Pittura Ferrarese

Total Page:16

File Type:pdf, Size:1020Kb

Pittura Ferrarese PITTURA FERRARESE . ME MO R I E D E L C O N T E c m mub n os s o… P ROF ESSO RE DI DIRI T T O N A T U RA LE E C I V I LE N E LL A U N I V E RSIT A DI F ERRA RA E MEMB RO DI MOLT E I LLU ST RI A C C A DEMIE . FERRARA AB R A M S E R V A R H) E D I T O R E 1 85 7 R A GI ONE DE LL’ OP E RA ’ C dic iott rivol en do irca anni addietro , io andava g nella men s re n te , es e dive uto necessario il compilare di nuovo un a descri ’ d li fan z ion e di questa Ferrara , e eg oggetti d arte che tuttavia l a la n . h no bella , e ricordano p assata gra dezz a Parevami che , c iun n o n n n c on que fra noi ama le arti , questo , unico , ma almeno o ’ h t ras t ato campo dell italian a supremazia , ed a voluto formarne - oggetto di a lcune ore di ricerche di ammirazione , o solo di f p as seggiata , avesse dovuto facilmente sentire , quanto ossero di venuti in s uflìc ien ti a soddisfare , an che la pura curiosità , i libri , che avevamo , intorno a questa n ostra città . Pubblic ati , per la mag n o n gior parte , nella seconda metà del secolo passato , corrispon o devano più , innanzi tutto , alle materiali disposizioni degli g u a getti , d op o le gravissime mutazioni patite negli ltimi nni pre dific li an i cedenti , che v idero perire tanti e ii , ove ac c o g ev s insigni monumenti , partire di qua tanti capolavori , e tanti altri cambiar ’ ’ in u luogo , salvati da que pochissimi , i quali , anche mezzo all n i vers ale convulsione , conservav ano pure un amore per le glorie ' ' i om il ti i de t empi andati . Furono p o c b a da uomini , eruditi s , e di ligenti ricercatori delle memorie istoriche , ma n on c aldi di en tu ’ s i as mo per le arti . Pur troppo anche il Frizzi , cui l istoria di 1 o . ' n . ( 2 ) è fa si questo paese debitrice di tanto , e dotto , pur troppo an ’ ch egli si mostra povero di cognizioni artistiche . In tutti p oi de ’ , ploriamo l i mpero della filosofia che dominava quel secolo , e si ’ poco i ntendeva la poesia . La guida de loro giud iz ii furono per lo più artisti contemporanei , periti forse nelle parti tecniche riguar d ’ m ’ anti l esecuzione ateriale dell arte , ma incapaci di sollevarsi c he ’ fino alle inspirazioni , ingenerarono i lavori de secoli passati . la Ad eseguire nuova compilazione da me ideata , s en tiv ami prin c ip almen te incoraggiato dal trovare a mia disposizione un copio n so ed importante tesoro di otizie e memorie antiche , e di og ’ getti d arte , ferraresi , nelle due collezioni veramente preziose rac d l a . C o s tab ili C o n t aini . colte Marchese Gio Batista Una è di libri , ’ o ve m a i l a oltiplicit dell opere pregevoli per ant chità o rarità , per lusso di tipografia , o di stampe , o perchè componenti quelle se ’ ’ i li rie d edizioni tanto ricercate da b b ogra fi , trovasi accompagna ’ ta da un insigne raccolta di manoscritti relativi a cose ferrare : si opere edite ed inedite degli scrittori patrii , croniche , e me ’ c c on è morie di ogni maniera , ra colte infinita pazien za . L altra ’ r ! di quadri . Le dipintu e de più insign i maestri delle di verse scuo d i le italiane , che sono il pregio principale ta nte quadrerie , in l questa sono il minore . Un a serie comp eta di tut ti i pittori della ’ scuola ferrarese comincian do d alla più remota a ntic hità : d e più fi o e n ti ere : illustri , e copiosi n on un a ma n a v o p molte di quel le c he sono riput at e capo — lavori dagli storici della pittura : alc u i o di n e che ne rivelano pitto ri egregi , prim a igno t , o n ti solo no ri ut ati me : altre , che ri ven dicano questa scuola artisti p appar d i n - te nere a altre città : insomma , n oi t roviamo queste stanze un a ' raccolta n on rara , m a unica : la scuola pittoric a di Ferrara viva “ ’ l e p arl ante . Mi parve , quin di , che l illustrare cotesta ga leria sa ’ re bbe il modo più adatto per a rrivare a far conoscere I istoria della scuola pittoric a ferrarese , e quella di ciascuno