il DERBY

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Inter eMilan La rivalità infinita BARONI DAVIDE della città in festa DI ILLUSTRAZIONE L’analisi Ipersonaggi Tifosi eweb «Nordahl «Una storica Il rito collettivo Salvini eilvoto Bar, circoli come Barbablù vittoria per 6-0 che ti fa sentire dal benzinaio esocial network elesane follie Ma quello volta dentro casa L’archistar Boeri La sfida di » strigliai il mister» enel mondo torna ai popolari del Fuoristadio intervista intervista di Mario Sconcerti di Marco Cremonesi di Stefano Landi di Andrea Galli di Maurizio Giannattasio e Giampiero Rossi Roberto Rizzo e Andrea Senesi 2 Domenica 9 Febbraio 2020 Corriere della Sera il DERBY L’analisi Stracittadine memorabili 1949 di Antonio Carioti

I NUMERI, I VOLTI, LE SFIDE

Questo l’elenco dei derby ufficiali (campionato, e Champions League) tra Inter e . Legenda: Vinte Vinte Pareggiate C Campionato CL Champions League I 224 DERBY UFFICIALI Non sono comprese le sfide amichevoli e I tornei minori dall’Inter dal Milan CI Coppa Italia SC Supercoppa 3-2 5-0 5-1 2-0 3-6 2-1 0-3 2-1 0-1 0-1 5-2 3-1 0-0 1-1 1-2 1-1 2-1 3-2 1-2 2-0 1-1 1-4 2-3 0-0 5-4 1-3 3-0 1-2 2-2 2-0 1-1 2-2 1-1 1-1 2-1 1-0 1-0 3-1 0-3 1-3 0-1 2-2 2-1 2-2 3-1 0-3 3-1 2-0 1-3 2-0 3-2 0-1 3-1 1-2 3-2 0-2 0-2 4-4 6-5 3-1 2-3 0-1 2-2 2-1 0-1 0-0 3-0 2-0 1-1 1-1 2-1 1-2 1-1 1-1 1-0 2-2 3-2 1-1 1-1 1-0 0-0 5-3 0-1 1-2 1-3 0-2 1-1 1-1 0-2 1-1 3-0 5-2 1-1 1-2 0-1 4-0 1-1 1-1 0-0 4-2 1-0 1-1 0-0 0-1 3-0 2-0 2-3 1-1 1-0 0-1 3-2 0-2 INT INT INT INT INT INT INT INT INT INT INT INT INT INT INT INT-MIL INT-MIL INT-MIL INT-MIL INT-MIL INT-MIL INT-MIL INT-MIL INT-MIL INT-MIL INT-MIL INT-MIL INT-MIL INT-MIL INT-MIL MIL-INT INT-MIL INT-MIL MIL-INT INT-MIL MIL-INT INT-MIL MIL-INT INT-MIL MIL-INT INT-MIL INT-MIL MIL-INT INT-MIL INT-MIL MIL-INT INT-MIL MIL-INT MIL-A. A. A. MIL-A. MIL-A. A. A. MIL-A. A. MIL-A. MIL-A. A. A. MIL-A. MIL-A. A. A. MIL-A. A. MIL-A. A. MIL-A. MIL-A. A. MIL-A. A. A. MIL-A. A. MIL-A. MIL-INT INT-MIL MIL-INT INT-MIL MIL-INT INT-MIL MIL-INT INT-MIL MIL-INT INT-MIL INT-MIL MIL-INT MIL-INT INT-MIL INT-MIL MIL-INT MIL-INT INT-MIL INT-MIL MIL-INT MIL-INT INT-MIL INT-MIL MIL-INT MIL-INT INT-MIL INT-MIL MIL-INT MIL-INT INT-MIL MIL-INT INT-MIL INT-MIL MIL-INT MIL-INT INT-MIL INT-MIL MIL-INT MIL-INT INT-MIL INT-MIL MIL-INT MIL-INT INT-MIL INT-MIL MIL-INT MIL-INT INT-MIL INT-MIL MIL-INT INT-MIL MIL-INT MIL-INT INT-MIL INT-MIL MIL-INT MIL-INT INT-MIL INT-MIL MIL-INT MIL-INT INT-MIL MIL-INT INT-MIL

CCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCI CI CCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCI CI CCCCCCCCCI CI CC 10-01-09 06-02-10 17-02-10 05-02-11 03-04-11 05-11-11 21-01-12 17-11-12 09-02-13 30-11-13 22-02-14 02-05-15 19-12-20 30-01-21 03-04-27 06-06-27 30-04-28 09-07-28 10-11-29 13-04-30 26-10-30 19-03-31 18-10-31 06-03-32 06-11-32 09-04-33 01-11-33 11-03-34 02-12-34 14-04-35 29-09-35 02-02-36 04-10-36 07-02-37 17-10-37 02-02-38 02-10-38 12-02-39 17-12-39 12-05-40 20-10-40 09-02-41 25-01-42 07-06-42 03-01-43 18-04-43 23-01-44 19-03-44 04-11-45 10-02-46 30-05-46 21-07-46 20-10-46 16-03-47 02-11-47 11-04-48 17-10-48 06-02-49 06-11-49 19-03-50 12-11-50 25-03-51 04-11-51 06-04-52 02-11-52 08-03-53 01-11-53 21-03-54 07-11-54 03-04-55 16-10-55 11-03-56 21-10-56 10-03-57 06-10-57 23-02-58 15-06-58 06-07-58 02-11-58 22-03-59 08-11-59 27-03-60 20-11-60 26-03-61 01-10-61 04-02-62 21-10-62 24-02-63 19-01-64 22-03-64 15-11-64 28-03-65 21-11-65 03-04-66 20-11-66 02-04-67 22-10-67 18-02-68 16-06-68 26-06-68 03-11-68 02-03-69 09-11-69 08-03-70 08-11-70 07-03-71 28-11-71 19-03-72 08-06-72 28-06-72 19-11-72 18-03-73

LA SCHEDA Chi ha segnato di più I derby totali 295 disputati Fondazione: 1908 Presidente: Steven Zhang Allenatore: 6-5 0-5 224 in partite ufficiali 193 in campionato Partita con più gol Vittoria con il maggior 11, Inter-Milan 6-5 scarto a favore dell'Inter INTER del 6 novembre 1949 0-5 del 6 febbraio 1910 105 13 gol 11 gol vittorie totali István Nyers 81 vittorie Inter 305 13’’ 93’ in gare reti Inter (12 Ambrosiana-Inter, ufficiali in gare ufficiali IL PALMARÈS 1 Milan) Gol più veloce per l'Inter Gol più tardivo per l'Inter Trofei nazionali , dopo 13 Adriano, 90+3', secondi il 24 febbraio 1963 11 dicembre 2005 73 18 Scudetti 5 vittorie Inter Supercoppe Da sinistra: Samir in campionato italiane Handanovic, Romelu Miglior marcatore dell'Inter in un singolo derby 429 Lukaku, Antonio Candreva, reti totali Stefan de Vrij, Stefano Giovanni Capra, il 6 febbraio 1910, Sensi, Christian Eriksen , il 6 novembre 1949, 24 Inter 7 István Nyers, il 1º novembre 1953, vittorie Inter 30 in gare Coppa 3 Diego Milito, il 6 maggio 2012 Italia , il 15 ottobre 2017 non ufficiali 124 reti Inter in gare Trofei internazionali 11 non ufficiali 3 3 pareggi Champions Coppe in gare non ufficiali League Uefa INTER 58 IN STAGIONE 2 pareggi Coppe in campionato 2° 51 9 Intercontinentali posto punti 1 Coppa del mondo per club FIFA in classifica Partite disputate I più presenti 15 vittorie 22 6 1 pareggi sconfitta Gol 44 gol fatti

J. Zanetti 47 18 G. Bergomi gol subiti 44 Marcatori G. Facchetti Lukaku 16 40 Martinez 11 S. Mazzola Sensi 3 40 Brozovic 2 G. Meazza Candreva 2 40* Gagliardini 2 * 3 con il Milan La grandezza popolare di una festa contagiosa di Mario Sconcerti che ti fa sentire acasa

NTER-MILAN è forse il contatto più forte che t’anni fa come oggi. Milano naturalmente ha la za, vuoto.Simbolo. Ma San Siroèlagente esiste tra Milano e la sua gente. È un’identità sua storia, i suoi monumenti, l’orgoglio di fare I simboli scomposta, è la città dove vai con te stesso a vi- Ielettrica, sostanziale. Moltealtrecittà hanno se stessi e un po’ di mondo. Ma niente è così vere di più. È la confusa casa comune in cui si Il Duomo è intimità un derby, ma sono fatti interni. Dentro quello vitale come un grande derby. Non è il piacere entra, si esce e si torna sempre. di Milano senti il mondo, non iquartieri. Lo di prendersi in giro tra amici e avversari. Trop- e bellezza. Dentro il derby c’è la differenza di Milano. La dicodanon milanese, l’ho sempreavvertito po poco.Èlacoscienza di viverecasa nostra, è gente «scomposta», Juve ha vinto tanto ma rappresenta quasi una così. Restando nell’epicadegli slogan èvero essere una volta tanto in armonia con gli altri, dove vai a vivere di più nazione, non la sua città. Quella è del Torino. anche che San Siro è la Scala del calcio. È que- tutti dentrouna stessa cosa. Èun’emozione Sarri ha detto ridendo: ci fischiano sempre. I sta grandezza popolare, questa somma di di- contagiosa in una città di cuore e di silenzi co- torinisti quando partiamo e gli avversari quan- versità, che ha messo insieme la città, l’ha por- me Milano, di discrezioni e limiti. San Siro è la do arriviamo. Inter e Milan sono la città aperta, tata avanti e ne ha fatto il profumo di Milano cattedrale di questo sentimento. Si è orgoglio- quella che ha accolto e insieme agli altri ha ri- che si senteentrando nello stadio, cinquan- si del Duomo perché è bellezza, intimità, altez- costruito il Paese. Inter e Milan sono stati il suo Corriere della Sera Domenica 9 Febbraio 2020 3

Il Milan del trio svedese Gren-Nordahl-Liedholm è una macchina da gol. tra la fine del primo tempo e l’inizio della ripresa il nerazzurro Amadei Annovazzi, ma la terza rete di Amadei (ancora lui) chiude il conto. Il 6 novembre 1949 passa in vantaggio sull’Inter con Candiani dopo 36 capovolge la situazione: segna due gol, si procura un rigore trasformato L’arrembaggio finale dei rossoneri produce solo una traversa di Tognon. secondi: al 19esimo minuto conduce 4-1 e non smette di attaccare. Ma da Nyers, serve a Lorenzi la palla del 5-4 per l’Inter. Pareggia il milanista E il derby più pazzo della storia si chiude a favore dei nerazzurri, 6-5. 2-1 0-1 1-5 2-1 0-0 3-0 0-1 0-0 2-1 0-1 1-1 0-0 2-0 1-3 0-0 1-0 2-2 2-0 0-1 0-1 2-2 0-1 2-1 2-0 0-0 2-1 2-2 1-2 2-2 2-2 1-0 0-0 1-2 0-1 2-0 0-1 0-0 0-3 1-3 0-1 0-1 1-1 1-0 1-1 0-0 0-3 1-1 1-2 2-1 1-2 2-1 1-1 3-1 1-1 0-1 1-1 3-1 2-2 5-0 1-0 0-3 2-2 2-2 1-2 2-3 1-1 1-2 2-2 0-6 2-4 0-1 1-0 0-1 0-0 1-1 1-3 3-2 0-0 0-1 2-0 0-3 3-2 1-0 3-4 2-1 2-1 2-1 1-0 2-1 0-4 2-0 0-1 3-0 2-1 0-1 4-2 0-1 1-1 1-0 1-0 1-1 0-0 1-0 3-0 2-2 2-2 3-2 1-0 0-0 1-0 2-3 0-2 INT-MIL MIL-INT MIL-INT INT-MIL INT-MIL MIL-INT INT-MIL MIL-INT MIL-INT INT-MIL MIL-INT INT-MIL MIL-INT INT-MIL MIL-INT MIL-INT INT-MIL INT-MIL MIL-INT MIL-INT INT-MIL MIL-INT INT-MIL INT-MIL MIL-INT MIL-INT INT-MIL INT-MIL MIL-INT MIL-INT INT-MIL MIL-INT INT-MIL INT-MIL MIL-INT MIL-INT INT-MIL INT-MIL MIL-INT MIL-INT INT-MIL INT-MIL MIL-INT MIL-INT MIL-INT INT-MIL INT-MIL INT-MIL MIL-INT MIL-INT INT-MIL MIL-INT INT-MIL INT-MIL MIL-INT MIL-INT INT-MIL INT-MIL MIL-INT INT-MIL MIL-INT MIL-INT INT-MIL INT-MIL MIL-INT INT-MIL MIL-INT MIL-INT INT-MIL INT-MIL MIL-INT MIL-INT INT-MIL MIL-INT INT-MIL INT-MIL MIL-INT MIL-INT INT-MIL MIL-INT INT-MIL INT-MIL MIL-INT MIL-INT INT-MIL INT-MIL MIL-INT MIL-INT INT-MIL MIL-INT INT-MIL INT-MIL MIL-INT MIL-INT MIL-INT INT-MIL MIL-INT INT-MIL INT-MIL MIL-INT MIL-INT INT-MIL INT-MIL MIL-INT MIL-INT INT-MIL INT-MIL MIL-INT MIL-INT INT-MIL MIL-INT MIL-INT

CCICCIC CCICIC CCCCI CCCCCCCI CI CCCCCCCI CI CCCCCCCCCCCCCCCCI CI CCCCI CI CCCCCCCCI CI CCCCCCCCCCCCCCL CCCCCCLCL CCCCCCCCCCCCSC CCCCCCCCCCCCCCI CCCC 02-12-73 23-01-74 24-03-74 01-05-74 10-11-74 09-03-75 25-05-75 15-06-75 07-12-75 28-03-76 28-11-76 27-03-77 03-07-77 06-11-77 12-03-78 12-11-78 18-03-79 28-10-79 02-03-80 07-09-80 06-09-81 25-10-81 07-03-82 06-11-83 18-03-84 28-10-84 17-03-85 23-06-85 26-06-85 01-12-85 06-04-86 12-10-86 01-03-87 20-12-87 24-04-88 11-12-88 30-04-89 19-11-89 18-03-90 18-11-90 24-03-91 01-12-91 18-04-92 22-11-92 27-01-93 10-02-93 10-04-93 07-11-93 20-03-94 12-10-94 26-10-94 20-11-94 15-04-95 29-10-95 10-03-96 24-11-96 13-04-97 22-11-97 08-01-98 21-01-98 22-03-98 08-11-98 14-03-99 23-10-99 12-01-00 26-01-00 05-03-00 07-01-01 11-05-01 21-10-01 03-03-02 23-11-02 12-04-03 07-05-03 13-05-03 05-10-03 21-02-04 24-10-04 27-02-05 06-04-05 12-04-05 11-12-05 14-04-06 28-10-06 11-03-07 23-12-07 04-05-08 28-09-08 15-02-09 29-08-09 24-01-10 14-11-10 02-04-11 06-08-11 15-01-12 06-05-12 07-10-12 24-02-13 22-12-13 04-05-14 23-11-14 19-04-15 13-09-15 31-01-16 20-11-16 15-04-17 15-11-17 27-12-17 04-04-18 21-10-18 17-03-19 21-09-19

Chi ha segnato di più LA SCHEDA

Fondazione: 1899 Presidente: Paolo Scaroni 71 in partite non ufficiali 6 0-6 Allenatore: Maggior numero di Vittoria con il maggior MILAN vittorie consecutive scarto a favore del Milan Milan, 6, dal 5 febbraio 0-6 dell'11 maggio 2001 112 1911 al 9 febbraio 1919 vittorie totali e dal 30 maggio 1946 14 gol 11 gol all'11 aprile 1948 Andrij Shevchenko 76 299 vittorie Milan reti Milan in gare in gare ufficiali ufficiali IL PALMARÈS 43’’ 97’ 18 Trofei nazionali 62 vittorie Milan Scudetti 7 Gol più veloce per il Milan Gol più tardivo per il Milan Da destra: Zlatan in campionato Coppa Italia 454 Pato, dopo 43 secondi Cristián Zapata, Milan, 90+7' Ibrahimovic, Gianluigi reti totali il 2 aprile 2011 il 15 aprile 2017 Donnarumma, Theo Milan Hernandez, Alessio 36 Romagnoli, Giacomo 30 vittorie Milan Bonaventura, Rafael Leao 5 in gare Supercoppe non ufficiali italiane 155 reti Milan in gare 4 Trofei internazionali non ufficiali 67 pareggi Miglior marcatore del 7 Champions 2 Coppe in gare ufficiali Milan in un singolo derby League Coppe José Altafini, 5

4 gol il 27 marzo 1960 Supercoppe MILAN 78 18 europea IN STAGIONE pareggi totali 9 3 Coppe Intercontinentali

PORTINARI 8° 32 1 Coppa del mondo per club FIFA posto punti in classifica

Illustrazione: FRANCO I più presenti Partite disputate 9 vittorie 22 5 8 pareggi sconfitta Gol 23 gol fatti

