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RESOCONTO STENOGRAFIC O

667 .

SEDUTA DI MERCOLEDÌ 24 LUGLIO 1991

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ADOLFO SARTI

INDI

DEL PRESIDENTE LEONILDE IOTTI E DEL VICEPRESIDENTE MICHELE ZOLL A

INDICE

PAG . PAG .

Missioni 8621 7 Amministrazioni locali: (Annunzio di provvedimenti) 86337 Missioni valevoli nella seduta del 24 luglio 1991 8 6 3 36 Commissione parlamentare per il pare - re al Governo sui testi unici concer- Disegni di legge : nenti la riforma tributaria : (Approvazione in Commissione) . . . 86336 (Sostituzione di un deputato) 86337 (Proposta di trasferimento dalla sede referente alla sede legislativa) 86330 Messaggio del Presidente della Repub- (Trasmissione dal Senato) 86336 blica in materia di riforma istituzio- nali (doc. I, n. 11) (Seguito della Proposte di legge : discussione) : (Annunzio) 86336 PRESIDENTE . . . 86217, 86219, 86220, 86221 , (Approvazione in Commissione) 86336 86224, 86226, 86231, 86236, 86240, 86246, (Rimessione in Assemblea) 86275 86252, 86257, 86263, 86270, 86272, 86275, Mozione, interpellanze e interrogazio- 86278, 86281, 86286, 86291, 86296, 86300, ni: 86304, 86308, 86311, 86313, 86314, 86318, (Annunzio) 86337 86324, 86325, 86326, 86330

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PAG . PAG .

ALTISSIMO RENATO (gruppo liberale) 86240 MENNITTI DOMENICO (gruppo MSI-destra ANDÒ SALVATORE (gruppo PSI) 86281 nazionale) 86318 BARBERA AUGUSTO ANTONIO (gruppo co- PARLATO ANTONIO (gruppo MSI-destra munista-PDS) 86252 nazionale) 8622 1 BARBIERI SILVIA (gruppo comunista - RODOTA STEFANO (gruppo sinistra indi- PDS) 86314 pendente). . 86231, 86232, 86234, 8623 6 BECCHI ADA (gruppo sinistra indipen- RONCHI EDOARDO (gruppo verde) 86326 dente) 86296 SCALZA MASSIMO (gruppo verde) . . 86270 CALDERISI GIUSEPPE (gruppo federalista SEGNI MARIOTTO (gruppo DC) 86313 europeo) 86226, 8622 9 STAITI DI CUDDIA DELLE CHIUSE TOMAS O CARIA Filippo (gruppo PSDI) 86237 (gruppo misto) 86275 CAVERI LUCIANO (gruppo misto-UV) 86217 TESSARI ALESSANDRO (gruppo federalista 86218, 86220 europeo) 86304, 86305 CIAMPAGLIA ALBERTO (gruppo PSDI) 86308 VIOLANTE LUCIANO (gruppo comunista- COLUMBU GIOVANNI BATTISTA (gruppo mi- PDS) 86286, 8628 7 sto-PSA) 86224 D'AMATO LUIGI (g r u p p o misto) 86300 Per lo svolgimento di interpellanze e d i FILIPPINI ROSA (g r u p p o verde) 8631 1 interrogazioni: FINI GIANFRANCO (gruppo MSI-destra na- PRESIDENTE 86331, 86332 zionale) 86246 MACCIOTTA GIORGIO (gruppo comunista - FIORI PUBLIO (gruppo DC) . . . 86324, 86325 PD S) 8633 1 FoRLANI ARNALDO (gruppo DC) 86257 PIRO FRANCO (gruppo PSI) 8633 1 FRANCANZANI CARLO (gruppo DC) 86272 GAVA ANTONIO (gruppo DC) 8629 1 Presidente del Consiglio dei ministri: LA MALFA GIORGIO (gruppo repubblica- (Trasmissione di documenti) 86337 no) 86263, 8626 7 MATTIOLI GIANNI FRANCESCO (gruppo ver- Ordine del giorno delle sedute di doma- de) 86278 ni 86332

SEDUTA PRECEDENTE N . 666 — DI MARTEDÌ 23 LUGLIO 1991

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La seduta comincia alle 9. LUCIANO CAVERI. Signor Presidente, ono- revoli colleghi, non so se questo sistema LucIA FRONZA CREPAZ, Segretario f. f. , politico abbia davvero in sé la volontà di legge il processo verbale della seduta del 1 9 autoriforma, se cioè alle grandi affermazioni luglio 1991 . di principio seguiranno mai del fatti concre- ti . Il Presidente della Repubblica Cossiga nel (È approvato). suo lungo messaggio — un discorso che, se pronunciato, sarebbe durato oltre due or e — sintetizza il dibattito proponendo alcune Missioni. possibili strade da imboccare: possibilità che ha esplicitato anche nei numerosi interventi PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi di esternazione, visto che il Presidente sfrut- dell'articolo 46, secondo comma, del rego- ta ormai ogni occasione per mettere i pun- lamento, i deputati Boniver e Emilio Rubb i tini sulle i, correndo tra l'altro il rischio di sono in missione a decorrere dalla sedut a quella che in gergo televisivo si chiama odierna. «sovraesposizione», che indebolisce chi trop- Pertanto i deputati complessivamente in po appare sulla scena ed anche il contenuto missione sono tredici, come risulta dall'elen- dei suoi discorsi. co allegato ai resoconti della seduta odierna. Il Presidente chiede autorevolmente di Ulteriori comunicazioni all'Assemblea sa - sapere quali intenzioni abbia il Parlament o ranno pubblicate in allegato ai resocont i per riformare la Costituzione non con super- della seduta odierna. ficiali operazioni di chirurgia estetica, ma affondando il bisturi . Nel dibattito, per evitare le sole parole in Seguito della discussione sui temi conte- libertà, bisognerebbe trovare degli element i nuti nel messaggio del Presidente della di coagulo. Non posso celare però un certo Reubblica in materia di riforme istitu- pessimismo. Ammesso infatti che il sistema zionali (doc. n. 11). dei partiti decida di rinunciare a quell ihu- mus in cui prospera, in assenza di un con- PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il fronto vero continueremo ad assistere ad un seguito della discussione, iniziata nella sedu- dialogo fra sordi o fra persone che, parlando ta di ieri, sui temi contenuti nel messaggio lingue molto diverse, costruiscono da sole del Presidente della Repubblica in materia di proprie astrazioni e propri scenari, senz a riforme istituzionali . però che il dialogo sulle riforme, in questo È iscritto a parlare l'onorevole Caveri . Ne clima di incomunicabilita, sfoci in risultati ha facoltà. che non siano sul terreno del piccolo cabo-

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taggio o degli opportunismi, delle microri- — possono apportare anche enormi benefic i forme amplificate a dismisura e che son o e migliorie, ma possono anche sfociare in invece tasselli minuscoli di un grande scena- chissà che cosa, in nome di quel consociati- rio immobile. vismo che il Presidente Cossiga denuncia Ancora di recente sono più le dichiarazio- che potrebbe diventare l'unica strada pe r ni di intenti a riempire i giornali che il una sopravvivenza di questo sistema nella concreto dibattito parlamentare, che sem- sua funzionalità rispetto all'esistente . bra congelato nella certezza — penso al Ecco perché non vorrei mai sentire parla- confronto sul bicameralismo e sul rilanci o re di «governissimi», di governi di salut e delle regioni — che tanto alla conclusione pubblica, di patti d'azione tra tutti i partiti , del lungo processo di revisione costituziona- immaginando se e quali conseguenze questo le non si arriverà mai, per cui i progetti o le embrassons-nous potrebbe avere sull'opi- proposte, magari votati da un solo ramo del nione pubblica, che odia nei partiti proprio Parlamento, sono semplici ballons d'essa i questo diventare camarilla : con la copertura lanciati verso l'elettorato, dei fumogeni che di grandi affermazioni di principio, singoli nascondono i guasti di un sistema politic o soggetti finiscono per accordarsi tra di loro che si perpetua convergendo nel dibattito per l'occupazione del potere, favoriti dal sulle riforme . fatto che la democrazia interna ai partiti è Esiste però un paradosso . Una volta, a scarsa e gli statuti di molti partiti coprono criticare l'impianto della Costituzione erano con l'apparente consenso la scelta di pochi, alcune piccole minoranze e le opposizioni: che sono sempre meno e sempre più distanti da destra si chiedeva un sistema forte e d a dalle esigenze concrete . sinistra c'era chi parlava di assemblearismo . Ma torniamo al tema principale delle ri- Il terreno istituzionale era stato occupato forme, che devono dunque avvenire in un soprattutto da studiosi e costituzionalisti ch e clima di confronto e non di soporifera com- smontavano, rimontavano e comparavano il plicità. nostro modello suggerendo interpretazioni e Ringrazio anzitutto il Presidente della Re - modifiche. Essi, peraltro, erano concordi s u pubblica per aver citato, tra le forze politi- di un punto, vale a dire : decine e decine di che che hanno costruito la democrazia, an- aggiramenti, forzature e scelte di comodo , che quelle forze autonomiste a cui mi onoro che comunque allontanavano dal testo della di appartenere . Carta costituzionale . Per quanto riguarda le riforme, è cert o Tra queste minoranze vi era chi — è il che dal passato ci arriva come un'eco lonta- caso della Valle d'Aosta — fin dai tempi della na la voce di chi aveva capito che uno de i Costituente segnalava e segnala che è solo nodi principali era quello della forma d i nella forma di Stato, non solo nella forma di Stato. Penso alla proposta che il Consiglio governo, che si annida il virus che sta ucci- regionale della Valle d'Aosta votò il 3 marz o dendo il sistema istituzionale e politico . 1947 . Si trattava di uno statuto federalista , E qual è il paradosso? È semplice indivi- che prevedeva l'affidamento di specifiche duarlo: queste stesse minoranze che chiedo - materie allo Stato e di tutte le restanti all a no riforme profonde, osservano certe fughe regione. Ebbe invece, il sopravvento un ti- in avanti di oggi non solo con la certezza di mido regionalismo, reso ancora più timido trovarsi di fronte a posizioni strumentali, m a della ventata centralista che ancora spira . con l'inquietudine di chiedersi a chi giovi un Ma se questo passato serve proprio com e certo gran parlare, dove si voglia arrivare . Il spunto per il futuro, allora vorrei citare un paradosso sta appunto nel fatto che il rove- documento recente del Consiglio regionale sciamento apparente porta a schierarsi co- della Valle d'Aosta in cui si esprime l'idea me difensori di una Costituzione che, ben- per il futuro. ché critica e considerata totalmente da Innanzitutto si fa riferimento all'idea fe- riscrivere, offre (penso alle autonomie spe- deralista come soluzione ai problemi conti- ciali) un quadro giuridico di riferimento a nentali. Dice questo documento: «C'est grâ- cui possibili modificazioni — ecco il punto ce aux principes fondamentaux du

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féderalisme que pourront étre harmonisées le débat sur la future constitution euro- les différences culturelles, comblés les cli- péenne. Elles assumeraient en méme temps vages economiques et renforcés les liens d e le ròle qui leur est propre dans la gestio n solidarité entre les peuples d'Europe dans responsable des ressource s le respect des identités propres à chacun économiques . . . . » d'entre eux». E poi viene delineato il federalismo com e PRESIDENTE . Onorevole Caveri! prospettiva interna. Nel documento si legge: «Il paraft donc indispensable en ce moment ERMENEGILDO PALMIERI . Invece di star de renforcer sensiblement les Régions e t qui, vado fuori! leurs pouvoirs en transformant la structure politique et constitutionnelle de l'Etat ita- LUCIANO CAVERI . .. «dans 1'amélioration lien en véritable Etat fédéral» . de la qualité de la vie et dans la mise e n valeur des identités régionales» . PRESIDENTE. Onorevole Caveri! PRESIDENTE . Onorevole Caveri, intendo ERMENEGILDO PALMIERI . Presidente, non perfettamente la lingua francese, ma questo capisco! è il Parlamento italiano! Nei dibattiti nel Parlamento italiano non è consentito espri- LUCIANO CAVERI . Sto citando un brano mersi in lingue straniere. di un documento del Consiglio regionale della Valle d'Aosta e quindi mi pare de l LUCIANO CAVERI . Non capisco quel colle- tutto legittimo l'impiego del francese in ga: spero non sia del gruppo comunista-PD S quest'aula! poiché mi stupirebbe che un gruppo gene- ralmente attento ai problemi . . . PRESIDENTE. Onorevole Caveri — glielo dico in modo sommesso — lei dovrebbe citare il documento nella sua traduzione FRANCESCO SERVELLO. Qui non siamo a italiana; questo anche se la lingua francese Parigi: questo è il Parlamento italiano! è largamente conosciuta: e del resto, sono anch'io deputato di un collegio di confine . . . ! PRESIDENTE. Onorevole Servello, ho già richiamato l'onorevole Caveri !

LUCIANO CAVERI . Signor Presidente, si FRANCESCO SERVELLO . Non ce l'ho con tratta di due brevissime frasi ! lei, Presidente, ma direttamente con quel signore! PRESIDENTE. Ma è comprensibile che s i chieda di conoscere il testo italiano . LUCIANO CAVERI. Signor Presidente, non ho fatto nulla di male : ho citato due frasi di LUCIANO CAVERI. Mi stupisce che un col- un documento ufficiale della regione auto- lega di un gruppo autorevole della sinistr a noma Valle d'Aosta che, se ai colleghi non faccia questa osservazione ! dispiace, è una regione bilingue . Vorrei fare un'ultimissima citazione i n francese, che ritengo importante proprio FRANCESCO SERVELLO. È scritto in ita- perche credo sia giusto affermare in que- liano! st'aula la presenza di minoranze linguistiche che normalmente si esprimono in italiano. LUCIANO CAVERI. Quindi, così come i n Conclude questo documento : «Les ré- questa sede si possono citare documenti di gions italiennes, transformées en états organizzazioni internazionali in lingua origi - membres de la fédèration italienne, partie nale, credo non ci sia niente di male a citare intégrante de 1'Union politique de l'Europe, un documento in francese di un Consiglio seraient ainsi directement impliquées dans regionale .

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FRANCESCO SERVELLO . Quel verbale è tare le autonomie speciali . Più avanti si scritto in italiano! Anche ad Aosta l'original e afferma che il disegno regionalista è fallit o è scritto in italiano! per i propri limiti strutturali, ma anche per il processo di asfissia cui lo Stato centrale lo PRESIDENTE. Onorevole Servello, lasc i ha costretto. alla Presidenza questo compito ! Da questa premessa, come prosegue il Onorevole Caveri, ricordo un precedente : documento, discende un atteggiament o nel 1964 un deputato si espresse in quest'au - scettico nei confronti della reale possibilit à la in lingua slovena, ed il Presidente Buccia- di un processo di spontaneo cambiamento relli Ducci lo invitò ad esprimersi in italiano . all'interno dell'attuale sistema politico e co- stituzionale. Il rischio, cioè, è che si perpetui ERMENEGILDO PALMIERI . Vorrei chiarire uno spirito trasformistico (modernamente l o che nella mia affermazione non vi era nulla si potrebbe chiamare forse consociativo) ch e di polemico! si limiti a parlare della necessità delle grandi riforme, ma che nella realtà dei fatti, con LUCIANO CAVERI. Signor Presidente, mi abile operazione di immagine, porti a lievi scuso con i colleghi: la prossima volta farò aggiustamenti per garantire la sopravviven- seguire immeditamente alla lettera del test o za dell'attuale sistema dello stato nazionale (che è redatto in francese) la traduzione e di tutti i soggetti che ne sono intrinsec a italiana. espressione. Sin qui ho parlato esprimendo la posizio- Il documento conclude dicendo che quel ne unitaria della Valle d'Aosta, contenuta che importa è definire anzitutto un sistema nel documento che ho citato e che, ripeto, che permetta di dibattere sul nuovo Stato è stato approvato da tutti i consiglieri di federale. Come dimostrato dagli avvenimen- quella regione . ti della storia passata, l'unica possibilit à Vorrei infine proporre alcune riflessioni democratica per giungere ad un cambia - che derivano da un documento comune di mento può venire attraverso il sistema del - tutte le forze politiche autonomiste autore- l'Assemblea costituente, che diventi la mas- voli e storicamente radicate, come l' Union sima istanza all'interno della quale discuter e valdótaine (l'Unione valdostana), altre forz e e sintetizzare le proposte in un nuovo testo politiche come il partito sardo d'azione , costituzionale. l'unione slovena, il movimento occitano ed Ma chi deve essere soggetto costituente ? altre ancora. In un documento di sintesi, ch e Nella proposta alla quale faccio riferimento si trasformerà in una vera e propria propost a si sostiene che la novità dovrebbe emerger e costituzionale, si fissano alcuni punti che qui da una iniziativa dal basso . Spetta alle regio- sintetizzo . ni, mediante l'elezione di propri rappresen- Lo Stato italiano, afferma il documento , tanti attraverso i Consigli regionali, dare vita Stato unitario in cui la concentrazione dei ad una conferenza costituente della Repub- poteri è solo parzialmente attenuata dall'ar- blica, che si configuri come un soggetto ticolazione legislativa ed amministrativa re- assolutamente nuovo e, per questo, in grado gionale, deve trasformarsi in uno Stato fe- di operare le fondamentali modifiche da no i derale. Questa è la ragione che porta la proposte. necessità di riscrivere l'attuale Costituzione. Eccomi, dunque, alla fine di questo inter - Rispetto alle tappe di avvicinamento, si dice vento. Ho cercato di coniugare, nei pochi che i tempi di applicazione dell'attuale Co- minuti a mia disposizione, realismo e spe- stituzione repubblicana sono stati lenti e ranze, la constatazione dei fatti ed uno spesso le scelte sono state molto contraddit- sguardo al futuro. Certo, con una serie di torie . L'esempio lampante sono i limiti frap- omissioni, che cito alla rinfusa. Per esempio, posti negli anni alla già limitata possibilità di non ho parlato delle minoranze linguistiche . esprimersi delle regioni e province autono- In proposito, signor Presidente, vorrei di - me in maniera disinvolta; e si è ricorsi nel re che quel breve pezzo pronunciato in tempo agli escamotages più diversi per limi- francese è anche una sorta di protesta pub-

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blica elevata approfittando di questa occa- Repubblica ai presidenti di regioni e di pro- sione. Mi riferisco, in particolare, alla scelt a vince ed ai sindaci —, una contestuale pro- di alcuni gruppi politici di chiedere la rimes- posta di elezione diretta, che consenta a sione in Assemblea di un provvedimento questi organi di rinforzare la loro autorità al assegnato alla Commissione affari costitu- di fuori del condizionamento dei partiti . zionali in sede legislativa, relativo alla disci- Infine, il problema di fondo che oggi ci plina sulle minoranze linguistiche. Discutia- poniamo rispetto alle radici di questo dibat- mo in questa sede di riformare la tito è quello della rappresentanza : mi riferi- Costituzione; ebbene, essa contiene un arti- sco alla questione di una nuova rappresen- colo 6 che è esplicito in fatto di tutela delle tanza, che non può non passare attraverso minoranze linguistiche. È colpa del Parla- una riforma dei partiti politici . mento se la legge in materia non è stata Crediamo infatti senza ombra di dubbi o ancora approvata, ed è colpa di alcuni grup- che la nostra antica e, diciamolo pure, soli- pi politici se, quando alla Camera si era taria (perché lo è stata per anni) tesi della finalmente giunti in dirittura di arrivo, pur - necessità di opposizione e di alternativa al troppo è stata revocata la sede legislativa. sistema politico in buona sostanza non indi - Per questo vorrei oggi esprimere la mia casse altro che la necessità di riformare protesta. profondamente il sistema politico, appiattit o Su altri argomenti, come il rispetto delle non soltanto sulla frantumazione ideale, ma autonomie speciali nel quadro del rilanci o anche sulla più vivace contrapposizione de- del sistema autonomistico e la specificità e gli interessi: in questo modo i partiti hanno la difesa delle Alpi in chiave europea, non sostanzialmente ridotto la ragione stessa del ho potuto sviluppare una riflessione suffi- loro essere sulla scena politica italiana. cientemente approfondita. In effetti la nostra solitaria battaglia oggi Presidente, onorevoli colleghi, che il tem- ha trovato da ultimo conferma — ma sicu- po ci faccia fretta in questo momento dell a ramente è la più autorevole di tutte — ne l storia è così vero che, se le riforme non messaggio presidenziale . Desidero sottoli- verranno, saranno gli avvenimenti stessi a neare che la parte del messaggio relativa mostrarci come non possano sopravvivere i all'argomento in questione non è stata tenu- regimi che non si rinnovino, ritrovando una ta molto presente. Ci rendiamo perfettamen- loro legittimazione . te conto che è fastidioso il tipo di indicazio- ne, di censura che il Presidente della PRESIDENTE. È iscritto a parlare l'ono- Repubblica ha rivolto molto chiarament e revole Parlato. Ne ha facoltà. alla degenerazione del sistema partitocrati- co. Si tratta di una degenerazione profonda, ANTONIO PARLATO . Signor Presidente, o- perché i partiti hanno abbandonato anz i norevoli colleghi, sottolineiamo con grand e sostanzialmente non hanno mai assunto un forza una convinzione che non può no n impegno in tal senso) il tema della difes a accompagnare l'intera proposta politica del degli interessi generali dei cittadini, per ab- Movimento sociale italiano in ordine alla bassarne il profilo, privilegiando solo i par- riforma istituzionale . Mi riferisco al presi- ticolarismi. denzialismo, per il quale — come è ben noto Vorrei rilevare in questa sede che i parti- — non soltanto abbiamo espresso storica - colarismi, la conflittualità tra i partiti pur- mente la nostra disponibilità, ma abbiam o troppo sono l'indice dell'inesistenza dello anche condotto battaglie politiche significa- Stato. Infatti in uno Stato nazionale il citta- tive, che hanno contraddistinto la storia del dino deve potersi identificare con gli obiet- nostro movimento politico. tivi e i contenuti stessi dell'azione politica , La nostra convinzione è che occorra ac- con la concezione dei rapporti di reciproco compagnare alla riforma delle istituzioni in scambio, che pure devono esservi, partiti e senso proprio, e soprattutto in senso gerar- istituzioni, con i valori che una comunità chico — con riferimento alle rappresentanz e nazionale sicuramente rappresenta e vers o più alte dello Stato, dal Presidente della cui i cittadini tendono naturalmente, spiri-

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tualmente, moralmente. Quando invece nel- poteva non comportare dei limiti, ma avreb- la realtà i partiti politici svolgono la loro be portato alla fine della seconda guerra attività privilegiando costantemente la tatti- mondiale alla riproduzione sic et sempliciter ca e non la strategia, l'immagine e non l e dei partiti ottocenteschi, aggravati nella lor o idee, il potere e non i principi, evidentemen- gestione e nella loro esistenza dalla mancan- te non può che verificarsi quanto si manife- za di un riferimento di Stato nazionale ; di sta dinanzi a noi. uno Stato, cioè, nel quale i cittadini potes- Ci troviamo appunto di fronte a una vio- sero identificarsi piuttosto per i valori d i lazione sostanziale di un principio costitu- riferimento comuni che per gli interessi con- zionale, nel quale si fa riferimento al diritto, trapposti : interessi che hanno contraddistin- alla possibilità per i cittadini di associarsi to la storia d'Italia negli ultimi trenta-qua- liberamente in partiti per concorrere a de- rant'anni, nella conflittualità invece che in terminare la politica nazionale . Ove mai presenza di una risposta organica agli inte- l'articolo 49 della Costituzione potesse esse- ressi stessi, e in un quadro in cui la presenza re sottoposto al giudizio popolare in ordin e politica dei cittadini si è espressa mediant e all'ipotesi di mantenerlo o di abrogarlo, i l i partiti, in un modo sicuramente lontan o risultato referendario comporterebbe sicu- dalle esigenze generali . Ciò è avvenuto so- ramente la sua cancellazione dalla Costitu- prattutto per il dato di fondo che i partit i zione . I partiti, infatti, per gran parte della hanno ritenuto di assumere come loro re- coscienza popolare non hanno svolto la fun- sponsabilità, funzione e ruolo: di essere essi zione di rappresentare gli interessi generali, i rappresentanti esclusivi della sovranità po- abbassandosi, invece, su un profilo di infimo polare che poi, attraverso il momento elet- livello della tutela di interessi particolari e torale, consegnavano alla responsabilità rap- contrapposti . presentativa delle Camere e non solo di esse. Diciamo questo perché non vi è dubbio Vi è un passaggio del messaggio del Pre- che scontiamo anche una qualche difficoltà sidente della Repubblica che a noi pare che viene da molto lontano. Probabilmente assolutamente significativo. Mi riferisco al risale alla rivoluzione francese, quando s i punto in cui si richiama un percorso, che i n spezzò una sorta di legame tradizionale , questi ultimi anni si sta determinando, quan- comunitario, con un certo tipo di società ed to mai preoccupante: la dequalificazione emerse il problema di una nuova rappresen- complessiva della società rappresentativa e tanza, problema al quale i partiti dell'otto- quindi delle rappresentanze parlamentari e cento diedero una risposta parziale e co- più in generale delle assemblee elettive, at- munque insoddisfacente. traverso un processo che il Presidente dell a Una risposta rivoluzionaria ammettia- Repubblica individua chiaramente in un a- molo venne data dai primi fascismi . Penso spetto di tutto rilievo: quello cioè della coop- anche, ancora prima, all'inizio del novecen- tazione interna che i partiti politici fanno, i n to, al tentativo di identificare il più possibile una dimensione sempre più ridotta e sempr e i cittadini con lo Stato, con la nazione. meno qualificante, della classe dirigente ed L'imponente movimento culturale europeo elettiva italiana. definito nazionalizzazione delle masse so- Infatti, nel progressivo distacco esistent e stanzialmente portò all'inutilità dei partiti tra società civile e società legale (così com e politici ottocenteschi, in riferimento alla ca- ormai, con una qualche ovvietà, si insiste nel pacità dei cittadini di identificarsi su un a dire, non del tutto erroneamente), a noi pare piattaforma di valori, su linee di tendenza che quello che venga progressivamente a spirituali, morali, superando lo iato, la frat- mancare sia proprio il diritto di partecipa- tura tra formazioni politiche contrapposte e zione in termini sostanziali all'interno dei uno Stato nazionale che, certo, aveva deter- partiti politici per determinare, attravers o minati limiti . questi ultimi, quel concorso creativo dell a Uno Stato nazionale infatti, pur nell'evo- politica nazionale, laddove viceversa i citta- luzione degli Stati europei sul finire dell'ot- dini incontrano sempre più una sorta di tocento ed agli inizi del novecento, non privilegio di casta, una sorta di distribuzione

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organica dei benefici della gestione del po- del Movimento sociale italiano in quest'aul a tere riservati ai soci ed in particolare a quelli appena la settimana scorsa — straordinarie benemeriti della fondazione dei partiti stessi . ed eccezionali conferme che venivano addi- Come si può pensare che in prospettiva si rittura dalla Corte dei conti, sul piano nazio- possa affrontare il massimo rigore possibil e nale, e dall'agenzia statunitense Moody's, e con il dibattito più approfondito — che sul piano internazionale; tali organismi, os- pur stiamo sviluppando — l'una o l'altr a servando la situazione economica italiana e delle scelte? Sottolineiamo, in questa occa- dovendone individuare le cause, hanno sot- sione, che la nostra non può che essere un a tolineato ancora una volta — confermand o scelta in senso presidenziale e di riform a la validità della tesi del Movimento sociale della rappresentanza, prescindendo dalla ne- italiano — che dietro l'incapacità di governo cessità di affrontare contemporaneamente il del disavanzo pubblico, dietro l'incapacità d i problema del ruolo e della presenza dei dare risposte concrete agli interessi generali , partiti politici rispetto alla gestione della vi era sostanzialmente una sorta di conser- cosa pubblica, ma anche della stessa riform a vatorismo delle forze oligarchiche del potere che si dovesse andare a determinare . egemone, che si sostanziano nel sistem a Per parte nostra, ribadiamo l'assoluto rap- politico dei partiti . porto di causa ed effetto esistente tra i l A questo proposito potremmo citare lar- problema di una riforma presidenziale e ghi passaggi di un libro di Robert Michels , quello di una nuova rappresentanza che che è un caposaldo della sociologia dei par- tolga a questo tipo di partiti politici l'arro- titi politici, per sottolineare che le censure ganza di voler essi rappresentare tutta intera al sistema politico italiano non appartengo- la società civile italiana, le energie, culturali, no più nemmeno alla responsabilità, all a professionali e sociali che nella società ita- coerenza del Movimento sociale italiano ; liana si articolano, per evitare che siano i fioriscono sulla bocca del Presidente della partiti a dovere essere quel filtro esclusivo Repubblica con la sua autorevolezza e ven- di interessi generali che poi viceversa si gono confermate da osservatori nazionali e d tramuta in una gestione strettissima ed asfit- internazionali, che addirittura pongono i n tica dei soli interessi particolari, contravve- un rapporto di causa ed effetto il sistema dei nendo al loro dovere di rappresentare tutta partiti politici, lo sfascio istituzionale e il intera la società civile italiana . Qui noi col- disavanzo pubblico, tutto quello cioè che in lochiamo il nodo essenziale del problema effetti rappresenta il dramma che l'Italia si che abbiamo davanti, affidando alla consa- trova oggi a dover affrontare . pevolezza dei colleghi la necessità di affron- Pertanto, a noi del gruppo del Movimento tare contemporaneamente la questione della sociale italiano-destra nazionale — lo dicia- riforma dei partiti politici, affinché veng a mo senza arroganza e senza iattanza — pare affiancata al problema di fondo di cui noi che, nel momento in cui si affronta, e c i sottolineiamo l'urgenza quello di una nuov a auguriamo si risolva, il problema delle rifor- rappresentanza capace di rispondere più me istituzionali (rispetto al quale la nostra ampiamente alle questioni drammatiche che posizione è chiara e definita), si possa dir e abbiamo di fronte . senza ombra di dubbio che, qualunque do- Non è stato e vorrei sottolinearlo, vesse essere la soluzione dettata dal Parla- avviandomi alla conclusione — soltanto il mento ed anche dalla sovranità popolare Presidente della Repubblica, pur con la sua (che dovrà verificare le scelte che le Camere straordinaria autorevolezza, a dare confer- riterranno di assumere in ordine a quest o me alla solitaria battaglia condotta per ann i tema), essa non potrà non passare contem- dal Movimento sociale italiano contro il poraneamente attraverso una riforma pro- sistema, inteso soprattutto come organizza- fonda dei partiti . zione articolata dei partiti politici nell o A tal proposito, però, esprimiamo grandi schieramento italiano . dubbi che i partiti abbiano la capacità di V sono state di recente — e ho avuto il spogliarsi delle prerogative delle quali si privilegio di poterlo dire a nome del gruppo sono impadroniti. Occorre, viceversa, da

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parte del Parlamento dettare princìpi di fon- la Costituzione viene interpretata spesso i n do, regole interne di trasparenza, di accesso, modo riduttivo, per garantire esclusivamen- di selezione della classe dirigente ed eletto- te gli establishments delle oligarchie politi- rale affinché i partiti restituiscano all'Itali a che ed economiche, sempre più ristrette ed tutto quello di cui si sono impadroniti i n incontrollate da parte della sovranità popo- questi anni di gestione della cosa pubblica, lare, ormai diventata una espressione reto- mutuando, potremmo dire, dall'intermedia- rica. zione camorristica — sia detto senza arro- Nessuna istituzione dello Stato, dal pi ù ganza, ma con estrema chiarezza — il diritto modesto consiglio comunale fino al Parla - di governare l'Italia, tramutando il loro ruo- mento della Repubblica, può più sentirs i lo, la loro concezione della vita, del mondo , responsabile e protagonista delle scelte di dei rapporti della persona umana rispetto governo della cosa pubblica. Il potere si alle istituzioni e occupando queste ultime trasferisce sempre più fuori delle istituzioni ; fino ad espropriare i diritti, le aspirazioni le decisioni importanti nel campo dell'eco- generali e le speranze degli italiani . nomia e della politica sono determinate d a Ecco perché, a nostro avviso, attraverso una ristretta oligarchia di poche decine di questa via dovrà passare anche la speranza persone. La burocrazia centralistica efficien- di ricostruire con una riforma istituzionale tista e i linguaggi sofisticati dei managers un futuro per il nostro paese (Applausi dei dell'economia e della finanza hanno pro- deputati del gruppo del MSI-destra nazio- gressivamente tagliato fuori tutti i soggetti nale — Congratulazioni). politici tradizionali, ora chiamati solo a com- piere riti di ratifica parlamentare, sempre PRESIDENTE. È iscritto a parlare l'ono- uguali, ripetitivi, formali, già determinati revole Columbu . Ne ha facoltà . nella sostanza da lobbies extraparlamentari difficilmente individuabili . GIOVANNI BATTISTA COLUMBU. Signor Infinite volte in quest'aula, anche da parte Presidente, onorevoli colleghi, noi del parti- nostra, sono stati rilevati gli inghippi intriga- to sardo d'azione non vogliamo entrare nell a ti della politica italiana, ed oggi lo stesso polemica «Cossiga sì, Cossiga no», che da Presidente della Repubblica, certo non fol- tempo viene rinfocolata, a volte in modo gorato improvvisamente dalla stessa verità strumentale, dalle varie parti politiche a ma dopo lunga e ponderata riflessione, e - seconda delle convenienze; intendiamo inve- sterna nel suo messaggio precisi rilievi ed ce attenerci al merito del messaggio indiriz- osservazioni sul metodo per rimuovere le zato al Parlamento dal Presidente della Re - contraddizioni del sistema. Già la Commis- pubblica. sione bicamerale Bozzi per le riforme istitu- Riteniamo opportuno e necessario che i l zionali, il 19 gennaio 1985, aveva formulato, dibattito rientri nella dialettica dei contenu- in conformità all'articolo 138 della Costitu- ti, se si vuole trovare un punto di incontro zione, un itinerario di proposte di revisione nella elaborazione del progetto di riforma. Il costituzionale e legislativa, con il consens o grande merito del messaggio presidenziale è di una larga maggioranza delle forze rappre- che, per la prima volta nella storia della sentate in Parlamento . Purtroppo lo sciogli- Repubblica, dal più alto vertice dello Stat o mento della IX legislatura ha congelato il riceviamo uno stimolo esplicito al rinnova - dibattito, rendendo sempre più conflittuali mento e a riforme istituzionali adeguate all e ed inconciliabili le strategie di riforma de i domande nuove della nostra società. vari partiti . La Costituzione italiana, ritenuta quasi A nostro parere, il grande merito del imperfettibile, sacra e inviolabile per qua- Presidente Cossiga e del suo messaggio al rant'anni, rischiava e rischia di imbalsamar- Parlamento sta proprio nel rompere questo si, diventando una gabbia sempre più strett a ghiaccio da guerra fredda, se si vuole, con per una società sempre più dinamica ch e il consueto decisionismo e nel riprendere dal essa non può più rappresentare nè garantire . punto in cui si era interrotto il dibattito sulle Ci troviamo ormai in una situazione in cui riforme, puntualizzando le diverse ipotesi in

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un quadro di attualità, senza valutazioni e regioni con autonomia cosiddetta special e scelte di merito. (ma che poi speciale non è affatto), lascian- Per questo messaggio il Presidente Cossi- do certamente all'iniziativa dei parlamentari ga, ancora nell'occhio del ciclone polemic o di tali regioni il compito di mettere sul piatto delle sue recenti esternazioni, per quasi u- delle trattative i loro progetti di riforma . nanime consenso della pubblica opinione è Come parlamentari del partito sardo d'a- diventato il saggio e il giusto, e anche le su e zione, la nostra proposta per la revisione anomalie di sardo intransigente e testardo dell'articolo 116 potrebbe essere formulata diventano virtù . A noi sardisti in questa sede, con la seguentente riscrittura dell'articolo pur riconfermando fiducia e solidarietà al stesso: «Alla Sicilia, alla Sardegna, al Tren- Presidente, interessano soprattutto i conte- tino-Alto Adige, al Friuli-Venezia Giulia e nuti del messaggio, i metodi suggeriti per u n alla Valle d'Aosta sono attribuite forme e possibile approccio alle riforme, e in parti- condizioni particolari di autonomia e di au- colare i temi che investono la realizzazion e togoverno secondo un nuovo rapporto sta- nel senso federale dello Stato delle etnie e tuale di tipo federale, da definire con nuov i delle regioni, come da settant'anni auspic a statuti speciali proposti dai rispettivi consigli il nostro partito. regionali e adottati dal Parlamento dell a Diciamo subito che una riforma verso un Repubblica dopo l'esame di merito da parte regime presidenziale o semipresidenzial e di una Commissione parlamentare paritetica non ci spaventa e potrebbe trovarci conse- costituita tra ciascuna regione a statuto spe- zienti purché si presenti fortemente contro- ciale e il Parlamento della Repubblica . Le bilanciato da una completa riforma delle regioni a statuto speciale possono inoltr e regioni, in modo particolare di quelle a indire referendum a carattere regionale in statuto speciale, nel senso di un nuovo rap- merito agli statuti proposti se non si raggiun - porto statuale di tipo federale o quasi fede- ge un accordo tra le regioni e il Parlament o rale. Ci pare infatti che un Presidente della sugli interi statuti o su parti di essi» . Repubblica o un Capo di Governo eletti Ciò rientrerebbe a mio parere nella stra- direttamente dal popolo sovrano, con un tegia di revisione costituzionale conform e sistema elettorale che garantisca per quanto all'articolo 138 della Costituzione e consen- possibile tale sovranità, possano rappresen- tirebbe un più naturale processo di riforma tare per uno Stato di tipo federale una degli statuti speciali stando dentro l'ambit o maggiore garanzia per la stabilità e l'unità . costituzionale. In tale prospettiva dovrebbe Lo spauracchio della disgregazione locali- essere esaminata anche la proposta di legge stica, agitato dai sostenitori della controri- in discussione in questa Camera sul bicame- forma neocentralistica, in un regime bilan- ralismo che — secondo le importanti modi - ciato da tali garanzie istituzionali non fiche apportate al testo del Senato della I avrebbe più ragione di essere. Commissione (Affari costituzionali) della Ca- Quale riforma auspichiamo dunque, al- mera pare appunto tenti di instaurare questo meno per quanto riguarda il rapporto con le nuovo rapporto tra regioni e Parlamento . regioni a statuto speciale? Siamo convinti che i sei mesi utili ch e Il Presidente della Repubblica nel suo rimangono a questa legislatura possano es- messaggio (al paragrafo 1 del capitolo 3) sere programmati, con accordo tra le due accenna genericamente ai problemi più ur- Camere, anzitutto per concludere 1' iter par- genti per ridefinire questo nuovo rapport o lamentare di alcune proposte di legge che s i di equilibrio tra regioni e istituzioni centrali trascinano da più legislature — come la dello Stato ed auspica la revisione dell'arti- legge di tutela delle minoranze linguistiche , colo 119 della Costituzione (che riguarda la legge sull'associazionismo, la legge sui però, le regioni in generale) e soprattutto l e parchi naturali, la legge sulla zona franca riforme per l'autonomia impositiva e finan- per la Sardegna e quella sul nuovo statuto ziaria. Non fa cenno alle regioni a statut o per la regione sarda (da noi più volte solle- speciale e alla riforma dell'articolo 116 della citate) — e, in secondo luogo, per predispor- Costituzione, riguardante appunto le cinque re alcune riforme pregiudiziali e, direi, pro-

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pedeutiche a qualsiasi altra riforma, come le neppure maturato concrete proposte di ri- regole elettorali per eleggere il nuovo Parla - cambio. mento ed il tipo di struttura costituente che Drammaticamente, la crisi della Repubbli- dovrà, con competenza specifica, appronta - ca è divenuta così sempre più incontrollabile re i progetti di riforma e le proposte di e la mancanza di risposte democratiche a revisione della Costituzione. questa crisi, il vuoto riformatore delle forze Per tutte queste ragioni, oltre a quelle politiche, rischiano addirittura di aprire pro- molto più forti della sfiducia che cresc e spettive pericolose. nell'elettorato, riteniamo inutili e dannose l e Certo, l'esigenza di cambiamento e d i elezioni anticiate, nell'attuale situazione po- rinnovamento è ben avvertita dalla gente litica. Può volerle solo chi intende eludere , perché dalla sanità alla giustizia, dal fisco ancora una volta, qualsiasi cambiamento e alla previdenza, non c'è ormai amministra- dilazionare all'infmito ogni riforma seria , zione o servizio pubblico che non faccia cioè il partito occulto delle tattiche trasfor- acqua da tutte le parti. Ma la gente sa bene mistiche che ben conosciamo, al quale le anche qual è la causa di tutto questo : i cose stanno bene così, magari in eterno . partiti, questi partiti, questo sistema dei Saremo perciò contrari a ogni tentativo d i partiti che ha permeato di sé la costituzione involuzione gattopardesca e non accettere- materiale ed ha generato quel fenomeno di mo operazioni accentratrici di sbarramento occupazione delle istituzioni, di soffocamen - elettorale a danno delle minoranze politiche to della società civile, di spoliazione della e, soprattutto, delle minoranze etniche (Ap- cosa pubblica che va sotto il nome di parti- plausi dei deputati della componente del tocrazia. La gente lo sa molto bene, come Partito Sardo d'azione del gruppo misto) . abbiamo visto il 9 giugno: quel voto, la cui misura è andata oltre ogni aspettativa, ha avuto un netto significato antipartitocratico , PRESIDENTE. È iscritto a parlare l'ono- al di là della specifica questione oggetto de l revole Calderisi. Ne ha facoltà . referendum. A dire il vero, quando si affrontano le GIUSEPPE CALDERISI. Il messaggio del cause della crisi politico-istituzionale, è or- Presidente della Repubblica contiene una mai difficile trovare, anche tra gli esponent i grande mistificazione, un grande imbroglio, politici, qualcuno che non individui il cuor e una vera e propria truffa nei confronti del della crisi nella degenerazione partitocra- paese e dei cittadini, i quali ormai da mes i tica. e mesi sono assaliti e sommersi da quest o Invece quando si passa dalla diagnosi alla gran parlare di riforme istituzionali, da que- terapia, quando si scende sul terreno de i sto vero e proprio polverone cui concorron o rimedi e delle riforme avviene un processo nelle quotidiane polemiche tutte le diverse di rimozione: la questione della partitocrazia componenti della nomenklatura che hanno scompare; sentiamo che occorre riformare governato questo Stato, Presidente della Re - tutto tranne il sistema dei partiti. pubblica in testa, con la sua continua, pate- Esaminiamo le proposte del PSI e dell a tica, umanamente drammatica, pericolos a DC, che vengono contrapposte l'una all'al - valanga di esternazioni a ruota libera . tra e sulle quali il Presidente della Repubbli- Il Presidente della Repubblica ed i partiti , ca avrebbe voluto — e credo vorrebbe — si dopo aver piegato per decenni la Costituzio- tenesse un qualche referendum popolare . ne e le istituzioni ai loro interessi di egemo- Abbiamo, da una parte, la proposta cosid- nia e di potere, facendo venir meno ogni detta presidenzialista, di elezione diretta del certezza del diritto, hanno alimentato l'idea Capo dello Stato senza una coerente e con- dell'assoluta inadeguatezza della Costituzio- seguente riforma della legge elettorale, con ne e delle istituzioni stesse . Lo hanno fatto gli effetti avventuristici e destabilizzanti ch e a tal punto da mettere in atto un process o ciò comporterebbe in questo sistema politi- di perdita di credibilità, di disgregazione, di co; dall'altra, la proposta cosiddetta parla- disfacimento delle istituzioni . senza aver mentarista, con l'elezione di un cancelliere

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da parte del Parlamento e con una legg e costituente, qual è la conclusione di fondo elettorale basata sullo schema delle coalizio - cui giunge il Presidente della Repubblica ? ni, dei partiti e del premio di maggioranza . Egli ricava dalla natura costituente dei po- Entrambe eludono il problema chiave , teri da affidare ad una Assemblea o alle che è poi quello che oggi provoca le leghe e Camere la necessità di non modificare i l la rivolta nel paese ; eludono la riforma de i sistema elettorale proporzionale ; il Presiden- partiti e del sistema dei partiti. Cosa dice il te della Repubblica si fa difensore della Capo dello Stato con la sua presunzione di proporzionale. Ma mantenerla significa rappresentare il cuore della nazione, il Capo mantenere la partitocrazia, non mettere in dello Stato impegnato strenuamente a dimo- discussione in alcun modo il sistema dei strare completa sintonia con il popolo, con partiti, il numero, il loro modo di essere . la gente espropriata dei suoi poteri sovrani , Insomma, secondo il Capo dello Stato oc - questo paladino degli esclusi che parla il loro correrebbe modificare tutto, scrivere dacca- stesso linguaggio, che è così intento ad po la Costituzione, ma senza intaccare i l ingaggiare ogni giorno una nuova lotta con- cuore della crisi . Ecco qui sta la grande tro la partitocrazia, dopo aver occupato mistificazione, la vera e propria truffa, l'in- tutte le stanze del palazzo e del potere ganno nei confronti dei cittadini e del paese . partitocratico come sottosegretario, mini- Il Presidente della Repubblica dà così il stro, Presidente del Consiglio, Presidente del massimo avallo al tentativo gattopardesco d i Senato, Presidente della Repubblica ? mascherare di riformismo la conservazion e Il Capo dello Stato nel suo messaggio dell'attuale assetto di potere e di controllo denuncia anche lui — e come non potrebbe ! del consenso . — il sistema dei partiti, che cito testualmen- Signor Presidente della Repubblica, lei te «ha manifestato tendenze a trasformarsi afferma che il problema delle riforme è da strumento di intermediazione tra societ à riconosciuto urgente da tutte le forze politi - politica e società civile, così come prevede che e parlamentari. Ma se la questione è l'articolo 49 della nostra Costituzione, in un posta in tali termini così generici e quind i complesso e chiuso apparato di raccolta e pericolosi non è così perchè almeno i difesa del consenso, come titolo per una radicali non l'hanno mai condivisa — occor - articolata e spesso assai impropria gestione re riformare, ma per perseguire quale obiet- del potere ad ogni livello. Una tendenza che tivo? Occorre innanzitutto fare chiarezza s u ove si consolidasse costituirebbe una involu - ciò. zione assai preoccupante in senso sostanzial - Almeno per quel che mi riguarda, sono mente oligarchico». arrivato ormai ad una convinzione : se prima Sulla denuncia di questo stato dei partiti , non si riforma il sistema dei partiti, è un sul divario tra società politica e società civi- inganno parlare alla gente di riforme, perch é le, sulla domanda di riforme che sale dalla quand'anche esse venissero fatte si trasfor- società civile il Presidente della Repubblic a merebbero — come si trasformano — ne l fa leva per mettere in discussione tutta la loro contrario, in un ennesimo terreno d i Costituzione, quella scritta non quella mate- conquista della partitocrazia. Non è purtrop- riale o meglio di fatto, realizzata dal sistem a po un paradosso, un 'esagerazione retorica. dei partiti! Soltanto per motivi di tempo non mi soffer- Il Capo dello Stato dedica pagine e pagine merò su quello che potrebbe essere un lun- ai progetti di riforma, ai terreni delle rifor- ghissimo elenco di riforme già approvate me, al metodo delle riforme, con argomen- che si stanno puntualmente trasformando i n tazioni spesso molto discutibili (non vogli o nuovi strumenti di occupazione partitocra- qui soffermarmi — altri lo hanno fatto — tica. sulla concezione della sovranità popolare Farò un solo esempio ponendomi un in- come fatto esterno alla Costituzione stessa , terrogativo: cosa accadrà con la legge costi- quindi una concezione molto distante da tuzionale, che dovremo discutere fra pochi quella liberaldemocratica) . Ma dopo aver giorni, che inverte la logica dell'articolo 11 7 posto come ineludibile l'esigenza di una fase della Costituzione ed attribuisce alle regioni

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un così vasto spettro di competenze corri- viene messa radicalmente in discussione l'at - spondenti addirittura al 68 per cento della tuale forma partito perché esiste un rappor- spesa pubblica? Cosa accadrà nelle regioni to fra partiti e Stato; perché lo statuto di un che i partiti hanno stravolto rispetto al dise- partito rappresenta innanzitutto il modello gno costituzionale, trasformandole in tant e di governo cui quel partito si ispira ; perché brutte copie del già bruttissimo sistema po- è in crisi il modello di partito di massa nel litico nazionale? Quale disastro ulteriore e quale, all'inizio di questo cinquantennio , definitivo cadrà sulla finanza pubblica se sono confluiti, su posizioni ugualmente or- questo passaggio di competenze di spesa all e ganicistiche, sia il leninismo in chiave gram - regioni avverrà prima di aver riformato i l sciana e togliattiana del partito comunista , sistema dei partiti? Avremo non una ma sia le nuove esperienze della classe dirigente , venti Roma. E questo non sembra capirlo della generazione fanfaniana cattolica . neppure la lega di Bossi . Credo sia utile ricordare che il tentativ o Nel polverone di proposte più o meno di De Gasperi di inserire in Italia il modello stravaganti che ci è capitato di sentire i n anglosassone di premier parlamentare, ed in questi mesi, quella di Mino Martinazzoli , quanto tale anche segretario di partito, fu cioè la proposta di una Assemblea costituen - battuto dal fanfanismo negli anni '50 . Nella te che il Presidente della Repubblica cita, DC è più importante fare il segretario che i l ma che in realtà non riporta nei termini in capogruppo o il Presidente del Consiglio ; e cui l'aveva posta il ministro per le riform e Fanfani e De Mita, a distanza di vent'ann i istituzionali e per gli affari regionali, vale a l'uno dall'altro, rappresentano i due soli casi dire un'Assemblea costituente da affiancare di segretari della DC contemporaneamente alle Camere — è senza dubbio la più lineare presidenti del Consiglio, che per altro cado - e ragionevole. Potrebbe essere la strada d a no proprio per questa coincidenza . La DC è seguire, ma ad una condizione : solo se pri- la prima teorica della non identificazione de l ma, o almeno contemporaneamente, rifor- partito con la responsabilità del Governo . Ed miamo il sistema dei partiti, la «proporzio- è così che è venuto meno il principio d i nalpartitocrazia», come già trent'anni fa l a responsabilità. chiamava Maranini. Non c'è riforma possibile se non si crean o E veniamo cosi al nodo del problema : la le condizioni di una responsabilizzazione dei proporzionale. Non c'è riforma possibile s e partiti di fronte all'elettorato ; se questo pae- ciascun partito, innanzitutto i tre maggiori se non riconquista un sistema di responsa- ma anche i più piccoli, pretende di conser- bilità politica. Infatti, abbiamo moroteiana- vare le proprie posizioni di rendita che gli mente costruito un sistema di diffuse derivano dalla legge elettorale proporziona- irresposabilità che sono state la fonte prin- le . Non c'è riforma possibile se non vengono cipale della violazione continua della legali- avviati processi di aggregazione, di federa- tà. L'illegalità che oggi si è diffusa criminal- zione tra le forze politiche, se non si giung e mente in Calabria, a Palermo, in Campani a a due o tre grandi partiti nuovi rappresenta- e che da li si estende a tutto il paese nasc e tivi di grandi opzioni politico-ideali che sap- dal principio di irresponsabilità partitocrati- piano riconquistare la funzione prevista dal- ca che questo sistema ha determinato . l'articolo 49 della Costituzione. Pertanto, Non c'è riforma possibile, a nostro avviso , non lo schema bipolare delle coalizioni d i se non si fa una scelta di modello democra- partiti che vuole la DC ed anche il PDS, ma tico, che ci consenta di passare dalla parti- un sistema tendenzialmente bipartitico for- tocrazia alla democrazia, riconquistando il mato — lo ripeto — sulla base di coalizion i rispetto delle regole, la certezza del diritto , di interessi e di valori attorno ad obiettivi lo stesso principio di legalità. programmatici. Non c'è riforma possibile se non ci si Non c'è riforma possibile se un nuovo decide a passare ad un sistema uninominale meccanismo elettorale non determina nuove maggioritario, come quello che sarebbe sca- e diverse modalità di selezione del personale turito dal referendum sulla legge elettorale politico. Non c'è riforma possibile se non del Senato che la Corte costituzionale ha

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bloccato; Corte che, dopo quella sciagurata prestigiose personalità del mondo della cul- sentenza, lei, signor Presidente della Repub- tura, dell'università, dell'imprenditoria: un blica, ha elogiato . manifesto-appello è stato sottoscritto recen- Se il corpo elettorale e la sovranità popo- temente. Lei, signor Presidente della Repub- lare avessero potuto esprimersi anche su blica, forse non ne è a conoscenza, vittima quel referendum, non avrebbero manifesta- anche lei della disinformazione dei mezzi di to solo un'esigenza di riforma, come è avve- informazione. nuto il 9 giugno, ma avrebbero potuto deci- Si tratta di personalità autorevolissime: da dere un pezzo fondamentale di riforma e l a a Ernesto Galli crisi politica ed istituzionale del paese avreb - della Loggia, a Nicola Matteucci, a Marcello be avuto uno sbocco, una risposta democra- Pera, ad Angelo Panebianco, ad Alessandro tica ed ora non ci troveremmo in queste Galante Garrone, a Mario Pirani, a Giuseppe condizioni. Are, a Domenico Settembrini, a Dario Anti- Nel suo messaggio, signor Presidente della seri, a Italo Mereu, a Geno Pampaloni . E Repubblica, lei afferma che non si registra dovrei continuare per non far torto ai tant i una scelta netta da parte della maggioranz a altri firmatari. dei partiti per un sistema elettorale total- È un manifesto-appello in cui si afferma mente maggioritario su base uninominale, tra l'altro che è tempo di cominciare a ma certamente, se lei ricerca nelle segreteri e pensare ad una lega dei democratici, de i dei partiti il consenso ad una riforma che cittadini che non si rassegnano alla crisi d i metterebbe profondamente in discussione i l legalità e di diritto, alla degenerazione della loro strapotere, difficilmente potrà trovarlo. politica, all'assenza dello Stato, alla degra- Ma per una riforma elettorale uninomina- dazione dei propri diritti di cittadinanza. le maggioritaria, sia pure temperata da un a Una lega dei democratici per opporsi tan- quota proporzionale (ad esempio, del 20-2 5 to alla lega partitocratica, che ci propone per cento) che salvaguardi la possibilità di magari in una diversa forma istituzionale gli rappresentanza di minoranze senza compro- stessi partiti e le stesse persone che ci hanno mettere la sostanza di un sistema uninomi- governato, quanto alla Lega nord, che c i nale maggioritario, cioè di una democrazi a propone la dissoluzione dello Stato, per su- dell'alternanza, si sono espressi 600 mila bordinarlo ad interessi particolaristici e di- cittadini che avevano richiesto il referen- sgregatori. dum, si sono espressi molti parlamentari promuovendo l'iniziativa referendaria . Certo, De Mita ha riconosciuto l'assoluta PRESIDENZA DEL PRESIDENTE strumentalità della sua firma, ma questo è LEONILDE IOTTI un positivo, salutare elemento di chiarezza. Per Occhetto, inoltre, rimane profonda la GIUSEPPE CALDERISI. Lei, signor Presi- distanza tra quesito referendario e propost a dente della Repubblica, non può affatto i- del PDS: un miscuglio di sistemi diversi gnorare la vastità dello schieramento di per- (tedesco, francese, inglese), la cui logica di sone, associazioni, movimenti di ogni fondo rimane quella delle coalizioni dei par- orizzonte politico e culturale che chiede l a titi. riforma elettorale uninominale maggiorita- Vi sono però molti altri parlamentari ch e ria. Una riforma sostenuta anche da Claudio non a caso hanno riproposto quel quesito Martelli nel suo intervento al congresso di referendario in una proposta di legge eletto- Bari, che non ha soltanto criticato, giusta - rale, non solo per il Senato, ma anche per mente e duramente, la proposta democri- la Camera. Si tratta di quel additional mem- stiana delle coalizioni di partiti e del premio ber system che propongono Dahrendorf e di maggioranza. 1'Hansard society di Londra per correggere I radicali sono molto più duri ed intransi- la rigidità del sistema inglese . genti nei confronti della proposta democri- Per un sistema maggioritario uninominale stiana. Siamo stati governati per quarant 'an- si sono altresì pronunciate numerosissime e ni dalle coalizioni di partito, perché mai

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dovrebbero funzionare proprio ora che son o insistere con tenacia sul sistema uninomi- andate in crisi? Imponendone la perpetua- nale ad un turno, con quella correzione zione attraverso il premio di maggioranza, proporzionale proposta da Dahrendorf di cioè attraverso una di quelle due aberrazioni cui ho già parlato e che a nostro avviso che sono il sottoprodotto della proporziona - costituisce una validissima soluzione di equi - le (l'altra aberrazione è quella degli sbarra- librio, anche se la questione in questa fase menti), la democrazia cristiana tenta di per- non riguarda certo una disputa tra chi è pe r petuare la propria egemonia, rimanendo al il sistema uninominale ad uno o a due turni . centro di un sistema politico immobile, an- Credo sia utile comunque porre anche a tal e ziché cercare di essere uno dei due partiti di riguardo qualche interrogativo . Ci chiedia- un sistema politico dell'alternanza . mo pertanto cosa comporterebbe il sistema Martelli, come dicevo, non ha solo criti- uninominale a doppio turno nel nostro pae- cato la proposta democristiana, ha criticato se. Non si trasformerebbe un po' in un anche l'impostazione della proposta sociali - mercato di porta Portese? Quanti consigli d i sta, l'impostazione di Amato consistente nel- amministrazione cambierebbero assetto tra l'elezione diretta del Presidente della Repub- la prima e la seconda votazione per piazzar e blica. E il resto vena. . . cosa verrà? Il regime i candidati che dovrebbero rinunciare, aven- peronista? Quello semipresidenziale france- do ottenuto solo qualche briciola, qualche se? Quello presidenziale americano ? percentuale minima di voti? Martelli ha affermato che il PSI dev e Non so se con il doppio turno la situazion e pronunciarsi e personalmente ha manifesta- migliorerebbe o se peggiorerebbe e credo to la sua netta propensione per il sistem a che dobbiamo riflettere seriamente su tal e presidenziale americano in cui il Presidente questione. Siamo disponibili al confronto ed della Repubblica ha direttamente funzioni d i al dialogo, non siamo rigidamente fermi governo, in cui c'è un Parlamento forte , sulla proposta di sistema uninominale «sec- eletto quindi con il sistema elettorale unino- co»; abbiamo infatti aderito alla ipotesi di minale maggioritario ad un turno, se il Pre- correzione del sistema inglese con 1'additio- sidente è eletto anch'esso con il sistema nal member system . uninominale ad un turno ; un sistema che Nel messaggio del Presidente della Repub- potrebbe favorire — ha aggiunto Martelli — blica c'è anche un'altra questione di gran- la nascita del partito democratico, frutto dissima rilevanza che ci sta molto a cuore e dell'apporto congiunto delle forze socialist e sulla quale voglio soffermarmi brevemente . e di quelle laiche, liberaldemocratiche, libe- Il Presidente pone un interrogativo sull'ade- ralsocialiste e radicali . Siamo d'accordo , guatezza del nostro paese, e in particolare anzi d'accordissimo con questa prospettiva . sulle sue strutture amministrative, rispett o Personalmente non sarei presidenzialista, al processo di integrazione europea . per il nostro paese vedrei meglio un sistem a Signor Presidente, c'è questo problema in di premier come quello inglese, in cui il tutta la sua drammaticità, ma non è il solo , leader del partito è automaticamente il cap o c'è molto di più. Il processo di integrazione del Governo. Ma il presidenzialismo non è europea comporta una vera e propria gran- un tabù se è un presidenzialismo democra- de riforma istituzionale che si sta ormai tico. La questione consiste nel capire se realizzando nel silenzio e nella disattenzione l'intervento di Martelli al congresso di Bari generale; una riforma istituzionale che com- rimanga solo un intervento o si trasformi i n porta il trasferimento di tante competenze un'iniziativa politica che coniughi di par i dai parlamenti nazionali alla Comunità eu- passo elezione diretta delle funzioni di go- ropea, ma non al Parlamento europeo, bensì verno e riforma elettorale uninominale mag- al Consiglio, ad un ambito meramente inter - gioritaria. governativo. Se questa iniziativa prendesse corpo e La sovranità popolare, che esprime tanto venisse rivolta al paese costituirebbe un fatto il Parlamento nazionale che il Parlamento altamente positivo per la nostra crisi . europeo, viene così espropriata, scavalcata Per il sistema elettorale vogliamo ancora ed elusa; le strutture istituzionali della Co-

