Alto, Puntuto Un Acrobata Del Pallone

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Alto, Puntuto Un Acrobata Del Pallone Mercoledì TU pagina 28 29 settembreJ^993 i '-•.•. J ™'W«^i_rw-'W K.^^^Jfc^S^iW**^ SsKi^^^^SSk^^S^^iÈ^^^IS^^ •d £àz./...'iièÈÌT''S» J. Silvio Piola, il più grande goleador italiano Silvio Piola in Alto, puntuto abiti borghesi; festeggia oggi il suo compleanno. Dagli esordi sotto, i giocatore con nella Pro Vercelli alle ultime partite col Novara la maglia del un acrobata Novara, sua Due volte campione del mondo e 395 reti segnate ultima società del pallone FOLCO PORTINARI •i Cazzo'Ma se oggi celebro gli 80 anni di Silvio Piola, facendo ricorso unicamente alla mia memoria, questo vuol dire che anch'io sono vecchio abbastanza. Cosi avrebbe in­ cominciato la sua elegia Paolo Rossi se... Ma Paolo Rossi è giovane, non può ricordare e di lui resta, qui, solo l'intercalare!, uscito dal­ I mìei primi le viscere, come di uno che si veda improvvi­ samente allo specchio con un segno parti­ colare cui non aveva fatto caso fino a quel IH Oggi mercoledì, 29 settembre, Silvio Piola, momento. il possente, inimitabile 'goleador» piemontese Tanti augun, dunque. Silvio Piola, auguri della Pro Vercelli, della Lazio, del Torino, della che salgono assieme dal cuore e da! cervel­ Juventus, del Novara e della Nazionale «azzur­ lo, dagli affetti e dalla ragione cioè, in questo ra» due volte campione del mondo (1934 e mondo (quello sportivo e calcistico in parti­ 1938) di Vittorio Pozzo, compie gli 80 anni es­ colare) cosi privo e progressivamente priva­ sendo nato a Robbio Lomellina il 29 settembre 80 anni to del suo senso storico e perciò della sua 1913. Durante la sua lunga carriera segnò 395 storia, delle sue radici, in nome del circense goal: 290 in Serie A; 16 in Serie B; 30 nella Na­ immediato, dello spettacolo, dell'«affare» e zionale A; 11 con la Nazionale B, inoltre 3 con la •• Auguri caro Silvio, grande campione del tre nella Nazionale «B», su 7 presenze, ha mes­ del profitto, dell'indotto ideologico ed eco- rappresentativa del Piemonte: 6 in Coppa Italia, calcio che fu per i tuoi 80 anni. Nato a Robbio so a segno 6 gol. Soltanto Riva ha regalato più momico, cosa intendo o sottintendo? Che ie­ 11 nella Mitropa Cup con la Lazio, infine 28 in Lomellina (PV) il 29 settembre 1913, è stato, gioie ai tifosi azzurri: una rete in più. Detiene il ri ho detto a mio nipote, anni 15, tifoso mila­ un torneo di guerra allestito nel 1944. Silvio Pio- insieme a Giuseppe Meazza, il giocatore sim­ record di marcature realizzate nella stessa nista: «Sai, domani Piola compie 80 anni». E la, con la maglia della Lazio, primeggiò due vol­ bolo dell'Italia che dominò la scena intema­ partita, ben 6 in Pro Vercelli-Fiorentina del lui, che mi aveva appena raccontato vita te nella classifica dei «cannonieri, con 21 goal: zionale nel decennio 1930-40. Centravanti di 28/10/1933. È stato due volte re dei cannonie­ morte e miracoli di Nava, mi ha guardato un nel 1936-37 quando vinse il Bologna e nel 1941 - grandissima qualità, è il record man assoluto ri con 21 gol nel 1936/37 e 1941 /42. Ha indos­ po' sperduto e interrogativo come ha do­ 42: allora, di sorpresa, trionfò la Roma di Maset- della storia del calcio italiano: in partite uffi­ sato le maglie di Pro Vercelli, Lazio, Torino, mandarmi manzonianamente: «Chi era co­ ti, Momese, Amadci, dell'albanese Krieziu e ciali ha realizzato 395 reti (290 in serie A, 16 in Juventus e Novara. La sua ultima apparizione stui? d'accordo, ci fu uno che si chiamava dell'argentino Pantò guidata dall'austrìaco Al­ serie B, 28 nel torneo di guerra del 1944, 6 in in Nazionale (allenatore Giuseppe Meazza), Piola, l'ho sentito nominare, ma chi era?». fred Schaffer. .-;•,. Coppa Italia e 11 nella Mitropa Cup). 566 le il 18/5/1952 a Firenze contro l'Inghilterra 1-1, Virtualmente la carriera di Piola si concluse a Le bianche casacche... La pnma partita di partite disputate nella massima serie (debutto fu onorata dalla fascia di capitano. L'ultimo calcio di sene A che vidi fu appunto una Ju­ Firenze (18 maggio 1952) contro l'Inghilterra il 16/2/1930 in Pro Vercelli-Bologna). In Na­ gol in maglia azzurra fu realizzato da Piola ili ° del portiere Merrick, del famoso Rnney Broadis ventus-Pro Vercelli, ai tempi del quinquen­ zionale maggiore ha esordito il 24/3/1935, ha dicembre del 1946, al 64' di Italia-Austria, poi nio. Quella volta Piola, però, non c'era con i che segnò il goal per i britannici al nostro biz­ totalizzato 30 presenze firmando 34 reti men­ terminata 3-1 pergliuominidi Pozzo. zarro portiere Giuseppe Moro, goal pareggiato vercellesi. Sarebbe esploso poco tempo do­ da Amedeo Amadei che allora taceva parte del po, per trasferirsi nella capitale, nella Lazio Napoli. Silvio Piola che aveva quasi 39 anni ed di Vittorio Mussolini. Noi