n. 6/2013 Rivista fondata nel 1924 da G. Mauro e O. Barassi

Associazione Italiana Arbitri

CORSI ARBITRI BOOM di iscritti negli ultimi tre anni

Il messaggio augurale Ricordo di Nelson Mandela: del Presidente Nicchi “Lo sport può cambiare il Mondo” Pubblicazione periodica Autorizzazione del Tribunale di Roma499 del 01/09/89 - Posta Italiane s.p.a. - Sped. in abb. post. - Art. D.L. 353/2003 - (Conv. in L. 27/02/2004 n°46) art. 1, comma 2, DCB Roma di Roma499 del 01/09/89 - Posta Italiane s.p.a. Sped. in abb. post. Art. D.L. 353/2003 (Conv. Pubblicazione periodica Autorizzazione del Tribunale Anno LXX n. 6/2013

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Gli articoli della rivista “l’Arbitro” della FIGC possono Gianpaolo Calvarese essere riprodotti, ma dietro autorizzazione dell’AIA, su qualsiasi pubblicazione italiana o straniera, alla esplicita condizione che ne sia citata la fonte. Sommario 4 5 “Continuiamo il rilancio LA “MEGLIO GIOVENTÙ” dopo il cambio di rotta” CHE AMA LA LEGALITÀ di Marcello Nicchi di Mario Pennacchia

11 I risultati premiano il lavoro di Braschi di Fulvio Bianchi 7 14 “L’AIA è una vera scuola che ti segna per la vita” di Giovanni Aruta L’abbraccio nello stadio 16 Troppe interpretazioni non aiutano gli arbitri del mito “invincibile” che di Roberto Beccantini ha sconfitto il razzismo 22 Applausi bipartisan di Emanuela Audisio 23 “MENTOR&TALENT” ANCHE NEL CALCIO A 5 di Alessandro Apruzzese 24 Non insultatelo: è mio figlio! di Paolo Cazzaniga 9 26 Un prezioso arricchimento da una magnifica avventura di Gianluca Rocchi Anche Gonella e Gussoni 28 Il ricordo di nella Hall of Fame a Firenze 30 Un giorno da… internazionali di Davide Delgadillo 32 Un giornalista in Sezione per frequentare il corso 34 MASSIMO BARROVECCHIO da giacchetta nera a camicia e papillon di Tommaso Gregorio Cavallaro 36 Gli arbitri premiano “L’allenatore dell’anno” 12 di Paolo Vilardi 37 Messi? No, preferisco Rizzoli. Arbitraggio, che passione… Sulla strada giusta 38 La Coppa del Mondo non ufficiale con misure correttive 40 DON FRANCO SOLIMAN: arbitro in campo, pastore nella vita di Filippo Antonio Capellupo di Francesco Palombi 42 Con un assistente arbitrale alla scoperta del Ruanda di Ferdinando Insanguine Mingarro 43 Tre fratelli, tre cuori una passione: l’A.I.A. di Francesco Randazzo 44 Giallo e rosso, le regole da rispettare 18 di Dario Natale Tecnica ed etica 45 Gli arbitri barlettani abbracciano Papa Francesco confronto e rispetto 46 La fatica di gioco: Analisi Cinematica di Alessandro Paone di Carlo Castagna 48 I meccanismi della sudorazione nelle prestazioni degli atleti di Angelo Pizzi 50 Quesiti Tecnici Il messaggio augurale del Presidente dell’AIA “Continuiamo il rilancio dopo il cambio di rotta”

Anche questo che sta volgendo al ter- si sono conquistati ogni giorno. Di questo lo di guardia e dell’attenzione da parte mine è stato un anno di lavoro molto in- ne siamo tutti orgogliosi e consapevoli, in delle istituzioni dello Stato, del calcio e tenso ed ha prodotto novità importanti. particolare emerge l’importanza del no- nostra. L’aumento dei rimborsi arbitrali, ottenuto stro ruolo sociale nell’Italia di oggi. L’occasione di questo mio editoriale in un anno di grandi restrizioni econo- La violenza ai danni di arbitri è un fe- è per augurare a tutti gli arbitri italiani miche in tutte le attività del paese, può nomeno che combattiamo quotidiana- e alle loro famiglie di trascorrere sere- essere considerato un fatto epocale, tal- mente, affiancati dall’Osservatorio sulle namente le festività natalizie e di inizio mente è lontano un precedente così cla- manifestazioni sportive del Ministero del nuovo anno. Facciamo parte di una moroso. È il simbolo del nostro pensare dell’Interno, con le casistiche che ven- grande associazione, fatta di numeri im- ma anche del fare per l’Associazione. È gono registrate ed analizzate ogni set- portanti ma soprattutto di tante persone la risposta doverosa all’apprezzamento timana, incoraggiati dal fatto che il dato perbene, che desiderano viverla senten- che proprio un anno fa mi veniva rico- è tendenzialmente in diminuzione. Con- dosi parte attiva e vitale. nosciuto per il secondo mandato gestio- seguenza questa dell’aumento del livel- Marcello Nicchi nale e con me alla mia squadra di amici collaboratori. Prendendo spunto da una recente affer- mazione del Presidente Federale Gian- carlo Abete, rivolta al nostro movimento associativo, adesso “grazie e avanti”. C’è ancora un lungo cammino da per- correre insieme. Molto lavoro deve esse- re ancora fatto o portato a compimento per completare la fase a suo tempo bene avviata di rilancio di tutto il movimento arbitrale. Il Comitato Nazionale e il Settore Tecni- co svolgono la loro parte con impegno e determinazione. Decisioni importanti, de- liberate collegialmente nell’ultimo anno, stanno incidendo sulla qualità del servi- zio che rendiamo ogni giorno alla Fede- razione e questo ci viene riconosciuto continuamente dai vertici della F.I.G.C. in tutti i contesti ufficiali, quelli che del resto contano sopra ogni altra cosa. Il dato riguardante le iscrizioni al corso arbitri nazionale è in crescita, anno dopo anno, rappresentando il segno tangibile di un cambio di rotta nella diffusione del- la cultura delle regole dentro e fuori dal campo e della simpatia che i nostri arbitri

4 n. 6/2013 Il boom dei corsi è anche fenomeno sociale

LA “MEGLIO GIOVENTÙ” CHE AMA LA LEGALITÀ di Mario Pennacchia

Nel 1990, lasciando la Sezione di Ciam- quell’attività dei figli, soprattutto se l’a- gnano l’educazione e i sani principi.” pino dopo una riunione, incontrai sulla vessero approvata. La terza: “E imparano pure a crescere e soglia alcune donne e ritenendo che si La prima risposta fu: “Posso esserne a prendersi responsabilità cercando di fossero riparate dalla pioggia all’uscita solo contenta perché so dove mio fi- essere giusti nell’applicare le regole.” dalla chiesa adiacente, le invitai ad ac- glio va e con chi sta, lontano da com- Quarta risposta: “Gliel’ho consigliato comodarsi. Risposero: “Grazie, ma noi pagnie di sciagurati e da altre brutte io perché nella Sezione degli arbitri stiamo qui ad aspettare i nostri figli tentazioni.” impara la solidarietà e soprattutto il arbitri.” Più incuriosito che sorpreso ne La seconda: “Mi fa piacere che venga rispetto della legalità. Ho saputo che approfittai per scoprire il loro pensiero su nella Sezione arbitri perché qui inse- ora anche le donne possono iscriver- si e spero che mia figlia voglia seguire l’esempio del fratello.” Ne riferii al Presidente e al Segretario della Federazione che era anche Com- missario dell’AIA. Matarrese commentò: “Lo sappiamo tutti che gli arbitri sono la parte migliore del calcio.” e Petrucci: “Per questo gli arbitri debbono essere sempre difesi e bisognerebbe far ca- pire ai giovani che anche come arbitro si può praticare il calcio.” Quelle erano opinioni, oggi dopo più di vent’anni, sono fatti documentati da nu- meri straordinari: in queste ultime tre stagioni si sono iscritti ai corsi arbitrali

n. 6/2013 5 nazionali con crescente partecipazio- storica intesa che aveva l’obiettivo di fa- nile assuma il significato più grande di ne 17.915 giovani: 5429 nel 2011; 5857 vorire iniziative promozionali nella Scuola rifiuto opposto alle correnti perverse che nel 2012, 6629 nel 2013, così distribuiti Secondaria Superiore ha colto nel segno. affliggono la società e quanto sia rilevan- fra i CRA: Campania 2206, Lazio 1912, La realtà è fin troppo evidente: al di là te nelle nuove generazioni il desiderio di Sicilia 1554, Lombardia 1545, Puglia dell’essenziale ruolo di dirigere le parti- affermare i valori positivi della vita. 1420, Toscana 1172, Emilia R. 1100, te salvaguardandone la regolarità con il Qui interessa soltanto prendere atto e Veneto 1011, Piemonte 1009, Calabria rispetto del regolamento, l’Associazione rilevare in che modo si pone oggi l’AIA 911, Liguria 905, Abruzzo 811, Umbria degli arbitri ha assunto una documentata non solo nel calcio e nello sport nazio- 597, Sardegna 461, Marche 430, Moli- e benemerita funzione sociale. Deve far nale, ma soprattutto nel rapporto con il se 340, Friuli V.G. 337, Basilicata 307, riflettere non poco quest’affluire crescen- Paese. Spesso il presidente Marcello Trento 224, Bolzano 47. te dei giovani su tutto il territorio nelle Nicchi sottolinea pubblicamente quanto Indubbiamente a così rilevanti risulta- Sezioni dell’AIA, dove – come nella loro l’Associazione renda anche un servizio ti ha contribuito anche la «Convenzione sincerità e con forte convinzione hanno alla Società con la sua organizzazione, la dell’AIA con il Ministero dell’Istruzione testimoniato quelle madri di Ciampino sua coesione, la ferma fedeltà alle regole. per promuovere il corso arbitri naziona- più di vent’anni fa – si insegna educazio- Possono sembrare esagerazioni, ma oggi le e sensibilizzare l’attenzione dei giovani ne e tutela della legalità. questi numeri stupefacenti dimostrano verso l’attività arbitrale e la diffusione del- Sta agli osservatori sociali spiegare se con certezza che nelle Sezioni arbitrali la cultura e del rispetto delle regole». La questo fenomeno di inclinazione giova- s’incontra la «meglio gioventù».

6 n. 6/2013 L’abbraccio nello stadio del mito “invincibile” che ha sconfitto il razzismo

Anche lo sport si associa al lutto mondiale per la scomparsa di Nelson Mandela. Siamo grati a Emanuela Audisio per questa sua mirabile rievocazione pubblicata su “La Repubblica”.

L’ha giocato, l’ha frequentato, l’ha usa- e i suoi sette compagni di lotta vennero balala, Mark Skinners e Anthony Suze. to. Ha tirato pugni sul ring, ha calciato. condannati all’ergastolo per sabotaggio. Erano ventenni, neri, tutti prigionieri po- Ha capito che lo sport è un sentimento e Mandela ha sempre intuito che nello litici. Finirono in catene, senza processo, che una mischia insegna più della vita. La sport c’era altro. Cicatrizzava, guariva dai condannati a 75 anni, a spaccare pietre. palla va passata, come la libertà. La meta traumi, favoriva la ripresa del movimento. Ma erano troppo giovani per non avere deve essere di tutti. Invictus. Ha vinto da Ne era incuriosito. Per questo da dete- speranze: disegnarono su un pezzo di solo un mondiale di calcio. Dato per la nuto numero 466/64 di Robben Island, carta una scacchiera e ci giocarono fino prima volta all’Africa, anzi assegnato al da un cella di appena 1.95 metri, con una a quando non venne requisita. Quel fo- suo Sudafrica, perché nessun centravanti sola feritoia di 30 centimetri, il 5 luglio glio appallottolato diventò una palla che era mai riuscito con i gol a sfondare il raz- dell’80 riuscì a convincere la sua guardia si trasformò in un gomitolo di stracci che zismo come lui. Da prigioniero: 27 anni a procurargli una radio in modo da poter continuò a fare gol notturni e silenziosi. dietro le sbarre a sognare un altro mon- ascoltare in diretta la finale di Wimble- I cinque chiesero per quattro anni il per- do. Ci voleva il suo carisma per portare il don. Quella tra Borg e McEnroe, tra un re messo di formare una squadra di calcio pallone in un continente che pareva reiet- e un ribelle. E’ grazie a Madiba e ai cin- e di giocare il fine-settimana. Permesso to, lontano da ogni grande manifestazio- que ragazzi detenuti con lui nell’Alcatraz negato. Poi con l’intenzione di stroncarli ne. E anche se è passato inosservato, il dell’Africa, che il grande football ha po- i carcerieri dissero sì. «Non si tengono in mondiale 2010 è iniziato l’11 giugno, non tuto trovare casa dove prima c’era solo piedi, dopo una settimana non avranno una data qualunque, ma il giorno in cui sfiducia e disperazione. Si chiamavano più forze». I cinque tennero in piedi non nel ’64, 46 anni prima, Nelson Mandela Lizo Sitoto, Sedick Isaacs, Sipho Tsha- solo se stessi, ma anche gli altri. Nono-

n. 6/2013 7 po negli spogliatoi e salutare la squadra. Sapeva che lo sport è una questione di merito e che non si cancellano i simboli di una supremazia, per questo lo Springbok doveva restare sulle maglie, anche se per tanti era l’odioso segno dell’apartheid. E’ stata la figurina preferita di molti cal- ciatori. Dall’olandese che nel- l’87gli dedicò il Pallone d’Oro, all’inglese David Beckham, al francese Lilian Thu- ram che lo incontrò nel ’99 in occasione di un’amichevole: «Tutti erano isterici, volevano toccarlo, stringergli la mano, lui invece era sorridente e sereno». E’ stato lo sport a trascinarlo fuori per la sua ultima apparizione pubblica, dopo sei mesi quasi di clausura. Perché quel pallo- ne che non aveva mai viaggiato in Africa aveva bisogno della sua benedizione nel- la notte dell’addio della finale mondiale. E così Madiba a 92 anni ha attraversato ancora la storia. E si è mostrato al mondo per l’ultima volta. Re, principi e regine si Mandela, con la maglia degli Springboks, consegna la Coppa al capitano Francois Pienaar sono alzati. E lui, in cappotto e colbacco stante le privazioni e le torture. Forma- che gli aveva regalato il capitano (bianco) nero, ben coperto da sciarpa e guanti, su rono the Makana Football Association, degli Springboks, Jean-Francois Piennar, una macchinetta elettrica, ha fatto la sua organizzarono partite e torneo. Sempre fece capire che il Sudafrica aveva fatto invasione di campo allo stadio, accanto dentro. Andarono nella biblioteca del veramente pace con se stesso. C’era lui alla moglie Graca Machel. Senza vergo- carcere, chiesero il regolamento Fifa che nero, con attorno i giocatori bianchi. An- gna per la debolezza e la fragilità del suo divenne la loro Bibbia, studiarono le re- che perché il motto dell’African National corpo. Anzi, fiero, di mostrare un Suda- gole. Invece di piangere, fecero gioco di Congress era «No normal sport in an ab- frica libero e a testa alta. Ha sempre det- squadra. «Il calcio ci ha aiutati a essere normal society», non ci può essere uno to: «Sport has the power to change the parte di qualcosa. Ci dicevano che non sport normale in una società anormale. world». Chissà se veramente lo sport può eravamo persone, invece con il pallone Se si è schiavi, lo sport non libera. Man- cambiare il mondo. Lui però ci ha creduto abbiamo rivendicato la nostra dignità». dela applaudì al successo: 15-12, dopo e ci è riuscito. Sapeva che la libertà è un Mandela ha combattuto per portare in due supplementari, contro la Nuova Ze- ottimo schema, soprattutto se non rac- Sudafrica anche i Giochi Olimpici, perché landa, nemica storica. Dai quarti di finale conta favole. «Scalata una collina ce n’è lo sport contribuisse a mischiare storie e era stato un Sudafrica contaminato: 14 sempre un’altra». Grazie, coach. razze. Nel ’95 la sua foto all’Ellis Park di bianchi più un nero, Chester Williams. Era Johannesburg, con la maglia numero sei fatta: finalmente nella rainbow nation, nel paese dell’arcobaleno, il rugby si apriva a tutti i colori. Perché fino a quel momento mboxo, quella cosa che non è rotonda, così si chiama la palla ovale in bantu, aveva viaggiato solo in mani bianche. Mandela andò anche al matrimonio di Williams, giocatore simbolo dell’integra- zione. E un anno prima, nell’aprile del ‘94 quando l’Anc vinse le elezioni, Mandela nel giorno del suo insediamento abban- donò i presidenti arrivati a festeggiarlo, per correre a vedere la partita tra Sudafri- ca e Zambia, scendere a fine primo tem-

8 n. 6/2013 In un’atmosfera di grande commozione Anche Gonella e Gussoni nella Hall of Fame a Firenze di Davide Delgadillo

Una giornata assolutamente “sfavillante” di fronte alle stelle che hanno preso par- te a uno degli eventi calcistici italiani più ambiti e importanti: la “Hall of Fame”, or- mai giunta alla sua terza edizione, si è te- nuta nel “Salone dei Cinquecento” a Pa- lazzo Vecchio e ha visto partecipi , (sicuramente il personaggio più atteso e più amato nella città di Firenze), , , , e le due giacchette nere, classificate ex aequo, e . Le “nominations”, un po’ come avviene Nicchi con Gonella con le star di Hollywood, sono state scel- te da una Commissione composta dal Presidente dell’Unione Stampa Sportiva Italiana Luigi Ferrajolo e dai direttori delle salone senza parole, pertanto lascio leg- da: un record raro aver diretto due finali più importanti testate giornalistiche spor- gere a voi le testuali affermazioni, cosic- di tale prestigio tive nazionali. ché possiate rivivere gli interminabili bri- Cesare Gussoni ha diretto 106 partite di Sia chiaro, non voglio tediarvi con il solito vidi che mi hanno accarezzato: “Quando A, profondo conoscitore delle regole, non elenco della spesa, anzi voglio darvi un gli arbitri erano le giacchette nere e i colli solo calcistiche, esperto arbitro interna- punto di vista diverso, di chi la giornata bianchi delle camicie conferivano ele- zionale: diventa designatore nel 1985 e di l’ha vissuta, di chi si è commosso di fron- ganza e autorevolezza al loro ruolo; era nuovo ebbe tale responsabilità nel 2006, te alle parole di Sergio Gonella e di chi è un’eleganza legata anche al solo gesto in un momento difficile e delicatissimo uscito, da una stanza centenaria, rinvigo- della decisione irrevocabile, che teneva a per il calcio italiano e per il mondo arbi- rito e più giovane perché, come si suol distanza i calciatori e che imponeva loro trale, scossi da calciopoli. Fu il presiden- dire, le virtù non invecchiano e i veri valori di avvicinarsi al direttore di gara con le te dell’AIA votato a una difficile ricostru- sportivi permangono negli Uomini veri. mani dietro la schiena. zione di un processo per ridare fiducia ai Di fronte al Presidente degli arbitri italiani Sergio Gonella concesse sette rigori nel- direttori di gara italiani.” Marcello Nicchi, il segretario Francesco le prime sette giornate del campionato Un Sergio Gonella visibilmente com- Meloni, , Gianluca Rocchi 1965-1966 e si guadagnò la fama di ar- mosso, mentre sullo schermo frontale e molti altri ancora spicca la presenta- bitro severo e imparziale, qualità che lo alla sua sedia a rotelle scorrono le imma- zione dei due celeberrimi Arbitri Cesare portarono a dirigere la finale degli Europei gini della sua lunga, onesta, imparziale e Gussoni e Sergio Gonella. di Belgrado tra Cecoslovacchia e Germa- eccelsa carriera; un Sergio Gonella che Franco Lauro introduce così le due figure nia Ovest e la finalissima del Mondiale prende parola a fatica e inizia così il suo arbitrali, che oggi hanno lasciato l’intero Argentino del 1978 tra Argentina e Olan- discorso, lasciando tutti con gli occhi

