CIVIUM CONCORDIA RIV ISTA

Organo dell’Alleanza Patriziale PATRIZIALE Ticinese No. 268 marzo 2008 Anno LXII Fascicolo 1 TICINESE

Studio strategico Parte importante viene data nello studio dalle attività sugli Enti patriziali significative fatte dagli Enti patriziali anche a livello culturale 14 o di promozione in genere. Rosalba, Giorgio Per chi non ha mai vissuto nemmeno un solo giorno e Igor: da alpigiano l’immagine ricorrente è quella del casaro 16 alpigiani felici che rimesta la cagliata nella caldaia di rame. Aggregazione dei E se domani gli obbiettivi della città si estendessero comuni o disgrega - anche in altre direzioni, che cosa potrà impedire il ripetersi 14 zione del cantone? di situazioni analoghe? Rivista Patriziale Ticinese Organo dell’ALPA, Alleanza Patriziale Ticinese

Anno LXII - Fascicolo 1 No. 268 - gennaio, febbraio, marzo 2008

Redattore responsabile: Armando Besomi Cappella del Marco 1 6517 Arbedo Tel. 091 - 829 33 66 Fax 091 - 829 17 66 E-mail: [email protected]

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di Armando Besomi SOMMARIO:

3 Fuoco sotto la cenere in Ticino

«Nel 1848, la Costituzione federale aboli oltre quattrocento 4 Studio strategico sugli pedaggi e, quattro anni più tardi, la Confederazione attribui Enti patriziali ai cantoni e ai privati la competenza di costruire strade ferra - te. Molto rapidamente la «febbre della ferrovia» s’impadroni 6 L’Alpe Foppa sul Tamaro: Rosalba del nostro paese. Le nuove lineee esercitate da compagnie Giorgio e Igor: alpigiani felici private si moltiplicarono. Tuttavia, la barriera delle alpi costi - tuiva un grossissimo ostacolo. La linea del San Gottardo, pri - 12 L’Alpa e i giovani ma traversata alpina del paese, fu realizzata con l’aiuto finan - 14 Aggregazione dei comuni o ziario dell’Italia e della disgregazione del cantone? Germania ed aperta al traffico nel 1882, dopo 16 Gita a Pechino dieci anni di lavori». Da «La primavera della 18 L’Associazione patrizi Chiassesi ferrovia» edizione 1990. ha compiuto quarant’anni I1 Ticino, parte integra 24 Rassegna dei formaggi d’alpe della Confederazione, si è 2007 a Bellinzona trovato fin dai primordi sull’asse principale di 26 Rapporto del SAB transito e si è modellato negli anni, assumendo un Segnalazioni culturali ruolo importante nello 27 Carabietta e la sua memoria sviluppo di tutte le infra - 28 RTT - Giornico strutture legate agli impe - gni derivanti da una situa - Dai patriziati zione nuova, che offriva al - 30 Moghegno la popolazione la possibi - 33 Brè lità di vita in modo da evi - 34 35 Aquila-Torre-Lottigna tare l’emigrazione. I1 Tici - 36 Daro no, grazie alla ferrovia, ha 36 Ponto Valentino trovato una primavera ed 33 Peccia ha saputo mantenerla ne - gli anni adattandola all’e - voluzione, un’evoluzione che va controllata in modo In copertina: da evitare traumi indele - Due tipi di locomotore che hanno segna - bili. Convoglio merci con tre locomotori to la storia delle officine di Bellinzona. Da parecchi anni, ferro - scende dal Piottino. (foto Besomi) Rivista Patriziale Ticinese N. 1/2008 3. Studio strategico sugli Enti patriziali di Tiziano Zanetti (Presidente ALPA)

È in pieno svolgimento lo studio strategico Di tutti i 212 Patriziati si hanno i dati a partire sugli Enti patriziali. dagli anni ’70 e riguardanti la struttura della Da sei mesi presso la Sezione Enti locali cittadinanza - con l’indicazione di domicilia - (SEL) si stanno raccogliendo tutti i dati ri - ti e non – , gli aventi diritto di voto – maggio - guardanti le Amministrazioni patriziali tici - renni e non - , i conti di bilancio contenenti li - nesi. quidità, crediti, investimenti, patrimonio, La prima fase, che comprende la ricerca e la spese e ricavi. conversione dei dati su supporto informati - Parte importante viene data nello studio co, è in pratica conclusa. dalle attività significative fatte dagli Enti pa - triziali anche a livello culturale o di promo - zione in genere. Fuoco sotto la cenere in Ticino Il tutto è raccolto in schede specifiche che (continua da pag 3) consentiranno poi di passare alle fasi/mo - duli successive che analizzeranno la situa - via, posta, telefoni, dogane ed esercito stanno zione amministrativa, valutando gli sce nari ristrutturando e ciò ha comportato perdite di futuri e i possibili interventi operativi. posti di lavoro in diversi settori. I1 Ticino ha La raccomandazione, anche da parte del pagato finora molto per queste misure basate CD ALPA, è quella di rispondere dettagliata - sulla redditività che non ha tenuto minima - mente a quanto richiesto dal SEL tramite mente conto delle situazioni create nelle pe - l’ultimo invio riguardante dati e attività colla - riferie. La reazione corale all’annuncio dello terali compiute negli ultimi anni. Solo così il smantellamento di parte delle officine FFS di monitoraggio potrà essere preciso e corri - Bellinzona con l’eliminazione del settore lo - spondente alle realtà dei nostri Enti. comotive era pertanto da attendersi e non è mancata. Come nella caldaia di una grande Il concetto dello studio verrà presentato - locomotiva a vapore, il fuoco nascosto sotto la almeno in parte - nel corso della prossima cenere è risorto a viva fiamma e il mostro Assemblea di Quinto così che tutte le Ammi - d’acciaio ha sbuffato, facendo udire il suo si - nistrazioni siano compiutamente informate bilo nelle valli da Airolo a Chiasso. Per la pri - su finalità ed obiettivi. ma volta il Ticino ha reagito all’unisono e si è Lo scopo principale rimane in ogni modo mobilitato facendo udire la sua voce, il suo la - quello di conferire all’ente la necessaria for - mento ma anche la sua fierezza. I1 lungo na - za propulsiva in vista di un maggior coinvol - stro d’acciaio che lega senza interruzione le gimento nella gestione del territorio e non regioni della Svizzera, ha fatto da catalizzato - solo. re ed ha portato tre treni dal Ticino a Berna. I nostri amici confederati hanno commesso un Oltre a dati puramente statistici nello studio errore. Mai e poi mai avrebbero dovuto toc - si avrà anche la possibilità di prendere vi - care le locomotive del Gottardo, simbolo di sione graficamente delle differenti realtà una ferrovia cresciuta a stretto contatto con la tramite apposite rappresentazioni. popolazione del Ticino. .4 Rivista Patriziale Ticinese N. 1/2008 Attività Ecco qui significative di seguito alcuni nel 2005 esempi

Oltre a contenere tutti i dati, ogni scheda sarà accompagnata da un’apposita cartina topo - grafica che evidenzierà tutte le proprietà del patriziato e la loro specificità mettendo in risalto le diverse tipologie (aree boschive, terreni agricoli, zone di svago, terreni edifica - bili,.. ). La convinzione è che questo studio possa portare all’ottimizzazione di tutte le grandi risor - se sia umane che materiali degli Enti patriziali. L’aspettativa è molto grande soprattutto in funzione delle importanti sinergie che le Ammi - nistrazioni patriziali dovranno avere sia con il Cantone che con i Comuni consolidando e rafforzando già quanto è attualmente attivo.

Rivista Patriziale Ticinese N. 1/2008 5. L’Alpe Foppa sul Tamaro: Rosalba, Giorgio e Igor: alpigiani felici

Testo di Ely Riva - Foto di Luca Bettosini da «Vivere la montagna» numero 53 marzo 2008

Essere alpigiani al giorno d’oggi è una scel - mente può andare a coricarsi. Le giornate ta di vita coraggiosa. Per chi non ha mai vis - sono solo apparentemente tutte uguali. suto nemmeno un solo giorno da alpigiano Ogni giorno riserva novità che bisogna es - l’immagine ricorrente è quella del casaro sere sempre pronti a capire al primo colpo che rimesta la cagliata nella caldaia di rame. d’occhio quando qualche cosa non funziona Oppure quella del pastore felice con il cane per il verso giusto. Poi ci sono quei giorni in che scodinzola ai suoi piedi. Una immagine cui sembra che il cielo stia per cadere sopra bucolica che non rispecchia la realtà che in - la testa di tutti con fulmini e saette a non fini - vece è piena di sacrifici a cominciare dalla re. Giorgio Pongelli con la moglie Rosalba e sveglia alle quattro del mattino quando è an - il figlio Igor sono una piccola famiglia di al - cora notte fonda. Per il visitatore saltuario in - pigiani di Rivera e da sempre caricano l’Al - vece un’immagine indimenticabile è quella pe Foppa. di vedere quando è ancora buio i pastori e gli alpigiani con le lanterne che si avviano in L’ultimo vero alpigiano cerca delle mucche da mungere… della valle Carvina E la giornata non fa che cominciare e conti - nua incessantemente fino al ritorno della L’ho incontrato in una giornata invernale notte, alle ventidue quando l’alpigiano final - dell’inizio del 2008 e mi ha raccontato:

.6 Rivista Patriziale Ticinese N. 1/2008 «Sono salito all’Alpe Foppa per la prima vol - ta quando avevo 24 anni, nel 1969, con 80 o 90 bestie. Devo subito precisare che 40 an - ni fa era tutto diverso da oggi. Lo spazio che c’era una volta era forse il doppio di quello di oggi, inoltre le felci e i rododendri hanno invaso terreni di pascolo preziosi. Il bosco è avanzato… dove oggi c’è bosco una volta c’era erba, buona erba, un buon pascolo. Tutti i monti della Val Carvina si sono ridotti a baite con attorno un po’ di prato. I Monti di Nenazzo per esempio proprio qui sopra Ri - vera, il primo monte che si incontra salendo all’Alpe Foppa, quarant’anni fa era molto esteso, più del doppio di oggi. ti i tempi in cui si poteva fare formaggio co - Si parte a maggio come una volta e per co - me si voleva. Potrei fare il formaggio come minciare si va sui Monti di Cardana, poi pas - una volta ma non posso venderlo nemmeno siamo giugno, luglio e agosto su all’Alpe qui in Ticino. A che pro? Mi ricordo per Foppa e a settembre scendiamo di nuovo esempio quando ancora ero ragazzo che giù ai Monti di Cardana e a ottobre si ritorna già salivo all’alpe che il caglio lo si otteneva al piano. All’Alpe salivamo anche con alme - dallo stomaco del capretto. Il latte appena no 200 capre. E con il latte prodotto da capre bevuto dal capretto nello stomaco si trasfor - e mucche facevamo soprattutto formaggini mava e diventava il caglio che era lasciato e il classico formaggio di montagna. Unica seccare. Quando si utilizzava si riduceva in differenza nella lavorazione è che al giorno farina e poi si mescolava con acqua. Questa d’oggi abbiamo dovuto adattarci alle nuove mistura che tra l’altro più puzzava meglio regole di igiene e all’introduzione dei fer - era, serviva per cagliare il latte e fare il for - menti. I fermenti hanno cambiato un po’ il maggio… Erano altri tempi. Poi è arrivato il gusto del formaggio. Una volta una cosa im - caglio in polvere e oggi si ha quello liquido. portante era il fuoco a legna sotto la caldaia Credo che non si possa più ritornare ai vec - di rame. È inutile negarlo ma anche questo chi tempi per diversi motivi e non ultimi fa una certa differenza… Si devono fare del - quello dei bambini e dei ragazzi di oggi che le scelte oggi. Io per hanno uno stomaco esempio ho la cal - molto più delicato daia in inox, acciaio dei ragazzi di una inossidabile e quin - volta e non soppor - di non posso fare terebbero il vecchio formaggio DOP di caglio… Oggi tutto è origine protetta. Do - sterilizzato e non si vrei ritornare alla hanno più gli anti - caldaia in rame e col corpi che si avevano fuoco a legna… So - una volta. Beh non no scelte. Soprattut - voglio criticare la vi - to sono spese. Se si ta che si fa oggi che vuole ottenere il è senz’altro migliore marchio DOP le cal - di quella che faceva - daie devono essere mo noi da ragazzi… di rame. Sono passa - Sono altri tempi. Noi Rivista Patriziale Ticinese N. 1/2008 7. più che formaggio producevamo tantissimi cevamo anche tanto burro che consegnava - formaggini, 40-50 chili a giorno che vende - mo alla Latteria. vamo qui in paese, al mercato a e Sono passati quarant’anni e oggi il burro nei villaggi vicini. Mi ricordo quando a ven - non vale più niente. Oggi facciamo ancora dere formaggini eravamo in Via Nassa… Li 40 o 50 chili di formaggini e li vendiamo tut - portavamo giù dall’alpe con il mulo o a spal - ti. Le formagelle le facciamo ancora ma la. Poi c’erano anche le «formaggelle». E fa - grasse e non più magre come una volta. La

L’Alpe Foppa e il Patriziato di Rivera

«Il Patriziato di Rivera possiede gli al - pi di Foppa e Malaterra. L’Alpe di Foppa è tutt’ora caricato da un agri - coltore di Rivera, Giorgio Pongelli con sua moglie Rosalba e il figlio Igor, con circa una cinquantina di bo - vine e 200 capre. Anticamente que - sto alpe era diviso in tre corti: Nagra (la più bassa, posta a 1’179 metri), l’Alpe di Mezzo e l’Alpe di Cima. Gli affittuari di queste tre corti erano te - nuti, per contratto, a ricevere – dal 20 giugno al 1° settembre di ogni anno – le bestie di tutti i vicini, che pagavano un affitto a seconda del numero delle bestie che avevano. Anche sull’Alpe di Malaterra – che confinava con la Valle di Spina – si pascolavano, fino a fine Ottocento, da 70 a 80 bovine. Dopo il 1902, quest’alpe venne lasciato libero all’al - peggiatura per l’affittuario di Foppa. L’attuale terreno patriziale, comprendente pascoli e boschi, si estende su una superficie di 6,6 milioni di metri quadrati. Oltre vent’anni or sono, il Patriziato – in occasione della costruzione della stazione a scopi multipli della Swisscom, in località «Manera» – ha partecipato (unitamente alla Monte Tamaro SA e al - la stessa Swisscom) al finanziamento per la costruzione di una strada forestale che dal Monte Ceneri, attraverso i boschi patriziali, sale fino a Manera, passando per l’Alpe Fop - pa. Questa strada rappresenta la «spina dorsale» di una prevista rete di piste di accesso ai boschi. Così, negli scorsi anni – grazie a questa possibilità di accesso – si è potuto pro - cedere al taglio di importanti superfici boschive. Il Patriziato, infatti, ha sempre perse - guito una politica attenta dei tagli dei boschi, tanto da costituire questa, nel passato, la maggior fonte delle entrate. (…) Per l’Alpe Foppa, due sono stati – negli ultimi 15 anni – gli interventi più importanti: il primo, agli inizi degli anni novanta, ha visto la sistemazio - ne del caseificio, della cantina e del dormitorio; il secondo – appena conclusosi – ha comportato la ristrutturazione dello stallone, l’acquisto di un carro per a mungitura, la costruzione di una fossa per il colaticcio e una nuova «sosta» per i maiali. Per il futuro, il Patriziato di Rivera ha in cantiere alcuni progetti importanti, tra cui il rifacimento dell’ac - quedotto sull’Alpe Foppa, per il quale l’assemblea – nel marzo 2005 – ha votato il credi - to di progettazione». Tratto da: Alto , ieri e oggi, di raimondo Locatelli e Adriano Morandi, Edizioni Rivista di Lugano.

.8 Rivista Patriziale Ticinese N. 1/2008 quantità di formaggini è la medesima anche do ho fatto un aneurisma che fortunatamen - se le vacche sono diminuite, infatti ne portia - te mi hanno localizzato e operato in tempo. mo su all’alpe una cinquantina di cui solo 35 Pensavano che avevo la meningite. Era stato da latte, mungere e 150 capre. Una volta sia il dottor Beretta Piccoli che mi ha mandato a le mucche che le capre facevano molto me - Zurigo a operarmi.» no latte, anche e soprattutto perché oggi si Giorgio Pongelli racconta con il sorriso nutrono meglio. stampato sul volto, come se tutta la sua vita In quarant’anni sono stato lontano solo un fosse stata semplice, senza difficoltà, bella mese dall’alpe, una ventina di anni fa, quan - come descritta da Giuseppe Zoppi.

Anche le giornate orribili le ricorda oggi con il sorriso. E continua: «Ho perso tante bestie colpite dai fulmini. Una volta anche nel gabinetto è entrato un fulmine. Poi quando hanno costruito la cabi - novia i fulmini sono molto diminuiti se non addirittura scomparsi completamente per - ché si scaricavano sui fili. Ora invece che la funivia non funziona più i fulmini sono ritor - nati. I fulmini sono impressionanti e fanno paura. Arrivano prima del tuono, si sente un Rivista Patriziale Ticinese N. 1/2008 9. «Una delle grosse differenze tra la vita al giorno d’oggi e quella di una volta è la ma - nodopera. Purtroppo oggi manca la mano - dopera. Le mucche non cambiano, sono sempre quelle, gli aiutanti invece non sono più quelli di una volta. Ricordo i bergama - schi di una volta, i falciatori. Arrivavano qui all’inizio di maggio, per tagliare il maggen - go e cominciavano a falciare all’alba, dalla mattina alla sera senza fermarsi. Finito qui salivano lungo il Ticino fino ad arrivare in Leventina e poi scendevano a tagliare l’ago - stano. Alla sera questi lavoratori non aveva - no bisogno di prendere il sonnifero per dor - mire. Avevano una forza incredibile e dire che non mangiavano quello che abbiamo noi al giorno d’oggi. Oggi la falciatura non rumore strano, «scèèck», e vedi la mucca esiste più e nemmeno quei lavoratori, i che cade a terra come se si fosse addor - «bèrgum» come si diceva una volta. Pensa mentata di colpo. Per fortuna che non sono che ho visto una volta uno di questi favolosi mai stato molto vicino alle mucche colpite operai che erano non solo falciatori ma an - dal fulmine… Una volta sulla porta della stal - che boscaioli, sapevano fare di tutto. Nei bo - la, stavano entrando e in un attimo una fra - schi qui sopra Rivera avevano tirato due fili a zione di secondo, è andata per terra proprio sbalzo e per rendere il filo più scorrevole mentre stava entrando in stalla. Ne ho perse una volta hanno fatto scivolare davanti ad un diverse… Una scena che mi ricordo molto carico di legni un pezzo di lardo. Quel pez - bene, una scrofa con dodici piccoli… dieci zo di lardo stranamente si fermava sempre a stavano succhiando latte dalle mammelle e metà… non è mai arrivato in fondo. Mangia - due invece erano appena discosti. Il fulmine vano di tutto. Quando hanno tagliato il bo - li ha colpiti e sono rimasti lì immobili. Solo i sco, tutto con la scure, hanno costruito una due piccoli che erano appena distanti si so - baracca di legno e dormivano e vivevano lì no salvati…». La giornata dell’alpigiano è dentro. C’era sempre un paiolo sul fuoco uguale dappertutto. con una specie di minestrone continuo, vi «Le mie mucche sono libere di andare in gi - gettavano dentro tutto quello che trovavano ro dove vogliono e quindi ogni giorno al o riuscivano a procurarsi, anche il latte e mattino alle quattro si deve andare a cercar - mangiavano solo quello…» le e riunirle. Segue la mungitura. Poi 150 ca - «Eppure – aggiunge la moglie Rosalba – pre, ma si fa in fretta». erano molto più sani che al giorno d’oggi. Per Giorgio Pongelli si tratta di un lavoro Non si ammalavano mai, non avevano mai semplice. E lo dice con il sorriso. niente…» «Prima di mezzogiorno e subito dopo la mungitura serale si fa formaggio e i formag - Il figlio Igor gini… e la giornata finisce alle 22.00. Non si fa in tempo a coricarsi che già è il momento Fortunatamente nella famiglia di Giorgio di alzarsi… Ho fatto questa vita fin da ragaz - Pongelli vi è il figlio Igor che a 24 anni è in - zo quando già andavo sui monti… tenzionato a continuare. In estate sta nella Fortunatamente oggi abbiamo la strada che fattoria in paese a fare il fieno e quando può facilita il nostro lavoro». sale all’alpe a dare una mano. «Innanzitutto .10 Rivista Patriziale Ticinese N. 1/2008 mi piace, tutto funziona bene, l’azienda va «Ci siamo in - bene e sarebbe un gran peccato smettere. contrati quan - Ho frequentato la scuola agraria di Mezzana do io ero a mili - e ora sono agricoltore. E da cinque anni so - tare, una setti - no inserito nell’azienda». Grazie ai giovani mana in Valle che non mollano la civiltà dell’alpe può con - Redorta. Dove - tinuare. Non si tratta di essere ingenui, ma di vo portare del avere una forza di volontà non comune. Igor materiale a Pu - non ha fatto una scelta facile. E la vita sull’al - scen Negro. Abbiamo caricato i sacchi e i pe è un impegno non indifferente anche se fucili sulla piccola teleferica e non ci siamo alleggerito in certi casi dalla mungitura incamminati con i muli e i cavalli su per i meccanica o da una certa facilità nei tra - sentieri quando siamo stati sorpassati da sporti. questa ragazza che filava come il vento, Ma per Igor vi è una certezza: il formaggio. sembrava volasse…». Quella sapiente formula del formaggino o della «formaggella» raffinata e perfezionata Itinerario durante secoli è rimasta sostanzialmente quella di secoli fa. Si tratta di un prodotto na - L’Alpe Foppa è situato in Valle Luna a 1’409 turale che non è possibile ottenere in altro metri di altitudine. modo. Il formaggio d’alpe ha dentro di sé Partendo dal ristorante delle Alpi al Monte tutta la fatica dell’uomo. In un formaggio c’è Ceneri, si prosegue per 8 chilometri su stra - dentro il camminare del pastore su terreni da sterrata privata (sbarra) percorribile in impervi a strapiombo su burroni, la mungi - jeep; si continua poi a piedi sulla stessa stra - tura a mano, il fuoco sotto la caldaia, il rime - da per 1 ora e 45 minuti. stare la cagliata, la pressatura negli stampi L’alpe è raggiungibile in 2 ore e 30 minuti in legno, la salatura e ogni giorno voltare anche percorrendo una vecchia mulattiera ogni forma nella cantina… Il formaggio rac - militare che inizia dal suddetto ristorante. Si conta la fatica delle mani dell’uomo. E’ il for - passa per i Monti di Spina e Piano di Mora in maggio l’elemento di continuità. E Igor lo sa mezzo a castagni e faggi. Per una visita è bene. Senza formaggio la vita sarebbe ve - consigliabile prendere la funivia del Monte ramente un’altra cosa! Tamaro a Rivera, che in 15 minuti porta a quota 1’530 metri e qui seguire la strada E la moglie Rosalba? sterrata in discesa che in 15 minuti porta al - l’alpe. Anche lei con sangue alpigiano nelle vene. Roslaba Sonognini di Sonogno. «I miei genitori portavano le capre all’Alpe Redorta. Quindi ero già abituata alla vita al - pigiana. Era un piccolo alpe, quello di Re - dorta, senza strada e lontano come la fa - me… Poi ci siamo sposati nel 1980. Io faccio i for - maggini ma soprattutto mi occupo della vendita. Non mi piace falciare, ma mungere mi va bene… Ci vuole qualcuno che sia a disposizione per la vendita dei formaggi - ni…» E aggiunge il marito Giorgio: Rivista Patriziale Ticinese N. 1/2008 11 . delle vittorie, delle sconfitte, dei suoi magni - L’ALPA e i giovani fici castelli.

