punta del coristi e speleologi che hanno qui Bicchiere, cresta sud di Cima Libera, nel gruppo dello Stubai. Il CAI posto una lapide a ricordo degli di Verona l’ha in gestione dalla proprietaria Provincia di Bolzano fino 80 anni dalla scoperta di questa a dicembre 2010; ma ora mancano i soldi, e così per quest’anno, e grotta dedicata al martire irreden- probabilmente anche per il prossimo, il nido d’aquila inaugurato nel tista trentino: “Il Gruppo speleo- 1894 in onore della principessa Sissi rimarrà chiuso. E non si sa se logico di Lavis e il Coro Sosat in occasione dell’ottantesimo della sco- alla sezione, allo scadere del contratto, verrà rinnovato o meno l’in- perta di questa grotta posero 1 agosto 2009”. carico gestionale. Il CAI centrale è in trattativa con la Provincia bol- zanina: l’ultimo investimento rilevante per la ristrutturazione è stato di 250 mila euro, dei quali centomila finanziati dal CAI. Parco delle Groane Nuove iniziative Nell’articolo “Una nuova cultura per l’acqua” apparso sullo Soroptimist Scarpone di agosto il nome di battesimo del consigliere centrale Luca Frezzini è stato riportato erroneamente come “Gianluca”. Va sottoli- Premiato l’impegno di Paola Peila neato che la presenza di Frezzini al convegno era in qualità di respon- sabile dell’area tecnica del Consorzio Parco Groane, ente che ha avuto l’onore di ospitare il convegno e di mettere a disposizione le proprie strutture per la riuscita dell’evento. È stata quindi espressa da parte dell’ente grande soddisfazione per una iniziativa del CAI presso la sede del parco, auspicando una sem- pre maggiore partecipazione del sodalizio nei procedimenti di valu- tazione ambientale di piani e programmi.

Alpi Liguri Fraternità montanara “Le montagne dividono le acque e uniscono gli uomini”. Questo il motto riportato sulla nuova “Stele della fraternità montanara” inau- gurata domenica 2 agosto sul crinale del Monte Saccarello (2200 m), al confine fra Francia, Piemonte e Liguria e al centro della comunità brigasca di cultura occitana. Promotori dell’iniziativa, cui ha preso parte il presidente generale Annibale Salsa, le sezioni CAI di Bordighera, Ceva, Garessio, Imperia, Ormea, Sanremo, Ventimiglia unitamente ai comuni di Triora (IM), La Brigue (Francia), e Briga Alta (CN).

el corso del 19° Congresso europeo del Soroptimist Carrara Suonare come parlare International, associazione impegnata per la Venticinque bambini da 3 a 13 anni insieme con i loro genitori e due Npromozione e il sostegno delle donne nel mondo, che maestre di musica, Alessandra Allocco e Maria Grazia Citterio, della si è svolto ad Amsterdam dal 10 al 12 luglio, è stato scuola di musica Suzuki “Suonare come parlare” di Sarzana (SP) si consegnato al nostro direttore Paola Peila il Best Practice sono ritrovati dal 18 al 21 giugno al rifugio Carrara (Campo Cecina) Award per aver raggiunto l’obiettivo di “assicurare la per suonare insieme e vivere in armonia. La montagna si è rivelata un promozione della donna nel management, nella politica e nei luogo eccellente per praticare “la metodologia della lingua madre”, processi decisionali”. dove ogni bambino può suonare uno strumento e attraverso l’ascol- Con l’avvio della sua presidenza del Soroptimist Club to, l’ambiente favorevole e il coinvolgimento attivo della famiglia Milano alla Scala nel 2008, Peila ha lanciato infatti il viene stimolato in un ambiente positivo di stima e fiducia. programma “Donne e sviluppo” che si è articolato in una serie di incontri con personalità che ricoprono ruoli apicali in diversi settori, per conoscere il loro percorso professionale e Arezzo Sentiero Matteagi la loro esperienza nel conciliare famiglia e lavoro. “Sono La mattina del 16 aprile erano in tanti a ricordare Gian Paolo veramente felice di questo riconoscimento - ha detto il Matteagi, compianto presidente della Sezione di Arezzo, per l’inaugu- direttore del CAI - che premia l’impegno e la capacità razione del nuovo sentiero n. 531 “Gian Paolo Matteagi”, una caval- progettuale per sostenere e promuovere giovani donne che cata di 4 ore sulle colline sopra la città di Arezzo in direzione faticano ad entrare nel mondo del lavoro, ancora troppo poco dell’Alpe di Poti (873 m), delle Pievi romaniche di Pomaio e S.Marino, presenti nei centri decisionali strategici”. Congratulazioni della fresca valle di Molinelli: uno scenografico susseguirsi di scorci vivissime dalla redazione e da tutti gli amici del CAI. sulla cinta muraria della città, sui tanti campanili affacciati sui boschi verdi che la circondano. “Un sentiero nella bellezza delle nostre col-

38 - LO SCARPONE, SETTEMBRE 2009 CAI Regioni line per ripensare all’eredità che Matteagi ci ha lasciato, oltre 1000 Piemonte, un premio fedeltà km segnati sul territorio (vedi www.caiarezzo.it/cartografia-cai). ’importante iniziativa del CAI Piemonte con la Regione Amico che ti abbracciava già con lo sguardo, dotato di una franchez- Piemonte denominata “Premio fedeltà ai rifugi” si za disarmante, ma soprattutto amante della compagnia dei suoi amici Linserisce nell’ambito delle attività previste dal Protocollo del CAI. Lo ricordiamo con tanta nostalgia, ma con la certezza di d’intesa recentemente firmato al fine di implementare la avere avuto e incontrato una persona preziosa senza la quale la sto- divulgazione, la comunicazione e la promozione dell’offerta ria della nostra sezione non sarebbe stata uguale”. turistica della montagna. I tesserini distribuiti nei rifugi possono raccogliere fino a 20 timbri diversi di rifugi dell’alto e basso Piemonte e tutti coloro che li restituiranno timbrati riceveranno Valsesia TAM, di scoperta in scoperta un attestato di fedeltà e un distintivo personalizzato. Per maggiori informazioni: [email protected], tel. 0115119480. Umbria, si rinnova il direttivo ’Assemblea dei Delegati delle sette sezioni dell’Umbria ha votato il nuovo CDR. Alla Presidenza Regionale è stato Leletto l’ex Presidente della sez. di Terni Stefano Notari, il quale sarà coadiuvato dal Vice Presidente Mario Andreoli (Spoleto), e dai Consiglieri Moravio Del Gaia (Città di Castello), Christian Severini (Gualdo Tadino), Giulio Fiorucci (Gubbio), Giorgio Vitali (Foligno), Marcello Ragni (Perugia), Oriana Marchi (Terni). Alla Segreteria è stato chiamato Giovan Battista Virili (Terni) già componente del CDR e in precedenza Presidente della Delegazione Umbria, inoltre fanno parte del Collegio dei Revisori Filippo Teglia (Foligno), Piergiorgio Castellani (Spoleto). Gianfranco Pandori (Terni). Per quanto riguarda i Probiviri il collegio è così composto Cesare Augusto Massoli (Foligno), Classica traversata Rima – Alagna in Val Sermenza per un gruppo di Marcello Cesaroni (Gubbio) e Laura Cavadenti (Spoleto). Il neo 36 soci torinesi della TAM (Tutela Ambiente Montano) guidato da Presidente nella prima riunione plenaria del CDR, a cui hanno Lodovico Marchisio che gentilmente ce ne offre un entusiastico reso- partecipato i Presidenti di sezione e i componenti dei vari conto. “Dopo aver visitato Rima, il comune più alto d’Italia nel Parco OTPO, ha illustrato il programma triennale che intende svolgere dell’Alta Valsesia, con i suoi musei del “Marmo artificiale” e la e le politiche del gruppo da perseguire, ispirate dalle “Gipsoteca Della Vedova” abbiamo percorso il 12 luglio in una gior- conclusioni del Congresso Nazionale di Predazzo dello scorso nata piovigginosa il sentiero n. 96 (variante all’anello walser) ammi- autunno. La sede del gruppo è presso la sez. di Terni in via rando alcune importanti emergenze ambientali, come le stupende Fratelli Cervi n. 31 tel. /fax 0744 286500 cell. 3469483434 e- baite walser di Valmontasca e dell’Alpe Vorco (2075 m), l’Alpe Venghi mail [email protected] (2042 m) e l’Alpe Mud (1890 m) in cui la mandrie pascolano in anna- te meno rigide di questa, dove abbiamo potuto ammirare le antiche so la sala Municipalità di Marghera, “Boschi e alberi delle Alpi” quin- baite in pietra addossate alla roccia sulla quale scivolano le valanghe ta edizione: 9 lezioni tenute da esperti relatori e dirette dall’ON senza arrecare danni. Nella parte bassa una scalinata in pietra ci Gianni Frigo. Il 9/10 nella sede del Carso a Marghera, alle ore 20,45 il lascia esterrefatti. Sembra quasi impensabile un artigianato così per- corso sarà introdotto dalla conferenza: “Musiche, magie, silenzi del fetto nel sovrapporre lastre di pietra pesantissime, e ci è rimasta la bosco di montagna” a cura di M. Zanetti. Ingresso libero. curiosità di come siano state piazzate” scrive Marchisio. La traversa- Informazioni e iscrizioni: Ugo Scortegagna presidente CSVFG (tel. ta si è conclusa a Pedemonte, luogo di antica transumanza coloniz- 3383858297) e Paolo Gatto del CAI Mestre (tel. 3393138791 – zato dai walser alla fine del tredicesimo secolo. [email protected]). Programma completo su www.caimestre.it e www.caicsvfg.it. Pordenone Il CAI in 186 pagine Voghera (PV) È stato presentato con grande partecipazione di pubblico il libro “I Sulla Cordillera Tre alpinisti pavesi si sono cimentati in agosto nel concatenamento nostri alpinisti sulle montagne del mondo”, edito dalla Sezione di di tre cime della Cordillera Real in Bolivia: il Pequeno Alpamayo Pordenone con il contributo della Regione e la cura dei soci Roberto (5350 m), l’Huayna Potosi (6088 m) e l’Illimani(6462 m). Barato, Gianni Furlanetto e Diego Stivella. Dedicata alla memoria di Della partita Massimo Pastorelli, quarantaseienne capo spedizione, Tullio Trevisan, accademico del GISM, la monografia di 186 pagine Francesca Disperati e Gabriele Cecchin. La Sezione di Voghera ha documenta la storia dell’alpinismo pordenonese con una moltitudine patrocinato l’iniziativa fornendo assistenza tecnica e materiali. di notizie utili sia per consultazione sia per studio. “Con questo testo ci si può rendere conto quanto sia prolifico l’interesse della nostra gente per i monti, da quelli di casa ai più reconditi angoli del globo. Bordighera (IM) 32a festa della montagna È un libro che accresce il patrimonio storico/culturale della Sezione Domenica 6 settembre a Colla Melosa (1545 m) nel Comune di e mette l’appassionato in condizione di trovare stimoli nuovi per vive- Pigna (IM) la Sezione di Bordighera organizza la 32a Festa della mon- re la propria avventura”. Info: www.cai.pordenone.it, tel 0434522823. tagna all’interno del neonato Parco naturale regionale delle Alpi Liguri. Verranno consegnate le “Aquile d’oro” ai soci con 25 e 50 anni Mestre (VE) Alberi delle Alpi d’iscrizione al Sodalizio. Il Comitato scientifico Veneto Friulano e Giuliano, in collaborazio- A seguire la messa, il pranzo e un coté di giochi quali tiro alla fune, ne con la sezione CAI di Mestre, propone da ottobre a dicembre, pres- corsa nei sacchi, bandiera e balli campestri. ➔

