"Avesse Vinto Il Torino, Sarebbe Stato Scudetto" Torinese E Torinista, Luigi Bonomi Ha Scritto Un Libro Sullo Scudetto Del 1944

Total Page:16

File Type:pdf, Size:1020Kb

"Avesse vinto il Torino, sarebbe stato scudetto" Torinese e torinista, Luigi Bonomi ha scritto un libro sullo scudetto del 1944. "Fu un campionato vero con 500 partite e 75 partecipanti. Unici capaci di sconfiggere il Grande Torino". La Spezia - La caccia al tesoro di Una squadra improbabile finisce lì, dove inizia la storia di uno scudetto negato. Quello dello Spezia Calcio e del 42esimo Vigili del Fuoco, tornato tra gli argomenti all'attenzione della Figc anche grazie alla vasta letteratura che ormai ha generato. Il romanzo che vi ha dedicato Luigi Bonomi ha un qualcosa che lo differenzia da tutti gli altri. L'autore è torinese e torinista, figlio a sua volta di un granata nel cuore che un giorno da ragazzino corse alla collina di Superga, vicino a dove abitava, e vide in prima persona l'impossibile. Il Grande Torino era un patrimonio di tutti gli italiani e dello sport mondiale, il culto di quella squadra se possibile da allora è perfino aumentato. Il libro è un tributo romanzato, non di parte, a loro e agli uomini di Ottavio Barbieri. Anzi, a volerla dire tutta la storia del campionato del 1944 rompe la perfezione degli anni dal '42 al '49. Per Bonomi è uno dei motivi per cui quell'impresa fu presto dimenticata. "Se il campionato di guerra fosse stato vinto dal Torino, sono certo che oggi i granata avrebbero uno scudetto in più - dice - Per chi ha dubbi sulla consistenza di quel torneo del 1944, possiedo documentazione di oltre 500 partite disputate tra 75 squadre diverse. Non solo fu un campionato vero, ma era molto impegnativo perché tutte volevano arrivare fino in fondo. Il motivo è presto detto: fare parte di una squadra permetteva di evitare la leva e quindi la guerra". L'autore è stato ospite del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco della Spezia diretto da Leonardo Bruni. La coppa sul tavolo, di fronte il prefetto Antonio Lucio Garufi, il sindaco Pierluigi Peracchini, il delegato Coni Augusto Franchetti, il presidente Unvs Piero Lorenzelli, una stella d'oro al merito sportivo come Danilo Caluri. "Si tratta dell'unica sconfitta del periodo d'oro del Grande Torino - rammenta Bonomi - Una squadra fortissima che poteva contare oltretutto su Silvio Piola in quella stagione, bloccato in Piemonte per eventi bellici e arruolato da Vittorio Pozzo. Per capire quanto fosse formidabile quella formazione, basti pensare che nel 1948 fecero una tourneé in Brasile che fu un grandissimo successo. Ai tempi lì giocava un ragazzo molto promettente che si chiamava Jose Altafini, che venne soprannominato Mazzola dai suoi conterranei per sottolinearne la qualità. Soprannome che perse solo all'arrivo in Italia". Il giorno dopo l'incredibile vittoria all'Arena Civica, la notizia usciva già ridimensionata. "La Stampa di Torino sminuì quell'evento relegandolo a un terzo di colonna. Gli si dà lo stesso spazio del furto di una damigiana d’olio nel numero di lunedì 17 luglio 1944 - mostra Bonomi su un diapositiva - L'articolo è scritto dallo stesso Pozzo e dentro si dà tuttavia atto di come gli spezzini avessero 'meritato almeno il pareggio'. Altro particolare che non deve sfuggire è il gesto della Juventus, che con una punta di compiacimento il 24 giugno 1945 invita i campioni d'Italia a Torino per un'amichevole. Sarà l'ultima partita dello Spezia-Vigili del Fuoco, finita 2-1 per i padroni di casa". Il romanzo in verità parte come la storia d'amore di un trentenne per una bibliotecaria spezzina. Un nonno che muore e lascia alcuni indizi... il resto è lì per i lettori (Spunto Edizioni, 2016). C'è ovviamente ampio spazio per gli eroi spezzini di quell'anno, da Tommaseo a Ottavio Barbieri con il suo sistema che fece impazzire tutti. "Lo Spezia lo utilizzò per primo e