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Messner:"L'alpinismo Inizia Dove Finisce Il Turismo" Marta Cassin Sulle Pareti Del Nonno
montagne360° la rivista del Club Alpino Italiano settembre 2012 del Club Alpino Italiano, n. - 9/2012 Sped. – in Post. 45% abb. art. 2 comma 20/b legge 662/96 - Filiale di Milano. Messner:"L'alpinismo inizia dove finisce il turismo" . Rivista mensile Marta Cassin sulle pareti del nonno Speleologia: viaggio dentro le grotte vulcaniche lA montAgnA settembre 2012 unIsCe all’imbrago editoriale ggancio Calz i per a ata er orizzonti e orientamenti orzat gono rinf mica ops co lo n tir ant e a ll-a rou nd co lle ga to a l s is te m a d i a l la c c ia t u r a Il nostro mondo in edicola Il numero di Montagne 360° che avete tra le mani è l’ultimo che sarà inviato solo ai Soci CAI. Da ottobre, infatti, la rivista sarà distribuita anche nelle edicole e sarà a disposizione – al prezzo di € 3,90 - di tutti gli appassionati di montagna, di ambiente, di ar- T a rampicata, di speleologia, di cultura alpina, di sicurezza e di tanti l lo n altri temi legati alle Terre Alte. L’obiettivo è dialogare con i tanti e co n frequentatori e amanti della montagna che (per ora) non sono c us nostri Soci. Ai nuovi lettori offriremo la nostra idea, il nostro ci ne modo di guardare alla montagna. Quell’idea che è tutta nell’Arti- tt o am colo 1 dello Statuto del Club Alpino Italiano, la cui forza e mo- m ort . dernità originale non si è mai indebolita nel corso dei 150 anni izz ta an un di storia del Sodalizio. -
New Peaks in 2001. a Press Release from Kathmandu on April 10 Declared That His Majesty's Government Would Open 15 New Peaks W
396 T HE A MERICAN A LPINE J OURNAL, 2002 Nepal New peaks in 2001. A press release from Kathmandu on April 10 declared that His Majesty’s Government would open 15 new peaks within one week and 50 more during the post monsoon season. However, after the spring season was underway the Government announced the opening of just nine peaks with immediate effect. This is the first time any peaks have been opened while a climbing season was in progress. These nine peaks comprised six in the Khumbu and one each in the Manaslu, Annapurna, and Dhaulagiri regions. The peaks listed were: Lhotse Middle Lhotse Middle, 8413m, just opened and already climbed (8413m), Peak 38 (Shartse II: 7590m), (see full story earlier in the journal). Yuri Koshelenko Hungchi (7136m), Numri (6677m), Teng Kangpoche (6500m), and Nhe Serku (5927m), all in the Khumbu, plus P2 (6251m) in the Manaslu region, Thorang Peak (5751m) in the Annapurna region, and Thapa Peak (6012m) in the Dhaulagiri region. New Peaks for 2002. The Government of Nepal officially announced the opening of 103 additional peaks to foreign expeditions. The announcement came on Christmas Eve 2001 and took effect from March 1, 2002. Unlike the 10 peaks brought on to the list in 1998 (Visit Nepal Year) for a two-year period only, it is reported these new additions will be permanent. Speaking in Kathmandu, Ganesh Raj Karki, Chief of the Mountaineering Department at the Ministry of Culture, Tourism and Civil Aviation, said,“This would not only help promote Nepal as the prime destination for mountaineering but also help development of the areas around these mountains.” Together with the nine peaks added to the list in spring 2001, mountaineers will now be allowed to climb 263 peaks throughout the Nepal Himalaya. -
Soccorso Alpino
