MAGGIO 1985 - ANNO II - N. 4 — IN COLLABORAZIONE CON IL MANIFESTO - LIRE 4.000

Tullio Pericoli: Aldo Moro

Il mandarino è marcio di Mimmo Scavano e Maurizio De Luca

G. Napolitano: In quegli anni fatali V. Strada: Homo sovieticus e mito F. Venturi: Gli scrìtti economici di A. Genovesi pag. 2 N. 4

• • P Sommario

4 Il Libro del Mese M. Scavano, M. De Luca: "Il mandarino e marcio " Articoli di Giorgio Galli, Gian Giacomo Migone, Stefano Rodotà 7 Finestra sul Mondo Vittorio Strada: Homo sovieticus e mito L'Autore Risponde P. Bernardini Marzolla, G. Bollati: Lettere etnische e una precisazione di Salvatore Settis 15 Da Tradurre Gianfranco Corsini: Testimoni di guerra 21 Il Salvagente Giuseppe Ricuperati e Franco Gatti ritornano su " Cina e Cristianesimo " di Jacques Gernet 24 L'Intervista F. Orlando parla con R. Ceserani di Tzvetan Todorov Interventi 13 Sebastiano Vassalli: La cometa a tante code 26 Giorgio Napolitano: In quegli anni fatali 36 Libri di Testo Saggi e inchieste sulla formazione degli adulti Articoli di Ludovico Albert, Carlo Bazzanella, Massimo Negarville

R ECENSORE AUTORE TITOLO 6 Rina Gagliardi Giorgio Bocca Noi terroristi. 12 anni di lotta armata... 8 Cesare G. De Michelis K.S. Karol Solik Giuliano Procacci 10 Carlo Bordoni Harold Robbins L'immortale Erremmedibbi Ray Bradbury 34 racconti 11 Cesare Cases Livio Garzanti Una città come Bisanzio 14 Fabrizio Rondolino Roberto Pazzi Cercando l'imperatore 16 Cesare Mannucci Umberto Vivarelli La cattedra dei poveri 17 Achille Erba Giordano Bruno Guerri Povera Santa, povero assassino 18 Franco Venturi Antonio Genovesi Scritti economici 19 Sergio Bologna David S. Landes Storia del tempo Nicola Tranfaglia Angelo D'Orsi La rivoluzione antibolscevica 22 Massimo Baveri Lu Gwei-Djen, Joseph Needham Aghi celesti. Storia e fondamenti razionali Grazia Rotolo dell'agopuntura e della moxibustione 23 Giorgio Bert Peter W. Atkins La creazione • • B •

27 Franco Gatti Michio Morishima Cultura e tecnologia nel "successo giapponese " Adolfo Tamburello (a cura di) II Giappone 28 Aldo G. Gargani Gianni Vattimo La fine della modernità Marco Revelli Gianni Vattimo Introduzione a Nietzsche 29 Andrea Ginzburg Massimo Mugnai Il mondo rovesciato 30 Marco Bouchard Silvana Castignone (;a cura di) I diritti degli animali Alberto Mittone Pio Marconi Economie della giustizia penale 31 Franco Marenco Martin J. Wiener Il progresso senza ali. La cultura inglese e il Angelo Pichierri declino dello spirito industriale (1850-1980) 32 Nanni Salio Freeman Dyson Armi e speranza 33 Francesco Poli Giogio De Chirico Il meccanismo del pensiero Antonella Sbrilli Silvia Bordini Storia del panorama 35 Giorgi o Pestelli Ralph Kirkpatrick Domenico Scarlatti Elisa Vaccarino Gino Tani Storia della danza dalle origini ai nostri giorni Sommario delle schede 38 Libri per bambini Donatella Ziliotto:Giocattoli da leggere 39 Guerra e modernità (a cura di Marco Revelli)

Autore Titolo Schedatore Autore Titolo Schedatore 36 AA.W. Livelli di istruzione e bisogni AA.W. Strutture ecclesiastiche in Italia e formativi della popolazione adulta. Germania prima della Riforma g. m. Un sondaggio nell 'area torinese f. f. 43 Guido Fubini L'antisemitismo dei poveri s. m. 37 AA.W. XVIII rapporto (1984) del Censis M. Livolsi (a cura di) La fabbrica delle notizie c. b. (sistema formativo) c. d. f. Max Weber La borsa r.b. 40 Leonardo Sciascia Cronachette g.co Carter L. Goodrich Le frontiere del controllo. Uno studio Wole Soyinka Ake. Gli anni dell'infanzia e.br. sulla politica di fabbrica c.o. Richard Beer-Hofmann La morte di Georg f.r. Sidney e Beatrice Webb Democrazia industriale c.o. Emilio Checchi Messico g.r. Enzo Tiezzi Tempi storici tempi bilogici. m. 1. b. Miroslav Krleza Sull'orlo della ragione f.r. A. Tarazzi, G. Bon- Heinrich Mann Attrice a.c. giovanni (a cura di) Le imperfette utopie c.p. Ernst Jiinger L'operaio. Dominio e forma f.r. 44 Capitolo VI del libro I del Capitale r. b. Primo Levi L'altrui mestiere g.co. AA.W. Allocazione delle risorse e politica Marialuisa Bignami Daniel Defoe m.r.c. economica... m. gu. Friedrich Durrenmatt Eclissi di luna p. 1. AA.W. La riforma del salario n.s. 41 Rex Stout Nero Wolfe & Archie Goodwin: A. Heimler, G. Milana Prezzi relativi, ristrutturazione, nove volte delitto s. c. produttività a. e. Eric Ambler Mancanza di tempo d. t. Giorgio Tassinari Le trasformazioni dell'industria Ruth S. Noel La mitologia di Tolkien m. d. c. italiana negli anni '70 a.e. Simonetta Salvestroni Semiotica dell'immaginazione. Angelo Di Gioia La scala mobile n.s. Dalla letteratura fantastica russa alla Enrico De Mita Fisco e costituzione b. p. fantascienza sovietica d.t. 45 Paolo Barile Diritti dell'uomo e libertà Stanislaw Lem L'indagine m. d. c. fondamentali b.p. Giorgio De Vincenti Cahiers du cinema. Ìndici... g.r. Roger Bowles Diritto e economia b.p. Riccardo Rosetti Straub-Huillet Film s.c. J. Baldaro Verde, Illusioni d'amore. Le motivazioni 42 Raffaele Sbardella Appunti di critica della politica, r. b. G.F. Pallanca inconsce nella scelta del partner s. q. Antimo Negri Nietzsche e/o l'innocenza del divenire f. r. Lou Andreas Salomè Il mio ringraziamento a Freud a.v. G. Henrich von Wright Libertà e determinazione a. e. g. Alessandro Zuccari Arte e committenza nella Theodor W. Adorno Stelle su misura. L'astrologia Roma di Caravaggio r. p. nella società contemporanea f. r. AA.W. Gli Etruschi. Una nuova immagine c.d. Orlando Todisco La crisi dei fondamenti. c. p. AA.W. Dietro i Palazzi. Tre secoli di Silvia Ferretti Il demone della memoria. r.s. architettura minore a Venezia b. s. m. Giuseppe Salvioli Il capitalismo antico c.p. m ., - -V *' " HHHHBHBHH 8 // Libro del Mese Caso Moro: la mappa dei poteri di Stefano Rodotà non hanno dubbi in proposito: "la MIMMO SCARANO, MAURIZIO DE la ricchezza dei dettagli non apre mente perdere la sua identità e la dersi garanti i socialisti. Anche se la fermezza è una linea che si richiama LUCA, II mandarino è marcio, soltanto la strada ad una infinità di sua ailtonomia. C'è pure l'afferma- svolta all'indietro s'era caricata di proiezioni più estreme: di ribalta- alla Costituzione, la trattativa è an- Terrorisimo e cospirazione nel congetture, a molteplici collega- zione della esistenza di un'altra menti. Mostra quanto fosse ampio "componente" della Brigate rosse, mento negli assetti istituzionali in che una linea politica alternativa di caso Moro, Editori Riuniti, Ro- l'arco delle conseguenze politiche di cui gli autori registrano almeno proporzioni al momento non imma- governo" (p. 210). Qui, e non altro- ma 1985, pp. 276, Lit. 16.500. che la morte di Moro avrebbe potuto sei apparizioni (pp. 266/8). Più roz- ginabili (...). Se quella linea mostra- ve, dev'essere allora cercata la debo- produrre (ed ha prodotto) e, di con- za nelle formule e nelle analisi, va al suo interno significati tanto lezza di quest'ultima linea. Maurizio De Luca e Mimmo Sca- seguenza, quanto fosse largo e dira- "questa componente mostra di pos- contraddittorii, nel largo coagulo Torna così il tema della consape- rano hanno scelto, per il loro libro volezza dell'apertura di una fase po- sul caso Moro, un modello e un me- litica nuova, in cui il nuovo protago- todo che si allontanano sostanzial- nismo socialista fa la sua prima im- mente dagli schemi più spesso ado- pegnativa prova e la De, tra "un am- perati per questo tipo di ricerche: biguo pazientare e un disperato spe- che sono, poi, quello della ricostru- rare", mostra la sua ormai declinan- zione lineare della vicenda, nel ten- Terrorismo e stabilizzazione te capacità di direzione politica, che tativo di accertare la "verità"; o tante conferme avrebbe poi ricevuto quello dell'analisi dell'azione sul di Gian Giacomo Migone nei tempi successivi. Chi impersona versante della storia e dei comporta- pienamente la linea della fermezza, menti dei terroristi. Essi, invece, Il libro di Scarano e De Luca è importante centuato la vigilanza intorno alla sua persona, infatti, è il Pei. Ma proprio come li- hanno puntato quasi esclusivamente per due motivi. In primo luogo si affianca a ma sembra avere avuto l'effetto opposto. La nea proiettata al di là del caso Moro, sul contesto politico, largamente in- Operazione Moro (cfr. la recensione di Giorgio ridda di errori, omissioni ed imprudenze è di- e assunta come pietra di paragone teso, nel quale il rapimento e l'assas- Galli su "L'Indice", n. 1/85) in una ricostru- ventata ancora più fitta a rapimento avvenu- tra diversi modi d'intendere lo stato, sinio di Aldo Moro maturano e si zione dei fatti che non consentirà più di con- to, al punto di costituire una connivenza al- quella della fermezza andò incontro realizzano. Ed alla linearità dello a più di uno scacco. Non c'è soltanto siderare il terrorismo e il caso Moro come meno oggettiva con i rapitori. svolgimento hanno preferito un me- la contraddizione, già ricordata, tra Ma il contributo forse più importante di todo che punta tutto sull'accumula- semplice opera di un gruppo di fanatici che una fermezza dichiarata e una azio- zione dei dati, giovandosi soprattut- agiscono in una sorta di vuoto pneumatico. questo libro è quello di porre con chiarezza ne degli apparati dello Stato così de- to del ricco materiale ormai conse- Utilizzando soprattutto atti processuali e del- l'esigenza di collocare il terrorismo e il caso bole da far pensare ad inefficienze gnato alle fonti ufficiali. la commissione parlamentare d'inchiesta, gli Moro in un contesto politico, interno ed in- "pilotate". E non c'è soltanto la Questa scelta corrisponde ad un autori dimostrano, al di là di ogni ragionevo- ternazionale. Qualche volta gli autori opera- smentita a quella linea che si avrà innegabile dato di fatto. Aldo Moro le dubbio, che esisteva una precisa e diffusa no delle forzature, soprattutto quando sem- nei casi D'Urso e Cirillo. era stato (e, al momento dell'aggua- consapevolezza dello stato di pericolo in cui brano eccessivamente condizionati dalle pole- La motivazione forte della linea to di via Fani, era ancora) al centro versava Moro, ben prima del rapimento. miche attuali tra Pei e Psi. Ma, in linea gene- della fermezza risiedeva non nella ragion di Stato, ma nell'affermazio- di una fitta trama di rapporti inter- Questa consapevolezza non solo non ha ac- rale, la rete di interessi ostili a Moro e, soprat- nazionali, di operazioni di politica ne che le regole dello Stato di diritto tutto, alla sua elezione a presidente della re- intema, di tessitura di equilibri nel non possono essere modificate per la corpo del suo partito. Questi diversi pubblica era così fitta da non poter essere forza della violenza e del ricatto, pe- piani di azione, nella fase che sareb- ignorata oltre, ne può essere esorcizzata da li- na il passaggio ad un tipo di Stato di be stata l'ultima della sua vita, si quidazioni sprezzanti di un metodo di ricerca cui proprio queste ultime sarebbero erano sempre più venuti avvicinan- della verità fondato sul cui prodest. Inoltre, divenute le regole fondative. Con la do, talvolta sovrapponendosi quasi l'inchiesta di Scarano e De Luca, per quanto scelta di quella linea si voleva indica- completamente. La ragione è ben ancora incerta nella ricostruzione di un conte- re anche l'abbandono di un modo nota. La strategia cosiddetta del sto storico, fornisce uno stimolo ad altri ricer- d'intendere la politica che aveva len- "compromesso storico", che contras- tamente e profondamente eroso alle fa catori ad inoltrarsi su questa strada. Non è il segnava quella fase della nostra sto- caso di correre dietro a tutte le ipotesi, soprat- fondamenta il sistema sociale e quel- ria politica e in cui Moro si trovava lo politico-istituzionale: un modo tutto dettate da convenienze politiche pre- più di altri impegnato, era guardata p per cui tutto era, o poteva o doveva con attenzione o preoccupazione fu senti, ma nemmeno possono essere ignorate essere, negoziabile. Non è un caso nelle sedi più diverse, per gli effetti le conseguenze di un delitto. Se mia zia viene che in quei giorni, sia pure con di- che avrebbe potuto produrre sulla assassinata e io eredito un miliardo, ciò non versi spiriti, osservatori stranieri si dinamica del sistema politico italia- fa di me un assassino. Ma, ai fini delle indagi- chiedevano se in Italia non stesse per no e sul ruolo internazionale ni, e certamente utile sapere che io beneficio nascere un "nuovo modo di gover- dell'Italia. La scomparsa di Moro della sua morte. Ciò è tanto più vero se la vit- nare" (p. 217). Ma il nuovo indiriz- sarà determinante per la definitiva tima non è mia zia, ma uno degli statisti che zo sopravvisse di poco all'assassinio liquidazione di quella strategia, che hanno segnato la storia del paese in questo se- di Moro, ebbe una manifestazione già s'era svolta lungo tragitti tutt'al- colo. Per dirla con Popper (e con Giorgio Gal- coerente solo nell'iniziativa decisa tro che tranquilli. del Pei di chiedere le dimissioni di li), occorrono "congetture e confutazioni" E dunque un cambio di fase poli- Giovanni Leone. Poi, fin troppo ra- tica che, nel libro, viene indagato, per tentare delle vie d'uscita dal campo delle pidamente, tutto tornò come prima. un cambio sollecitato, per la prima mJ Certo, non c'era nulla di meno volta nella nostra storia, da un assas- tu*- "moroteo" di quella linea, visto che sinio. L'altezza del bersaglio scelto la pratica della mediazione e della dai terroristi chiama in campo le for- negoziazione incarnava, agli occhi di ze più diverse: le incognite, ancora, Aldo Moro, l'essenza stessa della po- riguardano la possibilità di stabilire litica. Per questa via, tutto diventava se qualcuno intervenne già nella fase mato l'arco delle forze che erano sedere attrezzatura e conoscenza della linea opposta convivevano "integrabile", in un universo di cui della cospirazione e chi cercò d'in- spinte ad intervenire nella vicenda. 'professionali' da servizi segreti" (p. istanze che si riveleranno poi del tut- la De rimaneva comunque il garante tervenire a complotto avviato. C'è, quindi, una ulteriore chiave di 266). to incompatibili con gli impegni di della stabilità. Era l'operazione pen- De Luca e Scarano, quindi, accu- lettura che può essere suggerita per Individuata una possibile "disag- fermezza che la guidavano. La resi- sata, e riuscita, nei confronti del Psi mulano materiali che riguardano la il libro di De Luca e Scarano: siamo gregazione" dell'entità brigatista, stenza al ricatto eversivo presuppo- al tempo del centro-sinistra; era sfaccettata presenza di Moro sulla di fronte ad una mappa dei poteri almeno per il modo in cui questa si neva una altrettanto ferma azione l'operazione che, con la versione scena politica. E l'apertura è proprio concretamente operanti in Italia, manifesta durante la gestione del se- degli apparati di Stato: che mancò o morotea dell'unità nazionale, si sta- sul contesto internazionale, sulle co- pubblici e privati, legali e occulti, questro Moro, una analoga opera- rimase impantanata in ambigue po- va tentando nei confronti del Pei; se dette e scritte da Henry Kissinger: interni e internazionali. zione viene condotta sul versante dei sizioni di disimpegno e di attesa, co- era l'operazione che, in scritti ante- una via — non dimentichiamolo — Disegnando questa mappa, entità partiti. Qui la disaggregazione inve- me era accaduto prima del blitz di riori e nelle lettere. Moro riteneva indicata con molta determinazione ritenute compatte si rivelano solcate ste i due schieramenti noti come via Fani. Quando non lasciò il cam- possibile nei confronti dello stesso dalla signora Moro, riflettendo da profonde fratture, al posto di un partiti della "fermezza" e della po a desideri di 'vendetta' o di rival- "partito armato". preoccupazioni che Aldo Moro aveva unico soggetto compare una ancor "trattativa", di cui si mette in evi- sa verso i teorici dell'unità naziona- Ma, forse, quella strategia dell'at- manifestato, tra gli altri, a Giulio più inquietante articolazione dei denza il carattere composito. In essi, le" (pp. 202/3). tenzione/integrazione non era più Andreotti. C'è, poi, l'intreccio dei protagonisti. E questo è già visibile anzi, la presenza di interessi diversi Sia o no da condividere l'insieme adeguata ai nuovi soggetti con cui segnali, mai integralmente decifrati, se si considerano i primi attori del fece sì, da una parte, che obiettivi di queste valutazioni, certo contri- doveva fare i conti: il Pei chiedeva che precedono, accompagnano, se- dramma: da una parte, le Brigate diversi, e più direttamente politici, buisce a chiarire come sull'iniziale molto più di semplici aggiustamen- guono il rapimento. Ci sono le pre- rosse e, dall'altra, i partiti. finissero con il sovrapporsi a quelli dilemma (trattare o non trattare per ti, e cominciava a rendersi conto del- senze degli uomini dei servizi segre- Per quanto riguarda le Br, nel li- che venivano dichiarati; e, dall'al- salvare la vita di Moro?) si fosse via la inadeguatezza del quadro che ve- ti, italiani e stranieri. E ci sono le bro non c'è solo la conferma di una tra, che di entrambe le linee venisse via venuto sovrapponendo un più niva messo a punto; e le Br pratica- forze politiche ufficiali, il cui schie- tesi tante volte enunciata in via ge- esaltata la fragilità. variegato e complesso gioco in cui al- vano un tipo di lotta rispetto alla ramento si rimette in movimento nerale, e specificamente confermata Vale la pena di riportare per este- cune forze soprattutto tenevano quale l'integrazione si palesava im- proprio durante i cinquantacinque dalla vicenda italiana: quella secon- so alcune considerazioni dedicate d'occhio piuttosto l'evoluzione di possibile o eccessivamente costosa, giorni della prigionia di Moro. do cui la presenza di un terrorismo specificamente a questi problemi. La più generali dinamiche politiche. Il tale da stravolgere i caratteri stessi Proprio perché si tratta di una ri- stabile e diffuso richiama l'attenzio- linea della trattativa, nella versione punto di distinzione tra i due schie- del sistema politico. Non è un caso cerca costruita attraverso l'accumula- ne di altri soggetti (servizi segreti so- oggettiva anche se non manifesta, ramenti, allora, non può essere indi- che l'ultima, e più impegnativa, zione, non è qui possibile dar conto litamente), che cercano di utilizzare postulava in effetti la fine dell'unità viduato nella propensione ad accen- operazione politica non sia soprav- di tutte le questioni che emergono a propri fini la presenza terroristica, nazionale in un rimescolamento di tuare i valori umanitari o quelli della vissuta a Moro. E che, sull'altro nel corso del lavoro. Ad ogni modo, senza che questa debba necessaria- poteri del quale tentavano di ren- ragion di Stato. De Luca e Scarano fronte, egli abbia perduto la vita. N. 4 Il Libro del Mese Caso Moro: congetture e confutazioni di Giorgio Galli

to, alla collocazione internazionale MIMMO SCARANO, MAURIZIO DE forte componente" (il partito arma- ne con mafia e camorra) per demora- nente il nostro sistema politico. dell'Italia, mi pare ipotesi del tutto to), qui sono nate le protezioni delle lizzare l'opinione pubblica di sini- Ori, avevo appena concluso la let- LUCA, II mandarino è marcio. infondata. Moro stava facendo quel quali può aver fruito da parte dei stra, allora la risposta della stessa si- tura del libro che quelle che vengo- Terrorismo e cospirazione nel ca- che poi ha fatto Andreotti ed en- servizi e l'ipotizzata collaborazione nistra in termini politici risulterebbe no definite "nuove Br" riemerse do- so Moro, Editori Riuniti, Roma trambi lo potevano fare perché la lo- con la delinquenza organizzata, alla possibile e praticabile. po la sconfitta dell'82 (ammessa dal- 1985, pp. 274, Lit. 16.500 ro fedeltà all'Occidente è tanto ga- quale avrebbe appartenuto il tirato- La sinistra italiana — con compo- la loro risoluzione strategica n. 20 rantita, che si possono permettere re scelto di via Fani (forse Giustino nente maggioritaria il Pei in fase di resa nota contestualmente) hanno Il titolo del libro deriva da uno mosse e accortezze ad altri negate. Di Vuono: da qui anche il serrato di- occidentalizzazione — non potreb- ucciso Ezio Tarantelli, mentre subito dei molti misteri del caso: il comuni- dopo "Paese Sera" (31 marzo) ritie- cato in codice "Il mandarino è mar- ne di aver dato la prova della "pre- cio" significante "Il cane morirà do- senza di ex (?) agenti dei servizi" nell'operazione Moro: la testina ro- mani" (cioè che Moro sarebbe stato rita dalla nobile esigenza di fare i conti con tante della macchina Br che emette- ucciso l'indomani), comunicato fat- quella che Rossana Rossanda ha chiamato, to pervenire dalle Br a un parroco cento pertiche in cui siamo ormai inoltrati da va i comunicati brigatisti in possesso con un 'espressione fortunata, il proprio al- di un rapinatore e nello stesso tempo della Val di Susa perché ne infor- tempo. bum di famiglia). informatore, organizzatore della ra- masse la moglie dello statista, inter- E sempre più forte l'impressione che le cettato dal Sismi attraverso una con- Nessuna ipotesi deve essere scartata per i pina dei 35 miliardi alla Securbank, versazione radio-telefonica tra un inchieste giudiziarie non approderanno a possibili riflessi su rapporti di forza odierni o poi ucciso nello scorso autunno (An- giornalista e la redazione del Gr 2. Il nulla se non saranno accompagnate dalla ri- su eventualità politiche future. Solo allargan- tonio Chiecchiatelli). fatto non avrà alcuna spiegazione ed cerca di una verità storica e politica. Perché si do la visuale al di là dell'orizzonte di singoli Il fatto: la rapina viene organizza- è uno dei pochi che già non si sapes- possano formulare delle congetture, occorre interessi politici e preoccupazioni ideologiche ta (e inizialmente presentata come sero raccolto in questo libro, che ha una chiarificazione degli effetti di quindici odierne maturerà una prospettiva capace di opera delle Br) in concomitanza con un'impostazione analoga a quella di la grande manifestazione di Roma anni di terrorismo, non solo sul funziona- misurare il peso relativo del terrorismo che Operazione Moro, della quale ho mento del sistema politico italiano (Giorgio contro il decreto sulla scala mobile qui già trattato. continua a colpirci e di un caso, quello di Mo- Galli), ma anche sulla collocazione interna- (24 marzo 1984). Alcuni componen- ro, che ne costituisce il momento culminante. ti della banda vengono arrestati a fi- Va aggiunto che gli autori hanno zionale del paese, sui rapporti di forza tra lavorato in buona parte su atti pro- Perché possa emergere una verità giudiziaria, ne marzo 1985, in concomitanza con classi e categorie sociali, sulla legislazione e i occorre una verità storica e politica, senza la l'assassinio di Tarantelli, motivato cessuali che non comprendono quel- meccanismi repressivi dello stato (Stefano Ro- li del processo di secondo grado e le quale non è nemmeno possibile fare progetti dalle Br col ruolo avuto dall'econo- dotà), sulla partecipazione democratica e, anticipazioni di Adriana Faranda e perii futuro. mista nei progetti di raffreddamento Valerio Morucci diffuse prima del quindi, sulle possibilità di mobilitazione so- della stessa scala mobile. Contempo- processo. Nonostante questo limite ciale. raneamente ricompaiono "messag- e la mancanza di elementi nuovi, si In sintesi, è il caso di chiedersi se il terrori- gi" (testina rotante Ibm, armi e proiettili usati nell'operazione Mo- tratta di un testo di utile lettura per smo non abbia, sia pure temporaneamente, chi voglia disporre in forma organiz- ro; e simili) già apparsi in un borsel- messo in pericolo l'assetto dei poteri tradizio- lo la cui storia può essere letta nel li- zata e argomentata del materiale di nalmente dominanti in Italia o non si sia rive- fatto della vicenda. Sul raccogliere bro (pagg. 264-265), che era stato fatti e essere cauti nell'interpretazio- lato un fattore, importante se non decisivo, rinvenuto il 14 aprile 1979 in un taxi ne gli autori insistono, ma natural- di un processo di stabilizzazione che ha cor- e che fu fatto pervenire al col. Cor- mente vi è una traccia interpretativa, retto gli effetti minacciosi di una fase prece- nacchia, autorevole ufficiale dei ca- ed è analoga a quella di Operazione dente. Qual'è, infine, il ruolo di Moro e l'ef- rabinieri a Roma e iscritto nella lista Moro: lo statista preparava la piena fetto della sua eliminazione rispetto a questi P2, che è presumibile abbia parteci- legittimazione del Pei, che avrebbe pato alle indagini assai mal condotte problemi? dei 55 giorni di Moro. continuato a gestire da presidente Non saranno certo le dichiarazioni di Mo- della repubblica, carica alla quale b retti, Morucci e della Faranda, o di qualche Perché messaggi analoghi per il aveva buone probabilità di essere altro mediocre manovale del terrorismo (ma- caso Moro in concomitanza con una eletto alla scadenza del mandato di rapina e un omicidio collegati a una Leone (dicembre '78: poi vi furono gari opportunamente sollecitate da "Il Popo- questione (scala mobile) di grande le dimissioni che aprirono la via a lo" e puntualmente registrate da Giorgio importanza politica per la sinistra Pettini). Questo disegno politico su- Bocca) a gettare luce su questi interrogativi. italiana come era importanza la scitava la preoccupazione degli Stati Le testimonianze di detenuti non sono libere maggioranza del marzo '78? Possia- Uniti e in particolare di Kissinger; e i metodi di manipolazione dell'informazio- mo pensare a semplici coincidenze, Moro sarebbe stato pressantemente ne sono oggi più progrediti: si è passati dal si- che sarebbero sensazionali. E accer- invitato a non perseguirlo; la sua in- lenzio imposto dai potenti all'inflazione di tarle mi farebbe piacere, visto che in sistenza nel metterlo in pratica sa- questo periodo sto proprio studian- notizie, magari prefabbricate, e che possono rebbe stata la ragione del complotto firn* do il pensiero di Jung relativo al fe- contro di lui. Sulle sue componenti anche essere cavalcate e dirette in maniera in- nomeno delle "coincidenze signifi- lascio la parola a Scarano e De Luca: teressata. Questa linea di ricerca, fortemente cative". condizionata dalla storia del terrorismo di cui "La strage di via Fani, il sequestro Ma se non si tratta di coincidenze, di Aldo Moro e infine l'assassinio so- tende a sottolineare l'autonomia, rischia di la presenza di analogie tra il marzo no stati 'gestiti' a più mani. Sotto il risultare fuorviante (anche se è talvolta sugge- '78 (Moro da un lato, le possibilità e drappo con la stella a cinque punte, le difficoltà della sinistra dall'altro) accanto alla folta e più forte compo- e il marzo '85 (Tarantelli da un lato, nente terrorista, si sono nascosti i le possibilità e le difficoltà della sini- maneggi e gli interventi di altre due stra dall'altro) suggeriscono piutto- sto la tesi della matrice americana o componenti egualmente aggressive: Per tenere a metà del guado il Pei lo- battito al recente processo d'appello be opporsi e imporsi ai potentissimi quella della matrice italiana? quella di una delinquenza organiz- gorandolo Moro era persona che po- sul numero dei brigatisti: nove op- Stati Uniti. Ma è sufficientemente zata tipo camorra o mafia e quella tere visibile e invisibile negli Stati pure undici?). forte per sconfiggere i gruppi mino- A me pare che a questo punto la ancora più occulta di spezzoni dei Uniu non avevano ragione di ritene- La differenza delle due tesi è mol- ritari che per mantenere zoppa la gran mole di materiale a disposizio- vecchi servizi segreti. Ognuna può re inidoneo. to marcata, sotto il profilo delle con- nostra democrazia rappresentativa ne in questo e negli altri libri segna- avere agito di volta in volta da con- Diversa la posizione della "little seguenze e delle prospettive politi- debbono prima ricorrere alle stragi, lati sull'argomento, richieda un'or- trollo sulle altre componenti e da " degli Usa, legata forse a fran- che. Se Moro fosse stato ucciso per poi subire l'insediamento sociale del ganica valutazione da parte della no- orientamento operativo, quindi an- stra cultura politica, che dovrebbe ge emarginate di settori dei "servizi" un complotto preparato dalla Cia sin partito armato, infine accettare la che in contrasto dialettico tra di lo- andare oltre il lavoro, certamente legati alle trame dei tempi i Kenne- dal '74 e minuziosamente organiz- delinquenza organizzata come sog- ro, ognuna disponendo di propri ca- dy e poi del Watergate. Qui la possi- zato per oltre un triennio, ne derive- meritorio, di chi tale materiale ha nali di comunicazione 'esterni'" getto politico. bile diffidenza nei confronti di Moro rebbe per l'Italia un concetto di "so- raccolto. Per evitare interpretazioni, (pag. 268). Gli autori insistono sul loro impe- era espressione della decisione di im- vranità limitata" per mantenere la esplicite o implicite, che rischiano di gno a non "affidarsi a congetture" far pensare al lettore di trovarsi di Non condivido la prima parte di pedire ogni forma di legittimazione quale il nostro grande alleato ricor- "a riferire soltanto fatti". Aggiungo- questa tesi (il complotto che parte del Pei come partito di governo e nel- rerebbe a tutti i mezzi. Se portare il fronte a una "spy story", invece che no che "la presenza di ex agenti dei a una situazione che va collegata al da Washington). Mi pare una va- lo stesso tempo di stroncare l'ondata Pei nella maggioranza è sufficiente servizi, se provata e definitivamente funzionamento complessivo del no- riante della "prospettiva cilena" che di sinistra che aveva avuto espressio- per far assassinare il nostro più pre- aprirebbe una strada di indagine ul- stro sistema politico, per decenni giustifica la prudenza con la quale il ni esasperate nell'estremismo stu- stigioso uomo politico conservatore, teriore" (pag. 271). Naturalmente la prima di Moro e ora sette anni dopo Pei ha gestito l'ondata di sinistra de- dentesco e sindacale che in taluni come pensare a una ipotetica legitti- matrice italiana e non americana di Moro. gli anni '70: il golpe come risposta a momenti aveva reso ingovernabili mazione della sinistra a governare? tutte le operazioni di finta destabi- un governo progressista. A me pare scuole e aziende, ma che si era anche Se invece si pensa che, essendo lizzazione che sono in realtà di stabi- poco credibile che la Cia possa pro- tradotto in comportamenti elettorali troppo rischioso un golpe, i gruppi lizzazione del potere di chi lo detie- muovere un golpe in un Paese occi- che mettevano in discussione la tren- italiani ostili a questa legittimazione ne, è una congettura. Ma bisogna dentale. E che lo surroghi facendo tennale egemonia moderata in Ita- debbano ricorrere a complessi mar- usarla nel senso di un celebre libro ammazzare non un nemico o un lia. chingegni (tollerare un partito arma- di Popper (Congetture e confutazio- "utile idiota" (come si diceva un Le tre componenti delle quali par- to che uccide decine di personalità ni) se vogliamo trarre da migliaia di tempo) strumentalizzato dai comu- lano Scarano e De Luca sono possibi- in genere moderate; proteggerlo con fatti che rischiano di trasformarsi in nisti, ma uno dei personaggi di pri- li, ma si sono sviluppate nella società deviazioni dei servizi di sicurezza; un labirinto dal quale non si esce, mo piano, fedele, come il suo parti- italiana. Qui è nata "la folta e più inquinarlo attraverso la collaborazio- una valutazione complessiva concer- questa capacità di assumere — forse rità, all'accusa di "oggettivamente di essere co-responsabile — di que- colludere", c'è poco da aggiungere. In scena la tragedia. sta "illusione": la sua piena legitti- Da sottolineare, ancora, la consueta mità politica, terribile e cruenta, co- piacevolezza della scrittura: quello me spesso è la politica. È poco? è stile piano e preciso, che non oppri- Ma gli attori sono muti troppo poco? me quasi mai chi legge, che informa La conclusione che se ne trae è co- senza presunzione, ha già fatto le munque molto precisa, e fornisce al grandi fortune del giornalista. Se ne di Rina Gagliardi libro una densa attualità polemica: può, allora, trarre la conclusione che la ferita che dodici anni di terrori- si tratta di un libro perfettamente GIORGIO BOCCA, Noi terroristi. si limita ad ascoltare, ad avere — nel sanguinose, ma che sono stati mossi smo hanno prodotto va rimarginata, riuscito, si intende, relativamente ai 12 anni di lotta armata ricostruiti corso di quasi tutto il racconto — da illusioni diffuse nella cultura, nel la frattura che ha diviso il paese non propri intenti e alle proprie ambi- e discussi con i protagonisti, una vera pietas laica verso uomini e tessuto vivo- di questo paese: una è ricomponibile solo dai carceri spe- zioni? Garzanti, Milano 1985, pp. 292, donne che hanno tragicamente erra- parte atroce e terribile, ma della no- ciali. Ecco, basti confrontare questo Per la verità — lo scrivo con la stra storia. Il più alto livello di com- modestia di chi sa di sbagliare più Lit. 18.000. to, e tragicamente pagato di perso- atteggiamento di Bocca con i procla- na: uomini, scrive, non mostri, non prensione che Giorgio Bocca può di- mi insistentemente lanciati dal go- spesso di quanto vorrebbe — nella creature "aberranti", non soggetti mostrare, nei confronti di chi fu verno in carica sulla rinascita del ter- sua sostanza il libro arriva a delude- In questo paese, stracolmo di ma- patologici. Uomini che hanno perse- mosso, comunque, dalla volontà di rorismo, e sulla conseguente neces- re. L'operazione che si vorrebbe (per gistrati pericolosi e di tardi epigoni guito illusioni pericolose quanto cambiare il mondo, sta proprio in sità di tornare all'emergenzialismo struttura e ritmo) come centrale, della Santa Fermezza, la tentazione cioè la ricostruzione della verità psi- di rimuovere il terrorismo — di ri- ••••••••••••• cologica e umana dei terroristi che durlo a sottofondo inerte della me- narrano di sé, delle proprie idee, moria e della storia — è più diffusa delle loro differenze e contrasti, ri- di quanto non si creda. A volte, è so- sulta, alla fine, muta. In un senso lo un intenso desiderio politico di ri- preciso, Bocca sceneggiatore, Bocca cominciare, appunto, a fare politica, "teatrante", si rivela inferiore al a sinistra, come se questi anni tragici Bocca scrittore: come se scattasse, al che ci stanno alle spalle non ci fosse- momento "supremo" del confronto ro mai stati — come se fosse illegitti- con questi uomini, con questa verità mo, per chiunque, ogni pur pallido fatta di persone, una estrema reti- accostamento tra comportamenti cenza, una difficoltà inattesa a sca- conflittuali e terrorismo. Più spesso, vare, ricercare, capire. tuttavia, è un cedimento a una for- Ecco la sequenza dei frammenti. ma specifica di vigliaccheria teorica: Curcio, Ognibene, Semeria, Moruc- la difficoltà di capire davvero che co- ci, e via via tutti gli altri, si succedo- sa è stato — al limite, che cosa anco- no come su un proscenio: ricordano, ra potrebbe essere. Ma capire signifi- raccontano, discutono.. Del perché, ca costringere la ragione, nella sua secondo loro, il terrorismo è scoppia- interezza, a una resa dei conti gene- to in Italia negli anni del benessere rale: quelle tessere di un puzzle che — gli anni '70 di un paese che già finalmente si compongono, senza covava il passaggio a una nuova rivo- che nessuna manchi o avanzi, al ter- luzione industriale, piuttosto che gli mine di un giallo riuscito. anni '50 di un'Italia affamata, lacera Il libro di Giorgio Bocca si fa allo- e spaccata in due classi ben più di ra leggere d'un fiato. Riesce a con- quanto non lo sarebbe stata negli vincere, anzitutto, proprio per le anni successivi. Ma perché non riu- speranze che accende: per la costri- sciamo a visualizzarli, ciascuno come zione che ci propone — e che accet- una persona intera? Ecco Semeria, tiamo volentieri — "a ripercorrere con la sua "tuta grigia" e i suoi quella tragica e oscura parabola" fi- "fianchi larghi", che gli valsero il no in fondo. Non cedere, insomma, nome di "Fiaschetta". Ecco Renato a pigrizie spirituali, non acconten- Curcio e Alberto Franceschini: ci ap- tarci di una storia fatta per grandi paiono in tutta franchezza i più sim- tranches, in cui contano soltanto patici, come più ricco di calore, pa- l'inizio e la fine di ogni capitolo, radossalmente, ci appare l'intero "nuli'altro". gruppo storico — le prime Brigate Dal punto di vista terapeutico, la rosse, col loro "cattocomunismo", formula scelta da Bocca risulta assai col loro culto dell'Organizzazione adeguata: sono loro, i terroristi — maturatosi nella terra emiliana; non da Curcio a Moretti, da Azzolini a per caso, questo è il gruppo che non Morucci, da Semeria a Franceschini ha ucciso nessuno, e che ha mante- — a raccontare la loro storia, in pri- nuto, anno dopo anno, una dignità ma persona e in un colloquio fitto reale. Ma è una verità già da tempo con lo scrittore, che mette a disposi- impressa nella nostra memoria. Poi, zione capacità professionale e sensi- ancora frammenti: c'è Moretti, con bilità di scrittore, piuttosto che una il suo irriducibilismo dogmatico, la compatta ricostruzione storica. Il li- brusca e asciutta rozzezza, non lon- bro si dipana per capitoli molto bre- tana da quella del militare Azzolini. vi — dall'inizio degli anni '70 fino Poi c'è la sottigliezza di Valerio Mo- alla diaspora delle Brigate rosse, fino rucci, la ricostruzione dei giorni di al pentitismo che sancisce la sconfit- via Fani. E ancora: l'antropologia ta politica definitiva di questa espe- Tullio Pericoli: Giorgio Bocca "lottacontinuista", e quindi cinica rienza. Bocca consapevolmente non di "Prima linea", la disperata ineffi- ne trae alcuna solenne Morale: il so- cienza dei Nap, la "devianza sinda- cialista, il democratico, il garantista calista" di Vittorio Alfieri, la confu- sione estrema delle lingue, al mo- brutale degli anni appena trascorsi. mento del massimo successo militare Basti leggere i passaggi più significa- delle Br, il sequestro Moro, l'anima tivi delle motivazioni della sentenza del '11 che non si accorda con la fol- del processo 7 aprile ("la proclamata lia organizzativistica delle Br. Ma esigenza di comprensione di un fe- non era tutto già scritto? nomeno che ha provocato solo anni Ecco, conosciamo e riconosciamo Mimmo Scarano RESISTENZA, gli attori. Ma tutti restano sfuocati. LIBERAZIONE di piombo e di emergenze resta per Ci parlano come era giusto che ci Maurizio De Luca Speciale a cura molti un espediente di facciata, un di Cesare Pianciola comodo paravento"; (1 'intellighen- parlassero. Ci comunicano concetti, Il mandarino Articoli di M. Avvisati qualche volta sensazioni, pulsioni R. Baldo, M. Bonfantini, tia di un continente sommerso è " mandarino è marcio riapparsa all'improvviso sulla sce- esistenziali: ma non ci stimolano a G. Canestri, A. Montigiani, mettere via, di corsa, schemi radicati è marcio P. Ortoleva, L. Parente, na... come se non fossero ancora irri- C. Pavone, C. Peirone, solte questioni di fondo, che conti- e impigriti. Non si espongono oltre Terrorismo P. P. Poggio, T. Rapo ne, la confessione pacata di uomini P. Serasini. nuano a mantenere d'attualità un e cospirazione clima di tensione che si vuole invece sconfitti, che continuano a ragionare Interviste a Luisa Sturani Monti sugli errori commessi. nel caso Moro e Giorgina Arian levi. superato". Così scrive, tra le 1880 In questo, il libro resta — se così Una avvicente ricostruzione SULL'INSEGNAMENTO pagine che motivano la sentenza del processo 7 aprile, il dottor Abbate: si può dire — puramente politico. del più complesso delitto DELLA FILOSOFIA Non è detto che i nostri desideri di politico della nostra storia Articoli di G. Bordino, F. Coppellotti con una chiamata di correo molto esplicita a tutti coloro, e non sono rimozione siano, anche per questa contemporanea. GIOVANI volta, seriamente, definitivamente, Maggiorenni a 14 anni? moltissimi, che hanno trovato da ri- "Politica e società" (di M. Salomone) dire sulla conduzione e la conclusio- sconfitti. E ricacciati nel fondo di noi stessi, insieme ai narodniki già Lire 16.500 ne di quel processo). E risulta chiaro per chiunque il coraggio civile di un teoricamente "sistemati" dal compa- gno Lenin. Abbonamento a 5 numeri Lire 10.000 libro, e di un metodo di indagine. Versamenti sul ccp 14450100 intestato Sul valore politico di questo libro, a Rossoscuola, str. della Magra 5/b, K Editori Riuniti 10156 Torino - Copie saggio su richiesta dunque, e delle scelte di un intellet- tuale che si espone, per amor di ve- \

IN. 4 pag. 71 Finestra sul mondo Homo sovieticus e mito di Vittorio Strada

AUEKSANDR ZlNOV'EV, Nascej (ad essi si sono aggiunti, sempre a dolfo, da Martov a Plechanov. Ma si ventato una potente realtà. regime staliniano. Ma si tratta di junosti poljot, L'Age d'Homme, cura di Jelen, nel numero di settem- trattava di voci, la cui limpidità era Il libro di Zinov'ev, che rievoca gli una nostalgia comprensibile in Losanna 1983, pp. 161. bre 1984 di "Le Débat", i materiali pari alla debolezza di fronte a una anni "eroici" dell'epoca staliniana, è quanto Zinov'ev, uomo disperata- di una Enquète sur la Russie, orga- nuova forza enorme che sorgeva in il frutto di una profonda crisi mente e lucidamente nichilista, pro- MICHAIL HELLER, Mascina i vinti- nizzata alla fine del 1918 dalla Ligue Russia e che in Occidente trovava dell 'autore delle Cime abissali (in prio nell'età staliniana, come tanti ti, Overseas Publications Intcr- des droits de l'homme), testimonia i un'omogenea rispondenza. La storia italiano edito da Adelphi). Crisi altri laici animati da una segreta e changc LTD, Londra 1985, pp. modi in cui la leggenda bolscevica si che il libro di Jelen documenta fa d'ordine psicologico e ideologico trasfigurata esigenza religiosa, ha costruì in uno dei paesi occidentali 335. sorgere il problema inquietante dei- che ha portato Zinov'ev, convinto di trovato la possibilità di uno "slan- cio", di un "volo", cioè di una "fe- de", come dice il titolo del suo libro CHRISTIANE JELEN, L'aveugle- che è tratto da una celebre canzone ment, Flammarion, 1984, sovietica del dopoguerra, anche se pp. 278, Fr. 75. egli quella fede l'ha vissuta da ereti- co. La società sovietica post-stalinia- La recente successione di Michail na gli sembra una "terra desolata", Gorbaciov a Konstantin Cernenko al pari, anche se in modo assai diver- nella più alta carica di potere so, delle società democratiche occi- dell'Urss, quella di segretario gene- dentali, entrambe parti di un mon- rale del Pcus, oltre a tutta una serie do dove il romanticismo eroico di interrogativi immediati, che ri- dell'utopia è impossibile. Per Zi- guardano il prossimo futuro e costi- nov'ev l'Occidente non è una patria, tuiscono il campo di congettura dei ma semplicemente un rifugio, il sovietologi, fa sorgere problemi di luogo dove egli può pubblicare i più stabile significato, che si proiet- suoi scritti, ma nel quale egli si sente tano sulla lunga durata del sistema sradicato, poiché le sue radici sono sovietico e che i sovietologi di solito sempre nel mondo sovietico, al qua- trascurano. le è legato da un odio-amore inestin- guibile. Del sistema sovietico Zi- Il primo e preliminare problema nov'ev è un frutto organico più di riguarda la natura del sistema sovie- quanto non lo siano i propagandisti tico, che alcuni considerano la ma- ufficiali del "realismo socialista", i drepatria del socialismo e altri il più Adolfo quali scivolano sulla superficie di perfetto totalitarismo, e del suo rap- questa straordinaria realtà storica, porto col sistema antitetico, capitali- esaltandola conformisticamente. Zi- stico e democratico. Già la contra- Bioy Casares nov'ev, invece, è sceso nel sottosuolo stante varietà di soluzioni induce a del sistema e ne ha esplorato i più ri- riproporre di continuo il problema. posti meccanismi perché del sistema Non si può dimenticare, inoltre, che sa di essere parte, perché è un fram- mentre uno dei due sistemi, quello mento della sua élite intellettuale e democratico e capitalistico, si inter- CON E SENZA solo all'interno del sistema è possibi- roga costantemente su se stesso, ol- le vedere quello che Zinov'ev vede. tre che sul suo altro da sé, e offre Ma sta qui anche il limite della sua una serie di sue proprie immagini AMORE opera, oltre che il suo valore e la sua che si caratterizzano per varietà e cri- novità: un sistema come quello so- ticità, il sistema opposto, invece, ha vietico deve essere considerato anche una così dogmatica pretesa di sapere L'europeo e l'amore o, a distanza, e non soltanto dai suoi che cosa esso è da non permettere, al punti centrali, altrimenti si finisce suo interno, alcun interrogativo rea- piuttosto, l'argentino e l'amore per esserne assorbiti. Si tratta di un le e da offrire di se stesso un'unica o, meglio, l'uomo e l'amore. criterio metodologico di analisi che immagine, imposta a tutti e assolu- vale per qualsiasi realtà storico-socia- tamente apologetica. Storie d'amore, ma anche di le, ma che è particolarmente valevo- Quello che si è soliti chiamare dis- desiderio. Protagonisti e vicende le per una realtà come quella sovieti- senso costituisce un fenomeno di si- ca che, tra le sue componenti costi- gnificato storico (qualunque possa si succedono con un ritmo tutive, ha l'imposizione di una sua essere il suo effetto pratico) perché sottile, a volte tenue di propria autodescrizione e autodefi- ha incrinato un'unanimità coatta, malinconia, altre graffiarne di nizione assolute, senza lasciare spa- dando voce a chi, all'interno del così zio a una dialettica critica interna. detto socialismo reale, si pone, come lucidità. Anche una visione lucida come noi, la domanda fondamentale circa quella di Zinov'ev finisce così per di- la natura del nuovo sistema ideopo- ventare semplicemente un elemen- litico e socioeconomico sorto quasi to, per quanto prezioso, di una settantanni fa. I dissidenti dell'Est esplorazione del sistema sovietico e europeo, nella loro gamma di posi- di un approfondimento della sua zioni politiche e culturali, hanno geografia. •H contribuito a rimettere in questione non soltanto la definizione dei regi- Chi ha saputo mettersi, nei ri- mi del loro paesi, ma anche gli sche- guardi dell'Unione Sovietica, in una mi interpretativi in cui quei regimi di più antica tradizione democratica ta capacità di conoscenza critica nelle essere l'unico a possedere una cono- distanziata prospettiva storico-etno- sono stati e sono visti dal mondo oc- e di più intensa vitalità intellettuale, società più avanzate e nei loro stessi scenza scientifica del sistema sovieti- grafica, senza rinunciare ai vantaggi cidentale. I loro interventi sono sem- indipendentemente da ogni inter- strati intellettuali. Domanda che si co, a una mania di persecuzione, pre una sfida al benpensante, sia vento sovietico, allora ancora impos- presenterà anche in tempi più recen- quasi l'Occidente, non meno del di un'esperienza diretta interna, è progressista, sia conservatore e ri- sibile: 1'"accecamento", di cui si ti di fronte alle reazioni epidemiche mondo sovietico che lo ha espulso, un altro esule sovietico, Michail Hel- chiedono una partecipazione critica parla nel titolo, fu, in realtà, un au- provocate dalla "rivoluzione cultura- fosse ostile o sordo alle sue verità. In ler, il cui ultimo libro (il lettore ita- d'ordine politico, etico, intellettua- toaccecamento della sinistra francese le" maoista nell'Europa occidentale. un'ampia intervista alla rivista ingle- liano conosce già la fondamentale le. Due libri recenti di due russi in e, più in generale, europea. L' "aveuglement" del 1917 aveva al- se "Encounter" (aprile e maggio Storia dell'Urss, da lui scritta in col- esilio mettono in crisi molti luoghi Subito dopo l'ottobre del 1917, meno la scusante di essere il primo 1984), poi ripresa da "Lettre inter- laborazione con Aleksandr Nekric e comuni: Nasce/junosti poljot (Il vo- mentre in Russia si costituisce il si- del genere. nationale" (n. 3, inverno 1984-85), pubblicata da Rizzoli) è dedicato, lo della nostra giovinezza) di Alek- stema di potere che più tardi, nella Se tutto era stato detto nel 1917 e Zinov'ev ha fatto una serie di dichia- come dice il sottotitolo, alla "storia sandr Zinov'ev, e Mascina i vintiki sua forma evoluta, si chiamerà tota- la documentazione allora nota rende razioni sconcertanti (giustificazione della formazione dell'uomo sovieti- (La macchina e le rotelle) di Michail litario, nella sinistra europeo-occi- ripetitivo quello che in seguito le va- della collettivizzazione forzata co" . In un certo senso Heller spiega Heller. dentale verso la realtà russa si elabo- rie ondate di eretici e di esuli del so- dell'Urss, denuncia di una mafia anche Zinov'ev, al quale non di rado ra un atteggiamento acritico e censo- cialismo in un solo paese prima e dei ebraica nell'Urss che spiegherebbe, fa riferimento, poiché Zinov'ev, au- Quasi conte'mporaneamente a rio, destinato a durare per alcuni de- vari socialismi reali poi hanno riferi- almeno in parte, l'attuale antisemi- tore di un libro suW'homo sovieti- queste due opere russe occidentali è cenni, fino a quando le autorità so- to con le loro denunce, in che cosa tismo sovietico, ecc.). Tutto ciò ha cus, è egli stesso un homo sovieticus, uscito un altro libro che illustra co- vietiche stesse nel 1956 non lo ren- consiste la novità del dissenso e di li- fatto sospettare Zinov'ev di una ria- ribelle e autoanalitico. me i luoghi comuni della sinistra, deranno difficile, eppure ancora og- bri come quelli di Heller e di Zi- bilitazione di Stalin e di una dispo- È opportuno precisare che il ter- oggi contestati, si sono costituiti: gi tutt'altro che spento. Non manca- nov'ev? Il fatto è che, da una parte, nibilità filosovietica sulla base di un mine "homo sovieticus " non è Vaveuglement di Christiane Jelen, rono, già nei primi tempi dopo la la realtà nata nel 1917 si è sviluppa- neonazionalismo russo. Questa in- un'invenzione polemica fatta dai storia della "naissance du mythe so- presa del potere da parte dei bolsce- ta, consolidata, estesa e, dall'altra, terpretazione è semplicistica. La no- dissidenti o dagli anticomunisti, ma viétique", come dice il sottotitolo, vichi, voci, tra loro diverse, che di- in Occidente si sono create nuove stalgia di Zinov'ev per l'epoca stali- un termine usato orgogliosamente all' interno del socialismo francese mostrarono un'estrema capacità del forme di accecamento e, insieme, di niana è paradossale perché si mani- dalla propaganda sovietica, come subito dopo l'ottobre del 1917. Si socialismo europeo di pensare e ma- accettazione ad occhi aperti della festa in una persona che ha fatto una chiarisce Heller, citando un recente tratta di un lavoro assai interessante nifestare la verità anche contro la ri- realtà totalitaria, che si autodefinisce delle analisi più profonde e più criti- libro edito nell'Urss, dove si dichiara che, riesumando e sistemando docu- voluzione: da Rosa Luxemburg a socialismo. Il mito sovietico oggi è che del sistema sovietico e, nella sua menti troppo a lungo dimenticati Bertrand Russell, da Kautsky a Mon- più forte che nel 1917 perché è di- giovinezza, è stato un oppositore del ; N. 4 Pag- 8 SS

che, dopo un'evoluzione che in cen- Dalla Russia, senza rancore tinaia di migliaia d'anni ha portato dalla cellula primitiva all'homo sa- di Cesare G. De Michelis piens, in poco più di mezzo secolo l'homo sapiens si è trasformato nella va, che la fabula sia d'invenzione, o nei romanzi gialli". consiglio d'un cugino generale ap- K. S. KAROL, Solik, trad. di R. nuova specie dell'homo sovieticus, rispecchi una esperienza biografica Qual è, allora, la storia di questo proda a Rostov (dove ha un'altra prototipo della futura umanità. Rossanda, Feltrinelli, Milano (come dichiaratamente avviene in libro autobiografico che si fa leggere zia), e dove — guardandosi bene dal "Noi siamo l'umanità che tu devi 1985, pp. 283, Lit. 20.000. questo caso). come un romanzo? Il quindicenne far parola del suo già avventuroso diventare!", cantava un poeta sovie- Ora il dato che emerge con evi- Karol — di buona famiglia ebraica passato — s'iscrive all'ultimo anno tico nel 1940, rivolto all'Europa. Nei giorni in cui ho letto il libro denza dalla lettura di Solik, è che il russo-polacca — nell'anno tremen- delle medie superiori. Qui tra l'altro Oggi questo programma è ripetuto di Karol, veniva bandito per radio suo intreccio non si appiattisce affat- do del patto tedesco-sovietico, e viene soprannominato Solik, viene dall'ideologia sovietica per il mondo una specie di concorso per "una sto- to sulla linea della fabula (per inve- dell'aggressione alla Polonia, decide accettato nel Komsomol, insomma intero. Heller, infatti, chiarisce che ria di vita degna di diventare un co- rosimile, o straordinaria, che sia): e di passare nella zona annessa procede con alacrità nel processo il progetto di costruzione dell'"uo- pione fìlmico". Di storie del genere, dunque, a dispetto delle stesse di- all'Unione Sovietica: sua madre, che d'ambientazione e mimetizzazione. mo nuovo", progetto centrale nella e relative a straordinarie avventure chiarazioni dell'autore, mi sembra ha cominciato a sperimentare l'occu- Ma nel giugno del 1941 la Germania concezione comunista e attuato sto- in Unione Sovietica, al tempo della che questo libro rispetti, eccome, le pazione nazista a Lòdi, lo lascia fa- attacca l'Unione Sovietica, e Solik ricamente nell'^oOTO sovieticus, per guerra, ne avevo già sentite (oral- regole del romanzo. A muovere dai re. Così si trova una qualche siste- viene preso nell'ingranaggio della realizzarsi compiutamente deve guerra, nell'Armata Rossa. Dappri- estendersi all'intera umanità, annul- ma le cose procedono bene, lavora lando ogni diversità esterna che lo li- come "operatore politico", si lega miti. In una serie di capitoli ricchi di d'amicizia a un gruppo di compa- una documentazione sicura e non gni, conosce le prime esperienze banale (sui "vettori" della formazio- Un consenso sentimentali, ha le prime avventure. ne dell'uomo sovietico quali l'infan- Ma sotto l'incalzare dell'avanzata te- tilizzazione, la nazionalizzazione desca, segue un reparto dell'aviazio- del tempo e l'ideologizzazione, e ne (appiedato) nella battaglia del sugli "strumenti" quali la paura, il fondato sulla guerra Caucaso: ferito, è ricoverato in un lavoro, la corruzione, l'educazione, ospedale di Erevan (Armenia). Qui, il 10 dicembre 1942, lo aspetta la la cultura e il linguaggio) Heller di- di Giuliano Procacci prova più dura: per una sciocca dela- segna non tanto un ritratto, quanto zione, viene arrestato dall'Nkvd, e una fisiologia dell'homo sovieticus e ferite e riproporsi vecchi interrogativi. Originario di una famiglia ebraica di precipita nell'inferno d'un lager. della "macchina" di cui egli, come Lodz, K.S. Karol sceglie a 15 anni di emigra- Per quanto mi concerne ho trovato nelle diceva Stalin, non è che una "rotel- re nell'Unione sovietica e per tutta ricompen- pagine di Karol la conferma, tanto più per- Tredici mesi dopo, altrettanto ino- la". L'impressione lasciata dal libro sa viene deportato in Siberia. Evaso, riesce av- suasiva in quanto viene dall'interno e dal vi- pinatamente, viene rimesso in libertà: di Heller è che si tratta di una mac- con un curioso argomento-capestro, venturosamente a inserirsi nella società sovie- vo, di un 'opinione che mi ero parzialmente che siccome nessuno può essere arre- china formidabile, nonostante i suoi formata attraverso il mio lavoro di ricerca sto- difetti, grazie alla chiarezza del pro- tica, frequenta le scuole a Rostov, è ammesso stato senza sanzione della Procura, rica. E cioè che la "grande guerra patriottica " getto iniziale e alle rotelle che la ten- nel Komsomol e, al momento dell'aggressio- l'arresto di Solik non ha mai avuto gono insieme. ne nazista, diviene aspirante aviatore. Si bat- ha rappresentato una sorta di lavacro e di ri- luogo; e se si azzardasse a dire il con- Al di là della sovietologia corren- te ed è ferito sul fronte meridionale ma, de- generazione dello stalinismo, nel senso che trario, verrebbe messo sotto accusa te, attenta all'età e al carattere del nunciato come un agente tedesco, viene spe- gli ha conferito delle basi di consenso che in per propaganda antisovietica. Così capo di turno più che alla struttura e dito prima in una prigione di Erevan, poi in precedenza non aveva. Le purghe e le esecu- Solik — che però nel frattempo ha all'ideologia del sistema, libri come un gulag. Completamente scagionato e riabi- zioni di massa degli anni '30 avevano provo- generato contro la sua volontà uno quelli di Zinov'ev e di Heller offro- cato lacerazioni e turbamenti profondi nella zek — ritorna alla vita "normale"; litato, viene smobilitato, ritrova i suoi com- nell'ultimo anno di guerra torna a no essenziali elementi di conoscenza pagni e i suoi amori di Rostov, e con essi con- società sovietica e nello stesso partito, come ci e di giudizio. Documentazioni pun- Rostov, riprende il lavoro, riesce per- divide le attese degli ultimi mesi di guerra e il attesta il rapporto tenuto da Zhdanov al fino a coronare un sogno d'amore tuali come quella di Jelen completa- XVIII Congresso del 1939. Per la generazione no il quadro sul versante dell' "uomo giubilo della vittoria. Alla fine decide di tor- con una ex compagna di scuola: ma che affluì in massa nel partito durante la occidentale". Diceva Majakovskij nare in Polonia. ormai ha deciso, appena potrà (e che "per l'allegria il nostro pianeta è Ciò che colpisce nella rievocazione che guerra (e furono milioni) tutto ciò appartene- sarà solo nel 1946) tornerà in Polo- nia. poco attrezzato". Letture come que- Karol fa, a quarantanni di distanza, di que- va a un passato che si voleva dimenticare o ste gli danno ulteriore ragione. sti suoi eccezionali Lehr und Wanderjahre di addirittura si ignorava. Per essa Stalin era an- La narrazione costruita su questa guerra è il tono distaccato, a volte ironico, zitutto il condottiero che aveva guidato il serie d'avvenimenti si fa leggere con compartecipazione e, direi, traspor- sempre disteso, dell'esposizione. In essa paese alla vittoria e che aveva riscattato il to: non solo per il ben congegnato l'amore ha più spazio che il rancore e le don- "grande popolo russo " dalle umiliazioni su- ERICH FUCHS bite in un passato recente dai giapponesi, dai intreccio, altresì per l'abilità stilisti- ne più che gli uomini. Come si conviene a ca con cui è condotto il racconto, la tedeschi e, persino, dai polacchi. L'adesione DESIDERIO un'autobiografia scritta in terza persona, i scrittura sempre misurata ed effica- fatti vengono esposti e lasciati parlare il loro più o meno convinta al socialismo si trovava ce. E TENEREZZA linguaggio contraddittorio, il linguaggio di così a convivere con l'orgoglio nazionale, se Qui però va fatta una digressione pp. 330, L 15.500 quella che i russi, con un'espressione che non con lo sciovinismo. Per taluni, come ipiù in ordine all'edizione italiana del li- Se il sesso è un dono di Dio perché avvertiti tra i compagni di Solik, si trattava di bro di Karol. La traduzione di Rossa- una morale cristiana cosi ostile? Il l'uso burocratico non è riuscito a logorare, lungo cammino dalla Bibbia ad oggi chiamano "samaja zhzn", la vita stessa. Ma se una convivenza difficile, al limite dell'incon- na Rossanda è gustosa, brillante, sa- piente nel dosare a luogo debito i to- per una riscoperta del significato l'autore non fa forza al lettore, non per que- ciliabilità. Ma per ipiù si trattava di una con- spirituale dell'erotismo. ni ironici, patetici, tragici: ma quan- sto quest'ultimo si sente dispensato dal riflet- vivenza naturale, anzi tranquillizzante. ALDO LAN DI do ha a che fare con i numerosi in- tere. Anzi, chi appartenga alla stessa genera- La memoria e il culto della grande guerra tarsi plurilinguistici, denuncia una IL PAPA DEPOSTO zione di Karol e abbia anch 'egli vissuto, per patriottica divenivano così un formidabile sommarietà incongrua. In un ro- (Pisa, 1409) la sua parte, tra l'adolescenza e la giovinezza manzo in cui anche dire "KPP" an- L'idea conciliare quegli anni terribili, avverte riaprirsi vecchie ziché "PPK" (per: partito comunista nel «Grande Scisma» polacco) significa che l'autore sta pp. 320, 16 tav. ili., L. 23.000 parlando in russo-sovietico, e non in Ricostruzione su nuove tonti del pri- polacco, suona quanto meno strano mo successo del conciliarismo: la sentir parlare, poco sopra, di deposizione di un papa legittimo ad mente) delle altre: ma mentalmente procedimenti più canonici, come le mazione a L'vov, ma solo per poco, "Pcus", anziché di "KPSS". Questo opera del concilio generale. Un con- inversioni temporali nel raccontare perché nel 1940 viene deportato as- tributo importante alla storia reli- stavo assegnando il primo premio a può ancora essere spiegato col "gior- giosa del '400. quella di Karol. Però, immediata- un avvenimento, o lo sdoppiamento sieme agli altri polacchi della città nalese": ma altrove leggi veri e pro- di personalità del protagonista, ov- — in gran parte ebrei — nella Sibe- ULRICO ZWINGLI mente, è scattato anche il nesso con pri insulti alla lingua russa (,Ijaf ' per quanto asserisce egli stesso, sulla dif- vero ancora la distanza tenuta ria Occidentale. Il mestiere di taglia- Ijag, za Rodina per za Rodinu, un SCRITTI TEOLOGICI ficoltà di rendere cinematografica- dall'io-narrante rispetto all'io-narra- boschi a Lebedevka non lo attrae, e uomo culturnye per kul'turnyj, E POLITICI mente quel che stava narrando, to. Del resto, si sa che è buona rego- riesce ingegnosamente a battersela, ecc.), cui son da aggiungere le im- approdando dopo un viaggio fortu- Introduzione di Paolo Ricca perché inverosimile, sconnesso, illo- la dei romanzi gialli far dire a un noso a Mosca, dove ha una zia. I pa- Ed. a cura di E. Genre e Em. Campi gico. Sicché, dice, ha scritto questa certo punto, a un qualche personag- renti però non lo gradiscono, e su pp. 400, 16 tav. U, L. 19.000 storia "quale è stata, anche se non ri- gio, che "certe cose accadono solo s> Per la prima volta in italiano le ope- re fondamentali del Riformatore «di- spetta le regole d'un romanzo". Ec- -r verso», il più vicino alla cultura co, vorrei cominciare proprio da qui: umanistica latina. questo libro di Karol (sottotitolo: PIER ANGELO GRAMAGLIA peripezie di un giovane polacco nel- VERSO UN «RILANCIO» la Russia in guerra) va letto solo co- MARIANO? me testimonianza autobiografica, Voci d'oltreterra oppure può, deve, essere letto anche (Medjugorje e altri casi) come romanzo? pp. 98, L. 4.500 («dossier» 18) Credo che si possa ragionevol- L'«altra faccia» della medaglia sulla mente rispondere di sì, rifacendosi a nuova Lourdes che sta per nascere in un paese comunista. Un profes- quello che scriveva Viktor Sklovskij sore di Seminario cattolico denun- sulla distinzione di principio tra la cia nuove forme di strumentalizza- fabula e l'intreccio: la fabula (la de- zione del sacro. m mmeditrice scrizione degli avvenimenti) è solo il materiale su cui viene costruito l'in- Claudiana treccio. E ovviamente quest'ultimo a Via Pr. Tommaso 1 • 10125 Torino determinare la qualità romanzesca C.C.p. 20780102 di una narrazione; viceversa è del tutto irrilevante, in questa prospetti- pag. 9