2005 Osogna: l’acqua: leggera ed appa - Continua il patrocinato dell’ALPA e della rentemente innocua, l’acqua con la sua te - Fondazione del Patriziato di Bellinzona ver - nacia modella perfino la roccia. Nelle gole so i corsi estivi Lingue e Sport. della Bogera e della Nala per conoscere Dopo le esperienze estremamente positive meglio questo bene primario e irrinuncia - degli ultimi anni, che hanno visto coinvolti bile. migliaia di nostri giovani ragazzi, continua anche quest’anno la collaborazione con 2006 Curzùtt: arte e cultura: un salto nel Gioventù e Sport e con la Fondazione Lin - passato per scoprire le difficoltà affrontate gue e Sport per la promozione di attività ti - dai nostri antenati e le bellezze artistiche e piche svolte nel nostro cantone. paesaggistiche che ci hanno lasciato. (Libro fotografico ottenibile presso G&S Tici - Negli ultimi anni … no, Stabile Torretta Bellinzona) 2004 Bellinzona: la storia: una città svela i 2007 ALPI – ALPA, alla scoperta dei nostri suoi misteri e parla ai giovani delle sue lotte, alpi: vita negli alpi immersi nella natura a

Programma tipo della giornata

.12 Rivista Patriziale Ticinese N. 1/2008 contatto con gli animali per produrre delizie per i nostri palati. (Libro sull’esperienza ottenibile presso G&S Ticino, Stabile Torretta Bellinzona)

2008 Riviera: la pietra … meravigliosa sorpresa: Una giornata in Riviera, alla scoperta di uno dei materiali più importanti per il nostro Cantone: la pietra. La solidità e la duttilità della pietra, materia semplice e preziosa, è infatti la protagonista delle uscite che porteranno i giovani a co - noscere – attraverso il lavoro pratico, la ri - cerca storica, l’artigianato e l’arte, ecc. – professioni e settori importanti non soltanto per una cultura, ma anche per l’economia di alcune nostre regioni. I molteplici utilizzi delle pietre sono organiz - zati in un percorso che permette ai ragazzi di provare di persona, sotto la guida di esperti, le diverse lavorazioni e applicazio - ni. Gli obiettivi sono dunque molti ma possono essere riassunti in far conoscere, far provare e lasciare un segno concreto sul territorio. L’ ALPA sostiene e collabora con i corsi estivi di lingua, cultura e sport per aiutare i giova - ni a conoscere e apprezzare le straordinarie risorse del nostro territorio e della tradizio - ne ticinese.

Rivista Patriziale Ticinese N. 1/2008 13 . Aggregazione dei comuni o disgregazione del cantone?

In una delle ultime sedute dell’anno da poco concluso, il Gran Consiglio ha dato luce verde all’«affiliazione» dell’ormai ex comune di Villa Luganese alla Nuova Lugano. La cosa non farebbe notizia, se non fosse che, in tal modo, si è creata una situazione del tut - to nuova: quella della fusione tra due comuni ... non confinanti! Ciò pone un problema serio: a sapere se, di questo passo, i Comuni hanno ancora diritto ad esistere o se siano ormai destinati (in un futuro forse neppure troppo lontano) scomparire. di Franco Celio

Ritorno al Medioevo? Di conseguenza, da ora in poi si potrà tor - nare a una situazione di tipo medievale, nel - L’affermazione può sembrare forte, ma la la quale i possedimenti dei vari potentati decisione in parola ha creato un preceden - erano sparsi qua e là, senza nessuna coe - te di non poco conto, in base al quale, in un sione territoriale, a seconda di com’erano futuro più o meno prossimo, ogni località andate le guerre di conquista o le «dedizio - potrebbe scegliersi il «padrino» preferito ni», più o meno spontanee, di questa o quel - e, di converso, ogni padrino i «figliocci» di la comunità. È vero che nel caso in parola sua scelta senza più alcun ostacolo di tipo l’annessione (sia pur consensuale) del vil - geografico. laggio di Villa alla città di Lugano rientra in Il concetto di Comune, com’era finora inte - un progetto di sviluppo territoriale di que - so, ovvero come un determinato territorio, st’ultima. Ma si tratta, appunto, del progetto con un inizio e una fine, viene cosl a cadere. di un singolo Comune: non del Cantone. E

.14 Rivista Patriziale Ticinese N. 1/2008 se domani gli obiettivi della città si esten - «Condizioni»... che non sono tali dessero anche in altre direzioni, che cosa potrà impedire il ripetersi di situazioni ana - Il Rapporto commissionale di maggioran - loghe? za, che ha dato la propria benedizione all’o - Che cosa potrebbe impedire a località an - perazione, ha invero lasciato trasparire non che più lontane di chiedere di essere accol - poche perplessità sulla questione, ed ha te sotto le ali protettrici di un Comune più pure espresso una serie di critiche al pro - forte? «Il buon senso», si potrebbe rispon - cedimento, non proprio ortodosso (dicia - dere. Ma visto che quest’ultimo non è ormai mo eufemisticamente così!) grazie al quale più granché in auge, il rischio detto sopra è si è giunti a questa conclusione. tutt’altro che da sottovalutare. Ha pure formulato una serie di considera - zioni e di raccomandazioni perfino di Decisione... a passo di carica «condizioni» circa il modo di affrontare in fu - turo casi del genere. Tra queste primeggia Quel che preoccupa soprattutto è il fatto il principio che le future aggregazioni do - che l’infatuazione per la politica fusionista, vranno inserirsi in un progetto di sviluppo che agli occhi di taluni sembra debba or - territoriale coerente, approvato dal Canto - mai risolvere ogni problema presente, pas - ne. Si tratta di un approccio ragionevole, sato e futuro, impedire di fatto ogni ragiona - che come ha osservato il collega Dario Ghi - mento basato su un minimo di pacatezza. sletta avrebbe però dovuto condurre a una La particolarità del caso fusione tra comuni diversa conclusione... Ma senza voler met - non confinanti avrebbe infatti richiesto per - tere in dubbio la buona fede di chi l’ha re - lomeno un esame più approfondito della te - datto, è difficile credere ancora alle affer - matica: un esame che tenesse in debita mazioni del Rapporto. considerazione anche i risvolti negativi del - In base all’esperienza, si può anzi facilmen - la creazione di un simile precedente: non te prevedere che alla prima occasione, il l’approvazione a tappe forzate, com’è avve - cosiddetti «paletti» di oggi verranno supe - nuto (sovvertendo perfino l’ordine del gior - rati in scioltezza, e che le cosiddette «condi - no del Gran Consiglio, allo scopo di creare zioni» saranno aggirate senza difficoltà per questa trattanda una «corsia preferen - (magari perfino facendo dire ad esse, gra - ziale», che tra l’altro ha imposto il rinvio a zie ad abili giochi di parole, l’esatto contra - tempi migliori di trattande ben più urgenti!). rio del significato che oggi viene loro attri - Ma la maggioranza, nella frenesia di giun - buito!). Ma ormai... «vuolsi così colà, ove si gere in porto ad ogni costo «und zwar sch - puote ciò che si vuole. E più non dimanda - nell!», come direbbero i nostri amici confe - re!» Una modesta «dimanda» ci sia però le - derali ha spazzato via ogni obiezione. cita: con questa decisione si è voluta favori - Non si è quindi quasi neppure degnata di re l’aggregazione dei Comuni o la disgre - discutere un’assennata proposta di rinvio, gazione del Cantone? Ai posteri l’ardua formulata dal collega Carlo Lepori, al fine di sentenza! poter esaminare tutta la problematica con più calma. Evidentemente, il timor panico che anche un semplice rinvio potesse, in Chiusura redazionale qualche modo, essere fatto passare per uno Gli articoli da pubblicare sul prossimo numero sgarbo nei confronti dei promotori e dei pa - della RIVISTA PATRIZIALE drini dell’iniziativa, ha indotto la maggio - sono da recapitare alla redazione ranza ad ignorare ogni altra considerazio - ne, e a piegarsi senza indugi ai desiderata entro il 20 maggio 2008 di chi mostrava tanta impazienza. Rivista Patriziale Ticinese N. 1/2008 15 . ALPA Fu e di danza acrobatica, cerimonia del the, atelier della seta, della giada e delle perle coltivate,ecc.). Emozionante è stata la visita della Grande muraglia cinese (lunga più di Gita a Pechino 7’000 km) nella zona di Badaling. Ottima la competente guida cinese, che in perfetto italiano ha illustrato i monumenti, i paesaggi ed informato sulla storia e le con - dizioni di vita del popolo cinese nel passato e nel contemporaneo. Apprezzata la cucina È rientrata la sera del 2 marzo la delegazio - cinese con l’anatra alla pechinese e le spe - ne di 25 ticinesi e mesolcinesi in visita a Pe - cialità delle varie etnie che ha permesso di chino nel viaggio organizzato dall’Alleanza familiarizzare il gruppo nell’uso dei tipici patriziale ticinese (ALPA). bastoncini quale «posate». Emozionante la Clima rigido i primi giorni, poi via via gra - visita del cantiere olimpico con l’incredibile devole e il bel tempo, (non si è visto nessun stadio progettato dallo studio svizzero di Ba - smog) hanno accompagnato la visita di al - silea Herzog e De Meuron, localmente de - cuni dei più importanti monumenti della ca - nominato «nido di ferro». pitale cinese (piazza Tiananman, mausoleo Momento cruciale del soggiorno il ricevi - di Mao, Città proibita, Pagoda bianca, quar - mento all’Ambasciata Svizzera a Pechino da tiere tradizionale di Hutong percorso con parte dell’Ambasciatore ticinese Dante tradizionali risciò, parco di Bei Hai, Tempio Martinelli, accompagnato dai suoi collabo - dei Lhama, Tempio del Cielo, Giardino d’e - ratori ticinesi Anna Mattei e dal vice console state, Tombe dei Ming, gli spettacoli di Kung Reto Cavadini.