n. 6/2013 9 Abete e Nicchi Gonella e Gussoni Ulivieri, Nicchi, Collina e Lauro Tommasi, Renzi e Batistuta lucidi: “Io chiedo scusa se mi presento umile, semplice, onesto e accentua an- una situazione di mistica armonia e per- in queste condizioni, non è colpa mia cora quel senso di ammirazione e tanta, fezione: “Per me è un onore essere stato (fa ovviamente riferimento alla sua voce ma veramente tanta, stima che tutti han- premiato oggi con Sergio Gonella e vo- spezzata dalla commozione e alla sedia no nei suoi confronti: “Quando andava- glio ricordare che ero anch’io a Belgrado a rotelle su cui siede)”. Un lunghissimo mo ad arbitrare, il nostro fine era quello insieme a lui come assistente numero 1: scroscio di applausi e un doveroso ri- di non portare a casa niente. Cercavo è un onore per me essere premiato con spetto permeano la sala. Continua con sempre di spendere i rimborsi per mia Sergio perché è stato un arbitro più bra- la sua solita onestà intellettuale: “Io ho moglie, solo per poter spendere quei 125 vo di me.” cominciato a fare l’arbitro perché avevo Franchi che la FIFA e la UEFA ci davano”. Adesso mi resta ben poco da scrivere, sentito dire che davano la tessera per Ad ogni pausa, un nuovo fragoroso ap- anche perché la mie parole finirebbero andare a vedere le partite allo stadio plauso accompagna le parole di Sergio, per offuscare o per mettere in secondo gratis. Nella prima partita che ho arbitra- che acquista ancora più forza e vigore, piano quello che è racchiuso nelle parole to, non avendo ancora la divisa, un mio più serenità e, seppur apparentemente di questi due grandi esempi di persone amico ferroviere mi prestò la sua giac- impossibile, più umiltà: stavolta è Gusso- da seguire, perché, in fin dei conti, quel ca nera da lavoro, arbitrando così con ni a commuoversi. dono simbolico che i Campioni hanno la giacca da ferroviere, ingannando an- Ribadisco, ero presente, guardavo le fac- fatto al museo del Calcio serve per eter- che il pubblico”. Ancora visibilmente più ce di chi mi stava vicino e vedevo solo nare e rendere immortali i principi di quelli commosso, ma sempre con fermezza occhi lucidi, respiri smorzati, profondi; che furono Uomini Veri, nel campo e fuori dice: “sono emozionato questa sera di vedevo persone, dai ragazzi delle scuole da esso, e per far sì che dei ragazzi pos- essere qui, con tutti questi campioni del calcio ai più anziani, che ascoltavano a sano sognare di poter compiere le gesta calcio e (dopo una pausa di qualche se- bocca aperta (mi duole non avere le im- dei loro eroi e di poter, in qualche modo, condo) non so se posso stare con loro, magini per farvi vedere una simile scena): somigliare loro. vi ringrazio proprio di avermi invitato, ancora mi vien da sorridere al pensiero In concreto, il segnale che si è dato è mi avete dato un’emozione tremenda”. di come le vere Virtù siano apprezzate da quello di un cambiamento, è quello di una Segue un altro scroscio di applausi, la ogni persona e al pensiero di come un prospettiva migliore: “il Calcio è stato, il commozione del Presidente della FIGC Signore, che neppure conoscevo e che calcio è ed il calcio sarà”, ma per poter Giancarlo Abete, la commozione di sua mai avevo visto arbitrare, è riuscito a tra- parlare di futuro, bisogna cominciare a moglie e, seppur poco possa interessa- smettermi una simile sensazione di pie- lavorare subito, cosicché l’Italia torni a re, anche la mia commozione, che tut- nezza e armonia, ma allo stesso tempo di distinguersi nel mondo per valori puri, tora resta e mi accompagna in questa tediante malinconia, per quei valori, che partendo dal presupposto che se siamo scrittura. “Ho incontrato stasera delle oggigiorno facciamo fatica a ritrovare in stati la “Culla del Calcio”, possiamo tran- persone per le quali avevo la massima qualsivoglia luogo. quillamente tornare a farci valere, ancor stima, per le quali continuo ad averla e Continuo e mi auguro che non vi siate più forti di prima. Chissà che là, seduti che mi hanno emozionato ancora con la stancati, ma penso che ne valga vera- su quelle poltroncine, non ci sia un futuro loro presenza. Vi ringrazio proprio tutti”. mente la pena. Ritorniamo al presente Arbitro che prenda esempio da Gonella o Gonella, sicuramente un Uomo, di quelli della cerimonia. Stavolta tocca a Gussoni da Gussoni, prendendo spunto dalle loro con la “U” maiuscola, è essenzialmente parlare e, anch’egli, contribuisce a creare bellissime e incorruttibili parole.

Gonella consegna la sua divisa Il gruppo dei premiati Nicchi e Collina al Museo del Calcio

10 n. 6/2013 Alla luce della prima fase del campionato I risultati premiano il lavoro di Braschi di Fulvio Bianchi*

“Voglio andare via da vincitore”: questa è, visti, per fortuna, fallacci (anche pericolo- da norme Aia, l’ultima annata come desi- si) come in passato. E gli arbitri stanno gnatore della di , più attenti anche a quello che succede in ex arbitro di grossa personalità, e lui vuole area: lo scorso anno, su questo fronte, le lasciare al suo erede una “squadra” di to- cose non erano andate bene. D’altronde tale affidabilità. Ci sta riuscendo: non era è migliorata, e di molto, l’intesa fra l’arbi- facile d’altronde prendere il posto che era tro n.1 e i due arbitri d’area: siamo ormai stato di Pierluigi Collina, ora apprezzato alla seconda stagione, non ci sono stati designatore europeo, ma Braschi ha fatto più errori clamorosi. L’idea (di Platini e un lavoro capillare, difficile, profondo. E i Collina) ha confermato la sua utilità: al- risultati si sono visti anche quest’anno, in tro che stupidaggini come la moviola in questo inizio di campionato. C’è da dire campo, che farebbe tanto comodo alle tv, che il nostro calcio sembra migliorato, di d’accordo, ma non al calcio. le squadre, il suo motto. E’ una questione poco ma migliorato. Meno isterico: sono Non ci sono più le solite (e anche ridi- di rispetto, di attenzione. In questa prima diminuite ad esempio le espulsioni degli cole, se vogliamo) lamentele di qualche fase del campionato, solo venti volte un allenatori. Buon segno: il messaggio è club che verso metà stagione parlava e arbitro ha diretto in due occasioni la stes- stato recepito. I falli e le espulsioni sono straparlava di congiure, di sudditanza sa squadra. Per finire, due parole sugli sul livello dello scorso campionato: re- psicologica: buon segno, forse sono cre- assistenti: sì, ci sono stati un paio di errori stano alte, purtroppo, le ammonizioni per sciuti i nostri dirigenti calcistici (in parte talmente clamorosi che hanno stupito (e proteste. E’ un po’ una caratteristica, non credo sia vero) ma di sicuro la “squadra” fatto arrabbiare) lo stesso Braschi ma c’è bella, del nostro calcio. L’ordine di Bra- arbitrale garantisce affidabilità e merita ri- da dire che i nostri assistenti sono fra i schi era stato chiaro: siate intransigenti. spetto. Se sbaglia (e sbaglia), lo fa in buo- migliori d’Europa. In una partita prendono Qualche calciatore, purtroppo, ancora na fede. L’importante è avere credibilità: 150 valutazioni (vale a dire decidono se non lo capisce che non serve protestare per Braschi tutte le squadre sono uguali. alzare o no la bandierina). Sapete qual è se non a perdere tempo. Per questo crede, e applica, una rotazio- la percentuale di errori? Il due per cento. Nella norma il gioco scorretto: non si sono ne dei suoi arbitri: tutti gli arbitri per tutte *giornalista de La Repubblica

n. 6/2013 11 In diminuzione gli episodi di violenza

Sulla strada giusta con misure correttive di Filippo Antonio Capellupo

Non è stata solo una dichiarazione di E’ chiaro che ogni processo va governato lenza, per la quasi totalità consumato da principio quella fatta contro la violenza e la tendenza alla diminuzione degli epi- tesserati Figc, oggi vede un forte cambia- sugli arbitri durante le gare di calcio, ma, sodi violenti nei confronti degli arbitri è mento di rotta, grazie a nuovi deterrenti. visti i numeri, possiamo dire che è un fat- solo una tappa di un percorso più lungo Infatti, se prima c’era solo la possibilità di to supportato da strumenti concreti. Nel- su cui va tenuta alta sempre e comunque squalifiche, da qualche tempo sono state la stagione 2010/2011 furono oltre 600 i l’attenzione. inserite anche le ammende e le pene pe- direttori di gara vittime di violenze. Una L’aver aumentato la conoscenza e la co- cuniarie, quindi i colpevoli, in alcuni casi, media dimezzata nella scorsa stagione in municazione rispetto al fenomeno in esa- pagheranno di tasca loro. Per le società cui si sono registrati 360 episodi. Il trend me è stato sicuramente l’atteggiamento era prevista già un’ammenda, ma quelle positivo era stato comunque evidente già vincente, ha consentito di intraprendere che si macchieranno di episodi di violen- nella stagione 2011/2012 in cui gli episo- una strategia mirata che al momento si za, in futuro potranno essere penalizza- di di violenza erano stati 488. sta rivelando efficace. Il fenomeno vio- te non usufruendo più della gratuità del

12 n. 6/2013 campi di assoluta sicurezza. In Italia si giocano 570 mila partite ufficiali in una stagione effettiva, 19 mila a settima- na dalla Serie A ai campionati giovanili, con 570 mila arbitri quindi in campo ogni anno che rischiano ogni genere di violen- za, dall’insulto all’aggressione fisica. C’è un campionario delle diverse vigliaccherie possibili nei campionati dilettantistici e giovanili, parliamo di prima, se- conda, terza categoria, settore giovanile e in parte anche nel calcio a 5, a macchia di leopar- do sul territorio italiano. L’obiettivo è di arrivare a zero aggressioni continuando in un percorso che si può perfeziona- re ma che al momento si è ri- velato quello più adatto, soprat- tutto nella misura in cui il dialo- go, anche con le altre leghe, ed il confronto hanno permesso l’adozione di misure correttive, servizio arbitrale o versando una somma dei colleghi arbitri che, dopo aver ricevu- non solo coercitive, che hanno forfettaria che andrà in un fondo per la to l’autorizzazione, potranno adire le vie puntato alla prevenzione del fenomeno salvaguardia degli arbitri. legali per avere risarcimenti. prima ancora che alla repressione. Le pene sono severe, come le squalifiche Quando si parla di arbitri vittime di vio- Il ringraziamento personale va a Rosa- di 5 anni con proposta di radiazione. Ma lenze è bene non dimenticare che si parla rio Geronimo per il lavoro svolto sino alla la cosa più importante è che i nostri asso- spesso di molti ragazzi giovanissimi che passata stagione e soprattutto al Presi- ciati si sentiranno tutelati da una rete di si aggiungono a quelli meno giovani che dente Nicchi, al Comitato Nazionale ed protezione dalle strette maglie, composta ogni fine settimana garantiscono il cor- al Segretario dell’Aia per aver istituito un adesso anche dai nostri legali, in tutto il retto svolgimento delle gare sui campi vero e proprio ufficio con la presenza del- territorio nazionale, che saranno a fianco di tutta Italia ed in alcuni casi non sono la Dottoressa Daniela Raule.

n. 6/2013 13 Intervista al Questore di Avellino Maurizio Ficarra “L’AIA è una vera scuola che ti segna per la vita”

di Giovanni Aruta

Ficarra in divisa da arbitro sui campi di gioco

“L’Aia è una vera e propria scuola di vita. essere proprio una cosa speciale. “Metto a disposizione del mio mondo Una cosa formativa che ti segna in positi- Maurizio Ficarra è il Questore di Avellino, l’esperienza in campo giuridico. Lo trovo vo per tutta la vita”. Dichiarazioni del ge- ha 56 anni, in gioventù è stato arbitro in stimolante sotto tutti i punti di vista”. nere sono all’ordine del giorno da parte di Sicilia, ancora oggi è iscritto alla sezione E’ possibile fare un parallelo tra il lavoro ex arbitri. Ma quando a pronunciarle è il di Palermo. “Sono arrivato fino alla pro- del Questore e quello dell’arbitro? Questore di Avellino assumono un aspet- mozione in Sicilia. Anche lì i campi erano “Direi di sì: tutti e due sono in senso to speciale. Perché se anche chi vive in piuttosto caldi, come è facile immagina- lato i tutori della legge. Un arbitro in un ambiente come quello della Polizia ri- re. Avrei tante storie da raccontare. Pre- campo è come un poliziotto, deve ga- conosce un valore così rilevante alla sua ferisco tenerle per me. Fanno parte del rantire il rispetto delle regole da parte di esperienza da arbitro, è chiaro che deve mio bagaglio di esperienze, ci sono lega- tutti. Per me è stato facile calarmi nelle tissimo. Oggi mi trovo a vivere situazioni due parti, calzano a pennello con la mia di ben altro livello, ma penso che le espe- personalità”. rienze maturate in campo col fischietto in E ci sono paralleli possibili tra quello che bocca siano state importanti. Mi hanno avviene in una sezione e quanto avviene formato in maniera incredibile”. in un Posto di Polizia, o in Questura? Una carriera che è durata poco sul cam- “In linea di principio sì. In sezione si di- po, ma molto dietro la scrivania. A soli 26 scute su come mantenere l’ordine in anni era vice Cra, è stato commissario campo, in un Posto di Polizia più o meno speciale. Oggi è nella commissione che è la stessa cosa, anche se il tutto è molto si occupa degli aspetti legali. Incarico di più articolato. In comune si ha anche il prestigio che lo appaga in pieno. senso di appartenenza al gruppo. Arbitri

14 n. 6/2013 e poliziotti tengono molto al loro ruolo”. Da Questore di Avellino si trova spes- so a prendere decisioni che fanno male anche e soprattutto agli arbitri. Come ad esempio quella di ordinare partite a porte chiuse. “La situazione in Campania dal punto di vista dell’impiantistica sportiva è quella che è. C’è una carenza sia numerica che qualitativa degli impianti. Alcune decisio- ni vanno prese a tutela dell’ordine pubbli- co, e non si può venire meno ad obblighi del genere. La sicurezza viene prima di tutto. Anche se la passione per il calcio e per tutti gli appassionati di calcio mi spin- gerebbe in altre direzioni, non si può fare a meno”. Durante una conferenza stampa Di chi sono le colpe? “In linea di massima mi sento di dire che le abbiamo capacità tecniche per stare in tori mi attribuiscono la capacità di saper società sono le meno colpevoli. Le caren- campo. Questa può essere la molla ini- affrontare qualsiasi problema e risolverlo ze strutturali non sono a loro addebitabili. ziale. Poi una volta iniziata questa attivi- in tempi brevissimi con la lucidità di com- Ed anche il controllo dei tifosi è un dato tà si capisce che è bellissima, ti appaga prenderne la portata immediatamente è aleatorio. Le società di fatto non hanno completamente, ti rendi conto di essere solo grazie alla esperienza maturata in alcun potere. Le colpe sono in molti casi parte della partita, di esserci dentro. E’ campo come arbitro attraverso la quale della politica e delle amministrazioni che giocare a calcio da una posizione diver- ho sviluppato la capacità di avere tem- sono proprietarie degli impianti sportivi, e sa, ugualmente divertente. E poi ti fa ma- pi di reazione brevissimi in relazione alle non curano la manutenzione né l’adegua- turare moltissimo. In campo devi prende- evidenze ed emergenze che si determi- mento alle nuove e più stringenti norma- re decisioni in pochi decimi di secondo, nano nelle partite di calcio”. Una carriera tive. Mi rendo conto anche che in questo e ti rendi conto che per far rispettare le perfetta, ma l’esperienza arbitrale ha si- momento storico soldi non ce ne sono, regole le devi rispettare per primo, per curamente aiutato. “Nella Polizia ho at- e ci sono altre priorità che non siano gli avere rispetto devi rispettare gli altri. Poi traversato tutti i gradi dal primo gradino impianti sportivi. Il rammarico maggiore è c’è la vita nelle sezioni dove ti rendi conto di Agente all’attuale, per me prestigioso, per gli anni passati quando i soldi c’erano di appartenere anche tu ad una squadra”. di Questore in sede ed ho fatto servizio e si sperperavano”. Insomma, il Questore di Avellino Ficarra in varie parti d’Italia: Palermo, Roma, Li- Torniamo al discorso arbitrale: perché è uno che sa il fatto suo. “Ritengo che vorno, Agrigento, Messina ecc prestando un giovane oggi dovrebbe iniziare que- fare l’arbitro e, soprattutto, essere arbitro servizio nelle Divisioni Anticrimine, nelle sta carriera? sia stato nella mia vita professionale non Divisioni Amministrative, nella Squadra “Perché è un modo bellissimo di fare importante ma “determinante”. Se ades- Mobile, nella Digos, reparti Mobili, reparti sport, lo sport che amiamo anche se non so i miei superiori, colleghi e collabora- Anticrimine, polizia Ferroviaria, polizia di Frontiera, reparti Celeri ecc. Ma in questi 35 anni di servizio pur im- pegnato nei rilevanti incarichi professio- nali appena citati, non ho mai smesso di ‘servire’ l’AIA con passione e dedizione assolvendo incarichi quali Vice Com- missario Arbitri Regionale, Componente della Procura Nazionale AIA, Presidente della Commissione Regionale di disci- plina, Componente dell’Ufficio Indagi- ni FIGC e per ultimo ed ancora adesso Componente della Commissione Esperti legali dell’AIA. Sono fiero di appartenere alla famiglia arbitrale. La porto sempre nel cuore”.

n. 6/2013 15 Tribuna Stampa

Troppe interpretazioni non aiutano gli arbitri di Roberto Beccantini*

«Più passa il tempo, più la discreziona- Dico la verità. Se fossi un arbitro, cer- agli attaccanti. Gli arbitri lo sanno, e si lità invade e travolge gli argini dei sa- cherei di ribellarmi a questo andazzo. adeguano. I limiti del passaggio al por- cri testi. Arriveremo all’infallibilità degli In ballo non ci sono pruriti di carriera o tiere, l’espulsione da ultimo uomo per arbitri attraverso la somma di fallibilità scosse eversive. Il problema è squisi- chiara occasione da gol, lo «stupro» tollerate: tutto buono perché tutto giu- tamente tecnico e culturale. Le regole del fuorigioco, e quello che io chiamo stificabile. Il trionfo del ci può stare». Lo sono sempre 17, quelle che buttarono «mani-comio» hanno sancito nuove ge- scrivevo sulla Gazzetta dello Sport del giù i padri fondatori la bellezza di cen- rarchie e reso lotteristiche le scelte più 23 Agosto. Un’estate fa, non proprio un tocinquant’anni orsono, ma dal 1990 in scabrose. Voce dal fondo: al netto di un secolo fa. Un sereno bilancio del 2013 avanti sembrano diventate il doppio, iter non proprio spedito, l’impiego degli non può non prescindere dal labirinto in visti i cavilli esplicativi e addirittura il auricolari e l’avvento dei giudici di por- cui i grandi capi e le loro ingarbugliatis- triplo, se ci avventuriamo nella giungla ta hanno contribuito a ridurre gli errori. sime «tavole» hanno ficcato la categoria delle interpretazioni. Mica sempre. arbitrale. Il potere è stato trasferito dai difensori Non si capisce più niente. Non credo

