www.edit.hr Anno LXVI - N. 1 | 15 gennaio 2018 | Rivista quindicinale - kn 14,00 | EUR 1,89 - Spedizione in abbonamento postale a tariffa intera - Tassa pagata ISSN-0475-6401

Il dibattito pubblico sullo Statuto resta aperto fino al 12 febbraio

La prima fase ha visto una partecipazione piuttosto contenuta. Unione Italiana L’impressione è che non ci sia un interesse condiviso di andare a cambiare rivedere la struttura dell’associazione o non cambiare sommario enogastro

PRIMO PIANO Vota le trippe Cambiare o non cambiare. Unione Italiana, come la vogliamo? Modifiche e altre frattaglie allo Statuto entro il 12 febbraio 3 Incontro alla settima edizione del «Bljak- fest» di Castelmuschio a Veglia. Viaggio nel attualitÀ mondo di scarti, frattaglie e «schifoserie» La soluzione dopo il voto in varie. Ricche di proteine, Slovenia? Croazia vs. Slovenia nel vitamine e sali minerali, sono Golfo di Pirano: la querelle incide sul un’alternativa ai tagli classici futuro allargamento dell’Ue agli Stati dei 12 Balcani occidentali. Juncker ribadisce: «Non vogliamo incidenti». Ma Bruxelles continua a guardare alla faccenda rubriche ARTE con disinteresse. Intanto, naufraga TENDENZE: Youthquake: il l’annunciata «Regata della ragione» 7 «terremoto giovanile» è la parola In mostra un’opera Giuseppe d’Agosto da Rosario dell’anno - CURIOSITÀ: Pinocchio a Capodistria. È il nuovo console ora si legge anche in emoji - SALUTE: inedita di Schiavone generale d’Italia 9 Prima pillola con l’allarme: avverte Da un privato al MUO di Zagabria, in pre- Dialogo, consapevolezza e il medico se il paziente non la prende stito permanente una Vergine e Bam- responsabilità. Le tre parole guida - SPAZIO: Verso il secondo grande bino praticamente inedita, attribuita al della Presidenza italiana dell’OSCE 10 passo dell’umanità - INNOVAZIONI: pittore dalmata Andrea Mai più freddo con il warmawear - AMBIENTE: Rifiuti hi-tech. Sommersi Meldola, detto Schiavone 38 società da 52,2 milioni di tonnellate nel 2021! Amarcord di un anno turbolento. 44 Ricorrenze nel 2018: dalla cultura allo sport e alla scienza, tante occasioni per ricordare alcuni personaggi importanti multimedia Anno LXVI | n. 1 | 15 gennaio della Storia 18 Da far arrossire Jobs. «Peek&Poke», Redattore capo responsabile I sacchetti della discordia. Bufale il Museo dell’Informatica a Fiume celebra Ilaria Rocchi e inesattezze sui nuovi bioshopper i dieci anni di vita [email protected] biodegradabili e compostabili a 56 Progetto grafico-tecnico pagamento obbligatori in Italia dal 1° Sanjin Mačar 58 gennaio 2018 22 Byte e pixel rileggono Fiume Redattore grafico-tecnico Teo Superina, Sanjin Mačar Collegio redazionale italia passatempi Nerea Bulva, Diana Pirjavec Rameša, Fabio Sfiligoi Parole crociate 59 REDAZIONE Verso la XVII legislatura. Italiani alle [email protected] urne il 4 marzo. Il nuovo Parlamento Via re Zvonimir 20a Rijeka - Fiume, Tel. 051/228-770 dovrebbe nascere il 23 marzo 24 Telefax: 051/672-128, direttore: tel. 672-153 Diffusione: tel. 228-766 e pubblicità: tel. 672-146 libri ISSN 0475-6401 Panorama (Rijeka) la storia oggi ISSN 1334-4692 Panorama (Online) L’impresa di Fiume TIPOGRAFIA «La mia vita ha due pagine, una Helvetica - Fiume-Rijeka letteraria, l’altra politica». Per il tutta da rivalutare ABBONAMENTI Tel. 228-782. Croazia: annuale­ (24 numeri) kn 300,00 bicentenario della nascita (IVA inclusa), semestrale (12 numeri) kn 150,00 (IVA inclusa), una copia kn di Francesco De Sanctis 26 Reportage di Pier Luigi Vercesi sui sedici 14,00 (IVA inclusa). Slovenia: annuale (24 numeri) euro 62,59 , semestrale (12 numeri) euro 31,30, mesi di Gabriele D’Annunzio a Fiume: fu una copia euro 1,89. Italia: annuale (24 numeri) euro 70,00, una copia cinemania uno straordinario laboratorio di libertà euro 1,89. Cate Blanchett a Cannes per Versamenti Per la Croazia sul cc. 2340009-1117016175 PBZ Riadria banka d.d. Rijeka. dimenticare Weinstein 33 Per la Slovenia: Erste Steiermärkische Bank d.d. Rijeka Giro di giostra al Luna Park di 7001-3337421/EDIT SWIFT: ESBCHR22. Per l’Italia - EDIT Rijeka 3337421- presso PBZ 70000 - 183044 SWIFT: Woody Allen. «Wonder Wheel» (La PBZGHR2X. ruota delle meraviglie) è il 48.esimo Numeri arretrati a prezzo raddoppiato film del regista americano 34 INSERZIONI: Croazia - retrocopertina 1.250,00 kn, retrocopertina interna 700,00 kn, pagine interne 550,00 kn; Slovenia e Italia - retrocopertina 250,00 euro, retrocopertina interna 150.00 euro, pagine interne 120,00 euro. musica PANORAMA esce con il concorso finanziario della Repubblica di Croazia e Nonno rock è ancora sexy. Il 2 della Repubblica di Slovenia e viene parzialmente distribuita in convenzione con il sostegno del Governo italiano nell’ambito della collaborazione tra febbraio Rod Stewart sarà in concerto Unione Italiana (Fiume-Capodistria) e l’Università Popolare di Trieste a Zagabria 36 Ente giornalistico-editoriale Rijeka - Fiume, Zvonimirova 20A culture Direttore f.f. MANIFESTA 12, Palermo Errol Superina «coltiverà» il giardino planetario e Consiglio di amministrazione 29 Oskar Skerbec (presidente), Roberta Grassi Bartolić (vicepresidente), la coesistenza 42 Roberto Bonifacio, Samuele Mori, Dario Saftich, Borna Giljević

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Unione Italiana, come la vogliamo? Modifiche Cambiare allo Statuto entro il 12 febbraio. L’Assemblea di Gallesano ha ampliato o non i termini del dibattito, invitando Comunità degli Italiani, istituzioni della CNI cambiare e singoli connazionali a parteciparvi. Finora sono state «formalizzate» quattro proposte

ŽELJKO JERNEIĆ

di Ilaria Rocchi e propositività, da quasi un quarto di secolo, esecutiva. All’epoca la loro candidatura era ossia fin dai primissimi anni di vita della stes- congiunta; quattro anni dopo è stata trasfor- ambiare o non cambiare lo Statuto sa UI. Ma la formula accolta nel luglio 1991, mata in “individuale”. È stata pure introdotta dell’Unione Italiana? Questo il pro- successivamente rimaneggiata per necessità la limitazione dei mandati, ossia un massimo blema che i consiglieri dell’associa- di adeguamento al mutato contesto norma- di due quadrienni consecutivi. Anche se sul zione rappresentativa della Comu- tivo, è rimasta pressoché invariata. Oltre ai tavolo delle discussioni, altre operazioni, per nità nazionale italiana in Croazia e ritocchini per così tecnici, uno sostanziale così dire più di sostanza, non hanno incontra- CSlovenia dovranno affrontare nelle prossi- è stato operato a Dignano nella primavera to il consenso della necessaria maggioranza. me settimane. Non è, beninteso, una que- del 2010, quand’è stata introdotta l’elezione E non se n’è più parlato in maniera approfon- stione affatto recente: si ripropone, di man- “mediante suffragio diretto, libero e segreto” dita. dato in mandato, con più o meno insistenza del Presidente e del Presidente della Giunta Come leggere questo dato? È sintomo che,

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tutto sommato, va bene così e che l’impo- rivendicano il proprio ruolo e spazio. In un’ot- offrire in modo organico il proprio apporto. stazione e i principi adottati all’epoca sono tica che non di rado è colorata da una dose di Tasti delicati da toccare, come tanti altri finiti ancora validi e in grado di corrispondere e campanilismo, appare difficile che si giunga sotto il tappeto, oppure solamente abbozzati. recepire le necessità della CNI? È l’effetto di all’auspicato consenso. Spesso con “legislature” ormai agli sgoccioli, soluzioni formulate non in seguito a un’idea A sentirsi in un qualche modo quasi escluse come sta avvenendo in quest’ultimo caso. di trasformazione strutturale bensì frutto di dall’ingranaggio UI e indirettamente della Infatti, a giugno si rimetterà in moto la mac- misure concepite “ad personam”? Le risposte CNI sono proprio le istituzioni. Eppure rag- china del voto per il regolare rinnovo degli dei più critici vanno in altre direzioni. C’è chi gruppano l’intellighenzia, quello “stato” che, organismi dell’UI. nota una certa assenza di visioni sul futuro, guardando anche all’esperienza del passato, rispettivamente di un’incapacità di articolare è stato ed è determinante per il mantenimen- fIncludere tutta la CNI un progetto politico nuovo. to di lingua, cultura e identità, che ha trac- Non è che siano mancati i tentativi, ma questi ciato strategie e indirizzi programmatici con Il discorso dei cambiamenti è stato rilanciato non sono stati recepiti. Colpa del divario tra un approccio d’insieme, e che creando quella a settembre in modo estemporaneo, quando quelle che sono le necessità, i problemi e le massa critica che oggi non emerge, potrebbe alla riunione di Santa Domenica i consiglieri aspettative delle realtà maggiori – vedi Co- essere utile nel determinare gli indirizzi futu- hanno dovuto armonizzare alcuni articoli munità degli Italiani “storiche”, ma anche isti- ri, promuovere i cambiamenti. E il riferimen- dello Statuto con le osservazioni formulate tuzioni della CNI – e i bisogni e le necessità di to è non solo gli enti fondati dall’UI, come il dall’Ufficio dell’amministrazione statale del- quelle per così dire minori? Non è un caso se Centro di ricerche storiche di Rovigno e la casa la Regione litoraneo-montana, condizione le richieste di “rivoluzionare” il sistema giun- editrice Edit di Fiume, ma anche il Dramma indispensabile per ottenerne la registrazione gano proprio da Fiume, Pola e Rovigno. Le Italiano, i Programmi italiani della Radiotele- del documento. In quella sede si affermò la grandi CI grandi chiedono un’Assemblea più visione capodistriana, i Dipartimenti di Italia- volontà di rivedere il testo in alcuni passag- snella e soprattutto “consona” al loro peso; nistica (Capodistria, Fiume, Pola), e – perché gi ritenuti importanti. Tra questi le modalità viceversa, le CI “piccole” temono di perdere no – pure il Centro Carlo Combi e la Società di affiliazione delle Comunità degli Italiani la voce riconquistata, nella convinzione che di studi storici e geografici di Pirano... Sono all’Unione Italiana e i loro rapporti reciproci, la sola presenza in sede di Assemblea possa soggetti importanti, ma a oggi non esiste nonché la possibilità che uno che si candida essere una specie di garanzia che saranno un organismo, neppure un attivo consultivo, alle massime cariche possa farlo anche in al- ascoltate e soddisfatte. Sia le une che le altre che li comprenda dando loro l’opportunità di tri ambiti della stessa UI (leggi Assemblea) o

Per l’attuale presi- dente dell’UI, Fu- rio Radin, dopo le elezioni di giugno terminerà l’espe- rienza ai vertici dell’associazione rappresentativa della CNI. Per quanto riguarda invece Maurizio Tremul, che chiu- de la pagina della Giunta esecutiva, non è escluso che stavolta corra per il ruolo di presidente

4 Panorama all’interno delle Comunità degli Italiani, op- Una questione di tempistica e un dub- zione attualmente esclusa. C’è stato anche chi ha l’esigenza di bio «amletico»: è opportuno andare a “alleggerire” il documento, producendo un testo più breve (quello attuale ha una set- cambiare il testo del documento a pochi tantina di articoli) di facile interpretazione, mesi di distanza dalle prossime elezioni? andando a rimediare a eventuali lacune e situazioni confusionarie. O potenzialmente problematiche. Ad esempio, visto che corrono contribuire al dibattito, ossia fino al 12 feb- tario. Al di fuori dei termini di tempo offerti individualmente, che cosa succederebbe se braio prossimo. “L’ampliamento dei termini per la trasmissione degli emendamenti è fossero eletti due presidenti che fanno riferi- del dibattito pubblico desidera rispondere pervenuta la proposta, circostanziata e det- mento a schieramenti opposti, e per di più li- non soltanto alle esigenze di esaminare con tagliata, dei cambiamenti allo Statuto del tigiosi? Successivamente alla seduta di Sissa- la necessaria puntualità le proposte pervenu- gruppo consiliare La Svolta. no (ottobre 2017) è stata aperta una finestra te fin qui, bensì anche, laddove ce ne sia inte- temporale di trenta giorni per consentire a resse, dare alle altre Comunità degli Italiani, fLe limitazioni tutti i membri della CNI di inviare le proposte alle istituzioni della CNI e ai connazionali la di modifica alla Presidenza dell’Assemblea. possibilità di far pervenire le loro eventuali Vediamole in sintesi. Per la CI di Pola le fun- Dunque, lo Statuto si è nuovamente imposto proposte a riguardo – comunica il presidente zioni di Presidente dell’Unione Italiana, della all’odg: una palla colta al balzo dai fautori dell’Assemblea, Roberto Palisca –. Si invitano Giunta esecutiva dell’Unione Italiana nonché della ristrutturazione. Nella prima tornata pertanto le stesse in forma di emendamento, di Presidente e vicepresidente dell’Assemblea il dibattito ha deluso le aspettative (o forse ovvero indicando l’articolo dello Statuto che dell’Unione Italiana, dovrebbero essere ono- no?); praticamente è stato disertato dalla si propone di modificare, il testo proposto e la rifiche, con diritto al rimborso delle spese so- CNI: vi hanno aderito soltanto tre CI e la co- motivazione della proposta stessa”. stenute nell’espletamento dei loro incarichi. siddetta opposizione. D’altro canto, la tem- Intanto, quali sono le modifiche già ventilate? In questo modo, si spiega, si garantirebbe “ai pistica non fa ampie concessioni a riflessioni Il Comitato per lo Statuto ed il Regolamento rappresentanti eletti dell’UI soluzioni statu- più approfondite, con il rischio di andare al dell’Assemblea dell’UI, nel corso della sua riu- tarie tali da consentire loro piena autonomia voto con uno Statuto rifatto e non registra- nione di Umago del 5 dicembre 2017, ha con- di giudizio e libertà di azione, soprattutto nei to presso gli organi competenti. Comunque statato che all’invito del presidente dell’As- confronti delle nostre fonti tradizionali di fi- sia una decisione, che l’Assemblea avrebbe semblea e relativa all’apertura del dibattito nanziamento, dalle quali è controproducente potuto prendere già l’11 dicembre scorso a pubblico per il cambiamento dello Statuto UI dipendere come posto di lavoro, soprattutto Gallesano, è slittata di sessanta giorni e chi hanno aderito le CI di Pola, Rovigno e Fiume se il compito istituzionale del rappresentante volesse farlo ha ancora meno di un mese per con proposte di emendamento al testo statu- eletto è quello di tutelare gli interessi della

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CNI nel suo complesso”. In secondo, ciò con- sentirebbe il risparmio di risorse che vanno oggi ad alimentare l’apparato amministrativo dell’UI e che invece sarebbero indirizzate alle CI. Per i polesi, questo sistema favorirebbe inoltre pure il ricambio ai vertici. Un altro emendamento in un certo senso separa le competenze dei due presidenti in base alla loro territorialità, ossia contempla una “diarchia delle deleghe”, che nelle inter- pretazioni farebbe venir meno il principio dell’unitarietà: quello che risiede in Croazia avrebbe così la delega di rappresentare l’UI ccAnimata discussione all’Assemblea di Gallesano: Fabrizio Radin (secondo da ds.) ha presentato le sul territorio della Repubblica di Croazia e, proposte di modifica dello Statuto UI pervenute all’apposito Comitato assembleare, da lui presieduto viceversa, mentre rappresenterebbero l’UI congiuntamente in Italia e all’ estero. to lo riguarda, l’esperienza ai vertici dell’UI si Trasversale, alle quattro proposte, l’incom- La prima tornata chiuderà dopo le elezioni di quest’anno. patibilità del ruolo di Presidente e Presiden- ha deluso: si sono te della GE con qualsiasi carica o funzione fRappresentatività all’interno della CNI, o l’investitura di funzioni fatte avanti, pre- pubbliche a livello comunale, regionale e sentando le loro I fiumani vorrebbero portare da cinque a statale in modo professionale, o ancora l’ap- nove i membri della Giunta esecutiva, ma partenenza a un partito politico, nonché la proposte, soltan- ridurre il numero dei consiglieri assemble- limitazione dei mandati (due), con ciò che la ari (37 invece degli attuali 75) e, allo stesso CI di Rovigno va anche oltre facendo decorre- to tre CI (Fiume, tempo, assicurare la rappresentatività delle re tutto ciò in modo retroattivo alle elezioni Pola e Rovigno), CI in proporzione al numero dei soci, perché del 2010 e vieta l’interscambiabilità delle due “circa 7.000 soci appartenenti a 28 CI han- massime funzioni, ossia la possibilità di rico- nonché il Gruppo no 28 consiglieri in Assemblea UI. Lo stesso prire per due mandati dapprima una e poi per consiliare la Svolta numero di soci (7.000 circa) iscritti alla CI di altri due mandati l’altra funzione. Una misura Fiume sono rappresentati in Assemblea solo che, se adottata, precluderebbe a Maurizio CI. In comune il da 6 consiglieri. Un consigliere di Draga di Tremul la possibilità di correre per il ruolo di tetto massimo di Moschiena rappresenta 58 soci, un consiglie- Presidente dell’UI, dato che non potrà più re di Fiume rappresenta 1.250 soci”. ricandidarsi per quello di capo dell’Esecutivo. due mandati La Svolta stabilisce la centralità dell’Assem- Furio Radin ha già annunciato che, per quan- blea dell’UI, il cui Presidente diverrebbe nel contempo anche il Presidente dell’UI. Il “par- lamentino” dell’UI sarebbe composto da 37 consiglieri e tra l’altro spetterebbe a questo la scelta del Presidente dell’Assemblea, dei due Vicepresidenti della stessa, nonché del Presidente della Giunta esecutiva – più i membri della GE e degli altri organismi –, andando a cancellare l’elezione diretta dei vertici. Il gruppo ha elaborato nel dettaglio altri momenti, tra cui “i doveri” dei membri dell’UI e altri passaggi significativi. Resta in molti un dubbio quasi amletico: è opportuno andare a cambiare il testo del documento a pochi mesi di distanza dalle prossime elezioni, previste a giugno? L’im- pressione è che alla fine sarà proprio questa la linea che prevarrà. Vedremo se e in quale misura sarà premiata dall’uscita alle urne. I cambiamenti del 2010 erano stati adottati anche per coinvolgere il corpo elettorale del- la CNI e una disaffezione che ormai appare la costante delle ultime tornate di voto.

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n kov g o ra n Croazia vs. Slovenia nel Golfo di Pirano: non è solo una querelle bilaterale, incide sul futuro allargamento dell’Ue agli Stati dei Balcani occidentali. Juncker ribadisce: «Non vogliamo incidenti». Ma Bruxelles continua a guardare alla faccenda con disinteresse. Naufraga l’annunciata «Regata della ragione»

La soluzione dopo il voto in Slovenia?

itornare al tavolo del dialogo sarà più che, potrebbe venir accettato e implementato, dal colonnello in congedo Petar Janjić detto facile dopo le politiche in Slovenia? con alcuni “correttivi”, ossia forme di tutela dei Tromblon (una specie di mina antiblindati), È quanto sperano in molti, dopo il pescatori istriani della zona, i più colpiti dalle volevano organizzare un convoglio formato da recente acuirsi della crisi dei confini conseguenze del contenzioso (nonostante le un centinaio di pescherecci e altre imbarcazioni marittimi e terrestri tra i due Stati rassicuranti garanzie strappate di recente dal (comprese barche fluviali provenienti dal Da- Rvicini, complice anche il clima pre-elettorale governo croato, resta l’incognita delle multe per nubio) per impedire alle motovedette slovene che spira a Lubiana. E finché le acque non si le “infrazioni” annunciate dalla parte slovena – di attraversare la linea di mezzeria. L’idea era calmeranno, la soluzione della disputa che da che il 29 dicembre ha protestato contro 1.400 di arrivare, doppiata punta Salvore, nel Golfo ormai troppi anni pesa sui rapporti fra Slove- violazioni fatte da imbarcazioni croate sulle sue di Pirano, avanzando fino al confine ricono- nia e Croazia, resterà in alto mare. In verità, acque territoriali dal mese di giugno –, resta sciuto dalla Croazia – ossia la linea mediana, già ora si possono leggere alcuni segnali po- il fatto che continuano a essere scortati dalla confine che, secondo l’arbitrato e Lubiana, è sitivi (ufficiosi) nel cambiamento di una certa polizia, e che temono possibili ostacoli nella invece posto ai due terzi del Golfo a vantaggio retorica. E così alcuni politici e opinionisti in circolazione). Lo stesso presidente sloveno Bo- della Slovenia – per gettare in mare una corona Croazia ora sollecitano a riflettere sul reale rut Pahor ha lasciato intendere una sua dispo- d’alloro in memoria dei caduti di guerra croati, contenuto di un arbitrato che, in generale, nibilità a trattare qualora Zagabria rinunciasse osservare un minuto di silenzio e poi suonare le soddisfa molto più la parte croata, rispetto a continuare a respingere tout court l’arbitrato. sirene. Ma quasi nessuno ha abboccato alle idee anche alle aspettative slovene. di quest’armata Brancaleone, che cavalcando il Dal Partito socialdemocratico giunge l’invito al fNessuno ha abboccato più becero populismo e una forma inquietante governo di Andrej Plenković – che si è trovato di nazionalismo, rischiava di scuotere acque che tra le mani una patata bollente, creata da al- Intanto, naufraga – ed è un bene – la “Rega- tutti vorrebbero calmare. In primis i pescatori e tri, ma che lui dovrà sbrogliare – a presentare ta della ragione” annunciata per il 3 febbraio, gli abitanti della zona, da una e dall’altra parte una strategia sulla controversia confinaria ma che dopo i tanti forfait (compreso quello dello di un confine che non avrebbe motivo di esiste- anche un’analisi dell’arbitrato stesso, ossia in sloveno, Roman Leljak, presidente dei veterani re, e che finora sono riusciti a mantenere san- quale misura corrisponda agli interessi del Pa- di guerra della Slovenia, invitato ad aderire), gue freddo e ragione (loro sì!). I pescatori hanno ese. Messa così, il verdetto della Corte arbitrale sconfessata dal competente ministero, non si ringraziato, esprimendo fiducia nell’azione del dell’Aja relativo ai confini tra le due Repubbli- terrà. Alcuni reduci di guerra croati, capitanati governo croato. Che sia quantomai opportuno

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evitare incidenti e misure unilaterali, lo ha detto chiaramente il numero uno della Commissione europea, nel corso dell’incontro con il presiden- te sloveno Borut Pahor a Bruxelles. Per Jean- Claude Juncker, il braccio di ferro tra due Stati membri dell’Unione non viene visto di buon oc- chio: è un tema “molto più importante di quan- to non pensino croati e sloveni”, non è soltanto una questione bilaterale, “ma un problema che ha impatto sull’intera Unione – ha affermato alla conferenza stampa, davanti a Pahor –, in quanto incide sulla prospettiva d’integrazione dei Paesi dei Balcani occidentali. “Non desidero che una situazione del genere si ripeta mai più. I Paesi devono trovare un’intesa tra loro prima di aderire all’Ue. La Commissio- ne non vuole che si arrivi a una situazione di scontro tra gli Stati – ha sottolineato Juncker –. Adesso ci troviamo nella situazione di do- ver verificare le possibilità che abbiamo di fare passi avanti che consentano l’attuazione della decisione”. Avvicinare le posizioni delle parti è l’obiettivo che la Commissione Ue si pone. “La base per farlo è appunto la decisione presa dagli arbitri perché l’accordo arbitrale è parte ccIl presidente sloveno Borut Pahor a Bruxelles con il presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker integrante dell’Accordo di adesione della Cro- azia all’Ue”. nelle competenze europee. Ebbene, nessun fDialogare necesse est E nel ribadire che per l’Ue il verdetto dell’Aja altro Paese è interessato alla vicenda e nes- non si (ri)tocca, la prima mossa da fare sarà suno conosce bene i termini della questio- Insomma, da astuto diplomatico, Juncker non riunire le due contendenti le quali non hanno ne”, ha dichiarato Juncker. In questo spirito, si è affatto sbilanciato. Lubiana, che dopo la poi posizioni così distanti, se viste da Bruxel- ha aggiunto che la Commissione Ue offre la missione del presidente Pahor a Bruxelles si les. “Il problema non è sostanziale, bensì per propria mediazione, “se le parti lo vogliono”, aspettava forse un chiaro passo in avanti da un Paese si tratta di una questione bilaterale, senza specificare però il mandato di tale me- parte della Commissione Ue, è sicuramente ri- mentre l’altro ritiene che la questione rientri diazione. masta delusa. Zagabria continua a fare orecchie da mercante ripetendo i motivi che l’hanno indotta a sconfessare l’arbitrato. Ma, come si eeLa protesta contro i confini in Istria organizza- legge nelle parole di Juncker, i due vicini do- ta al valico di Plovania dalla sinistra croata e vranno prima o poi mettersi sotto e appianare da quella slovena, il 7 gennaio scorso la diatriba. “Vogliamo risolvere la questione in modo civile, in via bilaterale, con il dialogo – concluso l’euro- parlamentare Dubravka Šuica (Hdz), vicepresi- dente della Commissione per gli affari esteri del Parlamento europeo (AFET), commentando le dichiarazioni di Juncker dopo i suoi colloqui con Pahor –. In Croazia lo possiamo definire dialogo, la Slovenia può chiamarlo arbitrato, ma ciò che importa è la sostanza e non la forma, ossia tro- vare una soluzione che ci consenta di continuare a comunicare e permetta ai nostri pescatori di svolgere il loro lavoro. Esiste un’aggravante, co- stituita dalle elezioni in Slovenia e dalle tensioni legate al voto – ha fatto presente –, mentre la Croazia deve fare i conti con una decisione del Sabor che nessuno vuole calpestare”. E sono questi i due fattori che appesantiscono il clima. I. R.