maturazione biologica, psicologica, mento della vittoria, Solik avverte di delle peripezie: ma non per vivere a politica e culturale — in una parola, non essere più "uno di loro", lungo "felici e contenti". Una così umana — del protagonista: il quale perché, in fondo, ha sempre saputo radicale inversione del cronotopo ro- motivate inversioni di genere gram- inizia la sua straordinaria vicenda da maticale (passi per un banja": ma d'aver firmato un "contratto a ter- manzesco, per concludere un ro- ADELPHI ragazzo, e la chiude da uomo matu- mine". E in questo capitolo la tona- manzo, forse non sarebbe dispiaciu- come si fa a dire "il Volga", se poi ro. Tutto ciò, senza mai perder di vi- vien chiamata "madre cara"?). An- lità dominante non è l'ironia, ma la ta a Michail Bachtin. sta il quadro ampio e tragico degli struggente tenerezza dettata dal ri- cora più complessa è la questione anni della guerra, dello sterminio MILAN KUNDERA degli acronimi: che cosa capirà il let- cordo del matrimonio — pur esso a del popolo ebraico, della macchina termine — con la compagna di scuo- tore italiano, leggendo che le truppe repressiva staliniana. In questa luce, L'insostenibile sovietiche vennero dotate di la d'un tempo, la kazacka Klava. ogni episodio, ogni dettaglio, acqui- Se non fosse l'ultima pagina della leggerezza "pépéchas", se non gli si spiega che sta valenze polisemiche. si tratta di "PPS>", acronimo di pisto- vita sovietica di Karol, sarebbe una dell'essere Karol guarda a tutto ciò senza magistrale invenzione romanzesca: è let-pulemèt Spagina (fucile mitra- «Fabula 1 », pp. 318, L. 20.000 gliatore di Spagin)? Altrove sono le chiudere gli occhi su niente (ma es- proprio all'apice dell'integrazione disinvolte traslitterazioni e trascri- sendo contemporaneamente dentro nella società in cui era approdato, e zioni fonetiche (su base francese, e fuori dell'universo di cui parla, il più, nel momento della soluzione VLADISLAV poi) a ingenerare altri guasti: non suo sguardo acquista le connotazioni canonica dei romanzi d'avventure, dico solo "Jukov" o "gueroi", perfi- dello "straneamento"): senza mai che si manifesta la separazione defi- F. CHODASEVIC farsi sopraffare dallo sgomento o no dei pierojki, che dal contesto nitiva. Gli eroi si sposano alla fine Necropoli suppongo essere dei normali piroz- • ki. Talora, si intrawedono sullo A cura di Nilo Pucci sfondo delle improprietà nella stessa Prefazione di Nina Berberova edizione francese, come quando leg- «Biblioteca Adelphi», pp. 270, gi di cicatye baby, che sono donne L. 20.000 né "cikatye" né "zizatye", bensì "si- r. • mv • --e satye" (ben dotate di sisy, "tette", m romanesco "sise"), per il fatto che in FREDERIC cirillico il segno C vale il latinico S. E PROKOSCH siccome la lingua è un organismo complesso, nel quale non si può Voci meccanicamente separare il signifi- «Biblioteca Adelphi», pp. 400, cante ijal significato, il portato più L. 25.000 macroscopico di questa evidente in- curia linguistica (addebitabile peral- tro più all'editore che al produttore, Il Libro dei Salmi essendo praticamente impossibile Nuova versione che una persona conosca quasi alla e nuovo commento perfezione sei o sette lingue) si ha di Guido Ceronetti laddove i significati sono, a loro vol- ta, complessi, storico-culturali, let- « Biblioteca Adelphi », terari: il premio Nobel polacco Rey- pp. XXX-447, L. 28.000 mont dato per Raymond; Blok, cui si ascrive la poesia Arcangelo, men- tre è Angel chranitel' (angelo custo- AÓVAGHOSA de); Simonov, che incita a non spa- Nanda il Bello rare sul nemico fascista con un "fuci- -f" O,. le storto", mentre si tratta d'una J' (Saundarananda-Mahàkàvya) "fuiiaja vintovka" (fucile altrui). A cura di Alessandro Passi «Biblioteca Adelphi», pp. 258, Tra tutte queste trappole, finisce L. 18.000 che il tessuto russo-polacco del libro di Karol, che nella sua origine più vero di così non potrebbe essere, si MASSIMO CACCIARI faccia percepire al modo d'una rus- sità posticcia. cora troppo vicino per essere razionalmente Icone della Legge Non vorrei, d'altro canto, che

Mensile della Cooperativa Scienza Nuovo Sapere Esperienza

Il «giornale» scientifico italiano che cerca per voi le informazioni sugli effetti sociali della produzione scientifica; vi offre le riflessioni di ricercatori, docenti, operatori sui problemi della scienza in rapporto alla salute, all'ambiente, alle tecnologie, agli armamenti; vi aggiorna sulle discussioni scientifiche in corso nel mondo; vi conduce lungo i sentieri affascinanti o perversi della fantascienza. In tutte le edicole e nelle migliori librerie Per un anno (11 numeri) L. 40.000 - l'abbonamento può partire da qualsiasi mese Per abbonarsi inviare un assegno bancario intestato a Cooperativa Nuovo Sapere, via Valtellina 20, 20159 Milano ta del Garzanti. Nel racconto Tennis bene", — dice alla moglie un padre Milanesi e coccodrilli c'è tutta la difficoltà del rapporto tra reduce dalla caccia — "è stato molto padre e figlio, perché "i padri per es- bravo, non si è lamentato mai". di Cesare Cases sere padri devono maledire sem- Tanta virtù spanana è una ragione MARIETTI pre". Così è, però il Garzanti trova in più, se ce ne fosse bisogno, per "divina" la parola padre, "come se NARRATIVA LIVIO GARZANTI, Una città come sarmati, sinceri. La sincerità totale escludere che si tratti dell'editore arrivasse lontanissima dall'autorità delle opere di Gianni Vattimo. Que- Bisanzio, Longanesi, Milano forse non può essere che squallida". dei patriarchi", tant'è vero che al sto Garzanti scrittore non è certo un Roberto Pazzi Non forse: certamente. Il guaio è 1985, pp. 171, Lit. 16.500. narratore alla fine "sembrava di co- post-moderno. proprio che il Garzanti non ci crede minciare a sentire per suo figlio un Cercando del tutto, teme di vedete le cose così La virtù può ancora investire di Mi stupisce la disinvoltura con cui affetto profondo". Ma insomma, il blanda luce i tormentosi rapporti tra l'Imperatore i critici identificano unanimemente perché è cattivo lui. "Ma il mio pen- Garzanti è un cinico realista o è un padri e figli, che risalgono purtrop- Prefazione di Giovanni Raboni l'autore di questo libro con il noto siero negativo e perverso — scrive in patriarca affettuoso? uno dei migliori racconti, Oreste — po ai patriarchi, ma con l'amore Pagine X + 176, lire 16.000 editore. Che elementi hanno? Il ri- Intendiamoci, siamo così malri- (non paterno) e il sesso, che non so- vede il male anche in una favorevole Russia 1917. La tragica prigio- svolto ci dice soltanto che, "milane- dotti che anche il Garzanti ideologo no mai stati la sua specialità, non ce disposizione della natura. Questo nia della famiglia imperiale. se, ha pubblicato nel 1979 il roman- del patriarcato ha i suoi pregi di mi- la fa più e si trasforma in kitsch. racconto ne è la prova; altrimenti Il reggimento Preobrajensky, zo L'amore freddo". Punto e basta. lanese di vecchio stampo. Dove la "Gli occhi profondi di lei e quelli perché lo avrei scritto?". Per questo, sperduto in Siberia, cerca di Almeno l'attribuzione di cene scul- trovate ancora, anche a Milano, trascoloranti inquisitori di lui lascia- perbacco, solo che è il mondo, non raggiungere Nicola II... Una fi- ture a Modigliani si fondava su testi- l'idea che le prove che i padri im- vano filtrare appena l'immagine di gura del Potere svanisce nella monianze di chi l'aveva visto buttare tempesta della Storia. qualcosa nei fossi di Livorno, ma qui chi ha visto l'editore portare notte- Finalista al «Premio Bergamo» tempo un dattiloscritto a Longanesi? Nessuno, ch'io sappia. Invece gli elementi in contrario sono numero- roberto pazzi si. Ne elenco alcuni. 1) Perché mai il CERCANDO risvolto non menzionerebbe la pro- L'IMPERATORE fessione abituale dello scrittore? Ci è mai stato taciuto che Primo Levi ha fatto il chimico e Tobino lo psichia- tra? Forse perché in questo caso Lon- ganesi farebbe pubblicità a un con- corrente? Ipotesi ridicola. 2) Karl Kraus diceva che un poeta che legge è uno spettacolo indecente come un cuoco che mangia. Un editore che scrive è uno spettacolo non indecen- te, ma socialmente inconcepibile. Il fabbricante non fabbrica, Agnelli non fa l'operaio. Altrimenti si ca- drebbe nella fantasia apologetica di quel giornale illustrato francese del secolo scorso in cui si vedeva un capi- SAGGISTICA talista, con bastone e cilindro, che passava la domenica a provare un Siegfried Kracauer cannone davanti ad alti ufficiali, mentre in riquadri più piccoli i suoi Jacques Offenbach operai si davano al bel tempo e la Parigi all'osteria o pescando. Dunque del suo tempo l'editore Garzanti sacrificherebbe la domenica a far chiacchierare la sua Pagine 306, lire 30.000 macchinetta (come si esprime l'au- Doppia biografia, di un uomo e tore di questo libro) mentre France- di una città. La figura del mae- sco Alberoni sgavazza all'osteria e stro dell'operetta nella Parigi Mario Luzi pesca sulle spallette di del Secondo Impero con «i Ponte Vecchio? Andiamo! Si sa be- suoi protagonisti, il suo appa- nissimo che gli editori scrivono solo rato di potere, le sue feste e la autobiografìe (lecite a tutti, anche LA FAMIGLIA DEI PERSONAL COMPUTER OLIVETTI sua dissoluzione». agli industriali), da cui il mestiere ri- sulta senza bisogno del risvolto. 3) Enrico De Angelis Di questi tempi, poi, gli editori non Doppia verità possono scrivere neanche autobio- grafie, visto che non fanno altro che FRIENDLY &C0MPAT1BLE Saggi su lamentarsi di essere assediati dagli Kleist, Hòlderlin, George scrittori che vogliono essere pubbli- Pagine 140, lire 18.000 cati, invano respinti dai gorilla. E al- lora non vorranno aggravare la crisi Dopo gli anni di larga fiducia contribuendo essi stessi all'inflazio- olivelli nelle metodologie, Enrico De Angelis punta sull'attività cri- ne della produzione. Meglio assol- tica come «saggismo», come dare dei gorilla anche contro loro sforzo interpretativo e scom- stessi, che li picchino se si mettono messa ermeneutica. alla macchinetta, al contrario di quel che faceva il servo Elia con Vittorio Alfieri. A meno che non facciano STUDI RELIGIOSI apposta a scriver libri per mandate a picco i colleghi che li stampano (al- Rashi di Troyes tra ipotesi assurda). lui a trasformare in male una favore- pongono ai figli o a se stessi nel tem- un desiderio, la mano di lui era pas- Commento Dimostrato così inoppugnabil- vole disposizione della natura. Se la po libero — la caccia, il tennis, il sata due o tre volte, a segnare le pau- alla Genesi mente che l'editore Garzanti non è gente che ha il potere ha la faccia dei mare, i viaggi nel deserto ecc. — sia- se del dialogo, aperta sul viso arreso l'autore di questo libro, occupiamo- personaggi di Dallas, niente di più no davvero prove iniziatiche, che la- di lei e aveva raccolto il bisbiglio di Prefazione di Paolo De Benedetti ci del suo omonimo. Non ho letto il naturale che quel po' di anima che sciano cicatrici, educano allo stoici- un bacio". Si vede che D'Annunzio introduzione di Luigi Cattani romanzo, ma da questi racconti ri- le resta si concentri dalla parte oppo- smo e insomma giustificano agli oc- era arrivato fino a Milano. Oppure Pagine XXXII + 444, lire 40.000 sulta che è uno che sa scrivere, certo sta, nel sedere e dintorni. Invece il chi dei ricchi la propria ricchezza e il 10 si rilegge adesso? Si ha l'impres- meglio di molti scrittori pubblicati Garzanti si meraviglia. L'affascinante personalità di diritto dei figli alla successione? Da sione che l'autore ostenti troppo la Rashi e l'originalità della sua dall'altro Garzanti. I racconti non I milanesi sono realisti, per ovvie nessuna parte, e invece qui c'è. vecchiaia, la saggezza, l'esperienza e esegesi. Per la prima volta in sono scopertamente autobiografici, ragioni, più di ogni altra popolazio- "Nostro figlio si è comportato molto 11 conseguente cinismo dei suoi alter italiano il commento più im- però si riferiscono sempre a esperien- ne italiana. Ma in ogni milanese c'è ego. Non sarebbe la prima volta che portante ed autorevole di tutta ze reali che gravitano intorno a uno dentro un cattolico come il baco nel- un giovane si mimetizza da vecchio. la tradizione ebraica. stesso soggetto di una cena età, ap- la mela, e il cattolico fa marcire il Dopo tutto ha scritto solo due libri, partenente all'alta borghesia mila- realista, riabilitando la famiglia, la un traguardo che i più cauti tra gli Martin Buber nese, impietoso osservatore soprat- virtù ecc. che quello aveva scrutato scrittori italiani raggiungono verso la tutto di fatti privati propri o altrui: nella loro vera essenza. Gli unici ge- trentina. Se questo sospetto è vero, La fede dei profeti di figli, mogli, antenati, parenti, nitori milanesi plausibili, visti in con le sue doti e il vantaggio di esse- No/a introduttiva di Andrea Poma amici, personaggi del suo ambiente. modo non cattolico, sono quelli di re scambiato per l'editore è facile Pagine XLII + 240, lire 26.000 Nell'impietosità sta la sua forza. "Il Gertrude, ma il Manzoni ha tanto profetargli una brillante carriera in Il rapporto dialogico fra il Dio loro amore finì con l'essere solo strombazzato il proprio cattolicesi- un momento in cui le vocazioni sono virtù", si dice di una coppia, e così mo che nessuno se ne accorge. Degli di Israele e il suo popolo. rare. Io lo preferirei meno moralista Il messaggio profetico e la spe- s'ha da scrivere. Oppure della gente altri scrittori, a cominciare da Emilio e più contento di essere malvagio, si- che affolla le docce dopo lo sport: ranza messianica. Un'interpre- De Marchi, non c'è da fidarsi; la ra- curo in questo di avere la solidarietà tazione complessiva e unitaria "Un sedere piatto che intenerisce, o gione per cui non ci sono coccodrilli di Vattimo, ma forse noi siamo trop- del significato dell'Antico Te- protuberante ed esuberante, un allo zoo dei Giardini pubblici è che po vecchi per capire un esponente stamento. membro minuto o robusto, gambet- sono tutti mobilitati a inondare di della tendenza neospartana che si sta te magre e grossi polpacci, dicono lacrime i loro dattiloscritti, e un po' profilando e che scalzerà il postmo- Distribuzione: più del volto di un uomo, sono di- ne va a finire anche sulla macchinet- derno. P.D.E., DIF ED. (Roma). Magnanelli (T0). Borsa, debito pubblico, evoluzione del mer- pazioni su titoli, factoring, Btp; gli orizzonti cato dei capitali in relazione ai meccanismi di del mondo finanziario si dilatano con una domanda ed offerta, nuove proposte di inve- progressione geometrica che oggi sfugge ai stimento per il risparmiatore. Nuovo modo di più. "La Repubblica" ha realizzato una for- concepire il rapporto utente-sistema banca- mula editoriale, "chiavi in mano" in grado rio, e soprattutto una domanda: cosa fare dei di offrire il "vademecum" più razionale e propri soldi in presenza di una forte spinta in- funzionale per operatori come per semplici flazionistica p non? Per dare adeguate rispo- risparmiatori accomunati dalla esigenza di ste a questo tipo di richieste "la Repubblica" impiegare, al meglio, risorse altrimenti con- ha pensato di registrare esperienze ed acqui- dannate alla asfissia in quanto improduttive. sire dati ed informazioni su quanto oggi ali- Con l'iniziativa del supplemento "Affari e menta e muove leasing, fideiussioni, certifi- finanza" "la Repubblica" apre la strada ad cati di credito, fondi d'investimento, antici- un nuovo tipo di approccio su questi temi. la Repubblica N. 4 13 1

di cavolo: dove le teste morte erano i dei voluti fraintendimenti, degli personaggi di Beckett e la testa di ca- sputtanamenti a tutti i costi, delle Interventi volo ero io. Tra quegli insulti d'an- allusioni personali. Anzi questo è tan e queste accuse di oggi, d'igno- proprio il trabocchetto in cui biso- ranza e di carenza di sifilide, c'è una gna evitare di cadere: ma anche tace- precisa continuità così come nella re è difficile. Continuare a fare da La cometa a tante code critica italiana c'è sempre stata una materasso a chi abbozza o finge ra- linea, diciamo pure "ideologica", gioni critiche e sotto sotto ti rimpro- Sansoni Editore di Sebastiano Vassalli che preferisce esprimersi per travisa- vera, in primo luogo di esistere; in menti, lazzi, sbertucciamenti e allu- secondo luogo, di avvalorare con la Informazioni Non credo che, abitualmente, l'umanità è varia, imprevedibile, in- sioni fisiche anziché per ragioni ra- tua esistenza un'idea d'arte e di l'autore di un libro di cui si parla sui fida. Ho poi notato come nell'ansia gionate. Nella prima metà del secolo poesia che lui, il professore o il neo- giornali debba avere diritto di repli- di scoccare il colpo risolutivo Cesera- i suoi esponenti purgavano la lette- professore della defunta neoavan- ca nei confronti dei suoi recensori: in ni pratichi varie scorrettezze, oltre a ratura con l'olio di ricino e spiegava- guardia, non capisce e non ama. BIBLIOTECA primo luogo perché i giornali non no la poesia di Leopardi dicendo che quelle già riferite, da buon mestie- Qualcuno ogni tanto perde le staffe, STORICA basterebbero a contenere i piati, i rante del ring; fino a colpirsi, nella lui, poveraccio, era gobbo; nella se- come Giuseppe Conte l'anno scorso Gianni Vannoni distinguo, le puntualizzazioni dei foga, con un involontario^ ridicolo. conda metà del secolo, cambiate in- su "Tuttolibri", dice apertamente LE SOCIETÀ tanti e tanti scrittori che tuttodì si ri- Rivediamolo in moviola. È quando segne e bandiere, preferiscono pren- che è impossibile "spiegare l'oceano tengono travisati e offesi dalla criti- SEGRETE ca; in secondo luogo perché penso dal Seicento al Novecento che il recensore abbia il diritto di esprimere le proprie idee prenden- dosi anche qualche libertà nei con- NUOVI SAGGI fronti di un testo, rapportandolo ad Loretta Innocenti una propria idea di letteratura. An- LA SCENA che nel caso di deliberati fraintendi- TRASFORMATA menti e di apprezzamenti rivolti più Adattamenti neoclassici alla sua persona che alla sua opera lo di Shakespeare scrittore deve, secondo me, "soffrir tacendo" e confidando nell'intelli- Walter Binni genza dei lettori. A questi criteri ge- PRE- nerali mi ero sempre adeguato e ROMANTICISMO avrei continuato a adeguarmi se l'in- ITALIANO tervento di Remo Ceserani sull'"In- Mircea Eliade e dice" di marzo, con quel suo titolo Joseph M. Kitagawa emblematico (La coda della come- (a cura di) ta), non mi avesse stimolato a scrive- STUDI DI STORIA re ciò che comunque avrei scritto, da DELLE RELIGIONI qualche parte, prima o poi. La coda Una voce narrativa europea che nasce della cometa, appunto. in Italia Preciso quindi che questa nota ANTONIO TABUCCHI PICCOLI EQUIVOCI BIBLIOTECA non è una risposta a Ceserani e tanto DI LETTERE meno e una difesa del mio libro La SENZA IMPORTANZA notte della cometa, che si difende da Scarti minimi che rendono l'esistenza un grande Augusto Simonini equivoco senza rimedio. Un libro pieno di STORIA solo. Ceserani, parlandone in priva- mistero come la vita. to, può dirne quello che gli pare. DEI MOVIMENTI Parlandone in pubblico, deve sol- ESTETICI JOSE CARDOSO PIRES JUNICHIRO TANIZAKI NELLA CULTURA tanto astenersi dal truccare le carte BALLATA DELLA SPIAGGIA PIANTO DI SIRENA ITALIANA come fa quando scrive che "Vassalli, DEI CANI Per la prima volta tradotti sei squisiti racconti 2 volumi di fronte ai tanti vuoti di informa- A partire da un celebre delitto avvenuto nel dell'autore della Chiave. Una sensualità zione archivistica e ai silenzi un po' Portogallo di Salazar, uno splendido poliziesco avvolgente, le declinazioni perverse della ricerca capricciosi dei fantasmi, ricorre a un introspettivo e psicologico che trascende i modi della bellezza, la crudeltà dell'eros femminile, il altro espediente: quello di inventare del romanzo-verità per evocare dall'interno dei masochismo dello schiavo d'amore. LE GUALCHIERE per analogia, immaginare comporta- suoi circuiti più ignoti l'atmosfera ambigua di Massimo Pallottino un regime. Un grande successo in Portogallo, CIVILTÀ menti sulla base di modelli ricorren- tradotto in tutto il mondo. ti nel periodo e negli ambienti simili ARTISTICA a quelli in cui visse Campana"; per ETRUSCO-ITALICA CHRISTOPHER LASCH ACHILLE BONITO OLIVA poi elencare come invenzioni del L'IO MINIMO Vassalli una serie di fatti assoluta- MINORI MANIERE La mentalità della sopravvivenza Dal Cinquecento alla Transavanguardia mente documentati e documentabi- BIBLIOTECA in un'epoca di turbamenti Arcimboldo, Monsu Desiderio, la Secessione li, tra cui "D'Annunzio cavaliere so- Dal costume alla morale, dal pensiero alle arti, SANSONIANA viennese, Klimt, Schiele, l'Espressionismo, STRANIERA litario seguito da due levrieri", una chiave di lettura originale e illuminante del De Chirico, Warhol, ecc. Dal critico che ha reso "Mussolini che soffre la fame nel mutamento culturale che stiamo vivendo. Del attuale il Manierismo e internazionale la AUDIGIER collegio di Faenza", "il professor discusso autore della "Cultura del narcisismo". Transavanguardia, un esempio smagliante di Poema eroicomico Mazzoni con la cravatta papillon e nomadismo culturale. antico-francese un riverente timore dei sovversivi", a cura di Lucia Lazzerini gli atteggiamenti dannunziani di Si- MARY MIDGLEY ALDO SACCHETTI billa Aleramo eccetera. Naturalmen- PERCHÉ GLI ANIMALI L'UOMO ANTIBIOLOGICO William Shakespeare te è anche possibile che Ceserani Un viaggio ai confini della nostra specie, Nell'orizzonte della nuova ecologia, una non bari, che veramente ignori tutto un libro affascinante e unico che fonde temi requisitoria stringente, argomentata su una base ROMEO E ecologici, etologici e filosofici in un'appassionata scientifica dai grandi riflessi etico-politici, GIULIETTA della vita e delle attitudini di Musso- difesa dei diritti degli animali. lini, D'Annunzio, Mazzoni e Sibilla contro il divorzio di società e natura. a cura di Cino Chiarini Aleramo; in questo caso peggio per MACBETH lui, non sarò io ad indicargli il modo a cura di Cino Chiarini di colmare quelle sue lacune. S'in- formi da solo, studi, eviti per il futu- John Keats ro di fare figuracce perfino di fronte lui, dopo avermi contestato pratica- dersela coi vivi. Per questi geni della ai ranocchi" o la bellezza di un pae- IPERIONE, agli ignoranti, alle persone dalla cul- mente tutto e il contrario di tutto, critica letteraria Pasolini, come scrit- saggio a chi per sventura è cieco dal- ODI E SONETTI tura "desolantemente liceale" come arriva a rimproverarmi di avere della tore, era anzitutto un pederasta; la nascita; ma le sonore verità, se pu- a cura di il sottoscritto. E soprattutto la smet- Spirochaetapallida cioè della sifilide mentre poi io, nel mio piccolo, sono re si contrappongono alle sonore Raffaello Piccoli ta con le birichinate sul tipo di quel- soltanto "qualche informazione per una "testa di cavolo" ma sono anche menzogne, non le scalfiscono, pur- la "Furia Aletto dell'Eneide" che in sentito dire". (Ebbene sì, professore. un "uomo di provata lealtà". Que- troppo, né tanto meno le distruggo- 238 pagine del mio libro assoluta- Tutti quelli che sanno qualcosa della sto secondo attestato me lo ha dato il no. Accapigliarsi coi professori della SANSONI mente non c'è (chi non ci crede, Spirochaeta pallida lo sanno o per professor Edoardo Sanguineti, in defunta neoavanguardia o con i loro ANTIQUARIA controlli). Non si permetta di attri- esperienza diretta oppure per sentito una sua non memorabile stroncatura rampolli non serve a niente, se Cosimo Conti buire all'autore del libro recensito dire e io mi rendo conto del dispia- de La notte della cometa, che così l'oceano è lontano... RICERCHE ciò che è soltanto farina del suo sac- cere che le do ma l'esperienza diret- inizia per l'appunto: "Il Vassalli, La cosiddetta neoavanguardia ha STORICHE co, faticosamente rimediata per ab- ta della sifilide proprio non ho avuto che è uomo di provata lealtà..."; e prodotto, nella cultura italiana, de- SULL'ARTE DEGLI bellire un'arguzia che, anche così, cuore di farla, la faccia lei e mi cor- sulla punta di spillo di quell'ironico vastazioni tali che non sarà possibile ARAZZI resta fiacca. regga). sberleffo costruisce tutto un castello medicarle tanto in fretta. Ha frastor- IN FIRENZE I lettori dell'"Indice" non sono Per mia fortuna non soffro di di lazzi e frizzi e di baie sulla mia nato e disperso quel pubblico di degli sprovveduti e giudicheranno "mal di recensione"; anzi, sono ab- persona e il mio carattere oltreché, "uomini capaci di sentire poesia" da soli di questo modo di far critica. bastanza coriaceo. Parlo di me e del- s'intende, sui "poeti unicorni" e sui (Berchet) che già in Italia era abba- 'TRADIZIONE' Per quanto mi riguarda posso dire le mie disavventure con la critica sol- "tipi morali superiori" che sono tan- stanza limitato e che è il presuppo- Biblioteca di studi e lesti solo questo: che ero all'oscuro tanto perché ho bisogno di un tra- to monotoni poverini; non sanno fa- sto indispensabile perché esista, a rinascimentali diretta da dell'esistenza del professor Ceserani mite concreto per risalire dal partico- re niente di meglio, nella vita, che vari livelli e in tutte le sue articola- Mario Martelli fino all'uscita della sua recensione, e lare al generale e non ne ho sottoma- finir tutti così, perdendo il senno zioni, una letteratura degna del no- Francesco Bausi che quindi escludo i moventi perso- no altri. Nel lontano 1970 esordii in "con la complicità della solita sifili- me e delle tradizioni di questo pae- nali. Mi ha un po' stupito il livore una collana dell'editore Einaudi che de"... I DISCORSI' se. Vent'anni trascorsi a teorizzare DI NICCOLÒ contro di me ed il mio libro, così for- pubblicò, contemporaneamente al Sarebbe fin troppo facile polemiz- che la letteratura è inutilità, falsità, MACHIAVELLI te e incontenibile da includere nella mio, un breve testo di Beckett. Gli zare con questo tipo di critica scen- merda ed altrettali finezze; che biso- GENESI E STRUTTURE requisitoria — fatto, a dir poco, in- allora autorevoli "Quaderni piacen- dendo al livello delle battute da gna praticarla soltanto per mortifi- consueto — la copertina, il retro di tini" mi dedicarono un articolo di caffè o da trivio, inventare incipit al- copertina, gli spazi tipografici: ma insulti intitolato Teste morte e teste trettanto incisivi o entrare nel gioco terno, dalla presenza ingombrante di addebitarmi e che invece non di- scate "critiche" a chi per caso mani- « della defunta neoavanguardia: si at- pendono da me: io raffiguro ciò che festi non dico la capacità di essere caria e per distruggerla hanno lascia- teggia in forme che sfumano vedo, come diceva il pittore) la criti- poeta, cosa forse impossibile in que- to il loro segno nel senso che le per- dall'Accademia al dopolavoro; pro- ca letteraria o si esprime con la arro- st'epoca sommamente impoetica, sone normali, se pure non ci hanno duce, a vari livelli, un immenso bal- ganza e la faziosità dei modelli citati ma soltanto la volontà di rendere di- creduto, hanno comunque ritenuto bettìo cartaceo di testi sempre più oppure campa alla giornata, senza gnitosa testimonianza di ciò che fu e di dover abbandonare al loro destino omogenei tra loro, che non interes- punti certi di riferimento né visioni che prima o poi tornerà ad essere (la sia la "merda" che i suoi torturatori. sano nessuno ali'infuori di chi li scri- complessive che aiutino a ragionare i poesia). Nella palude d'Arcadia, og- Per contro, la neoavanguardia è ve e che raramente arrivano in libre- singoli interventi (rare eccezioni gi più grande e più livida che non servita a ingigantire quella pratica e ria. (Quando ci arrivano, vanno alle confermano la regola). Ci si ammi- fosse ai tempi di Campana, s'aggira- quella nozione di letteratura che io biblioteche pubbliche). Rispetto poi nistra caso per caso, si sgranano re- no numerosissimi quei "rospi, ser- assimilo all'Arcadia in quanto si ma- alla metafora di Conte, l'Arcadia è censioni (che spesso hanno due soli poni e anfibi vari" che già c'erano nifesta con spiccate caratteristiche di la negazione tangibile della poesia lettori, l'interessato e l'autore) come nel primo Novecento. Non credo di società chiusa ed autosufflciente, (dell'oceano): è il pantano delle ra- preghiere di un rosario generalmen- esagerare dicendo che il fine ultimo (e unico) di buona parte della critica più folta di scrittori che di lettori, nocchie che gracidano tutte quante te superlativo e generalmente insen- letteraria italiana, oggi, sembra esse- con rituali, gerghi e comportamenti in coro e che anche diventano feroci sato. Tutti coesistono, tutti dicono ti, cieli limpidi, acque pulite e pro- re proprio la tenace, torva, consape- ormai abbastanza omogenei in ogni se qualcheduno o qualcosa gli ram- ciò che gli pare, tutti si ignorano e fonde... vole difesa del Nulla: cioè del vuoto parte del Paese. Questa Arcadia con- menta ciò che non conoscono e per- In questo quadro a fosche tinte tutti anche sono liberi, purché vo- temporanea è connotata, al suo in- ciò temono, d'istinto: vasti orizzon- e della morte che sono gli unici con- (che certamente qualcuno cercherà gliano, di tendere agguati e imbo- tenuti di una poesia ridotta — cito ancora Campana — a "tecnica cere- brale" e a "frasaismo borghese". La difesa del Nulla è fine a se stes- sa. Chi spara a zero contro "la conce- Pari e dispari zione della poesia e del poeta" del mio romanzo su Campana lo fa in nome di postulati indimostrabili, di di Fabrizio Kondolino affermazioni apodittiche: la mia "provata lealtà", la nocività degli ROBERTO PAZZI, Cercando l'imperatore, Ma- tanto i bolscevichi sono ritratti come bestie unicorni e simili. Mai che qualcuno Darko Suvin contrapponga a quei miei errori — rietti, Casale Monferrato 1985, pp. X-175, feroci, volgari, "asiatiche "; ma il tramonto Le metamorfosi gravissimi, almeno a giudicare dalle Lit. 16.000. della corte più corrotta d'Europa è vissuto, della fantascienza reazioni viscerali che scatenano — sul doppio registro dello zar prigioniero e di una sua qualsiasi verità; che parli in Profezia e utopia, macchine un reggimento in disfacimento, come defini- del tempo e isole non trovate nome di qualcosa. E pensare che a in un genere che attraversa Il primo romanzo di Pazzi, altrimenti no- tivo e irreparabile tramonto dei valori donati me personalmente sarebbe piaciuto le letterature, da Platone to come poeta, è costruito su due piani paral- da dio agli uomini perché vivano in pace sulla riascoltare le sciocchezze maiuscole a Hobbes. da Cyrano a Wells leli: i capitoli di numero dispari narrano la terra. Al di là della finzione letteraria, che fin (il Museo, il Mercato, l'Avanguar- storia sventurata del reggimento Preobafen- troppo facilmente gioca con i registri ormai dia) degli anni Sessanta; sentir par- lare di estetiche mondane, di iper- sky e del suo folle comandante, il principe logori della nostalgia, dell'assenza, del tra- determinazioni letterarie e d'altret- Friedrich Ohly Ypsilanti; i capitoli di numero pari seguono monto dell'impero, il romanzo pare discuti- tali bazzecole. Invece quella gioia Geometria e memoria la non meno sventurata vicenda dei Roma- bile per l'eccessivo e ingiustificato misticismo mi è stata negata. Gli argomenti Lettera e allegoria nov, prigionieri dei rivoluzionari e destinati a che sovraccarica le pagine di simboli e allusio- usati in forma d'insulto sono sostan- nel Medioevo morte sicura. Il reggimento di Ypsilanti ha ni troppo lontani dalla vicenda stessa. Vi è zialmente due: il mio cattivo gusto L'enciclopedia di immagini perso nel '17 ogni contatto con la guerra e poi una contraddizione nella struttura (Kitsch), che presuppone nella con- e di idee della letteratura con il mondo: vagando per la Siberia, esso dell'opera, che a tratti pare collocarsi senza ri- troparte il "buon gusto" tipico degli medievale al vaglio di un metodo arcadi; e poi la mia appartenenza (?) che unisce passione di filologo cerca a prezzo di continue decimazioni di ri- serve nella sfera onirica e visionaria, rifuggen- ad un imprecisato movimento lette- e sensibilità poetica trovare il proprio imperatore; con un ingan- do dunque dalla storia reale da cui pure pren- rario, tale "neoromanticismo", no, resosi necessario dal precipitare della si- de le mosse, e che in altre parti invece diviene sull'entità e sulla pericolosità del tuazione, Ypsilanti decide di condurre le sue meditazione sul potere (e sembra allora avan- quale l'Italia ancora attende di esse- Lorenzo Renzi truppe a Tobolsk, dove lo zar era stato dap- zare pretese filosofiche) o giudizio storico-so- re illuminata. Ragioni, idee, pro- Come leggere la poesia prima tenuto prigioniero. Ma a Tobolsk, do- ciale (e allora, come si diceva, la rivoluzione spettive: niente. Questi paladini del Attraverso la lettura esemplare ve il reggimento arriverà irriconoscibile e sen- viene condannata perché lontana e estranea al Nulla scrivono sui giornali, insegna- di alcuni testi contemporanei, za il principe, non vie che una massa sbanda- mondo russo, equilibrato e sostanzialmente no nelle università, calzano il Pro- una piccola, preziosa guida ta, guidata dal vescovo, in impossibile rivolta felice). gresso e imbracano il Mondo perché alla comprensione della poesia nulla nasca e si muova; ed io pian contro il potere bolscevico. Lo zar, invece, è Quanto allo stile, le parti sicuramente più piano mi vengo convincendo che la prigioniero a Ekaterinburg: qui le sue amare riuscite (e più accattivanti) sono quelle che fine di una umanità piena di geni di riflessioni sulla vita e sul potere si intrecciano Pier Giorgio Zunino descrivono il reggimento in peregrinazione, i tale calibro sia, se non proprie inevi- ai rancori della zarina (che rimpiange il polso grandi spazi, la violenza delle stagioni, la fe- tabile, quantomeno molto motiva- L'ideologia del fascismo ferreo di Rasputin) e ai misteriosi poteri visio- ta... Miti, credenze e valori rinità brutale e affascinante dei soldati, la nari dello zarevic Alessio, debole e destinato poesia di una natura ancora incontaminata nella stabilizzazione Ultima speranza, il refuso. "Non del regime a morte prematura. Il romanzo si chiude con nella sua ostilità. Eppure, là dove prevale il suicidio dei Romanov, un attimo prima che è mai un buon segnale", tuona il La mentalità diffusa, l'epica quasi sovrumana dell' esercito e della i rossi arrivino per ucciderli. professor Sanguineti nella sua non i miti quotidiani di cui si nutrì sua vita quotidiana, pare di leggere Babel e la memorabile stroncatura a La notte il consenso al regime: Questa, in breve, la vicenda. Ciò che col- sua indimenticabile Armata a cavallo, e non della cometa, "quando, nelle libre- un inedito ritratto del «fascista della strada» pisce, però, è l'impianto di fondo, l'ideolo- si capisce allora se si tratti di un omaggio o di rie, la fame di vita prevale sopra la gia che la sostiene; nonché la forma e lo stile un rifacimento per forza di cose artificioso fame di teschi". A me invece la pre- che la animano. Pazzi sta dalla parte dello (perché Pazzi scrive ne II'84!). La scrittura è valenza della vita sui teschi, foss'an- zar, senza dubbi e senza incertezze: non sol- quasi sempre controllata, mai noiosa.. che solo nelle librerie, sembra un buonissimo segnale. Uno squarcio azzurro in un cielo plumbeo, carico il Mulino di nuvole di tempesta. LOESCHER scuola H novità ottantacinque Pointers: C. CARTIGLIA VASILIJ GROSSMAN r cross-curricular materiate Storia e lavoro storico Vita e destino Narrativa scuola collana diretta da Paola Pace e Graziella Pozzo un corso in tre volumi per la scuola media Sequestrato dal KGB nel 1960, riapparso per vie mi- Materiali di lettura «multiuso» per gli studenti del Sintesi di storia e schede di lavoro: un libro a dop- steriose in Occidente: «è il primo dei grandi libri di triennio, con apparato didattico e attività: una pro- pio binario, basato sulla ricerca storica più aggior- liberazione russi; non un testo documentario, non posta nuova per la scuola italiana. nata, misurato sugli interessi e le capacità dei ra- un'inchiesta ispirata alla vendetta, ma piuttosto un gazzi. Un metodo di lavoro che punta alla cono- grido allucinato». Georges Nivat scenza di una prima «grammatica storica»: il testo DANIELA CASTELLAZZO nuovo che la scuola chiedeva. The World of the Press RANIERO LA VALLE - LINDA BIMBI Marianella e i suoi fratelli Dentro e dietro la stampa inglese e americana, sen- CARLO CARTIGLIA za pretese di imparzialità. La storia in classe Una storia latinoamericana Narrativa scuola tre schedari per la scuola media Attraverso la storia di Marianella Garcia Villas, un LUISA DE BELLIS quadro agghiacciante del Salvador, fatto di stragi, Uno strumento di appoggio da affiancare a qualsia- di violenze quotidiane, di desaparecidos — ma an- The Holiday Industry si manuale. che una luce di speranza, di significato universale. Storia, situazioni di lavoro, lessico, modalità di scrittura (dal telex al dépliant all'itinerario...). CARLO CARTIGLIA EUGENIO LECALDANO La storia GIANNINA PERRUCCHINI L'Illuminismo inglese dal XIII secolo a oggi Filosofia, collana diretta da Pietro Rossi The Secret of Advertising per gli istituti professionali Da Newton a Locke fino a Bentham: attraverso la Meccanismi, figure, messaggi: come funziona la Un libro nuovo che dà spazio ai ragazzi, alla loro vo- scelta dei testi, una visione d'insieme (la prima in macchina della pubblicità nel mondo di lingua in- glia di discutere. Un'informazione già «adulta» e in- Italia) delle molteplici linee di ricerca filosofica pre- sieme chiara, accessibile a tutti. senti nell'Illuminismo inglese. J IN. 4 pag. 15|

"sgradevolmente inquietante come nessun altro libro di storia potrebbe ne in protagonista. È sintomatico, l'oblio della grande crisi". fare, dando voce e consistenza a infatti, che tra i suoi personaggi i Da tradurre The Good War è infatti dedicato quegli uomini che della storia del più scialbi siano spesso quelli più non solo ai ricordi, ma anche alle co- mondo — per usare una sua espres- "famosi" e che i più spettacolari sia- se che sono state troppo presto o sione — sono la materia prima. no quegli sconosciuti con i quali egli troppo frettolosamente dimenticate. Lo stesso Terkel, del resto, è stato sa stabilire un rapporto unico di con- Testimoni di guerra Poche testimonianze potrebbero es- definito da Galbraith una "materia fidenza e di sincerità. Il registratore, sere più significative di quella di Lee prima", una forza naturale capace di ha detto infatti, "può essere usato di Gianfranco Corsini Oremont, un proprietario di super- trasformare in epica un incontro oc- per fissare la voce della celebrità le markets in California che ha acquisi- casionale. "Registro, dunque sono" cui risposte sono sempre pronte a to la sua piccola fortuna proprio in ha detto una volta Terkel ad un suo scorrere nel modo previsto. E non STUDS TERKEL, The Good War, traverso questa ricostruzione dal bas- quegli anni. "La guerra è stato un intervistatore sottolineando il ruolo riescono mai a sorprendermi. Ma Pantheon Books, New York so, di portare alla luce alcuni aspetti periodo irreale qui da noi. Coloro che ha per lui la tecnica dell'intervi- può essere usato per raccogliere i 1984, pp. 589, $ 19.95. più generali della guerra. E i temi che non hanno perduto nessuno al sta su cui è basata la sua storiografia pensieri dello sconosciuto... e resto più vistosi di The Good War emer- fronte se la sono passata bene. La dell'uomo comune; ma la tecnica sempre sbalordito". gono subito con molta evidenza: la guerra non era nella nostra coscienza "La seconda guerra mondiale ha dell'intervista è solo un momento Questo stupore, e la gioia delle scoperta dell'Olocausto da parte de- come tale, e malgrado il fatto che io stravolto il nostro modo attuale di dell'attività di Terkel che opera poi sue scoperte umane, si sentono nelle gli americani, la condizione difficile mi consideri politicamente cosciente vedere le cose. Noi vediamo le cose sul testo quella scelta e quella sintesi trascrizioni di Terkel e sta proprio dei neri nell'esercito USA dove si ri- non ho mai avuto quel tipo di preoc- in rapporto a quella guerra che, in capaci di trasformare l'uomo comu- nella sua capacità di cogliere e tra- un certo senso, è stata una buona smettere l'immediatezza che rende i guerra. Ma il ricordo distono che ne suoi libri anche così popolari. Ognu- abbiamo incoraggia gli uomini della no di essi (sei in quindici anni) è sta- mia generazione ad essere disposti, e to un best-seller: da Division Street perfino ansiosi di usare la forza mili- — l'unico tradotto in Italia — a tare in qualsiasi parte del mondo". La storia orale. Hard Times, Working, American Sono parole dell'ex ammiraglio Dreams, fino all'autobiografia Tal- americano Gene Larocque, presente king to Myself in cui veramente a Pearl Harbour quando i Giappo- "parla con se stesso". Questo "solita- nesi attaccarono la flotta degli Stati Due domande a Terkel rio di Chicago non-accademico, li- Uniti, combattente nel Pacifico, poi bero come l'aria, ha fatto di sé il più vicedirettore dell'ufficio dei piani illustre protagonista vivente della strategici del Pentagono ed ora Di- Intervista con Denis Brian (1973) che cosa significava essere donna durante i storia orale agli occhi del pubblico, rettore del Centro di informazione che fino a quando egli non si è affac- sulla difesa. Quella di Larocque è bombardamenti di Londra. Cosa significava ciato alla ribalta ignorava l'esistenza D. Nel corso degli anni la sua tecnica è essere una ragazzina nell'Italia di Mussolini? una delle centoventi interviste rac- cambiata? di una cosa del genere". Sono parole colte da Studs Terkel per il suo ulti- Cosa significava essere un bambino tedesco, di Louis M. Starr, direttore dell'uffi- mo libro di "storia orale" destinato R. È difficile dirlo. Conosce R.D. Laing, russo o americano, o essere a Stalingrado ? Co- cio ricerche per la storia orale della al secondo conflitto mondiale ed al lo psichiatra scozzese? È un tipo molto inte- sa significava essere un prigioniero di guerra o università di Columbia dove è rac- modo in cui esso è stato vissuto dagli ressante a mio avviso, e molto controverso nei un soldato in Normandia? Un obbiettore di colta la più grande collezione esi- americani, dai loro alleati, ma anche circoli psichiatrici. Molti non lo possono sof- coscienza, un negro o un giapponese interna- stente nel mondo di testimonianze dai nemici tedeschi e giapponesi. frire. Ma uno dei suoi punti è che lo psichia- to nei campi di concentramento americano. orali. Secondo Starr l'autore di The tra deve essere il compagno di strada del pa- Cosa significava essere un sopravvissuto di Hi- Good War è "una istituzione" e in The Good War (La buona guerra) Storia e storie di Vita anche Franco ha un titolo ironico e ammonitore al ziente: ovvero deve rivelare se stesso all'altra roshima. Queste sono le persone che ho cerca- persona. Ciò aiuta l'altro ad aprirsi e mette in Ferrarorti lo indica come uno dei tempo stesso "ma l'estrema ironia to di far parlare: la gente qualunque che non protagonisti di questo controverso — sottolinea Terkel — e da ricercare luce anche la propria vulnerabilità. Anch 'io ha quasi mai l'occasione di dirci qualcosa di tipo di storiografia libera "dall'os- proprio in quella guerra così diversa sono vulnerabile, e sono maldestro con il re- sé e che ho cercato di fare emergere dalla mia sessionante interrogativo di che cosa dalle altre... Una guerra non fratrici- gistratore portatile. Talvolta la persona che storia orale. sia propriamente storia o non lo da e, come molti di noi credevano intervisto, specialmente se non è un perso- sia". Parlando di Working Lewis profondamente, non imperialistica. naggio famoso — una vecchia, ad esempio, Mumford ha scritto che "soltanto un Il nostro nemico era palesemente in una casa popolare — si accorge che il mio intervistatore di genio, capace di osceno: l'artefice dell'Olocausto... registratore non funziona. E immediatamen- usare il registratore come nessun al- Una 'guerra giusta', se può esistere tro ha mai fatto, poteva portare alla un animale del genere. Ma in te me lo fa osservare: "Ehi... non funziona? " E io rispondo: "No. Ho rovinato tutto ". A luce" un ritratto così straordinario un'epoca di armi nucleari questo di- del mondo del lavoro americano, o questo punto la mia vulnerabilità fa sentire il venta un linguaggio da folli...". un "quadro così straordinariamente Una guerra senza macchia, dunque, mio interlocutore più vicino a me. realistico delle condizioni oggettive per coloro che l'hanno vinta, da ri- dell'organizzazione capitalistica del cordare con orgoglio, da celebrare ri- lavoro così come si riflettono pun- correntemente, e da mitizzare senza Intervista con Gianfranco Corsini (1985) tualmente nel 'vissuto' quotidiano che ci si renda conto del paradosso degli individui" (Ferrarotti). della sua natura benigna, capace di provocare le distorsioni mentali in- D. Cosa ci dà la storia orale che non tro- The Good War ha tutte queste dicate dall'ex ammiraglio Larocque viamo negli altri libri di storia? qualità e riflette ancora una volta il e sottolineate ripetutamente da Ter- R. Per conto mio ci fornisce il punto divi- genio di Terkel. Ha detto ancora kel e dai suoi protagonisti. I libri di sta di quei milioni di esseri anonimi i quali Starr che "Terkel sarebbe capace di storia ne rievocano le battaglie e i convincere tua nonna a rivelarti i non sono mai ricordati nei libri tradizionali di generali, e sono popolati di nomi or- suoi più intimi pensieri". Sembra mai famosi, ma il libro di Terkel è storia che si occupano solo dei presidenti, dei un complimento banale ma bisogna fatto «di ricordi del fantaccino e dei re, dei finanzieri, dei generali... degli uomini leggere i suoi libri per capirlo. A set- suoi compagni occasionali, ammuc- del potere. Ma chi sono quelli che mandano tantadue anni, anche lui come i suoi chiati con lui nel fango; e di uomini, avanti il mondo? E attraverso i loro ricordi e ignoti protagonisti, non finisce mai donne e bambini del fronte interno le loro rievocazioni che possiamo ricostruire di sbalordirci. che sapevano o non sapevano per che cosa si combattesse; di attori oc- casionali appartenenti ad altri mon- di, incontrati per caso, e di vite per- • dute e improvvise fortune. E di un momento della storia, così com'è presentava in forme diverse la discri- cupazione personale di chi si sente stato ricordato da un ex caporale, nel minazione razziale ancora prevalen- in pericolo. Ci siamo trovati improv- quale i compagni sentivano di essere te nella nazione e, inoltre, l'eredità visamente relativamente ricchi. E più importanti e di essere uomini della bomba di Hiroshima e l'avven- non abbiamo sofferto in realtà". CLASSICI GRECI migliori di quanto non si sentano to dell'era nucleare. Ma anche la Ma non è stato così per Joseph Po- diretti da Italo Lana adesso». speculazione e il profitto di chi lowsky, uno dei soldati che si incon- sfruttava a casa condizioni favorevoli trarono con i russi sull'Elba nel Con il registratore, così come ave- o la natura particolare dell'esperien- 1945. Da allora, ogni anno, il 25 va fatto molte altre volte nel passato, za americana sul continente violato aprile ha ricordato l'evento sul pon- questo straordinario settantenne di solo una volta dagli aerei giappone- te di Michigan Avenue a Chicago di- Chicago è andato in giro a cercare i si. "È necessario che una società su- stribuendo opuscoli contro la guer- reduci della guerra e i loro familiari, bisca direttamente l'orrore per capir- ra; ha continuato solitario la sua protagonisti famosi o uomini e don- lo?" si chiede nella sua intervista il campagna fino al giorno della sua MARCO AURELIO ne qualsiasi, in prevalenza americani cantante di blues Big Bill Broonzy: morte, poco dopo la sua intervista ma anche russi o perfino tedeschi e "Il nostro è stato l'unico paese, tra con Terkel, ed ha chiesto di essere Lettere a Frontone, Pensieri giapponesi, ed ha lasciato che ognu- quelli combattenti, nella seconda sepolto sul luogo in cui l'armata ros- no di loro distillasse i ricordi di que- guerra mondiale che non sia stato né sa si era riunita all'esercito america- Documenti gli anni e traesse la sua morale. Ma invaso né bombardato. Le nostre no. "C'è un monumento a Torgau nel grande disegno di Terkel, che si città sono state le sole a non essere ri- — aveva detto a Terkel — e mostra a cura di Guido Cortassa snoda attraverso il raggruppamento dotte in cenere. I nostri Willie e Joe gli americani e i russi che si stringo- tematico delle centoventi interviste, erano al fronte ma il resto di noi era no la mano. C'è da un lato la ban- prende corpo alla fine una ambizio- al sicuro, circondato da due grandi diera americana e dall'altro quella ne più grande della semplice raccol- oceani, mentre i nostri alleati o ne- russa. È su un meraviglioso pendìo ta di ricordi personali o di emozioni mici, militari o civili, si sono trovati verde, dove scorre il fiume Elba. Sto private. Dietro le interviste scorre il una volta o l'altra tutti al fronte. diventando vecchio e mi farò seppel- filo delle intenzioni più profonde Pagine 800 con 6 tavole Ecco perché, secondo Terkel, molto lire a Torgau". Polowsky non aveva dell'autore che — come nei suoi li- bri precedenti — si proponeva, at- spesso l'oblio della seconda guerra dimenticato e l'arte di Studs Terkel mondiale appare negli Stati Uniti ci fa vivere la sua esperienza come UTET IDEI LIBRI DEL MESE

ria umana e spirituale". me la grandezza della povertà". Pre- Esagerata quest'analisi vivarellia- diche? Forse Vivarelli predica quan- Il posto dei frugali na dell'anima o psiche che dir si vo- do afferma che i "poveri del mon- Da oggi glia? Troppo negativa, troppo scon- do" costituiscono "la buona novel- di Cesare Mannucci fortante? Ciascuno — compresi i let- la", perché esigono "un'umanità tori di autori ben più noti e dotti, da che avrà come ispirazione e fonda- Hobbes a Nietzsche, da Freud e mento non i valori del possedere e UMBERTO VIVARELLI, La cattedra innumerevoli illusi delle moderne Adler a Lorenz — darà il suo giudi- del dominare, bensì i valori dell'es- dei poveri, Edizioni CENS, Mi- società burocratizzate, quelli che se- zio. Ma Vivarelli comunque non si sere e del comunicare". Non credo lano 1984, pp. 124, Lit. 7.000. condo Paul Goodman si lasciano in- ferma a quella che definisce "antro- che predichi quando prevede che sia libreria trappolare nella "corsa dei topi". I pologia cristiana". Né si limita a de- urgente la necessità di reinventare L'imperante mitologia del pro- mitizzatoti della cosiddetta merito- precare la povertà di beni materiali, politiche, programmi, obiettivi, per gresso tecnologico sembrerebbe aver crazia, come quelli che oggi negli di salute, di cultura, di libertà che evitare che si sviluppino tecniche, gettato nell'oblio gli ammonimenti Stati Uniti vengono detti yuppies, e storicamente, fino ad oggi, è stata economie, strutture "che divorano e i suggerimenti che solo ieri si leva- che si ritrovano ovunque: nelle inflitta ai più deboli, ai più indifesi. sia gli uomini che le costruiscono sia vano da gruppi di élite lungimiranti aziende, negli enti pubblici, nelle Si interroga sul futuro, e non solo su gli uomini che le subiscono". come il Club di Roma, che si erano università. Che si dispongono miopi quello delle società industrializzate, Come non credente mi è impossi- posti seriamente i problemi connessi e docili, tutt'al più mugugnanti, su- dove peraltro si stanno semplice- bile seguire Vivarelli lungo le vie mente sostituendo nuove forme di con l'esplosione demografica mon- gli scalini predisposti da pianificato- della mistica evangelica della po- vertà. Ma di fronte al futuro che noi tutti possiamo intravedere non fac- cio fatica a capire l'invito mazzola- riano che egli riprende e svolge: né ricchi né miserabili, ma tutti poveri. Selle migf" Liberarsi dall'alienazione del troppo Patrizia Carrano e del troppo poco. Nessun sogno di BACIAMI ' libre"! ritorno, avverte Vivarelli, a una ci- viltà di sussistenza. Perciò alla sua STUPIDO 5 povertà preferisco sostituire il con- Un divertente e ironico 'Professione Azienda cetto di frugalità. Senza una scienza manuale di e una politica mondiale della fruga- comportamento lità mi è difficile immaginare un fu- Le edizioni del Sole 24 Ore per imprenditori, turo umano. Questo se si vuole op- amoroso: tutte le tare, come fa Vivarelli, per la "spe- tattiche e tutte le professionisti e manager ranza". Certo, a questo punto è strategie per sapere molto più facile disperare, conside- COME, DOVE, rare utopia irraggiungibile anche il solo inizio di un'inversione di ten- QUANDO... denza. Sembriamo giunti proprio al "sconfiggere" Lui. crocevia di tutti i fallimenti. Le van- terie dei propagandisti del capitali- della stessa autrice: LA MAGNANI-STUPRO 500 IDEE 300 IDEE DI MANAGEMENT DI MARKETING