dei pittori , e che l a resero celebre . E così feci , preponendo alla descrizion ’ dell opere di ciascun autore , la sua biografi a . ‘ ’ A cotesta primizia d un più grande lavoro io p o s c ia d o ve tti ‘ a arres tarrrii , attesoche d ue altre d es c riz ion i degli oggetti rtistici c che c o m contenentisi n ella nostra c ittà c omp arve ro alla lu e , tutto Ma l a pilate con intenti b en diversi . intanto primizia stessa incontrò ( 3 ) ’ 1 f n qualche approvazione , sicchè edizione fu acilme te esaurita , e ub b lic az io spesse volte , e da molti , se ne domandò una nuova p ’ ne . La necessità di corredare la storia di Ferrara d un lavo un o ro , che unisca in le notizie relative alla pittura ferrarese , ci pone in is tato di soddisfare a tali ricerc he ; e al tempo stesso di apportare nel precedente l avoro le correzi oni e modificazioni , del . N on le quali abbisogna sarà , adunque , questa , un a riproduzione testuale della descrizione della quad reria C o s tab ili ; ma ne conter rà la parte più importante ; le biografie cioè di ciascun pittore della nostra scuola , accompagnate da brevi cenni sulle principali opere c he di ciascheduno rimangono , o in Ferrara 0 fuori . CE NNI PRE LIMINARI La storia della pittura ferrarese risente un gran danno dalla mancanza di scrittori contemporanei ai grandi artisti de ’ tempi mi ’ gliori . Il primo a raccoglierne le memorie fu l arciprete Girolamo Barulfaldi s ul ’ vissuto cominciare del secolo passato . E di qui l in ’ certezza , in cui ci troviamo per tutto ciò che si riferisce all epo ’ . Vite de ittori erraresi che più antiche Le p f da lui compilate , c o n f infinita diligenza , sono la onte , a cui attinsero tutti quelli , che i n poscia ne scrissero , così Ferrara , come fuori . Su di esse lavo raron o r ti il B a o t , e lo Scalabrini , che le compendio ed arricchì m i n un . di olte notizie , ms inedito , a cui poi attinse il Cittadella . l ’ b E A . Lanzi dedusse unicamente da esse il libro che , nella ce ’ toria ittoric a d I talia S c uola F e ra e e e s lebre S p , intitolò , r r s . E i n p li cabile , soggiungeva a questo proposito il C 0 . Cicognara ( l ) come un m anoscritto di tanta preziosità n o n sia mai stato pubblicato p er 1 73 7 in intero c on le stampe . Dovev a esserlo nel Bologna per cura f di Giampietro Zanotti , che ne avev a preparata la pre azione i n 1 834 . forma di lettera stampata nel dal sig Gaetano Giordani . Do i c veva esserlo nel 1 7 72 per cura del Canonico Cresp bolognese , o n ’ m ue l b o erudite annotazioni . Il anoscritto preparato da q g illustri ’ l n lo gnes i si conserva nell a libreri a He rc o an i i n Bologna . U esat tis s ima copia di esso passò poi nelle mani del celebre Morelli servì ’ . o all Ab . Lanzi , ed ora si custodisce nella Biblioteca di S Marc 4 9 . a a . 1 ( 1 ) S tori dell s co lt ura V . 2 p 5 ) c he n ub a Venezi a . Oltre il saggio , per testimonio del La zi , ne p b lic ò il Bottari con una lettera del Canonico Scalabrini , undici Vite ' in f e l I n tro duz ion e , furono stampate alcuni successivi ogli del 35 T ib erin a di Roma nel 1 8 . ’ I tre esemplari autografi di quest opera si posseggono d al Mar ’ e chese C os tab ili scritti dal l autore i n tre epoche divers , nelle quali ’ a B a pose mano all opera . Stando lle indicazioni date da Agostino ‘ fi ui ruffaldi nipote dell autore , si era n q creduto , che posteriore f a tutti fosse quello postillato qua e là dal B arotti . E da esso u rono tratte le vite di Cosimo Tura , e di Bartolomeo Ramenghi la a detto il Bagnacavallo , pubblicate con erudite annotazioni prim d al f . V ac c olin i . A dal Dott . Petrucci , l a seconda Pro es llorquando però l a gentilezza del proprietario mi permise di far us o pel mio lavoro di questi e di al tri manoscritti della sua ricca Biblioteca , ’ il confronto fra i tre esemplari mi persuase , essere l ultimo e quin l di i più copioso di notizie , e il più ordinato ed accurato , quello ’ 0 E d che finora erasi qualificato come seconda 0pia .