poi Milan e Inter ci vinsero le Coppe dei Campioni e l'Italia di Bearzot il Mondiale del 1982. Ma fu lo stesso Nereo Rocco ad ammettere in un'intervista con Gianni Brera che in effetti fu Wando Persia il primo libero della storia del calcio italiano. Quel campionato del 1944 ha insegnato molto a tanti...", continua Bonomi. Arriva una delegazione di giocatori dello Spezia condotta da Nazario Pignotti. Finito l'allenamento, Beppe Mastinu e Luca Mora si lasciano incuriosire dalla storia di un simbolo che loro possono portare sul petto ogni sabato. "Interessantissimo, organizzeremo un nuovo appuntamento in città", promette il sindaco mentre il comandante Bruni annuncia lo sforzo nel "tenere viva e far crescere questa storia". Perché in fondo è di tutti, spezzini e non. Tratto da: http://www.cittadellaspezia.com/mobile/la‐spezia/sport/‐avesse‐vinto‐il‐torino‐sarebbe‐stato‐ scudetto‐301124.aspx Scudetto 1944, lo Spezia si scontra con il pregiudizio Quel campionato organizzato dalla Repubblica Sociale invece che dal Regno d'Italia non convince tutti in federazione. Il comitato giura di avere le carte per dimostrare l'ufficialità del torneo e rimane in attesa di convocazione dalla commissione. La Spezia - In coda ai casi di Genoa, Lazio e Torino, lo Spezia attende il proprio turno per poter discutere dell'elevazione del titolo onorifico del 1944 al rango di scudetto vero e proprio. Partita in ritardo rispetto alle colleghe di qualche mese, ne ha accumulato ancora in queste settimane. Perché di fatto la discussione sull'impresa dei Vigili del fuoco non è ancora mai approdata alla cosiddetta "commissione dei saggi" composta dal presidente Matteo Marani (vicepresidente del Museo del Calcio di Firenze), e da Francesco Bonini (rettore della LUMSA di Roma), Pierre Lanfranchi (collaboratore della Fifa sulla storia del calcio), Daniele Marchesini (ex docente di Storia contemporanea all’Università di Palermo) e Sergio Giuntini (direttore del comitato scientifico della Società italiana di storia dello sport). "Abbiamo prodotto una memoria integrativa a supporto della nostra tesi e siamo in attesa di una convocazione", spiega Andrea Corradino, vicepresidente aquilotto e motore dell'iniziativa che, impossibile ignorarlo, non ha mai avuto un battesimo ufficiale da parte della società. Lo Spezia rispetto alle tre di serie A si scontra con un problema preliminare di non poco conto. E' il fatto che il Campionato Alta Italia del 1944 fu organizzato sotto l'egida della Repubblica Sociale Italiana, nonostante gli organi ad operare fossero quelli della FIGC. Un'origine che rimane impressa nell'aquila che orna la coppa conservata nel comando provinciale dell'ex area Ip, che non manca di generare qualche imbarazzo di carattere politico. Spiegare che lo Spezia dei Vigili del fuoco vinse quel campionato nonostante il regime e non grazie al regime è cosa fattibile, carte alla mano. Sempre che qualcuno voglia leggerle. Per ora non tutti a Roma paiono essere persuasi del voler mettere sullo stesso piano quel campionato e quelli del 1915, 1925 e 1927 oggetto di disputa. Il comitato spezzino che si occupa di portare avanti la causa (Rondini, Angelotti, Pandullo, Lombardi e Napoletano) assicura di avere carte in grado di dimostrare quanto quel torneo di guerra abbia una patente di ufficialità pari agli altri e probabilmente, visto lo svolgimento sotto le bombe, anche una nobiltà morale maggiore. Rimane da capire cosa ne pensa di tutto ciò il presidente Gabriele Gravina. L'opinione del numero uno della Federcalcio potrebbe avere un peso decisivo. A.BO. 23/10/2019 21:32:14 [email protected] Segui @andbonatti © RIPRODUZIONE RISERVATA Tratto da: http://www.cittadellaspezia.com/mobile/La-Spezia/Sport/Scudetto-1944-lo-Spezia-si- scontra-con-il-pregiudizio-297485.aspx Quel "ragazzo" del 1944 che cercò di fare grande il Pordenone Carlo Scarpato, grande mediano aquilotto, ha allenato