Nr Ferruccio Parazzoli IL GIARDINO DELLE ROSE L. 40.000 L. 35.000 Un "dolce inferno"? Uno "spinoso Risposte rapide al bisogno di informazione paradiso"? del manager moderno. I migliori articoli di Di certo è la storia di un smo appaiono vane quanto quelle dei fautori del collettivismo. Dopo uomo che vive e rivive management e marketing selezionati e la frugalità imposta per decenni dal con disperata dolcezza potere centrale ai cinesi, l'abbon- e spietata ironia i sintetizzati dalle più prestigiose riviste di danza che questi ora sono invitati a capitoli - gli ultimi? • tutto il mondo. produrre scimmiottando l'occidente della sua vita. ci lascia a dir poco scettici. Sarebbe davvero miracoloso che da questo di- I.di/ioni sperato pasticcio che stanno tentan- del Sole do attualmente i dirigenti del paese MW più affollato del mondo, uscisse un'indicazione nuova, utile anche agli altri. I migliori esperimenti del passato — penso all'ammirevole fru- galità di un paese democratico come diale e l'insuperabile limitatezza ri e dirigenti ottusi, coltivando il penuria a quelle tradizionali, nuove Israele che pareva orientato a ricava- delle risorse disponibili. Questo li- narcisismo delle piccole differenze, fasce di indigenti alle vecchie. re il massimo dalla formula del kib- bro di Umberto Vivarelli, sacerdote l'edonismo più spensierato e asfitti- Già oggi almeno quattro quinti bntz — sembrano confinati in un amico e discepolo di don Primo co, le mode cultuali vendute dai della popolazione del pianeta vivo- breve periodo di tempo pionieristico Mazzolari, e a sua volta noto come mass media, e così allontanando no nelle ristrettezze. Per il Duemila, (anche se non sono scomparsi, ma una delle figure attuali più originali sempre più se stessi e il mondo che ricorda Vivarelli, più di nove dei certo ridotti a isole assediate da mille e anticonformiste della religiosità caratterizzano dalla più elementare dieci miliardi e mezzo degli esseri difficoltà) e non ripetibili in paesi di cattolica italiana, è anzitutto un'elo- saggezza umana. umani previsti dalle statistiche vi- ben altre dimensioni. Anya Seton quente e appassionata testimonian- "Non abbiamo il coraggio di ac- vranno nel Terzo e Quarto Mondo. Cadute le vecchie cattedre ideolo- FUOCHI za di fede destinata a credenti (fa cettare la nostra povertà fondamen- Non è neanche necessario parlare giche — non ultima quella del "cri- sono pane dei "Quaderni di ricerca" del tale, costituzionale", osserva Viva- dell'enorme spreco di risorse che stianesimo reale" che un movimento LA CENERE Centro Studi Ecumenici Giovanni relli: magari "sulle nostre povertà continua a richiedere la corsa gene- di credenti come quello in atto Dopo Verde oscurità e XXIII di Sotto il Monte), ma è an- interiori facciamo della filosofia e rale agli armamenti. Per assicurare nell'America Latina, e al quale Viva- che, lungo percorsi di un cristianesi- della letteratura, pur di evitare di relli si sente vicino, sembra solo in Dragonwyck un nuovo, condizioni di vita decenti a questa mo fortemente venato di mistici- guardarci dentro senza veli e ipocri- enorme popolazione che si accumu- grado di mettere in difficoltà, ma incalzante romanzo smo, un promemoria di grandi temi sie". E qui una dura intuizione: lerà inevitabilmente entro un quin- non veramente di minare in tempi sul mistero della sociali e politici che coinvolgono tut- "Abbiamo bisogno di trovare rispec- dicennio occorreranno mezzi che si da noi immaginabili — è davvero reincarnazione. ti e un invito a riflessioni adeguate. chiata fuori, nella carne, nella soffe- stenta persino a immaginare. Altro concepibile una "cattedra dei pove- Tipicamente cristiana è la medita- renza, nella fame, nella povertà de- che società opulenta da generalizza- ri" nel senso da lui auspicato nel suo zione che prende le mosse da un gli altri la povertà che nascondiamo re con il capitalismo e con il colletti- libro? O siamo solo in grado di crea- pensiero di Mazzolari: "Basta essere dentro (...) Defraudo gli altri perché vismo di stampo sovietico. Il futuro, re meno elitari clubs di Roma che un uomo per essere un poveruo- sono povero di felicità: rubo perfino se non è catastrofe nucleare, è per compilino aggiornati documenti sul- mo". Che oggi può essere letto le briciole di felicità... e fabbrico il tutti il contrario dell'opulenza. le possibilità e sulle promesse di una avendo in mente non tanto i soliti povero... La verità è che il povero Sentiamo Vivarelli: i poveri vanno frugalità computerizzata? Anche "grandi della terra" — gli avidi di esige di essere amato, come ognuno "onorati", ponendo "noi con loro un'azione di minoranza non è da ricchezze e onori, oppure i responsa- di noi attende di essere amato". Nei nella condizione di raggiungere la scartare come inutile. Ma ora non RIZZOLI bili primi delle superpotenze e delle poveri si accumula "la manifestazio- comune dignità umana. La miseria possiamo nasconderci che i tempi loro micidiali politiche — quanto gli ne insopportabile della nostra mise- va annientata per conquistare insie- premono. martire del IV secolo; l'altra più re- rizia medico-legale, molto precisa Restiamo quindi anche noi ai fatti e cente, risalente al tardo medioevo, La povertà di una santa anche sotto il profilo sessuale, man- ai testi. Un fatto incontrovertibile, posteriore all'istituzione del proces- tenne al proposito un rigoroso silen- poiché affermato dallo stesso Sere- so di canonizzazione, e che esclude- zio: "Ma c'è anche un'altra spiega- nelli, è che egli era attratto fisica- va i bambini, ovviamente perché le zione, psicoanalitica, di cui i medici mente da Maria Goretti, al punto e del suo storico raffinate esigenze della procedura della perizia, in tempi in cui la psi- che, vedendola, si eccitava fino a erano incompatibili con il grado di canalisi era primitiva, non tennero masturbarsi. di Achille Erba coscienza tipico dell'età preadole- conto: ed è che Alessandro in realtà scenziale. I testi riguardano il movente fosse impotente. La sua predilezione dell'assassinio. Al proposito il Sere- Nel caso della Goretti prevalse al- per una bambina (cioè per una non GIORDANO BRUNO GUERRI, Po- dell'esposizione è tra l'ironico e il ri- nelli ebbe sostanzialmente due ver- la fine la prima, in funzione della donna), l'uso che fece del punteruo- sioni contrastanti: una al processo vera Santa povero assassino. La danciano ed è forse questo ciò che ha dottrina-sociale-della-Chiesa che, lo-pene, la successiva fuga di ogni vera storia di Maria Goretti, offuscato la suscettibilità di qualche penale; l'altra al processo canonico. sotto il pontificato di Pio XII, fece rapporto sessuale normale con le Al processo penale disse di avere uc- Mondadori, Milano 1984, pp chierico, causa non ultima di fortu- da supporto ideologico al centrismo donne, in tutto il resto della sua vi- na per l'accorto editore. Si vedano, ciso per andare in prigione e sfuggire 207, Lit. 18.000. della vita politica italiana. In questa ta, anche quando avrebbe potuto, a "quella vita da bestie" delle palu- ad esempio, le pagine impietose, prospettiva. Maria Goretti venne sembrano indicare una incapacità ma, tutto sommato, non incon- di; aggiunse che la Goretti, spaven- Nei primi giorni del febbraio scor- proposta da Pio XII come un model- sessuale non risolta da masturbazio- gruenti, circa lo scarso fervore euca- tata, avrebbe dato a divedere di ce- so, chierici e laici si sono affrontati, lo di comportamento agli italiani nel ni probabilmente incompiute". ristico della Goretti o, ancora, quelle dere alla sua aggressività, per non es- con vasta risonanza nell'opinione momento in cui il paese stava uscen- Qualche pagina dopo, l'ipotesi della sere uccisa. Al processo di canoniz- pubblica, a proposito di questo libro zazione disse d'avere ucciso Maria riguardante la storia di una bambina Goretti perché essa non cedeva alle di undici anni, uccisa in un tentativo sue voglie. Tra le due deposizioni si di violenza carnale e dichiarata colloca il "pentimento", dopo il "martire della purezza" dalla Chiesa quale il Serenelli ritrattò la prima cattolica. RASSEGNA - PROMOZIONE - CULTURA - ARTE E SPETTACOLO deposizione, definendola un insie- II clamore suscitato dal libro del me di "calunnie che avevo messo ad- Guerri richiama alla memoria la pa- dosso su Santa Maria Goretti". I testi gina, improntata a grande senso di sono chiari. Ma il pentimento era humour, con cui Lucien Febvre parla spontaneo e sincero? "Difficilmente dell'improvvisa comparsa in am- I MECENATI — scrive il Guerri — avrebbe potuto biente tedesco del "guastafeste", non pentirsi, perché la beatitudine cioè del domenicano Enrico Suso di Maria dava un senso al suo gesto Denifle autore, nel 1904, di un'ope- Chi Sono i Mecenati (dal prologo 6 aprile 1984) stupido, e un martirio era meglio di ra dissacrante, dal titolo: Lutero e il ....Anche oggi, infatti il privato cittadino, nella mutata veste di uomo moderno, uno stupro mancato per incapacità. luteranesimo. Fu un putiferio gene- Si pentì, si pentì, perché il penti- rale: l'edizione venne esaurita in un può continuare a sentirsi non solo il destinatario, ma anche il soggetto ispiratore mento era ciò che volevano da lui mese; la Germania protestante fre- e protagonista dei messaggi del suo tempo. tutti coloro che l'avevano riannoda- meva di collera; quella cattolica te- Non è a caso infatti, che i grandi Mecenati del passato hanno difeso e to con il mondo". meva, per prudenza; gli organi di tramandato tanta parte della preziosa eredità artistica del nostro paese e sono Ammesso e non concesso che le stampa di ogni sorta erano invasi cause del pentimento fossero di or- dalla questione luterologica e la ri- stati storicamente ricordati per la loro genorosa e sensibile iniziativa. dine diverso da quello etico, resta il lanciavano in pubblico, fungendo Essere tutori della nuova arte, questo riteniamo auspicabile e possibile anche fatto che, sotto il profilo della critica da cassa di risonanza. In tanto cla- oggi, all'alba della terza era industriale. storica, il pentimento è documenta- more "vi fu chi, a dispetto dei mal- to mentre i motivi del pentimento vagi, dimostrò inconfutabilmente Viviamo infatti un'età di rivoluzione tecnologica, ricca di prospettive e di addotti dal Guerri non lo sono per che Lutero era vergine il giorno che promesse, ma che tuttavia dimostra, nei suoi limiti, di non poter prescindere dal nulla e, ancora una volta, si scade sposò Caterina. E chi con una pa- nella volontà di calarsi al buio nella zienza inesorabile, a forza di cifre e poliedrico esplicarsi delle capacità espressive e continuamente innovative dello personalità del Serenelli. di testi, ridusse a pochi bicchieri il spirito creativo umano. vino e la birra che il Riformatore, ac- Analoga prevaricazione sui fatti e cusato di intemperanza, aveva potu- sui testi viene compiuta a proposito to bere nel corso della sua lunga esi- della personalità di Maria Goretti. stenza". Come si vede, la devozione Il 25/2/1985 al Palazzo dei Congressi di Bologna, In età da cresima, a 6 anni, essa ave- ha i suoi clichés reattivi di lunga du- in occasione del concerto dellAccademia Barocca di Roma, va assimilato un nucleo di verità cri- rata. stiane elementari. Oltre a "questo è stato dato inizio alla pubblicazione nocciolo di catechismo", a Maria Ma, bando a reminiscenze e cita- del periodico bimestrale «I Mecenati» Goretti era stato istillato dalla madre zioni; veniamo puntualmente al un "codice educativo" a sfondo reli- "guastafeste" di Maria Goretti, al gioso e incentrato sull'autorità, su- quale va subito riconosciuto il pregio Il cittadino che sostiene l'arte e la ravviva con l'impegno personale, scettibile di preservare dai "mali del di una scrittura briosa e vivace. Il suo è il Mecenate di oggi. mondo: la ribellione ai genitori, la libro è diviso in due parti riguardan- disonestà, le porcherie ". Il pochissi- ti rispettivamente la vita e il culto di Il suo contributo allo sviluppo della cultura è determinante per il progresso, mo che si sa della sua vicenda con il Maria Goretti, che hanno una porta- nella storia degli uomini. Serenelli è strettamente aderente a ta storica diversa. queste verità e a questo codice. Una La seconda parte, dedicata alle vi- volta intuite le intenzioni del Sere- cende del processo di canonizzazio- Potete richiedere una copia omaggio della rivista dove nelli, essa gli oppone un deciso rifiu- ne, mette in evidenza gli elementi troverete le modalità di abbonamento a: to, disposta a sostenere una guerra su cui è costruita la santità della Go- di logoramento dei nervi: "Con il retti: i gruppi di pressione (nella fat- Edizioni «I MECENATI» passare del tempo e con l'aumentata tispecie i Passionisti e la Gioventù Via Leandro Alberti, 76 - Tel. 051/30.98.93 - 40139 Bologna resistenza della bambina, Alessan- Femminile di Azione Cattolica), il dro si incattivisce. Mentre prima era sistema dei valori (verginità, castità, gentile con lei e la difendeva anche povertà evangelica), le collusioni po- da Giovanni [Serenelli padre], scon- litiche. Sono tutti elementi ricorren- tento della sua cucina, ora le dà or- ti nei processi di canonizzazione, co- dini gravosi con lo scopo evidente di me risulta dagli studi di sociologia farle dispetto". La soluzione tragica delle canonizzazioni — a partire da della vicenda è coerente con la fer- riguardanti la schermaglia tra postu- quello ormai classico del Delooz — e do a fatica dagli anni della ricostru- impotenza del Serenelli cede il passo mezza di questi comportamenti: la latoti e avvocato del diavolo per pro- dai lavori di storia agiografica. zione materiale e morale. La fanciul- alla certezza, sempre senza l'appog- difesa del suo pudore, formalizzata vare o confutare le tesi del martirio la di Corinaldo rappresentava "un gio di alcuna fonte: "Per Alessandro secondo il catechismo e il codice eti- Nel caso specifico della Goretti, la coscientemente subito dalla fanciul- frutto maturo del focolare domestico fu, come sanno bene gli psichiatri co appresi dalla madre. Ovviamente collusione con il fascismo per la sua la, sulla base di alternanze di no, di ove si prega, ove i figli sono educati che si occupano di questi delitti, un non è qui il caso di insistere, con un canonizzazione, così come è delinea- sì, di ni! Eppure anche in questa nel timore di Dio, nell'obbedienza coito traslato, una scarpetta col pun- atteggiamento inquisitorio da avvo- ta dal Guerri, è più desiderata che parte, quando si legga attentamente verso i genitori, nell'amore della ve- teruolo nell'impossibilità di usare lo cato del diavolo, sull'eroicità o me- dimostrata dallo storico e sia la dida- l'esposizione del Guerri, si coglie rità, nella verecondia e nell'illiba- strumento apposito". Viene da do- no della virtù, sull'assenza o meno scalia della copertina, sia le fotogra- nettamente la superficialità e l'im- tezza; ove essi fin da fanciulli si abi- mandarsi in buona critica storica: chi di paura nel resistere al Serenelli. Il fie inserite nel volume hanno l'am- provvisazione del suo discorso agio- tuano a contentarsi di poco, ad esse- gliele ha dette, al Guerri, tutte que- nostro compito è di natura storica: ci bigua maliziosità del cartellone cine- grafico. Egli cita l'opposizione del re ben presto di aiuto in casa e nella ste cose? proponiamo di capire la Goretti, matografico che promette più di cardinale Salotti e di una parte della fattoria". La mente torna alla lezione del non di canonizzarla. Osserviamo quanto non mantenga: "È improba- curia romana all'apertura di un pro- In conclusione, questa seconda però che se la sua santità, quale bile — conclude il Guerri — che Febvre che, pur essendo stato nei cesso di canonizzazione che, essendo pane riesce a dare la sensazione che Combats pour l'histoire un fautore emerge dal processo di canonizza- Mussolini sia davvero intervenuto in la Goretti una bambina, sarebbe ri- con la canonizzazione della Goretti zione, è una santità costruita, si trat- Vaticano, ma probabilissimo che del deciso delle ipotesi nella ricerca sto- sultato destituito di ogni consisten- ci si trovi di fronte a un caso di san- rica, scriveva a proposito della lute- ta pur sempre di una santità costrui- denaro sia passato dalle casse grasse za. La citazione, però, non va oltre tità costruita. Resta però da determi- ta su qualcosa di reale; il libro del dell'Opera Nazionale Combattenti rologia dissacrante del Denifle: "Re- la banalità di un dato di pura crona- nare se e in quale misura questa co- Guerri, invece, è costruito, facendo a quelle smunte dei passionisti", sistiamo alle malie di quegli psicana- ca, funzionale peraltro alla sua tesi struzione sia fondata sul nulla o su violenza ai testi, sulla distruzione promotori della causa di canonizza- listi che non si lasciano scoraggiare della mistificazione costituita dal ca- un dato oggettivo. da nessuna facilità e che con lodevo- della personalità umana di Maria zione della Goretti. Goretti: "A undici anni una conta- so Goretti. Egli non avverte che, nel- Con ciò il discorso si sposta sulla le sollecitudine offrono alle requisi- dina delle paludi non poteva che es- Più persuasive sono, invece, le pa- lo scontro tra fautori ed oppositori prima pane del libro riguardante la torie di Denifle sulla lussuria segreta sere affamata, analfabeta, sudicia, gine dalle quali emerge la difficoltà della canonizzazione erano in pre- vita. La tesi di fondo del Guerri è di Manin Lutero il sospirato soste- di applicare il sofisticato apparato senza due tradizioni agiografiche chiara: Maria Goretti non fu "marti- un povero ranocchio dall'intelligen- gno delle teorie freudiane sulla libi- za revocata"; e ancora: "Maria non giuridico del processo di canonizza- opposte: una antica, precedente re della purezza" per il semplice mo- do e l'inibizione. (...) Noi non sap- zione all'accertamento della pratica all'elaborazione della procedura ca- tivo che il Serenelli era un impoten- piamo, non abbiamo alcun mezzo eroica delle virtù in una bambina di nonica e fondante sia il culto sia la te, privo della capacità e della vo- per calarci retrospettivamente negli poco più di ùndici anni. Il tono leggenda di Agnese, la fanciulla lontà di violentarla. E vero che la pe- intimi recessi dell'anima luterana. N 4 IINL/IV.K pag 18 ^•LOEL LIBRI DEL MESE!!

progresso, nei conversari di Antonio grafici, la terribile dispersione del Borbone avrebbe potuto coinvolgere dei due volumi degli Scritti econo- 41 Genovesi, prete salernitano, di Bar- nostro materiale bibliografico, la e trascinare anche lui. Lo salvò la mici di Genovesi è dedicata appunto era nient'altro che la sua miseria, tolomeo Intieri, matematico e am- sempre crescente difficoltà di repe- scoperta dell'economia politica, alla versione dall'inglese della Storia quella che abbiamo raccontato sino- ministratore toscano, di Ferdinando rirlo e utilizzarlo. Qui, finalmente, quel suo farsi "mercadante" dopo del commercio della Gran Bretagna, ra, unica sua esperienza di vita. Una Galiani, scintillante ingegno napo- il materiale sparso per l'Italia, tal- uno stato metafisico, come egli stes- "scritta da John Cary, mercante di bambina disgraziata ottusa letano e dei loro pochi, scelti amici, volta in copie uniche o rarissime, si so ci ha narrato nella sua autobiogra- Bristol, tradotta in nostra volgare dall'ignoranza propria e altrui, una raccolti in una villa di Massa Equana trova raccolto, riunito, a disposizio- fia. L'amico Intieri gli offrì la possi- lingua da Pietro Genovesi, giurecon- piccola testa impaurita in cui la reli- "sopra una costa di monte altissimo, ne di chi intende non mettere osta- bilità di diventare professore d'uni- sulto napoletano (fratello di Anto- gione agì non come illuminazione e lontano dal mare forse due miglia in coli tra i suoi occhi e le fonti. versità di questa nuova scienza, che nio, presto scomparso, tisico anche forza, ma come freno dello sviluppo linea retta e molto superiore di livel- Percorrendo queste pagine (più di non aveva ancora un nome e che si lui) e di Antonio Genovesi, regio mentale". lo". Una villa che esiste ancor oggi. mille e trecento complessivamente) nascondeva sotto la denominazione professore di commercio e meccanica Ma quello che in questo libro va Ci appare ora meno pittorescamente ci par di viaggiare con Genovesi per di "commercio e meccanica". Fu co- nella cattedra intieriana". L'edizio- denunciato, perché profondamente isolata di quanto non sembrasse a il mondo intero (viaggi immaginari munque la prima cattedra d'econo- ne di questo testo fondamentale — antistorico, è l'ideologia borghese chi vi giungeva da Napoli alla metà o, piuttosto, libreschi, compiuti nel- mia politica d'Europa. E fu il punto vero ponte gettato fra Napoli e l'In- che lo ispira: "L'intera vicenda si del XVIII secolo. Ma, tra gli alberi, le pagine di opere che andava ovun- più solido sul quale egli potesse con- ghilterra — è stata particolarmente svolse in condizioni di vita subuma- quella casa ha conservato qualcosa di que avidamente cercando), ci pare tare per proseguire il suo viaggio di difficile. Attorno al testo originale na e di uguale abbrutimento per solido, di severo, di dominante. soprattutto di ragionare con lui e di scoperta. di Cary vengono accumulandosi i Non possiamo dimenticare, guar- l'assassino come per l'assassinata". È seguirlo nelle mille svolte della sua Innanzitutto in Italia. La prima commenti, le note, le aggiunte criti- dandola, che tra le sue mura è nato un'ideologia che tende ad appiattire chiara ragione. opera pubblicata da Marisa Perna è che del professore, mai soddisfatto la povera gente nella sua dimensione dell'opera sua. Sono dispense uni- sociale, squallida materialmente e versitarie queste, non libri per signo- • moralmente, togliendole, nel bene ri (che di altro, evidentemente si oc- come nel male, ogni dignità di auto- cupavano). Già Diderot diceva che il nomia umana e annullando, con ciò ISTITUTO ITALIANO PER GLI STUDI STORICI miglior metodo per imparare era stesso, la storia in parametri sociolo- ISTITUTO UNIVERSITARIO DI MAGISTERO "SUOR ORSOLA BENINCASA" d'insegnare. E così faceva Genovesi. gici, malgrado la pretesa di voler fa- ISTITUTO ITALIANO PER GLI STUDI FILOSOFICI (I due uomini, sia detto tra parente- re storia, anzi "la vera storia". ANTONIO GENOVESI: FILOSOFIA E RIFORME si, avevano qualcosa di profondo in Quanto più modesto e più intelli- comune e nell'aspetto si somigliava- gente il Febvre che voleva dare "una CONVEGNO DI STUDI CON IL PATROCINIO DEL COMUNE DI VICO EQUENSE no, come stupito constatò Galiani versione plausibile della storia mora- GIOVEDÌ 2 MAGGIO VENERDÌ 3 MAGGIO le e spirituale di Lutero in convento. quando fece la conoscenza dell'enci- Plausibile: non c'è bisogno di dire ore 9,30 ore 9,30 clopedista a Parigi. Il figlio dello che l'uso di un termine diverso sa- scarparo di Salerno e del coltellinaio Presiede: ANTONIO VILLANI rebbe disonesto". Presiede: LUIGI FIRPO di Langres avevano effettivamente Apertura dei lavori JOHN ROBERTSON quel tanto in comune che può servi- Non "martire della purezza", ma re a far risaltare le loro reali diver- EUGENIO GARIN David Hume and Antonio Genovesi: Promoters "santa da terzo mondo": così è stata of Economie Development in Scotland and sità). definita in limine per dileggio la Antonio Genovesi metafisico e storico Naples Imparare dunque lavorando: da Goretti. Nella sua sufficienza bor- GIUSEPPE GALASSO questa volontà nascono pure le due ghese, il Guerri non si è ancora ac- LUIGI DE ROSA Il pensiero politico di Antonio Genovesi Antonio Genovesi e la storta economica ultime opere comprese negli Scritti corto di un fatto storico macroscopi- economici, l'Agricoltore sperimen- co: il terzo mondo non è "un povero GIUSEPPE RICUPERATI LUCIO VILLARI tato di Cosimo Trinci (un altro to- ranocchio dall'intelligenza revoca- Antonio Genovesi e l'illuminismo meridionale Concetto e critica delle "riforme " nel pensiero scano), "con alcune aggiunte nella storiografia ta". Esso dimostra di avere una co- filosofico ed economico di Genovesi dell'abate Genovesi" e le Riflessioni ore 16,00 scienza acuta della propria dignità ANTONIO MARIA Fusco sull'economia generale dei grani, Il mercantilismo "rinnovato " di Antonio umana e sa forgiarsi una teologia a tradotta dal francese di Claudio J. sua misura per liberarsi dalla "condi- Presiede: TUUIO GREGORY Genovesi Herbert,, "con un discorso prelimi- zione subumana" e dall'"abbruti- AUGUSTO PLACANICA VINCENZO FERRONE nare del signore abate Genovesi, cat- mento". Quanto al titolo di "marti- Lettere alla provincia: A. Genovesi riformatore e La cultura scientifica di Genovesi tedratico di commercio". Opere re della purezza", che sta così anti- organizzatore di cultura Discussione patico al Guerri, non sarà inutile ri- • i'una e l'altra che ci portano al cuore ROMEO DE MAIO del gran dibattito europeo e italiano chiamare le considerazioni di un L 'àntilluminismo intorno a Genovesi ore 16,00 agiografo di qualche talento storico sulle libertà del commercio dei gra- ENRICO DE MAS ni. Sullo sfondo, la gran tragedia a proposito di Maria Cristina di Sa- Presiede: GIOVANNI PUGLIESE CARRATELLI della fame, nel Napoletano, a Ro- voia: "Lo storico profano, esaminati Le Note di Genovesi a Montesquieu documenti e notizia di varia e oppo- RAFFAELE SIRRI ma, in Toscana. Decine e decine di ELVIRA CHIOSI Analisi del * Discorso sopra il vero fine delle migliaia furono i morti di fame e di sta provenienza, può portare a que- lettere e delle scienze» sto processo di canonizzazione il suo La società civile nell'opera genovesiana malattia. Fu l'ultima grande carestia MARIA TERESA MARCIAUS che si abbattesse sull'Italia. Fu una tributo di verità con l'attestare che SERGIO CINQUE nessuna voce sussurrò mai il più lie- Antonio Genovesi manualista delle maggiori catastrofi sociali della L'impegno civile di Antonio Genovese ve dubbio sulla purissima vita di EUGENIO TORTAROLO incipiente crisi dell'antico regime. Maria Cristina di Savoia, nessuna ca- ELEUGGERO PII Genovesi in Germania Ogni terra del mezzogiorno e del centro dell'Italia cercò e trovò una lunnia osò vibrarle contro il dardo Società e religione nell'epistolario genovesiano della lingua viperina". Parole e to- ore 18,00 propria via d'uscita. Profonde, dura- nalità diverse, come si vede! E vero, SABATDiscussionO 4 MAGGIe O ture furono le conseguenze finanzia- Presentazione degli Scritti economici di A. però, che Maria Cristina di Savoia ore 10,00 rie e politiche di questi avvenimenti Genovesi era una regina e le toccò in sorte, co- centrali degli anni 60. L'opera di me agiografo, uno storico della leva- Colloquio sul tema: Antonio Genovesi e Introduzione di FRANCO VENTURI Tonucci subì un momento d'arresto l'illuminismo riformatore meridionale tura di Benedetto Croce; Maria Go- Interventi di LUIGI DE ROSA, LUIGI FIRPO, MARISA e uno scacco dal quale non si sollevò retti era invece una santa povera e le Presiede FRANCO VENTURI PERNA più. Roma riconfermò la propria toccò in sorte un povero storico. Interventi: RAFFAELE AJELLO, FURIO DIAZ, Discussione spaventosa arretratezza. La Toscana GIUSEPPE GIARRIZZO, MARIO ROSA, ROSARIO si aprì la via verso la liberalizzazione VILLARI 2-3-4 maggio 1985 e le riforme di Pietro Leopoldo. Discussione e conclusione dei lavori Vico Equense - Castello Giusso Genovesi aveva contato di portare anche Napoli verso un radicale svec- chiamento delle strutture annona- • rie, verso una riforma decisiva dell'amministrazione e dell'econo- il moto riformatore del Settecento Non dimentichiamo che cominciò la riedizione, con commento di Ge- mia del paese. Non era destino che meridionale. a scrivere di economia politica nel novesi, d'un gruppo di ragionamen- egli riuscisse in questo proposito Come e perché è appunto spiega- 1754. Più di vent'anni prima cioè ti e discorsi di Ubaldo Montelatici, il troppo sproporzionato rispetto alle 1r a Napoli to dalla figura centrale di quel grup- che vedesse la luce la Ricchezza delle fondatore dei Georgofili, di Pier forze che aveva alle spalle e ben pre- po di amici, da Antonio Genovesi, nazioni ài Adamo Smith. Il suo è un Antonio Micheli, dedicati l'uno e sto osteggiato pure dalla crescente nei suoi scritti felicemente messi a viaggio di scoperta, non il trionfale l'altro a Bartolomeo Intieri toscani reazione sviluppatasi perfino in nostra disposizione dall'Istituto ita- giungere in porto del filosofo scoz- tutti e tre. L'orizzonte genovesiano quella Francia, verso la quale egli e 1l'Europ a liano per gli studi filosofici. L'edi- zese. Lunga, ardua era stata la via si allargherà ben presto anche ad al- aveva allora soprattutto guardato co- zione che ce ne ha dato Marisa Perna che Genovesi aveva dovuto percorre- tre terre italiane. Perché comprende- me ad un modello. di Franco Venturi è limpida e trasparente, non nascon- re per buttarsi allo studio delle ric- re queste ed altre simili testimonian- Salvò l'anima sua, tenne viva, in de la straordinaria erudizione su cui chezze, della moneta, dei frutti del- ze in una collezione che si è voluta mezzo a quei tragici avvenimenti, si basa e neppure — cosa rara — fa la terra. Povero, di cattiva salute, de- chiamare di Economisti meridiona- ANTONIO GENOVESI, Scritti eco- quella fiammella che l'aveva guida- sfoggio di essa. Semplicemente se ne stinato alla tisi, aveva tuttavia trova- li? Il Garigliano in verità non aiuta a nomici, a cura di Maria Luisa to verso l'economia politica. serve al momento giusto, come stru- to in se stesso l'energia necessaria capire l'illuminismo e l'economia Perna, Istituto italiano per gli Dall'esperienza del 1763-64 nacque- mento per far meglio intendere il te- per diventare professore, per far car- politica. Scrissero in italiano tanto ro ben presto le sue Lezioni di com- studi filosofici, Napoli 1984, 2 sto che vien pubblicando. Si sente in riera, per non lasciarsi sopraffare Genovesi che Verri, tanto Filangieri mercio, l'opera sua conclusiva e più voli., pp. 1330-38, s.i.p. queste pagine la severa e fruttifera dalle circostanze, difendendo sem- che Vasco. Italiani furono considera- importante. Auguriamoci che Mari- lezione di Luigi Firpo, così come si pre la tenace fiammella che egli sa- ti nell'età loro da francesi e inglesi, sa Perna ce ne dia presto, come pro- Se tante discussioni economiche e scorgono, nello svolgersi delle note, peva di avere in petto, la sua volontà tedeschi e russi. Chiamiamoli italia- mette, una edizione altrettanto ec- politiche alle quali ci tocca assistere le conoscenze accumulate, le sempre di tener ferma la propria indipen- ni pure noi. cellente quanto quella che ci ha dato oggi sono in realtà "aria fritta", co- rinascenti curiosità scientifiche e sto- denza e integrità. Le tentazioni non Il vero confronto, in Genovesi co- di questi Scritti economici. La cura- me diceva Ernesto Rossi, gli Scritti riche di uomini come Luigi Einaudi. erano mancate. Dovette persino un me negli altri economisti del Sette- trice, col suo ricco interesse per tutti economici di Antonio Genovesi, rac- Nella fondazione torinese che porta momento pensare di diventare ve- cento, non fu tra Nord e Sud, tra i problemi dell'insegnamento, si è colti in due volumi da Marisa Perna il nome di questi è stato tessuto mol- scovo, buttandosi in quella vita ec- Napoli e Lombardia, ma tra le terre aggirata con perizia tra queste di- e pubblicati ora a Napoli possono to del lavoro che qui ci presenta Ma- clesiastica napoletana che con tanta italiane e quei poli d'Europa che po- spense genovesiane, testimonianze invece esser definiti "aria tersa". Par risa Perna. Ma innumerevoli sono vivacità ci ha descritto lo storico Ro- tevano, dovevano fornire modelli, di una pedagogia che sembra sgor- di vederle nascere queste considera- pure le biblioteche di cui si è servita. meo De Maio. La lotta tra Chiesa e suggerimenti, incitamenti per una gare dalle cose stesse. zioni, sull'agricoltura e il commer- Opere come questa ci consolano di Stato, alla metà del secolo, nel pe- vera e propria trasformazione sociale cio, sull'arretratezza e la speranza di uno dei nostri maggiori crucci storio- riodo più attivo del regno di Carlo di e politica. Una parte fondamentale naro la costruzione di un orologio protestante proveniente dalla Fran- Rivoluzione nel tempo marino, che sia finalmente in grado cia, la sagacia calvinista del governo di non essere turbato dal moto della della città, la preesistente industria nave. A disputarsi l'onore e i premi del pizzo, il rigoroso regime delle di Sergio Bologna sono soltanto francesi e inglesi, con corporazioni, un'infrastruttura cre- qualche intrusione olandese. La ten- ditizia agguerrita. In realtà la man- DAVID S. LANDES, Storia del nell'osservanza rigorosa delle regole Landes sostiene che torse nessuno zone si protrae sino agli inizi canza di alcune di queste condizioni tempo. L'orologio e la nascita monastiche, dove la giornata è scan- strumento ha avuto in sé una tale dell'Ottocento. ha favorito lo sviluppo della stessa del mondo moderno, Mondado- dita dai ritmi della preghiera. La proprietà di liberare processi genera- La terza parte del libro è invece industria altrove. E quasi certo che ri, Milano 1984, Ed. orig. 1983, borghesia mercantile delle città-sta- tivi di innovazione tecnologica come dedicata alla storia dell'industria l'espandersi dell'orologeria nelle Trad. dall'inglese di Saverio Ver- to si dà un tempo civile e dei negozi; l'orologio. La molla, il bilanciere, il orologiera vera e propria e in parti- montagne del Giura fu dovuto tone e Giuliano Ferrara, pp. gli orologi delle torri dei municipi pendolo, la soluzione del problema colare al fenomeno rappresentato all'assenza di vincoli corporativi, che 476, Lit. 35.000. segnano anche il tempo di lavoro de- degli attriti, l'inesauribile perfezio- dall'industria svizzera. È un capitolo consentirono un'organizzazione se- gli operai (e ci saranno proteste, da namento dei sistemi di scappamento avvincente di entrepreneurial histo- condo il putting out system addirit- Forse è dai tempi di Bankers and parte di questi, sulla loro non preci- — è una storia incalzante. li esigen- ry. Landes non ci sa dare una spiega- tura da manuale. Il contrabbando, il Pashas (1958) che Landes non ci da- sione). Il lavoro dunque, quello con- ze dell'arte militare e delle strategie zione univoca del perché proprio a dumping e la falsificazione faranno va un libro dove le re'cit svolge un ventuale, quello dei negozi borghe- di combattimento, ma soprattutto le Ginevra e nelle circostanti montagne il resto. Opportunamente, Landes ruolo così piacevole ed essenziale. si, quello operaio, abbisogna di una esigenze della navigazione dopo del Giura si sia affermata un'indu- ricorda il ruolo attuale di Taiwan Ma, a differenza di quell'opera insu- cronometria svincolata dai condizio- l'epoca delle grandi scoperte, fanno stria, che ha saputo tenere un incon- quando illustra il modo in cui gli orologiai svizzeri copiavano i model- perata, qui non ha potuto sfruttare li inglesi e li mettevano in circolazio- archivi inediti, così fortunatamente ne con marche inglesi. scoperti allora. In Italia Landes è co- nosciuto essenzialmente per i capito- I grandi salti di civiltà che impon- li della Storia economica di Cam- gono un uso più esteso della misura- bridge tradotta da Einaudi (1974), Fascismo di classe zione del tempo sono essenzialmen- dedicati alla rivoluzione tecnologica te legati all'evoluzione dei trasporti dell'Ottocento, e per la traduzione di Nicola Tranfaglia ferroviari, all'adozione di fusi orari, del Prometeo (1978), dove quei ca- all'assunzione dell'ora di Greenwich pitoli stessi sono rifusi e in pane rie- come riferimento. L'industria ame- laborati. Cioè è conosciuto come ANGELO D'ORSI, La rivoluzione antibolscevi- del secondo dopoguerra, d'Orsi giunge a si- ricana fa capolino alla metà dell'Ot- uno storico delle grandi tendenze, ca, Franco Angeli ed., Milano 1985, pp. 366, gnificative messe a punto su alcuni punti no- tocento, ma è soltanto 60-70 anni dei grandi affreschi, che illustrano Lit. 24.000. dali del dibattito tuttora aperto sul primo fa- dopo che, con lo sviluppo della città-fabbrica e la produzione star- con enorme forza di sintesi periodi scismo. Persuasivi appaiono, ad esempio, dardizzata di massa, si fa strada sia fondamentali dello sviluppo moder- L'intento della ricerca condotta per alcuni l'esame delle diverse componenti ideologiche no. Meno conosciuto è il Landes che una nuova percezione collettiva del- anni da d'Orsi, stesa già nel 1981 e pubblica- che caratterizzano i Fasci nel 1919 e la riaffer- la misurazione del tempo, sia una si diverte con minuzia a scoprire dei ta quattro anni dopo nella collana storica di mazione del ruolo determinante che esercita nuova tecnologia di processo per la passaggi decisivi dell'evoluzione di Marino Berengo e Franco Della Peruta, era es- già in quella fase l'ideologia nazionalistica: di produzione di orologi. Da oggetto certi istituti economici attraverso ri- senzialmente di cogliere l'atteggiamento del- fronte alla documentazione citata e utilizzata di prestigio, da oggetto di lusso, da costruzioni di dettaglio, siano esse prodotto d'oreficeria, l'orologio di- dedicate alla banca parigina André le classi sociali marxianamente definite di dall'autore, risalta ancora una volta la fragi- fronte alla crisi del primo dopoguerra e quin- lità e diciamo pure l'ambiguità della scansio- venta segnatempo dell'uomo della (De Neuflize & Schlumberger) o a strada. quella berlinese Bleichròder; mentre di alla nascita, allo sviluppo e alla vittoria del ne interpretativa tra un fascismo delle origini la traduzione delle opere prima cita- movimento fascista. L'asse intorno a cui l'au- tendenzialmente "di sinistra " e un fascismo Eppure occorrerà attendete il se- te ha dovuto comunque attendere in tore organizza la sua indagine è costituito dal del 1921 connotato a destra. La continuità condo dopoguerra, il lancio del Ti- mex, perché l'industria svizzera ven- Italia dieci anni rispetto all'uscita periodo che si apre con la disfatta di Caporet- dell'accento antisocialista è presente fin dai delle opere originali. Va quindi sot- primi mesi ed è eloquente, da questo punto ga messa in pericolo dalla concorren- to e la rivoluzione bolscevica: l'uno e l'altro za statunitense. Durante e subito tolineato il tempismo con cui Mon- avvenimento provocano nel nostro paese una di vista, accanto agli scritti e ai discorsi mus- dadori ha tradotto la Storia del tem- dopo il secondo conflitto mondiale reazione della borghesia, di cui Mussolini, soliniani, un documento riportato in appen- gli svizzeri detengono ancora l'80% po, riuscendo a metterla in circola- dice da d'Orsi: il testo inedito d'una confe- zione appena un anno dopo l'edi- con il suo "Popolo d'Italia" prima, coni Fasci della produzione internazionale. Il renza tenuta nel maggio 1919 da Pietro Gor- vero crollo giunge ali'incirca dieci zione inglese, Revolution in time. di combattimento poi, diventa l'agitatore e il golini, uno tra i più devoti seguaci del duce anni fa, con la diffusione dell'orolo- Il libro è presentato con il sottoti- politico. La paura che l'ondata bolscevica si nella fase iniziale di fondazione dei Fasci di gio al quarzo. Sei secoli di perfezio- tolo L'orologio e la nascita del mon- allarghi all'Europa, e particolarmente all'Ita- namento dell'orologio meccanico do moderno. Ma non di mera crono- lia, è nella ricostruzione che ci propone d'Or- combattimento. "Di fronte a un tentativo di rivoluzione interna — afferma Gorgolini, vengono cancellati dai circuiti elet- metria si tratta. Anche di questo, si il cemento naturale di una coalizione che tronici, mentre la domanda scienti- ceno, cioè di storia della tecnica ha al suo vertice la borghesia capitalistica e fi- neofondatore del Fascio nel presidio militare di Camerino dove attende di essere smobilita- fica della fìsica porta alla produzione d'orologeria e della domanda scien- nanziaria e le sue truppe in una piccola bor- degli orologi atomici. Prima il Giap- to — il dovere di tutti gli onesti e coscienti, è tifica che l'ha generata, ma soprat- ghesia di ex combattenti e di spostati che non pone e poi Hong Kong — dove si tutto di storia della civiltà occidenta- uno solo: reagire immediatamente e concor- si rassegna alla fine del conflitto e alla ripresa trasferiscono anche alcune celebri le. Perché l'uomo ha avuto bisogno demente, con tutte le forze dello Stato e degli della vita civile. marche svizzere — prendono la testa di misurare il tempo? Quale orga- individui, per soffocare subito l'insano tenta- della produzione mondiale. Se questa è la tesi di fondo che anima il li- nizzazione socio-produttiva ha reso tivo, per far raggiungere al nostro Paese, bro, talora con qualche rigidità non piena- Peccato che in questa ultima parte necessaria la misurazione esatta di mercè il lavoro disciplinato di tutti i suoi ele- un tempo che fosse sia privato che mente giustificata dalle argomentazioni espo- Landes abbia trascurato di soffer- menti, quel grado di benessere e di giustizia marsi sulle grandi rivoluzioni socio- collettivo? ste, non si può dire che l'analisi si fermi qui. sociale che invano gli illusi da una pazzesca e L'opera, come lo stesso autore av- tecniche, che hanno portato in que- Attraverso l'utilizzazione sagace di una vasta parricida violenza propagandistica sognano di sto secolo a una nuova percezione verte nella stimolante introduzione, documentazione in parte edita, in parte ine- del tempo. Taylor e la cronometria è composta di tre parti. La prima raggiungere colla sanguinosa violenza rivolu- dita (interessanti appaiono i sondaggi nella produzione di fabbrica non so- non a caso si apre con la ripresa di zionaria ". dell'autore tra i carteggi di Federzoni, D'An- no nemmeno citati; il tempo mani- una querelle, che aveva appassiona- nunzio, Prezzolini ed altri) e la conoscenza fatturiero come tempo sociale collet- to gli storici della cronometria. della più rilevante produzione storiografica tivo viene dato per scontato; il real Perché è in Europa e non in Cina che • time della rivoluzione informatica nasce l'orologio meccanico, ossia non viene problematizzato; l'ansia quello strumento che permette una come somatizzazione di un tempo misurazione astratta del tempo, in- disciplinare non viene nominata; la dipendente dalle condizioni atmo- vitesse come qualità intrinseca alle sferiche e dai ritmi equinoziali? Ep- namenti e dai ritmi dei fenomeni comunicazioni umane socialmente pure era in Cina che erano stati co- naturali. L'orologio meccanico nasce legittimate non sembra interessarlo. struiti i più ingegnosi orologi astro- quando nasce una nozione artificiale Eppure son cose che con il Timex o nomici sin dall'epoca dei viaggi di del tempo. Lo sviluppo delle tecni- l'orologio al quarzo hanno tanto a Marco Polo, era la Cina che, dopo la che costruttive d'orologeria porta al- che fare come la giornata monastica splendida fioritura della scienza ara- la miniaturizzazione e dunque con il segnatempo meccanico. Vero ba, deteneva un patrimonio di ac- all'orologio privato. C'è un tempo è che nelle ultime pagine Landes si quisizioni tecnologico-scientifiche pubblico, tegolato dalla cronometria lascia sfuggire che "la sottomissione non paragonabili a quelle europee delle torri campanarie e c'è un tem- al tempo è il prezzo della moderniz- dell'epoca, decisamente superiori. po privato. Landes qui conclude la zazione, della produttività, del po- La risposta di Landes, che in questo prima parte ed affronta quella che è tenziale benessere"; ma aggiunge condivide l'opinione di quanti ave- la parte più estesa del libro, dove subito dopo: "Chi siamo noi per po- vano criticato gli storici della scienza più specificamente si ricostruiscono ter deprecare ciò di cui viviamo e che inglesi Needham e dfe Solla Price — le tappe fondamentali della innova- ci ha permesso, vivendo, di diventar sostenitori dell'origine cinese zione tecnica dell'orologeria. ricchi?". Avremmo preferito un at- dell'orologio meccanico —, è che il Non dimenticando di soffermar- teggiamento più critico verso certi ritmo del tempo di corte bastasse a mi sull'orologio come ornamento e fenomeni della civiltà contempora- segnare l'ordine della vita cittadina oggetto di prestigio delle corti, egli nea. La terza parte del libro ne cinese, mentre la campagna s'accon- segue due filoni paralleli: la doman- compiere alla cronometria dei balzi avrebbe acquistato quella "terza di- trastato dominio mondiale sino agli mensione" che, a confronto con le tentava del tempo celeste, tant'è che da scientifica e la domanda politica. in avanti, pari e superiori a quelli anni Sessanta. Per un tipo di produ- due parti precedenti, ci sembra le ancora nel Settecento — mentre in Se astronomi furono i primi costrut- dovuti alla domanda astronomica. zione dove l'approvvigionamento di manchi. Europa già si costruivano cronometri tori d'orologi (ad acqua o meccanici Uno dei capitoli più avvincenti è la materie prime non è un elemento di di grandissima precisione (due, tre storia del graduale scioglimento che fossero), l'astronomia rimane primaria importanza e dove la tec- Due appendici, una sui diversi si- secondi di variazione su base annua) dell'enigma della longitudine. Sia- per lunghissimo tempo la scienza nologia di processo per più di due- stemi di scappamento con tanto d'il- — la Cina era ancora una società che esprime la maggiore domanda mo ormai nel grande Seicento dei cento anni non ha sostituito il lavoro "senza orologio". lustrazioni, e una di tabelle sulla di precisione cronometrica. La con- savants, i re di Francia e d'Inghilter- artigianale, i fattori che concorrono produzione orologiera nel mondo La misurazione del tempo cezione costruttiva dell'orologio ra si dilettano di orologeria, la Royal a spiegare il "fenomeno svizzero" nell'ultimo secolo e mezzo, conclu- nell'Europa medievale s'inquadra avanza per invenzioni continue: Society incoraggia con premi in da- sono equivalenti: l'immigrazione dono il volume. LA SCIENZA E LA COLPA 4. • • S...-M ^.,-RL. *• - ^SH^MB *"' WS- % $K Crimini criminali criminologi: un volto dell'Ottocento

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Torino, Mole Antonelliana Regione Piemonte Assessorato alla Cultura 8 marzo - 16 giugno 1985 Città di Torino orario feriali 9.00-19.00 Assessorato per la Cultura festivi 10.00-13.00 14.00-19.00 Università degli Studi chiuso il lunedì di Torino Il Salvagente Il diverso della Cina di Giuseppe Ricuperati JACQUES GERNET, Cina e cristia- ma anche con gli ostacoli che il resto biguo, ma significativo miracolo che drammatici delle missioni. Le Let- e che ne fanno un'originale e inevi- nesimo, introduzione di A. Pro- dell'occidente, più sordo, continua- era stato realizzato nel secolo prece- tres edifiantes (ne è uscita un'edizio- tabilmente tendenziosa storia reli- speri, trad. dal francese di A. va a porre. dente. Infatti il lavoro pioniere del ne per quanto riguarda la Cina nel giosa e antropologica universale. Crespi Bortolini, Marietti, Casa- Si potrebbe dire che i gesuiti in gesuita Martino Martini, le sintesi 1979) sono un testo fondamentale Manipolate e tradotte anche da le Monferrato 1984, pp. Cina dovettero svolgere due tipi di destinate a fornire per tutto il secolo per capire in tutte le sue pieghe l'an- laici, secolarizzate facendo cadere 270-XXIV, Lit. 29.000. missioni: una verso lo spazio prima XVII e oltre gli stereotipi più efficaci tropologia gesuitica, quella che per tutti i riferimenti puramente missio- aperto, poi sempre più ostile, della sulla Cina erano state quelle dei pa- gli spazi americani avrebbe portato nari, non solo circolarono per i mer- cultura cinese, e una seconda verso dri Daniele Bartoli e Atanasio Kir- al famoso libro di Lafitau sui selvag- cati editoriali europei sempre più af- Il libro di Jacques Gernet, un si- l'Europa. E così il viaggio di padre cher. Entrambi avevano scritto da nologo francese di notevole talento e gi confrontati con i cristiani primiti- famati di cose esotiche, ma contri- preparazione, assorbe, ma nello stes- buirono inevitabilmente a conden- so tempo tende a superare una tradi- sare l'immagine illuministica della Cina, da Voltaire a Raynal. zione di studi che aveva posto il pro- blema del rapporto fra Cina ed Eu- Il libro di Gernet ci restituisce in ropa privilegiando quest'ultima. Al di là dell'esotismo modo speculare il gioco del diverso. Non erano mancati in tal senso buo- Non a caso nel titolo la Cina precede ni e talvolta notevoli libri. Era stata di Franco Gatti il cristianesimo. È possibile cosi per- soprattutto la comparatistica france- correre dal punto di vista dell'altro, se, che aveva alle spalle la grande le- ciò che finora si è visto con un'ottica È merito rilevante quello dell'editore Ma- restata sempre europeocentrica. Co- zione di Gustave Lanson, a porsi il curiosità al sospetto e all'ostilità aperta verso i rietti di offrire, trascorsi due anni dall'uscita me ricorda l'acuta e non estrinseca problema di come l'Oriente, e in- missionari. Cioè, l'individuazione dell'atteg- prefazione del Prosperi, il problema particolare la Cina, avessero contri- in Francia, al pubblico italiano questo volu- giamento di quei letterati cinesi che si avvici- del diverso, il suo "specchio", è buito alla formazione delle idee filo- me di], Gernet. Il libro è bello e interessante narono alle problematiche religiose e scienti- e l'autore non ha bisogno di presentazione. emerso più volte recentemente nella sofiche delle Lumières. Poco più tar- fiche introdotte dai gesuiti. storiografia e più in generale nella Basterà ricordare le sue opere tradotte: Il do, ma non meno ricco, si è rivelato La discriminante etica che in più parti del cultura dell'Occidente. Le ragioni l'approccio del mondo anglosasso- mondo cinese, dall'ampia visione complessi- libro Gernet sottolinea è, in definitiva, la ra- sono molte e meriterebbero un'ana- ne, che rinnovava la storia delle idee va, presso l'Einaudi (1978) e La vita quotidia- gione prima e fondante dell'opposizione dei lisi più approfondita. Tramontato sotto il segno del primitivismo e na in Cina alla vigilia dell'invasione mongola confuciani a una religione — e alla sua mora- uno schema di storia universale, dell'esotismo. per i tipi della Rizzoli (198}). Un volumetto, le sociale — che avrebbero minato alla base quello che trova la sua ultima con- Per quanto riguarda l'Italia la quest'ultimo, che in un certo senso anticipa densazione nella filosofia della storia strada del confronto è stata aperta da tutto il sistema di potere e di rapporti di forza sul piano metodologico Cina c cristianesimo hegeliana, la storiografia occidentale un lavoro di Eugenio Garin (1971) e all'interno della società cinese. Una ragione per il modo in cui l'autore procede attingen- ha continuato a vivere la sua ansia di percorsa con molta puntualità e qua- che proprio l'esperienza storiografica del si- globalità prima inseguendo i suoi si ossessività da uno studioso come do parallelamente a fonti europee e cinesi. nologo consente di rilevare e dispiegare ap- rapporti con il diverso, poi liberan- Sergio Zoli, cui si devono due volu- Anche in questa prova, il Gernet fornisce pieno, a beneficio del lettore. dosi dai sensi di colpa per un'ege- mi e numerosi saggi sull'argomento, un esempio del livello e, si vorrebbe dire, del Ciò significa anche un abbandono netto e monia che è stata troppo spesso di- che ricostruiscono la storia del rap- pieno valore scientifico del lavoro specialistico definitivo di certe suggestioni, per così dire, struggitrice attraverso la denuncia e porto dal Rinascimento all'Illumini- nell'ambito della storia delle civiltà asiatiche. esotiche di certa cultura europocentrica, an- la polemica contro questa operazio- smo. In realtà l'Europa deve molto Così come avviene, ormai da qualche lustro, cora rintracciabili in molti interpreti della te- ne di unificazione inevitabilmente all'Italia per quanto riguarda la co- forzata della cultura del mondo. È per opere di molti studiosi occidentali, anche matica dei rapporti tra Oriente ed Occidente. noscenza della Cina e non solo un discorso i cui archetipi sono già in italiani, il volume può essere collocato nel pa- perché i viaggi di Giovanni Pian del Raynal (1770). È su questo terreno Carpine e di Marco Polo, destinati trimonio culturale e, nel caso specifico, sto- che la storia e l'etnologia, o meglio ad incontrarsi con le aperture deli- riografico non soltanto perché opera orienta- la miscela innovatrice delle discipli- mitate della pax mongolica, avreb- listica. Un termine, questo, che talvolta e an- ne, hanno portato all'efficace rico- bero costituito la base di tutte le rac- cora utilizzato in senso riduttivo; quasi a vo- struzione della "visione dei vinti". colte di viaggio, a partire da quella ler sottendere una minor specializzazione di- Sono nati libri diversi, dal Montezu- veneziana del Ramusio, per arrivare sciplinare, teorica, compensata semmai da un ma di Burland, che ripercorre la bio- grafia, al Wachtel, che innesta effi- a quella settecentesca del Prévost. La intenso sforzo filologico in un ambito insoli- cacemente a storia e antropologia gli morte di Francesco Saverio nel 1552 to. alle pone della Cina era solo il pun- strumenti di analisi semiologica, In sostanza, ciò che emerge dall'opera del to di partenza per una strategia ge- all'affascinante ma ambiguo e speri- suitica che è tutta legata alla biogra- Gernet è certamente la sua capacità di filolo- colato lavoro di Todorov, alla più fia di padre Matteo Ricci, alla sua go attento e scrupoloso nella scelta e tradu- tradizionale ma solida ricerca di Le- paziente ma irresistibile marcia in zione delle fonti cinesi ma è, anche e soprat- wis su come l'Islam ha visto l'Europa cinque tappe da Macao a Pechino. A tutto, il suo mestiere di storico. Al riguardo "barbara e infedele". padre Ricci sarebbe toccato di defi- può essere paradigmatico l'esempio ancorato In questo contesto il Gernet si in- nire fin dall'inizio il modello cultu- all'incontro/scontro di culture diverse sia nel serisce utilizzando tecniche non par- rale e religioso di comportamento. suo ' far parlare " correttamente i testi sia nel ticolarmente raffinate o nuove, ma Fu essenzialmente sua la scelta, di- richiamare le motivazioni di buddhisti e di solidamente ancorate a una buona ventata poi definitiva e destinata a confuciani nel loro progressivo evolvere dalla conoscenza della lingua, cultura e contare fino alla fine del secolo società cinesi: un mestiere da filolo- XVIII, di non assimilarsi come abiti go, guidato da una carica ideologica ai monaci buddhisti, ma piuttosto ai scoperta, ma non al punto di diven- letterati cinesi, dando come oggetto tate ostacolo alla comprensione sto- della propria volontà missionaria Couplet, traduttore e divulgatore di Roma, all'ombra del Collegio Ro- vi, un testo fondamentale, come è rica: la volontà di vedere le cose dal non il popolo, ma le classi dirigenti. Confucio, negli anni '60 del '600, si mano e della Propaganda Fide, sen- noto, per il mito del buon selvaggio. punto di vista della Cina. È un viag- Questo significò qualcosa di assolu- concludeva alla corte di Luigi XIV, a za sapere il cinese, condensando un Le Lettres edifiantes erano ovvia- gio simmetrico e inverso. Vi incon- tamente nuovo sul piano culturale. sollecitare la ripresa di quel progetto materiale ormai ricco di immagini mente un'opera di propaganda, na- triamo non padre Ricci e i suoi com- Uomini ancora giovani, con un di Colbert che, realizzato da Lou- complessive che dovevano diventare te non a caso nel momento in cui la pagni, ma i letterati cinesi, che ri- background culturale raffinatamen- vois, sarebbe stata una svolta signifi- mito e realtà di uno spazio diverso. polemica sui riti cinesi stava metten- masero profondamente colpiti dai te umanistico e quasi sempre con cativa nella storia del rapporto fra Anche ora erano padri, Le Gobien, do in discussione non soltanto un sapienti europei di tipo nuovo e che una cultura scientifica aggiornata, Cina ed Europa. I sei gesuiti francesi Du Halde e Souciet da Parigi ad of- operato missionario, ma la dimen- passarono inevitabilmente dalla cu- non solo facevano una scelta di vita che partirono da Brest il 3 marzo frire agli uomini della prima metà sione religiosa stessa che vi era sotte- riosità stupita, alla simpatia, fino che qualche volta era definitiva, ma 1685 erano infatti accompagnati da- del '700 quelle nuove proiezioni sa. Manipolate per tagli e per auto- all'ostilità. Era quest'ultima l'inevi- si impadronivano di una cultura al- gli strumenti scientifici e dai proble- della Cina che i padri Parrenin, Le censure queste lettere di missionari tabile resistenza di una cultura mol- tra, per restituirla abilmente mani- mi astronomici-geografici preparati Comte, Tachard, Bouvet e altri (gli dovevano contribuire a difendere, to complessa e variegata, capace di polata e resa capace di ricevere il cri- e consegnati loro daW'Academie des eroi delle Lettres edifiantes ) aveva con la loro immediatezza e naiveté, aprirsi a tratti al nuovo, ma sostan- stianesimo. Padre Longobardo, pa- Sciences. Non servivano solo la fede, no regalato all'Occidente, ma anche un'azione che stava suscitando zialmente orgogliosa e convinta del- dre Echall e padre Verbiest guidaro- ma anche la scienza e la patria, dato alla Cina stessa, fornendo all'impe- drammatici dubbi. Ma continuano a la propria superiorità. La grande no con straordinaria tenacia questa che erano gli antesignani di una vo- ratore Kang-hsi una cartografia rivelare (oltre ogni aggiustamento) Raccolta dove sono compendiate le esile pattuglia di uomini, lottando lontà mercantilistica ormai definita. scientifica dei suoi domini, costruita una carica conoscitiva di cui i con- non solo con le resistenze culturali, E ancora una volta si ripeteva l'am- con pazienza sugli itinerari talvolta temporanei non seppero fare a meno B>