16 n. 6/2013 Tribuna Stampa

alla moviola in campo. Conosco gli ita- dere a calci il simbolo del catechismo: travolto - e, in certi casi, stravolto - lo liani, sono (siamo) troppo emotivi. Cre- l’uniformità di giudizio. Non ci arrivere- spirito del tempo, incrinando il rapporto do ai supporti tecnologici per stanare mo mai, lo so, ma vale la pena di so- con la tradizione. I simulatori prolifera- i gol fantasma. Divampa ancora, nella gnare che un giorno potremo arrivarci. no perché codici e tariffe sconsigliano memoria degli sportivi, l’incendio agi- I sogni aiutano a mischiare le idee con di saltare il portiere: le probabilità di lu- tato dalla rete immaginaria di Kiessling gli ideali. Il permissivismo generalizzato crare un rigore sono molto più alte che in Hoffenheim-Bayer Leverkusen. A non aiuta a crescere: aiuta a schivare nel Novecento. Joseph Blatter, presidente della Fifa, il le responsabilità, non solo le trappole. Per questo, servirebbero indirizzi chia- calcio piace ruspante, bisbetico. L’im- Se attorno a una norma posso fischiare ri, capaci di snellire il traffico e non già portante è non trasformarlo in uno smi- «troppo», non saprò mai chi sono e, so- di aggiungere ingorghi, code. L’arbitro surata zona grigia, dai confini vaghi e prattutto, quanto valgo. protagonista, alla o fin troppo generosi. Un attaccante tira Prendete il fuorigioco: ormai non esiste alla Pierluigi Collina, è diventato polvere e un difensore smorza di mano? Giusto più. E’ punibile solo chi tocca la palla. d’archivio. Si inseguono e perseguono dare il rigore perché la distanza era mi- «Interferire» viene considerato verbo di gli arbitri normali, fedeli alla liturgia del nima ma il braccio largo. La domenica retroguardia. In principio fu l’arbitro. Poi gruppo, più sensibili alla lingua che alla successiva, a parità di flipper, giusto l’arbitro con i due guardalinee. Quindi spada. E così sia. Il «ci può stare» non non darlo perché il braccio era largo ma i guardalinee/assistenti con l’arbitro penso però che li gratifichi. la distanza minima. (all’epoca del fuorigioco «stragista»). In *giornalista La filosofia della confusione assolutri- seguito, l’arbitro sotto tele-bombarda- ce ha guadagnato terreno e contagiato mento e, oggi, la terna più gli addizio- fior di pulpiti. La perfezione non esiste, nali. Il calcio passava, giustamente, per d’accordo, ma il liberismo sanzionatorio uno sport reazionario. Non lo è più. In- mi sembra un modo ambiguo per pren- formative, cavilli e sottigliezze ne hanno

n. 6/2013 17 A Coverciano il Corso di formazione ed aggiornamento della UEFA Convention

Tecnica ed etica confronto e rispetto di Alessandro Paone

“Varcare il cancello del Centro Tecnico della Nazionale e degli arbitri italiani. Federale di Coverciano mette sempre Due giorni molto intensi ed indimentica- un’emozione particolare”; con queste bili. Arrivare in un posto quasi sacro per parole il Presidente dell’AIA Marcello gli amanti del calcio ed incontrare due ar- Nicchi ha voluto salutare i 108 Talent bitri di Serie A, Antonio Damato e Davide ed i 28 Mentor che hanno seguito il Massa, il designatore CAI Danilo Gian- Corso di formazione ed aggiornamento noccaro, il Presidente dell’Associazione Le numerose foto scattate hanno scan- “Mentor&Talent” della UEFA Conven- Italiana Arbitri Marcello Nicchi, il respon- dito il tempo e saranno le testimonianze tion svoltosi a fine Novembre nella casa sabile degli arbitri europei Pierluigi Colli- da mostrare con orgoglio rientrando a na e assistere a lezioni con tutti i compo- casa e per raccontare che i sogni spes- nenti del vertice del Settore Tecnico con il so si realizzano. responsabile Alfredo Trentalange, anche Per Alfredo Trentalange, responsabile componente della Commissione arbitrale del Settore Tecnico, ed i suoi vice Gui- FIFA, lascia senza fiato. do Falca, Vincenzo Fiorenza e Fran- Confronto e rispetto sono forse le due cesco Milardi, insieme al coordinatore parole che in estrema sintesi hanno Marcello Marcato ed al responsabile del espresso i concetti base di un percorso Modulo valutazione e perfezionamento non solo tecnico ma anche umano. tecnico Luca Gaggero un grande sforzo Confrontarsi con gli altri arbitri prove- ripagato dagli applausi e dalle strette di nienti da diverse città e realtà e mo- mano. dificare le proprie posizioni è sintomo A seguire il gruppo quest’anno l’AIA ha di maturità e voglia di crescere e mi- voluto mettere una persona dedicata Pierluigi Collina gliorarsi. come Sabrina Rondoletti.

18 n. 6/2013 Damato e Massa

Commissione Arbitri Interregionale Da- nilo Giannoccaro. “Ci vuole testa e cuo- re, - ha detto l’ex arbitro - se sbagliate FIFA11+ protocollo per gli esercizi antifortunistici non è un problema, quell’errore serve Come sottolineato dal Presidente Nic- a tutti i livelli anche al di fuori di questa a farvi crescere. Affrontate tutte le de- chi, però, non tutti arriveranno al vertice nostra associazione per far compren- cisioni da arbitro in campo come nella ma sono già persone speciali e diverse dere a pieno i valori ed il lavoro di una vita”. Ha poi dato spunti di motivazio- solo perché hanno scelto questa di- realtà importante. ne con immagini riprese da un telefilm sciplina. “Fatevi testimoni dei valori di A salutare i protagonisti presenti sono (Grey’s anatomy, ndr) e con quelle di un questa Associazione - ha detto Nicchi - intervenuti anche gli arbitri Antonio Da- campione come Bolt capace di cadere, una realtà centenaria che va conosciuta mato e Davide Massa. E proprio il più perdendo per falsa partenza una gara per capire chi l’ha creata e chi né ha fat- giovane Massa ha voluto ribadire: “Im- sui 100 metri da strafavorito e anche di to la storia in campo e fuori”. Ma andia- pegno e sacrificio, non tutti arriveranno rialzarsi (vincendo per distacco solo 48 mo per ordine. All’arrivo per tutti mate- ma fate questa attività con passione. ore dopo la gara dei 200metri ai Mon- riale didattico e sportivo per uniformarsi Sono tra i più giovani, tra noi c’è poca diali di Daegu). e testimoniare visivamente di far parte differenza di età. Mi sento un fortunato Dopo la cena ancora aula per gli ultimi di un gruppo unico senza Sezioni ne e voglio vivere al meglio questa oppor- dettagli e poi il “rompete le righe”. Regioni ma con un’unica maglia, quella tunità”. Domenica mattina a far visita al gruppo dell’Associazione Italiana Arbitri. Per l’arbitro internazionale Antonio Da- è arrivato anche Don Angelo Nepi che Poi tanti filmati, disposizioni, doman- mato: “Queste iniziative vi danno una ha celebrato nell’Aula Magna “Giusep- de e quiz tecnici classici ed interattivi. chance in più. Consiglierei a tutti di fare pe Ferrari” la messa. Una foto ricordo Anche in questa edizione gli arbitri han- il corso arbitro, anche se non arriverete con l’omaggio della maglia da arbitro no mostrato i cartellini gialli e rossi per al vertice sarete capaci di crescere più autografata e poi di nuovo al lavoro per- decidere in tempo reale e senza replay in fretta degli altri. Solo chi è più tenace, ché il tempo è poco e le cose da fare davanti a diverse situazioni di gioco. “Si caparbio e predisposto può farcela”. tantissime. cresce più per confronto che per didat- Nel tardo pomeriggio, poi, quasi ipno- Il Presidente dell’AIA Nicchi non ha vo- tica” - ha ripetuto Alfredo Trentalange tizzati, i 103 ragazzi e le 5 ragazze han- luto mancare l’appuntamento con i gio- a chi deve farsi testimone e divulgatore no assistito alla lezione, un vero corso vani talenti tra cui sicuramente ci saran- del modus operandi del Settore Tecnico di motivazione del responsabile della no i futuri arbitri d’élite. Ed ha voluto ri-

Il gruppo dei Mentor marcare come l’impegno costante delle luigi Collina, Chief Refereering Officier mano. Dai dati esposti dalla responsa- tante persone che lavorano all’interno della UEFA, che ha risposto alle nume- bile del progetto Rondoletti si evince dell’Associazione permette di raggiun- rose domande e curiosità di tutti i pre- come l’età media nel tempo si sia alzata gere obiettivi importanti. “Guardate alla senti. “Siete fortunati a prendere parte Storia centenaria di questa Associa- a questo progetto che rispecchia i prin- zione - ha detto Nicchi - per sapere da cipi dei corsi CORE della Uefa. dove veniamo e dove stiamo andando, Dal confronto tra le persone si esce sem- cosa abbiamo fatto. Un ambiente sano pre più ricchi e sono sicuro che anch’io dove si sta secondo le regole. Fare l’ar- andrò via con più spunti di prima”. bitro è una cosa seria. Da oggi avete Durante la due giorni a Coverciano c’è anche una responsabilità. Dovete rac- stato tempo anche per partecipare a contare agli altri arbitri cosa avete vis- nuove modalità di lezione e analisi degli suto e l’esperienza che avete fatto”. episodi su posizionamento sul terreno L’intervento di Giannoccaro Prima del pranzo l’attesa visita di Pier- di gioco, gravi falli di gioco e falli di

Trentalange e Don Angelo Nepi Le 5 donne Talent con Rondoletti, Trentalange e Giannoccaro

20 n. 6/2013 Foto di gruppo con Nicchi e Collina leggermente perché si è appreso a pie- bitri di Serie A sono i primi testimonial. questo il bagaglio che ragazzi e ragazze no il senso del percorso e degli obiet- Inoltre, sul campo divisi in diversi gruppi portano con loro nel viaggio di ritorno. tivi. Inoltre questa edizione ha anche il i 108 talent hanno sostenuto il Dinamic Un video ha concluso tra gli applausi e record delle presenze femminili con ben Intermitted Recovery Test, ovvero il test gli abbracci dei partecipanti questa fan- 5 elementi. yo-yo ma senza cambio di direzione. tastica avventura. Con gli anni il progetto Mentor&Talent Tutti input e consigli che si affina e migliora e con lui anche la permetteranno di migliorare qualità tecnica e comportamentale dei la preparazione atletica. veri protagonisti. Quando si vivono esperien- Con il Prof. Carlo Castagna, metodolo- ze così intense, la prima go dell’allenamento AIA, ed il Prof. Ro- cosa è raccontarle per con- sario Carlucci, responsabile del Modulo dividerne con gli altri l’emo- Preparazione Atletica, il gruppo è stato zione. impegnato in palestra in esercizi Occhi lucidi e tanta voglia di di prevenzione infortuni all’interno del diventare grandi arbitri per protocollo FIFA11+ di cui l’AIA e gli ar- vivere emozioni così forti, Dinamic Intermittent Recovery Test

Tutti in divisa

n. 6/2013 21 Gli arbitri della CAN BS in visita al Senato Applausi bipartisan

Da sinistra: Cristiani, Santangelo, Castaldi e Fiorenza

Conclusa la regular season degli ar- Palazzo Madama a Torino (1861-1865) sistere ai lavori in aula presieduti dal bitri di Beach Soccer, il responsabile e la Galleria degli Uffizi, nell’area ove Presidente Pietro Grasso. Michele Conti con i vice Alessandra sorgeva il Teatro Mediceo a Firenze Accomodati nelle tribunette ospiti in Agosto e Gennaro Leone ha colto l’oc- (1865-1871). alto, gli arbitri hanno potuto assistere casione per pianificare un incontro tra L’appuntamento è caduto in uno dei alle discussioni in aula e seguire dal tutti gli arbitri in organico e per visitare giorni più delicati e cruciali dei lavori vivo i protagonisti della politica italiana. la sede del Senato della Repubblica a parlamentari di questa XVII legislatura Quando il Presidente Grasso ha inteso Roma, grazie alla collaborazione di due con la votazione della legge di stabilità. interrompere la seduta e rinviare la ri- senatori che nell’ultima tornata eletto- Dopo i controlli di rito la comitiva ha presa dei lavori più tardi ha colto l’oc- rale hanno ottenuto uno dei 315 seggi preso posto nella sala Nassiriya, dedi- casione per salutare ufficialmente la come previsto dalla Costituzione. cata appunto ai militari italiani caduti delegazione arbitrale e qui tutti i sena- Sono gli arbitri Gianluca Castaldi della in Iraq, dove hanno incontrato i due tori presenti (l’aula era praticamente al Sezioni di Vasto nonché componente senatori-arbitri. completo, ndr) alzandosi hanno rivolto del Modulo Valutazione e Perfezio- Allo scambio di saluti hanno preso parte un applauso al gruppo. namento tecnico del Settore Tecnico anche il senatore Franco Carraro ex pre- Nell’uscire dall’aula mentre si tornava AIA e Vincenzo Santangelo direttore di sidente del CONI e della Figc nonché at- verso l’uscita, arbitri ed accompagnatori gara della Sezione di Trapani. tuale membro CIO e Salvatore Cristiani, hanno avuto modo di incontrare diversi Sede del Senato della Repubblica è ex medico sociale della AS Roma e oggi senatori che molto incuriositi hanno sa- Palazzo Madama, a Roma, dove si ri- responsabile medico del Senato. lutato affettuosamente i direttori di gara. unisce sin dalla sua nascita nel 1948. Si è parlato di arbitri ed arbitraggio e Con il gruppo anche la presenza di In precedenza la stessa sede ospitava, soprattutto dei valori fondanti su cui Erio Iori, componente del Comita- dal 1871 (poco dopo lo spostamen- l’Associazione pone le sue basi. vero to Nazionale e di Vincenzo Fiorenza to della capitale del Regno d’Italia a punto di riferimento per tutti. e Marcello Marcato, rispettivamente Roma), il Senato del Regno; sedi pre- Ma c’è comunque stato tempo e modo vice responsabile e coordinatore del cedenti del Senato del Regno furono per visitare la sede del Senato ed as- Settore Tecnico.

22 n. 6/2013 Decolla il progetto sperimentale “MENTOR&TALENT” ANCHE NEL CALCIO A 5 di Alessandro Apruzzese

La continua ricerca e valorizzazione dei giovani arbitri regionali più promettenti ha spinto e catapultato la dirigenza naziona- le associativa verso una nuova frontiera. Sulla scia del positivo successo del pro- getto UEFA “Mentor& Talent”, il Comi- Lavori di gruppo tato Nazionale ha deciso di estendere il congiuntamente anche gare dei campio- meccanismo sotteso al progetto anche al Cumbo nati nazionali e regionali per discutere di Calcio a 5. Una realtà di grandi specifiche situazioni tecnico-tattiche. In- numeri, quella del Futsal, sem- fine i mentor dovranno svolgere incontri pre in continua evoluzione, con dedicati all’interno dei raduni regionali di una richiesta sempre maggio- calcio a 5. re di nuova forza arbitrale e di L’intervento del Responsabile della CAN qualità tecnica. 5, Massimo Cumbo, ha fatto emerge- Ad una squadra di sei dirigen- re con chiarezza le situazioni tecniche, ti nazionali del Settore Tecni- comportamentali, disciplinari, atletico- co coordinati da Laura Scanu tattiche e gli aspetti legati alla persona- (Responsabile dell’area for- lità, che devono essere attenzionate ed mazione, perfezionamento e Fichera e Scanu interpretate in modo univoco già a livello valutazione tecnica - Calcio a regionale, sempre nell’ottica futura di un percorso di crescita graduale e mirato. 5), è stato affidato l’incarico di auspicato utilizzo dei talent nella Com- Tutto ciò con gli opportuni adattamenti curare il Progetto da svolgere in stretta missione nazionale. che devono tenere conto della non omo- collaborazione con la Commissione Arbi- Le problematiche legate all’aspetto “rela- genea diffusione della disciplina sul ter- tri Nazionale di Calcio a 5, i Comitati Re- zione” dell’osservatore hanno completa- ritorio e della differente numerosità degli gionali e i Comitati Provinciali, nel rispetto to il quadro di “formazione al ruolo” dei organici. degli assetti e delle competenze locali. mentor che, sull’esperienza vissuta, do- E’ quindi stata richiesta ai mentor una Sabato 30 novembre, presso la sede vranno compilare una relazione finale sui spiccata capacità nel coinvolgere i ragaz- dell’AIA, il Progetto è ufficialmente de- punti di forza e le lacune del progetto. collato con la riunione dei 20 osservatori, zi affinché rispondano posi- con funzioni di mentor, e la Responsabile tivamente alle aspettative. del Modulo Calcio a 5 del Settore Tec- Laura Scanu e Roberto Fi- nico Laura Scanu, per la “formazione al chera hanno dedicato la ruolo” assieme a Roberto Fichera com- mattinata al perfeziona- ponente del ST. mento delle modalità ope- Ai 20 mentor è stato chiesto di seguire rative, laddove ad ogni ta- in modo dedicato e continuativo i talent lent dovranno essere assi- selezionati tra i giovani arbitri più promet- curate 4 visionature, svolte tenti a livello regionale; di assicurare nel in forma ufficiale, nel corso tempo la selezione delle migliori risorse della stagione. Mentor& per i passaggi alla CAN 5, definendo un Talent potranno seguire I Mentor del Futsal

n. 6/2013 23 Inchiesta sui giovani arbitri e le loro più accanite fan

Non insultatelo: è mio figlio! di Paolo Cazzaniga

“Non insultatelo: è mio figlio!”. Parole per una scelta così inusuale ma insieme Sezione Lomellina, racconta come abbia di mamma Franca Negri, la prima volta la consapevolezza della sua unicità for- subito pensato che quella per suo figlio che si è seduta in tribuna per assistere mativa: “Sono soddisfatta della scelta sarebbe stata “un’attività non comu- ad una partita diretta dal suo Giovanni, di mio figlio – ci racconta Antonella Mo- ne e particolarmente interessante, che arbitro allora quindicenne della sezione scatelli, mamma di Marco, diciottenne di avrebbe potuto influenzare positivamen- di Legnano. “Mi sono meravigliata quan- Busto Arsizio – Penso che fare l’arbitro te la sua capacità di confrontarsi con le do mio figlio mi ha confidato di voler fare sia molto positivo per la sua crescita e altre persone”. E infatti Filippo oggi “si l’arbitro. Ero preoccupata per le reazioni di sicuro un’ottima esperienza di vita”. sta rendendo più indipendente e più si- del pubblico ma sicura che mio figlio sa- Di fronte a tante iniziali paure, legate so- curo di se stesso”. Come ci testimonia, rebbe andato bene fin dall’inizio. Sapevo prattutto alla possibilità di incidenti con poi, Laura Loreti da Bergamo, ci sono – racconta Franca – che ci sarebbe volu- il pubblico, le mamme degli arbitri lom- quelle mamme appassionate di calcio to un gran coraggio da parte di Giovanni bardi riconoscono gli aspetti positivi di o con trascorsi arbitrali in famiglia: “Co- per intraprendere questa carriera, ed ora questa attività. “Mio figlio praticava già noscendo la passione di Leonardo per sono fiera di vederlo così determinato e il tennis a livello agonistico. Ma vista la il calcio in ogni sua declinazione, e me- contento anche per l’ambiente che ha sua determinazione nel voler fare l’arbi- more dei trascorsi di mia sorella come trovato in Sezione”. In queste poche tro – afferma la mamma del seregnese arbitro, ho pensato che forse gli sareb- parole si riassume forse lo stato d’ani- Filippo Guzzabocca – ho condiviso la be piaciuto vivere questa esperienza. mo delle mamme di tutti gli arbitri della sua scelta che ora si è dimostrata una Quando dunque ha accettato senza bat- Lombardia. Parole che in realtà raccon- scelta di vita e di crescita non solo spor- ter ciglio, nonostante gli abbia spiegato tano tante cose. Innanzitutto la sorpresa tiva”. La mamma di Filippo Barca, della che non sarebbe stato un percorso sem-