i "ramarri" in passato. La Spezia - No, non è decisamente una classica la sfida tra Spezia e Pordenone. Venerdì sera si inaugura la terza giornata della serie B 19/20 con un match che torna dopo più di mezzo secolo e per la prima volta in cadetteria. Tra la fine dei Cinquanta e i primi Sessanta le due formazioni erano state inserite entrambe nel girone A della serie C, proprio agli albori dell'epoca più difficile per gli aquilotti. Anni in cui il "Picco" assaggia i Dilettanti per quattro stagioni di fila prima del colpo di coda degli anni della contestazione, quando si tornò a sfiorare fugacemente la serie B che sarebbe rimasta solo un sogno per altri quattro decenni. Fatto sta che un giorno di dicembre del 1959 lo Spezia viaggia fino al Friuli per perdere 3-2 contro il Pordenone guidato dalla coppia Salvietti-Scarabello in panchina. L'undici sceso in campo era questo: Persi, Crivellente, Pastorino, Bumbaca, Zennaro, Mangini, Regeni, Corelli, Corti, Franceschina e Castellazzi. L'anno dopo sarà invece pareggio per 1-1, con Ruzic che ha preso il posto di Scarabello e il gol del giovane Renzo Aldi. Sconfitta infine anche nel 1961, questa volta per 3-1 con rete di Campioli. Parlando di storia, l'incrocio più significativo ha un nome: Carlo Scarpato. A Pordenone oggi forse non dirà molto, alla Spezia invece è tra quelli che non verranno mai dimenticati. Grande bandiera aquilotta, spezzino adottato a tutti gli effetti, fece parte della squadra che vinse il campionato di guerra nel 1944. Mediano in tre fasi successive tra il 1941 e il 1955 per un totale di 155 presenze, per Sauro Tomà era "l'intelligenza del calcio in persona“. Quell'intelligenza che poi lo portò a fare un'ottima carriera anche sulla panchina, fino a diventare il secondo di Trapattoni al Milan. Allena lo Spezia nel 1957 dopo aver appeso le scarpette al chiodo, poi subentra a Pordenone nella stagione successiva. Porta l'Entella alla promozione la stagione successiva e viene ingaggiato di nuovo dal Pordenone sostituendo peraltro un altro ex aquilotto ovvero Cesare Nay.
Recommended publications
  • Vigili Del Fuoco E Spezia Calcio Festeggiano Lo Scudetto Del ‘44
    Vigili del fuoco e Spezia calcio festeggiano lo scudetto del ‘44 Temi: Prevenzione e soccorso Il 16 luglio 1944, all’arena di Milano, la squadra di calcio del 42° corpo Vigili del fuoco dello Spezia batte il grande Torino di Vittorio Pozzo e diventa campione d’Italia. A distanza di 70 anni, mercoledì prossimo, allo stadio 'Alberto Picco' verrà celebrato l’anniversario con un quadrangolare ‘Over 40’, al quale parteciperanno gli ex ‘Granata’ guidati da Emiliano Mondonico, i Vigili del fuoco del comando provinciale di Spezia, gli All Stars del mister Sergio Carpanesi e dei selezionatori Marco Rossinelli e Francesco Siviero, e la nazionale dei Veterani dello sport diretta da Eugenio Fascetti. Il torneo sarà ad eliminazione diretta: alle ore 20 i Vigili del fuoco si scontreranno con gli ex calciatori granata, alle ore 20.30 gli Spezia All Star contro Veterani. Le due vincenti disputeranno la finale. Le partite si svolgeranno in un unico tempo della durata di trenta minuti ciascuna. Nel corso della manifestazione, che potrà essere seguita sulla pagina Facebook dedicata all'evento, sarà possibile acquistare il libro ‘Il corpo nazionale italiano dei Vigili del fuoco. Storia, architetture e tipi di intervento al tempo della sua costituzione (1900-1945). L’incasso della serata e della vendita le magliette commemorative sarà devoluto in beneficenza a Missione 2000, alla Caritas diocesana, alla Cooperativa isola che non c’è ed al canile municipale. Il riconoscimento del titolo sportivo onorifico per la vittoria del campionato da parte della Federcalcio, arrivato solo il 22 gennaio 2002, ha permesso di assegnare una medaglia d’oro di benemerenza ai Vigili del Fuoco spezzini, ha autorizzato la società Spezia Calcio 1906 S.p.A.
