Storia Degli Scavi Di Roma E Notizie Intorno Le Collezioni Romane Di Antichit
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lilKM^iSTNo 1^oii:scmi:k & Co. (Rretschnkidkr & Heoembero) ROMA - Corso Umberto I, 307 - ROMA Imminente pubblicazione: ATTILIO PROFUMO L'INCENDIO NERONIANO LE SUE FONTI, I SUOI TEMPI Volume in-l" di pag. 550 circa, con tre tavole. — Lire 15. INDICE GENERALE PARTE I. — L'autore dell'Inoendio. I. Ir. PROBLEMA STORICO. § 1. Determinazione del problema. - § 2. Il metodo. - § 3. I dati. II. Le fonti derivate indirette. § 4. Eusebio e s. Girolamo, Eutropio, Aui-elio Vittore, Sulpicio Se- vero, Orosio. III. Le fonti derivate prossime. § 5. Cassio Dione Cocceiano. lY. Le fonti derivate prossimiori. ! § 6. L'epigrafe Domizianea. - § 7. Suetonio Tranquillo. - § 8. Cor- nelio Tacito. - § 9. Il valore testimoniale attribuito nell'evo Romano a Tacito e a Suetonio. - § 10. L' autore dell' Incendio nelle fonti prossimiori. Yj. Le fonti prime. il § 11. Il canone della fonte principale. - § 12. Le scuole storiche r' romane. - § 13. Le fonti-prime Neroniane, in genere. - § 14. Fabius •' Rusticus. - § 15. Cluvius Rufus. - § 16. Plinius Secundus senior; - l'uomo e lo scrittore. § 17. Id.; lo storico. -§ 18. Id. ; lo storico Nerouiano. - .§ 19. Id.; la sua figura di Nerone. - § 20. I partiti po- litici nel quarto periodo Neroniano e le loro letterature. - § 21. Id. e la congiura Pisoniaua. - § 22. Id. e le nostre fonti prime. - § 23. L'au- tore dell'Incendio, nelle fonti prime; il passo di Plinio. -§ 24. Id.; la tecnica di Tacito. - § 25. Id.; la testimonianza di Fabius, di Plinio e di Cluvius. - § 26. Id.; la versione ufficiale dell'Incendio. - § 27. La concordanza dei racconti giunti a noi. VI. Conclusione. § 28. Riassunto. - § 29. L' indicazione « ardente domo » di Tacito. PARTE IL — La Persecuzione cristiana. 1. La legislazione romana. § 30. Le accuse contro i Cristiani. -§31. L'« institutum Neronia- num ». - § 32. L' « institutum » di Tiberio. - § 33. L'applicazione dell'Istituto di Nerone. - II. La Persejcuzione e l'Inceni>io. f ^ § 34. La prima persecuzione. - § 35. Il processo ngV incendiari. - § 36. Il passo di Tacito. - § 37. Il processo ai Cristiani. III. La data della Persecuzione. § 38. Ija cronologia nel passo di Tacito. - § 39. La determinazione dell'anno. - § 40. La probabile data. IV. Conclusione. § 41. Le cause della Persecuzione. - § 42. I risultati raggiunti. PARTE III. — Analisi critica dell'Incendio. I. La causale dell'incendio. H UIlIIT" § 43. Il metodo d'analisi. - § 44. La causale in Tacito. - § 45. L'espro- priazione per pubblica utilità nel Diritto romano. - § 46. Il diritto di proprietà nel periodo dei primi Cesari. - § 47. La potestà impe- itiale, il « Principatus » . - 48. Id. Tiberio e Nerone. - 49. Il I I § ; § ^ ' Principe e le «curae» dei pubblici lavori. - § 50. L'impossibilità d'ambiente per mezzi legali coattivi. - § 51. Le confische legali. - § 52. I disegni di Nerone. - § 53. La frequenza e la criminalità degl'incendi in Roma. - § 54. Il potere del Principe negl'incendi e nelle pubbliche calamità. - § 55. I provvedimenti Neroniani del 64, in Tacito. - § 56. La «clomus Aurea».- % 57. L'odio popolare alla « domus » Neroniana. - § 58. La « nuova Roma » di Nerone. - § 59. Un imperiale antecessore, incendiario. II. L'incendio doloso. § 60 Ove nacque l'Incendio. - § 61. La possibilità di calcolarne gli effetti. - § 62. Lo impreveduto effettivo svolgimento di esso. PARTE IV.