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missione sarà indubbiamente facili- tata dalla vicinanza geografica, oltre che culturale, con il Bel Paese. Uno dei segmenti che sarà al centro della sua azione futura è la lingua italiana. “Ho riscontrato grande interesse in questo settore specifico, forse anche grazie al fatto che l’Italia è vicinissi- ma, che si vive una realtà di confine dove le lingue si sovrappongono ed emerge la necessità di studiare la lin- gua, preparare i quadri che possano lavorare a questa formazione – ha dichiarato a Gianni Katonar per ‘La Voce del popolo’ –. È un elemento che mi riconduce al mio preceden- te incarico, dove con il passare delle generazioni il contatto con la lingua italiana si va affievolendo. Qui le opportunità offerte dall’italiano, le porte che può schiudere la cultura È il nuovo italiana sono importanti”. console generale fRealtà specifica d’Italia Nel frattempo ha avuto già diverse occasioni per un primo approccio alla Comunità nazionale italiana che vive nel territorio di sua competen- za. E si è incontrato con una collet- Giuseppe d’Agosto da tività italiana ben diversa da quella che aveva conosciuto a Rosario. “Di solito nei Consolati si ha a che fare Rosario a Capodistria con collettività emigrate. Qui, inve- ce, troviamo comunità autoctone, arafrasando il primo di- nesina è stato per lunghi anni alla che sono italiani da sempre. Hanno, scorso di papa Francesco Direzione Generale per la Coope- quindi, un’assoluta specificità”, ha I potremmo dire che alla razione allo sviluppo e poi alla Di- detto nell’intervista pubblicata dal Farnesina sono andati a rezione Generale del personale sino quotidiano della CNI nell’edizione prenderlo quasi alla fine alla nomina, quattro anni fa, a con- del 30 dicembre scorso. D’Agosto ha del mondo: arriva infatti dall’Ar- sole generale a Rosario. Qui il suo avuto parole di apprezzamento per Pgentina, precisamente da Rosario, lavoro è stato importante in tutti i il sistema che questa Comunità ha il nuovo console generale d’Italia settori: dai servizi, alla promozione creato negli anni, dal mondo della a Capodistria, Giuseppe D’Agosto. della lingua e della cultura italiana, scuola al mantenimento, promo- Cilentano. in servizio al Ministero all’assistenza ai connazionali meno zione e trasmissione della lingua e degli Affari Esteri dal 1989, si è in- fortunati, alla conoscenza della re- della cultura italiane, nonché alla sediato a metà dicembre nell’ufficio altà e delle persone di una circoscri- tutela del patrimonio architettonico di Palazzo Vianello sul Belvedere, zione consolare grande quasi due italiano in zona. Grazie al fatto che subentrando a Iva Palmieri. volte l’Italia. “l’Italia è a due passi, che a Trieste Originario di Moio della Civitella, c’è l’Università Popolare e quindi la piccolo paese in provincia di Sa- fLingua e cultura possibilità di lavorare da ambedue le lerno, ha studiato scienze politiche parti dell’ex confine, senza partico- a Napoli, da dove, dopo il conse- “Ho cercato di mantenere vivi i lari ostacoli – ha aggiunto –, si crea guimento della laurea, è passato a legami con l’Italia di oggi”, ha di- l’opportunità per interscambi e si Roma, grazie alla collaborazione chiarato nel messaggio di saluto al possono impostare situazioni nuove, con la cattedra di Diritto interna- termine del suo mandato in Argen- considerando la mobilità garantita ai zionale di Tor Vergata. Alla Far- tina. Nell’“Atene” dell’Istria la sua giovani dalla società moderna”.

Panorama 9 attualità

Le tre parole guida della Presidenza italiana dell’OSCE. Nelle parole del ministro degli Esteri, Angelino Alfano, gli obiettivi saranno rafforzare il multilateralismo come strumento per rilanciare lo «spirito di Helsinki» Dialogo, consapevolezza e responsabilità

afforzare il multilateralismo come ricondotto l’Organizzazione viennese sotto i per il 2018, l’Italia ha avuto, nel 2017, la mezzo per rilanciare “lo spirito di riflettori, portandola ad adeguare i propri stru- Presidenza del Gruppo di Contatto con i Helsinki e promuovere ulterior- menti a una geopolitica più complessa di quel- sei Paesi partner mediterranei dell’OSCE mente pace, sicurezza, stabilità e la alla nascita della Conferenza per la sicurezza e avrà nel 2019 la Presidenza del Gruppo cooperazione è la priorità chiave e la cooperazione in Europa (Csce, poi diventata di Contatto con i con i cinque Paesi partner Rdell’Italia”. A dirlo è il ministro degli Esteri, Osce). L’approccio della Presidenza italiana sarà asiatici dell’Organizzazione. Inoltre, dal 1° Angelino Alfano, nell’assumere per l’Italia la aperto, trasparente e inclusivo all’insegna del ottobre scorso l’Italia presiede l’Advisory presidenza dell’Organizzazione per la Sicu- motto “dialogo e responsabilità”. “Sfide condi- Committee on Management and Finance rezza e la Cooperazione in Europa (OSCE) nel vise richiedono soluzioni comuni. Cercheremo dell’OSCE, funzione che spetta al Paese de- 2018. Le priorità si concentreranno in partico- di far rivivere lo spirito di Helsinki, senza rivol- signato quale Presidenza entrante. lare su Mediterraneo, crisi in Ucraina, conflitti gersi al passato, ma dimostrando nuovamente La presidenza italiana della struttura di si- congelati, crisi dei migranti e dei rifugiati. Ma la determinazione che ha assicurato il dialogo curezza più grande del mondo – alla quale anche lotta al traffico illecito di beni culturali, anche negli anni più duri della guerra fredda. aderiscono 57 Paesi, i quali tentano anche promozione dell’uguaglianza di genere, sicu- La presidenza italiana cercherà di guidare tutti e soprattutto grazie all’Osce, di prevenire i rezza informatica, nesso tra energia e sicurez- gli sforzi dell’OSCE per superare la divisioni fra loro conflitti interni – e coinciderà con ogni za, cooperazione economica in particolare tra gli Stati membri”, afferma Alfano. probabilità con una delle fasi più delicate piccole e medie imprese, confronto sul piano Nell’adempimento dei suoi compiti, la della vita dell’Organizzazione che, nata come politico e strategico e contrasto al traffico di Presidenza italiana è coadiuvata dalla processo di dialogo politico al culmine della esseri umani, rapporti con Mosca. Presidenza uscente (Austria) e da quella Guerra Fredda, è riuscita solo parzialmente – Uno scenario internazionale nuovamente ca- designata per il 2019 (Slovacchia). Le tre a causa delle diverse priorità e sensibilità dei ratterizzato da una contrapposizione tra Est Presidenze operano congiuntamente nella principali Stati membri – ad adattare i suoi e Ovest, dopo un periodo di relativa stabilità, “Troika OSCE”. Le funzioni di Presidente in strumenti e modalità di azione alle sfide del le crisi in Georgia e Transnistria, il riaccendersi Esercizio dell’OSCE sono svolte dal Ministro nuovo secolo. del conflitto in Nagorno-Karabakh e, in parti- degli Affari esteri e della Cooperazione In- L’Italia sosterrà una soluzione pacifica in colare, la guerra in Ucraina orientale, hanno ternazionale. Come Presidenza designata Ucraina, implementare gli accordi di Minsk.

10 Panorama Cos’è l’OSCE L’OSCE, Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa, è la più grande or- ganizzazione di sicurezza regionale. Fondata nel 1975 con l’obiettivo di divenire un punto d’incontro tra Est e Ovest, oggi conta 57 Stati membri provenienti da Europa, Nord America e Asia e rappresenta un centro di dialogo su sicurezza, diritti umani, sviluppo economico e ambiente. Tutte le decisioni dell’OSCE vengono prese con il metodo del consenso, ovvero con l’approvazione di tutti gli Stati membri. Una volta approvate, le decisioni diventano poi po- liticamente vincolanti per gli Stati partecipanti. I principali organi governativi e decisionali dell’organizzazione sono: PRESIDENZA. Ogni anno uno Stato membro viene eletto alla Presidenza con il compito di definire le priorità e coordinare le attività dell’OSCE. La funzione del Presidente viene esercitata dal Ministro degli Affari esteri dello Stato membro eletto. VERTICI. Sono riunioni periodiche in cui i Capi di Stato e di Governo degli Stati membri defini- scono l’agenda principale dell’organizzazione. CONSIGLIO DEI MINISTRI. È il principale or- gano governativo e decisionale dell’OSCE ed è formato dai ministri degli Affari Esteri degli Dialogo, consapevolezza e responsabilità Stati membri. Le riunioni tra i ministri avven- gono di regola una volta l’anno nel Paese che esercita la Presidenza. “La crisi in Ucraina ha posto in questione i curezza. Focus su Mediterraneo e crisi migra- CONSIGLIO PERMANENTE. È composto da principi sui quali si basa l’OSCE. L’Italia con- toria La presidenza italiana punta a promuo- delegati degli Stati membri e ha la responsabi- tinuerà a sostenere tutti gli sforzi dell’OSCE vere un maggior focus dell’OSCE sulle sfide e lità di eseguire i compiti determinati dai Vertici verso una risoluzione pacifica del conflitto ed le opportunità provenienti dalla regione del e dal Consiglio dei Ministri. I delegati si riuni- esorta tutte le parti ad implementare piena- Mediterraneo. scono una volta alla settimana a Vienna sotto mente gli accordi di Minsk”, rimarca Alfano. “La dimensione mediterranea è comple- la coordinazione del Presidente. L’Italia, prosegue, continuerà a rafforzare il mentare e non alternativa alla dimensione FORO DI COOPERAZIONE PER LA SICUREZ- lavoro dell’Osce per affrontare gli altri con- euroasiatica”, sottolinea Alfano riferendosi in ZA. Ha come obiettivo quello di fornire stabili- flitti attraverso i formati esistenti: le Discus- particolare alla crisi migratoria. “Intendiamo tà e sicurezza militare in Europa. Le sue attività sioni Internazionali di Ginevra nell’affrontare affrontare questa sfida non solo da un punto principali sono: stipulazione di accordi politico- le conseguenze del conflitto del 2008 in di vista di sicurezza ma anche attraverso la militari tra gli Stati membri, regolamentazione Georgia, i colloqui 5+2 per un soluzione in lotta contro intolleranza e discriminazione, di scambi d’informazioni militari tra Stati e Transnistria, il lavoro del gruppo di Minsk e promuovendo il pluralismo, l’inclusione e il assistenza alla non-proliferazione di armi di gli sforzi dei tre co-presidenti per il conflitto dialogo inter culturale e inter religioso, che distruzione di massa. in Nagorno-Karabakh. sono la base di pace e sicurezza”. ISTITUZIONI. Tra le principali istituzioni che “Intendiamo adottare un approccio globale “Siamo convinti che, con un focus sull’im- supportano le attività dell’OSCE ci sono l’Alto di sicurezza che dovrà affrontare anche le plementazione dei principi e gli impegni commissariato per le minoranze nazionali, minacce transnazionali, proteggendo allo dell’Osce, il rispetto dei diritti fondamentali l’Ufficio per le istituzioni democratiche e i di- stesso tempo i diritti umani e le libertà fon- e la libertà di tutti gli individui siano una ritti dell’uomo (Odihr), il Rappresentante per la damentali e investendo in istruzione e cultu- precondizione chiave per una pace durevo- libertà dei mezzi d’informazione e l’Assemblea ra, così come nell’empowrement di donne e le, la sicurezza e uno sviluppo sostenibile. Parlamentare, composta da 300 legislatori dei giovani”, spiega Alfano. Superare il gap della A questo riguardo il ruolo delle istituzioni parlamenti degli Stati membri e con l’obiettivo disuguaglianza attraverso una leadership autonome dell’OSCE rappresenta un valore di promuovere la cooperazione e svolgere atti- responsabile sarà la principale priorità nella aggiunto estremamente importante”, con- vità di monitoraggio elettorale. dimensione economica e ambientale della si- clude Alfano.

Panorama 11 enogastro

di Fabio Sfiligoi

facile dire schifezze. Almeno finché non si ha il piacere, in alcuni casi coraggio, di gu- starle nella loro miglior espressione culinaria. Le frattaglie chiara- mente non piacciono a tutti, come del resto i piatti degli chef più “in”, che per quanto elaborati, con ingre- Èdienti scelti ed elaborati, alla fine, per questo o quel motivo, non risul- tano gradevoli a tutti. Per questo c’è quel ”de gustibus non est disputan- dum” a metter pace tra gli amanti della cucina. Le chiamano “quinto quarto” con cui per frattaglie si comprendono interiora e scarti dell’animale, par- ti spesso trascurate. Non così dalla tradizione contadina: per epoca storica e status sociale gli allevatori di animali da macello non getta- vano via nulla. O veniva adopera- to a scopui eduli o si riciclava per altre varianti. Due esempi per tut- ti: musetto e marcundela in Friuli (quest’ultima, meno nota, si ottiene macinando insieme fegato, milza, reni, polmoni, grassi teneri del ven- tre e carni sanguinolente del suino), oppure lo zampone in Emilia-Ro- magna, che conosciamo tutti. fCoscienza come la trippa do alla fine dell’800 l’oste Orazio Se c’è un piatto, a livello di e Arzilli si candidò alle elezioni , che forse più di ogni altro ha ostentando il programma in cui unito l’Italia (e di riflesso stortico promettva “se veramente volete il le nostre zone) questo è la trippa. vostro benessere, eleggete Orazio Ogni regione del Bel Paese vanta la Arzilli. Le sue opinioni politi- sua ricetta con questo ingrediente che sono: martedì fagioli con di base. Così famoso che Totò ne le cotiche, giovedì gnocchi e intuì l’importanza inserendolo nel sabato trippa! Questi saldi film “Gli onorevoli” come satira convincimenti del candi- politica. Non per niente quando si dato Arzilli sono sempre candidò a Montecitorio negli abi- innaffiati da un preli- ti di Antonio La Trippa, si attaccò bato vino di Frascati”. al megafono urlando al condomi- Ebbe solo 78 voti, fu nio quel famoso “Italiano, vota La trombato, ma riem- Tr i p p a ! ”. pì l’osteria tutti i A parte la parodia “decurtisiana”, giorni. le trippe sono state davvero un ca- Ma non solo, vallo di battaglia elettorale quan- le trippe

12 Panorama ccSoci del club degli amanti dell trippe “Triperi” in occasione di un evento (Pixsell)

(come sono dette da noi) sono en- gnocchi, sabato trippa, è finita la trate nella storia con alcuni trippa! (simile al più noto “Nun detti popolari: giovedì c’è trippa pe’ gatti”, volendo dire che sono finiti i tempi di vacche grasse), oppure come dicono in Toscana che “la coscienza è come la trippa: la viene da tutte le parti”. f«Trippiadi» Chi scrive non è un’amante delle trippe, anzi, quando da bambino quelle precotte hanno un olezzo venivano preparate in casa (non meno penetrante, tuttavia... Ma esistevano all’epoca quelle precot- per le trippe resta un rispetto in te) preferiva abbandonare casa a quanto piatto simbolo del terri- gambe levate fino a che la mamma torio istro-quarnerino, un piatto non avesse completato bollitura e povero, intriso di storia tanto che preparazione. L’odore anc’ora oggi ogni famiglia ha la sua di ricetta mi provocano il voltastomaco: strettamente connessa alle origi-

Panorama 13 enogastro ni di provenienza o autoctona che sia. Le trippe hanno proteine modeste, ma sono ca- paci di saziare specie se abbinate alla polenta: per il loro basso costo si può dire che hanno sfamato in- tere famiglie. Continuano ad essere un must in Regio- ne, specie nelle popolari “ma- rende” versione antesignana del più stylish “brunch”. Le trippe sono formate dalle varie parti che compongono lo sto- maco dei ruminanti, in partico- lare bovini, anche se non manca- no quelle di maiale, pollo, agnello (uno dei piatti tipici di Lissa è il Viški kulin), pesci compresi (in Dalmazia sono apprezzate quelle di rana pescatrice). Vista la funzione e la provenienza anatomica le trippe devono essere ben lavate, raschiate e lessate per è piuttosto scarso, mentre ore. Piuttosto meglio prenderle già fosforo e potassio vi si trovano pulite, tagliate e precotte. La popo- in abbondanza, ma anche il “nemi- larità delle trippe è tale che a Fiu- co” colesterolo. Tagliato a fette, ma- me vive ed è operante un club di fII cervello rinato in olio, limone, prezzemolo, amanti di questo piatto (“Triperi”). di nonna Rosa pastellato e poi fritto, costituisce una Ogni tanto si organizzano e allesti- vera prelibatezza. Prima di utiliz- scono vere e proprie gare di assag- Chiusa e mai aperta la parentesi zarlo va bagnato a con acqua gio: le chiamano le olimpiadi delle trippe chi scrive in età fanciullesca fredda e limone per rimuovere i vasi trippe o “trippiadi”. Popolarità, la veniva imboccato da nonna Rosa sanguigni. Con aceto, pane ammol- loro, che ha varcato i confini... con del delizioso cervello impana- lato, erbe e spezie e olio può dar vita to. All’epoca non sapevo cosa fosse a mousse e patè. quella morbidezza cremosa e deli- Un’altro tipo di interiora comune cata. Da adulto nessun problema, in Regione è il fegato. Poverissimo dopo la pausa dovuta alla “mucca di grassi, dal basso contenuto calo- pazza”, è indimenticabile il ricordo rico, straordinariamente provvisto di una versione con crema di porci- di proteine, ferro, vitamine A e B. ni. L’apporto di proteine del cervello È facilmente digeribile e come mol- Leggenda, effetti afrodisiaci Potenza virile e fertilità dai genitali Mangiare organi genitali d’animali era se- vitelli, montoni, bufali, cinghiali e cervi. condo i dettami religiosi pagani l’espedien- Per potenziare l’effetto afrodisiaco ai testi- te più sicuro per accrescere potenza virile coli si aggiungevano altre frattaglie, come e fertilità. I più efficaci erano i testicoli, reni, fegato, midollo, cervella, creste o chiamati in gastronomia granelli, fagioli o bargigli di gallo. I reni rognoni, le cervella bottoni, ed in particolare quelli d’animali e il midollo avevano fama di potenziare il dall’intensa attività erotica, come galletti, coito perché si riteneva contribuissero al In quanto alle lingue le più diffuse sono quella di bue e quella di sui- no: vanno bagnate, bollite e spel- late prima di utilizzarle. Dal punto di vista nutrizionale risultano ab- bastanza grasse. Vengono cotte in brodo o utilizzate per insaporire sughi. Una delle ricette più antiche è la lingua salmistrata: dopo averla fatta riposare sotto salmistro e sale grosso per giorni, si marina a lungo con vino rosso e spezie. Una volta bollita, si spella e si serve calda. Restano, infine, gli scarti veri pro- pri, fra cui troviamo guancia, pie- dini, musetto, cotenne, mammelle e coda. Di musetto e zampone ab- biamo già detto, le pelli del maiale dette cotenne (o crodighe in dialet- to nostrano) si usano per insaporire minestra, sughi e salse. Della coda a Roma è celeberrima quella alla vaccinara. Sempre nella capitale ita- liana uno dei piatti della tradizione te frattaglie ha un alto contenuto di fRognone e lingua è la pajata, l’intestino tenue del vi- colesterolo. Fra le interiora, è quella tellino da o del bue pulito ed maggiormente utilizzata. Notissima Il rognone è un’altra frattaglia piut- eviscerato ma non privato del latte, è la ricetta del fegato alla veneziana tosto popolare: si tratta del rene (chimo), bevuto dal piccolo bovino, (e qui l’origine della Serenissima è dell’animale macellato. Quello di viene utilizzato soprattutto per la incontrastabile) in cui la carne vie- vitello risulta roseo e più delicato, preparazione di un tipico piatto di ne affettata in strisce sottilissime e quello di agnello è liscio, il rene del pasta, i con la pajata. unita a cipolle, il tutto fatto rosolare manzo è più corposo e di sapore Chi non si lascia impressionare po- a fuoco lento. A Fiume le casalinghe molto intenso. La versione in sugo è trà gustare questo ed altro (in stile più esperte e gli chef provetti verso quella più conosciuta con la polenta “tu chiamale se vuoi schifezze”) alla fine cottura aggiungono dell’aceto come ideale accompagnamento. La settima edizione del Bljak-fest che che poi fanno evaporare. Resta un cottura deve essere brevissima, per si terrà l’11 febbraio a Castelmu- ottimo sapore agrodolce. È impor- non indurire la carne e per questo schio (Omišalj) sull’isola di Veglia tante far riposare sempre il fegato conviene tagliarla in fettine sotti- in piazza a partire dalle 13. Gli or- pulito dei nervetti per una mezz’ora li. Il rognone è circondato da uno ganizzatori annunciano tante “schi- nel latte freddo. Così diventerà più strato di grasso che deve essere ri- foserie”. Che però diedero da man- morbido. Un’altra versione comune mosso, per poi utilizzarlo eventual- giare e fecero sopravvivere nonni e è il fegato ai ferri. mente durante la cottura. nonne in periodi durissimi...

Potenza virile e fertilità dai genitali zione popolare gli effetti dei testicoli erano conside- rati benefici anche sulla donne, che li consumavano processo generativo del seme della vita. per garantirsi un aspetto florido e piacente. I Greci pensavano che il coraggio di Achille deri- In diversi trattati di cucina si è dedicata grande at- vasse da una dieta a base di intestini di leone.Gli tenzione alla descrizione dei sistemi per cuocere Etruschi veneravano il fegato animale utilizzandolo questo particolare tipo di carni, che con il passare anche come strumento per prevedere il futuro. Pli- del tempo, e l’attenuarsi della valenza simbolica, di- nio riconosceva alle interiora di maiale la virtù di vennero un cibo destinato alla povera gente, come un’eccezionale stimolante sessuale.Secondo la tradi- testimoniano le molte ricette della tradizione.

