6 Marzo 2010 Preghiere Quotidiane
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Anno Pastorale 2009-2010 Essenziali VITA NUOVA E PROFEZIA CRISTIANA Con i fatti e non solo a parole Tu ci chiedi, Signore Gesù, di essere essenziali: essenziali perché disposti a raggiungere quello che è più importante. E, pur di ottenerlo, pronti a sbarazzarsi di tutto il superfluo. Essenziali perché capaci di distinguere bene le cose che valgono da quelle che luccicano in modo ingannevole. Ce l’hai insegnato tu, del resto, LA VITA che la vita vale più del vestito, che il fratello vale più del denaro, che l’amicizia vale più NON VALE FORSE della nostra tranquillità. PIÙ DEL CIBO? Che cos’è una bella tavola imbandita senza un fratello o una sorella che la condivide? Non ha forse un valore incomparabile una tavola sobria rallegrata dalla cordialità degli amici, ravvivata dalla parola saggia e misurata che esce dal cuore? Non è forse inesprimibile la fraternità che nasce tra due poveri viandanti che spezzano assieme il loro pane seduti accanto alla fontana del villaggio? Sussidio per la preghiera quotidiana dal 5 marzo al 9 aprile 2010 40 1 5 marzo 2010 Condividere il tempo Schiavitù Ci sono tanti modi Oggi il nostro tempo di essere schiavi, Signore. è la cosa più preziosa E forse, in questo nostro tempo, che abbiamo a disposizione. proprio quelli che si credono Per questo lo regaliamo i più liberi solo quando vogliamo i più disinibiti veramente bene a qualcuno. i più audaci Altrimenti ce lo teniamo i più moderni stretto stretto, senza farne cadere hanno costruito con le loro mani neppure un ritaglio. le loro catene la loro prigione. Condividere il tempo significa Al di là delle apparenze, dei sorrisi patinati, trovare il momento per dialogare, della forma smagliante, senza aver fretta della vita movimentata, senza riempire lo spazio ricca di sensazioni, di parole affannose l’importante è ciò che passa senza rovesciare sugli altri nel profondo dell’animo, analisi, consigli, indicazioni di marcia. là dove non arrivano Condividere il tempo significa gli obiettivi delle agenzie di moda. anche stare in silenzio perché l’altro ha bisogno Così si finisce con l’essere schiavi della nostra presenza, dell’apparire, dell’aspetto esterno anche tenere una mano e portare in giro un cuore nella propria, con dolcezza, prigioniero di tante voglie. Così si può essere schiavi perché l’altro avverta della bramosia di potere tutto il nostro amore. ed essere incapaci di governare se stessi. Signore Gesù, tu hai condiviso Così può accadere fino in fondo di essere ammirati dalla gente, il tuo tempo con gli uomini: ma accecati dall’egoismo. sei stato con loro nella fatica e nella gioia, Signore, liberami da queste catene! nel dolore e nella festa, nella sofferenza e nel dolore. 2 39 6 marzo 2010 Senza ostentazione Idoli E’ vero: chi è ricco dentro, chi si sente felice e appagato di tutto ciò che prova Mi guardo in giro, Signore, nel profondo di se stesso, e vedo tanti idoli chi vive l’avventura della vita che vengono scambiati per te. riponendo nel cuore, Eppure non dovrebbe essere di giorno in giorno, tanto difficile le perle che gli permetti di incontrare, accorgersi dell’imbroglio. non ha nessun bisogno di apparire, Certo, sono d’oro. non ha la smania di farsi vedere. e luccicano in modo strano, ma non hanno vita L’ostentazione è una malattia e non possono cambiare che attecchisce quando dentro la nostra esistenza. c’è il vuoto, un vuoto profondo… Sono fatti di metallo quando si preferisce il luccichio e quindi non hanno un cuore. dei neon e delle scritte pubblicitarie Per questo sono spietati: alla piccola fiamma vogliono che gli uomini che illumina e scalda il cuore… siano disposti a sacrificare quando ci si lascia ingannare sul loro altare dall’apparenza e dall’esterno, anche le realtà più nobili, e non si sa discernere più grandi, più sante. le virtù e i sentimenti più nobili… Non ammettono dubbi quando si sa fare il resoconto ed esigono una fede cieca. di tutte le vittorie con relative medaglie Eppure non sono in grado ma si è incapaci di valutare di mantenere neppure una gli atteggiamenti e le scelte fondamentali… delle loro promesse. quando ci si ferma ai titoli Signore, donami la forza senza aver il coraggio di badare di smascherare questi idoli anche all’esperienza… che ingoiano le nostre anime con voracità insaziabile Tu, Gesù, di Nazaret, sei venuto a noi e non possono fare nulla senza alcuna ostentazione, per la nostra esistenza. contando non sull’apparenza, Signore, spezza queste catene ma sull’amore profondo per noi e per il Padre. che io stesso mi sono creato con la mia idolatria. 