Atti Parlamentari — 86231 — Camera dei Deputati

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munita europea sono quanto di più an- di responsabilità civile contenute nell'ordi- tidemocratico si possa immaginare, non namento prima del referendum . rispettando alcuno dei principi della de- Per concludere, la crisi politica ed istitu- mocrazia politica e della separazione dei zionale che il paese attraversa non è una poteri. Se ne stanno accorgendo anche crisi qualunque ma è gravissima e dramma- i parlamentari nazionali attraverso l'esam e tica. Come uscirne? Certo, sarebbe essenzia- delle leggi comunitarie, quando scoprono le il ritorno all'equilibrio del Presidente della che le proposte di legge di cui stavano Repubblica per tentare di governare respon- discutendo nelle Commissioni sono già sabilmente un momento difficilissimo della state superate dall'approvazione di nor- vita del nostro paese . Ma occorre anche il mative alla cui elaborazione non hann o rinsavimento delle forze politiche, innanzi- partecipato né loro né i parlamentari eu- tutto delle tre maggiori, perchè, rinunciando ropei. alle loro posizioni di rendita partitocratica , Signor Presidente della Repubblica, pro- consentano di passare ad un sistema di prio per non trovarsi davanti ad istituzion i democrazia dell'alternanza che il nostro europee non democratiche e per costruire paese attende ormai da cinquant'anni . un'Europa in grado di assumersi le propri e Sappiamo che l'autoriforma dei partiti è responsabilità di fronte alla nuova situazione praticamente impossibile, ma sappiamo an- internazionale, il nostro Parlamento appro- che che l'alternativa rischia di essere quella vò un referendum di indirizzo che si è svolto dell'autodistruzione. Per quel che riguarda i il 18 giugno 1989 insieme con le elezioni pe r radicali, che non si arrendono ad assistere il Parlamento europeo ; un referendum ap- passivamente alla crisi della Repubblica, essi provato dall'88 per cento degli elettori. faranno di tutto ed esperiranno ogni possi- Ma il nostro Governo, in particolare i l bile tentativo per dare il loro contributo all a ministro degli affari esteri — che spesso ama costruzione di una risposta democratica e esternare di non essere federalista europe o riformatrice, pur nella consapevolezza delle sta disattendendo completamente il risul- condizioni assolutamente proibitive di prati- tato di quel referendum e la sovranità popo- cabilità democratica in cui ci troviamo (Ap- lare espressasi con tanta nettezza. Nella plausi dei deputati del gruppo federalista Conferenza intergovernativa per l'union e europeo). politica, il nostro Governo sta sostenend o tesi del tutto diverse da quelle contenute nel PRESIDENTE . È iscritto a parlare l' ono- referendum. Né la necessità di trovare ac- revole Rodotà. Ne ha facoltà . cordi e compromessi con gli altri paesi — che è ovvia — può giustificare la posizione STEFANO RODOTÀ. Non credo, Presiden- sostanzialmente antifederalista che in con- te, colleghe e colleghi, che dobbiamo pagar e creto stanno assumendo il nostro Governo con una regressione culturale e politica l'av- ed il ministro degli esteri . vio di una fase di riforme costituzionali che, Ebbene, signor Presidente della Repubbli- se fosse fondata su una cattiva cultura ed ca, non l'abbiamo sentita neppure fiatare — una cattiva coscienza, darebbe sicurament e lei che è così attento alla sovranità popolare pessimi risultati . — né dedicare alcuna esternazione o mes- Peggio ancora sarebbe se questa fase si saggio alle Camere sulla cruciale question e aprisse con rotture piccole o grandi della del deficit democratico della Comunità eu- legalità costituzionale che, senza troppo stu- ropea e del netto contrasto tra sovranità pore, ho visto affiorare nel documento che popolare e politica del nostro Governo . Così stiamo discutendo. Il messaggio di Cossiga, come, del resto, non l'avevamo sentita fia- allora, dobbiamo discuterlo nella sua inte- tare quando si è trattato di promulgare rezza perchè davvero in esso tutto si tiene . quella legge che, invece di rispettare la Mi sembra sbagliata — o troppo furba — la volontà popolare espressasi all'80 per cento scelta di chi ne celebra o finge di celebrarne per la responsabilità civile dei magistrati, ha la parte storico-politica, per concentrare le addirittura cancellato quelle labili fattispecie sue riserve sulle specifiche opinioni costitu-

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zionalistiche . Queste fanno corpo e sono za al suo pensiero, ne scelgo una soltant o illuminate dalle analisi che le precedono . del Calamandrei maturo, del 1955, che ave- Cossiga in realtà fa cinque operazioni , va imparato ad apprezzare forza e capacità tutte inaccettabili e tutte pericolose . Porta a di durata di un testo che gli appariva ormai compimento estremo la delegittimazion e davvero come creatore d'avvenire, meno della Costituzione del 1948; lo fa con una che mai e sempre meno segnato da una forte manipolazione delle stesse fonti alle vicenda storica contingente . Le parole di quali esplicitamente si riferisce ; enuncia una Calamandrei sono suggestive e, tutte oggi , dottrina della legalità che dovrebbe valere singolarmente profetiche : «Se essa (la Costi- per il mezzo secolo di storia che abbiamo tuzione) può apparire alla decrepita classe alle spalle ; annuncia l'abbandono della rigi- politica, che lotta vanamente per salvare i dità costituzionale e la rottura della legalità suoi privilegi, come una inutile carta che si come premessa necessaria per un processo può impunemente stracciare, essa può dive- di riforma; imputa tutte le colpe della situa- nire per le nuove generazioni il testamento zione presente a difetti delle istituzioni, a spirituale di centomila morti che indicano a i dinamiche oggettive, ignorando i comporta- vivi i doveri dell'avvenire» . Altro che le menti di uomini e di partiti di Governo, così ironie contenute nel messaggio ! cancellando definitivamente la nozione stes- La manipolazione e la falsificazione diven- sa di responsabilità politica. tano ancora più forti nella ricostruzione Il tempo limitato e la modestia immedia- storica. Anche qui un solo esempio; cito tamente visibile del testo in esame sconsi- testualmente dalla pagina 9 del documento gliano gli eccessi di acribia filologica . Basta, I, n. 11, ove, parlando della convetio ad tuttavia, qualche esempio : la delegittimazio- excludendum, si dice: «Il partito che era ne del testo costituzionale è totale quand o all'opposizione non poteva integrarsi nel go- non solo si chiedono specifiche riforme, ma verno centrale del paese, ma ad esso veniv a addirittura si esige un nuovo patto alla bas e garantita una larga partecipazione al potere, della Costituzione. Esplicito nel messaggio, territoriale e non» . Dunque, si trattò di una questo tema è stato ripreso nella esternazio- concessione al partito comunista e non di un ne a beneficio della festa del Movimento diritto conquistato legittimamente attraver- sociale italiano. so l'investitura del voto popolare ! In questo modo, non è l'invecchiamento del testo costituzionale l'oggetto dell'atten- MAURO MELLINI. Ci fu una proposta di zione del Presidente della Repubblica, ma lo Andreotti nel 1978, che — per quanto a mia sono gli stessi valori fondanti della nostra conoscenza nessuno prese in considera- Costituzione: non sulle macerie della prim a zione. dovrebbe essere fondata la seconda Repub- blica, ma sul suo integrale rifiuto . Ripropon- STEFANO RODOTÀ. Vi è un limite all'ac- go qui — e ritengo doverosamente — un a cesso al potere per via democratica : il par- domanda: chi ha giurato fedeltà a questo tito comunista non poteva accedere al go- testo può proporre un'ipotesi del genere? Io verno. Dunque, nemmeno con le procedur e dico di no. Ma mostrerò fra un momento democraticamente legittimate . come tutto ciò sia coerente con una conce- Questo spiega, colleghi, il sostegno a So- zione sostanzialistica, e non democratica, gno, non al Sogno degli anni della resistenza che ispira l'intero messaggio. o della rivolta ungherese, ma al Sogno ch e La manipolazione delle fonti è evidente, al in televisione e in un'intervista a il manifesto limite della falsificazione, per esempio quan - ha detto che, qualora nel 1974-1976 il par- do si cita Calamandrei con una scelta di testi tito comunista avesse avuto accesso legitti- che, appunto, falsificano la sua compless a mo al governo, vi erano alcune person e riflessione sulla Costituzione ed il suo appro - pronte a scatenare la guerra civile . do ad una adesione piena ai valori dell a Se questa fosse una farneticazione senil e Carta. Tra le mille citazioni che potrebbero di un signore, interesserebbe fino a un cert o qui essere proposte, per restituire correttez- punto. Ma la copertura totale offerta dal

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Presidente della Repubblica adii atti e alle to): «tale forma di intervento popolare appa- opinioni di questo signore rivelano quale sia re al Capo dello Stato totalmente inadeguat a la concezione sostanzialistica e non demo- ed insufficiente» . Dunque Cossiga sceglie , cratica alla quale si affida . prende partito, esclude che la procedur a In questo quadro la difesa di Gladio appa- legittima indicata dalla Costituzione sia oggi re del tutto conseguente . Non le procedure applicabile. democratiche, non le regole dello Stato di È dunque delegittimata la regola dell e diritto, ma fini sostanziali da raggiungere regole, la norma sulla revisione costituzio- anche con la rottura della legalità . La difesa nale, la norma di chiusura e di garanzia del della democrazia giustificherebbe ogni mez- nostro sistema. E poco più che retorica, o zo. Questo non è nella concezione democra- formulazione popperianamente non falsifi- tica. La democrazia apparentemente debol e cabile, l'affermazione contenuta a pagina 4 1 è la democrazia vincente. Come ci spieghe- quando si dice che «del rispetto di quest e remmo, altrimenti, anche il tanto citato '89 , procedure. . . il Presidente della Repubblic a l'ultimo? Come ci spiegheremmo che questa ha la coscienza di dover essere e sarà il democrazia, mortificata dalle dittature, rie- necessario garante». Ma solo per dire che sce alla fine come valore a emergere, se non con la procedura dell'articolo 138 deve es- per la sua superiore forza che deriva dall'es- sere fatta venir meno quella specifica garan- sere rispetto delle regole in primo luogo? zia. Dunque la logica della riforma deve essere Qual è l'operazione ulteriore compiuta da esattamente l'opposto di quella indicata nel Cossiga? Cossiga accetta la teoria dei limit i messaggio. La democrazia delle regole non impliciti alla revisione costituzionale e l a può partire da un'ennesima forzatura so- estende fino alle norme e ai principi d i stanzialistica di queste regole . organizzazione dello Stato, e da ciò deduce In quest'ottica il riferimento alla sovranità la necessità di abbandonare la procedura di del popolo, che è nutrito di ambigui e perfi- revisione costituzionalmente prevista e la no contraddittori richiami, diventa negazio- necessità del referendum . ne della democrazia rappresentativa come Qui vi sono due forzature. Vediamo la regime compiuto, e quindi in grado di pro - prima: è certamente opinabile che pure tutte durre anche le regole della propria riforma . le norme di organizzazione dello Stato siano Forse avrebbe meritato, in questa somma - tra quelle che costituiscono limiti impliciti ria cavalcata presidenziale, un momento di alla revisione costituzionale, tranne nell'ipo- riflessione la giornata dell ' 11 luglio 1789, tesi estrema in cui le norme organizzativ e quando l'articolo III della Dichiarazione dei sono funzionali alla tutela di valori fonda- diritti veniva proposto in Assemblea con mentali intangibili . quella particolare versione che aveva la fun- Tuttavia la forzatura maggiore deriva dal zione in quel momento di delegittimare il fatto che la teoria dei limiti impliciti viene potere monarchico assembleare . Ma oggi piegata ad un esito esattamente opposto a non c'è un potere assolutista da delegittima- quello per il quale è stata creata . La teoria re; c'è il legittimo Parlamento della Repub- dei limiti impliciti — dovremmo saperlo tutti blica italiana, che divenuto così oggetto di — significa che alcune parti della Costituzio - una pericolosa attenzione . ne sono intangibili anche con il procedimen- E veniamo all'altro punto: ai modi e alle to di revisione. Cossiga invece deriva da ciò procedure della riforma . Il Presidente della la necessità di arrivare, per modificare que- Repubblica (cito pagina 36 del documento ste parti, ad una procedura diversa che I, n. 11) dice di non prendere partito tra le comporta, da una parte, l'affievolimento — tesi in campo. Egli afferma: «Si tratta, infat- come egli lo chiama con una confessione ti, di una scelta di competenza del Parlamen- rivelatrice — della rigidità della Costituzio- to e delle forze politiche». Ma sul punto più ne; e in secondo luogo la richiesta di una impegnativo, parlando del referendum pre- esplicita rottura della legalità costituzionale . visto dall'articolo 38 della Costituzione, so- È falsa la teoria, riecheggiata anche in stiene (pagina 45 del documento richiama- quest'aula, secondo la quale la procedura

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prevista dall'articolo 138 servirebbe per le to alla Costituzione». Saremmo quindi ipo- riforme di dettaglio e non sarebbe in grad o criti se non raccogliessimo queste indicazio- di sostenere una riforma di peso e di qualità ni e se non osassimo pronunciare tali parole maggiori . Ma quando mai è stata sostenuta in quest'aula, perché sono ammonimenti questa tesi? Quale appiglio mai nei lavori che ci vengono da quella stessa società civil e preparatori e negli studi di mezzo secolo ha alla quale costantemente ci si dice di dover una teoria di questo genere? far riferimento. La revisione costituzionale è stata previst a Cè una contrapposizione al Parlamento ; anche in relazione alle ipotesi massime, al- c'è una delegittimazione della forma di go- trimenti non si spiegherebbe l'articolo 139 verno prevista dalla Costituzione; c'e una che esclude la messa in discussione della continua interferenza e un continuo tentati- forma repubblicana. Esattamente l'opposto vo di imporre comportamenti a questa Ca- in quel che il messaggio sostiene . Qui vi è mera. una falsificazione consapevole, e una grave So che il Presidente Cossiga ama dirsi rottura della legalità . È un'invenzione peri- consapevole della storia delle istituzioni, e colosa che dobbiamo respingere se vogliamo forse questa consapevolezza lo spinge ad avviare correttamente un processo di revi- essere intimamente nostalgico dell'istituto sione costituzionale e non di passaggio ad u n del lit de justice. Certo non può scendere in potere costituente di fatto che si legittim a Parlamento per imporre la sua volontà. per sé e non per le procedure che lo assisto - Ma qualche tratto di questo istituto del- no. Altrimenti ciò si chiama, nel gergo un l'antico regime c'è stato quando al Consigli o po' sbracato che ha preso anche i cosiddett i superiore della magistratura egli si è trasfe- scienziati della politica, «spallata» o «sbre- rito anche con le sue masserizie, che erano go»; e, usando i termini più rigorosi e impe- l'atto tipico del re che appunto agiva nel lit gnativi ai quali noi siamo tenuti in quest'au - de justice (Applausi dei deputati della sini- la, attentato alla Costituzione. stra indipendente e comunista-PDS) . Questa via è visibile nell'uso minaccios o che il Presidente della Repubblica fa dei suo i MAURO MELLINI . Cossiga però si è porta- poteri, Siamo quotidianamente, da mesi, to il tavolo, non il letto. minacciati di scioglimento . C'è un uso non più accettabile del proces- STEFANO RODOTÀ . Non possiamo seguire so di esternazione, che non è ciò di cui Cossiga! hanno parlato per anni i giuristi e su cui si Questo dibattito sarà utile se eliminerà un sono interrogati. È invece ormai un richia- equivoco e un rischio. La sua sollecitazione mo continuo e diretto al popolo, anche per poteva essere importante e utile se le forme gli argomenti e i mezzi di comunicazion e e i contenuti fossero stati diversi . adoperati . Abbiamo una via corretta, e io dico che i n Tutto ciò è illegittimo in un sistema che questo momento il problema non è di enfa- conosce la democrazia rappresentativa e tizzare la presentazione di proposte di ban- all'interno di questo sistema inserisce la diera, che, abbiamo visto anche in quest'au- figura costituzionale del Presidente della Re- la, diventano più elementi di divisione ch e pubblica. Questo modo di comunicare inte- non elementi di ricerca di un terreno comu- gra uno sviamento di potere, una via non ne. Questo dibattito dovrebbe servire ad legittima. individuare questo terreno e dunque a riflet- Si parla tanto in questi giorni di distacc o tere per un momento anche sulle tendenze tra i politici e i cittadini. Tra questi cittadini del costituzionalismo moderno, sulle pre- vi sono i molti studiosi di diritto costituzio- condizioni di un processo democratico, sul nale che abbandonando le reticenze dell'ul- percorso corretto di una riforma. tima fase e forse, dicendoci che gli infelic i Quali sono le tendenze? Liberiamoci dalle anni Ottanta sono davvero finiti, riflettono formule che non fanno onore alla nostra sul messaggio presidenziale e usano parole cultura! Quando si dice : adeguiamoci ai come «procedure rivoluzionarie» e «attenta - sistemi degli altri paesi dove i cittadini scel-

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gono direttamente il Governo, si dice una terreno vi sarebbe una possibilità di con- sciocchezza, perché il risultato dell'investi- fronto. tura più o meno immediata di un Govern o E le precondizioni? Possiamo davver o non è frutto in quei paesi — la Francia, la pensare che oggi qualsiasi legge elettorale , Germania, la Gran Bretagna — di deliberati anche quella attuale, soprattutto dopo il meccanismi istituzionali, bensì di un po' di referendum che ha radicalmente ridotto i l misteriosa alchimia della storia e del funzio- numero delle preferenze, possa dare risultati namento complessivo del sistema politico. corretti se non introduciamo un qualche La presenza di un terzo partito in Inghilterr a simulacro di parità delle armi tra i concor- potrebbe alterare tutto questo; in Francia renti? Siamo l'unico paese in Europa che attualmente abbiamo un Governo che con- non ha uno «straccio» di norma sull'accesso traddice la volontà degli elettori, visto che è alle reti televisive private. Altri paesi che si un Governo di minoranza e che sta in piedi ispirano alla logica di mercato (mi riferisco non per l'investitura, ma per altri meccani- agli Stati Uniti) sostengono che le catene smi della Costituzione della V Repubblica . private possono escludere la propaganda In Germania non c'è nulla di tutto questo . elettorale ma, se ammettono un candidato , Dunque, quali sono i punti reali di riferi- devono, a parità di tempi e di tariffe, am- mento? C'è una tendenza nel costituzionali- mettere tutti gli altri. Vogliamo fare qualco- smo di oggi verso il sostanziale concentrars i sa, certo tenendo conto della estrema nostra dei poteri in una sola Camera. Di questo pluralizzazione delle forze politiche? dobbiamo pur tenere conto se vogliam o Assistiamo allo scandalo di campagne e- immaginare una riforma elettorale; così co- lettorali nelle quali il monopolio dell'accesso me su questo occorre riflettere se dobbiamo televisivo può veramente determinare le for- (ed io dico che dobbiamo) compiere il passo tune o le sfortune di un candidato! indispensabile di una radicale riduzione de l E possiamo ignorare la riflessione su u- numero dei parlamentari, che sicuramente n'altra precondizione del processo democra- è l'unico modo per obbligare i partiti (di cu i tico, cioè il denaro nel procedimento eletto- denunciamo l'aggressività, ma i cui poter i rale, che certo non può continuare a siamo restii a ridurre) a selezionare più svolgersi con le regole attuali? C'è chi, pru- severamente la classe politica. Ma è ovvio dentissimo, riflette anche sulle esperienze di che un Parlamento con la metà o un terzo un paese come gli Stati Uniti, che pure è un dei suoi attuali rappresentanti dovrebbe a- passo avanti rispetto a noi in quanto somma vere una legge elettorale misurata su tali un finanziamento pubblico e uno privato dimensioni. trasparente; noi, invece, siamo riusciti a Ma sono diffidente verso le semplificazio - cumulare il finanziamento pubblico e quello ni di tanti colleghi . Lo sono, per esempio, privato occulto. Ebbene, anche quella espe- nei confronti della corsa verso l'uninominal e rienza viene giudicata criticamente, e ormai secca, proprio nel momento storico in cui non si indica come traguardo indispensabile l'Inghilterra misura tutti i guasti di questo (non per il prossimo secolo, ma per i pros- sistema elettorale. Un giornale prudente co- simi anni) solo l'obiettivo della limitazion e me l'Economist parla di una trasformazione delle spese elettorali. Tendenzialmente, an- della Camera dei Lords in una assemblea che su questo terreno, il finanziamento pub- eletta con il sistema proporzionale e di una blico dovrebbe avere il significato di mettere revisione dei criteri di elezione della Camera a disposizione dei candidati identiche risor- dei comuni . Anche qui vi è una tendenza , se; qui, infatti, il mercato non deve pote r quella di innestare sul corpo del proporzio- operare, perché è strumento che turba e nalismo una serie di correzioni che consen- corrompe (lo sappiamo bene) il processo tano (queste sì) la trasparenza delle proce- democratico. Vogliamo occuparci di tutto dure elettorali e la responsabilità effettiva questo? Altrimenti, falliranno le nostre ipo- degli eletti nei confronti degli elettori . tesi di ingegneria elettorale . Credo che, al di là delle formule più o È il percorso? Devo dire, colleghi, che meno avventate o improvvisate, su questo trovo pericoloso il dibattito che si è svolto e

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continua a svolgersi sulle procedure previst e dobbiamo esaltare l'obbligo della responsa- dall'articolo 138 . Ritengo che esso rischia di bilità politica delle forze e individuare, cor- diventare, anzi è già diventato, un elemento rettamente questa volta, i soggetti garanti di che ha distolto l'attenzione dalla sostanza questo procedimento . E ne guadagnerem- del processo riformatore . L'argomento è mo in chiarezza di fronte all'opinione pub- buono; dobbiamo forzare le forze politich e blica e in rapidità delle procedure. ad avviare questo processo. Ma la via scelta? Anche lo stesso referendum confermativo Vi risparmio i calcoli che in altra sede ho forse potrebbe essere garantito attravers o provato a fare, ma posso senz'altro dirvi ch e una convenzione tra le forze politiche . Po- il risultato può essere un rinvio dello stesso trebbe essere agevole (ammesso che vi fosse inizio del processo di riforma di uno, se non una così larga maggioranza) non arrivare ai di due anni. Se dobbiamo infatti passare due terzi, e immediatamente dopo le stesse attraverso la modifica dell'articolo 138, dob- forze politiche potrebbero chiedere il refe- biamo seguire la via della revisione costitu- rendum e avviarlo . zionale. E io mi domando con quale coeren- Dunque, se ci muoviamo con buona vo- za coloro i quali invocano comunque un lontà su questo terreno e non ci facciam o referendum potrebbero poi sottrarsi all'one- tentare dalle rotture illegali o dalle furbizie re referendario nel momento in cui veniss e procedurali, questa procedura può comin- addirittura modificata la regola delle regole . ciare e può cominciare rapidamente . Siccome è improbabile che su queste modi- Ma in quale clima dobbiamo far nascer e fiche si raggiunga in Parlamento la maggio- questo processo? Nel clima che imputa tutto ranza dei due terzi dei componenti, vi saran- alle istituzioni, per cui ogni ruberia, ogn i no sicuramente cittadini che chiederanno sfascio, ogni inefficienza deriva da istituzion i un referendum. E l'avvio del processo di invecchiate? O in un clima che davver o riforma si allontanerebbe assai nel tempo. recuperi la passione morale, la civiltà, l'etic a Abbiamo invece di fronte a noi la possibi- pubblica che sorressero i costituenti ? lità di avviarlo rapidamente . Credo che in In questo senso soltanto io sono disposto questo dibattito noi dobbiamo rimuovere ad accettare il richiamo alle gloriose giorna- l'alibi del nuovo percorso . te del 1946-47 : se davvero lo spirito pubblic o e l'etica tornassero ad essere una guida per PRESIDENTE . Onorevole Rodotà, il tem- i partiti e questa fase di attesa delle riforme po a sua disposizione sta per scadere. non fosse invece vissuta da troppi come un a fase nel corso della quale tutto è lecito . Visto STEFANO RODOTÀ. Concludo, signor Pre- che addirittura la norma fondamentale, la sidente. Costituzione è stata delegittimata, perché no Noi sappiamo che una Commissione può alla moratoria (strisciante, e già in atto) de l essere istituita con risoluzioni identiche delle codice penale, all'assoluzione dei corrotti , due Camere. Non serve neppure la procedu- agli occhi chiusi sui percettori di tangenti ? ra legislativa. Si può assegnarle un compito, Contro tutto questo dobbiamo reagire, una materia, un termine . E poi possiamo questo è lo spirito che dobbiamo recuperare. affidare alla responsabilità e all'alta garanzia Se non recuperiamo il pieno spirito della e tutela dei Presidenti delle due Camere il legalità, sarà vana anche la passione civile e , procedimento successivo, che già l'articolo senza moralità, nulla ci renderà legittimi d i 81 del nostro regolamento consente di con- fronte ai cittadini (Vivi, prolungati applaus i tenere in tempi ragionevoli. dei deputati dei gruppi della sinistra indi- Io non credo alle rigidità indotte, che pendente, comunista PDS, di democrazia possono determinare reciproci ricatti . Im- proletaria e della componente di rifondazio- maginiamo che cosa accadrebbe se lo spet- ne comunista del gruppo misto — Molt e tro della dissoluzione delle Camere incom- congratulazioni) . besse sul processo costituente . Non ci sarebbe responsabilità, ci sarebbe spazi o PRESIDENTE. È iscritto a parlare l'ono- maggiore per manovre . Io credo che noi revole Caria. Ne ha facoltà .

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FÌLIPPO CARTA. Signor Presidente, onore- con il sistema tedesco o con quello francese , voli colleghi, questo nostro dibattito cade in se vi sarà un collegio uninominale più o un momento in cui vi è una profonda cris i meno ampio. Credo invece che il paese sia nel paese, una crisi che, secondo il nostr o interessato a risolvere i veri, gravi, pesanti punto di vista, non investe soltanto le istitu- problemi che lo affliggono e lo tormentano zioni, ma è ben più profonda . da tempo. Si parla da tempo di riforme istituzionali , Penso non sia stato espresso un giudizio da molte parti considerate indifferibili, m a approfondito sul voto referendario del 9 finora quasi nessuno ha detto precisamente giugno . È stato valutato come un voto con quali debbano essere realizzate. Solo di re- il quale il cittadino ha operato la scelta della cente sono state avanzate alcune proposte . preferenza unica: non credo sia così. Il voto Per altro, il partito socialista, che aveva del 9 giugno è stato un voto di protesta, di parlato di Repubblica presidenziale, ben si è contestazione a questo Stato, alla classe guardato dal depositare un testo sul quale politica nel suo complesso, ai partiti politic i confrontarci per verificare le possibilità di che governano il paese. realizzazione di tale ipotesi. Credo che dovremmo dedicare una pi ù Il messaggio del Presidente della Repub- attenta riflessione al fenomeno delle leghe, blica ha un solo vero merito, quello di porre spesso sottovalutato, ai voti ed al successo il problema della crisi del paese e dell e conseguito dall'onorevole Orlando a Paler- istituzioni all'attenzione del Parlamento, di mo e — se me lo consentite — anche da riportare cioè il tema stesso nella sua sede Bianco a Catania: sono la prova che anche naturale. nel profondo sud vi è gente che reagisce e Vorrei fare qualche considerazione prima guarda allo Stato, tentando di dargli un ton o di entrare nel merito delle riforme istituzio- ed una dignità diversi . nali ed elettorali. Vorrei osservare — come Di fronte a queste gravi emergenze, noi per altro ho già avuto occasione di fare in discutiamo con grande capacità di analis i passato — che il paese vive alcune grandi sulle riforme istituzionali ed elettorali . Ho la emergenze: il mancato funzionamento della sensazione, però, che il paese non si renda macchina dello Stato, la criminalità e la cris i conto della gravità della situazione . Ho af- della giustizia, il debito pubblico, l'evasione frontato questo tema in altra circostanza e , fiscale (che per noi rappresenta una pagina dopo aver detto più o meno le cose di cui estremamente deprimente e, comunque, sto parlando oggi, ho avuto un colloquio con non degna di un paese civile) . Si deve tenere l'onorevole Sarti, vicepresidente della Ca- anche conto che la nostra esperienza c i mera, il quale, nel concordare con me sulle insegna che siamo un paese di pessimi rifor- affermazioni che facevo, mi ha ricordato matori: si veda il modo in cui abbiam o che noi diamo la sensazione di quel CLN modificato l'assetto delle regioni, la sanità , dell'Alta Italia che nel castello di Finero le USL e, non ultimo, il ruolo dei comitati discuteva della riforma della scuola superio- di controllo. re, senza rendersi conto di essere accerchia- Il paese attraversa una crisi di emergenza to dalle truppe tedesche: mentre discuteva- molto ampia. Diamo atto con piacere al no di quella riforma, i partecipanti furono ministro Scotti che ci dà la sensazione di un «impacchettati» e mandati in Germania ; così intervento più massiccio e decisivo, ma egli finirono di parlare! Se volete, possiamo fare stesso stamane ha denunciato chiaramente anche un altro riferimento. Mentre il Tita- che vi sono quattro regioni nelle quali orma i nic, la grande nave da crociera, stava per l'autorità dello Stato è allo sbando . affondare, l'orchestra di bordo suonava Credo che questi siano i veri problemi de l tranquillamente per cercare di distrarre i paese e che essi debbano essere privilegiati passeggeri e non far capire loro cosa i n rispetto al tema delle riforme istituzionali e d effetti stesse accadendo. elettorali. Io non penso che al paese interessi Non penso e non ritengo che la nostra molto sapere se si esprimerà una sola prefe- nave stia per affondare; credo però che ci renza, se affronteremo le prossime elezioni troviamo in un momento di estrema delica-

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tezza e gravità; né sarà possibile superare Possiamo per esempio affrontare ed ap- tale momento solamente disquisendo per provare la legge costituzionale sul bicamera- mesi o per anni sulle riforme istituzionali lismo; ritengo poi che sia stato compiuto un ed elettorali. grosso passo in avanti con l'approvazione i n Che dire della riforma della Costituzio- prima lettura della legge costituzionale sul ne? Altri colleghi — per ultimo l'onorevole cosiddetto semestre bianco . Bicameralismo Rodotà, che ha citato Calamandrei han - e semestre bianco sono due tappe concret e no parlato su tale punto, con una compe- per un modo diverso di affrontare i problemi tenza dottrinale maggiore della mia . Credo che abbiamo di fronte. che questa nostra Costituzione abbia garan- Se poi vogliamo entrare nel merito dell e tito lo sviluppo democratico del nostro pae- riforme istituzionali, il partito e il gruppo se in maniera decisiva ed encomiabile . Se socialdemocratico hanno annunciato pro- c'è un rilievo da fare esso è che la nostra prie opzioni, che vanno dall'elezione dirett a Costituzione è stata attuata tardi, talvolt a da parte del Parlamento del Capo del Gover- male e in alcune sue parti non attuata af- no (che non sarebbe più solo un President e fatto. del Consiglio), all'istituto della sfiducia co- È chiaro che la nostra è una Costituzione struttiva, già inserito nel provvedimento garantista; è altrettanto chiaro che l'articolo concernente la riforma delle autonomie lo- 138 ha posto le basi per garantire riforme cali e che ha già dato risultati estremamente che non seguono certi iter e per evitare che concreti. Se esso verrà utilizzato anche dal la Costituzione possa essere violentata inve- nostro Parlamento potrebbe consentirci di ce che adeguata. L'articolo 138 è dunque un compiere notevoli passi in avanti in termin i articolo garantista, che ritengo necessario di stabilità dei governi . mantenere; ogni eventuale riforma deve co- Si è parlato poi di riforme elettorali; se ne munque «passare» attraverso l'articolo 138 . è fatto un gran parlare. Anche in questo La realtà è che i mali non sono nella caso, a mio avviso, si è ritenuto che sia Costituzione, bensì nella nostra classe poli- sufficiente cambiare le regole del gioco — tica che sembra aver perso la capacità d i magari alla fine del gioco stesso — per gestire e di governare il nostro paese . risolvere i problemi del paese . Si è parlato di riforme istituzionali . Quali Oggi il superamento della proporzionale è riforme? In proposito, soltanto di recente considerato la panacea di tutti i mali . Ciò sono stati fatti precisi riferimenti . Ritengo avviene nel momento in cui in alcuni paesi, che si debba prendere atto che in fondo la in cui vige da tempo il sistema del collegi o Camera, in questa X legislatura, ha fatto ed uninominale, c'è la richiesta di una verifica ha fatto parecchio. Basterebbe parlare del di tale sistema e di un esame dell'opportu- provvedimento di riforma delle autonomie nità o meno di applicare la proporzionale. locali, un pilastro fondamentale in tema di Ne ha fatto poc'anzi cenno l'onorevole Ro- gestione delle autonomie a livello periferico , dotà riferendosi alla situazione inglese . il cui sistema è stato modificato ed adeguato Io vorrei ricordare che in Inghilterra vi è ad un diverso tipo di realtà, facendoci com- un partito liberaldemocratico (derivante dal - piere così notevoli passi in avanti . l'unione delle forze socialdemocratiche usci - Lo stesso discorso vale per la riforma de l te dalla scissione del partito laburista con l e voto segreto — anch'essa rappresentando, a forze del movimento liberale di quel paese) , mio avviso, un grosso passo in avanti —, pe r il quale, pur avendo ottenuto tre milioni e la modifica delle norme sui lavori parlamen- mezzo di voti, ha una rappresentanza di soli tari (il contingentamento dei tempi, le ses- 17 deputati. Se ciò significa rispetto della sioni), e soprattutto per la legge sulla Presi- volontà popolare è interessante saperlo e denza del Consiglio . Non sono questioni di prenderne atto! poco conto nella prospettiva di una maggio- D'altra parte, vorrei ricordare a me stess o re funzionalità del Parlamento, che se indub- che il Parlamento europeo si batte da tempo biamente si può fare ancora parecchio nei per avere una legge uniforme per l'elezione mesi che ci stanno dinnanzi. dei deputati al Parlamento europeo, e porta

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avanti la battaglia per far sì che ciò avveng a Pertanto, se mancanza di stabilità de i con il sistema della proporzionale pura. governi esiste, ciò è dovuto non al plurali- Vorrei ricordare che la proporzionale pu- smo dei partiti, ma ai contrasti interni al ra non è applicata nel nostro paese e che, partito di maggioranza relativa ; o se volete dicendo il contrario, si mente o si fa finta di allargare il concetto, al contrasto fra la non conoscere i problemi . La nostra propor- democrazia cristiana e l'altro partito di mag- zionale non è pura perché intervengono dei gioranza, cioè il partito socialista . correttivi (quali ad esempio il metodo Riteniamo opportuno condurre una batta - d'Hondt per le elezioni del Senato), per cui glia per assicurare una maggiore stabilità dei i partiti minori, per avere un deputato , governi . Per questo motivo sono state depo- debbono disporre di 80 mila voti mentre i sitate alcune proposte di modifica ed altre comunisti e i democristiani soltanto di 5 0 penso lo saranno nei prossimi giorni L'obiet - mila. tivo deve essere quello di favorire le aggre- A proposito del sistema monocamerale e gazioni e dobbiamo cercare di raggiungerlo della riduzione del numero dei parlamentari individuando i mezzi e i modi più opportuni , — proposta poc'anzi anche dal collega Ro- con la speranza — che mi auguro non rest i dotà — desidero fare alcune osservazioni tale — che ciò ci consenta di adottare un dicendo in premessa che mi meraviglia che sistema elettorale diverso che conferisca lo stesso collega Rodotà non sia stato conse - maggiore funzionalità al Parlamento. guente nello sviluppare le sue enunciazioni Desidero ora fare qualche breve osserva- di principi . È sicuramente possibile ridurre zione sul delicatissimo argomento dello scio - il numero dei deputati, ma per farlo occorre glimento delle Camere, sul quale spess o cambiare totalmente il metodo di legiferare ; purtroppo è intervenuto il Presidente della bisogna ridurre le materie di competenz a Repubblica, lasciandoci estremamente scon- della Camera, il numero delle Commissioni, certati per alcune affermazioni che conside- le funzioni, le presenze e l'attività dei parla- riamo di particolare gravità. Il gruppo so- mentari medesimi . cialdemocratico pensa che, nel momento in Penso che il nostro principale obiettivo cui il Governo si trova nella pienezza dei suoi debba essere quello della stabilità dei gover- poteri ed il Parlamento nella pienezza dell e ni. Non credo, però, che quest'ultima dipen- sue funzioni, non si possa ipotizzare lo scio- da dalla modifica del sistema elettorale . Se glimento delle Camere, previsto dall'articol o così fosse, varrebbe ancora l'esempio de l 88 della Costituzione, che stabilisce che il Titanic che affondava mentre l'orchestra di Presidente della Repubblica può, sentiti i bordo suonava per distrarre i passeggeri . Presidenti delle due Camere, provvedere pe r Molte volte, infatti, la stabilità dei governi l'appunto allo scioglimento di una o di en- non dipende dai contrasti fra le varie forz e trambe. politiche . Il Parlamento spesso si blocca Penso che l'espressione «sentiti i Presiden- perché gran parte dei deputati fa capo a tr e ti» comporti l'obbligo di verificare l'eventua - o quattro forze politiche; gli altri, anzi noial- le ingovernabilità delle Camere per l'incapa- tri, siamo forze minoritarie con capacità di cità del Governo di lavorare entro accettabili incidere relativa. Vorrei ricordare a me stes- margini di certezza . Se, invece, significa so che per un anno il Parlamento ed il soltanto ascoltarli e non tenere in alcu n Governo del paese sono stati bloccati — conto la loro opinione, si tratterebbe di un come per altro spesso avviene — per la cris i fatto davvero molto grave . D'altra parte, profonda all'interno del partito di maggio- credo che, quando si pongono certe ipotes i ranza relativa. Il Governo ed il Parlamento «interpretative» — e le definisco così pe r sono rimasti bloccati quando si è acuito l o generosità — sui poteri dei massimi organi scontro fra Andreotti e De Mita . La situazio- dello Stato, il punto di riferimento debban o ne si è sbloccata soltanto quando si è trovato essere i lavori preparatori dell'Assemblea un momento di pace fra i due e conseguen- costituente relativamente ai poteri del Presi - temente una parte della sinistra è rientrata dente della Repubblica. nel Governo. Ebbene, voglio ricordare a me stesso che

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in quella sede furono respinti tutti gli emen- utilizzato con sereno senso di responsabilit à damenti che erano stati presentati per far e e rispondendo soprattutto al paese che chie- in modo che il Presidente della Repubblica de soltanto di essere governato con serenità , potesse sciogliere le Camere in piena e totale con fermezza e con giustizia. autonomia. Respinti tali emendamenti, ex adverso bisogna arrivare alla conclusione PRESIDENTE. È iscritto a parlare l'ono- che, sentiti i Presidenti delle Camere, con- revole Altissimo . Ne ha facoltà . statata la pienezza delle funzioni del Gover- no e la piena funzionalità delle Assemble e . Signor Presidente , parlamentari, la procedura dello scioglimen- onorevoli colleghi, siamo qui per discutere to non può avere corso. il messaggio alle Camere del Capo dello Desidero insistere sul profondo sconcert o Stato, che costituisce l'atto più significativ o dell'opinione pubblica e della classe politic a che il Presidente della Repubblica possa del nostro paese per il ricorrente ritornell o esprimere. dello scioglimento delle Camere, che ottien e Un messaggio che anche nel merito può l'unico risultato di un notevolissimo sbanda - rappresentare una spinta determinante per mento e di un grande sconcerto — ripeto — il Parlamento a superare tante inerzie e tant i dell'opinione pubblica, delle forze politiche dibattiti sterili ed inconcludenti, spesso svol - e della classe dirigente. E riteniamo peraltro tisi al di fuori delle aule della Camera e del che si vada al di là dei poteri che la Costitu- Senato . zione della Repubblica conferisce al Capo Si tratta di un messaggio importante pe r dello Stato. il notevole approfondimento che lo ha pre- Ritengo conclusivamente che il dibattito ceduto e per il notevole spessore culturale e in corso risulterà probabilmente utile . Non la grande passione civile che da esso proma- vorrei che esso restasse invece un dibattit o nano . rituale, in cui tutti intervengono per enun- A noi pare che i contenuti del messaggi o ciare posizioni politiche spesso già note . in quanto tali siano stati fino ad ora relegati Esso può invece risultare utile al fine di fare troppo nell'ombra. Oggi dobbiamo avere la il punto della situazione. capacità di recuperarne il significato più alt o Il gruppo socialdemocratico ritiene che s i e di lasciarlo adeguatamente fruttificare. debba utilizzare quanto resta della legislatu- Non vorremmo uscire da queste aule sen- ra per portare avanti le riforme istituzionali za che un solo passo in avanti sia stato fatto possibili . Dobbiamo però soprattutto ren- sulla strada dell'ammodernamento del no- derci conto del fatto che il paese, ed in stro sistema istituzionale. Sono certo che particolare il Mezzogiorno, soffre per alcune ognuno di noi avrebbe difficoltà a spiegare grandi emergenze, che non solo non son o i motivi di questa temuta inconcludenza a i state risolte ma neanche affrontate. cittadini, alla società civile che non ha rinun - Credo si debba rimandare alla prossim a ciato a sperare nella capacità della classe legislatura, l'undicesima, il problema dell e politica e delle istituzioni di ridurre la disaf- grandi riforme. Siamo infatti convinti che fezione e di avviare il cambiamento. E la occorra affrontare le riforme cercando di società civile ha visto nel Presidente Cossiga , adeguare la Costituzione senza usarle violen- proprio per le sue coraggiose esternazioni , za, in modo che essa, che fmo ad ora ha dat o risultate a volte forse anche sopra le righe , risultati validi e concreti, possa divenire pi ù un punto di riferimento, uno strenuo difen- rispondente ad una realtà politica e sociale sore della sacrosanta volontà di sentirsi cit- mutata. tadini a pieno titolo, che spesso si coniug a Riteniamo che si debba respingere la voce con l'altrettanto sacrosanta rabbia per non ricorrente di elezioni anticipate . Le elezioni riuscire ad esserlo a causa di un sistem a non servono a nessuno, non servono al politico e istituzionale che mostra la corda . paese, non servono al Governo, non servon o In questi anni si è andata sempre più al Parlamento. Abbiamo ancora del temp o affermando nella società la consapevolezza , davanti a noi e ritengo che esso debba essere come ha detto il Presidente Cossiga, che la

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democrazia non è soltanto libertà di parlare strumento per imporre il buon governo. Per o libertà di votare come si vuole, ma è anche questo la finanza pubblica serve oggi sempr e e più sostanzialmente libertà di espanders i di più alla gestione del consenso e all'alimen- delle sfere di autonomia degli individui . E tazione del voto di scambio, per questo l a anche aumentata nei cittadini la consapevo- partitocrazia dilaga ed il metodo consociati- lezza che alla modernizzazione ed alla cre- vo impera in ogni assemblea elettiva . scita della società civile non abbia corrispo- Questa situazione magmatica ha difatti sto eguale evoluzione nello Stato e che la svuotato progressivamente, ma inesorabil- forbice tra benessere privato e malesser e mente, il potere sostanziale dei cittadini di pubblico sia destinata ulteriormente ad al- scelta degli uomini, dei governi, dei pro- largarsi. grammi. Parallelamente, e come conseguen- Ai grandi cambiamenti sociali ed econo- za, il confronto politico si è andato sempre mici, alle grandi trasformazioni interne e a più stemperando fino a svilirsi e se non vi è quelle importate dai processi internazionali più posto per la politica, questo vuoto s i non ha di fatto corrisposto alcuna reale riempie con la sordida e bassa lotta per il indicazione di rinnovamento, nessuno sboc- potere che a volte trova sbocco nelle batta - co nella situazione politica ed istituzionale . glie a colpi di dossiers, di indiscrezioni di A nostro avviso ciò in massima parte è «ritrovamenti» mentre la gente si ritrae sem - ascrivibile alle conseguenze, sempre più gra- pre più disgustata. vi, dell'anomalia, tutta italiana, costituit a L'approccio non ideologico ha prodott o dall'assenza di integrale ricambio politico d i una progressiva giustificazione pragmatica partiti e di uomini alla guida delle istituzioni di ogni comportamento, travolgendo anche o ancora — come ha ricordato il Capo dello etica, doveri e moralità . Per troppi la politica Stato — anche della stessa sola possibilit à sempre di più è divenuta mera gestione de l reale dell'alternanza, che funziona da mode- potere e strumento per la sua autoconserva- ratrice del sistema. Questa anomalia ha ge- zione. nerato la sempre più grave crisi di credibilit à E un intero sistema le cui component i delle istituzioni che, senza il meccanism o vengono sempre più avvertite come sostan- correttivo dello spoiling system, sono state zialmente omogenee, che mostra la corda e invase dai partiti, da quasi tutti i partiti, in lascia spazio alle scorribande di chiunqu e una logica associativa al potere e consocia- alzi il vessillo della protesta . Il sistema poli- tiva nella sua gestione che ha prodotto gra- tico-istituzionale, sempre più emarginati i vissime conseguenze sul piano della morali- cittadini, diviene partitocrazia e la critica tà dei comportamenti pubblici . alle sue degenerazioni travolge nell'anim o In questo sistema, sempre più vischios o dei meno avveduti o dei meno colti, o sol o per la mancanza di nette e praticabili alter- dei più distratti, le stesse fondamenta della native di governo, si sono andate vieppiù democrazia. aggravando le inquietanti commistioni tra Ed è, anche sotto questo profilo, netta e potere politico, potere economico-finanzia- chiara l'interpretazione che il Presidente ha rio, mondo dell'informazione, al punto di dato nel messaggio quando ricorda che , fare del nostro paese la patria dell'indistin- insieme ad una crescente disaffezione dal zione dei poteri ed in sostanza la negazione nostro sistema di governo, c'è oggi il grave realizzata delle più elementari teorie liberali, pericolo che questo malessere si esprim a sul potere e sulla responsabilità. presto o tardi in un comune sentimento di Via via, il vincolo che dovrebbe essere non accettazione dei princìpi di legittimità indissolubile tra potere e responsabilità è che, prima ancora di quelli di legalità, son o andato infatti allentandosi fino a scompari - il fondamento reale dell'osservanza dell a re, rendendo l'espressione della volontà po- legge e della autorità dello Stato . polare poco più che un sondaggio, per altr o Il qualunquismo montante rischia di tra- non vincolante, sugli stati d'animo dei citta- volgere, assieme alle storture, anche i dini. La paralisi dei meccanismi di ricambi o princìpi ed i valori dello Stato democratic o ha spogliato l'elettorato dell'unico e decisivo e della stessa liberaldemocrazia, facendo

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cadere molti nella trappola che dalla disaf- come di chi guiderà il governo del paese , fezione porta alla rabbia e dalla rabbia al fornendolo inoltre della facoltà di cambiare dispregio della democrazia . E se il sistema se, alla fine del mandato, non sarà soddisfat- non funziona, il sistema deve essere riforma- to dei risultati ottenuti. Tutto questo andrà to, nei modi — onorevole Scàlfaro — e con ad aggiungersi al diritto di scegliersi i propri le regole fissate dalla Costituzione, il che rappresentanti, che così diventerà un diritto quindi non significa un processo rivoluzio- effettivo e completo . nario : il sistema quindi non deve davvero In questo modo si consentirà e si favorirà essere abbattuto a colpi di demagogia e d i sul piano istituzionale quello che non è stato irrisione. possibile finora attuare sul piano politico . Il Il problema esiste ed è avvertito quasi co n partito liberale, quindi, ha accolto la sfida un senso di accerchiamento, con la consa- del cambiamento ed ha deciso di farne l'e- pevolezza che gli strumenti di partecipazio- lemento caratterizzante della propria batta- ne stiano ormai avvizzendo e che il sistema glia politica, nella consapevolezza che pro- dei partiti — di tutti i partiti — rischi di prio su questi temi si giocherà, da un lato , rappresentare per il futuro soltanto un a il futuro dello Stato di diritto e, dall'altro, l a minoranza del paese. capacità del sistema Italia di convivere ade- Si può quindi parlare di fine di un ciclo, guatamente nel grande processo di integra- di una prima fase della prima Repubblica , zione europea. non volendo con questo dare un giudizio In verità, noi liberali possiamo rivendicare negativo sulle motivazioni e le ragioni pro- anche una posizione d'avanguardia, per a- fonde che l'avevano generata oltre quaran- ver posto il problema della riforma istituzio- t'anni fa, ma su come si sia andata trasfor- nale già negli anni passati e per aver propo- mando per via della sovrapposizione ad ess a sto soluzioni concrete, avendo avuto una di una costituzione materiale che ne h a parte rilevante nei lavori della Commissione fortemente alterato i caratteri originali e parlamentare per le riforme istituzionali che sulla necessità che le grandi mutazioni eco- fu presieduta dall'indimenticabile Aldo Boz- nomiche, politiche e sociali che sono inter - zi. Ricordiamoci anche che la Commissione venute in questi decenni possano trovare un Bozzi ha concluso i suoi lavori nel gennaio riscontro anche nell'assetto istituzionale . del 1985, proponendo una profonda revisio- È giunto quindi il momento di cambiare ne della Costituzione, con la modifica di e di tale necessità — di cui molti colleghi si circa un terzo dei suoi articoli . sono stupiti nel dibattito in quest'aula! — il Mi si lasci rilordare che se il Parlamento Capo dello Stato ha saputo farsi interpret e avesse allora esaminato ed approvato quelle consigliando, incoraggiando ed anche am- proposte, non ci troveremmo oggi nelle con - monendo, esercitando in questo modo u n dizioni di ulteriore degrado istituzionale che proprio incontestabile diritto-dovere . E se il tutti riconosciamo e deploriamo . Capo dello Stato è sembrato più ammonir e Ma sono passati invano altri sei anni che consigliare, questo — ad avviso dei e si è fatto troppo poco, se non discuter e liberali — più che a sconfinamenti in ambiti e discutere nell'accademia delle tavole ro- altrui, è ascrivibile alla responsabilità politi- tonde, dei convegni, delle interviste e degli ca di chi poteva intervenire e non lo ha fatto, articoli, aggiungendo spesso all'inconclu- di chi poteva arginare la frana ed invece h a denza di questi- astratti dibattiti l'apporto continuato a ballare sull'orlo del baratro . confusionale di proposte talvolta strava- Il modo per farlo, ad avviso dei liberali — ganti . modo che si è caratterizzato per una posi- A fronte di questa situazione, i liberali zione netta, chiara e che sta raccogliendo hanno fornito un ulteriore contributo di autorevoli adesioni ben oltre l'ambito de l concretezza, predisponendo e presentando partito — è quello di introdurre nelle istitu- in Parlamento un progetto ed incisivo d i zioni forti elementi di democrazia diretta riassetto istituzionale e chiamando le altre che consentano al cittadino di scegliere i l forze politiche a misurarsi sulle proposte nome di chi amministrerà la sua città, così avanzate. Un progetto organico, dicevo: in-

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fatti, la nostra Carta costituzionale ha un suo effettiva ed organica incidenza sulla gestione equilibrio e la sua struttura è ben dosata . Per della cosa pubblica. questo non si può pensare ad un divers o In questa prospettiva di equilibrio, di effi- assetto istituzionale senza riequilibrare l'in- cienza e di responsabilità si inserisce anche tero sistema. la proposta liberale di riforma delle regioni, Il nostro progetto si basa su tre elementi a cui vanno affidati compiti di legislazione fondamentali. Innanzitutto, la riaffermazio- di secondo grado e di programmazione s u ne della tavola dei princìpi su cui si fonda la materie attualmente occupate dallo Stato o Costituzione del 1948, che rappresentano — «in condominio». Le regioni vanno spoglia- voglio ancora citare una incisiva frase di te, nel contempo, della gestione amministra- Aldo Bozzi — «la stessa identità storica della tiva, che deve essere totalmente lasciata a nostra Repubblica» . Della Costituzione, in- province e comuni . vece, va ormai rivista la parte organizzato- Infine, si tratta di assicurare agli elettori ria, specie in quei punti che hanno influenza la scelta senza mediazioni del governo del sul momento governante e sui collegamenti proprio territorio. I liberali sono per l 'elezio- fra società civile e società politica. ne diretta dei capi degli esecutivi di regioni , In secondo luogo, noi liberali sosteniamo province e comuni ; la relativa proposta di la contemporanea impostazione della rifor- legge, presentata con la prima firma dell'o- ma dei rami alti delle istituzioni (Presidente norevole Zanone, prevede l'elezione attra- della Repubblica, Parlamento e Governo) e verso votazioni a collegio uninominale a della riforma della legge elettorale, convinti doppio turno, garanzia, insieme, di scelta come siamo che realizzare soltanto la prim a diretta dell'elettorato di ricerca del più am- significherebbe costruire sull'acqua e fare pio consenso e di salvaguardia della rappre- soltanto la seconda equivarrebbe ad appron- sentanza di tutte le espressioni politich e tare qualche cambiamento di facciata, pe r della società. confermare nella sostanza un sistema politi- Il disegno riformatore dei liberali parte dai co che va invece profondamente innovato. rami alti delle istituzioni, ma si svolge co n Il terzo punto dell'impostazione liberal e coerenza lungo tutto il sistema, fino a giun- riguarda la necessità di una scossa forte al gere alle autonomie locali, quelle più vicine sistema politico ed al modo stesso di far e ai cittadini. Il tutto, seguendo una stessa politica in Italia, quale può derivare, a no- logica ed una comune impostazione . L'indi- stro parere, dalla costituzione di un nuovo cazione strategica delle proposte liberali va polo decisionale, direttamente collegato all a dunque nel senso di costruire un sistema che sovranità popolare, con un Presidente della attribuisca al cittadino effettivi e consapevoli Repubblica eletto dal popolo e posto a capo poteri di scelta di suoi rappresentanti parla- del potere esecutivo. Il tutto nel quadro di mentari e del capo esecutivo, al Parlament o un sistema semipresidenziale che migliori la efficienza e funzionalità senza lungaggini e governabilità del paese senza far venire me- duplicazioni, all'esecutivo gli strumenti pe r no la centralità del Parlamento, che è carat- governare una struttura complessa come è teristica della nostra tradizione liberai-de- quella della società contemporanea, che per mocratica. Una scossa forte al sistema può sua natura richiede in misura crescente ra- derivare anche dalla sostituzione dell'attuale pidi meccanismi decisionali e programma- logica proporzionalistica — che ha portat o zioni di vasta area. alla partitocrazia e alle lottizzazioni — co n Non ho difficoltà a confermare che per la una logica elettorale maggioritaria a collegio nostra proposta complessiva ci siamo par- uninominale a doppio turno, che consenta zialmente ispirati al modello francese, cer- ai cittadini di scegliere davvero i loro rap- cando di migliorarlo . In materia di ingegne- presentanti e governanti. In proposito sareb- ria istituzionale, infatti, è molto pericoloso be necessaria la creazione di un poter e improvvisare. Quello francese è un sistema centrale stabile con indirizzo politico unita - positivamente sperimentato, ormai, da più rio, a cui faccia da contrappeso un sistem a di un trentennio, in un paese molto affine a l di autonomie dotato di strumenti per una nostro per dimensioni, tradizioni, cultura e

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politica. Quel sistema si è qualificato al Occorre dunque un tavolo istituzionale , vaglio dei risultati che in questi decenni subito, per trattare in modo migliore e pe r hanno consentito l'alternanza al potere in arrivare a varare le riforme nel primo bien- Francia della destra gollista, del centro-de- nio della prossima legislatura. stra di Pompidou, del centro-sinistra liberale Ho ascoltato con attenzione anche la pro- di Giscard d'Estaing e della sinistra di Mit- posta avanzata ieri dall'onorevole Bassanini : terrand, senza scosse e senza traumi per i l certamente può suscitare qualche stimolo d i buon governo della repubblica . interesse immaginare l'affidamento al Parla- I costituzionalisti che hanno con noi col- mento di compiti di riforma istituzionale , laborato per l'insieme delle nostre propost e ben definiti nel tempo, anche se credo che hanno ripreso le linee generali del modell o sia più forte l'ipotesi dei liberali, sulla quale francese, del quale non si può prendere una mi soffermerò tra poco, che è proprio quella parte tralasciando tutto il resto . Al suo inter- di individuare una Camera specifica pe r no, infatti, tutto si tiene: la forma di governo sviluppare un tale tipo di lavoro . semipresidenziale e il sistema elettorale uni- Dicevo che, avendo portato queste propo- nominale a doppio turno. Essi hanno anche ste al vertice di maggioranza, su di esse non cercato di adattarlo alla situazione italiana e abbiamo mancato di insistere in questi mesi. di attenuare alcuni difetti, come, per esem- Siamo infatti convinti che oggi il vero nod o pio, quello di una possibile ma difficile co- politico sul quale il Parlamento e le forz e habitation al potere tra un presidente dell a politiche debbono avviare il confronto non repubblica e un parlamento eletti con mag- sia tanto quello relativo al presidenzialismo gioranze politiche diverse, stabilendo che i n o al parlamentarismo, discussi per di più in ogni caso presidente e parlamento sian o astratto, quasi a livello di impostazione filo- eletti contemporaneamente . sofica. Se siamo realmente convinti — e tutt i Ma, al di là dei particolari che potrann o lo diciamo — che le smagliature del sistema essere approfonditi e rivisti nel confronto rischiano di trasformarsi in crepe sempre con le altre forze politiche, per il qual e più profonde, oggi dobbiamo decidere non abbiamo la massima disponibilità, a me pre- tanto quali riforme adottare, quanto le pro- me sottolineare il fatto che i liberali non cedure, i modi e i tempi per avviare i l hanno mai considerato preminente il pro- processo riformatore . prio interesse di partito. Non hanno, cioè , Siamo convinti che su questo terreno mi- ceduto alla tentazione di fare la fotografia sureremo la reale volontà politica di cambia - delle proprie aspirazioni, non si sono rita- re. Le forze politiche, siano esse di maggio- gliati un vestitino su misura; hanno guarda- ranza o di opposizione, dovranno discuterne to alle emergenze del paese e hanno cercat o ed eventualmente dividersi sull'opportunità , di offrire una proposta per porvi rimedio . sulla necessità di mettere le prossime Came- Il nostro approccio, se volete radicale , re nelle condizioni di entrare nel merito delle certamente innovatore, al problema dell a riforme e di decidere il nuovo assetto istitu- riforma delle istituzioni è ancora però larga - zionale della nostra democrazia. mente minoritario . Lo sappiamo; sono note Il vero discrimine tra chi vuole cambiare le difficoltà che si sono registrate nell'ultima e chi si bea dell'esistente, sperando di con- fase della recente crisi di governo per rag- tinuare a trame benefici sempre più effime- giungere un accordo sull'iter procedimenta- ri, passerà proprio attraverso il dibattito le delle riforme . Noi chiediamo che un tale sulla modifica dell'articolo 138 della Costi- discorso, allora messo in secondo piano per tuzione . Ma proprio sullo sbocco finale delle la prioritaria esigenza di dare un governo al procedure, sulla volontà che in ultima istan- paese, sia prontamente ripreso, per arrivare za sia il popolo sovrano a decidere di quale alla nuova legislatura con le idee chiare sul sistema istituzionale preferisca dotarsi, è punto e con un binario già tracciato, anzich é oggi lo scontro politico . E lasciatemi dire dover riprendere ancora una volta il discor- che ho sentito con sorpresa parlare di scan- so daccapo, con la propabile conseguenza d i dalo nel chiedere che si faccia un riferimen- non concludere nulla . to definitivo al popolo, quasi che non fossi-

Atti Parlamentari — 86245 — Camera dei Deputati

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mo noi qui per volontà stessa dal popolo , nelle sedi istituzionali opportune, cioè nel che è all'origine del nostro mandato. Parlamento. Infatti ancora una volta, come ha giu- Se ci riuscirà ad ottenere una convergen- stamente notato il Presidente Cossiga , za, un accordo sul modo in cui procedere il problema relativo alle modalità del cam- nella prossima legislatura, avremo ben uti- biamento è forse quello centrale e fon- lizzato i mesi che ci rimangono a disposizio- damentale del processo riformatore in at- ne e andremo tutti a dire agli elettori ch e to, soto il profilo non solo tecnico, m a questa volta abbiamo deciso seriamente d i anche storico, etico, politico e di auten- affrontare il problema del cambiamento del - ticità dell'impegno riformatore che si dev e le regole avendo stabilito, in maniera certa, affrontare . Problema storico poiché nella con legge costituzionale, tempi, modi e sedi storia costituzionale delle nazioni e anch e in cui questo dibattito dovrà svilupparsi, per nel nostro paese non solo che cosa si essere poi sottoposto al giudizio del popolo . dovesse riformare, ma anche chi dovesse Oppure non troveremo un accordo, una provvedervi fu sempre questione essen- sufficiente convergenza, e allora proprio su ziale. questa differenza andremo a confrontare le Da un lato c'è chi ritiene, come noi libe- nostre posizioni di fronte agli elettori e a rali, che il popolo abbia pieno titolo, diritto chiedere il loro giudizio. e responsabilità per scegliere anche fra più Se si interrompesse oggi la legislatura , proposte; dall'altro vi è chi vuole affidare ad tutto ciò non sarebbe possibile e ci ritrove- esso un ruolo di semplice ratifica delle deci- remmo nella palude gelatinosa della confu- sioni assunte nel Palazzo . Ebbene, su questo sione in cui, ancora una volta, al cittadin o si misurerà nei prossimi mesi la reale volon- non verrebbero offerte opzioni chiare tra cui tà di cambiamento delle forze politiche. Non scegliere e si dilaterebbe il distacco dalla pretendiamo di avere la verità, ma diam o politica e dai partiti. disponibilità per un ragionamento ampio, di Anche in questo confronto, in coerenza mediazione. Anche su questo valuteremo la con il nostro impegno riformatore, giungia- capacità di cambiare del partito democrati- mo con una precisa proposta, che abbiamo co della sinistra, che non più tardi di poch i già depositato in Parlamento . Una proposta, mesi fa (il 4 aprile di quest'anno) giunse a torno a sottolinearlo, non rivoluzionaria, in dichiarare, tramite il segretario Occhetto, la cui si prefigura l'istituzione di un'apposita e propria disponibilità ad incardinare un au- qualificata Assemblea costituente accanto al tentico processo costituente, anche per stu- Parlamento che eleggeremo — mi voglio diare i quesiti e le modalità di una sollecitu- augurare — alla naturale scadenza del 1992 . dine del parere popolare sulle questioni E che questa proposta di Assemblea costi- controverse per un successivo passaggio tuente non sia rivoluzionaria è certament e parlamentare. Poi, onorevole Occhetto, for- convalidato dal fatto che un ministro certa- se per non far scendere il tono della polemi- mente non rivoluzionario, come il ministro ca a sinistra, questa disponibilità si è ritratt a Martinazzoli ha indicato la proposta . . . ed è sembrata prevalere — almeno a mi o (Commenti) Che sia diventato rivoluzionario giudizio — nel suo partito una logica di anche Martinazzoli? Abbiamo perso davver o arroccamento. Ma sarà proprio, amici del allora ogni punto di riferimento . . . ! PDS, dall'esito del confronto sul nodo delle Questa proposta deriva dalla convinzion e procedure e sull'avvio del processo riforma- che la mole di lavoro ordinario attribuito alle tore che potrà discendere per il nostro siste- Camere nel sistema attuale impedirebbe lo- ma politico un futuro di democrazia com- ro di svolgere la funzione costituente con l a piuta o invece di stagnante consociativismo. necessaria tempestività ed intensità . Propo- Noi abbiamo espresso un forte parere niamo che, anche ove non si raggiung a contrario allo scioglimento del Parlamento intorno ad un solo progetto organico l a prima che il confronto sulla modifica dell e maggioranza di almeno due terzi dell'As- procedure esca dal vago e generico balbetti o semblea, il corpo elettorale, nel quale — delle interviste giornalistiche e si avvii invece come più volte ha ricordato il Presidente