Panorama 15 enogastro

Prodotti sconosciuti ai più Dal mare, delizie da gourmet tanto salarle, affumicarle e cospargerle di spezie. Con il tonno, poi, si fanno miracoli: per que- sto, al top, c’è la Sicilia. La testa è identificata come parte migliore: viene cotta al forno. Molti apprezzano anche cuore (come antipasto, con- dito con un filo d’olio), stomaco e fegato, oltre a lingua e guance. Sulle due isole italiane più grandi si lavora il lattume, cioè le gonadi del tonno, e diventa una sorta di conserva salata, che viene messa sotto il peso di tavole e pie- tre e alla fine essiccata. Il risultato finale è un prodotto solido che ha lo stesso colore della crema, si taglia a fettine e diventa il valore aggiunto delle insalate. In molti apprezzano anche le interiora del tonno mentre i polmoni vengono lavorati con sale marino ed essiccati a ventilazione naturale. Le uova di pesce sono un capitolo a parte, ric- ccFegato di rana pescatrice chissimo e costoso. Caviale e bottarga sono ben noti, certo, ma le uova di merluzzo si stanno nche dal mare arrivano frat- verde a base di olio d’oliva, aglio, peperon- diffondendo in molte parti del mondo. I giap- taglie da gourmet. Uno viene cino e liquido di cottura dei pesci stessi. ponesi hanno da moltissimo tempo introdotto detto il foié gras marino e In Islanda, sempre le guance di merluzzo nella loro cucina le uova di salmone, di aringa si tratta dello straordinario sono messe sotto sale insieme alle lingue e di riccio di mare. E poi ci sono i danesi che fegato di rana pescatrice, e successivamente affumicate. mettono le uova di lompo sulle uova di gallina A pregiatissimo, dalla sapidità Forse non si direbbe, ma la lingua di bollite e sui gamberetti. In Grecia le uova di car- spiccata, prodotto delizioso merluzzo, è protagonista di diversi piatti pa salate e affumicate sono chiamate tarama nascosto in un pesce dalle carni eccelse. sfiziosi: marinata, fritta, preparata in e rappresentano l’ingrediente principale della Sono ritenute quasi vellutate le guance umido. I norvegesi ne vanno matti: per taramosalata, piatto completato da succo di di pesce considerate in Cina i bocconi più loro è una prelibatezza. E poi nei Paesi limone, briciole di pane, olio e cipolla. In India pregiati; in Spagna quelle di merluzzo e del Nord utilizzano le uova di questo friggono le uova di hilsa oppure le schiacciano nasello si servono con il pil-pil, una salsa pesce come caviale. In fondo basta sol- con olio, cipolla e pepe.

Frattaglie: non sono un’esclusi- va degli animali da pascolo o allevamento. Autentiche, sconosciute, prelibatezze ce le regala Poseidone ccBottarga

16 Panorama Specialità internazionali tipiche preparate con le frattaglie Tutto il mondo è paese

conferma che “tutto il mondo è pa- ese” le prelibatezze preparate con Dalla Scozia  le frattaglie sono numerose. Uno l’haggis dei piatti più sofisticati e contro- per stomaci versi della cucina internazionale/ forti A francese che rientra a pieno titolo nella lista delle interiora è il foie gras (fegato d’oca grasso). Il foie gras sarà anche chic ma utilizzato e suo spessore, modalità di cottura af- In Scozia fra un whisky e l’altro a sedersi a tavo- quello che conta a tavola è lo choc (positivo) del fumicatura, alla fin fine a incidere molto sull’o- la sono i “braveheart” della tavola. È quello che palato. Sempre in Francia, Troyes è una citta- dore, sul sapore e sulla consistenza finale. vi vuole almeno quando viene servito l’haggis dina conosciuta per una delizia dal nome dolce In Corsica il figatellu è uno dei prodotti più ap- in cui l’ingrediente principale è lo stomaco di e grazioso come l’andouillette. Quest’ultimo prezzati della salumeria isolana. Le frattaglie e pecora che fa da contenitore alla carne: va ri- non deve trarre in inganno è una preparazio- i pezzi di carne rossa vengono tagliati e impa- empito con fegato, cuori e polmoni di pecora da ne da palati rudi: intestino crasso (chaudin) e stati a mano, si aggiungono aglio (molto, anche insaporire con rognone, farina d’avena e spezie. stomaco del maiale (panse), tagliati a strisce spicchi interi), sale e pepe: si riempie il budello A questo composto si aggiunge anche la carne nel senso della lunghezza. Il tutto lavato e con l’aiuto di una tasca da pasticcere. Viene la- di manzo tritata. grattato con un lavoro certosino per toglie- sciato a riposare per due-tre giorni in un locale Oltreoceano vanno forti le parti basse. In Ame- re il minimo deposito. Bisogna far entrare le per l’asciugatura. Si può mangiare crudo ma è rica si friggono pure i testicoli, in primis quelli strisce all’interno di un budello cieco (la robe) più gustoso grigliato e mangiato tra due fette di d’agnello. Per gli amanti della brace, questa tirandole con una cordicella. La forma perfetta pane, oppure servito con la polenta. pietanza non sarà una delusione, anzi. Fuoco dell’andouillette non esiste, è giocoforza irre- e fumo sottolineano il sapore selvatico della golare e non di “taglia unica”. Una volta insac- ghiandola. Poi la griglia permette che la for- cate, ma ancora fresche/crude, vengono cotte ma rimanga intatta e la membrana così cotta in un brodo aromatizzato, di cui ogni salumiere regala maggior succosità alla carne. In Argen- conserva la propria ricetta segreta. Si possono tina l’asador davanti alla brace si diverte con mangiare fredde, a fettine oppure riscaldare, al abbondanza di frattaglie da arrostire. La parrilla forno, in pentola, alla griglia o in padella. L’a- (classica grigliata argentina) è ricca e variegata: spetto non è dei più invitanti, ma chi le ha pova- partendo dalla morcilla, insaccato di colore scu- te giura che si tratti di una prelibatezza. Sarà... ro fatto con sangue di maiale. Le anchuras, frat- In Germania la salsiccia di interiora viene pro- taglie di bovino o agnello salate e poi cotte e in dotta con scarti: fegato di maiale o vitello trita- particolare i chinchulines, ricavati dall’intestino, to. La consistenza è morbida tanto che spesso reni o riñones, e le fragranti mollejas, estratte assomiglia a un paté da spalmare. Dopo l’affu- dal collo dell’animale. Queste ultime corrispon- micatura è possibile conservarlo o metterlo in dono alle ghiandole salivari, specifico a quella barattoli di vetro. Del leberwurst in giro per la detta timo: alto valore nutrizionale. Cotte han- Germania esistono molte varietà ed è la prove- no la consistenza burrosa e gusto delicato che nienza geografica, tipo di carne, percentuale di richiama a quello del latte. fegato presente, modalità di triturazione, aromi e coadiuvanti di lavorazione, tipo di budello eeLe andouillette di Troyes

Panorama 17 società ccProteste di Parigi. Il Sessantotto esplose in Università, scuo- le, fabbriche e piazze. Per motivazioni e obiettivi all’interno del movimento stesso ci furono differenze profonde

anno appena iniziato è ricco di date da ricor- dare. Numerosi gli an- niversari che spaziano dell’arte alla musica, dallo sport a occasioni imman- L’cabili per ripercorrere i passi di alcuni fra i personaggi più impor- tanti di tutti i tempi. Ma è anche un anno dedicato alla Storia, con numerosi appuntamenti legati ai grandi traguardi dell’Umanità e alle figure che hanno lottato per far sì che questi divenissero realtà. Così ricorrono i 50 anni del Ses- santotto, proprio così, scritto con la maiuscola. È ed è stato un mo- vimento che ha diviso profonda- mente opinione pubblica e critici creando una spaccatura fra chi sostiene sia stato uno straordi- nario momento di crescita civile (che abbia portato ad un mondo “utopisticamente” migliore) e chi sostiene invece sia stato il trionfo dell’“asineria” che rovinò la so- cietà di questo o quel Paese, e del conformismo di massa in cui i figli della borghesia avrebbero voluto abbattere il sistema borghese. fEtà delle rivoluzioni Il movimento a cavallo fra 1967 e 1968 coinvolse settori del mondo operaio e giovanile, specialmente studentesco, negli Stati Uniti e in molti Paesi europei. Nato nel con- testo della protesta contro l’inter- vento americano in Vietnam, fece proprie le istanze anti-autoritarie ed egualitarie, rivendicando for- me di democrazia diretta e di “partecipazione integrale” alla vita fItalia e Onu poi la Dichiarazione universale dei politica, che, in assenza di riferi- diritti dell’uomo: anche questo do- menti teorici alternativi, si con- Per l’Italia il 2018 è un anno si- cumento quest’anno raggiungerà centrarono in una radicale critica gnificativo in quanto ricorrono i la soglia dei settant’anni. delle istituzioni sociali (famiglia, 70 anni dall’entrata in vigore della “Tutti gli esseri umani nascono scuola, lavoro). Le agitazioni, che Costituzione. Il 27 gennaio 1947 liberi ed eguali in dignità e dirit- culminarono nel cosiddetto mag- l’allora Presidente della Repubblica ti.Essi sono dotati di ragione e di gio francese, mentre in Cecoslo- Enrico De Nicola firmava il testo, coscienza e devono agire gli uni vacchia assunsero i tratti della approvato con 458 voti favorevoli verso gli altri in spirito di fratel- contestazione anti-sovietica della su un totale di 515 votanti, che il lanza”: è il primo articolo della Di- Primavera di Praga, in altri Paesi, 1.mo gennaio 1948 sarebbe uffi- chiarazione universale dei diritti quali l’Italia, si misurarono con le cialmente entrato in vigore. Coe- umani. È un documento sui diritti lotte del movimento operaio. tanea della Costituzione italiana è individuali, firmato a Parigi il 10

18 Panorama dicembre 1948, la cui redazione fu promossa dalle Nazioni Unite perché avesse applicazione in tutti gli stati membri. I milioni di mor- ti della Seconda guerra mondiale hanno ricoperto un ruolo fonda- mentale per sbloccare quella co- scienza etica che è alla base della Dichiarazione. Sono trascorsi cento di anni, in- vece, dalla nascita di Nelson Man- dela: l’uomo che ha combattuto l’Apartheid in Sudafrica nacque il 18 luglio 1918. E, nell’anno in cui si ricorderà uno degli uomini più influenti del Novecento, si cele- brerà anche la scomparsa di un altro eroe della lotta per i diritti: il 4 aprile saranno trascorsi 50 anni dall’assassinio di Martin Luther King. fGrandi della letteratura La letteratura è ricca di ricorrenze e di appuntamenti importanti con alcuni grandissimi scrittori. Primo fra tutti Mario Rigoni Stern: autore de “Il sergente nella neve” moriva 10 anni fa. A proposito di anniversari tondi, Ricorrenze nel 2018: dalla nel 2018 non passano inosserva- te due grandi ricorrenze: il primo cultura allo sport e alla marzo saranno trascorsi 80 anni dalla morte di Gabriele D’Annun- scienza, tante occasioni zio, mentre il 14 giugno si ricorde- per ricordare alcuni rà quella di Salvatore Quasimodo. L’8 febbraio si celebrerà invece la personaggi importanti nascita di Giuseppe Ungaretti, av- a cura di Fabio Sfiligoi venuta 130 anni fa, mentre il 10 della Storia dello stesso mese quella del grande drammaturgo Bertold Brecht. An- che Ugo Foscolo, Cesare Pavese e ccMartin Luther King nel discorso dell’ “I have Alberto Moravia saranno i prota- a dream”. Venne ucciso il 4 aprile di 50 anni fa gonisti di quest’anno letterario, ar- ricchito anche dalle celebrazioni in occasione dei 200 anni dall’uscita di uno dei romanzi più significati- vi della storia: il “Frankenstein” di Mary Shelley. fFisica e spazio Nel campo della scienza emerge l’anniversario dedicato al fisico Leon Foucault, inventore del ce-

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lebre pendolo, morto l’11 febbraio di 150 anni fa. Ricorrenza tonda anche per uno dei filosofi più in- fluenti del passato: il 5 maggio si celebra il 200.mo anno dalla nasci- ta di Karl Marx, mentre il 27 mar- zo si ricorderanno le imprese del primo uomo della storia ad orbita- re intorno alla Terra, Jury Gagarin, morto 50 anni fa. fQuanti amarcord Grandi appuntamenti anche nel mondo della cultura e dell’arte va- ria, pittura, musica e cinema, con numerose ricorrenze che ci offri- ranno l’opportunità di riscoprire alcuni fra gli artisti più significati- vi del passato: il 6 febbraio saran- no passati 100 anni dalla morte di ccDe Nicola capo provvisorio dello Stato firma la Costituzione italiana. Sono passati 70 anni Gustav Klimt, maestro della seces- sione viennese, mentre il 25 marzo tocca al compositore Claude De- bussy. Ma, il 2018, sarà in parte oc- cupato anche dalle celebrazioni per il 150.mo anniversario della morte di Gioacchino Rossini, scomparso il 13 novembre 1868: compose la prima opera all’età di 14 anni e ne scrisse 39 in 19 anni. Il 6 gennaio sono stati ricordati i 25 anni dal- la morte di Rudolf Nureyev, il 21 gennaio invece è toccato alla figura di uno dei maestri più importanti della cinematografia mondiale: il 70.mo anniversario dalla morte di Georges Meliès, pioniere del cine- ma fantastico e “padre” degli effetti speciali. A proposito di cinema, come non ricordare la morte, av- venuta il 31 ottobre di 25 anni fa, quando scomparve uno dei registi ccGabriele D’Annunzio 1 marzo 1938 più significativi del panorama ita- liano e anche mondiale, Federico te più legata al PCUS. Fu l ‘inizio studente Jan Palach che si diede Fellini. della Pražské jaro, la Primavera fuoco (altre persone lo emularo- di Praga. Il 20 agosto dello stes- no). La Cecoslovacchia rimase oc- fUn giorno, 50 anni fa so anno un corpo di spedizione cupata fino al 1990. dell’Urss e dei suoi alleati invase il Il 4 marzo di 50 anni fa al Madison Nel 1968 Alexander Dubček salì al Paese. Le riforme della “Primave- Square Garden, Nino Benvenuti potere. Maggior interprete di una ra” furono un tentativo di Dubček riuscì a battere Emile Griffith. In linea antiautoritaria – il “sociali- per concedere ulteriori diritti ai quell’anno il pugile di Isola d’I- smo dal volto umano” – e di una cittadini grazie ad un decentra- stria vinse il prestigioso premio di feconda stagione politica, il 5 gen- mento parziale dell’economia e alla “Fighter of the year”, premio creato naio venne eletto segretario gene- democratizzazione. Fra le proteste nel 1928 dalla rivista specializzata rale del PCC al posto di Antonín non violente all’ordine del giorno, “Ring Magazine”. Novotný, leader della componen- resta nella storia il suicidio dello Il 27 marzo l’Urss piange la scom-

20 Panorama cc50 anni fa al Madison Square Garden Nino Benvenuti sconfisse Emile Griffith fMamma mia dammi 100 lire Tornando a temi più ameni nel giugno del 1968 si ricorda il tito- lo europeo conquistato dalla na- zionale italiana di calcio in una sfida storica quanto strana nella finale di Roma con la Jugoslavia. Dopo l’1-1 dell’8 giugno, tempi supplementari compresi (botta e risposta di Džajić e Domenghini) la finale si rigiocò il 10 giugno e gli azzzurri prevalsero per 2-0 con reti di Anastasi e Riva. Sono gli Europei della monetina quella che in semifinale con l’Urss die- de agli azzurri la qualificazione alla finale dopo lo 0-0 del 90’: non esistendo la regola dei rigo- ccFederico Fellini, 31 ottobre 1993 ccYuri Gagarin, morto il 27 marzo 1968 ri l’arbitro tedesco Tschenscher non potè far altro che convocare parsa di Jury Gagarin: primo colpi di pistola. La Solanas sparò i capitani negli spogliatoi. Il lan- uomo a volare nello spazio (12 tre colpi di pistola a Warhol, e pun- cio di una monetina da cento lire aprile 1961), rimase vittima di un tò contro gli altri due; colpì Mario decise che l’Italia passasse avanti. incidente aereo. Amaya, tentando anche di sparare L’esultanza di Facchetti quando L’aprile del 1968 inizia il giorno 4 al manager di Warhol, Fred Hu- tornò in campo dopo il verdetto con l’assassinio di Martin Luther ghes, ma la sua pistola s’inceppò. fece capire al pubblico com’era King ucciso da James Earl Ray. Nel Amaya riportò solo ferite lievi e andata. giugno del 1968 Valerie Solanas fu dimesso dall’ospedale il giorno Il 24 agosto la Francia fece de- attentò alla vita dell’artista Andy stesso. Andy Warhol fu ferito gra- tonare la sua prima bomba all’i- Warhol, del suo critico d’arte e del vemente, e sopravvisse a malape- drogeno. Un mese dopo, il 23 set- suo curatore e compagno di allo- na. I chirurghi dovettero aprirgli il tembre, a San Giovanni Rotondo ra Mario Amaya, nell’atrio dello petto e praticargli diversi massaggi morì il frate Padre studio dell’artista sparando diversi cardiaci per riattivargli il cuore. Pio (oggi Santo).

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Bufale e inesattezze sui nuovi bioshopper biodegradabili e compostabili a pagamento, utilizzati per gli alimenti e obbligatori in Italia dal 1° gennaio 2018. La Croazia si adeguerà alle direttive Eu dall’anno prossimo I sacchetti della discordia

na vera rivolta «social», quella scate- 50 micron, cioè leggeri e tendenzialmente non solo che devono essere biodegradabili e nata dai bioshopper biodegradabili e da usare una sola volta. La seconda strada compostabili, ma anche che devono essere a compostabili a pagamento, entrati proposta dalla legge europea è assicurare che pagamento. La nuova norma entrata in vigore in vigore dal 1° gennaio 2018 per entro la fine di quest’anno non vengano più in Italia, quindi, non fa che estendere la nor- imbustare e prezzare le merci sfuse, distribuiti i sacchetti di plastica leggeri senza mativa già in vigore, andando a coprire anche Uortofrutta, carne, pesce, pane. In odor di cam- farli pagare: l’idea è che il costo disincenti- le buste di plastica che prima, con un escamo- pagna pre-elettorale, hanno diviso gli italiani, verà il consumo. L’Italia ha scelto una terza tage, erano rimaste fuori dal bando: adesso che si sono scatenati, soprattutto sui social, strada più drastica di quelle indicate dall’U- anche questo tipo di buste devono essere bio- complici alcune affermazioni inesatte – delle nione europea: ha deciso di occuparsi anche degradabili e compostabili secondo la norma bufale –, dalla cosiddetta “tassa occulta” alla dei sacchetti considerati “leggerissimi”, quelli Uni En 13432, con un contenuto minimo di questione del monopolio di Novamont, azien- sotto i 15 micron di spessore, cioè quelli che materia prima rinnovabile di almeno il 40%. da a cui si deve l’invenzione del Mater-Bi. Una servono per impacchettare la verdura sfusa Come ha chiarito Legambiente, da sempre i polemica fuori dal normale, che si sarebbe evi- e non per portare a casa la spesa, stabilendo cittadini pagano in modo “invisibile” gli imbal- tata con una corretta informazione. L’Italia ha recepito la direttiva europea 2015/720 sulla riduzione dell’utilizzo di borse di plastica in materiale leggero. Qualcuno, moltiplicando 500 milioni di europei per 200 sacchetti a testa, ave- va calcolato che in Europa ogni anno entrassero in circolazione 100 miliardi di nuovi sacchetti di plastica, creando un danno certo per il futuro dell’ambiente. Dice la direttiva: “Gli Stati mem- bri possono scegliere di esonerare le borse di plastica con uno spessore inferiore a 15 micron (‘borse di plastica in materiale ultraleggero’) fornite come imballaggio primario per prodotti alimentari sfusi”. Per far fronte agli sprechi di risorse e ai rifiuti, gli Stati membri hanno do- vuto adottare misure per ridurre il consumo di sacchetti di plastica leggeri ponendo un prezzo su borse di plastica leggera e/o introducendo obiettivi di riduzione nazionali. I governi nazio- nali potevano scegliere tra una lista di misure per raggiungere gli obiettivi concordati, compresi strumenti economici, come tasse o imposte. Dunque, la prima strada era ridurre a 90 sac- chetti all’anno la media entro la fine del pros- simo anno, per arrivare a 40 entro il 2025. In pratica, entro il 2019 ogni nazione dell’Ue dovrebbe arrivare almeno a metà della media europea del 2010 per poi dimezzare ancora i consumi. Si parla di sacchetti al di sotto dei

22 Panorama Bufale e inesattezze sui nuovi bioshopper biodegradabili e compostabili a pagamento, utilizzati per gli alimenti e obbligatori in Italia dal 1° gennaio 2018. La Croazia si adeguerà alle direttive Eu dall’anno prossimo I sacchetti della discordia

ccSecondo il rapporto “L’impatto della plastica e dei sacchetti sull’ambiente marino” (Arpa Toscana, Daphne di Arpa Emilia Ro- magna), è di plastica il 60%-80% del totale dell’immondizia trovata nelle acque. Secondo l’International Coastal Cleanup, nel Mediterraneo tra il 2002 e il 2006 i sacchetti di plastica sono risultati il quarto rifiuto più abbondante dopo sigarette, mozziconi e bottiglie. A pagarne il conto, 49 specie di mammiferi marini – soprattutto delfini, elefanti marini, capodogli, lamantini, tar- tarughe – a rischio di intrappolamento o ingestione di rifiuti marini. Secondo il rapporto Arpat-Arpae, l’Italia è il primo Paese europeo per consumo di sacchetti di plastica usa e getta (circa il 25% degli shopper commercializzati in tutta Europa).

laggi che acquistano con i prodotti alimentari il riutilizzo di sacchetti monouso, c’è stata una stero della Salute, ha precisato la posizione del ogni giorno; la differenza è che dal 1° gennaio confusione iniziale sul fatto che si potessero dicastero sui sacchetti biodegradabili per frut- il prezzo di vendita del sacchetto è visibile e portare da casa buste già usate da riutilizzare. ta e verdura: “Non siamo contrari al fatto che il presente sullo scontrino. Per quanto riguarda Giuseppe Ruocco, segretario generale del Mini- cittadino possa portare i sacchetti bio da casa, a patto che siano monouso e idonei per gli alimenti”. Ciò non toglie che spetta comunque all’esercizio commerciale decidere se i sacchetti L’obiettivo è difende- portati dai clienti siano idonei o meno. Questo re le acque: e anche perché, conclude Ruocco, i sacchetti in que- stione sono monouso e il riutilizzo potrebbe se queste sono una comportare pericolose contaminazioni. I sac- chetti biodegradabili forniti dai supermercati presenza minima per contenere frutta e verdura non potranno nell’inquinamento essere utilizzati più di una volta. Al momento il prezzo di un sacchetto si aggira dei mari, e del Me- tra 1 e 3 centesimi. Secondo i dati Gfk-Eurisko, diterraneo in parti- ogni famiglia italiana consuma una media di 417 sacchetti all’anno. I consumatori croati, in- colare, la direttiva vece, usano all’anno circa 212 buste di plastica, ossia attorno alle 8mila tonnellate. Richiamata Ue vuole limitare le dalla Commissione europea, la Croazia ha fatto sportine ultraleggere. sapere che introdurrà il modello a pagamen- to dal 1° gennaio 2019. Con il primo giorno I maggiori consu- del prossimo anno i commercianti in Croazia matori sono: Stati avranno l’obbligo di far pagare le bustine da 15 a 50 mikron, mentre quelle ultraleggere (fino Baltici, Ungheria, a 15 mikron) dovranno contenere l’indicazione Polonia, Portogallo, “Usare con moderazione”, ma non è escluso che in futuro si facciano pagare. I maggiori Slovacchia e Slo- consumatori di sacchetti di plastica in Europ sono gli Stati Baltici, l’Ungheria, la Polonia, il venia, con cca 466 Portogallo, la Slvoenia e la slovacchia, con circa borse pro capite 466 sacchetti pro capite. I. R.