38 3 7 marzo 2010 9 aprile 2010 Senza umiliare Non parlano Hanno la bocca, Accade per uno di quei raptus ma non parlano. che giungono subitanei, E tuttavia c’è sempre qualcuno distruttivi e nefandi. che presta loro la sua voce. Accade perché non siamo allenati Costruisce parole d’ordine a controllare noi stessi, e le mette sulla loro bocca. le nostre parole e i nostri gesti. Prepara slogans che servono Accade perché non abbiamo sorvegliato a convincere il giardino del nostro cuore a galvanizzare e abbiamo lasciato che vi attecchissero ad illudere erbe di ogni specie cattiva. e poi finge di averli ricevuti direttamente da loro. Accade perché abbiamo covato Lancia ideali che nascondono il desiderio della vendetta. sotto una patina opaca Accade perché ci siamo accorti interessi di bassa lega, che non possiamo più venirne fuori privilegi di cui vergognarsi, senza perdere la faccia. progetti che irridono Accade perché ci sentiamo inchiodati alla giustizia e alla verità. alle nostre responsabilità, a quello che vorremmo nascondere, Eppure, Signore, grazie alla tua luce coprire o ignorare. è possibile riconoscere l’inganno che hanno architettato. E allora, Signore, riusciamo ad umiliare, E’ la tua Parola che mi rivela riusciamo a far male davvero, la vacuità delle parole a toccare la piaga nascosta, che escono dalla loro bocca. ma ancora aperta e sanguinante, E’ la tua Parola che fa crollare a dire cose terribili i castelli costruiti dalla loro voce. con parole intinte nel veleno. E’ la tua Parola che mi mette nel profondo del cuore E allora, Signore, tiriamo fuori il desiderio di una Parola autentica, dal bagaglio della nostra esperienza di una Parola viva, con ferocia fredda e satanica di una Parola feconda, tutto ciò che ci permette di una Parola di salvezza. di colpire, di distruggere, di lacerare. 4 37 8 aprile 2010 8 marzo 2010 Non odono Senza divorare Hanno fatto loro delle orecchie perché sembrassero vivi, Forse è proprio questa ma in effetti nessuno può affermare la tentazione più terribile di essere stato ascoltato da loro. del tempo in cui viviamo. Forse perché ascoltare C’è una sorta di voracità è così difficile… che abita il nostro stomaco: Forse perché ascoltare lo riempiamo con gesti nevrotici, richiede attenzione, talvolta senza neppure far caso richiede amore, a quello che ingurgitiamo. richiede tempo Ci lasciamo prendere e invece gli idoli semplicemente dalla voglia sono amici della fretta, di divorare, di far sparire, sono affascinati dall’efficacia, senza neppure gustare…. sono sedotti dalla magia. Ma il peggio avviene quando Signore, non permettere questa voracità raggiunge che io cada vittima di questi idoli la nostra intelligenza che mi incantano e addirittura il nostro cuore. con le loro televisioni, Allora diventiamo con i loro messaggi subliminali, contenitori avidi di notizie, con i loro slogans… di dati, di conoscenze e di sapere. Insegnami a dare fiducia E non facciamo neppure più solo a chi mi ascolta, una qualche cernita solo a chi prende sul serio fra tutto quello che vediamo, le mie attese, ascoltiamo o leggiamo. i miei dubbi, Non facciamo più alcun conto le mie invocazioni, della saggezza e della libertà interiore… le mie certezze, E poi ci gettiamo sugli altri i miei interrogativi, con un amore possessivo e stritolante, le mie domande. con un amore disordinato e nervoso… Donami saggezza sufficiente per distinguere il volto Signore, liberami da questa voracità, di chi mi ama veramente da questa voglia insana e disinteressatamente. di ingoiare e di distruggere. 36 5 9 marzo 2010 7 aprile 2010 Non agiscono Nell’umiltà Hanno le mani ed è forse per questo Forse mi sbaglio, Signore, che anch’io mi sono illuso ma per me l’umiltà non coincide di poter ricevere qualcosa. con il disprezzo di se stessi, Ma quelle mani non sanno con una specie di masochismo interiore cosa vuol dire donare, in cui si va in cerca cosa vuol dire regalare, delle situazioni più scomode, cosa vuol dire offrire, più incresciose, più infelici. cosa vuol dire accogliere. L’umiltà si nutre Sono mani fatte solamente di una visione saggia ed equilibrata per raccogliere delle cose e delle persone, per accumulare a partire da se stessi. per trattenere E’ un modo di affrontare la vita, per moltiplicare. le scelte ed i problemi, Sono mani capaci conoscendo i propri limiti, di comprare e di vendere, le proprie risorse di investire e di far fruttare, e anche le proprie ferite. ma ignorano cosa significhi agire senza secondi fini, Ti chiedo anch’io l’umiltà, spendersi senza chiedere nulla, Signore, ma un’umiltà sacrificarsi per la gioia degli altri. condita di buonumore, dotata di allegria, Sì, questi idoli, a guardarli bene piena di audacia, non agiranno mai in mio favore, non l’umiltà di chi si rinchiude in se stesso non mi tenderanno mai una mano, o quella di chi si raggomitola non mi soccorreranno per evitare i colpi dell’esistenza. nel momento del bisogno. Attendono solo la mia offerta, Ti chiedo l’umiltà, Signore, sono pronti a riscuotere il mio pedaggio, ma un’umiltà che va incontro esigono il mio contributo, liberamente ai rischi, ma da loro, Signore, ne sono sicuro, che sa accettare anche i fallimenti, non riceverò mai nulla.