Recommended publications
  • Storia Pittorica Della Italia Dell'abate Luigi Lanzi
    STORIA PITTORICA DELLA ITALIA DELL’ABATE LUIGI LANZI ANTIQUARIO DELLA R. CORTE DI TOSCANA TOMO SECONDO PARTE SECONDA OVE SI DESCRIVONO ALTRE SCUOLE DELLA ITALIA SUPERIORE , LA BOLOGNESE , LA FERRARESE , E QUELLE DI GENOVA E DEL PIEMONTE BASSANO A SPESE REMONDINI IN VENEZIA 1795 - 1796 [1] DELLA STORIA PITTORICA DELLA ITALIA SUPERIORE LIBRO TERZO SCUOLA BOLOGNESE Abbiam osservato nel decorso di questa opera che la gloria del dipingere, non altrimenti che quella delle lettere e delle armi, è ita di luogo in luogo; e ovunque si è ferma ha perfezionata qualche parte della pittura meno intesa da' precedenti artefici o meno curata. Quando il secolo sestodecimo eclinava all'occaso non vi era oggimai in natura o genere di bellezza, o aspetto di essa, che non fosse stato da qualche professor grande vagheggiato e ritratto; talché il dipintore, voless'egli o non volesse, mentre era imitatore della natura, dovea esserlo a un tempo de' miglior maestri, e il trovar nuovi stili dovea essere un temperare in questo o in quell'altro modo gli antichi. Adunque la sola via della imitazione era aperta per distinguersi all'umano ingegno; non sembrando poter disegnar figure più maestrevolmente di un Bonarruoti o di un Vinci, o di aggraziarle meglio di Raffaello, o di colorirle più al vivo di Tiziano, o di muo[2]verle più spiritosamente che il Tintoretto, o di ornarle più riccamente che Paolo, o di presentarle all'occhio in qualunque distanza e prospetto con più arte, con più rotondità, con più incantatrice forza di quel che già facesse il Coreggio. Questa via della imitazione batteva allora ogni Scuola; ma veramente con poco metodo.