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Cossiga — risiede la sovranità, sia chiamato GIANFRANCO FINI . Signor Presidente, a pronunciarsi sui progetti alternativi che qualche settimana fa, avvicinandosi la data hanno conseguito il maggior numero de i di questo dibattito, Norberto Bobbio ponev a voti nell'Assemblea stessa. In questo modo un interrogativo che per alcuni tra i veterani il popolo potrà dare il suo suggello alla di questo Palazzo, e soprattutto per l'attuale nuova forma istituzionale della Repubblica , inquilino di Palazzo Chigi, era ed è una allo stesso modo in cui la diede nel referen- speranza: «Tra una sfuriata e l'altra, di dum del 2 giugno 1946 . facezia in facezia, non andrà a finire si Pensare di relegare su questi temi il popo- chiedeva Bobbio — che il messaggio d i lo ai margini del processo, in veste al più di Cossiga alle Camere, che pur merita di spettatore, significherebbe tradire lo spirito essere discusso, nessuno vorrà prenderlo sul stesso che informò la Costituzione e rendere serio?» palese la preoccupazione di non essere più Il Movimento sociale italiano, lo afferm o in grado di rappresentarlo nelle sue scelte, subito, il messaggio del Capo dello Stato l o nella sua volontà e nelle sue aspirazioni. ha preso e lo prende sul serio, così come è Noi liberali non siamo tra questi; siamo doveroso fare per i suoi contenuti, per la sua tanto convinti che le riforme siano indifferi- volontà rinnovatrice, per l'assoluto disinte- bili ed indispensabili per la crescita del no- resse personale e l'altrettanto evidente esclu- stro paese che non daremo tregua a chi , sivo interesse nazionale che lo ispirano . come ha notato Cossiga, ritenesse di nascon- Sono certo che, come da noi, il messaggio dersi dietro a questa Costituzione e, trasfor- del Capo dello Stato è stato preso sul seri o matala in feticcio, volesse sbarrare la strada e favorevolmente accolto dai nostri conna- alla legittima richiesta di nuove istituzioni . zionali, dai cittadini italiani in patria e all'e- Onorevoli colleghi, non credo di esser e stero, di cui finalmente un autorità dell o retorico nell'affermare che questa volta, Stato si ricorda. malgrado le gravi delusioni che abbiam o Il messaggio lo hanno preso sul serio tutti inflitto loro, i cittadini ci guardano : mandia- coloro — e sono certamente la maggioranza mo loro un segnale, rispondiamo loro ch e — che nelle parole di Cossiga hanno trovat o abbiamo capito e che siamo pronti ad assu- un'ulteriore e autorevolissima conferma del - merci le nostre responsabilità senza paura la necessità vitale per l'Italia di rinnovare e del cambiamento e del futuro . Rispondiamo di riformare le istituzioni politiche, per co- a quella gente che Cossiga, nel messaggio d i struire uno Stato degno di tale nome e degn o saluto alle Camere il giorno della sua elezio- delle aspettative della nazione ; uno Stato ne, che avvenne all'unanimità in questo finalmente liberato dall'ipoteca della parti- Parlamento il 3 luglio di sei anni fa, avev a tocrazia, divenuta ormai sinonimo di ineffi- definito: la gente comune, che lavora, gioi- cienza, di corruzione, di collusioni malavi- sce e soffre, non chiede utopie, non si rico- tose, di sperpero del pubblico denaro . nosce nella disperazione, nell'orgoglio e nel- In questo senso, il messaggio di Cossig a l'astuzia, ma semmai nella libertà di amar e alle Camere è per noi qualcosa di più nobile i propri sogni razionali, nel duro incontro e di più autorevole del pur importante eser- con la perfettibile vita quotidiana, nel valore cizio di un potere costituzionale del Presi - di un ottavo giorno in cui l'uomo si misuri dente della Repubblica . Quali che siano le con la storia per costruire il suo concreto conseguenze politiche di questo dibattito , avvenire. con il messaggio presidenziale, con i suo i Per questa gente, dalla quale riceviamo il contenuti e con le sue finalità credo ch e nostro mandato, troviamo oggi il coraggio saremo tutti chiamati a confrontarci anche di dare le risposte che si attende, senz a in seguito. Alle Camere Cossiga ha infatti ritardi e senza tentennamenti (Applausi dei sostanzialmente trasmesso la volontà della deputati dei gruppi liberale e del PSI). comunità nazionale, una chiara volontà di rinnovamento della politica, che si è già PRESIDENTE . È iscritto a parlare l'ono- espressa il 19 giugno con il referendum e che revole Fini. Ne ha facoltà . non può essere ulteriormente disattesa dal

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Parlamento, pena il suo definitivo discredito naie gestione del potere che di fatto l'ha agli occhi del popolo italiano. trasformata in partito-Stato, può anche ri- Il tentativo, messo in atto da più parti, d i lanciare (gli applausi rivolti ieri all'onorevole sminuire l'importanza del dibattito odierno , Scàlf aro sono stati significativi) il rituale , la volontà di ridurlo ad una accademica e anch'esso quarantennale, quindi stantio, in- sterile dissertazione di diritto e di ingegneri a vito all'attuale PDS a sedersi al tavolo dei costituzionale, la decisione sconcertante de l conservatori dell'esistente, affidando ad al- Governo di parteciparvi con un ruolo sol o cuni tra gli uomini della sinistra il compito notarile (come se il problema non lo riguar- di guidare il partito trasversale che insinua dasse) sono per noi comportamenti offensi- che Cossiga è un caso clinico, e perciò lo vi, rivolti verso il popolo italiano ancor più considera inattendibile . La democrazia cri- e ancor prima che verso il Presidente della stiana può persino assicurare al PDS una Repubblica. Tali comportamenti dimostra- futura e concreta gratitudine, sotto forma d i no che quanto di vecchio, di inutile e persino un rinnovato consociativismo nella gestione di dannoso esiste nelle nostre istituzioni è del potere. Lo stesso onorevole Andreotti duro a morire, perché c'è chi si ostina a non può certamente continuare ad ironizzare , voler prendere atto che la società italiana più o meno a sproposito, e a gloriare l a (riprendo un concetto espresso dallo stesso Repubblica parlamentare dei partiti, ripro- Cossiga) è profondamente cambiata in que- ponendo quindi se stesso, che del parlamen- sto quarantennio, ha esigenze ed aspirazion i tarismo e della partitocrazia è la quaranten- di varia natura, molto diverse da quelle ch e nale incarnazione . la caratterizzavano nel 1946 ; ed è duro a Certo, può accadere, come accade, tutto morire soprattutto perché c'è chi finge d i ciò e tanto altro ancora; ma assai difficil- ignorare che gli italiani non sono più disposti mente la democrazia cristiana di Luigi XI V a delegare ai partiti, e solo ad essi, il compito - Andreotti e i suoi ricorrenti fornai dell e di organizzare lo Stato. Botteghe Oscure riusciranno ad impedire L'insofferenza verso la partitocrazia e i all'Italia di voltare pagina e di archiviare la suoi sistemi feudali di governo della cos a repubblica dei partiti. Oggi infatti la maggio- pubblica è reale, radicale, crescente . Certo, ranza degli italiani è cosciente di ciò che gi à si può discutere e persino ironizzare sulle quarant ' anni fa scriveva Maranini: «I partiti quotidiane esternazioni di Cossiga, ma non si presentano come organismi dotati di bu- si può fingere di non sentire le altrettanto rocrazia, finanza, stampa, inevitabilment e quotidiane imprecazioni degli italiani contro collegati alle organizzazioni economiche, i guasti del sistema dei partiti. La democra- sindacali, lobbistiche, delle quali riflettono le zia cristiana può certo tentare di eludere lotte e gli interessi ; veri stati nello Stato, questo problema che è il problema di fondo , ordinamenti giuridici, cioè autonomi, essi e quindi presentare (come ha fatto) un a mettono in crisi con il loro particolarismo , riduttiva ipotesi di riforma elettorale, ch e e talvolta con il loro illiberalismo, il debol e secondo noi serve a rafforzare, anziché a Stato liberal-parlamentare, al quale si pre- cambiare il sistema vigente . Certo, all'ono- senta un compito ben più grave di quello pe r revole Scàlfaro può dispiacere il discorso de l il quale era attrezzato. Non si tratta più di collega Franchi, che egli ha definito il Te difendere l'individuo contro l'individuo, ma deum di ringraziamento; ma l'onorevole si tratta di difendere l'individuo e la legge Scàlfaro è uomo troppo intelligente per no n contro potenti organizzazioni. Queste a loro sapere che non soltanto a noi, ma anche a volta traggono sempre nuovo alimento dal molti italiani fuori di quest'aula, non son o senso di panico potenziale che pervade gli piaciute le sue parole, che assomigliano individui a causa della carenza dello Stato . troppo al De profundis che la democrazia L'individuo, sentendosi indifeso dal maggior cristiana, suo tramite, ha recitato di front e ordinamento, che è lo Stato, cerca negli alla necessità vitale di cambiare . ordinamenti minori e particolari la sua ga- La democrazia cristiana, per non correre ranzia, e a quegli ordinamenti paga il tributo il rischio di vedere conclusa una quaranten- di obbedienza che lo Stato non sa più esige-

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re». Scritte quarant'anni addietro, sono pa- Repubblica che abbiamo individuato com e role che a noi paiono profetiche . il traguardo cui l'Italia deve giungere, son o Per il Movimento sociale italiano non è sostanzialmente note alle Camere e sono quindi in discussione la necessità di cambia - state ribadite ieri e oggi negli interventi degli re radicalmente le istituzioni. Del resto, non onorevoli Franchi e Parlato . Mi limiterò potrebbe essere altrimenti se andando indie- quindi a richiamarne i capisaldi per affron- tro nel tempo si ricordano onestamente i tare, subito dopo, un'altra questione che è nostri precedenti al riguardo, dall'ipotesi , poi per noi la questione di fondo che i l già allora, di Repubblica presidenziale con Movimento sociale italiano vuol porre al cui nel 1946 Costamagna si contrapponeva centro di questo dibattito. dalle colonne di Rivolta ideale ai teorici Ribadisco quindi che il Movimento sociale della restaurazione del sistema prefascista , auspica una Repubblica di tipo presidenzia- fino al progetto globale di riforma dell e le, secondo quello che comunemente è defi- istituzioni che negli anni settanta Almirant e nito il modello francese . Ha detto e scritto propagandò e che trovò poi riscontro negli giustamente l'onorevole Franchi: «Fino ad atti parlamentari della Commissione Bozz i oggi in Italia si è agitato contro l'ipotesi de l con la relazione dell'onorevole Franchi . presidenzialismo lo spettro del cosiddett o Non voglio comunque in questa sede di- complesso del tiranno, e si è presentato i l lungarmi nel rivendicare al Movimento so- sistema presidenziale in antitesi alla demo- ciale meriti o diritti di primogenitura — ch e crazia e come minaccia per la libertà . Ma si pur, a mio avviso, ci sono — per aver d a tratta di un'azione propagandistica infonda- tempo intuito che la crisi è una crisi del ta nei suoi presupposti, messa in atto da sistema e non nel sistema, e che che conse- alcuni come autodifesa. La gente sa che il quenzialmente occorre con le riforme istitu- presidenzialismo è tipico dei paesi di demo- zionali dar vita ad un nuovo tipo di sistema crazia classica e che la sua antitesi è i l politico, maggiormente in grado di soddisfa- sistema democratico parlamentare nella su a re le esigenze degli italiani. degenerazione, il parlamentarismo, non l a La necessità di porre in sintonia il sistem a democrazia di cui il presidenzialismo è la più politico e la società civile, eliminando così alta proiezione costituzionalmente realizza- non solo i ritardi del primo ma anche la bile» . sfiducia della seconda, è comunque il con- Il sistema presidenziale che il Moviment o cetto da cui parte anche il Capo dello Stat o sociale propone agli italiani ha caratteristi- nel suo messaggio. Scrive infatti Cossiga: che originali innestate sul classico principio «Da tempo sale dal paese una pressante e fondamentale. La chiave di volta è la doppia sempre più insistente domanda di rinnova- legittimazione parallela del potere esecutivo mento in vista di un reale adeguamento delle e del potere legislativo . Il popolo elegge i strutture esistenti alle sfide del presente e de l propri rappresentanti al Parlamento e sepa- futuro . Occorre infatti consentire all'Italia , ratamente elegge il Capo dello Stato, che è giunta alle soglie del terzo millennio, di anche capo dell'esecutivo e forma il Gover- affrontare efficacemente i problemi postula - no sulla base di questo rapporto diretto tra ti dal processo di sviluppo e di maturazion e governanti e governati : da una parte la al suo interno e da un inserimento nell'Eu- delega necessaria per il potere legislativo , ropa e nella comunità internazionale che si a dall'altra la diretta investitura del Governo effettivamente commisurato al suo accre- da parte del popolo. È il momento magico sciuto peso e al ruolo che il nostro paese, in della partecipazione! base al grande retaggio del suo passato e ai Il principio presidenzialista si cala poi nel traguardi raggiunti nei quarant'anni di vita sistema e lo pervade . Così, anche per noi, il repubblicana, è chiamato a svolgere co n sindaco è eletto direttamente dal popolo , responsabilità e in piena e riconosciuta di- depositario della sovranità, è affrancato dal- gnità». l'ipoteca dei partiti e al popolo risponde Le linee strategiche del nostro progetto di senza intermediari perché il presidenziali- riforma delle istituzioni, di quella nuova smo è anche la fine dell'intermediazione

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partitocratica che separa gli elettori dagli italiano vuole attirare l'attenzione del Parla - eletti, i governanti dai governati. E l'eletto mento. Si tratta di una questione di fondo dal popolo, che è sintesi di autorità e libertà , che precede tutte le altre, che tutte le orienta recupera all'esecutivo il decisionismo ed alla e su cui il Capo dello Stato si è pronunciato. società la tempestività della realizzazione . Mi riferisco alla necessità prioritaria ch e Basterà solo l'accortezza per scongiurar e le riforme scaturiscano da quello che Cossi- quella tentazione totalitaria di cui parlav a ga chiama il «nuovo patto nazionale», un Franois Ravel, di alcuni contrappesi su l patto che mobiliti e raccolga le energie ed i versante dei controlli e dei mandati, poten- contributi di tutti gli italiani, senza ulteriori ziando i primi e accorciando eventualment e odiose discriminazioni tra vincitori e vinti , i secondi. in un clima di autentica ed operosa pacifica- Ma il discorso sull'assemblea elettiva, dal zione nazionale. Parlamento ai consigli degli enti locali, im- Noi siamo consapevoli, onorevoli colleghi , pone anche una riflessione sulla rappresen- che questo argomento, quando viene posto tanza politica oggi travolta dalla crisi . Il dal Movimento sociale italiano, genera subi- riformatore, la futura Assemblea costituen- to, per le radici ideali e politiche e l'origine te, sarà chiamato ad integrare il concetto d i storica del Movimento sociale, imbarazzo e interesse e a recuperare quello di competen- sospetto . Né mancano coloro che immedia- za, perché oggi i rappresentanti rappresen- tamente strillano contro il pericolo fascista, tano certamente se stessi, rappresentano in a loro dire incombente . molti casi i loro partiti, ma assai difficilmen- Del resto, fino ad oggi la questione della te rappresentano compiutamente il popolo , pacificazione nazionale, del nuovo patto tr a in quanto non riassumono la totalità dell'in- tutti gli italiani, è stata elusa (e siamo l'unic o teresse dell'individuo e a volte ne ignoran o paese d'Europa ad averlo fatto), perché sol o la competenza, che è componente indispen- il Movimento sociale, il movimento che chia- sabile dell'efficienza. mò a raccolta i vinti di ieri, l'ha posta . I partiti possono anche interpretare, e a Oggi, a quasi mezzo secolo dalla guerra volte interpretano, l'interesse universale del- civile e dalla Costituente, sappiamo tutt i l'individuo, le spiritualità dei suoi ideali; ma perché ciò accadde: perché la nostra Repub- in quanto appartenente ad una categoria del blica, le nostre istituzioni nacquero con quel- lavoro, l'individuo ha interessi particolari lo che Crisafulli chiamò un «vizio di origine» , che nessuno rappresenta nell'assemblea del- nacquero ponendo a fondamento di se stess e le decisioni. un mito unificante di parte, nacquero contr o Allora, l'integrazione della rappresentan- una parte degli italiani. za attraverso l'espressione della politica e Quasi vent'anni fa, nel gennaio 1973, il della tecnica e la sintesi degli interessi uni - futuro giudice della Corte costituzionale, versali e particolari si impone come riform a Vezio Crisafulli, scriveva: «Noi dobbiamo costituzionale che ridimensioni il ruolo de i parlare delle istituzioni, quindi della Costitu - partiti ed attribuisca alle categorie produt- zione sulla quale si fondano. E possiamo trici il giusto spazio nelle Assemblee elettive , ormai parlare della Costituzione con il do- realizzando in tal modo una delle più attese vuto distacco perché è finito il tempo de i innovazioni capaci di mutare il sistema po- discorsi celebrativi e delle grandi illusioni» . litico e la vita della società, e confermand o Appunto parlandone con il dovuto distac- l'originalità della nostra proposta che modi - co, credo che il vizio d'origine della Costitu- fica, perfezionandolo, il sistema semipresi- zione che ci regge sia quello di essere sorta denziale francese . e di porsi come Costituzione antifascista . Ribadito quindi che anche per il Movi- «Una Costituzione» — dice Crisafulli, e lo mento sociale il vero sovrano è il popolo e dice nel 1973 — «non può essere antifasci- tracciate, seppur sommariamente, le coor- sta, antisocialista o che so io, o quantomeno dinate del nostro progetto di riforma, è non può assumere a proprio motivo centrale comunque — come dicevo poc'anzi — su un e caratterizzante il suo essere contro un a altra questione che il Movimento sociale qualche precedente esperienza». In troppe

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sue disposizioni la nostra Costituzione s i competere, un governo instabile costretto presenta come una specie di risposta pole- all'efficienza, la mancanza di una classe mica ad un recente passato. In altri termini, dirigente, partiti e sindacati che sostituendo - i nostri costituenti hanno riprodotto, e pe r si e sovrapponendosi di fatto agli organi giunta codificato in formule rigide, spesso rappresentativi si sono al tempo stesso allon - minuziose, tutte le cause delle disfunzioni , tanati o estraniati addirittura dalla base dell a delle storture del vecchio sistema parlamen- società politica, chiusi, oligarchici, irrespon- tare italiano che già scricchiolava agli inizi sabili ma non per questo omogenei, scuola del primo dopoguerra. e magistratura politicizzate ; uno Stato carat- Più recentemente, chiedendosi provocato - terizzato insomma non solo dalla dislocazio- riamente se per caso è nella Carta costitu- ne dell'autorità dalle sedi competenti, m a zionale che si annidi la più rilevante tra l e anche dall'incertezza delle situazioni giuri- sacche di socialismo reale presenti in Italia , diche soggettive e dal quale i princìpi dello Adolfo Urso ha scritto: «La nostra Carta Stato di diritto vanno scomparendo, con il costituzionale fu stilata dai rappresentanti risultato che l'obiettività del comando cede italiani dei due blocchi che avevano vinto e il passo alla personalità dell'obbligazione che già si apprestavano ad un confronto politica e all'infeudamento del singolo all'u- globale, ed è concepita come una sorta d i no o all'altro centro di potere . . .». terra di nessuno, con poteri deboli e succub i Ma se il giudizio circa le ragioni e l e dei partiti, o meglio dei due partiti che conseguenze dell'innegabile vizio di origine avevano egemonizzato di comune accordo della nostra Costituzione sono ancora oggi maggioranze e opposizione . È nata, la Co- oggetto di valutazioni diverse, non altrettan- stituzione, in una logica di guerra fredda to si può dire — io credo — circa l'oppor- come compromesso tra due sistemi, ma h a tunità di ribadire la scelta di allora. Oggi realizzato in Italia una sorta di muro d i infatti nessun italiano sostiene la necessità di Berlino nelle coscienze e spesso nelle fami- discriminare aprioristicamente una compo- glie e proprio per questo essa è oggi larga - nente della comunità nazionale in forza di mente superata» . eventi accaduti cinquanta anni or sono. Non Oggi, anche in questo dibattito, noi pos- la sostiene il popolo italiano e non la sostiene siamo e dobbiamo serenamente interrogarci il Presidente della Repubblica che anche a sul motivo per cui ciò accade, sulle conse- tale riguardo si dimostra in pieno accord o guenze che ne derivarono ma soprattutt o con il sovrano reale. sulla opportunità di rinnovare la scelta di Tanto nel messaggio alle Camere quant o allora. in un successivo messaggio rivolto al Movi- Siamo consapevoli, Presidente e colleghi, mento sociale in occasione della festa de Il che l'analisi delle ragioni storiche per cui ciò Secolo d'Italia, il pensiero del Presidente accadde, che noi sostanzialmente indivi- della Repubblica è infatti chiarissimo al ri- duiamo nella ipoteca politica che il comuni- guardo. Così scrive : «Di smo pose nel 1946 sulla nostra Repubblica fronte ai preoccupanti sintomi di una cre- ottenendo così il riconoscimento di unica scente disaffezione dei cittadini al nostro opposizione costituzionale, è ancora lontana sistema di governo, che contribuiscono non dal raggiungere l'unanimità dei consensi . poco ad accentuare i mali più evidenti della Ciò vale anche per il giudizio sulle conse- nostra società, appare in effetti giunto i l guenze che nel tempo derivarono dalla scel- momento di porre in essere un grande sfor- ta dei costituenti e che sono state a nostro zo collettivo che consenta di individuare la avviso pesantemente negative . Scelte che via da seguire per por mano ad un 'opera hanno portato ad una situazione efficace - compiuta ed incisiva di rinnovamento delle mente descritta dal professor La Pergola istituzioni e, come ha dimostrato anche la (cito per l'ennesima volta non un uomo di recente prova referendaria, è questo uno parte ma un uomo che appartiene alla più sforzo al quale il popolo, depositario della autentica cultura democratica) : «Un popolo sovranità reale, potrà e dovrà essere, anche privo della sovranità che ad esso dovrebbe in forza della vigile attenzione e della viva

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sensibilità finora dimostrate, in qualche mo- di coloro che, investiti di altissime cariche do associato. Il processo riformatore dev e istituzionali, ritengono che in Italia non deb- perciò trarre alimento dalla primaria esigen- bano più esistere cittadini di serie A o di serie za di recuperare appieno la fiducia dei citta- B in ragione delle scelte che in molti casi dini nelle istituzioni democratiche e rappre- fecero i loro padri . sentative, consentendo in primo luogo ai Il Movimento sociale italiano non chied e partiti di tornare alla loro più autentica agli antifascisti di rinnegare le loro scelte, vocazione eliminando quegli impedimenti e così come nessuno, io credo, può avere la quei condizionamenti che sono andati vi a pretesa di chiedere a noi di fare altrettanto . via gravando sul loro funzionamento e con- Ognuno ha il diritto di continuare a credere tribuendo nuovamente a rendere vitale i l nelle proprie idee. Ed anzi auguriamoci in- circuito democratico nel quale devono com- sieme che i partiti siano sempre più veicolo binarsi, in una opportuna ed efficace sintesi , di idee e non di interessi . Ma tutti abbiamo sovranità popolare, democrazia partecipati- altresì il dovere di comprendere che l'Italia va, istituti di rappresentanza . Al processo odierna non è più quella del 1946 e di riformatore deve quindi accompagnarsi u n credere alla necessità di una nuova Costi- impegno globale di tutta la società, che si tuente da cui escano istituzioni politiche fondi su una aperta, libera e compiuta vo- profondamente rinnovate, sulla base dei va - lontà politica e civile. Mutate le condizioni lori e degli ideali unanimemente riconosciuti storiche che condussero al glorioso patto dal nostro popolo . alla base della Costituzione del 1948, venuti L'azione delle forze politiche che vogliono ormai definitivamente meno i complessi in- il rinnovamento delle istituzioni — che non trecci di vicende, che nei decenni trascors i a caso sono quelle che non parteciparono o hanno attraversato la storia dell'Italia ed comunque non determinarono i momenti hanno condizionato la stessa applicazion e salienti della Costituente — deve quindi ten - degli ordinamenti repubblicani, è ora possi- dere a realizzare questa alta e nobile aspira- bile guardare con maggiore speranza e fidu- zione. Proprio perché è in evidente contra- cia ad un nuovo grande patto nazionale che , sto con essa, il Movimento sociale italian o sulla base di una ritrovata ed armoniosa rifiuta di limitare a semplici ritocchi dell'e- conciliazione fra tutte le forze politiche , sistente il campo di intervento delle forze. valga a costituire il fondamento di rinnovat e Non abbiamo bisogno di una riforma elet- istituzioni democratiche e repubblicane . Né torale da approvafe in questo scampolo di potranno essere più addotti a scusante o a legislatura; una riforma che, nel metodo, ha motivo di rinvio, spiriti di rivalsa o di rivin- per noi l'insopportabile aspetto di un muta- cita o contrapposizioni ideologiche tali d a mento delle regole del gioco con i giocatori giustificare la frapposizione di ulteriori osta - già scesi in campo e che, nel merito, asso - coli a questo irrinunciabile ed irrinviabile miglia troppo ad un abito cucito su misur a incontro fra cittadini e forze politiche, i n per consentire alla democrazia cristiana di vista di un nuovo patto per una rinnovat a perpetuare la sua centralità. L'Italia ha bi- Repubblica. sogno di un autentico rinnovamento del «Abbiamo bisogno» — conclude Cossiga sistema politico da attuarsi compiutament e — «di una democrazia compiuta e governan - nella prossima legislatura che per noi assu- te e questa democrazia compiuta e gover- me, quindi, la dignità di legislatura costi- nante siamo oggi chiamati a edificarla insie- tuente; tale processo va però avviato nei me» . mesi che ci separano dal voto . Per noi la Il Movimento sociale italiano concorda sopravvivenza di questa legislatura ha un pienamente con queste affermazioni del Pre - senso solo se le forze politiche che vogliono sidente della Repubblica. E il Te Deum non riformare davvero le istituzioni affrontano e è al Capo dello Stato, semmai al contenuto risolvono il problema delle procedure neces - di questo nobile messaggio. È un ringrazia- sarie per giungere alle riforme . mento alla pacificazione ; è un ringraziamen- Anche a tale riguardo, il Movimento so- to che noi sentiamo doveroso nei confronti ciale italiano accoglie il messaggio del Presi-

Atti Parlamentari 86252 — Camera dei Deputati

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dente. Occupandosi del chì e del come , cambiare la Costituzione non è ammesso n é Cossiga ha indicato, infatti, alcune strade concesso il ricorso diretto al voto popolare. percorribili, senza preferirne alcuna. D'al- Il Movimento sociale è certo di non sba- tronde non poteva farlo, però ha detto a gliare affermando che il Presidente dell a chiare lettere — e questo è per noi motiv o Repubblica, apertamente schieratosi co l di soddisfazione — che in ogni caso l'ultim a sovrano reale, farà tutto quanto in suo po- parola deve spettare ai cittadini attravers o tere perché ciò non accada, come del rest o un referendum. Perché, se così non fosse e ha già iniziato a fare. E di questa determi- se dunque ad avere il sopravvento dovesse nazione siamo grati al Capo dello Stato . essere il sovrano legale, in forma di que l Confidiamo che il Parlamento, al termine famigerato articolo 138 che assomiglia ogni di questo dibattito, sappia fare altrettanto e giorno di più al lucchetto di una catena ch e dimostrare così nei fatti che i parlamentari imprigiona il rinnovamento delle istituzion i rappresentano il popolo e non i partiti . e impedisce di fatto ai cittadini di interveni- Per quanto ci riguarda, anche se siamo re direttamente, le riforme o non si farebbe- scettici, faremo come sempre la nostra parte ro mai o sarebbero esclusiva prerogativa (Applausi dei deputati del gruppo del MSI- dei partiti, sempre più simili alla felice defi- destra nazionale — Molte congratulazioni) . nizione del Maranini di «tiranni senza vol- to». L'articolo 138, a nostro avviso, lede la PRESIDENTE. È iscritto a parlare l'ono- sovranità del popolo in almeno due im- revole Barbera. Ne ha facoltà . portanti circostanze: perché consente sol- tanto, una volta azionato, di dire «sì» o AUGUSTO ANTONIO BARBERA. Signor Pre- «no» alla proposta votata dal Parlamento sidente, onorevoli colleghi, in occasione d i a maggioranza assoluta dei suoi componen- un così significativo dibattito, dobbiam o ti. Come dire che i cittadini, in questo riaffermare con forza e responsabilità che caso, possono o approvare la proposta di non abbiamo bisogno, non vogliamo una chi governa, dando via libera alle riforme nuova Costituzione . Il nostro impegno deve volute dal Palazzo, o respingerla ma la- essere volto a dare nuova linfa, con incisive sciando le cose come stanno. riforme, a quel documento costituzionale In secondo luogo, perché nega persino il che è stato un prezioso bene comune in ann i diritto di dire «sì» o «no» alla proposta del difficili, che ha consentito a milioni di lavo- Palazzo, se questa è approvata dalle Camere ratori di combattere non contro lo Stato e l e con il voto della maggioranza dei due terzi istituzioni, ma per attuare la Costituzione e dei suoi componenti, affermando così un a difendere le istituzioni democratiche . incomprensibile supremazia dei due terzi del Proprio al volgere di questo secolo, dop o Parlamento sul popolo sovrano, col parados- il collasso dei regimi ad economia collettivi- so di instaurare una democrazia in cui quan- sta e dopo l'esaurimento del decennio libe- to piu ampio è l'accordo tra i partiti tanto rista, riprende nuova luce il modernissimo minore è lo spazio di libertà dei cittadini e d affresco dei costituenti, laddove si prendono in cui i rappresentanti del popolo sovran o le distanze e dal mercato e dallo Stato, senza finiscono con il diventare i rappresentanti però demonizzare né il mercato né lo Stato , sovrani del popolo . laddove i diritti del lavoro si contemperan o Il sovrano legale, il Parlamento, non può le libertà delle imprese, laddove si valorizza- impedire per principio al sovrano reale, a l no insieme la soggettività della società civile popolo, di pronunciarsi direttamente su l e il ruolo unificante della politica, le ragioni cambiamento delle norme fondamentali. della libertà e quelle della solidarietà. Ecco perché per noi la vera e importante Non tutti i traguardi fissati dai padri co- partita si gioca nel far saltare il lucchett o stituenti sono stati raggiunti : molti ostacoli previsto dall'articolo 138 . Se così non doves - di carattere economico-sociale, che di fatt o se essere, ci troveremmo di fronte ad un limitano libertà, eguaglianza, sviluppo dell a vero e proprio regime oligarchico, in cui per persona, sono ancora li; non sono state

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adempiute tutte le promesse cui si riferiva l a Italia come in tutto l'occidente. Le fratture limpida formulazione del secondo comm a su cui le appartenenze partitiche si sono dell'articolo 3 della Costituzione ; e per di più costruite — la lotta di classe, la religiosa, il la tragedia del sud del pianeta ci chiama a laicismo, la distinzione fra città e campagna , nuovi, inderogabili impegni di solidarietà. l'anticomunismo — vanno sempre più illan- Ed è proprio qui che si misura l'invecchia- guidendosi o assumendo significati diversi ; mento della parte seconda della Costituzio- eppure la democrazia italiana ha bisogno de i ne, quella relativa alla forma di governo. partiti. L'alternativâ ai partiti non sono né Istituzioni di governo forti, (Parlamento, le istituzioni né i movimenti, ma le logge e Governo, autonomie locali, pubblica ammi- i gruppi di pressione. nistrazione), possono essere succubi di inte- Ecco perché prima delle riforme istituzio- ressi forti, ma istituzioni di governo deboli, nali — un prius logico il mio, non necessa- instabili, feudalizzate sono sempre succubi riamente cronologico — dobbiamo porci i l di interessi forti : non sono in grado di adem- tema della riforma della rappresentanza; piere a nessuna promessa, non rimuovon o ecco perché è centrale il tema della riforma ostacoli, rappresentano spesso esse stesse un elettorale, uno degli strumenti essenziali del - ostacolo allo sviluppo . Se finora attorno alla la rappresentanza. spesa pubblica facile si è determinato con - Su alcuni dei nodi istituzionali prima in - senso di vaste clientele, di una certa finanz a dicati si è già intervenuti o si sta intervenen- che ha dirottato capitali sulle rendite finan- do : fin dal 1963, per ridurre a cinque anni ziarie, di una certa industria che è vissuta su la legislatura del Senato, negli anni scorsi franchige o incentivi, oggi la scadenza euro- con la riforma dei regolamenti parlamentari, pea non consente la sopravvivenza di tal e la prossima settimana in quest'aula con un blocco sociale . ottima riforma dell'assetto regionale e con L'unione monetaria farà perdere al nostro un'ancora insoddisfacente riforma dell'as- paese sovranità sul tasso di cambio e sui tassi setto bicamerale. Ma non è qui il punto. di interesse e sullo stesso disavanzo . Si im- Bisogna aggredire, proprio a partire dalla pongono grandi sacrifici sociali, divisi equa- riforma elettorale, il proporzionalismo in- mente, che solo un potere politico stabile e corporato nell'assetto costituzionale e legi- forte può assicurare . slativo italiano. Ed è questo il punto sul Con queste condizioni dell'azienda Italia quale il messaggio ci pare carente . Ha ragio- lo stesso ingresso in Europa del lavoro e ne Federico Orlando su il Giornale di ieri delle imprese italiane risulta problematico . quando afferma che il Presidente Cossiga si L'Europa, onorevoli colleghi, può essere la ferma davanti a quello che oggi è il ver o nostra Algeria. nodo della democrazia italiana. E vero, le nostre istituzioni di governo Una società complessa e vieppiù deideo- sono nate deboli. Le diffidenze reciproche, logicizzata non consente che i cittadini s i la paura del tiranno, il trauma del ventenni o limitino ad attribuire ai partiti quote propor- precedente portarono al bicameralismo per- zionali di potere, ma sollecita che gli schie- fetto, persino ad un Senato eletto per sei ramenti si aggreghino intorno ai program- anni ed una Camera per cinque, a un Go- mi, che essi non siano progetti di società verno disarmato, a regioni e Stato costrett i basati su mete finali della storia, ma, parten - a tollerarsi ed a condizionarsi a vicenda, a do da una comune cittadinanza, progetti regioni, province e comuni costretti ad una concreti attorno ai problemi posti dalle vec- difficile convivenza, a istituzioni, in breve , chie e nuove ingiustizie, dalle contraddizion i che non consentissero a chi avrebbe vinto l e dello sviluppo. elezioni di vincerle fino in fondo. Ma a La democrazia italiana ha i titoli per pas- reggere queste debolezze reciproche stava il sare da una democrazia consociativa ad una legame forte dei partiti con la società, l a competitiva, a forme di competizione eletto - supplenza di governo esercitata dagli stessi . rale che esaltino la capacità progettuale e di Ma la società civile è cresciuta e le appar- proposta dei partiti, che diano risalto ai tenenze partitiche vanno sgretolandosi in programmi, abbandonando alle spalle di-

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chiarazioni di appartenenza. Le appartenen- nel passato da profonde fratture linguisti- ze spesso danno oggi spazio non ad appar- che, religiose o ideologiche . E proprio sulla tenenze ideologico-sociali, ma talvolta ad comune e convinta adesione alla parte pri- appartenenze lobbistiche, talvolta financ o ma della Costituzione che possiamo poggia- affaristiche, e comunque sono cause non re per riformare la legge elettorale e la part e ultime della frantumazione degli interessi , seconda della Costituzione stessa . della feudalizzazione dei governi, della cor- Del resto, la linea dei piccoli aggiustamen- ruzione pubblica e della ingovernabilità che ti interni al sistema non ha prodotto signifi- caratterizzano il nostro paese. cativi risultati. La legge sulla Presidenza del La proporzionale ha avuto certo il grande Consiglio ha forse rafforzato la figura del merito di consentire la formazione dei partit i premier rispetto ai segretari di partito o ai di massa, da quelli popolari ad ispirazione ministri capi di corrente? Lo stesso supera - cristiana a quelli di ispirazione socialista, ha mento del voto segreto ha forse prodotto consentito all'Italia in particolare di passar e significativi risultati ? indenne le tensioni della guerra fredda, m a Dobbiamo por mano alla riforma elettora- proprio perché la proporzionale ha avut o le, lavorando su due piani : da un lato, quello successo si pongono oggi le condizioni per della qualità dell'eletto, del rapporto di re- superarla. Miseria e nobiltà della proporzio- sponsabilità tra il parlamentare ed il suo nale: immaginata prima per consentire di elettorato e, dall'altro, quello della legittima- porre al riparo i moderati dall'irrompere del zione diretta dei governi, ossia del modo più suffragio universale, diviene poi un potente efficace con cui oggi si può dare sviluppo al fattore di sviluppo dei partiti di massa, torn a principio della sovranità popolare . Si tratta infine a rappresentare uno strumento d i di tener presente l'esistenza di entrambi i freno per la democrazia . versanti. Sbaglieremmo se ponessimo l'ac- Oggi essa è causa non secondaria del cento solo su quello della legittimazione paradosso italiano: il massimo di stabilità del delle coalizioni e dei governi . Il sistema delle ceto politico accompagnato dal massimo d ì preferenze, che non ha eguali in altre demo- instabilità dei governi (272 giorni all'anno, crazie, induce i candidati a farsi portatori di un record mondiale). Questo mix di stabilità istanze particolaristiche, alimenta corruzio- e di instabilità è alla base dell'impotenza de i ne e distrugge i partiti, rendendoli dei meri governi, ma accresce il potere dei sottogo- contenitori elettorali . verni, rende impotenti i governi, ma alimen- Il 9 ed il 10 giugno gli italiani — io credo ta i criptogoverni all'origine di tanti tragici — hanno votato più contro il sistema delle misteri della Repubblica . preferenze che a favore della preferenza In questo clima, la lotta politica divent a unica; contro la corruzione delle preferenz e sempre più lontana dai cittadini, fino a ma per un rapporto diretto tra candidati e d perdere trasparenza e, appunto, rappresen- elettori e per la uninominalizzazione del tatività. Se oggi ci poniamo questi problem i voto, quale si realizza soprattutto con il è perché la logica proporzionale ha prodotto collegio uninominale. frutti positivi — come dicevo prima — ed h a Il secondo livello è quello della scelta del contribuito a creare l'adesione a valori co- Governo. L'Italia è matura per costruire una muni, perché anche in Italia sembra crollato democrazia delle alternative, basata sull a quel muro invisibile che ha giustificato per possibilità per i cittadini di individuare lim- tanto tempo — a torto o a ragione — pide responsabilità, per premiare o punire , lacerazioni e contrapposizioni . per poter scegliere tra programmi e governi La solidità dell'adesione della società a chiaramente alternativi, per poter «elegge - valori comuni non può per altro non portare re» il proprio Governo . La democrazia ita- al superamento del principio proporzionali- liana non ha bisogno di sbarrare la strada a stico. Non è privo di significato che gli unici vecchi e nuovi intrusi ma ha bisogno di paesi in cui vige il sistema proporzionale trovare aggregazioni attorno a programm i siano oggi — insieme all'Italia — Israele, il alternativi . Belgio e l'Olanda, paesi attraversati oggi o Hanno ragione i colleghi del partito socia-

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lista quando dicono che a riforme eletto- come strumenti per comunicare e delineare rali devono accompagnarsi incisive riform e le comuni regole del gioco. istituzionali cioè interventi sulla stessa for- Mi chiedo : è possibile sentirsi accomunati ma di governo ; ma il parlamentarismo va dall'obiettivo di riforme che consentano d i riformato in profondità, non attraverso i l dar vita a governi di legislatura, legittimat i modello presidenzialista bensì attraverso si- direttamente dai cittadini, come sottintes o stemi elettorali uninominali maggioritari , in questi progetti? E possibile sentirsi acco- che cioè producano maggioranze parlamen- munati dall'obiettivo di rafforzare insieme tari e governi, nel giorno stesso delle elezio- cittadini, Parlamento e Governo e da quell o ni. Il veteroparlamentarismo va corretto de- di rafforzare le istituzioni, rilanciando con - purandolo dalla logica proporzionalista . temporaneamente la funzione progettual e Abbiamo bisogno di un forte governo neo - dei partiti nella società ? parlamentare, quale può realizzarsi attraver- L'appuntamento mancato nella primave- so governi di legislatura legittimati diretta - ra scorsa, allorché fu impedito che si perve - mente dal corpo elettorale . nisse all'elezione diretta dei sindaci, cioè a A questi princìpi vuole ispirarsi la propo- governi di legislatura a livello comunale, pu ò sta aperta presentata dai gruppi del partito indurre a pessimismo . Ma l' appuntamento democratico della sinistra ; è questo l'obiet- europeo incombe e non ci sono consentit e tivo della legittimazione diretta di governi di furbizie o tattiche dilatorie: esse non sono legislatura che si è realizzato — certo, con permesse ad alcuno e a nessun gruppo par - storie e tecniche diverse — in Gran Breta- lamentare. Se vogliamo realizzare l'obietti- gna, in Germania, in Spagna, in parte anche vo di un governo più europeo, di un govern o in Francia e negli altri sistemi di democrazia di legislatura legittimato dal corpo elettora- immediata. Certo, si è trattato del frutt o le, dobbiamo abbandonare — io credo — delle alchimie della storia (teniamo per ò l'idea delle correzioni al proporzíonalismo . conto che la Spagna fino al 1978 era nel Dobbiamo fuoriuscire sia dal proporzionali - medioevo franchista!), ma noi possiamo e smo sia dalle strategie incrementali. dobbiamo farne il frutto della nostra volont à L'incrementalismo, che è proprio dei pre- comune. mi o degli sbarramenti, non facilita la con- So bene che la formula è generica e che vergenza su un progetto . È troppo facile le tecniche per realizzare tale obiettivo sono fare, dietro ad ogni incremento, il conto de i diverse; appunto per questo ho usato l'e- costi e dei benefici per ciascuna forza poli- spressione «governi legittimati», invece ch e tica. Quando un sistema raggiunge, come il — come personalmente preferirei — «eletti» nostro, un simile livello di crisi, sono proprio dal corpo elettorale attraverso l'elezione di- le piccole riforme ad essere impossibili, poi - retta del premier. Ma tale obiettivo non è ché ciascuna forza politica tende fatalmente forse proclamato e sottinteso sia dal partito a calcolare sul breve termine costi e benefici . democratico della sinistra, attraverso la pro - Solo una effettiva grande riforma — uso posta di collegio uninominale e di voto alle un'espressione cara al partito socialista —, coalizioni con doppio turno, sia dalla demo- basata però in primo luogo sulla legge elet- crazia cristiana, attraverso il voto alle coali- torale, consente alle forze politiche di anda- zioni, sia dal partito liberale e dallo stesso re al di là di meschini calcoli partigiani. partito socialista, attraverso l'ipotesi di ele- Ma mi domando: per la strumentazione zione diretta di un presidente della repubbli- tecnica che presentano, il progetto democri - ca con poteri di governo? stiano e quello socialista consentono la legit- Le differenze fra le varie proposte son o timazione diretta di un governo di legislatu - certo rilevanti, ma credo che non siano del ra? La proposta democristiana può portar e tutto incomponibili . In realtà, ciò che le ad un cancelliere eletto con i voti del solo rende tali è la mancanza di volontà di dialo- partito di maggioranza relativa, che potreb- go, l'incomunicabilità ed il sospetto recipro- be essere dimesso soltanto con lo strumento co, l'utilizzazione dei propri progetti più della sfiducia costruttiva approvata a mag- come bandiere per dividersi e contarsi che gioranza assoluta. Ma la quarta Repubblica,

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con la sua «réformette» del 1954, non aveva anticipate) e da sempre nella stessa demo- forse previsto l'elezione parlamentare del crazia cristiana (polemiche sul doppio inca- solo premier con la maggioranza relativa? rico). Ebbene : sopravvisse alla sua agonia solo per L'instabilità dei Governi o la caduta del altri quattro anni! principio di responsabilità non derivano dal - È vero: il progetto democristiano prevede l'incertezza sulle coalizioni, che il cittadino la sfiducia costruttiva; ma essa — a mio ha quasi sempre conosciuto prima del vot o avviso — o è pericolosa, perché ingessereb- (con qualche incertezza nel 1976 e ne l be un governo eletto con la sola maggioran- 1979), almeno a livello nazionale, ma da l za relativa, o è inutile in un governo d i problema del programma, della struttur a coalizione, attesa la possibilità per ciascuno e della guida del Governo . dei partiti della coalizione stessa di pote r Ma neanche la proposta socialista, cos ì «ritirare» la propria delegazione . come viene presentata, a me pare che rea- Per essere efficace e basarsi sulla legitti- lizzi l'obiettivo di un Governo di legislatura mazione popolare tale soluzione dovrebbe legittimato dal corpo elettorale . Tale propo- basarsi su un sistema elettorale aggregante sta pretende, infatti, di dare vita a una e polarizzato attorno a due schieramenti d i leadership presidenziale non legata ad una governo che indichino agli elettori la propri a maggioranza parlamentare. Se il Presidente proposta di governo . E tale non mi pare è scelto isolatamente, quindi con tratti che ancora il progetto di riforma elettorale dell a possono essere plebiscitari, potendo poi cer - DC: esso premia il partito più forte, non care varie maggioranze parlamentari, la de - spinge a coalizioni alternative e tanto meno lega in bianco attuale alle segreterie dei a governi alternativi . Dà un premio in un partiti per la formazione dei Governi verreb - solo turno, a prescindere dall'esigenza di be sostituita da altre due deleghe: una alla legittimare un governo con il voto popolare : persona del Presidente, l'altra ai partiti, tanto che l'onorevole Caria è stato indotto, senza che l'elettore possa decidere su coali- intervenendo, a riesumare la cosiddetta leg- zioni, programmi e Governi . ge-truffa, cioè un premio a chi ha raggiunto E questo potrebbe accadere anche con un la maggioranza del 50 per cento più uno . Parlamento eletto con la maggioritaria, qua- Questa proposta non ha le caratteristiche lora l'elezione del Presidente non sia conte- europee indicate dall'onorevole Forlani i n stuale a quella del Parlamento. Mentre il una sua intervista. In altri paesi si governa primo Mitterrand fu eletto su una base d i con molto meno del 50,1 per cento; è vero, una piattaforma di governo (il programm a su questo ha ragione l'onorevole Forlani, m a comune delle sinistre), il secondo Mitter- ciò avviene per effetto di collegi selettivi , rand fu eletto sulla base di un'investitura di piccole circoscrizioni plurinominali come in tipo plebiscitario, senza aver indicato né Spagna o uninominali come nel resto d 'Eu- un'alleanza né una piattaforma di governo . ropa, non per effetto della sovrapposizione Fra la prima e la seconda fase si era per di di premi di maggioranza essi non hann o più inserito il periodo della «coabitazione» . riscontro in altri paesi. Ma il partito socialista segue il modello La proposta democristiana dei premi di francese a metà. Infatti la versione socialist a coalizione può certo consentire che gli elet- del presidenzialismo evoca una delle ombre tori decidano la coalizione, ma ha il duplice di Weimar o, peggio, di Santiago : un Presi- difetto di non risolvere il nodo della guida dente eletto dai cittadini più un Parlamento del Governo e, rifiutando il collegio unino- eletto con la proporzionale . Un Parlamento minale, di non rimettere in discussione i l eletto con la proporzionale può penalizzare rapporto fra elettori ed eletti, quindi fra i poteri del Presidente o creare pericolosi partiti e istituzioni . conflitti tra il Governo del Presidente e il Molte volte, più frequentemente negli an- Parlamento stesso . Non ho remore a dire ni recenti, è stata proprio la scelta del pre- che non vedo queste ombre nel progetto mier il punto chiave dello scontro nella liberale, che Altissimo ci ha poc'anzi illustra- coalizione (il patto della staffetta, le elezioni to, che prevede l'elezione contestuale del

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vertice dell'esecutivo e di un Parlament o colleghi, non possiamo sottrarci proprio per eletto con un collegio uninominale a doppi o essere fedeli ai valori alti della Costituzion e turno. Ma ho sentito nuovi accenti al con- (Applausi dei deputati dei gruppi comuni- gresso di Bari del partito socialista ; spero sta-PDS, della sinistra indipendente, libera- che se ne senta una eco anche in quest'aula . le e di deputati dei gruppi della DC e del La riforma non plebiscitaria di cui abbia- PSI). mo bisogno si distingue dal presidenzialism o fin qui prospettato non perché debba essere PRESIDENTE. È iscritto a parlare l'ono- più debole, ma perché deve essere più forte revole Forlani. Ne ha facoltà . ancora; più forte di quel sistema soggetto a conflitti e strappi quale è un sistema fondato ARNALDO FORLANI. Signor Presidente, o- insieme su plebisciti al Presidente e delegh e norevoli colleghi, accolgo con grande favore in bianco ai partiti con la proporzionale, su il messaggio presidenziale. A questo punto il un'antistorica riesumazione di rigide divisio- peggio sarebbe infatti continuare ad assiste- ni tra i poteri. E tale riforma si realizza re passivamente ad un'opera di delegittima- soprattutto attraverso sistemi maggioritari, zione del nostro sistema. a uno o due turni, puri o temperati da Naturalmente è bene essere chiari sulle elementi di proporzionalità. Tutto il resto, posizioni che andiamo assumendo . Rileg- dall'elezione diretta del premier all'elezione gendo la nostra Costituzione e riflettendo del Presidente o all'elezione parlamentare di sulla nostra esperienza noi siamo convinti , un cancelliere è importante, ma viene dopo. onorevoli colleghi, di aver seguito una stra- Non ha torto chi oggi teme rischi di deriva da giusta, la strada maestra per il nostro plebiscitaria, ma non minore è il pericolo paese . E la storia di questo mezzo secolo che la democrazia muoia per asfissia, così ormai ne è la riprova . La progressiva, co- come rischiò di accadere, prima ancora stante, radicata adesione del nostro popolo dell'Algeria, nella Francia della quarta re- al sistema democratico è una conquista che pubblica, così come accadde nella debole abbiamo ottenuto insieme e ben prima che democrazia italiana del 1921, nella Germa- i regimi del socialismo reale e la loro ideo- nia di Weimar, nella Francia del 1940 . Alle logia totalitaria andassero tragicamente in spalle dei governi deboli e instabili vi è frantumi. sempre qualcuno che detiene poteri reali e Però sarebbe tutto da dimostrare che un a che non risponde al suffragio universale. E tale affermazione della democrazia in Italia mentre noi discutiamo sul modo come raf- si sarebbe avuta e sarebbe stata poi preser- forzare o non rafforzare le istituzioni d i vata e messa al riparo da spinte disgreganti governo, essi, i poteri reali, governano ! e da attacchi assai insidiosi se le scelt e Un grande conservatore costituzionalist a compiute dai nostri costituenti fossero state di Palermo, Gaetano Mosca, si scagliav a altre, avessero avuto e comportato maggiore spesso contro un'aforisma che riteneva pe- rigidità, determinato più dure dicotomie, ricoloso e deviante : «Le istituzioni sono buo- minore flessibilità, una più ridotta capacit à ne, gli uomini le rendono cattive» . Ammo- rappresentativa degli orientamenti e delle niva Gaetano Mosca che «le istituzioni, l e sensibilità che concorrono in modo peculia- quali suppongono gli uomini migliori di re alla vita e alla storia della nostra nazione . quelli che sono, sono esse stesse cattive » La responsabilità dei partiti nel process o e da cambiare. riformatore, che d'altronde ha già avuto, i n Nessun alibi deve sussistere : i giocatori questa legislatura, qualche risultato positi- che giocano male vanno sostituiti, ma le vo, è dunque grande e le parole che il Cap o regole del gioco possono condizionare in dello Stato ha usato al riguardo trovano positivo o in negativo il comportamento de i nella democrazia cristiana una rispondenza giocatori . Al cittadino spetta giudicare il convinta. comportamento degli attori politici, dei gio- In un sistema parlamentare che resti col- catori. In questa sede a noi spetta cambiar e legato ai partiti e fondato sul ruolo di dire- le regole . E un dovere al quale, onorevoli zione e orientamento che essi hanno stori-

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camente assunto nella vita politica del paese , resistito bene a tante prove difficili ed a tante è difficile pensare in modo realistico ad u n insidie. Ecco perché non accettiamo l'ipote- processo importante di revisione istituziona- si generica ed imprecisa della Costituente . le e di rigenerazione politica, che non coin- Il compito che ci attende, invece, è esat- volga i partiti stessi. tamente quello di rivedere alcuni specific i Ci si può e ci si deve chiedere allora s e istituti, di modificarli e di ammodernarli davvero un sistema democratico parlamen- laddove è l'esperienza ad indicare indiscuti- tare possa essere migliorato senza che non bili debolezze, in una situazione nella quale migliorino, riformandosi, i partiti. siamo certo sempre più condizionati in Eu- Di questo naturalmente ciascuno deve ropa dalla Comunità, di cui siamo parte preoccuparsi in primo luogo al proprio in - integrante, e immersi in una realtà aperta , terno. Per quanto ci riguarda lo stiamo caratterizzata in modo sempre più accentua- facendo e lo faremo nella nostra conferenz a to dalla competizione internazionale . nazionale, con l'impegno e nella prospettiva Se le riforme nascessero sull'onda di un di dare compiutamente ai partiti il ruolo che catastrofismo emotivo e declamatorio, si viene loro assegnato dalla Costituzione e può essere certi fin d'ora che esse risultereb- che, se bene interpretato, è molto di più, e bero inutili e dannose, viziate in partenza e d molto di meglio di quanto si sia visto realiz- incapaci di cogliere con precisione e sanare zato nella pratica e nell'intreccio con l a i mali veri, le disfunzioni reali . Eguali errori cosiddetta gestione del potere . certo commetteremmo se, partendo da u- Questa esigenza primaria pone a tutti i n'analisi trionfalistica degli indiscutibili pro- partiti problemi interni di revisione e di gressi compiuti in pace e in libertà dall'Ita- cambiamento, di cambiamento nelle strut- lia, finissimo per chiudere gli occhi di front e ture di formazione, organizzative e di sele- ai problemi che è nostro dovere affrontare e zione, nelle regole di garanzia e negli statuti , risolvere . Sono due spinte di segno oppost o ma sollecita anche leggi, leggi appropriate e ma di eguale portata centrifuga rispetto alle innovative che determinino una reale inver- esigenze di razionalità e di realismo alle sione di tendenza rispetto a processi dege- quali occorre corrispondere . nerativi che sono evidenti, onorevoli colle- Il messaggio del Presidente della Repub- ghi, ai diversi livelli, centrali e periferici , blica è una sollecitazione alle forze politiche , della vita politica . ma anche certo, nella più larga interpreta- Il messaggio del Presidente della Repub- zione esterna e popolare, è sentito com e blica inizia rievocando con commozione pa- avvertimento a capire che è giunto il mo- role assai suggestive di Piero Calamandrei . mento di passare dall'analisi dei problemi Quando parliamo di riforma costituzionale, alle proposte per risolverli. Sono problemi anche noi ricordiamo, dobbiamo ricordar e che per giudizio ormai diffuso si trovano all a lo spirito che ha accompagnato la nascit a base di quella che è invalso chiamare la crisi della nostra Costituzione . Non è un richia- della politica. Noi sappiamo che questa crisi mo venato di sentimentalismo o inquinato è comune a tutte le democrazie contempo- dalla retorica, ma è la base su cui fondiamo ranee, anche se esiste una indiscutibile spe- un ragionato giudizio politico . cificità di situazioni, e sappiamo che essa Disse Aldo Moro nella discussione genera- non può essere risolta solo con il ricorso all a le all'Assemblea costituente: «Veramente fa- riforma istituzionale . In Italia vi sono alme- re una Costituzione significa cristallizzare l e no due diversi ambiti di riforma che risulta- idee dominanti di una civiltà ; significa espri- no non meno necessari ed urgenti da affron- mere una formula di convivenza; significa tare e che non attengono in senso propri o fissare i principi orientativi di tutta la futur a alla riforma istituzionale: mi riferisco alla attività dello Stato» . riforma dei partiti (alla quale ho già fatto Non siamo all'anno zero, onorevoli colle- cenno) e a quella della pubblica amministra- ghi, e non siamo chiamati a ridefinire l e zione . fondamenta dello Stato. Esse esistono e si Per la pubblica amministrazione, le cu i sono dimostrate di grande solidità ; hanno disfunzioni costituiscono un male antico (co-

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me è stato detto ieri in quest'aula dall'ono- no si attivino per operare in profondità la revole Battistuzzi), le cose, invece di miglio- riforma dell'amministrazione, sia mediante rare, sono andate progressivamente aggra- apposite leggi di delega e con l'emanazione vandosi negli anni . C'è uno stato di di appropriati testi unici, sia soprattutt o frustrazione e di insoddisfazione pressoché smontando, amministrazione per ammini- generale . La linea ispiratrice dell'azione di strazione, le procedure attinenti agli atti ch e riforma non può che essere guidata dall a più frequentemente intercorrono tra cittadi- necessità di assicurare il rispetto dei cittadini ni, imprese, soggetti vari e amministrazione e di affermare ad ogni livello il principi o pubblica, con l'obiettivo di ridisegnarle se- della responsabilità e della trasparenza. condo criteri di modernità e di rispetto non Voglio ricordare, onorevoli colleghi, che solo della logica elementare, ma soprattutt o recentemente abbiamo votato una legge im- del diritto dei cittadini di essere serviti dalla portante in materia, la riforma del procedi- pubblica amministrazione. mento amministrativo, che ora deve essere Questo impegno di riscrittura delle proce- applicata con decisione . Da essa vanno fatte dure dell'amministrazione deve ricevere as- discendere, sul piano operativo, tutte le lo- soluta priorità sia da parte del Governo che giche implicazioni, e sarebbe un errore im- del Parlamento e deve mobilitare i vari perdonabile darne una interpretazione re- settori amministrativi pubblici, sicché in un strittiva. termine preordinato e certo si possano pre- Ma il problema, o meglio i problemi del- disporre le innovazioni necessarie . l'amministrazione, richiedono altri atti rifor- Anche questo, del resto, è indispensabile matori. Vi è una congerie di norme e di per stare in Europa, rimuovendo pigrizie , procedure da cambiare per liberare il citta- abitudini inveterate, norme incomprensibili, dino dalle lungaggini burocratiche ingiusti- procedure defatiganti, percorsi amministra- ficate e dalle infinite forme di autorizzazio- tivi assurdi. Il principio istituzionale della ne, che troppo spesso risultano inutili e Comunità è il mercato comune . E questo ci dannose. impone di rivedere parte del nostro assetto Proprio perché uno Stato moderno deve amministrativo, alla luce di una realtà che provvedere, in modo diretto o indiretto, ad sempre più è destinata ad accentuare il su o una molteplicità di compiti, addirittura i- carattere competitivo. La omogeneizzazione nimmaginabili nel passato, esso deve sapersi delle procedure che ne derivano non sono liberare nel suo agire concreto da quelle ch e solo vincoli formali da rispettare, ma prima rischiano di diventare vere e proprie vessa- ancora convenienze da acquisire al nostro zioni quotidiane. Alla base dell'interesse ge- sistema o, nel caso invece di una nostra nerale vi è il cittadino, con i suoi doveri m a inerzia nel processo di adeguamento, un anche con i suoi diritti ; altrimenti il Leviata- onere sempre più pesante da sostenere, fin o no, che è stato infranto in gran parte del- a divenire insopportabile : la nostra Algeria, l'Europa, verrebbe nei fatti a ricrearsi, senza come è stato detto poco fa! nemmeno il fascino che per molti ebbe que l Il messaggio del Presidente della Repub- mito, variamente interpretato ma ormai i n blica si rivela dunque come opportuna ed ogni caso contraddetto dalla realtà . Esso autorevole esortazione alle forze politiche sopravviverebbe nello squallore quotidiano perché dalla fase delle ipotesi si passi al prodotto dall'inefficienza, dalla sciatteria , piano concreto delle realizzazioni . Per quan- dalla scortesia e dalla sordità ai diritti dei to le compete, onorevoli colleghi, la demo- cittadini. crazia cristiana farà la sua parte, collaboran- Il compito da affrontare è dunque assai do con le altre forze democratiche . severo. Il male da estirpare, infatti, è così C'è nell'iniziativa del Presidente della Re- profondo che è penetrato anche in quegli pubblica una coerente continuità con l'azio- organismi, come le regioni, che erano stati ne precedentemente da lui svolta .. . (com- immaginati proprio per rendere l' ammini- menti dei deputati Mattioli e Franco strazione più vicina al cittadino . È perciò Russo). Ripeto: c'è nell'iniziativa del Presi- indispensabile che il Parlamento e il Gover- dente della Repubblica un'assoluta coerenza

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con l'azione precedentemente da lui svolta del sistema è comunque aperto . La demo- per l'adeguamento del nostro sistema istitu- crazia cristiana intende offrire al dibattito i l zionale . Ricordo il messaggio del 26 luglio proprio contributo, la propria proposta, sen- dello scorso anno sui problemi della giustizia za per altro manifestare chiusure schemati- e quello successivo del 6 febbraio di que- che e rigide alle proposte degli altri partiti , st'anno incentrato sulle questioni di struttu- nella convinzione anzi che ampio debb a ra e di funzionamento del Consiglio superio - essere l'apporto di opinioni e di forze quan- re della magistratura, nonché la lettera alle do si pone mano ad aspetti di fondo dell a Camere sulla criminalità, in cui si sottolinea- convivenza e del funzionamento delle istitu- va l'affievolimento del ruolo delle istituzion i zioni. in parte del territorio della Repubblica. Caratteristica del nostro sistema è certa- Noi non pretendiamo, rispetto a queste mente la pluralità dei partiti. Sarebbe inna- sollecitazioni utili ed appropriate, di avere turale modificare artificialmente, per via di presentato risposte risolutive, né pensiamo manipolazione legislativa, questa realtà . Si che alcuno né possa dare da solo o partendo spiega così perché in Italia, ma anche in da una visione unilaterale . Ci siamo mossi generale in molti altri paesi europei, si sia con il proposito costruttivo di offrire il no- scelta una legge elettorale di tipo proporzio- stro contributo, ponendolo a confronto con nalistico . quello degli altri, e per ricercare con gli altri Non si può tuttavia non riconoscere che le soluzioni più convincenti . Non vedo d'al- l'esistenza di molti partiti ed il sistema pro- tronde quale altra strada potrebbe esser e porzionale che li rappresenta genera proble- praticata. Non certo sarebbe percorribile mi seri, che vanno affrontati . La gran parte una strada di pronunciamenti pregiudiziali dei paesi europei che hanno adottato come e irremovibili, e tanto meno porterebbe ver- noi un sistema proporzionale lo accompa- so qualche risultato riformatore un collega - gnano, infatti, con accorgimenti di vario mento rigido e schematico fra accordi di tipo, e la ragione è assai semplice : evitare Governo e riforme istituzionali. una proliferazione artificiale di liste e la Anche la nostra proposta di correttivi a l polverizzazione della rappresentanza. sistema elettorale obbedisce a criteri e a Da noi finora non è stato introdotto alcu n princìpi ai quali ci siamo più volti richiamat i elemento correttivo . La conseguenza nega- nel passato. Abbiamo sempre ricercato un tiva che si va accentuando è proprio la collegamento chiaro fra voto dei cittadini e proliferazione crescente di liste e di can- formule di Governo. Voglio essere franco e didati ed il progressivo frammentarsi della semplice nell'esprimere la nostra opinione , rappresentanza. Questa polverizzazione non per nulla ed in nulla polemico nei confronti rappresenta un di più di democrazia del delle altre forze politiche e tanto meno ne i nostro sistema politico rispetto agli altri , confronti di alleati di Governo dei quali non ma un'anomalia che produce effetti negativi ho mai sottovalutato, né sottovaluto ora, il per il funzionamento delle istituzioni e, in carattere proprio e le esigenze, anche diver- definitiva, per la stessa governabilità, al se, di strategia e prospettive . centro come in periferia . E di questa si- La nostra proposta è mirata a rafforzare tuazione, che si va aggravando, dobbiamo la governabilità, senza disperdere il patrimo - farci carico . nio vasto di culture politiche e di esperienz e La finalità perseguita dalla nostra propo- che hanno animato la storia del paese . Lo sta è soprattutto quella di favorire il formarsi spirito non è davvero quello di prevaricare , di coalizioni politico-programmatiche, assi- onorevoli colleghi, ma di incoraggiare il curando una diversa stabilità ed efficaci a rapporto di coalizione che ha segnato coe- nell'azione di Governo . È un fatto che i rentemente la storia della democrazia cri- Governi di coalizione in Italia presentano u n stiana, evidenziandone la piena disponibilit à carattere di debolezza rispetto a tutti gli altri a collaborare, più ancora che a competere. paesi, durano mediamente molto di meno e Il confronto su come meglio corrisponde - sono segnati da un alto grado di precarietà. re alle esigenze di una migliore funzionalità Alla litigiosità tra i partiti di una coalizione