ISSN 1590-7716 NOTIZIARIO MENSILE FEBBRAIO 2011 LA RIVISTA DEL CLUB ALPINO ITALIANO Scarpone SICUREZZA E COMFORT AD ALTA QUOTA Un UFO? No, è il nuovo, confortevole bivacco Gervasutti sul ghiacciaio di Fréboudze (2835 m) al Monte Bianco S.p.a – Sped.A.P. in – D. L. 353/03 (conv. in L. 27/02/04 n°46) art.Alpino Italiano - Lo 1 comma DCB Milano - La Rivista del Club In un fotomontaggio una contestualizzazione del nuovo bivacco Gervasutti del CAI Torino e una vista dall’interno. Ciò che colpisce è la proiezione verso il paesaggio: una novità per strutture di questo tipo, in genere assai povere di superfici finestrate. Numero 2 - Febbraio 2011 - Mensile - Poste Italiane 2011 - Mensile Poste Numero 2 - Febbraio UNICAI SOCIETÀ SOCCORSO ALPINO Nuova divisa Le escursioni Il CNSAS diventa per tutti “formato famiglia” Sezione nazionale i titolati della SAT del Club alpino Statistiche Il CAI al tempo della crisi Cresce la richiesta di socialità ull’aumento degli iscritti al CAI, che territoriale, vice presi- grande pubblico con il ritor- alla fine del 2010 hanno raggiunto la dente della Sezione di no del termalismo e il boom quota record di 319.056 soci contro i Torino, che nel 2008 è dei resort di benessere, con S315.032 del 2009 (LS 12/2010), è pos- stato tra i relatori al strutture iperboliche in sibile compiere una prima riflessione in Congresso nazionale di mezzo alle montagne, e con attesa di un’analisi approfondita che certa- Predazzo del Club Alpino la reinvenzione, a partire mente emergerà dal rapporto annuale. Più Italiano. -
Trento Film Festival 2017, Programma Completo
2018 I giovani raccontano la montagna Percorri i sentieri delle tue emozioni “Montagnav(v)entura” 11-15: scrivi un racconto come a te piace e mandacelo! “Montagnav(v)entura” 16-26: scegli un genere letterario tra umorismo, fantasy, r@cconto; scrivi un racconto lungo tra i 6000 e i 9000 caratteri e inviacelo. Leggi bene il regolamento completo, lo trovi sul sito www.premioitas.it www.facebook.com/Montagnavventura [email protected] I LUOGHI DEL FESTIVAL AUDITORIUM SANTA CHIARA Via Santa Croce, 67 CAFÈ DE LA PAIX - Passaggio Teatro Osele AULA KESSLER, DIPARTIMENTO DI SOCIOLOGIA E RICERCA SOCIALE - Via Verdi, 26 BOTTEGA MANDACARÙ - Piazza Fiera, 23 CASA DELLA SAT - Via Giannantonio Manci, 57 CASA ITAS - Piazza delle Donne Lavoratrici, 2 Quartiere Le Albere CASTELLO DEL BUONCONSIGLIO Via Bernardo Clesio, 5 CFSI - CENTRO PER LA FORMAZIONE ALLA SOLIDARIETÀ INTERNAZIONALE Vicolo San Marco, 1 DIPARTIMENTO DI LETTERE E FILOSOFIA Aula 7 - Via Tommaso Gar, 14 GALLERIE DI PIEDICASTELLO Piazza Piedicastello IMPACT HUB - Via Sanseverino, 95 LOACKER POINT - Piazza Fiera, 13 MALGONE DI CANDRIAI - Candriai MONDADORI BOOKSTORE - Via S. Pietro, 19 MONTAGNALIBRI - Piazza Fiera MULTISALA G.MODENA Via Francesco d’Assisi, 6 MUSE - Corso del Lavoro e della Scienza, 3 PALAZZO DELLE ALBERE, Via Roberto da Sanseverino PALAZZO LODRON - Piazza Lodron Festival per tutti i gusti! PALAZZO ROCCABRUNA - Via Santa Trinità, 24 LA COLAZIONE E LA MERENDA PALAZZO TRENTINI - Via Giannantonio Manci, 27 Via T. Gar DEL FESTIVAL - Piazza Fiera, 13 PARCO DEI MESTIERI Loacker Store Via San Giovanni Bosco, 1 IL PANINO GOURMET - Piazza DEL Garzetti, FESTIVAL 4 PIAZZA SANTA MARIA MAGGIORE Uva e Menta - Largo Carducci, 55 Il posto di Ste - Piazza Vittoria, 1 SALA CONFERENZE DELLA FONDAZIONE Gusto Giusto BRUNO KESSLER, Via Santa Croce, 77 BAR E RISTORANTE SALA CONFERENZE DELLA FONDAZIONE con piatti tipici- Cortile trentini Centro S. -
Guerra-Verticale-Bibliografia.Pdf