P. Maldini 27 56 gol subiti A. Costacurta 43 G. Rivera Marcatori 42 Hernandez 5 F. Baresi Piatek 4 39 Calhanoglu 3 M. Tassotti Rebic 3 35 Bonaventura 2 Leao 2

orologio, la metropoli ècresciuta conloro. se il derby giocato il giorno dell’inaugurazio- Oggi molte cose sono cambiate. Inter e Mi- Non èdatutti. Il Real èlasquadra del Re di ne, il 19 settembredel 1926. Risultatotondo, lan costano troppo per tutti, i nuovi proprieta- Spagna. Londra è la metropoli di otto squadre, 6-3. Il primo gol nel nuovo stadio fu segnato da ● La parola ri si è dovuto andare a cercarli molto lontano. otto quartieri diversi. Parigi quasi non ha Giuseppe Santagostino, detto Pin, classe 1901, L’identità resta, ma non si sa più a chi spiegar- squadra. Il Psg è un paese ordinato in fondo al- un attaccanteimportantenella storia del Mi- la. Non c’è nostalgia per gli elicotteri che scen- la metropolitana. Il Barcellona è l’orgoglio ric- lan, 106 reti in 236 partite. Era talmente la casa DERBY devano a Milanello o la bellezza triste e travol- co di una nazione che non riesce a esistere. È di tutti che a San Siro andarono in centomila gente di Ljuba Rizzoli, di un calcio da coperti- difficile trovareidentità tra una città eilsuo per vedere Duilio Loi battere Ortiz e diventare Il derby è una corsa al na che inventava Rivera, Mazzola, Corso e Gigi calcio, un cammino comune come èstatoa campione del mondo. E nel ’46 Coppi e Bartali galoppo sulla distanza di Riva nello stesso tempo. O quello di Ancelotti e Milano. E anche nel calcio la città è diventata fecero due squadre di corridori e si sfidarono un miglio e mezzo istituita Mourinho con altre generazioni di stranieri. È grande da sola. Prima degli sceicchi e degli oli- in una partita di calcio. Il derby d’Italia, cattoli- in Inghilterra nel 1780 da che c’è meno dialogo, non c’è vicinanza. I gio- garchi russi, squadre come il City, il Chelsea, il ci contro laici. Vinsero i laici 6-0, Coppi segnò Edward Stanley (dalla catori arrivano ugualmente, irisultati hanno Psg avevano vinto uno-due scudetti in un seco- il sesto gol. Bartali in porta aveva Alfredo Mar- Treccani). La stessa ripreso ritmo, ma mancailragazzointerista lo. Inter e Milan sono cresciuti insieme ai loro tini. Un disastro. Pirelli in venti anni di presi- definizione si utilizza per che ogni domenica a mezzanotte e mezzo tele- imprenditori, con la spinta di tutta la città. San denza non vinse niente. L’azienda era nata per altre importanti fonava a Moratti per commentare la partita. E Siro fu voluto e costruito da Piero Pirelli, allora lavorare caucciù ma diventò importante nelle competizioni sportive, lui rispondeva sempre. O la madre che chiede- presidente del Milan. Ci vollero cento operai e telecomunicazioni. Fece la prima rete telefoni- ad esempio nel calcio, tra va alla signora Moratti cosa avrebbe fattoda tredici mesi per costruirlo. Niente. Eppure era ca interurbana d’Italia. Pirelli divenne sempre due squadre della stessa mangiare oggi perché suo figlio era così interi- uno stadio da 32 mila spettatori, ventimila a più ricco nella vita e inutile nel calcio, ma ave- città o regione, o anche sta da non volere altro che il menù della fami- sedere. L’Inter giocavaall’Arena, entròaSan va capitoche il pallone per un imprenditore tradizionalmente rivali glia. Direteche era mattoilfiglio, possibile, Siro nel campionato 47/48. In compenso vin- era energia pura, potenza. ma c’è nel paradosso tutta la nuova lontanan- za. Il Milan oggi èMaldini oBoban, l’Inter è Marotta, ma non è così, lo sappiamo. È un’altra cosa che non conosceremo forse mai davvero. Il duello Inter-Milan ha un’identità elettrica, sostanziale Resta però intatta l’identità. La radice semplice che permette di festeggiare con Inter e Milan Molte altre città hanno un derby, ma sono fatti interni noi stessi e le nostre cose. Le squadre restano il nostro canto calmo. Lo sento così vero che non credo più nemmeno esista chi si detesti tra av- AMilano, cuore esilenzi, senti il mondo non iquartieri versari. Ma forse esagero. © RIPRODUZIONE RISERVATA 4 Domenica 9 Febbraio 2020 Corriere della Sera

il DERBY dei presidenti storici Il 7 marzo 1971 il Milan di , capolista del campionato, ha 1971 ancora tre punti di vantaggio (ne aveva sette) sull’Inter che, esonerato in novembre Heriberto Herrera, ha avviato un’entusiasmante rimonta sotto Massimo Moratti ha guidato inerazzurri dal 1995 al 2013. Sua la leggendaria Inter del Triplete

di Andrea Galli

IOÈ, se abbiamo capito bene, lei ha appena detto che fra tutte le partite del campionato Cil derby di Milano è la più facile. «Confermo. Così ho sempre ripetuto alla vi- gilia quando incontravo la squadra». Porti pazienza: ma più facile in che senso? «Trovavo giocatori tesissimi. Anche quelli di maggioreesperienza. Del derby non bisogna nemmeno parlarne, ripetevo, è retorico elen- care le motivazioni, è una sfida che semplice- mente dobbiamo vincere e vinceremo. Punto. Dove sta il problema?». Lo stadio pieno, le aspettative dei tifosi, la vera incidenza del risultatoaldilàdella classifica... «Mi viene in mente . No, la- Trionfo Il 22 maggio del 2010: Massimo Moratti alza la coppa dei Campioni a Madrid. Battuti i tedeschi del Bayern Monaco con una doppietta di Diego Milito sciamo perdere». Che cosa fece? «Unuomo duro, spigoloso, senza sconti, sempre diritto per la sua strada». E quindi? «Nordahl-Barbablù, «Mmm...». Èstatol’allenatoredel suo primo derby. Nel 1995, l’anno in cui lei, Massimo Moratti, comprò l’Inter. «Appunto». Vittoria per tre a uno. le sane follie di HH «Partita incredibile. Eravamo sfavoriti. E di parecchio. Entrando allo stadio, incontrai Ber- lusconi eGalliani. Dissi, scherzando ma non troppo, di andarci piano. Ridevano sereni... Eracomunque il Milan di signori calciatori, grandi calciatori... Bianchi arringò la squadra eitormenti di Berti» per una buona mezz’ora. Le risparmio quale fu il suo bersaglio preferito. Un signore che non gli èmai andatoagenio... Un’antipatia, ma un’antipatia... Non aggiungo altro». Sicuro? Sveniva? «Sì, dai». La famiglia «No, non esageriamo. Però accusavo incre- Al vertice D’accordo. Senta, tolteleparole su quel Angelo Moratti dibilmente... Forse un motivo c’era». signore, cosa disse Bianchi? (e figlio Quale? «Allora... Impostò il suo discorso sulla diffe- Massimo) in «Loro schieravano Nordahl. Mi faceva pau- renza tra le due squadre e i calciatori. Voi, disse tribuna nel ra. Era tipo Barbablù. Arrivavo in tribuna, ve- ai nostri, siete quelli seri, quelli perbene, quel- 1963. La sua fu devo quella figura enorme in mezzo al campo li umili, tra voi e loro c’è di mezzo l’oceano, di la «grande e mi prendevano i brividi. Ero terrorizzato». più dell’oceano, c’èdimezzolavolta celeste, Inter» allenata A proposito. Lo sa che non possiamo non per come vivete, per come state in campo, e in- da Helenio parlarne? Ci accuserebbero di insabbiare... somma il derby di Milano, concluse Bianchi, Herrera e piena «Mi è tornata in mente in questi giorni, ero ● Steven non possono mica vincerlo quelli lì. Altrimenti di campioni convintod’avere rimosso tutto... Di quella Zhang (foto), non sarà stato un vero derby di Milano...». inarrivabili sconfitta per zero a sei, ricordo i pianti». 29 anni, Segnarono Seno, Jonk e Berti. Di chi? presidente «Pre-partita, scendo negli spogliatoi, dopo «Della squadra». dell’Inter l’arringa di Bianchi il medico si avvicina e dice: Dopo? e di Suning “Presidente, Seno non sta in piedi, ha un gi- Il campione «Durante. All’intervallo. Scesi nello spoglia- International, nocchio più che malandato, rischiamo di rovi- Moratti in posa toio e qualcuno piangeva». divisione nargli la carriera”. Ne parliamo con Bianchi, e con uno dei In senso figurato? internazionale Bianchi valuta che non è il caso. Senonché...». più importanti «Letterale. Lacrime vere,copiose. Non è di Suning Senonché? acquisti possibile, pensavo, questi qui piangono... Non Holdings Group «Seno aveva drizzato le orecchie... S’impun- della storia ci potevo credere. Piangevano davvero...». tò: “Se pensate che salti il derby, con permesso nerazzurra Come ne uscì? ● Il 28 giugno ma siete matti”. Giocò e naturalmente fece una (nella 1997): «Il calcio, a volte, è imprevedibile; forza e co- 2016, dopo prestazione straordinaria, gol incluso». Ronaldo. raggio, dissi, ci basta un gol e possiamo torna- l’acquisto del Come tuttelecose dell’esistenza, ci si fa Il «Fenomeno» re a sperare. Forza e coraggio». 68,55% delle l’abitudine anche a un derby? arrivò dal Invece? quote dell’Inter «È dura. L’importante è non arrivare all’os- Barcellona «Sullo zero a cinque lasciai lo stadio». da parte di sessione di Berti. Attaccava un mese prima: E il giorno dopo? Suning, Zhang “Presidente, c’è il derby”. E io: “Berti, lo so be- «Niente». entrò nel Cda nissimo, ma mancano quattro settimane”. La Come niente? del club con volta dopo: “Presidente, ci siamo”. “Berti, stia Il tricolore «A meno che ci fosse stato dolo, le strigliate altri quattro tranquillo, ci sono prima altre partite”. A due Ancora un gol erano inutili. Non serve l’autorità, a danno fat- dirigenti del settimane di distanza: “Presidente, non dormo di Milito, e a to. Devi sostenere, consolare, tirare su il mora- gruppo cinese per il derby”. Inutile parlare dei giorni imme- l’Inter le. All’autorità ricorri altrevolte, quando la diatamente a ridosso». conquista lo squadra vince e rischia di cullarsi sugli allori. È ● Presidente E tutti gli altri calciatori? scudetto. un po’ come con i figli. A proposito, non so an- dal 26 ottobre «Mai nessuno come lui. Berti era in trance, L’anno è il cora se andrò allo stadio a vedere il derby, de- 2018 (dopo ogni funzione vitale sintonizzata sul derby. Per 2010, quello del cideranno loro. Se uno domanderà: “Papà, la Erick Thohir), certi versi, posso capirlo. Mi succedevada Triplete. Moratti vediamo insieme in televisione?”, ecco, starò a è il più giovane bambino. Uscitodallo stadio, erotalmente viene portato casa. Sei felice quando sono felici. Non cambia a ricoprire la stremato dalle emozioni che mi addormenta- in trionfo dai mai, per tutta la vita continui a considerarli co- carica nella vo in macchina. Mi sedevo e gli occhi si chiu- suoi giocatori me i tuoi bimbi, indipendentemente dall’età». storia del club devano da soli». Non le abbiamo ancora chiesto il suo der- nerazzurro by preferito. «Il 1960. Uno a zero. Perché Herrera si inven- tò questa mossa vincente, che a qualcuno par- La mia stracittadina preferita?Il1960, ve l’ennesima follia di HH: l’ala tornante Bicicli in marcatura su Sani, alla fine talmente asfis- vinciamo conungol di Picchi. EPicchi siato da alzare di peso Bicicli e lanciarlo in aria. E poi, poi perché segnò Picchi. E Picchi, come rimarrànei secoli uno dei più grandi capitani Facchetti, non avrebbe potuto essere capitano della nostrastoria. Insieme aGiacinto se non dell’Inter. E farci vincere il derby». ❞ © RIPRODUZIONE RISERVATA Corriere della Sera Domenica 9 Febbraio 2020 5

la guida di Giovanni Invernizzi. Ma le cose si mettono subito male per i velenosa delle sue. Poco prima della mezz’ora il Milan sfiora il pareggio predominio territoriale dei rossoneri nel resto del match: l’Inter sorniona rossoneri: in avvio colpisce la traversa, poi con , ma subito dopo viene punito da un contropiede e spietata vince il derby. Presto effettuerà il sorpasso che la porterà a all’undicesimo Mariolino Corso batte Fabio Cudicini con una punizione concluso di testa da Sandro Mazzola, 2-0. Non serve a nulla il conquistare l’undicesimo scudetto della sua storia. Silvio Berlusconi èstato propietario del Milan dal 1986 al 2017. Ha il record dei titoli vinti

di Maurizio Giannattasio

RESIDENTE Berlusconi riavvolgiamo le lan- cette della storia. È il 6 aprile del 1986, il suo Pprimo derby da presidente del Milan. Al 77’ un diciannovenne di nome Giuseppe Minau- do deposita il pallone in rete.Finisce1a0 per l’Inter. Se lo ricorda? «Lo ricordo. Erodiventatopresidentedel Milan da poche settimane, salvando il club dal fallimento. Non era ancora il mio Milan, era la squadra che avevo ereditato dalle gestioni pre- cedenti. Ma certamente quel risultato mi fece male». Se dovesse fare un bilancio dei derby vinti e persi? «Il bilancio è sempre positivo perché il der- by è sempre una grande festa. Una gara che ha Sorrisi Silvio Berlusconi, 83 anni, proprietario del Milan dal 1986 al 2017. In questa foto solleva la Coppa dei Campioni, nel 2007, dopo la vittoria 2-1 con il Liverpool ad Atene una magia unica, che prescinde dalla posta in gioco e dalla situazione in classifica. È sempre come se fosse una finalissima. Come certoi lettori sanno, grazie al Milan, io sono tuttora il presidente di club che ha vinto più titoli nella «Quella volta storia del calcio mondiale. Eppureposso ga- rantire che i derby mi davano le stesse emozio- ni dei più importanti scontri internazionali». Quello più bello? «La doppia, combattutissima semifinale di Champions, nel 2003. Ci giocavamo davvero che strigliai il mister tutto, in quella stagione straordinaria per il calcio italiano, nella quale tredelle quattro squadre semifinaliste nella massima competi- zioneeuropea erano del nostroPaese. Elimi- nammo prima l’Inter a Milano e poi superam- mo la Juve nella finale a Manchester». perché vinse 6-0» Il ricordo più amaro? «Unaltroderby di Champions, quello nel 2005, che dovetteessereinterrotto per le in- temperanzedialcuni irresponsabili. Dida, il nostroportiere, fu raggiuntodaunpetardo nosciuto tanti giocatori. Grandi campioni e che gli fece male. Naturalmente si trattò di un All’Arena giocatori normali. Chi èstatoilcalciatore Al vertice piccolissimo gruppo di tifosi. Tutti i sostenito- Nel 1986 Silvio più amato? ri dell’Inter edel Milan si sono semprecom- Berlusconi «È difficile rispondere, la storia del mio Mi- portati con grande correttezza. E, a eccezione comprò il Milan lan è stata di grandi campioni, che hanno fatto di quella volta, in tutti i derby non si sono mai dall’allora sognare ogni tifoso, me per primo. Con i miei verificate delle gravi intemperanze». presidente “ragazzi” si èinstauratosempreunrapporto Lei è noto per essere un motivatore. Cosa Giuseppe personale di stima e di affetto. Ma se proprio diceva ai giocatori prima di una partita co- Farina. devo indicarne uno, scelgo me il derby? Il 18 luglio la simbolo della bellezza del calcio, come lo in- «Che a loro erano affidati i sogni di milioni squadra atterrò tendo io. Un protagonista leggendario che la- ● Paolo di persone e davo anche il numero di goal che in elicottero sciò un vuoto incolmabile quando troppo pre- Scaroni (foto), dovevano segnare. Emoltevoltesono stato all’Arena sto dovette abbandonare i campi di calcio. 73 anni, già in esaudito». Un’anticaleggenda la dipinge interista. Techint, E dopo una sconfitta? Una voce rilanciata anche da Vittorio Feltri. amministratore «Esaminavamo insieme le ragioni del risul- Vuole smentire una volta per tutte? delegato di tatonegativo, riflettevamo sugli errori com- La gioia «L’ho smentita sempre. Sono cresciuto mi- Enel ed Eni messi ecidavamo nuove motivazioni per ri- Berlusconi lanista, con un papà milanista, in una famiglia dal 2002 al partire». portato in di milanisti. Mi sono sempre sorpreso di que- 2014, è stato Passiamo aun’altra data storicaeindi- trionfo dai ste chiacchiere». presidente del menticabile per i tifosi rossoneri. L’11 mag- giocatori del Tra qualche anno il derby potrebbe perde- calcio gio 2001 il Milan sconfigge l’Inter per 6 a 0. Milan di Sacchi re la sua cornice, ossia il glorioso San Siro. È dal 1997 al ‘99 Come ha festeggiato? dopo la vittoria d’accordo con Milan e Inter che vogliono re- «Nessun festeggiamento. Si giocò di vener- dello scudetto alizzare un nuovo stadio e demolire metà del ● Il 14 aprile dì, alla vigilia delle elezioni politiche del 13 nel 1988. Meazza? 2017 entrò a maggio, elezioni che avremmo poi vinto e che L’ultima partita «Per me come per tutti i tifosi San Siro è un far parte del avrebbero condotto alla nascita del mio secon- si gioca a Como: santuario, il nostro santuario. Non è solo uno Cda Milan dopo do governo. Io eroaRoma impegnatonella finisce 1-1 degli stadi più belli del mondo, è il teatro nel la cessione manifestazione di chiusura della campagna quale si sono giocate sfide storiche, tanto è ve- del club da elettorale. Ricordo il mio intervento in piazza ro che viene definito “la Scala del calcio”. È an- Fininvest del Popolo, in collegamentovia satellitecon che il luogo dove da bambino, tenuto per ma- all’imprendi- tutte le città italiane e poi il Maurizio Costanzo A Barcellona no da mio padre, andavo trepidante la dome- tore cinese Li Show. Fu una bella prestazione del Milan, fui Il 24 maggio nica a soffrire, a piangere o a esultare con lui Yonghong naturalmentecontentodella vittoria, ma me 1989 la vittoria per il “nostro” Milan. Per alcuni anni della mia ne lamentai con l’allenatore per il risultato ec- della Coppa infanzia mio padre fu lontano da noi, costretto ● Il 21 luglio cessivo. Perché nel calcio, una volta messo al dei Campioni all’esteroper esserestatoindividuatocome 2018, dopo il sicuro il risultato con ampio margine e avendo al Camp Nou ostile al fascismo. Mi mancòmoltoequesto passaggio del in mano la partita, è inutile e ingiusto infierire. contro i rende ancora più preziosi iricordi di quella Milan al fondo Con l’Inter c’èsemprestata una sana rivalità, romeni stagione che mi legano indissolubilmentea americano ma conassolutoreciprocorispettofra due della Steaua lui. Le lascio immaginare quindi se non tengo Elliott grandi club protagonisti della storia del calcio Bucarest. aSan Siro. Ma mi rendo anche contoche in Management ed espressione della nostra amatissima Mila- Risultato tutt’Europa iclub più importanti si sono co- Corporation, è no». finale: 4-0 struiti degli stadi modernissimi, prestigiosi, stato nominato In venti anni di presidenza ha visto e co- con una infinità di servizi. Probabilmente è ve- presidente nutoilmomentodiimboccare questa strada ancheaMilano, ferma restando tuttavia, per me, una precisa condizione». Inutile infieriresesihainmano la partita Quale? «San Sironon può esseresemplicemente Il più amato?Van Basten, èilsimbolo della demolito. Deve diventare il museo della storia nostra e dell’Inter, davvero la nostra Scala del bellezza delcalcio. SanSirodevediventare calcio, un rifugio della nostra memoria edel il museo della storia nostraedell’Inter nostro cuore». ❞ © RIPRODUZIONE RISERVATA 6 Domenica 9 Febbraio 2020 Corriere della Sera Corriere della Sera Domenica 9 Febbraio 2020 7

il DERBY dei destini incrociati

La storia parallela del match raccontata attraverso igesti nascosti negli spogliatoi Ma tra cravatte gialle efrasi di circostanza, anche idirigenti hanno le loro manie CHERCHI Scaramanzie ANDREA