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si rimedia, certo, in via principale con una Del resto, in un modo o nell'altro, la scelta correzione dei comportamenti politici; e ciò del Governo, tendenziale o perentoria che è vero quale che sia l'ordinamento politico sia, la ritroviamo, pur con diversi gradi di costituzionale. Sta di fatto però che riforme flessibilità, nei più diversi sistemi politici . Se appropriate possono concorrere a corregge - infatti in materia elettorale vogliamo mante- re questa nostra specifica anomalia . nere un sistema a carattere proporzionale — Qualcuno afferma che il premio che abbia- e mi sembra che la larga maggioranza dei mo previsto per la coalizione vincente o, se si gruppi propenda per una simile scelta se preferisce, il correttivo maggioritario che questo sistema, comunque venga espresso, proponiamo per una legge elettorale che resta genera di norma governi di coalizione, se sul fondamentalmente proporzionale sia un a piano del confronto obiettivo i governi risul- stortura sul piano democratico. Non siamo tano avere da noi una durata media assai d'accordo, ma ci ripromettiamo, naturalmen - inferiore a quella degli altri paesi, non pos- te, di ragionare intorno a questa critica . Per siamo lasciare senza risposta questo specifi- ora mi basta accennare al fatto — che pe r co problema, dal momento che esso viene altro è stato ricordato poco fa nell'intervent o incontestabilmente a rappresentare una del - che ha preceduto il mio — che è assai difficil e le più rilevanti debolezze del sistema politico trovare sistemi funzionali in cui la maggioran- italiano. za dei seggi coincida esattamente con la Sarebbe strano, cioè, che non ci facessim o maggioranza degli aventi diritto al voto . carico di risolvere questa evidente stortura Rilevo che questo semplice dato di fatto , del nostro sistema, proprio nel momento in riscontrabile nelle democrazie di tutto i l cui poniamo mano, dopo tanti anni di di- mondo, non risulta scandaloso per nessuno . scussione, alla revisione delle istituzioni . D'altra parte, qualsiasi correttivo del siste- Noi — conseguentemente — abbiamo fat- ma proporzionale, ivi compresa quindi la to una proposta, pronti, come è ovvio, a stessa soglia di sbarramento indicata qui ieri confrontarci con le proposte degli altri, ch e dall'onorevole Labriola, comunque veng a potranno da noi essere tanto più apprezzate articolato impedisce anch'esso una assoluta in quanto volte a risolvere anch'esse lo coincidenza tra maggioranza di voti e mag- specifico problema che abbiamo segnalato , gioranza di seggi. volto cioè a rimuovere la specifica anomalia La formula che proponiamo, onorevoli italiana che finisce, lasciata senza soluzione , colleghi, non tende tanto a far raggiungere per aggravare strutturalmente i problem i con un determinato correttivo la maggioran- della governabilità. za assoluta dei seggi, quanto a favorire il C'è una opinione diversa dalla nostra, formarsi di coalizioni capaci di assicurar e come è noto e rispettabile (ne ha parlat o continuità ed efficacia di governo . Non si poco fa l'onorevole Altissimo) : è quella che vuole con ciò legare le mani a nessuno in partendo dalle stesse esigenze ritiene che il modo arbitrario o in modo permanente né problema potrebbe essere affrontato e risol- offuscare la specifica identità di ciascun to con l'elezione diretta del Capo dello Stato . partito Si tratta, nelle nostre intenzioni, di Se esaminiamo le esperienze di altri paesi , trarre le logiche conseguenze da un sistema che oggi molti invocano come esempio d a politico come il nostro che di norma s i seguire, mi è chiaro, almeno concettualmen- esprime — come ho detto — in governi d i te, come questo problema possa essere risol- coalizione affinché sulla base di precisi im- to, anche se a ben guardare in modo assai pegni si raggiunga in essi un maggiore grado relativo sul piano reale della politica, all a di coesione e una più sicura capacità opera- condizione però di essere affrontato non con tiva. Né ci sembra, specie in tempi nei quali la sola arma dell'elezione diretta del Presi - si vogliono affidare direttamente al popol o dente della Repubblica. nuove possibilità di decisione, che sia d a Scrive al riguardo — e mi pare non abbi a rifiutare in principio un indirizzo che alme - torto — uno dei padri del semipresidenzia- no in via tendenziale coinvolga gli elettori lismo, Maurice Duverger — che «se veniss e nella scelta della coalizione di governo . soppresso lo scrutinio maggioritario per l'e-

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lezione dei deputati, è quasi sicuro che l a ha un intima coerenza . Sia la Costituzione bipolarizzazione si dissolverebbe e che s i che i regolamenti parlamentari sono oggi ritornerebbe alle maggioranze fluttuanti pre- carenti a proposito della pratica legislativ a cedenti e ai governi effimeri ed impotenti che si è venuta realizzando in materia di delle repubbliche precedenti» . bilancio — mi riferisco al problema della su a Per non aggiungere che qualche proble- emendabilità — ed a proposito dei singoli ma, malgrado l'elezione diretta del cap o provvedimenti di entrata e di spesa, rispetto dello Stato, dovrà pur crearsi in Francia ai quali — mi sembra — dovrebbe essere quando la maggioranza presidenziale no n comune l'orientamento di rendere più pene- esiste in parlamento ed il governo si ritrova tranti e severi i vincoli e la disciplina attual- in sostanza, com ' è oggi, in una condizione mente prescritti dall'articolo 81 della Costi- permanente di minoranza, ovvero quando s i tuzione. venga a creare una situazione in cui la Alcuni di questi problemi, e non dei mi- maggioranza parlamentare risulti di indiriz- nori, già sono del resto arrivati alla discus- zo politicamente opposto a quello del presi- sione ed alla deliberazione delle Camere . dente della Repubblica, di un presidente Noi ci auguriamo che possa essere varato in che, nel caso specifico, presiede settimanal- questa legislatura il provvedimento sul bica- mente il consiglio dei ministri. meralismo che razionalizza i rapporti fra le In ogni caso, onorevoli colleghi, la discus- due Camere ed il loro lavoro. In tale prov- sione è aperta. È aperta sui modi migliori vedimento è contenuta altresi una norma d i per rendere nel nostro paese stabile e solido grande rilievo che dovrebbe finalmente al- il governo. Non si tratta di un problema con largare il campo di applicazione della dele- una sola faccia, quella politica. Vi è anche gificazione, secondo un indirizzo universal- da esplorare l'aspetto istituzionale della que- mente condiviso ma fin qui scarsamente stione. Noi ci siamo provati a trovare la praticato. risposta valida sia avanzando idee sulla ri- Vi è un altro punto da affrontare e risol- forma della legge elettorale, sia proponend o vere: quello della riforma regionale, del po- una serie di innovazioni costituzionali che , tenziamento dei poteri delle regioni e nello però, non incidono sul carattere parlamen- stesso tempo della lotta contro un loro cen- tare del nostro ordinamento, ma tendono a tralismo, del tutto contraddittorio con i prin- rafforzarlo. cipi dai quali siamo partiti . Questa riforma È a partire da questo ordine di considera- è particolarmente importante e deve seguire zioni che abbiamo preparato un'ulteriore quella che abbiamo approvato in materia di proposta attinente alla riforma del goveno . enti locali e che attende ora di essere inte- Un rapporto più corretto fra Governo e gralmente applicata. Parlamento concorre indubbiamente, an- Signor Presidente, onorevoli colleghi, ch'esso, ad una maggiore stabilità ed effi- l'impegno che ci attende è dunque assai cienza dell'esecutivo. Le innovazioni che rilevante ed il messaggio del Presidente della proponiamo sono note: l'elezione diretta, da Repubblica lo sottolinea in modo stringent e parte delle Camere in seduta comune, del ed efficace. Presidente del Consiglio indicato dal Presi- Noi abbiamo immaginato un percorso che dente della Repubblica, e dopo l'illustrazio- da un lato porti questa legislatura a conclu- ne politico-programmatica resa al Parlamen - dersi con l'approvazione degli importanti to; la scelta da parte sua dei ministri e de i provvedimenti di riforma già in discussione sottosegretari; la loro incompatibilità con il in Parlamento o annunciati dal Governo e mandato parlamentare. dall'altro abbiamo immaginato che i primi La logica di queste innovazioni viene com - due anni della prossima legislatura siano pletata dall'introduzione della «sfiducia co- largamente dedicati all'esame ed al varo di struttiva» che concorrerà anch'essa a dare una più generale riforma istituzionale . maggiore stabilità all'esecutivo. Il comples- Per rendere la preannunziata stagione di so di queste riforme — che ovviamente no n riforma più facilmente produttiva avevamo si esauriscono in quelle che ho illustrato - proposto, nella riunione di maggioranza che

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ha preceduto la formazione dell'attuale Go- vento con un augurio: «Vivant sequentes». verno, che si potesse varare un provvedi- E così è stato, pur nelle difficoltà di tante mento legislativo di riforma costituzionale situazioni, nella drammaticità di tante circo - che una tantum, su materia determinata e stanze, con un'opera di larga corresponsa- certa e per un tempo altrettanto certo e bilità, che ha consentito di assicurare pac e limitato, alleggerisse le pesanti procedure di e progresso in questi decenni alla nazione revisione prescritte dall'articolo 138 della italiana. nostra Costituzione . Questo definisce, onorevoli colleghi, il All' alleggerimento delle procedure parla- grado assai elevato di un comune impegno mentari avrebbe dovuto seguire l'obbligo di che possiamo e dobbiamo insieme tornar e sottoporre comunque a referendum popola - ad assumere ed invita ciascuno di noi, all'i- re il testo legislativo delle riforme costituzio - nizio di un lavoro che ci auguriamo fruttuo- nali votato dal Parlamento . so, a fare propri la speranza e l'auguri o Questa ipotesi può essere ancora materi a indirizzati dai costituenti alle nostre genera - per una riflessione comune al fine di definir e zioni (Vivi, prolungati applausi dei deputati con precisione il percorso che intendiamo del gruppo DC Molte congratulazioni) . seguire. A conclusione, onorevoli colleghi, mi pre- PRESIDENTE . È iscritto a parlare l'ono- me sottolineare un punto perché non vi revole La Malfa . Ne ha facoltà . siano equivoci sulla nostra posizione . La procedura straordinaria che ho indicato no n . Signor Presidente , significa che da parte nostra vi sia la dispo- onorevoli colleghi, i repubblicani attribui- nibilità a rinunciare al carattere della nostra scono grande importanza a questo dibattito Costituzione, un carattere che va salvaguar- suscitato dal messaggio che il Capo dello dato con procedure di revisione particolar- Stato ha voluto indirizzare alle Camere . La mente rigorose. consideriamo un'occasione, per noi ch e In altre parole, la legge fondamentale guardiamo con grande e crescente preoccu- degli italiani non deve essere rimessa in pazione ai problemi reali del nostro paese , discussione e modificata con facilità e disin- per suscitare nel Parlamento e tra le forze voltura. Non può essere trascinato in uno politiche una discussione ed una risposta a stato di potenziale e permanente precarietà questi problemi. ciò che sta alla base della nostra convivenz a Quindi i colleghi mi consentiranno di co- democratica. minciare elencando quelle che a noi sembra- Oggi vi è addirittura chi rimette in discus- no oggi le grandi questioni aperte della vita sione l'unità nazionale, l'unità della Repub- italiana, i grandi problemi che attendono blica: si tratta certamente di voci minorita- una soluzione necessaria ed urgente . rie, ma ciò non toglie che debbano essere Noi vediamo in primo luogo una situazio- contrastate non solo con la massima deter- ne economica del paese che si deterior a minazione, ma anche con la complessiv a progressivamente, e nel dir questo non ci coerenza e con il necessario rigore da part e riferiamo tanto all'andamento complessivo di tutte le forze politiche responsabili . del reddito nazionale, dove è evidente che Un modo per farlo è anche quello di no n l'Italia, integrata come essa è nei mercati fraintendere il campo d'azione che ci riser- internazionali, non può che riflettere gli alt i viamo. Aggiornamento della Costituzione ed i bassi della congiuntura internazional e non significa il suo ribaltamento . E la modi- ed in questa fase la debolezza di quest a fica di sue specifiche parti ed istituti no n congiuntura. Ci riferiamo invece al peggio- significa la rimessa in discussione perma- ramento relativo della condizione economi- nente e senza limiti del patto fondamentale ca italiana che è sotto i nostri occhi, ad una che gli italiani definirono dopo avere supe- debolezza evidente della nostra struttura rato tanti ostacoli, lutti e lacerazioni . produttiva, all'insufficienza della presenza De Gasperi, nella seduta conclusiva del- dell'industria italiana nei settori più innova- l'Assemblea costituente, terminò il suo inter- tivi, al persistente ritardo produttivo del

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Mezzogiorno ed ai collegati problemi dell a riferire — non come questione immagina- disoccupazione, ai problemi dell'inflazione e ria, ma come problema reale e quotidiano soprattutto a quelli del debito pubblico . Ci della vita del paese — è quello dell'estensio- riferiamo, signor Presidente, soprattutto al - ne della presenza e dell'influenza politico- l'inesistenza, a quella che sembra la quas i partitica nella vita italiana e del conness o impossibilità — del resto denunciata dagli fenomeno, sempre più diffuso, della corru- stessi membri del Governo, come il ministr o zione politica ed amministrativa . Non si del tesoro di una politica economica tratta di un fenomeno del quale si possa dire degna di questo nome ed adeguata alla che ha sempre fatto parte della vita de l natura dei problemi del paese . paese; la presenza dei partiti, il loro legame Vediamo, in secondo luogo, aggravarsi con il mondo degli affari ed il vincolo sempr e sotto i nostri occhi quotidianamente, talvol- più stretto tra politica, amministrazione , ta con le forze politiche e parlamentari ch e affari e criminalità rappresentano fenomen i reagiscono, tal'altra con le forze politiche e che vanno acquistando ampiezza crescent e parlamentari che non reagiscono nemmeno nella società italiana e che pongono il pro- più, i fenomeni della criminalità sotto i l blema di sapere verso quale assetto final e profilo della gravità dei reati e sotto l'aspetto volga la Repubblica nel nostro paese . della loro estensione. Vi sono state in questi Il Presidente della Repubblica ha più volte mesi denunce da parte di autorità dello parlato dell'Italia come di un paese con forti Stato, da alti responsabili della pubblic a residui di socialismo reale. Credo che egli si amministrazione, dallo stesso Presidente riferisse al controllo che l'apparato politico - della Repubblica di una crescente perdita di amministrativo cerca di esercitare ed eserci- controllo del territorio da parte delle autori- ta in tutti i campi della vita del paese, da tà dello Stato . quello economico a quello sociale, dalla vita Il terzo problema è rappresentato dal de- culturale ai mezzi di comunicazione . grado dei pubblici servizi, dall'inefficienza Come si può non ricordare, in un dibattit o della pubblica amministrazione. Dalla giusti- di questa ampiezza e portata (ma nessun o zia alla sanità, dall'amministrazione fiscale lo ha fatto finora), la questione del soffocan- al sistema pensionistico, il panorama dell a te controllo partitico esercitato sul sistema vita italiana è pressocché uniformement e radiotelevisivo nel nostro paese? Come si grigio e non si può dire, come si sarebbe può non rilevare l'alterazione sostanziale de l potuto fare venti o trenta anni or sono, che funzionamento del sistema democratico che la povertà dei nostri pubblici servizi sia o da questo controllo partitico deriva e che fosse il riflesso della povertà del paese, della non può essere attribuito ad una crisi o a d sua antica condizione di arretratezza, come una malattia delle istituzioni, ma che deve ancora in qualche senso ed in qualche mod o essere invece più correttamente ricondott o sembrava accennare il collega, onorevol e al modo di essere e di comportarsi del partit i Forlani, nel suo intervento . politici che hanno operato nella vita italian a Oggi invece l'Italia si colloca, quanto al nel corso degli anni? livello di reddito, tra i paesi più avanzati de l Questo è il quadro della situazione del mondo e, quanto al livello di spesa in ciascu - paese, che noi come partito crediamo di no dei principali settori che ho ricordat o aver colto e denunciato nella sua gravità non (dalla giustizia, alla sanità, alla scuola), in soltanto oggi, ma prima di altre forze politi- posizione comparabile a quella dei paesi le che; così come riaffermiamo di ritenere d i cui condizioni di reddito sono simili alle avere avuto minori responsabilità nel deter- nostre . Siamo quindi di fronte ad una situa- minarsi di questa condizione complessiva- zione di inefficienza che è peculiare allo mente negativa del paese. Naturalmente scenario italiano, frutto di una legislazione non è questa la sede per documentare ana- e di un'azione politico-amministrativa che liticamente tali affermazioni; mi limito solo non è venuta dal cielo, ma che deve essere ad osservare — onorevoli colleghi — che conosciuta e spiegata. quelle che oggi appaiono per comune con- Il quarto problema al quale ci vogliamo senso deviazioni da una corretta via della

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Repubblica, l'eccesso di presenza e di con- arrestarlo nei tempi più rapidi, confinerà trollo pubblico sull'economia e quell'inva- l'Italia ad un ruolo politico periferico e denza dei partiti politici cui faceva testé marginale in tutte le grandi questioni inter - riferimento l'onorevole Forlani, sono in real- nazionali. Non è la prima volta che il paese tà il frutto di una legislazione fortemente corre questo rischio : già nel corso degli desiderata dai maggiori partiti del nostro anni settanta, la credibilità internazionale paese ed approvata da larghissime maggio- ed il giudizio sulla solidità economica e ranze parlamentari dopo aspri dibattiti, ne i politica dell'Italia — quella solidità e que l quali la nostra voce e di quell'altra piccol a giudizio positivo che avevamo conquistat o parte del mondo politico italiano che s i negli anni cinquanta ed agli inizi degli ann i opponeva a quella legislazione che oggi con - sessanta — furono messi a rischio dal sideriamo nefasta e perniciosa era stata un a disordine economico, dall'instabilità sociale tra le poche ed in molti casi l'unica voce e dal terrorismo . Oggi torniamo a correre dissenziente. lo stesso rischio, con l'aggravante, onorevo- Di fronte alla crisi della Repubblica e del li colleghi, che la situazione attuale non è il nostro paese, non per fare un processo al frutto di profondi fenomeni sociali, come passato, non possiamo non ricordare la sto- l'autunno caldo, il terrorismo o il movimen- ria politica — tornerò su questo punto nel - to degli studenti, ma è invece la conseguen- l'ultima parte del mio intervento — ed il za di una crisi dell'autorità dello Stato , problema politico italiano. Perché, se pen- della sua capacità di organizzarsi e di sassimo di limitare la discussione ad un pur o gestirsi in maniera adeguata, di tenere al dibattito sulla materia istituzionale, trasfor- giusto posto i partiti politici, senza farli meremmo la sede più alta di dibattito poli- debordare dagli ambiti che la Costituzione tico nel nostro paese in una specie di semi- richiederebbe. nario universitario su problemi tecnico- Governi e partiti riconoscono questa situa- giuridici. zione, ma il Governo appare incapace d i Non è possibile pensare, onorevoli colle- affrontare alcuno di tali problemi . Mi rivolgo ghi, che la condizione di un paese sia il frutto agli onorevoli Forlani e Craxi : nell'ambito di delle sue sole istituzioni, quasi che gli uomin i un dibattito che investe problemi più gene- che hanno avuto la responsabilità di operare rali, essi hanno anche la responsabilità per- nelle istituzioni — dal Governo, dall'opposi- manente di fronte al paese di dar conto di zione o, comunque, nella vita politica del un'azione di Governo che non riesce ad paese — siano come macchine «agite» dalle affrontare nessuno dei nodi che sono davan- istituzioni e non portino con le loro scelte , ti a noi. idee e posizioni la responsabilità piena per Certo la crisi dura da molto tempo e si va la situazione odierna. Se questo è vero, diffondendo, invece che una cultura di Go- sarebbe una profonda e grave illusione quel- verno, una cultura dell'impotenza, con i la di pensare che il semplice cambiament o ministri che quasi si gloriano di non poter delle istituzioni possa essere in grado di incidere sui problemi che essi hanno il man- modificare e correggere quelle che a no i dato di affrontare. Oggi, gli uomini più tutti ormai, per voce unanime, appaiono riflessivi della vita politica italiana, indipen- deviazioni, rischi e condizioni di difficoltà dentemente dal partito di appartenenza , per la Repubblica. condividono invece questa nostra diagnos i La verità è, signor Presidente, che le con- allarmata. seguenze della situazione che abbiamo sott o Si sta creando un vuoto attorno alle isti- gli occhi cominciano a misurarsi ed a rias- tuzioni: nell'opinione pubblica, più ancora sumersi nella considerazione che si sta de - che a livello politico, si va diffondendo un terminando un distacco crescente dell'Italia giudizio drastico e deciso di condanna del dall'Europa. Questo è un processo che pu ò sistema politico in quanto tale, che investe portarci presto all'esclusione dalle orma i tutti i suoi attori senza eccezioni ; registrano prossime tappe della unificazione moneta- consensi soltanto quelli che denunciano i l ria, ma che in ogni caso, se non sapremo sistema, quale che sia la loro parte di respon-

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sabilità nelle vicende politiche del paese e articoli che si ritenga di dover modificare quale che sia la qualità delle proposte che sulla base dell'esperienza di questi anni e , vengono avanzate. soprattutto, di riflettere e di preparare u- Tutto questo si manifesta nel comporta- n'azione politica diversa e più soddisfacente mento elettorale, nel voto bianco, nella di- in riferimento ai problemi della società i- spersione. La crisi delle ideologie, che pure taliana. consentirebbe alla società italiana di evitare Noi abbiamo sviluppato alcune proposte errori come quelli di cui oggi paghiamo le istituzionali, che del resto abbiamo reso noto conseguenze, diventa crisi delle idee e delle da più di un anno e che oggi sentiam o speranze. Sta diventando rassegnazione, di- riecheggiare nelle parole soprattutto della stacco, rifiuto di ogni impegno civile e poli- democrazia cristiana e nell'intervento dell'o- tico. norevole Forlani . Il punto più debole dell'as- Il personale politico è sempre più solo con setto costituzionale del nostro paese a noi se stesso e, di conseguenza, quasi più libero sembra l'istituto del Governo: la sua instabi- di agire secondo le regole negative invalse in lità nel tempo e la precarietà della su a questi ultimi anni e sempre più sordo all'e- costituzione. sigenza di cambiare strada . Riteniamo che il vero punto fondamental e A questa situazione di crisi, onorevoli della riforma costituzionale sia di rafforzare colleghi, non possono sfuggire e non sfuggo - il Governo e renderlo più stabile nel tempo , no le più alte istituzioni della vita dell a per impedire il frequente ripetersi di crisi Repubblica. Del resto vediamo che vivono che ha caratterizzato la storia parlamentare trascinate in aspri conflitti, in una situazione di questi 40 anni. difficile del paese . Ma non è la crisi della E la ragione per la quale proponemmo — prima Repubblica, delle istituzioni disegnat e e oggi vediamo raccolta questa proposta — dalla Costituzione del 1948 ad aver provoca- di rendere in primo luogo più solenne l'in- to la crisi del paese . È vero invece l'esatto vestitura del Presidente del Consiglio, attri- contrario: la crisi politica provoca una diffi- buendo la fiducia non al Governo già com- coltà crescente in tutti i campi della vita de l posto, ma al Presidente del Consiglio prim a paese e oggi investe e sempre più investir à che proceda a comporre il Governo . le istituzioni democratiche . In secondo luogo abbiamo proposto d i Le istituzioni, certo, debbono essere ag- introdurre nel nostro ordinamento la mozio- giornate, la Costituzione può essere modifi- ne costruttiva di sfiducia, che viene dall'or- cata. Il Presidente della Repubblica ha fatt o dinamento tedesco, e che rende più difficili, bene ad attirare l'attenzione del Parlament o come del resto vediamo nella vita degli ent i su questi problemi, purché — lo ripeto — locali, le crisi. Oggi gli enti locali del nostro onorevoli colleghi, non si pensi che il cam- paese sono più stabili di quanto non fossero biamento istituzionale costituisca di per sè prima della legge che il Parlamento ha ap- risposta ad una crisi che ha la sua origin e provato un anno fa. nella politica, nel comportamento e nel mo- Proponiamo altresì l'incompatibilità tra il do di essere delle forze politiche. ruolo di ministro e quello di parlamentare , Il cambiamento deve dunque avvenire e in maniera da accentuare la funzione politi- gli obiettivi dell'azione politica devono muo- ca del Presidente del Consiglio, la funzion e versi nella direzione della selezione del per- tecnica dei ministri e il loro rapporto di sonale dirigente, non solo in quella dell e dipendenza dalla linea politica decisa dal regole delle istituzioni. Per questo, nel mo- Presidente del Consiglio . mento in cui l'Italia ha bisogno di un Gover- Ma se noi facessimo questo, onorevol e no e non ha un Governo adeguato, dobbia- Forlani, se le prossime Camere o le presenti mo rifiutare l'idea proposta da qualcuno di decidessero di introdurre questi elementi (la un'Assemblea costituente . Non si tratta di «sfiducia costruttiva», il voto al President e ricominciare daccapo a scrivere, dai fonda- del Consiglio e l'incompatibilità) avremm o menti, le regole della convivenza civile e toccato nel cuore il problema della debolez- politica degli italiani, ma di adeguare alcuni za dei Governi e della loro instabilità, cui lei

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faceva riferimento nel suo intervento . Non PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE avremmo bisogno di toccare la legge eletto- ADOLFO SARTI rale; non avremmo cioè bisogno di portare nel dibattito politico del nostro paese il tema GIORGIO LA MALFA. L'autorevole setti- che la democrazia cristiana ha portato, quel- manale inglese nota che nel 1951, cioè nell e lo della legge maggioritaria che non possia- prime elezioni del dopoguerra, 28 milioni d i mo che rifiutare non soltanto perché rappre- persone votavano o per uno o per l'altro dei sentiamo una forza di minoranza, m a due grandi partiti; mentre i liberali e gli altri perché non possiamo e non potremmo ma i gruppi di minoranza non raggiungevano accettare nella storia italiana di questo do- nemmeno un milione di voti. In quel quadro poguerra, onorevoli colleghe e colleghi della — scrive 1'Economist — poteva essere legit- democrazia cristiana, il giudizio secondo cu i tima una legge elettorale maggioritaria co- i fenomeni negativi della vita italiana siano me quella inglese. E legittima — si domanda stati il frutto della presenza nel Parlamento sempre l'Economist — tale legge nel mo- e nei Governi delle forze che hanno rappre- mento in cui i due partiti maggiori prendono sentato, in molti casi, il richiamo e l'aggan- nelle elezioni 21 milioni di voti e non 2 9 cio maggiore del punto di vista occidental e milioni, e gli altri partiti non prendono 800 nel nostro paese: i repubblicani e i liberali. mila voti, ma 9 milioni e mezzo di voti? È Non possiamo accettare il giudizio che i legittimo, in un sistema nel quale gli elettor i difetti di un'azione di governo, che per il 9 0 danno per ogni due voti dati ai maggiori per cento è stata determinata dal partito al partiti un voto ad altri partiti, troncare l a quale gli elettori hanno dato la maggioranz a rappresentanza politica di queste voci dell a relativa dei voti, siano dovuti alla presenza società inglese e ridurre l'intero panoram a nel Parlamento e nei Governi di forze di a due sole forze? minoranza che rappresentavano nei Governi Ecco la ragione per la quale non possiamo due o tre posizioni ministeriali nel cors o accettare la vostra impostazione, che del degli anni . resto consideriamo non necessaria nel mo- I casi sono due, colleghi della democrazia mento in cui convenissimo di introdurr e cristiana: se il giudizio negativo sulla storia quegli elementi di rafforzamento dell'istitu- parlamentare di questi quarant'anni è da vo i to del Governo e della sua stabilità, che è condiviso, esso investe, in primo luogo, il possibile introdurre senza toccare le leggi partito della democrazia cristiana. Ma se elettorali. questo non è e se voi difendete — come fat e Vengo quindi all'ultima considerazione , — la storia di questo quarantennio, allora è per la parte costituzionale. una storia che dovete difendere per ciò che Crediamo vi sia una materia costituziona- ha fatto il vostro partito di maggioranza le di grande importanza, oltre a quella del relativa e per ciò che hanno fatto i socialist i Governo, che riguarda i problemi dell'eco- e i partiti laici che con la democrazia cristia- nomia del paese, sui quali vorremmo attira- na hanno collaborato. re l'attenzione di tutti coloro che si dedican o Per tali motivi non possiamo accettare la a tali questioni. vostra proposta di legge elettorale oltre che Abbiamo bisogno di rivedere costituzio- per il fatto che si deve fare riferimento a un nalmente le regole della politica economica; grande paese spesso citato. Qualche giorno dobbiamo imbrigliare l'azione discrezionale fa un articolo dal titolo «Tempo di cambiare» dei Governi, dobbiamo stabilire dei binari del settimanale inglese 1'Economist comin- più fermi, per obbligare i Governi ad eserci- cia così come esordiscono gli articoli italiani tare la politica economica nel retto interesse sulla materia costituzionale . L'idea che nel- nazionale e per ridurne la discrezionalità ne l l'Inghilterra si debba cambiare la costituzio- campo della finanza pubblica . Ancor prima, ne finalmente sta guadagnando terreno . Fra onorevole Forlani, che ridurre gli effett i le altre cose tale articolo spiega che nel negativi del Parlamento sulla spesa pubblica , sistema istituzionale e costituzionale inglese noi dobbiamo ridurre gli effetti negativi del deve cambiare la legge elettorale . Governo sulla spesa pubblica, e mi consenta

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di dirlo, essendo stato io a lungo nel Go- mercato borsistico italiano, di un magistrato verno. che cessa appena adesso dall'aver reso sen- Dobbiamo altresì ridurre la possibilità del- tenze in materia rilevante dal punto di vista l'esecutivo, prima ancora che del Parlamen- politico . E la commistione tra azione della to, di determinare l'inflazione, introducendo magistratura e l'istituto più alto chiamato a nella Costituzione italiana, come è previsto regolare il mercato finanziario di un paese nella costituzione tedesca, delle normative moderno, di per sé sola, onorevole Craxi, che attribuiscano ad autorità tecniche indi- giustificherebbe un allontanamento del suo pendenti, come può essere la Banca centra - partito dal sostegno ad un Governo che le, la responsabilità di quelle politiche di procede in questa direzione ! stabilità monetaria che i Governi non sono Ecco, onorevoli colleghi, alcune questioni stati capaci nel corso di questi anni di segui - in materia costituzionale che noi dovremmo re. E lo dico con spirito autocritico per la saper affrontare. È chiaro che, se vogliamo parte che noi stessi abbiamo avuto . rafforzare il Governo, dobbiamo mettere Inoltre — e qui mi rivolgo ai colleghi della delle contropartite e dei corrispettivi, dob- sinistra, ancor più e insieme a quelli della biamo dare più potere al Parlamento, all e democrazia cristiana — vi è un terzo grande regioni, dobbiamo dare più autonomia all a campo in cui la Costituzione deve mettere vita economica e culturale del paese, ai dei limiti precisi alle possibilità e alla discre - mezzi di comunicazione che sono in mano zionalità del Governo e della pubblica am- allo Stato; altrimenti, avrebbe ragione il ministrazione. Mi riferisco al campo del Presidente della Repubblica nel dire che rapporto tra l'iniziativa pubblica e l'attivit à l'Italia diventerebbe il solo paese di sociali- economica, tra Stato e mercato . smo reale nell'Europa del dopo muro di Si tratta di materie nelle quali noi abbia- Berlino, se noi attribuissimo grandi poteri al mo la necessità di stabilire oggi un più fermo Governo, grande stabilità alle coalizioni e confine a ciò che lo Stato, e i partiti politici lasciassimo intatti quei poteri di interferenz a che lo rappresentano, possono fare, com e nella vita culturale, nella vita giornalistica , l'interferenza nel campo dell'economia. Si nella vita economica del nostro paese ch e tratta di stabilire dei confini e dei paletti certi oggi, in eccesso della Costituzione e in vio- a quello che è l'ambito delle responsabilità lazione delle regole di una vita democratica , pubbliche (che deve restare e che resterà già si determinano. evidentemente vastissimo nelle condizioni Desidero rivolgere due appelli alle forze delle società contemporanee) e l'ambito del - che oggi si occupano dei problemi dell a la discrezionalità economica privata, che riforma costituzionale, che io considero — deve essere tutelata da una condizione d i come ho già detto una parte soltanto del certezza giuridica che oggi nella società problema italiano, e non la principale . La italiana e largamente scomparsa . democrazia cristiana e il partito socialist a Basti pensare — mi consenta l'esempio devono decidere se trattare questi problemi l'onorevole Andreotti che una grande come vessilli dello scontro elettorale o com e trattativa tra imprenditori privati, com e problemi da risolvere in questa e nella pros- quella che ha riguardato il più grande grup- sima legislatura. Se si tratta di problemi da po editoriale e televisivo del nostro paese, e risolvere, onorevole Craxi, devo sottolinear e stata condotta da un uomo le cui caratteri- che, per quanto riguarda la Repubblica pre- stiche e caratura sono quelle di essere vissu- sidenziale, noi, come lei sa, abbiamo consi- to negli angiporti della vita politica e di aver derato con grande apertura questo proble- costruito la sua fortuna attraverso i rapporti ma, non abbiamo fatto ostracismi n é con il potere politico e con il potere del abbiamo mai detto che si tratta di uno sottogoverno nazionale. Così come — mi sviluppo antidemocratico. In uno dei nostri consentano gli onorevoli colleghi — dobbia - documenti abbiamo anche sostenuto che, al mo cogliere questa occasione per dire che limite, una volta riformato il Governo, po- non può essere accettata la nomina, in un tremmo anche pensare di lasciar liberi i posto rilevante per regolamentare la vita del cittadini di scegliere se eleggere direttamen-

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te il Capo dello Stato nell'ambito della Re - gno . Ancora, avevano una visione comune i pubblica parlamentare, se mantenere il si- democristiani, i comunisti, i socialisti, noi stema attuale o tornare alla proposta de l stessi, negli anni del terrorismo, quando professor Tosato di procedere ad una elezio - insieme ritenevamo che l'inflazione e il ter- ne mista (in Parlamento se c'è la maggioran- rorismo stesso giustificassero l'avvicinarsi di za, fuori di esso se la maggioranza non s i partiti politici che peraltro mantenevano determina). una identità e una visione politica diverse . Non abbiamo mai creato, ripeto, ostraci- Questo spirito di coalizione non c'e più , smi sul problema della Repubblica presiden- onorevoli colleghi; in questi dieci anni, nei ziale; ma i socialisti debbono prendere att o governi di pentapartito, onorevole Forlani , che nella democrazia cristiana vi è una di questo spirito non ce ne è stato più . posizione pregiudiziale su questo punto, che Visioni comuni tra i partiti che hanno fatt o è stata ribadita con grande chiarezza e con parte della maggioranza, insiemi di proble- grande lealtà dall'onorevole Forlani . La de- mi e di cose da fare su cui fossimo d'accordo mocrazia cristiana deve sapere che, se spin- ce ne sono stati molto pochi. Devo ricono- ge avanti il discorso della riforma elettorale , scere che i Presidenti del Consiglio hann o essa innalza un vessillo ma rende impossibile tentato di introdurre elementi di quello spi- la creazione di un Governo che non si a rito di coalizione che non c'era più tra i minato da un contrasto di fondo su questa partiti: lo fece Spadolini sul tema della bo- materia. nifica dei servizi segreti, della lotta all'infla- A noi sembra che l'unico punto di possi- zione e al terrorismo, lo fece Craxi sul bile intesa sulla grande questione della rifor- problema della scala mobile e con il tentati- ma costituzionale sia il rafformazamento de l vo di proiettare a livello internazionale una Governo, con i contemperamenti di cui h o più forte immagine italiana . parlato. Se decidessimo che questo è, reali- Devo dire (i colleghi democristiani sann o sticamente, ciò di cui l'Italia ha bisogno e che non intendo fare polemica) che l'esito che può essere fatto, potremmo forse inizia - di questa legislatura a guida democristiana re la prossima legislatura sulla base di u n è stato profondamente deludente dal punto chiarimento fondamentale in ordine ad u n di vista dei problemi del paese. Devo anche programma di cose da fare, sul quale potreb- aggiungere che un partito il quale (lo dic o be convenire una larghissima parte del Par- per la prima volta in Parlamento) sottrae lamento. l'incarico di segretario al suo Presidente del Ma i problemi, onorevoli colleghi, riman- Consiglio, nel pieno di una esperienza d i gono problemi politici ; al riguardo, mi sia Governo, ha la responsabilità di un indebo- consentito di fare, in conclusione, una bre- limento dell'autorità e del prestigio di quel- vissima osservazione. La mia, la nostra va- l'esecutivo . Del resto, la crisi del Governo D e lutazione è che il problema politico italiano Mita, che pure aveva tentato di affrontare nasce da quello che io chiamo l' affievoli- certe questioni istituzionali, è figlia di un mento dello spirito di coalizione . Le grandi processo interno alla democrazia cristiana. coalizioni del dopoguerra, il centrismo, i l Vi è quindi una crisi molto profonda, di cui centrosinistra e la stessa solidarietà naziona- naturalmente il Governo volontariamente le, erano caratterizzate dal fatto che i partit i dimesso e dimissionario dell'onorevole An- che ne facevano parte, pur restando tra loro dreotti non può che essere l'espressione. diversi su molti problemi, avevano una vi- In un paese in cui è già così debole lo sione comune su alcune questioni della vit a spirito di coalizione tra i partiti, se si affid a nazionale. I repubblicani, i democristiani e il Governo ad un uomo politico che no n gli altri, negli anni del centrismo, avevano crede in nulla e che fa professione di fede una visione comune su dove collocare l'Ita- del non credere in nulla, è evidente che s i lia; avevano una visione comune i socialisti, determina quella condizione pressoché di- i democristiani, i repubblicani, negli anni del sperata in cui versa oggi il paese . centro-sinistra, in merito al tentativo di in- L'altro giorno un finanziere che oper a trodurre le riforme di cui l'Italia aveva biso- sulla piazza di Londra, in un'intervista pub-

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blicata da un giornale del nord, ha dichiara- istituzionali che siano anche riforme della to che in sede internazionale negli ultimi Costituzione. mesi il prestigio del nostro paese è sces o Da un lato un sistema dei partiti «comples- sotto zero. E non è stata soltanto l'agenzia so e chiuso apparato di raccolta e difesa del Moody's a toglierci una stella: nelle grandi consenso», i partiti come «gestori di potere» ; istituzioni internazionali si considera l'Italia dall'altro l'avversione dei cittadini ad un o un paese in profonda e piena crisi ! «Stato dei partiti», «il graduale netto distac- Onorevole Forlani, onorevole Craxi, pe r co della gente dalle istituzioni», la crescita di quanto tempo vogliamo conservare il paese ambiguità, dubbi e contraddizioni sui carat- in queste condizioni? Ci possiamo permette- teri e sui ruoli delle varie istituzioni. E questa re di rinviare tutto, di rinviare la soluzion e contrapposizione non avviene in un ambien - di questi problemi al momento nel qual e te neutro sempre secondo il messaggio pre- saranno fatte le rifome istituzionali o le sidenziale, nell'amplificarsi ed enfatizzarsi di riforme elettorali, che richiederanno co- «palesi disfunzioni del nostro sistema costi- munque armi? O non abbiamo qui davanti a tuzionale e del nostro sistema amministrati- noi, subito, oggi, il problema di dare al paese vo», in un quadro generale, insomma, e l'indicazione che le forze politiche che han - all'inadeguatezza dei governi e del Parla- no la responsabilità del Governo hanno an- mento fanno riscontro i mali cronici del che una visione di che cosa voglia dire paese: «il perdurante squilibrio fra il nord e affrontare i problemi del paese? il sud», l'azione «disgregatrice della crimina- Concludo, signor Presidente . Nel 1848 lità organizzata», «l'ormai insostenile inde- Tocqueville disse a proposito della Francia : bitamento pubblico», «le deficienze e le in- «La verità, una deplorevole verità', è che i l sufficienze degli apparati statali» . gusto per gli incarichi pubblici e il desiderio Insomma, ritorna alla mente l'allegori a di vivere mantenuti dalle imposte non è da che, forse primo, il grande poeta dì Mitilen e noi la malattia peculiare di un particolar e propose 26 secoli fa, quella dello Stato come partito, è la grande, permanente infermit à nave sballottata dalla tempesta : xuµa della nazione stessa, è il male segreto che h a xvÀi'v8erco, l'onda precipita, la vela è ormai corrotto tutti gli antichi poteri e i riformatori tutta lacerata, si allentano le funi . della Costituzione, e che corromperà ugual - Ma se questi sono i mali, quali i rimedi? mente tutti noi» . Nei modelli e negli scenari che il messaggi o Noi dobbiamo curarci da questa malattia , presidenziale propone — al di là di alcune onorevole Craxi, onorevole Forlani (e ci ò critiche che abbiamo più volte avanzato vale, per la loro parte, anche per il PDS e sulla legittimità costituzionale del ruolo e l'onorevole Occhetto) . Da questa malattia — delle modalità della proposta —, destinata - ripeto — dobbiamo curarci, dobbiamo cu- rio e attore delle riforme è quel sistema de i rare i partiti e la classe politica . Abbiamo partiti che bisogna, in ogni caso, «salvare» . bisogno di una grande e coraggiosa politica , Non pensiamo, francamente, che si pos- non di un laboratorio tecnico-giuridico . I sano applicare alle riforme delle istituzioni e repubblicani sono pronti (Applausi dei de- della Costituzione quelle brillanti speculazio - putati del gruppo repubblicano — molte ni della fisica teorica che vanno sotto il nome congratulazioni) . di bootstrap, tirarsi su per le bretelle, insom- ma. Lasciamo queste ingegnose trovate ai mirabolanti racconti del barone di Miin- PRESIDENTE. È iscritto a parlare l'ono- chaeusen o di Cyrano de Bergerac . revole Scalia. Ne ha facoltà. Noi verdi siamo nati sulla consapevolezza della priorità ambientale e sulla necessit à MASSIMO SCALIA . Signor Presidente, col- dell'ecologia della politica . Ma l'ecologia leghi, la distanza fra istituzioni e società della politica non riposa certo sulla fed e civile è il parametro che nel messaggio del nella capacità di autoriforma del sistema dei Presidente della Repubblica viene posto alla partiti. Tutt'altro! base della necessità di profonde riforme Noi siamo nati come spinta della società

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civile per combatterlo, accettando il ri- come contrapposto alla formalità della poli - schio, che valutammo inevitabile ed oppor- tica. tuno, della sfida con le istituzioni . E non Si può pretendere che la società civile c i ci meraviglia che chi ha passato una vita insegni la strada anche per modificare le nell'ombra interna degli apparati dello Sta- istituzioni in vista di un nuovo patto? È to, chi ha consumato una carriera politic a quello che in vari modi, con diverse spinte nella tradizione del sistema dei partiti, ri- — certo non tutte limpide, non tutte impron- consegni ad esso — al sistema dei partiti tate ai valori che rendono grande una socie- —, dopo un fuoco fatuo di concitate e- tà — sta avvenendo . sternazioni, i modelli ed il disegno per un Nel distacco, nella contrapposizione tra nuovo patto tra società ed istituzioni . Ma sistema dei partiti e società civile noi, il noi certo non pensiamo che questo nuov o movimento verde, siamo società civile e patto possa essere stabilito e proposto da restiamo società civile . Non potremmo certo quei gestori di potere, da quel sistema de i identificarci con quegli universi chiusi e partiti che ha fatto dell'occupazione indebit a classificatori che sono i partiti, con gli ap- e protratta nel tempo di tutti i luoghi del parati, con le nomenclature, con la quo- potere la costituzione materiale della nostra tidiana indebita intrusione in tutti i luoghi Repubblica, del potere. Abbiamo ascoltato adesso un leader di È dal travaglio di questa società civile , questa costituzione materiale, l'onorevol e dalle sue contraddizioni, dalla sua insoppri- Forlani, che si è proposto come leader della mibile domanda di valori e di moralità, dai conservazione della stessa e forse come lea- suoi errori e — perché no? — dalle su e derdella conservazione tout court. Abbiamo sconfitte che ci si può attendere l'impulso e ascoltato nella soporifera solennità del suo la direzione del cambiamento, del rinnova - intervento proprio l'ipostatizzazione, la con- mento. tinuità di una presenza istituzionale che È alla rete di solidarietà, di moralità, di viene rivendicata in toto, da Moro a Cossiga , accoglienza che essa è capace di esprimere stendendo un velo impenetrabile sugli scon- che noi facciamo riferimento. tri feroci, sulle coltellate politiche, su tutto, Ma allora i verdi, che pure sono forz a insomma. politica e parlamentare, sono indifferenti Allora da dove partire? Dalla società civi- alle questioni istituzionali, alle riforme degli le. Noi non abbiamo davvero una concezio- organi costituzionali e, per questa via, alle ne mitica o ingenua della società civile . Essa forme della democrazia stessa? Si potrebbe è composta da quei grandi individualisti che in astratto, argomentare che la priorità am- — ci ricorda il Capo dello Stato — sono gli bientale sia sostanzialmente invariante all e italiani. Essa è stata in misura significativa, diverse forme che le democrazie occidentali forse grave, coinvolta da quel processo de- hanno realizzato nel corso della loro storia . generativo di cui il sistema dei partiti è Ma non è poi Dahrendorf a ricordarci, d i portatore non sano. In questo sistema essa recente, che la questione stessa dei fonda- talvolta — o troppo spesso? — si rispecchia . menti della democrazia andrebbe riesamina- Al popolo inquinato fa da contrappunto un ta completamente davanti all'amplificarsi popolo inquinatore con i suoi sprechi, il suo della pressione delle emergenze ambientali? fatuo consumismo, che pretende la qualit à No, non siamo indifferenti! della vita mentre la compromette. I Presidenti della Camera e del Senato Ma la società civile è stata percorsa in proprio in apertura di questo dibattito han- questi decenni da due vasti movimenti che no ricordato — come altri già prima di loro hanno sedimentato cultura, solidarietà, pro- — il valore e il ruolo del Parlamento, dell a poste e capacità di trasformazione ; che han- democrazia parlamentare . Siamo con loro. no cambiato — vivaddio! — questo paese . Questi mesi sono stati poi agitati dall e Certo, ne hanno cambiato alcuni orienta - diverse ipotesi su quegli organi costituzionali menti profondi, alcune scelte strategiche : che sono il Presidente della Repubblica, il tutto quello che noi chiamiamo contenuti, Governo, il Parlamento stesso . Diciamo con

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grande nettezza che non abbiamo alcun a tutto il suo gruppo . Noi continueremo, stavo intenzione di cadere dalla padella delle re- dicendo, in quella riforma della politica ch e pubbliche presidenziali di vario tipo nell a è la «disoccupazione» del potere indebita - brace di premi di maggioranza che servano mente invaso dal sistema dei partiti, che è a perpeturare la presenza del Governo di chi lo spazio maggiore da dare ai cittadini sog- da decenni «si è trattenuto», secondo l a getti di una nuova stagione dei diritti, que i gelida ed ironica battuta del Presidente del diritti diffusi — all'ambiente, alla salute, alla Consiglio in una delle sue molte invasioni qualità della vita — che possono esser e mediali. realmente eserciti nell'adempimento dei do - La ripetuta, ossessiva insistenza del Cap o veri individuali e collettivi nei confronti dell a dello Stato sulla sovranità popolare — anch e natura. Continueremo in quella riforma del- in questo messaggio —, sull ' «unico e vero la politica che cerca faticosamente di affer- sovrano reale», può lasciare il margine ad mare i contenuti sugli schieramenti, i grand i ipotesi di democrazia plebiscitaria . Non è temi concreti dell'ecologia e dell'ecologia certo questo il senso delle proposte avanzate della politica non come pure metafore di dal partito democratico della sinistra; ma poteri che, indifferenti, si avvicendano (Ap- allora perché, colleghi Quercini e Bassanini , plausi dei deputati del gruppo verde) . nel caso in cui la proposta maggioritaria ne l Parlamento fosse minoritaria nel paese, il Parlamento se ne dovrebbe andare a casa ? PRESIDENTE. È iscritto a parlare l'ono- Per la natura costituente da esso assunta? La revole Fracanzani . Ne ha facoltà . soluzione più semplice mi sembra essere quella di accettare il responso dei cittadini , CARLO FRACANZANI . Signor Presidente , e che il Parlamento lo accetti. onorevoli colleghi, la grande domanda di Certo, forse solo nel nostro paese si pon- rinnovamento e di riforme è motivata — i o gono problemi così complicati su una Costi - credo — da due dati. Ci sono state enormi tuzione che è poi giovane se raffrontata, no n trasformazioni nel quadro internazionale, penso davvero alla Magna Charta, ma alle sono intervenuti profondi e molteplici cam- carte fondamentali di altre democrazie . biamenti sul piano interno . L'Italia si è Un altro aspetto va infine sottolineato . Gli trasformata ed è cresciuta, ma proprio tale esiti di questo dibattito, che attiene a que- crescita ha posto nuove domande ; i cambia- stioni assenti dal programma del Governo e menti hanno posto a loro volta l'esigenza di che vede muto il Governo stesso, non pre- altri cambiamenti . vedono alcuna forma automatica di sciogli - C'è poi un secondo dato questo nega- mento delle Camere da parte del Capo dell o tivo — che impone la necessità del rinnova- Stato. Se questo fosse il caso, noi ci oppor- mento. È quello di una caduta di valori nei remmo con decisione, perché non potrem- comportamenti collettivi oltre che in quelli mo davvero accettare che il Parlamento individuali. Le fasi della Resistenza e dell a venisse liquidato da chi, non rinunciand o Costituente furono importanti innanzitutto all'irresponsabilità, si fa però parte politica ! per le tensioni ideali che le animarono e che Questo avvincente dibattito continuerà costituirono i presupposti su cui fondare l o nei prossimi mesi tra i partiti . Noi, nella Stato repubblicano. L'antifascismo nella sua modestia delle nostre forze, continuerem o radice autentica, non fu un dato «contro» , in quella riforma della politica alla quale bensì l'impegno «per» la difesa di valor i poc'anzi ha accennato l'onorevole La Malfa, essenziali che venivano pesantemente e ponendo con forza la questione degli altr i drammaticamente conculcati; l'impegno an- aspetti, che non sono quelli di riforma isti- cora nei confronti di rischi, sempre ricorren - tuzionale o costituzionale. Voglio sottoli- ti, di una loro violazione ; la tutela dei diritti nearlo perché è questa una delle non molte della persona, di tutte le persone ; il «no» alle volte in cui ci troviamo in sintonia e i n sopraffazioni, alle discriminazioni politiche , accordo con osservazioni avanzate dal col - di fede, di censo ; la partecipazione ; il plura- lega La Malfa, a nome — io ritengo — di lismo; la solidarietà; la trasparenza nella

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gestione della cosa pubblica; la rinuncia allo sto di un mero pragmatismo, di incontri - strumento della guerra per la soluzione delle scontri esclusivamente sul piano dei poteri . controversie internazionali; la cooperazione La riscoperta del proprio corretto ruolo d a internazionale. parte delle forze politiche corrisponde ai Rispetto a questi valori, tuttora di grande generali interessi democratici : né la scienza attualità, occorre continuità e non disconti- né tantomeno l'economia, infatti, sono neu- nuità; è necessario anzi recuperarli . Sono tre rispetto ai bisogni sociali . perciò necessarie riforme che favoriscano Per questo, se grave risulta il peccato dei una loro concretizzazione effettiva nell'at- partiti di occupazione delle istituzioni, delle tuale contesto, e non riforme che li accan- attività di gestione, ugualmente grave risult a tonino. Occorre evitare sia di stare fermi, sia il loro peccato di omissione del loro ruolo di cambiare arretrando . vero, che è di progetto e di indirizzo in Ed allora, quali gli obiettivi e quali gli relazione alle grandi trasformazioni (proget- strumenti delle riforme necessarie oggi, in to da realizzare attraverso un collegament o questa società complessa, per favorire l'in- costante con i cittadini, con la società) . veramento dei grandi valori costituzionali ? Sono necessarie quindi profonde riforme , Mi pare che gli obiettivi siano sostanzial- anche di carattere statutario, ma soprattutt o mente tre. Il primo è quello di una maggiore nel modo di essere dei partiti. E queste efficienza del settore pubblico sia nelle isti- riforme sono tanto più necessarie perché i tuzioni che nella pubblica amministrazione, partiti, se riportati al loro corretto ruolo, così come richiesto dai cittadini per una sono lo strumento insostituibile attraverso migliore qualità della vita, così come richie- cui i cittadini possono esercitare una conti- sto dalle imprese per una loro maggiore nuità di partecipazione alla vita pubblica e d competitività. L'Italia non è un'isola . L'in- un potere altrimenti consegnato nei fatti a ternazionalizzazione è il dato che più carat- gruppi ristretti, finanziari ed economici, an- terizza l'attuale momento . E tanto più dun- che se in termini formali e istituzionali ap- que il nostro paese deve darsi parentemente delegato a qualche singola comportamenti e regole di modernità secon- persona. do gli standards europei, secondo gli stan- È paradossale, ma non poi tanto, che chi dards del mercato globale. oggi maggiormente opera in concreto per u n Il secondo obiettivo è quello della traspa- potere impropriamente smisurato dei partiti renza. «Società complessa» non può essere proponga per il domani riforme istituzionali sinonimo di commistione fra politica ed che tendono a ridurre drasticamente il loro affari, di opacità nei gangli più delicati delle corretto ruolo, e con esso quello del Parla- nostre strutture, di pesante revival di logge mento e così, infine, quello del cittadino . e dell'espandersi di lobbies che non si con- Presidenzialismo e plebiscitismo non van- frontano con il consenso ed anzi tendono a no quindi nella direzione di dare maggiori scavalcarlo. poteri al cittadino, ma nella direzione oppo- Il terzo obiettivo è quello di dare un sta di una delega in bianco da parte d i maggior ruolo, un maggior potere al cittadi- quest'ultimo e di un accrescimento nei fatti no nell'ambito della politica e delle istituzio- del ruolo delle centrali economiche e finan- ni, che è poi l'essenza stessa della democra- ziarie e di quelle detentrici di mezzi di zia. informazione di massa . Funzionali a questi obiettivi sono certa- L'informazione si lega in maniera diretta mente comportamenti individuali che si col - alla forma di Stato e alla forma di governo . leghino ad una riscoperta dei valori citati, I cambiamenti di fatto intervenuti nell'am- ma anche comportamenti collettivi riforma - bito dell'informazione incidono in manier a ti. La caduta del muro ed il fallimento del decisiva, anche se non sempre evidente, comunismo hanno dato un'ulteriore spint a negli assetti politici e finiscono per incidere al positivo superamento della caratterizza- addirittura negli assetti istituzionali. zione ideologica dei partiti, che però or a Difatti oggi, nel nostro paese, dopo quin- rischiano di connotarsi per l'eccesso oppo - dici anni di deregolamentazione nel settore

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dell'informazione, particolarmente in quello questa Repubblica, nell'ambito di quest a radiotelevisivo, e dopo una legge che è arri- Costituzione, a partire dai meccanismi elet- vata tardi e male, è in gioco il principio torali. E bene ha fatto la DC, in sintonia con fondamentale del pluralismo dell'informa- queste indicazioni dell'elettorato, a presen- zione, e con esso è in gioco, più in generale, tare la sua proposta di riforma elettorale ed il pluralismo nello Stato . istituzionale. La prima diretta a dare mag- Sono necessarie nuove norme, eventual- gior peso al voto del cittadino stimolando i mente anche di valenza costituzionale, a partiti a sottoporgli i loro propositi di piat- tutela del pluralismo . Infatti, a livello nazio- taforme programmatiche e di alleanze ; la nale, secondo quanto ha avuto modo di seconda, diretta a garantire insieme ruolo sottolineare la stessa Corte costituzionale, si del Parlamento e stabilità del Governo, e è passati da una situazione di monopolio ad quindi governabilità ed efficienza. un sostanziale duopolio, che non rappresen- Sempre, ma soprattutto in questa ma- ta certo una situazione ottimale, capace di teria, è importante che le forze politich e assicurare quella concorrenza che da sola è si pronuncino chiaramente, indichino le pro- in grado di garantire la libera formazion e prie proposte ed insieme siano disponibili delle idee. senza integralismi e presunzioni ad un am- Nei fatti il pluralismo non risulta neppur e pio confronto costruttivo. Questa afferma- assicurato — come pure avviene in altri zione, questo punto nodale, a mio avviso paesi — dalla presenza di un forte sistem a deve essere accompagnato da tre osserva- locale di radiotelevisione. Le risorse che il zioni. mercato attualmente assicura alle emittenti In primo luogo, qualsiasi modifica veng a locali sono irrisorie : si aggirano intorno al 5 sostenuta occorre avere chiara coscienz a per cento delle disponibilità globali del set- che questo va fatto nella lealtà alla Costitu- tore . Questo dato è assolutamente insuffi- zione, che non va rimessa in discussione ; ciente a favorire l'affermazione di una qual- non siamo, come è stato detto qualche mo- che possibile forma di libera espressione , mento fa, all'anno zero . Le modifiche, an- quanto meno a livello locale . che procedurali, dovrebbero essere delibera- È necessario anche definire e realizzare il te nel pieno rispetto dell'articolo 138 , pluralismo all'interno del servizio pubblico , dovrebbero riguardare alcuni punti specifi- perché, in conclusione, il pluralismo non camente individuati e, data comunque l a può essere sinonimo di lottizzazione : plura- loro estrema rilevanza, dovrebbero essere lismo è rispetto del diritto del cittadino di assunte con maggioranze qualificate in Par - avere un'informazione articolata e obiettiva, lamento. non mediata e filtrata rispetto ai propri In secondo luogo, pensare di procedere a obiettivi da ristretti gruppi di interesse e di colpi di referendum sarebbe assolutament e parte o dalla pratica della lottizzazione . inadeguato alla complessità della tematica Proprio chi sostiene le tesi presidenziali- politica ed istituzionale, ma insieme sarebb e stiche con riferimento al ruolo del popol o anche riduttivo dello stesso concetto di sovrano dovrebbe prendere atto della scelt a sovranità popolare che tante volte viene del popolo con l'ultimo referendum. Una evocato. Perché il concetto di sovranità po- scelta, quella degli elettori, che ha assunt o polare che è espresso dalla Costituzione si un significato alternativo rispetto ad ambi- articola e manifesta attraverso molteplici gue scorciatoie presidenzialistiche di secon- strumenti, alcuni certamente di democrazi a da Repubblica. diretta, ma fondamentalmente di carattere I risultati del referendum sono sufficien- rappresentativo . In conclusione, la sovranit à temente espliciti : hanno costituito la sconfit- popolare non può quindi essere ridotta alla ta, insieme, dell'immobilismo e della deleg a democrazia referendaria . in bianco. In terzo luogo, signor Presidente, è indi- Gli italiani hanno testimoniato di voler spensabile, come è ripetuto in quasi tutti gli mettere in moto un processo di rinnovamen- interventi di questa mattinata, praticare to e di riforme istituzionali nel quadro di sempre il metodo del confronto, ma soprat-

