ISSN 1590-7716

NOTIZIARIO MENSILE FEBBRAIO 2010 LA RIVISTA DEL CLUB ALPINO ITALIANO B Milano - La Rivista del Club Alpino Italiano - Lo Scarpone B Milano - La Rivista del Club

UNA VIA VIRTUOSA ALLA VETTA Tra la ricerca del limite e In azione sul : l’esigenza di una rinnovata una spettacolare immagine ripresa da Silvio “Gnaro” sicurezza, a quali mete punta Mondinelli (per gentile concessione). l’alpinismo di élite? Numero 2 - Febbraio 2010 - Mensile - Poste Italiane S.p.a – Sped. 2010 - Mensile Poste Numero 2 - Febbraio A.P. in – D. L. 353/03 (conv. in L. 27/02/04 n°46) art. 1 comma DC

DOCUMENTI RICONOSCIMENTI PUBBLICAZIONI Le tavole Medaglia Il nuovissimo dell’UIAA d’oro al manuale sull’etica Soccorso alpino dell’arrampicata Documenti L’etica in montagna Le tavole dell’UIAA Responsabilità, sponsorizzazioni, pubblicità, utilizzo delle bombole d’ossigeno alle alte quote tra gli argomenti affrontati

’Unione internazionale delle associa- scalata avrà certamente maggior successo Dobbiamo praticare sempre le nostre atti- zioni alpinistiche ha scelto l’11 quando i componenti si aiutano e incorag- vità in modo sensibile all’ambiente ed esse- dicembre, Giornata della montagna, giano a vicenda. re proattivi nel conservare la natura e il Lper rendere pubblica la “Dichia- 3. COMUNITÀ ALPINISTICA paesaggio. Dobbiamo rispettare sempre le razione sull’etica in montagna”(UIAA Ogni persona che incontriamo in montagna limitazioni di accesso concordate fra alpi- Declaration on Mountain Ethics). Il docu- o in parete merita la stessa misura di rispet- nisti, autorità locali e organizzazioni per la mento, com’è stato anticipato in queste to. Anche in luoghi isolati o in situazioni di protezione dell’ambiente. pagine (LS 12/09), è stato approvato il 10 stress dobbiamo sempre trattare gli altri 8. STILE ottobre in occasione dell’Assemblea gene- come vorremmo essere trattati noi stessi. La qualità dell’esperienza vissuta e il modo rale dell’UIAA ed è frutto di un lavoro già 4. VIAGGI IN PAESI STRANIERI in cui risolviamo i problemi della salita formalizzato in due documenti separati: il Quando siamo ospiti in paesi stranieri dob- contano più del successo. Dobbiamo sem- “Mountain Code” elaborato dalla Mountai- biamo sempre comportarci con rispetto e pre sforzarci di non lasciare tracce sulla neering Commission dell’UIAA nel 2001 e cortesia. Dobbiamo mostrare considera- parete della montagna. la “Tyrol Declaration” approvata da un’as- zione per la popolazione locale e la sua cul- 9. PRIME ASCENSIONI semblea di alpinisti convocata a Innsbruck tura: sono i nostri ospiti. La prima salita di una via o di una monta- nel 2002. Dobbiamo rispettare lo stile e l’etica di gna è un atto creativo. Deve essere portata In realtà, nonostante gli sforzi computi, arrampicata del posto e non fissare attrez- a termine in uno stile almeno coerente con l’UIAA non era ancora riuscita ad approva- zature o ancoraggi dove questo è contrario lo stile e le tradizioni della regione. re un documento che affrontasse unitaria- all’etica tradizionale del luogo o dove non Il modo con cui è stata eseguita deve esse- mente i principi etici dell’alpinismo. La dif- esistono regole. Dobbiamo rispettare le re descritto con esattezza. ficoltà principale stava nel fatto che la montagne sacre e gli altri luoghi santi e 10. SPONSOR, PUBBLICITÀ Tyrol declaration comprende 12 articoli e cercare di aiutare e sostenere l’economia e E PUBBLICHE RELAZIONI 68 sottoarticoli su cui è risultato difficile la gente del luogo. La comprensione della La cooperazione fra sponsor e alpinisti o trovare unanimità tra le diverse scuole di cultura locale fa parte di una completa arrampicatori deve essere una relazione pensiero nell’alpinismo mondiale. esperienza alpinistica. professionale che serve il miglior interesse Grazie anche all’essenziale contributo di 5. RESPONSABILITÀ DELLE GUIDE degli sport di montagna. La comunità degli alpinisti come Doug Scott, componente del E DEGLI ACCOMPAGNATORI sport di montagna ha la responsabilità di management Committee UIAA, nell’assem- Le guide alpine professionali, gli accompa- educare e informare i media e il pubblico blea svoltasi a Porto, in Portogallo, sono gnatori e i componenti dei gruppi devono in modo proattivo. stati definitivamente approvati i dodici comprendere i ruoli reciproci e rispettare i 11. USO DI OSSIGENO SUPPLEMENTARE principi basilari che compongono la diritti di altri gruppi o individui. NELL’ALPINISMO Dichiarazione: una piattaforma che potrà Questo non vuol dire che non riconoscia- L’uso di ossigeno supplementare nell’alpi- essere aggiornata periodicamente. Ecco il mo gli alti livelli di professionalità raggiun- nismo di alta quota è stato in discussione testo tradotto a cura di Silvio Calvi e Carlo ti dalle guide alpine e dalle loro organizza- per tanti anni. In questo dibattito vari argo- Zanantoni (il pdf con testo originale in lin- zioni. menti possono essere distinti, in particola- gua inglese è scaricabile dal portale 6. EMERGENZE, INCIDENTI E MORTE re l’aspetto medico e le considerazioni eti- www.cai.it). Dobbiamo essere preparati ad affrontare che. L’aspetto medico deve preoccupare emergenze e situazioni che portano a inci- tutti gli alpinisti. 1. RESPONSABILITÀ PERSONALE denti seri o alla morte. Tutti i partecipanti Le considerazioni etiche debbono essere Gli alpinisti e gli arrampicatori praticano alle attività di montagna devono chiara- lasciate al singolo alpinista, assicurando il loro sport in ambienti nei quali vi è il mente comprendere i rischi e i pericoli e il comunque che in caso di uso adeguate ini- rischio di incidenti e dove un soccorso può bisogno di avere adeguate capacità, cono- ziative siano prese per rimuovere tutte le non essere disponibile. Con questo princi- scenze ed equipaggiamento. bombole dalla montagna. pio in mente si impegnano in questa attivi- Devono essere pronti ad aiutare gli altri in 12. SPEDIZIONI COMMERCIALI tà a loro rischio e sono responsabili della caso di emergenza o incidente e anche IN ALTA QUOTA loro sicurezza. Le azioni dei singoli non essere pronti ad affrontare le conseguenze È auspicabile che gli operatori commercia- devono mettere in pericolo altre persone di una tragedia. Si raccomanda che in par- li, specialmente quelli senza qualifica ade- né danneggiare l’ambiente. Ad esempio, ticolare gli operatori commerciali avvisino guata, che accedono agli 8000 o ad altre l’installare attrezzature fisse su vie nuove o i loro clienti che i loro obiettivi possono montagne con scarsa possibilità di soccor- esistenti non può essere considerato come essere sacrificati per assistere altri in diffi- so, valutino i limiti dei clienti che si affida- accettabile a priori. coltà. no a loro. Ogni sforzo deve essere fatto per 2. SPIRITO DI GRUPPO 7. ACCESSO E PROTEZIONE assicurare la sicurezza di questi clienti, I componenti di un gruppo devono essere Crediamo che la libertà di accedere a mon- informandoli anche che i loro progetti pos- preparati ad accettare compromessi fra i tagne e pareti in modo responsabile sia un sono essere modificati per aiutare altri in bisogni e le capacità di tutto il gruppo. La diritto fondamentale. difficoltà sulla montagna. ■

2 - LO SCARPONE, FEBBRAIO 2010 Sommario Fondato nel 1931 - Numero 2 - Febbraio 2010

Direttore editoriale: Vinicio Vatteroni Direttore responsabile: Luca Calzolari 2 Documenti Coordinamento redazionale: Roberto Serafin e-mail: [email protected] Le tavole dell’UIAA CAI Sede Sociale 10131 Torino, Monte dei Cappuccini. 4 Territorio CAI Sede Legale 20124 Milano, Via Errico Petrella, 19 casella postale 10001 - 20110 Milano Il primato di Trieste Tel. 02.205723.1 (ric. aut.) - Fax 02.205723.201 CAI su Internet www.cai.it di Giorgio Godina Teleg. CENTRALCAI MILANO C/c post. 15200207, intestato a: CAI Riconoscimenti Club Alpino Italiano Servizio Tesoreria Via E. Petrella, 19 - 20124 Milano Il premio “Gianni Aimar” Abbonamenti al mensile Lo Scarpone La Rivista del Club Alpino Italiano: 5 Sede centrale 12 fascicoli del notiziario mensile € 6 del bimestrale illustrato: Il bollino è un diritto! 5 abbonamento soci familiari: € 10,90; abbonamento soci giovani: € 5,45; abbonamento sezioni, sottosezioni e rifugi: € 10,90; di Silvio Beorchia abbonamento non soci in Italia: € 35,40; supplemento spese per recapito all’estero: Europa - bacino del 6 Alpinismo Mediterraneo € 44,40 / Africa - Asia - Americhe € 63,30 / Oceania € 82,80 Fascicoli sciolti, comprese spese postali: La sfida continua bimestrale+mensile (mesi pari): soci € 5,45, non soci € 8,20; testimonianze di Annibale Salsa € € mensile (mesi dispari): soci 1,90, non soci 3,30 Fabio Palma, Simone Moro, Per fascicoli arretrati dal 1882 al 1978: Studio Bibliografico San Mamolo di Pierpaolo Bergonzoni & C. snc, Denis Urubko Via XX Settembre, 42 - 40050 Dozza (BO) - tel. e fax 0542/679083 9 Testimonianze Segnalazioni di mancato ricevimento vanno indirizzate alla propria Sezione. Indirizzate tutta la corrispondenza e il materiale a: Club Alpino Italiano - Ufficio Mal di montagna del II tipo Redazione - Via E. Petrella, 19 - 20124 Milano. Originali e illustrazioni di regola non si restituiscono. Le diapositive verranno restituite, se richieste. di È vietata la riproduzione anche parziale di testi, fotografie, schizzi, figure, disegni, senza esplicita autorizzazione dell’Editore. 10 La montagna dei ragazzi Servizio Pubblicità: GNP sas, via Udine, 21/a 31015 Conegliano, TV. I bravi maestri Responsabile pubblicità: Susanna Gazzola tel. 011.9961533 - fax 011.9916208 - e-mail: [email protected] di Paola Favero, Mariarosa Salmazzo, Servizi turistici: tel. 0438.31310 - fax 0438.428707 [email protected] Sabrina Giobini Stampa: Elcograf - Beverate di Brivio (LC) Impaginazione: Adda Officine Grafiche SpA - Filago (BG) 12 Personaggi 11 Carta: bimestrale: 90 gr/mq patinata senza legno; mensile: 60 gr/mq riciclata Luigino Airoldi di Andrea Gaddi Marco Confortola di Veronica Balocco

Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 184 del 2.7.1948 - Iscrizione al Registro 14 Soccorso alpino Nazionale della Stampa con il n.01188 vol. 12, foglio 697 in data 10.5.1984 Gli eroi della Val Lasties Lo Scarpone è stato fondato nel 1931 da Gaspare Pasini 16 Cinema di montagna La redazione accetta articoli, possibilmente succinti, compatibilmente con lo spazio, riservandosi ogni decisione sul momento e la forma della pubblicazione. Sotto 16 bandiere Il materiale da pubblicare deve essere in redazione, possibilmente per posta elettronica o con supporti informatici, entro l’ultimo giorno del mese. di Sandra Tafner 17 Media Club Alpino Italiano fondato nel 1863 Bonatti e Messner idoli in TV

Presidente generale: Annibale Salsa 19 Argomenti Vicepresidenti generali: Sacro e profano in vetta Valeriano Bistoletti, Goffredo Sottile, Vincenzo Torti Componenti del Comitato direttivo centrale: 20 Società Lucio Calderone, Francesco Carrer, Gianfranco Garuzzo Consiglieri centrali: Soccorso, il prezzo da pagare Alberto Alliaud, Flaminio Benetti, Ettore Borsetti, Sergio Chiappin, Antonio Colleoni, Enzo Cori, Massimo Doglioni, Luca Frezzini, Franco Giacomoni, Ugo Intesa CNSAS e Guide alpine Griva, Luigi Grossi, Aldo Larice, Claudio Malanchini, Lorenzo Maritan, Vittorio Pacati, Giovanni Maria Polloniato, Elio Protto, Luigi Trentini, Sergio Viatori 21 Saloni 28 Revisori nazionali dei conti: Mirella Zanetti, Vincenzo Greco (in rappresentanza del Ministero dell’Economia e Il CAI a JOB&Orienta Finanze), Luigi Brusadin, Roberto Ferrero (supplente) di Vinicio Vatteroni Probiviri nazionali: Silvio Beorchia, Vincenzo Scarnati, Tullio Buzzelli, Tino Palestra, Lucia Foppoli. 23 Incontri Rubriche Past president: Gabriele Bianchi, Leonardo Bramanti, Roberto De Martin Treviso, i cent’anni del CAI 18 BOOKSHOP 22 CIRCOLARI 24 FILO Direttore: Paola Peila di Oscar De Gaspari DIRETTO 26 NEWS DALLE AZIENDE Il Club Alpino Italiano è membro e socio fondatore di: 27 Cultura 28 QUI CAI 31 CAI REGIONI 34 BACHECA L’eredità di Antonio Berti 34 VITA DELLE SEZIONI 36 PICCOLI ANNUNCI di Michele Mornese 38 LA POSTA DELLO SCARPONE

LO SCARPONE, FEBBRAIO 2010 - 3 Territorio Ambiente e qualità della vita Il primato di Trieste È la città italiana in cui si vive tutto, la presenza del Carso che abbraccia tutta la città. Leggo che anche Margherita meglio. Eppure la Val Hack è dell’opinione che l’altipiano carsico Rosandra, ambiente di contribuisce in maniera determinante alla qualità della vita nella provincia di Trieste, autentica montagna e di fiera “non solo per la gioia di poter passeggiare bellezza a due passi dal centro, in mezzo a una natura ancora incontamina- rischia la devastazione in ta, ma anche per lo scarso inquinamento che quell’enorme polmone verde nome di uno sviluppo garantisce alla città”. economico artefatto In mezzo a questo Carso s’in- cunea una perla, un capolavo- l responso di una artico- ro della natura, un microco- lata indagine, effettuata smo particolarmente vario e da “Il Sole 24 Ore” a metà ricco di biodiversità, un posto Idicembre dell’anno scor- che oserei definire sacro per i so, afferma che Trieste è la città triestini innamorati della monta- italiana in cui si vive meglio. Fra i gna: la Val Rosandra. trentasei indicatori presi in conside- Da entrambi i versanti della valle si razione per determinare questo primato ce possono godere panorami stupendi, si tro- n’è uno evidenziato in modo particolare, vano zone boschive e pendii con radure ed è quello relativo ai servizi efficienti erbose, una cascata e un torrente unico che inseriti in un ambiente sostenibile. È noto scorre ancora in superficie tra le rocce di infatti che lo standard di qualità della vita calcare. Ci sono pareti bianche, qualcuna tagna: un modo scanzonato, vagabondo, viene sempre rapportato all’aggregazione strapiombante, che all’inizio degli anni godereccio fin che si vuole, ma che ha di entrambe le condizioni, sociale e Trenta, grazie all’intraprendenza di Emilio lasciato una traccia fondamentale e irripeti- ambientale. Comici, sono diventate la prima e forse la bile nella storia dell’alpinismo italiano. Il primo posto di Trieste nella classifica più famosa palestra di roccia in Italia. Non Trieste è una città sul mare e al mare deve sulla qualità dell’ambiente sembrerebbe, a c’è alpinista vero che non abbia sentito cita- tutto, ma è anche la città che conta la mag- prima vista, contrastare con il fatto che re almeno una volta questa piccola grande gior percentuale di iscritti al Club Alpino altre statistiche la penalizzano parecchio valle. Non c’è rocciatore triestino che non Italiano. Una vocazione antica per la mon- per quanto riguarda il verde urbano pro si sia formato tra queste pareti. Noi la chia- tagna che sembra quasi un paradosso. Ci capite (appena 1,36 mq per abitante). Ciò miamo semplicemente “Valle” (ma quanto sarà pure una ragione. che in realtà influisce molto positivamente amore in questo sobrio appellativo), ed è La ragione ce la spiega Paolo Rumiz: ai fini della classifica è invece l’abbondanza stata, da sempre, l’indulgente testimone di “Trieste deve qualcosa all’Aquila a due di verde esistente nella periferia e, soprat- quel modo tutto triestino di andare in mon- teste. Fu l’Austria a innestarvi l’amore per

Riconoscimenti A Nichetti il premio “Gianni Aimar” aurizio Nichetti, attore e regista, direttore del TrentoFilmfestival, ha vinto il 28 novembre a Saluzzo la Mprima edizione del “Premio Gianni Aimar: comunicare la montagna” istituito dalla Fondazione Giovanni Goria ([email protected]) e dal Comune di Saluzzo e dedicato al pubblicitario e scrittore di montagna originario di Oncino scomparso prematuramente tre anni fa, che ha raccontato attraverso le immagini e le parole il “suo” Monviso. rappresentare le nostre montagne e di lasciarne un segno per tutti, Molti gli enti che hanno patrocinato l’evento a partire dalla come Aimar ha fatto attraverso i suoi numerosi libri. Sono Regione Piemonte, il CAI, il GISM, l’UNCEM, solo per citarne intervenuti poi monsignor Giuseppe Guerrini vescovo di Saluzzo, alcuni. Il premio è stato assegnato quest’anno a Nichetti per avere Annibale Salsa presidente generale del CAI, don Luigi Destre saputo interpretare ed esprimere con la creatività che lo parroco di Crissolo e coautore di libri con Aimar. Nella foto (di Rita caratterizza i temi cari ad Aimar. Dopo i saluti di benvenuto di Gedda) Nichetti riceve il premio, mentre nell’altra immagine Paolo Allemano, sindaco di Saluzzo, e di Marco Goria, compare Aimar mentre nel 2003 riceve presso il Museomontagna vicepresidente della Fondazione Giovanni Goria, la presidente il premio giornalistico “Professione montagna” delle Guide alpine e della Regione Piemonte Mercedes Bresso ha sottolineato il dei Giornalisti della montagna per un serie di articoli apparsi sul profondo legame di Gianni con il territorio e l’importanza di Corriere di Saluzzo.

4 - LO SCARPONE, FEBBRAIO 2010 Sede centrale Un paradiso dell’alpinismo Il bollino è un diritto! Una significativa immagine della splendida Val ’acquisto del “bollino” da applicare regolamento disciplinare”, e il regolamen- Rosandra decantata in molti scritti di Spiro Dalla sulla nostra tessera con un misto di to disciplinare stabilisce in termini precisi Porta Xydias. Su queste pareti strapiombanti, emozione, soddisfazione e legitti- le regole per un procedimento disciplina- grazie all’intraprendenza di Emilio Comici, è nata Lmo orgoglio per la rinnovata fedel- re, garantendo ogni possibilità di tutela nel 1933 la prima e forse la più famosa palestra tà alla nostra associazione e per l’anziani- dei diritti del Socio, senza per ciò privare di roccia in Italia. tà maturata è talvolta precluso a qualche il CD del diritto-dovere di tutelare ade- Accanto al sommario, ecco il primo distintivo Socio che, con qualche argomentazione guatamente una armonica e corretta con- della Scuola nazionale della XXX Ottobre, verbale riferita dall’addetto al tessera- vivenza nel corpo sociale, neutralizzando “l’unica a carattere permanente in Italia per mento o senza alcuna moti- i danni che potrebbero pro- dotare il Club Alpino di una vera e propria vazione, si sente rifiutare la Il CD non ha vocare persone che non scuola di arrampicamento, animata non da consegna del “bollino” e accettassero le regole dell’as- spirito di emulazione sportiva, ma da sani criteri alcun potere quindi il rinnovo dell’adesio- sociazione, e ciò anche esclu- alpinistici”, come si legge nelle pagine della ne all’associazione per il discrezionale dendole dal corpo sociale, Rivista (marzo 1935) a consuntivo del primo biennio di attività. nuovo anno. Per una miglio- nel concedere o ma nel rispetto delle apposite re conoscenza delle norme procedure. negare il rinnovo le lunghe camminate a sfondo naturalistico, del nostro ordinamento e a In conclusione, il CD della gusto nordico del “Berg-wagabund” che qui scanso di spiacevoli sorpre- dell’adesione Sezione che ritiene dannosa si unì in modo unico alla predisposizione se, è opportuno fare chiarez- o pericolosa la permanenza locale per la scorribanda in compagnia, i za su queste prassi, per fortuna abbastan- di un Socio nella compagine sociale, visto canti e le bevute. Ancora negli anni Settanta za rare. Il Socio che si vede rifiutare il vanificato ogni tentativo di composizione era questo che distingueva una cordata trie- “bollino” in forza di una informale deci- bonaria del contrasto insorgente, non può stina rispetto agli alpinisti altoatesini, lec- sione del CD della Sezione, senza che ci semplicisticamente rifiutargli la consegna chesi, torinesi o di altre zone del mondo sub- sia stato un procedimento disciplinare, del “bollino” per il nuovo anno; deve atti- alpino”. “L’altra grande diversità ‘asburgica’ subisce di fatto la più grave tra le sanzioni vare un procedimento disciplinare, conte- fu la presenza femminile. Sulle cime, all’ini- disciplinari previste dal nostro ordina- stando in forma chiara e analitica gli adde- zio del Novecento, trovavi romantiche signo- mento: l’estromissione dal corpo sociale, biti, offrendo all’incolpato la possibilità re inglesi, toste ‘Frauen’ austrotedesche e in buona sostanza una radiazione. concreta di difendersi e pervenendo quin- allegre “mule” triestine. Nel secondo dopo- L’art. II.5 dello Statuto prevede che la di, se giustificato, al provvedimento san- guerra a Trieste non costituiva motivo di qualifica di Socio si possa perdere “… per zionatorio. Forse è opportuno ricordare meraviglia che una donna facesse il quinto e morte del Socio, per dimissioni, per moro- che per promuovere un procedimento il sesto grado da capocordata. Ed era natu- sità o per provvedimento disciplinare”, e disciplinare è necessario sussistano fatti rale che accadesse: da queste parti la donna la prassi sopra menzionata non rientra in concreti che violino norme statutarie o è stata infinitamente più libera che altrove”. questa casistica. regolamentari, o disposizioni legittima- Evidentemente tutto questo rifletteva non Al contrario, l’art. 10 (II.II.1) del mente adottate dagli organi istituzionali, o solo l’indole dei triestini, ma certamente Regolamento generale, al comma 2, reci- che contrastino apertamente con i princi- anche la possibilità di beneficiare già di una ta: “L’adesione è rinnovata automatica- pi ispiratori dell’associazione; non è suffi- certa qualità di vita! Ora questa nostra Valle, mente gli anni successivi con il pagamen- ciente una incompatibilità di carattere questo gioiello naturale, pur area regionale to alla Sezione della quota associativa con qualche dirigente o un atteggiamento protetta, è seriamente minacciata. Ciò che annuale prevista per la categoria”; in con- pur sistematicamente critico nei confron- allarma è il tracciato previsto per la TAV: uno creto, è un diritto del Socio rinnovare l’a- ti dei dirigenti sezionali, sempre che la cri- scavo faraonico nel viscere carsico per desione al CAI con il semplice pagamento tica, pur marcata, rispetti le regole della costruire una doppia e tortuosa galleria fer- della quota stabilita dalla Sezione, e il CD correttezza e non degeneri in una immoti- roviaria lunga ben 36 km! Lo scavo rappre- non ha alcun potere discrezionale nel con- vata delegittimazione dei dirigenti per senta un serio attentato all’integrità del deli- cedere o negare il rinnovo dell’adesione ai preconcetta avversione personale. cato ecosistema della Valle e suscita obietti- propri Soci. Il regolamento disciplinare non è una vi timori per il rischio di grave stravolgimen- Un tale atteggiamento del CD della specie di codice penale per i Soci CAI: in to idrografico, ecologico e geomorfologico Sezione deve ritenersi del tutto illegitti- concreto deve essere visto come uno stru- della zona, densa di cavità ipogee. mo, con il rischio di gravi responsabilità mento a tutela del corpo sociale e di una È indispensabile perciò vigilare con grande personali dei componenti il CD: si pensi sua crescita armonica, nel contempera- onestà morale affinché questo ambiente di solo all’ipotesi che il Socio non più Socio mento dei diritti del Socio come singolo e autentica montagna e di fiera bellezza, a due perché rifiutato subisca, magari all’estero, come membro delle aggregazioni istitu- passi dalla città, non rischi la devastazione un serio infortunio in montagna con un zionali che servano a gestire l’associazio- in nome di uno sviluppo economico artefat- soccorso che richieda l’intervento di ne ma anche a valorizzare la persona nelle to che pretende di legittimare una fruizione parecchi soccorritori, anche con l’ausilio sue attitudini e capacità intese anche così assurda. di elicotteri. come patrimonio collettivo. Che bisogno c’è di distruggere sempre L’art. 15 (II.V.1) del Regolamento genera- Silvio Beorchia tutto? le al comma 4 prevede che “Il Socio può [email protected] Giorgio Godina perdere la qualifica anche per provvedi- Presidente Collegio nazionale CAI XXX Ottobre mento disciplinare irrogato a termini del dei probiviri

LO SCARPONE, FEBBRAIO 2010 - 5 Argomenti Motivazioni e limiti dell’alpinismo

Salsa: cultura del rischio e cultura La sfida continua del pericolo Sulle prospettive dell’avventura alle alte quote Con questo messaggio il Presidente generale del CAI ha aperto il 5 si è discusso il 5 dicembre al Palamonti di Bergamo dicembre i lavori al Palamonti. con i contributi di alcuni dei più rinomati specialisti

Ancora una volta il Palamonti manifesta, davvero un fatto provvidenziale che rischio come alpinista e manager di impor- al meglio, le proprie potenzialità operative l’alpinismo debba sempre fare i conti tanti iniziative nei territori himalayani, è e la propria vocazione di “Casa della con l’imponderabile? Ed è forse un apparsa dolorosa ma inevitabile. montagna”! Il Club Alpino Italiano, anche Écaso che in questa cronica mancanza Dunque è giusto, è logico che di sfida in in ambito nazionale, ne va fiero ed di certezze risieda il suo innegabile fascino? sfida si tenda a sottovalutare il valore della orgoglioso a riconoscenza di quanto il Se lo chiedeva negli anni Sessanta il grande vita? Nomi illustri fra gli alpinisti caduti nel nostro “volontariato professionale” sa Gaston Rebuffat, è tornato a domandarselo corso del 2009 sembrano avere reso di attua- esprimere. L’argomento del convegno, al al Palamonti di Bergamo il 5 dicembre lità la riflessione a più voci del 5 dicembre al quale avrei desiderato partecipare per la Agostino Da Polenza che ha aperto la serie di Palamonti. L’elenco purtroppo è lungo: suggestione del tema e per testimonianze al convegno sul tema Tomaz Humar, Michele Fait, Roby Piantoni, l’autorevolezza dei relatori, va alle radici “Alpinismo: avventura, sport e sfida” orga- Max Schivari, Serguej Samoilov, Oscar del nostro essere “uomini della nizzato dal Club Alpino Italiano con la colla- Perez, Piotr Morawski, Franc Oderlap, montagna”, del nostro sentirci borazione dell’Associazione nazionale atleti , Wolfgang Kolblinger, Go “frequentatori consapevoli”, pur nella olimpici e azzurri d’Italia (www.olimpiciaz- Mi Sun. Morti in Himalaya nel giro di pochi diversità qualitativa dei livelli tecnici. zurri.it). mesi, non di anni. Morti danzando sulla Fin dalla nascita dell’alpinismo, celebrata Ha sorpreso, ma fino a un certo punto, che corda tra la vita e la morte, come direbbe modernamente con la conquista del Da Polenza sia arrivato a una conclusione Kurt Diemberger. Bianco, si chiamano in causa motivazioni amara. “Troppe barriere di questi tempi sono Domande comunque destinate ancora una filosofiche, antropologiche, psicologiche, state superate in termini di sicurezza”, ha volta a non ottenere risposte univoche. sportive. Ma nessuna definizione è in detto. Dopo l’ennesimo incidente mortale Perché è singolare che sul significato dell’al- grado di esaurire il significato autentico dell’anno in effetti la domanda di Da pinismo ci si continui a interrogare da oltre dell’alpinismo. Esso rappresenta un fatto Polenza, che ben conosce i confini del due secoli senza venirne a capo, come ha sociale in divenire di cui si conosce il punto di partenza, ma non il punto di arrivo. Cambiano le circostanze, le Palma: una passione immorale? situazioni, le mode, i contesti culturali. Fenomeno multifattoriale, dunque, l 2009 è stato un anno di morti eccellenti, per l’alpinismo, l’alpinismo, non riducibile a formule o a ed è inutile che Messner pontifichi sulla necessità di dogmi prefabbricati. Dalla vetta alla via, Iabbandonare l’alpinismo di punta quando le capacità dalla sindrome estetica alla ricerca di sé, fisiche e tecniche scemano; ha detto così commentando la dall’esigenza di esplorazione al tragedia di Humar, ma NESSUNO sa che cosa sia successo virtuosismo tecnico, da palestra del corpo al fuoriclasse sloveno, alpinista che faceva della a palestra della mente, l’alpinismo determinazione e della resistenza alla fatica, e non della intercetta quel bisogno di “ulteriorità” che sagacia tecnica (che gli apparteneva meno), le sue armi “va oltre” qualsiasi performance sportiva. migliori. Berhault, Unterkircher, Piantoni non sono morti in Traduce il bisogno tutto umano, troppo situazioni presuntuose ed esagerate, mentre Dash e Ochoa umano, di “sentire il limite”, di avvicinarsi sì. L’unica morale, vera e che bisogna scrivere, è che l’alpinismo sfiora l’illegalità, ad esso anche pericolosamente. quanto all’essere intrinsecamente pericoloso. Come è vero almeno per boxe e Da qui la differenza fra il “rischio” motociclismo, che pure talvolta inchiodano a milioni sulle poltrone, e molto di più per calcolato, peculiare dell’arrampicata centinaia di milioni di persone che vivono in sobborghi di grandi città metropolitane, attrezzata in falesia, ed il “pericolo” legato senza che nessuno si scandalizzi più di tanto. L’alpinismo è eticamente immorale, tanto all’imprevedibilità della natura e degli più quanto si imparenta con l’alpinismo di punta, che per giunta oggi si pratica eventi. Di fronte a questi, neanche i più prevalentemente su pareti e cime dai nomi impronunciabili, che manco saranno foriere grandi alpinisti possono sottrarsi, come di popolarità di massa. La gente comune sa cos’è l’Everest e il , in qualche modo ha purtroppo la cronaca tristemente ci digerito il nome , ma come possiamo chiederle di memorizzare Tengkampoche? ricorda! Nella società del rischio calcolato Jasemba? Changabang? O le centinaia di nomi che vi stiamo portando alla luce con le l’imprevedibile suscita scandalo. La foto e i report di Nakamura dall’immaginifico cinese? Montagne e pareti fuori dalla differenza fra arrampicata ed alpinismo è portata dei migliori di adesso, o che costringono uno dei migliori, Simon Anthamatten dunque interpretabile come differenza fra (campione del mondo di ghiaccio, 8c in falesia, ultraveloce salitore di invernali, la moderna “cultura del rischio” e la insomma, il prototipo del meglio contemporaneo), a distillarsi goccia a goccia per tradizionale “cultura del pericolo”. cinque bivacchi consecutivi pur di salire una via nuova. (…) Excelsior! Fabio Palma Annibale Salsa (da “Stile alpino”, per gentile concessione)

