Anno XXXVIII - OTTOBRE 2011 - Una copia 2,50 se non diremo cose che a qualcuno spiaceranno, 10/2011 non diremo mai la verità www.ilfieramosca.it Poste Italiane Spa - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in Legge n. 46 del 27/02/2004) Art. 1 Comma 1 - CNS BA

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caratteristiche

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Il crollo di via Roma 52 e 59 anni fa La storia della Sesta Provincia at- Eraclio, imperatore d’Oriente e Mentre le città di Bari e di Trani Il 28 aprile di quest’anno si sono Nel ricco panorama delle iniziative i crolli di via Canosa e via Magenta. traverso le storie delle sue dieci campione della fede. L’ultimo libro esaltano Valdemaro Vecchi, Bar- compiuti cento anni dalla sua mor- culturali provinciali, la nostra “Stra- 9 Il bilancio: 5 morti e 6 feriti 11 città 2529 di Duilio Maglio 27 letta lo ha dimenticato del tutto 31 te e la sua città l’ha dimenticato 35 dina” non sfi gura

Attualità Vita amministrativa Recensioni Una storia assurda e vera vissuta fra Poesia - Che desolazione, i nostri book 9 Cronaca di una strage (annunciata?) e 15 obiettivo su… 24 Una biografi a di Niccolò Fraggianni: 30 l’indifferenza della gente 39 - Chi sono i poeti se non la mano di shop chiusi! le crepe dell’anima corrispondenza di Ruggiero Mennea la recensione di Rino Daloiso Dio… - Chi era Nicola Parrilli? di Carmen Palmiotta di Vittorio Palumbieri di Michele Vitobello - Caramel, chocolat, chewingum… Via Magenta, cinquantanove anni fa Sanità Anniversario - Panni - Non ridimensionate il reparto di Una città ferita a morte che chiede ve- 16 I medici sulla via del licenziamento Divagazioni su eraclio l’ultimo li- 31 Girondi e l’anniversario dimenticato di Michele Vitobello radioterapia 10 rità e giustizia i gravi contraccolpi di una assurda 25 bro di Duilio Maglio presentato nella di Cinzia Dicorato - Venezia - Salviamo il trabucco di Paola Russo decisione Sala rossa del Castello di Marta Riefolo - Il busto di baldacchini di Dino Delvecchio di Michele Cristallo Enigmistica - Costante nei passi Vetrina Rotas 33 Cruciverba simmetrico con riferi- di Emanuela Dicuonzo In città 11 La storia della Sesta Provincia attra- Scuola Valdemaro Vecchi dimenticato menti a barletta - Siviglia 19 Notizie in breve verso le storie delle sue dieci città 17 Istruire per costruire la scuola della 27 di Renato Russo di Franco Lamonaca di Emanuela Dicuonzo di Renato Russo sesta provincia pugliese Libri del mese di Pompeo Camero Enologia Concorso 26 • È facile smettere di fumare La Stradina dei Poeti alla V edizione. Ricordo 28 Vino Vip a Cortina 35 RUBRICHE • Il linguaggio segreto dei fi ori di Renato Russo 12 ricordando Sante Cavaliere a qua- Chiesa Liana Bertoldi Lenoci Lettere al direttore a cura di libreria Liverini rant’anni dalla morte 18 Una realtà a misura di famiglia - Mi sembra che ai librai di barlet- di Biagio Cavaliere di Maria Terlizzi Recensioni Brevi di sport 6 Vernacolo tiro con l’arco / Corsa / Volley ta, della rotas, non gliene importi 29 Vegliando oltre il cancello, una dram- 37 nulla 40 Sà trad-ziòn OCcupazione Convegno matica vicenda che si consuma nelle di Francesca Ditrizio Scuola - Ingresso in barletta da via Canosa Chi salkverà l’eN.A.I.P.? Il ritorno del gigante campagne di Canne 13 23 Successo degli studenti del “N. Gar- - Libri nel borgo Antico di bisce- di Pompeo Camero di Victor Rivera Magos di Gianpaolo Balsamo 38 rone” a Pisa glie 41 Vivicittà

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4 IL FIerAMoSCA ottobre 2011 ottobre 2011 IL FIerAMoSCA 5 Lettere al direttore Lettere al direttore

Non ridimensionate Il busto di Baldacchini Chi era Nicola Parrilli? il reparto di radioterapia www.ilfi eramosca.it Caro direttore, Il ponte che Egregio Direttore, ho visto talvolta la riproduzione del bu- collega via Fog- mi riallaccio all’articolo scritto dall’ing. sto di Francesco Saverio Baldacchini, il no- e-mail gia alla città direttore@ilfi eramosca.it Bergamaschi intitolato “apprezzamento per snellendo il stro primo parlamentare dopo l’Unità d’Ita- redazione@ilfi eramosca.it una confortevole degenza” uscito sul nu- traffi co, è inte- lia (poeta e letterato, la città gli ha dedicato abbonamenti@ilfi eramosca.it mero di agosto del Suo giornale, circa la stato a Nicola una via). Il busto era opera del maestro valorizzazione di alcuni reparti dell’O. C. Mauro Di Pinto. Dico “era” perché so che Parrilli, che mons. Dimiccoli di Barletta. Vorrei anche tà provinciale? E comprendono è andato distrutto. In quali circostanze? Mi sembra che ai librai Libri nel Borgo Antico recentemente io rendere una mia personale testimonian- quanto una casa editrice possa, di Barletta, della Rotas, di Bisceglie ho letto essere za: essendo io stessa una paziente affetta da Angelo Rizzi in città, stimolare l’acquisto di non gliene importi nulla stato il sindaco “LINFOMA NON HODGKIN MANTELLA- libri in generale, e quindi esse- che, nell’estate Sono stato a Bisceglie ad RE” e avendo da qualche giorno terminato Questo busto, realizzato in gesso dal re per le librerie cittadine fat- del 1866, ospitò a Caro direttore, una delle numerose presenta- il trattamento di RADIOTERAPIA nel repar- giovane diciassettenne Mauro Di Pinto sot- tore di ulteriori vendite? (… e Barletta Menotti Garibaldi quando si anche quest’estate, come zioni dei libri della mostra LI- to diretto egregiamente dalla dott.ssa Santa to la guida del prof. Pasquale Ceci (suo in- altre rifl essioni). costituì il IX reggimento di garibaldini al solito, ho fatto una capatina BRI NEL BORGO ANTICO. E Bambace e da tutta la Sua équipe medico e segnante di disegno) fu realizzato per ono- Ettore Geri barlettani. a Barletta e ho visitato in via che autori! A parte Bisceglie, paramedico a supporto della mia situazione rare la scuola di avviamento intitolata al Franco Doronzo Corollario La Stradina dei Po- numerose sono le mostre libra- di salute molto delicata. noto letterato. Fu collocato su un piedistallo eti. Poi, come d’abitudine, sono rie in Puglia; curioso che Bar- Il suddetto reparto è a dir poco eccezio- nel foyer del teatro Curci (dove si svolgo- Caro ettore, Si tratta di un caso di omonimia. passato da una libreria, que- letta non abbia fi nora intrapre- no le riunioni del Consiglio Comunale) e lì All’inizio eravamo sorpre- Nicola Parrilli, a cui è intestato il nale. Esso accetta, oltre i pazienti di Bar- sta volta all’Einaudi, in fondo so alcuna iniziativa. lo ammireremmo ancora oggi se non fosse si anche noi dell’indifferenza sottovia che attraversa via Foggia, era letta che sono numerosi, quelli di Andria, n° 10 - ottobre 2011 a Corso Garibaldi, e con mia Trani, Corato, Minervino, ecc. e anche al- stato distrutto da un gesto inconsulto. delle nostre librerie a dare visi- Giovanni Calò un famoso magistrato barlettano (1676- anno XXXVIII Accadde infatti che un uffi ciale grande sorpresa ho notato che i bilità ai nostri libri su barletta, 1761), ricordato da Sabino Loffredo fra cuni pazienti dei Comuni della Basilicata vostri libri non c’erano (o era- gli illustri concittadini nella sua storia, dell’esercito inglese, durante un incontro sorpresi e perplessi, perché sia- A barletta organizziamo perché ritengono la struttura unica e indi- no marginalizzati confusamen- sepolto nella chiesa di S. Agostino. spensabile in tutto il circondario. con i suoi soldati (le truppe alleate aveva- Direttore responsabile mo convinti che libri sulla città ogni anno il concorso La pen- te in uno spazio poco visibile). Niccolò Parrilli che, nel giugno 1866 no occupato la città dopo la partenza dei reNAto rUSSo e sul territorio si possano ven- na blu e La Stradina dei Poeti. A tale proposito ho scritto al prof dott. Alla mia perplessità, mi è stato ospitò a barletta Menotti Garibaldi al tedeschi, cioè dopo il 24 settembre del dere più facilmente di romanzi A parte le numerosi iniziative Fiore, Assessore Regionale alla Sanità, af- fatto notare che quella era una quale affi dò la nostra bandiera che si ‘43), avendo bisogno di un gessetto per il- Spedizione generici di generiche case edi- di club, associazioni e special- fi nché non abbia a ridurre il suddetto per- in abbonamento postale 45% libreria Einaudi: sono restato sarebbe coperta di gloria a bezzecca lustrare alla lavagna le sue istruzioni, non trici per cui queste librerie do- mente del Liceo Classico “A. sonale facendo in modo che il reparto di allibito e incredulo. un mese dopo, era invece l’assessore trovandolo, contrariato del contrattempo, vrebbero favorire la vendita di Casardi”, non c’è ancora una RADIOTERAPIA non subisca signifi cative registrazione presso tribunale Beh, non solo a Roma di anziano facente funzioni di sindaco (22 contrazioni. Così facendo andrebbe tutto a sparò al busto di gesso riducendolo in mil- di trani n. 140 del 1-3-1975 questi testi, perché diretti a in- “fi era del libro”, ma siamo sul- punti Einaudi ce ne sono diver- febbraio-31ottobre). le frammenti… fl uenzare il piacere della lettura la buona strada. discapito dei pazienti, che come già detto, Stampa in proprio si, ma danno tutti spazio anche in generale. sono numerosi. su carta ecologica riciclata a libri di altre case editrici. Quanto dell’orgoglio bar- Caramel, chocolat, chewingum… La pregherei se attraverso il Suo gior- Symbol - Freelife Matt Ora io mi chiedo: ma i librai lettano, delle nostre librerie, di Che desolazione, i no- nale sostenesse il suddetto reparto di RA- di Barletta hanno idea dell’im- avere una casa editrice in città, stri book shop chiusi! Ogni anno, a settembre, in occasione DIOTERAPIA e nel contempo il diritto alla portanza, per la nostra città, di questo manca del tutto, ma sen- salute, elemento primario tutelato dalla Direzione, Redazione del ricordo delle tragiche giornate che avere una casa editrice, e per za cattiveria, così, solo per pura nostra Costituzione. ringraziandoLa per la e Amministrazione Qualche sera fa sono segnarono la nostra città, conservo an- giunta l’unica della nuova real- Sua attenzione e sicura del Suo sostegno per editrice rotas s.r.l. indifferenza. stato a Palazzo della Mar- che quello più umano della presenza degli quanto richiesto, Le porgo distinti saluti. Via risorgimento, 8 ra per assistere ad uno alleati a Barletta, in prevalenza inglesi, Angela Cuccorese Penza tel. 0883.536323 spettacolo all’aperto, ma i quali, quando noi bambini li vedevamo Fax 0883.535664 passare nelle loro rombanti jeep, chie- bArLettA quale è stata la mia ama- devamo a gran voce: caramel, chocolat, e-mail: [email protected] rezza quando ho notato il Salviamo il trabucco http://www.editricerotas.it book shop chiuso! Tanto chewingum… di solito si fermavano per ISSN 1722-8972 più che avevo appena letto un attimo, ci buttavano un pugno di lec- Come si apprende anche dalla recente di un’ordinanza (sia pure cornie, e poi ripartivano… ordinanza emessa dall’Uffi cio Circondariale temporanea) del book shop Antonio Filannino Marittimo di Barletta, lo storico ed antico Tra- del Castello, e dopo quella bucco di Barletta, ubicato sul molo di Levan- ASSoCIAto di Canne della Battaglia. E te, versa irrimediabilmente da anni in uno quanto a Castel del Monte, stato di pericolosità, degrado e abbandono. è notorio l’ostruzionismo Pertanto, ritengo opportuno sollecitare un in- messo in opera per anni contro con le istituzioni territoriali competenti per cercare di intraprendere un’azione siner- COME ABBONARSI da quella direttrice per ri- tardare quanto più è pos- gica utile alla salvaguardia di un monumento • c/c postale n. 13433701 intestato che rappresenta una parte importante di sto- a Editrice Rotas S.r.l. Ingresso in Barletta da via Canosa sibile l’apertura per di più via Risorgimento, 8 recluso in spazi sempre più ria della nostra città, nonché della tradizione Che brutto impatto, l’ingresso in città da via Canosa che io sono co- 76121 Barletta ristretti… marinara di una comunità di pescatori, che stretto a fare ogni giorno a causa di lavoro. Voglio segnalare ai lettori • Abbonamento annuale È così che vogliamo 24 settembre del ‘43. Al passaggio delle ca- per intere generazioni ha trovato sostenta- e lo sgradevole spettacolo di quella fi la di pali a destra e a sinistra della per l’Italia 25,00 promuovere la cultura? mionette i ragazzini ai bordi della strada mento dall’antico Trabucco. e carreggiata stradale, dove coesistono la vecchia e la nuova palifi cazione gridavano: americani, chewingum, caramel, per l’estero 85,00 Lasciamo perdere! Dario Damiani per le Americhe e 110,00 della luce. C’è speranza che i vecchi pali possano essere rimossi? chocolat… e quei soldati s’arrestavano per un Tonio Porcelluzzi Assessore alle Finanze della provincia BAT Antonio Dell’Aquila attimo e distribuivano le ghiotte leccornie Il busto di Francesco Saverio Baldacchini

6 IL FIerAMoSCA ottobre 2011 ottobre 2011 IL FIerAMoSCA 7 Attualità Oggetti cronaca di una strage (annunciata?) e le crePe dell’aniMa

ed arredo di Carmen Palmiotta

a strage delle donne di barletta ha messo in moto L un groviglio di stati d’animo, rifl essioni, sentimen- dal mondo ti, che hanno tenuto banco su tutti i media locali e nazionali via Magenta, cinquantanove anni fa e sui social network, come è normale e giusto che sia, ma anche una coda di polemiche che poco o niente hanno a che fare con la pietà umana e con il dolore tangibile della Tutti ricordano il crollo di 52 anni fa, in via Canosa, dove persero la vita 59 gente, testimoniato dalla presenza di migliaia di cittadini persone, nessuno si è ricordato, qualche anno prima, del crollo di via Magenta ai funerali. Un groviglio, dicevamo. Inestricabile. Vedere (nella notte fra l’8 e il 9 dicembre 1952) nel quale persero la vita 17 persone; un dall’alto, come a noi è successo, le cinque bare, in mezzo crollo spaventoso che travolse sei famiglie di contadini e braccianti. alle quali spiccava la bara bianca della piccola Maria, è stata Tutto si svolse in pochi minuti. Un rumore sordo, grida, un boato: due fabbricati cosa indicibilmente straziante, e anche elemento scatenan- adiacenti che davano su via Magenta, all’angolo formato da via Galiberti e da vico te di una rabbia che montava, che era scritta sugli striscioni D’Andrea, erano crollati: muri, travature, mobili, tutto un ammasso di macerie e di in cima ai palazzi vicini, e soprattutto nel cuore di ognuno. povere cose nel cuore della notte, sotto una pioggia scrosciante. Dalle macerie, Avremmo, in quei momenti, voluto gridare, abbandonarci urla di dolore, invocazioni di aiuto. La frenetica gara a recare soccorso ai superstiti: alla follia che viene dall’assurdo, schiaffeggiare i respon- sabili, ma anche la sorte maledetta che non ha consentito sul posto giunsero infatti Vigili del Fuoco, Vigili Urbani, Guardie notturne, Carabi- scampo. Avremmo voluto stringere in un solo abbraccio i nieri, Guardie di P.S. e della Finanza e i militari del XIII Fanteria: un lavoro duro, parenti delle donne e la folla attonita e, come per miracolo, massacrante, ininterrotto alla ricerca dei superstiti. mettere in piedi quelle donne, dire che no, non è mai suc- Da Bari frattanto giungevano il prefetto Carta e il questore Adinolfi , il capo cesso nulla, che era solo un incubo e volevamo svegliarci. del Genio civile Bottiglieri e da Roma pervenivano al sindaco Paparella le con- doglianze del Presidente della Repubblica Einaudi e del Capo del Governo De TAVOLO COMPUTER tutto vero, possibile? Quel marito inchinato con sua fi glia davanti alla donna della sua vita, ormai muta e immobile Gasperi. CON TIRETTI per sempre, ci poteva sembrare una marionetta a cui aves- Le cause del crollo, nelle parole dell’ing. capo del Comune, ing. Cafagna. cm 110x58x76h “C’era un edifi cio composto da due fabbricati, fatti di tufo e terra. Il primo, quello Euro 75,00 sero reciso i fi li, e invece, pensavamo con sgomento, è un TAVOLO COMPUTER uomo vero, è lì per terra, ha scavato con le mani nude e la che dà su via Galiberti, era di due piani e sul lastrico aveva un vano sopraeleva- CON CASSETTIERA bocca piena di polvere per cercare di salvare Giovanna, ha to; l’altro, che dà su vico D’Andrea, era di un solo piano. Il muro perimetrale del cm 120x60x76h in kit in kit sbattuto i pugni contro l’ambulanza che la portava via, ha vano sopraelevato del primo fabbricato, gonfi ato dalla pioggia, si è aperto; i gros- pianto e si è disperato, e non ha imprecato mai. si tufi sono caduti da un’altezza di circa 8 metri sulla volta dello stabile più pic- Euro 96,00 “Muore chi fa il suo dovere per colpa di chi non l’ha mai colo, quello cioè di vico fatto”, e ancora “e ora vogliamo Giustizia” gli striscioni, D’Andrea, facendola e poi mille microfoni, telecamere, macchine fotografi che, crollare. Il muro di taccuini, opinionisti di ogni fatta, veloci, sempre più veloci spina (di uno spesso- e concitati, che bisogna stare sulla notizia. In verità, taluni, re limitatissimo: solo trascurando, travisando, strumentalizzando. talaltri, pon- 20 cm) che reggeva tifi cando sussiegosi, con codazzo di supporter. Fango su le volte di entrambi quelle morti. Fango sulla città. Il popolo della rete si sca- i fabbricati, privo di tena. Il Capo dello Stato rimane vicino alle famiglie e alla equilibrio, è caduto città, e punta il dito sulle “condizioni bestiali” del lavoro al provocando il crollo to- sud. ognuno dice la sua. babele. Causa prima: errori tec- tale dell’edifi cio. Tutto nici. Cause seconde: lavoro nero. Pare non ci siano dubbi, il materiale è fi nito poi eppure… rifl ettori puntati. e tutti a urlare ragioni. e tutti nello scantinato”. hanno ragione, alla fi ne. Soltanto quelle cinque donne non Questa la fredda possono più dire nulla, non possono esprimere la propria ricostruzione tecnica opinione. I sopravvissuti che sono riusciti a mettersi in sal- della disgrazia. vo prima del crollo, accusano, persone e circostanze. La Intorno, quante adv ROTAS Magistratura farà il suo lavoro, certo. Pretendiamo che lo CALCIOBALILLA faccia in fretta, dichiara ai giornalisti, subito dopo il fune- storie, come quella IN STILE rale, il sindaco Maffei. Contestato anche lui, da più parti. della piccola Angela cm 88x145x76 TAVOLO DA GIOCO Gli chiedono di dimettersi. C’è chi lo accusa d’incapacità, Dileo, una bimba di AIR HOCKEY cinque anni rimasta Euro 549,00 cm 81x182x96 di scarsa sorveglianza e solerzia nei controlli, e chi vede le dimissioni come un atto di trasparenza. e chi, invece, sola al mondo perché La grave sciagura di Barletta. Nel quartiere di San Samuele, la morte le aveva tolto tra il buio della notte, con un improvviso tremendo boato e sot- Euro 549,00 lo vuole al suo posto perché proprio da lui, non da Com- to lo scrosciare della pioggia, due stabili adiacenti crollavano, missari ad Acta, pretende risposte. Mariella si è salvata, il padre, la madre, tre travolgendo sotto le macerie, coloro che vi abitavano, quasi tutti sorpresi nel sonno. I vigili e i soldati subito accorsi estra-