LO SCARPONE, SETTEMBRE 2009 - 39 QUI CAI Attività, idee, proposte Brianza

➔ Milano Vie storiche alla SEM Niente trivelle nel Parco Venerdì 11 settembre alle 21 la Società Escursionisti Milanesi orga- stato archiviato il progetto di estrarre petrolio nel Parco nizza una serata culturale presso la sede di via Volta 22 a Milano in regionale del Curone e Montevecchia, come si apprende occasione della presentazione della guida turistica “Da Bergamo a Èdal sito del Ministero per lo sviluppo economico - Coira lungo le vie storiche” da parte del geologo Guido Mazzoleni. Dipartimento per l’energia http://unmig.sviluppoeconomico.gov.it. Una ricognizione storico-fisica della regione dei Laghi Insubrici Un successo anche per le quattro sezioni del CAI della Brianza nelle Alpi centrali, dove la particolare disposizione valliva ha facilita- meratese (Calco, Merate, Montevecchia e Rovagnate) che hanno to importanti vie di comunicazione tra il Rheinwald grigione e l’Italia aderito (LS 8/09) al comitato civico che chiedeva l’archiviazione settentrionale, fin dal I secolo d. C. del progetto alla Regione Lombardia e al Ministero per lo sviluppo economico.

Gran Sasso Ferrate impercorribili Piccolo alcuni dei sistemi di ancoraggio risultano divelti. “Sono tut- Sulla ferrata “Ricci” della Vetta Orientale del Corno Grande, la fer- tavia da escludere cause addebitabili al recente sisma del 6 aprile” ci rata “Danesi” e il sentiero attrezzato “Pierpaolo Ventricini” del Corno comunica cortesemente il presidente del CAI Teramo Luigi De Angelis. Per la ferrata “Brizio” del Corno Grande è ancora in fase di Iniziative approvazione il progetto di manutenzione da parte dell’Ente Parco Capraia, un’isola di sentieri Gran Sasso-Laga. “Si sconsiglia quindi di percorrere detti itinerari anche se provvisti di adeguata attrezzatura, facendo altresì presente “Da questa rete di scuole e dal CAI è stato realizzato un che si declina sin da ora ogni responsabilità per eventuali danni a per- modello di riferimento molto importante per quanti vogliono sone o cose”. impegnarsi concretamente verso l’ambiente”. Così la direttrice del Parco nazionale dell’Arcipelago Toscano Franca Zanichelli all’inaugurazione del nuovo itinerario turistico della Torre delle Ancona Con i piccoli nei Sibillini Barbici nell’isola di Capraia il 2 giugno. La Sezione di Ancona ha organiz- Un affascinante percorso di circa 3 km nella parte nord zato un’escursione per grandi e dell’isola, a mezza costa sul mare. Per recuperarlo, liberandolo piccoli nel Parco nazionale dei dalla macchia mediterranea, gli studenti veneti aiutati da soci Sibillini da Calcara di Ussita esperti e accompagnatori di AG delle sezioni di Castelfranco (MC) alle Sorgenti di Panico, alle Veneto (TV), Treviso e S. Donà di Piave (VE) hanno impiegato pendici del Monte Bove (2112 m). due anni di duro lavoro utilizzando il tempo dedicato alle gite Tutti i giovanissimi partecipanti scolastiche. hanno raggiunto la meta. Un’altra Accompagnati dai docenti le classi si sono avvicendate in turni escursione è stata effettuata nel settimanali, da febbraio a maggio 2008 e 2009, alternando il Parco naturale Gola della Rossa e lavoro manuale a quello di studio approfondito dell’isola. Frasassi, nella zona Monte All’inaugurazione erano presenti fra gli altri il sindaco di Revellone (841 m) Falesia di Capraia Maurizio Della Rosa, i dirigenti di “Scuole outdoor in Castelletta. rete”, diversi dirigenti scolastici e più di duecento tra studenti, Dopo una breve salita sul monte Revellone i partecipanti si sono docenti, turisti e soci del CAI di Terni che hanno poi percorso il ritrovati nella palestra di arrampicata di Castelletta dove con l’aiuto nuovo tracciato descritto in un depliant plurilingue disponibile degli istruttori della scuola di alpinismo La Fenice (www.scuolalafe- ora presso la Pro Loco. L’evento è stato preceduto il 31 maggio nice.it) hanno giocato alla arrampicata. Ai piccoli partecipanti che da altre due inaugurazioni in concomitanza con la 9° Giornata hanno vissuto un’esperienza interessante e allegra in montagna con nazionale dei sentieri: la mostra “Capraia laboratorio a cielo genitori, zii e nonni è stata consegnata la spilla del Club Alpino aperto” e l’apertura del percorso turistico-naturalistico Italiano, mentre grande soddisfazione e un sentito ringraziamento è “Reganico” collegato al concorso “100 Montagne”. stato espresso agli accompagnatori di escursionismo e agli istruttori Nella mostra, predisposta alla Torre del Porto, sono stati di alpinismo. (Renato Giacomucci) esposti numerosi pannelli che testimoniano l’impegno e i risultati ottenuti dagli studenti delle scuole “ITG “Scarpa” di S. Donà di Piave, del Liceo “Canova” e del “Duca degli Abruzzi” di Viterbo Medicina di montagna Treviso, della Scuola media “Casteller” di Paese, dell’ITG Sarà la giovane ma dinamica sezione di Viterbo a ospitare all’hotel “Marinoni” di Udine e dell’ITCG “Sansovino” di Oderzo (TV): i Terme Salus il 23 e 24 ottobre il convegno “Progressi in medicina di recuperi della strada vicinale del Reganico del 2006 (lunga montagna”, organizzato dalla Società italiana di medicina di monta- 1.015 m e valorizzata nel 2009 come percorso turistico corredato gna con il supporto dello stesso CAI di Viterbo, del Comune e da una guida turistica in plurilingue) e di S. Rocco del 2007 dell’Ordine dei medici di Viterbo e il sostegno della Commissione (lunga 850 m, che collega il Porto con la strada per il Semaforo centrale medica. Il 23 interverranno Paolo Cerretelli, Guglielmo del Monte Arpagna); il rilievo topografico delle Torri delle Barbici Antonutto, Gaetano Cairo, Giuseppe d’Onofrio e Claudio Marconi, (già della Regina) e di Monte Capo; l’attivazione di un Giovan Battista Laurenti ed Enrico Donegani che presenterà il nuovo laboratorio per la lavorazione della pietra locale. manuale di Medicina di montagna. Particolare risalto è stato dato alla presentazione del progetto Il 24 sarà la volta di Corrado Angelini, Camillo Di Giulio, Alberto integrato di riqualificazione dell’area di Monte Arpagna dove gli Braghiroli, Giuseppe Insalaco, e per concludere Maria Di Paola pre- studenti dell’ITG di S. Donà e Udine hanno presentato i rilievi senterà i risultati delle risonanze magnetiche nucleari encefaliche in dello stato di fatto (casa dei marinai, del capo e del Semaforo) alpinisti d’alta quota. Sono stati richiesti i crediti formativi per medi- proponendo un piano di recupero dell’area con la progettazione ci e infermieri professionali, a numero chiuso. L’iscrizione al con- di un centro di avvistamento astronomico e dei cetacei. gresso è gratuita ma obbligatoria. Informazioni sul sito www.medici- nadimontagna.it o su www.caiviterbo.it.