di Carlos Passerini più ritualità: il postoinpullman, la musicache ascolti, il riscaldamento Dai tocchi di Corso da fare da un certo lato del campo, il modo di vestirsi». C’è anche roba cu- riosa. L’ex portiere milanista Pepe Rei- na, da pocopassatoall’Aston Villa, ai biscotti Plasmon raccontavache andavasempreafare ITI escaramanzie. L’altra faccia del benzina in una stazione di servizio, Bomber derby, quella più misteriosa, più na- «che la macchina ne avesse bisogno L’attaccante Rscosta, più intima. Ma comunque ve- oppureno, mentrelanotte prima classe 1941 ra, autentica, umana. Perché riti e sca- mangiavo sempre due toast prosciutto , ramanzie fanno parte del calcio, dello Irituali segreti eformaggio, conunbicchieredivi- all’Inter dal sport, della vita. Èsemprestatocosì, no». Il segreto di Mariolino Corso era 1957 al 1973. Ed è così anche oggi: il calcio cambia, il viaggio verso San Siro: «Sull’autobus Ha marcato evolve, ma certecose restano uguali. il mio posto era sempre il primo sulla 74 gol in 413 La cravatta gialla di Galliani elama- della stracittadina sinistra, nel tragitto chiudevo gli occhi partite giocate. glia bianca di Julio Cesar che contro il e mi ritrovavo davanti allo stadio con i Usava toccare Milan volevasolo quella perché era tifosi che ci aspettavano». tre volte i gradini convinto portasse bene, la carezza alla Nientedinemmeno paragonabile dello spogliatoio porta di Gigio Donnarumma e la bar- peròailivelli di superstizione rag- ba incolta di Beppe Bergomi, i biscotti ché la scaramanzia avolteèanche dini, direttore tecnico rossonero, che giunti da Nereo Rocco ed Helenio Plasmon di Pippo Inzaghi e i tre tocchi strategia, giocodiguerra, duello psi- invece è una mosca bianca: «Mai fatto Herrera, i due istrionici allenatori pro- con il piede sinistro sul primo gradino cologico. Zvone Boban, oggi chef foot- gesti che portano bene, perché ho vi- tagonisti delle stracittadine degli anni dello spogliatoio di Mariolino Corso, ball officer del Milan, semprepiù al sto che ho vinto, perso e pareggiato fa- Sessanta: riti tribali, gesti apotropaici. così simili aquelli del suo epigono centrodel progettodiricostruzione, cendo le stesse cose. Allora ho pensa- Era tanto tempo fa, quando a San Siro LautaroMartinez. Ognuno ha isuoi qualche tempo fa aMilanTv ha am- to fosse meglio concentrarsi solo sulla c’era la nebbia e del derby alla tivù si gesti, i suoi segreti, ognuno se li coc- messo di avere da sempre riti legati al partita e così ho fatto per il resto della vedevano solo i riflessi filmati. Oggi il cola, gelosamente. Li custodisce. An- derby, fin da quando giocava. Con mia carriera». Più forteanche della calcio somiglia sempre più a un video- Goleador che perché, spiegano da Milanello e quell’aria da professore di Storia, ma- scaramanzia. In fondo, conquella gioco e le partite le puoi vedere sul te- Il centravanti da Appiano Gentile, «la scaramanzia teria nella quale è laureato, non si di- classe, non ne aveva bisogno. lefonino, ma la scaramanzia è sempre , pre derby più è segreta e meglio fun- rebbe. Eppure è così. «Non è questio- Certo, anche uno come Bergomi la scaramanzia. Piùfortedella tecno- al Milan dal ziona». E ha regole precise. La prima, ne di scaramanzia, è questione di rit- quantoaclasse non avevaproblemi, logia, più forte del progresso, si nutre 2001 al 2012. fondamentale, è dare gli altri per favo- mi: quando legavo le scarpe, come le però ai riti del derby non rinunciava: non solo di gesti, ma anche di numeri, Ha segnato riti. Sempre e comunque. legavo, per quanto tempo ascoltavo la «Ne avevo uno solo, legato alla barba. di corsi ericorsi. Ediesultanzegià 73 reti in 202 L’hanno fatto tutti in questi giorni, musica, quantecanzoni, quali. C’era- Se vincevo, la domenica dopo la tene- pronte: se segnerà, Ibrahimovic farà il presenze. Tra siadiqua sia di là. L’ad interista Ma- no delle cose molto personali che fa- vo — raccontò in un’intervista al Cor- gesto di Dio; Lukaku sfodererà l’iconi- i suoi riti rotta, per dire, non perde occasione cevo prima della partita». E che conti- riere —. Ma, credetemi, quasi ogni co inchino. Ognuno è libero di sogna- c’era quello per sottolineareche, secondo lui, lo nua afareanche oggi che indossa giocatore ha i propri gesti, che magari re. O di toccare ferro. di mangiare scudetto alla fine lo vince la Juve. Per- giacca e cravatta. Non così Paolo Mal- non sono vere scaramanzie, diciamo © RIPRODUZIONE RISERVATA biscotti Plasmon

● Correva l’anno Misteri, dissidi ebeffe Luoghi e date contribuire alla fondazione del Milan euro e oggi esposto tra le Coppe di Casa Nella foto cricket & football club, come raccontato Milan. Meno dubbi sulla nascita interista La fondazione dei club la Fiaschetteria dalla Gazzetta dell’epoca. Ma la data esatta (da una costola rossonera), il 9 marzo 1908, toscana di via (tra il 13 e il 17 dicembre, per convenzione il quando 43 soci dissidenti (imprenditori e elelocande in Duomo Berchet dove 16) resta incerta, nella nebulosità dei primi intellettuali guidati dal pittore futurista venne fondato anni rossoneri, confermata dalla difficoltà Giorgio Muggiani) operarono la scissione, Beffa della storia, oggi, a pochi passi il Milan nel dagli stessi eredi dei fondatori di trovare riunendosi in piazza del Duomo per dalla Galleria, laddove nacque l’epopea del 1899. Nel 1908 reperti originali («Diavolo smemorato» fondare il Foot ball club Internazionale, con Milan, c’è una boutique dell’Inter. Lì, dove nasce l’Inter scriveva la Domenica del Corriere nel 1949). l’atto costitutivo firmato (sul retro di una 120 anni fa, nel dicembre del 1899, alla L’ultimo è lo Statuto, saltato fuori nel 2015 lettera) al ristorante L’Orologio. Fiaschetteria toscana di via Berchet, tutta la tra i cimeli di una collezione di una Giacomo Valtolina Milano che contava «mise un obolo» per famiglia di industriali, venduto a 94mila © RIPRODUZIONE RISERVATA 8 Domenica 9 Febbraio 2020 Corriere della Sera

il DERBY degli ex einrosa È un derby rimasto nella memoria per il finale rocambolesco, che fu 1979 fondamentale per il decimo titolo del Milan. Il 18 marzo 1979 i rossoneri sono in testa alla classifica, ma accusano qualche difficoltà, l’Inter Avversari evittorie, iricordi di un mito nerazzurro

battereveloceelui mi entra Bergomi, lo stakanov sulla mano: poi ci siamo guar- dati e messi a ridere». Eipresidenti invececome la vivevano? «Moratti, per togliereun delle stracittadine po’ di pressione, al suo primo derby ci disse: “Ricordatevi che il nostro primo avversario è la Juventus”. Vincemmo». Non è un atteggiamento un «Van Basten il più tosto» po’ spocchioso nei confronti dei milanisti? «Ma no, non èspocchia: è la storia. Perlorosiamo noi l’avversario da battere, per noi di Guido De Carolis bili. In quello del 6 settembre la Juve: è dal 1960 che c’è que- 1981 segnai il mio primo gol Carriera sta rivalità». da professionista, all’ultimo Quale allenatoretrasmet- minuto: quel pari ci permise ● Beppe teva la carica maggiore? di passareilgirone in Coppa Bergomi, 56 «Senza dubbio Trapattoni, Italia e eliminare il Milan. L’al- anni, è secondo toccava le corde giuste». troincampionato. Venivamo per presenze Gli uomini di questo derby NO STAKANOVISTA del derby. dall’assurda eliminazione in totali nell’Inter: chi saranno? Beppe Bergomi a 56 anni non Coppa Uefa con il Bayern Mo- 756. Davanti a «Nell’Inter Lukaku. Nel Mi- Uriesceancora atogliersi di naco: da un mio cross nacque lui solo Javier lan dico Ibrahimovic perché è dosso la febbre di «una parti- il gol vittoria di ». Zanetti (858) sempre in grado di fare la dif- ta capace di regalare un’emo- Quali raccomandazioni dà ferenza. Poi i rossoneri hanno zione unica». Campione del un capitano ai compagni? ● Bergomi è il vantaggio di partiredasfa- Mondo nel 1982 a18anni, «Devescattareilsenso di stato capitano voriti, non hanno moltoda bandiera dell’Inter di cui è appartenenza. Quando vince- dell’Inter dal perdere, mentre l’Inter è lì che statocapitano dal 1992 al vo i derby era perché rifiutavo 1992 al 1997. si gioca ancora lo scudetto». 1997: un mito interista. mentalmentelasconfitta: lo Ha vinto uno Scaramanzie pre derby? Come si vivelasettimana scudetto che porti sul petto, il scudetto, una «Una sola legata alla barba, prima del derby? simbolo della tua squadra, è Coppa Italia, la se vincevoladomenicadopo «Con emozione e tensione. un tatuaggio sul cuore». Supercoppa tenevo a tenerla». Però quando salivo la scaletta La sconfitta più dolorosa? italiana e tre Come si vivono sconfittee per entrareincampo avevo «Il primo anno di Sacchi al volte la Coppa vittorie nel derby? quella sensazione di entrare Milan. Non superammo la Uefa «Se perdevo la notte non ci in un luogo ovattato. Può metà campo, in quel derby dormivo. Se vincevoera una sembrareuna contraddizio- non siamo mai esistiti». ● È il più festa. Però il risultatohaun ne, con San Siro pieno di gen- L’avversario più tosto? giovane ad impatto sul campionato: sono te, ma giocare una partita così «Il più difficile Marco Van aver debuttato 3 punti diversi dagli altri, dan- è un piacere. Ne ho disputati Basten, era forte e molto catti- con l’Inter: no una grande spinta». 44 di derby e il bilancio (vado vo. però incar- a 16 anni, 1 Chi lo vince questo? a memoria) per me è in pareg- nava il derby come pochi, co- mese e 8 giorni «Uno guarda la classificae gio: 13 vinti, 13 persi e gli altri me chi cresce nel settore gio- diceInter. Ma non funziona pareggiati». vanile. Unavolta l’arbitrofi- così: il derby è una gara a sé, Quale ricorda con piacere? schia punizione per noi. sempre da tripla». «Due iderby indimentica- Metto la mano sul pallone per Vittoria La festa dopo aver sconfitto la Lazio nella finale di Uefa 1997-98 © RIPRODUZIONE RISERVATA La sfida del cuore del Piscinin: l’atmosfera èsempre unica

reggio e poi nel finale è arriva- Baresi,attesaeamarcord ta la mazzata. Come quando Nicola Berti nel ’90 segnò a cinque minuti dal termine». Tornando indietroquale sfida rigiocherebbe? «Con40anniinmeno «Vorrei avere 40 anni di me- no per rifare tutto il percorso che ho vissuto. Mi manca so- prattutto l’attesa per il derby, l’aria frizzantina fra i tifosi nei rifareiognisingolacosa» giorni che precedono il ma- tch, le speranzedella gente del Milan». I19punti di distacco in classificasegnano una di- di Monica Colombo bene venivatrasmesso solo sparità di valori incolmabile un tempo della gara». In campo per il Milan? L’avversario più duroche «Ma no, i derby van giocati. ha affrontato? ● Franco Tante volte abbiamo ribaltato «Diciamo che i derby gioca- Baresi è nato i pronostici, il divario in certe ti controitre tedeschi, Breh- l’8 maggio partite non conta». me, Mattahaus eKlinsmman 1960: è stato Come si presenta la squa- LMIO primo derby lo giocai sono stati i più tosti. Noi era- campione dra di Pioli all’appuntamen- più di vent’anni fa. Era il 12 no- vamo all’inizio del ciclo di del mondo to? Ivembredel 1978, nell’anno Sacchi e contro quell’Inter an- nel 1982 e «In salute direi. È diventata della Stella. Fu una stagione davainscena lo scontrofra vicecampione più consapevole econvinta bellissima che si concluse con due scuole filosofiche. Il cal- del mondo nel dei propri mezzi. Del resto i ri- lo scudetto. Control’Inter cio di Arrigo contro quello del 1994 con la sultati danno morale, la squa- portammo a casa una vittoria, Trap. Ma poi in vent’anni ho nazionale drasista riprendendo. Il Mi- grazie al gol di Maldera, e un duellato contro un osso duro lan ha tutto per creare a Conte pari nel ritorno. Di quegli an- come Altobelli e un campione ● Nel corso qualche problema». ni ricordo l’atmosfera pazze- come Rummenigge. Avversari della sua FattoreIbra: dopo il suo sca che avvolgeva le sfide». mica semplici da marcare». carriera ha arrivo la squadra non ha mai FrancoBaresi rincorrecon Il derby che porta nel cuo- sempre perso. nostalgia ed emozione il filo re? militato nel «Con il suocarisma Zlatan della memoria. Alla soglia dei «Quello del 1984 che termi- Milan, dove ha trasmette positività. Abbiamo 60 anni (li compirà l’8 maggio nò 2-1 per noi grazie al fanta- giocato per avutodirecenteuncalenda- prossimo), il Piscinin èilcu- stico colpo di testa di Hateley. venti stagioni rio agevole eloabbiamo stode della storia del Diavolo. Venivamo da anni difficili e (quindici da sfruttato, recuperando anche «Il derby è una partita unica, per il Milan fu un segnale di capitano) dal partite che due mesi fa magari vista in tuttoilmondo. Ora riscossa. Ma anche quelli che 1977 al 1997. sarebbero state perse». nell’era dei social edelle pay giocai conmio fratello in In squadra L’Inter inserisceEriksen tv è un evento mediatico paz- campo dall’altra parte: in è il secondo ma perdeLautaro. Quanto zesco, dove ogni particolare è qualche occasione eravamo calciatore con conta l’assenza dell’argenti- amplificato. Quando ho ini- entrambi capitani. Unabella più presenze no? ziato non era così: solo i pochi soddisfazione». «Beh, Martinez ha qualità, eletti che riempivano San Siro La ferita che brucia di più? è veloce. Speriamo che la sua potevano gustarsi per intero «In generale quelle gare mancanza in campo si senta». lo spettacolo. In tv se andava che sembravano avviate al pa- Esultanza Finale Coppa Campioni 1990 a Vienna: baresi solleva il trofeo © RIPRODUZIONE RISERVATA Corriere della Sera Domenica 9 Febbraio 2020 9

sembra più fresca. Succede tutto nel secondo tempo. Nerazzurri in raddoppiando a 11 minuti dal novantesimo. Sembra finita, ma subito il sbanda. E ancora De Vecchi allo scadere scocca un tiro da fuori che forcing: il portiere milanista Ricky Albertosi para un rigore di Sandro rossonero Walter De Vecchi accorcia le distanze, 2-1. Il Milan ritrova s’insacca nella rete di passando tra una selva di gambe. È Altobelli, ma poi segna e «Spillo» si prende la rivincita energia e si lancia disperatamente alla ricerca del pareggio, l’Inter un clamoroso 2-2, stella in vista per i ragazzi di . Regina Baresi, in maglia nerazzurra dall’età di 12 anni

provincia. Non deveessere «Battute, niente sfottò: necessariamenteSan Siro, può anche essereuno stadio nuovo purché ci sia un con- torno adeguato, un’ambienta- zione seria etantepersone a come fra papà elozio vederci. Oggi non abbiamo un seguitocosì ampio: San Siro sarebbe quasi... sprecato». L’Inter Women, alla prima stagione in A dopo la riforma L’Inter èscelta di vita» del campionatofemminile, galleggia a metà classifica. «È una stagione di transito. La squadra ègiovane, c’èun allenatore nuovo (Attilio Sor- di Gaia Piccardi bi): ci stiamo tutti ambientan- Erede do, poi cercheremo di gettare le basi per crescerecome ● Regina gruppo eper raggiungerele Elena Baresi, squadre al vertice». classe 1991, Lei giocainnerazzurroda è il capitano 14 anni: bandiera come il pa- EGINA Baresi, 28 anni, figlia dell’Inter pà e lo zio. di Giuseppe e nipote di Fran- Women «Ah, io non mi sposto. Dav- Rco,capitano dell’Inter don- vero non mi vedo giocare con ne, qual è il suo più antico ri- ● È figlia nessun’altra maglia. Con l’In- cordo legato al calcio? di Giuseppe tersono anche scesa in serie «Le foto sulle mensole di Baresi, ex B: questa maglia èuna scelta casa e San Siro: da quando pa- capitano di vita». pà si è ritirato, mi ha sempre dell’Inter, Regina lei ha 28 anni: crede portata allo stadio». e nipote di che il professionismo del cal- La prima volta? Franco cio femminile verrà approva- «Eropiccolissima, avrò Baresi, to prima della fine della sua avuto 5 anni...». bandiera carriera? L’episodio calcisticoche del Milan «Tanti passi avanti sono già l’ha segnata di più? stati fatti. Io saròcomunque «L’arrivodiRonaldo all’In- Bandiera Regina Baresi, attaccante, è entrata nelle giovanili dell’Inter da dodicenne: oggi ha 28 anni ● Veste contenta di aver contribuito». ternel giugno 1997, il mo- la maglia Un cimelio interista da cui mentoincui ho deciso che Milano e lì eravamo tutte fem- due grandi professionisti, mini odonne, il derby èuna nerazzurra nonsiseparerebbe per nulla avrei fattolacalciatrice. Con mine». quindi nessuno sfottò». partita che fa sempre parlare, dall’età di 12 al mondo? la maglia n.9 come lui». Derby del cuore? E mamma, in tutto ciò? fosse solo per il gustodi anni. «Ho «La maglia concui abbia- Anche lei ha cominciato «Nessuno in particolare, ne «Anche leicalciofila sfega- schierarsi». scelto mo vintolaserie Bl’anno giocando contro i maschi? ho visti talmente tanti...». tata, sennò come resisteva?». Con tuttoilrispettoper il di giocare scorso, la maglia di Diego Mi- «A scuola e all’oratorio, per Come si viveva la vigilia del Quantoèimportanteper Breda di Sesto e il Brianteo di vedendo lito e il pallone della mitica fi- forza. Al momentodifarele derbyincasa Baresi? Chi so- tutto il movimento aver dota- , quantoèrealizzabile Ronaldo» nale di Champions League a squadre avvertivo sempre una matizzava di più l’attesa? to la Serie Afemminile di un il sognoche le ragazzesbar- Madrid nel 2010». certa diffidenza: venivo scelta «Mio papà e lo zio si senti- derby milanese grazie alla chino un giorno a San Siro? Pronostico per il derby? per ultima. A 12 anni sono en- vano al telefono, magari ci dell’Inter? «Siamo abituateacampi «Guai! Pura scaramanzia».