    [Show full text]
  • Theory of the Beautiful Game: the Unification of European Football
    Scottish Journal of Political Economy, Vol. 54, No. 3, July 2007 r 2007 The Author Journal compilation r 2007 Scottish Economic Society. Published by Blackwell Publishing Ltd, 9600 Garsington Road, Oxford, OX4 2DQ, UK and 350 Main St, Malden, MA, 02148, USA THEORY OF THE BEAUTIFUL GAME: THE UNIFICATION OF EUROPEAN FOOTBALL John Vroomann Abstract European football is in a spiral of intra-league and inter-league polarization of talent and wealth. The invariance proposition is revisited with adaptations for win- maximizing sportsman owners facing an uncertain Champions League prize. Sportsman and champion effects have driven European football clubs to the edge of insolvency and polarized competition throughout Europe. Revenue revolutions and financial crises of the Big Five leagues are examined and estimates of competitive balance are compared. The European Super League completes the open-market solution after Bosman. A 30-team Super League is proposed based on the National Football League. In football everything is complicated by the presence of the opposite team. FSartre I Introduction The beauty of the world’s game of football lies in the dynamic balance of symbiotic competition. Since the English Premier League (EPL) broke away from the Football League in 1992, the EPL has effectively lost its competitive balance. The rebellion of the EPL coincided with a deeper media revolution as digital and pay-per-view technologies were delivered by satellite platform into the commercial television vacuum created by public television monopolies throughout Europe. EPL broadcast revenues have exploded 40-fold from h22 million in 1992 to h862 million in 2005 (33% CAGR).
    [Show full text]
  • Marco Sanna, Il Guerriero Ichnuso Di Claudio Nucci 27 Marzo 2021 – 11:38
    1 “Album dei ricordi blucerchiati”: Marco Sanna, il guerriero ichnuso di Claudio Nucci 27 Marzo 2021 – 11:38 Genova. Sardegna e Liguria, si interfacciano da secoli sul mare; sono due popoli, che hanno nel proprio background una convivenza tra pescatori e contadini, magari alternando un lavoro all’altro, a seconda delle stagioni… ecco il perché di una simbiosi ed empatia fra genovesi e sardi, tali da affinare caratteristiche culturali simili. Facile, quindi, che l’un l’altro possano trovarsi bene, quando le opportunità della vita li portano a “giocare in trasferta”… E’ il caso di Marco Sanna, sardo nel profondo dell’anima, ma che, nei tre anni passati nellaSampdoria, ha saputo integrarsi perfettamente nella quotidianità della vita genovese. Piedi ben radicati a terra, Sanna trova nel Tempio il suo trampolino di lancio, per farsi, giovanissimo, un nome in Serie C2 e non accusa il triplice salto di categoria, quando a 23 anni, dopo 6 anni di gavetta, lo chiama il Cagliari del presidente Cellino e nemmeno si spaventa al primo incontro, in sede, con il dirigenteGigi Riva, il mitico ‘Rombo di tuono’, non solo il più forte attaccante della storia italiana, ma autentical’ icona rossoblù. In quel Cagliari, il campione è Enzo Francescoli (73 partite e 17 goal con ‘la celeste uruguaja’), ma l’anima della squadra è rappresentata dai“Quattro mori”, quelli della bandiera dell’isola: un poker di “volti bendati”, costituito da capitanGianfranco Matteoli, Vittorio Pusceddu, Gianluca Festa ed appuntoMarco Sanna: un quadrilatero di ferro, capace di incarnare lo spirito sardo. E’ Carlo Mazzone, a farlo esordire in Coppa Italia, contro il Milan (in uno 0-3, che vede in campo Van Basten, Rijkaard e Papin, ma non Gullit, costretto in panchina dalle regole di allora, che permettevano di scendere in campo, solo a tre dei quattro stranieri tesserati ed è sempre il grande “Sor Carletto” a lanciarlo anche in Serie A, in un Cagliari- Roma (vinto 1-0), mettendolo a marcare un certo Giuseppe Giannini, ex numero numero 10 della Nazionale azzurra… mica male per un esordiente.