(*) IVA compresa (*) IVA i soccorritori sono riusciti ad estrarla viva dalle macerie. sorelline e un fratellino. evano dalle macerie 17 uccisi e 11 feriti. (dISEGNo dI V. PISANI) Subito si dispera per il lavoro perso. “È vero, prendevamo

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4 euro l’ora, ma adesso non ho più nemmeno quelli” confi - da al giornalista del Corriere. e giù polemiche, a proposito del lavoro nero e dello sfruttamento della manodopera, fra “Hai sentito che è crollato i ‘duri e puri’ e i ‘possibilisti’. La questione è complessa, LA STORIA DELLA SESTA PROVINCIA attiene a un certo malcostume, ovvio, ma anche a un’eco- nomia da troppo tempo paralizzata, e a un sistema fi scale un palazzo a Barletta?” da strozzinaggio. bisognerebbe rifondare il lavoro, questa è la verità, e tutti hanno ragione. Certo, tutti hanno ragione, attraverso le storie delle sue dieci città ancora una volta. Scrive su Facebook il regista barlettano La notizia del crollo raggiunge e tocca tanti barlettani lontani Daniele Cascella: “Piccolo calcolo: le operaie prendeva- no 40 euro al giorno circa che per 22 giorni (escludendo il sabato che sinceramente ritengo che lavorassero) fa di Paola Russo 880 euro al mese. Scusate ma Marchionne quanto vuole pagare con il nuovo contratto a Mirafi ori? Cos’è quello, sfruttamento legalizzato?” e Marilù Depinto, già prima- ono nata a Barletta. Per Una provincia che guarda al futuro Nel cuore della Puglia rio di radiologia, barlettana residente a trani, si ribella così S tanto tempo ho pensato Siamo nati da poco, ma ci sentiamo già pronti ad inter- a una certa informazione: Ho seguito ieri sera i programmi che non mi sarei allontanata, che pretare la missione di sintesi di tutto il territorio coniugan- di “informazione” su Rete 4 e su La7. Da pugliese, ma senza dimenticare il proprio passato il lavoro mi avrebbe tenuta a casa done risorse ed aspettative. basta con le polemiche sterili anzitutto da barlettana per nascita, sento il dovere di ret- mia, nei luoghi che mi avevano e controproducenti, non è più tempo di anacronistiche tifi care molte delle asserzioni fatte da conduttori ed ospiti visto crescere. E invece, come La storia della provincia ofantina è testi- rivendicazioni campanilistiche, ma alla luce dei diffi - di tali trasmissioni. Barletta è una città industrializzata, tanti barlettani, sono partita, che ha fatto da traino alle altre della attuale provincia, monianza di un grande passato, proiettata cili tempi che attraversiamo, è necessario confrontarsi seguendo una strada diversa, cercando soluzioni comuni attraverso la concertazio- in cui la storia si continua nel fervore culturale odierno. ma col cuore rivolto a casa. su un futuro ricco di generose promesse, Sentire defi nire la mia città covo del lavoro nero, quasi ne fra le diverse istanze della nuova realtà territoriale, Il 3 ottobre 2011, alle 12:38 un futuro che ci appartiene, se sapremo af- che nell’attuale situazione economica quello barlettano nel raggiungimento di un programma comune, comu- facevo il mio lavoro. Ero seduta francarci da autolesionistici atteggiamenti sia l’unico caso evidente e, comunque, appannaggio del Da sinistra: Maria Cinquepalmi, Giovanna ni progetti, un insieme di potenzialità su cui investire alla scrivania, forse mi ero rissosi e rivendicativi. meridione, ha suscitato in me indignazione perché non è Sardaro, Antonella Zaza, Tina Ceci e Matilde col progetto condiviso dello sviluppo comprensoriale. appena lamentata della luce Sintesi di terra e di mare, sovrastata assolutamente vero (…). Doronzo ecco l’obiettivo primario che ogni forza socio-po- dall’azzurro di un cielo, è una provin- Ai funerali offi ciati dall’Arcivescovo, Mons. Pichier- del sole contro il monitor, della litica è chiamata a perseguire: lo sviluppo della nuova cia viva già nelle espressioni dei dialetti, nella ri, insieme ai sacerdoti delle parrocchie di barletta, erano sedia che cigolava, del caldo insolito di un’estate che prepotente e gioiosa invade provincia come ente sovracomunale, pur nel rispetto presenti - anche qui con polemiche in coda ma in verità l’autunno, della fotocopiatrice troppo vicina. fertilità delle sue campagne, nella religiosità delle identità locali, di pari passo col tentativo di una con comportamenti discreti e rispettosi - molte personalità O forse ridevo a una battuta del mio capouffi cio. dei suoi santi protettori, nelle sue folclori- crescita della nostra convivenza sociale e civile. delle istituzioni e dei sindacati (da Vendola a bonanni, Poi ho ricevuto la telefonata di una collega: “Hai sentito che è crollato un palazzo stiche tradizioni, nel suo artigianato antico. La Puglia, come si sa, negli ultimi anni sta attiran- a Ventola a silvestris, e molti altri), fra le quali diverse a Barletta?”. Immediata e frenetica la ricerca di notizie. Sul sito del Corriere della E il mare, la costa sabbiosa per il piacere do un numero sempre più alto di turisti, collocandosi donne, dal Ministro delle Pari opportunità Mara Carfa- Sera trasmettevano in diretta le operazioni di soccorso. Fuga di gas, crollo strutturale, solare dei bagnanti, le notti stellate quando ai primi posti tra le regioni italiane visitate, dove la gna, alle assessori regionali elena Gentile e Maria Cam- notizie vaghe sul numero delle persone presenti nel palazzo al momento del crollo. i pescherecci al largo riempiono le stive di nostra provincia occupa un posto di rilievo, offrendo pese, alla segretaria nazionale CGIL susanna Camusso. Cronisti locali impegnati a raccogliere informazioni e a fare la cronaca dolorosissima pescato adriatico, l’intenso odore salmastro un prodotto turistico orientato specialmente sulla e Non una parola di cordoglio ai familiari delle vittime e di un disastro. Probabilmente un disastro annunciato. che effondono le sporte di pesce al mercato 360 pagine, 450 illustrazioni - 30,00 nostra cultura e sul nostro patrimonio storico artisti- di solidarietà alla città è invece giunta dal Presidente del “Conoscevi qualcuno?”, mi hanno domandato in uffi cio. No, non conoscevo mattutino. co che consente di annullare, almeno in parte, l’han- Consiglio, evidentemente in altre (ripetitive fi no alla noia) nessuna delle giovani donne coinvolte nel crollo di via Roma. Come se questo mi La provincia non è solo storia e bellezze naturali, ma vivacità operativa, una dicap della stagionalità, altrove eccessivamente legata faccende affaccendato. Ma tant’è, la miseria o la grandez- potesse far timbrare il cartellino come se niente fosse. Perché, per quanto lontana fi orente economia, un commercio in via di espansione ricco di una moltitudine di all’offerta balneare. za, umana e istituzionale, si misurano anche da questo. sia, quando la tua città piange, pur non conoscendosi, ci si riconosce. esercizi e di una redditizia terziarità. Un’agricoltura che ancorché sofferente, per Questi risultati non possono essere solo frutto della e nulla, nessun comportamento incivile e irresponsabile Dal primo pomeriggio, Facebook, per tanti barlettani, è stata la piazza in cui gli elevati costi produttivi e le inadeguate remuneratività, persevera nella capar- spontanea vocazione turistica locale, ma non ci sembra potrà mai raggiungere “le crepe dell’anima”, secondo la ritrovarsi a chiedere vero aiuto, invitare chi poteva essere di ostacolo ai soccorsi bietà di una consolidata tradizione, quella di produrre dai suoi vigneti e dai suoi che siano estranee a questo processo di crescita strutture bellissima rifl essione del Presidente nazionale di Pax Chri- ad allontanarsi, e poi rifl ettere, commentare, indignarsi, interrogarsi, chiedere a uliveti frutti genuini che hanno saputo conquistare signifi cative fette di mercato. che operano ormai da molti anni sulla nostra realtà com- sti, don Tonio dell’Olio: Le crepe vanno riconosciute per gran voce “perché?”. Tanti fi gli di Barletta, lontani per necessità o scelta, tanti fi gli di tempo. Le crepe vanno denunciate. Le crepe devono esse- Esperti artigiani rinnovano per le basolate stradine degli antichi borghi me- prensoriale, le quali assolvono bene, con effi cienza e pro- Barletta rimasti nella propria città per scelte o necessità diverse. Ma tutti a chiedere fessionalità, al ruolo di raccordo fra pubblico e privato. re riparate. Quelle della propria coscienza e quelle della Verità e Giustizia. Tutti a rivolgere un pensiero pieno di pietà a quelle giovani donne, dievali lo scambio di vetuste attività che legano il passato al presente, al chiuso coscienza collettiva. Le crepe della crisi, della politica, terra di mezzo tra Gargano e Salento, nel cuore della fatte di sogni e di futuro, a conquistarselo ogni giorno come potevano. Donne, amiche di botteghe annerite dalla fuliggine e impregnate degli odori di arcaici mestieri, dell’economia, dell’etica. Se ai primi scricchiolii fai fi nta Puglia, la nostra provincia include dieci città il cui comune tra loro, madri, fi glie, mogli per cui all’improvviso non c’è stata più la necessità di ambulanti che col loro cadenzato vociare richiamano l’attenzione delle donne di niente o se pur avendo denunciato, ti accorgi che chi obiettivo strategico è quello di promuovere il sistema turi- nessuna scelta. del borgo, o i funai che al margine di sbrecciati marciapiedi tirano le zoche dai deve intervenire non interviene, devi gridare più forte, devi verricelli o assorti pescatori intenti al rammendo delle loro reti. stico locale in maniera coordinata e integrale, innescando farti sentire. L’impressione è che oggi noi con le crepe ci Oggi 6 ottobre funerali in diretta. Una folla immensa, composta, piena di dignità - un processo virtuoso nella gestione e nello sviluppo del E le industrie, né tante né poche, le alte ciminiere che espandono nel cielo conviviamo nella folle illusione di poterle addomesticare la mia gente - determinata e unita nel rispetto del dolore di cinque famiglie. territorio. C’è tanto ancora da fare nella valorizzazione l’emissione dei lori fumi, che si arruffano con le nuvole disperse dal vento di tra- o di essere invincibili che “tanto a noi non succede”. E in- Internet ti porta dovunque ma non ti riporta indietro. Guardo quelle donne nelle dei beni di comune interesse artistico, storico e culturale, montana. E gli operai, da mane a sera intenti al loro monotono lavoro di routine vece accade che il palazzo crolla e che i soccorsi arrivano foto che hanno iniziato a girare in rete poche ore dopo la tragedia. ma anche sulla crescita economico-imprenditoriale della e che cinque donne muoiono. La parte più debole. Già la La più grande aveva la mia età. accanto alla giostra circolare. nuova realtà territoriale. vita chiedeva loro un costo alto. E non è vero che i labora- Se non possiamo tornare indietro possiamo andare avanti in modo diverso. E poi il turismo, una ricchezza che ondate di vacanzieri in crescita valoriz- La responsabilità della nostra classe politica è oggi tori sono arrivati nei sottoscala con la crisi. C’erano an- Una bella canzone dice che “per commettere un crimine ci vuole il suo coraggio, zano annualmente con ritmi crescenti, turismo culturale e cultura turistica, una soprattutto quella di incidere sulle popolazioni perché na- che al tempo del boom delle maglierie del sud! Ora anche ma per voltar la testa basta la debolezza”. moltitudine di iniziative e di opere che ogni città allestisce di suo, e che aggior- sca il senso dell’appartenenza alla nostra provincia che, l’ultimo atto sigilla davanti al mondo la vulnerabilità di Vedere la mia città che, anche ferita a morte, non smette di chiedere con forza nati tour operator sospingono alla ricerca di una comune identità territoriale. partendo dal suo passato, si sintonizzi su di una comune, Maria di 14 anni e di Matilde, Tina, Antonella, Giovanna. Verità e Giustizia, perché mai più accadano tragedie come questa, oggi mi ha Accanto a un turismo di qualità, la cultura religiosa, espressione delle mani- condivisa prospettiva di crescita. E noi tristi spettatori davanti agli schermi come fosse un riportato a casa con una speranza nuova. festazioni sacre, come le processioni tradizionali legate alla devozione che ha Francesco Ventola fi lm. Un po’ commossi e un po’ distratti. Più o meno consa- Chi ama il proprio paese non può vederlo crollare. E non deve voltare la testa. la cadenza di riti ancestrali. Presidente della Provincia pevoli di convivere con le nostre crepe dell’anima. Dieci città, ciascuna coi suoi inconfondibili connotati storici, le sue bellezze barletta Andria trani