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taliani alle urne: il complicato meccanismo campagna elettorale. L’appello contro l’asten- che porterà alle elezioni politiche, alla com- sione nel discorso di fine anno del presidente posizione delle nuove Camere e, si spera, della Repubblica, Sergio Mattarella, del resto alla formazione di una nuova maggioranza è pienamente motivato: tutte le consultazio- e di un nuovo governo, si è messo in moto. ni europee, regionali e amministrative degli IUn meccanismo che è spesso scandito dai modi ultimi anni hanno visto una partecipazione in e dai tempi previsti dalla Costituzione. Con le continuo calo al voto, toccando in più occasioni Camere sciolte ufficialmente, si apre la fase di i minimi storici anche per una terra politica- transizione in cui il governo Gentiloni rimane mente attiva e coinvolta come l’Italia. in carica per il disbrigo degli affari correnti, ma È l’era del disincanto, in cui quasi nessuno ha tutti i partiti sono pienamente coinvolti nella più fiducia nelle potenzialità delle istituzioni e dei partiti in primis, nella loro effettiva ca- pacità di cambiare le cose e incidere nella vita di tutti i giorni. E in questo quadro quanto Italiani alle urne il mai incerto chi potrebbe beneficiarne se non il redivivo Cavaliere? In attesa della sentenza 4 marzo. Il nuovo di Strasburgo, Berlusconi non è ufficialmente Parlamento dovrebbe candidabile alle prossime elezioni e dunque è in campo come leader di rappresentanza. La nascere il 23 marzo sua sola presenza sui mezzi di comunicazio-

Verso la XVII legislatura

24 Panorama ne come nei passati decenni ha però spinto ranza dei votanti e infine a una quarta e defi- nell’acceleratore per Forza Italia, che conten- nitiva votazione di ballottaggio. Se si votasse de alla Lega Nord il primato della coalizione anche sabato e domenica (24 e 25 marzo), si di centrodestra. Secondo le proiezioni in base potrebbe avere un presidente di Palazzo Ma- alle intenzioni di voto, il sito youtrend.it ha dama già domenica 25 marzo. Per la Camera infatti elaborato quello che, a oggi, sarebbe si vota a scrutinio segreto nel primo voto a lo scenario più probabile in Parlamento il 5 maggioranza dei due terzi dei componenti, marzo, all’indomani delle elezioni politiche. per due scrutini servono i due terzi dei voti, a Lo schieramento a guida Carroccio-Cav sareb- maggioranza assoluta dal quarto scrutinio in be dunque in pole position con il 34,6% dei poi. Potrebbero servire più votazioni rispetto voti, mentre Pd e alleati vari si fermerebbero al Senato. al 27,9%, tallonati dal M5S al 27,3%. Grasso, Entro due giorni dall’insediamento della federatore dei movimenti di sinistra, porte- Camera e tre da quello del Senato, i singoli rebbe la sua lista “Liberi e uguali” a un ottimo parlamentari indicheranno di quale gruppo 6,8% su base nazionale. intendono far parte. Una volta che si sono for- Con la legge elettorale in vigore, il cosid- mati i gruppi parlamentari e dopo l’elezione detto Rosatellum, a Montecitorio verranno dei presidenti delle Camere, il presidente della assegnati 232 seggi con il maggioritario, e in Repubblica potrà avviare le consultazioni per la base all’orientamento attuale al centrodestra ricerca di una maggioranza che sostenga il go- andrebbero 265 seggi, di cui 140 con metodo verno e per l’indicazione del nuovo presidente proporzionale e 125 uninominali. Una mag- del Consiglio. Il presidente della Repubblica gioranza chiara, dunque, ma non assoluta, convocherà nello studio alla Vetrata del Quiri- che andrebbe a coprire poco più di un nale i suoi predecessori, cioè i presidenti eme- terzo dell’emiciclo della Camera. Il dato riti (in questo caso Giorgio Napolitano), poi i relativo al centrodestra, poi, va preso presidenti delle Camere e infine i vertici dei con le pinze perché secondo l’analisi gruppi parlamentari. Sergio Mattarella intende più di 40 tra i seggi attualmente verificare i risultati numerici del voto, i risultati assegnati con il maggioritario numerici dei gruppi parlamentari e sentire le sarebbero contendibili dalle intenzioni dei diversi gruppi per verificare se altre formazioni. Insomma un e chi abbia la maggioranza in Parlamento. Po- quadro a dir poco nebuloso si trebbe non bastare un “giro” di consultazioni, prefigura sul dopo voto. La che solitamente richiedono due o tre giorni. proiezione alla Camera si Il ”vecchio” governo resterà in carica fino al ferma a 187 seggi per la giuramento di quello “nuovo”, che in caso di coalizione di governo risultato chiaro alle elezioni, non potrà quindi uscente. Per il Mo- entrare in carica prima della prima settimana Vimento 5 Stelle, di aprile, nella più rosea delle previsioni. Va che alla Camera ricordato che il governo, per legge, deve pre- dovrebbe rac- sentare alle Camere il Def entro il 10 aprile. cogliere più di Molti osservatori, comunque, sondaggi alla tutti i sog- mano, temono che non si possa individuare getti singoli una maggioranza stabile anche ben oltre con 140 seggi, la vera la data di aprile. Dopo la nomina dei presi- incognita rimane il Senato: lì, denti di Camera e Senato, il presidente della infatti, votano solo gli over 25, mentre Repubblica aprirà le consultazioni per la for- Di Maio e i suoi hanno tra le proprie schiere più mazione del nuovo governo. Le dimissioni fedeli proprio i giovanissimi. Gentiloni, invece, le dovrebbe presentare al momento dell’insediamento delle nuo- fI tempi ve Camere. A quel punto tutto dipenderà in primo luogo dai risultati elettorali, poi dalle Entro 20 giorni dal voto, cioè entro il 23 marzo, consultazioni di Mattarella e dalle indicazioni si svolgerà la prima seduta delle Camere. Si dei partiti. Il ritorno al proporzionale, infatti, eleggeranno in quella data gli uffici di presi- esclude quelle forme automatiche di investi- denza provvisori, poi si procederà all’elezione tura del candidato premier della coalizione dei due presidenti. Al Senato con due votazioni vincente che erano entrate nella Costituzione a maggioranza assoluta, poi a una a maggio- materiale della II Repubblica.

Panorama 25 Per il bicentenario della nascita di Francesco De Sanctis «La mia vita ha due pagine, una letteraria, l’altra politica»

Critico letterario, filosofo e uomo politico, uno dei maggiori intellettuali dell’800, protagonista indiscusso del Risorgimento e in generale della scena politica e del dibattito culturale

Piazzesi, raccoglie una qualificata serie di con- lumeggiare quanto meglio possibile la com- di Fulvio Salimbeni tributi su Francesco De Sanctis, 1817-2017 (pp. plessa personalità dello studioso, collegando- 384), e l’annuale rivista internazionale di let- la costantemente al coevo momento storico, el n. 16 di “Panorama” del 2015 teratura, politica, società, “Studi Desanctisiani”, politico e culturale. Nell’opuscolo della “Dante segnalammo il De Sanctis di Paolo avviata nel 2013 dall’editore Fabrizio Serra, la Alighieri”, di taglio volutamente divulgativo, Orvieto – cui si rinvia per i dettagli cui Biblioteca è stata inaugurata dal saggio di come d’uso della benemerita Società romana, biografici –, che preludeva al bi- Toni Iermano Francesco De Sanctis. Scienza del infatti, nel saggio introduttivo Gerardo Bianco, centenario della nascita del critico vivente e politica della prassi (pp. 220, euro 44). che anni orsono aveva già pubblicato un libro irpino (28 marzo 1817– 29 dicem- È significativo che nei tre contributi sia stata in materia, ne sottolinea il collegamento tra Nbre 1883), una delle personalità maggiori del posta in evidenza pure la dimensione civile, classicità e impegno politico, inscindibili tra Risorgimento, ricorrenza passata quasi inos- oltre che quella culturale per cui è più noto, loro, mentre negli interventi successivi R. Mor- servata il che è dovuto al fatto che le vicende dell’autore della prima vera Storia della lette- denti evidenzia la centralità di Dante nell’opera dell’Ottocento nazionale sono sempre meno ratura italiana. Non a caso, infatti, egli stesso desanctisiana, che molto influì sul pensiero di trattate fuori dalla cerchia degli specialisti, in una lettera del 25 giugno 1869 a un amico Gramsci e di Umberto Cosmo, uno studioso mentre nei programmi scolastici la storia, in ed estimatore scriveva che “la vita politica non oggi dimenticato, ma d’alto spessore scien- prevalenza incentrata sull’età contemporanea, mi ha disgustato affatto; la mia vita ha due tifico e morale, mentre P. F. Bruni si sofferma ha un più ridotto spazio. pagine, una letteraria, l’altra politica, né penso sul rapporto tra letteratura ed estetica, mai Tanto più meritevoli, perciò, la Società “Dante a lacerare nessuna delle due: sono due doveri astrattamente intesa, bensì sempre correlata a Alighieri”, che ha dedicato il n. 1 del 2017 di che continuerò sino all’ultimo”. un preciso testo e contesto, gli altri interventi “Apice. Le monografie di ‘Pagine’ della Dante”, soffermandosi sull’influenza del magistero al Bicentenario desanctisiano: la letteratura e fFigura complessa civile di De Sanctis, tra i primi a parlare d’una la nazione (pp. 88); la “Rivista di Letteratura questione meridionale, su un allievo come Italiana”, diretta da Giorgio Baroni, il cui n. 1 Seguendo tale esplicita indicazione, gli studio- Giustino Fortunato; sull’attenzione per il ro- del 2017, a cura di E. Biagini, P. Orvieto e S. si coinvolti in queste iniziative hanno cercato di manzo europeo, in particolare quello francese,

26 Panorama Per il bicentenario della nascita di Francesco De Sanctis «La mia vita ha due pagine, una letteraria, l’altra politica»

Una pagina del manoscritto della “Storia della lettera-  tura italiana”, uscita a Napoli, presso l’editore Morano, nel 1870. È il capolavoro critico di Francesco De Sanctis, la prima, sistematica, compatta e coerente sintesi di tutta la letteratura italiana, dove ricostruisce in modo mirabile lo sfondo storico-civile dal quale nacquero i capolavori letterari italiani

con specifica attenzione a Zola; l’incontro con il pensiero positivista nella sua ultima stagione critica; la progressiva comprensione di Euripi- de, attestante la sua capacità, evidente pure in molti altri casi (emblematico quello di Manzo- ni, prima elogiato senza riserve, poi, pur senza negarne le qualità, ridimensionato), di rimet- tersi costantemente in gioco, mai accontentan- dosi dei risultati raggiunti; la partecipazione alle elezioni suppletive del 1879 nel collegio di Lacedonia, che consente una riflessione ad ampio raggio sulle sue numerose battaglie elettorali, non sempre fortunate, che hanno dato lo spunto per quel capolavoro letterario e documento politico che è Un viaggio elettorale (1876); la sua battaglia, infine, per l’educazio- ne politica degli italiani e per la loro parteci- pazione attiva alla vita pubblica, sferzando i mali già allora evidenti del sistema politico nazionale, che sono ancora quelli d’oggi, e la miope politica dei governi crispini. Integrano questi interventi le interviste a critici letterari e storici come Andrea Battistini, Cosimo Ceccuti, Giulio Ferroni e il giornalista Corrado Augias, in cui in forma più discorsiva sono affrontati tutti gli aspetti principali del pensiero e dell’azione del critico, fornendo un utile strumento prope- alla “Storia della letteratura italiana”, Hegelismo positivista, sono posti in luce i diversi aspetti e deutico al lettore non specialista. e altro, Vita e azione politica, Derive desancti- momenti della sua inesausta operosità così Il fascicolo monografico della “Rivista di Lette- siane, Intersezioni culturali, che comprendono letteraria come politica, due risvolti, questi, tra ratura Italiana”, invece, è diviso in cinque sezio- 23 saggi, dovuti ad alcuni dei migliori italia- loro complementari. Come spiegato in quasi ni – precedute da un intervento autobiografico nisti oggi attivi, tra i quali Orvieto e Iermano, ogni intervento, gli studi più propriamente dell’italianista croato Mladen Machiedo –, in cui, illustrandone l’evoluzione dal giovanile letterari sono sempre concepiti quali indagini dedicate rispettivamente a Riflessioni intorno giobertismo all’hegelismo e, infine, al realismo rigorosamente storiche, aliene da qualsiasi

Panorama 27 eeG. Costantini, “La scuola del villaggio”, 1890 ca., olio su tela, Centro Didattico Nazionale, Firenze. Ministro dell’I- struzione pubblica con Cavour prima e Cairoli poi (1861, 1878 e 1879-80), s’impegnò a fondo per rinnovare l’Università, così da portarla a livelli europei, e per l’istruzione primaria dei ceti popolari. Prima sua cura fu una consistente diffusione dell’istruzione elementare per sconfiggere l’analfa- betismo, fenomeno molto grave come rilevato dal primo censimento dell’Italia Unita, in cui si confermava un tasso di analfabetismo nell’ordine del 78%. L’istruzione doveva costituire per De Sanctis l’unica maniera per trasformare la plebe in popolo libero, consapevole dell’importanza della trasformazione politica della Nazione, delle tante lotte dei patrioti, del sacrificio per la conqui- sta dell’Indipendenza e della libertà

compiacimento estetizzante e formalistico, semplice manuale per i licei, che in realtà, per dal coinvolgimento negli eventi rivoluzionari miranti a cogliere e illustrare l’apporto di esplicita ammissione dell’autore, è una vera e napoletani del 1848 all’opera di governatore pensiero che le opere, in prosa e in versi, della propria storia civile dell’Italia attraverso la sua dell’Irpinia nell’ottobre del 1860 e al suo im- nostra letteratura hanno dato, o possono dare, letteratura, risultato finale d’un trentennio pegno per la legalità – pure nella lotta al bri- all’esplicazione del carattere nazionale e alla circa d’inesausta operosità scientifica, di studi gantaggio, di cui denunciava le radici sociali formazione della coscienza dei cittadini, donde sui più diversi autori e opere, di valorizzazione –, analizzandone poi l’obiettiva valutazione l’apprezzamento e l’ammirazione per Dante, di documenti editi e inediti, di confronto con le dei sanguinosi tumulti torinesi del 1864 cau- Machiavelli (cui si contrappone “il particulare” storie letterarie, di poco precedenti, del Cantù sati dal trasferimento della capitale a Firenze, guicciardiniano), Galilei – scienziato insigne, e del Settembrini, già criticamente discusse il positivo giudizio sul d’Azeglio politico e ma, prima di tutto, uomo di cultura, impegna- in precedenti saggi critici per la loro faziosità uomo di cultura, l’attenzione costante all’in- to con Giordano Bruno e Paolo Sarpi nella lotta e nozionismo nel primo caso e per la passione segnamento della letteratura come fatto non contro l’oscurantismo controriformistico –, politica, quasi religiosa, nel secondo, pur con nozionistico, bensì educativo e formativo dei Vico, Parini, Alfieri, Foscolo, oltre ai riformatori tutto il rispetto e l’ammirazione per l’impegno nuovi cittadini, l’analisi letteraria e politica della stagione dei Lumi, per finire con Leopar- patriottico dell’autore delle Ricordanze della del Viaggio elettorale, la diuturna opera per di, considerato il culmine del pensiero naziona- mia vita, edite postume proprio da De Sanctis la formazione della nazione. le nell’età risorgimentale così nelle liriche come nel 1879, e con quelle di critici francesi e ger- Ministro dell’Istruzione pubblica con Cavour nelle Operette morali e nei Pensieri, laddove il manici, conosciute negli anni del magistero prima e Cairoli poi (1861, 1878 e 1879-80), Petrarca è reputato non poeta, bensì sommo universitario a Zurigo, prima del rientro in pa- s’impegnò a fondo per rinnovare l’Università, artista, fine cesellatore di versi, ma privo di tria nel 1860, serviti a dargli una prospettiva così da portarla a livelli europei, e per l’istruzio- reale sostanza morale, carenza gravissima agli culturale europea. Ulteriori approfondimenti, ne primaria dei ceti popolari, onde renderli cit- occhi di chi dell’etica faceva uno dei concetti precisazioni e integrazioni a essa sarebbero tadini consapevoli, svolgendo la sua battaglia chiave del proprio pensiero. venute nei Nuovi saggi critici, ideale premes- anche fuori dal Parlamento, dove più volte fu sa al magistero universitario napoletano del eletto e in cui fu tra i promotori della Sinistra fStoria letteraria e civile 1871-76, inaugurato dalla celebre prolusione Giovane per il rinnovamento della vita parla- La scienza e la vita. mentare, tramite la collaborazione ad alcuni Quest’attenzione pure alla dimensione civile dei principali quotidiani del tempo, che ospita- della scrittura dei grandi, attenta al rapporto fSulle barricate rono suoi interventi sia di critica letteraria sia di tra contenuto e forma, nella sua valutazione re- riflessione sui principali temi d’attualità. ciprocamente condizionantisi, emerge in pieno Più incentrato sull’impegno politico, pur sen- La lettura di tali testi, preziosa per quanto ci nella Storia della letteratura italiana (1870-71), za trascurare la dimensione letteraria, è il vo- dice della figura di questo critico militante, prima effettiva storia letteraria nazionale, lume dello Iermano, che riprende precedenti è deprimente nella misura in cui porta a ovvi concepita – a riprova dell’importanza attribu- lavori in merito, in sette densi capitoli docu- confronti con la cosiddetta classe politica ita alla formazione dei futuri cittadini – quale mentando l’attività pubblica del De Sanctis, odierna, imbelle, rozza e incolta.

28 Panorama libri

Il 12 settembre 1919 Gabriele d’Annunzio occu- pa con un migliaio di uomini il porto adriatico di Fiume. In pochi giorni il suo esercito di “disertori” si moltiplica. È una sfida al mondo intero: alle potenze alleate che non vogliono riconoscere l’italianità di quella città e al governo italiano che non si sa imporre al tavolo della pace di Versailles. L’occupazione dura quasi sedici mesi – sino alle giornate di sangue del Natale 1920, quando il governo italiano, dopo aver firmato un accordo con la Jugoslavia, ordina al generale Caviglia di bombardare dal mare il Palazzo del governo –, in cui Fiume diventa un laboratorio rivoluzionario politico, sociale, economico ma anche letterario e teatrale. D’Annunzio governa con un’invenzione al giorno, affinando le sue doti di seduttore e addomesticatore di folle. Fiume diventa la “città di vita”, dove tutto è con- cesso e vissuto fino in fondo: le donne votano, l’omosessualità è tollerata, si può divorziare, l’esercito si democratizza e una Costituzione, la Carta del Carnaro, elaborata dal rivoluzionario Alceste De Ambris e riscritta da D’Annunzio sovverte le regole borghesi e monarchiche

di Ilaria Rocchi

n questo marzo 2018 Pier Luigi Vercesi Carnaro – tra il 1919 e il 19120 un incubo per le ricorreranno i 155 cancellerie di mezza Europa, ma anche uno stra- anni dalla nascita e racconta in stile biliante laboratorio politico –, sono stati oggetto gli 80 dalla morte di reportage l’avventura di centinaia di interpretazioni, speculazioni, pre- Gabriele D’Annunzio dannunziana «che giudizi politici o ideologici, cui può essere impu- (Pescara, 12 marzo cambiò l’Italia». tato il mancato approfondimento delle dinami- 1863 – Gardone che di quel vero e proprio “teatro sperimentale Riviera, 1º marzo Anticipò Charlie della rivoluzione” che fu l’esperienza della Fiume 1938), mentre il Chaplin e Che dannunziana, il fiumanesimo, bollato spesso 2019 sarà segnato Guevara, la guerra come “fascista” o comunque protofascista (ter- dal centenario della mine usato volentieri dagli autori croati). Il fa- sua “impresa fiu- di Spagna e il ’68, il scismo ha certamente sfruttato alcuni elementi mana”. Potrebbe movimento dei Non creati da D’Annunzio a Fiume, ma è sbagliato essere questa allineati e il rifiuto di sostenere la continuità tra il fiumanesimo e il un’occasione un ordine pensato fascismo. In realtà, affermatosi come reazione per riflettere e rileggere, con distacco e serenità, al capitalismo “selvaggio”, al mondo positivista, sfatando i falsi miti e le distorsioni su colui che, a Washington oligargico e colonialista, il fiumanesimo divenne oltre a essere una delle penne più prestigiose il nemico giurato del fascismo. della letteratura italiana ed Europea, è stato ancora compresa a fondo, nonostante se ne “Fu il primo dei tanti esperimenti libertari e an- protagonista assoluto della storia di Fiume e l’ha sia scritto molto, alle volte troppo, a sproposito tisistema degli anni Venti, dalla Berlino di Wei- proiettata a livello europeo e mondiale. anche, o con carente correttezza storiografica. mar, alla Parigi degli ‘anni folli’, all’America del A oggi però la sua opera politica non è stata Infatti, i suoi sedici mesi di Reggenza italiana del jazz”, conclude Pier Luigi Vercesi nel suo libro

Panorama 29 libri

Fiume. L’avventura che cambiò l’Italia (Neri dannunziano. In chiave repor- Pozza, Piccola Biblioteca, Milano, 2017, pp. tage, con uno stile sciolto e 159, euro 12,50), in cui ricostruisce la vicenda gradevole, sgombro da orpelli dannunziana in riva al Quarnero dalla partenza retorici e giudizi, Vercesi riassu- del poeta da Ronchi (dei Legionari al suo ritiro me l’essenza di quel turbolento dalla città. Un affascinante ed eccitante tou- periodo attraverso il percorso rbillon, tra sogni, visioni, delusioni, fantasmi. compiuto da D’Annunzio e da Città contesa, Fiume: all’indomani della Gran- coloro che vennero a Fiume in de Guerra la vogliono l’Italia (e, soprattutto, quell’epoca, le varie figure – sin- è lei che vuole l’Italia) e l’appena nato Regno golari, varipinte e straordinarie, dei Serbi, Croati e Sloveni. Nella mappa della da Guido Keller a Luigi Bertelli nuova Europa, i nuovi padroni (in particolare (il papà di Giamburrasca), da Fi- il presidente statunitense Wilson) non inten- lippo Tommaso Marinetti a Léon dono assegnare al Regno sabaudo l’ex porto Kochnitzky, da Federico Pinna dell’Austro-Ungheria. L’Italia stessa, tra i vinci- Berchet a Giovanni Comisso, tori del conflitto, si rivela incapace di articolare da Harukichi Shimoi ad Arturo e far accettare le proprie volontà. Cavalcando Toscanini e Guglielmo Marconi, un atto di ribellione e il malcontento di cer- Ludovico Toeplitz de Grand Ry e ti segmenti della società, D’Annunzio mutò tanti altri ancora – che accorse- “il corso della storia d’Italia e probabilmente ro al suo seguito, per contribuire d’Europa” – scrive Vercesi –, orchestrò “la più alla costruzione di un’idea, o per reale la più reale rappresentazione dello spirito manifestargli solidarietà, le rea- del tempo, raccogliendo innun teatro naturale zioni della popolazione, all’epoca tutte le forze, le follie e le contraddizioni che a maggioranza italiana, il gioco aleggiavano nell’aria. Nulla escluso: dal fasci- delle diplomazie, le mosse del smo al bolscevismo, dall’anarchia al camerati- governo italiano e degli uomini smo, dallo spiritismo all’arte, alla poesia, alla dell’esercito.. vita inimitabile. Al nichilismo. Scioglieva le bri- Tutto ebbe origine dall’ipocrisia dei glie dell’istinto di ribellione contro l’ipocrisia di potenti e dall’inadeguatezza dei un mondo dominato dagli interessi economici: governi di Roma, incapaci di im- l’uomo diventato ingranaggio, l’imperialismo porre la propria volontà e quella dei rapace, l’oppressione dei popoli. Anticipava fiumani, che con il plebiscito popolare Charlie Chaplin e Che Guevara, la guerra di del 30 ottobre 1918 avevano chiesto che Fiume Spagna e il Sessantotto, il movimento dei Paesi (non compresa nel patto di Londra del 1915) avrebbe potuto non allineati e il rifiuto di un ordine pensato a venisse annessa all’Italia. Divenuta oggetto di “osare” tanto. Washington”, rileva l’autore, che per cogliere dispute accese – sull’altra parte della barricata l’anima del fiumanesimo, oltre alle varie fonti ci stavano il nascente Regno jugoslavo e gli in- fFame e champagne bibliografiche e memorialistiche (di cui non teressi franco-inglesi –, di scontri anche armati obera il testo, ripromettendosi di metterle in tra le sue mura, la città si affidò a D’Annunzio: Il governo Nitti trattò D’Annunzio con grande rete) ha voluto anche soggiornare in situ. “Arri- il 30 giugno 1919 una delegazione guidata prudenza. Troppo era l’entuasiasmo suscitato dal vo a Fiume da Ronchi mentre si sta concluden- dal medico Antonio Grossich (presidente del gesto del poeta pescarese per contrastarlo. In do la parabola lunga un secolo di questa città Consiglio nazionale italiano) incontrò a Roma una specie di referendum, organizzato il 26 ot- veneziana e levantina, di mare e di commerci il poeta chiedendogli di assumere la guida del tobre 1919, chiedendo ai fiumani di esprimersi – dice nel finale –. Il 19 aprile 2017 sulla torre movimento di resistenza fiumano. E ben presto sul loro destino, 6.999 votarono sì e soltanto 156 civica stanno ricollocando l’aquila bicipite degli il dado fu tratto. furono quelli contrari. Falliti i tentativi di unire Asburgo, simbolo di un impero multietnico che Il poeta era febbricitante il 12 settembre 1919, la città al Regno d’Italia, iniziò la costruzione di guardava a Oriente come a Occidente. Una si- quando imboccò la Santa Entrata: con lui erano una specie di Stato indipendente, la Reggenza mile era stata posta nel 1906”. Sappiamo come partiti da Ronchi circa 2.500 militari ammutinati italiana del Carnaro, proclamata ufficialmente il andò a finire: gli Arditi dannunziani le tagliaro- (granatieri, bersaglieri, arditi), cui si aggiunsero 12 agosto 1920, con una legislazione tra le più no una testa nel 1919; trent’anni dopo i comu- volontari di ogni estrazione. I militari che avreb- evolute dell’epoca e diritti che l’Italia concederà nisti di Tito la tirarono giù del tutto. bero dovuto fermarlo disertarono e si unirono al solo cinquant’anni dopo. lui. D’Annunzio e i suoi “legionari”, come aveva Ma qual era il clima in città? Da una parte fUn grande carnevale battezzato la sua variegata truppa di avventu- l’esaltazione, condivisa dalla cittadinanza; rieri, occuparono la città senza grossi incidenti. Il dall’altra varie nefandezze. “La città viveva a Un grande carnevale, insomma, in cui ideali piano originale era proclamare l’unione all’Italia. due velocità: all’indigenza determinata dalla e visioni diverse si mescolarono in un unicum Ma incontrò un sostanziale problema: Roma non speculazione sulle valute e dai drammatici tas- tenuto insieme dalla potenza dell’estetismo sembrava interessata a Fiume; o, meglio, non si di disoccupazione, facevano riscontro i rac-

