Una Proposta Per Una Ricostruzione Del Mercato Artistico Ferrarese Del Seicento
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Corso di Laurea magistrale in Economia e Gestione delle Arti e della Attività Culturali Tesi di Laurea Una proposta per una ricostruzione del mercato artistico ferrarese del Seicento Relatore Ch. Prof. Emanuele Pellegrini Correlatore Ch. Prof.ssa Cecilia Vicentini Laureando Giorgia Costenaro Matricola 844291 Anno Accademico 2 2014 / 2015 INDICE Introduzione..............................................................................................................................5 1. Premessa...................................................................................................................5 2. Problematica delle fonti (dirette e indirette).............................................................6 3. Studi in età moderna su altre città:...........................................................................7 3.1. Il mercato artistico nel Seicento: una veduta generale.............................10 3.2. Five industious cities: il contesto sociale del mercato artistico...............15 I. Ferrara nel Seicento: storia e società...................................................................................23 1. Dal centro alla periferia: la Devoluzione e i duchi a Modena................................23 1.1.Cesare d'Este (1568-1628): le collezioni medium di un messaggio..........25 1.2. Francesco I d'Este (1628-1658): Modena come una nuova Ferrara.........26 2. Il governo dei cardinali Legati a Ferrara e le sue strutture.....................................27 3. La società ferrarese.................................................................................................31 3.1. Composizione demografica......................................................................31 3.2. Povertà.....................................................................................................33 3.3. Nobiltà......................................................................................................34 4. Devoluzione significa decadenza?..........................................................................37 II. Inventari.............................................................................................................................39 1. Alcuni inventari legali dall'Archivio Notarile Antico di Ferrara............................39 2. Analisi e riordino.....................................................................................................39 2.1. Classi sociali, titoli e professioni.............................................................40 2.2. Quadri di borghesi....................................................................................41 2.3. Temi e soggetti dei quadri........................................................................44 2.4. Disegni, arredi ed oggetti in casa e nella bottega.....................................46 2.5. Attribuzioni..............................................................................................48 2.6. Stime e valori economici.........................................................................48 3. Osservazioni: leggere gli inventari.........................................................................50 4. Raccolte o collezioni?.............................................................................................59 III. Prezzo, copie e posizionamento in casa............................................................................61 1. Art, arts, arts&crafts: il prezzo................................................................................61 2. Strategia di pricing per la pittura: la formazione tra componenti oggettive e soggettive....................................................................................................................62 2.1. I guadagni.................................................................................................64 2.2. I costi di produzione e la catena del valore..............................................65 2.3. Circostanze e condizioni della compravendita: l'economia del dono; metodi di pagamento e la dimensione extra-monetaria; gli spazi e i soggetti del mercato artistico (valutazioni); contratti e profili di formalità..................68 3. Originali, copie, repliche, riproduzioni seriali e pastiches: i prezzi fissi...............75 4. Nelle case dei borghesi: stanze e disposizione dei quadri......................................79 IV. Appendice..........................................................................................................................83 tabella 1 – riordino e riepilogo dati.............................................................................85 tabella 2 – quadri........................................................................................................92 tabella 3 – temi quadri.................................................................................................97 tabella 4 – arredi e oggetti.........................................................................................112 tabella 5 – attribuzioni e stime..................................................................................130 tabella 6 – valori massimi e minimi..........................................................................136 tabella 7 – stanze e disposizione dei quadri..............................................................140 V. Bibliografia.......................................................................................................................197 Introduzione 1. Premessa Questo elaborato vuole essere un tentativo di allacciare diversi interessi che sono emersi in me durante il mio corso di studi: la storia dell'arte e la storia dell'economia. Nel farlo mi impegnerò ad usare prudenza ed onestà nel rispetto delle tradizioni delle due discipline che hanno metodo e linguaggi propri. In comune mi è sembrato ci sia però l'osservazione paziente del dato oggettivo: studiare un quadro significa soffermarsi su ogni dettaglio, scoprire i passaggi che l'hanno portato davanti i nostri occhi, non accontentandosi di pretesti, ma scavando fino in fondo per trovare la loro vera causa, l'αιτία. Ecco che anche in economia ci si trova a fare lo stesso: davanti ad un fenomeno, ad esempio la crescita della domanda, che si avrà modo di affrontare in seguito in questo elaborato, si dovrà osservare attentamente da dove deriva, capire a fondo la storia del contesto in cui si è venuta a formare per non cadere nel tranello e credere in un fenomeno che chiamerei specchio e cioè analizzare solo il riflesso del fatto reale, la πρόφασις. Osservare con attenzione dunque sembra essere la chiave per indagare entrambe le discipline. Il territorio indagato è quello della città di Ferrara e il periodo è il Seicento: quello che mi ripropongo di fare in queste pagine è di ricostruire quello che era il mercato artistico che si era sviluppato in città. La metodologia scelta per condurre l'analisi è quella dell'indagine storica, ponendo attenzione alle esigenze delle specifiche materie, riflettendo sul dato ogni volta senza però dimenticare la doppia lente dell'osservazione del dettaglio locale e del più ampio contorno. Inoltre nell'elaborato si distinguerà sempre il compratore, soggetto economico che alimenta la domanda, dal committente, soggetto sociologico: per correttezza metodologica ciò che qui si sta cercando di analizzare non sono le motivazioni dell'acquisto di opere d'arte, quanto piuttosto come si svolgevano le dinamiche commerciali e cioè semplificando: quale era domanda, quale l'offerta e come insieme formarono il mercato. L'ambizione è alta, ma consapevole di essere parziale: l'archivio notarile di Ferrara è ancora una miniera che deve forse ancora rivelare i suoi filoni più preziosi. In questa mi sono fermata all'analisi dei soli inventari già resi noti al pubblico attraverso i testi Fughe e arrivi1. Si tenterà di dare voce a quanto ci è arrivato fino ad oggi dalla storia attraverso i documenti, fonti storiche ed archivistiche, interpretandole all'interno del tessuto sociale ed economico ricostruito senza il quale tutto 1 Mazzei M., Scardino L., 2002. 5 perderebbe senso. Ciò di cui raccontano le fonti è sempre solo una piccola parte di quello che doveva essere la situazione in origine: fare la storia con le sole fonti sarebbe come cercare di ricostruire la vicenda di un uomo attraverso le sole bollette per le spese di casa, dalle quali sì possiamo in parte intuirne le abitudini, ma non è certo la sua intera vita. Un'ulteriore avvertenza è quella di lasciare il pregiudizio: capire la società del Seicento è complesso poiché si potrebbe mal interpretare a causa della sua mania di vivere proiettata nel passato, come vedremo fecero i nobili ferraresi da un certo momento in poi. Il caso della corte estense nei secoli XV, XVI e XVII è sondato dagli studi di Guerzoni 2, a cui si rimanda. Ancora bisogna tener conto che molti, anzi quasi tutti, gli artisti attivi al tempo, magari anche stimati dai contemporanei e con ottimi guadagni, oggi sono a noi sconosciuti, mentre altri sono oggi celebrati dalla critica, ma in passato non ebbero grande fortuna. Ciò è responsabilità in parte della letteratura, ma soprattutto del cambio del gusto il quale modificò la sorte di alcuni, selezionando e dimenticando quello che era e premiando con la gloria del ricordo solo pochi che appunto forse al tempo non erano troppo apprezzati. Bisognerà essere premurosi per non confondere fortuna critica e fortuna economica. 2. Problematica delle fonti Come si diceva prima l'approccio alle fonti deve essere più che mai