    [Show full text]
  • 50 Anni Di Friuli a Roma
    Prima di copertina (dal basso in alto): Carnelutti, Desio, Moselli, Rubbia, Afro, Mirko, Angeli, Pasolini, Turoldo, Astaldi. Retro di copertina (dall’alto in basso): Tondo, Tessitori, Valerio, Toros, Leicht, Sartogo, Galanti, Zucchet, Girolami, Degano. Mostra Cinquant’anni di Friuli a Roma Una presenza dal 1945 Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica ed il Patrocinio di: Senato della Repubblica Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Regione Lazio Comune di Roma Galleria “L’Agostiniana” Roma, piazza del Popolo, 12 11 aprile - 5 maggio 2002 Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Fogolâr Furlàn di Roma Friuli nel Mondo Realizzazione e stampa Arti Grafiche Friulane SpA Tavagnacco, Udine Regione Friuli Venezia Giulia Regione Lazio Comune di Roma Astaldi S.p.A. - Roma Generali - Assicurazioni Generali Banca Intesa - Milano Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura - Udine Cassa di Risparmio di Udine e Pordenone (CRUP) Faber S.p.A. - Cividale del Friuli Dal Fari - azienda agricola - Cividale del Friuli Telit Mobile Terminals S.p.A. - Trieste Consorzio Latterie Friulane Prosciutto di San Daniele Mostra “Cinquant’anni di Friuli a Roma” Comitato scientifico: Giovan Battista Altan, storico; Ugo Bari, generale; Giuseppe Bergamini, dir. Civici Musei Udine; Ferruccio Clavora, dir. Friuli nel Mondo; Antonio Clemente, giornalista; Fausto Corrubolo, maestro; Damiano Damiani, regista; Licio Damiani, critico; Ermes Disint, giornalista; Piero Fortuna, giornalista; Rodolfo Grasso, architetto; Luciano Pettoello Mantovani, docente; Bruno Martinis, Accademico dei Lincei; Carlo Mattiussi, ingegnere; Franco Mistretta, ministro; Carlo Mittoni, generale; Giuliana Morandini, scrittrice; Stanislao Nievo, scrittore; Piero Nigris, magistrato; Mario Padovan, critico; Leonardo Pascoletti, architetto; Gian Luigi Pezza, avvocato; Alberto Picotti, scrittore; Gianfranco Plenizio, maestro; Claudio Pighin, docente; Francesco Pittoni, ingegnere; Mario Quargnolo, critico; Isabella Reale, dir.
    [Show full text]
  • Le Bugie Sul Porto Franco Del Sindaco Cosolini Con Rosato, Antonione E Un Po’ Troppi Associati
    L’informazione, le inchieste e la cultura indipendenti per Trieste ed il suo spazio internazionale Quindicinale – Anno 2 - N. 22 - 22 marzo 2013 - € 1,50 Il nostro programma è la semplice ed antica regola di amare il bene, dire la Le bugie sul Porto Franco verità, non avere paura, proteggere i più deboli. del sindaco Cosolini Con Rosato, Antonione e un po’ troppi associati Quando uno o più politici, pubblici amministratori ed organi di stampa Editoriale incominciano a dire e scrivere cose non vere su un argomento importan- te, è giusto pensare che stiano solo Leadershit sbagliando in buona fede per man- canza di informazioni sufficienti. E quando continuano a dire il Non è un errore di stampa sul primo titolo falso avendo disponibili tutte le del giornale. E non è neanche la recensio- informazioni necessarie, puoi an- ne dell’omonimo libro di Andrea Vitullo su che credere che si stiano sempli- come “rottamare la mistica della leadership e cemente dimostrando incapaci o irresponsabili, ed insistere a ri- farci spazio nel mondo”. proporgliele perché si correggano. Ma se poi continuano egualmente, È che per rifarsi spazio nel mondo Trieste e non sembrano degli imbecilli, sei deve affrontare appunto un serio problema di legittimato a dedurne (e come gior- nalista a scriverne doverosamente, leadershit. trattandosi di evidenza d’interesse pubblico) che lo stanno facendo Non possiamo cioè continuare sostenere, ma apposta. Cioè che raccontano bu- gie sapendo di mentire. E peggio anzi dobbiamo rottamare, la leaderhip di una ancora se ne aumentano addirittura classe politica che, con singole eccezioni per- intensità, aggressività e frequenza.
    [Show full text]
  • Da Giovedì Raduno a Coverciano Poi Tre Test Con Arabia Saudita, Francia E Olanda
    CARTELLA STAMPA NASCE L’ITALIA DI MANCINI: DA GIOVEDì RADUNO A COVERCIANO POI TRE TEST CON ARABIA SAUDITA, FRANCIA E OLANDA PER IL NEO CT SUBITO TRE SFIDE UTILI PER PREPARARE L’ESORDIO IN NATIONS LEAGUE. IN CAMPO A SAN GALLO, NIZZA E TORINO. AZZURRI AL LAVORO DA OGGI A COVERCIANO. Roma, 24 Maggio 2018 – Torna in campo la Nazionale, con il neo Commissario Tecnico Roberto Mancini all’esordio, per affrontare in amichevole Arabia Saudita (San Gallo, Stadio ‘Kybunpark’ - 28 maggio, ore 20.45), Francia (Nizza, Stadio Allianz Riviera - 1 giugno, ore 21.00) e Olanda (Torino, Juventus Stadium - 4 giugno, ore 20.45). In ritiro a Coverciano dal 24 maggio, per l’Italia le tre sfide amichevoli rappresentano un ponte verso la nuova stagione, che inizierà a settembre nel segno della Nations League e proseguirà poi da marzo con le Qualificazioni per l’Europeo 2020 che si aprirà proprio in Italia, a Roma, sede della gara inaugurale, di tre partite del girone e di un Quarto di finale. Primo allenamento oggi per il neo CT Mancini e per il suo staff composto, tra gli altri, dagli assistenti allenatore Alberico Evani, Angelo Adamo Gregucci, Giulio Nuciari e Fausto Salsano. Nel gruppo, 28 convocati: alla prima chiamata Daniele Baselli, Rolando Mandragora e Mattia Caldara; ritornano Domenico Berardi e Mario Balotelli, dopo aver preso parte ai raduni rispettivamente di ottobre e novembre 2016 nei quali accusarono un infortunio che impedì loro di scendere in campo. Indisponibili dopo la convocazione Claudio Marchisio, Emerson Palmieri Dos Santos e Federico Bernardeschi. ARABIA SAUDITA – ITALIA. Sarà una prima per gli Azzurri contro l’Arabia Saudita e sarà anche la prima uscita a San Gallo, 7a sede in Svizzera per la Nazionale dopo Basilea, Berna, Ginevra, Losanna, Lugano, Zurigo.