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m perché essi lo citano con insistenza m ft o risparmiano le critiche, tutte minu- 4 n nelle note per confutarlo. Nel suo ziose e in certi casi troppo pedanti, me postulato fondamentale la dot- i The Theoretical Foundations of Chi- tanto da far pensare che abbiano ti- trina che vede nel corpo umano un nese Medicine; Systems of Corre- more che lui sia nel giusto. Eppure, microcosmo che riflette il macroco- spondence (M.I.T. Press, 1974), il anche se gli autori non accettano smo. Questi universi strutturati con Porken sostiene che certe intuizioni l'accostamento fra scienze alternati- perfetta simmetria sono animati dell'agopuntura possono essere ri- ve, alla fine del libro nemmeno lo dall'interazione delle forze yang trovate nelle idee della nuova scien- escludono. Nell'aver posto il proble- (principio attivo) e yin (principio za che, a partire dalle scoperte della ma in termini precisi e nell'aver dato passivo) e dei Cinque Elementi (Ac- fisica sub-atomica di Bohr, si va co- respiro anche al dubbio c'è tutto il qua, Fuoco, Legno, Metallo, Terra). struendo come sistema alternativo a rigore e l'onestà intellettuale di due L'analisi dei rapporti di queste forze quello classico. Secondo lui la scien- grandi studiosi. all'interno del corpo raggiunse nei za occidentale solo dopo essere riu- Su di un argomento Needham e secoli una raffinatezza speculativa scita a modificarsi può scoprire la ra- Lu sono d'accordo con il Porkert: tale da produrre un sistema di pen- zionalità di altri modelli di pensiero. l'originalità di alcune scoperte della siero totalizzante che tuttavia Nee- È un'interpretazione radicalmente medicina cinese e, in particolare, dham e Lu giudicano aprioristico e nuova. Questo accostamento fra lon- dell'agopuntura è dovuta al fatto di medievale, intendendo con questo tana antichità e prossimo futuro può considerare materia e energia come una teoria non scientifica nel senso essere fragile. Needham e Lu non gli due forme di una stessa realtà. In al- moderno. Eppure proprio questa di- tre parole, nell'ottica cinese corpo e sponibilità del pensiero a vedere le anima non sono i termini (l'uno ne- analogie fra universo e corpo fece sì gativo e l'altro positivo) di una dico- che la medicina cinese scoprisse, di- tomia insanabile. La disfunzione di ciassette secoli prima dell'occidente, organi interni influenza negativa- le caratteristiche della circolazione La speranza della semplicità mente l'equilibrio del chhi e del si- sanguigna e ne conoscesse con preci- stema nervoso e viceversa. La cura sione le proprietà e la patologia. È del paziente deve essere quindi tota- indicativo che il Ling Shu (I sec. di Giorgio Bert le, valutando tutte le circostanze del a.C.) paragoni il flusso del sangue e PETER W. ATKINS, La creazione, Zanichelli, corruzione ". E la natura delle cose che ne de- caso, sia di natura psichica che orga- nica. Ancora oggi l'agopuntura in del chhi nel corpo allo scorrere Bologna 1985, trad. dall'inglese e introdu- termina U destino; è la libertà totale che crea dell'acqua dei ruscelli e dei fiumi e Cina è impiegata per malattie di zione di Bruno Vitale, pp. 144, Lit. 16.000. quelli che ci appaiono come vincoli o leggi chiarisca i concetti della terapia car- pertinenza prevalentemente psichia- diovascolare richiamandosi alle sco- necessarie. L'autore mostra come la tridimen- trica. Il libro dimostra che queste perte dell'ingegneria idraulica. L'os- sionalità e il tempo siano le soluzioni più tecniche non hanno nulla a che ve- Molti di noi sono abituati da un lungo servazione dei ritmi naturali e dei ci- semplici per questo universo e siano altresì le dere con la parapsicologia, le in- cli stagionali celesti e terrestri e il dibattito, non solo interno alla scienza, a con- condizioni più idonee allo sviluppo della co- fluenze occulte o i poteri psichici di concetto della loro necessaria corri- siderare il riduzionismo come qualcosa diroz- scienza: essa richiede infatti una struttura ad ipnosi. Semplicemente la medicina spondenza con l'organismo umano zo, di superficiale, e magari "di destra". un tempo complessa e stabile, quale solo un cinese è andata molto avanti in quel portò a scoprire nel corpo l'esistenza Questo libro di Atkins, definito "saggio sul universo tridimensionale può garantire. campo di indagine che, nella scienza di cicli quotidiani, mensili e annua- occidentale, è prerogativa della fisio- riduzionismo estremo e sul razionalismo mili- Il libro e agile e spesso riposante: fa bene li. Ne derivò l'idea che nessuna vita, tante " può tuttavia farci riflettere sulla vali- logia e biochimica del sistema nervo- ogni tanto, almeno a chi si occupa di scienza, so centrale e periferico, dell'endocri- crescita, malattia o guarigione potes- dità di certi stereotipi culturali e di certe prese se avere luogo se non si realizzava la sgombrare il campo dalle ipotesi metafisiche, nologia e dell'immunologia. di posizione, spesso poco meditate. finalistiche, mistiche. Solo che, e qui restia- cooperazione fra le forze uraniche e È un particolare merito del libro ctonie, celesti e terrestri e che i fatto- L'ipotesi di lavoro di questo breve saggio mo perplessi, anche nel caso del riduzionismo è che non esiste nulla che non possa essere ca- aver permesso al lettore di intravede- ri concernenti la salute e la malattia più estremo occorre postulare dei principi; re, al di là dei problemi teorici, il seguissero una serie di ritmi com- pito o spiegato, e che ogni cosa e estrema- quello ad esempio che la natura fondamenta- personaggio concreto del medico ci- plessi i quali, per l'efficacia del trat- mente semplice. A un primo esame alcune le del mondo sarà tra poco completamente nese, nelle sue luci e ombre: scien- tamento, dovevano essere colti in cose sembrano complesse ma "basta che le chiarita; oppure ipotesi non verificate come ziato e filosofo, rispettoso della tra- tempi e circostanze propizie. Si ri- molecole imparino a competere e a creare al- l'esistenza di una "caratteristica naturale" dizione eppure paziente sperimen- proponeva dunque la convinzione tre molecole simili ad esse, ed ecco che ele- della luce o l'osservazione che, anche in as- tatore, conscio sempre della dignità che l'uomo si trovasse non isolato della sua professione e talvolta criti- dalla natura ma rispecchiasse in se fanti, a tempo debito, faranno le loro scorri- senza di dati certi, "deve pur esserci un mec- bande nelle praterie". Perché ciò avvenga canismo per la creazione e il suo innesco ". La co distaccato e ironico, come l'ago- stesso il tutto. Come è profonda punturista che nel Huang Ti Nei non è necessaria la presenza di un creatore, semplicità finisce con l'essere più una speran- l'influenza del pensiero taoista che Ching, Su Wen (II sec. a.C.) scrive: chiede al medico di piegare la sua per quanto "estremamente pigro ": gli eventi za che una certezza, come avviene allorché si "Se si ha a che fare con una perso- mente, di immedesimarsi in ogni descrive tutta l'esperienza del mondo sensibi- sono manifestazioni di probabilità dominanti na che crede a spiriti e fantasmi non processo naturale per scoprire il e nuli'altro. In altri termini, non esistono co- le in termini di livelli gerarchici, che escludo- principio segreto e, scopertolo, gua- ha molto senso illustrargli l'efficacia se impossibili, ma solo cose più o meno pro- no ogni tipo di dialettica. rire agendo in accordo con esso. Solo della medicina razionale. Se si è in- recentemente le scienze biologiche babili. Non vi sono perciò scopi, fini, direzio- Avviene così che questo manifesto anti- terpellati da qualcuno che è insoffe- in occidente stanno scoprendo l'esi- ni necessarie: la tendenza ultima è il decadi- metafisico finisca col ricordare, come atmo- rente all'idea dell'agopuntura, non c'è frutto nel dilungarsi con lui ad il- stenza dei cosiddetti ritmi circadiani mento, la corruzione, e di qui trae origine, sfera, soprattutto il biblico Qohèlet, l'Eccle- e dei cicli endocrini e verificano paradossalmente, ogni atto di creazione. lustrare i successi di tali tecniche. siaste: il mondo non ha né fine né scopo, na- Perché se un paziente rifiuta un cer- quanto corretta fosse l'intuizione Del tutto casuale e non necessaria è quin- sce dal caos ed al caos ritorna per poi forse ri- degli antichi agopunturisti cinesi. to tipo di trattamento, questo non di la presenza di una specie biologica capace partire, ripetendosi eternamente; l'ottimi- potrà mai guarire la sua malattia e di interpretare, di porre regole, di classificare, smo dell'evoluzione e il pessimismo dell'en- alla fine non si otterrà nessun succes- Altra fonte di perplessità nel defi- di apportare dei cambiamenti in funzione di tropia concidono. D'altra parte, osserva giu- nire l'agopuntura una scienza è, per obiettivi voluti: frutto del caso è il gioco di stamente Vitale, "proprio questa estrema ri- gli autori, il fatto che essa organizzi interazioni di atomi liberamente mobili che gidità iconoclasta può aiutarci a spazzare via le propri asserzioni in base alla tecni- determina la capacità di scegliere: "Ogni li- un po ' di spazzatura e a rimettere un po ' ca logica dell'analogia, a tutto disca- pito del principio di causa-effetto. bero arbitrio non è altro, alla fin fine, che d'ordine nell'universo dell'uomo ". Needham e Lu di fronte al dilem- ma fanno una scelta precisa. Essi- pensano che se le nozioni cinesi pos- • sono trovare riscontro nell'ambito della scienza occidentale esse posso- no essere giustificate. Perciò, per sta- bilire la razionalità del sistema, cer- NUOVA ALFA EDITORIALE cano di tradurre le idee dell'agopun- tura negli schemi e nel linguaggio Via L. Alberti, 95 - 40139 Bologna Rosenberg ScSellier Editori in Torino della nostra medicina: compito mol- to difficile che non sempre riesce lo- ro bene come provano i punti di do- manda lasciati in sospeso nel capito- lo sull'interpretazione fisiologica la solitudine della soppressione del dolore me- diante aghi. In questo la solidità e la condizione scelta, condizione obbligata? chiarezza della loro impostazione è contributi di Benvenuti Papi, Fraire, anche il loro limite. Infatti, dato che La salvaguardia delle città storiche Izzo, Rossanda, Dauphin, Hareven, non mettono mai in dubbio la vali- Tilly, Lanati, Caccamo De Luca, Ross, dità dei postulati, del metodo e del- in Europa e nell'area mediterranea Siciliani, Piazza le scoperte della scienza occidentale memoria, 10 classica, finiscono inevitabilmente Atti del convegno internazionale di studi per contraddirsi. In molti punti del Bologna, novembre 1983 sulla storia delle donne testo dichiarano il loro ammirato dieci anni di miti e esperienze stupore di fronte alla genialità, alla modernità di talune scoperte Alois Riegl memoria, 9 dell'agopuntura ma in tante altre pagine la classificano come proto- abbonamento L. 25.000. ccp 11571106 scienza. Definizione questa che però Il culto moderno dei monumenti li lascia insoddisfatti. Su questo ar- gomento alla voce degli autori se ne Il suo carattere e i suoi inizi unisce un'altra, quella del Porkert, L '.Intervista Arte, ideologìa e forma in Todorov Francesco Orlando risponde a Remo Ceserani

Tzvetan Todorov, il critico bulgaro approdato a Parigi nel sciuto sviluppi interni non secondari (e un evidente tentativo 1963 all'età di ventiquattro anni, è presto divenuto uno degli di sottrarsi alle iniziali rigidezze del formalismo tutto linguisti- esponenti più in vista del mondo intellettuale francese, della co e grammaticale) e anche ambizioni di approdo a nuove e "nuova critica " e della "nuova filosofia ". Allievo di Roland più complesse formulazioni. Il libro importante del 1977, Barthes, divulgatore già nel 1965 (con Théoric de la littérature,) Théories du symbole, è uscito di recente in ottima traduzione del formalismo russo, fu nel 1966 uno dei protagonisti del lan- italiana da Garzanti. Nel frattempo Todorov ha scritto (oltre cio dello strutturalismo, con il libro Littérature et signifìcation alla Conquista dell'America, uscita in italiano da Einaudi), al- (sua tesi di dottorato su Les liaisons di Laclos), con la presenza tri due libri teorici, formanti con Théories du symbole una tri- ai due grandi convegni di quell'anno, all'inizio dell'estate a logia: Symbolisme et Interprétation, 1978, e M. Bakhtine le Cerisy-la-Salle e alla fine alla Johns Hopkins, e la partecipazio- rincipe dialogique, 1981. Da ultimo e uscito un suo libro sul- ne al volume collettivo L'analyse strutturale du récit (in italia- lla critica del Novecento: Critique de la critique. Un roman no, L'analisi del racconto, 1969), incunabulo della narratolo- d'apprentissage, Parigi, Ed. du Seuil, 1984. gia. Su quest'ultimo libro, e sulla figura complessiva di critico Da allora Todorov è stato una presenza costante negli svi- di Todorov, ho rivolto alcune domande a Francesco Orlando, luppi della teoria letteraria, con numerosi libri e saggi, tradotti professore a Pisa, francesista, esponente di una originale teoria quasi tutti anche da noi e in molti paesi (il più famoso è forse letteraria, che ha cercato di mettere fecondamente in rapporto La littérature fantastique, del 1970, vera riscoperta di un modo freudismo, nuova linguistica e marxismo non dogmatico. letterario divenuto ormai di gran moda). La sua opera ha cono- (te)

fR So che conosci personalmente Todorov, hai seguito la sua zo epistolare. In altri saggi veniamo a sapere che la quète du storia intellettuale, l'hai invitato in Italia, hai discusso con lui. Graal non è la ricerca di un sia pur misterioso valore mistico ma Cosa pensi del suo lavoro critico ? è semplicemente la quète du recit o che il segreto del racconto in James non è altro che la ricerca stessa del segreto. Massima- Siamo in molti a pensare che si tratti di uno dei critici più mente direi che questa sorpresa può essere provata dal lettore intelligenti e rappresentativi della sua generazione. L'ho cono- di fronte a un saggio che io apprezzo particolarmente, quello sciuto personalmente anni fa qui a Pisa, poi ho avuto il piacere su Constant. NAdolphe il critico legge un preciso pensiero di invitarlo a Venezia, e devo dire che trovo molto simpatico il sul mondo e cioè l'idea che la parola non è mai semplice spec- rapporto spontaneo di amicizia e scambio culturale fiorito tra chio della realtà ma interviene sulla realtà modificandola: no- noi. Quando ci incontriamo discutiamo sempre di letteratura, minare le cose vuol dire cambiarle. Eppure anche in quel sag- senza però mai affrontare troppo frontalmente quei punti di gio improvvisamente apprendiamo che anche in Adolphe divergenza che pure esistono fra il suo atteggiamento di fronte l'opera d'arte parla solo di se stessa. alla letteratura e il mio. Siamo, con la concezione dell'autonomia assoluta dell'ar- Potrei aggiungere che se nella sua carriera di studioso si può te, di fronte a una grande corrente del pensiero critico che, se- riconoscere, senz'altro al suo attivo, un momento di impegno condo quanto io ho a lungo pensato, parte dal tardo Ottocen- etico (molto diverso, naturalmente, da quello a cui ci hanno to. Devo dire che prima della lettura di uno dei libri più im- abituati una certa tradizione sartriana o marxista), qualcosa di portanti di Todorov, il bellissimo Teorie del simbolo, io ero analogo è indubbiamente presente anche nella frequentazione stato sempre condizionato da una prospettiva (forse non esente dell'uomo. Si ha spesso l'impressione di qualcuno per cui die- da deformazione professionale di francesista): mi sembrava che tro l'impegno sui testi letterari c'è la coscienza che anche que- le prime affermazioni del concetto di autonomia dell'arte fos- sta è una maniera di rapportarsi al mondo. sero riscontrabili in alcune pagine famose di Poe, soprattutto attraverso una loro straordinaria fortuna francese, dovuta pri- Ricordo che in una tua recente conferenza pisana, che ave- ma a Baudelaire, poi a Mallarmé e infine a Valéry (senza di- va per tema proprio Todorov e il suo ultimo libro Critique de menticare che da un punto di vista generazionale Baudelaire la critique, tu hai detto che una delle caratteristiche principali ha un coetaneo pertinente come Flaubert e Valéry ha a sua vol- del suo pensiero critico e della sua teoria letteraria è l'impa- ta anch'egli un coetaneo esatto, importante da questo punto di zienza rispetto al bivio tra autonomia e eteronomia dell'arte. vista, come Proust). Questa filiazione francese attraverso tre Mi puoi spiegare cosa intendi con questo? generazioni, quelle di Baudelaire-Flaubert, Mallarmé e Valéry- Proust, mi sembrava la vera origine dell'idea di non dipenden- Todorov rappresenta una variante precisa di una tendenza za dall'arte, per dirla con le parole di un passo famosissimo di che attraversa tutto il Novecento. Pensiamo alle proposizioni Baudelaire, né dalla passione, né dalla verità, né dalla morale contrapposte che l'opera d'arte parla solo di se stessa, oppure (dove in particolare può sorprendere e quindi risultare caratte- che parla radicalmente d'altro, cioè, secondo l'idea tradiziona- rizzante proprio il distanziamento dell'idea di bello da quella le mimetica, della realtà di questo mondo, oppure ancora di passione). Ecco, a me sembrava che soltanto in nome di que- all'idea nichilistica che l'opera d'arte non parla di niente, gira sti antecedenti tardottocenteschi, quasi esclusivamente france- a vuoto. Ebbene, l'opera di Todorov non assume mai quella si, si potesse capire la straordinaria esplosione delle rivendica- sgradevole coloritura nichilistica e irrazionalistica che ha carat- zioni dell'autonomia dell'arte fatte nel Novecento, con mani- terizzato gran parte della cultura francese più recente. E questo festazioni certo estremamente disparate eppure parallele. Tan- perché il suo attaccamento a un'idea di autonomia dell'arte è to disparate che può essere un atto di audacia il solo volerle ac- più di matrice formalistica — con riferimento preciso a quei costare in nome di un denominatore comune. Penso alla linea formalisti russi che lui ha contribuito a divulgare in Occidente dell'estetica crociana, operante in Italia fino a Contini, alla po- — che non di matrice diciamo così metafisica o mallarmeana. sizione di Eliot nella cultura anglosassone, ai formalisti in Rus- Ora, nella conferenza pisana a cui tu alludi, io avevo uno sia. Si tratta di un gran fascio di posizioni, all'interno delle dopo l'altro scelto, dai primi libri di Todorov, dei passi che mi quali la distinzione importante che vorrei fare è tra i casi in cui sembravano esemplari, per il carattere brusco e non mediato la rivendicazione dell'autonomia dell'arte comporta una forte dell'apparizione di quest'idea di assoluta autonomia dell'arte, accentuazione, anche operativa, del momento formale — caso in contesti in cui il lettore sarebbe portato a non aspettarsela. dei formalisti russi e anche tutto sommato della critica anglo- Per esempio, parlando di Laclos, in un contesto in cui un di- sassone — e i casi come quello del nostro Croce, in cui a un scorso sull'uso romanzesco della lettera non sembrerebbe por- massimo di rigore teorico si accompagna un massimo di disin- « tare a una conclusione così estrema, ecco d'improvviso l'affer- mazione che quel romanzo parla solo di se stesso come roman- > N. 4

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dentro i limiti di una visione dell'arte condizionata dall'auto- nomia. La gamma delle posizioni che Todorov passa in rasse- teresse per la retorica e per l'analizzabilità dell'opera d'arte — gna è molto grande. Mi limiterò a dire che proprio lui che era è chiaro che, da questo punto di vista, Contini si differenzia da schierato sulle posizioni dell'autonomia appare sorprendente- Croce e si pone invece proprio come maestro di un ceno tipo di mente severo con autori che di quella linea sono esponenti ac- analisi. Vorrei aggiungere ancora che in questa rivendicazione creditati, come Blanchot, e invece appare aperto e stimolato da dell'autonomia dell' arte, che esce dal meglio della grande cul- autori che con quel pregiudizio autonomistico sembrano non tura borghese, si mescolavano in modo abbastanza inscindibile aver nulla da spartire: il caso limite è quello di Ian Watt. due momenti diversi nel rapporto con il sociale. Da una parte L'interesse di questo nuovo lavoro di Todorov è quindi era come se l'arte imitasse qualcosa di perduto, cioè un mo- grandissimo. Abbiamo un'intelligenza da sempre interna a mento totalizzante, se si vuole religioso, andato perduto in quei condizionamenti che ho indicati, da sempre insofferente una società parcellizzata, esprimesse cioè una nostalgia. nei loro confronti, messo ora a contatto con molto del meglio Dall'altra parte, ma inscindibilmente, era come se l'arte imi- della grande critica di questo secolo. Ciò detto, non vi è con- tasse proprio la parcellizzazione del lavoro, ne subisse l'attra- traddizione se esprimo delle riserve sull'idea alla quale tutto il zione, si conformasse alla sua forza disgregatrice. Da un lato libro va ad approdare, l'idea di una critica "dialogica", nella l'artista si poneva come sacerdote, dall'altra come specialista. quale il critico non dovrebbe rimanere passivo e nemmeno Un bel giorno, il libro di Todorov Théories du symbole mi aspirare a essere obbiettivo di fronte all'opera d'arte, ma do- recò a casa, con gentile dedica dell'amico, la notizia che egli si vrebbe dialogare liberamente con essa, una critica nella quale era interrogato sulle origini di questa tendenza, della quale lui verrebbe pertinentizzato il momento del dissenso e natural- stesso è abbondantemente partecipe. Egli introduceva delle mente anche, caso per caso, quello del consenso. Ma dissenso grosse novità rispetto alla periodizzazione a cui ho accennato, da che cosa? Ecco la mia prima riserva. Mentre di fronte a un spostando l'accento su un'epoca anteriore, dalla seconda metà testo ideologico il consenso e il dissenso sono non solo inevita- dell'Ottocento alla seconda metà del Settecento, e lo sguardo bili ma doverosi, con un'opera d'arte la situazione è diversa: dalla Francia alla Germania. Per lui il momento di vera matu- essa ha forse una dimensione in più, forse ha le quattro dimen- razione dell'autonomia del momento estetico era da far coinci- sioni di cui parla Matte Bianco. Voglio dire che nell'arte lette- dere col romanticismo tedesco. raria il momento contraddittorio mi sembra già così molto Devo subito dire che una simile periodizzazione funziona marcato, essa è già abbastanza dialogica di suo perché l'opera- solo se collegata alle dichiarazioni di poetica di artisti e pensa- zione del critico possa ridursi al solo attento rilevamento delle tori, non certo alla prassi artistica, perché a me pare che in am- contraddizioni. bito tedesco romantico solo Hòlderlin, forse, può essere consi- Un secondo elemento di critica, più banale, è che è sempre derato fabbricatore di oggetti che parlino di se stessi o si pre- un po' pericoloso partire da un puro programma. Se di questa sentino come impenetrabili, non mimetici, non certo Goethe critica dialogica l'amico Todorov ci avesse comunque offerto né nessun altro dei grandi romantici. dei campioni in atto e la teorizzazione fosse seguita anziché Ecco, questa può essere una prima riserva sulla periodizza- precedere sarebbe stato meglio. Vedremo che cosa farà. zione di Todorov, mossa nell'atto stesso di enunciarla. Una se- Ma mi pare fin troppo chiaro che la debolezza maggiore del • conda riserva riguarda l'interpretazione: secondo Todorov il fe- libro stia nella maniera astratta in cui viene posta da Todorov nomeno sarebbe da ricollegare soltanto con il trionfo in quella una contrapposizione fra possedere la verità e cercarla, come se medesima epoca dell'individualismo borghese — cioè della non potesse esserci nessuna gradazione in mezzo; il possedere parcellizzazione — con la conseguenza che il momento com- la verità sarebbe atteggiamento statico e autoritario, il cercarla plementare di cui parlavo prima va totalmente perduto. L'au- sarebbe instabile, eclettico, potenzialmente gratuito. Io credo tonomia come separazione è ben vista, l'autonomia come recu- che, nel lavoro intellettuale, nessuno, se non forse gli sciocchi, pero di totalizzazione no. L'artista come specialista è visto con possegga la verità per intero, ma anche che nessuno possa solo chiarezza, l'artista come sacerdote no. cercarla come se partisse da zero. Ognuno di noi crede di posse- derne una qualche parte, un po' più grande un po' più piccola Da poco è uscito il nuovo libro di Todorov, Critique de la secondo i temperamenti, più o meno dogmatici o scettici. Da critique, che ho qui in mano e sul quale tu hai impostato la tua un lato ci sono sempre dei postulati e dall'altro ci sono sempre recente conferenza pisana. E un libro in cui Todorov dialoga dei problemi aperti. Mi sembra quasi patologica, talmente è ri- con alcune figure, maggiori e minori, ma comunque per lui gida nell'impostazione del nostro autore, l'incapacità di conce- esemplari, della tradizione critica del Novecento. Come giudi- pire un pensiero moderno che sia al tempo stesso sperimentale chi questo libro? e sistematico: queste a me sembrano le parole giuste, speri- mentale perché, se anche c'è sistema, nel sistema c'è però dut- Mi sembra che un primo piccolo servigio, che sono ben lie- tilità, spazio per la verifica, e sistematico perché la sperimenta- to di rendere, alla fortuna di questo libro è il sottolinearne la zione non è cieca e non va a tentoni, ma possiede coerenza e dipendenza secondo me massima dal libro precedente, Teorie organicità. Mi pare che Todorov pregiudizialmente escluda sia del simbolo. Io sono stato un lettore interessato, spero com- la sperimentazione sia la sistematicità. Con quel pregio di one- prensivo, di Critique de la critique perché, come ti raccontavo stà e quel forte momento etico a cui alludevo prima, egli fini- prima, ero stato molto colpito da Teorie del simbolo. Piuttosto sce a un certo punto con il raccontarci la storia della sua educa- mi domando cosa potrà comprendere dell'impostazione del li- zione in Bulgaria, come condizionamento negativo. Nessun bro nuovo (a cominciare dall'uso molto particolare del termine lettore potrà dimenticare la pagina in cui parla dell'insegna- romantico, identificato con partigiano dell'autonomia dell'ar- mento della teoria letteraria a Sofia, nel quale tutto si riduceva te) chi non avrà letto il libro precedente. ad apprendere che ci sono uno spirito del popolo e uno spirito È certamente molto interessante il proposito di Todorov di del partito, una grande quantità di scrittori posseggono lo spi- passare al vaglio diversi grandi critici proprio in base al loro rito del popolo e solo i migliori occasionalmente lo spirito del rapporto con il problema dell'autonomia dell'arte. Todorov partito. Questo ci fa capire come a Todorov ogni pensiero tota- collega queste posizioni con un momento teorico essenzial- lizzante, e senza dubbio per eccellenza il marxismo, ma anche mente individualistico e relativistico che nelle sue degenerazio- la psicanalisi, tenda comunque ad apparire claustrofobico. In ni diviene nichilistico (e sono stato molto contento che Todo- tutto il libro la dimensione politica sembra riassumibile soltan- rov lo dicesse lui stesso: questo dimostra una presa di distanza to come anticomunismo, o meglio antitotalitarismo militante. da tutta una linea di derivazione nietzschiana alla quale Todo- I due episodi degli incontri con Koestler e Berlin vanno in que- rov mi sembra estraneo quanto lo sono io). Egli si chiede in che sto senso. misura ciascuno degli autori esaminati è tributario della linea Dal momento però che qui consideriamo Todorov come di autonomia dell'arte e in che misura mostri rispetto a un'or- critico letterario, vorrei aggiungere ancora che l'inconciliabilità todossia di questa linea, delle insofferenze, apra delle prospet- fra sistema e sperimentazione sembra rendergli insuperabile tive realmente alternative. una visione per cui ideologia e forma come momento dell'ope- Todorov ha perfettamente ragione di dire che se in origine i ra d'arte starebbero separati e contrapposti, l'uno contro l'altro valori "borghesi" dell'individualismo e relativismo potevano armati, come se il momento della forma fosse condannato a vi- contrapporsi ad altri valori, come il classicismo, l'universali- vere soltanto nella separatezza dello specialismo e dell'indivi- smo, il dogmatismo, in nessuno degli autori presi in considera- dualismo. zione, tutti del periodo centrale del XX secolo, si ha un vero ri- torno verso valori classici, universali o dogmatici. Più corretta- mente parla di una insofferenza, una tendenza a non rimanere TINDICF • DE: LIBRI DEL MESE

determinare i primi interventi la prospettiva di una dislocazione ca" . Tra le grandi "occasioni manca- nell'agricoltura e nel Mezzogiorno, unitaria delle forze riformatrici; di- te" va collocata, sul piano istituzio- Interventi nel far poi correggere (con la legge venne in qualche misura obbligata nale, quella dell'istituzione, nel del 1957, come pure si ricorda) (e non solo per il Pei ma, sempre di 1970, delle Regioni a statuto ordina- l'orientamento della politica meri- più, per tutto il mondo del lavoro, rio, in quanto ad essa non seguì il dionale del governo, nel suscitare di fronte alle resistenze e chiusure necessario, sostanziale ridimensiona- In quegli anni fatali un'espansione del sistema delle par- del fronte padronale e delle compo- mento e riordinamento dell'assetto tecipazioni statali. Ci fu ben di più nenti conservatrici e moderate pre- dello "Stato centrale": governo, Par- di Giorgio Napolitano — anche negli anni di maggior valse nel centro-sinistra) la strada lamento, sistema delle fonti norma- asprezza nello scontro politico — della rottura di equilibri intollerabili tive, pubblica amministrazione. An- Anche al saggio di Michele Salva- Possono piuttosto esser formulate che "apriorismo polemico" nell'op- e della conquista di traguardi social- che su questo terreno si sovrapposero ti, che sollecitava e meritava una di- riserve, o esigenze di puntualizza- posizione del Pei, e il Piano del lavo- mente più avanzati attraverso "spal- vecchio e nuovo, si scelse una via scussione — per la portata delle que- zione e di approfondimento, per ro della Cgil — di cui peraltro i co- late" e riforme parziali. Ed è vero tutt'affatto italiana, quella delle ri- stioni coraggiosamente affrontate e quel che riguarda la ricostruzione munisti furono promotori e protago- che negli anni '70 tutto ciò si tradus- forme "aggiuntive", delle "somma- per la ricchezza dei dati e dei giudizi dei comportamenti dei diversi attori nisti — costituì solo un primo tenta- se in una crescente tensione inflazio- torie", invece che quella della co- raccolti in rapida sintesi — è accadu- ("soggetti collettivi") della nostra tivo di disegnare una politica econo- nistica, perché da parte delle mag- struzione di nuove coerenze. to di non esser discusso nei mesi suc- storia più recente; e vale la pena di mica alternativa, a cui altri ne segui- gioranze e dei governi non si volle o Ho richiamato solo alcuni dei te- cessivi alla sua pubblicazione. Pur- soffermarsi in conclusione sull'idea rono proprio negli anni '60. non si seppe bilanciare l'accogli- mi affrontati da Salvati, e credo di troppo, da qualche tempo si manife- stessa della "riforma del riformato- Mi riferisco, a questo proposito, ai mento della pressione per un mag- non essere sfuggito al punto delle re- sta sempre più di rado il gusto del sponsabilità e dei limiti della sinistra confronto, e magari il dibattito fini- di opposizione. Nel complesso, è sce per essere acceso da una lettura ben chiaro che sono storicamente tendenziosa, da una "stroncatura". mancati quei cambiamenti "di strut- Colgo comunque anch'io l'occasio- tura" — uso di proposito il termine ne della recensione di Graziani e con cui da parte nostra si definivano della replica di Salvati per tornare al le riforme e che non ha peno un suo libro, agli interrogativi e alle rifles- significato, nonostante le ambiguità sioni che esso suscita; non è davvero e gli schematismi propri di quella ozioso provarsi ancora a definire e antica formula — dai quali avrebbe- comprendere meglio ragioni di for- ro potuto essere garantiti nel corso za, contraddizioni e tare dello svi- degli ultimi vent'anni un più alto luppo italiano "dal dopoguerra a og- tasso di accumulazione, un processo gi" — non lo è neppure dal punto di di consolidamento e allargamento vista di chi resta impegnato soprat- delle basi del nostro sviluppo, di ri- tutto nell'azione politica, e cioè dal duzione dei costi e delle "disecono- punto di vista del "che fare" (oggi, e mie" che gravano sul sistema pro- nei prossimi anni). duttivo, di più equa ripartizione del In sostanza, Salvati ci invita a con- reddito, di maggior benessere socia- centrare l'attenzione sul decennio le e insieme di maggior controllo 1964-73, a far partire di lì la nostra delle tensioni inflazionistiche. Di ricerca critica, lo sforzo per indivi- qui i guasti che sono emersi con duare i nodi che restano ancora da l'esplodere e il procedere della "lun- sciogliere. Il quindicennio del decol- ga crisi" mondiale e che non posso- lo e del "miracolo" (1948-63) viene no essere oscurati dalla "tenuta" visto nelle sue luci più che nelle sue dell'economia italiana; di qui le in- ombre, nei suoi straordinari risultati cognite che gravano sull'evoluzione complessivi più che nei suoi costi so- di una società particolarmente se- ciali, come riflesso di un quadro in- gnata da vecchi e nuovi squilibri co- ternazionale fatto di condiziona- me la nostra, e che discendono in- menti ineludibili e di impulsi travol- nanzitutto dalla "situazione dram- genti (tali da dar luogo all'"Età matica" in cui si rischia di cadere nei dell'Oro" 1950-70) e come frutto di prossimi anni sotto il profilo dell'oc- una linea nazionale rivelatasi presto cupazione e segnatamente nel Mez- priva di alternative. Tale rappresen- zogiorno. Salvati è molto accorto, tazione dà ancora maggior risalto al- mi pare, nel combinare — sia in se- la denuncia dei due momenti di fa- de di riesame retrospettivo, sia in se- tale insufficienza che "il sistema eco- de di analisi della realtà attuale e nomico e politico italiano" rivela nel delle prospettive — il riferimento al 1963-64 e nel 1969-70: prima con la contesto europeo e mondiale, e il ri- resistenza del mondo imprenditoria- chiamo ai "caratteri originali", alle le al pur modesto programma di ri- peculiarità della nostra vicenda stori- forme del centro-sinistra e con una ca; "i dilemmi e i problemi più tipi- drastica caduta nei ritmi di accumu- ci che il nostro paese affronta negli lazione, e poi con l'incapacità di anni Ottanta sono i medesimi" — è Stato e imprese a dare sbocco al cam- vero, guai a non averne consapevo- biamento e al conflitto esplosi nei lezza, e a non trarne tutte le conse- luoghi di lavoro. guenze — "che affrontano i paesi di Personalmente, credo sia giusto più antica industrializzazione", e sottolineare come in quei momenti tuttavia noi abbiamo da affrontarli si siano "mancate" delle occasioni facendo i conti con nodi eccezional- essenziali e si siano creati i presup- mente complessi che sono rimasti ir- posti per gravi squilibri, che avreb- risolti. bero pesato negli anni della "lunga Perché sono rimasti irrisolti? crisi" dell'economia mondiale Perché sono mancati cambiamenti (1974-83) — contribuendo a confe- che in alcuni paesi, pure tra loro as- rirle tratti di particolare complessità sai diversi — Salvati cita la Francia e ed acutezza nel nostro paese — e che re", sul problema di un possibile contributi che vennero dai comuni- gior benessere delle masse lavoratrici l'Austria — si sono in qualche modo pesano ancora così duramente sulla nuovo blocco, o alleanza, di forze sti nel periodo di "incubazione pro- e popolari con interventi volti a inci- realizzati, in termini socialmente re- nostra condizione attuale e sulle no- sociali e politiche. grammatica" del centro-sinistra, e dere sulle posizioni acquisite di altri gressivi o progressivi, con la "forza" stre prospettive. Non mi sembrano Non intento respingere il discorso poi nel confronto col primo governo ceti sociali. o col "consenso" (attraverso la parte- contestabili nemmeno le osservazio- sull'"impreparazione" che anche il a maggioranza di centro-sinistra, e Tra l'altro, più che nascerne un cipazione dei lavoratori, in via poli- ni assai nette sugli effetti squilibran- Pei o i comunisti in quanto dirigenti ancora nel confronto sull'avvio della moderno sistema di sicurezza socia- tica e per i canali di nuove relazioni ti sia della forte spinta e impennata del movimento sindacale possono programmazione economica. I rilie- le, si ebbe una sovrapposizione di industriali, al governo dell'econo- salariale e della brusca trasformazio- aver mostrato nel confrontarsi con vi di Salvati sulla mancata definizio- vecchio assistenzialismo — intriso di mia)? Perché — risponde Salvati — ne delle condizioni di lavoro che sca- dilemmi e occasioni cruciali. Trovo ne di una "gerarchia di interessi" a concessioni a categorie non bisogno- non si è "riformato il riformatore", turirono dall'"autunno caldo", sia però poco valorizzato, nel saggio di cui ancorare scelte coerenti sul piano se, secondo puri criteri elettorali e non si è cioè "riorganizzato il centro dell'introduzione "precipitosa" di Salvati, l'impegno con cui il P£i s' è dell'impiego delle risorse e della di- calcoli di potere, e quindi con aspet- politico (e, più sotto, il blocco socia- "riforme di benessere" in un conte- mosso per decenni in rapporto alle stribuzione del reddito, attraverso ti clamorosi di spreco del denaro le) che avrebbe dovuto muovere sto di tensioni inflazionistiche di ori- questioni dello sviluppo pur essendo gli strumenti della spesa pubblica e pubblico — e di nuovi principi, la l'intero programma di riforme": e gine internazionale e interna; e d'al- stato così pesantemente "delimitato del fisco e attraverso riforme razio- cui attuazione fu per di più inficiata viene a questo proposito evocata, co- tronde a queste osservazioni si ac- a sinistra" — prima contro tutta la nalizzatrici nel commercio e in agri- da gravi strozzature e inefficienze di me dire, una responsabilità globale compagna in Salvati il riconoscimen- sinistra, e poi contro il suo maggior coltura, toccano anche noi, e non carattere istituzionale e amministra- del "nostro sistema economico e po- to, efficacemente argomentato, del- partito — lo "spazio governativo". possono essere trascurati; ma il no- tivo. Non c'è dubbio che queste ul- litico-sociale", cui sarebbe spettato le ragioni per cui il sindacato non Molte delle critiche di Salvati relati- stro impegno a sollecitare una politi- time siano state a lungo sottovaluta- "darsi un assetto congruente con le poteva "frenare" quella spinta ve ai limiti e alle distorsioni tanto ca di programmazione, e la nostra te e non adeguatamente affrontate domande di un paese capitalistico (mentre ragioni analoghe, aggiun- della "lunga crescita", quanto degli disponibilità a farcene partecipi, dalla sinistra sia da posizioni di go- industrialmente avanzato". Un as- gerei, spiegano perché non poteva, a andamenti dell'economia negli anni non riflettevano appunto una consa- verno (Psi) sia dall'opposizione setto congruente in un modo o quel punto, non dispiegarsi e im- immediatamente successivi, furono pevolezza di quella questione, non (Pei), e abbiano tra l'altro largamen- nell'altro, mi pare di intendere, "da porsi in quel modo, almeno dal lato in effetti via via espresse e portate erano un modo di assumere te frustrato gli stessi tentativi di in- destra" o "da sinistra". Ma così — del movimento dei lavoratori e avanti dall'opposizione comunista. quell'esigenza? Certo, durò poco, novazione — in diversi campi della osservo — il giudizio rischia di dis- dell'opposizione di sinistra, la pres- E la battaglia della sinistra e del Pei politicamente, la prospettiva di un politica economica —, gli stessi ten- solversi in un'astrazione. Peraltro, sione per miglioramenti e riforme incise certamente, già nel far preva- superamento dei rischi di divarica- tativi di rilancio della programma- esso risulta largamente ancorato, nel nel campo previdenziale o sanita- lere una "corrente keynesiana" in se- zione tra socialisti e comunisti impli- zione, che furono compiuti nel pe- rio). no alla maggioranza centrista, nel citi nella nascita del centro-sinistra, riodo della "solidarietà democrati- ìt> « Attitudes Toward Modernization Egli, invero, tende a sottovalutare le saggio di Salvati, da un lato all'iden- Un capitalismo (1965). Tuttavia l'autore, oltre a preesistenze endogene di "proto-ca- tificazione dei tratti specifici e degli non fornire alcuna chiarificazione pitalismo" che, in una situazione in- aspetti perversi del blocco politico e sulla propria interpretazione del ternazionale allora favorevole, con- sociale costituitosi e cresciuto attor- concetto di valore, ignora il confron- sentirono ai dirigenti giapponesi la no alla De e alla denuncia (sia pur alla Confucio to e la discussione sia con i suoi illu- rapida trasformazione capitalistica. cauta nell'uso di questa classica cate- stri predecessori intellettuali, sia con Inoltre, appare poco convincente goria interpretativa) del riemergere di Franco Gatti coloro che, da vari punti di vista, quando sostiene che l'elemento mi- litare samuraico, portatore del con- di un "antico difetto di egemonia e hanno criticato la teoria dei valori. Fondamento teorico del volume di- fucianesimo giapponese, è stato il di integrazione" della borghesia ita- MICHIO MORISHIMA, Cultura e tolo inglese: Why has Japan "Suc- viene, quindi, la tesi secondo cui la propellente che mancò alla Cina dei liana, e dall'altro lato alla riflessione tecnologia nel "successo giappo- ceeded"? Western Technology and Japanese Ethos). Il successo giappo- "razionalità confuciana" presiede- funzionari civili. Infatti, nel periodo sul fondamentale fattore di distor- nese", il Mulino, Bologna 1984, nese è, infatti, diseguale se non ad- rebbe a tutti i momenti salienti del- Meiji, un ruolo determinante fu sione e difficoltà rappresentato dalla ed. orig. 1982, trad. dall'inglese dirittura dubbio: è certamente ri- lo sviluppo economico e sociale svolto dagli oligarchi e dai loro eredi divisione ben presto prodottasi nella di Davide Panzieri, pp. 255, Lit. scontrabile nella sfera economica ma giapponese. Nel periodo della gran- burocratici. Né si può ragionevol- rappresentanza politica e sindacale 15.000. assai meno o per nulla, secondo Mo- de trasformazione Meiji (l'ultimo mente negare che, quando il movi- del mondo del lavoro e dall'esclusio- rishima, lo è nell'ambito sociale e in terzo dell'Ottocento), il blocco di mento nazionale e popolare cinese ne del partito comunista da ogni In Italia, le pubblicazioni riguar- quello della trasformazione in senso potere dominante avrebbe operato avviò il processo e la lotta di indi- possibilità di partecipazione al go- danti il Giappone sono assai poche, moderno delle idee. una sorta di "nazionalizzazione del- pendenza del proprio paese, dovette verno. combattere contro la dominazione La vera questione diventa allora imperialista di varie potenze, com- — ed è oggi più che mai — que- preso il Giappone che negli anni st'ultima: perché non si è riusciti a Venti aveva ormai consolidato il pro- superare, come si può superare, prio posto tra quelle potenze. quella divisione e quell'esclusione. Salvati indica lucidamente le ragioni Alla carenza di storicizzazione dei rapporti internazionali in Asia e nel per cui — mancando una serie di mondo, fa riscontro la mancata in- presupposti che esistevano in altri terrelazione e sintesi tra gli elementi paesi — non si è potuta saldare in fondamentali dello sviluppo econo- Italia nel recente passato "un'allean- mico, sociale e politico del Giappo- za politico-sociale composta da gran- ne. L'estraneità dell'autore alla sto- de capitale e lavoro salariato": e riografia è riconfermata dalla utiliz- sembra considerare negativo il fatto zazione di categorie a dir poco biz- che non si sia realizzata un'ipotesi zarre e fuorviano. Vale la pena di ci- simile. Ma si può anche concepire tare per tutte quella di "regime fa- diversamente la costruzione di un scista democratico": l'élite domi- blocco sociale e politico riformatore, nante avrebbe dato luogo negli anni con cui il grande capitale debba e Trenta a un regime fascista rispon- possa confrontarsi positivamente pur \ dente alle aspirazioni del popolo, non simpatizzando per esso e non che "desiderò l'istituzione di un for- considerandosene parte; diverso può te governo di destra" (p. 246). Ora, essere il discorso sul "mondo im- se è vero che 1'"estorsione" del con- prenditoriale", che non è irrealistico senso in Giappone registrò, rispetto considerare assai meno monolitico e a Italia e Germania, assai minore re- ideologicamente caratterizzato che sistenza da parte di movimenti e nel passaato. Deve il Pei lavorare an- Quello è il sol levante partiti progressisti, è altrettanto in- cora per contribuire a una definizio- dubitabile che le potenzialità di op- ne più concreta e coerente di un Il Giappone, a cura di Adolfo Tamburello, tività del singolo autore. Vi troviamo un in- posizione dell'antagonista di classe nuovo blocco riformatore? Ne sono voi. XXIII, Centro di cultura Italo Giappone- tervento di Sagiyama lkuko su Hagiwara Sa- al blocco di potere fascista furono convinto. Debbono essere ancora se e Istituto Giapponese di Cultura, Roma kutaró (1886-1942), esponente della "poesia stroncate e prevenute dalle forze rea- sciolte grosse questioni di schiera- 1984, pp. 219, s.i.p. moderna" in lingua parlata. Segue un inte- zionarie, che costituirono e rinsalda- mento politico? Ne sono egualmen- ressante articolo di A driana Boscaro su "Tani- rono il loro blocco in un continuo te convinto. E fresco di stampa il volume XXIII de "Il zaki Jun'ichiró: la narrativa degli anni crescendo di violenza politica e so- Non voglio tornare molto indie- 1910-1923 (III) " con la traduzione del rac- ciale a partire dalla metà degli anni Giappone". A cadenza annuale, la collana Venti. Per tacere, naturalmente, tro, per contestare che nel dopo- costituisce un corposo panorama degli studi conto Il prestigiatore. Giorgio Amitrano ci fa guerra il Pei fosse "profondamente dell'ovvia contraddizione in termini yamatologici in Italia. L'ultimo volume segue conoscere "La metamorfosi come metafora tra "fascista" e "democratico". legato" anche nelle sue "proposte letteraria dell'opera di Nakajima Atsuji" politiche" ai "partiti-stato dell'Eu- due filoni di ricerca: storica e letteraria. Nella prima parte è presente un contribu- (1909-1942) e la sua Cronaca della luna sul Dopo aver accennato ai limiti, de- ropa orientale" : di acqua ne è passa- rivanti dall'accoglimento di linee in- ta troppa sotto i ponti. Oggi Salvati to di Luisa Bienati sul problema della cono- monte. Maria Teresa Orsi compie un'interes- sante operazione facendo precedere a Un uo- terpretative sulle quali si possono riconosce "l'assimilazione del parti- scenza dell'Occidente nel Giappone degli an- sollevare riserve e discussioni, occor- to comunista italiano ai modelli del- ni 1830 nell'ottica del dibattito tra bakufu (il mo di valore (1958, della scrittrice Enchi Fu- re aggiungere come la competenza la sinistra democratica", e tuttavia governo temporale) e intellettuali contrari miko, nata nel 1905) note esplicative al "caso di Morishima quale analista parla di un'"esasperante lentezza" all'isolamento del Paese. Segue un saggio di Genta ", avvenuto nel 1758, fonte di prece- dell'economia giapponese emerga dei due maggiori partiti, e dunque Stefano Bellieni che discute, applicando i pa- denti ispirazioni letterarie. Chiudono il volu- dalla lettura dell'ultimo capitolo de- non solo della De ma anche del Pei, radigmi del quadro internazionale e della bu- me "Alcuni racconti 'short-short' di Hoshi dicato al "regime di San Francisco". nello "scrollarsi di dosso gli aspetti Shin'ichi" (nato nel 1926) introdotti da Ka- Qui, infatti, muovendosi sul terreno che li rendono singolari nel panora- rocrazia, il tema della continuità nella storia che più gli è proprio, egli riesce a co- del Giappone moderno. wamura Yoshie che in passato si è dedicato, ma politico delle democrazie indu- con passione, all'insegnamento del giappo- gliere i principali caratteri dei rap- strialmente avanzate": non nego che In ambito letterario, tutti i saggi introdu- nese a molti yamatologi italiani. porti economici e sociali del Giappo- ci sia del vero, ritengo che proprio in cono opere brevi che divengono, così, occa- ne postbellico. Egli sottolinea anzi- anni considerati fatali da Salvati sione per ampliare la riflessione critica sull'at- (fg) tutto gli "insuccessi", dando rilievo (1964-66) perdemmo anche noi — o sia alle differenze salariali tra i lavo- non verificammo fino in fondo e nel ratori delle grandi imprese e i loro modo più aperto — "occasioni" im- meno fortunati corrispondenti delle portanti di rinnovamento e ricom- piccole aziende dell'indotto e dell'appalto, sia alla divaricazione di posizione della sinistra, dei "partiti Morishima esamina e interpreta lo eterogenee e, soprattutto, piuttosto le masse" — per ricorrere a un ter- retribuzione tra lavoratrici e lavora- della classe operaia", ma non fum- casuali. Il più delle volte, le scelte sviluppo sociale, economico e politi- mine spesso abusato che il testo im- mo allora e più di recente piuttosto tori. Né dimentica di richiamare co- editoriali non soltanto attirano le co del Giappone in termini di lungo plicitamente suggerisce — attraverso me l'organizzazione accademica ri- trattenuti, per remore e diffidenze critiche degli specialisti ma proba- periodo e di caratteristiche peculiari un confucianesimo di tipo giappo- ideologiche e politiche, che solleci- sponda essenzialmente alle esigenze bilmente determinano anche non della crescita. " Adattando la cultura nese che costituirebbe il nucleo forte produttive, senza alcuna attenzione tati anche da un'influente area in- poco sconcerto tra i lettori interessati importata [dalla Cina] al proprio re- di nazionalismo, paternalismo e an- tellettuale di sinistra? E tra quanti per uno sviluppo culturale più equi- allo sviluppo della società giappone- taggio culturale e alle condizioni lo- tindividualismo propri della cultura librato. fuochi fummo presi, quando ten- se. cali, il Giappone potè seguire il suo e della mentalità giapponesi. L'insi- tammo di rimescolare le carte, di far La pubblicazione del volume, pe- specifico, unico corso" (p. 31). Di stenza di Morishima sulle peculiarità Stimolanti sono anche le conside- saltare vecchi sbarramenti, nel giuo- raltro per vari aspetti interessante, di qui la necessità di un'indagine sui e sulla superiorità del confucianesi- razioni sul potere della burocrazia co politico democratico, con l'espe- Morishima (un noto economista ma- mutamenti istituzionali ed econo- mo giapponese è così ripetuta che il negli anni della ricostruzione post- rimento della "solidarietà naziona- tematico operante dal 1970 alla Lon- mici: a partile da quelli del settimo lettore ha l'impressione che il vero bellica e, soprattutto, le riflessioni le"? don School of Economics) non si sot- secolo, che sono noti come Taika titolo del libro sia "L'etica confucia- sull'importanza che riveste la piani- Non ci resta, comunque, che rim- trae alla regola. Così come non vi si (Grande riforma) e che vengono na giapponese e lo spirito del capita- ficazione economica, condotta boccarci ancora le maniche, in con- sottrae l'affermazione, perlomeno trattati nel primo capitolo per passa- lismo": i valori di quell'etica — se- dall'amministrazione pubblica se- dizioni assai difficili per le nuove ingenua, che è contenuta nella pre- re poi alla "rivoluzione Meiji" (se- condo l'autore — non sono equiva- condo linee protettive delle grandi tensioni che si sono venute accumu- sentazione editoriale, secondo la condo capitolo), all'"impero giap- lenti, ma superiori, a quelli del capi- imprese "strategiche". Si tratta di lando in seno alla sinistra e al mon- quale la cultura occidentale, sempre ponese" (oggetto di due capitoli) e talismo occidentale. Diviene, quin- una pianificazione che sacrifica al do del lavoro e per errori e sconfitte più interessata alle civiltà orientali, al "regime di San Francisco" (tratta- di, inevitabile che l'autore risponda Moloch dello sviluppo economico e (non so se si debba parlare, al singo- "si volge a quegli studiosi che, per to nel capitolo conclusivo). negativamente alla domanda se della produttività aziendale il potere lare e nel senso che Graziani le dà, essere a un tempo figli dell'Asia e L'interpretazione di Morishima si l'Occidente possa imparare dal di contrattazione dei ceti dipendenti (con tutte le conseguenze) ma che, di "sconfitta operaia") che il movi- affiliati all'Occidente, sanno meglio fonda sulla teoria dei valori che in Giappone. Una tesi che può essere tuttavia, trova anche un tempera- mento operaio sta pagando. Il sag- presentare il messaggio orientale al campo yamatologico ha avuto illu- condivisa purché non la si ancori a mento nell'istituzione, presso le gio di Salvati, la discussione a cui ci lettore occidentale". stri sostenitori. Basti ricordare Ro- suggestioni di carattere etico. invita, possono aiutarci a vedere me- grandi imprese, dell'impiego a vita, La tesi del volume si compendia bert Bellah (con Tokugawa Religion, Questa asserzione vale anche per glio il "che fare". 1957) e il folto gruppo di studiosi vale a dire, della garanzia del posto in quel successo virgolettato che le considerazioni che Morishima di lavoro sino all'età della pensione. compare nel titolo italiano (anche se rappresentato nel volume curato da svolge rispetto alla Cina, sia sul pia- più rispondente al contenuto è il ti- Marius Jansen, Changing Japanese no etico sia a livello economico. -L'INDICF ••DEI LIBRI DEL MESEBH nell'interpretazione di Vattimo, dell'epoca attuale della tecnica ri- Heidegger non è più il filosofo (qua- mettendo ad essa in modo indiscus- Essere debole le è stato a lungo concepito) che nel so il nostro intero destino di uomini. Novecento si fa interprete della no- E naturalmente nulla potrebbe esse- di Aldo G. Gargani stalgia dell'Essere, o che privilegia re un fraintendimento maggiore l'Essere rispetto al Soggetto umano. dell'opera e degli intenti di Vatti- soprattutto nell'opera di Heidegger Dall'analisi di Vattimo Heidegger mo. Il quale ha illustrato le modalità GIANNI VATTIMO, La fine della che Vattimo riconosce i modi più emerge invece come il filosofo che della tradizione metafisica (da So- modernità. Nichilismo ed erme- convincenti per pensare il declino più di ogni altro si è rivelato consa- crate a Nietzsche) proprio per met- neutica nella cultura post-mo- della metafisica, dell'intera tradizio- pevole del ruolo epocale della scien- terci in guardia dall'assumere la derna, Garzanti, Milano 1985, ne occidentale e la transizione za e della tecnica. L'epoca della tec- scienza e la tecnica ancora in termini all'epoca post-moderna. Ma si tratta pp. 1-189, Lit. 16.000. nica, dell'organizzazione formaliz- metafisici, ossia nei termini di un di un Heidegger profondamente ri- zata e tecnologica della nostra forma soggetto forte e centrato sulla pro- visitato da Vattimo con sensibilità e di vita costituisce l'ambito in cui pria autocoscienza che constata e ac- Nella varietà degli atteggiamenti disciplina filologica tese a scoprire i l'Essere si dà e si manifesta, come certa di fronte a sé una realtà quale e delle procedure che la letteratura nuclei più densi, i punti più scon- precisa Vattimo, nei termini di presenza stabile, permanente e ine- filosofica sta oggi sperimentando, il volgenti, addirittura sopravanzanti eventi, i quali esibiscono l'essere sorabile. Vattimo mostra proprio al nuovo libro di Gianni Vattimo, La del nichilismo e dell'ontologia er- non più alla maniera metafisica di contrario come nell'epoca della tec- fine della modernità, rappresenta la meneutica heideggeriani. Perciò, presenze perentorie e inesorabili di nica, nel regime di proliferazione di felice, ben raggiunta coniugazione di uno stile argomentativo rigoroso e consequenziale con l'impegno as- sunto coraggiosamente di responsa- •••• bilizzare il discorso filosofico nei confronti del tempo nostro e della presente fase di civiltà in cui sono Nietzsche a New York immersi gli uomini. Perché è pro- prio il giro di scorrimento dell'oriz- di Marco Revelli zonte dell'epoca nostra, mirato sul discrimine tra la riflessione sulla tra- GIANNI VATTIMO, Introduzione a Nietzsche, continuità e di complementarietà tanto rigo- duzione culturale occidentale e il roso da apparire, a volte, persino inquietante mondo delle possibilità future che Laterza, Bari 1985, pp. 192, Lit. 10.000. possono dischiudersi per gli uomini, in un pensatore dalla forma contraddittoria e Questo Nietzsche vattimiano è, senza asistematica come Nietzsche. Così le tradizio- ciò che costituisce da un lato il tema sia di autenticità, contro la disuma- del libro di Vattimo, ma che dall'al- dubbio, vattimescamente simpatico. Certo nali fasi della periodizzazione nietzscheana (che Fink definisce "romantica ", "illuministi- nizzazione e la reificazione della tec- tro lato è il destino nel quale lo stes- più simpatico e accattivante di quello emer- nica che Vattimo conduce un'impla- so libro di Vattimo viene ad iscriver- gente dalla lettura diretta dei testi. Critico ca" e dell'"annuncio", e che Vattimo ricon- cabile revisione critica dell'umani- si. "La fine della modernità" è per della società, tollerante precursore di un in- duce alle "opere giovanili", all'epoca del smo filosofico la quale investe interi Vattimo l'espressione che segna l'av- quieto pluralismo etico (di una sfavillante "pensiero genealogico e decostruttivo " e alla filoni della cultura occidentale: la vento di una nuova epoca, di una "policromia del mondo morale "), relativisti- "filosofia dell'eterno ritorno "), sono attraver- fenomenologia husserliana, l'esi- nuova forma di vita modellate sate tutte, con crescente grado di profondità, stenzialismo, il marxismo, la scuola dall'organizzazione tecnologica e al camente impegnato nella dissoluzione dei vecchi dogmi metafisici e persino democrati- dalla medesima tensione alla "critica della di Francoforte. Nel corso di questa tempo stesso un modo radicalmente revisione critica, nella quale Vattimo nuovo di pensare che sorge dal decli- camente intento alla contemplazione del li- cultura " e dell'esistenza ma, soprattutto, dal bero gioco ermeneutico, esso riflette, in for- medesimo bisogno di liberazione, in un tem- riversa uno stile di pensiero esempla- no della metafisica della tradizione re per lucidità e spregiudicatezza in- ma resa più unidimensionale, dal taglio sin- po storico che rende ciò possibile e necessario. occidentale, consegnata a moduli tellettuale, le filosofie che rivendica- Istanza di liberazione incarnata, di volta in teorici forti, perentori e cogenti tetico e introduttivo del volumetto laterzia- no la priorità del soggetto umano dell'essere come presenza di enti, di no, l'immagine del "'filosofo della liberazio- volta, dal "ritorno della tragedia " come con- contro la fredda oggettività della cose e dell'uomo come soggetto for- ne " già presentata ne II soggetto e la masche- dizione di liberazione dal e del dionisiaco; tecnica, del pathos dell'autenticità e te e centrato. ra (Bompiani 1974). dalla pratica decostruttiva di tutti i valori e dei valori supremi contro l'aliena- Queste due figure, dell'essere e La scelta, esplicita, è anche qui quella di quindi dalla rottura del dispotismo della mo- zione dell'assetto tecnologico della dell'autocoscienza quale misura e rale e, più in generale, delle potenze metafi- civiltà contemporanea, del valore centro di rappresentazioni adeguate leggere l'intera produzione nietzscheana in chiave di "ontologia ermeneutica ", radicaliz- siche incarnate nell'essenzialità degli elemen- d'uso contro il valore di scambio, della realtà, erano puntellate sulla tutte queste filosofie dunque si rive- zando l'impostazione heideggeriana e co- ti ultimi; o, infine, dalla redenzione dall'an- base di un presunto "fondamento" lano come strategie culturali difensi- (Grund) che, scrive Vattimo, "assi- gliendo in Nietzsche il filosofo impegnato a goscia del tempo, conquistata con lo Zarathu- stra e con l'approdo all'immagine di una so- ve, nostalgiche e restaurative che cura la ragione e di cui la ragione si formulare "enunciati rilevanti sul senso conducono "una battaglia di retro- cietà non ossessionata da criteri sostantivi di assicura" (p. 48). Ora dev'essere ben dell'essere " (chiave ontologica) a partire da guardia" (p. 31). Da un lato Vatti- chiaro che la crisi della filosofia e una radicale critica della cultura e dell'esi- "normalità ", in "un mondo dove non vi sono mo mostra come questo tentativo della cultura del fondamento non è stenza (decaduta) colta nella "sua concretezza fondamenti ed essenze, e l'essere è riportato a riappropriativo dell'umanismo ab- per Vattimo il risultato di qualche puro accadimento interpretativo ". bia perso significato e legittimazione memorabile refutazione condotta da e storicità" (chiave ermeneutica). Ponendo, quindi, il suo pensiero come momento signi- Un Nietzsche, dunque, apparentemente proprio perché con la crisi dei fonda- un filosofo, ma è l'espressione arti- menti logico-metafisici le stesse con- colata di un nuovo orizzonte di sen- ficativo di quel percorso che, a partire da riconciliato. Per giungere al quale, tuttavia, Schleiermacher, attraverso Dilthey, lo storici- l'interprete è costretto, lungo l'intero percor- dizioni di esistenza dell'uomo so e di civiltà. Nondimeno, Vattimo nell'età post-moderna e post-indu- smo tedesco, Heidegger e Gadamer, giunge so, a una fitta serie di understatements, di ravvisa l'esplicitazione teorica della striale sono divenute meno patetiche fine della modernità di Nietzsche, fino agli esiti ultimi dell'esistenzialismo con- ammorbidimenti e moderazioni, assorbendo (p. 32); dall'altro egli rivolge che con la sua sentenza della morte temporaneo. Intorno a questa chiave di lettu- continuamente il tono "forte " dell'autore en- un'obiezione radicale e travolgente di Dio, ossia di ciò che compendia ra (e scegliendo di trattare in un capitolo se- tro le trame di un modello "debole ", fino a nei confronti dell'umanismo filoso- tutti i valori supremi, ha decretato la parato le numerosissime interpretazioni alter- costituirvi una sorta di contrappunto. Così il fico contemporaneo, quando osserva fine di ogni pensiero e dottrina fon- native) viene organizzato l'intero percorso in- che esso "non sospetta che l'aver dazionali, di ogni fondamento che tellettuale nietzscheano, secondo un nesso di messo in moto quei meccanismi di pretenda di essere più di quello che disumanizzazione possa indicare che semplicemente è, e cioè un arbitrio qualcosa non funziona nella stessa originario. E, accanto a Nietzsche, è struttura del soggetto" (p. 43). E se è così, Vattimo riesce a ribaltare la distanza critica che l'umanismo filo- oggetti, di cose e di enti, ma come ordini e assetti permutabili e conver- sofico vorrebbe porre tra sé e la tec- Edward Bond orizzonte, come apertura di senso in tibili, si dischiuda, per chi abbia nica, mostrando come quest'ultima cui gli oggetti, le cose, gli enti si ma- l'orecchio per ascoltarlo e per racco- sia iscritta nell'arco di compimento Teatro nifestano recando incisi i segni del glierlo, un messaggio fondamental- della metafisica e come proprio sul Salvo Quando si fa giorno loro destino verso la caducità e la mente nuovo, e cioè quello progetto di una verità permanente mortalità. Di qui si sviluppa l'opera- dell'Evento, àe\\' Ereignis, che ma- Il fardello La donna fondata sulla oggettività inesorabile zione successiva che compie Vatti- nifesta e consente di pensare l'Essere caratteristica della metafisica tradi- mo, rispetto al dibattito sulla filoso- non più come un oggetto dominabi- L'autore più censurato d'Inghilterra zionale, che ha generato la tecnica, fia della scienza, connettendo erme- le e accertabile, ma come un'apertu- abbia modellato il suo volto quel A cura di Maria Carmela Coco Davani neutica e epistemologia nella dire- ra e un orizzonte di senso di accadi- soggetto che l'umanismo nostalgico zione di una fondazione retorica, menti che sono contemporaneamen- e restaurativo vorrebbe salvare con- cioè di tecniche, regole e procedure te il darsi e il sottrarsi dell'Essere, il tro la reificazione di cui in effetti del discorso persuasivo al quale i suo manifestarsi nascondendosi, e quella nozione di soggetto è storica- Rossana Bossaglia membri di una comunità storica perciò infine l'Essere come caducità mente complice. Pertanto, queste fi- portano il loro accordo partecipato e come rinvio alla mortalità. E dalla losofie umanistiche non possono La Riviera Ligure nel senso anche di un'effettiva con- circostanza di questo Essere, non più pretendere di liberarci da alcuna in- Un modello di grafica liberty vivibilità. Ed è soltanto sullo sfondo pensato come presenza permanente sidia, o da alcun abbattimento o do- e nel presupposto di questa fonda- e stabile, prende l'avvio l'ontologia lore perché paradossalmente ci resti- zione retorica che, secondo Vattimo, che per Vattimo è l'unica possibile, Le straordinarie immagini tuiscono al destino dal quale vor- cu risultano autenticate le operazioni e cioè un'ontologia debole, l'unica remmo semmai uscire. E l'emanci- di una rivista cui specialistiche di dimostrazione e di appunto che sia all'altezza dell'epo- collaborarono letterati come pazione, se è di questo che effettiva- verificazione degli enunciati scienti- ca che attraversiamo, che è quella di mente si tratta, può compiersi se la Pascoli, Pirandello, Saba fici. un essere destinato al crepuscolo. sfera delia tecnica, delle sue produ- e Ungaretti A questo punto il lettore si può E proprio nel misconoscimento di zioni, dei suoi assetti d'ordine viene domandare se il libro di Vattimo questi caratteri della nostra epoca ad pensata non più sul registro forte del 8 Con un saggio di Edoardo Sanguineti non finisca per sanzionare il tramon- opera delle filosofie che rivendicano to della metafisica e della modernità il primato del soggetto umano, con VK o Edizioni Costa & Nolan Genova Distribuzione Messaggerie Libri per celebrare l'apologia acritica l'aura del suo pathos e della sua an- n ^ riNDICFpag 29 ••DEI LIBRI DEL MESEBÌ