30 Panorama La Carta del Carnaro, una Costituzione utopico-rivoluzionaria Altro che fascismo! L’“l’impresa fiumana” fu tante cose. Anche garantiva il lavoro compensato con un un progetto politico visionario, che por- minimo di salario sufficiente alla vita, l’as- tava con sé i valori dell’illuminismo, come sistenza in caso di malattia o d’involontaria testimonia la Carta del Carnaro. Se riletta disoccupazione, la pensione per la vecchia- attentamente al di là dei pregiudizi, non ia, l’uso dei beni legittimamente acqui- si può fare a meno di notare che ebbe ca- stati, l’inviolabilità del domicilio, l’habeas ratteri straordinariamente moderni per il corpus, il risarcimento dei danni in caso di momento storico in cui vide la luce, per- errore giudiziario o di abuso di potere, la fino anticipatori di istituti contemporanei libertà di stampa, riunione e associazione; e una struttura sociale di grande apertura introduceva il sistema referendario, sia in Per Pier Luigi Vercesi “è la storia di una verso formule che non è azzardato definire chiave propositiva che abrogativa... Soprat- straordinaria avventura che il fascismo tentò di progressiste. Contraddittoria in linea con tutto, la Costituzione affermava che Fiume fare sua, riproponendo i cerimoniali inventati la complessa personalità del Vate, unisce era repubblica a “democrazia diretta” per la da D’Annunzio per conquistare le folle”. Pavese elementi socialisti e anarco-sindacalistici quale il popolo era legislatore attraverso di Corteolona, Pier Luigi Vercesi, è un giornali- a quelli nazionalistici, l’idealismo e il sin- assemblee, senza intermediazione di par- sta italiano che ha lavorato per diverse testate dacalismo. Da ricordare che la Reggenza titi o Parlamento. e diretto collane. Reporter del Corriere della italiana del Carnaro fu il primo stato a ri- Inoltre, la Carta apriva ai diritti della mino- Sera, è autore di numerosi saggi, tra i quali “Il conoscere ufficialmente l’Unione Sovietica. ranza slava della città, con cui D’Annunzio marine. Storia di Raffaele Minichiello” (Monda- Fu Alceste De Ambris, capo di gabinetto di non era stato tenero in precedenza. Infatti, dori, 2017), “Storia del giornalismo americano” Fiume, che dettò la Costituzione fiumana a stante fermo il privilegio accordato alla lin- (Mondadori, 2005), “Ne ammazza di più la Gabriele D’Annunzio, che invece ne curò la gua italiana, prevedeva l’insegnamento nel- penna. Storie d’Italia vissute nelle redazioni dei forma. Scritta nel primo trimestre del 1920 le lingue delle minoranze: “[...] Nelle Scuole giornali” (Sellerio, 2014). Ha, inoltre, realizzato venne presentata al popolo fiumano sol- medie sarà obbligatorio l’insegnamento del- documentari televisivi di argomento storico tanto il 30 agosto e all’esercito legionario le diverse lingue parlate nel territorio della sulla Roma di Nerone, sulla Germania del qualche giorno più tardi e fu promulgata Repubblica. [...] L’insegnamento primario Novecento e sulla Grande Guerra l’8 settembre 1920. Il documento ribadiva verrà impartito nella lingua parlata dalla l’italianità di Fiume e prevedeva la nascita maggioranza degli abitanti di ciascun comu- di uno Stato rivoluzionario corporativo. ne accertata, ove occorra, per mezzo di refe- Racchiudeva la visione politica e poetica rendum; ma fra le materie d’insegnamento conti di chi passava per Fiume in quei giorni – del Vate: doveva instaurare un nuovo ordi- dovrà in ogni caso essere compresa la lingua osserva Vercesi –. Nei locali pubblici si notava ne fondato sul lavoro, la tutela dei diritti in- parlata dalla minoranza. Inoltre quando lo un’apparenza di lusso e tutti apprezzavano la dividuali, la giustizia sociale, la prosperità e richieda un numero di alunni sufficiente, a qualità delle paste e l’abbondanza della panna l’idea di bellezza. giudizio del Comitato per l’istruzione prima- montata nel caffè. Non era propriamente un Era estremamente avanzata nel campo dei ria, il Comune sarà obbligato ad istituire corsi sintomo di scarsità dei generi alimentari, ma diritti civili, politici e sociali: introduceva il paralleli nella lingua parlata dalla minoran- nessuno ha mai sostenuto che se la maggio- suffragio universale maschile e femminile, za. In caso di rifiuto da parte del Comune, il ranza patisce la fame non vi possa essere una la parità di salario tra uomini e donne, il Governo della Repubblica ha diritto d’istitui- minoranza che pasteggi a champagne”. divorzio, la gratuità dell’istruzione elemen- re esso stesso i corsi paralleli caricandone la Onde sopperire alla scarsità di viveri e riforni- tare, la libertà di stampa e di associazione; spesa al Comune”. menti, il Vate pose a disposizione dell’Ufficio colpi di mano l’unità degli Uscocchi, legionari scelti, abili e scaltri. Riprendeva il nome dei piranti che nel ‘500 si stabilirono tra il golfo del Carnaro, il canale della Morlacca e la Dal- Intanto, sulla scacchiera si stavano posizionan- ce, si moltiplicavano scontri armati e scorriban- mazia, assaltando le navi veneziane e turche. do pedine destinate a decidere la partita. Di l’ de, stavano mutando gli equilibri politici... Gli Uscocchi dannunziani, invece, avevano il a poco l’impresa di Fiume si sarebbe sfaldata. Il compito di effettuare audaci colpi di mano ai fronte interno stava cedendo, gli antidannunzia- fIl Vate è in trappola danni di navi mercantili, vagoni, autocarri e ni per eccellenza – gli autonomisti di Riccardo altre scorribande procurare quindi a Fiume i Zanella, “una delle più fastidiose spine nel fianco Il colpo di grazia arrivò quando il governo Gio- rifornimenti necessari. E mettere in difficoltà i del Vate” – stavano prendendo quota, le derrate litti il 12 novembre 1920 stipulò con Belgrado militari incaricati di isolare la città. alimentari e il carbone arrivano con il contagoc- il trattato di Rapallo, che prevedeva la creazione

Panorama 31 a Fiume di uno Stato libero. D’Annunzio era in Palazzo del governo, dove risiedeva D’Annunzio. il territorio di Fiume e dintorni Il 16 marzo del trappola. E quando respinse l’ultimatum di riti- Pochi giorni dopo il Vate firmò la resa. L’esercito 1924, re Vittorio Emanuele III entrava a Fiume e rarsi dalla città, contro di lui fu mandato l’eserci- italiano occupò la città, dove D’Annunzio rimase proclamava la città parte del Regno d’Italia. tò italiano. Zanella avrebbe dovuto organizzare – senza essere molestato – fino al 18 gennaio, La panoramica tracciata da Vercesi – ricca di fatti l’insurrezione dei fiumani per facilitare l’ingresso quando decise di partire l’esilio volontario nella “ragionati”, dettagli, aneddoti – ricostruisce l’im- delle truppe regolari, ma venne preso alla sprov- sua villa di Gardone, sul Lago di Garda. Quello magine di una città che nel 2020 sarà capitale vista: alle 18 del 24 dicembre colonne di alpini e stesso giorno il podestà Riccardo Gigante disse europea della cultura, ma che cent’anni fa diven- carabineri erano già entrati a Fiume Nel “Natale ai fiumani: “Il Comandante ci lascia per allonta- ne la capitale di un nuovo modo di vivere sociale, di sangue”, il 24 e il 25 dicembre, ci furono scontri nare da noi la fame che già stendeva le squallide politico, estetico, di un progetto avveniristico in cui morirono alcune decine di legionari e di braccia per soffocarci”. Lo Stato Libero di Fiume che, tra l’altro, mirava, ad abbattere l’imperiali- soldati italiani. La corazzata italiana “Andrea Do- sopravvisse appena due anni. Nel gennaio del smo e lo sfruttamento di una nazione sull’altra, a ria” sparò alcuni colpi di cannone che colpirono il 1924 l’Italia e la Jugoslavia si divisero a metà oggi non sufficientemente (ri)conosciuto.

Guido Keller, l’ingestibile

Tra i vari personaggi che si muovo- il Vate durante la guerra e ne era nomane (lui, che era vegetariano, no sullo scenario fiumano di que- diventato seguace a Venezia, dopo si sosteneva con miele e “polvere gli anni, ci s’imbatte su un uomo l’armistizio. All’inizio della marcia bianca”); fanatico igienista, cul- difficile da inquadrare, una figura per Fiume, fu proprio Keller a for- tore del naturismo e del nudismo, che esce fuori da ogni schema: il nire al poeta gli autocarri – su cui si divertiva a terrorizzare, con le barone Guido Keller von Kellerer salirono 186 granatieri – che aveva pudenda in bella vista, le coppiette (Milano, 1892 – Magliano Sabino, trafugato da un deposito e che con- che si appartavano per boschetti 1929). Piccolo di statura, occhi neri, segnò al Comandante insieme con e giardini. Si fece costruire anche barbuto e scapigliato, con barba un mazzo di fiori rossi; nello zaino il una casa su un albero, dove spes- selvaggia e baffi all’insù, fu auto- giovane ufficiale portava un teschio so dormiva senza abiti. Fondò la re di gesti destinati a passare alla vero, con un fez nero da ardito. rivista “La Testa di Ferro” e il gruppo storia, come quando dal suo aereo Divenne il pupillo del poeta solda- esoterico Yoga – Unione degli spi- scagliò un pitale in ferro smaltato to, che lo stimò come forse nessun riti liberi tendenti alla perfezione, (al manico era legato un mazzo di altro e gli concesse il permesso di che con vero spirito futurista rea- rape e di carote) su Montecitorio dargli del tu. Tra i due ci fu soltanto lizzavano sberleffi teatrali al senso I Futuristi Guido Keller (a destra), per protestare contro il trattato di uno screzio quando D’Annunzio, per comune del pudore. Yoga nacque Filippo Tommaso Marinetti (a sini- Rapallo (1920) che non riconosce- scherzo, fece rapire l’aquila che Kel- dalle riflessioni di Keller e del fu- stra) e Mino Somenzi. Sotto: Keller va l’italianità di Fiume. ler aveva addestrato a stargli sulla turo scrittore Giovanni Comisso. “Si in versione Nettuno, si divertiva a Innamorato dell’avventura per spalla; il Vate dovette restituirgliela riunivano sotto un vecchio fico nel- girare nudo per le spiagge di Fiume l’avventura, insofferente di ogni di tutta fretta, a scanso di guai. Per la piazzetta davanti al movimento: e scandalizzare la gente conformismo e compromesso, lui, nel capoluogo quarnerino, ven- una volta parlavano di abolire il ma anche estremamente audace, ne istituito un ruolo speciale: segre- denaro, un’altra del libero amore, coraggioso, mistico e romantico, tario d’azione capo dell’Ufficio colpi un’altra ancora dell’uomo di go- amava la filosofia, la musica, le arti di mano. Per la difesa personale del verno, dell’ordinamento dell’eser- figurative, i classici delle letteratura Comandante, Keller creò una Com- cito, dell’abolizione delle carceri, italiana e straniera; visse gagliar- pagnia della Guardia che assunse dell’abbellimento delle città”, scri- damente ogni momento della sua il nome La Disperata. Costituito da ve Vercesi. vita breve ma intensa. Nato in una giovani soldati scapestrati non ac- Dopo l’esperienza di Fiume, Keller si famiglia aristocratica, asso della colti dal Comando e accampati nei spostava di continuo. Tornato in Ita- nascente aeronautica militare ita- cantieri navali della città, il gruppo lia nel 1928, si legò ai futuristi e so- liana, eroe pluridecorato durante la divenne subito disciplinatissimo: gnò la Città di vita, un luogo isolato Grande Guerra, spirito patriota e ir- grande parte del giorno questi nuo- per artisti ed esteti in cui riprodurre redentista, sensibile alle suggestio- vi soldati facevano esercizio di nuoto l’idea della vita-festa di Fiume. Morì ni delle più dinamiche avanguardie e di voga, cantavano e marciavano a soli trentacinque anni in un inci- del Novecento, e in particolare del attraverso la città a torso nudo con dente automobilistico, come il suo futurismo, amico del futuro scrit- calzoncini corti. contemporaneo Lawrence d’Arabia. tore Giovanni Comisso, fu tra i pro- Sull’esistenza di Keller non manca- Venne sepolto a Gardone Riviera, vi- tagonisti e animatori dell’impresa no dettagli pruriginosi: si racconta cino a D’Annunzio, che lo raggiunse fiumana. Keller aveva incontrato così che fosse bisessuale e cocai- nove anni dopo.

32 Panorama cinemania

Tra le promotrici dell’iniziativa «Time’s Up», lanciata per sostenere le vittime di abusi nel mondo dello spettacolo, è stata scelta come presidente della Giuria del Festival 2018 (8–19 maggio)

Cate Blanchett a Cannes per dimenticare Weinstein

a decisione di affidare a meglio di Cate Blanchett, tra le prime a par- vono in un comunicato congiunto il presiden- Cate Blanchett la presiden- lare contro il produttore/ex boss della Mira- te della kermesse, Pierre Lescure, e il delegato za della Giuria del Festival max e in pole position tra le colleghe ad aver generale, Thierry Fremaux. di Cannes 2018 è stata letta voluto dare un segno reale (e monetario) alla “Nel corso degli anni sono stata a Cannes anche come un messaggio campagna “Time’s Up”? La diva e icona della sotto molte vesti; come attrice, produttrice, di rinnovamento e buone moda (è tra l’altro testimonal di ‘Sì’ di Gior- al mercato, nella zona gala e in concorso, ma L intenzioni da parte di Hol- gio Armani), 48 anni, vincitrice di due premi mai unicamente per il puro piacere di goder- lywood e delle sue numero- Oscar – nel 2005 come miglior attrice non mi i film raccolti da questo grande festival. se storie di molestie e violenze sessuali emer- protagonista per “The Aviator” di Martin Scor- Sono onorata dal privilegio e dalla responsa- se di recente, dal caso del produttore Harvey sese, e nel 2014 quello come miglior attrice bilità”, ha commentato la pluripremiata attri- Weinstein a quelli di altri attori famosi come per “Blue Jasmine” di Woody Allen –, sarà ce con entusiasmo , che a giugno vedremo in Dustin Hoffman e Kevin Spacey. L’attrice au- la dodicesima donna a guidare la Giuria del “Ocean’s 8”. straliana infatti è tra le fondatrici di “Time’s prestigioso festival francese – il più “potente” Blanchett è una habituée di Cannes: nel 2015 Up”, un gruppo di 330 donne dell’industria del pianeta –, che si terrà dall’8 al 19 mag- era in concorso con “Carol” della regista ne- dello spettacolo statunitense che si propone gio. Prima di lei vi furono Olivia de Havilland ozelandese Jane Campion; ma aggiungete i di combattere le molestie sessuali e i compor- (1965), Sophia Loren (1966), Michele Morgan red carpet di “Dragon Trainer”, “Robin Hood”,” tamenti inappropriati non solo a Hollywood (1971), Ingrid Bergman (1973), Jeanne Mo- Indiana Jones 4”, “Babel”... Succede a Pedro ma anche nei normali posti di lavoro. reau (1975 e 1995), Francoise Sagan (1979), Almodovar che, nel 2017, aveva assegnato la Gli addetti ai lavori ritengono che la presi- Isabelle Adjani (1997), Liv Ullmann (2001), Palma d’oro allo svedese Ruben Ostlund per il denza del Festival intenda, con questa scelta, Isabelle Huppert (1999), e Jane Campion film “The Square”. sostenere questa campagna. Un po’ c’era da (2014). Tra gli artisti che hanno ricoperto il ruolo di aspettarselo. Il primo festival dopo lo scanda- “Siamo lieti di accogliere un’artista così rara e Presidente di Giuria a Cannes nel corso degli lo Weinstein (che sulla Croisette era davvero unica, il cui talento e convinzioni arricchisco- anni ci sono nomi del calibro di Steven Spiel- onnipotente, tra film, red carpet e party) do- no sia lo schermo che il palcoscenico. Sarà un berg, Robert De Niro, Tim Burton, Sean Penn, veva in qualche modo dire al mondo che le presidente impegnato, una donna appassio- Quentin Tarantino, Martin Scorsese, Isabelle cose adesso non saranno più le stesse...E chi nata e uno spettatore dal cuore grande”, scri- Huppert.

Panorama 33 cinemania

Wonder Wheel (La ruota delle meraviglie) è il 48.esimo film del regista americano

Giro di giostra a cura di Fabio Sfiligoi

i risiamo: nuovo anno, nuovo al Luna Park Woody Allen. Con quella che segna la sua 48.esima regia ci- nematografica, Wonder Wheel, il regista di Brooklyn conferma la di Woody Allen Csua “fumosa” brillantezza nella stesura di dialoghi estremamente esemplificativi di una poetica che, comunque, non si è mai evoluta nel corso di un’intera carriera. Così La ruota delle meraviglie affronta nuovamente le nevrosi del proprio auto- re, spaziando dalla fatalità di un destino Regia: Woody Allen continuamente in conflitto con il limitato Sceneggiatura: Woody Allen margine di manovra dell’autodetermina- Fotografia: Vittorio Storaro zione umana al caos prodotto dall’irrazio- Interpreti: Jim Belushi, Juno Temple, Ju- nalità del sentimento amoroso. In quella sorta di humour cerebrale tipico dell’ope- stin Timberlake, Kate Winslet, Max Casella, ra alleniana. Il regista Usa non fa altro che Jack Gore, David Krumholtz, Tony Sirico, Steve

ripetere se stesso, con una certa variabili- CAST Schirripa, Jenna Stern, John Mainieri, Robert C. tà nei toni, sicuramente un novità da un Kirk, Tommy Nohilly, John Doumanian, Tom Guiry, punto di vista registico: “Wonder Wheel” si presenta con dei “movimenti” i quali ol- Gregory Dann, Bobby Slayton, Geneva Carr Durata: 1h41’

34 Panorama la PROTAGONISTA tre a cozzare contro lo stile solitamente so- umorismo: chiaramente il movie va a para- brio e statico dell’autore, accentuano com- re altrove: la famiglia in frantumi e l’altro Kate Winslet ponenti melodrammatiche del film. Fanno che fa da contenitore più o meno triste, il perno soprattutto sulla bravura dei due “cambiamento che non avviene”, in cui il macchina attori (Kate Winslet e Jim Belushi) peren- vivere quotidiano sono l’affare principale. nemente con un grado di esagerazione in trita-schermo più (quello che in gergo si dice overacting) fFattore Storaro e una direzione di interpreti e scenografie puramente teatrali, vedi entrate e uscite di A fare la differenza è la collaborazione az- scena o l’artificiosità degli spazi. zeccatissima con il direttore della fotogra- Ma non è la prima volta che Allen sceglie fia il celeberrimo Vittorio Storaro (uno dei un tono “serio”, come successo in “Interiors” migliori al mondo, passato da Bertolucci e poi “Un’altra donna”, “Crimini e misfatti”, de “Il Conformista” e “Ultimo Tango a Pari- “Match Point” e “Blue Jasmine”. Ne “La ruo- gi” a Coppola di “Apocalypse Now!”). Stora- ta delle meraviglie” Allen usa infatti il luna- ro crea un set di luci e colori accesi e gelidi park di Coney Island come una quinta da- in un continuo rincorrersi all’esasperazione vanti a cui si muovono i quattro personaggi di illuminazione che in ogni scena aiuta lo principali, eliminando quasi completamen- spettatore e lo indirizza verso ciò che acca- te le scene collettive. de. La grande ruota panoramica è illumi- Lo stratagemma viene utilizzato solo all’i- nata con i suoi colori, i neon e le lucine da nizio con Mickey (Justin Timberlake), alias parco divertimenti, ma sa sorprendere con Kate Winslet, attrice britannica (42 il bagnino aspirante drammaturgo che il gelo dell’assenza di queste luci quando anni), ha ottenuto la sua prima nomi- introduce il film e parla direttamente allo rimangono i colori freddi del brutto tempo nation all’Oscar per il suo ruolo di soste- spettatore ma finisce poi per perdersi di o del tramonto senza sole. Tutte le scene gno in “Ragione e sentimento” (1995), fronte all’incalzare della storia che lo vede realmente sentimentali inattese e piene prima di raggiungere la celebrità glo- diventare l’amante di Ginny, la sfiorita ex di pathos si svolgono sotto la pioggia, con bale con la storia d’amore epica nel film attricetta (una straordinaria Kate Winslet) toni plumbei grigi (ricordate “Loveless” “Titanic” (1997) che è il secondo film di che fa la cameriera, risposata con Humpty del numero sorso in cui le luci tendevano maggior incasso di tutti i tempi. Le sue (Jim Belushi), manovratore di una giostra. ad accentuare il gelo esterno). Se Allen interpretazioni in “Iris - Un amore vero” Lei, Ginny, ha sempre il mal di testa, non nel corso della carriera si è distinto per la (2001), “Se mi lasci ti cancello” (2004), riesce a frenare le manie da piromane del maggior parte con una fotografia chiara e “Neverland - Un sogno per la vita” figlioletto né i sensi di colpa per aver tradi- naturalistica, in questo film cambia total- (2004), “Little Children” (2006), “Revo- to e perso il primo marito, anche se proprio mente pagina e cerca l’espressionismo... lutionary Road” (2008), “Mildred Pierce” il grigiore della sua vita attuale finisce per Jim Belushi e Kate Winslet nella “ruota” (2011), “Steve Jobs” (2015) e infine “The accendere il sogno di una possibile rinascita danno il loro meglio, creando un dramma Dressmaker - Il diavolo è tornato” (2016) a fianco di Mickey. Lui, Humpty, sembra di- con punte di commedia. Danno anima a hanno continuato ad attirare lodi da cri- vertirsi solo con gli amici a pescare e accet- dei personaggi che sembrano essere stati tici cinematografici. Sono due i film in ta con rassegnazione l’apatia della moglie creati a teatro e trovano, però, la loro mas- cui ha recitato quest’anno: “Il domani che non vuole condividere niente con lui, sima espressione sul grande schermo. Si tra di noi” (The Mountain Between Us), almeno fino a quando gli si presenta in casa direbbe uno “spettacolo nello spettacolo” e “La ruota delle meraviglie - Wonder Carolina (Juno Temple). il modo in cui ogni componente del film Wheel”. La Winslet ha ricevuto sette Quattro personaggi frustrati e infelici, lon- (regia, fotografia e attori) contribuisca a candidature ai Premi Oscar, aggiudican- tanissimi dal solito mondo del regista. La creare un tassello del senso del film, mi- dosi il premio nella categoria di miglio- tensione nasce dallo scontro tra la grama gliora ogni scena, crea un dettaglio in più. re attrice protagonista per il suo ruolo in e frustrante quotidianità e l’inarrivabile “The Reader” (2008). Nel corso della sua sogno che tutti credono di poter realizzare: carriera ha inoltre vinto quattro Golden un futuro di successo per Mickey, un nuovo La collaborazione Globe, tre Premi BAFTA, tre Screen Ac- amore per Ginny, una ritrovata paternità con il direttore tors Guild Awards, un Emmy Award e per Humpty e un rifugio sicuro per Carolina. un Premio César (alla carriera). I suoi Come in “Loveless”, di cui abbiamo scritto della fotografia maggiori successi commerciali oltre recentemente, anche in questo caso sotto “Titanic”, comprendono la commedia la Ruota di Coney Island (e non nel gelo di Vittorio Storaro romantica “L’amore non va in vacanza” Mosca) una famiglia va in pezzi. “Wonder dà al movie quel (2006), il film d’animazione “Giù per il Wheel” si può definire film “intimo e adul- tubo” (2006), “Divergent” (2014) e “The to” ma che non disdegna una lieve nota di quid in più Divergent Series: Insurgent” (2015).