    [Show full text]
  • Alto, Puntuto Un Acrobata Del Pallone
    Mercoledì TU pagina 28 29 settembreJ^993 i '-•.•. J ™'W«^i_rw-'W K.^^^Jfc^S^iW**^ SsKi^^^^SSk^^S^^iÈ^^^IS^^ •d £àz./...'iièÈÌT''S» J. Silvio Piola, il più grande goleador italiano Silvio Piola in Alto, puntuto abiti borghesi; festeggia oggi il suo compleanno. Dagli esordi sotto, i giocatore con nella Pro Vercelli alle ultime partite col Novara la maglia del un acrobata Novara, sua Due volte campione del mondo e 395 reti segnate ultima società del pallone FOLCO PORTINARI •i Cazzo'Ma se oggi celebro gli 80 anni di Silvio Piola, facendo ricorso unicamente alla mia memoria, questo vuol dire che anch'io sono vecchio abbastanza. Cosi avrebbe in­ cominciato la sua elegia Paolo Rossi se... Ma Paolo Rossi è giovane, non può ricordare e di lui resta, qui, solo l'intercalare!, uscito dal­ I mìei primi le viscere, come di uno che si veda improvvi­ samente allo specchio con un segno parti­ colare cui non aveva fatto caso fino a quel IH Oggi mercoledì, 29 settembre, Silvio Piola, momento. il possente, inimitabile 'goleador» piemontese Tanti augun, dunque. Silvio Piola, auguri della Pro Vercelli, della Lazio, del Torino, della che salgono assieme dal cuore e da! cervel­ Juventus, del Novara e della Nazionale «azzur­ lo, dagli affetti e dalla ragione cioè, in questo ra» due volte campione del mondo (1934 e mondo (quello sportivo e calcistico in parti­ 1938) di Vittorio Pozzo, compie gli 80 anni es­ colare) cosi privo e progressivamente priva­ sendo nato a Robbio Lomellina il 29 settembre 80 anni to del suo senso storico e perciò della sua 1913.
    [Show full text]
  • 195 Aveva Di Conseguenza La Tessera Annonaria> E Pertanto Tutto Lo Stipendio Ricevuto Dalla Caproni Veniva Utilizzato Solo Ed Esclusi- Vamente Alla Borsa Nera
    - Dante Spallanzani mat. 59152 - Nato a Sampierdarena (Ge) il 9 agosto 1907, abitava in Viale Lombardia 11. Arrestato l’11 marzo 1944. Deportato a Mauthausen, successivamente trasferito a Gusen e infine a Melk-Quarz. Deceduto a Melk, sottocampo di Mauthausen, il 31 gennaio 1945. Vive un’esperienza simile a quella del Panizza. Ha come compagno di sventura Carlo Annovazzi il capo reparto della mamma del Panizza (esperienza precedente) ed entrambi vengono arrestati la sera del sabato 11 marzo. Lo Spallan- zani abitava, con la moglie Bianca, la nipote Liliana e dal settembre 1943 anche con il fratello Gino, sistemato ‘roccambolescamente’ alla Caproni sot- traendolo alle nefaste conseguenze dell’8 settembre 1943 (era un militare di leva – classe 1920 - del genio). Gino, (mio pa- dre), era stato sul fronte francese (pochissimo, nel 1940) e in Albania/Yugoslavia/Grecia dal 1940 al 1943 e fu proprio nell’estate del 43 che si ammalò, gli venne l’itterizia e fu dunque rimpatriato e man- dato a Trieste>, (dopo una breve sosta a Gioia del Colle), in ospedale, ed è qui che si trovava ricoverato nella prima decade di settembre del 1943. La stragrande maggioranza dei militari ricoverati ‘fuggirono’ cercando di tornare a casa in abiti civili affrontando i relativi pericoli. Mio padre rimase in ospedale, preferendo scrivere a suo fratello Dante per chiedere come comportarsi. Lo zio Dante, già membro della lotta clandestina (nelle file del PCI), consapevole dei pericoli, immediatamente si attivò e con documenti falsificati lo prelevò (in pratica preparò una documentazione che affermava che suo fratello, tornitore specializzato, era dipendente della Caproni, azienda impegnata nello sforzo bellico).