10 IL FIerAMoSCA ottobre 2011 ottobre 2011 IL FIerAMoSCA 11 Vetrina Rotas Occupazione artistiche, le sue risorse turistiche, le sue peculiari tradizioni ludiche e religiose, ciascuna coi suoi progetti, i suoi pro- Ricordando Sante Cavaliere grammi, i suoi sogni. CHI SALVERà l’En.A.I.P.? Dieci città un territorio, che la nuova Provincia deve ac- comunare in un progetto unitario e sintonizzare su un’unica a quarant’anni dalla morte lunghezza d’onda, che non parte da zero, ma da alcune trecento posti a rischio senza contare la scomparsa di importanti a tessera del Partito Popolare esperienze pluriennali come quella di Puglia Imperiale, con strutture culturali come il centro di restauro di barletta Italiano anno 1922, con firma sede a Trani, ma innervata in ognuno degli altri nove centri. di LuigiL Sturzo, appartiene a mio padre Nata dieci anni fa dall’intesa dei Comuni aderenti al Pat- Sante Cavaliere (1887-1971). Primogeni- to Territoriale Nord-Barese Ofantino, ha alimentato in tutti to di una nidiata di nove figli, fu avvia- questi anni una comune tradizione turistica promuovendo to, giovanissimo, nelle attività paterne di di Pompeo Camero un gran numero di iniziative veicolate da un bollettino infor- agricoltore e piccolo industriale dell’olio. mativo di prim’ordine riccamente illustrato e documentato, Del padre Michele, infatti, il primo fran- un’antologia di pezzi monografici sulla molteplicità di inizia- toio elettrico di Barletta, in via Roma; il tive di ogni realtà cittadina, un approfondimento tematico cuore, allora, delle attività connesse con ra il 22 ed il 29 luglio scorso, in una fitta serie di in- per giunta all’annualità 2005, nella quale si è evidenziato il riccamente illustrato, sulla loro storia, cultura, ma anche l’agricoltura. contri, alcuni tenutisi in Regione tra le Organizza- più basso tetto di spesa gestionale storicizzato degli ultimi sulle loro tradizioni e sul loro folclore. Tornato dal fronte della prima guerra zioniT Sindacali, gli Assessori delle sei Province Pugliesi e anni? mondiale, riprese l’attività a fianco del gli Assessori Regionali alla Formazione Professionale Alba Il Presidente delle Acli pugliesi Gianluca Budano, da Dieci comuni, un territorio al centro fra le provincie di Bari padre, frequentando i Circoli Cattolici e e Foggia, la cui area corrisponde a quella che anticamente i Sasso ed al Welfare Elena Gentile, unitamente alla Task For- responsabile nel Mezzogiorno della stessa associazione e iscrivendosi al Partito di don Luigi Stur- ce per l’Occupazione ed altro tenutosi invece presso l’UPI geografi chiamavanoPeucetia , la terra dei Pedicoli. Terra for- del Forum Regionale del Terzo Settore Pugliese, a questo zo, In questo, incoraggiato dal fratello (Unione Province Italiane) e presieduto da Francesco Schit- punto, tiri fuori il meglio del sistema aclista meridionale per tunata alla quale non fanno difetto l’acqua che la bagna quan- Potito; quel don Potito che, con l’avvento tulli, è stato affrontato il problema della crisi EnAIP. risolvere la crisi della formazione professionale in Puglia, to basta e il sole al cui calore maturano i lunghi filari d’uva, i del fascismo, fu relegato a Margherita di Il sig. Sante Cavaliere L’Ente in questione ha da salvare 288 dipendenti, di cui che vede proprio nell’Enaip, l’ente principale del panora- campi di grano ondeggianti al vento di giugno, i nodosi olivi Savoia, dove ebbe modo 163 sono oggi dislocati presso i Centri per l’Impiego gestiti ma dell’offerta formativa, in grave crisi per lo stratificarsi di secolari, i robusti mandorli la cui bianca fioritura annuncia di permeare con il suo dalle Province, mentre 125 permangono presso l’Ente me- responsabilità almeno trentennali del sistema politico e del l’arrivo della primavera, i multicoloriti frutteti: pesche, ciliegie, agire e il suo pensiero desimo. privato sociale pugliese. fioroni, susine, gelsi, meloni di ogni tipo, senza dire delle ver- un’intera generazione di All’indomani della disamina già la stampa riportava Ho letto con piacere ma anche con stupore su “Il Sole 24 dure, lungo gli antichi muretti a secco che segnano le nostre salinari. “300 preavvisi di licenziamento sono stati consegnati. Ades- ore Sud”, che le ACLI hanno un soggetto con 30 anni di espe- campagne, punteggiate da trulli muschiati d’antica fattura. Nel 1924 sposò so ci sono 90 giorni per rivedere la situazione e per far sì rienza alle spalle, rilanciato dallo stesso Budano, che ne ha Una dirompente distesa di luce, lungo quaranta chilo- Graziella, la sorella del che questa emergenza rientri”; ed ancora “la crisi dell’Enaip fatto tra l’altro un contenitore innovativo nella base sociale, metri di coste baciate dal sole, nella continuità di una storia prof. Michelangelo Fi- non è più affatto sostenibile” anche alla luce di quell’emen- ma anche nella missìon dell’impresa sociale, che si occupa che viene di lontano, dalle caravelle in navigazione verso gli lograsso, anch’egli fa- damento pluripartisan bocciato dal governo regionale (e che da tempo di salvaguardia e valorizzazione dei beni artistici e approdi del Mediterraneo, dai Crociati verso la Terra San- cente parte del circolo di avrebbe previsto un finanziamento da un milione di euro culturali come nel caso del centro di restauro e conservazio- ta, dalle leggende di cui sono ricche le nostre fantasiose cattolici che, a Barletta, per avviare un incentivo al prepensionamento). L’Enaip ha ne dei beni culturali di Barletta, uno dei più importanti del origini, dalle barche intrise di salsedine rancide di cordami ruotava attorno al Buon un buco da 11 milioni di euro!”. mezzogiorno, da anni ospitato nell’ex Convento San Dome- usurati dal tempo, avvolte nelle vele gonfiate dal vento di Senso. Invero si sapeva anche che, senza un adeguato governo nico e, di recente coinvolto in progettazione integrata per il maestrale. E all’interno, castelli normanno-svevi, santuari Nel 1931 l’attività della crisi che favorisse intanto lo sblocco di crediti vantati mezzogiorno anche in materia di formazione professionale. consacrati al culto della Madonna, masserie fra declivi in- olearia risentì della crisi finanziaria mondiale iniziata nel 1929, con insol- dall’EnAIP verso Regione e Province, l’Ente andava ineso- Mi domando: Perché mai le ACLI non rilevano pezzi del venze che misero a dura prova la solidità economica dell’azienda paterna. fracollinari, torri fortificate, dolmen, menhir, ipogei funerari, rabilmente, già in agosto 2011, verso una deadline, costretto sistema Enaip Puglia, in modo da sostenerlo indirettamen- Ripiegò, con grandi sacrifici, sull’attività di coltivatore diretto dei fondi suoi emergenze archeologiche. com’era dalla necessità di far fronte agli obblighi di paga- te, di guisa da salvaguardare i posti di lavoro dei dipendenti e della moglie. E le tradizioni religiose, i dolenti riti del Venerdì santo, mento di contribuzioni ed imposte arretrate oltre interessi impegnati nei Centri Territoriali per l’Impiego, oggi a rischio Nel secondo dopoguerra, caduto il fascismo, fu candidato, eletto nella le reliquie esposte dei Santi protettori, le feste patronali, le legali: una vera e propria situazione di insolvenza. a causa del franare del sistema di formazione professionale prima amministrazione democratica, candidato esterno della Democrazia Da più parti si è invocata l’assunzione di responsabilità pugliese, che non ha completato la sua transizione da orga- processioni, i fuochi pirotecnici, le giostre, le bancarelle, le Cristiana. Successivamente, su indicazione del Circolo Leone XIII, fu attivo bande paesane, quel sapore di zucchero filato e il parapal- collettive, ma come può la Regione Puglia soccorrere sino nismo parapubblico a struttura privata? componente della Commissione Tributaria Distrettuale ed eletto, più volte in in fondo l’Ente storico, chiusa com’è nella morsa del rispet- lo che ci riportano all’età dell’innocenza, a quand’eravamo Perché non mettere in campo questo “gioiello di fami- organismi di interesse agricolo come il Consorzio delle Strade vicinali e la to del Patto di stabilità interno, quest’ultimo agganciato glia” aclista? ragazzini… Guardia Campestre. La BAT, attraverso l’Assessorato da me rappresentato, Dialetti così diversi, in città poco distanti fra di loro, Forte la sua presenza nella cooperazione agricola, prima come compo- si dichiara sin d’ora disponibile a dialogare su ipotesi di retaggio di millenarie divisioni territoriali tra centri diversa- nente della commissione, creata dal Prefetto di Bari, per la gestione, com- questo tipo, cercando e studiando percorsi di collaborazio- mente infeudati, sottomessi, levantini, sempre pronti alla missariale, negli anni 43/45 degli stabilimenti vinicoli Folonari e successi- ne che possano anche portare a valorizzare l’esperienza di contesa per l’orgoglio ferito della propria dignità d’antico vamente come socio fondatore, nel 1950, con altri venti agricoltori, della Con.Sud., a servizio del miglioramento delle politiche della lignaggio etnico… Cantina Sociale di Barletta, di cui rivestì la carica di primo Presidente del formazione professionale e delle politiche attive del lavoro Con la vocazione all’indipendenza l’una dall’altra, città Collegio Sindacale, che essendo, allora, di estrazione sociale, era l’embrione della nostra Provincia. gelose ciascuna della propria storia, delle proprie tradizioni, di quella che poi doveva essere la vigente normativa della gestione duale Ci pensino le ACLI così come i miei colleghi assessori del proprio idioma, del proprio passato intriso di leggende, delle società, oggi adottata dalle cooperative più evolute. provinciali di Bari - Mary Rina, di Brindisi - Enzo Ecclesie, di l’unica realtà territoriale italiana ramificata su tre capoluo- Con gli anni Sessanta decise di lasciare ogni attività partecipativa. Foggia - Leonardo Lallo, di Lecce - Ernesto Toma e di Taran- ghi, l’incapacità ad affrancarsi da ataviche gelosie e a ri- Moriva quarant’anni fa, il 29 settembre 1971, in piena vendemmia. Que- to - Luciano De Gregorio, nonché la stessa Regione Puglia, conoscere al vicino le sue qualità che insieme potrebbero sta la vita di un uomo che, se vivente, avrebbe forse presa la tessera del Parti- almeno per gli incentivi che può mettere in campo in questa crescere più speditamente; ma per questo ci vorrà tempo, to Popolare di Martinazzoli, che sognava un improbabile ritorno agli ideali di direzione, oltreché meditando la costituzione di un’Agenzia mentre di tempo ce n’è poco e occorre raccordarsi in con- Luigi Sturzo ed Alcide De Gasperi. Sappiamo come questo sogno si infranse regionale che magari accolli a sé l’intero sistema, sgancian- vergenti progettualità e fare sistema. (…) subito, con il ritiro dello stesso Martinazzoli dalla scena politica! do gli operatori dagli Enti di Formazione storici. Renato Russo Biagio Cavaliere

12 IL FIERAMOSCA ottobre 2011 ottobre 2011 IL FIERAMOSCA 13 Vita amministrativa

culturale e storica, sia sotto l’aspetto economico. I pa- reri sono stati concordi anche nel riconoscere la stra- ordinarietà dello strumento normativo per trasformare La tua casa a 1.700,00 Obiettivo su… un evento storico unico per la nostra terra, una delle 2 battaglie più famose dell’intera storia, in opportunità Euro/m turistica da non perdere, attraverso la costruzione di modelli culturali integrati che diano la possibilità di af- facciarci in circuiti turistici nuovi e fi orenti. La legge su corrispondenza di Ruggiero Mennea Canne inoltre, apre anche all’interazione con il mondo del mecenatismo, visto che imprese private potrebbero essere interessate a veicolare il proprio nome attraver- so l’evento storico. La proposta di legge, quindi, oltre Tragedia Barletta: “Dolore immenso” a rappresentare un volano per la valorizzazione della Dolore immenso per la tragedia che ha colpito Barlet- Puglia, è un modo innovativo per interfacciarci con il si- ta, nella quale il crollo di una palazzina ha causato la stema economico e culturale, mediante la promozione perdita di cinque vite umane e il ferimento di altre sei a livello nazionale ed internazionale della battaglia di persone. Esprimo loro la mia vicinanza, il mio senti- Canne e del sito archeologico che ne fu teatro to cordoglio, la mia partecipazione al dolore che li ha È arrivato il momento di lavorare tutti insieme per il ter- colpiti improvvisamente. Ho seguito costantemente le ritorio, senza distinzioni di colori e fazioni. Coinvolgerò operazioni di ricerca dei corpi fi no a notte fonda: è stata la Provincia Bat e i Comuni per mettere a disposizione un’esperienza straziante. Ho condiviso momenti terri- di tutti le opportunità che saranno generate dall’ap- bili con alcuni parenti di Maria Cinquepalmi, la ragazza provazione di questa legge. In un periodo di forte crisi di quattordici anni. Con loro ho sperato sino all’ultimo come quello che stiamo vivendo, bisogna puntare con che Maria non fosse morta. Ho avuto modo di parlare decisione sul turismo per creare nuove opportunità e anche con alcuni dei sopravvissuti, che conosco per- posti di lavoro, attraendo investimenti da fuori regione sonalmente. Capisco i loro sentimenti di smarrimento, e dall’estero. rabbia, frustrazione. Ora, dopo questa tragedia che ha letteralmente dilaniato i nostri cuori, bisogna dare del- le risposte immediate sia ai parenti delle vittime, e in Fiera del Levante: “È stata l’inaugurazione questo senso nutro piena fi ducia nel lavoro della Magi- ‘delle due C’: da qui bisogna ripartire” stratura, sia a coloro che si sono salvati ma non hanno Sottotono, così è stata l’inaugurazione della Fiera del più nulla, poiché hanno visto sgretolarsi in un attimo Levante, che, mentre in passato era occasione per an- quanto costruito con i sacrifi ci di una vita. Da questo ticipare la legge fi nanziaria, oggi, complice il diffi cile punto di vista credo che la prima misura da attuare sia contesto in cui stiamo vivendo, ha imposto agli inter- l’attivazione del fondo di solidarietà per i parenti delle venuti un’analisi della critica situazione economica e vittime sul lavoro. fi nanziaria che vive il Paese. In questa immane tragedia che ci ha scossi abbiamo Gli unici interventi che hanno fatto intravedere un mini- avuto prova, qualora ce ne fosse bisogno, della stra- mo di prospettiva sono stati quelli del presidente Vendo- ordinaria solidarietà dei barlettani, che sin da subito si la e del ministro Fitto, i quali si sono ringraziati a vicenda sono prodigati e messi a disposizione con ogni mezzo e si sono più volte sovrapposti con l’utilizzo delle parole per sostenere la macchina dei soccorsi. Sono orgoglio- ‘confronto’ e ‘collaborazione’: le ‘due C’ da dove bisogna so di questa gente, del loro cuore e della loro genero- ripartire. Questo è l’unico dato signifi cativo, che, come sità. Un ringraziamento, infi ne, va a tutti i volontari, accadeva nel passato, quando i partiti di riferimento era- ai farmacisti, agli operatori sanitari, medici e infermie- no la Democrazia Cristiana e il Partito Comunista, devono ri, che, anche attraverso l’allestimento di un ospedale

A far prendere atto che senza collaborazione istituzionale C da campo, hanno fornito tempestivamente assistenza B e amministrativa tra Governo e Regione, non riusciremo ai feriti. Un ringraziamento va anche a tutte le For- ad uscire da questa crisi profonda.

B A A B ze dell’Ordine e alla Protezione civile regionale, che ha svolto un lavoro egregio, e al Prefetto, che ha coordi- nato le operazioni.

PALAZZINA 4 PALAZZINA 5 PALAZZINA 6 PIANO TIPO PIANO TIPO PIANO TIPO Unanimità di voti e consensi per la proposta di legge sulla battaglia di Canne Unanimità di voti e di consensi per la proposta di leg- Edilmer vende a Barletta in zona Patalini-Crocevia Bonelli a pochi ge intitolata “Valorizzazione e divulgazione dei luoghi e metri dalla nuova villa comunale, appartamenti e attici curatissimi, della storia relativi alla Battaglia di Canne”. Sono contento che i colleghi abbiano condiviso la mia locali commerciali e box auto a costi competitivi. Le palazzine sono proposta. Tutti hanno sottolineato come la proposta di composte da sei livelli con rifiniture di qualità tra le quali: isolamento legge sia un modo intelligente per valorizzare il territo- termico con murature a cappotto, isolamento acustico orizzontale rio, facendo sì che un evento storico molto importante, e verticale fra gli appartamenti, impianto termoautonomo con quale la celeberrima battaglia tra Romani e Cartaginesi pannelli solari, impianto di acqua piovana per usi non sanitari. del 216 a.C., possa rappresentare una grande oppor- tunità strategica sia sotto il profi lo della divulgazione Barletta - Via Monfalcone, 2C Da Edilmer conviene! tel. 0883 532045 - 335 7308150 ottobre 2011 IL FIerAMoSCA 15 Sanità Scuola aperta del presidente dell’ordine dei Medici di Barletta al direttore generale della ASL istruire per costruire medici sulla via del licenziamento la scuola della sesta provincia pugliese

I gravi contraccolpi di una assurda decisione Messaggio al mondo della scuola dell’assessore Pompeo Camero in occasione della riapertura delle scuole di Dino Delvecchio di Pompeo Camero

gregio dott. Gorgoni, e reparti di personale. Chi assi- ho avuto modo, nella mia veste di rappresentante di ca- curerà le prestazioni? tegoria,E di apprezzare il suo approccio alle questioni sanitarie del Assisteremo ad un ulterio- on l’avvio del nuovo anno scolastico, come Assesso- invece, ha ancora ampi margini di riscatto sociale e culturale se nostro territorio. Sarei lieto di condividere alcune riflessioni su re allungamento delle liste di C re Provinciale alla Pubblica Istruzione ed alle Politiche all’istruzione scolastica di routine si abbina la riscoperta della bel- alcuni temi di interesse socio sanitario. Il 31 dicembre scadono i attesa? Sono stati previsti cor- Scolastiche della Provincia di Barletta-Andria-Trani, credo sia do- lezza delle arti e dell’efficienza della tecnica. contratti di 73 medici operanti negli ospedali del nostro territorio. rettivi? veroso porre mano all’ultimo obiettivo strategico 2011, contenuto Oltrepassare la singola realtà scolastica per un nuovo progetto Si tratta di professionisti che, stabilizzati da una legge regionale Già oggi molti reperti sono nella Relazione previsionale e programmatica vigente, dal titolo: educativo nel territorio. Non più idee sfilacciate e disarticolate, concorsuale, si trovano oggi dalla medesima licenziati e con con- a corto di personale medico “Istruire per costruire”. prive di collegamento tra gli stessi Istituti e con la realtà ma un tratti a termine prorogati sino al 31 dicembre 2011. Nel contempo ed infermieristico e tutti sono L’iniziativa, avviata in Provincia dalla Dirigenza del VI Set- progetto organico che forgi una generazione di cittadini più ma- le difficoltà economiche in cui versa il Paese non consentono nuo- costretti a turni di lavoro ag- tore, tende a raccogliere idee nuove per la Scuola, coinvolgendo tura, più consapevole delle esigenze della società in cui vive e in ve assunzioni e bloccano il ricambio generazionale. giuntivi con grave pregiudizio i Dirigenti Scolastici degli Istituti di Istruzione secondaria di 2° cui dovrà inserirsi, lavorare, produrre ed una Scuola all’altezza dei Alcune considerazioni sono doverose. Medici che hanno pre- della sicurezza sul lavoro. Un grado, chiedendo loro - veri stakeholder in materia - di indicare tempi, in grado di suggerire gli obiettivi da raggiungere per una stato la loro opera da anni nei reparti di competenza, assicurando operatore sanitario in affanno nuovi obiettivi da raggiungere al fine di costruire un nuovo rap- nuova idea di scuola. continuità del servizio, acquisendo professionalità sul campo, ga- costituisce un pericolo per sé e per i suoi assistiti. Molti medici “in porto collaborativo che superi il ristretto ambito scolastico e favo- Al fine di realizzare un modo nuovo di essere scuola, chiedo rantendo qualità della prestazione, sono dall’oggi al domani messi scadenza” oggi garantiscono il funzionamento di servizi essenzia- risca ricadute positive su tutto il territorio, contrastando la perdita ai Dirigenti Scolatici di indicare entro il 26 settembre prossimo nelle condizioni di non essere più certi della loro permanenza nei li, verrà garantita la continuità delle prestazioni? Facciamo alcuni di posti di lavoro. cinque obiettivi che riguardino non soltanto aspetti logistici, ma reparti. Professionisti che, certi del proprio ruolo di lavoratore a esempi. In Pediatria a Canosa ci sono nove medici in servizio di La mia idea di base si incentra su un ruolo della Scuola che, anche un piano di Orientamento Provinciale per evitare la disper- tempo indeterminato, hanno rinunciato a cercare e talvolta hanno cui ben sei a tempo determinato, tre di questi sono gli stabilizzati nella sua missione educativa, continui ad avere come obiettivo sione scolastica! rifiutato proposte di lavoro alternative che oggi devono riprogram- diventati precari. A gennaio chiude il reparto? La Pediatria di Bi- primario la crescita culturale delle nuove generazioni, ma in un In particolare, propongo e suggerisco, tra gli obiettivi, la crea- mare il loro futuro occupazionale. Famiglie che sulla certezza del sceglie ha due stabilizzati su otto medici in servizio. Chi assicurerà senso più ampio, comprensivo di una maggiore presa di coscienza zione di una “Consulta di Docenti” con il compito di coordinare lavoro hanno fondato la loro ragion d’essere devono rimodulare le guardie? Ad Andria il servizio di Anatomia Patologica conta due sui temi della legalità, del rispetto per l’ambiente, sull’appartenen- l’azione educativa e formativa dei singoli Istituti e di raccordarsi assetti e aspettative. soli medici di cui uno in scadenza. A chi faremo fare le diagnosi di za al territorio, sulla conoscenza della nostra storia, sulla necessità con la società per meglio interpretarne le esigenze, al fine di for- Si tratta di uomini e donne che sono nella drammatica condi- tumore sulle estemporanee? A Trani in Ematologia quattro medici di salvaguardarne il patrimonio di consuetudini e tradizioni che nire agli studenti gli strumenti necessari per esserne un domani zione psicologica di sentirsi oggetto di trattativa. ed una biologa sono a rischio conferma ed è l’unico reparto di onco- possono incidere sullo sviluppo del contesto sociale in cui vivia- protagonisti attivi. Ovunque vi siano le ragioni, ritengo vera barbarie che in punta ematologia della Asl. Ancora ad Andria in Neurochirurgia su otto mo. Un contesto che dall’esterno appare in forte declino e che, di diritto si possa giocare con la dignità e il decoro dei singoli. Vi è medici tre sono precari. Se andranno via non potranno essere assi- un altro aspetto della vicenda che vorrei fosse oggetto di attenzio- curate le guardie, l’ambulatorio, gli interventi di elezione e altro. ne, non solo Sua, ma di tutti i cittadini del nostro territorio. Dal 1° C’è in definitiva un serio problema di risposta ai bisogni di sa- gennaio lo scadere dei contratti dei medici svuoterà alcuni servizi lute del territorio e questo riguarda tutti, cittadini, medici, dirigenti aziendali, amministratori pubblici (la conferenza dei sindaci della Bat si è espressa su questi problemi?). Non è possibile far finta che tutto si aggiusterà confidando magari in sanatorie settoriali se non individuali. Si proceda a potenziare i servizi territoriali, si restituisca agli ospedali la funzione di gestione degli eventi acuti e di luogo affidabile e competente di cura delle malattie, evitiamo gli sprechi legati alla migrazione sanitaria, razionalizziamo l’uso delle risorse senza dimenticarci che la salute non sarà mai un mero affare contabile. Una domanda infine alla politica ancor prima che a Lei. Per formare un medico la società, ovvero noi tutti contri- buenti, investe ingenti somme di denaro. Non è sufficiente solo il corso universitario, vi è un apprendistato sul campo che dura anni ed è necessario per acquisire competenze. I medici che oggi si vuole licenziare hanno conseguito tali competenze nel nostro ter- ritorio, nei nostri ospedali; vogliamo regalarli, come troppo spesso accade, a qualche ospedale del Nord? E per giunta gratis? Non aggiungiamo il danno alla beffa!

