Un Passo Alla Volta
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MASTER DELLA SCUOLA DI GIORNALISMO “WALTER TOBAGI” DELL’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO/IFG SPECIALE Quindicinale N. 14 - 21 luglio 2021 MILANO RIPARTE Un passo alla volta La città torna a vivere grazie alle sue energie migliori: cultura, attivismo e lavoro per guardare avanti Roberto Bolle: «Non bisogna lasciare indietro nessuno» AMBIENTE IDEE ECONOMIA A DIFESA DEL VERDE PISAPIA E COLOMBO: CONTRO LA CRISI CON INIZIATIVE DAL BASSO LE PROPOSTE PER IL FUTURO LA CUCINA CHE UNISCE 21 luglio 2021 Sommario Con il sostegno EDITORIALE 3. Città sempre più verticale, 18 Se il Cicerone diventa digitale della favorevoli e contrari di Samuele Finetti Fondazione Cariplo di Benedetta Mura e Maria Tornielli e Alessio Di Sauro 20 Moda, storia e cultura: Quindicinale Milano vista dai social del RINASCITA di Virginia Gigliotti Master in Giornalismo/Ifg 4 Dalla guerra alla pandemia, e Michela Morsa quando la metropoli si rialza Scuola di giornalismo “Walter Tobagi” Pisapia: «Colpita perchè aperta, Università degli Studi di Milano ma continuerà a generare idee» ECONOMIA E LAVORO 22 Aprire quando tutti chiudono Piazza Indro Montanelli, 14 di Rodolfo Fabbri 20099, Sesto San Giovanni - Milano e Francesco Zecchini è la sfida dei piccoli imprenditori di Maria Teresa Gasbarrone Indirizzo e-mail 6 Roberto Bolle: «Torniamo e Eleonora Panseri [email protected] sui palchi e per strada, danziamo per un nuovo domani» 24 Rider, i rischi di un mestiere direttore responsabile di Filippo Gozzo non a rischio Venanzio Postiglione e Giulio Zangrandi di Mattia Camera e Simone Cesarei 8 La mappa della politica vicedirettore giovanile nelle parole 26 Aggiungi un posto in cucina Claudio Lindner dei suoi protagonisti di Ivano Lettere di Daniele Cassaghi e Andrea Lucia direttore della Scuola e Davide Leo Luca Solari COSTUME E SOCIETÀ AMBIENTE 28 I quartieri riscoprono il baratto, coordinamento di redazione 10 Le nuove generazioni un’alternativa sostenibile e solidale Valeria Valeriano per il pianeta di Francesco Casini di Francesco Betrò e Lorenzo Rampa Segreteria del Master e Filippo Menci Tel.+390250321731 30 Spazi condivisi: «Sappiamo 12 Il domani va a idrogeno rompere le abitudini» E-mail: [email protected] di Alessio Di Sauro di Benedetta Mura e Enrico Spaccini e Irene Panzeri 14 Insieme in bicicletta 32 Non solo Plastic e Macao: (registrazione Tribunale di Milano per battere l’inquinamento musica e cultura in attesa di ballare N°321 del 9 – 05 – 2006) di Chiara Barison di Samuele Damilano STAMPA-Loreto Print e Simonetta Poltronieri e Filippo Errico Verzè via Andrea Costa, 7 – 20131 Milano TURISMO LUOGHI DA RISCOPRIRE 16 Linate, pronti al grande 34 Oltre il Duomo decollo tra voli business e viaggi per tutti In copertina: L’étoile Roberto Bolle di Pierluigi Mandoi CONTROCOPERTINA Foto di Giovanni Gastel e Alessandra Tommasi 36 I giardini di de Chirico al desk Francesco Betrò Simone Cesarei Samuele Damilano Rodolfo Fabbri Maria Teresa Gasbarrone Davide Leo Ivano Lettere Simonetta Poltronieri La redazione della Scuola di giornalismo Walter Tobagi 2 EDITORIALE Città sempre più verticale, favorevoli e contrari I grattacieli di CityLife (foto di Virginia Gigliotti) Grattacieli sì Grattacieli no di BENEDETTA MURA di ALESSIO DI SAURO Milano tocca il cielo con un dito. Anzi con 15 dita Toccare il cielo con un dito e poi, d’un tratto, sbat- in più. Nel progetto urbanistico della città è prevista tere sulla realtà con tutta la mano: da anni Milano la realizzazione di 15 grattacieli dall’architettura fu- ha certificato con il suo skyline l’ideale a cui vorreb- turistica. Torri che rinascono dai vetri rotti di edifici be tendere. Un centro verticale, olistico, esclusivo. dismessi, grazie a piani ingegneristici innovativi. L’o- Di sviluppo orizzontale non si parla più, da tempo: biettivo primario è uno: creare strutture tanto belle questo avviene a livello tanto urbanistico quanto so- esteticamente quanto sostenibili ecologicamente. ciale. Una città che guarda in alto, e troppo spesso Lo sguardo è rivolto verso l’alto ma anche verso le dall’alto: se fosse una squadra di calcio la si potrebbe emissioni zero e l’utilizzo di fonti rinnovabili, per paragonare a un’esteta del possesso palla, che sull’al- permettere agli edifici del futuro di vivere in simbio- tare del bel gioco sacrifica qualche rete di troppo. si con la natura. Milano prosegue così la sua trasfor- E di gol da segnare ce ne sarebbero, eccome: quelli mazione, ricercando in città come Shangai, Londra dell’inclusione, della sostenibilità. Quelli di un verde e Abu Dhabi modelli architettonici di riferimento talvolta dismesso per fare posto a nuove cattedra- che le permettano di crescere in altezza e non solo. li: non nel deserto, ma là dove una volta era tutta Passeggiando per i quartieri simbolo, si passa dalla campagna. Corpi estranei rispetto alle necessità del- Torre Velasca del centro alle Tre Torri di CityLife, la città storica e di chi