    [Show full text]
  • Una Proposta Per Una Ricostruzione Del Mercato Artistico Ferrarese Del Seicento
    Corso di Laurea magistrale in Economia e Gestione delle Arti e della Attività Culturali Tesi di Laurea Una proposta per una ricostruzione del mercato artistico ferrarese del Seicento Relatore Ch. Prof. Emanuele Pellegrini Correlatore Ch. Prof.ssa Cecilia Vicentini Laureando Giorgia Costenaro Matricola 844291 Anno Accademico 2 2014 / 2015 INDICE Introduzione..............................................................................................................................5 1. Premessa...................................................................................................................5 2. Problematica delle fonti (dirette e indirette).............................................................6 3. Studi in età moderna su altre città:...........................................................................7 3.1. Il mercato artistico nel Seicento: una veduta generale.............................10 3.2. Five industious cities: il contesto sociale del mercato artistico...............15 I. Ferrara nel Seicento: storia e società...................................................................................23 1. Dal centro alla periferia: la Devoluzione e i duchi a Modena................................23 1.1.Cesare d'Este (1568-1628): le collezioni medium di un messaggio..........25 1.2. Francesco I d'Este (1628-1658): Modena come una nuova Ferrara.........26 2. Il governo dei cardinali Legati a Ferrara e le sue strutture.....................................27 3. La società ferrarese.................................................................................................31
    [Show full text]
  • The History of Painting in Italy, Vol. V
    The History Of Painting In Italy, Vol. V By Luigi Antonio Lanzi HISTORY OF PAINTING IN UPPER ITALY. BOOK III. BOLOGNESE SCHOOL. During the progress of the present work, it has been observed that the fame of the art, in common with that of letters and of arms, has been transferred from place to place; and that wherever it fixed its seat, its influence tended to the perfection of some branch of painting, which by preceding artists had been less studied, or less understood. Towards the close of the sixteenth century, indeed, there seemed not to be left in nature, any kind of beauty, in its outward forms or aspect, that had not been admired and represented by some great master; insomuch that the artist, however ambitious, was compelled, as an imitator of nature, to become, likewise, an imitator of the best masters; while the discovery of new styles depended upon a more or less skilful combination of the old. Thus the sole career that remained open for the display of human genius was that of imitation; as it appeared impossible to design figures more masterly than those of Bonarruoti or Da Vinci, to express them with more grace than Raffaello, with more animated colours than those of Titian, with more lively motions than those of Tintoretto, or to give them a richer drapery and ornaments than Paul Veronese; to present them to the eye at every degree of distance, and in perspective, with more art, more fulness, and more enchanting power than fell to the genius of Coreggio. Accordingly the path of imitation was at that time pursued by every school, though with very little method.
    [Show full text]
  • Scheda Approfondimento-Bononi 4 10
    APPROFONDIMENTO Giunto a Ferrara il 16 ottobre del 1786, Johann Wolfgang Goethe trova una città «bella, grande [ma] piatta e spopolata». L’impatto non è dei migliori: lo indispone quasi subito la visione della tomba di Ariosto, che trova «piena di marmi mal distribuiti», e della Cella del Tasso, «una legnaia o carbonaia, dove certamente egli non è stato rinchiuso». L’unica cosa che lo rallegra nel corso del brevissimo soggiorno è «la geniale trovata d’un pittore, autore di un San Giovanni Battista davanti ad Erode ed Erodiade» nella chiesa di San Benedetto, nel quale due cagnolini, uno sbucato da sotto la veste di Erodiade, abbaiano al profeta mal vestito e seminudo. «M’è sembrata un’ispirazione molto felice», dirà il grande scrittore. Goethe non conosce l’autore di quel quadro e non sa che 26 anni prima il padre, Johann Caspar, era rimasto colpito dalle opere realizzate dallo stesso pittore nelle chiese di San Cristoforo alla Certosa e di Santa Maria in Vado, al punto da ricordarne la sepoltura posta in quest’ultimo luogo. Il quadro che tanto colpì Goethe junior non esiste più: il bombardamento del 28 gennaio 1944 su San Benedetto se l’è portato via e oggi lo conosciamo attraverso un’incisione di Andrea Bolzoni. Quel pittore era Carlo Bononi (1569? - 1632), l’artista al quale Palazzo dei Diamanti dedicherà dal 14 ottobre 2017 al 7 gennaio 2018 la prima monografica mai realizzata. Artista prolifico, grandissimo disegnatore, inquieto sperimentatore e infaticabile viaggiatore, Bononi occupa un ruolo di assoluto rilievo nella storia dell’arte del Seicento, anche se il grande pubblico, fino ad ora, ne ha ignorato il valore.