16 IL FIERAMOSCA ottobre 2011 ottobre 2011 IL FIERAMOSCA 17 Chiesa In città Una realtà a misura di famiglia Dopo la benedizione, pienamente operativa la struttura sportiva Notizie in breve della parrocchia S. Paolo Apostolo di Barletta

Commemorato na, Amm.re unico di STRAGO S.p.a. Servizi ambientali, il dottor Antonio di Maria Terlizzi l’avv. Antonio di Lecce Miranda, già Direttore generale del Consorzio Bonifica Vulture Alto Bra- Sabato 10 settembre, presso la Cappella dano (Pz) e l’avv. Vittorio Marinelli, impegnato da sempre in numerose dove riposa, è stato commemorato l’avv. attività socio-culturali e nell’ordine degli avvocati della capitale. L’area di ono trascorsi nove anni dal giorno in cui abbiamo Antonio Di Lecce, appassionato fauto- interesse si estende su tutta la valle del fiume Ofanto, dall’Irpinia avelli- dedicato la nostra chiesa parrocchiale. Oggi siamo re della nascita della nuova provincia nese al Vulture di Basilicata per scendere prima in provincia di Foggia e Barletta-Andria-Trani. A rendere omaggio terminare con la nuova provincia B.A.T. qui«S per condividere un grande sogno che si è trasformato in all’indimenticabile amico, a due anni dal- Perciò hanno aderito già alcune Amministrazioni locali, come la Provincia realtà». Con gioia don Mauro Dibenedetto ha pronunciato la scomparsa, i compagni del Comitato di Avellino, a firma del Vice Presidente ing. Siringano, la Città di Ceri- queste parole in occasione dell’inaugurazione dell’oratorio e del MIDA di Barletta che non lo hanno gnola (Fg) con delibera di Giunta comunale, come anche il Comune di parrocchiale il 28 giugno scorso alla presenza del vescovo dimenticato, in un momento di preghiera Rapone (Pz) e Margherita di Savoia, con assicurazione personale del mons. Giovan Battista Pichierri, dell’ing. Gabriele Lionetti, insieme a don Roberto Vaccariello, parroco della chiesa di San Pio da Sindaco, on. Gabriella Carlucci. dell’impresa che ha realizzato i lavori ed alcuni esponenti Pietrelcina, di Margherita di Savoia. “Consorzio Sviluppo Sostenibile Valle dell’Ofanto” della realtà politica locale. sede legale via Michele Raffaele Mauro n°12/c, 70051 Barletta L’opera parrocchiale è nata grazie alla generosità di be- Alla scoperta delle chiese barocche nefattori, al contributo dei parrocchiani e ai fondi stanziati Mons. Giovan Battista Pichierri e don Mauro Dibenedetto circondati L’Archeoclub di Barletta ha organizzato tre giornate dedicate alla risco- Ricordando i caduti della corazzata “Roma” dalla regione Puglia secondo quanto previsto dalla Legge da don Gaetano Corvasce (a sinistra) e don Giuseppe Cavaliere (a perta delle nostre chiese barocche, visite gratuite presso la chiesa del Presso il piazzale che ricorda l’ammiraglio Ferdinando Casardi, nel qua- Regionale. n. 17 del 25.08.2000 che appunto promuove la destra). Sotto i bambini dell’oratorio con i catechisti Real Monte di Pietà e poi presso il vicino Convento (un tempo sede di dro delle iniziative del “mese della memoria”, sono stati commemora- realizzazione sul territorio di un sistema integrato d’inter- una scuola superiore gestita dai Gesuiti e oggi... sede della Prefettura). ti i nostri sette marinai barlettani, della regia corazzata “Roma” caduti venti e servizi sociali a garanzia della qualità della vita e Seconda tappa, la chiesa del Carmine, su Piazza Marina, restaurata a nell’adempimento del loro dovere, quando la loro unità nel primo pome- dei diritti di cittadinanza. In questo contesto si colloca il ri- cura e spese della famiglia De Martino, che conserva delle grandi tele di riggio del 9 settembre del ’43, è stata affondata nel Golfo dell’Asinara. conoscimento da parte della comunità civile della funzione soggetto sacro. Numerosi cittadini hanno seguito con grande interesse Questi i nomi degli eroici marinai: Giuseppe Capogna, Raffaele Dell’Aqui- sociale degli oratori e l’impegno della Regione a sostenerne la spiegazione della storia della chiesa e l’illustrazione delle loro opere la, Francesco Gissi, Ruggiero Gorgoglione, Carmelo Lattanzio, Mauro l’attività nell’ambito delle iniziative programmate dal piano artistiche e architettoniche. Mazzola, Leonardo Sarcinelli. regionale socio-assistenziale. Dopo il lancio di una corona in mare, è stata deposta una corona davanti Con una lettera di affetto, presente anche il presidente re- Nato il Consorzio per lo sviluppo al monumento al marinaio. gionale Nichi Vendola che si è accompagnato alla gioia della sostenibile della Valle dell’Ofanto comunità con parole di entusiasmo. «È sempre festa - scri- È nato lunedì 29 agosto ad Andria, il Consorzio per lo sviluppo sosteni- Personale di Maria Pierro ve Vendola - quando le nostre comunità edificano spazi di bile della Valle dell’Ofanto che si prefigge ambiziosi e rilevanti obiettivi, Si è tenuta a Cerignola una personale socialità, soprattutto per i più giovani». Aggiunge «Spesso quali: tutela e valorizzazione dell’ambiente e dei beni storici, artistici e di Maria Pierro Giuntoli presso la Sala i nostri quartieri periferici sono luoghi senza qualità, con- naturali, promozione di iniziative ed eventi socioculturali, di spettacolo, Convento Cappuccini di Cerignola, in- sportivi eco-sostenibili, nonché ricerca scientifica e pianificazione territo- trodotta dal prof. Carmine Festa. cepiti come discariche umane e sociali […]. Le parrocchie riale sostenibile. Il “Consorzio Pro Ofanto” è presieduto dal dottor Michele Maria Pierro è un’artista capace di sono talvolta l’unica infrastruttura sociale che opera nelle Marino, nativo di Cerignola Presidente dell’Associazione di protezione usare più linguaggi pittorici: olio, ac- più esposte trincee urbane». superando il tradizionale concetto di oratorio parrocchia- ambientale ASSTRAI, Vice Presidente è il geologo barlettano Ruggiero querello, ceramica, specchio. Le sue Dopo circa tre anni di attesa, l’opera parrocchiale si com- le dedicato solo ai bambini, ragazzi e giovani, per aprirci Maria Dellisanti, Segretario l’architetto Vincenzo Belpiede, Consigliere tele, ricche di espressioni poetiche, pleta di uno spazio adibito ad un campo di calcetto, un all’accoglienza e alla collaborazione degli adulti e delle fa- miglie». L’oratorio vuole essere in primo luogo una realtà a l’ingegner Luigi La Rovere, Delegato infrastrutture per Confindustria Ser- esaltano lo spirito ed il lavoro umano trasmettendo allo spettatore profon- campo di pallavolo e degli spogliatoi. L’oratorio, dice don vizi innovativi e tecnologici, Tesoriere il commercialista Giovanni Cefola. da dolcezza ed intima serenità. (prof. Carmine Festa) Mauro «è una sorta di agorà, un luogo dove raccoglierci, misura di famiglia dove poter crescere alla scuola dei valori cristiani e dove sia possibile divertirsi e stare insieme in tut- Tra i soci fondatori va fatta particolare menzione per l’ing. Paolo Orabo- ta sicurezza e serenità. Ad oggi la struttura opera attivamente e costituisce una presenza importante nel quartiere: ogni giorno assolve alla sua funzione educativa, formativa, aggregatrice e sociale. In tempo di Missione Diocesana, questo spazio costitu- isce una risorsa, oltre che un’opportunità, non solo per la comunità parrocchiale ma per la più estesa comunità civile che abita le periferie. Don Mauro Dibenedetto parla di questo traguardo come di un sogno che si è avverato, nonostante le difficoltà incon- trate in corso di realizzazione. Altri obiettivi sono ancora da raggiungere ma, sostiene il parroco, «quando si sogna da soli i sogni possono essere illusione, quando si sogna insie- me e con Dio, inizia la realtà».

18 IL FIERAMOSCA ottobre 2011 ottobre 2011 IL FIERAMOSCA 19 20 IL FIERAMOSCA OTTOBRE 2011 OTTOBRE 2011 IL FIERAMOSCA 21 Convegno il ritorno del gigante. PEDICO Risultati e nuove conoscenze di Victor Rivera Magos

raclio sta bene. Questo, in sintesi, il risultato finale del convegno organizzato dal Comune di Barletta in collaborazione con le Università di Bari, Foggia e del Salento,E svoltosi il 7 ottobre a Palazzo Della Marra e aperto da un lungo e sentitissimo minuto di silenzio in memoria delle vittime del crollo di Via Roma. I docenti delle Università pugliesi hanno però evidenziato come la statua colossale abbia bisogno di un intervento di manutenzione straordinaria. L’ultimo restauro strutturale, all’avanguardia ancora oggi, risale tuttavia a trent’anni fa e fu curato dal prof. De Tommasi il quale ha tenuto a evidenziare come oggi il problema della statua non sia costituito dal suo stato di salute ma dalla sua collocazione. Il colosso infatti è un pezzo unico al mondo e solo per questo andrebbe valorizzato senza immaginare spostamenti inutili ma nel contesto esatto dove attualmente si trova, al fianco della Basilica del Santo Sepolcro, attraverso la completa chiusura al traffico di Corso Vittorio Emanuele e la contemporanea realizzazione di una grande piazza che comprenda anche il Teatro Curci, anch’esso attualmente schiacciato dal traffico. Questa linea è stata sostenuta da tutti i relatori del convegno. Secondo Giuliano Volpe, Rettore dell’Università di Foggia e archeologo di fama internazionale, la statua ancora oggi sconta, se si eccettuano pochi importanti studi ormai datati, l’assenza vera e propria di indagini serie, multidisciplinari e innovative, che coniughino l’analisi storica e artistica sul manufatto e sul contesto urbano che lo accoglie con le più innovative indagini tecnologiche sul bronzo e sulla sua composizione. Proprio queste indagini sono state effettuate alla fine di settembre da una équipe dell’Università del Salento guidata da Alfredo Castellano. I primi risultati presentati ieri hanno potuto mostrare come la statua sia composta da una lega in bronzo pressoché uniforme (ad eccezione delle gambe che furono oggetto di un rifacimento nel tardo medioevo) con (Fotorudy) una elevatissima presenza di piombo dovuta forse a elementi di posatura esterna provocati dagli agenti atmosferici e inquinanti. Inoltre la presenza di residui di iodio è molto bassa e ciò dimostrerebbe come la statua non sia stata depositata a lungo in mare ma, forse, solo per il tempo necessario ad essere trasportata da un luogo all’altro del Mediterraneo. È questo un elemento importantissimo, perché di per sé proverebbe l’inattendibilità della teoria del naufragio sulle spiagge barlettane. Piuttosto, è probabile che la statua sia arrivata in città, forse da Ravenna, da Costantinopoli o dai Balcani, per proseguire il suo tragitto verso Melfi, sede privilegiata da Federico II, come ha sostenuto Gianfranco Purpura o, perché no, per essere collocata proprio nel posto dove è stata a lungo, la “dohana” dove i barlettani versavano le tasse allo Stato e dove gli arcipreti di Santa Maria raccoglievano i proventi destinati alla Diocesi di Trani e alla stessa chiesa barlettana. Solo l’ulteriore indagine sulle terre di fusione, i residui di terra che restano sul metallo durante il procedimento di fusione, potranno sciogliere definitivamente il dubbio sulla provenienza della statua. “È indubbio che il Colosso - ha dichiarato Luisa Derosa, responsabile scientifica dell’evento insieme a Lucinia Speciale - rappresenta ancora oggi uno dei maggiori elementi identitari della nostra città e come tale dobbiamo lavorare tutti insieme, istituzioni, università, cittadini, per la sua tutela e valorizzazione in modo che possa giungere intatto alle generazioni future”. A questo proposito “il Comune di Barletta - ha dichiarato il Sindaco Nicola Maffei che ieri, in serata, ha portato un breve saluto della città, ricevendo Via F. d’Aragona, 46 - angolo Via S. Antonio un lungo applauso di commossa solidarietà da parte della comunità scientifica riunita a Palazzo Della Marra - si è già impegnato per avviare la manutenzione della statua e auspico che i risultati di questa giornata siano presto oggetto di pubblicazione, in modo da lasciare tracce tangibili sulle quali fondare le analisi future”. Barletta Un unico interrogativo è restato aperto e forse non troverà una risposta definitiva: chi è l’imperatore rappresentato nella statua bronzea? “Per rispondere a questa domanda sarà necessario lavorare a lungo sulla documentazione pergamenacea conservata in città e negli archivi europei - dice Victor Rivera Magos, tra gli organizzatori dell’evento - e non è detto che la risposta arrivi”. Un mistero, dunque, che solo il tempo potrà sciogliere.

