giovedì 21 agosto 2003 13

IN ITALIA 112MILA IMPRESE IMPEGNATE NELL’INNOVAZIONE

MILANO Italia terreno fertile per l’innovazione tecno- al totale dell’economia. logica. Il nostro Paese è al secondo posto in Europa, Nel dettaglio, l’indagine Eurostat rivela che nel dietro il Regno Unito, per numero di imprese impe- vecchio continente la percentuale complessiva di ri- gnate nella produzione e sviluppo delle nuove tecno- chieste di brevetti nel settore delle tecnologie dell’in- logie informatiche e della comunicazione. L’aggior- formazione, presentate all'ufficio europeo dei brevet- namento dei dati sulla situazione europea della azien- ti (ueb), è aumentata di oltre il doppio nel corso de dedite all’innovazione informatica e delle teleco- degli anni ’90. L’Italia ha registrato 259 brevetti nel- municazioni, da cui emerge la posizione italiana, è l’Ict, pari al 2,7% del totale europeo, collocandoci al stato reso noto da Eurostat. 7˚ posto. Di questi brevetti, il 64,5% è relativo alle Secondo le rielaborazioni effettuate dal centro comunicazioni ed il 10% ai circuiti elettronici di studi del ministero per l’Innovazione, le imprese ita- base. liane impegnate su questo fronte sono 112.608 con- Per restare al dato italiano, le regioni più «dinami- tro le 160.717 del Regno Unito e danno lavoro a che» nella presentazioni di brevetti nell’Ict sono, nel- 710.685 persone, dato che si pone sostanzialmente l’ordine, Lombardia, Piemonte e Lazio, anche se esse nella media europea se commisurato in percentuale non rientrano ancora tra le regioni leader in Europa.

Finanziaria, si fa largo il condono edilizio La maggioranza ci riprova: cancellare gli abusi per far cassa. L’opposizione: così si premia l’illegalità