    [Show full text]
  • 1° Rapporto Sport & Societa'
    1° RAPPORTO SPORT & SOCIETA' Carlo Carrà, “Partita di calcio”, 1934 1° RAPPORTO SPORT & SOCIETA' Censis Servizi - Piazza di Novella, 2 00199 - Roma Tel. 06.86211553-Fax 0686211545 - [email protected] Il I° Rapporto “Sport & Società” è stato redatto da un gruppo di lavoro composto da Francesco Russo , Simona Maresca , Paolo Santurri , Giulio De Rita , Francesco Galloni , Gabriella Galanti , diretto da Roberto Ciampicacigli . Si ringraziano per la collaborazione ed i suggerimenti: Michele Barbone, Marcello Marchionni , Antonello Bernaschi, Danilo Di Tommaso , Maurizio Romano , Pierferdinando Palmieri , Laura Perrotta , Anna Ragnoli, Angelo Iezzi, Corrado Beccarini . Si ringrazia per la collaborazione la Conferenza delle Regioni – Commissione Sport- in particolare l’arch. Virgilio Basile . Questo studio non si sarebbe potuto realizzare senza il lavoro che Alberto Madella ha negli anni profuso aprendo un sentiero culturale ed investigativo che resta patrimonio di tutti coloro i quali lavorano nella ricerca sociale per lo sport. A Lui un sentito ricordo. Enrico Prampolini, “Angeli della terra”, 1936 NDICE I SOMMARIO..................................................................................................................... 7 1. Il quadro delle attività fisico-sportive in Italia..................................................... 11 1.1 La diffusione della pratica sportiva in Italia .............................................................................12 1.2 Le caratteristiche socio demografiche dei praticanti ...............................................................14
    [Show full text]
  • Zanussi, L'ultima Scommessa Visti in Libano E Somalia Loi E I Suoi Parà
    18COM01A1806 18COM04A1806 FLOWPAGE ZALLCALL 11 21:26:01 06/17/97 ICOMMENTI l’Unità 17 Mercoledì 18 giugno 1997 INDUSTRIA UN’IMMAGINE DA... L’INTERVENTO Zanussi, Visti in Libano e Somalia l’ultima Loi e i suoi parà non erano scommessa una banda di violentatori LUIGI MARIUCCI MAURO MONTALI UTTI i sistemi maturi di rela- LI EPISODI di violenza av- mesiinSomaliaemièsempre zioni industriali si reggonosu venuti in Somalia sono parso (ma questo, ovviamente, tre pilastri: conflitto, con- semplicemente disgustosi. non conta molto) che i nostri sol- T trattazione, partecipazione. G Orrendo, non saprei quale dati tenessero un comportamen- In Italia invece il sistema è zoppo, altra parola usare, è lo stupro sulla to estremamente corretto. Co- poiché il tema della partecipazione ragazza. Spero che la magistratura munque, ero a Mogadiscio duran- è del tutto assente dalla scena delle vadafinoinfondocosìcomeilmini- te il periodo più «caldo» quando, relazioni industriali. Delle diverse stero della Difesa: quella gente ha cioè, furono uccisi, a freddo, i tre sperimentazioni succedutesi in ma- infangato l’esercito e il paese e me- soldati italiani durante un rastrel- teria non è restato pressoché nulla. rita, pertanto, se verranno appura- lamento d’armi nel tristemente Con buona pace dei rituali dibattiti te le responsabilità, una punizione famoso quartiere del Pastificio. in materia di attuazione dell’art. 46 esemplare. Che per una settimana fu perso. della Costituzione non si va infatti al Credo, però, che la brigata para- In quel periodo si consumò la rot- di là delle modeste pratiche di eser- cadutisti Folgore,nelsuocomples- tura con gli americani e con l’am- cizio dei diritti di informazione e so, sia una cosa ben diversa da miraglio Howe, il quale, essendo consultazione previsti dai contratti come è stata rappresentata in a capo della missione «Restore nazionali di categoria.