40 - LO SCARPONE, SETTEMBRE 2009 QUI CAI Vita delle sezioni

MILANO sede il martedì sera e 6 giornate di didattiche, uno stage di telemark e Via Silvio Pellico, 6 arrampicata in falesia. Inizio corso un corso avanzato di sci di fondo Indirizzi e (M1 e M3 Duomo) il 22/9 e termine il 27/10. La quota escursionismo. Tel. 0236515700/01 di iscrizione € 280,00 comprende ■ GINNASTICA PRESCIISTICA. Il programmi 02.86463516 l’utilizzo del materiale comune di 1/10 inizia il corso di ginnastica aggiornati delle Fax 08056971 arrampicata, materiale didattico e presciistica, con la direzione di un www.caimilano.eu copertura assicurativa infortuni. Gli istruttore Isef. nella palestra del sezioni del CAI [email protected] allievi ammessi al corso dovranno Centro Sportivo Saini il martedì e il si possono Segreteria Lu Ma Gv 14-19 essere in regola con l’iscrizione giovedì dalle ore 19 alle ore 20 Me Ve 10-19 Sa e festivi chiuso 2009 al CAI e presentare un certifi- (primo turno) e dalle ore 20 alle scaricare sul Apertura serale: Ma 21-22,30 cato medico attestante il buono ore 21 (secondo turno), ultima proprio PC Biblioteca Ma Gv 10-12,30 e 14-19 stato di salute. PROGRAMMA: lezione del primo modulo il 22/12, Apertura serale Ma 21-22,30 15/9 presentazione corso e iscrizio- gli iscritti al corso riceveranno un consultando ■ CAMPAGNA ASSOCIATIVA 2009. ni; 22/09 apertura corso – pale- omaggio utilissimo anche per le il portale Presso la Segreteria e telefonica- stra; 29/9 palestra; 4/10 arrampi- gite sulla neve…il cui calendario mente, utilizzando la carta di credi- cata in falesia; 6/10 palestra; 10/10 verrà presentato in sede il 19/10. www.cai.it to, è possibile rinnovare la propria arrampicata in falesia; 11/10 ■ SKI-ROLL. Il corso prepara alla adesione alla Sezione di Milano del arrampicata in falesia; 13/10 pale- prossima stagione sciistica, è arti- Rifugio Rosalba (gruppo Grigne) CAI per il 2009. Da quest’anno spe- stra; 18/10 arrampicata in falesia; colato in due lezioni nei parchi cit- - FAMILY: (per soci giovani sino a ciale agevolazione sulla quota 20/10 palestra; 24/10 arrampicata tadini 24-31/10, e una 7/11 sulla 10 anni di età,accompagnati dai “Ordinario” riservata ai soci tra i 18 in falesia; 25/10 arrampicata in pista di Chamues - Schanf genitori). 13/9 Val Vogna (Gruppo e i 30 anni. Quote associative per il falesia; 27/10 Sede Cai Milano. (Engadina). del Rosa); 11/10 San Pietro al ■ 2009: Ordinario con più di 30 anni Tutte le informazioni in merito al NORDIC WALKING. Il corso è Monte (triangolo lariano). € 48,50; tra 18 e 30 anni € 37,00; programma e all’attrezzatura suddiviso in due livelli, principianti ■ GRUPPO ANZIANI. 2-3/9 Famigliare € 27,50; Giovane € necessaria saranno comunicate in ed esperti; 14/9 in sede ore 21, Zuccone Campelli (Valsassina); 18,50; Vitalizio € 13,70. occasione della presentazione del presentazione del Corso e lezione 9/09 Monte Tovo (Valle di Oropa- ■ ESCURSIONISMO. 5-6/9/09 corso, martedì 15 settembre. Il sull’utilizzo del cardiofrequenzime- Prealpi Biellesi); 16/09 Rifugio Monte Emilius (Alpi Graie); 13/9 depliant illustrativo sarà disponibile tro; 20/9 dalle 9,30 alle 12,30 Benigni (Val Gerola-Orobie valtelli- Passo della Croce (Val Seriana); 19- presso la segreteria della Sezione prima lezione pratica, nozioni sul- nesi); 23/09 Lago del Checrouit 20/9/09 Pizzo Stella (Valle Spluga); di Milano del C. A.I., in via S. l’ambiente; 27/9 seconda lezione (Val Veny); 30/09-2/10 Tre giorni in 27/9 Pizzo dei Tre Signori (da Pellico 9 Tel. 02/86463516, sul sito pratica, nozioni sull’ambiente; 4/11 Versilia (Alpi Apuane); 07/10/09 Pescegallo - Orobie Occidentali); www.caimilano.eu e www.caiparra- terza lezione, uscita in località da Monte Timogno (Valle seriana); 4/10 Becca d’Aouille - Ferrata vicini.it, dal mese di Luglio. definirsi; 17-18/10 week end in Val 14/10 Bric Paglie (Prealpi Biellesi); ■ (Valgrisenche); 11/10 Laghi del SCUOLA NAZIONALE SCI Masino con pernottamento presso ritrovo in sede il Martedì dalle Venerocolo (Alpi Orobiche); 18/10 FONDO ESCURSIONISMO. 21/9 il Centro della Montagna; sul nuovo 14,30 alle 17. Opuscoli informativi Monte Cadelle (Orobie bergama- presentazione in sede dell’attività sito www.nordicwalkingmi.org pro- disponibili in Sede. sche). della scuola per la stagione inver- grammi dettagliati, consigli e pro- ■ MILANOMONTAGNA LIBRI. La ■ 19° CORSO DI ARRAMPICATA nale 2009-2010, con i tradizionali poste e programma gite. Commissione Culturale in sinergia ■ LIBERA 2009. La Scuola corsi di sci di fondo escursionismo ATTIVITÀ GIOVANILI - ALPES: con la Biblioteca della Montagna Parravicini della sezione di Milano per principianti e sciatori più esper- 20/9 Zucco di Sileggio (Gruppo Luigi Gabba del CAI Milano e con la del Club Alpino organizza il 19° ti, quest’anno due nuove attività Grigne); 24-25/10 Notturna al collaborazione del Gruppo Italiano Corso di Arrampicata che si svol- Scrittori di Montagna, promuove gerà da metà settembre sino a fine Insieme per l’Abruzzo anche quest’anno un intenso ciclo ottobre. Il corso rappresenta l’op- di incontri letterari: 22/9 conversa- portunità di entrare nel mondo del- Concerto dei cori zione con Domenico Flavio Ronzoni l’arrampicata sperimentando su e presentazione del libro “Achille roccia l’applicazione dei fondamen- SAF/CAI Udine e Cai Milano ratti il prete alpinista che diventò tali e delle tecniche individuali d’ar- Papa”; 6/10 conversazione con rampicata oltre alle indispensabili omenica 25 ottobre 2009 , alle ore 15, presso Marco Dalla Torre e presentazione manovre e tecniche di assicurazio- l’Auditorium del Centro Culturale San Fedele in Milano, del libro “Antonia Pozzi e la monta- ne indispensabili per arrampicare Dcon il patrocinio congiunto della Presidenza Generale del gna”; 20/10 conversazione con CAI e dell’Unione Società Corali Italiane – Delegazione di in sicurezza in falesia su monotiri. Marco Albino Ferrari e presentazio- Milano, si terrà un concerto di canti popolari e di montagna E’ un corso base, aperto a tutti, ne del libro In viaggio sulle Alpi eseguito dal Coro SAF/CAI Udine diretto dal M° Andrea Toffolini per consentire di proseguire poi in luoghi e storie di alta quota”; 3/11 e del Coro CAI Milano diretto dal M° Roberto Pellegrini. L’evento modo autonomo l’attività di arram- conversazione con Giuseppe musicale, che vedrà la partecipazione straordinaria del Coro picata in falesia. Martedì 15 set- Garimoldi e presentazione del libro Seniores del sodalizio milanese diretto dal M° Riccardo Scharff, tembre 2009, alle ore 21 presso la “Giorgio Gualco l’aventura alpina”; vuole cementare l’amicizia tra le due corali e rinnovare la sede della sezione di Milano del 10/11 conversazione con Adriano solidarietà alle popolazioni d’Abruzzo colpite dal sisma CAI, via S. Pellico 6, serata di pre- Gaspani e presentazione del libro attraverso la promozione della campagna di raccolta fondi sentazione e iscrizioni. Previste 6 “Astronomia ed antica architettura lanciata dal Club Alpino Italiano. La manifestazione è pubblica lezioni infrasettimanali serali teori- con ingresso libero. sull’arco alpino”. Tutti gli incontri co/pratiche in palestra o presso la aperti al pubblico si terranno ➔