— Appunti critici sulla documentazione dell'Incendio. I. La fonte di Tacito per il xv lib. degli 'Annali'. § 63. L'esistenza di una fonte diversa dalle precedenti. - § 64. La guerra Armeno-Parti e a. - § 65. L'incendio Neroniano. - § 66. La congiura Pisoniana. - § 67. I due Neroni di Tacito. - § 68. Caratteri- stiche della nuova fonte. - § 69. Essa ha coperto una pubblica ma- gistratura nel periodo cronologico che è abbracciato dal libro. - § 70. La « cognitio Principis » e Cocceio Nerva, nei processi delle Congiure. - § 71. Nerone e Nerva. - § 72. Nerva e Tacito. - § 73. Nerva è la fonte di Tacito per il xv libro. - § 74. I libri dal xiii in poi, degli 'Annali', debbono riputarsi postumi? II. Il silenzio di Giovenale. § 75. L'analisi critica di particolari oscui-i. - § 76. L'epoca in cui fu composto il primo testo della viii satira. - § 77. La libertà di parola al tempo della prima pubblicazione delle ' Satire '. - § 78. Da Vespasiano ad Adriano. - § 79. Determinazione del tempo della prima pubblicazione. - § 80. Nerone, Nerva ed i ' silenzi ' di Gio- venale. - § 81. La graduatoria dell' ' infamia ' nel concetto romano. § 82. Il brano del ' silenzio '. - § 83. La satira xiii. - § 84. Con- clusione. III. La .< leggenda » del canto di Nerone. § 85. La ' leggenda storica '. - § 86. La ' leggenda critica '. - § 87. La documentazione storica. -§ 88. La critica estrinseca dell'evento. § 89. La critica intrinseca dell'evento: l'ambiente romano. - § 90. Id.: - Nerone. - § 91. Il valore che Suetonio dà al canto Neroniano. ' § 92. La fama di Nerone poeta. - § 93. I ' versi ' ed il ' canto Nerioniani, negli storici. - § 94. Conclusione. IV. Una moneta neroniana. § 95. La figurazione della ' caenatio ' «Aurea» di Nerone? FORZANI a C-TIR DEL SENATO RODOLFO LANCIANI STORIA DEGLI SCAVI DI ROMA E NOTIZIE INTORNO LE COLLEZIONI ROMANE DI ANTICHITÀ Volume Secondo (a. 1531-1549) ROMA ERMANNO LOESCHER & C.o (bretschneider e regenberg) Librai-Editori di S, M. la Regina d'Italia I 903 ROMA TIPOGRAFIA DELLA R. ACCADEMIA DEI LINCEI PROPRIETÀ DEL CAV. V. SALVIUCCI 1903 RODOLFO LANCIANI STORIA DEGLI SCAVI DI ROMA E NOTIZIE INTORNO LE COLLEZIONI ROMANE DI ANTICHITÀ Volume Secondo GLI ULTIMI ANNI DI CLEMENTE VII E IL PONTIFICATO DI PAOLO III (a. 1531-1549) ROMA ERMANNO LOESCHER & C.o (bretschneider e regenberg) Librai-Editori di S. M. la Regina d'Italia 1903 l'autore si riserva il diritto di proprietà letteraria A tenore di legge. Edizione di 500 esemplari. ROMA TIPOGRAFIA DELLA R. ACCADEMIA DEI LINCEI proprietà del CAV. V. SALVIUCCI 1903 PREFAZIONE L'esperienza guadagnata con la publicazione del primo volume, e le osser- vazioni fatte da cortesi compagni di studii, mi hanno consigliato a portare qualche lieve cambiamento nella trama e nell'ordine del lavoro. Il quale com- s' : prende, come è visto, tre parti la Storia degli scavi propriamente detta ; le notizie intorno la formazione e la dispersione delle raccolte romane d'arte e di antichità, e quelle che concernono le licenze di esportazione concesse dal Camer- lengato. Tutti questi fatti furono esposti nel primo volume, tenuto conto del solo ordine loro cronologico: cosicché il testo è riuscito poco aggradevole per quel continuo passare dall'uno all'altro argomento, e per la conseguente dispersione, da un capo