la vive, le torri che stanno dal Bosco verticale a Isola al grattacielo di Unicredit sorgendo all’ombra del Duomo rischiano di sancire che sorge su piazza Gae Aulenti. A questi giganti se il de profundis di una milanesità che ha poco a che ne aggiungeranno altri, arricchendo lo skyline mila- spartire con una city di acciaio e cristallo, e molto nese: come l’ufficio biofilico e la Torre Faro. Il primo più con periferie da riqualificare prima possibile. Si sarà pronto a svettare nel 2024 a Parco Lambro. Uno dirà: «I grattacieli portano lustro, prestigio, sono dei spazio a zero emissioni di Co2 in cui piazza e uffici simboli». Ecco, appunto. Gli abitanti della tredicesi- saranno circondati da orti, serre e distese di verde. ma città più cara del mondo, quella delle abitazioni La Torre Faro, invece, interessa lo scalo di Porta Ro- dal costo medio di 5.700 euro al metro quadro, quel- mana; ispirandosi al passato industriale dell’area e la dei 2.600 senzatetto, non chiedono simboli. Non offrendo una doppia vista panoramica. Ma non solo. più. Hanno bisogno di case e di sussidi. Di un co- Tra le opere pronte a essere completate nel 2022 c’è mandante che non ordini all’orchestra di suonare sul la Unipol Tower, ribattezzata Nido verticale. Un edi- ponte mentre la nave sta affondando. «Che mangino ficio dalla forma ellittica che si innalzerà su piazza brioches». Così Maria Antonietta d’Austria avreb- Gae Aulenti. Un grattacielo smart dotato di un siste- be risposto a chi la informava che, scarseggiando il ma duale per la raccolta delle acque piovane. Piccoli pane, il popolo aveva fame. La partita della pande- dettagli per grandi sistemi urbani, pronti a crescere mia non si vince con i colpi di tacco: come avrebbe e a far crescere la città, rendendola più dinamica e in detto il mitico allenatore Nereo Rocco, ora servono continuo sviluppo. «palla lunga e pedalare». 3 RINASCITA Dalla guerra alla pandemia, quando la metropoli si rialza Pisapia: «Colpita perché più aperta, ma continuerà a generare idee» Il primo presidente della Lombardia Bassetti: «Non è un nuovo ’45. Siamo chiamati tutti ad affrontare il virus. E ora c’è l’Ue» L’ex pm Colombo: «Mani Pulite? Non una doccia fredda, ma l’effetto della caduta del muro di Berlino» di RODOLFO FABBRI (@ErreFabbri) e FRANCESCO ZECCHINI (@frazecchini97) nter-Milan, Bauscia-Casciavit, la città è Michele Brambilla, e del fermento», sostiene il giornalista il rinnovamento del dopo pandemia Legalità, la trasparenza e l'efficienza ha assolutamente bisogno di maggiori Santa Margherita Ligure- autore del saggio sul giornalismo alludendo ancora una volta alla comincia a piccoli passi. E la classe della pubblica amministrazione stanziamenti in formazione, anche Forte dei Marmi. Tutte cose L’Eskimo in redazione (Edizioni canzone di Fortis. dirigente attuale, checché ne dica, del Comune di Milano. Oggi tiene perché si devono creare nuovi posti di Iche dividono Milano e i milanesi. Ares, 1991), che racconta come Un capoluogo mai sazio e sempre al non ha una ricetta». anche conferenze nelle scuole: «Da lavoro che tengano conto dei passi in Unanimi, però, su una caratteristica «l’estremismo di sinistra poté godere lavoro prima del virus. E dopo? «Non In questo quadro di profondi più di un anno faccio incontri con i avanti dell’intelligenza artificiale». della loro città: la resilienza. L'ex della benevolenza, del consenso, e a ho mai creduto che la sofferenza mutamenti, Bassetti vede però una ragazzi via web e trovo una capacità In questo campo è leader il sindaco Giuliano Pisapia ne aggiuge volte della complicità della maggior potesse renderci migliori; è un fatto stella polare con le potenzialità per di coinvolgimento simile a quella Politecnico, eletta come migliore altre due, apertura al mondo e parte dei giornali e del mondo della esterno da quello che succede dentro governare il cambiamento: l’Unione della presenza. Andare nelle scuole università italiana per il settimo vivacità economica e culturale. cultura ufficiale». Secondo Brambilla, di noi. Per questo, come tutte le europea. permette di formare delle idee. anno consecutivo da QS World Milano è ripartita dopo le macerie «il ritratto dell’epoca è la canzone crisi, ha prodotto e produrrà reazioni A dare la spinta all'integrazione Ci ho messo troppo, 33 anni, per University Rankings. Un’eccellenza fisiche e morali della seconda guerra Milano e Vincenzo di Alberto Fortis buone e meno buone», aggiunge comunitaria arrivata a Maastricht comprendere che è meglio educare cui contribuiscono studenti da tutto mondiale, dopo le lotte intestine del che parla di “quadri grigi”, “luci gialle” Brambilla. Che vede un altro rischio: nel 1993, la caduta del muro di che reprimere». il mondo, che si ritrovano però a fare terrorismo, dopo il brusco risveglio e “cortei”». Nei mesi della pandemia «Parlavamo degli anni Settanta. Berlino, che per l'ex magistrato Lo spinoso tema della giustizia i conti con degli affitti e un costo di Tangentopoli e dopo la crisi la città era invece deserta.