Foto di gruppo all’ambasciata Svizzera, con al centro l’Ambasciatore Dante Martinelli e consorte. .16 Rivista Patriziale Ticinese N. 1/2008 Pechino è pure competente per le sedi del - le rappresentanze elvetiche nella Corea del Nord ed in Mongolia. L’Ambasciatore ha comunicato interessanti informazioni d’attualità politica, economica, sociale ed industriale, dipingendo una Cina in estremo fermento e sviluppo interno e verso l’estero. I cinesi sono molto attratti dal - la Svizzera e i visti rilasciati sono oltre 120’000 l’anno, di cui ca. 80’000 direttamen - te a Pechino. Il vice Presidente dell’ALPA arch. Germano Mattei, accompagnato dal segretario Gian - franco Poli, ha portato il saluto del Ticino e offerto all’Ambasciatore Martinelli alcune pubblicazioni sul Patriziato ticinese. È se - guito un aperitivo cui hanno partecipato al - L’ambasciatore Dante Martinelli a colloquio con il cuni ticinesi residenti nella capitale. Gene - vice presidente ALPA arch. Germano Mattei rale la soddisfazione dei partecipanti che hanno potuto toccare con mano questo la L’ambasciatore Martinelli ha illustrato l’atti - realtà convulsa di questa lontana capitale ci - vità dell’ambasciata, con oltre sessanta col - nese, a contatto con il simpatico popolo pe - laboratori, e con tre sedi consolari a Schan - chinese. gai, Canton e Hong Kong. L’ambasciata a (gm – 3 marzo 2008)

Lo stadio olimpico «nido di ferro» (lungo 330 m, largo 220 m, alto 69 m, 258’000 m2 di superficie, 40’000 tonnellate d’acciaio utilizzato, 35’000 operai, costo 500 milioni di franchi, 91’000 posti a sedere), sarà la sede dell’inaugurazione dei giochi olimpici l’8 agosto alle 8.08. Rivista Patriziale Ticinese N. 1/2008 17 . L’Associazione Patriziati Chiassesi ha compiuto quarant’anni

L’importante traguardo raggiunto, è stato festeggiato lo scorso 20 gennaio in occasione dell’Assemblea generale ordinaria a Seseglio. Durante i lavori, egregiamente diretti dal presidente Sergio Bernasconi, sono riemersi i ricordi, ma lo sguardo è stato rivolto al futuro e alle opere in favore dell’intera Collettività. La rivista patriziale, ritiene utile lasciare lo spazio alla relazione del presidente che ha ef - fettuato l’storiato e alle immagini di una giornata festosa ed estrernamente significativa.

Cari Patrizi resse, ed il riscontro fu subito notevole. Nel 1966 l’allora Sindaco, Giuseppe Chiesa in - Eccomi ancora una volta, ed è la 17°, a pre - vitò i patrizi ad esprimersi circa la ricostitu - sentare una relazione sulla nostra attività. zione di un Ente Patriziale. E lo faccio con grande piacere ricordandovi Fu incaricato un Comitato promotore di ela - che quest’anno ricorre il 40° della nostra As - borare un rapporto che prevedeva la costi - sociazione. Permettetemi di ricordare bre - tuzione di un Ente oppure di una Associa - vemente i passi percorsi in questi anni. zione. Venne scelta la strada dell’Associa - L’awentura ebbe inizio nel 1965, quando un zione e già il 20.1.1968 si tenne l’Assemblea gruppo di patrizi guidato dal compianto costitutiva. dott. Franco Chiesa, senti la necessità di riu - Fu subito richiesto il riconoscimento all’AL - nire nuovamente i patrizi, dopo una pausa PA e la concessione giunse lo stesso anno che durava dal 1932. nel corso dell’Assemblea Cantonale tenuta - Si iniziò con una cena per saggiarne l’inte - si al Cinema Teatro di Chiasso.

.18 Rivista Patriziale Ticinese N. 1/2008 Ebbe così inizio il nostro cammino, senza ri - stenza, tale da permettere di intraprendere sorse economiche, ma con grande entusia - qualche iniziativa. La prima è stata di soste - smo. Alla guida si sono poi succeduti Giu - gno a Carlo Chiesa che aveva espresso il seppe Chiesa sino al 1981, poi Osvaldo desiderio di donare al Comune la sua pre - Chiesa fino al 1990, ed in seguito da chi vi giata collezione di ex libris nonché numero - parla, sostenuti dal CD composto da rap - si volumi. presentati delle varie famiglie patrizie, il cui Il Comune non aveva lo spazio per acco - senso di appartenenza è ancora fortemente glierla in quanto a quel tempo era allo studio riscontrabile. la costruzione della seconda tappa della bi - Naturalmente all’inizio l’attività era limitata blioteca comunale che non si e poi realizza - dalle disponibilità economiche. ta. Lentamente ed oculatamente, tramite la ri - Per non perdere l’occasione, d’accordo con scossione delle quote annuali versate dai l’autorità comunale ci siamo presi a carico soci, il capitale raggiunse una certa consi - la spesa di 40’000 Fr. necessari per l’arredo

Rivista Patriziale Ticinese N. 1/2008 19 . della mansarda, permettendo cosi che il la - volumi dell’omonimo libro, messo poi a di - scito con grande soddisfazione di Carlo sposizione dei nostri Soci. Chiesa trovasse una sua collocazione. Nel Da allora tutti i nostri sforzi sono stati rivolti 1995 abbiamo intrapreso la revisione dei completamente alla realizzazione di una nostri statuti, con il conseguente adattamen - selva castanile nel bosco del Penz, dopo to alla nuova LOP. averne constatato lo stato di abbandono, L’Assemblea ha votato le modifiche appor - dovuto alle varie successioni ereditarie che tate, in modo speciale quella riguardante hanno causato un frazionamento delle aree, l’art. 3 che prevedeva l’apertura ai figli di tale da renderle inservibili. e quindi lasciate madre patrizia. al loro degrado. Oggi possiamo asserire che tale modifica è L’operazione ci ha impegnati a partire dal stata una scelta più che giustificata, numero - 1998. si nuovi soci si sono avvicinati al nostro so - Come ricorderete la Signora Marie Thérèse dalizio ed oggi ne contiamo 5 quali membri Chiesa (vedova del compianto Orlando nel nostro CD . Chiesa) colse subito il senso della nostra ini - Nel 1996 abbiamo sostenuto la realizzazio - ziativa e la volle sostenere donandoci una ne e pubblicazione del libro «Chiasso fra particella di bosco che ci consentisse una 800 e 900» con un contributo di 15’000 Fr. sicura base di partenza, ed un contributo fi - Nel 1998 a Chiasso sorse la necessità di riat - nanziario non indifferente. tivare il Cinema Teatro e noi ci siamo subito Siamo in seguito riusciti ad ampliarne l’area detti disposti ad offrire il nostro aiuto. mediante l’acquisto di un bosco confinante Il Municipio decise per una ristrutturazione di proprietà del Credit Suisse, che ci ha per - totale dello stabile ed il nostro appoggio, no - messo di dare ií via al nostro progetto. nostante nel frattempo ci fossimo già orien - Nel 2002 si sono conclusi gli ultimi lavori tati verso il progetto «bosco del Penz», lo ab - inerenti questo primo intervento al Penz. biamo comunque mantenuto, devolvendo La conferma che la strada intrapresa fosse alla Associazione Amici del Cinema Teatro quella giusta, giunse nel luglio 2004 quando Fr. 5’000. in cambio di un certo numero di la signora Virginia Lanzi Corti, a nome della .20 Rivista Patriziale Ticinese N. 1/2008 c.e. Eredi Emilo e Giovanni Corti ci propose con il Dicastero Ambiente del Comune, un la donazione di 3 particelle di bosco per un incontro al Penz per la presentazione al totale di ca. 6300 mq. pubblico della nostra «selva castanile», la La proposta è poi stata accettata dalla nostra posa di 2 targhe in ricordo dei donatori, e la Assemblea, che ha pure votato la conces - realizzazione di un’area denominata «sosta sione del relativo credito di ca. 35’000 Fr. dei patrizi». per eseguire i lavori necessari. Siamo così In concomitanza anche il Dicastero Am - giunti al 2007, e precisamente al 16 giugno biente ha presentato al pubblico un nuovo quando, a suggellare la conclusione dei la - opuscolo dedicato ad «Alberi e arbusti del - vori abbiamo organizzato in collaborazione la collina del Penz» realizzato, grazie anche