LO SCARPONE, SETTEMBRE 2009 - 41 QUI CAI Vita delle sezioni

➔ in Sala Romanini con inizio mania sulle orme del Budda e ■ I BAMBINI E LA MONTAGNA. no successivo attraverso la strada alle ore 18:30. Burma Road 13/9 info e iscrizioni: delle 52 gallerie, delle quali alcune ■ CAIMILANCINEFORUM: INCON- ■ ESCURSIONISMO. 6/9 Valpelline [email protected] veramente spettacolari, svolgendo- TRI CON IL NUOVO CINEMA DI Rif. Aosta; 12-13/9 Veneto M. ■ RIFUGIO FALC. 17-18/10 si a volte ripetutamente a spirale MONTAGNA. La Commissione Pelmo; 20/9 Lombardia Pizzo Quest’anno festeggeremo il 60° all’interno della montagna si arriva Cinematografica in sinergia con la Arera; 27/9 Lombardia Ferrata e del nostro rifugio. alla Bocchetta Campiglia (1216 m) Commissione Scientifica Giuseppe creste del Resegone; 4/10 ■ CORSO ALPISMO SU ROCCIA – e quindi al Pian delle Fugazze. Info: Nangeroni presenta un ciclo di tre Piemonte Canza V. Formazza; 11/10 AR1. 15/9 Presentazione corso e Claudio Demichelis 02 6152214 serate di proiezione che si terranno Svizzera Capanna Albagno; 11/10 iscrizioni. Rivolto a chi già frequen- [email protected], Marco con inizio alle ore 21 in sede: 10/11 Trentino Ferrata Pisetta; 18/10 ta la montagna o la falesia e vuole Barsanti @fastwebnet.it l’arte di arrampicare - “Cannabis Lombardia Monte Alfeo; 25/10 avvicinarsi all’arrampicata su roc- ■ 37° GENTILIN. 27/9 Si rinnova Rock” di Franco Fornaris (52’) Liguria Miniera di Lavagna; 1/11 cia. Si articola su 7 lezioni teoriche la bella tradizione che assegna ai Italia - “The Wall” di Lim II Jin, Lombardia Sentiero del Viandante; (il giovedì) e 7 pratiche in monta- soci più anziani il trofeo che ricor- Corea del Sud, Premio Mario 8/11 Liguria Monte Cordona; 14/11 gna e falesia. Calendario: teoria - da il lampioncino sotto cui si radu- Belllo al Festival di Trento 2008; gita Culturalgastronomica 17/9, 24/9, 1/10, 8/10, 15/10, navano l fondatori del GAM. 17/11 selezione dal Sondrio ■ MOUNTAIN BIKE. 29/8 V. 22/10, 29/10; uscite - 27/9, 3-4/10, Filmfestival; 24/11 i grandi classi- D’Aosta valle di st. Barthelemy; 6/9 18/10, 25/10, 31/10-1/11. GESA ci - “La tragedia della parete Nord Lombardia La ciclabile del canale ■ PALESTRA DI ARRAMPICATA. via Kant 8 - 20151 Milano dell’Eiger (91’) di Gerhard Baur , Vacchelli; 11-13/9 Trentino Martedì e giovedì dalle 19 alle 23. Per informazioni: Germania, 1984 - “Masino primo Altipiano di Brentonico; 25-27/9 Info: Sandro (sandro.patelli@fast- Ornella tel. 0238008844 amore” (37’) di Adalberto Frigerio, Liguria Val d’Aveto; 3/10 Canton webnet.it). Fausta tel. 0238008663 Italia, 1975 – “L’uomo di legno” Ticino M. Arbostera ■ PRESIDENZA. La presidenza è Mar. 21 - 23 (42’) di Fulvio Mariani, Svizzera, ■ ALPINISMO. Settembre ottobre assunta pro-tempore dal vice-pre- [email protected] 1995; le proiezioni sono pubbliche corso di Alpinismo ARG1 (13/6 ini- sidente Andrea Taddia. www.gesacai.it e gratuite. zio iscrizioni) ■ ATTIVITÀ. 11-12/9 Bocchette ■ PARLANDO DI MONTAGNA. ■ GINNASTICA PRESCIISTICA. GAM Alte (Brenta) EEA; 26-27/9 Rifugio Presentato ufficialmente il pro- Dall’1/9 sono aperte le iscrizioni al Via C.G. Merlo, 3 Dondena (Valle d’Aosta) mt. 2186 gramma per la prossima stagione: corso di ginnastica presciistica 20122 Milano E; 4/10 pedalata; 11/10 Sasso 12/1 Davide Cenadelli Le montagne all’Arena Civica martedì e giovedì Tel./fax 02.799178 Cavallo mt.1923 E; 18/10 casta- del sistema solare; 26/1 Luca 18,30-19,30 e 19,30-20,30. e-mail: [email protected] gnata. Novelli Dalle Galapagos I partecipanti sono coperti da www.gam.milano.it all’Australia, i vulcani e gli atolli assicurazione infortuni. Ma e Gio 21-23 SEM visitati da Charles Darwin; 09/2 ■ ALPINISMO – ESCURSIONI- Società Escursionisti Milanesi Franco Brevini Alla scoperta del EDISON SMO. 12-13/9 GRAND ASSALY Via A. Volta 22, Milano grande Nord; 23/2 Adriano Gaspani GRUPPO IL SENTIERO 3166 m (Valle di La Thuile) - da La Tel. 02-653842 Luoghi sacri protostorici in Val c/o Cai Sezione di Milano Thuile in circa 3.30 ore al rifugio Fax. 02-62066639 d’Intelvi; 9/3 Giancarlo Corbellini ■ ESCURSIONI. 12-13/9/ campa- Deffeyes, m 2495, il giorno suc- C.P. 1166 - 20101 Milano Cordusio Sentiero Italia: realtà o sogno spez- nili del Latemar (Dolomiti-Val di cessivo salita al Grand Assaly, [email protected] zato; 23/3 Mattia Sella Studi geolo- Fiemme); 20/9 Muott Ota (m-2400 attraverso il Ghiacciaio del Rutor. www.caisem.org gici, geofisici e cartografici nelle Engadina-CH); 27/9 Colma di Possibilità di escursioni meno Merc. 15-19 Gio. 21-23. spedizioni italiane all’inizio del Basagrana (Valvigezzo); 4/10 impegnative: il vallone e i laghi di Segr. e Biblioteca: gio 21-22,30. 1900 in Karakorum; 6/4 Gianni Rifugio Calvi (m 2035 Orobie- Bella Comba,2300 sotto il rifugio; il ■ COMMISSIONE SCIENTIFICO- Pasinetti K2 da Nord: tra deserto e Valbrembana); 18/10 Forte di passo di Planaval 3020 sulla via CULTURALE. 11/9 h. 21,00 in sede Karakorum. Tutti gli incontri si ter- Fenestrelle (Val Chisone). normale per la Testa del Rutor, Guido Mazzoleni presenta ranno in Sala Romanini con inizio Info: Ettore Fumagalli (tel. “Attraverso le Alpi… lungo le vie alle ore 21. F.A.L.C. ONLUS 3358476066; e-mail: efumagal- storiche” e la guida “Da Bergamo a Via Mac Mahon, 113 [email protected]) Coira”. EDELWEISS (entrata da Via Bramantino, 4) ■ I BAMBINI SI DIVERTONO IN ■ CORSO MOUNTAIN BIKE. 8/9 h. Via Perugino, 13/15 20155 Milano MONTAGNA. 19-20/9 – Rifugio 21,00 in Sede Presentazione ed 20135 Milano tel. 339 4898952 Papa (1928 m) – Pasubio - iscrizioni al corso di MTB organiz- Tel e fax: 02/55191581 www.falc.net Sentiero degli eroi/delle gallerie – zato dal gruppo SEM “Raggio per Lu 18-20 - Mer 18-22,30 [email protected] La parte sommitale del Pasubio è raggio”. www.edelweisscai.it Gio 21,15 - 23 quella dove italiani ed austriaci si ■ PREMIO M. MERONI. La scuola [email protected] ■ ESCURSIONISMO “PATRIZIA sono affrontati dal giugno 1916 al “Silvio Saglio” con il patrocinio www.escursionismo-edelweisscai.it PAGANI”. 13/9 Monte Limidario novembre 1918. Da Pian delle della Scuola Regionale Lombarda recapiti telefonici: 02/89072380 (2187) Centovalli-Svizzera, da Fugazze (1162 m) una navetta ci di Alpinismo promuove la 2^ edi- ■ CORSO FONDO ESCURSIONI- Cortaccio, 1067 – disl. 1121m, porterà alla Galleria d’Havet (1797 zione del premio intitolato a SMO. Dal 1° settembre sono aper- salita 4 h, diff. E (G.Gobbi); 20/9 m) da dove comincia il sentiero Marcello Meroni, possono essere te le iscrizioni al corso di sci fondo Pizzo Tambò (3279) Gita alpinista degli eroi che ci condurrà al rifu- candidati al premio tutti i SOCI escursionismo principianti, progre- in Valle Spluga: da Vallespluga, gio. Da qui verso il Monte Palon delle sezioni lombarde del CAI che diti, pattinato. 2113 – disl. 1166m, 4 h, diff. F (R. (2232 m) con panorama comples- si siano distinti, nel corso dell’an- ■ TREKKING. 27/10-16/11 Bir- Bana). sivo del teatro di battaglia. Il gior- no odegli anni precedenti, per l’a-