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tutto su queste tematiche che concernono 1100 - 1101 - 1865 - 1954 - 2059 - 2074 - le regole . Ma lo stesso metodo del confront o 4391) (La Commissione ha proceduto all'e- ed il significato più autentico di quest o same abbinato). dibattito sono l'opposto del pensare ch e i mesi che ci separano dalla fine della le- Le proposte di legge restano, pertanto , gislatura non possano o addirittura non all'esame della stessa Commissione in sede debbano, secondo qualcuno, essere utiliz- referente. zati per far compiere dei passi in avanti sulla via delle riforme istituzionali, in par- ticolaredi quelle elettorali. Si riprende la discussione . Paradossale ed inaccettabile sarebbe che si consentisse di andare avanti nella legisla- PRESIDENTE. È iscritto a parlare l'ono- tura a condizione che non si vada avanti revole Staiti di Cuddia delle Chiuse. Ne ha nella legge elettorale. I partiti devono pre- facoltà. sentare le loro proposte e poi dare seguit o operativo alle medesime in Parlamento, a ToMAso STAITI DI CUDDIA DELLE CHIU- cominciare dalla Camera. Le proposte non SE. Signor Presidente, onorevoli colleghi , possono essere operazioni di pura facciat a signor ministro, se mai avessi avuto qual- da consegnare poi agli archivi della Camer a che simpatia per la cosiddetta Repubblica e del Senato. Questo sarebbe soprattutto presidenziale — e non l'ho mai avuta — l'opposto di quello che i cittadini così mas- questi otto mesi di irrefrenabili, torrentizi e sicciamente ci hanno chiesto il 9 giugno ed esorbitanti «esternazioni» mi avrebber o (Applausi dei deputati del gruppo della DC sicuramente indotto a rivedere le mie con- — Congratulazioni). vinzioni. Con tali precedenti, considero l'ipotesi in PRESIDENTE. Sospendo la seduta fin o questione una vera e propria iattura. Con alle 16 . questi partiti, con questi uomini, con questo sistema di potere si tratterebbe di una sorta di dittatura artificiale elettiva, una dittatur a La seduta, sospesa alle 14,30 , cioè senza il dittatore, con la sua forz a è ripresa alle 16. tragica, drammatica ed anche vitale; una dittatura artificiale benedetta e consacrata PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE . da una finta sovranità popolare, indirizzata, MICHELE ZOLLA. influenzata e determinata dai partiti, dai gruppi finanziari, dalle logge palesi ed occul- Rimessione in Assemblea . te e dallo spaventoso strumento di persua- sione formato dalle concentrazioni di infor- mazione nelle mani di pochi padroni del PRESIDENTE. Comunico che, a norma del comma 4 dell'articolo 92 del Regolamen- vapore. to, un decimo dei componenti la Camera ha Quello cui stiamo assistendo è in verit à fatto pervenire richiesta di rimessione in uno strano — ma non troppo — gioco delle Assemblea delle seguenti proposte di legge , tre carte, ovviamente truccato . Tutti, uomi- già assegnate alla I Commissione permanen- ni politici, partiti, sindacati, soggetti indu- striali, lobbies finanziarie, tendono ad au- te (Affari costituzionali) in sede legislativa : toassolversi. E lo fanno sostenendo che le LABRIOLA ed altri; ScovACRICcm e ROMITA; cose in Italia vanno male non perché ci sono CONTU e ROJCH; FINCATO; PATRIA ed altri; dei pessimi partiti, dei cattivi sindacati, delle Russo FRANCO ed altri; ZANGHERI ed altri; organizzazioni industriali che difendono so - TEALDI ; CRISTONI ed altri; LOI e COLUMBU; lo gli interessi di quattro o cinque «mamma- BERTOLI e SODDU; SARTI e TEALDI : «Norme in santissima» che sono padroni di tutto ; non materia di tutela delle minoranze linguisti- perché la parola «stato» è ormai soltanto il che» (612 - 400 - 515 - 564 - 575 - 1098 - participio passato del verbo essere ; non per-

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ché le collusioni tra il sistema partitocratico , to, in orrende oligarchie burocratiche, in quello economico finanziario e quello delle spaventosi moloc ai quali si dovrebbe sacri- grandi organizzazioni criminali sono diven- ficare tutto: cuore, intelligenza, anima e tate talmente strette, talmente intrecciate , libertà. I partiti — tutti i partiti sono figli talmente evidenti da essere un unicum; non di tempi passati, di esperienze esaltanti o perché rimane ancora irrisolta la grande tragiche della nostra storia, sono il risultat o questione nazionale e, a distanza di quaran- di fatti ideologici, sono stati e sono — ripeto, tacinque anni, non si è voluto ricucire il tutti — partiti-Stato . tessuto della comunità nazionale lacerato Oggi non può e non deve più essere così , dalla guerra civile. Si dice invece che le perché i nuovi problemi che stanno davanti istituzioni non funzionano . a noi non richiedono risposte vecchie, come Ebbene, questo è l'inganno . Non sono le appunto quelle che possono dare simili par- buone istituzioni che fanno la buona politic a titi. La cosiddetta trasversalità nasce propri o ma è quest'ultima che fa le buone istituzioni. dall'inadeguatezza di queste vecchie rispo- Le istituzioni, per se stesse, non sono né ste ai nuovi e nuovissimi problemi del nostro buone né cattive; è la politica che le informa , tempo. Non è dovuto sicuramente al cas o che le rende tali, nell'uno o nell'altro senso. che le uniche proposte di legge per il rico- È singolare che proprio gli uomini e le forze noscimento giuridico e la disciplina dell'at- politiche che con la loro occupazione selvag - tività dei partiti politici giacciano nei cassetti gia delle istituzioni, con la mortificazione della Camera da circa dieci anni e che ess e loro imposta, con i loro riti sempre meno rechino le firme di pochi deputati, fra i quali compresi e comprensibili, con i loro immo- il modesto sottoscritto, quasi a voler far rali appetiti, con la loro mancanza di qual- rimarcare l'indifferenza o l'ostilità delle se- siasi senso dello Stato, ciancino di riforme . greterie. Questo vuoi dire che le istituzioni non E veniamo al messaggio: atteso, minaccia- debbono essere oggetto di intervento, che la to, temuto, prepotentemente propagandato, Costituzione — tutta la Costituzione, anche proceduto e seguito da esternazioni in giac- quelle parti mai attuate ed applicate — non ca o maglietta, esso è finalmente al nostro deve essere toccata? Nemmeno per sogno. esame ed oggetto del nostro dibattito . «Tan- Si esaminino i problemi, si confrontino le to tuonò che piovve»: ma in realtà si tratt a proposte, si individuino i cambiamenti da di poche gocce . Esso va considerato per attuare in relazione alle profonde trasforma- quello che è, cioé un collage di osservazioni zioni verificatesi nella società italiana ed ai piuttosto scontate sulla storia italiana degli mutamenti negli usi, nei costumi e nella ultimi cinquant'anni e l'elencazione forma - concezione dei diritti e dei doveri dei citta- le, quasi notarile, delle proposte di riforma dini e si proceda, velocemente e coraggiosa- delle varie forze politiche. La banalità mi mente. Ma non si spaccino per desiderio del si perdoni il termine dell'interpretazion e nuovo i tentativi di perpetuare con un abit o della storia italiana più recente è dimostrat a nuovo il sistema di potere del partiti. da quella sorta di breve indagine politico - Infatti, ci permettiamo di osservare som- sociologica sui cambiamenti intervenuti nel - messamente che, prima delle istituzioni e la società italiana che anche uno studente d i della Costituzione, devono essere riformati i liceo classico potrebbe tranquillamente ap- partiti i quali, nonostante vengano appen a prontare . citati — e forse proprio per questo — nell a Poiché il Presidente della Repubblica h a Costituzione, sono i veri nuovi signori di ritenuto di rivolgersi alle Camere attravers o quella che è diventata la truffa della demo- l'unica forma di esternazione che gli è con - crazia italiana. sentita dall'attuale Costituzione, della quale La prima e la più importante delle riform e dovrebbe essere il supremo garante, non me è proprio quella dei partiti, per stabilirne i ne vorrà se rilevo che il suo excursus stori- compiti, i diritti ed i doveri, per regolarne co, intriso di cose risapute, di interpretazioni l'attività e le sfere di intervento e per impe- sociologiche, di squarci filosofeggianti, d i dire che essi si trasformino, come è avvenu- riflessi di vecchie dottrine economiche, non

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apporta nulla di nuovo alla conoscenza che te legato, Pino Romualdi — è la sola cosa abbiamo della nostra situazione. che conta. Vorrei, per concludere, citar e Una sola notazione voglio fare : quando il proprio Romualdi, che, a proposito di ester- Presidente Cossiga cita Moro e lo descrive nazioni, rivolgendosi all'allora Capo dello come vittima della violenza generata da Stato, onorevole Leone, che nel 1973 aveva utopiche predicazioni, egli è proprio sicuro osato concedere un'intervista alla giornali - che non vi sia stato un concorso obiettivo d a sta Oriana Fallaci, così scriveva: «Sollecitato parte di altri? dalla signora Fallaci l'onorevole Leone ha Dico questo perché, purtroppo, la storia detto : `Quindi il diritto di esprimere cose del nostro paese è stata contrassegnata d a che ritengo giuste, e dopo averci a lungo dubbi, da pesanti interrogativi, da inquietan- meditato, no, non mi si può negare. E un ti sospetti e la domanda senza risposta sui potere legale del Presidente ; un potere e un tanti, troppi, misteriosi e tragici episodi che dovere! Così il Presidente della Repubblica hanno lacerato le coscienze, eccitato gli interpreta il suo diritto di indirizzare mes- animi e portato tanti italiani ad armarsi gli saggi alle Camere ed al paese. «Certo» — uni contro gli altri . Piazza Fontana, piazza dice sempre Romualdi — «nessuno può della Loggia, l'Italicus, Bologna, Ustica, le negare al Presidente della Repubblica di dire Brigate Rosse, il caso Moro ed il caso Cirill o ciò che pensa, di esprimere le proprie sono altrettanti buchi neri nel nostro passa- opinioni, di formulare i suoi giudizi sulla to. Chi agì? Chi intossico? Chi depistò? Ch i situazione politica in generale e su quant'al- fece pronunciare sentenze sommarie? E pe r tro accada e lo interessi. Ma tutti sanno che destabilizzare o non, piuttosto, per stabiliz- non può farlo a braccio, a fantasia e fuor i zare il sistema? dalle sedi naturali . Ciò che pensa può dirlo , La nostra sovranità nazionale, almeno u- anzi deve dirlo al Presidente del Consiglio, guale per importanza a quella popolare, è ai ministri, per quel che riguarda i lor o tale o solo presunta? La nostra indipendenz a compiti, e a tutti gli altri personaggi politic i è piena o limitata? Prima di ogni riform a che riceve di intesa con il Presidente del occorrerebbe dare risposta a questi interro- Consiglio e i suoi ministri. «A stretto rigore» gativi e magari risolvere anche — o almeno — dice sempre Romualdi — «il Presidente tentare di farlo — il grande problema della della Repubblica non potrebbe fare o legge- questione morale, di cui non parla più nes- re alcun discorso o inviare alcun messaggi o suno, nemmeno il Presidente del Senato, che non sia stato prima comunicato, se non Spadolini, ma che tuttavia è sempre più di concordato con il Presidente del Consiglio . I attualità, con gli esempi negativi che si discorsi della Corona non li scriveva il re e succedono di giorno in giorno, di città i n neppure i consiglieri del re, ma il President e città, di consiglio comunale in consiglio co- del Consiglio o comunque erano scritti e munale, di ente in ente, di USL in USL, di pronunciati con il suo consenso . Altrimenti finanziere in finanziere . cosa sarebbe l'istituto della non responsabi- Facciamole allora, queste riforme — pe r lità degli atti politici del Presidente? Ciò le quali non vi è bisogno né di maggioranz e precisato e fin troppo evidente che un Cap o qualificate né di elezioni né di nuovi referen- dello Stato che rilascia un'intervista com- dum, mentre occorrono una nuova coscien- mette un illecito costituzionale e politica- za nazionale, un nuovo sforzo unitario, un a mente parlando si comporta alla stregua d i nuova volontà di essere degni del nostro un qualsiasi uomo politico . «Caro lettore» — passato, di tutto il nostro passato, ed un concludeva Romualdi — «so bene a mia nuovo slancio del nostro popolo —, pren- volta che, esprimendoci così, ci esprimiamo dendo atto che si è finalmente chiuso anch e a carico del Capo dello Stato ; potremmo in Italia, almeno nella coscienza degli italia- essere denunciati o processati e magar i ni, il lungo — o lunghissimo — dopoguerra . condannati per l'offesa all'onore e al presti- Occorre fare ciò con la politica, con la gio. Non è la prima volta e non si tratta di buona politica, che — come amava ripetere cosa molto rilevante davanti 1 dovere d i un uomo al quale sono stato particolarmen - denunciare al paese questo pericoloso illeci-

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to comportamento del Capo dello Stato ; avanti dalla cittadella della politica; una un illecito che non giova certo alla seriet à cittadella chiusa, in cui corpi estranei ai rit i delle nostre istituzioni e del nostro costum e della politica, come i verdi, tentano di entra - politico al cospetto della pubblica opinion e re sulla spinta dei cittadini; una cittadella di tutto il mondo». sostanzialmente chiusa e ben difesa, le cu i Fin qui Pino Romualdi . A me, poiché pessime abitudini potranno essere cambiate dopodomani ricorre il compleanno del Pre- solo dall'esterno, se cioè i cittadini, anch'ess i sidente della Repubblica, sia consentito di assumendosi la loro responsabilità, com- fargli pervenire i miei rispettosi e sincer i prenderanno che spetta ad essi cacciar vi a auguri. Buon compleanno, signor Presiden- dalle istituzioni questa classe politica, sosti- te, possibilmente sereno e senza esterna- tuirla con persone migliori, sentirsi obbligat i zioni. ad esercitare il controllo, informandosi ed effettuando con il volontariato, con le asso- ciazioni, con la denuncia, con il voto, tutta PRESIDENTE. È iscritto a parlare l'ono- la pressione necessaria per restituire mora- revole Mattioli. Ne ha facoltà . lità alla casa della politica . Se questa casa rimarrà sporca è innanzi- GIANNI FRANCESCO MATTIOLI . Signor Pre- tutto responsabilità dei cittadini che no n sidente, colleghi, signor Presidente della Re - hanno assunto il dovere morale del cambia - pubblica, i deputati verdi ritengono che una mento, preferendo curarsi dei propri inte- sola riforma sia assolutamente necessaria ressi personali e lasciando ai politici di far e oggi per il nostro paese, ed è quella che no i politica, costituendo così un corpo separat o chiamiamo ecologia della politica : riportare, a professione, quelli che si dovrebbero oc- cioè, pulizia nelle istituzioni, cambiare gli cupare degli interessi di tutti, restando gli uomini e i comportamenti, non tanto l e altri appunto a curare i propri affari, con- nonne, gli istituti, le procedure, la Costitu- tentandosi di criticare i politici e guardando - zione. si bene, però, dal sostituirli con il voto . Sono entrato in Parlamento quattro ann i Istituzioni corrotte dunque, ma è rispon- fa da cittadino che non aveva avuto una dente alla realtà la ricostruzione che il Pre- carriera politica ma veniva da un lavoro sidente della Repubblica espone nel suo comune e non sapevo quanto corrotte fos- messaggio di una società dei cittadini vitale , sero queste istituzioni e quanto vasta, con ricca di iniziativa sul terreno dell'economia una sostanziale corresponsabilità di tutte le come delle manifestazioni artistiche, sostan- forze politiche, fosse questa corruzione . zialmente sana e per contro, un progressivo In questi quattro anni ho assistito dal mio deterioramento di istituzioni e l'inadegua- posto di osservazione di membro della Com- tezza di una carta costituzionale nata in altre missione bilancio, gridando una ribellione , condizioni storiche? che raramente e arrivata ai mezzi di infor- Piace al Presidente della Repubblica pre- mazione, al meccanismo di spartizione che sentare questo scenario di dualismo : sana e genera appalti, subappalti, mafia e camorra . creativa la società, inadeguata e necessari a Quello che ho visto in questi quattro anni m i di cambiamento la politica, tanto da richie- porta a sorridere di fronte alla commedia dere che qualcuno — perché no lo stess o alla quale sto assistendo da alcuni mesi, in Presidente della Repubblica? — levi la sua cui quegli uomini e quei partiti che per anni voce a difesa della cittadinanza e contro i hanno alimentato lo svuotamento delle isti- partiti, le istituzioni con funzionanti invo- tuzioni di tensioni morali credibili, oggi af- cando la metanoia, la conversione . fermano concordemente la necessità di ri- Ma è questa la realtà? Non credo . Non formare le istituzioni e di cambiare la viviamo in una bella società; non si tratta qui Costituzione, quando la riforma necessaria di giudicare la grandezza degli uomini, il non riguarda le forme e le procedure quant o mistero delle persone, ma gli aspetti delle gli uomini e le coscienze . aggregazioni sociali che seguono binar i Questa riforma non potrà essere portata strutturali certamente dialettici con la gran-

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dezza dei singoli, ma del pari definibili ai di funzionamento della società che trovano comportamenti sociali. invece ottimizzazione e stabilità in una real- I sistemi economici dominanti nei paesi tà molto complessa di articolatissime varia - industrialmente avanzati certamente salva- bili socio-economiche. Ma il risultato di tut- guardano inequivocabili valori di democra- to questo è una società per la qual e zia e pongono reti di salvaguardia al soddi- l'aggettivo «competitiva» degenera spesso sfacimento di bisogni elementari di nel feroce, di cui le istituzioni sono appunto sopravvivenza. Ma tali sistemi effettuano meccanismi e non governo. una riduzione così ampia e pervasiva della Questa analisi è stata riproposta, nell e dimensione economica per così dire quanti- settimane scorse, dall'enciclica Centesimus tativa da enfatizzare questo rapporto tra gli annus, nella quale si invoca, come corretti- uomini, riducendo a metafora princìpi e vo a queste regole di funzionamento, un valori. Ne deriva una società fortemente vincolo di solidarietà che gli uomini dovreb - competitiva che emargina i soggetti che non bero assumere proprio perché uomini . possono essere inseriti nei meccanismi che Noi concordiamo con questa lettura . E la rendono stabile questa società. società malata che genera una simile politi- Le istituzioni immerse in questa cultur a ca; dunque, sarebbe del tutto illusorio atten- che non fonda a priori gerarchie di valori dersi che un settore, la politica, sia capace sono prive di un loro intrinseco contenut o di autoriformarsi. E infatti, le riforme pro - etico e dunque vengono piegate e adattate poste, quelle che il Presidente della Repub- alla funzionalità dei rapporti economici . blica chiama «dei rami alti», non sono qua- Questi ultimi sono divenuti talmente prassi lificanti in se stesse . Una Repubblica legittimata che essa si configura come un'e- presidenziale può essere, in astratto, buona tica, tanto che la degenerazione delle istitu- o cattiva; e buone ragioni si possono appor- zioni è sempre meno vera e propria violazio- tare a sostegno dell'abbandono del sistema ne di norme quanto consociat o proporzionale e di un rafforzamento dell'e- funzionamento. secutivo. L'intreccio tra affari e politica al quale io Tuttavia, è difficile intravedere in tutto — come ho già detto — assisto nella Com- questo insieme di proposte una corrispon- missione bilancio della Camera non avvien e denza chiara tra cambiamento della norma in violazione di norme, ma in base a consen- e interesse dei cittadini. suale costruzione di norme di spesa con Vi è innanzi tutto il problema della gover- previsti approdi di appalti e subappalti e con nabilità. Si può realmente sostenere che nel gli esiti finali di mafia e camorra che non si nostro paese la fragilità degli esecutivi è possono certo ascrivere a consapevole obiet - legata alla carenza dei meccanismi di costi- tivo, anche se sono l'approdo inevitabile di tuzione del potere? Sappiamo tutti che non un procedere senza princìpi . è vero. La fragilità dell'esecutivo non è forse Sono questi gli elementi che caratterizza- dipendente dalla inaffidabilità del patto stes- no i comportamenti collettivi della nostra so di maggioranza degli ultimi anni tra D C società. Sono questi comportamenti, del re- e PSI? Non è forse dipendente dall'inaffida- sto, alla base del convivere nelle stesse per- bilità del patto all'interno stesso delle singol e sone dei ruoli degli inquinati con quelli degli forze politiche? inquinatori, come della politica di immagine Ed è inaffidabilità tra le forze politiche per in cui i contenuti sono semplici metafore su una concezione scadentissima della politica cui appare possibile assumere una scelta o come terreno non di costruzione di accordi quella opposta, in successione di affermazio- su contenuti programmatici, su cose da ni sensazionali quanto effimere . Una politica realizzare, ma di schieramenti quasi di ne- complementare ad una informazione che cessità all'interno di un gioco sin qui bloc- enfatizza appunto il sensazionale in mod o cato da vincoli internazionali; schieramenti effimero. con rapporti di forza vissuti nell'attesa di Politica e informazione poi sono protago- poterli modificare e a proprio favore . nisti secondari del governo e dei meccanismi E ancora, inaffidabilità interna ai partiti,

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in cui man mano che il cemento ideologico tramento legislativo e con l'autonomia tribu- dei grandi ideali viene attenuandosi, emerg e taria. Un'autonomia tributaria che non fac- il conflitto delle diverse corporazioni rappre - cia però venir meno il senso della solidariet à sentate, e soprattutto il conflitto interno d i collettiva, ma che approfondisca invece la potere. responsabilità nella spesa, se maggiorment e Da questa inaffidabilità della maggioranz a collegata all'entrata. scaturisce la necessità di ampliare la consi- Siamo interessati all'inserimento nella Co- stenza della stessa e soprattutto la necessità stituzione del diritto all'ambiente, con i vin- consociativa. coli che da ciò deriverebbero per le leggi di Ma se, dunque, la fragilità dell'esecutivo spesa, oggi in gran parte distruttive sia della dipende da queste motivazioni, come si può moralità (per l'intreccio tra affari e politica) , pensare di sanarla, di garantire governabilità sia della qualità dell'ambiente . con riforme elettorali — quale quella propo- Ma, tornando ali' assunto iniziale e conclu- sta dalla DC, ma anche dal PDS — che, nel dendo, non può esserci risanamento delle conferire un premio di maggioranza, cert o istituzioni senza una forte riacquisizione d i non sanerebbero i conflitti interni alla mag- responsabilità da parte dei cittadini. Essi gioranza stessa? Né credibili sanatorie a possono rifiutare questa responsabilità e questo ordine di problemi appaiono i mec- preferire la delega infingarda ad uomini ch e canismi di conferimento diretto della re- giudicano incapaci e corrotti per poi magari , sponsabilità di Governo ad uomini che pur al fine di crearsi un alibi di coscienza, ap- sempre restano immersi all'interno degli plaudire chi, come il Presidente della Repub- equilibri di partiti, dai quali traggono gli blica, tuona contro un sistema di cui è parte strumenti di potere e ai quali dovrebber o integrante. comunque render conto nelle articolazioni Il Presidente della Repubblica ha avuto delle scelte politiche rispetto alle pulsioni diversi incontri politicamente gratuiti con i corporative che i partiti oggi esprimono . verdi in occasione delle crisi di Governo . La A meno che non si abbia in mente — e gli nostra richiesta di inserire con più forza accenti con cui taluno, in passato, nel PSI si l'ambiente nella cultura di governo ha la - espresse in questa direzione poterono lasciar sciato indifferenti Goria, De Mita e lo stesso spazio ad equivoci, oggi chiariti — una Andreotti; ma per tre anni, negli incontri sostanziale modifica in senso realmente au- con i verdi, Cossiga mi è sembrato misurato toritario, con il conferimento diretto e quasi e discreto, osservatore attento della realtà . plebiscitario del potere . Ebbene, da un anno egli ha posto in esser e Oggi i toni sono cambiati . Prendiamo atto comportamenti che hanno ampiamente ol- dell'ossequio che ora il Capo dello Stato trepassato il ruolo, non formale ma sostan- esprime nei confronti della invalicabilità del- ziale, che la Costituzione gli conferisce . l'articolo 138 della Costituzione; non fu così Anni travagliati, di un passato in cui ci fu , alcuni mesi fa. tra le forze politiche, chi pensò che foss e Noi possiamo solo auspicare che il dibat- legittimo il ricorso a strumenti di intervent o tito sulle istituzioni rientri nell'ambito dell a extracostituzionali, sono emersi nelle inda- Carta costituzionale, all'interno della qual e gini di un magistrato veneziano . Invece di saggiamente lo aveva mantenuto l'utile lavo - attendere con serena coscienza il confronto ro svolto dalla Commissione Bozzi . sulle scelte di quegli anni, si è fatto ricorso Su altri terreni, invece, appare trasparen- alle proprie attuali prerogative per uscire te la corrispondenza tra interesse dei citta- vincitori dal confronto, si sono chieste al- dini e cambiamento delle istituzioni . Per i leanze nel proprio ex partito e in altri partiti . verdi, lo spalancare le istituzioni al controllo Molti hanno giocato con immoralità e cini- dei cittadini parte dall'assetto delle autono- smo nello scontro di potere, utilizzando un mie locali; per questo ci stiamo impegnando protagonista che nel tavolo da biliardo in cui nell'attuazione delle leggi nn. 142 e 241 , veniva giocato tentava l'impresa impossibil e soprattutto in una trasformazione verso un o di essere anche giocatore, giocando al ricat- Stato federale, che avvenga con un decen - to continuo dello scioglimento delle Camere .

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Nel suo messaggio, signor Presidente della costituito l'asse portante dell'intero sistema Repubblica, ci sono parti nobili, in partico- politico. lare l'invito alla conversione per reintrodur- Queste preoccupazioni per altro non po- re la moralità nei comportamenti della poli- tevano non condizionare in primo luogo la tica. Queste parole saranno tanto più scelta del sistema di governo . E la scelta in credibili e susciteranno risultati tanto mag- favore della forma parlamentare di govern o giori quanto più chi le ha pronunciate darà era quella che rispondeva più e meglio all'e- prova di volerle mettere in pratica (Applausi sigenza di evitare conflitti tra maggioranze dei deputati dei gruppi verde e federalista politiche diverse . Così come in linea con europeo). questa scelta appariva e appare la preferen- za data ad un modello di governo debole, un PRESIDENTE . È iscritto a parlare l'ono- governo impigliato nel groviglio delle riserve revole Andò. Ne ha facoltà . di legge, non in grado di dettare norme di una certa importanza senza il beneplacito SALVATORE ANDO . Signor Presidente, ono- delle Camere, sprovvisto della benché mini- revoli colleghi, il messaggio del Capo dello ma facoltà di affidare a procedimenti più Stato, nonostante le polemiche della vigili a brevi l'approvazione delle proprie iniziative . sulla natura e sui limiti di questo atto presi- Ed alle stesse esigenze risponderanno poi denziale ed in particolare sul valore dell a i regolamenti parlamentari rinnovati . Basti controfirma del Governo, non ci pare ch e pensare che nella formazione delle leggi il abbia dato luogo, per quanto riguarda i suo i voto segreto ha dominato il campo, dando contenuti, a seri dissensi neppure in occa- luogo ad un gioco bendato tra Governo e sione di questo dibattito . Appaiono quindi maggioranza che è cessato soltanto quaran- sfocate, lontane, proprio tenuto conto de i t'anni dopo . contenuti del messaggio, le polemiche di Lo scopo di un siffatto disegno appare chi, forse troppo frettolosamente, riteneva assolutamente chiaro. Si trattava di far sci- che il Capo dello Stato, in quanto custode volare il piano delle decisioni politiche sul della Costituzione, non potesse evidenziarn e lato del Parlamento, cioè verso la sede isti- i limiti, le contraddizioni dell'impianto orga- tuzionale che meglio si presta a consentir e nizzativo, e non potesse quindi sollecitarne compromissioni e scambi; si trattava, in le modifiche. parole povere, di garantire il minimo di Il messaggio non ignora certo i grandi governo pensabile. meriti che la Costituzione ha avuto nel radi- Nasce da ciò (e credo che questo sia detto care e diffondere la democrazia nel nostro in modo compiuto nel messaggio) l'inade- paese, anzi un'ampia parte di esso è dedica- guatezza del sistema di governo a regolar e ta proprio alla descrizione del contesto poli- conflitti, a soddisfare domande provenient i tico e sociale in cui i costituenti si trovarono da una società complessa come quella attua- ad operare; un contesto caratterizzato da le; complessa ma anche riflessiva, che rifiut a serie fratture ideologiche e da forti tensioni ogni avventurismo politico, che non dev e politiche . Si trattata allora di ricreare cultu- fare i conti con ideologie troppo intense, da re e tradizioni democratiche andate dissolte, moderare, che chiede quindi il massimo di evitando il conflitto di tutti contro tutti, e governo possibile . soprattutto evitando il rischio che chi uscisse Se la democrazia in Italia è decollata (così vincitore dalle prime elezioni democratiche ragiona nel messaggio il Capo dello Stato) , fosse tentato di stravincere e chi invece le soluzioni a suo tempo prescelte per farl a risultasse soccombente fosse portato a pre- decollare non possono bastare più adesso ferire alla strada dell'opposizione democra- per farla vivere in modo dignitoso . Se ieri tica quella dell'eversione violenta o del siste - era necessario affidare ai partiti il compito matico ricorso alla piazza. di diffondere la cultura e le abitudini dell a Il consociativismo nasce, si fonda proprio democrazia — e per questa ragione bisogna- sul principio del non conflitto, che in tutta va anzitutto tutelare gli spazi di libertà dei la storia del quarantennio repubblicano ha partiti, e anzi accrescerne via via i confini —

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oggi, di fronte al conflitto sempre più espli- le istituzioni e di responsabilità delle istitu- cito che si registra tra il potere dei partiti e zioni verso la collettività. i diritti dei cittadini, soprattutto di quelli che Sono, non da ora, proprio queste le idee non hanno un partito, un sindacato o co- forza sulle quali si sono fondate le nostre munque una potente lobby da mobilitare, proposte di riforma dello Stato . Si trattava non ha più senso parlare di garanzie forti del e si tratta di rafforzare insieme funzione di sistema dei partiti . governo e funzione di rappresentanza, di La parte del messaggio dedicata appunt o affermare una diffusa etica della responsabi- al processo degenerativo che ha investito il lità, di restituire per tali vie legittimità all'in- nostro sistema dei partiti costituisce una tero sistema dei partiti, per altro nel rispetto delle maggiori novità del messaggio . Si trat- di quanto sancito dalla Costituzione nell'ar- ta di affermazioni particolarmente gravi ticolo 49, un articolo però che significativa- (considerata anche la loro provenienza), ma mente è stato collocato nel capitolo dei aperte a prospettive che rifuggono dal cata- diritti dei cittadini e non in quello dell'orga- strofismo . Da qui l'appello a salvare i partiti nizzazione dello Stato. dalla partitocrazia. I partiti possono salvarsi Il messaggio, tutto ciò premesso, non (osserva il Capo dello Stato) a condizione affronta il merito degli indirizzi della politic a che si dia allo Stato quell'autorità democra- contingente. Le soluzioni possibili vengono tica che fino ad ora esso non ha avuto in via prospettate in forme aperte e problemati- diretta, ma ha avuto nella misura in cui sono che, facendo salve le scelte spettanti alle stati i partiti a dargliela. forze politiche. Anche sui temi caldi del Da ciò il nesso profondo che lega crisi dibattito — forma di governo e legge eletto- delle istituzioni alla crisi dei partiti . Non si rale — vengono sottolineati nel messaggio i tratta certo di disconoscere i meriti de i fini storici da perseguire, mentre il discorso partiti nel processo di consolidamento della resta neutrale rispetto alle possibili varianti vita democratica, né di contestare la legitti- da adottare. mazione storica del loro ruolo, che diventerà Tuttavia ci pare che un processo incisivo poi culturale e istituzionale, una legittima- di riforma che miri a realizzare le finalit à zione conseguita nel momento in cui i partit i esposte nella prima parte del messaggio non del CLN si sostituiscono allo Stato che scap - possa limitarsi a produrre solo parziali cor- pa e lo rimpiazzano a tutti i livelli dell e rezioni al testo costituzionale. Occorre cioè funzioni pubbliche . Si tratta invece di demo- cambiare l'intero impianto organizzativo, s e lire le regole, i riti sanciti dalla Costituzione si vuole rispondere a quella domanda di materiale, regole e riti che dei partiti hanno governo che sempre più prepotentemente s i fatto un super-Stato che controlla gli appa- alza dalla società, in quantochè non bast a rati pubblici, creando pericolose situazioni apporre a mo' di protesi ad un sistema di diseguaglianza tra cittadini tutelati dai destinato a rimanere così com'è — con partiti e cittadini non tutelati, oltre che grav i partiti onnipotenti, con autonomie locali e disfunzioni nel funzionamento del sistem a regionali sempre più degradate, con stru- istituzionale. menti di protezione dei diritti sempre più Una società avanzata come la nostra ha inefficaci — qualche meccanismo di stabiliz - bisogno, per funzionare, di istituzioni dotate zazione dei governi che ci farebbe tornare a di autorità democratica e non dipendenti da quel parlamentarismo stabilizzato dell'ordi- quella dei partiti . Si tratta di avviare quind i ne del giorno Perassi che la storia politica e un processo riformatore che consenta allo parlamentare ha presto archiviato. Stato di diventare fonte e luogo di esercizi o C'è nel paese una forte domanda di par- di quella responsabilità verso la collettività tecipazione politica e la diffusa richiesta d i che sino ad oggi esso ha avuto se, e nella poter incidere sulle scelte politiche più rile- misura in cui, i partiti sono stati capaci d i vanti. I partiti sono stati rappresentati in pi ù essere responsabili. Si tratta di costruire un occasioni rispetto a questa domanda com e rapporto che sia fatto, al tempo stesso, di una controparte che resiste, fermamente investitura per la collettività popolare verso determinata a difendere prerogative, privile-

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gi che fanno di essi i signori insindacabili d i quella elettorale un sistema partitico attorn o ogni decisione politica . a candidati presidenziali che possano racco- Questo antagonismo tra il paese ed i par- gliere consensi di settori alternativi dell o titi va affrontato e va risolto nell'unico modo schieramento. possibile, trasferendo cioè al paese ed al Si tratta quindi di favorire la riaggregazio- corpo elettorale una quota congrua del po- ne del sistema partitico, di pervenire ad un a tere oggi detenuto dai partiti. Veniamo spes- giusta personalizzazione e responsabilizazio- so incalzati con toni saccenti su questo ne del potere, di riequilibrare il rapporto tra punto, e ancora più saccenti sono i toni dei esecutivo e legislativo. Si tratta di realizzare neofiti delle riforme istituzionali, essendo insomma un modello di governo incentrato sollecitati a chiarire punti, aspetti particolari su queste esigenze e non di importare sic et del progetto riformatore mentre ancora le simpliciter un mdoello di governo che ha linee dell'impianto generale non sono com- avuto altrove la propria sperimentazione . piutamente chiarite . In questa materia siamo infatti convinti Ma su questa scelta della quale si è detto , che bisogna fino in fondo preferire al gover- su questa scelta in un certo senso prelimina- no delle meraviglie il governo della realtà . E re alla stessa individuazione del modello di da questo punto di vista continuiamo a governo noi chiediamo, in occasione di que- ritenere il sistema semipresidenziale il men o sto dibattito, che si faccia chiarezza, e la s i traumatico, tenuto conto della realtà politi- faccia con visibile onestà intellettuale. ca del nostro paese . Esso potrebbe rilegitti- Si può capire perché mai una società che mare i partiti senza però ripristinare le re- tutti indicano come evoluta, come matur a gole e í riti che sono propri dell a sul piano del costume democratico, com e partitocrazia. Esso non mortificherebbe il capace di produrre grandi trasformazioni d a Parlamento, anzi, attraverso la fiducia, il sé, senza attendere direttive ed ordini dal rapporto Governo-Parlamento non dovreb- sistema politico, non debba poi rivendicar e be mai dare luogo ad antagonismi irriduci- ed esercitare alcune competenze, alcun e bili. decisioni finora affidate tutte esclusivamen- Ci rendiamo conto che la proposta dell'e - te alla mediazione dei partiti? Si può capire lezione diretta del Capo dello Stato deve e sapere cosa c'entra tutto ciò con la demo- essere accompagnata da una serie di inter- crazia plebiscitaria e con i pericoli di invo- venti sul piano del sistema elettorale e dell a luzione autoritaria? complessiva forma di governo. Si tratta pe- Ci rendiamo conto, ponendo queste do- rò, anzitutto, di superare una situazione di mande, che è difficile, certo, aggregare u n stallo, di consentire ed avviare il process o consenso ampio su proposte che innovano riformatore in una fase di transizione come in modo radicale e per taluni addirittura quella attuale. Si tratta in primo luogo di traumatico rispetto ad un consolidato siste- collocare tale innovazione nel contesto — lo ma di convenienze partitiche, di tradizioni ripetiamo ancora una volta — di una rifles- politiche. Ma è proprio perché siamo con- sione sulla stessa forma di Stato . Riteniamo vinti di questo che abbiamo proposto una in questo senso che l'articolazione centro- strategia riformatrice basata sull'innovazio- periferia debba situarsi nell'ambito di uno ne incrementale, volta cioè all'inserimento Stato regionale che sia in grado di esaltar e di elementi di novità che siano capaci di le capacità di autogoverno delle regioni e d i modificare in modo progressivo comporta - rendere incisiva la capacità di rappresentan- menti e risultati. za delle stesse nella seconda Camera . Ed è proprio in questa ottica che insistia- Riforma presidenziale e rilancio in grande mo sulla proposta di elezione diretta del stile delle regioni costituiscono quindi du e Capo dello Stato . Riteniamo cioè che la riforme che sono in rapporto di vicendevole logica dell'elezione diretta del Capo dell o attrazione. Stato tenda ad aggregare progressivamente Quella di cui il messaggio ci investe è attraverso la contesa presidenziale e gli ef- quindi una grande riforma dello Stato, diffi- fetti che essa inevitabilmente produce su cilmente realizzabile attraverso i riti, i veti,

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gli scambi tipici dell'accordo, tipici della conseguenti allorché si tratta di adottare l e decisione parlamentare . Si tratta di ristabi- leggi elettorali, che evidentemente con quel lire gerarchie di valori violati ; si tratta di sistema di governo devono essere compati- ristabilire gerarchie di diritti, di interessi, d i bili. lasciare meno solo il cittadino, meno indife- Riteniamo che non abbia senso sceglier e so nel momento in cui egli entra in conflitto la legge elettorale ancor prima di scegliere con lo Stato o con gruppi e categorie sociali la forma di governo che si vuole instaurare, sempre più forti ed aggressivi. Si tratta di e ciò per ragioni che dovrebbero risultare ristabilire il primato della legge rispetto a di tutta evidenza. Se, per esempio, bisogna processi di distribuzione del potere, svilup- bilanciare due poteri — un Presidente fort e patisi al di là di ogni controllo pubblico ; si ed un Parlamento altrettanto forte — biso- tratta di recuperare diritti che si sono ingiu- gna fare una certa legge elettorale in modo stamente svalutati, di trovare adeguati che essa non abbia un effetto moltiplicato - presìdi per i nuovi diritti, di dare adeguato re dei contrasti; in modo che essa consenta spazio al merito, di orientare le garanzie a la dialettica fra Presidente e Parlamento , favore di stati di bisogno sconosciuti e igno - ma non comporti contrasti insanabili . Se, rati, mentre perdurano garanzie che no n viceversa, si punta ad avere un Parlamento hanno più giustificazioni giuridiche, finan- forte e un Presidente con minori poteri , ziarie e prima ancora etiche. bisogna fare una legge elettorale che raffor- Si tratta insomma di ristabilire un rappor- zi la rappresentatività del Parlamento e crei to visibile tra diritti e doveri, di megli o nel suo seno un contropotere, quanto me- coltivare e diffondere l'etica della responsa- no a livello politico se non giuridico . Non si bilità, di impedire il prevalere sistematic o può, in altri termini, cominciare a costruire della società dei forti rispetto a quella dei la casa senza aver presente di quale casa si giusti, di saper rendere più disponibile la tratti. società del benessere verso i bisogni dei Se il problema è poi quello di correggere soggetti deboli — vecchi e nuovi — e degli il rapporto perverso venutosi a creare fra emarginati. partiti e istituzioni e fra questi e i cittadini, Non riteniamo francamente che modifi- come si pensa di poterne venire a cap o cando le leggi elettorali — solo modificando modificando soltanto la legge elettorale! L a le leggi elettorali — si possano conseguire riforma elettorale non incide sul modo di obiettivi di questa portata, né che si possa funzionare dei partiti, ma solo sulla loro cambiare il sistema di governo. rappresentanza e quindi non cura la malat- Ci si chiede di essere chiari, espliciti sull a tia, ne attenua semmai i sintomi . Perciò, chi questione della legge elettorale. Ci sembra propone soltanto una nuova legge elettoral e però che questo sia più un pretesto che un mira esclusivamente a disegnarne una fun- problema. E un pretesto per rivolgere atten- zionale all'attuale forma di governo, cioè a zione e manifestare avvertimenti, per segna- lasciare quest'ultima così come è cambian- lare disagi e evidenziare propensioni ; è un do i rapporti di forza tra i partiti, cambiando pretesto insomma buono per i più diversi usi la qualità dei rapporti fra istituzioni e partiti, politici, tranne che per avviare un vero e quindi fra istituzioni e paese . processo riformatore delle istituzioni parten - Il problema, non è tanto quello di modifi- do con il piede giusto. care la maniera come rappresentanza e po- C'è in questa materia delle questioni elet- tere vengono distribuiti fra i partiti, quanto torali e dei vicendevoli messaggi scambiati quello di cambiare i partiti stessi, modifican- anche nel corso di questo dibattito, un vero do i criteri di distribuzione del potere fra e proprio traffico politico al quale, per parte partiti e paese . Non abbiamo bisogno, quin- nostra, non intendiamo partecipare, per no n di, di nuovi patti fra i partiti, ma di un nuov o aggiungere sul terreno del confronto costi- patto fra questi ultimi ed il paese, cioè di un a tuzionale confusione a confusione. Abbiamo nuova forma della Repubblica. I partiti ve- chiarito in mille occasioni che, scelto un drebbero addirittura esaltato, attraverso un a sistema di governo, non si può non essere legge elettorale fondata su patti e su premi,

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il loro potere di negoziato reciproco ai fin i L'articolo 138 e il principio che esso in- della formazione delle coalizioni, della per- carna non hanno bisogno quindi di difensori manenza in esse, della scelta dei governanti, d'ufficio perché non hanno nemici. Con esso della stabilità dei governi . Il caso italiano gli uomini della Costituente hanno voluto non è tale a causa di maggioranze troppo garantire che la Costituzione, nel possibile risicate per governare, è tale a causa di avvicendarsi delle maggioranze al govern o maggioranze divise, rissose, talvolta all o del paese o nel mutare dei contesti storico- sbando, insomma impotenti, vuoi per quest e politici, restasse la legge più alta. ragioni, vuoi perché bloccate da veti e d a Di più, dall'articolo 138 e dal principio di garantismi di ogni tipo. rigidità che da esso si ricava si può legitti- Il discorso sul metodo da seguire per fare mamente desumere — ed è stata desunt a le riforme costituisce certamente la parte dalla Corte costituzionale — l'immodificabi- più incisiva del messaggio . La sua importan- lità di quelle parti della Costituzione nell e za è data dalla sua novità, solo che si pens i quali si racchiude l'essenza delle grandi scel - che il tema, almeno sino alla formazione de l te di valore compiute nel 1948 : Repubblica, settimo governo Andreotti, è rimasto sem- democrazia, solidarietà tra gli uomini, ugua- pre molto in ombra, se si esclude la propost a li opportunità per tutti, diritti fondamentali . di una legge di procedimento dibattuta nel L'intangibilità di questo sistema di valori PSI fin dal 1989. Il Presidente della Repub- è quindi fuori discussione ed anzi le riforme blica punta direttamente al cuore della que- devono tendere ad una loro effettiva e più stione delle riforme quando precisa che il autentica concretizzazione . ruolo che spetta al popolo, e che deve Fuori discussione resta anche il tema dell a essergli riconosciuto nel presente moment o rigidità della Costituzione italiana . Un con- storico, è un ruolo assolutamente centrale ai to, però, è la rigidità della Costituzione, altro fini del processo riformatore di cui si tratta . conto è ritenere che le procedure previste Se si vuole intraprendere un autentico pro - per la revisione siano sufficienti per intro- cesso di riforma, non ha senso — e lo si legg e durre modificazioni così rilevanti del siste- chiaramente nel messaggio — pensare a ma costituzionale come quelle di cui si di- soluzioni che restino interne al sistema de i scorre. partiti. È giusto che, se di una vera fase costituen- Chi pensa che con l'avvento della rap- te deve trattarsi, al di là del fatto che si presentanza politico-partitica i sistemi libe- affidino al Parlamento i compiti propri di un raldemocratici abbiano realizzato una sal - assemblea costituente — e noi siamo pe r datura perenne fra il popolo sovrano e d questa soluzione — il corpo elettorale possa i suoi rappresentanti, fra gente comun e esprimere sulle scelte di fondo la propria e Parlamento, resta prigioniero di una dog- volontà, possa indicare i principi sui quali i l ma che non appartiene al costituzionalism o Parlamento dovrà decidere o riservarsi i l moderno . potere di scegliere tra le diverse opzioni alle La vicenda italiana sta proprio a dimostra - quali, a conclusione dei suoi lavori, il Parla- re come tra popolo e Parlamento, tra aspet- mento sarà pervenuto . tative diffuse nella comunità e reali poten- Ecco, tutto ciò non può ritenersi precluso zialità del sistema di governo non solo no n dall'articolo 138, osservando che questa vi siano corrispondenze spontanee, ma i norma demanda in via esclusiva ai partit i rapporti possano assumere crescenti intona- rappresentati in Parlamento la decisione sul- zioni oppositive, fino a diventare rapporti d i le riforme e riconosce al popolo soltanto la reciproca estraneità. possibilità di negare le decisioni riformatrici Ecco, affermare queste esigenze non vuoi che il Parlamento abbia assunto . dire aprire pericolosi varchi ad una degene- Che i costituenti nel disegnare il processo razione plebiscitaria della forma di governo: di revisione abbiano finito con il confinare i l vuol dire soltanto puntare in via prioritari a popolo in una posizione subalterna rispetto ad una rilegittimazione forte del sistema ai partiti lo si comprende in chiave storica e politico . sono state diffusamente considerate le ragio-

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ni di questa scelta anche nel messaggio — ; contrasti tra i partiti (Applausi dei deputati ma, in un contesto in cui i partiti eran o del gruppo del PSI — Congratulazioni) . l'espressione più alta della società di allora , era storicamente adeguato che i soggetti che PRESIDENTE. È iscritto a parlare l'ono- avevano stipulato il patto costituzionale i n revole Violante . Ne ha facoltà . rappresentanza dell 'intero popolo politica- mente attivo considerassero esaurito in sé LUCIANO VIOLANTE. Signor Presidente, il l'universo costituzionale ed assumessero in gruppo del partito democratico della sinistr a prima persona il compito di guidare e con- propone una radicale redistribuzione di po- trollare il processo di formazione, di attua- teri e responsabilità tra partiti, istituzioni e zione ed anche, eventualmente, di revision e cittadini. A nostro avviso, infatti, la princi- e modifica della Costituzione . Questo era pale ragione della crisi del sistema risiede nel comprensibile allora: non è più comprensi- crescente squilibrio di questa distribuzione bile, non è più sostenibile oggi. a vantaggio dei partiti politici e a danno d i Ciò per la semplicissima ragione che i l istituzioni e cittadini. Parlamento, direttamente implicato nel suo In parallelo, si è verificato un progressivo ruolo e nei suoi poteri dai progetti di riequi- e generale svuotamento del principio di re- librio istituzionale, non può decidere da sol o sponsabilità. le questioni, se non infrangendo la regola Il sistema dei partiti, quando non ha avuto che nessuno può essere giudice in caus a più nulla da scambiare per ottenere consen- propria. Il giudice in questa materia altri so politico, ha cominciato a garantire a non deve essere che il corpo elettorale . singoli gruppi margini crescenti di irrespon- Si tratta allora di trovare un contempera- sabilità giungendo ad intaccare la ragion e mento, un punto di equilibrio tra i diritti de i d'essere stessa di uno Stato moderno . Ne partiti, che l'articolo 138 considera in via sono derivati il succedersi frenetico di per- esclusiva, e i diritti, i sentimenti, le pretes e doni e condoni, le chiusure corporative nelle della gente, che dovrebbero essere posti all a istituzioni di ogni tipo, il venir meno in parti base di un rinnovato patto costituzionale tr a crescenti della società civile ai doveri di i partiti e il paese. cittadinanza sociale, primo fra tutti il dovere La scelta che siamo chiamati a compiere fiscale. in via preliminare è proprio questa. È pro- C'è un pericoloso attenuarsi in tutti gli prio questa la scelta ineludibile . Nel momen- spazi del nostro sistema di quel compless o to in cui prevarrà la linea che tende a di criteri e di comportamenti che viene restituire ai cittadini, considerati per com e comunemente definito «senso dello Stato» . sono e non per una loro presunta ed indi- So bene che i partiti politici e le persone che mostrata identificazione partitica, un ruol o ne fanno parte hanno avuto ed hanno tutto- decisionale nel processo riformatore, si sa- ra meriti e ruoli decisivi . Ciascuno di noi ranno create tutte le condizioni necessari e dentro quest'aula conosce la durezza, la perché in questa materia si passi finalment e disumanità a volte della militanza in u n dalle parole ai fatti, si possano superare partito, quando essa è fedeltà ad idee, non resistenze di diverso tipo, egoismi partitic i ad organismi . diversamente motivati, conservatorismi po- In una fase in cui il sentimento antiparti- litici e culturali. tocratico si è trasformato in carica antipar- È questa la prima grande scelta che in titica occorre ricordare anche i meriti dei modo chiaro la Camera dovrebbe effettuare , partiti politici italiani nello sviluppo della se essa vuole corrispondere fino in fondo alle democrazia. Grazie ai partiti, a tutti i partiti, analisi preoccupate e alle sollecitazioni pre- milioni di italiani hanno informazione poli- cise contenute nel messaggio. E questa la tica partecipano a discussioni politiche, ma- prima indicazione che bisognerebbe formu- turano proprie scelte e decidono propr i lare se davvero si vuole fare uscire il proces- comportamenti. Il tasso elevato, ancora oggi so di riforma delle istituzioni dalle secche in sorprendentemente elevato, della partecipa- cui esso è stato cacciato dalle divisioni e dai zione al voto in Italia si deve proprio ad un

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ruolo democratico dei partiti che si è atte- campagne elettorali il confronto tra pro- nuato fortemente, ma che bisogna rivitaliz- grammi e coalizioni alternative che con- zare secondo l'indirizzo costituzionale . sentano ai progressisti di stare con i pro- Allo stesso modo la critica ferma, a volte gressisti ed ai conservatori di stare con feroce, all'inattività delle istituzioni, alle di- i conservatori. storsioni gravi del loro funzionamento no n Perciò non ci convince la proposta demo - può trasformarsi in una sconsiderata deni- cristiana, il cui prevalente effetto è la perpe- grazione di tutte le istituzioni esistenti senz a tuazione delle rendite del partito di maggio- sapere se è possibile e in che termini è ranza relativa, e siamo contrari al possibile costruirne di nuove. In questa atti- presidenzialismo, che costituisce una sorta vità si sono distinti uomini politici e persino di alternativa all'alternativa . Se non si cree- altissime cariche dello Stato, prese in un ranno anche le condizioni istituzionali per gioco pericoloso nel quale al massimo d i l'alternativa, nessuna riforma potrà restitui- denigrazione sembrava corrispondere i l re potere ai cittadini, funzionalità alle istitu- massimo gradimento dell'opinione pubbli- zioni, responsabilità e rappresentatività ai ca. Al fine di guadagnare questo gradimento partiti politici. o al fine di separare da sé la responsabilità I risultati del referendum del 9 e 10 giugn o della crisi non ci si è accorti che si stavan o dimostrano che il paese vuole la riforma del demolendo i muri di sostegno della casa sistema elettorale . È compito della politica comune a tutti: ai partiti, alle istituzioni e ai trasformare le sconfitte in occasioni . Il par- cittadini. tito socialista italiano ha subìto in quel refe- Siamo consapevoli quindi della responsa- rendum una secca sconfitta, ma da quel bilità dei partiti e della crisi delle istituzioni , risultato e dal suo significato le forze di ma occorrono regole anche nella critica. progresso devono partire per il cambiamen- Nulla è intoccabile in una democrazia laica , to delle regole che bloccano il sistema poli- ma proprio il laicismo è scuola di misura . tico. Altrimenti la sinistra rischia di andare Il carattere principale della nostra crisi , incontro a divisioni ulteriori, ad esclusivo anomalo in tutto il panorama europeo, è la beneficio della democrazia cristiana . mancanza di alternanza al governo del pae- Ci è sembrato che il congresso di Bari se. Quasi mezzo secolo di continuo govern o andasse in questa direzione, quella di u n da parte dello stesso partito è di per sé , miglior rapporto tra PSI e PDS, ma le pro - indipendentemente dai propositi, un fattore poste finora avanzate dal PSI non ci sembra - di paralisi, di blocco, di asfissia del sistema. no ancora coerenti con quell'indirizzo. Quasi un quarto di secolo di collaborazion e Di fronte alla crisi si sono manifestati del partito socialista con la democrazia cri- sinora tre atteggiamenti: una sorta di «ritor- stiana non ha cambiato questo stato di cose , no alla Costituzione», una rifondazione co- ha anzi rafforzato l'egemonia democristiana stituzionale tanto vasta quanto indetermina- come dimostrano da ultimo i risultati delle ta, una robusta revisione di alcune ben elezioni siciliane. determinate partì della Costituzione. La prima è una posizione nobilmente con- servatrice, nella quale l'avverbio non riesce PRESIDENZA DEL PRESIDENTE a riscattare l'aggettivo . Il timore di stravol- LEONILDE IOM gimenti non può impedire una ferma distin- zione tra ciò che deve essere riformato e ciò LUCIANO VIOLANTE. In nessun paese a- che invece non va toccato . La conservazione vanzato un partito progressista collabora — ce n'è anche a sinistra — produce l'unica programmaticamente e permanentemente conseguenza di rafforzare il partito di mag- al Governo con un partito conservatore. gioranza relativa e quello della general e Questo stato di cose è determinato anche — delegittimazione dell'intero sistema politico . ma certamente non solo — da regole istitu- La palingenesi — è il secondo atteggia- zionali, in particolare dal sistema elettorale . mento — rischia di avere risultati di restri- Il nostro obiettivo è rendere possibile nelle zione, più che di espansione, della democra-

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zia. Ne L'uomo senza qualità, un romanzo l'attuale meccanismo dell'articolo 117 dell a che si svolge durante la crisi dell'impero Costituzione. Siamo perché le regioni abbia- austro-ungarico, Musil ha descritto gli effetti no autonomia impositiva . di un programma di grande riforma, definito La nostra proposta di revisione della strut- «azione parallela», non conosciuto da nessu- tura del Parlamento è stata respinta dalla no ma con entusiasti sostenitori. Mettere Commissione affari costituzionali; la stessa tutto in discussione, senza aver definito nul- Commissione ha invece accolto la nostr a la, è opera poco saggia, da noi avvisata con proposta di redistribuzione di compiti e fun- grande determinazione. E anche l'espedien- zioni fra Stato e regioni. Ne parleremo in te, che ci sembra prevalentemente verbale , aula, credo nella prossima settimana quan- della «innovazione incrementale», cui faceva do riproporremo, a correzione del testo riferimento ora il collega Andò, non ci sem- della Commissione, anche il nostro progetto bra risolva granché . di riforma del Parlamento, in modo che su Noi sosteniamo la necessità di alcuni de- di esso possano pronunciarsi i colleghi del - terminati e robusti interventi . Gli obiettivi l'aula. finali (redistribuzione di potere tra partiti, Più delicato in questa fase è il problem a istituzioni e cittadini, raccordo per tutti tr a del Governo. Non siamo lontani dall'instabi- poteri e responsabilità, estensione ed effetti- lità francese che, dal 1876 al 1958, quindi in vità dei diritti, restituzione di funzionalità 82 anni, vide 119 governi; con una durata alla macchina pubblica) vanno perseguit i media di otto mesi; poi arrivò la quinta ridiscutendo tanto i rami alti quanto i ram i Repubblica. Qui da noi i governi, più che bassi dell'albero costituzionale . Si tratta di navigare, galleggiano, più che dirigere, con- un disegno complessivo che, fra l'altro — trattano, più che investire, spendono : que- come chiarirà l'onorevole Barbieri nel suo sto stato di cose produce degenerazione i n intervento di questa sera —, ha già avuto nel tutta la vita della nazione, dalla legalità alla Parlamento alcune importanti traduzioni le- spesa pubblica. Si moltiplicano le sedi non gislative, dalla legge sul procedimento am- pubbliche per grandi decisioni politiche e ministrativo a quella sulla Presidenza del finanziarie . Bisogna porre una fine : vi sono Consiglio, ma che stenta a decollare proprio evidentemente cause politiche profonde, vi perché è scattato il fine di non ricever e è il patto consociativo e spartitorio fra DC e proprio dei nostri apparati burocratici e l a PSI, vi è il respingimento finora della stessa cui responsabilità principale è del Governo e possibilità di un'alternanza al Governo, ma dei suoi ministri. vi sono anche alcune cause istituzionali . Mi ha stupito — tra l'altro — il richiamo Occorre sottrarre il più possibile la forma- fatto stamane dall'onorevole Forlani all'at- zione del Governo agli arbitri dei partiti, tuazione dell'importante legge sul procedi- riconoscendo finalmente ai cittadini il potere mento amministrativo . Quella legge è inat- di incidere direttamente sulla costituzione tuata ed i cittadini sono privi dei relativi dei governi. diritti perchè il Governo ed alcuni ministr i A questa esigenza si risponde in modo non hanno redatto gli atti di esecuzione, diverso nel nostro progetto, in quello socia - senza i quali la legge è lettera morta. lista ed in quello liberale . Socialisti e liberali Fermiamoci ai rami alti . Si tratta del puntano al presidenzialismo; noi puntiamo, modo di formazione e di sostituzione dei invece, ad una riforma elettorale che dia ai governi, del ruolo del Parlamento, del rap- cittadini il potere di eleggere la coalizione d i porto tra Parlamento e regioni . Noi siamo governo. Respingiamo il presidenzialismo per un'Assemblea nazionale di quattrocento perché rifiutiamo la delega ad una sol a deputati, per un Senato delle regioni d i persona, che tutto assorba in sé, con la duecento senatori eletti insieme ai consigli inevitabile conseguenza — cui ci richiam a regionali. Pietro Ingrao — della passivizzazione delle Siamo perché siano riservate allo Stat o masse e dell'esclusione dei partiti dal circui- alcune funzioni essenziali e perché tutto i l to della decisione politica . resto sia trasferito alle regioni, invertendo Noi siamo perché la competizione avven-

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ga non fra singole persone, ma fra coali- vista dalla Costituzione non vi possono esse- zioni e programmi, poiché solo in questo re due organi che si richiamano contempo- modo si riattiva quel circuito di partecipa- raneamente alla volontà popolare e che, i n zione politica che è l'essenza della democra- nome di una diversa interpretazione di que- zia. Ci sembra, invece, che il progetto demo- sta, si contrappongono l'uno all'altro : il Pre- cristiano — certamente approfondito — sidente che si atteggia a bocca del popol o come ieri ha detto il presidente del nostr o contro i legittimi rappresentanti del popolo gruppo — guardi più al rafforzamento del stesso non è il Presidente di questa Repub- partito di maggioranza relativa che al raffor- blica (Applausi dei deputati del gruppo co- zamento ed alla responsabilizzazione del munista-PDS) . Governo. Nulla toglie che si possano modificare le Noi leghiamo strettamente riforma eletto- attuali norme. E legittimo anche il presiden- rale e Governo, non per imitare questa o zialismo, pur se da noi non condiviso ; ma il quella formula di altri paesi (la critica di presidenzialismo non c'è e forse non ci sar à Rodotà, stamane, era perfettamente calzan- neanche nel futuro. La Repubblica è e rest a te), ma per ridurre il peso dei cittadini e pe r una Repubblica parlamentare ed è nostro far scattare finalmente per chi governa i l preciso dovere difenderne le prerogative . doppio principio di decisione e di responsa- Ci sono due strade tra loro non alternati- bilità. ve: o una più chiara definizione dei poter i L'attuale sistema proporzionale, lo dicia- del Presidente o una forma di chiamata in mo ai compagni socialisti, va abbandonato responsabilità per i comportamenti non isti- anche nella prospettiva — che noi non con- tuzionali del Presidente, quelli che vengono dividiamo — del presidenzialismo . Come definiti come accessori. Non può sottacersi questa mattina ha ricordato Augusto Barbe- che la vicenda della controfirma del messag - ra, i regimi di Hitler e di Pinochet nacquero gio e quella mancata risposta alle nostre proprio da forme di governo presidenzial i interpellanze hanno ridotto il meccanism o con sistemi elettorali proporzionali. Nelle di responsabilità previsto dalla Costituzione . grandi democrazie europee vi è stata l'alter- Per converso si è esteso il potere del Quiri- nanza fra conservatori e progressisti propri o nale. Quando a una estensione di potere grazie a sistemi con elementi maggioritari , corrisponde un calo di responsabilità c'è un che garantiscono tanto la decisione quant o vizio della democrazia che può avere conse- la responsabilità. guenze profonde che è doveroso correggere . Tutti i progetti avanzati riguardano in via Sulla procedura si è aperta una discussio- diretta o indiretta il ruolo e la funzione de l ne francamente ambigua e sbagliata. La Presidente della Repubblica : quelli sul presi - distinzione tra potere costituente e potere denzialimo, pour cause; anche il progetto costituito è uno dei temi meno chiari del democristiano ritocca il rapporto president e dibattito costituzionale. Secondo il messag- della repubblica-Governo, il nostro progetto , gio, vista la portata delle riforme, il poter e rivedendo profondamente i criteri di forma- non può che essere costituente ; il potere , zione dei governi, non può non investire cioé, di rivedere tutto, senza limiti, di riscri- anche il ruolo del Presidente della Repubbli- vere la Costituzione, l'abisso insondabile di ca. Ma anche su un più ampio versante il cui parlava Schmitt. Non siamo d'accordo , problema dei poteri del Presidente della perché per le riforme necessarie non è i n Repubblica non può sfuggire ad un esame gioco l'impianto costituzionale nel suo com- tanto prudente quanto attento. plesso. Questo Parlamento in questa legisla- Sempre più frequentemente l'attuale Pre- tura ha sinora discusso addirittura del mo- sidente della Repubblica ha dato una lettura nocameralismo, della non rielezione del del proprio ruolo quale interprete del senti- Presidente della Repubblica e stiamo trasfe- mento popolare ed espressione della sovra- rendo poteri grandi dallo Stato alle regioni , nità popolare che, per quanti sforzi si pos- ma nessuno — dico nessuno — ha posto il sono fare, non è legittima da alcun principio problema del potere costituente . costituzionale. Nella forma di governo pre- Oggi quell'affermazione ci sembra poter

