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Abbonnement - Poste - Taxe Perçu Poste Italiane SpA – Sped. In abb. Post. – DL 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N° 46) Art. 1, com. 2, DCB PG. Tassa pagata. Mensile di cultura religiosa e popolare Anno 50 - Gennaio 2007 / n. 1 www.frateindovino.euwww.ofmcappuccini.umbria.it/indovino - www.ofmcappuccini.umbria.it/indovino MensileMensile didi culturacultura religiosareligiosa ee popolarepopolare AnnoAnnoAnnoAnno 51 51 -51 51Febbraio- Ottobre- -Agosto Luglio 20082007 2007 / /n. n. 210 78 Un Paese Inquinamento atmosferico, che disastro! POLITICA alla frutta Tagliare di Diletta Rocca il verbo otoliamo. Rotoliamo sem- mai usato pre più giù nelle classifiche Rche danno un giudizio sul Claudio Bonvecchio mondo. Cosa ne è della orgoglio- sa, storica, grande Italia? Perché ci danno dei decadenti o addirittura 4 dei decaduti? Perché la giovane e rampante Spagna ci supera negli FEDE indicatori economici (e non sono pochi quelli che la vedono avan- Lourdes zare anche a livello sociale e civi- le al contrario di noi)? Da tempo me lo chiedo. Da tem- 150 anni po cerco di capire cosa non va in un paese bello, ricco, denso di cul- Foto Jo Locatelli dopo tura e opportunità come il nostro. Poi un giorno ho sentito (attenzio- L’Italia si era impegnata per un contenimento delle emissioni dei gas serra; invece Mario Collarini ne: non letto, ma ascoltato con le le ha lasciate aumentare in notevole misura. Peggiorano a vista d’occhio le condizioni mie orecchie) la conversazione ru- bata, cioè registrata a loro insapu- dell’ambiente in cui viviamo, debito che pagheremo sulla nostra pelle. Ciascun ta, tra Augusto Saccà, direttore cittadino deve rendersi responsabile nella causa ecologica collettiva. Cina, Stati Uniti, RAI e Silvio Berlusconi, ex pre- Russia, Giappone, India sono i Paesi che maggiormente producono effetti negativi mier e capo dell’opposizione. Una sulla “salute” del nostro pianeta – Nell’arco di quindici anni, a livello globale, conversazione sconvolgente e illu- le emissioni di anidride carbonica sono aumentate del 50% circa. minante. Già: oltre a farmi veni- re i brividi, ha infatti acceso la - servizio a pagina 3 - classica lampadina. Lì dentro si ce- lano i motivi dei tonfi degli italia- ni del XXI secolo. La piaggeria di un direttore prestigioso nei con- CONDANNATI fronti di chi è più potente di lui: “Signor Presidente, lei può di- AL re e chiedere quello che vuole”. 6 La prepotenza del più potente che usa con toni condiscendenti il più de- ECLINO SOCIETÀ bole (in questo caso il “povero” D ? Saccà) per chiedergli favori non le- citi: “Allora quelle due ragazze riu- di Ulderico Bernardi* Una spia sciamo a piazzarle da qualche par- te?”. Lo scavalcamento più totale anti-alcool delle regole del gioco: “Te lo dico i chiamano argomenti Sarebbe tuttavia altrettanto Rapporto Censis, propone chiaro, sto cercando di compra- da ascensore. Sono opportuno che ci preoccupas- per il nostro Paese l’immagi- al volante re due senatori che mi hanno L quelle quattro parole simo anche del clima socia- ne di una “poltiglia sociale”, chiesto di piazzare quelle due là”. che si scambiano con un le. La natura procede secon- come dire di un corpo socia- Il favoritismo per tenersi un ami- estraneo dentro la cabina, do le sue logiche, com’è sta- le sfatto. Mentre la cronaca Arturo Consoli co o un alleato: “Bisogna proce- tanto per non lasciare spazio to fin dalla fondazione del nera è piena di delitti di san- dere con la fiction su Barbaros- a un silenzio che potrebbe mondo. Per cui alla respon- gue, efferati. Dove quasi sem- 9 sa, sai Bossi insiste…”. sembrare ostile. In genere ci sabilità degli uomini si ac- pre le forze dell’ordine non Mi fermo qui perché bastano si lamenta del tempo che fa, compagnano sempre gli effet- raccolgono nessuna confes- questi - chiamiamoli “difetti”- per delle stagioni che non sono ti incontrollabili dei movi- sione. Chi ammazza, in mo- NON SOLO SPORT capire il nostro declino: piaggeria, più quelle di una volta, oppu- menti cosmici. Altra cosa è do feroce, tace. Sempre che prepotenza, scavalcamento delle re dell’aria inquinata che fa invece il buono stato delle re- si scopra il colpevole. Anche Splendori regole, favoritismo. È l’apoteosi tossire chi vive in città. Sono lazioni fra le persone, l’armo- gli assassini confessi, prima di della negatività, tutto ciò che un considerazioni alla buona, nia tra i gruppi, il corretto affrontare il tribunale ritrat- Paese civile non deve fare. magari banali, ma soprattut- rapporto fra le generazioni, tano, e si proclamano inno- e miserie Abbiamo adottato uno stile di vi- to condivisibili senza tanti di- una saggia scelta dei gover- centi. Come avesse ceduto ta, un metodo di riuscita sociale stinguo ideologici. Segnali nanti. Tutti aspetti del vive- una diga, la vita sociale