    [Show full text]
  • Fall I960 BERLIN COLLEGE
    ^.^j LA \ T Fall I960 BERLIN COLLEGE PV . ALLEN MEMORIAL ART MUSEUM BULLETIN VOLUME XVIII NUMBER 1 Contents Foreword ------- 2 A Flawing by Guercino by Anne K. Horton - 5 Announcements Mrs. Hazel Barker King - 20 Oberlin Archaeology Society 20 Oberlin Friends of Art - - - - 20 Fall and Winter Exhibitions - - - 21 Attendance - - - - - 21 Summer Classes in Paris and Vienna - - 21 Staff and Faculty Notes 22 Loans to Museums and Institutions 24 Catalogue of Recent Additions - - - 25 Calendar - - 29 Friends of the Museum - - - - - 31 Printed three times a year by the Department of Fine Arts of Oberlin College, Oberlin, Ohio. $3.50 a year, or $1.25 a copy; mailed free to members of the Oberlin Friends of Art. Foreword: The Major and the Minor The publication of the eighteenth volume of the Bulletin brings to the fore a very important question: what is the role of the so-called "minor arts" in education? It is the thesis of our museum that art as an unambiguous, visual manifestation of man's tendencies of mind has no major and no minor forms, only degrees of quality and that, therefore, the collecting and dis­ play and the teaching from the minor arts is not only desirable, but in­ deed essential to education. The question is raised because most of this volume will be given over to the minor arts. In this first issue is a study of one of the im­ portant drawings in the Oberlin collection. The second number will deal with the art of ancient and medieval goldsmiths and constitute a catalogue of the Melvin Gutman Collection of gold objects.
    [Show full text]
  • 4. Montecchi Elisa.Indd
    IGURE F 3 - 2017 ELISA M ONTECCHI Il vescovo di Reggio Paolo Coccapani (1584-1650) e le sue collezioni. Nuovi documenti. Una nuova ricerca sul vescovo di Reggio Emilia Paolo Coccapani bienti includeva uno spazio appositamente destinato a funzioni (1584-1650) amplia le nostre conoscenze su un episodio impor- di Galleria. tante del collezionismo artistico del XVII secolo in area emiliana, Il ritrovamento del “libro dei conti” di Isabella Molza Coccapani, a proposito del quale potevamo già disporre degli inventari pubbli- con un estratto notarile che viene qui trascritto, dà poi notizia cati nel 1870 da Giuseppe Campori. Nell’Archivio di Stato di certa del transito dei disegni della collezione da casa Coccapani ai Modena Elisa Montecchi ha reperito un inedito Inventario dei “Principi di Modena”. Se già nel 1998 Lidia Righi Guerzoni mobili ritrovati nel vescovado di Reggio doppo la mor- e Patrizia Curti avevano reso noto l’invio di disegni ai Principi, te del vescovo Coccapani , che registra opere in parte assenti registrato nelle carte di Alfonso Coccapani, soltanto il documento negli elenchi già noti e integra le notizie già in nostro possesso circa oggi ritrovato restituisce la certezza dell’avvenuto passaggio, oltre la raccolta. Il lavoro di identifi cazione, qui intrapreso con alcuni a una precisa valutazione in termini economici dei singoli disegni, risultati già degni di nota, potrà aprire nuovi spunti per defi nire sulla base della quale verrà stabilita l’entità della somma neces- il ruolo del vescovo Coccapani nel sistema del collezionismo e della saria per ripianare il debito contratto dai Coccapani in seguito circolazione delle opere d’arte in un centro colto e vivace come la all’ottenimento del titolo di marchesi e dell’acquisto del feudo di Reggio del secondo quarto del Seicento.