ROMA Un silenzio assordante provie- ne il condono fiscale tombale, segui- ferisco essere molto cauta». Eppure para un'ennesima Finanziaria contro ne dal ministero dell’Ambiente. Alte- to da altre 14 sanatorie (comprese non arriva un secco no. E stavolta l'ambiente e la legalità». Si trattereb- ro Matteoli stavolta tace. La stessa quelle locali). La più grande operazio- scendono in campo anche i costrutto- be di una vera e propria istigazione a cosa fa . Il fatto è che ne di «perdono» dei furbi mai avvia- ri. Assoedilizia chiede che vengano delinquere che premierebbe chi viola ormai An ha rotto gli indugi: il con- ta nella Repubblica. Così del condo- riaperti i termini del condono del le leggi e che, specialmente in piena dono edilizio sarà tra le proposte che no edilizio non se ne fece nulla. ‘94, per motivi di equità. «Si tratta di estate, incentiverebbe nuove e gravis- il partito sta preparando sulla Finan- Oggi invece le cose sono cambia- consentire la regolarizzazione forma- sime ferite al Belpaese». Rincara la ziaria per il 2004. Ad assicurarlo è lo te. L’ipotesi torna tra le voci estive le di opere edilizie originariamente dose Natale Ripamonti, senatore dei stesso , incaricato che accompagnano la stesura della legittime, ma non formalmente auto- Verdi: «Si finge di sapere da dove si da Fini a rappresentare An negli Finanziaria, e nessuno si affretta a rizzate mediante variante di licenza inizia con un mini condono sugli «scontri» con . A far- smentire. Lo stesso ministro Tremon- edilizia - spiega il presidente - non abusi piccoli tipo coprire una terraz- gli da sponda c’è Alberto Giorgetti, ti, a una domanda diretta di un parla- condonate nell'85 e nel '94 per i più za o ricavare un box in cantina - incaricato invece di seguire la Finan- mentare durante una audizione, ha diversi motivi: impossibilità, malat- spiega - ma non si sa dove si va a ziaria alla Camera. Come per magia, risposto: con la Finanziaria si vedrà. tia, passaggi ereditari in corso, assen- finire quando si apre questo spira- oggi il provvedimento si dà per scon- Si dichiara «cauta» il sottosegretario za dell'Italia». Confedilizia dal canto glio soprattutto se c'è esigenza di far tato, e An veste i panni di chi vorreb- all’Rconomia Maria Teresa Armosi- suo dice sì al condono edilizio, po- cassa«. A loro si aggiunge Ermete Re- be limitarlo. In realtà è proprio il no. «Il tema non è mai stato affronta- nendo però dei «paletti»: deve essere alacci, presidente di Legambiente e partito di Fini che lo vuole a tutti i to dal governo - dichiara - Ho molta limitato e non attaccare beni di carat- deputato della Margherita: «Il solo costi (l’ha sempre voluto). Chi altri, paura dei condoni in materia edilizia tere fondamentale, quali beni am- parlare di sanatorie edilizie rischia di se no? L’Udc non ha detto una paro- perché nella definizione di abuso edi- bientali o storico-artistici. riaprire una nuova stagione di abu- la e a quanto pare non ha mai preso lizio rientra la piccola illiceità ad Se basta questo a farlo diventare si». Realacci lancia quindi un appel- in considerazione l’ipotesi. La Lega esempio compiuta nella mansarda di light, allora si spalancano davvero le lo, finora inascoltato: che Matteoli se si è espressa, lo ha fatto per dire casa o nel sottosuolo per ricavare la porte all’abusivismo. Tant’è che subi- parli. Per dire no. In caso contrario no. Chiaro a questo punto che a vole- tavernetta, ma c'è il rischio che rien- to parte il fuoco di fila degli ambien- che non si parli più di politiche am- re la grande sanatoria ambientale re- tri anche il grande abuso come il ri- talisti. Secondo il presidente dei Ver- bientali. Il ministro per le Politiche Agricole Gianni Alemanno con il ministro dell'Economia Giulio Tremonti Claudio Onorati/Ansa stano frange di e soprat- storante per 500 persone. Quindi pre- di, Alfonso Pecoraro Scanio «si pre- b. di g. tutto An. Ci avevano provato anche a di- cembre, con la scorsa Finanziaria, i deputati di An, ad inserire una «mi- Secondo l’ex titolare dell’Economia, tutto è già stato deciso un anno fa: ci sono dieci miliardi di una tantum da rastrellare ni» sanatoria edilizia. Ma allora ci fu subito la presa di posizione di Matte- Vincenzo Visco oli, seguito a ruota da Fini. Anche Pietro Lunardi definì l’ipotesi «inop- ex ministro delle Finanze «La grande sanatoria ci sarà, e sarà pesante» portuna». E poi ci furono gli slogan contro il sud della Lega (come se gli abusi fossero solo sotto il Rubicone). Bianca Di Giovanni il tormentone è ripartito (anzi, non si è mai volume e quindi l’abuso c’è». Anche qui, si scappa dalle norme... ché un condono è un gran fastidio, bisogna Così non se ne fece nulla. Ma ci volle- fermato) anche nel mese d’agosto. Ormai Un condono edilizio crea gettito per i «C’è da dire che le norme vincolistiche rifare il catasto e molti provvedimenti am- ro intere nottate fitte di incontri e tutti gli osservatori lo danno per scontato, Comuni, come si potrà utilizzare l’in- da noi sono piuttosto demenziali. Tutta la ministrativi. Basti pensare che nell’ultimo vertici parlamentari per archiviare ROMA «Questo condono è deciso da oltre anche se i termini e i limiti del provvedi- casso per il bilancio pubblico? materia andrebbe risistemata radicalmente, condono c’erano ancora pratiche aperte di l’ipotesi. E non solo. In aiuto ai finti un anno. L’anno scorso fu solo rinviato mento sono ancora tutte da capire. «Infatti,oltre al problema con gli am- senza contare la mancanza di controlli. In quello precedente (’85). Anche tra la gente ambientalisti della maggioranza ven- nella Finanziaria perché c’erano tutti gli al- Il dibattito sembra aperto. bientalisti ci sarà quello con gli enti locali. questo caos, in cui non si sa esattamente vedo che si sta attrezzando una reazione al tri condoni e quindi rischiava di essere su- «Adesso c’è la solita manfrina, si dirà Questo è uno degli aspetti principali, che cosa si può e cosa non si può fare, ci sono condono. Vedo che si moltiplicano appelli e perfluo». Per Vincenzo Visco non c’è da che si mettono “paletti”, chi vorrà fare di solleva questioni di costituzionalità, e di co- quelli che sbagliano senza accorgersene, al- raccolte di firme. Forse per questo la mag- Silenzio di Fini stupirsi: la grande sanatoria, stavolta edili- più chi di meno, ma alla fine si riapriranno i sti sostenuti dagli enti. Quanto agli incassi, tri invece che approfittano della situazione e gioranza mette le mani avanti e dice che ‘‘ zia, alla fine arriverà, e sarà anche bella «pe- termini del condono del ‘94, quando fu con- il governo potrà fare una norma che “gira” magari costruiscono interi villaggi. Negli sarà leggero, ma poi si andrà in Parlamento e del ministero sante» per consentire a Giulio Tremonti di donato quasi tutto». le somme in favore del Tesoro. Io non so in abusi c’è dentro davvero tutto». e diventerà pesante». dell’Ambiente riempire le casse esangui dello Stato. Dove Qualcuno in An parla di intervento dettaglio quello che faranno, ma il condono Dunque secondo lei normativa da ri- Assoedilizia dice che riaprire i termi- rastrellare altrimenti parte di quei 10 miliar- light, con sanatorie solo per abusi fat- lo do per scontato da oltre un anno. E do- fare? ni del ‘94 è un fatto di equità per L’ipotesi piace di di una tantum indicati nel Dpef? Tant’è ti dentro casa. vranno farlo anche bello robusto». «Certo il caos non può restare. Resta il accontentare chi non è riuscito a met- soprattutto ad An e che il ritornello su un provvedimento in «Ma quelli dentro casa non sono abusi, Quei 10 miliardi di una tantum ver- fatto che chi trasgredisce una norma va pu- tersi in regola allora. arrivo non accenna a spegnersi. Ormai la a meno che non si tratti di palazzi vincola- ranno essenzialmente da lì? nito, e anche con severità, non certo premia- «Questo è davvero troppo. In realtà il Forza Italia cosa si ripete da mesi, nonostante le ripetu- ti». «Difficile dirlo, ma buona parte di sicu- to». condono si fa per mettere in regola chi ha te smentite dell’anno scorso dei leader di Se per esempio si chiude un balcone ro. Anche perché poi la gente si è messa a La strada per il condono è tutta in fatto qualcosa dal ‘94 in poi, senza contare maggioranza. Oggi quegli stessi leader tac- con una vetrata... costruire, visto che di condono si parla or- discesa? che queste sanatorie hanno scadenza decen- ciono (Giulio Tremonti in prima fila), ma «Certo, in quel caso c’è l’aumento di mai da mesi». «Ci sarà l’opposizione dei sindaci, per- nale».