Rivista Patriziale Ticinese N. 1/2008 21 . Ambiente, in particolare i signori Varisco e Cavadini, con tutti i componenti della squa - dra forestale capitanata dal sign. Beat che, in modo encomiabile e competente assolvono il loro compito di controllo e manutenzione del bosco del Penz. Ricordatevi che Chiasso, nonostante non sia un comune rurale è forse l’unico Comune che dispone di una sua squadra forestale. Ma voglio ringraziare voi tutti cari patrizi, che ci avete concesso la vostra fiducia e so - stenuti con entusiasmo in questo progetto. Non vorrei comunque che tutto terminasse qui, ma mi auguro che in futuro si trovino al - tri donatori, cosi che si possa continuare a rendere migliore il ns. Penz. Per quanto concerne l’anno appena tra - al nostro sostegno finanziario di 5’200 Fr., scorso vi segnalo di aver partecipato all’As - dagli autori Andrea Guglielmetti e Pia Gior - semblea cantonale dell’ALPA che si è tenuta getti Franscini. a Lugano il 5 maggio. All’ordine del giorno Andrea Guglielmetti è l’autore delle belle vi era la discussione di varie problematiche, fotografie che lo compongono. ma in modo particolare era attesa la relazio - Per l’occasione abbiamo offerto uno spunti - ne della speciale commissione sui canoni no ed un rinfresco che è stato oltremodo ap - d’acqua. prezzato dal pubblico presente. La questione era sorta su richiesta di Frasco Alla riuscita della festa hanno collaborato in che mediante un’iniziativa sollevò il proble - modo encomiabile tutti i colleghi di Comita - ma delle difficoltà dei Comuni periferici di to che ancora ringrazio. trovare nuove modalità di finanziamento Ritengo doveroso ricordare tutti i donatori, e (proponendo appunto di destinare loro il tutte le persone che ci hanno sostenuto ed 5% dei proventi dai canoni d’acqua). incoraggiati sin dall’inizio. L’Assemblea ha poi votato all’unanimità una Di questi ultimi non dovrei citarne i nomi per risoluzione in merito. non incorrere in dimenticanze, ma devo se - Si è pure parlato del nuovo piano Forestale gnalare il contributo dell’amico Giuseppe Cantonale con una presa di posizione del - Tettamanti direttore del Vivaio Cantonale l’Assemblea, e della tenuta dei registri pa - del Lattecaldo, sin dall’inizio nostro consu - triziali. lente qualificato, che si è occupato della Come ricorderete è un problema che assil - messa a dimora dei nuovi alberi e degli in - la pure noi, e che già vi segnalo da anni. Tut - nesti. Egli mi ha già assicurato la sua dispo - ti i Patriziati erano in attesa di un aiuto da nibilità ad un prossimo intervento con nuovi parte dell’ALPA e del Dipartimento. innesti. Sembrerebbe che la situazione sia compli - Un grazie anche ai responsabiliti degli Uffici cata a livello Federale dal sistema Infostar i Forestali che pure ci hanno sostenuto, ed al - cui dati dovrebbero essere accessibili a co - la ditta ECO 2000 di Corteglia che ha ese - sti notevoli, ma solo per riceverne indirizza - guito tutti i lavori di disboscamento ed è qui ri parzialmente aggiornati. rappresentata dal signor Danilo Piccioli. Questo punto lo dovremo comunque affron - Devo segnalare e ringraziare per la fattiva tare e sarà il nostro obiettivo primario per collaborazione: il Municipio, il Dicastero l’immediato futuro. .22 Rivista Patriziale Ticinese N. 1/2008 Non è più possibile tenere un elenco ag - Alcuni di noi hanno partecipato all’azione giornato dei soci e sarà quindi su questo «puliamo il Mendrisiotto», dove a Chiasso che dovremo lavorare. era prevista un’azione al bosco del Penz. Quest’anno abbiamo avuto l’opportunità di Purtroppo con scarso seguito da parte della vedere da vicino 3 campane che sono state popolazione e dei movimenti ambientalisti. staccate dal campanile della chiesa parroc - L’anno appena concluso sarà comunque ri - chiale per la sostituzione degli isolatori. Una cordato per le votazioni per il rinnovo dei di queste era la «campana dei patrizi» dona - poteri Cantonali e Federali. ta nel 1935 dalla 5 famiglie degli Agustoni, Tutti sappiamo a cosa abbiamo dovuto assi - Bernasconi, Chiesa, Canova e Pedroni. stere durante questi eventi e soprahutto du - Mi auguro che tutti abbiate avuto modo di rante la campagna elettorale. osservarle a terra. Personalmente ribadisco quanto sostengo Probabilmente, almeno per molti di noi, si è ormai da tempo. trattato di un’opportunità irripetibile di po - Valori come ideali, il rispetto delle idee al - terla ammirare e toccare. trui, correttezza nell’informazione, confron - to leale eccetera, non sembrano più essere considerati valori prioritari. Ormai si assiste solamente a lotte di potere, egoismi e di - scordie. Io speravo che per la nostra regio - ne del Basso Mendrisiotto, un segno di co - raggio verso il futuro si sarebbe verificato attraverso la fusione con i Comuni di Vacallo e Morbio. Purtroppo sappiamo come è andata e ciò ha provocato una profonda delusione in molti chiassesi. Questa decisione suona come un brusco arresto. Un segnale di paura davanti a scelte coraggiose, di mancanza di fiducia nelle ca - pacità innovative e di timore verso il futuro. Con queste idee il Basso Mendrisiotto non potrà progredire. Ora Chiasso dovrà fare delle scelte chiare La quinta campana è dedicata a S. Sebastiano. che indichino la via che si vuole seguire nel Tono: MI b - Peso: kg. 970 - Diametro m. 1.20 - Peso fuhuro. L’occasione ci è data dalle prossime del battaglio kg 20 - Diametro della ruota m. 2.20. votazioni comunali. Iscrizione da un lato: Il dibattito politico dovrebbe elevarsi nei SANCTE SEBASTIANE PLEBEM CLASI TUAM PROTEGE CUSTODI ET DEFENDE. contenuti e svilupparsi attorno a temi corag - Traduzione: giosi, realizzabili a breve e medio tennine, O San Sebastiano proteggi, custodisci e difendi il per non perdere il cosidetto « treno», e con - tuo popolo di Chiasso. tinuare sulla via dell’innovazione e del pro - Iscrizioni dall’altro lato: gresso. PERCHÈ ESALTI LA PERENNE FEDE E RIECHEG - Ne prendano atto i nuovi e vecchi candidati GI NELLA TUA VOCE L’ANIMA DEI PADRI, LE FA - ai posti di comando. MIGLIE PATRIZIE AGUSTONI, BERNASCONI, CA - Guai a noi se dovessimo restare inattivi in at - NOVA, CHIESA, PEDRONI. tesa di chissa quale evento favorevole. Altre Padrino: il sig. Chiesa Francesco zone si stanno muovendo più rapidamente Madrina: la sig.ra Chiesa Eufemia della nostra. Rivista Patriziale Ticinese N. 1/2008 23 . Rassegna dei formaggi d’alpe 2007 a Bellinzona

Continuiamo la presentazione delle bancarelle che hanno esposto l’importante prodotto caseario

.24 Rivista Patriziale Ticinese N. 1/2008 Rivista Patriziale Ticinese N. 1/2008 25 . zione. Tra i partecipanti previsti, Mariann Fi - Rapporto mensile scher Boel, Commissario europeo per l’a - gricoltura e per lo sviluppo rurale, ha già del SAB annunciato la sua presenza. Questa manife - stazione è organizzata dal SAB per conto di Euromontana, associazione europea per le Il Consiglio delle regioni regioni di montagna. Vi annunciamo anche di montagna che un programma provvisiorio è sin d’ora disponibile sul nostro sito (www.sab. ch). Il 29 gennaio 2008, il Consiglio delle regioni (TE) di montagna si è riunito per la seconda volta La Convenzione alpina scopre dopo la sua creazione. Questo nuovo orga - le attività turistiche no deve fornire delle raccomandazioni sui temi principali trattati dal SAB. Durante la lo - L’attuale presidenza francese della Conven - ro prima riunione, nel gennaio del 2007, i zione alpina si è fissata l’obiettivo di occu - membri del Consiglio avevano domandato parsi più intensamente delle questioni turi - al SAB di elaborare una visione per le regio - stiche. Durante la prossima conferenza dei ni di montagna. Questo documento è stato ministri, che avrà luogo all’inizio del 2009, presentato e discusso intensamente all’in - un piano di azione sarà consacrato al turi - terno di questo organo. Questa visione sarà smo alpino durevole. Il SAB ha insistito pres - ulteriormente approfondita ed in seguito so il comitato per includere i principali atto - sarà sottoposta ad approvazione. D’altra ri turistici (per esempio Svizzera Turismo), parte, il Consiglio si è dedicato anche a di - ed anche i rappresentanti turistici locali versi temi politici. I principali orientamenti (cantoni, comuni). Perchè solo i prodotti ed i del SAB sono stati approvati. Su alcuni sog - progetti sviluppati con chi offre dei servizi getti particolari vi sono state delle differen - turistici possono essere redditizi. D’altra ze. I membri del Consiglio hanno per esem - parte, i centri di competenza nel settore le - pio dimostrato di non essere uniti riguardo gislativo si trovano a livello regionale o can - alla necessità di costruire una nuova centra - tonale, e non sul piano nazionale. Continue - le nucleare in Svizzera. (TE) remo a seguire con molta attenzione questo dossier. (TE) Le regioni di montagna europee si incontreranno in Svizzera Dei rappresentanti delle regioni di monta - gna di tutta l’Europa si incontreranno in Sviz - zera, a Briga il 9 ed il 10 ottobre, in occasio - ne della 6° Assise della montagna. Al centro di questo incontro vi sarà il seguente tema: come possono le regioni di montagna pro - durre del valore aggiunto? Questa manife - stazione deve permettere in maniera parti - colare di rispondere a delle questioni ri - guardanti i cambiamenti climatici, l’invec - chiamento della popolazione, ecc. L’ Assise della montagna si iscrive anche nel quadro dell’agenda europea di Lisbona e della Nuova politica regionale della Confedera - .26 Rivista Patriziale Ticinese N. 1/2008 Segnalazioni culturali le informazioni. Con alcune chicche dal pro - filo storico, come ad esempio la ricerca (in collaborazione con l’ex ispettore dei Comu - Carabietta ni, Eros Ratti) sul passato «politico» di Cara - bietta. L’attenzione è rivolta al villaggio (all’i - e la sua memoria nizio dell’Ottocento, con il Ticino che muo - veva i primi passi come Cantone) che face - Il Municipio di Carabietta, come si legge va parte del Comune di , mentre se - nella prefazione firmata dal sindaco Davide condo altri storici, Stefano Franscini com - Bonvicini, ha ritenuto «opportuno, anzi utile, preso il paese era (ma così non è accaduto incaricare Raimondo Locatelli - giornalista affatto) parte integrante di o di che avevamo vivamente apprezzato nella Grancia. primavera 2006, allorquando pubblicò un ampio e documentato inserto dedicato al I1 volume, come sottolinea Raimondo Loca - nostro Comune sulla «Rivista di Lugano» - di telli nell’introduzione, ha pertanto il pregio redigere un testo che, in un certo senso, ci di preservare la «memoria» di questa sim - consentisse di raccogliere la «memoria» patica comunità di lago, salvaguardando nel del nostro paese. Quella di ieri ma anche, e contempo svariate testimonianze e impor - soprattutto, quella di oggi. L’identità di Cara - tanti valori che altrimenti il tempo avrebbe bietta, insomma». probabilmente cancellato per sempre.