6 - LO SCARPONE, FEBBRAIO 2010 osservato in un messaggio inviato agli orga- nizzatori del convegno il presidente genera- le del CAI Annibale Salsa. È singolare che, in questa attività, che coniuga in modo così stretto pensiero e azione, sia impossibile sot- tostare a formule e dogmi prefabbricati, e che non sia certo la moderna cultura della sicurezza ad azzerare i pericoli legati all’im- prevedibilità della natura e degli eventi che costellano la progressione dell’alpinista. “Ciò che conta”, ha osservato Stefano Biffi, pilota nei voli di linea e a sua volta alpinista che ha saputo scalare le cime più elevate di ogni continente, “è il modo con cui si vive ogni avventura”. Biffi racconta di avere tra- dotto nella pratica alpinistica la lezione maturata a bordo degli aerei: dove nei momenti più delicati l’equipaggio si riunisce nel cockpit per confrontare le varie compe- tenze tecniche. “Perché come gli alpinisti, anche i piloti hanno differenti esperienze: l’aver salito centinaia di montagne, l’aver partecipato a molte spedizioni, l’aver cioè già sperimentato situazioni simili eleva la nostra consapevolezza, cioè la nostra coscienza del caso. Confrontando le diffe- L’incontro tra due fuoriclasse renti esperienze i piloti si concentrano sulla manovra di riattaccata, sulla go around, su Sullo sfondo del Palamonti, l’incontro fra Simone quella manovra cioè che permetta di avere Moro e il fuoriclasse kazako Denis Urubko, compagno dell’illustre alpinista bergamasco in una sempre una via di fuga nel caso l’avvicina- recente invernale al Makalu. mento fosse senza successo”. A lato Agostino Da Polenza interviene al convegno su Ma anche questa “etica della responsabili- “Alpinismo: avventura, sport e sfida” accanto al tà” teorizzata da Biffi di per se non basta ad pagni ti senti l’uomo più felice del mondo”. moderatore dell’incontro Emanuele Falchetti. assicurare una via di fuga se l’alpinista non è “Nel bagaglio di un alpinista che si rispetti Trascorso l’inverno, Simone e Denis torneranno in seriamente motivato. “Senza passione e è indispensabile la capacità di rinunciare, Himalaya per tentare una nuova via sul Lhotse, dove determinazione”, ha spiegato a Bergamo fosse pure a cento metri dalla vetta”, gli fa c’è ancora molto da fare e dove i due hanno già Mario Merelli dall’alto dei suoi nove ottomi- eco Simone Moro (vedere box), forse il più intravisto qualcosa di inedito. Dopo il Makalu del la saliti, “non si va lontano e soprattutto non rinomato e sponsorizzato tra gli alpinisti ita- 2008, un altro capolavoro firmato Moro e Urubko? si affrontano i disagi della corsa alla vetta: liani, che vanta un primato esemplare e non Gli atti del convegno al Palmonti saranno pubblicati ore e ore passate in una tendina in attesa che necessariamente negativo: nel 35% delle sue su “Maglia Azzurra”, rivista bimestrale all’Associa- il fornello sciolga la neve nel pentolino e poi spedizioni è tornato a casa a mani vuote, ma zione nazionale atleti olimpici e azzurri d’Italia. a filtrare la poltiglia così ottenuta attraverso vivo e vegeto. Sempre pronto a ripartire la provvidenziale zanzariera della tenda”. verso nuove esperienze come si conviene a degli skyrunner e a suo tempo nell’élite degli Nel corso delle scalate queste “persone un professionista del suo calibro, che tutta- alpinisti himalayani, ritiene che l’alpinismo estreme”, di cui Merelli fa orgogliosamente via da questa attività sostiene di ricavare sia comunque “performance fisica, sport ai parte, subiscono mortificazioni di ogni gene- sopratutto motivi di arricchimento spiritua- massimi livelli… almeno fin dove inizia la re, anche fisiche, costretti a ignorare alcune le, ed è già tanto se alla fine dell’anno riesce sopravvivenza”. elementari precauzioni imposte dalla medi- a pareggiare i conti del bilancio familiare”. Un giudizio, quello di Giacometti, ampia- cina, come la necessità, impossibile da sod- Per il suo amico Denis Urubko, il fuoriclas- mente sottoscritto da Fabio Palma, elemen- disfare alle alte quote, di bere cinque litri di se kazaco iscritto al CAI Bergamo, che ha to di punta tra i ragni della Grignetta, che acqua al giorno, una quantità fisiologica- recentemente completato la collezione di manifesta (vedere box) palesi sensi di colpa, mente indispensabile per la sopravvivenza. tutti gli ottomila, la ricompensa - bilanci eco- fino a un inatteso outing quando definisce “Per quante strategie si facciano al campo nomici a parte - è comunque alta. “Una sca- l’alpinismo “sempre più un’attività per privi- base per superare indenni una parete”, spie- lata riuscita”, sostiene, “è anche il risultato legiati, per gente che può liberamente andar- ga Merelli, “è già un successo se si riporta a di una ricerca del bello, e la linea di salita si a ficcare nei guai in un continuo palleggia- casa la pelle. Ma il gioco vale la candela: può nascere da un senso dell’armonia che re con la vita e la morte”. lassù ti sembra ti toccare il cielo con un dito solo l’artista-alpinista riesce a intuire”. Più È in questa “possibilità di annullarsi ma e quando festeggi al campo base con i com- prosaicamente Marino Giacometti, guru anche di ritrovare se stessi” che Emilio ➔

LO SCARPONE, FEBBRAIO 2010 - 7 La sfida continua Moro: la via virtuosa alla vetta

➔ Previtali, decatleta e campione dello a prima cosa da ricordare è che la snowboard con cui è arditamente sceso rinuncia non è da “sfigati” ma è da dalle cime del e del Shisha Pangma, Lvirtuosi, perché se per sfida intendiamo trova il massimo dell’esaltazione. Perché quella con la natura sappiamo che è già persa meravigliarsi? “L’avventura è per definizione in partenza, troppo forte essendo la potenza un’impresa rischiosa ma attraente per ciò della natura. Tante tragedie succedono che vi si prospetta di ignoto” ha chiosato al perché si è deciso, coscientemente, di Palamonti Manuel Lugli, organizzatore di oltrepassare un certo limite. Quindi il concetto spedizioni e acuto indagatore dell’animo è: i migliori alpinisti del mondo dovrebbero degli alpinisti, come dimostra un suo dilette- essere guardati ed emulati non solo per le salite che compiono ma anche per le vole pamphlet (“Alpinisti sottaceto”, spedizioni in cui rinunciano alla vetta. Il mio Versante Sud) che forse meriterebbe di esse- percorso, seppur lontano dall’ordinario, ha re maggiormente conosciuto. come primo valore quello che tutti noi Va detto, per concludere, che a questo abbiamo caro: la vita. Ve lo dice uno che ha incontro con l’avventura ha offerto il contri- fatto 42 spedizioni e sa benissimo che alla buto di un ammirevole equilibrio e di un’as- prossima potrebbe accadere l’imponderabile, soluta competenza in veste di moderatore il ma non voglio che ciò avvenga benché quel giornalista Emanuele Falchetti. Il presidente pericolo io lo possa prevedere. della Sezione di Bergamo Paolo Valoti ha Ci si dimentica poi che accanto alla parola aperto i lavori insieme con Gianfranco sfida andrebbe usato il termine esplorazione. Baraldi, alla guida dell’Associazione naziona- Sull’Everest non esistono solo le vie dei primi le atleti olimpici e azzurri d’Italia, e Valerio salitori (da sud) e dei secondi (da nord); Bettoni, presidente del CONI orobico, rile- esistono molte altre vie e molte altre se ne vando come undici concittadini siano finora potrebbero aprire. Ora se ciò può avvenire saliti sull’Everest: un primato che la dice Dalla piccozza alla cloche sulla montagna più salita, pensate che cosa si lunga sulla vocazione alpinistica di questa può ancora fare in quelle non ancora salite. Si Simone Moro durante una puntata di TG 2 città e sul senso della sfida connaturato negli può esplorare anche sulle Orobie dove tante Montagne insieme con la moglie Barbara che lo ha uomini del CAI che tante occasioni offrono, pareti non sono mai state salite. Quando con nel bellissimo e funzionale Palamonti, all’ap- recentemente reso padre e, qui sopra, alla cloche di un elicottero. “Se oggi riesco a sopravvivere Mario Curnis compimmo in 12 giorni la profondimento dei grandi temi familiari a facendo l’alpinista di mestiere”, spiega, “è perché traversata integrale delle Orobie fu per me una ogni appassionato di montagna. non mi limito ad andare in cima alle montagne. Mi grandissima esplorazione e fu al contempo Red esprimo in cinque lingue, sono laureato, ho una nuova performance poiché nessuno imparato anche a comunicare con i media e ora ho l’aveva realizzata prima. ottenuto il brevetto di pilota privato di elicottero + A proposito di Curnis, che oggi ha 73 anni, Urubko: il bello pilota commerciale di elicottero + rating su mi raccontò di un tentativo al Pukajirka. A un dell’alpinismo elicottero a turbina AS 350 B2 alla scuola di volo certo punto nella parte finale erano sotto una Twinair in California”. Il nuovo exploit aeronautico di grossa meringa della cui pericolosità si n tutte le spedizioni che ho fatto con Moro si è svolto in soli 69 giorni volando 150 ore, accorsero solo quando erano a venti metri Simone c’è sempre stato un’insieme di e sostenendo gli esami scritti, teorici e pratici in dalla cima, quindi decisero di rinunciare. Si Iavventura, sport e sfida. L’esempio più inglese. “Ho studiato sempre sette giorni su sette e reputarono fortunatissimi di averlo fatto e recente di questo connubio è stata la volato il più possibile con una punta massima di considerarono che quella era una parete da nostra salita invernale al Makalù: è stato 8,2 ore al giorno. Oggi ho già pilotato/copilotato cui era meglio stare alla larga. sulle seguenti macchine: Robinson 22, Robinson come percorrere un ponte, e quel ponte Un altro esempio? Nella spedizione 44, AS 350 BA, AS 350 B2, SA 315 Lama, Bell man mano che sale verso la vetta diventa invernale al Makalu io sono arrivato in vetta 206, Mi17”. Notevole il curriculum alpinistico di sempre più stretto, ti proietta verso un Moro: 42 spedizioni realizzate, 10 volte su una vetta soltanto dopo 29 anni di tentativi infruttuosi. altro mondo; per continuare in questo di 8000 metri, due ottomila scalati in pieno inverno. Voler bruciare le tappe della storia alpinistica e percorso, conscio dei rischi che stai tentare di portarsi troppo avanti può essere correndo, devi avere un ottimo pericoloso. Personalmente ho rinunciato affiatamento e devi confidare comple- nel 35% delle mie spedizioni, più ancora tamente nel tuo compagno. di Messner. Sono arrivato a 91 metri dalla In aggiunta per me l’alpinismo è anche vetta dell’, a 250 metri dallo una forma di arte e per arte intendo il Shisha Pangma in invernale…ed erano gusto del bello, nel senso che l’azione 17 anni che nessuno tentava alpinistica deve tendere al bello. La salita quell’ottomila in inverno, nemmeno i al Makalu, per l’accuratezza con cui polacchi. l’abbiamo preparata, l’analisi dettagliata Concludendo, l’alpinismo è dei precedenti tentativi, la scelta della fondamentalmente un puro atto di strategia migliore per affrontarla, e infine egoismo. Però è anche un atto che ti il percorso che abbiamo realizzato, la rende felice e ispira i sogni altrui in considero come se fosse frutto di una un’epoca in cui non ci è più permesso sapiente composizione. sognare. Denis Urubko Simone Moro

8 - LO SCARPONE, FEBBRAIO 2010 Mal di montagna del secondo tipo “Colpisce chi non ci va… e io non ho intenzione di beccarmelo!” afferma “Gnaro” Mondinelli

el manuale fresco di stampa “Alpinismo d’alta quota” (Hoepli, 305 pagine, 24,90 euro) da cui è Ntratto per gentile concessione il brano qui riportato, Silvio “Gnaro” Mondinelli riversa la sua straordinaria esperienza alle alte e altissime quote, docu- mentata di recente anche nel film “Oltre i quattordici 8000”, realizzato dalla giornali- sta Dody Nicolussi, che SkySport gli ha dedicato e che ha ricevuto la menzione d’o- nore al Festival internazionale “Sport Movies & TV 2009”. In 42 minuti scorre sul teleschermo la storia alpinistica e persona- le di Gnaro, un uomo per cui la montagna è una scelta di vita, vissuta nel rispetto delle regole. Mondinelli racconta la sua vita, la passione, la fatica, il desiderio di libertà, i momenti difficili e a volte tragici, la lontananza dalla famiglia, il rischio e i numerosi salvataggi ai compagni in diffi- coltà. Ma anche la gioia al termine delle esperienze più riuscite. “Perché”, osserva Gnaro nel suo sito internet, “esistono due tipi di mal di mon- tagna. Uno è quello che viene salendo in alta quota, l’altro è quello che col- pisce chi non ci va. Il primo ogni Tra i ghiacci del Lhotse tanto mi viene, ma è raro e di soli- Un’immagine mozzafiato scattata al Lhotse da “Gnaro” Mondinelli che è to molto lieve. L’altro, invece, fa anche un eccezionale fotografo. Il suo manuale per l’alta quota pubblicato stare davvero male… e non ho da Hoepli contiene schede di approfondimento sugli argomenti più alcuna intenzione di beccarmelo!”. disparati: geologia, telecomunicazioni ed elettricità, materiali, agenzie, Mal di montagna a parte, il gestione delle emergenze, alimentazione, meteorologia e tradizioni locali. manuale citato di Mondinelli è pro- digo di consigli per chi affronta spedizioni in alta quota: dall’allena- mento alla vita del campo base, Talvolta è meglio rinunciare dalla progettazione ai costi, dai rapporti con i compagni di spedi- a mia posizione sull’uso dell’ossigeno in quota è molto zione alla preparazione dei bidoni, semplice: per alcuni versi lo considero un farmaco, nel dalla salita in vetta al rientro a Lsenso che è sempre meglio averlo con sé perché può casa. aiutare a salvare le vite umane di chi per mille ragioni può trovarsi “Non tutti possono arrivare in in difficoltà. Sapete già come la penso sull’uso delle medicine: cima al K2”, scrive Mondinelli preferisco farne a meno, e la mia scelta dello stile di salita è attingendo al suo bagaglio di oltre abbastanza chiara. Quando mi chiedono che effetto faccia usare 30 spedizioni, 14 ottomila senza l’ossigeno rispondo che non lo so proprio perché non l’ho mai ossigeno e innumerevoli soccorsi usato. Credo che tutti i professionisti della montagna dovrebbero d’alta quota, “ma ciascuno di noi tenere una posizione simile: non ha senso che un alpinista di può provare l’emozione di partire per una spedizione in terre lontane, mestiere ricorra all’ossigeno per raggiungere una vetta, piuttosto è meglio rinunciare tornando indietro e riprovare in un secondo conoscere persone e posti incantevoli e condividere queste esperien- momento. Inoltre, mi aspetto che se uno lo usa, dovrebbe ze con i propri amici. Questo libro è dedicato a tutte le persone che, dichiararlo apertamente. Purtroppo, specialmente nella stampa ascoltando i nostri racconti, leggendo le nostre avventure o guardan- non specializzata (ma anche in quella di settore), non sempre si do filmati, hanno provato un misto di invidia e ammirazione: vi sve- spiega qual è la differenza tra salire con o senza ossigeno. lerò tutti i miei segreti, in modo che anche voi possiate, se lo vorrete, Silvio Mondinelli provare a vivere la vostra esperienza”. da “Alpinismo d’alta quota”, Hoepli 2009, per gentile concessione

LO SCARPONE, FEBBRAIO 2010 - 9 La montagna dei ragazzi Dove il futuro è cominciato I bravi maestri

etnografica per appassionati e curiosi, per bino, raccontando strada facendo di piante, proporre il territorio e la sua ricchezza in un animali, eventi atmosferici, usi e tradizioni modo nuovo, per non perdere le tracce del passate, ma anche di quei personaggi fanta- passato, già così labili, per fare educazione stici con cui una volta si spiegavano e inter- ambientale partendo dall’esperienza con pretavano eventi come slavine e frane, con alberi e rocce, con segni e racconti, arrivan- cui si spaventavano i bambini per non farli do a raccogliere tutto il possibi- perdere nel bosco da soli, le in pagine che dovranno Un libro scritto con cui si rallegravano i diventare di nuovo vita, cammi- a duecento mani tempi tristi o si sdrammatiz- no, scoperta per altre persone. zavano le paure.I bambini Qualcuno non ci credeva, e grazie a una scuola sono quelli di una diecina di invece ne è uscito un bellissi- di montagna di classi fra le 35 dell’Istituto mo lavoro già usato e apprezza- comprensivo di Cencenighe to da molti durante l’ultima Cencenighe Agordino, una delle scuole Undici itinerari tra natura, storia e estate, e che ha raccolto una Agordino (Belluno) di montagna della provincia tradizioni sono riportati nel volume delle ultime pagine scritte da di Belluno. I loro angeli “A tordio per bosc e crepe” (in giro Dino Coltro, grande scrittore mentre in Valle custodi durante le passeg- per boschi e montagne, 244 pagine a che ha sempre lottato Camonica si giate sono gli agenti del per proteggere e far conoscere Corpo forestale dello Stato colori, 10 euro) di cui si è data notizia il patrimonio culturale delle moltiplica del distretto di Agordo. Gli in dicembre nella rubrica Bookshop. nostre zone. Voglio riportare l’impegno per i affabulatori sono i loro inse- Il libro è stato realizzato dall’Istituto qualche riga della sua presenta- gnanti, ma soprattutto gli comprensivo di Cencenighe (Belluno) zione al libro, che ogni volta mi giovani del nostro anziani incontrati cammin con testi degli alunni e degli fa pensare e mi commuove: socio onorario facendo. insegnanti, la supervisione scientifica “Quella di completare la descri- Fausto De Stefani Una volta fatta l’esperien- di Paola Favero, le illustrazioni di zione morfologica del territorio za poi il progetto va avanti: Dunio Piccolin su progetto grafico di con la narrazione e il racconto orale ispirati la si vuole proporre ad altri bambini, alle al luogo stesso mi pare un’idea originale loro famiglie e ai molti turisti spesso distrat- Federico Palazzin e Luciano Serafini quanto produttiva, nel senso della conoscen- ti che soggiornano in queste valli d’estate. Il con il contributo di BIM, Cassa Rurale za specifica e dell’educazione più in genera- materiale raccolto andando a “tordio per e Artigiana di Fassa e Agordino, le. In questo modo la fantasia arricchisce il bosc e crepe” (a spasso per boschi e crode) MIUR, e la collaborazione del Corpo valore della realtà e trasforma in esperienza, viene puntigliosamente rielaborato in classe, forestale dello Stato (carte per non dire “scienza” ciò che appariva sola- illustrato, sistemato e riscritto dai bambini topografiche Tabacco). Di questa mente un’invenzione. Si ristabilisce così la con un paziente lavoro di cucitura a cura esperienza raccontano la stessa catena generazionale che era alla base della degli insegnanti coinvolti, con la collabora- trasmissione della tradizione. Ne rinasce zione di Paola Favero funzionario del Corpo Favero, funzionario del Corpo quel linguaggio antico e sempre nuovo capa- forestale. Dati i pochi mezzi a disposizione ci forestale dello Stato ed esperta in ce di creare la sensazione di una dimensione si arrangia anche con l’impaginazione e la educazione ambientale, e Mariarosa dell’oltre se non del mistero, ai confini di un preparazione per la stampa, fino a conse- Salmazzo preside dell’Istituto cielo sereno o annunciato da nuvole che gnare alla tipografia il file di un libro di 244 comprensivo di Cencenighe. appaiono, corrono in un gioco senza fine. È pagine, completo di bibliografie, schede tec- E intanto in Valle Canonica cresce il meraviglioso della natura che educava il niche e cartine dei sentieri. l’impegno di Fausto De Stefani, socio cuore di noi ragazzi al bello e al buono”. Ogni capitolo corrisponde a un itinerario e Paola Favero inizia con le informazioni sintetiche con onorario del CAI, che da tempo si tempi, dislivelli e difficoltà; poi si entra den- dedica all’educazione ambientale L’avventura è cominciata da una “festa tro il percorso scoprendone le caratteristi- dei ragazzi… degli alberi” che trovava tradizionalmente che geologiche, piante, fiori, animali, gli ccomi reduce da un’esperienza di uniti alunni, insegnanti e Corpo forestale aspetti storici, capitelli e casere, fontane, cammino tra le più belle grazie alla dello Stato per sistemare simbolicamente nomi inconsueti, carbonaie e miniere, attrez- preside e agli insegnanti dell’Istituto qualche pianticella e fare un giro cosciente zi per fare il fieno o per sagomare le scando- Ecomprensivo di Cencenighe Agor- nel bosco vicino alle case. “Camminano le dei tetti, infine, tra aneddoti e antichi topo- dino che mi hanno chiesto di collaborare a poco in montagna questi bambini, eppure nimi, le leggende nate proprio là, dopo terri- un grande progetto, ma anche difficile, pieno abitano a due passi dal bosco. Non conosco- bili eventi o magici incanti. Le illustrazioni di ostacoli, utopico: realizzare un libro sul no le piante. Nessuno ha più il tempo o la delle parti fantastiche sono elaborate dall’ar- nostro ambiente con i ragazzi, dopo aver memoria per raccontare loro le storie della tista locale Dunio Piccolin trasformando girato, camminato, scoperto, imparato con natura”. Da queste riflessioni è nato il pro- con il suo particolarissimo stile naif i disegni loro. Non un racconto per le scuole, ma una getto di portare le classi a spasso per sentie- dei bambini. Le foto sono quelle scattate vera e propria guida naturalistica, storica ed ri e montagne, su percorsi a misura di bam- durante le passeggiate, integrate da qualche

10 - LO SCARPONE, FEBBRAIO 2010 De Stefani educatore nelle scuole con la TAM

onosciuto e apprezzato per le sue straordinarie imprese in alta quota, Fausto De Stefani era stato ospite nella Cnostra Valle Camonica, a Breno, in occasione del convegno “Terra madre e..” durante il quale, lasciando perdere nobili resoconti, primati, numeri e dislivelli, si era presentato come appassionato camminatore rivolgendosi con particolare interesse ai ragazzi presenti in sala. Questo “alpinista della porta accanto” ci aveva subito conquistato con la sua umiltà ma anche con la saggezza di chi vive la montagna più che conquistarla, di chi trasmette la linfa del suo impegnativo peregrinare, la giovialità di un animo errante in dialogo con la natura di cui apprezza ogni volto, perché “non esistono luoghi brutti, ma luoghi diversi”. Da questo primo contatto è nata in seno alla Commissione TAM di Vallecamonica l’idea, coltivata e fortemente voluta da Sandro Gianni responsabile della commissione, di portarlo nelle nostre scuole. Fondatore di scuole in e attivo da trent’anni in progetti di diversi istituti nel Nord Italia, De Stefani ha accolto l’invito a collaborare con alcune scuole primarie della zona: per ora le scuole di Cedegolo, Esine, Piamborno, Pellalepre, Lovere e Costavolpino, con incontri in tre diverse sedi, ma si auspica di raggiungere altri plessi nei prossimi anni. Nell’incontro propedeutico-organizzativo nella sala Bim con le insegnanti e alcuni rappresentanti del CAI, De Stefani ha comunicato il suo piacere di lavorare con i fanciulli, che hanno ancora la capacità di stupirsi, “vedono colorato” e osano le tinte Sempre in prima linea vivaci passando oltre al grigio omologato del mondo adulto. “Per quanto mi riguarda nella difesa dell’ambiente con l’età le certezze non crescono, piuttosto diminuiscono”, ha detto, “ma quelle poche sopravvissute sono quelle che danno senso alla mia vita e ad esse mi Alpinista, naturalista, fotografo, Fausto De Stefani è nato a Mantova nel 1952. Accademico e socio aggrappo come fosse l’ultimo pezzo di roccia rimasto”. onorario del CAI, negli anni ‘70 matura esperienze L’amore per il cammino condiviso e l’interesse ad alimentare la passione per alpinistiche fuori dall’Europa con importanti salite in l’ambiente nelle giovani generazioni sembrano contare molto per De Stefani, insieme Africa, America, Asia. È tra i pochi al mondo ad con una dimensione poetica, il fascino della fabulazione che anima l’Officina delle avere salito senza ossigeno le 14 montagne più alte storie, curioso luogo da lui creato con oggetti antichi, depositari di un sapere antico, della terra. Sempre in prima linea per difendere di segreti e storie del passato. Tanto che quando parla dell’origine delle sue passioni l’ambiente, è tra i fondatori dell’associazione non accenna ai grandi dell’alpinismo o ad ambizioni covate in segreto, ma racconta internazionale Mountain Wilderness, di cui è garante di un personaggio minore, di quelli che non fanno storia, che lo affascinava da internazionale e attualmente presidente della sezione bambino: un vecchio con i vestiti logori e gli occhi vispi, con poveri strumenti di lavoro Italia. Da anni svolge attività divulgative nelle scuole che trasformava in mezzi magici grazie ed università con lungometraggi e documentari che all’abilità delle mani e alla fantasia, e narrano il rapporto tra uomo e territorio. È un ottimo che mentre impagliava sedie narrava fotografo e le sue immagini sono state esposte in instancabilmente di mondi lontani, numerose città europee e pubblicate su riviste trasferendovi col pensiero i piccoli specializzate internazionali. Negli ultimi anni il suo ascoltatori. Era un personaggio che impegno è rivolto alla realizzazione di progetti arrivava da chissà dove, spuntato dalle umanitari in Nepal, dando vita a scuole e attività nebbie con la bicicletta tenuta insieme culturali. In basso nel riquadro un’illustrazione tratta dal libro “In giro per boschi e montagne”. per miracolo da qualche pezzo di fil di ferro e nel portapacchi oggetti insoliti e immagine di fotografi esperti. sconosciuti sui quali improvvisava storie Per la realizzazione del progetto c’è voluto affascinanti. un intero anno scolastico: un’esperienza “Ho iniziato a viaggiare perché da diretta di educazione alla conoscenza del- piccolo mi hanno raccontato le favole!” l’ambiente, presa serissimamente dai piccoli conclude De Stefani. E il suo messaggio scrittori-esploratori. E un fondamentale è quello di non fermarsi mai, di coltivare i aiuto a tenere il filo del lavoro l’ha dato una propri sogni e, soprattutto, dar loro figura molto speciale, il Biois, il torrente che concretezza perché “quel che credi, devi forma la valle principale del territorio su cui farlo vedere attraverso i fatti”. insistono i cinque comuni interessati: Sabrina Giobini Falcade, Cencenighe, Canale d’Agordo, (da L’Isiga, notiziario della Vallada Agordina e San Tomaso Agordino. Sezione di Cedegolo, BS, Mariarosa Salmazzo per gentile concessione)