    [Show full text]
  • Uno Scrigno Per L'arte
    3 Uno scrigno per l’arte Dipinti antichi e moderni dalle raccolte BPER Banca a cura di Lucia Peruzzi Testi di Lucia Peruzzi Daniele Benati Rossana Torlontano Alberto Rodella Chiara Pulini Domenico Bodega Autori delle schede Dipinti antichi Lucia Peruzzi Scheda Saturnino Gatti Rossana Torlontano Dipinti dell’Ottocento Alberto Rodella Progetto grafico avenida.it Questo catalogo è stato pubblicato in occasione dell’avvio del progetto La Galleria Uno scrigno per l’arte Collezione e Archivio Storico Coordinamento Sebastiano Simonini Dipinti antichi e moderni Curatela della Collezione dei dipinti antichi Lucia Peruzzi dalle raccolte BPER Banca Curatela dell’Archivio Storico Chiara Pulini Progetto museografico Progettisti Associati Sassuolo Grafica del sistema visivo avenida.it Realizzazione dell’allestimento Barth Innenausbau S.a.s. Bressanone Si ringraziano per la collaborazione Giorgia Benedetti, Sabrina Bianchi, Martin Burger, Federica de Luise, Francesca Ferrari, Antonio Geminiani, Alessandro Lorenzani, Gaetano Marzani, Gabriele Pandolfi, Greta Rossi, Rocco Savino, Cristina Solmi, Daniele Tamburini, Eugenio Tangerini, Ernesto Tuliozi, Vincenzo Vandelli La Galleria BPER Banca, un progetto per la cultura “La Galleria” BPER Banca nasce dalla presa di coscienza della straordinaria importanza dei corpus collezionistici stratificatisi nel corso di questi ultimi decenni, dipinti antichi di area emiliano romagnola, abruzzese e campana con punte di rilievo molto alte. E ai dipinti si affianca il patrimonio rappresentato dall’archivio storico, che costituisce lo strumento più completo per raccontare e comprendere la storia della banca e del proprio territorio. Le dimensioni e il valore storico e culturale di questi nuclei rendono impellente la ne- cessità di ripensare l’approccio alla loro conservazione, tutela, fruibilità e alla loro stessa valorizzazione; obiettivi questi perseguibili solo mediante una gestione più organica e ordinata.
    [Show full text]
  • Observing Protest from a Place
    VISUAL AND MATERIAL CULTURE, 1300-1700 Bohn & Morselli (eds.) Edited by Babette Bohn and Raffaella Morselli Reframing Seventeenth-CenturySeventeenth-century Bolognese Art Archival Discoveries Reframing Seventeenth-Century Bolognese Art Bolognese Seventeenth-Century Reframing FOR PRIVATE AND NON-COMMERCIAL USE AMSTERDAM UNIVERSITY PRESS Reframing Seventeenth-Century Bolognese Art FOR PRIVATE AND NON-COMMERCIAL USE AMSTERDAM UNIVERSITY PRESS Visual and Material Culture, 1300–1700 A forum for innovative research on the role of images and objects in the late medieval and early modern periods, Visual and Material Culture, 1300–1700 publishes monographs and essay collections that combine rigorous investigation with critical inquiry to present new narratives on a wide range of topics, from traditional arts to seemingly ordinary things. Recognizing the fluidity of images, objects, and ideas, this series fosters cross-cultural as well as multi-disciplinary exploration. We consider proposals from across the spectrum of analytic approaches and methodologies. Series Editor Dr. Allison Levy, an art historian, has written and/or edited three scholarly books, and she has been the recipient of numerous grants and awards, from the National Endowment for the Humanities, the American Association of University Women, the Getty Research Institute, the Dumbarton Oaks Research Library of Harvard University, the Whiting Foundation and the Bogliasco Foundation, among others. www.allisonlevy.com. FOR PRIVATE AND NON-COMMERCIAL USE AMSTERDAM UNIVERSITY PRESS Reframing Seventeenth-Century Bolognese Art Archival Discoveries Edited by Babette Bohn and Raffaella Morselli Amsterdam University Press FOR PRIVATE AND NON-COMMERCIAL USE AMSTERDAM UNIVERSITY PRESS Cover illustration: Guido Reni, Portrait of Cardinal Bernardino Spada, Rome, Galleria Spada, c.