42 - LO SCARPONE, SETTEMBRE 2009 PICCOLI ANNUNCI ver portato a termine iniziative di Guide alpine Navyo – Scoprire l’Asia puro volontariato in ambito CAI, le Viaggiare bene non solo in montagna candidature devono pervenire entro www.topcanyon.com Viaggi gruppo - viaggi individuali il 26/9, maggiori info al sito Arrampicata, canyoning, viaggi www.navyonepal.com http://www.caisem.org/4s-pre- miomm.htm” www.claudioschranz.it www.deepwalking.org ■ GITE SOCIALI. 5-6/9 Cima 333 3019017 Viaggi a piedi per chi è alla ricerca dello spirito d’Asta (m. 2847) in Valsugana EE; [email protected] naturale - 051 6264169 12-13/9 Mont Glacier (m. 3185) in Nov. Nepal Val d’Aosta EE; 20/9 Camaggiore - Gen.2010 Aconcagua e Tupungato (Cile) www.nonsolotrekking.com Triangolo Lariano nelle Prealpi E; In tutte le cose della natura esiste qualcosa di 27/9 Con l’alpinismo giovanile in www.safetyfreedom.it meraviglioso. Aristotele. www.slowfoot.it Val di Mello, Alpi Retiche E; 4/10 monterosa e arrampicata gran paradiso Alpe Cima (m. 1875) in Val 3477329807 Rifugio Selleries Chiavenna E Nel cuore del Parco Orsiera-Rocciavré. Alpi Cozie ■ NEWSLETTER. www.globalmountain.it Centrali. Aperto tutto l’anno. D’inverno ideale per gite Chi desidera riceverla, scriva a: Stages arrampicata - Vie Normali in sci e ciaspole. Sito web: www.rifugioselleries.it [email protected] Selvaggio Blu - Alta Montagna - Viaggi Pagina facebook: “ Rifugio Selleries”. ■ CAMMINARE TRA CASTELLI E Per info: [email protected] / 0121 842664. FORTEZZE. 2/10 ore 21.00 in Accompagnatori, sede Diego Cartasegna e Claudio guide turistiche e T.O. www.viedeicanti.it Priarone, autori di numerose Trekking Capodanno in Libia Camminare in piccoli gruppi sui sentieri del mondo - guide escursionistiche piemonte- 0583-356177. a passeggio tra le dune dal 27-12-2009 si, illustrano una serie di escursio- al 05-01-2010 - www.tenere2000.com ni ad alcune delle principali strut- 340 9405125 - Il testo (max 400 battute) va mandato via fax o per posta ture fortificate del Piemonte, par- elet-tronica a [email protected], fax 011/9916208 tendo dal confine con la Liguria e MTB in Tunisia oppure inviata per posta a GNP Sas, via Udine 21/a, 31015 l’Emilia Romagna, passando per pedalando tra gli KSOUR 15-22 novembre 2009 - Conegliano, TV. le Alpi Liguri, le Marittime, le www.tenere2000.com - 340 9405125 - Scadenza. Il testo deve arrivare quaranta giorni prima della Cozie, fino ai rilievi ossolani e del data di uscita (il primo di ogni mese). lago Maggiore, escursioni in Trekking in Nepal € mezzo a boschi, prati, rocce e - Tariffa. 0.50 a battuta, spazi esclusi, IVA inclusa. Shiva Ram Basnet panorami mozzafiato alla portata - Pagamento. Può avvenire tramite bonifico bancario intestato Esperta guida locale, parla italiano di tutti, anche se spesso sfuggono a GNP Sas su BANCA POPOLARE DELL’ALTO ADIGE - [email protected] dalla vista. Il castello di Vogogna, Filiale di Via Colombo, 42 - 31015 CONEGLIANO (TV) - IBAN: IT 15 R 05856 61620 105571167665 oppure nel Verbano-Cusio-Ossola, uno dei www.boscaglia.it inviando assegno bancario non trasferibile intestato a GNP piccoli gioielli in località poco Viaggi a piedi per chi non si accontenta Sas di Nenzi Giorgio & C. La pubblicazione sarà effettuata conosciute illustrati da Diego 051 6264169 a incasso avvenuto. Per informazioni tel. n.011.9961533. Castasegna e Claudio Priarore alla - Guide alpine. Gli interessati ad apparire sotto questa voce SAT il 2/10. www.aliciaswalks devono dichiarare, sotto la loro responsabilità, il Collegio di CARATE BRIANZA Camminare tra mari e monti per le Baleari appartenenza loro personale o della scuola o associazione. Via Cusani, 2 20048 Carate Brianza (MI) tel/fax 0362.992364 CORSICO Est (Alpe Devero) mp Concardi 02 Saremo presenti alla Sagra cittadi- [email protected] Via 24 Maggio, 51 - Corsico 48402472; 4/10 Piani di Artavaggio na con uno stand alla palestra di http://caicarateb.netsons.org Tel. 02 45101500 (Valsassina) treno e bus D´Ilio 02 via Verdi (ven-dom) e con l’apertu- Ven 21-22,30 Fax 02 94307628 45101500; 11/10 Cardada (Alto ra per tutti della palestra di arram- ■ ESCURSIONI. 25-27/09 gita www.caicorsico.it Verbano Svizzera) mp Burgazzi 339 picata (sab-dom). intersezionale a Graz in Austria [email protected] 8828946. Montagna in settimana. ■ PIANETA TERRA. 9/10 con i Cai di Arosio, Carate, Desio Gio. 21-23 Le gite del mercoledì: 30/9 Quell’estate del 2009 i trek sezio- e Giussano; 11/10 rifugio ■ PULLMAN. 20/9 Traversata Camoscellahorn (Val Bognanco) nali primavera/estate: Verdon, Menaggio (Monte Bassa delle Grigne (Prealpi mp; 14/10 Pian di Crezza (Triangolo Lavarone, Corsica, Cogne, Peio, Grona/Bregagno); 18/10 “Carate LecchesI) D´Ilio 0245101500; Lariano) treno; escursionismo Monte Bianco (Bergamaschini, tra il verde e l’antico” Marcia non 18/10 Camogli-Portofino (Liguria) Concardi 02 48402472 – 339 Casè, Concardi, Corti); 23/10 Isole competitiva organizzata da “i Corti 0396817069. 3336000. Hawaii, le più belle isole all´ancora Marciacartesi”; 25/10: Capanna ■ ESCURSIONISMO. 6/9 Rifugio ■ SETTIMANA BIANCA IN in tutti gli oceani (Giordano Mara (Monti Bolettone / Città di Lissone-Vedretta Adamè AUSTRIA a Seefeld (Tirolo) 13- Costantino) ore 21 in sede. Palanzone), santa messa in suffra- (Adamello) mp Bergamaschini 20/2/2010. Possibilità per fondo, ■ CICLOESCURSIONISMO. E´in gio. Programmi dettagliati e infor- 3288523090; 12-13/9 Fuorcla discesa, escursioni. Posti limitati fase di costituzione il gruppo mazioni scaricabili dal sito. Surlej (Engadina - Svizzera) mp Burgazzi 3398828946. sezionale con inizio attività in Casè 0226148787; 27/9 Il Grande ■ SAGRA DI CORSICO. 11-13/9 autunno, info e adesioni in ➔

LO SCARPONE, SETTEMBRE 2009 - 43 QUI CAI Vita delle sezioni

➔ sede [email protected]. tel/fax 02 9835059 29/10, 5/11, 12/11, 19/11 I parte, ■ CONCORSO FOTOGRAFICO: con www.caimelegnano.it lezioni teoriche, presentazione dei ANA Gruppo di Corsico, dal titolo [email protected] materiali, sciolinatura, equipaggia- “Una montagna ha parlato al mio Mar. e Gio. 21-23, Dom. 10.30-12 mento, pronto soccorso, alimenta- cuore”, consegna stampe b/n e ■ ESCURSIONISMO. 12-13/9 Rif. zione, pericoli della montagna, colore entro 30/9. Le immagini Tuckett (TN); 4/10: pranzo sociale al organizzazione delle escursioni; selezionate dalla giuria saranno Rif. Dordona (BG); 25/10 Anello del 25/10, 8/11, 15/11, 22/11 II parte, esposte dal 24 al 31/10 presso il Resegone. preparazione a secco, Nordik “Saloncino La Pianta” via Leopardi ■ ALPINISMO GIOVANILE. 5-6/9 Walking, preparazione fisico-atleti- 7, Corsico. Premi: macchina foto- Trekking al Rif. Elisabetta Soldini ca, esercizi preliminari di equilibrio, grafica – materiale alpinistico e di (AO); 11/10 Castagnata a Erve (LC). coordinamento sensibilità, uscite abbigliamento - buoni gita e sog- ■ MOUNTAIN BIKE. 13/9 Brianza dalle 8.30 alle 11.30 circa, con ritro- giorno. Info e bando di partecipa- (LC); 11/10: Forti di Genova. vo in località Alpe del Viceré, zione su www.caicorsico.it. ■ INIZIATIVE PUBBLICHE (in sede Rif. Bobba (Valtournenche); 19- Albavilla; 29/11, 6/12, 13/12, 20/12 ■ STAGE DI GHIACCIO. 3/10 al ore 21). “Esplorazioni”: 25/9 Serata 20/9 Trofeo Scacabarozzi (Gruppo III parte, lezioni sulla neve in diverse Ghiacciaio del Morteratsch in ricordo di Pasquale Quartiani, delle Grigne); 11/8 Val Chiusella. località in base all’innevamento con (Engadina – Svizzera) info INA fondatore CAI Melegna-no; 29/9 ■ GRUPPO SENIORES. 2/9 Rif. autopullman granturismo; 9/1, 10/1 Piazza 3496439510 scuolacaicorsi- Foto di Raffaele De Marinis: dalle Grassi; 2-3-4-5/9 Sentiero Roma; WE chiusura corso (luogo da defini- [email protected] Alpi alle Ande; 13/10 Bruno Gentili: 12-19/9 Parco del Pollino; 16/9 Rif. re); dalla fine del corso tutte le Gli Dei delle Mon-tagne; 3/11 Le Laeng; 30/9 Casaccia-Soglio (CH) domeniche fino al 28 marzo verran- DESIO Montagne degli Dei. ■ GINNASTICA PRESCIISTICA. Dal no effettuate uscite con mezzi pro- Via Lampugnani, 78 ■ CORO CAI. Il giovedì ore 21. 28/9 presso le palestre di Ruginello pri in località da definirsi in base alle 20033 DESIO (MI) e Oreno, Iscrizioni dal 11/9 presso la condizioni meteo e di neve; il corso Tel. e Fax 0362 621668 SEREGNO sede. è aperto ai giovani dai 10 Mercoledì 21 - 22.30 Via S. Carlo, 47 agli…ottant’anni, iscrizioni limitate Gruppo MALTRAINSEM CP n.27- Seregno (MI) CALCO a 40 allievi nei giorni di martedì e Martedì 17.30 Tel/Fax 0362 638236 via S. Carlo 5 - (LC) venerdì presso la sede CAI di Erba www.caidesio.net www.caiseregno.org tel. 039 9910791 Via Riazzolo 26 dalle 21 alle 22, ter- e-mail: [email protected] [email protected] [email protected] mine iscrizioni 22/10; info: fondi- ■ GITE SEZIONALI. 6/9 rifugio Ma e Ve 21-23 Ma. e Ve. 21 - 23 [email protected], Andolla; 12-13/9 rifugio Bosio-Galli; Sa 16-18 ■ ESCURSIONI. 4-5-6/9 Tofana di www.cai.erba.org, responsabile e 20/9 rifugio Diavolezza-rifugio Boval; ■ GRUPPO TEMPO LIBERO. 9/9 Mezzo; dal 21 al 26/09 trekking direttore tecnico del 28° corso 27/9 bivacco Marigonda; 4/10 Lago Lunghin dal Maloja; 7/10 Alpe Isola d’ Elba. Lorenzo Selva istruttore ISFE/Nordic bivacco Cà Granda; 11/10 Pizzo Tre Devero; 28/10 Via Regia (lago di ■ ETÀ D’ ORO. 26/8 Rifugio Walking, affiancato da Marco Signori; 18/10 piani Resinelli; 25/10 Como). Prudenzini; 9/9 Rifugio Sciora; 23/9 Frigerio ISFE/Nordic Walking e gole di Menaggio. ■ ESCURSIONISMO. Con sez. Rifugio Benigni. Paolo Fusi ISFE/Nordic Walking. ■ GITA INTERSEZIONALE. 25-27/9 Mariano C. 12-13/9 Rif. Fanes cime Austria con i CAI di Arosio, Carate Conturines e Lavarella; 4/10 Rif. ERBA GALLARATE Brianza e Giussano. Curò; 25/10 Monte Acuto. Via Riazzolo, 26 Via Cesare Battisti, 1 ■ GRUPPO “MALTRAINSEM”. 9/9 ■ NEWS via e-mail: inviare il pro- 22036 Erba (CO) 21013 Gallarate (VA) lago Cavloc; 16/9 rifugio Cristina; prio indirizzo di posta elettronica per Tel. 031/627873 Tel 0331 797564 23/9 bivacco Forcola; 30/9 monte ricevere le notizie aggiornate. Mar. e ven. 21-22,30 www.caigallarate.it Baldo; 7/10 S. messa madonnina al Email: [email protected] [email protected] Monte di Tremezzo; 14/10 castagna- VIMERCATE ■ GITE SOCIALI: 5-6/9 Sustenhorn Mar. e Ven. 21-23 ta; 21/10 rifugio Savoia; 28/10 rifu- via Terraggio Pace, 7 3503 m (Ch) disl. 700 + 700 m ■ ESCURSIONISMO. 6/9 Punta gio Bietti; 4/11 rifugio Pialeral; 11/11 Tel/Fax 039/6854119 (Gita Alpinistica); 20/9 Monte Penna Marani m 3108, Val Formazza dall’ castelli del ducato di Parma; 18/11 Mer. e Ven. 21 - 23 1735 m, Liguria, Raduno Cime di alpe Devero m 1640, disl 1468, rifugio Buzzoni; 25/11 pian dei www.caivimercate.it Pace disl. 800 m. tempo A+R ore 7,00 diff EE dir. Resinelli. [email protected] ■ ALPINISMO GIOVANILE 13/9 Antonio Maginzali, Dario Celin; 13/9 ■ A TUTTI I SOCI. Ricordiamo a ■ CONCORSO. Con lo scopo di sti- Laghi di Ritom, Canton Ticino (Ch); Lago di Oriaccia, Rif Gattascosa,Val tutti i soci che sono aperti i rifugi e molare nuovo interesse per una fre- 27/9 Monte Colmenacco, Triangolo Bognanco percorso ad anello da bivacchi della Sezione: Rifugio Pio quentazione responsabile della Lariano. San Bernardo, diff EE dir. Ugo XI - 2557 m - Val Venosta; Rifugio montagna nasce il nuovo notiziario ■ GITE SENIORES. 9/9 Laghi di Budelli, Franco Zaro; 20 Settembre Bosio-Galli - 2086 m - Val Malenco; trimestrale della sezione: ogni socio Porcile 2030 m da Tartano, Orobie - Colle dell’Arolla m 2842 in pullman Bivacco Regondi-Gavazzi - 2560 m - potrà proporre un nome per la Valtellinesi disl. 600 m.; 23/9 Rif. da Lillaz, Cogne m 1615, disl 1227, Val Pelline; Bivacco Caldarini - 2500 testata. Il concorso è aperto fino al Venini 1576 m – disl.500 m Monte ore 4.00, diff EE dir. Giuseppe m - Val Viola Bormina. 15 ottobre 2009, al vincitore sarà Galbiga 1700 m disl.624 m da Benecchi, Gianni Pizzoli; 27/9 consegnato un libro come ricono- Pigra. Intersezionale. MELEGNANO scimento. ■ GRUPPO FONDISTI. 22/10 ore ■ GRUPPO MOUNTAIN BIKE. 6/9 Sezione “F. e G. Bianchi” ■ ALPINISMO GIOVANILE. 5-6/9 21 presentazione del 28° Corso IG Nara Puscett Ticino (CH); 20/9 IG Via De Amicis 25 Rif. Papa (Pasubio) Avvicinamento allo Sci di Fondo Triangolo Lariano prov. Como 20077 MELEGNANO (MI) ■ GITE ESCURSIONISTICHE. 13/9 Escursionistico: 22/10/09 ore 21; ■ RIFUGI. Rifugio Enrico