LO SCARPONE, FEBBRAIO 2010 - 11 Personaggi Luigino Airoldi Vivo grazie a un errore

Ha scalato in ogni parte mato dal CAI di Lecco a partecipare alla spe- del mondo ed è stato salvato dizione Città di Lecco guidata da Riccardo Cassin, obiettivo la cresta sud del Mount Mc da un pilota che, come lui, Kinley. Dopo il successo di questa spedizio- si era perso nelle distese ne seguono esperienze in Groenlandia (1979) con la traversata a vela dello stretto dell’Alaska. Ma la sete di di Drake, Alaska (1970), Antartide (70-71), avventure di questo “ragno” Afghanistan (1974). Innumerevoli le ascen- dai capelli bianchi non si sioni compiute con Cassin e Casimiro Ferrari. Una cinquantina le nuove ascensio- è ancora esaurita ni. Si è recato anche nella Terra di Baffin e ha scorrazzato per il Sud America, dal ato a Lecco nel 1931, membro dei Venezuela alla Terra del Fuoco. Poi il Ragni della Grignetta, accademico Canada (Terra di Baffin), l’Asia e l’Africa del CAI, istruttore nazionale di alpi- dove fa esperienza come volontario con l’as- Nnismo e scialpinismo, per 45 anni sociazione “Mondo giusto” in Zaire, Ruanda componente la squadra del Soccorso alpino e Congo. Da una decina d’anni anni si occu- di Lecco. Un bel curriculum per un tipo pa dei ragazzi disabili partecipando alle atti- come Luigino Airoldi, sempre sorridente, vità dell’associazione Jack Canali che ne sud del Mount Mc Kinley. Un’esperienza premuroso, affabile. Alpinisticamente nasce accompagna ciechi e portatori di handicap magnifica”. con gli alpinisti “monzesi” (il conte Aldo in montagna. Nel 1970 tornasti in Alaska, ma più a Bonacossa, Carletto Negri, Nino Oppio) e Cinquant’ anni di esplorazioni in tutto nord del massiccio del Mc Kinley, per con loro scala le più belle e importanti mon- il mondo. Com’è cominciata? scalare il Monte Hubbart. È su questa tagne dell’arco alpino. Nel 1961 viene chia- “Nel 1961 in Alaska con Cassin sullo spero- montagna che sei stato dichiarato dis- perso … “Sì, rimasi lassù per più di una settimana con scarsissimo cibo, freddo pungente e molte ore passate con l’angoscioso pensiero di non rivedere la mia famiglia e i miei amici. La provvidenza, invece, portò tra quei ghiac- ci un piccolo aeroplano che riuscì a scorge- re i miei deboli segnali di soccorso. Il pilota era un ragazzo canadese che girovagava da quelle parti: si era perso anche lui! È solo per il suo errore che oggi sono ancora qui”. Poi sei immediatamente partito per l’estremo sud del mondo. Un’annata davvero particolare! “L’ambasciatore italiano, dopo aver avver- tito i miei familiari che ero ancora in vita, mi propose di aggregarmi a una spedizione della Marina militare italiana in Antartide come accompagnatore dotato di competen- Una città gli è grata ze alpinistiche. Accettai. C’era solo un pic- Luigino Airoldi - al centro della foto con Tino Albani e, alla sua sinistra, Gabriele Bianchi - è stato insignito di colo problema: lo zaino con tutto il materia- recente con la cittadinanza onoraria di Bovisio Masciago (Milano) dove indelebile è il ricordo della sua le si trovava a Lima, in Perù, dove l’avevo quarantennale attività quale istruttore di alpinismo del CAI. Nella motivazione si spiega che l’onorificenza gli è spedito in precedenza dall’Italia. Quando stata assegnata “per aver dato lustro al territorio comunale promuovendo valori umani e sociali che hanno andai a recuperarlo, mi imbattei in una spe- contribuito alla crescita dell’identità educativa e culturale locale a vantaggio di tutta la popolazione”. dizione di americani che mi invitò a scalare Tra i ricordi di Luigino un posto privilegiato occupa la prima ripetizione della parete nord ovest della Sfinge la cima dell’Huanzen Sud. Era ottobre: c’era nelle Alpi Retiche. La via venne aperta da Nino Oppio e Stefano Duca il 3 e 4 agosto 1941, in piena guerra ancora tempo per l’Antartide e così accon- mondiale, nella solitaria e selvaggia Val Codera. Una valle di antiche tradizioni, dove fino a poco tempo fa il sentii”. paesello montano di Codera (raggiungibile solo per sentieri e in più di un’ora di cammino) era abitato. Sulla parete nord ovest della Sfinge, con i suoi 450 m di sviluppo, solo Oppio riuscì a scovare una linea di E poi, finalmente, l’Antartide. fessure realizzando uno dei percorsi più difficili delle Retiche occidentali. Nel 1958 la cordata dei ripetitori era “Dopo il Perù, finalmente, raggiunsi le isole composta da Airoldi con il lecchese Dino Piazza, il milanese Roberto Gallieni e il lariano Roberto Osio. Falkland dove mi attendeva l’equipaggio e la “Era veramente un duro quell’Oppio”, osserva Airoldi, “con un pallino: esigeva che le sue vie fossero San Giuseppe Due, la nave che ci avrebbe ripetute”. Nell’era dell’alpinismo moderno la via di Oppio sulla Sfinge è stata ripetuta solo un’altra volta, condotti tra i ghiacci del Polo Sud. Si tratta- autori Rossano Libera e Gualtiero Colzada. va, a dire il vero, di un’autentica bagnarola.

12 - LO SCARPONE, FEBBRAIO 2010 Confortola: la mia verità

A più di un anno dalla drammatica i coreani. Inoltre gli undicimila dollari per spedizione in vetta al K2 dell’agosto l’elicottero li ho anticipati io, poi sono stati 2008, Marco Confortola, alpinista gentilmente rimborsati dal CAI che mi Ce ne accorgemmo soprattutto quando dop- trentanovenne della Valfurva, si è aveva assicurato. Va anche detto che sono piammo Capo Horn: uno scricchiolio unico! fatto conoscere dal grande pubblico sceso con le mie gambe fino al campo base. Roberto Manni mi ha mandato Ho il sospetto che, arrivati a destinazione comparendo ripetutamente sui incontro due sherpa, ma alla fine me la nella Baia Auguirre, persino i pinguini si media nazionali per presentare siano fatti una risata su di noi…”. sono cavata da solo. E invece mi ha fatto il suo libro “Giorni di ghiaccio” A questo punto la domanda più natura- male vedere che tanti, giornalisti le: come conciliavi tutto questo con la e per raccontare la sua drammatica soprattutto, hanno parlato e scritto senza famiglia e il lavoro? esperienza. In questa intervista sapere, hanno scritto quel che volevano e basta, hanno criticato e giudicato, ma “Con il lavoro direi piuttosto male, dal a Veronica Balocco approfitta per senza mai ricordare il soccorso che io e momento che sono stato licenziato tre volte. puntualizzare alcune critiche Gerard abbiamo fatto La mia mansione era montatore meccanico e a cui lo ha esposto lassù”. l’ultima ditta per cui ho lavorato è stata la sopraggiunta molto flessibile e generosa con me. La con- popolarità. Con il tuo libro non tropartita, però, fu quella di mandarmi più hai forse voluto volte in trasferta all’estero, soprattutto alvàdek, come trasformare quella nell’Europa dell’est, a montare impianti. A lo chiamano tragedia in casa, mia moglie non era certo contenta, ma Sscherzosamente un’operazione piuttosto di vedermi col muso mi ordinava di gli amici, non ha paura commerciale? far lo zaino e partire”. della notorietà seguita “Su ogni montagna, su E veniamo all’Afghanistan. alle drammatiche ogni tragedia è stato “Partii nella primavera del 1974 per Kabul, vicende del K2. “Ai scritto un libro. Volevo rinunciando alla spedizione lecchese in mezzi di chiudere le polemiche Patagonia che vinse la parete Ovest del comunicazione”, mettendo nero su Cerro Torre. Ebbi la brutta sorpresa di per- spiega, “chiedo onestà bianco la mia verità sul dere il mio sacco. Per errore era stato imbar- e rispetto, poi facciano K2. Le cose sono andate cato su un aereo per il Cairo. Così dovetti pure la loro strada. esattamente come ho andare in Egitto a riprenderlo e ripartire per Quello che conta è che scritto e chiunque, l’Afghanistan. Il 2 settembre, finalmente, posso di nuovo fare la specialmente chi mi ha riuscii a mettermi in marcia. Una volta rag- guida alpina e portare criticato, ora può giunto l’Hindu Kush, salimmo la difficile in giro i miei clienti: leggere la mia storia. È riduttivo e parete nord ovest del monte Koh I Bak Bala. arrampicare, sciare, addirittura correre”. sbagliato vederla solo come Fino ad allora solo una spedizione di esplo- Tutt’altro che selvatico è in realtà Marco, un’operazione commerciale, tanto più che ratori si era avvicinata a queste montagne, che accetta il taglio affilato di alcune mie io non ci ho guadagnato praticamente ma senza averne scalata nessuna. Fu un’e- domande per puntualizzare con risposte nulla, anzi, mi sono preso anche delle sperienza magnifica”. franche, rivelatrici dello spessore di un grosse delusioni. E comunque non ho Hai ricevuto molte onorificenze. Quali uomo che ha sempre al centro dei suoi nulla da nascondere. La mia verità la le più importanti? interessi la montagna e l’alpinismo e una racconto oggi e la racconterò tra “Nel 2003 a Trento mi hanno conferito il indiscutibile deontologia professionale. cent’anni: è quella e non vedo perché premio SAT alla carriera alpinistica, nel 2006 dovrei tacerla. Credo molto nel valore del sono stato nominato Cavaliere ufficiale della Come vivi oggi il ricordo di quei silenzio, ma penso che a volte sia anche Repubblica Italiana. Nel 2007 sono entrato giorni? bene parlare, e questo è uno di quei casi”. nell’esclusivo gruppo francese Haute “Ormai è andata. Ho smesso di pensarci. Mountagne, presentato dall’amico Pierre Quel che so è che sul K2 non tornerò mai Guadagni bene con tutte queste Mazeaud”. più: ho raggiunto la cima, ma mi è costata comparsate? Come mai il gruppo dei Ragni non ti ha troppo cara. C’è una sola persona per la “Non mi metto in tasca neanche un regalato nemmeno uno stuzzicadenti? quale potrei tornare ai piedi di quella centesimo, basta chiedere a una montagna: mio fratello Luigi. Mi “In effetti durante tutta la mia attività alpi- qualunque delle tv o dei giornali che mi piacerebbe portarlo a vedere i posti dov’è nistica ed esplorativa non mi è stato conse- hanno ospitato: a volte mi sono dovuto successo tutto questo. Ma dal basso”. gnato nemmeno un penny per le mie spedi- pure pagare persino le spese di viaggio. zioni. Il gagliardetto del gruppo da sventola- Vuoi sapere che cosa mi fa guadagnare Troppo facile rischiare se poi si sa che re sulle cime, però, me lo hanno sempre dato davvero? I miei clienti. Io sono prima di qualcuno viene a salvarci… senza problemi!”. tutto una guida alpina ed è grazie a loro “Sono critiche che lasciano il tempo che E oggi hai ancora voglia di avventure? che vivo. Sono loro i miei primi tifosi trovano. Facile dire queste cose “Anche se oggi ho i capelli bianchi, questo insieme con la mia famiglia e i miei amici qualunquiste e non ricordare invece che io non è un buon motivo per restare a casa veri. Su di loro posso contare davvero. La e Gerard al K2 abbiamo fatto uno dei seduto su una poltrona. I posti da vedere mia vita è fare la guida alpina sulle soccorsi più alti della storia dell’alpinismo. montagne della Valfurva, tra la mia gente”. sono ancora tanti”. Lui è morto per darmi una mano a salvare Andrea Gaddi Veronica Balocco

LO SCARPONE, FEBBRAIO 2010 - 13 Soccorso alpino Caduti per senso del dovere Gli eroi della Val Lasties uattro figli della montagna travolti e uccisi nella notte da una valanga che li ha inghiottiti in Val Lasties (Dolomiti) mentre erano alla ricerca di due alpinisti dispersi. Per il Soccorso Qalpino una tragedia che il 26 dicembre si è aggiunta a quella del 22 agosto al Cristallo (LS 10 e 12/09), con i quattro tecnici caduti nell’elicottero del SUEM 118 mentre cercavano di portare aiuto a turisti in difficoltà. Questi “angeli” ai quali è stata destinata una Medaglia d’oro al Valor civile (vedere in queste pagine il commento del presidente del CNSAS Pier Giorgio Baldracco) sono in realtà uomini veri e non creature celesti, che lasciano mogli e figli, e amici e colleghi sgomenti. Potevano forse evitare di intervenire se solo avessero messo a tacere il loro innato spirito di sacrificio? La rispo- sta, unanimemente negativa, era stata anticipata da Mario Rigoni Stern nella presentazione del bel libro “Soccorsi in montagna” che nel 2004 uscì in occasione del cinquantennale del CNSAS. “Gli uomi- ni del Soccorso alpino”, sostenne il grande scrittore di Asiago, “sono sempre pronti alle chiamate e intervengono con immediatezza senza Medaglia d’oro al Valor civile per Diego, chiedersi la gravità o meno dell’intervento, o chi chiama, o se è gior- Erwin, Alex, Luca, tutti e quattro guide alpine, e no o notte; vanno in soccorso lasciando il lavoro o il letto; vanno con le loro attrezzature, pieni di forza e di speranza”. per i loro compagni sopravvissuti che non hanno Erano pieni di forza e di speranza il 26 dicembre anche i quattro tec- esitato a impegnarsi in una missione ad alto nici del CNSAS eroicamente caduti: le guide alpine Diego Perathoner rischio, al buio, in un’impervia vallata dolomitica di Canazei, Erwin Riz di Campitello di Fassa, Alex Dantone di Alba di Canazei e Roberto Platter di Canazei. Con loro sono morti i due alpi- che conoscevano come le loro tasche nisti che cercavano di portare in salvo: Fabio Baron di Udine e l’ami- co Diego Andreatta nato a Palmanova ma residente anche lui a in discesa dopo essere saliti in funivia al Sass Pordoi. Li hanno trovati Udine, partiti al mattino nonostante il marcato pericolo di valanghe in un canalino, a pochi metri l’uno dall’altro. per un’escursione con le ciaspole nell’impervia valle che separa il Secondo una puntuale ricostruzione del quotidiano Alto Adige, la Pordoi dal Sella, tanto cara agli amanti del fuoripista che l’affrontano macchina dei soccorsi si era messa in moto alle ore 18, con una squa- dra di sette tecnici del Soccorso alpino Alta Il presidente del CNSAS Fassa coordinata dal capo stazione Gino Comelli che aveva appena raccolto l’allarme “Dal Viminale una prova di grande sensibilità” lanciato dalla fidanzata di uno dei due alpinisti dispersi. Saliti con la funivia al Sass Pordoi, i I presidente del CNSAS Pier Giorgio Baldracco, appresa la notizia soccorritori sono scesi con gli sci in val Lasties dell’attivazione della procedura per il conferimento da parte del sulle tracce lasciate nel pomeriggio dalla guida Viminale della Medaglia d’oro al Valor civile ai componenti della I fassana Tone Valeruz. Nell’oscurità sono arri- squadra del Soccorso alpino resasi protagonista nell’operazione di vati a circa tre quarti della discesa quando si è ricerca e soccorso di due alpinisti dispersi in Val Lasties, si è detto improvvisamente staccato un grandissimo “profondamente colpito dalla sensibilità del ministro degli Interni costone di neve. Quattro non hanno avuto Roberto Maroni”. “Il primo pensiero nell’apprendere la notizia”, scampo. Se l’è cavata per un soffio Valentini, spiega Baldracco in un comunicato stampa, “è andato ai famigliari travolto ma sopravvissuto un’ora e mezza, fino delle vittime e al significato della medaglia per tutti loro che vedono all’arrivo del collega che lo ha salvato: aveva riconosciuto ancora di più il valore dei propri cari. Il secondo pensiero gli sci ancora ai piedi, il viso appoggiato alla è stato rivolto ai volontari CNSAS che tutti i giorni, silenziosamente, si roccia dove si era fortunatamente formata una impegnano, 24 ore su 24, in operazioni di soccorso in montagna e in grotta. Per ciascuno sacca d’aria. di noi”, conclude il presidente, “la prima gratificazione consiste nello sforzo di portare a È stato Platter, benché ferito, a dare l’allar- termine una missione di soccorso, e successivamente nel vedere riconosciuta la nostra me. Dalla Val Badia, Val Gardena, dalle stazio- attività”. La Medaglia d’oro ai soccorrItori della Val Lasties, comunica il Viminale, ‘’è un ni di Fiemme, Fassa e Arabba sono partite riconoscimento per il generoso slancio altruistico dimostrato, esempio di elevatissime virtù altre squadre del soccorso alpino, ma civiche e di spirito di soccorso’’. Il ministro Maroni ha attivato alla fine del 2009 Perathoner, Riz, Dantone e Prinoth non sono contemporaneamente la procedura per il conferimento della Medaglia d’oro al Valor civile sopravvissuti alle gravissime lesioni. al Corpo nazionale del soccorso alpino e speleologico ‘’per l’incessante opera di vigilanza, Con il buio è certamente impossibile valuta- di prevenzione e di soccorso svolta negli ambienti montani’’. re con precisione i rischi della neve. Questo il In precedenza, nel maggio 1969, l’allora Presidente della Repubblica Giuseppe Saragat grosso limite delle operazioni notturne. aveva conferito al Corpo Nazionale Soccorso Alpino la Medaglia d’oro al Valor civile per Esistono alternative, oltre a quella dell’even- l’attività svolta. La motivazione dell’epoca riporta che il Soccorso alpino “si prodiga in tuale rinuncia? Su questo aspetto il dibattito è audaci operazioni di soccorso, nel pietoso recupero di vittime della montagna, affrontando dilagato nelle testate locali e parecchie sono con intrepido coraggio, pericoli immani ed offrendo sublimi prove di abnegazione ed state le opinioni che si sono intrecciate, come eroismo. 1953 -1968”. risulta dalla documentatissima rassegna stam-

14 - LO SCARPONE, FEBBRAIO 2010 Il cordoglio delle guide pa del Club Alpino Italiano quotidianamente diramata dall’organizza- alter Vidi, presidente del Collegio delle guide alpine del zione Cervelli in azione srl. Trentino, ha espresso nelle pagine del quotidiano Anche le istituzioni hanno fatto sentire la loro voce. “Sono stufo che W“L’Adige” a nome dei colleghi profondo cordoglio per le i nostri soccorritori perdano la vita per colpa degli sprovveduti che vittime della Val Lasties. “Tutte le guide alpine del Trentino sono non tengono conto degli allarmi e degli appelli delle istituzioni”, ha coinvolte in questo dramma”, ha detto, “anche perché il soccorso tuonato dai teleschermi il capo della Protezione civile Guido è un po’ nel dna della nostra professione, come testimonia la Bertolaso. “Ora basta morire per gli errori di altri!”. “C’è gente”, ha tradizione delle guide-soccorritori che precede la nascita del aggiunto, “che non ascolta gli appelli; i rischi vengono annunciati ma Soccorso alpino organizzato”. Nessun dubbio sul doveroso spirito la gente va a fare le escursioni come se nulla fosse”. In Val di Fassa, di servizio e la necessità di partire che hanno spinto i soccorritori dove si è recato per i funerali, Bertolaso ha poi voluto precisare: “Non fassani sulle tracce dei due dispersi in Val Lasties. ho mai detto che non si doveva partire in soccorso, ma solo che ci sono regole che vanno rispettate per non mettere a repentaglio la vita di cordoglio sono arrivati anche dai presidenti di Senato e Camera, dei soccorritori”. Gli ha fatto eco con una certa crudezza il ministro Schifani e Fini. I sindaci di Canazei e Campitello hanno proclamato il Roberto Calderoli: “Per gli irresponsabili c’è poco bastone e troppa lutto cittadino. Come si è detto, il ministro degli Interni Maroni ha carota”, ha detto invocando lo stesso rigore utilizzato “nei confronti attivato la procedura per il conferimento di una Medaglia d’oro al di chi guida sotto l’effetto dell’alcol o di droghe”. Valor civile ai soccorritori coinvolti nell’operazione di soccorso e di Perplesso è sembrato, in una dichiarazione raccolta dai giornalisti un analogo riconoscimento anche al Corpo Nazionale Soccorso dell’Adige, anche Raffael Kostner, leader di Aiut Alpin Dolomites, Alpino e Speleologico. insignito a suo tempo con la Targa d’argento della Solidarietà alpina. Ma chi erano questi uomini che hanno pagato un tributo così alto “In certe circostanze”, ha detto, “anche noi, pur essendo abituati a alla solidarietà e alla montagna? Ecco in estrema sintesi i loro ritrat- confrontarci quotidianamente con il pericolo, dovremmo avere il ti desunti dalla stampa locale e anche da Facebook, il più diffuso coraggio di dire di no, di rifiutare un intervento. Invece mettiamo a social network, dove sono nati vari gruppi per rendere omaggio a repentaglio la nostra vita per salvare chi va fuori pista sapendo di questi soccorritori e mantenerne viva la memoria. rischiare la pelle”. Va aggiunto che le sue parole trovano riscontro Diego Perathoner, 42 anni, celibe, originario di Canazei, alpinista sulla Stampa del 29 dicembre dove un lettore propone “di stabilire ex di razza, era figlio di Fiorenzo, presidente e fondatore del Superski lege di affrontare i soccorsi solo se le condizioni climatiche o di luce Dolomiti. Lavorava alla Sitc, società di incremento turistico di non siano più che favorevoli”. Canazei, dove era responsabile delle piste. Era presidente della Ai parenti delle vittime il Presidente della Repubblica Giorgio Sellaronda, una famosa maratona con gli sci, e presidente della popo- Napolitano ha espresso “solidarietà e affettuosa vicinanza”. Messaggi lare Ski Marathon. Erwin Riz, 38 anni, celibe, anche lui di Canazei, era il più giovane Centinaia dei quattro. Era una promessa dell’alpinismo della val di Fassa e di di vite salvate tutto il Trentino. Tecnico del Soccorso alpino in forza al 118, cono- sceva la valle come le sue tasche. Gino Comelli, capostazione Alex Dantone, 39 anni, nato a Penia, risiedeva ad Alba di Canazei. del Soccorso alpino Alta Era sposato e padre di due ragazzi, un maschio di 16 anni e una fem- Fassa e, alla sua sinistra, mina di 11. Lavorava per il Servizio strade della Provincia, ma la sua Raffael Kostner, responsabile di Aiut Alpin Dolomites. grande passione per la montagna lo aveva avvicinato fin da giovanis- Sono centinaia le persone che simo al Soccorso alpino. devono la vita a questi tecnici Luca Prinoth, 44 anni, di Campitello di Fassa, era sposato e padre di fama mondiale del di un bambino di soli tre anni. Era guida alpina e maestro di sci. In soccorso in montagna. montagna lavorava a tutto campo ma in montagna andava anche per Nell’altra pagina un passione: era un forte arrampicatore, oltre che sulla roccia sapeva particolare della Val Lasties cimentarsi anche sul ghiaccio. in versione invernale. Red Valanghe Novità: oggi con iPhone escursioni più sicure i chiama “White Risk mobile” un Basta evidenziare sulla cartina la propria filmati, commenti ed esercizi illustrano nuovo strumento studiato per fornire posizione o attivare il GPS per ricevere efficacemente la tematica. Sinformazioni in mobilità sul rischio automaticamente la posizione aggiornata. Il CD-ROM è disponibile in tedesco, valanghe. È stato sviluppato in Svizzera da Il dispositivo consente di conoscere il francese e inglese, costa 19 franchi e può WSL Istituto per lo studio della neve e delle fenomeno valanghe in un ambiente reale, essere ordinato alla Suva sul sito valanghe di Lucerna (CH) e aiuta gli alpinisti a valutare i relativi pericoli. www.suva.ch/waswo (codice 99070) o dall’organizzazione SLF. L’applicazione, Digitare questo link per scaricare il presso lo SLF sul sito www.slf.ch. Inoltre è tramite iPhone, può essere scaricata programma o per maggiori informazioni: disponibile per il download, così come il gratuitamente dall’App Store. È disponibile http://download.whiterisk.org/WRStore/lan CD «White Risk - Instructor», il prodotto in francese e tedesco per accedere in g_d/mobile/mobile.jsp integrativo per gli istruttori qualsiasi momento al bollettino valanghe La Suva e lo SLF propongono anche il (www.whiterisk.ch). In Italia va ricordato aggiornato dello SLF e alle relative carte CD-Rom “White Risk” che fornisce che, chiamando in qualunque momento il dei pericoli e della neve. Con un preziose informazioni sulle valanghe con numero 0461.230030, AINEVA fornisce abbonamento annuale di 15 franchi si un approccio didattico immediato e tramite registrazione sia i bollettini meteo ricevono anche i dati sulla neve e sui venti. divertente. Numerose animazioni, foto, sia il bollettino valanghe.