    [Show full text]
  • DIPINTI ANTICHI E DEL XIX SECOLO 29 NOVEMBRE 2017 GE235-36 Wannenesgroup.Com Lotto 929
    DIPINTI ANTICHI E DEL XIX SECOLO XIX DEL E ANTICHI DIPINTI 29 NOVEMBRE 2017 DIPINTI ANTICHI GE235-36 E DEL XIX SECOLO wannenesgroup.com GENOVA, 29 NOVEMBRE 2017 lotto 929 1 2 DIPINTI ANTICHI E DEL XIX SECOLO GENOVA, 29 NOVEMBRE 2017 OLD MASTERS AND 19TH CENTURY PAINTINGS GENOA, 29 NOVEMBER 2017 ASTA $ AUCTION ESPOSIZIONE $ VIEWING Genova Genova Palazzo del Melograno Palazzo del Melograno Piazza Campetto, 2 Piazza Campetto, 2 MERCOLEDÌ 29 NOVEMBRE Wednesday 29 November VENERDÌ 24 NOVEMBRE ore 10-13 14-18 Prima Tornata Friday 24 November ore 14 lotti 601 - 817 10am to 1pm - 2 to 6pm First Session at 2pm lots 601 - 817 SABATO 25 NOVEMBRE ore 10-13 14-18 Seconda Tornata Saturday 25 November ore 17.30 lotti 818 - 929 10am to 1pm - 2 to 6pm Second Session at 5.30pm lots 818 - 929 DOMENICA 26 NOVEMBRE ore 10-13 14-18 Terza Tornata Sunday 26 November ore 21 lotti 930 - 1059 10am to 1pm - 2 to 6pm Third Session at 9pm lots 930 - 1059 LUNEDÌ 27 NOVEMBRE ore 10-13 14-18 Monday 27 November 10am to 1pm - 2 to 6pm La partecipazione all’Asta implica l’integrale e incondizionata accettazione delle Condizioni di Vendita riportate in questo catalogo in copertina: I lotti potranno essere ritirati a partire da Giovedì 30 Novembre esclusivamente previo appuntamento telefonico +39 010 2530097 lotti 753 e 1004 Taking part in the Auction implies the entire and uncondItional acceptance of the Conditions of Sale outlined in this Catalogue. The lots may be collected from Thursday 30 November by telephone appointment calling +39 010 25 300 97.
    [Show full text]
  • Intorno Alla Vita E Alle Opere Di Gianfresco Barbieri, Detto Il Guercino
    INTORNO ALLA VITA E ALLE OPERE D 1 filANFIUNGEHCiO BARBIERI detto il mmm m cento D 1 GAETANO ATTI CENTESE ROMA TIPOGRAFIA DELLE SCIENZE MATEMATICHE E FISICHE VIA LATA NUM. 211 A. 1861 PREFAZIONE Tatto che si sa del Quercino, per la perizia e diligenza dei suoi Biografi antecedenti a questa mia fatica, tutto che riguarda al numero delle sue Opere, e ai giudizi di esse proferiti da giudici competenti, tutto che si è trovato degno di correzione nei consul- tati Biografi, tutto che riguarda alla descrizione mi- nuta dei suoi Capolavori, tutto che concerne notizie edi- te ed inedite in patria e fuori, lo che si e desunto dal Calvi principe dei Biografi del Quercino, dal Baruf- faldi, dal Malvasia, dal Crespi, dal Lanzi, dal Qua- drio, dal Passeri, dal Ticozzi, dall'Orlandi, dallo Scan- nelli, da Gori Gandellini, dal Museo Fiorentino, dal dall''Erri, Cittadella, dal Borsetti , dal Trombelli , dallo Zanotti, dal Fea , dal T'iti , dal Bollavi, dal Bello/ii , dal Gualandi , dal Giordani, dal Tosi e dagli Itine rarii, e Guide di Cento e d'Italia si trova qui registrato ed unito in un sol corpo. Ondeche giu- dico inutile che altri faccia capo altrove, se gli vien talento di sapere alcun che intorno al sommo Mae- stro del Chiaroscuro, stantechè ogni cosa edita , e prima d'ora inedita si è qui raccolta a comodo de- gli ammiratori. Spero, o lettore che ti sarà grata la fatica, e vivi felice. NUOVA VITA DEL GUERCINO Poiché la gloria dell'arte pittorica pel valore degl'Italiani fu giunta al grado supremo, pareva che niuno avesse ardire di provarsi in dise- gno dopo l'esempio del Francia, di Michelangelo, e del dotto Leonardo, nella espressione dopo il divino Raffaello, nel colorito dopo il valoroso Iniziano.