Panorama 35 musica

ppuntamento da non perdere per gli amanti del rock e di Rod Ste- wart: il 72.enne can- tante britannico sarà in concerto il 2 febbraio all’“Arena” zagabrese. In A realtà avrebbe dovuto es- sere ospite della capitale nel 1991 allo stadio Maksimir, ma non se ne fece nulla per motivi di sicurezza: causa la guerra. “Sono bastati dieci giorni a organizzare il concerto – spiegano gli organizzatori –. La volontà del cantante era forte non avendo fatto mai tappa da queste parti e poi visto come erano andate le cose nel ‘91 si sentiva in debito”. Il cantante arriverà a Zagabria da Milano e sarà il primo di tanti mega-concerti in calendario che coinvolgeranno anche Andrea Bocelli (10 marzo), Dianne Reeves (20 marzo al Lisinski), i 2Cellos (23 marzo Arena), Roger Waters (6 mag- Rod Stewart nonostante i 72 anni gio) e Andrè Rieu (19 maggio). Sem- sul palco non si risparmia bra quasi che una leggenda come Rod Stewart faccia da “apripista” agli altri artisti che spaziano in tutti i campi della musica moderna crossover liri- ca/pop, rock, crossover classica/pop. Insomma ce n’è per tutti i gusti. Stando agli organizzatori Stewart si tratterrà a Zagabria per due giorni. Nonno rock La struttura che lo segue conta 35 persone. II tutto esauruito è scontato anche perché non dimentichiamolo è ancora sexy Sir Rod Stewart detiene il record dei “live” con il maggior numero di spet- tatori: a Rio de Janeiro nel Capodan- to nominato ufficialmente Cavaliere 72 anni portati no 1994 raccolse la cifra record di 3,5 di sua Maestà dal principe William. milioni di persone presenti (stimate). Di recente ha collaborato con i Dnce, benissimo, A Zagabria nella prima giornata di gruppo vincitore di numerosi dischi prevendita in un battibaleno sono di platino, dando vita a una rivisita- ciuffo biondo “andati” venduti 1.000 biglietti. zione di una delle sue canzoni più 72 anni, portati straordinariamente iconiche di tutti i tempi, ovvero “Da e lineamenti bene, con quel ciuffo biondo plati- Ya Think I’m Sexy”. L’anteprima del no, i lineamenti da cinquantenne e brano è stata presentata in occasione giovanili: faccia una faccia da schiaffi, Stewart ancora della cerimonia degli Mtv Video Mu- oggi fa impazzire signore e signo- sic Awards lo scorso agosto 2017. In da schiaffi. Il 2 rine di tutte le età. Inserito per ben America ha raggiunto la top ten della due volte nella Rock and Roll Hall of Billboard Hot 100 con 6 singoli, di febbraio Rod Fame, nella sua lunghissima carriera cui 4 al primo posto. ha venduto oltre 200 milioni di al- In quanto a vita privata definirla bur- Stewart sarà bum in tutto il mondo e conquista- rascosa può essere un eufemismo. to sei volte la prima posizione nella Oggi è padre di 8 figli avuti da rela- in concerto classifica degli album più venduti nel zioni con 5 donne. Attualmente (ter- Regno Unito. Nel 2016, inoltre, è sta- zo matrimonio) è legato all’ex model- a Zagabria

36 Panorama Nonno rock è ancora sexy

Il cantante, notare la mise, lascia Buckingham Nonno rock con la moglie Penny Lancaster, nata nel 1971 Rod Stewart sa come coinvolgere il pubblico Palace dopo esser diventato Cavaliere della Regina

la e fotografa Penny Lancaster. Anche Ya Think I’m Sexy?” del 1978 gli ha mese; era stato precedentemente se la figlia più vecchia ha 55 anni e il dato il successo mondiale. È uno dei riferito che il cantautore avesse un figlio più piccolo solo 6, sembra che primi esempi, insieme ad altri, in cui nodulo benigno del cavo vocale. Ol- all’interno della famiglia Stewart tut- star del rock sono andate a braccetto tre a costituire un notevole pericolo to funzioni in perfetta sincronia, ma con una forma che si potrebbe defi- per la propria salute, la chirurgia che lui stesso oggi ammette di non aver nire disco-rock e che ha suscitato più ne è derivata ha minacciato la voce imparato tutto dalla vita. di una perplessità negli integralisti dell’artista che pertanto ha dovuto Tra i maggiori successi ricordiamo del rock. “Da Ya Think I’m Sexy?” è re-imparare a cantare. Da allora, Ste- “Sailing” (1972), “This old heart of ancora oggi un brano godibilissimo... wart è molto attivo nel raccogliere mine (is weak for you)” (1989), “To- Nel maggio del 2000 a Stewart fu fondi per la fondazione City of Hope night’s the night (gonna be alright)” diagnosticato un cancro alla tiroi- per trovare cure per ogni forma di (1976), “Some guys have all the luck” de, per il quale è stato sottoposto ad cancro, specie quelle che colpiscono (1984), “Young turks” (1981). “Da intervento chirurgico nello stesso i bambini. Fa.S.

Panorama 37 mostre In mostra un capolavoro inedito di Schiavone In mostra un capolavoro inedito di Schiavone

Una Vergine inora parte di una collezione privata, Il dipinto, che risale attorno al 1540, è uscito dal si offre oggi al pubblico un capolavoro caveau – in collaborazione con la National Fede- e Bambino del pittore e incisore Andrea Meldola (o ration of Croatian Americans-Cultural Founda- Meldolla), detto Schiavone, nato a Zara tion – di un noto psichiatra e collezionista croato di Andrea ma attivo soprattutto a Venezia, uno dei trapiantato a New York, Dinko Podrug (nella foto Meldola, pittore Fprotagonisti del Manierismo veneto. A Zagabria, sotto con la moglie Nena e il direttore del MUO, dove una sua Vergine e Bambino è entrata a Miroslav Gašparović), che l’ha acquistato alcuni e incisore nato a far parte del percorso espositivo permanente del anni fa all’asta da Sotheby’s. Nato a Zagabria, Museo dell’Arte e dell’Artigianato di Zagabria, lo dopo la laurea in Medicina si trasferisce nella Zara, esce da un chiamano Andrija Medulić: così lo ribattezzò nel Grande Mela, dove consegue il dottorato e apre caveau privato corso dell’Ottocento lo storico, letterato e politi- uno studio a Manhattan. Si avvicina all’arte gra- co Ivan Kukuljević Sakcinski – archivista di Stato zie alla figlia Iva, storica dell’arte, sviluppando per entrare presso il Sabor croato, determinante nel fondare un interesse particolare per le opere degli anti- la storiografia croata, impegnato più che altro in chi maestri, nella fattispecie per quell’“età d’oro” a far parte una ricerca tesa a individuare nel passato qual- della pittura nel Seicento e Settecento che vide dell’esposizione cosa che potesse testimoniare la croaticità di un l’evoluzione dal Naturalismo al Barocco; a colpir- posto, di una persona –, che coniò la versione lo, soprattutto, la sensibilità e la cultura del se- permanente del croata dal nome. In seguito è stato dimostrato colo che si riflettono nei capolavori artistici. Con come questa versione fosse priva di alcun fonda- il tempo, partecipando a diverse aste, crea una Museo dell’Arte mento scientifico, basata su un’errata interpre- piccola ma significativa raccolta, che conta an- e dell’Artigianato tazione dei documenti archivistici di Sebenico. che lavori di Jacopo Bassano (Jacopo da Ponte, Nonostante ciò, è rimasta in uso in Croazia, ma i Bassano del , 1515 cca – 1592), di impor- di Zagabria più corretti e onesti riportano insieme con quella tanti maestri fiamminghi, precursori del Barocco croata anche la dicitura corretta italiana (come nordico. Alcuni pezzi sono in prestito permanen- lo fa il MUO nel testo che accompagna il quadro). te al Metropolitan Museum of Art (NY). fIl viaggio della tela In tempi recenti, il primo “esordio” pubblico della “Vergine e Bambino” arrivata a Zagabria risale al 2015/2015, in occasione dell’ampia retrospet- tiva allestita al Museo Correr di Venezia “Splen- dori del Rinascimento a Venezia. Schiavone tra Parmigianino Tintoretto e Tiziano”, che propose i capisaldi della sua opera pittorica, un’ottantina di lavori – dipinti, disegni, incisioni – la maggior parte dei quali mai esposti in una mostra (pre- stati, tra l’altro, dalle Royal Collection di Elisabet- ta II, dal Kunsthistoriches Museum e dall’Alber- tina di Vienna, dal Metropolitan Museum of Art di New York, dall’Accademia Croata di Scienze e Arti di Zagabria, dalla Gamdälde Galerie di Dresda, dal Musée du Louvre di Parigi e dal Bri- tish Museum di Londra). Fu la storica e critica dell’arte Ljerka Dulibić, curatrice della sezione dedicata alla pittura italiana della Galleria Stros- smayer di Antichi Maestri (HAZU), a presentare la tela inedita nel catalogo. Il direttore del MUO, Miroslav Gašparović, rileva

Panorama 39 mostre

che si tratta di uno dei circa venti dipinti che si possono attribuire con certezza a Schiavone. Sulle pagine web di Sotheby’s, sono riportati alcuni dati sintetici: l’autore e la sua provenienza, la stima iniziale (dagli 8 ai 12mila dollari, ma non il prezzo finale) e la provenienza. A metterlo in vendita, il Garrett club di Buffalo – una comunità di donne che coltivano l’amore per l’arte, l’amicizia e il sa- pere –, che l’aveva acquistato in Europa nel 1925 (o giù di lì) per onorare la loro socia e amica Helen Holland Keating. Infatti, la tela (74 x 51 cm), con corince dorata, riporta in basso la scritta “Ave Ma- ria Gratia” e, sotto, la dedica: “In loving memory of Helen Holland Keating”. È ancora la casa d’aste newyorchese a far luce su alcune caratteristiche del quadro: “Con ogni pro- babilità questa scena costituiva il tema centrale di una Sacra conversazione, successivamen- te staccata da un quadro più grande. Questo spiegherebbe perché la Vergine e il Bambino guardano ciascuno in direzioni opposte, come se interagissero con persone che si trovano ai limiti della tela originaria. È altresì interessante la somiglianza con un’altra ‘Vergine e Bambino’ dello stesso autore, che è citata nella monogra- fia che Richardson (Francis E. Richardson, “An- Ammirato da Tintoretto, Carracci ed El drea Schiavone”, Oxford and New York, Oxford University Press, 1980, p. 170, nda) ha dedicato Greco, nello straordinario scenario della all’artista. Questo lavoro, di maggiori dimensioni , rispetto alla tela messa all’asta, è una delle due pittura rinascimentale veneziana ‘Madonne e Bambino’ descritte dallo scultore in quel concerto polifonico che vedeva Alessandro Vittoria (Trento, 1525 – Venezia, 1608), collega, amico, collezionista ed esecutore eccezionali personalità primeggiare e testamentario, dopo la morte, del dalmata. In sgomitare in laguna, s’impose fin da effetti, c’è un buon motivo per collegare questi dipinti poiché in entrambi la Vergineè vestita in subito come novità dirompente abiti color rosa con un mantello blu-grigio e una sciarpa diafana, con un paesaggio montuoso boscoso dietro. L’estrema maneggevolezza del dipinto, la ricchezza della tavolozza e la figura genitori, originari della cittadina romagnola di le sale della Biblioteca Marciana mostrano inol- del bambin Gesù ricordano il più famoso con- Meldola, vicino a Forlì. Il padre, infatti, ricoprì in tre come il suo stile non rimanga indifferente a temporaneo di Schiavone, Tiziano, il cui stile ha quegli anni la carica di conestabile della Serenis- una committenza pubblica; mentre, per quanto avuto un grande impatto sull’artista, special- sima nella città dalmata. Attraverso il testamen- riguarda l’interesse e la fama nel privato, è il mente dopo il 1550”. to della moglie Marina de Ricis è stato possibile Vasari a suggerire – nel medaglione dedicato appurare che mantenne in Zara per tutta la vita all’artista nella seconda edizione delle “Vite” – fFuria dalmata terreni di sua proprietà. che la “maggior parte delle sue opere sono stati Schiavone (nell’immagine in altro, due ritratti quadri, che sono per le case de’ gentiluomini”, Anni di studi e ricerche hanno portato nuova luce dell’artista) sceglie Venezia alle soglie degli anni sottolineando così l’apprezzamento delle prove sul pittore operante nella Serenissima del XVI, ’40 come trampolino di lancio per dare spazio a di Schiavone – che si adoperava anche nei for- anche se le notizie per certi aspetti rimangono quella “furia dalmata” – per citare le parole sei- mati minori da fregio e da cassone – tra le mura ancor sempre scarne e fumose. Andrea Meldo- centesche di Marco Boschini – che ne caratteriz- dei palazzi veneziani. la (1510/1515 – 1563) – a quanto pare, fu egli zerà tutta la produzione artistica. Ampiamente Nel Sei-Settecento la fortuna collezionistica del stesso a scegliersi il soprannome di Schiavone apprezzato da una committenza ecclesiastica, Meldola si spinse anche oltre i confini veneziani. quando si trasferì a Venezia – nacque da Simo- i personaggi sacri del Meldola arricchiscono Leopoldo de’ Medici nel 1654 acquista un quadro ne intorno agli anni 1510-15 quasi certamente numerose chiese veneziane (tra le quali San “grande” di Schiavone identificato con il “Caino a Zara (o Nedino), dove erano allora residenti i Giacomo dall’Orio, i Carmini e San Sebastiano); e Abele” della Galleria palatina (Museo Correr),

40 Panorama Nel 1925 l’opera fu acquistata in Inghilterra dal Garrett club di Buffalo per onorare una loro socia e amica. Battuto da Sotheby’s nel 2011, se l’è aggiudicato un noto psichiatra e collezionista croato trapiantato nella Grande Mela, Dinko Podrug, che ora l’ha messo a disposizione del pubblico

ammirato per il “terribile colorito che fa stupire” don, Bassano, Polidoro da Lanciano, Lambert passione che manterrà per tutta la vita (quasi e Leopoldo Guglielmo d’Asburgo vanta nelle Sustris... maniacale per le numerose varianti, i ritocchi, sue collezioni numerose sue opere, oggi in gran Ammirato da Tintoretto, Carracci ed El Greco, la ricerca della precisione), sviluppando la sua ri- parte confluite al Kunsthistorishes Museum di inventore di uno stile sintetico nuovo, di toc- cerca di pari passo a quella pittorica, utilizzando Vienna. Tra i principali collezionisti di Schiavone co e a tratti quasi “informale”, Schiavone ebbe in modo straordinario la puntasecca insieme al in quegli anni ci sono anche due mercanti: Bar- un ruolo centrale nella pittura del secolo d’oro bulino e realizzando circa 150 soggetti declinati tolomeo Dalla Nave, amico di artisti e a capo di della Serenissima. Nello straordinario scenario in più varianti di stato. La grafica di Schiavone una fiorente bottega di colori e Jan Rynes, ricco della pittura rinascimentale veneziana, in quel costituisce senza dubbio un momento capitale olandese stabilitosi a Venezia nel 1652. In Cro- concerto polifonico che vedeva eccezionali per- nella storia del disegno veneziano e del Rinasci- azia si conservano poche opere di Meldola: la sonalità primeggiare e sgomitare in laguna, mento lagunare e il corpus di disegni, incisioni e Galleria Strossmayer a Zagabria possiede una s’impose fin da subito come novità dirompente, stampe svelano un tocco unico, senza paragoni. “Leggenda di Tobia”, mentre presso la Galleria scardinante e in certo modo enigmatica. Un lin- A condizionare le biografie successive di Schia- d’Arte di Spalato troviamo due tele attribuite al guaggio pittorico, il suo, assolutamente nuovo vone fu Vasari, che lo definì esponente di “una pittore dalmata: “Narciso” e “Orfeo”, entrambe e spregiudicato, tanto che già pochi anni dopo certa pratica che s’usa a Vinezia, di macchie o della metà del XVI secolo. l’arrivo a Venezia spaccò l’opinione pubblica e di- vero bozze, senza esser finita punto”. Contro i vise la critica: chi come l‘Aretino lo stimava e gli commenti vasariani e in difesa di Schiavone fu- fFuori dal coro era amico (in “Lettere sull’arte” scrive a riguardo rono in molti a scagliarsi: ad esempio, il critico dell’arte di Schiavone: “solo la invenzione che te- Marco Boschini, rispondendo a Vasari scrisse: “O Dall’animo visionario, dotato di una straordina- nete nel mettere insieme le figure meriti laude machie senza machia, anzi spendori/che luse ria forza espressiva, Parmigianino è il suo mae- senz’altro”), chi come il Pino non nascondeva il più de qual se sia lumiera”. E se già Carlo Ridolfi, stro ideale (e il suo linguaggio risentirà sempre suo disprezzo. Un artista dunque “fuori dal coro”, nelle “Meraviglie dell’Arte” (1648), ricordava anche dell’influsso di quest’ultimo, ne troviamo affascinante e moderno. che Jacopo Tintoretto era solito ripetere “ch’era una traccia evidente nelle figure slanciate e affu- Il mito del Rinascimento veneziano trova dun- degno di riprensione quel Pittore. Che non te- solate dei personaggi), Jacopo Tintoretto è com- que un altro grande protagonista, che in Laguna nesse in casa sua un quadro d’Andrea”, qualche pagno di scorribande giovanili; altre presenze porta una pittura nuova e audace, fatta di colore, anno più tardi Boschini precisa – su fonte diretta importanti per Schiavone (e per lo straordinario luce e movimento; una pittura che sorprenderà del figlio Domenico – che Tintoretto addirittura concerto dell’arte veneziana nell’età del Manie- Tiziano, anticiperà Rembrandt e intuirà alcune “teneva avanti di sé, come esemplare, un qua- rismo) sono Tiziano (il colore del cadorino e i suoi scoperte della più alta pittura del Novecento. I dro di questo Auttore per impressionarsi di quel temi diventano punti di riferimento costanti per disegni pittorici del Meldola impressionano per gran Carattere di Colorito, così forzuto e punto”. Schiavone, che si muoveva per la bottega del qualità e freschezza, ma anche nelle incisioni Andrea Meldola muore a Venezia il 1° dic. 1563. maestro attorno al 1548), Vasari, Salviati, Bor- raggiunge vertici assoluti, dimostrando una vera Ilaria Rocchi

Panorama 41 ccL’Orto Botanico di Palermo, istituzione fondata nel 1789 come laboratorio finalizzato alla coltivazione, allo studio e all’integrazione di specie straniere. Il progetto espositivo esplorerà il tema del MANIFESTA 12, Palermo «coltiverà» giardino per la sua capacità di “aggrega- re le differenze e generare vita da tutti i movimenti e flussi migratori” spiegano i curatori il giardino planetario e la coesistenza

er la seconda volta nel dell’Anno Europeo del Patrimonio, logo e l’arricchimento reciproco’’. Bel Paese (dopo il Tren- faranno di questa metropoli un Il concept della prossima biennale tino Alto Adige nel centro vitale e attrattivo agli occhi d’arte contemporanea itinerante di- 2008), Manifesta 12 ar- del mondo – ha aggiunto il mini- retta da Hedwig Fijen (in program- riva a Palermo. “Siamo stro –. E questo avverrà nel nome ma dal 16 giugno al 4 novembre molto orgogliosi di ospitare in Ita- della cultura e dell’arte contempo- 2018) si svilupperà attorno al tema Plia un’iniziativa culturale europea ranea, che con ‘Manifesta’ ha scelto “Il Giardino Planetario. Coltivare la che merita valenza nazionale. E ci un tema pienamente coerente con coesistenza”, un’indagine sui feno- fa piacere che si tenga a Palermo, il carattere originale di Palermo: il meni geopolitici, sociali ed ecolo- una città nel cuore del Mediter- confronto e il dialogo tra le diver- gici nel mondo di oggi. Non a caso raneo che è riuscita a conquistare sità per coltivare la coesistenza”. è stato chiamato a curare la bien- una centralità nuova grazie alla Quindi, una città che cambia nel nale, che sarà ospitata a Palermo, crescita nei settori della cultura e nome dell’accoglienza perché, ha un gruppo interdisciplinare che ha del turismo”. È quanto dichiarato aggiunto il sindaco Leoluca Or- come direttore Roberto Albergoni. dal ministro dei Beni e delle atti- lando, “a Palermo la coesistenza è I quattro Creative Mediator sono: vità culturali e del Turismo, Dario storicamente prassi e quotidianità, Ippolito Pestellini Laparelli (archi- Franceschini, alla presentazione non più e non solo progetto’’. E ha tetto e partner dello studio inter- alla stampa della 12.esima edizio- ribadito come in realtà la città sia nazionale di architettura OMA), ne della kermesse. da sempre “capitale delle culture’’, Bregtje van der Haak (documenta- “Un’offerta culturale di qualità, dunque non semplicemente eu- rista e giornalista olandese), Andrés come quella di ‘Manifesta 12’, uni- ropea, ma anche “mediorientale e Jaque (architetto spagnolo e fonda- ta alle iniziative per Palermo Ca- mediterranea’’, capace di offrire “un tore dell’Office for Political Innova- pitale italiana della cultura 2018 e terreno fertile e fruttuoso per il dia- tion) e Mirjam Varadinis (curatrice

42 Panorama culture

La prossima biennale d’arte contemporanea itinerante, che s’innesta nell’Anno Europeo del Patrimonio, indagherà fenomeni geopolitici, sociali ed ecologici di oggi. Franceschini: «Siamo molto orgogliosi» ccFrancesco Lojacono, Veduta di Paler- mo (1875, Galleria d’Arte Moderna di Palermo): nel quadro sono rap- presentate diverse specie botaniche, e quasi tutte non indigene: gli alberi MANIFESTA 12, Palermo «coltiverà» d’ulivo provengono dall’Asia, così come il pioppo tremulo arriva dal Medio Oriente, l’eucalipto dall’Au- il giardino planetario e la coesistenza stralia, il fico d’India dal Messico, il nespolo dal Giappone

svizzera d’arte contemporanea alla nerale di “Manifesta 12” ); si apre, argomenti chiave della proposta. Kunsthaus di Zurigo). invece, un progetto multidiscipli- “Garden of Flows” (Orto Botanico) nare e partecipativo che si esten- si concentrerà sulla tossicità, sulla fQuattro sezioni derà nella contigua Piazza Magio- vita delle piante e sulla cultura del ne, nella Chiesa dei Santi Euno e giardinaggio, esplorandolo in rela- Hanno impiegato gli scorsi mesi a Giuliano, nel Palazzo Butera e zione ai beni comuni globali; “Out fare ricerca e sviluppare un proget- nell’Orto Botanico di Palermo, da of Control Room” investigherà il to curatoriale basato sullo studio cui “Manifesta 12” trae esplicita- tema del potere nell’attuale regime urbanisticao urbanistico su Paler- mente ispirazione. Il riferimento è di flussi globali; “City on Stage” si mo condotto dall’Oma (Office for anche a Gilles Clément, omaggia- rivolgerà alle opportunità esistenti metropolitan architecture) e inti- to nel titolo, il botanico francese nel centro e nelle periferie di Paler- tolato “Palermo Atlas”. L’architetto che nel 1997 ha definito il mondo mo per portare avanti progetti fino- italiano Ippolito Pestellini Laparelli come un “giardino planetario”, di ra interrotti e mai realizzati; e infine ha spiegato che da un lato Palermo cui l’umanità ha il compito di es- “Il Teatro Garibaldi” sarà una delle è “punto di partenza per raccon- sere il “giardiniere”, riconoscendo sedi del programma degli eventi tare la storia del Mediterraneo e la propria dipendenza dalle altre pubblici, tra cui dibattiti, workshop dell’Europa in generale, dall’altra è specie, confrontandosi in un co- e proiezioni cinematografiche. una riflessione sulle caratteristiche mune sforzo di responsabilità, con Le aspettative sono alte: nel 2008, il specifiche della città’’. i cambiamenti climatici, temporali Trentino Alto Adige invitò 230 ar- Ora si chiude la prima fase (“Pa- e sociali in corso. tisti, architetti, scrittori ed esperti lermo Atlas”, che prende la forma “Il Giardino Planetario” ospiterà provenienti da tutto il mondo, e in di una pubblicazione consultabile quattro sezioni principali, ciascuna 111 giorni di apertura totalizzò circa al Teatro Garibaldi, quartier ge- delle quali si farà interprete degli 100mila visitatori. I.R.