trata nelle giovanili dell’Inter scappava la battuta ma erano «È stato fondamentale. Uo- piccoli e, al massimo, stadi di © RIPRODUZIONE RISERVATA Valentina Giacinti, bergamasca al timone delle rossonere

di Ronaldinho, che per festeg- «Finalmente il carattere giare fece un balletto». Quando il derby femminile di Milano potrà svolgersi in un contesto nobile? «Intantoèimportanteche Ma io tifo Atalanta una sfida così prestigiosa, in grado di attirare pubblico, sia tornata in . Certoche sogniamo di giocare a San Si- ro,peròpieno: dobbiamo eilmio idolo èVieri...» darci da fareper allargarela popolarità e il seguito del cal- cio femminile in Italia». Valentina che fine hanno fattotuttelebambole cui da bambina staccava la testa per Punta prenderla a calci? «Ne sono sopravvissute ● Valentina due, ce le ho ancora: una è de- Giacinti, capitata; all’altra, che è più ca- classe 1994, rina, ho risparmiato la testa!». attaccante: Il suofuturodacalciatrice ALENTINA Giacinti, 26 anni, è capitano è mai stato in dubbio? capitano del Milan con il vi- del Milan «Era il mio sogno da picco- Vzio del gol e con il cuore, nel la. Ascuola il maestromi calcio maschile, altrove. ● È nata chiedeva: Giacinti perché non «Sono bergamasca: tifo per a hai fattoicompiti? Eio: per- la mia Atalanta!». ed è cresciuta ché ero impegnata a giocare a Rapporti con l’Inter? nelle giovanili pallone! Tanti professori mi «Mi è sempre stata antipa- dell’Atalanta hanno scrittoalla fine del tica, soprattutto avendo geni- Mondiale in Francia, dove con tori juventini. Però il mio cal- ● La prima l’Italia asorpresa abbiamo ciatore preferito ha indossato volta che è raggiunto i quarti di finale: al- la maglia nerazzurra». stata lora era vero, ce l’hai fatta!». Trattasi di...? al Meazza Il professionismo per le «Bobo Vieri. Da bambina aveva 5 anni, giocatrici è un gol realizzabi- eropazzamenteinnamorata Capitano Valentina Giacinti, 26 anni, capitano del Milan Women: «La prima volta a San Siro avevo 5 anni» «per una le o un frutto proibito? di lui. L’anno scorso l’ho co- partita Milan- «A breve lo avremo. Il Mon- nosciuto in tv, a Tiki Taka: mi Il Milan Women era partito Manuela Giugliano, concui Lottiamo con Fiorentina e Ro- Juve — diale ha avutouna grande tremavano le ginocchia. Oggi alla grande, poi ha un po’ per- mi capivo con uno sguardo, è ma: sappiamo che non pos- racconta —. eco, nel 2021 ci saranno gli ci seguiamo sui social». so il passo. Perché? passata alla Roma. Bisogna siamo più sbagliare». Lo stadio Europei. Non si può più Un milanista che la emo- «È cambiatoiltecnico, da riadattarsi. Mi scrivono: cam- La prima volta a San Siro? è impressio- aspettare». ziona? Carolina MoraceaMaurizio bia numero, che porta sfortu- «A 5anni, Milan-Juve. Sta- nante: Si sbilancia in un pronosti- «Zlatan Ibrahimovic. Il suo Ganz. E non è che essere alle- na. Ma io so che stodando dio impressionante: già da già da fuori co per il derby dei maschi? arrivo a Milano mi ha fatto lo nate da un uomo sia diverso: tantoalla squadra anche se fuori, emoziona». emoziona» «Ho buone sensazioni: stesso effetto di Vieri. L’adre- con il mister, che ha una sen- segno meno». Il derby che non dimenti- questo Milan con Ibra ha tira- nalina che si è portato dietro sibilità particolare, mi trovo Obiettivo stagionale? ca? to fuori il carattere». al Milan ha contagiatotutti, benissimo. Però abbiamo rin- «Qualificarci per la Cham- «Finesettembre2008, Mi- G. Pic. uomini e donne». novato tutto il centrocampo e pions, cioè arrivare seconde. lan-Inter 1-0 con rete decisiva © RIPRODUZIONE RISERVATA 10 Domenica 9 Febbraio 2020 Corriere della Sera

il DERBY degli appassionati Avete presente il centravanti rossonero inglese Mark Hateley che sale in 1984 cielo per colpire di testa, sovrastando l’ex di turno, ? È Bar, circoli,l’icona di un’interacimeligenerazione di tifosi del Milan, oltre che il gol decisivo

In divisa I tifosi neroazzurri del club «Milano Interista» davanti alla loro sede la Maison des Delices dietro piazzale Lotto: prima della partita contro il delle 12.30 si sono ritrovati a fare colazione (foto Stefano De Grandis) «La mia adolescenza in un pallonetto»

di Stefano Landi Quel gol di Ronaldo scolpito nella giornata segnata degli scontri tra Ieri e oggi ultras mentreaRoma morivasugli nel cuore. Chi va al Meazza spalti Vincenzo Paparelli. Tremomenti ce li ha scolpiti sul con la febbre a39echi non cuoreanche AlessandroAuletta, che da bambino venivaportatodal padre ci va per eccesso di tensione solo nelle partite minori perché teme- NTANTO la nostalgia. Perché èvero va che quelle di cartello fossero peri- che oggi c’èl’Inter di Antonio Conte, Racconti di vita nerazzurra colose. Anni di naziskin, monetine e Idelle ambizioni della proprietà cine- arance in campo. «Poi la folgorazione se, della ritrovata lotta per lo scudetto. da una generazione all’altra nel derby della staffilata di Nicolino Però una volta, in particolare ai tempi Memorabilia Berti che abbatteSebastiano Rossi. Il di GiacintoFacchetti eMassimo Mo- Dall’alto, lo pallonettodiRonaldo simbolo della ratti, tifare Inter , soprattutto nella set- striscione nel mia adolescenza e il rigore parato da timana del derby, era diverso. «Perché 2003, una tifosa Julio Cesar aRonaldinho nel derby si viveva di serate, riunioni. Oggi si sta chetti, segno del destino, conPizza- con la maglia di della maturità», ricorda Alessandro. sui social». Milano Interista, uno dei balla a difendere, si fa per dire, la por- Zanetti, un Ma èandando ascavare nel biancoe rari casi di club in città, nasce che era ta rossonera», ricorda. Srotolando il vecchio biglietto neroche escono iricordi da pelle il 2003: «Due giorni dopo il derby più rullino, Luca di derby ne ha visti 104. di un derby vinto d’oca. EnricoCanosi si ributta nella maledetto, che ci costò l’eliminazione Luca Trentani, 57 anni, milanese e an- stracittadina del 1971, un 2-0 congol dalla Champions, decisi che era il mo- ti-milanista, invecehasmesso di an- di Corso eMazzola: «Era il famoso mento di una ripartenza» — racconta dare allo stadio: «Perché è l’unica par- derby scudetto di una annata fantasti- Luca Cipriani —. Perché è difficile tro- tita che soffro e non me la posso per- ca sotto la guida di Robiolina Inverniz- vare uno spazio. Ma resistelanostra mettere», dice. Debuttòallo stadio zi subentrato al sergente di ferro Heri- missione: quella di promuovere un ti- con papà nel ‘67 in un 4-0 timbrato an- berto Herrera. Tanti bellissimi ricordi fo sano nel rispetto degli avversari. Vo- che da Suarez. Ricorda i gol di Bonim- —ricorda —. PoiunMilan Inter 1-5 gliamo portare più gente possibile al- ba e quelli di «Evaristo scusate se insi- spettacolare del ‘74. Un 2-2 da brividi lo stadio, sfruttando le agevolazioni sto» sottoildiluvio con39difebbre con gol di Kalle Rummenigge nell’85 previste per i soci e con un’intensa at- in una splendida giornata di sole per tività di trasferimentodegli abbona- Il fondatore poi arrivarealmiticogol di Berti al- menti liberi a prezzi calmierati, tra so- l’85esimo minuto in uno 0-1 fuori casa ci possessori della tessera del tifoso», nel ‘90 in uno stadio tuttorossonero dice Luca , mentre si consuma a suon Cipriani, il manager «battezzato» da Facchetti tranne la curva nord dell’Inter». di brioche e caffè lunghi la vigilia del Un piccolo ma soffertosondaggio lunch match contro il Cagliari in una interno ed ecco usciregli alfieri da panetteria al Portello. Allo stadio sono l timone del club glielo consegnò libero coordina l’attività della derby: Facchetti, Boninsegna, Oriali, oltre 110 abbonati, sparsi e seminati in . Luca Cipriani, associazione che oggi conta 325 Zamorano, Simeone, Stankovic, Mili- I soci, tra cui Adelio Moro, storico to, Icardi e ora il totem Lukaku. Milan- vari settori dello stadio e lo striscione 53 anni, ha fondato «Milano issato al secondo blu, che poi sarebbe Interista» nel giugno 2003, come amico di Facchetti, il professor Inter èanche eforse soprattutto la curva dei cugini. reazione al derby di Champions che Franco Lodi ex direttore dell’istituto l’emozione delle coreografie, le sfide C’è il giorno della partita, ma si con- costò l’eliminazione all’Inter dopo il di Medicina legale, uno dei luminari del tifoavoltepartoriteper mesi. Le vive col tifo nerazzurro attraverso chat doppio pareggio. È uno dei rari casi di tossicologia, le giornaliste Silvia bandiere, i tamburi, gli amici e le cop- e ogni altro mezzo. «Il mio debutto nel Fedelissimo di club nato e cresciuto nel centro Brasca di La7 e Lella Confalonieri di pie che arrivano insieme mano nella derby è nel ’73: avevo 7 anni. In piena Luca Cipriani, della città. Cipriani è nato a Milano Mediaset, nipote di Fedele. È stato mano con le sciarpe diverse al collo e austerity da crisi petrolifera, con Mila- 53 anni, ha nel ‘66, laureato in Economia, fa il socio anche Enrico Mentana. escono rischiando il divorzio per col- no in ginocchio etutti allo stadio a fondato il club dirigente d’azienda e nel tempo © RIPRODUZIONE RISERVATA pa di un rigore non fischiato. piedi o in tram: 5-1 per noi, segnò Fac- nel 2003 © RIPRODUZIONE RISERVATA Corriere della Sera Domenica 9 Febbraio 2020 11

del derby disputato il 28 ottobre 1984. Il match comincia male per i Liedholm non si abbatte e poco dopo la mezz’ora pareggia su azione bravissimo , qualche buona parata di Giuliano Terraneo e il rossoneri, con un’incornata vincente di Sandro Altobelli al decimo manovrata con , servito bene da Pier Paolo Virdis. derby è del Milan. In campionato non succedeva dal 1978: dopo anni Laminuto, su cross di Karl-HeinzsfidaRummenigge. Ma la squadra di Nils Poi nellaFuoristadioripresa lo stacco imperioso di Hateley che batte il pur difficili e due retrocessioni, il Diavolo è tornato se stesso.

A tavola Il gruppo di storici tifosi rossoneri a tavola in un’osteria della Stadera mentre sfogliano gli archivi sulla storia del derby con dentro i ricordi di decenni sugli spalti a San Siro (foto Stefano De Grandis) «Una bibbia di duelli ne ho vissuti 130»

Tuttelepartiteconservate vesto mai di neroazzurro, anche nella Ieri e oggi vita». È (sempre) vero che il derby du- gelosamenteinunarchivio ra tutta la settimana. «Peròsisale di giri avvicinandosi allo stadio in moto- El’etichettadeirossoneri rino, quando ai semafori ti guardi ma- le con quelli che hanno la sciarpa di- «casciavitt»controi«bauscia» versa», aggiunge Ilaria. «Io preferisco ONO generi di sofferenza diversi. Se quelli in trasferta, che vivo da sempre sei ragazzino il derby sono gli sfottò in nonèmaitramontata: in curva, perché li senti il vero senso Scorridoio a scuola il giorno dopo. Cre- delderby», aggiunge MauroBusnati, sci, diventi grande, ma l’angoscia è la «Resisteancoranellospirito» maglia di Jo Jordan con le lettere che stessa anche se ne hai acurriculum Memorabilia vengono giù tanto l’ha ammortizzata. più di cento. Èl’ora del bianchino in Dall’alto, alcune Fedelissimo alla causa e pure metodi- una trattoria dello Stadera, covo del ti- figurine del co. Dal ‘72 li ha visti tutti, andata e tra- fo rossonero. Una cosa che unisce pa- passato, un sferta. «Compresi quelli delle fughe dri efigli. Econsolida amicizie nate non sarebbe venutocosì bene», dice biglietto di una dal militareche facevoaSalerno. Ho sui banchi di scuola. «Una partita che Ilaria Calamandrei, quota rosa del cir- trasferta, un un Excel con tutte le partite che ho vi- non vorrei neanche vedere. Gli interi- colo. Unapartita talmentesacra, che cuscinetto vintage stoallo stadio». Michele Ansani lo sti considerano quella con la Juve, per qui per tutti la prima sconfitta è quasi (Fotogramma) chiamano «il campione della soffe- noi invecequesta èl’unicarivalità», un battesimo che prima o poi ti tocca. renza». Perché ogni volta che lo vedi dice Enrico Tosi. In casa sulla stracitta- «L’Inter èuna squadra velenosa: la prima che inizi la partita attacca con dina ha un archivio, quello che lui, col storia diceche noi giochiamo me- discorsi catastrofici: «Io do sempre massimo della devozione possibile, glio», diceLuigi La Rocca,«l’uomo per scontato che perdi, quello che vie- chiama la «Bibbia del derby». «Non della rotonda» (quella intitolata a Kil- ne è tutto di guadagnato. Il mio primo ne ho visti, ne ho vissuti 130. Nel derby pin dopo la sua battaglia), che arriva fu la sconfitta 5-2 nel ’64, sentita alla della stella feci un voto: a 9 minuti dal- avvoltocome nella copertina di Sno- radio conicugini più grandi che mi la fine sul 2-0 per lorohopromesso opy in una maglia d’epocadicapitan massacrano. I derby se non ci fossero che se avessimo pareggiatomisarei Baresi dell’anno della stella: «Non mi ti allungheresti la vita», dice. chiuso in bagno col cappotto la setti- Mettereinsieme dieci super tifosi mana di Ferragosto». Ovviamenteil Lo storico con un’anzianità importante maturata Milan pareggia elui rischia di essere a San Siro significa anche litigare per buttato fuori di casa dal padre. eleggere i momenti più memorabili di Claudio Sanfilippo, professione La Rocca, missionario-custode dell’eredità di Kilpin anni di battaglie sul campo. Alla fine, cantautore, torna sull’anticaetichetta la sintesi di quasi tre ore di dibattito è del rossonero casciavitt,controil più omeno questa: il gol di sedere bauscia interista: «Una distinzione l tifo può essere un atto di fede. avvenuta il 16 dicembre scorso, (nel senso anatomico del termine) di che esiste ancora nello spirito: il tifoso Ma anche una missione. Quella dopo una battaglia nel nome della Bigon nel ’71, il missile di Seedorf nel- del Milan è più sanguigno. Ho visto gli I memoria durata anni: «Milano era di Luigi La Rocca è il cerchio la rimonta del 2004, il decollo di Hate- interisti picchiarsi tra di lorodopo perfetto della rotonda davanti alla sproporzionata, le strade erano ley sulle spalle di Collovati nell’84 e il una sconfitta», racconta. È sua la sca- nuova sede del Milan al Portello. troppo nerazzurre», ricorda La 2-0 del primo anno di Sacchi conla ramanzia più bella: «Nel 2003 mio fi- Aveva deciso che , Rocca, che nel 1998 recuperò i resti metà campo difensiva intonsa e l’avvo- glio Giacomo aveva3anni, lo tenevo mitologico papà del Milan, di Kilpin, oggi inumati al cimitero cato Prisco che chiede il fischio finale in braccio ogni partita. La finale con la Tifoso avendolo fondato nell’ormai Monumentale di Milano, con il anticipato. Finiscelachiacchierata. Juve ero in Germania: l’ho vista con un Luigi La Rocca, preistoria del 1899, meritasse nome del defunto inciso nel Pure la bottiglia. E a questo punto non pannolino in testa». Milano che guar- 62 anni, tifa l’intitolazione di uno spazio Famedio (s. lan.). vedi l’ora che inizi il derby. da all’Europa: «A volte penso che se il Milan da pubblico a Milano. Cosa che è © RIPRODUZIONE RISERVATA S. Lan. Milan l’avessero fondato dei milanesi quando ne ha 5 © RIPRODUZIONE RISERVATA 12 Domenica 9 Febbraio 2020 Corriere della Sera

il DERBY dei personaggi Badava al sodo il Milan di che avrebbe vinto quell’anno 1994 scudetto e Coppa dei Campioni. Cercava il gol senza affrettarsi, andava a segno e poi chiudeva gli spazi addormentando il gioco. Vittoria quasi La scaramanzia dell’architetto Stefano Boeri:sisache vinceranno loro facilmente... «In famiglia sono in sei dall’altra parte della barricata. Il Meazza? Èbellissimo» Passione da archistar «Torno ai popolari»