LO SCARPONE, FEBBRAIO 2010 - 15 Cinema di montagna Il summit delle rassegne specializzate

Il gruppo dei delegati di Alliance riuniti ad Sotto 16 bandiere Autrans (Francia). ’International Alliance for mountain film, l’organizzazione mondiale che raccoglie i principali festival ed enti Lche si occupano del cinema di monta- gna, nell’assemblea ordinaria di Autrans ha rinnovato i vertici direttivi confermando alla presidenza per il prossimo triennio Mireille Chiocca (direttrice del Festival di Autrans- Francia), alla vicepresidenza Juan Salarich (direttore del Festival di Torello- Catalogna, Spagna), coordinatore Aldo Audisio (direttore del Museo della Montagna di Torino). Sono poi stati eletti trice del Festival di Banff- Alberta, Canada) Trento). nel Consiglio Shannon O’ Donaghue (diret- e Toni Cembran (consigliere del Festival di I lavori si sono svolti il 6 dicembre nella giornata conclusiva del 26° Festival di Primo piano Autrans, presenti anche i delegati dei Festival di Zakopane (Polonia), Kendal Rolly e il paese più buono d’Italia (Inghilterra), Les Diablerets (Svizzera), Tegernsee (Baviera) e di Ushuaia emestrale di sci e contorni: così si presenta “La buona neve” che ancora una volta (Argentina), che ha fatto il suo ingresso nel 2010 circola tra appassionati e addetti ai lavori nella sua veste sontuosa, con la nell’Alliance proprio in questa occasione copertina dedicata al leggendario Toni Sailer che trionfò alle Olimpiadi di Cortina S facendo salire a 19 gli associati di 16 diversi nel 1956. E con la firma prestigiosa - accanto a quella della caporedattrice Beba paesi. Hanno inoltre illustrato la propria Schranz, ex campionessa sulle piste - di Rolly Marchi, impareggiabile direttore, iscritto attività Silvo Karo per il Festival di Lubiana dalla nascita alla società Alpinisti Tridentini, sciatore, scalatore, fotografo, giornalista, (Slovenia) e i rappresentanti del Festival di scrittore, organizzatore di eventi sportivi e culturali, e molto altro ancora. Istanbul (Turchia). Entrambi presenteranno Rolando “Rolly” Marchi è un grande amico della montagna. E soprattutto della neve, alla quale ha dedicato centinaia di scritti e libri appassionanti. Papà Ciro, patriota e domanda di adesione. fervente amico di Cesare Battisti, gli mise gli sci ai piedi nel 1932. Da allora la “bianca L’assemblea ha poi assegnato il Gran visitatrice” è stata una presenza costante nella sua vita e nei suoi scritti. Oggi, a 85 anni, Premio 2010 ad Hans-Jurgen Paniz, storico Rolly vive a Milano dove si prende amorevolmente cura di questa rivista che reca produttore di Monaco di Baviera, che ha l’impronta della sua cultura e del suo amore per la vita. Vanta un record ineguagliabile: dedicato la sua vita alla cinematografia di ha raccontato come giornalista 21 Olimpiadi! montagna, soprattutto tedesca, valorizzan- È molto difficile riassumere il curriculum di questo “decatleta della vita”, nato a il 31 do in particolare l’opera di Luis Trenker, maggio 1921 nel piccolo centro di Lavis (Trento), oggi considerato il paese più buono Arnold Fanck e Leni Riefenstahl. Il premio d’Italia dato che su 8002 abitanti l’80% lavora nel volontariato: finita la scuola, i ragazzi verrà consegnato in occasione del Festival vanno a dare una mano alla Croce Rossa, al Soccorso alpino e alle altre istituzioni di di Trento (prima settimana di maggio) dove volontariato. E anche Rolly non smette mai di essere a suo modo volontario portando in l’Alliance aprirà il meeting celebrativo dei giro il suo ottimismo, la sua gioia di vivere a dispetto della vista compromessa da un dieci anni della fondazione, che si conclu- malaugurato incidente stradale. derà in seguito al Museomontagna di Laureato in giurisprudenza, combattente in guerra, decorato al Torino. L’anniversario è particolarmente valor militare, è stato fondatore dello Sci club accademico italiano, importante perché sta a dimostrare che fin del Kilometro lanciato, e deve anche la sua fama a migliaia di dall’inizio i fondatori avevano visto lontano. bambini oggi ormai adulti: quelli che partecipavano al Trofeo L’idea, infatti, era quella di coinvolgere chi Topolino, quando lui organizzava le gare di sci per i piccoli, in testa da tempo aveva dato vita, nei vari paesi del l’inseparabile cappellone con la stella di sceriffo che gli aveva mondo, a iniziative legate alla montagna, regalato Walt Disney ai Giochi di Squaw Valley. Qualcuno di quei che si esprimono nella ricerca e nella proie- ragazzini si chiama Gustavo Thoeni, Mark Girardelli, Ingo Stenmark. zione di film di alpinismo, di esplorazione e Ma Rolly è felice anche per quelli che non hanno mai vinto, quelli di avventura. I festival puntano anche a film che ancora adesso sulle piste di sci gli corrono incontro festanti. a soggetto, che non hanno solo la montagna Nel suo libro più recente, “Se non ci fosse l’amore” (Net editore, come sfondo, ma ne affrontano i problemi, 188 pagine), sono riunite tredici storie: dall’amore in guerra descrivendo il rapporto dell’uomo con l’am- all’amore in rifugio, dall’amore di figlio all’amore incerto, dall’amore biente spesso estremo e con un territorio da in vetta all’amore a Mosca. Scritte nell’arco di una vita, le storie sono amare e da salvare. La solidarietà è sempre a metà tra l’invenzione e l’autobiografia. Il libro si apre con “Amore stata il denominatore comune che ha per- in guerra”: quando Rolly, ufficiale dei Granatieri di Sardegna, fu messo di portare avanti lo spirito di colla- ferito gravemente in Sicilia, fatto prigioniero in Africa e rimpatriato borazione per la crescita di una cultura uni- dopo l’8 settembre. versale. Red Sandra Tafner

16 - LO SCARPONE, FEBBRAIO 2010 Media Bonatti e Messner idoli della Tv La montagna a modo loro “Da piccolo sognavo di essere Bonatti”, ha detto il re degli Ottomila. Che ha vivamente elogiato il presidente generale del CAI

nsieme per la prima volta sul piccolo schermo, domenica 27 dicembre Walter Bonatti e sono intervenuti su Raitre a una puntata speciale di “Che tempo che fa”, il program- Ima condotto da Fabio Fazio. I due grandi alpinisti hanno parlato dei loro recenti libri, “Un mondo perduto” di Bonatti, edito da Baldini Castoldi Dalai, e “La montagna a modo mio” di Messner, edito da Corbaccio. Il Club Alpino Italiano ha partecipato alla trasmissione nel “salotto” di Fazio con il suo ufficio stampa che ha collaborato con il Gruppo regionale lombardo per portare in studio oltre cinquanta soci, pre- sente anche il presidente generale del CAI Annibale Salsa al quale Messner ha rivolto il suo apprezzamento per l’opera svolta nel ren- dere giustizia al ruolo di Bonatti nella conquista italiana del K2. Il clou della puntata è stato un piacevole duetto tra Bonatti e Messner all’insegna di una profonda amicizia e reciproca stima. Bonatti ha ricostruito gli episodi più drammatici della sua carriera, dalle prime giovanili scalate fino al ritiro dall’alpinismo estremo nel 1965, a soli 35 anni. “Da piccolo sognavo di essere Walter Bonatti”, ha raccontato a sua volta Messner, “Siamo di generazioni diverse, ma un filo conduttore ci accomuna, la ricerca delle vie di salita più eleganti, artistiche, come la mia solitaria sul . Niente compagno, niente bombole, niente portatori o tecnologia. La ricerca della purez- za assoluta, come ha sempre fatto Walter”. Messner ha giocato la carta dell’autoironia, scherzando sulla sua età non più verde. “Per me oggi i deserti sono sempre più grandi e le montagne più alte. Vado ancora ad arrampicare, ma il capocordata è mio figlio che mi rimprovera perché non sono alla sua altezza”. Che cosa invidia Messner a Bonatti? “Ai suoi tempi c’era molto più da esplorare: la mia generazione ha dovuto re-inventare le salite su Due milioni e mezzo in ascolto montagne già note”. L’alpinismo? “Fortunatamente non è cosa per Su una larvata rivalità tra Bonatti e Messner molto si era scritto negli anni Ottanta, tutti”, ha concluso il re degli Ottomila. E Bonatti non ha avuto diffi- ma ora i due grandi alpinisti appaiono amici più che mai. Due milioni e mezzo coltà a concordare con lui. Da notare che, per bocca di Messner, il sono stati gli italiani in ascolto il 27 dicembre nel corso del programma “Che nome dell’indimenticabile Riccardo Cassin è risuonato più volte, con tempo che fa”: quando mai l’alpinismo è riuscito a ottenere una simile ammirazione, negli studi Rai di Milano. promozione? In questi fotogrammi tratti dalla trasmissione l’atmosfera è rilassata, R.S. l’intesa tra Walter e Reinhold perfetta.

Dietro le quinte La metamorfosi di Mauro auro Corona ha deciso di non bere Conosce come nessun altro la “manèra”, più “perché il vino non va la scure usata dai boscaioli, e nessuno Md’accordo con il movimento e lo come lui sa ascoltare il canto che si alza da sport”. La dichiarazione è stata rilasciata questo strumento quando la sua lama cala dallo scrittore alpinista e scultore di Erto al sulle piante. Santo però è costretto alla quotidiano Il Gazzettino durante la fuga e raggiunge l’Austria in cerca di presentazione del suo ultimo libro “Il canto fortuna. Qui ha modo di fare conoscenza e delle manère” (Mondadori), “una storia in amicizia con lo scrittore e librettista Hugo cui si infilano altre storie come ruscelli in von Hofmannsthal, con Robert Walser e un torrente”. Santo della Val, il con una comunità di scrittori che faranno protagonista, cresce nei suoi boschi alla capire a Santo che la vita può essere scuola di suo nonno fino a diventare il più qualcosa d’altro rispetto alla sofferenza e al bravo boscaiolo della Val Martin. duro lavoro nei boschi.

LO SCARPONE, FEBBRAIO 2010 - 17 Nelle pagine della Rivista del CAI le recensioni dei libri di BOOKSHOP montagna più attuali Cosa c’è di nuovo e interessanti

GUIDE Annibale Salsa ed Emilio Bertan. e immagini: è la seconda edizione di Paolo Bonetti, ESCURSIONISMO INVERNALE Francesco Carrer e Luciano di una guida giustamente rinomata Gruppo Ragni Pieve di Cadore È una monumentale guida alle Dalla Mora. IdeaMontagna anche per le nitide foto e i puntuali (www.grupporagni.it), 173 pagine escursioni dell’intero fronte (www.ideamontagna.it) riferimenti alla cultura dei luoghi prealpino veneto, suddiviso in due Patrocinio CAI Veneto, Regione percorsi PERIODICI aree e dodici gruppi, con Veneto e Province di Verona di Renzo Caramaschi, L’ALPINO descrizione dei principali o più e . Due volumi Raetia, BZ, 707 pagine, Chiuse le cerimonie per il significativi itinerari invernali, in di 336 pagine ciascuno 59,90 euro novantesimo dell’ANA (www.ana.it), genere di modesto impegno, da gli alpini hanno festeggiato il effettuare a piedi, con le ciaspe, PER MALGHE E PER RIFUGI NARRATIVA novantennale della storica testata con gli sci, nelle diverse condizioni IN ALTO ADIGE DOLOMITI, ROCCE E FANTASMI che vide la luce per la prima volta il d’innevamento. Presentazione di 165 escursioni illustrate con cartine Nove racconti tra realtà e fantasia. 24 agosto 1919 a Udine Con un filo conduttore: i fantasmi direttore responsabile Vittorio dell’antica società montanara. Brunello, e-mail [email protected] E con i deliziosi dipinti di Valentino Parmiani. Un libro da leggere L’ECO DELLE DOLOMITI e da guardare Al quarto anno di vita, il periodico HITPARADE di Marco Albino Ferrari. semestrale di natura, turismo, Excelsior 1881, Milano sport, arte e cultura è in particolare La montagna in libreria ([email protected]), dedicato, nel fascicolo in corso, 125 pagine,24,50 euro alle Dolomiti patrimonio La Libreria Transalpina di Trieste (via di Torre Bianca 27/a, tel dell’umanità 040.662297, e-mail: [email protected]) dedica ai libri di montagna TESTIMONIANZE direttore Mariapia Ciaghi, un congruo spazio espositivo, com’è possibile desumere dal bellissimo NOSTRO SUD editore Il Sextante, Pinzolo (TN), sito www.transalpina.it. Nata nel 1994 per iniziativa dell’attuale titolare Dacia Maraini racconta gli anni in [email protected] Elena Storti Ambrosi, è libreria fiduciaria del CAI ed è anche casa editri- cui suo padre Fosco (socio onorario www.ecodelledolomiti.net ce. In testa alle vendite viene segnalata una guida di Erik Svab, illustre del CAI) catturava l’anima del rappresentante triestino dell’alpinismo accademico, seguita da due bio- Meridione italiano con la sua MANUALI grafie dedicate rispettivamente al compianto sloveno Tomas Humar e al Leica e la “bellezza esplodeva ALPINISMO ESTREMO fuoriclasse tedesco Alexander Huber. Tutto in regola. Trieste non è forse negli scatti” I consigli di un alpinista (estremo) una delle grandi capitali dell’alpinismo? Alinari-24 Ore, Firenze, americano a chi intende “scalare 256 pagine, 45 euro leggero, veloce ed efficace” Più venduti di Mark Twight con James Matin, 1) Erik Svab e Aa.Vv.: “Arrampicare senza frontiere”, Sidarta STORIA DEL GRUPPO ROCCIATORI Versante Sud, 183 pagine 2) Bernadette McDonald: “Tomaz Humar prigioniero del ghiaccio”, RAGNI DI PIEVE DI CADORE formato 19x22 cm, 29 euro Versante Sud Attingendo alla memoria storica di 3) Alexander Huber: “La montagna ed Io. Arrampicare al limite”, Arturo Fornasier, e con la GUIDA AI GREEN JOBS Corbaccio presentazione di Roberto De Come l’ambiente sta cambiando Consigliati Martin, l’appassionante storia il mondo del lavoro 1) Ettore Tomasi e Giovanni Stegù: “Selva di Tarnova. La foresta a colo- dell’illustre gruppo alpinistico di Tessa Gelisio e Marco Gusotti. ri”, Transalpina Editrice arrivato, tra successi e Edizioni Ambiente 2) Emiliano Zorzi: “IV Grado. Roccia d’autore”, Idea Montagna riconoscimenti, al rispettabile (www.edizioniambiente.it), 3) Giorgio Spreafico: “Il prigioniero dell’Eiger”, Editrice Stefanoni traguardo dei 70 anni 400 pagine 16 euro ■

18 - LO SCARPONE, FEBBRAIO 2010 Argomenti I limiti di un dibattito Sacro e profano in vetta

Enrico Agostinis ([email protected]) della Sezione di Forni Avoltri rileva invece che l’argomento toccato dal consocio Gregoretti meritava da parte della redazione una risposta meno fret- tolosa, e comunque più meditata, ritenendo che la posizione del socio sia stata ingiustamente equiparata “a quella dei vandali imbe- cilli”. E davvero spiace che questa sia l’impressione suscitata, insie- me con il sospetto che esistano “argomenti tabù all’interno dell’as- sociazione”. È vero, al contrario, che sullo spinoso problema molto si è disquisito non solo in questo notiziario, ma anche su altre auto- revoli pubblicazioni del Sodalizio. Valga come esempio “L’Appennino” della Sezione di Roma ch nel 1998 dedicò un intero fascicolo al tema del “sacro e profano in vetta” facendo riferimento addirittura al “Bollettino Piceno” che Nel solco nel remoto 1902 apriva una discussio- ne sull’opportunità, già allora non da della tradizione tutti evidentemente condivisa, di dis- Sosta ai piedi di una croce nel seminare le cime appenniniche con i gruppo del Cir (Dolomiti). simboli della fede. Molti lettori si sono espressi sui “Vado in montagna”, spiega e nuove croci metalliche installate nel cuore delle Dolomiti simboli della fede nel contesto Agostinis, “da più di mezzo secolo, e hanno riacceso antiche e mai sopite polemiche, rese attuali di un turismo alpino sempre più per decenni i simboli religiosi lungo i dal fatto che le Dolomiti sono diventate patrimonio dell’uma- globalizzato. “È giusto” spiega sentieri e sulle vette non mi hanno nità, di tutta l’umanità al di là delle varie confessioni religiose. Lorenzo Revojera “che la mai procurato il benché minimo L soluzione venga ricercata nel Questo era il senso della garbata lettera del socio Lorenzo Gregoretti senso di fastidio. Al contrario, in essi solco della tradizione”. (SAFCAI Udine) pubblicata in dicembre insieme con la notizia che – edicole, ancone, croci - ho sempre una di quelle croci era stata rimossa da ignoti in segno di protesta. riconosciuto la mano e il pensiero dell’uomo: realizzazioni sì spesso Sull’argomento intervengono ora con pacate riflessioni altri tre modeste, ma anche espressioni ricchissime a un tempo di volontà e iscritti riproponendo le ragioni di chi ritiene che occorra porre un di sentimento. E non di rado mi accade di metter mano a questi sim- freno al proliferare dei segni religiosi. Un dibattito, occorre precisa- boli, ripristinando e riaggiustando ciò che le intemperie, e talvolta la re, che altre volte ha infiammato queste pagine, e qui occorre ripro- mano dell’homo imbecillis, hanno danneggiato. Simboli, ripeto, porre l’auspicio espresso da Lorenzo Revojera in un ampio servizio autenticamente popolari e condivisi, spesso collocati in luoghi sullo Scarpone numero 8/1998: vale a dire che la discussione nel- impervi e a prezzo di notevoli fatiche e di sacrifici, anche economici l’ambito degli equilibri ambientali e della sensibilità estetica non da parte dei devoti. Ancorché modesti, ancorché poveri i simboli deve trascendere in una specie di lotta di religione tra alpinisti cre- dovevano prima essere realizzati, e poi trasportati in loco, magari a denti e non. spalla o in gerla, e infine eretti. Costi, lavoro, fatica, partecipazione: “Non bisognerebbe forse avere una nuova sensibilità ecologica e autentico e fattivo concorso di popolo, come si diceva una volta. ragionare in un’ottica più universale prima di segnare in modo “Ma oggi, duole dirlo, la ‘volontà popolare’ è troppo spesso lo strac- indelebile le rocce culminanti del patrimonio dolomitico?”, si chie- cetto con cui si coprono non già o non proprio le vergogne, ma deva in dicembre Gregoretti. Ora gli fa eco Filippo Decorso comunque ben altro che il sentimento della ‘gente’. È davvero il ([email protected]) della Sezione di Milano. “Certamente alcune ‘volere della gente’ che porta croci oversize in acciaio inox sulla croci, ‘storiche’ per vetustà o specifico contesto, sono ormai un vetta del monte Volaia e di cento altre vette (secondarie o principa- tutt’uno con la loro montagna”, scrive il socio milanese. “Ma oggi li non conta) delle Alpi? No, troppo spesso a portare quei megasim- perchè continuare ossessivamente a piantare croci ovunque? boli e mille altri consimili sulle vette è ben altro: tecnicamente, e con Spesso, tra l’altro, con risultati orrendi sul piano estetico-artistico, termine ormai consolidato, si chiama marketing; moralmente, con per tacere del notevole dispendio di mezzi e risorse sicuramente accettabile approssimazione e con un neologismo neanche poi così meglio impiegabili”. azzardato, potremmo chiamarlo ‘simonia alpinistica’, dove oggetto E probabilmente merita di essere presa in considerazione la sua della compravendita non è più l’indulgenza ma la visibilità”. conclusione espressa, peraltro, in termini assai poetici: “Ogni vetta “È giusto”, ha scritto Revojera in questo notiziario, “che la soluzio- ha già per corredo, e da sempre, il suo degno e ineguagliabile coro- ne vada cercata nel solco della tradizione con l’aiuto del senso della namento: il cielo. Diadema più bello non si può immaginare. Terso o misura, perché il rapporto con il sacro ha un suo peso tutto specia- nero di nubi, placido o in tempesta, roseo o stellato che sia, non esi- le, ed esige un particolare rispetto”. ste nulla che possa meglio confortare chi raggiunge con fatica la Giudizio condivisibile, ma il rispetto - alla luce di quanto i lettori ci cima e indurlo a ricordare chi su quella cima ci è ormai ‘arrivato’ scrivono - va anche riservato a chi non crede. “Non sono credente definitivamente, lasciando ciascuno a tu per tu con la propria inte- ma amo le montagne che frequento quando posso e come sono capa- riorità, libero di ‘pregare’ e meditare secondo coscienza e con il pro- ce. Posso continuare a farlo senza sentirmi nelle condizioni di un prio sentire. Un’opera, quella sì, autenticamente sacra, perchè fatta ospite, sia pure gradito e bene accolto?”, si chiede non a caso Marco non dall’uomo ma dal Creatore (per chi crede) o comunque da chi Fossati ([email protected]). E anche questa è un’opinione per lui. Un altro patrimonio gratuito e - forse proprio per questo, che va tenuta nella dovuta considerazione oltre che per la sua ‘immaterialità’ così poco considerato” R.S.

LO SCARPONE, FEBBRAIO 2010 - 19 Società Un comunicato del CNSAS “Non ci opporremo all’eventuale introduzione di un ticket per evitare gli I costi degli interventi abusi di richiesta di soccorso”, dice il Sui costi degli interventi in montagna • Il soccorso prestato è totalmente gratuito, presidente nazionale e l’eventuale introduzione di un ticket pertanto il CNSAS non riceve alcun com- del Soccorso alpino per evitare gli abusi di richiesta di penso per gli oltre 5000 interventi di soc- corso in montagna e in grotta effettuati alla cittadinanza e ai frequentatori della soccorso si esprime il Corpo mediamente ogni anno. montagna (compresi a titolo di esempio Nazionale Soccorso Alpino e • L’organico è di circa 7500 volontari tra tec- quelli sulle piste da sci affollate da citta- Speleologico con questo comunicato nici, medici (sia del settore alpino che del dini non alpinisti) e non ai soli interventi settore speleologico) e unità cinofile. Gli di soccorso in montagna e in grotta. diramato il 28 dicembre dall’Ufficio stessi, lo ribadiamo con forza, non ricevo- • Tali oneri sono da attribuirsi nella quasi stampa con il titolo “Il CNSAS è no alcun compenso per i soccorsi in totalità alla spesa corrente per la gestione una organizzazione di montagna. degli elicotteri e del personale del servizio • I finanziamenti erogati dallo sanitario nazionale e sono di competenza volontari professionali”. Stato e dalle Regioni e/o Province dei singoli dipartimenti di emergenza- Autonome sono utilizzati unica- urgenza del 118. La percentuale d’interven- n merito a quanto apparso mente per le spese di formazione ti di soccorso in montagna, a seconda delle sugli organi d’informazione di tecnici, medici e unità cinofile, diverse aree geografiche, oscilla tra il 2% e relativamente ai costi degli di organizzazione del servizio e per il 12% di tutti quelli effettuati dal sistema di Iinterventi di soccorso in monta- mezzi e materiali tecnici. emergenza-urgenza sanitaria (118). gna il presidente nazionale del Corpo • I costi sostenuti dalla collettività per il In questo contesto, continua Pier Giorgio Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico servizio di elisoccorso del 118, in cui il Baldracco, il CNSAS non si oppone all’even- (CNSAS) Pier Giorgio Baldracco precisa che: CNSAS partecipa con i propri uomini qua- tuale introduzione di un ticket per tutti quei • Il CNSAS, struttura del Club Alpino Italiano, lificati come tecnici di elisoccorso (come soccorsi in montagna che non siano classifi- è un’organizzazione di volontariato operati- previsto dalla Legge 21 marzo 2001, n°74), cati come vere e proprie emergenze-urgenze va in tutto il territorio nazionale ed è strut- devono essere correttamente riferiti alla sanitarie anche per evitare l’abuso delle tura nazionale di protezione civile. totalità del servizio svolto dal sistema 118 richieste di soccorso. Il presidente sottoli- CNSAS e Guide alpine, raggiunto l’accordo stato siglato a Milano il 30 novembre frequentatori della montagna e una ulteriore alpine italiane, con particolare riferimento presso la Sede centrale del Club chance in direzione del mantenimento dei agli esami inerenti la progressione tecnica, ÈAlpino Italiano, alla presenza del giovani sul territorio montano, grazie a un alpinistica e sci alpinistica. Le guide alpine presidente generale Annibale Salsa, lavoro gratificante, la guida, e una attività si qualificheranno in un primo momento l’accordo tra il Corpo nazionale soccorso solidaristica, il soccorso”. Il presidente come operatori di soccorso alpino (OSA) e alpino e speleologico e il Collegio nazionale generale si dice soddisfatto: “L’integrazione successivamente come tecnici di soccorso guide alpine italiane: la firma stabilisce le di queste strutture che operano in alpino (TeSA), previa accettazione dello modalità di accesso delle guide alpine e montagna con grande professionalità, statuto e dei regolamenti del CNSAS. La aspiranti guide nell’organico del CNSAS. significa un riposizionamento in linea con qualifica di tecnico di soccorso alpino viene L’integrazione tra le due organizzazioni è una società in continua trasformazione”. mantenuta attraverso la partecipazione al mirata a ottimizzare le risorse disponibili sul In virtù dell’accordo, il Corpo nazionale Percorso formativo del CNSAS. Con territorio montano. soccorso alpino e speleologico si impegna l’accordo di Milano, sottoscritto da Per Erminio Sertorelli, presidente del a riconoscere la validità del percorso Baldracco per il CNSAS, e da Sertorelli per CNGAI, “le guide attraverso la loro formativo del Collegio nazionale guide il CNGAI, viene inoltra istituita una professionalità portano valore aggiunto e In occasione della firma dell’accordo ricevono competenza sul soccorso presso la Sede centrale del CAI, da organizzato. Sinergia che già funziona da sinistra Valeriano Bistoletti tempo in alcune realtà e che questo vicepresidente generale, Erminio accordo allargherà a tutto il territorio Sertorelli presidente del CNGAI, nazionale. Si tratta di un passo intermedio Annibale Salsa presidente generale, che prelude futuri sviluppi”. Piergiorgio Baldracco, presidente del Piergiorgio Baldracco, presidente del CNSAS (foto di Luca Calzolari). In virtù CNSAS, sottolinea che è stato fatto “un dell’accordo sottoscritto, il Corpo primo passo in direzione dell’integrazione nazionale soccorso alpino e di chi opera in montagna a livello speleologico si impegna a riconoscere professionale, le guide alpine, e chi vi opera la validità del percorso formativo del Collegio nazionale guide alpine italiane, a livello di volontariato professionistico, il con particolare riferimento agli esami Soccorso alpino. Valore aggiunto inerenti la progressione tecnica, dell’accordo è l’aumento della tutela - a alpinistica e sci alpinistica. tutti i livelli - degli abitanti e dei

20 - LO SCARPONE, FEBBRAIO 2010 Saloni Il CAI alla XIX edizione di JOB&Orienta nea inoltre come il rapporto di sinergia ope- rativa con il Dipartimento della Protezione civile, e in particolare con il dottor Guido Una vetrina Bertolaso, sia oggi più che mai ai massimi livelli di collaborazione ed efficienza. Il CNSAS, in accordo con il Club Alpino Italiano, si sta facendo promotore di una per i giovani campagna nazionale d’informazione e for- mazione rivolta alla popolazione, e in parti- colare ai giovani e nelle scuole, al fine di accrescere la conoscenza e la competenza per frequentare in sicurezza lo stupendo ambiente alpino e appenninico. Il presidente generale del CAI Annibale Salsa e Pier Giorgio Baldracco auspicano che tale campagna veda fortemente coinvol- ti anche il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, il Dipar- timento del Turismo e il Dipartimento della Protezione Civile. Il presidente generale del CAI e il presi- dente nazionale del CNSAS invitano tutti gli appassionati e i turisti a continuare ad anda- re in montagna, farlo fa bene sia a chi le fre- quenta sia a chi vi abita. “Ricordo”, conclude Baldracco, “che le tra- gedie in montagna sono episodi eccezionali e il numero degli interventi, come ho avuto più volte modo di ribadire, da un po’ di anni ■ è in leggera ma continua diminuzione”. i è conclusa con grande affluenza L’area espositiva del CAI di pubblico (oltre 42.000 visitatori) la XIX edizione di JOB&Orienta L’ampia area espositiva del Club Alpino Italiano al 2009, il salone nazionale dedicato salone “JOB&Orienta” che in tre giorni ha registrato S oltre 42.000 visitatori. Il CAI era presente anche commissione permanente composta da sei all’orientamento, la scuola, la formazione con una palestra di arrampicata gestita dagli membri (tre per parte) con il compito di e il lavoro, promosso da VeronaFiere e istruttori di alpinismo di Verona. informare i rispettivi organi direttivi sulla Regione del Veneto con la collaborazione programmazione e l’andamento delle attività del Ministero dell’istruzione, dell’univer- svolte. Il Collegio nazionale guide alpine sità e della ricerca e del Ministero del CAI Vinicio Vatteroni, che tra l’altro ha pro- italiane è l’organo giuridico di lavoro, della salute e delle politiche socia- mosso la Campagna permanente per la pre- coordinamento dei collegi regionali e li, svoltosi alla Fiera di Verona dal 26 al 28 venzione degli incidenti in montagna provinciali italiani costituiti in base alla legge novembre. “Sicuri in montagna”, progetto del CNSAS 6/ 2 gennaio 1989, “Ordinamento della Questa edizione, centrata su “L’orien- (www.sicurinmontagna.it); nonché dal pre- professione di Guida alpina”. Dalla fine del tamento oltre la crisi. Con i giovani per sidente della Sezione di Verona Piero 2006 il CNGAI è presieduto da Sertorelli, cambiare il futuro”, con i suoi stand, con- Bresaola assieme ai vicepresidenti seziona- guida alpina di Bormio, già membro del vegni, incontri dedicati, workshop e semi- li Ezio Etrari e Michelangelo Gozzo e da Direttivo del Collegio nazionale e dell’AGAI. nari che hanno evidenziato l’evoluzione numerosi soci, tra cui Angelo Margheritta Il CNSAS, fondato nel 1954, attualmente è del sistema formativo ed educativo all’in- della Commissione centrale alpinismo gio- una struttura operativa nazionale del CAI e segna dell’innovazione, ha coinvolto oltre vanile e Francesco Abbruscato della si occupa su tutto il territorio nazionale di 450 realtà tra università, scuole, accade- Commissione interregionale alpinismo gio- portare soccorso medicalizzato in ambiente mie, istituzioni, enti di formazione, impre- vanile VFG. montano, speleologico e in generale negli se, centri per l’impiego e associazioni con Da sottolineare che la palestra di arram- ambienti impervi. Il Club Alpino Italiano già progetti, strumenti e servizi per studenti, picata, gestita egregiamente dalla Scuola dal 1963 (legge 91/1963) ha il compito di docenti e dirigenti scolastici. nazionale di alpinismo e arrampicata libe- provvedere alla vigilanza e alla prevenzione Il Club Alpino Italiano era presente, in ra “Gino Priarolo” della Sezione di Verona degli infortuni sia per le attività di montagna, un’ampia area appositamente riservata, (www.scuolapriarolo.org), grazie all’otti- sia per quelle speleologiche. Ma è con la con un proprio stand allestito e curato mo lavoro del suo direttore Paolo Convenzione SAR del 1970, stipulata con dalla Sede centrale in collaborazione con la Butturini e degli istruttori di alpinismo, è l’Aeronautica militare e recentemente Sezione di Verona, comprendente anche stata presa letteralmente d’assalto dai rinnovata a Roma, che il Ministero della una palestra di arrampicata e una mostra numerosissimi giovani che hanno visitato difesa e il Sodalizio hanno intensificato la fotografica dedicata alla prevenzione degli lo stand ricevendo utili informazioni per loro collaborazione. incidenti in montagna, che è stata presidia- avvicinarsi al CAI, ai suoi corsi e al mera- Ufficio Stampa CAI ta dal responsabile della Comunicazione e viglioso mondo della montagna. [email protected] direttore editoriale della stampa sociale del Vinicio Vatteroni