24 n. 6/2013 le; penso che solo chi è genitore possa capire.” E infine c’è chi come la signora Mariangela, mamma di Lorenzo Ferrari di Como, vede bene quando accenna al compito alto che ogni arbitro deve svolgere, quello di assicurare il rispetto del regolamento, garantendo a tutte le contendenti la giustizia in campo: “Ve- dere il proprio figlio che diventa uomo e che con disciplina e passione dedica il proprio tempo per gli altri, mi rende or- gogliosa anche come genitore”. Questo orgoglio, come purtroppo ci testimonia la mamma del lodigiano Nicolò Rosi, deve a volte fare i conti con il disgusto plice, ne sono rimasta felicemente stupi- l’accoglienza di quella grande famiglia per “il comportamento di certi individui ta”. E ancora la signora Mara, mamma che è – confessa la mamma di Reda sugli spalti, padri e madri dei giocatori in di Riccardo Rocco di Gallarate: “La no- Ourrai della Sezione Lomellina - Ritengo campo. Anche se mio figlio mi dice che stra famiglia ha un’antica predisposizio- che la Sezione sia uno dei luoghi miglio- non gli interessa se lo insultano dagli ne per il calcio da varie generazioni. A ri in cui mio figlio possa confrontarsi e spalti, io non riesco a fare finta di nulla”. partire da mia madre, classe 1945, che crescere, anche come uomo e non solo Ma questi individui ben li conosciamo, andava regolarmente allo stadio, mio come arbitro”. Tuttavia è principalmente sono quelli che non hanno capito nulla suocero, classe 1940, che scappava di sul terreno di gioco che crescono que- dell’essere arbitro, dei sacrifici che i ra- casa per poter giocare a calcio con pal- sti giovani: “L’ho visto arbitrare diverse gazzi a quindici anni fanno per alzarsi la loni di stracci, mio marito e l’altro mio volte, soprattutto perché non ha ancora domenica mattina ed andare a dirigere figlio che non si perdono mai una partita la patente e mi capita spesso di accom- su un campetto di periferia, rinunciando trasmessa alla televisione: era inevitabi- pagnarlo – racconta Franca Maggioni, ad un sabato sera con gli amici, alle- le che Riccardo inciampasse anche lui in mamma di Luca, della sezione di Lec- nandosi durante la settimana, riuscen- questo ‘mondo sferico’. In tutte le mam- co - Ogni volta è un’emozione perché do a conciliare lo studio con l’attività me c’è comunque la sicurezza di aver la- vedo l’impegno e la passione che ci sportiva, dedicandosi anche alla vita sciato i figli in un ambiente sano: “Sono mette durante tutta la durata della gara. sezionale. Questi sono i ragazzi cresciuti stata in Sezione in più occasioni per ac- E’ sempre concentrato e attento, per un dall’AIA e dalle loro mamme. Quelli che compagnare mio figlio – ci ha conferma- genitore sentire che i giocatori in campo ogni arbitro anziano, come una mamma, to la signora Nunzia, mamma di Matteo si complimentano con lui al termine della difenderebbe dicendo: “Non insultatelo: Maggio di Busto Arsizio - Ho trovato un partita è una soddisfazione indescrivibi- è mio figlio!”. ambiente cordiale e accoglien- te. Penso sia l’ambiente giusto per mio figlio”. Anche da Lodi arriva la conferma della signo- ra Cremonesi: “Non sono mai stata in Sezione ma conosco le persone a detta di mio figlio Flavio. Mi sembra che l’AIA sia un’associazione molto seria, che tenga molto alla crescita dei giovani, anche se l’impe- gno richiesto è notevole”. E la Sezione è in generale perce- pita dalle mamme lombarde come un ambiente familiare, fatto di tante persone di età di- verse ma con un’unica grande passione: “Mi è bastata una volta per percepire il calore e

n. 6/2013 25 Il diario dell’esperienza ai Mondiali under17 Un prezioso arricchimento da una magnifica avventura di Gianluca Rocchi

Siamo appena rientrati da Abu Dhabi, cito degli Emirati, ma in seguito trasfor- Emirati che compongono questa affa- dopo aver diretto la semifinale tra Argen- mata in Hotel di lusso. Avevamo davvero scinante nazione. Noi abbiamo esordito tina e Messico proprio nella capitale degli tutto ciò che si può chiedere per la pre- nell’Opening match ad Abu Dhabi, dove Emirati, ed abbiamo deciso di raccontare parazione ad un evento calcistico: campi i padroni di casa degli UAE sono stati la nostra esperienza, anche perché credo da calcio adiacenti alla struttura (eccezio- sconfitti per 0-2 dall’Honduras. E’ stata di poter affermare che sia stata davvero nali, nonostante il clima torrido), palestra una gara non facile, fortunatamente diret- una bella esperienza! super attrezzata, piscina olimpica con ta bene, ma con un caldo torrido ed un La manifestazione, il Mondiale di calcio annessa zona sauna e fisioterapia, e una clima afoso che onestamente ci ha cre- riservato ai giovani calciatori Under 17, cucina a dir poco sontuosa, dove since- ato non pochi problemi. Quello del clima si svolgeva appunto negli UAE (Emirati ramene abbiamo faticato a non esagera- umido, e pure del fuso orario che era di Arabi Uniti) ed è stata, dopo la bellissi- re... però avevamo come sempre davanti tre ore avanti rispetto all’Italia, sono sta- ma avventura olimpica in quel di Londra a noi chiaro l’obiettivo, che era quello di ti forse gli ostacoli più duri da superare, nell’estate 2012, una conferma di quan- prepararsi ad offrire prestazioni positive, specialmente nei primi dieci giorni; poi to già imparato in terra britannica: e cioè per cui qualche sacrificio andava fatto! fortunatamente la cosa si è semplificata che quando partecipi ad una manifesta- Detto ciò, la prima settimana è stata ar- già nella seconda gara, Nigeria-Iraq gio- zione Fifa hai veramente la possibilità di ticolata così: al mattino allenamenti de- cata a Dubai il 25 novembre e vinta dalla imparare (sembra impossibile, dopo tanti dicati alternativamente alla parte pretta- squadra africana per 5-0. Ci siamo trovati anni di carriera, eppure è così veramen- mente fisica, talvolta a quella pratica con decisamente meglio, nonostante la par- te!) e di condividere esperienze particola- l’ausilio di calciatori locali, pomeriggio in tita fosse alle 17 orario locale. Stavolta, ri, che in altra maniera rimarrebbero solo aula per un ripasso di tutte le possibili causa forse la presenza di tantissimi ni- un miraggio. situazioni di campo, con una cura ma- geriani che risiedono a Dubai per motivi Pur considerando, infatti, che si trattava niacale da parte del Responsabile Mas- di lavoro, erano presenti oltre diecimila di un Torneo dedicato alle giovani pro- simo Busacca e degli istruttori Fifa, nel messe calcistiche, l’organizzazione è tentativo di dare linee guida chiare e pos- stata per tutto il periodo a dir poco eccel- sibilmente più uniformi possibile. Suc- lente. Noi eravamo di stanza nel Quartier cessivamente, il Torneo ha preso il via. Il Generale di Abu Dhabi, e precisamente Mondiale si disputava in sei differenti cit- all’Armed Forces Officers Club & Hotel, tà: Abu Dhabi (la capitale degli Emirati), struttura inizialmente dedicata esclusiva- Dubai, Sharjah, Al Ain, Ras Al Khaiman mente alle famiglie degli ufficiali dell’eser- e Fujairah, rappresentanti sei dei sette

26 n. 6/2013 spettatori, un caso purtroppo davvero raro perché qui la presenza alle partite talvolta non superava le mille unità. Di Pubblicato l’Annuario seguito, abbiamo avuto l’onore di dirige- re la semifinale (proprio come a Londra degli arbitri 2012) tra Argentina e Messico, di nuovo allo stadio di Abu Dhabi; gara bellissima siciliani ma al tempo stesso complicata e piena di episodi, che ha visto la netta vittoria di Giuseppe La Barbera dei messicani per 3-0. Insomma, riassu- E’ stato appena pubblicato il quarto volu- mendo possiamo senza dubbio ritenerci me dell’Annuario ed Attività del Comitato fortunati per aver avuto la possibilità di Regionale Arbitri Sicilia. Un libro di ben vivere nuovamente un’esperienza in seno 376 pagine, una quarantina in più rispetto alla Fifa, per di più in un Torneo dove ab- alla scorsa edizione, in cui è condensata la biamo potuto apprezzare l’altissimo livel- stagione sportiva 2012-2013 e dove sono lo qualitativo ed organizzativo del paese riportati tutti i nominativi degli associati ospitante, da cui dovremmo imparare siciliani. Continua pertanto la tradizione sicuramente molto in fatto di educazione voluta dall’ex presidente regionale Rosa- e rispetto; personalmente sono rimasto rio D’Anna, oggi componente del Comitato Nazionale dell’AIA, e continuata dal suo davvero molto impressionato dalla pre- successore Giuseppe Raciti. cisione, dalla disponibilità e dalla profes- Il libro si apre, come di consueto, con il saluto del presidente nazionale dell’AIA, sionalità dei locali, che hanno permesso Marcello Nicchi, e contiene pure una brevissima storia del Comitato Regionale Ar- uno svolgimento pressoché perfetto di bitri, l’organizzazione dell’AIA, le sezioni siciliane, gli organigrammi della FIGC e del tutta la manifestazione; in più aggiun- Comitato Regionale Siculo della Lega Nazionale Dilettanti, l’elenco degli associati gendo che siamo arrivati “quasi in fondo” AIA che hanno avuto onorificenze dal CONI e altro. “Attraverso le sue pagine – all’avventura, credo di poter affermare afferma il presidente nazionale Marcello Nicchi nel suo saluto – resterà indelebile senza alcun dubbio di ritenerci soddisfat- testimone di un’altra esaltante stagione, per certificare il quotidiano impegno che ti per l’esperienza vissuta, che rimarrà si- dirigenti, arbitri e associati hanno messo in campo per dare sempre più impulso alla curamente tra i nostri ricordi arbitrali più crescita del movimento arbitrale siciliano”. belli in carriera.

n. 6/2013 27 Ricordo di Amedeo Amadei, in Serie A a meno di 16 anni

Il gol all’Inghilterra lo portò in Campidoglio

Con Amedeo Amadei è scomparso un mò dal vicino campo della Rondinella i in 13 presenze azzurre) nella quale esordì campione di un altro calcio, quello delle ragazzi della Lazio a dividere quel pane. all’età – record ancora oggi – di 15 anni, 9 due Coppe del mondo; quello del primo Quello dei giocatori della Lazio che sot- mesi e 6 giorni (9 meno di Rivera). scudetto della Roma che infranse l’ege- toscrissero prima del derby l’appello per E’ un racconto ancor più toccante perché monia del triangolo Juventus, Ambrosia- la grazia ad Amadei ingiustamente squa- raccolto dalla sua voce. na-Inter e Bologna; quello che non obbli- lificato a vita ottenendone la provvisoria gava i tifosi a sottomettersi all’umiliante riabilitazione in attesa di quella definitiva IL PROVINO giogo delle tessere e dei tornelli per en- con l’amnistia di fine guerra. “Avevo 14 anni quando con un compa- trare negli stadi; quello che contemplava Quella di Amadei è un’altra storia monu- gno scappai in bicicletta da Frascati e l’amicizia tra giocatori della Roma e della mentale e, come recentemente per Piola, mi presentai a Campo Testaccio per un Lazio. Quello del tempo in cui il capita- credo che il miglior modo di ricordarlo sia provino. Oltre all’istruttore dei ragazzi no giallorosso , allenatore quello legato ai passaggi essenziali della Giulio Scardola, assistettero anche l’al- dei ragazzi della Roma, arrivato al campo sua straordinaria carriera costruita con lenatore della prima squadra Guido Ara Apollodoro con due sacchi di pane, chia- 274 gol in 423 partite nella Serie A (più 7 e alcuni titolari. Mi tesserarono subito.

28 n. 6/2013 Amadei con due compagni della Roma, Pesaola (primo a sinistra) e Andreoli (ultimo a destra)

Mi precipitai negli spogliatoi ed ebbi LO SCUDETTO 1941/42 L’ORGOGLIO DEL GOL una bella sorpresa: mi avevano rubato il “La svolta decisiva per lo scudetto fu sul AGLI INGLESI portafogli. Ma il problema era un altro: campo inviolato del Venezia, nostro di- “Con l’Inghilterra non avevamo ancora sbrigarmi a tornare a casa prima che si retto avversario con il Torino. Vincemmo mai vinto e nell’attesissima partita di Fi- facesse buio. Al ritorno la strada era in grazie ad un mio gol dopo che quel feno- renze, il 18 Maggio 1952, sembrò in gio- salita e, anche per la stanchezza, cer- meno di Guido Masetti aveva parato un co l’orgoglio nazionale. Il Commissario cavo di darmi forza pensando a Barta- rigore. La sera nell’albergo di Mestre, al Beretta richiamò anche Piola che a 39 li. Mentre arrancavo con grande fatica termine della cena, il presidente Bazzini anni fece onore alla sua prestigiosa car- bucai una gomma. Mi feci animo e pro- propose al capitano Mornese un giochet- riera. Dopo quattro minuti ci trovammo seguì a piedi trascinandomi la bicicletta to: “Prendi il menù e strappalo in tutti i in svantaggio e nell’intervallo fu proprio finché un carrettiere non mi caricò con pezzi che vuoi e poi spiegali sul tavolo il vecchio Silvio a scuoterci. Rientrammo tutta la bicicletta. A casa nel frattempo alla vista di tutti.” Mornese per sbrigarsi in campo con grande determinazione e mio padre nel suo negozio di fornaio, ne fece quattro pezzi e il presidente sen- dopo appena 13 minuti Boniperti lanciò la famiglia, gli amici erano in subbuglio tenziò: “Avevo deciso in cuor mio di as- Pandolfini che mi vide pronto allo scatto per la mia scomparsa e quando mi ri- segnare a ogni pezzo il valore di mille lire. e mi servì al bacio: mi dissero che Nicco- presentai feci appena in tempo a libe- Ne ha strappati quattro e quindi davanti a lò Carosio alla radio urlò solo due parole: rarmi della bicicletta e a correre, corre- voi ci sono 4 mila lire. Ragazzi, questo è «Amadei – rete!».” re. Finché mio padre non mi agguantò e il premio a ciascuno di voi per la vittoria mi scaricò addosso la preoccupazione di oggi.” Superato l’urlo di dispetto non In quello stesso pomeriggio un picco- che gli avevo procurato e la paura di solo di Mornese, il presidente ci confessò lo aereo sorvolava Roma trainando uno non poter più tornare a Testaccio. Ma che a quella vittoria teneva anche come striscione con la scritta: «Vota Amadei». mi sbagliavo. Neanche due anni dopo – rivincita della finale della per- Alle elezioni amministrative della Capita- il 2 Maggio 1937 – debuttavo in Serie A duta l’anno prima. E non dovette davvero le risultò eletto sindaco Rebecchini, ma contro la Fiorentina: pareggiammo 2-2 pentirsi della sua generosità perché nelle Amadei fu secondo con 18.000 preferen- e una settimana dopo sul campo della ultime cinque giornate che rimanevano ze. Parlando di quella giornata ricordava Lucchese segnai il mio primo gol, un re- non perdemmo più fino alla conquista del tutto, tranne l’elezione in Campidoglio, cord pure questo.” primo scudetto della Roma.” come per tenere ben distinta la sua spet- tacolare storia di campione culmi- nata con un gesto degno del suo stile, della concezione che aveva dello sport: “Ho accettato la pre- sidenza dell’Associazione delle Vecchie Glorie perché insieme con i romanisti ci sono i laziali”. Caro Amedeo, nessuno ti potrà mai cancellare dalla memoria con il tuo cappello di bersagliere al centro dello stadio nella Roma acclamata per la prima volta cam- pione d’Italia. M.P.

n. 6/2013 29 Per gli 8 giovani talent della Lombardia Un giorno da… internazionali

Un’occasione irripetibile, un’esperienza Il Presidente del CRA Lombardia Alessan- zoni di Lovere, Luca Lacertosa di Sesto che non dimenticheranno in fretta. Gli dro Pizzi, dopo aver coinvolto gli otto ta- San Giovanni, Luca Valsecchi di Lecco otto giovani talent della Lombardia, arbitri lent nei raduni altrimenti riservati ai soli ar- e Giovanni Vancea di Lodi. All’ora sta- selezionati fra i tanti che si misurano nei bitri di Eccellenza, ha deciso di appoggia- bilita sono tutti pronti nella sala meeting campionati di Prima Categoria, continua- re in toto l’idea dei Mentor lombardi, Luca dell’hotel. I Mentor hanno già predispo- no il loro percorso di crescita e lo scorso Passarotti e Giuseppe Provesi. I ragazzi si sto una intensa lezione tecnica, durante Novembre hanno avuto la fortuna di ave- meritano il massimo, non devono perdere la quale vengono analizzate alcune ca- re un maestro d’eccezione: il fischietto neanche un’occasione per imparare dai sistiche particolari verificatesi in queste portoghese Olegario Benquerença. migliori. E così entra in gioco il componete prime giornate di Serie A e degli altri Allo stadio Meazza di Milano si gioca del CRA Gregorio Dall’Aglio, un passato campionati europei. Al gruppo di lavoro si Italia-Germania. Gli azzurri, conclusa la da Mentor e un presente che lo vede an- aggiunge anche l’arbitro CAN Paolo Maz- cavalcata che li ha portati ai mondiali cora incaricato dall’UEFA nell’accoglienza zoleni, designato quale quarto ufficiale brasiliani, incontrano una rivale storica. delle terne internazionali che giungono a per Italia-Germania, che fornisce ulteriori A San Siro si prospetta il tutto esaurito. Milano. I ragazzi devono assolutamente spunti alla lezione tecnica. Ci saranno anche loro in tribuna, gli otto incontrare la terna di Italia-Germania. Quando l’attesa per l’incontro con il fi- giovani arbitri lombardi curiosi nell’osser- Gli otto talent vengono convocati per schietto portoghese necessita di una vare come dirige una terna internaziona- il pomeriggio antecedente la gara in un pausa, i ragazzi hanno la fortuna di incon- le, pronti a rubare anche un minimo parti- noto hotel di Milano. Ovviamente rispon- trare il pallone d’oro Ricardo Kakà, che colare, un gesto dell’arbitro, uno sguardo dono tutti alla convocazione: Andrea facendo capolino nella hall dell’hotel si d’intesa con l’assistente, il posiziona- Calzavara di Varese, Davide Conti di dimostra molto disponibile a scambiare mento migliore su un calcio di punizione Seregno, Manuel Feretti di Brescia, Ste- qualche battuta coi giovani arbitri. dal limite dell’area di rigore. fano Foresti di Bergamo, Matteo Fran- Infine ecco l’atteso momento: Olegario