di Giampiero Rossi A Madrid L’abbraccio tra José Mourinho e : è il 22 maggio AURA? «No, tantosisache il Milan e l’Inter vincerà facilmente...». Stefano Boeri, ha appena Parchitetto, urbanista, docente univer- vinto sitario, presidente della Triennale, ex la Champions assessore comunale alla Cultura, inte- League rista. Tifoso, appassionatodicalcio, allo Stadio capacediimmergersi nell’atmosfera Santiago dello stadio e nello spirito degli sfottò Bernabéu coni«cugini» milanisti. Da sempre, di Madrid spiega, la sua marcia di avvicinamento al derby segue una linea ostentata- mentescaramantica: «Anche l'anno scorso avevo detto che avremmo per- so sia all’andata che al ritorno — dice contenendo la risata —esappiamo com’è finita». Architetto Boeri, quali sono i suoi pensieri in vista di questo derby? «Devodireche ho una certa attesa per la grande sfida tra Lukaku e Ibrahimovic, due giocatori che ammi- ro tantissimo. Lukaku è il classico at- taccantedimovimento, ègeneroso, pulito, appassionato, potente, con an- che un bel profilo etico. Ibrahimovic ha inventato un nuovo modo di gioca- re a calcio, un genio capace di modifi- care il rapporto spazio-temporale con il pallone, perché intuisce in anticipo dove dovrà andare». Questo un approccio da sportivo. bene due filosofie così diverse del cal- verse. Non siamo diretti concorrenti. Ma lei è anche tifoso: come vede l’In- Chi è cio italiano, in questo momento, Con- Vinceranno sicuramente loro, ma il ri- ter alla vigilia di questa partita? te è unico». ● Il progetto sultato riguarderà un’altra parte della «Veniamo da una vittoria dopo tre Enel frattempo èarrivatoanche classifica. Parliamo di una squadra pareggi consecutivi, stiamo soffrendo Eriksen. Inter rinforzata? che ha vinto la Coppa Mitropa». moltosul piano fisico-dinamico. Lo «Senza dubbio èungrande acqui- L’ARENA VERDE Eilcampionatodell’Inter come dicono i numeri dell’ultima partita ca- sto, perché oltre a una buona tecnica procederà? salinga: una squadra che cede il co- porta tanta velocità». «È ancora aperto. Resta una diffe- mando delle operazioni al Cagliari che Ma èarrivatodapoco, potrà già renza sostanziale con la Juventus, che nel primo tempo ha avutoil65per essere protagonista in un derby? però mi sembra un po’ bipolare: è ca- cento del possesso palla... D’altra par- ● Stefano «Spero di sì, perché in Premier Lea- pacediprestazioni che tolgono ogni te, da mourinhano ortodosso, non so- Boeri, interista, gue ha giocato, fino al giorno prima di speranza agli avversari, ma soffre an- no un sostenitore del possesso palla». è nato partire per l’Italia, e ad alti livelli». che della sindrome sarriana IIC: Im- Quindi non è tra gli interisti entu- nel 1956: Quella controicugini, tuttavia, provvisi Inaspettati Crolli. Ma credo siasti della guida di Antonio Conte? architetto, non è mai una partita come le altre. che alla fine vinceranno la Champions «No, no, calma. Voglio dire che tra urbanista, «È vero, ma anche se non ci sarà bi- League, anche quest’anno». Conte e Sarri io resto legato alla linea docente sogno di daremotivazioni all’Inter, Si giocherà a San Siro... Herrera-Trapattoni-Mourinho, alle ri- universitario Conte in queste cose è bravissimo. In- Stefano Boeri — con Fabio «Uno degli stadi più belli del mon- partenzefulminee ealcontropiede fatti una delle cose che mi piacedi Novembre, Marco Balich e gli do. Io sono tornato ai “popolari”, per- perfetto di una squadra solida. E Con- ● Guida questa stagione èproprio vederela ingegneri della società Arup — è ché ci si trova tra i veri tifosi, passione te fonde l’idea trapattoniana di una di- la Triennale squadra così coesa e determinata». autore di un progetto per il nuovo pura e la visuale è ottima». fesa impenetrabile e di un centrocam- ed è stato E poi ci sono i Milanisti... stadio che però le società hanno Ma lei avevainmenteun’altra po che non fa possesso palla, conla assessore «Eh già e io ho due fratelli e quattro lasciato nel cassetto (sopra il struttura? squadra corta e il pressing alto di ma- comunale nipoti con questa brutta malattia... Ma «render» pubblicato da «Sì, avevoimmaginatouno stadio- trice sacchiana. E nel saper combinare alla Cultura quest’anno giochiamo in due serie di- Dagospia): l’impianto è bosco, un luogo dove la natura preva- immaginato come una sorta di lesse sul cemento. Non sono riuscito a «Bosco orizzontale» (ha elementi convincereMilano ma ce lo stanno Noncisaràbisogno di dare che ricordano il Bosco Verticale chiedendo in altre parti del mondo». firmato dallo stesso Boeri). La Cosa dice al milanista della pagi- motivazioni all’Inter,Conteinqueste quantità di verde all’interno e na accanto, Matteo Salvini? all’esterno dello stadio è proprio «Gli farei bonariamenteuna do- cose èbravissimo. Mi piace vedere quello che colpisce del progetto. manda maliziosetta: quale è per te la la squadracosì coesa edeterminata Sul tetto, una pista d’atletica. Mitropa Cup della politica italiana?». ❞ © RIPRODUZIONE RISERVATA

● «Domenica del Corriere»\1 Goleade del Dopoguerra Emozioni insuperabile. Solo qualche mese prima non la prende certo bene. Al bomber Il 6 febbraio del della rimontona interista, infatti, un’altra franco-ungherese Nyers risponde poi Le 19 reti in dodici mesi, 1949, 60mila «vivace partita» (si legge sulla Domenica Gunnar Nordahl appena arrivato in spettatori del Corriere del 13 febbraio) fece da rossonero come risarcimento juventino Nordahl eilGrande Toro assistono a una degno prologo. Un 4-4, che fissò dell’avvocato Agnelli dopo il «ratto» di partita vivace, l’asticella dei record: 19 reti in due Pløger: doppietta e 2-4 prima della Se il 6-5 dell’autunno 1949 (raccontato fatta di autogol, partite. Spalti gremiti, 60mila spettatori rocambolesca rete di schiena di Lorenzi alle pagine 2-3 di questo inserto) si errori e illusioni paganti, 25 milioni di lire d’incasso, è un (3-4) e del pareggio di Nyers. Tre mesi ricorda spesso come una delle partite più sugli spalti valzer di emozioni. Storico l’1-1 dell’Inter, dopo, Superga: lo schianto del Grande spettacolari del calcio italiano, qui vale la un autogol rossonero con l’attaccante Toro, proclamato campione d’Italia. pena ampliare il ragionamento all’intera «Veleno» Lorenzi che cerca di (g. valt.) annata 1949, insuperata e forse abbracciare l’autore, Gratton, il quale © RIPRODUZIONE RISERVATA Corriere della Sera Domenica 9 Febbraio 2020 13

sempre assicurata. Il 20 marzo 1994 il Diavolo affronta un’Inter staccata tanta noia. Ma il finale della partita è palpitante. A quattro minuti dal Non ci sta però l’inesauribile , cannoniere rossonero di di 16 punti e il copione sembra ripetersi. Milan in vantaggio con termine Totò Schillaci va in gol con un guizzo sotto porta su azione di quella stagione trionfale, che allo scadere con un gran tiro da fuori area un’autorete sfortunata di Beppe Bergomi su tiro di Dejan Savicevic, poi calcio d’angolo. Sarebbe il tipico pareggio che non fa male a nessuno. condanna i cugini e manda in paradiso la Curva Sud. «Ero in via Forze Armate ehodetto: se vinciamo torno arifornirmi sempre qui. Così fu» Ora Matteo Salvini vuole il bis. «Seguo il Milan da quando era in B: non salgo sul carro...» Passionedapolitico «Ilvotodalbenzinaio»

di Marco Cremonesi A San Siro «Undici maggio 2001 e questa data», come cantano gli ultrà, «non la scorda più UN derby di qualche anno fa, racconta nessuno». Fu la Matteo Salvini, «parcheggiai in via vittoria con più Adelle Forza Armate, vicino a un benzi- ampio margine naio. Mi dissi che se avessimo vinto, mai realizzato. sarei andato a fare benzina per le dieci Nella foto, i due volte successive soltanto in quel ben- eroi della sera, zinaio, per me non proprio comodo. Comandini Ma così fu…». Salvini è milanista per- (tripletta, sotto) sino da più tempo di quanto è leghi- e Shevchenko sta. E anche se nel calcio «non esiste più la poesia di un tempo» lui conti- nua a guardarlo, a parlarne e, di questi tempi, a fumare di rabbia. La gufi pure, segretario: oggi vin- cete? «Ma sì. Di tibia, di autogol, di rim- balzo… Tutto, purché si vinca. Nean- che mi ricordo l’ultima volta...». Come fu che diventò milanista? «Alle elementari, icompagni, gli amici… Ma erano gli anni in cui il Mi- lan era in B, non posso essere accusato di tifareper la squadra vincente. Mi piacevano i colori, quello spirito...». L’immagine del papà che porta il figlio su per le rampe di San Siroè una fotografia anche sua? «In realtà con mio padre, che è mi- lanista, sarò andato allo stadio tre vol- te.Non èmai statoparticolarmente infiammato. La mia immagine da fossi andato, saremmo passati». to all’Inter? bambino è quella di me a bordo cam- Chi è Altre scaramanzie? «Mai! Ci butterebberofuori al pri- po, allora ci si poteva arrivare, una «Tante. Alcune che non si dicono, e ● La parola mo turno egli interisti me li dovrei grandissima emozione». poi le classiche: la sciarpa che è sem- sentire un anno. Qualche anno fa, con Il primo derby della sua vita? pre la stessa, i posti allo stadio che de- l’Inter lì lì per vincere lo scudetto an- «Mi pare quello del marzo 1985, 2 a vono essere quelli». LA FESTA ULTRÀ dai a Brescia o a per non ve- 2, mi ricordo igol di Rummenigge e I campioni di una vita? dereitifosi scatenati. Hahahaha, poi Vinicio Verza, a tempo quasi scaduto». «: è il Milan. E poi, la lo scudetto non lo vinse». Andava anche ai derby fuori casa? meraviglia di Marco Van Basten». Bauscia e casciavid:una rappre- «Certo. Sono le partitedell’anno, E nell’Inter? Chi le piace? sentazione che rimane? non c’è Juve, non c’è Roma, il derby è ● Matteo «Ho sempreinvidiatoBergomi, «Secondo me, la tradizione di una totale. Nella mia camera, dai miei ge- Salvini, classe Zenga e Zanetti. Gente che non cam- tifoseria milanista più operaia un po’ nitori, ho ancora i poster di due derby: 1973, è biava squadra ogni anno». esiste ancora. Però,ècambiatotutto: il gol di Hateley su Collovati del 1984, e segretario L’interista che più ha detestato? la schedina con il nonno, le partite so- quello del 2-0 del 1988 con reti di Gul- federale della «Nicola Berti. Con affetto. Era for- lo alla domenica, una certa poesia è fi- lit e di Virdis. Grande Pietro Paolo!». Lega dal 15 te…». nita. Perciò combatteròperché non Il più emozionante? dicembre 2013 Le sta più sulle scatole l’Inter o la abbattano San Siro. Uno stadio nuovo «Nel 2001 il Milan ha battuto l’Inter Juve? «Io, indagato tra indagati». La ci vuole, senza cancellare la storia». sei azero. Comandini, Comandini, ● Milanista da «L’Inter! La competizione con loro è frase choc viene pronunciata da È tornato Ibra. È contento? Giunti, Sheva, Sheva, Serginho. E io ho più tempo che in mezzoanoi, agli amici, alla fami- Matteo Salvini durante la festa per «Ha subitodatolasveglia auna perso la voce. Poi, i più sofferti: i due leghista: «Ero glia. Mia mamma è interista, la mam- i 50 anni degli ultrà del Milan il 16 squadra dormiente e sognante: quan- di semifinale di Champions, 0 a 0 e 1 a alle elementari, ma di mio figlio Federico è interista, la dicembre 2018 all’. do è partito Suso ho stappato una Fan- 1. E vittoria ai rigori a Manchester. Era mi piacevano mamma di Mirta pure…». Una frase che provocò polemiche, ta, non se ne poteva più. Però, una vol- nato mio figlio, per quello non andai. i colori Firmerebbe per il piazzamento in data l’irritualità di un ministro ta il Milan si costruivasui ventenni: E per scaramanzia: sentivo che se non e lo spirito» Champions in cambio dello scudet- degli Interni (all’epoca Salvini era Ibra è tra i più forti ma se ti devi affida- il vertice supremo della polizia al re a un 38enne, significa che ai vertici Viminale) che presta il fianco al le idee non sono chiare». Ibraèfortemaseciaffidiamo aun popolo delle curve, dichiarato Con Gattuso ha fatto la pace? «nemico» delle forze dell’ordine. «Ma quale pace? Gattuso è un gran- 38enne significache ai vertici le idee In tale occasione fa scalpore anche dissimo eanche se qualche volta ci l’amichevole stretta di mano con siamo stuzzicati sulle formazioni, lui è non sono chiare. Gattuso?Cisiamo Luca Lucci, capoultrà rossonero, il vecchio cuore rossonero. Spero che stuzzicati, lui ègrandissimo condannato per spaccio di droga con il Napoli abbia fortuna». ❞ © RIPRODUZIONE RISERVATA

● «Domenica del Corriere»\2 La sfida Rocco-Herrera Suggestioni Herrera eRocco,con Helenio che —nella argentino volutodaAngelo Moratti. La copertina copertina del 22 aprile 1962 —guarda il Chiamatoinrossonero, Rocco porta acasa eidue portieri beffati del 22 aprile pallone dello scudettoinsaccarsi in rete anche il primo derby, conun3-1 suggellato 1962, dopo sottolosguardo fierodiNereo, simbolo da un’azione inno al contropiede, perdendo dal «gol» del presidente la fine della della compiuta rimonta in classifica. L’altro invecelaseconda battaglia in nome della 60esima portiere(in viola) èNandor Hidegkuti, guerra. Sono itempi di Maldini (Cesare), Occhialetti sul naso ecasacca rossonera, edizione del membrodel golden team ungherese anni Rivera eAltafini () da una il presidenteAngelo Rizzoli allunga il campionato 50, all’epocacoach della Fiorentina, altra parteeCorso, Luis Suarez eGerry Hitchens gambone destro, anticipa il portiere—anzi di Serie A squadra in lizza fino all’ultimo nella corsa al dall’altra. Èl’ottavotitolo per il Milan, idue portieri disegnati da Walter Molino titolo. Rocco eHerrera, Herrera eRocco,è L’Inter lo raggiungerà l’anno successivo. sulla Domenica del Corriere —eporta a l’inizio di una sfida mitica. Il triestino èil Giacomo Valtolina casa lo scudetto1961/62. Sono gli anni di primo, conilPadova,asconfiggereilguru ©RIPRODUZIONE RISERVATA 14 Domenica 9 Febbraio 2020 Corriere della Sera Corriere della Sera Domenica 9 Febbraio 2020 15

il DERBY degli showmen

Il conduttore di X-Factor, nerazzurro, ricorda la disfatta nel giorno del compleanno «Pazzo di Barella, può diventare il nostro Gattuso. Esogno di intervistare Zlatan»

tutto il rispetto mi sono ritrovato con Alvarez ePereira. Ora conEriksen si SiparioCattelan: cambia, sai che stai andando a vedere giocare un artista». Il giocatore da togliere al Milan? «Ibra, un giocatorefondamentale, si vede dall’impatto che ha avuto sulla «Hosemprepaura squadra: lui diventa il centro di gravità e riesce a migliorare chi gli sta intor- no, riesce a far segnare gente che non aveva mai visto la porta». masarebbeora E come rinforzo chi ruberebbe? «Theo Hernandez, mi sembra vera- mente forte e completo». Il derby da perderci il sonno? «Il 6a0,con un’aggiunta tragica, direstituireil6-0» era il giorno del mio compleanno ed è stato il peggior regalo mai ricevuto». Da ricordare? «Il 4 a 0 dell’anno del Triplete anche se forse fu l’occasione persa di rendere

di Renato Franco Quanto tempo ci ha messo a per- donare le tinte bianconere di Conte? Gli avversari più temuti «Zero. Appena ha lasciato la Juven- «Al Milan toglierei lo svedese, tus ho iniziato a pregare il dio Pallone che venisse all’Inter. Noi facciamo i ti- che è un centro di gravità, fosi, e ci dimentichiamo che parliamo e Theo Hernandez, terzino di genteche lavora, di professionisti. veramente forte e completo» RIMA di ogni derby mi assale il pessi- Penso che per ogni allenatore la squa- mismo cosmico, penso sempreche dra più importanteèsemprequella Psucceda qualcosa di nefasto: un rigore che sta allenando, non quella del pas- indietroquel 6a0che prima opoi al novantesimo, un rimpallo, la devia- sato». dobbiamo restituire. Ricordo anche zione maledetta. Anche se negli ultimi Il giocatore dell’Inter per cui batte un 1 a 0 nel 1996 con Centofanti titola- anni ci èandata bene (il Milan non più forte il cuore? re,isacchetti di sabbia davanti alla vinceincampionatoda4anni, ndr) «Barella. Se fossi un ragazzino sarei porta e il gol decisivo di Branca. E il 3 a ogni derby lo vivo così, pieno di pre- pazzodilui. Ha lo spiritodiNicola 2 con gol di Adriano dopo il 90°». monizioni negative». Berti, il mio idolo da ragazzo; può di- Il 24 marzo torna la nuova stagio- Alessandro Cattelan, scaramanzie ventare quello che Gattuso ha rappre- Televisione Il mercato di gennaio ha portato ne di «E poi c’è Cattelan» su SkyUno: a parte, l’Inter è più forte: lo dice la sentato per il Milan. Oltre alle doti tec- Alessandro Moses, Young e soprattutto Eriksen: quali giocatori vorrebbe avere? classificael’organico. Quantovale niche, ha quel tipo di carattere giusto Cattelan, basta così? «Ibra perché ètra igrandissimi. E in percentuale il lavoro di Conte nel- per far impazzire i tifosi. E poi Lukaku, classe 1980 «Servivano tantissimo ma servono poi De Rossi, uno che parla pocoma l’ottima stagione dell’Inter? non solo perché èuncampione, ma è nato ancora altri giocatori per tornare al fa- sempre a ragion veduta». «A stare bassi direi il 100%. È un alle- per il suo modo di essere amico di tut- e cresciuto scino e all’allure che avevamo 10 anni E Barella, il vecchio Berti, il nuovo natore che porta punti: Conte porta la ti, sempre pronto ad aiutarti, sempre a Tortona fa. Adoro andare allo stadio in prima- Gattuso? sua differenza, il suo talento, riesce a disponibile aunsorriso. Mi sembra (Alessandria) vera, con il tepore delle giornate che si «Con gli interisti ho semprepaura entrare nella testa dei giocatori, li con- abbia le qualità umane distintiveche allungano, un tempo fantasticavosu di fare troppo l’interista». vince a fare l’impossibile». in uno spogliatoio contano». Eto’o, Milito, Zanetti, Maicon e poi con © RIPRODUZIONE RISERVATA L’attore (e regista) rossonero egli anni senza trionfi: dimentico tutte le sconfitte «Che coppia Lukaku eLautaro. Anoi manca Cutrone eservirebbe un nuovo Tassotti»

scontato. Suso vincolava anche il mo- dulo: una volta passati al 4-4-2 siamo Il ciak di Mandelli: migliorati molto. Piatek invece era pe- nalizzatoproprio dal modulo eora Ibra gli ha tolto spazio. Al netto di que- stoloavevamo purepagatotroppo. Discorso diverso per Paquetà: ha ta- «Svolta con Ibra lento e fantasia, è il 10 della nazionale brasiliana. Credo sia giustoaspettare prima di bocciarlo definitivamente». Oltre a Suso e Piatek cosa l’ha de- Vinceremo lusa di più in questa stagione? «Tra le delusioni metto la cessione di Cutrone: al di là che fosse forte o de- bole, avevo dentro un’anima da Milan, in una fase di incertezza come questa al novantesimo» sarebbe stato utile». Le rivelazioni? «Theo Hernandez si sta rivelando tra i più forti laterali del mondo. Rebic mi sembra buono, ha la personalità