LO SCARPONE, FEBBRAIO 2010 - 21 Circolari Comunicazioni dalla Sede centrale

Circolare n. 01/2010 ENTRO IL 30 GIUGNO Circolare n. 02/2010 - Restituire all’ufficio Sezioni della Sede Centrale i bollini dell’anno precedente. Emittente (Circolare n° 12/2009) Emittente Direzione – Ufficio Sezioni Direzione - Uffici Sede Centrale Oggetto ENTRO IL 31 OTTOBRE Oggetto - Chiudere il tesseramento dell’anno cor- FACILITAZIONI RIVOLTE AI MEMORANDUM rente. (Regolamento: art. VI.II.1 comma 5) SOCI GIOVANI APPARTENENTI SCADENZE 2010 SEZIONI A FAMIGLIE NUMEROSE DI Destinatari ENTRO IL 30 NOVEMBRE ISCRITTI AL SODALIZIO - Trasmettere all’ufficio Assicurazioni la Sezioni e Sottosezioni CAI Destinatari documentazione di avvenuta manutenzio- Data Sezioni e Sottosezioni CAI, ne annuale ai fini della copertura assicura- Milano, 14 dicembre 2009 Soci CAI tiva per la conduzione e l’uso delle vie, e/o Firmato Data sentieri attrezzati, e delle pareti anche arti- Il Direttore CAI, Paola Peila ficiali adibite a palestra per istruzione ed Milano, 14 dicembre 2009 esercitazione. (Circolare n° 11/2005) Firmato Il Direttore CAI, Paola Peila Vi presentiamo il consueto riepilogo delle ENTRO IL 15 DICEMBRE scadenze dei principali adempimenti ed atti- - Presentare le ultime richieste dell’anno Vi comunichiamo che il Comitato centrale di vità che interessano le Sezioni. all’ufficio Magazzino. indirizzo e controllo ha deciso di agevolare i - Le spedizioni di materiali e pubblicazione soci giovani appartenenti a famiglie numero- ENTRO IL 31 MARZO - Completare il rinnovo del tesseramento sono sospese dal 15 al 31 dicembre, per le se di iscritti al Sodalizio; pertanto, a partire operazioni di inventario di fine anno. dal secondo figlio in poi, il socio giovane ver- Soci.(Regolamento: art. II.V.1 comma 3) serà la quota di € 6,00 di cui € 5,01 da ver- - Verificare che i Titolati e i Soci con ENTRO IL 31 GENNAIO sare in Sezione e € 0,99 alla Sede centrale. incarichi istituzionali siano regolar- - Inviare ai Consigli Direttivi Regionali la mente iscritti al CAI. Relazione sull’attività sezionale. A partire dal tesseramento 2010, per applica- - Convocare l’Assemblea ordinaria Soci. (Regolamento: art. VI.I.8) re la riduzione, occorrono i seguenti requisi- (Regolamento: art. VI.I.3) Il Direttore CAI, Paola Peila ti: al momento del rinnovo il socio giovane, - Aggiornare il Documento Programmatico dovrà necessariamente avere un socio ordi- sulla Sicurezza (DPS) ai sensi D.Lgs. nario di riferimento (capo nucleo) ed appar- 196/2003 e conservarlo presso la Sezione. PRECISAZIONE ALLA tenere ad un nucleo familiare con due figli - Versare le quote dei Soci dichiarati nella CIRCOLARE N° 11/2009: iscritti al Sodalizio. documentazione presentata per la richie- Il Direttore CAI, Paola Peila sta di costituzione di nuove Sezioni. COPERTURE ASSICURATIVE (Regolamento: art. VI.I.1 comma 6) 2010 – CONDIZIONI E COSTI ENTRO IL 9 APRILE pubblicata su “Lo Scarpone” - Trasmettere alla Direzione della Sede di Novembre 2009 Centrale e al Consiglio Direttivo Regionale Con riferimento alla richiesta di precisa- i nominativi dei Delegati, di diritto ed elet- zioni sulla circolare in cui si parla della tivi, entro 7 giorni dalla loro elezione. polizza infortuni per Istruttori Titolati, si (Regolamento: art. III.I.1) evidenzia quanto segue: ENTRO IL 30 APRILE - Comunicare alla Direzione della Sede La quota integrazione premio per gli Centrale e al Consiglio Direttivo Regionale Istruttori Titolati a carico della Sezione è la composizione del Consiglio Direttivo la seguente: Sezionale e copia dell’ordinamento sezio- 12 mesi...... € 40,00 nale o delle sue modifiche. (Regolamento: 6 mesi...... € 20,00 art. VI.I.8) 3 mesi...... € 10,00 - Trasmettere al Consiglio Direttivo Si precisa che questa quota di integrazio- Regionale copia dello Stato patrimoniale e ne viene fatturata alla Sezione, ma che la del Conto economico con indicazione del- stessa ha facoltà di chiedere l’importo delle quote sociali. all’Istruttore di rifondere la Sezione del- (Regolamento: art. VI.I.8) l’importo versato.

22 - LO SCARPONE, FEBBRAIO 2010 Incontri Treviso, i cent’anni del CAI Serenissima, che grande lezione Come recuperare l’autonomia e l’antico governo che la montagna vantava sotto la Repubblica di Venezia, quando per la città era territorio da amare, onorare e difendere?

ent’anni di attività: il traguardo è stato felicemente raggiunto dalla Sezione di Treviso che ha celebrato Cl’importante scadenza il 14 novembre con un convegno all’Istituto Giuseppe Mazzotti. Con l’occasione è stato presentato il libro “La montagna veneta ieri, oggi, doma- ni”: un saggio che, sotto la regia del vicepre- sidente Aldo Solimbergo, comprende 62 contributi/testimonianze sulla montagna. Dopo i saluti del presidente della sezione Renzo Secco, il presidente generale Annibale Salsa ha anticipato quanto poi uffi- cializzato da Marino Finozzi, presidente del Consiglio regionale del Veneto: il Gruppo amici della montagna del Parlamento italia- ben vivi: le regole (gestione della proprietà Da queste foreste il legno no troverà spazio, riconoscimento e colloca- dei terreni), i masi familiari (le case con pie- zione anche all’interno del Parlamento vene- tra nelle coperture presenti sopratutto in per la flotta dei dogi to. Mentre Vittorio Zanini, assessore cittadi- Lessinia e ad Asiago), i tabià (fienili ovunque E’ ancora possibile restituire alla comunità di no alla cultura, è intervenuto con un vibran- sparsi nell’Agordino, Comelico, Zoldano, montagna l’autonomia e l’antico governo che te elogio ai tanti piaceri offerti dall’andare in Cadore), la curtis (servizi generali), le città avevano sotto la Serenissima, quando la città dei montagna. del lavoro (nelle cerniere di fondovalle). dogi sentiva la montagna come suo territorio da amare, onorare e difendere? La domanda è stata Durante la prima delle tre sessioni, sullo Soluzioni? Secondo Posocco bisogna resti- posta al convegno organizzato in occasione del “sviluppo qualitativo della montagna”, sono tuire alla comunità di montagna l’autonomia centennale della Sezione di Treviso. Qui sopra intervenuti Giampiero Dalla Zuanna, docen- e l’antico governo che avevano sotto la un’immagine invernale del Cansiglio, te di demografia e preside della facoltà di Serenissima, quando la città dei dogi consi- fondamementale fonte di legname per la flotta della Scienze statistiche dell’Università di Padova, derava la montagna come suo territorio da Repubblica di Venezia. che ha sintetizzato i mali di ieri e di oggi: amare, onorare e difendere. dopo la rivoluzione scientifica e tecnologica Nella seconda sessione, su “Uomo monta- elementi, come tradizioni locali, artigianato, che alla metà dell’Ottocento riverbera positi- gna”, Agostino Da Polenza, che nel 1983 vestigia del passato, arte, turismo. vità anche verso la montagna, a partire dal scalò il K2 dal versante nord, ha ricordato “Il CAI deve esercitare una continua azione 1918 la situazione peggiora con l’abbandono Giuliano De Marchi, medico e alpinista acca- di vigilanza critica sulle tendenze del costu- dell’agricoltura e dell’allevamento in conse- demico, nobile esempio di come sia possibi- me e della società entro la quale il Sodalizio guenza della massiccia emigrazione; le coniugare l’amore per la montagna con la rappresenta una componente significativa”, Ferruccio Bresolin docente di economia vita e la professione; mentre Soro Dorotei, ha concluso il presidente generale Annibale politica dell’Università Ca’ Foscari, che ha guida alpina e protagonista di spedizioni Salsa. “La montagna e l’alpinismo non sono evidenziato la necessità di una politica di sull’Everest e sul K2, ha sollecitato una rin- realtà cristallizzate e destoricizzate. Le varia- sostegno per il territorio montano facendo novata attenzione per il turismo nella consa- zioni del tempo e della società imprimono leva sulle nuove tecnologie della comunica- pevolezza “che nel Veneto abbiamo monta- segni profondi che non possono coglierci zione e dell’informazione, nella logica che la gne dalla bellezza senza eguali” e che “Il impreparati”. montagna non deve essere considerata bene futuro dell’alpinismo è la dimensione socia- La chiusura del convegno, come l’apertura, di consumo, producendo indebitamento a le”, è stata affidata al coro Stella alpina che ha carico delle future generazioni; Franco Infine nella terza sessione, sul “ruolo delle cantato sulle stupende note del Signore delle Posocco, architetto e urbanista, incaricato istituzioni per il futuro della montagna vene- Cime in un’atmosfera generale di grande di Pianificazione territoriale all’Università di ta”, Adriano Rasi Caldogno, segretario gene- emozione. E alcune lacrime sono spuntate Padova, che ha illustrato lo sviluppo della rale della Programmazione della Regione negli occhi dei convenuti, felici di apparte- popolazione della montagna veneta nel Veneto, ha osservato come il programma nere alla grande famiglia della montagna. corso dei secoli fino alla nascita di una cul- regionale di sviluppo proponga la valorizza- Buon compleanno Club alpino di Treviso! tura documentata da idee e fatti ancor oggi zione della montagna puntando su diversi Oscar De Gaspari

LO SCARPONE, FEBBRAIO 2010 - 23 Filo diretto Echi e notizie dal mondo della montagna La marcia della speranza ’espressione triangolo hanno saputo integrarsi. Una tore e alpinista, ma anche ren- industriale indica un’area serie di grandi e piccole eccel- dere giustizia a un uomo e a uno fortemente industrializza- lenze, in parte già individuate in sportivo corretto, che per quei Lta e attiva del nord-ovest parte ancora da definire, ospite- fatti fu accusato ingiustamente d’Italia corrispondente al trian- rà i cammin-attori che si faran- e colpevolizzato. Di fronte al golo con vertici nelle città di no a loro volta testimoni di un sindaco Antonio Gilardi, alla Genova, Milano e Torino. modo diverso di produrre e di giunta e a tutti i consiglieri. GeMiTo, itinerario ideato da pensare il futuro interpretando Corti commosso ha ricevuto Riccardo Carnovalini (fotografo il cammino e l’ascolto come una targa ed è stato insignito del e camminatore) e Alberto Conte antidoto a una vita dopata dalla titolo di atleta dell’anno. (progettista e organizzatore di velocità e dalla superficialità. Il viaggi “lenti”) assieme a cammino, aperto a tutti - con Leggende di pietra Vecchia in provincia di Biella Gianluca Bonazzi (raccoglitore appuntamenti soprattutto nelle ■ Il 1° dicembre a Bruxelles (Piemonte). L’immagine è stata di storie) e Claudio Jaccarino stazioni ferroviarie per favorire durante la cerimonia di premia- esposta al Parlamento Europeo (pittore), lo percorre partendo e l’uso del mezzo pubblico - sarà zione del concorso Eden photo e s’intitola “Leggende di pie- tornando da Genova dopo un monitorato e tracciato in GPS competition (www.edenphoto- tra”. mese abbondante di cammino grazie alla collaborazione con competition.eu) che aveva per passando per Torino e Milano. Itineraria, un’azienda specializ- argomento il turismo sostenibi- Accademia La partenza è prevista il 25 apri- zata nella valorizzazione del le e la ricerca dei tesori nasco- ■ La Giunta provinciale del le, anniversario della Libera- “turismo lento” (www.itinera- sti d’Europa, il vice presidente Trentino ha approvato lo statuto zione, e grande importanza rive- ria.eu). Tutti gli aggiornamenti della Commissione europea della Fondazione “Accademia ste la scelta del percorso. Si trat- sul sito www.movimentolento.it Gunther Verheugen ha conse- della montagna del Trentino” ta di 650 chilometri attraverso gnato a Anna Teresa Vantin, che ha lo scopo di promuovere parchi, aziende agricole, centri Riconoscimenti membro del consiglio direttivo la conoscenza del territorio di sperimentazione eolica, espe- ■ A 52 anni dalla tragica scalata del CAI di Mortara, un attestato montano e di valorizzare le atti- rimenti riusciti di microecono- dell’Eiger, il piccolo centro di di riconoscimento per una sua vità alpinistiche, sciistiche ed mia, piccole strutture turistiche Olginate (Lecco) ha voluto ren- foto scattata durante una gita escursionistiche. innovative, gestite da persone dere omaggio a Claudio Corti, sociale sul percorso da A presiedere la fondazione, su provenienti da paesi lontani che 81 anni, il suo più grande scala- Piedicavallo al Lago della delega del presidente della Provincia, è Egidio Bonapace, rinomata guida alpina, presiden- Piloti di montagna te del TrentoFilmfestival. In volo con le aquile dei ghiacciai Fiori d’arancio n secolo fa, il 5 ottobre 1910, il pilota francese di origine peruviana Georges Chavez sorvolò per ■ Mario Merelli ha sposato in primo le Alpi da Briga a Domodossola attraverso il colle del Sempione. Rimase però ferito dicembre a Lizzola (BG) Mireia Uall’atterraggio per un banale incidente e morì qualche giorno più tardi. Impresa Giralt. Stretti intorno agli sposi eccelsa,raccontata in modo esemplare da Edgardo Ferrari nel libro “Il volo di Chavez” (Grossi, e all’enorme torta nuziale a Domodossola, 2009), anche se si è stabilito che la storia dell’aviazione di montagna cominci undici forma di ottomila (con tanto di anni più tardi, il 31 luglio 1921, quando il leggendario pilota svizzero Francois Durafour si posò per la campo base) oltre duecento prima volta con un Caudron G-3 con ruote di gomma sulla neve dura del Col du Gouter (4330 m), un amici, parenti e compagni di record che rimarrà imbattuto per tre decenni. Di questa storia affascinante offre un saggio Giorgio cordata: da Mondinelli a Da Buongiorno nello splendido volume “Aquile dei ghiacciai” (200 pagine formato 23x24) con le foto di Polenza a Confortola. Cesare Balbis, presidente e fondatore della prima Associazione di piloti di montagna in Italia nel 1971. Il libro è stato realizzato, in occasione del cinquantesimo anniversario dell’aeroporto Corrado Gex di Aosta, dalla Tipografia Editoria ■ Valdostana con il patrocinio del Alpinia (www.alpinia.net) ha Consiglio regionale della Valle scelto alla fine del 2009 il libro d’Aosta e la consulenza di Euro dell’anno. Si tratta de “Lo spirito Montagna, accademico del CAI. del bosco” di Mario Martinelli (La Grafica). Menzioni speciali a “Le notti dell’orso” di Stefano Il Gruppo piloti di montagna in Unterthiner, “Danzare sulla occasione del primo raduno sul corda” di Kurt Diemberger e “Il ghiacciaio del Rutor: da destra Erich Cervino è nudo” di Enrico Abram, Paolo De Lorenzi, un istruttore Camanni. Nel corso dell’anno la svizzero, Cesare Balbis e Alvaro rubrica letteraria del rinomato Castagneris. portale informatico ha presenta- to 1177 opere di 271 editori. Pelli di foca ■ Nel calendario 2010 della Coppa delle Dolomiti (www.coppadelledolomiti.it) figura la Sellaronda Ski Marathon che quest’anno parti- rà da Canazei, la Ski Alp Val Rendena di Pinzolo, la Lagorai – Cima d’Asta nella Conca del Tesino, la giovane Palaronda Ski Alp nelle Pale di San Martino di Castrozza, e le irriducibili Pizolada delle Dolomiti a Moena e Ski Alp Race Dolomiti di Brenta a Madonna di Campiglio. Addii ■ Igor Man, vero nome Igor Manlio Manzella, uno dei più noti giornalisti italiani, si è spen- to a Torino il 18 dicembre a 87 anni. Suo è il commento al film ufficiale di Marcello Baldi sulla spedizione italiana al K2 del 1954. Man ha lavorato al quoti- diano La Stampa fin dal 1963 e ha intervistato personaggi sim- bolo del Novecento come John Fitzgerald Kennedy, Nikita Khrusciov, Che Guevara, Ghed- dafi, Khomeini, Yasser Arafat e Shimon Peres. In mostra ■ Fino al 25 aprile alla Casa Gran Paradiso (www.casa-gran- paradiso.it) di Ceresole Reale (TO) è aperta la mostra “Guide alpine dal Piemonte alle monta- gne del mondo” con foto e fil- mati a cura di Enrico Camanni, realizzata dal Museo Nazionale della Montagna del CAI di Torino e dalla Regione Pie- monte, con il Collegio regionale guide alpine del Piemonte. Carnevale ■ Verrès, Pont-Saint-Martin, Nus, Quart e il quartiere Saint- Martin di Aosta, rivivono gli arcaici riti propiziatori dei con- Challant, figlia del signore del 14 e il 16 febbraio a Saint- la principessa Sottozero, sovra- tadini legati alla fine dell’inver- luogo, che scesa in paese si Rhémy-en-Bosses, la manifesta- na delle regioni polari, e il suo no e all’arrivo della primavera fermò a festeggiare e danzare zione più complessa e tradizio- affidato assistente Folletto Flip con momenti di aggregazione con la popolazione. Il Carnevale nale in cui il corteo è aperto da invitano i piccoli visitatori a sociale e divertimento. di Pont-Saint-Martin giunge Napoleone. vivere un’avventura da favola Spettacolare l’appuntamento invece alla centesima rievoca- tra gli animali invernali e le loro del 13-14-15-16 febbraio a zione dall’11 al 17 febbraio. Coccole abitudini, alla ricerca di orsi Verrès, rievocazione storica di Il più antico carnevale della ■ Il Museo Tridentino di bruni, cervi e marmotte. una vicenda del 1449 che vede regione è comunque quello della Scienze naturali dedica ai ragaz- Prevista anche una buona come protagonista Catherine de Coumba Freida (valle fredda) il zini le “coccole con merenda”: merenda. ■

LO SCARPONE, FEBBRAIO 2010 - 25 News dalle aziende A cura di Susanna Gazzola (Servizio pubblicità)

HAUTE ROUTE PLUS: nuovo TLT Vertical ST White. Infine per le per i professionisti e gli amatori ovunque sciatrici più aggressive ed energiche, che vogliano andare. DONNE CHE PUNTANO IN ALTO richiedono uno scarpone da freeridetouring SCARPA fondata nel 1938, produce performante, Dynafit ha creato il nuovo scarponi performanti per scialpinismo, GAIA TX-F Women. climbing, hiking, e molte Per informazioni: www.dynafit.it altre attività outdoor, con sede ad Asolo, in provincia di Treviso, a cui ha affiancato nel 2005 una filiale a Boulder in Colorado, che ha permesso una costante crescita oltreoceano direttamente nel mercato DYNAFIT E SCARPA: statunitense. UNA PARTNERSHIP SCARPA e DYNAFIT rappresentano due marchi in continua evoluzione e i prodotti D’ATTACCO! che escono dai laboratori di ricerca e ’inserto “Quick Step-In” al centro sviluppo delle due aziende rappresentano dell’alleanza strategica tra le due un simbolo dell’eccellenza in un mercato Laziende più rappresentative dello globale sempre più esigente. E’ certo che scialpinismo. questa alleanza darà ulteriore valore ai due Dynafit, il nome che ha rivoluzionato lo partner nel mercato mondiale. ynafit mette la donna al centro delle scialpinismo degli ultimi vent’anni, annuncia proprie attenzioni. Il fornitore “totale” un importante accordo siglato in questi Ddi articoli per lo scialpinismo, infatti, giorni con Scarpa, azienda italiana di presenta per la prima volta una collezione calzature sportive. L’azienda del gruppo PRECISIONE SUL GHIACCIO completa tutta in chiave femminile. Sci, OberAlp di Bolzano concede la licenza CON I NUOVI PRODOTTI attacchi e scarponi, una proposta integrata d’uso dell’inserto “Quick Step-In”, brevetto e unica nel suo genere che valorizza un Dynafit che agevola l’inserimento dello CASSIN 2009-2010 binomio fondamentale: estrema leggerezza scarpone nell’attacco. A partire dall’inverno per aumentare le prestazioni ed eleganza 2010/11 anche gli scarponi da scialpinismo per soddisfare il gusto estetico delle a marchio Scarpa saranno dotati di questo scialpiniste. particolare che facilita l’operazione di Nello scialpinismo è particolarmente aggancio. importante tener conto dei requisiti specifici Un’operazione, quella appena firmata tra i delle donne e dell’anatomia femminile. due marchi internazionali dello sci L’obiettivo, in fondo, è garantire prestazioni alpinismo, che pone gli scarponi con fisiche elevate anche in condizioni l’inserto Quick-Step-In come indicatori atmosferiche estreme. Dynafit ha dedicato importanti del settore di riferimento. Infatti, un apposito reparto, che si avvale anche grazie all’innovazione introdotta da della collaborazione di un team di atlete, per DYNAFIT a partire dal 2005, l’aggancio degli lo sviluppo esclusivo di prodotti destinati al scarponi dotati di questo sistema è due segmento “rosa” del mercato dello sci in volte più facile rispetto al sistema alta quota. tradizionale. ompagni di avventura nelle Il nuovo sci Dynafit Haute Route Plus Da quando nel 1989 introdusse per la prima arrampicate invernali, i prodotti Women è il risultato di una proficua volta il noto attacco da scialpinismo, CCASSIN dedicati all’ice climbing collaborazione. Nel maggio 2008 le donne DYNAFIT viene riconosciuta come l’azienda sono studiati per permettere la massima del team Dynafit hanno percorso i 145 leader mondiale della disciplina. Oggi vanta sicurezza agli scalatori. C.A.M.P. presenta chilometri del tratto Chamonix- Zermatt- un’offerta unica e completa per gli per il 2010 piccozze e ramponi con una Alagna – oltre 11 mila metri di dislivello – in appassionati dello sci fuoripista o delle tenuta eccezionale, oltre a praticità e due giorni e mezzo e, si badi bene, senza sciate in alta quota: dagli scarponi agli sci, leggerezza. aiuti esterni. La spedizione è stata da loro passando ovviamente per il famoso Nella foto CASSIN C14, rampone 14 punte stesse chiamata “Haute Route Plus”. E “attacchino”, senza dimenticare per cascate di ghiaccio e dry tooling. Punte sono state proprio le stesse partecipanti al abbigliamento e accessori. Nelle salite in frontali in acciaio forgiato, trasformabili in progetto ad aiutare Dynafit nello sviluppo velocità e nelle discese mozzafiato lungo i monopunta e modificabili in inclinazione, dello sci Haute Route Plus Women, adatto a pendii rocciosi del Gasherbrum II, nelle per maggior precisione d’appoggio. Peso un’ampia gamma di impieghi e a tutti i tipi di spedizioni scialpinistiche in Himalaya, o più (escluso antibott): 1130 g neve. Dynafit ha sviluppato anche l’attacco semplicemente nelle escursioni sulle nostre ideale per lo sci Haute Route Women: il Alpi, DYNAFIT è sempre il partner affidabile Per informazioni: www.cassin.it

26 - LO SCARPONE, FEBBRAIO 2010 Cultura Un convegno sul cantore delle Dolomiti L’eredità di Antonio Berti

“Antonio Berti ieri e oggi”. Questo il titolo storia dell’alpinismo. Italo Zandonella Un padre ineguagliabile del convegno che si è svolto il 5 dicembre a Callegher, scrittore, alpinista accademico, già Padova presso il Municipio, organizzato dalla presidente del TrentoFilmfestival, parlando per gli storici dell’alpinismo Sezione di Padova del CAI e dalla di “Dalla montagna alla poesia e ritorno” ha Un aspetto del convegno su Antonio Berti, grande Fondazione Antonio Berti con il definito le opere di Berti “diamanti di storico dell’alpinismo: al centro, tra i relatori, il supporto della Presidenza generale scrittura”, citando numerosi passi presidente della Fondazione Berti Luigi Brusadin. del Club Alpino Italiano, del Gruppo tratti da diverse, autorevolissime A margine dell’incontro è stato consegnato il Sigillo regionale CAI Veneto e del Comune fonti: grandi poeti e intellettuali, alpi- della Città di Padova a Camillo Berti, a Luigi di Padova, in occasione del cente- nisti e scalatori, da Manzoni a Dante, Brusadin e allo scrittore Armando Scandellari da nario della guida “Le Dolomiti della all’illustre filosofo Immanuel Kant, a parte del sindaco di Padova Flavio Zanonato. Inoltre sono stati consegnati omaggi a Camillo Berti Val Talagona e il rifugio Padova”, Cassin e Comici, per evidenziare trat- e alle sezioni CAI di Venezia, Padova e Vicenza. scritta dal grande pioniere dell’alpi- ti di “poesia e spesso anche raffinata Le opere artistiche, che riproducono rifugi e nismo veneto, ora riproposta in ironia” tipici dello stile letterario del bivacchi, sono di Redento Barcellan, artigiano stampa anastatica. grande dolomitista, autore anche di “Parlano padovano che ha costruito tutti i bivacchi modello Armando Ragana, presidente della Sezione i monti”. “Antonio Berti”, ha concluso, “è Fondazione Berti posti sull’arco alpino (foto di di Padova, ha ripercorso in apertura la storia stato poeta della montagna e della vita”. Michele Mornese). del rifugio Padova. Luigi Brusadin presidente Spiro Dalla Porta Xydias presidente del della Fondazione Antonio Berti e moderato- Gruppo italiano scrittori di montagna, ha sot- Antonio Berti rivive in noi”. re del convegno, ha sottolineato che la fon- tolineato che le opere di Berti non sono sem- Francesco Carrer, componente del dazione, nata nel 1959, si è posta la finalità di plici guide per illustrare gli itinerari, non for- Comitato direttivo centrale del CAI, interve- “continuare l’opera di Berti, valorizzarne il niscono solo nozioni, ma sono veri e propri nendo in rappresentanza del presidente pensiero e proseguire sul sentiero da lui trac- “atti d’amore per la montagna, lavori artistici generale del quale ha portato i saluti, ha ciato”. Camillo Berti, figlio di Antonio, ha per ricreare il fascino dei monti”. Mirco espresso “apprezzamento, anche a nome del ricordato la figura del padre e le fasi salienti Gasparetto, della Commissione cultura della professor Salsa, per questa iniziativa” met- della sua vita: “Laureatosi brillantemente in Sezione di Treviso, intervenendo sugli “Eredi tendo in rilievo l’importanza della “ricchezza medicina e chirurgia, fu molto apprezzato di un alpinismo senza tempo” ha evidenziato e diversità dei punti di vista emersi nel con- negli ambienti accademici. Nella prima guer- che tra gli eredi di Berti si può annoverare vegno”. Dopo aver rivolto ringraziamenti par- ra mondiale prestò servizio come medico nei Casara, Angelini, Buscaini, in quanto “tutti ticolari alla Fondazione Antonio Berti, alla battaglioni degli alpini. I suoi studi e le sue coloro che hanno saputo mantenersi aderen- Sezione di Padova, ai relatori del convegno e ricerche sulle Dolomiti lo resero un punto di ti al messaggio e ai valori di Berti, hanno un al responsabile della comunicazione riferimento per alpinisti e appassionati. Oggi tratto fondamentale in comune: percepisco- Vatteroni, ha infine sottolineato che “Antonio il suo spirito continua a vivere nella fonda- no la montagna in senso profondo, come Berti è oggi più vivo che mai grazie ai contri- zione a lui intitolata”. stato d’innamoramento”. buti che ha lasciato, alla sua testimonianza e Alessandro Gogna, alpinista e scrittore, ha “Il passato attraverso queste rievocazioni alle strade che ha aperto. La lezione di Berti messo in evidenza come, grazie all’imposta- acquisisce la dimensione di una forza dina- è particolarmente significativa in quanto zione scientifica e alla qualità delle sue opere, mica per progettare il futuro dell’uomo”, ha lezione di metodo. I suoi lavori non invec- Berti possa essere considerato “uno dei detto Vinicio Vatteroni, responsabile della chiano perché esprimono carisma, qualità e primi, forse il primissimo, storico dell’alpini- comunicazione e direttore editoriale dello competenza. Sono testimonianza della gran- smo”: ricerca, organizzazione dei materiali, Scarpone e della Rivista del CAI. “Per la de bellezza e dell’amore per la montagna. suddivisione dei gruppi e sottogruppi mon- ricerca storica l’avvenire è il passato che Anche tornando all’opera di Berti, lo stesso tuosi secondo criteri precisi, indicazioni torna ad essere: in questa attualizzazione Club Alpino Italiano potrà trovare la strada bibliografiche e citazione delle fonti fanno risiede la modernità della ricerca storica. del futuro”. infatti dei suoi lavori opere importanti per la Grazie dunque anche al convegno di oggi Michele Mornese

LO SCARPONE, FEBBRAIO 2010 - 27 QUI CAI Attività, idee, proposte

riorganizzazione dei corsi sezionali per raggiungere un’offerta più In cammino ampia e un’articolazione più coerente. L’obbiettivo è quello di diffe- renziare i corsi attribuendo loro difficoltà crescenti; dai primi approc- con le Penne nere ci con un corso A1 molto ecumenico fino alle iniziali esperienze da capocordata dell’allievo nei corsi di perfezionamento (AR1 in falesia, AR2, AG2, A3, SA3). Le scuole potranno anche svolgere corsi mono- tematici su materie specifiche come ferrate, arrampicata artificiale su roccia, autosoccorso in valanga, manovre di autosoccorso. A Renato Veronesi, componente della CNSASA e INSA, è toccato il compito di spiegare genesi e “istruzioni per l’uso” della nuova figura dell’istruttore sezionale. “Più complicato a dirsi che a farsi” ha assi- curato Veronesi, grazie alla piattaforma di servizi informatici della CNSASA, già utilizzata dalle scuole per la concessione di nulla osta e altre operazioni ormai eseguibili da tempo collegandosi al sito www.cnsasa.it . Infine Luca Frezzini, IA e membro del Comitato cen- trale di indirizzo e controllo, ha ricordato che il Club Alpino Italiano persegue e difende un alpinismo di ricerca e di avventura, non solo il modello “plaisir”.