ottobre 2011 IL FIERAMOSCA 23 Recensioni Recensioni Una biografi a di Niccolò Fraggianni Divagazioni su Eraclio la recensione di Vittorio Palumbieri L’ULTIMO LIBRO DI DUILIO MAGLIO

obbiamo essere grati ai ricer- Tutto con un linguaggio lieve, accattivan- di Michele Cristallo* catori di Storia locale, perché te, coinvolgente che rende piacevole la let- senza“D il loro prezioso contributo non sa- tura e ti porta ad inorgoglirti di poter anno- rebbe possibile costruire il quadro organi- verare, tra i grandi concittadini del passato, co, generale della Storia”. un rappresentante così prestigioso. uale personaggio raffi gura la statua? È la prima imba- resse riservato al Colosso Ricordo molto bene questa rifl essione Non mancano racconti di “particolari Q razzante domanda che il visitatore pone a chi lo accom- di barletta dagli studiosi che il prof. Francesco Maria de Robertis avvenimenti” che hanno costellato la vita pagna appena si imbatte nel colossale bronzo che, con le grandi di ogni epoca, dal Medioe- arcate ogivali della fi ancata sinistra della basilica del Santo Sepol- vo ai giorni nostri, alimen- sottoponeva all’attento uditorio nel corso del marchese Niccolò Fraggianni e che cro offre una delle cartoline più suggestive di barletta. tando una serie di ipotesi, della presentazione di una pubblicazione. fanno parte a pieno titolo della storia cit- I più dotati culturalmente divagano tra le varie ipotesi formu- congetture, anche leggen- È un monito che mi torna in mente ogni tadina. late nel corso dei secoli, elencando una serie di imperatori cui de, che ne hanno fatto un qual volta mi imbatto nella lettura di pub- Si può ben dire che il libro di Renato attribuire la statua. I più sbrigativi fanno riferimento a un generico personaggio misterioso e blicazioni storiche sulla mia città, condotte Russo è godibile e pertanto consigliato a imperatore romano; chi brancola nel buio se la cava con la famosa perciò affascinante. ovviamente con rigore scientifi co e pun- quanti amano dilettarsi della conoscenza leggenda popolare del gigante che salvò barletta dall’invasione Stranamente, però, la storiografi a locale ha riservato una tualità cronologica. della Storia della propria città. del nemico. modesta attenzione (nel senso di approfondimenti specifi ci) alla Così mi è accaduto recentemente leg- A conclusione di queste brevi note mi Sul fronte storico-artistico-letterario in effetti il Colosso di statua-immagine di barletta. Se escludiamo Michele Cassandro gendo l’ultima “fatica” di Renato Russo sentirei di proporre, ove non fosse già sta- barletta è sempre stato terreno di confronto tra studiosi di ogni di- e quanti ne hanno divulgato la leggenda (Nicola Ugo Gallo, Mi- su “Niccolò Fraggianni, un precursore to fatto, che la Civica Amministrazione sciplina: dallo storico al fi lologo, all’archeologo, allo storico d’ar- chela Salerno), gli altri (da Sabino Loffredo a Francesco Saverio dell’Illuminismo napoletano”. provveda alla più ampia diffusione del te e così via, con il risultato di una letteratura ricca e variegata che Vista, a renato russo) se ne sono occupati in contesti storici più È certamente un contributo determi- prezioso volumetto, a cominciare dalle però non ha risolto in maniera defi nitiva il problema dell’identità generali. nante per la conoscenza di un personag- famiglie degli scolari che frequentano la della statua e il come e perché della sua presenza a barletta. Pertanto ha una valenza tutta particolare questa opera di Dui- gio che, con la sua cultura giuridica, ha scuola elementare “Fraggianni” Istituto Persino il giudizio estetico sul Colosso ha visto, qualche seco- lio Maglio il quale, come egli stesso scrive, ha “acceso una cande- dominato per circa mezzo secolo il mondo scolastico che, ce lo ricorda l’Autore, ha lo fa, storici e critici d’arte schierati su fronti contrapposti. la” nella memoria storica e ha dato corpo a una ricerca meticolosa, giudiziario del ‘700, iscrivendo il “suo nome tra i beneme- avuto questa intitolazione uffi ciale solo il 26 maggio 2006, L’abate Giovanni battista Pacichelli (roma, 1641), illustre di- indubbiamente faticosa e impegnativa ma fortemente gratifi cante riti del Reame” come ebbe a scrivere di lui Sabino Loffredo dopo oltre cinquant’anni di identifi cazione, di fatto, con il plomatico, grande viaggiatore e raffi nato scrittore, nell’opera che come lo sono tutte le ricerche che approdano a risultati importanti. nella sua Storia della città di Barletta. palazzo del Nostro, e grazie alla caparbia determinazione gli fruttò la maggiore fama (“Il regno di Napoli in prospettiva“, Quando parliamo di memoria storica in riferimento a barletta, Renato Russo, nel suo libro, compie un’operazione di dell’allora dirigente scolastico prof. Francesco Caldarola. scritta nel 1692 e pubblicata postuma nel 1695), scrivendo di bar- il ricordo vivente del passato si fa imponente e si carica di incon- scrupolosa ricerca storica, effettuata in archivi e raccolte pri- Un’ultima rifl essione: a quando l’apposizione di una letta (l’aveva visitata nel dicembre 1680) non manca di annotare tenibile suggestione. e la memoria storica ha bisogno di sempre vate, rendendo al marchese Fraggianni pieno omaggio con lapide commemorativa sulla facciata della casa natale di che «nel suo Foro si vede un Colosso di metallo di palmi venti nuove energie, di ravvivarsi e alimentarsi di nuovo spirito costrut- una biografi a ricca, puntuale, precisa a delinearne la gran- Niccolò Fraggianni in via Sant’Andrea 19, come ci ricorda di altezza, cui portando vacua la destra han dato a regger la San- tivo. ecco, il primo merito che va riconosciuto all’autore è l’aver dezza di magistrato e giureconsulto, di cultore della laicità Renato Russo? Magari a cura della locale Sezione di Storia ta Croce, recato nel 1204 da Costantinopoli da Signori Venetiani ravvivato la memoria storica con un’opera che colma quel grande dello Stato senza essere “nemico” della Chiesa cattolica, di Patria! che raffi gura il trionfante Heraclio Imperatore, che qui fè nau- vuoto registrato nella storiografi a su barletta in riferimento speci- cittadino barlettano mai dimentico della sua patria natale. fragio». fi co alla colossale statua bronzea. e poiché, come ci ricorda bene- Più partecipata, la descrizione che ne fanno i curatori delle 16 detto Croce, non c’è storiografi a senza cronaca, il nostro conduce tavole “pugliesi” edite a Napoli nel 1828 dagli editori Cuciniello la sua ricerca consultando le fonti, fi ltra le varie ipotesi via via e bianchi: «fra le antichità della terra di bari non v’è monumen- formulate, e attinge alla cronaca più o meno recente nello sfor- to alcuno che meriti l’attenzione della bella statua colossale di zo di giungere alla verità. e poiché la verità assoluta non esiste, bronzo, che vedesi nella piazza di barletta, di discussa origine e egli le si avvicina il più possibile utilizzando saggiamente le te- di attribuzione incerta». stimonianze di cui dispone, coniugando abilmente il senso innato Di tono del tutto opposto la descrizione che ne fanno i francesi dell’analisi con l’acume dell’intuizione e il dono della sintesi. della spedizione organizzata dall’abate richard de Saint Non nel Un altro aspetto che va subito segnalato è la sprovincializza- regno di Napoli e che produsse la colossale opera “Viaggio pitto- zione della “vicenda-eraclio”, analizzata e ricostruita con metodo resco o descrizione del regno di Napoli e di Sicilia” pubblicata in scientifi co, dando respiro a tutte le ipotesi fi n qui conosciute, e quattro tomi e cinque volumi tra il 1781 e il 1786. ebbene, secon- (questo un altro valore aggiunto del suo lavoro) indica un percor- do i “cronisti” francesi, la statua di eraclio «per quanto brutta, ha so culturale che segnala nuovi orizzonti e itinerari aperti ad ogni ancora qualcosa dello stile greco del periodo del basso Impero»; nuova possibile indagine. annotano che «la statua fu trovata mutila delle gambe; quelle che Più precisamente il lavoro, oltre al pregio di offrire un sostan- le sono state aggiunte sono orribili» e non risparmiano, tra le altre ziale e originale contributo per la migliore conoscenza della sta- RISTORANTE Viale R. Elena osservazioni, qualche suggerimento: «Se questa statua, alta ben tua, ha il grande merito di offrire al Lettore un panorama ampio RICEVIMENTI (Lit. di Levante) venti piedi, fosse collocata più in alto e adeguatamente, avrebbe e approfondito del dibattito storico e critico che nei secoli si è CONGRESSI tel. 0883 347741 un aspetto molto nobile. Ma così poggiata a terra e senza piedi- sviluppato intorno a questa eccezionale testimonianza storica e stallo fa un pessimo effetto (‘du plus mauvais effet possible’)». artistica. e quindi disegna le direttrici giuste per chi volesse pro- Ci limitiamo a queste rapide citazioni per sottolineare l’inte- seguire nella ricerca per una maggiore comprensione e chiarifi ca-

24 IL FIerAMoSCA ottobre 2011 ottobre 2011 IL FIerAMoSCA 25 Recensioni Recensioni VALDEMARO VECCHI DIMENTICATO Corso Garibaldi, 180 - Tel. 0883.534389 - Barletta Grande promotore culturale del nostro Mezzogiorno post risorgimentale, stampatore-editore di Benedetto Croce, partì da Barletta la sua feconda attività. È fACiLe sMeTTeRe Mentre le città di Bari e di Trani lo esaltano, Barletta lo ha dimenticato del tutto. Di fuMARe se sai come farlo di Renato Russo di Allen Carr eWI editrice i Barletta, Sala rossa 1 ottobre 2011. Da sinistra: la dirigente alla cul- pp. 192 - 10,00 tura dott.ssa Santa Scommegna, l’autore ing. Duilio Maglio, il sinda- llestita a bari, nella scorsa settimana, presso la biblioteca Nazionale “S. Vi- co ing. Nicola Maffei e il giornalista Michele Cristallo (Fotorudy) sconti” una mostra intitolata 1861-2011 l’Italia dei libri. La storia di un Gentilissimo Questo libro è la chiave che vi permette- paeseA fra le pagine. Presentata dal direttore della biblioteca Nazionale di Napoli Dottor russo, rà di uscire dalla prigione del fumo con zione dei problemi ancora irrisolti. Perché, se molto si è discusso, (ad interim anche della Nazionale di bari) dott. Mauro Giancaspro, la mostra è stata le scrivo facilità. molto ancora si discuterà per dare un nome alla statua e per de- anche l’occasione per gettare uno sguardo sul panorama nazionale dei grandi libri per ringraziarla Il metodo Easyway (letteralmente modo facile) non si basa su inutili fi nirne la “avventurosa” vicenda in maniera tale da soddisfare le e dei grandi autori ed editori che hanno segnato la cultura nazionale di quel tempo, del graditissi- tattiche intimidatorie, non fa appello alla forza di volontà né porta ad secolari attese. specialmente quella del nostro Mezzogiorno. mo dono della ingrassare, ma, capitolo dopo capitolo, dimostra come sia il fumatore Lungo questo ipotetico itinerario l’autore colloca alcune pietre e in questa prospettiva, notevole rilievo è stato dato alle fi gure di tre grandi protago- sua biografi a accanito sia quello occasionale possano, serenamente, liberarsi dalla miliari: l’età della statua, la sua dettagliata descrizione, l’epoca nisti di quella lunga stagione culturale: il fi losofo benedetto Croce e gli editori Laterza di Valdemaro schiavitù della nicotina per sempre. e le circostanze del suo “innalzamento”, l’itinerario seguito sino e Vecchi, che il coordinatore della mostra, Luciano Carcereri, nella sua conversazione Vecchi che, tra Tutto quel che occorre per diventare felici non fumatori è solo il tempo allo spiaggiamento sul litorale di barletta. A tale proposito Ma- introduttiva alla mostra, ha tratteggiato, soffermandosi su Vecchi, Croce, Laterza: vir- l’altro, mi ha di leggere queste pagine, come testimoniano i milioni di persone che glio offre una interessante e inedita ricostruzione delle variazioni tuose triangolazioni (il Vecchi per primo, ma è una nostra trasgressiva licenza). fatto riscoprire l’hanno già letto, perché - nonostante sembri impossibile - smettere di morfologiche della linea di riva della costa barlettana, certamente Sul Vecchi, negli anni passati, abbiamo scritto una corposa biografi a divisa in tre rapporti di scam- fumare è facile, se sai come farlo. diversa da quella attuale. Chiarisce in tal modo le circostanze e le parti: le prime due rispettivamente dedicate al periodo barlettano e tranese, la terza bio culturale e librario tra modalità dello spiaggiamento della statua e mette a tacere quanti ad approfondimenti sulla fi gura del grande tipografo, sul suo lavoro, sul suo tempo e la Puglia e Napoli, rapporti che per- ne hanno negato il “viaggio” via mare. quant’altro, con numerosi indici di approfondimento. Ci eravamo illusi di aver restituito sonalmente recepisco e vivo anche con iL LiNGuAGGiO Infi ne, e non meno incisiva, l’analisi dei “ragionamenti” in visibilità a questo eccezionale protagonista della nostra vita sociale, politica e cultu- emozione essendo nativo di Napoli, ma gran parte condivisibili dello studioso americano F.P. Johnson il rale di quegli anni, mentre in realtà tutto è rapidamente ripiombato nel buio. e duole seGReTO Dei fiORi di padre molfettese, e dividendo il mio quale già un’ottantina di anni fa rivalutava la vecchia tradizione di che ad ignorare la sua pregnante presenza sia stata impegno lavorativo tra la biblioteca Na- attribuire l’identità della statua a eraclio “imperatore d’oriente e anche la Società di Storia Patria che avrebbe po- di Vanessa Diffenbaugh zionale di Napoli, di cui sono direttore da campione di fede” (come ricorda il titolo del libro) la cui impresa tuto chiudere in bellezza il suo anno celebrativo sedici anni e la biblioteca Nazionale di dei 150 anni dell’Unità d’Italia dedicandogli una Garzanti è esaltata nel ciclo di affreschi di Piero della Francesca nella basi- bari di cui sono direttore ad interim. serata. pp. 372 - i 18,60 lica di San Francesco a Arezzo. Un lavoro, il suo, esaustivo e det- L’altro pregio del lavoro è l’apertura di una serie di fi nestre su tagliato che aggiunge alla storia della alcune pagine della millenaria storia di barletta: un contributo alla Victoria ha paura del contatto fi sico. Ha editoria e della tipografi a italiane un as- divulgazione di testimonianze della nostra vita e civiltà passata. Vecchi a Barletta paura delle parole, le sue e quelle degli sai signifi cativo segmento: motivo per il e lo fa con eleganza nel contesto di un racconto agile, essenziale, altri. Soprattutto, ha paura di amare e di Per quanti lo abbiano dimenticato, Vecchi quale desidero formularle i più sinceri concreto, realizzato con linguaggio semplice, effi cace, rivolto sia lasciarsi amare. C’è solo un posto in cui operò a barletta dal 1869 al 1879, proprio nei più complimenti. agli specialisti della materia, sia al vasto pubblico interessato a co- tutte le sue paure sfumano nel silenzio e intensi anni post risorgimentali quando stampò Nel suo lavoro, del resto, c’è un valo- noscere meglio quel Colosso che è parte integrante e insostituibile nella pace: è il suo giardino segreto nel parco pubblico di Potrero Hill, a un gran numero di libri sul territorio e numerose re aggiunto che non può non affascinare della quotidianità dei barlettani. San Francisco. riviste fra cui spicca, su tutte, “Il Circondario di chi, come me - e per fortuna come tanti Un’operazione che ha appunto lo scopo di ravvivare la memo- I fi ori, che ha piantato lei stessa in questo angolo sconosciuto della città, barletta” in edicola per sei anni. altri - reagisce all’invasiva prevaricazio- ria e quindi di contribuire effi cacemente alla lotta contro il rischio, sono la sua casa. Il suo rifugio. La sua voce. È attraverso il loro linguaggio Il Vecchi nei primi tempi della sua permanen- ne dell’informatica con un’intramontabi- che Victoria comunica le sue emozioni più profonde. La lavanda per la dif- latente in certa società di oggi, di “distruzione” della storia. za a barletta operò nei locali al pianoterra dell’ex le e inguaribile passione di bibliofi lo che fi denza, il cardo per la misantropia, la rosa bianca per . Perché eraclio, quindi, o se volete “Arè”, questo nostro illustre “con- Convento di S. Domenico. Dopo undici anni si mi fa apprezzare le edizioni allestite con Victoria non ha avuto una vita facile. Abbandonata in culla, ha passato l’in- cittadino”, nelle pagine di Duilio Maglio, continua a parlarci, an- trasferì a trani, ma qui, da noi, aveva lasciato una cura maniacale che si esprime nella fanzia saltando da una famiglia adottiva all’altra. Fino all’incontro, dramma- che per ricordarci che quella sua “colossale” presenza, alla pari un’orma profonda e , la maturazione scelta di tutte quelle soluzioni che fanno tico e sconvolgente, con Elizabeth, l’unica vera madre che abbia mai avuto, degli altri numerosi e importanti beni culturali del territorio, co- di un mestiere che metterà poi a frutto nella lunga di un buon libro come il suo, anche un bel la donna che le ha insegnato il linguaggio segreto dei fi ori. stituisce il tramite per giungere alla consapevolezza della nostra stagione tranese (durerà 25 anni). Ma con l’orma libro. Libro che per la carta, la rilegatura, E adesso, è proprio grazie a questo magico dono che Victoria ha preso in identità; per ricordarci che la memoria del passato, la ricerca stori- di sé e del suo lavoro, lascerà anche un doloroso l’apparato iconografi co e i caratteri tipo- mano la sua vita: ha diciotto anni ormai, e lavora come fi oraia. I suoi fi ori ca, il ritorno alle fonti, la conoscenza delle nostre radici, integrate sono tra i più richiesti della città, regalano la felicità e curano l’anima. Ma ricordo, la prematura morte del fi glio tommaso il grafi ci rinnova il grande piacere di avere nel vissuto di oggi ci aiutano a costruire il nostro progetto futuro. Victoria non ha ancora trovato il fi ore in grado di rimarginare la sua ferita. cui monumento funebre è ancora oggi ben visibile tra le mani e sotto gli occhi un bel prodot- Questo nuovo tassello incastonato nel grande mosaico del patri- Perché il suo cuore si porta dietro una colpa segreta. L’unico in grado di sul vialetto d’accesso al cimitero di barletta. to dell’arte tipografi ca. monio storico documentario di barletta rappresenta un contributo estirparla è un ragazzo misterioso che sembra sapere tutto di lei. Solo lui Monumento funebre di Tommaso È un mezzo busto opera dello scultore Manuti, Grazie ancora, con vivissima cordia- prezioso per mettere a fuoco nuovi elementi per la migliore cono- può levare quel peso dal cuore di Victoria, come spine strappate a uno Vecchi, terzo a sinistra sul vialetto che aveva appena fi nito di scolpire (1880) il mo- lità. scenza della millenaria, prestigiosa vicenda della nostra città. stelo. Solo lui può prendersi cura delle sue radici invisibili. Solo così il cuore d’ingresso del Cimitero di Barletta numento a Massimo d’Azeglio. Mauro Giancaspro più acerbo della rosa bianca può diventare rosso di passione. *giornalista-scrittore (Fotorudy)