44 - LO SCARPONE, SETTEMBRE 2009 QUI CAI Vita delle sezioni

Castiglioni, Alpe Devero, 1640 m, namento per accompagnatori sezio- Zemola e Monte Buscada, Referenti gestore Michele Galmarini, 0324 nali; 15/09 ore 21 presso Casa Giorgio Guarraia (ASE) e Antonio 619126; rifugio Pietro Crosta: Alpe Cottino in via Boccardo, Moncalieri Carlon (ASE). Auto proprie; 4/9 Solcio ( Varzo) mt 1750, gestori Testona, incontro con Alessandro Appennino romagnolo, la Vena del Enrico e di Marina, 340 8259 234, Perissinotto, autore de “La canzone Gesso, Referente Ugo Scortegagna www.rifugiocrosta.it - marmoran- di Romean”; 3/10 ore 14 Pulizia dei (AE-ON). Pullman; 18/10 ottobrata a [email protected] . sentieri collinari. Casera Crosetta – Alpago, Referente ■ NEWSLETTER. Iscrivetevi comuni- Claudio Bonghi. Pullman. cando il vostro indirizzo e mail a: pre- SALUZZO ■ MATERIALI. Sono disponibili alcu- [email protected] P.zza Cavour, 12 - 12037 Saluzzo ne “canotte”. Rivolgersi in sede a Tel 0175/249370 Paolo De Toni GENOVA www.caisaluzzo.it ■ EL MASEGNO. Stiamo raccoglien- SAMPIERDARENA [email protected] do materiale per il numero di OTTO- Via Agnese, 1 cancello Venerdì dalle 21 BRE, scrivere direttamente alla 16151 Genova ■ ESCURSIONISMO. 5-6/9 anello di sezione. Tel e Fax 010.466709 Cima Paterno, Dolomiti di Sesto, diff. ■ CONCORSO FOTOGRAFICO NA- ■ AVVICINAMENTO ALL’AMBIENTE EEA. disl. 950m. salita 1400 in ZIONALE. In omaggio a Mario Rigoni MONTANO. Dal 16/10 la proposta discesa. 13/9 sentiero “Ceria Stern. Tema: I grandi Animali delle mira a fornire alcuni elementi di base Merlone”, Alpi Giulie. Diff. EEA Disl. montagne italiane. Vedasi sito relativi all’escursionismo e al rispetto 1100 m; 27/9 Monte Cjastelat e Pala www.caicsvfg.it e www.caimirano.it dell’ambiente montano, ponendo D’Altei-Prealpi Carniche, diff.E, disl. attenzione al sociale e alla cultura 600 m AMATRICE della montagna. ■ GRUPPO ROCCIA “I REPETINI”. Via L.Spinosi 46 ■ ESCURSIONI. 12-13/9 “Gran 5-6/9 rif. Kostner al Vallon, arrampi- 02012 AMATRICE (RI) Queyron” Alpi Cozie; 19-20/9 “Grigna cate. tel/fax 0746 826468 Meridionale” Prealpi Lombarde ■ PALESTRA. Sono aperte le iscri- Parco Nazionale (Ferrata); 4/10 “Monte Bersaio” Valle zioni al corso di presciistica. Gran Sasso e Monti della Laga Stura (Cuneo); 11/10 “Monte www.amatrice.net Procinto” Alpi Apuane. DOLO e-mail [email protected] Via C. Frasio Mar. e Ven. 21-23 LANZO TORINESE 30031 Dolo (VE) – c.p. 87 ■ ESCURSIONISMO. 5-6/9 Gran Mercoledì 21-23 Sasso D’Italia Monte Prena, Monte SOTTOSEZIONE www.caidolo.it Camicia (EE); 27/9 Macera della VALLE DI VIÚ ■ USCITE SEZIONALI. 5-6/9 Strada Morte (E); 11-13/9 Trekking sentiero V. Roma, 32 - 10070 VIÚ (TO) degli Alpini (Dolomiti di Sesto) per- Frassati. In bacheca avviso escursio- Sabato 21 - 22.30 corso attrezzato; 6/9 Grotta del ni week end. [email protected] Calgeron (Valsugana) speleologia; ■ PALESTRA DI ARRAMPICATA. ■ ATTIVITÀ. 6/09 M.te Doubia; 20/9 13/9 Forca Rossa di Cime d’Auta Palestra al coperto mercoledì e la Vij d’la Pala; 17/10 Cena Sociale a (Gruppo Marmolada); 27/09 Col venerdì ore 21. Viù. Visentin (Prealpi Bellunesi); 3-4/10 Passo della Calla-Parco Foreste CATANIA MONCALIERI Casentinesi (Toscana) Uscita TAM “Il Piazza Scammacca 1 Piazza Marconi 1 bramito dei cervi”; 4/10 Castelloni di 95131 Catania 10027 Moncalieri (Fraz. Testona) San Marco (Altopiano di Asiago); Lu, Mer, Ve 18-21 Tel e Fax 011 6812727 11/10 Ottobrata-ritrovo conviviale di Tel. 095.7153515 Cell. 338 2672909 fine stagione; 18/10 Val dei Mocheni- Fax 095.7153052 [email protected] Escursione sulle creste (Lagorai) [email protected] www.cai.it www.caicatania.it Lun 18-19 e mer 21-23 MIRANO ■ TREKKING 2010. Varate le date ■ ESCURSIONISMO. 6/9 Grand SEZIONE “Alberto Azzolini” per i trekking dell’Etna e delle Isole Queyron disl. 1318, h. 4,30, EE.; Via Belvedere, 6 Eolie per il 2010. Chiedere program- 20/9 Il Traforo Romean disl. 100, h. 30035 Mirano - VE C.P. 56 mi. 3,00, E. – 4/10 Il Sentiero Balcone da Cell. 348 4138588 ■ INTERSEZIONALI 2010. In prepa- Becetto a Casteldelfino disl. 700, h. www.caimirano.it razione per il 2010, “Islanda” in ago- 5,30, E. [email protected] sto, viaggio avventura in “Mada- ■ MOUNTAIN BIKE. 27/9 – 11a Merc. 21-22.30 gascar” in ottobre. Chiedere info. Edizione de “Il tempo del fiume” – ■ ESCURSIONI. 13/9 Dolomiti ■ ESCURSIONI. 4-6/9 Alicudi; 6/9 escursione ciclistica pianeggiante, Misurina – Val Popena, in collabora- Caserma Brignolaro, 13/9 (A)Pizzo aperta a tutti. zione con l’Alpinismo Giovanile, refe- Scavello, (B) Punta Lucia; 20/9 (A) ■ ALPINISMO GIOVANILE. 6/9 Uja renti Claudio Silvestrini (ASE), Mauro Cavagrande del Cassibile, (B) di Calcante, 20/09 arrampicata. Zanette (ASE) e T. Patron (AAG). Escursione Verticale; 25-27/9 Rocca ■ APPUNTAMENTI. 13/09 Aggior- Pullman; 27/9 Dolomiti friulane, Val Busambra; 27/9 Il Plemmirio. ■ La posta dello Scarpone La parola ai lettori Probiviri e parentele in sezione o letto con piacere e vigente art. 44 (VI.I.7) del interesse l’intervento, Regolamento generale, secon- Alli benigni lettori sullo Scarpone del pre- do il quale il collegio seziona- Hsidente del Collegio le dei probiviri, ove esista, n tutte le cose humane quasi di necessità convien che nazionale dei probiviri Silvio “non è organo giudicante ma succedano de gli errori: ma dove più facilmente, in più diversi Beorchia. Un dubbio e un even- svolge funzioni di concilia- Imodi, et più ne possono accadere che si avengano nello tuale chiarimento vorrei corte- zione all’interno della sezione, stampare i libri, non ne so imaginare alcuna. Et parmi la impresa semente proporre: per l’elezio- anche non obbligatoria”, ma della correttione di essi veramente poterla assomigliare al fatto di ne di un probiviro di sezione la sua presenza non è irrile- Hercole intorno all’Hydra de i cinquanta capi: percioché si come quale grado di parentela è con- vante, perché nel caso di quando egli col suo ardire, et forze le tagliava una testa, ne cesso tra questo e un altro ricorso a detto collegio, “i ter- rinascevano due, così parimenti mentre co ‘l sapere, et con la componente del consiglio di- mini procedurali previsti dal diligentia, si emenda un errore, le più volte s’imbatte che ne rettivo della stessa sezione? regolamento disciplinare ri- germogliano non pur due, ma anco tre et quattro, spesse fiate di E ancora: quale grado di mangono sospesi fino a che il maggior importanza, che non era il primo… parentela è concesso tra un collegio stesso non abbia (Prefazione del Tipografo Cavallo all’opera presidente in carica di sezione comunicato alle parti il falli- di Achille Fario Alessandro, Venezia 1563) e un probiviro? mento del tentativo di conci- Mario Chelo liazione”; la norma poi preve- auspicabile in tutti i probivi- riferimento alle norme vigen- [email protected] de l’iter successivo della ri, consigliano e raccomanda- ti per i componenti i collegi Sezione di Nuoro vicenda devoluta a detto colle- no il rispetto del principio di regionali o nazionale dei pro- gio, ed è esplicitamente ri- terzietà anche in questi casi, biviri; in tal caso dette norme È necessaria una premessa chiamata dall’art. 10 c. 5 del ma trattasi di opportunità e sono vincolanti e vanno ri- sulla posizione giuridica, Regolamento disciplinare. non di necessarietà. Ne conse- spettate integralmente, perché sulle competenze e sulle fun- Dalla considerazione che si gue che le incompatibilità la loro violazione costituireb- zioni dei collegi sezionali dei tratta non di organo giudi- previste per i componenti dei be comportamento rilevante probiviri. Il Gruppo