30 n. 6/2013 Foto di gruppo con la terna di Italia-Germania Olegario Benquerença

Benquerença entra, accompagnato dai va – racconta il portoghese – uno di quei miche in seguito alla mia designazione per propri assistenti, i connazionali Ferrei- programmi che oggi definiremmo Talent Inter-Barcellona di Champions League”. ra Santos e Raposo Tome, per salutare Show. Ci partecipai per la mia passione Il monito quindi va tutto nella direzione di i giovani arbitri lombardi. Dopo i conve- per la musica, niente a che vedere con un tema attuale: “Attenti a come vi com- nevoli, tiene un bellissimo discorso, con l’attività arbitrale. Il conduttore mi fece una portate nella vita di tutti i giorni. Voi sie- parole molto incitanti, al fine di sprona- domanda, mi chiese in quale città mi sa- te sempre e comunque arbitri. – afferma re tutti a dare il massimo in ogni partita. rebbe piaciuto nascere o dove mi sarebbe Benquerença – Fate attenzione in partico- Benquerença parla dei sacrifici di una vita piaciuto vivere. Io risposi Milano. Ebbene – lare all’uso dei social network. Mostrando per raggiungere l’obiettivo della nomina conclude Benquerença – che ci crediate o infatti particolari fedi calcistiche che oggi ad internazionale: “Per avere successo no qualcuno è riuscito in tempi recenti ad vi accompagnano, rischiate di essere sog- è necessario il lavoro. La passione ci ha usare questa risposta per alimentare pole- getti a scandali nel caso un giorno si arrivi fatti diventare arbitri, ci fa proseguire ogni al livello che tutti ambisco- giorno nella nostra attività, ma per avere i no: la serie A e l’arbitraggio risultati sperati, nell’arbitraggio come nella internazionale”. vita, serve il lavoro duro, la sola passione La gara rimane, quindi, la non basta”. Molto efficace, in particolare, conclusione di una giornata la metafora che utilizza: “Ricordate che intensa, in cui i Talent Lom- ogni miglioramento fatto domenica dopo bardi hanno l’opportunità di domenica è come un piccolo mattoncino osservare sul terreno di gio- con cui costruite il vostro solido futuro co la terna con cui si sono nell’arbitraggio”. Quindi un piccolo epi- confrontati. Dopo il triplice sodio, del tutto particolare, ma che met- fischio anche il Presidente te in guardia i giovani arbitri. “Molti anni dell’AIA Marcello Nicchi, fa, forse addirittura nel 1993, mi capitò di presente in tribuna, vuole partecipare ad una trasmissione televisi- incontrare i giovani arbitri, Foto di gruppo con Kaka salutandoli calorosamente e augurando il meglio per il proseguimento della stagione. Con questo ultimo incontro si è così con- clusa una incredibile ed entusiasmante giornata grazie alla quale i Talent, insieme alla consapevolezza e alla gioia di aver vis- suto un’esperienza difficilmente ripetibile, hanno capito di essere accomunati da un entusiasmo comune, che grazie a questa giornata si è ulteriormente rafforzato e li potrà spingere ancora di più a migliorarsi continuamente nella propria carriera arbi- trale, “unendo ovviamente - come sugge- rito da un internazionale portoghese - alla passione tanto duro lavoro”. Mentro&Talent con il Presidente CRA Pizzi P.C.

n. 6/2013 31 L’esperienza di Lorenzo Fontani a fine didattico

Un giornalista in Sezione per frequentare il corso

Mentre mi preparo a scrivere questo arti- E soprattutto – ho pensato tra me e me “Regoliamoci” senza figuracce (o perlome- colo, mi arriva un sms di un caro amico. Mi - senza dare per scontato di conoscerlo no minimizzando il rischio) c’era da studia- invita ad uscire martedì sera. “Mi dispiace bene io! Perché parlare in diretta in fondo re un bel po’. Il regolamento sì, ma anche ma non posso, ho il corso arbitri”, rispon- è un po’ come arbitrare: sai cosa vuoi dire, l’arbitraggio in generale. do. E lui “Ma è per aspiranti arbitri no? ma capita di dover decidere in una frazio- A dire il vero c’era, ci sarebbe da arbitrare! Che ci vai a fare, tu quelle cose le sai già”. ne di secondo quale parola usare, o come Anche perché se un giorno un arbitro di Ecco, il mio successivo sms è un conden- rispondere a un’obiezione dei conduttori cui ho commentato una decisione mi di- sato di quello che proverò a spiegare qui, (con cui parlo prima di andare in onda, cesse “che ne sai tu che non hai mai di- magari con qualche carattere in più. ma che sono liberi di chiedere qualunque retto manco una partitella di pulcini?”, non Quando ho parlato la prima volta con il mio cosa venga loro in mente). Quindi meglio è che gli darei tutti i torti! Ecco, alla mia direttore Fabio Caressa di uno spazio de- avere una base solida, molto solida. età (43 anni) ormai non posso più arbitrare dicato alla moviola, ci siamo trovati subito Lo ammetto. Il regolamento lo avevo letto, (anche se spero sempre in una deroga dal d’accordo su un punto: non sarebbe stato ma mai davvero studiato. E di arbitri ne ho Comitato Nazionale), ma forse – mi sono un banale “questo era rigore, questo no, conosciuti, ma una Sezione vera non l’ave- detto - qualcosa in più potevo fare. Ad questo era giallo, questa era occasione da vo mai vista e tantomeno frequentata. Que- esempio andare alla Sezione AIA di Mila- gol, qui l’arbitro ha sbagliato” eccetera. No. sto è stato il passaggio successivo: perché no a vedere cos’è, come funziona, chi c’è, “Tu non devi fare il moviolista – mi ha detto c’è l’episodio, la decisione presa, c’è il e perché no, anche a seguire, da semplice - devi fare il ‘regolamentista’”. Si trattava regolamento, ma poi c’è un’altra cosa an- uditore ovviamente, il corso! insomma non solo di analizzare gli episo- cora: perché l’arbitro ha deciso in un certo Se mai ce ne fosse stato bisogno è arriva- di, ma anche il regolamento (da qui è nato modo? Che visuale aveva, che direttive ha to pure un segno inequivocabile del desti- “Regoliamoci”, anche se poi ho scoperto ricevuto, cosa gli ha insegnato l’esperienza no: la Sezione è a due chilometri da casa che il copyright non era mio, ne approfitto e cosa può aver pensato in quel momen- mia. Vado. per scusarmene con l’autore), senza dare to? Come avrà percepito e interpretato una Non starò qui a dilungarmi sulla straordi- per scontato che tutti lo conoscano. determinata situazione? Insomma, per fare naria accoglienza ricevuta fin dal primo

32 n. 6/2013 Sarsano, Fontani, Portaluppi e De Angeli momento, quando ho letteralmente fatto ir- (che devono essere alte almeno 1 m e aspiranti arbitri che ho conosciuto in Sezio- ruzione nella sede di via Pitteri. Dopo pochi mezzo), il “tempo di gara” inizia non al fi- ne (bianchi e neri, uomini e donne, europei, minuti con Luca Sarsano (il Presidente) e schio dell’arbitro ma quando si muove (in africani e asiatici, perché poi Milano in que- Bruno Portaluppi (l’Organo Tecnico) erava- avanti!) il pallone (occhio se c’è uno scar- sto non si batte) ci riuscirà: sono abituato a mo già a discutere del retropassaggio di De to sennò alla fine ci “sballa” il recupero, confrontarmi con gli aspiranti giornalisti, mi Rossi in Roma-Napoli: palla (ops, pallone!) mi sono raccomandato coi cronometristi piace pensare dalle risposte e da come han- alzato e poi appoggiato di testa a De San- Sky!), come si compila il referto, il posi- no partecipato alle lezioni che io sia stato già ctis, che però non lo raccoglie con le mani zionamento dell’arbitro sui calci da fermo capace di intuire chi potrebbe farcela. ma lo gioca coi piedi. Avevo appena finito (con e senza assistenti, con o senza ad- E infine, naturalmente, ho avuto la con- di fare il fenomeno in redazione, a Sky: “Ra- dizionali, e chi ci aveva mai pensato che ferma anche della regola 2, pure quella gazzi, De Sanctis ha salvato De Rossi: se cambia a seconda se ci siano o meno!?). uguale per tutti i mestieri e in tutti i posti: l’avesse presa con le mani era calcio di pu- E che sorpresa quando Eugenio Tenneriel- senza passione non è mai stato fatto nulla nizione indiretto in area e ammonizione di lo, arbitro benemerito e rappresentante Aia di buono. Non sono certo io a dover spie- De Rossi”. Col cavolo! Era ammonizione lo presso il Giudice Sportivo, ci ha spiegato gare da queste righe quanta ce ne voglia stesso, perché il tentativo di aggirare il con- la gestione dei calciatori ritardatari: un ca- per far funzionare una macchina comples- tenuto e lo spirito della regola 12 va punito polavoro del diritto, altro che semplice re- sa come quella dell’Aia, a cominciare, ap- indipendentemente dal fatto che il portiere golamento del giuoco del calcio! E ancora punto, da una singola Sezione. A propo- tocchi o meno il pallone con le mani. Ecco il racconto delle esperienze vissute e i sug- sito, Presidente, posso portare quel mio perché ho bisogno di seguire il corso. gerimenti per chi dovrà arbitrare davvero, amico che voleva andare fuori a cena ad Così, dopo l’ok del Presidente Nicchi “dritte” per cavarsela nelle situazioni più de- assistere a una lezione? (grazie!), sono iniziate le lezioni di Luca licate. Perché la regola 1, quella che vale per Lorenzo Fontani De Angeli, arbitro giovanissimo ed eccel- tutti i mestieri, in fondo è sempre la stessa: lente istruttore. E ogni giorno è stata una bisogna mangiare un sacco di polvere nei Lorenzo Fontani è un giornalista di scoperta (beh non proprio ogni giorno, campetti di periferia, con umiltà e sacrificio, SkySport. Per SkySport24 (canale sennò sembra che non sapessi niente!): per sperare di arrivare al Meazza e all’Olim- 200) cura la rubrica “Regoliamoci” non si può giocare senza le bandierine pico. Chissà se un domani qualcuno degli nella quale, ogni lunedì alle 15.30, gli episodi del weekend calcistico vengono analizzati alla luce del re- golamento e delle possibili inter- pretazioni date dagli arbitri. Il testo della regola chiamata in causa viene mostrato ed evidenziato in diretta, mentre attraverso le immagini gira- te da Sky si cerca di cogliere il più possibile la visuale dell’arbitro. La domenica alle 18.30 “Regoliamoci” va in onda in una versione più bre-

In studio durante la trasmissione ve con la moviola degli episodi delle partite del pomeriggio.

n. 6/2013 33 Intervista all’ex arbitro ora coordinatore dei giudici di boxe

MASSIMO BARROVECCHIO da giacchetta nera a camicia e papillon di Tommaso Gregorio Cavallaro*

Facendo le debite proporzioni, possia- mo tranquillamente definire Massimo Barrovecchio come una sorta di mix tra Braschi e Nicchi del Pugilato Italiano. Il miglior Arbitro WBC (World Series of Bo- xing) del 2011 – uno dei più recenti rico- noscimenti da lui ottenuti nella sua stra- ordinaria carriera – è dal Gennaio 2013 il Coordinatore del Comitato Esecutivo Arbitri e Giudici della Federazione Pu- gilistica Italiana. Barrovecchio presiede, quindi in questo è il Nicchi, l’AIA dell’Ars Pugilatoria Tricolore, e allo stesso tempo designa e sceglie, in stile Braschi, gli ar- bitri e giudici per le massime competizio- ni pugilistiche nazionali. Il 58enne arbitro e giudice romano, che dal 1981 si diletta a dirimere le diatribe tra le sedici corde di un ring, ha diretto dal 1996 (anno del suo passaggio ad Internazionale) 60 match validi per titoli Europei e ben 40 per quel- li Mondiali, prendendo parte a ben 200 contest Internazionali. Una passione, Holyfield consegna a Barrovecchio il premio come miglior arbitro WBC 2011 quella da referee, che però non è nata a bordo ring, bensì sui campi di calcio di trio di calcio sia nella vita quotidiana che avvenne nella stagione 79/80 e nell’85/86 Roma e Provincia. Barrovecchio, infatti, nel proseguo dell’attività di boxing refe- arrivai in CAN D. Dopo 2 anni ricevetti la prima di mettersi la Camicia Bianca e Pa- ree. Nel 1978 in quel della mitica sede di proposta di transitare nell’allora neonata pillon di ordinanza, ha indossato dal 1978 via degli Astalli, allora unica sezione AIA serie A femminile. Accettai con entusia- al 1991 la mitica giacchetta nera. presente su Roma, presi parte al corso smo la proposta, ma nella stagione 90/91 Prima di addentrarci nel mondo della per diventare arbitro. Avevo 23 anni e dovetti appendere al chiodo il fischietto nobile arte, raccontaci il tuo passato da come docente ebbi la fortuna di avere perché non era più possibile conciliare arbitro di calcio. Vittorio Benedetti, tra i più grandi diret- lavoro, calcio e boxe, nella quale ero en- Devo molto al mio trascorso come arbi- tori di gara di quell’epoca. Il mio esordio trato come Ref nel 1981.

34 n. 6/2013 cui operato invece potrebbe essere rite- nuto insoddisfacente da noi che dobbia- mo valutarlo prendendo in considerazio- ne il contest a 360 gradi. Quali sono le principali differenze tra il mondo pro e quello dilettantistico? Negli impegni Internazionali Professio- nistici vincere o perdere significa esse- Barrovecchio con gli arbitri giudici Camp It Junior SchoolBoy 2013 re proiettati ai vertici delle classifiche e quindi realizzare economi- camente una vita di sacri- fici oppure ridimensionare Come nasce, invece, il le prospettive di successo. Massimo Barrovecchio ar- Nei Dilettanti il discorso è bitro/giudice di pugilato? ovviamente diverso. Nell’81, come detto, salii A proposito del mondo per la prima volta sul ring, della Boxe Olimpica (de- proseguendo la tradizione finita anche amatoriale), familiare. Mio padre e mio hanno fatto scalpore le fratello, infatti, erano già da decisioni dell’AIBA (In- qualche tempo arbitri/giu- ternational Boxing As- dici di pugilato. sociation) di rimuovere il Quali step deve seguire caschetto e di cambiare chi vuole percorrere una il metodo di assegnazio- carriera come la tua all’in- ne punti (Ten must point system). Puoi descriverci terno delle sedici corde? Finale Mondiale Almaty: 2013 Russo vs Tischenko Il percorso, come nel cal- brevemente queste due cio, è graduale. S’inizia con come judge. novità? Che cosa cambia i dilettanti di giovane età (14/16 anni) per Quali sono i segreti per essere non solo ora per gli arbitri e giudici? poi proseguire con i professionisti, fino capace di gestire al meglio un incontro, Semplicemente si è tornati all’antico. ad arrivare a giudicare e/o dirigere match ma anche in veste di giudice nel valuta- Fino all’inizio degli anni ’80 anche i dilet- dei Campionati Italiani. In ambito inter- re efficacia ed efficienza dei colpi? tanti combattevano senza caschetto e il nazionale, invece, le prime esperienze si Partecipare ai corsi di Formazione e Ag- punteggio era dato tramite cartellini. Ora fanno in ambito continentale per poi pas- giornamento, cercando poi di mettere in ci sono i computer, ma, dopo il periodo sare alle Competizioni Mondiali. pratica ciò che si apprende. del caschetto e del sistema di punteg- Quanto è importante una formazione Sul come venga valutato l’operato di un gio basato sul numero di colpi, c’è stato continua per un arbitro/giudice? arbitro/assistente di calcio sappiamo il ritorno al cartellino (punteggio su base E’ fondamentale formarsi e aggiornarsi tutto. Da Coordinatore Nazionale Arbitri 10), anche se tutto tramite computer, e al per poter operare sia come referee sia e Giudici FPI, quali sono i parametri di combattimento a volto scoperto. La dire- valutazione dell’operato degli arbitri e zione ed il giudizio di un match sono mol- giudici? Come si sviluppa una loro to più simili al professionismo, quindi ora potenziale carriera dalle piccole lo spettacolo pugilistico è nuovamente al riunioni di quartiere per arrivare al centro del ring. ringiside olimpico e/o a quello del In conclusione, rispetto al panorama in- Madison Squadre Garden? ternazionale, quale è il livello degli arbi- Un arbitro di calcio non si giudica tri e giudici italiani? se sbaglia nella valutazione di un Mai come in questi ultimi 10 anni la clas- calcio di rigore ma nell’arco dei 90 se arbitrale italiana gode di un’altissima minuti, idem nella boxe. Durante considerazione a livello mondiale. un match potrebbe apparire ad occhio profano che non ci siano *Ufficio Comunicazione Durante il Corso di Aggiornamento stati errori da parte dell’arbitro, il e Marketing Federazione Italiana Pugilistica

n. 6/2013 35 Simpatica iniziativa in Calabria alla presenza di Nicchi

Gli arbitri premiano “L’allenatore dell’anno” di Paolo Vilardi

Allenatori e arbitri insieme nella celebra- se fortemente coeso. (Promozione – girone A) e Claudio Morelli zione di un evento straordinario a cui Il clima di armonia durante l’incontro è della Palmese (Promozione – girone B). hanno preso parte il presidente dell’AIA servito altresì ad allentare qualsiasi ten- Nel corso della cerimonia il presidente Marcello Nicchi e il presidente dell’AIAC sione che sia potuta sorgere tra le parti in dell’AIAC Calabria, Raffaele Pilato, ha ri- . Titolo dell’iniziativa è stato questa prima fase dei campionati. volto un sentito ringraziamento all’AIA per “Educare, conoscere, crescere”, duran- Entrando nel dettaglio il premio, in riferi- il contributo offerto alla singolare iniziativa. te la quale è stato assegnato il premio mento alla scorsa annata sportiva, è sta- E’ seguito l’intervento del presidente del “Allenatore dell’anno”, indirizzato al “mi- to assegnato con queste modalità, riba- Comitato regionale arbitri della Calabria, ster” che in Calabria si è maggiormente dendo che l’AIA calabrese ha fornito un Stefano Archinà: “Siamo noi a ringraziare contraddistinto in ambito tecnico e com- contributo del 50 percento: a 54 arbitri e Pilato per averci coinvolto nel progetto. portamentale, secondo una graduatoria 142 assistenti arbitrali, su un campione di Da parte nostra siamo sempre disponibili redatta al 50 percento con il contributo 360 partite, è stato chiesto di compilare per qualsiasi iniziativa mirata a migliorare della componente arbitrale. un questionario, in cui si chiedeva princi- il mondo del calcio”. La manifestazione si è tenuta lo scorso palmente il comportamento assunto dai A dar risalto alla cerimonia è stato anche 21 Ottobre nella sala convegni della sede 48 allenatori in campo nell’arco dei 90 il presidente del Comitato regionale LND, del comitato regionale LND - FIGC di Ca- minuti, nel pre gara e nel post gara. Sotto Saverio Mirarchi: “Si è trattato del primo tanzaro. Il costruttivo confronto, come “indagine” i tecnici alla guida delle squa- progetto mirato a valorizzare la figura risaltato nei vari interventi, è servito a dre del campionato di Eccellenza e dei dell’allenatore”. ricordare che arbitri e allenatori, ognuno due gironi della Promozione calabrese. “Bisogna promuovere questo tipo di in- nel proprio ruolo, sono figure di rilievo In base al punteggio, e una volta somma- contri nel calcio dilettantistico – ha det- nel movimento calcistico. I primi devono ti i requisiti tecnici derivanti dal restante to, invece, Marcello Nicchi – che è poi il assicurare che in campo vengano osser- contributo offerto dal Comitato regionale ‘calcio vero’. Il Premio assegnato agli al- vate le regole del gioco del calcio; i trai- LND, sono stati premiati per la stagione lenatori è uno dei segnali dell’importante ner devono possedere il carisma, oltre sportiva 2012 – 2013 i seguenti allenatori: lavoro che si sta svolgendo per migliorare alle competenze tecniche, per gestire un Luigi Carnevale del San Lucido (Eccel- ulteriormente il rapporto tra le varie com- gruppo che può diventare vincente solo lenza), Gerfoglio Iuliano della Garibaldina ponenti del mondo del calcio”.

36 n. 6/2013 La prima edizione del Premio “Ezio Pirazzini”, un concorso aperto a tutti gli studenti delle scuole superiori, dedicato alla memoria del giornalista sportivo e organizzato dall’Associazione Nazionale Atleti Olimpici e Azzurri d’Italia, ha visto l’affermazione di un giovane arbitro di Imola, Alexandru Cudret. Pubblichiamo l’articolo che ha vinto con la motivazione: Originale e controcorrente, bello stile, asciutto, dalla parte del debole, come sarebbe piaciuto a Ezio Pirazzini. Messi? No, preferisco Rizzoli.