26 ILIL FIerAMoSCAFIerAMoSCA ottobre 2011 ottobre 2011 IL FIerAMoSCA 27 Enologia Recensioni VINO VIP A CORTINA VEGLIANDO OLTRE IL CANCELLO Oltre dieci presentazioni e un gran numero di recensioni sulla stampa, il libro La secolare strada del Vino Puglia - Veneto nel 2011 di Gianpaolo Balsamo racconta l’allucinante storia di tre solitudini, una ingiustifi cata assenza di tutte le cantine di Canosa drammatica vicenda che si consuma nelle frequentatissime campagne di Canne di Liana Bertoldi Lenoci di Gianpaolo Balsamo

a mattina di quell’afoso 10 agosto Ho dedicato il libro a Stefania Tuppu- 2007 così “La Gazzetta del Mez- attenta e competente guida del dr. Alessandro torcoli, della Vite e del Vino, docente presso la prestigiosa scuola enolo- ti. È lei la protagonista ma, anche, la vit- zogiorno”L titola in prima pagina la noti- direttore esecutivo della rivista “Civiltà del bere”, ha gica di Conegliano Veneto-treviso, ha sottolineato l’importanza tima di questa vicenda. Per diverso tem- L’ zia che, per oltre un mese, sino alla fi ne costruito anche quest’anno l’importante appuntamento sul vino dei vitigni “italici” nella diversifi cata produzione vitivinicola pu- po ha convissuto con le mummie delle dell’estate, sarebbe stata al centro di una italiano nella sede storica di questi incontri: il Miramonti Maje- gliese ed ha ricordato come anche la storia della vite e del vino in sue sorelle dalle quali non si sarebbe enorme grancassa mediatica, appassionan- stic Hotel. tutto il vino italiano era presente con modalità diver- Puglia sia collegata ad una importante fi gura femminile; Calvia mai voluta distaccare. Per paura, forse, do l’opinione pubblica, noi giornalisti, ma se, ma tutte importanti e caratterizzanti per le quattordici giovani Crispinilla, ricchissima cortigiana di Nerone, che acquistò terreni di rimanere sola, senza nessuno. anche, criminologi, sociologi e studiosi aziende italiane selezionate, che si sono presentate e che hanno in Puglia e nella Daunia, vi deportò i suoi schiavi istriani con Adesso, però, Stefania vuole e chie- dei comportamenti umani giunti da ogni deciso di seguire “non tanto un ‘business plan’, quanto la propria i vitigni dell’Istria da piantare nelle Puglie. I vitigni italici sui de di poter dimenticare. Continua ad dove. vocazione”. Nella presentazione dell’evento, si evidenzia come, quali ha tenuto la sua lezione il prof. Calò e al quale hanno fatto essere una donna sola, fragile e anche In una spettrale casa di campagna, alla dietro queste aziende ci sia la “passione”. Il sogno di esprimersi corona e coro le aziende vitivinicole pugliesi offrendo gli assag- consapevole di quello che è successo. periferia nord-ovest di barletta, nella qua- attraverso vini eccelsi e il desiderio delle giovani generazioni di gi dei loro buonissimi vini; anche in questo caso, non c’era che Ha vissuto un’esperienza terribile, frutto le successivamente ignoti mettono a segno produttori e di produttrici di esportare e nobilitare attività vitivi- l’imbarazzo della scelta! erano presenti: Carlo di Corato-rivera; probabilmente della solitudine alla qua- un furto e poi appiccano il fuoco distrug- nicole antiche. Saggiamente il dott. torcoli ha sottolineato, nella Al bano Carrisi-Platone; Francesco Liantonio-torrevento; Me- le lei per prima si era autocondannata, gendo quasi tutto, sono rinvenuti i cada- sua presentazione dell’evento con queste novità, come il nuovo lissa Maci, Selvarossa: Antonio Di Mario, Carvinea; Francesco ma alla quale anche la società l’aveva veri ormai mummifi cati di Carla e Angela percorso sia importante per le antiche aziende rilette e rivisitate in Domini, trentangeli; Stefano Ferrante, Altamura; Luigi Serraca, condannata. teresa tupputi, “accuditi” dalla terza ed questa nuova chiave, emozionante per il foltissimo pubblico pre- Castello Monaci; barbara Mottula, Le Pietre; Piernicola Leone Il libro, dunque è dedicato a Stefania, ultima sorella ancora in vita ma denutrita, sente all’evento e, fondamentale, per scoprire un mondo vitivi- de Castris, Negramaro del Salento. Profumi, colori, sapori stra- l’immagine simbolo di chi vive la vec- Stefania. nicolo nuovo. La viticultura meridionale è stata magnifi camente ordinari. chiaia ai margini della società, di chi rie- e così barletta e la sua piccola contrada rappresentata nella mattinata da un primo medaglione, “La Sici- sce a sopravvivere in solitudine, avendo “Antenisi”, a non molta distanza dall’area lia della donna conquista il mondo”. Sicilia che ha schierato una Con molto rammarico abbiamo notato, e non solo noi, la com- solo la propria ombra per amica e tanta archeologica di Canne della battaglia, bal- straordinaria imprenditoria giovane tutta al femminile. Compe- pleta assenza delle cantine di Canosa di Puglia, area storica dove, gente intorno, ma… indifferente. tenza, serietà, coraggio pur nel rispetto del passato, sono le qua- da sempre si producono ottimi vini. Vini che hanno splendidamen- zano all’improvviso agli onori della cro- lità dimostrate dalle dieci giovani, graziose signore, che hanno te fi gurato il 23 agosto 2010, nella sala convegni del Grand Hotel naca nazionale e non solo per una vicenda Gianpaolo Balsamo “raccontato” le belle favole delle loro storie passate, costruite dai Savoia di Cortina, in occasione della presentazione in anteprima che, anche a distanza di tempo, continua ad avere dell’incredibile e che, quasi fosse sta- zogiorno”, senza calcare la mano, sforzan- molto vicina a quella dei verbali ma anche loro antenati vinaioli sapienti. Le storie passate ed i loro innova- del volume, il sesto, della Storia regionale italiana della vite e del ta pensata dalla mente e descritta sapiente- dosi di capire le mezze tinte, le ambiguità vicina alla parlata colloquiale degli addetti tivi progetti futuri costruiti su antichi vini dal colore del sole del vino, collana promossa dall’Accademia. Il titolo del volume è “Le mente dalla penna di un grande scrittore di e le zone grigie. ai lavori. Mediterraneo e dal sapore del nettare degli dei. Non c’era che Puglie. La Daunia, la terra di bari, la terra d’otranto”. Volume al genere horror, racchiude aspetti misteriosi Il libro, dunque, è una fedele cronisto- L’impegno è consistito in questo: ho l’imbarazzo della scelta. quale hanno collaborato le competenze di geologi, archeologi, ar- che tanto hanno fatto rifl ettere e che ancora ria giornalistica degli eventi, suffragati da voluto realizzare un libro leggibile ma che Dopo la Sicilia, la mattinata è continuata e dedicata alla Pu- chivisti e storici dei diversi periodi, che rappresentano la Cultura continuano a far discutere. Una storia anco- documenti, testimonianze ed interviste, conservasse l’identità di un verbale, perché glia. Il Prof. Antonio Calò, presidente dell’Accademia Italiana con la “C” maiuscola in Puglia. Il volume ha avuto i complimenti ra più sconcertante perché in essa la realtà che segnarono la vicenda delle tre sorel- l’interesse principale rimangono le carte e del Presidente della repubblica on. dott. Giorgio Napolitano. È sembra superare persino la fantasia di scrit- le tupputi e della “casa degli orrori” così la conoscenza delle indagini sulla vicenda strano che le autorità preposte alla tutela e alla propaganda sul tori come Stephen King o e. A. Poe. come, anche a distanza di tempo, è maca- delle sorelle tupputi da parte degli inve- mercato internazionale della viticultura pugliese, siano sempre Il libro, scritto non certo con l’intento bramente nota quella villa, divorata dalle stigatori. latitanti, sempre assenti nei luoghi giusti e nei momenti giusti. di ingigantire l’appetito famelico di chi, fi amma, in contrada “Antenisi”. Ho voluto essere nel caso dall’interno e L’assenza delle cantine canosine agli appuntamenti seri, rende intorno a quella vicenda che rimane so- Insomma, il taglio impresso a questa non dall’esterno. mutila la storia attuale e futura dell’evoluzione della viticultura prattutto una tragedia umana e sociale, ha narrazione più che puntare allo scoop gior- Con la speranza che il libro, frutto di un pugliese moderna. oggi bisogna essere presenti sul mercato in- voluto vederci dell’altro, formulando an- nalistico risponde pienamente al celebre lavoro di mediazione tra la realtà e ciascun ternazionale mondiale… La Cina è ad oriente, cerchiamo di non che ipotesi di messe nere, avvelenamenti principio di Hermann Hesse secondo il Lettore, del contributo di chi ha coordina- sbagliare strada ed arrivare tardi. Plaudiamo quindi alla collauda- e infl uenze religiose, è soprattutto una te- quale ci sono sì mille punti dai quali osser- to le indagini e chi ha partecipato ad esse, ta iniziativa cortinese del dott. torcoli e diamo appuntamento, a stimonianza. vare la verità, ma ce n’è uno solo dal quale riesca dunque a fornire proprio ad ogni tutti, nel 2013, sempre nello splendido panorama dolomitico. Ve La testimonianza di un cronista che giungere al suo cuore: raccontare ciò che Lettore tutti gli strumenti per decodifi ca- lo suggerisce la “dolomitica pugliese” che sono io, cittadina del quella vicenda, in quell’afosa estate barlet- gli occhi vedono. È quello che ho cercato re una vicenda che ha segnato la storia di mondo, che detesta il particolarismo becero del “noi” come fosse tana, ha seguito passo dopo passo, mistero di fare. barletta e dell’intero territorio e, solo alla un titolo di merito! dopo mistero, per raccontarla ai suoi Let- Mi scuso con il Lettore, pertanto, se fi ne, per far trarre a ciascuno le opportune La prof.ssa Liana Bertoldi Lenoci tori sulle pagine de “La Gazzetta del Mez- la lingua usata, in alcune parti del libro, è valutazioni.

28 IL FIerAMoSCA ottobre 2011 ottobre 2011 IL FIerAMoSCA 29 Recensioni Anniversario Una storia assurda e vera girondi e l’anniversario dimenticato

vissuta fra l’indifferenza della gente di Cinzia Dicorato di Rino Daloiso* È più semplice amare l’umanità l 28 aprile 1911 muore a Parigi raffaele Girondi, anche lui stivi il popolo nelle sale, che il proprio vicino di casa (Eric Hoffer) a soli 38 anni come De Nittis, in questa città che diventa pel nome di Giuseppe unaI funesta genius loci per i nostri artisti. Accanto a lui la sorella De Nittis. Carmela, che amorevolmente lo assiste durante la malattia, e la Sognava egli un sua cara amica, Léontine Gruvelle vedova De Nittis. Museo-Pinacoteca per na villa sulla strada che porta a Canne della battaglia. A barletta la città gli rende omaggio con un manifesto listato la sua città, dove racco- Dentro c’è un cadavere. Anzi, due. a lutto di cui riportiamo il testo: gliere le opere pittoriche USono i corpi senza vita di due sorelle, Carla e Angela teresa. A Parigi come Giuseppe De Nittis, ma non confortato come sparse nelle chiese che e la terza, Stefania, sopravvissuta a se stessa e alle altre, le ha lui dall’aureola della gloria meritatamente conseguita, si spe- a quel tempo giacevano vegliate per mesi, anzi, per alcuni anni. È vero: anche in questa gneva ieri, verde di anni e di speranze, Raffaele Girondi. Nell’an- dismesse nelle sacrestie. porzione di Puglia la cronaca non manca di tanto in tanto di por- sia affannosa di affermarsi nell’arte, di cui ogni sua fi bra forte- Sognava una Pinacoteca tare alla luce storie tristi e mortali di anziani abbandonati. e non mente palpitava, pur travagliato da lento e indomabile morbo, che raccogliesse le ope- re dei diversi artisti bar- solo quelle: si veda, ad esempio, la vicenda di ruggiero, disabile, egli attendeva a dare lustro a questa natia città. Che i cittadini re dei diversi artisti bar- raffaele Girondi, Autoritratto 51 anni, morto nel giugno 2010 per le ferite riportate nell’esplo- tutti s’inchinino dinanzi alla fossa che in estraneo e gentile loco lettani, suoi amici e col- sione della casa dove viveva da solo, nel centro storico di barletta, fraterno si apre per accogliere la salma di questo eletto con- leghi, come Calò, Gabbiani, Di Scanno, De Stefano e in primis mentre attorno imperversava la movida. cittadino che uniscesi alla numerosa schiera dei grandi italiani De Nittis al quale voleva intitolare il Museo. e, però, quello delle sorelle tupputi apparve subito un caso di- scesi nella quiete del Père Lachaise, novello elísio di gloria e di oggi noi sappiamo che questo è avvenuto, non abbiamo solo verso dagli altri. Anche, ma non solo, una storia di isolamento e di immortalità. un museo, come lui auspicava, ma un sistema museale. tutto abbandono (che fi ne hanno fatto, ad esempio, i “carismatici” che Il 28 aprile di quest’anno si sono compiuti cento anni dalla questo anche perché Léontine, che sicuramente conosceva il pure frequentavano la villa in contrada “Antenisi”?). Anche, ma sua morte e la sua città l’ha dimenticato. sogno di Girondi, mossa da commozione per questo giovane e Foto di famiglia. Da sinistra Carla, Angela e Stefania Tupputi. Al non solo, una storia di lucida follia, che ha coinvolto tre persone. sfortunato artista (che tanto le ricordava il suo Peppino) donò centro i genitori (Foto CALVArESI) Anche, ma non solo, una storia di profonda religiosità, che aveva Chi era raffaele Girondi? era un artista barlettano, vissuto in alla città natale di suo marito la straordinaria collezione delle pericolosamente smarrito l’ancoraggio della comunità. Anche, ma Già. L’indifferenza. Ha fatto bene il collega Gianpaolo balsa- un periodo in cui la lunga onda della fama di De Nittis faceva so- sue opere che tanto gelosamente aveva conservato e preservato. non solo, una storia macabra di chi non vuole separarsi dal pro- mo a raccogliere in questo libro il materiale investigativo, giorna- gnare giovani come lui che l’arte nella propria città potesse essere Questo gesto diede il via a tutta quella serie di grandi e generose prio affetto, anche quando la morte se lo è portato via, ma, per chi listico e giudiziario sulla incredibile vicenda delle sorelle tupputi. un bene fruibile e godibile da tutti. Ci credeva così tanto che in donazioni fatte da Gabbiani, Cafi ero, trotta-DeStefano ecc. che crede, non per sempre. Forse non a caso, proprio quel drammatico 10 agosto 2007, quan- un articolo sul Buon Senso del 10 maggio 1908 dal titolo Impres- costituiscono il nostro patrimonio più grande e sono diventate il Non c’era (e risultò subito) in quella casa degli orrori, l’orrore do tutti si accorsero del mondo a parte in cui si erano rifugiate le sioni artistiche così scriveva: Io ricordo un sentimento ancora di vanto della nostra città. aggiuntivo dell’interesse economico. sorelle tupputi, a bari, un anziano di 77 anni, originario di Mot- ammirazione l’assistere dall’alto di un fi nestrone in un bellissimo e Girondi? Anche lui è presente nelle esposizioni della nostra Quante volte ci sorprendiamo, ma quasi non ci stupiamo più, tola, veniva trovato senza vita all’interno della sua abitazione, nel pomeriggio l’uscire della folla dal Museo del Louvre, che si spar- Pinacoteca e ci è giunto in modo singolare. La singolarità è nel nell’appprendere del fi glio che veglia il cadavere del padre per quartiere San Pasquale. era morto da due settimane e nessuno se geva invadendo i giardini delle Tuilleries. Era sì una folla festante, gesto di grande generosità che i nostri concittadini benemeriti continuare a riscuotere la pensione? o del parente che nasconde il n’era accorto. Quel che è peggio è che non si tratta di un episodio portante ancora nel cuore il fascino e la forza di Giorgione, delle fecero (in tempi in cui l’amore per la propria città spingeva a cadavere della prozia nel congelatore per il medesimo obiettivo? isolato o rarissimo. grazie di Correggio, del mistero di Leonardo, dell’amore di Tizia- donare piuttosto che a prendere), nel raccogliere il danaro ne- L’inimmaginabile che si fa realtà, il disumano che si fa “umano”, Questa, purtroppo, è diventata un’epoca di estremi: bianco o no, della fecondità del Veronese e del Tiepolo. cessario all’acquisto della raccolta delle opere di Girondi che dal non foss’altro perché entra nella categoria incontrovertibile dei nero, chiasso o silenzio, folla rumorosa o solitudini inquietanti e, Noi siamo troppo lontani, ma Dio mio, cominciamo senza momento della sua morte giacevano in deposito presso la casa fatti accaduti, lasciandoci sgomenti e indifferenti al tempo stesso. a volte, mortali. aspettare dei nuovi gesti, sperando di vedere accorrere nei dì fe- del fratello Giuseppe. Una raccolta costituita da 189 dipinti e 62 Abbiamo scoperto e rivendichiamo il “diritto di essere lasciati opere grafi che che insieme alle opere già donate nel 1929 dalla soli”, ma la privacy è diventata totem e alibi al tempo stesso, tanto sorella Carmela, costituiscono uno dei nuclei pittorici più nume- da non accorgerci del vicino passato a miglior vita e qualche vol- STUDIO DENTISTICO CANFORA rosi appartenenti alla nostra Pinacoteca. Questi cittadini beneme- ta addirittura macabramente mummifi cato. Sarà questo malinteso riti acquistarono il 23 luglio del 1933 la raccolta e la donarono dei Dottori Cesare e Rita Canfora senso di ripiegamento su noi stessi, che ci spinge sempre più a al già costituito Museo-Pinacoteca, un gesto fatto per onorare la piegar la testa dall’altra parte? e a non aprire porte e fi nestre che memoria di questo giovane artista e per evitare che le sue opere •Chirurgia dentale forse sarebbe il caso di scardinare prima che sia troppo tardi? andassero disperse. •Odontoiatria estetica Questa storia assurda e vera ci ha svelato drammaticamente Altri tempi ed altra sensibilità. •Ortodonzia tradizionale che attorno a noi si muovono mondi paralleli e sconosciuti, alme- oggi, nonostante riserviamo grande attenzione al nostro pa- •Ortodonzia estetica InvIsalIgn® no fi no a quando il caso o la tragedia li squarciano e ce li svelano. Da 40 anni trimonio artistico e culturale, impegnando risorse fi nanziarie, •Protesi fisse e mobili La vera sfi da è accorgersene prima che tutto sia irrimediabilmente al vostro servizio •Impianti immediati ed osteointegrati organizzando convegni, restaurando e allestendo mostre, di- (1971-2011) compiuto. Ciò che non è avvenuto per quella villa “invisibile” in •Paradontologia battendo su come migliorarne la gestione, ci siamo dimenticati contrada “Antenisi”, tra barletta e Canne della battaglia, che ha dell’anniversario della morte di un nostro grande artista. e in inghiottito tre sorelle. Barletta • Corso Garibaldi 85 - tel. 0883 347 642 questa dimenticanza è come se avessimo perso parte di noi stessi Anche Stefania, sopravvissuta a se stessa. www.studiocanfora.it • [email protected] raffaele Girondi, Via Canosa e della nostra storia. * dalla introduzione