Diego Leoni La guerra verticale. Uomini, animali e macchine sul fronte di montagna. 1915-1918, Einaudi, Torino 2015. BIBLIOGRAFIA A cura di Rocco Leoni “Alp Grandi Montagne”, Torino, Vivalda, n. 211, a. XVIII, 2002 “Distel. Kulturelemente”, Arbeitskreis Distel, Bozen, n. 42-43, 1990 ABASTANOTTI, Maurizio, A chi dimanda di me: letture e diari di soldati valsabbini e gardesani alla Grande Guerra, Gavardo (BS), Liberedizioni, 20082 ACCADEMIA DEI GEORGOFILI, Storia dell’agricoltura italiana, vol. III, Tomo I, Cianferoni, Reginaldo, Ciuffoletti, Zeffiro, Rombai, Leonardo (a cura di), L’età contemporanea, Firenze, Polistampa, 2002 ACCAME, Giano, Carlo Delacroix, s.l., s.d., 1988 ACERBI, Enrico, Le truppe da montagna dell’esercito austro-ungarico nella Grande Guerra 1914- 1918, Novale di Valdagno (VI), Rossato, 1991 ACERBI, Enrico, Strafexpedition maggio-giugno 1916: fatti, memorie, immagini, ricordi dell'offensiva austriaca in Trentino, Novale di Valdagno (VI), Rossato, 1992 ADAMI, Maria Vittoria, L’esercito di San Giacomo. Soldati e ufficiali ricoverati nel manicomio veronese (1915-1920), Padova, Il Poligrafo, 2007 ADAMI, Vittorio, Le austriache al fronte, Varese, Varesina, 1925 ADORNO, Theodor W., Minima moralia, Torino, Einaudi, 1954 AGNOLETTI, Fernando, Dal giardino all’Isonzo, Firenze, Libreria della Voce, 1917 AGNOLETTI, Mauro, Segherie e foreste del Trentino: dal medioevo ai giorni nostri, S. Michele all'Adige (TN), Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina, 1998 AICHINGER, Josef, Le Alpi Giulie e Carniche in guerra. Udine, Saisera, 2004 ALBANO, Massimo, FABRIZI, Fabio, COGLITORE GARUFI, Guido, Cima Bocche 1916: Rivivono gli ordini del comando della Brigata Tevere, in “Aquile in guerra”, Rozzano (MI), Società Storica per la Guerra Bianca, n. -
30 Giugno – 01 Luglio 2018 DUE GIORNI SUL MONTE PASUBIO – PREALPI VICENTINE PRIMO GIORNO: Strada Delle 52 Gallerie – Rifugio Generale Achille Papa
30 Giugno – 01 Luglio 2018 DUE GIORNI SUL MONTE PASUBIO – PREALPI VICENTINE PRIMO GIORNO: Strada delle 52 Gallerie – Rifugio Generale Achille Papa. SECONDO GIORNO “Sentiero Tricolore e Strada degli Scarubi” Limitata a 40 partecipanti Coordinatori di Escursione: Moreno Nuti cell. 348/1305229 ASE – Francesca Caprari cell. 347/2790234 Accompagnatori Titolati: AE – Fabrizio Scantamburlo cell. 335/6561071 ASE – Fabio Rimediotti cell. 348/4903352 INFORMAZIONI ORGANIZZATIVE E LOGISTICHE – 1° e 2° GIORNO Ritrovo Agliana – parcheggio stadio. Orario partenza Ore 06:00 – si raccomanda puntualità. Orario rientro Tarda serata del secondo giorno. Mezzo di trasporto Pullman. Accesso stradale Agliana – Autostrada A11 – A1 fino a Bologna – A14/A13 Ancona/Padova uscita Villamarzana Rovigo Sud – SS 434 direzione Verona – SP 349 direzione Schio – attraversare Piovene Rocchette – SP 350 attraversare Arsiero – SP 81 attraversare Posina fino ad arrivare a Passo Xomo. Soste viaggio Andata: colazione area di servizio Secchia. Ritorno: cena area di servizio Carpi. Pernottamento Rifugio Generale Achille Papa. Presso la Sede ogni venerdì dalle 21:00 alle 23:00 – telefono 0574/673852 oppure per e- Iscrizione mail [email protected]. Termine iscrizione 29 Giugno 2018. Da stabilire. I NON SOCI potranno partecipare versando, oltre alla quota di adesione, la somma di € 20,00 a copertura dell’assicurazione infortuni e Soccorso Alpino. I NON SOCI Quota adesione devono presentarsi in Sezione il venerdì antecedente l’escursione per versare la quota assicurativa e comunicare i dati anagrafici; la mancata presentazione comporta l’esclusione dall’escursione. I partecipanti all’escursione si impegnano a rispettare il Regolamento dell’Agliana Regolamento Escursioni Trekking http://www.aglianatrekking.it/regolamento-escursioni 1 EQUIPAGGIAMENTO – INFORMAZIONI GENERALI - 1° e 2° GIORNO Scarponi alti con suola VIBRAM, vietata ogni tipo di scarpa diversa – pena Equipaggiamento esclusione dall’escursione. -