scor- del calcio (dai bassissimi ai più alti livelli non comunque di preoccupazioni re collettivo cui dovremmo re tumultuosa, dilagando, c’è differenza) che non ha più nul- diffuse. D’altronde sfogliando guardare con la più attenta senza argini. I nostri vecchi Adolfo Celli la a che vedere con il rigore, la fa- i giornali si ritrovano pagine delle considerazioni, perché avrebbero sentenziato: non tica, il senso di unità, le regole del- intere sull’effetto serra, sulla dipendono esclusivamente c’è più timor di Dio! Rimossa lo stare insieme. minaccia dello scioglimento dalla nostra volontà. Produ- l’idea di un Giudice supremo Siamo un paese di furbetti, che ti- dei ghiacci ai poli, sull’avve- cendo un clima sociale sere- che prima o poi chiamerà co- rano a campare puntando su fa- lenamento quotidiano da no o burrascoso. munque a rispondere degli at- vori e amicizie, infischiandocene di polveri sottili che ci soffoca- Il barometro dell’Italia met- ti compiuti da ciascuno in vi- quella che una volta era la diffe- no, e via catastrofando. Feno- te al brutto da tempo. Violen- ta, viene a scadere anche la renza fra il bene e il male. meni che non vanno certo za, litigiosità diffusa, insulti, considerazione per i tribuna- Quello che emerge dal mondo te- sottovalutati. In fin dei con- minacce, parole insensate, li di questa terra. levisivo, strettamente legato a ti le variazioni del clima me- vanità innalzata a idolo. I quello politico è ahimé il mondo teorologico e tutto quello giornali internazionali de- „ continua a pagina 2 reale. Abbiamo criticato il picco- che ne consegue in cielo e in scrivono un’Italia triste, ripie- *docente di sociologia dei processi lo schermo come foriero di cattivi, terra hanno precise conse- gata sulla mediocrità, rasse- culturali all’Università pessimi insegnamenti. Ora dob- guenze sul nostro vivere. gnata al peggio. Il consueto di Ca’ Foscari, Venezia biamo ammettere che è lo specchio di una società alla frutta. „ servizi alle pagine 3 e 5 15 / Febbraio 2008 2 Giorni e fatti in controluce “Portiamo Se la violenza si riduce a fiction d’ogni giorno la croce” pesso noi immaginiamo una ualche considerazione vrebbe già risultare sorprenden- ni del nostro tempo e la vio- una sorta di grottesco reality divinità trionfante, onnipo- sulla violenza, di questi te, e per molti aspetti inquie- lenza sempre più narrata per- della demenza arrogante. La Stente, che dirige con sapien- Qtempi, la facciamo un tante. Anche perché i media de la sua impronta di orrenda violenza, naturalmente, sa agi- za e impassibilità il corso della sto- po’ tutti, visto che ne siamo di non si limitano al resoconto es- verità per diventare oggetto di re anche organizzata, e una del- ria. Ma non sono solo gli atei a ne- continuo raggiunti. Questa è senziale, ma ormai ne seguono curiosità ingenua o morbosa. le sue espressioni ormai più tri- garla. Anche noi cristiani, se sia- una società violenta, diciamo, con malcelato compiacimento, Ne discende - fenomeni imita- stemente note è quella dei sel- mo imbevuti di Vangelo, sappia- ed è un’osservazione ormai passo passo, le vicende, le più tivi?- anche un esercizio quoti- vaggi da stadio, i giovani che mo che Dio nostro Padre ci ha ri- normale, purtroppo. Anche se minute fasi dell’indagine, i so- diano della violenza, in innu- hanno trasformato un gioco e velato tutto se stesso nella fragilità ci si potrebbe chiedere quan- spetti, la posizione degli accu- merevoli forme. Leggiamo co- una festa in una guerriglia do- di un bambino, nell’impotenza del do mai sia esistita una società sati, il commento dei parenti e sì di alunni che offendono o ve scatenarsi indifferenti alla crocefisso. Anche dopo la sua ri- non violenta. degli immancabili psicologi maltrattano o picchiano i loro partita: “Mica siamo venuti per surrezione, Gesù è perseguitato e I fatti di cronaca nera racca- professionisti o arrabattati. In professori. Poi, non solo se ne divertirci!”. Anche qui, dunque, ferito nelle membra del suo corpo pricciante si susseguono, e in- qualche modo, paradossalmen- vantano, ma si fanno filmare si tende a creare un evento che che siamo noi, tanto che Pascal ci dubbiamente con aspetti speci- te, il fatto di sangue espande la col telefonino nelle proprie ge- si stacchi dalla realtà reale e tra- ricorda che egli è in agonia fino al- fici, cioè di una specifica cru- propria presenza e si allontana sta e le diffondono su internet sformi in protagonisti di una fic- la fine dei tempi. La sua onnipo- deltà, che spesso ci appare to- dalla realtà reale per confon- dove violenza e bullismo, di tion quei gruppi di spettatori tenza si identifica con il suo amo- talmente gratuita. I più orribi- dersi con la fiction. Per assomi- nuovo, si tramutano in fiction. che soffrono ad essere sempli- re invincibile ed eterno, che assor- li fatti di cronaca vengono as- gliare ad una fiction.