Trieste Più luce nella Grotta Gigante A più di mezzo secolo dall’in- n occasione del decennale del Camminaitalia un gruppo di stallazione della prima illumi- alpini e soci del CAI delle rispettive sezioni piacentine si nazione elettrica effettuata nel sono ritrovati al passo dello Zovallo in alta Val Nure per 1957, la celebre Grotta Gigante Iun’escursione fino al Lago Nero. Nel 1999, come si ricorde- (www.grottagigante.it) di rà, il lungo serpentone di militari in servizio attivo e di appassio- Trieste dispone ora di un nati escursionisti attraversò l’Italia, dalle isole agli Appennini e nuovo impianto, realizzato in infine alle Alpi. L’amore per la montagna, che caratterizza e modo conforme alla vigente accomuna entrambi i sodalizi è stato il catalizzatore di questo normativa e alla messa in sicu- rezza della cavità più grande nuovo incontro avvenuto in ottobre: fino al lago Nero gli escur- del mondo, visitata annual- sionisti sono stati aiutati nel trasporto dei materiali da due mente da oltre settantamila meravigliosi muli il cui scalpicciare, familiare a molti degli alpi- persone. Affidata dal secondo ni, avrà sicuramente fatto riemergere vecchi ricordi, e giunti alla dopoguerra alle cure della meta hanno ricordato i caduti della montagna, tramite Lucio Commissione grotte Eugenio Calderone del Comitato direttivo centrale del CAI, con Gian Boegan della Società Alpina Luca Gazzola che ha recitato la Preghiera dell’alpino. delle Giulie, la meravigliosa Un buon vin brulè organizzato dalle Penne nere ha riscaldato caverna (larga 65 metri, lunga i cuori accompagnando la gustosa grigliata del CAI. 280, profonda 120 e con una L’ascensione sul Monte Nero ha degnamente sigillato una volta a cupola alta 107 metri giornata di amicizia e collaborazione che presto si replicherà. che potrebbe contenere la basilica di San Pietro!) dispone anche di una moderna rete di Crema Gli istruttori lombardi a congresso trasmissioni via radio tra l’in- Sono stati 125 i corsi organizzati nel 2009 dalle 50 scuole lombarde terno e una postazione fissa di di alpinismo, sci alpinismo e arrampicata (due le neonate: Valcalepio ascolto. Infine, a quanto si e CAI Menaggio). Lo ha comunicato il 17 novembre al congresso di evince da un opuscolo diffuso dalla Regione autonoma Friuli Venezia Crema il presidente della Commissione lombarda Antonio Radice. In Giulia, è stato messo in sicurezza anche il corrimano esistente lungo quattro anni la Lombardia ha anche titolato 80 nuovi istruttori regio- le ripide scale e gli aerei sentieri che si inerpicano nella grotta. Gli nali. Con i suoi 198 istruttori nazionali, 396 regionali, quasi 900 sezio- interventi sono stati curati dagli architetti Alessio Fabbricatore e nali, questa ragione rappresenta in effetti quasi 1/3 delle forze totali Loredana Venturelli con la collaborazione di Maria Grazia Wilfinger. afferenti alla CNSASA e vuole contare e darsi da fare, come è nel suo dna. L’importanza delle scuole e il significato da attribuire al concet- to di sicurezza in montagna sono stati gli argomenti dell’intervento di Ortona Vent’anni tra Majella e Adriatico Vincenzo Torti, vice presidente generale del CAI. La Sezione di Ortona del Club Alpino Italiano, fondata nel 1991, com- Dalla Libera, presidente della CNSASA, ha affrontato i temi caldi pie vent’anni. È nata per volontà di alcuni amici appassionati di mon- che stanno impegnando la Commissione nazionale. In primo luogo la tagna che, invece di andare a tuffarsi nelle fresche acque

28 - LO SCARPONE, FEBBRAIO 2010 QUI CAI Attività, idee, proposte dell’Adriatico nelle calde giornate estive, preferivano andare a sudare e faticare risalendo i ripidi e assolati sentieri della Majella. “Vogliamo Facilitazioni provare a vedere quante persone amano la montagna come la amiamo Famiglie numerose noi e non lo sanno?” , si chiesero vent’anni fa i padri fondatori. “Così da allora le stagioni si sono avvicendate”, dice il presidente Francesco l Comitato centrale di indirizzo e controllo ha deciso di agevo- Sulpizio, “come i tanti soci che si sono alternati, alcuni con entusia- lare i soci giovani appartenenti a famiglie numerose di iscritti al smo e volontà di collaborazione per la crescita del sodalizio e altri che Isodalizio. Pertanto, a partire dal secondo figlio in poi, al socio si sono lasciati guidare godendo delle bellezze che la montagna offre giovane è richiesta la quota di 6 euro anziché di 18,50. Per appli- ai suoi frequentatori. Un ricco calendario di eventi è stato stilato care la riduzione, al momento del rinnovo il socio giovane dovrà (www.caiortona.it) per festeggiare questo compleanno e, come sem- necessariamente avere un socio ordinario di riferimento (capo pre, ci auguriamo che ogni socio ne tragga la propria gratificazione”. nucleo) e appartenere a un nucleo familiare con più di due figli iscritti al sodalizio (vedere circolare a pag. 22).

Treviso Cina segreta a prezzi agevolati caveaux blindati di Pechino, una straordinaria collezione di gioiel- Importanti agevolazioni sono offerte ai soci del CAI in occasione li di corte, le mitiche porcellane Ming, preziosi dipinti su rotoli di di un grande evento culturale, la seta, mobili intarsiati, abiti in broccato di seta, statue di bronzo mostra “I segreti della Città Proibita - dorato, gli antichi strumenti astronomici introdotti alla Corte Ming Matteo Ricci alla corte dei Ming” da padre Matteo Ricci e uno spettacolare modellino in legno che (prenotazioni tel 0422.513150, riproduce nei minimi dettagli la Città proibita in scala 1:200 e che www.laviadellaseta.info) aperta fino copre 40 mq di superficie. Con la tessera del Club Alpino Italiano il al 9 maggio a Treviso, presso la bel- biglietto viene ridotto (8 euro anziché 10) e la visita guidata è scon- lissima Casa dei Carraresi, con i tata (40 euro anziché 80 martedì, mercoledì e giovedì, 60 euro anzi- seguenti orari: martedì, mercoledì, ché 80 venerdì, sabato e domenica). giovedì: 9-19; venerdì, sabato, dome- Ai soci del CAI viene inoltre praticata l’esenzione del diritto di pre- nica: 9-20. La rassegna, curata da vendita di 1,50 euro per persona, e il guardaroba (10 euro per grup- Adriano Màdaro e organizzata dalla po) è gratuito. L’interesse degli organizzatori per il Sodalizio nasce, a Fondazione Cassamarca, offre circa quanto gentilmente comunica il vicepresidente di Treviso Aldo 300 preziosi reperti provenienti dai Solimbergo, dalla collaborazione avvenuta per la realizzazione del palazzi imperiali e dai siti archeologici di recente apertura: tra gli volume “Montagna veneta ieri, oggi, domani” nel quale Màdaro ha altri le due corone imperiali che per la prima volta escono dai dato una bella testimonianza sul tema “Cina e montagna”. ➔

Pubblicazioni e Maria Cristina Strocchi, collana del nel secondo Nicoletta “Quaderni TAM Arrampicata Bressa, Bruno Capretta, del Club Alpino in due volumi Sandro Neri, Andrea Italiano” sono Ponchia e Maria Cristina pubblicati gli atti a collana dei Manuali del Strocchi, disegni di a cura della Club Alpino Italiano si è Gabriella Piardi. Come Commissione arricchita di due nuovi L precisa il presidente centrale TAM. volumi dedicati all’arrampicata. Il generale Annibale Salsa Durante il primo (soci 14 euro, non soci 22) nella presentazione, convegno sono riguarda capacità organiche di l’opera colma un vuoto stati trattati base nell’arrampicata e nella produzione argomenti nell’allenamento, il secondo manualistica “generato inerenti i vari (soci 20 euro, non soci 30) la dall’esigenza di porre al aspetti delle preparazione fisica e servizio delle nuove figure di titolati – gli captazioni delle acque montane psicologica. I testi di entrambi i volumi, istruttori di arrampicata libera – chiare finalizzate alla produzione di energia nati dalla collaborazione tra Commissione linee di indirizzo tecnico e formativo idroelettrica. Nell’ultima di copertina del nazionale scuole di alpinismo, sci uniformi e condivise”. Con l’uscita dei due volume va segnalato un saggio del alpinismo e arrampicata libera e volumi salgono a 21 i manuali del Club presidente generale Annibale Salsa sul Commissione centrale per le Alpino Italiano, mentre altri cinque sono in tema “L’acqua come principio di vita”. La pubblicazioni, sono preparazione. pubblicazione di 80 pagine include un a cura di Augusto compact disc con i testi delle relazioni, la Angriman. Nel documentazione fotografica e i Power primo volume Gli atti del convegno point presentati. Oltre che ai partecipanti hanno collaborato al convegno, gli Atti saranno inviati Luisa Bedin, Bruno sull’acqua gratuitamente a tutte le sezioni e agli Capretta, Lorenzo “Energia dall’acqua in montagna, costi e operatori nazionali TAM. Eventuali Della Vecchia, benefici” era il tema del convegno richieste dovranno essere inoltrate alla Luca Donatelli, pubblico organizzato dal CAI il 13 giugno CCTAM, presso Giancarlo Brambilla Donatella Noventa, a Solaro (Milano) di cui ha riferito [email protected] oppure a Miranda Andrea Ponchia, ampiamente lo Scarpone di luglio che ha Bacchiani [email protected], indicando Enrico Resia Dani dedicato all’evento la copertina. Ora nella l’indirizzo postale del richiedente.

LO SCARPONE, FEBBRAIO 2010 - 29 QUI CAI Attività, idee, proposte

Ambiente Il CAI per lo sviluppo sostenibile del Terminillo e dei Monti Reatini l punto sull’emergenza riguardante il approfondito il tema “L’impegno del CAI Legambiente). Da segnalare, tra gli altri, Terminillo, minacciato da insostenibili sugli Appennini come sulle Alpi per lo gli interventi di Stefano Protto, vice- Iprogetti di ampliamento degli impianti sviluppo sostenibile delle Terre Alte”, presidente del CAI Lazio che ha ripercorso per lo sci di pista, di cui si è dato un ampio richiamandosi costantemente ai la memoria storica dell’impegno del CAI a resoconto su La Rivista di documenti ufficiali di regolamentazione e tutela del Terminillo, e di Carlo Alberto settembre/ottobre 2009 è stato fatto il 28 auto-regolamentazione di cui il CAI si è Pinelli il fondatore di Mountain Wilderness novembre presso la sede del CAI di Roma dotato; il professor Carlo Blasi, naturalista, che per tanti anni è stato, e continua a nel quadro di un convegno sul tema “Lo docente di ecologia e direttore del essere, una vera coscienza critica sviluppo sostenibile del Terminillo, tra Dipartimento di Biologia Vegetale de all’interno e all’esterno del CAI. l’istituzione del Parco Regionale e le l’Università “La Sapienza” di Roma, che Spunti di grande interesse sono arrivati ipotesi di sfruttamento sciistico intensivo”. ha illustrato il grande valore naturalistico- anche dalle presentazioni di Ines Millesimi L’incontro è stato organizzato dalla CTAM ambientale del Terminillo, precisando (ANISA) e Carla De Angelis (Italia Nostra), di Roma con il supporto del Consiglio anche gli obiettivi di tutela e i possibili nonché da un appassionato intervento di direttivo della sezione, nonché del GR progetti di ricerca; il dottor Silvano Paolo Piacentini, presidente onorario della Lazio e della Commissione regionale TAM. Falocco, economista esperto di sviluppo FIE Lazio e del Parco naturale regionale Hanno aperto i lavori i saluti e i messaggi locale e di economia dell’ambiente, dei Monti Lucretili. di sostegno del presidente del sodalizio amministratore delegato di Ecosistemi srl, Di grande importanza, infine, è stata romano Roberto Niolu e del presidente del che ha affrontato il tema “Lo sviluppo l’opportunità di confrontare le diverse CAI Lazio Luigi Scerrato, il quale ha turistico delle aree protette e il declino opinioni nel rispetto del pluralismo, ribadito la ferma posizione del GR a favore dello sci di pista: tendenze in atto e casi di soprattutto dal territorio. Molto utile è stato dello sviluppo sostenibile dell’Appennino studio”. coniderato l’intervento del reggente della laziale. Alle relazioni è seguito un dibattito Sottosezione di Leonessa, architetto Pino La discussione è stata introdotta da una imperniato sugli interventi programmati dei Calandrella, che ha insistito sulla breve relazione di Alessio Liquori (ORTAM, responsabili delle organizzazioni che necessità di proseguire sulla strada delle Sezione di Roma) ed è stata sviluppata hanno fiancheggiato il CAI durante la proposte concrete, perché il CAI continui a grazie agli interventi tecnico-scientifici dei mobilitazione per il Terminillo (ANISA, FIE rappresentare un presidio contro la tre relatori principali: Miranda Bacchiani Lazio, Uisp Lega Montagna, Mountain marginalizzazione delle Terre Alte, anche (presidente della CCTAM CAI) che ha Wilderness, WWF, Italia Nostra, e soprattutto sull’Appennino. Bergamo Medicina e salute Genova Insediata la nuova CORSFE LPV “Medicina e salute in monta- Prsso la Sezione Ligure di Genova si è insediata in dicembre la gna”, il nuovo manuale di nuova commissione ligure, piemontese e valdostana per lo sci fondo- Annalisa Cogo (Hoepli, 211 escursionismo (CORSFE LPV) alla presenza di Gianpiero Zunino e pagine, 19,90 euro), è stato pre- Marino Bernardinelli, rispettivamente presidente e segretario del sentato al Palamonti di Gruppo regionale Liguria, in rappresentanza degli altri GR del rag- Bergamo dall’autrice. Nel libro gruppamento di area LPV. la dottoressa Cogo ha cercato Zunino ha sottolineato l’importanza del ruolo dell’organo tecnico di rendere più facili alcuni con- che ha la responsabilità di portare operativamente sul campo il cetti offrendo consigli sulla nome, l’immagine e l’operato del Sodalizio, e ha indicato nella colla- preparazione e sulla prevenzio- borazione proficua fra GR e OTPO la chiave per l’affermazione e lo ne per chi frequenta la monta- sviluppo del Club Alpino Italiano sul territorio e nella società. gna. Non mancano alcune Presidente della nuova CORSFE LPV è stato eletto Flavio Panicucci annotazioni storiche. Il libro è della Sezione Ligure (che succede a Guido Albertella), vice presiden- suddiviso in 12 capitoli, più te Michela Ruffa della Sezione di Giaveno (TO), mentre Sandro un’appendice, le conclusioni e Russo, sempre della Sezione Ligure, è stato nominato segretario e la bibliografia. Albertella ha ricevuto l’incarico di tesoriere. Le sfide che aspettano la CORSFE LPV sono tante, prime fra tutte l’organizzazione della Settimana nazionale per il 2011 e il contributo da fornire al processo Escursionismo di ricollocazione dello SFE nell’ambito del CAI. Varato il Trenotrekking 2010 Milano Bosnia, genti e sentieri stata varata la quattordicesima edizione del progetto Nell’estate del 2007 il piccolo villaggio di Vardiste, frazione della Trenotrekking. Ecco le prossime escursioni: 14/2 Linea città di Breza nella Bosnia centrale, ha accolto un agguerrito gruppo Genova-Pisa: Sestri Levante-Moneglia. CAI Massa, F. È di giovani volontari italiani che armati di vernice e pennelli avevano Manfredi 348.1195636; 7/3 Linea Cuneo-Ventimiglia-Monaco. il compito di tracciare sentieri, montani ma non solo, nei dintorni CAI Cervasca. A. Turco 0171.403477; 7/3 Linea Terni- della cittadina. La preziosa opera dei “tracciatori di sentieri” ha con- Sulmona. Rocca di Corno - rif. Cagnano - Antrodoco. tribuito a fornire agli abitanti di queste zone un’importante possibili- Escursione con racchette da neve. CAI Antrodoco. E. Boscacci tà di sviluppo, realizzando percorsi escursionistici in aree libere dal 338.8836700. M. Teofili 348.7072467. pericolo delle mine anti-uomo. Il 26 febbraio presso la SEM (via Volta

30 - LO SCARPONE, FEBBRAIO 2010 Sicurezza e prevenzione La Regione Toscana 22, Milano) Silvestro Francesco Rivolta racconterà questa esperienza patrocinata dall’Istituto per l’Europa centrorientale e balcanica. collabora con il CAI Le attività si sono svolte in collaborazione con alcune associazioni locali, cosicché bosniaci e italiani hanno potuto lavorare fianco a a Regione Toscana ha lanciato alla fine del 2009 il progetto fianco, seguiti da accompagnatori preparati che dovevano verificare “Montagna sicura”, una campagna rivolta a tutti i cittadini. la tracciabilità dei sentieri. L“Siamo convinti”, ha detto l’assessore regionale alle politiche per la montagna Marco Betti, “che con una maggiore informazione, un’adeguata preparazione e una serie di Cedegolo (BS) Ragazzi intrepidi (e fortunati) indispensabili precauzioni da adottare prima e durante le Il quotidiano “Bresciaoggi” ha dedicato un articolo elogiativo ai escursioni, possiamo aumentare la sicurezza di chi si avventura ragazzi dell’alpinismo giovanile del CAI Cedegolo. “Non hanno paura in montagna”. Due pieghevoli sulla sicurezza sono stati diffusi di niente”, racconta l’accompagnatore Gianni Blanchetti, “cammina- durante varie manifestazioni. Il progetto, oltre che dalla Regione no volentieri anche sotto la pioggia, e addirittura dicono che sotto Toscana, è promosso dal Gruppo regionale CAI Toscana, dal l’acqua si divertono di più. I nostri ragazzi sono in realtà molto meno Soccorso alpino e speleologico toscano, dalle Guide alpine della addomesticati di quel che si crede. A ogni uscita circa una quaranti- Toscana e dal Laboratorio di monitoraggio e modellistica na sono condotti a spasso sulle montagne: per tutto l’anno, a regola- ambientale per lo sviluppo sostenibile (Lamma) il cui sito ri intervalli di qualche settimana, sono accompagnati a vagabondare www.lamma.rete.toscana.it/ descrive le condizioni meteo delle in Valcamonica e un po’ su tutto l’arco alpino. Apuane, di Lunigiana, Garfagnana, Appennino pistoiese, “Il loro divertimento preferito sono le gite di due giorni con pernot- Mugello, Casentino e dell’Amiata, cioè di tutto il territorio tamento in rifugio: allora si scatenano, chiacchierano fino a tardi, si montano della Toscana. Altre informazioni on line su sentono grandi e poi la mattina alle 6 fanno fatica ad alzarsi. Ma è l’in- www.regione.toscana.it/montagnasicura

certezza d’un momento, perchè hanno sempre voglia di fare e anda- re”. Sapientemente guidata da Caterina Facchini, la Sezione di Cedegolo dispone ora di una nuova sede sociale. “Ringrazio personalmente tutti coloro che hanno lavorato per ren- derla operativa”, scrive Caterina nel notiziario L’Isiga, “in particolare Stefano, Alessandro, Giuseppe e Diego, che hanno dedicato tante ore per concretizzare quello che oggi è sotto gli occhi di tutti. Un ringra- ziamento particolare va al Comune di Cedegolo che ha concesso i locali e un buon contributo per l’acquisto dei materiali, e invito tutti a farci visita nella nuova sede che accoglie i suoi ospiti con un augu- rio speciale scritto sulla porta d’entrata: “Chi sale in alto vede ➔

CAI REGIONI Notizie dai gruppi regionali

SARDEGNA (Progetto REI); i principi generali di pianifi- coordinate cartografiche, reticolo UTM; A lezione di sentieristica cazione delle reti sentieristiche; la segna- archivio o “Catasto” dei sentieri - secondo i letica verticale e quella orizzontale; i criteri criteri stabiliti dal CAI - e la sua struttura dei Il Gruppo Regionale CAI Sardegna ha generali e operativi attinenti il rilievo dei dati (PROTSIS); monitoraggio e rilievo organizzato in novembre, con la preziosa e luoghi di posa; il Catasto dei sentieri e i (punti, linee, modello della rete ed esempi di decisiva collaborazione del Gruppo di lavoro relativi strumenti informatici (software: reti esistenti); strumentazione per il sentieri e del Gruppo di lavoro cartografia Sentieridoc e Luoghi); la manutenzione dei monitoraggio; strumenti informatici per la della Commissione centrale di sentieri; l’organizzazione delle risorse gestione della cartografia: Ozi Explorer; escursionismo, il 1° Corso regionale di umane e materiali per la gestione dei sen- strumenti informatici per la gestione specializzazione in sentieristica e cartografia tieri; l’esemplificazione pratica delle varie dell’archivio: data base alfanumerici e GIS; articolato in due sessioni di due giorni situazioni riscontrabili sul campo. esercitazioni di monitoraggio/rilievo con ciascuna. Riconosciuto valido ai fini La seconda sessione, dedicata alla carta, GPS e scheda di campagna. dell’aggiornamento annuale degli AE della cartografia, ha visto invece Alessandro Geri Il corso è parte integrante e qualificante, a Sardegna dall’OTPO per l’Escursionismo e e Sergio Pigato impegnati a trattare in quanto informa il presidente del GR dalla CCE, il corso si è svolto a Putzu Idu, in particolare: ruolo degli esperti di Sardegna Peppino Cicalò, del Progetto RES territorio di San Vero Milis (OR), e ha visto la sentieristica e di cartografia (precisando - Rete Escursionistica della Sardegna, partecipazione di 26 soci, titolati e non, tuttavia che: «non basta la sola primo passo di un percorso verso il appartenenti alle sezioni di Cagliari, di partecipazione al presente corso per raggiungimento di un importante obiettivo: Nuoro e di Sassari. diventare esperti, anche se costituisce costruire all’interno del Gruppo regionale Nella prima sessione, dedicata alla sen- comunque un importante punto di una “squadra compatta di soci esperti in tieristica, Beppe Rulfo e Sandro Selandari partenza»); contenuti delle carte tecniche ed sentieristica e cartografia”. si sono alternati nell’attività didattica su escursionistiche; rilievo cartografico temi riguardanti i sentieri e le reti sentieri- finalizzato alla realizzazione di carte Gruppo regionale Sardegna stiche a finalità turistico-escursionistica (e escursionistiche; carte tradizionali e digitali; c/o Sezione di Nuoro non); la Rete escursionistica italiana riferimenti teorici su proiezioni, datum e Via Campania, 22 - 08100 Nuoro

LO SCARPONE, FEBBRAIO 2010 - 31 QUI CAI Attività, idee, proposte Concorsi GISM, due premi ➔ lontano, e chi vede lontano sogna di più”. L’ultima uscita del corso di alpinismo giovanile è stata effettuata il 27 dicembre l GISM (Gruppo Italiano Scrittori di Montagna, Accademia di all’Aprica e i ragazzi hanno avuto modo di guardare i cristalli di neve arte e cultura alpina) promuove due concorsi i cui premi con le lenti d’ingrandimento, ed è stata fatta una lezione di ricerca Iverranno consegnati ai vincitori in occasione del convegno con l’ARVA e di primo soccorso. I bambini, come si vede nella foto, nazionale il 19 giugno a Macugnaga in occasione dell’81° hanno terminato la giornata costruendo un bellissimo igloo! assemblea nazionale. Il premio “Giovanni De Simoni” alla sua 23ª edizione intende sostenere, incrementare ed evidenziare l’attività di un alpinista Avezzano (AQ) Alla portata di tutti che risulti improntata da intenti e volontà d’ordine artistico e Positivo il bilancio della Sezione di Avezzano che ha concluso la creativo. Il premio, che consiste in una artistica targa offerta da passata stagione con un’escursione al rifugio Telespazio. “La gioia Lino Pogliaghi, verrà assegnato a un alpinista che abbia svolto dei partecipanti, la serenità leggibile negli occhi di ognuno e la ascensioni classiche ed esplorative sulle Alpi e fuori della cerchia straordinaria capacità di comunicare anche tra persone che si alpina. incontravano per la prima volta hanno lasciato un segno profondo” Il premio letterario in memoria di Adolfo Balliano è destinato a è il commento dei soci. un’opera di narrativa di montagna. Verranno assegnati un 1° Soddisfatto il Consiglio direttivo della sezione che è riuscito in una premio di 750 euro e un 2° premio di 250 euro, indivisibili. I premi bellissima giornata di sole a portare oltre 120 persone a quasi 2.000 sono gentilmente offerti dalla vicepresidente Irene Affentranger. m, augurandosi che conservino la passione per la montagna e per le Gli scritti, di un’ampiezza minima di cinque cartelle e massima di cose semplici. L’invito è di restare in contatto con la sezione che per dieci cartelle dattiloscritte (70 battute per 30 righe), dovranno il 2010 ha in programma molte attività alla portata di tutti. essere rigorosamente inediti. Le segnalazioni degli alpinisti (Premio G. De Simoni) e gli elaborati (in un plico non raccomandato, in cinque copie anonime, contrassegnate Genova L’uomo e la montagna semplicemente da un motto) dovranno pervenire a Piero Carlesi, La 19ª edizione della rassegna “L’uomo e la montagna” organizzata via Togliatti, 21, 20090 Rodano (MI) entro il 30 aprile. dalla Sezione di Bolzaneto (GE) con il contributo della Provincia di Genova prosegue il 23 febbraio con la presentazione della videproie- zione “Guardando a Oriente” di Laura Parodi e Sandro Delle Rose; il Renzo Alberto Carazzo, accompagnatore di escursionismo e presi- 30 marzo Pino Bruzzi con la videoproiezione “Desert blanc immagi- dente della Sezione di Aosta, “e una volta frequentato il propedeutico née”; il 27 aprile con “Ciak, si gira a Borzonasca” presentato da con l’LPV mi sono rivolto alla CORLE (OTP Lombardia) per il corso Claudio Serra. Gli incontri si svolgono nei locali sociali di via C. Reta, di formazione e qualifica. Qui ho trovato l’ambiente, le persone e l’ac- 16 R a Genova Bolzaneto, inizio alle 20.45. coglienza davvero particolari: la commissione tecnica è guidata da un presidente all’altezza della situazione e da un direttore di corso pre- paratissimo su tutto, in particolare sull’etica che è al primo posto nel Aosta Un ringraziamento “particolare” nostro Sodalizio. Ringrazio la commissione, gli istruttori, i relatori, i “Desideravo partecipare a un corso di formazione AE”, scrive compagni di corso e tutti coloro che hanno collaborato al 6° corso di qualifica AE Lombardi, e in particolare il presi- Istruttori dente della CORLE, che con il suo fare, i suoi con- sigli e le sue lezioni ha confermato il mio pensie- A Bressan il Premio Gilardoni – Della Torre ro su ciò che credo sia il vero spirito del CAI. ssegnato annualmente a un istruttore nazionale per Grazie!”. particolari meriti didattici nell’ambito delle scuole del AClub Alpino Italiano, il Premio Gilardoni – Della Torre Parma Asta benefica per i sentieri è andato nel 2009 all’accademico Giuliano Bressan INA della Sono stati un centinaio i soci del Club alpino di Sezione di Padova a cui è iscritto dal 1973 (è in organico Parma che hanno aderito all’iniziativa Magna CAI presso la Scuola “F. Piovan” di Padova dal 1976). in Val Pessola. A quanto riferisce la Gazzetta di Il riconoscimento gli è stato consegnato in novembre a Parma, il pranzo e il tradizionale brindisi sono Pordenone in occasione del Congresso nazionale degli stati preceduti da una propiziatoria e gratificante istruttori. Bressan è stato tra gli ideatori (assieme a Grazian e escursione alle pendici del Monte Dosso (1245 Zanatoni) della “Torre di Padova”, struttura realizzata nel m). Il pranzo, che ha proposto un menù dedicato 1990 per la didattica relativa ai materiali e alle tecniche di al maiale, è stato piacevolmente allietato dalle assicurazione nonché per prove sperimentali sulle loro canzoni del duetto Paola & Loris. Sono state infi- caratteristiche ed è coautore di manuali tecnici del CAI (“Alpinismo su roccia”, “La ne messe all’asta le vecchie frecce segnaletiche sicurezza sulle vie ferrate: materiali e tecniche”, “I materiali per alpinismo e le relative appena sostituite e il ricavato è stato devoluto alla norme”) e di decine di articoli di divulgazione su argomenti tecnici. Ha predisposto manutenzione dei sentieri del nostro Appennino. numerose dispense didattiche (con video filmati, supporti in Power Point) utilizzate in tutti i corsi delle scuole del CAI su argomenti legati alla sicurezza, ai materiali e alle tecniche in alpinismo e arrampicata. Sempre in questa veste di divulgatore Bressan, Bergamo Sentieri di salute, una tesi che presiede dal 1999 la Commissione centrale materiali e tecniche, ha contribuito a La tesi di laurea di Irene Gentili, iscritta alla organizzare, presentandovi anche lavori scientifici, alcuni convegni internazionali e Sezione di Bergamo, s’intitola “Sentieri di salute: nazionali su argomenti di interesse per le scuole del CAI, per il CAI e per la UIAA. una ricerca sulla montagna e il suo potenziale Volontario del Soccorso alpino XI Zona - Stazione Euganeo-Berica (PD), vanta riabilitativo”, e prova scientificamente, alla luce infine un ragguardevole curriculum alpinistico con centinaia di impegnative delle ricerche in corso sulla montagnaterapia, il ascensioni e numerose spedizioni con l’apertura di diverse nuove vie e la salita di valore della montagna come potente antidoto per alcune cime inviolate. tutte le patologie della società postmoderna con-