Panorama-2-2021-Bergsport-Heute.Pdf [6,5
Geschichte des Alpinismus Was soll das? „Warum tun wir uns das an?“, fragte ein sen darüber sich selbst.“ So zitierte Fran- Es brauchte aber Galileo und Newton, Lied zum 150. Bestehen des DAV. „Weil er da cesco Petrarca den Kirchenvater Augusti- Rousseau und Kant, um das Individuum zu ist“, sagte George Mallory über seinen An- nus, als er 1336 auf dem Gipfel des Mont ermächtigen, „zurück zur Natur“ zu gehen trieb zum Everest. Viele Motivationen zie- Ventoux (1909 m) in der Provence stand – und sie wissenschaftlich zu be-greifen. So hen uns heute in die Berge und zum Berg- seine Besteigung gilt als „Geburtsstunde wurde der Mont Blanc 1786 auf Initiative sport, einige sind uralt. Immer aber war der des Alpinismus“. von Horace-Bénédict de Saussure erstbe- Alpinismus mit seinen Stilregeln ein Spie- Was bei einer europazentrierten Perspek- stiegen, der dort oben seine Messungen gel des Zeitgeistes. tive gerne übersehen wird: In vielen Kultu- machen wollte. Viele der ersten Gipfelbe- ren der Welt war „Bergsport“ schon viel steigungen hatten neben nationalisti- „Und es gehen die Menschen hin, zu be- früher bekannt; so gibt es Berichte aus schen (Glockner, Ortler) wissenschaftliche staunen die Höhen der Berge, die unge- dem China des achten Jahrhunderts über Gründe, etwa an der Jungfrau 1811 oder an heuren Fluten des Meeres, die breit dahin- Bergtouren – mit zünftigem Hüttenzauber. der Zugspitze. Doch mit hehrem Forscher- fließenden Ströme, die Weite des Ozeans Und jahrtausendealte kultische Spuren drang vermischte sich gewiss oft – wenn und die Bahnen der Gestirne und verges- findet man an vielen Bergen der Erde. Eu- auch unausgesprochen – Vorwitz und Neu- ropa musste sich erst aus dem dunklen gier aufs Ungewisse. -
RAPORT Zespołu Ds. Zbadania Okoliczności I Przyczyn Wypadku
RAPORT Zespołu ds. zbadania okoliczności i przyczyn wypadku podczas zimowej wyprawy na Broad Peak 2013 r. Autorzy Raportu: Anna Czerwińska Bogdan Jankowski Michał Kochańczyk Roman Mazik Piotr Pustelnik Kwiecień – sierpień 2013 r. 1 Spis treści 1. Wstęp 2. Podstawa formalna działania Zespołu 3. Wstępne czynności wyjaśniające 4. Dokumentacja Raportu 5. Ocena przygotowań do wyprawy 5.1. Wstęp 5.2. Dobór celu 5.3. Wyposażenie wyprawy 5.4. Dobór i przygotowanie uczestników 5.5. Podsumowanie przygotowań do wyprawy 6. Ocena przebiegu aklimatyzacji 7. Ocena akcji przygotowawczej do ataku szczytowego i rozmieszczenia obozów 8. Ocena ataku szczytowego 8.1. Ocena taktyki wejścia szczytowego 8.2. Ocena przebiegu ataku szczytowego 8.3. Ocena akcji poszukiwawczej i odwrotu z obozu czwartego 9. Ogólna ocena wyprawy 10. Bezpośrednie przyczyny śmierci uczestników wyprawy 11. Konkluzja 12. Zalecenia dla PZA i organizatorów wypraw 2 1. Wstęp Zimą 2012/2013 roku działała w Karakorum wyprawa zorganizowana przez Polski Związek Alpinizmu (PZA) w ramach programu „Polski Himalaizm Zimowy”, której celem było dokonanie pierwszego zimowego wejścia na Broad Peak (8047 m). W skład wyprawy weszli: Krzysztof Wielicki - kierownik wyprawy - Klub Wysokogórski Katowice. Nestor polskiego himalaizmu. Zdobywca Korony Himalajów. Autor trzech pierwszych zimowych wejść na ośmiotysięczniki, w tym Mount Everest. Jako pierwszy człowiek w historii zdobył ośmiotysięcznik - Broad Peak (8047 m) - w ciągu jednego dnia, w czasie 16-tu godzin. Na 3 ośmiotysięczniki wszedł samotnie, wytyczył 3 nowe drogi. Zimą 2002/03 prowadził zimową wyprawę na K2, a zimą 2006/07 zimową wyprawę na Nanga Parbat. Pochodzi z Tychów, mieszka w Dąbrowie Górniczej. Maciej Berbeka - Klub Wysokogórski Zakopane. Nestor polskiego himalaizmu. -
