Bollettino Parrocchiale Di Tesserete E Sala Capriasca
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Bollettino parrocchiale di Tesserete e Sala Capriasca Ispirati e guidati dal dono dello Spirito Santo, viviamo la nostra missione e vocazione nella gioia e nella comunione ecclesiale Maggio – Agosto 2019 Orario delle Sante Messe vigiliari Tesserete ore 17.30 Vaglio e Gola di Lago ore 18.30 Solennità di precetto infrasettimanale a Tesserete ore 19.30 Orario delle Sante Messe domenicali e festive Sala Capriasca ore 9.00 Casa S. Giuseppe ore 9.30 Tesserete ore 10.30 e 19.30 Convento Bigorio ore 17.30 Orario delle Sante Messe giorni feriali Casa S. Giuseppe ore 7.00 Prepositurale (giovedì) ore 9.00 (Frazioni) Luglio-agosto ore 8.30 Adorazione Eucaristica Tesserete in prepositurale il lunedì dalle ore 20.00 alle ore 21.00 Ss. Confessioni In prepositurale ogni sabato dalle ore 16.30 alle ore 17.30 Recapiti Prevosto Mons. Ernesto Barlassina Telefono 091 943 37 73 [email protected] Vicario Don John Thaddeus Alabastro Telefono 091 943 10 44 [email protected] Segreteria parrocchiale: ma-gio-ve dalle ore 8.30 alle ore 11.30 Telefono 091 943 37 73 [email protected] Consiglio parrocchiale Telefono e Fax 091 943 64 46 Casa San Giuseppe, Tesserete Telefono 091 936 08 00 Convento S. Maria, Bigorio Telefono 091 943 12 22 Istituto Don Orione, Lopagno Telefono 091 943 21 82 Conti Correnti Postali Opere parrocchiali di Tesserete 69-7375-3 Opere parrocchiali di Sala Capriasca 69-6283-0 Esploratori 69-5804-8 Sito della parrocchia www.parrocchiaditesserete.ch Sacerdoti della nostra zona pastorale: Mons. Erico Zoppis Lopagno Telefono 091 943 46 83 Don Fabio Studhalter Bidogno Telefono 091 936 08 00 Don Luigi Siamey Ponte Capriasca Telefono 091 945 24 69 [email protected] Don Davide D’Epiro Valcolla Telefono 076 730 64 62 [email protected] Don Pietro Pezzoni Scareglia Telefono 076 630 86 94 2 La parola del Prevosto Cari parrocchiani e lettori del bollettino cio, perché parrocchiale, troppo distrat- la Pasqua è il fondamento del nostro ti da altri mes- essere cristiani in questo mondo. È saggi mon- nello Spirito Santo che possiamo dire: dani. La vita “Gesù è il Signore”. Noi proclamiamo quotidiana che Gesù crocifisso è il Vivente. Egli ci pone sem- ha compiuto il passaggio dalla morte pre di fronte alla vita, Egli è il Risorto. Le domeni- a delle scel- che dopo la Pasqua ci aiuteranno a te: con qual meglio comprendere che il Risorto è modo di pen- presente nella sua Chiesa. La comuni- sare noi sce- tà dei fratelli e sorelle in Cristo, si ritro- gliamo? Con va insieme per celebrare il memoriale il pensiero di della Pasqua settimanale del Signore, Gesù o con il partecipando al banchetto eucaristico pensare pura- domenicale. Le parole di Gesù scal- mente umano, massificato o egoisti- dano il cuore, aprono la mente verso co? La parola di Dio sia sempre la luce un mondo nuovo, ci aiutano a vivere nel nostro cammino. Dopo la Pasqua l’avventura della vita, ci spronano e ci vivremo la gioia della festa della Prima esortano alla conversione, ci conforta- Comunione e il pellegrinaggio votivo no nei momenti difficili e drammatici. al Convento del Bigorio nella solenni- La familiarità con la Parola di Dio è da tà dell’Ascensione. Il tempo pasquale ricercare e desiderare. Gesù ha rispo- si conclude con la festa di Pentecoste. sto alla tentazione del diavolo: “Non Per gli Ebrei essa era la festa delle pri- di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni mizie e del dono della Legge. Per noi parola che esce dalla bocca di Dio” cristiani è la festa del dono dello Spiri- (Mt 4.4). Siamo chiamati ad avere fame to Santo. Lo Spirito è stato effuso sugli della parola di vita eterna rivelataci apostoli nel cenacolo, quale Spirito da Gesù. Il Risorto è il compimento di di verità e di forza. È nella forza dello tutte le sacre Spirito che si rende testimonianza al scritture. La Signore. Lo Spirito è l’artefice della parola di Dio comunione ecclesiale e dei vari mini- letta, medi- steri e servizi. È lo Spirito che spinge tata, pregata alla missione. Per la vitalità del Corpo deve essere di Cristo che è la Chiesa, occorre che vissuta, messa ognuno dia un attivo e personale con- in pratica. tributo per il bene stesso della comu- Evangelizza- nità. Ad esempio nell’ambito liturgico: re è portare sarebbe auspicabile che qualcuno si la parola di presti a suonare l’organo o altri stru- Gesù a colo- menti musicale durante le celebra- ro che sono zioni, qualcun altro intonasse come incapaci di solista i canti. Si devono mantenere ascoltare il e ampliare come numero di membri i lieto annun- gruppi che compiono già un ministe- 3 Santo, si manifestano anche nell’am- bito dell’evangelizzazione, della cate- chesi, dell’insegnamento dottrinale, dell’annuncio e della divulgazione delle verità di fede. I primi trasmettito- ri