di lavoro cante ma di organo con fun- collegi regionali e nazionale ai fini disciplinari, con tutte per le riforme regolamentari zioni di sola conciliazione possono servire come guida le conseguenze. ha a suo tempo fatto oggetto di deriva la conseguenza che non consigliata, ma mai potranno Silvio Beorchia particolare approfondimento è necessario il rispetto rigido essere eccepiti motivi di nulli- [email protected] il problema muovendo dalla per i suoi componenti del tà nel caso in cui si verifichi considerazione che diverse principio di terzietà rispetto che probiviri sezionali siano Sentieri e motori sezioni conservavano e con- alle parti: la conciliazione è parenti o affini di parti in Su numerosi sentieri del- servano la buona prassi di sempre la benvenuta, anche se conflitto. l’Emilia Romagna frequentati da eleggere al loro interno un col- proposta e mediata da un Diverso è il caso in cui lo camminatori capita molto spes- legio dei probiviri, mentre la parente stretto. statuto o il regolamento sezio- so di incontrare motociclisti e maggioranza delle sezioni Questa è una considerazione nale, nel prevedere la costitu- quaddisti, fenomeno che tende a non lo facevano e non deside- di stretto diritto, tuttavia zione del collegio dei probivi- diffondersi anche in altre regio- ravano farlo. ragioni di opportunità con- ri, stabilisca anche le incom- ni, persino all’interno di parchi La conclusione si è tradotta nesse anche a un principio di patibilità, sia pure solo con nazionali (Gran Sasso e Monti in quello che è il testo del autorevolezza che sarebbe della Laga). Che senso ha conti- nuare a segnare i sentieri se poi Trenotrekking 2009 questi vengono devastati da mezzi motorizzati? Per informazioni e programmi più dettagliati CAI Ancona, tel/fax Gherardo Venturelli consultare www.trenotrekking.it 071.200466 Info: (Fano) SETTEMBRE [email protected] ■ 6 EMILIA-ROMAGNA Linea Bologna- Resp. Crucianelli, Desideri, Pergolini In col- Piste proibite Vignola (FER) + Bus ATC BERSAGLIERA- laborazione con CAI Spoleto a chi cammina MONTEVEGLIO- PONTE SAMOGGIA CAI ■ 20 EMILIA-ROMAGNA Linea Bologna- Prendo spunto dalla lettera del Bologna, tel/fax 051.234856 Pistoia + Bus ATC MADONNA DELL’ACE- socio Zambonini pubblicata Info: [email protected] RO- ROCCA CORNETA-LA CA’ CAI sullo Scarpone di luglio per rac- ■ 12-13 EMILIA-ROMAGNA Linee Bologna- Bologna, tel/fax 051.234856 Info: cai- contarvi quanto mi è accaduto. Pistoia e Bologna-Firenze PONTE DELLA [email protected] Con un gruppo di amici della VENTURINA-LAGHI DI SUVIANA E BRASI- OTTOBRE Sezione di Montebelluna (TV) MONE Trekking naturalistico CAI Parma ■ 4 EMILIA-ROMAGNA Linea Bologna- decidemmo l’inverno scorso di Resp. R. Delmonte, cel. 339.1617826 Pistoia RIOLA-MONTOVOLO-CARBONA andare a Nevegal (BL). ■ 19-20 UMBRIA Linea Orte-Falconara SPO- CAI Bologna, tel/fax 051.234856 Info: cai- Conoscendo quei sentieri mi LETO - SENTIERO DEGLI ULIVI Trekking [email protected] feci carico di guidare gli amici, ma nonostante i giri viziosi fuori

46 - LO SCARPONE, SETTEMBRE 2009 La sicurezza nei bivacchi Volendomi recare e pernottare presso il rifugio incustodito dai sentieri fummo costretti a nell’armadio dedicato alla mon- Leonesi (struttura ben tenuta e ordinata), mi sono informato sulla percorrere un breve tratto che tagna ho tre zaini. Ad ogni usci- disponibilità della cucina. Con stupore ho appreso dalla costeggiava una delle innumere- ta mi dedico alla ricerca dell’a- segreteria della sezione proprietaria (Torino) che avere una voli piste da sci. Bloccati da una mico migliore. E un vero amico bombola del gas a disposizione degli avventori di un rifugio è guardia forestale fummo accu- lo è: mi porta la colazione, gli pericolosissimo, perchè è andato distrutto un rifugio in qualche sati di aver commesso un grave accessori e tutto quello che mi parte d’Italia. Visitando poi il sito della Sezione di Torino si reato e solo grazie alla sua gene- può essere utile durante le apprende che al rifugio Sella sul Monte Bianco (passano da lì 8- rosità (sic) potemmo evitare escursioni. Mentre io appena 10 persone all’anno) è stata rimossa la stufa a legna per motivi di una grossa multa. Ora vorrei posso lo scarico e lo getto a sicurezza! Vengo poi a sapere che tutta questa “sicurezza” non sapere: quando c’è la neve, la terra senza tanti riguardi. dipende da regolamenti sezionali ma da disposizioni degli enti montagna è di esclusiva pro- Francesco Brozzetti preposti. In questo caso quali sono le normative? prietà di chi scia? Luigi Varello (Cuorgnè - TO) Luigi Sanvido (Treviso) Quale sicurezza? Leggo ciò che scrive Guido Al gentile socio risponde Samuele Manzotti della Commissione Vecchio fedele Fossati, direttore del corso centrale Rifugi e bivacchi, specificando che le normative in amico zaino regionale ISA Lombardia, a pro- merito alla sicurezza delle strutture in quota non dipendono dal Io sono un “infedele” per natu- posito della valanga che ha CAI bensì da specifiche leggi dello Stato, e in particolare dal ra, e negli anni ho cambiato una sepolto lo scialpinista Roberto Decreto ministeriale del 09/04/1994 che disciplina la “regola moltitudine di auto, moto, foto- “Rolly” Cotti durante la salita al tecnica di prevenzione incendi per la costruzione e l’esercizio camere, racchette, scarponi e ... rifugio Bezzi di cui sono gestore, delle attività ricettive turistico-alberghiere”. Secondo le zaini. Comunque, nonostante spiegando che in certe condizio- normative vigenti “non rientrano nella categoria dei rifugi alpini i tutto, in fondo a un armadio ho ni questa valle può essere una bivacchi fissi ed i ricoveri, intendendosi con tale denominazione ancora un vecchio caro amico, il trappola. Ebbene, io stesso quelle modeste costruzioni adibite al ricovero degli alpinisti primo zaino, acquistato una sostengo che salire a questo sempre incustoditi ed aperti in permanenza, senza presenza di trentina di anni fa in occasione rifugio è comunque un percorso viveri e di dispositivi di cottura”. Tale definizione è ripresa nelle della mia prima avventura: pericoloso e per questo comuni- leggi regionali del Piemonte (n. 15 del 2-07-1999) e della Val ripercorrere a piedi il tragitto co a tutti di telefonarmi prima di d’Aosta (n. 11 del 29-05-1996). Il nostro Club non poteva della ferrovia Spoleto-Norcia. intraprendere la salita per avere pertanto che adeguarsi. Quanto era diverso il sacco di informazioni il più possibile pre- allora! Era corposo, con un’ani- cise. Ho sessant’anni e da venti- ma in ferro che bastava da sola sette mi occupo del Bezzi. località ritenuta assolutamente incidente in auto, nessuno a renderlo pesante, senza tasche Mentre leggevo l’articolo ho cal- sicura. Dovremmo essere tutti magari ci avrebbe dato impor- laterali aggiuntive e aveva, pen- colato che sono salito e sceso consapevoli che andare in mon- tanza… Non mi resta che augu- sate un po’, gli spallacci imbotti- circa 200 volte dal rifugio in pri- tagna comporta dei rischi. rargli una completa guarigione ti con uno strato di feltro spesso mavera. Fortunatamente non ho Fortunatamente gli incidenti nella speranza di poterlo incon- si e no due millimetri! Venne poi mai avuto problemi, mentre non sono numerosi, ma fanno trare, magari al rifugio Bezzi. uno zaino tecnico “da roccia”, sono stato travolto anch’io da sempre un certo effetto. Piergiorgio Barrel ma anche quello resse poco, una valanga (fortunatamente Azzardo un’ipotesi. Se il signor Gestore del rifugio Bezzi troppo esclusivo. E così oggi senza conseguenze) in altra Roberto “Rolly” avesse avuto un di Valgrisenche (Aosta)