Tragedia Sul Manaslu: Valanga Spazza Via Campo 3, Almeno 13 Morti
Tragedia sul Manaslu: valanga spazza via campo 3, almeno 13 morti 23 settembre 2012 Manaslu, seracchi sopra campo 3 (photo markhorrell.com) KATHMANDU, Nepal — Tragica valanga questa notte sul Manaslu: un’enorme valanga ha spazzato via campo 3 dove si trovavano circa 35 alpinisti, tra cui anche Silvio Gnaro Mondinelli, Christian Gobbi e Alberto Magliano. Non ci sono ancora notizie certe sul bilancio della tragedia, ma dalle prime notizie arrivate dalla montagna, pare che ci siano stati purtroppo almeno 13 morti. La valanga è avvenuta poche ore fa e la situazione è ancora confusa sia sulla montagna che a livello di notizie. Silvio Mondinelli e Christian Gobbi sono sicuramente sopravvissuti alla valanga, anche se ne sono stati travolti. Mondinelli ha chiamato in Italia nelle scorse ore per dire che, dopo aver aiutato nei soccorsi subito dopo la tragedia, stava scendendo dalla montagna con Gobbi: sopra la valanga, avevano contato 13 morti ma si stava ancora scavando. La notizia ufficiale data dalla polizia nepalese alla stampa internazionale nella notte parlava di di 2 morti accertati, un tedesco e un nepalese, e di 13 dispersi di diversa nazionalità sotto la neve. Ora l’Himalayan times parla di 11 morti accertati e 8 dispersi, più un numero imprecisato di feriti. Cinque elicotteri della Fishtail Air sono sopraggiunti per trasportare a valle prima i feriti e poi le salme degli alpinisti rimasti travolti dalla valanga. Verso le 9 del mattino in Italia, circa le 13 in Nepal, Mondinelli è arrivato al campo base, e si attende una nuova telefonata con nuove notizie sulle sue condizioni e quelle dei compagni. -
Winter 8000: Climbing the World's Highest Mountains
AAC Publications WINTER 8000: CLIMBING THE WORLD’S HIGHEST MOUNTAINS IN THE COLDEST SEASON By Bernadette McDonald WINTER 8000: CLIMBING THE WORLD’S HIGHEST MOUNTAINS IN THE COLDEST SEASON. Bernadette McDonald. Mountaineers Books, 2020. Paperback, 272 pages, $21.95. When a team of 10 Nepalese mountaineers reached the summit of K2 in the waning hours of January 16, 2021, the achievement marked not only a singular feat of endurance and teamwork, but also the closing of a frontier: All the world’s principle peaks above 8,000 meters have now been climbed in winter. While it took only 14 years, from 1950 to 1964, for all the 8,000-meter monsters to be climbed for the first time, their winter conquest required 41 more years. In her latest book, Canadian author Bernadette McDonald delivers a succinct and timely history of this period. Succinct because the author made the deft choice to structure her story with each chapter focusing on a different mountain. Checking in at tidy 272 pages, her narrative drops the reader directly into the fray on the flanks of each peak, delivering 14 epic climbs for the price of one. And timely because the book was released in 2020, some months before the K2 ascent made headlines around the world. At the heart of the story are the Ice Warriors, a legendary band of Polish mountaineers who embraced “the art of suffering” and successfully summited seven of the 8,000ers, including Everest, in a span of only eight years during the 1980s. Having written extensively about the rich Polish mountaineering tradition (McDonald’s Freedom Climbers: The Golden Age of Polish Climbing was published in 2011), she is clearly on comfortable terrain, introducing the reader to the key players with ease and adroitly explaining nuances between different cliques that came together behind the Iron Curtain in cities like Zakopane and Katowice. -