tori che chiedono, plasmano in cam- po i loro desideri. Conte è diverso: sa I punti di forza dei rivali tirarefuori il 120% da ogni giocatore «Conte è il migliore allenatore che ha in rosa». Non solo Conte. Anche l’organico al mondo, davanti a Guardiola è superiore. e Klopp, perché riesce a tirare «Lautaro e Lukaku sono tra le cop- fuori il massimo dalla rosa» INISCE 3 a 2 per il Milan: gol di Rebic, pie di attaccanti più forti d’Europa; Bonaventura e Ibra, il terzo ovviamen- Sensi eBarella mi piacciono tantissi- Fte». FrancescoMandelli, ex Solito mo; Handanovic è una sicurezza. Sulla per cambiarelepartite. Epoi mi è Idiota, ora in proprio — sarà attore in carta sono più forti, ma il bello del cal- sempre piaciuto Conti». Cops -Una banda di poliziotti con cio è che non conta solo la tecnica. Il Che in difesa lascia troppi buchi... Claudio Bisio su Sky; a giugno curerà 60-70% della forza di una squadra è «Sulla fase difensiva può migliora- la regia del suo nuovo film; la tv in nella testa, nell’alchimia che si crea. E re, bisognerebbe fare un lavoro come questo momento è in pausa («non c’è spero che il “ nuovo” Milan abbia tro- ai tempi fu fatto per Tassotti». niente che mi piacerebbe fare») — sfi- vato la strada giusta». Il derby da incubo? da la scaramanzia del milanista che è Dopo un girone d’andata inferna- Cinema ha fattobene allo spogliatoio, tutti «I derby persi li rimuovo tutti». in lui e non ha paura di azzardare un le il Milan sembra cambiato. Quanto Francesco hanno alzatol’asticella: la sua èuna Il derby da incorniciare? pronostico. pesa l’innesto di Ibrahimovic? Mandelli, nato leadership riconosciuta da tutti che ha «L’1-1 al ritorno della semifinale L’Inter però è più forte del Milan, «Soffriamo ancora, vedi alla voce a Erba (Como) riacceso l’ambiente». della Champions 2003. Ero allo stadio, non trova? , ma prima dell’arrivo di Ibrahi- nel 1979, cresce Suso ePiatek sono stati ceduti. in curva, e battere l’Inter “senza batter- «L’Inter innanzitutto ha Conte, che movic tantepartiteche ultimamente a Osnago Paquetá no: per l’allenatore Mandel- la” ha pure dato quel gusto in più. Poi per me in questomomentoèilmi- abbiamo riaggiustatoleavremmo (Lecco). li è la scelta giusta? c’è stata la finale e la vittoria con la Ju- glior allenatore del mondo. Guardiola perse. È cambiata la testa. Tutti rendo- Debutta su Mtv «Penso proprio di sì. Suso ha delu- ve ai rigori. Una goduria impagabile». eKlopp sono fenomeni ma costrui- no il doppio, basta vedere quello che so più di tutti: ha un’unicasoluzione R. Fra. scono le loro squadre grazie ai gioca- sta facendo Castillejo. L’arrivo di Ibra di giocoesenon gli riescediventa © RIPRODUZIONE RISERVATA 16 Domenica 9 Febbraio 2020 Corriere della Sera

il DERBY della fantasia Derby un po’ folle il 28 ottobre 2006 per l’Inter rigenerata e il Milan 2006 ammaccato dalla bufera di . La squadra di parte di gran carriera, segna con Hernan Crespo e raddoppia con Dejan Il «grande tradimento» orchestrato dai due presidenti L’enigma di Gianni eSandrino: chi èEttore echi Achille? Così un racconto d’invenzione riscrive l’eterna rivalità Lo scambio Rivera-Mazzola che zittì San Siro, Brera elaFallaci

di Antonio D’Orrico Odb rimuginò in silenzio. Quello era un at- tacco di gelosia. Freud: capitolo primo. Rivera, bello, biondo e di gentile aspetto, faceva om- NSABATO di dicembredel 196x, Angelo Mo- bra all’introverso Andrea, schiacciatodal gi- ratti, petroliere e presidente dell’Inter, rincasò gantesco totem paterno. Rivera stesso gli aveva nella villa di famiglia a Imbersago. confidatoche quando Rizzoli scendevanello La moglie, Lady Erminia Real, come la chia- spogliatoio di San Siro prima della partita sta- mavailgrande scrittoreeamicodifamiglia va muto in un angolo. Per molto tempo Rivera (nel senso che era il Real Madrid non aveva saputo chi fosse quel tipo vestito di delle donne?), stava guardando Carosello. Una grigio a cui non avresti dato una lira. Quando voce maschile fuoricampo si struggeva sull’in- glielo avevano presentato era già un anno che cantevole primissimo piano di Virna Lisi: il Golden Boy, altrimenti detto il Pelé bianco, a «Con quella bocca può dire ciò che vuole». Era cui avresti dato (valore di mercato) mezzo mi- la pubblicità (con doppio senso?) del dentifri- liardo di lire (del boom), giocava nel Milan. cio Chlorodont. «Perché?» chiese, tornati in salotto dopo ce- Lady Real porse il solito punt e mes al mari- na, Lady Real al marito. Lui accese l’unica siga- to: «Novità?». retta concessagli al giorno dal medico perso- «Ho pensatodifarmi un regalo», disse lui nale. «Per una questione di bellezza. Rivera è prendendo il bicchiere. «E cosa?» chiese lei. un artista del calcio. Lo sai che il poeta Alfonso «Si chiama » e Moratti fece il ge- Gatto tiene il suo poster appeso nello studio? sto di brindare. Lo sai che un bambino, tifoso milanista, ha co- «Rivera del Milan?» sussurrò Lady Erminia minciatoilsuo tema —latraccia era: Il tuo Ucome se stesse dicendo qualcosa di sconve- campione preferito—con le parole: “Gianni niente. Rivera è nato a Betlemme”?». Moratti sorrise radioso come Virna Lisi. Unariga di preoccupazione solcòlafronte Quella stessa sera nel bar al primo piano della donna: «Hai pensato a come la prenderà della casa editrice Rizzoli (poltrone Frau rosso Brera?». Aveva un debole per il giornalista. Una Nantucket, whisky d’annata serviti da un bar- volta le aveva portato in dono un quadrifoglio man in livrea bianca in tumbler di cristallo di trovato andando a caccia. Boemia), Andrea Rizzoli, presidente del Milan Moratti scosse le spalle. «La prenderà male. figlio del Commendator Angelo, l’orfanello di- Pazienza. Lui chiama Rivera l’Abatino, dice che ventatomiliardario, confabulavacon Oreste non corre, che è buono per far delirare gli este- del Buono, scrittore, tifoso rossonero e biogra- ti, ma che nel fútbol non conta l’estetica, conta fo di Gianni Rivera, il fuoriclasse della squadra solo il risultato. Sono stufoche l’Inter venga Bandiere proprio lì all’Assassino, la formazione del Mi- milanese allenata da Nereo Rocco. tacciata di giocare un brutto calcio fatto solo di Sandro Mazzola lan che doveva restare segreta. Alla vigilia della Andrea, abitualmenteparco di parole, era e contropiede. Mi sono rotto di es- (a sinistra), 77 partita Brera, che aveva spie ovunque, pubbli- un fiume in piena: «Con Rivera ho chiuso, caro seredipintocome il cinicopetroliere. Voglio anni, figlio di cò in prima pagina la foto del tovagliolo incri- Odb. L’ho già dettoaRocco.L’intervista con anch’io un tocco in più, un soffio di poesia». Valentino e minato. Oriana Fallaci èlagoccia che fa traboccare il Lady Real non demordeva: «Ma, Angelo, Ri- fratello maggiore «E Mazzola cosa ha detto a Rocco?» chiese vaso. Ma chi crede di essere? Legga qui». vera è del Milan, i nemici dell’Inter per eccel- di Ferruccio, Odb che non credeva alle sue orecchie: davve- Odb prese il giornale che l’altro gli porgeva e lenza!». Moratti spense la sigaretta. Prese per simbolo dell’Inter ro era possibile uno scambio Mazzola-Rivera, i lesselarisposta di Rivera alla giornalista che mano la moglie e, attraverso i lunghi corridoi per un ventennio, due dioscuri del calcio italiano come li chia- intervistava i potenti della Terra. Era cerchiata della villa, la portò nella stanza dei giochi che dal 1957 al 1977, mavano i giornali? con un pennarello scarlatto. affacciava sul bel parco. Al centro c’era un cal- vicecampione del «A Mazzola Rocco piace. Lui ricorda sempre «Qualche volta vado al cinematografo dove ciobalilla,anzi il monumentoalcalciobalilla. Mondo a Messico il derby in cui segnò al primo minuto e corse scelgo filmetti leggeri: guardando i nomi degli Le due squadreche si fronteggiavano erano 70. A destra, verso la panchina del Milan e sbeffeggiò Roc- attori. Qualche volta guardo anche il nome del vestite rispettivamente di nerazzurro e di ros- Gianni Rivera, 76 co:“Ciao paron!”. Allora Rocco ordinò aTra- regista, per esempio ho scoperto uno svedese, sonero. anni, primo pattoni di attaccarsi come una sanguisuga a Ingmar Bergman, che mi piace tanto. E qual- «È un gioco» disse Moratti avvicinandosi al Pallone d’oro Mazzola che non toccò più palla. Il Milan vinse che volta vado anche a vedere i film seri o che biliardino. «Il gioco più bello del mondo e con italiano non e Rocco salutò Mazzola: “Ciao mona!”». chiamano seri. Peresempio ho vistoOttoe Rivera nostro lo sarà ancora di più». E fece rol- oriundo nel Com’era simpatico Rocco, pensò del Buono. mezzoche non mi èsembratoilcapolavoro lare con un dito la stecca del centrocampo ne- 1969, debuttò Herrera no, se la tirava e parlava italiano peg- che dicono: ma cosa c’è da capire in quel film? razzurro. La pallina bianca volò fino a sbattere nell’Alessandria gio di Shel Shapiro dei Rokes. E poi Rocco era Io ci ho capito soltanto che prima di andare a contro il soffitto. nel 1958, una figura paterna e questo non lasciava indif- vedere quel film uno deve leggersi la vita del «Presidente, come la mette con Rocco? Ri- simbolo del Milan ferente Mazzola, orfano di padre: il grande Va- L’autore signor Fellini; e la vita del signor Fellini non mi vera per lui è un figlio» balbettò del Buono an- dal 1960 al 1979, lentino. Ma erano argomenti sufficienti a con- Antonio interessa per niente». cora sotto choc. vicecampione vincere Mazzola a passare al nemico? D’Orrico, «Ohibò!» gemette Odb, amico e fan di Felli- «Rocco ha capitoche il tempo di Rivera a Messico 70 Quasi gli avesse lettonel pensiero, Rizzoli 66 anni, ni non meno che di Rivera. presso i Rizzoli è finito. Si è già visto di nasco- disse: «Al Milan Mazzola ci viene. L’unica scrive Rizzoli riprese la filippica: «Chi ha finanzia- sto con Sandro Mazzola all’Assassino, il suo ri- squadra in cui non andrà mai èlaJuve. Per di libri to Otto e mezzo? La Cineriz, la casa di produ- storante preferito. Il dado è tratto» disse Riz- averlo Gianni Agnelli gli offrì una concessio- su Sette zione della nostra famiglia, che possiede an- zoli. naria Fiat, un’agenzia di assicurazioni Sai, e il - Corriere che il Milan e Rivera. Ci spariamo tra di noi. Le Odb si ricordò che, prima di un derby di vita doppio dello stipendio. Ma la madre di Mazzo- della Sera pare possibile?». o di morte, Rocco aveva scritto sul tovagliolo, la fu irremovibile: “Il figlio del capitano del Corriere della Sera Domenica 9 Febbraio 2020 17

Stankovic. A inizio ripresa Zlatan Ibrahimovic (all’epoca bomber 4-1. Solo che il difensore nerazzurro esagera con l’esultanza, viene attaccante brasiliano Ricardo Oliveira si divora il pareggio allo scadere. nerazzurro) fa 3-0. Il successivo gol rossonero, una bomba di Clarence espulso. E in superiorità numerica il Milan si scatena: segna Alberto L’Inter vince il derby e conquisterà il quindicesimo scudetto. Ma a fine Seedorf, pare inutile quando Marco Materazzi insacca di testa la rete del Gilardino di testa, nel recupero va in gol anche Kaká. Sul 4-3 il deludente stagione il Milan sarà campione d’Europa per la settima volta.

come lui». Sulla strada per la gloria aveva tro- tamente dalle labbra di Rocco. Dall’altra parte vato Rivera (Fortebraccio?) eora gli eterni del filo la voce chiese: «¿Lombardi? ¿Es un ju- duellanti stavano per vestire, in un giocodi gador nuevo del Milan?». specchi borgesiano, i panni uno dell’altro. Le La sciarpa rossonera sulla bocca che lo face- due facce della stessa medaglia da lanciare in va somigliare a un rapinatore, Sandro Mazzola aria: testa (Rivera) ocroce (Mazzola)? Chi passeggiava in centro. Con la coda dell’occhio avrebbe vinto l’ultimo derby e sarebbe salito al vide una figura, che per un attimo gli parve fa- trono? miliare, uscire in gran fretta dal Baretto. Odb era quasi giunto a casa. Lo scrittore la- Chissà come mai gli tornò in mente Oriana sciò il postoaltifoso, all’amico. Rivera all’In- Fallaci, la giornalista che intervista ipotenti ter? Gli occhi gli si bagnarono di lacrime. Non della Terra, Rivera compreso (ma non Mazzo- avrebbe mai potuto sopportare un tradimento la). E lui un po’ male c’era rimasto. simile. Ecco cosa significava morire di crepa- Camminando di buon passo arrivò al Jamai- cuore. Anche Orestedel Buono, intellettuale ca. A un tavolo della veranda Luciano Bianciar- raffinato, traduttore di Flaubert e di Chandler, di, scrittore di gran moda e folle appassionato uomo che ha conosciuto l’orrore della guerra di calcio (e promettentegiocatoreingioven- (è stato prigioniero in un lager), crede che Ri- tù), beveva un Biancosarti. Appena vide Maz- vera sia nato a Betlemme. Come uno scolaretto zola gli raccontò una storia. delle elementari. Un suo amico prete e tifoso dell’Inter, uomo I giorni che precedono il derby sono sempre bellissimo che piaceva da pazzi alle donne (e le faticosi. Stavolta erano battaglie campali. San- ricambiava), aveva finalmente trovato il meto- dro Mazzola, turbato dalle polemiche sul suo do per non farsi indurre in tentazione. Questo trasferimentoalMilan, sedevanel tinello di metodo era GiacintoFacchetti, ex compagno casa ecercava di trovare, come PeterPan, un di Mazzola nell’Inter, il terzino celebratoda pensiero felice che lo aiutasse a trascorrere se- Brera, il Kant della critica della ragion calcisti- renamente l’interminabile vigilia della sua pri- ca. ma partita in maglia rossonera contro gli odia- «Giacinto», aveva svelato il prete a Bianciar- ti cugini nerazzurri. (Cazzo, ormai parlava co- di, «con il suo viso tantosereno, conilsuo me un cronista sportivo). sguardo così casto, basta adistogliermi dai Alla fine cercò rifugio nel suo sogno ricor- cattivi pensieri». rente. Lui e il padre sono al Filadelfia, lo stadio Messo di buonumore da Bianciardi, Mazzo- del , in un futuro aprile. Sandri- la aveva ripreso la sua passeggiata. A un certo no passa la palla a Valentino e Valentino fa gol. punto avvertì un brivido di freddo. Si trovava In porta c’è Bacigalupo, l’insormontabile por- di nuovo nei pressi del Baretto. Entrò per scal- tiere granata, che però nel sogno non si vede darsi un po’. Una tipa con un taglio impeccabi- mai. Poi Valentino passa la palla al figlio e San- le (peccaminoso?) alla Vergottini gli saltò subi- drino fa gol pure lui. Qui il sogno ogni volta fi- to al collo: «Sandro! Sandro! Che bellezza!». niva. Come interpretarlo? Oh Dio, e adesso questa qui cosa voleva? Era scesa la sera nel tinello. Mazzola si alzò e L’Ora X sta per scoccare. Oriana Fallaci siede accese la luce. Gianni Brera avevascrittouna nella tribuna stampa di San Siro. Aspettando volta che il suo era un caso lampante di com- che cominci il derby ripensa all’attacco della plesso di Edipo. Son tutti bravi afareFreud sua intervista a Rivera. con la testa degli altri. «So così pocodisport che per quasi mez- Intanto il derby del millennio, il giorno più z’ora chiamai il calciatore più famoso d’Italia, il lungo, l’ordalia calcistica, la sfida fratricida divo del pallone, il ragazzo dai piedi d’oro, “si- (forse doveva smettere di leggere la Gazzetta) si profilava sempre più minacciosi all’orizzon- te. Non era mai stato così inquieto nella sua vi- ta. Gianni Rivera, reducedall’allenamentodu- rissimo agli ordini di , ridac- chiava a un tavolo appartato del Baretto. Ridac- chiavaper due motivi. Il primo era proprio HH, iproclami concui martellavaigiocatori per galvanizzarli (tipo: «Non penso che alla vittoria e trionferò»), e nei quali Acca Acca cre- deva ciecamente. Rivera ci credeva molto me- no. «Credere, obbedire, combattere». No, que- sta non era di HH, però ci assomigliava. La Scala del calcio Una veduta aerea dello stadio La verità è che gli mancava Rocco. Nereo vo- di San Siro (con l’impianto a due anelli) nel 1965 levache isuoi giocatori stesseroallegri, che scherzassero tra di loro. Rivera ricordava che al gnor Rovere” anzi che “signor Rivera”. Questo Milan avevano asciugamani conricami ara- durò fino a quando egli tra mortificato e diver- beggianti. José Altafini, il centravanti, se li tito: “Posso... posso dirle una cosa?”. “Ma cer- drappeggiavaaddosso eballavaladanza del to,masì”. “Ecco:io... veramente... non mi ventrefacendo scompisciareicompagni. Gli chiamo Rovere. Mi chiamo Rivera... Gianni Ri- scherzi erano una partenon secondaria del vera”». metodo di allenamento di Rocco. Invece Her- Proprio nientemale. Oriana èuna grande rera si prendeva sul serio. ammiratrice della sua prosa. Accanto a lei sie- L’altro motivo per cui Rivera ridacchiava era de Gianni Brera che rumina l’attacco del suo la ragazza seduta di frontealui. Unabionda pezzo. «Ora finalmente sappiamo chi, tra Rive- con i capelli a caschetto appena uscita da Ver- ra e Mazzola, è Achille e chi è Ettore». Poteva gottini. Qualche minuto prima Rivera le aveva andare? chiesto sorridendo: «Ma tu cosa vuoi da me?». Lui, intanto, quella mattina aveva fatto reca- Elei serissima avevarisposto: «Tutto, voglio pitare una lettera a mano. Per precauzione. tutto di te». A malincuore, Rivera decise di le- «Caro Giovanni Rivera, detto Gianni, è vero vare le tende. Il derby imminente non ammet- che ti ho chiamatoabatino. Ètermine sette- teva distrazioni. Pagò il conto, salutòCasco centesco, molto vicino al cicisbeo; un omarino d’oro con un bacetto sulla gota e tornò in ritiro. fragile ed elegante, così dotato di stile da appa- Grande Torino nella Juve? Vuoi che tuo padre Al ristoranteL’Assassino era rimastosolo rirmanierato, equalche volta finto. Ma sotto si rivolti nella tomba?”». Nereo Rocco,gli altri tavoli erano deserti. Il sotto trepidava il dispetto dell’innamorato de- Era mezzanottesuonata quando Odb uscì mister faceva la siesta seduto su una sedia. In- luso». dalla Rizzoli. Non si fece chiamare un taxi. Ave- torno a lui, in punta di piedi per non svegliar- Lo speaker legge le formazioni delle squa- va bisogno di camminare, di mettereordine lo, un cameriere sparecchiava. Rocco bisbigliò dre. nel guazzabuglio del suo cuore. Rivera all’In- con voce impastata. Il cameriere si bloccò e te- Inter: Sarti; Burgnich, Facchetti; Bedin, ter! Mazzola al Milan! Lo scambio del secolo! A se l’orecchio. Cosa stavadicendo l’allenatore Guarneri, Picchi; Jair, Suarez, Domenghini, Ri- Milano sarebbero scoppiate sommosse da de- Nella villa dei Moratti delMilan? Forse qualche segretodischiera- vera, Corso. Lady❞Erminia porse mento o di tattica? Muovendosi al rallentatore, Milan: Ghezzi, RosatoSantin; Anquilletti, classareleCinque Giornateabanale tafferu- glio in seguitoamaxi tamponamento! Che il solito punt emes il cameriere si avvicinò per carpire informazio- Trapattoni, Schnellinger; Mora, Lodetti, Alta- scoop elui era l’unicogiornalista informato al marito: «Novità?» ni che potevano rivelarsi utili (e remunerati- fini, Mazzola, Amarildo. dei fatti. Ma poi l’uomo, lo scrittore, il tifoso, «Ho pensato di farmi ve). I giorni prima di un derby erano sempre L’arbitroConcettoLoBello da Siracusa si l’amico(di Rivera, del quale avevascrittola un regalo» disse Angelo stati come un film di spionaggio, ma mai co- porta il fischiettoalla bocca per dareilvia al biografia: Un tocco in più) preseroilsoprav- Moratti: «Il golden boy» me in questa vigilia del derby fratricida. derby della verità. Nello stesso istante Rivera e vento sul giornalista. Rocco bofonchiò qualcosa. Stavacantic- Mazzola corrono all’unisono uno incontro al- Quella storia era un romanzo. Protagonisti: chiando. Ormai il cameriere aveva quasi ficca- l’altro, si sfilano le magliette e se le scambiano Sandro(il figlio del leggendario Valentino, il Al bar della Rizzoli to l’orecchio dentro la bocca del mister. Final- insieme alle posizioni in campo. più grande giocatore italiano di tutti i tempi — «Al Milan il baffo viene menteleparole diventarono intellegibili: Il pubblico prima non capisce, poi scroscia anche se Brera si ostinava a dire di no —, mor- L’unica squadra in cui «Non è vero che tutto fa brodo, è Lombardi il in un applauso infinito (di sollievo?). In tribu- to nel rogo di Superga) e Gianni (figlio del fer- non andrà mai èlaJuve vero buon brodo». Poi Rocco proruppe in uno na stampa, Brera, Bianciardi e Odb piangono. roviere Teresio e della casalinga Edera, desti- Non vuole che il padre, sbalorditivostarnuto, che fece tremarefine- Oriana no, ma soltanto perché non vuole rovi- nato a spodestare, in virtù della sua classe cri- stre e bicchieri, e si ridestò. Il cameriere, scara- narsi il mascara. stallina, Valentino I). capitano del grande Toro ventatoaqualche metrodidistanza da quel Improvvisandosi deejay, lo speaker fa parti- Sandro era un personaggio degno di Shake- si rivolti nella tomba» tornado, cercò di darsi un contegno. Rocco re la canzone di Herbert Pagani (e Jacques speare. Per lui lo stadio di San Siro era il castel- non lo guardò nemmeno. «Il dado ètratto» Brel). lo di Elsinore, l’ultimo domicilio conosciuto di disse misteriosamente e uscì dal ristorante. Se vieni su da me vedrai ti abituerai Amleto, sui cui spalti volteggia il fantasma di Il cameriere sollevò la cornetta e fece il nu- in Lombardia che è casa mia. un sovrano, del padre che il principe è chiama- mero a memoria. Gli rispose la voce di uno che Vedrai la cattedrale che sembra to a vendicare. Da bambino Sandro aveva fatto parlava italiano peggio di Shel dei Rokes. Co- una montagna un voto: «Dio, fammi pure morire giovane co- me da accordi, il cameriere riferì per filo e per con mille guglie bianche che la luna bagna... me mio padre, ma fammi diventare campione segno la canzoncina che aveva ascoltato diret- © RIPRODUZIONE RISERVATA 18 Domenica 9 Febbraio 2020 Corriere della Sera Corriere della Sera Domenica 9 Febbraio 2020 19