Arbitraggio, che passione…

Cristiano Ronaldo, Messi, Cavani: sono pochi lo conoscono veramente e sanno questi gli idoli calcistici d’oggi. Perché che dura gavetta deve fare per arrivare il nessuno ha come idolo Rizzoli o Mazzo- più in alto possibile, fino alle Serie A. leni, grandi arbitri della Serie A? Si tratta Il cammino è lungo e ripido, pieno di di professionisti importanti senza i quali i ostacoli fisici, psicologici ed anche sen- calciatori non potrebbero giocare. timentali. La risposta è ovvia: i calciatori guadagna- Inizialmente l’arbitro, da solo, deve af- no moltissimo, viaggiano su macchine frontare tutti: calciatori, dirigenti ma so- costosissime, se non sposati si possono prattutto i genitori che pensano che i loro permettere le veline più belle e giovani. figli siano dei fenomeni (cosa che in molti L’arbitro, invece, viene visto come un casi non è vera). Durante la partita nes- personaggio negativo, che ti fischia sem- suna delle decisioni prese va bene a tutti, pre contro e favorisce solo l’avversario. quindi l’arbitro viene fischiato, aggredito Se un calciatore guida senza patente o insultato ma lui deve mantenere la cal- o ubriaco, oppure scatena una rissa, la ma e la serenità comunque senza reagire. gente dice: “Vorrei essere io al suo posto: Ma i sacrifici non finiscono qui. che bella una vita così!”, oppure ci ride Dopo la partita, quando i giocatori sono sopra e guarda con simpatia le stupidag- liberi, all’arbitro tocca la compilazione gini compiute dall’idolo. L’arbitro se in del referto di gara che richiede del tem- una partita sbaglia (può capitare, perché po perché è un documento importante e è umano) si ritrova contro tutto e tutti, dai deve essere senza errori; il sabato sera giornali sportivi alle società fino ai sem- non può fare tardi perché la domenica Forse mi sarei divertito di più a pratica- plici tifosi. si sveglia presto per andare al campo; re altri sport, come hockey su ghiaccio, Nessuno pensa che le sanzioni commi- la fidanzata minaccia di lasciarlo per- pugilato, calcio o pallanuoto. Ma mi sto nate saranno molto diverse: il calciatore, ché non le dedica abbastanza tempo. rendendo conto che senza gli Arbitri nes- se gli va male, riceverà una piccola (per Questi e molti altri sono i problemi che suno di questi sport potrebbe esistere. lui) multa ed al massimo salterà una parti- un arbitro deve affrontare per un misero L’arbitraggio è il mio sport e non mi ta (ma verrà pagato comunque). L’arbitro rimborso che copre appena le spese per vergogno a dire che i miei idoli sono per un errore rischia fino a tre mesi di so- raggiungere il luogo della partita. Ma si gli Arbitri. spensione, senza essere pagato. tratta comunque di un’attività bellissima Alexandru Cudret In generale il mondo degli arbitri viene che aiuta a diventare persone mature e IIS Paolini-Cassiano di Imola guardato male. Questo accade perché in responsabili. classe 4 A Programmatori

n. 6/2013 37 Conquista e difesa del titolo come nella boxe La Coppa del Mondo non ufficiale

Come si assegna un titolo in modo alter- riconosciuti dalla FIFA. nativo. Sembra il titolo di un manuale per Il recente passaggio di giornalisti o ingegneri a seconda del pun- mano della coppa “non to di vista ma in realtà è la storia curiosa e ufficiale” può essere simpatica di come si possa considerare la così ricostruito: prima di squadra di calcio più forte al mondo con cederla all’Uruguay, l’Ar- qualche piccolo accorgimento. Accanto gentina la deteneva da ai molti trofei infatti, nell’era digitale, po- ben 9 match ufficiali: trebbe apparire anche questo: La Coppa 06/02/13 del Mondo non ufficiale. In pratica, a par- Sweden 2-3 Argentina tire dal 1872 (match tra Scozia e Inghil- Amichevole – Solna tima l’ha tenuta virtualmente in bacheca terra), applicando le regole della boxe, la 23/03/13 per un mese, dopo aver sconfitto la Spa- squadra campione difende il titolo ad ogni Argentina 3-0 Venezuela Qual. Mondiali - gna a Settembre 2010. In quel caso si è incontro mantenendo lo scettro fino alla Buenos Aires verificata una rara coincidenza: le “furie prima sconfitta. Il tutto non è chiaramen- 26/03/13 rosse” in quel periodo erano sia i veri te riconosciuto dalla Fifa. Anche l’Italia ha Bolivia 1-1 Argentina Qual. Mondiali - La Paz Campioni del Mondo in carica sia i Cam- detenuto il titolo per 1000 giorni, l’ultima 07/06/13 pioni del Mondo “non ufficiali”, due titoli volta nel 2007 fino al ko con l’Ungheria. Argentina 0-0 Colombia Qual. Mondiali - conquistati grazie a un solo successo: la Per chi, leggendo questa notizia, fosse Buenos Aires vittoria sull’Olanda nella finale del mon- (giustamente) confuso, vale la pena fare 11/06/13 diale sudafricano. una precisazione essenziale: il titolo con- Ecuador 1-1 Argentina Qual. Mondiali - Quito Per tenere traccia di tutti questi passaggi quistato dalle nazionali non è riconosciu- 15/06/13 il giornalista Paul Brown, autore del libro to dalla FIFA ed esiste, in realtà, solo per Guatemala 0-4 Argentina Amichevole - “Unofficial Football World Champions”, chi crede nel “Campionato del Mondo Guatemala City ha ideato anche un sito, UFWC (http:// non ufficiale”. Una competizione che ha 14/08/13 www.ufwc.co.uk/), dove vengono ripor- origini antiche - la pensarono, per gioco, i Italy 1-2 Argentina Amichevole - Rome tati di volta in volta i risultati delle partite tifosi scozzesi nel 1967 - e che si basa su 10/09/13 disputate da chi detiene il titolo non uffi- regole simili a quelle che contraddistin- Paraguay 2-5 Argentina Qual. Mondiali ciale, oltre a una serie impressionante di guono il pugilato: a partire dall’esito della - Asunción statistiche che ricostruiscono il cambio di prima partita internazionale del 1872 - 11/10/13 mano non ufficiale della coppa dal 1872 giocata a Glasgow tra Scozia e Inghilter- Argentina 3-1 Peru Qual. Mondiali a oggi. Si scopre così che la squadra più ra (finì 0 a 0, la rivincita nel 1873 fu vinta Buenos Aires forte di tutti i tempi, sulla base del tota- dall’Inghilterra per 4 a 2) - il titolo viene di- Prima ancora era detenuta dalla Svezia le dei giorni in cui è stata “Campione del feso dalla squadra vincente (che dunque che a sua volta l’aveva ottenuta dalla Mondo non ufficiale”, è la Scozia, con i diventa campione in carica) finché questa Corea del Nord che l’aveva strappata a suoi 13mila giorni - l’equivalente di 35 non viene sconfitta. Che siano amichevoli Novembre 2011 al Giappone, che a sua anni - difesi attraverso 86 successi. Su- o partite di (vera) Coppa del Mondo poco volta l’aveva conquistata a Ottobre 2010 bito dietro c’è l’Inghilterra (circa 8mila importa: l’importante è che i match siano battendo l’Argentina per 1 a 0. Quest’ul- giorni) e l’Argentina (circa 2mila giorni).

38 n. 6/2013 In questa speciale classifica l’Italia si do non ufficiali avendo la loro Nazionale Championship. Questo titolo viene as- piazza all’ottavo posto (con circa 1000 battuto l’Inghilterra campione del mon- segnato, però, tenendo conto solo del- giorni) subito dopo la Svezia ed in tan- do 1966 in una partita del British Home le partite giocate in campionati ricono- dem con la Germania. Per gli azzurri l’ulti- Championship del 15 Aprile 1967. Si trat- sciuti dalla FIFA (e nei rispettivi gironi ma volta da Campioni del Mondo non uf- tava, infatti, della prima sconfitta dell’In- di qualificazione). Il sistema risponde a ficiali è stata il 22 Agosto del 2007, quan- ghilterra dopo la vittoria ai Mondiali. una critica spesso mossa all’UFWC. In- do la nazionale (all’epoca di Donadoni) Molti anni più tardi fu creato un sito fatti quest’ultimo, tenendo conto anche rimediò una sconfitta per 3 a 1 da parte web per mostrare i risultati della ricer- delle amichevoli, non prende in consi- dell’Ungheria. L’Italia aveva conquistato il ca nata da questa idea. Il sito compar- derazione il fatto che, spesso, le Na- titolo qualche mese prima, a Marzo 2007, ve nell’autorevole magazine calcistico zionali non sono composte dai calcia- battendo (per 2 a 0) proprio i primi della FourFourTwo, divenendo assai popo- tori più forti quando si tratta di giocare classe: gli scozzesi. lare. FourFourTwo proponeva altresì i partite amichevoli. Questa competizio- Il nome inglese Unofficial Football World campionati del mondo di calcio non uffi- ne vede come punto di partenza delle Championships (letteralmente in ingle- ciali per squadre di club. statistiche la finale olimpica del 1908. se Campionati del Mondo di Calcio non Una variante della competizione virtuale Le competizioni olimpiche a partire Ufficiali, acronimo UFWC) designa un si- è il cosiddetto Nasazzi’s Baton (il basto- dal 1936 non sono prese in considera- stema non ufficiale adottato per stabilire ne di Nasazzi), che fa partire la compe- zione, in quanto le Nazionali maggiori quale sia la migliore nazionale di calcio tizione dalla vittoria della prima Coppa hanno smesso di prendere parte al tor- del mondo. del Mondo ad opera dell’Uruguay (capi- neo. Attualmente, campione in carica Al 18 Novembre 2013, il titolo UFWC è tanato, appunto, da José Nasazzi). A dif- è il Brasile, che ha battuto i precedenti detenuto dall’Uruguay, che ha sconfitto ferenza dell’originale UFWC, il Nasazzi’s detentori dell’Argentina nella finale del- per 3-2 l’Argentina il 15 Ottobre 2013 in Baton tiene conto solo dei risultati che si la Copa América 2007 del 15 Luglio. Il una gara valida per le qualificazioni al sono verificati nei 90 minuti regolamen- Brasile ha difeso il titolo il 17 Novembre campionato mondiale di calcio 2014 te- tari. Attualmente, campione in carica è 2007, in una partita di qualificazione nutasi nella città di Montevideo. l’Ungheria. L’ultima squadra che, prima ai Mondiali di calcio del 2010 contro L’idea di adottare un sistema di questo dell’Ungheria, aveva detenuto entrambi il Perù finita 1-1, e restando imbattuto tipo nacque tra i tifosi della Scozia, i quali i titoli era stata la Grecia. alla FIFA Confederations Cup 2013. sostennero di essere i campioni del mon- Un’altra variante è il Virtual World A.P.

n. 6/2013 39 Storie straordinarie del nostro mondo

Festeggiato dai colleghi della Sezione di Schio DON FRANCO SOLIMAN: arbitro in campo, pastore nella vita di Francesco Palombi

Santo di Thiene è una piccola frazione locale per il “Santo” Antonio da Pado- Una svolta esistenziale epocale per que- di 1500 anime dell’omonimo comune in va), ma anche per le vicende umane ed sto giovane ragazzo dell’alta provincia provincia di Vicenza, nella zona pede- i percorsi intrapresi dal thienese Franco berica, che fin dal 1992 si era fatto subito montana adagiata tra i Colli Berici e l’Al- Soliman. apprezzare dai colleghi della sezione AIA topiano di Asiago. Un gruppo di case, la Percorsi di vita, di studio, di sport, di la- di Schio, dimostrando grandi capacità chiesa, la farmacia, il bar della piazza e voro quotidiano. E soprattutto, di fede: con il fischietto prima e la bandierina poi: il campo sportivo parrocchiale, a pochi perchè – sulle orme del fratello Domeni- dieci anni dopo il suo ingresso nell’Asso- chilometri dal noto distretto del tessile. co – a quarant’anni “Francuzzo” (com’è ciazione, infatti, è stato promosso come Un luogo “dimenticato da Dio e dagli uo- abitualmente chiamato dagli amici), dopo assistente alla CAN D dov’è rimasto per mini”, si direbbe. Eppure, pare proprio oltre 600 partite dirette ed un impiego quattro stagioni sportive, prima del tra- che l’Altissimo sembri tenerlo in grande in banca dopo la laurea in Economia e sferimento a Milano per proseguire gli considerazione: non già soltanto per la Commercio, è stato ordinato Sacerdote studi teologici. Oggi Franco Soliman è toponomastica (dovuta alla devozione Paolino. pronto a mettersi a disposizione della se-

40 n. 6/2013 zione ambrogina come osservatore, per dispensare consigli alle giovani promesse lombarde e condividere l’esperienza ma- turata nei campi del Veneto. La “designazione” più importante per Franco, tuttavia, è arrivata poco tempo fa nella Parrocchia di San Paolo Apostolo a Vicenza, dove l’Arcivescovo Metropolita Emerito di Gorizia S.E. Mons. Dino De An- toni gli ha conferito per imposizione delle mani l’agognata ordinazione presbiteriale. Alla cerimonia erano presenti anche tanti arbitri di Schio, accompagnati dall’attuale Presidente sezionale Giampietro Maino e da quello onorario Antonio Spillare; parti- colarmente emozionanti e piene di signifi- cato sono state le parole di Michele Dalla Vecchia – Vice Presidente sezionale, ma prima di tutto amico d’infanzia e compae- sano di Franco Soliman – che ha parlato abiti talari, nella prima Santa Messa cele- sputava nell’impianto sportivo adiacente. a nome dei colleghi scledensi: “Oggi è un brata presso la “sua” Parrocchia del San- Toccante, infine, la metafora con cui gli giorno importante per tutti noi: siamo testi- to di Thiene: i colleghi della sezione “Aldo associati della sezione di Schio si sono moni di valori come l’amicizia vera, la lealtà, Frezza” hanno regalato al novello sacer- rivolti all’amico Francuzzo: “La nostra il rispetto altrui e l’onestà umana ed intellet- dote un quadro raffigurante il Cenacolo è diventata una famiglia per tutti gli ar- tuale. L’esempio di Franco deve esortarci a vinciano, mentre Natalino Tagliapietra – bitri. Una famiglia diversa, dal punto di fare squadra, a vincere le paure e a dimo- portando il saluto istituzionale dei vertici vista delle finalità, rispetto a quella ben strare, senza alcun timore, quanto una per- dell’A.I.A. – ha consegnato nelle mani di più importante in cui sei entrato tu, dopo sona possa valere in campo e nella vita. Nel Soliman le divise di Orsato e Peruzzo, al- aver concluso il tuo cammino di fede; ma nostro ambiente arbitrale, questi insegna- fieri scledensi in Serie A. sicuramente una famiglia in cui regnano menti si devono tradurre nella possibilità di Tra un brindisi e le foto di rito a ricordo sentimenti puri e rispettosi delle persone superare ogni momento difficile, cercando della giornata, Don Franco ha perfino ri- che ci circondano settimanalmente, sui di trovare il giusto in ogni situazione.” assaporato il profumo del rettangolo ver- terreni di gioco come nella vita quotidia- Momenti di festa e ringraziamenti da par- de, fischiando simbolicamente il calcio na. Saremo sempre orgogliosi di te, come te di amici ed associazioni locali hanno d’inizio del match di Seconda Categoria arbitro, come sacerdote e come uomo di poi seguito il debutto di Don Franco in Rino Toniolo – Molina di Malo, che si di- eccelse virtù etiche e morali.” Inaugurato a Padova il sistema automatico di rilevazione delle presenze di Elena Lunardi Un sistema, tutto “made in AIA Padova”, ideato dal consigliere e responsabile degli osservatori Giancarlo Meneghetti, capace di rilevare in maniera automatizzata le presenze mediante un dispositivo di lettura dei codici a barre presenti su ciascuna tessera associativa e collegato al computer. Ogni associato, infatti, dalla prima riunione della stagione sportiva e in tutte quelle future esibirà la propria tessera AIA al consigliere addetto che leggerà attraverso il dispositivo il relativo bar code, già preventivamente memorizzato sul pro- gramma al ricevimento delle tessere da parte del CRA; così facendo sul video appariranno i dati anagrafici completi di fotografia dell’associato in questione e verrà così registrata in automatico la sua presenza alla riunione. In caso di dimenticanza della tessera, sarà comunque possibile segnare la sua presenza sempre in automatico fornendo le prime lettere del cognome. Questo sistema è adattabile ad ogni tipo di riunione in quanto seleziona automaticamente coloro che devono essere pre- senti e spunta direttamente chi è esonerato dall’attività tecnica. La rilevazione automatica, dunque, oltre a snellire le operazioni di registrazione delle presenze in quanto sostituisce le firme che ogni singolo associato doveva prima apporre su fogli appositi, sarà di grandissimo aiuto per la segreteria che non dovrà più compilare manualmente, con notevole dispendio di tempo ed energie, il registro delle presenze. Inoltre, per effetto della segnalazione automatica della terza assenza non giustificata, viene predisposta una lettera di richiamo al collega inadempiente.

n. 6/2013 41 Storie straordinarie del nostro mondo

Con un assistente arbitrale alla scoperta del Ruanda di Ferdinando Insanguine Mingarro

In Ruanda, poco meno di venti anni fa, Nonostante si trat- morirono circa 800.000 persone duran- ti di una Nazione te uno dei genocidi più sanguinosi della in gravi difficoltà storia. A cercare di dare manforte ad una economico-socia- società ancora terrorizzata dal proprio li, in Ruanda c’è passato ci ha provato Dario Basile, assi- spazio anche per stente arbitrale della Sezione di Casarano l’arbitraggio: inde- in forza al Comitato Regionale pugliese, lebile, infatti, nella che, tramite la diocesi Ugento-Santa memoria di Dario Maria di Leuca è volato nel piccolo sta- il momento in cui to dell’Africa Orientale come missionario. ha conosciuto Au- “Un’ esperienza incredibile - ci racconta gustin Neto, Presi- locale a prelevare l’arbitro da casa per visibilmente emozionato - che tutt’ora dente degli Arbitri del Ruanda con cui ha portarlo all’impianto sportivo. non riesco a definire con altre parole, ca- visitato l’Amahoro Stadium (Stadio della Numerosi gli amici ed i parenti che, du- rica di emozioni stupende mai provate in Pace, ndr) di Kigali. Nel suo discorso, rante il suo soggiorno africano, si sono 26 anni”. Neto ha raccontato come è strutturata complimentati con Dario: “Molti miei ami- Oltre a conoscere le condizioni di vita e le la federazione calcistica ruandese che ci mentre mi trovavo in Ruanda scriveva- tradizioni del posto, confrontandosi con i comprende un campionato maggiore, no parole di stima ed ammirazione come bambini, Dario ha imparato a dar grande uno minore ed il settore giovanile. Se se fossi un eroe, ma credetemi se vi dico valore alla vita sorridendo anche nei mo- l’arbitro del massimo campionato nazio- che i veri grandi eroi sono questi bambini, menti di difficoltà: “E’ dai più piccoli che nale viene retribuito con un compenso questi arbitri, questa popolazione. Sono ho imparato di più. Con la loro gioia di dai 6000 ai 16000 franchi ruandesi (dagli loro che dobbiamo ammirare e stimare. vivere mi hanno insegnato a dare valore 8 ai 20 Euro), i direttori di gara del cam- Spero che un giorno questa gente possa alle cose che si possiedono, anche se si pionato minore e del settore giovanile vivere in maniera dignitosa ed in pace”. dovesse trattare di poco e di nulla. Ho im- non ricevono alcun compenso. “Mi ha Un’esperienza, quella africana, che ha parato ad avere stima delle persone che colpito - afferma Dario - come, nono- sancito una forte crescita come perso- ti stanno accanto. Nonostante trascorra- stante le condizioni economiche e so- na: “E’ stata un’avventura davvero im- no la loro vita nella miseria più assoluta, ciali assai precarie, il numero degli arbitri portante. Auguro a ciascuno di voi che i ragazzi del Ruanda hanno sempre un ruandesi viva un’esponenziale crescita un giorno possiate vivere un’ esperienza grande sorriso sul viso; io ancora adesso negli ultimi anni. Ennesima dimostrazio- come questa poiché aiuta a capire ed mi stupisco sul come riescano a masche- ne di come l’arbitraggio sia passione allo apprezzare al meglio le vere gioie della rare la fame e la miseria che quotidiana- stato puro e non venga esercitato per vita. Credetemi, una volta arrivati lì si mente patiscono. Non hanno veramente scopi di lucro.” Anche il fenomeno del- prova una grande vergogna di se stessi, nulla di materiale, ma sono felici. Danno la corruzione, con il passare degli anni, una vergogna che mi ha aiutato a cre- un grande valore alla vita”. sta scemando nonostante sia la squadra scere come uomo”.