MILANO Meno cassa integrazione, in Italia. Ma non è un buon segno. Anzi, è Cantone (Cgil): «I dati Inps confermano che le aziende ricorrono sempre meno alla Cigs per ristrutturazione e preferiscono la strada della mobilità» un segno pessimo. Negli ultimi due an- ni, secondo i dati Inps, il ricorso alla cassa integrazione straordinaria è dimi- nuito del 14,7 per cento, dagli oltre 73 Cala la cassa integrazione straordinaria, crescono i licenziamenti milioni di ore del 2000 ai poco meno di 63 del 2002. Motivo? Il minor ricor- so alla cassa integrazione straordinaria, 2,2% per gli operai). «Questo dato - si registrata una diminuzione del 5,4 per ti. Ultimamente abbiamo assistito a il- che è quella concessa per far fronte alle legge nella relazione - conferma la ten- cento. lustri esempi di situazioni del genere». grandi ristrutturazioni - spiegano i sin- denza, già avviata nel 2001, ad un ricor- «Siamo di fronte a ristrutturazioni Per Raffaele Bonanni, segretario confe- dacati - indica che le difficoltà in cui si so più moderato di tale intervento. In- che rispetto al passato lasciano sul cam- derale della Cisl, i dati sulla cassa inte- dibattono grandi aziende (è il caso del- fatti, il numero delle ore autorizzate per po molti più lavoratori colpiti» - spiega grazione ordinaria e straordinaria «so- la Fiat) oppure interi settori (come l’anno 2002 (62 milioni 877mila), con- la segretaria confederale della Cgil, Car- no coerenti con l’andamento negativo quello delle telecomunicazioni) porta- frontato con lo stesso dato per l’anno la Cantone. «Molte più imprese chiudo- di tutti gli indicatori delle imprese, dal no sempre più a una politica di tagli 2000 (73 milioni 732mila), mostra una no - spiega - oppure ridimensionano il calo del fatturato e degli ordinativi a del personale. Meno cigs, quindi, signi- diminuzione di 10 milioni 855mila ore, loro campo d’azione, tagliando alcune quello della produzione industriale». fica più mobilità e più licenziamenti. E pari al 14,7 per cento». produzioni, cedendo rami d’azienda o «In questa fase - spiega - ci sono sem- questo, appunto, è un pessimo segno. I dati Inps, invece, mostrano un’im- esternalizzando alcune attività. Il prez- pre meno aziende che ristrutturano se- Ma vediamo le cifre. Secondo i dati pennata della cassa integrazione ordina- zo principale delle ristrutturazioni, riamente, perchè sono rassegnate e han- contenuti nella relazione del direttore ria (cig), quella concessa per crisi azien- quindi, diventa sempre più quello dei no poca fiducia nel futuro. Per questo generale dell’Inps sul bilancio consunti- dali temporanee dovute a situazioni di tagli ai posti di lavoro. Per questo si decidono di vivacchiare, oppure di li- vo 2002, lo scorso anno le ore di cassa mercato che riducono le potenzialità utilizza meno la cigs. Si fa invece un mitare il loro raggio d’azione, se non integrazione straordinaria autorizzate produttive delle imprese. Nel 2002 le ore primo ricorso alla cassa integrazione addirittura di chiudere. Questo signifi- hanno fatto registrare un incremento autorizzate sono aumentate del 24,9 per ordinaria (che infatti cresce) come si ca che invece della cigs, si ricorre sem- del 3,5 per cento sul 2001, ed ha riguar- cento. E quasi tutte concentrate nel setto- fosse in presenza di una crisi breve, e pre più alla cassa integrazione ordina- dato sostanzialmente la categoria degli re industriale, dove sono aumentate del poi si passa direttamente ai tagli, alla ria, alla mobilità e ai licenziamenti, che impiegati (più 8,3% contro un più 40,6 per cento, mentre nell’edilizia si è mobilità lunga o corta, ai licenziamen- infatti sono fenomeni in crescita».