anche rilevanti per il proprio assetto sul problema della continuità dei razionalismo logicizzante e della Le metafore di Marx sistematico è infatti una delle carat- rapporti fra Ricardo e Marx. metafisica, ma viene esperita come — — • teristiche principali che definiscono Ricordo qui brevemente alcune accadimento, come epoca e destino la scientificità di una teoria. E nel posizioni su questo tema, che ha di un mondo che (diversamente da dì Andrea Ginzburg momento in cui il marxismo si rivela delle implicazioni sul carattere più o quanto si potrebbe credere a tutta duttile sotto questo riguardo, forni- meno indolore del trapianto della prima) anziché una realtà cogente è sce un'efficace risposta a quei critici soluzione sraffiana nella struttura MASSIMO MUGNAI, il mondo ro- che finora — non sempre a torto — piuttosto un flusso di possibilità al- implicitamente fin dall'inizio quan- analitica e in generale nella proble- vesciato. Contraddizione e "va- ne hanno denunciato l'intrinseco ternative, di casi e di eventualità. do, nell'introduzione, dichiara le matica di Marx. Lippi ha osservato dogmatismo, la sostanziale incapa- E a partire da questo nuovo modo lore" in Marx, Il Mulino, Bolo- sue preferenze per la tradizione em- che nel Capitale la teoria del valore pirista inglese rispetto alle "pur pro- cità di 'mettersi in discussione', e lavoro è presentata attraverso un'ar- di pensare la tecnica e la civilizzazio- gna 1984, pp. 296, Lit. 25.000. fonde speculazioni di Hegel", e af- conseguentemente di rinnovarsi". gomentazione completamente auto- ne contemporanea quali conforma- 1. "Tutto il linguaggio — ha os- ferma ai essersi cimentato nella tra- noma dal problema della determi- zioni reali ma spogliate di ogni co- 2. Il fatto che Mugnai — per for- servato Gramsci discutendo nei duzione di problemi caratteristici mazione, filosofo — si sia posto an- nazione del saggio del profitto, ed strizione logico-analitica, che Vatti- Quaderni del carcere il significato del marxismo "in un linguaggio e in ha proposto un'ipotesi di ricostru- mo delinea i tratti della cultura post- che un problema di consistenza del termine 'immanenza' negli scrit- uno stile differenti da quelli della scientifica di alcuni importanti temi zione del programma scientifico di moderna. Proprio perché i fonda- ti di Marx e di Engels — è un conti- tradizione hegeliana". che la divisione storica del lavoro ha Marx: compito della scienza sarebbe menti logici e etici, Dio, i cosiddetti nuo processo di metafore, e la storia La seconda pane del libro è dedi- tradizionalmente attribuito al fetic- quello di dimostrare, e tale dimo- valori supremi sono divenuti figure della semantica è un aspetto della cata ad esaminare la questione cio del Marx economista, non va sot- strazione sarebbe stata affidata da dispensabili, non tanto refutate, Marx alla teoria del valore lavoro, quanto corrose dall'interno dal com- che "le leggi della produzione di pimento storico del loro destino, merci sono subordinate a quelle del- non ha più ragion d'essere per Vatti- la produzione in generale". Nel mo una logica dello sviluppo e del ca da esso teorizzata — non dissolvere, insie- quadro dell'individuazione di una superamento dialettico, ed appare « me alla morale e alla religione, la sua stessa discontinuità fra Ricardo e Marx, altrettanto svuotata di senso la no- politica, trasformando il superuomo (anzi Vianello ha sostenuto che la teoria zione di progresso nell'epoca post- radicale anti-razionalismo della Nascita della l'"oltreuomo ") in un curioso sperimentatore marxiana del valore lavoro costitui- moderna che, con la dissoluzione Tragedia, l'odio antisocratico, è ricondotto, di forme e lasciando sopravvivere solo l'arte sce un anello di congiunzione fra delle escatologie della storia, ha per- un'analisi della divisione sociale del in ultima istanza, a una "estremizzazione "come luogo privilegiato, sede del definirsi di duto la direzione del verso rispetto dello stesso bisogno di razionalità della men- lavoro e un'analisi della distribuzio- al quale dirigere la finalizzazione un 'alternativa 'positiva ' (sana, forte, ecc.) di ne del reddito. Garegnani ha invece talità scientifica ", non necessariamente votata delle attività umane. E per quanto esistenza per l'uomo ". sostenuto l'esistenza di una stretta possa apparire sorprendente, per ef- alla mitologizzazione radicale e conciliabile L'effetto — inutile nasconderlo — e una continuità fra Ricardo e Marx per fetto di tutte queste trasmutazioni con la successiva fase "illuministica " di Uma- sorta di vertigine ermeneutica-, di (piacevole, quanto riguarda i compiti, esclusiva- di valori nell'epoca post-moderna no troppo umano. Così ancora il nichilismo a volte) spiazzamento che finisce per far in- mente strumentali, assegnati al valo- caratterizzata da un regime di vita della fase decostruttiva è risolto come "mo- travvedere, oniricamente, un Nietzsche eva- re lavoro: "Il modo in cui la teoria del valore lavoro viene introdotta nel veloce e da una dinamica incalzante dello di pensiero non fanatico, attento alle nescente più tra lo smog di Manhattan che tra capitolo I del Capitale — egli ha di nuovi dispositivi e permutazioni, procedure, sobrio, 'obiettivo ' solo nel senso le forti arie di Basilea. Il che non significa, Vattimo ravvisa in realtà un'epoca di che è capace di giudicare fuori dal più imme- scritto — non sembra giustificare la naturalmente, che, in qualche modo, ciò lo ricerca di significati diversi da quello immobilità storica e una condizione diato premere degli interessi e delle passio- danneggi. ricardiano di determinazione dei di de-storicizzazione dell'esperien- ni", mentre la "morte di Dio", sterilizzata za. Ma se non ci sono né superamen- profitti e della distribuzione". dal suo pathos tragico, diviene il naturale esi- to logico-dialettico, né progresso 3. Numerose metafore di Marx, nell'accezione prima illuminista e to di un 'epoca che, grazie alla sicurezza rag- giunta, non ha più bisogno di Dei né della ricorrenti in punti importanti del poi positivista, la tradizione metafi- Capitale, rinviano a Hegel. Per violenza ad essi inevitabilmente connessa. sica dalla quale abbiamo preso con- esempio, in relazione alle "apparen- gedo non è una figura che dobbia- Così, infine, l'intera parte conclusiva, dedica- ze" della concorrenza, il contrasto mo cancellare o rinnegare, perché ta a un 'attenta ricognizione delle contraddi- fra "sfera superficiale" e "nesso pro- essa viene a configurarsi per Vattimo zioni nietzscheane relative al rapporto tra fondo", fra "movimento esteriore" e come traccia, monumento, resto, eterno ritorno e decisione, alla tematica del "connessione intima" ecc. A diffe- quale esito cioè di una complessa superuomo e della volontà di potenza, finisce renza degli economisti, che le hanno esperienza culturale di distacco, li- per dissolvere, praticamente senza residui, la spesso citate senza interrogarsi sul berazione, convalescenza, ed anche politica di Nietzsche entro la sua estetica (per preciso significato che esse assume- di accettazione, rivisitazione, di pie- vano entro le concezioni di Marx, tas, così come ancora di ineluttabile teorizzare, anzi, Nietzsche come dissolutore Mugnai le ha prese, per così dire, sul distorsione della trasmissione stori- del "politico"), cancellandone di fatto tutta serio. Il primo capitolo, intitolato ca. Perché queste sono le figure de- la carica elitistica, gerarchica, autoritaria Metafore, è dedicato a mostrare co- stinate ad emergere se il passato, sia apertamente in contraddizione con l'immagi- me la critica rivolta da Marx e da En- pure congedato, non è più il termi- ne del filosofo della liberazione universale. gels all'intera filosofia speculativa si ne di una logica del superamento. Certo, le asprezze nietzscheane non sono compendi in metafore classificabili L'epoca post-moderna si dispiega taciute. Egli resta pur sempre il teorico della in due gruppi. Le prime rinviano al in un'esperienza estetica diffusa per tema del "rovesciamento" operato forza e della "salute " — forza e salute, Vatti- effetto dei mass media e poiché, per dalla filosofia speculativa, che fa una ragione di concomitanza an- mo lo afferma con nettezza, fisiologiche, le- j* poggiare la realtà su concetti e rap- ziché di una concatenazione causale, gate alla corporeità e alla natura — l'apologe- porti ideali. Le seconde suggeriscono le conformazioni culturali non sono ta del dominio, della sofferenza e della cru- che per Marx ed Engels sussiste, en- esperite in vista di uno scopo ulterio- deltà della vita. Ma la cosa diviene relativa- tro la speculazione ai Hegel, nono- re, ma rivestono, come scrive Vatti- mente poco rilevante, essendo comunque stante il "rovesciamento", un nucleo mo, "un effetto emancipatorio in se prevalente — secondo la lettura proposta — valido e positivo. La presenza di me- tafore appartenenti a entrambi i stesso" (p. 183), svelando chances, su quella costruttiva la dimensione decostrut- possibilità e alternative, beni piutto- gruppi nelle asserzioni di Marx ed tiva che non può — se si assoggetta il testo Engels sul metodo dialettico conte- sto che imperativi. La cultura post- nietzscheano alla medesima forza ermeneuti- w moderna corrisponde, nel pensiero nute negli scritti successivi Ideo- di Vattimo, al mondo di una realtà logia tedesca, suggerisce a Mugnai alleggerita dai suoi fardelli metafisi- un'importante indicazione, che uni- fica i due temi indicati nel sottotito- ci in cui, poiché l'essere stesso non è lo del libro: in rapporto alla dialetti- più un oggetto o una presenza da ca, il "raddrizzamento" del pensiero constatare ma un orizzonte di senso, storia della cultura: il linguaggio è dell'indipendenza logica del nucleo tovalutato. E tuttavia, dal punto di di Hegel compiuto da Marx, che il discorso che l'epoca dell'essere in insieme una cosa vivente ed un mu- centrale dell'analisi economico-so- vista del dibattito sulla teoria del va- seo di fossili della vita e delle civiltà ciale compiuta da Marx nel Capitale lore da tempo in atto fra gli econo- mantiene una posizione di rilievo cui siamo immersi consente è allora anche negli scritti della maturità, quello di un'ontologia ermeneutica. passate". Di qui, di fronte all'uso (l'idea di sfruttamento, di lavoro misti (la chiave di lettura del libro degli stessi termini in nuovi contesti, astratto, di feticismo, ecc.) rispetto adottata qui), non mi sembra che viene "eseguito lasciando inalterate E con il concetto di ontologia erme- leggi e strutture che sono parte inte- la necessità di definire "il preciso si- alla teoria del valore lavoro (intesa Mugnai, sul terreno logico- neutica, il libro di Vattimo non ci grante del procedimento dialettico. gnificato che si nasconde dietro la come teoria dei rapporti di scam- valutativo, aggiunga molto alle posi- comunica la notizia di una disciplina A queste strutture appartengono il metafora" e, insieme, la possibilità bio). Questo problema sorge quan- zioni già sviluppate da Garegnani, professionale, né quella di una me- concetto di contraddizione e la figu- di guardarla come "un anello nel do si riconosca l'esigenza di sostitui- todologia specialistica di ricerca, ma Lippi e altri. La principale conclusio- ra del mondo rovesciato" (p. 270). qualcosa, a mio giudizio, di assai processo di pensiero da cui è nato il re all'erronea teoria marxiana del ne raggiunta sul terreno dell'indagi- saggio del profitto (basata sul valore più importante ed essenziale, e pre- nuovo". L'anatomia della metafora ne storico-filologica, riassumibile Dopo aver polemizzato con le tesi cisamente il modo stesso in cui l'uo- come strumento per far emergere di- lavoro) una teoria rigorosa del saggio nell'affermazione che "l'ombra di del profitto e dei prezzi di produzio- di Colletti sulla necessaria incompa- mo immerso nella, post-modernità scontinuità e continuità nel processo Hegel si stende su tutta la produzio- ne quale quella indicata da Sraffa (e tibilità fra scienza e contraddizione può pensare l'essere. Se lo potessi di pensiero: su questa idea di fondo ne marziana" (p. 12), costringe in- da Garegnani) nel I960. La conclu- (senza con questo voler riabilitare il esprimere con una similitudine, vor- Mugnai ha costruito la prima, e più vece a rivedere (certo in misura e sione di Mugnai su questo punto è cosiddetto materialismo dialettico), rei dire che Vattimo restringe il con- importante, parte del suo libro, de- modi diversi) tutte le posizioni in- Mugnai intende mostrare che: 1) la dicata ad un riesame dell'influenza che "l'opera di Sraffa consente di fa- terpretative presenti nel dibattito sul cetto di essere, tradizionalmente in- re a meno del concetto di valore la- nozione di contraddizione è in Marx teso quale sterminata massa fisica e di Hegel nelle opere mature di valore fra gli economisti. Questa in- esemplata su quella hegeliana. Si Marx. Converrà notare che la presen- voto, senza danneggiare l'imposta- fluenza infatti è stata o ignorata, o spaziale indefinitamente estesa da- zione analitica del Capitale, bensì tratta quindi di una contraddizione za di Gramsci — silenziosa perché banalizzata, o considerata in modo vanti a noi da un'eternità immobile, potenziandola e rendendola più ri- logica — ma rivelatrice di antitesi egli non viene viene mai nominato incompleto. Poiché Marx utilizza e lo converte in una figura dinamica gorosa". L'incorporazione nell'im- reali — basata sulla relazione reci- strutture hegeliane in particolare per di trasmissioni di messaggi, di forme — si avverte anche in altri punti del- pianto marxiano di un'importante proca di termini opposti, ad es. valor comunicative, di chances e di presa- la ricerca di Mugnai (cfr. per es. p. modifica, osserva Mugnai, comporta prendere le distanze da Ricardo (ma d'uso e valor di scambio, compera e gi, che sono tanto importanti quan- 61). Un altro, assai importante tema "sul piano epistemologico, conse- il bersaglio principale — e questo vendita. Il succedersi delle forme to lo sono i destini nei quali ingag- originariamente posto da Gramsci guenze non trascurabili. La capacità non è sufficientemente messo in lu- che conducono dalla merce al dena- giano e coinvolgono gli uomini. — e su cui tornerò più avanti — è di accettare il mutamento e di met- ce da Mugnai — è il proudhonismo quello della traducibilità dei lin- tere in discussione assunti e concetti nelle sue diverse forme), il libro for- guaggi scientifici. Mugnai lo pone nisce un contributo alla discussione per via analitica, con una ricostru- plessivo dei rapporti fra Hegel e qui, sottostante, la concezione del riteniamo rilevante (e traducibile) zione genetico-sistematica: essa ha il Marx. Questo riesame consente a rispecchiamento della realtà entro l'immagine di scienza e le co- compito di rendere conto del perché Mugnai di concludere che lo sfondo nell'idea, da intendersi, ritengo, in noscenze che abbiamo oggi. In que- sta ottica selettiva, l'impianto anali- ro al capitale è ricostruito come svol- le apparenze si presentino alla co- ideologico entro il quale Marx com- senso forte). In quanto legge natura- tico classico costituisce, come affer- gimento di un processo di separazio- scienza immediata di coloro che vi- pie la ricostruzione sistematica riflet- le, non può avere soltanto, come so- ma Mugnai, "il segno distintivo di ne di termini intimamente correlati, vono all'interno dei rapporti capita- te "un'immagine della scienza pro- stenuto da Garegnani, un significato una profonda continuità che lega il in cui la crisi consiste "nella necessità listici di produzione in un dato mo- fondamente hegeliana" (p. 199). strumentale (p. 239). progetto marxiano all'opera di Sraf- del ristabilimento della correlazio- do e non altrimenti. L'ideale di Marx "è quello di ripro- 4. La restituzione della nozione fa" (p. 283). Mugnai, tuttavia, mo- ne". A questo livello di astrazione, durre simultaneamente nella teoria marxiana di scienza alla cornice che Sebbene sia la nozione di contrad- stra qualche reticenza nel seguire la tuttavia, la crisi, come la stessa suc- le connessioni che compongono l'in- le è propria produce un effetto di dizione in Marx, sia la relazione fra strada da lui stesso tracciata: un po' cessione delle forme, è una semplice sieme dell'organismo osservato e la "distanziamento" simile a quello metodo analitico e genetico fossero incoerentemente parla di semplice possibilità. L'opzione materialistica rappresentazione della genesi... che si era proposto Lippi, con analo- stati già lucidamente messi in luce indebolimento, dopo Sraffa, del di Marx, cioè il riferire la dialettica a dell'organismo stesso" (p. 282). ghi intenti di critica dell'ortodossia da A. Gajano all'interno di un di- ruolo assegnato da Marx al valore la- rapporti e forme sociali storicamente Inoltre per Marx (come aveva già sot- (ma l'indagine di Mugnai fornisce verso, e più circoscritto programma voro (p. 215; cfr. invece p. 243, no- determinati, si esprime anche tolineato Timpanaro) la legge del una ricostruzione diversa del pro- di ricerca (in La dialettica della mer- ta). Oscilla, inoltre (vedi p. 192 e nell'assunzione, nella ricostruzione, valore è una legge naturale: in quan- gramma scientifico di Marx e, a me ce, Il Laboratorio Edizioni, Napoli 271), nell'identificare ciò che per del "punto di vista del presente" : es- to tale, a me sembra, essa è contenu- sembra, maggiormente fondata). Il 1979, pp. 44-47 e 134-135), è meri- Marx costituisce la "connessione es- sa si fa valere quindi come impossi- ta nel "punto di vista del presente" distanziamento consente di operare to di Mugnai aver riproposto questi senziale" (cioè l'elemento che unisce bilità di dedurre dall'astratta forma temi nel quadro di un riesame com- che guida l'intera ricostruzione (c'è una selezione consapevole di ciò che del rapporto dialettico — che indica solo una possibilità e un condiziona- mento del processo di evoluzione — l'intero sviluppo empirico, e quindi •••••••• la soluzione pratica della contraddi- zione; 2) questa nozione, pur suffi- cientemente coerente e non ambi- Un codice bestiale gua dal punto di vista logico, è tut- tavia "traducibile" nei termini del di Marco Bouchard linguaggio non dialettico. SILVANA CASTIGNONE (a cura di), I diritti de- fici, oppure dobbiamo perlomeno cominciare Analoga operazione in due tempi gli animali, Il Mulino, Bologna 1985, pp. a chiederci se non vi sia qualcosa di sbagliato viene condotta da Mugnai sulla me- 249, Lit. 20.000. nel nostro modo di impostare il problema tafora del "mondo rovesciato". In della sperimentazione e dell' allevamento a pagine per la verità un po' rapide e scopo alimentare delle altre speci. allusive (p. 188 e 270), Mugnai mo- "Ci volle un secolo perché i Troog com- stra come, con questa immagine, pletassero l'occupazione del pianeta, e altri Alla prospettiva utilitaristica si affianca (e Hegel intenda "esprimere... l'auto- tre per sottomettere completamente gli uo- a volte si contrappone) quella giusnaturalisti- nomizzarsi del mondo dell'apparen- mini che un tempo erano statila specie domi- ca che postula l'esistenza di veri e propri di- za di fronte ad un mondo reale nante sulla terra. Gerarchici per natura, i ritti naturali, oggettivamente esistenti, ascri- dell"in sé' concepito come verità del Troog segregarono l'homo insipiens in quat- vibili sia agli uomini sia agli animali. primo". Il riconnettere mediante il tro caste, tra cui non v 'era altro legame che Nei saggi di Peter Singer e di Tom Regan rapporto essenziale il mondo rove- la valutazione e la definizione etica dei nostri sciato dell'apparenza al mondo l'assassinio. Le quattro caste erano il prodotto dell'essenza che ad esso si contrap- dell'esperienza Troog con gli esseri umani". doveri verso gli animali — anche oltre i feno- pone assume per Hegel il significato Inizia così il breve racconto di Desmond Ste- meni della vivisezione e degli allevamenti in- tutti i termini della mediazione), fi- di "momento essenziale del conosce- wart che funge da premessa letteraria all'an- tensivi— si addentrano nei complessi intrecci no a privilegiare quell'accezione, re". La ripresa, negli scritti marxiani tologia curata da Silvana Castignone, avver- di diritti e interessi, vitali e non, per ciascuna importante, ma non esclusiva per della maturità, dell'immagine del tendo, subito, che l'aspirazione del testo non specie. Ma la vera difficoltà appare quella di Marx, che consente l'immissione con "mondo rovesciato" che talvolta, os- si arresta a considerare le esigenze di protezio- tradurre i principi in regole sufficientemente minori scosse della soluzione di Sraf- serva Mugnai, si associa o chiede le- fa entro la problematica di Marx: e ne e difesa delle specie animali ma s'inoltra chiare e generalmente accettabili da applicare gittimazione ad analogie tratte cioè la connessione fra le categorie ai casi concreti. dall'astronomia, assume il senso di in un tentativo di definizione dei diritti (mo- economiche del salario e del profit- un'effettiva riscoperta del significato rali e giuridici) espressamente attribuiti agli La legislazione protezionistica di determi- to, che dissolve la concezione "vol- "pregnante, propriamente hegelia- animali. nate specie animali e la minuziosa regola- gare" di una loro variazione indi- no" della metafora (p. 191)- Anche I primi a battersi sul piano filosofico a fa- mentazione sul funzionamento degli alleva- pendente. per Marx un rapporto essenziale col- vore degli animali — si ricorda nell'introdu- menti, della caccia e delle altre attività che Le esigenze che guidavano Marx lega tra loro i due mondi. Compito zione — sono stati gli utilitaristi. Per essi, che colpiscono l'animale, pongono norme di ri- nella "ricostruzione sistematica" generale della scienza è in primo spetto comunque dettate dall'interesse uma- possono certo essere formulate affer- luogo quello di trovare, mediante il fondano i valori morali sul piacere e sul dolo- re, il problema è: "gli animali possono soffri- no, pensato come obiettivo e limite insieme. mando semplicemente che la spiega- metodo analitico, questa connessio- zione scientifica dei fenomeni è con- re?" E poiché su questo non si distinguono Ma non ricorre mai l'attribuzione all'animale ne. Fondamento delle apparenze, tro-intuitiva, o che il "normale" me- di precisi diritti. che risultano dall'autonomizzazione dagli umani, nel computo del piacere e del todo scientifico consiste nel risalire del valore, sono appunto i valori, dolore necessario per stabilire la moralità di Nel saggio di T. Regan con cui si chiude dal concreto all'astratto mentre determinabili mediante il tempo di un'azione, bisogna calcolare anche la soffe- l'antologia si legge: "Ciò che dobbiamo am- l'esposizione segue il percorso inver- lavoro; proprio in quanto Marx vuo- renza e il benessere degli animali non umani mettere... è che, proprio come i neri non esi- so: è merito di Mugnai aver chiarito le spiegare le apparenze, questa de- stono in funzione dei bianchi o le donne in che se riferiamo a Marx queste pur terminazione è "inscindibilmente coinvolti nell'azione stessa e che ne subiscono legittime, ma generiche affermazio- legata al problema del calcolo del le conseguenze. L'argomento principe — am- funzione degli uomini, così gli animali non saggio del profitto e dei prezzi" (p. piamente sviluppato nei saggi che compon- esistono in funzione dell'uomo. Essi hanno ni, stiamo compiendo una traduzio- 226). L'insufficienza del solo meto- gono l'antologia — detto "dei casi margina- un 'esistenza e un valore propri. Una morale ne. Esperantisti, per dirla con Gram- sci, o novelli Monsieur Jourdain, gli do analitico, mostrata dagli errori di li", sintetizza la tesi formulata dagli utilitari- che non incorpori questa verità è vuota. Un economisti che discutevano del valo- analisi e dallo scambio di naturale e sistema giuridico che la escluda è cieco ". sti e fatta propria da tutti i difensori degli re in Marx erano traduttori senza sa- storico di Ricardo e degli altri econo- animali: o noi accettiamo di usare gli uomini misti classici richiede tuttavia, se- perlo. deficienti o comatosi per esperimenti scienti- condo Marx, che esso venga poten- ziato, a partire dai risultati raggiunti hhhshhshhbhmhbkbsi •

l'offerta di prestazioni pubbliche, guenze a catena. In primo luogo si inattuabili principi. venivano creati nuovi canali attraver- afferma, in modo vistoso, il carattere In realtà la esigenza di agire di- so cui la scelta generale invadeva la selettivo del rito processuale: non screzionalmente è in stretta connes- La giustizia prescelta società, e l'obiettivo della giustizia potendo perseguire tutti i cittadini sione con la domanda di protezione, distributiva veniva posto come prio- per tutti i reati perseguibilità magi- con il bisogno di sicurezza e di rassi- di Alberto Mittone ritario di fronte a sempre nuove e stratura di fatto si muove in modo curazione, per cui vengono trascura- crescenti domande compensative. discrezionale, scegliendo chi inquisi- ti interessi formalmente tutelabili, re e quali interessi tutelare. Si tratta ma di peso sociale ridotto. Si potreb- PIO MARCONI, Economie della scolora con il tempo, il maturare La crisi economica degli anni set- tanta, la crescita di domande politi- di acquisizione dipendente dal be osservare che la soffocante regula- giustizia penale, Marsilio, Vene- delle indagini attenua l'interesse tion penale giunge ad esasperare la pubblicistico, lasciando perlopiù in- che modificano le capacità di rispo- "quanto una società è disposta a zia 1984, pp. 136, Lit. 13.500. sta del sistema politico. Il deperi- spendere per la coercizione del dirit- situazione, accentuando la reazione differente l'opinione pubblica ri- differenziata. spetto ai risultati finali. mento delle risorse rispetto ai nuovi to" (Friedman) e confortata dalla prassi giudiziaria. Non valgono in- In ogni caso, quando il meccani- Negli ultimi tempi l'apparato Se la sanzione sociale si sposta bisogni crea una "crisi fiscale dello fatti ombrelli costituzionali (art. 112 smo giudiziario interviene, l'effetto giudiziario, attraverso il processo pe- sempre più dalla pena (come mo- Stato" (O' Connor), con strette ri- sull'obbligatorietà dell'azione pena- sociale assume contorni molto più nale, si è espresso con modalità ed mento giudiziario conclusivo) al percussioni sul controllo penale. La le) per ripararsi di fronte a scomode marcati di quelli tipici, dovendo ampiezza di intervento peculiari ri- processo (come identificazione dei gestione della trasgressione ritorna verità. Come accenna Marconi, il adempiere a quelle funzioni proces- spetto al passato. È emersa, con evi- protagonisti), sorge la domanda del ad essere diretta, affidata alla "forza controllo Sociale attraverso l'appara- suali esterne di cui inizialmente si denza giornalistica incontestabile, perché si verifichi un tale mutamen- pur legittimata del potere giudizia- to giudiziario è incontrollabile og- accennava. Merito del Marconi è di una funzione esterna della procedu- to. Marconi affronta la tematica se- rio", vista la difficoltà di rispondere gettivamente, ma rappresenta la ri- aver fornito una lente di ingrandi- ra, volta ad esercitare un controllo condo una prospettiva non stretta- in termini di investimento alle ri- sposta alla domanda di protezione mento che contribuisce ad indivi- sociale anticipato rispetto all'appli- mente processuale, ma innestata chieste sociali. Di fronte al governo collettiva. Il singolo cittadino inqui- duare alcune realtà del rito giudizia- cazione finale della sanzione. Il cit- sull'evoluzione della società attuale. debole, analizzato da Donolo e Fi- sito non sa perché il suo caso ha avu- rio, da non rimuovere perché impie- tadino inquisito si trova, all'inizio Dopo una fase di mercato, in cui chera, l'intervento giudiziario divie- to tempi diversi da altri, perché non tose, ma da porre doverosamente tra dell'indagine, esposto all'attenzione il sistema politico tende ad astenersi ne forte, condizionato dalle dotazio- siano state affrontate pendenze più i conti del bilancio della giustizia. della collettività e subisce valutazio- dall'intervento diretto, garantendo ni economiche. antiche delle sue, in quanto le scelte ni immediate e condizionanti l'im- la difesa interna ed esterna della so- Marconi osserva come la contra- giudiziarie vengono non esplicate, e magine della sua personalità. La cietà, si affermava un modello di zione delle spese per la giustizia pe- talora negate in ossequio a teorici e messa a fuoco dell'informazione si controllo di tipo assistenziale. Con nale determini una serie di conse- con l'integralismo cattolico di Che- degli intellettuali britannici di fron- dell'economia a ideali antiquati. Voli basso, Maggie sterton, la chiusura nazionalistica di te ai grandi sommovimenti econo- Anche il perpetuarsi della pace so- Baldwin con l'aggressività espansio- mici e sociali dell'Otto e Novecento; ciale e la scarsa presa delle ideologie nistica di Churchill, il populismo di ed aveva scoperto un notevole con- politiche estreme vengono addebita- di Franco Marenco Bevan con l'estetismo di Colvin, la senso, anche fra i militanti in campi ti a una paralizzante propensione al storia locale con la "campagna per la opposti, sulle diagnosi di fondo e sui compromesso. Gli eroi di Williams birra genuina". provvedimenti curativi: la sua era la sono diventati anti-eroi, e la loro sa- MARTIN J. WIENER, Il progresso lori e tendenze culturali". Wiener ha buon gioco nel mettere storia dell'umanesimo britannico, ga si è rovesciata in quella che ho senza ali. La cultura inglese e il Ceno, la documentazione della insieme il suo edifìcio ideologico: ovvero della politica, della letteratu- ironicamente definito una congiura. declino dello spirito industriale quale Wiener si fornisce è imponen- proprio la contiguità di nomi abi- ra, del pensiero religioso come Ma fuor d'ironia, se in Williams te: di capitolo in capitolo visitiamo (1850-1980), Il Mulino, Bologna tualmente attribuiti a schieramenti aspetti dell'umanesimo moderno. era sempre presente il senso di una con lui i centri della congiura anti- 1985, pp. 323, Lit. 18.000. contrapposti avrà ricordato al lettore Wiener, che cita e sembra appro- macroscopica oggettività — la rivo- industriale, e non possiamo non am- un celebre studio di quasi trent'anni vare Williams, in realtà ne sfrutta ed luzione industriale con i suoi catacli- mirare l'efficienza con cui essi han- fa, Cultura e rivoluzione industriale estende il modello, ma ne capovolge smi, i suoi trionfi, le sue tragedie — Oggi, a cinque anni di distanza e no predicato l'inefficienza a un inte- di Raymond Williams. Come diceva letteralmente il segno. Quella che che dava all'ideologia del controllo e nel pieno del secondo mandato tat- ro popolo. Cominciamo con gli in- il titolo (addirittura più felice nella era una tradizione di controllo della mediazione umanitaria una chetiano, si conclude una Iona che tellettuali e i politici vittoriani per aveva per posta la sopravvivenza cul- traduzione italiana che nell'origina- dell'economia in nome dell'uomo sua precisa motivazione, Wiener ar- passare ai letterati, ai sedicenti rifor- le inglese) anche Williams si era pro- turale della comunità mineraria, co- diventa una cocciuta, perversa nega- riva a capovolgere il controllo in ri- matori, agli architetti, ai professori posto come tema l'atteggiamento me insieme di individui che si rico- zione dello sviluppo, una folle resa nuncia, e la mediazione in passività, noscevano nelle loro tradizioni, e nella più totale assenza di riferimen- non volevano subire la minaccia di ti oggettivi, e di qualsiasi motivazio- essere sradicati e mandati a guada- •••• ne che non sia quella di un interesse gnarsi il pane chissà dove, in obbe- astratto, e questo sì del tutto ideolo- dienza a un calcolo economico. Ma gico, per lo sviluppo industriale, la le leggi dell'economia sono quelle Il gotico anti-industriale crescita economica ecc. Per un secolo che sono, e alla fine contano più del- e più, nulla sembra aver resistito allo la dignità umana. Come dice il Can- di Angelo Pichierri sfruttamento se non l'ignavia intel- celliere dello Scacchiere Nigel Law- lettuale delle classi dirigenti. son, il costo di uno sciopero così Non è raro assistere al funziona- aspro e lungo si rivelerà presto "un Un funzionario dell'Economie and Social industriali fanno ogni sforzo per trasformarsi mento per così dire automatico di buon investimento" per il paese: Research Council ha affermato recentemente, in gentiluomini di campagna. questo modello, senza che il buon tanto ci voleva per azzerare una resi- commentando l'andamento dei finanzia- Il libro di Wiener non è metodologica- senso ci metta un freno. Due esem- stenza secolare alle leggi del merca- menti alla ricerca, che una delle poche indu- mente molto rigoroso: l'intenzione originaria pi, uno a proposito di Dickens: "La to; tanto ci voleva per chiarire una strie oggi fiorenti in Gran Bretagna è quella di indagare sui "sentimenti, gli atteggiamen- vivida coscienza degli orrori che ave- volta per tutte di quale ideologia ha accademica che produce saggi sul declino in- ti e i valori della élite inglese " cede spesso il vano caratterizzato l'urbanizzazione e l'industrializzazione nel primo pe- bisogno la Gran Bretagna del rilan- passo a considerazioni su consumi culturali dustriale. La frequenza con cui il termine riodo vittoriano, fu una conseguen- cio e dell'ammodernamento. E l'iso- "declino " ricorre nei titoli e sottotitoli dei li- propri quanto meno delle classi medie; il lamento totale dei minatori, e i di- za delle sue denunce"; e uno a pro- bri inglesi dell'ultimo decennio è impressio- confronto con le analisi comparative alla posito del paesaggio: "La stessa col- scorsi che sono circolati fra il pubbli- Moore o alla Bendix e con le spiegazioni eco- co inglese medio, e le campagne cui nante; nonostante ciò il libro di Wiener è ori- locazione geografica ha contribuito a nomiche del declino richiederebbe molto più si è assistito in televisione e sulla ginale, grazie soprattutto alla prospettiva in- rafforzare il basso status dell'indu- stria; le zone del paese meno at- stampa, dicono quanto ampiamente solita da cui il problema viene affrontato. La dei frettolosi cenni che gli sono dedicati. Ma traenti coincidono con quelle mag- siano ormai diffuse delle parole tesi fondamentale è che la deindustrializza- ' alcune indicazioni sono davvero di grande in- giormente industrializzate". E se d'ordine che ancora qualche anno fa zione degli anni '70 è stata preceduta "da un teresse: si vedano ad esempio le pagine sul neo-gotico, "mito reso tangibile " che rappre- provassimo a scambiare le cause con sarebbero state impensabili. secolo di deindustrializzazione psicologica e gli effetti? Le lezioni di cui è prodigo il go- intellettuale" ("deindustrializzazione" e qui senta contemporaneamente "il culmine perla Se gli industriali stessi sono stati verno tory calzano a pennello con praticamente sinonimo di declino e di crisi). cultura nata con la rivoluzione industriale e l'assunto centrale del libro di Wie- l'inizio della arrendevolezza di questi nuovi vittime del feticcio della rinuncia, La dimostrazione avviene attraverso l'esame chi resta a rappresentare, a renderci ner: l'Inghilterra ha subito per due di una pluralità di fonti e di documenti, in ceti all'egemonia culturale dell'antica aristo- secoli l'ascendente di una tradizione concreto e plausibile il feticcio dello primo luogo letterari, atti a mostrare la pro- crazia"; o quelle sullo "stato stazionario" umanitaria e solidaristica che l'ha sviluppo? La signora Tatcher natu- (contrapposto alla crescita indefinita) consi- ralmente, ma la parte dell'autore rammollita: a tale tradizione si deve gressiva erosione dei valori della crescita e del derato desiderabile in un filone della scienza del libro appare a questo punto non il declino di un paese che pure si era progresso, dello "spirito industriale", nella economica inglese che va da Mill a Keynes e diversa da quella di tanti ideologi messo per tempo sulla strada giusta coscienza della élite inglese. riemerge oggi in Schumacher e Misham. La del passato, che egli espone alla dello sviluppo industriale, scopren- Per spiegare il persistente anti-industriali- posizione di Wiener non è certo quest'ulti- pubblica derisione. done le ferree leggi e insegnandole smo — o quanto meno, l'atteggiamento am- al mondo. Ora, per risollevarsi biso- ma; mai formalmente esplicitata, è però chia- In realtà, il suo vero termine di ri- bivalente nei confronti dell'industrialismo — ferimento non sta nell'Inghilterra gna innanzitutto riconoscere i propri ramente riassumibile con le parole di Edward Wiener propone un 'interpretazione secondo della produzione e del lavoro, ma al- errori, ripercorrere le tappe del trali- Heath citate alla fine del libro : "L'alternativa cui in Inghilterra, come in Germania, la rivo- trove, in quei mitici speroni del gnamento, denunciare la mistifica- alla crescita non è, come alcuni paiono sugge- luzione industriale ha "attraversato " una so- mondo industriale che sono la Ger- zione di una élite, e dell'intelh- rire in certi momenti, un 'Inghilterra di città cietà aristocratica "forte ed elastica ". Lo spar- mania, e soprattutto il Giappone, e ghentia da lei affascinata, che invece piccole e tranquille, collegate solo da treni qui si scopre una nuova ragione del- di sostenere i valori che avevano fat- tiacque si colloca intorno al 1851, l'anno del- che sbuffano pian piano attraverso i verdi la Great Exhibition e del Palazzo di Cristallo: la debolezza di questo studio: il con- to grande il paese — la produttività campi. L'alternativa sono quartieri dormito- fronto è istituito fra una cultura pre- appunto, e lo spirito di concorrenza è in questo periodo che la glorificazione rio, strade piene di pericolo, fabbriche obso- sa nel limitatissimo senso di auto- — si è messa a correre dietro a facili dell'industria e del progresso tocca il culmine lete, scuole nozionistiche, vite frustrate ". rappresentazione intellettuale, e e utopiche ubbìe quali la qualità nella società britannica. Negli anni che se- delle economie prese nel limitatissi- della vita, la concordia sociale, il ri- guono l'architettura è dominata dal revival mo senso di indici di produzione. poso in campagna, l'onestà nei rap- gotico; il sistema scolastico dell'i lite viene or- Se si invoca la specificità del caso porti d'affari, la conservazione del ganizzato in modo da distogliere dal com- inglese, bisogna certo mettere accan- paesaggio, il lavoro come servizio mercio e dall'industria i migliori talenti-, gli to al motivo culturale dell'ascenden- pubblico, il contenimento del pro- fitto, e, peccato sopra ogni altro mortale, il benessere dei lavoratori. Questo si propone — senza mai dirlo esplicitamente — il libro di Wiener: mostrare ai suoi conterranei di scuola, agli ecclesiastici, ai finan- quanto fasulli, controproducenti e zieri (anche loro, perbacco!), agli in fondo ridicoli siano tutti quei va- studenti — più che mai incorreggi- lori in cui essi, e il resto del mondo bili, non si lasciano "accattivate la IL LAVORO EDITORIALE Ancona, c. p. 118-Tel. 071/22355 con loro, hanno creduto di ravvisare fantasia" dall'industria — agli indu- le matrici della civiltà inglese. Esso striali stessi, mesmerizzati da quei fornisce un perfetto controcanto ac- fiacchi valori altri rispetto alla pro- cademico alle tirate che la Thatcher duzione che sono "l'umanità, l'ono- Index - Archivio critico dell'in- LE DONNE E I SEGNI gioni. Collana Aemiliana a rivolge periodicamente ai wets, i pi- re e l'abilità individuale". E si formazione L'INFORMA- Scrittura e linguaggio della dif- sciasotto che perfino all'interno del esponga al pubblico ludibrio anche cura dell'Istituto Gramsci del- Gabinetto ne intralciano l'azione ri- Samuel Courtauld, che diventò il ZIONE A SCUOLA Rap- ferenza femminile (a cura di l'Emilia Romagna Lire 18.000. formatrice con sentimentalismi e maggior produttore mondiale di porto su didattica e mass Patrizia Magli) Lire 20.000. Ingrao, Paci e altri QUALE verginali turbamenti. Ed è accade- rayon malgrado la manìa di collezio- media in America, Europa e micamente molto' appropriato che nare dipinti impressionisti, ed ebbe LENGUA In questo numero LAVORO, QUALE SVI- esso termini con un imparziale, di- la sfrontatezza di proclamare — e a Italia. Il dibattito sul giornale, i LUPPO. Problemi e politiche staccato avvertimento alla stessa lady un pubblico di ingegneri! — "dob- media, il computer a scuola Jabès, Paioni, D'Elia, Briosi, di ferro, perché non perda troppo biamo costantemente ricordare a noi Castellani, Baudelaire, Mallar- del mercato del lavoro negli tempo con la politica tradizionale, e stessi che la produzione è solo un Lire 12.000. anni ottanta, a cura dell'Isti- cioè con "il taglio dei crediti, la di- mezzo, non un fine". mé, Loi, Bettarini, Grisoni minuzione della spesa pubblica, e Ma il disfattismo inglese non ha Piergiorgio Mariotti LE DUE Lire 12.000. tuto Gramsci delle Marche. nemmeno con lo scontro con i sinda- limiti, e ci fa trovare accomunati sot- CHIESE II Vaticano e l'Ame- Lire 18.000. cati". È al cuore delle cose, cioè al to l'indegna bandiera figure e fattori rica Latina. Le origini e le pole- cuore delle idee che bisogna colpire, del tutto disparati: il medievalismo Tortorella, Tabacco, Ruberti, Il Lavoro Editoriale perché "le idee, si sa, hanno delle architettonico di Pugin con il rurali- miche della «teologia della Veronesi e altri RICERCA E conseguenze", ed "è probabile che smo letterario di Hardy e Kipling, il casella postale 118 l'ostacolo più tenace contro il nuovo socialismo corporativo di Tawney liberazione» Lire 10.000. SVILUPPO II ruolo delle Re- 60100 Ancona - tel. 071/22355 sviluppo dell'economia inglese risul- con l'aristocraticismo di Keynes, il terà essere la persistenza di certi va- radicalismo rivoluzionario di Morris N

battaglia del Vietnam. Dyson ci plia di armi stellari proposta da Rea- rammenta particolari secondari, gan e dai suoi consiglieri, che nell'il- Un pacifista pentito spesso insignificanti, o addirittura lusorietà di poter costruire uno scu- te dell'aristocrazia terriera sulle clas- controversi e inesatti, come sostiene do spaziale di difesa assoluta stanno si emergenti, anche il motivo econo- di Nanni Salio Lord Zuckerman nella "New York esasperando ulteriormente la corsa mico della maggiore esposizione Review of Books" del giugno '84 a agli armamenti, avviandola verso un all'obsolescenza di chi per primo ha gli uomini, mi proclamavo seguace proposito del periodo trascorso pres- punto pericolosissimo di estrema in- FREEMAN DYSON, Armi e spe- so il comando bombardieri. fatto la rivoluzione industriale. E se ranza, Boringhieri, Torino 1984, di Gandhi e, per motivi etici, ero stabilità e di probabile rottura. il resto del mondo deve entrare nel contrario a ogni forma di violenza. Accanto a questa pane storica, Pur presentando qualche altro quadro, non si possono lasciar fuori trad. dall'ingl. di Andrea Cane, aneddotica, di intento umanistico, spunto interessante, la riflessione pp. 345, Lit. 25.000. Dopo un anno di guerra feci un pas- le resistenze e le critiche, di destra e so indietro e mi dissi: putroppo è che vuole gettare un ponte tra i proposta da Dyson sugli altri model- di sinistra, che dappertutto si sono impossibile praticare la resistenza "guerrieri" e le "vittime", c'è l'ana- li di difesa presenta gravi lacune, opposte alla realizzazione di un ca- La galleria di scienziati, militari, non violenta contro Hitler, ma ri- lisi propriamente tecnica dei sistemi tanto da renderla fuorviarne. Come pitalismo puro. diplomatici e uomini di governo mango moralmente contrario ai d'arma e delle strategie militari allo accade spesso agli scienziati, quando Malgrado ciò è possibile che il li- pentiti, affetti da quella che gli psi- bombardamenti. Qualche anno più scopo di cercare una strada che con- si occupano di problemi non stretta- bro di Wiener incontri oggi in Italia cologi definiscono la sindrome del tardi dissi: putroppo, pare che i duca fuori dal "labirinto", per "abo- mente di loro competenza, l'argo- un suo particolare successo, come pensionato, che si manifesta quando bombardamenti siano necessari per lire la bomba", come a gran voce mentazione è svolta sulla base di co- chiedono le vittime, senza fare serbatoio di polemiche e di indigna- costoro raggiungono i limiti di età vincere la guerra; accetto dunque di noscenze del tutto inadeguate ri- "oscillare la barca", come sostengo- zione nei confronti dei wets locali. E oppure sono estromessi dall ' establi- lavorare per il Comando bombardie- spetto all'ampio dibattito interna- voi eretici, convertiti, rinnegati, riti- zionale tuttora in corso. Pur parlan- rati e rifluiti — gli epiteti non sono do di armi difensive, Dyson non miei; li mutuo dalla diatriba in corso chiarisce affatto la prima distinzione fra i maggiori elzeviristi nostrani — fondamentale che occorre esplicita- fatevi sotto: qui c'è materiale e con- re, quella tra difesa offensiva e dife- forto per chi si sente innovatore in sa difensiva, secondo l'analisi ormai un mondo di "vetero", per chi non classica proposta da Johan Galtung ne vuol più sapere dei "nonni", so- in Ambiente, sviluppo e attività mi- cialisti o padroni dal cuore tenero litare (Torino 1984). Succede quindi che fossero. Qui c'è conforto per chi che la quinta strategia presa in consi- si vuole scrollare di dosso la storia — derazione, la difesa non nucleare, non l'uso ideologico della storia, si intesa semplicemente come difesa badi, ma la storia tout court. Per ca- per mezzo delle armi convenzionali, rità, ci sia risparmiata la sciagura che non sia sufficientemente ben defini- ha investito i conterranei del Wie- ta, tanto da ricadere nella difesa of- ner, l'aver scoperto un bel giorno fensiva. E questo è ben più grave dal che il loro era "dopotutto un paese momento che Dyson colloca la sua antico con una preziosa eredità che proposta, "Vivi e lascia vivere", a un corre il pericolo di venire completa- livello di offesa superiore alla difesa mente dimenticata". Diavoli di no- stalgici reazionari. non nucleare, sebbene al disotto de- gli altri modelli. Ma prima di giungere a questa conclusione, egli esamina la settima possibilità: la resistenza non violen- ta. Da un lato Dyson ne è affascina- to, ma dall'altro la respinge conside- randola inadeguata, anche se ricono- sce che, in alcuni casi, è stata impie- gata con successo. Le sue argomenta- zioni, tuttavia, sono insoddisfacenti. Anche in questo caso, ignora total- mente i lavori più specifici: dalla amplissima analisi storica e politica di Gene Sharp (La politica dell'azio- ne nonviolenta, Torino 1985) alla TRANCHIDA EDITORI teoria della difesa popolare non vio- lenta elaborata da Theodor Ebert (La 20154 MILANO - CORSO COMO. 5 difesa popolare nonviolenta, Torino 1984). Alfonso Sastre Oltre che insufficiente sul piano LA TAVERNA delle strategie alternative di risolu- FANTASTICA zione del conflitto, l'analisi di Dy- son è inadeguata anche quando esa- mina il processo di formazione del conflitto. Gi attori sociali sono scelti dall'autore in modo da lasciare accu- ratamente in ombra le ragioni più profonde che alimentano il conflitto sociale: le cause di ordine economico e politico, la pressione del complesso militare-industriale-scientifico (che Bernardin de Saint-Pierre non viene mai nominato), la conce- zione cui si ispira il modello di svi- LA CAPANNA luppo occidentale. INDIANA L'effetto complessivo è quello di (studi della natura) un libro ben scritto, accattivante per il suo generico buon senso oppure perché è scritto da uno scienziato shment per le alterne fortune della ri... Dopo il mio arrivo al Comando, no invece i guerrieri. L'approccio se- che "sa come vanno le cose". Pur- vita politica, è ormai lunga e conta dissi: purtroppo vedo che bombar- guito da Dyson è giustamente quel- troppo, come documenta in uno de- nomi illustri: da Oppenheimer, a diamo indiscriminatamente le città, lo di mettete in discussione i concet- gli ultimi numeri la rivista america- Herbert York, a MacNamara, al fol- ma si tratta di un'azione giustifica- ti, potremmo dire i paradigmi, sui na "Science for the people", è pro- to gruppo di ufficiali che hanno da- bile dal punto di vista morale, quali si reggono le sette principali prio da questi scienziati che occorre to vita all'attuale movimento dei perché ci aiuta a vincere la guer- strategie che egli sottopone all'anali- guardarsi; sono stati per troppo tem- "generali per la pace". ra...". Questo processo di giustifica- si. Più stringente ed accurata, ma po a contatto con i centri di potere Anche Dyson appartiene a modo zione procede sino a pronunciare, anche più facile da svolgere, è la cri- per non continuare a veicolarne, tal- suo a questa categoria di pentiti, an- nel 1945, parole di estremo cinismo tica alle tre dottrine militari nucleari volta anche ingenuamente, le ideo- zi lo si potrebbe definire addirittura a commento della strage di Hiroshi- attualmente dominanti: la teoria logie fondamentali. americana della mutua distruzione Edgar Lander un "pacifista pentito". Come egli ma. stesso racconta: "... nel 1938, avem- Ma perché meravigliarsi? Che cosa assicurata, quella sovietica della con- BELA LUGOSI mo la fortuna di trovare un uomo da ci si può aspettare dagli scienziati, troforza e infine la concezione Nato • biografia di una seguire e ammirare, Mahatma Gan- che durante la seconda guerra mon- delle guerre nucleari limitate. Dyson metamorfosi dhi. Lo amavamo per tre motivi. Pri- diale, e ancor più negli anni succes- ne dimostra chiaramente l'infonda- presentazione mo, era contro l'impero. Secondo, sivi, hanno partecipato in prima per- tezza e mette in evidenza le gravi di Gianfranco Manfredi era contro le ricchezze e i privilegi. sona ai momenti più salienti della contraddizioni che esse lasciano del Terzo, il vangelo della resistenza corsa agli armamenti nel ruolo di tutto irrisolte. non violenta che predicava ci dava consiglieri scientifico-militari? Nel L'analisi passa quindi a quelle che speranza. La non-violenza ci apparve descrivere il suo lavoro di scienziato- si dovrebbero chiamare complessiva- come la grande alternativa al circolo militare Dyson è molto reticente, mente strategie propriamente difen- chiuso delle bombe e della morte". sfuggente, soprattutto quando do- sive. Tuttavia, la prima di quelle Ma poi, troppo sbrigativamente, ci vrebbe parlare della famigerata com- prese in esame, che l'autore chiama ripete, pur se con parole meno chia- missione Jason, della quale fece par- "difesa illimitata", non rientra anco- re, quanto già aveva detto nel prece- te insieme ad alcuni dei più noti ra in questa categoria. Essa si fonda dente libro, Turbare l'universo: scienziati americani, con il compito infatti su sistemi d'arma che effica- "All'inizio della guerra credevo fer- di sviluppare nuove idee, utili per cemente l'autore definisce "follie nelle migliori librerie mamente nella fratellanza di tutti l'applicazione militare nel campo di tecniche", ovvero sulla nuova pano- n [INDICE BHDEI LIBRI DELMESEBB