Ecco, il libro «Carabietta e la sua memoria» Sono una decina i capitoli che sostanziano la è tutto questo. In 130 pagine - riccamente il - pubblicazione e che, viene offerta dal Muni - lustrate da immagini del passato ma soprat - cipio di Carabietta in omaggio agli anziani. tutto del presente, dovute alla sensibilità del Il libro di Raimondo Locatelli intende altresì dr. med. dent. Nicola Buhler che da anni si costituire, a mente dell’autorità locale, il «bi - occupa di fotografia in modo amatoriale ma glietto da visita» per i frequentatori, soprat - con apprezzabili risultati «artistici» - è con - tutto nella bella stagione, di questo minu - densata una miriade di ricordi, fatti, rifles - scolo ma grazioso paese incastonato in un sioni, costruzioni e prestazioni, iniziative, paesaggio decisamente affascinante, ai pie - gente e documenti. Appare doveroso, anno - di della Collina d’Oro e in riva al Ceresio, ta sempre il sindaco Bonvicini, «conservare nelle cui acque si riflette il Monte Sassalto di tutto ciò gelosamente poiché è il nostro pa - . In particolare, nelle pagine si sus - trimonio di cultura, storia, seguono ragguagli sulla sto - politica, socialità, economia ria di un’antica «cassina» con e quant’altro». privilegi imperiali e sui diritti L’autore Raimondo Locatelli delle «Terre separate», sen - che già due anni fa aveva da - za trascurare la vicina Torraz - to alle stampe (in collabora - za contesa da Caslano e La - zione con Adriano Morandi) vena; si parla del territorio un corposo volume (500 pa - per illustrare i valori naturali - gine), per conto della «Rivi - stici, le escursioni e l’evolu - sta di Lugano», sui sette Co - zione del Piano regolatore. muni dell’Alto Vedeggio (da Nel campo della religiosità, Sigirino a Isone) in questa ci si sofferma in particolare pubblicazione ha messo as - sull’oratorio di San Bernardo sieme un puzzle significati - che è sì posto all’interno del vo per numero e qualita del - nucleo ma che dipende da Rivista Patriziale Ticinese N. 1/2008 27 . ge da «anima» della comunità nel promuo - vere tutta una serie di manifestazioni e di ini - ziative per mantenere lo spirito di comunità viva e dinamica, pur trattandosi di appena un centinaio di abitanti. La parte forse più interessante e ricca di ragguagli riguarda però i «personaggi» nel - la storia di Carabietta: i nativi ma anche chi, per ragioni varie, vi ha soggiornato. Le sor - prese, in questo senso, non mancano, con ri - ferimento a uomini noti e, in qualche caso persino illustri, nei campi della cultura, della politica, delle arti, dello sport e dell’impren - ditoria. Il tutto «irrobustito» ed impreziosito da stu - pende inquadrature fotografiche, ma anche da un qualificato, rimarchevole apporto a li - vello di prestampa (a cura della Graficomp SA di LuganoPregassona), con un tocco alta - mente professionale del grafico Roberto Repossi e la stampa affidata alle cure de La Buona Stampa. secoli dalla Parrocchia di Morcote; senza peraltro dimenticare la singolarissima cir - costanza che la sagrestia di questa piccola Giornico chiesa (che ora si vuole restaurare) sino al Il castello e le fabbriche 1967 fungeva da luogo per le riunioni dell’E - secutivo! di Stefano Vassere Nel capitolo sul Comune, ad esempio, è ri - portato un sunto (dalla lettura dei verbali) È stato presentato sabato 19 gennaio presso delle sedute di Municipio e Assemblea co - la palestra comunale in Fantín a Giornico il munale nei due trascorsi secoli, come pure ventitreesimo volume della collana «Reper - pagine piacevoli tratte da un manoscritto di torio toponomastico ticinese» dedicato al storia minuta nella prima parte del Nove - villaggio della bassa valle Leventina. cento. Più oltre, il volume descrive le corti Questa volta sono settecento i nomi di luogo dei Giorgetti e dei Frasca nel nucleo del vil - del territorio comunale raccolti e raccontati laggio, fa cenno ad un possibile convento secondo un itinerario verosimile nelle pagi - nel lontano Medioevo, ricorda l’alluvione ne del volume. Una vera e propria passeg - del 20 agosto 1977, descrive le principali in - giata nel passato e nel presente del comune, frastrutture pubbliche (con riguardo soprat - dove i singoli luoghi rappresentano tappe tutto alla sala multiuso), senza trascurare che ideali per fermarsi a raccontare storie, avve - purtroppo in paese non vi sono più contra - nimenti, caratteristiche del territorio, il suo riamente al passato né un negozio, né un sfruttamento, leggende, tragedie, prime at - bar, né l’ufficio postale. Ma, per fortuna, vi è tività industriali. Il volume è stato curato da la «Società Stangon da Carabieta», che fun - un gruppo di ricercatori locali formato da .28 Rivista Patriziale Ticinese N. 1/2008 Enrico Ruggia, Mario Luc - *jurom ’montagna con bo - chini, Patrizio Dressi, Elda sco’ con l’aggiunta del suffis - Ghiggia-Roberti Foc, Ame - so –iccu forse di origine celti - rico Romerio Giudici, Flavio ca e con funzione diminutiva. Solari, coordinati dall’ufficio Per contro, Ottavio Lurati pro - cantonale del «Repertorio» pone un derivato da giorno presso l’Archivio di Stato del «come luogo dove si teneva - Cantone Ticino. no le giornate di giustizia, i Accanto all’elenco dei nomi, placita donnegaria ». Per la il libro è arricchito da capito - maggior parte dei nomi di letti iniziali che illustrano atti - luogo contenuti nella raccolta vità del passato giorniche - si cerca di indagare l’origine se: tra di essi uno sui grotti di etimologica o semantica, che Giornico e uno sui sopran - molte volte si ritrova in un ter - nomi delle famiglie. Di parti - mine dialettale ancora regi - colare interesse è poi un te - strato dai vocabolari o dai sto che riporta documentazione riguardan - lessici dialettali. La ricerca a Giornico ha te lo sfruttamento a turni dei canali di ali - permesso di indagare questa particolare mentazione di mulini e strutture dello stesso realtà territoriale, un po’ sospesa tra un pas - tipo, nella formula detta ’rodolo’. sato agricolo e uno, più recente, di nascita e Il nome Giornico è vicino a quello del casa - sviluppo delle attività industriali che carat - to dei de Giornico, famiglia legata al castel - terizzarono fino a poco tempo fa la bassa lo che sorgeva sul territorio comunale e che Leventina. Anche queste ultime attività han - sarebbe stato distrutto dagli Svizzeri all’ini - no lasciato qualche traccia nella toponoma - zio del Cinquecento. Tra le ipotesi sull’origi - stica: si pensi a nomi come al Diamantín , che ne del nome, si citerà quella di Vittorio F. Ra - fa riferimento all’omonima fabbrica, o a no - schèr secondo la quale il toponimo andreb - tizie su altre iniziative contenute nella de - be fatto derivare da una base celtica *juris, scrizione dei toponimi.

La zona industriale negli anni Venti del Novecento

Rivista Patriziale Ticinese N. 1/2008 29 . DAI PATRIZIATI La discussione si è poi fatta animata alla trat - tanda inerente alla modifica del Regola - Patriziato di Moghegno mento per la strada patriziale Moghegno Assemblea Patriziale, gestione del Monte Cortone. Lo stesso ha dovuto essere territorio e quesiti sulla gestione modificato in seguito alla decisione del Consiglio di Stato, che ha accolto un ricorso della strada patriziale per Cortone inoltrato da un non Patrizio in merito all’ap - plicazione della tassa d’utenza differenziata La seconda Assemblea Patriziale si è tenuta tra utenti patrizi e non patrizi. La decisione lo scorso 18 dicembre nella sala comunale. del Consiglio di Stato ha fatto molto discute - Oltre all’esame del preventivo del patriziato re, arroventato l’animo dei patrizi e suscitato e dell’acquedotto del monte di Cortone per parecchi malumori. Infatti, la mulattiera che il 2008, altre importanti trattande figuravano sale sul monte, era stata realizzata oltre set - all’ordine del giorno. Tra queste, la presen - tanta anni fa a spese dei patrizi del villaggio tazione del progetto di rinaturazione di lan - ed in seguito trasformata in strada carrozza - che e di specchi d’acqua siti sul territorio bile. patriziale, elaborato commissionato dal - Il Regolamento in vigore, riguardante il di - l’Associazione Diana di Vallemaggia allo sciplinamento dell’uso della strada con vei - Studio di consulenza ambientale Dionea coli a motore fuoristrada, prevedeva una dif - SA. Il progetto ha suscitato interesse e con - ferenziazione tra la tassa d’uso per patrizi e sensi ed è stato accettato all’unanimità dal - domiciliati nel nuovo Comune aggregato di l’Assemblea. Maggia e i non domiciliati nel comprensorio

Monti Bolle e Piano sopra Cortone di Moghegno (m. 1270) - foto G. Mattei

.30 Rivista Patriziale Ticinese N. 1/2008 comunale. Per quest’ultimi era prevista ed far abolire azioni di coinvolgimento dei pa - applicata una tassa maggiorata. trizi in raduni conviviali che rafforzano l’ag - Questo regolamento patriziale nei decenni gregazione, l’unione locale e lo spirito vici - scorsi era stato modificato a più riprese ed nale, ha toccato la sensibilità della nostra approvato ogni volta dal Consiglio di Stato, gente ed indispettito gli animi di non pochi senza dar motivo di dispute e contese di sostenitori della causa patriziale. sorta. Va rilevato che da alcuni anni è stata ripristi - Domanda spontanea sorta nata l’antica tradizione moghegnese della nell’Assemblea: ha ancora un senso giornata di lavoro gratuito per la manuten - essere Patrizi ? zione della mulattiera. L’iniziativa ha trovato Ora ci chiediamo: non è possibile interveni - rispondenza tra i patrizi e i domiciliati. As - re con dei correttivi adeguati a dilesa degli senti, a parte qualche rara eccezione, gli interessi e peculiarità dei patrizi per mezzo utenti non residenti nella zona, che, in effetti, di una modifica della LOP? non hanno ovviamente un vero legame af - O ci si dovrà rassegnare e chinare mesta - fettivo con il nostro territorio. mente il capo di fronte ad iniziative di perso - Come detto la decisione del legislativo can - ne egoiste, poi avvallate dalle nostre auto - tonale ha suscitato sconcerto e fatto storce - rità superiori che, inutile nasconderlo, costi - re il naso alla popolazione locale. Inutile na - tuiscono un’ulteriore avanzata del tentativo, scondere che l’istanza d’intervento inoltrata già tentato alcuni decenni or sono da certi negli anni scorsi al Consiglio di Stato da par - notabili, volto all’abolizione definitiva dell’I - te del Signor Ghiringhelli di Losone, volta a stituto Patriziale?