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avere un unico effetto : quello del tentativo dei compagni socialisti, anche se ne com- di delegittimare il Parlamento, tentativo ch e prendiamo lo spirito. Il PSI dice, per bocca noi respingiamo, visto che tra l'altro quest o del presidente della Commissione affari co- Parlamento alcune riforme importanti, ri- stituzionali, che il referendum deve riguar- chiamate dal Presidente della Camera, le ha dare tanto la legge vincente quanto quella fatte ed altri portano la responsabilità della perdente. Forse non si è riflettuato che il loro disapplicazione . referendum con una pluralità di questi po- L'articolo 138 della Costituzione non è un trebbe produrre una situazione di stallo isti- ostacolo alle riforme. La procedura di revi- tuzionale quando l'esito del voto non dess e sione ha funzionato quando è stata necessa- la maggioranza assoluta degli aventi diritt o ria e se ora stiamo facendo un dibattit o a nessuna delle due proposte . L'unico risul- invece che le riforme è perché il VII Govern o tato in questo caso sarebbe la delegittima- Andreotti è nato sull'esplicito patto di esclu- zione del sistema vigente, senza alternativ e dere le riforme istituzionali, non per colpa possibili . dell'articolo 138. Ci chiediamo, poi: a cosa servirebbe, allo- Francamente ci sembra inammissibile la ra, il voto del Parlamento? Il Parlamento , proposta di alleggerimento offerto dall'ono- rappresentante del popolo sovrano, ha il revole Forlani al PSI, non solo perché più le dovere di decidere; il popolo potrà approva- riforme sono radicali più è necessario man - re o bocciare quella proposta. tenere le garanzie, ma soprattutto per l a Se boccerà, si potrà passare all 'altra pro- contraddizione grave tra il rifiuto della fase posta che in Parlamento è risultata soccom- costituente e la riduzione delle garanzie bente. previste nell'articolo 138, che aprirebbe di Circa l'itinerario, non sfugge a nessuno per sé la strada ad un nuovo sistema costi- l'opportunità di una sede congiunta tra Ca- tuzionale perché, come è noto, lo svuota- mera e Senato — a questo principio si mento delle norme di revisione costituziona- ispirava una proposta assai importante del le apre di per sé una possibile fase d i Presidente lotti — per la definizione di un revisione totale del sistema (la riforma dell a testo base da proporre alle Camere . Si tratta norma sulla norma) . di una soluzione di carattere prevalentemen - Per un'altra ragione, per un altro fine noi te tecnico che consentirebbe di avere insie- pensiamo ad una correzione della procedura me le migliori capacità politiche e le migliori prevista da quell'articolo : per spostare an- competenze specialistiche esistenti nel Sena - che in questo campo potere di decisione da i to e alla Camera . La Commissione esamine- partiti al paese. E qui vedo un elemento di rebbe in termini definiti i progetti di legg e sintonia con alcuni cenni del collega Andò. presentati . Occorre decidere se esaminare in Adesso il popolo si pronuncia mediante re- questo modo anche le proposte elettorali , ferendum sulla riforma soltanto se le Came- visto lo stretto legame che corre tra sistema re hanno approvato con la maggioranza elettorale, ruolo del Parlamento e forma d i assoluta; la maggioranza dei due terzi esclu- governo. de invece il ricorso al referendum . Onorevoli colleghi, il partito comunist a Noi non pensiamo di alleggerire l'articol o italiano si è a lungo battuto per la riforma 138, ma invece all'opportunità che al refe- dello Stato e per l'espansione dei diritti de i rendum confermativo si possa ricorrere i n cittadini dentro quel sistema politico . Ha ogni caso, sia pure con presupposti diversi, conseguito risultati di enorme rilievo; ha anche quando la legge è approvata con la costruito, difeso ed esteso la democrazia; ha maggioranza dei due terzi, non solo per l a lavorato insieme a molte altre forze politiche necessità del richiamo alla sovranità popo- nonostante la slealtà di alcuni apparati dell o lare in questa materia, ma anche per con- Stato e di alcuni settori politici nei suo i sentire a quelle parti politiche che si ritenes- confronti. Ma abbiamo constatato che l'im- sero schiacciate dalle intese fra gli altri pedimento maggiore allo sviluppo della de- partiti di chiedere la decisione popolare . mocrazia veniva dallo stesso sistema politi- Per questo non condividiamo la proposta co . Di qui la nostra scelta di costruire un

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nuovo partito e di scendere decisamente in Discutere senza decidere non sarà un a campo per la riforma del sistema elettorale perdita di tempo, poiché il confronto, ch e e per alcune profonde riforme della Costitu- si spera aperto e proficuo, fra le diverse zione. posizioni dei partiti, servirà a chiarire le Ma questa non è una seconda repubblica, idee e ad offrire materia di riflession e non siamo cioè di fronte a un nuovo patt o per le decisioni che dovremo poi assu- costituente; è tuttora valido e vitale l'ass e mere. essenziale di una Repubblica sorta dalla lotta Per parte nostra ringraziamo il Presidente al nazismo e al fascismo. Da quella lotta e per averci offerto l'occasione di questo di- da quella vittoria sono nati valori fondanti , battito, e per aver introdotto tanti spunti e come il pluralismo istituzionale ed ideale , riflessioni su temi che ci interessano . che sono non soltanto validi, ma che devono Lo ringrazio anche per l'invito a riprende - essere sviluppati ed applicati più a fondo d i re il discorso che noi avevamo proposto in quanto non si sia fino ad ora fatto. sede di trattativa per la formazione del set- La Resistenza non è una lontana vicenda timo Governo Andreotti . della storia, né per noi, né per la gran part e I temi contenuti nel messaggio sono molti , degli italiani, né — credo — per una consi- tutti interessanti e taluni particolarmente derevole parte di quest'Assemblea. E il sa- importanti ma in questa fase ritengo util e crificio, la lotta e la vittoria di un popolo che esaminarne alcuni: l'individuazione degli i- nessun accordo tra partiti potrà cancellare . stituti da sottoporre a revisione (se, ad e- Per la stessa ragione abbiamo respinto sempio, solo alcuni aspetti relativi agli or- l'invito a mettere una pietra sopra — come gani dell'ordinamento della Repubblica, o è stato detto — alle tragedie, alle stragi, all a il suo intero ordinamento) ; la scelta del- P2 e a Gladio. La verità e la giustizia non l'organo competente a compiere la revision e appartengono ai partiti, appartengono al (se il Parlamento o un'Assemblea costituen- popolo sovrano. A Bologna, a Firenze, a te); la partecipazione referendaria del po- Milano, a Brescia, a Peteano è stato colpit o polo all'approvazione delle decisioni assunt e il popolo, la gente comune . La verità su dal Parlamento; le osservazioni sui partiti quelle vicende non ci appartiene e non è politici. negoziabile. Nessun messaggio potrà cancel- Sul primo tema ci incontriamo subito con lare le responsabilità storiche dei vecch i la diversità tra due sistemi costituzionali, i l fascisti nella distruzione dell'Italia, e dei parlamentare e il presidenziale . Bisogna sce- nuovi fascisti nelle stragi e nelle degenera- gliere tra l'uno e l'altro. Se si sceglie quell o zioni di fondamentali apparati dello Stato . parlamentare, le riforme necessarie corri- E con questo spirito, colleghi, costruttivo spondono alla revisione prevista dalla nostra ma fermo, che noi intendiamo partecipare Costituzione; se si sceglie quello presidenzia - al processo di revisione costituzionale (Vivi le, non si tratta più di revisione, ma d i applausi dei deputati dei gruppi comunista - sostituzione di una nuova Costituzione alla PDS e della sinistra indipendente — Con- precedente. gratulazioni). Noi siamo per il primo tipo di riformismo , che è anche il solo tipo consentito . Ci tro- PRESIDENTE. È iscritto a parlare l 'ono- viamo d'accordo con il messaggio del Presi- revole Gava. Ne ha facoltà. dente della Repubblica riguardo al fatto che l'articolo 138 della Costituzione rappresenti . Signor Presidente, ono- l'unica via per riformare la nostra Carta revoli colleghi, quest'Assemblea non è chia- fondamentale. Non è condivisibile l'inter- mata oggi a decidere, ma ad esprimere il pretazione secondo cui quell'unica via, ono- proprio parere su indicazioni e preferenze revole Andò, sia percorribile anche se altri tendenziali che il signor Presidente dell a ritenesse necessaria una vera e propria fas e Repubblica nel suo alto messaggio al Parla- costituente. Né vale osservare che l'articolo mento manifesta su importanti temi di ordi- 139, secondo cui la forma repubblicana non ne costituzionale. può essere oggetto di revisione costituziona-

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le, consenta dunque altre riforme senza rimedio nell'ambito del sistema parlamenta- limiti. re? Possiamo mai credere che questo siste- Quell'articolo, infatti, non dice che solo la ma, che domina in Europa e in genere nel forma repubblicana non può essere mutata . mondo occidentale avanzato con buoni ri- Se i costituenti ritennero di fissare que l sultati, proprio da noi sia destinato a fallire divieto fu perché il referendum costituziona - irrimediabilmente? Ho l'impressione ch e le del 1946, che sanciva la vittoria della l'opzione presidenzialista meriti da parte d i Repubblica sulla monarchia, era troppo vi- tutti, favorevoli o contrari, e quindi anch e cino e presente per poter essere dimentica- da parte nostra, una più approfondita rifles- to. Se i costituenti ritennero superflui altr i sione . divieti, come ad esempio quello del muta- Mi pare infatti singolare e significativo ch e mento della forma repubblicano-parlamen- negli studi di riforma compiuti dalle vari e tare, lo si deve al fatto che la Repubblica istanze parlamentari dal 1980 in poi non sia presidenziale era all' epoca inesistente in Eu- mai apparsa l'ipotesi del mutamento del ropa; essa infatti fu introdotta in Franci a sistema parlamentare. Se noi siamo disponi- solo nel 1958 per adeguare la Costituzione bili a riflettere su tutte le altre proposte, in all'eccezionale statura di De Gaulle e pe r un confronto aperto e senza pregiudiziali, fronteggiare momenti particolarmente diffi- chiediamo pari disponibilità agli alleati di cili . governo sulle nostre proposte istituzionali ed Questa è l'interpretazione che noi abbia- elettorali . In particolare, la chiediamo ai mo assimilato da autorevoli costituzionalist i socialisti, per cercare di individuare, all'in- quali il Mortati, il Barile, il Calamandrei, terno della maggioranza, un terreno comu- l'Esposito ed altri . E chiaro quindi come gli ne di intesa e di confronto, successivamente , stessi costituzionalisti si trovino d'accord o anche con tutte le opposizioni parlamentari . sul fatto che oltre alla forma repubblican a Tornando al messaggio presidenziale , altre norme dell'ordinamento siano immu- concordiamo ancora una volta con il Capo tabili. Il Barile, ad esempio, le elenca così , dello Stato sul fatto che la scelta, per la quale anche se in modo non tassativo : democrati- egli non esprime per ora preferenze, sia tr a cità dello Stato, forma repubblicano-parla- un tipo di riformismo e un tipo di no n mentare, suffragio universale, autonomi e riformismo. Un tipo di riformismo che ritie- locali, indipendenza della magistratura e — ne tuttora valida la Costituzione del 1948, in ultimo ma non ultima per la sua signifi- alla quale devono essere apportate alcun e cativa importanza rigidità costituzionale . importanti, sostanziali ed essenziali innova- Siamo pienamente d'accordo con il Presi - zioni negli istituti dell'ordinamento della Re - dente della Repubblica sulla necessità di pubblica; e un tipo di non riformismo ma di soddisfare la sete di governo che sale dal rifondazione, affidata ai poteri costituenti di paese, di risanare la nostra finanza pubblica un'assemblea che sappia adeguare la Costi- e di rendere efficiente la pubblica ammini- tuzione ai presunti, nuovi reali bisogni isti- strazione . tuzionali. Ma ciò non ci impedisce di esami- Ma domandiamoci allora: è colpa dei di- nare la questione della scelta anche sul fetti dell'ordinamento costituzionale se ur- terreno della convenienza e dell'opportuni- gono alcune riforme, o non piuttosto de i tà. nostri difetti che non sempre hanno obbedi- Sull'argomento mi sembra sia di significa- to agli altissimi doveri del fare politica? È tiva valenza l'esperienza di un grande demo- colpa dell'articolo 81 della Costituzione se cratico e di un grande maestro, Luigi Stur- sottili ingegni hanno fatto accettare la regola zo . Egli ammoniva che il difficile sistem a che il debito pubblico crescente è sempre americano della separazione netta e rigorosa copertura di ogni esorbitante spesa ? dei poteri si era potuto affermare negli Stat i E ancora: è proprio necessario ed utile Uniti per la presenza di due soli partiti e per ricorrere a mutamenti costituzionali radica - il consolidamento secolare della democra- li, contrari alla nostra tradizione, per rime- zia. Kelsen peraltro insegna che la monar- diare ai nostri difetti, o forse è possibile porvi chia costituzionale e la Repubblica presiden-

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ziale sono due esempi di democrazia nell a potere di revisione nel più ampio potere quale l'elemento autocratico è relativamen- costituente, modificando così il regime ed te forte. Nella repubblica con governo di instaurando un nuovo ordinamento. Gabinetto e in quella con governo collegiale , Da qui un possibile intervento della Corte invece, è comparativamente più forte l'ele- costituzionale, che in virtù dell'articolo 13 4 mento democratico . Ciò vale anche, e a può estendersi a sindacare se le leggi costi- maggior ragione, rispetto al sistema di re- tuzionali emanate mediante l'esercizio de l pubblica semipresidenziale. In questo siste- potere di revisione rientrino nei limiti a ma, infatti, il Capo dello Stato, pur gover- questo fissati . La competenza della Corte nando ed avendo potere legislativo per può quindi arrivare a dichiarare incostitu- mezzo del primo ministro, non è responsa- zionali quelle leggi costituzionali che ecce- bile davanti al Parlamento . dono i limiti di revisione della Costituzione . Don Luigi Sturzo respingeva nettamente A me sembra che se i poteri costituenti non l'ipotesi di importare il sistema degli Stat i possono eccedere i limiti previsti per i poteri Uniti, in cui il Presidente viene eletto diret- di revisione, finiscono per identificarsi in tamente dal popolo . Ciò perché, ad avviso di questi; e comunque ritengo irrazionale e Sturzo, non si può importare un pezzo del dannoso puntare sull'Assemblea costituente sistema americano staccandolo dal tutto . E quando questa non può produrre nulla d i ribadiva ancora: «Gli italiani hanno voluto più di ciò che può produrre il Parlamento. una Costituzione rigida, circondata di due In merito al terzo punto, è tradizione dei colonne d'Ercole, la Corte costituzionale e cattolici democratici chiamare il popolo in l'articolo 138 della Costituzione, proprio per tutte le sue componenti, a partecipare con mantenere fermo il tipo scelto di democrazia il voto alle grandi decisioni politiche e costi- parlamentare e quello degli istituti connes- tuzionali. Così, fin dal 1919, il partito popo- si» . Così ci diceva nel 1965 . lare fu la prima organizzazione a base im- Il secondo tema verte sulla scelta dell'or- portante e nazionale a volere ed ottenere il gano competente a compiere la revisione : se voto alle donne, da sempre escluse dalla il Parlamento o la Costituente . A me sembra partecipazione alla vita politica . Nei lavori che le stesse ragioni giuridiche già esposte , della Costituente gli stessi cattolici della de- oltre a ragioni di opportunità, conducano mocrazia cristiana furono favorevoli anch e alla scelta del Parlamento . Storicamente, all'introduzione del referendum, sia pure i n non mi risulta che un Parlamento abbia dat o casi limitati. Non è detto, però, che in vita ad un'Assemblea costituente . La Costi- avvenire l'istituto non possa applicarsi a tuente è un'entità assolutamente originaria , nuovi casi, purché restino fermi i limit i che agisce all'infuori di ogni predisposizion e tassativi rispetto ai princìpi fondamentali e d di forme e di procedure, come ci insegnav a agli istituti base dell'ordinamento della Re- il Mortati. pubblica previsti dalla Costituzione . Ecco perché sorprende che proprio al Il messaggio esprime un'accentuata sim- Parlamento venga chiesto di operare la scel- patia per il referendum, in ossequio alla ta. Ecco perché sorprende che si poss a sovranità popolare solennemente consacra- immaginare una Costituzione rigida in gra- ta dall'articolo primo della Costituzione . do di mettere a disposizione altrui la propria Condivido questa simpatia del President e vita, prevedendo circostanze e modi de l della Repubblica, perché l'istituto referenda- proprio superamento. Lo stesso Barile, pur rio appartiene al patrimonio politico dei non aderendo alla netta distinzione fra po- cattolici democratici, come abbiamo dimo- tere di revisione e potere costituente, igno- strato pretendendone, alla vigilia della scelt a rati questi ultimi dalla nostra Costituzione , sul divorzio, la legge istitutiva, senza prati- ed ammettendo che sussistono entrambi, care ostruzionismi parlamentari cui siamo tiene a precisare che però entrambi debbano stati e siamo contrari. Ma questa simpati a mantenersi entro i limiti del potere di revi- non può portarci ad esagerazioni . sione . Difatti il Barile afferma che superati Si esagerava nel 1950 — desidero ricor- tali limiti si arriva allo sconfinamento del darlo — quando Sturzo lamentava che si

Atti Parlamentari - 86294 — Camera dei Deputati

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chiedesse il referendum contro le autonomi e cedere in merito a riforme consentite. È locali per tenere agitato il paese sul terreno invece inammissibile se propone riform e della Costituzione . E si esagera oggi quand o non consentite. si chiedono referendum quanto meno inop- Egualmente inammissibile, a nostro avvi- portuni. so, è il referendum propositivo, quando In precedenza ho chiaramente indicato tende a valicare i confini della Costituzione ; quali, a mio avviso, siano i limiti invalicabili pur essendo invece ammissibile quando ri- che un potere costituito deve osservare i n spetta tali confini, questo referendum divie- tema di riforme costituzionali. E di ciò il ne inopportuno e dannoso quando si preve- messaggio si rende interprete, riconoscendo de che su due progetti di riforma o di legge che parte della dottrina costituzionalista pre- ordinaria vertenti sullo stesso argomento , cisa i vari casi di invalicabilità. Tuttavia il l'uno approvato dal Parlamento e l'altro messaggio stesso ritiene che si possa supe- bocciato, si eserciti contemporaneamente il rare l'ostacolo prevedendo il conferiment o referendum su entrambi e, qualora il proget- di poteri costituenti ad un 'apposita assem- to bocciato ottenga la maggioranza, diventi blea. legge . Non riesco ad immaginare quale istanz a Sarebbe una inutile mortificazione del legale possa conferire poteri costituenti i- Parlamento, in quanto il popolo può mani- gnorati dalla nostra Costituzione . Né vale festare in altro modo la sua volontà, negan- richiamarsi alla sovranità popolare perch é do la conferma al progetto approvato dal come sostiene 1' Esposito «la sovranità de l Parlamento. popolo esiste solo nei limiti in cui la Costi- In merito al quarto punto il messaggio tuzione la organizza, la riconosce e la rende ritiene che la causa di disattenzione dei possibile, fin quando sia esercitata nelle for- cittadini verso lo Stato sia da rinvenire nel - me e nei limiti del diritto» . Fuori della l'avversione alla condizione dei partiti, par- Costituzione e del diritto non c'è la sovrani- titi che non si limitano ad essere organizza- tà, ma l'arbitrio popolare ; non c'è il popolo zioni di consenso per la vita delle istituzioni , sovrano ma la massa con le sue passioni e ma sono piuttosto organizzazioni di dominio con la sua debolezza. Inoltre, non si può sulla vita della società. negare l'esistenza di un potere costituente di Vorrei subito ricordare che se in Italia fatto che di solito deriva dalla rivoluzione o abbiamo la speciale situazione di partiti de- dalle catastrofi belliche. mocratici non già chiusi ma condotti con Quale Parlamento oserebbe concedere ad una disciplina valida, ignota forse in altre un'assemblea poteri costituenti ritenuti in - democrazie, ciò è dovuto al fatto che in costituzionali o anche solo di dubbia costi- Italia esisteva anche la particolarità di un tuzionalità, con la certezza, quindi, o alme- partito comunista forte, di ispirazione tota- no la possibilità, dell'annullamento de i lizzante e ad organizzazione centralistica . relativi deliberati su iniziativa della Corte Ed ancora se i partiti democratici — demo- costituzionale? Vi immaginate le conseguen - crazia cristiana in testa — erano anche ze devastanti di una simile evenienza? apparati più o meno validi di raccolta e Un punto, a nostro avviso, sembra al difesa del consenso, non lo erano certo pe r riguardo chiaro e fermo : ciò che in tema di esercitare una spesso assai impropria gestio- riforme costituzionali è vietato al Parlamen- ne del potere, ma lo erano per adempiere to lo è anche all'istituto referendario . Rite- una precisa funzione loro conferita dall'arti- niamo, per altro verso, che il referendum colo 49 della Costituzione, che considera i confermativo sui progetti parlamentari di partiti non solo quali organizzazioni e por- revisione della Costituzione ex articolo 138 tatori di consenso, ma anche strumenti che diventi obbligatorio qualunque sia la mag- concorrono a determinare la politica nazio- gioranza che li accompagna . nale. Il referendum di investitura è ammissibile , Fu proprio la decisione dei partiti demo- ma quasi sempre superfluo, se si intende cratici, forti del consenso popolare, a rende- conferire al Parlamento un mandato a pro- re possibile la provvidenziale scelta dell'Al-

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leanza atlantica e del patto di Roma per proposta di riforma elettorale come ha l'unità europea. Fu tale disciplina a salvar e ricordato il segretario politico Forlani — la libertà, anche quella di mercato, da cui prevede, non da oggi ma da molto tempo, il si sviluppò la nostra ascesa economica, e dovere per i vari partiti di presentarsi al a promuovere la lenta evoluzione demo- responso delle urne in coalizioni ben distin- cratica del partito comunista, giunta ormai te, al fine di porre l'elettore in grado di ad uno stadio molto avanzato, se non com- scegliere non solo il partito, ma anche l a piuto. coalizione che considera meritevole di assu- Furono soprattutto quella disciplina e que l mere il governo della cosa pubblica. consenso a proteggere l'Italia da un quaran- Per rimediare poi alla rovinosa instabilità tennio di avvilimenti, di smarrimenti e di dell'esecutivo — e ciò evidenzia che non miseria e a proteggerla dai traumi dell'im- abbiamo fornito esclusivamente indicazion i provviso crollo del mito comunista . sul piano elettorale, ma abbiamo anche di- Quanto alla disaffezione verso i partiti segnato un modello di riforma istituzionale dobbiamo prendere coscienza che essa è — ed alle deprimenti e tortuose lungaggin i diventata allarmante, anche se la partecipa- che accompagnano le frequenti crisi, propo- zione popolare al voto politico rimane in niamo di modificare l'articolo 94 della Co- Italia fra le più alte nell'ambito delle demo- stituzione per sostituire alla sfiducia sempli- crazie occidentali . A noi sembra che le cri- ce (origine delle facili crisi) l'istituto della tiche più insistenti e giuste che devono sfiducia costruttiva, che prevede le dimissio - preoccupare i partiti, riguardino l'instabilità ni del governo solo se un altro è pronto a del governo e la scandalosa perdita di temp o succedergli. E proponiamo ancora di rime- per risolvere le crisi; riguardino l'insufficien- diare alle irrequietezze parlamentari con l o te produzione di servizi pubblici dello Stat o scioglimento del Parlamento e l'indizione di e degli altri enti; riguardino la grave situa- nuove elezioni qualora la legislatura sia af- zione finanziaria, ed infine la diffusa corru- flitta da più di una crisi . zione. Il nostro vero problema è quello di garan- Altri parlano anche di una occupazion e tire la stabilità di governo, facendo assumere dello Stato da parte dei partiti . Ma si cade all'esecutivo la valenza di governo di legisla- facilmente in equivoco, perché si confond e tura. Questo obiettivo può essere conseguito spesso la doverosa partecipazione dei partiti con una serie di riforme, che vanno dall'e - alla determinazione dell'indirizzo politico lezione del Presidente del Consiglio, indicato con l'ingerenza nella vita amministrativ a dal Presidente della Repubblica, da parte del dello Stato e degli enti pubblici in genere . Parlamento in seduta comune, alla sanzione I partiti hanno diritto e dovere di interve- dell'incompatibilità tra l'incarico di govern o nire non solo sulla determinazione di indiriz - e il mandato parlamentare . Lo ripeto: il vero zo della politica, ma anche sulla sorveglian- problema è quello di trasformare l'esecutivo za e sul controllo. I partiti invece devono di inizio legislatura in governo per l 'intera astenersi da ogni ulteriore ingerenza, sia a l legislatura; un governo cioè in grado, per il centro che alla periferia, riguardo alle moda - tempo che gli è assegnato, di operare l e lità di esecuzione, che sono di competenz a necessarie scelte di riforma, in particolar e dell'amministrazione . Condividiamo la con- quelle di politica economica. siderazione che i partiti debbono porvi rime- Bisogna, inoltre, pervenire al risanamento dio, senza indugi e con il massimo impegno, di altri tre aspetti della nostra vita quotidia- non tanto per salvare se stessi, quanto per na: dare valida efficienza al servizio pubbli- adempiere l'altissimo dovere politico e mo- co; debellare la corruzione; e sconfiggere il rale di far sì che lo Stato e gli alti enti cancro della criminalità organizzata . Lo Sta- pubblici corrispondano alle loro funzioni. to sta già compiendo opera tenace, continu a Il Presidente afferma che il paese ha sete ed efficace per garantire la trasparenza am- di governo, ed ha ragione . Ebbene, è appun- ministrativa e per reprimere le manifestazio- to per spegnere questa sete e per coinvolgere ni di criminalità organizzata. Consentitemi il popolo nelle scelte decisive che la nostra a tal proposito di ricordare gli importanti

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provvedimenti approvati, o in corso di appro- Ecco perché, onorevoli colleghi, quest a vazione da parte del Parlamento, che saranno nostra Costituzione, adeguamente innovata di ausilio al Governo, al ministro dell'interno , e aggiornata, va difesa fermamente nella su a alla magistratura ed alle forze dell'ordine per ispirazione ideale e nei suoi principi fonda- affrontare la piaga della malavita organizza- mentali (Vivi prolungati applausi dei depu- ta. Mi riferisco al decreto contro il riciclaggio tati del gruppo della DC — Molte congratu- del denaro sporco, alle nuove misure anticri- lazioni). mine, allo scioglimento degli organi e degli enti locali incriminati, ed infine alle norm e PRESIDENTE. È iscritta a parlare l'ono- sull'ineleggibilità ed incompatibilità degli am- revole Becchi. Ne ha facoltà . ministratori locali incriminati . Signora Presidente, onorevoli colleghi , ADA BECCHI . Vorrei cominciare, Presi- concludendo ricordo il problema della sua dente, partendo da due constatazioni ; da un funzionalità. Non bisogna in nessun modo lato sembrerebbe, anche dallo stile di questo contribuire alla svalutazione dell'istituto ; dibattito . . . Non posso parlare in queste con- non bisogna in nessun modo sminuire la su a dizioni, Presidente. opera; non bisogna contribuire al formarsi di un'opinione pubblica antiparlamentare . PRESIDENTE . Onorevoli colleghi ! «È bastato che il Parlamento venisse, non La prego di continuare, onorevole Becchi . abolito, ma svalutato, perché tutte le libert à civili e personali fossero messe in pericolo» : ADA BECCHI. Dicevo che vorrei comin- così ammoniva De Gasperi al congresso d i ciare da due constatazioni: da un lato mi Napoli della democrazia cristiana del 1949 . pare che lo stile di questo dibattito lasci Ecco perché difendiamo una Costituzione pensare che il messaggio inviato alle Camer e che pone al centro la supremazia dell'istitu- dal Presidente della Repubblica rischia di to parlamentare, una Costituzione che ha passare alla storia — che lo meriti o meno accompagnato la nazione lungo i grandi quanto ai contenuti — per aver indotto l e risultati conseguiti, così come ricordato am- forze politiche presenti in Parlamento a con- piamente dallo stesso signor Presidente dell a frontarsi in modo articolato e ampio sulle Repubblica. Una Costituzione quindi ch e opinioni e le proposte di cui sono portatrici non può e non deve considerarsi obsoleta quanto allo stato di salute delle istituzioni di proprio nella parte fondamentale dell'ordi- questa Repubblica ; dall'altro, il Presidente namento della Repubblica ; una Costituzione della Camera ha voluto introdurre il dibatti- non colpevole dei nostri errori, che anzi ci to ricordandoci che, contrariamente a quan- ammoniva di evitare ; una Costituzione che to da varie parti si sostiene e in una cert a è la prima — ricordiamocelo — durante la misura si evince anche dal messaggio presi- lunga storia unitaria del nostro paese, ad denziale, questa legislatura ha visto il Parla- essere nata e consacrata dalla sovranità di mento impegnato in parecchie e non pere- tutto il popolo italiano. grine iniziative di riforma istituzionale . Mi Nel 1955 Calamandrei, parlando ai giova- pare che questa introduzione debba essere ni diceva: «In questa Costituzione c'è dentro apprezzata. tutta la nostra storia, tutto il nostro passato, Vi sono alcuni colleghi molto rumorosi, tutti i nostri dolori, le nostre sciagure e le signor Presidente, il problema non è rappre- nostre glorie» . Ancor oggi, nel 1991, dopo sentato dal fatto che non escano dall'aula, oltre trentacinque anni da allora, conside- ma dal fatto che rumoreggiano . . . rando anche i periori difficili vissuti dal nostro paese e dal mondo intero, possiamo PRESIDENTE. Prego i colleghi di consen- ripetere, con le stesse parole di Calaman- tire all'onorevole Becchi di svolgere il suo drei, che in questa Costituzione c'è dentro intervento. tutta la nostra storia, tutto il nostro passato, tutti i nostri dolori, le nostre sciagure e le ADA BECCHI. Come conciliare allora le nostre glorie . due cose? Vi sono almeno due collegamenti

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tra questi dati. Uno nasce dalla constatazio- al più spregiudicato utilizzo del trasformi- ne delle difficoltà che le riforme approvate e smo clientelare, dall'altro. Le due cose insie- menzionate dal Presidente della Camera tro- me hanno infatti prodotto conseguenze esi- vano nella concreta e corretta attuazione e ziali. dai sospetti di stravolgimenti che vi sono Ma superando anche le gravi lacune ed associati; non sarebbe del resto la prima incongruenze di una ricostruzione storica volta. L'altro è rappresentato dal fatto che che a me pare (ma non a me soltanto molta tuttavia il Parlamento e la sua maggioranz a letteratura ormai esiste su questi decenni ) hanno dimostrato in questi anni di essere una ricostruzione storica di parte, credo che impermeabili rispetto a propositi riformator i si debba chiedere al Presidente come ritenga che coinvolgano direttamente i partiti e le che il divario tra le due Costituzioni possa loro modalità di funzionamento . Di tutte le essere colmato e che si debba cercare nel riforme si può parlare, fuorché di quelle messaggio la risposta a questa domanda . che aggrediscono questo aspetto della que- Aggredendo il problema dal lato della stione. Costituzione formale, invece che da quell o Si possono evidentemente dare molte let- della Costituzione materiale, e contempora- ture del messaggio presidenziale . In partico- neamente attribuendo alle forze politiche lare se ne possono leggere le valenze politi- presenti in Parlamento, e dunque al Parla- che passando per un'esegesi tecnica ; e mento, la responsabilità di non sapere ess o questo è un compito che non tocca a me stesso attivare questa aggressione, mettere svolgere, anche perché non ne sarei capace, in moto processi innovativi, avviare un per- mentre spetta agli addetti ai lavori, ivi com- corso di modifica della Costituzione, una presi quelli che sono anche parlamentari. riflessione più sgombra da preoccupazioni di A me pare tuttavia che sia giusto che in parte avrebbe forse consentito maggiore questo dibattito si confrontino non solo ese- cautela e probabilmente avrebbe portato gesi tecnico-politiche, ma anche voci norma- alla fine a proposte più costruttive . li da cittadino qualsiasi, come può essere la Il fatto che la nostra democrazia sia stata mia. A me pare che le valenze politiche del bloccata e sia perciò imperfetta non è un messaggio siano, anche a prescindere dall'e- esito inconfutabile ed irrinunciabile della segesi tecnica, sufficientemente chiare, i n divisione del mondo in blocchi; e nessuno gran parte non condivisibili, e richiedan o soltanto un paio di anni orsono avrebbe mai quindi un pronunciamento da parte di tutti osato sostenerlo, anche se è comunque vero noi . che quella divisione avrebbe reso un cam- Esiste, e di ciò non vi è dubbio, un a biamento, un'alternanza, fonte di gravi ri- distanza tanto grande da apparire incolma- schi. Lo dimostra in qualche modo l'espe- bile tra la costituzione formale e quell a rienza realizzata nella seconda metà degli materiale. Tale distanza esiste ed è ricono- anni Settanta, un'esperienza che purtroppo sciuta da molti, anche se non da tutti, com e ha nei fatti disperso il grande potenziale di mi pare di cogliere, ad esempio, dall'inter- democrazia e di accorciamento della distan- vento che or ora ha svolto l'onorevole Gava . za tra le due Costituzioni rappresentato dalla Il Presidente riconosce l'esistenza di quest a fase di grande protagonismo del moviment o distanza e l'interpreta come il risultato di operaio dal 1968 in poi . una sorta di patto non scritto tra maggioran- Non è stata in ogni caso la divisione de l za ed opposizione, la cui fonte risiederebbe mondo in blocchi la causa dello scempio che nella conventio ad ecludendum . Questa a di ciò che è pubblico è stato fatto in quest i me pare un'interpretazione parziale ed inge- decenni. Non è là la perdita, persino a livello nerosa dell'evolversi dei fatti che trascura formale e non solo sostanziale, di ciò che si l'affermarsi nelle forze della maggioranza, usa chiamare senso dello Stato . ma soprattutto nella democrazia cristiana , Il messaggio presidenziale non ci invita ad fin dagli anni `50, di quelle correnti di pen- una riflessione più laica e coraggiosa né sull e siero che l'avrebbero guidata all'occupazio- conseguenze che derivano e deriveranno ne partitocratica dello Stato, da un lato, ed (naturalmente non solo per noi) dall'ecclissi

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del socialismo reale, né sul significato del pubblica, il suo avvitamento in un sistem a sistema di potere che in questo paese è stato di feudi, con i privilegi e le prebende che a i edificato nel corso degli ultimi decenni. Il sistemi feudali si accompagnano . «meraviglioso '89», come a volte è stato A sistema di feudi è stata degradata la chiamato, non ha rappresentato che il sug- pubblica amministrazione, quella centrale e gello della crisi di un modello politico ; crisi spesso anche quella periferica ; a sistema da tempo visibile come allontanamento dai feudale è stato ridotto il settore parapubbli- presupposti di equità e di solidarietà ch e co, dai grandi e piccoli enti alle imprese a rappresentavano di quel modello il nucleo partecipazione statale; feudale è stata spesso fondante, nucleo senza il quale il modello si anche l'interpretazione delle politiche socia- riduceva ad uno squallido sistema dittatoria - li, quelle politiche che in principio dovreb- le. Esso non ha riconosciuto la supremazia bero garantire ai cittadini svantaggiati d i dell'economia del mercato e del capitalism o essere «più uguali». cui si è soliti associare le istituzioni demo- Nel tempo il sistema si è evoluto peggio- cratiche . Anche la democrazia capitalistica rando: i diritti di cittadinanza sono stati ha costi sociali e politici rilevanti, talvolta misconosciuti e monetizzati e all'occupazio- molto rilevanti, e non sarà facile per que i ne dei partiti si è sostituita l'occupazione di paesi già del socialismo reale che decideran- cordate e gruppi, fino all'odioso ma dilagan- no di intraprendere questa strada percorrer- te prevalere dei cosiddetti partiti traversali . la con successo, ossia riducendo al minimo La sensazione di impunità che da questo quei costi sociali e politici. incontrastato procedere buona parte del Se era corretto essere inquieti per la so- personale politico e di Governo ha ricavat o pravvivenza di falsi socialismi reali prima — lo ha fatto più arrogante, e non solo ne l e lo era allora soltanto la sinistra o una parte profittare della cosa pubblica, ma anche ne l di essa — è oggi legittimo essere inquieti per calpestare le leggi dello Stato, oltre che i il decorso e la transizione democratica di precetti della Carta costituzionale . quei paesi. Come ritroveranno regole corret - Io credo che da sinistra sia giusto ricono- te di confronto e composizione dei conflitt i scere questo e, nel riconoscerlo, autocriti- sociali? Come eviteranno l'esplosione, già in carsi per non averlo efficacemente combat- atto, di contrasti interetnici compressi da tuto, spesso per ingenuità (ma non è un troppo tempo? Come riusciranno a darsi buon motivo). Anzi, considero indispensabi- sistemi di valori che permettano loro di le una simile autocritica, poiché solo a par- affrontare la competizione su scala mondia- tire da essa si può condannare chi confonde le senza dar luogo ad organizzazioni oppres- in un tutto indistinto processi e responsabi- sive o fortemente limitative delle libertà lità, come sembra fare in buona parte il personali e collettive? messaggio presidenziale. Sono interrogativi drammatici ai quali — Chiedersi se un sistema che garantisce sia detto per inciso — non si risponde con così ampi margini di profitto economici no n le politiche di aiuti . Mentre l'Unione sovie- solo politici a chi occupa posizioni di potere tica subiva la degenerazione brezneviana, o sia compattibile con la Costituzione mi par- anche 'da prima, l'Italia subiva una degene- rebbe blasfemo . Più sensato è chiedersi se razione per molti aspetti addirittura simile . possa ormai essere colmata la distanza fra Il ministro Carli la chiama stalinista, devo costituzione formale e costituzione materia - dire con qualche approssimazione. le senza shock esterni (esterni nel senso di Come e perché questo sia accaduto è nazionali ma fuori del sistema politico in noto: l'occupazione di spazi sempre pi ù essere o nel senso di non nazionali). È ampi da parte del sistema dei partiti ne é evidente che le leghe aspiravano — e proba- stato il meccanismo essenziale, di cui — a bilmente ancora aspirano — a giocare que- quanto ho capito — l'onorevole Gava va sto ruolo di shock esterno, ma mi pare sia orgoglioso. E certamente questo meccani- altrettanto chiaro che la loro leadership è smo è stato insufficientemente contrastato. debole ed inadeguata al compito . Il risultato è stato il baratro della finanza Altri sperano nel condizionamento euro-

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peo, progettando nei fatti una cessione d i vulnus del risultato referendario. Poi si ve- sovranità non richiesta dal processo di uni- drà: è certo più importante stabilire (anzi , ficazione europea in corso, nell'attesa che l a prestabilire) chi sarà il nuovo President e parte sana dell'economia privata — se tut- della Repubblica o il nuovo Presidente de l tavia è riconoscibile — non sia intralciata nel Consiglio che non individuare le linee evolu- partecipare al mercato unico e che ai dissi- tive di un riassetto del sistema che ne blocch i patori — o peggio di risorse siano le la degenerazione e recuperi ad esso senso istituzioni monetarie e finanziarie europee a politico. pensare. Il messaggio denuncia questo atteggia- L'opinione che esprimo in questa sede è mento, ma non ne trae le conseguenze che che in ambedue i casi, ma ancor più nel sembrerebbe inevitabile trarne . In realtà, il secondo, il rimedio appare peggiore del ma- Presidente della Repubblica appare a me pi ù le ed ha un suono ben cupo sotto il profilo preoccupato di evitare che per eccesso di dell'auspicato — o di quello che si dice conservatorismo il suo partito di origine auspicato — ritorno della Carta costituzio- rischi di essere pesantemente coinvolto — nale alla sua lettera. più di quanto già non sia — nel rimescola- Esiste un'alternativa? Il sistema è riforma - mento di carte che prima o poi si realizzerà, bile dall'interno? Può autoriformarsi? Come non solo per la fine dei blocchi, ma anche può essere riformato? Quali sono le riforme — è bene ricordarlo — per la degenerazione più urgenti da realizzare ? del sistema. Questa preoccupazione appare E opinione diffusa — ed anche mia — predominante e, al di là dell'accoglienza ch e che occorre al più presto giocare la cart a la DC le riserva, svuota il messaggio di delle riforme elettorali, nel tentativo di inter- credibilità. venire sulle radici del male ; si tratta di una Senza una riforma elettorale che modifi- soluzione che il Parlamento ha già rifiutat o chi il rapporto tra elettore ed eletto, che di prendere in considerazione. Essa non consenta maggiore trasparenza, che chiami richiede modifiche costituzionali, ma un ac- in causa la struttura dei partiti (ormai, poi, cordo che non esiste ed un coraggio attual- sono partiti per modo di dire; i partiti tra- mente non desumibile dalle proposte di ri- sversali hanno largamente modificato le mo- forma in circolazione . dalità di funzionamento e la natura degli Sembra perciò che il sistema non sia in stessi partiti previsti dall'articolo 49 della grado di autoriformarsi, sia perché non vuo- Costituzione), la revisione della Costituzion e le rinunciare alle rendite non solo del pro- rischia di aprire varchi per avvicinare la porzionalismo, ma anche delle sue interne istituzione formale a quella materiale e non degenerazioni, sia perché non ritiene matu- il contrario . Un esito che credo apparirebbe ra la prospettiva dell'alternanza . Valutando a molti tra noi, e non solo dell'opposizione , simili timori e preoccupazioni, ma anch e esiziale. tenendo conto della volontà espressa il 9 e Questo significa che la Costituzione è in - 10 giugno dalla maggioranza assoluta del toccabile? Non riesco a convincermi che sia corpo elettorale, molti di noi, ma comunque qui il punto vero del dibattito che occorre- troppi pochi — fra cui io stessa —, hann o rebbe fare . Discutere in astratto se si debba finito con il convincersi della necessità d i o si possa modificare la Costituzione a me una riforma elettorale radicale, non in quan- pare — lo devo confessare — senza senso . to garanzia in sé di un sistema superiore, m a Discutere se la distanza tra le due costituzio - in quanto capace di scompaginare profon- ni sia riducibile, incidendo sui caratteri ge- damente l'attuale sistema politico. nerali dell'ordinamento, senza una modific a Lo scenario che molte forze politiche cal- sostanziale del meccanismo elettorale, mi deggiano è quello di un percorso sostanzial- sembra sfuggire al significato vero dei pro- mente attendista, che lasci campo alle scelte blemi che abbiamo di fronte . elettorali sotto forma di prossime elezioni In qualunque delle configurazioni sugge- politiche con l'attuale sistema elettorale, che rite anche nel messaggio la previsione d i tuttavia porta in sé dal loro punto di vista il un'Assemblea costituente avrebbe il senso

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dell'ennesimo annuncio taumaturgico . Ma ma anche i suoi predecessori hanno tollera- qui non occorrono rimedi taumaturgici ; la to. Passiamo intanto dall'intolleranza verba - gente non chiede rimedi del genere ma, i n le a quella fattuale (Applausi dei deputati dei parte, regole diverse e prima di tutto il gruppi della sinistra indipendente e comu- rispetto delle regole già convenute e troppo nista-PDS). spesso disattese e vilipese . Si è molto discusso di come il Presidente PRESIDENTE. È iscritto a parlare l'ono- abbia posto nel messaggio il problema della revole d'Amato. Ne ha facoltà . sovranità popolare. Condivido le critiche che sul punto sono state esposte da vari LUIGI D'AMATO. Signor Presidente, colle- colleghi, ad esempio dal collega Bassanini. ghi, il messaggio presidenziale che il Parla - Ciò di cui ci si deve preoccupare, tuttavia, mento discute, e giustamente, a mio avviso non è il popolo e l'adesione che può mani- non è un documento eccezionale; è poco più festare ad avventure autoritarie, ma la sor- di una tesi di laurea in diritto costituzional e dità alle istanze che il popolo (parola il cui di carattere meramente compilativo, ester- suono sembra ormai quasi anacronistico; natorio come suoi dirsi, che il candidato forse bisognerebbe trattare questa parol a Francesco Cossiga presenta al Parlamento , con un rispetto che ad essa non è normal- che ha facoltà di giudicare il messaggio mente associato), gli elettori, i cittadini ma- stesso . nifestano, sordità che viene dal mondo poli- L'ho letto attentamente, l'ho anche riletto tico, dai partiti, anche trasversali . e vi ho trovato delle «perle» con le quali il Credo che la gente rivendichi corretta- Presidente della Repubblica ha infiorato mente di essere liberata dal fardello che l a questa sua collana di manifestazioni oratori e politica nelle attuali forme le pone sulle continue, torrentizie, a valanga. Sento il spalle, fardello che non è solo fiscale; vi è — dovere di segnalarne alcune, anche perché ed è spesso evidente — il disprezzo per i l non mi pare che si possa proporre 110 e lode cittadino, praticato dal sistema pubblico nel- a questa tesi modesta e in molte parti misti- le sue varie forme. ficatoria. Se dipendesse da me, che ho avuto Per concludere vi è un'ultima preoccupa- il privilegio e la fortuna di sedere accanto a zione. Ritengo grave che il modo di compor- Costantino Mortati, a Carlo Esposito — che tarsi della massima autorità dello Stato ten- ricordava anche il collega Gava poco fa — da a rendere le cose che la stessa massim a a Giuseppe Capograssi, di avere familiarit à autorità dice sempre più prive di credibilità con Ruini — che fu Presidente della Com- e autorevolezza. E altrettanto grave quanto missione dei 75 — con Tommaso Perassi , il fatto che la massima autorità dello Stat o con giuristi veramente di chiara fama, con- prenda posizioni di parte . siglierei al candidato Cossiga addirittura d i Le posizioni di parte potrebbero esser e ritirarsi, di non presentarsi a questa session e inconsapevolmente prese ; sarebbe ugual- di laurea, essendosene già posto fuori ; a mio mente grave, ma vi potrebbe essere questa avviso infatti, ha violato l'articolo 91 della giustificazione. La perdita quasi volontaria Costituzione, dopo aver prestato così come di credibilità e autorevolezza non può no n solennemente stabilisce l'articolo 91 giura- essere percepita . mento di fedeltà alla Repubblica e di osser- Se il Presidente ritiene che per molti aspet- vanza della Costituzione . ti la situazione sia intollerabile al punto d a Si può criticare la Costituzione, si può giustificare anche intemperanze, credo gli si anche tentare di demolirla, ma non lo si può possa suggerire di comportarsi con la mas- fare nel ruolo di garante della Costituzione . sima severità nell'esercizio delle sue funzioni Questo è tradimento ed è anche mancanza ordinarie e di rinunciare alle intemperanze di stile: prima ci si dimette e poi, una volta in nome di una maggiore severità. che si è sciolti dal giuramento solenne pre- Molte delle forme del degrado sono pas- stato davanti al Parlamento, si ha anche il sate per inadempienze costituzionali, che diritto di dire che questa Costituzione an- non solo questo Presidente della Repubblica drebbe stracciata. Ma non lo si può fare

Atti Parlamentari — 86301 — Camera dei Deputati

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mentre è ancora in vigore il proprio giura- non conosce ambiti astratti, onorevole Pre- mento solenne di uomo e di galantuomo . sidente, e lo lasci dire a me che ho avuto il Perciò consiglierei al candidato Cossiga di privilegio di occupare alcuni decenni fa , ritirarsi prima di affrontare il giudizio — ch e insieme al collega Sartori, una delle prim e forse non sarà l'ultimo, ce ne sarà un o due cattedre di scienza della politica negli prossimo — del Parlamento . atenei italiani (lui a Firenze, io a Genova) . Ecco alcune perle . La prima, quella che La scienza politica non conosce gli ambiti più mi ha fatto soffrire sul piano umano oltr e astratti: ecco perché si chiama scienza della che come parlamentare, è che il President e politica, perché è l'analisi della realtà. Forse della Repubblica, nelle 87 pagine del su o il candidato Francesco Cossiga voleva dire messaggio, non ha trovato una sola parola filosofia politica, ma ci viene a raccontare la — mentre si è diffuso tanto nel disegnare la favola dell'ambito astratto della scienza po- storia sociale con un tentativo di affresco litica per fare un esempio concreto . mal riuscito — per incoraggiare, per espri- Ebbene, nella facoltà di scienze politiche mere solidarietà agli anziani, ai malati, a i a Roma, nella stessa stanza — poiché noi pensionati, a tutti coloro che sono vittime cattedratici non sempre abbiamo dei privi- del malgoverno e di questa società che il legi, come vorrebbero far credere quando ci emargina, che li ghettizza, che rende sem- definiscono baroni della cattedra — stavamo pre più problematica la loro vita, che addi- Augusto Del Noce (il compianto collega) e d rittura li rapina della speranza, che il grand e io, lui occupando la cattedra di filosofia della ed unico bene che rimane agli uomini che politica. Ecco la differenza. sono in età avanzata. Tutto si può togliere Quindi, il Presidente della Repubblica vo- alla gente, ma non la speranza agli anziani! leva dire che non intende fare filosofia poli- Ebbene, il Presidente della Repubblica tica, perché di scienza politica li, nel mes- addirittura dedica pagine intere alla chiesa saggio, non c'è e quel poco che c'è è anche e alla religione (e non sarò certo io a criti- scritto male. Per esempio, a pagina 101, il carlo come cattolico) e si scopre rosminiano. Presidente o il candidato Francesco Cossiga , Ma se gratti il rosminiano, non ci trovi il si domanda come l'eventuale Assemblea co- cristiano! Come mai egli ha voluto così stituente potrebbe esercitare il suo potere d i pesantemente ignorare questa massa di cit- controllo sul Parlamento. Ma siamo all'abis- tadini che sarà sempre più numerosa? Com e so! Onorevole Presidente, siamo alla follia ! mai, lui che parla di sovranità popolare a d L'Assemblea costituente dovrebbe esercita- ogni pié sospinto? Mi soffermerò su quest o re il potere di controllo sul Parlamento ; ma, concetto di sovranità popolare successiva - essendo essa Assemblea costituente-Parla- mente, perché essa è la grande mistificazio- mento, suppongo che abbia voluto dire sul ne presente nel messaggio, o tesi di laurea Governo. Ma Cossiga non può presentare al che dir si voglia, del Presidente della Repub - Parlamento un messaggio in cui sono conte- blica. nuti errori che neppure uno studente di A pagina 50 — cito secondo la numera- terzo liceo dovrebbe commettere! Siccome zione del documento stampato dalla Camera il Presidente della Repubblica sta ascoltan- — il Presidente della Repubblica parla d i do, sa che parlo senza alcuna acrimonia, ma aumento della produttività che avrebbe ope- ispirato da un sentimento di verità e per rato il miracolo economico; forse egli voleva servire la verità. dire aumento della produzione, perché la Quando poi nel messaggio si parla della produttività non si può misurare secondo il società e del benessere, non una sola parola metro approssimativo — stavo per dire ba- viene spesa sulla restaurazione che, appro- lordo — usato nel messaggio. fittando del «meraviglioso 1989», è in atto A pagina 55 il Presidente parla dell'ambit o nella società. Si tratta della restaurazione astratto della scienza politica . E qui, in capitalistica, conservatrice, la più rozza e l a questo equivoco concettuale, vi è tutta la più pesante che vi sia mai stata . Non una caduta della pseudodottrina che sarebbe all a sola parola — sfido io! — perché il Presiden- base di questo messaggio. La scienza politica te della Repubblica, in nome della sovranità

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popolare, esaltata a dismisura, ha nominato della Camera dei Lord (che poi, detto tra il capo della FIAT, il cittadino più ricco noi, è una specie di cimitero degli elefanti), d'Italia, senatore a vita . Ma non mi risulta il Presidente della Repubblica può sostituirs i che abbia nominato mai senatore a vita u n alla sovranità popolare scegliendo dei citta- operaio, un impiegato, un artigiano o una dini e nominandoli senatori a vita, può cio è donna che, pur lavorando, abbia portato sostituirsi alla sovranità popolare per elegge - avanti una famiglia di otto figli, una donn a re lui i membri del Parlamento. E cinque alla del sud, per esempio! Questa è restaurazione volta — si badi bene! — secondo un'inter- bella e buona sotto ogni profilo! È la restau- pretazione arbitraria della norma costituzio- razione del concetto di profitto . nale! Per cui se ogni Presidente avesse segui - Stranamente, a commettere questi errori , to questo criterio, oggi noi avremmo 3 5 scambiando produttività con produzione, è senatori a vita (ovviamente augurando vit a lo stesso Presidente della Repubblica che , lunghissima a tutti quanti) . Trentacinque dopo essersi improvvisato keynesiano tem- senatori! Avremmo cioè più del 10 per cento po fa, ha poi dichiarato di non conoscere del plenum di Palazzo Madama di nomina Keynes. Sfido io, come fa a conoscerlo? No n presidenziale. lo conoscerà forse neppure il ministro Cirino E questa sarebbe la sovranità popolare , Pomicino; ma certamente non lo conosce il onorevole Presidente?! Ma è una grand e Presidente della Repubblica! Keynes ha sol - mistificazione! La sovranità popolare, che si levato la scienza economica classica dalle esercita(come afferma e come ricorda anche secche in cui era caduta; e qui c'è un merito, il Presidente nel messaggio) nei modi e ne i sempre dimenticato, di autori italiani dell a limiti della Costituzione, ha legittimato que- statura di Piero Sraffa. Il Presidente avrebbe sto sistema: bene o male l'ha sempre legitti- potuto citarlo, tanto più che Piero Sraffa er a mato. Per cui oggi si potrebbe arrivare al- sardo ed era amico di Gramsci. Così come l'assurdo dicendo che una rivendicazione di avrebbe potuto citare un economista liberale ritorno alla sovranità popolare piena è quella che Einaudi volle senatore a vita, Pasqual e che invocano le leghe ed altri movimenti che Jannaccone, che, da grande studioso quale vorrebbero sottrarre questo tipo di sovranit à era, vedeva queste cose lucidamente anche popolare all'influenza delle forze tradiziona- se non facevano parte del suo bagaglio cul- li. Ma entreremmo in un vespaio . turale. Quando si invoca la sovranità popolar e Lo stesso Jannaccone, al Senato, magari non lo si può quindi fare in questo modo dando un dispiacere al suo collega e mio qualunquistico, approssimativo, disinvolto, maestro Luigi Einaudi, in uno dei suoi di - allegrotto con cui viene ogni volta evocata, scorsi inopportuni e importuni (come lui il oltre che invocata, appunto la sovranit à definiva) ha detto: «Questo regime che h a popolare. E quando si dice che eventual- trasformato il vocativo «a noi» in un dativo» mente poi una nuova Costituzione la sotto- È la più bella lapide che si potesse scrivere . . . porremo al giudizio del referendum confer- Onorevole Presidente, quanto amerei essere mativo (e non mi soffermo al riguardo , ascoltato da lei! Dicevo che si tratta della più perché non ne ho il tempo, su tutta l a bella lapide dettata per questo regime. casistica rappresentata dal Presidente dell a Il Presidente della Repubblica parla d i Repubblica), io mi chiedo se si sia mai sovranità popolare; ho citato il caso dei domandato il Presidente della Repubblic a senatori a vita perché è fondamentale ai fini chi eserciterebbe in quel caso la sovranit à di un nostro giudizio sul concetto di sovra- popolare . Effettivamente il popolo o non nità popolare, sempre richiamato dal Presi - piuttosto quei gruppi di pressione, di potere, dente della Repubblica. che controllano i mezzi di comunicazione d i In nessun'altra democrazia, in nessun al- massa, i quali manipolerebbero la realtà e tro regime rappresentativo che non siano l e quindi influenzerebbero i cittadini elettori monarchie, e tipicamente la monarchia an- inducendoli a votare in un senso o nell'altro? glosassone, dove la regina può nominare dei Oggi la sovranità popolare in, in questo Lord, che andranno appunto a far parte sistema, appartiene più al senatore Giovanni

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Agnelli, a sua «emittenza» Berlusconi, a deve essere aperta ad ognuno, non pu ò coloro i quali si spartiscono la RAI di viale essere in famiglia. Mazzini e ad altri pochi, che non effettiva- Questa è quindi tipicamente una legge- mente al popolo. truffa, perché apparentemente vuole garan- Dobbiamo quindi restituire la sovranit à tire la stabilità di governo, sostanzialment e popolare al sovrano vero, che finora è stato vuole cristallizzare il potere così come è sovrano senza scettro (come lo chiamav a diviso attualmente, e non è affatto dimostra- qui Lelio Basso) o sovrano di cartone o d i to che riesca neppure a consentire l'alter- cartapesta, o Re travicello (chiamiamol o nanza, proprio perché il premio di maggio- come vogliamo), ma non è stato mai il r e ranza è limitativo dal punto di vista della con lo scettro, re con i suoi poteri, così com e gara per arrivare ad essa. deve essere in ogni regime rappresentativo . L'unico sistema che garantisce l'alternan- Parla uno che esalta, ma concretamente , za è finora quello uninominale maggioritari o la sovranità popolare, e la esalta secondo ad un solo turno : anche quello a doppio quel concetto della scuola classica dell'eco- turno francese è assai discutibile perché nomia o economia liberale (comunque la si consente forme presidenziali che si avvicina- voglia chiamare) per cui noi siamo i servi: no alla monarchia non ereditaria . In fondo, come il produttore è servo del consumatore , sua maestà Mitterrand regna sulla Franci a così noi siamo servi dei cittadini elettori . da 14 anni : questo forse è l'augurio ch e Questa è l'unica concezione vera. Ma non rivolge a se stesso anche Bettino Craxi, al mi risulta che il Presidente della Repubblic a quale vorrei chiedere come mai non trovi l a sia mai stato servo dei cittadini elettori , forza, lo slancio ed il coraggio per opporsi a perché ha applicato (e devo dire che lo ha questa nuova legge-truffa come fece Nenni fatto con efficacia, dal suo punto di vista) le nel 1953 . mie modeste teorie sulle correnti, sui sistemi In quella occasione vi fu un'alleanza di elettorali e così via . fatto tra le forze socialiste e quelle laiche e Signor Presidente, la democrazia cristian a più avanzate. Ricordo che a quell'epoca si fa promotrice di una riforma dei sistemi molti giornalisti, come il compianto Enrico elettorali — e ne ha pieno diritto : non sono Mattei, lo stesso Mario Pannunzio, direttor e certo io a contestarglielo —, ma questa de Il Mondo, e l'attuale Presidente del Se- proposta assomiglia tanto alla legge-truffa nato Giovanni Spadolini, erano tutti a favor e del 1953, che portò a battaglie epiche. Ba- della legge-truffa. Mi ricordo che rimasi sterebbe ricordare la domenica delle Palm e isolato. Si svolse una specie di piccolo son- al Senato, quando volavano le tavolette . daggio in redazione ed ognuno fece la pro- Ricordo che allora fui uno dei pochi a criti- pria previsione: io dissi che i meccanismi care la legge-truffa: il Presidente Segni mi previsti dalla legge non sarebbero scattati, e svelò successivamente, dandomi ragione, infatti non scattarono. Riuscii ad indovinare che si trattò di un errore di Guido Gonella, non perché avessi doti da mago o da indo- il quale si era intestardito a voler tenere alto vino, ma perché era chiaro che vi era una il premio di maggioranza; fu li che avvenne mobilitazione: in definitiva, questo popolo poi la rottura con Corbino e con gli altri che sovrano è riuscito in occasioni storiche de- volevano abbassarlo. Adesso rispunta il pre- cisive a far girare la ruota nel verso giusto ! mio di maggioranza ! Questo popolo tutto, sommato, è più saggi o Dalle parole del collega Violante mi è dei suoi governanti, della sua classe gover- sembrato di capire che la proposta non nante. Però non c'è dubbio che se si invoc a dispiace al PDS, ma naturalmente anche i l la sovranità popolare e al tempo stesso s i PDS è libero di pensare ciò. Tuttavia questa minaccia — un giorno si è l'altro pure — i l riforma limita in modo gravissimo il diritto Parlamento di scioglimento più o meno vi- di accesso delle forze nuove, delle forze cino, più o meno immediato (come ha fatt o emergenti: il diritto di accesso, che è fonda- oggi il Presidente della Repubblica, a Came- mento di ogni democrazia. Questo diritto re aperte ed impegnate nel dibattito sul suo bisogna garantirlo a tutti, perché la gara messaggio presidenziale), a me pare, onore-

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vole Presidente, che si sia superato ogn i il Presidente avrebbe dovuto comportarsi limite di decenza. Questa non è più esterna- con equilibrio, operare in religioso silenzio. zione, questo è potere di intimidazione o d i Il messaggio fa appunto parte del suo poter e ricatto nei confronti del Parlamento, che un di esternazione. «Può inviare messaggi alle simile ricatto non può subire! Camere» così è scritto nella Costituzione . I Presidenti della Repubblica, come dice «Può. . .» e lo ha fatto; ma la Costituzione non la Costituzione, possono sciogliere le Came- dice che «può» ogni giorno parlare e sparla- re, sentiti i loro Presidenti. Ci sono state re, questo no! L'inflazione delle parole è negli ultimi tempi occasioni per farlo, m a pericolosissima, la solennità delle funzioni non si è arrivati allo scioglimento . Ce ne decade e il ruolo stesso della persona che si saranno altre; il Presidente eserciti questa serve della politica inflattiva delle parole è sua facoltà o potere (comunque lo si vogli a un ruolo che tende a diventare come quell o chiamare)! Ma non si può ogni giorno mi- del pastorello che gridava : «Al lupo, al lupo» . nacciare lo scioglimento : questo diventa ar- Ad un certo punto, poi, non verrà più cre- bitrio, tentativo di intimidazione, tentativ o duto. Invece queste voci devono rimanere di estorsione nei confronti del Parlamento, nel silenzio religioso, perché devono po i della sua funzione insostituibile e del su o levarsi quando più alto si avverte in noi , ruolo insostituibile . Non può farlo, il Presi- nella nostra coscienza, il bisogno di ascoltar - dente della Repubblica! Egli è irresponsabile le. Io so che non esiste più questa voce per per i suoi atti, ma ciò non significa che poss a l'Italia e per il Parlamento! (Applausi dei approfittare della sua irresponsabilità pe r deputati del gruppo federalista europeo e essere anche un uomo senza stile nei con- della componente di rifondazione comuni- fronti del Parlamento, un uomo che tenta di sta del gruppo misto — Congratulazioni) . violentare la libertà del Parlamento . Questo è inaudito! Siamo già vicini all'attentato alla PRESIDENTE. È iscritto a parlare l'ono- Costituzione, onorevole Presidente . Ho det- revole Tessari. Ne ha facoltà . to che non chiedo neppure le sue dimissioni perché ritengo già dimissionario il Presiden- ALESSANDRO TESSARI. Signor Presidente , te della Repubblica, nel momento in cui ha signori ministri, colleghi, che brutto dibatti- violato l'articolo 91 della Costituzione. Non to e che brutta situazione! Vorrei dire all'a- si può uccidere un uomo morto! scoltatore discreto che siede sul «colle» di Onorevole Presidente della Camera, il Par- staccare l'audio oppure uno dei due monito r lamento, tutto sommato, nonostante le sue perché non vorrei essere responsabile di un a divisioni, sta dando una lezione di stile , labirintite per aver obbligato qualcuno ad perché avrebbe potuto esercitare un suo ascoltare due voci diverse in contemporanea effettivo potere di interdizione nei confront i ed anche perché vorrei dire con maggiore del Capo dello Stato, che ne ha dette di tutti serenità quello che penso di una situazion e i colori, che è arrivato a dichiarare delegit- che si colloca forse fuori dalla Costituzione . timata la Camera dopo il referendum sull a Infatti, in nessun dei suoi articoli è previst o preferenza unica, sostenendo una tesi zop- che noi parlamentari si possa essere giudi- pa, che non sta né in cielo né in terra: una cati dal Presidente della Repubblica e ch e tesi di fronte alla quale fui il primo ad noi si sia in qualche modo autorizzati a insorgere; e lo dico con orgoglio, onorevole giudicare un documento del Presidente della Presidente! La Camera, e il Senato, ossia il Repubblica. Ed è tanto evidente che quest o Parlamento, stanno dando prova di un equi- non può avvenire, che non si prevede un librio notevole . L'unico appunto che si potrà voto formale sul documento medesimo . muovere al Parlamento è che, anche dopo Forse avremmo dovuto anche evitare que- questo dibattito, se c'era la necessità di sta discussione . Possiamo nasconderci die- riformare qualcosa in meglio probabilmente tro tante ritualità, dire, come qualcuno h a non se ne farà nulla . È forse passata quest a fatto, che il messaggio contiene stimoli im- ondata, di cui una parte del merito va rico- portanti e poi concludere elencando tutti i nosciuta al Presidente della Repubblica . Ma motivi per cui dobbiamo respingerlo nella