tolo del volume). Seguono poi i Trenta Walter Benjamin quando, Frammenti del periodo ferrarese nelle note su Baudelaire, per rende- L'intelligenza di De Chirico (1916-18), che si presentano come la re il volto di Parigi "capitale del XIX profezia di "un'arte nuova", e gli Prima secolo", si era soffermato a conside- di Francesco Poli scritti teorici del dopoguerra e della rare, accanto alle gallerie e alle espo- stagione di "Valori Plastici" sizioni universali, proprio i panora- GIORGIO DE CHIRICO, II mecca- ger (esiste un carteggio Papini-De (1918-1922), tra cui alcuni notissimi del film mi, tratti caratteristici di una metro- nismo del pensiero. Critica, po- Chirico); infine le letture di autori come Noi metafisici, Zeusi /'esplora- poli in cui il pubblico borghese e i l e mie a, autobiografia come Vico, Campana e anche D'An- tore, Sull'arte metafisica, Il ritorno di Antonella Sbrilli percorsi del suo immaginario stava- 1911-1943, a cura di Maurizio nunzio. al mestiere e quelli dedicati a Boeck- no emergendo come soggetto — at- Fagiolo, Einaudi, Torino 1985, Oltre alle notissime Memorie del- lin e Klinger. Nel periodo del suo ri- tivo e passivo al tempo stesso — del- SILVIA BORDINI, Storia del pano- la produzione d'arte e di spettacolo: ili. 24, pp. 505, Lit. 60.000. la mia vita (Rizzoli, Milano 1962), torno a Parigi e del tempestoso rap- una delle autobiografie d'artista più porto con i surrealisti a partire dal rama. La visione totale nella pit- "(...) i panorami rinviano in antici- interessanti e divertenti di questo se- 1924, De Chirico scrive poco, colla- tura del XIX secolo, Officina po, oltre la fotografia, al film e al Il caso di De Chirico è esemplare colo, e al romanzo Ebdomero, buo- borando saltuariamente con le prin- edizioni, Roma 1984, pp. 349, film sonoro". per quello che riguarda la superficia- na parte degli altri scritti di De Chi- cipali riviste di punta, da "La Revo- Lit. 25.000. Questo libro di Silvia Bordini ri- lità e i pregiudizi che per decenni rico (testi estetico-filosofici, poesie, lution Surrealiste" a "Minotaure", al costruisce l'intera storia dei panora- hanno caratterizzato l'interpretazio- articoli critici, interventi polemici e "Bulletin de l'Effort Moderne", con mi, o meglio, ripercorre una parte ne della sua opera o in chiave surrea- Esistono, nella storia delle imma- programmatici) sono stati pubblicati testi dall'accento lirico e visionario. gini, delle zone di confine, in cui in- delle vicende artistiche dell'Otto- lista, esaltando il periodo metafisico cento europeo attraverso il dispositi- e negando qualsiasi importanza al vo del panorama; fornisce, da un la- resto, oppure seguendo pedissequa- to, tutte le informazioni necessarie mente le direttive impartite dall'ar- per una ricostruzione storica com- tista stesso nella sua automitografia, pleta del fenomeno e, dall'altro, ri- tesa a dare un'immagine assoluta manda di continuo ad altri registri della propria pittura attraverso di analisi, intrecciando la storia del un'operazione destoricizzante e panorama con altre storie: quella ideologicamente indirizzata. Se si della pittura, del pensiero estetico e consulta la pur notevolmente vasta del gusto e quella, infine, delle tec- bibliografia, davvero pochi risultano niche di rappresentazione illusioni- in passato i contributi critici utili a stica. La scelta (che è anche una pro- chiarire il profondo e complesso per- posta di metodo) di non separare il corso pittorico dell'artista. Tra que- panorama da ciò che gli accadeva in- sti si possono ricordare, in particola- torno e si rifletteva in esso, determi- re, il breve saggio di C.L. Raggian- na la struttura stessa del libro, arti- ti, Il primo De Chirico ("Critica colato in tre sezioni fondamentali d'arte", 1949) e quello diJ.T. Soby, che a loro volta si suddividono e Giorgio De Chirico (New York moltiplicano, per rendere conto di 1955, prima edizione 1941), impor- tutte le interferenze e sovrapposizio- tanti anche per aver analizzato le in- ni di campo fluenze della cultura tedesca sulla prima formazione dechirichiana. In Nella prima parte viene ricostruita questi ultimi anni, grazie ad una la nascita inglese del panorama; il grande rivalutazione critica suo diffondersi in Europa; il fissarsi dell'opera di De Chirico in tutti i dei canoni di esposizione e di scelta suoi periodi (senza più operare pre- di soggetti (vedute di città e avveni- giudizialmente divisioni qualitative menti storici); le prime reazioni, tra fra la prima fase metafisica e le suc- cui va ricordata quella di Heinrich cessive), le cose sono radicalmente von Kleist, attratto e allo stesso tem- cambiate. po respinto dalla pretesa oggettività di questo spettacolo. Successo di Notevole è stata la serie delle pubblico e freddezza della critica, grandi mostre corredate da consi- piacere e paura degli effetti illusio- stenti cataloghi: da quella del 1971 nistici sono i poli tra cui si muovono al Palazzo Reale di Milano curata da le reazioni nei confronti del panora- Wieland Schmied a quella sulla pit- ma e, attraverso la considerazione di tura metafisica di Venezia, a cura di questa doppia matrice di effetti, Giuliano Briganti, da quella del l'autrice indica le fonti culturali e fi- 1981 alla Galleria Nazionale d'Arte gurative del panorama in quel mo- Moderna di Roma (a cura di Pia Vi- mento di passaggio e intreccio tra varelli) alle più recenti esposizioni al istanze illuministiche e aperture ro- Museum of Modem Art di New mantiche. York e al Centre Pompidou di Parigi Attraverso l'analisi dei soggetti ri- curate da Maurizio Fagiolo e Jean correnti nei panorami: le vedute del- Clair. A tutto questo si deve aggiun- le metropoli internazionali e di paesi gere l'allestimento del museo docu- esotici (i luoghi del colonialismo) e mentario della metafisica a Ferrara, la commemorazione di avvenimenti coordinato da Maurizio Calvesi. bellici (dalle campagne napoleoni- Numerosi sono anche i saggi e le che alla guerra franco-prussiana), monografie: R. Barilli, De Chirico e l'autrice precisa le connotazioni il recupero del Museo (in Tra presen- ideologiche del panorama, il suo es- za e assenza, Bompiani, Milano sere, oltre che un mezzo di soddisfa- 1974); P. Fossati, La pittura a pro- zione di bisogni indotti dell'imma- gramma, Marsilio, Padova 1973; ginario, anche i primo mezzo di co- Conoscere De Chirico, a cura di I. municazione di massa in senso mo- Far e D. Porzio (Mondadori, Milano derno. Nell'ultima parte del libro, 1979) con contributi di A. Jouffrey, la fase finale della storia dei panora- W. Schmied, M. Fagiolo; la serie di mi è affrontata dall'interno del cir- volumi di M. Fagiolo, con un'analisi e ripubblicati in varie occasioni, ma Nelle pagine scritte dalla metà degli terferiscono fattori diversi e ambigui cuito offerta di immagini e aspetta- rigorosamente filologica dei vari pe- mancava fino ad oggi una raccolta si- anni '30 in poi, spesso fortemente che sottraggono certi fenomeni alla tive del pubblico. Il perfezionarsi riodi dell'opera dechirichiana; P. stematica, debitamente commentata polemiche, "il linguaggio diventa giurisdizione della storia dell'arte in dei meccanismi illusionistici, l'uso Fossati, "Valori Plastici" 1918-22, e cronologicamente articolata in se- una mistura di antica saggezza e di senso stretto e li rendono fonti di in- di congegni prospettici sempre più Einaudi, Torino 1981, dove ampio zioni. E non poteva che essere Mau- capriccio infantile, di ironia gigione- dizi molteplici e polivalenti. È il ca- sofisticati e della stessa fotografia in- spazio è dato all'analisi della posi- rizio Fagiolo, ormai da vari anni de- sca e di narcisismo maniacale", per so, nell'Ottocento, di un fenomeno ducono nel pubblico desideri ulte- zione di De Chirico nell'ambito del- dito in pratica solo più allo studio di citare il commento di Fagiolo, ma ibrido e complesso, nato dall'intera- riori di immagini e di illusione e la scelta dei soggetti si trasforma strut- la rivista. L'ultimo volume pubbli- De Chirico, a dar corpo a questa non mancano mai considerazioni e zione di pittura, tecnica, spettacolo cato in ordine di tempo è di Mauri- turalmente: l'ambizioso obiettivo "silloge di scritti all'insegna della vi- spunti di grande acutezza. e iniziativa economica e conosciuto zio Calvesi, La metafisica schiarita, del panorama diviene la rappresen- sionarietà e della distillata intelli- Per illustrare il volume sono state col nome di panorama. Brevettato (Feltrinelli, Milano 1982) una rac- tazione dello scorrere del tempo. genza", come lui stesso l'ha defini- intenzionalmente scelte immagini nel 1787 da un pittore scozzese, il còlta di testi dedicati alla metafisica ta. già pubblicate in libri di autori suoi Nascono così le camere ottiche, che e ai suoi protagonisti, con specifica panorama era una sorta di dispositi- danno l'impressione del passaggio Si parte con i primi manoscritti amici quali Bontempelli, Barilli, attenzione al problema della prima vo illusionistico che offriva ad un dal giorno alla notte, i moving pa- teorici e poetici del 1911-14, tra cui Eluard, Vitrac, Apollinare, Coc- pubblico pagante la riproduzione, formazione di De Chirico a Firenze. teau. È previsto un secondo volume, noramas, che scorrono dinanzi agli Si tende qui a mettere tra parentesi in particolare le quarantotto pagine esatta fino all'iperrealismo, di un occhi degli spettatori simulando il già di proprietà di Eluard e poi di Pi- che raccoglierà il romanzo Ebdome- luogo o di un evento dipinto su la centralità dell'influenza tedesca ro e altri scritti d'invenzione, come viaggio, i diorami, utilizzati anche sul primo periodo di De Chirico casso, pubblicate parzialmente in un'enorme tela circolare montata in da Daguerre. E in questo momento inglese dal Soby: testi questi di l'incompiuto Un'avventura di M. un apposito edificio, di solito una (quella del periodo monacense), cer- Dudron. che si fa più intricato il dialogo tra cando di ritrovare in Italia e precisa- straordinario interesse e suggestione, rotonda. innovazioni tecnologiche e bisogno mente a Firenze, le radici della poe- utili a comprendere il senso della Diffusi in Europa e in America di immagini. Il desiderio di raffigu- tica metafisica. Secondo Calvesi di prima poetica metafisica e che già per tutto l'Ottocento, i panorami rare il movimento — che aveva per- fondamentale importanza in questo chiaramente indicano quale sia il hanno soddisfatto il bisogno di eva- corso anche la pittura dell'Ottocento senso è lo studio dei trecentisti tosca- "meccanismo del pensiero" dell'ar- sione, informazione e immagini di — e si era stratificato nell'immagi- ni e delle opere del Rinascimento da tista, dove a prevalere è sempre in- un pubblico assai vasto, preparando, nario del pubblico, esplode con for- un lato; dall'altro, in particolare, le nanzitutto l'immagine visuale (co- col loro meccanismo di offerta e do- za nel nuovo mezzo — il cinemato- idee di Papini e le sue aperture verso me lo stesso De Chirico scrive nel te- manda, di aspettative e innovazioni grafo —, lasciando sullo sfondo lo Schopenhauer, Nietzsche e Weinin- sto del 1943, Discorso sul meccani- tecniche, il desiderio del cinema. Se spettacolo del panorama. smo del pensiero, da cui deriva il ti- • ne era accorto già alla fine degli anni illustre etruscologo disse che ad esser priya- "carissimo", che tatanus non sinceri non si sapeva cosa volesse dire è sanscrito tatanah = "cutrettola" e la parola mehl ma un altro ancora così via. (A proposito, qualcuno ve- Sono L'autore^ risponde^ più illustre gli rispose che significava de qui delle mutazioni fonetiche?). o "popolo" o "dodici" o "quindici". Né cambierò la traduzione di certe Alla fine riesco ad enucleare gli ar- iscrizioni su vasellame solo per far stato io gomenti. Sono quattro: piacere a lui che dappertutto vorreb- Lettere etnische 1) P.B.M. si inventa fra etrusco e be frasi funerarie. Che poi gli etruschi di Giulio Bollati sanscrito modificazioni fonetiche e dovessero scrivere cose in armonia di Piero Bernardini Marzolla convenzioni grafiche e non le dimo- col mondo greco, è un'ipotesi sua, stra. 2) P.B.M. presenta traduzioni non dimostrata. Caro direttore, leggo in ritardo la recensione-pe- be che non abbia visto nulla. di testi etruschi che hanno carattere Il terzo argomento (è da illusi cer- Sul numero di gennaio-febbraio (1, staggio di Salvatore Settis al libro di 1985) At\\'Indice Salvatore Settis ha re- Una cosa però ha visto benissimo: letterario, cosa impensabile "per un care un rapporto "uno a uno") è di censito il libro di Piero Bernardini Mar- che il mio è un libro pericoloso. Se principio di funzionalità dell'iscri- una banalità sconcertante. Il Settis, Piero Bernardini L'etrusco. Una lin- zolla: L'Etrusco, una lingua ritrovata. per lui, non so, ma ceno per una zione e per l'analogia col mondo archeologo, avrebbe schernito anche gua ritrovata (Edizione Mondadori). (Mondadori, Milano 1984). scuola che da tempo ha liquidato co- greco". 3) È da poveri illusi credere Schliemann quando con "intatta fi- Poiché Settis chiama in causa me "falsi problemi" le grandi que- di poter stabilire fra l'etrusco e ducia" cercava le mura di Troia. l'editore, colpevole di non aver in- All'inizio del secolo, Hrozny stioni dell'inspiegabilità della lin- un'altra lingua un "rapporto di uno E infine il quarto (copiosamente terpellato a tempo debito degli scoprì che l'hittito era una lingua in- gua e dell'origine degli etruschi. Si a uno", cioè di poter trovare una lin- condito con la falsità che per ane "esperti" che lo avrebbero certamen- doeuropea partendo da due parole, te dissuaso dalla pubblicazione del ezz- e vadar, in cui vide una corri- libro, mi sento in dovere di alzare la spondenza con latino ed-ere (man- mano e confessare: "Sono stato io". giare) e inglese water (acqua). Il Sono stato io, voglio dire, il media- prof. Salvatore Settis gli avrebbe si- tore e il favoreggiatore della pubbli- curamente dato torto dicendogli che cazione. s'inventava modificazioni fonetiche Una polemica ritrovata Leggendo la recensione di Settis, e nemmeno sentiva il bisogno di di- che più o meno fa di Bernardini uno mostrarle. Questa è infatti l'obiezio- di Salvatore Settis di quei matti che credono di aver ne che muove a me, che ho scritto scoperto il moto perpetuo, confesso un libro dove presento una serie im- che mi congratulo con me stesso per pressionante di rapporti fra etrusco e stanno le cose rispetto alle reali conoscenze e non aver interpellato un esperto co- sanscrito, un libro che si chiude con Se mi arrivasse, con la posta di domani, me lui. Ho in verità interpellato un vocabolario che affianca ad ogni allo stato della ricerca. Non sono il solo a pen- un libro dove si sostenga con dovizia di argo- qualcuno, com'era mio dovere, parola etnisca l'equivalente indiano, menti che Giulio Cesare era un principe giap- sarla così: uno studioso ben più competente qualcuno che mi dicesse se il discor- come patis/patis (signore), ponese, certo non invocherei contro l'autore di me, Massimo Pallottino, ha scritto so di Bernardini era al di qua o al di viaialvyaya (lusso), katekril'/katkn (ma in prò di chi?) l'autorità di Svetonio, né tuli' "Unità " del3 marzo che "stupisce che ta- (far male), kania/kartya (fanciulla), là della soglia che separa i discorsi li stravaganze possano trovar credito in sedi ahavisur/aghavisah (serpente) ecc. gli scritti di Momigliano e di Syme; né certo scientifici dalle affabulazioni. E ne ecc. A dire il vero, di questo vocabo- vorrei infliggere a nessuno una recensione, o che dovrebbero considerarsi culturalmente re- ho avuto le più ampie assicurazioni, lario, che comprende più di 300 voci scheda, scritta a puro scherno o divertimento. sponsabili e che qualcuno dei soliti improvvi- non sul merito (che è tutto da discu- ed è una novità assoluta, il Settis ta- Quello delle centomila "scoperte " dell'etru- sati 'scopritori' dell'etrusco compaia fra i tito- tete) ma appunto sulla serietà e affi- dabilità del tentativo. Questo a me ce completamente, così come non sco è un caso particolare, e quasi un genere li di rispettabili case editrici ". come editore (in senso lato) bastava, esamina una sola delle oltre 70 iscri- Infine: non ho mai pensato di "screditare letterario, che annovera troppe fantasiose considerata anche la lunga esperien- zioni che ho tradotto, ignora i com- equazioni (aggiungo a quelle già citate altre l'altissima scuola di Giorgio Pasquali", alla menti linguistici, le spieazioni eti- za e la serietà scientifica e il prestigio quale mi lega, semmai, venerazione e rispet- mologiche delle glosse ecc. Si direb- due: gli Etruschi sono Turchi; gli Etruschi so- delle persone che mi davano quel no l'origine dei popoli slavi). Fuochi di pa- to. Del "tempo passato da allora " scrivevo, parere. glia, che — e vero — non vale la pena di re- scherzando, con riferimento non a Pasquali e Detto di me come editore, dirò di censire. Quello che distingue il libro in que- alla sua scuola, ma solo all'autore del libro in me come lettore. Letta la recensione stione dagli altri è una sola cosa: il fatto di es- questione. Fra chi è stato scolaro di Pasquali, di Settis, io non so nulla del libro PRATICHE sere stato pubblicato, e pubblicizzato, da un credo di sapere ben distinguere un Timpana- di Bernardini. Non so quale sia la te- grande editore. Questa è la ragione per cui ho ro da un Bernardini Marzolla: al contrario, è si dell'autore, non so se abbia tra- dotto iscrizioni etnische e in quale creduto fosse opportuno informarne i lettori identificando l'autore di un tal libro con l'al- numero e come le abbia tradotte, EDITRICE di "Indice": poiché, con le parole di Cases tissima scuola della Normale di quel tempo, non ho letto un solo esempio, un so- nell'avvertenza ai recensori del numero 1, che si giocherebbe a Pasquali un pessimo lo confronto. So soltanto che Settis "quando si vuole statuire un esempio, cioè scherzo. giudica matto l'autore, ma la noti- quando si ritiene un libro molto rappresenta- Non intendo, ed è ovvio, mettere mini- zia, per quanto interessante, non NOVITÀ' tivo per una tendenza deteriore o per lo scadi- mamente in discussione cose che in discussio- esaurisce né la mia curiosità, né il mento degli studi o per la mercificazione del- ne non possono essere, come la statura intel- compito di un giornale che io avevo Jacques Rivière la scienza, si può eccezionalmente alzare la lettuale di Giulio Bollati o la sua straordinaria salutato con sollievo come un gior- nale di "informazione". Io stimo PROUST E FREUD mannaia ". Ciò che rende inusitato e singola- esperienza editoriale. Ma se, come dalla sua rissimo il "caso " Bernardini Marzolla è la pa- molto Settis, leggo i suoi libri e col- Alcuni progressi nello studio lettera risulta, a lui risale la responsabilità laboro con veto piacere quando si tente di credibilità che gli viene dall'etichetta del cuore umano della pubblicazione di un libro (largamente tratta di pubblicarli. Ma la sua re- "Mondadori": su questo fatto di costume ho Introduzione di Mario Lavagetto al di sotto del minimo livello di guardia per censione mi dispiace, mi mette a di- inteso soffermarmi. Quando accade di legge- Una lettura di grande intelligenza me pensabile) come quello in questione, bi- sagio, peggio, mi mette in sospetto. critica condotta sull'analogia tra re (su "Politica ed Economia") che "dopo sognerà pur concludere che (per dirla in san- Se si tratta di un matto, perché dedi- l'opera di Proust e quella di Freud quattrocento anni di assidue e vane ricerche il scrito) quandoque bonus dormitat Homerus. cargli una recensione di ottima fir- pp. 168 L. 13.000 mistero della lingua etnisca e stato svelato da ma? E se gli si dedica una recensio- un oscuro funzionario della Cee, Piero Ber- ne, perché questa recensione si limi- Peter Brooks nardini Marzolla " (e simili cose altrove), vien ta a dire che il libro di Bernardini è L'IMMAGINAZIONE da pensare che qualcuno deve pur dire come tale che non vale la pena di recensir- • lo? MELODRAMMATICA Caro direttore, sorvolo su dettagli HHHHi Ricognizione brillante e puntuale anche spiacevoli (perché, per esem- nel regno dell'estetica melodrammatica pio, dire in forma dubitativa che attraverso le grandi opere narrative del Bernardini è stato uno dei migliori diciannovesimo e del ventesimo secolo pensi al suo slogan ripetuto da tre gua vicina all'etrusco. 4) É assurdo orientalizzante io intenderei "pro- allievi di Giorgio Pasquali, e perché pp. 300 L. 25.000 anni su tutti i giornali in vista della pensare che gli etruschi possano es- dotti indiani") è anch'esso ben mi- screditare quella altissima scuola di- ser venuti dall'India, perché gli au- sero. Il fatto che gli antichi non par- A!A!A! kermesse etnisca del 1985: "L'etru- cendo che da allora, come è ovvio, sco non ha misteri per gli etruscolo- tori antichi dicono che vennero dalla lino di India non può essere addotto dell'acqua è passata sotto i ponti?); TRATTATO gi, che lo conoscono benissimo da Lidia ma non parlano di India. come una prova contro una prove- sorvolo sul fatto che Bernardini non DEL MELODRAMMA un pezzo e lo traducono" (come si Il primo argomento è un'afferma- nienza degli etruschi, in tempi più è uno sconosciuto, come Settis sug- Prefazione di Peter Brooks legge in qualche variante) "per i no- zione gratuita, e già ho dato esempi remoti, da un'area di lingua india- gerisce, ma ha molti testimoni della Pamphlet eroicomico scritto da tre ve decimi". Qualunque studentello di corrispondenze lessicali che il Set- na. sua esistenza e delle sue qualità; mi giovanissimi autori a celebrare fra di etniscologia sa quanto ciò sia lon- tis rifiuta. Le mutazioni fonetiche, Tutti questi poveri argomenti si limito a protestare la mia fede nel ironia ed entusiasmo la nascita del tano dalla verità. quando ci sono, sono provate dalla riducono ad altrettanti "non è possi- suo giornale e a chiedere che venga Melodramma nella Francia del 1817 Ergendosi a paladino di questa loro costanza, e non c'è lingua senza bile pensare che". Perché il Settis restaurata. pp. XX-70 L. 9.500 scuola, il Settis, per distruggere me e convenzioni grafiche. Ma per auto- non prova a demolire una per una le E un vecchio vizio italiano sovrap- il mio lavoro, comincia col ricorrere dispensarsi dal considerare vocabola- voci del mio vocabolario o almeno a porre a un testo un altro testo e a fa- STANLEY KUBRICK a un noto metodo denigratorio: mi rio, traduzioni, tutto, era pur neces- smontare un paio di mie traduzioni re anche della più breve scheda di sario un pretesto dall'aria "scientifi- indicando come invece si dovrebbe Tempo, spazio, storia mette in un mucchio con altri che lettura un saggio critico fondamen- ca". tradune? No, preferisce la tirata au- tale, trascurando quella cosa non se- e mondi possibili hanno sbagliato e coi quali non ho nulla a che fare ed esclama: "Ecco, si Il secondo è un doppio preconcet- toritaria e insolente e non risparmia condaria che è una piana e possibil- A cura di Gian Piero Brunetta assomigliano come gocce d'acqua". to. Anche se il Settis si affanna a far nemmeno l'editore. mente serena descrizione di ciò di pp. 260 (ili.) L. 20.000 E pane con la lancia in resta. Io vado credere il contrario, io ho sempre ri- La spiegazione ce la dà lui stesso: cui si parla. L'Indice è nato, credo, alla ricerca degli argomenti contro il spettato il principio che l'iscrizione avrebbe voluto che il mio lavoro non per contrastare questo vizio, e io vor- Salvatore Veca mio libro. Leggo insolenze: pazien- deve addirsi all'oggetto su cui figu- vedesse mai la luce. rei fiduciosamente richiamarlo ai QUESTIONI za. Leggo villanìe tipo "qui casca ra, e non cambierò certo la mia tra- Un "giudizio preliminare" da suoi stessi principi. l'asino": sospiro. Leggo un pistolot- duzione dell'ormai famosa cutretto- pane di un paio di esperti di quelli Un cordiale augurio di buon lavo- DI GIUSTIZIA to sul "grado di sofisticatezza e pre- la di Volterra sol perché lui vorrebbe che intende lui, e il libro sarebbe ro. su quella statuetta di uccello una de- PP 220 L. 15.000 cisione di linguaggio scientifico" stato "condannato senza rimedio". raggiunto dagli specialisti, e qui in- dica o un necrologio invece di una Sepolto. Distribuzione PDE in tutta Italia vero sorrido perché ripenso al Con- frase poetica, se non mi dimostrerà Il Prof. Settis avrebbe tirato un vegno di Orvieto del 1983, dove un che etrusco supri non è sanscrito su- gran respiro di sollievo. hhbn. 4 rlNDICF pag- 35 ••DEI LIBRI DEL MESE HI

nerali sono divenute acquisizioni La distanza da un approccio stori- Musica della critica stabili nella storia della musica stru- co tradizionale si avverte solo in zo- mentale: "La musica per tastiera del ne marginali; un solo esempio (p. Danza primo Settecento non esprime quasi 423): "l'edizione Czerny (meno ca- di Giorgio Pestelli mai più di un carattere o di uno sta- rica di indicazioni di quanto lo siano to d'animo nell'ambito di ogni sin- le revisioni bachiane dello stesso au- con la D RALPH KIRKPATRICK, Domenico suo fascino è in tutta la parte dedica- golo movimento...; il carattere, una tore, e perciò meno irritante), fece Scarlatti, Eri, Torino 1984, ed. ta alla musica, alle 555 Sonate, alla volta fissato, subisce ben poco svi- da base alle successive raccolte otto- orig. 1953, trad. dall'inglese di loro consistenza manoscritta, alle lo- luppo o alterazione... Negli Esercizi centesche e novecentesche di Scarlat- Mariacarla Martino, pp. 494, Lit. ro vicende, e sopra tutto alla natura di Scarlatti vediamo svilupparsi il ti. Le passo sotto silenzio per favorire maiuscola 50.000. e vitalità di ciascuna Sonata conside- processo grazie al quale una sempre il loro sprofondamento in un oblio rata per se stessa: qui entra in campo più ampia varietà di sfumature viene ben meritato". E perché mai "irri- di Elisa Vaccarino la peculiarità di Kirkpatrick, la sua introdotta nell'espressione di ogni tarsi"? forse che le indicazioni di grande esperienza esecutiva, la sua singolo movimento". Commenti Czerny alle edizioni di Bach e Scar- Il recente vigore dell'editoria mu- reale sensibilità artistica. Non sol- GINO TANI, Storia della danza sicale italiana ha recuperato molti li- analitici diffusi, oppure ridotti latti non sono importanti (per Czer- tanto nel vasto capitolo dedicato all'osso di poche parole, rendono ny naturalmente, non per Bach o dalle origini ai nostri giorni, ed. bri stranieri che avrebbero dovuto sii'Esecuzione delle Sonate di Scar- Leo S. Olschki, Firenze 1984, essere tradotti tanti anni fa; nell'eu- talvolta indimenticabile il profilo di Scarlatti)? e perché comminare latti, o nella fitta appendice analiti- questa o quella Sonata: l'Esercizio pp. 1424, Lit. 245.000. foria degli anniversari e delle buone l'oblio, l'unica punizione che uno ca dedicata all'ornamentazione, ma n. 20 "ricorda le orchestrine delle tirature, gli editori non si sono fatti storico deve ignorare, a quelle rac- scrupolo di presentare al lettore ita- La storia della danza è storia della liano anche libri di modesto interes- gioia, di un sentimento universal- se, oppure un tempo gloriosi e degni mente diffuso, ad ogni latitudine, ormai di un meritato riposo. Tutto dai primordi dell'apparizione ciò per dire che il Domenico Scarlat- dell'uomo sulla terra fino a oggi. ti di Ralph Kirkpatrick non va con- Con questo spirito è ordinata la fuso con questa corrente e rappre- poderosa opera del Tani, decano dei senta la felice eccezione al catalogo 'O penziero critici di danza italiani, che con il la- di manica larga: lo ha publicato la Einaudi e altre poesie di Eduardo voro di tutta una vita dimostra la ric- chezza di fare e di sapere che può es- Eri nella serie dei consueti libri di fi- Un diario in versi 1937-84 che va al cuore ne anno, saldando un debito verso sere dispiegata con passione e com- delle ragioni profonde dell'umano. petenza a proposito della danza, evi- un'opera basilare dedicata ad uno Novità «Gli struzzi», pp. tv-86, L. 7500. tando le secche dell'eccessiva erudi- dei musicisti più geniali di ogni zione e quelle del mero racconto per tempo. Eschilo, L'Orestiade immagini. Esiste una Danza con la Scomparso un anno fa, Ralph Tre grandi ritorni nella traduzione di Pier Paolo Pasolini D maiuscola comune a tutti i popoli Kirkpatrick si era formato a Har- e a tutti i tempi, salvo le differenzia- vard; sui vent'anni, intorno al 1930, Elsa Morante Una grande «interpretazione» pasoliniana in zioni di superfìcie? Si può racconta- scoprì la sua vocazione musicologica chiave civile e antiromantica. Lo scialle andaluso re? In risposta a questi e altri quesiti, alla Nazionale di Parigi, città dove si «Scrittori tradotti da scrittori», pp. tv-181, L. 9000. il primo volume tratta della danza perfezionò nel clavicembalo con la La riscoperta di un libro magico: dodici primitiva, animistica, sacra, estatica, leggendaria Wanda Landowska; al racconti che toccano tutti i temi Bruno Barilli tribale, e delle danze madri: egizia, suo esordio concertistico, a Berlino dell'arte della Morante. Il paese del melodramma indiana, cinese, greca. Segue un ric- nel 1933, entusiasmò l'ambiente «Gli struzzi», pp. 219, L. 14 000. co excursus nelle cerimonie proces- Il Barilli musicologo e viaggiatore: Parigi e musicale tedesco, ritenuto deposita- sionali, nei balli dei tarantati, nelle l'Italia in un gioco di riflessi, assonanze e rio del vero modo di suonare Bach, Lalla Romano, Tetto Murato feste dei folli, nei trionfi della morte con una celebre esecuzione delle Va- contrasti. Continua la riscoperta di un Due coppie di amici, isolate dall'inverno e medioevali fino alle carole, una del- riazioni Goldberg, rimaste per sem- protagonista misconosciuto del '900 italiano. dalla guerra, scoprono l'amore della vita. le forme orchestiche basilari per i pre un suo cavallo di battaglia e poi «Supercoralli», pp. x-281, L. 26 000. successivi sviluppi della danza, alle Uno dei libri più intensi oggetto di una preziosa edizione cri- canzoni a ballo, alle tresche, ai bal- e suggestivi di Lalla Romano. tica. Non è inopportuno ricordare in I racconti di Ise lonchi. A cura di Michele Marra. questa sede i suoi meriti di musico «Nuovi Coralli», pp. 157, L. 12 000. Nell'evo moderno troviamo i pratico, in termini attuali, di grande II «romanzo fatto di poesie» che segna trionfi rinascimentali presso le corti concertista, perché sono una cosa so- Marguerite Duras l'inizio della letteratura giapponese classica. Una diga sul Pacifico italiane che, giustapponendo la bas- la con lo studioso e il saggista; pro- «Supercoralli», pp. XIII-I62, L. 20 000. sa danza nobilmente composta prio all'inizio della seconda guerra Il romanzo d'ambiente indocinese che negli all'alta danza saltata popolare, sa- mondiale Kirkpatrick cominciò a anni '50 Georges Dumézil ranno all'origine delle successive co- raccogliere schede e appunti per una ha rivelato la Duras. Gli dei sovrani degli indoeuropei dificazioni coreografiche. monografia su Domenico Scarlatti, «NuoviCoralli», pp. 310, L. 15 000. I riti, i miti, le idee politico-sociali Nel secondo volume vengono ac- lavoro che lo tenne occupato per un curatamente presentati trattati e quindicennio e che approdò alla in quattro grandi culture: l'India vedica, l'Iran, Roma, la Scandinavia. trattatisti italiani, poiché la danza presente opera, pubblicata la prima colta occidentale si viene codifican- « Paperback », pp. xix-240, L. jo 000. volta a Princeton nel 1953 e poi più do per mano dei nostri grandi culto- volte ristampata. E.T, Salmon ri ed esteti: Domenico da Piacenza, È la classica, solida monografia Li- Antonio Cornazano, Guglielmo fe and Works cara alla tradizione an- II Sannio e i Sanniti Ebreo, Fabrizio Caroso, Baltazarini glosassone. I limiti della prima se- La storia del popolo guerriero che contese a da Belgioioso, Giovan Battista Lulli, zione, dedicata alla vita di Domeni- Roma la supremazia sull'Italia. Salvatore Vigano, Carlo Blasis, Enri- co Scarlatti, sono oggettivi, dovuti ;i», pp. xvn-402, L. 50 000. co Cecchetti, questi ultimi due chia- alla penuria scoraggiante di dati bio- mati come maestri in Russia. grafici e documentari; con quel poco L'odierna mirabile scuola sovietica è che si sa, e si tratta in molti casi di proprio il frutto del magistero italia- elementi acquisiti di prima mano no e di quello francese, che il Tani dallo stesso Kirkpatrick, il libro co- esamina diffusamente nelle sue for- stituisce un itinerario attraverso le me e nei suoi teorici: Arbeau, Mene- città frequentate da Scarlatti, Napo- strier, Rameau, Noverre, capiscuola li, Firenze, Venezia, Roma, Lisbona della danza d'école. e la corte di Spagna. Sono affreschi Grande spazio è riservato anche luminosi, sintesi felici che tengono ovunque parli di Sonate, Kirkpa- colte ottocentesche e novecentesche alla danza spagnola, balcanica, scan- d'occhio un po' tutto, il costume so- trick fa sentire dalla tastiera il suo es- che tante cose possono dire sul gu- dinava e russa, nonché alle tradizio- ciale, lo spettacolo, la vita musicale, sere musicista: la realtà sonora della sto, la cultura dei tempi e dei luoghi ni asiatiche, africane, d'America e la letteratura, l'arte; pur restando la pagina è sempre in primo piano, e si che le hanno prodotte? Ma, appun- d'Australia. direbbe che la distanza rispetto alla to, Scarlatti è la rocca entro cui Kirk- base per la conoscenza biografica di Il terzo volume si occupa, inoltre, patrick è insediato e da cui tiene le Scarlatti, questi capitoli sono tutta- normale carriera musicologica dia al- dei grandi sistemi coreici: classico, via gli unici che mostrino qualche lo scrivere di Kirkpatrick un'incisi- sue lezioni di supremo conoscitore; moderno e mondano, e contiene ruga; le ricerche di storia locale, così vità quanto mai adatta a individuare da qui è riuscito a dare un volto dif- preziose schede riassuntive. Manca- abbondanti in questi ultimi decen- particolari anche minimi ma decisivi ferenziato a gruppi, periodi, singole no, purtroppo, una bibliografia e un ni, ci hanno abituato ad analisi mol- del nostro musicista; quei particolari pagine, laddove prima esisteva una indice analitico, ma l'opera resta di to più irte e composite (e quindi più fantasiosi, o balzani, che fanno di regione mitica, una sola Sonata in fondamentale importanza nel pano- probabili) della realtà musicale e so- Scarlatti un caso unico nel panorama 555 esemplari tutti uguali a se stessi. rama nazionale di studi sull'argo- ciale di un ambiente. Le città di contemporaneo: "Uno dei procedi- Nella prefazione, Ralph Kirkpa- mento. Kirkpatrick sono infinitamente più menti melodici favoriti di Scarlat- trick in memoriam, Roberto Pagano gradevoli alla lettura, ma restano ri- ti... è l'espansione progressiva degli cittadine spagnole con i loro striduli traccia un commosso profilo, parti- costruzioni di un turista d'alta clas- intervalli, tale da far spezzare im- strumenti a fiato, i flauti suonati con colarmente indicativo del carattere se, per il quale l'arte e la cultura so- provvisamente una voce in due. Di esubero di soffio, lo squittire degli rigoroso, intransigente del clavicem- no tutto; scenari davanti ai quali bi- solito una metà resta stazionaria oboi di provincia ed i bassi percussivi balista-musicologo; della sua instan- sognerà far muovere un protagonista mentre l'altra se ne allontana come come grancasse"; e per l'incredibile cabile ricerca sull'autentico fraseg- quanto mai umbratile; quando Scar- un ballerino che misuri lo spazio di euforia inventiva di una Sonata co- gio, sulla vera sonorità scarlattiana. latti è presente nella concretezza dei un teatro allontanandosi dal movi- me l'Esercizio n. 24, che pregnante La traduzione italiana del volume, dati biografici il quadro è avvincen- mento del suo compagno che piroet- definizione è quella suggerita da condotta da Mariacarla Martino (con te, quando è latitante (a volte anche ta su se stesso al centro"; chiunque, Kirkpatrick: "non è più uno stru- l'assistenza tecnica dello stesso Paga- per segmenti cronologici di decenni) anche se alla buona, si sia letto o ri- mento solista: è una folla". Il libro è no), è precisa e di fluida lettura, caso occorre lavorare d'immaginazione letto qualche Sonata di Scarlatti ri- una miniera di osservazioni del ge- rarissimo fra i libri musicali tradotti per agganciare il personaggio allo conoscerà la verità e l'evidenza di nere, una guida indispensabile per in italiano; a p. 149 è solo sfuggito sfondo. quella descrizione. un viaggio attraverso le Sonate scar- un "compositori della regina" che va Dove il libro conserva intatto il Alcune definizioni stilistiche ge- lattiane.. letto "copisti della regina". n 4 riNDICF p^36 • DEI LIBRI DEL MESEBI Libri di Testo È possibile educare gli adulti? di Massimo Negarville

se l'indirizzo sulla busta in modo CARMAN ST. JOHN HUNTER, DA- giati e formano automaticamente la tenze il cui possesso o la cui mancan- gnificativo che dalla ricerca Adult Performance Level (Università di abbastanza chiaro da assicurarne VID HARMAN, Analfabetismo 'popolazione-obiettivo' delle atti- za indicano una condizione di alfa- vità di educazione degli adulti" (p. betismo o analfabetismo. Di qui il Austin, Texas, 1975) risulti con un l'arrivo a destinazione" (p. 32). degli adulti negli Stati Uniti. 33). In sostanza le persone che han- rendiconto preciso delle ricerche e campione "senza equivalenze di Di fronte a questi dati la ricerca di Rapporto alla fondazione Ford, no frequentato la scuola per meno di dei tentativi messi in atto negli Stati redditi, scolarità, occupazione" che: una definizione di alfabetismo e trad. dall'inglese di Esther Di 12 anni hanno, rispetto ai diplomati Uniti in questa direzione: indivi- "presentato un avviso affisso alla cas- analfabetismo più precisa di quella Claudio, Loescher, Torino 1982, di scuola secondaria, meno possibi- duare le capacità necessarie per un sa di un negozio in cui si descriveva convenzionale è urgente, nella con- ed. orig. 1979, pp. 225, Lit. lità di ottenere e mantenere un im- adulto, con la scoperta nel 1977 che il metodo di accettazione degli asse- sapevolezza che la rappresentazione 7.500. dell'alfabetismo come un repertorio fisso di abilità che possono essere va- lutate al di fuori dei loro contesti di La segnalazione di un libro uscito applicazione ha scarsa utilità per le già da tre anni può destare qualche politiche educative. Quindi la defi- perplessità nel lettore. In questo ca- nizione di analfabetismo come inca- so non si vuole tanto segnalare una Un campione della domanda sociale pacità di leggete e scrivere appare novità, quanto invitare a una prima del tutto inadeguata rispetto alla conoscenza e riflessione. Conoscenza scontra, fra gli intervistati, un modo abba- complessità e articolazione delle do- e riflessione che il saggio di Hunter e Livelli di istruzione e bisogni formativi della stanza differenziato di concepire il lavoro, mande che la società mediamente Harman, utilizzabile tra l'altro co- popolazione adulta - Un sondaggio nell'area mentre per ciò che riguarda il desiderio di pone. I criteri per determinare la na- me libro di testo per studenti uni- torinese, Assessorato cultura e istruzione - Re- tura e l'entità del nuovo analfabeti- versitari, permette in modo positiva- gione Piemonte, 1984, pp. 93, s.p. proseguire gli studi si nota una correlazione smo allargato sono individuati dai mente semplice. Conoscenza di dati positiva con il livello di studio raggiunto e nostri autori principalmente in quel- poco noti relativi al livello di scola- E difficile per chi si occupi di educazione con l'età. Per questo e altri motivi i ricercatori lo della competenza, oltre che nel li- rità degli Stati Uniti e ai fenomeni degli adulti e di alfabetizzazione non acco- prospettano il rischio del consolidamento di vello di scolarità. di deprivazione culturale in quel gliere con favore questo sondaggio condotto, un nascente "ghetto giovanile " fondato an- Il criterio della competenza è sta- paese, ma conoscenza anche, negli da un gruppo di docenti delle 150 ore, da di- che su forme diverse di cultura. essenziali termini di fondo, del pro- bilito sulla base di capacità minime pendenti del Centro di orientamento del Co- Preoccupante risulta in media la difficoltà socialmente necessarie, ed anche se blema della "formazione adulta". mune di Torino, e coordinato da M. Negar- di comunicare con intellettuali (medici, inse- intorno alla definizione di queste ca- Questo può essere assai utile oggi pacità minime si discute, un concet- che, anche nel nostro paese, si fa ville e L. Colombari del Centro di documen- gnanti, ecc.), con la burocrazia, di capire il tazione per l'educazione degli adulti. All'ori- linguaggio sindacale o di intendere il lin- to di alfabetismo funzionale, da sot- luogo comune dell'educazione per- toporre a continue verifiche, si di- gine della ricerca sta la sensazione che, ai li- guaggio di libri, giornali, Tv, fenomeno que- manente, della formazione continua mostra necessario ed utile tanto come inevitabile appendice all'esal- velli più bassi di istruzione e in particolare fra sto che anche a livello internazionale viene nell'analisi sociale quanto nella pro- tazione della nuova era microelettro- gli ex-frequentanti i corsi 150 ore, si esprima definito analfabetismo funzionale. posta formativa. Rispetto all'analisi nica. una domanda diffusa di istruzione, non facil- In conclusione, dal sondaggio i ricercatori sociale, poiché aggiorna il quadro Mettere in rapporto formazione e mente accertabile sia per le difficoltà in cui si deducono alcune indicazioni, ossia: la neces- delle capacità e conoscenze possedu- gruppi sociali è la prima necessaria trova il movimento sindacale sia perché l'area sità di un nuovo tipo di alfabetizzazione te e le pone in rapporto alle stratifi- operazione per evitare che l'educa- in cui questa domanda sommersa si verifica è all'interno di un sistema di formazione ricor- cazioni di reddito e di lavoro; rispet- zione adulta sia considerata uno assai più ampia di quella rappresentata dai la- rente molto differenziato per contenuti, ora- to alla proposta formativa, poiché strumento semplice e facile da atti- esclude gli interventi di semplice re- vare, totalmente deducibile dallo voratori occupati. ri, metodi, adattabile alle necessità effettive cupero dei titoli scolastici, aprendo sviluppo scientifico-tecnologico. Se- Con l'obiettivo di verificare l'esistenza di dei fruitori. Tutto ciò implica una volontà una prospettiva di azioni educative gnalare invece le caratteristiche di questa domanda, e di coglierne la natura e le politica da parte dell' autorità pubblica, le cui diversificate, adeguate alla realtà dei reddito, occupazione e scolarità di motivazioni, il docente si trasforma in ricerca- "dichiarazioni, inducono all'ottimismo, soggetti adulti da educare. milioni di individui adulti, proprio tore, un ricercatore peraltro che, per esperien- comportamenti al pessimismo ". Non ci resta quelli che bisognerebbe educare Educazione e stratificazione socia- za diretta, questa realtà la conosce assai bene. che sperare con gli autori della ricerca che "le le, analfabetismo funzionale, diversi permanentemente, rende chiaro che Si tratta di una ricerca abbastanza completa, dichiarazioni (siano) più caute e i comporta- modi di vivere la condizione di neo- l'educazione degli adulti è un pro- compreso il necessario inserimento nel conte- menti più operativi ". analfabetismo, risposte formative getto sociale, politico e culturale di diverse e flessibili incentrate sui sog- cambiamento e di rottura con la ri- sto generale. Ad una breve analisi delle ten- (f.f.) denze della società e del sistema educativo getti sono i capisaldi di questo libro. produzione delle stratificazioni so- Con questi presupposti la formazio- ciali. svolta su dati e conoscenze di carattere nazio- ne adulta viene reimmessa dentro Dice Ralf Dahrendorf in un recen- nale e locale, segue un'informazione sulle l'analisi sociale e si evita di ridurla te articolo: "Se si pensa agli analfa- trasformazioni del mercato del lavoro e infine alla marginale divulgazione di un beti funzionali, cioè a coloro che l'esposizione abbastanza dettagliata dei risul- sottosapere scolastico. Il problema è non leggono nemmeno la 'Bild-Zei- tati della ricerca, condotta su un campione di di azione politica, sorretta da ipotesi tung', che riescono a stento a scara- 700 persone di 5 quartieri di Torino e di tre formative fondate su analisi in pro- bocchiare la propria firma, destina- comuni della cintura, tutti caratterizzati da fondità dell'analfabetismo funzio- tari di messaggi vistosamente televi- forti insediamenti operai. nale di un'area territoriale precisa e sivi e di disco-music assordante la ci- di gruppi sociali specifici. fra deve essere aumentata al 15% Fra i risultati più interessanti ci limitiamo Il libro ci fa giungere a questa (della popolazione tedesca adulta)". a sottolinearne alcuni. In primo luogo si ri- conclusione attraverso un lungo e E le cifre italiane sono, crediamo, sorprendente viaggio dentro alla si- analoghe o, più realisticamente, su- tuazione culturale della popolazione periori. americana. È un viaggio che consi- Il primo problema è dunque piego, di guadagnare e aumentare ì un adulto su cinque non possiede la gni, più di uno su cinque dei sogget- gliamo di fare, magari chiedendosi, quello della popolazione-obiettivo propri guadagni e, in generale, di capacità funzionale necessaria per vi- ti non trasse la conclusione esatta via via che si procede nella lettura, della formazione adulta: "Negli Sta- partecipare pienamente alle funzio- vere adeguatamente nella società dell'avviso (...). Il 14% del campio- quali risultati fornirebbe un lavoro ti Uniti (...) il completamento della ni della vita adulta. americana. Affermazione questa ca- ne, richiesto di riempite un assegno di questo genere nel nostro paese scuola secondaria è divenuto una Anche se questa affermazione è rica di valore, poiché definire l'ade- in una operazione commerciale si- specie di termine di riferimento sorretta da solide basi statistiche, va guatezza o inadeguatezza di un in- mulata, commise un errore così gra- dell'analfabetismo funzionale. Gli indagata più in profondità, va cioè dividuo dipende dai parametri di ve da renderne molto improbabile adulti privi di un diploma di scuola pensato e sperimentato un qualche giudizio definiti a priori. Tuttavia, l'accettazione da parte della banca secondaria sono considerati svantag- strumento di misurazione di compe- pur con tutte le cautele del caso, è si- (...). Il 13% del campione non scris- •

„ LEGGERE NARRATIVA COLLANA DIRETTA DA SALVATORE GUGLIELMINO

V propone testi fondamentali - della narrativa italiana e mira a fornire funzionali strumenti per una lettura che utilizzi con equilibrio gli La coscienza apporti delle più recenti metodologie di lettura. di Zeno Ogni testo proposto è corredato da una serie di ausili volti a dare consapevolezza e spessore all'"operazione lettura" (a scuola e fuori della scuola): una introduzione, O un attento apparato di note a piè di pagina, una rubrica di integrazioni a conclusione di ogni capitolo, una appendice con testimonianze e documenti, un elenco di praticabili ipotesi di lavoro. La collana comprende un manuale/antologia (H. Grosser Narrativa) che ne costituisce quasi una introduzione teorica. Libri dì Testo Stranieri in Italia. Materiali di lavoro di Carlo Bazzanella DEMETRIO DUCCIO (a cura di), Si ricerca giustamente la fisiono- coltà a livello individuale e familia- tane terza, a cura di M. Brambilla "si è reso necessario adottare una Immigrazione straniera e inter- mia di questa nuova realtà (pane re. Si incrociano così varie — forse e G. Favaro e parte quarta, a cura di metodologia d'indagine che tenesse venti formativi. Bisogni, pro- prima, a cura di M. Brambilla e par- troppe — tematiche, relative sia alle D. Demetrio) ci si lascia prendere un conto della frammentarietà e della grammazione locale, esperienze, te seconda, a cura di D. Demetrio), società di partenza che alla nostra: po' la mano dalla complessità e va- parzialità delle singole fonti" (p. Angeli, Milano 1984, pp. 235, riferendosi anche alla condizione mancanza di strutture, problema rietà delle situazioni e rimane preva- 106). In effetti le pagine relative ai Lit. 17.000 giuridica e alle proposte di legge per della devianza, analfabetismo, iden- lente l'individuazione dei bisogni dati della rilevazione (rispetto a ca- regolamentarla, sottolineando la si- tità culturale, ecc. formativi su quelli linguistici. Gli ratteristiche della migrazione, con- tuazione particolare delle donne, i Là dove si affronta più esplicita- autori affermano che si tratta di una dizioni di vita, bisogni linguistici, "Mamma mia dammi cento lire, problemi dei minori e le varie diffi- che in America voglio andar" si can- mente la problematica linguistica "ricerca preliminare" (p. 105) e che dati di atteggiamento, dati di opi- tava una volta, ma non si canta più: nione) dei vari gruppi etnici (arabo- sia per l'inflazione e l'attuale corsa foni, eritrei, filippini, latino-ameri- al rialzo del dollaro, sia e soprattutto cani, salvadoregni, singalesi, somali) sono interessanti ma non sempre ri- perché è da tempo finita la fase del gorose. I dati dell'inchiesta (forse in processo migratorio massiccio quanto considerati "puramente in- dall'Italia, che è diventata anzi a Quanti abbandonano la scuola dicativi", p. 164) non vengono però partire circa dagli anni '70 — con XVIII rapporto / 1984 sulla situazione sociale mulazione, che su 100 iscritti alla prima me- approfonditi da Banfi, che intende un'inversione di tendenza che ha del paese predisposto dal Censis col patroci- dia soltanto 87 raggiungano la licenza e 36 un verificare la comprensione/produ- trovato tutti impreparati — méta nio del Cnel, Angeli, Milano 1984. pp. 590, zione di testi di "parlato informale", dell'immigrazione straniera, tanto diploma. È probabile che, se la simulazione Lit. 35.000 potesse essere proseguita fino al livello uni- "parlato sorvegliato", "italiano set- che oggi si parla di una cifra attorno toriale". Dispiace così che non ven- alle 700-800 mila unità. versitario, si troverebbe che meno di 10 arri- Il volume del 1984 dedica la consueta at- gano forniti testi esemplari, che non La componente europea e norda- vano alla laurea. La conseguenza è il basso si parli di fossilizzazione, di sempli- tenzione (115 paginej al sistema formativo. mericana, che secondo i dati del mi- grado di qualificazione che caratterizza la ficazione o di pidginizzazione o di nistero degli Interni era oltre la L'interpretazione complessiva dei dati sottoli- quota maggiore delle forze di lavoro (occupa- altri fenomeni linguistici che pote- metà, nel 1981, costituita prevalen- nea due linee di tendenza, che vengono se- te e in cerca di occupazione): su 22 milioni e vano risaltare dalla lettura dei testi. temente da tecnici e professionisti, gnalate entrambe tra gli aspetti emergenti: 982 mila unità (dato del 1983) i soggetti sen- La quarta parte si rifa a vari modelli non viene presa in considerazione in una ripresa della tensione e dell'interesse so- za licenza media sono ancora 9 milioni e 493 (si citano Noblitt, Wilkins, Roulet, questo volume, che si propone inve- ciale per la scuola, mentre perdura (e ne sono mila, pari al 41,3% del totale. La quota ten- Richterich, Munby), alla ricerca di ce un intervento formativo nei con- una "teoria formativa per lo svilup- consapevoli anche le famiglie) la mancanza di de a calare soprattutto tra gli occupati (o per fronti degli immigrati provenienti collegamento tra scuola e mondo produttivo. po linguistico e comunicativo" (p. da paesi in via di sviluppo, con per- espulsione della forza lavoro a qualificazione 175). All'interno di un processo che nell'insieme, messi di soggiorno scaduti o irrego- più bassa o per naturale uscita delle compo- lari, inseriti in modo precario nel se si considera il periodo 1971-81, appare di nenti più anziane) e meno invece tra le perso- Più concreti gli ultimi interventi, entrambi a cura di G. Favaro, basati terziario con salari bassi e orari di la- crescita generalizzata dei livelli di istruzione ne in cerca di occupazione : qui, nella fascia di voro prolungati, per lo più privi di formale, risulta sempre assai alta la dispersio- su metodo funzionale/nozionale età dei 14-29 anni, sono 213 mila nel 1983 i adottato dagli esperti del Conseil de abitazione fissa, in una situazione ne scolastica: per esempio, i ragazzi che esco- soggetti senza titolo, pari al 12,3% del totale l'Europe e rivolto, il primo ad un cioè di estrema ricattabilità e debo- no dalla scuola media senza conseguire la li- di 1 milione e 735 mila (erano 191 mila nel gruppo eritreo, il secondo ad adulti lezza sociale. Le cause di questo fe- cenza sono oltre 120.000 ogni anno e tendo- 1980, pari al 14,7% del totale di 1 milione e stranieri inseriti nei corsi di alfabe- nomeno di ampia portata non ven- no ad aumentare (quasi 130.000 nel 1982); tizzazione delle 150 ore. gono approfondite a livello econo- 297 mila) e sono inoltre 865 mila i soggetti nel primo anno di scuola media (il più seletti- Vengono presentati alcuni inte- mico e politico, ma ci si concentra forniti della sola licenza di scuola media, pari vo) gli abbandoni hanno toccato nel 1981-82 ressanti "modelli di unità di comu- invece sugli aspetti "formativi": "Il al 49,9% del totale (erano 598 mila, pari al nicazione", strutturati in "situazio- problema dei lavoratori stranieri che il 4,4%. 46,2%, nel 1980). Il dato conferma che la li- ne chiave, sotto-obiettivi, lessico di giungono in Italia sempre più nu- Il fenomeno, che evidentemente non può cenza media è il livello di qualificazione mi- essere corretto soltanto con un intervento in- base, esercitazioni, sussidi didatti- merosi è a nostro parere un proble- nima necessaria, ma in molti casi non suffi- ci". Anche qui però i risultati — di- terno alla scuola ma richiama alla necessità di ma soprattutto denso di implicazio- ciente, per entrare in una realtà lavorativa: chiarati positivi in entrambe le espe- ni educative" (p. 15). un 'azione che investa il territorio e gli am • tant'è vero che "negli ultimi anni i giovani rienze — non vengono prodotti in In questa luce si delinea un'Ipote- bienti di provenienza, si concentra soprattut- con licenza media senza lavoro crescono di nessun modo e non si riescono a va- si per una teoria dei bisogni socio- to in alcune aree geografiche: la situazione è quasi centomila unità l'anno " (p. 203). lutare completamente le proposte educativi nell'immigrazione (Intro- più grave nelle isole e nelle regioni meridio- (l.d.f.) (tra l'altro, a "seguenti ricorrenze duzione, a cura di D. Demetrio), nali, dove il tasso di abbandono, nel d'errore", p. 206, non segue nulla). mirata sull'"accoglimento" della TI 1981-82, supera di circa quattro volte quello Rimane l'impressione di fondo di manodopera. Occorre tener presente un lavoro che avrebbe potuto andare questa prospettiva educativa per se- dell'Italia centrale e settentrionale. Recente- mente è tornato a salire, e in misura consi- oltre al "primo tentativo di sintesi" guire il filo conduttore del libro, (p. 9), coordinando meglio i contri- stente, il tasso di passaggio dalla scuola media composto di più contributi, non buti, focalizzando di più certi con- sempre perfettamente integrati e alla secondaria superiore (79,7% nel cetti, integrando meglio indicazioni coordinati l'un l'altro, ma unificati 1983-84): e tuttavia il sistema scolastico con- teoriche e spunti concreti, fornendo dalla comune attività di ricerca, con- tinua a essere fortemente segnato dalla preco- del materiale di documentazione su sulenza sociale, formazione, condot- cità delle uscite dei giovani in direzione del cui l'analisi sociolinguistica e lingui- ta nell'arco di un triennio in colla- mercato del lavoro. Si è calcolato, in una si- stica potessero precisarsi. borazione con il Cesil (Centro Soli- darietà Internazionale Lavoratori) di Milano. • ducibile (Erlicher) al loro ingabbia- betizzazione funzionale alle "azioni mento in corsi tendenti al recupero collettive di formazione" sperimen- Progetti per le 150 ore puro e semplice dell'obbligo, a cui il tate soprattutto in Francia da B. Ministero dopo la legge 270 sembra Schwartz, ecc.), diventa essenziale la mirare. Il loro rilancio sul piano possibilità di confrontare e di valuta- di Ludovico Albert qualitativo viene individuato, in nu- re i risultati. Non si tratta natural- merosi interventi, in una struttura mente di costituire una specie di tri- F. Di IORIO, (a cura di) Criteri e scuola statale, si sappia collegare con capace di riallacciare il rapporto con bunale, davanti a cui portare i diver- strumenti di valutazione le molteplici esperienze che in que- la domanda sociale. In quest'ultima si progetti perché siano valutati. nell'educazione degli adulti. sto campo sono realizzate dalle più si esprimono richieste varie, diffe- Certamente, però, nel momento in (Interventi di Balduzzi, Buccia- varie agenzie formative: enti locali, renziate non solo secondo le condi- cui da più parti si rimette in discus- relli, Charnley, Demetrio, Erli- industrie, associazioni volontarie, zioni sociali e lavorative, ma secondo sione la possibilità stessa di acquisire ecc. le caratteristiche generazionali e di risultati stabili nell'educazione degli cher, Federighi, Gelpi, Lichtner, Sono gli stessi rapidi sviluppi del- sesso, gli interessi personali e cultu- adulti, specialmente rispetto agli Lluch, Monasta, Montedoro, la tecnologia e della cultura infor- rali; bisogna dunque costruire su strati sociali emarginati, un lavoro di Morgagni, Orefice, Verdi Vi- matica a imporre una ridiscussione misura gli interventi formativi e in- ricerca sui criteri di valutazione di- ghetti, Visalberghi), I Quaderni del concetto di educazione degli tegrarli con quelli degli altri referen- venta indispensabile. L'ampia inda- di Villa Falconieri n. 5, distribui- adulti. A una concezione assisten- ti istituzionali presenti sul territorio. gine, impostata a partire dal conve- to da La Nuova Italia, Firenze, ziale, che si propone il recupero del- Il problema dell'educazione perma- gno del Cede (gennaio 1984), che pp. 160, Lit. 15.000. le conoscenze da parte di chi non ha nente, proprio per la sua estrema ar- coinvolge insieme con parecchi pro- potuto acquisirle a tempo debito, si cazione permanente all'Unesco), di ticolazione, riguarda quindi, oltre al getti italiani alcune delle più signifi- A dodici anni dall'istituzione dei tende ora a sostituire un'impostazio- tenere presente il nesso che deve le- piano istituzionale organizzativo, cative esperienze europee, sembra corsi delle 150 ore il Cede di Frascati ne che sottolinea la necessità per gare il settore formale con quello anche quello della qualità educativa indicare una interessante prospettiva ripropone con questo quaderno il l'adulto di una formazione perma- non formale dell'istruzione, interno e dei metodi didattici, che dovreb- di lavoro. Speriamo che il Ministero problema di una razionalizzazione e nente in tutto l'arco della vita, come ed esterno al sistema scolastico. La bero garantire una continuità di la lasci proseguire. di una ridefinizione del sistema capacità di comprendere il nuovo crisi di identità vissuta dalle 150 ore, esperienza tra settore formale e non dell'educazione degli adulti che, che nasce ogni giorno (Visalberghi). dopo il venir meno della tutela sin- formale (Lichtner). La rubrica "I libri di testo" è a senza rinunciare ai punti fermi ela- Di qui l'esigenza, affermata in nu- dacale e delle ipotesi di "egemonia In presenza di diverse teorie e pro- cura di Lidia De Federicis. borati nella sperimentazione della merosi interventi (Di Iorio e soprat- alternativa", è in larga misura ricon- poste educative (dai metodi di alfa- N.4 Pag- 38j Libri per bambini Giocattoli da leggere di Donatella Ziliotto stratore e scrittore amato-odiato An- si vede, niente che sappia di stantio: attraverso quella sulla televisione, fi- ricordo - Nuove Edizioni Romane). Il cielo, il giorno e la notte, Sto- "Ho lavorato bene con Piumini per tonio Rubino. Ora che il liberty ri- il libro continuerà a far serpeggiare no ai videogames. Tuttavia questa è tra le infanzie di oggi, come fra ria di un foglio di carta, Il riso, una tendenza che contagia oggi lo un'affinità poetica", dice Mariniello toma, che certa grafica esasperata e un piccolo grande chicco, Cioc- "ma siccome l'affinità maggiore ri- ossessiva fino a diventare irritante è quelle di ieri, delle inquietudini sti- stesso scrittore. E ne abbiamo avuto molanti e creative. colato, tè e caffè, Latte, il primo un esempio negli ultimi libri di Pi- tengo di averla con me stesso, ho de- quanto mai attuale, vediamo ritor- nutrimento, La patata, un tesoro nin Carpi che in 11 sentiero segreto ciso di create da me storia e immagi- nare Rubino — del cui ricordo forse sottoterra, collana Un libro per ha scritto un racconto quasi in fun- ni". la generazione dei cinquantenni avrebbe voluto disfarsi, perché lega- sapere, EL, Trieste 1985, pp. 40, zione delle immagini — peraltro di Nasce così Otto Perotto, che si to a tempi malefici, così come nelle Lit. 5.500. sua stessa mano e recentemente può chiamare un libro "sul tema"

Ci fu un anno alla Fiera del Libro ROBERTO PIUMINI, Le tre pentole di Bologna in cui i vari stands appar- di Anghiari, illustrazioni di Nel- vero improvvisamente simili; nei la Bosnia, EL, Trieste 1985, pp. primi tempi, a passare da un padi- Fine dell'infanzia 120, Lit. 7.500. glione all'altro, pareva veramente di girare il mondo: raffinatissimi i dise- Per contro, la nuova valanga di parascola- gni inglesi, pallidi e decadenti quelli Il manifesto della 22" Piera del Libro per La novità che certi scrittoti rappre- stici ha paradossalmente bloccato la produ- francesi, surreali e fantastici quelli ragazzi di Bologna rappresenta un Icaro dalle sentano per il pubblico infantile è nordici. Poi la crisi dei costi costrinse ali ripiegate, "pronto a spiccare il volo ", dico- zione dei nuovi scrittori, (e tanto più va valu- qualcosa di molto palpabile, dipen- gli editori a ricorrere alle coedizioni, no gli organizzatori. O arreso? Le tendenze tato il coraggio delle piccole case editrici che de spesso da un'invenzione, dalla ri- dove però il tema ispiratore rimane- della mostra denotano infatti aspetti ambi- insistono nel loro lancio) per rifugiarsi in zo- velazione della loro vicinanza emoti- va, dalla capacità di far "svoltare va del paese guida, mentre le altre gui, che possono venir interpretati come svi- ne sicure: classici annotati, sfruttamento di l'angolo" ai bambini, scoprendo nazioni si limitavano a tradurre i te- luppo o come impoverimento: non tanto nel centenari (Grimm, Manzoni), valorizzazione sti. L'impressione di appiattimento dell'"Anno di " (l'85 e l'Anno degli Etruschi mondi nuovi o un nuovo taglio di confronto fra il libro e il computer, cui sono pensiero. risultava perciò immediata e da que- e l'Anno della Musica, da cui una fioritura di stati dedicati un padiglione e una mostra-se- Il fenomeno Roberto Piumini, ste fusioni non si generava alcun ar- formule, anche a fumetti), esaltazione di te- ricchimento. minario-convegno; non si ha più "paura del che dal '78 ha pubblicato oltre tren- mi televisivi (Cuore, Cristoforo Colombo, Ora Gallimard ha invece appron- bambino tecnologico " come in un primo mo- ta libri, è tutto questo — data la tato una minienciclopedia tascabile mento, e si è raggiunta la consapevolezza di Quo Vadis?), ricorso ad autori per adulti e al- molteplicità delle sue opere, cui si per bambini lavorando a stretto con- un affrancamento del computer al libro, non le loro infanzie, e poi storia, mitologia, rilan- aggiungono attività scolastiche, la- tatto con una casa editrice di Trieste, di una sostituzione ("Numerosi sono oggi gli cio di vecchi illustratori (Sto, Rubino). boratori presso comuni, libretti la Editoriale Libraria. I due editori si editori, anche italiani, che producono già Solo qualche casa americana ha pensato di d'opera, testi di canzoni, soggetti ci- nematografici — ma la vera novità è sono incontrati regolarmente, hanno software. Del resto il video-disco-laser ha dedicare delle monografie a temi di cronaca, un'altra ancora: l'aver ridato gusto e scelto insieme testi, disegni e moda- ai miti degli adolescenti; per il resto sembra molti pregi: e inalterabile, miniaturizzato e interesse ai bambini per un linguag- lità di scrittura (che trasmette nozio- contiene una enorme quantità di informazio- che tra la primissima infanzia e la scuola, la ni in forma narrativa), e hanno preso gio che più poetico, difficile, ricerca- ni " dice il professor Mauro Laeng). narrativa "libera " (tranne qualche eccezione: insieme persino la decisione di co- to non potrebbe essere. Pinin Carpi, Marcello Argilli, Bianca Pitzor- struire delle nuove macchine tipo- Il confronto è piuttosto tra libro e libro, I suoi interventi alle Tavole Ro- grafiche che rendessero con chiarez- tra quel che era fino a poco tempo fa e quel no, Roberto Piumini) non trovi più posto. tonde sono in rima, e il mestiere più za queste immagini "al minuscolo". che va diventando: il testo tende ad assotti- Anche ipremi assegnati sono indicativi di prosaico che svolge per vivere — co- Il risultato sono 128 titoli già gliarsi e a nascondersi nell'illustrazione, a di- questo processo: i "Critici in erba" (giuria me un altro lavorerebbe in banca o in un colorificio per navi — è di tra- pronti che usciranno mensilmente, e ventare gioco o enigma: l'immagine, la tridi- composta da alunni della scuola elementare) durre scipiti testi originali tipo che risentono dell'apporto delle due mensionalità, l'oggetto, la "fuoriuscita" del ha premiato il catalano Sol solet, versiòn li- personalità nazionali, nonostante i bre, sensorial, còsmica y literaria tratta dallo "Holly Hobbie" in filastrocche ama- personaggio in forma di bambola o di gadget bili e sottili. Inoltre affronta gli in- disegni dei primi sei volumetti siano spettacolo corrispondente, splendida cosa che prendono il sopravvento. Ma a ben osservare contri con maestre tradizionali e con tutti francesi. Nei successivi apparirà libro non è. Il Premio Grafico per la Gio- l'opera di illustratori italiani, tra i il fenomeno, non è il libro che è mutato, bambini spenti non abbandonando ventù e andato a Kit Williams, l'autore di primi Roberto Innocenti che finora, bensì il pubblico: la fine dell'infanzia si è an- mai il suo cipiglio e rifiutando qual- vistosi rifiutare in Italia i suoi prezio- data sempre più anticipando — per lo meno Masquerade, che ora propone un indovinello siasi vezzo per ingraziarseli o per si acquarelli, è stato costretto a stam- questa è la decisione dei produttori di consu- da risolvere sul tema di un sogno simbolico semplificare il suo linguaggio. E non pare all'estero la sua Rose Bianche, mo che hanno eliminato in certi campi, come fissato dalle immagini. Quasi che al libro or- solo le maestre tradizionali lo seguo- un libro sui bambini di Treblinka. alla televisione, lo spazio riservato ai bambini mai si richieda una forza propulsiva verso al- no a frotte (il bel parlare di cui forse non distinguono le sfumature le ha L'immagine che, intrecciata col perché, "tanto, vedono ormai di tutto ". Ri- tre mete che non sia la lettura. testo, chiarisce e rallegra notizie (d.z.) del resto sempre affascinate), ma i mane solo un 'età inalterabile o quasi, quella bambini spenti si ravvivano e inspie- scientifiche, era già stata adottata in della primissima infanzia, e su di essa si è get- tal senso da Mursia, in 11 signor Noè gabilmente ripetono i suoi versi più tata l'editoria di quest'anno: mai si sono no- di La Bella-Schiavocampo, che que- complessi, le parole più inusuali. st'anno presenta Da quando Pitone. tate tante invenzioni, libri profumati, "tatti- Piumini inventa parole, potrebbe Ma si tratta ancora di albi, mentre li" per neonati, da immergere nella vasca da essere questo il segreto della sua no- questa è veramente una prima enci- bagno, da comporre, tirare, minimensili, en- vità, ma non lo fa alla maniera di clopedia per piccolissimi, che unisce ciclopedie monografiche per balbettanti. Rodati, che tramutava quest'inven- all'informazione e alle immagini il zione in gioco, in combinazioni en- calore di un racconto. tusiasmanti; le invenzioni di Piumi- ni sono "colte", barocche, in fondo non giocose, così il mistero della sua dell'illustrazione: esso risulta infatti vignette su "Il Cotriete dei Piccoli" esposte alla galleria Gian Ferrari di comunicativa rimane. da un'invenzione curiosa e probabil- Pierino cercava sempre invano di di- Milano — ma per dimostrarci quan- Ecco un passo all'inizio del suo ul- mente indovinata come stimolo per i sfarsi dell'odiato burattino. to esse possano contenere in sé la timo libro, più che mai ricco nel lin- bambini, secondo la quale ogni di- Molti artisti di oggi ne hanno a narrazione, la lettura estetica, la guaggio e in certo qual modo tradi- segno, sempre con gli stessi perso- suo tempo subito il fascino ambi- creatività più libera. zionale nel tema, una favola me- CECCO MARINIELLO, Otto Perot- naggi — un signore attempato, una guo, come dichiara Fellini in un'in- Si verificano però anche casi dioevale dai molti echi: "Sicché, ragazza, un giovanotto e un coniglio tervista a Paola Pallottino a proposi- to, Nuove Edizioni Romane, Ro- ali'incontrario, in cui illustratori o all'ora cupa, passava Satantan su — dà origine ai successivi capitoletti to di Giulietta degli spiriti: "film li- ma 1985, Lit. 8.000. pubblicitari decidono di "far uscire Anghiari strascicando le alacce nere di quattro storie, ossia a quattro in- berty-floreale, dove tutti gli oggetti dall'immagine" un racconto. E acca- e taglienti sul molle dei campi (tan- terpretazioni diverse della figura. A esprimono una certa visione nevroti- Ci si è lamentati in varie occasioni duto a Cecco Mariniello, già noto to da ararli fuori stagione, perché era seconda del carattere del lettore in- ca della realtà soggettivata». E tali che il visivo finisca per prevalere sul- come l'ironico e lirico illustratore dei primavera): ed ecco che ciampicava fatti, l'immagine suggerirà contesti infatti sono gli oggetti di Rubino, la lettura, dalla vecchia diatriba mal racconti e delle poesie di Roberto sinistro per la via dritta, e svoltò per avventurosi, scientifici, svagati o ma anche i suoi personaggi-pupazzi, impostata a proposito dei fumetti, Piumini (Storie dell'orizzonte, lo mi suo gusto verso il piazzolo ventoso, e semplicemente rifletterà il punto di di un tirolese malsano, illuminati da così vide sul banco del pentolaio luc- vista del coniglio: una sorta di test, una luce gelida che non dà ombre. cicare quelle tre pentole alla luna insomma, con inizio e fine comuni. Detto ciò, il libro Tic e Tac, nella che va e viene: luccicare come dia- sua fissità di universo popolato di manti cotti in porpora e brodo pepe- giocattoli meccanici, non risulta da- rino". tato, anzi di una stregonesca giovi- nezza: lo scambio fra umano e artifi- In un'ubriacatura di poesia e di ciale s'inserisce perfettamente suono, un labirinto armonico nel nell'odierno mondo dei robots e quale i bambini si perdono: è forse ANTONIO RUBINO, Tic e Tac, ov- della fantascienza. La storia è incen- qui che li conduce il nostro nuovo verossia l'orologio di Pampalo- trata su una rivolta di giocattoli che pifferaio, che per vincere un'era di na, Giunti-Marzocco, Firenze decidono di servirsi dei bambini co- ignoranza e di pianezza ha scelto, 1984, pp. 192, Lit. 15.000. me loro giochi, e che risultano molto per attrarre, una reinvenzione del più vitali dei bambini stessi di Rubi- colto, del manierato, del compiaciu- to discorrere. Un libro nuovo può essere anche no, di solito pericolosamente simili a un ricupero, come quello dell'illu- bambole dai pomelli rubizzi. Come mmm- 4 HNDICFpag 39 ••••••••••• •••EL LIBRI DEL UESEH Guerra e modernità