    [Show full text]
  • 'Cene in Emmaus' Di Caravaggio Alle
    L'IDOMENEO Idomeneo (2015), n. 20, 137.176 ISSN 2038-0313 DOI 10.1285/i20380313v20p137 http://siba-ese.unisalento.it, © 2016 Università del Salento . Dalle ‘Cene in Emmaus’ di Caravaggio alle ‘cose mangiative’ di Jacopo da Empoli. I nutrimenti del Mediterraneo nelle nature morte in età moderna. Maria Antonia Nocco Caravaggio, Guercino, Annibale Carracci and Bernardo Strozzi, Luca Giordano and Neapolitans naturalists, Jacopo da Empoli and Giacomo Ceruti, different painters style and training have played in their works the 'nutrients' as fruit, vegetables and food of all kinds, whether with "still life" and the interior kitchen, pantries, markets and religious parties enlivened by the presence of cooks, ortolane, scullery maids, peasants and commoners. These artists have described by images "still life" or "silent nature" by recalling through the shapes and colors, the sensory quality, visual and tactile, the nutritional model now known as “mediterranean diet”, inspired by ancient culinary traditions born around the Romans “Mare Nostrum” and practiced by the countries bordering the Mediterranean basin, especially in Italy. By two of Caravaggio's masterpieces by “Cena in Emmaus” from the National Gallery in London and the Pinacoteca di Brera in Milan, where the painter represents the liturgical banquet with Christ and the two disciples - set up with bread, meat, wine, water, bitter herbs and a- basket overflowing with juicy fruits and colorful autumn, pomegranate, grapes, figs, apples and wild medlar - to “Mangiafagioli” Annibale Carracci, the popular naturalism poster; from the “Dispensa” by Jacopo da Empoli which looks to the Spanish bodegones to the genoese Bernardo Strozzi’s alluring “Cuoca” plucked- ducks.
    [Show full text]
  • Portrait of a Man As Saint George C
    National Gallery of Art NATIONAL GALLERY OF ART ONLINE EDITIONS Italian Paintings of the Sixteenth Century Attributed to Giuseppe Caletti Giuseppe Caletti Italian, active c. 1620/1660 Portrait of a Man as Saint George c. 1620s oil on canvas overall: 83.8 x 71.1 cm (33 x 28 in.) Samuel H. Kress Collection 1939.1.98 ENTRY This handsome picture has presented something of a puzzle since it first appeared on the art market. It entered the Gallery’s collection in 1937 with an attribution to Dosso Dossi and was long known as The Standard Bearer. An attribution to Tintoretto and the current title were adopted in 1984, based on acceptance of the work by Tintoretto scholars at that time. [1] However, questions have remained about both the attribution and the subject. The specificity with which the features of the sitter are represented indicates that the painting is a portrait. Beside the sitter rests a helmet, elaborately decorated with gilded relief. [2] Behind him is what appears to be the body of a grotesque dragon, similar to the one in Titian’s Saint Margaret and the Dragon (Museo del Prado, Madrid, and other versions). While the dragon would suggest that the sitter is being presented as Saint George, his flag, bearing a white Latin cross on a red field, is not that of the dragon-slaying saint, which shows a red cross on a white field, but rather the banner of Saint John. This was the battle flag of the Order of the Knights of Malta [fig. 1]. [3] Contrasting with the heroic narrative suggested by these accoutrements are the elegant, decorative costume of the subject and his Portrait of a Man as Saint George 1 © National Gallery of Art, Washington National Gallery of Art NATIONAL GALLERY OF ART ONLINE EDITIONS Italian Paintings of the Sixteenth Century aloof, pensive expression.
    [Show full text]