il DERBY dei tifosi

Coreografia I tifosi dell’Inter e la loro «casa» storica, la Curva Nord, in una immagine del 21 settembre 2019: la partita con i rossoneri finì con la vittoria dell’Inter per due gol a zero (Getty Images) La Nord quella invisibile, la città dei soldi e vestigatori tantoche il capo del pool quella della criminalità. Una criminali- Gruppi ultrà Antiterrorismo Alberto Nobili ha aper- tà immutevole, con personaggi dai co- to un fascicolo sull’ascesa dei «vecchi» gnomi fin troppo noti che ciclicamente in Curva Nord. ritornano. Sull’altra sponda di San Siro la musi- Non èfacile descriverealcune rela- elegami ca non cambia. Anzi. La Sud èstata zioni pericolose nel mondo ultrà di In- protagonista di una faida sanguinosa ter e Milan senza finire inevitabilmente con pestaggi e sparatorie a metà degli per criminalizzare l’intero mondo della anni Duemila. Gli anni dell’ascesa dei curva. Ma non ècosì. Le curvesono pericolosi «Guerrieri ultras» di Giancarlo Sando- di Cesare Giuzzi semmai come le superfici dell’acqua kan Lombardi e Marietto Diana, la cac- che si increspano appena quando pas- ciata dei «Commandos tigre», e l’esto- sa un grosso pesce, ne mostrano la sa- risione aGalliani per ibiglietti. Lom- goma, ma senza svelarne l’immagine. E Radiografia bardi per quell’indagine èstatocon- così si spiega perché crimine e mondo dannato a 3 anni e 8 mesi, ma è in altre EL pianeta del Derby le curve fanno gi- ultrà siano a Milano legati quasi a dop- inchieste, stavolta dell’Antimafia, che rare la testa. Derby nel Derby, sfida nel- pio filo, seppurespesso soltantosfio- sono emersi isuoi legami conilclan Nla sfida. Da un latoquelli della Nord, randosi. palermitano Fidanzati. Accanto a San- delle Curve dal 1969 sulla gradinata verde. Dall’al- Partiamo dai neroblu. Qui gli equili- dokan c’è spesso il nome di Loris Gran- tro i casciavit della Sud, nati un anno bri nelle gerarchie del tifosono cam- cini, capo dei Viking della Juve e con- prima, oppostoterritorio. Semprese- biati, in realtà senza davveromutare, dannatoa5anni emezzoper tentata condo anello ma rigorosamenteblu. solo da pochi mesi. Da quel maledetto estorsione. Oggi acapo della Sud c’è Quella di InterMilan non èmai una 26 dicembre 2018 quando negli scontri l’ormai celebre Luca Lucci, quello della partita normale, e non lo è a comincia- di via con i napoletani morì il ti- foto conl’allora ministrodell’Interno re da qui, dove sono le coreografie ad foso varesino Daniele Dede Belardinel- di Finanza. Bosa èuomo dalle molte Matteo Salvini. Figlioccio di Lombardi, aprireuna battaglia diventata ormai li, travolto dall’auto guidata da un par- amicizie (come i Tallarico e i Pompeo il «Toro» ha patteggiatounanno e cabaret, vetrina di rivendicazioni spor- tenopeo. Quell’agguatohasegnatoun di Bruzzano) e da sempre vicino ad af- mezzo per droga poi è stato destinata- tive e di palmares, inarrestabile sfottò. puntozeroper una curvafino aquel filiati al clan di Pepé Flachi, boss rio di un provvedimentodisequestro Ma se le Curve milanesi sono la quinta momentoconsiderata abbastanza ‘ndranghetista. Il più importante è pe- beni per un milione. Lucci due anni fa e la scenografia della Scala del calcio, è tranquilla. Tifoseria spostata decisa- rò Vittorio Boiocchi, 66 anni, tornato ha respintol’attacco al potere della lontano dal Derby che si giocano ben mente a destra. Alla destra più estrema nel direttivo della Nord dopo la restau- Curva dei «Black devil» di Mimmo Vot- altre partite. viste le commistioni tra il gruppo Irri- razione e dal passato criminale pesan- tari, una condanna per omicidio ele- Perché qui il calcio c’entra pocoo ducibili e LealtAzione, ma anche per la tissimo: condanne a trent’anni per ra- gami conuna delle famiglie più note niente. Come niente con queste storie presenza di numerosi esponenti di Ca- pina e traffico di droga. Boiocchi è sta- della ‘ndrangheta. c’entrano le migliaia di giovani che saPound, a partire dal capo degli «Old to il leader dei «Boys San» negli anni Da metà degli anni Ottanta tra le cur- ogni settimana riempiono il settore Fans», Renato Bosetti. Di destra estre- Ottanta. Dopo la galera ètornatoin ve di Inter e Milan vige un patto di non dello stadio riservatoall’ultratifo. In ma sono anche altri capi del tifo interi- gradinata scalzando l’ormai isolato belligeranza. Accordo sempre rispetta- curvasivaper cantare, per divertirsi, sta, ma ben più conosciuti per iloro portavoce della curva Franchino Cara- to e ancora ben solido. Ma l’impressio- per stare insieme, per soffrire e per su- trascorsi criminali. vita concui ha avutouno scambio di ne èche in curva—vedi gli interessi dare, alzando i battiti del cuore ad ogni Il primo èDomenicoBosa, detto schiaffi e spintoni lo scorso settembre. per il nuovo stadio — si giochino ben scatto. Questa semmai è la storia di un Mimmo Hammer, fresco di arresto per Oggi Boiocchi è il capo della Nord. E il altre e più redditizie sfide. mondo che unisce la Milano visibile e estorsione in un’indagine della guardia suo ritorno è visto con timore dagli in- © RIPRODUZIONE RISERVATA

Colori Di nuovo, il derby del 21 settembre 2019 e la coreografia della Curva Sud, che ospita la tifoseria del Milan. «Al Diavolo la Fede», lo slogan composto sulle La Sud gradinate 20 Domenica 9 Febbraio 2020 Corriere della Sera

il DERBY del web Tira aria di sorpasso a San Siro la sera del 2 aprile 2011. Il Milan è in vetta 2011 al torneo, ma appare in fase calante, e deve affrontare il derby senza il suo uomo chiave Zlatan Ibrahimovic, squalificato. L’Inter, rilanciata Nel 2019 quello nerazzurro èstato il club al mondo che ècresciuto di più sui social network Ed il primo aentrare su Tik Tok, la piattaforma dei giovanissimi: «Investiamo sul futuro» L’Intervaveloce «IconadiMilano nelmondodigitale»

di Roberto Rizzo I NUMERI LA STRATEGIA SOCIAL I CONTENUTI PIÙ CURIOSI Instagram: Si basa sullo storytelling, ogni elemento cardine 4,5 milioni viene analizzato attraverso i dati e la proposta SU INSTAGRAM di follower di contenuto che ne consegue va ad aggiungere valore attraverso ALTRO derby si gioca sul campo digi- il racconto tale. Trecentosessantacinque giorni Facebook: Ll’anno, 24 ore su 24. Anche qui, sulle IL MMOTTOOTTO 21 milioni di like piattaforme dei’social network, come chiede Antonio Conte, l’Inter va a 200 all’ora. Nel 2019, secondo uno studio di Iquii Sport che ha preso in esame le più importanti leghe calcistiche Twitter: europee (Inghilterra, Spagna, Italia, 2,6 milioni Germania eFrancia), il club di viale di follower della Liberazione è quello che ha ot- tenutolamiglioreperformancedi ERIKSEN ALLA SCALA IL “FENOMENO”OOTIK TOKO crescita: un incremento della propria fanbase del 63,7%. Tik Tok: L’Inter è il primo club europeo Il videoid selfielfi Inumeri nerazzurri: 21 milioni di 208 mila ad aver aperto un canale dell’arrivo di Romelu likesuFacebook, 4,5 milioni di fol- follower su questo social Lukaku lowersuInstagram, 2,6 milioni su Post che ha raggiunto Twitter, 582 mila su YouTube, 5mi- 5 contenuti 1,8 milioni di persone lioni sulle piattaforme cinesi (Weibo e 1 milione e Douyin), 208 mila su Tik Tok, il so- di visualizzazioni cial più frequentato dai giovanissimi dove l’Inter è stata la prima società di ciascuno calcio al mondo ad entrare. In totale 400 milioni 33 milioni di fan che seguono tramite dell’Inter digitale le attività dell’Inter. Cifre an- di tifosi cora lontane da universi paralleli co- in tutto il mondo me Real Madrid e Barcellona (rispet- tivamente230 e223 milioni di fan), ma che dimostrano l’importanza di questi canali di comunicazione per la società del presidente Steven Zhang. 33 milioni totale tifosi Allaguida della squadra digitale ne- razzurrac’è LucaDanovaro,44anni, delle diverse piattaforme Oltre Chief Marketing Officer: «L’Inter è un I PIÙ SEGUITI 3,5 milioni club iconico, nell’ultimo anno e mez- SU INSTAGRAM di persone zo abbiamo dato un’importante svol- raggiunte Ill““baby”baby” Esposito ta nella comunicazione del nostro Sanchez su Instagram ccon la mamma marchio — dice Danovaro —. L’obiet- tivo è essere sempre più conosciuti e 10,7 Un abbraccio da riconosciuti all’esterocome simbolo milioni IL VIDEO quasi 500 mila like del calcio italiano edell’immagine e dei valori di Milano». SU YOUTUBE Il totale Unodei fiori all’occhiello èInter Lukaku 5 ddegli utenti Media House, formidabile casa di dai canali 5,7 milioni produzione di contenuti nerazzurri cinesi milioni Fratelli nel mondo che realizza video strepitosi come (c(comeo Weibo quelli per le presentazione di Naiggo- “We are brothers lan (in versione Ninja), Romelu of the world” e Douyin) Lukaku (in versione King Kong) e, ul- Lautaro timo, quello per Christian Eriksen co più giovane, vogliamo prendere la bilità. L’estatescorsa abbiamo tota- ambientatoalla Scala. Una mission 2,6 cosiddetta generazione Z». lizzatooltre17milioni di visualizza- globale. «Dobbiamo averesempre milioni Brand, marketing…ma il tifoso ❞ zione con i contenuti di calciomerca- maggiorecredibilità nei confronti nella classica accezione? Colui (e co- to». dei partner ma soprattutto dei tifosi, lei) che compra i biglietti per lo sta- Ogni società deve confrontarsi con in particolarechi sta dall’altra parte Young dio, che fa l’abbonamento, che incu- i suoi calciatori, spesso più web star del mondo», spiega Danovaro. «Ci ri- 2,4 rante del clima, e dei risultati, riem- dello stesso club. Se l’Inter ha 4,5 mi- volgiamo alle generazioni più giova- pie San Siro (in Italia l’Inter è prima lioni di follower su Instagram, Alexis ni, è un investimento sul futuro. Nel- milioni per presenzeallo stadio)? «C’èun Sanchez da solo ne ha più di 10 milio- lo sport vincere è tutto: servono i tro- dialogo continuo conitifosi —ri- ni. «Ci sono delle regole — prosegue feimaserveanche crearecuriosità COPERTURA GEOGRAFICA sponde Danovaro —, li coccoliamo, Danovaro Danovaro —. Con gli atleti più strut- fuori dal campo. Milano ora gode di creiamo eventi econtenuti esclusivi Svolta nel turati sui social facciamo un lavoro di visibilità eprestigio internazionale, Le aree più importanti per chi viene allo stadio. Gli Inter comunicare coordinamento. Ai calciatori lascia- l’Inter è uno dei suoi simboli. Andia- a livello social Cina Club sono un patrimonio importan- mo libertà, ma entro determinate di- mo a cercare il pubblico che apprezza te. Ma il lavoro che stiamo portando il marchio rettive. Loroascoltano, seguono, la città anche per motivi extracalcisti- avanti ci sta facendo crescere rapida- Bisogna comprendono la professionalità che ci, come la moda. Puntiamo a creare mente all’estero. Non c’è una ricetta. mantenere c’è dietro a quello che facciamo». Poi interesse intorno al nostrobrand in Si va per tentativi confezionando for- alta la c’è l’interazione con i tifosi: «Leggia- maniera differente». Peresempio lo mat che, se non funzionano, abban- nostra mo tutti i commenti dei tifosi, ascol- slogan«Notfor everyone» (Non per doniamo. Duranteilcalciomercato credibilità tiamo i loro consigli». Entro fine an- tutti) che accompagna la stagione in abbiamo lanciato il format “Ci sei alle soprattutto no l’Inter inizierà a sperimentare con- corso. «L’idea è rappresentare un at- 6”. Alle 6del mattino, sulle nostre tenuti in podcast ed è previsto un po- titudine di chi si interessa al mondo piattaforme, pubblichiamo contenu- all’estero tenziamentodiInter Tv: «Diversi Inter». Danovaro assicura che la com- Sud America ti di mercato. Il tifoso italiano appena format in più lingue: inglese, cinese e Paesi Indonesia

ORDEMEM E P ROG petizione quantoafollower, clic e RE sveglio riceve notizie sulla sua squa- spagnolo, oltrel’italiano». Non per S SO contenuti non è con le altre big italia- arabi dra. All’estero, in particolare in Asia, nulla è l’F.c. Internazionale. ne: «Ci interessa crescere nel pubbli- L’Ego - Hub sfruttiamo un orario di massima visi- © RIPRODUZIONE RISERVATA Corriere della Sera Domenica 9 Febbraio 2020 21

dall’ex rossonero Leonardo, è sotto di soli due punti e con una vittoria Abbiati fa un miracolo sul colpo di testa di Thiago Motta e Samuel Eto’o il brasiliano segna di nuovo su cross di Ignazio Abate. Ormai il Milan passerebbe in testa. Ma al primo minuto Pato sfrutta un’incursione di sbaglia clamorosamente sotto porta. Non è serata per l’Inter: nella dilaga e sigilla la vittoria con un rigore trasformato allo scadere da e porta in vantaggio il Diavolo. Poi il portiere del Milan Christian ripresa il fallo da ultimo uomo di Cristian Chivu su Pato la lascia in dieci. E Antonio Cassano. Il diciottesimo titolo è vicino. La società, tra le più cliccate del continente, apripista della comunicazione online Undicesima al mondo per numero di fan. Campagna per Ibra: 154 milioni di contatti «Iz back» ericordi Ipionieri del like sul tetto d’Europa

di Andrea Senesi I NUMERI I CONTENUTI SOCIAL FUNZIONANO QUANDO I CONTENUTI PIÙ VISTI Canale Youtube: Raccontano Coinvolgono SU INSTAGRAM 581.000 iscritti vittorie i tifosi e le loro e campioni storietorie