Panorama 43 tendenze Youthquake: il «terremoto giovanile» è la parola dell’anno che sta a significare un terremoto non si è ancora affermata sul a cura di Nerea Bulva causato dai ragazzi, ha visto un suolo americano, ma l’evidente incremento del 401% tra il 2016 caso del Regno Unito mostra che e il 2017, anno in cui sono stati è in crescita”, ha spiegato Casper un tipo di terremoto i giovani Millennials a farsi pro- Grathwohl, presidente di Oxford che fortunatamen- motori dei più importanti cam- Dictionaries. te non distrugge ma biamenti politici. Il termine è sta- La scelta del 2017 risulta singo- scuote le coscienze to infatti utilizzato per la prima lare anche per un altro motivo: popolari, soprattutto volta in maniera massiccia dai mentre la parola dell’anno è so- quelle degli adulti. È media in occasione del raduno litamente inserita ex-novo nel È “youthquake” il ter- dei giovani iscritti del Partito La- dizionario, “Youthquake” era già remoto, o meglio il termine che burista di Jeremy Corbyn duran- presente nel volume, essendo il celebre Oxford Dictionary ha te le elezioni generali di giugno. stata creata nel 1960 dall’edito- scelto di inserire nel proprio vo- “Youthquake potrà non sem- re di Vogue Diana Vreeland per cabolario come parola dell’anno brare una scelta ovvia come descrivere come i giovani ingle- 2017. La parola “youthquake”, parola dell’anno perché si stessero cambiando il mon- do della moda e della musica. L’anno precedente, ad esempio, gli esperti del celebre diziona- rio avevano optato per la parola “post-truth”, in seguito alla Brexit e al successo di Donald Trump nelle elezioni americane. fPoco «luminosi» Secondo gli esperti lessicografi del dizionario, la “shortlist” del 2017 ha denotato comunque una mancanza di termini dal signi- ficato “luminoso”, dal momento che anche parole quali “Antifa” (una di quelle a cui si è fatto più ricorso) fa comunque riferimen- to a un contesto di utilizzo legato alla frustrazione e alla sfiducia: a loro dire, invece, “Youthquake” fa eccezione dato che invece evoca soprattutto la speranza nel pote- re di cambiare le cose e, cosa non secondaria, porta con sé anche un gioco linguistico non disprez- zabile: “Si tratta di un bel modo di chiudere un anno difficile e di- visivo” hanno spiegato. Infine, per quanto riguarda le altre parole presenti nella clas- sifica stilata dall’Oxford Dic- tionary vanno annoverate la

44 Panorama Cosa dicono gli altri dizionari... Youthquake: il «terremoto giovanile» è la parola dell’anno Secondo l’Oxford Dictionary, il più celebrato dizionario inglese, il termine indica una rivoluzione culturale o politica, ed è stato usato per descrivere econdo gli autori del celebre Col- definizione del sostantivo recita: “Teoria di lins Dictionary è “fake news” la eguaglianza politica, economica e sociale l’impegno delle parola dell’anno 2017. Al primo tra i sessi” e “Attività organizzata in nome dei nuove generazioni posto – e la cosa non sorprende diritti e degli interessi delle donne”. affatto – c’è il termine entrato E quale potrebbe essere la parola che ha iscritte al Partito Sprepotentemente nel linguaggio tecnico caratterizzato il 2017 italiano? Aspettando dalle teorie sui social network alla comu- che qualche dizionario ci illumini, l’Istituto Laburista durante nicazione politica. Il significato di questa dell’Enciclopedia Italiana Treccani ha de- le elezioni generali locuzione viene così descritto: “informazio- dicato un interessante approfondimento a ni false, spesso dal tono sensazionale dif- termini come “Caporetto ” (proprio nel 2017 nel Regno Unito fuse come notizie”. Grazie a Trump, padrino se ne è ricordato il centenario), “Waterloo”, della nuova espressione, la ricerca di tale “8 settembre” o “11 settembre”, eventi tragi- termine dal 2016 ad oggi, ha registrato ci fagocitati dal linguaggio comune come si- già citata “Antifa” (abbreviazio- un aumento del 365% nelle ricerche, oltre nonimo di disfatta, di disastro epocale. Fatti ne appunto di “anti-fascist”), ma a creare un intero a dir poco rivolu- ben precisi che sono diventati metafore. anche “Kompromat” (l’azione di zionario, filone che ha portato i grandi del “Dunque Caporetto (ormai lessicalizzato raccogliere informazioni per ri- social network a porre maggior attenzione e con la minuscola) e soci possono essere cattare, compromettere o scredi- alla pubblicazione dei vari contenuti. riferiti, specialmente nel linguaggio iper- tare qualcuno), “Unicorn” (per L’americano Merriam-Webster incorona espressivo dei media, al crack finanziario definire l’aggiunta di coloranti per invece la parola “femminismo” come la più come alla crisi di un’azienda, alla sconfitta di rendere più accattivanti le cose, significatica del 2017: ha evidenziato come una squadra di calcio come a una fallimen- soprattutto il cibo) e “White fra- nel 2017 la percentuale di ricerca della pa- tare stagione turistica”, si legge nella nota gility” (disagio di una persona di rola femminismo sia cresciuta del 70%. La dell’Istituto Italiano dell’Enciclopedia. razza bianca che si trova di fronte a informazioni sulle differenze e le ingiustizie razziali); “Broflake” (chi è sconvolto da atteggiamen- ti progressisti, e deriva da un uso dispregiativo del fiocco di neve); “Milkshake duck” (letteralmente frullato di latte alla papera, per indicare chi si costruisce sui So- cials una immagine per rendersi accattivante e interessante, ma si scopre poi essere poco attraente). curiosità

La favola di Collodi tradotta per la prima volta nel linguaggio delle icone per smartphone. Esperimento nato online, con tanto di grammatica e glossario PINOCCHIO ORA SI LEGGE ANCHE IN EMOJI

vreste potuto leggere que- introduttiva, creata sul modello delle lingue ture brevi”) che giornalmente e gratuita- sto articolo in emojitaliano. artificiali che viene messa a disposizione mente hanno lavorato alla costruzione di un Sì, proprio le piccole icone insieme al glossario, rendendo così leggi- palazzo di segni e parole: “Ognuno propo- colorate con cui ogni giorno bile la favola di Collodi. Chiunque si voglia neva su Twitter quello che voleva. Poi man esprimiamo (sinteticamen- cimentare con la lettura può farlo, guidato mano che andavamo avanti facevamo una A te) emozioni e stati d’ani- anche dal testo originale a fronte”. selezione e trasferivamo le voci scelte nel mo dagli smartphone o dai dizionario digitale. Ogni giorno bisognava computer. Avreste potuto farlo e non è detto fI precedenti andare a guardare se una parola c’era già e che in un futuro, più o meno prossimo, non lo quindi utilizzavamo quella. La cosa più bella facciate. Perché nel febbraio 2016 è partito un Pochi i tentavi simili portati a termine finora: è che verso la fine, visto che la ricorsività del ambizioso progetto di scrittura collettiva via Fred Benenson ha tradotto, sempre con una lessico di un autore è abbastanza norma- Twitter che, nel giro di nove mesi, non solo community sul web, “Moby Dick” di Herman le, i tweet dei nostri traduttori erano tutti ha tradotto in emojitaliano il “Pinocchio” di Melville (“Emoji Dick”); c’è poi il designer Joe uguali. Quindi si è realizzato il sogno per cui Collodi in versione originale, ma ha anche Hale che ha realizzato un poster con 25mila c’erano pochissime difformità”. messo nero su bianco, per la prima volta, una emoji per rappresentare “Alice nel paese grammatica e un glossario di questa lingua delle meraviglie” di Lewis Carroll. “Ma – con- fDigitale su Telegram artificiale. tinua Chiusaroli – sono esperimenti non in- Tutto il lavoro è stato pubblicato in un libro teressati a costruire un codice come abbiamo Certo, fa uno strano effetto vedere stampato uscito lo scorso novembre per la casa editri- fatto noi: non forniscono chiavi di lettura, su carta un lavoro nato e sviluppato sul web: ce fiorentina Apice Libri. “È il primo esperi- non forniscono un glossario, ogni frase è “Farci un libro – spiega la linguista – è stata mento al mondo che è riuscito nell’obiettivo tradotta da persone diverse. Sono cose per una mia idea. Questo è un unicum che ha di costruire un codice condiviso – spiega collezionisti, con il nostro ‘Pinocchio’ invece avuto una sua collocazione storica di 9 mesi. Francesca Chiusaroli, docente di Lingui- vogliamo raggiungere tutti. Non ci fermiamo Se ci dovessi mettere le mani adesso come stica dei media all’Università di Macerata, al pubblico degli studiosi, ci piacerebbe che prodotto digitale sarebbe scaduto, anche promotrice del progetto e tra gli autori del arrivasse nelle scuole, nei corsi universitari”. perché nuove emoji arrivano in continuazio- volume con Johanna Monti e Federico San- Dodici-tredici i traduttori italiano-emoji ne e cambiano in qualche modo la rappre- gati –. In questo libro c’è una grammatica (tutti legati alla community on line “Scrit- sentazione delle frasi. Dunque, ho voluto che

46 Panorama Un dizionario EmojiWorldBot linguistico tutto il mondo internazionale: i moderni diventa un Paese pittogrammi come codice l team di ricercatori dopo “EmojiPinoc- intermediario tra chio” portano a casa un nuovo successo: idiomi diversi. In IEmojiWorldBot, il primo dizionario al mondo futuro useremo le per la traduzione multilingue degli emoji. Con loro due new entry: Martin Benjamin e Sina faccine al posto Mansour dell’Istituto Federale di Tecnologia di dell’inglese? Losanna. Questa volta, l’obiettivo è di respiro internazionale: trasformare i moderni pitto- grammi in una lingua intermediaria, un ponte dai tempi antichi le persone hanno usato le tra parlanti di idiomi diversi. In poche parole, immagini per raccontare e comunicare. La faccine al posto dell’inglese. società di oggi in questo non è da meno – Ben 70 le lingue disponibili, neppure una aggiunge Francesca Chiusaroli –. Gli emoji pagina. Questo perché il vocabolario di consentono di superare confini geogra- EmojiWorld è in realtà un bot sviluppato fici e linguistici. E l’EmojiWorldBot sarà per Telegram, la nota applicazione di il primo strumento tecnologico per la messaggistica istantanea, in cui basta comunicazione tra parlanti di oltre 120 digitare una parola in italiano per trova- lingue”. “Anche perché al momento – re il corrispondente emoji nella propria precisa Johanna Monti – non esistono lingua e in quelle estere. Almeno per ora, strumenti efficaci per la traduzione tra la perché presto i significati di ogni faccina si maggior parte delle coppie di lingue usa- omologheranno per tutti i linguaggi. E ciò te, specialmente tra quelle meno comuni”. avverrà grazie al contributo degli stessi utiliz- Quello portato avanti è un lavoro di ricerca zatori, invitati ad arricchire il progetto attraver- nel campo della linguistica che non ha prece- so dei giochi interattivi. denti o eguali in Italia e nel mondo. Il proget- Man mano che gli abbinamenti saranno ve- to punta a creare una lingua delle immagini rificati dagli utenti-giocatori, il bot diventerà –, finora le traduzioni da lingua a lingua usano con una grammatica realizzata ad hoc. Un si- sempre più intelligente, consentendo di tra- l’inglese come codice intermediario. Ma da ora stema di codici, fruibile da tutti, da utilizzare durre con accuratezza in ogni lingua scelta. potremo usare gli emoji”. anche in contesti sensibili come l’accoglienza “Più si giocherà, più saremo in grado di fornire E presto sarà disponibile anche un secondo dei migranti. “Sembra un sogno, è una rivo- traduzioni accurate tra le lingue – spiega Mar- gioco che permetterà di tradurre automatica- luzione della scrittura e noi ci siamo dentro tin Benjamin, autore del complesso database mente gli emoji da una lingua all’altra. “Sin in pieno”. rimanesse per sempre la nostra versione”. “colpa” è rappresentata con la sequenza “uo- togrammi viene spontaneo. Tant’è che an- Il Pinocchio disegnato con il naso lungo è arri- mo-donna-mela”, su ispirazione dell’immagi- che le pagine stampate trasmettono, nel vato nel repertorio delle emoji (tutto il lavoro ne biblica; “Geppetto” è il “buon padre” (uo- loro insieme, un certo senso artistico. “La si è svolto su un dizionario digitale creato su mo-cuore), mentre in assenza dell’emoji per disponibilità di un comune repertorio stan- Telegram) a progetto già iniziato: “Ma ab- il “Grillo parlante” gli autori si sono affidati dardizzato –si legge nell’introduzione del biamo preferito mantenere la scelta iniziale, alla critica letteraria che descrive il personag- libro – fornisce un’interessante occasione quella del ‘ragazzo che corre’ perché è l’espres- gio come un essere dalla voce gracchiante, per l’indagine linguistica, in particolare nel- sione più tipica di Pinocchio, mentre quando simbolo della morale tradizionale (cappello la possibilità di verificare l’effettiva portata è burattino diventa ‘robot’. L’icona con il naso da laureato-tromba). “A volte si pensa che universale degli emoji, ovvero la capacità di lungo invece è stata utilizzata per rendere il sia difficile rendere i concetti astratti, ma non rappresentazione di concetti e idee in mi- termine ‘bugia’”. è vero, perché in tutte le lingue si utilizzano sura indipendente dalle lingue”. Ma intanto le metafore. In realtà la difficoltà maggiore continuano gli esperimenti. “Oggi – con- fI simboli l’abbiamo trovata nel tradurre un elemento clude Francesca Chiusaroli – il ‘Pinocchio’ in come farfalla che non esisteva. E l’abbiamo emojitaliano, una volta spiegata la gram- Per la traduzione spesso sono stati utilizzati fatto mettendo insieme il bruco e un aereo”. matica e il glossario, può essere letto senza riferimenti letterari. Per esempio la parola Il rimando al linguaggio preistorico, ai pit- problemi anche da un inglese”.

Panorama 47 È stata approvata in America ed è la versione «digitale» di un vecchio antipsicotico. All’interno ha un sensore che si attiva se la pasticca non viene ingerita, ma non tutti sono convinti della sua utilità Prima pillola con l’allarme: avverte il medico se il paziente non la prende

uando siete malati ed as- sumete le medicine che vi sono state prescritte, siete sicuri di seguire esattamente le indica- Q zioni del medico? Negli Stati Uniti a qualcuno è venuto qualche dubbio visto che l’errata assunzione dei medicinali è fonte di un incremento della spesa sanitaria na- zionale di circa 100 miliardi di dollari. E così, per la prima volta, la Food And Drug Administration, l’ente governativo statu- nitense che si occupa della regolamen- tazione dei prodotti alimentari e farma- ceutici, ha dato il via libera a una pillola “digitale”: un medicinale che invia un se- gnale a un’applicazione quando viene ingerito, rendendo possibile un migliore controllo delle abitudini dei pazienti nel

corso di una terapia. Il prodotto è stato svilup- si è occupata di progettare il sensore. Come pato dall’azienda farmaceutica giapponese L’approvazione del nuovo sistema sta facendo Otsuka Pharmaceutical in collaborazione con discutere perché se da un lato potrebbe con- funziona Proteus Digital Health, società californiana che sentire ai medici di assicurarsi che i loro pa- zienti assumano i farmaci prescritti, dall’altro potrebbe portare a violazioni della privacy in un ambito estremamente delicato come quel- lo sanitario. La pillola che contiene il sensore è una versione modificata del farmaco Abilify di Otsuka, utilizzato per trattare stati di depres- sione, disturbi bipolari e schizofrenia. All’in- terno del medicinale sono state inserite pic- cole dosi di rame, magnesio e silicio (elementi spesso presenti nel cibo e non pericolosi) che a contatto con i succhi gastrici nello stomaco producono un segnale elettrico a bassa in- tensità per qualche minuto. Questo segnale viene captato da un cerotto con un sensore, che deve essere indossato sul lato sinistro del- la cassa toracica e sostituito ogni settimana. Il dato raccolto dal cerotto viene poi inviato tra- mite Bluetooth allo smartphone del paziente, salute È stata approvata in America ed è la versione «digitale» di un vecchio antipsicotico. All’interno ha un sensore che si attiva se la pasticca non viene ingerita, ma non tutti sono convinti della sua utilità Prima pillola con l’allarme: avverte il medico se il paziente non la prende

Dal canto suo, Proteus lavora da anni al per- fezionamento di un sensore per rilevare l’in- gestione di una pillola. Molte aziende farma- ceutiche, come Novartis e Medtronic, hanno intuito le potenzialità del sistema e hanno in- vestito circa 400 milioni di dollari nella società per accelerare lo sviluppo di questa nuova tec- nologia. Prima dell’autorizzazione della FDA, il sistema non poteva essere inserito diretta- mente nei farmaci, ma era comunque possibile offrire ai pazienti capsule che lo contenevano, da ingerire insieme alle pillole per testare il cerotto e monitorare l’assunzione dei farmaci. Una versione commerciale con queste capsule è disponibile da più di un anno, ma per ora non insieme ad altre informazioni come i suoi livelli utilizzato con un farmaco per trattare la schizo- ha avuto un gran successo commerciale. Pro- di attività fisica. L’applicazione che raccoglie i frenia, quindi con pazienti difficili da seguire e teus confida che potendo inserire il segnalato- dati può essere utilizzata dai pazienti per ag- che potrebbero non rispettare le istruzioni per re direttamente nelle pillole le cose cambino, giungere manualmente altri dati come il loro farlo funzionare. Anche se è abbastanza intui- portando a una maggiore diffusione del suo umore o il numero di ore dormite. Periodica- tiva, la gestione dell’applicazione può risultare sistema. Negli ultimi anni, altre aziende hanno mente l’applicazione si collega a Internet e in- macchinosa e ci si deve comunque assicurare sperimentato soluzioni simili, ma senza otte- via un rapporto a un database, che può essere che i pazienti la utilizzino regolarmente, senza nere grandi risultati. consultato dai medici e, se il paziente lo desi- contare la necessità di cambiare il cerotto tora- Il nuovo prodotto di Otsuka e Proteus potrebbe dera, anche da alcuni parenti. Le autorizzazioni cico con il sensore ogni settimana. avere un impatto positivo nel caso delle terapie per condividere i propri dati possono essere Abilify è un farmaco molto utilizzato e da poco che richiedono una costante e regolare assun- rimosse in qualsiasi momento dal paziente, nel tempo il suo brevetto è scaduto: altre aziende zione di farmaci, ma non è chiaro se possa por- caso in cui dovesse cambiare idea. hanno avuto quindi la possibilità di venderne tare davvero a qualche beneficio in più rispetto una versione generica, riducendo le opportu- alle app già in circolazione che aiutano a ricor- fIn attesa di risposte nità di affari per Otsuka. L’azienda ha comun- dare di assumere i medicinali e in quali quan- que il brevetto sulla versione della pillola con tità. Alle perplessità sulla privacy, i responsabili Otsuka ha in programma di metterla in com- il segnalatore al suo interno, ed è proprio su dell’iniziativa hanno risposto ricordando che il mercio solo l’anno prossimo e di condurre questa che punta per stabilizzare le vendite di sistema è completamente su base volontaria qualche test di mercato prima di stabilire un Abilify. Nei test clinici condotti finora, il sistema e che spetterà a medici e pazienti decidere prezzo finale. Molto dipenderà dalla risposta tecnicamente ha funzionato senza particolari insieme se adottarlo o meno.La messa in ven- dei medici e dei pazienti verso la novità, anche imprevisti, ma non è stato dimostrato con cer- dita della pillola con il chip è stata definita dal se alcuni sono scettici circa la sua utilità. I dubbi tezza che il suo utilizzo migliori la dedizione dei New York Times “l’arrivo del Grande Fratello” in principali sono legati al fatto che il sistema sia pazienti nel seguire un trattamento. medicina.