Via Petrella Le deleghe assegnate ai componenti del Comitato direttivo centrale Presidente generale Annibale Salsa Vicepresidente generale Vincenzo Torti Legale rappresentante – Rapporto con Istituzioni dello Stato ed Aspetti legali e contenziosi – Rifugi ex MDE – Convenzioni con Enti pubblici e privati nazionali e internazionali – Ufficio Enti e Organi-smi pubblici e privati – Norme statutarie e Stampa/Pubbliche Relazioni – Biblioteca Nazionale – regolamentari – AGAI e Collegio nazionale Guide Alpine – OTC Museomontagna – CISDAE – Filmfestival cinematografici – Legale – Centro di Formazione per la Montagna B. Crepaz. Comunicazione e Promozione Eventi. Francesco Carrer Vicepresidente generale Valeriano Bistoletti (staff PG) Servizio Scuola – OTCO Alpinismo giovanile – UniCAI – OTCO Rapporti con strutture territoriali Aree LPV, LOM, TAA, VFG, TER sci fondo escursionismo – OTCO Pubblicazioni – Riordino – CAAI – Polizze assicurative – CNSAS – Protezione Civile – editoria – OTCO Speleologia. OTCO Cinematografica. Lucio Calderone (staff PG) OTCO Rifugi – Strutture CAI centrale (Sede, Rifugi) – OTCO Vicepresidente generale Goffredo Sottile CNSASA – Centro Studi Materiali e tecniche – OTCO Coaudiuva il PG nei rapporti con istituzioni dello Stato ed Enti SVI/AINEVA. Pubblici e Privati Nazionali e Internazionali e, previa delega, lo rappresenta nei vari ambiti Amministrativi - Rapporti con strutture Gianfranco Garuzzo territoriali Area CMI – CIPRA – OTCO TAM – Ambiente – T.C.I – OTCO Escursionismo – Sentieristica – Via Alpina – Fondazione Italiana per le Montagne/ Consiglio di Gestione. OTCO Scientifico – SIT/CAI – OTCO Medica.

LO SCARPONE, SETTEMBRE 2009 - 47 Nelle pagine della Rivista del CAI le recensioni dei libri di BOOKSHOP montagna più attuali Cosa c’è di nuovo e interessanti TESTIMONIANZE ARTURO DALMARTELLO. BERHAULT LE MONTAGNE DI UN L’insuperabile inventore della ALPINISTA FIUMANO danse-escalade raccontato da un Illustre giurista e compagno di amico d’infanzia e da uno scrittore, scalate di Comici e Mazzotti, che ne rievocano le più oltre che dell’accademico straordinarie realizzazioni, Pellegrinon che qui ne ricostruisce l’irrefrenabile creatività, la profonda i giorni grandi umanità. di Silvana Rovis e Bepi di Michel Bricola e Dominique Pellegrinon, Nuovi Sentieri, Potard, Vivalda, 205 pagine, 143 pagine, 25 euro 18 euro UOMINI & PARETI. DAN OSMAN. INCONTRI RAVVICINATI CON I GIORNI DI GRANITO sull’antico rapporto tra cicli INSEGUENDO LA PAURA PROTAGONISTI DEL VERTICALE E DI GHIACCIO astronomici e costruzioni umane Immaginate di cadere nel vuoto Quali sono le parole chiave del I 40 giorni che hanno fatto la di Adriano Gaspani, Priuli & per 180 metri prima di rimanere nuovo alpinismo? Il secondo storia alpinistica del Monte Bianco. Verlucca, 143 pagine, 24,50 euro appesi alla vostra corda da volume di U&P prova a rispondere Da Balmat e Paccard, alle moderne alpinismo. E’ quanto ha fatto interrogando i protagonisti. salite estreme. GUIDE volontariamente l’americano A chiudere la galleria, di Stefano Ardito, Versante Sud, MASINO E BREGAGLIA, Osman nel ‘95. Un giornalista ne significativamente, è il sedicenne 248 pagine, 18 euro REGNO DEL GRANITO (VOL. II) ricostruisce il percorso umano e Adam Ondra Al precedente volume mancavano spirituale. Avvincente di Carlo Caccia e Matteo Foglino, SAGGI la bellissima Val di Mello, di Andrew Todhunter, Versante Versante Sud, 251 pagine, SANTUARI Â REPIT. IL RITO il Sasso Remenno e l’affascinante Sud, 200 pagine, 17,50 euro 32 euro DEL RITORNO ALLA VITA valle svizzera dell’Albigna NEI LUOGHI SANTI DELLE ALPI di Andrea Gaddi, Polaris Sondrio I riti per strappare i bambini morti (0342 513196, [email protected] ) all’amaro destino del limbo, “luogo 501 pagine senza luce e senza speranza” di Fiorella Mattioli Carcano, ESCURSIONI NELLE PREALPI prefazione di Annibale Salsa. BELLUNESI E TREVIGIANE HITPARADE Priuli & Verlucca, 220 pagine, A nord della laguna esplorando La montagna in libreria 14,50 euro “una naturalità antica e vincente in cui è spesso difficile distinguere il Ogni mese una libreria specializzata presenta a turno i tre libri di monta- GUIDE ALPINE. DAL PIEMONTE selvatico dal domestico” gna più venduti e tre volumi particolarmente consigliati. Dopo la Libreria ALLE MONTAGNE DEL MONDO di Michele Zanetti, Cierre La Montagna di Torino (LS 5/09), l’Internazionale Hoepli (LS 6/09), la Cronistoria di un mestiere edizioni, 230 pagine, 16 euro Libreria della Natura di Milano (LS 7/09) e la Stella Alpina di Firenze (LS straordinario, dagli antichi 8/09) è la volta della Libreria Grossi di Domodossola (p.zza Mercato 37, maroniers dei valichi alpini LE MONTAGNE DI GENOVA, tel. 0324242743 e-mail: [email protected]) fondata nel 1936, dal ai moderni “timonieri delle ESCURSIONI PER TUTTI 1978 anche casa editrice. montagne” Ferrate e trail fra vette, boschi, Più venduti a cura di Enrico Camanni, Cahier laghi, cascate e grotte. 1) Silke Unterkircher, “L’ultimo abbraccio della montagna, l’avventura Museomontagna, 101 pagine Con road book completo estrema di Karl Unterkircher”, Rizzoli. e profilo altimetrico 2) Simon Kehrer e Walter Nones, “È la montagna che chiama, luglio GLI UCCELLI DELLE ALPI di Cristian Roccati, Le Mani 2008. La tragedia del Nanga Parbat nel racconto dei sopravvissuti”, I voli, i colori, le voci e i canti Editore Recco, 208 pagine, Mondadori. delle 130 specie che abitano 20 euro 3) Marco Confortola, “Giorni di ghiaccio, agosto 2008. La tragedia del gli spazi alpini K2”, Baldini Castoldi Dalai. di Bruno Caula, Pier Luigi TRE CIME. Beraudo, Massimo Pettavino, BLU VIE CLASSICHE E MODERNE Consigliati EDIZIONI, 320 pagine, 17 euro Più di 100 itinerari, oltre alle vie 1) Paolo Crosa Lenz e Giulio Frangioni, “Sentieri dell’Ossola, 50 escursio- classiche, anche tutte le salite ni e un grande trekking”, Grossi editore. ASTRONOMIA E moderne in arrampicata libera 2) Albrecht Von Haller, “Le Alpi, viaggi e altri scritti“, Fondazione Enrico ANTICA ARCHITETTURA di Erik Svab e Giovanni Renzi, Monti. SULL’ARCO ALPINO Versante Sud, 196 pagine, 3) Julius Kugy, “Nel divino sorriso del Monte Rosa”, Lint Editoriale. Avvincente indagine archeologica 25,50 euro.

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