MASSIMO MORI, La ragione delle ETTORE PASSERIN D'ENTREVES, cennio 1950-60 (il più ampio è l'im- i frutti del lavoro di un gruppo di ri- armi, II Saggiatore, Milano THOMAS HOBBES, Introduzione Guerra e riforme. La Prussia e il portante introduzione all'antologia cerca della Università Cattolica, ed il 1984, pp. 307, Lit. 30.000. problema nazionale tedesco pri- del Canzoniere di Saba, pubblicata bel libro di F. Battistelli, Armi: nuo- a "La guerra del Peloponneso" di ma del 1948, Il Mulino, Bologna da Einaudi nel 1963). Li collega una vo modello di sviluppo? L'industria Tucidide, a cura di Gianfranco Il volume illustra quella radicale 1985, pp. 91, Lit. 10.000. continuità di metodo e interessi che militare in Italia, presso Einaudi. Un Borrelli, Bibliopolis, Napoli modificazione nella concezione del- il titolo della raccolta vuol mettere posto a parte spetta allo studio eco- 1984, pp. 77, Lit. 10.000. la guerra consumatasi nel passaggio in evidenza e, in qualche misura, at- È un saggio sulla Prussia, sulla nometrico di Wassily Leontief e Faye dal '700 all'800, intrecciando con tualizzare. Muscetta tende a rico- guerra e sulla modernizzazione Duchin. Leontief, premio Nobel per È significativo che la prima opera grande efficacia la storia del pensiero struire contesti storici, situazioni e mancata. In esso si mostra come, per l'economia, deve la propria noto- a stampa di Hobbes di cui si abbia filosofico con la storia politica e la vicende personali e culturali; poco molti versi, le uniche spinte riforma- rietà all'analisi input-output, cioè notizia sia proprio la traduzione de storia sociale della guerra. O, se si indulgente verso gli esperimenti trici all'interno della rigida struttura all'indagine della struttura delle re- La guerra del Peloponneso di Tuci- preferisce, mostrando quella profon- d'avanguardia, esercita invece vo- politica e sociale prussiana si siano lazioni di produzione e circolazione dide. La guerra ha infatti un ruolo da trasformazione del giudizio filo- lentieri la sua attenzione anche su fi- prodotte all'inizio del XIX secolo tra i diversi settori di cui è composto decisivo nella filosofia politica hob- sofico sulla guerra che contrappone gure marginali e testi minori, là do- sull'onda della sfida napoleonica e ogni sistema economico. Mediante besiana: essa non solo rappresenta illuminismo e romanticismo e che ve le tematiche civili emergano con delle esigenze militari di innovazio- questa strumentazione analitica l'esempio più vicino alla sua conce- vede, come spartiacque, il periodo evidenza, e apprezza il lavoro sulle ne e di razionalizzazione. Fu allora Leontief ha negli ultimi anni studia- zione dello "stato di natura", ma co- delle grandi rivoluzioni politiche parole quando esso mostri "concreti che si affermò il primo, sia pur limi- to i problemi delle economie in via stituisce anche, per molti versi, il (americana e francese) e l'irrompere rapporti con la realtà, con l'univer- tato, gruppo di riformatori, di cui di sviluppo (Il futuro dell'economia luogo di osservazione privilegiato dell'idea di nazione. La guerra, af- sale umano che uno scrittore è riusci- von Clausewitz fu uno dei principali mondiale, del 1977, tradotto nella per la definizione della sua antropo- ferma Mori, era apparsa "del tutto to a sentire, vedere, pensare, rappre- esponenti e la cui attività innovativa stessa collana), la relazione tra pro- logia fondata su timore e insicurez- incompatibile con il programma cul- sentare". Scelte e giudizi, coerenti a si espresse, pur tra le enormi diffi- duzione di armi e crescita economi- za. Ma nell'Epistola dedicatoria, turale, politico ed economico dell'Il- distanza d'anni, finiscono quindi coltà opposte dal vecchio ceto aristo- ca, l'effetto sull'occupazione delle nelle brevi pagine rivolte Ai lettori luminismo"; da Condorcet a Voltai- per delincare quasi il percorso auto- cratico, nell'ambito di una riflessio- recenti innovazioni tecnologiche. (lucida sintesi dei crucci di ogni tra- re, da Diderot a Montesquieu essa biografico di uno studioso di lettera- ne sulla guerra moderna e sul terre- Nel libro con la Duchin, gli autori, duttore) e nel saggio Della vita e era stata non solo condannata, ma tura che ci tiene a dichiarare "non no della fondazione di un moderno coniugando rigore teorico e passione della storia di Tucidide, nei brani ne era stata preconizzata l'estinzione sono un letterato puro" e resta fede- esercito nazionale. Con il trionfo politica, sviluppano diversi scenari: cioè che costituiscono l'agile volu- tra i popoli civili. Il '700 era stato il le a un'idea di poesia incentrata sui della Restaurazione — il volume be- proiettano dapprima al 2000 le ten- metto, non è solo — e non tanto — secolo dei grandi progetti di "pace valori etici: la poesia "che ci ha toc- ne lo documenta — si chiusero an- denze attuali, e quindi ipotizzano di guerra che si parla, quanto di me- perpetua" (da Saint Pierre a Kant), cato il cuore — cosi scriveva nel 1942 che questi ristretti spiragli e le anti- un aumento e poi una riduzione todo storico e di ricerca/espressione dell'ingenua fede nel progressivo in- — e commossi a meditare sulla no- che classi feudali assunsero il con- delle spese militari in Usa e Urss. della verità, e del rapporto tra argo- gentilimento dei popoli grazie al stra condizione umana". trollo pieno delle posizioni istituzio- Nei primi due casi emerge un trade- mentazione e progetto politico-cul- progresso tecnico e al commercio, off tra spesa in armamenti e tenore turale sotteso all'opera dello storico, della razionalistica identificazione nali, economiche e amministrative, (l.d.f.) causando non solo quella distorsione di vita dei paesi in via di industria- come bene mette in evidenza G. tra guerra e dispotismo (i popoli li- lizzazione, con la possibile eccezione Borrelli nell'ottima e utilissima in- beri non possono che volere la pace). nello sviluppo economico e sociale tedesco il cui estremo approdo può di quelli produttori di petrolio. troduzione intitolata Evidenza, ve- Nel volgere di un trentennio tale rità e storia: Hobbes interprete di punto di vista si rovesciò, dal culto essere individuato nel nazional-so- Le perplessità che possono emer- ciaiismo, ma anche un pesante ritar- WASSILY LEONTIEF - FAYE Du- gere da questa documentata analisi Tucidide. In essa, in particolare, è delle "armi della ragione" a quello sottolineato il nesso tra la riflessione do nel processo di unificazione na- CHIN, La spesa militare. Dati, ci- sono una metodologica (ha senso della "ragione delle armi". Il crollo hobbesiana sulla storia e il proble- del giusnaturalismo, soprattutto zionale. fre, prospettive e conseguenze immaginare il futuro come proiezio- ne del passato, magari con modifi- ma, drammaticamente emergente l'emergere di un nuovo organicismo (m.r.) per l'economia mondiale, Bi- nel '600, di "intendere la costituzio- politico anti-individualistico e tota- blioteca della EST, Edizioni che nei dati ad hoc, ed in questi an- ni di drammatico mutamento strut- ne diversa dell'uomo contempora- lizzante, il rifiuto dell'eudemoni- Scientifiche e Tecniche Monda- neo, di quell'uomo che non può più— smo razionalistico e dell'universali- turale?) ed una di contenuto (è pro- dori, Milano 1984, ed. orig. prio sicuro che non esista una fun- contare sul fondamento della cate- smo cosmopolitico, il culto del con- 1983, trad. dall'inglese a cura goria di honour". (m. r.) flitto e delle specificità portarono a zionalità della spesa militare all'ac- CARLO MUSCETTA, Pace e guerra dell'IRDISP, (Istituto di Ricer- una rivalutazione della guerra, do- cumulazione, almeno nei paesi svi- nella poesia contemporanea da cumentata nel volume attraverso il che per il Disarmo, lo Sviluppo e luppati?). Questa pagina è stait a curata da Marco pensiero di Embser — il quale inau- Alfonso Gatto a Umberto Saba, la Pace - Roma), pp. 212, Lit. (r.b.) | Revelli 1 gurò la tendenza — e di Hegel, di Bonacci, Roma 1984, pp. 137, 20.000. Fichte e di Schlegel, di Arndt, di Lit. 14.000. von Humboldt e di Novalis; senza Nonostante l'importanza del pro- ignorare, naturalmente, von Clause- Il libro presenta, in ordine crono- blema sono pochi i testi pubblicati o witz che, appunto, della guerra colse logico, sette interventi, di varia am- tradotti in italiano che trattino della pienamente gli elementi di novità piezza e consistenza, su poeti del produzione e della spesa militare e indotti dalla leva di massa rivoluzio- Novecento: Sereni, Scotellaro, e i dei suoi effetti economici. Tra questi naria e dalla nascita di un nuovo sol- meno noti Giulio Barni e Mario So- vanno certamente ricordati alcuni dato, ideologizzato, motivato, pro- crate, oltre a Gatto e a Saba. Si tratta volumi editi da Vita e Pensiero (Il fondamente diverso dal soldat-ma- di scritti già usciti in riviste e volu- problema degli armamenti, del chine criticato dall'illuminismo. mi, composti nell'arco di un qua- 1980; Spese militari, tecnologia e rantennio, tra il 1942 e il 1983, ma rapporti Nord-Sud del 1982; Armi e (m.r.) concentrati principalmente nel de- disarmo, del 1983) e che raccolgono

Robert Wohl In secondo luogo la generazione delle trincee. Tutte interpretano, in fondo, la guerra come "il nuo- Quella giunta alla guerra troppo giovane per averla vo che irrompe " e ne fanno, in un certo senso, il codi- 1914. Storia di una generazione teorizzata, ma che, in un certo senso, nella guerra ce esistenziale di un'inedita sensibilità. Tutte, infine, trovò una patria, un 'occasione per incontrare se stessa testimoniano l'esito catastrofico di un 'esistenzialismo Jaca Book, Milano 1984, e misurarsi; per fare del combattimento un 'irripetibi- disperatamente proteso alla ricerca del sé nella preci- ed. orig. 1979, trad. dall'inglese di le "esperienza interiore ". La guerra, quella genera- pitazione catastrofica dell'evento, al di fuori della ra- Adria Marconi Pedrazzi, zione, se la porterà dentro a lungo, fin nel pieno del- zionale processualità storica e della consapevole tra- la pace facendo delle trincee il simbolo della propria sformazione collettiva dell'esistente. Il secolo ne re- pp. 394, Lit. 29.000 identità e cercando, nella politica come nell'attività sterà irreparabilmente segnato: i fascismi europei, e culturale, di prolungarne la potenza esistenziale. Le più in generale tutti iprofondi turbamenti degli anni La "generazione del 1914" comprende, in realtà, opere di Drieu La Rochelle, di Henry de Monther- '20 e '30 ruoteranno intorno ai fantasmi di quelle ge- una pluralità di generazioni. Quella dell'interventi- land, di Edgar Jung, in cui delusione, tradimento, nerazioni perdute. smo, in primo luogo, (i "cavalieri della morte"), estenuazione, mistica dell'azione, culto della giovi- Di questo panorama ideologico e culturale il vo- mossa da una mistica "domanda di assoluto ", da una nezza si intrecciano inscindibilmente, bene esempli- lume offre un 'utile rassegna, utilizzando come fonti pragmatica volontà di azione in contrapposizione con ficano il contraddittorio universo morale di questi quasi esclusivamente materiale letterario e saggistico. il relativismo politico e culturale della III Repubblica "cavalieri del nulla ". Appare invece assai meno soddisfacente dal punto di francese, con l' "ordine conformistico " della Germa- vista strettamente storiografico, sia per le tesi soste- nia Guglielmina, con il prudente utilitarismo giolit- Infine il terzo strato genazionale. Coloro che nute (troppo estesa e assorbente appare la componen- tiano. E la generazione descritta, per quanto riguarda dell'esperienza bellica vissero solo ipostumi; la cadu- te fascista, quasi essa abbia costituito non solo l'"es- la Francia, nella clamorosa inchiesta del 1912 di Hen- ta dei miti, la frustrazione degli "eroi" e che ne ma- senza ", ma l'unica realtà del secolo), sia per le cate- ry Massis e di Alfred de Tarde su Les jeunes gens turarono un gelido^ senso di inutilità e un rabbioso gorie impiegate (l'autore è costantemente costretto a d'aujourd'hui (cui ampio spazio e dedicato nel volu- spirito di rivolta. E la generazione dei Crouzet, dei precisazioni terminologiche e metodologiche relative me); la generazione cresciuta in Francia nel mito di Luchaire, degli Arland — i "paladini dell'ansia" —; a quel concetto di per sé ambiguo, in buona parte in- Barre's e, ovunque, nel tentativo di liberarsi dell'en- ma anche dei von Salomon, dei Grundel, dei Mosley, scindibile dall'uso ideologico fattone dal radicalismo nui e del nichilistico senso di impotenza attraverso la e, perché no?, diCéline. di destra, che e il termine "generazione "). Esso resta mistica guerriera o nazionalistica; la generazione — Tutte queste componenti generazionali ruotano, comunque una buona occasione di riflessione sulla in buona parte massacrata sui campi di battaglia — in qualche modo, intorno alla guerra; ne sintetizzano centralità della guerra nel tormentato universo esi- di Ernst funger e di T.E. Lawrence, di Scipio Slataper le essenze distruttive, ne riproducono la negatività stenziale del XX secolo. (m.r.) ma anche di Prezzolini, Marinetti e Mussolini. dirompente contro il vecchio ordine sociale e politico. IDEI LIBRI DEL MESE I

libro su Majorana e che si occupa di letteratura per sprofondare nel pia- uno dei maggiori scrittori africani, ricostruire, con perizia documenta- cere di ciò che, agli occhi dei più nato in Nigeria ma formatosi in Oc- ria e con spirito letterario, episodi non serve a nulla. cidente. Motivi di magia e cultura Letteratura minori o maggiori del passato (ma (g-co.) tribale si mescolano ad elementi cri- anche del presente: si pensi dì'affai- stiani prima ancora che occidentali. LEONARDO SCIASCIA, Crona- re Moro). Lo sguardo di Sciascia, All'iniziazione e ai riti dei villaggi chette, Sellerio, Palermo 1985, condotto da una scrittura preziosa e dell'interno, ai juyu (incantesimi) pp. 87, Lit. 5.000. classica a curiosare tra archivi e rita- cui è affidata la conservazione della gli di giornale, si posa su quei "pic- vita contro le forze del male, è con- trapposta la lotta ben più sistematica Queste Cronachette, dedicate a coli fatti" che "i cronisti riferiscono WOLE SOYINKA, Aké. Gli anni e competitiva per l'ingresso al Colle- personaggi sconosciuti (come don con imprecisione o reticenza e che dell'infanzia, Jaka Book, Milano gio Governativo, la buona scuola Mariano Crescimanno, prete sette- gli storici trascurano": se l'attualità 1984, ed. orig. 1981, trad. che apre la strada alla riuscita e al centesco condannato dall'inquisizio- dell'operazione è garantita dalle dall'inglese di Carla Muschio, successo, vista da una parte della ne per eresia) o famosi (come Mata continue e insinuanti allusioni alla cultura locale come mezzo usato Hari, qui colta durante una miste- vita politica e sociale contempora- pp. 300, Lit. 16.000. dall'uomo bianco per distruggere il riosa e sfortunata tournée a Paler- nea, le Cronachette sono però anche carattere e l'identità del nero. mo), rientrano nel filone, ormai pre- una "vacanza dello scrivere", quasi È l'interessante storia di un'infan- diletto da Sciascia, che inizia con il un allontanarsi dagli obblighi della zia, i primi undici anni di vita di (e.br.)

smo, ricerca morbosa ed esasperata di ogni possibile Rubino, "una sintesi coerente e significante del diur- Richard Beer-Hofmann correspondence, aristocratico distacco dal mondo. no, libera dalle interferenze eterogenee del reale". L'amico Georg, un giovane medico straordinaria- L'uso massiccio del "discorso vissuto " (erlebte Rede), La morte di Georg mente intelligente, giunge in visita da Paul e, la not- simile ma non identico al flusso di coscienza di Guida, Napoli 1985, ediz. orig. 1900, te del suo arrivo, muore. Sarà proprio la morte di Schnitzler e di Joyce, aggrava l'atmosfera già pesante Georg, accompagnata da ulteriori riflessioni e passeg- del libro, confondendo volutamente la realtà e il trad. dal tedesco di Liborio Mario giate, a provocare nel protagonista il ripudio della vi- pensiero, l'immaginazione "notturna" e l'eteroge- Rubino, ta estetica. La vicenda, come si vede, è esilissima e an- neità della vita vera. La preziosità della scrittura (ul- con un saggio di Gyòrgy Lukàcs, pp. che un po ' incongruente (la trasformazione di Paul teriormente appesantita dai barocchismi del tradut- 156, Lit. 18.000 non è in realtà sufficientemente motivata dal punto tore) è il terreno sul quale soltanto può verificarsi il di vista dello svolgimento narrativo del racconto). Il valore dell'opera: essa si consuma nella sfibrante sel- pregio (e il limite) dell'opera stanno invece nella va di parole, quasi sommerge il lettore, attirandolo a Apprezzato (forse eccessivamente) da Rilke, scrittura e nella struttura, fortemente oniriche: e pro- sé in spirali sempre più avvolgenti e inesorabili. Ben stroncato da Dóblin, questo romanzo di Beer- prio un sogno costituisce il centro ideale del roman- si capisce, allora, come di li a poco la parte più vivace Hofmann, che ha il merito di far conoscere al lettore zo, dilatandosi fino ad occuparne quasi un terzo. Ca- della cultura viennese si sia ribellata all' "ornamen- italiano un autore viennese finora inedito da noi, si rico di significati, di reminiscenze, di simboli, di ri- to ", ripudiando per sempre lo stile rarefatto ed esau- colloca nell'atmosfera evanescente e estetizzante del- cordi trasfigurati, di miti e di odori, l'intervallo oniri- sto che definisce l'opera di Beer-Hofmann. la letteratura fin de siècle. Il protagonista, Paul, e un co è un po' il catalogo dell' estetismo "notturno " di tipico esempio di esteta: lunghe passeggiate, narcisi- Paul, poiché proprio nel sogno si compie, come scrive (f.r.)

EMILIO CECCHI, Messico, Prefa- mondo borghese e dei suoi sistemi no non essere raccomandati al letto- spettive etiche puritane. L'analisi te- zione di Italo Calvino, Adelphi, di valori, collocandosi a sinistra ma, re per l'arguzia che li anima, per la matica dei romanzi e della saggistica insieme, sfuggendo all'ortodossia gradevolezza della scrittura, per la consente una ridefinizione storica di Milano 1985, pp. XVI-177, Lit. staliniana (tanto per ciò che riguarda piacevole confusione di temi e di ar- tali tensioni, nonché il ruolo giocato 12.000. la forma della letteratura, quanto ERNST JONGER, L'operaio. Do- gomenti: dai Promessi sposi a Rabe- dall'occultismo e dalla demonologia per ciò che riguarda il pensiero che minio e forma, Longanesi, Mila- lais, dai marciapiedi di Torino agli all'interno della produzione di De- Può darsi che abbia ragione Gian- insetti che ci soprawiveranno dopo foe. vi soggiace). La vicenda del "dotto- no 1984, ediz. orig. 1932, trad. franco Contini a definire Messico "il re", narrata in prima persona con un la bomba. Levi si accosta alla scrittu- (m.r.c.) dal tedesco di Quirino Principe, più bel libro di Cecchi", così come ritmo ora serrato ora lento, è appa- ra con il candore e lo stupore di un probabilmente ha ragione Italo Cal- rentemente banale, certo scontata pp. XXI-274, Lit. 23.000. fanciullo, con uno "sguardo da lon- vino, nella prefazione, ascrivere: "Il fin dall'inizio: venuto meno alle re- tano" che gli viene dall'essere, alme- libretto che raccoglie le sue cronache gole della società cui appartiene, il Il saggio di Jùnger, apparso in no ufficialmente, un chimico. Parti- di viaggio, uscito nel 1932 da Vallec- dottore è processato e naturalmente Germania alla vigilia della presa del colarmente raccomandabile, vista chi, è una lettura godibile oggi forse condannato, acquista in carcere una potere da parte dei nazionalsociali- l'inflazione presente di poeti e scrit- tori esordienti, l'articolo dedicato ad ancor più d'allora". Certo è che que- nuova consapevolezza, quasi una co- sti, si propone di delineare una nuo- FRIEDRICH DORRENMATT, Eclissi ste pagine esemplari, a metà strada un "giovane lettore" che gli chiede scienza rivoluzionaria, e, una volta va figura di uomo, quella appunto di luna, Garzanti, Milano 1984, fra l'appunto di viaggio e l'elzeviro dell'operaio, capace di caratterizzar- cosa si debba fare per scrivere: dopo uscitone, si ritrova emarginato e ri- ed. orig. 1981, trad. dal tedesco di terza pagina (del Corriere della fiutato da quel mondo che aveva si al di là delle differenze di classe e una divertita elencazione di svariati di Bianca Zagari, pp. 254, Lit. sera), contengono non soltanto una osato in qualche modo attaccare. La di ideologia. L'operaio, prefigurato "segreti del mestiere", Levi conclude implacabile: "Dimenticavo di dirLe serie di informazioni, osservazioni e ricchezza del libro non sta tuttavia in parte dal soldato della grande 18.500. che, per scrivere, bisogna avere qual- giudizi su culture, società e costumi nella storia che racconta, quanto guerra, anticipa una forma superiore che cosa da scrivere". per i quali continuiamo a mostrare piuttosto nella capacità di critica che di umanità che, ponendosi come to- Non si tratta né di un romanzo, interesse, ma anche un'indicazione esso sprigiona: una critica né ideolo- talità oltre la dialettica e i valori, è (geo.) né di un saggio, né di un'autobio- di stile, nel senso di padronanza del- gica né piattamente di parte (e, nel capace di dominare la tecnica, altri- grafia, ma in qualche modo delle tre la scrittura, che ci permettiamo di '38, non si trattava certo di un com- menti distruttrice. I concetti tradi- cose insieme: alcuni dati relativi alla invidiare. Cecchi osserva con grande pito facile), ma, proprio per questo, zionali di libertà, di uguaglianza, di vita dell'autore, alla sua educazione, attenzione e partecipazione umana i tanto più penetrante. democrazia vanno banditi in nome alle sue esperienze personali genera- luoghi meno frequentati della Cali- (fr.) del nuovo uomo superiore; sociali- no temi di riflessione cari al Durren- fornia e del Messico, la natura, gli smo e liberismo sono le due facce matt di sempre (come l'assurdità uomini, le cose, e ce ne fornisce ri- della sconfitta storica dell'uomo MARIALUISA BIGNAMI, Daniel della guerra, l'insondabilità del de- tratti memorabili. A cinquantanni borghese-romantico. L'impasto di stino umano, ecc.) e sfociano in ab- Defoe, La Nuova Italia, Firenze di distanza essi ci parlano e ci istrui- miti arcaici (la forza, l'unità del bozzi di racconti, che chiudono ri- scono — basti pensare ai capitoli su "popolo") e deliri moderni (il lavo- 1984, pp. 121, Lit. 12.000. spettivamente le tre sezioni in cui il Hollywood o sui musei e monumen- HEINRICH MANN, Attrice, tradu- ro, la tecnica) colloca inequivocabil- volume è diviso. Come, in particola- ti messicani —, in una forma al tem- zione dal tedesco e postfazione mente questo libro al fianco della Il saggio si propone come analisi re, il racconto che dà il titolo al volu- po stesso accattivante e profonda. dei principali motivi culturali e di Maria Teresa Mandatari, Serra più rozza propaganda nazista: stupi- me prelude all'intreccio e alla tema- ideologici che informano l'opera tica del celebre lavoro teatrale La vi- (g-r.) e Riva Editori, Milano 1984, pp. sce dunque che si cerchi in ogni mo- do di rivalutare Junger, esaltandone narrativa di Defoe. La centralità del sita della vecchia signora e ne costi- 117, Lit. 12.000. la presunta critica della modernità. puritanesimo come costante cultura- tuisce la genesi narrativa, così lo Il "gelo" della sua scrittura, ammira- le e come prassi letteraria e civile vie- scrittore rintraccia altri due nuclei Scritta nel 1905 questa novella co- to dal traduttore, non è quello del ne sottolineata attraverso lo studio germinali di altrettante stesure lette- stituisce un'ironica caricatura della grande nichilismo europeo, ma mol- del rapporto tra Defoe e Milton, in rarie incompiute, ne rileva il concre- MLROSLAV KRLEZA, Sull'orlo del- sorella minore Carla, che in quegli to di più assomiglia a quello dei cui emergono le affinità e le trasfor- scere attraverso la loro urgenza quasi la ragione, Edizioni Studio Tesi, anni calcava le scene, attratta campi di sterminio. mazioni di una costante di valori eti- ossessiva ed infine li presenta. Per il dall'esistenza libera e spregiudicata ci che se in Milton erano ancora indi- Pordenone 1984, ed. orig. 1938, (fr.) lettore è faticoso e in parte deluden- che il teatro sembrava promettere. cazioni di principio, in Defoe diven- te seguire i percorsi, allusivi e soven- trad. dal serbo-croato di Silvio Con una scrittura vivace e graffiarne tano "indicazione operativa, guida te assai contorti, che conducono dal Ferrari, pp. XVI-321, Lit. Heinrich Mann descrive il salto di pratica di vita" (p. 16). La tensione materiale al prodotto finito (il titolo 25.000. una fanciulla borghese nel mondo puritana tra realtà utopica e nuove originale dell'opera è appunto Stof- bohémien della Monaco fine secolo. istanze storiche, economiche e reli- fe, materiali), inframmezzati come Ma la protagonista non è che una giose si traduce nella creazione di sono da una congerie di notazioni Krleìia, nato a Zagabria sul finire PRIMO LEVI, L'altrui mestiere, del secolo scorso, è forse lo scrittore velleitaria: dopo una serie di vicende personaggi che nella loro varietà si parafilosofiche che appesantiscono più importante della Jugoslavia tra che sottolineano l'inconsistenza del- Einaudi, Torino 1985, pp. 252, prestano ad illustrare una generale non poco il libro. le due guerre: romanziere, saggista, la società guglielmina, essa deve ri- Lit. 12.000. ridefinizione dei ruoli sociali. Ruoli (p.l.) polemista acuto, egli attinge da un conoscersi una semplice "comme- ormai svincolati da un'etica sovra- lato alle più recenti esperienze della diante", capace di riprodurre solo Apparsi prevalentemente sul quo- mondana, estremamente realisti e letteratura europea (Proust, Joyce, una gestualità meccanica, e quindi tidiano "La Stampa", i saggi/articoli pragmatici, in cui il riscatto morale Schnitzler), dall'altro si cala filistea. raccolti ora in volume sotto il titolo del personaggio viene sostenuto da nell'analisi, spesso spietata, del (a-c.) allusivo L'altrui mestiere non posso- una totale laicizzazione delle pro- pola esplosiva — in cui 1'"Himalaya na una lettera che gli annuncia l'im- alla lettura. Il "metodo creativo" di in poltrona", secondo la splendida minente arrivo di un pacco conte- definizione di Archie, esce dal suo Tolkien è assai curioso: dall'inven- Gialli nente una bomba pronta a scoppia- zione di un nome (di un personag- appartamento-studio, vincendo re. È l'inizio di una travolgente av- Fantastico l'atavica pigrizia, per visitare in un gio o di un luogo) ricostruire gli REX STOUT, Nero Wolfe & Ar- ventura scritta con indubbia mae- eventi ruotanti intorno al nome stes- caso un'Esposizione Floreale, stria da uno degli ultimi grandi pro- RUTH S. NOEL, La mitologia di chie Goodwin: nove volte delit- nell'altro per raggiungere il quartier so, e da qui creare la storia e la fin- tagonisti del giallo d'azione e della Tolkien, Rusconi, Milano 1984, to, Mondadori, Milano 1984, generale del servizio segreto militare zione; non vi è dubbio che Tolkien, spy-story. Come nelle sue opere mi- ed. orig. 1977, trad. dall'inglese ed. orig. 1942-1968, trad. newyorkese. Le nove storie narrate, esperto filologo, avesse per le mani gliori (ricordiamo Epitaffio per una di Pierfrancesco Paolini, pp. un materiale vastissimo. L'america- dall'inglese di Laura Grimaldi e pur non essendo fra le più famose di spia e Topkapi) anche qui Ambler 205, Lit. 20.000. na Ruth S. Noel, studiosa di folklore Hilia Brinis, pp. 568, Lit. Rex Stout, dimostrano ancora una preferisce ai granitici éroi alla 007 volta come le qualità più pregevoli celtico-germanico, propone una let- 16.000. personaggi "deboli", in qualche dell'autore siano da cercarsi nel suo tura parallela, precisa e diligente, modo vittime delle circostanze. L'opera di Tolkien rappresenta un delle mitologie antiche e medievali e stile, ricco di ironia e sempre dispo- Mancanza di tempo è un thriller do- sistema mitologico complesso, accu- Nove romanzi brevi, come sugge- dell'opera di Tolkien, cercando di nibile al gioco linguistico, e non tan- ve al ritmo incalzante, all'incessante rato sin nei minimi particolari, dota- risce il titolo, sono contenuti in que- discernere all'interno di questa i to della costruzione degli enigmi e susseguirsi di inseguimenti, fughe e to di una cronologia interna in cui sto Omnibus in cui il narratore Ar- punti salienti del mito e derivando nel loro scioglimento. sparatorie, si aggiungono un abile ogni tassello trova posto e si armo- chie (alias Rex Stout) introduce il un'analisi dei personaggi e delle (s.c.) senso della costruzione del mistero, nizza: forse anche in questo sta la genti che popolano il mondo fanta- lettore, con pungente e colorito sen- una non indifferente attenzione alla sua superiorità, evidenziata dall'e- se of humour, nell'universo incon- stico della Terra di Mezzo. C'è però psicologia dei personaggi, un atten- norme successo raggiunto negli ulti- un'eccezione, e non è da poco: i pic- fondibile del famoso Nero Wolfe, to uso dei diversi sfondi ambientali e mi decenni, rispetto ad altre saghe l'estroso, bizzarro, pantagruelico e coli Hobbit, progenitori dell'uomo una buona dose di humour nero. di fantasy. Il richiamo a miti e leg- comune, non hanno alcun pedigrée pachidermico detective che affida Vale la pena di ricordare ciò che di gende consolidati nella tradizione solo ed esclusivamente alla ragione nella mitologia antica, pur essendo i ERIC AMBLER, Mancanza di tem- Ambler ebbe a dire una volta Hitch- popolare della fiaba conferisce ai personaggi principali nella lotta tra (ed è fra i pochi al mondo ad avere po, Rizzoli, Milano 1985, ed. cock: "È difficile, direi impossibile, suoi lavori un senso di profondità, il bene ed il male. Un particolare questa prerogativa, come tiene a ma anche di naturalezza e sempli- orig. 1981, trad. dall'inglese di pensare a un altro autore di thrillers, che dovrebbe far riflettere chi, sui li- precisare) le sue decisioni e il suo cità, difficilmente riscontrabile al- Andrea Terzi, pp. 259, Lit. il quale riunisca in sé tante qualità, e bri di Tolkien, ha costruito teorie operato. Le nove avventure narrate tutte originali e ammirevoli ". trove: e ne scaturisce un'incredibile deliranti e nostalgiche. vedono Wolfe alle prese spesso con 16.500. capacità di dar vita a nuove reazioni situazioni inconsuete, a volte a lui (d.t.) di fantasia riplasmando una materia (m.d.c,) assolutamente non congeniali: così Robert Halliday, uno scrittore di preesistente, senza rischiare, come avviene, ad esempio, nelle prime biografie su commissione privo di altri hanno fatto, costruzioni artifi- due storie — Orchidee nere e Trap- grandi aspirazioni, riceve una matti- ciose che risultano fredde e contorte

rezione di una lettura, nella produzione fantastica struire la successione degli elementi che hanno porta- Simonetta Salvestroni presa in esame, del contrasto fra il bisogno "di indi- to all'atto criminale; quando poi sono inesistenti sia Semiotica dell'immaginazione. scutibili certezze e l'apertura verso una diversa visio- il movente sia l'autore del crimine, anche l'indagine ne del mondo che rinunciai modelli rigidi per scopri- poliziesca perde di significato: rimane soltanto Dalla letteratura fantastica re il carattere dinamico della verità e la feconda pluri- l'evento, nella sua assurdità e inspiegabilità. È quan- russa vocità di ogni fenomeno ". to avviene in questo romanzo di Stanislaw Lem, una alla fantascienza sovietica (d.t.) storia di morti che scompaiono misteriosamente nel nulla, e che inaspettatamente ritornano. La polizia Marsilio Editori, Venezia 1984, ha la necessità di trovare un colpevole, di riaffermare pp. 182, Lit. 18.000 il proprio ruolo di garante dell'ordine e della giusti- zia, ma il caso si presenta disperato. L'indagine, più che basarsi su fatti concreti, si presenta allora come un tentativo di ricostruire un modello logico e razio- Valendosi di contributi provenienti da più disci- nale in cui incastonare gli eventi, per rassicurare tutta pline (semiotica, psicologia, critica letteraria, filoso- la popolazione, e gli investigatori stessi in primo luo- fia della scienza) la Salvestroni conduce un 'interes- Stanislaw Lem go, sulla possibilità di trovare una soluzione "uma- sante analisi della letteratura fantastica russa e della L'indagine na ", che dissolva l'incubo. Il problema viene anche fantascienza sovietica, prendendo in esame testi che affrontato con metodo matematici, ma ogni tentativo vanno dai Racconti di Pietroburgo di Gogol ai Fratelli Rusconi, Milano 1984, ed. orig. 1959, è inutile. Per Lem, un grande autore del versante eu- Karamazov di Dostoevskij, dal Maestro e Margherita trad. dall'inglese di Lorraine de Selle, ropeo della fantascienza (da un suo romanzo è stato di Bulgakov al Solaris cinematografico di Tarkovskij. tratto il film Solaris di Tarkowskij) esistono fatti il cui L'intento della saggista è però soprattutto volto alla pp. 212, Lit. 18.000 significato è impossibile da scoprire: e L'Indagine, definizione del ruolo svolto dall'immaginazione nel- stravolgendo le caratteristiche del romanzo nero, en- la dinamica dei processi creativi (e si badi bene come tra nello spazio, più difficile e affascinante, del fanta- il discorso valga anche per ambiti extra-artistici, come Secondo i canoni del romanzo poliziesco ogni de- stico. ad esempio per quelli propriamente scientifici). Il litto esige un movente e, ovviamente, un colpevole. problema di fondo si muove essenzialmente nella di- Mancando uno dei due termini risulta diffìcile rico- (m.d.c.)

formazioni, esemplare sotto tutti i miche, un cinema sempre ai margini e lettere a firma dei due registi (ri- ste, cinque sceneggiature dei loro punti di vista. Sicché questo ponde- dell'industria culturale, intransigen- cordiamo l'interessante Je accuse film e una scelta di articoli sul loro roso volume, che è poi un indice, di- te, fondato sul rifiuto di banalizzare contro il doppiaggio e una nota de- cinema, diversi per approccio, meto- Cinema venta non soltanto uno strumento i temi affrontati. Straub-Huillet dicata al regista tedesco Nestler, si- do e stile, scritti dal 1970 al 1982 dai indispensabile per lo studio della ri- Film raccoglie una serie di materiali gnificativi per comprendere la poeti- collaboratori della rivista. GIORGIO DE VINCENTI, Cahiers vista, ma anche una miniera inesau- eterogenei che prevedono testi critici ca degli autori), numerose intervi- (s.c.) du Cinema. Indici ragionati ribile di materiali da utilizzare per approfondire le proprie conoscenze 1951-1969, Marsilio, Venezia È in libreria 1984, pp. XXVIII-430, Lit. cinematografiche. . . 50.000. TRANSIZIONE TRAMaZIONE^H Esiste ormai un'ampia letteratura bimestrale di cultura e politica storico-critica, con risvolti teorici n. quaderni ^ non trascurabili, sul significato, i li- RICCARDO ROSETO, Straub- 2/85 miti e l'importanza che una rivista Huillet Film, "Quaderni di come i Cahiers du Cinema, fondata AMBIENTE SVILUPPO DEMOCRAZIA a Parigi nel 1951 da André Bazin, ha Filmcritica ", Bulzoni, Roma GIUSTIZIA E DEMOCRA- avuto per lo sviluppo della cinema- 1984, pp. 309, Lit. 10.000. ZIA - Luciano Violante, Guido Premessa di Walter Tega tografia francese e la nascita della Nouvelle vague, per l'ampliamento I "Quaderni di Filmcritica", una Neppi Modona, Ferdinando Im- Saggi di: Barry Commoner, del dibattito critico, per la proposta pubblicazione che intende mettere a posimato, Edmondo Bruti Libe- Giorgio Nebbia, Laura Conti, della cosiddetta politique des au- disposizione dello studioso una cer- Giannino Ferrari, Giuseppe teurs, per l'individuazione di nuove nita di materiali, scelti per la loro ri- rati, Laura Grassi, Libero Man- prospettive ermeneutiche in un salu- levanza, apparsi sulla rivista "Film- cuso, Giancarlo Scarpari. Chicchi, Massimo Cenerini, De- tare superamento tanto della critica critica" dal 1950 ad oggi, dedicano a metrio Egidi, Walter Ganapini, di gusto quanto di quella marxistica- Straub e Huillet l'ultimo numero Enrico Manicardi, Giancarlo mente chiusa in schemi un poco rigi- della loro collezione. È possibile se- Inoltre saggi di: Klaus Armin- di. Ma non esisteva sinora un indice guire, attraverso questo lavoro cura- Spaggiari, Augusto Barbera, ragionato della rivista, almeno per to da Riccardo Rosetti, la nascita, la geon, Ercole Romagna, Egle Luigi Rambelli, Isabella Milane- gli anni del suo maggior sviluppo crescita e lo sviluppo della riflessione Becchi, Pier Paolo Portinaro, se, Joachim Muller, Pietro In- (1951-1969). cinematografica di questi due autori Felicia Bottino. Provvede ora Giorgio De Vincen- che nel corso degli anni hanno di- grao. ti, già autore di un libro sui Cahiers mostrato una consapevolezza e coe- renza di ricerca molto approfondita, du Cinema (Marsilio, 1980), fornen- Redazione: Via San Vitale 13, 40125 Bologna Cappelli doci un repertorio di dati, sunti e in- realizzando, con le loro letture fil- pag 42 •HHKKHHHHHHHHHHHHH1 n. 4 TINDICF - •••••••••••••••••• ••DEI LIBRI DEL MESE••

e lavoro in atto estratto da quella, ANTIMO NEGRI, Nietzsche e/o chi alla nadizione e ai "filistei" della come nomica o humeiana, nel du- concretamente svolto dall'operaio filosofia, vanno interpretate come plice senso di riferimento a leggi e di ma appropriato dal capitalista in l'innocenza del divenire, Liguo- Filosofia ri, Napoli 1984, pp. 222, Lit. l'esigenza di restituire al mondo la possibilità di considerazione separa- quanto lavoro astratto, correrebbe propria innocenza, che è tale pro- 16.000. ta dell'antecedente e del conseguen- l'altra opposizione tra "capacità-di- prio a misura del suo essere sempli- te nella connessione causale. È inne- volere" necessariamente delegata cemente ciò che è, immutabile e in- gabile che questo tipo di causalità RAFFAELE SBARDELLA, Appunti dall'individuo separato al rappre- Con un piglio polemico forse ec- trasformabile "non tanto perché non entri nel mondo umano; possiamo di critica della politica. Mane e le sentante, che la volge in propria vo- cessivo, Negri scaglia questo suo ul- si può trasformare, quanto piuttosto cioè descrivere nomicamente atti e timo lavoro su Nietzsche contro tutti trame della soggettività, Ila Pal- lontà astrana dentro lo Stato: vo- perché non si deve trasformare". interazioni, ma tale descrizione non lontà in atto, politica, effettivamen- (o quasi) coloro che se ne sono occu- è rilevante rispetto alla spiegazione ma, Palermo 1984, pp. 116, Lit. Cfr•) te richiesta dall'individuo particola- pati e se ne occupano. Eppure, l'af- dell'azione. Non è congruente ri- 12.000. fermazione di Negri secondo cui re, che ne viene però negato in spetto alla domanda "perché hai non esiste tanto un Nietzsche reale, quanto tale. La politica come attività apeno la finestra?" una descrizione uanto piuttosto i tanti Nietzsche Raffaele Sbardella va compiendo feticisticamente separata è l'esito degli stati somatici che hanno causa- da alcuni anni un rigoroso lavoro di ei suoi interpreti, dovrebbe ispirare inevitabile e ciclico del processo di GEORGE HENRIK VON WRIGHT, to l'evento finestra-aperta. Il riferi- ricerca che, a panire da una polemi- una maggior tolleranza verso le opi- scomposizione e passivizzazione del mento a determinanti o ragioni per ca serrata con la tradizione engelsia- nioni altrui. Il libro, peraltro, è uno Libertà e determinazione, Prati- soggetto collettivo operaio, in grado l'azione indica la possibilità di con- na del marxismo volgare, come an- studio di indubbio valore, anche là che editrice, Parma 1984, ed. nei momenti alti del conflitto di cepire l'agire umano come simulta- che con la esaltazione idealistica del- classe di dar invece luogo a momenti dove meno sembra condivisibile. orig. 1980, trad. di Margherita la soggettività sempre uguale a se Prendendo le mosse dalla critica Sani, pp. 125, Lit. 9.500. neamente determinato e libero. La di volontà effettuale, di democrazia libertà è costituita dal discorso stes- stessa della classe operaia effettuata diretta, di mandato imperativo e re- nietzscheana della dialettica e del dall'operaismo, sfocia in una coe- positivismo, il lavoro di Negri ruota so, dalla categoria di agire, che, a vocabile. Di qui l'esigenza, secondo Il problema classico della filosofia sua volta, consiste nel fatto che se ne rente "critica della politica" che ri- Sbardella, di un "partito-strumen- intorno ad una tesi centrale, riassun- occidentale riguardante l'alternativa ta nell'espressione "innocenza del possa dar conto nei termini dei de- prende originalmente spunti di Pan- to" che preservi la memoria della fra libero arbitrio e determinismo è divenire". L'eraclitismo di Nietz- terminanti (ragioni). Nell'esame di zieri, Della Volpe e Sartre. Dal mar- passata unità della classe e riattivizzi qui affrontato da von Wright nei sche, che deriva immediatamente questi ultimi, von Wright accoppia xismo a Marx, e uno sviluppo della la soggettività e generalità del collet- termini sobri della spiegazione delle critica dell'economia politica in cri- dalla critica all'oggettività (e alla ai dati interni (volizioni e intenzio- tivo. Convincente nella individua- azioni. A monte sta la tesi dualistica tica della rappresentanza e del parti- scissione stessa tra soggetto e ogget- ni) quelli estemi (obblighi, regole) e zione dei problemi e nell'impianto della conoscenza, cioè la distinzione to come meccanismi alienanti real- to), significa secondo Negri l'accet- suggerisce una fitta trama di intrecci teorico di fondo, il testo di Sbardella della spiegazione nelle scienze socia- mente fondati sull'atomismo pro- tazione del mondo quale esso è, per cui l'individuale sostiene il col- è forse meno condivisibile in questa prio della società borghese: questi perché soltanto così si sfugge alle li rispetto alle scienze della natura, lettivo e questo entra a costituire il sua perorazione del panito-strumen- gli obicttivi di Sbardella. Parallela- censure della morale o della religio- che rappresenta un tema costante e primo, che rappresenta il nucleo per mente e conseguentemente alla op- to: oggi (o sempre?) un discorso di ne. La radicalità del pensiero nietz- in continua elaborazione nell'opera una filosofìa sociale e un'etica pub- posizione marxiana tra forza-lavoro utopia. scheano, e la violenza dei suoi attac- del filosofo finlandese. La causalità blica. nelle scienze naturali si caratterizza (r.b.) (a.e.g.)

Theodor W. Adorno le ", perché, da un lato, fa leva sulla più minuta quo- re il possibile dall'impossibile L'astrologia diviene tidianità, illudendo il lettore e offrendogli ipotetiche dunque l'espressione-limite dell'organizzazione del Stelle su misura soluzioni ai problemi della vita di tutti i giorni; lavoro, della parcellizzazione della scienza ridotta ad L'astrologia nella società dall'altro, fa uso degli strumenti di due scienze empiria, del "mondo amministrato". La crescente fi- (l'astronomia e la psicologia) in modo apparente- ducia nei fatti della scienza riduce sempre più lo spa- contemporanea mente corretto, salvo poi connettere in modo del tut- zio della sintesi, e paradossalmente permette dunque Einaudi, Torino 1985, pp. 131, ediz. to arbitrario e ideologico due campi altrimenti estra- che sintesi arbitrarie e indimostrabili si assumano il nei (le stelle e i comportamenti umani, appunto). Il compito di mettere in comunicazione i diversi saperi. orig. 1957, trad. dall'inglese di Nicola successo dell'astrologia, che Adorno rilevava in parti- Nella verwaltete Welt l'informazione (una sorta di Paoli, Lit. 9-000 colare negli Stati Uniti ma che oggi ha una dimensio- grado zero della conoscenza) sostituisce progressiva- ne assai più vasta, è dovuto dunque alla facilità delle mente la riflessione e dispiega un universo di separa- risposte che offre e alla vera e propria "ideologia della tezze e di arbitrarietà: l'industria culturale, secondo Utilizzando gli strumenti della sociologia e della dipendenza " di cui è portatrice: chi si affida all'astro- Adorno complice dell'esistente, trova così nell'astro- psicanalisi, questo breve saggio di Adorno (la cui tesi logia intende "non dover prendere in mano la situa- logia uno dei suoi punti di forza. Stelle su misura, di fondo era già contenuta nello scritto sulla supersti- zione". Ideale appendice alla Dialettica dell'illumi- che si raccomanda non soltanto per ciò che dice sugli zione) analizza la rubrica astrologica del Los Angeles nismo, Stelle su misura definisce l'astrologia come oroscopi, riserva al lettore abituale di Adorno una Times ". L'astrologia, secondo Adorno, non è assimi- l'estrema conclusione dello spirito scientifico-razio- piccola sorpresa: scritto in inglese, il suo stile è lonta- labile allo spiritismo o più in generale all'occultismo, nalistico che, idolatrando i fatti, "non possiede un no dal fascino e dalla difficoltà degli scritti maggiori ma si colloca invece in una regione "pseudoraziona- principio simile all'idea di ragione con cui distingue- del filosofo. (f.r.)