32 - LO SCARPONE, FEBBRAIO 2010 QUI CAI Attività, idee, proposte

Sede centrale Realtà territoriali del CAI e sicurezza nei luoghi di lavoro

i segnala che dall’analisi delle di lavoro può autocertificare organizzazioni con meno di 15 dipendenti disposizioni integrative e correttive l’effettuazione della valutazione dei possono essere designati RLS territoriali. Sdel Decreto legislativo n.81/2008, rischi per la sicurezza e la salute dei Milano, 23 ottobre 2009 intervenute con Decreto legislativo lavoratori sui luoghi di lavoro - è Il Direttore CAI n.106/2009, emergono le seguenti comunque necessario individuare i (f.to dott.ssa Paola Peila) principali novità che interessano l’ambito rischi presenti; del volontariato: - designazione del responsabile servizio Il parere del vice presidente articolo 2 prevenzione e protezione (RSPP) Il generale Vincenzo Torti - esclusione dall’equiparazione al datore di lavoro può svolgere tale lavoratore dei volontari di cui alla legge incarico solo se in possesso dei requisiti “Una manifesta n. 266/1991. previsti dal D.Lgs.81/2008: titolo di antinomia” articolo 3 studio non inferiore al diploma di - esclusione delle organizzazioni di istruzione secondaria superiore e disposizioni correttive al Decreto volontariato di cui alla legge n. 266/1991 (maturità), attestato di frequenza con legislativo 81/2008 e, segnatamente, dai soggetti cui sono applicate le verifica apprendimento a specifici corsi Lquelle relative al nuovo disposizioni tenuto conto delle effettive formativi (da 16 a 48 ore); apparentamento tra la figura del particolari esigenze etc.etc. - nomina del medico competente per volontario e quella del lavoratore - inserimento del comma 12 bis che l’effettuazione della sorveglianza autonomo, rispetto al precedente che lo prevede nei confronti dei volontari di cui sanitaria in caso di rischi accertati. Di equiparava al lavoratore dipendente, non alla legge n. 266/1991 l’applicazione norma, in un contesto lavorativo in cui vi sanano la manifesta antinomia, già delle disposizioni previste per i lavoratori sono prevalentemente mansioni rilevata, con l’art. 2 comma 3 della autonomi. d’ufficio, i rischi individuati sono: L.266/81 sul volontariato. A) Al riguardo, si ritiene che le sezioni e incendio, elettrocuzione, esposizione a Tale disposizione, infatti, sancisce le altre realtà territoriali del CAI non siano contaminanti fisici e biologici (filtri l’incompatibilità della qualità di volontario assimilabili a “datori di lavoro” (se non per condizionamento/riscaldamento), tagli e (di cui alla legge medesima) “con i propri dipendenti ove ve ne siano), per piccole lesioni, lesioni o traumi da qualsiasi forma di rapporto di lavoro quanto attiene il loro rapporto con i soci, caduta, agenti chimici (toner), scorretta subordinato o autonomo e con ogni altro poiché questi prestano la loro attività – ergonomia delle postazioni di lavoro rapporto di contenuto patrimoniale con associativa e non lavorativa - in modo (affaticamento posturale e visivo – l’organizzazione di cui fa parte”. personale, spontaneo e gratuito, senza fini videoterminalista se > 20 Ciò significa che l’intervento correttivo di lucro anche indiretto ed esclusivamente ore/settimanali); ha sì “alleggerito” la posizione del per fini di solidarietà. - designazione dei lavoratori incaricati volontario, mantenendola però in bilico tra B) Per quanto invece concerne dell’attuazione delle misure di gli interessi tutelati dalla normativa sulla l’applicazione del D. Lgs. 81/2008 e s.m.i. prevenzione incendi e lotta antincendio, sicurezza e quelli sottesi alle Sezioni od alle altre realtà territoriali evacuazione e primo soccorso. Possono all’inquadramento del volontariato e alla del CAI, che abbiano lavoratori dipendenti essere designati solo coloro in possesso sua tutela e incentivazione. od assimilati (co.co.co., etc) si ritiene che dei requisiti previsti dal D.Lgs.81/2008: Di certo non può dirsi, ad un tempo, che il datore di lavoro, cioè il soggetto titolare titolo di studio non inferiore al diploma la figura del volontario è “incompatibile”, del rapporto di lavoro con il lavoratore o, di istruzione secondaria superiore oltre che con quella di lavoratore comunque, il soggetto che, secondo il tipo (maturità), attestato di frequenza con subordinato, anche con quella di e l’assetto dell’organizzazione nel cui verifica apprendimento a specifici corsi lavoratore autonomo e poi, in altra sede, ambito il lavoratore (anche autonomo) formativi (da 16 a 48 ore). equiparare lo stesso volontario al presta la propria attività, ha la - fornire i dispositivi di protezione lavoratore autonomo. responsabilità dell’organizzazione stessa individuale (DPI) A mio avviso, quindi, l’intervento (Presidente pro-tempore) sia tenuto a tutti - informare e formare i lavoratori esposti ai correttivo non può considerarsi ultimato e gli adempimenti previsti: rischi c’è solo da auspicare che, al più presto, la - valutazione dei rischi ed elaborazione I lavoratori devono eleggere il forzatura venga rimossa. del Documento di Valutazione dei Rischi Rappresentante dei lavoratori per la (f.to Avv. Vincenzo Torti) (DVR). Sino al 30 giugno 2012 il datore sicurezza (RLS), oppure in caso di Già pubblicato sul sito www.cai.it sumista, materialista e individualista. Il documento si apre con brevi Ascoli Piceno Verso nuove avventure cenni storici sulla nascita della montagnaterapia in Italia, termine La Sezione di Ascoli Piceno (www.caiascoli.it) ha dato vita nell’e- tenuto a battesimo nel 1999 dallo Scarpone che pubblicò gli atti di un state del 2009 al progetto “Campo Avventura Ascoli-Tempera 2009” convegno organizzato sull’argomento a Pinzolo dal Club Alpino ospitando gratuitamente presso il rifugio Paci di Colle S. Marco (AP) Accademico Italiano e dai Giornalisti della montagna. Un capitolo è venti ragazzi e ragazze tra i 9 e i 15 anni, alloggiati in seguito al terre- dedicato al gruppo Sopraimille del CSM di Arco. Infine la neolaurea- moto presso i campi di Tempera, più alcuni accompagnatori. Il rifu- ta compie una panoramica sulla montagnaterapia in Italia e all’este- gio Paci, una comproprietà del CAI e della Provincia di AP recente- ro. La tesi è stata presentata alla Facoltà di medicina e chirurgia mente ristrutturato e utilizzato per fini di turismo e didattica ambien- dell’Università di Milano nell’anno accademico 2008/2009. tale, si trova a 900 m e a circa 9 chilometri da Ascoli Piceno. ■

LO SCARPONE, FEBBRAIO 2010 - 33 QUI CAI Vita delle sezioni

MILANO 28/2 Gressoney; 6-7/3 Andalo; 14/3 di Garda; ritrovo in sede il martedì ne si terrà presso il Cinema Gnomo Via Silvio Pellico, 6 Tonale. dalle 14,30 alle 17, opuscoli infor- dal 2 al 7 febbraio 2010 con proie- (M1 e M3 Duomo) ■ SCI FONDO ESCURSIONISMO. 6- mativi del Gruppo Anziani disponibi- zioni giornaliere alle ore 18, 20 e 22. Tel. 0236515700/01 13/2 Settimana Bianca a Dobbiaco li in Sede. Maggiori dettagli su www.caimila- 02.86463516 (Val Pusteria); 7/2 Davos (Canton ■ PARLANDO DI MONTAGNA... Da no.eu. Fax 08056971 Grigioni / CH) ; 14/2 Arpy gennaio è iniziato l’undicesimo ciclo ■ OROBIE FILM FESTIVAL 2010. I www.caimilano.eu (Valled’Aosta); 21/2 Gressoney (Valle di “Parlando di Montagna…”, pro- migliori film dell’Orobie Film Festival [email protected] d’Aosta); 26-28/2 Seefeld (Austria); mosso ed organizzato dalla 2010 verranno presentati in sede Segreteria Lu Ma Gv 14-19 7/3 Val di Fex (Engadina); 14/3 Commissione Culturale in sinergia martedì 2/3 dalle 20:30. Ingresso Me Ve 10-19 Sa e festivi chiuso Trans-Lessina (Monti Lessini). con la Commissione Scientifica libero e gratuito. Apertura serale: Ma 21-22,30 ■ SCUOLA DI SCI ALPINISMO “Nangeroni” e la Delegazione Biblioteca Ma Gv 10-12,30 e 14-19 “MARIO RIGHINI”. In sede, giovedi Lombardia del GISM; tutti gli incon- EDELWEISS Apertura serale Ma 21-22,30 25/2, sarà presentato e inaugurato il tri, pubblici e a ingresso libero, si Via Perugino, 13/15 ■ CAMPAGNA ASSOCIATIVA 2010 corso SA2 (corso avanzato di sci terranno in sede il martedì sera con 20135 Milano Presso la Segreteria e telefonica- alpinismo). Si rivolge a tutti coloro inizio alle ore 21: 9/2 Franco Brevini Tel e fax: 02/55191581 mente, utilizzando la carta di credi- che hanno già frequentato con pro- “Alla scoperta del grande nord; 23/2 Lu 18-20 - Mer 18-22,30 to,è possibile rinnovare la propria fitto un corso di introduzione allo Sci Adriano Gaspani Luoghi sacri proto- www.edelweisscai.it adesione alla Sezione di Milano del Alpinismo (SA1) e desiderano impa- storici in Val d’Intelvi; 9/3 Giancarlo [email protected] CAI per il 2010. Anche per que- rare a muoversi in un ambiente di Corbellini “Sentiero Italia: realtà o www.escursionismo-edelweisscai.it st’anno l’Assemblea dei Soci ha alta montagna; richiesti preparazio- sogno spezzato; 23/3 Mattia Sella recapiti telefonici: 02/89072380 confermato una speciale agevola- ne fisica e allenamento; lezioni teo- “Studi geologici, geofisici e carto- ■ GITE FONDO ESCURSIONISMO. zione sulla quota “Ordinario” riser- riche il giovedì sera, più due merco- grafici nelle spedizioni italiane all’ini- 31/1 Cogne 6-7/2 Altipiano di vata alla fascia fra i 18 ed i 30 anni. ledì sera; cinque uscite pratiche con zio del 1900 in Karakorum”; 6/4 Folgaria-Lavarone; 7/2 Arpy; 10-14/2 Quote associative per il 2010: partenza il sabato mattina e pernot- Gianni Pasinetti K2 da Nord: tra Ski Trek Haute Trace des Escartons; Ordinario con più di 30 anni € tamento in rifugi alpini; possibili deserto e Karakorum; 20/4 Laura e 14/2 Monti Lessini; 19-21/2 Valle 48,50; tra 18 e 30 anni € 37,00; cambiamenti di data con due fine Giorgio Aliprandi “Il Monte Rosa, la Aurina; 21/2 Flassin; 28/2 Val di Fex; Famigliare € 27,50; Giovane € settimana non programmati dopo la grande montagna ghiacciata: le sue 6-7/3 Davos; 7/3 Brusson; 14/3 ST 18,50; Vitalizio € 13,70. fine del corso ufficiale. vie di comunicazione medievali con Barthelemy; 20-21/3 Bonneval Sur ■ ESCURSIONISMO. 7/2 Ciaspolata ■ ATTIVITÀ GIOVANILI. ALPES 14/2 il Vallese”; 27/4 Eliana e Nemo Arc; 21/3 Val di Rhemes; 28/3 Pont; allo Spitzhoernli (Passo del Monte San Martino (Gruppo delle Canetta “Da San Pietroburgo agli 3-5/4 Alpe di Siusi; 9-11/4 Passo Sempione); 21/2 Ciaspolata al rifu- Grigne); 7/3 Sentiero delle Vasche Urali polari: avventura e scoperta del Rolle. gio Calvi (Carona - Orobie (Triangolo Lariano). FAMILY 13/3 Nord della Russia europea”. ■ RACCHETTE DA NEVE. 31/1 Bergamasche); 7/3 Traversata Presentazione Attività al Bosco in ■ CINEMA DI VETTA. Anche que- Lombardia Orobie Bergamasche; Moneglia - Framura (App. Ligure); Città. st’anno la Commissione cinemato- 7/2 Piemonte Anello di Oropa; 14/2 14/3 Monte Colmenacco (Triangolo ■ GRUPPO ANZIANI. 3/2 Airuno- grafica del CAI Milano e l’Ufficio Lombardia Monti Lariani; 21/2 Val Lariano). San Genesio in alta Brianza; 10/2 cinema dell’Assessorato alla cultura D’Aosta Valgrisanche; 27/2 ■ SCI DISCESA. 6-7/2 Via Lattea; Bocca di Magra - Monte Marcello - del Comune di Milano presentano Lombardia Notturna Prealpi 14/2 Pila; 21/2 Lenzerheide (CH); 6- Lerici (Appennino Ligure); 13/2 gita una rassegna cinematografica dedi- Orobiche; 14/3 Svizzera Monte 13/2 Settimana Bianca ad Ortisei; “lenta” da definire; 17/02 Affi, Lago cata alla montagna. La manifestazio- Schenadui; 21/3 Val D’Aosta Bonne Chalet de L’Epee; 28/3 Svizzera Sempione-Staffelgrat. Bacheca Iniziative ■ SCIALPINISMO. 17/1 Engadina Piz Ot; 31/1 Val D’ Ossola Passo del Persi e ritrovati ■ GOTHULTI, UNA SCALATA UMANITARIA Fornalino; 14/2 Alpe Devero M. ■ UNA PICCOZZA è stata trovato alla base del SUI GHIACCI DELL’HINDU KUSH è il titolo del Corbernas; 28/2 Val D’Aosta Gran versante sud del Monviso di Vallanta. Rivolgersi film realizzato durante la spedizione Chantir Gah Cima; 14/3 Svizzera Piz Alv; 27-28/3 a Beppe, tel 011.9862923, all’ora dei pasti. 2009 patrocinata dallo Sci Club Somerset di Svizzera Poncione di Braga; 10-11/4 Torino, dall’Associazione Sezioni Vicentine del Blinnenhorn. Conferenze CAI, dalla Onlus Montagne e solidarietà di Avio e ■ CORSO ESCURSIONISMO AVAN- dalla Categoria Installatori Confartigiani di ZATO. 4/3 ore 21, presentazione e ■ GLORIOSO RIMPATRIO. Il 24 agosto 1689 Vicenza per la costruzione dell’acquedotto nel Iscrizioni; 23/3 inizio corso; info mille soldati valdesi si misero in marcia dalla villaggio pakistano di Gothulti e le scalate sulle www.escursionismo-edelweisscai.it. Svizzera. Attraversarono le Alpi, braccati dagli meravigliose montagne dell’Hindu Kush. Grazie ■ ESCURSIONI. 7/3 Liguria Deiva- eserciti del Re Sole e del Duca di Savoia, e tor- all’intervento umanitario del gruppo vicentino ora Riva Trigoso; i partecipanti sono narono nelle loro valli, in Piemonte. Riccardo il villaggio può disporre di acqua pulita e igieni- coperti da assicurazione infortuni. Carnovalini e Roberta Ferraris ripercorrono con camente sicura. Il film è disponibile al prezzo di un racconto per immagini il Glorioso Rimpatrio 10 euro (+5 di spese per invio). Va richiesto a: F.A.L.C. ONLUS dei Valdesi, da Ginevra a Bobbio Pollice: oggi un Sci Club Somerset-Acaja, Tour C.so Francia 13 Via Mac Mahon, 113 cammino di venti giorni da conoscere e da per- bis, 10138 Torino tel 011.4343620 mail info@sci- (entrata da Via Bramantino, 4) correre. Per contatti: 3389367211 r.carnovali- club-somerset.it - Tarcisio Bellò, via Gramsci 15, 20155 Milano [email protected], 3342265612 r.ferra- 36050 Quinto Vicentino (VI), 0444.357495 – tel. 339 4898952 [email protected] 348.2627467 mail [email protected] www.falc.net

34 - LO SCARPONE, FEBBRAIO 2010 QUI CAI Vita delle sezioni [email protected] abbandonare le piste e tre notti in lezioni pratiche 7-14 febbraio. 3474400340); da sab 15 a dam Gio 21,15 - 23 rifugio, da Cortina al rif. San Forca, ■ SCUOLA SCI. Chiusura dei corsi 23/5 “trekking a Tenerife - I parchi ■ XXXIV CORSO DI SCI ALPINI- Tofane, Alleghe, Val Parola e infine con gara di fine corso 21/02. delle isole Canarie, Pico del Teide m SMO SA1. TEORIA 04/2 preparazione Val Badia; info: Elisabetta Colombo ■ CAMPIONATO SOCIALE DI SCI. 3718” M. T. Gaspani 355216470 - F. e condotta di una gita scialpinistica; 0247711194, Paolo Vinci 333 14/3 41° Campionato Cittadino e Margutti 3345232096. 11/2 neve e valanghe: formazione e 2925784. Sociale di sci alpino a Cervinia. ■ SICUREZZA IN MONTAGNA. 18/2 prevenzione del pericolo; 25/2 neve e ■ SCUOLA INTERSEZIONALE h 21 La sicurezza sulle vie ferrate; valanghe autosoccorso; PRATICA GESA VALLE DEL SEVESO (www.caivalle- 25/2 h 21 manovre di corda e tecni- 14/2 Magehorn (MS, m 2.620); 28/2 via Kant 8 - 20151 Milano delseveso.org). 32° corso di che di assicurazione elementari per Punta Palasina (MS, m 2.782); diret- Martedì 21 - 23 Scialpinismo e Snowboard alpini- escursionisti. tore della scuola I.N.S.A. Enrico [email protected] smo, le iscrizioni si chiuderanno gio- ■ BOLLINO 2010. Soci ord. € 37; Volpe; direttore del corso I.N.S.A. www.gesacai.it vedì 11/02 con la serata di presenta- famig. € 19; giov. € 4; nuovi soci Luciano Del Tufo; Vicedirettore: Per informazioni: zione del corso e dei materiali, inizio +€ 4. I.S.A. Massimo Stopelli. Ornella tel. 0238008844 uscite pratiche dal 21/02. ■ SCI ALPINISMO. Dal 25/3 al 27/5 ■ GITE DI SCI ALPINISMO. 7 usci- Fausta tel. 0238008663 ■ TESSERAMENTO 2010. Quote 4° corso SA2 te aperte ai soci ed ex allievi con ■ ESCURSIONISMO. 7/2 Rifugio associative: soci ordinari ?38, soci ■ BAlTA SOCIALE. A Gromo (val guida: 7/2 Schilthorn (2794 m, BS); Gabriele Rosa mt. 2353 (Val familiari € 19, soci giovani €13, Seriana), 10’ di cammino; 16 posti; 20-21/2 Col Seillière (2851 m, BS); Trompia) Sci/Ciaspole; 27-28/2 not- tassa prima iscrizione € 5. per soci, simpatizzanti e gruppi. costi, gita di un giorno € 13 soci e turna cima Pianchette mt. 2158 (Val € 18 non soci, gita di due giorni € Cavagna) Sci/Ciaspole; 14/3 Monte CARATE BRIANZA CORSICO 35 soci e € 45 non soci. Paglietta mt. 2472 (Gran s. Via Cusani, 2 Via 24 Maggio, 51 - Corsico (Mi) ■ GITE DI FREE RIDE. Una novità, Bernardo) Sci/Ciaspole; 28/3 Monte 20048 Carate Brianza (MI) Tel. 02 45101500 3 we fuori pista aperti a soci ed ex Faié mt. 1352 (Valgrande) escursio- tel/fax 0362.992364 Fax 02 94307628 allievi con guide: 13-14/2 Arolla; 27- nistica. [email protected] www.caicorsico.it 28/2 La Grave; 17-18/3 Zermatt; http://caicarateb.netsons.org [email protected] Costo € 120 per uscita; € 100 per MELEGNANO Ven 21-22,30 Gio. 21-23 i minori di anni 26. Sezione “F. e G. Bianchi” ■ TESSERAMENTO 2010. Sono dis- ■ TESSERAMENTO 2010. Rinnovi ■ PALESTRA DI ARRAMPICATA. Via De Amicis 25 ponibili i bollini. soci ordinari € 38, familiari € 21, Martedì e giovedì dalle 19 alle 23; 20077 MELEGNANO (MI) ■ ESCURSIONISMO. 14/2 ciaspola- giovani (nati dal 1993 in poi) € 13, info Carlo Passet (carlo.passet@del- tel/fax 02 9835059 ta (la meta sarà decisa tra Bivacco tessera nuovi soci € 4. cospa.it ). www.caimelegnano.it Cecchini - Montespluga, Valle ■ PULLMAN. 14/2 Cogne (AO) sci ■ INFO PROGRAMMI 2010: [email protected] dell’Ombra - Passo della Presolana e fondo, discesa, escursioni www.falc.net. Ma, Gv: 21-23, Do: 10.30-12 Rif. Cristina - Valmalenco). Intersezionale Ticinum 02 45101500; SCI DI FONDO E CIASPOLE. 7/2 ■ SCIALPINISMO. 7/2 Piz Scalotta 21/2 Gressoney (AO) sci fondo, GAM Pontresina (CH); 19-20-21/2 (Bivio – CH); 21/2 Punta Cristallina discesa, ciaspole D’Ilio 0245101500; Via C.G. Merlo, 3 Lavarone (TN) corso sci di fondo (Val Bedretto CH) (mete indicative, 21/3 Via Julia Augusta-Alassio 20122 Milano escursionismo; 28/2 Valsavarenche da definire in base all’innevamento). (Liguria) escursionismo Casé Tel./fax 02.799178 (AO). ■ SCUOLA DI ALPINISMO. 24/2 0226148787 D’Ilio 0245101500. e-mail: [email protected] SCI ALPINO. 7/2, 21/2, 28/2 Inizio corso. ■ MONTAGNA IN SETTIMANA. mer www.gam.milano.it Torgnon (AO) corso giovani e adulti; 17/2 Valle Soana (Alto Canavese) Ma e Gio 21-23 4-5-6-7/3 Campo Tures (BZ) fine set- CASSANO D’ADDA mp sci fondo esc., ciaspole ■ SCIALPINISMO. Info Franco Perin timana sugli sci. Concardi 0248402472 – 339 3472628747, franco.perin@fast- ALPINISMO GIOVANILE. 7/2 cia- SOTTOSEZIONE DI 3336000. webnet.it; 7/2 Monte Croce (2894 spolata a Pontresina (CH); 25/2 TREZZO SULL’ADDA ■ AVVENTURE BIANCHE. 6-7/2 m) da S. Jaccques all’Alpe Nana, al nuovo programma e iscrizioni, in via padre Benigno Calvi 1 Capanna Dötra (Canton Ticino - lago Croce, al colle tra il Monte sede ore 21. c/o Villa Gina località Concesa Svizzera) sci fondo esc., ciaspole Croce e il Gran Tournalin, quindi per ESCURSIONISMO. 14/2 Lerici- 20056 Trezzo sull’Adda mp Concardi 0248402472; 13-20/2 cresta in vetta, disl. 1205 m Diff. Bocca di Magra (SP); 14/3 Anello di tel. 0290964544 Seefeld (Tirolo – Austria) sci fondo, BS; 14/2 gita con i “bergamaschi”, Monte Isola (BS, Lago d’Iseo). fax 1782283900 discesa, esc. mp Burgazzi ancora una volta insieme sulle nevi CORO CAI. Il giovedì ore 21. martedì e giovedì 21-23 3398828946; 27-28/2 Nevache (Alte orobiche; 18-21/2 Monti Sibillini, www.caitrezzo.it Alpi - Francia) sci fondo, ciaspole con base a Castelluccio di Norcia BOVISIO MASCIAGO [email protected] mp Casé 0226148787; 6-7/3 ampia scelta, Monte Argentella Via Venezia, 33 Tutti i dettagli su Internet Chamois (AO) sci fondo, discesa, (2200 m), Monte Porche (2233 m), tel. e Fax 0362. 593163 ■ SCI DI FONDO. Gite in pullman: ciaspole D’Ilio 0245101500. Monte Vettore (2476 m). disl. tra Merc. e ven. 21-23 31/1 Flassin; 7/2 monte Bondone; ■ TREK ESTIVI. 21-28/8 Val Badia 900 e 1100 m. diff. MS e BS. www.clubalpino.net 14/2 Gressoney; 20-21/2 Davos; iscrizioni entro 25/2 D’Ilio 02 ■ SCI DI DISCESA. 7/2 La Thuile; e-mail: [email protected] 27/2 traversata Engadina Maloja- 45101500 Bergamaschini 328 28/2 Sauze d’Oulx, Alta Valle Susa, ■ ASTROCAI. 26/02 ore 21, serata Zernez; iscrizioni e info 3464739516 8523090. info: Donatella Guarducci 02 conferenza “Le Costellazioni”, relato- o [email protected] ■ BUONI SCONTO. In sede prezzi 6682466, donatellaguarducci@libe- re D. Pezzella. ■ ESCURSIONISMO. 30 e 31/1 scontati per gli impianti di risalita. ro.it; 5-8/3 Tour in Dolomiti, quattro ■ SCI DI FONDO. 29° Corso di Sci “ciaspolata al chiar di luna - monte ■ PIANETA TERRA. 12/2 Madeira, giorni di sci intenso senza mai di Fondo Escursionistico, uscite Ebro e Chiappo” (R. Martucciello l’isola giardino (Nicola ➔