30 IL FIerAMoSCA ottobre 2011 ottobre 2011 IL FIerAMoSCA 31 Enigmistica Cruciverba simmetrico con riferimenti a Barletta di Franco Lamonaca

Nella foto: il collezionista barlettano presidente del club “Claudio Villa” - 1 orizzontale

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Le definizioni riguardanti Barletta sono preceduti da un asterisco (*). (Soluzione a pag. 36)

Orizzontali Verticali

1.* Il barlettano operante a Roma, noto come il più grande colle- 1. L’azione di chi porta soldi e preziosi all’estero. - 2. È per la testa zionista di dischi, nastri e stampati di Claudio Villa. - 10. Prestare del papa. - 3.* Papà del vecchio barlettano. - 4. Uno inglese. - 5. urgentemente aiuto. - 19. In provincia di Salerno. - 20. Vezzosa- Mezza Roma. - 6.* Il generale di “Bolle di sapone”. - 7. Essi lette- mente comodo, facoltosello. - 22. Parte dell’intestino. - 23. Spe- rario. - 8. È una provincia laziale. - 9. Nome femminile coinvolto cialità francese del fegato d’oca. - 24.* Nacque come “Telebar- dalla cronaca. - 10. Materia prima per candele. - 11. È un albero letta”. - 26. Attrici gesticolanti. - 27. Sono segnate dalle lancette. di pace. - 12. Grande fogna di città. - 13. Una che scende in piaz- - 28. Nome d’uomo… al femminile. - 29. Cotone idrofilo. - 31.* za. - 14. Contenute nell’arca. - 15. La comunità zingara. - 16. Il L’associazione con ambulanze, presso l’ex ospedaletto. - 32. Ra- nome di Vittorini. - 17.* Il nome avanti a Germano Scelza, sindaco venna. - 33.* Il “vicoletto” di Via del Duomo. - 34. Separano i di Barletta dopo l’Unità d’Italia. - 18. Lo è quella solare e quella continenti. - 36. Sigla dell’Ogliastra. - 37. L’albero dei caschi. - eolica. - 21. Teramo. - 24. Vistosa caratteristica del cappello mes- 38. La città del “Poverello”. - 40. Relativo all’allevamento di pen- sicano. - 25. Il periodo della vecchiaia. - 28. Accompagna Gianni, nuti. - 41. Prima della pittura ad olio. - 42. Zingare spagnole. - 44.* nelle vecchie comiche del cinema. - 30. Vivacizzare, mettere al- Il dott. Carlo, ben ricordato commissario prefettizio di Barletta. legria. - 33. La pace latina. - 35. In provincia di Varese, sul lago - 45. Associazione sportiva. - 47. Il noto Gino di “Emergency”. Maggiore. - 37. Gli assi dello spettacolo. - 39. Le pari della sirena. - 49. Arguta e pungente quella di alcuni comici. - 50.* Al centro - 43. Inventò la lampadina. - 44. Si fanno per cortesia. - 46.* I su- del trabucco. - 51. Indicava lire italiane. - 53. Tutti i giorni. - 55. permercati di Tatò. - 48. Agire per vie legali. - 49.* Il cognome… Il cantiere presso il mare. - 56. Il cantante dei Primitives. - 57. della Toro assicurazioni. - 50. Un linguaggio del computer. - 52. Fiume dell’Europa centrale. - 59. Aiutatore, soccorritore. - 61.* Esame attitudinale. - 54. Un accorciativo di Romilda. - 55. Venuta Un cognome per due farmacie. - 62. Scoppia tra contendenti. - 64. alla luce. - 56.* Precede Dimiccoli, nell’intestazione ospedaliera. - Imbrattatori, sporcatori. - 65. Un vecchio marchio discografico. - 58. Il delegato sindacale in fabbrica. - 60. Sì a Berlino. - 61. Edgar 66. Una foto lì per lì. - 67. Fa coprire in altura. Allan, scrittore. - 63.* Antonio Nanula. - 65.* Francesco Rizzitelli.

32 IL FIERAMOSCA ottobre 2011 ottobre 2011 IL FIERAMOSCA 33 Il nostro facebook Concorso LA STRADINA DEI POETI ALLA V EDIZIONE Nel ricco panorama delle iniziative culturali provinciali, la nostra “Stradina” non sfigura

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di Renato Russo

7 8 6 arrivata alla sua V edizione “La Stradina dei Poeti” rassegna di poesia organizzata Tienimi dentro 1 posto dallaÈ Cesacoop Arte in collaborazione con il Co- Tienimi dentro di te, ex-aequo mune di barletta e allestita in Vico Stretto. ogni come tieni l’anima, come tieni il cuore, 12 anno circa cento persone “esposte” alla lettura degli 9 11 14 Cullami in te, 10 13 appassionati o dei comuni passanti che nelle sere di come quando culli un ricordo e l’azzurro del mare. mezzo agosto vanno a curiosare tra i versi di quei Consumami, cento poeti che ancora si illudono e ci illudono che come nel fuoco di quando t’arrabbi, la poesia serva a farci dimenticare le sofferenze del come quando in inverno ti sfreghi le mani. presente e le pessimistiche previsioni di un futuro Respirami a fondo, che si fa ogni giorno più insulso ed inerte. come fossi aria, come respiri l’odore della pioggia Nel ricco panorama delle iniziative culturale quando bagna la nostra terra. provinciali, la nostra “Stradina” non sfi gura, ma Tienimi dentro come tieni la malinconia, ancora più prestigiosi traguardi avrebbe potuto come tieni il desiderio, quella follia domata, (e potrebbe ancora) raggiungere se ci fosse stata 1938. Monte di Pietà. Classe 1a elementare. 1. Anna Maria Coliac; 2. Grazia Messinese; 3. Giovanna Chieffi ; 4. Matilde Rizzi; 5. Anna Maria in quell’anima che non può sbagliare. appena un po’ di attenzione da parte del Comune Di Monte; 6. Isa Tumolo; 7. Teta Annoscia; 8. Angela Di Bari; 9. Nuccia Abate; 10. Rosa Rizzi; 11. Luisa Alvisi; 12. Franca Barracchia; 13. Prendimi sul tuo viso, (non parlo del generico patrocinio che l’ammini- Tupputi (?); 14. Nanda Capacchione (archivio Grazia Messinese Zanna, sorella di Elio Messinese di Barcis) come velo di vento a primavera, strazione Maffei non ha mai fatto mancare), ma del come la carezza ti sfi ora, ti accorgi che esiste… è profumo. più completo disinteresse all’evento da parte della Contienimi, dirigente alla Cultura, signora Angiuli che non ha come in un abbraccio, come polline acerbo chiuso in un fi ore, mai degnato della più piccola attenzione (del re- Tienimi dentro a ballarti scalza, sto riservava lo stesso sdegnoso contegno a tutte le come musica nei tuoi pensieri, tra il battito del cuore e il tuo respiro… manifestazioni locali). , vivendomi di corsa per ritornare indietro a vivermi ancora, Questo evento, al di là delle note di cronaca che semplicemente, come un folle, come d’istinto, segnalano ogni anno i nomi dei vincitori e le diver- come quell’abitudine e quel vizio, se circostanze dello spettacolo, ha fi nito col rive- di cui solo tu non puoi più fare a meno. stire, per la nostra cultura, un profondo signifi cato, Anna Sabatina Marzocca, Barletta quello del coinvolgimento dei tanti poeti in erba, dilettanti della penna e dell’ispirazione (i nostri po- eti più quotati di solito non partecipano), e tuttavia Post Mortem uno stimolo alla ricerca della estrinsecazione dei 2 posto propri sentimenti. Uno stimolo a fare “letteratura”, Quando le parole ti graffi ano la gola ex-aequo sia pure popolare, in una città che non brilla certo ma non hanno la forza di uscire. per attenzione verso la letteratura. e di questo dob- Quando le mani sono livide e spennellate di sangue biamo essere grati al team organizzativo dell’even- per aver squarciato il muro della sofferenza. to, Gennaro Capriuolo e Antonietta Di bitonto, veri Quando le orecchie hanno smesso di ascoltare pionieri appassionati cultori della poesia e della sua perché spente per sempre da quei tuoni mortali. diffusione, che realizzano ogni anno questo appun- Quando le lacrime sgorgano impetuose tamento straordinario che, nato senza pretese, ha più ferventi di un fi ume in piena. fi nito coll’imporsi come una delle più belle mani- Quando ti dimeni e ti ferisci festazioni estive cittadine. per non sentire il dolore che ti lacera dentro. Anche se passeranno degli anni, conserverò Quando le immagini scorrono nella mente sempre, di loro due, una bellissima, straordinaria e ti infi lzano con le loro sadiche lame. immagine: sull’imbrunire avanzato di un pome- Quando la disperazione prende il sopravvento riggio di mezzo agosto, sul marciapiede di Corso risucchiando ogni speranza. Cavour, loro due che, diretti in Vico Stretto portano È adesso che devi colpirmi tutto l’armamentario della mostra su un carretto ar- e mettere fi ne a queste folli pene, Estate 1938, maestranze della ditta Ceci in una pausa del lavoro sul cantiere per costruire “Il Brigantino”, sulla Litoranea di Levante. Lo tigianale… se non è questa poesia, poesia del no- che non mi lasciano neppure morire. chalet fu inaugurato quell’estate stessa (16 luglio) dai committenti, i fratelli Giovanni e Pompeo Nigro, dal costruttore Donato Ceci, e dal stro tempo malato di indifferenza e superfi cialità. ora, ti prego, prendimi. progettista l’ing. Arturo Boccassini. (da rENAto ruSSo, Il Novecento, Editrice rotas, 2008) Giusy Del Salvatore, Barletta

34 IL FIerAMoSCA ottobre 2011 ottobre 2011 IL FIerAMoSCA 35 Concorso Sport

Tiro con l’arco Corsa Padre 2 posto Padre è questo il dolore? ex-aequo A Shangai, medaglia d’argento a squa- L’AsD Barletta Sportiva vince Questo vento gelido che avvolge il cuore, dre per la barlettana Pia Lionetti nell’ul- la San Giovanni Mountain Running questo sentirsi incompleti, tima prova di Coppa del Mondo 2011 questa tristezza di fondo, La Barletta Sportiva ha vinto questo pianto che ripudia le lacrime. La barlettana Pia Lionetti torna ad ottenere un prestigio- la “San Giovanni so podio internazionale. Infatti, nella quarta ed ultima Padre è questo il dolore? M o u n t a i n prova di Coppa del Sentirsi nudi, Running” gara di 8 Mondo 2011, disputa- cercare e non trovare riparo, km circa, svoltasi ta a Shangai (Cina), è smarrirsi in un deserto che ti è familiare, nella città di Padre arrivata la medaglia sfi orarsi senza mai incontrarsi, Pio, gara valevole d’argento nella gara parlarsi senza mai interrogarsi, quale Campionato a squadre con il ter- lasciarsi e non rivedersi mai più. regionale di Corsa zetto completato da in montagna. Padre ti guardo Guendalina Sartori e Un percorso quando furtivo distogli lo guardo Natalia Valeeva. durissimo che, prima che una lacrima ti accarezzi piano Nella griglia iniziale partendo dal cen- e commossi in un abbraccio del tabellone ad eliminazione diretta la squadra azzur- tro della citta garganica, si è poi inoltrato in un sentiero che ra è partita con il terzo posto delle eliminatorie che è disprezzi quel grido che soffochi nella tua mano. man mano si è fatto sempre più impervio per raggiungere valso l’ingresso in gara nei quarti di finale. Nella sfida dopo circa quattro km la parte più alta di San Giovanni Ro- Padre ti ascolto di finale con l’India si respirava aria di rivincita per il tondo. Dopo il giro di boa, abbiamo dovuto affrontare una nel vuoto di un cuore orfano terzetto asiatico, visto che ai recenti Mondiali di Tori- discesa ripidissima e quindi particolarmente pericolosa. che mendica amore, no le azzurre avevano conquistato il titolo mondiale a L’Associazione barlettana ha portato al traguardo tutti nella traccia di una ruga squadre al termine di un match emozionante e deciso i tredici atleti iscritti alla gara: Lello Cilli, Gino Corcella, dove si affaccia un rimprovero. all’ultima volée. E stavolta ad avere la meglio è stato Rino Dagostino, Bartolo Dibenedetto, Ettore Dicolangelo, proprio il terzetto indiano composto dalle stesse ar- Padre ti guardo Patrizio Dicorato, Vito Farano, Enzo Cascella, Angela ciere di Torino (Devi, Kumari e Swuro), in un confronto nella luce sommessa Gargano, Ruggiero Graniero, Giuseppe Rasola, Michele purtroppo segnato sin dalle prime battute, con le az- ti aggrappi a parole che ormai hanno perso il rigo Rizzitelli, Michele Torre. zurre in difficoltà e costrette ad arrendersi con il pun- e mentre aspettiamo che il tramonto La Barletta Sportiva si sta sempre più affermando, tra le teggio finale di 215-204. spenga l’illusione di un abbraccio più lungo principali associazioni podistiche della nostra Regione, A risultato acquisito, si può notare che la ripetizione in comprendo quel dolore e mi arrendo. per la partecipazione dei propri atleti a maratone e gare finale del punteggio totale conquistato nei confronti È un dolore che sfi nisce e non dilania podistiche in tutto il mondo. precedenti, sarebbe valso un fantastico successo; co- ferita al costato tramortisce Il nostro obiettivo primario è quello di rendere accessibile munque, anche l’argento è pur sempre un ottimo risul- ma non ti uccide mai. e quindi alla portata di tutti, la corsa, lo sport, l’attività tato per l’intero movimento arcieristico azzurro a meno motoria in genere, tutti i cittadini hanno e soprattutto di un anno dalle Olimpiadi di Londra 2012. Padre è questo il dolore. devono avere il diritto di praticare lo sport, nessuno Sentirsi solo. escluso, perché lo sport fa bene alla salute, e migliora la Mentre, nel perfetto, misterioso disegno condizione psico-fisica di ogni cittadino. la tua anima respira il suo volo. Giacomo Lomuscio, Barletta Volley Al via la stagione agonistica 2011/2012. In tal senso vi è da segnalare il ri- torno in patria della talentuosa schiacciatrice Giusi Grumo, classe 85, dopo un lungo girovagare nella “Valle dell’Ofan- Amami 2 posto dell’Axia volley tra ex-aequo colpi di mercato e to” a cavallo tra Margherita di Savoia e Cerignola coadiuva- Amami quando la mia mano si unirà alla tua, ti da ben altri quattro arrivi. quando ti sentirai un giunco in balia del vento. novità Nelle ultime ore infatti, chiamate ad indossare la maglia Si è conclusa qualche giorno Amami quando riconoscerò la tua voce tra un milione, del “Delfino” sono arrivate nella Città della Disfida: Ma- fa la prima fase della stagio- rina Miccolis, Giusy Dipace, Giuliana Castiglione - giunte quando la luce di un sorriso ne sportiva dell’Axia volley rispettivamente dalla New Master Team di San Ferdinando attraverserà un viso segnato dal tempo. che ha visto “le delfine” im- - e Miria Napoletano che nell’ultima stagione agonistica ha Amami quando non si amerà più, pegnate in un duro periodo vestito i colori dell’Accademia dello Sport Trani. quando vacillerà il mio coraggio. di lavoro fisico - agli ordini La barlettana Giusi Grumo «Sono molto soddisfatto degli acquisti che abbiamo fatto Amami quando ricorderò la tua sofferenza, del coach Leonardo Porcel- quest’anno. Ci siamo mossi bene sul mercato rinforzando quando avrò dimenticato il tuo amore, luzzi e del preparatore atletico Giuseppe Mastrapasqua - la squadra in tutti i reparti. Grumo, Miccolis e Napoletano quando le mie parole saranno inutili. in vista del campionato di Prima Divisione Femminile che con la loro esperienza risulteranno fondamentali durante Amami quando il tempo avrà steso una coltre avrà inizio verso metà ottobre. la stagione. Dipace e Castiglione invece, sono due giovani sulla passione giovanile, Oltre al lavoro in campo, vi è da annotare il lavoro fuori dal promesse volute fortemente dal nostro allenatore per dare via S. Andrea, 13 quando l’egoismo cercherà il sopravvento. campo che la dirigenza sta svolgendo in queste prime fasi continuità alla “linea verde” intrapresa già da diversi anni 76121 Barletta (BT) Amami quando t’intenerisce il mio amore tenace, della stagione sportiva, difatti vi è da registrare l’importan- dal nostro sodalizio. Non vediamo l’ora di scendere in cam- tel. 0883 347650 st. … e io ti amerò per sempre. te mercato che la società presieduta dal Presidente Miche- po». Queste le parole del presidente Michele Rizzi in merito cell. 349 3609816 Eugenio Panaro, Trani le Rizzi sta conducendo in vista dell’impegnativa stagione alle nuove arrivate.