Maciej Berbeka
Maciej Berbeka [1] Maciej Berbeka (ur. 17 października 1954 w Zakopanem , zaginął 6 marca Maciej Berbeka 2013 na stokach Broad Peak w Karakorum[2][3]) – polski himalaista, zdobywca 5 ośmiotysięczników, artysta malarz, grafik i scenograf. Spis treści Życiorys Zaginięcie Upamiętnienie Maciej Berbeka (po lewej) i Józef Hojda Odznaczenie na Mera Peak Życie prywatne Data 17 października 1954 i miejsce Zakopane Przypisy urodzenia Data 6 marca 2013 i miejsce Broad Peak Życiorys śmierci Zawód, alpinista, taternik, Absolwent Państwowego Liceum Technik Plastycznych im. A. Kenara w zajęcie przewodnik, himalaista Zakopanem oraz Wydziału Wzornictwa Przemysłowego Akademii Sztuk Odznaczenia Pięknych im. Jana Matejki w Krakowie. Artysta malarz, grafik i scenograf Teatru im. S. I. Witkacego w Zakopanem[4]. Ratownik TOPR (od 1979), przewodnik UIAGM[5], nauczyciel PLTP im. A. Kenara w Zakopanem. Członek (w l. 1982–1986 prezes) Klubu Wysokogórskiego Zakopane. Dokonał pierwszych zimowych wejść na Manaslu (1984, razem z Ryszardem Gajewskim), Czo Oju (1985, razem z Maciejem Pawlikowskim)[5] oraz Broad Peak (5 marca 2013 r.) z Adamem Bieleckim, Tomaszem Kowalskim oraz Arturem Małkiem[6]. Wcześniej był blisko pierwszego zimowego wejścia na Broad Peak w stylu alpejskim z Aleksandrem Lwowem podczas zimowej polskiej wyprawy na K2 w 1988 – dotarł wtedy do przedwierzchołka Rocky Summit (8028 m n.p.m.) niższego od głównego o kilkadziesiąt metrów, lecz oddalonego o godzinę wspinaczki eksponowaną granią[5]. Tym samym został pierwszym człowiekiem, który zimą przekroczył 8000 m n.p.m. w Karakorum. Zdobył Annapurnę nową drogą – południową ścianą. Był kierownikiem wypraw zimowych na Manaslu i trzech na Nanga Parbat. W 1993 zdobył Mount Everest od strony chińskiej[5]. -
Karakoram 1988
Karakoram 1988 PAUL NUNN (Plates 105, 106) The summer seems to have been marked by relatively good early weather for high snow peaks, but conditions were poor for high-altitude climbing in July and early August, causing disappointment on K2 to all parties and some problems elsewhere. Nevertheless, there was a continued trend towards creative ascents of new routes, on peaks varying from just below 8000m to small technical and not-so-technical mountains. The year began with the Polish-British-Canadian first attempt on K2 in winter. Bad weather caused immense difficulty in getting equipment to Base Camp, which delayed matters greatly. Andrzej Zawada, veteran of so many winter schemes, led the n-member team. They faced high winds and temperatures down to - 50°C. A high point of 7350m on the Abruzzi ridge was reached, but mostly the conditions seem to have been too bad to allow much progress. Roger Mear, Mike Woolridge and John Barry took part, though John did not go to Base Camp and Mike was ill. The first winter ascent of Broad Peak was something of a consolation prize. Maciej Berbeka and Alek Lwow set out on 3 March on an alpine-style ascent of the ordinary route. On 6 March Lwow decided to stay at a camp at 7700m after the exhausting struggle to reach that point through deep snow. Berbeka reached the top that night at 6pm and got down to 7900m before being forced to stop. Next morning he rejoined Lwow in poor weather and they made the descent safely. Both suffered frostbite.