ORLANDO TODISCO, La crisi dei preferisce la figura di Ulisse, con tut- emerge nella storia dalla lotta con al- mi) ed uno di tipo teorico-definito- gini della Riforma", ma riportare ad fondamenti. Introduzione alla te le conseguenze filosofiche che tre immagini caratterizzate dalla rio (il capitalismo). Da un lato, la una dimensione storica più propria, svolta epistemologica del XX se- non possiamo qui dettagliare. medesima necessità, che costituisco- nozione di capitalismo che usa il Sal- cercando di analizzare le strutture colo, Boria, Roma 1984, pp. (c.p.) no il fondo costante della tradizio- violi è quanto di più lontano dalla ecclesiastiche — intese come "forme 248, Lit. 15.000. ne. Nel libro, bene informato ed in- specificità della teoria marxiana dei di disciplinamento sociale e religio- teressante per circoscritte analisi, il modi di produzione (avvicinandosi, so" — nella loro estrema ricchezza "demone della memoria" ha tante invece, a quella maggiormente so- È raro imbattersi in un libro di di aspetti e problemi. Più di una re- piccole parti, ma non risulta prota- vrastorica di Sombart), e questo può storia e filosofia della scienza che lazione è dedicata allo sviluppo de- gonista. non piacere a "palati" moderni; unisca la chiarezza e la completezza gli ordini religiosi ed ai tentativi SILVIA FERRETTI, Il demone della dall'altro (come fu rilevato anche da di una trattazione manualistica di (r.s.) compiuti, con l'interessata parteci- memoria. Simbolo e tempo sto- un antichista del valore di M. Finley) alto livello con l'originalità di una pazione dei governi locali, per ade- il Salvioli, a differenza di altri anti- posizione critica personale esplicita- rico di Warburg, Cassirer, Pa- guarli alle esigenze di riforma mona- chisti dell'epoca come il Ciccotti, mente dichiarata. Il libro di Todisco nofsky, Marietti, Casale Monfer- stica. Altro aspetto trattato, i vari riesce quasi sempre ad individuare le si sviluppa in cinque ampi capitoli rato 1984, pp. 238, Lit. 23.000. rapporti fra clero e laici: e qui, si in- modalità concrete e differenziali (in dettaglio: la crisi dei fondamenti Storia siste molto sui diversissimi livelli di della cosiddetta "accumulazione" in e le sue ripercussioni filosofiche; la cultura, e sensibilità religiosa, diret- Il simbolo come espressione del regime schiavistico. risposta dell'empirismo logico alla tamente legati all'ambiente sociale. rapporto tra conoscenza e tempo sto- GIUSEPPE SALVIOLI, D capitali- crisi dei fondamenti; l'angustia del (c.p.) Compromesso fra le esigenze dei di- rico costituisce il tema su cui vengo- smo antico, a cura di Andrea filtro critico dell'empirismo logico; no confrontati gli scritti, apparte- versi ceti è, a Norimberga, il culto di Giardina, Laterza, Bari 1985, la crisi dei fondamenti e la risposta nenti agli Venti, di Warburg, Cassi- S. Rocco: proposto dai mercanti, che del razionalismo fallibilista di Karl rer e Panofsky. I tre autori, pur attivi prima ediz. italiana Laterza dedicano una cappella, per dimo- Popper; infine, alcuni presupposti nel clima di "approfondimento co- 1929, pp. 212, Lit. 13.000. strare il loro prestigio sociale; accet- teorici delle epistemologie biologi- mune e consapevole" che caratteriz- tato dai più miseri, perché Rocco era il santo protettore della peste; e vin- che), che percorrono in modo artico- za l'Istituto Warburg, raggiungono Giuseppe Salvioli (Modena 1857 - AA.W., Strutture ecclesiastiche cente, alla fine, perché la sua fun- lato il labirinto dei problemi. Il "filo risultati diversi ed anche palesemen- Napoli 1928), storico e giurista, pio- in Italia e Germania prima della zione di valvola di sfogo sociale vie- d'Arianna" che usa l'autore è una te contraddittori. La riflessione sto- niere dell'antichistica italiana, vide Riforma, a cura di P. Prodi e P. ne compresa dal Consiglio della posizione che applica all'epistemo- riografica di Warburg è presentata il suo libro tradotto in francese nel Johanek, Il Mulino, Bologna città. Dall'insieme dei saggi risulta logia le tesi fondamentali del "pen- con caratteri di forza e di unità che 1906 ed in tedesco nel 1912; cercò una profonda continuità, in cui si siero debole", l'abbandono della la biografia di E. Gombrich non ri- invano un editore italiano, ed il suo 1984, Annali dell'Istituto storico inserisce la Riforma; momento cen- considerazione dell'Essere come conosce. Per Warburg la forma sim- piccolo capolavoro di sintesi storica italo-germanico di Trento, Qua- trale, ma non deformante la realtà "fondamento", ed infine l'esplicito bolica è un momento fortunato che uscì un anno dopo la sua morte (su derno 16, pp. 352, Lit. 25.000. storica, prima e dopo di essa. Co- richiamo "metafisico" a Lévinas, per si libera di volta in volta dal condi- quest'interessante "avventura" della munque, intento del seminario non il quale il fondamento non è che il zionamento della tradizione. Per il storia dell'editoria italiana si soffer- Il volume è una raccolta di atti era presentare un quadro completo e "desiderio di un paese nel quale non "filosofo" Cassirer è essa stessa fonte ma il curatore Giardina). Il libro d'un seminario di studi, tenutosi nel generalizzante, quanto compiere siamo mai nati". È Abramo, dun- di mutamento storico, che risulta consta di sette capitoli descrittivi (la settembre 1983. Al centro dell'at- sondaggi specifici, nei contesti ita- que, il suo esemplare, non Ulisse, progressivo e obbligato al perfezio- conquista della ricchezza; il capitale tenzione è il periodo che va dalla liano e germanico. anzi Abramo contro Ulisse. Il libro namento. La posizione di Panofsky, mobiliare e la sua distruzione; la metà del Quattrocento ai primi due di Todisco, comunque, è fatto per ricostruita a partire da Idea, risulta proprietà immobiliare; la produzio- decenni del Cinquecento; arco di (grn.) piacere anche a chi, sulle orme del più vicina a quella di Warburg: ne industriale; la produzione agrico- tempo che qui non si vuol vedere poeta Kavafis e della sua "Itaca", l'immagine, o forma simbolica, la; la circolazione dei beni; i consu- nella troppo abusata chiave di "ori- GUIDO FUBINI, L'antisemitismo MAX WEBER, La borsa, Edizioni reale, che Goodrich tenta di indivi- dei poveri, Editrice La Giuntina, Unicopli, Milano 1985, ed. orig. duare la frontiera, non definitiva in Firenze 1984, pp. 99, Lit. 8.000. Sociologia 1924, trad. dal tedesco di Clau- ogni caso ma in movimento, che di- dio Tommasi, pp. 145, Lit. videva gli spazi dell'esercizio dell'autorità padronale da quelli di Il saggio costituisce una sempre La fabbrica delle notizie, a cura 9.000. utile rivisitazione delle forme di Marino Livo/si, Franco Angeli, un già esistente controllo operaio in dell'antisemitismo moderno, irridu- Milano 1984, pp. 298, Lit. fabbrica. Questo saggio di Max Weber sulla (c.o.) cibile — come fenomeno diffuso che 22.000. trova radici in eterogenei contesti so- borsa è del 1894. Esso riveste un du- ciali e ideologici — a schemi rassicu- I giornali sono una formidabile plice interesse. Innanzitutto si tratta ranti che lo associno linearmente a macchina per l'informazione. Una di uno scritto che precede di poco Guida editori classi o movimenti reazionari. Fubi- macchina spesso poco conosciuta, se l'emanazione di una legge tedesca SC135 Napoli - via Ventaci ieri 83 ni ne indaga non tanto la funzione, non agli addetti ai lavori. Per analiz- sulle borse (del 1896, emendata nel Tel. (081) 341843 più esplorata dagli studi marxisti, di zarla a fondo, nei suoi risvolti econo- 1908). Nel suo lungo saggio intro- strumento di difesa dall'alto delle mici e politici, culturali e sociali, era duttivo, Claudio Tommasi raggua- NOVITÀ forze conservatrici e dei regimi rea- necessaria una ricerca approfondita glia dettagliatamente sul retroterra zionari, quanto i modi dell'emerge- che utilizzasse gli strumenti della so- storico del saggio di Weber, dalle POESIA re dal basso dentro soggetti nuovi ciologia: lo ha fatto, per la prima polemiche tra fautori e detrattori volta, un 'équipe diretta da Marino della borsa (i primi banchieri e gran- Folco Portinari dell'agire politico collettivo. Anche CARTER L. GOODRICH, Le fron- nazioni, classi, gruppi sulla strada Livolsi, docente all'Università di di commercianti e i secondi grandi RELAZIONI tiere del controllo. Uno studio dell'emancipazione — questa è la ri- Trento, e organizzata dal "Research proprietari terrieri) al panorama va- DI VIAGGIO riegato delle borse in cui erano pre- sulla politica di fabbrica, a cura flessione di fondo su cui lavora l'au- Committee on Communication, Intr. di G. Barberi Squarotti tore — trovano un momento ricor- Knowledge and Culture" senti un modello anseatico ed uno di G. Della Rocca, ed. orig. pp. 38 Lire 5.000 rente di formazione dell'identità dell'I.S.A. (l'International Sociolo- prussiano (il primo con un mercato 1921, trad. dall'inglese di P. collettiva nel rifiuto dell'ebreo, che gica! Association), che segue un di- libero e frazionato, il secondo orga- Terzoli e A. Amadei, Edizioni Antonio Spagnuolo nizzativamente carente e preda della incarna simbolicamente il doppio segno internazionale ben coordina- lavoro, Roma 1984, pp. 231, Lit. CANDIDA to. La scelta è caduta su due tra i speculazione). Nel suo intervento fantasma dell'inferiorità sociale da 23.000. Intr. di Mario Pomilio cui emergere e della società domi- quotidiani nazionali più rappresen- Weber intende dimostrare la funzio- pp. 64 Lire 6.000 nante contro cui combattere. Malat- tativi, "Il Corriere della Sera" e "La nalità dello speculatore di professio- ne ad una economia capitalistica svi- Questo volume è la prima tradu- tia, come è stato detto, degli antise- Repubblica", proprio per la loro di- SAGGI miti, l'antisemitismo si manifesta versità strutturale, e pubblicati re- luppata, a condizione di escludere zione italiana di una delle più sti- nei nazionalismi arabi e africani at- centemente in volume dall'editore dal gioco di borsa "gli ingenui": una molanti indagini del primo decen- tuali come in quelli polacco o un- Franco Angeli. In una serie di saggi volta epurati questi ultimi, Weber è nio di questo secolo. Autore è lo sta- Anna Maria Rao gherese del secolo scorso, ma affiora a firma di Paolo Murialdi, Francesco favorevole al libero mercato ed alla tunitense C.L. Goodrich, che fu L'« AMARO DELLA anche nella cultura dei ghetti neri Siliato, Omar Calabrese, Patrizia razionalizzazione delle associazioni professore di economia in alcune FEUDALITÀ » americani come in non piccola parte Violi, Carlo Buzzi, Fausto Lupetti, private. Come mostra ancora Tom- delle più prestigiose università ame- (la questione feudale a Clelia Pallotta, Luigi Guastamacchia masi, la legge, non riconoscendo ricane. The frontier of control venne Napoli alla fine del '700) del pensiero socialista e anarchico ot- pp. 380 Lire 35.000 tocentesco. Le citazioni da Fourier e e dello stesso Livolsi, sono esposti i l'esistenza di foni gruppi oligopoli- edito nel 1921 dopo alcuni anni di Proudhon, da Bakunin e Bebel ne risultati della ricerca, durata un an- stici e monopolistici in grado di ege- studio trascorsi in Gran Bretagna. Lì sono adeguata testimonianza. Se no, dai risvolti abbastanza sorpren- monizzare il mercato, ed al tempo Goodrich era stato testimone J.J. Rousseau l'antisemitismo contagia trasversal- denti. Il dato più eclatante, che stesso aumentando l'ingerenza inde- dell'ondata di scioperi spontanei e SAGGIO SULL'ORIGINE mente molteplici reazioni di tipo emerge dall'analisi quantitativa dei bita della politica nell'economia, non autorizzati legati allo Shop Ste- DELLE LINGUE anticoloniale, contro l'oppressione testi apparsi sui due quotidiani, è non diede luogo ad una riforma effi- wards ' Movement, che in quegli an- A cura di Giulio Gentile sociale e culturale subita, si afferma che — malgrado il formato più cace e duratura. Il secondo motivo di ni aveva raccolto l'opposizione ope- pp. 128 Lire 13.000 in conclusione non esserne esente grande — "Il Corriere" contiene interesse risiede nella anticipazione raia interna ed esterna alla direzione neanche il sionismo israeliano, che meno notizie della "Repubblica": da parte del giovane Weber di temi del sindacato unionista. Il dato più Utopisti finisce col rifiutare insieme alla cul- sarà a causa di un'impaginazione poi ripresi nella sua elaborazione nuovo di quelle rivendicazioni ap- tura cristiana la stessa cultura ebraica più mossa, di articoli più brevi, successiva: la razionalizzazione capi- parve la richiesta esplicita di mag- Charles Brockden-Brown della diaspora e i suoi valori tradizio- dell'incidenza di un minor numero talistica, il rapporto tra etica ed eco- giore controllo operaio, un controllo ALCUIN O IL che superava gli ambiti della con- nali di pacifismo, internazionali- di inserzioni pubblicitarie, ma il nomia, lo sviluppo dell'interventi- PARADISO smo statale, l'impersonalità dei rap- trattazione salariale per occuparsi di- smo, difesa delle minoranze, consi- giornale di Scalfari "produce" un DELLE DONNE derati frutto di quella condizione. maggior numero di informazioni a porti di mercato. rettamente di problemi come la di- sciplina e la gestione. Ed è su questi A cura di Rosella Mamoli Zorzi pp. 91 Lire 10.000 (r.b.) temi, cioè sul processo produttivo (s.m.) P"*"*- (c.b.)

non è solo la maggiore attenzione dedicata alla tradu- dirigenti, e cioè della rappresentanza democratica e Sidney e Beatrice Webb zione e l'acuta scelta dei brani antologici, ma soprat- del formarsi di nuove professionalità, è uno dei temi tutto l'intelligente e ricca nota introduttiva di Giu- centrali insieme al rapporto di complementarietà tra Democrazia industriale seppe Berta. In essa vengono evidenziati, oltre ai nes- azione sindacale e sviluppo industriale. L'epoca dei Antologia degli scritti a cura di si teorici e culturali all'origine del pensiero dei Webb grandi conflitti di classe e data per superata mentre la e alle implicazioni a cui conduceva il loro ideale di contrattazione sindacale è interamente demandata ai Giuseppe Berta, Ediesse, Roma 1984, democrazia, anche gli elementi che concorsero a ren- negoziatori professionali. La struttura sindacale stessa pp. 297, Lit. 20.000 dere straordinaria la partnership dei due coniugi. La finisce per essere un paradigma di democrazia. Con- stessa scelta matrimoniale, infatti, si profila con va- tro ogni "assurdità " di primitiva democrazia diretta lenze ben superiori a quelle affettive: è la sanzione emerge la necessità di funzionari di mestiere e di isti- I testi riprodotti in questa antologia sono i capp. formale di un programma di vita che implica totale tuti rappresentativi tanto nella struttura sindacale IV e VII della History ofTrade Unionism, pubblicata commistione di pubblico e privato come anche la fu- quanto nella più complessa organizzazione sociale. nella primavera del 1894 (ma l'edizione a cui si è fat- sione di fini scientifici e politici. Come lucidamente evidenzia Berta sarà un 'onnipre- to riferimento per la traduzione e quella rivista del Campo privilegiato di osservazione è l'organizza- sente ma discreta burocrazia pubblica a sorreggere la 1920), e i capp. II della seconda parte e IV della terza zione sindacale la cui natura viene indagata ed inter- decisione politica nell'organica democrazia corporati- parte di Industriai Democracy, saggio del 1902. En- pretata utilizzando strumenti non proprio adeguati va auspicata dai Webb. trambe le opere erano apparse nella Quinta serie del- al contemporaneo dibattito sulle scienze sociali e (c.o.) la Biblioteca dell'economista nel 1913 e nel 1912. schemi concettuali attardati a modelli di tipo evolu- Ciò che rende preziosa questa nuova edizione zionistico. Il problema della formazione delle élites

tere più strettamente scientifico questi problemi. In questo modo ALBERTO TAROZZI, GIORGIO cole, imperfette utopie non hanno quali i limiti delle risorse non rinno- l'autore dà un valido contributo alla BONGIOVANNI (a cura di). Le pressoché nulla a che vedere con il vabili, l'insufficienza dello sviluppo lotta contro le obsolete barriere tra imperfette utopie. I limiti dello vecchio riformismo operaio tradizio- cultura scientifica e cultura umani- Ecologia agricolo, il problema energetico, le sviluppo tra questione ecologica nale, e di un nuovo "giovane" che stica proponendo un interessante vuole progettare la vita sul "paradig- possibili alternative alla scelta nu- e azione sociale. Franco Angeli, clearista e le diverse forme di inqui- spunto epistemologico per fondare ma della reversibilità", cioè sul poter Milano 1984, pp. 164, Lit. ENZO Trnzzi, Tempi storici tem- namento. L'originalità del libro una nuova cultura più sensibile al cambiare lavoro, interessi ed occupa- 12.000. pi biologici. La terra o la morte: i però non consiste tanto nella pur ne- problema ecologico. L'autore lancia zione nel "corso del tempo". I "ver- di", che talvolta considerano la ri- problemi della "nuova ecolo- cessaria esposizione di questi proble- un appello in favore di quella che definisce "coscienza di specie", ap- Questo agile volumetto, che com- flessione anticapitalistica un residuo gia", Garzanti, Milano 1984, mi quanto nell'ottica in cui essi ven- gono affrontati. Tiezzi sottolinea pello diretto anche alla sinistra tradi- prende sette diversi saggi di "ecolo- "vecchio", del passato, potranno in- presentazione di Barry Commo- giustamente l'importanza di avere zionale che è stata molto spesso mio- gia politica", a cavallo fra scienze so- vece meditare in particolare sui saggi ner e Laura Conti, pp. 224, Lit. sempre una visione di insieme che pe a queste problematiche di fonda- ciali e riflessione filosofica, e che che mostrano pacatamente la sostan- 18.000. comprenda tutti gli elementi sociali, mentale importanza. esce per la collana della Lega Am- ziale incompatibilità fra lotta ecolo- politici, economici, storici e scienti- (m.l.b.) biente Arci, si raccomanda sia ai gica seriamente condotta e sistema L'autore traccia una panoramica fici che influiscono sull'ecologia. "verdi" sia ai "rossi". I "rossi", trop- politico ed economico capitalistico, così almeno come è ora. Alla fine di quei problemi ambientali che so- Troppo spesso infatti nei dibattiti po spesso superficiali e strumentali della lettura, se i due colori "rosso" e no oggi al centro del dibattito della sull'inquinamento o sulle fonti di di fronte alle tematiche ecologiche, faranno bene a meditare in partico- "verde" si sono mischiati e confusi, "nuova ecologia" e dei movimenti energia si giunge a conclusioni errate tanto meglio per tutti e due. verdi in Europa. La parte centrale a causa di un approccio unilaterale lare sulle pagine di Alberto Tarozzi del libro è dedicata ad un'esposizio- (unicamente scientifico oppure e di Luca Ricolfi, che parlano di un (c.p.) ne divulgativa dei problemi di carat- esclusivamente politico e culturale) a nuovo "uomo ecologico" le cui pic- n 4 riNDICF pa?•4 4 ••DE. LIBRI DEL MESEBÌ politica basata sulla domanda. I due ze". Come nella logica di tutti i con- libro secondo, pubblicato da Engels AA.W., Allocazione delle risor- dopo la morte di Marx, del processo studi empirici di Salvatore Vinci e di gressi le relazioni investono disparati se e politica economica nelle eco- Franco Bruni e Angelo Porta hanno livelli di analisi, integrandosi tutta- di circolazione. Il successo del mano- nomie contemporanee, Giuffré, Economia scritto negli anni a noi più vicini è per oggetto rispettivamente i pro- via entro la scottante problematica Milano 1984, pp. 254, Lit. dovuto al fatto che con più chiarezza blemi di gestione del mercato del la- che collega mutamenti nel mondo KARL MARX, Risultati del pro- che in altri luoghi di Marx l'analisi 18.000. voro italiano e il funzionamento dei del lavoro al complesso processo di cesso di produzione immediato. della produzione appare qui al tem- mercati finanziari in periodi di infla- ristrutturazione produttiva in atto Capitolo VI del libro I del "Ca- po stesso analisi della riproduzione Il volume contiene gli atti della zione e stagnazione. Il volume è negli ultimi anni. In particolare gli XXII riunione scientifica della So- concluso da uno stimolante dibattito pitale", a cura di Mauro Di Lisa, dei rapporti sociali. Questa edizio- interventi di Carli, Sylos Labini, cietà Italiana degli Economisti, te- sulle relazioni e da una serie di co- Editori Riuniti, Roma 1985, ne, che contiene una esaustiva nota Trezza e Benvenuto intendono defi- nutasi in Roma nei giorni 6 e 7 no- municazioni e commemorazioni. nire, da diverse angolazioni, gli trad. dal tedesco del curatore, filologica del curatore ed una prefa- zione di Nicola Badaloni, innova ri- vembre 1981. La prima pane e com- (m.gu.) aspetti più caratterizzanti della con- pp. 172, Lit. 12.000. spetto alle precedenti perché man- posta da due saggi teorici e due studi giuntura economica negli anni '80, tiene l'ordine della stesura originaria empirici: nel primo saggio. Bruno con particolare riferimento al perdu- Tra gli inediti di Marx, un posto da pane di Marx, in cui la sezione Jossa, riprendendo lo Sraffa del rare del processo inflattivo e ai con- particolare spetta al "Capitolo sesto "Merci come prodotto del capitale" 1925, affronta criticamente l'ottica seguenti vincoli politico-economici. inedito". Pubblicato in Urss nel della scarsità, considerata (Robbins, precede e non segue le sezioni su "La AA.W., La riforma del salario, Nella maggior parte degli interventi 1933, fa parte di un manoscritto produzione capitalistica come pro- Samueison) come il punto cardine (tra i quali Veronese, Mattina, Giu- composto da Marx negli anni duzione di plusvalore" e "La produ- dell'intero paradigma neoclassico. Franco Angeli, Milano 1984, pp. gni e Craveri) emerge invece una co- 1863-4, nel corso della preparazione zione capitalistica é produzione e ri- Terenzio Cozzi affronta le tematiche 150, Ut. 8.500. stante tensione tendente a ridefinire del "Capitale". Sorta di sintesi dei produzione del rappono di produ- proposte dalla supply-side econo- l'attuale modello rivendicativo sin- temi poi compresi nel libro primo zione specificamente capitalistico". mici, mostrando come l'effetto di Questo libro raccoglie relazioni e dacale, mentre da altri contributi stimolo dell'offerta proveniente dal- edito nel 1867, questi "Risultati" interventi ad un convegno organiz- (Bugli, Valentini) iniziano a deli- (r.b.) la proposta riduzione delle tasse e dovevano fungere da cerniera tra zato dalla Uil nell'aprile '84 dal tito- nearsi concretamente nuovi atteg- l'analisi del processo di produzione della spesa pubblica sia molto limi- lo "Contrattare il futuro: nuovi valo- tato, a confronto di quello di una giamenti contrattuali. immediato e lo studio, poi svolto nel ri, nuovi meriti, nuove eguaglian- (n.s.)

striali. L'analisi, compiuta con una locali e degli addetti, Tassinari giunge Alberto Heimler, Carla Milana strumentazione sofisticata, conferma, Giorgio Tassinari ad una serie di conclusioni: innanzitut- Prezzi relativi, come in Tassinari, che la specializza- Le trasformazioni to che si è avuto un profondo processo zione dell'industria italiana è sui beni di ristrutturazione tecnico-organizzati- ristrutturazione tradizionali (abbigliamento, calzatu- dell'industria italiana vo con il risultato di un aumento del produttività. Le re), evidenziando una maggiore esposi- negli anni Settanta. peso delle imprese di piccola dimensio- trasformazioni zione alla concorrenza dei paesi in via Analisi dei risultati ne. Tale ristrutturazione si è però ac- di sviluppo e una arretratezza sui setto- compagnata ad una sostanziale staticità dell'industria italiana ri innovativi. Viene inoltre sottolineato censuari, della struttura settoriale dell'industria Il Mulino, Bologna 1984, pp. che il processo di ristrutturazione ha Editrice Clueb, Bologna italiana: continuano a prevalere i setto- operato mediante la sostituzione del ri a tecnologia intermedia, a scapito di 202, Lit. 20.000 lavoro sia con capitale che con beni in- 1984, pp. 254, Lit. 20.000 quelli a tecnologia avanzata. In termini termedi: quest'ultimo elemento è da territoriali, lo sviluppo si è concentrato collegare all'utilizzo di beni intermedi nelle regioni dell'Italia centrale e nord- La disponibilità dei dati del censi- Il libro, realizzato con il sostegno a più alto valore aggiunto, alla tenden- orientale, mentre in flessione è il trian- mento dell'industria del 1981 ha reso della Confindustria, affronta il medesi- za al decentramento e alla disintegra- golo industriale. L'autore fa giusta- possibili analisi puntuali delle trasfor- mo tema del volume di Tassinari, le zione verticale dei processi produttivi, mente notare come tali trasformazioni mazioni avvenute e pertanto una veri- trasformazioni dell'industria italiana, al crescente impiego di settori nuovi siano però avvenute per processo spon- fica delle interpretazioni che si erano attraverso un'analisi delle serie stori- come il terziario avanzato e l'informa- taneo, in assenza di una precisa politica andate definendo nel corso dell'ultimo che, dal 1954 al 1982, relative all'an- tica. industriale. damento della produzione e all'utiliz- decennio. Utilizzando i dati lstat prov- zo dei fattori di dodici settori indu- (a.c.) visori sul numero di imprese, di unità (a-c.)

ANGELO DI GIOIA, La scala mo- traspare la tensione egualitaria che mento, è divisa in tre pani: la prima ge e la costituzione. Nella prefazio- bile. La storia, come funziona, i ispirò le forze sindacali nelle tranati- raccoglie le questioni decise dal 1957 ne Elia, presidente della corte costi- al 1975; la seconda quelle dal 1975 tuzionale, denuncia la centralità del tagli e il referendum, le ipotesi ve per l'adozione della scala mobile. Nella parte centrale del lavoro ven- Diritto al 1983, accompagnate da note di problema dell'evasione, le cui di- di riforma. Alfamedia, Roma gono delineate analiticamente le analisi; la terza organizza invece,per mensioni così gravemente incidono 1984, pp. 96, Lit. 7.000. modalità operative del meccanismo: ENRICO DE MITA, Fisco e costitu- temi, le questioni aperte, inqua- sul principio di uguaglianza da revo- l'indice dei prezzi, il paniere, la pe- zione. Questioni risolte e que- drandole criticamente. In un sistema care in dubbio la possibilità stessa di Il libro è un'analisi puntuale e riodicità degli scatti, il grado di co- stioni aperte. I. 1957-1983, tributario al quale il legislatore non applicazione generale dei principi sa dare adeguata razionalità, è da- dettagliata della scala mobile. L'at- pertura e la retribuzione effettiva Giuffrè, Milano 1984, pp. costituzionali di capacità contributi- collegata al problema del drenaggio vanti al giudice costituzionale che va e progressività dell'imposizione tuale meccanismo di rivalutazione XVI-939, Ut. 54.000. automatica delle retribuzioni mone- fiscale. Sulla base di questa analisi avviene la ponderazione tra l'inte- fiscale. tarie viene descritto nella sua genesi vengono infine proposti una serie di resse fiscale (inteso come interesse Una ricognizione dello stato di at- storica, ripercorrendo le tappe sa- interventi, rivolti soprattutto a ri- generale alla riscossione dei tributi (b.p.) lienti delle sue trasformazioni che durre l'appiattimento delle retribu- tuazione della costituzione in mate- contro ogni tentativo di evasione, e dal momento della sua istituzione, zioni determinato dal punto unico ria fiscale, e del ruolo della giuri- che costituisce il limite derogatorio nel 1946, l'hanno modificato sino di contingenza. sprudenza costituzionale nella evo- tra il diritto comune e il diritto tri- luzione della materia. L'opera, di alla versione odierna caratterizzata (n.s.) butario) e la tutela dei diritti del sin- dal punto unico. Un percorso da cui cui è previsto un periodico aggiorna- golo ad essere tassato secondo la leg •

LETTERA INTERNAZIONALE Edizione italiana diretta da Federico COEN e Antonin J. LIEHM

Testi di: 25/26 GOYTISOLO, FUENTES, MORIN, SCIASCIA, I cattolici nel sociale KOLAKOWSKI, DAHRENDORF, ROTH, GORDIMER, Giuseppe Lazzati, Franco Bolgiani, Achille Ardigò Lucio Cortella, Giuseppe Acocella, Mario Reina KOSIK, KUNDERA, BOBBIO, ENZENSBERGER, Guido De Guidi, Pietro Crespi, Mario Cuminetti STRADA, GALBRAITH, VARGAS-LLOSA,... Pierpaolo Donati, Franco Ferrari, Italo De Sandre Luciano Pazzaglia, Virgilio Melchiorre, Lorenzo Chiarinelli PER UNA CULTURA SENZA FRONTIERE Cattolici, pluralismo, realtà sociale confronto tra Augusto Del Noce, Italo Mancini Alberto Monticone Redazione italiana: Via del Colosseo 61, 00184 Roma, c/o Movimento scuola-lavoro Abbonamento annuo (4 numeri) L. 15.000 sostenitore L. 30.000 inoltre interventi di Teresa Ciccolini Michele Giacomantonio, Rosino Gibellini, Giulio Querini Versamenti sul CCP 74443003 intestati a Mondoperaio internazionale srl Vincenzo Saba, Giorgio Tonini, Salvatore Vento Via Tomacelli 146, 00186 Roma Redazione francese: 14/16 Rue des Petits Hotels, 75010 Paris France. 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Il manuale di Bowles in lui/lei caratteristiche materne o al riesame del pensiero filosofico-po- 30.000. stituzionale delle libertà di cui Bari- ha carattere introduttivo: dopo una paterne, o per "restaurazione narci- litico e del suo modificarsi storico — le sostiene la necessità si fonda es- esposizione delle linee fondamentali sistica", cercandolo uguale a noi o a una puntualizzazione accurata su senzialmente su di una diversa di- dell'EAL, esamina in particolare i pani di noi? Usiamo segnali di sot- Nel 1953 Barile, ne U soggetto modi e problemi del rapporto psico- stribuzione del potere, che innesti problemi del sistema penale, tomissione o di infelicità nella ri- logia/politica. L'esigenza di indaga- privato nella costituzione italiana, sull'affievolimento delle libertà eco- dell'amministrazione della giusti- chiesta di amore? In quali "contesti" re sulla socialità come aspetto della dava la prima esposizione sistemati- nomiche la costruzione dell'ugua- zia, della responsabilità civile, dei oggi ci si innamora? — Baldaro Ver- natura umana fa emergere l'interes- ca e unitaria delle situazioni proprie glianza dei punti di partenza e delle contratti. La parte più interessante è de e Pallanca hanno usato strumenti se per una analisi dei meccanismi re- del soggetto privato, rilevando condizioni di vita, di cui al secondo senz'altro quella relativa alla ammi- e chiavi di lettura diversi: questiona- lazionali che configurano e manten- l'enorme impatto del nuovo assetto comma dell'articolo 3 della costitu- nistrazione della giustizia, in senso ri, brain-storming, interviste, alter- gono rapporti di dominio e di di- costituzionale con l'ordinamento zione. lato, compresa l'analisi economica nando interpretazioni psicoanaliti- pendenza. Un interesse più vicino giuridico vigente, ed anticipava si- del contenzioso e degli aspetti eco- che a considerazioni sistemiche. Se a forse agli interessi del politico di gnificativamente il giudizio di inco- (b.p.) nomici dei servizi di assistenza lega- questo si aggiunge l'ampio uso della professione in giorni di ricerca di ap- stituzionalità di larga parte di esso, le, utile per ripensare ai problemi di fiaba, del romanzo e del mito, ne ri- poggi e consensi elettorali, focalizza che avrebbe poi trovato riscontro po- riforma della procedura e valutare sulta un libro a più livelli, che, come invece l'attenzione sulle dinamiche sitivo nell'operato della corte costi- proposte di strutture giudiziarie pa- osserva Willy Pasini nella Prefazio- bisogno-richiesta-aspettative-verifi- tuzionale. A trent'anni di distanza, rallele o arbitrali, e senz'altro origi- ne, non è, finalmente, e non vuole che che si giocano in ogni processo compie una ricognizione dello stato nale considerata la rarità dei contri- essere, l'ennesimo "manuale del coi- di delega e legittimazione; senza attuale dei diritti e delle libertà fon- ROGER BOWLES, Diritto e econo- buti giuridici non privatistici offerti to felice". trascurare la riflessione sul ruolo del damentali, approfondendone tutti i mia, Il Mulino, Bologna 1985, dall'analisi economica del diritto. fantasmatico, individuale o di grup- problemi e vagliando le soluzioni (s.q.) po, nella determinazione o nell'ac- che di essi vengono proposte dal ed. orig. 1982, trad. dall'inglese (b.p.) cettazione delle scelte politiche. pensiero giuridico, politico e sociale. di Guido Alpa, pp. 300, Lit. Il prevalere, in molti saggi del te- Riconosciuta la autonomia del dirit- 20.000. sto, di uno stile da storia del pensie- to pubblico dell'economia, restano ro filosofico, appesantisce un po' la escluse dalla trattazione le libertà Il libro di Bowles è apparso nel lettura, e lascia a livello di stimolo o economiche, mentre ampio spazio è 1982 in Gran Bretagna come una Salute ASSUNTO QUADRIO ARISTARCHI promessa pane delle proposte inizia- dedicato alle libertà civili e politi- novità nella Economie Analysis of li. Proposte che restano, comunque, che, ai diritti sociali ed alle libertà Law, anche in quel paese ancora lar- (a cura di), Questioni di psicolo- JOLE BALDARO VERDE, GIAN gia politica, Giuffré, Milano un valido punto di partenza per una ed.-partecipazione e libertà-garan- gamente dipendente dalle elabora- FRANCO PALLANCA, Illusioni riflessione psicologica sul politico zioni delle scuole statunitensi di 1984, pp. 476, Ut. 30.000. zie, allargando consapevolmente, d'amore. Le motivazioni incon- che vada al di là di una psicoanalisi ma sempre con estremo rigore, il Chicago (Richard Posner) e di Yale sce nella scelta del partner. Cor- da salotto facile da incontrare sulle concetto stesso di libertà costituzio- (Guido Calabresi). La traduzione te- Le possibilità — e le tentazioni — pagine dei quotidiani. nale ben oltre i limiti tradizionali. stimonia l'interesse per l'apporto tina 1984, pp. 213, Ut. 22.000. d'uso della psicologia nell'analisi Del resto ciò consegue alla trasfor- dell'E AL all'analisi giuridica come del politico rappresentano un campo mazione della forma dello stato da analisi descrittiva, prevalentemente Cosa si nasconde dietro ogni scelta assai appetibile per commentatori stato di diritto a stato sociale, che strumentale, in grado di aumentare di amore? E innamorarsi è davvero politici, critici di costume e speciali- (s.a.) impone una considerazione omoge- la comprensione e le possibilità di una scelta? Per rispondere a questa e sti del vi-spiego-perché.

che, alla religione, all'arte, al concetto di narcisismo Lou Andreas Salomè dove, come sempre, il suo solare ottimismo contrasta il Il mio ringraziamento a Freud pessimismo del maestro, senza per questo suscitarne le ire, anzi. Boringhieri, Torino 1984, Seguono tre lettere a un fanciullo; di cui la prima, pp. 153, Lit. 19-000 natalizia, è scritta ai due figli, maschio e femmina, di una amica cara, mentre nelle altre due indirizzate solo al ragazzo ormai adolescente, affronta, poetica ma schietta, il tema della di lui educazione sessuale e sen- Il titolo del libro, che la dedizione dell'autrice vol- timentale. le mantenere contro il parere di Freud stesso, non ren- L'opera, così come il carteggio Freud-Salomè che de giustizia del contenuto. Si tratta, in realtà, come lo stesso editore ha pubblicato un anno prima, è certa- Lou scrive, di un 'opera "sugli elementi della Sua psi- mente più di interesse storico-letterario che non psi- coanalisi che giudico più salienti e che per questa via coanalitico, tuttavia non mancano spunti atti a suscita- ho cercato di rendere attraenti per un pubblico più va- re curiosità su aspetti del pensiero freudiano marginali sto. .. dedicata al maestro in occasione del suo 75 e poco dibattuti, valga per tutti il riferimento al con- compleanno ma "...non ne risultò affatto un ringra- gresso del 1913 in cui Freud avrebbe "... riferito di ziamento secondo tutte le regole, perché volevo espri- aver scoperto nella sua pratica recente un presunto ele- mere troppe cose insieme, per esempio volevo spiegare mento 'telepatico ' e di come avesse aggiunto, senza come, attraverso di Lei, io fossi riuscita a diventare ab- dissimulare una piccola smorfia: 'se occorresse vera- bastanza libera addirittura per apprezzare quegli mente immergersi ancora in questa palude nell'inte- aspetti in cui si esprime il nostro diverso sentire ". resse della ricerca, preferirei che questo dovesse acca- Il "Ringraziamento " è composto da nove capitoli dere solo dopo la mia morte ' ". che trattano i temi del dibattito psicoanalitico da cui l'autrice si è sentita più attratta: dalle nevrosi classi- (a.v.)

ta da Clemente Vili, con l'Editto AA.W. Gli Etruschi. Una nuo- quente alla fotografia aerea e di pae- ne ripropone l'appassionata opera di Rusticucci (1593), riproposto con va immagine, a cura di Mauro saggio rende estremamente evidenti scavo alla luce di una stringente in- dagine d'archivio. L'analisi delle in- tutta la forza di operazione di censu- Cristofani, Giunti Martello Edi- quei legami, già espressi in senso sule nei "terreni nuovi de Santa Ma- Arte ra che lo qualifica nel 1603, si iden- tore, Firenze 1984, Lit. 70.000. storico nei testi, tra cultura umana e tifica una storia tuttavia non univoca territorio, riuscendo anche a dare il ria Mazor", al margine del sestiere di Santa Croce, costituisce la puntuale ALESSANDRO ZUCCARI, Arte e di controllo dei fatti figurativi e pre- senso della dinamica dello stesso valentemente rivolta ad opere ante- Pur inserendosi sul mercato in un contesto nelle situazioni odierne e verifica degli orientamenti generali committenza nella Roma di Ca- momento particolarmente favorevo- degli autori. Dalla pianta prospetti- ravaggio, ERI - Edizioni Rai, To- riori al concilio di Trento. I temi di delle relative esigenze di tutela. riflessione diventano infatti rapida- le all'"etruscomania", questo libro ca di Jacopo de' Barbari (1500) alle rino 1984, pp. 202, Lit. 18.000. mente la questione del recupero del- emerge nel panorama editoriale po- (c-d.) rilevazioni scrupolose del catasto na- le 'origini' paleocristiane e, su un nendosi in un'ottica diversa dal ge- poleonico (1808) si ricostruiscono gli La storia della cultura romana a piano concreto, il problema della nere divulgativo. Mauro Cristofani insediamenti "casa per casa", fissan- cavallo tra Cinque e Seicento costi- conservazione delle vestigia antiche ha curato il coordinamento del lavo- do le ricorrenti tipologie in pochi tuisce il vero tema di indagine di di Roma. L'idea di restauro 'storica' ro di un qualificato gruppo di stu- modelli compositivi ai quali, in par- questo volume. I protagonisti della propugnata dal cardinale Baronio diosi, i cui contributi, raccolti in ticolare, possono far riferimento alle scena sono, prevedibilmente, i papi per la chiesa dei Santi Nereo ed questo volume, affrontano i più di- AA.W., Dietro i Palazzi. Tre costmzioni edificate "a schiera". Il e alcuni cardinali, i 'quali, come re- Achilleo prosegue alla basilica late- versi fenomeni della civiltà etnisca, secoli di architettura minore a capillare spoglio dell'ingente mate- secondo un criterio che ha voluta- riale documentario permette una sponsabili delle chiese della città e ranense e in Santa Maria Maggiore Venezia 1492-1803, catalogo mente escluso la trattazione sistema- precisa definizione del ruolo delle promotori di una serie considerevole sotto la responsabilità di Alessandro della mostra a cura di Giorgio di iniziative artistiche, sono i veri tica, privilegiando le emergenze più proprietà, chiarendo i meccanismi di de' Medici. Il recupero e la ricolloca- Gianighian e Paola Pavanini, promotori dell'azione culturale del zione dei materiali archeologici, la nuove e stimolanti dettate dalla re- sfruttamento fondiario accanto alle Arsenale Editrice, Venezia 1984, centro. I temi dell'argomento si in- ripresa di motivi iconografici tardo cente evoluzione storiografica. II iniziative di assistenza pubblica ver- trecciano: il problema di creare una antichi conobbero inoltre motivazio- quadro d'insieme chiarisce in quali pp. 205, Lit. 38.000. so i ceti meno abbienti. L'esegesi nuova identità per Roma attorno ni diverse: il ricorso diversamente termini il campo d'indagine della ri- dell'architettura minore è, oggi, la all'anno 1600 e dell'indicazione di orientato alla cultura paleocristiana cerca si sia oggi spostato dalle necro- A più di trent'anni di distanza premessa obbligatoria per qualsiasi una nuova norma del vivere 'Chri- da parte di Oratoriani (di natura poli agli abitati, ai porti, ai quartieri dalla pubblicazione del fondamen- ipotesi di restauro che non sia limi- stiane' si riflettono sulla questione 'storica') e Gesuiti (come memoria artigianali. Molto curata appare la tale Venezia minore di Egle Renata tata ad interventi sporadici ed utili- delle immagini, e della loro legitti- non semplicemente edificante) lo te- veste grafica, che si avvale di ottime Trincanato — a cui spetta il saggio a taristici, ma che sia tesa al recupero riproduzioni a colori, di precise carte integrale dell'esistente. mità in ragione del loro decoro. Con stimonia. /•_ h , carattere introduttivo del presente la visita apostolica (1592-1600) volu- topografiche e rilievi. Il ricorso fre- catalogo — questo nuovo contributo (p.s.m.) Bluebeard's Castle (non ancora pub- — la necessità infine di un'ampia di conoscere né di sentir nominare. blicato), ricevetti dalla Rizzoli, nel introduzione che, oltre a precisare i In questa prospettiva, la frase di Lettere 1976, l'incarico di tradurre After Ba- criteri seguiti nella traduzione italia- Steiner ("Now this book is also very Da oggi bel. Consegnai la traduzione na, offrisse, sia pure in termini ge- directly yours") mi suona — devo nell'estate del 1978, facendo presen- nerali, il contesto del libro di Stei- ammetterlo — lievemente ironica e Ho letto con profonda attenzione te all'editore una serie di problemi: ner, collegandolo anche ad altre sue suscita in me una punta di disagio. la recensione di Franco Fortini a Do- — la necessità di discutere diret- opere già uscite in inglese ma non Tutto ciò, naturalmente, Fortini in po Babele di G. Steiner, da me tra- ancora apparse in italiano. (...) tamente con Steiner una serie di non poteva saperlo e correttamente, dotto ("Il dono della parola", "L'in- punti poco chiari e di concordare Per varie ragioni, tuttavia, il libro quindi, parla di "traduttori". Ciò dice", 2, novembre 1984, p. 9), ap- con lui la traduzione di taluni passi non potè uscire subito. Difficoltà di tuttavia non diminuisce il mio im- libreria prezzandone l'analisi minuziosa e e, di conseguenza, la necessità di po- vario genere costrinsero la Rizzoli, barazzo, giacché quanto è successo competente. In essa (correttamente, ter intervenire sulle prime bozze ita- senza che io ne venissi informato, a mi lascia in una situazione senza data la sua non conoscenza di taluni liane, laddove lo ritenessi necessario cedere il libro alla Sansoni. Poi non uscita. Anche provvedendo a fatti), Fortini avanza una serie di ri- dopo la mia corrispondenza con ne seppi più nulla finché non venni un'eventuale sostituzione del retro- serve sull'edizione italiana, rimpro- Steiner. casualmente a sapere che il libro era frontespizio eliminando il nome di verando i "traduttori" o "curatori" o — la necessità di affidare a tra- uscito. Senza che nemmeno avessi Francesca Albini (e me ne dispiace- "editori" di una serie di lacune o di duttori abili e specializzati la tradu- ricevuto le copie di mia spettanza. rebbe, perché qualcosa la Albini de- scelte non motivate, per cui "sareb- zione di brani in lingue da me non Senza aver potuto vedere le bozze e ve pur aver fatto, oltre a sostituire be stato opportuno che i curatori (o sufficientemente padroneggiate (ad integrarle con le osservazioni, i con- qua e là qualche parola che al suo gli editori) avessero redatto una nota es. il tedesco), per evitare squilibri sigli, le proposte e le correzioni che orecchio non suonava bene: se non sui criteri seguiti*. all'interno del volume. nel frattempo Steiner, su mia richie- altro leggere con attenzione la tra- Condivido pienamente le osserva- — la necessità di introdurre nel sta, mi aveva fornito. Senza che po- duzione e il suo originale), non per zioni del recensore e proprio per volume una serie di note, nel caso in tessi riscontrare l'omogeneità delle questo il libro potrebbe tornare a es- traduzioni. Senza che potessi ag- Henri Troyat questo motivo ho ritenuto utile — cui certi testi risultassero intraduci- sere in qualche modo "mio". "Miei" giungere le necessarie note. Senza dopo aver atteso invano una nota di bili (classico il caso di Hòlderlin o sono altri libri da me tradotti per la MARIA che potessi scrivere la nota introdut- rettifica della Sansoni, editrice del del Joyce di Finnegans Wake). Rizzoli, ad esempio Pound/Joyce, KARPOVNA volume — ripercorrere rapidamente — la necessità di illustrare i crite- tiva concordata. Ma, in compenso, con la sorpresa di trovare accanto al dove mi è stato concesso rispettosa- I ritratto di Maria, una la storia del volume stesso. ri in base ai quali a volte si traduce- mente di verificare le traduzioni in Dopo aver tradotto con l'appog- vano le ritraduzioni e a volte no, mio, come autrice di una imprecisa- donna che nella Russia ta "revisione",il nome di una certa bozza e di aggiungere alcune note gio e la consulenza costanti di Stei- nonché i criteri in base ai quali a vol- essenziali. "Mio", purtroppo, non è di Alessandro II ner Linguaggio e silenzio (Rizzoli, te si proponevano traduzioni origi- "Francesca Albini", che sarà senz'al- domina con lo staffile 1972) e aver consegnato la traduzio- nali e altre volte traduzioni già esi- tro una persona abile e competente ma che non ho mai avuto il piacere sulla sua grande tenuta ne di un altro saggio di Steiner, In stenti. P e sui sentimenti di chi le vive accanto. L'affascinante affresco ERRATA CORRIGE di un'epoca in un Le schede sono di: Nella fretta della chiusura del numero scorso, sul bancone della tipografia sono grande, epico romanzo. Riccardo Bellofiore, Emira Bernieri, Carlo Bordoni, Anna Chiarloni, Ma- stati scambiati i titoli e i nomi degli autori di due articoli apparsi in pagina 34, ria Rita Cifarelli, Giovanni Colombo, Sara Cortellazzo, Lidia De Federi- nella rubrica Ubri di Testo. cis, Mario Della Casa, Claudio Donzelli, Aldo Enrietti, Fausto Fiorini, I testi devono essere invece attribuiti come segue: Francesco Campanella ha recensito il libro di Stefano Zamagni (Economia polìtica. Teoria dei prezzi, dei Anna Elisabetta Galeotti, Marco Guidi, Paola Lagossi, Martino Lo Bue, mercati, della distribuzione, La Nuova Italia Scientifica, Roma 1984), mentre la Giulio Manzella, Santina Mobiglia, Chiara Ottaviano, Riccardo Passoni, recensione del volume di Donald A. Hay e Derek J. Morris (Economia Industriale, Barbara Pezzini, Costanzo Preve, Silvana Quadrino, Marco Revelli, Fabri- II Mulino, Bologna 1984) è stata scritta da Francesco Silva. zio Rondolino, Gianni Rondolino, Roberto Salizzoni, Paolo San Martino, Inoltre l'autore della recensione del libro di Rocco Brienza (La vita delle ragioni, Nicola Santovito, Dario Tornasi, Anna Viacava. Quale cultura, Napoli - Vibo Valentia 1984), pubblicata a pagina 29, è Mario Alcàro (e non Alcamo, come erroneamente è comparso sia in testa all'articolo che nel sommario). Ci scusiamo con tutti gli interessati, e naturalmente con i lettori.

— MARQUEZ: La mala ora, Monda- — PlCCOLOMlNI: Storia di due VII) Scienze dori, 0. 1820, pp. 200, ristampa, amanti, Sellerio, pp. 96, Ut. 5.000 Gianni Oliva Libri Ut. 5.000. — PLAUTO: La pentola del tesoro, — FANCELLO: Il cammino delle — J. ROTH: Ebrei erranti, Adelphi, Rizzoli, Bur L 524, pp. 198, Ut. scienze I, Dalle stelle alla vita, Edi- STORIA DEGLI Pba 174, pp. 132, Lit. 8.000. 6.500. tori Riuniti, Ubri di base 82, pp. ALPINI economici — G. STEIN: Sangue in sala da pran- — TURGENEV: Klara Milic, Argo- 190, Ut. 7.500 — FANCELLO: Il cammino delle Dal 1872 alla vigilia zo, Editori Riuniti, pp. 88, Ut. nauta edizioni, pp. 112, Ut. 9.000. a cura di 8.000. — TURGENEV: Memorie di un cac- scienze II, Dalle molecole all'uomo, del 2000 — TANIZAKI: Due amorì crudeli, ciatore, Mondadori, Oscar, pp. 378, Editori Riuniti, Ubri di base 83, pp. Una storia degli alpini Guido Castelnuovo Bompiani, T 371, pp. 157, Ut. Ut. 8.000. 166, Ut. 7.500 originale e nuova 5.500. Con la collaborazione della li- — VLDAL: Myron, Bompiani, T370, per conoscere pp. 229, Ut. 6.000. VHI) Salute e comprendere breria Campus e della libreria Stampatori Universitaria. IV) Saggistica letteraria — ACCADEMIA CINESE: Agopuntu- gli atteggiamenti ra, Rizzoli, pp. 259, ristampa, Ut. Libri usciti dal 6 febbraio al 2 — DOLEI: Invito alla lettura di Mu- e il carattere delle 6.500 marzo. II) Poesia sil, Mursia, pp. 158, Ut. 6.000. valorose "penne nere". — FEUERBACH: Rime sulla morte, — MASIELLO: I miti e la storia, saggi Marcosy Marcos Milano, Ut. 4.800. su Foscolo e Verga, Uguori, pp. 153, — GARGIA LORCA: Poesie, Newton Ut. 12.000. EX) Psicologia e psicanali- I) Narrativa italiana e Compton, pp. 270, ristampa, Ut. — PETRONIO: D punto sul romanzo si straniera 6.000. poliziesco, Laterza, pp. 205, Ut. 13.000. — HUXLEY: Le porte della percezio- — GONGORA: Sonetti, Mondadori, — CAMERANA: L'enigma del cava- ne, D'evilBooks,pp. 60, Ut. 4.000 Os Poesia 8, pp. 93, Lit. 7.000. liere Agnelli, Serra e Riva, pp. 117, - JUNG: La psicologia del transfert, Ut. 12.000. — NERUDA: Poesie d'amore. New- ton Compton, pp. 206, ristampa, Mondadori, pp. 235, ristampa, Ut. — CONSOLO: Lunaria, Einaudi, pp. Ut. 6.000. V) Filosofia e religione 7.000 90, Ut. 8.000. — LATTES: Amore e niente. La Ro- — OWEN: Poesie di guerra, Einau- — GIORDANO BRUNO: De la causa sa, pp. 100, Lit. 7.500. di, pp. XXXV + 161, Ut. 9.500. principio e uno, Mursia, pp. 245, X) Statistica e economia — MORAVIA: La Mascherata, Bom- — PRÉVERT: Poesie d'amore e di Ut. 9.000. piani, T369, pp. 134, Ut. 5.500. contestazione, Newton Compton, — LOCKE: Saggio sull'intelligenza — KENNEDY: Introduzione alla sta- pp. 303, ristampa, Ut. 6.000. umana, Laterza, pp. 113, Ut. — SCIASCIA : Cronachette, Sellerio, tistica, Editori Riuniti, pp. 183, Ut. pp. 87, Ut. 5.000. — TAGORE: Canti e poesie. Newton 12.000. 12.000 — BLIXEN: Ultimi racconti, Bom- Compton, pp. 89, ristampa, Ut. — BEDESCHI: Introduzione alla — WHYNES: Introduzione all'eco- piani, T372, pp. 376, Ut. 6.000. 6.000. scuola di Francoforte, Laterza, pp. nomia, Editori Riuniti, pp. 208, Ut. 181, Ut. 12.000. — DURAS: Amante, Feltrinelli, pp. 12.000 123, Lit. 13.000. — A. HELLER: Le condizioni della — HFII.FR: Comma 22, Bompiani, morale. Editori Riuniti, pp. 66, Ut. Grt Al, pp. 541, Ut. 8.000. IH) Classici 5.000. — CONZE: Breve storia del Buddi- XI) Arte, architettura, — HESSE: Sotto la ruota, Rizzoli, — BENSÌ (a cura di): La canzone di Bur LI37, ristampa, pp. 197, Lit. Orlando, Rizzoli, pp. 527, testo a smo, Rizzoli,, pp. 226, Ut. 7.500 cinema — LAGRANGE: Sinossi di quattro 5.000. fronte, Ut. 12.000 — BENEVOLO: L'ultimo capitolo evangeli, Mondadori Oscar, pp. — HEYER: Una stagione a Bath, — FONTANE: Il signore di Stechlin, dell'architettura moderna, Univer- 274, Ut. 8.000 Mondadori, Oscar 1822, pp. 187, Garzanti, I grandi Testi 318, pp. sale 665 Laterza, pp. 250, Ut. Lit. 5.000. XIX +367, Ut. 9.000. 13.000 — KLOSSOWSKI: Il bafonetto, Sugar — MANN: Altezza reale, Mondado- — KLEE: Vento di rosa, Mondadori, & Co., pp. 174, Lit. 7.000. ri, Os 1821, pp. 393, Ut. 7.000. VI) Storia, biografie pp. 47, Ut. 12.000 — LAWRENCE: Luoghi etruschi, Pas- — MANZONI: Lettere, Rizzoli, BurL — CHAGALL: Bonjour Paris, Monda- sigli, pp. 200, riedizione, Ut. 512, pp. 385, Ut. 9.500 — JACCARD: Freud, Editori Riuniti, dori, pp. 47, Ut. 12.000 12.000. — MEISTER ECKHART: Sermoni tede- pp. 103, Ut. 8.500 — MIRÒ: Storie sognate, Mondado- — LYTTON: Gli ultimi giorni di schi, Adelphi, pp. 277, Ut. 13.000 — RADET: Alessandro il Grande, ri, pp. 47, Ut. 12.000 RIZZOLI Pompei, Mondadori, pp. 332, Lit. — ORAZIO: Odi e epodi, Rizzoli, Oscar Mondadori, pp. 353, Ut. — GRAZZINI: Cinema '84, Laterza, 12.000. BurL 513, pp. 553, Lit. 9.500 8.000 Universale 666, pp. 298, Ut. 13-000 Caro direttore, mente dalla recensione di Gian Lui- superare, e non è detto che il secon- 41 i libri e le lettere dei lettori ai gi Beccaria al libro di Sebastiano do sia preferibile al primo). più Dopo Babele. Mi è stato tolto giornali riservano talvolta delle cu- Vassalli su Campana. Ma a dire il vero le fatiche di Vas- con un comportamento molto discu- riose sorprese. È il caso della lettera, Il volume einaudiano è cosparso salli, che hanno il merito di aprire tibile. Me ne dispiace per me ma an- a firma del sig. Metello Pieroni, ap- di minuscole stelle comete all'inizio una via percorribile in un acquitrino che per Steiner che, a sua volta, parsa sul numero di marzo dell'"In- di ciascuno dei tanti elementi di cui lasciato al margine delle storie lette- avrebbe tutto il diritto di sentirsi tra- dice", riguardante una fantomatica è composto, numerosi al punto che rarie, avrebbero meritato una vera dito. "Storia di Venezia" del Cole (?) edi- le mezze pagine bianche d'interval- recensione da parte d'un critico così Aprile 1985 Cordialmente, Ruggero Bianchì ta da Einaudi. Dal contesto è chiaro lo assorbono da sole un buon terzo puntiglioso e attento in occasioni che il libro è di F. Lane, e non del del volume, promuovendolo a una meno neglette. (Ma non si trattava Cole (che francamente non ho mai stazza, irraggiungibile colle sole pa- del "libro del mese"?). Pierre Vilar sentito nominare). gine inchiostrate, tale da giustificar- Cordiali saluti. Giorgio Ghiberti Le parole della Ora, non ricordandomi di aver ne il ruolo di libro-strenna. storia Chi vi scrive è un marittimo, vivo trovato in questo libro strafalcioni Da pane sua, l'intervento di Bec- Una vera e propria "Introduzione" alla scienza molti mesi dell'anno a bordo di una così madornali come quelli riportati caria adibisce in pratica agli stessi fi- storica vista concretamente nel super petroliera e, vi confido since- nella lettera, mi sono preso la briga ni (qui si trattava di occupare una confronto con i pensatori più importanti che se ne sono ramente, egregio direttore responsa- di controllare le citazioni sulla mia mezza pagina della vostra rivista) le Caro direttore, occupati, da Hegel a Marx, a bile Cesare Cases, che l'unico amico copia. Risulta così (p. 186): "I risul- più esteriori notizie biografiche su per me, dilettante consumatore di Febvre, Bloch e Braudel. è il libro. tati ottenibili (e non che ottenibili) Campana desunte dallo stesso libro libri storici, un articolo come "Biblioteca di storio" Ho appreso dell'esistenza della Lire 20.000 vostra pubblicazione dalle pagine Julia Kristeva dev'Espresso* — 16 dicembre Storie d'amore 1984 / pagina 129 / "Cultura" cura- Una appassionata difesa del ta da Giuliano Ferrara. sentimenti in un discorso che a partire dal metodo della Avrei avuto tanto piacere di abbo- pslcoanalts! attraversa il narmi, ma prima di recarmi in edi- pensiero, la letteratura, l'arte cola per acquistare "L'Indice" di dell'Occidente "Nuova biblioteca di cultura" gennaio-febbraio '85, avevo ormai Comitato di redazione Piergiorgio Battaggia, Gian Luigi Beccaria, Riccardo Bellofiore, Giorgio Bert, Eliana Bouchard Lire 28 000 già contratto l'abbonamento al Tou- Roy Medvedev ring Club Italiano. Vi assicuro però (segretaria di redazione), Loris Campetti (redattore capo). Franco Carlini, Cesare Cases, Enrico Castelnuovo, Alberto Conte, Gianfranco Corsini, Lidia De Federicis, Daniela Della Valle, Franco che riuscirò a rimediare in un modo Tutti gli uomini di Ferraresi, Delia Frigessi, Claudio Gorlier, Filippo Maone (direttore responsabile), Diego Marconi, Franco Stalin o nell'altro, i soldi per un abbona- Marenco, Luigi Mazza, Gian Giacomo Migone (direttore), Cesare Piandola, Tullio Regge, Marco Revelli, mento a "L'Indice", vendendo ma- Da Vorofclov a Mikojan, da * Fabrizio Rondolino, Gianni Rondolino, Franco Rositi, Lore Terracini, Gian Luigi Vaccarino Suslov a Molotov, "tutti gari due stecche di sigarette. percorsero la strada lungo la Se non sono troppo noioso, avrei Disegni quale la tecnica rivoluzionarla degenera in durezza, la bisogno di alcuni consigli di lettura Tullio Pericoli flessibilità politica In di libri che trattano i "trulli" (tools), pragmatismo, l'entusiasmo in costruzioni caratteristiche e monu- Progetto grafico demagogia. Tutti furono corrotti Agenzia Pirella Góttsche dalla situazione del tempo in cui mentali della regione Puglia in pro- vissero". "Politica e sodeti" vincia di Bari, Alberobello. Art director Lire 14.000 Ha l'indirizzo di una rivista ana- Enrico Radaelli loga alla vostra però in lingua ingle- Luca Canali Ricerca iconografica se? Giulio Cesare Alessio Crea Ringrazio anticipatamente, re- stando a vostra completa disposizio- Pubblicità ne. Clemente Francesco Emanuela Merli riconsiderandone la figura nel Sede di Roma contesto storico, economico( sociale e politico entro il quale Via Romeo Romei 27, 00136 Roma, telefono 06-3595570 operò. Redazione "Universale scienze sociali" Lire 8.500 Via Giolitti 40, 10123 Torino, telefono 011-835809 Gentile direttore, Duilio Morosini abbiamo letto con piacere sul nu- Editric"L'Indicee - Coop. ar.l. " L'arte degli anni mero 3/1985 dell'"Indice" la recen- difficili (1928-1944) sione di Gianfranco Corsini a Tu- Registrazione Tribunale di Roma n. 369 del 17 ottobre 1984 Due generazioni di artisti Italiani ring 's Man. Western Culture in the negli anni che videro il tentativo Abbonamento annuale (10 numeri) fascista, destinato al fallimento, Computer Age di David Bolter, li- di fondare una cultura di bro segnalato fra quelli "da tradur- Italia: Lit. 35.000. Europa: Lit. 60.000. Paesi extraeuropei (via aerea): Lit. 90.000, o 130. regime. re" in italiano. Numeri arretrati: Lit. 6.000 a copia. "Universale arte e spettacolo" Siamo lieti di informarla, e di in- Si consiglia il versamento sul conto corrente postale n. 7882600) intestato a L'Indice dei libri del mese. Lire 14.000 formare i lettori dell'"Indice", che Distribuzione in edicola Georg Simmel Turing 's Man è già in fase avanzata SO.DI.P., di Angelo Patuzzi, ViaZuretti 25, 20123 Milano. La moda di traduzione presso questa casa edi- Distribuzione in libreria La moda come bisogno di trice e che la sua uscita in libreria è coesione sodale e di prevista per il prossimo mese di otto- C.I.D.S., Via Contessa di Bertinoro 15, Roma, telefono 06-4271468 differenziazione individuale, in bre. un saggio di un grande Photosistem,Preparazione Via A. Cruto 8/16, 00146 Roma StampSO. GRA.RO,a Via 1. Pettinengo 39, 00159 Roma pensatore tedesco. I più cordiali saluti. "Biblioteca minima" Pratiche Editrice Lire 5.500 Susanna Boschi Ursula K. Le Guin mescolandoli e scaldandoli..."; p. recensito (sia quelle della leggenda "l'etrusco in salotto" è salutare. La fantascienza e la 203; "Ai fuggiaschi (...) furono of- sia quelle effettivamente documen- Anche Pallottini su tuttolibri dice signora Brown ferte riduzioni delle sanzioni pecu- tate dallo stesso Vassalli), le quali, che sono troppi gli incompetenti, Le possibilità del romanzo oggi. niarie che erano state loro inflitte", e unitamente ad altre succose chicche italiani e stranieri, a scrivere di etru- La regina del «nere "fantasv ' Cari amici, non: "furono offerte riduzioni delle sulla vita e le idee del biografo — schi. Il fatto è che in libreria ci sono risponde a virginia Woolf. bisogna essere grati ad Andrea "Biblioteca minima" sanzioni pecuniarie che erano fuggi- con sottile utilizzazione stavolta per- attualmenne non meno di venti tito- Lire 5.500 Chersi, che ha protestato, per pri- ti per evitare di pagare"; p. 262: non sino del risvolto di copertina ("vive li sugli etruschi, con prezzi anche mo, pubblicamente, per i grossola- sono riuscito a rintracciare nessun tra le risaie...") —, costituiscono fortemente elevati. Allora quale è il Antonio Brusa ni, incredibili, innumerevoli, errori "di definitiva"; p. 313: "per gli ac- quindi per pregnanza di contenuti libro che io devo acquistare per far- Guida al manuale di di stampa dello Swift de "I Meridia- quirenti", e non "per noi acquiren- l'esatto corrispondente delle pagine mi una buona idea degli etruschi? storia ni". Perché nessuno di voi, dei cura- ti". bianche vassalliane. Fra i compiti di "Indice" non ci deve per Insegnanti della scuola tori, degli addetti ai lavori, aveva essere anche quello di consigliare? media Insomma, sarei veramente curioso Per il Beccaria l'intera conoscenza Il manuale come risorsa sottolineato prima la gravità del fat- P.S.: Cosa aspetta Mondadori a to? Come può l'editore mettere in di sapere che razza di copia il sig. d'un'opera letteraria va ricavata dai contìnua per dedicare un "meridiano" a Bacchel- l'ammodernamento delle forme commercio un libro di tale prestigio Pieroni ha avuto la sfortuna di ac- testi soltanto: si poteva allora sperare in una maggiore acribia (com'è vera- lil di apprendimento - e di tale prezzo con centinaia di er- quistare, ai prezzi che sappiamo, insegnamento, utilizzabile rori tipografici, senza nemmeno cor- oppure se l'Einaudi ha ritoccato vi- mente scritto questo libro? quali Cordialmente secondo scopi diversi. "Le guide di Paldeia" redarlo dell'Errata Corrige? stosamente la veste tipografica di espedienti retorici usa l'autore per Giuseppe Bernabini questo libro tra un'edizione e l'altra rimpolpare e romanzare a suo modo Lire 16.000 Perché, se il vostro spiritoso corri- (la mia copia fa parte della seconda dati di fatto esigui e controversi? Emanuele Dialma Vitali spondente si ferma con l'elenco de- edizione). qual è l'immagine di Campana che La fame nel mondo gli errori, per sopravvenuta scoccia- se ne ricava?...); si sarebbe desidera- tura, a pagina 538, essi continuano Naturalmente tutto questo non Sottosviluppo, malattie e intacca la verità delle affermazioni ta qualche giustificazione degli elogi crescita demografica. Si può imperterriti per tutte le più che 1600 così abbondantemente profusi, combattere il grande flagello? pagine, e il fastidio estremo di leg- del vostro corrispondente sui cospi- "Libri di base" cui salassi cui si sottopone chi entra qualche prova dell'effettivo valore volume doppio gere un libro zeppo di "Diglità", d'un'opera il cui "imperterrito im- Lire 15.000 "eccenzionale", "cosstretto", diven- in una libreria, e sulla frequentissi- ma sciatteria di traduttori e corretto- pegno ideologico e polemico" e la ta ansia quando l'errore assume am- cui "grande tensione tragica" sem- Elser Tajé bigui aspetti semantici ("... e tu sei ri di bozze. Giocare a dama Cordiali saluti. Giuliano Galletti brano sovente scadere di tono e sof- stato prescelto dal fatto per...", a frire non poco d'una impertinente Oltre 300 tiri per imparare e pag. 1393), per il timore che qualcu- tensione messianica (forse a causa divertirsi. no, di questo ultimo tipo, ci sia "Libri di base" delle tante stelline comete?). Basti a Lire 7.500 sfrgg'10- Amelio Benelli questo riguardo il paragone Egr. Sig. Direttore, coli'asciutta e stringente Famiglia Manzoni della Ginzburg (la man- è possibile recensire un libro senza canza e la sovrabbondanza di dati e u Editori Riuniti LJ in realtà parlarne? Una risposta af- fonti sono scogli entrambi ardui da fermativa ci viene fornita esemplar- •irv r v : YTO. LA CITTA bEL FUTURO.

Quando finisce II presente?E quando Inizia ta, che modificherà II concetto di elasticità DI certo, non perderemo II gusto di guidare. una facilità di guida nuovi nei settore dei Il futuro? Domande che appartengono al nei mondo delle piccole auto. DI certo, nel Anzi, ne scopriremo uno inedito: manovra- motori sovralimentati. E, altrettanto certa- passato. La Y10 propone il futuro oggi. A chi futuro non perderemo li gusto per l'elegan- bilità e agilità nuove, visibilità totale, sicu- mente, le nostre città saranno più pulite, già oggi può apprezzare qualcosa di asso- za, per le stoffe raffinate, come l'alcantara rezza assoluta della trazione anteriore, gran- meno affollate, più belle. Perché le auto per lutamente Innovativo e personale. La Y10 che riveste gii Interni e I sedili della Y10 tou- de silenziosi, risultato di una aerodinamh le città saranno costruite pensando alle cit- anticipa come vivremo, come guideremo, ring. E il gusto di viaggiare nello spazio, co- cità spinta verso forme marcatamente a cu- tà. ComejaYlO. quale sarà il nostro stile. Di certo II futuro ci me all'interno della YiO. Lo spazio e il con- neo. Fuori città, questo gusto di guidare di- 3 riserva un grande progresso tecnologico, YIO tire,999 cm ,145 km/h fort, che in passato potevamo pretendere da venterà piacere puro, come quello che d 3 che è già cominciato con il rivoluzionarlo YIO touring, 1049 cm ,155 km/h una grossa auto. Ma assolutamente sor- riserva l'entusiasmante YiO turbo. Un turbo 3 motore FIRE (Fully Integrated Robotized En- prendenti su un'auto di poco più di tre metri. di nuova concezione per un divertimento e YIO turbo, 1049 cm ,180 km/h gine), il 1000 per il 2000. Progettato e co- Sorprendenti come l'accessibilità, per per- AUTOBIANCHI YIO struito dal computer. Semplice, razionale, sone e bagagli grazie all'apertura e al parti- affidabile,partlcolarmentesobrio nei consu- colare design delle portiere avvolgenti e alle mi. Brioso e con una fluidità di marcia inedi- nuove articolazioni del portellone. AUTOBIANCHIE UNA FIRMA LANCIA.