42 n. 6/2013 Storie straordinarie del nostro mondo

Un vanto della Sezione di Formia Tre fratelli, tre cuori una passione: l’A.I.A. di Francesco Randazzo

Tre ragazzi, tre atleti, tre arbitri con tanta energia da vendere e un unico obiettivo: scendere in campo al top e “portare” a casa una prestazione di alto livello per poi ritrovarsi la sera, sulla stessa tavola imbandita, a parlarne insieme. E sì, la caratteristica dei tre arbitri è che sono tre fratelli che condividono la stessa passione e hanno cominciato un percor- so che li vede oggi far parte della grande famiglia arbitrale dell’AIA. Walter Viglianti, classe 1983, arbitro di Calcio a 5, il fra- tello Gianpaolo, classe 1987, assistente studio musicale della tromba e quella Ma c’è qualcosa di più tra loro, c’è un arbitrale dell’OTR, e infine Valerio classe del tango argentino. Gianpaolo, il fratello affiatamento e una forza d’animo che 1990, arbitro in forze all’OTS. E’ uno dei “medio”, è ancora studente universitario davvero fuoriesce dai loro sguardi sem- rari e felici esempi di come il “contagio” ma già con una laurea triennale in Eco- pre sorridenti e gioiosi. “Ci siamo im- sia facile in ambienti stimolanti e dina- nomia aziendale conseguita quest’anno provvisamente ritrovati catapultati in un micamente produttivi, quale può essere presso l’Università di Napoli. Impegnato ambiente che abbiamo subito fatto no- ritenuta la sezione arbitrale dove settima- in altre attività sportive come il nuoto e stro riproducendo quel sistema di valori nalmente si svolgono attività di incontro l’atletica, Gianpaolo coltiva insieme al e di stili relazionali che usiamo abitual- tra arbitri e dove vi è la base logistica dei fratello minore una passione tanto in- mente all’interno della nostra famiglia” processi arbitrali provinciali. solita quanto affascinante, l’apicoltura. ha affermato Walter alla mia richiesta di La sezione di Formia, dunque, mette in Valerio, infatti, il più giovane, si è subi- come stanno vivendo questa esperien- campo questa terna particolare che è in to inserito sulla scia dei fratelli maggiori za. “Siamo orgogliosi e fieri di essere grado di saper coniugare l’amore frater- di cui non può che agevolarsi essendo entrati a far parte della grande famiglia no a quello per il mondo dello sport. Il modelli positivi di sviluppo, con passio- arbitrale e dobbiamo ringraziare il presi- più grande dei tre, Walter, miglior arbitro ni vere e stili di vita morigerati e maturi. dente Nasta che ci ha dato l’opportuni- esordiente di Calcio a 5 nella passata La formazione accademica di Walter e tà di stare ancora insieme”. Parole che stagione, è insegnante di Educazione Gianpaolo ha contagiato anche Valerio vanno al di là di ogni felice traguardo Fisica dopo un brillante percorso univer- studente in “Scienze Politiche” presso che i tre fratelli potranno raggiungere sitario che lo ha portato nel 2009 a lau- la prestigiosa Università L’Orientale di e che portano una ventata di “calore rearsi in “Scienze delle attività motorie Napoli. Lui dice di trarre continuamente domestico” al già caldo nido sezionale preventive e adattive” presso l’Universi- ispirazione dai fratelli e con loro condivi- che si prepara a cominciare una nuova tà degli studi di Napoli Parthenope, e de molte passioni tra cui appunto quella stagione arbitrale con tre fratelli, tre at- con curiose passioni quale quella dello dell’apicoltura. leti, davvero speciali.

n. 6/2013 43 Testimonianza di un giovane arbitro Giallo e rosso, le regole da rispettare di Dario Natale

Espulsioni, ammonizioni, concetti difficili da distinguere e dispensare ma sempre importanti nell’economia delle squadre. A volte comportano sanzioni per le società, altre volte sono fondamentali per il prose- guirsi del campionato del singolo gioca- tore. E’ difficile dispensarle, semplice per i giocatori riceverne una. Un mezzo che se usato in modo appropriato può darti modo di gestire la gara e i rancori, i falli, le intemperanze di qualcuno che a volte vendo ognuno di noi giovani. Difficile da che in campo riesca a dare sempre del per inganno, altre volte per cattiveria vuo- credere a volte. La costanza nella ricerca suo meglio, devono costituire un incen- le condurre la gara al posto dell’arbitro. e nel miglioramento, la visibilità di gio- tivo e non generare semplici polemiche, Impropriamente però può nuocere all’ar- co e il seguire bene un’azione possono devono fare da punto di svolta per un bitro stesso, può dar modo di rendere aiutarci spesso a fare scelte che siamo miglioramento e non essere un semplice giustizia chi non la merita, può attaccare chiamati a fare in poche frazioni di secon- richiamo o scoraggiare i più giovani. Rifu- persone che non avevano motivo di rice- do, fondamentali. L’errore, quel secondo giarsi nell’errore non serve a nulla. Ripar- verla e può esacerbare gli animi di una in più di attesa nell’estrarre dalla tasca il tire da quell’errore per non commetterlo partita all’occorrenza semplice. Forse nel fatidico cartellino possono significare in- più, questo può essere utile ai fini della massimo campionato le cose son ben decisione, generare dubbi e far credere a sportività. Tutto il resto non porta a nulla diverse, le ammonizioni, le diffide sono chi ci osserva di non avere quella tempra di importante, se non a riempire qualche più sentite ma anche in campionati mi- morale, quella forza interiore che ci per- stralcio di giornale in più. nori come i nostri le cose non è che si- mette di sanzionare un comportamento. Collina diceva spesso che: “Un buon ar- ano da sottovalutare. E’ importante dare Questo non deve renderci degli automi, bitro in campo non lo si sente, non si av- l’esempio, partire da qui. Il futuro nasce dei semplici esecutori della razionalità verte la sua presenza se non nei momenti dalle serie minori e va a consolidarsi in delle regole ma deve darci la possibilità, importanti”. Io credo che “arbitrarietà” quelle maggiori e non viceversa. Prima a volte, di adattare il metro di giudizio non significhi decidere di testa propria di approdare e di confermarsi quello che alla realtà delle cose e allo svolgimento ma stabilire secondo dei parametri e fare sono i nostri Collina, Rosetti, Rizzoli sono di una partita che crediamo di aver bene una scelta importante, secondo il proprio passati per questi campi, hanno attraver- interpretato. Le polemiche, quelle dai giudizio, giudizio che si basa sullo studio sato paesi lontani e vissuto le peripezie tavolini delle trasmissioni, devono co- delle regole. Come nella società, come di piccole realtà come quella che sta vi- stituire la pars costruens di un soggetto nella vita di tutti i giorni.

44 n. 6/2013 Durante l’Udienza Generale Gli arbitri barlettani abbracciano Papa Francesco

Un viaggio lungo una notte, un’emozio- parte dei rimborsi di questa stagione ne per tutta la vita. sportiva alla Caritas. Un’iniziativa par- Gli associati di Barletta difficilmente di- tita dal basso che rende orgoglioso il menticheranno le sensazioni vissute lo Presidente sezionale: “Sono stati gli as- scorso 23 Ottobre quando, guidati dal sociati, anche i più giovani, a chiedermi Presidente di Sezione Savino Filannino di poter organizzare quest’iniziativa - ci e dal componente del Comitato Nazio- racconta Savino Filannino. “Sono certo nale Maurizio Gialluisi, hanno fatto visi- Papa Francesco è apparso per salutare i che quest’atto di solidarietà si ripeterà ta a Papa Francesco durante l’Udienza fedeli, gli arbitri barlettani si sono fatti tro- anno dopo anno”. Generale del mercoledì. vare pronti porgendogli un fischietto che Al termine dell’udienza, tutti i partecipanti Quasi duecento fischietti-pellegrini sono il Pontefice, prontamente, ha benedetto hanno visitato insieme le bellezze della cit- partiti da Barletta nel cuore della notte af- in onore degli oltre trentatremila iscritti tà di Roma; occasione, dunque, per ren- frontando un viaggio in autobus che, tra all’Associazione Italiana Arbitri. dere ancor più coeso il gruppo degli arbitri andata e ritorno, sfiora i mille chilometri. “Ricevere la benedizione dal Santo Padre barlettani presenti in massa all’iniziativa: Tuttavia, spirito di gruppo e vincolo asso- è stato - afferma il Presidente di Sezione alla spedizione, infatti, erano presenti ar- ciativo hanno reso il cammino meno pe- Savino Filannino - un momento di grande bitri, assistenti ed osservatori tanto delle sante tanto da far solcare freschi ed emo- orgoglio ed emozione. Spero che la figura categorie locali e regionali che nazionali. zionati Piazza San Pietro ai partecipanti. di Papa Francesco possa costituire, den- Entusiasta, al termine della giornata, il Di prima mattina, dunque, gli associati si tro e fuori il terreno di gioco, un modello Presidente Filannino: “Oltre a dar lustro sono accomodati nei posti loro assegnati per tutti gli associati”. alla nostra Sezione - ha ribadito - l’even- tra le prime file della piazza mescolandosi Oltre ad aver donato al Pontefice la polo to è stato motivo di forte aggregazione con gli oltre 100 mila peregrini accorsi da rossa sezionale, gli arbitri barlettani han- per consolidare maggiormente la nostra ogni parte del mondo per ascoltare le pa- no dato una grande prova di solidarie- grande famiglia”. role del Santo Padre; nel momento in cui tà decidendo, di loro sponte, di donare F.I.M.

n. 6/2013 45 La fatica di gioco: Analisi Cinematica di Carlo Castagna*

L’analisi della prestazione di gioco at- brerebbe essere fortemente influenzato traverso la descrizione cinematica delle dalla deplezione del glicogeno muscolare attività di gara (velocità, accelerazioni e e, quindi, non ripristinabile nello sviluppo distanze) è un metodo utile per determi- temporale della partita determinante la nare il modello delle attività negli sport cosiddetta fatica cumulativa. L’approc- di squadra (1). Recentemente l’analisi cio proposto da Mohr e collaboratori (3, cinematica ha ricevuto un enorme impul- 5) consiste nell’analizzare la variazione so dal rapido miglioramento tecnologico delle attività effettuate ad alta intensità, operato dallo sviluppo dei dispositivi por- descritte quali le più fisiologicamente im- tatili utilizzanti la localizzazione satellitare pegnative per gli attori del gioco, per se- (GPS). Pur con limitazioni inversamente quenze 5 minuti di gioco confrontandole proporzionali alla frequenza di campio- statisticamente con la media della partita namento, la tecnologia GPS ha raggiunto o del tempo di gioco relativo. Il cardine livelli di operatività eccellenti consenten- di questo approccio descrittivo consiste do una sufficientemente valida rappre- nel confronto quantitativo tra la frazione operato una serie di rilievi sulla prestazio- sentazione delle fenomenologie di gioco di 5 minuti in cui si è registrata la mag- ne arbitrale a livello regionale (CRA To- nel calcio (7). In particolare l’analisi me- gior percorrenza ad alta intensità e quella scana) mediante tecnologia GPS a 10 Hz diante sistemi GPS si incontra utile per la rilevata per la stessa categoria cinemati- (K-GPS, K-Sport, Montellabate, Pesaro) descrizione delle variazioni di gioco as- ca negli immediati 5 minuti successivi e aventi lo scopo di descrivere la presta- sociabili alla fatica, questo considerando rispetto alla media della partita o meglio zione cinematica dell’arbitro. Nello studio il profilo temporale dell’attività effettuata del tempo in oggetto. Tale rapporto, chia- in oggetto sono stati analizzati 36 arbitri ad alta intensità nel corso di un incontro mato indice di fatica, si è dimostrato un nel corso di partite ufficiali regionali. Per di calcio dai suoi attori (3, 5, 7). Un inte- valido criterio di valutazione della perfor- l’analisi si è tenuto conto delle distanze ressante approccio descrittivo alla feno- mance fisica del calciatore nel corso di percorse in attività di gioco effettuate ad menologia della fatica nel corso del gioco una partita (5). Il rapporto tra il picco di alta intensità usando l’approccio della è stato proposto da Mohr e collaboratori attività ad alta intensità, sia locale (primo dibattuta Potenza Metabolica (>20Watt/ (3, 5) frazionando la partita in porzioni di o secondo tempo) che globale, con quel- kg) e quello canonico delle velocità (>16 5 minuti. Analizzando l’andamento delle lo dei cinque minuti successivi individua km/h). Utilizzando i criteri proposti da attività svolte ad alta intensità come una di fatto un indice che è in grado di profi- Mohr e collaboratori (3, 5) gli incontri in serie temporale, gli studiosi danesi han- lare il livello di affaticamento del calcia- oggetto sono stati suddivisi in frazioni no descritto per i calciatori due tipologie tore (3, 5, 7), per quanto a conoscenza di 5 minuti e lo sviluppo temporale delle di decremento della prestazione di gioco di chi scrive non esistano al momento percorrenze ad alta intensità confrontato a differente substrato energetico, quali la in letteratura informazioni relativamente con la media di queste relative al primo e fatica temporanea e cumulativa. La prima all’andamento temporale (intervalli di 5 al secondo tempo. L’analisi statistica (ap- si evidenzierebbe nel corso del primo tem- minuti) dell’attività svolta ad alta intensità proccio inferenziale) dei dati è stata rea- po di gioco e avrebbe un decorso estem- in arbitri di calcio e particolarmente per lizzata con l’impiego di un modello lineare poraneo essendo informata dal turn-over la prestazione arbitrale a livello regionale generale per misure ripetute che ha usato dei fosfati altamente energetici presenti (2, 9). Recentemente il modulo per la pre- come riferimento la media delle variabi- nel muscolo (ATP-CP). Nel secondo tem- parazione atletica in collaborazione con li per frazioni di 5 minuti di ciascuno dei po si attuerebbe, invece, un decremento il laboratorio per la metodologia dell’al- due tempi di gioco. I risultati ottenuti han- della abilità di ripetere sprint che sem- lenamento del Settore Tecnico FIGC ha no indicato che, sia con l’approccio della

46 n. 6/2013 a una fase di recupero. Gli studi che della prestazione arbitrale utile per agire si sono interessati di questa feno- metodologicamente in maniera indivi- menologia hanno evidenziato un ef- dualizzata. fetto sull’attività di gioco effettuata *Metodologo dell’allenamento AIA, FIFA ad alta intensità della temperatura Referees Fitness Instructor muscolare, la quale diminuendo a Ringraziamenti causa dell’inattività fisica operata La ricerca è stata portata a termine con nel corso dell’intervallo ha come successo con l’entusiastica collaborazio- conseguenza una significativa ri- ne del CRA Toscana e pertanto è dovero- duzione dell’abilità del calciatore di so porgere un sentitissimo grazie al Presi- Figura 1. Distanza percorsa ad alta intensità (HI, >16km/h) produrre azioni ad alta intensità o di nel corso del primo tempo di gioco (n=36). dente del CRA Toscana Matteo Trefoloni, sprint (4, 6). Pertanto è stato sugge- al componente CRA Nicola Stefanini. Ai rito per i calciatori, particolarmente veri attori di questa sperimentazione, ov- in presenza di climi freddi, il mante- vero agli arbitri del CRA Toscana, va la mia nimento dell’attività fisica nel corso più grande gratitudine per la loro disponi- dell’intervallo effettuando blando bilità, simpatia e passione dimostrata nel jogging (7 minuti al 70% della pro- portare a termine le procedure che que- pria frequenza cardiaca massima). sta sperimentazione ha richiesto. Infine Studi realizzati esaminando arbitri un grandissimo grazie a Matteo Forlini, nel corso di partite della Premier insostituibile collaboratore nel corso delle League inglese hanno evidenziato valutazioni e abile organizzatore dei dati. che non sempre tale fenomenolo- Figura 2. Distanza percorsa ad alta intensità (HI, >16km/h) gia dovrebbe essere attribuita a fat- nel corso del secondo tempo di gioco (n=36). tori fisiologici, ma talvolta anche a Bibliografia una diminuzione dell’intensità della 1. Carling, C., J. Bloomfield, L. Nelsen, and T. Reilly. The role of motion analysis in elite soc- potenza metabolica che quello della ve- partita dovuta a temi tecnico tattici cer: contemporary performance measurement locità, nel corso del primo tempo di gioco (8). Questo a patto che l’arbitro mantenga techniques and work rate data. Sports Med. non vi sono significative differenze tem- una attività fisica in grado di evitare un 38(10):839-62. 2008. 2. Castagna, C., G. Abt, and S. D’Ottavio. Physio- porali (frazioni di gioco di 5 minuti) rispet- importante calo della temperatura mu- logical aspects of soccer refereeing perfor- to alla media nelle percorrenze effettuate scolare. Alla luce dei risultati ottenuti con mance and training. Sports Med. 37(7):625-46. dagli arbitri ad alta intensità. Per quanto questo studio risulta evidente che per gli 2007. 3. Mohr, M., P. Krustrup, and J. Bangsbo. Match riguarda l’attività svolta nel secondo tem- arbitri operanti a livello regionale qui stu- performance of high-standard soccer players po ancora una volta i due approcci anali- diati non sia stata evidente alcuna forma with special reference to development of fati- tici non sono stati in grado di evidenziare di decremento della capacità di produrre gue. J Sports Sci. 21: 519-528. 2003. 4. Mohr, M., P. Krustrup, L. Nybo, J. Nielsen, and una fase di gioco che fosse significativa- attività ad alta intensità nel corso del gio- J. Bangsbo. Muscle temperature and sprint mente inferiore per le categorie di attività co quindi associabile alla fatica sia tem- performance during soccer matches – benefi- considerate, alla media relativa di questo poranea che cumulativa. Tali risultanze cial effect of re-warm-up at half-time. Scand J Med Sci Sports. 14:156-62. 2004. periodo dopo una fase intensa. Questi possono essere dovute ad una ottimale 5. Mohr, M., P. Krustrup, and J. Bangsbo. Fa- dati indicano che a differenza di quanto preparazione fisica e/o a una sapiente tigue in soccer: A brief review. J Sports Sci. riportato per i calciatori, gli arbitri a livello distribuzione dello sforzo gara. A favore 23(6):593-599. 2005. 6. Mohr, M., Fatigue development in soccer with regionale non mostrano cali di intensità della prima ipotesi depone la prestazio- reference to intense intermittent execise, in De- di gioco nel corso di una partita di cam- ne media degli arbitri esaminati in questo partment of exercise and sport sciences. Uni- pionato. Di notevole interesse pratico è la studio nello Yo -Yo intermittent recovery versity of Copenhagen: Copenhagen 2008. 7. Randers, M.B., I. Mujika, A. Hewitt, J. Santiste- rilevata inerzia dell’attività svolta ad alta livello 1 corrispondente a 1950±191m ban, R. Bischoff, R. Solano, A. Zubillaga, E. Pel- intensità nel corso dei primi 5 minuti del ovvero notevolmente superiore al limite tola, P. Krustrup, and M. Mohr. Application of secondo tempo. Infatti l’attività svolta ad stabilito per la loro categoria di apparte- four different football match analysis systems: a comparative study. J Sports Sci. 28(2):171-82. alta intensità nel corso dei primi 5 minuti nenza. 2010. del secondo tempo è risultata sorpren- I dati di questo studio forniscono ulterio- 8. Weston, M., A.M. Batterham, C. Castagna, dentemente inferiore a quella rilevata nei re evidenza all’interesse dell’analisi della M.D. Portas, C. Barnes, J. Harley, and R.J. Lo- vell. Reduction in physical match performance periodi successivi e alla media dei 5 mi- attività di gioco utilizzando metodi ad at the start of the second half in elite soccer. Int nuti di gioco del secondo tempo. In pra- alto contenuto tecnologico quali i GPS. J Sports Physiol Perform. 6(2):174-82. 2011. tica si è evidenziata una sorta di inerzia In particolare operando una lettura delle 9. Weston, M., C. Castagna, F.M. Impellizzeri, M. Bizzini, A.M. Williams, and W. Gregson. Scien- post-intervallo non dovuta alla fenome- attività di gioco mediante la chiave del- ce and medicine applied to soccer refereeing: nologia della fatica in quanto successiva la fatica è possibile realizzare una analisi an update. Sports Med. 42(7):615-31. 2012.