allora guardammo Ir era alla sua 34' partita in azzurro, fu per la nona GIUSEPPE SIGNORI a quel cambio di colori quasi come ad un volta il capitano della Nazionale selezionata da tradimento, tanto era ancora vivo il senti­ Beretta e allenata da Peppino Meazza. Quella squadra inedita, Vittorio Pozzo affrontò la temu­ ala sinistra del calcio italiano pareggiò. Il picco­ mento d'appartenenza al pagus, pagani in­ partita, disputata nello stadio comunale fioren­ ta Austria di Hugo Meis nel Prater di Vienna da­ lo guizzante Orsi, oltre che calciatore straordi­ somma, gelosi dei propri lari. Fu cosi che mi vanti a 60mila spettatori e il debuttante Silvio nario (13 goal in Nazionale), era anche un ec­ toccò di vedere per la prima volta Piola in tino davanti a circa 90mila spettatori e sotto i cellente violinista, insomma un personaggio. nostri occhi, era attesa con emozione data la Piola sistemò la faccenda infilando due violen- • maglia azzurro-laziale a Torino e sempre tissimi palloni nella rete difesa da Plattenzer, il Emozione dopo emozione, nello stadio romano contro la Juve. I* partecipazione dell'anziano ed ormai leggen­ bravo portiere che aveva sostituito il grande Hi- del Pnf (oggi Flaminio) si arrivò al 95' minuto dario Silvio Piola. che pur non segnando goal si den emigrato in Francia. dei tempi supplementari quando Schiavio che Era ile ottobre del '35. Fini 2-1 per i bian­ fece onore in quella sfida d'addio per la solita Hugo Meis era il «padre» del Wonder Team, giocava affiancato da Meazza e da Giovanni coneri. Confesso che la nostra conoscenza I grinta, il vigore degli scontri con gli avversari e Ferrari fece partire una bomba che Planicka dei grandi campioni non indigeni, bianco­ con tiri violenti che impegnarono il portiere in­ cioè la squadra meravigliosa dell'Austria di Sin- gler la carta velina viennese: non aveva nulla in portiere capitano della Cecoslovacchia neppu­ neri o granata cioè era del tutto immaginati­ glese Merrick. Nella nazionale azzurra Silvio comune con l'Estonia la squadretta che tenne re vide arrivare tanto quel pallone, che valeva la va, affidata alla voce di Nicolò Carosio. nei Piola era entrato quasi per caso e per fiuto del in ansia, anzi mise paura a Sacchi l'attuale et Coppa Rimet, era rabbiosamente veloce e vio­ casi migliori («Piola caracolla, scarta...»), o Commissario unico Vittorio Pozzo. Domenica - della nostra Nazionale: vien da ridere. Ebbene lento. Intanto Silvio Piola giocava e segnava nel­ alle cronache della Gazzella rosa. Oppure, 24 marzo 1935 l'Italia era attesa nel Wiener Sta- Hugo Meis dopo l'inattesa sconfitta e i goal del­ la Lazio. Aveva debuttato, il ragazzo vercellese, per noi ragazzi che giocavamo a sottomuro, dium del Prater per una partita valida per la in Serie A il 16 febbraio 1930 contro il Bologna: dabili difenson, inoltre Pitto, Ferraris IV, Pìzzio- tò. Quindi di nuovo a Marsiglia l'Italia ottenne alle figurine. Per il resto ncoslmivamo sup­ lo «sconosciuto» (per lui) Silvio Piola, sportiva­ un sudato 2-1 contro il Brasile con goal di Co­ Coppa Intemazionale. Pozzo si trovava nei guai. mente andò a stnngere la mano a Vittorio Pozzo Silvio aveva 17 anni scarsi. Un giorno capitò a lo, Bertolini.Olmi. Parola, Locatelli, Greizer, Pie- plendo con la fantasia all'assenza di docu­ Angiolino Schiavio, del Bologna, si era ormai ri­ Vercelli il Napoli di Attila Sallustio, l'idolo dei rantoni mediani di ferro ed attaccanti come Ga- laussi e Meazza su rigore. Piola, a sua 17» partita menti o di esperienza. 11 movimento delle che rispose con una smorfia di soddisfazione. in azzurro, rimase a secco. Fu invece Peppino £ tirato, mentre lo juventuno Borei II a Pozzo sem­ Era contento il taciturno giornalista torinese partenopei, con in porta Giuseppe Cavanna zio betto, Borei II, Giovanni Ferrari, Colautti, Valen­ azioni raccontate lo davano i disegnini co­ brava troppo leggero e fragile per affrontare i di Piola. Fu una giornata tragica per il portiere tino Mazzola, Biavati, Pasinati, Schiavio, Costan­ Meazza a meravigliare il pubblico quando tirò il me segni di necropoli egizie, di Silva sul Cal­ perché, come sempre, aveva deciso solo lui per rigore verso il portiere carioca Walter. Il milane­ •duri» dell'Austria.E niente Meazza perché il la squadra infischiandosene dei consigli (che piemontese morto nel 1975, a 71 anni. Cavanna tino (il reuccio di Bari), Reguzzoni, Magnozzi, cio illustrato. ÈII che che apprendemmo che Peppino dell'Ambrosiana si era infortunato, raccontava spesso e magari con intimo orgoglio Amadei, Sallustro e non vogliamo'dimenticare j se mentre aspettava una mossa di Walter per in­ erano ordini) di alcuni gerarchi fascisti che si filarlo, si rese conto che si era rotto l'elastico Piola non segnava mai gol in maniera facile.
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