LO SCARPONE, FEBBRAIO 2010 - 35 QUI CAI Vita delle sezioni

➔ Bonavia); 26/2 Cuba, la sua Delebio; 14/2 Monte Berlinghiera e GALLARATE Ermanno Bagatti; 14/2 escursione gente, il suo mare, un viaggio per Sasso Canale ciaspole e sci alpini- Via Cesare Battisti, 1 con racchette da neve, Monte capire una realtà in trasformazione smo; 27/2 Ciaspolata in notturna a 21013 Gallarate (VA) Venturosa (Prealpi Bergamasche). (Roberto Peruzzi); 12/3 Santiago Borghetto; è aperto il tesseramen- Tel 0331 797564 ■ GRUPPO GROTTE. Attività rivolte de Compo-stela, (Ermanno Nerini) to per l’anno 2010. www.caigallarate.it sia al principiante che all’esperto; ore 21 Saloncino La Pianta via ■ ALPINISMO GIOVANILE. 7/2 [email protected] www.gruppogrottecaigallarate.it. Leopardi 7. presentazione del corso; 21/2 Val Mar. e Ven. 21-23 ■ CICLOESCURSIONISMO. 28/2 ■ SCUOLA DI ALPINISMO. 23/3- di Campo (CH) ciaspole, igloo e ■ CONFERENZA. 19/2 ore 21, sponda orientale lago Maggiore - 1/6: 28° Corso AR1 (roccia), iscri- pupazzi di neve; 7/3 Itinerario Annibale Salsa, Presidente Generale Laveno (VA) - 1/2gg. zioni entro il 23/3 in sede o presso Manzoniano Lecco. del CAI, “Le minoranze etnolinguisti- ■ RIFUGI. Rif. Enrico Castiglioni: la Palestra di Arrampicata in via ■ ARGENTO VIVO. Uscite tutti i che delle alpi e il problema del popo- Alpe Devero, 1640 m, gestore Dante ang. Parini aperta lun-mer-gio giovedi. lamento alpino”. Michele Galmarini, 0324 619126; ore 21-23 info www.bsmilano.it/alpi- ■ SCUOLA DI ALPINISMO E SCIAL- Rifugio Pietro Crosta: Alpe Solcio scuola. ERBA PINISMO COLIBRÌ. 31° Corso di (Varzo) mt 1750. aperto anche in ■ ASSEMBLEA ORDINARIA. 10/3 Via Riazzolo, 26 alpinismo marzo - giugno 2010, per inverno – pacchetti speciali per ore 21 in sede. Rinnovo 1/3 22036 Erba (CO) avvicinarsi all’alpinismo e apprende- sezioni CAI - contattare i gestori - Consiglio Direttivo, 1/3 Collegio Tel. 031/627873 re le basi dell’arrampicata su roccia 340 8259 234 www.rifugiocrosta.it - Revisori dei Conti e Delegato Mar. e ven. 21-22,30 e ghiaccio, tecniche e comporta- [email protected]. Sezionale; In scadenza: Consiglieri Email: [email protected] menti; contatti: Roberto Garofalo Brusotti – D’Ilio – Pedrotti; Revisore GITE SOCIALI. 7/2 Ciaspolata 349 7579977 o Matteo Scaltritti 347 LANZO TORINESE Mutti; Delegato Pedrotti. Si attendo- all’Alpe Sattal 2097 m, da Alagna. 5736137. Via Don Bosco, 33 no nuove candidature. Disl 850 m. ■ PREPARAZIONE ATLETICA FEB- 10074 Lanzo (To) GITE SENIORES. 3/2 San Genesio BRAIO - APRILE 2010. Due sere alla Gio 21-23 COLICO 832 m, dislivello 500 m, da Olgiate settimana ad allenarsi in palestra per Telefono: 0123.320117 Via Campione, 7 - 23823 Colico (LC) Molgora/Mondonico (Monti di un’adeguata preparazione atletica. [email protected] tel.0341 940516 Brianza; 17/2 Alpe del Vicerè 900 Contatti: Valter Liati 339 4366441 o www.cailanzo.it mail: [email protected] m – disl. 500 m da Erba (Villa Roberto Garofalo 349 7579977. ■ ATTIVITÀ. Dal 2/2 al 2/3 corso Venerdi 21-22,30 Amalia) – Triangolo Lariano. ■ ESCURSIONISMO. 7/2 Alpe intaglio su legno in sede al martedì, tel. rif. Scoggione 0343 63034 GRUPPO FONDISTI. 14/2 Val di Salecchio (Val Antigorio) La 5 serate di 2 ore (21-23), costo ■ ATTIVITÀ. 30/1 cena sociale Fex (Engadina, Svizzera). Solo tec- Candelora - dir. Ugo Budelli, 25,00 euro; 6/2 con sottosez. di presso il ristorante Stelvio di nica classica. Viù-notturna con racchette, sentiero I nostri cari ■ Umberto Brandi ■ Giancarlo Ferrari dicembre. Ha dato molto collaborando al A Milano è scomparso alla fine di A Calolziocorte (Bergamo) si è spento Sodalizio nella creazione, gestione e novembre Umberto Brandi che ha curato a Giancarlo Ferrari, 67 anni, punto di manutenzione della pista sintetica per lo lungo in veste di grafico manuali e altre riferimento per i tanti soci della cittadina, la sci di fondo. Ha partecipato con il Gruppo pubblicazioni del CAI, quali “Montagna cui sezione è intitolata a Ercole “Ruchin” fondisti a 22 edizioni della Marcialonga. primo amore” dedicato a infanzia, Esposito. Del sodalizio è infatti stato vocazione e prime esperienze di presidente per anni, fino a quando la ■ Danilo Restaneo protagonisti dell’alpinismo moderno. malattia gli ha imposto di cedere il passo, La Sezione di Palestrina (Roma) piange la Appassionato sciatore, era stato direttore lasciando l’eredità a Sergio Butti. Ferrari scomparsa di Danilo Restaneo, insegnan- della Scuola di sci di fondo del CAI Milano. faceva anche parte della Pubblica te, biologo, accompagnatore di alpinismo “Insieme siamo stati in tanti posti assistenza volontari. giovanile, socio da oltre 20 anni. Esperto scorrazzando sulle più belle piste delle conoscitore e divulgatore delle realtà Alpi”, ricorda la sua allieva Daniela che ne ■ Angelo Gamba ambientali montane, è stato promotore ha apprezzato le qualità durante un Personaggio storico dell’alpinismo berga- della sentieristica, nonché della stesura di viaggio alle Isole Svalbard. “Umberto, masco, Angelo Gamba è morto all’età di testi divulgativi inerenti le realtà naturali- Camillo: suppergiù trent’anni fa grazie a 84 anni. Iscrittosi al CAI nel 1941, ha stiche del territorio prenestino. Tra questi loro e agli altri volonterosi nacque la seguito passo passo le vicende del sodali- la guida “Il bosco della Cannucceta”. scuola”, scrive un rappresentante della zio, generoso nell’offrire il proprio contri- scuola. “Camillo l’intuizione, Umberto buto nei campi che più gli erano conge- ■ Renzo Zambaldi l’organizzazione, gli altri l’entusiasmo. niali: la storia, la cultura, la comunicazio- Accademico del CAI, istruttore nazionale, Era il momento dell’entusiasmo per lo sci ne. Va anche ricordato per l’importante membro della scuola nazionale di di fondo: grazie all’impegno e al rigore di ruolo avuto nell’organizzazione e nella alpinismo e sci alpinismo “Giorgio Graffer” Umberto, da un gruppo di entusiasti il CAI crescita della biblioteca sezionale e nella di Trento, Renzo Zambaldi è morto Milano si ritrovò un gruppo di istruttori con redazione dell’Annuario di cui incominciò tragicamente in novembre mentre un’organizzazione da cui nacque il nucleo a occuparsi a partire dal 1950. scendeva dalla ferrata “Colodri”. Il suo della ConSFE facendo proliferare un nome compare nell’ultima edizione del metodo e una tecnica condivisa con tutte ■ Valerio Pizzuti manuale di scialpinismo in uso nelle le sezioni del CAI”. Socio da lunga data del CAI di Cassano scuole del Club Alpino Italiano. É stato d’Adda, Valerio Pizzuti ci ha lasciati il 25 anche consigliere SAT dal 2003 al 2005.

36 - LO SCARPONE, FEBBRAIO 2010 PICCOLI ANNUNCI delle Masche Margone; 14/2 con Guide alpine Accompagnatori, sottosez. di Viù - gita con racchette, guide turistiche e T.O. Lago di Monastero in Valle Tesso; Pascal van Duin 19/2 serata introduttiva sulla speleo- Nuovo calendario invernale. www.topcanyon.com Trekking in Nepal gia; 26/2 serata didattica sull’ali- Shiva Ram Basnet, esperta guida locale, mentazione in montagna; 27/2 con Planet Trek parla italiano - [email protected] sottosez. di Viù ciaspolata crepusco- 1. Alto Atlante-scialpinismo dal 13 al 23.03.10. lare alla Perinera, Val di Viù; 28/2 2. Norvegia-scialpinismo dal 25.03. al 01.04.10. www.naturadavivere.it con sottosez. di Viù - Gita con rac- 3. Bulgaria-scialpinismo dal .03. al 10.04.10. Viaggi di gruppo - primavera 2010 chette, Monte Ciriunda, Val di Viù. 4. Raduno di sci-alpinismo CAI Valfurva dal 29.04.10. Patagonia Argentina e Cile 18/02 e 11/03; ■ TESSERAMENTO 2010. Quote 5. Elbrus-5642m.Caucaso dal 13.05. al 23.05.10. Nuova Zelanda 06/03; Irlanda San Patrizio 14/03 invariate rispetto al 2009 con picco- 6. Trekking in Marocco dal 28.05. al 06.06.10. Nepal trek 23/03; Costa Rica 10/04; Mustang trek lo omaggio, tutti i giovedi sera. 7. Trek Islanda. dal 26.06. al 04.07.10. 20/04; Tel 0586444407 [email protected] 8. Trek Montagne degli Dei dal 17.07. al 30.07.10. SOTTOSEZIONE 9. Salita dell’Ararat-5156m. dal 03. all’11.08.10. Nepal trekking e spedizioni VALLE DI VIÚ 10. Trekking in Cappadocia dal 03. al 10.08.10. Ram Prasad Magar Guida Lic 2259 V. Roma, 32 - 10070 VIÚ (TO) 11. TransBIKE Balcani dal 14.08. al 27.08.10. www.guidram.com.np Sabato 21 - 22.30 Info: www.planetrek.net ; [email protected] [email protected] Cell: 347 / 32 33 100 ; Uff. 0342 / 93 54 89 Varie ■ ASSEMBLEA DEI SOCI. 28/2 ore *libreria stella alpina* 17 in sede. Mauro Soregaroli invita i soci a visitare il nuovo sito ■ RACCHETTE. 8/2 M. te Ceriunda; Fuoripista, Scialpinismo ed Heliski a Verbier, con oltre 11000 titoli sconti per i soci 14/3 P. ta Sbaron; 28/3 Colle Gressoney, Alagna, Courmayeur, Chamonix, Zermatt. www.stella-alpina.com - [email protected] Crosiasse; 11/4 P. te de la Pierre. Vallée Blanche e Haute-Route. Cascate di ghiaccio e goulottes. tel.055411688 fax 0554360877 MONCALIERI [email protected] 3355343453 - Il testo (max 400 battute) va mandato via fax o per posta elet- Piazza Marconi 1 tronica a [email protected], fax 011/9916208 oppure inviata 10027 Moncalieri (Fraz. Testona) Vannuccini Mario - Il Gigiat per posta a GNP Sas, via Udine 21/a, 31015 Conegliano, TV. Tel e Fax 011 6812727 Scialpinismo Sibillini e Gran Sasso 18-21 marzo - Scadenza. Il testo deve arrivare quaranta giorni prima della data di uscita (il primo di ogni mese). [email protected] 338 6919021 www.guidealpine.net € www.cai.it - Tariffa. 0.50 a battuta, spazi esclusi, IVA inclusa. - Pagamento. Può avvenire tramite bonifico bancario intestato a Lun. 18-19 e mer. 21-23 www.giacoletti.it GNP Sas su BANCA POPOLARE DELL’ALTO ADIGE - Filiale ■ SCI NORDICO. 7/2, 21/2 e 28/1 Il rifugio ideale per le Vostre avventure nel MonViso! Trekking, Arrampicata e Alpinismo. di Via Colombo, 42 - 31015 CONEGLIANO (TV) - IBAN: IT 15 gite in autopullman GT in località del R 05856 61620 105571167665 oppure inviando assegno Piemonte e Valle d’Aosta. Apertura giugno - settembre bancario non trasferibile intestato a GNP Sas di Nenzi Giorgio Prenotazione entro il mercoledì pre- Info 347-9637442 & C. La pubblicazione sarà effettuata a incasso avvenuto. Per cedente. informazioni tel. n.011.9961533. ■ CIASPOLE. 21/2 Santuario www.montagnaenatura.it - Guide alpine. Gli interessati ad apparire sotto questa voce Clavalitè (m 2680): disl. 660 m, trek Turchia maggio e giugno devono dichiarare, sotto la loro responsabilità, il Collegio di appartenenza loro personale o della scuola o associazione. tempo di salita 2,30 ore, diff. EI. ■ ESCURSIONISMO. 14/2 Albenga- Alassio - Albenga: disl. 500 m, 14/3 Sorgenti del Piave, Peralba, cia- “UIAA… l’alpinismo giovanile oltre il 12 febbraio. Programma sul sito tempo di percorrenza 5 ore, diff. E. spe; 21/3 Grotta Nuova di Villanova, confine” Con Dolores De Felice c/o www.caimirano.it. ■ ALPINISMO GIOV. 7/2 ciaspole. UD, speleologia. auditorium scuola media Leonardo ■ INFORMAZIONI. Quote sociali ■ SERATE. 19/2 Mira-Villa dei Da Vinci-Mirano; S. DONÀ DI PIAVE 2010: ordinari € 37, familiari € 19, Leoni, film “Il Cansiglio sopra e 19/2 Mira, Teatro Villa dei Leoni Via Guerrato, 3 giovani € 13; quota ammissione sotto”, con Toio De Savorgnani; 5/3 “Cansiglio sopra e sotto”, con Toio Tel./fax 0421-33 22 88 nuovi soci € 4. Dolo-Villa Angeli, “La Fin del de Sarvognani, ore 20.45, ingresso www.caisandona.it ■ SITO WEB. È stato attivato all’in- Mundo”, viaggio in Patagonia di libero. Mar. 19-20 - Gio. 19-20 e 21-22 dirizzo www.caimoncalieri.it. M.Pizzamano e M.Teti. ■ CORSI. Aperte le iscrizioni per i ■ SCI ALPINO. 7/2 San Martino di corsi alpinismo A1 e roccia AR1; Castrozza. Dom 14 Ravascleto; 20- DOLO MIRANO posti limitati. 21 week-end in pista. Via C. Frasio Sezione “Alberto Azzolini” ■ PALESTRA. Ginnastica c/o Ex ■ SCI FONDO ESCURSIONISMO. 30031 Dolo (VE) – c.p. 87 Via Belvedere, 6 Scuola Mazzini, due turni 18,30- 7/2 Val Zoldana; 14/2 Padola; 27- Mercoledì 21-23 30035 Mirano - VE C.P. 56 19,30 e 19,30-20,30, mar. e gio.; 28/2 notturna al rif. Sennes. www.caidolo.it Cell. 348 4138588 muro di arrampicata c/o via ■ SCIALPINISMO. Aperte le iscri- ■ USCITE. 7/2 Malghe d’inverno in www.caimirano.it Villafranca mar mer gio ore 19,30- zioni al corso base di scialpinismo. Lessinia Occ.le, ciaspe; 21/2 Col di [email protected] 22,30, sconto per iscritti ai corsi ■ ALPINISMO GIOVANILE. 7/2 San Giovanni, Lagorai, ciaspe; 28/2 Merc. 21-22.30 SA2-EAI-A1-AR1. Piancavallo / Cansiglio; 21/2 Valle di Sella (Valsugana) Uscita ■ SERATE CULTURALI. 12/2 “Le ■ CORSO NATURALISTICO. Aperte Palafavera; 28/2 Forcella Cibiana Fotografica: Il Paesaggio Invernale; piante officinali delle nostre monta- le iscrizioni al corso “le piante offici- ■ SCI BABY. Corso di discesa in 7/3 Monte Cola, Lagorai, ciaspe; gne” con Anacleto Boranga; 26/2 nali dei nostri monti” Inizio venerdì Piancavallo. ■

LO SCARPONE, FEBBRAIO 2010 - 37 La posta dello Scarpone La parola ai lettori Il cielo stellato sopra di noi

’inquinamento luminoso è oggi più che mai doveroso, in le” attenzioni: se non inquiniamo volgere le autorità civili, reli- un argomento che ai più particolare nel nostro paese, il cielo i nostri figli andando per giose, politiche e accademiche appare del tutto margina- viste le croniche difficoltà di monti potranno ancora stupirsi in ogni forma di attività mira- Lle e risibile, ma quanti di reperire risorse energetiche, ma del “cielo stellato sopra di noi”! ta alla salvaguardia della noi non hanno intimamente è anche cosa semplice: basta Per approfondire, visitare il visione della volta stellata gioito nell’ammirare dalla soglia seguire le numerose leggi regio- sito www.cielobuio.org. immune dall’inquinamento di un rifugio il cielo stellato, o il nali in materia, ben 14, tra le più Andrea Bertolo prodotto da innumerevoli luci, disegno sottile della Via Lattea avanzate al mondo. Ognuno può Sezione di Padova proiettori, fari, palloni, satelli- alta nel cielo estivo? Uno spetta- e deve iniziare dal proprio pic- ti e quant’altro in futuro fosse colo sempre più minacciato dal- colo, dall’illuminazione esterna “Cielobuio”, l’associazione sviluppato dall’uomo, che pro- l’illuminazione artificiale. Per del condominio al faretto che cui si riferisce il cortese lettore duca simili effetti di inquina- illuminare meno bisogna illumi- illumina tutto fuorché quello per di Padova, è nata nel 1997 e mento luminoso”. nare meglio, diminuendo le cui è stato pensato, fino a segna- opera per la salvaguardia del emissioni luminose ed eliminan- lare al proprio comune situazio- cielo notturno promuovendo IMBRATTATORI do la cappa lattiginosa che ni anomale, come ad esempio campagne di sensibilizzazione Da diverso tempo oramai, avvolge pianure e colline, limi- strade illuminate con apparec- sul tema dell’inquinamento nelle Dolomiti e non solo, per- tando gli orrendi proiettori che chi a vela (rendimento del 25% e luminoso. corsi reconditi e naturali, valli sparano la luce in faccia abba- il resto va in cielo). Ha sede a Luvinate (Varese) solitarie, cenge, vie in roccia di I gliando i guidatori e che divora- Anche sulle nostre montagne in località Campo dei Fiori, - II grado subiscono manomis- no energia: un comune di medie prestiamo attenzione perchè presso l’Osservatorio astrono- sioni selvagge da parte di vanda- dimensioni può risparmiare dal alcune situazioni richiedono un mico G.V. Schiapparelli. Dallo li che imbrattano tutto con 20 al 40% utilizzando apparecchi intervento molto spesso assai statuto si apprende che ha lo devastanti segnalazioni in verni- a norma di legge, che non dis- più semplice ed economico di scopo “di opporsi alle multifor- ce. Niente sembra fermarli. È perdono luce verso l’alto e con- quanto si tende a fare. La cresci- mi manifestazioni di degrado stata violata la magia delle vie trollando i livelli di illuminazio- ta di una coscienza ambientale e della qualità della vita e degli dei pionieri nei gruppi del ne al suolo. il risparmio energetico passano equilibri degli habitat; sostene- Sorapiss, del Cristallo, delle Illuminare meno e meglio è anche attraverso queste “picco- re ogni iniziativa volta a coin- Marmarole. L’assordante verni- ce ha coperto i silenzi del Duranno, della Cima dei Preti. La gestione dei fondi per l’Abruzzo Con logica follemente diversa, ma con la stessa protervia, é 3) Il CAI Centrale, al momento, continua a igno- ome presidente della Sezione stato imbrattato lo stupendo rare le richieste sezionali, indugiando nei modi dell’Aquila, senza acrimonia e per bivacco Ai Mascabroni di Cima e nei tempi decisionali. Cchiarezza intellettuale verso i soci lettori Undici. Si sta molto male a A mio avviso, è encomiabile l’iniziativa intrapre- della stampa sociale che contribuisce a riflettere sui danni che sono sa dal Consiglio e dalla Giunta SAT a sostegno informarli sulle iniziative della fase del post- stati fatti, ma si sta ancora più delle “popolazioni di montagna”, ma informo che sisma aquilano, segnalo che quanto riportato male a pensare agli scempi che il Consiglio dei ministri con uno stanziamento di nell’articolo “La grande seduttrice”, a pag. 6 potrebbero essere stati compiu- dello Scarpone, novembre 2009, paragrafo 668.920 euro più 35.000 euro di oneri sicurezza ti là dove si vorrebbe salire con “Solidarietà per l’Abruzzo”, merita chiarimenti ha già realizzato una nuova struttura accanto a la gioia della scoperta, o là dove sui presunti accordi intercorsi fra i dirigenti SAT quella preesistente. si é saliti con tanta emozione in e quelli del CAI Abruzzo per la ricostruzione di Va rilevato che i fondi raccolti per l’Abruzzo passato utilizzando un minimo un asilo nido di montagna, con i fondi della vanno gestiti dal Direttivo del CAI Abruzzo, di intuito, uno studio preventivo raccolta nazionale “Solidarietà per l’Abruzzo”. lasciandogli ampia libertà di vagliare e indivi- e la preziosissima discrezione 1) Il sottoscritto con il Consiglio direttivo della duare nel contesto locale i modi e le scelte più degli ometti di sassi. sezione aquilana non ha mai espresso la opportune, alla luce delle esigenze abruzzesi È stata inviata alla redazione volontà, a nessun livello e ufficialmente, di post-sisma. dello Scarpone e ad altri giorna- voler rinunciare al contributo economico che L’iniziativa della SAT di Trento ritengo sia frutto di con grande e ammirevole solidarietà, i soci contatti occasionali ed estemporanei, stabiliti li un’accorata lettera di denun- CAI hanno versato per gli amici dell’Abruzzo trasversalmente tra persone e non tra rappre- cia firmata da 150 persone: tutto per permettere loro di fronteggiare le imme- sentanti degli organi ufficiali regionali e seziona- ciò che si é ottenuto sono state diate necessità e riparare i danni materiali li; ciò ha generato prevaricazioni difficili da com- poche righe relegate all’ultima riportati dalla propria sede, agibile solo fra prendere nell’ambiente del Sodalizio aquilano e pagina del numero di dicembre qualche anno. in quello di Isola del Gran Sasso, di Sulmona, di senza il testo e con l’indicazione 2) La sezione aquilana è priva di una sede prov- Popoli e di Castelli, sezioni ricadenti nel cratere (tra l’altro sbagliata) di un sito visoria da cui far ripartire l’operatività seziona- del sisma. internet che non ha mai pubbli- le e la vita sociale e d’aggregazione risultano Bruno Marconi cato la lettera. A questo punto compromesse. Presidente Sezione dell’Aquila mi chiedo: chi, se non il CAI, dovrebbe occuparsi della salva-

38 - LO SCARPONE, FEBBRAIO 2010 Rispettare la qualità delle montagne guardia delle montagne assu- I NOSTRI ERRORI orrei tentare un piccolissimo ragionamento attorno a un mendo una chiara ed inequivo- La Val Pellice è in provincia di grandissimo argomento come quello del rispetto della cabile posizione di condanna, Torino e non di Aosta, come qualità delle montagne. Rispetto inteso come salvaguardia censendo le zone danneggiate, V erroneamente riportato nella e mantenimento delle caratteristiche naturali per limitarne il promuovendo azioni di bonifica, rubrica Qui CAI in dicembre a decadimento (distruzione) che la frequentazione (invasione) di educando a un elementare pag. 35. Nello stesso fascicolo a un numero sempre maggiore di persone finisce inevitabilmente rispetto per l’ambiente alpino? pag. 6, proprio nell’incipit del- per arrecare. Più gente frequenta un territorio, maggiore è infatti È giusto prendersi cura e l’articolo su Manolo, compare il pericolo che le sue qualità ne soffrano. segnalare con criterio i sentieri un “Fiera di Primiero (BL)”, ma Se questo è vero dobbiamo ammettere che una seggiovia riduce ma, per favore, si preservi quel questa località è notoriamente il valore naturalistico di una montagna, anche se magari ne poco di wilderness che ancora in provincia di Trento. Nel aumenta quello economico. E così pure una strada, perché la resiste in quota. numero di gennaio a pag.19 il gente che transita finisce inevitabilmente per fruire e perciò con- Tommaso Rossi nome del vincitore del XXVII sumare tutto quello che trova. Consumo che, se bilanciato da una Sezione di Ancona Premio Gambrinus “Giuseppe cultura di rispetto, può anche essere ammesso, perché è giusto Mazzotti” Greg Mortenson com- che tutte le persone possano godere dei benefici della natura, GRAZIE CAI! pare nel sommario dellarticolo consapevoli però che nel migliore dei casi quella montagna si tra- Riguardo la lettera del lettore in modo scorretto: Mortinson sformerà inevitabilmente in un parco, o qualcosa di simile, cam- di Chivasso (LS 12/09) sulle anziché Mortenson. La redazio- biando la sua natura. coperture assicurative e sui ne si scusa per queste spiacevo- Insomma, quando una “terra incognita” viene frequentata da “presupposti principali per ade- li sviste. molta gente, da un lato può acquistare una funzione sociale, dal- rire all’associazione”, a me sem- l’altra perde il fascino (valore) di luogo non conosciuto (incognito). bra che le sue siano motivazioni RICORDO DI HUMAR Fascino che quasi non esiste per una collina e che nella nostra molto riduttive. L’iscrizione al Come ogni anno, in novembre percezione aumenta via via che quel dosso diventa grande, con CAI secondo me va “sentita”. mi sono recato in Nepal e preci- pareti di roccia verticali, fino ai livelli massimi delle Alpi, delle Premetto che non frequento le samente nella valle del Dolomiti o dei colossi himalayani. gite sociali e sono una semplice Langtang. Passando sotto il La domanda che pertanto mi pongo è se, ad esempio, il escursionista, ma mi piace pote- Langtang Lirung (7234 m), ho Campanile Basso avesse un fascino maggiore quando non era re dire “anche io faccio parte del visto volare più volte un elicot- ancora stato salito, oppure oggi che accoglie sulla sua cima qual- CAI”. Tutto è nato da un segno tero e ho appreso dagli abitanti che centinaio di persone ogni anno. E se l’Everest valesse di più, bianco e rosso su un albero e da della valle che un alpinista era nell’immaginario collettivo, nel 1950, quando non era ancora stato una cartina acquistata in un morto sulla grande montagna. scalato, oppure oggi che è salito da centinaia di persone, magari mercatino. Mi si è aperto un Alcuni giorni dopo a aiutate da sherpa o bombole di ossigeno. E mi chiedo se fanno nuovo mondo: scoprire vicino a Kathmandu ho saputo che lo bene questi superalpinisti a contendersi e a declamare il primato casa luoghi e zone inaspettati, sfortunato scalatore era Tomaz di essere saliti su tutti gli ottomila, senza ossigeno, in solitaria, in paesaggi intatti e inusuali, vive- Humar che ben conoscevo e ho notturna, d’inverno, con le pantofole e in costume da bagno. Non re avventure grandi e piccole assistito alla cremazione delle è che tutti quegli 8000 diventano in tal modo solo dei grandi muc- come mai avrei immaginato, sue spoglie avvenuta ai piedi chi di sassi avendo perso il significato e il fascino di “loci incogni- camminare sempre confortata del tempio buddhista di ti” raggiungibili solo con la fantasia? da percorsi puliti e segnalati e Swayambhunath. Le ceneri Sappiamo che tutte o quasi le vette estreme sono state pensate anche in momenti non bellissi- sono state poi portate sul dagli uomini come case degli dei, ma noi occidentali, incontenibili mi della propria vita, l’andar per Langtang Lirung. Desidero consumisti e spesso irrefrenabili vanitosi, ce le siamo prese tutte sentieri insomma ripulisce fisi- ricordare Tomaz con il suo sim- trasformandole nel tempo anche in deprecate occasioni di busi- co e soprattutto cervello. Di patico sorriso nei molti momen- ness. Adesso che il giocattolo è quasi tutto in frantumi non sareb- be il caso di mandare a quel paese quella gente che si fa bella con tutte queste meraviglie debbo ti trascorsi con lui, in particola- tutti quei cocci, che è entrata nel Tempio per vendere la sua mer- dire grazie al CAI e il modo re quando gli consegnai il Gran canzia calpestando tutto quello che ha trovato e trasformandolo in migliore per farlo mi sembra l’i- premio al Filmfestival della un mercato? La mia è evidentemente una provocazione perché scrizione. montagna di Poprad in Slovakia sappiamo che la vanità è una delle qualità (difetti) che girano nel Tamara Bedetti nel 2000, nello stesso anno a nostro dna. Sembra che ce l’abbiano anche i pavoni che nella [email protected] Trento e in altre occasioni. realtà sono solo delle galline che però, per quelle quattro piume Mario Corradini CHO OYU colorate, credono di essere chissà cosa. Riguardo all’articolo pubblica- Franco Giovannini BENEFATTORI ([email protected]) Trento to sul numero di dicembre dello Sono iscritto al CAI da parec- Scarpone (pag. 20) dal titolo “Il chi anni e mi ha fatto molto pia- Cho Oyu surfato” ho riscontrato cere leggere sullo Scarpone il po di scout di Torino per diversi alla piazzetta della chiesa. Tutti due inesattezze: la prima disce- ricordo di Mike Bongiorno e in anni mi sono recato in quel gra- noi vecchi scout sappiamo sa integrale in snowboard del particolare il fatto che per un zioso paesetto tra le valli di quanta gratificazione abbiamo Cho Oyu fu compiuta dal fran- suo autorevole intervento a Lanzo e di Susa portando la ricevuto, in cambio, da questa cese Bruno Gouvy nel 1988; nel favore della popolazione di notte di Natale grandi pacchi sperduta e dignitosa popolazio- 2000 a ripeterla fu il transalpino Richiaglio (Torino) molti aiuti alle famiglie e ai bambini. ne montana. Marco Siffredi. arrivarono ai 32 abitanti. Io Organizzavamo sempre uno Cesare Monti Marco Galliano stesso ricordo che con un grup- spettacolo in una stalla vicino [email protected]

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