Monte Bolle sopra al Cortone di Moghegno (m. 1270) - foto G. Mattei

Rivista Patriziale Ticinese N. 1/2008 31 . Monte Piano sopra al Cortone di Moghegno (m. 1270) - foto G. Mattei

Secondo l’opinione di molti nostri compatri - zi, è giunto il momento di agire in unione di Postilla della Redazione: la problema - intenti con altri Enti che sono confrontati con tica sollevata dal Patriziato di Moghe - i nostri stessi problemi, alfine di far sentire il gno è interessante e suscettibile all’a - nostro dissenso, la nostra voce che grida ba - sta allo smantellamento continuo dei nostri pertura di un dibattito in merito. Invi - diritti. tiamo i Patriziati confrontati con simili Se ancora si vuol salvare il salvabile, ritenia - problematiche di volerlo comunicare mo sia più sia necessario avere il coraggio alla Presidenza dell’ALPA. Interessan - di procedere urgentemente in questa dire - te sarà conoscere come sono state ri - zione tendente all’unione delle forze, alfine solte localmente le problematiche ri - di ridare affidabilità alla causa patriziale, senza preoccuparci dell’opinione di coloro ferite d’applicazione delle tasse d’u - che potrebbero tacciarci di retrogradi, so - so delle strade e piste patriziali – sia - gnatori ed utopisti. Quale Presidente del pa - no forestali, alpestri o altro –. Ringra - triziato di Moghegno invito l’ALPA di voler ziamo per la coliaborazione che con - affrontare la problematica e di farsı carico tribuirà a porre le basi per risolvere dei passi necessari. quet’annosa problematica che tocca Guido Rianda, più enti patriziali. presidente del Patriziato di Moghegno

.32 Rivista Patriziale Ticinese N. 1/2008 Brè, l’assemblea del Patriziato

Il diciannove no - vembre scorso, si è svolta a Brè, I’as - semblea Patriziale. Il presidente signor Andrea Prati ha salutato i presenti che a loro cleo di Brè. Ringraziamenti che il presidente volta hanno incaricato il signor Gianfranco del Circolo Pasquale Gilardi signor Fernan - Carcano di fungere da presidente di sala. do Gilardi ha voluto contraccambiare per il Dopo la lettura dell’ultimo verbale e la sua contributo finanziario del Patriziato in favore approvazione, si è discusso il preventivo per di questa recente opera. Per quanto concer - il 2008. Il vice presidente signor Luca Gilar - ne l’ultima trattanda, il vice presidente ha di ha letto e commentato le diverse previsio - comunicato che le autorità cantonali hanno ni di uscite, segnalando che prossimamente sciolto il «Consorzio Alto Cassone» e che i sarà riordinato il registro dei fuochi ed inol - loro terreni (vetta del Monte Boglia e zona tre che, in collaborazione con il comune di Cova) passeranno di proprietà del Patrizia - Lugano, si provvederà a sistemare il sentie - to di Brè, come pure il terreno, non costrui - ro che dal «Sasso Rosso» porta alla vetta del bile, in via Monte Brè che il signor Bauer ha monte Boglia. Il patriziato prevede, a breve voluto donare al patriziato. termine, il rifacimento di una recinzione in Per quanto concerne il pannello luminoso zona «Cova» a Brè e, fra un paio di anni, di che l’AIL ha posato su terreno patriziale, si è proseguire nel taglio curativo del bosco in precisato che a partire dal primo aprile zona «Culma». Per quanto concerne le en - prossimo, quest’ultimo sarà di proprietà del trate, queste sono costituite in gran parte comune di Lugano, ma le scritte che vi ap - dalle tasse patriziali dei 285 fuochi. pariranno (prossimamente si potrà vedere Sia il preventivo che il rapporto della com - lo stemma patrizia!e o quello di Brè), do - missione della gestione sono stati accettati vranno comunque sempre essere approva - all’unanimità. Senza obbiezioni ed in te dal Patriziato. In conclusione dei lavori si conformità della legge patriziale, è stato auspica una riunione conviviale con gli altri concesso lo stato di patrizio al signor Flavio tre Patriziati della nuova Lugano (Lugano, Vabanesi e a sua moglie Maria. Nessun av - Castagnola e Davesco) ed una cena con vicendamento per quanto concerne la molti Patrizi di Brè, fissata per il 14 marzo commissione della gestione alla quale il prossimo. presidente Andrea Prati ha voluto dedicare un particolare ringraziamento per gli im - Si ricorda a chi fosse interessato, che pulsi costruttivi che elargiscono all’Ufficio presso l’Ufficio Patriziale, contattando il Patriziale. Inoltre ha voluto ringraziare il Cir - segretario Francesco Gilardi, ci sono colo Pasquale Gilardi per l’importante lavo - ancora delle copie del libro «Muri di ie - ro svolto e che ha portato alla luce la splen - ri, segni di oggi» al prezzo di Frs. 25. –. dida pubblicazione «Muri di ieri, segni di oggi» dedicato all’arredo artistico del nu - fototesto PgH Rivista Patriziale Ticinese N. 1/2008 33 . Patriziato di Castagnola Ceresio e una rettifica di confine a San Do - in assemblea con bicchierata menico con il Comune di Lugano; mentre che per la vendita al signor Severino Arigo - e auguri ni di uno scorporo di bosco a Caprino, ha dato esito negativo. È stata pure inviata una Venerdì 7 dicembre, presso la sala patrizia - lettera al Dicastero Servizi Urbani, con co - le alla Chiesa di Castagnola, si è svolta la se - pia al Municipio, per quanto riguarda i cas - conda assemblea ordinaria dell’anno 2007. sonetti interrati di via San Giorgio, ottenen - Il presidente ing. Andrea Ender, dopo il ben - do quale risposta, il non procedere alla ri - venuto ai presenti ha chiesto un minuto di si - mozione o al camuffamento tramite siepe. Si lenzio per commemorare i patrizi scompar - è pure rammentata l’assemblea dell’ALPA si Cornelio Gianinazzi detto Beni, Vittorina organizzata dai quattro Patriziati, Lugano, Rezzonico, Cornelio Gobbi, Antonia Rezzo - Castagnola, Brè e Davesco Soragno, svolta - nico e Natalia Rezzonico. In seguito ha espo - si con successo. L’Ufficio patriziale si è con - sto un istoriato relativo al lavoro svolto dal - gratulato con l’ing. Andrea Ender, divenuto l’Ufficio patriziale, nel periodo che intercor - padre di Edoardo, bellissimo bimbo e nuo - re tra le due assemblee. È stato esaminato il vo patrizio. preventivo 2008 e l’aggiornamento del regi - Dopo due incontri del presidente con il si - stro dei fuochi (catalogo elettorale) che si è gnor Roncoroni, è stata liquidata la penden - rivelato molto complicato e laborioso. Si è za del diritto di superficie per attracco na - pure discusso in merito alla problematica tanti a Caprino, con versamento degli arre - relativa alla terrazza di Caprino occupata trati e fissando un nuovo contratto Terminato dal signor Castelli, appurando che la stessa il resoconto si è passati alla nomina del pre - è di proprietà del Patriziato e quindi non fa sidente di sala nella persona dell’ing. Franco parte del Grotto Antico. L’Ufficio ha ricevuto Ender e di due scrutatori Gianni Rezzonico il benestare dagli Enti locali per il diritto di e Carlo Antonio Gianinazzi. Il preventivo, let - superficie ceduto alla Società Canottieri to dal solerte cassiere Lario Ender, è stato

Da sinistra: Lario Ender cassiere, ing. Andrea Ender presidente del Patriziato, ing. Franco Ender presi - dente di sala e il segretario Renzo De Vecchi. Da notare che, per la prima volta nella storia del Patriziato, padre e figlio ricoprono ambedue la carica di presidente. .34 Rivista Patriziale Ticinese N. 1/2008 accettato all’unanimità. Secondo punto del - bisogna attendere il subentrante al prof. Ro - l’ordine del giorno, il citato contratto Patri - dolfo Rezzonico dimissionario. Il segretario ziato Roncoroni, pure accettato all’unani - Renzo De Vecchi fa notare che il caso è già al mità. Alle eventuali il patrizio Gianni Rezzo - vaglio degli Enti locali e probabilmente bi - nico consiglia un restauro della sala patri - sognerà procedere ad una votazione per ziale, pavimento e ballatoio esterno (recen - elezione del nuovo membro. Infine il prof. temente è stato eseguito il nuovo impianto Rezzonico chiede all’ufficio patriziale di ri - elettrico a norma di legge). Giuseppe Gob - cordarsi che nella costruzione che fu del bi chiede l’aggiornamento del sito internet compianto presidente Dario De Vecchi, gli nel quale figura ancora la vecchia ammini - ancoraggi sono entrati nella proprietà patri - strazione. Risponde il presidente Andrea ziale e quindi soggetti ad indennizzo. Termi - Ender che, con la collaborazione di Carlo nata l’assemblea, una bicchierata con pa - Antonio Gianinazzi, è già stata allestita nettone e auguri per le festività, ha rallegra - un’ampia panoramica relativa al Patriziato to la serata. ma che per il cambio dell’amministrazione, dasg (foto g.c.a.)