36 IL FIerAMoSCA ottobre 2011 ottobre 2011 IL FIerAMoSCA 37 Scuola Poesia

Chi sono i poeti se non la mano di Dio… Venezia Successo degli studenti Il nero dell’inchiostro scorre sulla pagina bianca. Venezia culla dell’amore, Parola dopo parola illuminate da lampioni verso dopo verso ombre in chiaroscuro del “N. Garrone” a Pisa il sentimento prende forma e si fa poesia. di dame e cavalieri Vive ora un’emozione mai vissuta prima. si perdono nei viottoli della laguna Rivive ora un’emozione vissuta allora. gondole cullate dall’acqua Il pianto si scioglie in un sorriso. [increspata Poesia. Un’illuminazione, un’immagine, come il velo d’una sposa. otevole successo conseguito dagli studenti [una parola. Marta Riefolo dell’Istituto Professionale “N. Garrone” al Con- E in quella parola tutto, vegnoN che si è tenuto a Pisa “Train-ando l’Italia”. Il Con- l’essenza della vita. vegno, organizzato dall’Istituto Tecnico Commerciale “A. Poeti… Pacinotti”, con la collaborazione dell’Università di Mode- Costante nei passi Vivono in quanto scrivono. na, Pisa e Siena, si è svolto a Pisa nella stazione “Leopol- da”, inaugurata nel 1841 dal granduca Leopoldo II (da cui Scrivono in quanto vivono. Piano piano ha preso il nome) e oggi adibita a complesso polivalente. Vivono e non muoiono mai. nell’avido gorgo di un anno Nel corso del Convegno sono intervenuti i nostri ragaz- Ma chi sono i poeti se non un occhio le venture dei giorni zi dell’Istituto Professionale (in particolare la I E) inter- che si apre si chiude sull’infinito… cedute da un mondo sospeso pretando uno spettacolo sull’Unità d’Italia intitolato “Tre Chi sono i poeti se non un orecchio si fanno bianco mattino, colori” che ha ricostruito gli avvenimenti di 150 anni fa che ascolta il silenzio dei germogli che crescono. . . ruvida sera, nelle campagne del Sud, quando quei contadini non era- Chi sono i poeti se non la mano di Dio resoconto di archi di vita. no ancora italiani, narrazione avvenuta attraverso musica che scrive versi finiti sull’infinito mondo dell’animo umano Piano piano e canti popolari. ed eterna gli uomini che danno voce al cuore… ossidato da giorni, La rappresentazione andata in scena a Pisa è frutto di Chi sono i poeti se non coloro supposizioni su cose un progetto POF pomeridiano a cui i ragazzi partecipano che con la loro poesia salveranno questo mondo. che andavano fatte diverse, già da tre anni. cose mancate Questo progetto debuttò già al “Festival Internaziona- Paola Grillo nei buoni raccolti, le del teatro per ragazzi” di Castelnuovo (Reggio Emilia) I ragazzi del Garrone a Pisa all’evento “Train-ando l’Italia” I posto, sezione Adulti Concorso di poesia malumori, calamità, “Memorial Vincenzo Carbone”, 2010 nell’anno scolastico 2008/2009 con uno spettacolo chia- e poco notato progresso umano, mato “Gene-radio-azioni” e poi nell’anno successivo con un altro spettacolo punti di ravvedimento nella somma, intitolato “Un ponte tra le Puglie e la Lituania”. nell’attesa del nuovo Gli alunni si sono poi esibiti anche altre volte nel corso di questi anni L’Istituto Professionale “N. Garrone”, con il Panni ricerco ansioso invitati da altre scuole pugliesi e una volta anche nella Villa Bonelli. riordino della scuola secondaria di secondo grado questo puntiglioso dire; (riforma Gelmini), continua ad assicurare la spe- Poche casupole su un toppolo, Il progetto è stato ideato e diretto dai professori Tavani e Simonetti, con prosperità, vita nuova, cificità della sua offerta formativa, articolata nelle fitti boschi di querce, la collaborazione musicale del professor Cardinale e del ballerino-musicista nell’anno che viene. Matteo Carbone. quattro opzioni: aziendale, turistico, grafico pub- un vigile castello: Panni. blicitario e socio sanitario, e un’adeguata compe- Emanuele Dicuonzo L’Istituto “N. Garrone”, guidato dal preside prof. Antonio Diviccaro è da Una vecchierella, seduta tenza professionale di settore. sempre impegnato negli approcci didattici finalizzati all’approfondimento sull’uscio di casa, I diplomati dell’Istituto acquisiscono così la del settore della comunicazione, della legalità e della diversabilità. orecchiette tra le mani, possibilità sia di un inserimento diretto nel mondo Siviglia sorride, osservando un ragazzo del lavoro, sia del proseguimento degli studi nel che, con ali di pezza,

(Soluzione di pag. 31) sistema dell’istruzione e della formazione tecnica Questi frutti A E N A T N A T S I A C S E R F A I R

A si alza in volo

67

66 superiore o nei percorsi universitari di varia natu- lasciati a nessuno: A S S I R T I N O F I R O T A D R O

L per abbracciare

65 64 63

62 ra. strade sottili

R E D O I S O P E R O T A I L I S U

A Una caratteristica dei nuovi professionali è in un unico sguardo 61 60 59 58

57 lentamente spolpate

T I L L A M E L A V A N I D I N G

O l’ampia flessibilità degli orari che garantisce la ogni vicolo ed angolo

56 55 54 53 52

51 per accogliere sagome veloci.

S A U B A R I T A S A D A R T

S personalizzazione dei percorsi. del suo paese.

50 49 48 47 46

45 Il palpito risale improvviso

V P A R A N A F E N A T I

G Questi sono studiati al fine dell’eventuale rila- Sui campi riposano,

44 43

42 caviglie, fianchi, le spalle

O L O C I V A A R E P M E

T scio della qualifica professionale che si può ot- rocchetti di fili dorati,

41

40 irraggiungibili

T I I S I S S A O N A N A

B tenere al termine del terzo anno in regime surro- le balle di fieno.

39 38

37 gatorio o di sussidiarietà d’intesa con la Regione e il volto, il suo volto A R G O I N A E C O I N A S I

P Tutt’intorno girandole festose

36 35 34 33

32 Puglia. resta l’unico enigma, E R O R E O A T T A V O A T I T E

P si muovono all’unisono,

31 30 29 28

27 Il percorso, di cinque anni, è suddiviso in due il nome che ancora non sai dare al respiro,

E T A P E M I M E N O I G E R E L E

T orchestra silente

26 25 24

23 bienni ed un quinto anno. Ogni opzione si com- al bisbiglio rampicante

O N A I S N O L O C O L L E T A I G

A del vento maestro.

22 21 20

19 pone di un’area di istruzione generale, uguale per alla pelle dolcissima della sua città.

E R E R R O C C O S I R E G E R O T T E Paola Grillo

tutte, e di una di indirizzo. 18 17 16 15 14 13 12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 Premio di merito al Concorso Nazionale Mario Cassanelli di poesia, terza edizione

38 IL FIERAMOSCA ottobre 2011 ottobre 2011 IL FIERAMOSCA 39 Vernacolo INFORMAZIONI TURISTICHE E CULTURALI Archeoclub di barletta 348 3739839 Archivio di Stato (Via F. d’Aragona, 132) 0883 331002 [email protected] Sà trad-ziòn Archivio della Memoria e della resistenza (c/o Castello) 0883 578644 Ass. Cultura e turismo (Via d’Aragona, 95) 0883 578612 - 578614 - 578620 di Francesca Ditrizio Aufi dus - Ass. inform. turistica 339 3218439 biblioteca Comunale (c/o Castello) 0883 578607 biblioteca e Archivio Diocesani “Pio IX” (Via Nazareth, 68) 0883 531274 Questa poesia nasce in una tiepida domenica mattina d’apri- Cantina della Sfi da 0883 532204 le di qualche anno fa. Ad affascinarmi sono stati i vicoletti Castello 0883 532569 del centro storico della nostra amata città, i loro caratteristici Centro Culturale Zerouno 0883 333807 odori, la storia racchiusa nelle pietre dei palazzi ma, soprat- C. t. G. Gruppo “Leontine” 333 2453170 IAt (c/o Palazzo San Domenico) 0883 331331 tutto, quella raccontata da stemmi e sculture con elementi Lega Navale 0883 533354 vegetali, fi gure antropomorfe e zoomorfe presenti sui porto- Pinacoteca (c/o Palazzo della Marra) 0883 538313 - 0883 538312 - 0883 538374 ni… e così il fi ume della fantasia mi ha travolto e mi ha ispi- Parco Archeologico di Canne 0883 510992 rato questa poesia, una delle mie “facetiae”!! Fotorudy Pro Loco barletta e Canne della battaglia (Via Venezia, 42) 339 3869860 UrP (Uffi cio relazioni con il Pubblico) 0883 578488 SERVIZI SOCIALI Numero Verde 800761414 Da na stradètt c-à cattedràl POSTI TELEFONICI PUBBLICI na deì passìb dop a nu temboràl Settore Servizi sociali Comune di barletta, piazza Moro, 16 0883.516460 A.I.A.S. - Assistenza Spastici (Via della repubblica, 1) 0883 527859 bar Haiti (Via Leontina De Nittis, 49) 0883 534305 tutt na volt a stràd parlètt A.V.I.S. - Donatori Sangue (c/o ospedale vecchio) 0883 521686 Orario: 7-22 e di i tìmb passàt m’arraccundètt. Centro Aperto Polivalente (via r. Margherita, 126) 0883.510181 SERVIZI DI INTERESSE PUBBLICO Casa di riposo “r. Margherita” 0883 522446 Ièr’n i timb di magh e stregoùn, Centro Accog. Immig. Caritas (Via Manfredi, 45) 0883 572557 Acquedotto (Servizio Guasti) 800 735735 0883 518554 Centro Intercult. per le migrazioni (via. A. bruni, 13) 0883.310387 Scoppio (Servizio trasporto Urbano) d fècc da ‘gurij sop a i p’rtoùn, Capitaneria - Soccorso in mare 0883 531020 Consultorio familiare “Insieme…” 0883 520395 di brutt papunn e d schezzamurìdd Carabinieri - Pronto Intervento 112 Curia Arcivescovile 0883 531274 ca aviv’a’fuscì c aluèrl u cappìd. - comando compagnia 0883 537400 Fratres - Donatori Sangue (P.za Principe Umberto, I) 0883 518002 Cimitero 0883 510675 C l’auandìv, t dav a f’rtoùn Gruppo Nazareth: Comune - centralino 0883 578111 ma c u p’rdiv, d’sgrèzi a ogne ioùn. Sert 0883 577302 Corpo Forestale dello Stato 1515 Centro Antiviolenza per le donne (P.zza Aldo Moro n. 16) 0883 310293 elettricità (enel, Guasti, Contratti e info) 800 900800 (ore 7-21) 89 20 21 oDo-ANt (Via Fusco, n. 157 - trani) 0883 584128 Ferrovia (informazioni) numero verde Ièr’n i tìmb d strän credènz Gas (Servizio Guasti) 800 900999 ANt - Delegazione di barletta (Via A. bruni, 28) 0883 310230 e nen manghèvn pour i s’ndènz Guardia di Finanza 117 ci avav a tturt, ci avav arraggiòn - Comando compagnia 0883 531081 Guardia Medica - notturno e festivo 0883 575130 t l’avà mannè na maled’ziòn TAXI - AUTOAMBULANZE Polizia di Stato - soccorso pubblico 113 e ce a malalinguj t’arraggiungiàv E TRASPORTO INFERMI Polizia Commissariato 0883 341611 na ben’dziòn nen t’avastàv. Polizia Municipale 0883 332370 A.S.L. bt - centralino 0883 577111 Polizia Stradale 0883 531215 AVSer (Via Magenta, 24) 368 3511354 - 0883 528443 Polfer 0883 521502 Iòsc r’dèim d senda raggiòn Poste Italiane 0883 536097 Croce rossa - Gruppo Pionieri e Volontari del Soccorso 0883 526924 ma c vulèim… sà trad’ziòn! Pronto Soccorso A.S.L. bt 0883 520221 Misericordia barletta - Servizio ambulanza 347 0951836 Protezione Civile 0883 578320 o.e.r. - operatori emergenza radio (Via M. del Carmine) 0883 535000 UrP - A.S.L. 0883 577610 - 0883 577971 - 0883 577050 U.N.I.t.A.L.S.I. (Via M. del Carmine) 0883 536788 Soccorso ACI 116 telecom uffi ci commerciali 187 taxi (P.zza Conteduca) 0883 521469 Vigili del Fuoco - Pronto Intervento 115 Barletta - Vico Torto, 11-13 taxi Service 0883 347243 - Wind 339 6578116 - tim 331 3261000 (traversa C.so Vittorio Emanuele, altezza civico 152) - locale stazione 0883 531222 Tel. 380 45 32 400 · 346 60 08 380 www.beberaclio.it · [email protected]

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40 IL FIerAMoSCA ottobre 2011 ottobre 2011 IL FIerAMoSCA 41 ORARIO FERROVIARIO dal 12 giugno 2011 BARLETTA - BARI CENTRALE BARLETTA - FOGGIA

Da Barletta a Bari: 4.39 4.45 5.44* 5.57 6.06* 6.19* 6.27 6.46* 6.52 7.03* 7.14 Da Barletta a Foggia: 0.12* 1.02* 4.49 5.12 5.54* 6.40 6,58 7.04 7.32 7.42* 7.32 7.44* 7.52 8.19* 8.30 8.37 9.34* 9.57 10,30 10.54 12.14 12.29* 12.33 8.02* 8.18* 8.35 8.42 8.42 8.48 9.02* 9.34* 10.51 11.58* 12.02* 12.24 12.46 12.52* 13.20 13.39* 14.00 14.36 14.57* 15.03* 15.33 15.46 15.54* 16.48 12.56* 13.13 13.40* 14.02* 14.11 14.35 15.04* 16.02* 16.15 16.27 16.45* 17.23 17.03* 17.07* 17.30 17.53* 18.15* 18.23 18.34 19.03* 19.31 19.54* 20.08 17.40 17.48 18.21 18.29* 18.46 19.02 19.53 20.29 20.46* 20.52 21.14* 20.27* 20.35 20.47* 21.03* 21.33* 22.38 22,43 22.54* 23.03* 21.56 22.08* 22.21* 22.28 23.07 23.32* 23.40 23.51 Da Bari a Barletta: 0.15 4.00 4.25 5.10* 5.15 5.51 6.10* 6.17 6.39 6.45 7.12* Da Foggia a Barletta: 3.54 4.44 5.08* 5.14 5.30* 5.43* 6.00* 6.06 6 .28* 6.42 7.21* 7.29* 7.45 7.54 8.00 8.29* 8.35 10.05 11.13* 11.29* 11.34 11.35 11.59 7.04* 7.10 7.45* 7.51 8.40* 9.45 10.10 11.20 12.02* 12.08 12.09 13.07* 13.17 12.09* 12.15 12.30 13.11* 13.16 13.29* 13.35 14.05 14.17* 14.32 15.20 15.29* 14.10 14.12 14.32* 15.05 15.23* 16.15* 16.31* 16.46 17.23* 17.45* 17.50 18.31* 15.34 15.40 16.00* 16.38 17.00 17.06 17.15 17.35 17.59* 18.10 18.15 18.31 18.45 19.23* 19.28 19.57* 20.03* 20.31* 20.58* 21.52 21.59 22.21* 22.31* 19.05 19.30 19.40 20.00* 20.05 20.22* 21.05 21.24* 21.30 21.45* 22.20 22.49 22.59* 23.07 23.25 23.40* 23.51 Per informazioni sugli orari dei treni e per prenotazioni e Legenda: Espresso, Regionale, Intercity, IC, Eurostar, Eurostarcity, Festivo acquisto biglietti telefonare al numero verde FS INFORMA 89 20 21 *= il servizio si effettua anche la domenica (Raggiungibile solo da telefoni di rete fissa).

CHIESE: orari Ss. Messe sabato sera domenica

STAZIONI DI SERVIZIO Buon Pastore 19.00 8.00 10.00 11.30 19.00 via Medaglie d’Oro, 29 Carmine 17.00 TURNI FESTIVI MESI ottobre e novembre 2011 via Mura del Carmine Cuore Imm. di Maria 19.30 8.00 10.00 11.30 19.30 Antimeridiano dalle ore 7.00 alle ore 12,30 via Barberini Pomeridiano dalle ore 15,30 alle ore 20,00 iMMACOLATA 19.00 8.00 10.00 11.30 19.00 via Firenze, 52 Maria SS. Sterpeto 18.30 20.00 8.30 10.00 11.30 18.30 20.00 8-9 Ottobre 15-16 Ottobre viale del Santuario, 13 12.30 Ospedale Civile 9.00 TURNO A 1 Novembre TURNO B 5-6 Novembre Purgatorio 9.00 26-27 Novembre corso Garibaldi s. Agostino 19.00 8.30 10.00 11.30 19.00 AGIP via Trani AGIP via Canosa via Pozzo S. Agostino, 28 API via L. Da Vinci ERG via Parrilli S. ANDREA 19.00 10.30 11.30 19.00 ESSO via R. Margherita ERG lit. di Ponente via M. Bruno s. Benedetto 19.00 8.00 10.00 11.30 19.00 ICOPEM Via Andria SS 170 ESSO via Andria via R. Margherita TAMOIL via S. Samuele ESSO via Trani s. Domenico 19.00 19.00 corso Garibaldi, 198 s. Filippo Neri 18.30 7.30 9.30 10.30 11.30 18.30 22-23 Ottobre 29-30 Ottobre via Mons. Dimiccoli, 116 TURNO C 12-13 Novembre TURNO D 19-20 Novembre s. Giacomo 19.00 8.30 10.00 11.00 19.00 c.so Vitt. Emanuele, 147 s. Giovanni Apostolo 19.00 8.30 11.00 19.00 AGIP via Foggia ERG SS 16 bis via delle Querce, 2 API via Andria ERG via R. Margherita s. Lucia 19.00 8.30 10.00 11.15 19.00 vicoletto Santa Lucia ERG Via Canosa, 84 ERG via Violante s. Maria degli Angeli 19.00 8.00 10.00 11.30 19.00 IP Lit. di Ponente FINA via Andria viale Marconi, 22 Q8 via Trani IP via Trani s. M. della Vittoria 18.00 18.00 Q8 Via Foggia SS 16 via Cialdini, 70 s. Maria di Nazareth via Nazareth s. Nicola 19.00 8.30 11.00 19.30 via Canne, 195 s. Paolo 19.00 8.30 10.00 12.00 19.00 via Donizetti S. Ruggero (Canne della Battaglia) 20.00 s. Ruggero 7.30 via Cialdini sACRA Famiglia 19.00 8.00 10.00 11.30 19.00 via Canosa, 143 Santa M. Maggiore 11.00 via Duomo sANTO Sepolcro 19.00 8.30 10.00 12.00 19.00 corso Vitt. Emanuele sPirito Santo 19.00 9.00 11.00 19.00 via Boggiano, 43 ss. Crocifisso 19.00 8.30 10.00 11.30 19.00 via Petrarca ss. Trinità 19.00 10.00 11.30 19.00 via Palmitessa, 38

42 IL FIERAMOSCA ottobre 2011