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sostanza; forse avremmo dovuto dire che il resistito!), e sono rimasto turbato dalle su e messaggio non poteva essere accolto dalle gravi affermazioni . Un senatore, nella pie- due Presidenze. So che era difficile, signor nezza del suo ruolo, ha espresso valutazioni Presidente della Camera, ma il messaggio che non ho trovato lesive dell'onorabilità del non è neutro perché contiene — come è Presidente della Repubblica né della sua stato rilevato sia qui alla Camera che al funzione e viene attaccato pesantemente , Senato — giudizi sulla Costituzione del 1948 obbligando noi, me personalmente, che so- (sia detto tra virgolette) che probabilment e no controparte da vent'anni della democra- non spettano a colui che è stato nominato zia cristiana e che la considero sostanzial- per difendere quella Costituzione che è l'u- mente responsabile della situazione politica nica che il Presidente della Repubblica dev e in cui versa il paese, a difendere la democra- riconoscere. zia cristiana dagli attacchi di un Presidente All'uomo della strada, al cittadino, al par - della Repubblica. È inaudito! Sovverte qual- lamentare è consentito di battersi in qualun- siasi ruolo delle forze politiche, il gioc o que situazione per arrivare ad adeguare l a democratico, entrando con una pesantezz a Costituzione del 1948 alle mutate esigenze che non possiamo sottovalutare . della società. Ma non certo a chi è chiamato Ho riletto almeno tre volte il testo del a garantire il rispetto di quella Costituzione messaggio e condivido moltissime delle cose è consentito esprimere giudizi sul suo invec- scritte in esso, analisi della situazione de l chiamento. Ha fatto bene Mauro Mellini a paese. Ebbene, rivendico a chiunque il dirit- ribadire in termini precisi come questo giu- to di fare quelle considerazioni, ma non dizio metta il Presidente della Repubblic a riconosco questo diritto al Presidente dell a fuori dal ruolo che gli compete . Repubblica, non gli riconosco il diritto di Sarò brevissimo nel mio intervento perché metterle pesantemente all'esame delle due mi riconosco sostanzialmente in moltissimi Camere. altri svolti nel corso del dibattito, a partire Questo anche in considerazione del peso da quello prestigiosissimo dell'onorevole del Presidente della Repubblica. E voglio Scàlfaro che qualche giornalista ha voluto spezzare una lancia contro chi, qualche minimizzare dicendo essere un discorso d a giorno fa, ha detto che questo Presidente — candidato al Quirinale. Ricordava bene ieri non votato dal mio gruppo, dal partito radi- Marco Pannella in un'intervista che non c' è cale — fu eletto perché era un uomo grigio. niente da vergognarsi, visto che Scàlfaro er a No, quando fu eletto, lo fu perché molti stato proposto da alcuni parlamentari come parlamentari lo consideravano un uomo di- candidato del Quirinale. E certamente oggi screto, riservato e perché, di fronte ad un a non saremmo al punto in cui ci troviamo s e eccessiva e simpatica loquacità del prece- quella proposta fosse stata raccolta . dente titolare del Colle, la riservatezza del- Ma oltre all'intervento di Scàlfaro ho ap- l'onorevole Cossiga parve a molti essere una prezzato gli interventi di molti altri colleghi garanzia per quella funzione. Quindi non e mi piace ricordare quelli di colleghi ch e per il grigiore, ma per quel tipo di dignitosa non appartengono alla mia parte politica. compostezza che l'onorevole Cossiga aveva Ho apprezzato l'intervento di Rodotà e mol- agli occhi della stragrande maggioranza dei tissimo quello di Barbera, ma non avrei mai parlamentari che lo elessero. pensato di poter applaudire convinto il di- Oggi improvvisamente non sappiamo scorso del capogruppo della democrazia cri- spiegarci cosa sia successo. stiana svolto oggi in quest'aula. Sono andato a rileggermi l'intervento de l ToMASO STATTI DI CUDDIA DELLE CHIU- senatore Mancino, capogruppo democristia- SE. Si è scomposto! no al Senato, quando oggi, verso le 13,30, ho letto l'ennesimo messaggio di questo non ALESSANDRO TESSARI. Sì, certamente silenzioso Presidente, che aveva annunciato qualcosa di non evidente, di non trasparen- che ci avrebbe fatto sapere il suo parere e la te, Staiti. . . sua opinione a dibattito concluso (non ha Non siamo stati abituati, in cinquant 'anni

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di vita repubblicana, ad un intervento così i connotati di Peron né tanto meno di con- massiccio e pesante del Presidente dell a dottiero delle folle . Repubblica. Mettendo assieme però i tasselli Ho apprezzato alcuni passaggi veramente di questo puzzle, potremmo anche pensar e esemplari dell'onorevole Gava quando dice - che ci sono delle curiose concomitanze : va che la folla può diventare popolo nel tanti fatti oscuri della storia del nostro paese , rispetto della Costituzione quando è potere da Ustica a Gladio, al piano Solo, sono costituito, ma non certo folla urlante, per - venuti alla luce tutti contestualmente, nel ché siamo di fronte a qualsiasi possibile momento in cui il Presidente stava conclu- involuzione. Ma questo richiamo è talmente dendo il suo settennato e probabilmente da ovvio ed evidente che ha attraversato tutti i parte di qualcuno si è sollecitato magari u n partiti ad eccezione di due che si sono precoce ed anticipato dimissionamento. schierati come i corazzieri del Presidente e Siccome tutto questo non si è tradotto for- mi dispiace che in questo sia venuta fuori l a malmente in atti sui quali possiamo esprime- delegittimazione del ruolo del President e re valutazioni se non ipotesi imbarazzate e della Repubblica. preoccupate, ci preoccupa ancora di più ch e Il Presidente della Repubblica non può nello scontro di queste settimane non si a essere il Presidente di due partiti in quest'au - venuto in luce se il Presidente della Repub- la. Il Presidente della Repubblica ha espresso blica per caso non abbia paura. Spalancare valutazioni, non è vero che ha tracciato uno le finestre del colle per urlare alla gente è scenario di opzioni possibili di fronte alle un'azione tipica di chi ha in casa i ladri o quali egli aspetta l'esito del Parlamento . Il qualche pericolo imminente. Ma che cosa Presidente ha espresso valutazioni ed orien- spinge il Presidente della Repubblica ad usa- tamenti. re uno stile «bossiano» nelle sue esternazio- Il mio presidente di gruppo, Calderisi, ni? Cosa lo spinge ad invocare il supporto ricordava ieri in un passaggio significativ o della gente? che dietro questo grande urlare c'era in Bassanini nel suo intervento, ripreso in realtà la volontà di non cambiare il nocciolo parte anche da altri colleghi, ha delineato u n della questione che è il sistema proporziona- filone che da Rousseau, attraverso Schmitt , le che riteniamo uno dei mali che ha portato arriva anche a Lenin, a Stalin, al peronismo. a questa situazione; quel proporzionalismo Mi riferisco al fatto di invocare la gente, il che oggi viene messo in discussione anch e popolo a supporto di un plebiscitarism o dal PDS che per anni si era messo a strenue pericoloso . difesa del proporzionalismo. Non riesco a vedere Francesco Cossiga in Posso accettare l'analisi che il Presidente questa veste di peronista . È talmente lonta- fa nel suo messaggio quando giustifica la no dall'idea che io ho di quell'uomo . Voglio scelta del proporzionalismo fatta dalle forze anche ricordare che molti parlamentari, che politiche all'indomani della guerra di Libe- mi sono anche molto vicini e che fanno parte razione, ma abbiamo registrato una larghis- di partiti diversi, si riconoscono in una co- sima convergenza tra i settori più diversi in mune origine (è curioso vedere l'origine questo senso. Possiamo discuterne, non ac- culturale e politica di alcuni profondi con- cettare l'ipotesi democristiana o quella so- vincimenti in quell'organizzazione, l'UGI , cialista. Trovo comunque che non sia questo che tanti anni fa ha dato vita ad una parte il terreno del confronto; mi rifiuto di creder- importante della classe politica italiana), in lo, poiché perfino le varianti del presidenzia - una matrice laica, che non è stata la mia . lismo sono accettate come ambito di discus- Un giorno proprio Cossiga mi ricordava l a sione anche da alcuni colleghi del PDS che comune matrice — mia e sua — nella FUCI hanno detto esplicitamente che non si tratt a di tanti anni fa. Sono origini che certamente di un argomento esterno al dibattito. non si cancellano e che contrassegnano e Qual è allora l'oggetto del contendere ? contraddistinguono scelte e comportamenti Forse il fatto che i socialisti sono presiden- che accompagnano tutta la vita di una per - zialisti, insieme ai missini, mentre non lo sona. Ed io a quel Cossiga non riesco a dare sarebbero i democristiani, o che questi ulti-

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mi vogliono il premio di maggioranza, rifiu- forse si potevano evitare — portata avant i tato dai socialisti? Se esaminiamo l'articola- dal ministro delle finanze Formica nel de- zione delle proposte oggi sul tappeto, ci nunciare finalmente il grave scandalo della rendiamo conto che è talmente ampia la massiccia evasione fiscale. possibilità di convergenza su soluzioni inter - Qual è il punto di approdo di tutto ciò? I medie che non può essere questo l'oggetto socialisti non se la sentono di condividere del contendere. Allora si tratta di altro ; l'alleanza con i partners del Governo An- nell'esagitata manifestazione e sequela d i dreotti? Credo che in tal caso non abbiam o esternazioni, noi possiamo essere indotti a bisogno di pretesti e che ogni atto di questo pensare che il Presidente abbia qualcosa d a Governo possa leggittimamente essere con- comunicarsi che non è scritto nel messaggio. testato da qualsiasi partner. Non penso che Ho ascoltato alcuni interventi dei compagn i i compagni socialisti debbano fornire molte socialisti nei quali si commentava negativa - spiegazioni se vogliono rompere l'accordo e mente un discorso che mi pareva invec e contestare ad Andreotti le sue scelte. Mi straordinarimente elegante proprio nei loro trovo nell'imbarazzante situazione — io che confronti, quello del segretario democristia- ritengo di avere il diritto di criticare il Go- no Forlani. Posso capire che altre posizioni verno Andreotti ed in assenza di una formale democristiane non siano accolte o sian o contestazione da parte dei partners della criticate dai compagni socialisti, ma mi è coalizione — di dover prendere atto che il parso che quel discorso non fosse un invito Governo esiste ed ha avuto la fiducia anche ad una contrapposizione formale. recentissima del Parlamento . Non vedo Forse allora — lo ripeto — altro è ciò quindi perché esso dovrebbe dimettersi o di cui si vuole discutere o si vuole usare fornire il pretesto perché altri facciano le per andare ad uno sbocco diverso; non grandi manovre. è quello cioè di verificare quel che si può Sappiamo che un Governo se ne va quan- fare in questo scorcio di legislatura m a do perde la fiducia del Parlamento e non ha di vedere se esista un preteso per ritirare più la maggioranza dei consensi nelle due la delegazione socialista al Governo ed a- Camere; verifichiamo se ciò sia vero in prire formalmente la crisi, consentendo così questo momento. Ma è comunque stupefa- finalmente al Presidente della Repubblica cente che noi si debba chiedere al Presidente di fare quello che già la Costituzione gli del Consiglio di continuare nella sua azion e consente, cioè di non dare troppe spiega- affinché lo si possa — dal nostro punto di zioni e di sciogliere le Camere, sentiti i vista — legittimamente contrastare, nel pie - Presidenti delle medesime . no esercizio del ruolo di ciascuno . La Costituzione gli consente di sciogliere Non è consentito al Presidente della Re - le Camere anche con il parere contrario de i pubblica mettersi fuori della Costituzion e due Presidenti. Perché c'è bisogno di ricor- capeggiando le folle ed invitando la gente a darci ogni momento che questo è un potere cambiare un Parlamento «zoppo», come è del Presidente se nessuno glielo ha mai stato detto, né è consentito ad alcuno di contestato ed è previsto in uno dei poch i ommettere l'esplicitazione dei motivi alla articoli della Costituzione che non ha ma i base delle critiche politiche a questo Gover- dato origine ad interpretazioni complicate o no, anche con riferimento ai ritardi dell a difformi? Costituzione nel registrare quella che vien e Il problema è allora: le elezioni anticipate; chiamata la costituzione di fatto . probabilmente conta anche l'incapacità d i I guasti del nostro paese si chiamano affrontare i nodi politici ed economici che c i «costituzione di fatto». Noi diciamo che essa stanno di fronte . Abbiamo constatato tutto dovrebbe allarmare un Presidente della Re - ciò di recente, in occasione del dibattito su l pubblica: difendere la Costituzione tout decreto per il restrellamento dei 14 mila court contro la costituzione di fatto. Il Par- miliardi e considerando che in questi giorn i lamento, come recita l'articolo 138, è sovra- l'Italia è allarmata per la campagna — cred o no e può in ogni momento apportare modi- che sia positiva; al di là di alcuni errori che fiche talmente radicali da rovesciare lo

Atti Parlamentari — 86308 — Camera dei Deputati

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stesso spirito che informò la Costituzione. nendo questi problemi all'attenzione del Ecco ciò che possiamo fare in questo scorci o Parlamento. di legislatura o nella prossima legislatura : Ho parlato di un dibattito anomalo, per- credo sia questo il binario giusto lungo il ché il Parlamento raramente discute sui quale dobbiamo camminare . Ritengo che, al messaggi del Capo dello Stato; ma, nello di là della difesa di bottega da parte di ogni stesso tempo, non costituisce una dissonan- partito, dobbiamo avere la forza di trovar e za rispetto all'impostazione ed agli orienta - trasversalmente la maggioranza che possa menti ripetuti più volte nello stesso messag- restituire alla nostra Costituzione la rispost a gio e che riflettono il continuo riferimento ad una domanda di maggiore efficienza, alla sovranità popolare, un concetto che moralizzazione, trasparenza nella vita pub- deve essere chiaramente ricondotto alla na- blica e di lotta alla criminalità di ogni tip o tura del Parlamento quale espressione diret- che scaturisce dal paese. ta di tale volontà. Quindi, non può non In questo senso, è fondamentale anche il essere il Parlamento stesso ad adottare ini- problema dell'accesso all'informazione. ziative scaturenti da denunce, valutazioni e Nessuna riforma elettorale avrà valore se noi proposte insite nel messaggio stesso, un non metteremo in discussione l'attuale mec- messaggio ampio e complesso, che non solo canismo con cui si gestisce l'informazione . investe i problemi istituzionali, ma fa anche I cittadini che non sanno costituiscono le discendere da essi l'attuale situazione de l masse di manovra per qualsiasi avventurie- paese con i suoi problemi . ro; chi ha in mano la televisione in senso Non sono da sottacere, nel rileggere le monopolistico e lottizzatorio — come è ogg i conclusioni dello stesso messaggio, anche se in Italia — può auspicare qualunque tipo e esposte in modo discorsivo, le preoccupazio - qualsiasi assetto della società . A noi non ni espresse circa l'individuazione di un terre- piacerà nessuna di queste soluzioni se, come no di accordo per un nuovo patto nazionale . cittadini, non avremo accesso ai mezzi di Questa esternazione è stata interpretata in informazione, cioè agli strumenti che orien- diversi modi, dando la stura ad una serie d i tano la grande opinione pubblica. polemiche. È sembrato infatti emergere l'o- Abbiamo bisogno che la gente possa for- rientamento a superare l'attuale Costituzione . marsi un'opinione nella diversità delle tesi a Il dibattito che si è aperto si deve calare confronto, per poi decidere se seguire l'av- nella realtà della nostra Costituzione . L'azio- venturiero, che propone il salto nel buio, o ne e le iniziative tese alla sua modifica hann o se tirarsi su le maniche, per portare avant i costituito l'obiettivo dei socialdemocratici: il nostro paese, affinché esso possa entrare si tratta di adeguare la nostra Carta fonda- in Europa a pieno titolo e a pari livello di mentale alla trasformazione della società , dignità politica e democratica. senza però stravolgerla. In questa ottica, con l'interpretazione che ho richiamato, noi diamo una valutazione PRESIDENTE. È iscritto a parlare l'ono- complessiva del messaggio presidenziale . revole Ciampaglia . Ne ha facoltà . L'evoluzione della società, la sua crescit a velocissima, alcuni avvenimenti straordinari ALBERTO CIAMPAGLIA: Signor Presiden- richiedono e hanno richiesto nel passato te, onorevoli colleghi, l'attuale dibattito, pur iniziative energiche e collegiali, espressione nella sua forma anomala, costituisce per noi di vasti settori della popolazione . Questo ci un momento di grande impegno, che dev e convince che le modifiche costituzionali so- vedere le forze politiche parlamentari atten- no più che mai urgenti, senza che a ciò si te ad un esame della situazione del paese , colleghino altri obiettivi sommersi . Deve es- con riferimento ad una certa condizione di sere respinto il tentativo di attribuire all a malessere. Costituzione tutti i guasti del paese . Anzi, Il messaggio del Presidente della Repub- credo che l'attuale situazione sia anche con- blica assume quindi un'importante valenza e seguenza della mancata completa attuazio- — potremmo dire — tempestività, sottopo- ne della Costituzione .

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Deve anche essere sottolineato che un che deve garantire alle rappresentanze elett e particolare modo di fare politica, la perdita di esprimere le proprie impostazioni, m a del ruolo classico dei partiti, che molte volte nello stesso tempo deve garantire la soprav- hanno straripato dalle loro funzioni, il con- vivenza di un governo stabile e quindi effi- tinuo disconoscimento dei diritti e dei dove- ciente. ri, una sempre più scarsa considerazione Il messaggio del Presidente della Repub- delle istituzioni, sono elementi portanti di blica ha generato polemiche e contrapposi- uno stato di disagio che oggi noi tutti regi - zioni, con interpretazioni da considerarsi striamo e che il Capo dello Stato ci sottopo- molte volte improprie, alimentando disput e ne con il suo messaggio. Questo stato di che spesso hanno nascosto e nascondon o cose, le mancanze evidenziate, i vuoti di altri problemi e in particolare quelli delle potere hanno fatto sorgere il vero problema divisioni e delle contrapposizioni tra le sin- esistente nel paese: l'inefficienza dello Stato , gole forze politiche . E su questo versante noi che è divenuta il vero veicolo del sempre più dobbiamo respingere qualsiasi strumentaliz- difficile rapporto tra paese legale e paese zazione. reale. Entrando nel merito del messaggio, c i A monte di questa condizione di disagio si troviamo di fronte alla richiesta di valutare , trova quindi l'esigenza di alcune riform e come rappresentanti della sovranità popola- istituzionali, ma anche la necessità di dettare re, se siamo d'accordo sulla necessità, su i e far recepire nuove norme di comporta - tempi e sulle modalità di attuazione delle mento di ogni cittadino, proprio nella vest e riforme istituzionali. Ci dichiariamo senz'al- di soggetto di diritto del nostro Stato . tro disponibili a due riforme, che riguardano È una battaglia che a mio giudizio siamo l'efficienza dell'esecutivo e la responsabilità in grado di affrontare, se vogliamo seria- del Capo del governo, da un lato, e dall'altr o mente portare l'Italia verso l 'Europa e ren- l'esigenza di una modifica del sistema elet- dere il paese veramente libero e non condi- torale. zionato da strutture e comportamenti non A proposito della necessità delle riforme degni di uno Stato civile . vogliamo per altro in questa sede ripetere Sul piano delle riforme istituzionali non che non tutto può essere attribuito alla abbiamo alcuna intenzione di sottrarci al Costituzione, ai suoi vuoti e ai suoi ritardi . compimento del nostro dovere ; ritengo anzi, Anzi, vogliamo ricordare le modifiche legi- che le si debba affrontare con decisione . slative che il Parlamento già si è fatto caric o Noi, per esempio, abbiamo tracciato alcune di operare, nell'ambito della Costituzione , proposte per rendere più efficiente e stabile negli ultimi anni. A tale proposito bastereb- l'azione dell'esecutivo, altre sulla responsa- be ricordare le iniziative — alcune compiu- bilità del Capo del governo, sull'elezione te, altre non ancora portate a compimento dello stesso da parte del Parlamento e sulla — dei Governi Spadolini, Craxi, Goria, D e responsabilità nei confronti delle Camere Mita ed Andreotti. per l'azione di governo: di un governo la cui Per quanto riguarda la convinzione circa composizione e la cui direzione debbon o la necessità della revisione di alcune norm e spettare al capo dell'esecutivo . costituzionali, noi socialdemocratici ci sia- Con questo oggi noi non vogliamo legarci mo considerati sempre in prima linea. ad altre proposte emerse in quest'aula, ma Seguendo la nostra impostazione, ch e riteniamo che con un confronto attento e punta a dare rappresentanza, responsabilità, serrato si debba cercare di risolvere, prima stabilità ed efficienza allo Stato nel suo di ogni cosa, il problema dell'efficienza dell o insieme, dobbiamo dare maggiori ragguagl i Stato e dell'amministrazione pubblica ne l su quelle che potrebbero essere le nostre nostro paese. propensioni per la riforma del sistema elet- Il nostro concetto di rispetto della volontà torale. popolare e della stabilità delle istituzioni Una nuova legge elettorale dovrebbe ga- vogliamo calarlo anche nell'esigenza di una rantire, prima di ogni cosa, il rispetto del riforma del sistema elettorale, un sistema pluralismo, evitando la frammentazione del-

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le realtà elettorali, molte volte stravolte dall a dum sul sistema elettorale . Un referendum proliferazione di movimenti e sottomovi- che — è bene precisare — deve esser e menti, che non sempre riescono a rappre- rispettato, ma che ha visto la nostra netta sentare le esigenze globali dei cittadini: una opposizione, in quanto abbiamo sempre ri- riforma elettorale che, proprio per evitar e tenuto che fosse espressione di determinate questo fenomeno, dia la possibilità di accor- spinte e di una campagna referendaria di - pamento tra alcune forze omogenee, per- storta ed ipocrita; quest'ultima, che a nostro mettendo così, nello stesso tempo, di intro- avviso, non tendeva minimamente a crear e durre una soglia elettorale . le condizioni di un diretto rapporto elettore - Tutto ciò però non basterebbe a garantire istituzione, ha dato maggiori poteri — e lo l'altro principio cui noi facciamo riferimen- verificheremo nel tempo — alla partitocra- to, quello della stabilità e della governabilità zia e non ha fatto superare le denunciate del paese. In quest'ottica, quindi, non sono intromissioni di forze esterne e di tentativi da rigettare nel loro insieme ipotesi di prem i di corruttela. di maggioranza, così come esistono in altri Per quanto riguarda le modalità, noi, fe- paesi europei; ma nello stesso tempo — e deli alla Costituzione repubblicana e rispet- qui lo diciamo convinti — è necessario che tosi della stessa, riteniamo che l'unica strad a non sia alterato il concetto di maggioranza . praticabile sia quella della prassi indicat a A tal proposito, il nostro orientamento e dall'articolo 138; una norma che rappresen- la nostra propensione è che il premio debb a ta un perfetto meccanismo di garanzia co- essere attribuito a quella forza politica od a stituzionale, anche se la sua applicazione quegli accorpamenti che abbiano superat o comporta difficoltà e richiede una base rag- la soglia del 50 per cento . In questo caso , guardevole di consensi perché le varie rifor- non si tratterebbe di un premio di maggio- me siano portate avanti . ranza, bensì di un premio per la stabilità e Convinti come siamo che ogni modifica la governabilità. non possa che essere attuata che attravers o Pur avendo esternato da tempo le nostre le previsioni dell'articolo 138 della Costitu- propensioni in materia di riforme elettorali , zione, riteniamo che nuovi poteri da confe- non abbiamo ritenuto di presentare un a rire possano essere attribuiti solo ricorrend o nostra proposta, perché pensiamo di pote r al suddetto articolo ; siamo quindi contrari meglio contribuire a creare con le altre forze alla seconda e alla terza ipotesi di procedure politiche, a partire da quelle di maggioran- di cui si parla nel messaggio presidenziale . za, un minimo comune denominatore ch e Non possiamo neppure condividere l'opi- faccia decollare la riforma stessa . nione secondo la quale nuove forme di Purtroppo però, alla luce delle ultim e governo, in termini presidenziali o a tenden- battute odierne, sembra che il nostro auspi- za assembleare, possano non trovare legitti- cio si allontani nel tempo, in quanto ancora mità nelle attuali procedure previste dalla una volta strumentalmente ci troviamo di Costituzione. Siamo quindi decisamente fronte a contrapposizioni che forse nascon- contrari al superamento dell'attuale Costitu- dono altri obiettivi . zione, superamento che darebbe spazio agli L'altra risposta che dobbiamo dare al atteggiamenti di gruppi e movimenti che messaggio presidenziale è quella dei tempi e puntano alla sostituzione del sistema vigen- dei modi di attuazione e delle riforme istitu- te; noi invece riteniamo che la Costituzione zionali condivise. debba essere modificata ma non stravolta. Per quanto riguarda i tempi, riteniamo Ci auguriamo che da questo dibattito pos- che questo scorcio di legislatura potrebbe sano emergere alcune convergenze, special - essere destinato alla realizzazione delle inno- mente sui modi e sui tempi di talune riforme vazioni possibili e che noi socialdemocratici di ordine costituzionale, oltre che sulla lor o individuiamo nell'approvazione e nel perfe- opportunità. Vorremmo peraltro chiarire zionamento della legge sul bicameralismo e che, qualora tale convergenza non dovesse sulle modifiche elettorali, anche per non verificarsi, non pensiamo che ciò debb a rendere futili i risultati del recente referen- interpretarsi come elemento che porti allo

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scioglimento anticipato delle Camere. La nuove esigenze della società che in quell'an- Costituzione ipotizza tale scioglimento no non erano neppure immaginabili. quando non si riesca ad individuare una In quest'aula abbiamo ascoltato più d i maggioranza che possa governare o quando un'autorevole difesa conservativa della Co- il Parlamento non si trovi nelle condizioni d i stituzione che rischia di creare un clima d i poter legiferare. Entrambe le ipotesi oggi sospetto nei propositi di riforma ed è peri- non esistono. Credo quindi che, se non vi colosa perché crea una contrapposizione, sono tentativi strumentali e surrettizi di met- che ritengo artificiosa, fra difensori e nemic i tere il Parlamento in condizione di no n della prima Repubblica. Non c'è invece al- legiferare, lo scioglimento delle Camere non cun processo alla Costituzione né proposit i possa essere assunto come pretesto per evi- di rinnegare l'ispirazione o i tratti fonda - tare una convergenza sulle riforme istituzio- mentali. E mi pare veramente incomprensi- nali. bile che molti colleghi vogliano negare la Ritengo che il dibattito di oggi debb a possibilità per il Presidente della Repubblic a costituire un monumento di riflessione per anche solo di constatare la necessità di una tutte le forze politiche, soprattutto in consi- revisione. derazione del fatto che il paese si trova di Che per la verifica del testo costituzional e fronte a gravissimi problemi e che la gente occorrano secoli è un punto di vista storico , non comprende la nostra «ginnastica» . Se storicamente valido, ma non politico. E non si interviene in tempo, la crescita veloc e quando vi sono problemi che urgono sareb- del paese e i cambiamenti in atto nel mond o be assurdo precludere una revisione del potrebbero portarci fuori dall'Europa . Cre- sistema. do quindi che sarebbe irresponsabile conti- Il conflitto che si è creato, per giunta, ha nuare con le divisioni, con le contrapposi- un altro aspetto a mio parere deleterio: zioni e con situazioni che siamo destinati a contribuisce a far divenire scontata un'im- pagare di fronte all'opinione pubblica e al- postazione insufficiente e addirittura delu- l'intero paese . Ci auguriamo che prevalga il dente, e cioé che la riforma riguardi esclu- senso di responsabilità (Applausi dei depu- sivamente i vertici dello Stato e le leggi tati del gruppo del PSDI) . elettorali, senza preoccuparsi di chiarire le connessioni fra queste ipotesi di cambia- PRESIDENTE. È iscritto a parlare l'ono- mento e i loro effetti concreti sulla società . revole Filippini. Ne ha facoltà . Per i partiti di cambiamento e i loro effett i concreti sulla società. Per i partiti si tratta RosA FILIPPINI. Signor Presidente, non della risposta più semplice, più congeniale , posso non sottolineare, ascoltando questo attenta ai problemi che sono familiari alla dibattito, il carico di conflittualità fra i partiti classe politica (quelli dei rapporti fra i parti - e fra istituzioni che pesa in questa occasion e ti, dei rapporti fra istituzioni), ma ristretta e rischia di far perdere di vista l'oggetto della agli interessi degli addetti ai lavori . discussione. Diventa cioé meno chiaro il Persino l'additare nella partitocrazia la confronto sul merito e scompaiono le ragio- fonte dei mali (considerazione ormai niente ni di fatto che reclamano una prospettiva affatto originale, che riscuote unanimi con- riformatrice. Se infatti è giusta (come io sensi da parte di tutte le parti politiche , penso) la critica agli interventi del Presiden- qualche volta anche un po' incredibilmente) te della Repubblica nella polemica politica , non appare più molto significativo, se no n questo non può cancellare la sostanza delle si è in grado di spiegare in che cosa potrebbe questioni poste dal messaggio presidenziale. cambiare concretamente la politica dei par- I problemi esistono, I cinquant'anni ch e titi attraverso il cambiamento del metodo di abbiamo alle spalle non rappresentano un elezione dei loro rappresentanti. periodo ordinario per la nostra Repubblica, La controversia sulla grande riforma va ma un periodo di grande trasformazione del dunque ribaltata aprendola ai concreti inte- paese; ed esiste un obbligo di verifica della ressi dei cittadini. Se l'obiettivo è una secon- rispondenza dell'assetto creato nel 1945 alle da Repubblica, con un più alto rendimento

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democratico, le riforme non possono riguar- tecnico-organizzativa di supporto alle au- dare soltanto i rami alti delle istituzioni, m a tonomie locali, senza un efficace sistema di anche i problemi, a torto considerati minori , controlli ambientali, senza introdurre un della funzionalità della pubblica amministra- obbligo di verifica preventiva all'attuabilit à zione. Nella società attuale la politica è delle leggi promulgate, senza individuare soprattutto amministrazione. La burocrazia procedure più rapide, rigorose ed efficaci , in senso lato rappresenta le mani e i piedi la politica di risanamento dell'ambiente ri- dello Stato, il suo strumento operativo, e mane pura declamazione. Così come oc- dalla sua efficienza dipende la possibilità di corre predisporre una riforma della giusti - programmare di indirizzare, di controllare , zia amminsitrativa che garantisca i insomma di governare . Allo stesso modo, i cittadini oltre che dagli atti anche dagli misfatti della burocrazia (carenze, abusi , abusi provocati dai ritardi, dalle omissioni omissioni, ritardi) condizionano gran parte e dalle disfunzioni della pubblica ammini- dei rapporti sociali ed economici e cioé la strazione . vita dei cittadini . Oggi infatti l'inefficienza Il messaggio presidenziale non ignora i dei servizi e delle prestazioni di tutto l'appa- problemi di funzionalità dello Stato . Questa rato pubblico rappresenta il punto di più attenzione ricorre nelle premesse e nell a aspra crisi nei rapporti tra Stato e cittadini, ricostruzione storica; ricorre persino nella tale da svilire gli stessi progressi economic i lettera di accompagnamento. Ma purtroppo e civili che l'attuale sistema ha saputo com- sparisce nel capitolo delle soluzioni. piere. Anzi, sono questi stessi progressi a Vorrei concludere considerando i proble- rendere intollerabile il cattivo funzionamen- mi di metodo . Personalmente ritengo che la to della pubblica amministrazione . proposta del ministro Martinazzoli di un'As- Ai cittadini di un paese evoluto non pu ò semblea costituente risolva un problema bastare protestare di tanto intanto con i l reale sul piano parlamentare. Non sarebbe voto, per poi subire nella vita di ogni giorn o oggi più possibile, come accadde nel dopo- sperperi ed abusi burocratici . guerra, affidare al Governo una delega legi- Per rispondere a questi problemi la grande slativa per permettere il lavoro dell'Assem- riforma non può essere limitata a talune blea costituente . modifiche costituzionali, ma costituire un L'elezione di un'Assemblea costituente , complesso integrato di misure diverse; e- oltre alle due Camere, garantirebbe invec e mendamenti costituzionali, ma anche leggi la scadenza temporale dell'approvazion e ordinarie di riforma e leggi di attuazione di della riforma ed il luogo di confronto delle norme costituzionali finora prive di effetti . diverse ipotesi, nessuna esclusa . Nel proporre la costituzione di una inzia- Questa proposta non risolve però il pro- tiva verde per le riforme, di un nuovo orga- blema della consultazione popolare e anche nismo politico, di recente il presidente degli qui la conflittualità tra i partiti crea ipotesi Amici della terra è arrivato a queste stess e rigide che appaiono insolubili . Non com- considerazioni, effettuando una analisi dell a prendo la questione nata intorno alla rifor- situazione ambientale del nostro paese . Ne ma dell'articolo 138 . Sovranità popolare e è uscito un quadro sconfortante, da cui si r i delega democratica non possono essere con- cava che, malgrado le apparenze, non è siderati strumenti contrastanti o alternativi . cambiato niente nella politica ambiental e Se la democrazia è anzitutto delega e non negli ultimi 10 anni . Basti citare per tutti il l'utopia del governo diretto del popolo — problema dei rifiuti. Dal 1982 abbiamo un a utopia reazionaria —, se la delega è l'impor- legislazione che enuncia princìpi molto a- tante elemento da sottolineare, una revisio- vanzati a paragone con le altre leggi euro- ne generale della macchina dello Stato dev e pee, e siamo ancora oggi con un abusivism o prevedere anche il ricorso alla consultazion e saldamente attestato al 70 per cento ed i l popolare. Se non altro, questo costringerà a Mezzogiorno d'Italia ridotto ad una perico- rendere chiare le connessioni concrete co n losa pattumiera. le diverse ipotesi di riforme istituzionali . Ma Senza la costituzione di una struttura soprattutto, nel porre mano alla Costituzio-

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ne, è opportuno cercare il consenso, il coin- i tempi o le condizioni. Alla Costituente la volgimento della gente. decisione sulla forma di Governo fu presa i n Aggiungo un elemento che ritengo essen- 52 ore; in Francia il passaggio dalla quarta ziale e che non compare nel messaggio alla quinta repubblica avvenne in pochi mesi presidenziale: io penso che occorra garanti- e più tardi il ritorno al sistema maggiorita- re anche l'iniziativa popolare come potere rio, dopo la breve parentesi imposta da di indirizzo per non ridurre a pura ratifica Mitterrand, fu deciso in poche sedute. la consultazione popolare . È necessario che Da noi le proposte di legge sono state il potere di proposta non sia riservato ai presentate e le idee lanciate. Su alcuni temi, partiti ed alle loro parziali sensibilità e vo- come quello dell'elezione diretta del sindaco lontà. vi e un'ampia convergenza; se non si va Questo scorcio di legislatura — ammess o avanti è perché non vi è la volontà dei partit i che sopravviva — sarebbe bene utilizzato se di muoversi, anzi diciamolo pure — vi è consentisse di acquisire una facoltà utile all e una precisa volontà di non fare assolutamen - riforme ed un diritto importante, e vero , te alcunché . rispetto alla riforma per i cittadini (Applausi Di fronte a questa stasi la tentazione po- dei deputati dei gruppi verde e della DC) . trebbe essere quella dello scioglimento anti- cipato del Parlamento, cui forse si pensa in PRESIDENTE. È iscritto a parlare l'ono- questo momento. Ma la realtà è che ciò che revole Segni . Ne ha facoltà . è bloccato è il sistema dei partiti e quindi le elezioni anticipate sarebbero solo un alibi MARIOTTO SEGNI. Signor Presidente, ono- per rinviare il problema . Per quale motivo le revoli colleghi, ringrazio il Presidente della riforme che non si vogliono oggi dovrebbero Camera di avermi dato la parola e il grupp o essere possibili domani, in un Parlamento democristiano di avermi incluso tra coloro che tutto lascia pensare avrebbe una disgre- che sarebbero intervenuti, ma preciso che gazione maggiore? Chi vuol fare le elezion i parlerò come coordiantore di un moviment o deve spiegare al paese perché non vuoi politico che da anni si batte per le riforme introdurre subito le riforme che oggi è pos- elettorali e che ha promosso e sostenuto il sibile fare . La strada quindi non è quella referendum del 9 giugno. Cercherò quindi dello scioglimento, ma delle decisioni parla- di portare in aula la voce di persone che mentari sulla legge elettorale . Anzi, poiché credono nelle riforme e che oggi seguon o il nodo politico non è dentro il Parlamento con attenzione questo dibattito. ma a monte, dentro i partiti, l'avvio imme- Se non vi saranno fatti nuovi, l'impressio- diato del lavoro parlamentare non sui tem i ne che il cittadino ricaverà da queste lunghe generali ma sui progetti concreti di riforma settimane di discussione politica sarà di sgo- potrebbe essere una valvola di sfogo e una mento. Nulla più di quanto sta succedend o spinta verso decisioni positive. dimostra la gravità della crisi e contempora- Se questo non si fa è dunque perché non neamente l'incapacità del sistema politico di lo si vuol fare. Debbo dire di non vedere da affrontarla. Non vi è stata l'attenzione che parte dei partiti, nemmeno di quelli dell a dovrebbe caratterizzare le grandi occasioni maggioranza cui spetta il dovere di dare u n e le speranze o le paure che accompagnano indirizzo, una volontà in questo senso . Ap- le grandi decisioni; vi è invece soprattutto un prezzo la proposta del partito liberale, ma se desiderio di vivacchiare e di rinviare. vuol essere coerente un partito di Governo La verità è che se le riforme si volesser o non può solo avanzare proposte, deve farne fare si farebbero subito, senza aspettare n é una condizione di permanenza nel governo . nuovi dibattiti né elezioni . Poiché il cuore Da parte socialista vengono, come ormai del problema è la legge elettorale, l'unica accade spesso negli ultimi tempi, solo ulti- risposta seria che il Parlamento potrebbe matum. Dopo l'intimidazione al comitato dare al paese è affrontarla immediatament e referendario di non raccogliere le firme, po i in Commissione e in Assemblea . Niente di agli elettori di non votare il 9 giugno, vi è più ridicolo che rispondere che non vi sono quella della democrazia cristiana di non

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presentare proposte di legge in materia elet- pagna referendaria non è stata condotta solo torale. Probabilmente l'onorevole Craxi non sull'abolizione delle preferenze multiple. Nel mi crede quando dico che rimpiango i tempi suo intero corso abbiamo detto che il nostr o in cui il PSI era il partito della grande obiettivo era quello della riforma elettorale riforma ed io un convinto ammiratore di complessiva, indicata dai tre referendum queste coraggiose iniziative. Non compren- elettorali e che su di essa chiedevamo i voti. do i motivi per cui questo partito si è trasfor - Se il Parlamento intende ascoltare le solleci- mato oggi nel difensore ad oltranza di tutt o tazioni del paese, avrebbe ora il dovere l'esistente e, quindi, anche dell'indifendibi- quanto meno di esaminare tali proposte. Se le. Ciò che auspico è che venga invece dal questo non avverrà, raccoglieremo al pi ù partito socialista la disponibilità a collabora- presto — non appena sarà possibile pe r re alle riforme che il paese chiede . legge — le firme per la ripresentazione degli Non vedo una grande volontà di riform a altri due quesiti referendari, modificati se- neppure da parte della democrazia cristiana . condo le indicazioni della Corte costituzio- La proposta di riforma istituzionale è un nale. notevole passo avanti — e ad essa crediamo Se di fronte ad un sistema di partiti im- di aver molto contribuito a fronte dell'im- mobile e paralizzante la strada è quella di far mobilismo di molti anni — anche se ancora decidere i cittadini, noi la percorreremo . Se largamente insufficiente. Ciò che però non dovessero esservi elezioni anticipate, chiede- vedo dietro di essa è la reale volontà di remo a tutti i candidati che intendono cam- portarla avanti sino in fondo . Quando si minare sulla strada delle riforme, di impe- comincia a dire che sarà discussa a condi- gnarsi pubblicamente con gli elettori a zione di non turbare gli equilibri esistenti, s i sostenere queste iniziative, anche nell'even- dimostra che ciò che si vuole non è realmen - tualità di decisioni diverse dei partiti cui te riformare ad ogni costo lo Stato, quant o appartengono e del Governo. Se i partiti ne non turbare le fragili alleanze di oggi . Poiché sono incapaci, vogliamo essere a questo si sa già come la pensano gli altri, e soprat- punto noi l'espressione dei cittadini ch e tutto i socialisti, tutto sembra indicare che vogliono ad ogni costo le riforme . le proposte non vengono avanzate per essere Per quanto mi riguarda, e riguarda molti approvate. Naturalmente mi auguro di sba- parlamentari democristiani che aderiscon o gliare, ma se davvero vuole andare sino in al movimento, vogliamo essere l'espressione fondo, la democrazia cristiana, appena ulti- di quella parte del mondo cattolico che , mato il dibattito, deve chiedere l'immediata attraverso le riforme, vuole una politic a discussione parlamentare della sua e delle diversa, più lineare, più chiara e più morale . altre proposte. È questa la spinta, fortissima in tutta l a Se questo non verrà fatto — e tutto lascia società italiana che noi abbiamo toccato co n pensare che così sarà — rimarrà in molti la mano in larghissime parti del mondo catto- sensazione che anche le attuali polemich e lico, che vogliano portare avanti. con il partito socialista siano destinate a Per il mondo politico, per i partiti e per il concludersi in modo che ciascuno alla fin e Parlamento il voto del 9 giugno ha rappre- rinunzi ai propri progetti e che l 'accordo sentato un 'indicazione precisa. Per noi pro- trovato, prima o dopo le elezioni, consist a motori è un mandato ancora più preciso a nel lasciare tutto come sta . continuare . Non abbiamo alcuna intenzione Per parte nostra abbiamo già indicato di venir meno a questo nostro dovere (Ap- quale strada seguire. Abbiamo già presenta- plausi dei deputati dei gruppi della DC e to le proposte di legge corrispondenti a i liberale — Congratulazioni). quesiti referendari, cioé il sistema maggiori- tario basato sul collegio uninominale; per i PRESIDENTE. È iscritta a parlare l'ono- comuni chiediamo l'elezione diretta del sin- revole Barbieri. Ne ha facoltà . daco e l'estensione del sistema maggiorita- rio. Su queste proposte si sono espressi il 9 SILVIA BARBIERI. Signor Presidente, ono- giugno 27 milioni di italiani. Infatti, la cam- revoli colleghi, il dibattito che stiamo svol-

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gendo può essere un'importante occasion e elemento fondante del nostro stesso per imprimere la giusta accelerazione al principio di cittadinanza . cammino delle riforme o, al contrario, an- Ma non si è trattato di una automatica cora una volta, la sede per il reciproco invi o assunzione di contenuti e di valori . Questi si di messaggi paralizzanti, per polemiche di sono negli anni sempre più radicati in tutti parte, per posizioni di bandiera . noi grazie alle tensioni ideali, alle lotte so- Via via che procede il dibattito aument a ciali, alla tenace azione degli uomini e delle in me la sensazione che al centro dell'atten- donne che hanno creduto nelle promesse zione non sia tanto il confronto serio tra le della Costituzione e che hanno lavorato per- opzioni di riforma e i modi per realizzarle , ché fossero mantenute . ma altri giochi, tutti esterni a quest'aula , Un'azione che, nel corso dei decenni, ha aperti fra i due maggiori partiti di governo . via via consentito che princìpi e contenuti Invece i temi che sono posti alla nostra programmatici si trasformassero in diritti e attenzione esigono da noi la massima sere- in garanzie; un'azione che ha contrastato nità, richiedono un impegno serio per indi- politiche e comportamenti lesivi del dettato rizzare le energie positive del Parlament o costituzionale. verso la definizione dei contenuti di una Ma questo faticoso percorso, che ha visto riforma che appare ormai a tutti indilazio- luci ed ombre, sembra da tempo essers i nabile e necessaria . incuneato in un vicolo cieco, essersi impan- Occorre però, a tal fine, isolare questi tanato nella molle vischiosità del rinvio o temi dal contesto di polemiche accese, di peggio nella pratica elusione di molte norm e minacce incrociate, di messaggi paralleli, che sanciscono diritti. che, anche a causa di comportamenti e La storia della nostra democrazia è storia dichiarazioni dello stesso estensore del mes- di lotte per conquistare diritti, ma da tempo , saggio, hanno caricato questa discussione di ormai, gli esiti di queste lotte sono offuscati aspettative e di timori impropri e non perti- da pratiche antidemocratiche . Assistiamo ad nenti, che rischiano di deviare la nostr a una concentrazione mai vista di poteri nell e attenzione dall'oggetto primario della di- mani di pochi. Talvolta si tratta di poteri scussione, un oggetto che può essere, a mio legittimi che però invadono la sfera delle avviso, utilmente riassunto in un quesito : competenze dei poteri istituzionali, che ne come sbloccare il percorso delle riform e indirizzano le energie, che ne influenzano le istituzionali senza praticare soluzioni di con- decisioni, fino ad esprimere — è nella nostra tinuità della Costituzione, ma al contrario cronaca politica più recente — addirittura i rimanendo all'interno di essa, per indirizzar- veti sui nomi dei ministri; talaltra — ed è lo sulle linee di un suo arricchimento e di un molto più grave si tratta di poteri illeciti, adeguamento che ne consenta la valorizza- di poteri criminali. zione di tutte le potenzialità? Si fa sempre più distorto il rapporto tr a In apertura del suo messaggio il Presiden- cittadino e Stato; sempre più grande la te della Repubblica ci ricorda come la nostra distanza tra il cittadino e la politica. Se è Costituzione abbia — cito le sue parole — vero che l'opera del legislatore ha fatto sì «sviluppato tutta la forza pedagogica dei che abbiamo visto espandersi anche nell'ul- suoi grandi princìpi, penetrando gradual- timo decennio l'area dei diritti formalmente mente, con le sue norme, con i suoi valori , tutelati, è altrettanto vero che non abbiam o nel profondo della coscienza popolare, con- visto ridursi nel concreto l'area dei soggetti tribuendo così alla maturazione civile e po- non garantiti . litica degli italiani» . Questo è senz'altro vero: E mentre esigono diritti e garanzie sogget- è una constatazione che, più di ogni altra , ti nuovi — pensiamo ad esempio agli immi- testimonia del grande valore della nostra grati —, mentre si affermano diritti di tipo Carta costituzionale, che, proprio grazie alla nuovo, quelli già conquistati vengono conti- primaria e autentica valenza dei princìpi che nuamente rimessi in discussione . Ciò che si la ispirano, ha potuto penetrare nel patrimo- muove sul piano dell'assistenza e su quello nio genetico del cittadino italiano, divenire della previdenza ne è un esempio di estrema

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attualità ed aumentano i soggetti a rischio porre qualche argine al disastro della finan- di uscire dalla sfera delle garanzie effettive . za pubblica, si procede a casaccio e si dà vita E ampia la fascia di coloro che di fatto sono ad un mostro tributario sempre più schizo- impediti nell'esercizio dei propri diritti per - frenico . ché sono esposti al ricatto di poteri grandi o Ma anche le cose buone che sono stat e piccoli, vicini o lontani. fatte, le riforme che prima citavo, non rie- Se non c'è una vasta opera di bonifica e scono a proiettare il loro effetto positiv o di riforma dello Stato sociale, se non c'è sulla società. L'applicazione dei loro conte- equità fiscale, se non c'è garanzia di giusti- nuti innovativi, il cambiamento che esse zia, se non c'è trasparenza, efficienza e potrebbero produrre nella vita della gente, imparzialità nella pubblica amministrazio- si scontrano con il muro di gomma di un a ne, non c'è spazio per i diritti. E fatalmente pubblica amministrazione indifferente e la cultura dei diritti tende ad essere sostituit a conservatrice, impatta nel suo degrado, nel - dalla pratica del favore . l'abitudine all'esercizio del meschino poter e Occorre indirizzare attenzione ed iniziati- che deriva dal favore, dalla clientela, annega ve non solo sull'obiettivo di ottenere leggi nella mancanza di mezzi e di strumenti giuste, ma anche su quello della loro appli- adeguati che è determinata da una gestione cazione quotidiana, che è poi la realtà co n miope e sconsiderata della finanza pubblica. la quale la gente si scontra, che la gente ved e Altri nel mio gruppo molto autorevolmen- e patisce e da cui trae elementi di sfiducia . te hanno detto e diranno dopo di me delle Un'opera di riforma che voglia recuperare linee da seguire, dei passi da compiere e questa sfiducia non può non tener conto di degli istituti da rinnovare profondament e questa considerazione . Non basta riformare per imprimere efficacia e incisività ad una i rami alti dello Stato, occorre rendere effi- macchina istituzionale che mostra i segni del cace, trasparente ed incisiva tutta la macchi- tempo ed accusa soprattutto le ferite inferte na della pubblica amministrazione . da prassi devianti rispetto al dettato costitu- Leggi importanti ed innovative si son o zionale . Io preferisco soffermarmi su un a varate in questi anni: penso alla legge sull a domanda che pongo a me stessa e a voi , Presidenza del Consiglio, ad alcune part i onorevoli colleghi. Quali obiettivi, quali tra- della legge di riforma delle autonomie locali , guardi poniamo all'orizzonte della nostra alla legge sul procedimento amministrativo , opera di rinnovamento dello Stato, della a quella che riconosce diritti e garanzie ai politica, delle istituzioni? lavoratori immigrati, a quella sulle pari op- Mi piacerebbe pensare che l'obiettivo che portunità e sulle azioni positive . Altri prov- ci poniamo non fosse solo quello, pure im- vedimenti, ad esempio quello sul volontaria- portantissimo, vitale, di correggere i difett i to o sulla tutela dei diritti dei consumatori , del sistema, di rendere più forte ed incisiva sono in dirittura d'arrivo . la decisione del Parlamento, più stabile i l Ma questi passaggi, pur così importanti , Governo, più sicura la lotta ed il contrast o ai cui aspetti innovativi abbiamo contribuito contro la criminalità, più certo il confine tra con iniziative e proposte, non vengono por- la sfera d'azione dei poteri istituzionali e tati a sistema. Resta bloccata, ad esempio , quella dei poteri privati . nelle secche dell'assenza di una reale volon- Mi piacerebbe pensare che sullo sfondo tà politica la fondamentale legge sulla rifor- dei progetti di riforma, delle proposte d i ma della dirigenza pubblica . Sembrano al- nuovi meccansimi decisionali, di nuovi mod i lontanarsi sullo sfondo dell'agenda politic a di formazione della rappresentanza, possa provvedimenti essenziali come quelli che essere comune a tutti noi un obiettivo, quel - debbono attribuire risorse ed autonomia fi- lo di espandere la sfera delle garanzie, d i nanziaria ad enti locali e regioni. Non si rendere effettivi i diritti, di fornire ai cittadi - parla di una radicale revisione del sistem a ni risposte certe attraverso precise assunzio- fiscale, tale da ancorare finalmente l'obbligo ni di responsabilità . Solo così, tra l'altro, si contributivo dei cittadini alle prescrizioni de l potrà ottenere che, a fianco della cultura dei dettato costituzionale ; anzi, nell'affanno di diritti, si riaffermi quella dei doveri, si ripri-

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stiri quel senso di responsabilità individual e problema successivo, quello della connessio- e collettivo che è un forte antidoto alle tante ne tra il diritto a sapere e quello ad agire e spinte disgregatrici, localistiche, egoistiche ad intervenire, una connessione che esig e che minano il nostro vivere comune . una migliore tutela degli interessi diffusi , Assumere questo obiettivo significa ri- intorno ai quali si mobilita una sempr e prendere il percorso che tende alla piena maggiore attenzione della pubblica opinion e attuazione della parte prima della Costitu- e che dovrebbero trovare lo sbocco di u- zione, significa orientare su di essa le azioni n'ampia azionabilità: un altro strumento politiche e di Governo, onorare — nel su o sulla via dell'effettività dei diritti, una rispo- nucleo essenziale — il patto costituzionale , sta per il cittadino che non può limitarsi a legare direttamente la nostra azione al filo conoscere le cose che non vanno ma che concreto della vita quotidiana di tanti uomi- deve essere parte attiva per correggerne il ni e di tante donne, lavorare perché lacune , cammino. ritardi, ingiustizie non generino sfiducia , Ma su un altro tema si potrebbe riaprir e rassegnazione e ribellismo senza orizzonti, la discussione. Mi riferisco a quella parte ma generino la reazione positiva di chi pensa delle proposte della Commissione Bozzi che che si debbano praticare le vie faticose della si prefiggevano di meglio rappresentare nel costruzione di nuove garanzie di civile con- testo costituzionale una società composta d i vivenza. donne e di uomini che devono vedersi rico- Concentrare attenzione ed energie su que- nosciute condizioni di parità, nel rispetto e sto obiettivo ci potrebbe naturalmente por- nella considerazione delle specificità che so- tare a compiere un passo ulteriore, a ripren- no il portato e la ricchezza della differenz a dere in mano quella parte delle proposte di genere, affinché vengano rimosse nel della Commissione Bozzi tese a rendere più testo costituzionale alcune indicazioni che puntuale, più attuale e più ricco il catalogo debbono considerarsi residui — talvolta sot- dei diritti di libertà. Si tratta di arricchimenti to un profilo meramente verbale, talaltra e di specificazioni connessi, da una parte, anche in senso sostanziale di superate all'evoluzione della coscienza sociale e, dal - mentalità discriminatorie . l'altra, alla necessità di porre argini costitu- Credo poi che da questo dibattito non zionali all'incrementarsi degli spazi di ri- possa rimanere assente un altro tema, quell o schio che le contraddizioni della società dei modi e delle forme che possano consen- moderna e la durezza degli interessi in cam- tire di promuovere il riequilibrio della rap- po inevitabilmente generano . presentanza dei sessi nelle istituzioni. Un Emblematico, in questo senso, è il pro- tema che deve uscire dalle secche di u n blema della tutela dell'ambiente, che di fron - ragionamento tutto interno alla componente te ai continui attentati ed al grave degrad o femminile della politica; deve smettere di ecologico una Costituzione moderna dev e essere patrimonio solo di alcuni partiti e indubbiamente affrontare. Ma non meno deve entrare apertamente nell'agenda di di- attuale ed ineludibile è il tema dell'oppor- scussione politica generale . tunità di un più vasto e incisivo diritto In occasione della recente campagna re- all'informazione come diritto a diffondere ferendaria, le donne del partito democratic o informazioni con tutti i mezzi forniti dalla della sinistra e con esse molte donne tecnica e come diritto a ricevere informa- di altri partiti hanno fatto con chiarezza una zioni complete ed obiettive, anche ai fini scelta di campo pregiudiziale : hanno consi- della formazione della volontà dei cittadin i derato preliminare a qualunque ragiona- per l'esercizio dei poteri politici ; un diritto mento sul riequilibrio della rappresentanza che si salda con quello alla trasparenz a la conquista di regole che restituiscano pu- ed alla visibilità in tutti gli aspetti dell a lizia alla politica, che ne ripristinino la so- vita pubblica ed amministrativa e che può brietà e che, attraverso la riduzione, il con- dare un grande impulso al recupero di una trollo e la trasparenza delle spese elettorali , moralità pubblica. rendano la competizione elettorale accessi - Esso ci porta inevitabilmente a porci il bile a donne ed a uomini su basi di parità .

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Esse, inoltre, hanno indicato in un sistem a PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE che avvicini candidati ed elettori e che indu- MICHELE ZOLLA . ca ad esplicitare prima delle elezioni conte- nuti programmatici ed alleanze politiche SILVIA BARBIERI. Quest' ultimo è un dise- uno strumento di rilancio della democrazi a gno che si iscrive proprio in quella logica del rappresentativa. rafforzamento dei diritti e del recupero del Sono sul tappeto anche altre proposte, distacco fra cittadini e istituzioni, che prima forse opinabili, ma che hanno il merito di ricordavo. Esso, infatti, risponde ad un'esi- aprire una discussione e di lanciare una genza' di redistribuire del potere fra i soggetti provocazione sui possibili incentivi all'ele- istituzionali e nell'ambito del territorio ; una zione di un maggior numero di donne all'in- redistribuzione del potere che può costitui- terno della legge sul finanziamento pubblic o re, se supportata da strumenti e da proce- dei partiti . Sono questioni da affrontare co n dure efficaci e trasparenti, un ancoraggi o serenità, ma soprattutto senza spirito di contro la deriva del potere pubblico verso l e sufficienza, perché attengono a persegui- secche della debolezza, dell'impotenza o , mento di un obiettivo di piena democrazia . peggio, del corrompimento. Onorevoli colleghi, abbiamo ascoltato ne l Su questo terreno ampie possono esser e corso di questo dibattito altri accenti che le convergenze, a partire da quella con i l richiamavano all'esigenza di operare nella partito socialista, cui ci unisce la comun e direzione di una piena effettività dei diritti e convinzione della necessità di una rifonda- di ragionare sul rafforzamento delle libertà zione regionalistica dello Stato. Vorremmo costituzionali. Ne ha parlato ieri il presiden- che tale convinzione comune potesse spin- te della Commissione affari costituzionali , gersi più avanti, fino a perseguire in tutt a mentre ancora oggi abbiamo colto da più coerenza il disegno regionalistico anche per voci riferimenti precisi alla necessità di un a gli aspetti che attengono alla sua proiezion e bonifica della pubblica amministrazione ne l ai vertici dello Stato. segno dell'efficienza e della trasparenza. Po- Sbaglieremmo, infatti, se non cogliessim o trebbe essere un terreno di convergenze l'occasione per legare i due aspetti del pro- reali . blema: quello di dare alle regioni competen- Noi su questa strada ci siamo da sempre . ze legislative generali, reale autonomia e Abbiamo positivamente contributo alle leg- responsabilità finanziaria e quello di orga- gi che il Parlamento ha saputo varare in tal e nizzare in coerenza con questa premessa la direzione . I nostri tentativi per rendere funzione legislativa statale, le competenze, l'opera più coerente e più completa si son o la composizione e l'organizzazione delle Ca- spesso scontrati con un muro di resistenze ; mere . È un ragionamento aperto, che si penso alla pur importante legge di riform a svilupperà in quest'aula fin dalla prossima delle autonomie locali, che è rimasta mon- settimana. ca di parti vitali, relative alla riforma dei Se fossimo davvero capaci di dare preva- sistemi elettorali ed alle certezze finanzia- lenza agli obiettivi concreti e raggiungibil i rie . Esse possono costituire impegni con- sui proclami, sugli interessi e sulle posizion i creti da assumere insieme per il futuro più di parte, questo potrebbe rappresentare un vicino. primo, importante sbocco del dibattito, un Infatti, onorevoli colleghi, l'agenda di banco di prova delle reali intenzioni riforma - questo Parlamento è ricca sia sul versant e trici, un segno di vitalità e di intelligenza del delle cose fatte — la Presidente Iotti le ha Parlamento (Applausi dei deputati dei grup- ricordate ieri — sia dal punto di vista dell e pi comunista-PDS e della sinistra indipen- questioni che possono essere affrontate fin dente — Molte congratulazioni) . dai prossimi giorni, a partire dal testo con cui si affronterà la riforma del bicamerali- PRESIDENTE. È iscritto a parlare l'ono- smo, che ridisegna e rafforza la struttura revole Mennitti . Ne ha facoltà . regionalistica dello Stato . DOMENICO MENNITTI . Signor Presidente,

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onorevoli colleghi, dopo gli interventi di ieri Il messaggio del 26 giugno scorso è certa- e di stamane dei miei colleghi, starò attent o mente non solo il più articolato e il più a rispettare il tempo concessomi dal gruppo , ampio dei documenti sinora trasmessi dal concentrando l'attenzione su alcuni aspett i Quirinale alla responsabile riflessione de l fondamentali del messaggio presidenziale . Parlamento, ma anche il più alto per la Debbo rilevare che siamo in presenza di materia che affronta e per il respiro storic o un dibattito eccezionale, che si è andat o con cui la sviluppa. Non a caso questo sempre più caricando di gravi tensioni poli- messaggio rappresenta al tempo stesso il tiche, tant'è vero che si annuncia minaccio - bilancio e l'epicedio della prima Repubblica so per domani l'intervento dell'onorevole e l'esplicito, pressante invito a costruirn e Craxi, dal quale probabilmente apprendere- una nuova, che risponda più funzionalmen- mo se, pur non essendovi un voto, il Gover- te, con migliorata efficienza, ai problemi ed no andrà in crisi e probabilmente si compirà agli obiettivi della nostra società : invito che anzitempo anche la decima legislatura. disturba gli interessi partitocratici più diffus i La tradizione dei messaggi presidenziali , e consolidati, al punto da suscitare irritate signor Presidente, non è molto ricca nella reazioni e da rafforzare i più pervicaci pro- storia dell'attuale Repubblica . Lo strumento positi di insabbiamento. è stato poco usato dai Presidenti ed ancor Eppure, l'analisi di partenza appare di meno recepito dal Parlamento, che ora ne estrema ragionevolezza e marcata da un a discute uno per la prima volta nella sua consapevolezza dei lati anche positivi e dell e storia. potenzialità che si aprono in una nuova Appartiene alla comune memoria la liqui- situazione politica italiana e mondiale, quel - dazione quasi sommaria di un messaggio del la, per intenderci, successiva alla caduta del Presidente Leone, che cominciò, sia pure muro di Berlino, alla liberazione della Polo- timidamente, a introdurre le prime temati- nia, della Cecoslovacchia e dell'Ungheria dal che del disagio istituzionale . L'interruzione vassallaggio sovietico, al cambio di nome e traumatica della sua Presidenza restò poi di impianto ideologico-programmatico de l come la più vistosa manifestazione di quel partito comunista in Italia. disagio, che si è quasi sistematicamente I meccanismi costituzionali, come ci ha prodotto, sia pure in forme quasi sempre ricordato il Presidente Cossiga, venner o assai più larvate, tra i Presidenti della Re- strutturati in un clima di grave incertezza pubblica e le forze parlamentari che li hanno sugli equilibri che si sarebbero costituiti, su espressi. Ricordiamo la tensione tra Einaud i maggioranze che avrebbero potuto com- e la democrazia cristiana per l'incarico affi- prendere una sinistra ancora strettament e dato al «governo amico» di Pella, al di fuor i legata all'Unione Sovietica e incline non sol o di una designazione partitocratica ; la tensio- a giustificarne le «purghe», ma anche, po- ne tra democrazia cristiana e Gronchi, per tendolo, a imitarle, come testimoniano i lincarico di iniziativa presidenziale affidato massacri postbellici di piccoli possidenti, d i a Tambroni; il drammatico confronto tra sacerdoti, di anticomunisti generici, oltre Segni, Moro e Saragat, che minò irrepara- che di fascisti. Perciò più che all'efficienz a bilmente la salute del Presidente ; l'abbando- del sistema si pensava all'adozione di un a no di Leone all'aggressione delle sinistre ; le struttura di equilibri e di mutua garanzia . In ironie che sottolinearono nelle conversazio- altre parole — ricorda Cossiga — tutti im- ni di Montecitorio le esternazioni con cu i maginarono di poter essere collocati all'op- Sandro Pertini coltivava di fronte all'opinio- posizione e programmarono quindi un siste- ne pubblica la propria immagine a spese ma di controlli ad elevatissima sensibilità e della classe politica ; l'ostilità dei palazzi — ad alto grado di allarme tale da risultare, pe r da Piazza del Gesù a Via delle Botteghe alcuni versi, paralizzante . Insomma, biso- Oscure, a palazzo Chigi, sino ai palazz i gnava assicurarsi contro l'ipotesi di un ese- dell'alta finanza — che ispirano le campagne cutivo forte e stabile, anche a costo di un di linciaggio morale di potenti mass media sistema complessivamente debole, ma ga- contro l'attuale Presidente Cossiga . rantista.