Patriziato di Aquila – Torre – Lottigna

In ricordo dell’Ing. Bruno Morosi (1945 – 2007) ad un anno dalla scomparsa

Da ormai un anno ci ha lasciato il nostro amico e collega Ing. Bruno Morosi. Originario di Aquila, nato a Torre nel 1945 Bruno frequenta le scuole d’obbligo nel suo paese na - tio per poi proseguire la sua formazione all’Isti - tuto Cantonale di Mezzana. Dopo questa forma - zione frequenta corsi di tedesco al St. Michel di Zugo per poi laurearsi in Ingegneria al Politecni - co federale di Zurigo (ETH). Inizia la sua attività presso il Dipartimento delle Costruzioni per passare poi al neoco - stituito Dipartimento dell’ambiente e del Territorio dove fino al pensionamento ha da - to il suo valido ed apprezzato contributo nel settore della pianificazione del territorio. Fu municipale di Torre e presidente del locale Patriziato. Nel nuovo patriziato genera - le di Aquila, Torre e Lottigna fu nominato Vicepresidente. Grande appassionato di tiro fu presidente dei «Tiratori dell’Adula», oltre a ciò amava la montagna, appassionato cacciatore (quaranta le «patenti» acquistate) e numerosi i suoi trofei. Coniugato con Mariella, nata Robbiani, ebbe tre figli, due coniugati e quattro nipotini. Ricorderemo l’amico Bruno sempre con affetto e riconoscenza per quanto fatto per la nostra collettività montana. Il Patriziato Generale di Aquila – Torre – Lottigna

Rivista Patriziale Ticinese N. 1/2008 35 . Patriziato di Daro alla convenzione, due sono stati i contrari e Lavori fra Valascia e Malmera uno si è astenuto. Nei momenti delle eventuali c’è stato il tem - po per rinnovare il ringraziamento ai Civici Il 6 dicembre u.s. si è tenuta la sessione in - Pompieri di Bellinzona che hanno organiz - vernale con la presenza dell’ ufficio in cor - zato sulla nostra montagna una importante pore e di 18 consiglieri su 20. I lavori sono giornata di pulizie e varie manutenzioni e in stati presieduti dal maestro Pio Delcò. Dopo modo speciale per Samuele Barenco e Re - l’approvazione del verbale ci si è pronta - nato Muggiasca che hanno coordinato i vari mente chinati sull’esame del conto preventi - lavori. Ed a Renato, Armando e Lorenzo altri vo 2008 che ancora una volta si annuncia apprezzamenti per le collaborazioni tecni - con cifre rosse per cui si dovrà fare asse - che per la fontana di Montebello. Infine un gnamento sulla generosità della comunità grazie ai cuochi della società Busecca e del patriziale. In sostanza nei prossimi giorni Gruppo Giovani Artore per le preziose pre - con la lettera di invito a pagare la tassa fuo - senze. catico 2008 sarà fornito ai patrizi l’elenco Frediano Zanetti degli impegni straordinari e della massima urgenza a cui il Patriziato dovrà confrontarsi. Così ha anticipato il presidente Marco Za - Ponto Valentino netti si dovrà intervenire sul sentiero che Notizie patriziali dalla Piazza conduce ai monti di Malmera. Qui ci attende un parziale rifacimento di un Con le dimissioni di Ermelindo Taddei dalla ponticello e più in alto la posa di una ventina carica di Presidente si sono imposti degli di metri di ringhiere. avvicendamenti in seno all’Ufficio Patriziale. Per questo impegno sono già a disposizio - Ermelindo ha rivestito cariche nella gestio - ne i componenti della squadra tecnica cioè ne del nostro Patriziato per oltre un trenten - gli specialisti Renato, Armando e Lorenzo. nio, dapprima quale membro, in seguito Sempre a proposito di preventivo l’Ufficio ha nella veste di Presidente. ribadito la sua partecipazione al progetto di Dopo aver eletto tacitamente quale nuovo asfaltatura della strada fra Arbedo e Monti di Presidente Pier Giorgio Jametti già membro Tabiò e di riflesso nella zona dei Monti di Daro dove d’estate si recano parecchie fa - miglie patrizie. Il preventivo già approvato dalla Gestione è stato accolto all’unanimità. il secondo importante tema della serata è stata la trattando dedicata all’esame della convenzione stipulata fra il Patriziato di Daro ed i terrieri Zanolli/Spinelli. Contenuto del quesito: accordare una autorizzazione per la realizzazione di una strada veicolare sulla particella no. 5032 RFT Bellinzona dove at - tualmente passa già un sentiero. Ufficio e Commissione della Gestione propongono l’accettazione. C’è stata una nutrita discus - sione con interventi di Gabriele Zanini, Ti - ziano Zanetti, Anita Banfi Beltraminelli, Paola Il Principe Aga Kahn e Giulio Vescovi, ultimo casa - Delcò, Tiziano Innocenti e Samuele Baren - ro di Pozzetta, il Presidente Lindo (a sinistra) e il se - co. Ai voti in 15 si sono dichiarati favorevoli gretario Robertino Guidicelli. .36 Rivista Patriziale Ticinese N. 1/2008 dell’Ufficio a completare l’e - secutivo patriziale, pure in forma tacita, è stato chiamato Brenno Jametti. In questi ulti - mi decenni il nostro ente ha fatto fronte a diverse iniziative e investimenti, sopratutto per gli stabili dei nostri alpi, an - cora caricati per il bestiame: Si può però dire che i più im - portanti lavori sono iniziati al - l’inizio degli anni 50 del se - colo scorso, con la nuova piantagione sopra il paese, Il nuovo Ufficio patriziale: (da sinistra) Albano Zuffi, Brenno Jametti, il opera che vide pure impe - presidente Piergiorgio Iametti, Damiano Vanazzi, Carletto Taddei e la segretaria Cinzia Iametti Guidicelli. gnati uomini e donne del paese; le forze maschili per preparare le zie alla « fondazione Alp Action», presieduta fosse per gli alberi e poi le donne nel lavoro allora dal Principe Sadruddin Aga Khan, di posare le giovani piante cosi che ci fu pu - grazie al suo programma di finanziamento re un reddito finanziario per la gente di Pon - aziendale per l’ambiente alpino. to. Fu questa un’iniziativa presa dall’Ammi - Si può quindi ribadire che il nostro Patriziato nistrazione patriziale allora presieduta da ha sempre avuto dei dirigenti oculati e attivi; Ugo Jametti con la collaborazione di altri in tutto il secolo scorso vi è stato un fiorire di membri avveduti e propositivi. Poi, con le iniziative e realizzazioni che hanno avuto opere di raggruppamento terreni il Patrizia - successo; la vendita del pascolo dell’alpe to divenne proprietario dei terreni e stabili Soreda nei Grigioni, avvenuta a metà del se - che si estendono da Ardet a Surda, fin allora colo passato a causa dell’invasione da parte in mano private; parte di quelle stalle ven - del bacino idroelettrico del «Zervreila» so - nero poi vendute e trasformate in case rusti - pra la nota stazione termale di Vals, ha con - ci di vacanza a diversi proprietari, sia del sentito di incamerare un buon capitale, de - paese che a gente «di fuori». I più grandi im - stinato poi a coprire almeno in parte, gli in - pegni, come detto, sono stati per le cascine vestimenti avvenuti sui nostri alpi già men - degli alpi, onde renderle più accoglienti e zionati. Ricordo ancora che in quegli anni con le attrezzature indispensabili e attuali veniva a casa nostra il signor Casanova di per la lavorazione dei prodotti lattieri e per il Vals, affittuario dell’alpe Soreda, che si in - personale; innanzitutto per Surda, che di - tratteneva in affabili conversari con il babbo, venne il corte principale, quindi di S. Marti - che era Vice Presidente del Patriziato. no e Piandios: il formaggio prodotto prende E certo gli ultimi Uffici patriziali sotto la dire - il nome di «PIANDIOS», molto apprezzato zione di Ermelindo Taddei non hanno de - da tutti gli intenditori e buongustai,; ha un meritato dai loro predecessori; a loro, ma gusto tutto particolare dato dal profumo e sopratutto a Lindo un doveroso e sentito gra - sapore della buona erba che le mucche al - zie. Questa occasione ha offerto al sotto - peggiate brucano nei pascoli della regione. scritto lo spunto per alcune annotazioni Ma ciò che ha destato maggior interesse in «storiche» da parte di un patrizio anziano, tutto il cantone e oltre, sono state le opere di all’intenzione delle giovani generazioni di ristrutturazione della cascina dell’alpe Oer patrizi, fra le quali son sortiti i membri attua - sulla Pezza comune del Lucomagno, lavori li dell’Ufficio Patriziale. importanti sovvenzionati in gran parte gra - Pio Guidicelli Rivista Patriziale Ticinese N. 1/2008 37 . Ufficio patriziale di Peccia Alcune annotazioni storiche di completazione. L’Ufficio patriziale di Peccia desidera mani - festare pubblicamente l’apprezzamento La presenza del marmo nell’alta Valle di per il documentario «La montagna di mar - Peccia era già conosciuta nei secoli pas - mo racconti di un cavatore valmaggese» sati, basti pensare alla croce astile del trasmesso dalla nostra TSI nella serata di 1617 sul sagrato della Chiesa parrocchia - domenica 27 gennaio nell’ambito del pro - le di San Carlo di Peccia, alle numerose gramma «Storie». acquasantiere e lapidi e ai diversi forni Abbiamo potuto ammirare un documento ove si fabbricava la calce. Durante la pri - ben fatto e minuzioso, una testimonianza ma guerra mondiale e negli anni seguen - veramente significativa del vissuto e delle ti vi furono diverse esplorazioni in fondo caratteristiche della nostra regione e della alla Valle di Peccia, lungo il crinale del Pi - nostra gente. Senza dubbio è stata anche zo della Rossa, alla ricerca della «vena una piacevole «cartolina» di presentazione bianca». Sembra che tra questi pionieri vi del territorio di Peccia, con la sua Valle era un certo Ettore Rossi, padre del noto omonima comprendente pure la frazione di scultore Remo. Un particolare curioso a San Carlo, dove vive il protagonista del fil - 2000 m. si trovano incise nella roccia tre mato, Delfino Giovanettina. Crediamo sia iniziali» A.V., P.H., J.O.», quest’ultimo, scul - questo un modo utile ed interessante di fare tore lucernese, le incise durante una di televisione, mostrando e nel contempo con - queste antesignane esplorazioni. Nel servando l’identità ticinese e le peculiarita, 1929 su iniziativa del Dott. Antonio Vedova ai più sovente poco conosciute, delle nostre patrizio di Peccia poi trasferitosi a Zurigo, discoste vallate alpine. Vallate che hanno figlio dell’allora Pretore di Vallemaggia comunque molto da offrire, come pure sto - Clemente Vedova la vena del marmo fu rie suggestive e vere da raccontare. studiata, e un progetto di sfruttamento fu Esprimiamo pertanto un sentito ringrazia - allestito dal geologo basilese Armin Gun - mento a tutti quanti hanno contribuito nella ter. Difficoltà finanziarie e logistiche fece - circostanza, in particolare: ai patrizi Delfino ro accantonare il progetto. Antonio Vedo - Giovanettina e alla moglie Ebe, nata Vedo - va nei decenni seguenti diverrà poi uno va, per la disponibilità dimostrata nel parte - dei fondatori e principali animatori della cipare attivamente, e in modo spontaneo, a Ditta Cristallina SA, unitamente al Dott. questo bel documento di nostrana e genui - Peter Halter di Lucerna e ad Andreas Hin - na valenza storico culturale; alla TSI, in spe - nen di Willisau. Nel 1946 fu costruita la cial modo al realizzatore Mirto Storni e al strada che da Piano di Peccia porta a produttore Federico Jolli, accomunando tut - Gheiba. Il progetto si concretizza con la ti coloro che hanno collaborato alla realiz - fondazione della Ditta Cristallina SA ed zazione; al patrizio Martino Giovanettina, ebbe inizio l’estrazione del marmo, opera per l’interessamento e la consulenza assi - che continua ancora oggigiorno. curata.

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.38 Rivista Patriziale Ticinese N. 1/2008

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