n. 6/2013 47 I meccanismi della sudorazione nelle prestazioni degli atleti di Angelo Pizzi*

Le intense attività svolte nel corso di una sio, magnesio) e di minerali, quantità che lizzati per verificare la concentrazione degli partita di calcio sono associate ad un mar- però è proporzionalmente inferiore rispetto elettroliti. cato incremento del metabolismo corporeo. all’acqua (è proprio per questo motivo che I risultati ottenuti evidenziavano una riduzio- Poichè solo il 30% di questa energia viene i liquidi introdotti prima e durante la presta- ne significativa (p = 0,000) del peso di 1,23 spesa per la prestazione e il 70% viene inve- zione devono essere “ipotonici”, cioè poco kg, pari a 1,59% della massa corporea pre- ce dissipata sotto forma di calore, i mecca- concentrati in termine di soluti sciolti). Il con- allenamento. Il volume di sudore calcolato nismi legati alla sua eliminazione rivestono tenuto di soluti presenti nel sudore dipende era di 2193 ml, con un tasso di produzione un’importanza notevole nei confronti delle da diversi fattori, tra i quali il tasso di produ- di 1,46 l per ora. Se lasciati liberi di bere gli capacità di prestazione. In condizioni carat- zione e l’acclimatamento al caldo, ma nono- atleti ingerivano in media una quantità di terizzate da elevata temperatura ambienta- stante una forte variabilità tra soggetti, quello liquidi pari al 45% del volume perso, con le, l’unico sistema attraverso il quale il calore che viene perso in termini percentualmente una variabilità tra soggetti, però, che era può essere allontanato dall’organismo è maggiori è rappresentato dal sodio, mentre compresa tra 9% e 73%. Non si osservava costituito dall’evaporazione dell’acqua dal- la quantità di potassio è decisamente infe- alcuna correlazione tra il volume dei liquidi la superficie cutanea: non é raro registrare riore. Sono state pubblicate numerose linee eliminati e la quantità delle bevande assunte infatti temperature corporee che raggiun- guida generali relative alla reintegrazione dei nel corso dell’allenamento. L’eliminazione di gono i 39º - 40º C al termine di una gara. liquidi; tuttavia, specialmente nello sport di sodio con il sudore era in media di 67 mmol; Per controbilanciare gli effetti negativi di alto livello è necessaria una individualizza- la quantità di potassio persa, invece, era questa condizione, l’organismo é costretto zione della verifica delle perdite in corso di pari a sole 8 mmol. L’assunzione dei fluidi ad eliminare una quantità di sudore di 1 – esercizio e delle strategie di intervento. consentiva solamente una parziale reinte- 2,5 kg (Ekblom, 1986; Leatt, 1986), pari a Per valutare questi meccanismi, un gruppo grazione di questi elettroliti: in media, infatti, circa 1,4% - 3% della massa corporea pre- di ricerca della Loughborough University si registrava un’assunzione pari al 23% del esercizio e indicativa di una perdita di liquidi di Leicester (Shirrefs et al., 2005) ha com- sodio eliminato. di 2 litri ed oltre. Alcuni autori hanno rilevato piuto uno studio con una squadra di calcio I risultati più interessanti di questo studio eliminazione di volumi ancora superiori: 3,5 del campionato professionistico inglese, sono riferiti all’elevata variabilità tra indivi- l secondo Bangsbo (1993) e addirittura 4 l raccogliendo i dati durante una seduta di dui rispetto alla quantità di sudore prodotto secondo Mustafa e Mahmoud (1979). E’ allenamento nel periodo precampionato. Si dall’organismo e alle quantità dei liquidi as- evidente che perdite di tali entità influenzano trattava della seconda di due sedute gior- sunti durante le sedute di allenamento: que- negativamente la prestazione sia dal punto naliere condotta in condizioni normali per sta differenza di risposte non è dipendente di vista atletico che da quello cognitivo. temperatura e umidità relativa; prima e dopo dal ruolo ricoperto dai giocatori in campo, Sono disponibili poche informazioni riguar- gli atleti sono stati pesati mentre durante il né dall’entità del carico interno della seduta, do a ciò che succede da questo punto di lavoro avevano libero accesso alle bevan- rilevata con la monitorizzazione della fre- vista durante l’allenamento. In talune condi- de che comunemente vengono utilizzate in quenza cardiaca, ma sembrerebbe riflettere zioni, per esempio nel periodo di prepara- queste occasioni. E’ stata registrata l’esatta caratteristiche fisiologiche individuali. zione precampionato, caratterizzato da se- quantità effettivamente ingerita da ciascu- Ai livelli più elevati di deidratazione raggiunti dute bi-giornaliere, l’allenamento presenta no, sia nel corso della seduta che nelle ore da alcuni atleti (3,2% di riduzione del peso più rischi rispetto alle competizioni. immediatamente seguenti; inoltre, durante corporeo) sicuramente le capacità prestati- Insieme all’acqua, con il sudore viene persa l’allenamento venivano raccolti campioni di ve vengono influenzate in maniera negativa. una certa quantità di elettroliti (sodio, potas- sudore che successivamente erano ana- Molti lavori hanno contribuito a dimostrare

48 n. 6/2013 come gradienti di deidratazione anche infe- sensazioni associate all’accumulo riori (intorno al 2%) siano sufficienti ad infi- di liquidi nel tratto gastrointestinale. ciare le prestazioni di sprint e di resistenza L’insieme dei dati raccolti indica (Armstrong et al., 1985), di capacità di ripe- chiaramente che gli staff tecnici di tere sprint (Maughan et al., 2000), le perfor- ogni squadra dovrebbero adottare mance di tipo cognitivo (Gopinathan et al., strategie individualizzate di idrata- 2000) e le abilità tecniche specifiche degli zione per minimizzare la riduzione sport di squadra (McGregor et al., 1997; So- delle prestazioni in gara e la qualità lera et al., 2003). dell’allenamento. Il meccanismo fisiologico alla base di questi Possiamo quindi concludere dicen- effetti è rappresentato dalla riduzione del vo- do che: lume sanguigno: durante l’esercizio intenso, - la produzione di sudore è princi- il flusso diretto ai muscoli deve essere man- palmente in diretta proporzione al tenuto a spese del volume di sangue che do- costo energetico dell’esercizio fi- sa a condizionare la durata e la performance vrebbe raggiungere la cute per consentire l’e- sico, e quindi al tipo di sport praticato, ma della prestazione; liminazione di calore. Quando la ripartizione dipende anche dalla costituzione fisica, dal - molto importante diventa la corretta idra- di questi flussi non è ottimale, la temperatura grado di allenamento, dall’ambiente in cui si tazione pre, intra e post esercizio, tenendo centrale è eccessivamente elevata e contri- svolge la prestazione sportiva (temperatura, presente però che un esercizio di intensità buisce ad aumentare i sintomi della fatica. umidità, ventilazione), nonché dall’abbiglia- elevata (superiore al 70% del massimo con- Anche se le conseguenze della disidratazio- mento adatto; sumo di ossigeno) può rallentare lo svuota- ne sono ampiamente conosciute, il compor- - un atleta ben allenato è in grado di disper- mento gastrico; tamento degli atleti in allenamento spesso dere una più grande quantità di calore grazie - i liquidi ipotonici o isotonici (a bassa con- non è adeguato e le indicazioni dei fisiolo- ad una maggior grandezza ed efficienza delle centrazione di soluti) sono quelli da preferire gi dello sport sono disattese nella pratica ghiandole sudoripare, grazie ad un più eleva- pre e intra esercizio, mentre quelli ipertonici quotidiana. Uno dei problemi connessi con to flusso di sangue che incrementa la velocità sono consigliati nel periodo post esercizio; l’incapacità di assumere le quantità di fluidi di scambio tra tessuti interni, sangue, pelle e - nella maggioranza delle persone sane la indicate è legato al tasso di svuotamento grazie a una respirazione più profonda e fre- disidratazione viene percepita da una strut- dello stomaco e di assorbimento da parte quente che disperde più umidità; tura del cervello (l’ipotalamo) che trasmette dell’intestino. Tra i diversi fattori che influ- - l’insieme di tutti questi meccanismi mantie- la sensazione della sete e ci invoglia a bere. iscono su questo processo, l’intensità di ne costante la temperatura corporea a spe- Questo meccanismo è meno efficiente nei esercizio è uno di quelli determinanti: inten- se di una profonda alterazione del contenu- bambini e negli anziani: in questi sogget- sità al di sopra del 70% - 75% del massimo to di acqua che è in grado di condizionare in ti attendere lo stimolo della sete per bere, consumo di ossigeno rallentano lo svuota- modo significativo la performance sportiva. soprattutto durante l’attività fisica, vuol dire mento gastrico, condizionando la disponi- Si pensi che una leggera disidratazione, pari essere già disidratati, il che rende difficile re- bilità di fluidi per l’organismo. In uno studio ad una perdita idrica pari al 2% del peso cuperare una situazione già compromessa a riguardo, Leiper et al. (2001) hanno dimo- corporeo (circa 1,5 litri per un giocatore di e questo vale ancora di più nei soggetti che strato come un modello di attività specifico 70kg), comprometterà la capacità prestative praticano attività sportiva durante stagioni e del calcio, con frequenti intervalli di esercizio di un giocatore in modo significativo (fig. 2); climi particolarmente caldi con un tasso di ad elevata intensità, rallentava la velocità di - con il sudore oltre all’acqua vengono per- umidità elevato e scarsa ventilazione. svuotamento dello stomaco. Di conseguen- si anche i sali minerali, ma in giocatori ben *Direttore UO Medicina dello Sport za, i soggetti che sperimentano queste con- allenati, in cui la deplezione di sali minerali Asl 12 Viareggio dizioni sono costretti a diminuire il volume attraverso la sudorazione è minore rispetto Responsabile Modulo BioMedico dei fluidi assunti per evitare quelle spiacevoli ai non allenati, è la disidratazione in se stes- Settore Tecnico AIA

n. 6/2013 49 Un calciatore della squadra ospitata commette un fallo (punibile con calcio di punizione diretto) nella propria area di rigore e l’arbitro accorda il calcio di rigore. Quando il calciatore va a porre il pallone sul punto del calcio di rigo- re, gli fa notare che questo è segnato non alla regolamentare distanza di 11 m, ma a 7 m dalla linea di porta (cosa di cui l’arbitro, per errore, non si era avveduto quando aveva effettuato il sopralluogo pre-gara) e richiede all’ar- A cura del Modulo “Regolamento, Guida Pratica bitro che il punto del calcio di rigore venga corretto e segnato alla distanza e materiale didattico” del Settore Tecnico AIA giusta. Preso atto di detta richiesta, cosa deve fare l’arbitro? Deve far eseguire il cal- cio di rigore dai 7 m (perché per le ir- regolarità alla segnatura già esistenti all’inizio della gara non si deve pro- cedere ad alcuna verifica e, per con- seguenza, ad alcuna rettifica), oppure (secondo me più giustamente) farà correggere la palese anomalia della segnatura del punto di rigore e farà eseguire il calcio di rigore stesso dalla distanza regolamentare? Più volte abbiamo sostenuto che quando “in origine” c’è un errore da parte dell’ar- bitro (in questo caso di “omissione”, non avendo constatato l’irregolare segnatura del terreno di gioco), è problematico porre rime- dio in seguito, nel rispetto di tutte le norme regolamentari. La disposizione accennata nel quesito, in merito al comportamento che deve assume- re l’arbitro per questioni relative alla regola- rità del terreno di gioco, trova fondamento in un articolo del Codice di giustizia spor- Durante il gioco in svolgimento un gio- Dal punto di vista regolamentare, ottica tiva, il quale prevede che “I Giudici sportivi catore titolare si avvicina alla propria dalla quale siamo sempre chiamati a ri- giudicano in prima istanza sulla regolarità panchina per prendere una borraccia spondere, riteniamo che la scelta dell’ar- del campo di gioco (porte, misure del terre- senza però uscire dal terreno di gio- bitro non sia corretta. Intanto, perché le no di gioco, ecc.) […omissis…] su reclamo, co ed inizia a bere. Successivamente vigenti disposizioni prevedono che “i cal- che deve essere preceduto da specifica ri- dopo un batti e ribatti dentro l’area di ciatori hanno diritto a bere qualcosa di serva scritta presentata all’arbitro dalla so- rigore il pallone viene lanciato vicino al rinfrescante durante un’interruzione di gio- cietà prima dell’inizio della gara, ovvero da giocatore, il quale corre subito verso la co ma soltanto sulla linea laterale. Non è specifica riserva verbale, nel caso in cui la sfera e se ne impossessa, sempre con consentito lanciare bottiglie di plastica o irregolarità sia intervenuta durante la gara la famosa borraccia in mano e così, tra qualsiasi altro contenitore o recipiente sul o per altre cause eccezionali, formulate dal mille proteste della squadra avversa- terreno di gioco”. Già per questo, il calcia- capitano della squadra interessata, che l’ar- ria, continua a giocare, fino a quando tore non avrebbe potuto dissetarsi in quel bitro deve ricevere alla presenza del capita- viene interrotto il gioco per un fallo su- momento, considerando che il pallone era no dell’altra squadra, facendone immediata bito dallo stesso giocatore. in gioco. In aggiunta a ciò, lo stesso calcia- annotazione sul cartoncino di gara”. Sperando di avere descritto bene l’ac- tore ha ritenuto di partecipare attivamente È evidente dalla lettura della norma che caduto la domanda è questa: ha fat- al gioco portando con sé un oggetto, in essa non pone un divieto all’arbitro di agire to bene l’arbitro a non interrompere astratto, potenzialmente pericoloso e, co- “motu proprio” per la verifica di un’eventua- il gioco ed a fare continuare l’azione, munque, (di certo) non previsto dall’equi- le irregolarità, ma impone un obbligo alla visto che il giocatore con tale oggetto paggiamento né consentito. squadra (per l’appunto, quello di presenta- non ha influenzato l’avversario in nes- L’insieme di queste considerazioni ci induce re una riserva) laddove voglia far ricorso in sun modo oppure l’azione doveva es- a ritenere che l’arbitro meglio avrebbe fatto merito ad essa, a pena inammissibilità del sere fermata? Nel caso l’azione doves- ad interrompere il gioco, ammonire il cal- reclamo. se essere interrotta come si riprende il ciatore per comportamento antisportivo ed Per venire al caso specifico, a parte che la si- gioco? E da dove? Si può ipotizzare un accordare alla squadra avversaria un calcio tuazione descritta appare paradossale già in comportamento antisportivo con rela- di punizione indiretto dal punto in cui si tro- partenza (infatti, sarebbe chi sta per calciare tivo provvedimento disciplinare? vava il pallone al momento dell’interruzione. il rigore a lamentarsi della vicinanza alla porta

50 n. 6/2013 e non più ragionevolmente il portiere che lo e riprendere con un calcio di punizione L’anno successivo sempre la Federazione subisce), il fatto che il pallone venga collo- indiretto per gli avversari. Qualora l’ar- Internazionale presentò una nuova stesura cato a 7 metri dalla porta dovrebbe essere bitro rilevi l’infrazione dopo che, in det- dell’enunciato, che letteralmente recitava riscontrabile “ictu oculi” da tutti, arbitro com- te circostanze, la rete è stata segnata come segue: “Quando un calciatore deli- preso, e sembrerebbe insensato che questi (ad esempio, su indicazione di un assi- beratamente gioca senza scarpe o para- non si attivasse per farlo rettificare, ancor stente) con equipaggiamento divenuto stinchi l’arbitro: a) interromperà la gara; prima della segnalazione di chicchessia. irregolare ben prima, la stessa dovreb- b) istruirà il calciatore a lasciare il terreno be essere annullata e la ripresa di gioco di gioco per ottenere l’equipaggiamento Nelle Linee Guida della Regola 4 è dovrebbe essere un calcio di punizione necessario; c) riprenderà la gara con un previsto che se un calciatore perde la indiretto per l’altra squadra in un punto calcio di punizione indiretto per la squa- scarpa e nello stesso frangente segna qualsiasi dell’area di rigore. dra avversaria dal punto in cui si trovava una rete, questa deve essere ritenuta Distinguerei, insomma, il caso in cui il pallone. Quando un calciatore acciden- valida. Ciò perché l’alterazione dell’e- il calciatore ha l’opportunità di rego- talmente perde una scarpa o un parastin- quipaggiamento è accidentale e la se- larizzare l’equipaggiamento da quella chi rimpiazzerà “l’indumento” alla prima gnatura avviene nell’immediato senza in cui è impossibile per immediatezza/ occasione. Per qualsiasi altra infrazione di che il calciatore possa porvi rimedio. Mi contemporaneità del gol, con diverse questa Regola il calciatore in difetto sarà chiedo, però, se per un evento fortuito conseguenze tecniche. L’eventuale istruito a lasciare il terreno di gioco per ot- il calciatore non ha l’equipaggiamento provvedimento disciplinare dell’ammo- tenere (ciò che manca) o correggere il suo regolare e continua a partecipare ad nizione resta, come da regolamento, a equipaggiamento”. un’azione di attacco che si sviluppa discrezione dell’arbitro. Anche stavolta, però, la proposta fu ritirata in un tempo maggiore all’immediato, Per quanto oggi possa sembrare una que- e venne, invece, approvata (entrando in vi- come debba regolarsi l’arbitro. Perso- stione come tante altre, quella in argomento gore dal 1° luglio 1992) una modifica avan- nalmente sarei dell’idea che deve in- è una tra le più dibattute e controverse degli zata dalla Federazione Inglese, la quale nel- terrompere il gioco, invitarlo ad uscire ultimi tempi. Ciò potrebbe derivare pure dal la sostanza è del tutto simile al testo ancora fatto che è abbastanza recente, dato che oggi vigente: “Per ogni infrazione di questa per la prima volta venne in esame solo agli Regola, il calciatore in difetto sarà istrui- inizi degli anni ’90. to dall’arbitro a lasciare il terreno di gioco, Fino ad allora, infatti, il “legislatore” (ossia, l’I- per correggere il suo equipaggiamento o FAB) non si era mai posto un simile problema, ottenere ogni parte dell’equipaggiamento anche perché – potrà sembrare strano – solo mancante, alla prima interruzione di gioco, in quegli anni si introdusse l’obbligo regola- a meno che a quel punto il calciatore abbia mentare di indossare scarpe e parastinchi. già regolarizzato l’equipaggiamento. Il gio- Era il 1991 quando, per l’appunto, la FIFA co non sarà interrotto immediatamente per avanzava, per la prima volta, la proposta di un’infrazione di questa Regola”. inserire la seguente previsione all’interno La cronistoria così ricostruita ci permette di della Regola 4: “Un calciatore che perde appurare quale è stato l’iter logico seguito una scarpa o un parastinchi durante una dal “legislatore” nell’esaminare e risolvere la gara lo indosserà di nuovo alla prima oc- problematica, giungendo alla conclusione casione possibile. Se il calciatore delibera- che ha operato una chiara e consapevole tamente gioca senza scarpe o parastinchi, scelta (condivisibile o no, poco importa) in l’arbitro interromperà la gara ed accorderà una direzione ben precisa, compendiata un calcio di punizione indiretto per la squa- nel testo tuttora vigente. Da ultimo, è bene dra avversaria, dal punto in cui si trovava il evidenziare che (diversamente da quello si pallone”. Nel corso dell’annuale assemblea suggerisce nell’ultimo passaggio del quesi- generale dell’IFAB, però, la proposta fu riti- to) per un’infrazione della Regola 4 non è rata dalla stessa FIFA e la questione devolu- ammesso interrompere il gioco ed accor- ta alla “Commissione Editoriale” per ulteriori dare un calcio di punizione indiretto senza approfondimenti e considerazioni. assumere il provvedimento di ammonizione.

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