della fede sono sempre i genitori. Il gruppo dei catechisti sostiene e aiuta i genitori nel far conoscere il vangelo di Gesù e l’insegnamento della Chiesa, specialmente in riferimento ai sacra- menti dell’iniziazione cristiana. Il desi- derio e l’impegno a conoscere Gesù e il suo messaggio non è legato solo ai ro quali: lettori, accoliti, chierichet- sacramenti, ma deve continuare nella ti, confratelli, coretto, sacrestani, e vita secondo le varie fasi della cresci- persone che mantengono decorosi ta. Per questo è stata offerta la possi- e in ordine i vari edifici sacri. La par- bilità ai ragazzi e giovani d’incontrarsi tecipazione alla liturgia, specialmente per crescere nell’amicizia con Gesù eucaristica, deve essere il più possibile e fra di loro. Gli adulti, come l’espe- attiva e manifestare i diversi carismi e rienza che stanno compiendo i mem- ministeri. Non si partecipa da semplici bri delle cellule d’evangelizzazione, spettatori, senza gioia, facendo fatica devono sempre coltivare l’impegno a rispondere alle preghiere, preoccu- ad approfondire la sacra scrittura e il pati di vedere chi è presente più che magistero della Chiesa. La festa del di celebrare il mistero. Siamo esortati “Corpo e Sangue di Cristo”, ci ricorda a vivere una comunione sempre più che siamo chiamati non solo a “man- visibile tra di noi. La celebrazione non giare il Corpo di Cristo”, ma anche ad deve essere vissuta come una costri- “adorare” Gesù presente realmente zione, tanto per adempiere il precetto, nel Santissimo Sacramento dell’altare. guardando l’orologio e pensando ad Compiere la processione Eucaristica altro. La domenica è da vivere come è riconoscere pubblicamente che il privilegiato incontro con il Signore e Signore Gesù, nel pane consacrato fra i credenti Dobbiamo essere per- è il vero “tesoro” a tutti noi offerto. suasi che quando compiamo la pre- La comunità sociale e civile trova la ghiera liturgica, uniti a tutta la Chiesa, sua forza nel ricercare il bene comu- noi ci troviamo alla presenza di Dio ne della pace e della giustizia, della per lodarlo, supplicarlo e ringraziarlo. fraternità e della comunione, dall’a- Se la preghiera è un’arte d’appren- more di Gesù. La civiltà dell’amore dere (a pregare s’impara pregando), si realizza vincendo ogni egoismo o non è semplice pregare insieme con tornaconto personale. Nell’eucaristia tutti i componenti della comunità. La noi contempliamo l’Amore oblativo di preghiera comunitaria deve acquisi- Gesù. Nutrendoci di questo Amore, re armonia e unità di voci e di cuori, noi saremo capaci di portare e donare nel rispetto delle norme liturgiche, amore agli altri, con un’attenzione pri- affinché la celebrazione abbia un suo vilegiata ai più piccoli e deboli, ai più decoro e una sua efficacia spirituale. emarginati e bisognosi, ai malati e sof- Molti altri carismi o doni dello Spirito ferenti nel corpo e nell’anima. Le stes- 4 se famiglie riscoprano la bellezza del Sureggio, il 29 giugno, celebreremo vivere insieme nell’amore. La carità, la solennità dei Santi apostoli Pietro come aiuto ed elemosina, è anche una e Paolo. Essi sono le colonne della realtà presente nel territorio civile ed Chiesa. Pietro il primo papa, il pesca- ecclesiale della Capriasca. Ma sempre tore di Galilea chiamo ad essere la di più essa deve esprimersi con opere “roccia” e pietra di fondamento della concrete di misericordia materiale e Chiesa di Cristo. Paolo, apostolo mis- spirituale. Facciamo nostre le parole sionario del vangelo ai “gentili”, con- di San Paolo: “L’amore di Cristo mi vertitosi sulla via di Damasco. Entram- spinge a…”. L’amore di Cristo non ci bi hanno dato la vita per il Signore lasci indifferenti, ma ci spinga alla vera Gesù. La loro testimonianza ci sproni compassione e condivisione. L’esem- ad essere più audaci nel professare la pio dei Santi Luigi Guanella e Luigi fede cristiana. Durante l’estate i bam- Orione, eroici nella carità, ci spronino bini, ragazzi e giovani saranno impe- ad essere più generosi e attenti alle gnati a vivere la colonia parrocchiale persone più fragili. Nel mese di mag- e i campeggi organizzati dalla sezione gio recuperiamo la recita della corona scout. Un tempo da impiegare bene del Santo Rosario, anche nelle nostre nel sano riposo e divertimento e nel famiglie. Nel mese di giugno intensifi- cammino di crescita cristiana. Auguro chiamo la preghiera al Sacro Cuore di a tutti di essere guidati, nell’avven- Gesù, affinché il nostro cuore assomi- tura della vita, dal soffio dello Spirito gli sempre più al suo, un cuore mite Santo. ed umile. Nella chiesa medioevale di Mons. Ernesto Rito Ambrosiano La benedizione al lettore La benedizione del lettore durante la “Benedicimi, padre”. Il sacerdote a liturgia è propria del rito ambrosiano, chiara voce, benedice con una delle sottolinea che proclamare la lettura è formule prescritte.