ERTO «Ibra Iz back», ma vuoi mettere la storia di nonna Adelina che a 84 an- Instagram IG Milan: Cni mette piede a San Siro per la prima 7,1 milioni IL MMOTTOOTTO volta? Perché isocial network di un di follower club di calcio servono (anche) a que- sto: raccontare le storie e i personag- gi. I volti e i sorrisi, il tifo e la passione. Eperché, nonostantetutto, il cuore Facebook: rossonero batte ancora e in rete persi- 25 milioni di like no a ritmi tachicardici. In totale il Mi- lan ha 42 milioni e mezzo di follower: EFFETTO IBRAHIMOVIC quasi 35 su Facebook, poi Twitter e Instagram praticamenteappaiati, Twitter: quindi Youtube e la piattaforma cine- LoLlscatto allalBBeatlesl se di Weibo e infine l’ultima arrivata, 7,2 milioni con Gattuso, Pirlo, due settimane appena, TikTok. di follower Oddo e Ambrosini Ancora numeri. Sono più di cento milioni le interazioni sulle varie piat- +60 mila Post che ha raggiunto taforme (il periodo di riferimentoè downolad 2 milioni di persone quello tra luglio 2019 egennaio dell’app 2020), mentre dalla scorsa estate so- nella no stati pubblicati 9mila post (il 26 settimana per centodei quali sono video) che 400 milioni di arrivo hanno raccolto 8 miliardi di visualiz- del Milan zazioni. La crescita maggiore è arriva- di tifosi ta su Instagram dove, sempre tra lu- in tutto il mondo glio 2019 egennaio 2020, il club ha fatto segnare un incoraggiante più 18 per cento di follower. Almeno in rete 18 sui 20 migliori contenuti da inizio stagione il Milan ha ancora le stigmate del club 55 ad oggi lo vedono protagonista di respiro universale. Undicesimo nel I ffollower di tutta mondo per numero di «seguaci», in milioni la rosa 157 milioni 14,5 milioni Italia è secondo solo alla Juve, che pe- di reach: di interazioni: rò negli ultimi anni, grazie a scudetti persone like / repost / e a , ha allargato la Ibrahimovic 41,1 forbice. Perché, inutile girarci troppo o visualizzazioni commenti Kobe Bryant con la intorno, i successi e i campioni con- Paqueta 3,8 24 rossonera tano, eccome se contano. CURIOSITÀ Basta vedereIbrahimovic. «Iz Calhanoglu 2,03 Post che ha ricevuto L’app permette più di 800 mila like back», appunto, è stata la campagna Donnarumma 1,7 di seguire le partite più virale dell’anno (e non solo) con anche a distanza, circa il 25% 157 milioni di persone raggiuntee Theo 1,7 grazie alla telecronaca delle interazioni quasi 15 milioni di interazioni raccol- di Mauro Suma viene generato te. L’arrivo del fuoriclasse svedese ha Bennacer 1,5 da giovanili prodottolacrescita percentuale più oltre 40mila ascoltatori Romagnoli 0,78 e squadra alta del mese tra i 20 top club d’Euro- 2 milioni di ‘play’ all’inizio femminile pa. Per dare un’altra idea dell’impatto Kessie 0,52 della stagione di Ibra sul pianeta Milan basti dire che 18 dei 20 contenuti più visti sulle Calabria 0,51 varie piattaforme hanno per protago- struendo così per tempo una solida a caso Paolo Maldini ha raccontato di nista lui, il campione di Malmö (gli Conti 0,5 base di follower. La nuova proprietà recente: «Quando i tifosi m’incontra- altri sono quelli in memoria di Kobe Duarte 0,46 ha introdotto uno stile di comunica- ❞ no, mi salutano gridando “Forza Mi- Bryant, e sempre di campioni si par- zione più moderno. «Abbiamo creato lan!” eiorispondo, effettivamente, la). Pernon diredei fan personali. Musacchio 0,43 un nuovo linguaggio, un “manifesto” “Sempre”». Aconferma dell’appro- Ibra ne ha più di 41 milioni, il secon- visivo di brand. L’obiettivoera di far priatezza dello slogan scelto. do è Paquetà con quattro. Il totale del- Castillejo 0,39 evolverel’immagine aziendale del Paolo Maldini, appunto. Tifare Mi- la rosa dice 55: in pratica Zlatan porta vecchio Diavolo senza però smarrirne lan vuol dire, oggi più che mai, cullar- in dote più della metà dei follower Leao 0,36 le radici e i valori autentici», dice Sie- si nella storia e specchiarsi nella ba- della squadra. Il club ha comunque di Bonaventura 0,1 ga. La creatività si sviluppa intorno checa. E la rete non fa eccezione. Su recente formalizzato un breviario per allo stemma tradizionale che pulsa Siega Instagram i contenuti con le vecchie la gestione dei profili personali. Si COPERTURA GEOGRAFICA come un cuore vivente e che da Mila- Abbiamo glorie, come lo scatto alla Beatles con tratta di consigli opocopiù, niente Le nazioni più importanti a livello no si irradia verso gli oltre 400 milio- creato un i«fab four» dei tempi che furono obblighi né divieti. ni di tifosi sparsi in tuttoilmondo. Gattuso, Pirlo, Oddo e Ambrosini o il In attesa dei successi sportivi si social, web e app (Italia esclusa) Dal punto di vista di social, web e app manifesto recente contenuto con ancora Pirlo e visivo del provaadaccontentarsi dell’immagi- Usa Cina il mappamondo del tifo rossonero in- lo stesso Maldini sulla panchina di ne che il fondo Elliot e l’ad Ivan Gazi- dicanell’ordine Indonesia, Brasile, brand per Milanello,hanno fattoilbotto:en- dis stanno cucendo addosso al club. Egitto, Usa, Cina. «Perché da sempre andare oltre trambi hanno superato i due milioni Valori forti, «non negoziabili». L’anti- — racconta il responsabile dei profili il Diavolo di persone. Un altro indizio a costrui- razzimo, per esempio. Gazidis ne ha rossoneri —itifosi sono al centro ma senza re la prova: il video delle leggende del fattouna feliceossessione della co- della strategia del club e il Milan è il smarrirne passato sul campo di San Siro, in oc- municazione di tutto il pianeta rosso- più mondiale delle squadre italiane». casione del 120° anniversario, è stato nero. Lamberto Siega — 43 anni, mi- Il concetto è sintetizzato in un motto: le radici il miglior contenuto su Facebook con lanese, milanista eresponsabile Brasile «SempreMilan-AlwaysMilan», che un milione di clic. Col Diavolo nel marketing e digital— racconta che il richiama i valori della squadra, la di- cuore è un attimo perdersi nella no- ORD EMEM E PR OGR ES Milan è stata una delle prime società SO mensione internazionale, ma anche stalgia. Egitto Indonesia ainvestirenei social network co- L’Ego - Hub l’anima profondamente italiana. Non © RIPRODUZIONE RISERVATA 22 Domenica 9 Febbraio 2020 Corriere della Sera Corriere della Sera Domenica 9 Febbraio 2020 23

il DERBY delle opere

La trattativa tra iclub eilComune sulla riconversione del Meazza sembrava essere finita in un vicolo cieco. Ma ora si èaperto uno spiraglio. Econ altri 100 milioni sul piatto...

GLI ANELLI Progetto «Manica - Sportium» GLI INDICI DI EDIFICABILITÀ m2 edificabile per ogni m2 via Achille di territorio P Stadio San Siro

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Le attività I NUMERI DEL PROGETTO nel perimetro del «Meazza» Capacità stadio: LA CATTEDRALE Progetto «Populous» 60 mila posti circa

Costo stadio: Calcio, Basket Pallavolo Atletica 564,571 milioni di euro calcetto

Costo polo ricreativo: 472,219 milioni di euro Minigolf Arrampicata Bowling

L’EXTRA CALCIO Cosa contiene l’area d’intrattenimento

Centro Hotel Spa Centro Alcuni commerciale congressi uffici

L’Ego - Hub San Siro, la magia

ha gli anni contati sessore al Bilancio del Comune Rober- to Tascasisono fissati ipaletti della struttura economica: ci si è accordati sul valore patrimoniale da attribuire a San Siro (salito a 100 milioni) e i club La via obbligata hanno accettato di pagare da subito il diritto di superficie. L’aumentodel valore, assieme al mantenimento di parte dell’impianto, di Arianna Ravelli comporta un aggravio di costi: i club hanno calcolatoche dovranno spen- del nuovo stadio dere 100 milioni in più. E l’intenzione è quella di chiedere volumetrie come contropartita. Questo è il vero terreno di scontro. «Il tema è rispettare le re- ENOTTI così sembrano pensateper la sfida che Inter e Milan hanno inizia- preso, almeno formalmente, asorri- gole, i club sono alla pari di chiunque far vacillare anche i più convinti: per- to assieme, caso unicoinEuropa: al dersi. Ma è altrettanto vero che le ipo- altro vuole costruire, ma sono ottimi- ché San Siro nel derby è davvero uno termine della stagione 2017-18, secon- tesi alternative(in primis SestoSan sta» le ultime parole del sindaco Giu- Lspettacolo ec’è da giurarci che ai do l’analisi di Deloitte, la Juventus ha Giovanni) restano lì, tenutevivedai seppe Sala. I club vogliono sfruttare la 70mila presenti a Inter-Milan almeno incassato dallo stadio tra i 50 e i 60 mi- club, che impreparati non vogliono legge sugli stadi, che prevede un indi- per un secondo passerà per la testa lioni, Inter e Milan non arrivano a 40, farsi trovare. Ma sarebbero una scon- ce volumetricodello 0,63, il Comune l’interrogativo: ma siamo sicuri di vo- Barcellona e Real si spingono a 144. In fitta per tutti. Quindi si va avanti. lo fissa a 0,35. Ci si potrebbe trovare a ler fare a meno di uno stadio così? Po- tempi di financial fair play, sono soldi Lo scheletro dell’operazione è trac- metà strada. Ma è una strada comun- trebbe bastare una visita ai bagni del che servono come l’aria. Quindi nuovo ciato. La parte architettonica, che tan- que lunga, su cui potrebbe abbattersi terzo anello per spegnere la poesia, in stadio, prima o poi, sarà. Resta da ve- to ha diviso la città, sembra ormai ri- l’ostacolo della Sovrintendenza e sulla ogni caso il nuovo San Siro a due passi dere se sorgerà qui, negli stessi chilo- solta: sì al recuperodiuna tribuna, quale bisogna cominciareacorrere dal vecchio si candida per diventare metri quadrati che respirano calcio da una Curva e una torre del vecchio San perché le tappe sono ancora tante: dal uno dei più belli impianti d’Europa (e novant’anni, o altrove. Siro, integrateinuna cittadella dello momento in cui il progettista scelto ri- costosi: i club dovranno spendere 100 Gli incontri tra iclub eilComune sport, no alla demolizione completa Online ceverà l’ok dai club, ci vorranno 4-5 milioni in più, vedremo poi perché). continuano e il barometro forse per la come da idea originaria dei club, ma Leggi, mesi per completare il progetto defi- Perciò i nostalgici avranno di che con- prima volta annuncia bel tempo: ri- anche no al mantenimento dell’intero commenta nitivo e il Comune ne avrà altri 4 per solarsi (forse). spetto a un paio di mesi fa, si respira impianto, tantomeno da destinarea e condividi assegnarelapubblicautilità. Così si D’altra parte, che cosa uno stadio tutto un altro ottimismo, tutto un al- calcio dei giovani o femminile. le notizie arriverà fatalmente sotto elezioni. So- (moderno) di proprietà significhi per tro clima. Che non significa poi molto, Poiperòdevono tornareanche i di cronaca no in molti a scommettere che nessu- un club e le sue casse ormai lo sa an- solo un avvicinamento tra le parti, che conti, così nell’ultima riunione tra l’ad locale na delibera arriverà prima. Intanto, che il tifoso più distratto (o romanti- dopo forte diffidenza reciproca e qual- dell’Inter Alessandro Antonello, il pre- milano. San Siro si gode un’altra serata di gala. co). Ma due numeri per tutti spiegano che momentoditensione, hanno ri- sidente del Milan Paolo Scaroni e l’as- corriere.it © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Copertina La prima pagina dello Speciale sport speciale sul derby in edicola domenica col Corriere della Sera La partita delle «bandiere» le Curve, la scaramanzia Domenica l’inserto di Stefano Landi tenendo vival’anticaeti- gratuito di 24 pagine chetta di casciavitt contro bauscia. Racconti di partite Si dicespesso che il derby che diventano pezzi di vita. non è una partita normale: ve- C’èpoi il derby dei perso- ro. Si ripete anche che dentro naggi dello spettacolo, quei 90 minuti di elettricità quelli che la rivalità la por- pura ci sono tantestorie che tano in tv. «Ho sempre pau- insieme ne fanno un’altra al ra, prima di ogni partita col fischio finale. Per questo mo- Milan mi sale il pessimismo tivo, lo speciale di 24 pagine storico», confessa il volto di che uscirà domenicaintutta Sky Alessandro Cattelan. «La la Lombardia allegatogratui- Magia svolta che abbiamo vissuto tamentealCorriere,èstato conl’arrivodiIbra mi lascia costruito come capitoli di tan- sperare: vinceremo al novan- ti derby diversi, che insieme tesimo», si lascia andare compongono una rivalità infi- Francesco Mandelli. nita. Una grande festa (o lutto Tante statistiche e numeri, per chi perde) popolare, che tra cui quelli dell’ultima fron- va oltre la sfida cittadina. Per- tiera del tifo, quello vissuto ché, come scrive Mario Scon- sui social. Con l’Inter che ha certi, nell’analisi che apreil vissuto un boom senza prece- dorso, «molte altre città han- denti nel 2019 e il Milan, che no un derby, ma a Milano sen- derby trascinatodal solitoIbrahi- ti il mondo, non i quartieri». movic (da solo 41,1 milioni di Questione di prospettivee follower) ha rimesso un po’ le di storia. Che vanno oltrela cose aposto. Ovviamentesi parentesi temporale della parla del tempio che ospita classifica stagionale. Tra le va- questa partita, quel San Siro al rie sfide «giocate» in queste Inter-Milan: la sfida dei due mondi centrodel dibattitopolitico pagine c’èquella dei due da mesi: una magia coi giorni grandi ex presidenti: da una contati, perché ogni derby po- parteMassimo Moratti, al ti- gliò il mister per aver infierito promesso che avrebbe fatto campo un’atmosfera unica, trebbe esserel’ultimo agio- mone dei neroazzurri dal 1995 nel 6-0 del 2001. benzina al solitodistributore vorrei avere40anni in meno carsi in questo stadio. C’è poi al 2013: «La mia stracittadina Nello speciale spazio anche di via Forze Armate. C’è il der- per rifare tutto da capo»). C’è un romanzobreve scrittoda preferita rimane quella del a riti e scaramanzie. Quelli dei by (semprepiù sentito) delle la stracittadina vista dalle cur- Online Antonio d’Orricoche rilegge 1960 vinta grazie aungol di giocatori, ma soprattutto ragazze, con le interviste a Re- ve (ieri gli ultras dell’Inter era- Leggi, un’altra rivalità che compone Picchi, il più grande capitano quelli dei tifosi vip. Come l’ar- gina Baresi eValentina Gia- no a dare lezione di tifo al li- commenta questa lunga storia: quella tra insieme a Giacinto Facchetti», chistar Stefano Boeri che da cinti. Quello dei grandi capi- ceo Tito Livio) e quella vissuta e condividi lo Mazzola e Rivera. Cosa sareb- dice Moratti. E poi Berlusconi, interista si dà sempre sfavori- tani, Beppe Bergomi («Van neicircoli di tifosi, confede- speciale derby be successo se i loro percorsi che dall’alto dei record di tito- to alla vigilia. O Matteo Salvini Basten fu il più tosto da mar- lissimi che possono racconta- su milano. si fossero invertiti? li vinti ricorda la volta che stri- che dopo un derby vintoha care») eFrancoBaresi («In re di averne vissuti più di 100, corriere.it © RIPRODUZIONE RISERVATA

L’architetto e il politico Sui social Il racconto Boeri e Salvini La battaglia dei «like» Nella stracittadina tra amarcord Il campionato virtuale uno scambio e gare di famiglia dei club da cliccare da Fantacalcio

Opposti 21 Numeri 10

Milioni Sono i «like» che l’Inter ha su Facebook: l derby spesso è una questione di è stato il club egli ultimi anni si è aperto un nuovo mmaginate se fosse successo tutto al scaramanzie. Stefano Boeri, architetto e che è cresciuto fronte del tifo, quello che si gioca in contrario. Se Gianni Rivera fosse stato il I di più sui social N I presidente della Triennale, se la gioca Rete, sul campo digitale. Sui social 10 dell’Inter e Sandro Mazzola invece il sempre dando (comunque) favorito il nel mondo network non ci sono solo gli sfottò dei leader dei cugini. È il gioco narrativo con Milan. Dall’altra, il leader della Lega Matteo tifosi, ma anche le strategie delle società. cui Antonio D’Orrico riscrive l’eterna Salvini la rispetta andando a fare benzina Nel 2019 quello nerazzurro è stato il club al rivalità, raccontando il suo derby a sempre nello stesso posto per un voto fatto 55 mondo che è cresciuto di più sui social rovescio, quello di uno scambio da qualche anno dopo una stracittadina vinta. network, oltre ad essere il pioniere su Tik fantacalcio tra i due campioni che «zittì Volti Boeri, tifoso nerazzurro doc, in famiglia Milioni Tok. Il Milan, invece, resta tra le più Nella foto San Siro, Brera e la Fallaci». «Ho pensato di Sopra, Stefano gioca «fuori casa» con sei tifosi rossoneri sono i follower cliccate del continente, apripista della sopra, Sandro farmi un regalo» disse un giorno Angelo Boeri, 63 anni, dall’altra parte della barricata: «Per vivere della rosa comunicazione online. Ed è bastato Mazzola, 77 Moratti, brindando a punt e mes: «Il milanese, la passione pura sono tornato a vedere le dei giocatori l’acquisto di Ibrahimovic a dare la scossa in anni, simbolo golden boy». Dall’altra parte le voci dal bar architetto e partite nei popolari», dice. Anche Salvini del Milan: Rete, oltre che in campo: la campagna «Iz dell’Inter della Rizzoli: «Al Milan il Baffo viene, presidente tifa da quando era bambino: «Non salgo Ibrahimovic Back» è stata la più virale dell’anno, con dal 1957 al l’unica squadra in cui non andrà mai è la della Triennale, sul carro del vincitore, seguo il Milan da da solo 157 milioni di persone raggiunte. L’Inter 1977. Sotto, Juve, per non far ribaltare il padre nella è nerazzurro quando era in ». Il derby più ne ha 41 risponde con l’impatto social dei suoi Gianni Rivera, tomba». Fa un certo effetto pensare il doc. Sotto, emozionante? Salvini non ha dubbi: campioni: la coppia d’oro è Alexis Sanchez 76 anni, momento sacro della letture delle Matteo Salvini, «Quello del 6-0 del 2001. I più sofferti (10,7 milioni di fan su Instagram) e Romelu numero 10 e formazioni con quei due lì a parte invertite, 46 anni, è ovviamente sono quelli di Champions». Lukaku (5,7). capitano che sembra quasi un errore di ortografia. grande tifoso © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA rossonero dal © RIPRODUZIONE RISERVATA del Milan 1960 al 1979