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Per giungere a tale risultato non fu neces- cura di Ruffilli, su cultura politica e partit i sario ai costituenti nemmeno un grosso sfor- nell'età della Costituente, leggiamo sia la zo di fantasia; bastò infatti una riesumazion e denuncia di Paggi contro il delitto di una del modello demoparlamentare crollato nel Costituzione vecchia prima di nascere ; sia 1922 ancor più per la sua intrinseca debo- l'auspicio di Fanteghi per una Repubblic a lezza, per la successione di crisi e di infarti presidenziale vista come l'unica forma isti- che lo incalzavano, che per la spallata data- tuzionale capace di porre fine allo spirito di gli da Mussolini con la marcia su Roma . quel parlamentarismo degenerato che diede Contro questa riesumazione si schierò , origine al fascismo ; sia il più articolato ra- quasi solitario in quell'epoca, il partito d'a- gionamento di Calamandrei il quale, di fron- zione . Dico «quasi solitario» perché tale fu , te ai meccanismi obsoleti che si stavano con poche altre eccezioni, nell'Assemble a restaurando, sostenne che «la struttura degli costituente, alla cui elezione non concors e organi centrali non si allontanerà di molt o ancora il Movimento sociale italiano, che s i dagli schemi tradizionali del sistema parla- costituì successivamente, giungendo a pre- mentare quale è nato e cresciuto e ormai sentarsi alle elezioni politiche per la prima invecchiato nelle costituzioni europee del legislatura repubblicana nel 1948 . secolo scorso» . E proprio su questo punto Ma attraverso la sua pubblicistica, e in c'è da temere che i preparatori della nuova particolare attraverso i commenti ai lavori Costituzione abbiamo mancato di coraggio della Costituente che un grande giurista e di fantasia e forse anche di sensibilit à come Carlo Costamagna andava svolgend o storica quando hanno preferito orientarsi sulle pagine del settimanale Rivolta ideale, sui modelli costituzionali di cento anni fa le critiche del Movimento sociale italiano piuttosto che sulla realtà politica attuale per tanti versi coincisero con quelle del dell'Europa e dell'Italia . partito d'azione, e in particolare sia nell'os- Il problema si poneva in termini di aggior- servare come la nuova Costituzione nascess e namento culturale e di espressione di una già vecchia nei suoi meccanismi istituzionali, cultura nuova rispetto alla pigra riedizione sia nel proporre la soluzione decisionista della del trasformismo e del giolittismo; eravamo, Repubblica presidenziale come alternativa al sia noi che gli azionisti, per una di quelle modello ottocentesco del parlamentarismo. forme di mimetismo epocale che spesso Sicchè al ricordo dedicato dal President e accomunano i più fieri avversari . Cossiga a Calamandrei, Valiani, Pacciardi, Prevalse il trasformismo, per quella voca- Nobile e Mazzei, inclini alla riforma di go- zione consociativa che la democrazia cristia- verno presidenziale, vorrei non contrappor- na si era portata dietro dal CLN, ma forse re ma affiancare quello di Carlo Costama- anche per le prudenziali ragioni evocate da gna, il giurista della Carta del lavoro, ch e Cossiga, in qualche modo nobilitando la fece includere la stessa proposta presiden- pigrizia mentale e gli errori di impianto di zialista nei primi documenti programmatici allora. del Movimento sociale italiano . Fatto sta che quelle ragioni ora si sono Né sembri contraddizione accostare du e fortunatamente attenuate, sino a potersi culture così antagonistiche, perchè in qual- considerare quasi esaurite con il processo d i cosa si assomigliavano, e cioè nell'essere pi ù trasformazione affrontato dai comunisti con moderne, più aggiornate di quelle che istin- la creazione del PDS, che noi continuiamo tivamente si riproponevano come restaura- a sentire come partito concorrente e avver- zione. L'azionismo nasce infatti animosa- sario, con delle punte ancora vecchie di mente antifascista, ma anche in un clim a faziosità, quasi che voglia farsi erede della culturale di contestazione ancor più che di parte più datata e superata dell'azionismo ; revisione della decadente ed impotente de- un azionismo con tanti residui di veteroan- mocrazia prefascista . tifascismo e senza i pregi dell'alternativa E nella pregevole rassegna di Lorenz o presidenzialista, ma che non sentiamo più Ornaghi sui progetti di Stato, contenut a come un pericolo esistenziale per la nostra nell'ampia raccolta edita da Il Mulino, a libertà e la nostra stessa vita .

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Registriamo del resto, accanto alle punte esclusione tali che non li hanno certo psico- di veteroantifascismo a cui si è accennato, logicamente facilitati . anche più serie attenzioni critiche nei nostr i E qui si pone un altro dei problemi nodali confronti da quel versante, e sentiamo che che il messaggio del Presidente Cossiga ha si sta realizzando l'auspicio di rapporti meno affrontato con notevole sensibilità e pe r drammaticamente esasperati e tesi, più co- qualche punto o condizione con una intran- struttivi e civili tra gli italiani. sigenza su cui concordiamo . Mi riferisco al E l'attenuazione del pericolo comunista , problema della legge elettorale . La proposta che oggi semmai si presenta come vecchio di una riforma elettorale è oggi l'alternativa vizio trasformista e nuova ipotesi consocia- conservatrice degli interessi partitocratici tiva, toglie l'ultima legittimazione all'errore contro le spinte di rinnovamento . Tale pro- di impianto istituzionale che per quasi mez- posta poggia sull'elementare constatazione zo secolo ha deresponsabilizzato l'esecutivo , che i sistemi rappresentativi e di libertà rendendolo incapace di gestire una modern a possono realizzarsi sia con il metodo eletto- democrazia e quindi di condurre in modo rale uninominale o maggioritario, sia con il manageriale l'azienda Italia. metodo elettorale uninominale o maggiori- Si aprono prospettive di una gestione più tario, sia con il metodo elettorale proporzio- funzionale e moderna del potere che noi da nale. sempre sosteniamo necessaria, benchè la Il Presidente della Repubblica non può conventio ad excludendum per noi non è prendere parte per un metodo rispetto all'al- stata quasi mai, come dice Cossiga essere tro, perchè queste sono scelte che spettano stata per i comunisti, seguendo sempre certe al Parlamento. Spetta invece al garante dell a analisi storiche del professor Scoppola, an- Costituzione chiarire almeno la logica di che tacita conventio ad adsociandum . queste scelte, ed egli lo ha fatto scrivendo . Ma sotto il profilo di nuovi rapporti ci La preferenza tra i due sistemi può derivar e sembra positiva anche un'altra delle novità dal diverso concetto che si ha della funzione registrate dal Presidente della Repubblica del sistema rappresentativo. C'è infatti chi nel suo messaggio, e cioè quella relativa ritiene che il sistema elettorale abbia una alla maggiore latitudine di scelta che s i funzione preminente, quella appunto di e- apre ai cattolici, che noi prolunghiamo nella leggere rappresentanze in grado di rappre- logica di quel nuovo patto nazionale pro - sentare nel modo più ampio possibile l o spettato in un recente messaggio a noi di- spettro degli interessi, dei valori e delle rettamente indirizzato e che ha incontrat o opinioni della società, al fine di combinarli il significativo consenso delle sinistre rifor- e proiettarli a livello di attività di governo , miste, socialiste e socialdemocratiche . Un in modo mediato e contrattuale; e c'è invece patto in cui non vi siano più né pression i chi ritiene che il sistema elettorale debb a confessionali a favore del partito sinora e- portare all'elezione di rappresentanze che gemone, né atti costituzionali discrimina - siano strutture utili ed idonee per adottare tori, né associazioni tacite al potere, giacché decisioni di governo . ogni processo democratico di cooptazioné La proporzionale garantisce, insomma, di deve essere palese . più l'esigenza di rispecchiare negli organi di È naturale che questa prospettiva di u n rappresentanza la varietà delle posizioni esi- nuovo patto costituzionale e nazionale, i n stenti nel paese, mentre l'uninominale, che cui non vi siano più clausole discriminatorie sacrifica questa esigenza su un letto di Pro- di fatto né implicite distinzioni tra cittadin i custe, ove si allungano artificiosamente l e di serie A e di serie B, incontri il nostro pieno maggioranze e si tagliano fuori brutalment e consenso ed agevoli quei processi di aggior- le minoranze, garantisce meglio le esigenz e namento nel cammino della libertà e dell a di semplificazione, tali da rendere più age- generale partecipazione alla costruzione po- vole l'esercizio del potere esecutivo . litica che sentiamo anche noi necessari e che In dottrina, le due esigenze sono stat e abbiamo da decenni autonomamente avvia- poste in contrasto in un celebre intervento to per parte nostra, anche in condizioni di di Luigi Einaudi contro la proporzionale, poi

Atti Parlamentari — 86322 — Camera dei Deputati

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inserito nella raccolta sul buon governo. opinioni chiamate ad esprimersi deve essere Secondo Einaudi, compito principale delle la più larga e variegata possibile quando s i elezioni non sarebbe quello di fare un censi - entra in una fase costituente come quell a mento delle opinioni, bensì quello di racco- attuale . Lo ribadisce nel suo messaggio an- gliere consenso intorno ad un concreto pro- che il Presidente della Repubblica, là dov e gramma di governo . In realtà, è possibile osserva: «In un solo caso i princìpi democra- rispettare entrambe le esigenze, specializ- tici postulano tassativamente come prefe- zando il voto secondo le funzioni dell'organ o renziale il sistema proporzionale, e nel senso al quale i voti sono destinati . più ampio : quando si tratti di eleggere as- Quando si tratta di eleggere un organo che semblee rappresentative munite di poteri abbia essenzialmente compiti costituenti o costituenti, o quand'anche si tratti di eleg- anche, al di fuori della eccezionalità costi- gere assemblee rappresentative ordinarie tuente, compiti normativi, di controllo e di conferendo ad esse poteri speciali di revisio- rappresentanza, il sistema più logico e giust o ne della Costituzione» . è indiscutibilmente quello proporzionale . Entrati come siamo in una fase costituen- Quando invece si tratta di costituire organi te, non è possibile mutare le regole del gioco di governo, il sistema di elezione popolar e se non, tutt'al più, per accentuare il propor- diretta, a uno o due turni, di tali organi (dal zionalismo, che nel nostro sistema è alterat o sindaco al presidente della regione e al Pre- giacché si richiedono agli eletti delle forma- sidente della Repubblica con funzioni d i zioni politiche minoritarie più voti di quelli capo dell'esecutivo) incorpora automatica- richiesti ai parlamentari dei maggiori partiti. mente la logica funzionale del sistema uni - Il Presidente della Repubblica si è post o nominale: basta distinguere schede e sistemi esplicitamente come garante affinché il prin - a seconda della funzione più rappresentativ a cipio della sovranità popolare sia pienamen- o più decisionale dell'organo che si elegge . te rispettato . La crisi di legittimazione della Infatti, se l'organicità e il tendere tutti allo prima Repubblica è ormai troppo evidente stesso scopo nelle funzioni di governo son o per poter negare l'eccezionalità dei compiti cose essenziali, nelle assemblee devono libe- costituenti che si pongono alla prossim a ramente manifestarsi tutte le differenze e i legislatura. Lo svolgimento dei compiti di contrasti di opinioni. rifondazione di un nuovo patto nazionale , Naturalmente la distinzione deve essere con nuove regole più funzionali, non può poi mantenuta con piena coerenza, impe- essere alterato da leggi elettorali maggiori- dendo le commistioni oscene che oggi si tarie, che aggraverebbero le condizioni di verificano tra diversi poteri, per cui il Parla- delegittimazione in cui versa il sistema . mento, chiamato a svolgere funzioni delica- Diciamo questo con la stessa forza del te ed essenziali di controllo sull'attività del- ragionamento svolto dal Presidente Cossiga, l'esecutivo, fornisce al tempo stesso dal in forma di vero e proprio monito per l e proprio interno quei cento ministri e sotto - forze politiche che sembrano contagiate dal - segretari di cui si compone il governo . Il la tentazione di barare al gioco, contrappo- risultato è che un decimo dei membri delle nendo la riforma elettorale, come alternati- Camere votano la fiducia a se stessi, assu- va ingessatrice e mummificatrice mendo la posizione estremamente ambigu a dell'esistente, alla sempre più pressante do- del controllore autocontrollato . La distinzio- manda popolare di radicali cambiamenti. ne tra decisori e controllori, tra membri del Non è più tempo di leggi elusive e di leggi Governo e membri del Parlamento, deve truffa, le cui conseguenze sarebbero tanto essere assunta come chiave di volta di qua- inutili quanto devastanti. Su questo punto lunque nuovo rapporto ; ciò servirà anche a occorre essere molto chiari . ridurre le spinte di origine parlamentare Le riforme elettorali che si vanno architet- volte a far continuamente cadere i govern i tando da parte della democrazia cristiana per accelerare la rotazione negli incarichi avrebbero due effetti egualmente inutili ed ministeriali. inaccettabili. Il primo di rafforzare artificial- Certo è, comunque, che la rassegna delle mente la rappresentanza politica della de-

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mocrazia cristiana; il secondo di far scom- clima di sempre maggiore disaffezione : bi- parire le autonome rappresentanze politiche sogna sentire il polso del paese e renders i delle formazioni minoritarie, sia costringen- conto che eludendo le richieste popolari di dole a cercare rifugio sotto il tetto di partit i cambiamento si avvierebbe l'Italia verso un più grossi sia ostacolando le vie d'access o pericoloso processo di decadenza. agli organismi rappresentativi della Repub- Il richiamo alla sovranità popolare, da blica a quelle formazioni politiche, come l a verificare nei suoi umori e nelle sue istanz e nostra, che non sopporterebbero per pro- con il metodo del referendum, è oggi a pria scelta processi di assimilazione e per l e maggior ragione giustificato dalla sempre quali, comunque, non si prospettano, d a più netta contrapposizione tra sondaggi di parte delle altre famiglie partitocratiche, so- opinione che registrano adesioni larghissim e luzioni di questo genere . all'ipotesi della Repubblica presidenziale ed È quindi evidente il carattere truffaldino oligarchie partitocratiche che nei Palazzi si di queste proposte, ma lo è altrettanto la lor o arroccano sulle proposte-truffa di una rifor- inutilità, giacché la moria dei governi e la ma elettorale: proposte che presentano di- conseguente sempre più difficile governabi- verse e pittoresche varianti, tra cui la più lità del sistema trae le sue origini da debo- truffaldina è quella che pretenderebbe di lezze che sono intrinseche alle coalizioni di perpetuare con grossi premi di maggioranza maggioranza e soprattutto a quella federa- il quarantennale regime delle coalizioni ar- zione di correnti che è la democrazia cristia- roccate intorno alla democrazia cristiana, na. Potete pure pensare tutto il male possi- mentre il problema è quello di individuare d i bile di noi missini e di altre forze, come ieri volta in volta in un leader le responsabilità democrazia proletaria e oggi rifondazione del potere, liberandolo, come avviene nelle comunista, che rifiutano l'omologazione, e democrazie più funzionali e moderne, dai augurarvene la scomparsa ; ma non potete permanenti ricatti delle coalizioni . Una mag- pensare che questa sia una cura adeguata gioranza di Palazzo che contrastasse la mag- alle disfunzioni della Repubblica, perché so- gioranza popolare, impedendole di pronun- no i governi e le coalizioni che non hann o ziarsi e di scegliere, porterebbe la crisi dell a funzionato, e sul piano funzionale il difett o Repubblica oltre ogni soglia di legittimità e non viene certo dalle formazioni minor i di tolleranza. delle opposizioni e in fondo nemmeno dalle Le due ipotesi vanno quindi ben formulat e formazioni minori della maggioranza. e definite dal Parlamento, in fase costituen- Pensate sul serio di risolvere qualcosa, a d te, e poi sottoposte al popolo, perché scelga esempio, sacrificando con clausole di sbar- indipendentemente dalle forze politiche che ramento di cui così spesso si parla la rappre- le propongono. Una cosa è la scelta di sentanza autonoma dei liberali e sottopo- partito, altra quella delle regole del gioco . nendo al tempo stesso ad una cura di Lo si è visto anche con il «Sì» all'abolizione artificiosi rigonfiamenti ormonali la rappre- delle preferenze plurime, che è passato tra- sentanza democristiana? Questi sono espe- sversalmente con una maggioranza diversa dienti di bassa lega, di cui può forse, nella da quella che ci governa . Un presidenzialista sua estrema decadenza, farneticare il Palaz- non è necessariamente missino o socialista zo, ma che non sono proponibili al popolo . o liberale o leghista, e non sarebbe corretto E qui si tocca un altro punto nodale della pretendere che si esprima passando con il questione. Chiaro e forte nel messaggio del voto attraverso questi canali obbligati . Biso- Presidente della Repubblica è al tempo stes- gna spianargli con il referendum (e lo dicia- so il richiamo alla sovranità popolare come mo anche contro i nostri interessi) una base fondamentale delle istituzioni e quasi strada diretta con cui esprimersi . cura ricostituente di quel consenso che at- Sappiamo bene anche noi che (come ha tualmente si sta riducendo per tutte le for- detto nelle sue appassionate conclusioni i l me-partito. Non si illudano quelli che pro- Presidente Cossiga) le riforme istituzionali porzionalmente raccolgono ancora clientele non sono di per sé la soluzione di tutti i mali e voti di scambio più numerosi di altri, in un della Repubblica; ma sono l'occasione per

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realizzare quella conversione di comporta - cipio di partecipazione permanente alla vit a menti che è stata auspicata dal Presidente politica, al governo del paese . con piena rispondenza ad una attesa che c'è Invece il dibattito, non soltanto di quest i nel paese . giorni, ma tutto il dibattito costituzionale , Noi ci schieriamo decisamente tra le forz e della dottrina e della cultura costituzionali - di cambiamento, contro l'ostinata conserva- sta, ha sempre in qualche modo sottovalu- zione di un esistente a cui la sovranit à tato il ruolo del partito ed anche la portata popolare sta già voltando le spalle (Vivi storica e costituzionale dell'articolo 49 che, applausi dei deputati del gruppo del MSI- invece, ha rappresentato un reale salto d i destra nazionale — Congratulazioni) . qualità all'interno del sistema della parteci- pazione democratica. PRESIDENTE. È iscritto a parlare l'ono- Solo se si coglie il significato vero di tale revole Capanna . Poiché non è presente, si articolo ed il ruolo vero di rilevanza costitu- intende che vi abbia rinunziato . zionale che la Costituzione ha voluto dare al È iscritto a parlare l'onorevole Fiori. Ne sistema dei partiti si può comprendere cos a ha facoltà. significhi un sistema giuridico ordinamenta- le che non ha saputo dare attuazione a tale PUBLIO FIORI. Signor Presidente, c'è stata norma. Solo comprendendo la portata sto- e c'è in questi giorni una ricerca forte di rica e politica dell'articolo 49, nella sua reale nuova legittimazione della sovranità popola- dimensione, si può capire quale sia stata la re. A tale proposito si è parlato molto anch e conseguenza nel sistema politico nazionale di partitocrazia, cioè della degenerazione de l della sua mancata attuazione . sistema dei partiti . Si è trattato di afferma- Colleghi, il momento della realizzazion e zioni fatte un pò apoditticamente, senza della sovranità attraverso la fase rappresen- neanche avviare una riflessione approfondi- tativa, cioè quella elettorale delle istituzion i ta sul significato e sul ruolo dei partiti nell a democratiche assembleari, è stato garantito nostra Costituzione, sulla portata dell'artico- nella sua attuazione per mezzo di un sistem a lo 49, sul significato rivoluzionario e forte- normativo molto dettagliato e preciso . mente innovativo che questo articolo h a Anche la fase della realizzazione dell a avuto nell'Assemblea costituente . sovranità popolare, attraverso il momento Forse anche a qualche collega è sfuggit o della democrazia diretta e cioè attraverso il che il costituente italiano, a differenza di momento referendario, è stata disciplinata e quello francese che non ebbe il coraggio di garantita con strumenti giuridici particolari . dare legittimazione e ruolo costituzionale ai Solo la terza fase, che poi è la prima, solo partiti politici, operò questa scelta estrema - il terzo momento, che poi è il primo, e cioè mente significativa e pose il partito politic o quello della democrazia partecipata perma- all'interno di un sistema che garantisse l'e- nentemente attraverso il ruolo dei partiti, è sercizio della sovranità popolare . invece rimasto privo di alcuna regolamenta- Il nostro costituente nel disegnare l'artico- zione. lo 49 lo inserì in uno scenario che deve Anche in questa sede ho ascoltato collegh i essere visto anche in relazione agli articoli che hanno detto che effettivamente il partit o 1, 2 e 3 : l'articolo 49 è un modo nuovo politico viene considerato come un'associa- attraverso il quale il cittadino partecipa alle zione non riconosciuta, che non riesce quin- scelte democratiche . Vi è cioè il momento di ad esplicarsi come potrebbe. Ma il proble- della partecipazione attraverso la rappresen- ma non attiene alla forma del partito tanza, il momento elettorale, il moment o politico, una forma che non consentirebb e parlamentare, il momento della democrazi a allo stesso di essere presente come la Costi- diretta che è quella referendaria —, ma tuzione vorrebbe. Il problema invece è che vi è poi un momento ancora più important e la mancata regolamentazione e approvazio- degli altri, quello della partecipazione attra- ne di norme che formino uno statuto pub- verso il sistema dei partiti . Infatti, tramite blico dei partiti ha di fatto reso inefficace un tale sistema il costituente ha fissato un prin- settore fondamentale della presenza demo-

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cratica. In altre parole, è come se un motore gio non a caso ha iniziato la sua analisi (che studiato per funzionare a tre pistoni andasse a mio sommesso avviso aveva il diritto e il a due, anzi come se andasse a due con un dovere di fare) sulla situazione nazionale e terzo pistone che addirittura funziona in sulla rispondenza del modo di vivere della senso contrario. società civile e politica a quanto previsto del Signor Presidente, onorevoli colleghi, co - dettato costituzionale, proprio facendo rife- sa è accaduto dal momento in cui i partiti rimento ai partiti politici. Egli non ha com- politici, pur previsti, non sono stati regola- piuto però il passo successivo, non ha cio è mentati? È accaduto che i partiti si sono sottolineato il fatto che è necessario arrivare organizzati secondo norme che hanno avuto alla regolamentazione di queste formazion i un riferimento prevalentemente pragmatico e di queste associazioni; ha tuttavia chiara- e in base alle quali, di fatto, hanno assunto mente sottolineato come la prima delle cau- un ruolo che si è dimostrato essere l'oppost o se della crisi della nostra Repubblica debba di quello che la Costituzione voleva . essere individuata esclusivamente nella de- Noi non possiamo guardare avanti cre- generazione del sistema dei partiti. dendo che esista una specie di etica del cambiamento, per cui bisogna comunque PRESIDENTE. Onorevole Fiori, vorrei in- cambiare per trovarci sempre dalla parte formarla che dall'inizio del suo intervento dell'innovazione. Lo dobbiamo fare, ma sono già tracorsi dieci minuti . contemporaneamente dobbiamo anche get- tare uno sguardo al passato per compiere PUBLIO FIORI . Credo allora che il tempo una analisi che ci consenta di capire se gli a mia disposizione stia terminando, signo r strumenti di partecipazione e di presenz a Presidente. democratica che la Costituzione ci ha dato siano stati attuati, e nel modo giusto . PRESIDENTE . Lei sa che c'è un accord o La conseguenza di questa degenerazione sul contingentamento del tempo. La Presi- del sistema dei partiti è che di fatto si è dente rimette ai gruppi l'amministrazione interrotto un processo democratico che av- del tempo loro assegnato . rebbe dovuto consentire ai cittadini di par- tecipare alla vita democratica del paese . PUBLIO FIORI . Mi avvio alla conclusione Allora non debbo io certo qui ricordare l e dicendo che, a mio avviso, gli innovatori, conseguenze, talvolta drammatiche, di que- progressisti, che sono certamente numerosi sta «dimenticanza» del Parlamento, che poi in quest'Assemblea, dovrebbero andare a di fatto è incapacità del Parlamento di assu- recuperare il significato rivoluzionario del- mere un'iniziativa che sia in contrasto con l'inserimento dell'articolo 49 nella nostr a l'apparato burocratico delle forze politiche. Costituzione . Infatti, come ho detto all 'ini- Il problema della degenerazione del sistema zio, il costituente italiano ebbe il coraggio d i dei partiti è un problema che riguarda tutt e dare rilevanza costituzionale al partito poli- le forze politiche. Quando ricordiamo che tico; coraggio che non ebbe l'Assemblea nel momento del tesseramento, delle assem- costituente francese . Da noi, invece, per la blee e congressi vengono introdotti dei cri- prima volta si dette a questa struttura un teri, degli strumenti, delle prassi, delle abi- ruolo istituzionale. tudini che di fatto stravolgono il Conseguentemente, anche le norme che collegamento tra coloro che credono in u- devono in qualche modo regolare i diritti e n'idea e coloro che poi sono mandati a i doveri, le garanzie ed il funzionament o rappresentarla ai vertici delle forze politi- della struttura partito hanno rilevanza costi- che, ci rendiamo allora anche conto del tuzionale. Non è perciò possibile che si perché abbiamo inaugurato un sistema ch e verifichino situazioni nelle quali personaggi determina una selezione al contrario dell a che hanno soltanto dalla loro parte un forte classe dirigente. potere economico riescano ad appropriars i Signor Presidente, onorevoli colleghi, i l di fette di partiti, di pezzi di apparato pub- Presidente della Repubblica nel suo messag - blico, portando qui dentro nessun altra espe-

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rienza se non quella deteriore degli affari e Ed è a questo convegno, a questo semina- degli accordi. rio di studi che io desidero dare il mi o Penso che questa sia una riflessione da contributo, in attesa che si attivino strumen- fare insieme. Se è necessario valutare le ti e proposte parlamentari che consentan o possibilità di modifica delle norme elettorali un dibattito meno accademico sui temi im- per trovare un collegamento di rappresen- portanti delle riforme istituzionali . Altri col- tanza più forte tra la gente e la class e leghi di gruppo hanno esposto il punto di politica, credo anche sia giusto ricordar e vista dei deputati del gruppo verde su alcuni che, se non risolveremo il problema morale, dei temi in discussione . Nel mio intervento politico, giuridico e costituzionale dei partit i vorrei proporre una riflessione sintetica su politici, sarà difficile ed illusorio pensare d i alcuni argomenti del dibattito che mi sem- superare la crisi della Repubblica (Applausi brano particolarmente importanti . dei deputati dei gruppi della DC e liberale Mi scuso in anticipo con il Presidente — Congratulazioni). Cossiga se non lo seguo nelle sue continue esternazioni: devo dire sinceramente che PRESIDENTE. È iscritto a parlare l'ono- non ce la faccio . . . revole Ronchi. Ne ha facoltà .

EDOARDO RONCHI . Signor Presidente , FRANCO PIRO. Tu hai esternato tutta l a colleghi, questo dibattito, come molte volte vita, come me ! accade nelle vicende istituzionali del paese, presenta non pochi elementi di contraddizio- ne e di anomalia. Come recita l'ordine del EDOARDO RONCHI . . . .perché dovrei stare giorno, dovrebbe essere un dibattito «sui incollato al televisore tutti i giorni, più volt e temi contenuti nel messaggio del President e al giorno, per seguire le continue dichiara- della Repubblica sulle riforme istituzionali» . zioni, le rettifiche e le rettifiche delle rettifi- Poiché però il nostro ordinamento preved e che. Mi scuso con il Presidente se non che il messaggio del Presidente della Repub- prenderò come riferimento fondamentale l e blica sia atto autonomo, in nessun caso è sue comunicazioni, ma le posizioni espost e possibile un voto di merito del Parlamento . dai partiti e dai gruppi parlamentari ne l La discussione, quindi, è priva di qualsiasi corso di questo dibattito . sbocco. Se invece di elaborare una sua posizione , Il messaggio del Presidente della Repub- pienamente legittima, ma che in quanto blica non può neppure essere un riferimento posizione di parte ha un peso relativo, il decisivo nel dibattito parlamentare sulle ri- Presidente della Repubblica si fosse limitato forme istituzionali, perché tale riferimento è a fare il Presidente della Repubblica italiana , costituito dalle proposte dei gruppi parla- avremmo forse potuto discutere più serena- mentari presentate in Parlamento . Fino a mente e più produttivamente, dando anche quando la nostra sarà una Repubblica par- uno sbocco parlamentare a questo dibattito . lamentare e non presidenziale, la sede unica Vi è un dissenso politico nella maggioran- e legittima per definire le proposte di rifor- za sulla questione delle riforme istituzionali ? ma — a maggior ragione se investono il Esso non consente un'efficace azione di patto fondamentale della Repubblica, cioè la governo? Sarei stato molto interessato, co- Costituzione — resta il Parlamento. Avendo me credo lo sarebbe stato ogni deputato e quest'ultimo deciso di non attivare propri ogni cittadino, ad una formalizzazione del strumenti e fra l'altro avendo deciso il Go- dibattito in merito. verno, attraverso il Presidente del Consiglio , Non penso peraltro che ci si possa basare di non controfirmare il messaggio e di limi - sulla discussione fin qui svoltasi per registra- tarsi ad una trasmissione di «natura tecni- re e formalizzare il dissenso . Se esso esiste , ca», il dibattito di questi tre giorni ha assunt o la maggioranza deve portarlo in Parlamento , le caratteristiche di un interessante conve- attivando gli strumenti regolamentari idone i gno, di un seminario di studi. a verificare se esistano al riguardo maggio-

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ranze di Governo che possano portare a quello di volere o non volere le riforme termine la legislatura. istituzionali, bensì quello della scelta di «qua- Non vorrei che si sostituisse con un con- li riforme» e di «quali priorità» in risposta a vegno un legittimo dibattito parlamentare . «quali problemi». Si tratterebbe fra l'altro di un convegno I verdi in tutto il mondo, in Europa come senza conclusioni, ai quale verrebbe attribui - nel nostro paese, pongono una questione ta una tale valenza politica da mettere in cruciale: l'insostenibilità del nostro tipo di discussione la continuità della legislatura, sviluppo; uno sviluppo che comporta forza- espropriando il Parlamento di un dibattit o ture e rotture di equilibri ecologici di impor- non solo importante ma essenziale . tanza vitale, sprechi di risorse limitate, de- Un primo tema in discussione è la centra- terioramento della qualità della vita e che lità delle riforme istituzionali, la cui impor- porta ad eludere una necessaria interdipen- tanza è da tutti riconosciuta. Abbiamo ascol- denza planetaria. Il nostro tipo di svilupp o tato anche in questa occasione due scuole di alimenta squilibri, ingiustizie, razzismi, pe- pensiero: una di esse ritiene che attraverso ricoli di guerra, corsa agli armamenti . le riforme istituzionali si possa trovare la Per noi verdi è fondamentale pertanto una chiave di volta per risolvere i principali conversione ecologica, sociale e democrati- problemi del paese; vi è invece chi ammoni- ca di questo tipo di sviluppo . sce che così non è e che le questioni sono Noi verdi ci poniamo quindi di fronte al anche altre e che molti problemi non trar- problema delle riforme istituzionali con u n rebbero beneficio dalle riforme istituzionali interrogativo: quali sono gli ostacoli istitu- (criminalità, inquinamento ambientale, de- zionali e quali sono gli strumenti istituzionali bito pubblico, inquinamento della politica, che possono invece favorire la conversione evasione ed elusione fiscale, fino all'ineffi- ecologica, sociale e democratica che ritenia- cienza della pubblica amministrazione) . mo vitale per noi e per le future generazioni ? I deputati del gruppo verde hanno un'im- Uno dei principali ostacoli che incontra postazione ecologica che per definizione cer- questa conversione, e ci pare anche rappre- ca di essere complessiva e sistemica : non senti uno dei principali problemi istituzionali siamo quindi affatto convinti di una lettur a del nostro paese, è l'inquinamento dell a riduttiva ed istituzionalista della crisi del politica, la degenerazione dei partiti ed il paese. degrado delle pubbliche istituzioni . Corru- Non credo nelle rivoluzioni di Palazzo . La zioni, tangenti generalizzate, lottizzazioni nostra Costituzione è nata dalla Resistenza , diffuse, affarismo, poteri occulti, intrecc i da un profondo sconvolgimento sociale, cul - con la criminalità: tutto ciò determina un a turale, civile e politico : non è accaduto il vera e propria emergenza nazionale, una contrario. Taluni dei promotori della centra- crisi, una disaffezione dalla politica e dell a lità delle riforme istituzionali ed elettorali credibilità dei partiti. Si tratta di una crisi danno invece ad intendere — almeno così che non ha eguali nei paesi democratici . mi pare — di voler attribuire un potere Chi non pone al centro delle riforme isti- taumaturgico ad esse, come se da una nuov a tuzionali oggi in Italia il nodo dell'inquina- Costituzione potesse poi sorgere una specie mento della politica non coglie a mio avvis o di nuova Resistenza, cioè una rinascita civi- la questione decisiva. Ed è per questo che le, sociale e politica del nostro paese . noi verdi abbiamo ribadito in più occasion i È un'impostazione all'inverso che non m i che l'inquinamento della politica è questione convince e che credo non porti da nessuna centrale né più né meno di quello ambien- parte. Ha avuto ragione il presidente del tale. gruppo verde nel paragonare coloro che la Come si può realizzare un'ecologia della sostengono a quanti si vorrebbero alzare politica? Quali riforme istituzionali sono tirando le proprie bretelle. prioritarie? Sono molte le cose che si potreb - Vediamo invece di rapportare concreta- bero fare. mente le riforme istituzionali ai problemi Occorre limitare per legge le ingerenze dei veri e urgenti del paese. Il problema non è partiti nell'informazione, nelle banche, nel-

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l'industria, nei servizi pubblici, vietare e bligatorietà dell'azione penale, quella dell a colpire penalmente la pratica della lottizza- certezza del diritto e le garanzie democrati-

zione. Occorre controllare efficacemente i che per tutti i cittadini, quali elementi i ri- meccanismi di finanziamento dei partiti e nunciabili per una corretta amministrazion e dei candidati alle elezioni; rinnovare e ren- della giustizia, un corretto equilibrio istitu- dere più efficace ed efficiente la pubblica zionale, un'efficace azione contro la crimi- amministrazione ed i servizi pubblici ; con- nalità e l'inquinamento della politica e dell e trollare la destinazione e la gestione dei istituzioni. finanziamenti pubblici in modo più incisivo Sono necessarie correttezza ed autonomi a ed efficace, a partire dagli appalti delle opere dell'informazione, garanzia di uguaglianza pubbliche; abolire l'immunità parlamenta- di spazi e costi nell'informazione e nelle re ; rendere obbligatoria la pubblicità dei comunicazioni elettorali; è necessario anche redditi e della loro provenienza per tutt i uno sviluppo della democrazia nel mondo coloro che hanno incarichi istituzionali ; sta- dell'economia e del lavoro, dove sempre bilire codici di comportamento che, in caso meno essa si registra . Si impone anche una di violazione, comportino le dimissioni dagli riforma dello Stato In senso federativo e incarichi istituzionali stessi. Occorre raffor- regionalista, rivedendo competenze, poteri zare la democrazia, la pubblicità degli atti di e strutture istituzionali . E necessario un interesse pubblico, la trasparenza, le possi- rafforzamento dei poteri delle autonomie bilità di controllo pubblico dei cittadini . locali e regionali, con un forte impegno per È necessario cioè fare tutto il possibile pe r la rifondazione statutaria, che è stata avviat a rendere credibili gli stessi riformatori. Per ma che stenta ad essere applicata dagli enti attivare le riforme bisogna quindi riformare locali. Occorre inoltre dar vita ad una fase i riformatori. di fondazione di nuovi statuti delle regioni. Di qui l'importanza decisiva per noi verdi , È necessario rafforzare il ruolo e l'effica- lo ribadiamo, del disinquinamento della po- cia del Parlamento, modificare l'attuale bi- litica. Non esistono scorciatoie, non si può cameralismo perfetto, potenziare gli stru- pensare di ridurre il fenomeno della fram- menti di controllo e di iniziativa legislativa , mentazione elettorale o contrastare le leghe , respingendo l'uso distorto ed illegittimo del - la Rete, i verdi, tutte le forze che non s i la decretazione d'urgenza. Occorre un Par- omologano al sistema dei partiti, forze ch e lamento europeo con potere legislativo e d i non sempre raccolgono — come nel caso elezione di un Governo federale europeo ; delle leghe — spinte democratiche autenti- occorre riformare l'ONU, rivedendone strut- che di rinnovamento civile. Non si può ture e poteri, rafforzandone il ruolo di pace , pensare a scorciatoie istituzionali o a forza- aumentandone le disponibilità finanziarie , ture antidemocratiche. La via maestra, lo in particolare per gli interventi ambientali e ripeto, è il disinquinamento della politica, un per la cooperazione nord-sud . recupero di credibilità e di efficacia dell'a- Come si vede, ampio è il campo di impe- zione pubblica, dell'azione di governo e gno e di intervento per le riforme istituzio- della pubblica amministrazione. nali, sulle quali in parte si sta operando m a Vi è una serie di interventi da effettuare per le quali ancora molto poco si sta facen- prioritariamente, anche in sede di revisione do. Certo, oggi si discute di più di riforma della Costituzione e di riforme istituzionali . del sistema elettorale e di Repubblica presi - Occorre introdurre la priorità ecologist a denziale. Per quanto riguarda la prima, si nella Costituzione ed effettuare un rafforza - parla di un premio di maggioranza ottenut o mento istituzionale attuativo della scelta e- sia con il sistema maggioritario, sia con una cologista. È necessario rafforzare le barriere correzione del sistema proporzionale . costituzionali ed istituzionali contro la guer- All'origine della proposta di Repubblic a ra, dopo la tragica esperienza della guerra presidenziale vi è, a mio avviso, più la cris i nel Golfo. Bisogna difendere e rafforzare di prospettiva politica dell'attuale gruppo l'indipendenza della magistratura e dei suoi dirigente del PSI che una risposta ai veri organi di autogoverno, il principio dell ' ob- problemi istituzionali del nostro paese . La

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storia istituzionale di una nazione non è sentito esprimere in quest'aula, che sono acqua; una sua modifica richiede process i troppo timorose nei confronti di un esercizio profondi, rotture sociali e culturali ; un suo diretto della sovranità popolare e dell'utiliz- rivoluzionamento non nasce quindi a tavoli - zo dello strumento referendario. Certamen- no dalla proposta di qualche segreteria di te la sovranità popolare si esercita negli partito : ci vogliono ragioni forti e convincen - ambiti della legge e della nostra Costituzio- ti. Mi si consenta di dire che la Repubblic a ne; però non si possono richiamare questi presidenziale — almeno per come è stat a ambiti per affermare, oltre ad un ruolo presentata fino ad ora, cioè come adegua- specifico e peculiare del Parlamento, anche mento democratico dell'azione di Govern o una figura di Parlamento contrapposta all'e- — è troppo ed insieme troppo poco . Troppo sercizio diretto della sovranità popolare. per i modesti fini che vengono indicati com e Noi verdi pensiamo che anche in tema di suoi obiettivi, con una sostanziale continuità riforme istituzionali debba essere dato gran- con il sistema dei partiti e con quello parla- de spazio ed ampia possibilità al ricorso allo mentare; troppo poco per i problemi del strumento referendario. Se abbiamo alcune paese, che richiedono di concentrare quest o perplessità circa l'utilizzo del referendum sforzo su altre scelte, che sono ben più consultivo, esse non si riferiscono al poter e prioritarie. di pronunciamento dell'elettorato : semplice- Se il problema fosse quello di rendere più mente, pensiamo che il potere di pronuncia- forte la figura del capo del Governo, sarebbe mento non possa che essere decisionale e più credibile ed auspicabile la proposta de- deliberativo. Altrimenti, sarebbe meglio ri- mocristiana di farlo eleggere direttamente correre ai sondaggi d'opinione, senza biso- da parte del Parlamento in seduta comune . gno di scomodare l'elettorato. L'idea di una Repubblica semipresidenziale Del resto, riteniamo sia opportuno che le sta creando non pochi problemi in Francia , proposte, anche di minoranza — certamen- con un Governo presidenziale che non di- te con una rilevante consistenza in Parla - spone di una stabile maggioranza parlamen- mento —, siano sottoposte al vaglio dell'e - tare. Abbiamo già abbastanza problemi in lettorato. Non vi deve essere timore né Italia per importarne altri dalla Francia . remora a consultare il corpo elettorale, a È vero che il premio di maggioranz a maggior ragione su tematiche che riguarda - potrebbe ovviare a questo rischio se il Pre- no il presente ed il futuro della nostra Re- sidente fosse eletto contemporaneament e pubblica e della nostra Costituzione. al Parlamento, salvo il fatto che se una I verdi pensano di offrire questi contributi forza sostenuta da una minoranza di elettor i e spunti alla discussione, operando, come potesse diventare maggioranza degli elett i sempre cerchiamo di fare, non in base a saremmo in presenza di una menomazione schieramenti pregiudiziali, ma partendo dal- della democrazia. Una legge elettorale che le priorità dei contenuti, con un atteggia - consentisse artificiosamente ad una mino- mento privo di posizioni preconcette e indi - ranza di diventare maggioranza sarebbe una rizzato all'avanzamento costruttivo di legge-truffa e come tale andrebbe combat- proposte nell'ambito di un dibattito. tuta. Signor Presidente, non si può non sottoli- Penso che una parte di questo dibattito neare come, in contemporanea al dibattito dovrebbe almeno servire ad individuare le in corso, si siano registrate ulteriori esterna- procedure per avviare le riforme istituziona- zioni da parte del Presidente della Repubbli- li . Occorre salvaguardare i fondamentali ca, che abbiamo potuto ascoltare oggi po- contenuti garantisti dell'articolo 138 della meriggio dalla televisione della sala stampa . Costituzione; non penso però che tali conte- Ciò è accaduto, lo ribadisco, mentre è in nuti comportino una limitazione della sov- corso la discussione in Parlamento, per di ranità popolare o dell'utilizzo dello strumen - più sulle tematiche relative ad un documen- to referendario. Sotto questo profilo, noi to inviato alle Camere dal Presidente della verdi ci distinguiamo da molte opinioni che Repubblica. Credo che non si possa non su altri punti condividiamo e che abbiamo domandare che il dibattito abbia per lo

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meno la possibilità di concludersi prima che FRANCO PIRO. Sarà meglio che me ne chi lo ha aperto decida di fare nuove ester- vada! nazioni (Applausi dei deputati del gruppo verde). PRESIDENTE. La saluto, onorevole Piro : buona sera. Sia sereno. FRANCO PIRO. Vuoi chiudergli la bocca! Sei una mentalità autoritaria! FRANCO PIRO. Io sono sereno, ma lei mi interrompe . . . PRESIDENTE. Onorevoli colleghi, se vo- lete iniziare una conversazione sul tema v i PRESIDENTE. Le ho detto di essere sere- prego di farlo a distanza più ravvicinata . no, perché mi pare che da un po' di tempo ce l'abbia con «l'universo mondo». . . FRANCO PIRO . Ho solo detto che è una mentalità autoritaria. FRANCO PIRO. È un po' di tempo che lei se la prende con il sottoscritto! PRESIDENTE. Onorevole Piro, l'oratore aveva concluso il suo discorso quando è PRESIDENTE. . . e non è Cecco Angiolieri ! intervenuto. FRANCO PIRO. Faccia il vicepresidente del- FRANCO PIRO. E lei ha interrotto l'interru - la Camera e stia zitto ! zione ! PRESIDENTE. Si accomodi, onorevol e PRESIDENTE. Non ho censurato la sua Piro, tanto non mi fa perdere la calma; ci ha battuta, ma ho solo detto che, se volet e già provato e non c'è riuscito. proseguire, vi conviene farlo a distanza più ravvicinata. FRANCO PIRO . Lei non è che perde la calma: lei esterna! FRANCO PIRO. Se uno vuole chiudere l a bocca al Presidente della Repubblica. . . PRESIDENTE. La prego, quindi, di stare tranquillo e sereno . EDOARDO RONCHI. Non ho questa facol- Il seguito della discussione è rinviato alla tà! seduta di domani.

FRANCO PIRO. . . lei deve intervenire ! Proposta di trasferimento di un disegno di PRESIDENTE. Non ho sentito alcuna vo- legge dalla sede referente alla sede legi- lontà di questo tipo. L'onorevole Ronchi ha slativa. espresso soltanto un'opinione e credo che in questa Assemblea le opinioni siano libere . PRESIDENTE. Comunico che sarà iscrit- Non ho ascoltato un'interpretazione .. . ta all'ordine del giorno della prossima sedu- ta l'assegnazione, in sede legislativa, del FRANCO PIRO. Lui vuole che Cossiga non seguente disegno di legge, per il quale le parli. Edo Ronchi, quando era in carcere , Commissioni riunite I (Affari costituzionali) non parlava; io parlavo per lui . Ora non e II (Giustizia), cui era stato assegnato in credo che Cossiga sia muto ! sede referente, hanno chiesto, con le pre- scritte condizioni, il trasferimento alla sed e PRESIDENTE. Mi scusi, onorevole Piro, legislativa, che propongo alla Camera a nor- adesso non dica di più, poiché non è il caso ma del comma 6 dell'articolo 92 del regola- (Proteste del deputato Franco Piro) . Parli mento: come e quando vuole; è sufficiente che si iscriva a parlare. Io non faccio polemiche S. 2000 . — «Disposizioni in materia d i con alcuno.. . trattamento economico e di quiescenza del

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 24 LUGLIO 199 1

personale di magistratura ed equiparato» PRESIDENTE. Ne ha facoltà. (approvato dalla I Commissione del Sena- to) (4465) . FRANCO PIRO. Desidero sollecitare la ri- sposta a un'interpellanza da me presentata. Presidente Zolla, lei presiede quest'As- Per lo svolgimento di interpellanze semblea, anche in momenti difficili, con e di interrogazioni . equilibrio; naturalmente, anche se abbiamo opinioni diverse, rispetto la sua funzione e GIORGIO MACCIOTTA. Chiedo di parlare. la sua persona, e continuerò sempre a farlo . PRESIDENTE . Ne ha facoltà . PRESIDENTE. La ringrazio .

GIORGIO MACCIOTTA . Signor Presidente , FRANCO PIRO. Voglio ricordarle che un a nella giornata di ieri alcuni colleghi, tra i volta in questo Parlamento vi era un gelide- quali vi sono anch'io, hanno presentato u- men agreement; lo dico in inglese, ma si n'interpellanza al Presidente del Consiglio potrebbe anche dire in italiano : vi era buona dei ministri in relazione ad affermazioni creanza. assai preoccupanti di un collega che ricopre Avrebbe dovuto esservi la buona creanz a un importante incarico in questo ramo del di chi, avendo frequentato per molto tempo Parlamento, riguardanti il ministro del bilan- la Commissione bilancio, avrebbe potuto cio, il sottosegretario alla Presidenza del evitare, presso quella Commissione, di affer - Consiglio e alcuni funzionari del delicato mare che speculavo sugli handicappati settore del fisco. quando si parlava del bilancio o almen o Si tratta di accuse che in alcuni casi avrebbe potuto avvertirmi, visto che stavo concernono anche la corruzione . So bene uscendo dall'aula, del suo prossimo inter- che non sono ancora scaduti i termini pre- vento . visti dal comma 2 dell'articolo 137 del rego- Voglio dire con chiarezza che conosco le lamento per chiedere che l'interpellanza ri- esternazioni dei colleghi Pomicino e Cristo - chiamata sia posta all'ordine del giorno ; ma fori. Ho scritto una lettera all'onorevol e so anche che la delicatezza delle questioni Cristofori anticipando, rispetto alla sua ri- trattate dall'interpellanza richiede che il Go- sposta, una nuova interrogazione che ho verno dia immediatamentecertezze ai citta- oggi presentato, per sapere se sia vero, com e dini. dicono le agenzie di stampa, che ieri dall a Signor Presidente, anche a nome degli Presidenza del Consiglio si è intervenuti sull e altri colleghi sollecito un'immediata rispost a agenzie di stampa parlamentare per blocca - del Governo, anche perché nella giornata re la notizia dell'interpellanza . odierna — e apprezziamo la sensibilità dell e L'interrogazione è stata già presentata . persone «coinvolte» nell'interpellanza — i n Per di più — ma adesso l'onorevole Macciot- forma privata sono arrivate lettere ai primi ta non mi sente e mi dispiace — è stat a firmatari dell'interpellanza contenenti una presentata da chi parla un'ulteriore interro- presa di distanza dai fatti loro addebitati . gazione, che riguarda un latrocinio operato Noi non abbiamo posto un problema perso- a Melfi dalla società Italgrani, con protezion i nale, ma politico e come tale intendiamo che politiche di chi aveva autorizzato, tramite i venga risolto in modo formale in quest'As- fondi CIPE, interventi in Calabria. Tali inter- semblea. venti fanno proprio parte di una delle rispo- ste . PRESIDENTE. Onorevole Macciotta, la L'onorevole Macciotta, che in questo mo- Presidenza si attiverà per sollecitare il Go- mento non è in aula, sappia almeno che chi verno a rispondere all'interpellanza da lei ha ucciso il militante comunista Lo Sardo , richiamata. che è il signor Muto, a Cetraro, trafficava i n ' pesce secco . Sappia ancora l'onorevole Mac- FRANCO PIRO. Chiedo di parlare. ciotta che nella mia ulteriore interrogazione

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si fa presente che in quel di Melfi è stato detto: lei do assicurazioni che la Presidenza si «I soldi del CIPE ti arrivano se vendi a me l a attiverà al fine di ottenere una risposta sol - tua azienda». Ed io ho presentato un'interro- lecita dal Governo agli strumenti di sindaca- gazione anche oggi . Ma naturalmente, caro to ispettivo da lei presentati, l'ultimo dei Presidente Zolla, poiché sono questioni istitu - quali — come lei stesso ha precisato — è zionali sarei grato non solo al collega Cristo - stato presentato in data odierna . fori, che ho ringraziato per la sua sensibilità, ma anche al collega Cirino Pomicino, verso il FRANCO PIRO. Mi riferivo all'interrogazio- quale non ho alcun fatto personale, se non le ne di ieri ed a quella di oggi, il Governo accuse di «pornicinismo» acuto che gli rivolsi venga qui! La prima è un'interpellanza , e le in quest'aula quando voleva destinare ulte- illustrerò. riori fondi a Napoli e a Palermo anziché ai ciechi. Ci trovavamo allora in sede di legge PRESIDENTE. Certo, onorevole Piro. Le finanziaria e ci fu qualche esternazione di ribadisco che la Presidenza si farà carico de l troppo di questi ministri che girano sui suo sollecito. motoscafi. Attenzione, onorevole Zolla, per- ché secondo le affermazioni rese dal ministr o del bilancio di questa Repubblica a Il Corriere Ordine del giorno della Sera di oggi, sono di proprietà di una della seduta di domani . società collegata alla società Italgrani che addirittura li noleggia al medesimo ministro . PRESIDENTE. Comunico l'ordine del Si risponda in Assemblea, onorevoli rap- giorno della seduta di domani . presentanti del Governo! Pretendo che mi Giovedì 25 luglio 1991, alle 9 e alle 15,30: venga data questa risposta, perché non è stata smentita una sola questione, anzi il ministri Cirino Pomicino ha confermato a Il Ore 9. Corriere della Sera che ho ragione ed ha concluso che non vuole più andare in moto - 1. — Assegnazione di progetti di legge a scafo. Sono molto lieto del fatto che lui no n Commissioni in sede legislativa . usi più i telefonini di Stato a bordo di un motoscafo di 14 metri mentre egli ha ispira- 2. — Seguito della discussione sui tem i to le tasse nei confronti delle imbarcazioni a contenuti nel messggio del Presidente della vela e ha telefonato alla Guardia di Finanza, Repubblica sulle riforme istituzionali (Doc. così egli afferma nella risposta a Quercini. A I, n. 11) . che titolo il ministro del bilancio avrebbe ordinato un'indagine alla Guardia di finanza sulla società ICLA? A me risulta che solo il Ore 15,30 . ministro delle finanze comandi sulla Guar- dia di finanza. O forse il ministro Cirino 1 . — Seguito della discussione delle pro- Pomicino è anche ministro delle finanze? poste di legge: Questa è la ragione per la quale ho ripe- tuto in questa sede le domande che ho AMODEO ed altri — Istituzione, per i lau- presentato al Governo . Vorrei una risposta reati in medicina e chirurgia, di un servizio non solo alla precedente, ma anche all e civile sostitutivo del servizio militare sulle interrogazioni che ho presentato oggi, per- navi mercantili (166). ché finché Dio mi darà la forza di parlare in CACCIA ed altri — Nuove norme sull'obiei - quest'aula, non si può — in nome di Dio — zione di coscienza al servizio militare (436). mettersi la mano sul cuore e distribuire soldi ad amici frequentatori dalla chimica di Sta- FINCATO e CRISTONI — Regolamentazione to. Peccato, onorevole Macciotta ! del servizio civile alternativo al servizio di leva (567).

PRESIDENTE. Onorevole Piro, anche a FERRARI MARTE ed altri — Integrazione

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alla legge 15 dicembre 1972, n. 772, con- D'NIZIATIVA DEL GOVERNO — Norme per la cernente l'assegnazione degli obiettori di ristrutturazione del Ministero delle finanze coscienza agli uffici tecnici erariali per il (Approvato in un testo unificato, dalla VI riordino del catasto (966) . Commissione permanente del Senato) (5050). RoDOTA ed altri — Nuove norme per il riconoscimento dell'obiezione di coscienz a (1203) . FORMICA ed altri — Delega al Governo della Repubblica per la ristrutturazione del - CAPECCHI ed altri — Riconoscimento del - l'Amministrazione finanziaria (39). l'obiezione di coscienza al servizio militare Relatore: Labriola (1878) . (Relazione orale) . RONCHI e TAMINO — Norme sul diritto all'obiezione di coscienza e sul servizio d i difesa civile e popolare non violenta (1946) . 3. — Interpellanza e interrogazioni. SALVOLDI ed altri — Regolamentazione de l servizio civile alternativo (2655). PIETRINI ed altri — Istituzione del Servizio La seduta termina alle 21 .20 civile nazionale (4671). Russo SPENA ed altri — Nuove norme in materia di riconoscimento dell'obiezione di IL CONSIGLIERE CAPO DEL SERVIZIO coscienza per i cittadini che abbiano effet- STENOGRAFIA DELL'ASSEMBLEA tuato o stiano effettuando il servizio militare DOTT. VINCENZO ARISTA (5416). IL VICESEGRETARIO GENERALE Relatore: Caccia. ESTENSORE DEL PROCESSO VERBALE AD INTERIM 2. — Seguito della discussione dei proget- DOTT. GIANLUIGI MAROZZA ti di legge: Licenziato per la composizione e la stampa S. 80-308-1453 . — SENATORI SCEVAROLLI dal Servizio Stenografia dell'Assemblea ed altri; SANTALCO ed altri; DISEGNO DI LEGGE alle 23,20.

PAGINA BIANCA

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COMUNICAZIONI

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Missioni valevoli rea ai fini dell'ammissione agli esami di nella seduta del 24 luglio 1991 . Stato per l'abilitazione all'esercizio dell e professioni» (Approvato da quella VII Com- Boniver, Borruso, Carrus, d'Aquino, de missione permanente (5873) . Luca, De Michelis, Francese, Lattanzio , Martinat, Rossi, Emilio Rubbi, Scovacric- Sarà stampato e distribuito. chi, Tassi. Approvazioni in Commissione . Annunzio di proposte di legg e Nelle riunioni di oggi delle Commissioni In data 23 luglio 1991 sono state presen- permanenti, in sede legislativa, sono stati tate alla Presidenza le seguenti proposte di approvati i seguenti progetti di legge : legge dai deputati : Dalla VII Commissione permanente (Cul- BOTTA ed altri: «Disposizione per la parte - cipazione delle Forze e dei Corpi dello Stato , tura) definiti strutture del servizio di protezione «Modalità di finanziamento per la realiz- civile, ai centri operativi regionali di servizio zazione o il ripristino di strutture idonee a d (CORS) e programma decennale di sostegno ospitare spettacoli teatrali, musicali e cine- per la riduzione degli incendi boschivi su l matografici» con il titolo «Disposizioni per territorio nazionale» (5870); la realizzazione, il ripristino e l'adeguamen- to di strutture idonee ad ospitare spettacoli SEGNI ed altri: «Modificazioni alla legge 6 teatrali, musicali, cinematografici e circen- febbraio 1948, n. 29, per l'elezione del Se- nato della Repubblica attraverso un sistema si» (3985). maggioritario e uninominale» (5871); PETROCELLI ed altri: «Istituzione della so- ABETE ed altri: «Norme per l'elezione dell a printendenza archivistica per il Molise» con Camera dei deputati attraverso un sistem a il titolo «Istituzione delle soprintendenz e uninominale-maggioritario con parziale cor- archivistiche per il Molise e la Valle d'Aosta » rettivo proporzionale» (5872). (2391). Saranno stampate e distribuite . Dalla IX Commissione permanente (Tra- sporti) Trasmissione dal Senato. S. 2427 . — «Attuazione del terzo Piano nazionale della pesca marittima e misure in materia di credito peschereccio, nonché di In data 23 luglio 1991 il Presidente del riconversione delle unità adibite alla pesc a Senato ha trasmesso alla Presidenza il se- (Approvato dal- guente disegno di legge: con reti da posta derivante» la VIII Commissione permanente del Sena- S. 2396. — «Disciplina generale della di- to) (5734) e con l'assorbimento della propo- chiarazione di equipollenza dei titoli di lau- sta MENZIETTI ed altri: «Norme per il

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rifinanziamento della legge 17 febbraio ravonica (Imperia), Orotelli (Nuoro) e d i 1982, n. 41, recante il Piano per la raziona- Platì (Reggio Calabria) . lizzazione e lo sviluppo della pesca maritti- ma» (4160) che pertanto sarà cancellata Queste comunicazioni sono depositate ne - dall'ordine del giorno (4160-5734). gli uffici del Segretario Generale a disposi- zione degli onorevoli deputati . Sostituzione di un deputato component e della Commissione parlamentare per il Trasmissione dal Presidente parere al Governo sui testi unici concer- del Consiglio dei ministri . nenti la riforma tributaria. Il Presidente del Consiglio dei ministri , Il Presidente della Camera ha chiamato a con lettera in data 22 luglio 1991, ha tra- far parte della Commissione parlamentare per il parere al Governo sui testi unici con- smesso, ai sensi dell'articolo 8, comma 5 , cernenti la riforma tributaria il deputato della legge 12 giugno 1990, n. 146, recante norme sull'esercizio del diritto di scioper o Giancarlo Abete, in sostituzione del deputa- nei servizi pubblici essenziali, copia di tr e to Giuseppe Azzaro, le cui dimissioni da deputato sono state accettate nella sedut ordinanze emesse dal Prefetto di Roma il 2 0 a e il 25 giugno 1991 . del 10 luglio 1991 . Questa documentazione sarà trasmess a Annunzio di provvedimenti alla Commissione competente. concernenti amministrazioni locali . Il ministro dell'interno, con lettere in data Annunzio di una mozione , 7 luglio 1991, in adempimento a quanto di interpellanze e di interrogazioni . prescritto dall'articolo 39, comma 6, dell a legge 8 giugno 1990, n. 142, ha comunicato Sono state presentate alla Presidenza una gli estremi dei decreti del Presidente dell a mozione, interpellanze e interrogazioni. So- Repubblica concernenti lo scioglimento de i no pubblicate in allegato ai resoconti dell a consigli comunali di Fiuggi (Frosinone), Ca- seduta odierna.

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