Panorama 49 spazio

iviamo anni di anniversari dell’e- splorazione dello Spazio: abbiamo Verso il secondo grande celebrato i 40 anni delle sonde Voyager e, nel 2017, i 60 anni dello Sputnik, primo satellite artificiale, Ve dello Sputnik-2 (quello dell’inutile sacrifi- cio di Laika). Nel 2018 saranno cinquant’anni passo dell’umanità dalla prima volta che l’uomo orbitò attorno alla Luna, e nel 2019 50 anni da quando Neil Armstrong stampò sul suolo lunare l’impron- vicino Plutone, raggiungerà nel 2019 un og- ziale”. La Luna potrebbe ospitare la prima base ta dell’umanità. getto della fascia di Kuiper (MU69), regione umana permanente fuori dalla Terra... In questi 50-60 anni abbiamo esplorato il Si- di pianetini e comete. Eppure tutto questo, compreso ciò che accadrà stema Solare e siamo riusciti a dare un’occhia- Abbiamo mandato macchine automatiche nell’immediato futuro, fa parte della stessa, ta più o meno ravvicinata a molti dei principali sugli asteroidi – riportando a Terra campioni medesima prima puntata della storia: il “pri- oggetti del nostro vicinato. Abbiamo mandato di quel suolo – e abbiamo intercettato una mo passo” dell’uomo nello Spazio. sonde attorno a Marte, e quattro rover sulla cometa a 600 milioni di km dal Sole... come di- sua superficie: due sono attualmente opera- menticare le emozioni della missione Rosetta? fLa visione tivi e altri si preparano a partire. Alcuni rover Nei prossimi anni nuove sonde e rover viagge- sono scesi sulla Luna percorrendo, lassù, de- ranno nel Sistema Solare: Marte e i satelliti di scomparsa cine di chilometri; sonde hanno esplorato Ve- Giove e di Saturno sono le destinazioni più get- Il prossimo vero traguardo significativo po- nere dalla sua orbita, alcune sono scese sulla tonate, perché possono rivelare i segreti della trebbe essere arrivare su Marte con un equi- superficie. Mercurio è stato studiato da vicino. vita e forse conservare tracce di vita aliena, paggio: un obiettivo così complesso che si può Americani, europei e russi si sono alleati per obiettivo definito “primario della ricerca spa- quasi considerare un balzo piuttosto che un l’esplorazione del Sistema Solare esterno: da Giove a Saturno (con l’epica sonda Cassini), fino ai sorvoli di Urano, Nettuno e Plutone. La sonda New Horizons, che ha osservato da

eeLe tappe delle principali missioni spaziali degli ultimi anni e quel che ci aspetta nell’immediato futuro

50 Panorama be ovvio cercare strade che portino l’umanità (o almeno i suoi strumenti) a esplorare da vici- Verso il secondo grande no quei pianeti, ma non c’è notizia di studi né di visioni in quella direzione. È naturale che parlare di altri sistemi solari richiede un modo del tutto nuovo di consi- derare l’esplorazione spaziale: le distanze passo dell’umanità sono tali che, anche ipotizzando macchine in grado di raggiungere frazioni significative della velocità della luce, sarebbero necessari secondo passo... Quasi: dopotutto saremmo Quali sono oggi i nostri pensieri spaziali im- tempi che vanno al di là della vita di un uomo. ancora nel cortile di casa e il Pianeta Rosso è maginati in prospettiva? Abbiamo una visione Questo però non dovrebbe essere un osta- probabilmente sterile, probabilmente morta- da inseguire? C’è un viaggio nello Spazio da colo... Qualche anno fa Elon Musk (SpaceX) le. Sarebbe una “sfida tecnologica” entusia- qui a uno-due secoli, nei nostri sogni? Sem- chiese se c’erano pionieri disposti a lasciare la smante... se avessimo una visione da insegui- brerebbe di no. Ecco un esempio estremo, ma Terra per stabilirsi definitivamente su Marte, re. Negli ultimi decenni del 1800 si iniziava a significativo della mancanza di visione: sono senza alcuna promessa di ritorno: risposero pensare ai viaggi nello Spazio, in primo luogo già stati scoperti oltre 3.500 pianeti al di fuori all’appello in 250.000, tra uomini e donne. Ciò grazie al genio dello scienziato russo Konstan- del Sistema Solare e alcune decine di questi in significa che si potrebbero trovare candidati tin Ėduardovič Ciolkovskij: la tecnologia mis- qualche modo ricordano la Terra, sembrereb- disposti anche a trasferirsi definitivamente su silistica quasi non esisteva neppure in sogno, navi spaziali e di percorrere lo spazio profondo eppure Ciolkovskij poneva le basi teoriche per dando vita a nuove generazioni, fino ad arri- viaggi immaginati in una prospettiva futura, vare a un nuovo pianeta terra abitabile, dove che si sarebbero realizzati a partire dalla metà stabilirsi. del 1900. Sembra fantascientifico... ma non più di quan- to poteva sembrare fantascientifica nel 1800 l’idea di raggiungere la Luna. Non sono i costi In sessant’anni l’impedimento: missioni del genere dovreb- bero coinvolgere la maggior parte delle nazio- abbiamo dato ni del mondo, e in un arco di tempo di qualche secolo l’impegno sarebbe sostenibile. Allora, un’occhiata al che cosa manca? Che cosa non c’è più tra noi Sistema Solare: e queste visioni, rispetto a un centinaio di anni continueremo, fa? Probabilmente il sogno. ma... quando inizieremo a pensare al dopo?

Panorama 51 Mai più freddo con il warmawear

on il freddo che oramai è arrivato sciarpe, giubbotti, calze e ma- Per l’inverno giubbotti che tengono gliette pesanti diventano l’outfit caldo grazie alle batterie, tessuti che necessario per uscire di casa. A seconda di dove abitiamo e di trattengono il calore e calze riscaldanti Cquanto soffriamo il freddo gli indumenti di lana diventano i nostri migliori amici. Non tutti, però, amano vestire pesante e a costo di beccare l’influenza preferiscono uscire con indosso delle felpe di cotone o con delle giacche leggere. Adesso però Freddo o caldo? Ci pensa il tessuto «bimodale» i tempi del “non esco, fa troppo freddo” potrebbero essere un lontano ricordo Un gruppo Come sarebbe la nostra vita se, per sop- grazie alla tecnologia wearable, ovvero di ricercatori portare la sensazione di troppo freddo e gli indumenti tecnologici che permettono troppo caldo, ci fosse un unico tessuto? Di letteralmente di scaldare chi li indossa. della Stanford sicuro avremmo armadi più vuoti! Sem- Sono sempre di più le aziende dell’ab- University ha bra fantascienza, ma tra qualche anno bigliamento che realizzano giacche e realizzato un potrebbe essere disponibile sul mercato, magliette smart che integrano sensori grazie a un nuovo tessuto nanostrutturato e tecnologie particolari per difendere le materiale tessile descritto sulle pagine di “Science Advan- persone dal freddo, il warmawear. Que- con caratteristiche ces” da Po-Chun Hsu e colleghi della Stan- sto settore, che per il momento è ancora termiche ford University. di nicchia, sta conoscendo nell’ultimo Senza riscaldamento e condizionamento periodo un vero e proprio boom. Eccone asimmetriche degli ambienti chiusi, i vestiti sono l’unico alcuni esempi: sulle due superfici modo per controllare la temperatura cor- – l’azienda giapponese Uniqlo ha creato opposte, porea. Ma i tessuti attuali hanno un limi- Heattech, un materiale molto particolare tato intervallo d’isolamento termico, che che trattiene il caldo prodotto dal corpo che raffredda spesso non riesce a compensare le oscilla- e lo protegge dal freddo. Essendo molto o riscalda la pelle zioni di temperatura dovute per esempio sottile non è necessario andare in giro a seconda del lato alla variabilità del meteo in una stessa con 3-4 maglie e il giubbotto pesante. La giornata. Ma c’è un aspetto della termo- particolare fibra può essere utilizzata per indossato qualsiasi tipo di indumento: maglie, inti- mo e leggins. Inoltre, questa tecnologia non fa deformare gli indumenti e li rende inodori; – a vederla sembra una normale giacca invernale da mettere quando il freddo di- venta pungente. In realtà il giubbotto, re- alizzato dall’azienda statunitense Ravean, è un piccolo concentrato di tecnologia. Si tratta di una giacca riscaldata che integra una batteria che dà calore alla parte su- periore del corpo e che si può accendere o spegnere a seconda della temperatura esterna, ma il consiglio dato dall’azienda è di attivare i riscaldamenti quando fuori

52 Panorama innovazioni

c’è più o meno un grado. Inoltre, si può tarare la sua “potenza” a seconda della situazione. Le giacche sono anche molto leggere (circa 150 grammi) e possono es- sere messe in lavatrice; – Ravean ha realizzato pure un paio di guanti che permettono di tenere calde le mani e che funzionano solamente se collegati alla giacca e sfruttano la stessa batteria. Ravean Haeted Gloves permet- tono anche di utilizzare lo smartphone grazie allo speciale tessuto con cui sono realizzati; – la maglia di Polarseal è perfetta per tut- ti gli sport invernali. Coi bottoni waterpro- of si potranno scegliere tre livelli di calore cioè basso, medio e alto. La tecnologia per riscaldare la maglia è usata anche in cam- po aeronautico e l’elemento riscaldante è incorporato tra due strati ultra sottili Freddo o caldo? Ci pensa il tessuto «bimodale» di dissipazione e quindi completamente integrato nell’indumento. Gli elementi ri- scaldabili sono ultrasottili e flessibili, pre- senti sulla parte superiore della schiena e inferiore. Ovviamente la maglia è lavabile e anche resistente all’acqua. Compatibi- le con qualsiasi batteria USB, questa va inserita sul lato in basso della maglia. Il calore può durare dalle 4 alle 8 ore, dipen- de chiaramente dagli usi e si possono sce- gliere batterie USB da 5000 o 10000 mAh; – dopo le maglie, i giubbotti e i guanti, non possono mancare le calze riscaldanti. I piedi sono una delle parti del corpo che soffre maggiormente il freddo e tenerle calde non dinamica fisiologica in cui può intervenire re la vicinanza dell’emettitore alla pelle, è facile. Le calze riscaldanti Lenz integrano l’alta tecnologia: il fatto che tutti i corpi mentre l’emettitore ha il compito di con- delle batterie che sprigionano calore e caldi emettono radiazione infrarossa, e il trollare la quantità di calore del corpo che riscaldano tutto il piede. Tramite l’applica- corpo umano non fa eccezione. Recente- dev’essere dispersa verso l’esterno. Il dato zione per lo smartphone è anche possibile mente alcuni laboratori hanno sviluppato fondamentale è che l’emettitore è asim- decidere tra tre diversi livelli di caldo; la “gestione termica personale”, una tecni- metrico sulle due facce opposte: posto su ca che consiste nel riscaldare e raffreddare un lato, rivolge verso l’esterno uno strato fSenza batteria i tessuti indossati, in modo da mantenere rivestito di carbonio ad alta emissività ter- entro un ampio range di temperature am- mica, e quindi raffredda la pelle; sul lato E se guanti e solette riuscissero a scaldare bientali il confort termico del soggetto, opposto, il tessuto rivolge verso l’esterno senza scomode batterie? È l’idea che ha sfruttando il controllo della radiazione lo strato a bassa emissività termica, e portato alla realizzazione di ThermalTech, infrarossa del corpo. quindi riscalda la pelle. un tessuto “intelligente” brevettato che I ricercatori di Stanford hanno così re- Il nuovo tessuto ha dimostrato di espan- permette alla giacca di riscaldarsi grazie alizzato qualcosa di simile: un tessuto dere la zona di confort termico della pelle al sole. Il principio è quello dei pannelli “bimodale” che può determinare sia il di 6,5°C rispetto a un tessuto convenzio- solari: in pratica si basa su una maglia di riscaldamento sia il raffreddamento del nale, ma secondo i calcoli potrebbe arri- acciaio inossidabile che, quando esposta corpo senza ricevere input di energia vare a 14,7°C con opportuni perfeziona- al sole o al calore del corpo, si riscalda dall’esterno. Si tratta in sintesi di un ma- menti. A oggi gli studiosi sono al lavoro utilizzando gli UV e il calore umano per teriale polietilenico nanoporoso con un per renderlo più comodo e per capire incrementare la temperatura di ben 10 emettitore a strato al suo interno: come renderlo lavabile senza che venga gradi in 2 minuti di continuo assorbimen- il polietilene ha la funzione di controlla- compromessa la sua natura. to, prevedendo e evitando comunque il surriscaldamento del corpo.

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ome 4500 torri Eiffel, Sommersi da 52,2 milioni di o nove volte la pira- mide di Giza. È il peso tonnellate nel 2021: questa la dei rifiuti elettronici, i cosiddetti e-waste, stima del rapporto «Global E-waste accumulati nel mondo nel 2016. Monitor 2017». Ma per cambiare CUn cumulo di proporzioni enor- mi, composto da tutta la ferraglia rotta basta poco che ci circonda nella quotidianità: telefoni, caricabatterie e compu- ter. Ma anche lavatrici, frigoriferi ed elettrodomestici di ogni sorta. Tutti gettati via, fino a formare una montagna che l’anno scorso ha raggiunto la mole di 44,7 mi- lioni di tonnellate. A dipingere il quadro è il rapporto “Global E- waste Monitor 2017” pubblicato dall’Unione internazionale delle telecomunicazioni (ITU), organiz- zazione internazionale che si oc- cupa di definire gli standard nelle telecomunicazioni e nell’uso delle onde radio, in collaborazione con l’Università delle Nazioni Unite (UNU) e l’International Solid Wa- ste Association (ISWA). ne la parte peggiore della storia, 52,2 milioni di tonnellate accu- fUna risorsa sprecata sono destinati a crescere: se nel mulate. A mancare è soprattutto 2016 il pattume elettronico è au- il corretto riciclo dei materiali Un ricerca che ci dà le stime di mentato del 5% rispetto al 2014, che ha anche un costo economi- quanto costi all’ambiente la no- ancora peggio andrà nel 2021. co. Degli e-waste buttati l’anno stra vita hi-tech. Si tratta di nu- Con una crescita stimata del 21% scorso, infatti, solo il 20% è stato meri sconfortanti che, e qui vie- rispetto al 2016, per un totale di raccolto e riutilizzato. E pensare

54 Panorama tezza, di cui nove provenienti diale di 7,4 miliardi di persone, solo dagli smartphone. oggi si contano 7,7 miliardi di schede di telefoni cellulari. Anche fLa classifica se, secondo il rapporto, ad aumen- tare di più saranno i rifiuti associa- A sorpresa i maggiori produttori di ti ai dispositivi per lo scambio di rifiuti elettronici sono stati gli abi- calore come frigoriferi, congelatori tanti di Australia, Nuova Zelanda e e condizionatori (6% fino al 2020). altre nazioni dell’Oceania con 17,3 Mentre gli e-waste dei prodotti di chilogrammi pro capite. Seguono medie e piccole dimensioni (radio, l’Europa, compresa la Russia, con rasoi e così via) cresceranno del 16,6 chilogrammi a testa, mentre 4% e quelli derivanti dall’elettroni- l’America nel suo complesso (set- ca di consumo del 2%, grazie alla tentrionale, centrale e meridiona- miniaturizzazione progressiva dei le) si attesta a 11,6 chilogrammi componenti. pro capite. In coda ci sono gli abi- tanti dell’Asia con 4,2 chilogrammi fUn caricabatterie a persona e quelli dell’Africa con 1,9 chilogrammi. Diversa la clas- unico ci salverà sifica mondiale delle nazioni per Per cambiare rotta non ci vuole tassi di riciclo, che vede al vertici poi tanto, basti pensare ai carica- l’Europa con il 35%, poi l’America batterie diversi per ciascun tipo di con il 17%, l’Asia con il 15%, infine cellulari. Non è un caso se il report Australia, Nuova Zelanda e altre evidenzia che un milione di ton- nazioni dell’Oceania con un 6%. nellate di rifiuti elettronici è com- posta proprio dai vecchi alimenta- fLe proiezioni tori destinati agli smartphone. Per che una buona gestione dei rifiu- questa ragione l’ITU sta lavorando ti elettronici vorrebbe dire anche La situazione peggiorerà e lo sce- a un nuovo standard che renda lo buone entrate, dato che conten- nario muterà nei prossimi anni stesso generatore adatto a più pro- gono una notevole quantità di man mano che la tecnologia - con dotti. Con una duplice funzione: materiali pregiati (in particolar il calare dei prezzi - diventerà più da un lato aumentarne la longevità modo metalli, come oro e rame): democratica. Basti pensare che a e, dall’altro, ridurre la montagna di 55 miliardi di dollari per l’esat- fronte di una popolazione mon- rifiuti elettronici.

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di Igor Kramarsich

Fiume come pure nel resto del mondo esistono diversi musei. Per lo più sono musei in veste classica in genere sulla storia della città. Nel corso degli anni ne sono stati aperti diversi, che si potrebbero Adefinire alternativi o dai temi particolari che nella maggior parte dei casi restano nell’ano- nimato o sono poco visitati dai fiumani. Uno di questi è il Museo dell’informatica chiamato, in maniera del tutto originale Peek&Poke (letteralmente sbirciare e colpire). Esiste da Da far arrossire Jobs ormai dieci anni, essendo stato aperto il 22 settembre del 2007 da un gruppo di entusiasti dell’informatica raccolti nell’associazione Cal- culus. A fondare l’associazione nel febbraio del 2007 furono Svetozar Nilović, Tomislav Ribičić Peek&Poke e Dario Džimbeg di Fiume, Tomislav Talan e il Museo dell’Informatica a Ivan Širić di Zagabria. Ben presto vi si aggre- garono Goran Paulin e Davor Pasarić dell’As- Fiume celebra i dieci anni di vita sociazione informatici di talento. Interessante rilevare che all’epoca agli stessi fondatori l’idea di un museo sembrava vagamente utopistica: si sono lanciati in questo progetto quasi per caso senza una visione chiara, volevano vedere dove li avrebbe portato col tempo il percorso del progetto e specie quanto sarebbe durato. L’idea di base era di aprire più che un museo un centro educativo con tanto di classi per forma- re i giovani: non per niente dicono di aver falli- to, anche se ora sono un vero e proprio museo con tantissimi oggetti di tutti i tipi. Nei vani che lo ospita si può letteralmente “ri- vivere” la storia dell’informatica: dai primi PC, server, vecchi videogame, calcolatrici, floppy- disk e tanto tanto altro. Chi vuole visitare il museo nel dettaglio deve mettere in conto qualche ora di visita. Ogni singolo pezzo espo- sto ha una propria storia e qualche volta risulta perfino difficile immaginare come si presenta-

56 Panorama va l’informatica solo qualche anno fa, che passi da gigante sono stati compiuti e quanto si sia ridotto il volume di alcune componenti. Anche se il museo ai fiumani è poco noto e visi- tato è interessante il dato riportato dal portale turistico TripAdvisor. Questo importante punto di riferimento per ogni turista, fatto con le recensioni degli stessi visitatori, pone infatti il P&P al numero uno per la città di Fiume. Sti- mare un reale numero di visitatori è impossi- bile, spesso vengono organizzate conferenze, mostre e concerti vari che calamitano un profi- lo di persone nuove. Quello che rende il P&P ancora originale e Da far arrossire Jobs unico è il fatto che quanto esposto è funziona- bile e utilizzabile, il che rende il museo anche interattivo. Non è raro il caso in cui i visitatori si ritrovano a giocare a dei videogame o usare dei Pc d’antan. Infatti non per nulla uno dei vanti del museo è che ogni pezzo esposto è funzionante. Quello più in là nei tempi risale al 1914 ed è una calcolatrice, mentre il compu- ter più vecchio è del 1961! Ci sono alcuni pezzi storici come Minivac 601, HAL 9000, Sinclair C5, Hewlett Packard 9100B, Commodore Max Machine, NeXT Cube, IBM Portable, Nintendo Virtual Gameboy, SGI Onyx, ecc. Ora nel museo i pezzi esposti sono migliaia. Tanti altri però riposano in magazzino, diffi- cile quantificarli. Negli anni sono stati tanti i cittadini che hanno donato materiali e pezzi informatici. Si capisce che il museo è stracol- mo e che necessita di uno spazio espositivo più ampio per rendere la visita più comoda e godibile nelle varie sezioni. Visitare il museo, però, non è facile. È aperto in primis d’estate, da maggio a ottobre, per le altre stagioni si la- vora su accordo. Non bisogna dimenticare che il tutto è tenuto in vita da volontari. Il P&P si trova all’indirizzo Ivan Grohovac 2a, o più sem- plicemente a due passi dalla cattedrale di San Vito, in direzione Scoglietto. Per saperne di più si può visitare il sito http://www.peekpoke.hr.

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ggi, nel bene o nel male siamo sempre a contatto con il mondo dell’informatica. Non importa in che maniera se con dei compu- ter, cellulari, internet. Insomma Osiamo sempre di più informaticamente dipendenti e prendiamo il tutto con sem- plicità come se fosse qua da sempre. Però non è così. Il tutto è ormai il nostro quoti- diano da poco tempo. La storia informatica in Croazia e per cui pure a Fiume è molto recente. Ha appena pochi decenni. E pro- prio di questa storia, in primis quella fiumana, è uscito di recente un libro di Kristian Benić Come leggere la città attraverso i byte e pixell (Kako čitati grad kroz bajtove i piksele). In ben 450 pagine è stata raccolta la storia dello sviluppo infor- matico a Fiume con tante foto, ma in primis una serie di interviste con le persone che hanno fatto i primi passi in que- sto mondo e che hanno creato i presupposti per lo sviluppo informatico a Fiume. Così durante la presentazione che è avvenu- ta presso il Museo informatico “Peek&Poke” di Fiume, in occasione del suo decimo com- pleanno, abbiamo sentito che ancora agli Byte e pixel inizi degli anni ‘70 ci sono state le prime lezioni di informatica nella scuola di Zamet. Pure la storia di Pavle Dragojlović, di profes- rileggono Fiume

L’evoluzione sione ceramista(!) però interessato al lavo- ro con il petrolio, olio ed altro nel cantiere dell’informatica navale “3 maggio”. Ed è stato proprio lui a portare l’informatica nel cantiere con il suo in riva al Quarnero primo centro informatico, l’ERC. Ha pure scritto il primo manuale d’informatico in Jugoslavia nel 1971. Sono stati ricordati poi gli anni ‘80 con i primi computer privati ZX Spectrum e Commodore 64 e la loro esplo- sione negli anni ‘90 che ha portato Internet a Fiume, tra i primi ad usufruirne in Croazia. Nel libro è racchiuso il periodo dagli anni ‘50 fino al 2000. E, come lo stesso autore ha fatto notare, questo è solo un inizio, una base per il futuro, visto che di sicuro non è stato scritto tutto dato che l’informatica è in costante ascesa. E parlare di storia è mol- to difficile, visto che quello che utilizzava- mo solo qualche anno fa ormai è vecchio e superato.

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ORIZZONTALI: 1. Alimenta il ri- - 24. La pelle del maiale - 25. Na- III - 51. Il nome di Čechov - 53. Più simbolo del tallio - 26. Usata per schio di ritrovarsi con tre suocere sce principe - 26. Un gigante sulla che devota - 54. Eccellente, egre- vuotar l’acqua dalla barca - 27. - 8. Il tempo nel quale regna un neve - 27. Pablo poeta Premio gia - 55. Precede il presentat’arm La capitale di Cipro - 28. L’im- pontefice - 13. L’attore Gere (iniz.) Nobel cileno - 29. Antichi cantori - 57. Ai confini dell’Antartide - 58. barcazione ricavata da un tronco - 15. L’atollo polinesiano teatro di greci - 30. Non sposato - 32. L’of- Bene ventilate - 59. Periodo di d’albero scavato - 29. La sarta esperimenti nucleari francesi - 16. fesa sulla croce - 34. Qualcuno lo trentasei mesi. esperta per gli occhielli - 31. Usata dal falegname - 17. Succes- scaglia poi nasconde la mano - 36. Accessorio per le unghie - 33. In sivamente - 18. Viene chiamato Favoloso, leggendario - 37. Offre VERTICALI: 1. Il simbolo del mezzo alla strada - 35. A destra Tetto del mondo - 19. Contraddi- merci d’ogni genere - 38. Una gran tulio - 2. Monete indiane - 3. L’o- e sinistra dell’autostrada - 36. stinto per confusione e disordine confusione - 39. Lo stretto neces- dierna Persia - 4. I grandi magaz- L’apparato vegetativo dei funghi - 21. Il poeta croato Ujević - 22. sario - 40. Si introducono nel com- zini di Mosca - 5. Il santo da Ca- - 37. Assiste le persone anziane - Era il potente sovrano degli Unni puter - 41. Insegna a ben ragiona- rimate - 6. Si usano col pestello 39. Il processo detto anche cario- re - 43. Uccide il - 7. Le magiare meno magre - 8. cinesi - 40. Non più attuali - 42. Il Soluzione del numero precedente toro nelle corride Arde nel Trovatore - 9. Il fiume di Giorgio che cantava Lo Shampoo - 45. Le iniziali di Berna - 10. Medicina fasulla - 11. - 44. Pordenone su targa d’auto - Goldoni - 46. Lo Freddo intenso - 12. L’imperatri- 45. I nobili che... si saldano - 46. vengono le arin- ce d’Etiopia, moglie di Menelik - Tracce spumose - 47. Le gabbie ghe... a caro prez- 13. Quella dei venti non ha petali del pollivendolo - 48. Fu capitale zo - 47. Scolorata - 14. Uno degli scultori Pomodo- della Germania occidentale - 49. - 48. Serpente... ro - 16. Gli alberi dell’oasi - 17. Cittadina termale del Belgio - 50. per l’ormeggio - Qualche momento prima d’ora Fiume della Bassa Sassonia - 52. 49. Era uno dei - 19. Si lancia col fucile subac- Dieci inglesi - 55. Pettinare senza nomignoli del re queo - 20. Una famiglia di uccel- pettine - 56. Pronome personale. Vittorio Emanuele lini - 21. Intrigo amoroso - 23. Il Pinocchio

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