    [Show full text]
  • Caracciolo, Il Bomber Senza
    8 Sabato 11 Gennaio 2020 Corriere della Sera BS Domani Il Brescia partirà all’ora di pranzo per Genova, dove ma non è stato ancora tesserato. Ranieri lancia Sport domani alle 15 affronta la Sampdoria. Non ci sarà intanto il guanto di sfida: «Balotelli è un campione, Sampdoria-Brescia Simon Skrabb: il finlandese è in città da 5 giorni ma sappiamo come fermarlo». (lu.ber.) Caracciolo,ilbomber senza età L’Airone èdiventato il secondo cannoniere italiano in attività con 211 gol, meglio solo Tavano Da signore, senza una pole- sua barba da Guinness dei mica, Andrea Caracciolo ave- La Top 20 dei bomber italiani in attività primati), Ciofani, Mazzeo e Chi è va lasciato suo malgrado Bre- Squadra Gol da Serie Serie Serie Sansovini dicono poco ai tifo- Giocatore Anni Estero scia nell’estate del 2018. In si- attuale professionista A B C si distratti ma sono nomi ico- lenzio, come nel suo stile, ma nici per gli appassionati. senza mai smarrire il fiuto per Francesco TAVANO 40 Carrarese 234 41 125 68 0 Tra i centravanti ancora im- la porta, anche a Salò l’Airone Andrea CARACCIOLO 38 Feralpisalò 211 58 135 18 0 pegnati in Serie A, spiccano sta continuando ad aggiorna- Massimo MACCARONE 40 Carrarese 211 79 69 36 27 Quagliarella (Sampdoria) e re il libro dei record. Pazzini (Verona), che hanno Felice EVACUO 37 Trapani 197 0 27 170 0 Il 2020, l’anno nel quale in- giocato assieme lo sfortunato seguirà la Coppa Italia di Serie Fabio QUAGLIARELLA 36 Sampdoria 184 156 8 20 0 Mondiale del 2010 ehanno ● Milanese, C(in semifinale affronterà la Salvatore BRUNO 40 Vigor Carpaneto 184 0 99 85 0 fatturatogran partedel pro- classe 1981, Juventus Under 23) elapro- prio bottino personale nella Andrea Luigi CASTALDO 37 Casertana 171 0 61 110 0 mozione in Serie B con la Fe- massima categoria.
    [Show full text]
  • [N-Empolcronac
    SABATO 1 NOVEMBRE 2008 CALCIO 12ª GIORNATA SERIE «B» Arriva l’Ancona, serve continuità Dopo il poker di Sassuolo, gli azzurri cercano conferme col team dorico di TOMMASO CARMIGNANI OCCARE il punto più bas- L’ARBITRO so e risalire in meno di una Tsettimana si può. Restare a galla diventa ora la missione. Do- La seconda po la discesa agli inferi con relati- va ed immediata risalita, gli azzur- volta con ri tornano di fronte al proprio pub- blico con l’obiettivo di cancellare definitivamente il Pisa e conferma- Candussio re la gara di martedì col Sassuolo. ED ecco di nuovo il si- Al «Castellani» arriva l’Ancona gnor Candussio di Cer- del grande ex Mastronunzio, em- vignano, alla prima sta- polese di Pontorme e soprattutto gione nella Can di A e capocannoniere della «B» con 8 re- B. L’arbitro friulano ha ti. Arriva, come in estate, quando un precedente solo con in palio c’era il passaggio del turno l’Empoli, decisamente in Coppa Italia e non i tre punti. beneagurante: la gara di Altri tempi, altra storia. Finì 2-0 poco più di un mese fa per gli azzurri e certo in tanti met- in casa col Modena, vin- terebbero la firma per ripetere pre- ta 3-1 dal team di Baldi- stazione e risultato. Niente da fare, ni. ragazzi di Baldini non si possono mento. meno questa è l’impressione, per- Candussio, che in tutto questa qui è un’altra gara e come permettere. I dorici, dove giocano chè mai come stavolta il tecnico az- nel torneo cadetto ha di- tale dovranno affrontarla Vannuc- tra gli altri anche Rincon e Vani- LA CHIAVE — Mastronunzio e zurro si affiderà al vecchio adagio, retto 5 gare (tutte vinte chi e soci.
    [Show full text]