all'altro del volume, di notizie risguardanti uno stesso edificio. Egli è certo che la Storia degli scavi di Roma non potrà mai divenire libro di piacevole lettura, essendo di sua natura opera di consultazione: ma io spero che la forma adottata per questo secondo volume, e per i successivi, valga a mitigare considerevolmente il carattere saltuario del testo. L'ho diviso, prima di tutto, in tre parti : la prima relativa ai soli scavi ; la seconda relativa ai soli musei e collezioni d'arte; la terza relativa alle sole esportazioni, s'intende secolo per secolo. In secondo luogo ho riunito in capitoli distinti le notizie concernenti uno speciale edificio, o gruppo di edificii. Così il lettore di questo secondo volume troverà sotto la data del 1533, non solo il primo ricordo di — 4 — scavi fatti nel mausoleo di Aug-usto, ma la serie completa di quelli quivi sopravvenuti per il corso del secolo: sotto la data del 1535 quella degli scavi Palatini : sotto la data del 1540 quella degli scavi del Foro, e così via discor- rendo. In terzo luogo lio aumentato e suddiviso gli indici in modo che lo studioso il quale ricerchi, a cagion d'esempio, notizie sopra una parte speciale del Capi- tolium, non sia costretto a scorrere dieci o venti pagine di testo, ma possa andare diritto al suo scopo. Questo secondo volume, nel quale io aveva creduto poter condensare la storia di tutto il secolo decimosesto, abbraccia invece un periodo di appena di ciotto anni, cioè gli ultimi quattro di Clemente settimo, dal 21 marzo 1531 al 25 settembre 1534, e l'intero pontificato di Paolo terzo, dal 13 ottobre 1534 al 10 novembre 1549. Ciò dimostra quanto straordinariamente feraci di scavi e di scoperte sieno stati i felici e geniali tempi di Alessandro Farnese, sotto la guida e lo sprone del suo consigliere Latino Giovenale Manetti, maestro delle strade, commissario delle antichità, il vero e proprio creatore della Roma moderna, alla memoria del quale nessuno ha mai pensato, o pensa, di rendere tributo di riconoscenza. Forse ci penseremo quando, occupate tutte le nostre piazze da simulacri di mediocrità piti o meno degne di compatimento, non rimarrà un palmo di suolo disponibile per onorare la memoria dei veri grandi e dei veri illustri. Noi siamo orgogliosi, dentro certi limiti e con le necessarie riserve, del lavoro edilizio compiuto in questi trent'anni con ispesa di più centinaia di milioni, che ha ridotto momentaneamente la città all'indigenza ufficiale. Paolo terzo e Latino Giovenale compierono in soli quindici anni lavoro non meno degno di ammirazione, viste le condizioni dei tempi e degli uomini ; e seppero accordare (50SÌ sottilmente le ragioni del dare e dell'avere che l' erario publico non ebbe a soffrirne detrimento. Eppure la lista delle loro opere comprende la correzione, l'apertura ex novo, delle vie di Marforio, del Corso, Papale, del Babuino, dei BauUari, di Panico, Paolina, di s. Apollinare, dei ss. Apostoli, di porta s. Seba- stiano, di s. Gregorio, di s. Maria in Monticelli, della Cuccagna, con le relative opere di fognatura, e la fabbrica del Corridoio e della Torre d'Araceli, del palazzo Farnese, della sala Regia, di parte della basilica Vaticana, e di una dozzina di chiese. — 5 — Devo ricordare in ultimo luogo certe critiche che occorrono nelle recensioni delle quali il primo volume è stato onorato in varii periodici letterarii o archeo- logici.